Lo Stato deve dimostrare di essere più forte di chi crede di poter intimidire una persona perbene, un cittadino benemerito, un uomo delle istituzioni. È il momento di stare vicini a Domenico Pettinari e proteggerlo in ogni modo, tutti insieme.
Domenico Pettinari è una persona dal valore indiscutibile.
Oggi è al suo secondo mandato come consigliere regionale in Abruzzo con il MoVimento 5 Stelle e ricopre il ruolo di vicepresidente del Consiglio: è stato il più votato nelle elezioni regionali 2019 in Abruzzo, con ben 9.653 voti.
Questo risultato è un segno eloquente di quanto Domenico abbia lavorato bene nei precedenti cinque anni di opposizione e di come i cittadini abruzzesi lo abbiano riconosciuto e premiato.
Prima ancora del suo ingresso nelle istituzioni con il MoVimento 5 Stelle, Domenico Pettinari si era già distinto occupandosi di temi sociali delicati e importanti, come sanità, ambiente, spaccio di droga, corruzione, tutela dei consumatori e antiracket-antiusura.
In poche parole, Domenico ha sempre dedicato la sua vita alla difesa degli ultimi, dei cittadini nelle periferie più disagiate della nostra società. Non si è mai fermato, anche a costo di mettere a rischio la sua incolumità: ricordo per tutte la sua lotta alla criminalità nel ‘Ferro di Cavallo’ ed a Fontanelle, zone difficili di Pescara.
Le minacce indirizzate al consigliere Pettinari negli ultimi giorni si vanno ad aggiungere a molte altre ricevute in tanti anni di impegno politico e sociale.
Una lunga serie di minacce che non può lasciarci indifferenti, anche perché contornata da episodi inquietanti, quali insulti e provocazioni avvenuti di persona ed individui estranei che hanno fotografato la sua abitazione e la sua auto.
Per questo ho messo a conoscenza della grave situazione il presidente della Commissione Antimafia Nicola Morra e il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede: è necessario tutelare Domenico Pettinari nei modi che verranno ritenuti più opportuni ed efficaci.