Finalmente è ufficiale: le imprese italiane in crisi avranno a disposizione un totale di 750 milioni per uscire dalle crisi aziendali, tutelare i propri lavoratori e fare investimenti.
In questo periodo di pandemia, un momento di grandi difficoltà che si sommano a crisi che già esistevano prima dell’emergenza, abbiamo lavorato per fare nascere il Fondo per la gestione delle crisi d’impresa, che da ieri è finalmente in Gazzetta Ufficiale.
Lo Stato, grazie al lavoro del ministro Stefano Patuanelli, della sottosegretaria Alessandra Todde e dei parlamentari del MoVimento 5 Stelle, interviene con 300 milioni per quest’anno, 250 per l’anno prossimo, e 100 milioni l’anno a disposizione nel 2022 e nel 2023.
Come funziona? Lo Stato sostiene l’impresa in crisi e, con una somma fino a 10 milioni di Euro, entra nel capitale aziendale per un massimo di 5 anni, traghetta l’impresa fuori dalla crisi, dandole garanzie a fondo perduto, e poi esce.
Vogliamo che chi fa impresa si fidi dello Stato e che lo Stato si fidi di chi fa impresa: questa è la politica industriale del MoVimento 5 Stelle. Una politica che mancava da anni e che sostiene non solo i grandi marchi storici del nostro Paese, ma tutte le imprese che rappresentano una rilevanza strategica per l’Italia, dai produttori di ceramiche alle tantissime filiere che rendono grande il nostro Made In Italy. Ma non finisce qui: con queste risorse aiutiamo le aziende a restare in Italia stabilendo il divieto di spostare l’attività in Paesi esteri. Già prima di andare al governo parlavamo dell’urgenza di mettere uno stop alle cosiddette delocalizzazioni, e con questo fondo il nostro impegno prosegue.
Il nostro obiettivo è tutelare tutti: le imprese che accedono al fondo e possono fare investimenti, i loro dipendenti e collaboratori che conservano il posto di lavoro, il nostro Made in Italy, i marchi storici e le piccole e medie imprese, cuore pulsante della nostra economia