Di seguito l’intervista rilasciata a Left da Nunzia Catalfo, Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali. A cura di Carmine Gazzanni:
«La prossima settimana tornerò a riunire il tavolo contro gli infortuni sul lavoro». È la promessa che la ministra Nunzia Catalfo fa intervistata da Left, con l’obiettivo di gettare le basi per un vero e proprio Piano di prevenzione già con la prossima legge di bilancio. «Quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro è stato uno dei primi temi che ho voluto affrontare dopo il mio insediamento. Spesso si parla dei morti sul lavoro come di numeri, ma non dobbiamo mai dimenticarci che sono persone».
• È un rischio che finora nelle varie legislature si è corso più e più volte…
Non stavolta. Prima dell’emergenza sanitaria, al Ministero del Lavoro si sono svolti numerosi incontri ed ho avviato anche una consultazione pubblica rivolta a tutti gli stakeholders (oltre 200 i contributi ricevuti) con l’obiettivo di aggiornare il decreto legislativo n. 81/2008. Durante il periodo Covid, questo tema è stato al centro dell’azione di governo, anche attraverso il mio impegno in prima persona per la sottoscrizione dei protocolli: due interconfederali implementati da quelli di settore. Ripartiremo proprio da qui, per capire se le priorità di intervento che il tavolo si era dato – vigilanza, formazione dei lavoratori, qualificazione delle imprese e sorveglianza sanitaria – vadano rilette alla luce della pandemia.
• Andando però nel concreto: è possibile dare oggi dei tempi affinché il Tavolo produca risultati?
La mia intenzione è di arrivare con un pacchetto di primi interventi da inserire già nella prossima legge di bilancio. Ovviamente rimane fermo l’obiettivo di elaborare un piano organico di piena attuazione e aggiornamento del testo unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
• Quali potrebbero essere i provvedimenti da inserire già con la prossima Manovra?
Messa a sistema della sorveglianza sanitaria, la cui disciplina è stata modificata anche dal decreto Rilancio, e riconoscimento del ruolo dell’Inail nell’elaborazione dei più alti standard di prevenzione. A ciò va collegato un coordinamento unitario della vigilanza, idoneo a garantire un’efficace azione ispettiva evitando alle imprese ripetitivi controlli burocratici effettuati da soggetti diversi in momenti diversi.
• Quando crede realisticamente che il Piano tout-court potrà diventare operativo?
Ci stiamo lavorando insieme al Ministero della Salute. La mia intenzione è di fare le cose per bene ma velocemente: già nei primi mesi del 2021 conto di avere una proposta organica.
• Su cosa crede debba basarsi il Piano per una giusta prevenzione?
Vanno certamente rafforzati gli attuali cardini della prevenzione degli infortuni: informazione, formazione e valutazione dei rischi. Per fare ciò una normativa premiale rivolta alle imprese che adottano i più alti standard di salute e sicurezza, elaborati e validati dall’Inail, e una vigilanza più forte e coordinata sono le basi da cui partire per raggiungere l’obiettivo.