Mentre all’estero la gestione della didattica a distanza durante il lockdown è diventata un modello, in Italia è sempre stata attaccata ferocemente.
Qualcuno, però, ci riconosce il grande lavoro svolto. Chi? Google Education che, durante la sua kermesse mondiale in corso negli Stati Uniti, ha presentato il lavoro svolto dall’ex ministra Lucia Azzolina come “case history” e lo ha elogiato per l’efficienza e la rapidità.
A marzo scorso il Governo italiano alle prese con la pandemia ha dovuto prendere la decisione dolorosa di chiudere le scuole, ma nonostante questo la didattica non si è mai fermata, superando mille difficoltà.
In pochi mesi sono stati acquistati e distribuiti più di 432mila tablet o pc e 100mila chiavette internet agli studenti, soprattutto a quelli più in difficoltà economica.
Per i docenti, alle prese con modalità di insegnamento mai sperimentate prima, sono state avviate centinaia di ore di webinar per la formazione ed è stato fornito tutto il supporto tecnico necessario.
Un impegno straordinario per la digitalizzazione, per un totale di 414 milioni di euro investiti che rimarrà come eredità nelle scuole italiane, grazie al MoVimento 5 Stelle.