A Natale ogni bambino ha diritto a un bel giocattolo.
Seguendo questo nobile principio Guido, 68 anni, ex caporeparto al controllo qualità di Alitalia in pensione, ha scelto di trasformarsi in “Guido Aggiustagiocattoli”, abile e sorridente artigiano che a Roma ripara bambole e robot per destinarli a chi non può comprarli. “Guido ha un problema a un occhio, ma questo non gli ha impedito, qualche giorno fa, di passare tre ore di filato a restituire a un drone la possibilità di volare”, ci racconta con orgoglio Grazia Passeri, presidente dell’associazione Salvamamme che, da anni con Guido, è impegnata a garantire alle famiglie in difficoltà servizi e regali per i più piccoli in occasione festività natalizie. “Quest’anno abbiamo accolto le richieste di mille mamme da assistere e ad ogni bambino vogliamo assicurare un meraviglioso regalo, rigorosamente impacchettato e perfettamente funzionante, come nuovo”, prosegue Grazia.
Guido AggiustaGiocattoli racconta con umiltà e un bel sorriso la propria dedizione alla causa: “La verità è che quello che faccio io lo potrebbero fare tutti con un po’ di manualità e olio di gomito, ma purtroppo le persone preferiscono gettare e ricomprare. Invece saldare un filo, sostituire un vecchio contatto, incollare una parte mancante non è un lavoro difficile”, sottolinea.“È come un treno che deve andare avanti anche se non c’è un centesimo”, spiegano dall’associazione Salvamamme. La corsa della solidarietà, soprattutto quando è in gioco il sorriso di un bambino, non si ferma: se le richieste aumentano non si può voltare la faccia dall’altra parte e fare spallucce, bisogna arrangiarsi, giocare di squadra per regalare un sorriso.
Questa preziosa locomotiva, infatti, attraversa il Paese da Nord a Sud, dove ogni giorno si scoprono nuove cliniche per bambole e giochi d’ogni tipo, realtà molto speciali dove migliaia di giocattoli riprendono vita e spesso diventando doni. Così capita di entrare in veri e propri laboratori e officine del ricambio, con migliaia di oggetti grandi o piccoli pronti per sostituire pezzi usurati o rotti. Così si restituisce nuova vita a bambole e macchinine che, tirate a lucido, tornano sotto l’albero per vivere una nuova vita in compagnia dei bambini, scampando al “crudele destino” del secchio dei rifiuti.
“Qui non si butta via niente: occhi perforati, teste decapitate, braccia staccate, un grande classico!”, assicura Alessandra, che con un sorriso fragoroso si presenta come “direttore sanitario” dell’Ospedale delle Bambole di Napoli, antica bottega di restauro che da quattro generazioni si occupa della salute di bambole provenienti da tutto il mondo. “Il nostro è un vero e proprio ospedale. C’è il primario, la dottoressa Tiziana, ci sono gli infermieri all’accettazione, gli addetti ai ritiri e l’equipe medica. I pazienti sono le bambole, di cui ci prendiamo cura con molta passione e professionalità”, spiega Alessandra. Plastiche, legno, porcellana, celluloide sono solo alcuni dei materiali salvati dalla discarica che vengono riutilizzati con amore e perizia nel restyling delle 50 bambole che ogni mese arrivano da Olanda, Germania, Austria, America all’indirizzo della bottega partenopea. Solidarietà, cuore, ma anche risparmio e riduzione dei rifiuti.
A Milano per i veri collezionisti c’è la bottega Ricordi e Balocchi, impegnata in complicate riparazioni nel rispetto dello stile originale del giocattolo. Mentre nel negozio Giocattolandia, vicino Brescia, la tecnologia tende una mano al riutilizzo attraverso la stampante 3D che con un semplice click assicura una copia perfetta del pezzo mancante. Per gli appassionati di modellini di treni, poi, c’è Sybic, laboratorio specializzato che pulisce, lubrifica sostituisce spazzole, rotori e ingranaggi di trenini.Ce ne è per tutti i gusti e per tutte le esigenze: dalle cliniche alle botteghe di artigiani e collezionisti.
Anche il MoVimento 5 Stelle, ormai per il terzo anno consecutivo, contribuisce al riutilizzo di vecchi giocattoli con l’iniziativa Giocattoli in Movimento.
Fino al 6 gennaio chiunque potrà raggiungere gli stand del MoVimento 5 Stelle presenti in tutta Italia e portare con sé due o più giocattoli, prendendone in cambio uno. Rimettiamo in circolo giocattoli, soprattutto per i bambini e le famiglie più bisognose.
Natale è alle porte e il desiderio di un dono accomuna tutti i bambini perché l’infanzia non può e non deve conoscere povertà. Riportare un giocattolo allo splendore originale è possibile, eccome. Ma come sostiene Guido, regalarlo ha tutt’altro valore.