Grazie alla TV non si smette d’imparare

La scuola non si ferma. Lo ha detto chiaro e tondo la ministra Lucia Azzolina. E con lei le decine di migliaia di docenti e le centinaia di migliaia di studenti costretti a rimanere tra le mura domestiche per l’emergenza coronavirus, che si sono attrezzati per la didattica a distanza mettendo in campo tutti gli strumenti disponibili. Non si ferma la scuola, non si ferma l’università e – compatibilmente con la chiusura di teatri, cinema e scuole – non si ferma il mondo della cultura.

IL PICCOLO SCHERMO FA SCUOLA

Ora più che mai è la televisione a dover dare il buon esempio e diventare contenitore di sapere, strumento di didattica e approfondimento, oltre che di corretta informazione.

La Rai ha deciso di modificare i palinsesti di Rai Scuola e Rai Cultura, mandando in onda programmi di didattica a distanza: dal 9 marzo andranno in onda 10 puntate di Scuola@casa, format di approfondimento sull’insegnamento a distanza pensato per docenti, genitori e studenti. Su Rai Cultura si può trovare una pagina, Speciale Scuola 2020, che aggrega tutti i contenuti dedicati alla scuola. 

Rai Scuola, che in rete è una miniera di opportunità, ha aggiunto al normale palinsesto 5 ore di trasmissione articolate per materia, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 14, con replica al pomeriggio. Anche Rai Storia e Rai 5 daranno il loro contributo con programmi dedicati agli studenti: dai viaggi nel passato di Viva la Storia (24 puntate calle 15 on domande e risposte su vari temi) agli spazi dedicati a opera, teatro e letteratura a partire dalle 16 in poi su Rai 5. Da lunedì 16 marzo dalle 15 alle 18.30, Rai Storia trasmette ogni giorno fino al venerdì “Viva la Storia”, “Cronache dall’Antichità”, “1939-1945: la Seconda Guerra Mondiale” e “L’Italia della Repubblica”.

CULTURA IN PRIMO PIANO

Tutte le reti televisive e radiofoniche nazionali e locali, pubbliche e private, sono chiamate a fare ognuna la propria parte per dare supporto allo studio e all’approfondimento dei nostri ragazzi, lontani dalle loro classi. L’idea è quella di sostenere lo sforzo messo in campo dal mondo della scuola per far fronte a questa pausa forzata, ma il servizio pubblico radiotelevisivo ha anche potenziato la programmazione di contenuti di approfondimento culturale. Rai2, ad esempio, dopo una mattinata dedicata ai cartoon per i più piccoli, nel pomeriggio si rivolge ai ragazzi con contenuti dedicati, film, i migliori documentari BBC e ZDF sul mondo animale e, alle 17.10, il nuovo programma di divulgazione culturale La Porta segreta, condotto da Giovanni Muciaccia.

INFORMAZIONE SOTTO LA LENTE

Se da una parte le TV sono chiamate a svolgere funzioni didattiche e formative, colmando in parte il vuoto dovuto alla sospensione della didattica in presenza, dall’altra occorre garantire, oggi più che mai, una corretta e completa informazione sulla pandemia in atto. Un lavoro non semplice, dal momento che anche le trasmissioni TV risentono del contagio da coronavirus e alcune hanno chiuso i battenti proprio per questa ragione. Ma la buona informazione, che la Rai ha meritoriamente potenziato nei suoi palinsesti, è centrale in momenti come questo. Per avere la certezza che il servizio sia all’altezza della gravità del momento, il MoVimento 5 Stelle, tramite i suoi portavoce in commissione di Vigilanza Rai, ha chiesto una lettera all’amministratore delegato della Rai Fabrizio Salini: la richiesta è quella di assicurare che nelle diverse trasmissioni siano invitati a intervenire soltanto esperti riconosciuto della materia, per evitare il diffondersi di informazioni distorte o fuorvianti riguardo la pandemia del coronavirus.