• Nome e cognome
Silvia Baldina
• Quanti anni hai?
51
• Sei candidato sindaco di quale Comune?
Vigevano (PV)
• Parlaci di te: di cosa ti occupi nella vita?
Mi occupo di vendite nell’editoria internazionale e di convegni internazionali. In particolare, aiuto le aziende dei settori food, farma, chimico e cosmetico a promuoversi attraverso testate specializzate cartacee e conferenze web, siti e newsletters digitali. I miei clienti, che visito frequentemente, sono principalmente in Europa e Nord America.
• Perchè hai deciso di candidarti e perchè con il MoVimento 5 Stelle?
È stato il gruppo del MoVimento 5 Stelle di Vigevano che mi ha chiesto di candidarmi e io ho accettato. È dal 2013 che sono iscritta perché ho creduto che le battaglie del MoVimento 5 Stelle andassero nella giusta direzione per portare nuove idee alla politica italiana, ferma ad una sterile contrapposizione destra sinistra sempre più simili nel supportare la finanza e non il lavoro e che potesse togliere gli ormai odiosi privilegi della classe politica.
• È la tua prima esperienza politica o ce ne sono state altre?
Sono consigliere comunale a Vigevano dove combatto giornalmente una amministrazione priva di idee ed iniziative per i suoi cittadini, sorda ad ogni richiesta di una visione nuova per la città.
• Quali credi siano i principali problemi del tuo Comune?
Finita l’era d’oro della scarpa, Vigevano non è più riuscita a risorgere dalle ceneri lasciate da una industria in crisi, superata in creatività e nei costi di produzione dalla globalizzazione del mercato.
La classe politica, espressione di una classe sociale conservatrice, non ha cercato nuove iniziative per uscire dalla incombente crisi ma ha solo pensato a salvare quel poco di salvabile che era rimasto. Il risultato è stato quello di spingere la classe lavorativa a cercare lavoro a Milano.
• Quali saranno i punti chiave del programma che presenterete ai cittadini?
- La valorizzazione e promozione del territorio e delle sue eccellenze
- la mobilitazione e attrazione d’investimenti mirati alla nuova economia
- l’efficienza della pubblica amministrazione
- la qualificazione del capitale umano
- il sostegno alla ricerca
- innovazione e start-up
- l’applicazione di nuove tecnologie per una città più intelligente
- un sistema della mobilità più efficiente e sostenibile
- un tessuto urbano attraente policentrico e accogliente per tutti.
Concentrarsi su questi fattori significa valorizzare al massimo le risorse disponibili e favorire nuove forme d’impresa e occupazione.
• Qual è la prima cosa che faresti da sindaco?
Convocare tutte le forze sociali del territorio per progettare un piano di rilancio dando una scala di priorità ai vari progetti con costi e tempi di fattibilità. Formare un ufficio competente nel reperire i fondi europei, nazionali, regionali.
• Parlaci della lista 5 stelle: in generale di cosa si occupano e quali sono le principali caratteristiche dei candidati che supporteranno la tua candidatura?
Nella mia lista ho voluto attivisti storici ma anche new entries: il 50% è composta da donne.
Avrò un ingegnere, un medico, un imprenditore edile, un giocatore di hockey professionista, due studentesse universitarie, due artigiane, un’impiegata, un autista, un informatico, tre pensionati, un odontotecnico, una istruttrice sportiva, un operaio, una creativa e una presidente di una associazione di volontariato per le disabilità.
• Aiutaci a conoscerti meglio: hai un hobby o qualche passione particolare a parte la politica?
Sono una persona solare.
Sono vegetariana e amante della natura e degli animali.
Ho la capacità di trovare soluzioni immediate a qualsiasi tipo di problema.
Ho iniziato la mia attività lavorativa a 19 anni come agente di polizia municipale e ho un grosso rispetto delle regole e dello Stato.
• Qual è la frase o il tuo slogan preferito?
Ne ho due:
“Non rimandare a domani quello che puoi fare oggi”
“Cogli l’attimo”
• Perchè i cittadini del tuo Comune dovrebbero scegliere te alle prossime amministrative?
In questi anni di consiglio comunale ho fatto battaglie per una diversa raccolta dei rifiuti, la difesa del poco verde cittadino, un uso degli spazi comuni più consono, difesa degli asili nido comunali contro una disastrosa progettazione di privatizzazione, mense scolastiche meno care e soprattutto la non discriminazione degli alunni di cui le loro famiglie non riuscivano a far fronte ai costi, la difesa del suolo contro una illogica programmazione di centri commerciali e supermercati.