Grazie Presidente, colleghi,
in queste ultime settimane abbiamo assistito ad una narrazione completamente distorta della Manovra economica 2020, che ha raccontato di fatto su ogni media nazionale una finanziaria che non esiste, una manovra delle tasse.
Vorrei far presente a tutti che questa non è la Manovra delle tasse, ma la Manovra che inizia a tagliare le tasse sui lavoratori, sulle famiglie e sulle piccole e medie imprese!
Impossibile non iniziare dalla vera e propria bomba sociale che siamo riusciti a scongiurare:
stiamo parlando dei 23 miliardi di aumenti Iva che, senza l’azione puntuale di questo Governo, sarebbero puntualmente arrivati, con una sovrattassa da quasi 600 euro, in media, a famiglia!
Passiamo ai Lavoratori: finalmente ha inizio un taglio netto al cuneo fiscale, che sarà di 3 miliardi nel 2020 e 5 miliardi a partire dal 2021.
Tradotto concretamente questo significa che milioni di lavoratori con salari bassi o medio bassi vedranno crescere le loro buste paga e sappiamo che questa liquidità troverà spazio in un rilancio di domanda interna che sarà una boccata di aria fresca per le attività commerciali delle nostre città.
Passando alla fiscalità per le imprese e le famiglie, vorrei innanzitutto sottolineare che la pressione fiscale rimane invariata al 41,9% del Pil, misura sostenibile grazie all’aumento delle imposte sul gioco d’azzardo, sulle banche, sulle piattaforme petrolifere. Grazie agli aumenti dedicati ai colossi economici, siamo invece riusciti ad abbassare le tasse per tanti piccoli e medi imprenditori che tengono a galla questo Paese.
Sul tema risorse fossili in meno di 2 anni di governo abbiamo:
– con l’ultimo decreto Fiscale abbiamo imposto IVA e IMU alle piattaforme offshore, battaglia storica del MoVimento 5 Stelle sin dal nostro arrivo in Parlamento;
– con questa Legge di Bilancio ristretto l’esenzione dal pagamento delle royalties solo ai concessionari con bassa produzione annua di gas naturale, escludendo totalmente dall’esenzione il petrolio;
– abbiamo finalmente sbloccato l’aumento dei canoni di concessione per la coltivazione e lo stoccaggio di petrolio a terra e in mare. Canoni fermi al 1998 e ad appena 57 euro/Km2 che abbiamo aumentato di 25 volte, a 1481 euro/Kmq.
Abbiamo poi confermato tutto l’impianto di Industria 4.0, che è ormai diventata Impresa 4.0, perché super e iper ammortamento sono stati pensati per le PMI con la trasformazione in crediti di imposta, strumenti molto più fruibili a fini fiscali.
Rimane anche il credito di imposta per la formazione 4.0 dei dipendenti e ne introduciamo un altro per gli investimenti delle imprese in ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica 4.0 e nella transizione ecologica.
In più rifinanziamo sia la Nuova Sabatini, che prevede un contributo per le imprese che investono in nuovi macchinari, che l’Aiuto alla Crescita Economica.
Si era anche detto che questo governo è contro le partite Iva.
Ebbene, altra falsità: il regime forfettario al 15% fino ai 65.000 euro di fatturato non viene toccato. Era una promessa del MoVimento 5 Stelle ed è stata rispettata.
Con tutto l’impegno quindi, come si può sostenere che stiamo aumentando le tasse?
Per la plastic tax? Stiamo parlando di un’imposta di scopo da poche decine di milioni di euro complessivi a cui associamo un credito di imposta per favorire la transizione ecologica per le aziende interessate.
Questa Manovra redistribuisce le risorse dall’alto verso il basso e non aumenta la pressione fiscale complessiva! Questa è l’unica realtà oggettiva!
E non ho toccato per mancanza di tempo molti altri interventi importanti in materia fiscale, dall’abolizione del superticket sanitario all’anticipo della deduzione al 100% dell’Imu sui capannoni industriali.
Tra le misure fiscali, non dobbiamo dimenticare nemmeno la conferma integrale di tutti i bonus per l’edilizia: dall’Ecobonus al 65% per l’efficienza energetica al bonus per le ristrutturazioni edilizie, con l’aggiunta del bonus facciate, grazie al quale sgraviamo del 90% gli investimenti nel recupero o restauro delle facciate esterne degli edifici, così da valorizzare i nostri centri storici.
Tutto questo ci porta ad un altro aspetto centrale della Manovra, che abbiamo voluto chiamare Green New Deal.
Con questo nuovo e ambizioso piano abbiamo previsto un investimento di 4,2 miliardi di euro per il periodo 2020-2023, dei quali 450 milioni espressamente dedicati alla riduzione delle emissioni di gas a effetto serra.
Ma non è tutto. Nel decreto Crescita 2018 abbiamo introdotto un fondo da 500 milioni per finanziare gli investimenti di efficientamento energetico e di messa in sicurezza degli edifici e del territorio dei Comuni italiani.
Ebbene, non posso che essere orgoglioso di una Manovra in cui la cosiddetta norma Fraccaro viene stabilizzata per 5 anni, consentendo ai Comuni di tutte le dimensioni di programmare investimenti decisivi per la qualità della vita dei cittadini con continuità.
Per i Comuni poi non possiamo dimenticare i 9,1 miliardi dal 2021 al 2034 per progetti di rigenerazione urbana e altri 853 milioni per le Città Intelligenti. Il minimo comune denominatore di questi interventi è il consumo zero di nuovo suolo, una delle stelle polari del MoVimento 5 Stelle, da sempre.
Se la nostra attenzione ai Comuni è sempre altissima, non abbiamo dimenticato però Provincie e Regioni.
Per le Province che svolgono la funzione fondamentale di manutenzione viaria abbiamo aggiunto risorse per 6,1 miliardi di euro dal 2020 al 2034.
Per le Regioni, invece, abbiamo previsto 2,4 miliardi per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per la viabilità e la rigenerazione urbana.
Il MoVimento 5 Stelle è al governo da ormai un anno e mezzo e lo voglio dire molto chiaramente: il primo anno lo abbiamo dedicato espressamente a risolvere le emergenze sociali più stringenti. Sto parlando del precariato selvaggio, a cui abbiamo dato una prima spallata con il Decreto Dignità, sto parlando della povertà più nera, che stiamo contrastando efficacemente con il Reddito di Cittadinanza, e sto parlando anche di chi ha lavorato per decenni per il nostro Paese e, a causa di una riforma scellerata, aveva visto la meritata pensione scivolare ancora più in là nel tempo.
Date queste premesse, per noi Quota 100 è una misura non solo di giustizia sociale, ma anche di rilancio occupazionale per i giovani, e quindi di contrasto all’odioso fenomeno dell’emigrazione di cittadini italiani, e come tale non può che essere riconfermata in toto.
Per le famiglie poi importanti novità, con il raddoppio del bonus asili nido per le famiglie a reddito più basso:
con la presente Legge di Bilancio, infatti, passiamo da 1.500 a 3.000 euro per Isee inferiori a 25.000 euro, da 1.500 a 2.500 euro per Isee compresi tra i 25.000 e i 40.000 euro.
Una boccata d’ossigeno che può essere decisiva per milioni di padri e madri italiane.
Per quanto riguarda poi il bonus bebè, lo abbiamo esteso per tutte le famiglie, e per quelle con Isee inferiore ai 7.000 € arriverà fino a 1.920 euro.
Garantiamo 400 euro per ogni neonato alle madri che non possono allattare.
Nel capitolo famiglie però vorrei aggiungere un tema che mi sta molto a cuore: come è noto esiste da tempo un bonus sulle bollette di energia elettrica e gas naturale che va a sostenere le famiglie con reddito più basso. Eppure da un’indagine sul tema era emerso che il 70% delle famiglie aventi diritto non è a conoscenza del meccanismo, che prevedeva fino a quest’anno di richiedere il beneficio tramite sportelli comunali.
Con il Decreto fiscale siamo andati a risolvere il problema, facendo diventare automatico il meccanismo e allargando notevolmente la platea di chi accederà effettivamente al bonus.
Arriverà quindi nelle case di 7,4 milioni di cittadini un bonus medio di 150 euro.
Questi sono fatti, come fatti sono i fondi per le persone con disabilità: oltre ad aumentare di diverse decine di milioni di euro i vari fondi già esistenti, siamo andati ad istituire il Fondo per la Disabilità e la Non Autosufficienza e per il quale prevediamo nel complesso 529 milioni nel prossimo triennio. Sommando tutte le nuove risorse stiamo parlando di un piano organico da 1,3 miliardi di euro!
Infine vorrei toccare il tema sicurezza, perché è un tema particolarmente delicato sul quale lo scorso anno abbiamo sentito tanta propaganda, ma abbiamo visto pochi fatti. In un anno e mezzo di governo il MoVimento 5 Stelle è riuscito ad ottenere l’assunzione di 12.000 unità di personale delle Forze dell’Ordine. Un elenco che non può che renderci orgogliosi:
– 4.538 Carabinieri
– 3.314 Poliziotti
– 1.900 Guardie di Finanza
– 1.440 Poliziotti penitenziari.
Aggiungo a questi 1.438 Vigili del Fuoco, di cui 500 solo in questa Manovra.
Per gli stessi Vigili del Fuoco abbiamo inserito l’equiparazione progressiva del trattamento retributivo e previdenziale a quello delle Forze di Polizia, che diverrà complessivo nel 2022.
Infine, altri 2 milioni serviranno a pagare gli straordinari dei nostri Vigili a partire dal 2020.
In definitiva, siamo davanti ad una Manovra intelligente: uno sforzo enorme per evitare la mannaia dell’Iva, un inizio di riduzione delle tasse sul lavoro, che significa finalmente crescita dei salari, un grande piano verde per l’ambiente e le nostre città e un forte sostegno alle famiglie, per completare la nostra idea di welfare inclusivo.
Il MoVimento 5 Stelle voterà quindi convintamente a favore della fiducia sul disegno di Legge di Bilancio.