Così abbiamo combattuto il controllo del voto nella nostra regione

#StorieGuerriere è la rubrica del Blog delle Stelle dedicata alle iniziative portate avanti in questi anni da attivisti e portavoce locali del MoVimento 5 Stelle che hanno generato risultati positivi concreti e tangibili per il loro territorio o per i cittadini che lo abitano. L’impegno e la generosità di cittadini attivi che hanno portato un valore aggiunto per il nostro Paese.
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a cura di Luciano Mossa, portavoce uscente del MoVimento 5 Stelle in Regione Valle d’Aosta e facilitatore regionale relazioni interne del Team del Futuro

• IL PROBLEMA

Gli abitanti della Valle d’Aosta hanno subito per decenni il controllo del voto che, in una regione con 74 comuni di cui solo Aosta conta più di 10mila abitanti, mentre tutti gli altri sono al di sotto dei 5mila, veniva eseguito in maniera capillare, scheda per scheda.

Come veniva fatto il controllo del voto?

Il politico corruttore indicava all’elettore la tripletta da votare in cambio di favori, appalti, posti di lavoro o semplicemente per mantenere dei privilegi. In questa tripletta, oltre ai due nomi su cui puntava, indicava un terzo nome, il nome di un candidato che non aveva nulla a che vedere con quel comune, ad esempio un candidato della bassa valle da votare in un comune dell’alta valle.

Così per il politico corruttore bastava semplicemente contare il numero dei voti presi, dopo lo spoglio, da quel candidato spia in un determinato comune per avere la prova che un certo numero di elettori corrotti aveva adempiuto all’incombenza.

Grazie a questo sistema, per decenni, determinati personaggi si sono assicurati per loro e per i loro tirapiedi uno scranno sicuro in Consiglio regionale.

• L’INIZIATIVA

Per mitigare questa piaga (dico mitigare e non eliminare perché la strada è ancora lunga e difficile), dal momento in cui mi sono insediato in Consiglio regionale ho depositato una proposta di legge che andava a modificare la legge elettorale precedente garantendo la preferenza unica e lo spoglio centralizzato.

In questa maniera si è cercato di tutelare i cittadini da forme di ricatto e la segretezza del voto. 

• IL RISULTATO

Così, grazie alla preferenza unica è venuto a mancare il gioco della tripletta con il candidato spia e grazie allo spoglio centralizzato il politico corruttore non ha più potuto contare i voti Comune per Comune.

La proposta di legge ha avuto un percorso in commissione lungo e tortuoso ma alla fine è stata approvata e già oggi, alle ultime elezioni, gli elettori valdostani hanno potuto votare col nuovo sistema elettorale e vi garantisco che le sorprese non sono mancate.

• COSA SERVE PER REPLICARE L’INIZIATIVA?

Mi rendo perfettamente conto che, attualmente, tutte le regioni si stanno muovendo verso la doppia preferenza di genere e dell’importanza di questa riforma per garantire la presenza femminile all’interno delle istituzioni, ma nel nostro particolare caso abbiamo dovuto dare priorità alla lotta al controllo del voto.

Ci auguriamo che questa nostra battaglia possa essere d’ispirazione anche per gli altri territori italiani che sono attualmente vittime di questa piaga. Qui trovate il testo della legge. Se avete necessita di maggiori informazioni, nel video i miei contatti.


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