Il Consiglio dei Ministri ha deliberato la data del referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari, che ora dovrà essere indetto dal Presidente Mattarella. Il giorno individuato è il 29 marzo: a meno di 6 mesi dall’approvazione definitiva della riforma da parte del Parlamento la parola finale passa ai cittadini. Sarà una grande pagina di democrazia.
Abbiamo ascoltato per oltre trent’anni i partiti promettete invano di ridurre i parlamentari. Il M5S è passato ai fatti riuscendo a portare il taglio fino alla votazione finale e a trovare la convergenza quasi unanime di tutte le forze politiche. La Lega ha preferito mettere fine ad un’esperienza di Governo per tentare di affossare la riforma mentre il M5S ha posto la sua approvazione come conditio sine qua non per la nascita del nuovo Esecutivo. È stato un lavoro complesso e faticoso ma, dopo quattro letture nei due rami del Parlamento, abbiamo mantenuto la nostra promessa.
Ora sul taglio dei parlamentari manca solo il voto dei cittadini, per noi la consultazione popolare è sacrosanta ma è paradossale che venga proposta da chi ha votato questa riforma. Vorrà dire che saremo nelle piazze a sostenere il Sì al referendum: dovrete essere voi a decidere se volete che l’Italia abbia ancora il più alto numero di rappresentanti direttamente eletti d’Europa o se invece il nostro Parlamento dovrà diventare più moderno, snello ed efficiente. La domanda quindi è semplice: si tratta di confermare o meno il taglio di 345 parlamentari. Il 29 marzo decideranno gli italiani.