È stata sciolta l’associazione “Il Forteto”, quella creata nel 2005 come prosecuzione della precedente creata negli anni ’70 da Rodolfo Fiesoli e tristemente nota per le vicende legate ad abusi, molestie sessuali e pedofilia accaduti nella comunità che accoglieva bambini dati in affidamento dal Tribunale dei minori. L’annuncio arriva proprio dal commissario della cooperativa Il Forteto Jacopo Marzetti, che fu nominato dallo scorso governo per volere di Luigi di Maio e Alfonso Bonafede.
Il suo compito era proprio quello di scardinare il legame tra cooperativa, associazione e fondazione, tre entità che agivano di fatto come un soggetto unico. Finalmente i soci dell’associazione sono stati costretti ad arrendersi e a decretare la propria chiusura.
Grazie ai due ministri del MoVimento 5 Stelle venne presa una decisione che nessuno aveva avuto il coraggio di assumere prima: commissariare quella realtà e mettere in moto tutti i processi necessari a chiudere definitivamente quella orribile pagina di storia.
Sempre per nostra ferrea volontà in Parlamento, in seguito alla presentazione di un disegno di legge a firma Laura Bottici, è stata costituita la “Commissione di inchiesta sui fatti accaduti presso la comunità Il Forteto“. Da quando nel 2013 entrammo in Parlamento abbiamo portato nelle aule e nel dibattito pubblico questo argomento delicato e a lungo coperto da un assurdo silenzio. Siamo stati noi a chiedere la costituzione della commissione d’inchiesta nella scorsa legislatura. Ci dissero di no, adesso che siamo al governo l’abbiamo fatta. Sono i fatti quelli che contano.
Da dove nasce la nostra determinazione? Da un principio tanto elementare quanto doveroso: fare piena luce su tutto quello che è accaduto dalla fine degli anni ’70 in poi. Le cronache e le pronunce della magistratura raccontano di un autentico inferno sulla pelle di persone innocenti e indifese. Nelle motivazioni delle sentenze si legge che ai giovani venivano inflitte “drammatiche sofferenze e costrizioni psicologiche”.
Era doveroso rompere per sempre con quel torbido passato e lo scioglimento dell’associazione è un risultato fondamentale. Questa storia ha visto il coinvolgimento anche di potenti e volti noti: politici nazionali, amministratori locali, professionisti.
Il commissario ha anche ribadito di aver firmato lo stanziamento di 820 mila euro a favore delle vittime riconosciute.
Grazie all’associazione delle vittime e a tutti quelli che si sono spesi per questa causa importantissima. Adesso spetterà alla commissione d’inchiesta parlamentare indagare per portare alla luce le eventuali connivenze e complicità rimaste in ombra.