Nella lotta al coronavirus c’è bisogno dell’aiuto di tutti. È per questo che nel decreto Cura Italia sono previsti degli incentivi per le aziende che decidono di ampliare o riconvertire la produzione e realizzare dispositivi medici e di protezione individuale. Parliamo di ventilatori, mascherine, occhiali, camici e tute di sicurezza.
Si parte oggi. In tutto per le imprese ci sono 50 milioni di euro. Si tratta di risorse che, rientrando nel regime degli aiuti di Stato, sono state autorizzate in meno di 48 ore dalla Commissione europea, dopo che la scorsa settimana il Ministero dello Sviluppo economico aveva immediatamente notificato alla Ue la misura introdotta nel Dl Cura Italia, in modo da consentirne un veloce utilizzo.
Il fondo è gestito da Invitalia, l’Agenzia per lo sviluppo, soggetto attuatore per conto del Commissario Straordinario per l’Emergenza Domenico Arcuri. Una volta presentata la domanda, Invitalia assicura un iter di valutazione veloce, di massimo 5 giorni, per venire incontro alla situazione d’emergenza.
Chi può fare domanda
Possono accedere agli incentivi le imprese di tutte le dimensioni costituite in forma societaria. La dimensione del progetto di investimento può variare da 200mila euro a 2 milioni di euro e sarà agevolato fino al 75% con un prestito senza interessi (tasso zero), rimborsabile in 7 anni.
Come funzionano gli incentivi
La massima agevolazione conseguibile è 800mila euro. È previsto un sistema di premialità legato alla velocità di entrata in produzione, che trasforma il mutuo in fondo perduto al 100% se si conclude l’investimento in 15 giorni, al 50% se si conclude in 30 giorni e al 25% se si conclude in 60 giorni.
È previsto poi un anticipo immediato del 60% delle agevolazioni concesse senza garanzie al momento dell’ammissione del progetto. Sono agevolabili anche le spese sostenute prima della presentazione della domanda, ma sempre dopo la pubblicazione del Decreto Cura Italia, il 17 marzo 2020.
Come fare domanda
Per aderire è sufficiente registrarsi sul sito di Invitalia, compilare online la domanda e caricare tutta documentazione da allegare firmando i relativi documenti digitalmente. Per richiedere le agevolazioni è necessario disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
Le domande saranno valutate in base all’ordine cronologico di arrivo, fino ad esaurimento fondi.
Superiamo l’emergenza tutti insieme, con l’aiuto delle nostre imprese.