a cura dei portavoce del MoVimento 5 Stelle nella Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati
Sono immagini strazianti, di vita quotidiana sconvolta da terrore e morte. I fatti di Nizza e Vienna sono soltanto gli ultimi atroci casi: dal 2015 gli attentati terroristici in Europa sono stati 30 e hanno causato 300 morti. E’ evidente che non si tratta più di episodi, ma di una minaccia a cui è urgente reagire a livello europeo. Nessuno Stato può essere lasciato solo a combattere la minaccia del terrorismo.
Sappiamo che i terroristi si muovono grazie a reti estremistiche, aree di illegalità internazionale, canali di finanziamento che possono essere affrontati e vinti solo se ci uniamo. Non solo. C’è poi la questione della tratta di esseri umani e altri flussi in mano a gruppi criminali; flussi dai quali, come abbiamo visto, i fondamentalisti possono arrivare in Italia e in Europa. Le guerre che hanno fatto da palestra per i jihadisti, sorte anche per errori e coinvolgimenti europei, hanno portato il terrore fin dentro le vie più belle e scintillanti delle città europee.
Il livello attuale di prevenzione e repressione evidentemente non basta, come ha giustamente sottolineato anche il ministro Di Maio. Le reti terroristiche sono cresciute grazie alle nuove possibilità del digitale; gli Stati si sono adeguati, ma l’Europa ha rincorso anziché anticipare. Serve invece che l’Unione europea prenda immediatamente l’iniziativa.
Come MoVimento 5 Stelle, le nostre proposte sono chiare:
1. Istituzione di una Procura europea antiterrorismo: dobbiamo costruire subito un sistema coordinato, con una Procura che agisca in tempo reale e abbia il polso investigativo sulle minacce terroristiche a livello continentale;
2. Firma di un Trattato europeo per la Sicurezza che comprenda intelligenza artificiale, tecnologie spaziali, analisi dei Big Data e calcolo ad alte prestazioni e che si fondi sulla certezza dello Stato di diritto. L’uso di prove e tecnologie investigative digitali può e deve essere portato avanti nel rispetto di tutti gli standard di protezione dei dati, di trasparenza, legalità e controllo democratico;
3. L’Europol deve avere un ruolo più definito e coordinato, un “codice di cooperazione di polizia” dell’Unione europea;
4. Eurojust, l’Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale deve essere rafforzata, in modo che le autorità giudiziarie e di polizia siano più coordinate;
5. Sono necessari un nuovo Codice europeo per la sicurezza dei trasporti e un nuovo Programma di accordi bilaterali con altri Paesi (soprattutto quelli a maggior rischio terroristico), per potere tracciare meglio gli spostamenti di potenziali terroristi.
Oltre a queste 5 misure, che riteniamo urgenti, non vanno dimenticati altri temi come l’importanza delle nostre università – dove sviluppare conoscenze all’altezza della sfida, che garantiscano una visione dei problemi e un patrimonio tecnologico europeo autonomo in materia di sicurezza, senza dipendere da altri – e la cooperazione internazionale. Quest’ultima è fondamentale per un’efficiente lotta al terrorismo, tenendo conto in particolare del rispetto dei diritti dell’uomo.
L’emergenza che stiamo vivendo ha reso più forte la necessità di avere una rete di protezione più sicura e rafforzata a livello europeo. Il nostro obiettivo è lavorare insieme per fare in modo che i cittadini, in Italia e in tutta Europa, siano più sicuri e tutelati.
Il MoVimento 5 Stelle si batte per questo.