Scuole chiuse fino al 3 aprile per fermare il contagio da coronavirus, ma docenti e studenti sono al lavoro da Sud a Nord per riprendere la didattica e proseguire per quanto possibile con il programma di studi lavorando a distanza. Grazie agli strumenti tecnologici di cui disponiamo e alle applicazioni per l’apprendimento a distanza, la scuola italiana continua e sperimenta strumenti innovativi per far arrivare in casa di ciascuno la lezione del giorno.
Stimolati e sostenuti dalla ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, i dirigenti scolastici si sono attivati per far partire e potenziare gli strumenti per la didattica a distanza, con particolare attenzione alle necessità degli studenti con disabilità.
Se è vero che il Paese sta vivendo una fase particolarmente delicata, in cui a ciascuno sono richiesti attenzione e senso di responsabilità, altrettanto vero è il fatto che ci si può adeguare alle misure emergenziali introducendo nel nostro quotidiano degli elementi di innovazioni utili anche per il futuro, quando ci saremo lasciati alle spalle la paura del contagio. Conoscere o prendere maggiore dimestichezza con il cosiddetto “e-learning” è sicuramente una competenza e una modalità di apprendere e insegnare utile.
Nonostante la gran mole di possibilità, finora studenti e docenti hanno solo in poche occasioni sperimentato la didattica digitale. Ora che questa è diventata invece una necessità, come orientarsi per poter svolgere lezioni a distanza? Lo stesso ministero dell’Istruzione suggerisce diverse piattaforme, completamente gratuite, da poter utilizzare. Tra queste troviamo INDIRE (Istituto nazionale documentazione innovazione ricerca educativa), per diffondere e condividere buone pratiche di didattica a distanza; Google Suite for Education, che dà accesso a vari applicativi Google utili allo scopo e Office 365 Education A1, che offre strumenti per lezioni online, creazioni di classi virtuali e archivi di lezioni. Inoltre sono suggeriti siti che offrono contenuti multimediali di qualità, come Rai per la didattica, Treccani scuola e Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi.
Ma oltre a questi consigli del ministero, sono tanti i docenti che in questi giorni mettono a disposizione dei colleghi materiali propri, caricandoli sui loro blog personali. Il sito del quotidiano online OrizzonteScuola segnala, ad esempio, i link da consultare per utilizzare gli stessi materiali o, perché no, per trarre ispirazione e produrre nuovi contenuti.
Per gli studenti con disabilità seguire le lezioni online non è sempre semplice però: per questo è stata approvata una norma che prevede che potranno essere chiamati a domicilio gli assistenti per l’autonomia e la comunicazione. Questi professionisti sono figure fondamentali nel supporto ai ragazzi e non essendo dipendenti pubblici, con la chiusura delle scuole sono senza reddito: chi di loro vorrà, potrà assistere a domicilio gli studenti con disabilità, in modo da non lasciare nessuno indietro nel percorso formativo.
Si diffondono ogni giorno di più, in rete, le immagini di studenti e insegnanti felici di ritrovarsi, sia pur davanti a uno schermo, per scoprire insieme che anche a distanza si po’ imparare divertendosi e ricevendo nuovi stimoli. E c’è da scommettere che anche quando si tornerà in classe l’e-learning continuerà ad essere uno strumento molto utilizzato e prezioso per la nostra scuola.