È stato votato ieri alla Camera il decreto Rilancio, una manovra da 55 miliardi di euro che segue a stretto giro il Cura Italia e il decreto Liquidità, per un totale di 80 miliardi di euro al servizio dell’economia italiana. Ora passa al Senato per la conversione definitiva in legge.
Lavoro, famiglie, imprese, fisco, sanità, scuola, cultura, sport, ambiente e mobilità sostenibile. Nel testo originario del decreto erano già presenti interventi di peso per ognuno di questi settori, ma durante il lavoro in commissione Bilancio i deputati del MoVimento 5 Stelle sono riusciti ad inserire alcune importanti migliorie.
Particolare menzione merita il potenziamento ulteriore del Superbonus al 110%, misura che si preannuncia decisiva per stimolare una ripresa duratura e sostenibile. Grazie ad una serie di emendamenti abbiamo ampliato la detrazione anche alle seconde case (escludendo quelle di lusso), garantito la cedibilità della detrazione in ogni fase dei lavori ed eliminato i limiti quantitativi alla cedibilità stessa. Inoltre, abbiamo esteso l’ecobonus al 110% anche alle abitazioni da demolire e ricostruire, come già era previsto per il sismabonus. In definitiva, allarghiamo la platea dei beneficiari e rendiamo il meccanismo più facilmente fruibile per tutti.
In tema di mobilità sostenibile, invece, siamo riusciti ad aumentare il bonus per l’acquisto di auto elettriche o ibride, di 2.000 in caso di rottamazione e di 1.000 euro senza. Incentiviamo anche l’acquisto di motocicli, ciclomotori, tricicli e quadricicli elettrici con 3.000 euro, e fino ad un massimo del 30% del prezzo finale.
Altro emendamento significativo riguarda la stabilizzazione del personale sanitario, con la proroga al 31 dicembre 2020 del limite entro cui calcolare i 36 mesi di attività. In questo modo valorizziamo quei professionisti sanitari a tempo determinato che hanno dato il loro prezioso contributo durante la fase più dura dell’emergenza Covid. Anche il termine per partecipare alle procedure concorsuali riservate viene spostato al 31 dicembre.
In tema di sanità si ricordano inoltre gli ulteriori 128 milioni per i contratti di specializzazione, così da contrastare il cosiddetto “imbuto formativo”, e l’istituzione di una scuola di specializzazione in “medicina e cure palliative”.
Rilevante il capitolo enti locali, primi presidi per l’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini. Nel decreto abbiamo stanziato 3,5 miliardi per sostenerli direttamente, mentre con due emendamenti abbiamo aggiunto risorse specifiche: 20 milioni ai Comuni in dissesto, in particolare per la manutenzione straordinaria degli immobili da destinare a Polizia di Stato e Carabinieri, e 40 milioni ai Comuni fino ad ora esclusi che sono stati “zona rossa” per almeno 15 giorni o nei quali il virus ha inciso pesantemente.
Per quanto riguarda il capitolo fisco e imprese, si segnala l’estensione del credito di imposta affitti anche alle imprese con fatturato superiore a 5 milioni di euro, nella misura del 20%, (10% per gli affitti d’impresa). In aggiunta, abbiamo esteso il credito di imposta al 60% per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti lavorativi anche ai bed & breakfast a conduzione familiare, migliaia di attività che si trovano a lottare per sopravvivere nel fondamentale settore turistico-ricettivo. Importantissimo anche il rinnovo delle concessioni, per 12 anni, a favore dei cosiddetti “ambulanti”, 200.000 imprenditori che popolano e arricchiscono le nostre città.
Il capitolo lavoro, già intensamente affrontato nel testo originario del decreto, si arricchisce di altri due elementi: da un lato si bloccano i licenziamenti fino alla fine dell’emergenza anche per i lavoratori in somministrazione, e dall’altro si da la possibilità alle imprese di usufruire delle ulteriori 4 settimane di cassa integrazione anche prima di settembre. Prorogato al 31 luglio anche il termine per presentare le domande del Reddito di Emergenza.
Importanti e attese le 650 assunzioni nella Polizia Penitenziaria, le 445 nella Polizia, tramite scorrimento della graduatoria, i 20 milioni per avvocati e ausiliari dei giudici, le 1.000 assunzioni di personale tecnico per una scuola digitale e il passaggio da part time a tempo pieno di migliaia di ex LSU che lavorano nelle pulizie delle scuole.
Per il Sud Italia va ricordata una grande vittoria del MoVimento 5 Stelle: abbiamo potenziato Resto al Sud, la misura che consente ai giovani fra i 18 e i 45 anni del Mezzogiorno di ricevere finanziamenti agevolati per aprire una attività sul territorio. Il limite massimo del finanziamento per ogni persona sale da 50 a 60.000 euro e la quota del finanziamento che può essere erogata a fondo perduto viene incrementata fino al 50%, dal 35% precedente.
Infine, meritano menzione due emendamenti:
con il primo siamo andati a garantire il rimborso dell’affitto agli studenti universitari fuori sede, laddove presentino un Isee inferiore ai 15.000 euro. Una misura di giustizia sociale che testimonia il nostro impegno per l’istruzione e l’università.
Con il secondo abbiamo deciso che Bergamo e Brescia, duramente colpite dal virus, saranno Capitali della Cultura 2023. Bellezza, cultura ed economia possono camminare insieme.