Musk è il nuovo Leonardo o il nuovo Cesare?

Elon Musk ha un patrimonio di 347,8 miliardi di dollari, impiega circa 200 mila persone, ha 7 mila satelliti in orbita ed è indiscutibilmente il Leonardo Da Vinci dei nostri tempi avendo sconvolto l’industria dei pagamenti (PayPal), fondato l’azienda più dirompente per l’AI (OpenAI), capito come mandare nello spazio oggetti e persone a basso costo (SpaceX), creato un sistema che possa interfacciarsi con il nostro cervello (Neuralink) e molte altre iniziative che hanno cambiato per sempre i settori di riferimento. 

Nell’ultimo anno si è dedicato alla comunicazione affondando capitani d’impresa come il CEO di Disney che aveva provato a metterlo in difficoltà a causa dei pensieri che Musk aveva espresso online (e lui di tutta risposta ha chiamato a raccolta i suoi fan per boicottare Disney, riuscendoci) e risultando determinante anche per l’elezione di Trump anche grazie (ma non solo) all’acquisto di X per 44 miliardi di dollari.

Leonardo da Vinci lavorava per personalità politiche come Ludovico il Moro e i de’ Medici. Musk sembra quasi voler lavorare per un suo sogno personale muovendo la politica a suo piacimento.

Più volte ha fatto riferimento al volere di “Pianeta Terra” anche, per esempio, quando ha chiesto di votare se riaccogliere Trump su X (dove hanno partecipato 15 milioni di persone al voto). Quasi a confermare questo nuovo racconto appena dopo le elezioni statunitensi troviamo persone dell’amministrazione statunitense confermare l’esistenza e identificare il nuovo nemico comune: gli alieni (!). Sebbene il sogno di Musk e il relativo storytelling (trasformare l’uomo in una specie interplanetaria, con l’intelligenza potenziata dagli algoritmi e utilizzando per vivere solo energia rinnovabile) è affascinante, c’è un tema che dovremo affrontare prima: la sovranità dei popoli. 

Quando si parla di connettere aree rurali italiane che ad oggi nessuna azienda ha potuto collegare ha certamente senso per il governo italiano stipulare accordi con Musk, ma quando si inizia a fornirgli i dettagli delle ambasciate italiane per chiedergli supporto nel collegamento il tema diventa più strategico. Come anche capire quale sarà il futuro delle telecomunicazioni in un mondo satellitare a basso costo. Come sempre le dittature illuminate funzionano fino a quando non si palesano interessi divergenti. Per affrontare il tema del molti conflitti di interessi che dovrà affrontare ora che diventerà anche il “Cottarelli americano”, la prossima mossa di Musk dovrà essere la gestione del consenso e della partecipazione dal basso per evitare che il suo sogno si trasformi nel distopico e poco duraturo Skynet di Terminator.