Con una partecipatissima due giorni in rete, che ha visto dialogare migliaia di persone, si è conclusa un’altra tappa degli Stati Generali del MoVimento 5 Stelle, quella dedicata alle priorità programmatiche per l’Italia del prossimo futuro.
Sono stati tantissimi gli spunti usciti dal confronto di iscritti e non, portavoce in ogni istituzione ed esperti. Nella seconda giornata abbiamo discusso di Imprese, Giustizia e Affari Costituzionali, Lavoro e Famiglia, Sicurezza e Difesa, Ambiente, Istruzione Ricerca e Cultura.
Tantissime le proposte in campo ambientale. Si è partiti con una richiesta di valorizzazione a trecentosessanta gradi del Superbonus 110%, facendolo diventare uno strumento sempre più conosciuto e accessibile garantendo il pieno accesso agli incentivi alle piccole realtà.
In campo anche la proposta di promuovere sempre di più le Comunità energetiche, creando le condizioni affinché i costi dell’energia prodotta dalle fonti rinnovabili siano uguale o minori di quella prodotta dalle fonti fossili.
Va poi garantita l’indipendenza energetica degli edifici e importanti approfondimenti e proposte sono stati poi portate avanti per tutelare il paesaggio e lo sviluppi di fonti rinnovabili.
Sul fronte della Giustizia, che si vuole sempre più a misura dei cittadini onesti, sono state lanciate diverse proposte come quella di depenalizzare i reati bagatellari e comunque di minore allarme sociale; potenziare il potere del giudice di sollecitare, sin dall’inizio del giudizio, una conciliazione tra le parti; introdurre percorsi universitari aventi ad oggetto i metodi di risoluzione alternativa delle controversie; introdurre termini perentori per i giudici, ridurre i costi di accesso alla giurisdizione ma anche i costi dei procedimenti alternativi di risoluzione delle controversie e potenziare il processo telematico.
In materia di Lavoro è necessario implementare e migliorare il Reddito di Cittadinanza per quanto riguarda le politiche del lavoro. Una proposta avanzata è stata quella di abbinare il sistema dei navigator ai centri per l’impiego facendoli assumere direttamente da questi ultimi.
Dal lavoro di oggi emerge come le partite Iva siano una delle categorie più colpite e da tutelare. Tra i punti proposti anche il salario minimo e la riduzione dell’orario di lavoro garantendo la parità salariale, tenendo presente anche le specificità che però possono derivare dalle diverse professioni. Lo smart working è la strada del futuro e deve essere maggiormente regolamentato.
Al tavolo Istruzione sono emersi spunti importanti e anche innovativi. La scuola deve abbandonare il modello di struttura aziendale. La nostra idea è che l’educazione civica debba essere un ambito formativo che riguarda tutti i docenti, chiamati a trasmettere i valori costituzionali e quelli della convivenza civile.
Occorre insegnare ai ragazzi l’analisi critica del sistema dell’informazione, diffondere la connettività e riabilitare i percorsi di studio professionali. Ribadiamo tutto il nostro impegno contro le classi pollaio. Un occhio all’Europa: le università devono incrementare la capacità di progettazione affinché l’Italia spenda meglio i fondi europei.
Passando alla Cultura, pensiamo si debbano rafforzare già dall’ambito scolastico la conoscenza e il senso di appartenenza verso il nostro patrimonio artistico, storico e culturale. Inoltre, i manager della Cultura devono essere esperti di marketing per valorizzare il patrimonio nazionale all’estero.
Sul piano della Sicurezza si è discusso innanzitutto di immigrazione: un fenomeno da regolamentare, con la precisazione che le regole devono essere rispettate dai migranti ma anche da chi gestisce l’accoglienza. In Italia servono luoghi e contesti sociali dignitosi dove integrare gli immigrati; bisogna creare condizioni di lavoro e sviluppo nei Paesi di origine affinché non debbano più lasciarli; è urgente superare i trattati di Dublino; servono rimpatri veloci e maggiore redistribuzione tra paesi europei.
Capitolo Difesa: vogliamo ridurre e rendere più trasparenti le spese, mantenendo quelle per il paecekeeping. Dobbiamo investire in addestramento del personale per interventi legati al presidio del territorio, in particolar modo nella gestione delle calamità legate al dissesto idrogeologico. E’ urgente investire in cyber security per aumentare i livelli di sicurezza e in ricerca e nuove tecnologie che potrebbero essere utilizzate in Dual Use anche in campo civile.
Dal tavolo Imprese emerge con prepotenza la necessità di una complessiva riforma fiscale che riduca il costo del lavoro e supporti le attività più colpite dalla pandemia. La richiesta degli imprenditori è quella di avere un accesso al credito vero e costante, anche attraverso garanzie dirette dello Stato. Si è parlato della necessità di aiutare le PMI nell’accesso alle misure messe in campo dallo Stato. E’ importante puntare sul venture capital per attirare gli investimenti. Un’idea fuori dagli schemi: incentiviamo l’innovazione all’interno delle imprese già esistenti, non per forza con la creazione di startup che per metà dopo 3 anni chiudono.
Allargando l’analisi al settore Turismo, un aspetto nodale è quello di creare un ambiente più favorevole che allunghi i periodi di presenza turistica rispetto a quelli canonici. Bisogna rimodulare la tassa di soggiorno, con gestione regionale o nazionale. Dobbiamo puntare sul turismo legato alla conoscenza dei beni archeologici e architettonici perchè questo aiuta a far crescere la microeconomia.
È stato un weekend di idee, approfondimento e dialogo molto serrato, in sessioni di lavoro ravvicinate e con tantissime persone presenti, anche se necessariamente a distanza.