ma io mi chiedo perchè nessuna forza politica ha promosso una raccolta di firme per l’abrogazione della legge biagi?
quella legge ha prodotto la devastazione piu’ totale e nessuno fa’ niente…non capisco.
BEPPE, TI PREGO
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TI ASSICURO CHE SE LO FAI I COMMENTI DIVENTERANNO 5000!!
NON LASCIARLO MORIRE COME LINK SECONDARIO, DAGLI LA MASSIMA VISIBILITA’!!
PUOI FARLO TRANQUILLAMENTE!
TI PREGO FALLO!
SIAMO TUTTI CON TE!
P.S.=LA PERSONA CHE LEGGE QUESTO COMMENTO, FACCIA UN COPIA E INCOLLA E PUBBLICHI DI NUOVO QUESTO COMMENTO IN MODO CHE IL MESSAGGIO SOPRA ESPOSTO SIA SEMPRE VISIBILE.
mi trovo perfettamente d’accordo con Simone. Il link sulla destra è molto importante secondo me per fare capire qual’è la situazione su un tema fondamentale per le nostre vite
30 enne laureando in architettura fra 1 mese, diploma di geometra, cinque anni di lavoro come co.co.co e co.co.pro presso studi e imprese edili.
Curriculum sparsi tra studi, agenzie interinali e imprese edili..pochissimi colloqui, alcuni dei quali ridicoli (TIPO: Quale è il suo fumetto preferito?)
Ringrazio solo i miei, che mi possono ancora mantenere…
Ma è possibile che non si riesca più a tutelare il lavoratore (ferie, mutua ma dove sono finiti?)
Sono di Torino e ho appena assistito alle Olimpiadi: in montagna gli spettatori erano esclusivamente stranieri, pochissimi italiani: il motivo è semplice: il costo dei biglietti andava benissimo per loro, gli italiani non se lo potevano permettere visto che hanno stipendi 3 volte meno rispetto a loro!
Ciao, anch’io ho avuto la bella esperienza del co. pro. ho lavorato per 18 mesi in una agenzia immobiliare molto potente nella mia città, per farlo ho lasciato i miei due figli con la baby sitter, risultato:mi hanno dato da firmare il mio bel contratttino specificando che qualora si fosse presentato l’ispettorato del lavoro avrei dovuto dire che entravo e uscivo quando volevo, nessuno mi controllava, solo che mentre il capo andava due volte a settimana a fare il corso di degustazione di vini e a scegliere il fuoristrada nuovo eravamo io e la mia collega incinta di 8 mesi a mandare avanti l’ufficio(entrambe con patentino immobilare pagato a nostre spese!). Io passavo le mattinate in giro(neve, sole pioggia, porte in faccia stile testimone di Geova) a cercare case da vendere per le quali guadagnavo a cottimo ben 20 Euro a immobile e poi in caso di vendita il 10% del compenso. Ho perso appuntamenti dal pediatra, spettacolini all’asilo, partite di calcio e i mio figlio ha taciuto abusi di bullismo a scuola perchè avevo fin troppi problemi. quando ho chiesto il part- time mi hanno sbattuto lettralmente fuori dall’ufficio perchè erano stati chiari sin dall’inizio i problemi dei figli non li devono riguardare, la titolare dell’ufficio ha “diritto” ha curare il suo grande giardino della sua grande villa senza pensieri! Comunque più di una volta ho trovato degli immobili da vendere e il titolare l’ho ha acquistato ristrutturato e affittato senza darmi un euro di provvigione tranne i 20 a cottimo!!! Ma chi mi sa spiegare come mai nelle agenzie immobiliari la situazione è la medesima e l’ispettorato del lavoro non si fa mai vivo? Grazie per questo sfogo, vi lascio con l’importo degli ultimi due mesi di lavoro, luglio e agosto, rispettivamente 324 e 212.
Ciao Beppe è un ex schiavo quello che parla!Ora libero!
Io come molti altri ho attraversato un tunnel che mi conduceva a una vera e propria crisi esistenziale,a 21 anni dopo un xiodo di disperata ricerca di lavoro, imbocco il tunnel del lavoro temporaneo(cosa tra l’altro che mi ha costretto alla lontananza dalla mia amata terra sarda),ho visto la luce solo dopo un anno e mezzo,non prima di aver cambiato (per volere dei padroni)4 lavori ed esser stato preso per il c..o come stagista presso una famosa banca milanese.Mi liquidarono con:-Il suo progetto e terminato siamo contenti di lei,la ricontatteremo non appena se ne presenterà 1 nuovo..ancora aspetto la chiamata!-e con un carnet di buoni pasto del valore di 5 scarsi che prontamente gli ho risbattuto in faccia.Del resto io cercavo anche un umile lavoro come lavapiatti,quando accettai la proposta di stage ero entusiasta credevo di essere arrivato nell’isola che non c’è,diedi il massimo per imparare e produrre sul lavoro,ore di studio a casa da autodidatta,risultato:fai fare allo stagista senza dargli nemmeno un euro al mese,quello che potrebbe fare una persona che di euro ne pretende almeno 1500 al mese.Ebbi anche un problema alla gamba causato da un torneo di calcetto aziendale e loro mi pretendevano in ufficio ugualmente perche dovevo imparare + infretta possibile!Fatto sta che dopo ciò, presi la decisione di trasferirmi in inghilterra per studiare inglese,mai fatta scelta migliore!Arrivai a guadagnare anche 3 volte rispetto a un semplice cameriere che svolge attività qua in italia!Il mio inglese ora e ottimo e dulcis infundus con i risparmi fatti e il sussidio di disoccupazzione che lo stato mi deve (e sottolineo deve )passare ogni 20 del mese mi pago le spese come studente fuori sede qua a milano..vi assicuro che le spese non sono poche.Ora sono sul punto di dire sono loro che cercano un lavoratore non viceversa,io il mio lavoro l’ho trovato!4 mesi da cameriere estivo e mi mantego un anno di università!
ho 36 anni, mi sono laureata in economia a pieni voti nel 1995. Dopo aver fatto la segretaria tutto fare per 2 anni, nata la mia prima figlia sono rimasta a casa. Dopo la nascita del mio secondo figlio e dopo una serie di eventi sfortunati nel 2003 trovo finalmente impiego all’INPS di Bolzano (come semestrale) dove, per accedere devi anche superare l’esame di bilinguismo italiano e tedesco. Lì lavoro per 2 anni…con un incarico anche di responsabilità, ricostituivo le pensioni. Contratti di sei mesi in sei mesi…mai un giono di assenza con i bambini da crescere… un’enorme mole di pratiche definite…fosse contato qualcosa. Ad agosto cambiano le regole delle assunzioni…troppi semestrali di lingua italiana (nella provincia di bolzano i posti pubblici sono ripartiti in quote per italiani e tedeschi)…grazie arrivederci. Peccato che da agosto non ho più trovato lavoro, men che meno part-time per le ovvie esigenze familiari (mio marito è sempre in viaggio). So fare tante cose avrei mille interessi ma sembra che non servano a niente…..mi sento inutile e passo le giornate a farmi coraggio da sola. Lo scandalo è che gli enti pubblici sono i primi ad appofittarsi della flessibilità, risparmiando sui benefit e assicurandosi la possibilità di cambiare idea a piacimento sull’organico…
Comunque intanto nell’ufficio deve lavoravo nessuno è subentrato e le pratiche si accumulano da mesi…
Caro Beppe,
sono tristemente anch’io uno schiavo moderno di coloro che schiavisti non sono ma veri carnefici perchè come dici gli schiavisti veri, quelli di un tempo alla loro sopravvivenza ci tenevano, per interesse, ma ci tenevano.Ma soprattutto il rapporto era chiaro: io padrone, tu schiavo. Oggi ci facciamo addirittura prendere per i fondelli. Ed è questo che io vorrei innanzitutto: Non facciamoci cambiare le carte in tavola, c..o. Che ognuno si prenda le sue responsabilità perchè come minimo vorrei sapere per chi e di quale morte dovrei morire. Un po’ di dignità, solo un po’, c..o.Come abbiamo fatto a cadere così in basso. Alreo che cultura e civiltà, non guardiamo oltre il proprio naso.
La mia esperienza è esasperante, devo lavorare a mezza giornata come portiere (pulitore) in uno stabile di 4 scale, perchè ho mia madre malata di alzheimer da 6 anni che accudisco insieme a mio fratello, udite udite per conto di una impresa di pulizia con CONTRATTO A PROGETTO! Arrivo al punto: il precariato in sostanza l’ha introdotto la sinistra con i co.co.co. la destra ha fatto credere di aver tolto l’ingiustizia togliendo con i co.co.pro. i lavori manuali dal precariato in pratica lo sfruttamento più abbietto. ma andate a c…e. CI PRENDONO PER IL CULO!!! Perchè il passaggio dalla commissione che deve approvare il progetto è facoltativo! Questo cosa vi sembra… E’ COME SE UN LADRO NON VIENE INQUISITO DA NESSUNO SE NON SI COSTITUISCE. E cosa deve fare chi come me non puo avere molte alternative di lavoro visto che è gia nella situazione di non potersi già fare una sua vita per ovvie ragioni. E delle quali ne sono felice sia ben chiaro. Ma dopo il danno anche la beffa! Quale futuro mi aspetta dopo tanti sacrifici con questi presupposti che strozzano. E il bello é che alcuni pensano che devo anche ringraziare, perchè senza questo lavoro come facevo? Ma riandate a c..e!!!
flessibilità, umiltà, voglia di imparare,
disponibilità ad orari di lavoro impossibili…
sono questi i concetti chiave con cui sono cresciuta e ho studiato…
laureata in economia in corso e con il massimo dei voti mi guardo indietro e mi accordo che ho passato più di 3 anni delle mia vita a 500 euro al mese passando tra uno stage ed un co.co.pro. senza ferie, senza malattia, senza buoni pasto senza orari, senza rispetto e dignità. Lo stage questa fantastica possibilità che viene VENDUTA dalle più grandi realtà italiane (Meglio di starsene a casa sempre con l’ottica di arricchire il CV aspettando il lavoro che verrà in futuro) E poi? e Poi ti accorgi che passa il tempo… oggi ho 29 anni e non ho una miseria di versamenti e le GRANDI aziende continuano ad offrirmi stage di 12 mesi NON FINALIZZATI ALLA ASSUNZIONE, neanche quella carotina che ti tiene entusiasta… fino alla fusione del momento o all’improvviso blocco delle assunzioni che determinerà la tua esclusione.
Ma secondo voi, Pier Silvio quanti stage ha fatto?
Scommetto che anche lui lavora per mille euro lordi al mese?
non capisco eppure l’università l’ho pagata per intero anche io ed anche io una volta avevo dei sogni e delle prospettive.
Leggendo i post presenti in questa “colonna infame”
provo un senso di rabbia talmente forte da sentirmi
tutto pieno d’adrenalina e (sara l’adrenalina) addirittura eccitato sessualmente!
Ed è proprio in queste occasioni che mi piace mettermi una bandana in testa e cominciare a suonare il mandolino della moglie del nano (biancaneve?)
A proposito di fiabe….mi hanno detto che nei boschi di Arcore,
popolati da nani e da lucciole, nevica 365 giorni all’anno….
Cosa dire…io non so troppo di legge sono gusto arrivata un anno fa in Italia, pero mi e sucesso cual cosa di bello una settimana fa…non ho supperato il periodo di PROVA…..hohohoo..perche ragione ???non si sa pero como dice la legge possono mandarte a casa senza explicazione e è propio chuelo che hanno fatto, mi hanno tratato como un cane. Giusto una simple lettera NON SUPERAMENTO del periodo di prova. Ho chiesto al del personale se propio nessuno veniva a dirme niente, lui me ha risposto che eranno tutti in VACANZE. Che poca fortuna. Pero Lunedi sono andata li e li ho obligati a mettere la faccia, non avevano nessuna expliacazione da darmi nessun comento negativo da parti dei clienti. Pero io sono senza lavoro e loro tranquili perche la legge lo permete. Podrebe pasare ore a racontare tutta la vicenda pero non vale propio la pena. vorei solo sapere se posso fare cualcosa via legale o no? Gia che durante el periodo di prova tutti eranno satisfati del mio lavoro. Ho tutti email della gente ringranziandome per il mio lavoro, un saluto :O) hasta pronto
Non voglio che la persona che prenda il mio posto le passe lo stesso. (In gennaio sono partite di questa multinationale 16 personnes..non sembra un po troppo)
IL COPIA E INCOLLA DEVE INCLUDERE TUTTO QUESTO:
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Dazed and confused….(stordito e confuso)…Mi sento un poco così (permettetemi la citazione dei Led Zeppelin) dopo aver sentito i ragli di questo inizio di campagna elettorale. Allora, qui in Italia, dice qualcuno, tutto va bene, la disoccupazione è ai minimi storici, c’è necessità urgente di mano d’opera straniera per sopperire alla carenza di personale italiano (altro falso clamoroso, o meglio, una di quelle mezze verità che fan solo danni), i co.co.che c.zzo ne so diventano tutti o quasi dipendenti (strapagati) a tempo indeterminato, le tasse sono diminuite (ma per chi???). In un momento in cui l’economia italiana non “tira” (colpa dell’11 settembre, del caro-petrolio, del caro-gasolio,della concorrenza cinese, dell’Euro, dell’amico Putin che non ci dà il gas, del 28 ottobre, del 1° maggio, della festa della mamma, degli scioperi del trasporto, dei no tav, dei no global, dei Verdi, dei comunisti, della zia di Pannella, ecc.) il Nostro duce formato ridotto ha fatto proprio il massimo (beh, forse non è solo “merito” suo, c’è pure il precedente zampino del molto ex pci Massimo il Navigatore). Ma allora questo post rappresenta quello 0,00001% degli italiani che non hanno un lavoro decente??? Mamma mia, siete proprio sfigati…O sbaglio. Mi son perso qualcosa???Mi sono perso io??? Oppure siete presi vergognosamente per i fondelli voi poveri “atipici”?
Ciao a tutti
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MONDO DI PLASTICA.
E’ un mondo incentrato su:
Menzogna. Ipocrisia. Falsità. Cinismo. Raggiri. Raccomandazioni. Ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri. Dittature. Dittature che usano come maschera la democrazia. Guerre. Fanatismi. Arroganza. Lobby. Politici corrotti. Capitalismo killer. Sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Truffe. Insensibilità nei confronti dei risparmi di persone che lavorano in modo onesto. Menefreghismo. Egoismo. Consumismo. Competizione spietata e non controllata. Repressione. Arrivismo. Invidia. Imbarbarimento della cultura per divenire seguagi del Dio Denaro. Insensibilità nei confronti delle tradizioni locali, degli usi e costumi di un popolo e zero rispetto e cecità per l’individuo singolo e per la sua dignità. ecc….
MONDO NATURALE
E’ un mondo incentrato su:
Verità. Onestà. Coerenza. Amicizia. Amore. Solidarietà. Tolleranza. Altruismo. Cielo blu. Aria fresca e profumi della natura. Rispetto. Fiducia. REPUTAZIONE. Cultura. Lavoro onesto. Uomini liberi (liberi di dire TUTTO quello che pansano e LIBERI DI SCEGLIERE). Scambio DIRETTO tra persone e popoli di INFORMAZIONE, CONOSCENZA, PRODUZIONE, ARTE. Semplicità. Valorizzazione di ogni territorio con le proprie caratteristiche geografiche , storiche e demografiche.
Voi pensate che sia un mondo “utopico”, non “possibile”? Invece è il mondo che ci è stato DONATO. Siamo noi che lo stiamo IMPOVERENDO E INZOZZANDO.
Che fareste se un giorno i politici vi dicessero: “Il cielo non è Blu, il cielo è GIALLO, ma noi vi abbiamo fatto credere per moltissimi anni che è BLU per IL VOSTRO BENE”?
VEDETEVI IL FILM “THE TRUMAN SHOW” E CAPIRETE….
LA NATURA E’ VERITA’. LA VERITA’ TRIONFERA’ SEMPRE.
Lo stesso filosofo francese Rousseau affermava: “Più l’uomo si allontanerà dallo stato di NATURA, e più sarà INFELICE”.
Le elezioni politiche “purtroppo” sono importanti. MEDITATE E RIFLETTETE SU QUESTI CONCETTI E TIRATE LE VOSTRE CONCLUSIONI.
Ieri sera sono “incappato” nella ripresa tv del discorso politico del portatore NANO di BAGGIANATE!!!
PORCA PUTTANA RAGA’!!
Una marea di coglionazzi in giacca e cravatta pronti ad applaudirlo!! Bandiere americane che svolazzavano a destra e a sinistra e altri STRAFALCIONI DEL C…O!!
A parte le SOLITE PANZANATE che credo tutti siano in grado di percepire (a meno che non si è non-udenti o non-vedenti) volevo incentrare il mio intervento su due osservazioni:
1) Siamo sicuri che le OLIMPIADI INVERNALI non siano altro che una STRATEGICA CONGIUNTURA studiata ad hoc dal NANO per far convogliare il massimo delle persone e dell’attenzione mediatica sul discorso di zio Benito? Perchè proprio a Torino? Perchè proprio subito dopo la chiusura delle olimpiadi? OLMPIADI INVERNALI VS OLIMPIADI DELLE CAZZATE!
2) Da professionista della comunicazione vi faccio notare unn fatto (che spero non negherete).
Avete osservato le bandiere e gli striscioni presenti tra la folla malsana? Tutti inneggiavano complimenti e ringraziamenti al nostro nanerottolo con tanto di nome. Ebbene signori, quei striscioni e bandiere erano PERFETTI! Non una piega, non una macchia, non uno slogan scritto a mano con un pennarello! ERGO: quegli obbrobbi sono stati prodotti e stampati dai mercenari del CAVALIERE SENZA MACCHIA e “discretamente” inseriti tra la folla. Le bandiere americane poi!!!! LINTE E PINTE! IMMACOLATE! Gliele avrà spedite Bush! Dov’è la partecipazione degli elettori in tutto questo??? FREDDEZZA E RAGGIRI. Berlusconi “ha usato” i suoi stessi elettori! Piazzare quà e là qualche striscione e bandiere autoprodotte in mezzo ad una folla che lo incita (ma che non tiene in mano quegli striscioni) è una STRATEGIA. La ripresa tv poi amplifica e fa impennare l’audience e il consenso degli spettatori IGNARI del magheggio!
Almeno nelle manifestazioni in piazza un pò di umanità la vediamo! (striscioni scritti a mano e tenuti a braccio)
Dazed and confused….(stordito e confuso)…Mi sento un poco così (permettetemi la citazione dei Led Zeppelin) dopo aver sentito i ragli di questo inizio di campagna elettorale. Allora, qui in Italia, dice qualcuno, tutto va bene, la disoccupazione è ai minimi storici, c’è necessità urgente di mano d’opera straniera per sopperire alla carenza di personale italiano (altro falso clamoroso, o meglio, una di quelle mezze verità che fan solo danni), i co.co.che c.zzo ne so diventano tutti o quasi dipendenti (strapagati) a tempo indeterminato, le tasse sono diminuite (ma per chi???). In un momento in cui l’economia italiana non “tira” (colpa dell’11 settembre, del caro-petrolio, del caro-gasolio,della concorrenza cinese, dell’Euro, dell’amico Putin che non ci dà il gas, del 28 ottobre, del 1° maggio, della festa della mamma, degli scioperi del trasporto, dei no tav, dei no global, dei Verdi, dei comunisti, della zia di Pannella, ecc.) il Nostro duce formato ridotto ha fatto proprio il massimo (beh, forse non è solo “merito” suo, c’è pure il precedente zampino del molto ex pci Massimo il Navigatore). Ma allora questo post rappresenta quello 0,00001% degli italiani che non hanno un lavoro decente??? Mamma mia, siete proprio sfigati…O sbaglio. Mi son perso qualcosa???Mi sono perso io??? Oppure siete presi vergognosamente per i fondelli voi poveri “atipici”?
Ciao a tutti
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Dazed and confused….(stordito e confuso)…Mi sento un poco così (permettetemi la citazione dei Led Zeppelin) dopo aver sentito i ragli di questo inizio di campagna elettorale. Allora, qui in Italia, dice qualcuno, tutto va bene, la disoccupazione è ai minimi storici, c’è necessità urgente di mano d’opera straniera per sopperire alla carenza di personale italiano (altro falso clamoroso, o meglio, una di quelle mezze verità che fan solo danni), i co.co.che c.zzo ne so diventano tutti o quasi dipensenti (strapagati) a tempo indeterminato, le tasse sono diminuite (ma per chi???). In un momento in cui l’economia italiana non “tira” (colpa dell’11 settembre, del caro-petrolio, del caro-gasolio, dell’amico Putin che non coi dà il gas, del 28 ottobre, del 1° maggio, della festa della mamma, degli scioperi del trasporto, dei no tav, dei no global, ecc.) il Nostro duce formato ridotto ha fatto proprio il massimo (beh, forse non è solo “merito” suo, c’è pure il precedente zampino del molto ex pci Massimo o Minimo il Navigatore). Ma allora questo post rappresenta quello 0,00001% degli italiani che non hanno un lavoro decente??? Mamma mia, siete proprio sfigati…O sbaglio Mi son perso qualcosa???
Ciao a tutti
Salve, e grazie di esistere.
Volevo solo dire che, pur avendo rinunciato alla laurea per mancanza di fondi, un call-center di bologna il CO.CO.PRO. i 5 euro all’ora li prevede LORDI!E di laureati ce n’erano tanti…Me ne sono andata via perchè in questo momento ho la fortuna di poter vivere (…!) senza un lavoro ma anche perchè non mi pareva più dignitoso sottostare a nefandi condizioni di orari(il full-time di 10 ore al giorno con 20 minuti di pausa “lunga”-così la chiamavano- per il pranzo)ed ancora più nefandi ricatti il cui prezzo era sempre lo stesso: non essere messi in turno e, quindi, non lavorare proprio. Neanche i 4 euro più!
La povera ‘bonanima’ di Biagi magari non c’entra del tutto.Magari le sue intenzioni erano buone, no so, no l’ho letta la legge. Ma spero che ovunque si trovi adesso abbia realizzato l’entità del casino che ha combinato!
Non sono mai stata una fiera patriottica, ma mi ricordo che eravamo una bella nazione; in fondo, un bel popolo,almeno fino ad una quindicina di anni fa.
Poi è arrivata “Fozza Itaia”, dai mondiali di calcio del ’90,(altro che “scesa in campo” nel ’94!Plagiatori, maledetti…) e la discesa è stata verticale.
Che peccato!…..
Grazie.
Piera
Ciao a tutti voi,schiavi figli della legge Biagi. Io schiavo di altre leggi con nomi meno altisonanti vi racconto la storia di un lavoratore a tempo indeterminato-privilegiato. Nato a Napoli, laureato, imnpiegato, emigrato, spostao, con 2 figli, con mutuo a carico, insomma il sogno Itaiano. Lavoro in una azienda in utile ex partecipazione statale (gruppo IRI) ad un certo punto privatizzata (Gemina e vari altri) patrimonio di migliaia di miliardi( non lo dico io ma il valore di cessione dell’azienda quotata in borsa). Nel giro di 7 anni ’99 -’06 grazie al sistema imprenditoriale/bancario delle privatizzazioni Italiane, indebitata fino al collo ma sempre in utile, ho visto 4 Amministratori delegati, 3 direttori del personale, 4 direttori amministrativi, entrati con stipendi da favola e liquidati con Bonus ancora migliori. Unico filo conduttore taglio dei costi, riduzione del livello della qualità arroganza verso i dipebdenti ed i clienti entrambi vittime del potere di chi compra grandi patrimoni senza sborsare una lira (vedi indebitamento riversato sull’azienda). Poi mobilità, prepenzionamento coatto (in barba ai bonus concessi a chi chiede di restare al lavoro oltre gli anni maturati per la penzione godendo di una legge dello stato per ridure i costi sociali delle penzioni appunto); poi vendita di aziende del gruppo incassando mega dividendi per plusvalenze realizzate grazie ai paradisi fiscali………..la fine non è ancora scritta ma scommetto che non sarà molto diversa da tante altre passate, a meno che qualcuno non vigili attentamente; basta guardarsi intorno quando si parte con un aereo da Roma.
gradirei anonimato
“La legge si sta rivelando efficace sopratutto nella tutela dei segmenti deboli, in particolare per l’occupazione femminile”. Roberto Maroni.
Noi donne “a progetto” non possiamo neanche pensare di fare dei figli, nè di ammalarci: non abbiamo diritto nè alla malattia nè alla maternità!
Io ho una malattia che mi costringe a stare spesso a casa. Ho un carcinoma, per cui devo fare delle terapie e mi devo sottoporre ad alcuni interventi. Quando non posso andare a lavorare sono solo fatti miei, non recepisco nessuno stipendio.
PS: A proposito: ho sentito dire che ci sono dei modi per chiedere un risarcimento per malattia anche per chi lavora a progetto, qualcuno mi sa indicare come devo fare?
” La legge Biagi favorisce occupazione permanente”. Maurizio Sacconi, sottosegretario al Welfare.
Ho una laurea e due master e non bastano per avere un “lavoro sicuro” e ben retribuito. Cosa dobbiamo fare di più? Conosco gente, miei colleghi, licenziati dopo 10-15 anni di servizio, dov’è la permanenza?
Loro non hanno mai lavorato, è per questo che parlano così.
Io manderei questa gente a zappare per farli rendere conto davvero di come stiamo noi lavoratori!
“La legge si sta rivelando efficace sopratutto nella tutela dei segmenti deboli, in particolare per l’occupazione femminile”. Roberto Maroni.
Noi donne “a progetto” non possiamo neanche pensare di fare dei figli, nè di ammalarci: non abbiamo diritto nè alla malattia nè alla maternità!
Io ho una malattia che mi costringe a stare spesso a casa. Ho un carcinoma, per cui devo fare delle terapie e mi devo sottoporre ad alcuni interventi. Quando non posso andare a lavorare sono solo fatti miei, non recepisco nessuno stipendio.
PS: A proposito: ho sentito dire che ci sono dei modi per chiedere un risarcimento per malattia anche per chi lavora a progetto, qualcuno mi sa indicare come devo fare?
” La legge Biagi favorisce occupazione permanente”. Maurizio Sacconi, sottosegretario al Welfare.
Ho una laurea e due master e non bastano per avere un “lavoro sicuro” e ben retribuito. Cosa dobbiamo fare di più? Conosco gente, miei colleghi, licenziati dopo 10-15 anni di servizio, dov’è la permanenza?
Loro non hanno mai lavorato, è per questo che parlano così.
Io manderei questa gente a zappare per farli rendere conto davvero di come stiamo noi lavoratori!
Volevo dare la mia testimonianza di commerciante che non subisce la legge biagi direttamente ma forse nella maniera più subdola e cioè “da dietro” si ” da dietro” perchè se togliamo la sicurezza di un lavoro, di un futuro, e sopratutto se togliamo soldi a chi lavora non c’è speranza per la rinascita dell’economia anche a basso livello come quella dei negozianti come me e tanti tanti altri che sono stati falciati da questa finta legge benefattora del popolo.
Ps.
Grillo grazie di esistere e non ti arrendere mai insieme possiamo farcela
“La legge si sta rivelando efficace sopratutto nella tutela dei segmenti deboli, in particolare per l’occupazione femminile”. Roberto Maroni.
Noi donne “a progetto” non possiamo neanche pensare di fare dei figli, nè di ammalarci: non abbiamo diritto nè alla malattia nè alla maternità!
Io ho una malattia che mi costringe a stare spesso a casa. Ho un carcinoma, per cui devo fare delle terapie e mi devo sottoporre ad alcuni interventi. Quando non posso andare a lavorare sono solo fatti miei, non recepisco nessuno stipendio.
PS: A proposito: ho sentito dire che ci sono dei modi per chiedere un risarcimento per malattia anche per chi lavora a progetto, qualcuno mi sa indicare come devo fare?
” La legge Biagi favorisce occupazione permanente”. Maurizio Sacconi, sottosegretario al Welfare.
Ho una laurea e due master e non bastano per avere un “lavoro sicuro” e ben retribuito. Cosa dobbiamo fare di più? Conosco gente, miei colleghi, licenziati dopo 10-15 anni di servizio, dov’è la permanenza?
Loro non hanno mai lavorato, è per questo che parlano così.
Io manderei questa gente a zappare per farli rendere conto davvero di come stiamo noi lavoratori!
LETTERA APERTA, SENZA FRONTIERE, A TUTTI I CITTADINI ONESTI
Se ci si facesse una graduatoria relativamente a tutti i personaggi politici italiani sull’ingordigia politica, sugli obiettivi più negativi ai danni dei cittadini onesti cui può mirare un governo, sull’appoggio del tacito assenso con chi esercita il crimine, con conseguente accettazione della protezione dei criminali e rifiuto automatico di protezione delle vittime, Berlusconi ne uscirebbe il vincitore assoluto col massimo negativo dei voti.
A me mi sta facendo morire lentamente, tollerando a tutta forza che vengano protetti i criminali funzionari dirigenti dell’Amministrazione dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano che mi hanno fatto spezzare la salute anche dopo il contagio della tubercolosi in servizio e per causa di servizio, come meglio spiegato e provato nel mio sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com
AL RIGUARDO, PERSINO DUE VITTORIE SCHIACCIANTI IN MIO FAVORE AVANTI AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA NON SONO SERVITE A NULLA. SONO STATE CALPESTATE DAGLI STESSI DIRIGENTI FUNZIONARI AMMINISTRATIVI PER LUNGHISSIMI ANNI.
Io non so voi cittadini come chiamereste un uomo PRESIDENTE DEL CONSIGLIO che fa accettare tutto questo se capitasse a chi legge. Ho il dovere morale di avvertire tutti gli ignari cittadini in buona fede che la peggiore discriminazione l’ho vista applicare proprio durante il mandato che ha ricevuto Berlusconi come capo del Governo.
Credo che gli italiani abbiano l’ultima possibilità di salvezza recandosi alle urne ed impedire altre rovine e che Berlusconi recuperi consensi elettorali per provvido intervento del Presidente U.S.A. che vuole solo alleati a favore di ogni guerra che gli passa per la mente: ATTENZIONE: LORO SI AIUTANO E SI CONSIGLIANO PERCHE’ SI RASSOMIGLIANO! Continua qui sotto appena è possibile..(2)
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P.S.=LA PERSONA CHE LEGGE QUESTO COMMENTO, FACCIA UN COPIA E INCOLLA E PUBBLICHI DI NUOVO QUESTO COMMENTO IN MODO CHE IL MESSAGGIO SOPRA ESPOSTO SIA SEMPRE VISIBILE.
(2) .HA RAGIONE PRODI: “BERLUSCONI E’ UN PERICOLO PER IL PAESE”. Mi piange il cuore doverlo ammettere, ma purtroppo mi è stato tragicamente provato anche ora che sono in ossigenoterapia quotidiana domiciliare. BERLUSCONI, DOPO CHE E’ STATO INFORMATO DEI TRAGICI FATTI DI SERVIZIO CHE MI RIGUARDANO, MI HA DIMOSTRATO DURAMENTE DI NON AVERE UN CUORE UMANO, MA DI PIETRA. Egli pensa solo ad approfittare della sua carica politica e basta, pensando solo alla sua bottega.
PER LA MIA VICENDA INVECE, COL SILENZIO ASSENSO ACCONSENTE CHE CON L’USO DEI BOICOTTAGGI ILLECITI, MI SIA RIFIUTATO IL RISARCIMENTO DANNI ALLA MIA PERSONA RIDOTTA ANCHE SUL LASTRICO SENZA NEPPURE POTERMI CURARE CON RELATIVI FARMACI A SUFFICIENZA PERCHE’ DOVREI PAGARLI SENZA POSSIBILITA’ ECONOMICHE. E’ A QUESTO PUNTO CHE DAL POSTO DI LAVORO SONO STATA SPIETATAMENTE INDOTTA. Giovanna Nigris
Sono un ingegnere elettronico, ricercatore con un vecchio contratto Co.Co.Co.
L`anno scprsp dove lavoro i sindacati hanno festeggiato lo scorso anno i 18 anni di precariato di un collega (C’era bisogno di questa legge?).
Forse l’idea alla base e` di alleggerire il carico di responsabilita` delle aziende, non solo da un punto di vista economico,ma strutturale;tuttavia ha portato alla nascita di un esercito di lavoratori che,a tutti gli effetti,sono dei liberi professionisti in quanto:
non sono legati alle aziende
spesso sono altamente specializzati
sono costretti ad una formazione continua per essere sempre competitivi sul mercato.
Tutto sembra funzionare fino a quando non si prendono in considerazione le retribuzioni;noi precari siamo pagati meno della meta` dei dipendenti,pur avendo gli stessi obblighi.Tuttavia i servizi offerti dalle aziende che si avvalgono delle collaborazioni dei precari non sono mai diminuiti in questi anni.
La mia retribuzione e` di 1000 euro al mese,senza ferie,malattia,contributi,straordinari (e arriviamo anche a 12-14 ore di lavoro),senza la possibilita` di accedere ad un mutuo (magari per una casa)
Posso anche condividere l’idea di non essere legato ad un ente o ad un’azienda,ma propongo di essere trattato come un libero professionista a tutti gli effetti;ad esempio, con una retribuzione annua diciamo di 50.000 euro allora potrei:
ammortizzare i mesi in cui non lavoro
garantirmi un’assistenza sanitaria
scegliere di investire in formazione per essere sempre competitivo (master, corsi vari, certificazioni etc.)
Si deice che questa legge tuteli le classi piu` deboli;io non mi sento tutelato affatto.Ma allora a quale classe appartengo?Non sono neanche un debole?Che soddisfazione,un laureato,un giovane di 31 anni oggi e` qualsi niente.
P.S. Non capisco perche` si parla tanto dell’incivile Cina e del suo distorto mondo del lavoro quando i lavoratori cinesi li abbiamo dentro casa.
Vi dico solo questo:
mio cugino: 31 anni. 13 anni di lavoro alle spalle.Sposato da due anni (dopo undici di fidanzamento). Contratto a tempo indeterminato. Mutuo ventennale acceso due anni fa.
Dovrebbe essere piuttosto felice. Dico io.
Invece è sempre scazzato, per il lavoro (lavora 13 ore al giorno per portare a casa 1300 euro), per il fatto che non si arriva a fine mese con le bollette, cazzi e mazzi, e perchè ancora non può permettersi di pensare di avere un figlio.
Ma ci rendiamo conto????!!!!!!
Mica ce l’ho con lui e non sono neanche invidioso (perchè poverino E’ DIVORATO dallo stress)
Ce l’ho con tutti lor signori che hanno creato questo cazzo di clima lavorativo!
Ma se sono insicuri e superstressati quelli che “respirano un pò d’ossigeno”, cosa cazzo DEVO ESSERE IO???
29 anni. Precario da 8 anni. Non sposato. Niente mutuo. niente figli. Paga da “schiavo sudista”. Zero tutele.
Vi dico solo questo:
mio cugino: 31 anni. 13 anni di lavoro alle spalle.Sposato da due anni (dopo undici di fidanzamento). Contratto a tempo indeterminato. Mutuo ventennale acceso due anni fa.
Dovrebbe essere piuttosto felice. Dico io.
Invece è sempre scazzato, per il lavoro (lavora 13 ore al giorno per portare a casa 1300 euro), per il fatto che non si arriva a fine mese con le bollette, cazzi e mazzi, e perchè ancora non può permettersi di pensare di avere un figlio.
Ma ci rendiamo conto????!!!!!!
Mica ce l’ho con lui e non sono neanche invidioso (perchè poverino E’ DIVORATO dallo stress)
Ce l’ho con tutti lor signori che hanno creato questo cazzo di clima lavorativo!
Ma se sono insicuri e superstressati quelli che “respirano un pò d’ossigeno”, cosa cazzo DEVO ESSERE IO???
29 anni. Precario da 8 anni. Non sposato. Niente mutuo. niente figli. Paga da “schiavo sudista”. Zero tutele.
Caro Beppe,
ecco la mia storia.
Nel gennaio 2001 sono stato assunto dalla Egidio Galbani S.p.a. con un contratto a tempo determinato della durata di 3 mesi, il contratto è stato automaticamente rinnovato nel mese di marzo. Ad aprile mi sono licenziato perchè ho vinto una borsa di studio per il progetto Leonardo. Proprio al termine del suddetto progetto, durato 3 mesi, vengo riassunto dalla stessa azienda, nuovo contratto a tempo determinato, durata 1 mese!
Al termine il contratto viene rinnovato per un mese. Al termine, 15 giorni di pausa e dopo, nuovo contratto della durata di 3 mesi, rinnovato anch’esso. Al termine, soliti 15 giorni di pausa e poi arriva un nuovo contratto di 6 mesi. La storia si è ripetuta fino al feb 2004, quando mi viene detto che l’azienda deve “regolarizzarmi”,l’azienda mi propone di diventare un agente di commercio, un collaboratore esterno insomma, con gli stessi doveri che avevo da dipendente e con meno, molte meno certezze.
Accetto.
Mi fanno firmare una liberatoria dove è scritto a chiare lettere che accettando quella forma di contratto io recedo da qualunque mia intenzione di muovere azione legale contro l’azienda. Ma io non avevo alcuna intenzione di muovere azione legale contro l’azienda. Vabbene anche quello.
Poi ho saputo che l’assunzione era cosa dovuta da parte dell’azienda visti i contratti che erano stati stipulati tra le parti!
Ma il colmo lo ho visto quando siamo andati all’ufficio del lavoro a regolarizzare il tutto.
C’era un distinto signore in giacca e cravatta che alla domanda dell’impiegato preposto al caso, “come mai questi ragazzi sono stati assunti e licenziati così tante volte e adesso diventano vostri agenti?”. ” Beh, abbiamo avuto bisogno di loro a causa di malattie, infortuni e occorenza stagionale”. In realtà ognuno di noi aveva una sua zona e dopo 4 anni eravamo ormai parte integrante del personale.
Sono rimasto per circa 3 mesi poi sono andato via.
Che dire io sono un super fortunato visto che sono un infermiere con posto di lavoro a dir poco garantito, ma se mi giro in dietro vedo tanti miei amici che anno un sacco di problemi visto che quando non lavorano e succede spesso nessuno ti aiuta,invece nei paesi europei più evoluti puoi avere dei sussidi.
Complimenti ti leggono anche in Giappone!In relazione alla legge Biagi dico solo una cosa: il povero prof. Biagi era un accademico che di aziende, come molti, ne conosceva solo quanto raccontato sui libri. Vorrei far vedere il disastro combinato attraverso i curriculum vitae che mi arrivano. Poveri figli! Un disastro! Poi vi sono gli over 50 a spasso, non possono fare i consulenti, perchè se per caso hanno un solo cliente, la ditta e loro stessi possono essere sospettati di lavoro continuativo occulto (cioè evasione dei contributi, chiedere all’INPS). Un disastro!! Ma perchè con molte persone esperte e capaci dobbiamo sempre essere in mano a degli improvvisati. Si stanno preparando tempi duri socialmente parlando ed anche qui non mi sembrano politicamente lungimiranti.Vi sono risorse che potrebbero essere sfruttate in senso pratico…che vengono lasciate alla depressione.Ci vogliono trasformare in americani, che conosco bene, con un’altra mentalità ed un’altro tipo di cultura.
Paolo
per cortesia omettete il cognome, non siamo in un Paese evoluto.
Complimenti ti leggono anche in Giappone!In relazione alla legge Biagi dico solo una cosa: il povero prof. Biagi era un accademico che di aziende, come molti, ne conosceva solo quanto raccontato sui libri. Vorrei far vedere il disastro combinato attraverso i curriculum vitae che mi arrivano. Poveri figli! Un disastro! Poi vi sono gli over 50 a spasso, non possono fare i consulenti, perchè se per caso hanno un solo cliente, la ditta e loro stessi possono essere sospettati di lavoro continuativo occulto (cioè evasione dei contributi, chiedere all’INPS). Un disastro!! Ma perchè con molte persone esperte e capaci dobbiamo sempre essere in mano a degli improvvisati. Si stanno preparando tempi duri socialmente parlando ed anche qui non mi sembrano politicamente lungimiranti.Vi sono risorse che potrebbero essere sfruttate in senso pratico…che vengono lasciate alla depressione.Ci vogliono trasformare in americani, che conosco bene, con un’altra mentalità ed un’altro tipo di cultura.
Paolo
per cortesia omettete il cognome, non siamo in un Paese evoluto.
BEPPE, TI PREGO
METTI UN LINK A QUESTO POST NELLA PRIMA PAGINA DEL BLOG, CON UN CORPO GRASSETTO E GIGANTE E NERO!
TI ASSICURO CHE SE LO FAI I COMMENTI DIVENTERANNO 5000!!
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Cagliari 2/3/2006
ore 24 passate, ma io non ho sonno,
da giorni leggo e cerco questo post avidamente tra il blog di Beppe… disperato nn dormo,
caxxo è tardi e non dormi?
Già io ho un lusso enorme, sono un privilegiato: non ho obblighi di alzarmi presto la mattina; non ho un lavoro. Non dormo non solo oggi, ma da mesi, no bugia. Da anni ormai, ho 31 anni vivo con i miei, ho una forza e voglia di vivere, di sposarmi di lavorare che mi fa venire i crampi allo stomaco da quanto l’ho repressa. Ho un cavolo di diploma, una qualifica regionale, ma qui il lavoro non esiste. Qui a Cagliari si stanno giocando i posti di lavoro disponibili (quelli della cittadella della moda, quelli della stazione) tra i tesserati politici raccomandati. Io ho una sfortuna: Non ho un parente che mi possa “accozzare”, raccomandare.
Io la notte piango, la mattina combatto e cerco disperatamente, sono reattivo e ottimista nonostante tutto! Guardo intorno a me e vedo tanta ignoranza tra i miei concittadini. DISINFORMAZIONE, arretratezza culturale, indifferenza, qualunquismo, e tanta troppa mediorcrità, la rete la notte mi permette di respirare un pò d’aria fresca, e ciò è paradossale, visto che il vero cielo sta la fuori. Ho un’arma: la solidarietà e la compassione per i diritti umani, civili: c’è chi sta peggio dime. Io combatto per loro! ragazzi uniamoci, per una nuova epoca di umanesimo della nostra civiltà, un piccolo grande nuovo rinascimento. Uniti creeremo valore, la determinazione e la rivoluzione interiore di ogni singolo cittadino è fondamentale, noi possiamo fare tanto, possiamo fare tutto. Il mondo migliore non è un’utopia se diamo il giusto valore alla forza dei singoli.
La schiavitù ora ha un altro nome, così come sono state sostituite le parole quali dittatura, regime, povertà etc. ma noi le debelleremo nn solo nello zanichelli ma anche nella realtà!
Grazie Beppe per la tua forza e il tuo coraggio.
Simone
Questi politici da quattro soldi che ci ritroviamo tra le balle, incompetenti e ignoranti, che chissà dove vivono (perchè sicuramente non vivono nel nostro stupendo mondo, anzi, lo invidiano e vorrebbero togliercelo e per questo fanno quello che fanno) sono tutti convinti che siamo dei Co.Co.Co.glioni, ma noi sappiamo che non è così, che se ci uniamo siamo più forti. Perciò uniamoci per favore, e facciamo qualcosa, non so bene cosa, non sono brava nel progettare, ma sono pronta a partecipare. E facciamolo al più presto, prima che ci abbiano distrutto il nostro stupendo mondo. La mia mail è robina6@virgilio.it, se qualcuno avesse qualche idea.
Tutti i benpensanti di questo bel paese esortano i giovani a crescere, ad andare fuori di casa e a costruirsi una famiglia. Mi domando cosa ci possa essere di più cinico di questo mondo del lavoro che tiene precari e sottopagati persone che hanno trent’anni. Fermo restando che a trent’anni non ci si può più definire giovani, ma almeno adulti maturi che potrebbero avere dei figli…..come si può mantenerli se non c’è la possibilità di guadagnare.
Per lor signori ci sono i fuoristrada ultima generazione, per i poveracci la possibilità di pagare in comode rate in trenta mesi senza interessi ( quando va bene). Ciao Lollo
Ho 28 anni, laureata in Conservazione dei beni culturali da 4 anni (con il massimo dei voti), a seguire master di un anno(per disperazione), tirocinio di 12 mesi retribuito (poco), contratto a tempo determinato (3 mesi!) presso il comune di Imola, attualmente ho un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Storie e metodi per la conservazione dei beni culturali (Ravenna). Per chi, fortunatamente, non lo sapesse, l’assegno di ricerca non è riconosciuto dallo stato come contratto di lavoro: io verso il 17% all’inps, ma figuro come nullatenente. Niente dichiarazione dei redditi quindi. Non ho diritto a ferie, malattia, maternità, buoni pasto, non ho orario di lavoro, tutto al buon cuore del mio tutor. Non solo, tale “contratto” non ha valore come punteggio aggiuntivo nei concorsi per il personale universitario. A fine anno scadrà e mi è stato proposto un dottorato: altri 3 anni di borsa di studio con gli stessi “privilegi”, in aggiunta l’obbligo di restituire quanto versato in caso di rinuncia (ossia qualora trovassi un lavoro vero). Alternative? I bilanci degli enti locali in materie di beni culturali (nel mio caso biblioteche) parlano da soli. Cambiare mestiere? Basta fare una ricerca sul sito della regione Emilia Romagna, sotto la voce formazione permanente: 0. Concorsi? 1500-2000 domande per 1 posto che nel 99,99% dei casi è già stato assegnato. Questo offrono l’Università italiana e lo Stato. Complimenti. Dimenticavo, conosco molti laureati che con il miraggio di un posto lavorano per mesi, se non anni, gratis, nei vari dipartimenti. Questo non è lavoro nero? Per quanto ancora lo vogliamo tollerare?
Caro Beppe, l’altro giorno la Moratti,candidata sindaco del Comune di Milano, ha detto che per innalzare il reddito procapite è necessario che le aziende assumano più laureati,notoriamente più pagati, e che Milano è in prima linea nelle offerte di lavoro per tale categoria.Ora chiunque abbia mai letto o visitato riviste o siti specializzati nella ricerca di lavoro sa benissimo che le offerte per i laureati in pratica non esistono se non nella formula “con tot anni di esperienza” oppure con laurea e master di contorno. Ricordo che qualsiasi master è la tomba della laurea, perchè la svaluta ed è antidemocratico, perchè accessibile solo a coloro che ne possono pagare le altissime rette.
Caro Beppe, l’altro giorno la Moratti,candidata sindaco del Comune di Milano, ha detto che per innalzare il reddito procapite è necessario che le aziende assumano più laureati,notoriamente più pagati, e che Milano è in prima linea nelle offerte di lavoro per tale categoria.Ora chiunque abbia mai letto o visitato riviste o siti specializzati nella ricerca di lavoro sa benissimo che le offerte per i laureati in pratica non esistono se non nella formula “con tot anni di esperienza” oppure con laurea e master di contorno. Ricordo che qualsiasi master è la tomba della laurea, perchè la svaluta ed è antidemocratico, perchè accessibile solo a coloro che ne possono pagare le altissime rette.
NON SAREBBE MEGLIO INSERIRE IN QUELLE FACOLTA’ CHE CONTEMPLANO L’INSEGNAMENTO QUALCHE MATERIA PER “INSEGNARE AD INSEGNARE”? E POI FAR FARE UN TIROCINIO, PAGANDO L’INSEGNANTE PER ESEMPIO CON I FONDI DESTINATI AI CORSI DI RECUPERO CHE MOLTI INSEGNANTI DI RUOLO NON VOGLIONO PIU’FARE?
CREDETE CHE NON CI ABBIANO PENSATO QUESTE MENTI SUPERIORI CHE CI GOVERNANO?! IO CREDO CHE VENGA FATTO TUTTO IN FUNZIONE DELLA DISFUNZIONE PER CONTINUARE A PERPETUARE LO STRAPOTERE DI ALCUNE CATEGORIE VEDI PROFESSORI UNIVERSITARI!
Caro Beppe Grillo,
sono un non più giovanissimo laureato in Scienze dell’Educazione con indirizzo Esperto nei Processi Formativi, ho 32 anni e mi sono laureato nel 2001 con una votazione che definirei dignitosa 106/110. Sono stato ingannato, come tantissimi colleghi, dalle prospettive di questa, allora nuova, facoltà, infatti esiste ormai da circa 11 anni (io mi sono iscritto nel 97), ma gli sbocchi che dovrebbe avere sono del tutto fittizi. La grande bugia che è stata raccontata allora, riguardava la formazione di equipe socio/psico/pedagogiche che avrebbero trovato naturale collocazione nelle scuole di ogni ordine e grado, tuttavia come tutti sanno questo non è avvenuto e la figura professionale dell’esperto nei processi formativi che si dovrebbe occupare di organizzare la formazione di personale docente, ata, e non ultima la formazione degli studenti viene affidata a organismi privati, spesso improvvisati e senza alcuna qualifica, o provenienti dai vari CSA non più preparati di un semplice impiegato d’ufficio. Anche nel settore privato, soprattutto nelle grosse aziende, doveva essere prevista questa figura professionale, ma anche li non c’è stata una sorte migliore. L’altro sbocco infine è l’insegnamento storia e filosofia nei licei, scienze dell’educazione e psicologia negli istituti tecnici commerciali per il turismo (classi di concorso A036 ED A037). Ma come sappiamo per insegnare ci vuole l’abilitazione, corsi così detti SISSI, della durata di 2 anni e del costo di circa 1000 ad anno, nei quali corsi si sostengono gli stessi esami in forma ridotta (pedagogia,psicopedagogia,didattica speciale/interculturale ecc), della facoltà di scienze dell’educazione. Ora, a mio avviso, questa è una speculazione, da parte dello stato, alle spalle del disoccupato e soprattutto nei confronti dei laureati miei colleghi che in questo settore sono più che formati.Mi chiedo perché la specializzazione del medico viene pagata 900 al mese e l’aspirante insegnante deve pagare?
Caro Beppe,
sono anch’io una vittima della legge Biagi.
L’11 settembre del 2001 sono stata assunta come formatrice in un centro di formazione professionale con un contratto a tempo determinato di 11 mesi. nei due anni precedenti erano stati assunti, con contratti a tempo determinato, diversi miei colleghi che nel 2001 passavano a tempo indeterminato per effetto della legge sul lavoro che vigeva prima dell’entrata in vigore della l. Biagi (dopo 2 anni di contratti a tempo l’azienda doveva assumere a tempo indeterminato). Ho lavorato per quell’azienda per 4 anni e non solo le mie condizioni contrattuali non sono migliorate ma sono addirittura peggiorate. ho avuto contratti via via più brevi, da 10 mesi fino all’ultimo di 6 mesi e nell’ultimo anno mi è stato proposto un contratto a progetto di 300 ore distribuite su 9 mesi e retribuite con 18 euro lordi a ora. inoltre mi chiedevano di impegnarmi per iscritto a lavorare in maniera esclusiva per quell’azienda e a dare la mia disponibilità a fare lezione in qualunque giorno e per qualunque organizzazione oraria delle lezioni avessero stabilito loro(cosa assolutamente incompatibile con il co.pro). considerando che abito a 60 km dall’azienda e che non è raggiungibile con i mezzi pubblici, rischiavo di farmi 120 km in macchina tutti i giorni anche per una sola ora di lezione! mi sono fatta un rapido calcolo e ho capito che o mi cercavo un’alternativa oppure, tolte dallo stipendio le spese varie, avrei dovuto pagare io per lavorare!
questa è la legge biagi, si considera occupato anche chi lavora per due giorni a settimana e guadagna 400-500 euro al mese!
p.s.
non ho ancora trovato un’alternativa valida (ma ci sto lavorando),ho 31 anni e abito in sardegna a casa dei miei genitori. di questo passo ce la farò a comprarmi una casa tutta mia e magari a potermi permettere di avere un figlio prima dei 45 anni?
valentina
Ho 28 anni, laureata in Conservazione dei beni culturali da 4 anni (con il massimo dei voti), a seguire master di un anno(per disperazione), tirocinio di 12 mesi retribuito (poco), contratto a tempo determinato (3 mesi!) presso il comune di Imola, attualmente ho un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Storie e metodi per la conservazione dei beni culturali (Ravenna). Per chi, fortunatamente, non lo sapesse, l’assegno di ricerca non è riconosciuto dallo stato come contratto di lavoro: io verso il 17% all’inps, ma figuro come nullatenente. Niente dichiarazione dei redditi quindi. Non ho diritto a ferie, malattia, maternità, buoni pasto, non ho orario di lavoro, tutto al buon cuore del mio tutor. Non solo, tale “contratto” non ha valore come punteggio aggiuntivo nei concorsi per il personale universitario. A fine anno scadrà e mi è stato proposto un dottorato: altri 3 anni di borsa di studio con gli stessi “privilegi”, in aggiunta l’obbligo di restituire quanto versato in caso di rinuncia (ossia qualora trovassi un lavoro vero). Alternative? I bilanci degli enti locali in materie di beni culturali (nel mio caso biblioteche) parlano da soli. Cambiare mestiere? Basta fare una ricerca sul sito della regione Emilia Romagna, sotto la voce formazione permanente: 0. Concorsi? 1500-2000 domande per 1 posto che nel 99,99% dei casi è già stato assegnato. Questo offrono l’Università italiana e lo Stato. Complimenti. Dimenticavo, conosco molti laureati che con il miraggio di un posto lavorano per mesi, se non anni, gratis, nei vari dipartimenti. Questo non è lavoro nero? Per quanto ancora lo vogliamo tollerare?
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Io sono uno studente all’Università di Lecce.Nonostante non lavoro ancora,ogni giorno mi trovo a contatto con gente disperata:gente che è costretta a lavorare nei pub fino a tarda notte con una laurea in Biologia;gente sfruttata dalle compagnie pubblicitarie nella distribuzione di materiale con una laurea in Beni Culturali;gente che abbandona il posto alloggio a causa dell’aumento del costo della vita(anche la Casa dello Studente,come nel mio caso).Siamo ancora nella terra della disperazione,e quello che ci rimane è salire in cerca di fortuna…Ricordo poi lìesperienza di un mio amico salito a Modena in cerca di fortuna.Venne sistemato nella Maserati grazie ad una compagnia di collocamento con un contratto trimestrale.Si occupava di prove idrauliche.Quando chiese la stabilizzazione del contratto per avere maggiori garanzie subì una sorta di ostracismo:il contratto rimase trimestrale,venne spostato alla catena di montaggio,diminuì leggermente il suo stipendio e aumentarono le ore di lavoro straordinario.Fu costretto a licenziarsi…
E’ questo quello che intendono con flessibilità???Crescita dello stress psicologico;mancanza di reali rapporti con il datore di lavoro;minore collaborazione tra gli addetti ad un settore(a causa del continuo interscambio degli stessi);minima tutela del lavoratore;ALIENAZIONE portata allo stremo.
Mi vergogno di essere Italiano per questo.Un soggetto precario che non sa più dove sbattere la testa.grazie Beppe per lo splendido post e grazie perchè parli delle cose che i giornali non dicono più.
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Ok. Stabilito che il lavoro precario porta guadagno a chi non se lo merita sfruttando poveri cristi, qualcuno sa e può spiegare come funziona il sistema? Quali sono le regole da applicare per le “chiamate” da parte delle agenzie di lavoro (?) per i propri iscritti? E’ possibile/legale che l’azienda interessata a mano d’opera possa decidere in base a criteri ai più sconosciuti (leggasi: raccomandazione) di “convocare” chi vuole tramite le suddette “agenzie”? Quasi-lavoro da 5 anni (in media 100 gg. lavorativi all’anno, circa 20 settimane)in un’azienda (multinazionale alimentare) che funzionava alla grande e che da tre anni a questa parte si è trasformata in un covo di inetti (in posizioni strategiche), i quali, oltre che aver disintegrato la reputazione dell’azienda stessa con la loro gestione ridicola, approfittano della loro posizione per minacciare e intimorire non solo i nuovi arrivati, ma anche le agenzie di lavoro stesse!!! Un esempio per tutti: ultimi tre scioperi nazionali o di categoria: in occasione del primo, il direttore della produzione (D.D.P.) (ma che c’azzecca con la manovalanza?) ha telefonato all’agenzia minacciando che chiunque avesse aderito allo sciopero non avrebbe dovuto più essere convocato. Agenzia che ha telefonato a sua volta ad ogni iscritto/impiegato informandosi sull’eventuale adesione imponendo di non aderire. Secondo sciopero: sempre il famigerato D.D.P. questa volta si deve essere svegliato di buon umore, perchè solo chi NON avesse aderito allo sciopero sarebbe stato passibile della sanzione di “espulsione sine die”. In parole povere: sciopero per imposizione aziendale. Solito giro di telefonate di minaccia dell’agenzia e vai con il terzo sciopero. Questa volta si ricomincia da capo e se aderisci allo sciopero sei a casa per sempre. Ma queste cose si possono fare? C’è qualcuno che mi può aiutare a scoprirlo? I sindacati mi hanno risposto che non possono fare niente per “quelli come me”. Ditemi almeno di cosa devo morire!
La definizione “schiavi moderni” è proprio azzeccata. Da quando avevo 16 anni ho sempre lavorato e studiato… lavorato sempre in nero oppure con i mitici Co.Co.Co. poi Co.Co.Pro … addirittura ultimamente mi era stato fatto un “contratto a intermittenza”…sembra irreale , vero? invece si chiama proprio così!!
E cosa significa? nel mio caso : lavori 40 ore a settimana e ti metto in regola massimo 8/10 ore!! bello , vero? in tutti questi meravigliosi contratti: niente diritti . Nè malattie, nè ferie, nè maternità pagate! se lavori guadagni (POCO), se stai male … cavoli tuoi!! Proprio forte la “legge Biagi”! Per dieci anni mi sono sentita davvero sfruttata… ora va un po’ meglio: sono entrata nel roseo mondo della scuola…pubblica. A proposito.. ho lavorato anche nella scuola privata … dove diritti,democrazia e libertà non esistono!!!
Benvenuta nel fantastico mondo del precariato della scuola pubblica!!! (…o di quello che ne rimane EHEHHEHEH :-)) La cosa migliore di questi tempi è proprio aprire una scuola privata, dove ti prendi un diploma 5 anni in uno, online senza obbligo di presenza, ovviamente con commissione d’esame interna!!!!
caro beppe, la mia testimonianza è come quella di molti, da quanto ho letto nel tuo blog e spero vivamente che queste esperienze arrivino al governo, qualunque esso sara nelle prossime elezioni. dopo aver fatto l università, lavorando con i famosi co.co.co., per poter sopravvivere, nei famosi call center (che somigliano piu a delle sette dove devi credere nel prodotto, ingannare la gente a cui telefoni e mantenere un rendimento alto e costante altrimenti sei silenziosamente licenziato), sto quasi per laurearmi anche se già lavoro da un annetto. il paradosso di tutto ciò è che oltre ad aver scelto un settore professionale dove il co.co.pro. è endemico, questo settore è stato anche uno dei prmi a soffrire gli enormi tagli dell’ultima finanziaria. questo settore è la cooperazione internazionale. risultati: il 38% dei soldi che una ONG eroga per un suo dipendente vanno allo stato, il che si traduce con il fatto che io ora sono in Nicaragua, a lavorare, con un guadagno di 950 euro, lavorando per una piccola ONG che per sopravvivere deve fare i salti mortali e solo puo contare sui sogni e gli ideali delle persone che ci lavorano. ma cari miei anche i sogni spariscono quando sei gran parte del giorno senza acqua e senza luce e ti becchi non si sa quali malattie per 950 euro al mese…e poi guardi i tuoi colleghi dell Unione Europea e ne guadagnano 5000. questa cifra mi sembra esagerata (ne io ho l’esperienza per poterla pretendere e forse nn l’avro mai se le strutture nn hanno agevolazioni per la formazione) ma non mi sembra troppo chiedere di poter vivere degnamente nel mio paese; col mio stipendio l unico modo per poter vivere serena e magari mettere da parte 2 lire per un giorno in cui uno dovesse decidere di avere una famiglia, una casa (mi sembra di aver detto una bestemmia quasi) è vivere in una repubblica delle banane d’oltreoceano, specifico d’oltreoceano perche sinceramente non posso dire che il mio paese vanti una reputazione migliore..
Ciao scusami come si fa a lavorare in una ONP all’estero? Che professionalità sono richieste? A chi chiedere? Potrebbe servire un insegnante di sostegno?
Il Nicaragua cmq ha il vantaggio di essere palesemente una banana’s republic, la maggioranza degli Italiani pensano solo all’ultima trombata in una casa chiusa legalizzata (Grande Fratello) e chi c’ha i soldi pensa che l’economia vada bene e che tutti ci lamentiano xkè nn abbiamo voglia di lavorare: s’è perso il senso della realtà. Se mi dici che anke in Nicaragua è così, mi deprimo per 5 secondi esatti e poi continuo a vivere cinicamente la mia umile esistenza…
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P.S.=LA PERSONA CHE LEGGE QUESTO COMMENTO, FACCIA UN COPIA E INCOLLA E PUBBLICHI DI NUOVO QUESTO COMMENTO IN MODO CHE IL MESSAGGIO SOPRA ESPOSTO SIA SEMPRE VISIBILE.
Ciao Beppe….
Sono Massimo 26 anni da 3 anni sono collaboratore presso un’azienda di Perugia del settore ICT.
Mi sono trasferito dal mio paese ( Prov. Roma )
per trovare fortuna….e si può dire tutto tranne che sono fortunato….Nel Marzo 2003 vengo “assunto”,se così si può dire dalla mia attuale socità con contratto di tipo Co.Co.Pro. dopo ripetuti anni e dopo ripetute promesse ( contratto a tempo Indeterminato )sono ancora nella situazione iniziale….Ora io mi domando per quanto tempo ancora dovrò sopportare questa situazione?????
Mi auguro di cuore che la situazione cambi velocemente….e vorrei dire una cosa al Sig. Sua Maestà Berluska…:”Venga a vivere lei con 950 euro al mese..con afitto da pagare e tutte le relative spese…!!!!!!!”
Grazie Beppe per quello che fai….spero di venire a vederti qui a Perugia il 22 Marzo….
Ragazzi uniamo le ns forze e scateniamo l’Inferno!!
Sinceramente non so se la mia vicenda sia da ascrivere alle “magnifiche sorti progressive” della Legge 30 o, peggio, sia il portato naturale della Legge Treu, ma scrivo nella duplice e dolorosa veste di neo-disoccupato 40enne e di ex pendolare della Napoli-Roma, precario per 5 anni al CNR di Roma. Risiedo in provincia di Napoli, e, a fronte di inenarrabili sacrifici, economici e non, di onorato servizio, crescita professionale, umana e culturale, in Italia ed all’estero, come l’Aretino Pietro, che però si salvò, mi ritrovo “con una mano avanti ed una indietro”! Dunque, a 40 anni, una laurea, 2 Masters, specializzazioni varie, in Italia ed all’estero, una pluriennale esperienza come buyer in diverse aziende, in Italia ed all’estero, vado avanti per forza di inerzia e di CV inviati alle aziende o alle Agenzie di lavoro interinale, nella speranza che qualcuno si prenda la briga di leggerli seriamente e non solo per passarli alle sterili statistiche dell’Istat.
Il problema principale, ora, è che nonostante i tanti anni trascorsi al CNR tra lavoro e corsi di specializzazione in Italia ed all’estero ad imparare i misteriosi percorsi dell’Innovazione Tecnologica e del rapporto tra ricerca ed impresa, tutte queste competenze non servono a nessuno! Al CNR sicuramente no, visto che non ha potuto, ob torto collo, servirsene ultriorimente per ovvi motivi contrattuali e finanziari nonostante le copiose risorse investite negli anni per formarmi. Alle aziende, men che meno, visto che di “buyers” ne è pieno il mercato del lavoro, ma con persone che hanno almeno 5 anni di esperienza in più rispetto a me; quasi una discriminante! Mi sono svegliato, inutilmente, tutte le mattine per 5 lunghi anni alle 04.30 per poter essere in tempo sul posto di lavoro a Roma. Ora sopravvivo grazie al lavoro di mia moglie ed alle tante altre cose della solitudine sociale e psicologica a me finora sconosciute! Considerino lor signori, “se questo è un uomo”
Lavoravo in nero come cameriere e portavo a casa più di 1000. Per lo stesso lavoro in un altro locale ne prendevo 900 in cococo. Nel primo locale non ho mai avuto problemi, i patti sono sempre stati chiari e corretti, era un rapporto lavorativo fra due persone di parola. Nel secondo locale dopo 8 ore giornaliere non si veniva più pagati… Con il gestore del primo locale sono rimasto in ottimi rapporti, dal secondo me ne sono andato via in malo modo ed ho in corso una causa.
Morale: Non sono solo i contratti ad essere cattivi, è la malizia di chi te li fa firmare che denuncia la loro disonestà.
Ho 35 anni. Lavoro come perito informatico nel settore delle Telecomunicazioni da quando ho 20 anni. Gavetta ed esperienza non mi mancano. Nemmeno esperienze:ho lavorato in Italtel, Siemens, Telecom.Sono brava. Mi hanno messo in cassa integrazione 3 anni fa, lavoravo per la FINMEK, altra società di merda, come la CIRIO, dove i grandi manager si sono mangiati tutto lasciando migliaia di operai con il culo per terra.Loro no, loro hanno nuove società, nuovi capitali e vanno in giro in Ferrari.
Comunque,da allora,di esperienze ne ho fatte e sono precipitata nel precariato.uno schifo. ti propongono finti lavori, senza contenuto, senza tener conto delle tue esperienze e della tua età, trattandoti come un poveraccio.Sia le società di ICT che chi poi usa il lavoro che gli dai: gli stessi colleghi tiguardano come se fossi un mentecatto.
Il mio contratto attuale è CO.CO.PRO. ma con questa sottile differenza: sono stata assunta con il ruolo di MANAGER. Non è tutto da ridere?
“In diversi post ho letto di persone che criticano il fatto che quelli che si lamentano del precariato sono quasi tutti laureati o neolaureati, che non hanno magari mai voluto “abbassarsi” a fare lavori di tipo manuale o similia.
Condivido in parte tali critiche.”
Perchè criticare chi ha fatto un investimento sul futuro ed esige un ritorno?
Non ritengo, nè mai lo farò, che i laureati siano “meglio” dei diplomati, ma credo sia condivisibile il pensiero che dopo aver trascorso anni all’università si debba avere l’opportunità di lavorare nel proprio campo!!!
Io ho fatto la cameriera e adesso, nonostante la mia laurea in Biologia (laurea sperimentale, 110 e lode) sto facendo la segretaria (per due mesi)nell’area amministrativa di una società immobiliare… e se ad Aprile mi offriranno di lavorare al banco del pesce della GS lo farò, devo pur campare, però oramai le Aziende hanno il brutto vizio di guardare male quei cv in cui il “candidato”, pur essendosi mostrato umile e adattabile, dimostra di essersi allontanato da quello che è stato il suo background di studi. Ecco perchè molti laureati non accettano qualsiasi tipo di lavoro viene loro proposto, e onestamente non mi sento proprio di poterli criticare! Già più di una volta mi è stato detto che il mio cv è buono, ma che dovrei eliminare la riga in cui dico di aver fatto la cameriera…
UNO DEI MALI DEL LAVORO PRECARIO STA DIVENTANDO LA
GUERRA DELLE AGENZIE PER RAGGIUNGERE IL BADGET,
I VOLUMI, PER FARE FATTURATO IN SOSTANZA.
NEL 1999 QUANDO PER LA PRIMA VOLTA FUI CONTATTATO
TRAMITE MANPOWER EBBI TUTTE LE INFORMAZIONI
SULLA SOCIETA’ PRESSO LA QUALE ANDAI A LAVORARE.
OGGI LE AGENZIE TI CONTATTANO, NON TI DANNO NESSUNA INFO SU INQUADRAMENTI E MANSIONI.
TI RITROVI IN UNA AZIENDA DOVE TI APPIOPPANO DEI
LAVORI OLTRE I “PATTUITI” E NON PUOI FARCI NIENTE
PENA LA PERDITA DELLA OPPORTUNITA’.
BISOGNA FAR CHIAREZZA NEL PRECARIATO CON REGOLE BEN PRECISE:
UN PRECARIO HA DIRITTO DI CONOSCERE PAGA, LIVELLO
E LE ESATTE MANSIONI CUI E’ DESTINATO.
QUESTO OGGI PER LE AGENZIE SIGNIFICHEREBBE SMETTERE DI LAVORARE; PUR DI FATTURARE VANNO INCONTRO ALLE SOLE ESIGENZE DELLE IMPRESE!!!
INFINE DOPO MAX 6 MESI DI LAVORO PRESSO UNA STESSA
AZIENDA IL PRECARIO DEVE ESSERE ASSUNTO O NO!!
SE UN PRECARIO RIMANE PER 6 MESI NELLO STESSO
POSTO SIGNIFICA CHE IL SUO LAVORO LO SA SVOLGERE.
IO PER ESEMPIO HO FATTO 3 ANNI DI FILA IN UNA STESSA AZIENDA CON IL TRUCCHETTO DELLO STACCO DI
3/4 GIORNI E LA FIRMA DI UN NUOVO CONTRATTO.
BASTA!!!!!!!!
Buongiorno a tutti, vorrei sottoporvi la mia situazione e alcune domande.
Sono grafica pubblicitaria e lavoro da 11 anni nella stessa società con un contratto di collaborazione continuativo poi passato a contratto a progetto, finalmente da oggi 1 marzo 2006, dovrei essere assunta a tempo indeterminato (uso il condizionale in quanto non ho avuto più nessun contatto con chi stipula i contratti nella mia società, e al momento non ho nessuna news, ma solo la parola del mio capo che risale alla metà di gennaio 2006).
Ora mi chiedo:
1. devo essere assunta anche io con un periodo di apprendistato? (anche se continuerò a fare lo stesso lavoro che eseguo da 11 anni) Se si di quanto tempo?
2. il mio contratto a che livello dovrebbe essere inteso? Visto che sono considerata ART SENIOR?
3. è giusto che prima, quando ero con un contratto a progetto percepivo 1.340 euro (netti) e ora con l’assunzione percepirò solo 1.100 euro (netti) che tra l’altro sono riuscita ad alzare rispetto a quello che mi avevano proposto loro di 960 euro?
4. per quanto riguarda le ferie… come devo considerare la mia posizione? Cioè… devo ricominciare ad accumulare i giorni da zero o visto che sono 11 anni che sono qua diciamo ho già acquisito tutti i giorni che hanno già le altre persone assunte nella mia società?
5. Per l’assunzione, devo recarmi con il libretto di lavoro all’ufficio di collocamento o pensa a tutto la mia società? (io il libretto lo ho già dall’età di 19 anni anche se non ho mai percepito i contributi da assunzione ma sempre 1/3 di inps)
Grazie per la vostra attenzione e per il vostro aiuto… ma per me l’argomento lavoro/leggi è sempre stato un po’ un mistero. 😉
Buon lavoro e buona giornata.
PS. Beppe sei stato GRANDE domenica sera a Milano!!!! ITALIANI!!! ;-)))
per quanto riguarda l’apprendistato x te sarebbe meglio nn farlo e passare direttamente all’assunzione a tempo inderminato ma sicuramente te lo faranno fare xche l’azienda risparmia moltissimo in quanto nn pagai i contributi dell’appredista. Per la durata dell’apprendistato dovrebbe essere intorno ai 4 anni dipende dal contratto nazionale a cui fa riferimento la tua azienda. Cmq tieni presente che ti possono assumere da apprendista solo se nn hai ancora compiuto i 30 anni e che, una volta finito l’apprendistato se vogliono sono liberi di lasciarti a casa senza motivazione, altrimenti sono obbligati ad assumerti a tempo inderminato
Invece per il tuo stipendio è vero che da assunta prenderai meno, ma hai degli enormi vantaggi e quindi nn devi lamentarti: ferie, malattia, nn ti possono licenziare, contributi x la pensione ecc…..
Per le ferie, la loro maturazione comincera da 0 in quanto a progetto nn le maturavi
Per l’assunzione, il libretto di lavoro nn esiste piu fanno tutto loro tu dei solo firmare la lettera d’assunzione
Fammi sapere poi se ti hanno assunta e in che modo
VIVA LA COERENZA, LA REPUTAZIONE E LA CONOSCENZA!!!
VIVA LA COERENZA, LA REPUTAZIONE E LA CONOSCENZA!!!
VIVA LA COERENZA, LA REPUTAZIONE E LA CONOSCENZA!!!
VIVA LA COERENZA, LA REPUTAZIONE E LA CONOSCENZA!!!
W BEPPE!!!
W BEPPE!!!
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VIVA LA COERENZA, LA REPUTAZIONE E LA CONOSCENZA!!!
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VIVA LA COERENZA, LA REPUTAZIONE E LA CONOSCENZA!!!
VIVA LA COERENZA, LA REPUTAZIONE E LA CONOSCENZA!!!
STO STAMPANDO E DIFFONDENDO QUESTI POST IN TUTTO IL MIO PAESE (50 MILA ABITANTI) CON UN AZIONE CAPILLARE. PARTENDO DALLE SCUOLE E DAI “CENTRI PER L’IMPIEGO”.
In diversi post ho letto di persone che criticano il fatto che quelli che si lamentano del precariato sono quasi tutti laureati o neolaureati, che non hanno magari mai voluto “abbassarsi” a fare lavori di tipo manuale o similia.
Condivido in parte tali critiche.
Premetto. Non sono laureato. Per scelta.
Ho un diploma di tipo tecnico/professionale. Ho fatto una ventina di lavori diversi (dal cameriere al giardiniere).
Ho guadagnicchiato sempre diversi soldini e non sono mai stato “fermo”.
Qual’è allora il punto? Su cosa verte l’insoddisfazione?
Il fatto è che se una persona possiede delle capacità specifiche e ha uno “slancio vitale” su un determinato tipo di lavoro, non è assolutamente giusto REPRIMERE tali propensioni.
Quindi, ben venga il laureato SUPERMEGAULTRASPECIALIZZATO che fà la gavetta cominciando a lavorare come barista o cameriere, ma a questa persona si deve “A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E D-A-R-E” la possibilità di tirare fuori tutto il suo potenziale, soprattutto se è REALMENTE CAPACE E PREPARATO.
E’ LEGGITTIMO. E’ UN DIRITTO “NATURALE”.
Questo discorso deve essere “trasversale”, deve cioè valere per qualunque fascia sociale, per qualsiasi categoria di lavoratore, e deve essere IL PILASTRO DELLA MODERNA SOCIETA’.
Un giardiniere, se è il numero uno nel suo lavoro, DEVE ESSERE MESSO IN CONDIZIONI di dimostrare il meglio di se e di ricevere un “giusto” corrispettivo. Stesso discorso naturalmente vale (e a maggior ragione) per un’ingegnere informatico.
Voi POVERI DIPENDENTI POLITICI DELLA MINCHIA continuate pure a dire BOIACCATE!!!
CONTINUATE PURE A NASCONDERVI DIETRO AD UN DITO!!!
@francesco corsini
“non capisco perchè il lavoro precario debba costare meno di un lavoro a tempo indeterminato;in proporzione non costa di piu affittare un auto o magari un dvd che acquistarli?ecco:dovrebbero fare in modo che per un azienda questa forma di contratto costi piu di uno a tempo indeterminato,proprio perchè i rischi e l’aleatorietà sono maggiori;”
Per un’azienda il contratto atipico, per esempio l’interinale, costa DI PIU’ rispetto ad un dipendente effettivo. Molto di piu’…
Soltanto che a quel punto tu sei un costo, una Richiesta d’Acquisto da gravare su una commessa. Ne piu’ ne meno che acquistare un computer o un oggetto. Con quei soldi in piu’ si comprano la possibilita’ di sbarazzarsi di te quando piu’ gli aggrada…
ho 36 anni e lavoro nel piu grande call center italiano(atesia di roma) precario ormai da oltre 5 anni con contratto di collaborazione a progetto;no ferie;no malattie;no paga fissa ma lavoro a cottimo;si guadagna in base ai contatti utili,alle telefonate ricevute portate in porto;penso sempre piu di non aver futuro e se non vivessi ancora con i miei(l’unico mio ammortizzatore sociale)sarebbe ancora piu pesante per me;le buste paga si aggirano sui 600 euro mensili quando va bene ma ne ho avute tante che non superavano i 400 euro;mi accorgo di non esistere per gli apologeti di questa legge;questi pensano che questo schifo di legge maroni riguardi solo giovani che devono farsi la paghetta mensile per pagarsi le tasse universitarie e l’uscita del sabato sera;non hanno capito che c’è gente(la maggioranza)che con quei contratti precari e quelle paghe da fame ci deve vivere!e che ci sono tantissimi ultratrentenni;non capisco perchè il lavoro precario debba costare meno di un lavoro a tempo indeterminato;in proporzione non costa di piu affittare un auto o magari un dvd che acquistarli?ecco:dovrebbero fare in modo che per un azienda questa forma di contratto costi piu di uno a tempo indeterminato,proprio perchè i rischi e l’aleatorietà sono maggiori;
voglio concludere solo ricordandovi che quando chiamate un call center perchè avete un problema o solo per un informazione non stupitevi se cade la linea,se l’operatore è impreparato o a volte scortese;l’azienda impone e preferisce la quantità alla qualità e se la chiamata dura troppo vieni “invitato” a tagliare e oltre un certo lasso di tempo non guadagni piu per cui …cade la linea;
io non ho piu stimoli;faccio il mio lavoro ma non ci metto quella passione e quel sovrappiu di professionalità perchè l’azienda non mi gratifica nè economicamente(anzi sono frequentissimi gli errori in busta paga sempre a perdere)nè in altra maniera
spero nel centro sinistra ma non ci credo piu di tanto
francesco ti do del tu perche’ siamo coetanei,posso solo dirti una cosa: ribellati con altri colleghi anch’essi sfruttati e non osare abbassare al guardia,fatti sentire a quei porci maiali.. oppure è la fine della nostra generazione persa in partenza
Ciao a tutti,
volevo informarvi che è stata redatta una proposta di legge di iniziativa popolare per contrastare il precariato. Io, come precaria, sono andata alla presentazione e mi è sembrata una proposta di legge accettabile (finalmente qualcosa viene messo su carta!!!).
Alla presentazione c’era pochissima gente e i precari erano, compresa me, soltanto quattro!!! Quindi bisognerebbe pubblicizzare il più possibile.
Da qualche settimana è cominciata la raccolta delle firme e, nei prossimi giorni, mi attiverò per organizzarla a Milano insieme ai promotori. Vi mando il link alla pagina della proposta di legge. http://www.precariarestanca.it/proposta-di-legge/
Sono dottore magistrale in economia e commercio. Ti racconto le mie avventure post-laurea. Sono stato tutor per circa sei mesi presso un’azienda privata di preparazione agli esami universitari. Se un laureato ha un minimo di ambizione alla prima occasione da un’azienda come quella scappa; ed è quello che ho fatto io. Mi interrogo ancora sul perché dell’esistenza di tali aziende. Sono stato, in seguito, stagista per tre mesi presso una piccola banca locale in Toscana: due mesi su tre passati come un automa a registrare fatture e cambiali, al solo scopo di liberare gli impiegati del lavoro più noioso e alienante. Ultimamente ho fatto l’operatore presso un call-center (servizi e informazioni dell’elenco abbonati; il vecchio 12 della Telecom) per tre mesi con contratto a progetto. 6,30 l’ora lordi. Un mio amico ha fatto il magazziniere, dopo la laurea, in Irlanda e guadagnava 10 l’ora. Retribuzioni da fantascienza in Italia. Finito il periodo alcuni contratti sono stati rinnovati ed altri no. A me non è stato rinnovato, naturalmente senza aver ricevuto chiare spiegazioni. Aggiungo che il 30% degli operatori del call-center dove lavoravo son laureati. Nel frattempo ho partecipato a giornate di assessment di aziende e banche varie. Da queste ultime sono sempre stato giudicato incapace, grazie ad infallibili test psico-attitudinali, di svolgere le mansioni dell’impiegato. Mi domando: é lecito che io pensi che questo è incredibile e direi anche un po’ frustrante? O no? Sono passati 15 mesi, da quando mi sono laureato di cui quattro mesi da disoccupato e non sono riuscito fino ad ora a guadagnare più di 600 al mese. Attualmente sono ancora una volta alla ricerca di lavoro. Si dice che in Italia si sta in casa fino a trenta anni. Come si fa ad andare via con 600 al mese. Quando avrò un stipendio degno di tale nome verrò a vedere un tuo spettacolo. Ciao.
co.co.co. dal 2000 in un call center di roma. Non si lavora con retribuzione oraria ma a contatto utile: in genere 70 centesimi se il cliente accetta cio’ che gli viene proposto, 20 centesimi se rifiuta…(promozioni per un gestore di telefonia….)
Non mi dilungo a parlare della situazione personale..pero’ mi chiedo con quale coraggio un presidente del consiglio va in TV “celebrando” la legge Biagi? Chi ci governa manca di un vero contatto con la realta’ con la “maggioranza onesta” che ovviamente non è quella che governa ma quella che lavora….anzi che VORREBBE lavorare con dignita’.
Grazie Sig. Grillo.
Francesco
Caro Beppe Grillo, non è la legge Biagi che ha creato il lavoro precario ma, bensì, l’esatto contrario. Perchè volete prendere in giro la gente? Prendi ad esempio il settore agricolo… se un’azienda produce mais, avrà bisogno di operai per la raccolta e la vendita. Il che vuol dire che ne avrà bisogno 2 mesi all’anno, massimo 3. Come si può costringerla a fare un contratto a tempo indeterminato? Gli altri 9 mesi come lo paga l’operaio? E come lo impiega? Allora togliamo la legge Biagi, perfetto, così l’operaio verrà assunto lo stesso, sempre per 3 mesi, ma in nero. E lo stesso vale in tanti altri settori, come ad esempio quello zootecnico o, per citartene uno molto numeroso, per quello informatico. Non è un mistero che praticamente tutte le società informatiche lavorano a progetto. Se la Rossi snc ha un contratto con il cliente Tim per un progetto di 6 mesi che occuperà 10 persone, può assumere le 10 persone che servono. Finiti i 6 mesi, se la Tim non gli rinnova il progetto, o se la Rossi snc non trova un altro cliente, come li continua a pagare i 10 assunti e come li impiega? Me lo spieghi tu o me lo spiega Bertinotti? Questa è la realtà mio caro Signor Beppe Grillo, e questo governo ha avuto il coraggio di prenderne atto e, visto che non ci si può fare niente per modificare il mercato in maniera significativa, hanno quantomeno regolamentato il fenomeno, invece di vendere demagogia. Come invece fece la sinistra che, al governo (4 governi, compreso quello del golpe bianco!!!), favorì assunzioni insulse proprio nel settore informatico con la più grande bufala del secolo, il “millenium bug”. Ed eccone i risultati. Complimenti.
Non è un caso che anche la sinistra ora, nelle persone di Fassino e Prodi, dice che la legge Biagi rimarrà lì dov’è. Vogliono solo sostenerla con quelli che molto romanticamente chiamano “ammortizzatori sociali”, ossia il SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE, ossia il solito assistenzialismo all’italiana, ossia pagare la gente per starsene a casa.
…negli anni ’60 i lavoratori definibili come precari perchè sapevano in anticipo che la loro occupazione sarebbe finita tra breve, senza peraltro sapere se e quando mai ne avrebbero trovata un’altra, erano un decimo del totale. Negli anni ’90, in tutti i paesi europei sono diventati un terzo e continuano ad aumentare. E questa sarebbe la modernità?
Un invito, evitiamo di chiamare il d.lgs 276/03 sulla riforma del mercato del lavoro “legge Biagi”: non rende onore all’uomo, allo studioso, al preparato e attento giuslavorista che ha perso la vita… e chiamiamola finalmente con il suo vero nome “legge Maroni”..perchè è giusto che così questo provvedimento vergognoso venga ricordato…
Scusate qualcuno sa come si fa a diventare idraulico?
Sono un precario-nomade della scuola, cambio sede ogni anno, un anno qui, uno lì: è un nuovo tipo di turismo equo e solidale, nel senso che con un carretto Solido trainato da un soggetto Equino posso vagare per tutta l’italico stivale alla ricerca di una supplenza, inseguito da orde di leghisti inferociti al ritmo di Terùn Belìn…
e visto che avendo meno della metà della cattedra anche se lavoro da statale posso avere altri lavori ( e meno male, senò come campavo?) pensavo all’idraulico…o ki ha altri suggerimenti io ascolto con piacere.
Grazieee e saluti a tutti
Rispondetemi anche alla mia email, facciamo prima!!!
Eh l’idraulico si che sarebbe ottimo, ma non fare il tecnico riparatore tv!
Io lo facevo, tra tasse inps ricambi affitto, arrivavo a fine mese che dovevo tirare fuori io soldi per pagare il lavoro che invece dovrebbe avermi dato da vivere..
Ahhh perche’ quella volta non sono andato a fare il meccanico?
Ora ho chiuso attivita’, e sto vedendo se i tempi cambiano chissa’
Buona fortuna anche a te’ ciao
ma rischio la discriminazione come donna italiana? Lavoravo da un avvocato e la colf prendeva 2 volte il mio stipendio ed era in reagola. Ho provato a fare la colf e nessuno mi ha voluta perché italiana
Caro Beppe, ti seguo da anni e da quando c’è il tuo blog ti leggo quasi tutti i giorni. Sei uno dei pochi che sa cogliere i veri problemi della società ed è per questo che ti affido il mio sfogo.
Mi fa sempre molta rabbia leggere che la legge Biagi è servita a tutelare le fasce deboli e soprattutto le donne. Ho dovuto fare una figlia a 36 anni, dopo aver rimandato per anni in attesa che la situazione lavorativa si sistemasse. Sapevo benissimo che non avrei percepito stipendio per tutta la maternità. Son tornata a lavorare quando mia figlia ha compiuto 10 mesi e mi son dovuta accontentare di un call center. Adesso dopo un anno e mezzo sto lavorando per una grande multinazionale: ho un contratto interinale di 3 mesi. Dal 2001 cambio 4 lavori all’anno: non faccio nemmenno in tempo ad ambientarmi che già devo ricominciare la ricerca. Ogni anno mi trovo senza lavoro a luglio e dicembre (cioè quando le spese son maggiori…). Dovrei cambiare la macchina ma, ipotizzando di avere i soldi per farlo, nessuno mi concederebbe un finanziamento. Ho perso le speranze di poter essere un giorno assunta e di poter dare un fratellino o una sorellina alla mia bimba. In sintesi ci è stata tolta la speranza nel futuro.
Un abbraccio con stima ed ammirazione
Angelita
Caro Beppe, ti seguo da anni e da quando c’è il tuo blog ti leggo quasi tutti i giorni. Sei uno dei pochi che sa cogliere i veri problemi della società ed è per questo che ti affido il mio sfogo.
Mi fa sempre molta rabbia leggere che la legge Biagi è servita a tutelare le fasce deboli e soprattutto le donne. Ho dovuto fare una figlia a 36 anni, dopo aver rimandato per anni in attesa che la situazione lavorativa si sistemasse. Sapevo benissimo che non avrei percepito stipendio per tutta la maternità. Son tornata a lavorare quando mia figlia ha compiuto 10 mesi e mi son dovuta accontentare di un call center. Adesso dopo un anno e mezzo sto lavorando per una grande multinazionale: ho un contratto interinale di 3 mesi. Dal 2001 cambio 4 lavori all’anno: non faccio nemmenno in tempo ad ambientarmi che già devo ricominciare la ricerca. Ogni anno mi trovo senza lavoro a luglio e dicembre (cioè quando le spese son maggiori…). Dovrei cambiare la macchina ma, ipotizzando di avere i soldi per farlo, nessuno mi concederebbe un finanziamento. Ho perso le speranze di poter essere un giorno assunta e di poter dare un fratellino o una sorellina alla mia bimba. In sintesi ci è stata tolta la speranza nel futuro.
Un abbraccio con stima ed ammirazione
Angelita
Caro Beppe, ti seguo da anni e da quando c’è il tuo blog ti leggo quasi tutti i giorni. Sei uno dei pochi che sa cogliere i veri problemi della società ed è per questo che ti affido il mio sfogo.
Mi fa sempre molta rabbia leggere che la legge Biagi è servita a tutelare le fasce deboli e soprattutto le donne. Ho dovuto fare una figlia a 36 anni, dopo aver rimandato per anni in attesa che la situazione lavorativa si sistemasse. Sapevo benissimo che non avrei percepito stipendio per tutta la maternità. Son tornata a lavorare quando mia figlia ha compiuto 10 mesi e mi son dovuta accontentare di un call center. Adesso dopo un anno e mezzo sto lavorando per una grande multinazionale: ho un contratto interinale di 3 mesi. Dal 2001 cambio 4 lavori all’anno: non faccio nemmenno in tempo ad ambientarmi che già devo ricominciare la ricerca. Ogni anno mi trovo senza lavoro a luglio e dicembre (cioè quando le spese son maggiori…). Dovrei cambiare la macchina ma, ipotizzando di avere i soldi per farlo, nessuno mi concederebbe un finanziamento. Ho perso le speranze di poter essere un giorno assunta e di poter dare un fratellino o una sorellina alla mia bimba. In sintesi ci è stata tolta la speranza nel futuro.
Un abbraccio con stima ed ammirazione
Angelita
Caro Beppe, ti seguo da anni e da quando c’è il tuo blog ti leggo quasi tutti i giorni. Sei uno dei pochi che sa cogliere i veri problemi della società ed è per questo che ti affido il mio sfogo.
Mi fa sempre molta rabbia leggere che la legge Biagi è servita a tutelare le fasce deboli e soprattutto le donne. Ho dovuto fare una figlia a 36 anni, dopo aver rimandato per anni in attesa che la situazione lavorativa si sistemasse. Sapevo benissimo che non avrei percepito stipendio per tutta la maternità. Son tornata a lavorare quando mia figlia ha compiuto 10 mesi e mi son dovuta accontentare di un call center. Adesso dopo un anno e mezzo sto lavorando per una grande multinazionale: ho un contratto interinale di 3 mesi. Dal 2001 cambio 4 lavori all’anno: non faccio nemmenno in tempo ad ambientarmi che già devo ricominciare la ricerca. Ogni anno mi trovo senza lavoro a luglio e dicembre (cioè quando le spese son maggiori…). Dovrei cambiare la macchina ma, ipotizzando di avere i soldi per farlo, nessuno mi concederebbe un finanziamento. Ho perso le speranze di poter essere un giorno assunta e di poter dare un fratellino o una sorellina alla mia bimba. In sintesi ci è stata tolta la speranza nel futuro.
Un abbraccio con stima ed ammirazione
Angelita
Proprio dieci minuti fa, sono stato contattato da una grande SPA della Toscana per effettuare l’ultimo colloquio con il direttore (già ne avevo fatti altri due: il primo conoscitivo ed il secondo tecnico).
Io già avevo avanzato le mie aspettative: tempo indeterminato a cifra X e loro mi avevano risposto che “si poteva fare”.
Si parlerà sicuramente di retribuzione ed inquadramento.
Mi sembrano “seri”. Mi sembrano “determinati”. Mi sembrano “molto interessati”.
Ma? Andrà in porto la trattativa? Saranno rispettati gli accordi?
Se così non sarà, GIURO SU DIO, farò le valigie, prenderò quei quattro soldi che ho sotto il materasso e MI DIRIGERO’ VERSO ALTRI LIDI (Germania del Nord?)
Non lamentiamoci di Biagi, Berlusconi ecc….non è solo colpa loro se la situazione è questa……è colpa anche di alcuni di noi ad esempio……..sapete quanti lavoratori a tempo indeterminato passano la giornata grattandosi??il datore quindi lo sa e non assume piu a tempo indeterminato xche cosi puoi licenziare i lavativi………quindi è anche colpa dei lavativi se la situazione è questa.
In piu cè una classe politica vecchia e fuori dal mondo io alle prox elezioni nn so chi andare a votare nn mi rappresenta nessuno.Semplicemente xchè nessuno è li per il bene del Paese ma per guadagnare paccate di soldi sulla nostra pelle.
Siamo arrivati al limite massimo di evoluzione sociale e ora stiamo regredendo.
Torneremo alla situazione del ‘900 dove si pensava che la democrazia avrebbe risolto la stabilità sociale xchè i cittadini avrebbero votato il loro rappresentante.
Ma come si può vedere questi fantomatici rappresentanti non ci rappresentanto un c………
Sembra quasi una barzelletta; su Lavorare, settimanale che pubblica annunci di lavoro, ho letto di un distributore di benzina che offriva un impiego con contratto a progetto per un posto da benzinaio. La domanda è: quale ca##o di progetto deve seguire un benzinaio???????????????
Sembra quasi una barzelletta; su Lavorare, settimanale che pubblica annunci di lavoro, ho letto di un distributore di benzina che offriva un impiego con contratto a progetto per un posto da benzinaio. La domanda è: quale ca##o di progetto deve seguire un benzinaio???????????????
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO”BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE”PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
RAGAZZI, STATE MOLTO ATTENTI AGLI SCIACALLI DEL LAVORO!
State attenti ai BAMBACIONI IN GIACCA E CRAVATTA!
A coloro che vi “promettono” un contratto a tempo indeterminato, vi fanno fare 3 mesi di prova e poi, dopo avergli dato l’anima, trovano un cavillo qualunque per NON ASSUMERVI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMNATO e nella peggiori delle ipotesi nemmeno vi rinnovano il contratto precario.
A me è successo diverse volte, ma adesso ho trovato il vaccino!
Prima di intraprendere un rapporto lavorativo, ESIGO:
– una dichiarazione di responsabilità sull’etica professionale
– una promessa di assunzione
– Se avete sottoscritto un contratto a progetto, attenetevi a quanto previsto dal contratto:
– NON SENTITEVI OBBLIGATI A LAVORARE IN SEDE PER 8 ORE AL GIORNO. NON LO SIETE
– NON SENTITEVI OBBLIGATI A SPUTTANARE LA VOSTRA PROFESSIONALITA’ SOLO PER BATTERE IL LECCACULO DI TURNO. NON LO SIETE
– NON SENTITEVI OBBLIGATI AD ESSERE “SOTTOPAGATI O SFRUTTATI”. NON LO SIETE
Naturalmente così facendo risulterete “una spina nel fianco” per i datori di lavoro.
In compenso però vi servirà per sentire subito ad olfatto “la puzza di sciacallo” e vi impedirà di buttare la vostra vita lavorativa alle ortiche!
Ciao Beppe,
sono una ragazza di 29 anni e lavoro in una grande Società, sono una lavoratice con contratto di somministrazione, ho cambiato non so quanti lavori e l’unica cosa che da circa 8 anni mi è stata proposta è lavoro a tempo determinato..
Ora, la cosa che mi domando spesso è se noi giovani avremo mai una certezza economica… potremmo mai costruirci una famiglia..oppure comprarci una casa..più ci penso e più mi butto giù…
grazie e ciao a tutti
Ciao Beppe, io non so se sono una vittima della legge Biagi o di che altro, so che da quando ho cominciato a pagare uno straccio di contributi non ho mai avuto nemmeno l’illusione di un impego a tempo indeterminato. In genere, tantomeno nel mio campo di interesse specifico per il quale ho ormai studiato molti anni collezionando una serie di certificati e esperienze con i quali ritengo ormai di non poter fare molto di più che tagliarli a quadri per appenderli accanto alla tazza del cesso (e per fortuna che del diploma di laurea non ho chiesto la pergamena).
Il nostro leader, il beneamato Silvio, ha creato sì un milione di lavoro, ma dividendo in due o in tre dei posti già esistenti. Al lavoratore non rimane più alcuna garanzia. Con il contratto che ho adesso io, per questi due mesi, se rimango a casa da lavoro un giorno, quello non me lo pagano. Se c’è una festa anche nazionale, non me la pagano, quello che conta è che io faccia un totale di 160 ore, se mi ammalo son solo ca..i miei.
Nel lavoro che facevo prima, se avessi voluto una assicurazione sugli infortuni che mi desse qualche reale garanzia, avrei dovuto stipularla presso un privato, e pagarmela.
I miei soldi, che stavano in banca, venivano mangiati con le spese di tenuta conto al passo di 160 Euro l’anno (addirittura poco, a sentire l’impiegato della filiale a cui ne chiesi lume). Con gli interessi che avevo, avrei dovuto avere un conto di almeno 400.000 Euro per avere il guadagno di 1 Euro l’anno. Adesso il conto lo ho chiuso e i soldi li tengo sotto il materasso come mio bisnonno.
Io lavoro nel campo dell’educazione, e con i contratti a ore e a prestazione che vengono fatti… me lo spiega qualcuno che cosa mangerò quest’estate quando gli studenti saranno a casa in vacanza? O andrò forse alla mensa di Palazzo Chigi assieme ai benefattori che vedo sempre a parlare in TV?
Berlusconi ha promesso un altro milione di posti… per carità fermatelo o ci faranno lavorare sì e no un mese all’anno…
8 anni di lavoro. 8 anni di lavoro precario. Ho passato tutte le possibili forme di rapporto lavorativo (co.co.co. , a progetto, lavoro nero, a tempo determinato, con partita iva)
Ho sempre guadagnato lavorando mai sotto le 9 ore al giorno.
Non ho mai avuto uno stipendio netto che sfiorasse i 1000 euro.
Sono PROFESSIONALMENTE VALIDO e mi bagno anche di presunzione nel dirlo.
MAI un richiamo. MAI un progetto non portato a termine. MAI un ritardo nella consegna. TANTE pacche sulle spalle. TANTI elogi. TANTI ringraziamenti. Ciò nonostante ancora NON HO MAI AVUTO UN’OFFERTA DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO.
Ho cambiato 10 società più o meno grandi in 8 anni!
Me ne sono sempre andato di mia spontanea volontà, proprio per non diventare uno SCHIAVO SOTTOPAGATO MOBBYZZATO!
ORA BASTA! Come sono passati 8 anni, ne potrebbero passare altri 20 a queste condizioni!
Adesso sto tentando la strada della libera professione. Se andrà male per la mia scarsa capacità imprenditoriale PIANGERO’ SU ME STESSO, ma se andrà male per colpa della pressione fiscale o panzane del genere, FARO’ LA VALIGIA E FANCULIZZERO’ TUTTO IL SISTEMA ITALIANO!
Poi dopo 5 anni di lavoro all’estero, rientrerò in Italia e aprirò una ditta che produce TAPIRI D’ORO.
SONO SICURO CHE IN POCO TEMPO DIVENTERO’ MILIARDARIO!!
Io sono abbastanza fortunata nel senso che ora ho un lavoro a tempo indeterminato e sto relativamente tranquilla (per quanto si possa star tranquilli in una piccola azienda) ma prima di arrivare qui ce ne è voluto di tempo.
Mi laureo in Economia Aziendale con un voto molto alto a 22 anni, faccio subito uno stage per una grande azienda: 500 euro mensili e registro più fatture di tutti gli altri nel mio stesso ufficio. Essendo molto contenti dopo lo stage mi propongono di partire per la filiale svizzera. Contratto interinale, tempo per decidere 2 giorni e lavoro senza orari. Naturalmente parto. Dopo nove mesi nonostante belle parole non se ne parla di assunzione. Magari se conoscevo qualcuno..capirai mi avevano chiamata grazie al curriculum su internet.Per assumere me non ci sono mai i fondi ma per i figli dei sindacalisti o amici vari si. Vado via e faccio un master pagato 8000 euro solo per la retta di nove mesi. Ancora stage ora gratis. Finalmente trovo un lavoro in questa azienda che mi apprezza e non vuole perdermi ma io dico, una persona laureata, che sa le lingue, che è disposta a trasferirsi, che ha esperienza anche se non moltissima perchè fa tanta fatica a trovare lavoro? Perchè non conosce nessuno!!! perchè in Italia se non sei raccomandato non importa quanto sei meritevole. E non è solo colpa dei politici. E’ colpa nostra, nostra che non ci ribelliamo, che guardiamo solo al nostro orticello e non siamo disposti a rischiare insieme. E’ colpa nostra che accettiamo un sistema in cui solo se conosci puoi lavorare. E quando andiamo a chiedere all’amico o al parente siamo i primi a voler perpetuare la tradizione..Io non l’ho mai fatto e quindi posso lamentarmi.
Caro Beppe, sono un tuo grandissimo estimatore e, da sempre, condivido con te moltissime ideee, e proposte. Volevo solo, per quanto stupido possa apparire, chiderti di pubblicare, o di divulgare, se lo ritieni giusto, quanto segue:
vietare l’uso di strumenti aziendali, quali internet aziendale, stampanti, fotocopiatrici, carta, inchiostri, e quant’altro a disposizione in azienda per divulgare il tuo settimanale, lasciamo stare il tempo che trascorrono per parlare di questa cosa, ed il tempo per farla durante l’orario di lavoro.
Ho calcolato che lo stipendio da “fame” come hai indicato per le categorie Co.co.co. non è poi così infame come dici, abbiamo molto personale con questo tipo di contratto, devo dire che l’80% arriva in azienda e non sa nemmeno che cosa sia un lavoro, quindi i benefici che riceve da persone esperte, più lo stipendio da “fame” come dici sono molto superiori, spesso appena imparano questo lavoro, ne cercano un’altro più remunerativo (le persone con buone capacità vengono subito assunte regolarmente e con un buon salario), quindi diventiamo la scuola pratica per questi ragazzi e ne siamo felici, però non possono essere equiparati a persone di decennale esperienza.
Un’altro aspetto che vorrei porre alla tua attenzione è il seguente: godi di inconmmesurabile stima, e di uniformi consesi da buona parte della popolazine, perchè non ti schieri pubblicamente o fondi un partito che possa veramente poter cambiare alcune cose? perchè ti limiti solo a dire tutte le ingiustizie e non proponi qualcosa di concreto per cambiarle? A proposito di telfonate via Web, Skype, esiste da tanto tempo, e non è così gratuito perchè chiunque voglia parlare via web deve possedere: 1 il pc, 2 la connessione a banda larga, un contratto con un provider per il servizio, ecc. ecc.
Certo, anzi certissimo, che è più conveniente, e, meglio ingrassare qualche svizzerotto che il pseudo industriale T.P. poverino con pochi soldi controlla un’impero.. E, scusa, il presidente delle Coop, da buon dirigente, quanto controlla? Lo sai quanti milioni di euro fattura solo coop Italia?… Matteo
Ciao Beppe e un Ciao a tutti
non voglio raccontare la mia esperienza sarebbe l’ennesima. Voglio dire che punto primo i nostri politici dx o sx che siano vivono un mondo loro o meglio sanno ( xchè sanno tutto) ma continuano a dire che tutto va bene che il mondo del lavoro è sano, che mai come in questo periodo l’Italia ha conosciuto un livello così basso di disoccupazione, prendendoci in giro. Punto secondo stiamo parlando dei nostri politici e chi li ha posti su quelle sedie ? risposta il popolo sovrano .cioè Noi. Punto terzo, la cosa che fa ancor + rabbia, ho sentito 30nni +o- dire che quello che i nostri politici fanno è giusto, perché chiunque al loro posto si sarebbe comportato in modo analogo.
Dalla Tv notizie di operai della FIAT che sono scesi in piazza pacificamente ma questo non fa notizia. Fa notizia la lite sull’isola dei famosi. ( Quanto hai ragione mio caro Beppe G. sui giornalisti .. che categoria ..che vergogna .che schiavi !!!). Non c’è più informazione ne cultura, esiste solo la playstation e cellulari, e allora dunque per farci sentire dobbiamo necessariamente far casino in piazza? O adottare la non violenza proclamata dalla grande anima bianca, MAHATMA GANDHI ? Qualcosa eppur bisogna fare, siamo noi che dobbiamo far sentire la nostra voce, in un modo o nell’altro, dobbiamo uscire fuori da questo limbo. Questa è una mia un’ utopia xchè qui in Italia questo concetto non si sa dove è di casa. La storia lo dimostra, leggendo il nostro risorgimento quanto abbiamo sofferto per costruire l’Italia. Mazzini diceva DIO E’ POPOLO, ma quale popolo che ancora oggi dobbiamo fare gli ITTALIANI.
Come diceva G. Gaber…. io non mi sento italiano, ma per fortuna o PURTROPPO lo sono.
Io sono abbastanza fortunata nel senso che ora ho un lavoro a tempo indeterminato e sto relativamente tranquilla (per quanto si possa star tranquilli in una piccola azienda) ma prima di arrivare qui ce ne è voluto di tempo.
Mi laureo in Economia Aziendale con un voto molto alto a 22 anni, faccio subito uno stage per una grande azienda: 500 euro mensili e registro più fatture di tutti gli altri nel mio stesso ufficio. Essendo molto contenti dopo lo stage mi propongono di partire per la filiale svizzera. Contratto interinale, tempo per decidere 2 giorni e lavoro senza orari. Naturalmente parto. Dopo nove mesi nonostante belle parole non se ne parla di assunzione. Magari se conoscevo qualcuno..capirai mi avevano chiamata grazie al curriculum su internet.Per assumere me non ci sono mai i fondi ma per i figli dei sindacalisti o amici vari si. Vado via e faccio un master pagato 8000 euro solo per la retta di nove mesi. Ancora stage ora gratis. Finalmente trovo un lavoro in questa azienda che mi apprezza e non vuole perdermi ma io dico, una persona laureata, che sa le lingue, che è disposta a trasferirsi, che ha esperienza anche se non moltissima perchè fa tanta fatica a trovare lavoro? Perchè non conosce nessuno!!! perchè in Italia se non sei raccomandato non importa quanto sei meritevole. E non è solo colpa dei politici. E’ colpa nostra, nostra che non ci ribelliamo, che guardiamo solo al nostro orticello e non siamo disposti a rischiare insieme. E’ colpa nostra che accettiamo un sistema in cui solo se conosci puoi lavorare. E quando andiamo a chiedere all’amico o al parente siamo i primi a voler perpetuare la tradizione..Io non l’ho mai fatto e quindi posso lamentarmi.
Precari ma solo per un certo periodo? Ottimo avremo una generazione di 35enni disoccupati quando non gli si potrà fare + il contratto a progetto.
E poi: ma quale progetto potrà mai essere rispondere in cuffia ad un call center?
LA STORIA insegna: una volta al SUD c’erano i CAPORALI che giravano con un pulmino FIAT 850 a prendere le donne per raccogliere i pomodori e se andava bene qualcuna se la trombavano pure.
Lavoro NERO ed in NERO.
Oggi hanno legalizzato uqanto ieri era stato combattuto e sconfitto.
ITALIANI VERGOGNATEVI.
La competitività non manca perchè i lavoratori dipendenti non fanno nulla ma perchè i nostri manager e dirigenti sono scelti NON sulla base della competenza ma sulla base del cognome che portano o delle amicizie che hanno.
Per uno competente ce ne sono almeno altri 100 che sono emerite capre, che non hanno mai lavorato in vita loro e pretendono di spiegare ai propri schiavi come si deve lavorare.
Ma la gavetta di una volta?
Xchè non fare una legge per cui uno non può diventare dirigente se non ha almeno fatto:
– 5 anni presso una agenzia interinale
– 5 anni in contratti a progetto con partita IVA
– 10 anni di lavoro dipendente a basso livello di inquadramento.
Sig. Proce Francesco, ci dispiace comunicarle che a causa dell’intervento, estremamente lesivo dell’immagine dell’INPS-INAIL, da lei fatto sul sito del tristemente noto comico genovese Grillo Giuseppe, già espulso da tutte le telvisioni d’Italia per manifestata volontà sovversiva anarchico insurrezionalista, ci tocca interrompere con effetto immediato il suo contratto di lavoro a progetto SUBordinato.
Ci spiace che lei non abbia compreso il progetto strategico su cui lavora, nè la nostra magnanimità nell’offrirle l’opportunità di scaldare una delle NOSTRE sedie (che lei ingiustamente usura).
Non le inviamo i nostri saluti perchè INDEGNO.
Se lo faccia trovare dal suo AMICO Grillo un altro lavoro.
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO” BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE” PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
QUESTO POST VERRA’ PUBBLICATO CON CADENZA REGOLARE.
L’altro giorno per caso mi è finito sott’occhio l’espresso con in prima pagina il “problemino” legato alla compra vendita di alcune armi da parte di una nota fabbrica di armi italiana e poi le stesse sono state ritrovate in mano ai ribelli in Iraq…
leggendo l’articolo tra le altre cose viene evidenziato come l’attuale governo,in un pacchetto di leggi fatte apposta per queste Olimpiadi invernali, abbia incluso anche una legge o decreto,no ricordo bene, che praticamente salva dall’azione della magistratuta questa nota fabbrica di armi italiana….
Considerazione:
sono io che non sono abbastanza informato oppure questa cosa è venuta fuori poco
Mah…
Beppe grillo…sei un grande
con ammirazione
Gianluca
Adesso borbottiamo solo tra di noi una situazione disatrosa. Che faremo quando avremo bruciato tutto quello che hanno risparmiato i nostri avi?
Sono convinto che se la cosa non si risolve nei prossimi 5 anni sicuramnete in Italia ci sarà (ahimè) una guerra civile senza precedenti. Purtroppo devo ammettere che la storia non insegna e che ripetiamo sempre gli stessi errori.
Errare è umano e perseverare anche.
Sarò breve anche perchè la mia esperienza non mi concede di dilungarmi.L’azienza Le Roy Marlene mi ha assunto a tempo “indeterminato” per un giorno.Sono stufo poi di sentir dire:”c’è gente che guadagna 1000 euro al mese……..”Ma chi li guadagna 1000 euro al mese?chi li hai mai visti?mi sa’ che di questo passo moriremo tutti di fame…..allora si’ che sarà a tempo indeterminato.
Finalmente ora si parla di precarietà! Fino a qualche anno fa si esaltava la “flessibilità”, io ero una delle poche a dire che questa parola era un eufemismo per “precarietà”. La legge Biagi ancora non c’era, ma la precarietà sì.
Ho 41 anni, sono “flessibile” praticamente da sempre, ho una laurea in Lettere più diploma di bibliotecaria (avente titolo di laurea)- ebbene si’ sono stata anche biblio(a)tipica – ho fatto diversi corsi che non sto qui ad elencare.
Ho sperimentato tutti i tipi di contratto possibile, dalle supplenze, al lavoro saltuario, al co.co.co., alla libera professione (a cui un certo punto mi sono vista costretta perche’ non mi rinnovavamo il contratto da co.co.co.), sono stata anche dipendente con ferie, tredicesima ecc. ma purtroppo era per un lavoro commerciale che proprio non si confaceva a me e l’ho lasciato dopo qualche mese consapevole di tornare nella precarietà (coraggio o incoscienza?). Sono stata anche socia dipendente (?) e associata in partecipazione d’impresa. Ho cambiato tanti lavori e settori di lavoro.
Ora finalmente ho un contratto interinale da poco più di un anno rinnovato già 2 volte e mi sento fortunatissima rispetto ad altri o a come vivevo io prima. Il lavoro mi piace, l’ambiente anche, ma certo non ho più ambizioni, entusiasmi, aspettative, mi hanno ammazzato tutto, ora penso solo a portare a casa lo stipendio, finché dura, e a giocare col mio bambino quando torno a casa. Non faccio più straordinari, nè lavoro “gratis” (ovviamente nel passato ho anche fatto volontariato, anche detto tirocinio, per formarmi una professionalità). Lo stipendio è equivalente a quello che avevo 10 anni fa, per fortuna ho un marito che, anche se flessibile, gadagna meglio di me, e dopo aver aspettato una vita di “sistemarmi” ho deciso di avere un figlio a ben 39 anni, in un momento in cui non avevo piu’ lavoro e mio marito stava perdendo il suo!! Ma almeno abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso 🙂 Abbiate il coraggio di fare qualcosa per voi!
Ciao, ho 29 anni e una laurea appena conseguita in architettura. appena conseguita perchè durante i quasi 10 anni di carriera universitaria ho avuto la fortuna (?) di fare qualche lavoretto per periodi abbastanza lunghi. Non rimpiango il tempo trascorso perchè ho fatto quelle famose esperienze che servono spesso per accedere al mondo del lavoro. Tutti i lavori che ho fatto, sempre nel mio ambito professionale sono stati dovuti alle conoscenze, poichè altrimenti solo le capacità non credo bastino mai. Tutti tranne uno sono stati lavori occasionali, pagati non più di 10.000L o 4E l’ora (noterete che con il cambio si è avuta anche un po’ di svalutazione!!) che però sono sempre arrivati più o meno puntuali. Ora, nell’unica esperienza che ho avuto in una azienda, con contratto di formazione, durata un anno e mezzo circa, le cose sono andate diversamente, poichè lo stipendio, che era di circa 950E, dopo i primi tempi, è iniziato a tardare, prima di un mese, poi due, finchè un anno e mezzo fa ho mollato, con 5 mesi di arretrati, che ora sto lentamente recuperando (ps. grazie CGIL per la vostra presenza nel difendere i diritti del lavoratore, ma vaff..).
Ora lavoro come collaboratore a 600E al mese e mi ritengo fortunato ad avere almeno questo, ma non vedo come posso costruire un futuro in queste condizioni, soprattutto per il fatto che come futuro libero professionista la professione è ancora più incerta in un paese dove il potere di acquisto diviene ogni giorno più piccolo. Ho scelto questo mestiere per passione ma sento che prima o poi per sopravvivere dovrò andarmene dall’Italia, o iscrivermi a un partito… guarda caso che in parlamento i soldi non mancano mai. Perchè i nostri politici, i nostri dipendenti, non li assumiamo con un bel co.co.co? altro che i 12000E al mese che si prendono per farsi le leggi ad hoc. CARI ONOREVOLI, CON I SOLDI CHE AVETE COMRATEVI UNA NAVE SPAZIALE, FATE IL PIENO E PARTITE, CHE ALMENO CI TOGLIAMO UN PESO DALLO STOMACO.
Saluti
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un’ulteriore categoria di precari ancora più sciagurati ma, proprio per questo, decisamente più eroici: quelli che non possono contare sull’appoggio di mamma e papà neanche per una bolletta del gas più salata del solito. Io vi appartengo e vi assicuro che, se nel fisico fa male(è da più di un anno che rimando dentista e dermatologo), nell’ anima ci si sente leoni perchè a campare con 500euro contando solo sulle proprie forze è davvero un’impresa titanica, ti viene quasi da esserne orgogliosa… e quasi quasi non si prova invidia per quelli che, pur nella tua stessa condizione, avranno casa comprata da papà…
Laureati? 1000 euro al mese
E più della metà sono precari. Aumenta il ricorso alla raccomandazione per trovare un impiego Guadagna mille euro al mese, ha un lavoro precario e per trovarlo si affida ancora alla raccomandazione. È questo l’identikit che emerge dall’indagine sulla «condizione occupazionale dei laureati italiani 2005» condotta da Almalaurea, il consorzio che raggruppa 45 atenei e che ha coinvolto 74 mila laureati (comprese, per la prima volta, le matricole che hanno concluso gli studi con una laurea triennale). Il primo dato che emerge dalla ricerca è l’aumento della precarietà: nel 2005, infatti, il 48,5% di chi ha conseguito la laurea l’anno prima ha un cosiddetto contratto atipico, il 7,1% è senza contratto e il 4,8% ne ha uno d’inserimento (formazione lavoro e apprendistato). In pratica solo il 39,2% può vantare un lavoro a tempo indeterminato, situazione quindi notevolmente peggiorata rispetto a quattro anni prima: nel 2001 infatti il 45,7% dei giovani laureati da un anno aveva già in tasca un contratto a tempo indeterminato ed era solo del 37,4% la percentuale degli atipici. A sorpresa, inoltre, si scopre che il contratto a tempo determinato caratterizza il pubblico impiego più del privato (25 laureati su cento contro i 38 su cento nel pubblico).
Anche il contratto di collaborazione prevale ampiamente nel pubblico dove costituisce la forma prescelta per 40 occupati su cento (30 su cento nel privato). E i corsi di laurea che spalancano più rapidamente le porte a chi ha concluso gli studi da un anno? La solita Ingegneria resta sempre al comando, seguita da Insegnamento, Architettura e area chimico-farmaceutica. Ma la vera novità sta nel fatto che i «vituperati» corsi di area umanistica pagano dazio ai corsi di area tecnico-scientifica solo a un anno dalla laurea (60,3% gli occupati scientifici contro il 50,4% degli umanisti) ma a lungo termine, dopo cinque anni, gli umanisti
Ho 37 anni, negli ultimi 5 anni ho perso il conto dei lavori che ho fatto. Dopo aver lavorato per dieci anni in una piccola azienda con un contratto a tempo indeterminato mi sono ritrovata alla porta a causa di una riduzione drastica del personale. Da allora il massimo che ho trovato è stato un contratto a tempo determinato, ormai scaduto da tempo. Nei colloqui di lavoro non faccio altro che sentire: “oramai nessuno fa più contratti, al massimo possiamo farle un contratto Co.co.co.”… purtroppo non sono riuscita ad avere neanche quello infatti adesso lavoro in un azienda con circa 25 persone di cui 3 con contratto a tempo indeterminato, 10 in nero e gli altri con partita iva gestita dal datore di lavoro…
Ma come fanno con il bilancio della società?
…sono disperato, ho una laurea specialistica in scienze motorie e un master in metodologia dell’allenamento e l’unico lavoro che riesco a trovare è quello di promuovere telefonini per l’h3g, un’azienza di telefonia mobile…mi sono dovuto iscrivere di nuovo all’università per conseguire l’abilitazione per poter insegnare a scuola (e io pago), ma la vedo brutta…ma possiamo studiare a vita??? Possiamo PAGARE a vita??? Ma insomma, non abbiamo soldi, non abbiamo futuro e continuo ad essere diperato…ora capisco e mi sento molto vicino, come modo di pensare, ai rivoluzionari…ragazzi cambiamolo questo modo di intendere la vita, non fa altro che peggiorarci…
grazie a Dio io ho un posto fisso,ma non posso fare ameno di constatare che nella azienda dove lavoro questa legge ha provocato ulteriore pecarietà già cominciata con le leggi contenute nel pacchetto treu.Quello che davvero mi sconcerta è predere atto,vedendo la maggior parte della classe politica decantare i presunti effeti miracolosi di questa legge,di come davvero questa classe politica appunto sia distante,lontana,staccata completamente dalla realtà,dal quotidiano delle persone.E questa è una di quelle cose che lasciano tanta,tanta amarezza. Ciao Beppe grazie e continua a resistere!
grazie a Dio io ho un posto fisso,ma non posso fare ameno di constatare che nella azienda dove lavoro questa legge ha provocato ulteriore pecarietà già cominciata con le leggi contenute nel pacchetto treu.Quello che davvero mi sconcerta è predere atto,vedendo la maggior parte della classe politica decantare i presunti effeti miracolosi di questa legge,di come davvero questa classe politica appunto sia distante,lontana,staccata completamente dalla realtà,dal quotidiano delle persone.E questa è una di quelle cose che lasciano tanta,tanta amarezza. Ciao Beppe grazie e continua a resistere!
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO” BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE” PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
QUESTO POST VERRA’ PUBBLICATO CON CADENZA REGOLARE.
Troppo poco spazio per raccontare la mia esperienza…. Ho 28 anni e una laurea con 110 e lode in Biologia, conseguita dopo un lungo periodo di due anni trascorso a far la schiava all’ISS…ma questo è un altro discorso… poi un’esperienza co.co.co. all’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, dove gli unici a lavorare erano i giovani contrattisti (900 euro al mese) e gli stagisti (rimborso spese di 200 euro al mese, ahahaha!). I dipendenti erano troppo impegnati al bar (interno alla struttura, of course!) o al telefono con parenti e amici. Poi? Nessuna struttura pubblica mi da lavoro perchè non ho esperienza post-lauream (ma i due anni all’ISS?) e comunque nessuno me la fa fare, l’esperienza. Ora grazie agli interinali, faccio la segretaria (due mesi di sostituzione) di una dirigente nell’area amministrativa di una grossa società (la segretaria, perdiana!). Vivo con il mio ragazzo (e meno male che la casa è sua!) ma a mala pena riesco ad arrivare a fine mese. Non mi compro vestiti, non vado a cena fuori, l’unica spesa a cui non rinuncio è la palestra, ma è già un lusso. A 28 anni non so quando potrò avere un figlio, perchè non so come mantenere me stessa, figurarsi un pupo!
Ma se in Italia i laureati sono solo il 12 % della popolazione, (università, altro discorso da approfondire!) come mai facciamo così fatica a trovare un lavoro degno dei tanti sforzi fatti (da noi e dalle nostre famiglie)?
Perchè i giovani italiani rimangono a casa con mammà fino a 30 anni? Non sarà perchè prima (e anche dopo, a fatica) nessuno riesce a mantenersi da solo?
Che disperazione….. Ciao Beppe
buongiorno a tutti, ho 27 anni e…sono anche io vittima della tanto decantata legge Biagi.
sono laureata in lingue e lettarature straniere da tre anni ormai, oltre ad aver faticato tantissimo a trovare lavoro(le uniche proposte a salari scandalosi sono state quelle per il call centre), essere rimasta mesi con le mani in mano nonostante la voglia e il desiderio di fare qualcosa, migliorare il mondo del lavoro… infine sono stata “assunta”, si`, ma di tre mesi in tre mesi con massima proroga ad un anno in totale. il mio contratto scade in aprile e chissa` quando avro` un altro lavoro!!
mi chiedevo, e chiedo a tutti i cari politici e quant`altro, come faccio a costruirmi una VITA? con una paga bassissima, lavorando tre mesi e poi…chissa`!!
se tanto per fare un`ipotesi volessi avere dei figli(va bene aspettare ma non posso mica far figli a 40 anni!! e poi chi mi dice che a 40 anni avro` un lavoro?!)o…non so convivere o sposarmi…come faccio?
a chi chiedo credito? chi ringrazio per NON avermi fornito un lavoro?
ai posteri l`ardua risposta!!
Due giorni fa stavo parlando con mio padre (guarda caso dell’andazzo dell’economia italiana) e nel discorrere su svariati argomenti siamo incappati in un ragionamento in particolare: METTERSI IN PROPRIO ED APRIRSI UNA PICCOLISSIMA ATTIVITA’.
Beh ragazzi!
Abbiamo fatto un parallelo: quando mio padre aprì la sua attività (25 anni fa), nel periodo della sua massima produttività economica, spendeva 20 mila lire al mese per l’affitto di un locale di 35 mq a 20 km da Roma e guadagnava 800 mila lire a settimana!
Oggi, per l’affitto di un locale di 35 mq fuori Roma adibito ad uso commerciale, ci vogliono più di 1000 euro!
MI HA PRESO UN BLOCCO RESPIRATORIO, TIPO QUANDO PENSI INTENSAMENTE AL FATTO CHE UN GIORNO NON CI SARAI PIU’. INELUTTABILITA’.
Poi mi sono ripreso, sono andato a prendere la mia fidanzata e ci ho fatto l’amore.
ED HO PENSATO: PER IL MOMENTO QUESTO E’ IL MASSIMO DEL “COSTRUTTIVO” CHE RIESCO AD IMMAGINARE.
Caro Beppe Grillo,
Sono una ragazza laureata in medicina e sto facendo la specialità presso il S.Orsola di Bologna, nel tempo rimanente lavoro presso una clinica privata con un contratto molto precario..ma ormai mi sta per scadere inoltre il mio datore di lavoro mi ha detto che se non sarò carina con lui non mi rinnova il contratto!
Cosa posso fare?
ciao marianna, sono Angelo.
Che dire il tuo capo è proprio uno stronzo.
perchè non lo incastriamo? così sto vigliacco la smette di approfittare della sua posizione “dominante”.
Io lavoro in Capitaneria di Porto di Ravenna sono un sottufficiale nonchè Ufficiale di Polizia Giudiziaria…. che dici ci proviamo, contattiamo carabinieri e con cimici li roviniamo la vita a sto porco che magari ha moglie e figli, la classica famiglia “perfetta” all’apparnza……..
ciao Marianna, a parte la soluzione di Angelo Ciaccia che è molto interessante ma di difficile riuscita, direi che dovresti raccogliere prove che il tuo lavoro è a tutti gli effetti dipendente (ad esempio che entri ed esci ad orari prestabiliti, che vai li ogni giorno, che sei subordinata a qualcuno ecc…..)dopodiche vai dai sindacati (se sei fortunata trovi uno che ci crede davvero nel suo lavoro)e gli fai una vertenza……ci vorranno anni probabilmente ma credimi alla fine otterai ciò che ti spetta
In bocca al lupo
Marina, ma stiamo scherzando!?!?!?!???!?! Cerca di raccogliere più informazioni possibili e se puoi nascondi un registratore negli abiti e fai in modo ke il “dottore” ti ripeta la proposta… a quel punto denuncialo!!! Per mobbing, x abuso… fai tu!
Buona fortuna!
Ele
CIAO BEPPE
DOMANDA:PERCHE NON ESTENDIAMO LA LEGGE 30 ANCHE HAI NOSTRI PARLAMENTARI? PERCHE COME UN OPERAIO CHE COMINCIA A LAVORARE IN UNA FABBRICA, DIAMO UN PERIODO DI PROVA ANCHE AI NOSTRI PARLAMENTARI SE NON FUNZIONANO VIA.. SENZA PENSIONE,CHE SI CERCHINO UN ALTRO LAVORO PER MATURARE I CONTRIBUTI CHE GLI MANCANO COME FACCIAMO NOI.
COMUNQUE PENSO CHE SE CAMBIERA GOVERNO FORSE O ALMENO SPERO CHE ALLA LEGGE 30 METTERANNO MANO.
CIAO
Caro Beppe,
sono una biologa di 36 anni sposata con due figlie; faccio la ricercatrice, a tempo determinato: sono una precaria privilegiata, ho un contratto di tre anni, sono adeguatamente pagata e ho tutti i diritti di un lavoratore normale: molto meglio delle borse di studio con cui venivo pagata prima. Per questo miglioramento mi sono dovuta però trasferire: mio marito, anche lui biologo-borsista- esaurito da anni di precarietà- si è dovuto cercare un altro lavoro: dopo due anni di ricerca il meglio che ha trovato è un’assunzione regolare però part-time, mentre lo fanno lavorare a tempo pienissimo! Abbiamo anche dovuto affrontare il problema della casa: dopo aver disperatamente cercato un affitto a un prezzo possibile, abbiamo deciso, grazie a un modesto aiuto dei miei, di imbarcarci in un mostruoso mutuo trentennale che si mangia metà e più del mio stipendio. Siamo una famiglia povera? Certamente il nostro tenore di vita è molto ridotto rispetto a quello delle nostre famiglie di origine: la casa più piccola, le ferie più brevi, la macchina più vecchia e scassata però l’indigenza è ancora lontanissima. Io spero che riusciremo a non far mancare niente di importante alle nostre figlie. Soddisfatta del lavoro? Non proprio: è un ambiente caotico, sovraffollato, scarsi i finanziamenti per lavorare, colleghi mediamente insoddisfatti, frustrati, oppure menefreghisti e lavativi. Il mio obbiettivo per il futuro: continuare a fare il meglio che mi è possibile nel mio lavoro, nonostante tutto, anche se chi mi lavora a fianco, o chi mi dirige, si è scoraggiato, e poi, quando è l’ora, staccare e dedicarmi alla mia famiglia. Rimpianti: forse di non essere andata all’estero, magari ora io e mio marito staremmo lavorando a un VERO progetto di ricerca! Penso che il nostro paese vada a rotoli proprio per questo: perché anche chi ce la mette tutta deve sprecare la maggior parte delle energie per mantenere la voglia di lavorare e per sperare, domani, di rendersi utile!
Caro Beppe e Cari Amici,
sembra ormai di assistere alla scenetta del marito adultero che nega l’evidenza.Ormai la mistificazione della realtà ha raggiunto livelli che Orwell non poteva nemmeno immaginare, neppure sotto l’effeto di potenti allucinogeni.Secondo il “portatore nano” e tutti i suoi compagni di merende in Italia va tutto bene.I contratti precari sono solo uno su dieci.
La ricerca è stata riformata, la giustizia è stata riformata…. vabbè ma non voglio andare fuori tema parlando di altro, quindi resto a parlare di uno degli argomenti che mi stanno a cuore:”la flessibilità-precarietà-sottomissione” alla quale noi giovani siamo ormai sottoposti.Dopo tanti anni passati dai nostri padri per garantirci certi diritti, abbiamo assistito muti alla loro eliminazione totale.Non abbiamo piu’ diritto ad ammalarci, alla maternità, all’allattamento, alla tredicesima, alla quattordicesima, al trattamento di fine rapporto, alle ferie, alla sicurezza di progettare un futuro: quale banca concederà mai un mutuo ad un giovane con contratti da 4 mesi o anche da due anni?
Quello che mi fa rabbia non è il modo di fare politica del “nanetto” e dei suoi scudieri.
Capisco benissimo che loro servono un’altra italia, loro non sono li per sostenere le persone come me, come noi.
Noi che con 800 euro al mese dobbiamo pagare le bollette, mantenere la famiglia, sperare di non ammalarci perchè i soldi non basterebbero per le cure.A trentuno anni, una laurea in fisica, un dottorato in corso e 10 anni di lavoro(perchè durante gli studi ho dovuto non solo mantenere me ma anche la mia famiglia) mi sento preso in giro non dal “nano” ma dalla parte che mi rappresenta anzi che dovrebbe rappresentarmi.Da quella pseudo sinistra muta. Provo rabbia leggendo i giornali per l’assenza di approfondimenti, di domande. Il giornalista italiano non fa domande o le concorda. Le interviste straniere qui non vanno in onda.Tutto questo nel silenzio piu’ assoluto.La colpa non è del “nano”, è del silenzio.
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO” BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE” PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
D’ORA IN POI QUESTO POST VERRA’ PUBBLICATO CON CADENZA REGOLARE.
Ciao Beppe.
Ecco la mia testimonianza…
Sono stato assunto da una grossa ditta genovese nel settore dell’elettronica nel dicembre 2004.
Sono laureato in ingegneria.
Assunto ovviamente tramite agenzia interinale…
contratto di un anno… con prospettive di assunzione(?!)
Inizio il mio cammino nel nuovo posto di lavoro, imparo un sacco di cose (direi di essere forse l’unico nel mio ufficio a sapere determinate cose) e le metto in pratica impegnandomi in mesi di trasferta dove i veri dipendenti (quelli con contratti a tempo indeterminato) non oserebbero mai andare perche’ e’ faticoso…
Finito l’anno di contratto mi e’ stato rinnovato per altri 4 mesi… giusto fino al termine della commessa… ma diciamo che ho fatto finta di non vedere questa strana “coincidenza”.
Bhe’ il finale e’ scontato…
Il giorno dopo la consegna del grosso lavoro nel quale mi sono impegnato mi e’ stato annunciato che per superiori questioni aziendali non e’ fattibile una mia assunzione…
Ed eccomi pronto a cercare un altro lavoro… con non poche difficolta’.
Per non parlare del notevole disagio di un trentenne che magari vorrebbe farsi una vita indipendente…
E poi pubblicano quelle ricerche del cavolo dove si stupiscono del perche’ i giovani ritardano sempre di piu’ l’uscita da casa!!
Il perche’ lo hanno sotto gli occhi…
Se vincera’ la sinistra (anche perche’ il contrario sarebbe una cosa drammatica) spero che per prima cosa facciano un po’ ordine in questo mercato del lavoro che non salvaguarda i giovani lavoratori…
Un saluto precario.
Caro Beppe e cari amici, buon giorno. Poiché le mie condizioni di salute lasciano molto a desiderare spesso fatico a scrivere (devo già seguire il mio sito e rispondere a chi mi scrive) e a essere partecipe come sarebbe mio desidero. CONTINUO A CONSTATARE ANCHE SULLA MIA PERSONA CHE LA POLITICA ITALIANA E’ VERGOGNOSAMENTE ASSENTE . So che il mio amico Giacomo di cui pubblico questo pensiero è anche assiduo frequentatore di questo Blog e ciò mi fa molto piacere:
“Quando si ricorre a mostrare i disordini politici di un altro paese per nascondere i propri, si è giunti all’apice dell’ipocrisia politica del proprio paese.
di Giacomo Jim Montana”
Sono il padre di un ragazzo che fa un lavoro precario.
Voglio raccontarvi L’IMMENSA GRATITUDINE che provo nei confronti dell’Azienda nel vedere
i contrati brevi, anche di un mese, che fanno di volta in volta a mio figlio.
LA GIOIA che ho nel CONSTATARE che quasi ogni giorno, anziche’ le 4/6 ore di contratto, gli chiedono “gentilmente” di prolungarsi per 2/3 ore. Non fa nulla se fino a 40 ore non è considerato straordinario e la mensa non spetta.
LA FELICITA’che proviamo in famiglia, quando, dopo una lunga e un poco snervante..emm.. trepidante attesa, arriva la nuova convocazione.
Nel frattempo, io e mio figlio, proviamo una immensa soddisfazione reciproca: io a mantenerlo e lui a rimanere in famiglia.
E qui che considero : CHE BELLO!! Finalmente si è trovato – oltre al lavoro – anche il modo di valorizzare i valori familiari che si erano oramai persi..
E che dire sul “come” si lavora.
Se è vero che il lavoro, nobilita l’uomo, con questi contratti si è raggiunto uno dei piu’ alti livelli di “nobilta’”.
Andare a lavorare con la febbre (mio figlio) , rinunciare all’allattamento per un contratto (una collega di mio figlio) fa pensare che la perfezione è vicina.
(non mi chiedete perche’, decenza please)..
Potrei continuare, ma ho gli occhi e il cuore leggermente velati di COMMOZIONE.
Aggiungo solo che questi ALTISSIMI SENTIMENTI li possono comprendere solo chi ne è coinvolto direttamente, come gli Azionisti ed i Manager dell’Azienda, quelli che hanno la percentuale sugli utili per intenderci.
Sono convinto che se ne avranno la possibilità
(e l’avranno ne sono certo se il nostro Governo non cambia) continueranno a regalarci
tanti altri bellissimi anni di
LAVORO – FAMIGLIA – OCCUPAZIONE
Morale:
Errare è umano, ora abbiamo raggiunto un’altissimo grado di umanità….mo basta!
Antonio
(2) . che sono tutti sotto il nostro naso. Parliamoci chiaro, la fine dei partiti politici si è potuta verificare con l’esaurirsi delle ideologie tradizionali, è emersa con la fine del comunismo mondiale e la caduta del muro di Berlino. Tutto è caduto “col muro” , ed è proseguito con un percorso senza fine, di un sommovimento giudiziario condizionato fortemente da spinte politiche di accelerazione e frenaggio che va sotto il nome di “Tangentopoli”. Le nuove regole elettorali col superamento del sistema proporzionale, certamente ha segnato l’inizio del maggioritario e la nascita del sistema bipolare ma per il popolo NON E’ CAMBIATO NULLA IN MEGLIO, semmai in peggio!! Molte gigantesche carenze ed inerzie politiche hanno sempre più contraddistinto persino questa nuova fase della vita della Nazione. Si è fatto ricorso alla nascita dei due schieramenti, ma anche questo sul piano del miglioramento economico è stato il più vergognoso fallimento evidente che la gente si potesse immaginare! Oggi si parla di Casa delle Libertà, ma io parliamoci chiaro, in quanto a libertà ho visto ancora quelle di danneggiare sempre più la gente che lavora onestamente, ho constatato la grave sofferenza economica e morale anche dei pensionati, ho visto torturare con derisioni e scherni una donna che ha contratto la tubercolosi in servizio e per causa di servizio per 14 anni (vedi sito web: http://www.mobbing-sisu.com ) e poi come tutti sanno vedo anch’io “LA NAVE DELLA POLITICA ITALIANA CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI, SI E’ COMPLETAMENTE INCAGLIATA TRA LE SECCHE E NESSUNO CHE DIMOSTRI SERIAMENTE DI VOLERLA AGGIUSTARE E SOLLEVARE). SI CONTINUA LA POLITICA DEL TANTO MEGLIO SE E’ TANTO PEGGIO: evidentemente rende più affari ai politicanti che pacificamente continuano a mungere “LA MUCCA” dell’economia del Paese. Vogliamo bendarci ancora gli occhi? SE PREFERITE CONTINUIAMO PURE, senza l’unità non si può migliorare nulla! Grazie per avere letto. Giacomo Montana
Sono una ragazzo che lavora nel Contact Center Integrato INPS-INAIL nella sede di Bitritto in provincia di Bari; con me lavorano quasi 200 ragazzi. Un Contact Center molto importante come potete ben immaginare, perchè di pubblica utilità che cerca di dare risposte alle migliaia di chiamate che ci arrivano tutti i giorni da parte di cittadini con problemi di pensione, contributi, malattia, infortuni, maternità, assicurazione casalinghe, autoliquidazione del premio inail e moltissimo altro; materie e problematiche molto importanti che assillano praticamente tutti i cittadini italiani. La maggiorparte di noi sono laureati o laureandi nelle più svariate materie; per fare un lavoro del genere bisogna avere menti capaci e di cultura superiore perchè le problematiche che si presentano tutti i giorni sono veramente impegnative. E in effetti siamo tutti molto capaci, disponibili, cortesi e ormai anche molto competenti nel campo previdenziale. Sapete come trattano contrattualmente una categoria di lavoratori così importante per tutti gli utenti inail e inps?
1) Contratto a progetto rinnovabile ogni anno (mentre in altre parti d’Italia fanno lo stesso lavoro ma con contratto di subordinazione normale)
2) 6.37 Euro lordi ad ora per massimo 6 ore al giorno (non di più perchè probabilmente ci dovrebber pagare i buoni pasto) che porta a uno stipendio netto al giorno di (udite cari estimatori della legge Biagi) 30 euro che fanno un massimo di 700 euro circa se lavori 24 giorni al mese
3) Dobbiamo sottostare ad orari e a ordini come un qualsiasi lavoratore subordinato
4) Non abbiamo indennità di cuffia, malattia, ferie e ci viene riconosciuto l’infortunio solo in caso di ricovero ospedaliero
5) Non possiamo andare troppe volte in bagno e dobbiamo sottostare ad orari anche per andare in pausa
6) Dulcis in fundo, abbiamo cercato di far entrare i sindacati e siamo stati minacciati di licenziamento
Avrei tante altre cose da dire ma non ho più spazio
E bello lavorare da schiavi
Sono una ragazzo che lavora nel “Contact Center Integrato INPS-INAIL” nella sede di Bitritto in provincia di Bari; con me lavorano quasi 200 ragazzi. Un Contact Center molto importante, come potete ben immaginare, perchè di pubblica utilità che cerca di dare risposte alle migliaia di chiamate che ci arrivano tutti i giorni da parte di cittadini con problemi di pensione, contributi, malattia, infortuni, maternità, assicurazione casalinghe, autoliquidazione del premio inail e moltissimo altro; materie e problematiche molto importanti che assillano praticamente tutti i cittadini italiani. La maggiorparte di noi sono laureati o laureandi nelle più svariate materie; per fare un lavoro del genere bisogna avere menti capaci e di cultura superiore perchè le problematiche che si presentano tutti i giorni sono veramente impegnative. E in effetti siamo tutti molto capaci, disponibili, cortesi e ormai anche molto competenti nel campo previdenziale. Sapete come trattano contrattualmente una categoria di lavoratori così importante per tutti gli utenti inail e inps?
1) Contratto a progetto rinnovabile ogni anno (mentre in altre parti d’Italia fanno lo stesso lavoro ma con contratto di subordinazione normale)
2) 6.37 Euro per ora per massimo 6 ore al giorno (non di più perchè probabilmente ci dovrebberò pagare i buoni pasto) che porta a uno stipendio netto al giorno di (udite cari estimatori della legge Biagi) 30 euro che fanno un massimo di 700 euro circa se lavori 24 giorni al mese
3) Dobbiamo sottostare ad orari e a ordini come un qualsiasi lavoratore subordinato
4) Non abbiamo indennità di cuffia, malattia, ferie e ci viene riconosciuto l’infortunio solo in caso di ricovero ospedaliero
5) Non possiamo andare troppe volte in bagno e dobbiamo sottostare ad orari anche per andare in pausa
6) Dulcis in fundo, abbiamo cercato di far entrare i sindacati e siamo stati minacciati di licenziamento
Avrei tante altre cose da dire ma non ho più spazio…
E bello lavorare da schiavi
Signor Giacomo, e la chiamo Signore perchè lei è un vero signore ed una persona onesta, e questo in quanto lei è uno dei pochissimi imprenditori che dica la verità, che la Legge Biagi sta uccidendo il lavoro sicuro, indeterminato e, chi può, chi è ancora in tempo, fugge via all’estero. Ritengo che lei sia uno dei pochi, rarissimi imprenditori che invece di dire “oggi mi arricchisco, oggo sfrutto fine alla morte, poi domani vedremo…” si ponga il problema della “sorte” dei suoi dipendenti e mi augoro che li tratti bene, li paghi quanto valgono e paghi le tasse. Purtroppo chi le scrive constata che lei è un’eccezione, la regola è di chi le ho parlato prima (cfr. Ricucci, Tanzi, ecc. ecc.). Io sono ancora un “sovversivo” e amo dire la verità, la mia ovviamente e la ringrazio di quanto ha affemato.
di nuovi schiavi si può parlare anche a proposito dei lavoratori stranieri, visto quello che sta succedendo intorno al decreto sui flussi ed ai relativi moduli in distribuzione “gratuita” presso gli uffici postali.
Sono introvabili, sempre esauriti, si dice in giro che si arrivi a pagarli anche 800 (otocento) euro. Siamo bravissimi a lucrare sulle disgrazie e sui bisogni dei deboli. che sia questo il cambio di mentalità a cui fanno cenno i nostri governanti quando parlano di lavoro?
Segue dalla precedente
Ma cosa accade? A prescindere dalla generale dissonanza tra i profili professionali richiesti e quelli poi artificiosamente proposti dall’agenzia e poi assunti (serve un laureato in economia e ne arriva uno in legge o arriva un non laureato, nonostante la possibilità di attingere da un bacino praticamente illimitato di giovani laureati sfornati dalle università della regione), il contratto è a termine, quindi scade. A questo punto, il favore alla prima agenzia interinale è già stato incamerato. Ecco che interviene un meccanismo moltiplicatore di favori. La prima marchetta è stata elargita, adesso le stesse identiche persone vengono in blocco dirottate ad un’altra agenzia interinale, sponsorizzata da un padrino politico differente.
E il lavoratore? Ad ogni scadenza riceve la liquidazione delle ferie maturate nel periodo lavorativo. Quando viene riassunto riparte così da un monte ferie pari a zero. Il risultato pratico è di non godere mai di un giorno di ferie, che non siano quelle collettive decise dall’azienda. Ma, anche in questo ultimo caso, accade che se, quando l’azienda decide la chiusura per ferie collettive (Natale), il lavoratore interinale non ha maturato un sufficiente numero di giorni, la differenza gli viene detratta dallo stipendio.
E vissero tutti felici e contenti nella Sicilia di Totò
Lei mente o é ignorante i Co.co.co sono stai creati dal pacchetto Treu, ministro nella legislatura della sinistra. Perché visto che si spaccia per paladino dei lavoratori non parla di ciò che accade nella civilissima e ROSSA Modena, dove i lavoratori disabili sono pagati 2 EURO l’ora dalle coop sociali legate, a Legacoop.
La sfido a farlo se ha un minimo di onestà intellettuale.
Dopo aver scritto un altro commento ad un’altra persona (una certa Valentina) e dopo aver detto la mia opinione, volevo rispondere: tu sei una delle poche persone che dice la verità e che sanno come stanno e stavano le VERE cose, e non le fantasie. Comunque, credo che interessi tutti i precari l’ultima esternazione del dipendente Fassino che a “Porta a Porta” davanti al dipendente Casini ha dichiarato (smentitemi se non è vero!): ” La legge Biagi non si tocca, va solo modificata con la creazione di ammortizzatori sociali (sic!), come un salario minimo…” ed altre menate di questo genere: Chi parla è un “privilegiato”, in quanto ho venti anni di lavoro ed un contratto a tempo indeterminato, ma voglio dire solo alcune cose: quando vi informeranno che il cattivo Islam vi vuole invadere, quando diranno che è necessaria una nuova “guerra Umanitaria”, quando daranno la colpa all’Europa della vostra condizione e diranno che “sono costretti” per “essere competitivi”, insomma quando continueranno a prendervi in giro e a nascondere la verità, cioè che vi vogliono schiavi, disperati, isolati, “competitivi”, senza futuro, mentre LORO si giocano in bora i VOSTRI stipendi e le VOSTRE pensioni ed il VOSTRO TFR, incomincerete ad unirvi, organizzarvi per protestare, oppure no?
La scelta (ed il futuro) è solo vostra.
Carissimo Beppe e cari blogghisti, l’esperienza che voglio testimoniare mi riguarda, fortunatamente, soltanto in maniera indiretta, come spettatore involontario all’interno di un’azienda di cui sono dipendente con contratto a tempo indeterminato. Ritengo sia doveroso però fare una premessa, per inquadrare e contestualizzare correttamente questa vicenda rispetto alla peculiarità della realtà socioeconomica in cui la stessa si svolge, così riuscire a coglierne le implicazioni sociali, morali ed etiche.
La vicenda riguarda una Spa governativa ed è ambientata in Sicilia, dove un posto di lavoro, anche precario, assume il valore, straordinariamente elevato, di merce di scambio utilizzabile da parte della proprietà (lo Stato, quindi il ministro, dunque il/i politico/i) e da chi, nella posizione di manager di una spa governativa (quindi nostro dipendente), nell’ambito dei poteri conferitigli dall’Azionista (lo Stato) e dal Cda, amministra la società, per la restituzione di favori precedentemente goduti (ad es. per assumere l’incarico che ricopre) o per accumulare crediti, per favori resi, da presentare all’incasso e riscuotere in futuro.
La vicenda vede coinvolte come pedine organiche, consapevoli e partecipi di questo sistema, le agenzia di lavoro interinale, politicamente sponsorizzate, le quali, richieste di reperire determinati profili professioanli, frustrando le aspettative di chi, per titoli, meriterebbe di essere prescelto e contravvenendo al proprio codice deontologico, seleziona solo i raccomandati compresi nelle proprie liste di disoccupati. Sia bene inteso che l’agenzia interinale non seleziona un bel nulla. Si tratta infatti di persone fisicamente già identificate che vengono fatte transitare per l’agenzia in modo che, con un sol tratto di penna, si faccia il favore alla persona da assumere (e ai suoi padrini politici) e “at the same time” all’agenzia interinale sponsorizzata dal politico amico. Segue
Come da sempre risaputo, la buona educazione è di chi la dà e non di chi la riceve.
Con le mie idee, ci campo me stesso e la mia famiglia, in maniera più che dignitosa; oltre a loro ci campano anche 2 operai regolarmente assunti che percepiscono salari al di sopra della media e sopratutto pagati regolarmente; oltre a qualche mancetta ogni tanto ovviamente!!
In bocca al lupo per i tuoi studi universitari, ma sopratutto ti auguro di incontrare datori di salario (si perchè il lavoro lo danno gli operai e non i titolari!!!! prova a spiegarglielo al Beppe che magari si comincia veramente a rimettere le cose nella giusta prospettiva) come mè sulla tua strada!
Non sono d’accordo nel criticare la legge Biagi ad oltranza.
Sono un giovane imprenditore che si e’ messo in proprio con un suo collega nel 1997, dopo 15 anni di lavoro dipendente e con pochi soldi. Oggi abbiamo 3 dipendenti e Lunedi arrivera’ il quarto (che ha 40 anni)assunto non con la legge Biagi.
Anche non avendola applicata, penso invece che sia di aiuto per un giovane che vuole affacciarsi nel mondo del lavoro, magari facendo esperienza e facendosi apprezzare per quanto vale nell’ottica di un assunzione a tempo indeterminato.
Chiaro che occorre mettere dei limiti alla durata di questa posizione di ” neoapprendistato” che non puo’ persistere a vita.
Per quanto mi riguarda ,sono contento della mia scelta, la rifarei senza esitazioni. Esorto i giovani a mettersi in proprio, sempre comunque dopo l’acquisizione di una professionalita’specifica , avuta anche grazie a qualche anno di LEGGE BIAGI.
Ciao a tutti anche a te Beppe.Grazie per la doccia “SANTA” di ieri sera al Forum
Mi fa piacere che a qualcuno sia andata bene e che abbia rischiato, faticato e sia riuscito. In un paese normale (non il nostro) dovrebbe essere la regola e non l’eccezione. Ma voglio fare una domanda al Sig. Antonio: per uno (lei) che ha avuto successo, quanti milioni (e non migliaia, milioni, esattamente circa 3 milioni di precari)devono essere “sacrificati” sull’altare del sistema di mercato? O la Legge Biagi, che a suo dire dà delle oportunità, è stata fatta solo per una ristretta minoranza che ce l’ha fatta e al diavolo tutti gli altri? In altre epoche questo si chiamava giusnaturalismo e, più recentemente, darwinismo sociale!
questo è il mio secondo commento..ragazzi ma siete sicuri nei vostri ambienti di lavoro che sia legale il contratto a progetto?co.co pro?Se non sbaglio la differenza dai veri contratti a tempo (indeterminato e determinato) e il co.co.pro è la possibilita di non essere subordinati a nessuno e di gestire il lavoro in orari flessibili;per questo non sono previste ferie e molte volte invece i co.co.pro fano lavoro subordinato o addirittura i turni…..Quindi co.co.pro andate dai sindacati ed informatevi! cosi se il datore di lavoro vi ricatta o trovate un migliore lavoro o capite che la ditta è ricca,fate vertenza e vi assicuro prenderete tanti soldi..conosco gente che lo ha fatto…quindi se vi mandano via sapete cosa fare..
Vi diro di per piu chi supera i 26 anni(se non sbaglio termine massimo per i contratti di formazione)i lavoratori subordinati e soggetti ad orario impostato dovrebbero avere i contratti a tempo indeterminato per LEGGE(i datori di lavoro si ricordano sempre dei nostri doveri ma si scordano i diritti)
Chiedo a qualcuno che lavora in qualche studio legale di spiegare meglio questi contratti:
Per esempio un lavoratore come me subordinato ad un manager che lavora ad orarari stabiliti deve avere il co.co.pro oppure un contratto diverso?
Grazie
ho letto ora che il Cavaliere, (10 come uomo di spettacolo 10 come imprenditore 10 e lode come illusionista….)potrebbe offrire a Beppe una poltroncina da qualche parte…Sono sicuro che beppe non si candidera per nessuno schieramento(lo spero) in quanto lui stesso nei vari spettacoli ha fatto varie affermazioni sulla politica sempre con il suo tono ironico(non ha eguali sto sempre piegato a ridere quando lo sento:)).
forse tra i due mali lui sembrava di sinistra..il male minore…
La prego Beppe come comico fai piu felici gli italiani che sicuramente stando in politica…..se ti candideresti con Forza Italia saresti compromesso….a meno che non lavori pesantemente per far capire a certe persone del governo la vera relata dell’italia medio povera(mi ci metto pure io)
Non farti tentare da forza italia…..o meglio non farti tentare dalla polita;) per favore…..
Un solo consiglio…fate vertenza solo se avete tra le mani finalmente un contratto a tempo indeterminato altrimenti con la nomina che vi siete fatti NON TROVERETE PIU’ LAVORO!!!
Questa normativa ha danneggiato fortemente anche le classi di lavoratori dipendenti fortemente specializzate (e quindi più mature) che non trovano alternative se perdono il lavoro. Oggi chi assumerebbe un lavoratore di 40 anni? Con lo stipendio ed i contributi di questo si pagano 4 Co co co e la consulenza di uno studio tecnico esterno. Poco importa se sono tutti sfruttati oltre il limite e se non arrivano a fine mese, tanto é perfettamente legale. Inoltre così facendo le aziende non riescono ad investire in ricerca (non hanno personale specializzato e/o di esperienza) e non riescono a tenere la tecnologia all’interno quindi perdono di competitività. Però spendono poco…..
Intanto il 40enne é a spasso, magari ha famiglia, un mutuo da pagare e altri 25 anni da lavorare prima di avere la pensione…..
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Notizia del 24 febbraio 2006 – 02:55
Il Grillo (s)parlante
Ecco quale sarebbe il colpo a sorpresa del Cavaliere per affondare la sinistra
Il grillo (s)parlante
Sono il primo ad augurarsi che questa sia una bufala, o l’ennesima trovata pubblicitaria di Beppe Grillo. Non trattandosi Hotelive, quindi, di una testata giornalistica ma solamente di un blog personale dopo ripetute e-mail pubblico la notizia.
Berlusconi IV non ci sta a perdere e pur di battere la sinistra e Romano Prodi è disposto a tutto. Alcune voci ben informate ( che mi hanno chiesto di restare anonime per ovvi motivi) parlano di unofferta a Beppe Grillo per candidarsi sotto la bandiera di Forza Italia.
Il celebre grillo parlante che dalle pagine del suo blog ne ha per tutti sarebbe il colpo a sorpresa per spostare l’ago della bilancia elettorale con il voto degli indecisi (che permetteranno di vincere le elezioni) e di molti giovani che hanno come unico canale informativo il blog del comico genovese.
Ecco perché Forza Italia, che con questa mossa rafforzerebbe la sua leadership all’interno della CDL, starebbe tardando a presentare le liste e punterebbe al colpo a sorpresa un Grillo incalzante sulla vicenda Unipol, su Fassino e sulla sinistra in generale dal palco della chiusura della campagna elettorale azzurra sarebbe devastante.
L’ idea gira da tempo nei corridoi di Palazzo Grazioli ed è proprio il cavaliere in persona a portare avanti la trattativa.
Purtroppo Biagi è stato ucciso , e forse questa è stata la sua fortuna perchè può essere chiamato martire e non con l’appellativo che si merita.Chiarisco che sono un imprenditore e non un disobbediente , ma devo dire che la legge Biagi sta facendo perdere al paese e alle aziende delle professionalità importantissime e nel futuro (altamente precarizzato) difficilmente ricuperabili.
Ciao! Giacomo
Caro Grillo , io sono un ragazzo di 30 anni vivo in emilia,ho una piccola attivita’ artigiana ,come terzista faccio assemblaggi plastici ,esprimo la mia opinione , sicuramente il precariato i co.co.co ,per il lavoratore sono una situazione direi quasi umiliante , pero’ le posso dire che per la mia esperienza , io ricevo lavoro da due aziende , abbastanza grandi e le garantisco che io come piccolo artigiano non vengo trattato meglio di un co.co.co , in questa fase di lavoro (cina ,india, dio solo sa che altro ) le aziende produttrici caricano noi artigiani di lavoro , con richieste di prezzi assurde , la sola assunzione di un dipendente le garantisco che non mi produrrebbe il suo costo , quello che alla fin fine le chiedevo è questo , sono io il primo a non essere in accordo ai co.co.co ,ma vorrei sapere cosa si puo’ fare ,lei cosa farebbe al posto dal governo ,che per carita’ non stimo anzi ,poi le volevo chiedere ,per cortesia risponda con sincerita’ , ma cè qualche speranza per noi …….non voglio dir giovani a 30 anni (quasi giovani )
la stimo molto e la ammiro per informare milioni di persone ogni ,hai pensato di candidarsi in politica ?…….
Caro Beppe sono un laureato a pieni voti da ormai quasi un anno. Gli unici lavori che mi sono sati offerti sono stati o nei call center o venditore porta a porta.. ora lavoro come centralinista e tutto fare in una società di ricerche di mercato a 7,5 euro all’ora lorde. L’unica cosa che mi diverte è che almeno posso “sbeffeggiare” i miei amici che con contratti di stage di sei mesi prendono 600 euro al mese.
Se in un mese non spendo neanche un euro tra dieci anni potrò aprire un mutuo e andare a vivere da solo.
Grazie governo
questo è il mio secondo commento..ragazzi ma siete sicuri nei vostri ambienti di lavoro che sia legale il contratto a progetto?co.co pro?Se non sbaglio la differenza dai veri contratti a tempo (indeterminato e determinato) e il co.co.pro è la possibilita di non essere subordinati a nessuno e di gestire il lavoro in orari flessibili;per questo non sono previste ferie e molte volte invece i co.co.pro fano lavoro subordinato o addirittura i turni…..Quindi co.co.pro andate dai sindacati ed informatevi! cosi se il datore di lavoro vi ricatta o trovate un migliore lavoro o capite che la ditta è ricca,fate vertenza e vi assicuro prenderete tanti soldi..conosco gente che lo ha fatto…quindi se vi mandano via sapete cosa fare..
Vi diro di per piu chi supera i 26 anni(se non sbaglio termine massimo per i contratti di formazione)i lavoratori subordinati e soggetti ad orario impostato dovrebbero avere i contratti a tempo indeterminato per LEGGE(i datori di lavoro si ricordano sempre dei nostri doveri ma si scordano i diritti)
Chiedo a qualcuno che lavora in qualche studio legale di spiegare meglio questi contratti:
Per esempio un lavoratore come me subordinato ad un manager che lavora ad orarari stabiliti deve avere il co.co.pro oppure un contratto diverso?
Grazie
ciao Beppe!! e a tutti!!
avrei una fantastica idea!!!
cos’è la cosa a cui tengono di più sti bravi imprenditori?
sono le informazioni della loro bella azienda!!
cominciamo a farle circolare( naturalmente via e indirizzo del datore di lavoro altrimenti non serve)
inizio io con la prima:
roma, via del corso, negozio ben’s club abbigliamento
commessa annero: quando i clienti chiedevano una taglia che non avevamo li invitavamo a provare il capo di un’altro colore…poi se lo provava..gli stava bene…andavamo in “magazzino” prendevamo lo stesso capo del colore desiderato ma “sostituivo”la taglia.
Pochissimi clienti sono ritornati a cambiarli…naturalmente mica gli davamo i soldi!!
invito tutti a “svelare” i trucchi di questi “sola”…
Mi dispiace contraddirti ma la mia opinione è che non si può violare la norma che prevede la fedeltà del dipendente alla vita aziendale come rappresaglia del fatto che la legge Biagi è ingiusta.
Le scorrettezze degli imprenditori e la legge Biagi sono entrambe due cose ingiuste….ma c’è una differenza ….la legge Biagi è una legge dello Stato e come tale va applicata e, magari, cambiata!!
Eliminare la precarietà del lavoro è importantissimo ma riportare lo stato di diritto oggi è molto importante.
Dico questo per evitare di passare noi bloggers dalla parte della ragione a quella del torto.
E te lo dice un altro precario!
Ho una figlia di 32 anni, laureata con il massimo dei voti, varie e abbastanza importanti esperienze lavorative come addetta stampa (anche di una nostra dipendente diessina),dimenticavo, anche con ottima conoscenza della lingua tedesca ed inglese. In questo periodo lavora, con un contratto a tempo determinato (scadenza maggio p.v.) in un call center con il lauto stipendio di 850 mensili.
Quando ha presentato il suo curriculum le è stato consigliato di togliere alcune esperienze lavorative perché “ormai è troppo specializzata” !!!!
Altro fatto curioso: la figlia di un notissimo senatore diessino, laureata come mia figlia (erano compagne di corso) ma con voti più bassi, da anni lavora in Mediaset. A mia figlia questa opportunità non è stata concessa. Non è detto che sia più brava, di certo non ha gli stessi appoggi.
Stamattina ho accompagnato l’altro mio figlio all’aeroporto: dopo varie esperienze lavorative, che non mi dilungo a spiegare (apertura di partita IVA, contratto CO.CO.PRO presso GABETTI S.p.A.- anche in questo caso altro fatto curioso: il corso per ottenere il patentino di agente immobiliare lo ha fatto a sue spese; alla faccia degli investimenti delle aziende per la formazione del personale!!!) con stipendi che di certo non consentono ai nostri figli mammoni di staccarsi dalla famiglia, ha deciso di trasferirsi a vivere a Londra, dove già ha avuto un’esperienza lavorativa buona,tanto da pentirsi di essere ritornato in Italia e di rendersi amaramente conto di avere sprecato tanto tempo nel suo paese.
Basta guardarsi intorno per vedere che solo i figli di qualcuno riescano ad avere opportunità impensabili per gli altri comuni giovani. Si rendono conto i nostri dipendenti che i giovani di questa generazione hanno un futuro fatto solo di incertezza?
So di non aver raccontato una storia nuova e mi rendo conto benissimo che ci sono situazioni molto più drammatiche, ma credo che soltanto esprimendo in tanti il nostro grandissimo disagio e malessere….
Caro Beppe,
sono stato (e lo sono ancora..!) un lavoratore precario. Ho lavorato per quasi 3 anni in una grande azienda con contratto a tempo determinato tramite agenzia interinale. A scadenza di ogni contratto semestrale, giungeva puntualmente il rinnovo, e cosi’ e’ stato per tutta la durata della mia esperienza lavorativa. Ho sentito dire solo all’inizio, che vi erano buone possibilita’ di un inserimento fisso all’interno. Poi piu nulla. Parallelamente poi l’azienda ha avuto dei problemi, non poteva garantirmi piu niente, e ho preferito anzitempo interrompere il vincolo lavorativo. Da pochi giorni sto lavorando presso un’altra azienda, sempre a tempo determinato con contratti di 2 settimane rinnovabili. Sono sulla soglia dei 27 anni..ancora senza un lavoro fisso, con nessuna garanzia sul mio futuro, e con un nanetto che si fa vedere da tutte le parti dicendo che da quando c’e’ lui al governo sono aumentati di un milione i posti di lavoro.
Che venga a vedere, come sono aumentati..!! e in che condizioni, e a che condizioni lavorano, queste persone..! A me piace lavorare, io mi spaccherei il c..o, ma lo farei a costo di NON dover piu vedere all’orizzonte un punto interrogativo sulla mia testa.. ovvero l’unica cosa che riesco tuttora a vedere con amarezza e dispiacere..da fin troppo tempo.
Vi prego, mandiamoli a casa!
Grazie.. Marco.
grazie alla legge Biagi mia moglie,prima disoccupata,adesso LAVORA in un grande magazzino genovese con un bel contrattino di tirocinio denominato “PROGETTO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO”,36 ore settimanali in 6 giorni,per l’ammontare di ben 250,00 EURO.Tutto questo ben di Dio per tre mesi,poi si vedrà.Se sei preso per il collo…grazie cavaliere!!!
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO” BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE” PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
Caro Paolo, mi trovi favorevole con qualche altra pesona per protestare pacificamente, legalmente e fermamente contro un sistema marcio con il rimorchio di una vergognosa finta politica. Sono stanco di vedere da parte di persone imboscate in associazioni riuniti, che ancora si fanno chiamare “politici” ma fanno tutt’altro, in quanto all’occorrenza dimostrano sistematicamente di fare finta di non esistere, prendendosisi gioco della gente onesta, in buona fede e indifesa. Facci sapere sulle altre adesioni di “oggi e domani”. Resto a disposizione. Giacomo Montana
Poiché la politica, (quella vera) ovvero quella che in Italia manca completamente, è un’arte del vivere insieme, l’impunità dei soggetti violenti protetti risulta macroscopicamente ANTI-COSTITUZIONALE!
In sostanza, da un lato si fa in modo che la violenza consumata ai danni dei cittadini più deboli e indifesi sembri come fosse di normale amministrazione e dall’altro si da pubblicamente sfogo alle proprie intemperanze stando pacificamente all’interno di ciò che viene ancora chiamato mondo della politica.
Ciò è già motivo più che sufficiente per dire basta a questo falso impegno sociale e fare voltare pagina al più presto per uscire fuori da questa sporca palude fatta persino di crimini occulti, esecutori protetti e paradossalmente anche di denigrazioni tanto assurde quanto forvianti ai danni di immagine della Magistratura italiana che non c’entra proprio nulla, sulla mala-giustizia perchè le protezioni politiche e il marcio è totalmente in ciò che viene ancora chiamato “politica italiana”!!
Chi volesse vedere una realtà della faccia nascosta della tanto assurda quanto inverosimile violenza protetta, cominci pure a visitare il sito internet:
Chi preferisce vivere per non sapere e non sapere per continuare a credere ad una infinità di inganni perpetrate da persone che asseriscono falsamente di lavorare per il bene del Paese, è meglio che non si disturbi e non sappia di che cosa è capace quella che ancora viene chiamata politica italiana!
Continui pure a credere che la violenza è solo altrove e di altro stampo: ATTENZIONE PERO’! non sempre si può fare a meno di sapere. Forza Sisu!!Giacomo Montana
Caro Beppe, sono un ex per vocazione! Ex prete ora disoccupato, ex vice parroco di Don Pino Puglisi, ex tutore per l’emersione. Ho lavorato come co.co.co per un comitato che aveva sede presso la Presidenza del Consiglio. Nemmeno a farlo apposta il comitato è quello “per l’emersione del lavoro non regolare”. Il metodo di lavoro che questo comitato si era dato è stato quello giusto, nonostante tutto. Abbiamo tentato di afferrare il toro per le corna. Ovvero io ed altri 50 tutori per l’emersione, guidati dal Prof. Luca Meldolesi, presidente del comitato, ci siamo spalmati sul territorio italico per guardare in faccia il problema del lavoro sommerso e della economia sommersa. Tutto questo allo scopo di conoscere sempre meglio il fenomeno per poterlo combattere. Ma non solo. Man mano che il mostro mostrava il suo volto abbiamo anche tentato di mettere in atto delle iniziative concrete. Il nostro lavoro di raccordo tra associazioni datoriali, istituzioni, sindacati, organi di sorveglianza e di formazione per le P.A. e le piccole e medie imprese stava cominciando a decollare quando improvvisamente il dipendente Maroni ha deciso che il Comitato doveva passare dalla Presidenza del Consiglio al Minwelfare… Nel passaggio si sono persi dei pezzi come, ad esempio, i nostri contratti co.co.co. 50 persone sono state spazzate via come nulla. Non esistono più e con loro sono sparite (anche se i contratti co.co.co non offrivano certezze) anche le possibilità di mantenere una esistenza dignitosa alle nostre famiglie. Il problema lavoro nero in Italia sembra che non esita più. Adesso il comitato continua ad esistere anche se lavora in condizioni altamente precarie a Roma, gli ex tutori continuano il loro lavoro di cucitura in maniera volontaria nella speranza che qualcosa cambi. Adesso rimane il problema “famiglia” (ho 2 figli)… Berlusconi dice che l’Italia sta lavorando, ha ragione! Io sto lavorando in nero e mia moglie, laureata in lingue, lavora al call centre dell’Alitalia..
Ciao Beppe,
Per quanto riguarda la precarieta’ ti scrive una che dalla precarieta’ si e’ liberata con l’emigrazione (sic!)Ho 30 anni e devo dire di essere stata abbastanza fortunata.Ho iniziato a lavorare a 20 quando avevo appena iniziato l’universita’ presso un call center di TIM con un contratto di quelli veri (che oggi stanno sparendo anche per chi ce l’aveva) allora speravo di poter fare un po’ di carriera una volta terminati (senza falsa modestia) brillantemente gli studi arricchiti da soggiorni ed esperienze all’estero (ovviamente tutte a carico delle mie tasche e delle miei ferie). Comunque il precariato e’ iniziato dopo quando invece ci si aspetterebbe di progredire (forse perche’ nel frattempo il nostro paese stava andando a rotoli) dopo l’universita’ e il master ritenevo di meritare un lavoro diverso, piu’ stimolante e allora mi sono data da fare ho iniziato con uno stage in una rispettabilissima agenzia di relazioni pubbliche dove per 6 mesi sono andata assolutamente gratis eh si diciamo che ho pagato io la benzina e il costo del pranzo per poter andare a lavorare da loro una media di 10 ore al giorno…poi guarda un po’ ero cosi’ brava che mai hanno chiesto di restare e mi hanno offerto un co.co.pro di un anno a 720 euro al mese. nel frattempo e’ arrivata una chiamata per un lavoro a londra da Gucci (che anche qui mi pagava il minimo indispensabile per la sopravvivenza)la mia fortuna e’ stata approdare in un paese come l’inghilterra dove la flessibilita’ ha forme piu’ mane. Ad essere onesta, io nella flessibilita’, ci credo ma non nello stile italiano ovviamente. Oggi sono soddisfatta del mio lavoro (per paradosso lavoro nel marketing di un brand che era italiano ed ora e’ di proprieta’ inglese) ma soprattutto ho delle prospettive di crescita economica e professionale, il tutto pero’ lontano dalla mia roma, i nostri politici mi hanno derubato dei miei sogni e della mia citta’ e costretto ad andare via
STILE DI VITA DI UN RAGAZZO DI 29 ANNI DI ROMA (IL SOTTOSCRITTO)
secondo questi parametri:
PADRE ARTIGIANO
MADRE CASALINGA
FIDANZATO DA 5 ANNI
LAVORO: PRECARIO da 8 anni
LAVORO ATTUALE (manco a dirlo): contratto a progetto di 3 mesi (forse rinnovabile) a 800 euro netti.
QUASI MAI pagato puntualmente (ritardi anche di 30 giorni)
NIENTE GIORNI DI PERMESSO
NIENTE TUTELE PER MALATTIA (non mi pagano i giorni in cui sto male)
NIENTE TREDICESIMA
NIENTE FERIE ESTIVE PAGATE (dopo 350 giorni di lavoro uno vuole farsi una meritata “modestissima” vacanzetta e deve stare attento a non comprare “troppi gelati” alla sua amata fidanzata!!!!)
NIENTE MUTUO=NIENTE CASA
NIENTE MODESTISSIMA AUTOMOBILINA NUOVA (quella che ho ha 15 anni!)
NIENTE FIGLI
NIENTE CENE FUORI CASA
NIENTE VESTITI NUOVI E NIENTE SCARPE NUOVE (quelli che ho li uso da 4 anni e devo stare anche attento a non dimagrire/ingrassare)
NIENTE SOLDI DA PARTE
NIENTE TEATRO, NIENTE CONCERTI, NIENTE SPETTACOLI (tra cui il tuo Beppeee!!)
NESSUNA ILLUSIONE=NESSUNA DISILLUSIONE=NESSUNA DELUSIONE
DI COSA VIVO? (faccio prima)
DELL’INNOCENZA E DELLA VERITA’ CHE STA IN FONDO AGLI OCCHI DELLE PERSONE CHE MI AMANO E MI STIMANO VERAMENTE.
DI COSA VIVO?
DELL’AMORE PER IL MIO LAVORO
DI COSA VIVO?
DELL’AMORE PER LE MIE PASSIONI (che però non posso coltivare)
DI COSA VIVO?
DI TUTTE QUELLE PICCOLE SODDISFAZIONI CHE LA VITA QUOTIDIANA CI RISERVA.
Esempio: l’altro giorno passeggiando per Roma vidi una pagina di un quotidiano svolazzare nell’aria, poi fermarsi a terra. La pagina conteneva una bella foto dei nostri politici. Poi arrivò un bel cane con un’andatura da Re (pastore tedesco), si girò verso di me, mi fissò negli occhi, poi si rigirò di nuovo, allargò le gambe e piazzò una MAESTOSA CAGATA sulle facce immortalate nella pagina del quotidiano. STETTI A RIDERE PER 10 MINUTI, la gente intorno mi guardava attonita, non capendo il motivo di quella GRASSA RISATA.:-)
Questo è quanto: PER IL RESTO MI SENTO STRANIERO NELLA MIA NAZIONE.
Volevo aggiungere un ulteriore tassello: le assunzioni negli enti locali.
Premetto che io sono stata una delle ultime fortunate ad essere assunta a tempo indeterminato.
Da 4-5 anni a questa parte le varie finanziarie non hanno più consentito assunzioni per sostituire chi va in pensione o si trasferisce.
I buchi d’organico sono stati tappati con i concorsi a tempo determinato o, per le qualifiche più basse, con le agenzie di lavoro interinale.
I risultati sono:
1 – maggior spesa perchè il personale a TD o d’agenzia costa di più.
2 -peggior servizio e ancora maggiori spese perchè trovandosi in due a fare il servizio di quattro per forza si lavora male e si devono fare straordinari che all’Ente costano carissimi e nello stipendio non li vedi nemmeno da quante tasse ci paghi.
3- più lavoro precario per i giovani che non sanno mai se saranno rinnovati in quanto dipende sempre se riesci a trovare qualche spicciolo in bilanci sempre più magri.
In tutto questo dov’è il risparmio? Non esiste, è solo propaganda!
Ancora:
4 – situazioni che diventano insostenibili per chi lavora lontano e non può più trasferirsi in altri Enti: dato che il personale non si può sostituire gli Enti negano la “mobilità” (così si chiama) trovandosi con personale sempre meno motivato. E che lavora peggio: alla faccia della tanto sbandierata efficienza!
Ma perchè un Comune che ha i bilanci a posto non può assumere il personale di cui ha bisogno e dare magari lavoro ai giovani del proprio territorio? MIstero!!!!
Sei costretto a fare queste porcate: infinite assunzioni a TD, agenzie interinali o, meglio ancora, Ditte esterne che sfruttano i loro dipendenti con i famigerati CoCoCo!
Questa è la cosiddetta devolution: autonomia a parole, ma nei fatti è lo stato che decide ancora se puoi assumere, quante persone, quando e perchè!
Sappiatelo.
E sappiate anche che buona parte dell’ICi che versate non resta nelle casse del vostro Comune, ma vola a Roma e lì resta!
Sono una mamma di una co.co.pro senza diritti e senza futuro. Paga l’inps, l’Inail, le tasse ma in futuro non avrà una pensione, non può permettersi una casa, una famiglia.
Ma in controssenso più grande è che le badanti guadagnano dalle 800 ai mille euro al mese netti, vitto e alloggio, devono essere – giustamente – assicurate (quindi tutti i contributi pensionistici pagati), uno o due mesi di ferie pagate, un giorno e mezzo di riposo e due ore giornaliere.
Mia figlia sta per partire con la sua bella laurea in architettura per Berlino dove avrà maggiori possibilità.
Grazie a tutti voi e scusate lo sfogo.
Laureata in Architettura junior nel 2004.
Lavoro da un anno e mezzo presso uno studio di un Geometra. Ho lavorato tre mesi in nero, poi mi è stato offerto, per regolarizzare “l’assunzione”, o un contratto co.co.pro., oppure di aprire partita iva. Ho scelto la seconda, credendo nell’illusione della libera professione. A distanza di un anno mi ritrovo a essere a tutti gli effetti una dipendente (orari d’ufficio, stipendio fisso -5 l’ora-, un solo datore di lavoro) ma con gli svantaggi di un libero professionista (no straordinari pagati, no ferie pagate, nessuna tutela di sintacati) e in più tutti i soldi che ho messo da parte nel 2005 li dovrò versare praticamente tutti, tra iva e contributi.
Penso tuttavia di non avere avuto scelta, non credo che con un contratto co.co.pro.(tra l’altro praticamente inapplicabile nella mia professione) mi troverei in una situazione migliore.
Grazie alla Legge Biagi, il mio capo si arricchisce sempre di più (non dovendo versare i miei contributi) e io vedo lontano il momento in cui potrò permettermi di mantenere una famiglia.
…non ho parole…non riesco a capacitarmi di quante cazzate immonde siano capaci di uscire dalle bocche di chi dovrebbe “rappresentarci” e di come con una nonscalance e una faccia tosta da guinnes dei primati le peggio cazzate ci siano riportate e vendute come verità…il mio esempio è palese…da 4 anni laureata…e da quattro anni continuo a girare come una trottola impazzita collezionando lavori di merda , progetti (o presunti tali…) non bene identificati e identificabili, stipendi da fame, proroghe all’ultimo minuto…certo hanno ragione …i posti di lavoro sono stati creati…il posto di lavoro fisso l’occupazione dignitosa sono scomparsi e si sono frammentati in centinaia di progetti senza senso…è vero che in 4 anni e più non sono mai stata a casa più di 1 mese o due…quello ai signori politici, bisogna dagliene atto, ma il risultato è questo:a 30 anni ho accumulato esperienze inutili senza avere imparato davvero nulla e non di certo per mancanza di voglia o mancanza di buona volontà …e insieme alle esperienze ho accumulato rabbia, delusione, frustrazione, tristezza, amarezza, pessimismo, insoddisfazione…un cocktail micidiale… e se li moltiplichiamo per centinaia e per migliaia…prima o poi questo cocktail scoppia…
mmm. . .dopo una attenta valutazione delle circostanze. . .la soluzione sicuramente è:
LAVORO IN NERO!!!!che bello, milioni di lavoratori in nero che non devono denunciare nulla allo stato, così almeno non viene la tentazione ai politici di appropriarsi dei nostri soldi!!!!. .una soluzione semplice ed efficacie. .e sommergiamola un po’ questa economia che viene sempre a galla manco fosse uno stronzo nel mare!
Laureato nel 2002 in biotecnologie a Milano. Nel 2003 ho fatto un master in bioinformatica. Tra i due c’e’ il lavoro in magazzino e il servizio civile. Ora ho trovato lavoro presso un isituto di ricerca di Milano. Ci tengo a dire che per scelta non faccio il ricercatore, che giustificherebbe il terzo rinnovo di una borsa di studio annuale. Faccio il sistemista, per calcolo ad alte prestazioni. Grazie alle borse di studio prendo meno dei miei colleghi assunti, non ho malattia/ferie/tredicesima/contributi… Non ho potere contrattuale perche’, propriamente, il mio non e’ nemmeno lavoro. E ho anche le palle sul ceppo perche’ a voler fare quello che faccio da qualche altra parte… beh, non e’ possibile visto che gli istituti pubblici non aprono e pagano poco, i privati virtualmente non ci sono. C’e’ da dire solo che come borsa e’ molto piu’ alta di quella che prendono da altre parti molti di quelli che si sono laureati con me (1100 contro 800-900 euro).
Ho già scritto un commento su questo blog raccontando la mia storia e degli altri colleghi/e, tutti co.co.pro. e partite iva, “LICENZIATI” (legalmente non abbiamo diritto a definirci tali) IL 31 DICEMBRE SCORSO, DOPO SVARIATI ANNI DI LAVORO PRESSO IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, PROPRIO DA MARONI E SACCONI! SI’ PROPRIO DA COLORO CHE PARLANO DI LAVORO PERMANENTE E TUTELA DELL’OCCUPAZIONE FEMMINILE! (si può immaginare quello che provo tutte le volte che in televisione li vedo o li sento parlare). Rispetto al precedente commento (21/02), volevo aggiungere che a tutto oggi (sono passati due mesi), nonostante l’interessamento dei sindacati i quali dopo aver tentato invano di avere un incontro con il Ministero hanno fatto uscire alcuni comunicati stampa denunciando la vicenda – solo il manifesto, liberazione e radio popolare hanno parlato e scritto di noi, senza purtroppo suscitare alcuna reazione (persino ballarò, le iene e striscia ci hanno detto no!). Tutto tace, il ministero tace, il resto della stampa tace, niente fa più notizia o suscita indignazione. Anche se è minima la speranza di ottenere giustizia, mi auguro almeno che questa storia (come anche quella di altri) piuttosto emblematica, possa arrivare effettivamente ai segretari dei partiti affinché riflettano sulla grave situazione lavorativa (e non solo), producendo leggi più di tutela e rispetto della dignità umana e che qualcosa in futuro possa realmente cambiare. Grazie
PS:DOMANI MATTINA SOTTO IL MINISTERO DEL LAVORO IN VIA VENETO SOSTENIAMO LA PROTESTA DEI DIPENDENTI DEL MINISTERO STESSO PER I GRAVI TAGLI SUBITI, ATTRAVERSO IL VOLANTINAGGIO RACCONTIAMO ANCHE DI NOI. SPERIAMO QUALCUNO NE PARLI!
Ho 44 anni,sposata con una figlia di 9 anni,sono geometra con più di ventanni di esperienza, ma solo circa 16 di contributi versati (si può immaginare il motivo). Per poter gestire la bimba ho incominciato a chiedere il par time o un orario continuato, rifiutato categoricamente ho cambiato lavoro. Per due anni come co.co.co., lavorando 8 ore continuate, poi sonoa stata assunta e tutto è stato ritrattato. Licenziatami ho lavorato in sostituzione di una maternità, contratto a termine e assunta non con la mia qualifica 3 livello imp. tecnico ma 4 livello imp. amministrativa (naturalmente eseguivo il mio lavoro di tecnio)ma visto che lavoravo a sei ore ok. Allo scadere del contratto il datore vuole che rimanga ma come co.co.pro., perchè stufo di assumere e far fatica a licenziare, rifiuto l’offerta e visto che nel frattempo ho superato l’esame da libero professionista gli propongo di lavorare con un rapporto da professionisti. Accetta garantendomi lo stesso stipendio di base lo stesso stipendio di prima (circa 700 euro) facendomi andare in ufficio solo due volte la settimana (pensate al suo risparmio! Io però devo fare fattura….). Mi propone di protargli a termine dei progetti, da casa, naturalmente alla cifra che vuole lui (da fame per un libero professionista). Non pretendo di diventare ricca, ma visto che a 44 ho dovuto ricominciare ad inventarmi un lavoro, guadagnando meno di quando a vent’anni non avevo nessuna esperienza, vorrei finalmente trovare un attimo di serenità lavorativa. Siamo stufe di essere prese in giro, sfruttate ed inoltre sentirci dire di fare pochi figli visto e considerato che dobbiamo lavore in due per poter VIVERE dignitosamente (vievere tutti i giorni ma non sperare in un futuro economico sicuro). Ringrazio solo di avere una famiglia, piccola, ma unita e felice, perchè la felicità ancora possiamo inventarcela senza pagare o dipendere da nessuno
Scusa Sonia, ma il tuo è un intervento a contro o a favore della legge “Biagi” ? Guarda che in altre situazioni probabilmente saresti rimasta direttamente a casa come disoccupata….
Laureato in Ing. Elettronica nell’ottobre del 2000 trovo subito lavoro come analista programmatore in una società di consulenza di Torino. Contratto a tempo indeterminato, stipendio dignitoso, buone prospettive. A maggio 2001 trovo un lavoro analogo a Roma, ritorno nella mia città natale con chi sarà poi mia moglie. Lavoro e con l’aiuto dei miei genitori e dei suoceri riusciamo ad avere un mutuo e a comprare una casa. Ma, al ritorno dalle vacanze estive del 2003, arriva una lettera in cui si dichiara che a fronte di una riduzione del personale la mia società si trovava costretta a licenziarmi. Non sapevo cosa ne sarebbe stato della mia famiglia. Per fortuna dopo solo un mese riesco a trovare un altro lavoro: Co.Co.Co. a 1200 al mese. Mia moglie non lavorava ancora e mentre il costo della vita era raddoppiato, il mio stipendio si era dimezzato, “a fine stipendio avanzava troppo mese”. Ora la situazione è migliorata, ma non è cambiata poi molto: ho un contratto a tempo indeterminato di Staff Leasing. Se la mia società non mi trova un cliente da cui andare a lavorare, il mio stipendio viene ridotto del 60%. Una sorta di cassa integrazione.
Io alla fine posso dire di essere stato fortunato, poteva andarmi molto peggio, ma chi è in grado di tutelare chi è stato meno fortunato di me?
Giorgio, probabilmente devi ringraziare la legge “Biagi” se hai trovato dopo solo un mese un posto di lavoro come co.co.co. In altre situazioni avresti potutto stare disoccupato anni !
A chi dice di alzarsi e andar cercar fortuna rispondo che non siamo più nel medioevo o in periodo coloniale.
Sono Laureato conosco 4 lingue, e mi sono adattato a fare il programmatore di computer . Noi degli anni 70 abbiamo avuto delle promesse e immaginato uno stile di vita simile a quello dei nostri genitori.
Invece niente casa, niente figli e manco il piacere di farsi una canna.
I miei capi sono degli inetti e non capiscono di cosa io gli parli quando parlo di lavoro, i 40enni di oggi hanno le spalle coperte da un contratto a tempo ideterminato e solo un 10% di loro ha le competenze per ricoprire un posto di lavoro che dovrebbe essere MIO e di quelli come me che continuano a studiare ogni santo giorno per mantenersi aggiornati per il piacere di lavorare bene. Se la vita deve essere questo, mi chiedo che senso ha continuare a campare!
Campano bene quelli che hanno il privilegi, quelli che invece di laurearsi hanno avuto la fortuna di prendere un posto prima della follia della legge 30. Campa bene mio cognato che ha finito le medie, fa il muratore, lavora quando vuole e non paga le tasse!
C’è un messaggio ricorrente nei post più critici: “meno piagnistei, datevi da fare! Meno lauree e pretese, più umiltà e spirito di adattamento”. Ora, io voglio essere onesto: può anche darsi che le lauree, i dottorai e i master che ci siamo presi in realtà non servano a nulla. Può anche darsi che abbiamo troppe pretese. Però ci avevano detto che in Italia i laureati erano troppo pochi, che servivano nuove leve più colte e specializzate per lavori sempre più complessi. Che devo pensare? Scherzavano?
enrico non ti volevo irritare, ma la bacchetta magica non ce l’ha nessuno…
io sono all’estero da due anni, credi che sia stato semplice per me lasciare l’italia?
pero’ io ci sono andato e dopo due anni ho il lavoro che in italia mai avrei potuto avere: purtroppo e’ cosi’ almeno per mia esperienza, alla ditte italiane non gliene frega assolutamente niente del tuo entusiasmo vogliono personale gia’ formato, all’estero invece se sei uno su cui vale la pena puntare ci scommettono e fanno a botte per tenerti in azienda. in italia non gliene frega un cazzo a nessuno…
Sono ingegnere, laureata con un ottimo voto, parlo 3 lingue, sono dotata di massima disponibilità e flessibilità.
Il mio primo contratto è stato a tempo indeterminato con 3 mesi di prova. Nell’ultimo giorno di prova sono stata licenziata, in modo da cambiare il contratto da tempo indeterminato a determinato a 6 mesi, con 3 mesi di prova (ma non li avevo già fatti?). Al termine dei 6 mesi mi hanno rinnovato il tempo determinato a 6 mesi.
Ovviamente prima di finire il secondo periodo di 6 mesi ho dato le dimissioni, ricevute con incredulità: “come mai? Non ti trovavi bene?!?”.
Sempre più fortunata dei miei colleghi presi con me, sempre con contratto indeterminato, licenziati nell’ultimo giorno di prova perchè le loro figure professionali non servivano più.
Sempre più fortunata degli operai che lavoravano con me, presi con contratti a tempo determinato AD UNA SETTIMANA!
Se non me l’avesse confermato il direttore del personale non ci avrei creduto!
“non ti vergogni?” gli chiesi.
“E che devo fare? Se dico qualcosa licenziano me!”, mi rispose.
Siamo professionisti, laureati, specializzati, fortunati rispetto alla media: eppure NON UNO SOLO dei miei colleghi è riuscito ad andare ad abitare da solo prima dei 30 anni, NON UNO SOLO è riuscito a comprare casa senza l’aiuto dei genitori.
Dove andremo a finire?
Guarda ho più di 40 anni e quando ero “giovane” i problemi erano identici, prima dei 30 pochi uscivano dalla propia famiglia per formarne un’altra, quasi nessuno aveva i soldi per comprare una casa se non aiutati dai genitori. Questa legge ti ha permesso di trovare lavoro, prima si rimaneva disoccupati molto più a lungo, oppure dovevi adattarti a fare lavori che non c’entravano nulla con la tua laurea o specializzazione….
Credo che in Italia abbiamo bisogno di un partito che non sta ne a destra ne a sinistra ma sta in mezzo al popolo, in internet, che ascolti le persone, che faccia continui sondaggi on line, che applichi le nuove tecnologie su tutti i campi per il benessere sociale, che destini tanti fondi per la ricerca nel campo delle medicine, che utilizzi l’esercito all’interno dell’Italia nelle zone pericolose dove si deve fare la guerra contro la mafia, la camorra, la ndrangheta, la malavita, la prostituzione.
Li deve essere presente l’esercito composto giustamente da persone pagate. Qui la democrazia è in pericolo!Un governo che promuova l’utilizzo di fonti alternative d’energia, di smaltimento, che promuova i nuovi carburanti ecologici per le automobili, che permetta la ricerca sui nuovi combustibili per le autovetture come per esempio l’idrogeno che funziona!!!!! ed è pulito!!!! Io non sono contro Berlusconi o Prodi io sono contro il sistema politico italiano e non sono un comunista o un no global, sono una mente che pensa, propone e cerca di inculcare questi nuovi concetti nelle menti ahimè stralunate e qualunquiste italiane. Anche io a volte mi sento così: mi lamento, parlo dell’euro che ci ha aperto in due, dei posti fissi che nn c sono, di Berlusconi che è sempre sorridente. Fortunatamnte questo accade poche volte e devo dire che in Italia non possono capire i nostri bisogni di cittadini quando i nostri politici cittadini non sono. Perchè sono lontani dalle nostre realtà, non sono assunti con contratti di collaborazione, non devono fare i conti con i mutui, non devono ingegnarsi per arrivare alla fine del mese e se ne fregano di quello che succede nella routine quotidiana. Un esempio?
Quanti dei nostri parlamentari sà inviare una mail? Circa il 10%.E la mail costituscono le nostre comunicazioni di oggi. Quanti di loro sanno il prezzo corrente della benzina ( grosso modo + o – ). Nessuno perchè gliea paghiamo noi. BASTA VOGLIO CHE NASCA UN PARTITO COME DESCRITTO SOPRA!
30 anni, non sono laureata ma do’ il mio contributo alla crescita del paese lavorando da 9 anni. E pagando le tasse da altrettanti.
Ad un certo punto ho lasciato un contratto a tempo indeterminato per scegliere un’agenzia di comunicazione e relazioni pubbliche che mi desse la possibilità di crescere professionalmente.
E così è stato.
L’11 marzo saranno 4 anni che lavoro con contratti precari (co.co.co prima e co.co.pro. dopo) perchè, come amano ricordare i miei capi “non c’è molta differenza con un contratto da dipendente”. Figuriamoci.
Metà contributi, maternità al minimo, niente straordinari pagati (e nel mio lavoro la media delle ore è 10 al giorno ma ne ho lavorate anche 20), niente tredicesima e quattordicesima, niente tfr. Se le cose vanno male un bel grazie e arrivederci da un momento all’altro.
Ma non è questa la cosa peggiore.
La cosa peggiore è che io SONO UN DIPENDENTE A TUTTI GLI EFFETTI.
Ho una scrivania, un computer, un indirizzo di posta elettronica, un telefono aziendale, un biglietto da visita. Ho orari, consegne, riunioni, prendo ordini, gestisco persone, cose e soldi della società per cui lavoro.
Ma risulto un collaboratore. Da 4 anni.
La CGIL mi ha detto che con la nuova riforma si sono parati bene bene ed è diventato sempre più difficile dimostrare la subordinarietà del lavoro, perchè per farlo occorre dimostrare con documenti il sistema “punitivo” che l’azienda applica in caso non si assolvano determinati compiti. Cosa praticamente impossibile perchè nessuno è così sciocco.
Nessuna lettera di richiamo quindi ma sempre una frase che riecheggia e pende sulla mia giovane e volenterosa testa, come una spada di Damocle: “beh e se poi qualcuno non è soddisfato…quella è la porta…”.
Alla fine dell’anno mi scade il contratto e l’aria che tira è addirittura quella dell’apertura della partita IVA…mi viene da ridere.
Ecco cosa si è rivelata per alcune categorie la Legge Biagi.
Spero che la mia testimonianza possa tornare utile. Un saluto
Inserisco un pensiero del mio amico Giacomo:
“Se la visione
del futuro politico italiano
senza crimini occulti
è reale e forte
può cambiare il Paese.
Non potrà che essere cosi.
Con sollievo per l’anima
e la guarigione del cuore.
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Fino ad ora ricevo consensi da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
grazia simonao 26.02.06 09:04
Più svariate mail (Per ora mi hanno risposto una 30ina di persone via mail, ma dietro alcune di queste pulsa un movimento spontaneo di individui che si aggregano. Quindi conto che, già in un giorno solo di iniziativa, potremmo essere più di una 80ina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail: aktarus1973@hotmail.com
ci sto,anche se non credo molto alle manifestazioni.Penso che attraverso questo blog dovremmo sfruttare la possibilita di raccogliere firme per fare indire referendum dove si eliminano definitivamente scempi quali l’immunita parlamentare,il diritto a lavoratori dipendenti(i politici)di decidersi lo stipendio ecc ecc.Se solo c’è la possibilita di farlo secondo me è da fare.Altrimenti si rischia di continuare a fare dimostrazioni,girotondi,giochi dell’oca che per i media e i potenti(ormai la stessa cosa)diventano,se ti va bene,folklore.ciao
vivo a genova, ho 23 anni, parlo 3 lingue e studio arabo…sn andata via da napoli per amore, ma soprattutto perchè io e il mio fidanzato genovese nn riuscivamo a trovare qualcuno che ci mettesse in regola… ora lavoro in una ditta famosa di genova, 8 ore al giorno, con un contratto di apprendista per 600 euro al mese.. lo scatto arriverà solo al primo anno, le banche nn mi vogliono aprire un mutuo per comprare una casa perchè il contratto nn me lo permette, un affitto in un monolocale, per quanto basso sia, sfiora i 600 euro + le spese amministrative… devo fare 200 ore di apprendistato esterne, organizzate dalla provincia e i miei titolari nn volgiono perhcè poi dicono che tolgono tenpo al lavoro d’ufficio… non ho opportunità di straordinari, ho solo ferie e non permessi… al momento dell’assunzione mi avevano chiesto se ero sposata, se avevo figli, se ero a carico o avevo a carico qualcuno… altrimenti avrei guadagnato di più… stiamo pensando di sposarci solo per avere agevolazioni..bene.. e io dovrei sopravvivere???
meno male che lavoro.. 😉 saluti a tutti e buona vita
Caro Beppe, sono uno studente universitario. Lavoro ormai da un anno in un Call-Center del meridione. Per ovvi motivi non rendo pubblico nè il mio nome (dato che lo dico al telefono ogni giorno) nè il nome dell’Azienda per cui lavoro, però posso dirti che ogni giorno per sei ore (e a volte anche di più, anche se il contratto resta sempre uguale: senza “straordinario”) rispondo a centinaia di “dubbi, incertezze, perplessità e reclami” di gente che usa il telefonino del “Tronchetto dell’infelicità”. Il mio stipendio (dopo innumerevoli, vani tentativi di capirci qualcosa, anche andando a “pestare i piedi” ai burocrati aziendali) ammonta a 5 euro “LORDI” l’ora. Il mio contratto (CO.CO.PRO.) dice espressamente che lo stipendio non è basato su compensi orari, ma è un mix di percentuali varie sulla produttività e sui risultati raggiunti “globalmente dall’intero novero degli operatori” più incentivi di rendimento, etc.
Il mio contratto (trimestrale) dice che non posso percepire meno di 1000 euro/mese (lordi) e non più di 1300 euro/mese; da circa 5 mesi non riesco a percepire più di 750 euro/mese perchè (mi è stato risposto) la mia percentuale di “non fatturato” è salita al 20,03%! Sai perchè? Perchè da circa 5 mesi sto tentando di dare risposte “certe e comprensibili” a centinaia di migliaia di persone che sottoscrivono offerte al limite della “truffa” (per come vengono pubblicizzate) e che chiamano ogni giorno sempre più incaz…te; la durata di ogni chiamata che prendo, in questo modo, supera ampiamente i 3 minuti (di mediocrità nelle risposte, che il Committente considera uno standard di ottima produttività) perciò ho deciso di “accontentarmi” dei 650-700-750 euro/mese che mi passa l’Azienda. Per lo meno mi levo lo sfizio di DIRE a tutte le persone che mi chiedono legittimi chiarimenti COME STANNO VERAMENTE LE COSE! Con buona pace del Tronchetto e di tutti gli Italiani che usano il telefono cellulare!
vi racconto la mia esperienza…
ho iniziato a lavorare nel 2001, in una azienda di 4 persone, come web designer (allora andava molto di moda) a seguito del conseguimento di uno di quei diplomi professionali che la regione finanzia. Formazione in ditta. spostamenti di ruolo all’interno dell’azienda…alla fine, tra e-lerning fuori orario di lavoro e tante prove e studi personali, sono passata al settore programmazione.. sempre con contratto co.co.co.
per un accordo interno le ferie ci erano pagate, ed anche la malattia…ma solo perchè i miei datori di lavoro erano “buoni”, perchè sul contratto non c’era scritto nulla…
Al 2005 sono arrivata ad uno stipendio netto di 950 euro mensili, con la prospettiva di fare il “pollo” per sempre… poi mi sono stancata e mi sono messa in proprio..ma quanto è difficile procacciarsi i lavori! e farsi pagare poi….l’unica cosa positiva del lavorare per conto proprio è potersi gestire la giornata e gli orari come si vuole… e questo mi piaceva molto…
poi, il mese scorso, mi è stata fatta una proposta di lavoro da un’altra azienda… con questa proposta sono tornata alla mia azienda (con la quale non avevo tagliato i ponti) e ho contrattato un nuovo contratto con loro a 1250 euro netti… sempre a progetto…ma almeno adesso si parla di una qualche cifra!…
adesso sono in attesa di firmare…se tutto va bene….
unica pecca….se dovessi in futuro essere assunta, probabilmente i magri contributi di pensione versati fino ad ora non verrebbero mai sommati a quelli di un contratto “stabile”… per cui mi viene da pensare se convenga cambiare contratto…dopo anni che lavori in un modo.
Opinione personale: i contratti a progetto vanno bene per chi ha uno spirito “imprenditoriale”, per chi non vuole legami di tipo lavorativo e per chi non deve pensare alla famiglia o a farsi una famiglia, per chi ha il coraggio e sa gestirsi in un modo di gente che tende a fregarti…alla fine ai professionisti (che però di solito si fanno la partita iva).
se almeno a fronte di un contratto precario ci fosse la volontà delle ziende di lasciare la libertà di gestione, allora avrebbe un senso. ma così’ sei solo un dipendente più sfigato: lavori lo stesso coem gli altri e non hai le giuste tutele.
Mia moglie è dirigente medico in un importante centro di Onco-Ematologia Pediatrica; da anni (almeno 4) lavora con conrratti a tempo determinato della durata di otto mesi; la sua “lungimirante” azienda però si premura ogni 16 mesi di interrompere il suo rapporto di lavoro di tre/quattro settimane, quanto basta per non fare maturare a mia moglie – e a tutti quelli come lei – il sacrosanto diritto a ricevere uno stipendio maggiore per l’anzianità di servizio.
Ma pare che adesso le cose cambieranno!!!
Le hanno prospettato dei contratti della durata di DUE MESI !!!!
ITALIA: TERRIBILI OMBRE SENZA FINE, SUI PERSONAGGI POLITICI
Anche i cittadini meno osservatori o più distratti, hanno capito che la politica italiana è stata confinata in una palude e per nascondere la palude viene ingiustamente persino tentato di denigrare la Magistratura. Credo che l’ingenuità verso il mondo politico sia ancora un terreno fertile. Nessuno fa caso che la politica dovrebbe essere un’arte della convivenza civile e che così avrebbe solide fondamenta anche per una pace interna nel Paese. Se non c’è pace interna in Italia non si può sperare di esportare la pace all’estero, non vi pare? Personalmente, in lunghi anni di osservazione della politica italiana, ho costatato in mille maniere, che la politica svanisce nel nulla e non esiste più quando vi è abuso di potere contro uno o più cittadini dello Stato. L’abuso di potere sfodera la brutale violenza e tutti coloro che sono al governo o al parlamento a rappresentarci che tollerano questo, a mio modesto parere (a prescindere se sono o non sono dei pregiudicati) di fatto non sono più dei personaggi politici perché come abbiamo visto la politica deve essere un’arte della convivenza civile! Oggi concediamo il voto elettorale a degli uomini estremamente individualisti e infinitamente opportunisti! Non vogliamo accettare questa vergognosa realtà e allora non ci resta altro che illudere noi stessi concedendo voti elettorali a persone che allo stato attuale come abbiamo visto, si può dire di tutto ma onestamente non che siano ancora dei personaggi politici. In passato c’erano esseri umani che attribuivano valori persino al bue d’oro quindi non c’è da meravigliarsi se oggi succede la stessa cosa con persone che i valori non li dimostrano assolutamente ma sanno soltanto prometterli senza i fatti! La politica, attraverso comunicati, dibattiti e discussioni equilibrate e pacate deve tendere a ridurre a zero la violenza e non addirittura esportarla CONTINUA SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (2)
(2) con spaventosi e vergognosi mezzi di azione che prima iniziano con le discriminazioni, poi con le denigrazioni, da qui prendono sempre più piede le gravissime disuguaglianze, i vergognosi raggiri e sfruttamenti economici, ma vi è di più, si fa entrare in campo persino la guerra, la pena di morte (quest’ultima sia palese che occultata). Tutto questo distrugge e annulla la politica, eppure c’è chi ancora crede di dare il voto elettorale a personaggi politici. Ognuno è libero di credere persino che le radiazioni nucleari allungano la vita, ma questo non significa che poi ciò sia proprio vero. Dal momento che la violenza distrugge la politica in quando annulla la convivenza, è profondamente e razionalmente ingiusto oltre che scorretto, parlare ancora che esiste la politica laddove esiste pacificamente la violenza in continuazione. Per quanto riguarda poi l’argomento democrazia vi rispondo semplicemente con la magnifica descrizione di Bobbio, difatti dice che la democrazia è “nonviolenza realizzata”. A questo punto non ci resta che tirare le somme sia sulla politica inesistente, sia sulla democrazia trasparente. Infine si può persino facilmente constatare la vergogna delle vergogne: non può passare inosservato il grave fatto che da parecchi anni viene pacificamente tollerata la violenza fisica e psicologica persino ai danni di una donna distrutta sul luogo di lavoro, in servizio e per causa di servizio come meglio spiegato e provato nel sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com . Oggi quella donna è ancora viva solo per miracolo!!! Attualmente dei partiti politici è rimasto soltanto il nome, di fatto dimostrano di esistere soltanto delle ASSOCIAZIONI RIUNITI. Il mio sogno è quello di non vedere più rovinare e distruggere neanche di nascosto nessun altro cittadino. Saprà Dio se si avvererà. Sognare non costa nulla e forse potrebbe essere anche di buon auspicio per l’Italia. Ancora e sempre FORZA SISU! Giacomo Montana
Vorrei fare prima di tutto un po’ d’ordine: la Legge Biagi non è capitata per caso, è la parte finale di un lungo percorso di distruzione dei diritti e della vita delle persone, nonchè del loro diritto a protestare contro le ingiustizie. Il primo passo furono gli accordi del 1993 dove chi comandava la CGIL, poi premiato con la città di Bologna, firmò degli accordi che hanno ELIMINATO IL DIRITTO DI SCIOPERO, ELIMINATO LA POSSIBILITA’ DI CONTRATTARE A PARI LIVELLO ed hanno porato alla sfascio qualsiasi possibilità di diritto sindacale; sempre ad opera dell’attuale Sindaco di Bologna ci fu la Riforma Dini delle pensioni che porterà, a breve scadenza, alla MISERIA milioni di pensionati con la COLOSSALE BALLA che l’INPS non aveva i soldi (per chi fosse interessato nel sito della Rivista PROTEO ci sono i dati, anche nel sito del sindacato antagonista Rappresentanze di Base). Visto il successo senza proteste del popolo il terzo passo fu il PACCHETTO TREU (elogiato da Berlusconi e Cordero di Montezemolo!) che ELIMINO’ il diritto ad un lavoro stabile, reintreducendo lo schiavismo in Italia. Perchè tutto questo preambolo? Per Fare capire e conoscere che lo schiavismo lo ha inventato IL CENTROSINISTRA di PRODI, Berlusconi ha solo “perfezionato” l’opera. Questo non vuole dire “votate per Berlusconi”, anzi, ma è meglio sapere chi è il nemico, perchè da sempre i lavoratori hanno avuto nemici, cioè chi voleva sfruttarli alla fame. Quindi, fate bene i vostri conti e fidatevi il giusto di chi sorride troppo e promette il latte ed il miele, siate pronti a scendere in piazza e a scioperare contro CHIUNQUE attenti al vostro diritto ad una vita degna, come chi ha “protestato” perchè lo SCIPPO del TFR è stato spostato di due anni. la liquidazione, lo stipendio degno, il diritto ad un lavoro stabile, alla sicurezza per voi e le vostre famiglie ve le dovete riscattare, non sperate troppo in chi ha fatto qualcosa prima e poi dice (Fassino): ” la legge Biagi non va eliminata”.
caro tonino manca,
l’Italia ha proprio bisogno delle tue idee super partes per risollevarsi..
le scritte w la figa nel bagno della mia università fanno più contesto del tuo umile passaggio.
buona notte e buona fortuna..
Ti ricordo che ai tempi la fame la pativano milioni di italiani,per le ragioni che conosciamo,poichè sussistevano le condizioni oggettive per cui tale problematica fosse presente.Coloro che ebbero l’idea,la spinta e il capitale iniziale per una qualsiasi avventura imprenditoriale,riuscirono nella maggior parte dei casi,per due particolari ragioni:l’estrema fertilità del mercato di quel tempo,dovuta alla quasi totale mancanza di concorrenza e scarse tutele per i lavoratori(con i problemi che conosciamo) e alla intrinseca voglia di riscatto presente in molti italiani del tempo,intesa come volontà di mostrarsi (agli occhi di coloro che ci additarono come i perdenti,voltafaccia o indegni) capaci e caparbi.
Oggi il barbone che fa la fame non farà mai i fantamiliardi.
Poi seguimi:
Una giovane coppia cerca casa.
Entrambe hanno un contratto a TDeterminato(ce ne sono in tutte le salse) della legge 30.
-La banca non gli concede il mutuo(giustamente)poichè la coppia non ha le garanzie necessarie, allora si chiede aiuto ai genitori (che fortunatamente hanno evitato la riforma per questioni anagrafiche)che si accollano anche questo rischio,oltre a tutti quelli che sostengono per l’acquisto,con ricorso al credito,di qualsiasi cosa…
-Oppure la banca concede,poi però il contratto finisce,i soldi non ci sono più e cominciano gli espropri e le aste degli immobili…
-Poi ad aggiungersi c’è l’aumento dei prezzi,l’aumento delle imposte indirette,la riduzione delle garanzie sociali e la totale insufficienza di ammortizzatori sociali.
Ricordo quindi che l’economia è un auto il cui motore è costituito dai consumatori,che vivono e sopportano le suddette condizioni,se non peggiori..quindi non lamentiamoci per il calo dei consumi e la stagnazione economica,garantiamo più sicurezza sociale e meno precarietà,e vedrete che il motore riparte.
Capito dove sbaglia questa legge?!!
Quindi lascia perdere i tuoi punti di partenza e arrivo,perchè macroeconomicamente sono fini a se stessi.
Cara massa di sfigati, laureati, masterizzati, disoccupati cronici etc etc etc.
Domani mattina sarà un nuovo lunedì; un nuovo inizio di settimana; sarà il momento migliore per alzarsi presto ed andare a cercarsi la fortuna!
Quando tornerete la sera a casa, stanchi per i chilometri che avrete macinato, l’intenzione di accendere il computer e far conoscere a tutti la Vostra sfiga, che ovviamente è esclusivamente colpa di altri, vi sarà passata; andrete a dormire per riposare le membra aspettando il nuovo giorno che verrà: e che Dio vi benedica!!
Antonio
Caro Antonio
volevo scriverti qualcosa di cattivo per farti capire la pochezza di quello che hai scritto, ma e’ deciso che e’ meglio di no perche’ ci ha gia’ pensato la vita ad infierire su di te.
Mio caro antonio,
il tuo post non merita commento, sei solo un gran maleducato senza rispetto, facci un favore il pc buttalo dalla finestra cosi’ evitiamo di dover leggere le tue stupidaggini.
Ho fatto il lavapiatti mentre andavo alle superiori, lavavo i cessi a monaco dopo la maturità, sono andato all’ università per un anno (ingegneria meccanica), poi ho iniziato a lavorare in agricoltura zappando, raccogliendo frutta e facendo altri lavori più o meno faticosi. Di lavoro non mi è mai mancato e guadagnavo 1200 anche senza contare gli straordinari. Se avessi imparato di fare l’idraulico o il falegname guadagnavo anche di più. Capisco che sono lavori nei quali uno si deve sporcare, le mani si crepano, diventano ruvide, però danno anche molta soddisfazione.
Non penso che il popolo italiano si possa permettere di lasciare tutti i lavori di questo tipo a lavoratori stranieri. Loro i soldi guadagnati li spenderanno solamente in piccola parte in Italia e non daranno sicuramente un contributo al rilancio della nostra economia. D’altra parte dobbiamo essere contenti che fanno con tanta umiltà quei lavori che noi italiani detestiamo così tanto. Cerchiamo di immaginare quelle aziende agricole oggi senza di loro. Non saranno di certo i figli di bossi e fini a raccogliere i pomodori
Affinché la mia esperienza e quello che da essa ho imparato possa essere utile ad altri, sono disponibile ad essere parte attiva all’interno di un qualsiasi tipo di realtà nata con l’obiettivo di sostenere un cambiamento nella legislazione vigente e di proteggere i lavoratori da queste nuove licenze che i datori di lavoro si prendono.
Continua . Lavoravo da 9 mesi in un’area che seguiva progetti “speciali” riguardanti clienti ritenuti di rilievo dall’Azienda. In ingresso non ho fatto un minuto di affiancamento/formazione/informazione sulla cultura organizzativa/metodologica. Comunque sono sopravvissuta sia al lancio nel mare magnum dei progetti da oscar sia alle fotocopie (perché a seconda dei bisogni/convenienza si è un dio oppure una “capra”- definizione fedele). I progetti degli ultimi tre mesi li ho seguiti direttamente con la Direttrice Generale, il che costituiva anche un feed-back positivo concreto della mia prestazione. Peccato che il mio capo diretto si sia sentita oscurata e abbia messo in atto quella che mi hanno detto a posteriori essere oramai una sua strategia collaudata: allontanare la risorsa junior nella quale intravede un pericolo (io sono stata la terza della sua serie). L’azienda le concede ogni capriccio essendo un’ottima procacciatrice di clienti anche se fortunatamente in alcuni casi è accaduto che siano riusciti a sfilarle abilmente i malcapitati dalle mani e li abbiano riposti in lidi più tranquilli. A me la fortuna in questo senso non ha assistito perché nel frattempo la mia vecchia società ha cambiato azienda fornitrice di consulenza ed io sono stata investita anche dalle ire della vendetta.
Il tet-a-tet col patibolo l’ho avuto Lunedi 19 Dicembre alle ore 21 quando la Direttrice Generale con una scusa banale mentre le porgevo, come mi aveva ordinato il mio capo, un documento che lei non voleva mi ha urlato, a porte aperte, che se non sapevo ragionare con la mia testa potevo rimanere a casa dall’1 gennaio. E tanti auguri di Buon Natale!
Leggendo le altre testimonianze mi rendo conto che siamo molti a dover “ringraziare” il lavoro precario per averci fatto diventare le spalle tanto forti e capaci di resistere oramai alle più impietose intemperie della vita professionale!
La mia esperienza è questa: laurea in psicologia del lavoro e delle organizzazioni, 4 anni di esperienza in risorse umane in 2 società italiane solide presso le quali ho fatto il classico iter: stage-interinale-co.co.co-saluti perché “causa la crisi economica siamo a perimetro costante e per intanto non assumiamo”. Fortunatamente il capo della mia ultima società mi ha presentata ad una delle aziende di consulenza (familiaristica e piccola) che ci forniva formazione.
Questo l’ambiente di lavoro: (che già da solo costituisce una testimonianza) consulenti con una media di 30 anni, laurea e master, 2 anni di intenso servizio alla modica cifra di 900 euro lordi al mese- non negoziabili e non suscettibili di aumento- contratto a progetto. Per intenso lavoro intendo mai meno di 10 ore al giorno con picchi di 16 (dalle 8.04 del mattino alle 0.44 come da mail), pausa pranzo se c’è tempo, ma il capo ti “guarda meglio” se fai una pausa-panino veloce sulla scrivania. Sottolineo che a fronte di un tale monte ore nei contratti di alcuni compare una prestazione attesa di 8 giorni al mese! E’ il responsabile della persona che ogni mese fa “quadrare i conti” sul timesheet. Uffici con un rapporto metri quadri-densità di popolazione che rimando direttamente alla valutazione dell’Ufficio dell’Ispettorato del Lavoro. Mansioni solo in poche occasioni rispondenti alle reali capacità della persona, nelle altre sottoposte alla ciclicità demansionamento- sovramansionamento senza affiancamento.
La mia esperienza all’interno s’è ulteriormente arricchita dell’incredibile. Continua
Eh? Cara dillo a tutti i tuoi presidenti di tutte le multinazionali del centro direzionale con cui collabori.Cara sei al di sotto di una schiava. Schiava!
Ho lavorato al call center Cosmed per SKY PAY TV per quasi un ‘anno. Vi è stato un periodo di 4 mesi dove SKY dirottava verso il mio call center poche telefonate, in parole semplici ho guadagnato lavorando sei ore al giorno 200 euro al mese. Il call center Cosmed si trova a Palermo. In pratica ho lavorato con contratto a progetto lavorando gratis!!!! Viva l’Italia!!!
Caro Beppe sono una ragazza di 30 anni diplomata e sono precaria da 10. Ho fatto 13 lavori diversi: barista (2 impieghi), fruttivendola, gelataia (2 impieghi), piadinara, comessa in ferramenta, in negozio di abbigliamento (Stefanel + Luisa Spagnoli) in supermercati: COOP (per quasi 3 anni lavorando per 3 mesi alla volta con 15 gg di stacco ogni volta, fino al massimo delle ore concesse prima dell’assunzione definitiva) OBI (7 mesi con promessa non scritta di assunzione definitiva non mantenuta ovviamente!) FAMILA (7 mesi come sopra + mobbing).
Ora, vincendo un concorso , ho un contratto trimestrale con lo stato senza speranza di rinnovo!!
Oltre tutto ho dovuto rinunciare alle ferie quando le volevo io, alla malattia anche quando necessaria per mettermi in buona luce o per non scontrarmi col datore di lavoro, al supporto sindacale per paura di ritorsioni del padrone ed a turni di lavoro molto “fantasiosi”; Addirittura mi è stato proposto un contratto di lavoro previa lettera di autolicenziamento non datata, in caso di gravidanza: quel lavoro non l’ho accettato era troppo!!!
La cosa buffa è che ci mettevo anima e corpo (credimi) ogni volta e ogni volta, e tutti i datori di lavoro sono sempre stati pienamente soddisfatti di me.
Non posso chiedere mutui per la casa ne avere finanziamenti per un’auto, non posso permettermi vacanze, non posso progettare nulla per l’avvenire ne tantomeno avere figli che tanto vorrei…
INSOMMA MI VIENE NEGATO IL FUTURO. PERCHE’?
Mi sono laureato in filosofia a pieni voti e ho deciso di fare un master in risorse umane (che finirò di pagare nel 2008) per avere maggiori possibilità lavorative. Durante il master (2003-2004) ho avuto modo di studiare la “non legge Biagi” ovvero quel copia e incolla che questo governo ha fatto di quella che era solo una bozza in via di definizione.. In seguito sono riuscito a passare le selezioni per uno stage in fiat iveco in cui ho resistito per circa 8 mesi. Mi pagavano 800 euro al mese con cui dovevo pagarmi l’affitto del minilocale in cui vivevo (330 euro + spese), viaggi in treno e spese varie di mantenimento, senza dimenticare la famosa rata del master (175 euro). Senza alcuna prospettiva e lasciato in un angolo ad ammuffire sono riuscito ad ottenere un altro stage di 6 mesi presso il centro fiera di Brescia (la mia città): dalla padella alla brace! Ho avuto un migliramento di 50 euro al mese ma a che prezzo..!!! Lavoravo fino a tardi, spesse volte anche nei week-end (durante le fiere), trattato come un deficiente da capetti incompetenti. Mi sono ritrovato dopo due anni dalla laurea a sperare in un qualsiasi co.co.pro, perchè più che uno stage non ho ricevuto nessuna altra proposta (come tutti i miei amici laureati). Ora sono stato costretto ad aprire la partita iva e a lavorare come libero professionista (solo a provvigione) senza sapere se il mese prossimo riuscirò a portare a casa qualche euro.. e poi dovrei far girare l’economia?!? Secondo la statistica appartengo al milione di nuovi occupati.. forse sarebbe meglio dire dei nuovi sfruttati! Se non cambia la situazione sto pensando seriamente di andarmene all’estero, ma non voglio mollare. L’Italia è anche mia e voglio contribuire a mandare a casa questi dilettanti allo sbaraglio e riportare un’etica sociale a questa nazione.
Non molliamo!!!
Caro Beppe, innanzitutto grazie perchè sei veramente uno dei pochi che dà spazio a noi lavoratori precari.
Io ho 23 anni, vivo nella fiorente Brianza, ho un diploma come tecnico dei servizi turistici e conosco 2 lingue, inglese e tedesco. Per mia scelta non ho voluto fare l’università, così alla fine del mio ciclo di studi ho deciso di andare a lavorare. Il primo lavoro l’ho trovato in un cinema multisala come cassiera. Dopo 2 mesi di turni assurdi, sfruttamento e trattamento come una pezza per i piedi da parte dei superiori ho deciso di andarmene. Pensavo: “beh, il primo lavoro l’ho trovato quasi subito, figurati se non ne trovo uno migliore!”. Sbagliavo. Di grosso. Sono stata un anno a casa, disoccupata, ogni giorno spedivo curriculum, via e mail, via fax, via posta, andando nelle agenzie interinali, nei supermercati, spulciando tra gli annunci economici dei giornali. Le rare volte che mi hanno concesso un colloquio la risposta era sempre la stessa: “Le faremo sapere, ma lei non è automunita e non ha esperienza nel campo.” Ora, qualcuno mi sa dire come faccio a farmi l’esperienza se non comincio da qualche parte? Come faccio a comprarmi la macchina se non ho un lavoro con due genitori pensionati ex operai che devono ancora pagare il mutuo per la casa?
Beh, poi, alla fine della fiera un misero posto di lavoro lo trovo. In un call center. 3 euro netti all’ora, più le provvigioni se vendi un’offerta della Tele 2, anzi, devi fare almeno quattro vendite al giorno altrimenti ti mandiamo a casa. Addirittura una volta un signore al telefono mi ha detto di andare a battere per la strada, che quello sarebbe stato un lavoro più dignitoso.
Un precario si becca uno stipendio da fame, gli insulti e lo sfruttamento. Non credo affatto che con il governo Prodi cambieranno le cose perchè noi andiamo bene solamente come esempio da sbandierare sui manifesti elettorali per battere il centrodestra. Ma non c’è e non ci sarà da parte loro la volontà di cancellare la legge 30.
Gentile Valentina, ho letto il tuo intervento e sono stato molto male. Chi ti parla è un “privilegiato” (secondo la mentalità aziendalistica corrente)perchè lavoro a tempo indeterminato, ho uno stipendio fisso, la tredicesima, ferie e mutua, ma ho 47 anni e le lotte le ho fatte prima e i miei padri ancora prima di me. Ti chiedo scusa dell’arroganza di ciò che voglio dirti, ma l’unica possibilità che avete voi schiavi è antica, ma sempre efficace: unirvi e lottare, distinguere bene chi vi promette mari e monti per poi sfruttarvi ancora di più, lottare e sacrificarvi per avere un avvenire. Ci sono ancora sindacati e movimenti che praticano la lotta ed il conflitto e, tra mille difficoltà e censure, ottengono dei piccoli risultati, ma il traguardo è ancora lontano. D’altra parte è l’unica possibilità, non ce ne sono altre, a parte fare la mignotta nei programmi a pagamento dopo la mezzanotte, e tu non mi sembri il tipo. Guarda, vorrei aiutare te e tutti gli altri, ma posso solo dirvi la mia esperienza: organizzatevi, unitevi, lottate e fidatevi solo dei FATTI e NON DELLE PAROLE.
Ti mando un abbraccio ed un bacio, buona fortuna.
Senti Beppe se davvero decidi di stampare questi commenti sei un mito. I nostri politicanti parlano di numeri, di aria fritta insomma. Le nostre reali storie, le nostre reali condizioni non sanno nemmeno ipotizzarle. FAGLIELE LEGGERE TI PREGO.
questa è la mia situazione: laureata, specializzata, 33 anni. lavoro part-time presso cooperativa. Grosse responsabilità: parlo della salute dei cittadini. Mi pagano 600 euro al mese lorde!(da otto anni sempre gli stessi soldi,prima in lire ora in euro) il resto del tempo mi arrangio con co.co.co, progetti, collaborazioni e stronzate del genere. Tutela:zero. Diritti: zero. Incentivi: zero. Responsabilità: enormi.Doveri: tanti(tipo corsi di aggiornamento, non fosse altro che per onestà e scrupolo personali) Ma la cosa peggiore e che se parlo con gli amici non mi posso lamentare. Stanno tutti peggio di me.
Grazie di tutto
Inserisco un pensiero del mio amico Giacomo:
“Se la visione
del futuro politico italiano
senza crimini occulti
è reale e forte
può cambiare il Paese.
Non potrà che essere cosi.
Con sollievo per l’anima
e la guarigione del cuore.
Noto che il tuo post è reiterato: o sei molto convinto di quello che scrivi o non sai usare bene il blog. E’ per colpa di chi si esprime come te che la nostra causa non interessa a nessuno. Con le tue parole sconsiderate hai fatto un danno gravissimo a tutti noi.
Caro Beppe, ho 31 anni e sono di Napoli. Da quando mi sono laureato, 40 mesi fa ho collezionato, facendo un rapido calcolo, 15 mesi di lavoro per 5 lavori diversi di cui 2 a termine 2 a progetto (compreso l’attuale) e una collaborazione…alla faccia della flessibilità. Per fortuna alcuni di questi erano ben pagati permettendomi di far fronte ai lunghi periodi di inattività. Ovviamente stiamo parlando di sopravvivenza perchè possibilità di costruirsi un futuro certamente non ce ne sono.
Ci sarebbero tante cose da dire sugli errori che si stanno commettendo che stanno affossando l’economia di questo paese, su quanto il precariato inciderà catasroficamente sui consumi e così via. Sicuramente in tanti hanno fatto questo tipo di analisi. Mi preme, allora, solo sottolineare l’ipocrisia dei dati sulla disoccupazione e di chi li sbandiera come grandi vittorie della classe politica. Ci si è mai chiesto come viene calcolato il tasso di disoccupazione? Il rilevamento, fatto dall’Istat, è fatto su base campionaria mediante un’intervista ed un questionario. Il problema sta nella nuova definizione che si da di “occupato”. Precedentemente si dava rilevanza alla percezione dello stato di occupazione/disoccupazione che l’intervistato aveva di se stesso, nel 2004 la normativa è cambiata e si è fornito un criterio oggettivo per stabilire se una persona sia occupata o meno. Cito dal sito dell’Istat:
“Nella nuova indagine, sono considerate occupate le persone con più di 15 anni che nella settimana a cui si riferisce l’intervista hanno svolto almeno un’ora di lavoro retribuita. E’ occupato anche chi ha lavorato almeno per un’ora presso la ditta di un familiare senza essere retribuito. E’ questo un criterio oggettivo che differenzia la nuova indagine rispetto alla precedente, dove valeva la condizione percepita e dichiarata dall’intervistato.” http://www.istat.it/lavoro/lavret/forzedilavoro/FAQ.htm
Ecco l’arcano, direi che non c’è bisogno di aggiungere altro.
Saluti
Daniele
è pur vero che le serie storiche sono state ricostruite in base alla nuova normativa come puoi osservare nello stesso sito dell’Istat. quindi la disoccupazione è sicuramente diminuita ma è altrettanto vero che ciò è dovuto al cosidetto effetto luna di miele di due riforme specifiche:il pacchetto treu del 1997 e la regolarizzazione degli immigrati che lavorano in nero. infatti come ha ben dimostrato il sole24ore in uno specifivo dossier sul contratto di berlusconi (vedi sito internet), in realtà i nuovi posti di lavoro sono solo 1 milione di cui circa 650.000 dovuti alla regolarizzazione degli immigrati(per lo più muratori e badanti) e il restante per effetto del pacchetto treu. la legge biagi(ma è scorretto chiamarla così essendo stata stravolta dal governo dopo la sua morte) è troppo recente per verificarne gli effetti. anzi nel terzo trimeste del 2005 la disoccupazione è cresciuta dello 0.5% quindi può darsi che la “luna di miele” sia finita e la legge 30 non funzioni affatto. comunque resta il fatto che è scandaloso una rilevazione del genere. non si può considerare occupato un lavoratore con contratto di alcuni mesi o settimane. ma vallo a spiegare a tutti gli ignoranti di questo paese che non leggono nulla e si fanno abindolare da quattro deficienti della tv. forza e coraggio!
cara francesca è vero che la salute è importante soprattutto se sei un precario, perchè in quel caso se sei malato e stai a casa non vieni pagato e alla fine del mese sono c….
non sono neppure io d’accordo con chi si lamenta sempre ma non perdiamo di vista quelli che sono diritti!!!! essere regolarmente assunti a 35 anni quando si hanno titoli ed esperienza non dovrebbe costituire un colpo di fortuna ma la normalità!!!
Il problema è che i governanti italiani fanno passare dei diritti per degli optional e qualcuno come te ci cade, sveglia!!!!!
Ciao beppe!
Io sono uno dei pochi fortunati ad avere un lavoro a tempo determinato questo perchè nonstante l’azienda per la quale lavoro sia americana ha avuto l’accortezza di analizzare la realtà lavorativa nella quale andava ad inserirsi.Non ha senso parlare di flessibilità in una realtà come la nostra,non almeno con la legge Biagi.Come dicevo sono uno dei pochi fortunati ma i miei colleghi universitari ad un anno dalla laurea sono in giro a fare fotocopie negli studi di avvocati o commercialisti o relegati in uno scantinato a compilare archivi modello fantozzi con un contratto che dura 10 mesi a 250 al mese che non coprono manco i costi della metropolitana a momenti.
Non solo la riforma universitaria ci da una mano…i così detti “triennalisti” che dovevano inserirsi nel mondo del lavoro da subito non li vuole nessuno.Manco per gli stage li prendono e così il 90% deve reiscriversi al biennio integrativo dal quale uscirano e dovranno fare un master…diciamo inizieranno a diventare produttivia tra i 26/28 anni.Una tragedia…W L’ITALIA grazie MORATTI (ma una persona incapace in un ministero che fa solo una cosa…come può gestire una città come Milano???)
Capisco benissimo la tua situazione e condivido la disperazione per una situazione di sottolavoro, di sfruttamento e di precarietà ASSOLUTA, ma vorrei fare solo una anzi due piccole correzioni senza retorica né altro: la “Riforma” Moratti riprende SENZA ENORMI CAMBIAMENTI la “RIforma” dei Cicli del precedente Ministro Berlinguer del precedente Governo “Amico” introducendo le lauree triennali che già si sapeva che sarebbero state dequalificanti, superficiali e di nessun valore nel mercato del lavoro, nonchè non avrebbero dato una preparazione sufficiente ad approfondire QUALSIASI disciplina di studio. Il precedente Governo ha perso nel 2001 le elezioni in modo catastrofico, l’attuale ha peggiorato le cose, ma il “nuovo” centrosinistra, nel suo programma e per bocca di auterovoli commentatori (solo esteri in quanto quelli italiani sono asserviti e allineati)rifarà il 90% delle disgrazie che ha fatto prima,chiamandole “riformismo”. Ora quando si andrà a votare (e bisogna per cambiare qualcosa) si dovrà essere BEN CONSAPEVOLI di CHI si vota e PERCHE’, pronti a defenestrarlo alla prima occasione se farà gli interessi ad es. della Confindustria piuttosto che difendere i diritti di chi lavora, ovviamente ELIMINANDO PACCHETTO TREU E LEGGE 30.
Buona fortuna
Ciao caro Beppe,è da molto tempo che seguo il tuo blog ma è la prima volta che ti scrivo. Lo faccio perchè questa situazione di disoccupazione è quantomeno frustrante, e pensa che ho addirittura due lauree!!!
Bene, ho ventotto anni, sono laureato in medicina veterinaria e in “sanità e qualità dei prodotti di origine animale”(quest’ultima è uno dei corsi di laurea fra i più ridicoli mai visti,ma almeno è servito a saltare il servizio militare…) e chiaramente…non ho lavoro!
A me piace fare il veterinario in senso stretto,vale a dire colui che, dopo un’attenta analisi dei sintomi dell’animale,supportata da adeguati mezzi diagnostici, riesce a formulare appunto una diagnosi,seguita da una terapia e da una prognosi..
Ma per essere assunto (e quindi pagato)da una clinica veterinaria,viene richiesta un’enorme esperienza che si può solo acquisire nel corso degli anni,di conseguenza risulta ovvio che bisogna lavorare gratis per un bel pò….e dopo che hai sgobbato per mesi e mesi, per 12 ore al giorno, di notte e di domenica (per le urgenze),arrivi a guadagnare 800 euro circa, e ne sei anche felice,perchè ad altri va anche peggio!!
L’alternativa, per avere un lavoro con contratto a tempo indeterminato, è cercare l’industria farmaceutica che ti mandi, a titolo di informatore scientifico, in giro per ambulatori a raccontare segreti e virtù dell’amoxicillina!!! io non ho studiato nove anni per questo, e ne ho le pa..e piene..ho giurato a me stesso che se dovesse vincere di nuovo il portatore nano di democrazia, porterò il mio cervello all’estero.
Cari saluti
Luca
Ciao grande Beppe, sono un lavoratore precario- flessivile. Lo sono ormai da più di 5 anni e onestamente comincio a stancarmi della mia situazione. Ho una moglie, un figlio di 3 anni e uno in arrivo e nelle condizioni in cui mi trovo comincio ad avere seri problemi. Mi ritrovo a 36 anni con nulla di concreto tra le mani. Elenco in breve la mia situazione (come quella di molti altri sfortunati “colleghi precari”). 1) Non posso fare nessun tipo di progetto per il futuro (un contratto a termine non da sicurezza per chi “offre” prestiti). 2) Alla fine della mia vita lavorativa, sempre che ci arrivo, mi ritrovo con una miseria di liquidazione (ogni 3 anni mi licenziano per poi riassumermi dopo 1 mese). 3) Scatti di anzianità inesistenti e quindi pensione al minimo (vedi i motivi del punto 2). 4) Obbligato a chinare sempre la testa per la paura che alla scadenza del contratto, magari per semplice ripicca, non mi rinnovino il contratto. Sono solo pochi punti ma molto influenti sulla vita mia e di qualsiasi lavoratore. Ho scoperto da poco, ma non ci metto la mano sul fuoco dato che di contabilità non me ne intendo molto, che il contratto precario alle aziende conviene di gran lunga (per una serie di vantaggi fiscali) rispetto al contratto indeterminato. Per carità rispetto pienamente gli interessi economici del datore di lavoro, ma a questo punto è davvero meglio raccogliere il cotone nel Missouri che “non-vivere” in questo modo perchè proprio di non-vita stiamo parlando, sempre con la speranza che un giorno mi posso alzare una mattina e dirmi allo specchio:”sono sereno”. Questa lettera non è altro che lo sfogo di un povero cristo che cerca soltanto di farsi una famiglia e per quello che mi è possibile creare un futuro, spero migliore, per i miei figli. Un saluto e un abbraccio forte
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Fino ad ora ricevo consensi da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
grazia simonao 26.02.06 09:04
Più svariate mail (Per ora mi hanno risposto una 30ina di persone via mail, ma dietro alcune di queste pulsa un movimento spontaneo di individui che si aggregano. Quindi conto che, già in un giorno solo di iniziativa, potremmo essere più di una 80ina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail: aktarus1973@hotmail.com
In questi giorni ho incontrato mia cugina ,mi stava raccontando che è in cerca di lavoro , attualmente inserisce dati al terminale in un comune della valdinievole mi spiegava che è al termine del secondo rinnuovo, veniamo al punto dove lavora sta sostituendo una persona in pensione da più di un anno e mezzo e quindi il lavoro da svolgere c’è, mia cugina è una delle tre o quattro ragazze che già hanno lavorato lì ma che a tutte queste ragazze gli viene detto che non ci sono soldi per essere assunte in via definitiva .
Un comune che fa uso di personale diplomato a cinque giorni alla settimana per cinque ore al giorno per il costo di 200 al mese mi sembra eccessivo sono d’accordo per il tirocinio che come ovvio non è certo questo il caso è tutto un via vai e si ritrovano il lavoro svolto a un costo ridicolo.
Credo che debba essere rivista questa legge visto le grandi possibilità che offre.
ho iniziato a lavorare come operaio nel 2003 con tre mese si contratto.
l’anno dopo altri tre mesi di contratto.
l’anno dopo sei mesi di contratto tramite agenzia interinale, che fino al giorno dopo la scadenza del contratto non mi ha fatto sapere nulla su di un’eventuale prosecuzione. contratto scaduto, il giorno dopo (giorno lavorativo in cui tra l’altro sarei dovuto andare al lavoro se fossi stato rinnovato)chiamo l’agenzia, risposta loro: ” si si vai pure, fai altri sei mesi”.
terminati i sei mesi stessa situazione, a contratto scaduto li chiamo e loro:” si si fai un mese e mezzo ancora poi vediamo..”.
scaduto il mese e mezzo, chiamo e mi sento dire: no basta non c’è più bisogno..”
ora sono disoccupato.
in pratica dal 2003 ad oggi ho lavorato per un totale di 18 mesi con 5 contratti differenti!
chiunque pensi che con queste situazioni si possa pensare ad una progettualità riguardo gli studi, la casa (in affitto chiaramente, l’acquisto ormai è da scordare), la famiglia, etc.. perdonatemi ma è solo un mentecatto..
e come volevasi dimostrare noi i mentecatti li facciamo p.d.c.
Mi sono laureata in legge nel 2000, ottimamemnte. Ma vivevo da sola.. l’affitto le spese… ho studiato legge perchè l’amavo, non per altro.. sapevo benissimo che non avrei potuto galleggiare in uno studio di Avvocati per anni a stipendio zero per concludere la pratica che porta all’esame di abilitazione. Ero felice comunque. Dopo nemmeno 10 giorni trovo lavoro.. impiegata, 1000 euro al mese, ma YEPPA!! era uno di quei contratti alla “vecchia maniera”: due mesi di prova e se ci piaci sei assunta. Al volo!! Poi, tentavo di raccontarmi, continuerò a studiare e magari cambierò lavoro, magari troverò di meglio…
Come no!! Nel frattempo i risultati della legge Biagi hanno cominciato a farsi sentire..
Provare a cambiare lavoro? Da pazzi!! Da pazzi lasciare un posto fisso come quello che ho (che comunque non amo molto e che comunque non si confà al mio titolo di studio) per un altro che sì.. per 2 mesi.. poi.. chissà.. Io vivo sola!
Attorno ho gli esempi di amici: Simone, 108 in informatica a Pisa. La sua piccola azienda licenzia i dipendenti. Lui comincia a cercare lavoro. Passano 2 anni poi contratti di 2 mesi.. 3 mesi… forse.. Ora stà al database del magazzino della ditta Solvay.. dopo 2 anni con contratto a tempo indeterminato. Un suo commento illuminante? -“Meno male che prima che ci licenziassero quella che al tempo ritenevo sfiga ha voluto che per un pelo mi lasciassi sfuggire l’acquisto (con mutuo) di quell’appartamentino sennò adesso..”.
Manuela, non solo laureata in legge, lei E’ avvocato, ma deve portare a casa la pagnotta quindi cerca un lavoro consono al suo status.. Seeee, magari! Impiegata!! E zitta!! Un bel giorno esplode, non ce la fa più a sopportare il suo capo e si licenzia. Ha trovato lavoro dopo quasi 3 anni, e alla stessa identica maniera.. 3 mesi, 4.. forse!!
Io vorrei sapere da dove arrivano le loro statistiche..
E’giusto che tu non possa procreare, perchè chi non ha almeno il rispetto della persona di fronte alla morte, non è degno di mettere al mondo creature che portino dentro di loro il tuo DNA… Distinti saluti e spero che il Signore abbia pietà per quello che pensi…
Guarda Beppe, io non so se sia colpa di Biagi o di qualcun altro, o magari sono io che non mi so adattare, forse sono uno sfigato, non lo so. Non ci capisco più un granchè, fattostà che adesso ho 21 anni, sono due anni che spedisco curriculum, che faccio colloqui. A volte vado a cercare lavoro a centinaia di km da casa mia. Solo a volte però, perchè spesso e volentieri le offerte di lavoro che si leggono sono autentiche fregature o, in alternativa, proposte riservate a gente con due lauree, sette pagine di curriculum e decenni di esperienza al suo attivo. In ogni caso, per qualsiasi lavoro io mi candidi la risposta è sempre la stessa: se non hai già fatto questo lavoro in precedenza, non puoi farlo.
Io non riesco davvero a capire che razza di ragionamento sia questo. Voglio dire, pensaci bene, renditi conto. Immaginati il giovane Grillo che fa un provino da comico e gli rispondono che non c’è niente da fare, se prima non eri un comico non lo potrai diventare. Dai. Ma ti pare?
Ce ne sono altri come me, sai. Altri giovani, anzi giovanissimi, che cercano il loro primo lavoro e si vogliono fare una vita. E vogliamo una vita semplice, senza troppe pretese. Non vogliamo dirigere telecom, ci basta fare i giardinieri, i commessi, i segretari o che ne so. Solo che è come un circolo chiuso, se non hai esperienza non lavori, però se non lavori non hai esperienza. Io mi sento a disagio, molto a disagio, sul serio, perchè in questa situazione c’è qualcosa che non quadra.
Nel frattempo sono riuscito a trovarmi una sottospecie di mezzo lavoretto in nero che non mi dà nessuna garanzia e da cui guadagno ben poco. In alternativa avrei potuto andare in un call center stile pollo in batteria, oppure fare il rappresentante porta a porta senza stipendio. In compenso la mia cassetta della posta è sempre piena di volantini che pubblicizzano corsi di formazione, centri di orientamento al lavoro, nuove soluzioni lavorative moderne e via dicendo. Tutto a pagamento.
Caro beppe io sono un operaio metalmeccanico che per due anni ho girato in questo vortice di contratti a tempo determinato….tutti quelli che ho passato ti illudevano che poi sarei stato assunto a tempo indetterminato ma poi nulla.
Ora che ho trovato il lavoro giusto mi sento dire dai sindacati che il prossimo rinnovo del contratto di lavoro divverà più flessibile, ci vogliono far lavorare il sabato e magari la domenica quando hanno biogno per poi lasciarci a casa durante la settimana.
Io spero che qualche scenziato inventi un robot che faccia il nostro mestiere perchè oramaio nella cultura industriale chi produce ( L’operaio onesto ) è un costo e pure un fastidio quando si lamenta delle condizioni lavorative.
Persino nell’ambito della sicurezza l’italia fa da ridere infatti in cantiere da noi la famosa 626 da noi fa 14.
Concludo che il nostro futuro oramai è segnato non ci resta che andare via da questo luogo infido dove chi ruba è più bravo di chi si guadagna da vivere.
Caro Beppe. Leggo con piacere ed interesse i tuoi post.Mi succede però che dal 21 febbraio non li ricevo più. Ho provato persino a ripetere l’iscrizione al tuo blog, senza successo. Ti chiedo cortesemente di continuare ad inviarmeli. Cordialmente. Pietro Zanatta.
Ciao Bebbe,
io e mia moglie abbiamo 34 anni,entrambi laureati e “masterizzati” (ti assicuro fior di milioni “buttati”) io non posso lamentarmi della mia condizione lavorativa, ma lei, avvocato, non ha mai avuto il piacere di lavorare con un contratto “sicuro” (non parliamo di retribuzione e visto il paragone sicuramente più bassa dello schiavo americano), tale da pemetterci di realizzare uno dei SOGNI più grandi che hanno le giovani coppie…..PROCREARE!!!!!!!
Tu hai 4 figli e ti invidio moltissimo, ma grazie al sig. biagi e d’antona (non sarebbero degni neanche del posto al cimitero che hanno, figuriamoci della maiuscola sul cognome)uno per i contratti a progetto, l’altro per i co.co.co.co.co.co.co.co….avranno sicuramente goduto della gioia di essere genitori, ma fortunatamente ci ha pensato la gistizia DIVINA.
Mi piacerebbe che i capi di partito leggessero questi commenti, ma sono così sfiduciato che penso che sia tutto inutile, basti pensare che alcune delle agenzie di lavoro interinale sono “controllate” da uomini della nostra sinistra che tanto si scandalizzano di queste situazioni di SCHIAVISMO legalizzato, donde la mia riflessione:
eliminiamo il loro stipendio, meglio riduciamolo al lumicino, e reivestiamo in sviluppo delle risorse (creiamo aziende di servizi parastatali), ma le assunzioni non facciamole gestire ai leccaculo dei soliti politici, che di questo potere hanno fatto da semnpre il loro cavallo di battaglia come avviene regolarmente nel mezzogiorno!!!
Grazie per lo svogo, anche se i bambini, per ora, penso di poterli vedere solo in TV.
Ad maiora
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
grazia simonao 26.02.06 09:04
Più svariate mail (Per ora mi hanno risposto una 30ina di persone via mail, ma dietro alcune di queste pulsa un movimento spontaneo di individui che si aggregano. Quindi conto che, già in un giorno solo di iniziativa, potremmo essere più di una 80ina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail: aktarus1973@hotmail.com
Cari Beppe ed eventuali lettori,
ho trentasei anni, di cui sedici di carriera nella vendita in ambito industriale.
Dieci mesi fa, raggiunta una buona posizione all’interno di una grossa multinazionale, le ho dato liberamente l’addio per “divergenze morali”.
Per quanto non mi sia stato particolarmente difficile trovare una nuova occupazione, mi sono ritrovato a dover accettare un’assunzione a tempo determinato per sei mesi.
Alla loro scadenza, nonostante l’ampia soddisfazione dichiarata apertamente dai miei datori di lavoro, mi è stato “riproposto” un secondo contratto a termine della stessa durata, perchè “la legge vigente lo consente, offrendo, peraltro, un vantaggio fiscale all’azienda”.
Beh, almeno qualcuno ci guadagna.
Per quanto ricordi costantemente a me stesso le innumerevoli situazioni di precarietà ben peggiori, vivo la mia con umiliazione e timore. L’attuale contratto non è una degna risposta alla mia professionalità, al mio impegno quotidiano e ai risultati che porto… e la precarietà della mia tutela l’avverto tutta.
Sono anche preoccupato, più in generale, della “cultura” dell’opportunismo che questa regolamentazione può via via instaurare, una mentalità per cui la risorsa umana non è, nei fatti, produttrice e co-destinataria del benessere aziendale, bensì semplice strumento di speculazione e arricchimento dei meno.
Una pseudocultura, a mio avviso, non solo indegna sul piano umano e sociale, ma anche idiota dal punto di vista della produttività, uno dei fondamenti della quale sono la serenità e la piena partecipazione di chi lavora.
Grazie dell’opportunità offertami, Beppe, e buon lavoro precario a tutti.
Sono psicologa psicoterapeuta, e per professione seguo da anni molti giovani tirocinanti che si stanno preparando al nostro delicato mestiere.
Da quando le ASL hanno chiuso le assunzioni in ruolo (alcune sin dalla metà degli anni 90) e spesso anche a tempo definito, questi giovani colleghi, che hanno investito fino a 10 anni della loro vita tra formazione di base e specializzazione (con un investimento umano ed economico facilmente comprensibile), faticano a trovare un impiego certo e dignitoso.
Chiuse le porte del servizio pubblico, dove al massimo possono aspirare ad ottenere consulenze pro-tempore (non d’oro!) per tappare qualche buco (o voragine?) dovuto al non rimpiazzo del turn-over, non resta loro che frammentarsi in una miriade di collaborazioni a tempo determinato, talvolta di poche ore ciascuna, su territori non sempre attigui che li costringono anche più volte al giorno a lunghi spostamenti non indennizzabili economicamente, per salari che talvolta sono inferiori ai 15 euro all’ora (lordi, naturalmente).
Nessuno dei miei tirocinanti dagli anni 2000 in poi ad oggi ha qualcosa che anche alla lontana potrebbe somigliare ad un lavoro “fisso”; visti gli introiti miseri, sono costretti a lavorare molto di più delle umane 40 ore alla settimana(sere e weekend non fanno difetto) e lo fanno in condizioni di nessuna garanzia sociale (malattia? maternità?) e di totale ricattabilità: se non ti va bene, alla porta c’è una fila di disperati pronta a sostituirti. Persino il commercialista pensa che hai guadagnato così poco che non puoi esporre tutte quelle ore! Nessuno ci crederebbe, ed il fisco provvederebbe ad accertare le tue cartelle esattoriali! Oltre al danno, anche la beffa. Peccato buttare alle ortiche tanti giovani talenti, che hanno davvero molto da dire.
Ho 40 anni,sposato 2 figli.A fine 2004 stanco di lavorare per una ditta che non mi pagava gli straordinari,che non mi dava i buoni mensa (nonostante lavorassi a 50 km da casa ), che mi mandava in ferie in periodi assurdi ( e sempre quando pareva a loro), ho deciso di provare ad entrare nelle Poste Italiane.Primo contratto di 45 gg, due filiali visitate, stessi problemi.Postini titolari fuori di testa, e interinali sfruttati e ricattati.Se vuoi essere confermato lavora , non chiedere il pagamento degli straordinari, usa la tua auto ( i motorini sono tutti Ko..)etc. etc.Scade il contratto, due mesi di stop, poi mi richiamano.Altre due filiali visitate, problemi in fotocopia.I postini titolari vanno a casa in orario ( non fanno straordinari per motivi sacrosanti ), gli interinali non hanno nessun diritto.Un’esempio il discorso di una direttrice di filiale,se rimani fuori in consegna oltre l’orario, se cadi col motorino non sei assicurato, sfruttato e mazziato insomma…Ho taciuto su un’infinita di ingiustizie , poi dopo che sono andato al sindacato a protestare per gli straordinari che non ho trovato in busta, dopo due gg due mi hanno spostato in una filiale a 40 km da casa.Morale?Non ho resistito ho firmato le dimissioni la stessa mattina e ho mandato tutti a fanculo.E questa sarebbe una azienda quasi statale…che fra l’altro funziona malissimo, con delle cose che se la gente sapesse….Dimenticavo, da Maggio 2005 sono a casa, avvilito e con il senso di colpa per la mia famiglia mi sono beccato un’esaurimento da cui sto tentando di uscire…ma non mi pento, meglio disoccupato che sfruttato!
Mi sembri un pochino arrogante, solo perché hai una laurea ti senti in diritto di “discriminare” il lavoro che stai facendo e i numerosi professionisti che tutti i giorni fanno questo lavoro. Laurea non significa essere migliori di nessun altro.
Meglio un lavoro umile, ma onesto e sano che un grande incarico corrotto.
È proprio vero che siamo sempre pronti a lamentarci, qualsiasi cosa accada, e non invece a gioire per tutto quello che abbiamo, al primo posto la salute.
ciao francesca
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
Più svariate mail (per ora una ventina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail: aktarus1973@hotmail.com
Sono una ragazza di 38 anni che lavora come cooperante in zone di guerra o in paesi in via di sviluppo. Faccio questo lavoro dal 1998, rientrata in Italia nel febbraio 2005 per continuare il lavoro con una ONLUS di Arezzo, mi sono sentita dire dall’INPS, dall’agenzia delle entrate di Pisa dove risiedo, che la mia qualifica per gli anni lavorati all’estero (Balcani dal 1998 al 2005) non esiste. Nel senso che non sanno come qualificarmi! La qualifica sulla mia busta paga di “agente esperto del Ministero Affari Esteri prestata alle Organizzazioni Internazionali” non esiste in Italia. I miei colleghi norvegesi, olandesi, francesi, inglesi (ecc, ecc) sono inquadrati nel oro Paese d’origine presso il rispettivo ministero affari esteri, o degli interni, ecc, noi italiani no. Rientrata in Italia sono una co.co.pro. Zero mutui, zero pensione (verso una quota mensile io su un’assicurazione privata), non oso farmi un figlio e non vengono cumulati i miei anni lavorati all’estero con quelli in Italia o che ho lavorato per orgnizzazioni italiane. Al 1 luglio sarò ancora disoccupata, dovrò ritornare all’estero se vorrò continuare il mio lavoro, e perdere la famiglia, altrimenti cambiare completamente lavoro in Italia e buttarmi nel commerciale, altro non c’è in Italia. Ho vissuto 10 anni in Inghilterra ed 1 in Francia e con i contratti stile co.co.pro le banche danno mutui, e non ti spezzano i contributi sociali, così puoi avere una pensione anche lavorando a contratti mensili o settimanali. Ci sono asili all’Università e nelle aziende in Inghilterra. In Italia no. Fuga di cervelli italiani all’estero? Se qualcuno dei politici mi spiega come fare a restare in Italia e fornire l’esperienza acquisita all’estero al mio Paese, senza passare per raccomandazioni ma presentando un onesto curriculum, sono disposta ad ascoltare. Andare via dall’Italia per me sarà un dolore, diventerò ancora emigrante e capisco chi viene in Italia dall’estero per trovare una oppotunità. Grazie
Sono onestamente arcistufo di sentire ste cose ! E’ dagli anni ’80 che mi sento dire del lavoro fisso, delle matite mordicchiate etc. etc.
Io sono laureato in Scienze Politiche ( e ne sono orgoglioso! ) ma per pagarmi l’università ho fatto : il cameriere,l’aiuto pizzaiolo, il muratore, per 4 mesi ho resturato chiese antiche,l’imbiachino e rispetto a produttività non ero secondo a nessuno. I miei colleghi muratori comunque mi vedevano come un fighetto ” uno con le mani da pianista” mi dicevano. Ma un momento, dato che io ho fatto anche lavori manuali e pesanti,posso dirti che ci si stanca anche a preparare un esame di Diritto Privato !
Quante domeniche ho buttato al vento quando eravamo all’Università , perchè dovevo studiare?
Quante Pasquette mi sono perso perchè i cuornuti dei professori mettevano gli esami il martedi di Pasqua? Quante volte il sabato sera non uscivo perchè non avevo un soldo in tasca e avevo vergogna di fare la figura del pezzente al confronto dei miei amici , alcuni meccanici, idraulici con i soldi in tasca?
Vai a chiedere ad un muratore di passare ore e ore su di un libro senza guadagnare nulla. Ossia guadagnare solo un voto…un numero!
E vogliamo dirne un’altra? Quanti soldi ho dato all’industria libraria perchè se i professori vedevano le fotocopie dei LORO libri , ti bocciavano?
Certo, fin quando pagavamo fior di quattrini per comprare un manuale ,invece di vestire alla moda come fanno molti “lavoratori”, eravamo buoni !!
Ed ora? Se chiedo dopo tutti sti sacrifici dovrei anche non permettermi di chiedere un posto in linea con i miei studi?
Ma tu le manine te le sei mai sporcate? Ma all’Università gli esami li studiavai o chitarrina, cannetta e Jim Morrison?
P.s.
Ti parla uno che stanco della situazione al sud Italia, si è fatto la valigia ed è emigrato in Spagna ( dove ha trovato gente seria !!)
Oltre alle bestialità tollerate dal Governo-Berlusconi sulla mia vicenda (vedi: http://www.mobbing-sisu.com vi sono anche quelle ai danni di un povero bambino fatte patire spietatamente ai suoi genitori anche loro privi di giustizia. Valutate e meditate cari lettori, in che palude di governo siamo capitati e come il cavaliere pensa ai più danneggiati e sofferenti: http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
Speriamo al risveglio della democrazia. FORZA SISU!! Giovanna Nigris
sono sempre io anna, lavoro ad atesia (gruppo cos /almaviva capitanato da alberto tripi finanziatore delle campagne elettorale di rutellli e veltroni…) con contratto lap anche.. vittima come i miei colleghi 4500 della legge 30!viviamo alla giornata non possiamo organizzare un fine settimana figuriamoci comprare la macchina o accedere ad un muto…generazione senza futuro!
siamo in mobilitazione da aprile 2005 abbiamo organizzato diversi scioperi e manifestazioni E ABBIAMO TOTALIZZATO GIA 5 LICENZIAMENTI POLITICI NON ESSENDO TUTELATI DALLL’ART.18 ma stampa e tv ci ignorano…AIUTACI
ANNA
Ciao Beppe, innanzitutto complimenti per tutto quello che fai.
Ho 24 anni sono laureata da più di un anno in Scienze della Comunicazione, ho terminato un Master in Comunicazione.
Durante gli anni universitari ho maturato un po’di esperienze, lavorando, grazie ad alcuni stage che ho svolto senza ottenere alcuna retribuzione.
Ma poi è giunto il momento di cercare un lavoro, uno vero, uno retribuito.
Per cui ho iniziato la ricerca nella mia regione: la Puglia.
Risultato: mi hanno chiamato solo per lavori in cui si doveva svolgere un mestiere denominato: procacciatore d’affari, e nella migliore delle ipotesi call center, insomma quei lavori che ti pagano solo se e quando riesci a gabbare qualcuno.
Per cui visti i risultati ho deciso di prendere la “valigia di cartone” e di orientare le ricerche sulla grande metropoli italiana, la nostra capitale economica: Milano.
Paragonata con la Puglia, Milano qualcosa che si adatti alle mie esigenze professionali la offre.
Esigenze, solo professionali, però, economiche è un utopia.
A Milano le offerte di lavoro, per gente con poca esperienza pregressa nel settore, offrono solo stage dai 3 ai 6 mesi.
Gli stage si articolano così:
lavori (ti fai sfruttare) tutto il giorno, non ti garantiscono una futura assunzione, non sei retribuito, al massimo, ottieni un misero rimborso spese, che ammonta intorno alle 200 euro. Ma pur di lavorare accetti, portandoti con te la speranza che un giorno troverai di meglio.
E intanto l’unica fonte di sostegno rimangono sempre i tuoi cari: mamma e papà!!!!
Per chi invece ha esperienza, si trova di fronte ad annunci come:
Cercasi [ ] età max. 27 anni, con esperienza continuata nel settore minimo 3 anni.
Ed è dinanzi ad annunci come questo che mi sono chiesta:
ma esiste qualcuno con queste caratteristiche?
Ho provato ad immaginare un profilo di questo qualcuno:
Uno studente si laurea all’età di 24 anni, esce dall’università, incontra un magnanimo datore di lavoro che: per 3 anni consecutivi (perché l’esperienza la vogliono continuata) gli permette di lavorare presso la sua azienda.
Dopo 3 anni questo ormai ex studente decide di voltare le spalle alla sua fortuna e cerca un lavoro uguale a quello che svolge però in un’ altra azienda.
Pura immaginazione.
Per concludere mi chiedo ma di tutti quei milioni di posti di lavoro il mio che fine ha fatto????
sono ingegnere, lavoro e porto a casa uno stipendio ma se la panza non si lamenta lo fa invece il resto del corpo perchè l’ambiente di lavoro è incredibile. Ho chiesto un miglioramento per me e i colleghi, come risposta mi sono sentito dire: “là fuori ci sono centinaia di neolaureati che non vedono l’ora di avere un co.co.pro, e ci costano meno di te”. Infatti la moda attuale è assumere persone a cocopro per 3-6 mesi. E così all’infinito…
Sono rappresentante sindacale in un call center. Anch’io nel mio blog tra ottobre e novembre 2005 ho pubblicato un po’ di email ricevute dai miei colleghi. Se volete, date uno sguardo. ciao Elena http://elenott.splinder.com/
Mi sono laureata due anni fa ed ho terminato la pratica legale quasi alla fame, lavorando di sera… sette giorni su sette! Lo chiamano “tirocinio” (a me piace chiamarlo con il suo vero nome: volontariato per chi ha già le tasche belle piene!); una volta terminato questo calvario uno si aspetta un minimo di concretezza ed invece? Il nulla! Come? E la mia laurea? Ed i miei sogni da Giurista? Spiacente, ma se non hai un nome altisonante nessuna concretezza… Così, gambe in spalla alla ricerca di un lavoro “di ripiego”, ma comunque qualificato! No, povera illusa! “Signorina, dopo un periodo di stage (un altro!) possiamo offrirle una collaborazione; Lei dovrà aprire partita iva e sperare di concludere qualcosa a fine mese sennò starà a dieta! E così… per sempre!”
Solo offerte di qs genere, che sconforto! Per fortuna che sono una tipa ottimista?!
Meglio scherzarci su e sdrammatizzare la situazione che è diventata fin troppo pesante,ma così non ce la facciamo proprio più!
P.S.
Caro Beppe, Giovedì 2 marzo sarò a vederti con un gruppo di amici a Firenze… file 14 e 15, del secondo blocco, ci vediamo lì!
ciao, mi chiamo laura, ho 30 anni.
sono sempre stata molto brava negli studi, una buona memoria, una gran passione.
laureata in psicologia nel 1999. oviamente con lode. tirocinio di 1anno(vero lavoro non a fare le fotocopie) presso l’ospedale della mia città, nel frattempo facevo la babysitter, anche 10ore al giorno, almeno ci pagavo le bollette…
esame di stato e 4 anni di scuola di specializzazione a milano per il titolo di psicoterapeuta…ma la libera professione senza conoscenze è davvero difficile. Poi qualche altro corso:la passione resta daltronde. contemporaneamente alla specializzazione (tutt’altro che gratis) inizio una frequenza volontaria nel mio ospedale, dove ho fatto tirocinio, la mia professione, un lavoro che davvero mi piace. poi dopo 6 mesi chiedo un po’ di soldi..che vergogna mi sembrava di fare l’elemosina… ma lo stato, l’enel, la telecom e altri li pretendono mica aspettano…sai com’è. che vergogna! alla fine scrivo (di notte)un mio progetto e il primario che ormai mi conosce da più di 1 anno e mezzo chiede a una banca un finanziamento per una borsa di studio. ottengo 8000 lordi l’anno (666 lordi al mese, più che una borsa un portamonete) sono pagata a ore, dovrei lavorare 10 ore, ne lavoro almeno 18, se sto a casa perchè sono malata non mi pagano, se lavoro più delle 10ore non me le pagano, se ne lavoro meno me le detraggono. non posso usufruire della mensa perchè non sono una vera dipendente. continuo con i miei 666 invariabilmente fino ad oggi, con pause anche di 6 mesi tra lo scadere del finanziamento di un anno e il rinnovo per il successivo. Non si può assolutamente parlare di assunzione in futuro. è impossibile: non sono medico, sono SOLO una psicologa. eppure nessun medico è in grado di sostituire il lavoro che faccio io. Vorrei poter anche solo pensare di poter accendere un mutuo e pensare a poter avere dei bambini. il mio fidanzato è più o meno nelle stesse condizioni. il futuro così comincia a diventare davvero un LUSSO.
SONO NAPOLETANO DA 3 ANNI LAVORO PRESSO UNA”GRANDE AZIENDA AEREONAUTICA HO INIZIATO CON CONTRATTO INTERINALE A 3 MESI SUCCESSIVAMENTE L’ANNO DOPO I CONTRATTI SONO PASSATI A UN MESE E ORA DA UN ANNO I CONTRATTI SONO DIVENTATI DI 15GG ALTERNATI A 15GG DI NON LAVORO!SINCERAMENTE NON C E LA FACCIO PIU!MA HO 30 ANNI SONO SPOSATO E QUINDI NON POSSO ANDARE VIA!SONO STUFO DI QUESTO GOVERNO E DELLE AZIENDE CHE ORAMAI DETTANO LEGGE!CON BERLUSCONI OGGI IL LAVORO E GESTITO COME UN CAPORALATO!PREGO BEPPE GRILLO DI RISPONDERMI!
quando sento i vari esponenti di destra a ballarò che dicono che in italia il tasso di occupazione è aumentato e che la flessibilità introdotta dalla legge biagi è una buona cosa mi viene un nervoso incredibile che se potessi telefonerei in trasmissione e li manderei a quel paese in diretta. ok un pò di flessibilità può andar bene quando ti immetti nel mondo del lavoro per la prima volta ma non deve diventare la regola, dopo un pò quando hai fatto la gavetta e hai maturato esperienza dovrebbe essere normale trovare un lavoro con un contratto normale, una paga normale e tutti i diritti per cui i primi fondatori dei sindacati si sono fatti un culo così. invece no uno per la flessibilità deve essere contento di cambiare lavoro ogni 6 mesi di non maturare nulla o quasi a livello pensionistico per non parlare del tfr e di ricominciare sempre tutto da zero . per le donne poi le difficoltà sono anche maggiori in un mondo del lavoro dove comunque a comandare sono quasi sempre gli uomini, devono anche accettare nel corso di un colloquio di sentirsi chiedere se si hanno figli. io ho 35 anni una laurea in scienze economiche e bancarie sono stata una cococo e adesso ho un contratto di prestazione occasionale , quando questo contratto finirà potrebbe diventare un cocopro o chissà cosa, nel frattempo mi sono dovuta gestire una maternità lavorando fino all’ultimo e tornando al lavoro dopo tre mesi scarsi. sapete le aziende che avevano cococo cosa hanno fatto quando qs figure dall’ottobre 2003 non potevano più esistere ? li hanno trasformati in amministratori!!! io ho visto camionisti assunti come cococo diventare amministratori della srl per cui lavoravano, gente, con tutto il rispetto, che non sa neppure cosa è un consiglio di amministrazione !! e il cococo stesso, oggi cocopro, non dovrebbe prestare la sua opera in autonomia? ma mi dite uno che fa il commesso dunque ha orari precisi e compiti precisi di quale autonomia gode? speriamo che la sinistra vinca e speriamo faccia veramente qualcosa ma sarà dura ragazzi, molto dura
Ecco, in breve, come è stata la mia esperienza col precariato.
Era il 2001, avevo 32 anni e lavoravo in un consorzio di banche con contratto a tempo indeterminato. Quasi 3 milioni e mezzo al mese netti, 14 mensilità, conto in banca gratuito, assicurazione sulla salute e sulla vita gratuita, pensione integrativa gratuita.
Il lavoro era noiosissimo e un giorno un’amica mi propose un lavoro presso un ente pubblico che mi poteva prendere subito come Co.Co.Co.
Accettai.
Era un lavoro di quelli che danno soddisfazioni.
Ma dopo due anni la musica cambiò. Nel 2003 un cambio della direzione rovesciò le sorti e da “uomo di punta” venni relegato a incarichi secondari.
Passai allora a un altro settore dell’Ente, dove a fronte di alcune generiche promesse iniziali mi affidarono poi le rogne peggiori, quelle che nessuno voleva gestire.
Finii in un gruppo di lavoro gestito da incompetenti che, avvalendosi della loro posizione “strutturata”, avevano trovato il modo sfogare su di me le frustrazioni che la vita gli aveva riservato. Sapevano che non potevo fare molto, tranne andarmene…
In nessun caso si poteva parlare del mio contratto prima di una settimana alla sua scadenza. Quindi me ne andai.
Accettai un altro contratto da Co.Co.Co., questa volta presso una Università. Gente seria, voi penserete.
Oggi ho ancora quest’incarico. Questa “gente seria” mette sul mio contratto le spese a loro dovute, così con il passare del tempo, invece di guadagnare di più scopro che guadagno sempre meno.
Sul contratto risulta un sede di lavoro che non è quella reale.
Grazie a questo, quando vado in trasferta, devo pagare di tasca mia.
Per via di questo fantastico contratto mi è stato negato un finanziamento di 990 Euro per l’acquisto di un computer.
Sto in un ufficio con 4 persone, ci sono 3 prese di rete. O facciamo a turno, o si sta a casa un giorno per uno.
Questo perchè nella realtà non risultiamo, non dovremmo esistere. Siamo, appunto, PRECARI.
Bisognerebbe smetterla di incentivare chi decide di non andare in pensione, ma invertire la tendenza premiando chi investe la propria liquidazione o parte di essa in nuova imprenditorialità, chi crea posti di lavoro per i giovani (anche per i propri figli), chi investe parte della liquidazione nella formazione dei figli.
Proponete questa ai nostri dipendenti vediamo cosa ne pensano.
Da aggiungere al tuo librone, ecco il mio commento. Interinale da due anni per SEA Handling Aeroporti di Milano, come piu’ della meta’ dei lavoratori aeroportuali di Malpensa penso.
Sposato da interinale, con uno stipendio che si aggira intorno ai 900 euro, un affitto da 550 (il mutuo…non scherziamo!), momentaneamente a casa, per “carenza di lavoro” in aeroporto. Ecco alcuni vantaggi dell’essere precario: devi vivere giorno per giorno, e non puoi pensare piu’ del tuo contratto (che puo’ durare 3 come 1 mese), non sai mai fino al giorno prima se ti verra’ fatta una proroga o ti lasceranno a casa, non hai la possibilita’ di goderti le ferie anche se le hai perche’ noi siamo stati assunti per lavorare (le ferie le faremo quando avremo finito il lavoro, peccato che possa capitare di non poterne usufruire anche per un anno e mezzo di seguito), sei ricattabile benissimo dall’azienda… non potro’ mai salire piu’ dell’ottavo livello anche dopo vent’anni di lavoro. Non posso partecipare a concorsi interni per migliorare la mia posizione lavorativa e molti altri vantaggi che non vado elencarvi perche’ quando ci penso mi viene da star male. Alla fine pero’ io sono un lavoratore uguale agli altri assunti a tempo indeterminato. Ma non mi sembra di avere gli stessi diritti, ma solo gli stessi doveri.
Comunque per chi dice di offrire un 1.000.000 di nuovi posti….io quest’anno sono stato assunto per la stessa azienda 3 volte…non e’ che valgo 3 persone in questo conteggio?
Mi risulta che nessun figlio dei Ns dipendenti o alti funzionari statali , generali ,banchieri o altri potenti venga assunta con contratto da precari.
Le loro Leggi sono fatte sempre per gli altri, mai per Loro.
Pensa che il ministro La Loggia non ha neanche fatto il militare (fonte IENE) per insufficenza toracica , ma !!!!!!!!!!!! Per fortuna che l’esercizio politico lo ha sviluppato.
Cari Ago&Lucia,
il vostro intervento dovrebbero leggerlo i vari Elia e Simo che pensano di dare lezioni di vita agli altri.
Svegliatevi, questa è la realtà!!!!
“E per tutti quelli che si lamentano dello stipendio basso voglio dire che ci sono moltissimi lavori che permettono di arrivare a minimo 1000 euro netti al mese (con qualche ora di straordinario). Questi lavori si chiamano muratore, imbianchino, falegname..”
Allora conosci muratori, imbianchini, falegnami sfigati perchè il loro stipendio e compenso orario è molto più alto.
Ho fatto fare dei lavori in casa mia a dei muratori, ti posso assicurare che non prendono poco (1000 euro in 10 giorni no al mese e con gli straodinari…)
Mordicchiare una matita? Io lavoro costantemente, tra le polveri di una sala server, forse scaricare casse di acqua minerale era meglio…
Peccato che ho un impedimento fisico di nome erna iatale….
Sai non è piacevole vomitare dopo che hai sollevato un peso, anche fosse il tuo nipotino per dargli un bacio.
Il governo dice che bisogna investire sui giovani, tutelare il lavoro femminile ed agevolare le famiglie.
Il nostro caso è lo specchio della realtà che riguarda tutti tre questi livelli.
Siamo una giovane coppia che vorrebbe pianificare il proprio futuro acquistando un’abitazione ma il costo delle abitazioni è elevatissimo (specialmente qui in Lombardia). Bisogna allora stipulare un mutuo: cosa non molto facile se non si ha un impiego fisso e stabile, dato che le banche vogliono garanzie. Considerando che una di noi due ha un lavoro che da ormai 2 anni viene rinnovato mensilmente, come si può fare a realizzare questo obiettivo? Senza considerare il fatto che sul posto di lavoro si è continuamente soggetti a ricatti per quanto riguarda gli orari e le varie mansioni, per non parlare se poi ci si volesse lamentare di qualcosa o addirittura ribellarsi. Non vuoi lavorare il sabato? Ok, ma da lunedì non presentarti più. Per non parlare dei sindacati: se solo osi menzionarli ti viene indicata l’uscita (e non in senso metaforico). Per chi: per la gloria o per un grazie che mai ti sentirai dire? Si, perchè tutto è dovuto: il principale (o meglio, il padrone) fa un favore a darti un lavoro e tu devi ricambiarlo!
Se poi decidessimo di avere un figlio che succederebbe? Disoccupazione per la futura madre per tutto il periodo interessato, con pesanti ricadute sul piano economico, dato che si parlerebbe di un’assenza dal lavoro per più di un anno.
Ed è anche per questo che l’assegno di 1000 euro garantito ai nuovi nati ci innervosisce ancor di più: oltre ad essere sbagliato come principio è una presa in giro per chi, vedendosi revocato un diritto essenziale come la maternità, è costretto a vedere il proprio budget ridotto in modo traumatico per tutto quel il periodo che dovrebbe essere pieno di gioia. Dateci un lavoro fisso, rinunceremo volentieri all’assegno!
Perchè purtroppo non si vive di solo amore.
Sperando che il vento cambi, magari già da Aprile.
Ago&Lucia
RAGAZZI SVEGLIA!!!
Dai commenti che ho letto (non tutti ovviamente essendo più di 2000) mi sembra che l’Italia sia un paese piena di bambini prodigio. Che riescono a laurearsi ma poi, essendo bambini, giustamente si mettono a piagnucolare perchè non possono fare il lavoro che gli piace. Il problema è che questi bambini hanno una trentina d’anni.
Ma dove sta scritto che una persona debba fare il lavoro che vuole? Chi se ne frega se vi siete laureati, la maggior parte dei ragazzi lo è. La laurea è solo un pezzo di carta che non dimostra in nessun modo che siete persone in gamba. L’unico commento intelligente che sono riuscito a leggere è quello di Elia che ha avuto il coraggio di cambiare lavoro.
E’ la sacrosanta verità il fatto che non si trovi lavoro… infatti è il lavoro che viene a cercarvi. A una condizione però… che cerchiate un lavoro e non un “posto di lavoro”. C’è una grande differenza. Mi sono laureato due anni fa e ho cambiato già 4 volte il lavoro. Tanto per la cronaca ho mandato un solo curriculum, sono sempre stato cercato e per lavori anche ben retribuiti. Se volete sapere quale è il segreto ve lo spiego subito. E’ semplicissimo basta “lavorare” nel vero senso della parola. Ho visto in molti ambienti diversi come questa parola abbia perso oramai il suo vero significato. Quando si parla di lavoro lo si fa solo come diritto e mai di dovere. Bene tirate fuori i co….ni e iniziate a darvi da fare, ma dovete mettervi in testa che se la vostra idea di lavoro è quella di mettervi sulla scrivania a mordicchiare una matita allora avete ragione… non si trova lavoro.
Inoltre ricordatevi che abitate in Italia, cioè il paese dei furbi dove molti cercheranno di fregarvi. Purtroppo ne fanno le spese molti neolaureati che abbandonano per la prima volta la chioccia-università ed entrano nel mondo reale. La legge del più forte/furbo vale sempre… ho letto di persone che aspettavano lo stipendio per più di un anno… se non vi pagano dopo un mese andatevene a g
Caro Beppe,questo tuo blog è veramente una cosa fantastica,immagino non sia per te una novità sentirti dire queste cose.Comunque,oggi mi sono sentita in “dovere” di scrivere,penso che tutte queste testimonianze ci debbano far riflettere.Io sto studiando all’università,e nel frattempo faccio qualche lavoretto..ma quale sarà il futuro?Ci sarà? E chi ha una famiglia,come riesce ad andare avanti..vorrei sentire parlare di questi argomenti..dai nostri “politici”. Grazie
il co.co.co è anche un mezzo per aggirare il tetto degli straordinari, ovvero, un qualsiasi lavoratore dipendente a tempo indeterminato, può andare a fare un secondo lavoro con un contratto co.co.co. e arrotondarte così lo stipendio inflazionato dall’euro.
Sarebbe quindi da investigare quanti di questi nuovi contratti di lavoro sbandierati dalla CDL, in realtà non siano doppiolavoristi strozzati dall’alto costo della vita……
Ciao Beppe,
ho 27, sono laureto in Scienze della comunicazione e l’anno scorso ho terminato un master in Comunicazione e tecnologia multimediale della durata di un anno. Durante l’università ho lavorato un anno e mezzo come giornalista per un giornale sportivo piemontese, e al momento di pagarmi sono misteriosamente falliti, ma, caso strano, dopo pochi mesi hanno riaperto il giornale con un altro nome. Naturalmente di contratto neanche a parlarne.
Dopo il master ho lavorato sei mesi in una società informatica (per 4 mesi ho guadagnato cento euro al mese, negli altri due 800), l’azienda non si è degnata di farmi firmare uno straccio di contratto, nonostante le mie continue pressioni. Una volta finito il progetto mi hanno mostrato la “porta”. Da una settimana lavoro per un sito di e-commerce e dovrei guadagnare 300 euro al mese. Tengo a precisare che tutte le mie esperienze lavorative prevedevano un impegno full time.
In questi giorni ho tirato le somme: ho lavorato circa 24 mesi e ho guadagnato la bellezza di 2000 euro. Bhe ho guadagnato un po’ meno di 3 euro al giorno, e un po’ meno di 40 centesimi all’ora.
Devo pensare ad aprirmi un conto in banca vero?
In bocca al lupo Beppe.
Ciao Beppe grazie per tutto quello che fai per i cittadini italiani.
Ti racconto la mia storia:Laureato in economia e commercio a Catania nel luglio 2004,grazie ai miei genitori ho potuto partecipare ad un master di 1 livello a Milano,(7500 solo il master)era previsto all’interno del master un periodo “formativo”in azienda,ho fatto 6 mesi in una grande catena di ipermercati in cui gli ultimi 3 mesi mi hanno pagato 500,ovviamente a gennaio un bacino sulla fronte e a casa(sottolineo che gli stagisti nell’azienda in questione sono a rotazione ogni 6 mesi,senza assunzione,senza nessuna speranza,solo schiavi che cambiano semestralmente).
A gennaio mi sono detto “dopo una laurea,un master,uno stage di 6 mesi in una grande azienda estera,minxxia ora è il mio momento” purtroppo dopo un mese di ricerca e qualche colloquio ho solo trovato uno stage di altri 6 mesi a ZERO URO.Ora mi dico io sono fortunato,in quanto mi sostengono finanziariamente i miei a Milano(dato che in sicilia neanche si parla lontanamente di lavoro)ma per chi non è fortunato come me cosa puo’ fare?
La mia voglia di andare via dall’Italia è tanta,gia’ ho deciso di non tornare piu’ in Sicilia,il prossimo passo è espatriare unica scelta per chi vuole ONESTAMENTE lavorare!!!
Grazie Beppe dello spazio concessomi,è una vergogna,l’unica mia risposta è NON VOTARE PIU’ ,strappare la mia scheda elettorale, e mandarli a fanculo!!!
ciao beppe, nessun argomento, purtroppo, mi riguarda più da vicino.Sono 7 anni che lavoro con contratti a tempo determinato per una compagnia aerea, quindi già da prima della legge Biagi, ormai ho quasi perso la speranza di avere un contratto a tempo indeterminato prima di andare pensione! fra crisi internazionali del trasporto aereo, crisi della compagnia e crisi di non so quale altra natura io sono sempre rimasta fuori dalle assunzioni a tempo indeterm e non ne sono previste altre fino alla fine del 2007( quando finira’il periodo di solidarietà della compagnia). Sicuramente la mia situazione e’ migliore di quella di altri ma comincio a non sopportare più chi mi dice che devo essere contenta perchè io almeno un lavoro ce l’ho.
Io ho un lavoro che non mi permette di fare alcun progetto, guadagno più o meno 850 euro al mese, ho 30 anni e non mi posso ancora permettere di andare a vivere da sola, divido una casa in affitto con altre 3 persone, e almeno che non si abbiano inaspettate eredità di immobili questa è la situazione attuale della maggiorparte dei miei amici e colleghi. La cosa preoccupante è che una ragazza che guadagna 850 euro al mese, abita in una stanza e non ha un lavoro fisso comincia anche ad essere invidiata, insomma quando provo a parlare di queste cose molto spesso vengo messa a tacere solo per il fatto che un lavoro io ce l’ho.
Il precariato fa schifo e una della consegueze è che ci sta abituando a non avere ambizioni lavorative, ad accontentarci della miseria che ci viene proposta e ad invidiare chi è appena meno misero di noi.
Le persone che ti dicono di stare zitta perchè tu un lavoro ce l’hai e non devi lamentarti, sono le stesse che incitano i giovani con slogan qualunquistici tipo “Coraggio, ragazzi! Muovete le chiappe che le opportunità ci sono”, “Bisogna ricorrere alla forza di volontà, fare FATICA, FATICA, FATICA!!”.
Vedi, carissima, o queste persone non hanno mai lavorato, o sono completamente al di fuori della realtà.
Slogan di questo genere, tipo “non lamentarti che tu un lavoro ce l’hai” li ho sentiti da Tremonti e Sacconi, persone che nella vita non hanno mai lavorato…
Per cui, stai tranquilla, almeno qui, in un posto democratico, non verrai tacciata di questo
Il problema, Alesssandro, che i costi non sono saliti sulle materie prime, ma sui servizi e sulle filiere!
Giocoforza, il sistema impostatato sul work-sharing, cioè più aziende che fanno un solo prodotto, ha fatto lievitare i prezzi.
E i cinesi ci hanno buggerato.
Sui prezzi molto ha fatto la finta liberalizzazione.
Ti faccio un esempio. Voglio staccarmi da TELECOM perchè con 38 euro ogni 2 mesi, posso telefonare sempre con TELE2, risparmiando mooolto, rispetto al solo pagamento del canone che, IVA COMPRESA, è di 36 euro!!!
Solo che ho l’ADSL con LIBERO, e TELECOM non può essere staccata sennò devo staccare per forza l’ADSL con LIBERO!
Cioè posso telefonare con TELE2, ma devo rinunciare ad avere l’ottima ADSL di un altro operatore.
E’ UN SISTEMA DROGATO O NO?
E di chi la responsabilità di questo sistema, dei laureati che non “muovono il culo”, o di chi ha sempre la risposta pronta per giustificare il fallimento del sistema azienda italiano??
Eh, troppo comodo dare la responsabilità a chi non vuol essere flessibile, quando la concorrenza non lo è…
caro fausto.
io capisco la tua rabbia ma se è vero che sono 14 anni che lavori credo che un pochino come va il mondo lo dovresti aver capito….
ovvero: ma sul serio credi che dicendo a me o ad alessandro fini che viviamo fuori dalla realtà (il sig. fini effettivamente vive fuori dai confini italiani) potrai, tu o qualcun altro, risolvere i problemi di monopolio drogato di telecom, o quelli di inefficienza di enel o che so io, problemi di questa entità?
ma neanche se fossimo 10 milioni di persone li risolveremmo…
Quando io parlo di cultura del fare intendo cose diverse, tipo:
Sei un sistemista ho letto, sarai bravo se lo fai da 14 anni… Apri una partita IVA (costa pochissimo) fatti un sito e fai il giro delle persone che hai conosciuto per lavoro (magari gli avvocati degli studi legali, se lavori per il tribunale), proponiti per fargli la manutenzione HW/SW e risoluzione di problemi di rete. Contratto annuale 100 euro. Se vogliono anche il sito glielo fai (altri 300 euro. professionalità significa che ti metti la sera a studiare web design, se già non lo sai fare…). E cominci così. Magari senza nemmeno mollare il tuo lavoro. Magari in tempi non sospetti di cassa integrazione.
Magari un giorno diventi bravo e pure conosciuto, e la cassa integrazione della tua ditta non ti sconvolge la vita come oggi.
Quando dico “energia ragazzi” io intendo queste cose, non le puttanate di chi va a ballaro’ o a studio aperto.
cerchi di capire come si fa ad avere accesso alle sentenze che, per gli avvocati sono preziose.
ne fai delle raccolte in pdf e le vendi, sempre agli studi legali (ti pagano un cd anche 200 euro, senza problemi).
Vuoi fare di più? un programmino in c++ che consenta di fare ricerche intelligenti, per data, parola chiave, ecc.
Fai una mailing list degli studi legali e li avverti quando hai pronte le nuove release.
Sto sparando a ruota libera, magari alcune di queste cose non sono attuabili, ma ce ne sono mille altre. Mi sono venute in mente in 2 minuti, credo che se ti metti a pensare te ne verranno in mente mille altre, magari più attuabili o più redditizie.
Spiace, ubaldo, che lei non sappia che avere accesso alle sentenze è un diritto degli avvocati.
Anzi di qualunque cittadino.
Il progetto di pubblicarle via web c’era già, lo stavamo per attuare, in tempi non strettissimi, con i magistrati di Alessandria.
Peccato che Castelli, a meno di clamorose novità, lo stia bloccando mandando a casa i tecnici, io e almeno una quarantina di persone, che stavano sperimentando il progetto.
Io cado in piedi, altri lavori ce li ho, ma non sopporto, e non mi rivolgo al senso della frase che vuole dare lei e che ha ampiamente argomentato (sennò discutere e affrontarsi a cosa serve?), la frase “Muovete il culo” messo in bocca a nullafacenti raccomandati come Sacconi, Berlusconi, Maroni, Tremonti e Castelli.
E’ una presa per il culo per tutti i precari.
Hai perfettamente ragione che i costi sono aumentati sulle filiere (anche sulle materie prime comunque). E sono d’accordo che molti fanno prezzi assurdi e se ne approfittano.
Ma quando uno si può approfittare dei clienti? Quando i clienti non hanno scelta.
Il caso si verifica per una situazione di monopolio. Alcune delle privatizzazioni italiane sono ridicoli trasferimenti a monopoli privati. (Telecom? Autostrade? Enel?)
Oppure quando ci sono alternative ugualmente inefficienti. (Distribuzione? Banche?)
Un altro fattore che può contribuire sono le carenze normative. (In Italia… tutte? Basta guardare la tutela dei risparmiatori)
Se la Telecom può imporre condizioni poco competitive (e lo fa! I costi delle telefonate in Italia sono ingiustificatamente alti) è per le ragioni precedenti. Lo stesso si può dire per i negozi di alimentari: i prezzi sono più alti che in paesi più ricchi, con maggiore competizione.
Sinceramente, per questo, non credo che i cinesi abbiano gran colpa, poverini! 🙂 Se venisse Wal-Mart in Italia, i prezzi degli alimentari scenderebbero.
La Cina si è affacciata gradualmente sul mercato mondiale. Per il tessile si sapeva da 10 anni cosa sarebbe avvenuto il 1 genn 2005 (caduta delle barriere all’export cinese). Si sapeva bene cosa avrebbero esportato i cinesi.
Risultato? I cinesi hanno investito per 10 anni in capacità produttiva. Gli italiani niente.
Poi, ovviamente, sono stati travolti. Ma di chi è la colpa?
Secondo me, in parte dei vari governi che non hanno fatto niente. Non avevano una strategia. E in parte degli imprenditori, per la stessa ragione. Ma non dei cinesi!!
Continuando a dare la colpa agli altri (i cinesi), i problemi non si affrontano. E anzi si aggravano.
Non è colpa tua in particolare. E nemmeno dei lavoratori. Secondo me, la classe politica ha le maggiori responsabilità. Ma la Cina è qui ed aumenterà il suo peso. Bisogna prenderne atto.
caro fausto, relativamente alle sentenze parlavo di sfruttare a livello imprenditoriale la sua posizione di privilegio (essere all’interno di un tribunale)
Ovvero pubblicare le sentenze recenti, prima che siano pubblicate da altre società che già lo fanno
(il mio studio, che pure si occupa di altro, ha un abbonamento a società che fanno queste cose).
e sfruttare la sua faccia (fisica, la conoscenza personale in italia è più importante di 100.000 curricula, intendevo questo quando dicevo che bisogna passare dalle conoscenze personali) che ha l’opportunità di mostrare direttamente.
sono felice per lei che cada in piedi e concordo sull’opinione che ha di certi nostri “governanti” ma l’astio verso questo schifo a me non fa perdere di vista l’atteggiamento di buona parte di una generazione, che io e molti altri abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, avendo offerto posti di lavoro.
“Ovvero pubblicare le sentenze recenti, prima che siano pubblicate da altre società che già lo fanno
(il mio studio, che pure si occupa di altro, ha un abbonamento a società che fanno queste cose).”
Le sentenze sono pubbliche e non mi risulta che ci siano società che facciano questo mestiere.
Lavoro da più di 6 anni nel comparto giustizia, e questo tipo di servizio non interessa agli avvocati, figuriamoci a pagamento, devono già fronteggiare le richieste dei praticanti.
Cado in piedi, perchè guadagno molto di più ad installare decoder e parabole e sistemi multimediali (internet collegato a impianti televisivi) e mi affascina molto di più del grigiore di uno studio di un avvocato.
Ciò che contesto è il sistema azienda italiano che deve prendere atto del proprio fallimento, perchè privo di persone capaci.
Non credo che si possano annoverare come persone capaci LAPO,LOPO,LUPO,TRONCHETTO E RICUCCIO
beh, le risulta male.. caro fausto.
io pago 150 euro l’anno per riceverle ordinate in database e, dato che tra i miei amici ce ne sono ben 5 titolari di studi legali, so che loro fanno lo stesso.
ma non era questo il punto.
stavo solo cercando di dire che personalmente se lapo è un cretino (e cmq lo è meno di quel che crediate… si fa in fretta a demolire qualcuno per la coca, i trans e tutto il resto. conosco persone che hanno lavorato a contatto con lui nel branding e oggi i risultati si vedono. 1milioneemezzo di turisti, molti americani, che comprano le felpe con scritto “torino” a 150 euro, sono un risultato ottenuto anche grazie alle sue idee e a quelle di marco boglione della robe di kappa. le sue vicende personali sono un’altra questione. a me non piacerebbe venire giudicato professionalmente perchè mi piace mettermi le banane nel sedere, che so’…) è un problema che ci riguarda marginalmente. entro buoni limiti, ognuno è artefice della sua fortuna.
se veramente le piace installare decoder e ci guadagna, perchè non ne fa una professione?
invece di stare qui a invocare gli ammortizzatori sociali che ormai sono morti e sepolti?
“se veramente le piace installare decoder e ci guadagna, perchè non ne fa una professione?”
E’ già una professione, forse non ha capito che non sto parlando per me ma per le circa 2500 persone che scrivono in questo sito e denunciano problemi.
I servizi di database di sentenze sono di aziende che hanno esperienza decennale, tipo la Juris Data o la De Agostini e hanno prezzi che tagliano fuori qualunque concorrente.
Attenzione! Chi diffonde parte di un database penale o civile al di fuori di un qualunque palazzo di giustizia è passibile di denuncia.
Non potrei, comunque, farlo, sarebbe sospetto.
Io mi occupo di altro.
Guardi, e la prego di aggiornarsi, che le professionalità non si reinventano da un giorno all’altro.
Nell’informatica un sistemista certificato non può diventare programmatore o installatore di reti e viceversa.
Non è così facile come trasformare un meccanico in un saldatore o fresatore.
Gli ammortizzatori sociali sono sacrosanti e ci sono in tutti, dico tutti, gli stati europei.
Mai sentito parlare di modello danese?
E la formazione dei disoccupati, una delle ottime cose fatte dal governo di centrosinistra, dov’è finita nel pacchetto Biagi?
Comunque lei sta tentando di accusarmi di essere un “piangina” e la cosa mi sta facendo parecchio innervosire, perchè scorgo il tentativo peloso di provocarmi.
La prego di non essere scortese, io con lei non lo sono stato
Sbaglia obiettivo, se lavoro da 14 anni consecutivi un motivo c’è.
ha ragione. me ne scuso.
mi sono fatto prendere la mano dalla provocazione.
anche lei pero’ ha detto le cose da un punto di vista parziale, per confermare le sue tesi. prima mi dice che non ci sono società che offrono i servizi da me citati poi me ne cita addirittura due (e ce ne sono molte di più). cmq era solo un esempio, per altro stupido.
prima si dipinge come un uomo in miseria, prossimo alla cassa integrazione, poi si scopre che ha addirittura due lavori… prima mi dice che deve aiutare i suoi genitori pensionati, poi che anche con la cassa integrazione cade in piedi…
sul discorso di reinventare le professionalità non conosco come lei a fondo il campo dell’informatica, occupandomi di altro, ma in generale credo che si possa fare molto più di quello che si fa, con un po’ di buona volontà.
non accuso lei personalmente, ma tante persone di essere “piagnoni” si.
è evidente che lei ne fa un discorso “politico”, quasi “sindacale”, al pari di beppegrillo, io ne facevo un discorso pragmatico, per tracciare possibili soluzioni.
visto che non credo che il 9 aprile cambierà molto, da questo punto di vista
al politecnico di torino ci hanno insegnato fin dall’università che quelli che ci vengono dati sono mezzi generali per poter comprendere la realtà. approfondire la parte di realtà che più ci sta a cuore (o che più ci serve in quel momento) è poi compito nostro.
da ingegnere edile mi sono messo a studiare il codice di procedura civile, e ora sto passando a quello di procedura penale, perchè ne ho necessità.
Uno dei miei primi incarichi decenti è stato progettare mobili per un franchising. Non creda che all’università qualcuno mi avesse insegnato qualcosa su come si progettano i mobili.
Pero’ ho passato giornate negli stabilimenti a imparare, a farmi spiegare. Mi sono comprato dei testi, ecc.
Sicuramente ci sono settori tecnologicamente più complessi che consentono meno di operare salti così radicali e gliene do’ atto, ma non si puo’, secondo me, pretendere di avere subito il lavoro per cui si è studiato, pure con tutte le garanzie.
ciao a tutti…ho letto parecchi commenti di questo topic e vorrei esprimere anch’io qualche considerazione:
Intanto se non ho capito male, da qualche giornale letto anni fa, mi pare che i tanto nominati co.co.co. siano stati una meravigliosa invenzione introdotta dal celeberrimo pacchetto del min. Treu e, sempre se non mi sbaglio, il min.Treu era in carica con il governo del magnifico PROF. ROMANO PRODI!!
Secondo: questa storia dei call center ha un pò rotto i maroni!! ti danno 5 euro lordi l’ora? cambia lavoro per Dio come ho fatto io!! Certo telefonare e sempre meno duro di scaricare scatoloni dai furgoni alla DHL come faccio tuttora per pagarmi l’università, ma la paga è buona (7,20 /ora), sono assunto da una cooperativa la quale ha in affidamento il magazzino e non ho di che lamentarmi!!
Mi sembra poi di capire, non solo dai commenti che leggo ma anche dalle persone che incontro, che al giorno d’oggi non si vogliano più fare i lavoro un pò più umili: la gente deve cominciare a mettersi in testa che non si può lavorare tutti in ufficio oppure fare i manager o gli impiegati…di lavori ce ne sono tanti e poi bisogna smettere di piangersi addosso e quando piove gridare governo ladro!! la situazione economica ragazzi è quello che è, la Cina e l’India ci stanno mordendo le palle ed è finita la sagra della polenta che c’era 10 anni fa!!
bisogna fare i conti con la realtà e adattarsi se occore…la legge Biagi sotto alcuni punti di vista è profondamente ingiusta ma sta dando un pò di respiro ad un mercato del lavoro troppo rigido che ci penalizzava a livello globale!! L’OCSE nella sua relazione di fine anno, parlando dell’Italia, ha indicato la riformi Biagi la cosa migliore che è stata prodotta negli ultimi anni!! sono tutti deficienti all’OCSE? sono tutti schiavisti?? non credo proprio…
E poi,concludo, basta con questa retorica modello Lenin 1917: servi della gleba!?schiavi?!era meglio fare lo schiavo nel sud degli stati uniti?!ma stiamo scherzando??Beppe!!
E bravo, Elia, peccato che l’OCSE abbia anche indicato come necessaria una politica di ammortizzatori sociali, completamante assente in Italia, cosiccome un’adeguata riforma delle pensioni che garantisca la sopravvivenza di chi ne gode i benefici.
Le obiezioni dell’OCSE bisogna citarle tutte.
Bisogna smetterla con questa storia dei lavori umili che nessuno vuole fare, invece!
I lavori umili vengono sottopagati, assumono persone tramite cooperative e con stipendi insufficenti per mantenere una famiglia.
Sempre meglio di niente? E’ il peggio di niente.
La legge Biagi ha dato respiro al mercato del lavoro. L’ha completamente soffocato, altrochè..
Ribadisco, Beppe ha ragione, è la società degli schiavi contrapposta alla società dei furbetti alla LAPO, TRONCHETTO, GERONZI, FIORANI, CONSORTE, RICUCCI.
Vai a proporre a questi lavori umili, caro Elia!!!!
Ciao Beppe,
innanzitutto COMPLIMENTI! E’ da una vita che ti seguo, e l’unica cosa che posso dire è, ancora, complimenti!
Scrivo in merito a quest’argomento, poiché dopo 3 anni di gavetta, lascio finalmente il mondo dell'”interinale”! E non in quanto precario, bensì come dipendente dall’altra parte della barricata: sono stato un responsabile commerciale per 3 Agenzie per il lavoro differenti in 3 anni. E in tutte e 3 le agenzie ho potuto notare che, ahimé, a prescindere dal fatto che la legge potesse essere giusta o meno, in realtà siamo stati noi italiani a renderla ingiusta! Questo perché, come spesso capita nel mondo del lavoro e di pensare degli italiani, portiamo all’estremo le interpretazione e le regole delle leggi. Un esempio su tutti, il fatto che “l’interinale” venga utilizzato come mero periodo prova nel mondo del lavoro!!! Quante aziende assumono tramite le agenzie per testare i neoassunti?!? Tra l’altro in maniera vigliacca, poiché la legge prevede che l’azienda stessa, tramite un contratto a tempo determinato, possa assumere il candidato, evitando di demotivare in partenza una persona facendola sentire in parte diversa. Invece, grazie alla “flessibilità” delle agenzie, si scarica ogni impegno nel caso in cui la persona, o per un motivo o per l’altro, non possa continuare in azienda!!! E questo non è che un semplice esempio!!! Un’altra cosa che consiglio a tutti gli assunti tramite agenzia: controllate sempre le vostre buste paga!!! Molte volte, per cercare di tenere al minimo le spese di commisione sui clienti, le agenzie “mangiano” qualche euro sulle buste paga (Generale Industrielle in questo è un maestro!!!). Con ciò non voglio dire che sia tutto sbagliato: in tre anni molte volte ho avuto la soddisfazione di poter trovare lavoro a persone meritevoli, e questo mi ha dato piacere! Però un mucchio di volte le aziende fanno richieste al limite del razzismo: i meridionali sono ok se non hanno un marcato accento, meglio un uomo che una donna, preferiamo una donna che un uomo, no ad extra-comunitari, etc…. Chiedete sempre come mai i vostri colloqui non sono andati bene: è un vostro diritto!
caro Diego,
e tu? davi man forte alla discriminazione?
quando gli “industrialotti” lombardi ti chiedevano di non presentargli candidati del sud, o extracomunitari tu cosa hai fatto? Mi pare che per 3 anni sei rimasto a lavorare in agenzia, in che modo hai lavorato. Racconta TU la tua esperienza di lavoro.
Caro Beppe,
ho 25 anni, mi sono Laureato in Scienze Turistiche c/o l’Università IULM di Milano nel 2005. Ho terminato i miei studi negli anni legali(4anni) previsti dal Vecchio Ordinamento.Ho dedicato anima e corpo allo studio, ben cosciente dell’importanza di una formazione salda e competitiva. Parlo fluentemente due lingue straniere: spagnolo e inglese; Tutto ciò, oltre alla passione che metto in tutto ciò che faccio, mi aveva illuso sulla possibilità, una volta terminati gli studi, di trovare aziende interessate alla mia professionalità. Ciò purtroppo non si sta verificando.
Ben consapevole della concorrenza in ambito universitario, mi sono mosso in anticipo: già durante il penultimo anno universitario ho partecipato a fiere del mio settore (turistico), ciò mi ha permesso di prendere contatto con molte aziende, le quali sembravamo veramente interessate a una Laurea così nuova, come se la considerassero la soluzione ideale ai loro problemi.
Risultato: tanti contatti ma nessun feed back positivo. Ho perso ormai il conto di quanti curriculum ho inviato in Italia e nel resto del mondo, senza contare le decine di colloqui che ho sostenuto.
Quando penso a tutto ciò mi innervosisco perchè la famosa “Legge Biagi” ha letteralmente tagliato le gambe a noi giovani brillanti Laureati. Inoltre dando via libera ai cosiddetti “Stage”, (ne ho già sperimentati 2) si è scatenata una rincorsa da parte delle aziende per sfruttare a costo zero le “menti fresche” sfornate dai vari atenei. Senza contare il disastro della riforma della scuola della Moratti. 1- Io mi domando: non sono figlio di un imprenditore, non sono benestante, ho fatto una fatica immane a pagarmi l’Università, come faccio ad accettare proposte a costo zero, come faccio a vivere con 300/400 al mese??
2-Le aziende chiedono l’esperienza di 2-3 anni minimo, ma come si fa a chiedere queste cose a un neo laureato??
Una sola parola può essere indirizzata a chi governa: VERGOGNA!
La riforma Biagi oltre ai vfamosi co.co.pro ha anche partorito altre mostruose forme contrattuali che non hanno grande risonanza.
La sfortuna vuole che io ne abbia toccata una con mano e ve la racconto.
Lavoro da 2 anni in staff leasing.
“Staff leasing” sta per “somministrazione di lavoro”.
Dal dizionario Garzanti:
LEASING
s. m. invar. (econ.) contratto mediante il quale una parte concede a un’altra, dietro pagamento di un canone, la disponibilità di un bene, con facoltà di acquisirne la proprietà allo scadere del contratto.
Ecco quello che sono: un bene, una macchina in affitto temporaneo, una risorsa concessa a tempo indeterminato.
Sì perchè l’azienda non sa mica per quanto tempo gli servo, per ora dice ad Adecco ” questa risorsa la affitto. per quanto tempo non lo so!”.
Il mio contratto a tempo indeterminato è con Adecco,(una multinazionale di lavoro interinale mutuata grazie alle legge 30 in “Agenzia per il Lavoro”), che ha stipulato a sua volta un contratto con un’azienda a cui serve la mia figura professionale.
Eh si, a tempo indeterminato, sembra quasi vero..
Peccato che il contratto tra Adecco e la suddetta azienda per la quale effettivamente lavoro, venga rinnovato ogni anno, e dunque non esiste alcun vincolo tra loro e me.
In sostanza: se tra 1 anno, o 10 o 50 anni, l’azienda che mi usa, decidesse di stracciare il contratto con Adecco,io mi troverei disoccupata, con un assegno mensile firmato da Adecco, che secondo un decreto del ministero del Welfare deve essere di almeno 350 euro.
Seconda la legge Biagi inoltre, dovrei essere pagata quanto i miei colleghi dipendenti VERI dell’azienda, mentre invece ho una categoria inferiore di CNNL, non ho diritto ad aderire al sindacato nè di fare sciopero,così come non posso fare carriera nè avere l’assicurazione sanitaria come i miei colleghi più fortunati.
Ecco un altro dei vantaggi della legge!
Peccato che non sia il mio.
D’altronde sono una macchina in affitto: che diritti posso avere?
Caro sig. Grillo, è da un po’ che non scrivo qualche commento, leggo solo i suoi post e i commenti dei visitatori. Ma questa era imperdibile. Qualche tempo fa, il premier ad una puntata di Porta a Porta, parlando della precarietà del lavoro in Italia disse che se un giovane era serio e volenteroso il lavoro (non precario) lo trovava di sicuro. Il problema insomma non esisteva. Nemmeno quello del 40% del lavoro sommerso in Italia è di per sé un problema. Facile, è una percentuale costituita da quella parte (giovane e meno giovane)degli Italiani che non s’impegna e non è seria, perciò è precaria.
Io sono cinque anni (quindi anche prima della legge Biagi) che alterno periodi di copertura Co.Co.Co ad altri di totale assenza di contratto.
Nessuno mi caccia dal mio posto di lavoro, ma è la precarietà che mi ha spinto talvolta a cambiare (per cercare di meglio..), e se ovunque sto non mi mandano mai via un motivo ci sarà…
La migliore delle situazioni che mi sono capitate è senza dubbio quella con la co.co.co (continuato o a progetto in realtà non c’é differenza): straordinari non pagati, inesistenti i giorni di malattia (che in una maniera o nell’altra devi recuperare) angosce in prossimità delle scadenze, sacrificio dei festivi… Per non parlare della paga da fame, magari a lordo (vacanze inesistenti come inesistenti sono le tredici/quattordicesime, per non parlare che non c’é copertura per la maternità, per le donne è meglio omettere che sono sposate). Con la legge Biagi è stato il caos: per chi aveva la co.co.co di fatto non è cambiato nulla, licenziati quelli assunti di un’età compresa tra i 40/50 anni in vista delle nuove leve, i giovani, che pur di lavorare accettano “stipendi” molto ma molto minori, con poca o nessuna copertura di contratto. Possono essere mandati via o confermati senza il problema delle giuste cause, lavorano molto di più e senza feste, non hanno famiglia, fanno una vita da teenager fino a trentasei anni e senza interrogarsi sul futuro…
Caro collega,
ti parla uno che ha di nuovo un contratto indeterminato e che si è fatto sempre un culo così (sempre); purtroppo oggi non basta perchè le aziende a un certo punto scoprono che possono chiudere e riaprire in un qualsiasi paese dell’est (che non è così lontano) dove il costo del lavoro è il 10% di qui e fregandosene di chi si fa un culo così. E’ successo anche a me dopo 15 anni di gratifiche e aumenti di stipendi e se ho trovato un altro contratto inde non è certo per merito della mia documentata professionalità e serietà ma di chi mi ha paraculato. Se ti capiterà anche a te quello che è successo a me e a tanti altri forse ci si rivede qui sul blog a piangere insieme. Auguri. Dimenticavo, io sono italiano e sto con gli italiani.
Caro Beppe, sono un lavoratore, ed anche un delegato della CGIL (ma senza distacco volutamente rifiutato) che svolge la sua attività in una azienda della ristorazione negli scali romani di Fiumicino e di Ciampino facente parte del Gruppo Cirio. Mi rimorde la coscienza nel constatare e nel contrastare con esigui mezzi (la legge 146 sulla regolamentazione dello sciopero ci ha castrato anche il diritto alla protesta) la precarizzazione che si attesta su percentuali che variano dal 33 al 50%. L’aspetto più drammatico, oltre al presente, è la considerazione del futuro per quei servi della gleba che dovrebbero andare in pensione dopo 40 anni di versamenti, con il 60% della retribuzione. 40 anni di contribuzione per un lavoratore che, nei casi più fortunati lavora il 75% dell’anno, con un impiego part time (i Contratti a Tempo Determinato full time sono una rarita da schiavi ricchi)si traducono in almeno 60 anni di lavoro per percepire poi il 60% di un salario che fluttua dai 450 agli 800 mensili, meno della pensione sociale a conti fatti. L’introduzione del Super Bonus ha poi di fatto bloccato anche il normale turn-over di lavoratori che escono dal mondo del lavoro(quelli ancora vivi) per fare spazio a nuovi ingressi. Avere un genitore pensionato oggi è divenuta una ricchezza che ti consente di poter accedere ad un prestito per comprare una macchina, mentre per comprare una casa bisogna vendere l’anima alle banche per due generazioni. In azienda le assunzioni a tempo indeterminato sono ferme al 1997. Ti vedrò a Firenze fra qualche giorno.
Hasta Siempre Comandante Grillo !!!!!
Oggi necessitano dei riformatori “purosangue”. Credo che le riforme rientrino in un etica di studio della determinazione della condotta umana e per questo diviene indispensabile partire da una posizione di riforma radicale ovvero da un dibattito sulla natura dell’uomo e sulla società del terzo millennio. Diviene altresì indispensabile guardare solo agli interessi della collettività, senza cedere a pressioni contrarie e/o di interesse di parte, o di una parte. L’approccio alla “questione disastrosa italiana” dovrebbe avere un retroterra onesto, trasparente e per questo, naturalmente diverso da quello dei sostenitori degli ideali assimilazionisti del secolo scorso. Se per un verso si accetta l’assunto fondamentale, ovvero la convinzione che gli italiani devono abbandonare concezioni clientelari, per un altro ne ricaviamo l’enorme vantaggio di restare a testa alta e sempre più a pieno titolo nell’Europa Unita.
Con queste basi possiamo essere messi benissimo a confronto con i problemi di questa nuova società, sino a potere sperare in un futuro più fecondo e duraturo per tutti e quindi senza discriminazioni tra cittadini. Oggi non si sente altro che parlare di raggiri, manipolazioni, truffe, bancarie, responsabili indagati etc. Sappiamo tutti che non possiamo continuare così, con questa nefandezza a rimorchio e danni ai cittadini a non finire. Grazie di avere letto. FORZA SISU (Sisu non significa “PARTITO POLITICO”, ma semplicemente una parola di origine finlandese, intraducibile in qualsiasi altra lingua, in quanto con una parola allo stesso tempo, si invocano i seguenti valori: lealtà, coraggio, tenacia, prudenza, probità, sacrificio, dovere, obbedienza, disciplina… Nella vita, ed in particolare nelle Forze dell’Ordine e nell’Esercito, si vedono molti esempi di Sisu. Quindi è come se si dicesse FORZA ONESTA’ ma con un significato più dettagliato. Gridare a gran voce FORZA SISU! è come se dicessero ABBASSO I DISONESTI E I PARASSITI. Giacomo Montana
Capisco quello che dice: negli ultimi anni sono saliti i prezzi, ma non gli stipendi. Penso che sia vero.
C’è una situazione di disequilibrio: si riappianerà.
Solo che non si riappianerà alzando gli stipendi. Ma abbassando i costi.
Nel mercato si parte dal prezzo. Ed il prezzo lo fa sempre il più efficiente (prodotto migliore, prezzo più basso). I più efficienti sono i cinesi. Quindi loro fanno il prezzo.
I costi, necessariamente, si adattano di conseguenza. Non è un giudizio morale. E’ una delle poche cose che in economia funzionano in modo abbastanza meccanico.
Per l’Italia le alternative sarebbero due: o giustifica prezzi alti, oppure abbassa i costi.
Dato lo stato del paese ed il livello tecnologico, credo che sia impossibile alzare il livello della produzione al punto da giustificare i costi attuali.
Quindi, si ridurranno i costi. E si dovranno ridurre di parecchio.
Speriamo che avvenga nel modo più indolore possibile (riduzione degli sprechi, aumento della competizione e dell’efficienza…)
Chi propone scorciatoie (aumentiamo i diritti, aumentiamo gli stipendi…) spinge, contro il suo stesso interesse, verso la soluzione peggiore: il collasso dell’economia.
Ubaldo, condivido in pieno il tuo punto di vista. Anche quello sulle università italiane.
Aggiungerei anche che la mentalità italiana sia generalmente “negativa.” Ogni idea si scontra sempre con un atteggiamento antagonista…
Solo, sono meno ottimista sui servizi terziari nel medio lungo termine. Certo opportunità ci sono e ci saranno. Ma l’andamento economico generale inevitabilmente influirà negativamente anche sui servizi.
Il paese sta diventando sempre meno competitivo. Possiamo esportare due vestiti di Armani e tre Ferrari. Quanti possono lavorare lì? Qualche migliaia di persone. Ma tutti gli altri?
Di contro, dal paese esce un fiume di denaro per importazioni (dalla Cina, ma anche per l’energia); per gli interessi sul debito pubblico; per i capitali investiti in attività più redditiizie all’estero. E per molto altro, che spesso sfugge.
Ma cosa entra? Il corrispettivo dei due vestiti e delle tre Ferrari… Ma non si vende più quello che l’Italia vendeva prima, prodotti a basso costo e basso livello tecnologico (magliette, scarpe, occhiali… ecc.).
Il paese è come un salvadanaio: se quello che esce supera quello che entra, il salvadanaio si vuota. E così il paese.
I soldi che sono nel salvadanaio Italia diminuiscono.
I servizi terziari alla fine a chi servono? Chi se li potrà permettere? Qualcuno, per qualche esigenza specifica, certo. Ma, in generale… le prospettive dei servizi non sono disgiunte da quelle dell’economia.
Come mettere altri soldi nel salvadanaio? Avendo già un debito enorme, l’Italia non può chiedere soldi in prestito. E, anzi, probabilmente avrà anche difficoltà a pagare gli interessi passivi. L’alternativa è essere competitivi in qualcosa che generi reddito. Purtroppo, anche su questo fronte, le prospettive sono pessime.
Penso che l’Italia stia andando incontro a grossi problemi, sia economici che sociali.
per quel che mi riguarda la legge biagi non ha modificato il mio ex stato da co.co.co!!!
mi spiego meglio quello che facevo da co.co.co continuo a farlo nel lavoro a progetto…
faccio le stesse cosa da anni, è cambioato solo la forma scritta del contratto da co.co.co a lavoro a progetto.
Non c’è chiarezza
non c’è sicurezza,
io se sto male non vengo pagato,
se vado in ferie non vengo pagato
e i mie contributi sono talmete minimi da far ridere,
non accumulerò una liquidazione
ma faccio le stesse cose dei mie colleghi assunti a tempo indeterminato guadagnando di meno.
A tempo indeterminato nel mio campo non si trova più niente, perchè solo uno stupido assumerebbe persone a tempo indeterminato se si possono avere a prezzo inferiore lavoratori come me…
io lavoro nel campo informatico.
Finalmente ho trovato l’articolo on line, l’ho letto sul giornale cartaceo ma ritrovo la vicenda anche in internet, FA VERAMENTE SCHIFO!
LEGGETE e DIFFONDETE!
Non ti preoccupare MIna, cantiamo tutti la stessa canzone, ma con toni diversi. L’importante è cantare. Non siamo per nulla disuniti e le nostre idee non sono diverse. L’unica cosa che dico è che secondo me nessuno dovrebbe rappresentarci, se non noi stessi. Se siamo in queste condizioni è anche grazie ai Sindacati, nessuno ci tutela più. Se vogliamo sollevare la testa lo si deve fare dal basso. Riepilogando quindi !!! non temere, non siamo disuniti. Ma non cerchiamo legittimazione da nessuna associazione di rappresentanza, è ora che il popolo si presenti da solo ed UNITO.
Io potrei anche capire (ma non lo capisco) l’applicazione di tutti questi contratti a termine per mestieri (diciamo così) di “manovalanza”, che non richiedono cultura e professionalità specifiche, ma che questo tipo di contratto venga anche applicato a lavoratori che devono andare a coprire mansioni (diciamo così) di responsabilità non lo capisco proprio. Invece di garantire alla propria azienda professionalità e competenze, si preferisce ogni tot mesi, anni ricominciare da capo con un nuovo dipendente. ma dei punti fermi nell’azienda (come nella vita) sono necessari per la sua sopravvivenza. Capisco i costi di gestione, ma campare alla giornata significa non voler mai fare un salto di qualità. E poi: è vero che i contratti capestro tengono maggiormente vincolati i dipendenti al datore di lavoro, ma questa continua situazione di precarietà (fatalmente) porta il dipendente a scoraggiarsi e perdere entusiasmo è buona volontà nel suo lavoro. Se poi ai “capitani d’industria” va bene così… cazzi loro. Che vadano in malora e spendano tutti i soldi in medicine!
consiglio a chi puo’ ancora spendere 15 euro di comprare “il secolo cinese” di federico rampini, inviato di repubblica.
scoprirete che il brutto deve ancora venire.
che in asia non sono più forti solo perchè i diritti sociali sono pochi, perchè hanno serbatoi di manodopera enormi eccetera.
Sono più forti perchè hanno capito che per lavorare bisogna lavorare SERIAMENTE. E anche studiare, altro che i 110 dei nostri atenei, serve la competenza…
Cosa che in italia mi sembra che abbiano capito veramente in pochi
Non è un problema solo post università. Io di ani ne ho 32 all’università non ci ho mai messo piede, e dopo essermi fatto mungere per bene dai vari Co.Co.Co e derivati di cui arrivati ad un certo punto ,o ti assumevano o ti mandavano a fare in culo. Io , mi dispiace di esistere se rovino la statisctica o quello che sia, sono uno che a fare in culo c’è andato ben due volte dopo aver praticamente sprecato 4 anni di vita lavorativa e non, dato che un lavoro era anche in un’altra città lontano da dove sono nato. Nel 2005 dopo l’enensimo contratto a termine di San Biagi che mi ha fatto chiudere l’anno con la ragguardevole cifra di un migliaio di euro in banca ho deciso tranquillamente di vivere alla giornata. Vivere per anni di false illusioni alla lunga è psicologicamente molto peggio che vivere di incertezze per scelta. Se proprio devo essere preso per il culo a questo punto preferisco farlo da solo. Tanto soldi per campare non ne ho in entrambi i casi.
Sarebbe bello Beppe se raccogliendo tutte le lettere di chi ha vissuto una vita da precario del niente se en facesse un bel libro..un po’ come ha fatto Moore con il suo libro con le lettere spedite dai soldati dal fronte.
Tanto per cominciare a quantificare un di fatti concreti invece che quantificare le solite cazzate come fanno i nostri beneamati dipendenti.
Sono una vittima del Nano malefico e del suo estinto scudiero Biaggi.
Sono precario da cinque anni, esattamente la durata della leggislatura del suddetto Nano e non vedo la luce in fondo al tunnel visto che, la mia azienda, anzichè assumere noi con un contratto indeterminato, preferisce prendere altri precari.
I precari non possono aderire a sindacati e rivendicare i propri diritti, altrimenti l’azienda non fa neanche lo sforzo di licenziarti, basta che a fine contratto non ti chiami più.
Il precario non ha mai l’influenza, anche se si amala va a lavoro lo stesso perchè il datore di lavoro conta i giorni persi e valuta se riassumerlo o no.
La precarietà è la morte della famiglia perchè toglie certezze economiche, e priva i cittadini di una casa (Provate a chiedere un mutuo!!!)
Questo lo vorrei dire personalmente a Silvio, “Caro Silvio, l’occupazione in Italia non è aumentata, semplicemente se prima c’era un posto di lavoro, tu l’hai diviso in 3, anziche far lavorare una persona per un anno, ne fai lavorare 3 per 4 mesi. Nessuna delle 3 può metter su famiglia, e tutti e tre, i mesi che stanno senza lavoro pesano sulle casse dello stato con la disoccupazione. Nessuno pretende che tu faccia qualcosa riguardo a questo, visto che tu stesso tieni a precisare che non sei un politico ma un imprenditore, per lo meno vai a casa e lascia che qualche politico faccia qualcosa per questo paese.”
Sono una vittima del Nano malefico e del suo estinto scudiero Biaggi.
Sono precario da cinque anni, esattamente la durata della leggislatura del suddetto Nano e non vedo la luce in fondo al tunnel visto che, la mia azienda, anzichè assumere noi con un contratto indeterminato, preferisce prendere altri precari.
I precari non possono aderire a sindacati e rivendicare i propri diritti, altrimenti l’azienda non fa neanche lo sforzo di licenziarti, basta che a fine contratto non ti chiami più.
Il precario non ha mai l’influenza, anche se si amala va a lavoro lo stesso perchè il datore di lavoro conta i giorni persi e valuta se riassumerlo o no.
La precarietà è la morte della famiglia perchè toglie certezze economiche, e priva i cittadini di una casa (Provate a chiedere un mutuo!!!)
Questo lo vorrei dire personalmente a Silvio, “Caro Silvio, l’occupazione in Italia non è aumentata, semplicemente se prima c’era un posto di lavoro, tu l’hai diviso in 3, anziche far lavorare una persona per un anno, ne fai lavorare 3 per 4 mesi. Nessuna delle 3 può metter su famiglia, e tutti e tre, i mesi che stanno senza lavoro pesano sulle casse dello stato con la disoccupazione. Nessuno pretende che tu faccia qualcosa riguardo a questo, visto che tu stesso tieni a precisare che non sei un politico ma un imprenditore, per lo meno vai a casa e lascia che qualche politico faccia qualcosa per questo paese.”
Dovresti sostituire “flessibilità” con “ECONOMIA NON COMPETITIVA” nelle equazioni.
La flessibilità o la precarietà sono negative per il datore di lavoro quando l’economia è in forte crescita. Di contro, sono negative per il lavoratore quando l’economia è in declino (come quella italiana).
Non è vero che la Cina non ha regole. Semplicemente, usa le regole a proprio vantaggio. L’Europa e soprattutto l’Italia mettono invece una marea di leggi stupide che danneggiano solo l’economia.
A questo, nonostante qui sembra che siano tutti laureati con 110 e lode, l’Italia è un paese gestito prevalentemente da incompetenti.
La competizione dei paesi emergenti davvero travolgerà l’economia italiana.
Non preoccuparti per me. Io ci vado a votare, ci sono sempre andato, anche ai referendum. A tale proposito, volevo ricordare a tutti di recarsi a votare in massa anche al referendum x l’abrogazione della devolution. E un dovere civile.
Il lavoro con contratto a termine è ormai la norma, la regola, il metodo con il quale le aziende ci tengono praticamente in prova perenne.
Sono stato assunto con contratto a tre mesi con la promessa che dopo sarebbe stato trasformato a tempo indeterminato ( in un tipo di lavoro dove ho sette anni di esperienza ). Alla scadenza mi è stato invece prolungato di altri sei mesi e pare che questo sia il loro sistema.
Insomma i contratti a termine sono utili solo per i “padroni”. Niente più stimoli a far bene, niente più gratificazioni, così si lavora solo nella speranza che un giorno il contratto si trasformi magicamente nell’agognato tempo indeterminato.
Precari ed imutili per le banche che ti dicono che con contratti così di finanziamenti non se ne parla.
Questa è una non vita!!!
Giuseppe Pepe
Purtroppo tutto si muove dietro il denaro e non la gloria….Vogliono ridurci come la Cina o i paesi dove i nostri industriali vanno a sfruttare. Gli industriali vogliono fare tanti soldi e la gente che hanno a loro servizio devono avere 2 lire. Extracomunitari vengono in Italia e ci fregano il lavoro, eh si ci fregano il lavoro!! Perchè quà in Friuli hanno la precedenza su tutti i lavori, e anche sul diritto alla casa. Ma chi me l’ha fatto a nascere italiana non era meglio che fossi nata albanese e pregiudicata, mi avrebbero aiutata di più. Coraggio per la tua professione nobile e buona fortuna!! Ciao
Lavoro in una piccola azienda siamo in 13 persone inclusi i titolari. Sono stati assunti 2 ragazzi giovani con il contratto a tempo determinato. alla fine del contratto 1 ragazzo è stato assunto a tempo indeterminato e l’altro no… il giovane che non è stato assunto si è rivelato, nonostante la buonissima impressione del colloquio, un emerito inaffidabile! Difficilmente un’azienda non darà lavoro ad una persona motivata e produttiva indipendentemente dal contratto a tempo determinato o indeterminato!! Il vero problema oggi a mio giudizio è il benessere: la maggior parte di ragazzi giovani è composta da quelli cresciuti sotto l’ala protettrice dei genitori! La stessa fetta che piagnucola su questo blog per il problema lavoro! Il lavoro c’è manca la buona volontà e lo spirito che hanno le persone extracomunitarie: quelli che vengono da situazioni di miseria, le stesse situazioni vissute dai nostri nonni in tempo di guerra!
La gente che piagnucola su questo blog non ti rispetta e sai perchè? perchè tu che sei protetto nel tuo bel contrattino dove ti godi ferie e malattie abbi il coraggio di tacere e non prendere esempi singoli e rari per dire che i giovani di oggi sono viziati. Torna a lavorare e taci che le tue idee fatte di pregiudizi non hanno SENSO. E vota il tuo protettore. Silvio.
Vabbè che ormai ci siamo seduti, e davanti ad un posto di lavoro, non capiamo più niente. Però, scusa, la tua mi sembra un pò la posizione del sazio che non crede al digiuno, come si dice a Napoli.
Dove sono le aziende che assumono? E, con tutto l’affetto che provo per i fratelle extracomunitari, credi che sarebbero in grado di svolgere un lavoro complesso? Lo sai di straordinari mai pagati, di stipendi al limite della sopravvivenza, calcolati anche sulla distanza dal posto di lavoro e di ferie mai viste. Io sono già oltre la precarietà, sono disoccupato e non prendo sussidi.
Ma sarebbe davvero troppo lunga…
non ti e mai capitato di pensare che prima di scrivere idiozie ci sia veramente gente che fa equilibrismo con il proprio stipendio?o arriva a fine mese con l acqua alla gola?e facile parlare per te che magari hai il tuo bel contrattino in tasca e hai il culo parato!io faccio parte della generazione di ragazzi che tu dici che sono viziati: lavoro da quando avevo 16 anni e benchè sono una persona che si da da fare ho sempre avuto contratti a tempo determinato o a progetto se non addirittura in nero!purtroppo fai capire che gli extracomunitari ti fanno piu comodo perche non avendo scelta lavorano anche per 2 lire non e vero?ah gia scusa io queste cose non le capisco perche faccio parte della generazione viziata!puo darsi che ce ne siano ma tanti si fanno un culo grande cosi con il poco che prendono e sono gia bravi! e facile parlare quando si ha il culo parato e il bel stipendio a casa!e meglio che pensi prima di parlare la prossima volta!
Non vorei dire cose inesatte, ma ricordo che una volta il Co.Co.Co aveva una durata di due anni (?) dopo di che doveva essere o meno riconfermato o trasformato in contratto a tempo indeterminato. Ad ogni modo ogni azienda poteva assumere un certo numero di dipendenti Co.Co.Co. (non quanti voleva) ed al termine del loro “mandato” una certa percentuale dei contratti doveva essere convertita “a tempo indeterminato”. Quello che invece leggo dai post degli “schiavi del nuovo millennio” (non intendo essere offensivo ma solo chiarire meglio il concetto) è che le aziende utilizzano mille sotterfugi per far sì che i contratti non possano trasformarsi in “tempo indeterminato” e ricattare sempre i lavoratori. Pertanto, a mio parere il discorso non è se questa distorsione della legge l’abbia portata la SX (Treu) o chi per essa (Biagi), ma è se le aziende, imprese seguono la legge oppure l’aggirano, sfruttando i tanti cavilli interpretativi della stessa. Ed inoltre se chi di dovere, effettua i controlli su queste appioppando salate multe alla bisogna. Il problema, purtroppo, è che si è entrati in un giro vizioso per cui al “donatore di lavoro” si permette di fare un po’ il cavolo del comodo proprio poichè con la/le sua/e aziende creerebbe (uso il condizionale) opportunità di lavoro ed un eventuale multa salata da pagare troverebbe come comodo alibi (sempre più usato) ch: “Se l’azienda viene penalizzata da controlli e multe eccessive allora l’azienda dovrà “gioco forza” licenziare un numero imprecisato di lavoro. tanto per fare un esempio: ricordate quando si parlava di mandare Rete4 sul satellite e sulle televisioni Mediaset e non la cosa venne presentata come un attentato ai posti di lavoro di tante persone che, con quella iniziativa, avrebbero perso il posto di lavoro? Insomma, per frala breve, l’imprenditore crea lavoro, applica i contratti che vuole come vuole, non accetta controlli e se è multato si nasconde dietro la necessità di dover licenziare. Un ricatto bello e buono.
Caro Beppe,
Ti invio la lettera che ho scritto a C. Augias di Repubblica il 23 gennaio, il giorno prima che nascesse nostro figlio Alessandro Saporetti, il 26 la lettera è stata pubblicata con la risposta di Augias.
–Gentile Augias,
in questi giorni nascerà nostro figlio,voluto e desiderato.Un evento naturale e normale nella vita di una coppia. In questi giorni il signor Berlusconi sbandiera come vessillo per la sua rielezione il milione e mezzo di posti di lavoro creati nel quinquennio della sua presidenza. Annuncia che scriverà ai 600.000 bebè nati nello scorso anno per ricordargli che gli sta regalando ben 1.000 euro. Mio marito ed io – lui interprete/traduttore, io laureata in lingua russa- siamo stati entrambi costretti ad aprire una ditta individuale per essere pagati da datori che non volevano neanche sottoscriverci un contratto di co.co.co dopo anni di collaborazioni. Io ho avuto la fortuna di poter chiudere la mia posizione, tra l’altro assolutamente dispendiosa per i miei guadagni, perché ho sottoscritto un contratto a progetto a scadenza annuale da 1.100 euro al mese per un ruolo di prestigio per un istituto universitario. Ho lavorato fino all’inizio del nono mese di maternità per cercare di guadagnare compenso e stima, visto che la legge Biagi non prevede nessuna assistenza economica per la maternità, se non la concessione di un’interruzione del contratto fino a sei mesi. Se avrò problemi con mio figlio il contratto decadrà. Ogni volta che ascolto quelli che Beppe Grillo chiama i nostri impiegati bearsi nei numeri di stime per leggi che non hanno mai letto o che non li toccano, mi vergogno per loro. Mi vergogno che mi rappresentino in Italia e all’estero e mi chiedo come pensano di giustificare tassi di natalità pari a zero e la precarietà del paese che non è autosuggestione. Il nostro premier farebbe meglio a suggerirci di richiedere le adozioni a distanza o di prendersi un periodo di riflessione prima di parlare.
Cara Enrica e neomamma, come non condividere le tue apprensioni. Ma siamo sicuri che sia colpa “solo” di Berlusconi o del suo predecessore nella passata legislatura o di chi verrà nella prossima e non di un sistema creato in decenni di nepotismo, parrassitismo, burocrazia che porta il costo del lavoro a più del doppio di quanto un lavoratore porta a casa e quindi un datore di lavoro a “resistere” prima di assumere un collaboratore. Siamo sicuri che non si possa (e non si debba) intervenire drasticamente per dimezzare il costo dell’apparato burocratico e politicante che sottrae risorse ai lavoratori siano essi dipendenti, autonomi o anziani pensionati?
Auguri per la tua creatura.
Facciamo una manifestazione, grande, che abbia risonanza. Chiamiamo le varie sigle sindacali e di categoria, e scendiamo in piazza, magari a Milano, Roma e Napoli.
LAUREIFICIO DI MASSA: SIAMO ALLA SAN PIO V
(La laurea ormai ha perso il suo valore, ma solo per chi la “prende”, non certo per chi la .. VENDE!!!)
*************************************************
C’è sempre meno lavoro per i giovani e il pezzo di carta
non fa più la differenza. I laureati hanno quasi gli stessi stipendi
dei diplomati. Due laureati su tre non trovano lavoro.
Tanti giovani “scappano” dalle università. Ma non
sarà perché ha perso di valore la laurea?
Vediamo come si prende l’ambita pergamena. Ormai con la storia dei crediti
basta munirsi di una calcolatrice e mettere mano al portafoglio:
se ti manca qualche credito scegli un esame che vale i
punti mancanti e vai; inoltre se sei un poliziotto, un carabiniere o un travet,
potresti accorgerti alla fine che ti manca solo
qualche credito e con due chiacchiere alla San Pio V
e un mucchio di euro sei già LAUREATO!
Il PEZZO di carta è tuo. Non vale un C O, ma è tuo!
Certo ci sono molti studenti “da fare” in uno stesso giorno.
Ma niente paura : IL LAUREIFICIO DI MASSA,
che ha snaturato il valore stesso dell’università, non ti deluderà!!!
Alla San Pio V hanno il ciclostile, un pò caro, ma “S I C U R O”!!!
Ciao Franco,
Le scuole private, il CEPU, la scuola RadioElettra, le scuole a pagamento 3 anni in uno, 5 anni in uno etc. etc. hanno squalificato i diplomi, inflazionando il mondo dei diplomati. Le aziende non danno più valore ai “pezzi di carta”, le fatiche di 5 anni, fatte da chi ha studiato veramente, vengono messe sullo stesso piano di chi il diploma se lo è comprato.
I colloqui diventano quindi dei quiz tipo Amadeus oppure delle farse per raccomandati!
….La preoccupazione però resta, anche perché dei soldi del finanziamento non ci sono ancora tracce.”
AVETE CAPITO, CARI CULTORI DELLA “CULTURA DEL FARE”.
Questi sono i danni che i signori al governo che erano per la “CULTURA DEL FARE!!!!” stanno producendo!!!
La cultura del FARE NIENTE!!!!
La preoccupazione, all’interno del Tribunale di Sondrio, è palpabile. Anche perché, se la situazione non si dovesse risolvere, il rischio di una paralisi dei lavori sarebbe tutt’altro che remoto. Tutto nasce dai tagli previsti nell’ultima legge finanziaria per le spese di assistenza informatica dei tribunali. Decurtazioni pesanti: del 46% rispetto al 2005.
A rischio non sono i posti di lavoro dei dipendenti dei tribunali, che fanno capo al Ministero della Giustizia, quanto quelli delle persone che prestano la propria opera per le società esterne alle quali il servizio di assistenza è appaltato. Nel caso di Sondrio, si tratta della CM Sistemi, la stessa azienda che opera anche nei tribunali di Como, Monza e in quello dei Minori di Milano. Delle tre persone che si occupano delle rete informatica al palazzo di giustizia del capoluogo valtellinese, due lavorano proprio per la CM Sistemi. Senza di loro, rimarrebbe soltanto il dipendente in forza al Ministero che si ritroverebbe quindi a dover svolgere da solo il lavoro di tre persone. Grossomodo le stesse anche le proporzioni a livello nazionale: a fronte dei 315 tecnici informatici interni ce ne sono ben 1.000 esterni. Sono questi ultimi a rischiare di perdere il posto di lavoro, visti i tagli che incombono sulle aziende per le quali lavorano e alle quali sono legati per lo più non da rapporti di lavoro subordinato, ma da semplici contratti a progetto.
Eppure la loro importanza è tale, per la vita dei tribunali, che nei giorni scorsi il Ministero è riuscito a trovare degli stanziamenti da 13 milioni di euro per prorogare di alcuni mesi lo stato di emergenza nel quale inevitabilmente si verrebbe a trovare la giustizia…..” continua…
LA LUNGA MARCIA DI UNA DONNA VERSO LA CIVILTA’
La gravissima vicenda lavorativa della signora Giovanna Nigris narrata e documentalmente provata
nel seguente sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com è un’opera coraggiosa dalla quale se ne può benissimo ricavare un romanzo psicologico e sociologico in cui la violenza occulta contro una donna in un pubblico servizio, nella fattispecie è un ospedale pubblico, è particolarmente sondata persino nei reconditi risvolti più dannosi e malati che si annidano nella psiche occidentalizzata.
Con un paziente lavoro di ricerca sui riscontri oggettivi, nel suddetto sito web l’autrice, vi ha raccolto una serie di fatti criminali che le vengono fatti subire spietatamente, da ben 14 anni ed ancora oggi, vi sono in corso le atroci conseguenze: in breve, un impressionante panorama del sottobosco del crimine italiano, ovvero quello tenuto nascosto, perché mantenuto sempre protetto da personaggi insospettabili, che con degli artifizi, gli stessi vengono persino fatti stimare dalla società al punto da fre loro concedere incarichi dirigenziali di prestigio persino a qualsiasi livello istituzionale e di governo.
Viene costruita così artificiosamente una immagine di mistificazione delle coscienze è in questo modo viene documentata l’idea che della cultura si fa l’Italiano medio. Viene fornita alla gente una grave interpretazione tendenziosa e deformante di tutta una infinita serie di giudizi mitizzando così persino la storia del nostro Paese, con annessa la sempre più pericolosa strategia che investe persino la politica internazionale.
Leggendo il sito web dell’autrice vi si trovano anche delle poesie di sua composizione scritte durante “l’inferno che le viene fatto attraversare”, (CONTINUA QUI SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (2) .)
CONTINUAZIONE:
(2) ma oltre questo e ai gravi danni alla sua persona si possono fare osservare le micidiali tecniche fattele subire di molestia mentale con la drammatica conseguenza di un tale costrutto di pensiero, pacificamente accettato dall’ipocrita utilitarismo mascolinocentrico che sempre impera persino con ciniche e agghiaccianti dimostrazioni alla vittima: l’orrore e i seguenti danni alla persona vengono realizzati per mezzo dell’atteggiamento e dell’azione offensiva, subdolamente viscidi e i cui malviventi responsabili tendono costantemente ad ogni costo a fare danneggiare la vittima fino a tentare di indurla a gesti estremi, fingendosi funzionari innocenti delle istituzioni, con modi apparentemente ineccepibili e persino arrogandosi la conoscenza di ciò che le donne vogliono, sentono, adorano fare sentire o sentirsi dire con empatia.
Oggi non è il vedere la mera mercificazione d’immagine elettorale esposta su un cartellone pubblicitario, a ferire di più nell’animo una vittima dello strapotere politico in Italia, bensì la successiva constatazione che persino il personaggio politico più inetto, dopo avere esercitato innumerevoli artifizi propagandistici basati sull’inganno, riesce sempre e comunque ad estorcere fiducia e vantaggi personali, dagli stessi cittadini.
Non è solo la mera tortura fisica e psichica a ferire maggiormente l’autrice dello stesso sito web che peraltro, per disperazione, ha imparato a gestirsi da sola come fosse lei stessa un web master, ma gli atti e i fatti criminali e i relativi reati penali, continuamente anche essi occultati all’opinione pubblica e tutto ciò che qui l’infido, perverso, falso e cinico spirito dell’uomo è riuscito pacificamente a costruirci attorno (annose le diatribe tra la morale come giustizia finta e la giustizia finta come morale) (CONTINUA QUI SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (3) .)
CONTINUAZIONE:
(3) per fare passare inosservata una donna fortemente danneggiata moralmente, nel fisico, (lesioni colpose gravissime), nella psiche, nell’economia e nella vita di relazione. Tutto ciò accade pacificamente da oltre dieci anni con le relative conseguenze e pertanto anche dopo che alla signora Giovanna Nigris
le è stata fatta contagiare la tubercolosi in servizio e per causa di servizio facendola lavorare in aperta violazione dell’art. n. 2087 del codice civile e più in particolare lavorando in ambiente contaminato con la più assoluta mancanza di mezzi di protezione da contagio e infezione. Tutto questo è sempre stato sistematicamente mascherato e forviato ad hoc, con la metodica della più brutale privazione alla vittima, del diritto al riconoscimento della causa di servizio. Privazione questa, imposta dal potere politico culturalmente dominante.
Viene fatto pagare un prezzo troppo alto ad una vittima già duramente provata dalla tubercolosi e relativi postumi per fare falsamente apparire che in quello stesso ospedale, non è mai successo nulla di irregolare o peggio di illecito. C’è una sostanziale differenza di salute e igiene mentale tra l’applicazione della vera e sana morale e l’intenzione malata di non lasciare traccia dei crimini commessi distruggendo e sopprimendo lentamente una vita umana, una donna, una madre di famiglia, una lavoratrice. Tutto questo succede ancora in un moderno e attrezzato ospedale, dotato di funzionari dirigenti che hanno imparato molto bene la “lezione” di come si può nascondere la verità sostanziale dei fatti di servizio, ovviamente grazie al fatto che si ricevono ininterrottamente coperture ed appoggi esterni da personaggi persino insospettabili. (CONTINUA QUI SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (4) .)
CONTINUAZIONE:
(4) Una donna che è costretta a subire tutto questo, francamente, credo che, non potrà mai stancarsi di raccontarlo al mondo intero per tutta la vita. Prima o poi devono cedere i criminali e non la vittima!! Auguro sinceramente con tutto il cuore a tutti indistintamente, di non trovarsi mai a dovere assistere come è toccato a me, ad una lenta più totale soppressione di un essere umano mentre c’è chi di fronte al crimine e ad una infinita carica di ipocrisia, sta solo a guardare. Grazie per avere letto. Giacomo Montana
ciao beppe,
sono uno di quei tanti ragazzi che hai invitato, sul tuo Blog, a dare una testimonianza in virtù empirica della legge biagi.
A gennaio 2006 è scaduto il mio secondo contratto a tempo determinato (un Co.Co.Pro) con un ipermercato di Roma. Il primo che mi fecero durò 3 mesi. Una volta scaduto quest’ultimo, dopo un mesetto (mi avevano garantito dieci giorni), mi richiamarono e mi fecero questo secondo contratto… Dopodichè, chiaramente, i dirigenti dell’ipermercato, al momento della mia firma di fine contratto, mi assicurarono che, tempo un’altro mesetto, mi avrebbero ricontattato. Sono gia due mesi e niente. E, nella mia stessa situazione ci sono altri 5 ragazzi solo nel mio reparto. Questa legge lascia il coltello dalla parte del manico alle aziende che, secondo le loro priorità:
1) ti assumono (generalmente per un periodo che va da 1 a 3 mesi, tramite sempre e solo raccomandazione, che oramai è diventata legge tacitamente radicata e non trova nessun ostacolo da parte delle istituzioni che, al contrario, danno la loro acquiescenza).
2) ti sfruttano (con orari anche notturni, sotto natale è successo. Ma non mi lamento, basta che sia pagato adeguatamente)
3) ti licenziano, o “congedano momentaneamente”.
Perchè “congedano momentaneamente”? Perchè ormai ho capito come funziona; alla fine di ogni contratto dicono le stesse cose, ossia: “ci vediamo il piu presto possibile perchè è nostra priorità assumervi” oppure “dieci giorni, per legge, devono passare tra un contratto e l’altro dopodichè un altro paio di settimane e vi chiameremo sicuramente” o ancora “tranquilli che avete lavorato bene e preparatevi per il mese prossimo che vi chiamiamo”. Insomma ti fanno capire che quello avvenuto è un congedo momentaneo e non un fine contratto vero e proprio..e questo accade anche se sanno anticipatamente, cioè mentre te lo stanno dicendo, che il mese prossimo non servirà all’azienda Nessun CO.CO.Pro.!!
Siamo costretti dalla flessibilità (Flessibilità=Precariato)
gianluca
Letti un po di commenti vedo due parrocchie. Una sostiene che la situazione è una merda, l’altra che dice che bisogna darsi da fare, che le possibilità ci sono.
Credo che la verità sia nel mezzo, ma penda più verso la prima ipotesi. Perché coloro che incitano al lavoro indipendente non si rendono conto che per avviare un’attività servono capitali, capacità, esperienza e coraggio. E sono pochi coloro i quali hanno tutte queste qualità. Io non le ho. E’ una colpa?
Per me la felicità è una moglie, un paio di marmocchi ed una vita tranquilla. I miei genitori hanno un’attività in proprio. Lavorano dalle 9 alle 13 ore giornaliere 6 giorni su 7 (in estate 7 su 7) senza festivi ne mutua. Stanno bene economicamente, ma io una vita così non sono disposto a farla. Non voglio vivere per lavorare, ma lavorare per vivere.
Quindi non mi rompete le palle con il lavoro indipendente. Il lavoro non si inventa dall’oggi al domani. Per uno che ce la fa quandi chiudono dopo un anno ricoperti di debiti? Che tale rischio sia una libera scelta (e chi se lo assume ne goda i legittimi frutti), ma per tutti gli altri un lavoro tranquillo
Scusa Alex, se proprio uno come te che ha dei genitori che lavorano in proprio si rifiuta di continuare (eventualemente) la loro attività e quindi creare posti di lavoro per se stesso e magari anche per altri, mi dici chi dovrebbe intraprendere? Se nessuno crea aziende dove pensi di andare a lavorare? Tutti nei Ministeri, o in Regione, Province, Comuni e Camere di Commercio? Ma lo sai che gli stipendi del settore pubblico vengono pagati dalle tasse ed imposte prelevati dalle attività private?
allora, facciamo un ragionamento.
semplicistico, se volete, ma non faccio l’economista nè il sociologo…
se stiamo qui tutti a sognare il lavoro che ci viene DATO, la famosa SISTEMAZIONE (vogliamo fare i figli, comprare la casa, la felicità sono due marmocchi e una moglie, bene…) eccetera, vista la qualità dei “capitani d’industria” italiani, questi cosa fanno?
delocalizzano la produzione, esternalizzano i servizi terziari (come i call center) e più in generale limano i costi in ogni modo che la legge consente loro, a volte anche oltre quello che la legge consenta.
risultato: tu i figli non li fai lo stesso, o se li fai te li mantengono i nonni, stai qui a sperare che qualche politico abolisca la legge biagi, invochi la rivoluzione eccetera.
Ma chi siede nelle stanze dove si decide l’economia globale se ne strabatte delle rivoluzioni. (mia moglie era assistente di direzione generale nella più nota casa di telefonini mondiale e ne ho sentite raccontare certe, sui giochini di spostare la produzione, defiscalizzare, smembrare, vendere i dipendenti eccetera… Aveva un contratto a tempo indeterminato in una delle realtà più solide del mercato mondiale. Le ho detto “se vuoi un consiglio vattene, tanto la barca primo o poi affonda e il salvagente non lo tirano certo a te”.
Oggi lavora a tempo determinato ma per progetti di alto livello e guadagna dei bei soldoni. I suoi colleghi rimasti lì sono stati “venduti” ad altre multinazionali e ridotti di oltre il 60%.
E stiamo parlando di un’azienda che ha degli utili stratosferici.)
Le aziende sono morte. Sono solo baracconi finanziari per arricchire chi sta ai piani alti.
Bisogna rinventarsi un’italia di servizi terziari di alto livello, ma con una professionalità in grado di competere sul mercato europeo.
E qui ho paura che le università italiane non siano in grado di preparare la gente a svolgere mansioni di questo tipo.
caro sig. fini, lei mi sembra molto più ferrato di me in economia e credo abbia ragione.
Pero’ da qualche parte ho letto che lei non vive più in Italia.
E io non vorrei avere il punto di vista di chi getta la spugna, non è nel mio stile.
A mia moglie hanno offerto un lavoro in svizzera (niente male) ed uno in Canada (molto buono) . Non abbiamo detto nè no nè si…
Pero’, al di là delle implicazioni personali, affettive eccetera che questo comporta, c’è proprio una motivazione di orgoglio.
Ho sputato lacrime e sangue più di dieci anni per costruire una cosa sana. Piccola. piccolissima.
Ma sana e, credo, professionale. Ho intorno a me molte altre persone che hanno fatto lo stesso.
Qui a torino ora con la scusa delle olimpiadi tanta gente sta cercando di inventarsi un’altra città, con un’altra economia. Stiamo ottenendo dei piccoli successi.
Piccoli, mi rendo conto, pero’ se molliamo tutto e ce ne andiamo credo che non mi basterà tutta la vita a farmi passare l’amaro in bocca.
E aggiungo che, pur non essendo un economista, non mi fido molto di chi fa previsioni di lungo periodo. cerco di ragionare per i prossimi 5/6 anni, oltre mi sembra poco realistico.
Per esempio se la Cina si aprisse a libere elezioni o gli emirati arabi triplicassero il prezzo del petrolio molti scenari economici mondiali potrebbero scricchiolare, crollare o avere inversioni di rotta. E non credo che nessuno sia in grado di prevedere queste cose…
se a lei nell’82 avessero chiesto: “prevede una fine del blocco socialista?” cosa avrebbe risposto?
Spiegare per filo e per segno perchè ritengo che l’Italia sia una specie di Titanic con l’iceberg già in vista sarebbe piuttosto complicato. Mi rassegno al fatto di essere incompreso! 🙂
Le ragioni per cui molti vanno all’estero comunque sono molteplici.
Se qualcuno deve “gettare la spugna” ed andarsene penso che sia disonorevole solo per il paese che porta i suoi cittadini a questo. Non il contrario.
Non trovo niente di male nemmeno ad andare all’estero per studiare in un’università migliore. O per trovare un lavoro decoroso. O anche semplicemente per vivere in un altro paese.
Dalla mia esperienza personale, sicuramente consiglierei ad un amico di considerare seriamente un’opportunità di lavoro all’estero. Non solo per il mio pessimismo sulle prospettive economiche italiane (anche!). Ma penso che sia pure un’esperienza che arricchisce dal punto di vista personale.
Il Canada, per esempio, non mi sembra male. Conosco meglio gli USA e per le opportunità di lavoro penso che siano un ottimo paese.
Però, riconosco anche che per molti è difficile staccarsi dall’Italia. Specialmente se ci si trasferisce per la prima volta tardi.
Ci sono opportunità e rischi in ogni scelta. Caro Ubaldo, come diceva lei, non si può essere certi del futuro. Nemmeno rimanendo in Italia però.
la decisione sul canada è stata rinviata al 2008 (nel senso che mia moglie puo’ pensarci fino a fine 2007, la posizione è aperta per lei) ma l’orgoglio di cui parlavo prima non è quello di essere italiano, che personalmente ho solo fino a un certo punto.
E’ il senso di affetto che si ha per l’attività creata da noi stessi, soprattutto quando è costata una quantità immensa di fatica.
C’era un signore che parlava della rabbia di veder gettare alle ortiche la sua ditta dai nipoti, ne ho conosciuti anch’io, e lo capisco.
Dal di fuori è puerile, ti potrebbero dire “ma è solo un lavoro…” eppure se dovessi andarmene, anche per un impiego meraviglioso in canada, avrei più dolore a staccarmi dal mio studio che dalla mia casa o dai miei amici. Diventa una parte di te. E’ strano pero’ quando entro al mattino, accendo i computer e apro le ante io sono felice, perchè sento che lì c’è una grossa parte di me, ci sono dodici anni della mia vita.
E mollare tutto solo perchè magari fra un po’ di anni non ci saranno più le condizioni di mercato mi fa stringere il cuore.
Se sei felice, penso che sia la cosa più importante.
Due anni dovrebbero essere sufficienti anche per vedere meglio come evolve la situazione in Italia. Del resto, immagino che la felicità sia anche legata al fatto che il lavoro va bene. L’opportunità di trasferirsi può essere considerata una rete di sicurezza.
Nel caso, potresti vedere il trasferimento come una evoluzione della tua attività–un’opportunità per ampliarla! L
Non so esattamente di cosa ti occupi,mi pare che il tuo lavoro sia inerente con l’edilizia? (Ingegnere edile forse) Il punto è che se devi trasferirti, allora, potrebbe essere opportuno verificare come opera il settore nel paese di destinazione. Ponti e strade dovrebbero essere realizzati nello stesso modo anche in Canada. Ma le abitazioni? Non so in Canada, ma in molte parti degli USA, costruiscono in legno. Completamente diverso che in Italia. Quindi, forse, per la tua attività un paese potrebbe essere preferibile ad un altro.
Per il resto, può essere una bella esperienza. Penso sia importante partire con entusiasmo e non col rammarico. Per me, devo dire, non è stato per niente traumatico vivere all’estero.
Mi sono accorto ora di aver usato di nuovo il “tu”… più o meno abbiamo la stessa età. Spero non sembri una mancanza di rispetto.
figurati. la mancanza di rispetto si traduce in altre cose.
anche se in italia ultimamente l’educazione è scesa a livelli da barbari
Ai miei tempi (e mi sembra di essere matusalemme a scrivere ‘ste cose) per fare la commessa, soprattutto in centro, bisgonava avere un bel portamento, modi e abiti eleganti e rivolgersi in un certo modo ai clienti.
Oggi entri in negozi in cui magari lasci anche centinaia di euro e tutti ti danno del tu, hai davanti delle ragazzine con la pancia di fuori che masticano la gomma mentre ti parlano e, a volte, ci devi pure litigare. (L’ultima volta che ho comprato un abito ho dovuto litigare con una di queste sottospecie di commessa perchè insisteva a dire che io portavo il 48, quando ormai sono anni che porto il 50….. ho misurato il 48 e nonostante mi stringessero i pantaloni voleva vendermelo a tutti i costi perchè, ho poi scoperto, non aveva più il 50 di quel modello…. questa è diventata l’italia).
Cmq grazie dei consigli. Ovviamente li avevo già messi in conto. Nel nostro settore (si mi occupo di ingegneria edile), più che per le tecnologie (che si imparano, fa parte della professionalità anche quello) il vero dramma è il quadro normativo (faccio anche il consulente per il tribunale in materia di sicurezza del lavoro) che è complicatissimo e ci vanno molti anni a capirci qualcosa. quando acquisisci una certa esperienza trasferirsi altrove (parlo correttamente inglese e francese, per cui non sono le lingue il problema) significa che tutti gli anni spesi su decreti, sentenze, leggi, leggine, procedure burocratiche eccetera sono buttati alle ortiche.
perchè ovviamente in un paese, per di più extraUE (all’interno della comunità almeno le direttive sono comuni) è tutto completamente diverso.
Per curiosità alessandro (ti do’ del tu anch’io), dove vivi?
Con le Olimpiadi a Torino, con i tassi di interesse bassi ed il boom degli immobili, mi pare che tu abbia scelto proprio il settore giusto, nel posto giusto, al momento giusto! 🙂
Da quello che ho visto, penso che in pochi posti le norme siano altrettanto complicate che in Italia. Ho vissuto anche negli USA per sei anni e là tutto mi è parso molto più semplice e razionale. Mi aspetterei quindi che l’aggiornamento per familiarizzarsi con la normativa canadese sia più semplice che per quella italiana.
Ora sono in Germania (per periodi anche in Italia). Qui hanno buoni codici di costruzione finalizzati al risparmio energetico. Questo permette di ridurre i consumi e le importazioni di gas e petrolio.
L’Italia sostiene costi enormi per comprare gas, petrolio ed anche energia elettrica. Mi domando se anche i politici italiani hanno fatto il massimo per ridurre lo spreco…
Sinceramente, non ci scommetterei mezzo centesimo.
Tornando all’estero, mi viene in mente un’altra opportunità, che sicuramente conoscerai. Ci sono ditte che realizzano progetti di edilizia residenziale in diverse parti del mondo. Mi viene in mente un gruppo australiano che aveva progetti in Australia, in Cina, ma anche in Europa, tra l’altro. Ora mi sfugge il nome. Se ti dovessi trasferire all’estero, magari, potrebbe essere interessante anche lavorare in questo ambito. Potrebbe essere anche un primo passo più semplice per familiarizzarsi col sistema, prima di aprire di nuovo in proprio. E’ solo un’idea.
Io mi sono laureato a 24 anni in ingegneria informatica con 110, a napoli. Ovviamente sono dovuto emigrare al nord, precisamente a Milano, dove mi ha “assunto” una società con un contratto a progetto di 6 mesi. Lo stipendio è di 1100 euro netti mensili, se vado tutti i giorni lavorativi del mese al lavoro, perchè questi contratti non prevedono nessuno tipo di ferie o malattie. Quindi se mi assento per un qualsiasi motivo, a fine mese mi sottraggono in percentuale la quota relativa alla mia assenza. Finiti questi 6 mesi, mi hanno “rinnovato” il contratto per altri 2. Sono finiti anche quelli, e di assunzione non se ne parla neanche per sbaglio. Il mio coinquilino libanese fa il lavapiatti e guadagna 1200 euro al mese, cioè più di me. No comment.
Saverio da Napoli/Milano
Provate a mangiare cose sane e semplici anziché le porcherie confezionate, a usare i vestiti finché durano, a divertirvi con poco… Vi sentirete liberi!
rosa raspi
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Insomma a vivere da poveri?
Non si tira avanti con uno stipendio in una famiglia con figli. Sarebbe bello fare come dici tu, ma non si può.
Ciao Beppe, sono un ragazzo di 26 anni e per un anno ho lavorato presso un’azienda farmaceutica tramite un’agenzia che procura lavoro. il mio contratto si prorogava di 3 mesi in 3 mesi. Venivo a conoscenza di tale prolungamento solamente 1 o 2 giorni prima della scadenza. Ma ti sembra possibile? In questo periodo mio figlio aveva 1 anno…e se mi avessero lasciato a casa? Dove sarei andato a sbattere la testa? Per fortuna, il fatto che mi abbiano fatto fare una “vacanza” per un mese tra una proroga e l’altra, mi ha dato l’input per dire BASTA con questo schifo di giochetti che gravano sulla psiche di noi onesti lavoratori. In questa azienda, ora, lavorano solo ragazzi a tempo determinato, hanno si e no 20 anni. Si da il caso che 2 mesi fa, circa, siano stati ritirati dei lotti di prodotto poichè la sostanza all’interno era completamente diversa da quella indicata sulla confezione. Questo sequestro è stato scaturito dalla denuncia di una madre la quale aveva fatto inalare la sostanza al figlio attraverso un’aerosol. Ora dico: il fatto che lavorino dei ragazzi, le quali prospettive lavorative sono a zero e che il contratto scada dopo 3 mesi, comporta certamente una sorta di mancanza di livello di attenzione. Anche se l’etichettatura è di per se semplice, se un operaio non conosce le sostanze non può darsi troppe colpe. O meglio: in questi 3 mesi non si riesce nè a preparare un lavoratore nè si crea un’esperienza. Questo provoca la precarietà! Solo casini, che in questo caso non hanno procurato grossi guai ma che in futuro, e soprattutto nei settori importanti come quello farmaceutico, potranno sicuramente verificarsi.
Secondo me, molto si risolverebbe se:
1) coloro che sono arrivati all’età pensionabile rifiutassero di continuare ad occupare un posto che potrebbero cedere ad una persona più giovane, nella fase più attiva e dispendiosa della sua vita (quella in cui si tira su una famiglia). Incentivare a rimanere al lavoro oltre l’età della pensione è assurdo! Il cumulo stipendio-pensione è scandaloso!
Eppure conosco padri ormai canuti che si abbarbicano alla loro poltrona in ufficio, percepiscono congrue pensioni più lauti compensi e si lamentano pure che i loro figli ultratrentenni non trovano lavoro!
Com’è possibile non rendersi conto che se si blocca il ricambio generazionale si distrugge la società intera???
2) Inoltre, molto si risolverebbe se le coppie valutassero bene se vale la pena di lavoricchiare in due… Se entrambi lavorano a tempo pieno, le spese aumentano: quasi sempre occorrono 2 auto, la spesa alimentare si fa di fretta e senza poter confrontare i prezzi o scegliere cibo sano (così ci si ammala, e sono altre spese), si deve ricorrere ad asili nido, baby-sitters etc., nessuno dei due ha sufficiente tempo da dedicare all’altro e alla famiglia, si è spesso entrambi depressi o irritati, la sera ci si fossilizza davanti alla televisione, che ci inculca la necessità di un sacco di cose inutili… che non si possono avere se non ci sono due stipendi…
Ora, lo so, è fantascienza, ma immaginate che un bel giorno in ogni coppia quello che guadagna di meno o che ha meno gratificazione dal suo impiego decida di stare a casa o di ridurre il suo impegno lavorativo… E che tutti coloro che hanno titolo alla pensione decidano di non lavorare più.
Non credete che si avrebbe spazio per i giovani, ridimensionamento dell’offerta di forza lavoro, diminuzione della disoccupazione e fine del precariato?
Provate a mangiare cose sane e semplici anziché le porcherie confezionate, a usare i vestiti finché durano, a divertirvi con poco… Vi sentirete liberi!
Ciao Beppe, sono un ragazzo di 26 anni e per un anno ho lavorato presso un’azienda farmaceutica tramite un’agenzia che procura lavoro. il mio contratto si prorogava di 3 mesi in 3 mesi. Venivo a conoscenza di tale prolungamento solamente 1 o 2 giorni prima della scadenza. Ma ti sembra possibile? In questo periodo mio figlio aveva 1 anno…e se mi avessero lasciato a casa? Dove sarei andato a sbattere la testa? Per fortuna, il fatto che mi abbiano fatto fare una “vacanza” per un mese tra una proroga e l’altra, mi ha dato l’input per dire BASTA con questo schifo di giochetti che gravano sulla psiche di noi onesti lavoratori. In questa azienda, ora, lavorano solo ragazzi a tempo determinato, hanno si e no 20 anni. Si da il caso che 2 mesi fa, circa, siano stati ritirati dei lotti di prodotto poichè la sostanza all’interno era completamente diversa da quella indicata sulla confezione. Questo sequestro è stato scaturito dalla denuncia di una madre la quale aveva fatto inalare la sostanza al figlio attraverso un’aerosol. Ora dico: il fatto che lavorino dei ragazzi, le quali prospettive lavorative sono a zero e che il contratto scada dopo 3 mesi, comporta certamente una sorta di mancanza di livello di attenzione. Anche se l’etichettatura è di per se semplice, se un operaio non conosce le sostanze non può darsi troppe colpe. O meglio: in questi 3 mesi non si riesce nè a preparare un lavoratore nè si crea un’esperienza. Questo provoca la precarietà! Solo casini, che in questo caso non hanno procurato grossi guai ma che in futuro, e soprattutto nei settori importanti come quello farmaceutico, potranno sicuramente verificarsi.
Anche se questa non è la sede più adatta; poichè mi sto rivolgendo ad un post di qualche giorno fa ( che non verrà letto) vorrei chiedere se qualcuno conosce le differenze di stipendio in base al titolo di studio. Tempo fa avevo letto che negli USA un laureato guadagna il 25/30% in più di un diplomato e il 45/50% in più di un soggetto con l’istruzione minima.
Adesso mi sorge un dubbio, ma in Italia deve sempre funzionare tutto necessariamente al contrario?
Fino a 5 anni fa lavoravo in fabbrica ( modello tempi moderni) e guadagnavo 1100 euro ( contratto a tempo indeterminato, 13 esima, premio produzione, 1 mese di ferie ad agosto, 15 giorni a natale e tutti i ponti, mutua), alienato da tale vita, ho ripreso a studiare e tra un’anno se tutto va bene dovrei terminare gli studi ( Economia ).
Alcuni colleghi laureati l’anno scorso mi hanno confermato una notizia assurda; tutti contratti a progetto —->40 h per 800/900 euro; ovviamente i “benefit” che avevo io se li sognano…
GIusto per capire qualcosa…che senso ha investire soldi, tempo e rinunciare agli anni migliori per conseguire una laurea, quando essere laureati diventa un aggravante???
SPERO CHE LE COSE CAMBINO, ALTRIMENTI SALUTERO’ L’ITALIA ED ANDRO’ A LAVORARE DOVE I MIEI SACRIFICI SARANNO PAGATI QUELLO CHE VALGONO!!!
P.S. Se qualcuno avesse notizie di tali dati può contattarmi a questo indirizzo: platinum70@hotmail.com
Sono d’accordo con te che non ha senso che la retribuzione sia inversamente proporzionale alla preparazione.
Però devi considerare che la laurea è un mezzo per imparare, non una chiave per accedere a diritti o privilegi.
L’Italia ha un’economia fatta da piccole imprese, a basso livello tecnologico. Di un ingegnere non sanno che farsene. Gli serve di più un imbianchino ogni tanto.
Il paese si trova ora a competere con le economie emergenti. E non riesce. Quindi, c’è crisi. E poca domanda di personale qualificato.
Le soluzioni che vedo sono:
* Accetti quello che ti offrono (poco e precario)
* Ti inventi qualcosa (opportunità ci sono: servizi agli anziani, ad esempio)
* Fai le valige e te ne vai in un’altro paese (anche senza andar lontano, all’estero ci sono opportunità)
La realtà di oggi è questa. E forse domani la rimpiangeremo pure!
Sono nato nel 1968 e sono un uomo flessibile. Sapevo che non avrei fatto una vita normale, ma proprio così precaria non l’avevo immaginata. Guadagno uno stipendio che oscilla tra le 700 o 800 euro al mese, ma faccio tre o quattro lavori, e sono impegnato anche il sabato e la domenica. Una delle aziende più “stabili” mi ha fatto un co.co.pro. Vogliono che li ringrazi ogni giorno per il favore che mi fanno a farmi lavorare. Non posso lamentarmi perchè c’è un esercito di riserva pronto a prendere il mio posto. Ed è vero. Sarà che il mondo del lavoro è irrimediabilmente cambiato e che nessuno, ma proprio nessuno vuole tornare indietro?! Quella che è cambiata è l’autopercezione del lavoratore. Ci autopercepiamo come “naturalmente” privati di diritti. Ovvero agnelli sacrificali. Anche la sinistra è convinta che non si può tornare indietro. A parte Grillo che ci fa sfogare sul blog (che può fare oltre a questo?), nessuno ha intenzione di rappresentare le voci mute degli innocenti che si sacrificano sull’altare del profitto (degli altri, dei pochi). La mutazione è antropologico ed è irrimediabile (ha intaccato il dna), a meno che… a meno che gli agnelli non inizino a percepirsi come esseri portatori di diritti. La strada è lunga, forse molto più lunga di quella che i nostri padri hanno percorso per essere considerati qualcosa di più delle bestie. Lottando, loro, ci sono riusciti a farsi una parvenza di vita, anche se solo funzionale al sistema politico ed economico dei loro anni. Noi invece no. Nemmeno la parvenza di una vita “normale”. Ci hanno eretto a simbolo di una umanità disintegrata che ha abbandonato i suoi fratelli, i suoi figli più deboli. Dopo di quelle che ci applicano sulla nostra pelle, altre forme raffinate di esclusione economica aspettano le generazioni future. Basti per tutti il progetto della riforma scolastica della Moratti, quella che obbliga i bambini a decidere a farsi carne da macello sin dalla tenera età. Agnelli appunto, da scannare e fagocitare.
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
Più svariate mail (per ora una ventina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail: aktarus1973@hotmail.com
Ciao,
io lavoro come consulente co.co.pro nel settore delle telecomunicazioni, però a differenza di quanto ho letto finora io ho la fortuna di godere di uno stipendio elevato di 1700-1900 euro netti al mese. Ho pure rifiutato un contratto a tempo determinato di 3 anni con ferie, malattia, pensione e tutto, perchè il netto mensile di 1000 euro che mi avrebbero dato non mi conveniva proprio.
Alla fine io non mi lamento affatto del contratto a progetto che ad essere sincero mi sta più che bene per ora… mi rendo conto però che la precarietà di questo contratto non può essere unita a stipendi da fame, ma va da se che i datori di lavoro nella maggior parte dei casi fanno ciò che vogliono…
Carissima MIna, come ben puoi immaginare l’impresa è difficile. Ma io credo che se vogliamo potremo ottenere un qualche risultato, pronti a sopportare una sconfitta però, perchè a mio parere se non siamo almeno 5000 non vale la pena, ho ricevuto per la giornata di oggi 20 mail di persone che si impegnavano a loro volta di sensibilizzare i propri conoscenti, spero tu faccia lo stesso, se puoi mandami una mail a aktarus1973@hotmail.com, così abbiamo anche un filo diretto.
Grazie MIna
La storia della Lega é ricca di avvenimenti, che testimoniano della scarsa considerazione, in cui è tenuto il cervello: organo, evidentemente, ignorato o inesistente.
Anche gli eventuali occasionali contatti sociali, che capita a qualcuno dei sodali di avere, non giovano a far comprendere che l’essere umano si é evoluto sul piano comportamentale proprio grazie all’uso continuo dell’encefalo.
So che ci vuole innanzitutto esercitazione infantile ed adolescenziale, ciò che viene fatto in apposite strutture edìli, di cui tutte le società moderne si sono dotate e che sono definite “scuole”, con cui, evidentemente, la stragrande maggioranza degli adepti di questa triste consorteria non ha avuto dimestichezza, presa sin dalla tenera età da incombenze, come la divinazione con le acque del Po o canti montanari o rincorrere quadrupedi silvestri scambiati per divinità di ruscelli e di boschi.
Abbiano, però, l’umiltà di zittire su temi, che caratterizzano le società umane evolute!
Scimmiottano stupidamente i Celti, ma essi erano ad uno stadio evolutivo superiore, infatti elaborarono tratti significativi di un abbozzo di cultura, mentre loro hanno prodotto solo miasmi bestiali, che offendono la comunità nazionale!
Restino rannicchiati in qualche tetra valle, risparmiandoci, così, le loro orrende sembianze umanoidi, come avrebbe detto Lombroso!
Buon viaggio verso la condizione dell’homo sapiens-sapiens!
Nella mia modesta esperienza nell’universo dei grandi cantieri ho notato una cosa interessante:
quando un’impresa supera il centinaio di operai, da un momento all’altro, senza un motivo apparente, crolla verticalmente, non riceve più lavoro e spesso va in fallimento.
Ho il sospetto che ci sia una specie di strozzatura che limita la crescita di probabili concorrenti.
Insomma, come mai non si supera quel famigerato limite dei 15 dipendenti?
Con 15 operai non c’è bisogno del sindacalista e le regole le fa il padrone.
Così si genera una cosa paradossale: 15 di qua e 15 di la, e 15 di la, ecc. si crea un indotto alla grande azienda che prospera praticamente senza sindacato e con le società a responsabilità limitata.
Finchè continueranno a esserci le grandi lobby che ogni tanto danno una stretta allo strozzo, l’Italia rimarrà da sudamerica con politici che si atteggiano a statisti… miserabili…
Hai ragione sui disincentivi alla crescita delle ditte. Quando la ditta supera un certo numero di dipendenti (la prima soglia è 15), diventa più difficile licenziare. Oltre quella soglia, la gestione diventa quindi più rischiosa.
La tutela è stata voluta dai sindacati. Però, in pratica, ha l’effetto esattamente contrario: che molti preferiscono non crescere. Oppure, spezzare la ditta per raggirare la legge. Però questa situazione è vecchia, non è attribuibile a Berlusconi.
Ci sono molte critiche che si possono muovere a Berlusconi. Ma trovo assurdo e puerile insistere a chiamarlo “il nano” o roba simile.
Tu voti Prodi perchè è bello?
(Se sì, davvero, ti consiglio di comprare unt televisore nuovo!!)
Ragazzi siamo tantissimi ma non siamo ancora consapevoli della nostra forza, quello che ci accomuna non e’ il colore ma il problema del lavoro, organizziamoci regione per regione e facciamo valere il nostro peso numerico. Alla spiccia il discorso e’ questo, non vogliamo assistenzialismo ma che il nostro lavoro qualsiasi sia, dal netturbino al professore abbia i diritti che dobbiamo avere , siamo forti e siamo tanti, se vogliamo possiamo ottenere quello che chiediamo, bisogna solo volerlo…..
Davvero non ci sono già opportunità che potrebbero essere sfruttate?
Dal nome, suppongo tu sia sardo. Cito quindi la Sardegna.
In Sardegna avete un territorio eccezionale per il turismo. Secondo me, questa risorsa potrebbe essere un’eccezionale fonte di posti di lavoro–molto più che ora.
Avete anche molto sole e molto vento. Sono condizioni ideali per energia solare ed eolica. Non potrebbero essere risorse da sfruttare? Creerebbero posti di lavoro nel rispetto dell’ambiente.
Date le condizioni climatiche, potrebbe essere installato un centro di studi e ricerca proprio sulle energie rinnovabili. Saranno sempre più importanti per il futuro.
ho conosciuto un sardo che 35 anni fa, con il diploma di scuola alberghiera in tasca, è partito in giro per il mondo a fare esperienza e soldi. cuoco in ogni dove per il mondo, credo facendo anche dei bei soldoni.
oggi è tornato ed ha aperto due b&b in sardegna, che gestisce con ottima soddisfazione e credo anche ritorno economico.
non conosco i dettagli della storia, è solo un esempio. ma io quando parlo di cultura del fare intendo anche questo (questo signore parla correttamente due o tre lingue, oltre che cucinare molto bene)
Il sig. fini che, in accordo con il cognome, ha idee molto fini, parla di “servizi agli anziani”.
Lo sapete quante badanti extracomunitarie ci sono e qui c’è gente che dice “il call center è uno schifo”.. Magari si comincia cambiando pannoloni che, lo so, non è bello, ma con un po’ di sacrificio e imprenditorialità si arriva anche a qualcosa di più.
Io conosco, invece, personaggi tipo Briatore e l’Agha Khan, che hanno aperto bar, discoteche, alberghi che hanno, completamente, affosato, tramite ricatti e amicizie politiche, tanti piccoli imprenditori sardi che hanno provato la stessa strada del giramondo che lei ha citato.
Conosco anche tante famiglie che le badanti italiane non le prendono, perchè 100 euro al mese una ragazza italiana non se le può permettere, e soprattutto perchè a queste famiglie viene negato un servizio di assistenza sociale che è un diritto pagato dalle nostre tasse.
Ubaldo la prego, interrompa questi racconti da buon samaritano.
Ammetta che questo capitalismo alla caciarona, tipo della piccola e grande impresa italiana, è fallito.
Lo stato di frustrazione dei tanti italiani che hanno parlato del loro disagio è tale che, purtroppo e dico purtroppo, qualcuno fa gesti che lo fanno passare dalla parte del torto.
E rischia licenziamenti e cause che lo impoveriscono.
ma io l’ho sempre ammesso che l’industria italiana è finita, scusi.
altrimenti perchè avrei consigliato a mia moglie, assistente di direzione generale a tempo indeterminato alla nokia di andarsene per un contratto a consulenza altrove?
io dico proprio che l’industria è finita. anche per i motivi che dice lei, e non solo.
dico che ormai là fuori è una giungla e, senza entrare in meriti più squisitamente politici e, soprattutto, di fattibilità economica (la vita dei nostri genitori non la potremo più fare perchè non ci sono più i soldi. non è nè colpa mia nè sua ma è così.) cercavo di tracciare soluzioni pratiche.
Che passano dall’eccellenza (prima di tutto a scuola) dal sacrificio e dalla disponibilità a imparare 100.000 mestieri a seconda di quello che capita. Poi più sei bravo e più possibilità hai.
Punto. semplice e lineare.
lei invece mi accusa, dicendo che provoco, dandomi del “buon samaritano”, “ma dove vive?” “non vuole cambiare quest’imprenditoria drogata” (come se io andassi a cena con l’aga khan…) e cose così.
sta qui a dire “bravi, facciamogliela vedere! l’italia è uno schifo!”
io dico “ok. è uno schifo. assodato questo, cosa si puo’ fare?”.
Non mi risponda votare bertinotti. Il salvadanaio è vuoto, come dice il sig. fini. Non ce n’è più per tutti. Io semplicemente davo dei suggerimenti per raccattare le ultime quattro monete rimaste, se non si vuole andare all’estero.
Io ho lavorato qualche mese in un call center, dove controllavano il numero di telefonate fatte ed avevi la pausa per l’intervallo come all’asilo… poi ho lavorato con contratti a tempo determinato con un’agenzia interinale. 5 mesi di lavoro… 6 rinnovi di contratto… ed alla scadenza di ogni contratto mi veniva comunicato il rinnovo il giorno stesso della scadenza, con “pressioni” per ottenere da parte mia maggiore disponibilità, mansioni, orari molto elastici… senza mai alludere al rinnovo, ma sottinteso che… il solo mese di agosto ho firmato tre contratti settimanali…!!!
MA HAI LAVORATO? PREFERIVI STARE A CASA A FARE NIENTE? SEI TU ASCEGLIERE POI QUALE DEI TRE CONTRATTI SETTIMANALI TI GARBA. MA TI SEI FATTO UN’ESPERIENZA ANCHE PICCOLA? MA SEI CRESCIUTO UN POCO? LA GAVETTA LA FANNO TUTTI MA POI DEVI EMERGERE CON I TUOI NUMERI E IL TUO SAPER FARE.
CIAO
Eccoli qui, i cultori del SAPER FARE!!!!
Ribadisco, diffidate della gente che con slogan tipo “MUOVETE LE CHIAPPE!”, “CULTURA DEL FARE!!” e altre castronerie simili cercano di darvi lezioni morali.
Sono persone che nella vita la parola lavoro, l’hanno, forse, vista nel dizionario, ma mai messa in pratica..
capisco la sua disperazione, sig. Mamberti, pero’..
se non si raccolgono gli inviti a darsi da fare, cosa bisognerebbe fare secondo lei?
La rivoluzione?
Mi viene da ridere solo a pensarci
(nell’economia di oggi superglobalizzata gli amministratori delegati e direttori generali ci mettono 3 minuti a delocalizzare pure i call center e lasciare un italia con 5 milioni di disoccupati…).
Sicuramente il voto è un’arma seria, e credo che questa destra sia veramente becera.
Ma non credo che la sinistra apporterà grandi cambiamenti. Semplicemente perchè non puo’ (ammesso che lo volesse, ma qui si apre un altro capitolo).
L’economia è alla frutta. Noi siamo alla frutta.
Siamo capaci di ripartire da zero?
Io mi auguro di si, e faccio il possibile per farlo.
Il sottoscritto e molte persone intorno a lui creano lavoro, forse non di primissima qualità (i tempi sono duri per tutti) ma molto meglio delle condizioni che sento qui sul blog.
Pero’ molti di questi piccoli imprenditori hanno davanti una generazione che vuole prima le garanzie, poi, forse, si decide a impegnarsi e imparare. Esperienze alla mano.
Non tutti, non si puo’ mai generalizzare, ma un mio amico oggi imprenditore-10 anni fa co.co.co un giorno mi disse “io quando lavoravo in xxx andavo a comprare le liquirizie in centro e mi sentivo ricco, oggi ho collaboratori che si lamentano perchè non possono accendere un mutuo per la casa… mah”.
“schiavi moderni”
Ho lavorato per due anni presso una azienda di Caserta come precario,lavoravo dal venerdi al martedi, riposando il mercoledi e il giovedi,ma quasi sempre mi chiedevano lo straordinario per uno dei due giorni! Ho dato l’anima ,tutto il mio impegno e la mia massima disponibilità, dicevano che ero un ottimo lavoratore ed esistevano concrete possibilità per una assunzione a tempo indeterminato,…. ma i volumi di lavoro sono diminuiti e mi hanno rispedito a casa, insieme ad altri 29 precari,tra i quali 10 giovani sposati e con figli!! Queste sono le nostre 30 storie…
…siccome bisogna mantenere gli stipendi (da adesso AUMENTATI) dei VECCHI BABBIONI che (da adesso PER LEGGE) dovranno lavorare fino aquando non si stancheranno (o non schiatteranno)…
…i “giovani stagisti” saranno assunti IN REGOLA sempre più tardi…
…e dopo i quarant’anni (forse) si comincerà a guadagnare…
Cari politici,
prima avevo un’ideologia, adesso a causa delle ultime riforme del lavoro sono diventato un indeciso. Quel tipico numeretto impazzito che cambia idea continuamente e non vi fa dormire la notte. Eccomi: piacere di conoscervi.
Vorrei segnalarvi, che il numero di precari scontenti aumentano.
Stiamo diventando un piccolo esercito compatto armato del solo diritto al voto. Al posto vostro comincerei a considerare l’aspetto numerico della cosa.
Se nasce un partito che ha come unico obbiettivo l’abbattimento totale della legge Biagi e la tutela del lavoro, io che sono DISPERATO lo voto. Sono talmente disperato da essere disposto a passare sopra ogni ideologia e alleanza. Il mio referente si allea con il Gabibbo? Mi fa lavorare in modo stabile? Sì? Evviva il Gabibbo. Se non è il Gabibbo, ma Topo Gigio, Adolf Hitler reincarnato, Stalin reincarnato, Mazinga, poco me ne frega.
Ripeto, per me è una questione vitale e credo di non essere l’unico. Se il numero di disperati aumenta e qualcuno (non importa di quale colore) capisce cosa volgliamo, potrebbe dal nulla scompaginare i calcoletti proporzionali delle varie parrocchie.
Per adesso ho scelto un partito che più di tutti ha promesso di lottare contro il precariato (rifondazione). Ma quello stesso partito lo sto votando a malincuore perchè nonostante tutto, non mi soddisfa, non sta facendo il massimo. Perchè lo ammetto: voglio di più. Non voglio gli ammortizzatori e i vari medicamenti provvisori previsti da Prodi. Voglio guarire dalla mia malattita. Una malattita che si chiama precarietà. Voglio un partito che dica “o li facciamo lavorare in modo stabile o non si fa il governo”.
Per finire, il numero di precari lentamente aumenterà. Oggi ci sono i precari storici come me, domani ci saranno i nuovi neolaureati o neodiplomati alla ricerca di un impiego. E i numerini aumenteranno ogni anno che passa… Mentre i vostri elettori principali, gli anziani, piano pianino diminuiranno… Riflettete cari politici.
Ovviamente, sei libero di votare quello che ritieni più opportuno. Ci sono anche diversi temi su cui Bertinotti, secondo me, ha ragione.
Ma penso che la concezione dell’economia di Rifondazione Comunista difficilmente potrà portare alcun vantaggio ai lavoratori.
Non mi riferisco agli egregi esempi dei risultati economici ottenuti da ogni paese che abbia abbracciato il comunismo. Ma ad idee quali le 35 ore, ad esempio.
La teoria sostiene che se tutti lavorassero un po’ meno (35 ore appunto), si creerebbero nuovi posti di lavoro. Purtroppo, non è così. Ma è vero il contrario.
Se le ditte davvero assumessero altri dipendenti per colmare il vuoto creatosi, la produttività dimiuirebbe ulteriormente. (Aggraverebbe quindi un problema che già c’è.) Ed i prodotti diventerebbero meno competitivi. Risultato: la ditta chiuderebbe.
Altro scenario probabile: la ditta chiude subito, prima di fallire, e trasferisce la produzione all’estero.
Alla fine, chi ci rimette di più sono i dipendenti.
L’idea di gestione economica legata alle teorie del comunismo è disgiunta dalla realtà. Le 35 ore sono solo uno dei tanti esempi.
La sicurezza economica offerta da Rifondazione Comunista è un miraggio.
Ciao Beppe sono un tuo ammiratore, ho visto alcuni dei tuoi spettacoli e sei IL GRANDE COMICO le tue informazioni sono veramente spaventose stimo tantissimo anche Silvio Berlusconi , no perche io lo ritenga un Santo ma tanto perche come te ,ciascuno nel proprio settore siete dei grandi.Non capisco perche non ti inserisce nel suo staff , tu sicuramente saresti un buon introito.
per quanto riguarda il lavoro , io sono stato sia un operaio sia un titolare di azienda.
mi ricordo che molti cercavano di non affaticarsi con il lavoro , e che altri lavoravano anche per gli altri ,la cosa brutta e che sia gli uni che gli altri prendevano lo stesso stipendio , e ancora più grave che i più anziani sicuri di non poter essere mai licenziati per scasso rendimento non producevano.NON DITEMI DI NON AVER MAI VISTO QUESTI EPISODI.una azienda vive di produzione un titolare vive non solo di richezza ma anche anche di un continuo lottare contro tutti.ancor più oggi che deve lottare con l’oriente.un titolare deve accettare le dimissioni di un suo dipendente il quale per anni si è istruito con i mezzi della azienda a raggiunto un livello professionale altissimo , e avendo giustamente ricevuto una migliore offerta da un’altra azienda abbandona il campo senza pensare ai danni che arrechera con la sua assenza all’azienda.mi chiedo se questo è giusto ed è giusto , perche un titolare nel momento che scopre che un suo dipendente non produce o produce poco non puo sostituirlo con un ragazzo volenteroso e valido.Gli unici che ci perdono con il licensiamento facile sono chi non ha voglia di lavorare.vero che ci possono essere dei titolari che sfrutterebbero questa situazione . Purtroppo tutti vorremmo vivere nel paese di Alice .Io proporei che un dipendente potesse scegliere entranto in azienda ho un contratto a tempo determinato ho un contratto a tempo indeterminato con possibilità di essere licenziato. allora si che diventeremo come il Giappone che pur avendo la Cina accanto e tra le più
il tono è duro, molto duro, forse troppo rapportandolo a situazioni veramente drammatiche.
ma condivido nella sostanza.
qui c’è una generazione (che poi hanno 4/5 anni meno di me… pazzesco!) che non ha la forza o la volontà di tirarsi su.
ne conosco alcuni anch’io, del tipo
“non guadagno abbastanza per comprarmi una casa, allora ci hanno aiutato i miei””
“mia moglie doveva cambiare la macchina, mio suocero le ha dato la sua, tanto lui non la usava più” e avanti così..
ma porcamiseriapernondirealtro!
non guadagni abbastanza per comprarti una casa???
e allora sputi lacrime e sangue fin quando non trovi il modo di guadagnare un po’ di più!! e se ci vorranno 10 anni pazienza, vuol dire che te la compri quando avrai 40 anni…
tutti a dire “e ma in italia se non conosci nessuno..” no ma dico… sperate di trovare un lavoro appagante e ben pagato da monster?? o dagli annunci su repubblica???
Nessuno conosce nessuno.
Ma in che razza di società vivete?
Non avete amici, genitori di amici, fratelli, sorelle, cugini, compagni di università??
guardate che il “conoscere qualcuno” non significa necessariamente pagare bustarelle, elargire fellatio sotto la scrivania (scusate la volgarità) o cose del genere.
puo’ anche voler dire semplicemente fare il giro delle proprie conoscenze personali e vedere se c’è qualcuno che ti possa dare un’opportunità, anche piccola.
anche gratis.
poi da un’opportunità ne nasce un’altra, magari mal pagata, e magari in quel lavoro conosci tizio che conosce caio che magari ti puo’ dare un’opportunità più grande e piano piano arrivi a mantenerti e un giorno, con i capelli brizzolati, anche a comprarti la casa.
Non è un inno alla raccomandazione, sarebbe l’ultima cosa che farei.
E’ un inno a darsi da fare, fuori da questi maledetti call center e uffici adecco e agenzie immobiliari.
Io, forse, non ho la percezione della realtà, ma quando leggo messaggi di persone che ti incitano con frasi del tipo “tirarsi su le maniche” o “energia, ragazzi!!” mi viene in mente il Premier, che non sapendo come giustificare l’evidenza dei fatti, si lancia in un generico e qualunqustico “DATEVI DA FARE”, sapendo benissimo che lui si è arricchito solo grazie al padre e alla BANCA RASINI, millantando di essere sempre al lavoro, quando sappiamo che è il primate dei fancazzisti..
Carissimo Ubaldo, lavoro da 14 anni ininterrotti, prima a tempo determinato, poi a partita IVA, poi interinale, poi indeterminato.
E fra 5 giorni rischio la cassa integrazione. Dal 1° settembre ad oggi ho mandato qualcosa come un migliaio di curricula (non esagero…), le risposte sono state 2.
Vedi, se è vero che lamentarsi è uno sport italiano molto in voga, è altrettanto vero che se sei senza un impiego, a differenza di paesi civili come la Danimarca, sei senza paracadute e sono 5 anni che i vari LAPO, LOPO, LUPO o MONTEZEMOLO, TRONCHETTO e soci spingono per un’ulteriore precarizzazione del mercato del lavoro.
L’inno del darsi da fare è superato, mi sembri una persona che vive al di fuori della realtà.
Informati meglio.
è proprio perchè ci ho sempre vissuto dentro fino al collo che dico queste cose.
mia madre 25 anni fa si è presa la “crisi industriale ” degli anni 80. due anni di cassa e poi a casa.
con due figli ancora a scuola.
son stati anni duri, non credere…
e tanti altri miei amici si son trovati in situazioni simili. qui a torino quando la fiat ha dato il giro è stata dura per tanti.
ma il 90% dei miei conoscenti non è stata a piangere sui resti della famiglia agnelli, aspettando che venisse l’adecco a papparsi le carcasse.
ha capito che il sistema industriale era finito si è inventata qualcos’altro, e siamo ripartiti:
2- qualcuno se ne è andato all’estero, e oggi se la passa alla grande
3- chi è rimasto si è rinventato. ma non spedendo curricula… non li leggono neanche. si riparte dalla professionalità, dalla competenza, dal culo e dalle conoscenze personali.
che non vuol dire raccomandazioni, ma non vuol neanche dire spedire 1000 curricula che ci rimetti pure i soldi dei francobolli.
oggi praticamente nessuno dei miei conoscenti è assunto da qualche parte.
tutti facciamo cose più o meno strane, più o meno imprenditoriali (e nessuno vota il silvietto, non creda…)
è sempre comodo dire “eh ma lui c’aveva il padre alla banca rasini”.
sicuro. aiuta parecchio se ce l’hai.
ma se non ce l’hai ti devi inventare qualcosa, non
spedire i curricula.
poi ci va anche della fortuna e mi spiace per la sua situazione, ma vivere nel miraggio di tornare alla generazione che entrava in ditta e ci metteva le radici fino alla pensione è pia illusione.
Ubaldo, condivido il tuo realismo: se la realtà è questa e tu sei lì, vedi di fare il meglio della situazione con quel che c’è!
Per usare una metafora, un buon giocatore di Poker non è quello che ha sempre le carte migliori, ma quello che usa meglio quelle che gli capitano! A volte, mi pare che ci sia una mentalità un po’ miracolistica in Italia: basta lamentarsi, spregare o accendere un cero e sperare che tutto si risolva da solo.
Condivido però anche il disgusto di Fausto verso questi penosi e grotteschi “capitani di industria” italiani…
GRAZIE PER UNA VOCE FINALMENTE FORTE.
RAGAZZI MUOVETE IL C…O
HO GIA’ SCRITTO PARECCHIO DI COSA NE PENSO ANCHE PRIMA. MA HO RICEVUTO UNARISPOSTA DI VAI A C…RE.
Ma sapete quanti nostri padri e nonni hanno visto chiudere le propire aziende perchè i figli non sono andati avanti??? Ora sono a vivere di rendita, si grazie, Ma quanti di questi PADRONI che hanno sacrificato una vita per dare lavoro a tante persone e creare qualcosa ora non sanno a chi dare la loro esperienza! Su cinque imprenditori degli anni 60 tre chiudono perchè non sanno a chi dare l’attività e nessuno la prosegue, 1 continua con la propria generazione, 1 la vende. Questo è il vero problema non sapete cogliere queste opportunità che i nostri padrei ci hanno lasciato. Naturalmente bisogna mettere del proprio, dell’ingegno dell’ammodernamento.
Io stesso non ho figli, lavoro 80 ore la settimana per garantire lo stip. ai miei 20nali dipendenti. Ma nessuno vuole prendersi la briga e la respomnsabilità di portare avanti probelmi e situazioni difficili da risolvere giornalmente. I miei nipoti, passata a loro 10 anni fa da tre mld di fatt. sono riusciti a distruggermela a 550 milioni! ripresa in mano a fatica sono riuscito a portarla ai livelli di prima. Guadagnare sempre tutto e subito. Ma anche poco anche se sottopagati, ma sarà sempre un’esperienza di vita una crescita una possibilità in più. Perchè chiamarlo lavoro precario e non lavoro di opportunità? precario è un ponte diroccato sul quale cammini e poi cade. Con laparola precariosi induce anche alla dismissione della volontà lavorativa di crescere. Insomma se proprio le doti non permettono alla persone di eccellere, via! si va al mercato ortofrutticolo a scaricare cassette a 100 al giorno. E’ FATICOSO? CERTO ma si comincia e ci si salva così, non aspettando e continuando ad essere sfruttati lamentandosi.
Ragazzi ANIMO le possibilità ci sono e lavoratori extracom che prendono anche 2000 al mese ce ne sono, ma fanno FATICA FATICA TANTA FATICA.
entite Sgavioli, Tebaldi e company, ma pensate che in 14 anni di lavoro abbia solo scaldato la sedia o non sia stato in giro per l’Italia, a costo anche di sacrifici economici personali?
Ribadisco, ma la percezione della realtà ce l’avete o no?
FATICA, FATICA, FATICA (io dubito di chi slogeggia in questo modo, di solito sono persone che il culo non lo hanno mai mosso) ne ho fatta molta più di voi per guadagnare i soldi necessari per mantenere me e i miei genitori ed integrare la loro pensione (ma guardate un pò, succede anche questo in Italia!!!!), ed io devo sentirmi dare delle lezioni da voi, per di più su tesi oramai superate da più di 30 anni!!
Caro Ubaldo e la professionalità come si dimostra se non inoltrando curricula?
Ma veramente, dove vivete?
pensi quello che vuole su quello che faccio, non mi paga lei…
questo è un periodo in cui ho effettivamente poco da fare (e infatti sto molto scrivendo sul blog).
infatti lavoro solo una decina di ore al giorno.
quando sono incasinato spengo il computer oltre la mezzanotte…
una delle mie migliori amiche ha periodi in cui salta i pasti (tutti e due) e lavora anche 22 ore di seguito.
pero’ quando ha due giorni di calma va a fare shopping da prada, altro che arrivare alla fine del mese… (e anche lei arriva da una famiglia dove bisognava far durare un paio di jeans almeno 7/8 anni…)
mia moglie non la vedo da 4 settimane.
E’ in trasferta e ci sentiamo per telefono verso mezzanotte, quando siamo liberi tutti e due.
Il suo capo che è giapponese dice che la produttività in italia è uno schifo, e non si capacita di come ci sia questa attitudine a chiedere senza dare. (Se mia moglie stacca alle 23 lui generalmente non esce mai prima dell’una di notte. Un altro collega di mia moglie si alza alle 5 del mattino e si fa 170 km per venire a lavorare tutti i giorni. Rientra 5/6 ore la notte giusto per dare un bacio ai suoi bambini quando dormono. Ma ai suoi bambini garantisce un futuro senza troppe preoccupazioni economiche).
Adesso la pianto, sto già annoiando…
Mi spiace per le sue condizioni, sinceramente, ma dico solo che l’atteggiamento tipo “muro del pianto” non porta da nessuna parte.
La legge biagi c’è e ce la terremo, non crediate.
Quando ho cominciato io non c’era e mi hanno detto “apri partita iva”.
Mai avuto un contratto, di nessun tipo.
E’ cambiata l’economia mondiale e, come giustamente dice lei, in italia abbiamo troppi squali incapaci a guida delle aziende.
Per questo dico “cercate altre strade”
Anch’io 10 anni fa, ho aperto una partita I.V.A. e io co.pro non esistevano.
La Legga Biagi non si cambia? No, no si cambia, magari nominalmente, si chiamerà Legge Treu, ma si cambia..
Vede, carissimo Ubaldo, 10 anni fa mantenere un abitazione costava all’incirca 5 volte meno di adesso, sa di quanto è aumentata la mia retribuzione in 10 anni.
Al massimo di 100 euro.
No, mi spiace, per quanto possa essere in buona fede, il suo “Energia, ragazzi!!!”, e il “Muovete il culo” di altri non lo accetto.
Di piangere, ho ragione non al 100%, ma al 1000%, di cercarmi altre opportunità non ho mai smesso.
Ho paura che voi, invece, di cambiare questo sistema imprenditoriale drogato non abbiate nessuna voglia.
Non è che voglia consolarti, ma vorrei farti notare un lato positivo.
L’Italia non ha mai avuto molta sensibilità per i disabili. (Uso il tuo termine, anche se forse non è del tutto appropriato: visto che usi il computer sei più abile della maggior parte degli italiani!!)
Appunto questo volevo sottolineare, che le tecnologie oggi possono aprire nuove possibilità di lavoro anche a chi non può muoversi liberamente.
Da quanto ho sentito, molte (o tutte?) università inoltre assistono persone con disabilità anche economicamente, fornendo computer, risorse dedicate e personale di assistenza.
dimenticavo!!
e che ne pensate del lavoro interinale????
ti offrono 2, 3 o 4 giorni di lavoro!!!!
un’occasione!!!
e su sti miseri giorni di lavoro ci devi pure pagare le trattenute!!!
non ci resta che aspettare di compiere 70 anni e potere andare al cinema gratis e non pagar epiù il canone
viva l’italia!!!!
“FOGGIA – Si cercano 10 milioni di euro per dare almeno un po’ di respiro ai tribunali, mentre i processi sono ormai in balia delle carenze organiche. Tra pochi giorni le societa’ informatiche smetteranno di anticipare a loro spese i servizi di assistenza ai software ad oggi senza copertura contrattuale se il Ministero non trovera’ le risorse per stipulare i contratti.
L’ipotesi emersa, riporta Italia Oggi, e’ che si potessero recuperare 10 milioni di euro per garantire il funzionamento dei pc per altri tre mesi. Intanto il Ministro di Giustizia ha chiesto il rinvio dell’audizione che sul tema avrebbe dovuto avere davanti alla commissione del CSM, irrigidendo una situazione gia’ tesa dopo la denuncia dei responsabili informatici degli uffici giudiziari dei consistenti tagli previsti dalla legge finanziaria. [Redazione]”
Fra 3 giorni ridiventiamo precari anche noi, anche perchè questa ipotesi dei 10 milioni di euro sta tramontando…
VIVA LE 3 I!!!!
Fausto Mamberti
Assistenza Sistemistica Gruppo Sisge
Uffici Giudiziari di ALESSANDRIA
Purtroppo, dopo aver letto i commenti , mi sembra che il problema viene dal fatto che fin da principio, ci si fida solo dell’insegnamento scolastico e basta.
Nessuno ci insegna ad avere spirito di intraprendenza, volontà, voglia di fare da sé. Tutti cercano un lavoro sicuro di dipendente. In futuro, si dovrà fare tutto da sé. Non ci sono più grandi industrie al riparo dai fallimenti e dai traslochi oltre-frontiera. Gli uccellini che credono di poter rimanere nel nido fino alla vecchiaia non imparano mai a volare.Vincono i figli buttati fuori dal nido non quelli che rimangono.
– Fare un libro sugli universitari che sono pagati 4 all’ora sarebbe una vergogna per tutti.Cosa proverebbe? Solo che uno tra 50 milioni riesce a far soldi con tutto ció che gli capita e che gli altri, una gran parte, non ha coglioni per cambiare la propria situazione.
Grillo, aggiungi anche quegli universitari che a 40 anni non hanno mai lavorato e stanno ancora ciucciando il seno della mammina pertanto già pensionata!
Ma questa é una cosa tipicamente italiana: Creare degli eroi con delle cicche! Dedicare un libro ai perdenti invece che ai vincitori. Osannare le debolezze. Chiedere un rimedio al genitore e se non và al sindaco e se non và al politico di servizio e se non và al sindacato e se non và, maledire il governo o il padre eterno invece di prendersela con sè stessi.
Esempio concreto: Ero a Venezia con una amica russa di 24 anni laureata in legge internazionale all’università di Berna. Un ragazzo ci passa vicino. Bel tipo simpatico che fa arrossire la mia amica con i suoi sguardi. Lo ritroviamo poi a vendere panini al bar della stazione. Niente di strano per un italiano ma per una russa che s’é pagata l’università a Berna con i propri soldi guadagnati fin dall’età di 13 anni facendo mille mestieri a Mosca, Cipro,Egitto ed ora a Dubai in un ufficio di giurisprudenza americano.Per lei il bel ragazzo é un cazzo. Col suo passaporto puó andare ovunque ma sta li a vendere panini.
E basta con queste lauree sventolate qua e la a mo’di fazzoletto “laurea in economia 110elode… io invece laurea in scienze dell’educazio…io qua io la”, ok ragazzi va bene sfogarsi ma e’ il momento di agire e non di stare a piangere, la nostra battaglia non ha colore politico non ne deve avere, siamo noi una forza, siamo tantissimi e dobbiamo far sentire il nostro grido sono con fabio….
Eh ma tu parli del dottorato più felice!
La sottoscritta è dottoranda senza borsa (per capirci, non ho neppure quegli 850 al mese), niente rimborsi per convegni perchè le riorse soono distribuite in base a non si sa bene quali criteri genealogici, periodo all’estero obbligatorio ma senza agevolazioni di alcun tipo, didattica, publicazioni, progetti, volontariato extra-tesi e…la certezza che non hai alcun futuro poichè non sei figlio di nessun accademico! In più, ovviamente, devi lavorare per poterti permettere il “lusso” di fare ricerca e così entri nel doppio circuito dello sfruttamento: di giorno distribuisci la posta, come postino precario, agli studenti universitari a cui, nel pomeriggio, fai da docente volontario (didattica assistita, pardon!).
No, scusa, il mondo della ricerca non rientra nella categoria “precariato” ma in qualche altra che non saprei bene come etichettare.
precaria???
che dici?
universitaria, 28 anni tra brevissimo..continuando così laurea al prepensionamento…
…solo lavoro a tempo determinato..i cosidetti “SPREMI E BUTTA VIA”..
ti dicono impegnati più che puoi per ottenere il tempo indeterminato..allora fai di tutto..ti uccidi con ore ed ore di straordinario…niente..alla fine..non hanno bisogno di te e nemmeno di altri..il tempo indeterminato è saturo!!!
da 7 anni..mille lavori…
buona a fortuna!!!!
Ricordo a tutti gli antiberlusconiani che la Co.Co.Co. è stata introdotta con il «pacchetto
Treu» sotto il governo Prodi.
Berlusconi origine di molti mali (concordo), ma non di tutti..
Purtroppo molti non la pensano come te (e come me). E proprio a loro mi volevo rivolgere con il mio messaggio: Prodi e Berlusconi devono essere valutati per quello che sono, che sono stati e che hanno fatto; non infunzione del partito di appartenenza.
Ringrazio questo blog per avere aperto gli occhi a molte persone, spero che ora non gli voglia chiudere il sinistro..
Il problema vero non è la legge Biagi, ma la situazione economica!!
La ragione per cui i datori di lavoro possono fare contratti da schiavisti è che c’è molta gente che cerca lavoro e pochi posti. Perchè il paese è in grave crisi.
Cambiate la legge Biagi? Cambia la forma, ma la sostanza no. Riceverete offerte da schiavisti come ora, solo in una forma diversa!
Il problema, caro Fabio, che Berlusconi l’ha drammaticamente peggiorata.
Se prima poteva essere uno strumento di ingresso nel mondo del lavoro, ora con la LEGGE BIAGI (che ha generato milioni di martiri…) l’ha peggiorata.
Hai sentito dei ticket lavoro acquistabili in tabaccheria?
Sai che Sacconi aveva promesso sanzioni per l’uso indiscriminato nelle aziende dei co.co.pro, salvo poi rimangiarsi tutto?
Non sono contrario alla manifestazione. Anzi, sarei felice se servisse.
Ma, se riuscite ad ottenere udienza, sapete cosa chiedere?
I problemi sono molto complessi e, da quel che leggo, a tutti sono chiari gli effetti. Non a tutti sono chiare le cause che hanno portato a questa situazione.
Secondo me, una manifestazione può essere costruttiva se è ben organizzata. Chi rappresenta il popolo deve aver ben chiaro il contesto, anche internazionale, in cui si trova l’Italia per poter avanzare richieste o fare proposte costruttive. Deve anche saperle comunicare alla gente.
Molte soluzioni proposte (anche dai politici) paiono serie ma, se applicate, accelererebbero il declino economico. Altre misure, semplici e a costo zero, non vengono nemmeno proposte.
Il problema è che una volta movimentate le masse, è molto facile che la situazione degeneri. Dato il livello di esasperazione attuale e la distanza dalla realtà dei politici di oggi, temo che questo sarebbe l’esito più probabile.
Secondo me, l’unica possibilità di ridurre l’impatto economico è quella di perseguire la massima efficienza del paese.
Alcuni esempi di misure da prendenre:
* Semplificazione burocratica (ridurrebbe i costi dei cittadini e, quindi, avrebbe lo stesso effetto di un abbassamento delle tasse)
* Riduzione dei costi dello stato (eliminando privilegi, sprechi, riducendo le gerarchie politiche e amministrative
* Riduzione dei consumi energetici (ad es. la mancata adozione di standard energetici nell’edilizia)
* Liberalizzazione delle professioni (maggiore concorrenza tra professionisti ridurrebbe i costi per i cittadini)
* Riduzione del debito pubblico anche attraverso dismissioni (se salgono i tassi di interesse… l’Italia è fritta!)
* Liberalizzazione vera dei servizi o supervisione stretta dei monopoli privati (Enel, Autostrade…)
* Riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori…
…vabbè, ho già un programma più lungo di quello di Berlusconi! 🙂 Basta. Tanto non mi candido…
La proposta IMPORT=EXPORT è un’idiozia economica.
Anche regalare 2,500 ai bambini di oggi fino a 18 anni… o il cinema agli ultra-70enni.
Caro Fausto, concordo sul fatto che le cose con Berlusconi non siano migliorate ma da lì a dire che sono peggiorate (cosa c’è di peggio nel lavoro a progetto rispetto al co.co.co?) o che col centro-sinistra sarebbe andata meglio…Bah, sono scettico.
PS: lavoravo come co.co.co e ora a progetto; ti assicuro che non è cambiato nulla nè in meglio nè in peggio.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Ciao a tutti!
Anch’io vorrei raccontare la mia vita a progetto.
Sono laureata in Lingue e Letterature Straniere, russo e inglese. Mia madre è russa. mi sono laureata mentre lavoravo in aeroporto come cassiera in un ufficio cambio, dove ho lavorato per cinque anni con un contratto a tempo indeterminato. é stato il mio primo lavoro e ho avuto una fortuna pazzesca a ottenere il contratto a tempo indeterminato, grazie all’anzianità(2 anni) di iscrizione all’ufficio di collocamento – loro avevano agevolazioni così me l’hanno fatto subito.
Dopo la laurea quel lavoro mi è diventato stretto, ho cercato per un anno e mezzo, ma non ho trovato niente di niente, neanche un posto da commessa. Finchè l’anno scorso la ditta ha chiuso, liquidandoci con l’aggiunta di un bonus di 500euro! da notare che ci hanno avvisato tipo 2 settimane prima. Tuttavia finalmente ho avuto la possibilità di cercare di fare quello che veramente volevo: insegnare. Mi sono sposata e mi ritengo fortunata perchè mio marito ha un buon lavoro, tuttavia io voglio lavorare, 1) mi piace 2) voglio essere indipendente
Ora a 31 anni ho 2 contratti co.co.pro con la stessa società che organizza corsi di lingue nelle aziende e lavoro 8 ORE A SETTIMANA con loro, e arrivo a 13 ore a settimana con alcune lezioni private.
Nel frattempo distribuisco i miei curriculum ormai da 3 anni, ma niente
Il lavoro che faccio adesso mi piace moltissimo ed è il mio sogno, e ovviamente posso farlo perchè siamo in due e non abbiamo il mutuo da pagare, tuttavia 19euro lordi all’ora per recarmi in una ditta a 40 km da casa mia 2 volte alla settimana per fare 1 ora e mezza di lezione alla volta, nella loro pausa pranzo, sono un po’ pochini, visto anche che non c’è malattia o ferie, cioè le lezioni saltate si recuperano. Lavoro anche al sabato mattina e la sera dopo cena, insomma negli orari in cui mio marito è a casa, ma visto che adoro il lavoro non mi pesa più di tanto. Mi chiedo soltanto quanto può durare e a cosa mi porterà.ciao
Per l’Italia in generale penso che nel futuro la situazione sia destinata a peggiorare.
Per te, che parli russo, invece penso ci siano opportunità. La Russia è un mercato interessante per molte ditte italiane. Non solo per petrolio e gas, ma anche per beni di consumo. Quindi, mi pare che dovrebbe esserci richiesta di persone che siano in grado di comunicare con clienti/fornitori, redigere brochure pubblicitarie o siti web.
Caro Beppe,
sono Marco 27 anni di Palermo.
ecco la mia storia.
Due Anni fa ho partecipato a una selezione all’ISMETT (centro trapianti nuovo nuovo)per formare 13 tecnici informatici specializzati per poter lavorare in aziende sanitarie di eccellenza,
ho vinto la selezione e mi sono fatto un anno di progetto (gennaio 2004 ottobre 2004)praticamente non pagato, mia sorella mi ha anticipato 300 euro al mese per poter almeno arrivare a pagare le bollette a fine mese.
Finito il corso, training on the job, dove mi ero fatto un culo così per lavorare bene e per farmi apprezzare, mi hanno detto grazie e arrivederci.
A gennaio mi hanno chiamato, io ovviamente nel frattempo cercavo di fare qualche lira in ogni modo e ci sriuscivo, e mi hatto detto, ma lo sai che ci manchi, hai lavorato bene, ci servi, fai una cosa vieni a gratis per qualche tempo “stagista” che poi vediamo… ok dico io, investiamo…
Il primo contratto Co. Co. Pro. arriva a marzo, agli inizi di aprile ho preso il primo stipendo, una miseria, e da allora vado avanti con due conttratti alla volta tra U.P.M.C. università americana ed ISMETT srl, salto da un contratto all’altro perchè come sai non possono farmi il terzo consecutivo altrimenti potrei contringerli ad assumermi. Nel frattemo la mia compagna 31enne mi dice, ma noi figli niente… io non voglio fare il primo figlio troppo grande, e quindi vai con il figlio, che tralaltro nasce tra meno di un mese, ed io ho sotto una bella base solida di un contratto co co pro.
La mia riflessione è:
perchè dovrebbero avere fretta di assumermi, lavoro come uno di loro, mi pagano un bel po meno, in più non ho ferie, non mi danno buoni pasto e guadagnando meno dei miei colleghi mi devo pure pagare il prando, se dovessi avre un problema medico o qualunque altra cosa possono sciogliere il contratto quando vogliono e lasciarmi nella merda, praticamente mi tengono per le palle.
Grazie Biagi.
E’ vero ho un lavoro, meglio dei miei colleghi di corso, ma a che condizioni
Caro Beppe,
sono un laureato in sociologia e grazie alla legge Biagi (pace all’anima sua e che Dio lo perdoni perchè non sapeva quel che faceva) ho lavorato molto, ma proprio tanto… peccato che non mi hanno mai pagato o pagato decentemente. E’ umiliante dover andare a fare colloqui su colloqui e spedire curriculum a destra e a manca e sentirsi dire sempre le stesse cose! Io non voglio lavorare a progetto per qualche centinaio di euro, spaccarmi il sedere e non avere uno straccio di diritto! Non ho ferie pagate, non posso mettermi in malattia, non posso infortunarmi, mi pagano una miseria e mi fanno pure mobbing! Mi minacciano pure! Non ce l’ho fatta più ed ora lavoro alla Pulispende e lavo vetrine, uffici, scale di condomini ma lameno mi danno 1000 euro al mese, ho diritto alle ferie e mi pagano anche i contributi e se ho la febbre me ne posso stare a casa e percepire qualcosa lo stesso… però ho dovuto farmi “raccomandare” per prendere questo posto. Con la laurea ora mi ci pulisco il di dietro e vivo così con questa umlilazione nel cuore giornaliera ma almeno vivo. Grazie Biagi e pace all’anima tua perchè non sapevi quel che stavi facendo.
Sono contento che tu Beppe abbia fatto questo post. E’ evidente come il maglio del ragionamento economico mondiale stringa sempre più e faccia anche uscire di senno i politici. E sì perchè vedi stà legge Biagi sta bene a tutti, sia di sinistra che l’hanno cominciata, sia di destra che l’hanno definita e mantenuta. E allora come si fà a dire che queta legge è un successo?? E’ un vero schifo invece! Come fa l’Italia a stare al cospetto degli altri stati europei in cui queste cose nemmeno se le sognano? Ci trattano come delle bestie. Hanno inventato un nuovo modo per fare i loro comodi e sfruttarci.
E certo: tu schiavo lavora per due soldi se ti sta bene sennò ciao, ed è tutto legale. Si era detto che rinunciando ai contratti da dipendente almeno le aziende avrebbero pagato di più invece pagano ancora meno di un contratto regolare. Bisogna fare una denuncia dobbiamo unirci tutti. Era meglio col lavoro in nero almeno li denunciavi.
Il libero mercato va bene in un mondo dove le persone hanno dei valori e sanno rispettarsi, ma qui in italia si pensa solo a fregare il prossimo. Dunque l’imprenditore o chi per lui pensa solo a “rifarsi sugli altri”. I veri imprenditori sono morti da tempo, quelli che creavano veramente qualcosa. Questa massa di cianquantenni che non si schiodano dalle loro sedie e che mantengono le loro posizioni ad ogni costo sono il vero impedimento per noi giovani, e ai politici stanno bene così perchè signori miei SONO QUESTI CINQUANTENNI CHE LI VOTANO! e sì sempre lì si và a cadere. italia repubblica fondata sul VOTO non sul lavoro.
E allora non meravigliatevi tanto se si vedono passeggini portati da 40enni che non sono, no, i nonni bensì sono i genitori! si siamo arriati a questo alla disgregazione totale di una generazione perchè non ci si può permettere certo di metter su famiglia.
Mauro, se ogni persona si organizza per se, va a finire che non si organizza nulla, cerchiamo di farla questa cosa, senza complicarci troppo la vita. Gli strumenti cha abbiamo sono quelli che sono, vorrei cercare di fare questa cosa con EFFICENZA, non lo faccio per eccesso di protagonismo, ma perchè mi rendo conto che se ogni persona fa a modo suo si rischia di non fare nulla e quindi ci si limiterebbe a scrivere in questo BLOG passivamente. Rinnovo quindi il mio impegno, chiedendo il supporto di gente di buona volontà, ma secondo me troppa carne al fuoco rischierebbe di bruciare l’iniziativa, detto ciò ti dico che le cose che hai sollevato sono ragionevoli, ma parli come se fossi un PARTITO, il mio intento è dare la voce al POPOLO, quindi poche regole pochi temi solo una DATA, un LUOGO almeno 5000 (WOW!!!) adesioni e questa colonna da leggere in coro !!!
Riassumerò per quanto possibile i vostri consigli e le vostre mail e userò il Blog di Grillo come canale ufficiale, accetto ogni vostro consiglio e lo discuteremo qui !!!
sono ancora studente,a parte i soliti lavoretti tipo cameriere o ripetizioni di matematica nn sono ancora mai entrato nel mondo del lavoro ufficialmente.
ma a leggere tutti questi commenti,la vedo grigia.
penso che la mobilità sul lavoro sia positiva perche spinge le persone ad aumentare le proprie competenze.ma una mobilità sana,come in inghilterra dove per lo meno con gli stipendi riescono a vivere dignitosamente e i ragazzi se ne possono andare di casa riuscendo a mantenersi da soli.qui pare nella maggior parte dei casi impossibile.
mobilità si,non sfruttamento
Mio marito, 33 anni, laureato, è stato assunto come geometra a tempo determinato in un ente pubblico. al termine dei 9 mesi avrebbero dovuto assumerlo, invece gli hanno dato un contratto di 2 anni, al termine del quale lo dovrebbero assumere, ma gli hanno già detto che probabilmente lo rinnoveranno di 3 anni… per aggirare la legge è sufficiente riassumere il dipendente dopo 20 giorni dalla scadenza del contratto. io mi sono laureata nel 2004 in archeologia, lavoro con contratti a prestazione d’opera, se ne trovo, per i quali vengo pagata a fine lavoro, che può durare anche mesi, durante i quali vado incontro anche a spese per il viaggio, il pasto… a mio carico ovviamente. Se volessi lavorare in un museo archeologico dovrei fare un concorso che richiede come requisito di aver già lavorato in un museo…. il cane si morde la coda! l’unico modo di acquisire quell’esperienza è fare uno stage, cioè lavorare gratis. per diventare funzionario di soprintendenza devo studiare ancora 3 anni in una scuola di specializzazione o vincere un dottorato, per poi accedere a un concorso…. ma i concorsi per le soprintendenze sono rari come le fumate bianche in vaticano. Per fare l’archeologo professionista non ci sono regole, non c’è un albo, non ci sono associazioni di categoria. Mi chiedo perchè per fare questo mestiere si debba studiare come un cardio chirurgo, e perchè una serie di professioni come medici, avvocati, psicologi, dentisti fanno lunghi percorsi di studio e praticantati o tirocini, però poi una volta avviati alla professione hanno guadagni di tutto rispetto, mentre gli operatori della cultura dopo anni di studio se va bene fanno la fame. E mi chiedo come sia possibile che nel Paese che poggia il culo su una miniera inesauribile di beni archeologici la professione dell’archeologo non sia minimamente tutelata nè riconosciuta. Ho 29 anni, un bimbo di 10 mesi, vorrei una casa, altri figli e fare il lavoro che amo e per il quale ho pagato 8 anni di tasse universitarie.
Ciao,
comincerei con un suggerimento:inutile convogliare a te tutte le mail(per chi legge ora sarebbe Fabio di Milano organizzatore dell’iniziativa di andare a Montecitorio),dividiamoci in città o regioni:essendo io del piemonte,potrei organizzarmi per convogliare tutte le persone di torino e dintorni.
Sarà durissima,ma bisogna farlo.
E bisogna riunciare una volta tanto ad una giornata di lavoro,bisogna prendere un treno e quindi pagarlo per andare a Roma,bisogna farsi sentire con cartelloni e dati inconfutabili e sopratutto non bisognerebbe concentrarsi solo su Berlusconi e proporre punti chiari:
proporrei:
I CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA VANNO IN GALERA
INTEGRAZIONE LEGGE BIAGI CON AMMORTIZZATORI SOCIALI
UNA SORTA DI EQUO CANONE DA CONTRATTARE DIRETTAMENTE CON I PROPRIETARI DI CASE,SENZA INTERMEDIARI
PIANO PER LE ENERGIE RINNOVABILI
DICHIARAZIONE DEI REDDITI OBBLIGATORIA DEI POLITICI ED ABOLIZIONE DEI LORO PRIVILEGI(BADATE BENE,PRIVILEGI E NON STIPENDIO)
Questo è quello che mi viene in mente,ma di idee ne avrei moltissime:ho incontrato centinaia di persone che vorrebbero proporre un modello di sviluppo economico diverso,con creazione di ecovillaggi ognuno con casa propria e laboratori e cucine comuni,collettivizzazione dei mezzi di produzione e delle macchine,acquistate a metano,scambio di lavoro gratutito in base alle ore e non al costo,banche etiche e gruppi di acquisto solidali
Non ci si rende conto,legati come siamo alle nostre 4 cazzate,che di lavoro per tutti ce ne sarebbe in quantità industriale.
Per ultimo,rivolgiamoci ai cittadini,non ai politici:andiamo a Montecitorio a manifestare ma rivolgiamoci alla gente comune
Ma, non siete contenti?
Inanzitutto questa precarieta’ ci consente di svicolare tutta una serie di obblighi sociali a cui un tempo bisognava assolutamente attenersi:
trovare un lavoro fisso, sposarsi fare figli comprare casa e macchina, andare in vacanza,ecc.
Oggi abbiamo finalmente la scusa per farci gli stac…i nostri in santapace senza doverci sentire in colpa.
E poi che problema ci sarebbe, in fondo tutto il paese si regge su paghero’basta fare delle belle rate per 40 anni; vogliamo o no far girare l’econiomia? E per pagarle? Ma usiamo i soldi dei nostri nonni e genitori cosa vogliamo farne tenerli in banca a marcire? Meglio dilapidarglieli noi piuttosto che le banche!
Insomma il mercato del lavoro e’ indirizzato verso
il ricircolo dei vecchi stipendi. Non e’ che ora si guadagna poco e’ che prima si guadagnava troppo volete capirlo!
Francesco, tu hai figli? Se sì, studiano? Se sì, con che soldi paghi la loro scuola? Immagina di avere 35 anni tra un mese, un figlio che tra poco ne compie sette, di dover ancora pagare la tua casa, e di sapere che il tuo contratto (che ti dà meno di 900 euro mensili) scade tra due mesi. E non hai né ferie pagate né genitori ricchi che possano regalarti i soldi per pagare le bollette mentre cerchi un nuovo lavoro.
Immagina che il figlio non l’hai cercato, ma c’è. Poi dimmi se riesci ad andare avanti.
TROVI UN SECONDO LAVORO LA SERA, DA BENZINAI IN AUTOSTRADA, CERCHI DI ARROTONDARE LA DOMENICA LAVANDO AUTO ALL’AUTOLAVAGGIO, VEDI DI FARE IL PARCHEGGIATORE IN QUALCHE RISTORANTE, TI DAI DA FARE FAI GIRARE LE ROTELLE. SOLO ALCUNI ESEMPI CHE USAVO FARE ALCUNI ANNI FA. GIA’ MA FORSE TROPPO FATICOSO!!!!
SAI LE NOSTRE NONNE QUANTO VEDEVANO I LORO MARITI? PERCHè ANDAVANO IN FONDERIA PER 18 ORE AL GIORNO, MA VIVEVANO TUTTI DECOROSAMENTE E MANGIAVANO TUTTI.
HA RAGIONE FRANCESCO SI VIVEVA PRIMA DI SACRIFICI POI SUCCESSIVAMENTE TROPPO BENE. ORA BISOGNA ABITUARSI A SACRIFICARE DI NUOVO COME PRIMA, GIA’ MALE NOSTRE NONNE NON CI SONO PIù PER DIRCI COME SI FA ED INESEGNARCI.
HAI MAI FATTO LE TORTE IN CASA PER RISPARMIARE? LE TAGLIATELLE, O ALTRO? L’AUTO VAI ALL’AUTOLAVAGGIO O LA LAVI CON LA CANNA DEL VICINO O DEL CORTILE? l’OLIO DELL’AUTO LO CMABI TU O IL MECCANICO? LE SIGARETTE LE ELIMINI? L’AUTO LA USI IL MENO POSSIBILE? (I NOSTRI NONNI IN BICI E SEMPRE) IL TELEFONINO HAI L’ULTIMA GENERAZIONE? LA MACCHINA POTRESTI COMPERARNE UNA PIU ECONOMICA? HAI LA MOTO? HAI LA TELEVISIONE ULTIMO MODELLO? STEREO ECC? HAI IL NAVIGATORE PORTATILE? HAI MP3? AL MERCATO COMPERI MARMELLATA DI MARCA? LO YOGURT LO FAI IN CASA? COMPERI I FERMENTI LATTICI CHE COSTANO 120 eURO AL LITRO PER ANDARE AL CESSO? PUOI PRIVARTI DI QUALCOSA CHE LA SOCIETà TI IMPONE CON LA PUBBLICITà? RIESCI A FAR FRONTE AL CONFRONTO CON I TUOI AMICI ANCHE SE NON HAI LE STESSE COSE?
MAGARI NON E’ IL TUO ESEMPIO, MA CI SONO GENITORI CHEPUR DI COMPRARSI IL BMW E LE RUOTE IN LEGA CON … CON,…. ECC MANDANO IN GIRO I FIGLI NON VESTITI E GLI DANNO PANE E CIPOLLA. mA CERTO HANNO ANCHE LO SCHERMO PIATTO IN CASA.
BASTA DI ESEMPI NE HO TROPPI VIINO A ME TUTTI CHE VIVONO SOPRA LE PROPRIE POSSIBILITà. NON SARà IL TUO CASO, MA VEDI SE PUOI ELIMINARE QUALCOSA CHE LA SOCIETà TI SPINGE AD ACQUISTARE IL TUTTO FATTO CON INTELLIGENZA.
CIAO E CORAGGIO CHE L’ESSERE UMANO HA SEMPRE DOMINATO SE STESSO PERCHE’ E’….INTELLIGENTE.
CIAO
Le farmacie sono un ingiustificato monopolio. Uno dei tanti privilegi che vigono in Italia.
Che debbano essere liberalizzate è ovvio. E pure da tempo. Basta guardare quello che succede in altri paesi.
Sinceramente, mi stupisce il fatto che tu sia sorpresa.
La liberalizzazione, comunque, per te non è necessariamente negativa. Infatti, l’aumento di punti vendita aumenterà anche il numero di posti di lavoro nel settore. La competizione ridurrà i margini ma, dato che lamenti uno stipendio basso oltre che incerto, la tua situazione dovrebbe migliorare con la liberalizzazione.
salve a tutti, ho 33 anni e sono tra le ormai poche persone fortunate in italia ad avere un lavoro “fisso”. sono ormai 10 anni che lavoro per la solita azienda e mi sono specializzata in gestione aziendale e contabilità. quando ho provato a cercare al di fuori un posto un pò più di “prestigio” ho trovato solo un BARATRO. proposte scandalose e stipendi inadeguati per tipologie di lavoro da “professionista”. e chi ci prova più. cmq mi sento lo stesso vicina a chi il lavoro se lo suda tutti i giorni, nella ricerca di un posto “equo” e dignitoso: MISSION IMPOSSIBLE!!!
un ultima cosa, nella mia citta’ una società americana ha comperato una fabbrica e che dopo un mese ha deciso di chiudere, adesso 400 persone sono a casa e scioperi, manifestazioni, discussioni, disperazioni, non sono serviti a niente.
questo solo a dover di cronaca: W L’AMERICA!!
premetto che io sono un cittadino normalissimo, come tutti voi e non ho esperienza di organizzazione di queste manifestazioni, premetto anche che lo spirito che mi spinge non è di odio o rivalsa, anche perchè mi reputo lavorativamente parlando molto fortunato. Ma amo l’Italia e gli Italiani che hanno voglia di fare. Non ho idee organizzative, anche se ne avrei bisogno in quanto le mail che mi stanno arrivando sono molte ed io sto rispondendo a tutti fin che riesco. Quello che vorrei fare l’ho scritto sotto, come farlo ? beh per quello ho un po’ di problemi. Certo è che il primo problema è l’adesione, se saremo anche solo 100 o 500 secondo me non ne vale la pena ed il popolo avrà quindi risposto CHE STA BENE !!! Se saremo almeno più di 2.000 la cosa inizia a diventare seria, non so accetto consigli. Di una cosa sono certo, dovrà essere una manifestazione spontanea, apartitica, il POPOLO non ha mai manifestato la sua voce se non affidandosi sempre a qualcuno, partiti, università, sindacati ecc. Non so forse la mia è solo una visione.
LAVORO NEL SETTORE DEL PERSONALE DA 16 ANNI E TRA TUTTE LE “RIFORME” SUL TEMA CHE HO VISTO E PURTROPPO VISSUTO, QUESTA DI BIAGI E’ LA PEGGIORE!MI DISPIACE PER LUI MA E’ RIUSCITO A SCRIVERLA PROPRIO TUTTA PRIMA DELLA DIPARTITA..VOLER ADEGUARE IL NOSTRO SISTEMA AD ALTRI CHE COMUNQUE SI STANNO RIVELANDO FALLIMENTARI, NON E’STATA UNA BUONA IDEA. MA SECONDO ME IL PROBLEMA VA AFFRONTATO A MONTE: 1° LA SCUOLA PUBBLICA VA INCENTIVATA PER FORMARE NON SOLTANTO INTELLETTUALI, MA PROFESSIONISTI. DOBBIAMO RIPRENDERCI LE PROFESSIONI CHE STIAMO PERDENDO E NON DEDICARCI SOLAMENTE AI “SERVIZI”; 2° NON PERDIAMO QUELLO CHE I NS.PADRI HANNO COSTRUITO (CONTRATTI DI LAVORO, CONTRIBUZIONE ED ASSICURAZIONI OBBLIGATORIE..) ANCHE SE NON E’ TUTTO PERFETTO, A SCAPITO DI PRECARIETA’ ED INCERTEZZA FUTURE, PERCHE’ E’ QUELLO CHE CHI CI GOVERNA STA TENTANDO DI FARE! CIAO E BUON LAVORO A TUTTI!!
Ciao Beppe,
ecco qua la mia storia.
26 anni, laureata in Lettere con lode, Erasmus, ottima conoscenza di due lingue straniere, tante esperienze professionali maturate negli anni universitari (traduttrice, giornalista, redattrice…). Attualmente lavoro “a progetto” presso un call center. E a questo proposito vorrei correggerti: io non prendo 5 euro l’ora, ma 3,50. Lordi. Vorrei fare una scuola di specializzazione post-lauream e devo per forza lavorare per potermela permettere. Cerco di convincermi che questo non sarà il mio futuro, che mi aspetta di meglio, ma in questo momento è davvero difficile…
Mi chiedevo: ma cosa fanno i figli dei nostri palamentari (quando non sono impegnati a trastullarsi con costosissimi master stranieri)?
concordo.
senza particolare astio nei confronti di nessuno, ma qui c’è una generazione intera che ha vissuto di illusioni e, soprattutto, la generazione prima che li ha illusi.
e che oggi infatti li mantiene.
Quando a un certo punto ho detto che volevo fare il designer industriale (mica il sociologo poi…) mia madre mi ha detto “tu o fai ingegneria, o medicina o giurisprudenza. E se mi torni a casa con un 24/30 dal giorno dopo vai a fare l’idraulico! oppure vai a fare l’idraulico subito. scegli.
se un giorno vorrai fare il designer lo farai da ingegnere, niente puttanate!”
Forse poteva aggiungere anche economia alla lista… Comunque, dall’ultima volta che è venuto l’idraulico, mi pare che anche quella alternativa in fondo non fosse male!
In merito alle lamentele sono d’accordo con te. Molti si lamentano di una situazione che non potevano ragionevolmente attendersi più rosea.
E mi pare che ci sia anche poca iniziativa. Servizi agli anziani, consegna delle pizze a domicilio… sono esempi di lavori che richiedono zero capitale e, magari, sono meglio che lavorare al call-center.
Però, riconosco anche che l’Italia di oggi è veramente un disastro. La generazione di prima ha accumulato una montagna di debiti (terzo debito del mondo in termini assoluti) e si è pagata le baby pensioni, si è regalata tassi di interesse altissimi, non ha promosso un’economia dinamica (tutela Fiat, ad es.), non ha sviluppato centri di ricerca, non ha fatto infrastrutture, non ha creato solide basi energetiche… non ha grandi ditte (sane).
Hanno lasciato un paese con un mare di debiti e con un’economia estremamente vulnerabile alla competizione dei paesi emergenti.
Anche l’etica mi pare che abbia raggiunto livelli indecorosi.
I giovani di oggi, si trovano a pagare per tutto questo. Non hanno sempre ragione ma, forse, non hanno nemmeno tutti i torti a lamentarsi.
pero’ a chi si lamenta non bisogna mai dirgli che ha ragione… se no si adagia ;-)))
l’unica cosa che mi sciocca è che io e tutti i miei amici dovremmo teoricamente appartenere a questa “generazione x” (sono del 70…) e invece conosco una sola persona che ha lavorato in un call center o ha fatto l’interinale…
per cui faccio veramente fatica a capacitarmi che quelli che hanno 4/5 anni meno di me non riescano a fare quello che abbiamo fatto noi.
Cioè ripartire dall’impresa. piccola, individuale, stramba, ma dall’uomo-impresa e non dall’uomo-dipendente.
(anche consegnare pizze o vendere torte su internet, come faceva una mia amica che oggi ha una gastronomia…).
Nessuno sta parlando di piacchiare nessuno, slo leggere ad alta voce questa colonna, ne servono almeno 5.000 o 10.000, se vuoi continuare a parlare fai pure, non so cosa otterrai, quello che vorrei io è impedire per un giorno ai politici di entrare a montecitorio. devono stare fuori ad ascoltare noi il POPOLO che gli legge in faccia la realtà della nostra condizione. Se vuoi restartene passivo, nessuno ti criticherà.
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
Più svariate mail (per ora una ventina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail: aktarus1973@hotmail.com
Sono una ragazza di 29 anni, laureata in scienze politiche (indirizzo economico) con 110 e lode alla università di roma tre. Dopo un master che mi è costato 4000 euro e rotti sulla qualità e certificazione aziendale, ho trovato un posto di lavoro in una società di consulenza per la certificazione iso 9000 una srl con precisione. Ebbene dopo un periodo di stage durante il quale mi davano 150 euro al mese per lavorare 8 ore al giorno 5 giorni asettimana, mi hanno proposto un co.pro della durata di un anno a 650 euro al mese per 8 ore al giorno per 5 giorni a setimana. Non solo ma la normativa che si dovrebbe rispettare nel rapporto co.pro viene completamente disattesa: appena si entra in ufficio c’è un cartello che dice ” l’orario di lavoro è dalle 9.00 alle 18.00 e va rispettato”. Ma il co.pro non dovrebbe gestire il suo lavoro autonomamente?. Comunque nella mia società ci sono 14 persone di cui una sola con ontratto a tempo indeterminato mentre gli altri sono tutti e dico tutti con contratti a progetto. 650 euro al mese, 29 anni, fidanzata da 9 anni chi mi da il coraggio di sposarmi e mettere su famiglia??. La situazione lavorativa delle donne in Italia è disastrosa: se passi i 28 nessuno ti da lavoro perchè come minimo dopo 2 anni ti sposi e dopo massimo 5 vai in maternità… che vergogna. Scusate il nervosismo con cui ho scritto questo messaggio- ma come non posso essere nervosa e delusa da tale situazione?.
Sono in Co.Co.Pro da due anni presso un’agenzia di pubblicità.
Ora mi verrà prolungato il contratto di due anni con un’ulteriore differente qualifica per aggirare il vincolo legale… Però, in realtà, non mi va male, questo perchè il proprietario dell’agenzia è persona sensata e capace, oltre ad essere uno squalo.
Lavoro, e tanto, ma non c’è problema se sto male, quando sono in ferie mi pagano comunque, se mi ammalo (cosa che capità raramente) mi basta un sms con scritto “sto male, ci vediamo”, e ho uno stipendio di circa 2200 euro al mese. Il cocopro inoltre mi permette di avere altre attività tali da arrotondare abbondantemente quanto sopra.
Sì, sono fortunato.
Il problema sono le banche… La chiusura delle linee di credito.
Se non ci fossero i cocopro saremmo disoccupati.
Se non ci fossero le banche (o se cambiassero atteggiamento) avremmo una casa.
Caro Beppe grz per l’opportunità di farci sentire.Premetto che lavoro in un settore(agenzia modelle -qualifica:booker)in cui da sempre siamo ‘avanti’,tanto avanti che già da prima dei Co.Co.Co vigevano situazioni tipo ‘scrittura privata’ che avevano quantomeno il vantaggio,in caso di inadempienza del datore,di poterle impugnare e,con l’ausilio dei sindacati,e dimostrando di aver lavorato per mesi a orario pieno,automaticamente scattava la causa con il riconoscimento del pregresso,i versamenti etc.In questo senso diciamo che da tempo sono vaccinato,e molto più abituato di tanti miei coetanei(ho 44 anni)a cadere in piedi,ben sapendo che ci si può trovare in mezzo a una strada da un giorno all’altro.(es: non vivo sul rosso della carta di credito,risparmio sempre in contanti che tengo nel materasso,nn attivo 10 annni di rate x avere un’auto nuova etc).Ciononostante,ho avuto i miei momenti di panico (senza lavoro,single,famiglia in altra città, affitto da pagare)ma il Co.Co.Co prevedeva pur sempre 1 minimo di 1 anno,un periodo non etico ma diciamo gestibile.Poi venne il progetto.Aneddoto: a ottobre, mentre lavoravo senza alcun tipo di contratto,vengo abboccato da un’altra agenzia;arriviamo al 3’colloquio,e mi viene presentata la scaletta retribuzioni.Dice il boss:”Tra l’altro,come vedi,ti pagheremo lo stipendio anche ad agosto(mese di piena chiusura nel ns. settore)SEBBENE non sia previsto dal contratto progetto”.Gelo da parte mia.Pausa. Rispondo:”Sebbene io ad agosto invece cosa?mi iberno e nn mangio nn pago l’affitto etc?SEBBENE non se lo meritasse,ti ricordo che l’autore di tali contratti progetto è stato trucidato”. Chiedo scusa in anticipo ai famigliari di Biagi per il mio cinismo.Ma insomma!Come si può arrivare,nel 2006 Anno del Contratto come diceva Clarke,a ipotizzare che sia un benefit,un’extra il mese di ferie retribuito?Ma i ns.genitori,avrebbero mai immaginato che noi,figli del boom economico,saremmo stati privati di Tutto?13ma,ferie,Certezza del Lavoro?
Ciao Silvia sono Nicola, e posso assicurarti che ti capisco pienamente in quanto anch’io ho subito lo stesso trattamento infatti lasciai un posto di lavoro con la promessa di un contratto a tempo indeterminato, salvo sapere al momento della firma che mi trovavo di fronte all’ennesimo contratto a tre mesi, firmai ricevendo la promessa che al termine avrei firmato un contratto a tempo indet. ma alla fine dei tre mesi la beffa, venni a spere tramite l’ufficio di collocamento che stavo lavorando da due mesi in nero, quando ho chiesto spiegazioni al datore di lavoro la risposta e’ stata ” se non ti va bene dietro di te c’e’ la fila…”, che rabbia! Ho denunciato la situazione ma nonostante sindacati e avvocati sono 1annoemezzo che lotto per far valere i miei diritti, ma e’ dura farsi sentire, continuo a lavorare a singhiozzo ma ho 33anni e sono inkakkiato e moralmente molto giu’….
Ciao, grazie Beppe
Ho letto i vostri commenti e per vicinanza di situazione mi permetto di chiamarvi tutti amici, quindi, cari amici vi dico che c’è possibilità di sfruttare al meglio una situazione che può sembrare complicata e indistricabile.
Ci fanno il contratto a progetto?
Bene, come loro usano noi, noi usiamo loro.
Il contratto a progetto non prevede la malattia PAGATA?
Bene, io mi ammalo una volta al mese, apro una partita iva e mi offro come collaboratore secondo le mie mansioni ANCHE ad altri.
In questo modo il progetto resta attivo perchè non mi possono licenziare (decade per legge dopo 30 gg di malattia continuativa), ne sospendere un progetto (se non ben definito), l’importante è che il progetto (mi ripeto) avanzi.
Loro mi romperanno le palle in ogni modo però non mi lasciano a casa (non possono), mi minacciano di non rinnovare il contratto?
Se sono al secondo anno di fila con lo stesso contratto sono io che li minaccio di farmi valere con i sindacati se non mi assumono.
Nel frattempo lavoro per altre realtà con retibuzione oraria stabilità dalla categoria professionistica di riferimento per la partita iva aperta (COSTO 250 PER APERTURA e se non fatturo non pago nulla come libero professionista, tranne che nel caso di inquadramenti particolari -ensarco, etc- ).
Poi prendo il contratto a progetto e mi vincolo allo sviluppo del progetto e basta!
In questo modo non sono obbligato a presenza giornaliera, devo avere libertà di azione perchè io sono un collaboratore esterno e non un dipendente (retribuito a ore).
In questo modo metto in condizione le persone che mi vogliono sfruttare di non potermi licenziare (per la durata del progetto), mi faccio conoscere sul mercato (perchè è una grande compravendita umana il mondo del lavoro), arrotondo, mi rendo indipendente e sfrutto una situazione di ordinaria follia gestionale a mio favore.
Quanto detto vale per chiunque lavori nel privato, ragazzi si può fare!
LORO TI FOTTONO? NO, TU LI FOTTI!
guarda che cosi ti fotti da solo, in questo modo tu lavori come un dannato , chi ti paga non gli pare il vero che tu di dichiari “malato” meno giorni = meno spesa mentre per loro il risultato non cambia anzi migliora!
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
Più svariate mail (per ora una ventina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail: aktarus1973@hotmail.com
La Tav o le leggi ad personam sono problemi del tutto marginali nella catastrofica situazione in cui versa l’Italia oggi.
Con questa classe politica, in effetti, non c’è speranza di miglioramento, nè con Prodi, nè con Berlusconi.
Ma non credo che picchiando tegami possa cambiare qualcosa. Picchiando altro… (non so se è questo che dovremmo intuire) …si rischia solo di far precipitare la situazione.
Laureata, 51 anni di età, con alle spalle 30 anni di contributi INPS da lavoro dipendente presso un gruppo industriale di una grande città del Nord. Causa cessazione attività dell’azienda, oggi mi trovo in mobilità non indennizzata e senza occupazione. La mia ultima esperienza è stata un incarico a tempo determinato di un anno in una piccola società di servizi, conclusosi con un licenziamento dopo soli quattro mesi per giustificato motivo oggettivo (intimato per ragioni inerenti l’attività produttiva e l’organizzazione del lavoro). L’idea che mi sono fatta è che chi assume gioca al ribasso e io, più anziana, sebbene laureata e con esperienza, costo di più di un giovane. Ma non dovremmo lavorare fino a 65 anni almeno (60 con lo sconto donna)?
SALVE A TUTTI.MI RISPECCHIO NEI PROBLEMI INDIACATI DA VOI ISCRITTI IN QUESTO SITO OVE OGNUNO O PER UN LAVORO O PER UN ALTRO SI TROVA NELLA PRECARIETA PIU’ ASSOLUTA!HO QUASI 27 ANNI E LAVORO ALL’AEREOPORTO DI ROMA..S.P.A. UN’AZIENDA SFRUTTATRICE, LA QUALE COME FORZA LAVORATIVA HA L’80% DEL PERSONALE STAGIONALE..BIAGI? BEH LA SUA LEGGE E’ STATA APPROVATA, MA FUNZIONA SOLO UNA PARTE(QUELLA CHE FA COMODO AI POTENTI). ALLORA IO E QUASI TUTTO IL PERSONALE ADR(AEREOPORTI DI ROMA) CI RITROVIAMO A SUBIRE UN FUTURO CON 1000 PUNTI INTERROGATIVI.ORA NN SO’ QAUNTI SIANO I DIPENDENTI DESCRIVENDOLI CON UN NUMERO MA SOLO NEL MIO SETTORE SIAMO PIU’ DI 3000 PERSONE A VIVERE QUESTO DISAGIO.PER NON PARLARE DEGLI ALTRI VETTORI:COME ALITALIA E IL SUO PERSONALE E TUTTI GLI AEREOPORTI D’ITALIA.
IL LAVORO AEREOPORTUALE E’ UNA DI QUELLE COSE NASCOSTE NESSUNO LO VEDE E NESSUNO LO SENTE..TRANNE QUELLI CHE CI LAVORANO..OLTRE ALLA PRECARIETA’ DATA DA QUESTE AZIENDE IL MODO NEL QUALE SI LAVORA NON E’ AFFATTO COERENTE CON LE NORME LAVORATIVE. OGNI GIORNO SI RISCHIA SULLA PROPRIA PELLE SOLO PER TENERE I TEMPI CON LE PARTENZE DEI VOLI E A SALVAGUARDARE LA NOSTRA SALUTE NN CI PENSA NESSUNO. PENSATE SE FAI MALATTIA PERCHE SEI MALATO, AL TUO RIENTRO DEVI VEDERTELA CON IL CAPOUFFICIO CHE TI BLOCCA I TURNI NON TI FA FARE PIU’ ORE LAVORATIVE E CERCA DI RENDERTI LA GIORNATA LAVORATIVA PIU’ PESANTE DI QUELLO CHE GIA’ E’! NEL 2001 AVEVAMO UN CONTRATTO A 6 ORE(TURNISTI)DAL 2002 FINO AD ORA IL CONTRATTO E’ PASSATO A 4 ORE LAVORATIVE.(SE SI E’ INTERESSATI A QUESTO, POSSO RISPODERE O RACCONTARVI I METODI LAVORATIVI TRAMITE e_mail) ERGO E’ FACILE DIRE: ABBIAMO RISOLTO IL PROBLEMA DELLA DISOCCUPAZIONE! CARO BERLUSCONI! ORA SI DOVREBBE PENSARE UN PO’ AL PROBLEMA DELL’INFLAZIONE.NO?SONO 5 ANNI CHE OCCUPO QUESTO POSTO E NON MI SENTO TUTELATO DA NESSUNO TRANNE CHE DA ME STESSO..I SINDACATI?BUUUH.BEPPE NON HAI MAI PENSATO A FARE NA RICERCA SUI METODI LAVORATIVI DEGLI AEREOPORTI!STRSCIA L’HANNO CACCIATA..TU PUOI FARE DI+
Ho lavorato a tempo pieno, con orario giornaliero 9.30-18.30 e straordinari, per due anni,in un’agenzia bolognese di organizzazione eventi in qualità di responsabile contabilità.
I primi 15 mesi come co.co.co e i restanti 8 mesi con contratto co.co.pro.
Oltre alla contabilità mi sono occupata in prima persona ,negli ultimi mesi, anche di organizzazione anteprime cinematografiche.
Il lavoro era senza dubbio interessante, almeno nell’aspetto più “evoluto” ma nonostante questo mi sono voluta cercare un lavoro in regola, a tempo indeterminato, nella speranza di una maggiore sicurezza economica.
Naturalmente non ho ricevuto nessuna liquidazione al momento del licenziamento…
Trovando lavoro in un bar, stando alle parole del gestore, avrei avuto lastabilità che sentivo necessaria,grazie ad un contratto a tempo indeterminato regolare.
L’amara sorpresa quando ho scoperto che avrei firmato un contratto di 3 mesi (periodo di prova…) con 20 ore regolarmente segnate in busta paga e le altre 30 ore (si, 30 ore) in nero pagate 5 ciascuna. 50ore settimanali per 900 mensili.
Sono stata un’ingenua, su questo non c’è dubbio, nel fidarmi sulla parola.
Ho protestato e sono stata licenziata dopo appena 8 giorni di lavoro senza poter neppure chiedere la disoccupazione perchè i precari, i co.co.co e i co.co.pro non hanno diritto neppure a quella: cornuti e mazziati…
Sono in causa, naturalmente, perchè non ho alcuna intenzione di adeguarmi e subire queste prepotenze ma come andrà a finire non riesco ad immaginarlo, in questo Paese beffa…
ho 27 anni Perito Informatico con 5 anni di lavoro:
Finora sono sopravvisuto…
.. ma domani?
Imporre di assumere tutti i consulenti e precari
direttamente dalle societa’ dove lavorano a Tempo Indeterminato? (come hanno fatto con gli interinali)
L’aternativa e’ diventare tutti Imprenditori di se stessi.
Quindi:
-Lavorare per un (1) solo cliente alla volta…min. 8 ore
(il telelavoro non esiste? Non ti fidi? O cosa?)
ho 27 anni Perito Informatico con 5 anni di lavoro:
Finora sono sopravvisuto… ..ma domani?
Imporre di assumere tutti i consulenti e precari direttamente dalle societa’ dove lavorano a Tempo Indeterminato? (come hanno fatto con gli interinali)
L’aternativa e’ diventare tutti Imprenditori di se stessi.
Quindi:
-Lavorare per un (1) solo cliente alla volta…min. 8 ore
(il telelavoro non esiste? Non ti fidi? O cosa?
Come Privato ti sviluppo in 3 ore di lavoro quello che ti aspetti per tutta la settimana
dove,e quando decido io,ti farei anche risparmiare.. 🙂 )
– Ricerca e Gestione Rapporti con il Clienti (facco anche il Commerciale? MASSSI’)
– Corsi di approfondimento (autofinanziati)
( nel mondo dell’ informatica, senza, sei finito..)
– VIVERE (sai com’ e’… avrei anche una famiglia)
– Vogliamo parlare di tempo per ferie e malattie?
Decidetevi: Impiegati O Imprenditori? Ma basta che Vi decidete…
Non mi sta bene lavorare come un imprenditore (senza p.Iva non mi scalo manco i costi)
ed essere pagato meno di un impegato…
ah… e poi’ c’e una questione…
se non erro i contratto possono essere sciolti (anche se Annuali)
con 15 gg di preavviso…
ormai un impiego fisso non si trova più nemmeno a pagarlo, se possono cercano sempre di rifilarti qualcosa a tempo determinato con la promessa della promessa della promessa… di un posto fisso.
Perchè il popolo deve esser flessibile e chi ci comanda (che poi eleggiamo noi) no?
Perchè non rendere precari anche persone che hanno fior fior di benefit nonchè uno stipendio gonfiato a dismisura (con la scusa di esser meno corruttibili con stipendi alti…).
Questi non sono politici incapaci, sono solo uomini corrotti nell’animo e senza un briciolo d’etica e di altruismo.
adesso vuoi vedere che è colpa degli oprai,ma è per questo che ci prendono per il culo,sembri un membro della confindustria.magari se ti è andata bene ti sei comperato un alloggio con tutti quegli anni di lavoro il tuo padrone chissà in quali paradisi fiscali a messo i suoi risparmini….cose dei pazzi
Ho 29 anni e lavoro come consulente informatico da 5 anni preso la stessa azienda prima Partita I.V.A. poi co.co.pro. il mio cotratto è sempre stato semestrale. La cosa triste è che oltre ad essere precario mi ritengo “fortunato”!!!
LAUREIFICIO DI MASSA: SIAMO ALLA SAN PIO V
(La laurea ormai ha perso il suo valore, ma solo per chi la “prende”, non certo per chi la .. VENDE!!!)
*************************************************
C’è sempre meno lavoro per i giovani e il pezzo di carta
non fa più la differenza. I laureati hanno quasi gli stessi stipendi
dei diplomati. Due laureati su tre non trovano lavoro.
Tanti giovani “scappano” dalle università. Ma non
sarà perché ha perso di valore la laurea?
Vediamo come si prende l’ambita pergamena. Ormai con la storia dei crediti
basta munirsi di una calcolatrice e mettere mano al portafoglio:
se ti manca qualche credito scegli un esame che vale i
punti mancanti e vai; inoltre se sei un poliziotto, un carabiniere o un travet,
potresti accorgerti alla fine che ti manca solo
qualche credito e con due chiacchiere alla San Pio V
e un mucchio di euro sei già LAUREATO!
Il PEZZO di carta è tuo. Non vale un C O, ma è tuo!
Certo ci sono molti studenti “da fare” in uno stesso giorno.
Ma niente paura : IL LAUREIFICIO DI MASSA,
che ha snaturato il valore stesso dell’università, non ti deluderà!!!
Alla San Pio V hanno il ciclostile, un pò caro, ma “S I C U R O”!!!
Sarà che convivo anch’io. Sarà che anch’io alle 12 passate dello stesso giorno, sono a casa davanti al computer. Sarà che forse sono incinta. Sarà che sono precaria dal 2000. Sarà che non ho una lira, un conto in rosso da 2 anni, le tasse dell’immondizia erretrate, bollette sempre più alte, l’impossibilità di comprarmi un paio di scarpe se non calconlando mille altre spese. Sarà che leggere sul questo blog di centinaia di persone di 50/60 anni che non hanno un lavoro, che si impegano nei call center, che non hanno più una dignità parificata alla loro età. Sarà che alla fine ti accorgi che l’amore non basta.Sarà che quasi tutti i miei beni materiali sono dei regali..
Non immagini quanto ti capisca, quanto ti sia vicina in questo momento
Mamma mia come ti capisco… non vado dalla parrucchiera da mesi… e dalla disperazione ogni giorno trovo un capello bianco nuovo di zecca… cerco di sdramatizzare…
sara palma unisciti a noi per organizzare la manifestazione, naturalmente parlo anche a tutti quelli che sono interessati,io ho risposto all’appello di fabio se volete scrivermi per adesioni sara.torchitti@email.it,facciamo sentire
Ciao sono ancora uno studente universitario,22 anni, architettura al 2 anno ma mi porto avanti perchè bisogna pensare al futuro… percio vorrei cominciare con te e con chi c’è a far capire ai “gestori” della socièta ma nostri dipendenti che le cose non funzioneranno come credono perchè la mia generazione ha veramente intenzione di cambiare le cose e io sono il primo a volerlo fare!!!!!!
UNITI, UNITI, UNITI, tanti cervelli tente idee una sola direzione….
LIBERTA in un paese che crede di essere libero ma non lo è in niente…….. neanche la libertà di potersi creare una famiglia e viverla con dignità!!!!!
La mia storia ricalca quelle di migliaia di altri ragazzi. Cazzo! Sembra che in Italia l’essere laureati sia un’aggravante! Ho prestato servizio presso un’ente pubblico del Veneto (non ne faccio il nome per probabili ritorsioni). A)Sono arrivato e mi hanno consegnato un contratto (6 mesi)praticamente fuori legge perchè ero arrivato all’ente con un preciso incarico poi scopro nel contratto che devo fare dell’altro. Ovviamente (perchè se no ti lasciano a casa o fai la figura del pivello che vuole rompere)non protestai anche se qualsiasi dipendende assunto a tempo indeterminato mai avrebbe firmato un simile contratto. Noi siamo constretti. B)Buoni pasto ovviamente manco a vederli e sarebbero un nostro diritto. C) Ho subito angherie psicologiche di qualsiasi genere. D)Alla fine del mandato (6 mesi) sono stato lasciato a casa per incomprensioni altrui senza che dalla dirigenza sentissi profferir parola. Non una motivazione, un saluto, niente. Non mi frega molto di destra o sinistra questa è la situazione attuale che un neolaureato deve sopportare. Chiunque prenda il potere non potrà sbagliare o ci danno più tutele o l’Italia andrà a puttane.
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
Più svariate mail (per ora una decina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail: aktarus1973@hotmail.com
Ho 29 anni e lavoro come consulente informatico da 5 anni preso la stessa azienda prima Partita I.V.A. poi co.co.pro. il mio cotratto è sempre stato semestrale.
il mio convivente è un co.co.pro.,abbiamo due bimbi piccoli,coraggiosi,il mio cmpagno lavora otto ore al giorno,niente mutua,paternità,ferie pagate,nessuna possibilità di accendere mutui per la casa,per cmperare una macchina,una lavatrice un televisore,niente assegni familiari….questa situazione è diventata insostenibile e devi stare anche zitto perchè altrimenti lo perdi questo favoloso posto di lavoro….qui si parla di dignità umana calpestata…ma che futuro daremo ai nostri bimbi? dimenticavo,noi facciamo parte di quelle famiglie che hanno ricevuto il bonus di 1000 euro….berlusca,ma va a cagare più asili e nidi gratuiti per le famiglie.
sara mamma molto arrabbita
Ho dimenticato di citare il favoloso SERVIZIO CIVILE, impiegato sempre più come modo legalizzato per sfruttare i giovani (avete notato che nell’ultimo bando hanno alzato l’età massima a 28 anni? per sfruttare sempre di più) in moltissime aree di lavoro.
Infatti, i progetti di servizio civile spaziano dall’impegno nel sociale all’impiego in PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI….
Molte biblioteche comunali funzionano grazie alla presenza dei volontari del servizio civile. I Comuni chiedono un “volontario” del servizio civile per farlo lavorare come sguattero negli uffici dove il personale è carente (o lavora poco?). Ci sono uffici che sistematicamente, ogni anno, hanno due volontari al proprio servizio: finito l’anno, via il volontario veccho, si prende quello nuovo. Il volontario dovrebbe lavorare 6 ore al giorno per 420/mese + qualche spicciolo, ma, siccome stiamo parlando di volontariato, é richiesto normalmente di fermarsi oltre l’orario stabilito. E se il volontario cerca un lavoretto part time per arrontondare, viene ostacolato dalle esigenze del ufficio…(“lei è volontario, quindi ci aspettiamo massima collaborazione”). Peccato che sul sito del servizio civile non siano più visibili i nomi degli enti che hanno attivato un “progetto” per il servizio civile gli anni scorsi…Aspettate il prossimo bando e andate a vedere, sicuramente ci saranno progetti che con l’impegno sociale non hanno nulla a che vedere.
Io ho sostenuto il colloquio, sono stata selezionata, ma ho rifiutato, visto il basso livello morale della gente con cui avrei dovuto lavorare (o meglio, PER cui avrei dovuto lavorare). Spero che chi ha preso il mio posto sia contento della scelta che ha fatto (ovviamente al colloquio di selezione c’erano solo laureati in cerca di un’occupazione temporanea che almeno potesse arricchire il curriculum).
Sono 8 anni che ho un contratto lavorativo ridicolo.
Prima si chiamava co.co.co., poi si è chiamato lavoro “a progetto”.
Meno male che almeno il lavoro abbia un “progetto”, perchè io non posso permettermi di progettare proprio nulla.
Con questo tipo di contratto non ho nessuna garanzia, vado al lavoro con la febbre perchè non ho la malattia pagata, per non parlare delle ferie…
Lavoro in una casa famiglia per ragazzi autistici; lavoro onorevole, mi sento ripetere da chi mi chiede che lavoro faccio; peccato che non la pensino così le banche quando vado a chiedere un mutuo per comprare un monolocale per poter finalmente sposarmi! Mi dicono che il mio contratto di lavoro non da garanzie…
E così a 38 anni vivo ancora con mamma, sono frustrata per questo e non voglio pensare che tra qualche anno il mio orologio biologico si fermerà senza che abbia potuto essere madre.
Grazie Stato Italiano, grazie di tutte le frustrazioni che mi dai!
Cari amici blogger e Caro Beppe,
mi unisco al coro di “disperati del futuro”; aggiungo alla già lunga lista di esperienze precarie della nazione la mia:
ho 29 anni laureato in architettura con tesi in architettura bioclimatica
svariati corsi sulle energie alternative applicate all’edilizia (solare termico, fotovoltaico, geotermico, etc.)
e master in architettura bio-ecologica e tecnologie per l’ambiente…
potrei continuare ma non mi pare la sede per mandare il mio Cv; cmq stà che nonostante i miei investimenti in una specializzazione in cui credo fermamente, sia nei studi di architetti (grandi o piccoli che siano) sia in società (esco comprese)non trovo di meglio che disegnatore tuttofare a 3 euro l’ora!!!
Mi sembra quindi che non solo abbiamo una classe politica scandalosamente non preparata e/o menefreghista, ma una strutturazione delle università come macchine mangia soldi, dei studenti al più inesperti e speranzosi di crearsi una piccola nicchia in cui vivere decentemente a favoree dei grassi ed ammuffiti baroni universitari…
scusate lo sfogo!
Cmq se entro il prossimo autunno non riusciro a crearmi la mia piccola nicchia, e continuerò a pesare sulle spalle dell’unico genitore che mi è rimasto, sicuramente emigrerò in lidi dove chi lavora è un essere umano non una “risorsa” da spremere!!!
PS
il lavoro c’è ma è che viene pagato una merda (quando viene pagato!)
è amaramente vero, ci sono forse troppe persone in Italia che amerebbero essere i “furbetti del quartierino”, ma non ce ne possiamo andare tutti … lo sappiamo benissimo … oltre a dargliela vinta, sarebbe sbagliato da parte nostra lasciar DISTRUGGERE a questa gente il nostro paese, il nostro passato, la nostra cultura, la nostra storia e lasciargli anche distruggere i nostri sogni, le nostre speranze, le nostre aspettative, in sostanza noi stessi e la nostra vita.
siamo cresciuti a forza di films americani in cui l’eroe di turno vince sempre … non possiamo proprio fare in modo di essere noi, per una volta, quell’eroe?
… “di goccie è fatto il mare” se ogni goccia facesse la sua parte …
intanto noi siamo un inizio, ma non dobbiamo fare i “soliti giovani” che dopo poco si stancano e lasciano perdere, dobbiamo perseverare, il percorso è lungo e difficile e noi dobbiamo esserne consapevoli.
Sono d’accordo con tutti quelli che dicono che adagiarsi grazie al posto fisso è solo un male. Basta guardare come funzionano gli enti pubblici…un disastro. Vi faccio un piccolo esempio: siete mai stati in una biblioteca? La maggioranza di quelli che ci lavorano sono semianalfabeti (parlo della gente al prestito). Entrati 20 anni fa quando prendevano cani e porci e bastava la terza elementare! Man mano che li mandano in pensione (beati loro che ce l’hanno) non vengono più assunti giovani per rimpazziarli ma si utlizzano OVVIAMENTE persone con contratti a progetto.
(andate a vedere CHI fa andare avanti, per esempio, le bibliteche universitarie dei dipartimenti, ragazzi sottopagati!)
Quando il personale assunto non è in grando di fare il proprio lavoro – ossia sempre – chi si chiama a salvare la situazione???? Ma ovviamente gente COMPETENTE E A PROGETTO, giovani laureati e specializzati che hanno tutte le competenze del caso ma devono lavorare per coopertive che pagano una miseria e ti danno il lavoro solo per qualche mese.
(Piccolo esempio: ma si possono offrire 2 euro all’ora? Avete letto bene 2 euro all’ora offerti non all’ultimo sguattero – quello prende di più – ma a architetti!)
I deficienti intanto se ne stanno col culo al caldo, le loro belle malattie pagate, ferie, tredicesime ecc. ecc. per non fare un cavolo di niente avendo la fortuna di stare in posti dove NON DOVREBBERO STARE dato che non hanno nessun titolo. E lo Stato, oltre a mantenere loro, sborsa altri soldi per le gare d’appalto, perché comunque ci vuole gente che il lavoro lo porti avanti.
Ah, bella roba
eccomi qua, anche io faccio parte della categoria “morti di fame” co co co… 42 anni mamma , commessa a 500,00 al mese senza contributi ferie ecc , separata , il mio ex marito mi da (non tutti i mesi) 200,00 per la bimba, come viviamo io e mia figlia ? beh immaginate …….
So che non sono fatti miei, vorrei solamente sapere come mai con il tuo ex marito non vai piu’ d’accordo. E’ mica per colpa del lavoro??
Sai attualmente c’è piu’ gente divorziata e/o divisa..e questo mi preoccupa molto!!!
Abbiamo bisogno di amore!!!!!
Gente qui non cambierà niente, suvvia se effettivamente la maggioranza del popolo Italiano vota per una coalizione guidate da un personaggio che non crede minimamente alla giustizia, che ha violato per anni le regole del mercato grazie a compiacenze politiche a destra e a sinistra, che non si fa scrupoli nel legiferare leggi ad personam etc etc… non è lui il problema, il problema siamo noi che siamo nati nel posto sbagliato nel momento sbagliato, c’è poco da fare, la maggioranza del popolo italiano, prossimo a forse pensione, ama i cosiddetti furbetti alla Ricucci, quelli che dicono di guadagnare miliardi e dichiarano al fisco qualche milione di lire, li ritiene esempi da seguire, magari con i soldi altrui e se non la pensiamo così sbagliamo, e soprattutto sbagliamo paese, uniamo le nostre forze e organizziamoci per emigrare finché possiamo.
CARO BEPPE,
qui mi sa che un libro è troppo poco…non so neanche se ti basta un’enciclopedia
Siamo arrivati veramente alla soglia della sopravvivenza..non è possibile che si è arrivati nel 2006 ad essere “piu’ che schiavi” di un lavoro (che il piu’ delle volte non è quello per il quale hai studiato)alla quale sempre meno abbiamo la possibilità di svago.
Siamo costretti a lavorare perchè dobbiamo pur mangiare…e quante spese che ci sono!!!Ma chi ci aiuta?????Pochi ormai fanno realmente le proprie (e già stressate) 8 ore..E mi chiedo..e i sindacati???Dove stanno???(Oggi come oggi è piu’ sovente vederli dalla parte dell’azienda)
Non c’è piu’ un attimo per stare in famiglia, per coltivare determitati hobby..niente, arrivi a casa stanco morto e l’indomani arriva presto per un’altra “battaglia” da continuare.
E poi noto un’altra cosa…tutti vogliono subito tutto!!!Senza dignarsi minimamente che potrebbe verificarsi un intoppo (es. una auto puo’ bucare, piu’ rompersi ecc ecc) e ci si infuria se non si consegna entro la data stabilita!!!!
E sono sempre le stesse persone che lavorano effettivamente, mentre gli “altri” (amici degli amici dei rispettivi capi), guardano internet, giocano al computer, possono godere di qualsiasi permesso o ferie…
Non è piu’ vita questa!!!!!Cosa dovremmo aspettarci per un futuro??? Ho molte paure e ansie..
In attesa che veramente in questo campo (lavoro)
si possa veramente non solo discutere ma realmente vedere qualche spiraglio, saluto tutti i blogger
FRANCESCO
P.S.: IL LAVORO E’ VERAMENTE QUELLE CHE CI PUO’ CONTINUARE REALMENTE A SORRIDERE!!!!
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
mi chiamo mauro, ho 32 anni e sono laureato in sociologia.
sono papà di 2 bambini e sono un operaio precario o stagionale (alitalia), anch’io vittima della “favolosa” legge biagi. Spero vivamente in un cambiamento radicale nel mio paese a partire dall’11 aprile, altrimenti emigrerò all’estero.
ciao Beppe.
Lavoro all’Università dove svolgo il lavoro di un ricercatore, cioè tengo corsi, seguo tesi di laurea di primo e secondo livello, faccio parte di commissioni all’interno del corso di studi presso il quale svolgo la maggior parte del mio lavoro. Nel 2004 ho lavorato 7 mesi senza contratto. Poi ho avuto un assegno di ricerca che ora scadrà a ottobre.
Mi hanno proposto di rinnovare il contratto per un anno però con l’importo dimezzato perché non ci sono soldi. Ho rifiutato… e ho presentato il mio curriculum all’estero.
Lavoro presso questa università dal 2000…
Nella mia università si stima che a fronte di 1300 docenti “strutturati” ci siano 1500 precari come me; ora ci stiamo provando ad organizzare per rivendicare per lo meno il diritto all’esistenza come categoria di fronte a istituzioni sorde e indifferenti.
Il suo fidanzato (ovvero il mio amico) con
cui vorrebbe farsi una famiglia riesce a fare solo contratti stagionali.
Nella società dove lavoro è stato chiesto a dei miei colleghi di convertire
il loro contratto a tempo indeterminato in contratti a progetto sotto la
minaccia del licenziamento fattibile per le aziende sotto i 15 dipendenti,
anche se i conti sono a posto.
Il rapporto 2005 dell’Eurispes pubblicato sul vostro quotidiano dice “i nuovi
poveri nel ceto medio”, e visto che un giovane non può partire da un ceto
alto, se deve (o vuole) fare le cose con le sue forze è destinato a partire
povero. E se parti ‘povero’ le possibilità di trasformare il proprio status
in ‘dignitoso’ sono veramente poche.
Un altro mio amico mentre lavorava (a progetto ovviamente) con un istituto
di ricerca che tentava di tracciare il profilo del ‘povero’ in Italia, mi
chiama sconvolto nell’aver riscontrato di rientrare in pieno in questa descrizione.
Incredibile! E’ la prima volta che sento di un sondaggio sui poveri fatto
dai poveri!!!.
Noi giovani che vogliamo andare avanti da soli, partiamo poveri e molti di
noi trovano l’unica soluzione nelle scorciatoie della corruzione, delle truffe,
dell’arricchirsi a danno della collettività. C’è una società che ci vuole
mantenere deboli per garantire la continuità di questo mondo sotterraneo
che tutti conoscono, ma che nessuno vuol vedere e che probabilmente ha arricchito
una buona parte delle persone che dirigono il nostro paese.
Vi scrivo per poter dire alla mia amica di non gettare la spugna, che non
deve sentirsi sola in questa situazione di difficoltà. C’è un malumore diffuso
tra le persone della nostra età ed è un primo segnale di consapevolezza comune,
politica e sociale. Crisi vuol dire opportunità. Dall’alto sottovalutano
questa situazione, perché pensano che l’unica cosa che sappiamo fare sia
consumare ed essere frustrati…SEGUE
Più ci frustriamo e più consumiamo
(For successful living Future A musical to believe in). Io dico “attenzione, non sarà
sempre così!!!”. E’ vero oggi siamo vittime e artefici delle mode, della
tv, dei beni materiali, ma attenti cresce fra di noi una voglia di riscatto
e non è escluso che si possano cambiare le mode, vestire non di marca ed
essere belli ugualmente, abolire le macchine e spostarci senza problemi,
abbandonare le discoteche e trovare un modo ancora migliore di divertirci
e stare insieme, abbandonare il cinema e la tv per rivedere solo vecchi film
o andare a teatro, comprare sempre meno dischi per scambiarceli in rete,
viaggiare fai da te e vivere avventure ancora più emozionanti, sbattere in
faccia a questi nostri squallidi imprenditori i loro contratti flessibili
che servono solo a scaricare il rischio d’impresa sui lavoratori. Che razza
di imprenditori siete? Il rischio è la prima regola dell’essere imprenditori
e voi non sapete nemmeno cos’è.
Siamo poveri ma siamo coloro che hanno la più alta propensione al consumo
ed è certo che se si continua così faremo sentire la nostra voce. Basta solo
unire le nostre forze e i nostri talenti che tanto danno fastidio.
LETTERA APERTA A “La Repubblica” e A TUTTE LE ISTITUZIONI
NOI FIGLI SENZA LE SPERANZE DEI NOSTRI PADRI
“Lasciateci crescere”
Si parla tanto di giovani, ma di giovani che parlano se ne sentono e se ne
leggono pochi o quasi nessuno. Ho 32 anni, sono laureato, ho un lavoro e
forse anagraficamente non sono più da considerare nella categoria dei giovani,
anche se tutto sembra volermi mantenere giovane il più a lungo possibile.
Presuppongo che se si continua così ho ancora 7/8 anni di beata giovinezza
e d’irrinunciabile sindrome da “Peter Pan”, fino a quando avrò 40 anni e
mi si dirà che sono troppo vecchio per essere produttivo e utile.
Ecco! Noi “giovani” diciamo grazie per cotanta magnanimità e per questa concessione
di anni in più per la nostra giovinezza, ma ci sentiamo in colpa. Per le
responsabilità che non riusciamo a prenderci, per avere ancora paura di farsi
una famiglia, per non pensare alla collettività, per non fare niente per
migliorare le cose. Scusateci per la nostra immaturità!!!
Ci sentiamo colpevoli! Molto colpevoli! Di non aver capito come orientare
i nostri studi, la nostra formazione. Ci siamo incaponiti nella medicina,
nella scienza, nell’economia, nella giurisprudenza quando la scelta giusta
sarebbe stata quella di approfondire altre materie: storia e tecnica del
nepotismo, scienza del baratto o ingegneria delle lobby o meglio ancora quella
materia che piace tanto ai nostri politici dell’avanguardia economica “Teoria
della competitività internazionale”. Così da poter comprendere in pieno il
significato della ingiustamente accusata “precarietà”. Scusate “mobilità”.
Poi c’è il teatro, per imparare la poesia da farci dire all’occorrenza dopo
aver ascoltato i nobilissimi intenti di chi ci governa o di chi ci ha governato:
“investiamo sui giovani”, l’universo giovanile in continua evoluzione,
“un risorsa indispensabile per il paese” etc.
C’è nel nostro Paese un muro di gomma che ci vuole mantenere sempre figli,
che ci ricatta con la provvisorietà, che non ci consente di partecipare alla
politica, che fa in modo di non essere mai interpellati e che vuole convincerci
che la nostra precarietà produce ricchezza per il Paese e opportunità per
noi. C’è una coltre d’ipocrisia nella nostra classe dirigente che ci usa
per propagandare progetti, tanto lavoro e benessere per noi e invece persiste
l’accentramento e l’incapacità di sapere insegnare! Ammesso che ci sia qualcosa
che abbiano da insegnare. C’è una forza occulta, tenace e coercitiva che
ci vuole modellare sugli archetipi di ciò che non funziona in questo paese,
sul modo di produrre ricchezza, sull’interpretazione morbida della legge,
sull’indifferenza verso la collettività, sul oggi e ancor più spesso sul
ieri piuttosto che sul domani. E tutto questo per fare in modo che la classe
dirigente di oggi sia esattamente la stessa di domani.
C’è una pubblicità di una famosa marca di jeans, orgoglio dell’Italia nel
mondo, il cui slogan è “For successful living” (per una vita di successi)
e sotto riporta “The Future, A musical to believe in”. (Il futuro è un musical
in cui credere).
Effettivamente per noi giovani consumatori di jeans il futuro è solo un musical.
Un qualcosa legato alla fantasia e poco alla realtà.
Di tutti i miei amici più stretti io sono l’unico che ha un lavoro con contratto
a tempo indeterminato e non sono nemmeno il più anziano. Mi sento quasi a
disagio. Sarò forse un nemico della competitività del mio paese?
L’altro ieri durante una pizza sento dire dalla fidanzata di un mio amico
“Mi sono ormai convinta che non potrò dare ai miei figli ciò che è stato
dato a me dai miei genitori”. Questa ragazza ha 30 anni, istruita e laureata
con meriti, lavora a 900 euro al mese, per una società importante e famosa
da 4 anni con contratti a tempo determinato o CO.CO.CO o a progetto senza
alcuna formazione e prospettiva…
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
E’ dal 97 che sono precaria, è difficile trovare un lavoro fisso per una donna in Friuli.Ho preso batoste con la Parmalat, tutti i miei risparmi di sudato lavoro.Berlusca cosa ha fatto per noi risparmiatori e lavoratori? Come finiremo? Mi dispiace dirlo, ma Biagi penso sia stato ucciso proprio perchè non ha concordato con la gente il cambiamento delle regole del lavoro.Avete mai chiesto a quelli che l’hanno ucciso? Ci sono state rivendicazioni o spiegazioni su questo? Tutti insieme ai sindacati, dovremmo cambiare questa schifosa legge, parlando con una dirigente del Collocamento mi ha detto, che la legge Biagi ha peggiorato il trattamento verso il lavoratore e accentuato lo sfruttamento,mi ha detto che gli uffici di collocamento hanno le “mani legate”.State attenti a chi voterete la prossima volta, ne và del vostro futuro, perchè al loro: i politici, si tutelano e ci pensano davvero.Vorrei tornasse la monarchia, almeno questi mantenuti, tornerebbero da dove sono venuti.Con l’introduzione dell’ISEE in Friuli, un disoccupato da 10 anni non trova lavoro, se ha la sfortuna di avere un marito che lo fa…..ma il muto, il mangiare ,le bollette me le pagano il Parlamento? Sono veramente scoraggiata!
Sono una ragazza di 26 anni. Ho lavorato presso l’Ente Poste per tre anni, credevo, come mi avevano appunto fatto credere in molti, che essendo trascorsi ormai tre anni sarei entrata effettiva ma ahimè! allo scadere dei tre anni al mio posto è subentrata un’altra ragazza.
Tutto questo perchè ero stata contattata da una società interinale per lavorare e non attraverso l’Ente Poste stesso.
Morale: ora sono senza un lavoro. Mentre coloro che sono entrate come me all’Ente Poste attraverso l’Ente Poste stesso ora sono effettive.
Grazie per avermi dato modo di raccogliere anche la mia testimonianza.
Non è grave perdere un posto per forza o per scelta, grave è non trovarne un’altro velocemente e migliore. Il problema è che il posto FISSO in Italia è ESAGERATAMENTE TASSATO da parte dello stato! Le aziende non possono permettersi di darti 1200 euro netti al mese, e allo stato versano 18.000 euro l’anno di contributi e imposte (IRAP, IRPEF,…)!!! Con 18.000 euro la stessa azienda paga in Cina a 70 operai o impiegati!!! Il problema non è il netto ma le TASSE!!
mi unisco al coro di voci di laureati che per vivere fanno di tutto fuorché quello per cui hanno studiato.
E non perché non ci abbia provato.
Sono stata co.co.co, lavoratrice interinale e a progetto. Ho fatto la segretaria, la cameriera, la banconiera, l’impiegata, ho lavorato in un call center e come donna delle pulizie.
Ho inondato di curriculum la mia città e parte della provincia. Non ho mai guadagnato più di un milione e mezzo al mese del vecchio conio. Mai. Non so neanche cosa vuol dire fare lo shopping, l’happy hour, il venerdì sera in pizzeria, a ballare, io porto ancora i vestiti che mi hanno comprato i miei genitori quando ero un’adolescente. Conosco solo le parole: mutuo e risparmiare (ormai un MUST) per me. Ho comprato una casa di 36mq al prezzo di 100.000 eur facendo una fatica enorme e rimepiendomi di debiti e alla radio sento Casini dire che la sua (un attico romano di 220 mq) gli va stretta!!
Il mio ultimo contratto interinale mi si è trasformato in contratto di formazione e lavoro (ma di formazione non ne ho avuto neanche un minuto) e poi (grazie al sindacato) sono stata assunta PART TIME. Non perché lo avessi chiesto io (che non ho figli e neanche li potrò mai avere visto quanto guadagno) ma perché (mi dissero all’epoca) o così o nulla. Ora ho un contratto a tempo indeterminato da cui non posso sfuggire perché è l’unica certezza nella mia vita ma è anche una prigione di scarsa soddisfazione e poco guadagno.
Non è questa la vita che speravo per me.
Caro Beppe, ancora una volta devo darti ragione e ti racconterò di mia moglie. La mia amata moglie coltivando il suo grande sogno, fare la restauratrice di opere d’arte, si è diplomata allo scientifico, laureata in Lettere indirizzo critica d’arte, ha fatto un corso di specializzazione di un anno a Firenze (abitiamo a Torino), un secondo corso di 18 mesi a Torino, ha maturato 4 anni di esperienza comerestauratrice. Oggi è fortemente specializzata e preparata, tuttavia non esiste un contratto nazionale dei restauratori, in più un imbianchino o muratore guadagna guadagna il molto più del doppio di lei. Da tempo, il migliore contratto che e possono offrirle è un fantastico Co.Co.Pro. di 2 o 3 mesi con uno stipendio che è ben al di sotto di 1000 Euro. Il tutto ovviamente senza mutua, maternità, ferie. Ovviamente il contratto è legato a dei “progetti” fittizzi che ne giustificano legalmente la breve durata….furbi!
Questa sì che è politica per le famiglie: Possiamo fare un figlio? Possiamo andare in ferie? Possiamo fare un mutuo? Mia moglie può ammalarsi? E quando avrà 40 anni ? E quando ne avrà 50? Questa sì che è politica per le famiglie e per l’occupazione.
Un caro saluto
Mi sono avvicinato al mondo del lavoro come co.co.co. da neolaureato; sono sempre stato trattato con rispetto e la mia retribuzione è stata sempre buona e proporzionata alla mia professionalità, anche se ero consapevole che tutto poteva finire in qualsiasi momento ed avrei potuto trovarmi senza lavoro. Mi sono guadagnato la fiducia e la stima dell’azienda ed ora sono stato assunto come quadro con contratto a tempo indeterminato. La mia sensazione è che al di là degli schieramenti politici, in questa Italia tutti si lamentano di tutto e non si accontentano di niente; tutto è dovuto e le cose non bisogna meritarsele. Io la penso diversamente e mi piace pensare che nessuno ti regala nulla e tutto ciò che abbiamo ce lo dobbiamo conquistare; sono consapevole che non sempre le cose vanno bene e tanta gente soffre e “suda” senza avere nulla in cambio …. Però in questo momento mi sembra che la tendenza sia quella del “lamento” ancora prima di aver “provato” a fare qualcosa ….
Ciao mitico!
Piero
LA LUNGA MARCIA DI UNA DONNA VERSO LA CIVILTA’
La gravissima vicenda lavorativa della signora Giovanna Nigris narrata e documentalmente provata
nel seguente sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com è un’opera coraggiosa dalla quale se ne può benissimo ricavare un romanzo psicologico e sociologico in cui la violenza occulta contro una donna in un pubblico servizio, nella fattispecie è un ospedale pubblico, è particolarmente sondata persino nei reconditi risvolti più dannosi e malati che si annidano nella psiche occidentalizzata. Oggi non è il vedere la mera mercificazione d’immagine elettorale esposta su un cartellone pubblicitario, a ferire di più nell’animo una vittima dello strapotere politico in Italia, bensì la successiva constatazione che persino il personaggio politico più inetto, dopo avere esercitato innumerevoli artifizi propagandistici basati sull’inganno, riesce sempre e comunque ad estorcere fiducia e vantaggi personali, dagli stessi cittadini.
Non è solo la mera tortura fisica e psichica a ferire maggiormente l’autrice dello stesso sito web che peraltro, per disperazione, ha imparato a gestirsi da sola come fosse lei stessa un web master, ma gli atti e i fatti criminali e i relativi reati penali, continuamente anche essi occultati all’opinione pubblica e tutto ciò che qui l’infido, perverso, falso e cinico spirito dell’uomo è riuscito pacificamente a costruirci attorno (annose le diatribe tra la morale come giustizia finta e la giustizia finta come morale) per fare passare inosservata una donna fortemente danneggiata moralmente, nel fisico, (lesioni colpose gravissime), nella psiche, nell’economia e nella vita di relazione. Tutto ciò accade pacificamente da oltre dieci anni con le relative conseguenze e pertanto anche dopo che alla signora Giovanna Nigris (CONTINUA QUI SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (2) .)
CONTINUAZIONE:
(2) le è stata fatta contagiare la tubercolosi in servizio e per causa di servizio facendola lavorare in aperta violazione dell’art. n. 2087 del codice civile e più in particolare lavorando in ambiente contaminato con la più assoluta mancanza di mezzi di protezione da contagio e infezione. Tutto questo è sempre stato sistematicamente mascherato e forviato ad hoc, con la metodica della più brutale privazione alla vittima, del diritto al riconoscimento della causa di servizio. Privazione questa, imposta dal potere politico culturalmente dominante.
Viene fatto pagare un prezzo troppo alto ad una vittima già duramente provata dalla tubercolosi e relativi postumi per fare falsamente apparire che in quello stesso ospedale, non è mai successo nulla di irregolare o peggio di illecito. C’è una sostanziale differenza di salute e igiene mentale tra l’applicazione della vera e sana morale e l’intenzione malata di non lasciare traccia dei crimini commessi distruggendo e sopprimendo lentamente una vita umana, una donna, una madre di famiglia, una lavoratrice. Tutto questo succede ancora in un moderno e attrezzato ospedale, dotato di funzionari dirigenti che hanno imparato molto bene la “lezione” di come si può nascondere la verità sostanziale dei fatti di servizio, ovviamente grazie al fatto che si ricevono ininterrottamente coperture ed appoggi esterni da personaggi persino insospettabili.
Una donna che è costretta a subire tutto questo, francamente, credo che, non potrà mai stancarsi di raccontarlo al mondo intero per tutta la vita. Prima o poi devono cedere i criminali e non la vittima!! Auguro sinceramente con tutto il cuore a tutti indistintamente, di non trovarsi mai a dovere assistere come è toccato a me, ad una lenta più totale soppressione di un essere umano mentre c’è chi di fronte al crimine e ad una infinita carica di ipocrisia, sta solo a guardare. Grazie per avere letto. Giacomo Montana
caro beppe,
qui ci vuole veramente una rivoluzione!! ho 35 anni e per anni ho lavorato in un azienda di informatica,un anno fa questa azienda ha chiuso lasciando tutti in mobilita un anno per i piu giovani e 3 per i meno giovani.io e quasi un anno e mezzo e piu che mando curriculum a destra e a manca e tutto quello che mi sanno dire e:siamo in un periodo di crisi e quindi si deve adeguare in poche parole:contratti del c… che non ti tutelano un c…se ti ammali perdi il lavoro e sotto un altro!altro che progresso!la mia ragazza ha lavorato un periodo nelle poste (sei mesi)ma ora e a casa da cinque perche ormai se vuoi lavorare come precario devi essere spinto e rispinto!!basta!o ci mobilitiamo contro sti cazzoni del governo che parlano parlano e non combinano ne risolvono un c…. o tra poco non so dove andremo a finire!
grazie per lo sfogo
diego
caro beppe,
vorrei aggiungere anche la mia voce nel tuo libro:mi fanno schifo chi ci governa!veramente schifo!possibile che ragazzi come me di 24 anni con esperienza alle spalle devono faticare le cosidette sette camicie per poter trovare un lavoro?e poi quelli che hanno qualche anno in piu che magari vorrebbero farsi una casa farsi un mutuo non possono perche non hanno un lavoro fisso e le banche non gli fanno prestito?mentre gli schifosi ministri che abbiamo hanno un tot di milioni al mese da spendere e spandere?io li farei vivere con le bollette da pagare con 700 euro al mese e ce chi ne prende anche meno!o i calciatori che ne prendono di miliardi non per bravura ma solo per la loro immagine?o quelli della televisione di oggi che piu sei ignorante piu prendi soldi?bisogna cambiare qualcosa qua!non si puo continuare cosi!bisognerebbe andare tutti ma proprio tutti davanti a montecitorio a scioperare!scusa lo sfogo ma ne avevo bisogno!
Non ho il diritto di stare male.
Non ho il diritto di prendere le ferie.
Non ho il diritto di chiedere un permesso.
Non ho il diritto di oppormi se non mi viene rinnovato il contratto, anche se sono 8 anni che lavoro con la stessa cooperativa.
Aggiungete un figlio da mantenere (20-40 euro di assegni familiari mensili).
Aggiungete il mutuo, ottenuto solo perché ho la “fortuna” di non avere genitori troppo anziani, dato che ai Co.Co.Pro. le banche difficilmente concedono mutui senza un garante, con buona pace dell’indipendenza da mamma e papà.
Calcolate che per guadagnare intorno ai 1000 euro al mese (solo la rata del mutuo sono circa 630 euro) devo lavorare tutti i giorni dalle 9 alle 11 ore.
Immaginate il mio conto corrente in perpetua oscillazione tra i 20 e i 1200 euro tutti i mesi, senza possibilità alcuna di mettere qualcosa da parte.
Immaginate questo sempre uguale per altri 10 o 20 anni, senza possibilità di carriera, senza possibilità di scampo.
Sono un laureato di 33 anni.
Una volta coltivavo mille interessi: musica, poesia, fotografia, computer.
Tutto finito. Buonanotte.
Adesso ho a malapena il tempo di giocare una mezzoretta con mio figlio di 4 anni la sera quando ritorno (se non sono troppo esausto e se lui è ancora sveglio).
Cosa racconterò a lui e alla mia compagna tra qualche anno (se resisto)? Cosa sto diventando? Come potrò essere un padre, un uomo?
Stiamo arrivando, come Beppe ci sottolinea da troppo tempo oramai, al punto del non ritorno.
E’ vero… di soluzioni, che che se ne dica, nemmeno l’ombra… a tutti coloro che “offrono” lavoro non importa minimamente nulla che le giovani famiglie ed i raggazzi abbiano un futuro, qualunque esso sia, l’importante è che loro, ed i loro cari, stiano bene ed in salute… per il resto che tutti si fottessero.
E’ sotto gli occhi di tutti, ma tutti fanno finta di non vedere o si girano dall’altra parte quando icrociano lo sguardo vuoto di un “senza speranza”… che altro non è che un giovane voglioso di lavorare e crescere.
Spesso il grande Beppe ha menzionato una rivoluzione… e forse a questo punto è l’unica cosa che resta da fare… le persone che hanno queste brillanti idee sul come migliorare il lavoro in Italia, è realmente meglio che pensino a stare un po’ zitti e render conto delle porcate fatte ed il poco lavoro (tanto che lo declamano) svolto… altro che calci ne culo servirebbero!!!
Lavoro specializzato??
Ma cosa dite!!!
Puoi essere specialista quanto ti pare, ma se non “conosci qualcuno” nessuno mai avrà un pensiero per la tua professionalità.
Mi faccio un giro sui motori di ricerca lavoro, e vedo che lavoro per crearsi un futuro non ce n’è nemmeno l’ombra… tutti sti cazzo di co.co.co della minchia sottopagati.
Visto che la mia vita sportiva è dovuta cessare, per crearmi un mestiere (grafico pubblicitario, grafico visualizer, grafico web e programmatore web) ho investito molto tempo e risorse economiche, raggiungendo un grado di affidabilità e serietà notevole, eppure ancora che cercano di prendermi per i fondelli con sti lavoretti da quattro soldi con mille pretese.
Su info-job solo contratti a progetto pagati al netto mensile 1000/1200 con requisiti ed esperienza fatta (3/5 anni, quindi chiama fuori i ragazzi talentosi e preparati)… no ma dico… la gente ragiona 5 secondi prima di proporre “dell’ottimo niente”???
DOPO LA LAUREA UN GIOVANE DEVE POTER ESERCITARE QUALSIASI PROFESSIONE SENZA ULTERIORI ESAMI DI STATO OD ALTRE BARRIERE BUROCRATICHE.
L’APPARTENENZA AD UN ORDINE DEVE ESSERE SOLO UNA EVENTUALE GARANZIA DELLA CORRETTEZZA MORALE E PROFESSIONALE DELL’ISCRITTO.
NELLA SITUAZIONE ATTUALE C’E’ CHI MANGIA PER CENTO E CHI NON RIESCE A MANGIARE PER SE STESSO.
NOTAI, AVVOCATI, MEDICI DI FAMIGLIA, COMMERCIALISTI ECC ECC .
CI SAREBBERO:
– NUOVI POSTI DI LAVORO;
– RIEQUILIBRIO DELLE PARCELLE RISPETTO AI GUADAGNI DELLA POPOLAZIONE MEDIA
– LISTE DI ATTESA PIU’ CORTE
SARA’ IL MERCATO E L’APPARTENENZA AD EVENTUALI ORDINI PROFESSIONALI A GARANZIA DELLA SERIETA’ DEL PROFESSIONISTA A DETERMINARE IL SUCCESSO DI QUEST’ULTIMO
L’EUROPA CI SOLLECITA UNA RIFORMA DEGLI ALBI PROFESSIONALI IN SENSO PIU’ LIBERALE MA QUI IN ITALIA CHI DEVE SENTIRE NON SENTE.
MI MERAVIGLIO CHE TANTI GIOVANI LAUREATI NON SI ORGANIZZINO PER FAR SENTIRE LA LORO VOCE E PREFERISCANO I 5 EURO L’ORA DEI CALL CENTER.
La riforma che ci chiede l’europa è si una liberalizzazione ma non come dice lei. anzi, l’europa ci chiede tariffe unificate (leggasi più alte, e non più basse) e rimborsi spese consistenti per professionisti provenienti da paesi esteri.
Se sono un avvocato belga e vengo a seguire una causa a milano il 30% di spese non basta più, il concetto è quello.
Così come ce la chiede l’europa la riforma non è un granchè.
Gli ordini a volte sono delle lobby a volte delle caste ma sono meglio della giungla che l’europa ci propone. O meglio, sarebbe una giungla in questo momento, con troppe lauree senza preparazione e qualificazione dei professionisti prossima allo zero.
Per cui, prima di accettare la proposta europea, secondo me occorre una DURISSIMA E SERISSIMA riforma degli atenei.
Numeri chiusi con una selezione DURISSIMA ed esami che sfoltiscano ancora, tanto per dire.
E’ impopolare, certo. Il rigore e la severità sono sempre impopolari, soprattutto di questi tempi.
L’istruzione è un diritto.
L’accesso alle professioni no.
E comunque anche se l’istruzione è un diritto l’università italiana sta diventando una farsa.
Un diritto all’istruzione che sforna migliaia di giovani già (giustamente) incazzati per il precariato e (doppiamente) incazzati perchè rispondono nei call center non è un diritto.
e’ solo un business (gli atenei ormai si fanno pubblicità in tv…. no ma dico… ci dovrebbe essere il numero chiuso a 200 posti l’anno e la fila per entrare, altro che pubblicità in tv…)
Gli ordini, con tutti i loro difetti, non mi sembrano il male peggiore del “sistema-professioni” in italia.
Sapete cosa mi infastidisce di più? Sentire la maggior parte dei nostri dipendenti, trattarci come un esercito di deficienti!
Ci guardano dall’alto in basso e si mostrano un po’ comprensivi durante la campagna elettorale. Darei dieci anni della mia vita, per vedere ciascuno di questo arroganti “signori”, lavorare e soprattutto campare lavorando nei call center con stipendi da fame. Ma solo se hanno meno di 35 anni…perchè per tutti coloro che hanno superato questa età…NESSUNA OCCUPAZIONE!!!!
E vorrei ricordare che sono moltissime le persone a spasso alla quale per motivi d’età è negato anche il più misero lavoro.
Spiegassero poi ai loro figli il perchè di tante rinunce forse…e dico forse, capirebbero cosa si prova a sentire offesa la propria dignità!
Ma cosa dico….quelli non sanno neppure cos’è la DIGNITA’
27 anni. Laurea in economia, voto alto.
co.co.pro.
900 euro al mese.
Anche questi imprenditorucoli-contadini da quattro soldi (spesso MOLTO piu ignoranti di noi INdipendenti) che campano grazie a questi mezzucci meritano la disgrazia (che prima o poi arrivera grazie alla loro ignoranza).
Grazie ai promotori delle leggi che tutelano i lavoratori, in particolare i giovani ed i neolaureati: avete messo l’italia, anzi gli Italiani, in ginocchio.
Grazie ai promotori delle riforme per incentivare gli investimenti delle Aziende e rilanciare l’economia: oggi più che mai il famoso “magna magna” prende piede e si percepisce.
Spero non venga varata nessuna riforma della salute per aumentare la longevità… vorrei arrivare ai 30 anni…
A un certo punto del secolo scorso l’offerta di forzalavoro è raddoppiata: da X aspiranti lavoratori sul mercato si è passati a 2 volte X. Mi riferisco all’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, che ha contribuito non poco alla situazione odierna… e anche al malessere diffuso nella nostra società.
Mia nonna, che ha fatto la casalinga tutta la vita, è giunta a 86 anni, sana di corpo e di mente. Mia madre, che si è divisa tra casa e lavoro, è morta (male) a 70 anni. Non è che abbia dovuto conciliare famiglia e “carriera”: all’epoca la carriera non esisteva. Esistevano greggi di ragazze diplomate da assegnare a compiti ripetitivi sotto capuffici rigorosamente maschi.
E poi è toccata a me: mia madre ha voluto che mi laureassi, pensando che avrei conquistato chissà quale status. Ho realizzato il suo sogno, mi sono laureata ed ho lavorato per più di 10 anni in azienda, posto fisso con ottimo stipendio… Infelice da morire! Infatti, per poco ci lasciavo le penne. Io a conciliare famiglia e lavoro neanche ci ho provato: intorno a me vedevo un ping pong di bimbi fatti rimbalzare dai nonni all’asilo nido, madri isteriche, non-madri ancora più isteriche… Rivalità, invidia, lotta per il potere, nessuna solidarietà. Insomma, la mortificazione delle qualità femminili. E non è che i nostri compiti, alla fine, siano oggi tanto più appaganti di quelli che svolgeva mia madre… Anche perché l’azienda, così com’è, è stata inventata dai maschi e non apprezza né valorizza nessuna delle nostre caratteristiche: solidarietà, sensibilità, cura per gli altri, creatività etc.
Per cui dico a TUTTE LE VERE DONNE: NON PIEGHIAMOCI A UN MONDO CHE NON CI RIFLETTE, RITROVIAMO LO SPECIFICO FEMMINILE, UNIAMOCI E RIPENSIAMO IL NOSTRO RUOLO E IL SISTEMA!
“IN UN’EPOCA IN CUI CERTEZZA E VERITA’ SCARSEGGIANO E ANSIA E DISPERAZIONE ABBONDANO, NESSUNA DONNA DOVREBBE ESITARE A CERCARE DI RESTITUIRE AL MONDO, ATTRAVERSO IL PROPRIO LAVORO, UNA PARTE DEL SUO CUORE PERDUTO.”
Lo stato non stampa soldi perchè non c’è più la moneta di stato, la lira. Per gli accordi, può coniare solo monete.
Comunque, stampare soldi non sarebbe una soluzione ai problemi attuali dell’economia italiana. Nè per qualsiasi altra economia. Semplicemente, non è una soluzione.
Dato il livello di debito pubblico, neanche emettere obbligazioni è una soluzione. Anzi.
Buongiorno, io sono un laureato in psicologia ho 34 anni e lavoro come educatore(7,02 euro all’ora!!!) con contratti semestrali da tre anni(!). Il datore di lavoro ad ogni scadenza di contratto dice che può rinnovarmelo solo a tempo determinato perchè non sa se sei mesi dopo avra i finanziamenti per proseguire….. Si immagini lei cosa mi rispondono le banche alla richiesta di un prestito… Questa è la mia situazione, e come me, se non peggio di me, ci sono moltissime persone che conosco, che svolgono un lavoro con contratti precari, non hanno diritti ne tutele e non riescono ad arrivare alla fine del mese! Si perchè questo è il problema nel problema: lavorare 40 ore alla settimana, se non di più, e non riuscire ad arrivare a fine mese.A mio modestissimo parere la legge biagi era all’inizio… e a maggior ragione è adesso una schifezza. Chi guadagna fior di soldi e ha, o ha avuto, dei lavori scandalosamente (quelli si!) garantiti (docente universitario e parlamentare)ha fatto una legge che dice ai più deboli che se vogliono continuare a mangiare (o poco più)devono perdere ogni diritto, devono dimenticarsi la dignità, devono accontentarsi di quello che c’è, devono fare due se non tre lavori al prezzo di uno, in pratica devono calare le braghe su tutto il fronte! Il mercato richiede sacrificio e flessibilità, peccato che chi sostiene a oltranza ste balle sia o milionario(in euro)o parlamentare o docente universitario, tre lavori(?)che non hanno nessuna delle flessibilità richieste agli altri… La ringrazio per l’opportunità e le auguro buone cose.
michele
Caro Francesco,
non posso che confermarti quello che ti consiglia Alessandro. La fortuna di aver potuto vincere una borsa di studi per fare uno stage all’estero alla fine degli studi universitari, da un punto di vista lavorativo, è stata più importante che 5 anni di duro e sudato studio!
In bocca al lupo,
Daniele
Caro Beppe Grillo sono stufo dell’ipocrisia di questa società : se scarichi dal P2P sei un ladro, se copi illegalmente sei un ladro, ma costringerti a comprare dei cd o dei dvd che le majors, con varie stratagemmi fanno si che il prezzo resti invariato, non è un ladrocinio ? La gente non è mica scema , e poi perchè bisogna regalare il futuro alle aziende del cavolo ?
Tutti ce l’hanno con gli addetti al center delle telecomunicazioni : ma non sanno quanto pigliano cioè poco, pochissimo , lavori co-co e guadagni e oltretutto, come mi è capitato, se sfori le 4500 euro annue perdi l’anzianità di disoccupazione !
La gente critica tanto i “no-global” paragonandoli a quelli che hanno sfaciato i negozi : ma bisogna pigliare di botte chi permette tutto ciò e l’ora di finirla di speculare su tutto in questa Italia del cazzo !
Sono stata al Ministero del Tesoro a Roma, per un anno e mezzo a 650 euro al mese, 9 ore al giorno, 3 ore in tutto di mezzi pubblici, quindi 12 ore fuori casa, i ministeri lavorano con le società private che prendono ragazzi anche a 250 euro con contratti da stagisti e la cosa bella è che di solito “il cliente” è a conoscenza della retribuzione delle persone che lavorano per lui (non solo ragazzi, anche uomini di 40 anni con contratti a progetto) ma non muovono un dito, loro hanno oltre ad assicurazioni e dentista pagato, buoni pasto da 10 euro al giorno. Il mio ex capo, uno schifosissimo individuo che si smocciolava sulle mani (so che è poco rilevante ma è una soddisfazione dirlo) mi disse “In questi posti bisogna sporcarsi le mani altrimenti non entri proprio”, pagano sicuramente per vincere le gare di appalto e all’interno del Ministero stesso distribuiscono regali, telefonini, orologi, televisioni agli individui più in alto in quel momento. Insomma loro hanno i soldi per pagare sti schifosi e non li hanno per pagare i loro collaboratori, pretendono gli stessi doveri di un dipendente (es.turni massacranti) ma non si hanno gli stessi diritti, fanno contratti a tre mesi perchè possono ricattarti come vogliono, non è possibile, la dignità in questi posti non esiste e poi ci sono i sindacati che si battono per avere l’aumento di stipendio di 80 euro, avessi mai sentito una lotta interna per l’aumento degli stipendi di questi poveri ragazzi che sono costretti a fare cose oscene perchè impossibilitati a metter su una casa, concludo, cambiata società con nuova gara di appalto sono arrivata a 850 euro con lavoro triplicato per via delle manie di grandezza e di arrivismo di questi uomini squalo, mi sono licenziata, studio.. preferisco fare la fame che regalare la mia vita a loro!!
Anch’io vivo nel mondo precariato. A fine mese, tra l’altro mi scade il contratto. Lavoro in un’azienda in cui è d’obbligo fare straordinari:Lavorare sei giorni su sette, 9/10 ore al giorno, è “normale”. Cose da pazzi! Tutti i dipendenti, interinali e non, lavorano STRAORDINARIAMENTE. Tranne la sottoscritta, forse a causa di sorta di plagio che non è riuscita a convincermi o soprattutto a causa di una forte motivazione ideologica. Motivo per cui non mi rinnoveranno il contratto. Vi ricordate queste parole che si sentivano tanti anni fa?: “con/senza giustificato motivo”. Hanno ancora un valore?
Aderisco anche io!
Sono laureato da qualche anno e sono Co.Co.Pro in un’azienda di informatica con un contratto di tre mesi.
Faccio il consulente commerciale per meno di 800 euro al mese, trovo nuovi clienti, gestisco i vecchi, porto valore aggiunto
all’azienda facendo crescere il fatturato e fidelizzando le vecchie conoscenze.
Appena entrato in azienda ho scoperto che prima di me erano passate tante altre persone alle quali, dopo poco tempo,
è stato dato il benservito (non per incapacità, ma perchè era meglio spendere poco e prendere un altro Coccodè a 3 mesi).
Non ho ferie, non ho permessi e non ho malattia, anzi, se mi ammalo sono cazzi perchè non ho nessun tipo di tutela e il mio
datore di finto-lavoro potrebbe mandarmi a quel paese senza troppi problemi.
Ho un mutuo da pagare tutti i mesi che mi sono potuto permettere solo perchè in banca hanno messo due firme di garanzia i miei
genitori.
Sono in debito con loro, non con il Governo che ha approvato questa legge disastrosa.
In un certo senso non mi lamento nemmeno troppo perchè non lavoro in un call center; mi è capitato anche di fare colloqui
dove ti proponevano contratti Co.Co.Pro senza fisso mensile, solo con provvigioni.
Non riesco a capire come un imprenditore capace possa credere, cambiando persone ogni tre mesi, di creare all’interno della
sua azienda delle competenze; fra 10 anni la Cina ci schiaccerà anche perchè il lavoratore medio italiano di 45 anni non saprà
più lavorare in maniera qualificata.
Sul programma del centro-sinistra ho letto che per loro il vero lavoro è quello a tempo indeterminato; vediamo se avranno davvero
il coraggio di fare qualcosa di concreto, lo spero tanto.
Mio padre mi diceva sempre di fare il falegname o l’elettricista, io ho voluto studiare…
Forse aveva ragione lui.
ricordo un celebre film di Alberto Sordi “Il marchese del Grillo” nel quale un popolano chiedeva conto al protagonista del perchè di una palese ingiustizia di trattamento e la risposta ironica, ma ahime sempre vera e attuale, era “…perchè io son io e voi nn siete un c….”…bhe cari precari questo dovrebbe bastare a spiegare quale è la situazione. Pensate di essere cittadini di una repubblica di uguali? No siete numeri in una economia di bilanci e profitti null’altro. C’è chi è “qualcuno”, figlio di, parente di o amico di, e avrà sempre il suo bel posto fisso la sua bella carriera assicurata, magari una carica di vice amministratore a 25 anni o un posto di dirigente… e voi bhe arrangiatevi perchè a loro questa economia questa situazione sociale va benissimo it’s the new economy it’s the school of Chicago e la globalizzazione, e voi siete solo le macerie che restano sul terreno dove sarà un giorno(???) edificata una nuova e prospera società per tutti (… o no)
vi saluto e mi scuso per le mie farneticazioni roberto sgobbo
discorso interessante quello del precariato….la mia storia personale è diversa, ha qualcuno potra sembrare solo provocatoria ma secondo me è solo una spinta alla riflessione.
Non sono mai stato ne precario ne dipendente (ho 33 anni) ma ho provato il lavoro “a nero” per un breve periodo; la cosa mi ha convinto che per me era meglio svolgere una professione indipendente, ora sono artigiano.
gia da alcuni anni ho una mia attività ed adesso comincio ad avere offerte da aziende importanti per passare “sotto di loro”…..
questo per dire che se acquisci professionalità acquisisci anche un “valore” nel mercato del lavoro, poco importa se si tratta di contratti precari, ditta individuale o cooperativa, l’importante è DECIDERE cosa si vuol fare ed impegnarsi (con un po si sacrifici).
e la mia modesta opinione è: meglio un contratto precario con un minimo di assistenza previdenziale che lavorare a nero, con i rischi connessi ed il danno economico che si fa alla società (da considerare poi che i vantaggi sono sempre i datori di lavoro….)
ciao a tutti
Caro Beppe,
è con piacere che aderisco all’invito di scrivere una storia di ordinaria amministrazione,
CO CO CO, emblematica, che riguarda la mia compagna.
Dal 1998 (44 anni) al 2001 ha insegnato in una scuola professionale “regionale” con un contratto a tempo determinato per i nove mesi scolastici, contratto che veniva rinnovato di anno in anno, con un monte ore variabile da 26 a 31 ore settimanali, contributi, tredicesima, e indennità di disoccupazione per la parte del periodo in cui rimaneva a casa.
Dopo tre anni di questo tipo di assunzione credo che scatti quella a tempo indeterminato, ma dipendentemente da questo fatto o meno, la scuola è poi passata alla “Provincia” e dal 2002 le ore sono diventate 7 (sette!) alla settimana, ovviamente con un contratto CO CO CO. . . bisognava far lavorare più gente, anche le allieve appena diplomate e senza alcuna esperienza!
Solo quest’anno le ore di insegnamento sono ri-aumentate a 15, per grazia ricevuta, ma con due contratti separati!!!, sempre CO CO CO, e sai quando pagano i “compensi”? il primo dopo quattro mesi e poi ogni due mesi!
Proteste, ricorsi, non servono a nulla, il bello è con non si ha a che fare con aziende private, ma con enti pubblici!
Ogni commento mi pare superfluo, ma sarà molto divertente leggere il libro!
Caro Beppe sono un universitario e anche dal mio punto di vista noto quanto sia disorganizzato e assolutamente indegno di noi italiani, il mondo del lavoro.
Anche i servizi che un qualsiasi lavoratore un tempo ci assicuravano, la gentilizza e la disponibilità dei commessi/e e via dicendo se ne stanno andando. Non solo il mondo del lavoro è notevolmente peggiorato ma con esso anche le relazioni interpersonali fra le persone..
tante persone che restano ogni giorno nell’ombra, senza far notizia, perchè aprire gli occhi su questa realtà fa rabbrividire.
Ho solo 24 anni, ma mi sono avvicinata al precariato in modo strano, ovvero attraverso il sindacato… Ho avuto l’opportunità di studiare questi nuovi tipi di contratto e la loro evoluzione, ma stentavo a credere che fosse tutto vero.
Poi c’è stata la svolta, ho iniziato a lavorare, come tanti studenti che come me lo fanno per mantenersi lontano da casa. Sono diventata “associata in partecipazione” in una GELATERIA, da socia avrei dovuto percepire il 10% annuo del guadagno, ma le cose non sono andate proprio così… La mia paga era di 5 euro all’ora, e il mio contratto nascondeva un lavoro da dipendente subordinata, con la differenza che a me non spettavano ne contributi, ne ferie, ne malattia. Gli straordinari? Forse erano quelle ore in più che ero COSTRETTA a fare per non rischiare il licenziamento, e con la stessa paga delle ore di lavoro stabilite, anche se arrivavano ad essere 13 in una giornata? Dopo otto mesi di sopportazione però ho ceduto, o meglio sono stata costretta, visto che per essermi ammalata per un giorno “sono andata contro gli interessi dell’impresa”, e non ho avuto abbastanza spirito di sacrificio…
Purtroppo non basta rifiutare certi lavori, ci sarà sempre chi sarà in condizioni “disperate” che lo accetterà al tuo posto, ma se tutti i precari non avessero più paura di uscire allo scoperto, di manifestare il proprio dissenso, anche se si rischia di persere il posto di lavoro, forse allora qualcuno sentirà le voci “invisibili”.
diamoci una speranza!!!
Hi there ,how fares it? Ciao,Beppe ,io sono circa 10 anni che vivo nel completo precariato!Per me ormai e’ normale tanto e’ vero che mi sono trasferito nella capitale europea del precariato,ovvero Londra? Ti dico solo questo ,quale e’ per te la forma di precariato piu’ ,che tu abbia visto?Te la racconto io: alzarsi alle 4.30 del mattino,arrivare in questa agenzia di lavoro che dalle 5.30 in poi aspetta le chiamate delle aziende che hanno bisogno per quella giornata,vuoi per un lavoratore ammalato o per un carico di lavoro maggiore…,e tu sei li’ che aspetti non sicuro di lavorare e forse di arrivare alle 7.30 o 8.00 del mattino tornando a casa e sperando per il giorno seguente di essere il prossimo .Pero’ ti dico ,che cambiare lavoro ogni tanto non e’ male ,impari cose sempre diverse ,purche essere indennizati quando non si lavora,e qui succede questo .
Son felice che questo argomento abbia coinvolto tante persone che restano ogni giorno nell’ombra, senza far notizia, perchè aprire gli occhi su questa realtà fa rabbrividire.
Ho solo 24 anni, ma mi sono avvicinata al precariato in modo strano, ovvero attraverso il sindacato… Ho avuto l’opportunità di studiare questi nuovi tipi di contratto e la loro evoluzione, ma stentavo a credere che fosse tutto vero.
Poi c’è stata la svolta, ho iniziato a lavorare, come tanti studenti che come me lo fanno per mantenersi lontano da casa. Sono diventata “associata in partecipazione” in una GELATERIA, da socia avrei dovuto percepire il 10% annuo del guadagno, ma le cose non sono andate proprio così… La mia paga era di 5 euro all’ora, e il mio contratto nascondeva un lavoro da dipendente subordinata, con la differenza che a me non spettavano ne contributi, ne ferie, ne malattia. Gli straordinari? Forse erano quelle ore in più che ero COSTRETTA a fare per non rischiare il licenziamento, e con la stessa paga delle ore di lavoro stabilite, anche se arrivavano ad essere 13 in una giornata? Dopo otto mesi di sopportazione però ho ceduto, o meglio sono stata costretta, visto che per essermi ammalata per un giorno “sono andata contro gli interessi dell’impresa”, e non ho avuto abbastanza spirito di sacrificio…
Carissimo, A.S.
hai ragione il SIGNORAGGIO è il male del mondo
ma nessuno ne parla purtroppo, chissà perchè!
Abbiamo un debito pubblico virtuale, che mangia
quotidianamente il futuro alle vecchie e nuove generazioni, e ancora stiamo ad ascoltare
le palle dei politici camerieri dei banchieri.
Quello che dici, purtroppo, non è una chimera e spesso si avvera davvero. Naturalmente, spero che ciò non ti accada. Ma perdere la propria ragazza, un punto fermo nella vita di ciascun uomo, e soprattutto perderla perchè magari non si è in grado di garantirle un tenore di vita almen decoroso o, peggio ancora, sapere che la nostra ragazza, anche se innamorata di te, possa preferirci un’altro lui per motivi squisitamente economici sarebbe davvero una sciagura. Aggiungere alla precarietà del lavoro, la perdita di un punto fermo nella propria esistenza sarebbe un colpo davvero grosso da sopportare. Io parlo di ragazza che lascia un ragazzo, ma il discorso potrebbe anche essere rovesciato. Va da sè che oggigiorno, sempre più spesso in TV si sentono notizie di persone che, per problemi economici, sterminano la propria famiglia perché non sono in grado di garantire ai propri cari una vita decorosa, mentre c’è chi spende e spande e si gode la vita in posti da favola, con agi e donnine tutto compreso? E’ questo ciò che ci riserva il futuro?
Flessibilità fa rima con precarietà e scarsa qualità, dopo una formazione con il massimo dei voti e tante lodi colleziono contratti a progetto sottopagati, non ci si può pagare un affitto ne tantomeno far bimbi…mando un saluto a tutti quelli che però continuano a non arrendersi, nel frattempo.
HO QUASI SETTANT’ANNI, UNA FIGLIA DI TRENTA.
MIA MOGLIE, HA LA STESSA MIA ETA’.
A FINE MESE, MIA FIGLIA, COSI’ COME STA FACENDO
DA ANNI,TERMINERA’IL RAPPORTO CON IL CALL-CENTER DURATO UN MESE, E SI RIMETTERA’ IN CERCA DI LAVORO O IN ATTESA DI UN’ALTRA CHIAMATA DALL’AGENZIA INTERINALE.
LA PRECARIETA’ E’ LA SUA VITA.
IO ERO OPERAIO,MIA MOGLIE CASALINGA.
MI CHIEDO SE SIA STATO GIUSTO METTERLA AL MONDO !
bhè, beppe, vuoi una bella storia? te la scrivo, ma tu inviala a chi di dovere. Io per mio conto l’ho già inviata a qualche parlamentare, ma non mi hanno mai risposto.
ho 25 anni.ieri mi sono licenziato da un call center in cui mi pagavano 6 euri all’ora. no, non mi sono licenziato per la paga, scherzi? la paga è BUONISSIMA. mi sono licenziato perchè facendo poche ore sono arrivato addirittura ad accumulare, a gennaio, 60 euri di stipendio.
ok, ci sono anche altri motivi.
ma non è questo il punto.
il punto è che anche la mia mamma e il mio papà, in un’altra città, lavorano in un call center. hanno entrambi più di 50 anni, ed ora guadagnano poco meno di 5 euri all’ora.
prima erano disoccupati (da un anno)
prima ancora avevano una bellissima attività artigianale, da molto hanni.
l’attività è stata chiusa, non mi pare necessario riportare i motivi. anzi, mi piacerebbe me li spiegassero i nostri dipendenti.
ora hanno un bel contratto cococococococo.
una volta andavamo in vacanza, in pizzeria e al cinema.
ora chiamiamo la padrona di casa per chiedere se possiamo pagare l’affitto (di 200 euro!) in un periodo migliore e stiamo attenti a quanti caffè prendiamo al giorno.
ah, ho una sorella di 17 anni. una adolescente a costo zero, per sua fortuna. se avesse interesse nelle cose che la TV del popolo nano propina sarebbe depressa.
dimenticavo: nel lavoro dei miei genitori, se non sei produttivo, ti lasciano a casa.
senza pensione, ma pieno di ferie.
speriamo che vada in ferie anche la padrona di casa
Io avevo un contratto a tempo indeterminato e son passato ad un contratto a progetto per guadagnare di più, con il contratto a tempo indeterminato ad ora prendevo 6,5 nette, mentre con quello a progetto dai 20-25, e in più non ho vincoli di concorrenza sleale 🙂
W il co.co.pro.
Quello che dici non è sbagliato e comunque assennato. Però, devi convenire che non ci inventa imprenditori dall’oggi al domani. Certo bisogna iniziare con poco, senza strafare, ma per fare l’imprenditore di se stessi occorrono professionalità e doti manageriali che non tutti posseggono. Ergo, non tutti, pur avendo grande entusiasmo, sono in grado di riuscire in un’impresa del genere. E comunque, se non hai le conoscenze giuste sarai sopraffatto da altre società magari piccole, ma “ammanicate” per via politica. Inoltre, fermo restando la tua ottima proposta, non è che questa risolva il problema del precariato. Voglio dire, mica tutti gli Italiani in età lavorativa possono aspirare a fare gli imprenditori. Occorrono anche impiegati che possano mandare avanti i vari uffici presso i quali lavorano. Ed anche gli impiegati dei call-center, se veramente fossero in grado di dare risposte corrette e sensate agli interlocutori, avrebbero grande valenza in ambito lavorativo e quindi informativo. Quindi dico e concludo. ben venga l’imprenditoria (ma non è semplice attuarla), ma non dimentichaimoci di quelli che non sarranno mai in grado di diventare imprenditori di se stessi e saranno destinati a svolgere un lavoro più oscuro, ma non per questo meno importante x la società. Infine, da quello che leggo, mi sembra di capire che il problema del precariato non riguarda solo i giovanissimi, i quali magari vista l’età sono animati da grande entusiasmo, ma riguardano anche persone di una certa età con famiglia a carico. E qui la mancanza di lavoro o un lavoro precario possono determinare guai davvero irreversibili.
pero’ non credo che l’abolizione o il cambiamento della legge biagi cambierebbe le cose, tutto lì.
quando ho cominciato io mi hanno detto “vuoi fare questo mestiere? apri la partita iva!”. ante legge biagi. e prendendo 200.000 lire al mese…
le aziende sono sempre più piccole, è tutto superelastico… non ho una visione dell’economia europea così precisa da poter consigliare una strada, ma ho l’impressione sia un problema generale.
Magari avessi la soluzione a un problema così.
Ho pero’ raccontato quello che abbiamo fatto noi, intesi come i miei amici, familiari eccetera.
Su una ventina di persone, forse 2 o 3 hanno un lavoro “normale”. Gli altri abbiamo tutti un’attività, dalle più classiche alle più bizzarre.
Ciao a tutti,premetto che ancora non ho avuto il tempo di leggere i vostri post ma solo “i fatti riportati dal grandissimo Beppe Grillo”…
Lavoro nel campo dell’informatica dal 2000, ed ho sempre lavorato “grazie” alla famosa legge Biaggi(ce lo ricordano sempre i datori di lavoro senza di quella le assunzioni sarebbero la meta!!!)
Non guadagno male lo ammetto,non sono ipocrita, pero non so voi co.co.pro non sopporto il fatto di fare lo stesso lavoro, nella stessa stanza, con persone che prendono quanto me ma con contratto a tempo indeterminato!!!!!(hanno la fortuna di essere stati assunti prima della riforma biaggi)
Ad essere sinceri quando i signori D’antona e Biaggi furono assassinati i giornale a “PAROLE” hanno convinto molti di noi giovani che la riforma fosse cosa “buona e giusta” per i lavoratori.Peccato che mi sono accorto con il tempo che questo contratto equivale ad un “ricatto” ed è usato molte volte illegalmente(esempio lavoratori subordinati costretti a rispettare gli orari aziendali)…..Grazie per lo sfogo Beppe:)
Caro Beppe,
mi chiamo Pietro e tre anni fa dopo la laurea in psicologia e il dottorato, ho cominciato a lavorare a progetto, con queste nuove forme flessibili. Fortunatamente, ho sempre lavorato dividendomi fra più lavori, dovendomi mantenere lontano da casa dei miei genitori e non volendo più gravare sulle loro spalle.
I primi contratti a progetto (oramai cinque – sei anni fa) non mi davano nessuna garanzia assicurativa, nessuna copertura per malattia e non maturavo ferie, tuttavia dal lordo pattuito dovevo togliere soltanto il 20% o poco più e il resto era netto. Dopo la riforma Biagi, le trattenute sono arrivate a circa il 37%, ed ugualmente senza tutele! Così mi sono trovato improvvisamente più povero, senza avere nulla in contropartita.
Bisogna dire però che Biagi pensava la riforma in maniera diversa (ho letto i documenti con l’idea originale del professore): egli intendeva aumentare le tutele a favore dei lavoratori, farle entrare a regime per aumentare in un secondo momento le ritenute. Tutto il contrario di quello che è stato fatto!
Quindi io e qualche milione di collaboratori precari ci siamo ritrovati più poveri e più precari. E il lavoro flessibile è bello solo se te lo puoi permettere, ovvero se vivi con i tuoi genitori: essendo costretto a pagare un affitto, mia moglie ed io abbiamo passato momenti in cui non sapevamo se avremmo potuto pagare l’affitto il mese successivo. Non si poteva neanche pensare di comprare casa, visto che essendo “atipici” nessuna banca ci concedeva il mutuo.
Ora, per varie vicissitudini, sono dipendente a tempo indeterminato (mia moglie continua col precariato), e per le banche e la società valgo più adesso di prima. ma è giusto?
Probabilmente appariro’ ancora antipatico ai più, e me ne scuso in anticipo.
Mi rendo conto che la legge biagi è una porcheria, soprattutto per come è applicata, pero’ secondo me c’è ancora troppa speranza nel lavoro come soluzione
Mi spiego meglio: il lavoro come era inteso dalla generazione dei nostri genitori NON C’E’ PIU’, perlomeno in Italia.
La mia generazione (parlo di quelli che conosco, ma sono già un bel numero) si è scontrata con lo sfruttamento e le prese in giro dieci e più anni fa.
Ma la maggior parte non ha invocato rivoluzioni, ha solo capito che l’era dello stipendio era finita, bisognava inventarsi l’era del fatturato, e dimenticarsi le ferie, la malattia e tutto il resto.
Oggi a distanza di più di un decennio molti di noi sono imprenditori di sè stessi, alcuni anche con un discreto numero di dipendenti e entrate economiche di tutto rispetto.
Sicuramente c’è della fortuna, c’è l’essere in una zona d’Italia non proprio depressa, tante cose non lo nego… ma c’è soprattutto l’aver capito che “cercare un posto” è un atteggiamento che non dà più grandi frutti…
Racconto una storia per spiegarmi meglio.
Tre amici dell’università fondano una piccolissima società, si occupano di creare software per gestire macchine a controllo numerico e robot per saldatura.
Non arrivano a 90 anni in tre, uno di loro non è neanche ancora laureato.
L’entusiasmo è tanto ma i problemi ancora di più.
I clienti scarseggiano, bisogna vincere la diffidenza perchè sei giovane, devi svenderti per farti conoscere, ti ammazzi di lavoro e hai solo spese…
a uno dei tre propongono un contratto “vecchio stile”. vuole sposarsi, fare dei bambini… molla.
Dopo altri 5/6 anni costui, che fa il programmatore dipendente, si ritrova con un contratto “al palo” e il costo della vita che lo impicca. gli altri due hanno fatto il salto e sono benestanti.
E’ una storia vera, e ne potrei raccontare altre 5 o 6.
Ci vanno fortuna e impegno ma anche cambio di prospettiva, secondo me.
Caro Ubaldo,
hai sicuramente ragione che ci vuole spirito imprenditoriale e che bisogna rischiare, ma la tua mi sembra una visione un po’ riduttiva: chi deve uscire di casa e andare lontano per studiare all’università e deve mantenersi, spesso deve preoccuparsi di poter pagare l’affitto, senza avere capitali da investire. Se poi i tuoi genitori non possono aiutarti economicamente, il gioco è fatto. Non è che non vuoi rischiare, ma anche volendo non puoi.
a meno che tu non decida di tornare a casa, e allora potrebbe voler dire non poter fare la tua professione per la quale hai studiato.
in sintesi, quello che mi amareggia è che per poter fare delle cose (anche basilari, come comprare la casa dove abitare) devi avere i soldi, perchè con quelli accedi al credito; altrimenti devi spaccarti la schiena per mettere da parte qualcosina, e intanto gli anni passano… nessuna banca investe su di te, a meno che tu non abbia la copertura finanziaria. E in questo sistema sono favoriti i migliori o chi parte già in anticipo?
Un saluto
Pietro
guarda che le persone di cui raccontavo sono figli di gente umile, e anche io che oggi ho la mia attività.
Dai miei ho avuto solo grande sostegno morale. Niente capitali, non li avevano…
Ci sono stati anni in cui ricevevo i clienti al bar, perchè non avevo nè una casa nè uno studio, mica potevo portarli a casa dei miei…
Pero’ con i primi soldini ci ho comprato computer, stampanti e, rinuncia oggi, rinuncia domani, piano piano ho costruito qualcosa che mi da da vivere
A volte non servono grandi capitali. Serve la voglia di stare a galla innanzi tutto, senza sperare che venga qualcuno a cambiare la legge biagi (che alla nostra epoca non c’era ma ti assicuro che non andavano tanto meglio le cose)
Le persone di cui parlavo prima all’epoca vivevano con i loro genitori, e non credere che non avessero voglia di comprarsi una casa, come il terzo socio che ha mollato.
Pero’ loro han tenuto duro e dieci anni dopo la casa se la sono comprata in contanti, senza nemmeno fare il mutuo.
Mi rendo conto che se pero’ non hai la possibilità di vivere con i tuoi genitori anche questo diventa duro, e infatti non generalizzo affatto.
Caro beppe ho appena ricevuto questa mail…leggete un pò!
IL MIO PATRIMONIO
2003 5,9 MILIARDI DI $
2004 10 MILARDI DI $
2005 12 MILIARDI DI $
(fonte: forbes U.S.A. novembre 2005)
Amico elettore, amica elettrice,
grazie al tuo voto ho potuto raggiungere l’obiettivo concreto di raddoppiare il mio patrimonio
in soli 2 anni.
Ecco come:
1) grazie alla legge Gasparri, nel solo anno 2004 la pubblicità per Mediaset è aumentata del 3,8%
(circa 1 miliardo e 200 milioni di euro all’anno).
2) l’appalto concesso dal Governo alla Banca Mediolanum, senza asta, per potere utilizzare i
14.000 sportelli delle Poste Italiane, mi ha reso1 milardo di euro all’anno.
3) nel 2001 la Presidenza del Consiglio (governo Prodi) aveva commissionato solo 1 milione e
750 mila euro di spot a Mediaset, nel 2002 la Presidenza Berlusconi ha commissionato 9 milioni
e 250 mila euro, ed ha aumentato ogni anno fino agli oltre 10 milioni di euro dell’anno scorso
(Economist-London).
4) come assicuratore avrò vantaggi per miliardi di euro dalla nuova legge sulla previdenza
assicurativa, già con una serie di norme a mio favore ho incassato qualche centinaia di milioni di
euro all’anno in più.
5) ho risparmiato dalla riduzione delle tasse diversi milioni di euro (e con me hanno risparmiato
mia moglie, mio fratello e i miei figli, tutti titolari di qualche fetta della mia grande redditizia
torta).
6) uno dei produttori italiani di apparecchi per ricevere il digitale terrestre è un’impresa control-
lata, attraverso la finanziaria Pbf srl, da mio fratello Paolo Berlusconi, e giustamente usufruisce
dei contributi statali per il digitale terrestre. (Washington Post).
7) il decreto salva calcio mi ha fatto risparmiare 240 milioni di euro, e la riduzione delle plusva-
lenze (Tremonti 2002) ha fatto risparmiare a Mediaset 340 milioni di euro.
Caro elettore, cara elettrice,
tutti dicono che c’è crisi ma grazie a questo governo, ora io sono il 25esimo uomo più ricco del
mondo. Pensa, nel 2001 ero solo il 48esimo! La crisi è chiaramente una menzogna dei comunisti.
Ti chiedo il voto per altri 5 anni e così anche il nostro Paese potrà dire che un italiano è tra i primi
10 uomini più ricchi del pianeta.
la tua storia sembra quella della mia vita, sono solo piu fortunato di te perche la mia ragazza e vicina ma le mie paure sono proprio quelle che hai descritto tu.ormai qui si lavora solo attraverso le agenzie e il colmo dei colmi e che devi essere raccomandato anche li, devi avere una conoscenza anche li altrimenti non ti chiamera mai nessuno.ma in fondo noi ce lo meritiamo, come si dice ogni paese ha il governo che si merita se gli italiano sono piu interessati al grande fratello che ai processi per corruzione del nostro presidente del consiglio alla fine questo e esattamente quello che ci meritiamo.
Premetto che io mai ho lavorato alle condizioni incredibili che leggo su questo blog.
Mi sono fatto il culo nel senso che subito dopo laureato (col massimo dei voti) anzi dopo aver finito l’anno di servizio civile, sono andato all’estero per farmi il dottorato di ricerca.Avevo un paio di borse di studio e me la passavo bene. Il giorno dopo aver finito il dottorato ho cominciato il mio primo lavoro a contratto; durata due anni e quattro mesi in Germania, (Gennaio 1999 – Aprile 2001) e guadagnavo 3400 marchi al mese ed ero veramente ricco!!!!
Finito quel lavoro sono rientrato in Italia (maggio 2001) ed ho vissuto per 10 mesi a un milione e ottocentomila lire al mese (diventati circa 900 euro nel 2002) che rispetto agli stipendi che leggo in questi messaggi sono già tanti…
Ma erano comunque pochi perchè in germania mi ero abituato bene. Sono allora ri-espatriato in Francia, e il mio stipendio è salito di botto a 2.500 euro al mese….. a contratto ma con contributi pensione, malattie e vacanze tutto pagto.
Finalmente solo nel 2004 sono passato allo status di lavoratore “fisso” e per di piu’ non licenziabile dato che sono un “funzionario” dello stato francese e guadagno 2600 euro al mese , piu’ una specie di tredicesima.
Quindi in totale da quando mi sono laureato a quando ho avuto un lavoro “fisso” sono passati circa dieci anni (uno di militare, quattro di dottorato e cinque di vari contratti); dieci anni di “precario” ma comunque ho sempre ben guadagnato la mia vita, sono sempre stato in affitto (mai dai genitori) ed ho pure messo via dei soldi.
Allora cari laureati NON ACCETTATE I CONTRATTI DI LAVORO DA FAME CHE VI OFFRONO. E’ l’unica soluzione. Piuttosto mettetevi in proprio cercando di offrire servizi che siano RICHIESTI.
E poi SPENDETE IL MENO POSSIBILE IN TELEFONINI E CAZZATE VARIE, BISOGNA FAR FALLIRE I CALL CENTER E RIDIMENSIONARE I PROFITTI DELLE IMPRESE DI TELEFONIA, Profitti che si contano in MILIARDI DI EURO………….
SE CI METTIAMO D`ACCORDO IO VENGO IN PIAZZA!!!! VOGLIO VEDERE COME POI POSSONO DIRE CHE I PRECARI SONO POCHI! SONO D´ACCORDO, L´UNICA SOLUZIONE E´SCENDERE IN PIAZZA A PROTESTARE!
Non credo tu abbia ragione. Abbiamo una tra le percentuali più basse d’Europa di laureati e siamo uno tra i paesi che va peggio economicamente. Potrai dire che i nostri laureati non sono preparati per i lavori. Ma la verità è che abbiamo poco lavoro qualificato: ci siamo messi a fare la concorrenza alla cina invece che alla Germania e alla Francia. Ne paghiamo le conseguenze. Cioè: le paghiamo noi giovani.
Sarei curioso di conoscere la tipologia dei contratti fatti a coloro che lavorano nelle aziende riconducibili al Presidente del Consiglio. Tutti soddisfatti del trattamento ricevuto? Tutti benestanti? Tutti con famiglia a carico senza alcun problema per mantenerla? Nessun problema per arrivare alla fine del mese? Insomma, tutti con contratto a “tempo indeterminato”?
31 anni…laureato…erasmus…stage all’estero di 3 mesi…inglese…esperienza co.co.pro. di 18 mesi,di alto livello professionale…Sto mandando curriculum che già so nessuno leggerà. Non lavorerò a pochi euro al giorno. Magari farò l’apprendista idraulico e imparerò un arte. Se fossi padre questo sarebbe il mio consiglio per mio figlio. A meno che non abbia una grande passione o un grande talento…ma quella è un’altra storia. Io non credo di avere nessuno dei due. Ho studiato però,anche se a rilento. Ma non sono utile per questa società così esposta verso il profitto. Non ci sono portato io per il profitto. Non mi piace vendere, soprattutto me stesso. Non sono depresso però. Mi potrebbero far deprimere gli altri, ma io non mi sento depresso. Al contrario vedo davanti a me la grande avventura della vita. E sempre di più provo a viverla ogni giorno al meglio. Ma so di essere fortunato sotto alcuni aspetti. Ho da mangiare, molto, una casa dove stare, persone attorno a me che mi vogliono bene. Ho una compagna che sarà per tutta la vita compagna di viaggio. Guardo con curiosità cosa mi verrà proposto, ma non mi svenderò, non più. Se nessuno di noi si svendesse riusciremmo a cambiare qualcosa.
Ho peraltro constatato che anche le mezze raccomandazioni di questi tempi sono a tempo determinato. Ed anche quelle è meglio rifiutarle.
Cari amici “virtuali” del blog,
ecco la mia situazione ed ecco quello che penso.
Ho 29 anni e lavoro da 8 anni.
Ho attraversato tutte le possibili forme di rapporto lavorativo (cococo, a progetto, a tempo determinato, lavoro nero, partita iva). Fortunatamene in 8 anni non sono stato quasi mai disoccupato (tranne un periodo di 6 mesi).
Sono fidanzato da 5 anni con una ragazza che amo tantissimo e che purtroppo vive lontana da me (300 km).
Anche lei è innamorata di me. Vorremmo costruirci una vita “normale” insieme. Una casa. Una famiglia. Un figlio.
Lei lavora, ma è precaria. Io lavoro (contratto a progetto di 6 mesi a 900 euro netti) ma senza la prospettiva di poter accedere ad un mutuo.
In poche parole: siamo lavorativamente precari, ma tra noi c’è VITALITA’ E AMORE.
Lei sente sempre più il bisogno di creare una famiglia e di avere un figlio.
E QUESTO E’ IL PUNTO. Per colpa di questo “clima lavorativo” ho sinceramente PAURA DI PERDERLA.
Lei è bellissima ed i spasimanti che possono garantirle un FUTURO FACILE E COMODO sono sempre in agguato. Io la difendo e la proteggo come posso, ma mi rendo conto che per adesso quello che posso offrirle è il mio amore presente e futuro.
Credo che saranno milioni i ragazzi che si trovano nella mia stessa situazione.
E’ a loro che mi rivolgo.
Non si tratta di cambiare lo stato delle cose per una scelta politica o per una cieca presa di posizione.
SI TRATTA DI CAMBIARE LO STATO DELLE COSE PER SALVARE LA NOSTRA VITA, I NOSTRI AMORI PIU’ GRANDI, LE NOSTRE PASSIONI PIU’ FORTI.
NON FACCIAMOCI PORTARE VIA IL SORRISO DELLA NOSTRA AMATA MENTRE CI SUSSURRA “TI AMO”, O LA VOCE INNOCENTE DI NOSTRO FIGLIO MENTRE CI CHIAMA “PAPA'”!!!!
Per quanto mi riguarda, se un giorno perderò (spero MAI) il mio più grande amore per colpa di un SISTEMA MALATO, quello sarà anche il giorno in cui la parola DISPERAZIONE farà rima con la parola RIVOLUZIONE.
SIGNORI, LA PAROLA D’ORDINE E’ UNA SOLA: BOICOTTIAMO! GRILLO CI DIA ISTRUZIONI E NOI TUTTI INSIEME B O I C O T T I A M O!!! NON UTILIZZIAMO LA TIM IL LUNEDI’ ED IL GIOVEDI’, LA VODAFONE IL MERCOLEDI’ ED IL SABATO E LA WIND IL MARTEDI’ ED IL VENERDI’, ADESSO PRECARIZZATEVI STA CEPPA! FANNO CARTELLO SULLA BENZINA? METTIAMO BENZINA SOLO UNA VOLTA AL MESE ALLA ESSO (MA POTREBBE ESSERE ANCHE UN ALTRO GESTORE), VEDI COME ABBASSANO IL COSTO ‘STI BASTARDI!!! TUTTI INSIEME, U_N_I_T_I POSSIAMO ARRIVARE DOVE VOGLIAMO. BEPPE AIUTACI, NON TI VOGLIO FAR PASSARE DA MESSIA O PROFETA, MA TI PREGO SEI L’UNICO PERSONAGGIO ATTUALMENTE CONSIDERATO DEGNO DAL POPOLO D’ITALIA!!! DACCI INDICAZIONI E NOI UNITI SAREMO UNA PUNTA DI TRAPANO FATTA DI MILIONI DI ANIME CON LA QUALE BUCHEREMO LE TESTE DI QUESTI POLITICI PARASSITI DI MER.A, PRESI PER IL CU.O DALL’ITALIA STESSA E DA TUTTO IL RESTO DEL MONDO!!! BRAVO GRILLONCHIO CONTINUA COSI’ NON FARTI MAI COMPRARE DAL RICATTO O DAL DENARO!!! SPERO CHE QUESTO MESSAGGIO TI DIA TANTA FORZA DA CONTINUARE A SPACCARE QUESTE LARVE LURIDE ED INSULSE CHE STANNO AFFOGANDO L’ITALIA. SE MAZZINI O CAVOUR POTESSERO VEDERE OGGI QUELLO CHE ACCADE, SI GUARDEREBBERO NEGLI OCCHI E DIREBBERO: MA CHI CAZ.O CE LO HA FATTO FA’…
ANCORA UNA VOLTA, FORZA GRILLO!!!!!!!!!!!!!!!
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
3. Non siamo abbastanza informati, non conosciamo bene il problema e la soluzione.
4. Non protestiamo abbastanza e quindi riceviamo scarsa attenzione e scarsa qualità di risposte
Uno dei problemi più grandi del lavoro dipendente made-in-italy è che il 50% di quanto faticosamente guadagnato finisce direttamente allo Stato(contributi + imposte a carico lavoratore e, nascosti, altrettanti a carico dell’azienda) con quello che ci rimane paghiamo 20% IVA, ICI, RAI, Rifiuti, Autostrada, imposte carburanti, l’azienda ancora IRAP, imposte sul reddito e imposte sui costi non detraibili.
La Beffa è che quanto sopra NON serve per ospedali e pensioni ma a pagare INTERESSI alle banche su debiti fatti da altri, per sempre….
Sono pienamente favorevole alla tua idea sarebbe da organizzarsi io abito a roam tutti si lamentano ma nessuno fa niente, il 25/10 ero a manifestare contro la legge moratti, è stata una cosa vergognosa al mio ritorno a casa no mi vergogno a dirlo mi sono messo a piangere. giorni passati ad organizzare tutto.
100000 studenti che nessuno si è in….to. finchè c’erano le telecamere non si è mosso un cellerino, poi quando tutto era finito, ci hanno caricato come animali considerando che più della metà di noi erano ragazze di 20 anni pestate come bestie. io credevo che si facesse nei giorni successivi qualcos’altro e invece niente. Qui c’è da ribbellarsi per tutto.
Basta comizi
Basta manifestazioni pacifiche
Basta slogan
Il loro è un potere talmente radicato che solo una sommmossa popolare potrà cambiare le sorti di questo paese.
io ci credo e nel mio piccolo già faccio qualcosa
Andando a Roma tutti i giorni con lo scooter mi incontro ad incrociare sull’appia Pignatelli le scorte dei politici con loro stessi che si dirigono all’areoporto di Ciampino: io inveisco in ogni maniera, inoltre quando mi trovo a passare davanti palzzo Montecitorio inveisco allo stesso modo.
Aspetto altra gente
voglio aggiungermi al coro di esperienze Co.Co.Pro. del blog.
Ho trent’anni sono un industrial designer e lavoro con un contratto a termine co.co.pro. dove per legge non mi spetta nulla. Anzi meglio, la forma scritta del contratto fa sembrare che il sottoscrivente rinuncia, rinuncia al tfr, alla previdenza…..rinuncio….rinuncio ai miei diritti, a poter vivere una vecchiaia con una pensione, alla copertura sanitaria, alle ferie, ai permessi…
…a tutti i diritti civili e basilari di lavoratore pur di lavorare….
….”tutto per poter lavorare”….e sono fortunato….no devo implorare o lavorare semigratuitamente come tanti miei ex compagni di corso all’università….sono fortunato!
I nuovi schiavi…
Era da tempo che aspettavo un post del genere per denunciare una situazione VERGOGNOSA:
Una nota società di servizi informatici che usa come simbolo pubblicitario il gioco del golf, evidentemente diffusissimo gioco tra i dirigenti della stessa, il cui unico ruolo lavorativo e specializzazione consiste nello schiavizzare i propri dipendenti, o meglio i dipendenti prestati da altre società. (E qui forse si inserisce la legge Biagi se non erro)
Dopo questa breve presentazione ecco i fatti:
i dipendenti-schiavi prestati a questa società che lavora “a progetto”
obbliga questi “oggetti” ricevuti in prestito a lavorare anche 36 ore di seguito senza interruzione. Finchè il progetto non è terminato.
Tra l’altro molti di questi ragazzi, ma anche padri di famiglia, hanno un contratto collettivo del commercio che NON PREVEDE IL PAGAMENTO DELLE ORE DI LAVORO STRAORDINARIO, quindi sono costretti a lavorare anche 10 ore di lavoro straordinario notturno senza nessun riposo e senza nessuna retribuzione.
Certo non hanno le catene ai piedi, nessuno li obbliga con la frusta a rimanere incollati alla loro postazione di lavoro.
Il ricatto implicito o esplicito che sia è ovvio: il licenziamento o il mobbing.
La maggior parte di questi schiavi il cui 99,99% sono ragazzi pescati nel nostro sud, evidentemente scelti non a caso: perchè la fame di lavoro lì è più marcata e perchè abituati anche a convivere con il lavoro nero, quindi più disposti ad accettare la schiavizzazione.
P.s. se uno di questi schiavi- padre di famiglia dopo una settimana di 36 ore giornaliere senza i fisiologici riposi avesse un colpo di sonno mentre rientra all’alba a casa chi risarcirebbe i figli rimasti orfani??????
FERMATE I NUOVI AGUZZINI!
Ho fatto un errore nella digitazione dell’indirizzo del mio blog. http://WWW.BLOGGERS.IT/PARAINSUBORDINATI
Visitatelo e troverete 5 mesi di raccolta di testimonianze sul precariato.
Sorry
Ciao.
Per me tutti noi dovremmo fare un bel passettino indietro e affidare la nostra vita solo a noi stessi.
Si parla di tante cose, ma se ne parla troppo. E alla fine cosa abbiamo costruito? Opininoni. Solo opinioni.
AGIRE.
Non è proprio POSSIBILE mettere in piedi un discorso di questo tipo?:
IO SO FARE “QUESTO” O SO CREARE “QUESTO”. SE A TE “QUESTO”‘ INTERESSA PARLANE DIRETTAMENTE CON ME, CONTRATTA DIRETTAMENTE CON ME E COMPRA DIRETTAMENTE DA ME.
IO FARO’ LO STESSO CON TE, NEL MOMENTO IN CUI TU AVRAI QUALCOSA DI INTERESSANTE DA PROPORMI O DA VENDERMI.
C’è un mondo naturale e ci sono tanti piccoli mondi che si muovono e pensano, portatori sani di vitalità e amore (tra cui Beppe)
BASTA INTERMEDIARI: basta con i politici, basta con i consulenti, basta con i preti, basta con gli avvocati, basta con gli economisti, basta con i SUPERPROFESSIONISTICONSULENTIDELLAMINCHIA!
Caro Beppe,
voglio raccontarti della mia esperienza di oppositore alla precarietà. Io non sono un precario anche se quando tutti i tuoi amici e i tuoi colleghi lo sono, anche chi non lo è non può sfuggire a questo clima di pessimismo e fastidio. Furono proprio queste sensazioni (aggiungerei anche rabbia) che mi portarono a scrivere una lettera a Repubblica che pubblicarono il 24 febbraio 2005. Fu un esplosione di solidarietà, mi scrissero centinaia di persone, andai in televisione sia sulla Rai che su Mediaset e alla fine mi portò a creare il mio blog sul tema: http://www.bloggers.it/parainsubordinati. Ho realizzato anch’io una serata al Teatro ELISEO con personaggi autorevoli (una giornalista del TG3, un dirigente del sindacato, rappresentanti universitari e della ricerca, uno psichiatra e altri ancora). La serata andò bene ma non riuscii a mantenere l’attenzione dei media sul tema. Ero esausto perchè ho organizzato tutto senza una lira con l’aiuto di qualche amico ma al tempo stesso dovevo pensare al mio lavoro che mi impegna 10 ore al giorno. E’ per questo motivo che non sono riuscito a far crescere l’iniziativa, nonostante i miei 3600 e passa contatti. Ci sono due motivi per cui non sono riuscito a portare avanti la questione: 1)Che i ragazzi e le persone coinvolte sono troppo stanchi e delusi per attivarsi e lottare e sinceramente da solo non ce la facevo; 2) Perchè l’ipocrisia di questo paese sul tema va oltre ogni limite. Senti questa: al mio evento ho invitato il presidente di un famoso istituto di ricerca che pubblica periodicamente su uno dei due quotidiani più importanti del paese. Il signore accetta, ma all’ultimo ha un imprevisto e manda la ricercatrice, che ha curato una ricerca sul lavoro e in particolare sui precari. La ragazza viene, espone il quadro della situazione e dopo qualche giorno mi chiama disperata, cercando aiuto, perchè era una precaria da diversi anni e non riceveva lo stipendio da 11 mesi. Oltre al danno anche la beffa. Un abbraccio
Ho dimenticato! Se avete un po’ di tempo, leggete la mia lettera sul blog: http://www.bloggers.it/parainsubordinati. Mi piacerebbe avere un vostro commento.
Ciao.
Ho lavorato 3 anni e mezzo con un maledetto COCOCO, per 6 euro all’ora. Niente ferie,niente malattia, niente 13esima, niente liquidazione…niente di niente, neppure certezze, perche’ lavorando in un call center, quando diminuiva l’afflusso di telefonate, ti mandavano a casa prima!!!!!!!!!!!!
Lavoratrice di serie B!!!!!! Quante, troppe umuliazioni.
Non potevo neppure chiedere un finanziamento per l’acqiusto della lavatrice, non avevo garanzie…….Oggi , alla tenera eta’ di 46 anni, sono stata assunta da un’azienda a tempo indeterminato e finalmente oltre alla lavatrice, ho comprato casa!!!!!!!!!!
Penso che la mente di chi ha inventato questa forma di sfruttamento, sia malvagia…………
Antonietta
In effetti fa impressione a leggere di così tanti ragazzi e ragazze sottoimpiegati, sottopagati e non garantiti.
Però, IMHO dobbiamo chiederci se davvero tutta la colpa sia del governo Berlusconi e della Legge Biagi…
Mi spiego: davvero tutti assolvono il Sindacato, che ormai protegge solo i lavoratori garantiti, lasciando quelli non garantiti (Co.co.co., Co.co.pro. e similari) completamente allo sbando, senza alcuna protezione, e senza alcuna rappresentazione ?
Non è che questi rapporti atipici e molto instabili sono dovuti invece all’iper-garantismo che abbiamo noi lavoratori “protetti”, che godiamo del mercato del lavoro più rigido d’Europa, mercato nel quale per un’azienda è impossibile liberarsi di un’eventuale assunzione sbagliata (se a tempo indeterminato) ?
Mio fratello è dovuto scappare dall’Italia per non finire in questa melassa di lavori sottopagati e non garantiti, ed in Inghilterra (da molti ritenuto pericolosamente liberista) ha trovato un buon lavoro, guadagna bene, ma sa che possono cacciarlo in 2 settimane. Questo è il prezzo da pagare, ma in cambio sa che se lo cacciassero, in poche settimane troverebbe un altro lavoro, per la flessibilità (parola che in Italia ormai vediamo con accezione negativa) che qua non c’è….
Il problema di base è che c’è troppa gente che studia, troppi laureati insomma. Non si possono sfornare migliaia di laureati all’anno e pensare di sistemarli tutti. Bisogna aiutare ad emergere quelli più bravi e non permettere di laurearsi a quelli che lo sono meno.
Si risolverebbero parecchi problemi in questo modo, in quanto i datori di lavoro non potrebbero piuù dire “x me lavori gratis o quasi se non ci stai ho altri mille come te e uno accetterà”
Detto questo passiamo al tema lavoro.
Premettendo che sono indignato del trattamento riservato ai giovani della mia generazione, bisogna evidenziare come i lavoratori assunti siano fin troppo tutelati: è inamissibile, ad esempio, che un lavoratore che sta a casa 3 giorni in malattia venga pagato come se avesse lavorato (questo forse andrebbe bene se dottori compiacenti non rilasciassero certificati medici come se fossero volantini pubblicitari).
Le aziende così cercano di tutelarsi, xchè un lavoratore assunto costa tanto, troppo, anche in termini di contributi. Ma lo fanno in modo vergognoso xchè io stesso sono testimone di gente ricca e famosa che sfrutta ragazzi senza alcuna pietà anche per 10-12 ore al giorno pagandoli una miseria.
Se ci fossero i controlli questo non succedebbe.
Perchè il 99% di questi contratti sono illegali, un lavoro sommerso regolarizzato.
Pertanto ragazzi se siete vittima di datori senza scrupoli andate dai sindacati, fategli causa non abbiate paura.
Anche se siete in nero.
O a progetto.
Tanto è la stessa cosa……potrete avere un risarcimento o l’assunzione a tempo indeterminato. E’ l’unico modo di farsi sentire.
E a quelli che sono meno bravi che gli facciamo fare i lavavetri?
Forse io sono meno bravo…non essendo laureato tra l’altro…
A me la vanga e a loro le scrivanie…bene!..Ma se mi rompo i cosiddetti perchè subisco il “mobbing”,che non è altro che il beccarsi le frustrazioni dei datori di lavoro,(… la moglie non gliela dà più..ad esempio..), a zappare ci vanno loro?!
Non penso..
Io sono stato sfruttato da un avvocato..lavoravo nel suo studio legale..ho subito pressioni psicologiche allucinanti tutti i giorni, tanto che mi ammalavo spesso…oltretutto avrei dovuto prendere di meno nei giorni di malattia…Lei dice :”..fate il ricorso…” e quando ritorni al lavoro come pensi che ti possano trattare?!?!?
Il problema oggi è un altro secondo me..:
Se fossimo un pò meno egoisti e pensassimo alla collettività come a una forma reale di sana convivenza civile fra individui che hanno glistessi diritti-doveri,forse ci sarebberero meno “Porche Cayenne”, meno “gesticolanti veicoli vocianti”…e la “società” avrebbe il suo giusto valore significativo.
Un Saluto
Da uno meno bravo…
Luca
quelli meno bravi fanno lavori da ufficio: impiegati, segretarie e via dicendo oppure vanno in fabbrica che cazzo…….nn si puo essere tutti avvocati…….e nn credere che io sia un avvocato io mi occupo di gestione del personale e so meglio di molti di voi qual è la situazione xche ci lavoro…..mio padre 35 anni fa appena laureato con un voto non altissimo ha trovato immediatamente posto in banca…….e sapete xche?xche i laureati erano pochi……non come adesso……tutti hanno il diritto di studiare ma solo pochi devono emergere altrimenti si appiatisce il significato di laurea
Sono perfettamente d’accordo con te!
Da uno stato che è laico ma che si vergogna di affermare pubblicamente di essere invece “confessionale” cosa si ci potrebbe aspettare ?
La cosa tragica è stata vedere come la gente, ancora una volta, ha obbedito come delle pecore agli “inviti” dei nostri cari dipendenti!
Ciao
Caro Beppe,
non voglio fare il piagnone alla mia età 32 anni no è il caso, tuttavia non posso nasconderti che sto attraversando uno dei più brutti periodi della mia vita.
Mi sono laureato ormai circa 8 anni fa , in maniera abbastanza brillante, c’erano grandi aspettative nei miei confronti…che poisono andate tutte deluse, la mia massima aspirazione era trovareun posto di lavoro normale, dove a fornte dei doveri che si connettono alla posizione di lavoratore dipendente, venissero riconosciuti i diritti che spettano a chi ricopre tale status, possibilmente con mansioni che tenessero pur in minimo conto la mia scolarità. ebbene non ci sono riuscito…ho commesso degli errori e credimi li ho pagati tutti….oggi ho un contratto a due mesi part time in una grande distribuzione, come addetto alla vendita nel setore peskeria…lavoro che ho trovato diciamo così attraverso i “soliti””tristi”canali.
A volte la mattina non riesco nemmeno a guardarmi allo spekkio…ho perso la stima di me stesso.
Un saluto
Lino come vedi siamo in tanti nella stessa situazione. Io mi sono laureata nel 2003 con tanti sogni che sto vedendo crollare giorno per giorno; anche io ho avuto un crollo della mia autostima (oramai è pari a zero), vivo con il mio compagno che da praticante avvocato ha bisogno di una persona accanto che gli dia la forza per continuare a credere nei suoi sogni, non voglio che anche lui molli le sue aspirazioni. Ma abbiamo 32 anni e la voglia di creare qualcosa è tanta.. ma cosa possiamo creare? siamo in totale confusione e i momenti di depressione sono tanti.
Mi chiedo perchè ho studiato, forse era meglio se mi mettevo a lavorare subito invece di perdere tempo. Purtroppo facciamo parte di una generazione sfortunata.. forse troppo sognatrice?
Forse i nostri genitori ci hanno fatto sognare troppo?
non so che pensare…
Volevo dirti qualcosa per farti stare meglio ma non sono la persona adatta..
Fatti forza
Stefania
OK, INNANZITUTTO SI DEVE PARLARE DI LEGGE TREU, QUELLA APPROVATA NEL 1997 DAL GOVERNO DI CENTRO SINISTRA, CON DENTRO RIFONDAZIONE COMUNISTA ANNESSA. UNA LEGGE VERGOGNOSA, AVVALLATA DAI SINDACATI E LODATA DALL’ALLORA SEGRETARIO DELLA CGIL COFFERATI. IO HO LAVORATO PER 2 MESI PRESSO IL SINDACATO DELLA UIL A ROMA, LAVORAVO COME DIPENDENTE MA CON CONTRATTO DA CO.CO.PRO. DI 650 EURO AL MESE E PER 50 ORE LA SETTIMANA. NON DICO PIU’ NULLA. IL SINDACATO SOCIALISTA CAPITE? E’ VERO CHE IO NON C’HO MAI CREDUTO NEI SINDACALISTI. AVREI POTUTO CAPIRE L’IMPRENDITORE FAMILIARE, MA VI GIURO LI DENTRO I SOLDI ENTRAVANO A PALATE ERAVAMO UNA SCHIERA DI 20 PERSONE ULTRASFRUTTATE.
PER QUANTO RIGURDA ME, ANCHE IO SONO LAUREATO, CON MASTER, STAGES E TIROCINI E QUASI SECONDA LAUREA.
CON UN’ALTRA CARATTERISTICA ORA, MI SONO AMMALATO E’ HO PERSO TUTTO LAVORO, E SOSTENTAMENTO BUTTATO FUORI DAL LAVORO, HO VISSUTO DELLA CARITA’ DEI PARENTI, 5 MESI D’OSPEDALE SENZA RETRIBUZIONE E SENZA CONSERVAZIONE DEL POSTO. PER FORTUNA CHE GLI OSPEDALI ANCORA NON SI PAGANO.
STANNO BRUCIANDO UN PAESE.
PER QUANTO RIGUARDA MARCO BIAGI, NON PENSO CHE SINCERAMENTE FOSSE UNA BRAVA PERSONA COME VOGLIONO FARCI CREDERE, VITTIMA DELLO STRAPOTERE DI UN GOVERNO. HO STUDIATO BENE LA NORMATIVA BIAGI, E’ CHIARA E’ PACIFICA E PER NULLA EQUIVOCA. HA FATTO MOLTO DANNO AL PAESE E NOI GIOVANI PER FAVORIRE GLI INTERESSI DI POCHI. POI QUELLO CHE E’ SUCCESSO DOPO E’ UGUALMENTE UNA PENA PER UN PAESE CIVILE PROCURARE LA MORTE PER MOTIVI POLITICI NON E’ UMANO. MA IL MIO E’SOLO UN GIUDIZIO POLITICO SULL’OPERATO DI UN UOMO.
Maternità? Straordinari? Liquidazione?
Chi le conosce queste parole?
Quattordicesima? Io non ho neanche la dodicesima!!
… e per comprare la macchina ho dovuto chiedere a mia mamma di farmi da garante…. che tristezza….
Come posso pensare ad avere dei figli con gli stipendi da fame che danno e se rischio da un anno all’altro di essere disoccupata?
Lavoro in un’azienda del Berlusca e ho pure votato a destra… se ci penso mi viene da ridere…
Ciao
Chiara
Io sono un impiegato amministrativo di una usl, quindi ho un lavoro grigio ma garantito, sicuro, tutelato. Capisco l’amarezza, la paura, e le sofferenze di chi vive in modo precario e senza certezze. Chi critica coloro che si lamentano di queste situazioni, definendoli mammoni, viziati, gente desiderosa di lavori parassitari o nostalgici di una società sorpassata, deve capire che non tutti sono in grado di sfruttare il precariato come un’occasione di libertà,di creatività e di potenziamento dei propri talenti. Il lavoratore precario è anche solo, non ha nessuno che lo protegga e lo rappresenti, è sempre in balia del più forte. Diffida dei partiti e dei sindacati perchè li sente estranei, li vede parte di quel Potere da cui è escluso e che ha prodotto il suo stato di sfruttato. La Sinistra, per lui, è un concetto vuoto o un inganno. In un’ Italia in cui la ricchezza è sempre più concentrata, immobile e improduttiva, dove il dinamismo imprenditoriale è spesso criminale o in nero, dove si parla di libera iniziativa per descrivere situazioni di monopolio o di rendita politica, o di libertà per stati di sostanziale povertà, o di futuro in termini di vecchiaia assistita, e in cui quasi tutto è bloccato dagli interessi delle corporazioni, degli ordini più o meno professionali, delle lobbies, delle consorterie più o meno occulte, delle lottizzazioni politiche, è difficile essere ottimisti. E’ importante parlarne e diventare così più coscienti, ma non basta: vedo troppo disunione, disorganizzazione. Il muro del pianto non basta per cambiare le cose.
Nel corso di 17 anni di lavoro sono passato dai contratti a formazione e lavoro ai Co.co.co ed ai co.co.pro.
Ho due figli ed una moglie che guadagna 600 euro mese. Attualmente non ho lavoro. Sono tecnico di Telecomunicazioni e il non avere la laurea è una discriminante aggiuntiva. Ho un mutuo. Non posso neanche simulare una disgrazia perchè non ho un’assicurazione sulla vita.
Bisognerebbe diminuire la tasse e gli affitti alle imprese e convertire il denaro risparmiato in formazione e assunzione, controllando però questo processo con un organismo super parte formato da rappresentanti dei cittadini non sporcati dalla politica. Ma che cosa parlo e scrivo a fare…..Non mi è neanche arrivato il bonus per il figlio nato nel 2005 e non so a chi rivolgermi….
Ciao Beppe,
anche io sono vittima dei co.co.co e successivamente dei co.co.pro.
Per due anni ho lavorato con co.co.co. a scadenza semestrale che veniva rinnovato automaticamente e dove ovviamente non avevo nessuna flessibilità ne autonomia perchè rispettavo gli orari di ufficio e guai se tardavo 5 minuti!
Ho cambiato poi ditta e sono andata a finire “meglio”, mi hanno fatto il fantastico e nuovo co.co.pro. questa volta con rinnovo annuale dove hanno presentato un progetto inesistente che io quindi io non avrei mai potuto portare a termine. Stessa situazione della precendente ditta, niente ferie, niente flessibilità, niente malattie e rispetto ovviamente orari d’ufficio. Mi trovo attualmente (dopo due anni) a gestire un ufficio con tale contratto e sono pagata meno della metà di quello che dovrei prendere… L’unica cosa positiva è che tra qualche mese in qualche modo dovrebbero passarmi a lavoratore dipendete (visto che gli porto avanti l’azienda sono praticamente costretti a tenermi), dico in qualche modo perchè hanno già detto che si inventeranno qualcosa altrimenti vengo a prendere troppo! Quindi mi sto chiedendo, visto che escludo la loro bontà nei miei confronti, forse rischiano troppo a rinnovare un contratto del genere con lo stesso progetto per più di due anni e mezzo?
Lavoro nella grande distribuzione, inizialmente con un contratto di 8 ore settimanali !!! ho atteso due anni nella speranza che la mia situazione migliorasse, invece la mia situazione restava immobile e piuttosto venivano assunti altri colleghi con contratti simili al mio ; ho deciso dopo due anni di cambiare azienda ma adesso ho un contratto per il quale lavoro stagionalmente e attualmente sono rimasto a casa per più di un mese e mezzo sperando chissà quando di iniziare nuovamente a lavorare ;
sono un precario da circa 4 anni in questo lasso di tempo ho cambiato…..diciamo circa 10 aziende, sempre con contratti di somministrazione di lavoro temporaneo. Attualmente lavoro in una grossa azienda metalmeccanica e qui ho conosciuto gente che da circa 4 anni è un lavoratore interinale sempre in questa ditta e che il numero dei lavoratori interinale è del 65%. Oggi hanno fatto sciopero i lavoratori fissi, ma l’azienda se ne è sbattuta le palle, in quanto sono rimasti il 65% dei lavoratori (interinali/ricattabili) ai quali è STATO CHIESTO DI FARE 2 ORE DI STRAORDINARIO
Il futuro lo vedo male.
In questi giorni mi è arrivata una lettera della presidenza del consiglio dei ministri, la quale dicva che chi volesse comprare un computer poteva usufruire degli sconti intorno al 10%, mi sono recato ad un punto vendita e volevo acquistare un pc di circa 1000 euro.
volevo fare il finanziamento ma gli addetti a tale servizio mi dicevano che non ho un posto fisso e che la busta paga da interinale non era sufficiente……..Caro Beppe ti chiedo per favore se puoi chiedere a Berlusconi di farmi un prestito di 1000 euro per comprarmi il pc come garanzia gli do la MIA BUSTA PAGA GRAZIE MILLE
Salve,
Marzo 2002: Laurea ( Ingegneria Meccanica, Napoli 105/110 ).
Fino a Novembre 2003 grosso investimento nella ricerca di lavoro (nel senso economico perché ad inviare 700 cv i soldi si spendono; per non parlare di quelli quando finalmente arrivi a farlo,un colloquio: trasferte a Milano, Torino, Roma….dove non ti rimborsano nemmeno il costo di una bottiglia d’acqua!!!!)
Novembre 2003: Si percorra la strada della formazione post-laurea ( esperienza divertente, ma non molto formativa, che ha aperto a pochissimi la strada di un posto di lavoro…)
Agosto 2004: Abbandono dell’esperienza formativa perché finalmenet si materializza un lavoro!!!!! Contratto a tempo determinato di 1 anno ( si sa, giusto per l’inserimento…. ) = precariato piú assoluto: niente ferie, se manchi un giorno te lo tolgono dallo stipendio, e se ti ammali sono cavoli tuoi…( per non parlare che un prestito non te lo fa nemmeno la Caritas!!!!!).
Ma la cosa piú meravigliosa é che le due parti ( che bello, anch’io, grazie della concessione…)posono rescindere il contratto in ogni momento!!!
Morale della favola,Gennaio 2005: l’azienda attraversa una grossa crisi e, mentre i lavoratori normali godono della cassa integrazione guadagagni, io vengo mandato a casa senza il becco di un aiuto!!!!!!
Ciao Mina,
non essere pessimista e non arrenderti. so che è difficile soprattutto quando non hai di che vivere, ai voglia di belle parole e incoraggiamenti.
cosa dirti, quando la tua mente è solcata da pensieri negativi, scrivi nel blog, sicuramente troverai qualcuno che ti “parlerà” e probabilmente sentirai meno il peso della solitudine.
mi è parso di capire che sei piemontese, un pò distante da dove abito io, altrimenti sarebbe bello conoscerti e sostenerti di persona.
sappi comunque che non sei sola!
A presto.
Io sono una CoCoCo fortunata.
Nel senso che non lavoro in uno squallido call center per un compenso orario pari ad un quarto di quello di una donna delle pulizie (anche se ho fatto anche questo, sia call center che pulizie, intendo…).
Io sono una che per vivere e pagarmi l’affitto (non la pensione, nè il mutuo, nè un’assicurazione sanitaria…) scrive su una piccola testata locale che vive di pubblicità.
Il che significa che faccio un lavoro carino (mi occupo di eventi e manifestazioni locali), posso scrivere (che è la mia passione), e soprattutto lavoro come unica dipendende di due titolari gran brave persone, i quali – da piccoli imprenditori alle prese con banche, monopoli di fornitori, crediti insoluti xkè non sai a chi chiedere giustizia – se la passano esattamente (se non peggio) di me.
Loro sono datori di lavoro, io dipendente. Quindi, in teoria, loro “padroni”, io classe operaia.
Stringi stirngi, però, abbiamo gli stessi problemi: affitto, mancanza di certezze, terrore di ammalarsi, ormai rinuncia a sognare e pianificare…
Quindi sono appunto fortunata, perchè almeno posso dire che non c’è nessuno che si arricchisce sulla mia pelle – cosa che capita alla maggior parte dei precari…
Il punto di lagnanza, semmai, è un altro: com’è che io prendo 700 euro al mese per scrivere quasi tutto un mensile di 90 pagine e i miei titolari devono impazzire col commercialista per non farsi strozzare da lacci e balzelli per potermi far lavorare, mentre ci sono miei colleghi giornalisti – quelli che hanno avuto la fortuna di arrivare prima, qualche anno fa, e pagano fior di soldi all’Albo (che poi è una mafia) – prendono diverse migliaia di euro al mese (e lasciamo perdere ferie e tutele assortite…), magari per rispignattare veline e comunicati? Com’è che per la stessa mansione ci possono essere tante disparità?
Comincio a sospettare che la mia situazione dipenda dal preservare privilegi altrui…
E che nessuno si azzardi più a parlarmi di solidarietà di classe
Biagi, talmente dirompente e disgregante per la società italiana che non riesco più ad ascoltare nemmeno l’Enzo (anche se ci ha pensato qualcun’altro a non farmelo ascoltare).
Occorre cancellare quella legge, e cercare di impedire l’altro cancro del mercato del lavoro in Italia: il nepotismo, le conoscenze, l’amico.
Si torni ai concorsi, utilizzando le moderne tecnologie per ridurre i brogli.
Anche per le aziende private, perchè ormai tutto hanno privatizzato!
ciao Beppe, sono Desirée ho quasi 21 anni e studio all’Università di Firenze. Lavoravo in un call center, in orario dalle 18.30 alle 21.00, senza fisso mensile ovviamente, e guadagnando ben 2,5 euro per ogni sera di lavoro.
Mia sorella ha 25 anni, è prossima al matrimonio e lavora anche lei in un call center per circa 300 euro mensili.
Vorrei sapere dove pensiamo di andare. Tutti. Noi che accettiamo paghe del genere, che accettiamo di cambiare facoltà e perdere anni solo perchè non riusciamo ad andare avanti scoraggiati da tutta la disorganizzazione che pervade.. ovunque. Perchè? Vorrei che si facessero meno finti moralismi, e che ci fosse ancora un minimo di buon senso.
Non sogno un mondo dove tutti siano “felici”.. che poi queste sono idee che ognuno vive dentro di se’ e quindi avrebbe ben poco senso standardizzarle. Non sogno un mondo dove tutto sia facile, perchè se non siamo qui per imparare, allora..?
Vorrei solo non vedere la gente morta. Perchè se gli unici concetti rilevanti nella nostra “moderna società capitalistica avanzata” sono i soldi e la bellezza.. viviamo in un mondo guidato da gente morta.
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Queste tue parole sembrano le mie! Ci sono però ancora troppe persone che stanno bene per fare in modo che alzino i loro sederini e si presentino a Montecitorio per protestare! Ormai, almeno per quello che vedo nella maggior parte dei miei colleghi fantsma, sembra che essere precario vada bene, vogliono essere lap e non si smuovono! Ma voglio proprio vederli quando i sidacati faranno in modo di approvare quel contratto vergogna cosa faranno!!! Se si lamentano, dopo essere stati anni in silenzio mandando avanti i colleghi per non esporsi, dovrebbero proprio vergognarsi! Ma se non facciamo qualcosa noi che siamo sfruttati NON CI SARA’ MAI NESSUNO CHE PRENDERA’ LE NOSTRE PARTI, SE NON NOI STESSI!!!!!!!!!!!!
Caro Beppe,
racconto la mia esperienza, ma è l’esperienza di altre decine di migliaia di lavoratori. Ho lavorato preso il call center Atesia di Roma, dove circa 4000 persone vengono letteralmente sfruttate con stipendi di 800 euro tutto compreso (ferie,malattie,previdenza,…) pagati a cottimo !!! Il call center gestisce commesse per la Tim, Pagine Gialle, Buitoni,ma anche per lo Stato (n° verde AntiTratta). Le condizioni di lavoro sono le seguenti: 6 h /giorno non obbligatorie (lo diventano se vuoi campare con uno stipendio appena sufficiente),condizioni ambientali di sporcizia e ovviamente caporalato estensivo ( chi diventa “assistente” neanche saluta più colui con cui lavorava a fianco prima di “passare di grado”). Lì dentro t’insegnano diventare meschino e se provi ad alzare la testa sei fuori seduta stante ( l’ho visto con i miei occhi)! Ci sarebbe da parlare per ore ed ore, ma mi limito a fornire quest’assaggio.
N.B.: In Atesia si è provato ad aprire un blog del genere, dove tutti si sfogavano facendo anche i nomi di coloro che si arrogavano diritti non posseduti, ma l’azienda attraverso i “suoi” sindacati (complici in tutto)è riuscita ad oscurarlo.
Ma la TIM lo sa come si lavora là dentro ??? ( Dico io di sì,e le va anche bene!!!)
Caro Sig. Grillo
Non so se effettivamanete lei leggerà mai questo commento ma sono contento di poterlo inserie.
Il CO Co Co o il Pro Pro Pro 🙂 o chi per esso, dipende da chi lo applica. Sono stato precario in due aziende:alla Doxa e in un ostello come receptionist con risultati differenti. Alla Doxa mi sono sentito effettivamente sfruttato perchè ci trattavano come dipendenti che non eravamo…mi spiego, non avevo la libertà ed il trattamento di liberi professionista, bensì il trattamento di controllati a vista e altro (non volglio prolungarmi). Nell’ostello dove lavoro il Co CO Pro, è stato l’unico modo di potermi assumere in un’economia ristretta, e lo so! le entrate le tengo in mano tutte le sere! Sono trattato come un familiare, e sò contento. Lo stesso contratto…due riultati diversi! Certo mi ammalo e non ho garanzie, devo vivere a casa dei miei genitori! Ma guardando nell’insieme non è che questa flessibilità o precarietà sia così da demonizzare. Lo è invece un contesto (banche, affitti, mercato immobiliare, sanità) che al posto di venire incontro e cambiare in funzione di un mondo precario, continuamo volontariamente come se il “precaiato” non fosse una realtà a cui adeguarsi ma fanno in modo di sfruttare oltremodo la sitazione! Eh si, Poveri noi…ma per quetso non per il precariato in se. Cordiali saluti. Carlo
A 19 anni diploma di ragioniera con 58/60°.
20 – 21 anni pratica da ragioniera a rimborso spese 500.000 lire.
21 – 22 anni segretaria part-time in nero a 600.000 lire (ne pagavo 200.000 di affitto per la camera dove vivevo)
22 – 23 anni segretaria part-time come stagista a 600.000 lire (notare: il titolare della società prendeva i soldi dalla Regione Lazio in quanto era un buon conoscente di Francesco)
23 – 24 anni data entry part time a collaborazione 1.000.000 lire
24 – 25 anni socia di una piccola società come responsabile della formazione, full time a collaborazione 800.000 lire
25 – 26 anni docente di informatica 15 euro/h con partita iva
27 – 29 anni consulente informatica di direzione presso un ministero due contratti a progetto 1.300,00 euro
Commento: non mi lamento nonostante non ho ancora una casa ne una famiglia. Solo una cosa: UNA VITA DI CONTRATTI ATIPICI.
CI STANNO RUBANDO IL FUTURO!
Penso che il prof. Biagi abbia fatto del suo meglio rispetto gli “ordini ricevuti”. Non oso pensare cosa poteva scaturire dalla mente dei nostri dipendenti senza il Biagi-filtro. Io sono dell’esercito di schiavi che lavorano di più e guadagnano meno (si direbbe un trionfo del comunismo) nonostante la laurea, l’impiego in una società ottimamente avviata e che ha una grande diffusione orizzontale (più attività diverse tra loro). Guadagno meno di un operaio metalmeccanico appena assunto (posso provarlo) ma in compenso, pensando alla mia salute, mi hanno impedito di ammalarmi e di assentarmi altrimenti non arrivo a fine mese.
Hanno tolto alla maggioranza di noi schiavi anche la capicità di sentirci un gruppo, una classe o comunque un qualcosa di sociale (…fallimento del comunismo) insegnandoci ad essere “one like no one”. Concludo: i “nostri dipendenti” sono a tempo determinato (la legislatura) quindi propongo di farli lavorare con gli stessi nostri contratti così che dall’interno del problema realizzino quell’azione di perfezionamento che ritengono necessaria (forse sono troppo ottimista), se di perfezionamento ha bisogno, visto che per i datori di lavoro è già perfetta!!!!!
visto che al nostro capo del governo piacciono tanto i sondaggi perchè tutte le lettere contenute in questo blog non vengono inviate direttamente al SIg, Berlusconi
che sempre dice di aver creato tanti posti di lavoro per i giovani, e che i giovani sono tutti felici e contenti perchè con la legge Biagi hanno delle opportunità e………..possono morire di fame.
Forse preferisce seguire i sondaggi fatti da E. FEDE dove, quotidianamente, si intervistano al mercato, signore impellicciate ove dichiarano che i prezzi sono scesi, che gli stipendi sono aumentati, che i loro figli lavorano con ottimi stipendi, che non ci sono più liste di attesa nella sanità e che per questo continuerranno a votare Berlusconi perche è tanto una brava persona
Scherzi a parte cari giovani non accettate lavori per cui non venite pagati, (la maggior parte dei famosi STAGE non servono a nulla se non ad in grassare il portafoglio di chi vi sfrutta) magari agli inizi guadagnare poco si, ma a GRATIS MAI
vaffanculo hai contratti de merda
” al lavoro temporaneo
” all’adecco alla manpower
” alla telecom e al suo al tronchettino di cacca
” a quell’usuraio de GERONZI
in mezzo però a tutto questo ce un ringraziamento che va a Dio e della giovinezza che ho nei confronti di queste persone perchèda polvere siete state create e polvere ritornerete, io tutto al più ci do due scopate sopra alla faccia vostra….e da chi non vi commisererà più
e come ultimo vaffanculo rimastomi va al nostro presindende o ex dal 9 aprile e alla sua banda di ladroni….
Ciao Mina,
non disperare:
te lo dice un disoccupato cronico di Torino.
Dopo due anni in banca,ho rinunciato per motivi di coscienza e mi sono ritrovato a viaggiare con pochi soldi e quindi a sfruttare appieno la mia voglia di sopravvivere e di mettermi in gioco.
Adesso faccio gavetta(a 29 anni)nel campo del’agricoltura:ovvero vitto e alloggio in cambio del mio lavoro.Questo per acquisire una certa esperienza.Poi si vedrà.
Non ti abbattere e goditi le olimpiadi,e se ti vuoi sfogare o vuoi avere consigli: mao104@hotmail.com
Lo faccio perchè in questo blog ognuno dice la propria e poi tutti a casa con i propri casini ed i propri problemi,senza lo straccio di un aiuto.
Invece se ci vedessimo di più,magari insieme una soluzione la troveremmo.
In gamba
Mauro
Sono laureata in Scienze Biologiche nel 2000 con 110 e lode. Dopo la laurea ho lavorato (gratis!) per tre anni presso varie strutture ospedaliere di Cagliari, nel campo delle analisi ematocliniche. Attualmente lavoro presso un laboratorio di analisi privato, con contratto Co.Co.Pro. dalle 7,30 alle 14,00 dal lunedì al sabato (circa 40 ore settimanali, 4 euro all’ora). Percepisco uno stipendio di 650 euro al mese svolgendo, oltre il lavoro di analista, quello di segretaria e fac-totum (pagare bollettini alla posta, risolvere qualsiasi problema). Non ho diritto a ferie e quando il laboratorio chiude (durante le feste comandate) non percepisco stipendio. Ho già 34 anni e la rassegnazione mi attanaglia il cuore. Ribellarsi avrebbe come risultato solo quello di farmi cacciare via (… trovo la fila per entrare a lavorare quì, dice sempre il PADRONE). Se una legge, per quanto porti il nome di una brava persona morta assassinata, permette casi come il mio, allora NON è UNA BUONA LEGGE, E VA CAMBIATA. L’applicazione della legge Biagi è fuori controllo, e permette ai prepotenti di tenere in schiavitù molte persone come me. Grazie, Grillo, per averci messo a disposizione questo spazio. Grida tu per noi, che non abbiamo chi ci tutela.
Sono laureata in Scienze Biologiche nel 2000 con 110 e lode. Dopo la laurea ho lavorato (gratis!) per tre anni presso varie strutture ospedaliere di Cagliari, nel campo delle analisi ematocliniche. Attualmente lavoro presso un laboratorio di analisi privato, con contratto Co.Co.Pro. dalle 7,30 alle 14,00 dal lunedì al sabato (circa 40 ore settimanali, 4 euro all’ora). Percepisco uno stipendio di 650 euro al mese svolgendo, oltre il lavoro di analista, quello di segretaria e fac-totum (pagare bollettini alla posta, risolvere qualsiasi problema). Non ho diritto a ferie e quando il laboratorio chiude (durante le feste comandate) non percepisco stipendio. Ho già 34 anni e la rassegnazione mi attanaglia il cuore. Ribellarsi avrebbe come risultato solo quello di farmi cacciare via (… trovo la fila per entrare a lavorare quì, dice sempre il PADRONE). Se una legge, per quanto porti il nome di una brava persona morta assassinata, permette casi come il mio, allora NON è UNA BUONA LEGGE, E VA CAMBIATA. L’applicazione della legge Biagi è fuori controllo, e permette ai prepotenti di tenere in schiavitù molte persone come me. Grazie, Grillo, per averci messo a disposizione questo spazio. Grida tu per noi, che non abbiamo chi ci tutela.
Sono laureata in Scienze Biologiche nel 2000 con 110 e lode. Dopo la laurea ho lavorato (gratis!) per tre anni presso varie strutture ospedaliere di Cagliari, nel campo delle analisi ematocliniche. Attualmente lavoro presso un laboratorio di analisi privato, con contratto Co.Co.Pro. dalle 7,30 alle 14,00 dal lunedì al sabato (circa 40 ore settimanali, 4 euro all’ora). Percepisco uno stipendio di 650 euro al mese svolgendo, oltre il lavoro di analista, quello di segretaria e fac-totum (pagare bollettini alla posta, risolvere qualsiasi problema). Non ho diritto a ferie e quando il laboratorio chiude (durante le feste comandate) non percepisco stipendio. Ho già 34 anni e la rassegnazione mi attanaglia il cuore. Ribellarsi avrebbe come risultato solo quello di farmi cacciare via (… trovo la fila per entrare a lavorare quì, dice sempre il PADRONE). Se una legge, per quanto porti il nome di una brava persona morta assassinata, permette casi come il mio, allora NON è UNA BUONA LEGGE, E VA CAMBIATA. L’applicazione della legge Biagi è fuori controllo, e permette ai prepotenti di tenere in schiavitù molte persone come me. Grazie, Grillo, per averci messo a disposizione questo spazio. Grida tu per noi, che non abbiamo chi ci tutela.
è facile parlare e sembrare dalla parte giusta quando chi governa cambia il significato delle parole.ha ragione sabina guzzanti quando parla di “morte delle parole”.perchè ora “flessibilità” nel lavoro ha acquisito un’accezione positiva,mentre è solo uno stratagemma per parlare di “disoccupazione” facendola passare per una grande riforma che ha migliorato la vita di noi italiani.tutte balle!e spero che gli elettori almeno questa volta non si facciano infinocchiare come sempre!io sono una ragazza di 28 anni e sono vittima di questa riforma del lavoro:anch’io,ad esempio,ho lavorato in un call center,per solo 10 giorni,non raggiungevo nemmeno le 5 euro all’ora,lo stipendio era basato su un unico criterio:sfruttamento.si trattava di chiamare i numeri di telefonia fissa per proporre un nuovo abbonamento a tele2.la tariffa era più o meno così:un nuovo contratto veniva remunerato con 1.9 euro,una telefonata con esito negativo con 5 centesimi e basta.tutte le altre casistiche(non risponde nessuno,non trovi il titolare del contratto telefonico,occupato,”ci devo pensare mi richiami”…)erano tutte gratis!!!in quei 10 giorni ho guadagnato meno di 25 euro,facendo 4 ore di lavoro tutti i giorni!e questo per il governo è un lavoro!senza contare che il primo giorno devi fare un breve corso di formazione in cui prima ti danno istruzioni sul contratto da proporre e poi su come incastrare gli utenti,omettendo alcuni piccoli particolari disgustosi su come ogni ditta telefonica riesce a incastrarci meglio.ci insegnavano a raccontare mezze bugie,a come non dire tutta la verità su un contratto senza farsi scoprire.ad esempio pretendevano che dicessi che si poteva disdire gratis il contratto che gli stavo proponendo,senza specificare però che bisognava aspettare e tenersi il nuovo contratto per almeno 3 mesi,altrimenti avrebbero dovuto pagare 80 euro.questa è truffa!!!io,infatti,ho resistito 10 giorni,la mia onestà mi impediva di fare ciò che chiedevano,la mia autostima di farmi sfruttare
leggendo questo blog ho capito tante cose e soprattuto prometto che non sarò più scortese con le addette ai call center che propongono contratti telefonici, adesso capisco il perchè di tutte le loro insistenze.
Vorrei dire ai SIGNORI delle compagnie telefoniche che è ora di finirla di prendere per il naso le persone tanto non siamo poi così cretini e sappiamo che nessuno da niente per niente.
Quindi dovrebbero vergognarsi di truffare gli utenti e di sfruttare le persone che lavorano
Coraggio Silvia sei una persona onesta e vedrai che un lavoro serio lo trovi
Ciao Beppe, perché non proclamiamo una giornata di BOICOTTAGGIO per i settori che più sfruttano “lavoratori” precari? Basterebbe d’accordo con le Associazioni dei Consumatori (e senza quei viscidi dei Sindacati) indire una o più giornate per evitare di utilizzare il cellulare… Signori ma sapete che casino scoppierebbe? Siccome ognuno di noi ha sicuramente più di una utenza telefonica cellulare, si potrebbe fare che il Lunedì e martedì non usiamo TIM, Mercoledì e giovedì non usiamo WIND, venerdì e sabato non usiamo VODAFONE mentre per il week-end proporrei una “tabula-rasa” per tutti e tre i gestori… Siamo noi il potere economico di questa gente, e se non utilizziamo i loro giocarelli cosa possono fare se non mettersi in riga con il rispetto del consumatore? Boicottaggio è la parola d’ordine!!! Provate a pensare lo stesso gioco con la Benzina, con i Giornali, con gli Alimenti, i capi “firmati”, ecc. ecc.
Ci serve solo qualcuno che ci organizza e io credo che uno tosto sia proprio Grillo!!!
Spargi la notizia, cerchiamo di essere uniti almeno in questo progetto.
Cordiali saluti a tutti!
37 anni diploma informatico e laurea in lettere moderne, da 9 anni in Olanda come funzionario presso un’organizzazione internazionale, stipendio da favola. Vorrei sapere se sono pazzo a voler ritornare in Italia – a leggere tutti questi post sembrerebbe di si ….
Penso che la realta’ sia un po’ piu’ complessa di legge Biagi si o no, in un mondo dove per es. i call center sono ormai quasi tutti in India (ed esistono scuole per la formazione a Delhi che insegnano i diversi accenti cioe’ Statunitense, Australiano ecc.), la produzione industriale si e’ delocalizzata ad est ecc.
Il problema forse e’: noi Italiani cosa esportiamo, di che cosa lavoriamo e viviamo, che cosa offiramo ?
Io ho iniziato a lavorare (non per scelta) a 15 anni durante le ferie estive, quando i miei coetanei se la spassavano in ferie. All’universita’ potevo frequentare 1 giorno alla settimana perche’avevo chiesto di lavorare il Sabato, e i miei coetanei con la Pantera (1989-90) se la spassavano colorando l’aula magna. Non ho mai avuto il famoso calcio nel culo, ma ho fatto tutta la gavetta.
Premetto che sono di sinistra, ma per me questo significa impegno concreto. E soprattutto dignita’: quando mi hanno proposto contratti da fame o per lavori ridicoli, li ho sempre rifiutati. Oppure li ho presi per quelli che erano: passatempi momentanei per recuperare qualche doblone.
In effetti fa impressione leggere questa sequela di ragazzi e ragazze sottoimpiegato e sottopagato.
Però, ci si deve chiedere di chi è la colpa: è solo colpa del tanto vituperato governo Berlusconi e della Legge Biagi ?
Non sarà anche colpa dei Sindacati, che ormai proteggono solo i lavoratori garantiti, e lasciano allo sbando i lavoratori non garantiti ?
Non sarà che in Italia il mercato del lavoro è il meno flessibile al mondo, percui se un’impresa sbaglia un’assunzione deve tenersi la palla al piede a vita, e quindi i Co.Co.Co. sono nati per attenuare questo peso ?
Pensiamoci….
A tutti quelli che sono costretti a lavorare con un lavoro a progetto va tutta la mia solidarietà e sono fermamente convinto che NESSUNO degli attuali partiti farà NULLA per migliorare la situazione.
Quella che viene erroneamente chiamata Legge BIAGI non è altro che “il restauro” del famigerato Pacchetto TREU (lEGGE 196/1997) , non per niente , come vediamo dai post precedenti ci sono numerosi esempi di persone che vivono da quasi 10 anni in queste incredibili condizioni.
Purtroppo tutti i politici non fanno altro che della squallida demagogia e qualunque sia il risultato delle elezioni i precari resteranno tali per i prossimi 5 anni.
C’è davvero bisogno di aria nuova nel parlamento italiano, speriamo che dal 2011 qualcosa cambi.
Io ho la fortuna ci avere un contratto a tempo determinato, ma per i miei 3 figli le prospettive sono terrificanti.
Caro Beppe Mi chiamo Antonio e vivo in provicia di Varese vicino all’Hub di Malpensa dove lavoro.
Ho 35 anni e studio Scienze Politiche a Milano.
Ti voglio segnalare la situazione dei lavoratori all’interno dell’Aeroporto, l’80% dei lavoratori hanno tutti un contratto a termine, e soggetti a turni massacranti. E’ un DISASTRO!!! L’Azienda Sea che gestisce gli aeroporti milanesi sostiene che ci sono tanti lavoratori a tempo indeterminato in esubero e propone incentivi per andare via o con uno strataggemma illegale fa passare questi lavoratori a un altra azienda Hendlin.E così facendo incentiva il lavoro precario. Questi LAZZARONI giocano con le Vite Umane! Noi lavoratori precari non abbiamo nessun diritto, ma solo tanti doveri. Ma dove sono Un MILIONE di posti di Lavoro? Riuscirano i nostri Eroi a prendere atto che questa legge sul mercato del lavoro crea disaggi enormi alla vita dell’essere umano? Speriamo che Almeno Tu con i tuoi spettacoli puoi mettere in pubblico questo disastro che tante teste hanno concepito…
Ciao a tutti.
premetto che sono ancora una studentessa, ho 22 anni e frequento il quarto anno a psicologia.
Non ho ancora un titolo in mano e non sono ancora nel mondo del lavoro, ma sull’argomento sono tutt’altro che ottimista.
Innanzitutto so già che una volta uscita dall’università con il mio bel titolo in mano, non sarò un bel niente e che le mie prospettive di avere un lavoro fisso con uno stipendio per lo meno decente sono tutt’altro che rosee.
E non lo dico perchè sono pessimista di natura, ma perchè sono cose che vedo accadere tutti i giorni alle persone che mi circondano. Dei miei amici sono ben pochi quelli che hanno una posizione non precaria, lasciamo stare le disponibilità economiche.
Ma il problema purtroppo non è solo dei giovani o dei neolaureati.
Mio padre, impiegato nel tessile da più di 30 anni, alla non più tenera età di 52 anni si è ritrovato disoccupato per fallimento dell’azienda in cui lavorava. E tutto quello che riesce a trovare sono a contratti a tempo determinato, con stipendio naturalmente alquanto più basso del precedente, oppure le tipiche risposte: “Mi spiace, lei al suo livello ci costa troppo” oppure “Come sa il settore è in crisi, non possiamo rischiare”.
Per un uomo con moglie (solo lavoretti saltuari, per mancanza di titolo di studio) e due figli, non è il massimo della vita…
Quindi mi spiace, ma non riesco ad avere ottimismo e soprattutto non so dove cercare un po’ di sicurezza. Di certo non nei nostri politici e nel nostro governo.
Caro Beppe,
mi sono laureato a pieni voti con una tesi in Biologia Marina a fine 2004. In questo periodo ho inviato per tutta Italia decine di curricula ottenendo solo due risposte per lavori decisamente poco gratificanti o poco attinenti alla mia laurea. Nel frattempo ho lavorato per dieci giorni, per poco più di trenta euro al giorno ad un progetto di “mitigazione di impatto ambientale” legato alla famigerata riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia. Le condizioni di lavoro erano VERAMENTE prossime alla schiavitù. Dicembre 2004, tramontana e otto ore al giorno all’aperto sotto una tettoia di lamiera dove non batteva il sole con le mani nell’acqua tutto il tempo (ovviamente usando dei guanti che scaldavano ben poco vi assicuro). Ho dovuto lasciare per un principio di congelamento alle mani! Poi ho fatto due mesi di volontariato quest’estate e ora una o due volte a settimana svolgo attività di educazione ambientale per 60 Euro a settimana.
Cosa ci fa un biologo marino in una nazione con 8000 Km di costa? Niente, la fame!
A presto
Andrea
Sono laureata con 110 e lode in lingue. ho conserguito un master di secondo livello in traduzione speciallizzata. e per un anno e mezzo ho lavorato in una scuola privata: un centro studi , recupero anni scolastici (un vero girone infernale) come insegnante co.co.co., percependo la bellezza di 7,50 euro all’ora!!! compenso che non veniva dichiarato per intero, si capisce, perché se no i contributi sarebberi stati troppo “onerosi” (testuali parole della “preside”). in quella scuola, dove la mettina si svolgevano dei veri e propri corsi, con classi, insegnanti, ecc. non c’erano dipendenti: erano tutti co.co.co o in nero!!!possibile che nessuno compia controlli su questa realtà scandalosa??? ah, il pomeriggio si davano ripetizioni in tutte le materie, e lì lavoravano tutti assolutamente in nero!!
a chi ha scritto che se non fosse per la flessibilità molte persone non avrebbero lavorato nemmeno un giorno dico: meglio non lavorare che perdere la propria dignità.
io mi sono potuta sposare e ho potuto fare un figlio solo perché mio amrito è un dipendente pubblico e i perché i nostri genitori ci hanno aiutato a comprare casa (inutile dire che abbiamo un muto a tasso variabile di venticinque anni..)
adesso frequento la siss (grazie alla signora Moratti, con la mia sudata laurea non posso nemmeno insegnare inglese alle medie…) e lavoro come traduttrice freelance. sempre con compesni da fame e con una grande incertezza sul domani….
ciao Beppe
sono un laureato in scienze dell’educazione, ho 27 anni e faccio il mio lavoro (quello per il quale ho studiato gia da 5 anni) sono passato quindi da Co.Co.Co. che mi incartavo sempre a dirlo a Co.Co.Pro che è di più facile pronuncia, un bel passo avanti! mi sa però che è l’unico che potrò fare.
Il mio lavoro è legato a un complesso sistema di leggi di finanziamento e a luglio (quando i telegiornali dicono che tutti gli italiani vanno in vacanza) di norma si decide se ad agosto ci sarà ancora bisogno di me o mi si rimpiazzerà.
Io sono un operatore qualificato, lavoro nell’ambito della prevenzione, ogni giorno prendo contatto con decine e centinaia di giovani e adulti, parlo in conferenze,… ma se voglio comprare un computer per il lavoro devo fare venire il mio papà al negozio, perchè nessuno si fida di me… non ti dico il mutuo per la casa o altro.
quando incontro per strada un ragazzo (utente per me) con poca fiducia nel futuro che gli racconto? che da grande sarà felice e sicuro come me?
Incazziamoci veramente! Mandiamo un messaggio di forza, che faccia capire veramente il calvario che stiamo vivendo scendiamo in piazza a milioni! Adesso! E’ il momento giusto per farlo
Ciao a tutti, non arrendetevi!
Laurea 110 e lode a 24 anni, 2 anni di lavoro all’Università con contrattini occasionali o gratis. La mia passione ma nessuna speranza di essere autonoma.
Cambio di vita, di città e Master (pagato da me con lavoretti tipo correzione di bozze, baby-sitting etc.).
Stage ottimo in un’ottima azienda con mansioni ottime e con rimborso spese. Alla fine, la proposta di restare con un contratto di tre mesi rinnovabile. Ho rifiutato.
Dal giorno dopo, un co.co.co. nella redazione di un importante giornale.
Passa un anno e decido di ampliare i miei orizzonti. Trovo un altro co.co.co. in una casa editrice, un bel lavoro con molte soddisfazioni e difficoltà.
Passa un altro anno e decido di mettermi in proprio: apro, con un giovane socio, una società. Molte difficoltà, soprattutto economiche, ma teniamo duro. Intanto i miei precedenti colleghi co.co.co., sia del giornale sia della casa editrice vengono assunti a tempo indeterminato.
Grazie a impegno e determinazione la mia piccola società decolla, malgrado la crisi e tasse e balzelli assurdi da pagare allo stato (che sempre aiuta le imprese e i giovani).
I miei ex colleghi, intanto, o vengono licenziati o costretti a mansioni poco qualificate.
Assumo un dipendente a tempo determinato per un anno, insegnadogli un mestiere, dato che partiva con nessuna esperienza (pur non essendo neppure un ragazzino) e gli rinnovo il contratto per un altro anno. Vorrei assumerlo a tempo indeterminato e assumere molti altri ragazzi ma non posso: costa troppo. Se manca la liquidità perché i clienti tardano con i pagamenti, il dipendente viene pagato puntualmente, mentre noi soci aspettiamo. E la differenza di stipendio non è così grande.
Molte piccole aziende sono costrette a ricorrere a forme contrattuali che aumentano la precarietà. Alcuni imprenditori sono schiavisti, alcuni vorrebbero far crescere le persone e l’azienda ma non sono in condizione di farlo.
Cara Federica Usai, ma come io parlo di sardi che consigliano di godersi il respiro del mare e tu pensi alla soluzione di……Jacopo Ortis??
Ma lascia stare!! Ad ammazzarsi dovrebbero essere tutti quelli stronzi di politicanti che, per decenni e non da ieri, hanno agito costantemente in modo che si arrivasse a questo punto!!
Salve a tutti, continuo a leggere questa “colonna infame” ma è davero dura!! Migliaia di post, di urla di dolore, sfiducia, disperazione…… Ci vorrebbe una settimana passata a leggere il blog!! Ma questa è la realtà ……REALE!! Tutto il resto che sentiamo e vediamo in giro sono emerite stronzate!!
Purtroppo c’è poco da fare, il declino avviato con un passettino che poteva sembrare insignificante, si è rivelato (come era facile prevedere) un tracollo totale. Se uno avesse, a mente fredda, il coraggio di prefigurarsi il futuro di medio termine…….se ne scapperebbe oggi stesso!!
Aggiungo alcune cosette:
– forse la cosa migliore da fare (per chi può e rimane in italia) è quella dell’amico sardo che suggerisce di godersi la potenza ed il respiro del mare; io sono d’accordo, è molto difficile, ci vuole una tempra nervosa d’acciaio ma io ci riesco; se non altro accetto la situazione perché se volessi un giorno lavorare seriamente me ne andrei un Paese Civile
– anche se è difficile trovarla nella marea di post, date un’occhiata a quelli interessantissimi dell’amico che ha scritto a tutti i deputati (!!!!); guardate le risposte che ha ottenuto…… (modifica trova in questa pagina “alleanza nazionale, ulivo, margherita” ecc ecc)
– mi scuso per la volgarità ma a me la parola interinale (che non doveva nemmeno entrare nel dizionario di italiano fa venire in mente unbuco di culo!! Altro che lavoro…..)
– mesi fa proposi sul blog la formazione di un Movimento Politico con “P ed M” maiuscole; risultati scarsissimi ovviamente; si chiamava il Partito dello Stato Sociale (P.S.S.); secondo me in quelle idee semplici (un programma di 4 punti in una paginetta) ci sarebbero le risposte a tanti problemi che invece oggi sono diventati drammatici; altro che le centinaia di pagine di stronzate prive di senso della feccia politica attuale!!
Vabbé, vi saluto ancora una volta e non vi annoio più di tanto.
E continuo……..
Visto che puo´sembrare che a Trieste cé´sempre una reminiscenza fascista a causa delle “terre rubate” anche se sarebbe ora di finirla………sul sito della squedra di calcio cé´una discussione sul perche´fare il saluto romano e´illegale, mentre il pugno chiuso no! Lascio giudicare a voi l´ignoranza di cotali persone che sicuramente voteranno nuovamente Fini e Berlusconi per paura della “rossa slovenia”. Italia, Auguri!
30 anni, sarda, laurea in lettere moderne con voto 110. 3 anni fa grazie (o per colpa?) di un Master (PRATICO) organizzato con i soldi del FSE, per la Professionalizzazione delle Laure “deboli”, capito a Roma per svolgere uno STAGE nelle Ferrovie dello STATO. Grandi promesse e aspettative; nessun risultato. Dopo un’esperienza di 6 mesi in IBM con contratto a tempo determinato che, in quanto tale, è finito senza possibilità di rinnovo, vengo racattata da una piccola Società di Informatica e oramai da 2 anni vivo intrappolata il questa città e lavoro come consulente informatica con contratto CO.CO.PRO. Guadagno una miseria(1000 euro quando va molto bene) e non ho ne ferie ne malattie pagate, in più, visto che il settore è in crisi, ogni tanto mi invitano a stare qualche periodo a casa.
Considerato che sono una emigrante e pago circa 500 euro di affitto per una stanza in una casa decrepita, molto spesso mi chiedo dove sto andando…Davanti a me vedo il buio; non posso permettermi di sognare una casa, dei figli,una vita normale. Sempre più spesso penso ad una soluzione definitiva, alla Jacopo Ortis.
Di tutto questo ringrazio i nostri cari politici e i nostri capitani d’industria, augurando loro che figli e nipoti vivano nella stessa disperazione nella quale vivo io adesso.
Grazie per il tuo impegno in quest’Italia allo sfascio
Ciao beppe
Siamo un gruppo di dipendenti MC DONALDS SALERNO vittime della legge Biagi.Lavoriamo ormai da anni con un contratto part time e ultimamente sono stati assunti nuovi “Cinesi” con contratti ancora peggiori dei nostri.Costretti a dei turni massacranti nel fine settimana questi nuovi schiavi a termine del loro periodo di due mesi verranno rottamati chissà dove .
Grazie Berlusca per aver diminuito la disoccupazione e per aver reso il precariato la sola realtà lavorativa .
Quoto “SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…”
E Rispondo
Per fortuna a Trieste non sono tutti ignoranti come il signore. Io ho vissuto a Trieste per diversi anni e devo dire che la Slovenia si sta avviando ad un boom economico, in quanto partiva gia´molto ricca, anche se frenata dalla Bosnia. La sua entrata nell´Europa puo´favorire nuove commissioni per le ditte italiane impegnate in quell´area (purtroppo ce ne sono poche e a Trieste manco una) per costruzione di strade ecc ecc ecc….sveglia la Slovenia e´un cantiere aperto che puo´dar lavoro! Per quanto riguarda l´euro, io vivo in Germania e i prezzi della vita sono commisurati con le paghe. Non e´colpa dell´euro, ma colpa dell´economia italiana stagnante che crede di rifarsi aumentando a dismisura i prezzi
Anch’io sono di Trieste e conoscevo fior fior di gente di destra (ma quella VERA! Quelli con i quali si poteva discutere di politica da pari a pari) che mai avrebbe detto delle cose così ignoranti ed invidiose.
Sì invidiose perchè gli Sloveni vengono qui da noi a fare i ricconi ormai visto che siamo diventati noi italiani con le pezze al culo. L’unica cosa che ancora non hanno è l’euro…
E vorrei ricordare al signore di cui sopra che nel 92 la lira era in piena svalutazione ed abbiamo rischiato più volte il crack… ma da quando siamo entrati nell’euro questo problema chissà perchè è scomparso.
Altra cosa: dispiace accertare che vi siano persone che non ragionano con la propria testa, ma con le panzane di Berlusconi. Che l’euro sia responsabile dell’innalzamento dei prezzi è assolutamente falso. La cosa è stata creata dal mancato controllo dei prezzi successivo all’ingresso dell’Italia nell’euro… e vorrei ricordare qui quali furono le misure prese in tal senso: l’invio di una calcolatrice a casa! (come dire…arrangiatevi voi a fare i conti)…
Ciao Beppe,
ti racconto la mia storia:
ho quasi 29 anni, laureata in lingue nel marzo 2002 e vivo a Milano. Dopo la laurea ho fatto 3 mesi di stage poposto dall’univeristà, dove,apparentemente dovevo occuparmi di comunicazione nella moda e invece, in pratica, impacchettavo abiti. Dopo questo fantastico stage, mi iscrivo a 1000 agenzie interinali e trovo lavoro in un’industria farmaceutica,come impiegata…faccio 1 anno di interinale, poi l’azienda, dopo un mese di “wash out” (si chiama così,pare, il periodo di tempo di un mese in cui ti fanno stare a casa per non pagare il riscatto all’agenzia interinale) l’azienda mi assume a tempo determinato. Dopo 2 rinnovi a fine luglio 2006 scadranno i 3 anni previsti dalla legge per i contratti a termine…e poi?Il contratto non scade,a caso, a fine luglio:sai qual’è il trucchetto? Lasciarci a casa ad agosto, farci tornare dei disoccupati a tutti gli effetti e poi riassumere, a tempo determinato..per quanto? Con i vari rinnovi, anche per altri 3 anni…e poi altro mese a casa e ricomincia il giro… voglio dire:è possibile che si permetta alle aziende di usare questi biechi trucchetti?Possibile che nessuno se ne accorga?In questo modo potrei anche andare avanti x tutta la vita! L’azienda, premetto, è florida e fattura miliardi!Mi piacerebbe comprare casa,fare un mutuo,sposarmi…ma come si fa,chi me lo fa un mutuo con questo contratto? E la maternità?Dovrei avere la fortuna,quando ci penserò, di programmare la mia maternità fra una scadenza di contratto e l’altro per non perdere il lavoro?Qui l’orologio biologico bisogna programmarselo al secondo,cavolo!!Se qualcuno mi insegna come si fa!!Lo stipendio,ovviamente,non supera mai i 1.000 , che, nella ricca e costosa Milano,non sono poi così tanti fra tuttel el spese varie..cmq,non mi lamento,so che c’è chi è messo peggio..volevo cmq raccontarti la mia “storia di precaria”.Grazie per quello che fai. Ciao,
D
Le casseforti del Biscione hanno moltiplicato per sette
il loro valore dall’ingresso in politica del cavaliere
Berlusconi incassa 141 milioni
Nel 2005 dividendi raddoppiati
di ETTORE LIVINI
Berlusconi con i figli
MILANO – L’impegno in politica – contrariamente a quanto lui stesso continua a sostenere – non fa male al portafoglio di Silvio Berlusconi. Anzi. Il presidente del Consiglio ha festeggiato il 2005 (un anno da dimenticare per l’economia del paese) con l’ennesimo record assoluto di “entrate” personali. Le sue casseforti – le otto società che controllano Fininvest – hanno chiuso il bilancio con 172,9 milioni di utili, polverizzando il massimo storico di 149 milioni segnato appena un anno prima. E il premier ha celebrato l’evento raddoppiandosi la busta paga: le holding del Biscione gli hanno versato infatti 141 milioni di dividendi (contro i 79 nel 2004) pari a uno stipendio di 390mila euro al giorno e di 11,4 milioni al mese.
L’impero di Arcore non sembra dunque patire più di tanto il “prestito alla politica” del suo fondatore. A giudicare dalle cifre, piuttosto, ne esce rafforzato: Mediaset – nella bambagia del duopolio – continua a macinare audience e profitti. Fininvest è tornata a bilanci da record assorbendo senza traumi il rosso del Milan (230 milioni in pochi anni) e i buchi aperti dai suoi errori imprenditoriali (400 milioni persi con l’investimento in Kirch e 300 bruciati dalle Pagine Utili). “Merito della bravura dei miei figli e dei manager che ho scelto”, ripete spesso il premier. Sottovalutando in fondo il suo ruolo “oscuro” di seconda punta nel team del Biscione, visto che anche il governo – tra legge Gasparri, decreti salva-calcio, condoni fiscali e leggi Tremonti varie – ha dato una mano alla causa.
A guadagnarne, alla fine, è stato il 740 di casa Berlusconi: nel ’94, anno dell’ingresso del premier in politica, le otto holding del Biscione avevano 108 milioni di debiti, le casse vuote e un patrimonio di 269 milioni.
ciao a tutti è la prima volta che scrivo e sono un po’ inesperto di questo nuovo “mondo” che mi ha aperto il sito di beppe,ma non posso più stare zitto!Parlano di famiglia!Di figli!Di casa!Di lavoro!Io ho 33 anni,un buon lavoro(anche se non si sà x quanto,visto l’andamento dell’economia),convivo con la mia ragazza da circa 3 anni,in affitto.Prospettive?Zeeeroooo!(come una pubblicità orrenda,come la maggior parte di quelle che si vedono adesso).Oggi festeggiamo un anno dalla sua laurea in Ingegneria Civile a Padova.Peccato avere 30 anni e soprattutto essere donna.Lavoro neanche l’ombra.
Alla faccia dei nostri politici!Sapeste quanto male fà vederla a casa depressa e sentirla maledire quella volta che ha deciso di studiare.
Grazie a tutti e scusate x lo sfogo.Gabriele
Dopo quattro anni a capo della mia piccola Azienda (5 dipendenti ) di punato in bianco mi ritrovo senza lavoro.
Tramite amicizie mi ritrovo a lavorare per una Società di Servizi……insomma contratto di 10 gg.è stipendio di 7 lordi l’ora.
La tristezza mi Pervade ogmi giorno (sono Laureato,ho 36 anni)ho un esperienza di alcuni anni di gestionee di produzione….l’unica cosa che posso fare a Firenze è l’aiuto portiere senza futuro….lo so che ci sono persone che se la passano peggio ma non riesco a vedere un futuro tanto roseo per me e per questa nazione.
Mi sono reso conto che le conoscenze, l’esperinza, il curriculum non contano…….serve solo il famoso calcio nel culo…..Grazie
Ciao Beppe,
ti racconto la mia storia:
ho quasi 29 anni, laureata in lingue nel marzo 2002 e vivo a Milano. Dopo la laurea ho fatto 3 mesi di stage poposto dall’univeristà, dove,apparentemente dovevo occuparmi di comunicazione nella moda e invece, in pratica, impacchettavo abiti. Dopo questo fantastico stage, mi iscrivo a 1000 agenzie interinali e trovo lavoro in un’industria farmaceutica,come impiegata…faccio 1 anno di interinale, poi l’azienda, dopo un mese di “wash out” (si chiama così,pare, il periodo di tempo di un mese in cui ti fanno stare a casa per non pagare il riscatto all’agenzia interinale) l’azienda mi assume a tempo determinato. Dopo 2 rinnovi a fine luglio 2006 scadranno i 3 anni previsti dalla legge per i contratti a termine…e poi?Il contratto non scade,a caso, a fine luglio:sai qual’è il trucchetto? Lasciarci a casa ad agosto, farci tornare dei disoccupati a tutti gli effetti e poi riassumere, a tempo determinato..per quanto? Con i vari rinnovi, anche per altri 3 anni…e poi altro mese a casa e ricomincia il giro… voglio dire:è possibile che si permetta alle aziende di usare questi biechi trucchetti?Possibile che nessuno se ne accorga?In questo modo potrei anche andare avanti x tutta la vita! L’azienda, premetto, è florida e fattura miliardi!Mi piacerebbe comprare casa,fare un mutuo,sposarmi…ma come si fa,chi me lo fa un mutuo con questo contratto? E la maternità?Dovrei avere la fortuna,quando ci penserò, di programmare la mia maternità fra una scadenza di contratto e l’altro per non perdere il lavoro?Qui l’orologio biologico bisogna programmarselo al secondo,cavolo!!Lo stipendio,ovviamente,non supera mai i 1.000 , che, nella ricca e costosa Milano,non sono poi così tanti fra tuttel el spese varie..cmq,non mi lamento,so che c’è chi è messo peggio..volevo cmq raccontarti la mia “storia di precaria”.Grazie per quello che fai. Ciao,
io im sono laureta il 31 marzo 2005, il 2 maggio 2005 ho iniziato a lavorare come co.co.pro. Il 27 maggio andando a lavorare, a 50 metri dal posto di lavoro, ho avuto un incidente. Ho ripreso a lavorare il 5 settembre. Ho avuto la fortuna di avere ragione nell’incidente e che vivo ancora in famiglia. Quindi i soldi dei mancati stipendi ce li avrò, ma chissà tra quanto. Ma se per caso abitavo da sola..come facevo?E’ proprio precarietà!
cara sig.na anna, l’ho già scritto l’altro ieri ma mi rendo conto che non si puo’ leggere tutto.
Io mi sono laureato in ingegneria a 25 anni, 108/110, abilitazione professionale nel giro di due mesi, figlio di un operaio specializzato e di un’impiegata stroncata dalla crisi industriale degli anni 80 (leggasi quindi disoccupata senza pensione).
E cosa crede che facessi alla sua età? (non è che poi oggi abbia 60anni, sto parlando solo di una dozzina di anni fa)
Lavoravo (altro che 9-18… 9-22 spesso anche il sabato) sottopagato (tipo 200-300 mila lire al mese, anni 94-95), con la P IVA (mi sono fatto prestare dei soldi da mia sorella per pagare il commercialista la prima volta) e ho continuato a farlo per altri anni ancora.
La generazione dei 35/40enni di oggi, soprattutto nelle professioni intellettuali, ha patito le vostre stesse angherie, e non ce la siamo presa con biagi che, all’epoca, era ancora vivo.
Abbiamo stretto i denti e siamo andati avanti, stavo solo cercando di consigliare questo…
Dopodiche’ ci va anche della fortuna e non lo nego.
Dico solo che il piagnisteo del tipo “bastardi! la legge gli consente di sfruttarci!” non porta da nessuna parte…
Anche perchè come qualcuno ha ricordato ‘sti contratti a progetto sono stati introdotti da Treu
ciao a tutti è la prima volta che scrivo e sono un po’ inesperto di questo nuovo “mondo” che mi ha aperto il sito di beppe,ma non posso più stare zitto!Parlano di famiglia!Di figli!Di casa!Di lavoro!Io ho 33 anni,un buon lavoro(anche se non si sà x quanto,visto l’andamento dell’economia),convivo con la mia ragazza da circa 3 anni,in affitto.Prospettive?Zeeeroooo!(come una pubblicità orrenda,come la maggior parte di quelle che si vedono adesso).Oggi festeggiamo un anno dalla sua laurea in Ingegneria Civile a Padova.Peccato avere 30 anni e soprattutto essere donna.Lavoro neanche l’ombra.
Alla faccia dei nostri politici!Sapeste quanto male fà vederla a casa depressa e sentirla maledire quella volta che ha deciso di studiare.
Grazie a tutti e scusate x lo sfogo.Gabriele
PS Ho dimenticato un particolare fondamentale: il personaggio tanto amabile, al momento del congedo, ha avuto il coraggio di invitarci a proseguire il lavoro iniziato nei 15 gg di prova dicendo però di poterci pagare solo 25 euro (sempre lordi ovviamente) al giorno!!!!!
Caro Ubaldo
Prima dell’introduzione della riforma universitaria del 3+2, le posso garantire che DATI ALLA MANO ci si impiegava in media 8 anni per laurearsi in economia a Napoli
Poi c’è stata l’invasione degli “istituti universitari” privati che per far concorrenza alle università statali “regalavano” gli esami con conseguente esodo degli studenti dalle università statali e difficili alle università private ed “easy”.
Ora con la riforma del 3+2 la media è pari a circa 5 anni e mezzo -6 anni..come mai? sarà che improvvisamente gli studenti del nuovo ordinamento son divenuti più intelligenti rispetto a quelli del vecchio?
Il vero problema è che si è posto in essere una riforma universitaria (secondo me anche giusta) senza considerare la pletora di laureati del vecchio ordinamento che improvvisamente si sono trovati di fronte una vera e propria concorrenza sleale, fatta di “laureati” come loro ma di 2-3 anni più giovani
Paradossalmente per le aziende è meglio assumere un “ragazzetto” (termine usato nell’azienda presso cui lavoro) che, anche se sottopagato, dà meno problemi in quanto impara qualcosa (non sapendo praticamente nulla..spesso e volentiri non sanno neanche accendere un PC) ed a 24 ha anche qualche soldino da mettere in tasca piuttosto che qualcuno più “vecchio” e specializzato che giustamente pretende di essere pagato per quel che vale.
E questo perchè oramai è divenuta la prassi “iniziare” con lo stage, continuare a progetto, evolvere con quello determinato, maturare in quello di inserimento ed approdare all’indeterminato sottopagato.
PS giovedì ho lavorato fino alle 2 di notte, venerdì fino a mezzanotte, lunedì ho fatto presto (le 23:00), martedì le 00:30 e ieri mezza gionata (le 22:00)
Se per le aziende contasse solo chi si laurea in corso, con un voto basso e che non sa fare nulla, forse non affiderebbero a me la scrittura di gare da 6 milioni di Euro
Chiedo solo di essere pagato per quello che ho seminato e per quello che valgo..è chiedere troppo?
Ciao Beppe,
bè che dire del lavoro….sono Cristina e ti scrivo da Napoli , la capitale del lavoro in nero , del non lavoro!Qua, come diceva TROISI, c’è il lavoro nero, il lavoro precario, il lavoro minorile…insomma cisono tutti i tipi di lavoro ma il LAVORO E BASTA NN ESISTE!!!Io lavoro da quando avevo 18 anni ora ne ho 25 e la situazionemi sembra peggiorata!Prim amiinteressava lavorare per conoscere, per entrare nel mondo del lavoro , insomma per capirne di piu.Ora lavoro da piu di 2 anni e mezzo in una società di software, guadagno 600 euro al mese a NERO naturalmente ma mi reputo fortinata perkè ci sono motli miei amici ke non lavorano proprio.Mio fratello lavora ai call center ed ha fatto mille lavori.Ha cercato di imparare qualkosa, ma si ritrova con contratti a termine che non gli danno nemmeno un futuro immediato , ovvero non gli permettono di fare progetti nemmeno per il giorno successivo!Ora a 30 anni e quando presenta il curriculum gli dicono ke questo non è equilibrato, che ha svolto mille lavori e che quindi non ha le competenze giuste…MA STIAMO SCHERZANDO??????E’ tutto frustrante…i sacrifici sono infiniti..continuano nel tempo come un’epidemia crescente…a volte davevro non sembra esserci soluzione….coem faremo a vivere?!?!?Ci sentiamo così sottomessi, così persi, siamo degli schiavi che ogni mattina si alzano e cercano il sorriso nella giornata di sole ma non basta.Come faremo a continuare così?Ma soprattutto come andrà a finire?
Buona vita a tutti ragazzi ed in bocca a lupo!
Cristina
Gentile Sig. De Biase,
pensi pure qello che vuole.
Il campo professionale dimostra chi la laurea l’ha “comprata” con l’aiuto del papà e chi se l’è guadagnata con la fatica.
Ritorno a dire che non si può generalizzare e credo che un semplice voto non possa rispecchiare al 100% le capacità di una persona, in negativo o in positivo. Io non mi metto al di sopra degli altri solo perchè ho raggiunto un obiettivo, ma non voglio nemmeno essere etichettata negativamente come laureata_da_quattro_soldi_che vuole_tutto_e_subito_perchè_ha_la_lode: che cos’é, ostracismo al contrario? Diamo per scontato che chi hai dei buoni voti non valga niente?
Sono la prima a dire che l’università, oggi, non prepara in modo adeguato al mondo del lavoro, ma credo anche che in giro ci siamo giovani molto capaci.
Io desidero solo rispetto in quanto PERSONA che lavora, e non solo come “risorsa da sfruttare”.
Invece di essere un buon biglietto da visita, il titolo e la lode “a cui tengo tanto” , per i quali ho lavorato molto, sono ostacoli. Che delusione.
no.
diamo per scontato che l’università insegna poco o niente. che usciamo tutti di lì (me compreso) con 100.000 aspettative FALSE.
la laurea non è un punto di arrivo. non è un traguardo, neanche con 110 e lode.
E’ solo il pezzo di carta che ti consente di cominciare. Da zero un’altra volta.
E zero significa zero soldi, zero prestigio, zero diritti… (io ho fatto la stessa strada, non creda).
La metto solo in guardia dal considerare la sua lode come un traguardo. Passato il brindisi della festa di laurea comincia una strada in salita che non accennerà a mollare prima di 6/7 anni, soprattutto nel nostro settore.
“Comprare la laurea…” Se qualcuno la compra è per fare impressione su chi, come lei, da molto peso al titolo e al voto.
La difficoltà di conseguire una laurea non è una garanzia che il corso di studi sia migliore. Avendo frequentato l’università in Italia per qualche mese posso dire che la difficoltà è dovuta principalmente alla disorganizzazione. Non alla qualità. Ho un termine di paragone: laurea e master li ho fatti in buone università all’estero (con lode e distinzione, visto che apprezza).
I titoli poi in Italia sono spesso un paravento per nascondere la mancanza di competenze reali. Grottesco. I risultati, come dice lei, si vedono. Infatti, basta guardare lo stato dell’economia italiana.
Con ciò non intendo certo dire che il suo buon voto sia negativo. Semplicemente, non mi impressiona proprio. Nè negativamente, nè positivamente. A farlo, semmai, sarebbero i risultati.
Ma la vera novità sta nel fatto che i «vituperati» corsi di area umanistica pagano dazio ai corsi di area tecnico-scientifica solo a un anno dalla laurea (60,3% gli occupati scientifici contro il 50,4% degli umanisti) ma a lungo termine, dopo cinque anni, gli umanisti rimontano prepotentemente e raggiungono la parità (86% a testa). Ma almeno, raggiunto l’agognato posto di lavoro, i giovani dottori si ritrovano con una busta paga adeguata? Neanche per idea. A meno di non considerare adeguati i 997 euro (netti) guadagnati in media da chi si è laureato nel 2004. Non certo un capitale, specie se consideriamo che nel 2002 chi si era laureato un anno prima guadagnava in media 1.015 euro netti.
Naturalmente l’aspetto retributivo si modifica quando si va a verificare che cosa cambia considerando il sesso e l’area geografica: gli uomini guadagnano 1.136 euro al mese e le donne 885; inoltre a cinque anni dal titolo i guadagni mensili netti dei laureati (senza distinzione di genere) che lavorano al Nord (1.366 euro) sono più elevati rispetto a quelli di chi lavora nel Centro (1.281 euro) e soprattutto al Sud (1.191) euro. Infine le modalità d’ingresso nel mondo del lavoro. In tempi di riforma del mercato occupazionale, di agenzie interinali e collocamento privato a quale sistema ricorrono i laureati? Per lo più (il 47,6%) all’iniziativa personale e al contatto attraverso la segnalazione di parenti e amici. A ciò bisogna aggiungere un 6% (era il 2,1 nel 2001) che richiede esplicitamente di essere segnalato ai potenziali datori di lavoro. Insomma un inno alla raccomandazione. Del resto, l’Italia è nettamente in testa alla classifica Ue come il Paese che usa di più la raccomandazione come modalità di ingresso nel mondo del lavoro.
Gli Italiani non hanno bisogno di dati e di statistiche per capire che sono diventati più poveri in questi ultimi cinque anni per il voluto mancato controllo dei prezzi dei servizi (pubblici e privati) e delle merci nella fase di passaggio dalla lira all’euro, sempre in omaggio al principio berlusconiano e soci del “ruba chi può”, sostituendo, nel rapporto economico, il principio tacito del giusto guadagno quello del maggior profitto!
Ciò ha determinato una fondata diffidenza e diffusa rabbia nel comune cittadino/consumatore, il cui reddito è divenuto insufficiente per soddisfare i tradizionali bisogni, esaurendosi già alla fine della terza settimana!
E’, comunque, utile riportare alcuni aumenti relativi al periodo 2001-2005, tratti dal Blog di Antonio Di Pietro:
> > – Affitto +66%
> > – RC auto +23%
> > – Benzina +27%
> > – Latte +25%
> > – Acqua minerale + 81%
> > – Pane + 38%
> > – Pasta +43%
> > – Olio +40%
Non tutti gli Italiani
hanno la capacità di spesa di Berlusconi!
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Sono d’accordo col signor Ubaldo… E’ vero sono state create molte facoltà invitanti ma molto poco predisposte a produrre una formazione qualificata per le esigenze di molte aziende di oggi.
Per cui è vero, ci sono laureati di serie A e di serie B e questo è determinato purtroppo non solo dalla preparazione del singolo ma anche dalla facoltà da cui provieni (io studio fisica applicata e mi ritengo un fortunatissimo studente di serie A e so perfettamente che farò fatica lo stesso a trovare lavoro).
Aggiungo che la riforma 3+2 dà luogo a fenomeni di nuovi laureati (direi di serie C) che pretendono di infilarsi nel mondo del lavoro quando sappiamo tutti che è praticamente impossibile.
Ho notato che il sistema della laurea triennale permette praticamente a tutti di laurearsi con voti anche alti e produce una marea di finti dott. e ing.
Ripeto che serie A,B,C non denota l’abilità del singolo studente ma la “classe di laurea”. Sono convinto che un ottimo studente resta tale qualsiasi facoltà faccia. Saluti
Il rapporto annuale di Almalaurea. Gli ingegneri sono i più ricercati
Laureati? 1000 euro al mese
E più della metà sono precari. Aumenta il ricorso alla raccomandazione per trovare un impiego
ROMA Guadagna mille euro al mese, ha un lavoro precario e per trovarlo si affida ancora alla raccomandazione. È questo l’identikit che emerge dall’indagine sulla «condizione occupazionale dei laureati italiani 2005» condotta da Almalaurea, il consorzio che raggruppa 45 atenei e che ha coinvolto 74 mila laureati (comprese, per la prima volta, le matricole che hanno concluso gli studi con una laurea triennale). Il primo dato che emerge dalla ricerca è l’aumento della precarietà: nel 2005, infatti, il 48,5% di chi ha conseguito la laurea l’anno prima ha un cosiddetto contratto atipico, il 7,1% è senza contratto e il 4,8% ne ha uno d’inserimento (formazione lavoro e apprendistato). In pratica solo il 39,2% può vantare un lavoro a tempo indeterminato, situazione quindi notevolmente peggiorata rispetto a quattro anni prima: nel 2001 infatti il 45,7% dei giovani laureati da un anno aveva già in tasca un contratto a tempo indeterminato ed era solo del 37,4% la percentuale degli atipici. A sorpresa, inoltre, si scopre che il contratto a tempo determinato caratterizza il pubblico impiego più del privato (25 laureati su cento contro i 38 su cento nel pubblico).
Anche il contratto di collaborazione prevale ampiamente nel pubblico dove costituisce la forma prescelta per 40 occupati su cento (30 su cento nel privato). E i corsi di laurea che spalancano più rapidamente le porte a chi ha concluso gli studi da un anno? La solita Ingegneria resta sempre al comando, seguita da Insegnamento, Architettura e area chimico-farmaceutica.
Ciao a tutti e grande Beppe.
Andate a leggere su -repubblica .it- l’articolo riguardante il “povero” silvio.Probabilmente con un paio delle sue mesate ci sistemiamo per un bel pò!
Dopo una Laurea in Giurisprudenza e un Corso di Specializzazione in Filosofia e Storia della Politica a Napoli, ho preso il mio bel Master ASFOR in Tourism Management a Trieste. Scelgo di fare lo stage in Regione Campania, Assessorato al Turismo. Tanto lavoro e umanità, ma nessuna voglia di trattenere noi stagisti, preferendo i consulenti esterni. A costo di incontrare una mattina Bassolino in persona e sentirsi fare le solite finte promesse.
Una mattina mi chiamano da Torino. L’Adam & Partner Integrated Communications mi terrà pochi mesi a fare il trade & marketing manager, con episodi di mobbing, senza mai fare il benchè minimo contratto, e licenziandomi per e-mail durante il periodo di ferie estive. Arriva Milano con l’esperienza alla Elephant & Castle, un’azienda molto più piccola ma più onesta. Il contratto di Co.Co.Co. non è del tutto regolare, ma mi farà restare al lavoro 14 mesi. Gli stipendi sono ridicoli, si parla di 800, al massimo 1000 euro per una qualifica che viene sancita come general sales manager. I passivi e la gestione poco accorta differiscono gli stipendi anche di 45 giorni. Una mattina per rabbia, litigo e vado via. Ancora oggi aspetto lo stipendio di ottobre 2004, mentre l’azienda è stata messa in liquidazione. Interessante la strategia della Neapolis Tour Operator che a Casalnuovo, in provincia di Napoli, mi fa entrare come addetto alle prenotazioni, promettendo mari e monti. Non diverrò mai project manager di catalogo, rimediando un mese di lavoro in costante straordinario, con episodi di mobbing da parte dei colleghi, e ovviamente nessun contratto. Alla fine, pacca sulla spalla e calcio nel sedere, con la scusa degli scarsi fatturati, che pure non erano stati sottoscritti nell’accordo. Bel trattamento, quando torno a nascere mi fermo alla terza media.
Lavoravo per un’azienda toscana di telecomunicazioni facente parte di un rigoglioso gruppo di aziende. Beh, l’azienda di telecomunicazioni era sull’orlo del fallimento per, a mio parere, pessima gestione manageriale. Hanno pensato bene di cedere in affitto la struttura e parte del personale ad una manica di delinquenti di provenienza indiana, inglese, svizzera ed italiana … I miei colleghi ed io siamo stati pagati per 4 mesi e poi i datori di lavoro sono spariti … SPARITI! Non sto scherzando … SPARITI!
E comunque anche il florido gruppo aziendale ci ha voltato le spalle, malgrado avessimo tutti lavorato in quella struttura per diversi anni …I miei colleghi hanno tutti ritrovato lavoro, io ne ho approfittato per mettere al mondo mio figlio e prendermi cura di lui al meglio, cambiare città ed ambiente.
Questo per dimostrare che, almeno in Italia, anche un contratto a tempo indeterminato non è una garanzia…
Incrocia le dita per me, per quando mi rimetterò alla ricerca di un lavoro.
Buona giornata Beppe.
I co.co.co sono la legge Treu. Sono d’accordo con te su quasi tutto quello che dici, mi piace il lavoro che stai facendo, ma attento sempre alle informazioni che dai…e poi…i precari come gli schiavi del 1800…l’hai detta grossa!!
Vi racconto cosa sta succedendo negli aeroporti di Milano. La SEA (Società a capitale pubblico, di proprietà del comune e della provincia di Milano) sta cercando di sbarazzarsi di 50 persone con contratto a tempo indeterminato, passandole a una società concorrente con la scusa di aver perso i contratti di alcune compagnie aeree. Ora, al momento su 3500 persone 600 sono a contratto interinale. La società parla di esuberi ma si continuano a fare assunzioni a tempo determinato,straordinari e rientri in servizio nei giorni di riposo. Chiunque passa da Malpensa o Linate può notare da solo la scarsezza del personale. Quest’anno la SEA ha fatto 200 milioni di euro di utili!! Neanche un euro andrà ai lavoratori. Prevale l’idea che le persone siano solo dei costi e non una risorsa. E’ bello fare i capitalisti con i soldi PUBBLICI. Quello che offende di più è la mancanza di rispetto, il pensiero che le persone siano oggetti da spostare a caso. Le aziende parlano di ‘scioperi selvaggi’ e i giornali rilanciano gli stessi titoli, ma nessuno si interroga sui modi selvaggi e maleducati di queste aziende e dei suoi dirigenti che costringono uomini e donne, madri e padri ad abbandonare il posto di lavoro per difendere i loro diritti.
vorrei rispondere a fabio fucile.
caro Fabio,
ti scrivo perchè ho trovato realmente ingiusto il tuo commento. Sono una laureata (quadriennale e non 3+sti cazzi)di 23 anni appena compiuti ( la laurea l’ho presa a 22 anni)della meravigliosa e fantastica Università Commerciale Luigi Bocconi, ho studiato per degli esami alla London School of Economics,a 16 anni ho studiato un intero anno in Ighilterra, e sto facendo un Master sempre alla Bocconi, mentre “lavoro”….beh non corrispondo a nessuno dei requisiti di cui tu parlavi ( nè otto anni per una laurea, nè corsi sfigati etc etc)…
sai le uniche offerte di lavoro che riesco a trovare quali sono?6 colloqui e dico 6 per….call center da Vodafone!!!Tele sales per X o Y azienda…se voglio essere pagata…altrimenti…GRAZIE BIAGI PER QUESTO: STAGE STAGE STAGE STAGE, cococo etc….è già il mio terzo stage ( non retributo…tanto a noi sfigati vanno già bene i buoni pasto!!!!!!)….beh tu credi sia solo una questione di università con pochi sbocchi lavorativi e ragazzi che non hanno voglia di fare? o forse c’è una minima possibilità che IL MONDO è DEI VECCHI E NOI GIOVANI NON ABBIAMO MOLTE POSSIBILITà???????in più da donna ti dico che sono DISGUSTATA che durante i colloqui ti venga chiesto: signorina lei ha intenzione di avere figli?…la mia risposta prima di essere mandata gentilmente a quel paese è stata: Lei è sposato? al SI di risposta ho detto “perchè non lo chiede a sua moglie o guarda negli occhi i suoi figli?”…
non chiediamo molto, solo una possibilità….non ce la facciamo più di porte sbattute in faccia o a tenere lo sguardo basso…
pensaci un po’…
io ho 35 anni, mia moglie 36. non 75.
Di avere bambini non se ne parla e non perchè non ci piacerebbe, ma perchè nello spietato mondo del lavoro di oggi prima di tutto viene la carriera, perchè se ti distrai un attimo sei finito. ok?
Mia sorella che fa il medico (e non siamo figli di medici) ha aspettato i 40 anni per fare una bambina, e credi che si sia divertita fra i 25 e i 40 anni? Oggi pero’ da’ a sua figlia una serie di certezze che 10 anni fa non poteva garantire neanche a se stessa..
E allora io dico solo “ma porca puttana, la mia generazione ha sputato sangue in silenzio per più di dieci anni, e non per colpa di biagi ma perchè va così e andava così anche prima, e oggi ci troviamo (sia io che mia sorella che molti altri nostri amici) con collaboratori che pretendono la luna e ti dicono “ma non posso accendere un mutuo, ma non ho la malattia…” quando tu hai aspettato 5 anni per comprarti una macchina usata e lavoravi anche con la febbre a 40 la vigilia di natale????”
Ecco. Non aggiungo altro.
Poi c’è tanta gente che è lì per meriti non suoi e siamo tutti d’accordo, ma non crediate che basti abolire il precariato per risolvere il problema.
L’attuale situazione del mercato lavorativo ha generato un circolo vizioso del tipo “homo homini lupus”. Lo sfruttamento dei lavoratori il più delle volte aguzza l’ingegno di questi ultimi, molti dei quali pur di rimpinguare il proprio stipendio non lesinano condotte scorrette (ai limiti del penale, direi) nei confronti di propri simili. E’ esemplificativo il caso di cui si è discusso la scorsa settimana a “Mi manda Rai Tre”, che guarda caso vedeva sul banco degli imputati un provider telefonico (Telecom). Si è partiti dalla “truffa” dei modem ADSL di Alice per poi giungere al rapporto conflittuale tra utenti e operatori dei call center. In definitiva il nocciolo del contendere erano gli addebiti in bolletta di servizi mai chiesti (tra i quali anche l’attivazione di ADSL e conseguente invio del modem non richiesto, regolamente addebitato all’utente in bolletta), che alcuni dei “truffati” contestavano in TV al dirigente Telecom di turno. Così si è parlato di call-center in termini un po’ ovattati finoa quando un’operatrice del call-center Telecom, almeno così si è qualificata, ha detto chiaro è tondo che “poiché sono promessi loro incentivi per eventuali “servizi” venduti ai clienti spesso gli operatori attivano tali “servizi” anche se la persona interpellata telefonicamente non li richiede. Morale della favola l’operatore del call-center, sfruttao, cerca di rimpinguare il proprio stipendio anche in maniera non legale e l’utente, magari anche lui con problemi economici, è costretto a pagare cifre a volte sprpositate per servizi non chiesti. Questo per dire che, capisco e comprendo lo stato di diagio degli operatori dei call center telefonici, che operano in condizioni di precarietà, sono d’accordo con chi dice che non bisogna trattarli male al telefono, ma al tempo stesso sono dell’opinione che questa loro condizione di “schiavi del lavoro” non giustifichi questi comportamenti al limite della legalità. Homo, homini, lupus!
Agenzia horecca s.p.a. mi “contrattava” per una famosa azienda gastronomoca(MULTINAZIONALE FRANCESE), contratti che duravano due gg (Weekend)per un bar in provincia di Roma, nello stesso contratto oltre ad essere di due gg erano indicati 2 gg di prova quindi una volta che mi sono sentito male neanche sono stato pagato, assurdo lavoravo per 2 gg e 2 gg erano di prova, quota oraria 5.76, il tutto è andato avanti per 25 contratti maturando circa 60gg di lavoro tali da non poter fare neanche la domanda di disoccupazione. l’Agenzia in questione è figlia dell’Adecco.
Io sono uno studente Universitario, questo è lavoro nero legalizzato.
Per questo molto spesso me ne vado a lavorare in Austria e Germania dove è tutt’altra cosa.
All’Adecco io ero segnato da già 4 anni e sono stato io a portare l’offerta di lavoro e non loro a chiamarmi!!!
Inoltre è dal 31/8/06 che non vengo più contattato
e menomale
N.B. La mail è firmata come richiesto, ma non autorizzo la pubblicazione del mio nome.
Napoletano, 36 anni a maggio, laureato dal ’98
in economia, un master in management bancario e comunicazione finanziaria, ed ora sono un sottoschiavo co.co.pro. che lavora come assistente tuttofare per una banca-sim che al nord agisce con la “mentalità del nord” e qui agisce con la mentalità del sud (cioè utilizza impropriamente un contratto a progetto, surrogando l’assunzione). Esco di casa alle 8 di mattina e vi rientro, se tutto va bene, verso le 19,30… Insomma, dedico quasi 12 ore della mia
giornata al lavoro anche se l’orario “pieno” è di 8 ore, il 50% della mia vita, per 890 euro circa, in realtà un contratto a progetto non dovrebbe avere orari predeterminati, ma un obiettivo da raggiungere).
Mi sento demotivato, frustrato, preso in giro (mi promettono un’assunzione ormai da più di un anno), sfruttato, senza futuro, senza speranze. La mia vita per ora scade il 30 aprile, poi non so, dopo il nulla o un’altra proroga?
La mia ragazza invece ha un contratto “serio”, a tempo indeterminato, con un’azienda “seria”, una multinazionale dell’insegnamento delle lingue,
ma è pagata quando capita, a rate, sfruttata e sottoposta a mobbing.
Ecco la legge Biagi. Non so se il nome di Biagi sia stato usato impropriamente per sfruttare la sua aurea di santità, visto che è morto ammazzato e non so se sia stato ammazzato proprio per far passare questa legge che altrimenti una sinistra seria avrebbe osteggiato… Ma comunque, chi è credente e avrà la fortuna di andare in paradiso, non credo che lo incontrerà facilmente in quei luoghi… Quantomeno starà nel girone dei precari: per punizione lo faranno rinascere e passerà anche lui la sua vita a cercare di sbarcare il lunario come tanti della mia generazione.
E’ vero, almeno gli schiavi avevano garantito vitto e alloggio.
Grazie per questo spazio di libero sfogo, ne avevo proprio bisogno!
Sig.Ubaldo, vorrei farle notare che il mondo non è fatto solo di laureati o aspiranti tali, ma anche di persone che l’Università non se la possono permettere o , piu’ semplicemente, di persone che non sono interessate a continuare gli studi(mi sembra legittimo).
Quello che chiediamo è semplicemente non essere presi in giro, non essere sfruttati.Chiediamo che i nostri diritti vengano rispettati, chiediamo di essere tutelati, di poterci permettere anche noi il lusso di una avere una casa, una famiglia, un figlio.
Per quanto mi riguarda , mi sono iscritta all’Università l’anno scorso, a 28 anni: studio e lavoro (a tempo determinato,naturalmente).Probabilmente ci mettero’ 10 anni a laurearmi,o forse non ce la faro’ mai, anche se nei miei testi “non c’è niente che una persona di cultura media non possa capire e apprendere in breve tempo”, ma mi creda…..non è facile studiare e lavorare a tempo pieno senza poter frequentare , senza conoscere nessuno che possa passarti gli appunti e sentirsi poi dire da certi professori che “non frequenti perchè non hai voglia”….. forse lei è un “fortunato”, forse lei ha una laurea spendibile ed è il migliore in quello che fa…..non posso fare a meno di pensare , pero’, che a renderci migliori è anche la passione, il piacere di fare le cose …e che scegliere un corso di laurea SOLO in base alla sua spendiblità, non ci fa certo diventare politici appassionati, architetti appassionati, medici appassionati……..
Non voglio fare il classista, ci mancherebbe.
Ho origini umili, come la maggior parte dei miei amici.
Ma la tanto sbandierata “meritocrazia” parte dall’istruzione.
Quella vera, non quella farsa degli atenei di oggi con i crediti formativi (qui a torino adesso se andavi a fare il volontario per le olimpiadi ti davano il credito formativo, così mi han detto, se non è vero smentitemi…).
Io non ho nulla contro la sua laurea che le auguro di prendere anche con un bel voto, ci mancherebbe.
Pero’, e infatti l’avevo già scritto, quella è cultura personale, non qualificazione professionale.
Sono finiti gli anni di “carriera automatica” dove un giorno prendevi il pezzo di carta, magari a “calci e pugni” e ti promuovevano capufficio….
La quasi totalità delle persone che conosco (che oggi se la passa discretamente, alcuni decisamente bene) ha sacrificato “i migliori anni della nostra vita” in scuole che ci hanno fatto dei culi come delle padelle, fin dalle superiori.
Quando ero ragazzino e mia madre mi ha voluto iscrivere nel liceo più duro della zona, le altri madri le dicevano “ma sei matta? in quella scuola bocciano tutti…” e mia madre rispondeva “se deve studiare che sia il migliore, altrimenti impari un mestiere”.
E, col senno di poi, aveva ragione.
Allora forse l’ho un po’ maledetta, oggi la ringrazio del rigore e della severità.
intendevo dire questo. anche questa è meritocrazia, per come la vedo io…
poi il problema della precarietà per lavori non così qualificati è grave e serio e concordo nel dire che la legge biagi applicata a chi fa l’operaio è gravissima.
Pero’ per chi vuole fare l’avvocato, il medico o l’architetto c’è poco da fare, bisogna passare di lì…
Ciao Beppe,
sono Fabrizio di Roma, ho 35 anni e sono disoccupato! Ho una laurea in economia e commercio, un master in marketing e comunicazione d’impresa, conosco molto bene l’inglese ed il francese e i sistemi informatici più diffusi.
Sono semplicemente disperato, non trovo lavoro e quelli che trovo me li offrono col cappuccio nero in volto…sfruttamento!
Questa legge Biagi ha notevolemtne aumentato le speculazioni dei datori di lavoro sia in termini economici che psicologici.
La mia ultima esperienza di lavoro risale a due mesi fà, dove sono rimasto per circa quattro mesi, svolgento il ruolo di contabile in una società che si occupa di progetti di politiche sociali (per fortuna!!), lavoravo mediamente dalle 7 alle 9 ore al giorno, con un contratto a progetto per la fantastica somma di 520 euro al mese! In aggiunta, dovevo sopportare le minacce di licenziamento in caso di errore…
Alla mia età, ho voglia di costruirmi un futuro lavorativo stabile, una famiglia con la mia ragazza ecc…Attualmente tutto ciò mi sembra un miraggio!
Apprezzo molto il tuo lavoro e il sostegno che dai a svariate cause, sei una delle poche persone di successo che ascolto quando parla.
Siamo un mare di persone in cerca di un lavoro…di un vero lavoro, grazie di essere il nostro portavoce verso chi ( i politici italiani) continua a dire che in Italia, la disoccupazione dimunisce, che i contratti derivanti dalla legge Biagi aiutano l’inserimento nel mondo del lavoro e portano a contratti a tempo indeterminato. Spero che questa gente non abbia mai bisogno di cercarsi un lavoro!
ora vi racconto una bella storia:
dopo aver lavorato in propio per 10/12 anni per varie questioni mi sino trovato disoccupato a 33 anni,che faccio: mi iscrivo ad un’agenzia interinale.
dopo tre quattro giorni dall’iscrizione mi telefonano e mi dicono di andare presso una nota fabbrica alimentare per un contratto di 12 giorni.
Arrivo, mi danno le scarpe e inizio a lavorare.
L’ambiente di lavoro è buono, ci si puo’fermare quando si vuole per un caffe’ o per la sigaretta, il lavoro è duro ma scorre.
Finiti i 12 giorni torno a casa, dopo 2 giorni mi richiama l’agenzia e mi chiede se voglio tornare per 6 giorni, io dico si e alle 14 monto.
Fin qui sembra tutto regolare, la fabbrica (nota marca di pasta del barese) ha un periodo di plus lavoro e chiama qualcuno in affitto per qualche tempo, se non fosse che questa situazione è andata avanti per un anno e mezzo, i contratti non hanno mai superato i dodici giorni e di solito erano da sei o addirittura quattro, alla scadenza di uno non si sapeva assolutamente se si sarebbe stati richiamati, salvo poi dopo un paio di giorni, a volte una settimana, arrivare la telefonata dell’agenzia,solitamente intorno a mezzogiono per montare alle due.
Ora io mi chiedo perche’? La fabbrica in questione è di noti esponenti della politica barese (un fratello è il presidente della provincia per il centrosinistra),perche’?…in fabbrica non c’è nessun sindacato e le assunzioni della fabbrica, seppur per dieci/dodici anni con contratti a sei mesi erano rivolti esclusivamente ai parenti degli operai,(in questa maniera è garantito il controllo sociale della fabbrica,uno prima di protestare per qualsiasi cosa pensa al padre o ollo zio, al suocero etc che in qualche maniera ci andrebbero di mezzo),perche… i contratti agli interinali non superano i 14 gioni altrimenti dovrebbero pagare la liquidazione,gli interinali vengono ruotati con quelli di altre agenzie per non far accampare nessun diritto,la fabbrica ha bisogno tutto l’anno di operai in piu’
ma col cazzo che li assume sta bene cosi’, dopo un anno e mezzo me ne sono andato io, loro hanno continuato a fare il mio nome all’agenzia (cosa oltretutto che non si puo’ fare) perche’ lavoravo bene ma senza troppi scrupoli se ne facevano mandare altri. alle mie proteste all’agenzia sul fatto di non essere avvisati un po’ prima o sulla lunghezza dei contratti mi rispondevano che era colpa della ditta idem quando rivolgevo le mie domande alla ditta, era colpa dell’agenzia.Ora in non pretendevo l’assunzione, perche’ come detto prima era rivolta solo ai parenti ma un po’ di rispetto si.
L’egenzia distava circa 35 Km dalla fabbrica e ad ogni nuovo contratto dovevi andare a firmare poi a lla fine dovevi andare a consegnare i rapportini, poi a fine mese dovevi andare a ritirare la busta paga. In molti casi se non rispondevi positivamente alla telefonata non ti chiamavano piu’. Altro che coccode qui siamo propio alla prostituzione, dove c’e la puttana, noi, senza nessun diritto se non quello di essere pagati, il magnaccia,l’agenzia, che se non ti comporti bene ti punisce, e il cliente, la ditta, che clandestinamente si fa’ i fatti suoi attento a non essere visto per la vergogna. Vergogna! pero’ i soldi per sponsorizzare i meteo alla tv ci sono, gente straricca, ci credo.Imprenditori coraggiosi del sud sto cazzo.Il capo in assoluto è stato anche per diverso tempo presidente dell’acquedotto pugliese, sua la proposta di tagliare l’acqua ai morosi, che evidentemente se non potevano pagare l’acqua dovevano essere povera gente, anziani, disoccupati o i lavoratori che ghrazie ai figli di puttana come lui non hanno alcun futuro. In un secondo momento vi parlero’ della coperativa(hihiii) che affiancava gli operai regolari per i lavori pesanti e indecorosi.
Io ho avuto l’occasione di avere un contratto di 5 giorni lavorativi (interinale) alla vodafone diciamo i miei colleghi erano stupiti! ps ho dovuto lavorare sabato e domenica
per quanto riguarda il discorso suui contratti a progetto, di formazione, di stage.. concordo che siano una bestialità, un altro modo per demotivare le nuove generazioni e per renderci delle macchine da lavoro senza cervello.
io sono stato assunto per uno stage di 6 mesi e le motivazioni sono calate man mano che non ho visto riconosciuta la mia “competenza” e non sono stato coinvolto in riunioni e decisioni, anche banali, il tutto condito con uno stipendio scarso e senza nessuna prospettiva per un’assunzione con un contratto migliore!
per quanto riguarda invece il dibattito sull’università ho letto un sacco di str..
io ho studiato matematica perchè mi piaceva, demotivato da tutti e ora ho lasciato lo stage per un contratto finalmente dignitoso e soprattutto per un lavoro stimolante e che rispecchia la mia formazione! e tutti i miei ex compagni di università sono impiegati in lavori altrettanto interessanti, di cui alcuni purtroppo precari (ma questo non dipende dalla formazione, bensì come questa discussione ci suggerisce dalle leggi sbagliate a cui dobbiamo sottostare).
architettura, medicina, biologia, il DAMS, arte, storia, fisica, ingegneria.. ti rendono tutte felice se sono la tua vocazione.
bisogna cambiare la legge e non smettere di studiare!
Ciao a tutti. Non sono in senso stretto una vittima della legge Biagi, in quanto questa non si applica alla pubblica amministrazione. Eppur son precario! Si parla poco dei contratti atipici e a tempo determinato presso gli enti pubblici, ma ci sono. Io sono, infatti, un precario del pubblico impiego. Ho 33 anni, una laurea in Storia, una tesi premiata in più concorsi, una montagna di corsi e stage sulle spalle e soprattutto, dal 2001 sono precario presso il Comune di Venezia. Prima da classico cococo, poi, dallo scorso giugno, a tempo determinato, con scadenza di contratto tra qualche giorno. Sto aspettando il rinnovo del contratto. E’ garantito che ci sarà, mi dicono, almeno fino a fine novembre. Dopo? Non si sa. Non potrà esserci, per legge, un altro rinnovo del contratto. Di che mi lamento, dite? Certo, lavoro presso una pubblica amministrazione e, anche se lo stipendio è basso, le condizioni di lavoro sono spesso migliori di quelle di molti precari presso enti ed aziende private. Bisogna però tener conto di un aspetto: presso un privato ho almeno la speranza (o l’illusione, se vogliamo) di poter essere assunto direttamente a tempo indeterminato prima o poi, presso il pubblico impiego deve essere indetto un concorso e lo si deve vincere. I concorsi a tempo indeterminato sono sempre meno e sempre più affollati e selettivi. Qui, nel Comune di Venezia, non se ne vedono da molto tempo e di precari che, sottopagati e sfruttati, coprono le lacune di personale dell’ente ce ne sono molti. Si parla di 450 persone, ovviamente quasi tutti giovani, laureati, spesso con specializzazioni e alta professionalità… Una curiosità: penso di essere tra i pochi ad aver superato ben 2 selezioni pubbliche per essere assunto … come cococo! Sì, nel 2001 per fare il cococo per il Censimento, nel 2002 per farlo presso l’ufficio presso il quale ancora mi trovo, seppur ora a tempo determinato. Buon lavoro e buona vita da precari a tutti!
Caro Andrea,
sono purtroppo nella tua stessa posizione di esaltante flessibilità…laureata, specializzata, lavoro da tre anni a contratto nell’assistenza domiciliariare dell’insufficienza respiratoria, un ramo in cui lavorare bene significa far risparmiare ricoveri e migliorare la qualità di vita di chi può essere curato da casa (obiettivi aziendali!!). Nonostante questo, non si parla mai di contratto a tempo indeterminato.
Per far fronte alla precarietà (le ore realmente pagate sono sempre poche), due anni fa ho ricominciato a fare guardie in ospedale ed a lavorare a gettone anche da un’altra parte. Risultato? mi sono ammalata: operata per endometriosi in IV stadio 2 anni fa, rischio di reintervento dopo un anno…perso la borsa di studio per le guardie in ospedale, che non mi verranno mai pagate…(tralascio i particolari perchè sembra una barzelletta).
Mollo due dei tre lavori, finalmente dopo 2 anni riesco a restare incinta, che è l’unica cura per l’endometriosi (a meno che non si preferisca l’istero-annessiectomia totale), ma siccome sono precaria probabilmente non mi rinnoveranno il contratto quando andrò in maternità (ovviamente non pagata).
Confermo la tesi di Beppe Grillo: sarò sicuramente anche un po’ sfi..ta, ma gli schiavi stavano meglio!
Un saluto a tutti gli amici. Anche stavolta il buon Beppe ha colto nel segno. Non che fosse difficile da prevedere, ma da questo post emerge ai miei occhi uno spaccato del Paese inquietante. Una vera “colonna infame” originata dal baratro sociale nel quale stiamo rovinosamente precipitando. Non da ieri.
Tanto, tantissimo è stato detto. Io stesso in un anno di frequentazione del blog ho ripreso parecchie volte i concetti che tutti noi sottoponiamo all’attenzione generale. E non è il caso di ripetersi né ricoprire di insulti gli sparuti difensori di una legge obbrobriosa!! Né, tanto meno, fare riferimento alla situazione personale del sottoscritto.
Sottolineo, tra le tante, solo una questione che a mio giudizio è di capitale importanza. Anzi direi che si rivelerà, tra 10-20 anni, decisiva. Ed è semplicissima.
Anche i bambini dell’asilo nido sanno che chi, LAVORANDO REGOLARMENTE, versa i contributi all’inps non sta accantonando un bel niente né pagandosi la sua pensione. Sta semplicemente pagando la pensione di chi, meritatamente, la sta riscuotendo di diritto. Il sistema ha retto perché, ad oggi, chi va in pensione trova la controparte che sta versando i contribuiti.
Invito tutti a riflettere su cosa succederà tra 10-20 anni. A cosa ci troveremo di fronte tutti noi che, con il mercato del lavoro attuale, non abbiamo la possibilità di versare una lira (ops un euro!!) di contribuiti?
L’errore decisivo è stato consentire di fare quel passettino in avanti che ha portato a tutto ciò. Adesso tornare indietro sarà molto difficile.
Il sistema sta allevando le bestie per la macelleria sociale. Prima o poi dovrà iniziare a macellarle!!
Altro che 600 e 700 euro al mese in nero o coccoccococcopro .ancora non abbiamo visto niente!!
Qui più che altro si sogna un lavoro stabile in una ditta onesta che ti tratta come una PERSONA e non come una RISORSA UMANA, e che ti PAGA QUANTO BASTA PER POTER MANTENERE UNA FAMIGLIA, altro che aprire gli orizzonti! QUI CI STANNO APRENDO IL C-U-L-O!!!!
Ciao a tutti, il mio nome è Annalisa, ho 32 anni e lavoro con un contratto di collaborazione dal 2002. Devo dire che tra tutte le esperienze di collaborazione, la mia è abbastanza buona. Vengo regolarmente retribuita ed ho diritto a ferie e malattia, per cui, di questo non mi posso lamentare.
Ovviamente devo fare gli orari dei dipendenti e se entro un po’ più tardi o esco un po’ prima del previsto, mi guardano comunque storto o lanciano qualche battuta, ma perlomeno non mi decurtano lo stipendio.
Quello che voglio raccontare è la mia esperienza del rientro al lavoro dopo una splendida maternità. Io ho sospeso l’attività i primi di aprile 2005 per riprenderla dopo poco meno di 5 mesi a fine settembre. Prima di questo periodo avevo una scrivania, un ruolo ben preciso con prospettive future di crescita. Al mio ritorno le cose sono un po’ cambiate. La mia scrivania, pur rimanendo vuota, non la posso più occupare. Mi trovo a dividere una scrivania con un’altra persona che viene saltuariamente. Le mie mansioni sono decisamente state ridimensionate, e praticamente mi ritrovo a far da segretaria ad una collega di mio pari livello. Quello che facevo prima ora viene fatto da un nuovo collaboratore che è appena entrato e quando sono andata a chiedere spiegazioni, mi è stato risposto che NON E’COLPA LORO SE DIO HA CREATO DIVERSAMENTE UOMO E DONNA E SE LE DONNE FANNO I FIGLI.
Ora a fatica sto riconquistando le mie posizioni, grazie anche alla collega di cui sopra che mi da più spazio, però pur avendo una gran voglia di avere altri figli in futuro, mi chiedo cosa ritroverò, se ritroverò qualcosa, dopo un eventuale altra maternità.
Questo lavoro mi piace tanto e mi chiedo se la stessa cosa sarebbe successa se avessi avuto le garanzie di un contratto a tempo indeterminato!!!
P.S. Non rinunciate a fare figli però, è bellissimo!!!!!!!!!!!!!
In bocca al lupo a tutti
Annalisa
Volevo commentare il post di Annalisa e dirle che ha ragione: bisogna avere bambini, nonstante tutto! Nononstante la Legge Biagi e questo Governo che la esalta in maniera sconsiderata: aumentano i posti di lavoro (se lavori si possono chiamare quelli che hanno durata di quindici giorni), la flessibilità porta dopo un po’ ad un lavoro stabile, …Mi piacerebbe che i figli dei nostri dipendenti provassero a vivere con l’ansia di ammalarsi e di sapere che tutte le ore “perse” per la malattia devono esserer recuperate! Pensa che ho dovuto recuperare le ore “perse” per andare al funerale di una mia cugina: credo non servano commenti.
Nononstante tutto, cara Annalisa, hai ragione e credo che tra non molto, Biagi o non Biagi, deciderò di avere un bimbo con l’uomo più meraviglioso del mondo!Perchè non possiamo permettere che i nostri sogni vengano sempre spezzati!
Un bacino al tuo bimbo/a.
Sig. Ubaldo, lei non conosce architetti laureati con meno di 105, perchè, probabilmente, non ne conosce abbastanza: provi a farsi un giro in qualche facoltà seria e ne troverà quanti ne vuole. Probabilmente i meno capaci non superano l’esame di stato, non esercitano la professione e tendono a “scomparire”.
Se poi alcuni sono “degli emeriti imbecilli”, pazienza, il mondo ne é pieno, con e senza laurea: prima di generalizzare provi a fermarsi a riflettere.
Una cosa é sicura: a me la laurea non l’ha regalata nessuno, tantomeno la lode finale.
Caro Arch. Rossi, visto che ci tiene così tanto al titolo, alla lode…
Non intendevo nè offendere nè generalizzare.
Facevo delle considerazioni, e come ho scritto sapevo di attirarmi le ire di molti.
Pero’ bisogna anche avere il coraggio di dire che non è solo colpa del sistema.
Cmq di architetti ne frequento a decine da anni, visto che ho uno studio di ingegneria
Uno è stato anche mio socio per un po’ di anni.
ed è una persona in gambissima che stimo molto, così come altri che conosco.
Pero’ la maggior parte di quelli incontrati (e tanti avevano voti stratosferici) non sapevano come era fatto un solaio o avevano delle lacune giurisprudenziali terrificanti (cioè non avevano la più pallida idea del complesso sitema di norme giuridiche che regolano il mondo delle costruzioni). Allora c’è qualcosa che non va nel mondo universitario, soprattutto in certe facoltà.
Vivo in una città del nord con uno dei più famosi atenei di architettura, quindi credo di conoscere gente uscita da facoltà “serie”.
Poi pero’ scopro che molti di questi “geni da 110” ci hanno messo tre anni a passare l’esame di stato, o sono andati a farlo altrove, dove era più semplice…
Noi studiavamo delle cose simili, l’esame era praticamente identico e la percentuale di bocciati era dell’1%…
Allora io rispetto la sua lode e il suo titolo a cui tiene tanto, pero’ questo stato di cose che ho sotto gli occhi da dieci anni qualcuno me lo deve spiegare…
Ciao Beppe,
mi chiamo Paola e ti scrivo dalla fredda Germania, ma sono Siciliana purosangue.
La mia storia inizia il nel Gennaio 2004, quando vengo assunta da un’ag. di viaggio a Trapani, la mia città.Io ero stracontenta di questa assunzione, lavoravo nel campo per il quale ho studiato(Economia del turismo),e in più, lavoravo nella MIA città!Credimi,in Sicilia non è per niente facile!Mi sentivo,come dire?Un’eletta!Bene,sono stata assunta i primi 3 mesi con un “meraviglioso” contratto Co.Co.Co..Sai bene, che i contratti del genere sono dei contratti a progetto, significa che io avrei dovuto lavorare ad un progetto, che i miei datori di lavoro mi hanno mostrato all’inizio, ma al quale non ho mai messo mano.Ed inoltre, secondo la legge, io dovevo lavorare a questo progetto senza alcun vincolo di ore giornaliere, cioè avrei potuto benissimo terminare il mio lavoro in 1 settimana come in 3 mesi, anche da casa se avessi voluto.La paga era quella prevista dalla legge.(280,00 c.a al mese, per 3 mesi) Bhè, le cose non sono andate esattamente così.Sin dal primo giorno sono stata quasi constretta (dico “quasi”, perchè ancora i miei datori di lavoro non avevano preso confidenza con me!),a lavorare dalle 8 alle 9 ore al giorno in agenzia, occupandomi di biglietteria,e prenotazioni.Insomma ho iniziato a fare un lavoro lontano dal progetto.Purtroppo l’entusiasmo era tanto e tale che all’inizio, non mi curavo della cosa.Il lavoro mi piaceva e lo facevo con l’anima.Ogni giorno acquistavo la fiducia e la simpatia dei clienti e questo mi aiutava ad andare avanti.Scaduti i tre mesi, mi hanno prorposto un contratto part-time:con l’ennesima cantonata.400.00 al mese,con l’obbligo di lavorare tutti i giorni per 8 ore. ALLA FACCIA DEL PART TIME!Tralascio gli straordinari(mai pagati!)Io,al solito,per voglia di imparare accettavo, ma quando 1 bel giorno ho alzato la testa,per chiedere un aumento”dovuto”, la risposta è stata:LICENZIATA!.Con quale coraggio torno in Italia?
Grazie Beppe!
Che tristezza Sig. Ubaldo! Perchè non tiene dei seminari di orientamento universitario? Sforniamo solo milioni di ingegneri e laureati in economia e commercio ( che magari poi fanno solo lavoretti di concetto, ma non importa, vero? intanto hanno scelto la facoltà giusta!).
Ho una delle lauree tanto facili da ottenere ( secondo lei… ma la sfiderei a passare un esame di biochimica) e, nonostante non sia riuscita a sfondare nel mio campo, sono comunque molto soddisfatta del mio percorso universitario e delle conoscenze ( utilissime nella vita di tutti i giorni) che mi ha dato.
La cultura è qualcosa in più.
Per chi ne sa fare tesoro… Buona giornata!
Non ho negato il valore della cultura, lei mi ha volutamente frainteso.
Personalmente amo molto la cultura (altrimenti perchè mi sarei messo a studiare i testi di economia politica di mia moglie a tempo perso?) in tutte le sue forme. Quando trovo due minuti liberi faccio anche il musicista, ma non pretendo che questo mi dia da vivere. Il punto è questo, ed è fondamentale.
Personalmente ho dato un esame di chimica generale, uno di tecnologia dei materiali ed uno di chimica industriale, credo che potrei imparare anche la biochimica, non nascondiamoci dietro un dito… Cmq non stiamo facendo la gara a chi ha studiato le cose più difficili, ma quelle più utili al mondo del lavoro.
Non ho la pretesa di avere la verità in tasca e mi sembrava che dal tono si capisse, cmq se lei dice “che tristezza una nazione di economisti, giuristi e ingegneri” io provocatoriamente le rispondo “ah invece una nazione di disoccupati e precari è meno triste???”
Non apriro’ mai un corso di orientamento universitario (grazie al cielo ho altro da fare) pero’ se dovessi avere un figlio che si iscrive all’università oggi sicuramente gli direi
“Hai quattro scelte. Ingegneria, Economia, Giurisprudenza, Medicina. Se vuoi fare altro sappi che ti stai giocando il futuro. Devi finire in tempo e cominciare a cercare lavoro un anno prima della laurea, e preparati a stare nella cacca fino ai 32”.
Io lo chiamo semplicemente realismo.
L’altra soluzione è sicuramente andarsene. Ma, al di là delle implicazioni personali che questo comporta, se ce ne andiamo tutti altro che fuga di cervelli… diventiamo un paese del quarto mondo…
Mi sono laureato in ingegneria delle telecomunicazioni a dicembre del 2004 con tanto di tesi/stage presso l’università di New York (CUNY)e pubblicazioni su IEEE riguardo ai sistemi WiFi. Grazie alla legge biagi a Marzo del 2005 vengo assunto da una piccola azienda sita in Peschiera Borromeo per lavorare su dispositivi WiFi. Ma in che modo? Ero stato assunto a progetto.. ma mi faceva (capo unico e schizzofrenico) lavorare dalle 8 di mattina alle 7 di sera. Ferie e malattie non retribuite e contributi versati al minimo. Ma per fare cosa? Per vendere dispositivi Wi-Fi che lui compreva dalla Cina (funzionavano da schifo); praticamente la mia laurea non serviva a nulla!!!! Dopo tre e mesi e continui insulti dello psicopatico (il capo) ho lasciato mandandolo al quel paese. Amici, è una vergogna questa legge!! E’ il contratto di precariato più schifoso che ci sia! Inotre, basta una lettera con mese di preavviso e vai a casa e….per finire, lo stato, le banche non faranno mai un prestito a lavoratori assunti in tal modo. Insomma No Future! Ai politici che sono favorevoli farei assumere uno dei loro figli a progetto, e farli sfruttare da queste piccole/medie aziende; poi vediamo se diranno ancora che questa è una legge che ha dato risultati straordinari. Ciao
sono stato assunto da una grossa azienda tessile che si occupa del settore chimico ospedaliero (produce presidi ospedalieri, pannoloni, traverse, guanti garza ….) nel novembre del 2001. alla stipula del contratto ci hanno detto che avremmo fatto un breve periodo di prova venendo retribuiti con poco più di 697 euro al mese netti della ritenuta fiscale del 20%. il breve periodo di prova è durato per oltre due anni EVVIVA I CO.CO.CO. l’azienda non ha mai avuto crisi di fatturato, avremmo capito anche noi i problemi aziendali e adeguati alla crisi. avendo vinto una gara d’appalto, luglio 2003, a Messina per tre anni abbiamo chiesto (io e i miei tre colleghi) di essere assunti a tempo indeterminato, visto che il fatturato è sempre cresciuto, circa il 10% annuo. dopo inumerevoli trattative con i responsabili ci è stato dato uno stipendio di meno di 900 euro netti al mese dicendo che i CCNL non si usano più sono obsoleti, che non li tiene più in considerazione nessuno, inoltre ci è stato detto che se non ci piaceva potevamo sempre andare via. vivo in sicilia il lavoro non è un problema, è un’angoscia, a queste minacce non potevamo che accettare. questa qui è una realtà , anzi sono uno dei fortunati. prendo circa 43 euro netti al giorno per lavorare 9 – 10 ore circa 4.50 euro all’ora. non faccio l’operaio, non lavo i magazzini, ma lavoro in ufficio con altri due colleghi e un collega in magazzino. EVVIVA I CONTROLLI I CCNL LA SICILIA
mi attirero’ le ire di molti, lo so…
pero’ bisogna fare due ragionamenti distinti.
1 – l’italia è cmq un paese in forte crisi economica e quindi non ci si puo’ aspettare il mercato di lavoro del lussemburgo o che so del canada.
2 – premesso questo, bisogna anche fare delle scelte responsabili al momento dell’università. Se uno si iscrive al DAMS, a Scienze Politiche, a Scienze del Turismo, a Lettere Antiche o Moderne, a Biologia, o peggio ad una delle altre mille lauree create oggi non si va da nessuna parte, lavorativamente parlando. Ma non per cattiveria, perchè le competenze che queste facoltà insegnano sono (a)di carattere generale (mia moglie ha due lauree di cui una in scienze politiche, ho studiato alcuni suoi testi per curiosità personale e non c’è niente che una persona di cultura media non possa capire e apprendere in breve tempo) (b) poco utili all’odierno mercato del lavoro.
Per cui se uno/a lo fa per cultura personale bene, se pretendete lavori qualificati con quelle lauree in mano ho paura che siate illusi.
3 – il tempo di laurea, sento dire persone che laurearsi in 8 anni in economia è nella media.
Sarà nella media, ma molti amici che assumono persone mi confermano che se non sei laureato più che in corso, massimo 6 mesi di ritardo, già non fai una bella impressione. Questo perchè cmq indica poca voglia di raggiungere obiettivi, poi magari dietro ci sono motivazioni familiari ecc ma non sempre… Il voto poi, soprattutto in certe facoltà, conta poco… non conosco un architetto laureato con meno di 105, eppure alcuni sono degli emeriti imbecilli.. un motivo ci sarà…
per cui credo che, oltre che darsi da fare, ci sia un problema a monte: non si puo’ sempre scegliere lo studio o il lavoro che più ci piace (anche perchè è evidente a tutti che è più interessante e facile studiare storia del cinema che termodinamica) ma bisogna scegliere cio’ di cui il mercato ha bisogno e diventare i migliori o quasi.
Materie umanistiche: no.
Materie scientifiche ma quali?????????
Chimica: NO (i laureati in chimica sono disoccupati)
Fisica: no (come sopra)
Informatica: se voui lavorare come co.co.co. tutta la vita, va bene
Ingegneria: forse (ma non ingegneria civile o chimica o aeronautica o nucleare), comunque meglio espatriare
Biologia: NO è una fabbrica di disoccupati.
Matematica: e chi diavolo vuole un laureato in matematica?
Scienze politiche: andava bene fino al blocco totale delle assunzioni negli enti pubblici.
Economia e commercio: ottima per i call center.
Forse ho dimenticato qualche facoltà ma la realtà è solo questa: se vuoi lavorare e guadagnare una cifra che ti permetta di vivere decentemente, fai le valigie e vai all’estero, il nostro è un paese decadente, nel quale le occasioni di lavoro saranno sempre più scarse.
Però non ci sono molte lauree che offrano sbocchi.
Tristemente, le professioni “di successo” in Italia sono generalmente delle posizioni che permettono di sfruttare viscidamente privilegi.
E la scelta “vocazionale” degli studi è promossa dal sistema scolastico italiano. Meglio sarebbe valutare gli obiettivi e POI scegliere il corso di studi che meglio permetta di raggiungerli.
La citata media di 8 anni per studiare economia non credo sia dovuta al fatto che gli studenti italiani sono cretini. Mi pare piuttosto un’ulteriore conferma che il sistema dell’istruzione in Italia abbia gravi lacune.
Caro sig. Ubaldo io sono una di quelle persone che ha conseguito una di quelle lauree che lei ritiene intelligenti (economia e commercio), massimo dei voti, quasi in corso. Come mai a 19 mesi dalla laurea faccio la schiava dal lunedi al sabato lavorando dalle 9 alle 17 in uno studio senza prendere un euro perchè sono praticante, e dalle 17:15 alle 21:30 in uno di quei famosi call center guadagnando dalle 400 alle 500 euro al mese?! Ho inviato centinaia di cv in tutta Italia, nessuna risposta! Quel che è peggio è che sono convinta che le cose non cambieranno nei prossimi anni, conosco persone che hanno appeso in sala da pranzo non solo la laurea, ma anche l’abilitazione da avvocato o da dottore commercialista. LAUREATI DI TUTTA ITALIA UNIAMOCI E RIBELLIAMOCI, non illudetevi che la sinistra al potere possa migliorare questa Babilonia in cui viviamo. Tutta l’ attuale classe politica deve andare a casa (destra sinistra centro), a farsi assumere con i contratti a progetto che loro hanno voluto, a lavorare 12 ore al giorno per guadagnare 500 euro al mese. Per risollevare le sorti di questo paese che sta andando alla deriva ci vogliono cambiamenti drastici che solo una rivoluzione può generare. Non rassegnamoci siamo noi in prima persona che dobbiamo cercare di cambiare questo stato di cose non illudiamoci che qualcuno lo debba fare per noi, la nostra classe politica pensa solo ai propri interessi? A fare i pagliacci in televisione? Licenziamoli tutti, quanti giovani laureati sarebbero disposti a lavorare per il bene del proprio paese a mettere in pratica tutte le belle nozioni che ci hanno fatto studiare all università alla modiga cifra di 1000-1500 euro al mese? Chi l’ha detto che un politico deve guadagnare decine e decine di migliaia di euro al mese e il resto della popolazione deve combattere con povertà e disoccupazione? Ma in che mondo viviamo? Avete studiato la rivoluzione francese? Sarà arrivato il momento di scrivere sui libri di storia anche rivoluzioneitaliana?
Caro Ubaldo
Prima dell’introduzione della riforma universitaria del 3+2, le posso garantire che DATI ALLA MANO ci si impiegava in media 8 anni per laurearsi in economia a Napoli
Poi c’è stata l’invasione degli “istituti universitari” privati che per far concorrenza alle università statali “regalavano” gli esami con conseguente esodo degli studenti dalle università statali e difficili alle università private ed “easy”.
Ora con la riforma del 3+2 la media è pari a circa 5 anni e mezzo -6 anni..come mai? sarà che improvvisamente gli studenti del nuovo ordinamento son divenuti più intelligenti rispetto a quelli del vecchio?
Il vero problema è che si è posto in essere una riforma universitaria (secondo me anche giusta) senza considerare la pletora di laureati del vecchio ordinamento che improvvisamente si sono trovati di fronte una vera e propria concorrenza sleale, fatta di “laureati” come loro ma di 2-3 anni più giovani
Paradossalmente per le aziende è meglio assumere un “ragazzetto” (termine usato nell’azienda presso cui lavoro) che, anche se sottopagato, dà meno problemi in quanto impara qualcosa (non sapendo praticamente nulla..spesso e volentiri non sanno neanche accendere un PC) ed a 24 ha anche qualche soldino da mettere in tasca piuttosto che qualcuno più “vecchio” e specializzato che giustamente pretende di essere pagato per quel che vale.
E questo perchè oramai è divenuta la prassi “iniziare” con lo stage, continuare a progetto, evolvere con quello determinato, maturare in quello di inserimento ed approdare all’indeterminato sottopagato.
PS giovedì ho lavorato fino alle 2 di notte, venerdì fino a mezzanotte, lunedì ho fatto presto (le 23:00), martedì le 00:30 e ieri mezza gionata (le 22:00)
Se per le aziende contasse solo chi si laurea in corso, con un voto basso e che non sa fare nulla, forse non affiderebbero a me la scrittura di gare da 6 milioni di Euro
Chiedo solo di essere pagato per quello che ho seminato e per quello che valgo..è chiedere troppo?
due miei compagni di liceo si sono laureati in economia qui a torino e un altro alla bocconi a milano in 5 anni esatti.
Il bocconiano oggi è un supermegamanager in Accenture e non oso pensare quello che guadagna… ma quando avevamo 28 anni si è schiantato con la sua uno (perchè è comodo dire “ah solo i figli di papà”… non ci sono figli di papà in questa storia) per COLPO DI SONNO perchè l’allora Andersen lo faceva lavorare 15 ore al giorno a DIGIONE!!!! e tornando a torino dal lavoro si è schiantato salvandosi per miracolo… e guadagnava quattro soldi, all’epoca…
Ma non ha fatto causa all’Andersen per mobbing o ha invocato una rivoluzione del sistema.
Ha stretto i denti per altri 4/5 anni e poi piano piano l’azienda gli ha riconosciuto i meriti.
Poi riconosco che oggi la situazione sia ancora peggiorata rispetto ad allora ma non è la legge biagi il fulcro di tutti i problemi.
Non credo che il 9 aprile cambierà niente per cui o si cerca una soluzione all’interno di questo sistema (io ho solo dato dei suggerimenti che a me sembrano ragionevoli, niente di più) o si cambia sistema, ovvero si emigra.
Personalmente mi sento come Damocle.Ma vedo che non sono il solo.Come qualcuno ha scritto.”chi vuol segurmi di giorno in giorno prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo”per cambiare il sistema,ognuno deve dare il voto a se stesso,le leggi fatte dagli uomini che voi avete votato dimostrano il principio”l’uomo ha governato l’uomo a suo danno”da secoli.Dopo 12 anni di sudato lavoro sono stato licenziato,(allontanato dal lavoro)perchè per l’ennesima volta,una di troppo,avevo contrastato il modo di operare del titolare;da considerare che da 27 persone nel 1991 eravamo rimasti in 4 e io da impiegato di concetto(Dis.Mecc.)mi ero adeguato a ricoprire svariate
mansioni,carpentiere,saldatore,lavagista,magazz.commerciale,telefonista,corriere,elettrauto,montatore,ecc.ecc.Dopo due anni di combattimento,sono riuscito ad avere le mie spettanze e la liquidazione TFR.senza nessun interesse.Combattendo contro uffici governati,negligenti e inappetenti nelle loro funzioni fino a che,(pur avendo vinto ricorso verso INPS,dato che la ditta aveva comunicato che mi ero dimesso volontariamente con documento interno loro)ho mandato 0,6 Kg di posta al prefetto contenente tutte le memorie e raccomandate intercorse denunciando lo stato delle cose e,come la camera del lavoro,l’imps l’ispettorato del lavoro,l’ufficio di collegamento,l’ufficio vertenze e il sistema giudiziario ballavano nel manico(come sapete quando si usa un badile o una vanga si lavora male se l’attrezzo balla sul manico vero)solo ora che la cosa e risaputa hanno alleggerito il carico su di me mettendo in esenzione il fermo macchina che avevo:si perchè durante questi due anni il primo ho seguito un lavoro stag.le alla cirio,il secondo come Dis.Tec.e R.G.Q vision 2000 da quì dimissionario,perchè come molte società dicono di essere in qualità ma non la praticano e più grave è che le società di consulenza e gli ispettori di visite ispettive reggono al gioco.?Ma l’itaglia non è basata sul lavoro? Cordiali saluti E.Fava.
Se avete tempo andate al mio nuovo Blog di poesia, arte e varie http://sisu-g.splinder.com/
La mia intenzione è stata quella di aprire un mio spazio personale che riguarda l’arte in genere e in particolare la poesia che amo molto e che mi aiuta a sopravvivere in questa prigione, anzi galera, che mi ha creato il mobbing da parte dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, ma anche da parte dei Partiti Politici e delle Istituzioni di questo…bel paese…
Io fortunatamente ho un lavoro ed ho 50 anni, ma capisco i giovani, cazzarola quando hanno approvato la legge del tanto decantato Dott. Biagi..io ho subito detto, prendendo anche degli insulti da qualche coglione di forza italia, che questa era una lege che avrebbe permesso ai padroni di rendere i nostri giovani e qulli che perdevano il lavoro DEGLI SCHIAVI LEGALIZZATI.
Bisogna riprenderci la lotta degli anni del ’68 altro che come dicono “il ’68 è stato un errore politico” andate a cagare!!! almeno nel ’68 il popolo lottava per il riconoscimento dei propri diritti e tutto il resto sono cazzate
legge biagi. ho lavorato per una azienda 3 anni e mezzo con stage e cococo.poi mi hanno detto o te fai un azienda tu e prendi in appalto il tuo lavoro da dipendente subordinato o te ne vai…
volevano scegliere anche il mio socio nella società..io me ne so annato.
LA LUNGA MARCIA DI UNA DONNA VERSO LA CIVILTA’
La gravissima vicenda lavorativa della signora Giovanna Nigris narrata e documentalmente provata
nel seguente sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com è un’opera coraggiosa dalla quale se ne può benissimo ricavare un romanzo psicologico e sociologico in cui la violenza occulta contro una donna in un pubblico servizio, nella fattispecie è un ospedale pubblico, è particolarmente sondata persino nei reconditi risvolti più dannosi e malati che si annidano nella psiche occidentalizzata.
Non è solo la mera tortura fisica e psichica a ferire maggiormente l’autrice dello stesso sito web che peraltro, per disperazione, ha imparato a gestirsi da sola come fosse lei stessa un web master, ma gli atti e i fatti criminali e i relativi reati penali, continuamente anche essi occultati all’opinione pubblica e tutto ciò che l’infido, perverso, falso e cinico spirito dell’uomo è riuscito pacificamente a costruirci attorno (annose le diatribe tra la morale come giustizia finta e la giustizia finta come morale) per fare passare inosservata una donna fortemente danneggiata moralmente, nel fisico, (lesioni colpose gravissime), nella psiche, nell’economia e nella vita di relazione.
Tutto ciò accade pacificamente da oltre dieci anni con le relative conseguenze, è pertanto anche dopo che alla signora Giovanna Nigris le è stata fatta contagiare la tubercolosi in servizio e per causa di servizio facendola lavorare in aperta violazione dell’art. n. 2087 del codice civile e più in particolare lavorando in ambiente contaminato con la più assoluta mancanza di mezzi di protezione da contagio e infezione. Tutto questo è sempre stato sistematicamente mascherato e forviato ad hoc, con la metodica della più brutale privazione alla vittima, del diritto al riconoscimento della causa di servizio. Privazione questa, imposta dal potere politico culturalmente dominante. CONTINUA QUI SOTTO
CONTINUAZIONE…Viene fatto pagare un prezzo troppo alto ad una vittima già duramente provata dalla tubercolosi e relativi postumi per fare falsamente apparire che in quello stesso ospedale, non è mai successo nulla di irregolare o peggio di illecito. C’è una sostanziale differenza di salute e igiene mentale tra l’applicazione della vera e sana morale e l’intenzione malata di non lasciare traccia dei crimini commessi distruggendo e sopprimendo lentamente una vita umana, una donna, una madre di famiglia, una lavoratrice. Tutto questo succede ancora in un moderno e attrezzato ospedale, dotato di funzionari dirigenti che hanno imparato molto bene la “lezione” di come si può nascondere la verità sostanziale dei fatti di servizio, ovviamente grazie al fatto che si ricevono ininterrottamente coperture ed appoggi esterni da personaggi persino insospettabili.
Una donna che è costretta a subire tutto questo, francamente, credo che, non potrà mai stancarsi di raccontarlo al mondo intero per tutta la vita. Prima o poi devono cedere i criminali e non la vittima!! Grazie per avere letto. Giacomo Montana
Questa ennesima x sottolineare, ancora una volta, il disastroso sistema lavorativo precarizzato italiano che un’altra “azienda” chiamata ATESIA (Gruppo Cos) di Roma e figlia di mamma TIM, sia (mal)gestita dal tristemente noto Dott.TRIPI, strizzando un vivacissimo polmone di quasi 4000 ragazzi/e come schiavi legati al mouse e con gl’occhi incollati al terminale di un computer x almeno 6 ore (se vuoi portare a casa la pagnotta).Oltre la metà sono operatori 119, proprio così signori,quando Voi chiamate il 119,risponde al 90% un PRECARIO e se gli operatori superano i tre minuti in conversazione con il cliente LA LINEA CADE,xché x scelte “aziendali” non possono pagarti x restare oltre!Siamo “carne da macello”,senza nessun diritto basilare quale malattia,ferie e permessi,13esima… e tuttociò è agghiacciante!Mentre “il Territorio” cioé il 119 VERO di TIM è regolarmente assunto a t.i. e risponde a clienti di tipo GOLD o ABBONAMENTI, chiaro no? Xché Se perdon pure quelli si sparano!Cosa strana è che i bilanci sono splendidi con ricavi paurosi a cifre che non entrano neanche nelle più sofisticate calcolatrici!I sindacati sono a braccetto con l’azienda e propinano contratti da 500 euro lordi/mese…Un gruppo di giovani autogestito che sta cercando di alzare un po’ la voce, è letteralmente falciato dalla “dirigenza fantoccio” con licenziamenti a rappresaglia.La stampa, le TV, i media in generale non parlano minimamente di TIM e Altri xché centinaia di pagine intere sono COMPRATE da tangenti sotto forma di pubblicità e i giornalisti preferiscono avere il portafogli gonfio, che parlare! BEPPE ti preghiamo in quasi 4000,fai in modo che questa realtà diventi un triste ricordo di inizio millennio,siamo un popolo di zombie con meno di mille euro al mese (x ki si fà il cu.o!) che tenta di vivere,ehm scusa,sopravvivere ogni giorno in mezzo a questo lordume e nessuno ci da’ retta,neanche i politici,xché non siamo riconosciuti neanche come lavoratori!Lavoriamo e siamo sempre disoccupati
Caro Beppe,
La precarizzazione del lavoro rappresenta l’ aspetto più doloroso e problematico della nostra società..
Molti meetup d’Italia mi conoscono, molti sanno che il mio messaggio è quello di lottare per un modello di protezione sociale delle fasce deboli che faciliti le tutele e, soprattutto, l’accesso al credito dei lavoratori atipici e dei precari..
Non si può cambiare il lavoro senza adottare strumenti che sistematicamente tutelino chi è più debole e privato di diritti, frutto di conquiste fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un paese che si definisce “civile”.
Ardita Mente Onlus è nata per rimuovere questa drammatica insensibilità che ha messo in discussione i presupposti stessi necessari a dare ad un giovane una serena visione del proprio avvenire o la possibilità di reinserimento lavorativo stabile a chi giovane non è più..
Queste riforme del lavoro, senza l’ adeguato supporto di una robusta rete di protezione sociale, stanno determinando un progressivo impoverimento della nostra società a vantaggio di imprese troppo spesso attente solo a farsi concorrenza sul costo del lavoro e mai sulla qualità di un prodotto.
Ardita Mente Onlus è un soggetto a disposizione di tutti, Pubbliche Amministrazioni centrali o locali, aziende socialmente responsabili, banche, associazioni, tutti coloro che vogliano condividere e replicare le “buone prassi”, i sistemi locali o territoriali adottati per contrastare l’impoverimento e favorire l’accesso al credito delle categorie deboli.
Con un presupposto: il credito non è e non può essere la soluzione definitiva, il credito è solo un modo in cui responsabilmente banche, amministrazioni locali, aziende socialmente responsabili possono far fronte all’emergenza sociale in atto, creando strumenti per debellare il precariato e ridare dignità e futuro a un paese.
Un saluto affettuoso a tutti,
Giuseppe Balsamo http://www.arditamente.org
2000 caratteri per descrive un tale scempio…è come cercare di infilare un elefante in una fiat 500!comunque, ho 30 anni, ho avuto una carriera brillante fino a circa 2 anni fà.A Napoli, nella città dove il lavoro non c’è, ho cambiato 3 lavori con contratto a tempo indeterminato e sempre perchè mi sono licenziato di mia spontanea volontà! Questo fino a fine 2003.L’ultimo salto mi ha portato a finire in un’azienda molto grande (+ di 1000 dipendenti), altamente sindacalizzata (che piaga) e politicamente partecipata (apocalisse).Risultato, da 1 anno e 3 mesi sono in cassa integrazione in un’azienda che vive praticamente esclusivamente sui sussidi dello stato, priva di qualsiasi imprenditoria valida che le prospetti un qualche tipo di futuro sul mercato del lavoro.1000 persone, tantissime di queste con famiglia, tantissime di queste ad un passo dalla pensione.Tutto si è fermato, così mi sono ripresentato sul mercato del lavoro.Accidenti, l’avessi mai fatto! io che mi sono sempre mosso con le mie gambe nel cercare nuove prospettive di lavoro, scopro ora che il mercato è infestato da questi “collocamenti privati”,bella parola,”collocamenti privati”!E’ UNA VERA E PROPRIA TRATTA DELLO SCHIAVO (il lavoratore).Persone che ti VENDONO alle aziende e che PRETENDONO che ti apra una partita iva perchè dicono che altrimenti sei fuori mercato, le aziende non ti vogliono se gli costi troppo!! “collocamenti privati” fatti anche da una sola persona, che sulla tua VENDITA ci guadagna pure una fracca di verdoni! E ti CONVINCONO a non ambire al contratto a tempo indeterminato, loro, i “collocamenti privati” parteggiano per il Co.Co.Co.Co. che più Co non si può, perchè loro ci guadagnano, perchè loro ci speculano.Mi guardo in giro e sembra che almeno dove vivo le garanzie per farmi una vita non ci sono più, ed allora si avvicina con tristezza la valigia. Ricomincerò e vincerò, ma mi auguro che presto ci sia una rivoluzione.Basta politica, basta partiti, basta bastaaaaaaaa!
Io ho 31 anni, sono qualificato nel settore alberghiero, in cucina, lavoro saltuariamente e spesso stagionalmente, la cosa assurda è che la maggior parte delle aziende ora assume i corsisti, non pagandoli, anzi sfruttando agevolazioni regionali, oppure tirocinanti, pagati sempre dalla regione 500 euro al mese. Io sinceramente, qui in Sardegna sto facendo di tutto per cercare di farmi sfruttare visto che ancora sono disoccupato, almeno così riesco a portare a casa una media di 200 euro al mese!
Questa è la realtà! Sono fidanzato da 8 anni, vorrei sposarmi, ma è diventato un sogno utopico questo mio.
Il disagio è totale. In Sardegna le condizioni sono diventate invivibili.
Sì c’è. il gioco della parti.
Il sindacato istituzionale è la migliore arma per imbrigliare ogni rimostranza.
Il sindacato nasce come coalizzazione di lavoratori che devono contrastare la tendenza alla riduzione del capitale variabile (ovvero la paga e le condizioni di lavoro (orario ecc…).
Una primitiva forma di protesta fu: Tu mi tratti come una bestia, io ti spacco l’utensile. Tale forma che molto spesso mi tenta è inconcludente per ovvi motivi.
Seconda forma di protesta tu mi fai lavorare come un animale, io mi metto d’accordo con i miei colleghi e non lavoro, nasce lo SCIOPERO.
L’unica forma per far valere i propri diritti.
I Padroni non sono stati con le mani in mano e hanno pensato bene di controllare i gruppi di mediazione (ovvero i sindacati confederali).
Neinte di più facile…ma ciò non basta perchè siccome l’unione fa la forza, i Padroni hanno pensato che i lavoratori uniti potevano scavalcare i servi dei servi e organizzarsi in sindacati autonomi (spontanei), tornando all’origine del sindacato.
I Padroni neanche questa volta sono stati con le mani in mano e hanno diviso i lavoratori in tanti gruppetti, spesso in lotta l’uno contro l’altro.
Ma non basta, la ciliegina sulla torta è l’informazione. Riesci dopo tanti problemi a organizzare lo sciopero perchè le condizioni sono esasperanti. Ebbene sui giornali leggi dei disagi (ovvi) provocati dallo sciopero, ma raramente delle cause. Man ovviamente non finisce qui… perchè un gruppo di autoferrotranvieri se ne sbatte i coglioni (giustamente) delle prese per il culo degli accordi farsa dei sindacati (ufficiali) e va avanti, è coniato il termine (da regime) SCIOPERO SELVAGGIO.
Questo è un fantastico film dell’orrore.
Lo sciopero è selvaggio perchè i cattivi autoferrotranvieri non vogliono piegare la testa.
Ma non è finita qui,non c’è bisogno che ti dica quanto sia perversamente perfetta l’arma Lavoro Precario o a tempo determinato.
NON ti puoi sognare di organizzarti e protestare perchè c’è la fila dietro.
Salve a tutti.
In breve la mia esperienza si puo’ ridurre a questo…..
Sono un precario della scuola, un docente che mai potra’ abilitarsi grazie ai nostri amministratori che preferiscono sperperare il denaro per i supplenti piuttosto che assegnare loro le cattedre disponibili.
Posso fare il supplente solo se non ho un altro contratto di lavoro.
E di cosa vivo quando la scuola non mi fa lavorare?
E come pago l’affitto visto che sono costretto a spostarmi di ben 1500 km ?
La soluzione era lavorare come collaboratore, in ritenuta d’acconto , ma grazie alla provvidenziale legge Biagi non posso lavorare cosi’per piu’ di tre mesi l’anno ….
Quindi ?
Semplice , ho dovuto aprire la partita iva e pagare allo stato (tra irpef , iva , contributi volontari “obbligatori ” )il 40% di quello che guadagno.
Viva l’Italia!!!!!!!!!!
Che paese di merda!!!!!!!!!!
Un mio carissimo amico Lavora ormai da 3 anni al centro commerciale Jambo1 di Trentola Ducenta (CE); la cosa assurda è che la società che gestisce il reparto alimentari: La francese “Leclerc” lo assume e lo licenzia ogni 3 mesi (tra un’assunzione e l’altra sta un mese a casa a grattarsi la pancia e sperare che la prossima assunzione sia definitiva).
Questo stato di precarietà mortificante non gli consente di pianificare un futuro, non gli consente di mettere soldi da parte (il contratto è part-time e per tanto lo stipendio non arriva mai ai 600 mensili – quando lavora ovviamenmte.
La “Leclerc con questo tipo di legge a “Co.co.co”
1)tiene in bilico il fututro di oltre 100 giovani tra i diciotto e i 25 anni.La maggior parte dei quali viene sistematicamente licenziata dopo i primi 3 mesi poichè non posseggono uno sponsor politico che li rappresenti (LA RACCOMANDAZIONE)
2) Non versa allo stato i contributi previsti in caso di contratto a tempo indeterminato, truffandolo ed impoverendolo.
3) Permette al portatore nano di democrazia di poter portare in tv dei “fogliettini” ove scrive quante nuove assunzioni ci sono state durante il suo governo: infatti per ognuno di questi giovani negli ultimi 3 anni risultano n.4 assunzioni che moltiplicato per tutti i lavoratori precari che ci sono in italia fanno migliaia di posti di lavoro fantasma.
Berlusconi ci truffa con numeri fasulli
Le aziende italiane truffano lo stato non versando le dovute tasse.
I giovani che accettano questi tipi di rapporti lavorativi truffano la loro vita ed il loro futuro.
MA DI CHI E’ LA COLPA DI TUTTE QUESTE TRUFFE????
ti ricordo che l’Italia non è l’Inghilterra!!! L’italia senza l’euro e con Berlusconi sarebbe un paese da terzo mondo, per fortuna ancora non lo siamo. ..e poi che c’entra Prodi??? e che c’entrano i giudici impegnati ????
mha. nel 2000 mi pagavo gli studi lavorando nei week end: lavoro in regola a tempo indeterminato come commessa, guadagnavo 1.200.000. pagavo 200.000 di affitto in singola e il resto era mio.
l’azienda ha chiuso. dato che il mio percorso di studi si è allungato continuo a lavorare per mentenermi e basta: ora lavoro random e in nero qua e là come barista perchè se devo lavorare in nero/legale grazie alla legge biagi preferisco tenermi almeno l’iva e non sentirmi presa per il c++o da un cocopro, che non è altro che lavoro in nero.. per fortuna sono relativamente ben pagata e guadagno circa 800 euro al mese: di affitto ne pago 375, sempre in singola. questo a bologna, la città con meno disoccupati e con gli affitti più alti d’italia!
Caro Beppe: Carlo Marx, Nel Capitela, scriveva che i semi della sconfitta sono congeniti, sono all’interno del sistema capitalistico stesso.
Questa sintesi la dice lunga: i Corsi e Ricorsi di G. Vico fanno il resto.
Da una parte c’è chi comanda, dall’altra chi viene comandato, nel mezzo non esiste nulla, il ceto medio degli anni 70/80 è stato eliminato dal sistema stesso.
E dopo queste 10 righe di retorica pura, auguro a tutti una felice notte e sogni d’oro.
SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…
Il tuo discorso non merita risposte. Però voglio darti qualche consiglio personale:
1. Usa con parsimonia i puntini di sospensione: di solito servono ad invitare il lettore ad una veloce riflessione. I tuoi concetti non ne hanno alcun bisogno.
2. Prendi il libro di grammatica delle elementari a pagina 23 o giù di lì e ristudia (o studia…vedi, qui i puntini ci stanno bene!) il congiuntivo.
3. Nelle conversazioni scritte, negli sms come nelle chat e nei forum utilizzare il maiuscolo equivale ad urlare.
4. In conclusione gli zotici siete voi padani (ops, scusa: Padani) che approfittate della manodopera italiana e delle leggi di un francese (chi? Napoleone, naturalmente!) per vivere da tedeschi (senza alcuna offesa: vivono meglio degli italiani!)quasi senza lavorare e offendendo persone che lasciano il loro Paese per fare importanti lavori che noi italiani non vogliamo più fare.
Per un italiano è meglio stare nell’esercito e fare carriera………all’estero!!! Ma guarda un po’.
Già peccato che proprio stamattina a Mixer facevano vedere il 1992 (anno del trattato di Maastricht)… ci siamo dimenticati che allora la lira era colpita da una svalutazione galoppante ed il nostro paese era sotto continuo attacco di speculatori ed a rischio di crack finanziario. Poi è arrivato l’euro (con tutti annessi e connessi) e del problema speculativo non se ne è più parlato…chissà perchè?
E gli Sloveni dovranno aspettare un bel pezzo ancora prima di averlo…
Nell’euro però ci ha fatti entrare Prodi (sempre con annessi e connessi) mentre Berlusconi si dimentica che il rincaro dell’euro non è stato dovuto all’immissione della moneta ma all’assoluta mancanza di controllo dei prezzi… quindi smettiamo di dire cose inesatte.
Caro Beppe scorrendo i post di queta pagina mi è venuta una tristezza profonda abissale. Quale futuro per questi ragazzi la maggior parte adulti ormai , magari con laurea ( cosa che io no ho ) costretti ad umiliazioni di ogni tipo , a mettere sotto i piedi la propria dignità per uno schifo di stipendio da terzo mondo..
Ho letto anche di imprenditori che lamentano la scarsa voglia di lavorare di molti giovani o le troppe tasse sul lavoro….
Ho due figlie ancora piccole ( per fortuna) ma fra qualche anno anche loro dovranno affrontare il mondo del lavoro e penso che se non facciamo qualcosa adesso sarà sempre più drammatico , sempre più una guerra tra poveri mentre politici, imprenditori , sindacalisti ecc. continueranno a prenderci per il c..o come e peggio di adesso.
Penso anche che è adesso che dobbiamo cambiare e chi votando il nano ha sperato in qualcosa di nuovo ( sicuramente anche tra quelli che hanno scritto ) ha il DOVERE di cambiare idea, di darsi una speranza.
Non so se il centrosinistra avrà le ricette giuste ma penso che la soluzione non può venire da persone che vivono distanti da noi, che fanno gli imprenditori miliardari ( in euro) e che hanno la pretesa di sapere quali saino i problemi della gente.
Se potessi farmi sentire da coloro che hanno scritto vorrei solo dire una cosa , molto semplice: non perdete l’occasione di cambiare, in modo civile e democratico , con il voto . Non perdiamo questo diritto che , per i potenti , è il pericolo più spaventoso che possa esserci , peggio della Guardia di Finanza….perchè in quel caso magari si può sperare in un condono. Con il popolo no.
Grazie
Caro Beppe
Sono nato nel 1976. I ragazzi della mia età hanno avuto la “fortuna” di studiare all’università quando c’era ancora il vecchio ordinamento: il tempo medio per la laurea in economia era di ben 8 anni. Essendo figlio di operaio ho dovuto mantenermi con gli studi , laureandomi così dopo 8 anni, nella media, ma con il massimo dei voti.
Purtroppo di lì a poco sono accadute 3 catastrofi:
– l’introduzione della riforma universitaria 3+2, ovvero esami icredibilmente più facili al fine di ottenere la maggior parte dei laureati in corso
– l’introduzioe delle norme sulla flessibilità del lavoro e nello specifico la proliferazione degli stage
– ed infine la legge sullo scudo fiscale che facendo rientrare tanti capitali dall’estero ha immesso una forte dose di liquidità nel mercato comportando l’esplosione della bolla speculativa sulle case
Dopo laureato e conoscendo a livello avanzato l’inglese e l’informatica, ho deciso di investire i miei risparmi in uno dei 10 master più prestigiosi d’italia: ho superato una selezione e quindi mi sono traferito da napoli a roma. Inutile commentare il livello infimo di tale formazione ma ad ogni modo la speranza era di ottenere un inserimento in azienda partner del master. Dopo essere stato selezionato per uno stage con un’azienda leader nel settore dele forniture di ufficio e dopo aver passato 7 mesi di inferno, subendo del mobbing, lavorando anche fino alle 2 di notte, ho scoperto che l’unica mia prospettiva era un cotratto a termine da 800 eur. Indignato, ho abdicato e tornato a Napoli per 1 anno ho lavorato gratis ed a nero in 2 società di consulenza e formazione, prima di essere selezionato per un’ulteriore stage presso una delle 4 più grandi società di consulenza del mondo. Ora dopo 6 mesi di stage ho un “ricco” contratto a 3 mesi di 1000 eur, pago 430 eur di affitto a nero e lavoro 55 ore a settimana senza mensa, senza poter caricare gli straordinari e dovendomi guardare dalla concorrenza degli stagisti del 3+2.
E’ normale?
A meno che la redazione di Grillo non abbia fatto opera di censura “esagerata”, noto che su questo specifico post inerente al lavoro precario, sono mancati del tutto i commenti dei soliti noti, sempre a tacciare tutto e tutti di disfattismo ed apologia del comunismo. Non sarà che le schiere dei “contactors” ingaggiati da Italia Forza per spammare i blog non in linea col l’attività di Governo si siano riconosciuti nei racconti di tutti quei poveri Cristi che continuano a postare messaggi sulla propria condizione di precari. Non sarà che anche i “contractors” hanno rivisto se stessi nei tanti messaggi fin qui postati? Chi sa chi lo sa?
Volevo semplicemente sottolineare la mia prima esperienza come collaboratore a progetto con una affermazione che può sembrare una battuta ma è una semplice constatazione di fatto.
E’ incredibile che un ingegnere delle telecomunicazioni debba essere campato da suo padre per lavorare dal suo datore di lavoro!!! Da tre mesi miglioni di parole, migliaia di “commesse” settimanali, una miseria di compenso, neanche un soldo intascato… una cosa è certa: a fine settimana lo saluto!
…..Ecco perchè non capivo il motivo di tutto questo silenzio per le strade di questa Pedo-clerical-politica Roma….c’è la fila per una sanissima rivoluzione….speriamo che si accorci…almeno cominciamo…sperando che qualche altro coglione non si faccia incantare dalla TV….
E rispondetemi almeno a questo quesito:
“..ma la Costituzione,( testo incredibilmente comico se letto oggi..che Jobbe Covatta è un drammaturgo a confronto..!!),non dichiara che il lavoro è un diritto-dovere del cittadino?!?..Perchè non mi risulta ci siano limiti di età per avere questo “diritto-dovere”..
Eppure ancora oggi se superi l’età..non lavori..mi sembra solo una questione,(ridicola a mio parere), di numeri…del tipo:
” Chi ha il numero più basso vince..o vive..”
Sapete darmi una risposta?
Grazie.
Luca.
Già, già, sembra proprio vero, basta crederci. Faccio alcune domande: dov’era la CGIL quando venivano siglati i patti sulla concertazione del 1993 che hanno ELIMINATO LA LOTTA SINDACALE (cfr. di quanto sono calati i salari e gli stipendi da allora, fonte ISTA ed EURISPES!)? E dov’era quando si faceva la RIforma delle pensioni con referendum bloccato in cui hanno votato anche i pensionati? E dov’era quando si approvava (da un Governo “AMICO”) il Pacchetto TREU che ha anticipato la Legge Biagi? E dov’era anche quando il governo “AMICO” uccideva migliaia di persone in Serbia con il napalm intervenedo in una guerra “umanitaria” nonostante la Costituzione lo vieti? E dov’eravate voi che parlate della CGIL come se fosse ancora quella di 20 anni fa e non vi rendete conto di COSA è diventata? Guardate, a me interessa il giusto, ma se qualcuno mi può dimostare che ho mentito, abbia il coraggio di scriverlo e di firmarsi, ma con informazioni VERE e non propaganda o fandonie!
Io lavoro nei call center dal 21 giugno 2002. Lavoravo per il servizio clienti della Telecom Italia, e dopo due anni e mezzo, al momento della decadenza del Co.Co.Co. e del passaggio ai nuovi contratti, mi hanno ripropinato il contratto a progetto sempre come operatore. QUALE PROGETTO? Inoltre mi avevano proposto un contratto sotto un’agenzia interinale: la Worknet. Il contratto prevedeva che io percepissi 480 netti al mese per 3 ore e 40 minuti al giorno. Facendo io il turno pomeridiano, queste ore lavorative ruotavano all’interno di un arco orario. Sapete secondo la Worknet/Telecom Italia qual è il turno pomeridiano? Dalle 15 alle 1.15 della notte. E io dovevo correre il rischio di fare un turno dalle 21.30 alle 1.15, pagato 480!? Dopo tutta l’esperienza lavorativa che avevo accumulato? E poi qualche lecchino me lo sono ritrovato a fare l’assistente poco prima dei rinnovi. Gente a cui ho insegnato a lavorare e che mi sarei dovuto ritrovare come quelli che mi avrebbero dovuto dire cosa fare!? Ma stiamo scherzando!? Ho ovviamente rifiutato quel contratto. Poi sono passato ad un altro call center di vendita telefonica per Tele2, dove mi hanno tenuto un mese in prova e mi hanno detto alla fine che non mi rinnovavano il contratto perchè non avevo conseguito i risultati da loro auspicati… Ora da quasi un anno lavoro per un altro call center sempre come collaboratore a progetto ma dove vieni trattato praticamente come un dipendente. Per il momento non mi lamento, ma lavorare per litigare con la gente al telefono (in quanto mi occupo del recupero del credito) per percepire 6,20 LORDI all’ora senza ferie e malattia pagate non è la cosa più bella del mondo! Possiamo anche discutere di flessibilità, ma servono garanzie di stabilità nel futuro lavorativo di tutti!
Lavoro da 9 anni in una azienda che negli ultimi 2 anni ha cambiato assetto socetario .Avevo fatto 10 passi in avanti ma non avendo fatto la “carina”i 10 passi in avanti sono diventati 20 indietro.Sto continuando a perseverare con serietà nei compiti che mi vengono assegnati ma l’amaro in bocca c’è tutti i giorni quando timbro il cartellino e quando mi vengono assegnati compiti di responsabilità ma allo stesso tempo mi viene contestato che ho un carattere di m…..Mi piacerebbe cambiare posto ma i contratti a termine non possono allettare chi deve pagare un mutuo e con la legge Biagi tutti, precari e non, vengono sfruttati perchè i padroni se ne possono approffittare della situazione.Io mantengo e manterrò il mio carattere di m…. perchè ho rispetto per me stessa e voglio dimostrare a me stessa se non a loro che come donna ho una dignità e a prescindere dal loro sessismo il mio cervello va 4 volte più del loro
diciamo tutt’e due che il sindacato siamo noi..ma la differenza è che pretendo di usare il mezzo sindacale anche se non ho scelto io il funzionario, è quando usi il sindacato nel posto di lavoro. Ai ragazzi che hanno lavorato in Autogrill..ma dopo qualche tempo che vi facevano i contratti di tre mesi perchè non avete tentato con il sindacato? e al primo ostacolo andate avanti..se mi fossi fermata al primo funzionario che ho incontrato ..avrebbero fatto di me carne per hamburger
oggi ho visto di persona un politico nel suo zoo. Le scarpe erano immacolate poi mi sono chiesta come mai. Ci ho riflettuto un po’ come tutti i suoi colleghi non prende mezzi pubblici o propri, si muove all’interno di edifici protetti, senza ostacoli. Aveva il telefonino ultimo modello incollato alla mano, camminava dinoccolato sulle nuvole. Un altro collega parlava di lana caprina. Mi sembrava di stare su un altro pianeta. Sembrava lavorassero tutti in un laboratorio farmacologico. Asettico. Per loro cococo è il verso della gallina. Di più non capiscono.
Sono laureata da tre anni e in tutto ho lavorato per meno di due mesi. La laurea mi penalizza nella ricerca di un lavoro, ma mi sembra ingiusto e assurdo ometterla quando presento un curriculum dopo tutti i sacrifici fatti. Però faccio parte di quel “milione di posti di lavoro creati”! Che soddisfazione!
Col passare degli anni la figura del politico (lo avrete notato) è cambiata. Non c’è più il politico “di professione”, quello che quando arrivava il momento delle elezioni mandava i propri esattori presso gli imprenditori della sua zona per farsi sovvenzionare la propria campagna elettorale, promettendo “rientri” ai propri supporter. Oggi la politica è cambiata ed ha partorito il “politico imprenditore”, che magari non sa come amministrare la cosa pubblica ma i propri affari lo fa anche molto bene. Il consenso elettorale? Come crearlo? Ma semplice, costringendo a votarlo (dietro promesse e ricatti) colori i quali lavoro nelle sue molteplici aziende, visto che quasi sempre il raggio d’azione degli imprenditori e frammentato i mille campi ed in molteplici attività. Et voilà, il consenso è creato ed il gioco è fatto.
Sono stata assunta da una ditta di call center a contratto a progetto di tre mesi, a 430 al mese, con la clausola che il datore puo decidere di pagarmi ogni mese o dopo i tre mesi; infatti i tre mesi sono passati e io ho visto soltanto 1 mese circa di stipendio; il contratto è scaduto il 20 dicembre 2005 e ancora lavoro con loro con la promessa di un nuovo contratto e sperando che mi paghino i mesi precedenti; ho sollecitato diverse volte e ogni scusa è buona per ritardare il pagamento. Il problema è che questi individui con
i nuovi contratti sono liberi di sfruttarci come gli pare, la legge glie lo permette e i SINDACATI gli danno una grossa mano di aiuto boicottando sempre a favore di chi ha i soldi. Come fare a obbligare un datore di lavoro a pagare quello che ci spetta senza che dopo veniamo riccatati di licenziamento?
“E BRAVO BERLUSCA SI CHE TU HAI CAPITO COME AIUTARE IL POPOLO ITALIANO. RISTABILIAMO LA PLEBE”
Dal diario di 1co.co.pro. del profondo Sud.Inizierei”con1parola ke resterà in esilio dal nostro vocabolario:FUTURO”…l’idea del futuro in esilio mi piace per introdurre il principe della precarietà,croce e delizia della mia generazione:il co.co.pro.Comincerei col riconoscergli il migliore(unico?)risultato ottenuto grazie al suo ingresso nel ricco atollo dei contratti di lavoro:con tutti i lavoratori(?)assunti con co.co.pro sembra quasi ke gli ultimi 2o3 disoccupati ce li siamo tenuti per folclore!Siamo tutti occupati!!!…a parte le battute, quello ke conta,oggi,x noi,è il quotidiano,la progettualità perduta,la prospettiva mancata.La nostra è1terra di frontiera,di passaggio,le menti brillanti e meno,sono costrette a fuggire alla ricerca di riconoscimento o di1lavoro ke li faccia arrivare dignitosamente alla fine del mese.La flessibilità ci nega la capacità di compiere e testimoniare scelte.Davanti a questa scenografia è rappresentata la commedia ke racconta la genialata del co.co.pro.In effetti l’idea geniale va riconosciuta,la teoria nn fa una piega.Nn essere legati,incatenati,tristi e rassegnati come dipendenti è1sogno.Cosa volere di più ke partecipare ad”1progetto o 1fase di esso”,senza vincoli di subord.,con la libertà di alzarsi al mattino e decidere di farsi1vacanza,o sentirsi liberi di tirarsi fuori dal progetto alla faccia del committente?xfetto,in un mercato del lavoro ke può essere definito tale,xfetto x ki può xmettersi di collaborare a più prog.xfetto x chi realmente partecipa ad1progetto e nn ha vincoli di subord.Ci sarebbe da kiedere quanto considerano1grande idea il co.co.pro quei collab. con le peggiori caratteristiche dei dipendenti,xkè hanno turni fissi ogni giorno,vengono pagati x ora effettivamente lavorata ma nn hanno diritto a malattie,ferie,permessi,disocc.Kissà se questi ragazzi sarebbero stati disposti a ciò se fossero nati 1pò più su,in 1zona ricca florida e lavorativamente attiva,se non fossero stati colpiti dalla vocazione del “restare”
Cosa c’e’ di strano? I deboli e gli oppressi sono gli industriali che sono quotidianamente minacciati dal lavoro a basso costo.
E le donne di cui parlano? ovviamente le loro signore che come farebbero a fare shopping?
Leggendo i post di questa sezione del forum non possono nascondere la mia amarezza per come vanno attualmente le cose in Italia, ma non posso altresì fare a meno manifestare tutto il mio rispetto per quelle persone che, pur vivendo una situazione di lavoratori precari, non hanno mai manifestato l’intenzione di andare a rubare o di avventurarsi in attività ai limiti della legalità. Eppure, se lo facessero, non potrei biasimarli.
nonostante tutto ho 34 anni…12 anni di part- time a cuocere patatine e da due anni titolare di p.iva non potendo più campare solo con il fast food.
Iscritta all’università ma mai riuscita a terminarla, diversi corsi ..All’età di 25 anni mi sono preoccupata per quelli che facevano sindacato dentro il regno delle patatine..ho deciso di darmi da fare. Me li ricordo tutti quelli che dicevano che i sindacati sono corrotti…e facevano il gioco dell’azienda!!
Quando cominceremo ad essere attivi NEL sindacato…allora cambierà qualcosa!! Aspettate che venga da voi…muoversi che ci stanno togliendo tutto!! Il sindacato ha bisogno di noi!! Anche se ci sono persone corrotte…mica è il paradiso..però è possibile migliorare le condizioni di lavoro. Tanti post che ho letto avrebbero trovato le giusta soluzione con il sindacato…certo è fatto di persone..ma chi cerca trova!!
[Della serie “Taci! il nemico ti ascolta”…]
Il blog filoberlusconiano ” http://atroce.blogspot.com/ ” critica il post di Grillo contro la legge Biagi, lamentandosi inoltre per l’idolatria acritica dei lettori di Grillo verso il loro “gurù”.
Beppe mi raccomando mandali poi tutti questi commenti!!!!!!!!!eh!!
Sono un precario anche io…non mi posso ammalare e non posso prendermi nenche un giorno di ferie se no mi mandano via…
Che tristezza!
GRAZIE berlusconi!!!!!!!!!!!.
Ciao beppe, sono un sindacalista e di modalità di assunzione ne vedo abbastanza, posso con certezza dirti che nella provincia di Vicenza, dove opero per il settore metalmeccanico e orafo della UIL, la precarietà si respira nell’aria, sia per la vasta gamma di modelli di assunzione dettati dalle leggi in vigore, ma sopratutto le astrusità mentali che pervadono le menti di alcuni imprenditori, che da soli non arriverebbero a pensare tutto questo, e quindi coadiuvati da consulenti MOLTO VALIDI, i quali sfruttando la legge, le persone e sopratutto gli istituti previdenziali fanno carne da macello dei poveri lavoratori costretti a prostituirsi lavorativamente. Un esempio è quello di un lavoratore assunto a tempo determinato a Brendola (VI) per 12 mesi e nello stesso tempo a Caserta come collabboratore a progetto, naturalmente sia l’azienda vicentina che quella casertana, pur avendo 2 ragioni sociali differenti, hanno lo stesso “PADRONE”, un certo sig. Fontana A. che adesso ha messo entrambe le aziende in liquidazione e ne ha aperta un’altra in provincia di Verona assumendo alcuni dei suoi ex dipendenti, che nel frattempo erano posti in mobilità, con i relativi sgravi contributivi. A tal proposito poi vorrei che si notasse quanti posti di lavoro si stanno perdendo per le cosidette “ristrurazioni aziendali” e quante persone oggi sono in cassa integrazione per le crisi “momentanee”… Ma non viviamo in un paese in cui qualcuno ammette che va molto tutto bene e che l’oKKupazione è aumentata? Guardate i dati dell’inps e poi ne ridiscutiamo-possibilmente prima delle elezioni- La flessibilità poi va data si è vero, ma non gratuitamente ma dando salari adeguati alle esigenze delle famiglie che subiscono sempre più lo sciacallaggio delle fasce intermedie del commercio.
ho lavorato in un negozio per 7 mesi e dopo avermi rinnovato il contratto per ben 2 volte(al terzo doveva diventare a tempo indeterminato)mi hanno lasciato a casa.nel centro commerciale dove lavoro,se ti scade il contratto TI LASCIANO A CASA.adesso lavoro a tempo indeterminato per 3 giorni settimanali(ven-sab-dom) in un altro negozio….500euro di stipendio e la maggiorazione della domenica(siamo aperti tutte le domeniche,mannaggia a loro,e sono pure obbligata ad esserci perchè fà parte del mio contratto,naturalmente cambiato senza dirmi niente perchè prima la domenica la facevo in straordinario)è di 1all’ora. una vera vergogna.che futuro posso avere?il mio ragazzo è pure in cassa integrazione e di certo non possiamo permetterci nemmeno un affitto o un mutuo.già si fa fatica a pagare quello della macchina(una misera punto).Stiamo tornando schiavi, anzi, io mi sento già schiava di queste multinazionali:-/
Caro Beppe,
io sono un’esempio vivente che la flessibilità delle nuove formule di contratto non è GARANZIA di inserimento nel mondo del lavoro per giovani alla prima esperienza…
Io lavoro presso la Rai Radio Televisione Italiana dal 1992, sempre con contratti a Tempo Determinato senza riuscire mai a raggiungere i requisiti per un’eventuale assunzione a TEMPO INDETERMINATO. Quando Io ho iniziato questa collaborazione ero molto giovane,ma ora ho 37 anni e ad ogni contratto non mi vengono riconosciuti anzianità e specializzazione acquisiti dopo aver passato anni a lavorare nel settore TV!Quindi non ci prendano in giro con la mirabolante legge Biagi sulla riforma del lavoro sono tutte fandonie… Se vado da una banca a chiedere del denaro in prestito (pur presentando le mie buste paga e dic.redditi)mi sento rispondere che non do sufficenti garanzie…
E poi bisogna aggiungere che, rispetto alle “nuove reclute” aziendali, posso ritenermi una “fortunata”, ci sono collaboratori che non si vedono riconoscere mutua, infortunio, ferie, permessi, buoni pasto per una mensa che ci ha avvelenati(26 casi di salmonella, epatite B nel 2005, sono anche venuti i NAS e poco è cambiato), turni serali e festivi pagati come normali giornate di lavoro e se devono partire per una trasferta anticipano le spese di viaggio che saranno successivamente inserite nei compensi e quindi tassate! Che beffa…
L’ultima cosa : essere donne in questa situazione è un’ulteriore aggravante perchè abbiamo il brutto vizio di fare bambini e questo non è proprio tollerabile! Temo raggiungerò l’età pensionabile in questa situazione visto che ho una collega di 58 anni che ha due nipotini splendidi! Sarò al tuo spettacolo a Torino, con un gruppo di amici/che atipici di vario tipo, magari potresti raccontare un pò del nostro mondo girando l’Italia e chissà che i sindacati inizino a interessarsi maggiormante alla tutela di questo “grosso bacino” per tesseramenti… ciao a tutti Cristina
Leggendo tutti questi post che grondano sofferenza, tristezza e amarezza, di gente che non può farsi una famiglia, di gente che ha famiglia e non ha certezze per il futuro, di gente che vive con decoro la propria situazione di lavoratori precari, per una sorta di legge del contrappasso mi ritorna in mente (chi sa perchè) un servizio televisivo andato in onda ieri all’interno del programma “Le Jene”. La/il protagonista era un trans brasiliano di nome Fernanda, che vive la sua condizione di prostituta in tutta naturalezza. Diceva che per lui/lei prostituirsi non è un gran problema e che quel lavoro (?) le dava stabilità economica e le permetteva di mantenere la sua famiglia in Brasile e farsi passare tutti gli sfizi in Italia. Prendeva da Eur 50 a 100 per le sue prestazioni, che erano molteplici in un giorno. I clienti non mancavano mai (domanda-offerta) e per nulla al mondo avrebbe fatto un altro mestiere forse + morigerato ma meno remunerativo. Immagino che le tasse non sa neppure cosa sono. Ma che forse abbia ragione lei. Non sarebbe forse il caso che le nostre donne (madri, mogli, figlie ed amanti) facciano le z…..e in appartamento e noi gli ndustriali del sesso. Se infatti bisogna scendere a compromessi sul luogo di lavoro per mantenere un impiego da fame, facendo i/le gentili e carini/e con i nostri superiori, allora tanto vale fare le prostitute o i gigolò di professione che forse si guadagna di più. E’ questa l’Italia che vogliamo. Una competizione spietata sul luogo del lavoro, senza regole e senza esclusione di colpi per restare aggrapati ad una poltrona. A me sembra di vivere in un mondo di matti, dove la lotta sul posto di lavoro è diventata una “guerra tra poveri” che si litigano un osso con la bava che gli esce di bocca, mentre chi al di sopra di noi gode di queste situazioni, sapendo che la sottomissione ai loro voleri è totale.
La legge Biagi perchè non chiamarla legge Berlusconi? E’ nata sotto il governo del cavaliere ed ha portato i guasti che si prevedevano.Le responsabilità sono dell’attuale governo.Una legge così l’avrebbe potuta elaborare
qualunque economista assunto dallo stato con questo scopo.
Le cose vanno sempre peggio e non v’è chi ponga rimedio.Devono avere il coraggio di dirlo in faccia a tutti gli italiani che le cose non potranno andare meglio ancora per molti anni.
Questa è la verità:se qualcosa si può fare è rendere più giusta la giustizia, garantire il rispetto delle regole,dare un piccolo aiuto ai nostri e agli altrui poveri, dare più attenzione ai bambini nostri e degli “altri” ed all’ambiente.Se ancora si potrà investire sul futuro bisognerà farlo senza illudersi di cancellare questa dura e lunga “depressione”.
Diffidiamo delle grandi parole e delle grandi promesse!Il guasto è stato fatto e ripararlo costerà tempo e fatica.
Caro Beppe,
siamo sei ragazzi, dai 22 ai 31 anni, che da luglio lavorano come interinale per Obiettivo Lavoro in Prefettura (Ministero Interni). Il primo contratto aveva durata mensile…quindi ogni mese il patema d’animo per sapere o no se c’era la proroga…venivamo avvertiti l’ultimo giorno…Le quattro proroghe possibili sono finite il 31/12/2005 e giustappunto il 02/01/06 è scattato un nuovo contratto (stavolta cadenza bimestrale) sempre alle stesse condizioni:
– non ti ammalare sennò può darsi che la proroga per te non ci sia
– non puoi fare ferie (anche se le accumuli!)
Il bello è che non ci occupiamo di cose poco importanti!
Sportello Unico per l’immigrazione, cioè ricongiungimenti familiari, permessi di soggiorno, contratti di soggiorno per lavoro e tra qualche giorno i “famigerati” flussi!!!
nessun diritto per noi, se ne approfittano, eppure siamo la PA!!!
io che ti scrivo poi sono tre anni che lavoro per gli extracomunitari sempre con questi contratti interinali (oramai INTERANALI) in Prefettura e Questura.
che non ci sia un modo per assumerci?
avremmo un po’ d’esperienza?
Potremo mai avere l’onore di fare un progetto a lunga scadenza?
Perchè si approfittano sempre di chi lavora e chiede solo di poter continuare a lavorare?
perchè una laurea deve essere un peso e non “un qualcosa in più”?
In Italia di interinali statali siamo in molti, perchè dobbiamo sperare che qualche poltrona voglia sistemare un suo lontao parente per farne uso anche noi?
perchè passano avanti sempre i maledetti raccomandati?
scusa lo sfogo, ho bisogno di andare in vacanza!!!
speriamo bene
Piu’ di 2500 commenti su legge Biagi, lavoro e occupazione e’ un segnale molto forte e molto chiaro che l’articolo 1 della nostra Costituzione “l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” sta’ vacillando paurosamente.
Questo e’ il problema numero 1 , e non e’ di facile soluzione, per nessuno. Soprattutto perche’ e’ legato in modo molto stretto a cambiamenti epocali sotto gli occhi di tutti noi. Forse e’ giunto il momento di ripensare in modo nuovo al lavoro. Non piu’ come necessita’ di sostentamento per costrizione, bensi’ “il lavoro” come libera scelta secondo i talenti individuali di ognuno messi al servizio degli altri. Oggi questo discorso e’ una utopia,lo so, ma gia’ se ne parla in parecchi siti e in parecchie publicazioni. Affinche’ qualcosa di nuovo si realizzi occorre che prima qualcuno inizi a pensarci su in modo serio e che i pensieri siano condivisi. Il fatto stesso che il questo paese ci siano migliaia di persone che fanno volontariato lavorando gratis per quello che ritengono giusto fare per gli altri e’ la prova che un nuovo modo di vivere e lavorare e’ possibile.
Salve a tutti.
Ho 23 anni e lavoro in uno studio di consulenza del lavoro (gestione del personale ed elaborazione di cedolini paga, per intenderci) con contratto di apprendistato, forse il meno peggio approfondito dalla riforma Biagi.
Tuttavia non sono qui per lamentarmi della mia situazione che, paragonata a quella di chi commenta questo post, non solo non è male ma è oro puro.
Tantomeno sono qui per parlarvi delle cose scandalose a cui assisto in ufficio (mi riferisco alle aziende clienti dello studio che pur di pagare pochissimi contributi sfruttano qualunque tipo di agevolazione -che spesso non potrebbero neanche richiedere-….. la cosa bella è che gli stessi imprenditori si lamentano degli evasori; a chi stipula co.co.pro assurdo-fasulli-sottopagati; a chi non versa un dannato c…o di tasse e contributi; a chi nonostante faccia soldi a badilate -i dentisti per esempio- vuole redarre contratti di lavoro dipendente da fame).
Il massimo che posso fare è avvisare (molto per tempo) i pochi che ancora non sono al corrente della riforma del TFR prevista per il 2008.
Qui troverete i dettagli: http://italy.indymedia.org/news/2005/12/940469.php
purtroppo non ho trovato una spiegazione più chiara e meno polemica ma vi basterà fare una ricerca qua e là sulla rete e troverete dell’altro.
A dire il vero la mia titolare (Consulente del lavoro) ad un corso di aggiornamento ha sentito dire che in futuro la riforma potrebbe perfino venire sostituita e/o integrata da una ancora più squallida… vale a dire: sparirà il silenzio assenso e dovrete OBBLIGATORIAMENTE dire “ciao ciao” a tutta la liquidazione che maturerà dal 2008 in poi. Come se già non bastasse vedersi sfumare la pensione.
Raccomandazione: Chi sta pensando di andare all’estero (e se lo può permettere) farebbe meglio a levare le tende in fretta dato che siamo sempre più simili all’Argentina.
Buonasera a tutti,
sono uno studente di economia aziendale dell’università di Udine.Trovo che questa legge Biagi abbia suscitato all’interno delle nuove generazioni, un senso di incertezza per il futuro.
Incertezza perchè,oggigiorno una persona che vuole stipulare un mutuo per comprare casa e mettere su famiglia non lo può fare. Dovrebbe dare delle garanzie, che in questo caso sarebbero “il semplice lavoro sicuro a tempo indeterminato”, ma non le può dare considerato che il suo lavoro non è affatto sicuro, ma precario..Trovo di vitale importanza che ci siano presto, anche con le prossime elezione, rilevanti innovazioni a questo stato di cose. Capisco che per le aziende possa andare bene il fatto di assumere persone a tempo determinato, considerati i costi, per certi versi inferiori rispetto l’assunzione di un dipendente fisso,ma il fatto che una persona, non avendo neppure fatto in tempo a capire i processi dell’azienda in cui lavora venga sostituita subito dopo 2-3 anni da un’altra ancora, che non ha proprio la stessa esperienza di quella precedente, costituisca un notevole dispendio di energie per l’azienda,considerato che deve ricominciare ogni volta da capo con i nuovi assunti. Una soluzione però a tutto questo stato di cose ci sarebbe:
limitare la pressione fiscale sulle aziende..
Questa è stata la soluzione dichiarata dalla sinistra..
Sono tanti anni che lavoro in una cooperativa, per fortuna non abbiamo crisi, abbiamo una dirigenza corretta, e non sono mai rimasta a casa. Prima di avere questa fortunata e rosea situazione ero precaria quando il precariato ancora non esisteva, la mia regione era una regione di artigiani, piccole ditte, piccoli negozi, piccoli centri, moltissimo lavoro per tutti. Tutti lavoravano, tutti guadagnavano, tutti spendevano, io compravo da te, tu da me, entrambi lavoravamo e vendevamo a loro dai quali comperavamo … insomma il vil danaro si muoveva, nessuno diventava ricco, nessuno era povero. Ora gli artigiani non ci sono piu, ha chiuso il calzolaio, perchè al centro commerciale poco distante c’è una dita che fa i tacchi in 10 minuti e costa la metà, ma non sanno allargarti o ricucirti un paio di scarpe. Ha chiuso la sarta: costano meno le magliette al supermercato. Ha chiuso l’alimetari piccolino ma ben fornito: il centro commerciale offre di piu a costi inferiori …
Mi sorge un dubbio, non è che per risparmiare abbiamo dato una bella mazzata alla nostra economia facendo arricchire chi era gia ricco e rendento indigenti le famiglie che si accontentavano dell’onesto?
Piccole famiglie, piccoli imprenditori, piccole gocce che formavano un mare … il nostro tessuto sociale, ci siamo americanizzati, ci hanno messo nelle condizioni di scordare il nostro patrimonio, la nostra arte di arrangiarci … ci hanno dato la televisione, ma ci hanno tolto la fantasia che nasce nel sentir raccontare una storia. Avevamo una dignità, quella che viene dal lavoro, ci è stata tolta, e ci sbeffeggiano perchè i nostri figli non lavorano, perchè restano a casa fino a tardi, perchè non si fanno altri figli …
Bè io ho una proposta, che ne dite di scordarvi il centro commerciale e le grandi marche? Che ne dite di semetterla con il lavoro sicuro e cominciare a fare piccole aziende artigianali? Non sarebbe un idea per cominciare a far crollare i grandi finanzieri che creano leggi?
Ciao
Io e mio marito ci siamo trasferiti in Francia da novembre, perchè mio marito (ultimo anno di specialità di Cardiochirurgia) non avendo possibilità di assunzione in Italia (troppi cardiochirurghi) ha deciso di trovare altrove un posto… Quindi siamo a Clermont-Ferrand, a 630 km da Milano (dove vivevamo) e abbiamo avuto fin’ora i seguenti risultati: mio marito ha una borsa di studio che è il doppio di quella di Milano, io ho trovato in 3 mesi un lavoro a tempo indeterminato che è 10000 volte migliore di quelli che ho avuto a Milano, che in 4 anni sono stati contratti interinali rinnovati in maniera poco lecita o contratti a progetto…
E poi si parla di “fuga di cervelli” all’estero…
Facciamo (anzi, fate) qualcosa per evitarlo????
Saluti
sottoscrivo appieno…La Liguria è equiparabile al terzo mondo, non si riesce a trovare un lavoro per merito, ma solamente dietro raccomandazione, perché si conosce qualche persona in grado di aiutare. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: ignoranza diffusa, università ridotta a un mercato, incompetenza trionfante, la volgarità di chi tranquillamente, ricoprendo un incarico pubblico, dice chiaramente, come è capitato a me, che ha sistemato un’amica e una parente, che nulla avevano a che vedere con l’incarico attribuito. E per questo io e il mio collega siamo stati licenziati dopo due anni di duro e coscienzioso lavoro. Perché l’amica e la cugina fossero collocate più vicino a casa. Due persone sono state licenziate.Senza pietà. Senza che nessuno testimoniasse solidarietà. Tanto sono giovani, e un calcio nel di dietro. Tanti anni di studio per assistere a questo rivoltante spettacolo.
Un saluto
Caro Beppe, io come te risiedo nel “sud del nord”, ovvero la regione Liguria, dove non esistono opportunità per chi vuole lavorare onestamente, ma solo agevolazioni per i disonesti e i farabutti in genere. I dettami della cosidetta Legge Biagi vengono rigorosamente applicati alla lettera da imprenditori privi di scrupoli, moralità e coscienza, che attraverso quasta meravigliosa riforma sul lavoro, possono arruolare a prezzi scontati e spremerli all’inverosimile, lavoratori di ogni tipo ed età, con il benestare di politici e sindacati.
Nella fattispecie sono un tecnico quarantenne definibile “qualificato” e con esperienza nel campo dell’edilizia e dell’impiantistica in genere, con moglie, figlia e mutuo a carico, che dopo essere stato “spremuto” fino al 2003 (a tempo indeterminato) per 1500 netti mensili, ora lo è a tempo determinato per 960 . Paradossalmente gli operai extracomunitari che ho modo di conoscere nel mio lavoro guadagnano sui 1000, 1100 e alle 17 se ne vanno a casa mentre io la tiro fino alle 19 o 20 dalle 7 del mattino. I datori di lavoro che ho avuto modo di incontrare, per la cronica mancanza di lavoro e per le difficoltà oggettive in cui verso hanno ritenuto doveroso “approfittare” di tale situazione e obbligarmi a sottostare a contratti schiavistici basati sul mobbing e sullo sfuttamento della mia persona, delle mie capacità e della mia professionalità, svenduta per necessità, per non fare la fame. Daltronde senza una raccomandazione non si può ambire a null’altro.
Ho fatto tanto per essere allo stesso livello di un poveraccio extracomunitario.
Insulto di cuore i nostri cari politici (tutti) infami ed indecenti, che con l’avallo dei sindacati, hanno ridotto alla rovina migliaia di persone per favorire i loro interessi, i loro amici industriali e tutti i paraculi che raccomandano nella pubblica amministrazione, mero esempio di “ugualianza” tra tutti i lavoratori.
Che siate tutti maledetti!! spero che proviate ciò che io stò passando.
lavoro in ospedale come tecnico di audiologia in lombardia e sono precario dal 2003, nel senso che ho un contratto a tempo determinato,rinnovabile tramite “concorso per titoli” ogni 1 o 2 anni.
non si capisce perchè il posto non debba essere trasformato a tempo indeterminato (con concorso per esami a tempo indeterminato) visto che il lavoro abbonda, e lo dimostrano le liste d’attesa…, ma si continui a rinnovare incarichi a tempo determinato per anni e anni, in un settore che non è soggetto a incertezze del mercato, che potrebbero eventualmente giustificare una logica di precarietà. la ragione è che si vuole ricattare le persone in modo che “non diano fastidio” e facciano tutto quello che “gli si chiede di fare”. i primari sono co-responsabili di questa logica ricattatoria.
vedremo cosa saprà fare la sinistra per risolvere questa vergogna !!?
saluti andrea
Ma quando ci darenno dei sostegni alle nostre moribonde attività orafe??? Non nascondiamoci dietro un fuscello, siamo cotti e stracotti dalla concorrenza Asiatica, Turca, Indiana.
Cosa ne faremo del nostro Made in Italy che ci ha contradistinto per secoli? La manualità e l’ingegno artistico che ne sarà? Tutti orgogliosi e tutti che pensano “Ah orafi gioiellieri, soldi a palate” Vi invito a vivere una nostra giornata, una settimana di 80 ore per garantire a malapena gli stipendi ai dipendenti che da 20 anni sacrificano al nostro fianco.Allora ben venga la legge Biagi che ci permette di insegnare a basso costo ai ragazzi la nostra arte, farli appassionare , incentivarli, permettendo alle nostre aziende di essere più concorrenziali. Ma PERCHE’ CHIAMARLO LAVORO PRECARIO quando do’ l’opportunità ad una persona di appassionarsi a qualcosa di bello, artistico, storico che dell’italia ne ha fatto un vanto mondiale? Aiutandolo econ. La gioielleria e l’oreficeria deve essere equiparata al vestiario, deve avere gli stessi aiuti di altre categorie. Credetemi che stiamo soffrendo da almeno 7/8 anni di una crisi profonda che nessuno vuole esternare. Siamo come i coltivatori di pollame. L’acciaio ha soppiantato l’oro e l’argento chiamandosi anch’esso “gioiello” quando di gioiello non ha nulla. Queste aziende vendono l’acciaio a prezzo d’oro facendo i soldi a palate, e poi non lo a distanza di 1 anno non vale più niente.Noi a parità di prezzo non riusciamo a vendere un oggetto che avrà sempre valore sempre un valore reale e non verrà mai gettato. L’oro da che mondo è mondo è sempre stato “ecologico” verrà sempre riciclato e riutilizzato,chi di voi getta L’ORO? Vorrei che tutti potessero capire la nostra manualità e artiginalità e trasmetterla ai giovani.Anche tramite la legge biagi chi se ne frega! Basta che quello che abbiamo fatto e sacrificato, non vada perso !!!! sarebbe un vero peccato NON DOBBIAMO PERDERE LA NOSTRA STORIA IN ARTE, CULTURA, ARTIGIANATO E INTELLIGENZA
CIAO
Sondaggio politico:
Bush e Blair decidono di consultare a turno i parlamentari europei presso la residenza del presidente degli Stati Uniti di Camp David per decidere sulla guerra. Al ritorno in Patria dei parlamentari italiani però per un’avaria ai motori viene attuato un atterraggio di fortuna in una piccola isola deserta e “fortunatamente” si salvano tutti. Tu ti trovi a passare di là con una piccola imbarcazione. Li vedi e ti dicono che da lì non riescono a chiamare i soccorsi.
Per farli tornare in Italia su quella tua piccola imbarcazione hai la possibilità di caricarne soltanto 7 (sette), chi sceglieresti? Chi non vorrebbe salvare nessuno di loro è ovvio che non deve rispondere.
E poi la nostra manualità ed artigianalità dove va a finire??? come facciamo a trasmettere ai giovani ” apprendisti” l’esperienza del lavoro manuale? Se non creiamo delle opportunità abnche per le asziende? Vogliamo invece guardare un lato più oscuro dello sfruttamento? GLI STAGE ma sapete che uno studente per fare uno stage di apprendistato lavora gratis !!! e come lo chiamiamo tutti quelli che lavorano da Avvocati e Notai a costo zero solo per apprendistato??? Loro Notai, Avvocati, Dentisti ecc. non possono permettersi di pagare questa gente ??? Proprio loro che hanno sempre lavoro e che lavoro e non devono neanche farsi il mazzo per andarlo a trovare. Tanto gli piovono tutti in casa, per forza. Allora cosa stiamo a guardare la legge Biagi che poi delle innovazioni ha portato, guardiamo quello che c’è sempre stato e che non si cambia.
NOTIZIA DI OGGI:
Ho sentito che gli extracomunitari che si presentano alle poste con una autocertificazione che hanno avuto un figlio, percepiscono subito 1000,00 è vero? Se si cosa ne pensate???? Ho già in programma di modificare il mio cognome e con un semplice lucido di scarpe, farmi un poco scuro , un’autocertificazione e due parole in OSTROGOTO e forse anch’io ce la faccio ad avere un finanziamento a fondo perso dallo stato? cosa ne dite
Ciao ragazzi ora vado, non so come abbia fatto a ritagliare questo spazio per scrivere ( dato tutti gli impegni) ma è già la seconda volta che vedo il tuo spettacolo e lo vedo sempre con una persona eccezzzzzzzionale, forse anche per questo che mi stimola a scriverti ( VEDI GLI STIMOLI SEMPRE LORO E LA CURIOSITA’ CHE MUOVE IL MONDO ). Sono le 20,30 e Ho ancora due ore per preparare il lavoro di domani ai miei fedeli dipendenti da oltre 20 anni, agli operai che mi gratificano con i loro sacrifici ed allo stipendio che riesco a malapena ad asssicurargli.
PS ma cosa ne facciamo del made in Italy ORAFO? una delle voci più importanti dell’export ???
Notte a tutti
Maurrzio Sgavioli
Be che dire anche io come tanti sono vittima di questa FAVOLOSA legge del cavolo! lavoro in un negozio al centro di Roma e mi hanno tenuto in nero x 6 lunghi mesi (quando da colloquio mi avevanno assicurato un contratto immediato) e dopo di che si mi hanno fatto un contratto ad 80 ore mensili contando che io ne lavoro di media 130..Le 50 ore fuori buste me le pagano a E 5,OO L ORA! e pensare che i miei datori dicono di me che sono molto brava! Con questo cavolo di misero contratto non posso ne chiedere un prestito ne apriire un mutuo! Ho 31 anni e mi sento un emarginata della societa! Grazie Biagi!
Ma non credi di avere abbastanza esperienza per poter trovare un altro posto di lavoro sfruttando l’esperienza che hai avuto in questo periodo? Ma allora sei tu che non vuoi essere concorrenziale sul mercato. Dai c…o spronati forza esci dal guscio!!! i tuoi datori di lavoro dicono che sei brava. Allora varrai qualcosa no! allora hai possibilità di provare qualcosa altrove no? Datti da fare cerca e chi cerca trova oppure vuoi adagiarti così. Il mercato del lavoro è fatto di domande ed offerte. Se ti senti emarginata è perchè lo vuoi tu. Sarà meglio trovere una persona che si propone come te piuttosto che una alla prima esperienza no? Allora muoviti, non puoi pensare che dove sei orati gratificano, oppure bleffa, se vali veramente qualcosa ti offriranno dei trattamenti migliori no? Ma fallo quando sei sicura di avere altro per le mani. Ed allora torniamo sempre allo stesso motivo, MUOVITI DATTI DA FARE CERCA CERCA CERCA.
CIAO
Maurizio Sgavioli
non sono d’accordo su quanto esposto.
anche se pur in modo ridotto, ha contribuito a creare un’esperienza lavorativa ai giovani, inserendoli nel mercato del lavoro , permettendogli di guadagnare qualche euro, tirandoli via dalla strada, facendogli fare delle esperienze che a livello studentesco non possono fare (e qui discorso su università infinito) ecc.
Tutto ciò non vale per i quarantenni che dovrebbero avere già acquisito un’esperienza che sul lavoro gli permette di essere concorrenziali e richiesti.
Certo che se AI GIOVANI gli inculchiamo nella mente che i datori di lavoro sono solo degli sfruttatori e degli schiavisti, che tutti sono sottopagati perchè queste società fanno i soldi alle loro spalle ( e ce ne sono diverse) avranno sempre questo tipo di idea in testa e non progrediranno mai con stimoli ed efficienza mentale per crescere, ma si afflosceranno mantenuti dal “padrone” che sfrutta: il dipendente.
Ma che brutta la parola LAVORO PRECARIO ma perchè chiamarlo precario senso di indecisione e insicurezza, lo sento come un ponte che ti crolla sotto da un momento all’altro. Perchè non chiamarlo “LAVORO D’OPPORTUNITA'” . Perchè non far capire che è un’opportunità per crescere??? Cosa muove il mondo: LA CURIOSITA’ Ed allora perchè non insegnargli ad essere curiosi, chiedere, capire, domandare, rispondersi, ecc. STIMOLARE la loro efficienza cerebrale. Io stesso a 13 anni ( 35 anni fa) lavoravo in officina meccanica in nero ed aiutavo casa per portare qualche lira per i miei vizi per non pesare sulla famiglia. Per comprare la bici da corsa e faticare, questo era il mio vizio, faticare anche nel divertimento. Stimoli bisogna creare stimoli non avvilimento. Il portare avanti i dipendenti con senso di avvilimento e di sruttamento, non è produttivo a nessuno. Ma cosa vuoi ora non ci sono più lavori precari di fatica, ma siamo al compiuter, al telefono, al centralino , al… al… al…. al.
anzichè mandare a c..e la gente, forse faresti bene a discutere del perchè non approvi ciò che dico. Solo cosi crescerai, non cresci mandando a c…e la gente.
Ciao
2- La stragrande maggioranza dei datori di lavoro SONO sfruttatori. E’ una realtà, non una storiella inventata ed inculcata ai giovani. Non so se tu sei un imprenditore, ma se non lo sei e parli così vuol dire che hai avuto mooolta fortuna.
3- Un contratto A PROGETTO, deve essere A PROGETTO. Servono per seguire e portare a compimento un progetto, per cui i lavoratori a progetto dovrebbero essere esentati da orari e gerarchie. E’ un contratto tra due parti, un rapporto di collaborazione, non di dipendenza. Mi chiedo però quanti veramente si possano definire collaboratori, e quanti altri invece non siano in realtà trattati come “dipendenti”, senza però gli stessi diritti (mutua, ferie, limite sugli straordinari e pagamento degli straordinari).
4- Il contratto a progetto è stato fatto scimmiottando il sistema lavorativo statunitense. Là non esiste il lavoro fisso. Peccato però che là, per un contratto a progetto, guadagnano il doppio. Qui in Italia arrivare ai mille euro al mese in certi casi è già un fortuna.
Già certo, ma quale flessibilità cerebrale puoi insegnare a noi giovani se non ci dai modo di entrare realmente nel mondo del lavoro? Se non dai alla possibilità di crescere alle persone, ma gli dai dei lavori sottopagati e senza possibilità di crescita intellettuale poi non puoi venire a prendere per i fondelli la gente dicendo che si arrangi…
pensare bisognerebbe quando si scrivono queste cose e provare a mettersi un po’ nei panni altrui…
Sono tra quelli che considerano ancora il lavoro un diritto e non “un’opportunità”. Mi rendo conto che, di questo passo, il datore di lavoro non sarà più un pari (dal punto di vista della dignità), ma un benefattore. Lei cosa e pensa, sig. Sgavioli?
sommo un piccolo imprenditore davent’anni,da 4 con due dipendenti a tempo indeterminato.
vorrei solo dire che non è semplice come sembra far quadrare i conti a fine mese,tenendo presente che un dpendente che riceve 7 euro l’ora costa alla ditta 15 euro tra stipendio contributi vari imps inail ferie tfr ecc. ecc.sperando che uno non si ammali.
in pratica per un dipendente che riceve 1200 euro la ditta ne sborsa circa 2500.
non vi sembra che ci sia qualche cosa che non quara?
tutti questi soldi in piu sono un costo troppo elevato per le aziende che devono tenere i propri prezzi nella concorrenza per poter rimanere nel mercato, pena fallimento immediato.
vi siete mai chiesti perchè le aziende portano le produzioni all’estero nei paesi dell’est?
e poi un sacco di altri probblemi che un dipendente neanche s’immagina ,peresempio:
se non c’è lavoro per un periodo come fa uno a pagare i dipendenti? va a rubare?
Domanda: quanti di voi lavoratori dipendenti, che adesso giustamente scrivete incazzati come le iene, hanno votato per quell’ammasso di pezzi di m…a che è Forza Italia credendo di diventare ricchi come il novello Gesù??? Ma secondo voi uno che guadagna un miliardo al minuto (cifra detta a caso, ma poco distante dalla realtà) può fare i vostri interessi???
Premetto che sono dipendente anche io, ho votato Rifondazione e la rivoterò. Non perchè sia meglio, ma meno peggio si.
Comunque se rivince Berlusconi emigro.
E se non si candida Beppe Grillo, mi incazzo!!!!
Almeno questo diritto mi è rimasto??? W l’italia, w la società del grande fratello, delle veline, dei reality, del lavoro interinale made in U.S.A., della gamba rotta di Totti.
Mi fa schifo essere rappresentato in giro per il mondo da gente come Berlusconi, Cicchitto, Fini, Frattini.
ho paura, sento che non cambierà niente con queste pseudo elezioni, alla fine sono solo uno specchietto per le allodole. Chi è veramente al potere non permetterà che cambi, ha troppi interessi, troppi soldi. E la mentalità degli italiani che non funziona e forse non lo ha mai fatto. Abbiamo come popolo bisogno di un riferimento di qualcuno che sconvolga le cose. Cmq ritornando al post ce li abbiamo mandati noi in parlamento… neanche fossero dei fantocci piacevoli da vedere.
Ho 26 anni e non riesco a neanche ad andare a vivere con la mia ragazza, cosa c’è da dire di più.
p.s. in Svezia persone di 22 anni possono fare l’università e avere dei figli perchè lo stato gli da mille euro al mese per ogni bambino. che tristezza…
caro beppe e cari tutti, secondo me il discorso è facile: è matematica.
Diciamo che le risorse sono 100. Se ai politici diamo 70, resta 30 da dividere tra ricerca, istruzione, sanità, previdenza…
Se ai politici diamo 30, resta 70 da dividere in quanto detto sopra.
Problema: quando un politico diventa tale COL CAXXO CHE DICE “NO, NO, DATEMI SOLO 4.000 EURO AL MESE CHE CI VIVO BENONE E IL RESTO DATELO IN AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE AZIENDE CHE ASSUMONO COME DIO COMANDA!”. Le agevolazioni alle aziende arrivano solo per chi fa contratti usa/e/getta. Certo che sono arrivati 1.000.000 di posti di lavoro: oggi lavoro io, domani tu, il giorno dopo lei… e via che in cinque anni abbiamo lavorato tutti! Un giorno solo magari, ma abbiamo lavorato.
Spero solo che di questo ci ricorderemo tutti quando andremo a votare…
Caro Beppe Grillo, innanzi tutto non sono mai stato così felice di rischiare 4 anni di galera, scaricando il tuo spettacolo da internet. Secondo volevo raccontarti la storia di un povero schiavografo (schiavo lavoratore in tipografia) quale sarei io. Sono stato assunto nel 2003 in una tipografia con un contratto di formazione la mia busta paga prevedeva un stipendio iniziale di euro 500. Essendo orfano di padre dalla tenera età di 2 anni con mamma disoccupata efratello finanziere in servizio a caserta, puoi immaginare che vita da “nababbo” che posso aver fatto in questi anni! Senza calcolare che metà del mio stipendio era ipotecato alla q8 in quanto per raggiungereil mio posto di lavoro dovevo percorrere circa 60 km al girno. Ora grazie al cielo ho vinto un concorso in banca d’italia e finalmente mi sono sistemato, ma come avrei potuto continuare a vivere anche se dopo tre anni il mio stipendio ha toccato la soglio degli 800 euro? Il bello è che poi devo sentirmi dire da quattro giornalisti del caxxo che secondo sondaggi i ragazzi italiani sono troppo mammoni, che a 30 sono ancora a casa. Io ne ho 27 caxxo e ditemi come diavolo si fa ad andare a vivere da soli con 800 ma anche 1000 euro al mese dovendo affrontare le spese di una macchina una casa e caxxo anche devo vivere, una sera potrò uscire con gli amici! Ma non ci sono forme di tutela per chì è orfano di padre e madre obbligata alla disoccupazione o lavoro nero causa eccessive tasse? Spero di essere stato chiaro! Grazie per avermi dato ascolto continua così sei veramente grande!
La mia storia molto probabilmente non differisce da molte altre. Ho preso una laurea in scienze naturali e dopo 11 mesi di ricerche, stage gratuiti e curriculum ho ricevuto un contratto a progetto, come collaboratore in un museo di antropologia. Sebbene il lavoro mi piaccia moltissimo, il fatto che lo stipendio sia molto basso e che non venga dato mensilmente, mi crea non pochi problemi. Io potrei anche sopportare questa situazione se sapessi che le cose stanno cambiando, ma poi leggo i giornali, vedo le interviste alla TV e mi rendo conto che il governo considera questa situazione una fase di miglioramento, vuole farci credere che tutto va bene, anzi va meglio di prima. Ci riempie di dati ISTAT, grafici, numeri. Con la legge Biagi Sono diminuiti i disoccupati. Forse è vero, lo dicono i grafici, però nessuno dice che tale diminuzione è dovuta al fatto che la maggior parte dei laureati decide di lavorare nei ristoranti e nelle fabbriche, camerieri e operai, altro che call center. Nel frattempo la classe dirigenziale dello stato è composta soprattutto da persone senza alcun titolo, IMBOSCATI che devono la loro poltrona a raccomandazioni e ope legis varie. Sono stati aumentati i fondi per la ricerca. E’ vero infatti i professori universitari adesso hanno tutti la macchina nuova. Questa ed altre affermazioni sono tutte vere, sono i presupposti che sono sbagliati, sono dei giochi di parole.
Suggerisco quindi ai signori Berlusconi. Sacconi, Fini, Maroni e tutti gli altrii, di farsi due conti, di informarsi e rivedere le loro posizioni.
Quello che penso io è che la legge Biagi non ha fatto nient’altro che creare un nuova classe sociale, il DISOCCUPATO PRECARIO, una persona che lavora 8 ore al giorno, prende uno stipendio part-time quando è fortunato e si fa una grassa risata quando Casini parla di Famiglia alla televisione.
Grazie
Simone Mantini.
mi sono chiesto piu’ volte come mai è stato assassinato Biagi.a mio parere non si risolvono cosi le cose , ma trovarsi fuori dalla propia azienda o trasferito a 1000 km di distanza senza nessuna alternativa è avvilente .se non sei “figlio di Papa”farai sicuramente parte di quel ramo di azienda dimenticato .
Leggo con attenzione tutto quello che il blog del mitico BebbeGrillo ci propone al fine di riflettere e ragionare e in special modo sulla legge Biagi che ne sono vittima anche io a 56 anni ma soffro non tanto per me quanto per i giovani ho due figli di 31 e 26 anni e guardando loro mi rattristo sempre di più e mi inc o come una bestia.
Ho sempre sostenuto che siamo un popolo senza midollo spinale senza ritegno per noi stessi senza orgoglio e senza iniziativa sociale e collettiva.
Accusiamo sempre tutto e tutti ma mai noi stessi corriamo ad applaudire qualsiasi personaggio che ci fa illudere poi quando caschiamo dal letto lo ripudiamo siamo delle vere banderuole al vento senza una convinzione ed una anima politica forte sincera radicata in noi tutto il malessere e il malumore attuale siamo noi e solamente noi ad aiutarlo e foraggiarlo con la nostra apatia noncuranza menefreghismo qualunquismo e con la tremenda frase retorica e di copertura che solo noi siamo sempre pronti a pronunciare “Che possiamo fare??? Tanto non cambia niente!!!”.
Sarò anche (e lo sono sinceramente) un idealista con tanti sogni infranti nel cassetto ma ho sempre creduto che “l’unione fà la forza “:
Quanti sono al governo? E noi quanti cittadini siamo?
Quanti hanno il potere economico? E noi quanti consumatori siamo?
Usciamo definitivamente allo scoperto diamo una soddisfazione al ministro Pisanu diventiamo tutti “anarcoinsurrezionali” disdettiamo tutto e tutti licenziamoci tutti boicottiamo il mercato sulla spesa andiamo ai Discount!!! non compriamo più le marche fermiamo tutte le auto e blocchiamo le assicurazioni disdettiamo il canone TV usiamo i mezzi pubblici tutti autobus treni metro gratuitamente fin quando non li rendano un servizio vivibile e civile per tutti boicottiamo la stampa che ci propina solamente gli umori dei big politicoindustriali boicottiamo le elezioni non andando a votare .c o . qualcosa dovrà pur succedere o no!!!!!!!!!!!!!!……..
Ero un co.co.co in una società informatica, un contratto di sei mesi con promessa di assunzione. Dopo 3 anni e mezzo di attesa, esce la legge Biagi i co.co.co diventano fuorilegge; i c.co.pro. non possono ricoprire compiti continuativi, quindi gli amministrativi dovevan essere assunti altrimenti non erano giustificabili. Risultato? Mi sono ritrovato in mezzo ad una strada con moglie e figlio. Da allora (giugno 2004) lavoro come interinale un contratto qua ed uno là. Posso andare avanti così???
Caro Beppe, oggi mi è venuta un’altra idea spontanea. Quelle certo non mi mancano. Ho aperto un Blog di poesia e arte al seguente link: http://sisu-g.splinder.com/
Ho iniziato mettendo alcune mie poesie.
La mia intenzione è stata quella di creare un mio spazio personale che riguarda l’arte in genere e in particolare la poesia che amo molto e che mi aiuta a sopravvivere in questa prigione, anzi galera, che mi ha creato il mobbing dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano. Giovanna Nigris
Se sei una persona che parte da zero e deve contare solo sulle sue forze, sono guai.Follemente laureato(110 lode, agraria).Masterizzato(bologna).Corsi (Ericsson roma e nokia Milano).Ho lavorato all’estero ed in Italia.Trasferitomi a Roma a 22 anni ho avuto il mio primo contratto di formazione(azienda chiusa dopo il crak argentino).Poi un contratto di apprendistato a Roma, poi un contratto a progetto(che svolgo attualmente).Mi sono autoconvinto dell’anacronismo di farsi una famiglia, una casa e un luogo tendenzialmente stabile in cui vivere, per immunizzarmi dalla consapevolezza dell’irrangiungibile.Non posso consumare beni e servizi(come mi viene costantemente “suggerito” da più parti)dal momento che ,le risorse accantonate, vengono dissipate tra un contratto a progetto ed un altro, in trasferte per colloqui, pernottamenti e scusate l’ingordigia, anche per gli alimenti ed un tetto.Di sicuro avrò più tempo libero… pensavo;fino a quando ho avuto l’onore di assaporare lo straordinario forfettario.Fantastico!Ho lavorato per una multinazionale a Roma dove percepivo 1150,00 euro netti al mese (compreso lo straordinario forfettario), dalle ore 06:30 alle ore 21:00, dal lunedì al sabato,più una domenica al mese.Pagavo 480,00 euro di affitto per una stanza.(aggiungo che era un lavoro in cui non si stava seduti).Sono preoccupato di dovere mettere in discussione anche l’anima dopo la mobilità,la flessibilità, resistenza allo stress e alla spada contrattuale o di Damocle.I miei coetanei(ho 28 anni)iniziano a manifestare un odio indiscriminato verso tutti coloro che sono venuti prima, verso ciò che hanno “costruito”e che per noi è matematicamente improponibile allo stato attuale.Non mi è mai piaciuto giudicare un’intera generazione, ma ho tanta voglia di farlo.Se non sei figlio di …o non possiedi capitali,forse,puoi lucidamente considerare una fuga da questo paese.Sono gli affetti che ti fregano.Adesso spero solo che vitalità, fisico e salute non cedano.Un abbraccio sentito
la legge Biagi prevede che il contratto a progetto abbia come finalità la realizzazione di un progetto ben definito a fronte di un compnso pattuito che viene al suo completamento.
mi dite che progetto può avere una persona impiegata in un call center? oppure nella biglietteria del battello turitico sul tevere?
l’importante per tutti mi sembra che sia non pagare contributi all’inps, dare meno certezze possibili sul futuro dei giovani ed avere così la possibilità di spremere sempre al massimo forze sempre nuove con il risultato che gira e gira l’economia si ferma obbligatoriamente.
questi giovani quando potranno comprare qualcosa a rate? elettrodomestici, auto ecc. e non parliamo poi di affitto od acquisto della casa in cui vivere, come possono prendere impegni di qualunque tipo se niente e nessuno gli lascia intravvedere un minimo di sicurezza nel loro futuro?
ho 58 anni sono lavoratore dipendente, con i contributi versati sulla mia retribuzione partecipo al pagamento della pensioni dei miei genitori, con il mio stipendio netto aiuto mio figlio che, col compenso da co,co.pro., non arriva alla fine del mese e versa contributi minimi che non gli daranno mai una pensione……..quando questa generazione intermedia (la mia) smetterà di lavorare qualcuno ha ipotizzato qualche soluzione? se nessuno più verserà contributi l’inps come potrà pagarmi la pensione (se mai ci arriverò)?
sono troppo pessimista?
Caro Beppe, grazie per la voce che ci concedi, ma tanto non cambierà nulla. Ormai di libri che parlano del fenomeno ce ne sono, e nessuno li considera. La precarietà in Italia ha padri di destra, con la Legge Biagi, e di sinistra, col pacchetto Treu. Manda pure il libro a chi vuoi, quindi, ma cambierà poco.
Posso testimoniare che mi sono laureato con 110 e lode, ho il dottorato di ricerca, vari corsi di specializzazione eppure sono precario da quasi dieci anno, e attualmente lavoro con un contratto a progetto e non arrivo a 800 euro al mese. Ma alcuni politici dicono che la chiave di tutto è formarsi, studiare. Tutto, pur di non vedere che la soluzione è emanare precise leggi che proibiscano il ricorso al precariato. Basta vedere come nel partito cui nonostante tutto sono iscritto stiano ostacolando la proposta di legge di iniziativa popolare “Precariare stanca”. Tutti sembrano interessati a convincerci che oggi gli interessi dei lavoratori si fanno difendendo gli interessi delle imprese, e io invece sono ancora convinto che tra capitale e lavoro il conflitto non sia sanabile. O difendi il lavoro o difendi il capitale. E il lavoro, oggi, non lo rappresenta nessuno. Ci vorrebbe un partito dei precari, di quelli più incazzati.
Co.Co. Co in una Scuola con contratto privato. Ogni anno scolastico non sai se ricevi o meno l’incarico. Dipende dagli umori degli insegnanti e del Preside. Brave persone che comprendono la situazione per fortuna. Niente ferie, permessi, 13^ o 14^ e malattia. Se un domani dovesse finire il contratto niente TFR, solo un grazie per la collabaorazione. Dimenticavo: retribuzione 5.000 l’anno e pagamenti ogni elezione di Papa.
Resistere, resistere, resistere.
P.S. – Propongo un incarico Co.Co.Pro al Ministro Calderoli come ambasciatore in Libia per conto del prossimo governo dell’Ulivo.
…e non finisce mica quì!!! già, proprio così, non voglio essere pessimista ma da quello che vedo non penso che le cose si sistemeranno a
breve termine. sono assolutamente solidale con tutte quelle persone che sono identificate come “precarie” e si,già la definizione fa schifo, per non parlare dei “collaboratori continui”, oppure a progetto. insomma come dice beppe è dalle parole che si parte, e questi di destra e di sinistra son partiti proprio bene per metterlo in quel posto a tutti i lavoratori e non.sfogo a parte, non sono un economista, ma è da parecchio tempo (20 anni) che mi occupo di selezioni ed assunzioni e quello che prospettavo tanti anni fa a chi cercava un lavoro sicuro si è purtroppo verificato: non te lo darà più nessuno!!! perchè ero certo di ciò, per il semplice fatto che osservavo le cose, ovvero:
ragazzi e famiglie che ostentano ricchezza acquistando cellulari, adidas, televisori da150.000 pollici ecc..a costo di fare le rate anche per mangiare l’importante è apparire, scuole assolutamente inadatte ai tempi in cui viviamo che assieme alle famiglie il più delle volte menefreghiste generano cloni attezzosi, arroganti e assolutamente incompetenti, sono tutti tuttologhi,esaltazione del modello “colletto bianco” una panacea per pochi che ha e mieterà ancora molte vittime,l’allontanamento ingiustificato di dialogo tra chi offre e chi cerca lavoro con l’inesorabile conseguenza di avere datori sempre più ricchi e sordi e lavoratori sempre più poveri e menefreghisti, i sindacati hanno creato spaccature anche tra moglie e marito! ed infine questi meravigliosi dipendenti che per fare solo danni si fottono 10-12mila euro al mese. ho 40 anni lavoro da 23 ho iniziato come volontario in marina, da una busta paga di circa 4.000 me ne trovo poco più di 2.000, ma ho l’INPS! anche una moglie e due figli a carico che vedo molto poco grazie al mio lavoro. cominciamo a suonare le trombe e prepariamoci ad una bella lotta, altro che “68” se vogliamo cambiare.auguri
Cari DIPENDENTI “Sinistracentrodestra” ho 26 anni,vivo a Crotone e faccio
il call-center,con un contratto a progetto.
Da quando sono stato assunto il mio stipendio oscilla tra i 600/700 euro,
lavoro,non per mia volontà,4h,30 min al giorno(solo quando c’è lavoro) e
grazie a questa precarietà non riesco a pensare più alla costruzione
del mio futuro!pensate che con la mia ragazza avevamo intenzione di comprare
casa…ma…le banche ci ridono in faccia,ogni forma di finanziamento
non è consona con i nostri contratti quindi… stavo pensando ad una canadese…che ne dite?
L’altro mese sono stato malato 9 giorni,il mio stipendio al netto è stato di 473 euro!
inutile citarvi altri 100 punti a nostro sfavore…
“Pensate” prima di fare una legge!
Beh….io avevo un contratto interinale con l’agenzia Adecco, lavoravo da diversi mesi per il negozio Caleffi dentro ad un Outlet (che spuntano come funghi per fregare la gente fingendo di vendere le cose al 70% di sconto…sì, ma prima fanno un piccolo ritocchino ai listini, in base al periodo, vedi saldi, ma questo è un altro discorso), la mia ultima proroga (firmata il 16/11/2005) durava fino al 31/01/2006 e la Caleffi non mi ha rinnovato il contratto per manipolazioni interne..lasciamo perdere il casino successo..povera azienda del kaiser..comunque sapete quando mi hanno avvisata? Il 30/01/2005, il giorno prima della scadenza e non l’hanno fatto quelli dell’Adecco o quelli della Caleffi, ma la Responsabile del negozio, che è stata avvisata come me quel giorno (senza nemmeno essere interpellata, cosa sta a fare lei lì? E’ lei che ha visto come lavoravo, mica la Adecco o la Caleffi)..ora è da 1 mese che cerco lavoro, non si trova assolutamente, zero!!! Per quanto dovrò andare avanti? Vediamo se prima di Pasqua troverò uno straccio di lavoro che mi permetta di arrivare almeno all’estate..e poi? Mah..forse dovrei cercare in un’agenzia di pulizie..mi spacco la schiena, ma almeno chiamano in fretta!
Cara mia, spero tu non sia laureata e men che meno diplomata. Io mi sono strasudata un diplomino, facendo le serali e lavorando (naturalmente co.co.co.) di giorno. Quando al lavoro mi hanno dato il benservito, pur di fare qualcosa ho mandato curriculum anche alle agenzie di pulizie. Sai che mi hanno risposto? “Ma lei, diplomata, che parla inglese e francese, vorrebbe venire a far pulizie? No, no, è troppo qualifiacta!”. Bene, allora non passo il mocio, non guadagno e faccio la morta di fame qualificata! Che bello! Fortuna che poi ho trovato altro…
Sono diplomata..comunque è vero..sugli annunci cercano assolutamente gente qualificata e con esperienza e poi magari viene fuori che hai lavorato già troppo e non ti possono assumere..ovviamente per non avere troppi oneri fiscali cercano gente per l’apprendistato, wow!!!
Ciao a tutti gli amici del blog sono un ragazzo di 26 anni di Cassino con una laurea in legge ed un master in Diritto del Lavoro. scrivo per implorarvi di smetterla di chiamare il d.lgs 276/03 legge Biagi. è l’amore sconfinato per questa materia e per la sua applicazione che mi porta a scriverlo. il sistema, comprensivo anche della sinistra, vuol farvi credere che questo abominio legislativo sia opera di un grande uomo e di un grandissimo professore, in modo tale che non venga smascherato che la parte del libro bianco dedicata al mercato del lavoro, quella si scritta anche da Marco Biagi, non è stata in alcun modo attuata. in realtà la legge rappresenta una vera e propria manna per i nuovi negrieri (i datori di lavoro), che all’improvviso, e anche grazie alla noncuranza dei sindacati firmatari della stessa, hanno visto esauditi tutti i loro desideri più reconditi. la mia denuncia è, però è anche nei confronti della magistratura, che indegnamente si spinge sempre più verso una politica filodatoriale. fermiamo questo abominio vi prego.
grazie per lo sfogo
P.s. posso ritenermi un fortunello faccio pratica professionale. chiaramente gratuita
Finalmente un giudizio equilibrato e razionale. E’ vero. Siamo sommersi da un oceano di menzogna. Senza connotazione politica. Anche prima della cosiddetta legge Biagi venivano perpetrati abusi, con il silente accordo del Sindacato, CONNIVENTE, e della SINISTRA, che adesso vuole cavalcare il malcontento per fini elettorali, ma che in realtà è stata a guardare questo sfacelo senza avere nulla da obiettare. la sinistra non differisce in nulla dalla destra per logica clientelare e malcostume.
Con stima
Ciao ragazzi,appartengo all’esercito dei co.co.co… rna e peste per chi sfrutta e aggira l’ostacolo.IL DATORE DI LAVORO.
Cosa dire degli enti no profit??? sanguisughe!Sfruttatori! esigono la professionalità,la preparazione,la laurea perchè costretti ad avere un organico adeguato. ma il meglio che ti fanno fare è l’assistenza ai disagiati, minori, ecc!naturalmente a coprire i tre turni,si lavora anche nei festivi come si richiede ad un dipendente!
Ecco cosa è il cococo e cocopro.FALSI!lo stato permette questo tipo di truffa, consente loro di evadere le tasse. mai un controllo,mai un ispezione, e se mai ciò dovesse accadere, c’è il “compare” che occupando un posto strategico negli uffici preposti al controllo avvisa tempestivamente!
Per finire, lavoro per un ente no profit in provincia di foggia,con tre turni di sette ore a soli euro 500!insieme, lavorano “volontari”, cioè fior di PROFESSIONISTI con mansioni dirigenziali che “collaborano” nell’associazione ma, a differenza di me(ed altri), per poche ore al giorno, e, per 4-5 gg a settimana, percepiscono uno stipendio fisso ogni mese di soli DUEMILAEURO! e come non bastasse lo stipendio è cammuffato dalla voce “rimborso carburante”.
Evviva! il professionista “volontario” evade per le sue competenze, così come il padrone.
Un caro saluto a tutti!
Salve sono un ragazzo che si appresta ad affrontare l’esame di stato e avrei intenzione di fare l’università, possibilmente 5 anni… ammetto di non essere molto fiducioso riguardo alle possibilità future di lavoro… però avrei un consiglio per chi può… ragazzi, qua ci pigliano per il culo…i casi sono due: o sfasciamo tutto… o tutti insieme allegramente scappiamo all’estero… nella vaga speranza poi! Gli italiani sono una specie non protetta e io PROTESTOOOOOOOOO!!!!!!!
Dopo 6 mesi di di lavoro ininterrotto (ovviamente il mio contratto a progetto non prevedeva ferie o permessi di alcun genere) mi sono ritrovato disoccupato. Era il mio primo lavoro da neolaureato. Neanche una laurea in ingegneria ti tutela da questo tipo di truffa ai danni dei cittadini, perchè se è vero che i professionisti guadagnano di più in un contratto a progetto per noi neolaureati è una occasione di sfruttamento e niente altro!
Dire zoticoni e ignoranti agli altri mi sembra voler trovare l’ago nel loro..come hai detto? Fienile.
Grammatica italiana, per favore. A prescindere dal contenuto già brutto di suo.
Ho fatto tanti lavori mentre studiavo, tutti con ritenuta d’acconto, oppure cooperative, oppure co.co.co. per due anni all’892424 prima di avere un contratto a tempo determinato a patto di firmare una “conciliazione” con l’azienda in cui mi impegnavo a non fare mai vertenza contro di loro ammettendo che il mio era stato in effetti un rapporto di collaborazione a tutti gli effetti (e non era così). Da laureata ho fatto uno stage-borsa di studio presso l’Università e sono interinale in un’azienda da 8 mesi, e lo sarò per tanto tempo ancora se resto. Vedo tanta gente andar via dalla mia azienda perché stufa di un contratto interinale che dura a volte da più di due anni, vedo padri e madri di famiglia con il contratto interinale che viene rinnovato di settimana in settimana…questo abuso della legge Biagi conviene comunque alle aziende. Questi contratti convengono loro talmente tanto che preferiscono rinunciare alla qualità e assumere sempre qualcuno di nuovo piuttosto che confermare chi è operativo da tempo. Ma allora alle aziende conviene davvero tanto la nostra precarietà. Quanti imprenditori si stanno arricchendo con questa legge e piangono miseria perchè “c’è tanta concorrenza sleale?”
Mi piacerebbe quantificare tutto questo.
QUELLI CHE “IL POSTO FISSO TE LO PUOI SCORDARE”, PERO’ IN FONDO SONO D’ACCORDO, PERCHE’ DATO DI FATTO=GIUSTO, PERCHE’ IL MONDO NON SI CAMBIA, CI SI ADEGUA CERCANDO DI ARRAFFARE QUELLO CHE SI PUO’. Fermiamoli
…schiavi moderni, generazione low coast, globtrotter, precari…e chi più ne ha più ne metta!!!
ho ventinove anni, dopo un annetto di lavori svolti in stage, con le false promesse di un’incarico o almeno di un rimborso spese, da due collaboro con un consorzio “subendo” contratti di collaborazione occasionale e co.co.pro, su incarichi mai avuti e per periodi in cui facevo decisamente altro…lo stipendio arriva ogni due, tre..anche quattro mesi!!!… intanto sono obbligata ad un lavoro giornaliero di 8 ore, nn posso ammalarmi, nè andare in ferie…nn riesco a prendere casa (un monolocale mi costerebbe almeno 500 euro nella mia città) e le spese?…a proposito dopo due anni dal mio master aspetto ancora il saldo della borsa di studio vinta!!
SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…
Pietro hai preso un granchio, se non fossimo in europa saremo molto più vicini al quarto mondo (visto che già siamo prossimi al terzo mondo).
Il vero problema è che questo governo ha perso almeno due anni per fare leggi e leggine che non servivano a nessuno.
Ti saluto
sei un genio!!! ti voglio al governo!!! così potrai trovare gli aghi nei “fienili”!!!
ps:se berlusconi non aveva nulla da nascondere non CREAVA la legge per garantirsi l’immunità!!!
Sono Elisa ho 26 anni e grazie a questa fantastica legge lavoro con un contratto a progetto rinnovabile ogni sei mesi.
Possono licenziarmi quando vogliono senza preavviso, in un anno ho due settimane di ferie che fortunatamente vengono pagate ma se per caso prendo una semplice influenza per ogni giorno di malattia mi vengono detratti 55 euro… Come sono felice e speriamo non mi venga voglia di fare un bambino…
Caro beppe premetto di considerarmi un privilegiato perchè dopo anni di lavoro a contratto finalmente ho un lavoro a tempo indeterminato ho un diploma di GEOMETRA CHE MI HA PERMESSO DI FARE NIENTEPOPODIMENO CHE “IL METRONOTTE” dopo 4 contratti a tempo determinato l’istituto di vigilanza i questione mi ha assunto mantenendo la parola datami all’inizio della mia collaborazione(se svolgerai il tuo lavoro diligentemente valuteremo di assumerti fisso)….questo per dire che non sono talvolta le leggi che sono sbagliate,ma furfanti quelli che le usano per sfruttare gli onesti lavoratori auguro a tutti di trovare dei datori di lavoro seri come ho trovato io un saluto e un inbocca al lupo a tutti.
p.s. lo stesso lavoro era stato rifiutato da persone che avevano la quinta elementare a volte nella vita bisogno anche adoperarsi nei lavori piu’ umili cosa che molti giovani non sono capaci di fare.
ciao, sono laura.
mi sono laureata in lettere (ind in comunicazione a luglio, con 110) e da settembre lavoro “per la gloria”….
ho iniziato in un ufficio stampa di milano dove lavoravo 8/9 ore al gg per 250 euro al mese.
prospettiva d’assunzione!! così al colloquio mi avevano promesso, ma quando è finito lo stage, la mia simpatica capa mi ha mandato via dicendomi che non aveva abbastanza lavoro..dopo di me ha preso un’altra ragazza..OVVIAMENTE!!
ora lavoro in un importante ufficio stampa a 100 euro al mese!!!
non ditemi di guardarmi in giro..perchè ho mandato 300 cv da quando mi sono laureata e tutti offrono solo stage…
Ma udite udite!!! mi hanno chiamato da PUBLITALIA ’80..grande azienda di colui che sostiene a spada tratta di aver migliorato il mondo del lavoro..
offerta fattami: stage 5/6 mesi senza retribuzione (avete capito bene GRATIS) e senza prospettiva d’assunzione..
quando me l’hanno detto con un sorriso isterico ho chiesto: “ma allora quando assumete da cosa partite?”
risposta “Da coloro che fanno il master mediaset (30.000 euro, mi sono informata) e da raccomandazioni- io aggiungerei!!!
sono stanca e demotivata, vi prego date voce all’esercito di precari a cui appartengo..siamo tutti giovani laureati e ogni mattina ci chiediamo dove ci hanno portato tutti i sacrifici fatti..
Si sa che il 110 e lode a Lettere lo danno a tutti, non raccontiamoci cavolate e poi il discorso di Beppe dei 5 euro a l’ora per gente laureata è una stronzata. C’è gente che si laurea e non sa fare niente, evidentemente si meritano quel lavoro. Io laureando mi sono già dato da fare e ho trovato un posto discreto pur essendo figlio di operai.
Ciao Beppe,
un’occasione del genere non si può mancare. Ho studiato Chimica e Tecnologie Farmaceutiche ed alla fine della Laurea ho deciso di fare un dottorato (a me è andata meglio di altri in questo senso); ho passato il concorso e mi sono fatto i tre anni di dottorato. Adesso ho 29 anni e praticamente è come se non avessi mai lavorato, quindi esperienza zero. Ho provato un po’ di tutto: CV su internet (li cestinano), ricerca personale…ma le risposte sono sempre quelle “Siamo in un periodo di stasi, non c’è nulla”.
Ho provato anche a sondare il settore delle farmacie (ritornando alla laurea trascurando il valore culturale di un dottorato… e quindi facendo un passo indietro come i gamberi) ma senza fortuna alcuna.
La risposta migliore che ho avuto fino ad ora è stata “Ho già tante persone che lavorano gratis per me, si figuri avere un lavoro per altri ancora”.
Non mi lamento, ma aspetto e continuo a cercare e quello che sento dai miei coetanei non mi fa certo essere ottimista: saltano da stage a stage senza avere nulla in mano, senza certezze, senza futuro… sperando in un rinnovo dopo l’altro di contratti a progetto. Spero vivamente che una situazione del genere sia destinata a finire perchè altrimenti fra vent’anni la vecchia generazione X sarà ancora in casa dei genitori (fortunati loro ad avere qualche contratto a tempo indeterminato con cui mandare avanti la famiglia) a farsi mantenere… questi sì che sono dei bei passi indietro!
32 anni, mantenuta dai genitori, lavoro precario in palestre varie..laurea in s.motorie.
Nessun contributo versato in 10 anni, niente ferie, niente malattia.
Ogni assenza sono soldi persi, se mi dovessi fare male perderei quel poco che mi arriva a fine mese..non posso pernsare ad avere una casa mia (manco una stanza in affitto!), non ce la faccio..non posso pensare di farmi una famiglia!nulla..Non trovo niente di alternativo anche volendo..
Non trovo neanche più i miei amici che stanno andando tutti via a cercare “fortuna” altrove..
Grazie a chi ha permesso ciò.
Ciao a tutti gli amici del blog sono un ragazzo di 26 anni di Cassino con una laurea in legge ed un master in Diritto del Lavoro. scrivo per implorarvi di smetterla di chiamare il d.lgs 276/03 legge Biagi. è l’amore sconfinato per questa materia e per la sua applicazione che mi porta a scriverlo. il sistema, comprensivo anche della sinistra, vuol farvi credere che questo abominio legislativo sia opera di un grande uomo e di un grandissimo professore, in modo tale che non venga smascherato che la parte del libro bianco dedicata al mercato del lavoro, quella si scritta anche da Marco Biagi, non è stata in alcun modo attuata. in realtà la legge rappresenta una vera e propria manna per i nuovi negrieri (i datori di lavoro), che all’improvviso, e anche grazie alla noncuranza dei sindacati firmatari della stessa, hanno visto esauditi tutti i loro desideri più reconditi. la mia denuncia è, però è anche nei confronti della magistratura, che indegnamente si spinge sempre più verso una politica filodatoriale. fermiamo questo abominio vi prego.
grazie per lo sfogo
Grazie luca per il tuo lucido commmento a “gli schiavi mioderni”.
Non so cosa fare per fermare questo “abominio”; mi piacerebbe conoscere di più del libro bianco e del lavoro di Biagi. Mi scuso per la mia ignoranza, non sono una specialista eppure mi piacerebbe saperne di più. C’è modo per documentarsi un po’?
Ho 30 anni, una laurea, un master. Da circa tre anni lavoro con un contratto a progetto per una piccola agenzia di comunicazione di Milano. Prendo 1000 Euro al mese e mi pagano le ferie, gli straordinari, le trasferte. Ambiente di lavoro sereno, disponibilità totale su permessi e malattie. Oltretutto, ho il privilegio di fare il lavoro che mi piace.
Vivo di quello che guadagno: da tre anni il mio conto in banca è fisso sui 2000 Euro e grazie al cielo finora non ho dovuto affrontare spese straordinarie. Così stando le cose, non potrò mai comprare una casa. Non potrò mai accendere un mutuo, data la natura del mio “contratto”. Non posso permettermi una macchina. Per la sanità non ho alternative a quella pubblica, che per fortuna da queste parti funziona. Non vado in giro per feste e locali e l’unico sfizio che mi sono concessa nel 2005 sono stati un paio di stivaletti da 135 Euro, equivalente al costo (per me esorbitante) di un biglietto aereo A/R per andare a trovare la mia famiglia in Puglia.
Mi sento condannata a un limbo permanente che esclude la possibilità di fare dei progetti, cominciare a mettere dei punti fermi. E’ umiliante. Mi ripeto che devo sentirmi fortunata rispetto alle tante situazioni certamente più disagiate, ma ho sempre più difficoltà a prender sonno la notte e la paura che mi frani all’improvviso il terreno sotto i piedi non mi abbandona mai.
Mi consolo con una battuta di Altan pubblicata sull’Espresso anni fa. Il bambino diceva: “Papà, c’è l’incertezza del futuro”. E il padre: “Godiamocela, che quando diventerà certezza saranno cazzi”.
Se penso a quello che hai scritto sto male per la tuasituazione, ma con la citazione di Altan mi hai fatto morir dal ridere. Anche se non c’è niente da ridere, perchè è la verità….
Io sono molto preoccupato. Adesso sono negli Stati Uniti, per fare la mia tesi di laurea (tra l’altro qui gia’ qui mi pagano). In marzo torno in Italia per laurearmi. Sono qui con la mia ragazza e ci hanno gia’ offerto un lavoro (40000 dollari l’anno all’inizio) a tempo indeterminato. Il tempo l’ho determinato io (6 mesi) perche’ in Italia ci voglio tonare! Durante questi sei mesi spero di trovare in Italia un lavoro per la meta’ dei soldi che mi danno qui. Sta di fatto che grazie ad un Signore (bisogna usare la maiuscola riferendosi a lui vero?) a cui dell’universita’, della ricerca, dello sviluppo e dei giovani non importa niente, le mie prospettive sono ridotte al lumicino!
Spero che le cose cambino ed in fretta. E’ impressionante come negli stati uniti l’educazione media della gente sia molto molto molto inferiore alla media italiana ed europea. Eppure con uno straccio di laurea le possibilita’ di lavoro sono innumerevoli.
Questa e’ l’unica cosa positiva che ho trovato qui. E’ assurdo che sempre lo stesso Signore voglia copiare intutto e per tutto gli US, tranne che per quello che hanno di positivo! 🙁
Carissimo Beppe, ti seguo spesso e sarò anche al tuo spettacolo che terrai a Bari il 13 marzo p.v..
Devo precisarti, come ho già letto in qlc altro post inserito, che la famosa formula COCOCO è stata introdotta dalla “sinistra”… hai purtroppo ragione quando dici che tra il peggio ed il leggermente meno peggio la differenza quasi non si vede piu’.
Desidero comunque raccontarti quella che è la situaz. di mia moglie: lei lavora in un (ancora una volta) call center, con ctr a progetto a 5 EU/h e… indovina un po’ chi è il committente dell’appalto??? INPS ed INAIL per il loro CC integrato!!!
In un altro CC che assume con ctr interinale per 1 mese alla volta ti impongono i turni che dicono loro (e fin qua mi può anche andar bene) ti dicono alla scadenza in via ufficiosa che rientrerai per 1 altro mese (MA NON TI DICONO QUANDO) e ufficialmente te lo comunicano il pomeriggio del giorno prima per “attaccare” la mattina dopo….(TIPO AUTO A NOLEGGIO!), e se chiedi le ferie: NON TE LE DANNO!!
In verità te le pagano; potrebbe anche questo (tirato al limite) andar bene così, ma questo non significa che l’azienda ha bisogno di personale OPERATIVO? E allora perchè non assumono stabilmente???
Dicono che la Legge Biagi tutto sommato è una buona legge
MA SOLO SE VIENE SEGUITA NEL RISPETTO DELLA FILOSOFIA PER LA QUALE E’ STATA CREATA: CREARE OCCUPAZIONE.
LE AZIENDE INVECE LA SFRUTTANO SOLO PER TUTELARE I LORO TORNACONTO/BENEFICI E, COSA BEN PIU’ GRAVE, LO STATO O CHI PREPOSTO NON CONTROLLA!!!
Direi che non siamo “alla frutta”. SIAMO PASSATI GIA’ “ALL’ AMMAZZACAFFE'”!!!
Il problema non è tanto la legge in se. Se usato per quello che (forse) è stato pensato, il contratto a progetto potrebbe anche andare bene. Il problema è che viene sistematicamente usato per nascondere situazioni di lavoro subordinato ma evitando così i costi e gli obblighi che l’azienda ha nei confronti di un dipendente.
Ho lavorato per una ditta informatica con circa 20 persone, forse 10 erano assunte, il resto erano (compresi me) contratti a progetto.
Al termine del contratto veniva rinnovato un altro contratto a progetto ma a nome di un’altra ditta, anche se in realtà si continuava a lavorare per la stessa.
Ma basterebbe veramente poco a smascherare queste aziende. Basterebbe posizionarsi ogni mattina davanti a ditte come quella e risulterebbe palese che quei lavoratori ogni santa mattina, alla stessa ora, vanno a lavoro come dei veri e propri lavoratori dipendenti, ma senza averne i diritti (mutua, tfr, permessi, ferie, ecc. ecc.).
Ma forse non c’è nessun interesse ad incastrare queste aziende…. (dovrei chiamarli schiavisti?)
Quando il portatore nano di democrazia dice che è aumentata l’ occupazione in italia dice come al solito una mezza verità ( che volendo equivale a una balla), visto che per completare l’ affermazione manca la parola “precaria”…Essere precari vuol dire non potersi permettere mutui, finanziamenti, il che equivale a quasi nulla, visto che il potere d’ acquisto è veramente minimo…Difficile investire nel futuro senza avere un’ entrata sicura, e molto difficile è soprattutto ricominciare ogni volta da zero quando si cambia lavoro..Sei sempre l’ ultimo arrivato, devi fare la ” gavetta”, non puoi usufruire di ferie (per forza visto che non le hai maturate) e quando incominci a imparare un lavoro, la produzione cala e ti lasciano a casa…Problematico anche comprare senza uno stipendio garantito, quindi, anche lo stesso mercato viene rallentato, ma a sentire il solito portatore nano di chissacchè siamo tutti ricchi e felici e contenti e compriamo a dismisura…Beppe salvaci tu!!!
Il problema non è tanto la legge in se. Se usato per quello che (forse) è stato pensato, il contratto a progetto potrebbe anche andare bene. Il problema è che viene sistematicamente usato per nascondere situazioni di lavoro subordinato ma evitando così i costi e gli obblighi che l’azienda ha nei confronti di un dipendente.
Ho lavorato per una ditta informatica con circa 20 persone, forse 10 erano assunte, il resto erano (compresi me) contratti a progetto.
Al termine del contratto veniva rinnovato un altro contratto a progetto ma a nome di un’altra ditta, anche se in realtà si continuava a lavorare per la stessa.
Ma basterebbe veramente poco a smascherare queste aziende. Basterebbe posizionarsi ogni mattina davanti a ditte come quella e risulterebbe palese che quei lavoratori ogni santa mattina, alla stessa ora, vanno a lavoro come dei veri e propri lavoratori dipendenti, ma senza averne i diritti (mutua, tfr, permessi, ferie, ecc. ecc.).
Ma forse non c’è nessun interesse ad incastrare queste aziende…. (dovrei chiamarli schiavisti?)
Salve,
come molti giovani Italiani, sono vittima ank’io della legge Biagi, con un contratto di partecipazione, senza ferie, ne malattia… siamo ad un livello che rasenta lo sfruttamento… sono stufo!!!! quando cambiera’ questa situazione??? vorrei farmi una mia famiglia, ma se vado in banca per chiedere il mutuo mi cacciano fuori a calci…
buona giornata
Carissimo Beppe, ti seguo spesso e sarò anche al tuo spettacolo che terrai a Bari il 13 marzo p.v..
Devo precisarti, come ho già letto in qlc altro post inserito, che la famosa formula COCOCO è stata introdotta dalla “sinistra”… hai purtroppo ragione quando dici che tra il peggio ed il leggermente meno peggio la differenza quasi non si vede piu’.
Desidero comunque raccontarti quella che è la situaz. di mia moglie: lei lavora in un (ancora una volta) call center, con ctr a progetto a 5 EU/h e… indovina un po’ chi è il committente dell’appalto??? INPS ed INAIL per il loro CC integrato!!!
In un altro CC che assume con ctr interinale per 1 mese alla volta ti impongono i turni che dicono loro (e fin qua mi può anche andar bene) ti dicono alla scadenza in via ufficiosa che rientrerai per 1 altro mese (MA NON TI DICONO QUANDO) e ufficialmente te lo comunicano il pomeriggio del giorno prima per “attaccare” la mattina dopo….(TIPO AUTO A NOLEGGIO!), e se chiedi le ferie: NON TE LE DANNO!!
In verità te le pagano; potrebbe anche questo (tirato al limite) andar bene così, ma questo non significa che l’azienda ha bisogno di personale OPERATIVO? E allora perchè non assumono stabilmente???
Dicono che la Legge Biagi tutto sommato è una buona legge
MA SOLO SE VIENE SEGUITA NEL RISPETTO DELLA FILOSOFIA PER LA QUALE E’ STATA CREATA: CREARE OCCUPAZIONE.
LE AZIENDE INVECE LA SFRUTTANO SOLO PER TUTELARE I LORO TORNACONTO/BENEFICI E, COSA BEN PIU’ GRAVE, LO STATO O CHI PREPOSTO NON CONTROLLA!!!
Direi che non siamo “alla frutta”. SIAMO PASSATI GIA’ “ALL’ AMMAZZACAFFE'”!!!
Quando ho ho proposto al direttore di rivedere il compenso del mio contratto cococo ha tranquillamente risposto che l’istituto paga i sui dipendenti mediamente il 20% in più degli altri, quindi cosa chiedo aumenti? Si, ma io non sono dipendente, a voi un dipendente costa più di 40000 euro all’anno mentre per me che sono a contratto spendete meno della metà! E lui: si ma senza che tu ci perda niente. Come? Tredicesima, TFR, contributi pensionistici, INPS ed i “premi produzione” (che spesso grazie al sudore di noi schiavi sono sostanziosi)? E’ rimasto zitto e da tre anni sono a contratto!
Ciao a tutti, ebbene si, lo dico subito:
sono un ragazzo fortunato, sono assunto in azienda con un rarissimo contratto a tempo indeterminato.
Non potendo capire cosa si provi ad essere un precario, vorrei segnalare un altro aspetto negativo di questa cavolo di riforma biagi, che incentiva ad assumere a tempo, a progetto, a stagione, a come mi va, a come mi sono svegliato stamattina, anche chi è nella mia posizione.
Io non mi trovo bene nella mia azienda, ma non posso aspirare a trovare un posto migliore, perchè appena si dice che si ha un contratto indeterminato sembra come se hai la lebbra e vieni scartato anche se sei capace e adatto al lavoro.
Io credo che il vero problema non sia tanto la flessibilità, ma la mentalità con cui viene applicata. Guardiamo, aimè, all’America, dove c’è piu serieta e rispetto per chi lavora e fa guadagnare.
In bocca a lupo a tutti
Purtroppo il nostro sistema economico sta scivolando sempre più velocemente verso il modello americano, è arrivato il momento di fermarlo..quando privatizzeranno anche l’acqua allora sarà troppo tardi per agire. Impedire assolutamente che si arrivi a speculare su tutto….l’istruzione, la cultura, la salute, il bisogno di lavorare …tutto viene considerato solamente attraverso l ‘ottica del guagdagno e la componente etico-sociale è destinata a morire portando con se quel senso di appartenenza alla specie umana che dovrebbe animare nelle loro decisioni le persone che sono al governo….pura utopia…allora Difendiamoci. Non perdiamo questa occasione!!
piero marangon
Caro Beppe, rispondendo ad una blogger incavolata nera mi è venuta un’ideona! Mi vengono a dire di comprare banane e zucchero equo&solidale perchè ciò assicura il rispetto dei diritti dei lavoratori di sud America ed Africa. Ma i miei – i NOSTRI – diritti di lavoratori chi li assicura? Non i politici… Non i sindacati… Allora facciamo così: mettiamo su una bella piantagione di rapanelli (o cavolfiori, o patate… di questo se ne può parlare) e vendiamoli come prodotti equo&solidale per quei poveri sfigati che da vent’anni vengono sfruttati e presi per il c…o nella ricca, fortunata e tutelatissima Italia!!! Ci stai?
Il dramma- cara mia – è che abituata a fare questi grandi lavori di concetto ( project management… che fa tanto fico…) io sarei totalmente incapace anche di raccogliere i pomodori. Tanto di cappello a chi si spacca la schiena sotto il sole !
Ciao a tutti, ebbene si, lo dico subito:
sono un ragazzo fortunato, sono assunto in azienda con un rarissimo contratto a tempo indeterminato.
Non potendo capire cosa si provi ad essere un precario, vorrei segnalare un altro aspetto negativo di questa cavolo di riforma biagi, che incentiva ad assumere a tempo, a progetto, a stagione, a come mi va, a come mi sono svegliato stamattina, anche chi è nella mia posizione.
Io non mi trovo bene nella mia azienda, ma non posso aspirare a trovare un posto migliore, perchè appena si dice che si ha un contratto indeterminato sembra come se hai la lebbra e vieni scartato anche se sei capace e adatto al lavoro.
Io credo che il vero problema non sia tanto la flessibilità, ma la mentalità con cui viene applicata. Guardiamo, aimè, all’America, dove c’è piu serieta e rispetto per chi lavora e fa guadagnare.
In bocca a lupo a tutti
Eccomi ancora, ma mancava la seconda parte del ragionamento. Come mai si è arrivati a tutto ciò?L’attuale situazione del mercato del lavoro risale a molto più tempo addietro della legge Biagi, risale alle prime riforme, alla legge 196/1997 (TREU), governo di “sinistra”…
Diciamoci qualcosa in faccia: dopo quello che si vede nel sindacato e nei partiti che vi girano intorno, tutti sono della stessa pasta, sinistra o destra (giusto per definirle, perché quanto l’una abbia di sinistra e l’altra di destra non si sa…), sindacati e imprese. Si è trasformata la Flessibilità in Precarietà, ce ne si è approfittati.
Flessibilità?Bene, ma diamole delle regole e poi, se è così indispensabile questa flessibilità del lavoro, allora introduciamo la flessibilità anche in altri campi.
Faccio qualche esempio: 28 anni con co.co.pro e alle spalle “esperienze di flessibilità”. Vado in banca per un mutuo vorrei comprare casa per sposarmi ma sono “un lavoratore flessibile” “mi dispiace non è ammesso ai mutui”. Oppure, ok, lavoro flessibile, pensione pure, beh, faccio una pensione integrativa privata, magari con un’assicurazione ”mi dispiace non ha abbastanza garanzie”. Ancora, vorrei aprire un conto in banca, e avere una carta di credito (tra l’altro necessaria per il mio lavoro), ma indovinate un po’? “Ci dispiace, ma il suo lavoro non è stabile, non ha un contratto a tempo indeterminato, non ci dà abbastanza garanzie” !!!!!!!!!!!
E per ora mi fermo perché non basterebbe questo spazio per dirci tutto
Faccio una domanda premettendo che il mio intento non è certo quello “lascivo”. Più di qualcuno ha fatto intendere su questo forum che tra i modi per tenersi stretto un contratto “ad orologeria” (cioè a tempo determinato) non sarebbe da escludere il ricatto sessuale. Ma non sarebbe da escludere neppure che la/o stessa/o interessata/o possa considerae questa eventualità come una delle opzioni utili per restare aggrappato al proprio posto di lavoro, pur non avendo avuto “molestie” manifeste. Come devo intendere l’illazione di qualcuno dei frequentatori del forum: fantascienza o verità? Mi rivolgo non solo alle donne ma anche agli uomini.
Parlare di lavoro…è quanto mai difficile. vorrei dividere il ragionamento in due parti.Cominciamo dalla prima, la mia esperienza: 28 anni, laureata a pieni voti a soli 22, master, corso di specializzazione post-laurea, altri 2 corsi di specializzazione, in procinto di una seconda laurea. Nel frattempo 2 stage alle spalle e varie esperienze di lavoro, che con la legge Treu si chiamavano “collaborazioni occasionali”, effettuate per comuni, enti bilaterali e fondazioni. Poi con la legge Biagi sono diventate collaborazioni a progetto. Ora prendo 287,16 Euro netti al mese (un bel traguardo non c’è che dire!) con un contratto a progetto e altre collaborazioni occasionali (di minor valore, si intende, dati i cambiamenti della legge) perché il “contratto a progetto costa troppo”.
Per chi lavoro? Società di consulenza, Sindacato (!!!!) e enti vari….
Sto delirando?No è la pura verità.
“Perché non cerchi altro?”, mi si potrebbe dire. Perché ho cercato e mi è stato risposto:
– troppe competenze, ci dispiace
– troppa esperienza, ci dispiace
– ancora pochi anni di lavoro alle spalle (solo 4, certamente…), ci dispiace
– c’è un posto nel call center
– le va bene il telemarketing?
– segretaria tutto fare le può andare? (portare caffè, fare fotocopie, andare alla posta…)
Che desolazione…
ciao beppe che ti posso dire…. me ne emigro in scozia fra un mese in culo all’italia!
A se rivotate “forza italia” cari compatrioti vi meritereste di lavorare in miniera per 20 per crimini contro l’umanita’!
Ciao beppe grazie per lo spazio.
P.s: io serei voluto rimanere nel mio paese ma non e’ piu’ possibile essere schiavi senza futuro…. che se li facciano i nostri dipendenti i lavori di merda sottopagati
Ciao,per chi è entusiasta della legge biagi e del lavoro a termine: prova a licenziarti e poi vediamo quanti lavori trovi e quanto ti offrono…se poi se una donna…se poi hai piu’ di 40 anni…voglio proprio vedere.
Ho sempre piu’ voglia di emigrare all’estero che schifo di schifo di schifo
OK, accetto la sfida e racconto il mio caso pietoso:
ho 42 anni e sono sempre stata “freelance”. Ho lavorato per circa 8 anni per una agenzia di servizi congressuali, facendo la hostess, l’organizzatrice di eventi, la selezionatrice di personale, la coordinatrice di servizi, ho redatto documenti per la Certificazione ISO, ho fatto la segretaria per medici e politici. Sempre in ritenuta d’acconto, prestazione occasionale, cococo, cocopro. Ho lavorato senza limiti di orario, in gg festivi e festività comandate. Un giorno ho chiesto che la mia professionalità venisse riconosciuta economicamente (non ho neppure osato chiedere un tempo indeterminato…): la mia figura professionale è diventata improvvisamente superflua. Arrivederci e grazie.
Ora lavoro presso un call center, dalle 21.00 alle 24.00. Non ho mai avuto ferie pagate, non ho mai potuto ammalarmi. Solo antidepressivi.
Un caro saluto a tutti.
io penso che ci vogliono piu controli.per l aziende e operai.se un operaio mi lavora bene x i primi diciamo 2 anni e si fa un contrato fisso,se poi questo incomicia a fare lo stronzo,tipo malatia ,scarso impergno.la ditta deve avere tutto il dirito di liceziallo.ps io sono un operaio fornaio che lavora da 30anni,e ne o visti di cotte e di crude
Mi starebbe benissimo! Dopo un periodo di prova mi mettete in regola (malattia, infortunio, ferie e pensione) e mi controllate; se non lavoro, un calcio nel didietro e avanti un altro. Ma se lavoro non mi sfruttate vita natural durante grazie al contratto capestro del “temporaneo-interinale-cococo-cocopro-vattelapesca”! Siamo arrivati al punto che il “periodo di prova” dura due anni + altri due rinnovabili + contratto di formazione + contratto cococo…
sarebbe da mettere loro a co.co.co. li vorrei proprio vedere a lavorare a 5 l’ora senza le ferie pagate e senza malattia, sai le risate.
la legge biaggi regge di + l’egualianza con “legge che consente agli imprenditore di far lavorare schiavi a buon mercato il tutto garantito dalla legge” piuttosto che legge che tutela i deboli.
ho 25 anni, mi sono laureata a marzo del 2005 in scienze biologiche,(indirizzo marino e oceanografico), dopo 5 anni di studi.
ho cercato di studiare bene, con costanza e impegno, spinta dalla voglia di fare un lavoro che ho sempre desiderato, e anche considerando il fatto che l’università non costa poco, soprattutto se si studia fuori, tra tasse, affitto, bollette…(soprattutto per una famiglia di 6 persone, con due figlie all’università e un solo stipendio, da poliziotto oltretutto, quindi non troppo elevato).
mi sono laureata, in corso, con la votazione di 110/110.
parlo inglese e spagnolo, perchè in questi cinque anni universitari ho cercato di formarmi il meglio possibile (erasmus e varie esperienze au-pair all’estero, anche per approfondire le mie conoscenze di biologia marina).
in parole povere mi sono impegnata parecchio.
e, finiti gli studi, ero davvero piena di speranza, anche perchè, come dicono certi nostri governanti…se uno è preparato e pieno di forza di volontà, è IMPOSSIBILE che non riesca a lavorare.
ebbene, io non ci riesco, e da quando mi sono laureata, e ormai è passato un anno, ho svolto le seguenti mansioni: operaia in azienda tessile, parrucchiera, promoter, maschera in un teatro, adesso sono in un laboratorio (gratis, perchè non ci sono fondi).
nelle agenzie interinali a noi biologi non sanno cosa dire, e nei laboratori non ci vogliono perchè costiamo troppo e preferiscono i tecnici.
le possibilità sono due:
o sono stupida e non ho saputo cercare e trovare questo benedetto lavoro,
o non esistono davvero possibilità.
sto cercando all’estero, e sono triste, perchè mi sento spinta a farlo, perchè non ho scelta.
non è giusto.
se qualcuno è a conoscenza di qualche possibilità per me, lo ringrazio fin d’ora.
intanto ringrazio di cuore chi ha messo me e sicuramente altri come me, in questa BELLA CONDIZIONE DI PRECARIATONULLAFACENZA.
Ho letto con disappunto la tua storia, non tanto per il discorso legato alla legge Biagi (in questo caso credo che non c’entri molto) quanto perchè è un vero peccato che una persona che si impegna e che dimostra intraprendenza (vedi conoscenza delle due lingue) non riesca a trovare lavoro adeguato alle sue aspettative.
Io ho un caro amico, anch’egli biologo marino, che ha un altra età (48 anni circa) il quale in questo momento sta vivendo in Colombia.
So che nella sua vita, per poter esercitare la professione ha dovuto girate tanto, dalla Sardegna a Malta, dalle Cayman alla Colombia.
Ti auguro ovvioamente di avere un percorso molto più facile, e nel caso questo mio amico mi desse delle indicazioni valide, sarà mia cura segnalartele.
Un saluto
Ho una reddito netto media mensile ben inferiore ai 1000 euro. Non ho tredicesima, non ho una cassa seria di infortuni sul lavoro.
Ma in più: Sono un dipendente, mascherato da libero professionista, devo stare a lavoro otto ore come un dipendente, ma mi
possono mandare via quando vogliono come un libero professionista; se vado in sopralluogo fuori sede (comandato
come un dipendente) devo anticipare (spesso) le spese come un professionista e soprattutto….non mi devo far male, perché se ci metto troppo a rimettermi non percepisco reddito.
Infatti non mi devo mai augurare di ricevere indennità da INARCASSA, o significa che sono morto o su una sedia a rotelle; per un
braccio rotto: vaff… e pagati tutte le spese. L’INAIL per un professionista, non esiste (ma v’assicuro che un libero
professionista ha bisogno della salute per lavorare, come un dipendente); al collocamento, essendo iscritto ad un’ordine, non
risulterei disoccupato neanche se qui mi sbattessero fuori (ho uno studio tecnico, io! clienti? opzionale);
Senza dimenticare le colleghe donne, rimanere in cinta è un grave delitto; l’indennità INARCASSA è inadeguata.
Sono un architetto laureato da tre anni (restauro), ho avuto la pubblicazione della tesi, ma né all’università né a
qualche datore di lavoro è importato nulla. Mi ritrovo a lavorare nel campo delle telecomunicazioni, senza possibilità di
crescita (e cmq devo dire grazie ai miei datori di lavoro); l’architettura è un lusso per pochi amici, e nessuno di loro è amico mio.
Questa situazione non l’hanno creata i miei datori di lavoro, loro non fanno più di quello che la legge (Biagi) gli consenta; non
rivendico un posto fisso, o pagare meno tasse, ma la tutela sociale come un qualsiasi altro lavoratore; doveri ne ho tanti, e sono
orgoglioso di averli, ma qualche diritto in più mi farebbe piacere e soprattutto farebbe giustizia.
Per me e per i miei colleghi nella mia situazione, nessuno sventola bandiere.
Ciao io lavoro in un call center da 3 anni con un contratto a progetto, ieri guardando porta a porta ho sentito Casini che diceva che la riforma Biagi è stata la legge migliore di questo governo , anche perchè ,diceva lui , a confindustria è piaciuta molto. Il signor Casini avrebbe dovuto avere me di fronte, e le altre miglia di persone “fortunate” che usufruiscono di questo miracolo legislativo, invece che Fassino . Almeno così l’avrei potuto ringraziare di cuore del fatto che non ho ferie pagate , che ho fatto 10 giorni di malattia senza che mi venisse pagata. Il poco di bello della legge è che uno comunque decide l’orario in cui andare a lavorare per “il progetto”, è anche da qui che nasce il concetto di flessibilità, se non fosse che nella realtà questo concetto non trova applicazione e paradossalmente nel mio caso dove l’azienda rimane aperta giorno e notte sono solo io che devo essere flessibile a qualsiasi modifica dell’orario di lavoro senza poter scegliere un bel niente!
Chissà perchè una legge così piace molto a confindustria …
PierCasinando non si è mai chiesto se piace anche ai lavoratori?
Grazie a Grillo che ci da voce….
sono anni che lavoro con i contratti co.co.co per il comune dove risiedo…vengono rinnovati quadrimestralmente a secondo delle loro esigenze..la paga oraria è stata sempre la stessa, mai aumentata, in compenso sono aumentate di anno in anno i contributi Inps e l irpef…ne ho le palle piene…non ho un giorno di malattia, nè un giorno di ferie maturato e per i 4 mesi estivi sono senza lavoro e senza reddito….e spero vivamente che Bertinotti, come ha promesso, modifichi questa situazione……è vero siamo schiavi senza diritti…
Caro Sign. Barry,
quello che Lei dice è in linea teorica assolutamente giusto. In teoria appunto. In pratica questi strumenti vengono utilizzati dai datori di lavoro in maniera assolutamente delinquenziale e indiscriminatamente con tutti (qualsiasi siano l’approccio al lavoro e i risultati di ogni singolo lavoratore)
25 anni..Mi son laureato in Economia, con una tesi sulla tutela dei risparmiatori rispetto ai gestori dei servizi di investimento, sto cercando con tutte le forze un lavoro sicuro…che mi consenta di comprar casa e di levarmi dalle palle dei miei genitori..vorrei sposarmi…e far figli..nonostante tutto son convinto che ce la farò !!!!!!
Io ho lavorato diversi mesi in una ludoteca privata (una specie di asilo per l’infanzia, con bambini fino ai 2 anni di età). Il mio datore di lavoro non mi ha fatto assolutamente nessun contratto (nemmeno un Co. co. pro.), ma mi ha fatto firmare una semplice copertura assicurativa per associazioni dilettantistiche sportive, più una dichiarazione mensile di quanto percepivo. Niente contributi, niente malattie, niente ferie, nessun tipo di tutela o di diritto, con in più una spaventosa responsabilità quotidiana (ho gestito anche una dozzina di infanti tutta da sola, per far risparmiare il capo). Quando me ne sono andata (sono laureata in Scienze della Formazione Primaria) hanno persino cercato di farmi sentire in colpa, perchè ho dato una sola settimana di preavviso (ricordo, senza aver firmato contratti). Percepivo 4,50 l’ora.
Vorrei parlare di sfruttamento legalizzato, ma mi sembra già un complimento. L’universitario che lavora per 5 l’ora nei call center non sopporta la tensione, la fatica, lo spossamento quotidiano che io sono stata costretta a subire quotidianamente per pochi spiccioli.
Prego quotidianamente perché questa situazione irrispettosa nei confronti dei giovani che vogliono costruirsi un futuro cambi il prima possibile.
Anche io ho lavorato per un ente no profit, prima in stage, poi con un contratto a progetto ma costretta a lavorare 12 o 13 ore al giorno come una dipendente, portandomi il lavoro a casa perchè il tempo non mi bastava. La delusione più grande è stata questa: essere sfruttati nel sociale.
Sfruttati non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche in quello emotivo e psicologico. Mai avrei pensato di trovare persone così cattive che lavorano in ambiti così delicati dovel’umanità è tutto.
E’ stata la delusione più grande. Mi sono ammalata per stress; dovevo sempre dimostrare, raggiungere obiettivi su obiettivi, riuscivo in tutto perchè facevo tanta autocritica su me stessa, perchè credevo di essere io sbagliata e di dovermi impegnare il triplo. Mi hanno fatto credere di non essere in grado di fare l’educatrice.
Altro che no profit.. tutto era fatto con lo scopo di ottenere soldi dalla regione.
Peccato non averlo capito subito invece di pensare che ero io sbagliata…
Non metto il mio vero nome per paura di essere rintracciata. Ho 30 anni, lavoro con i vari interinali, co.co.co. & affini da quando ne avevo 19. Il mio fidanzato, 36 anni, lavora per una ditta di generi alimentari della provincia di Varese: gira col furgone a rifornire i vari locali della Lombardia. Dopo contratti a tempo determinato, gli hanno FATTO FIRMARE LE DIMISSIONI IN BIANCO – ovvero senza apporre la data – prima di fargli un’assunzione a tempo indeterminato. L’alternativa era la disoccupazione immediata. Non è il primo nè l’unico in quella ditta a lavorare in questo modo. I titolari dicono che è per tutelarsi, che non possono permettersi di assumere qualcuno a tempo indeterminato senza cautelarsi in alcun modo. Siamo fidanzati da oltre 5 anni. Ma di sposarsi e metter su famiglia, con questi presupposti, non se ne parla nemmeno. Con che coraggio apro un mutuo, sapendo che io sono a tempo determinato e lui, se si ammala o chiede un giorno di ferie, può ritrovarsi di colpo senza lavoro? So che Marco Torres dice il vero: anche il mio ragazzo ed i suoi colleghi lavorano fuori legge, obbligati a caricare i furgoni oltre il limite stabilito. Secondo me certi imprenditori meriterebbero LA GALERA!!!
Vana Speranza 22.02.06 11:27 | Rispondi al commento |
Ma i nostri politici “dipendenti” (i primi che dovrebbero finir disoccupati, va beh…)non potrebbero fare una legge del tipo: “contratto a tempo determinato per 2, 3 anni. Se ti comporti bene (non freghi l’azienda, lavori sodo, sei mediamente disponibile a far straordinari se ce n’è bisogno, non ti metti in malattia “strategica”…),trascorsi questi 2 o 3 anni, contratto a tempo indeterminato, con tutte le assicurazioni e le previdenze necessarie garantite”? E’ giusto che un imprenditore possa licenziare chi non lavora, ma è giusto che chi lavora venga tutelato!!!
…lamentarsi è lecito, talvolta anche catartico. Ma mi sa che molti hanno fatto un pò di confusione; che ci siano dei seri problemi di occupazione è fuori di dubbio, che molti si trovino in situzioni di precarietà lo è altrettanto, ma qui l’argomento è un altro, ovvero l’auspicabilità della legge Biagi. RISULTATI STRAORDINARI: sicuramente no. TUTELA DEI SEGMENTI DEBOLI: in maniera marginale. OCCUPAZIONE PERMANENTE: nel medio termine sicuramente contribuisce a favorirla. AUSPICABILITA’: si ed in maniera lapalissiana.
Ma scusatemi. Se a Pincopallo, che è disoccupato e passa le sue tristi giornate a sgranocchiare noccioline davanti alla TV, viene offerta la possibilità di prestare la propria opera per qualche tempo presso la legatoria sotto casa la quale si è trovata ad affrontare un insolito volume di commesse; e Pincopallo percepirà denaro per la propria prestazione, se pur temporanea, in maniera pulita e legale, vorrei capire come qualcuno in questo possa vederci chissacchè di scellerato e demoniaco.
Cari signori l’incertezza nel futuro non è l’eccezione, appartiene alla condizione umana. Forse cinquantanni di pace e benessere ve lo hanno fatto dimenticare.
P.S. Se l’esercito dei precari si sente vessato e qualcuno addirittura inneggia alla ribellione, non dimenticatevi che per un lavoratore autonomo o titolare di una piccola azienda l’incertezza e il rischio sono la costante con l’aggravante che non c’è nessuno verso cui puntare il dito.
concordo. è un problema più grosso della politica italiana. siamo nella merda cento volte più di quanto non lo è stata la generazione dei nostri genitori, che pero’ ci ha cresciuto nella bambagia e quindi ce ne accorgiamo quando arriviamo a 30 anni.
è inutile prendersela col sistema: la garanzia dello stipendio a fine mese con cui fare i progetti è finita… bisogna inventarsi qualcos’altro.
E credo che una generazione di laureati sia in grado di farlo.
Ne conosco tanti, compreso il sottoscritto, che l’hanno fatto. Ci va anche fortuna ma soprattutto voglia di ammazzarsi di lavoro e fiducia nel domani.
piesse: non capisco perchè mi stiano censurando solo perchè non ho messo il mio nome vero, è solo per evitare pubblicità, di solito lo metto e comunque c’è tanta gente qui che posta con iniziali o nomi assurdi, non mi sembrava di essere stato irrispettoso nei confronti di nessuno
Schaivi del lavoro per denaro.
Considerando che ogni giorno abbiamo a disposizione una certa quantita di Energia Vitale per godere della vita. Consideriamo quanta di questa energia utilizziamo per il lavoro.
La mia é cosi : dalle 8 di mattina alle 19 di sera via di casa, dalle 19 alle 20,30 per mangiare, e 2 ore davanti alla televisione perche troppo distrutto per potere fare qualcos’altro, 8 ore di sonno e di felicità con mia moglie stringgendo la sua pancia con il nostro bambino.
Il tutto per 2000 euro al mese (non mi lamento), ma diviso per le 13 ore di energia vitale giornaliere consacrate al lavoro fanno 13ore*23giorni= 299 ossia 2000/299= 6, 70 euro l’ora……
(Per una pizza al ristorante devo quindi fornire 4 ore della mia energia vitale…questo mi fà molto riflettere!!!!!)
Sto pensando di occupare il mio tempo di energia vitale dedicato al lavoro in modo più soddisfaccente e sopra tutto più presente con il mio figlio in arrivo.
Ciao a tutti, ho 30 anni diplomato e lavoro da 11 anni, dopo 6 anni di lavori in nero sottopagati, ritenute d’acconto, coccocco ho ottenuto un contratto di formazione e finalmente nel 2002 il tanto sperato contratto a tempo indeterminato che mi ha “permesso” di comprarmi una casa.
Beh, se il purgatorio della precarietà dura 7 anni stiamo freschi.
Poi c’è chi si domanda perchè non si fanno figli.
Come può una famiglia pensare ad un figlio se a mala pena riesce a pagare l’affitto o il mutuo centennale.
Ora vedo i miei più cari amici dopo anni di studi, master e specializzazioni, umiliati e sfruttati da lavori assurdi, appesi a promesse che non verranno mai mantenute.
Provate a spiazzarli e andarvene prima voi……. (il periodo che deve intercorrere dalla comunicazione a quando ve ne andate e´solitamente di 12 o 14 giorni). Vedrete solitamente i manager piangersi e piangervi addosso riguardo scadenze e altre cazzate per farvi rimanere di piu´e avere tempo per organizzarsi, o essere risentiti perche´non se lo aspettavano……….rispondete tranquillamente che il lavoro e´flessibile. Io faccio cosi´solitamente, cerco sempre un lavoro migliore e quando ce l´ho ne cerco un altro. Se mi danno il posto lascio quello di prima anche senza preavviso (fatelo dopo che vi hanno pagato of course), tanto nessuno vi fara´causa per pochi soldi! Cerchiamo di girare il tutto anche a nostro vantaggio!
Guarda il lato positivo: tu ed io, insieme a molte altre donne, faremo felici il buon vecchio Pannella. Chi caxxo può permettersi di mettere al mondo un figlio con ‘sto schifo di contratti che ci rifilano?!?
Il primo che mi viene a chiedere quando mi sposo LO PICCHIO!!!
Luca Morini. Ma perchè ti arrabbi con me scusa? Visto che ti fidi di Sivlio fidati anche di uno che sistemi simili li conosce da 16 anni…
Io calcoli me li faccio fare dal commercialista a scanso di equivoci (che bravo vedi: creo anche lavoro) e quelli che ti ho postato li abbiamo fatti assieme 2 mesi fa.
Sono un professionista e non mi fido dei tuttologi “faccio tutto io”.
Scommetto che mi dici di cambiare commercialista adesso, ma ne ho cambiati già 3.
Le tasse le pago tutte e detesto lavorare con chi non le paga.
concordo con marco berry.
c’è chi lucra ma dire “piove governo ladro non serve a niente”.
quando hai mangiato pane e merda per 15 anni e riesci ad avere il tuo minimo di stabilità, metti un annuncio sul giornale per un collaboratore e ti arrivano ‘sti ragazzini e ragazzine che ti dicono “ma la mia richiesta sarebbe 1000 euro + contributi….” devi proprio trattenerti per non ribaltarli dalla sedia… una ha avuto il coraggio di dirmi “eh ma sai la benzina…” LA BENZINA???????? ma vieni in treno, scimunita! l’abbonamento costa 40 euro al mese, cazzo…
questa mi ha detto che col treno doveva alzarsi troppo presto e voleva 200 euro in più per la benzina….
scusate a volte mi scappano, non voglio offendere nessuno, pero’ ribadisco il concetto….
siamo nella merda? ebbene si, pero’ sta a noi spalarla e costruirci il nostro futuro mattoncino dopo mattoncino, non è colpa solo del sistema e comunque dire che è colpa del sistema a volte cela poca voglia di massacrarsi di culo (perchè non c’è un’altra strada, è inutile cercarla…)
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni, orfana di padre, di soldi in casa ne giravano pochini e ho dovuto lasciare gli studi; adesso ho 32 anni. Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Mai avuto un lavoro a tempo indeterminato, nemmeno prima che ci fosse la riforma Biagi. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle Lavapiatti, cameriera, centralinista, operaia tessile, operaia metalmeccanica, impiegata contabile, aiuto cuoca… non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. Perito agrario che fa l’operaio metalmeccanico per necessità. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa! Ringrazio la sinistra prima (l’interinale è tutto loro, eh!) e il buon Biagi poi per le vaccate che hanno fatto!
Caro Grillo,
in merito alla mia esperienza da precario provo a riassumerla in pochi passaggi: a partire dal 1997 e fino al 2001 ho lavorato per gli Aeroporti di Roma. Ho totalizzato con loro, in quattro anni, 18 contratti di varia durata, da due a nove mesi, full time ( 8 ore giornaliere) e part time (6 ore giornaliere). Quest’ultima idea ( del part time a sei o anche a 4 ore, con straordinario obbligatorio)è venuta ai manager di Aeroporti per risparmiare sui trasporti dei dipendenti, che a sei ore non hanno diritto neanche al pullman per raggiungere il posto di lavoro; e sulla mensa, visto che a sei ore non hai diritto alla mensa.
Non perdo tempo ad illustrarti lo stipendio, ma per non sembrare ‘orientato’ ti aggiungo che il premio produzione non spetta ai ‘stagionali’ come ero io, ma solo ai fissi: grazie cgil, cisl e uil.
Precario per precario, sono passato ad Italia Cinema, con un contratto co.co.co. di un anno, rinnovato poi per un altro anno. Poi hanno cambiato il nome alla società e mi hanno fatto due contratti co.co.co. di sei mesi. Al termine dell’anno, pare fosse cambiata la legge ( figurarsi) e mi hanno fatto un contratto a tempo determinato di un anno, esaurito il quale pare non potessero farne un altro uguale, ma solo di durata inferiore al precedente. E quindi hanno prolungato quello in corso di undici mesi.
Ora: sono nove anni che lavoro, non ho un posto fisso e quello che ho ora è pure in pericolo;la mia retribuzione non cambia da tre anni e devo ritenermi fortunato se ne avrò ancora una a dicembre;all’INPS non so bene che idea si siano fatta di me…ma tanto quelli come noi li segnano a matita!Sono laureato , parlo inglese, uso skype da due anni – tanto per dire.
Ma veramente non ci sono soluzioni a tutto questo?
Come sulla homepage di wikipedia, ti segnalerei un paio di EVENTI, avvenuti oggi, da ricordare:
1)E’ morto Marcinkus, fonte di tanti consolatori confronti;
2)Geronzi, sotto inchiesta a Parma, è stato interdetto!!!!!!!
C’e’ dunque speranza anche per noi ???
Ho 30 anni, laureanda in Lingue e segretaria Co.Co.Co. 8 ore e 45 minuti alla settimana. Mi ritengo fortunata, visto i trattamenti e le situazioni che si sentono. Ma mi ritengo fortunata per ora, finchè non finisco di studiare..Ma poi? rimango Co.Co.Co. a vita? Vorrei comprarmi una casa, fare dei figli..quelle cose strane, da fantascienza..
L’anno scorso, sono andata a fare la dichiarazione dei redditi alla CGIL e mi lamentavo, con la ragazza che mi stava preparando la dichiarazione, di qualcosa riguardo i rimborsi (non ricordo bene) e lei a un certo punto mi fa: “Eh, vabbè, è così adesso, perchè sei Co.Co.Co., ma quando avrai un lavoro NORMALE, sarà diverso!” Ma dove vive????? Non lo sa che c’è gente che ci mantiene delle famiglie con sti c..zo (e non è censura, è l’incazzatura!) di contratti?e che non c’è molta prospettiva di lavori NORMALI!
Meno male che sono ottimista, e ancora riesco a sognare la mia futura casa, i miei futuri figli..
Ho 30 anni e lavoro da SEMPRE con contratti precari: prima interinale, ora CO.CO.PRO
Da 3 anni lavoro su un “progetto” (ma quanto deve durare un progetto perche’ diventi una REALTA’?!?!?!), 5 giorni su sette, otto ore al giorno. Assenze e malattie non pagate, niente progetti troppo importanti perche’ COSTANO… e tutto quello che già è stato scritto.
Per me che sono una donna, si pone un problema in più: la maternità.
Sul mio contratto è contemplata sì, ma è assolutamente una farsa!!! Se io dovessi rimanere incinta domani (a 4 mesi dalla scadenza del contratto che da DUE ANNI viene rinnovato di 6 mesi in 6 mesi), i miei capi mi farebbero lavorare fino alla data di scadenza e poi, dandomi una scusa qualunque, potrebbero allegramente chiudere il rapporto di collaborazione in quanto NIENTE E NESSUNO li obbliga a rinnovarmi il contratto per i famosi 180 gg stabiliti per legge!!!! Non solo: se mai avessero la decenza di farlo, durante i 6 mesi di assenza per maternità, non vedrei UN EURO.
Ora, vi sembra giusto che una donna che ha investito tempo, energie e si è fatta un c.lo quadrato per dare sempre il meglio sul lavoro, nel momento in cui si vuole realizzare sul piano personale, si debba trovare davanti ad un bivio: o il lavoro o la famiglia????
Non ho parole. Sono demoralizzata e affranta. Oltre che sentirmi presa per i fondelli dai nostri signori politici che quadagnano montagne di soldi e vengono a parlare di CO.CO.PRO….
Nel 2000 sono stata licenziata perché lavoravo presso delle persone veramente ignoranti (in tutti i sensi), una famiglia di arricchiti provenienti dal nord-est del dopoguerra ed instauratasi nel valenzano.
Sono stata sottopagata, maltrattata, considerata alla stregua di una servetta e insultata.
Mi sono ribellata e sono stata licenziata.
Questo è stato l’utimo impiego a tempo inderteminato.
Da allora non sono più riuscita a farmi assumere come dipendente a tempo indeterminato.
Ho trovato soltanto impieghi presso varie agenzie interinali, stages e tirocini gratuiti, contratti da Co.Co.Co. e Co.Co.Pro.
La mia situazione attuale è degenerata con addirittura un contratto di Collaborazione Occasionale malretribuito. Una delle tante truffe legalizzate.
E il sindacato?
Mi sono iscritta alla CGIL ma mi sono pentita amaramente. Non ho trovato un minimo di aiuto, anzi erano visibilmente seccati perché sono un disoccupato.
Ma è colpa mia se i lavoratori subordinati vengono trattati come sterco? A meno di non diventare ruffiani e leccaculo (o infilarsi sotto la scrivania) del direttore o responsabile di turno?
Sono veramente delusa e amareggiata per questa situazione che tende ogni giorno a peggiorare.
Maria Anelli.
Ciao a tutti, sono un laureato in Disegno industriale che tra stage e collaborazioni in vari studi di architettura è riuscito, perlomeno, a mettere da parte un discreto know-how. In questo momento sono “occupato” a part-time e, siccome non avevo altra via d’uscita a Gennaio mi sono deciso ad aprire una bella P.IVA, con la speranza che l’esperienza accumulata e il titolo di studio raggiunto mi avrebbero dato una spinta in più. Ma la realtà si sta rivelando un tantino diversa.
Trovare lavoro anzi trovare qualcuno che sia disposto a pagarti il giusto si sta rivelando una impresa ardua. A dimostrazione di ciò vi porgo come esempio una delle tante inserzione che mi sono passate sotto agli occhi negli ultimi due mesi: “studio di architettura xxx cerca neolaureato per praticantato o stage. Necessaria ottima conoscenza di tutta una serie di programmi di disegno, modellazione, grafica e renderizzazione. Astenersi perditempo”
Una domanda mi sorge spontanea:” ma lo stage o il praticantato non sono rapporti lavorativi indirizzati a chi deve fare esperienza? Tutti questi studi non farebbero prima a scrivere Cercasi povero disgraziato laureato e con esperienza a lavorare in forma di schiavitù presso il nostro studio?
A mio avviso si è perso il senso della ragione!!
Fino a quando sono stato disposto a lavorare per quattro soldi o meno, tutto ok, appena ho cominciato a pretendere due soldi in più (6/7 euro + IVA all’ora), niente.
Non si può pretendere di pagare meno di un operaio persone a cui è richiesta una qualifica professionale ben superiore. Questo è possibile solo in un paese come l’Italia dove l’ignoranza paga mentre la cultura è considerata meno di niente.
Con speranza
Carmine Marco Falcone
Se sostieni di essere un discepolo di Silvio. Iscriviti al suo blog: direi che ti conviene almeno eviteresti di sfottere quelli che lavorano come pazzi e alla fine del mese non ci arrivano. OK?
caro beppe,
ogni volta che parli di lavoro, di soldi, di cio’ che manca e di cio’ che ci dovrebbe essere mi viene in mente la madre di tutte le questioni: la S0VRANITA’ M0NETARIA. Gran parte dei tuoi blog trattano problemi di natura economica e questioni che per la loro natura vedono la loro origine come conseguenza di altre questioni economiche. A ben guardare non si puo’ certo dire che recuperare la sovranita’ monetaria equivarrebbe ad annullare tutti i nostri problemi, pero’ senza dubbio cio’ ci darebbe molto piu’ potere e liberta’ di agire. La sovranita’ monetaria tutelata da una banca centrale pubblica e gestita dallo stato anziche’ da banchieri privati, ci renderebbe ricchi e non piu’ indebitati. A parte la questione del SIGN0RAGGI0, che per altro e’ tutta da chiarire e dovrebbe essere discussa in sede di referendum anziche’ in ambienti accademici o all’interno di fazioni politiche che per ora si guardano bene dal sollevare il problema, la questione che dovrebbe essere chiarita e’ la seguente: di chi e’ la moneta emessa dalla banca centrale? come rendere pubblica la banca centrale? a tali domande si dovrebbe rispondere in sede parlamentare se non referendaria, e dovrebbero essere rese pubbliche tutta una serie di informazioni collegate ad essa. Per esempio dovrebbe essere spiegato alla gente cosa e’ la moneta, da chi e’ emessa, come e’ emessa, cosa e’ la moneta scritturale, come nasce e cresce l’inflazione e come la regola della riserva frazionaria puo’ dare anche alle banche commericali lo strumento per CREARE DANARO DAL NULLA. inoltre dovrebbe essere spiegato alle masse di chi siamo debitori e perche’, spiegando chiaramente l’origine del nostro debito pubblico. Sono convinto che non appena la gente sapra’, sara’ in grado di interessarsi alle problematiche realmente importanti. SE PERO’ ANCHE TU CONTINUI A PARLARE DEI FALSI PROBLEMI ALLORA NON FARAI ALTRO CHE OSTACOLARE I VERI INTERESSI DELLA GENTE. AIUTACI AD APRIRE GLI OCCHI ALLA GENTE SUI PROBLEMI REALI!
mi inserisco in questo spazio per introdurre un tema che fa ribollire il sangue a me e a tutti i colleghi che lavorano nel Terzo Settore. Spesso infatti lavorare nel Non-profit diventa per i datori di lavoro un vergognoso “Approfit” dove si sfruttano le competenze professionali, le motivazioni personali e la disponibilità di tutti noi senza dare adeguati compensi o riconosciemnti personali; spremono fino all’osso succhiando ogni risorsa fisica e mentale di tutti noi. Siamo quasi tutti laureati, conosciamo diverse lingue e abbiamo capacità progettuali che nell’Aziende sarebbero super valutate. Ma dove sta scritto che con questo co.co.pro i datori di lavoro del “NON-profit” sono leggittimati a pretendere orari, prestazioni e rigidità tipiche del contratto a tempo ineterminato quando a contrario non abbiamo UNO SOLO degli ammortizzatori previsti da quei contratti? Dove sta scritto che perseguire una mission per il sociale significhi mettersi a pecora di fronte alle richieste impossibili che ci fanno quotidianamente ?
Per non parlare poi della vera delusione…i SINDACATI che fanno comunella con i datori di lavoro…parlo di quelli che calano le brache , di quelli che ci dicono di aspettare e di pazientare che il vento cambierà…MA DE CHE???????
Amici miei, è l’ora di alzare il le chiappe e di fare qualcosa. Andiamo in piazza, scioperiamo in ufficio, riuniamoci con i colleghi…METTIAMOCI IN RETE e ricordiamo a tutti che senza di noi non vanno da nessuna parte.
E visto che vanno tanto fieri del volontariato in Italia …del suo radicamento e della sua storia…incominciamo a dire le cose come stanno in realtà.
Stefania…ti sento esprimere gli stessi sentimenti di tanti miei amici/colleghi/ compagni..
E anche se non ti conosco ti dico di non buttarti giù ma di diffondere quello che ti è successo unendoti a chi come te, me , noi ha voglia di farsi sentire e di cambiare le cose.
Basta autocritica..passiamo all’azione!
Baci
Scioperare?!? Ma sei matta?!? Coi contratti che abbiamo – e coi SINDACATI che abbiamo – chi sciopera è perduto! Mi vengono a dire di comprare banane e zucchero equo&solidale perchè assicura il rispetto dei diritti dei lavoratori sudamericani o africani, ma i NOSTRI SPORCHI DIRITTI DI SPORCHI ITALIANI BENESTANTI CHI CAVOLO LI TUTELA?!?
Carissima ( Dio, sembra un incipit alla Barbara Palombelli…bbhhhhhh ),
hai ragione!la parola sciopero suona come una bestemmia nel nostro mondo e sei marchiata a vita se ti azzardi a partecipare a qualche manifestazione…
Ma anche se molti pensano di annacquare la propria ipocrisia battendosi dei diritti umani dei bambini dell’Uganda ( per dire )NOI NON POSSIAMO – NON DOBBIAMO DESISTERE!
2)Mi verrebbe da pensare che l’unica soluzione sia l’insurrezione armata e,per me,se una persona ha un minimo di sale in zucca almeno un pensierino lo avra’fatto…ma poi il CATTODEMOCRATICO che e’in me ha sempre prevalso.FINORA…..Mi stanno mandando via,saluti a tutti a risentirci.
P.S. grazie Beppe,noi genovesi saremo tirchi ma abbiamo una sensibilita’ed un cuore grande cosi.torna presto nella nostra adorata superba…
E’ giusto che una persona non possa adagiarsi sull’idea del posto fisso. Questa mentalità ha portato, negli scorsi anni, a persone – sporattutto nelle pubbliche amministrazioni – che ti trattavano come pezze da piedi, non facevano un tubo da mattina a sera, tiravano la chiusura degli uffici pensando a quando sarebbero andate in pensione (molte entro i 45 anni… di età! Non di contributi versati!). E’ giusto che un imprenditore possa lasciare a casa un dipendente che “si ammala” quando ci sono carichi di lavoro particolari (Uè, sun de Milan mi!) e che tutto fa tranne che lavorare. Ma è SACROSANTO che una persona che si fa un mazzo così, che cerca di svolgere il proprio compito con coscienza ed impegno, veda garantita la sua posizione di lavoratore e venga tutelata. Purtroppo oggi fare questo non conviene. Ci sono migliaia e migliaia di disoccupati, molti laureati o laureandi, pronti a lavorare dalle 10 di sera a mezzanotte nei Mc Donalds per una paga ridicola, a dire sempre “sissignore” e a pensare che, se non accettano loro, qualcun altro lo farà, soffiandogli il lavoro. La precarietà è questa. La flessibilità è quella svizzera: una mia conoscente lavora a Lugano. Entra al mattino in orario variabile, a sua scelta, compreso tra le 8 e le 9.30; lavora otto ore (quindi l’uscita è dipendente dall’ora di entrata e dalla durata della pausa pranzo, variabile dalla mezz’ora all’ora e mezza); vengono organizzati corsi GRATUITI di lingue ed informatica per i dipendenti; una volta a settimana l’azienda offre colazione o aperitivo perchè “aiuta i dipendenti a socializzare tra loro e con i superiori”;hanno mensa aziendale e riduzione per gli acquisti dei pasti;c’è, nell’azienda, un’area relax dotata di calcetto balilla per sfide tra reparti (Uff. acquisti contro Uff. contabilità),sempre per stimolare gli incontri e gli scambi tra dipendenti e dirigenti;lo stipendio base è di 1.700 franchi al mese…Ma in Svizzera possono lasciarti a casa quando vogliono! Perchè,in Italia no?
non sono un ingegnere?
Perchè???
Hai qualche problema che un ingegnere sia di destra…?
Alza tu il WATER e buttati dentro completamente che ci guadagni di più che 2000 euro al mese..
Intanto poi CICCIO lo dai a tua sorella… perchè io sono un discepolo di SILVIO e quindi esigo rispetto…
AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH
Egr.Sig. Morini,
per quanto Lei guadagni 15.000 in sei mesi, per quanto Lei si sia presentato come ingegnere…la Sua volgarità nelle espressioni e la sua ottusità a non voler vedere oltre il proprio naso la classifica tra le persone più ignoranti che si possano incontrare.
Si ricordi sempre che il proverbio “la superbia è figlia dell’ignoranza” non sbaglia mai…
E non vorrei essere Silvio Berlusconi in questo momento solo per evitare di essere citato da una persona sgradevole come Lei si sta verificando.
Nessuno nega che esistano delle situazioni favorevoli di lavoro in questo momento.
La sottoscritta attualmente per esempio vive lavorativamente un momento felice ma non per questo sono tanto ottusa da non rendermi conto che il Paese vive in realtà assai meno gradevoli.
Non mi venga a dire che basta “volere” perchè purtroppo ciò non è sempre applicabile…
no tu sei un pirla, e con tutto rispetto per i pirla.
mi rammarico solo che tu sia un collega… ma che ci vuoi fare…
piesse: bravo, bravo, mister sotuttoio… sai quante mazzate ti aspettano nella vita con questo atteggiamento… dunque a occhio e croce avrai 27/28 anni, dovrai lavorare fino a 70… sto già ridendo…
per me vota pure chi vuoi. ti senti ricco perchè hai preso 15000 euro? lordi per di più?
ho 29 anni e da quando c’è la legge biagi con tutti i suoi annessi e connessi vedo il mio futuro sempre più nero e precario come i lavori che si trovano in giro;e non perchè io non abbia l’istruzione o la specializzazione necessaria:solo che non interessa quasi a nessuno quello che sai fare.l’importante è che devi accontentarti di ciò che ti propongono facendolo sembrare quasi un favore personale nei tuoi confronti,non un lavoro.In alcuni colloqui neanche leggono il curriculum:ti chiedono solo se sei disposto a lavorare tot ore per tot euro.stop.e per campare non puoi rifiutare nessuna delle proposte di “schiavitù” che ti fanno.Questo è la legge Biagi.Non credo proprio che abbia migliorato qualcosa in Italia.Solo che adesso,se si vanno a vedere i sondaggi,pare quasi che la disoccupazione da noi sia diminuita come per magia,quando la realtà è che c’è più gente che lavora,forse sì,ma solo per qualche mese l’anno e poi di loro non si saprà più nulla…ripartiranno,come me,alla ricerca di un lavoro migliore…nella speranza magari che esista!Quale futuro per noi 30enni di oggi? Vogliono proprio lasciarci vivere i nostri giorni nella depressione più totale? Grazie “Silvio” e grazie a tutti coloro che ogni giorno se ne fregano di noi e di tutti gli altri.
1)Eh si,ragazzi,non sono passati nemmeno dieci anni,prima legge TREU poi legge Biagi e adesso(forse perche’siamo in campagna elettorale?)e’come se quello della precarieta’sia un tema nuovo,ai piu’sconosciuto,che fa gridare tutti allo scandalo.Sono uno studente laureando in scienze politiche all’universita di Genova e sono incazzato,molto incazzato;organizzare in un post tutto quello che vorrei dire mi risulta difficile,troppo difficile,certo posso portare la mia testimonianza di OPERATORE di call-center,promoter di vendita,lavoratore in nero(forse la cosa piu furba che ho fatto…)ed appunto,last but not least,studente.I call-center andrebbero chisi,bruciati tutti:per le prime 80 ore(il primo mese di lavoro…)mi davano qualcosa come 3,45euro all’ora,CONTROLLANDOMI e quasi Pretendendo vendessi come un operatore ESPERTO:fatto sta che io di contratti ne facevo(nello specifico,contratti annuali per la navigazione veloce),a loro portavo dei bei dindi ma non e’tutto;sopratutto in citta la gente GIUSTAMENTE e’ stufa di essere continuamente MOLESTATA a casa da questi FREGONI cosi mi dovevo,e non poche volte,prendere gli insulti di chi era stufo o semplicemente di chi capiva un minimo di informatica,quel poco che basta a comprendere che di PACCO trattasi;INSISTI INSISTI mi veniva ripetuto;per farla breve,scadute le fatidiche 80 ore me ne sono andato con la coda tra le gambe e due soldi(grazie per la carita’…)tanto a loro che gliene frega,c’erano pure madri e padri di famiglia a far la fila per entrare…Tramite agenzia interinale,invece,spesse volte sono stato contattato per promuovere e VENDERE,dalle stampanti e scanner,alle macchine fotografiche digitali ecc… mi danno 65euro lordi a giornata(paga dignitosa)che cmq arrivano a 52 perche loro le tasse te le tolgono a prescindere,vagli a spiegare a chi non lo sa che esiste una NO TAX AREA e che cmq i soldi che ci spetterebbero arriveranno(se ne fai richiesta alrimenti t’attacchi)tra anni e anni…Lo stato mi deve 400 euro!
ho 29 anni e da quando c’è la legge biagi con tutti i suoi annessi e connessi vedo il mio futuro sempre più nero e precario come i lavori che si trovano in giro;e non perchè io non abbia l’istruzione o la specializzazione necessaria:solo che non interessa quasi a nessuno quello che sai fare.l’importante è che devi accontentarti di ciò che ti propongono facendolo sembrare quasi un favore personale nei tuoi confronti,non un lavoro.In alcuni colloqui neanche leggono il curriculum:ti chiedono solo se sei disposto a lavorare tot ore per tot euro.stop.e per campare non puoi rifiutare nessuna delle proposte di “schiavitù” che ti fanno.Questo è la legge Biagi.Non credo proprio che abbia migliorato qualcosa in Italia.Solo che adesso,se si vanno a vedere i sondaggi,pare quasi che la disoccupazione da noi sia diminuita come per magia,quando la realtà è che c’è più gente che lavora,forse sì,ma solo per qualche mese l’anno e poi di loro non si saprà più nulla…ripartiranno,come me,alla ricerca di un lavoro migliore…nella speranza magari che esista!Quale futuro per noi 30enni di oggi? Vogliono proprio lasciarci vivere i nostri giorni nella depressione più totale? Grazie “Silvio” e grazie a tutti coloro che ogni giorno se ne fregano di noi e di tutti gli altri.
Come consumatore preferisco migrare verso venditori che offrono prodotti a minor costo, allo stesso modo, scimmiottando (con notevole ritardo) le company inglesi ed americane, chiudo le mie produzioni che avevano appena trasferite nei paesi NeoSindacalizzati dell’Est Europa per commissionare “a minor costo” i miei prodotti ad aziende NeoAmericanCapitalizzate del TerzoMondo, Cina ed India in testa.
Il Neo Capitalismo Globalizzante non più di esclusività Occidentale, minaccia da tempo la mia piccola attività in Italia alla stregua dei lavoratori che qui vengono assunti a tempo determinato;
Da politico genuino, dovendo innanzitutto accontentare i soliti nomi noti, oggettivamente trovo enormi difficoltà nel produrre leggi utili anche per i miei mandatari, ma potrei benissimo farli uscire da questa “non pubblicizzata” peggiore recessione economicasocialepolitica dal dopoguerra ad oggi, tagliando la testa all’attuale circolo Politico-Clientelistico-Mangiasoldi di tutta Europa e dare il via al risanamento della spesa pubblica e conseguente diminuzione delle tasse, ma è una cattiva idea, ne andrebbe di mezzo anche la mia, di testa. Per ridare il lavoro ai Lavoratori-Consumatori basterebbe (con ovvi sacrifici) preferire in massa gli acquisti del made in Italy o in Europe, ma è una cattiva idea, dovrei poi ricominciare a reinvestire in Europa.
Per avere il coltello dalla parte del manico il Lavoratore-Consumatore dovrebbe stringere un Serio Patto Sociale con un Soggetto Politicamente Credibile, ma è una cattiva idea, dovremmo prima di tutto cominciare tutti quanti a guardarci allo specchio e trovare il modo di toglier per sempre quell’odioso anello che portiamo al naso dalla nascita e che io chiamo “io”.
Caro Beppe a leggere tutte queste e-mails direi di essere proprio fortunato e di non voler pretendere altro!Laureato in economia,nel 1997,ho lavorato 5 mesi presso una società di informatica a 500mila lire al mese,stufo me ne sono partito per Dublino,a fare il cameriere,il lavapiatti,per 6 mesi,almeno mi mantenevo e imparavo un po di inglese.Tornato in Italia sono stato per un anno senza trovar lavoro,il primo utile mi è arrivato dalla Manpower uk per un customer service IBM di Greenock.Che faccio,non ho alternativa e mi pagano anche il biglietto aereo,ci vado,contratto “on going” che vuol dire?Finche c’è commessa stai al sicuro!Dopo 18 mesi vado dalla concorrenza la Compaq,di Glasgow,e ci resto altri 6mesi, a 1150gbp mensili.Della tipologia contrattuale non mi sono mai preoccupato,si perche in uk il lavoro c’è e ci sono tutti i diritti,anche un sussidio che ti protegge se rimani in mezzo ad una strada!Ma poi di tutta quella pioggia scozzese ne ero stufo e che faccio?Torno in Italia,a Napoli,dove sono nato ma non per rimanerci,ma per avere una base di appoggio per cercare lavoro da qualche altra parte.E… fortuna/sfortuna dopo una settimana mi chiama un’azienda di trasporto marittimo,cercava una persona laureata che parlasse inglese… che faccio?Accetto finche trovo di meglio, tanto con una laurea, inglese, esperienza all’estero,… trovero’ di meglio in breve!
Sono 4anni e mezzo bloccato come Mr Truman che non riesce a uscire dalla sua cittadina,ve lo ricordate il film di Ron Howard?!Ho il contratto a tempo indeterminato ma con 1000 al mese senza aver mai ricevuto una aumento,un lavoro frustante e con la minaccia di licenziamento un giorno si e l’altro pure!Mi hanno spedito in Uk 4 volte, in un posto deprimente,l’ultima volta per due mesi, con preavviso di un giorno!E se non ci fossi voluto andare …licenziamento!Si perche ho una clausola sul contratto che prevede spostamenti in qualsiasi sede lavorativa,pena risoluzione del contratto!
Eccomi pronta a rispondere all’appello…
Dunque cosa dire di me:
– laurea in Economia e Commercio
– master in finanza
– sette lunghi anni di contratti a termine
– poi finalmente un lavoro a tempo indeterminato…piano piano mi sto facendo strada.
A coloro che dicono “i contratti a termine ed interinali hanno creato occupazione” rispondo solo..”i vostri figli dove lavorano e come??” non servono altre domande per scoprire che le “grandi menti” che hanno progettato ciò hanno figli e parenti inboscati nei grandi polmoni come Enel, Telecom, multinazionali ecc…
Cosa importa loro….se con il contratto a termine non hai diritti, non puoi prendere un finanziamento neanche per comprare l’auto che ti serve per andare al lavoro.
Cosa importa ai potenti (destra e sinistra …tutti uguali!!!) se non hai certezze, nè futuro…
Attualmente mi devo ritenere anche fortunata….capite…fortunata di avere un lavoro “non il mio lavoro”…questa è la realtà…
MANI PULITE?? E’ servito solo a chi è andato a fare il politico…adesso
Perchè la realtà è che nulla è cambiato..chi ha la raccomandazione ha la vita facile…chi non ce l’ha si deve accontentare delle briciole….
I POLITICI MERITEREBBERO (TUTTI RIPETO SENZA DISTINZIONE DI COLORE) CHE NESSUN ELETTORE SI PRESENTASSE ALLE URNE…SOLO UN ATTO DI TALE GRAVITA’ FORSE INDURREBBE A RIFLETTERE….
Ma non accadrà…e noi Italiani continueremo a fare le pecore dietro questi personaggi che ci prendono per i fondelli tutti i giorni…
I contratti a termine ce li meritiamo perchè nessuno di noi si ricorda del proprio contratto quando va a votare!!!!
L’unico strumento di potere che abbiamo è il voto…e noi cosa facciamo?? Ci facciamo dire “non andate a votare…è meglio”…ma vi rendete conto???
Ci siamo fatti dire dai preti di non andare a votare??? Da loro…loro che sono i padroni del 70% delle cliniche private di Roma dove si fa procreazione assistita??
RIFLETTIAMO AMICI, CERCHIAMO UNO STRUMENTO CHE CI SALVI
sono d’accordissimo sul boicottare le urne…pensate che notizia, che rivoluzione.e’ ovvio che questo e’ un sogno che non riuscirei a fare nemmeno di notte, ma sarebbe una grande ed unica protesta, la nostra protesta, la protesta di un popolo che e’ stufo di scegliere sinista solo perche’ c’e’ un nano che comanda, e che quindi non sceglie sinistra per piacere.non mi sento ne’ rappresentato ne tutelato da nessuno,nemmeno dalla religione, mi dispiace dirlo.troppe polemiche, troppo troppo , troppo di tutto…insomma non so piu’ come esprimere il mio “essere stufo” che e’ l'”essere stufo” di tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sono una Co.Co.Pro., lavoro per una società di telemarketing. E’ vero, ho uno stipendio fisso (non dico quanto per non far ridere anche i polli) ma non ho diritto a ferie pagate (e sarebbe il meno), a indennità di malattia e soprattutto ad un contratto a lungo termine (dire “indeterminato” sarebbe chiedere troppo).
Lavoro sei ore al giorno, tranne due pause di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro, davanti ad un pc, con un numero di telefonate da fare che può andare da una media oraria di 30/35 fino anche a 60. Non posso lamentarmi, c’è chi si rompe la schiena mentre io sto alla mia postazione, ma non sopporto chi dice che la legge Biagi tutela i lavoratori…tutela solo i datori di lavoro, che non hanno più l’obbligo di darti tutto ciò a cui avevi diritto prima della riforma.
In questo momento il potere di decidere il futuro dei giovani è detenuto dai vecchi. I vecchi se ne fregano se i giovani sono precari: trenta o quaranta anni fa erano gli attuali vecchi che subivano ciò che ora subiamo noi.
In questa logica però manca una un tassello: il progresso.
Il progresso ci da la possibilità, se ben interpretato e in base ai talenti personali, di produrre reddito riducendo gradualmente il coefficiente di manodopera, privilegiando l’intelletto.
So perfettamente che questa vita è più dura che mai, ma non possiamo lasciare le nostre speranze in balia delle capacità di un manipolo di politici. Sono le NOSTRE capacità che devono darci speranza: capacità di innovare qualcosa nel piccolo delle nostre professionalità e di rendere migliore per quanto possibile, un sistema, una rete di esperienze, un prodotto.
Se saremo capaci di apportare un vero valore aggiunto alla nostra opera, non avremo bisogno di maledire la legge biagi. Saranno coloro che dalla legge biagi traggono vantaggio a maledire noi: perchè presto li scalzeremo.
Ciao Beppe e Ciao a tutti i tuoi Lettori!
Non sono vittima della Legge Biagi, almeno non ancora… ma conosco bene, perchè ci sono dentro da più di un anno, il mondo del praticantato postuniversitario, periodo obbligatorio per chi aspira a svolgere una professione che presuppone l’iscrizione ad un albo professionale. Io lavoro da un anno gratis, e il mio capo (nel mondo legale si chiama dominus)non pensa minimamente a elargirmi 2/300 al mese, e sottolineo la cifra. Certo sto imparando tanto, e trovo questo periodo necessario per sgrezzarsi dagli schemi universitari, però non trovo corretto che un professionista possa sfruttare il tempo e le forze – fisiche e mentali – di chi ha conseguito una laurea, solo perchè nessuna legge impone di remunerare chi svolge la pratica. E potrei portare casi di chi sta peggio di me, come chi si deve pagare le spese di trasferta, quando se ne va in giro per ragioni di lavoro, o di chi quasi quasi deve pagare per poter svolgere questo periodo obbligatorio per legge. Ma non sarà che le cose non cambiano perchè tenere questo regime fa comodo a chi ha già un titolo professionale, alimenta il pathos della distanza fra cittadini e mondo legale, e diminuisce la concorrenza fra generazioni? Cioè, tutti elementi che sono in contrasto con le esigenze del periodo e con la direzione che ha preso la società… Bene scritto questo, caro Beppe, ti saluto.
Lavoro da due anni in un’azienda.
Da un anno mi hanno spostato da contratto a progetto a contratto a tempo determinato, ma di rinnovo non si vede l’ombra. Non so se me lo rinnoveranno mai e se mai me lo trasformeranno a tempo indeterminato.
Certo, rispetto a chi è a progetto mi sento fortunato… ma vi rendete conto, ci si sente fortunati perché ad altri va peggio. Io vorrei sentirmi fortunato avendo un lavoro che mi permetta di pianificare il mio futuro.
Non posso permettermi una casa, un mutuo, perché non so se da qui a sei mesi avrò ancora il mio lavoro. E’ terribile!
E’ la prima volta in un secolo che una generazione sta peggio di quella precedente. I miei genitori stanno meglio dei loro e i miei nonni altrettanto coi loro genitori. Io sto peggio e soprattutto ho questo sensazione opprimente… non ho futuro! Non so cosa farò e come lo farò, se mai lo farò!
si kiama project management,ed è il nuovo modo in cui sarà gestita anke la cosa pubblica in futuro!
il progetto dei cocopro non deve essere un percorso con un obiettivo preciso,ma significa ke tu dei ottenere dei risultati,come vuoi tu e dove vuoi tu,e alla fine conta solo cosa hai ottenuto!
anke nel vendere le adsl nei call center…se sai farlo,puoi guadagnare parekkio,sennò fai la fame!
meglio di niente sarebbe comunque!
in un’italia ke deve competere cm tutti nella cina,scordatevi il lavoro fisso,non è + possibile!
scordiamoci cioè,non scordatevi,ke io sono uno di voi!
A mio avviso il problema maggiore è avere un contratto. Sono stato co.co.co. ed ora dipendente a tempo determinato, continuando a fare lo stesso lavoro. Le differenze sostanziali sono due. La prima è che a parità di stipendio (e forse qualcosa meno) verso maggiori contributi di prima La seconda riguarda l’esclusività dei rapporti di lavoro In qualità di dipendente, ogni volta che vai al cesso (e scusa se ti do del tu, lettore) devi comunicarlo ai “capi”. Ogni volta che qualcuno si offre di arrotondare il tuo stipendio da fame, qualcuno dice che non devi esagerare e non è giusto essere esosi. Il miraggio del lavoro fisso è scomparso ed ora anatema sulle forme di contratto atipiche. Il mio qualunquismo mi porta a pensare che al di là della forma di contratto, quello che è veramente atipico è l’inadeguatezza dello stipendio di fronte al costo della vita. L’unico “bene” ad essersi perfettamente adeguato al cambio dell’euro è lo stipendio. Prendevi 1 milione di lire? Allora ti spettano 516,193 euro. Andavi al bar a prendere una birra media pagandola anche 5.000 lire? Bene! adesso costa 3,80/4,00 euro. Questo è atipico! E allora penso che non siamo schiavi del datore di lavoro, ma schiavi di un sistema che non sa pianificare e stimare, nel lungo periodo, alternative di sviluppo economico che dialoghino tra i comparti socio-economici del paese, in cui il consumatore non viene tutelato (ma poi non siamo tutti consumatori, c o???). Il discorso si allarga inevitabilmente a macchia d’olio, ma in un Paese dove l’evasione fiscale si attesta al 30% (a detta del portatore nano di democrazia), non possiamo pensare che l’unico modo per avere sviluppo economico sia sovra-tassare i dipendenti e demonizzare i contratti atipici.
Avete mai cercato di iscrivervi in un centro per l’impiego? Andate a vedere che delirio!
Praticamente impossibile a meno di non essere un vero barbone che vive per la strada e non ha niente di niente.
Impossibile poter accedere alle chiamate pubbliche. Che sono poi quelle degli pubblici come la Regione, tanto per intenderci.
Informatevi! Andate a vedere quali sono le condizioni per potersi anche solo iscrivere al collocamento, non dico trovare lavoro…..
Sapete cosa mi ha detto l’impiegato allo sportello? Una cosa da rabbrividire….
Dopo avermi spiegato che lì ci vanno solo quelli morti di fame, gente che non ha nemmeno il domicilio, gente che nemmeno mi posso immaginare, perché è solo un modo per lo stato di “elargire” qualche posticino (comunqnue sempre e solo per qualche mese eh!) mi ha detto:
SE HANNO AMMAZZATO BIAGI UN PERCHE’ C’E’
sono letteralmente strisciato via dalla disperazione di essermi sentito dire una cosa così terribile da un dipendente pubblico di un ufficio di collocamento!!! Se lo dicono da soli.
Santo cielo, a che punti siamo arrivati???????
si kiama project management,ed è il nuovo modo in cui sarà gestita anke la cosa pubblica in futuro!
il progetto dei cocopro non deve essere un percorso con un obiettivo preciso,ma significa ke tu dei ottenere dei risultati,come vuoi tu e dove vuoi tu,e alla fine conta solo cosa hai ottenuto!
anke nel vendere le adsl nei call center…se sai farlo,puoi guadagnare parekkio,sennò fai la fame!
meglio di niente sarebbe comunque!
in un’italia ke deve competere cm tutti nella cina,scordatevi il lavoro fisso,non è + possibile!
scordiamoci cioè,non scordatevi,ke io sono uno di voi!
Beppe, non è la prima volta che posto quì, i fatti li ho già raccontati…voglio solo dirti: stampa davvero! Facciamo qualcosa!
Quest’idea provai a scriverla alla tua redazione mesi fa, ma c’era sempre una tale coda di mail che mi tronava indietro, e questo dice tutto!
Ora ancora non si vede il disastro, lo vede chi lo vive, ma tra una ventina d’anni che succederà? ieri pomeriggio ho letto tutto, ho confesso di aver pianto…per me, per il mio ragazzo, e per tutti quelli che quì hanno raccontato e loro esperienze.Io non sono un tipo che si perde d’animo, mi sono sempre rimboccata le maniche e mi sono sempre impegnata. Però dovevano chiamarmi per un lavoro da 500, e invece mi hanno chiamato per uno da 300 finto cocopro (dipendente senza diritti in realtà): 500 li devo pagare d’affitto. Mi sento così mortificata a farmi aiutare dai miei, a ben 5 anni dalla laurea.
Dobbiamo davvero cercare di agire concretamente e in maniera obiettiva, i giovani stanno pagando anni di pacchia e pravaricazione altrui.
Ci vuole più serità da parte di tutti,più determinazione e coraggio.
Bisogna tirare fuori idee concrete, sfogarsi è giusto ma bisogna anche reagire, con http://lalocomotiva.forumup.it ci stiamo provando, ma la democrazia ha bisogno di tante, tante volontà per essere effettiva.
Beppe, stampa tu che puoi.
Sono un ingegnere informatico e lavoro da anni a progetto.
Fortunatamente le mie competenze mi consentono di avere un bel ricambio di lavori.
La tariffa oraria non è malvagia ma è la precarietà la cosa che più affligge.
Non è possibile che una persona con esperienza di numerosi anni in vari ambiti non possa richiedere un mutuo ad una banca o possa proiettarsi nel futuro con serenità.
ti invio la mia esperienza sul lavoro precario :
ho sempre svolto l’ attività di assistente bagnanti e istruttore di aerobica nella riviera di ponente fino a quando non ho conosciuto la turista che mi ha accalappiato (la mia attuale moglie )con cui ho 2 splendidi bimbi .
Poco prima della nascita del 1°genito ci siamo trasferiti a torino dove la mia consorte è residente , da quel giorno e sono passati 6 anni ho cambiato 7 posti di lavoro con contratto a termine a volte di 3 mesi , a volte 6 quando ero fortunato sostituivo una maternità ;tra ogni contratto chiaramente stavo a casa senza percepire un soldo con la paranoia di non trovare altro .
L’ assurdo è che sono sempre nella stessa azienda e che potevo ritenermi fortunato (grazie ad alcuni agganci),con me c’erano persone che venivano assunte come tirocinanti a 40 ore a settimana per 500,00 euro al mese (lo chiamano rimborso spese così non hai mutua ferie tfr insomma nessun diritto )con la promessa che poi sarebbero state assunte ,balla pazzesca per fargli fare il culo e camminare……..l’ho fatto pure io per 3 mesi , spendevo 138,00euro solo per recarmi al lavoro tra tangenziale e benzina, in tasca mi restavano 362,00 .Tutt’ora sono a tempo determinato fino a fine aprile poi bho…..ahh mi hanno detto che mi assumeranno ….voi ci credete?!
Ho 34 anni, 3 lauree e una serie infinita di corsi di specializzazione post laurea. Da 3 anni trovo SOLO Co.co.pro dove vengo pagata una miseria. Una media di 800 euro al mese. Da questi togliete 400 euro di affitto per un minuscolo monolocale (affitto in nero, ovviamente) e le spese per riscaldamento (acceso il minino indispensabile per non morire) e luce. Telefono no, non posso permettermi il canone fisso mensile. L’auto non ce l’ho, perché non potrei mantenerla.
Zero diritti: no malattia, no tredicesima, TFR, ecc. ecc.
Solo lavori sottopagati (ma di grande responsabilità! che beffa…), precarissimi, che durano qualche mese. Sempre lì a cercare il modo di tirare avanti, andare a caccia di qualche impiego.
La cosa SCANDALOSA è che nemmeno la malattia viene retribuita. Con gli stipendi da fame che ci danno anche solo prendersi l’influenza e dover stare a casa una settimana è un lusso.
E questi hanno il coraggio di dire che la legge Biagi è una benedizione! Che maledetti schifosi.
La facessoro loro questa vita infame che hanno riservato a noi.
ho trentadue anni da compiere, sono laureato e da quando lavoro (dal 2000) ho sempre avuto un contratto “precario” prima co.co.co adesso a progetto. Di questo non mi scandalizzo perchè occupandomi di formazione professionale non solo in Italia ma a livello europeo, ho acquisito la consapevolezza che molto difficilmente i lavori e le professioni potranno diventare “fissi” ma dovranno rimanere flessibili nelle modalità organizzative e nella prospettiva, nel senso che dovremo, dalla mia generazione in poi, adattarci a cambiare spesso lavoro, cambiare aziende, stipendi e localizzazione. L’unico residuo di stato sociale che dovrebbe accompagnare questa “mobilità” è stato individuato nella così detta “formazione permanente”. Bene, se accettiamo questo stato di cose, e la “legge Biagi” ne è l’espressione radicale italiana, dovremmo indignarci peril fatto che nonostante questo stato di cose si debba pagare l’INPS e tasse come se potessimo usufruirne dei diritti (pensionistici in primis) quali gli altri lavoratori “tipici”. Nessun governo dal 96 ad oggi ha invertito le cose in quanto con i nostri soldi pagano le pensioni a chi di quel posto fisso ne dispone. NOI dobbiamo essere imprenditori di noi stessi nel fare e siamo dipendenti nel dare. Le riflessioni alle implicazioni che impone questo stato di cose sono enormi,ne vorrei evidenziare alcune:
in uno stato democratico quale “appare” il Nostro le decisioni devono essere prese dalla maggioranza: la maggioranza ha più di trentacinque anni, si tutelano i lavoratori pubblici, si tutelano le pensioni, si tutelano i parlamentari, si tutelano i mastellafassinobondipomicinoandreotticalderolibertinotti, si tutelano le corporazioni professionali ma noi, lavoratori precari siamo minoranza non organizzata e senza diritti.
Una proposta: dato che dobbiamo tutelarci da soli richiediamo indietro con gli interessi le somme versate all’INPS. Quei soldi potranno servire a finanziare la nostra imprenditorialità
1) Tasso di inflazione. Media annua 2%.
Uno stipendio di 1000 EUR del 2002 oggi dovrebbe essere almeno di 1060 EUR.
Uno stipendio di 1500 EUR del 2002 oggi dovrebbe essere almeno di 1590 EUR.
Quanti hanno alzato la testa quando è stata eliminata la scala mobile?
2) Attenzione a tutti quelli che aprono partita IVA!
Chi si mette in proprio non si faccia illusioni: la pressione fiscale arriva al 45 % sicuro a fine anno. Se volesse rapportare uno stipendio netto di 1500 EUR (19000 EUR annui ) dovrebbe FATTURARE almeno 35.000 EUR in un anno! Iva esclusa!
E pregare non gli serva mai un avvovato per far valere i suoi diritti, visto che non si appoggia a categorie o sindacati.
Che l’Italia voglia abbattere le strutture assistenziali è molto grave.
Stati con pressioni fiscali leggermente superiori (50-55%) come la Svezia hanno in compenso un’assistenza sociale elevatissima: pagano anche 5 anni di sussidio (uno stipendio) disoccupazionale MENSILE alle madri!
Ciao a tutti.
Più volte ho sentito raccontare la leggenda metropolitana secondo la quale uno dei problemi italiani è che ‘mancano laureati’. Sarà! Ma poi che futuro hanno quelli che alla laurea ci arrivano?!? Merita la fatica di studiare 4 o 5 anni?!?
Mi sono laureata in Biologia più di 2 anni fa, con il massimo dei voti e nel minimo del tempo. Ma trovare lavoro sembra lo stesso un’impresa disperata.
Dopo due anni di precariato senza possibilità di futuro, ho deciso di cambiare settore, così sto facendo uno stage pagata a borsa di studio, sperando che porti qualche frutto…
Vivo a Trieste, in quella città che ama definirsi “la città della Scienza”. Peccato che un aspirante giovane scienziato per avere un’occupazione (se la trova) è costretto ad accettare umilianti contratti a progetto, con paghe ridicole, senza alcuna garanzia se non quella di poter essere sbattuto in strada da un giorno all’altro, con la paura di perdere il lavoro in caso di malattia o di gravidanza. E con il periodico stress dell’incertezza del rinnovo del contratto!
Non penso sia accettabile che un giovane debba per forza chiedere aiuto ai genitori per comprare un auto, una casa, mantenere una famiglia… come si fa a pianificare un futuro così?!? E poi c’è chi si lamenta che i giovani di oggi fanno pochi figli…
Non consola il ‘mal comune, mezzo gaudio’…
Caro Beppe,
leggere le dichiarazioni di questi personaggi inutili mi fa veramente andare fuori di testa!
Avete rovinato il mercato del lavoro, è aumentata a dismisura la disoccupazione, avete messo in condizione la metà dei giovani di non farsi una famiglia, ma perchè dovete prenderci anche per il c..o?!?! (hai visto, ho messo i puntini come piace tanto a te).
Tutela dei più deboli? Occupazione PERMANENTE???
Ma se non so neanche più cosa vuol dire occupazione saltuaria, figurati quella permanente!
Io ho 25 anni, e l’anno scorso (a 24 anni) ho deciso di iscrivermi all’università perchè mi sono stancato di essere assunto a progetto e poi buttato via quando il progetto (il loro progetto) si è concluso; di dovermi flettere a 90 gradi in nome della flessibilità; di stare mesi e mesi senza uno straccio di lavoro.
E così ho pensato che una laurea potesse darmi una mano: forse sono stato un po’ ottimista, ma ci voglio sperare per non disperare.
E’ chiaro però che sono stato spinto ad iscrivermi all’università dalla situazione lavorativa a dir poco deprimente, perchè se avessi avuto la possibilità di trovare un lavoro normale, con un contratto vero, avrei sicuramente scelto il lavoro, più che altro per una questione economica.
Dopo circa un anno di università mi sono ormai rassegnato a eseguire lavoretti saltuari e ovviamente in nero (cercando di evitare il pensiero che prima o poi sarò vecchio e senza pensione); sono stato assunto in uno dei call center a 5 euro l’ora che tu descrivi nel tuo post, e sono stato talmente tutelato dal governo che un giorno l’ “azienda” ha deciso di dichiarare fallimento e pagare la metà dello stipendio ai dipendenti: praticamente ho lavorato gratis!
Ovviamente mi sono rivolto a un sindacato, ma a termini di legge avevano ragione loro.
E poi devo anche sentirmi dire che sono tutelato, che l’occupazione è cresciuta, che il mondo è meraviglioso ed è tutto intorno a te!!!
Almeno abbiate la decenza di stare zitti!
Birri
Ciao Borre! Che dire? Posso solo esserti vicino e dirti che io ancora non mi dispero solo perchè sto ancora studiando. Se vuoi consolarti senti la mia situazione. Due giorni fa ho parlato di nuovo in dipartimento per un possibile dottorato, anche per il fatto che la tesi sembra essere piaciuta. Le prospettive sono, se vinci la borsa di studio, 10000 l’anno per tre/quattro anni di dottorato. Dopodichè una buona parte di chi vuol fare ricerca non può proseguire. Ciò significa potenziali 800 euro al mese fino ai 28/29 anni per poi rishciare fortemente di rimanere a casa (quella casa che non ti puoi permettere). Ormani sembra che uno studi per puro piacere personale, non perchè le conoscenze possano portare un qualche contributo al paese. Comunque mi rincuoro: prima di qualsiasi decisione sul dottorato o su altre prospettive, da marzo, e per un anno, farò il tirocinio obbligatorio, per il quale non sono previsti nè borsa di studio, nè un minimo rimborso spese; anzi ho dovuto pagare 200 ..
Il prossimo anno, in sintesi, lavorando, avrò solo uscite. Dimmi tu?
Ormai le mie speranze sono in gran parte legate al 9 aprile prossimo. Se questa gente dovesse rimanere al governo, penso che, a malincuore, sarei costretto ad andarmene dall’Italia.
Un abbraccio. A presto
Anche tu rifletti prima di parlare!
Il problema sono le Aziende con la A maiuscola che lucrano e si nascondono e frenano un intero paese!
Non è la soluzione il precariato: è,si vede benissimo da questa thread, la soluzione per permettere alle aziendone sponsor di squadre di calcio di continuare a fare piu’ soldi!
Il sistema è marcio alla radice: siccome le aziende-traino grattano il fondo del barile, di conseguenza (e non il viceversa!) le piccole aziende devon odiventare complici di questo sistema.
Una cosa non si capisce: ti interessa cambiare quensto trend o no?Sembr ati basti approfittartene, ma se conosci un minimo di andamento del mercato dovresti vedere che stiamo andando a schiantarci!
La manpower ha appena “cazziato” la mia ragazza (disoccupata) solo perchè lei ha risposto via mail ad un loro annuncio. Le hanno detto. “Singorina la smetta di mandare il suo curriculum. I suoi dati li abbiamo già. Se sarà il caso saremo NOI a chiamarla. La smetta di rispondere quindi ai nostri annunci”.
Io non ho parole…adesso non si può nemmeno rispodere liberamente ad annunci liberi….
io non ho parole…..
Non so boh…..
Se questa è l’intenzione o la metodologia con la quale si applica la legge Biagi, allora i casi sono 2:
O ELIMINARLA COMPLETAMENTE
O METTERE UN ENORME NUMERO DI PALETTI AL SUO UTILIZZO.
La mia è una storia come tante fatta di cococo, periodi di disoccupazione e da stage senza prospettive in questo paese senza prospettive!
Ma il problema non è solo di noi precari….
Se gli stipendi sono da fame allora forse forse i consumi scendono e l’economia si blocca ed infatti si è bloccata!
Oggi l’imprenditore deve scegliere se assumere tra un contratto a tempo indeterminato, costoso e pieno di garanzie/rigidità, oppure con questi contratti fantasiosi….e così finisce che “preferisce” la seconda opzione cosicchè non ci sarà nessuno a comprare i suoi prodotti.
Mi immagino che dirà il portatore nano di democrazia, se e quando, si degnerà di leggere queste storie, dirà “Anch’io una volta sono stato precario”…non lo sei stato mai precario ma forse da aprile lo sarai un po’ di più…ciao silvio!
Ciao, sono Marco da Latina, 25 anni, Tecnico informatico. Lavoro dal 2001 come precario, idem per la mia ragazza. A settembre ci sposiamo. Non possiamo mica aspettare che lo stato o il mondo del lavoro ci serva la bella vita su un piatto d’argento, ma almeno uno dei 2 con il posto fisso sarebbe quanto meno auspicabile. Ciao.
Volevo rispondere al Sig. Morini dicendogli che sicuramente lei deve essere una persona molto fortunata, non so in quale area dell’Italia viva ma non credo nel Sud.
Ho 35 anni sono scritto nelle liste di collocamento dal 1985,ho fatto gli studi di musica ed ho due diplomi di qualifica in informatica (Web Master avanzato e Web Designer)sinceramente ho accumulato nella mia vita forse 3 mesi di marche,raggiunte a metà degli anni ’90.Assunto con contratto a tempo indeterminato ma con la clausola di firmare la lettera di dimissioni prima di firmare il contratto.Non so se lei con gli studi che ha fatto avrebbe accettato di trasferirsi a 1000 km da casa per andare a fare lo sguattero generico per 5 l’ora ,alloggio pagato(un container nel cantiere con pericolosissima stufa a gas ed acqua calda per i primi 5 arrivati nelle docce).Nella speranza che con questi nuovi contratti cambiasse qualcosa,ho inviato il mio curriculum presso varie agenzie di lavoro e dopo circa 4 anni sono stato chiamato a fare il portalettere con un contratto di 36 giorni,si non i tre mesi ma solo 36 giorni(era una zona di consegna al limite delle possibilità umane,una zona di campagna senza vie,numeri civici e cognomi sui pochi citofoni che erano funzionanti),le persone che avevano avuto quella mansione prima di me con contratto trimestrale erano scappate anche perchè il portalettera ha delle responsabilità per la posta non consegnata.Evviva la flessibilità, ero il quinto arrivato sulla zona.La mia fedina penale è pulita,ho studiato,ho piene facoltà fisiche eppure io non lavoro,un mio amico ha fatto due anni in penitenziario, con la legge per il reintegro nella società degli ex detenuti lavora.Cosa dobbiamo fare noi giovani più sfortunati del sud Italia? Diventare tutti potenziali malfattori,autodenunciarci per poter andare in galera con la speranza che dopo ci reintegrino offrendoci un posto di lavoro?La mia compagna è laureata da 9 anni in scienze bancarie corsi a volontà non ha mai lavorato Grazie Silvio!
Giovanni, 24 anni
Laureato a pieni voti
Master nel più prestigioso ente italiano in materia
Attualmente lavoro come consulente per la modica cifra di:
500 al mese (gli sfruttati operai cinesi prendono quanto me…)
Ma lo vogliamo o no sbattere fuori da Montecitorio questo governo che in 5 anni è riuscito a farci tornare indietro di 50. Siamo lo zimbello dell’europa, gli altri paesi stanno uscendo lentamente dalla crisi mentre a noi, con quel contenitore di “rifiuti organici” che si chiama televisione, che ci rincoglionisce con i suoi grandi fratelli e fattorie varie, ci fa credere che tutto va bene. Siamo veramente alla frutta ragazzi, anche se non ne sono molto convinto anch’io, ad aprile farò il mio dovere di cittadino, se non altro per non vedere più Berlusconi & company.
Mi aspettavo e lo aspettavo un post del genere,bhe che dire io sono di Salerno e mi sono trasferito a Milano 5 mesi fa’ lasciando tutto (ed e’ stato un dispiacere molto grande) per continuare a studiare e a mantenermi visto che i miei non potevano (perche’ la “ricchezza” dell’euro ci ha distrutto).Ho tovato chi mi offriva uno di questi contratti e per iniziare dato che nulla avevo, ho cominciato a lavorare prima per una banca, poi per una nota ditta di servizi telefonici(che tradotto dal grillese il significato e pressappoco,”uomo,e telometto dietro”)offrendo servizi informatici di help desk.Non abbiamo ferie,malattie,siamo trattati una mer….mmmhhh male (sotto il profilo umano e psicologico), imbrogliano sui conti facendoci firmare dei rapportini che sono fatture di trasferta (non so cosa ci guadignino ma penso che possano scaricare l’iva a fine anno),e non ho permessi studio (tra l’altro per come sono organizzate le universita’ dopo la legge moratti ci vorrebbe un post a parte).Mi fanno ridere quando dicono,e fanno finta di meravigliarsi “perche gli italiano non fanno piu’ figli e’…….come mai?” ma se a malapena mi mantengo io.Senza contare che poi non abbiamo opportunita’ di crescere professionalmente perche’ non ci fanno ne corsi e ne nulla.
E me li devo subire in tv che dicono le loro cazzate e io che cerco di fare qualcosa per il mio futuro lottando in tutti i modi e non ci riesco….non ci riesco,ma come si deve fare mi stanno facendo passare anche la curiosita’ per tutto mi deprimono,perche’ sono patetici,tristi, hanno tutto ma non hanno nulla….la mia unica sperenza e che un giorno arrivi una persona giusta e con buon senso che non faccia le cose cosi per far vedere ma le faccia con intelletto e raziocinio.ciao a tutti e continuiamo a sperare sono sicuro che un giorno le cose cambieranno.
chiedo una conferma… non avete l’impressione che tutta la classe politica italiana segua un unico filo conduttore quello del TAPULLO (per chi non è genovase Tapullo: espressione dialettale che indica il mettere una pezza trovare una soluzione momentanea ad un problema al fine di non rimanere in una situazione di stallo)i nostri politici non vedo oltre il loro naso.
Ci propinano discussioni su i problemi creatisi al momento facendo bere agli sprovveduti soluzioni di altaingegneriapirofantasupereconomicogiuriticolegaleingarbugliatiramolla e alla fine non ti risolvono mai la situazione che ha generato il problema in modo che questo non si ripresenti più.
Il perche sono semplicemente una massa di nulla facenti beatemente rincoglioni dalla banbagia in cui vivono.
si svegliano tutti insieme solo quando hanno un tornaconto personale di portafoglio ma mai quando c’è da stare dalla parte del cittadino comune.
non credete mai alle parole di un politico di qualsiasi parte esso sia quando perche in una cosa sono uguali tutti; se si chianano per baciare un banbino è perchè gli rubano le caramelle.
Luca Morini, io metodi di lavoro simili li conosco da 16 anni… non hai preso un gran che sai?
Certo è un buon compenso, non tanto buono per un ingegnere però: eh sì perchè 15000 EUR lordi in 6 mesi sono meno di 1400 EUR netti.
Preparati a pagare 6000/7000 EUR tra IRAP,IRPEF,INPS e comemrcialista entro 12 mesi…. IVA esclusa!
15000 euro lordi sono pochi per un ingegnere appena laureato????
Ma sei fuori??
Ma che cosa dici???
Sai quanto sono netti??? 1750… li so fare i conti nelle mie tasche… nelle tue no… ma nelle mie sicuramente sì…
Non ho bisogno del commercialista…
Sono intelligente da fare tutto da me… non ti credere…
A proposito di SCHIAVI MODERNI..
leggendo il trafiletto non possiamo fare a meno di cedere al richiamo della tastiera e rendere partecipi i lettori del blog su ciò che sta accadendo in TIM/TELECOM.
Chi non ha ricevuto almeno una volta una telefonata sulle nuove promozioni commerciali? Siamo noi; coloro i quali chiamano dalla mattina alla sera tutta Italia per vendere/svendere servizi al fine di raschiare il barile e arrivare dall’altra parte (come dice Beppe). Il telemarketing, l’outbound, il logorante lavoro della cuffia per arricchire chi, pieno di debiti, cerca disperatamente di racimolare il possibile e l’impossibile.. e di far apparire un’azienda in declino come fiore all’occhiello di un’Italia ormai in balia di banditi legalizzati.
Dal 2001 al 2005 sono sparite dal gruppo circa 40.000 persone a causa di licenziamenti ed esternalizzazioni. Ma c’è di più. Siamo oggi 10.000 dipendenti TIM e 60.000 Telecom; alla fine del 2006 ci sarà 1/3 del totale inquadrato come operatore di call center: gli “schiavi moderni”.
Un processo già avviato. Basti pensare ai due scriventi che se prima svolgevano mansioni specialistiche e specializzanti, ora, di punto in bianco, si ritrovano demansionati, dequalificati e buttati in anguste sale come polli in batteria, polli che parlano ed hanno una cuffia sul capo: il “collare del nuovo millennio”.
Faremo compagnia ad Irlanda e Romania con una classe lavorativa fatta di cervelli congelati, stralaureati, acculturati, giovani e curiosi, per riempire le tasche di usurai in piena regola che stroncano lo sviluppo socio-economico.
Siamo ormai un paese di lavoratori sotto pagati facenti parte di società costituite da mezza testa e mezza cuffia..
Questo post-it vuole alimentare il move-on nostrano fatto da gente che ha tanti grilli per la testa ma poche speranze di contribuire allo sviluppo dell’Italia. Speriamo che questo move-on prenda le sembianze di un elefante nel senso della grandezza e non del complesso.
Grazie.
Paolo e Luisa
Ho 22 anni è impossibile per un figlio di ferroviere in pensione andare all’ universita senza pensare ad altro.Devo perforza di cose lavorare, un lavorettino part time per guadagare qualcosina.Fino a oggi ho cambiato 5 lavori uno più deprimente dell’ altro; in primis il call center per telecom durato 1 settimana.Contratti a co.co.co. dove prendo 200/250 euro al mese,(che finiscono in 10 gg)e in più al momento di andarmene non ho nemmeno uno straccio di liquidazione.
P.S. L’universita non privata oggi costa 2000 euro l’anno!Esclusi i libri naturalmente.
Per la serie , sei nato povero?Ci rimarrai.
Ciao Davide sono Daniele di torino e t capico perfettamente.. sono nella tua stessa condizione..io studio ingegneria aerospaziale. Se t puo aiutare pensa che tutto cio che stai facendo lo stai facendo DA SOLO! Tutto quello che hai in mano è TUO! Deve inorgoglirti il fatto che in un certo senso ti stai costruendo la vita con le tue mani..Mi raccomando, teniamo duro..sempre piu spesso mi rendo conto che chi vive bene l’esperienza universitaria è proprio chi ha i soldi.. perche ha tempo per studiare e tempo (e denaro) per divertirsi cosi tutto è al suo posto. Ma noi dopo lezione, c’è lo studio, poi il lavoro, poi gli amici.. sempre che tra benzina, bollo, assicurazione e tasse universitarie ci rimangano 5 euri x andare al cinema il lunedi..senza cadere nella tentazione di scaricare tutto con DC++.. FORZA DAVIDE!
è da quando il governo offre i suoi incentivi alle aziende che devono assumere che è diventato difficile lavorare per chi ha superato una certa età. avere più di trentadue anni e non aver maturato alcuna significativa esperienza di lavoro equivale a disoccupazione o lavoro nero.
è da quando ho finito gli studi che mi vedo chiudere le porte in faccia per via dell’età. per la maggior parte dei corsi di formazione l’età massima 25, per i contratti di apprendistato credo idem, per il resto dei contratti di formazione o altro 28 e 32. una donna che è uscita dal mondo del lavoro a 29 per scegliere la famiglia e vuole, dopo aver cresciuto due bambini piccoli (il marito e il figlio)ritrovare un po’ di indipendenza economica e quindi un po’ di dignità (visto che a fine mese non si arriva con un solo stipendio già senza spese extra…divenute ormai un sogno italiano), si scontra con una chiusura totale da parte delle aziende ed è costretta ad adattarsi a lavori come donna delle pulizie, per esempio.
Perchè i politici non fannno come una volta comizi in tutte le piazze?
aspetto con ansia un discorso autoimmolante del portatore nano. andrò con la busta della spesa contenente uova marce, pomodori belli maturi, insalate e cavolfiori. Mi costerà un pochino ma vuoi mettere la soddisfazione….
Lavoro da 7 anni nel call center della wind. Ho visto trasformare il mio contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, questo si; ma part-time ero e part-time son rimasto. Nella mia città (Napoli) la situazione è drammatica; io magari posso contare su un lavoro stabile ma il mio stipendio non mi permette di acquistare case, accedere ad un mutuo, costruirmi una famiglia ed un futuro sereno. Sono prossimo ai 30 anni, quanto ancora dovrò aspettare ?
Ciao Beppe!
Il mio caso è molto piu’ semplice!
Ho 28 anni e stanco di vedermi proporre contratti Co. Co. Co. a 900 al mese (alla mia ragazza neolaureata con 110 e lode solo 650) ho deciso di emigrare all’estero.
Dopo soli due anni in Lussemburgo ho un lavoro (contratto chiaramente a tempo inderterminato) mi sono sposato e comprato un mio appartamento.
In Italia non lo avrei potuto fare neanche in 15 anni!
L’italia mi manca (perché qui piove sempre) ma una sicurezza nel lavoro aiuta tanto a vivere in modo giusto.
Sono contro la fuga dei cervelli all’estero (il cervello in questione non sono io) ma ogni tanto bisogna ribellarsi alle prese in giro.
Cordialmente
Federico Lomartire
Ps. Se rivince il Cavaliere alle elezioni mi faccio Lussemburghese!!!
Ciao a tutti,
sono laureata da due anni…ma non è bastato…ho conseguito un master…ma non è bastato….ho fatto uno stage….ma niente…ne ho fatto un altro….e adesso ad ogni colloquio che sostengo cosa mi dicono?….”Il suo curriculum è molto valido, le proponiamo quindi uno stage di tre/sei mesi, retribuito (che culo…) finalizzato ad una assunzione…” che gratificazione ragazzi.
Dimenticavo, per portare a casa qualcosa lavoro in un call center con contratto a progetto e per 8 ore al giorno rompo i cosidetti alle persone, prendondomi ingiurie continue…una soddisfazione dietro l’altra…fortuna poi che dall’alto del suo metro e 50 qualcuno ci garantisce ancora una volta un milione di posti di lavoro assicurati…
Stimatissimo Signor Beppe Grillo, sono una signora di oltre 40 anni che vive di precarietà da 15 anni, dopo averne lavorati diciassette ininterrottamente , essendosi permessa una gravidanza , non le dico cosa ho passato nel corso di questi diciassette anni, quando parlano del mobbing (che diversi anni fa non era ancora in uso), ora con il figlio quattordicenne ed un altro di nove anni cerco lavoro….. pura utopia,
chi riesce a lavorare secondo me lo deve fare solo per garantire stipendi e privilegi a chi si è sistemato con raccomandazioni o ruffianate varie, la cosa non mi turba più di tanto con quello che ho passato, ma che futuro aspetta i miei figli ?
Ok allora iniziamo … dopo 10 anni di università durante i quali alla laurea sono seguiti specializzazione, dottorato, post e contratto COcoco glielo data su’ dal momento che la ricerca neanche fine a se stessa ma meramente vuota chiama raccomandazioni, mano longa e quant’altro, i fondi richiesti e investiti per questo nulla sono tanti e potrebbero sfamare un intero paese del terzo mondo … vabbé torniamo a noi. Ovvio a 30anni legge Biagi appena passata chi ti prende più: le agenzie interinali puntano sui giovani (meno di 28) e in più ho l’aggravante di essere una donna: io allora che faccio che sono adesso a metà del guado tra i 33 e i 40 mi sparo??? Per acquisire una professionalità spendibile ho dovuto intraprendere un corso informatico della regione a numero chiuso (dove si entra per il rotto della cuffia quando chi è stato raccomandato non si presenta e i soldi investiti devon essere necessariamente spesi): 1200 ore praticamente un lavoro! Neanche a dirlo durante quell’anno ho dovuto arrangiarmi con l’aiuto dei miei dato che non avevo il tempo per fare qualche lavoro di ricapo. Morale? Ma che professionalità spendibile! Vivo di coco pro senza garanzie (malattia soprattutto) mi pagano solo i gg in cui lavoro. Risultato?
pago un affitto a Bologna che è oltre la metà del mio stipendio spese escluse OVVIO e pianificare una vita futura è praticamente impossibile …
grazie Silvio!
Ah già che ci sono caro presidente del consiglio poi mi piacerebbe sapere qual’è quella “stragrande maggioranza degli italiani che POSSIEDE UNA CASA DI PRORIETÀ”
vabbé ho capito mi sa che è un altro dei sondaggi indetti dalla società americana che hai ingaggiato per le prossime elezioni …
non ho parole …
Bravo, adesso che hai fatto il grande passo sai come funziona un’azienda; ora immagina che ci sia un brave periodo in cui le cose ti girano un pò meglio (ma la cui durata non sei in grado di valutare) in cui ti farebbe comodo un collaboratore. Lo prendi. Tra costi fissi e pagamenti a babbo morto rinunci spesso al tuo stipendio per saldare puntualmente il suo e ti fai in 4 per continuare trovare commesse per giustificare la sua presenza.
Adesso, per lui, la grande azienda sei tu, sei tu il profittatore che non VUOLE garantirgli un futuro!
Rifletti prima di sparare. Se siamo in 4 e abbiamo 2 polli un pollo a testa non ce lo possiamo mangiare. Se ti accontenti di mezzo benvenuto, senno a letto senza cena!
ciao beppe sono un ragazzo di 33 anni e lavoro in una ditta con un contratto a tempo determinato da tre anni sono entrato col sesto livello e li sono rimasto pur facendo dei lavori di livello superiore addirittura un anno fa avevo preso uno scatto di anzianita ma poi a novembre mi è scaduto il contratto e dopo un mese mi hanno riassunto ma avendomi liquidato prima ho perso anche lo scatto faccio presente che lavoro specialmente la notte e i festivi per mille euro al mese come puo una persona farsi una famiglia?
E’ vero, l’occupazione non è reale, troppi sono i precari che non possono fare progetti futuri concreti, ma non credete sia facile mettere daccordo tutti… La legge pensa di più ai datori di lavoro? Se in qualche modo non li tuteliamo vanno tutti all’estero, dove pagano meno e hanno meno vincoli… Finchè a livello mondiale non ci saranno le stesse condizioni, sarà sempre problematico fare leggi che accontentino tutti.
Attualmente loro hanno il capitale, loro ci danno lavoro (cocococ piuttosto che a tempo indeterminato), ma attualmente non abbiamo scelta, senza di loro saremmo tutti disoccupati.
Non sperate troppo nella sinistra, io ormai non credo più a nessuno, concordo con Grillo che siamo costretti a scegliere tra “i peggiori e quelli un pochino meno peggiori” (anche se Grillo ultimamente mi sembra un po’ di parte…). Alla legge Biagi hanno lavorato molti esponenti di sinistra, non pensate che loro siano meglio, non hanno idee in comune (Rutelli, Mastella, Bertinotti, No Global, Pannella, Pecorario Scanio ecc.).
Vi parla un impiegato che prende 1036 euro al mese, che avrebbe interesse come voi ad essere tutelato di più, ma che si rende conto che la situazione “reale” è complessa, e che l’Italia per guarire ha bisogno che i politici di oggi spariscano (insieme ai vari Ricucci/Tronchetti/Fazio ecc.).
ciao,
mi chiamo gigi, ho 34 anni, una laurea in ingegneria, due lingue, un master in direzione aziendale e faccio il cassiere in un grande magazzino, ovviamente a tempo determinato!
…l’unica cosa che posso dire è che non credo molto nel sistema italietta, a mio avviso troppo sopravvalutato.
la mia unica consolazione è l’economia della conoscenza….ma sembra stanti a concretizzarsi.
esperamos!!!
buona giornata
ciao
se ti può consolare
anch io sono all incirca sulla tua stessa posizone
laureato in scienze politiche, specializzato sui fondi ue e, attualmente, sullo sviluppo sostenibile..2 lingue..ecdl..
eppure
ho fatto x 3 anni il cassiere in un supermercato a tempo determinato e part-time, con la prospettiva di cerscere diventando popodimenoche un apprendista cassiere x 4 anni!
Sperimao cambi qualcosa
🙂
Sono nato nel 1968 e non ho un lavoro, o meglio, non ho una vita soddisfacente dal punto di vista economico nonstante lavori tutti i giorni oscillando (altro che flessibilità, sembro un pendolo) da un lavoro a un altro compreso il sabato ela domenica per 700 euro al mese. Se qualcosa non va nell’economia della persona è quasi scontato che tutto vada a rotoli. Non posso realizzarmi nella professione (mancanza di attrezzature, spazi, occasioni di viaggio, aggiornamenti professionali ecc) e neanche nella vita privata e affettiva (avrei la casa dei genitori al sud, ma non ci posso stare perchè non c’è lavoro, neanche cocopro). La situazione è catastrofica, ma la cosa che fa davvero sconfortare è la solitudine che vivo da precario quasi quarantenne senza presente nè futuro. Una solitudine rabbiosa e impotente. A Bologna mi tengono cocopro e devo ringraziarli perchè, dicono, se me ne andassi io ci sarebbe la fila a sostituirmi. Vivo sotto la soglia della precarietà e mi tengono in piedi solo i sogni. Il mio grido è muto.
ti sorride la vita vero?
hai un tetto sulla testa e la tua realtà finisce con lo steccato del tuo giardino…
chi ha problemi è un piangi piangi e chi alza la mano è un rompiscatole…..
beh c’è molta gente stupida che pensa che le cose possono andare un po meglio per tutti…
ma tu ovviamente rientreresti nella categoria di quelli che dovrebbero avere un po meno per stare meglio tutti…. è questo che ti urta?
Lavoro da circa 8 anni nel campo informatico.
Negli ultimi 5 anni ho lavorato alternativamente un anno si ed uno no… con la conseguenza, a 32 anni di età, di non essere riuscito a mettere da parte neanche un euro!!! Grazie Co.Co.Co. & Co.
Ad oggi gli stipendi sono relativamente bassi, per tecnici ultra specializzati che spendono somme astronomiche per corsi vari (2000 / 3000 euro a botta!!!) i quali sono necessari per una carriera dove si deve nper forza essere sempre aggiornati sulle varie tecnologie in uso.
Ad oggi i contratti che si trovano parlano solo di partita iva o progetto a 3 o 6 mesi.
Ad oggi l’euro ci ha DIMEZZATO il potere di acquisto, grazie ad un controllo sui prezzi a dir poco comico.
Ad oggi ancora non sono in grado di poter vivere da solo e crearmi una famiglia senza dover poi, per questo, fare una vita di clausura (e siamo nel 2006 !!!).
Volli, volli, fortissimamente volli ma alla fine chi sceglie l’estero sembra faccia la cosa migliore… costi della vita molto più bassi, maggiore facilità nel trovare occupazione e con stipendi molto più alti.
Ciao Beppe!
Mi chiamo Stefano ed ho quasi 21 anni. Mi sono diplomato come perito informatico due anni fa e fortunatamente ho trovato subito lavoro come programmatore in una piccola azienda Srl di quattro dipendenti con un CONTRATTO DI APPRENDISTATO DI 3 ANNI E MEZZO (vedi legge Biagi). All’inizio il lavoro andava bene, ma poi è cominciato a calare (molto discutibile…) ed io, ultimo arrivato, sono stato costretto a INTERROMPERE il contratto dopo solo 15 MESI, non potendo così conseguire la mia qualifica di analista/programmatore.
Ora sono DISOCCUPATO da un mese e mezzo, ho inviato CURRICULUM VITAE a tante aziende, ma fin’ora NESSUNA RISPOSTA! Molto probabilmente presto sarò costretto a cercare qualcos’altro, sempre se quel “qualcos’altro” io riesca a trovarlo.
SE NON CI FOSSE STATA QUELLA LEGGE IO ADESSO SAREI ANCORA IN QUELLA DITTA E TRA 2 ANNI E MEZZO AVREI OTTENUTO LA QUALIFICA DI ANALISTA/PROGRAMMATORE. NON E’ ANDATA COSI’! CERCHERO’ LAVORO ALL’ESTERO…
Condordo,
addirittura x le statistiche made in Usa, basta che uno lavori solo 2 ore al mese, mentre in Italy x esser occupati, sempre statisticamente, basta 1 settimana al mese!
Vedete come basti “influenzare”le statistiche x corrompere la realtà!
Che schifo…
Altro che riforme..
qui c vorrebbbero una due cento mille rivoluzioni…
Ciao a tutti, lavoro in un’agenzia di pubblicità di Milano. Da 5 anni sono assunto con un contratto a progetto, pur facendo e continuando a fare una vita da impiegato. Arrivo e vado via tutti i giorni alla stessa ora. Non ricevo buoni pasto, di nessun tipo. Quando c’è un progetto da finire si deve rimanere ad oltranza a volte anche fino alle 21.00, (di straordinari pagati neache l’ombra) ma il giorno dopo bisogna essere in ufficio alle 9.00 in punto, se no ti stracciano i maroni per tutta la giornata. Mi viene pagata la pensione al 10% del mio stipendio (il restante 20% ce lo dovrei mettere io, che guadagno 1200 euro netti). Quando me ne andrò (o quando mi cacceranno, lo possono fare in qualsiasi momento) non percepirò nessun tipo di liquidazione. Mi dite che cosa c’è di bello a lavorare così??? Non mi posso comprare una casa (quasi nessuna banca accetta un mutuo stipulato da un collaboratore con contratto a progetto) e quindi devo rimanere in affitto (600 euro mensili) nella mia casetta, ovviamnete mooolto fuori Milano (dove i prezzi per un bilocale si aggirano intorno agli 800-1000 euro). Ho una moglie che aspetta un bimbo, fatichiamo ad arrivare a fine mese, e tutto grazie alla Legge Biagi. Che bella l’Italia, che bello lavorare in tutta questa precarietà, sapendo che ci sono statali che guadagnano 1300 euro mensili, 10 euro di buoni pasto ogni giorno, nonchè ricevono regali vari fatti da clienti…quelli che lavorano all’INPS sanno a cosa mi riferisco!
Caro Beppe, come sempre hai ragione. Il problema è serio.
Quel che mi chiedo allora è perchè non apri una grande azienda con migliaia di dipendenti a tempo indeterminato con salari finalmente adeguati al costo della vita reale.
E magari perchè nella stessa azienda non produci le tue ormai celebri automobili ad acqua, ecologiche, biodegradabili e con chissà quali altre qualità.
Hai tante belle idee e tanti sostenitori, un po lamentoni magari, ma sicuramente pronti a rimboccarsi le maniche per per imbarcarsi con te in quasta impresa.
Cosa aspetti, e soprattutto cosa aspettano tutti i piangi piangi di qui sotto ad esimersi dalla loro triste condizione di “schiavi moderni” a tirar su belle imprese, sane e competitive, dove i loro collaboratori ed essi stessi non dovranno più subire il peso della precarietà.
Buon lavoro a tutti!
…forse hai ragione… ma ti auguro di non trovarti mai nella merda fino al collo, quando non hai molte possibilità ma in compenso una paura fottuta!
Io non credo che tutti quelli che si lamentano siano dei piagnoni e anche che ci siano dei problemi non risolvibili soltanto con la buona volontà. Lo sappiamo tutti non è facile trovare una soluzione a queste questioni ma non le troveremo certo disprezzando e irridendo chi non ha la fortuna che probabilmente hanno altri!
Ciao a Tutti
Volevo dire la mia se permettete?
E mai possibile che un lavoratore qualificato raggiunti i 49 anni di età , non riesce piu a trovare lavoro? tra legge Biagi, e le menate varie ” le risposte che ti danno sono queste :
“Lei e troppo qualificato non possiamo pagarla”, oppure cercasi persone massimo 35 anni di età,
COME FACCIAMO A VIVERE NOI CINQUANTENNI? ITALIANI-E NON SONO SOLO IO…ACCIDENTI MI DOVO ALLENARE ANCHE IO , DOVRO’ INPARARE A LAVARE VETRI ….A RUBARE NON SONO CAPACE…
@ matteo conti:
Mi pare che siano in molti qui ad aver detto più volte che sono disposti benissimo ad andare all’estero a lavorare. Riguardo alle congiunture economiche, non mi pare che l’Italia viva un sitema economico proprio, però mia sorella in Irlanda il contratto a tempo indeterminato, a 1800 euro al mese, l’ha trovato. E lei lì a Dublino, conosce molti altri ragazzi italiani, che qui avevano solo le prospettive di lavoretti sottopagati, per 2-3 mesi, nonostante tutti gli sforzi fatti per laurearsi, e lì hanno trovato una returibuzione e un trattamento adeguato.
Io sto per laurearmi in Scienze e Tecnologie Informatiche, e se mi permetti, dopo aver pagato per quasi 5 anni tasse di 1700 euro annuali, dopo essermi fatto il c..o sui libri, tra progetti, tirocini, tesi e esami vari, non ci penso nemmeno ad andare a lavorare in un call-center a dire “Buongiorno/Buonasera, sono Franco, la chiamo per conto di XXXXX, le vorrei illustrare le nostre fantastiche proproste…”, in più per prendere 400 euro lordi ed essere trattato come l’ultimo degli st….i!
Se io vado all’estero, sono soldi che lo stato ha investito sulla mia istruzione, e che non rivedrà mai più! Non mi sembra un comportamento intelligente. E’ ora di svegliarsi!
anche a me veniva freddo a vedere queste persone.
poi lo sono diventato anch’io. e non me ne pento.
non c’è un altro modo per restare a galla.
inutile dire che è colpa del sistema e stare qui a lamentarsi, è come dire piove governoladro…
io ho avuto la fortuna di disilludermi in tre mesi dodici anni fa, per cui oggi me la passo discretamente. pero’ non ho solo lavorato sodo, ho accettato mille pali nel culo quando era ora, e qualcuno molto più piccolo anche oggi. è la vita, benvenuto.
pero’ sempre con la consapevolezza che se tu oggi mi mettevi un palo nel culo, io già stasera invece di dormire stavo studiando il modo per non avere più a che fare con te, non so se mi sono spiegato.
non si chiede giustizia, che serve a poco, ma ci si ingegna per non dover essere più costretti a prendere pali nel culo.
quando lavoravo da uno squallidone che mi cazziava perchè usavo i computer dell’ufficio in pausa pranzo per farmi altri lavori miei, ho ingoiato il cazziatone, ho rinunciato alle vacanze, mi sono comprato un portatile e ho continuato a farmi i miei lavori in pausa pranzo, al bar..
dopo un anno ho potuto dire allo squallidone “ciao arrivederci” e non rimpiango quell’agosto passato a lavorare del 1996, perchè se avessi scelto il mare invece del portatile forse oggi sarei ancora lì, a 600 euro al mese a sperare che la società mi rendesse giustizia.
poi sicuramente ci va anche tanta fortuna, ma bisogna anche andarsela a cercare con una fatica immensa, di questi tempi. Non c’è più il sistema di vita dei nostri genitori, con lo stipendio sicuro a fine mese e il lavoro di routine.
mi occupa professionalmente del mondo del lavoro, e ti assicuro che la legge biagi è il peggio che il nostro legislatore potesse concepire. D’latra parte il principio da cui parte non è il lavoratore al centro della tutela, ma l’azienda, il datore dilavoro.
La legge ha solo prodotto, incertezza, precariato ed assoluta possibilità di tutela del diritto dei prestatori di Lavoro. La legge Biagi come concita va subito modificata o addirittura abrogata.
La cosa meravigliosa e’ che lavori 9/10 ore al giorno e vieni pagato per 6, il tutto alla luce del sole e senza il minimo controllo e non si tratta di minoranze ma della stragrande maggioranza dei lavoratori, in questo modo il padrone si ingrassa e l’economia va’…..
Grazie Silvio!
La flessibilità è stata introdotta per uniformare il mercato del lavoro italiano a quello dei paesi dominanti, leggi gli Stati Uniti, dove basta che uno lavori un solo mese all’anno ed è considerato un “occupato”.
Per questo nelle statistiche risulta sempre che UK e Usa hanno una disoccupazione molto bassa. Vedrete, tra un po’ anche da noi diranno: “vedete, abbiamo ridotto la disoccupazione!”.
Ma è solo un gioco di prestigio.
Ragazzi, la sinistra italiana fa schifo, ma la destra è anche peggio, per cui se vogliamo avere almeno una minima speranza che le cose cambino… votate per PRODI, che almeno è una brava persona.
Per quanto mi riguarda, chiunque governi, le cose da fare in Italia sono le seguenti:
1) Investire sulla scuola pubblica, per riqualificarla, con corsi per gli insegnanti, investimenti nelle strutture, tagliando i finanziamenti alle scuole private, che devono reggersi solo con le loro rette.
2) Raddoppiare la quota del PIL destinata alla ricerca scientifica, che è il futuro di un paese
3) modernizzare il sistema giudiziario e snellirlo, per evitare le cause civili che durano vent’anni
4) Investire nel sud in infrastrutture utili: acquedotti, strade, ferrovie, intervenendo decisamente sul tema della criminalità.
Favorire la localizzazione di imprese italiane e straniere, con incentivi di tutti i tipi.
5) Favorire la ricerca scentifica anche per le piccole imprese, creando consorzi pubblico-privati
6) tenere fuori l’Italia da qualsiasi operazione militare all’estero
7) siccome oggi nessuno controlla più nulla, riattivare i controlli statali ecc. nei settori sanitario e scolastico, per verificare il funzionamento delle strutture e sanzionando duramente ogni abuso
8) investire nei trasporti urbani, snellendo le pratiche per la realizzazione delle reti di metropolitana nelle grandi città
9) Incentivare l’energia solare termica e fotovoltaica, pianificare la costruzione di centrali eoliche nelle zone più ventose ecc.
Condordo,
addirittura x le statistiche made in Usa, basta che uno lavori solo 2 ore al mese, mentre in Italy x esser occupati, sempre statisticamente, basta 1 settimana al mese!
Vedete come basti “influenzare”le statistiche x corrompere la realtà!
Che schifo…
Altro che riforme..
qui c vorrebbbero una due cento mille rivoluzioni…
Hai perfettamente ragione ma per fare tutte queste ci vogliono un sacco di soldi. Quindi:
1) O ci aumentano le tasse a dismisura
2) O i nostri cari parlamentari tagliano i milioni di benefit a loro favore (e dei loro amici…e degli amici degli amici) e dei dipendenti statali.
Vorrei fare solo delle annotazioni sui tuoi punti
1)”Investire sulla scuola pubblica, per riqualificarla, con corsi per gli insegnanti, investimenti nelle strutture, tagliando i finanziamenti alle scuole private, che devono reggersi solo con le loro rette.”
La scuole private (legalmente riconosciute) in realtà svolgono servizio pubblico quindi sarebbe più giusta la differenziazione tra statale e privato. Sinceramente non so come funzioni il finanziamento (introdotto dal governo di sinistra tra l’altro), ma se fosse un finanziamento al futuro studente (cioè lo stato fornisce un assegno alla famiglia per l’iscrizione alla scuola in questione) non avrei nulla da obiettare…anzi. Sono invece molto d’accordo sulla riqualificazione (e aggiungerei sulla selezione accurata) del corpo insegnanti: ma sei sicuro che la casta degli intoccabili vorrebbe questi cambiamenti ? Per le strutture pienamente d’accordo.
2) “Raddoppiare la quota del PIL destinata alla ricerca scientifica, che è il futuro di un paese”
Con quali soldi ? Nei paesi in cui la ricerca scientifica e spinta ai massimi livelli (USA e GB) voci come previdenza sociale non esistono (quindi + soldi per altri settori) e gli istituti di ricerca sono privati. Quando noi sentiamo che i nostri “cervelli” vanno in america e fanno scoperte sensazionali nel campo medico/scientifico ci stracciamo le vesti. Nessuno però controlla che quel nostro connazionale lavora per un “General Hospital” sovvenzionato dalla Fondazione tal dei tali e che cura solo pazienti con l’assicurazione a tre stelle (quindi rifiuta il povero barbone morente senza assicurazione).
Salve sono un allegro precario……….la mia situazione è questa: mi sono appena laureato e lavoro in un ente pubblico con un contratto cococo(proprio da gallina direi)……purtroppo nn ho idea se mi verra rinnovato tale contratto, e nel caso volessi comprarmi una casa o fare un figlio………insomma fare progetti nel lungo periodo, sono abbastanza scoraggiato per non dire impedito!!
tralaltro mi fa piacere avere un contratto di 6 mesi che prevede un bel periodo di ferie e malattia di 15 giorni, nn retribuiti!!!ho pensato: ma se mi succede qualcosa, mi rompo una gamba, devo stare in ospedale, mi devo allontanare da lavoro per motivi personali per 2 settimane………….che succede di me e del mio contratto????????beh i mie datori di lavoro possono scinderlo e buttarlo nel cesso insieme a me!!!!!!!!!
direi che il cococo oltre ad essere un contratto che crea precarietà è un contratto che crea delinquenza,e che ti pone in una condizione di netta inferiorità e sottomissione rispetto il datore di lavoro
viva i cocosudditi
grazie grazie grazie
Ti ho risposto in quel modo perchè è grazie alle persone come te che ci troviamo ancora in questa situazione in Italia, ma soprattutto perchè le tue affermazioni sono una grave mancanza di rispetto nonchè un’offesa nei confronti di chi fatica una vita senza vedere mai luce, di chi fa sacrifici per ottenere una vita dignitosa fatta di diritti come il lavoro, la casa, una famiglia, che ora sono diventati un lusso, senza arrivare a nulla…la vita lavorativa oramai è diventata un’eterna gavetta. Ci hanno insegnato che con i sacrifici si ottengono le cose ma oggi questo è diventata un’utopia. Sei stato offensivo nel dare una soluzione semplicistica e irreale, offensivo nei confronti di chi fa fatica a mettere in tavola un pasto, offensivo di chi per anni subisce torti ed umiliazioni, anche gravi, sul posto di lavoro perchè BISOGNA RINGRAZIARE DIO SE INTANTO UN POSTO CE L’HAI!…offensivo per chi non si può curare perchè non ha soldi…E TU PENSI VERAMENTE CHE E’ TUTTA GENTE CHE NON HA LE CAPACITA’ E LA VOLONTA’ DI LAVORARE?….ma fammi il piacere invece di sparare frasi retoriche come quella che certi lavori l’italiano non li vuole più fare, prova a pensare che con quello che danno agli stranieri l’italiano non ci camperebbe, perchè l’extracomunitario non paga le tasse che paghiamo noi, vive in condizioni al limite, se non oltre, dell’igiene e della civiltà…ma tu quella vita la faresti?….e non dirmi che anche tu hai fatto sacrifici perchè altrimenti non avresti fatto certe affermazioni.
Ho 33 anni sono Sardo e alterno periodi di disoccupazione a periodi di lavoro precario sottopagato e ipersfruttato, ma cmq “non ci dobbiamo lamentare la disoccupazione e’ quasi eliminata gli italiani hanno tutti un reddito e l’economia va a gonfie vele”, che bello. Sono io fuori dal mondo che non mi rendo conto che la vita e’ facile nel mio paese, strano pero’ anche gran parte delle persone che conosco sono molto arrabbiate(e non sono comuniste).Facendo una piccola indagine tra i miei coetanei e’ lampante questo desiderio:si vorrebbe avere una stabilita’ economica, si vorrebbe tirar su famiglia, si vorrebbe far dei figli, si vorrebbe far casa. Purtroppo su dieci coppie una o due si sposano, quattro o cinque convivono e le altre continuano a vivere a casa dei propri genitori, tutto questo grazie alla politica di precariato portata avanti dal nostro governo. E’ inutile nascondersi dietro un dito dicendo che piu’ dell’80% dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato, questa percentuale di persone e’ composta per la stragrande maggioranza da ultraquarantenni e oltre, mentre invece non si dice che il 20% di precari e’ composto da giovani, e’ questo il dato che bisogna mettere in evidenza!
senti CICCIO,
io percepisco 2000 netti al mese e sono dipendente a tempo indeterminato, ma non vuol dire che se è andata bene a me, sia andata bene a tutti. Quindi abbassa le ali e ascolta in silenzio la voce del popolo. Se vuoi gridare “Grazie SILVIO !!!” alza il copri water … e FALLO !!! penso sia il posto più appropriato. E poi se “la tua vita è diretta conseguenza della morte di un altro” !!! non era questo un credo MAFIOSO ??? proprio come il tuo messia vero ? personalmente non penso che tu sia un ingegnere.
Saluti caro !
ecco il mio piccolo contributo con la mia esperienza diretta.Prima di riuscire ad avere un impegno pressochè formale ad assumermi da un centro media (non ho ancora firmato nulla, ma il mio stage volge al termine e ho avuto garanzia da persone di cui mi fido che sarò assunto e, anche se a tempo determinato, ciò mi garantirebbe un po’ più di serenità) ho dovuto affrontare una serie di esperienze di stage sottopagati e delle volte capaci di mortificare la mia preparazione, i miei studi e anche la mia personalità. Tra i vari mesi che vanno a comporre il mio anno e mezzo di precariato (flessibilità?), mi preme narrare quelli che hanno segnato il mio grande ingresso nel mondo del lavoro.Ero all’ultimo anno di università, 22 anni, perfettamente in corso e con una media piuttosto alta di 27,5.Avendo quasi finito gli esami e avendo davanti solo la tesi, pensai che fosse il momento di fare un’esperienza lavorativa che potesse accrescere il mio curriculum, ma non solo. Trovai disponibilità in una casa di moda, Moschino, presso l’ufficio stampa e comunicazione.Amo la pubblicità ed è un mondo in cui avrei voluto spendere la mia vita quindi, puoi immaginare, ero veramente contento prima di iniziare a lavorare lì.Ciò che è successo invece, è parecchio diverso da ciò che mi aspettavo.Soldi niente.Neanche una lira.Ticket restaurant perchè sono andato a chiederglieli, a implorarli quasi.Umiliato nella gratifica e umiliato nelle mansioni affidatemi.
Arrivavo la mattina e, per prima cosa, dovevo portare la bottiglia d’acqua dalla cucina per la P.R.Cristiana Monfardini.Poi mi toccava fare la rassegna stampa, ovvero spulciare i giornali per cercare capi moschino.Nessuna responsabilità, nessun coinvolgimento. Delle volte addirittura mi chiedeva di portarle le stampe dalla stampante che distava a 10 metri da lei perchè non aveva voglia di alzarsi.Ho finito i 6 mesi in quel posto demoralizzato e svuotato di ogni aspettativa per il futuro. Grazie dell’attenzione
Ecco la mia esperienza, premettendo che dal confronto con le esperienze della maggior parte dei miei coetanei trentenni mi devo ritenere fortunata.
Mi sono laureata in ingegneria con il massimo dei voti, attualmente svolgo un dottorato di ricerca, collaboro con una ONG in progetti di cooperazione allo sviluppo e, cosa che mi fornisce di che vivere, ho un contratto a tempo indeterminato in un ente locale.
Faccio ovviamente salti mortali per conciliare tutto quanto visto che, per passione, non voglio smettere di studiare e mi piace, tramite le mie competenze professionali, fare qualcosa di utile per le comunità di paesi in via di sviluppo.
Vivo da sola, pago un affitto e guadagno quanto un diplomato un po’ più anziano di me. Il lavoro che faccio comporta responsabilità e richiede specifiche competenze tecniche, ma i benefici economici ricadono esclusivamente sulla dirigenza.
A 1400/mese tolto l’affitto, le spese per la macchina, le tasse universitarie e quelle di sopravvivenza non resta quasi niente. E mi devo anche ritenere fortunata!
In un paese normale (vedi esperienze di miei ex compagni di studi che ra lavorano in Francia e Germania) la competenza professionale è ricompensata, qui sembra che sia un inutile accessorio.
Concludo con una piccola statistica personale su un gruppo di miei amici:
– tra gli ingegneri (5): 2 si barcamenano tra contratti a termine di 3-6 mesi a 1200 , 1 “vive” con gli 840 del dottorato di ricerca, 1 lavora nel privato a 50 ore alla settimana e 1000, uno, emigrato in Germania, è a tempo indeterminato a 3500 oltre a sanità gratuita, nido per la figlia e contributo per la moglie ….
– tra i fisici (6), i 4 che sono emigrati in università estere hanno contratti pluriennali o a tempo indeterminato e sono adeguatamente pagati, mentre i 2 rimasti in Italia lavorano a 1200 con contatti a 6/12 mesi e le loro università non hanno nemmeno i fondi per mandarli alle conferenze.
cosa stai dicendo?guarda che Grillo mica è candidato nel centro sinistra!anzi non esita a martellare la “nuova sinistra” italiana su moltissimi argomenti,dalla tav ad altro,solo che te non te ne sei accorto….
E cosi come il sottoscritto, e come penso la maggior parte della “gente” di sinistra(ma anche di destra!),anche Grillo condanna questi contratti schifosi che hanno precarizzato oltre che il lavoro,anche la nostra vita.Siano essi “invenzione” della destra o della “sinistra”.Saluti Vittorio
cosa stai dicendo?guarda che Grillo mica è candidato nel centro sinistra!anzi non esita a martellare la “nuova sinistra” italiana su moltissimi argomenti,dalla tav ad altro,solo che te non te ne sei accorto….
E cosi come il sottoscritto, e come penso la maggior parte della “gente” di sinistra(ma anche di destra!),anche Grillo condanna questi contratti schifosi che hanno precarizzato oltre che il lavoro,anche la nostra vita.Siano essi “invenzione” della destra o della “sinistra”.Saluti Vittorio
Io sono laureato in ingegneria.
Ho fatto i miei colloqui.. sono stato assunto…
a progetto ovviamente…
in 6 mesi ho guadagnato 15000 euro lordi
Basta avere voglia di lavorare basta impegnarsi… altro che fare gli schiavi…
E se verrò assunto a tempo indeterminato… caro Grillo prima verrò a bussare alla tua porta poi andrò da Berlusconi a ringraziarlo…
Perchè sotto il suo governo ho trovato lavoro…
Grazie SILVIO…
Certo, magari ora andrà su il mortadella e io mi ritroverò senza lavoro… possibile
Grazie prof. Biagi… la tua morte è la nostra vita… Grazie di tutto!
è bello che tu sia stato così fortunato…..
i posti di lavoro fissi non sono scomparsi. ne esistono ancora ma la tendenza è al precariato e anche se tu hai guadagnato 15000 euro ti assicuro che tanta gente, lavorando un mese qua e due da un’altra parte, non riesce proprio a guadagnare nemmeno lontanamente tutti quei soldi in così poco tempo. Infatti nel mondo del lavoro non ci sono solo ingegneri ma anche altri tipi di lavoro per i quali non sono previsti questi livellio di retribuzione. quindi, visto che guadagnano anche meno, sarebbe una grande cosa avere un lavoro con qualche garanzia in più…cosa che i contratti di oggi non garantiscono più. Questa non è una fantasia ma un dato di fatto. Anche io mi sto per laureare (e l’università come sai costa tanto. la nuova riforma poi, invece di formare dei lavoratori, ci spreme tanti soldini ma non dà una reale formazione nè titoli di studio competitivi nel mondo del lavoro…chi ci è dentro sa cheè una farsa)e sono già preparata al fatto che per il lavoro che farò avrò contratti a termine e a progetto….mi sto chiedendo come farò a fare un mutuo per avere una casa visto che le banche a queste condizioni non telo concedono.
senti CICCIO,
io percepisco 2000 netti al mese e sono dipendente a tempo indeterminato, ma non vuol dire che se è andata bene a me, sia andata bene a tutti. Quindi abbassa le ali e ascolta in silenzio la voce del popolo. Se vuoi gridare “Grazie SILVIO !!!” alza il copri water … e FALLO !!! penso sia il posto più appropriato. E poi se “la tua vita è diretta conseguenza della morte di un altro” !!! non era questo un credo MAFIOSO ??? proprio come il tuo messia vero ? personalmente non penso che tu sia un ingegnere.
Saluti caro !
Bestemmiare così il nome di una persona uccisa è ALLUCINANTE!
SONO SCONVOLTO….
andrebbe chiamata ex-biagi la legge
e pensare che la legge che Biagi stava preparando era un’altra cosa.. ma hanno usato il suo nome perché lo avevano ammazzato. che schifo.
Caro Luca,
non voglio certo convincerti o farti cambiare idea; spero di poterti far riflettere. Intanto ti dico subito che non mi piaccionno i toni di quelli che vogliono aver ragione offendendo.
E’ vero che è stato Treu & C. ad inserire i CoCoCo e nessuno nega che sia stata una cosa negativa. Però un conto è fare il CoCoCo per uno o due anni appena laureato (come è la tua esperienza credo), un conto è essere a tempo determinato a 35-36 anni e con una famiglia alle spalle.
Se è vero che Treu ha inserito il CoCoCo è altrettanto vero che la tua guida spirituale (lo hai definito così in un post definendoti suo discepolo) non ha mosso un dito per risolvere il problema e questo mi pare ancor più grave.
Comunque se tu vuoi continuare a votare chi ha il solo e quasi esclusvivo obiettivo di fare leggi per proteggere gli interessi suoi, dei suoi familiari e dei suoi amici, libero di farlo… Io non lo farò
Ciao
l’azienda dove lavoro benchè ha almeno 6 sedi in Italia e una altra all’estero risulta avere 15 dipendenti… cosi può godere di tutti quei privilegi per cui se “c’è il sole” sei una risorsa…
senno diventi un costo e mandarti a casa anche dopo anni non è un problema….
la chiamano flessibilità…..
è tremendo vedere amici/colleghi che non vengono riconfermati anche solo perchè non simpatici al capo di turno…. è solidità questa? c’è futuro qui?
io sono fortunato ho un contratto a tempo indeterminato ma ritengo ripugnante una logica che antepone il lavoro all’uomo…..
…vi racconto una altra cosa…. sapete che molte aziende soprattuto al sud non pagano la malattia ai dipendi con contratto a termine…
li costringono a firmare la busta paga dove i contributi sono segnati e pagando in contanti omette in realtà di versarli
il ricatto ovvio è la non riconferma in caso di proteste…
MA DOVE SONO I SINDACATI!!!!!??
SONO LORO A MIO AVVISO I CRIMINALI N.1!!!
…la cosa assurda poi è che la legge Biagi è stata studiata da un governo di sinistra e messa in opera dalla destra… che alternanza!!!! poveri noi in balia di una casta di scaimannati…
Premesso che sono in completo accordo con il fatto che ci sono situazioni di vero e proprio sfruttamento chiedo però una valutazione cronologica del problema. A me personalmente non piace l’ attuale governo ma chiedo più equilibrio nei giudizi. Il lavoro interinale è stato introdotto da Treu (governo Prodi? con appoggio di Bertinotti?) con la L. 196/1997. Alla fine del suo mandato Treu è stato posto a capo della fondazione Adecco (??????). La legge Biagi ha solo cambiato nome e disciplinato (mutando la forma e poco la sostanza) il lavoro interinale. Ora si chiama lavoro somministrato ma è semopre quello introdotto dalla L.196/97. L’ “esplosione” dei cococo è avvenuta con l’ equiparazione dei redditi dei parasubordinati con quella dei dipendenti con la L.Finanziaria per il 2001 (governo di centrosinistra). La legge Biagi ha cercato di limitare un fenomeno di sfruttazione diffuso ma poi chi l’ ha fatta ci ha ripensato e ne ha ridotto notevolmente l’ effetto limitativo (come al solito sono stati fatti 3 passi avanti e 2 e tre quarti indietro) con l’ unico scopo di creare molte incertezze interpretative. L’ attuale Ministro del lavoro ha promesso controlli a tappeto sui cocopro in essere (vedremo se saranno fatti realmente). Non mi risulta che in precedenza ciò sia avvenuto. I “finti cocopro” sono dipendenti subordinati a tempo pieno ed indeterminato. Esistono sindacati, avvocati, ecc. per la tutela dei propri diritti e per farsi assistere nella vertenza sindacale diretta alla conversione del rapporto di lavoro da parasubordinato a subordinato. Consiglio di guardare meno Ballarò e ricordare come sono andate veramente le cose: stiamo parlando del 1997 e non della caduta dell’ Impero Romano. Qualsiasi mercato del lavoro necessità di flessibilità: se non c’ è all’ uscita (vi dice qualcosa l’ art. 18?) deve, purtroppo, esserci all’ entrata. Se posso licenziare un dipendente solamente in casi eccezionali ci penserò non 2 ma 10 volte prima di assumerlo.
Salve!La mia è un esperienza particolare.Ho una laurea breve in Ingegneria e dopo due rapporti di lavoro ottenuti grazie alle agevolazioni della 407/90 dopo le mie ennesime dimissioni perchè venivo inquadrato per quello che alle aziende faceva comodo(operaio qualificato) e senza nessun programma di crescita professionale sono approdato nel limbo del contratto a progetto.
Non esitai ad accettare questa proposta minima perchè chi è disoccupato non sceglie.
Al momento non ho una copia del contratto di lavoro in cui poter accertare quali siano i miei diritti o un tabellario dei livelli previsti.
Ciò che sconcerta è che l’Università ricorra alla società di cui faccio parte(un Consorzio di sua creazione)per dieci mesi l’anno rinnovando di anno in anno a due persone questo contratto da miseria.Due lavoratori part time 20 ore la settimana e due stipendi che non arrivano ai 500 euro parte dei quali va via in viaggio.Nessuna indennità di malattia,gestione separata dei contributi senza sapere se verranno accorpati a quelli da lavoro dipendente,una paghetta da miseria e nessuna possibilità di fare progetti seri.
Se già gli enti statali si affidano a queste forme di schiavismo cosa si sentiranno il dovere di fare i privati?
Grazie legge Biagi per il benessere che ci dai.
Grazie governo Berlusconi per i proclami di benessere diffuso tra la popolazione!!!
Ma su che pianeta vivete??ALtro che un cappuccino per un pc.
Io lavoro nell’informatica, faccio lavori che vengono venduti a prezzi 15/20 volte superiori a quello che è il costo orario del mio stipendio. Ho lavorato due anni per una web agency: sei mesi di lavoro in nero (3,5 euro l’ora), un anno di contratto a progetto (4 euro l’ora) e altri sei mesi in nero (5 euro l’ora).
Quando ho deciso di piantare i piedi e chiedere un aumento (contratto regolare, anche a tempo determinato, e 8 euro l’ora!) mi è stato risposto (dopo due mesi e il licenziamento dell’altro programmatore) che il contratto si poteva fare: 12 mesi e 6 euro l’ora. Ho rifiutato, e nei 15 giorni di preavviso hanno fatto 3/4 colloqui e hanno trovato il mio sostituto.
Costui non aveva la metà delle mie capacità e quasi nessuna esperienza, ma si accontentava di un contratto a progetto a 6 euro l’ora, e tanto è bastato per farlo preferire a me.
Adesso lavoro per un’altra società, senza contratto e a 6.25 euro all’ora, e mi arrabbatto come posso per rimediare altri lavori in proprio. Risultato: ho smesso di dormire la notte per poter guadagnare due soldi in più.
Scusate se ve lo dico, ma a me questa flessibilità fasulla non convince per niente.
Caro Beppe, mi sono laureato lo scorso luglio alla Scuola per Interpreti e Traduttori di Roma (110 e lode) e ancora oggi sono praticamente senza lavoro. Ho la fortuna di avere un’amica che lavora in un’agenzia di traduzioni e mi passa dei lavori ma non riesco a raggiungere uno stipendio dignitoso… Non posso aprire la partita IVA per ora perché mi costerebbe più di quanto guadagno… Inoltre ho iniziato a lavorare come tutor (attenzione, parolone!) presso una struttura per il recupero degli anni scolastici persi, anche qui con uno stipendio da favola, come puoi immaginare.
Ah dimenticavo la cosa più importante: vengo pagato a 2 mesi, che diventano sempre 2 mesi e mezzo. Alla mia padrona di casa dirò che pagherò l’affitto con 2 mesi di ritardo, d’ora in poi.
Grazie Silvio.
P.S.: un post per questa iniziativa? io lo metto nel mio blog, ma il tuo ha molta più visibilità =o) lo so che il tutto verrà sicuramente censurato dai produttori, ma almeno proviamo!!!
Durante la trasmissione Il senso della vita è stata presentata una rubrica che si rifà all’iniziativa del settimanale di resistenza umana Cuore chiuso nel 1993, dove si chiedeva ai lettori di inviare un motivo per il quale vale la pena vivere. L’iniziativa viene riproposta inviando la propria preferenza dal sito della trasmissione e ogni settimana verrà pubblicata la classifica dei 10 motivi più votati. Da qui è nata l’idea di coinvolgere più persone possibile
per proporre la motivazione: BERLUSCONI IN GALERA. Sarà molto divertente vedere in trasmissione su Canale 5 (Mediaset)
la nostra scelta al primo posto. Votare è molto semplice: basta accedere al link http://www.ilsensodellavita.tv/form_10motivi.php inserire il proprio indirizzo e-mail e nel campo “descrizione” scrivere: BERLUSCONI IN GALERA.
Caro Beppe,
sono contenta che si affronti questo argomento. Da un lato mi sgomenta vedere la lunga lista di commenti che seguono il tuo blog, dall’altro mi consola sapere che non solo sola a navigare in brutte acque.
Laureata e “masterizzata”, mi ritrovo, dopo uno stage, un contratto a progetto e un contratto freelance, di nuovo a fare uno stage che mi impegna 8 ore e 30 al giorno per una retribuzione netta di 250 euro mensili (promessi).
Per fortuna, ho solo 25 anni e i miei mi considerano ancora piccola e mi aiutano come possono.
A nulla è valso laurearmi nei tempi previsti, fare un master di un anno, espatriare per tre mesi, imparare ad utilizzare più software possibili, esercitarmi quasi quotidianamente con le lingue. Rimango una pezzente, ma colta. Magra consolazione.
Possiamo sperare che la sinistra cambi le cose o non ci resta che dare il via ad una nuova ondata migratoria?
Una grandissima azienda informatica bolognese mi ha offerto un contratto di tirocinio, per 6 mesi (8 ore al giorno) a 400 al mese… a stento l’affitto ci pago con quella cifra. Come si può offrire 400 al mese? Lo sanno che la soglia di povertà in italia è stabilita a più di 700?
Ho 34 anni, laureato in psicologia del lavoro con ottimi voti, conosco benissimo l’informatica perché la insegno, la mia esperienza professionale varia tra cameriere, operatore call center, formatore; sono nel mondo del lavoro da 12 anni (mi sono pagato gli studi lavorando). Il trionfo dei risultati della Legge Biagi è un altro esempio di marketing politico, dove per marketing (che conosco bene per aver lavorato in passato nei call center) si intende “una metodologia per alterare i fatti al fine di confondere il destinatario del messaggio per manipolarne il consenso”. Secondo il marketing politico “occupazione” significa avere un contratto ed essere retribuiti. Secondo il marketing politico la nostra generazione dovrebbe essere contenta di questo. Ma questa è solo una visione parziale e di comodo della realtà, la visione che dice “io politico sto facendo bene il mio lavoro perché tu hai un contratto e vieni retribuito”. Come dire che un ristoratore sta facendo bene il suo lavoro perché ti da mangiare e paga le tasse. Ma senza entrare nel merito della qualità, cioè del sapore e della bontà di quello che mi offre. Allora entriamoci nel merito, anche se l’evidenza è sotto gli occhi di tutti. Pochi ma essenziali punti. Come posso investire, ammesso che abbia sufficienti soldi per farlo, su di me e sul mio futuro se fra sei mesi non so se le condizioni saranno le stesse? Come posso accedere al credito? Come posso rendermi autonomo se fra sei mesi non so se potrò pagare un affitto? Come posso pensare di fare figli in queste condizioni? Passiamo alle condizioni di lavoro (ne ho viste tante finora): 6 euro lordi l’ora nei call center, per fare lavori di basso profilo, diffusissimo è l’impiego a 30 ore settimanali. Tra un lavoro e un altro a volte passa qualche mese. Per tirare fuori uno stipendio decente (vivendo a casa dei miei genitori) per un periodo ho dovuto fare tre lavori: operatore call center, cameriere, docente di informatica. Devo essere contento di questo?
Nessuno ci ascolta, qualunque sia l’argomento. Ci parliamo addosso in questo blog ma nessuno ci ascolta. Una volta finite le elezioni vedrete se i vari Di Pietro, Pecoraro Scanio, Pannella si faranno ancora vivi.
Io, purtroppo, comincio a pensare che l’unica soluzione sia quella di spaccare tutto. Non ce la faccio più…
Voglio rispondere a Carlo.
Concordo con lui circa la sfiducia di questi “giullari” della sedicente sinistra, gli altri non li posso nemmeno menzionare se non rischiando il vilipendio!
Io lavoro da 15 anni in regione toscana, e per quello che ho potuto vedere sulla dignità del lavoro riconosciuta ai precari ed ai lavoratori in genere (..intendo quelli che lavorano), penso che allora non so più cos’è la sinistra, e forse non c’e’ davvero più speranza.
Ma allora, non sarà che il problema di questo paese sono, almeno, la metà+1 degli italiani?
Ciao.
5 euro l’ora?
No.. meno, molto meno. Da quanto ne so io i call center pagano proporzionalmente a quanta persone vengono “convinte”, o più spesso “fregate”. Convissuto con un amico universitario impiegato in un call center a Torino: mi ha illustrato chiaramente i lavaggi di cervello di politica aziendale, usando parole come “squadra” e “famiglia”; i corsi intensivi di convincimento del potenziale aderente alle offerte e del potenziale “fregato”; di metodologia non per dire bugie, ma per nascondere le cose.
Ma sono cose che si sanno. Chi non è mai stato assillato ad accettare un offerta da uno dei tanti poveracci che ti chiamano e con tutte le loro forze, e a discapito del loro fegato, cercano di convincerti a comprare qualcosa?
E i call center sono solo l’esempio più ecclatante. Io lavoro ormai da anni solo con contratti che fanno coccodè e simili. E il discorso è sempre lo stesso. ‘Così io pago meno di tasse e non abbiamo problemi di orari, posso pagarti un pò di più, e anche se non ti garantisce niente di pensione, ormai chi è ancora sicuro di prenderla?’. E come dargli torto?
Un ultima cosa, la prossima volta che vi chiamano, siate gentili. La loro insistenza è proporzionale a quanto bisogno hanno di convincervi. E di guadagnare qualche euro. E se non volete seccature, non dite che non siete in casa, non non-rispondete, non rispondetegli male.. ditegli semplicemente che non siete interessati, augurategli buona fortuna e di trovare un lavoro migliore.
caro Beppe, ti racconterò brevemente la mia storia: per 2 anni sono stato in Ingilterra, e al mio ritorno circa 12 mesi fa, ho ritrovato un italia che non conoscevo. riconosco che l’Ingilterra e un paese piu civile ed avanzato, ma la situazione italiana è ridicola. in un anno dal mio ritorno ho già cambiato 6 occupazioni, tutte diverse. Le agenzie interinali si divertono a mandarmi in missioni lavorative (loro le chiamono missioni) con durata di 18-21 giorni. convivo con la mia compagna, anch’essa con lo stesso problema, e con il problema dell’affitto, bollette,spese varie.
Ho perso la voglia di andare avanti, i miei progetti per il futuro sono quelli di arrivare a ogni fine mese (sembra un frase fatta)e quello vedere a aprile un’inversione di marcia.
Infine mi sento fortunato, perchè come i nostri nonni, in caso estremo potrei emigrare all’estero per riuscire a crearmi un futuro.
Ti saluto, ciao Beppe
Ho 25 anni, sono laureato da quasi un anno con laurea quinquennale.
Ho messo in atto tutte le tecniche che i grandi esperti di lavoro conosigliano. Ricerca attiva, ricerca passiva, invio di CV mirati e a casaccio, Centri per l’impiego, colloqui di orientamento.
Mi ritengo una persona con delle capacità. Non sono un vagabondo come tanti miei coetanei. E basti questa frase per far capire che se non ho trovato lavoro non è “solo” colpa mia.
Quello che ho a disposizione sono degli stage. CIOE’ lavorare GRATIS con l’illusione che forse poi mi tengono. Ma perché tenermi se poi tanto ne trovano un altro che fa quello ceh facevo io GRATIS. In alternativa forse, oltre al call center, potrei fare il rappresentante di videofonini (30 euro ad attivazione.. quindi al max 300 euro al mese!..).
In questi mesi mi ha anche chiamato una banca di Firenze per un colloquio. Me lo ricordo ancora. Cercavano una figura come me. Ero perfetto per quel lavoro. Ma eravamo un centinaio, alcuni venuti da Milano, altri da Roma e Napoli.
Hanno preferito qualcun’altro. Non mi hanno scelto perché non avevo abbastanza esperienza.
Dimenticavo, vivo nella bella Toscana e non in una zona depressa dell’Italia.
Avrei voglia di andare a vivere con la mia fidanzata. Se domani trovassi un lavoro e guadagnassi quanto i miei genitori, che sono operai, stapperei mille bottiglie di champagne(ma quando studiavo ancora all’univ. avevo tutta un’altra prospettiva della mia futura vita lavorativa).
Non vorrei che sembrassi uno che vuole troppo. Pur di non stare senza far niente, anche adesso sto facendo uno stage. So già che non ci sono possibilità di restare. Me l’hanno detto da subito ma mi piaceva l’esperienza. E il curriculum si allunga…
per fortuna che qualcuno credeva nella tv internet! Sono Daniele della redazione di http://www.ltv.it non sapendo dove scrivere uso questo spazio per rivolgere all’attenzione dello stimato Beppe Grillo quanto segue:
la mia redazione ha chiesto un accredito per lo spettacolo al palalottomatica in Roma, con l’intenzione di documentare l’evento (il suo spettacolo) all’interno della nostra televisione internet.
Facendomi forte del suo pensiero ero convinto di non avere problemi alcuni ad avere tale accredito, purtroppo però devo amaramente ricredermi, perchè la mia televisione, come altri siti internet che si occupano di spettacolo di news e di quant’altro riguardi l’informazione, non sono stati accreditati a favore di altre realtà ben più conosciute, di cui non sono qui a fare il nome.
Certamente convinto che Beppe Grillo sia allo scuro di quanto detto, è mia intenzione documentare il trattamento di irrilevanza ricevuto dalla mia televisione,
come sempre speranzoso e fiducioso in un futuro mediatico migliore saluto lo stimato Beppe Grillo,
Daniele.
Vorrei sollevare anche una questione, quella della LAUREA !
Io ho fatto FISICA nel lontano 1993 (vecchio ordinamento). Allora le possibilità erano poche: fisica, matematica, chimica, biologia, agraria, ingegneria, architettura, medicina, lettere, filosofia, psicologia, teologia (forse ne dimentico qualcuna). Adesso ci sono più corsi di laurea che specie di funghi sulla terra, il tutto perché ? per far guadagnare i rettori di atenei, spesso privati, e i loro cartomanti, che teorizzano il profumo muffo di un formaggio nel CORSO DI LAUREA IN DEGUSTAZIONE AVANZATA DI FORMAGGI ALTOATESINI DELL’EST DI BOLZANO (perché poi ne esite una anche per l’OVEST con materie tutte diverse!). Ma io dico e mi chiedo.
E bravo il governo ! Abbiamo trovato il modo di far spendere un sacco di soldi alle famiglie che mandano i loro figli a frequentare questi diplomi di laurea ! che sono diventati più facili di un sudoku sul sito di Repubblica.
Quale prospettive hanno questi giovani ? che futuro di successo possono garantire questi corsi ?
Ho capito il vostro disegno !!! Volete farci studiare tutti fino a 30 anni, farci rimanere negli atenei perché tanto fuori da questi il LAVORO non esiste. O ti schiavizzi a fotocopiare (e se sei una bella ragazza magari qualche servizio NOBILE sotto la scrivania del capo di turno) o ti attacchi !!! Sfornare 100 laureati l’anno in archivista-diplomatica e paleografia, quando a questi puoi offrire solo 20 posti l’anno a cosa serve ???
Ma anche il vecchio ordinamento non se la passa poi tanto meglio !!!
Quanti avvocati sono in giro a fare fotocopie ? Quanti medici sono in attesa che qualche vecchio solone schiatti, per sperare di avanzare nella lista di attesa di un impiego ?
Io non lo so rispondetemi voi !!!
Il lavoro purtroppo dobbiamo inventarcelo !!! Personalmente credo che per moltissimi vendere salamelle sul ciglio della strada sia molto più redditizio e sicuro piuttosto che fare l’impiegato CO.CO.PRO.
ciao beppe e ciao a tutti quelli che leggeranno questo commento.
Io sono nato precario lavoro dalla tenera età di 12 anni ora ne ho 32 ho fatto veramente di tutto ma da circa 15 anni faccio il cameriere. Questo è il lavoro precario per eccellenza. In 15 anni ho cambiato circa 20 ristoranti con la conseguenza che dopo 20 anni di lavoro mi ritrovo con un pugno di mosche e senza una lira(euro)in tasca, potevo scegliere di meglio questo sicuramente, ma ormai mi sembra troppo tardi.Volevo commentare la legge biagi avendo provato sulla mia schiena cosa vuol dire lavoratore precario. Oltre che non avere gli stessi diritti di chi cià un contratto indeterminato tipo :richiesta di un mutuo o di un prestito(mi hanno rifiutato un mutuo prima casa di 35.000,°°euro perche’non ho un contratto che da fiducia alle banche.di meno non ho trovato).Poi c’è la questione datori di lavoro, questi approfittano di questa condizione per ottenere il meglio dal precario illudendolo con varie promesse tipo: se dai il massimo ci sono per te buone possibilita di un contratto indeterminato , poi allo scadere dei tre mesi non hanno piu’ bisogno della tua figura e ti sostituiscono con un’altro fesso che preso dalla fame accetta qualunque condizione anche quella di schiavo per tre mesi senza neanche la possibilità di ammalarti. C***o ho tanti doveri ma i miei diritti? (parlo di quelli basilari casa, lavoro, istruzione, salute ,famiglia per famiglia intendo famiglia stabile no nomade. A dimenticavo sono nato a napoli e i 20 ristoranti che ho frequentato erano sparsi in mezza europa).
Ho una proposta ,applichiamo la legge biagi che rende tutti” martiri”ai nostri stipendiati vediamo se gli brucia il culo o ci godono.
Spero in futuro migliore x tutti noi e in un futuro peggiore x tutti coloro che studiano di notte a come buttarcelo nel cculo.
Grazie Beppe x qusta possibilità CIA’
Mi sto per laureare in “arti e scienze dello septtacolo” presso La Sapienza di Roma e non riesco a veder un futuro nel mondo del cinema (dove vorrei fare il direttore della fotografia) visto che la quasi totalità della gente che lavora in questo ambito è gente di merda e nella maggior parte dei casi ignorante tanto da pensare che bisogna fare una gavetta di almeno 5 anni!!! E a me chi cazzo mi da da mangiare se per 5 anni lavoro gratis? Morale della favola: il mondo dello spettacolo se lo possono permettere solo i figli di papà!!!
Ma il punto è: per mantenermi agli studi lavoro in un posto a Roma di cui non faccio nome, dico solo che è una sorta di enorme ludoteca per bambini (ricchi, visto i prezzi che si pagano) e faccio l’animatore. Sono pagato meno di 5 euro l’ora, non ho nessun tipo di contratto(sono a ritenuta di acconto e non posso superare le 700 ore annuali), ma magari lavorarci 700 ore in un anno!!! Prendono gente promettendo crescita professionale( ma dove?), ti fanno capire che il lavoro non mancherà; ti sfruttano nei periodi di festa (pagandoti la stessa somma dei giorni infrasettimanali) e anzi si incazzano se non ci vai e se la legano al dito. Insomma ti sfruttano quando gli servi, ma appena arrivano ragazzi che fanno stage e servizio civile, casualmente non c’è più lavoro!!! Ho la vaga sensazione che sfruttano il servizio civile e lo stage perchè non gli costano nulla? Mmah ,direi di si. Ormai il nostro è un paese di merda, la vita umana viene usata da chi gia sta abbastanza bene per stare meglio. Io penso che un giorno preferirò fare il barbone, ma dargliela vinta a questi stronzi no ragazzi!!! Nessuno si arricchisce alle mie spalle e sulla mia vita!!!
Premesso che sono un fortunato con un contratto stabile, ritengo la precarietà uno dei più grossi drammi dei giorni nostri e leggere questi commenti (come vivere storie di amici e conoscenti) mi fa un misto di rabbia, tristezza e chi più ne ha più ne metta.
Volevo fare alcune riflessioni.Penso che chi ha e avrà responsabilità di governo dovrà sia per il bene delle persone ma anche per il bene della società rivedere le norme che regolano questo aspetto permettendo forme di flessibilità realmente per l’inserimento nel mondo del lavoro o per cause straordinarie in un ristretto limite di tempo dopo il quale si dovrà passare a forme stabili.
Detto questo vorrei però aggiungere che sta anche a noi tutti dargli una spinta; bisogna sempre ricordare sia agli imprenditori ma anche a noi, che per fare un’attività ci vogliono le persone e che queste vanno trattate dignitosamente; senza i lavoratori non esiste l’impresa e se tutti siamo compatti e uniti (in altri tempi si parlava di coscienza di classe) possiamo sperare in qualcosa di meglio. E’ chiaro che è più facile dirlo che farlo per un miriade di motivi ma già prendere coscienza della direzione da seguire non sarebbe poco.
Altro aspetto è la rappresentanza politica che deleghiamo tramite il voto.
Da sempre i lavoratori sono l’anello debole del mondo del lavoro e ad oggi in parlamento non è che ci siano molte forze che ne tutelano realmente le istanze.
Ad 1 mese dalle elezioni valutiamo bene rispetto a ciò che ci prospettano ma anche su ciò che si presuppone veramente faranno a chi dare la preferenza.
per quanto mi riguarda, ho 36 anni. Sono laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Internazionale). Ho lavorato, mentre studiavo, per 3 anni con contratti a termine nel settore televisivo.
Dopo la laurea, ho inziato a lavorare negli uffici stampa di note aziende italiane per conto di una società di PR: contratti a prestazione occasionale.
Seguì, siamo nel 1999, l’avvento della favolosa New Economy. Sono entrata nella divisione web di un noto (notissssssimo) Gruppo Editoriale. Per 5 anni ho avuto contratti co.co.co. e co.co.pro di un anno ciascuno. Incarichi vari: Product Manager, Project Manager… Non credo di aver mai deluso le aspettative della Società, che, anzi, nella persona dei suoi dirigenti ha più volte espresso soddisfazione sul mio operato. ADDIRITTURA!!!…mi hanno agevolato nel periodo della maternità (…e sì perchè ho anche avuto il coraggio di fare un figlio!)e non mi hanno cacciata subito dopo.
Nel frattempo ho seguito corsi di formazione nell’E-project management, ovviamente a mie spese!
Fino a che, nel settembre scorso, mi è giunta una chiamata dal Comune di Roma per un vecchio concorso che avevo fatto quasi per gioco nel 1993, conclusosi nel 1998, a cui ero risultata idonea.
A me e ad altri 200 chiamati dalla medesima graduatoria hanno fatto contratti a termine. Io e gli altri 200 chiamati dalla medesima graduatoria stiamo lottando per la stabilizzazione del contratto.
Il lavoro che svolgo, impiegato amministrativo, mi fa utilizzare a occhio circa il 5% delle competenze acquisite nel corso degli anni. Ma non importa, non ho intenzione di schiodarmi dall’unica possibilità che ho di avere un lavoro stabile e dignitoso.
Pazienza! E’ andata così e speriamo che non peggiori.
Un abbraccio a Beppe e a tutti coloro che leggeranno il post.
Roberta
Caro Beppe Grillo mi permetto di segnalarti un caso di certo vecchio, ma sempre più VERGOGNOSAMENTE-VECCHIO specchio per tutti gli ambiti lavorativi non solo il mio ovviamente. Per quanto riguarda il mio ambito di lavoro, l’ambito degli architetti, dei “creativi”, dei “gestuali” di coloro che assolutamente tutto gli si può dire riguardo le loro discutibili doti creative, tranne che non esercitino, in effetti, il mestiere più antico del mondo ancor prima che fosse inventato.
Ora finita la polemichina ti do un indirizzo dove se avrai il tempo sufficiente di spulciare, dovrai fare una cosina un pò noisetta….. ma spero come dire curiosa da INTEGRARE seguendo lo spirito della RETE:
1) vai sul sito http://www.professionearchitetto.it
clikka sul lato destro ad offerte di lavoro.
2) leggi le offerte, ragionando secondo questi
filtri:
a) le RICHIESTE da parte di chi
cerca (datore di lavoro*)e le
OFFERTE-EVENTUALI-RENUMERATIVE
sempre da parte del…(datore di lavoro)
*Colui che inserisce l’annuncio
(datore di lavoro) spesso ha
poca dimestichezza nel conoscere
uno dei programmi di software
citati.
Gli aggettivi che accampagnano il
grado di CONOSCENZA di tali
strumenti spesso sono del tipo:
MOLTO BUONA, OTTIMA, ETC ETC..
b)”CERCARE” a fine annuncio la
parola retribuzione ed impostare
Questa equazioncina per il
calcolo retributivo:
(CAPACITA’ RICHIESTA)X(ORARIO DI
LAVORO RICHIESTO)= R?
La retribuzione è spesso
“Occultata”, se menzionata è
rimborso spese o nel caso di vera
sfiga 1000 .
N.B. Questo mercato del lavoro non intende crescere nè quindi dare un “prodotto” di qualità, altro che sistema passivo nelle abitazioni, risparmio energetico, viene richiesto lo studente-laureando-neolaureato perchè portatore di conoscenze tecnologiche nn banali nel processo-produttivo edilizio da tenere un annetto e poi via, a cercarne un altro “fresco” sempre OTTIMO, BUONO, MOLTO BUONO, nel CONOSCERE gli strumenti richiesti, questi datori di lavoro non sono figli di Maestri di BOTTEGA. Assumono con lo spirito di MASTRO-CAPORALATO. Chi scrive ha sete di imparare con una seria GAVETTA e non diventando oggi giovane MARCHETTARO! Domani CAPORAL-PAPPONE!
Caro Grillo, ho 36 anni, laureato in sociologia e da tre anni sono un lavoratore co.co.co. nella rete di rilevazione Istat sulle forze di lavoro (l’indagine che fornisce i dati ufficiali sull’occupazione….sigh!). Dopo un anno di lavoro e diversi cedimenti della mia automobile, sono stato costretto a comprarne una nuova, a rate. Naturalmente senza la firma di mio padre non avrei avuto accesso a nessun finanziamento.
Vorrei andare a prendere casa in affitto, ma ai prezzi che il mercato offre oggi è veramente impossibile trovare qualcosa che non sia un tugurio (ti assicuro che non esagero). Di comprare un abitazione nemmeno a parlarne benchè esperti e trasmissioni televisive (l’ultima ieri a “uno mattina”) parlino di banche illuminatissime che aprono ai mutui per i lavoratori atipici. Ma ti assicuro che fra le operazioni di maquillage televisivo che vengono offerte a queste banche e la realtà scorre un oceano. Insomma che sono? Che siamo? Forse davvero ragazzini di 36 anni a cui non è permesso crescere. Per i quali è impossibile progettare uno straccio di futuro dignitoso. Ringraziamo non solo questo governo ma anche il precedente che ha aperto la via alla flessibilizzazione del lavoro. Complimenti ai baccala-ureati impegnati nel progettare formule contrattuali meravigliose che non vivranno mai sulla loro pelle. A nome dei tre milioni di lavoratori atipici ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a renderci la vita così splendida. Un precario
Ho 36 anni, sposato, con due figli e in attesa del terzo. In famiglia l’unico stipendio che entra è il mio. Lavoro da ormai tre anni come Co.Co.Co prima e come Co.Co.Pro. da un anno. Per “fortuna” a dicembre mi hanno rinnovato il contratto per due anni. E’ vero che mi hanno promesso che appena possibile mi trasformeranno in un dipendente, ma per adesso mi devo accontentare della promessa.
Il lordo pattuito è abbondantemente inferiore a quei 38000$ che sarebbe costato uno schiavo oggi, ma non voglio fare una questione di soldi. Il problema è un altro: lavorare con la spada di Damocle che pesa sul tuo capo perché potresti essere messo fuori in qualsiasi momento non è una cosa bella. Poi alla lunga credo che un dipendente SERIO renda molto molto di più che di un qualsiasi CoCoPro anche se non è questa la sede per spiegarne i motivi.
E come me nell’azienda in cui lavoro ce ne sono altri, magari “mascherati” dalla partita iva (il 35% circa su 80 lavoratori).
Mi viene da sorridere quando vedo alla televisione i nostri dipendenti che dicono che l’87,8% dei nuovi assunti sono tutti a tempo indeterminato: questa gente, CHE NOI PAGHIAMO PROFUMATAMENTE, non sa cosa significa vivere dignitosamente con uno stipendio che non supera i 1.500 euro mensili! e precariamente!
Grazie per la possibilità di esprimerci che ci dai Beppe.
Ma che domanda idiota, che provocazione vorrebbe essere? Beppe grillo fa il comico mica l’imprenditore? Non ha dei dipendenti, al limite dei collaboratori.
CARI AMICI, CARO BEPPE,
CREDO FERMAMENTE CHE QUESI POLITICI, QUESTA P2 CHE
E’ AL GOVERNO,( SI, CREDO CHE SIAMO GOVERNATI DALLA
MASSONERIA) STIANO COSTRUENDO UN REGIME OLIGARCHICO, DOVE LA TELEVISIONE E I MEDIA SERVONO
SOLO PER RINCOGLIONIRE LA MASSA SILENZIOSA… CI RITROVEREMO NOI AD ESSERE I CINESI DI NOI STESSI,
SOTTOPAGATI SENZA PROSPETTIVE FUTURE, PRECARI MA
COMUNQUE CONSUMATORI, CON IL FALSO MITO DI POTER
DIVENTARE UN GIORNO RICCHI COME LO STRAMALEDETTO
NANO DI ARCORE. CI TENGONO APPOSTA NELL’IGNORANZA,
SCORAGGIANDO CHI CERCA NELLA LAUREA UNO STRUMENTO
PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI VITA ATTRAVERSO
UN LAVORO SODDISFACENTE E REMUNERATIVO.
IL SISTEMA SCUOLA FUNZIONA MALE PERCHE’ NON E’ ALTRO CHE PER IL DISEGNO PERVERSO CHE HANNO
ORCHESTRATO QUESTI FARABUTTI….
VOGLIONO UN POPOLO IGNORANTE E SCHIAVO…
BOLOGNA, LA CITTA’ IN CUI VIVO, E’ SOLO IN APPARENZA GOVERNATA DALLA SINISTRA… IN POCHI
ANNI SONO SCAPPATI DALLA CITTA’ 120000 BOLOGNESI,E ORA, UFFICIALMENTE LA POPOLAZIONE DI STRANIERI E’ IL 7,5 PER CENTO…. STRANIERI QUASI
TUTTI CON STIPENDI NON PROPRIO IN LINEA CON QUELLI DEGLI ITALIANI.
UFFICIOSAMENTE, COMPRESI I CLANDESTINI, SIAMO PIU’ O MENO AL 15 PER CENTO.
QUINDI ADESSO RIESCONO A SFRUTTARE LA MANO D’OPERA
STRANIERA, TRA QUALCHE ANNO SAREMO NOI ITALIANI A SUBIRE LO SFRUTTAMENTO DI QUESTA CLASSE IMPRENDITORIALE, E CI RISCIRANNO, ANCHE PERCHE’
I GIOVANI PROBABILMENTE AVRANNO UN LIVELLO CULTURALE PARI A QUELLO DEGLI STRANIERI (CINESI. MAROCCHINI, RUMENI ECC…)
Quanto hai ragione….non avrei nulla da obiettare su quanto hai detto. Ho poca esperienza di lavoro e un pò di pù per quanto riguarda la scuola…l’università di oggi non vuole insegnarci niente…serve solo a spremerci i soldi (perchè costa veramente molto e in cambio non ci danno niente in termini culturali e lavorativi). è tutta una farsa. la democrazia non esiste più (semmai sia esistita)….la stiamo buttando via dando retta a un branco di politici che ci dicono quanto sia bella la devolution…via il presidente della repubblica! via una camera! tanto a cosa servono…..ed è qui che serve un pò di cultura perchè se l’avessimo (io per prima) ci renderemmo conto che questa riforma è anticostituzionale. E’ un fatto gravissimo che mina la democrazia. Ma la cosa bella è che ci spacciano queste riforme come una via per migliorare il paese…e noi ci crediamo e gli diamo in mano il governo del nostro paese con tanta tanta fiducia. ma questo è solo un esempio…
mi sono laureato discutendo una tesi sull’Economia del lavoro flessibile,oggi la riscriverei perchè le letture fatte erano scritte da persone che in realtà questo mondo non l’hanno mai vissuto, ora io si.
la legislazione in materia è totalmente rivolta alla domanda, crede nella flessibilità rompendo la rigidità normativa per creare tipologie contrattuali aperte e libere a qualsiasi interpretazione, se fossi un datore di lavoro assumerei come tutti con contratto a progetto al posto del determinato.
Caro Beppe, sono un ragazzo di 21 anni, iscritto al 3 anno di ingegeria Aerospaziale presso il Politecnico di Torino.. Siccome DEVO pagarmi gli studi ho bisogno di un lavoro, perciò cercando ho trovato occupazione presso un centro commerciale. Fin qui tutto ok dirai.. ma l’aberrazione sta nel fatto che sono assunto per 16 ore settimanali, a tempo INDETERMINATO! misteri..
Ciao Beppe, compliemti per l articolo, devo dire che mi riguarda proprio da vicino. Io lavoro in una azienda ligure, come operaio, e sono ormai due anni. Beh posso dire che grazie a questi contratti atipici mi ritrovo, io come molti altri giovani, come un cane tenuto alla catena: sebbene la mia professionalità sia più che soddisfacente, intendo che mi do da fare e ho raggiunto ottime competenze, mi ritrovo sempre sballotatto da una parte all altra, oggi in un reparto, domani in un altro, orari di lavoro che cambiano anche 2 o 3 volte a settimana (!!), costretti sempre a dire si, in quanto ci rinnova no i contratti di 3 mesi in 3. Viviamo con lo spettro di un licenziamento che cmq non ci darebbe nessun dirittom neanche la sacrosanta mobilità. E questo va avanti da due anni…sono molto sfiduciato..grazie beppe continua così
26 anni,Ingegnere Informatico,110,laurea nei tempi vecchio ordinamento.
Lavoro per circa un anno con un cocopro per una azienda per conto di finmeccanica per sviluppo software ad alto valore aggiunto in ambito militare.(Niente di cui vantarsi)
Mio compenso giornaliero circa 50 Euro lordi.
Compenso giornaliero per la mia azienda da parte di finmeccanica 700 Euro lordi.
Questi sono i numeri che girano intorno ai cocopro e simili e non venite a parlarmi di competitività e flessibilità e mercato del lavoro altamente competitivo.
Questa è solo logica del profitto : i neolaureati vengono spremuti come limoni e poi sfanculati.
Punto e basta.
PS : Ho recentemente parlato con un mio amico che fa il mio stesso lavoro in Svizzera.
Guadagna più del triplo di me ed ha vitto,alloggio,assistenza sanitaria e cento altri benefit tutti a carico della ditta per cui lavora.
Alla fine del mese con lo stipendio non sa che farci!
PSS : Resistere,resistere e ancora resistere.
Oppure emigrare.
Ora resisto,ma penso che emigrerò.Presto.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Sicuramente c’è precarietà e disoccupazione.
sicuramente è una situazione drammatica per molti versi soprattutto al sud.
soprattutto c’è ingiustizia, persone che guadagnano miliardi non producendo nulla e persone che si fanno il mazzo per 1000 euro al mese.
Pero’, bisogna sempre tenere presente la situazione generale e il fatto che non è che basta avere un pezzo di carta per pretendere un buon posto di lavoro: servono capacità, intraprendenza e furbizia, nel senso di sapersi indirizzare verso quello che cerca il mercato.
Se si prende una laurea in giurisprudenza o in filosofia ad esempio, si sa che al 99,9% non si troverà lavoro inerente al propio studio e che al 99,9% si sarà sfruttati per anni, inutile poi lamentarsi.
In più conosco tantissimi laureati (anche in materie scientifiche) che non sanno niente in tutto: i laureati capaci e appassionati SONO POCHI, la maggiorparte si laurea non per passione allo studio ma per migliorare le propie condizioni, passano gli esami alla meno peggio.
pero’ poi PRETENDONO, perchè hanno il pezzo di carta, quindi secondo loro VALGONO.
Purtroppo lo stato perfetto che assorbe qualunque tipo di competenza in modo sicuro non esiste, tanto meno lo è l’italia. Quindi, è inutile lamentarsi portando come esempio i nostri genitori che avevano tutto col minimo sforzo, bastava loro un diploma per diventare direttore di banca e avere 10 offerte di lavoro al giorno.
Gli anni d’oro sono finiti e non era giusto neppure allora, perchè avevano troppo, si sono mangiati tutte le risorse anche future.
Quindi, credo che sia assolutamente giusto e doveroso pensare a riequilibrare la redistribuzione della ricchezza e cioè redditi più giusti e dignitosi per tutti -qualunque sia il lavoro-, pero’ penso non abbia senso lamentarsi a priori perchè mi sono laureato/a con 110 in scienze dell’imballaggio e a 27/28 anni non ho ancora trovato un lavoro bello sicuro a 2000 euro al mese. perchè sarebbe tutto populismo spicciolo.
Caro Beppe Grillo mi permetto di segnalarti un caso di certo vecchio, ma sempre più VERGOGNOSAMENTE-VECCHIO specchio per tutti gli ambiti lavorativi non solo il mio ovviamente. Per quanto riguarda il mio ambito di lavoro, l’ambito degli architetti, dei “creativi”, dei “gestuali” di coloro che assolutamente tutto gli si può dire riguardo le loro discutibili doti creative, tranne che non esercitino, in effetti, il mestiere più antico del mondo ancor prima che fosse inventato.
Ora finita la polemichina ti do un indirizzo dove se avrai il tempo sufficiente di spulciare, dovrai fare una cosina un pò noisetta….. ma spero come dire curiosa da INTEGRARE seguendo lo spirito della RETE:
1) vai sul sito http://www.professionearchitetto.it
clikka sul lato destro ad offerte di lavoro.
2) leggi le offerte, ragionando secondo questi
filtri:
a) le RICHIESTE da parte di chi
cerca (datore di lavoro*)e le
OFFERTE-EVENTUALI-RENUMERATIVE
sempre da parte del…(datore di lavoro)
*Colui che inserisce l’annuncio
(datore di lavoro) spesso ha
poca dimestichezza nel conoscere
uno dei programmi di software
citati.
Gli aggettivi che accampagnano il
grado di CONOSCENZA di tali
strumenti spesso sono del tipo:
MOLTO BUONA, OTTIMA, ETC ETC..
b)”CERCARE” a fine annuncio la
parola retribuzione ed impostare
Questa equazioncina per il
calcolo retributivo:
(CAPACITA’ RICHIESTA)X(ORARIO DI
LAVORO RICHIESTO)= R?
La retribuzione è spesso
“Occultata”, se menzionata è
rimborso spese o nel caso di vera
sfiga 1000 .
N.B. Questo mercato del lavoro non intende crescere nè quindi dare un “prodotto” di qualità, altro che sistema passivo nelle abitazioni, risparmio energetico, viene richiesto lo studente-laureando-neolaureato perchè portatore di conoscenze tecnologiche nn banali nel processo-produttivo edilizio da tenere un annetto e poi via, a cercarne un altro “fresco” sempre OTTIMO, BUONO, MOLTO BUONO, nel CONOSCERE gli strumenti richiesti, questi datori di lavoro non sono figli di Maestri di BOTTEGA. Assumono con lo spirito di MASTRO-CAPORALATO. Chi scrive ha sete di imparare con una seria GAVETTA e non diventando oggi giovane MARCHETTARO! Domani CAPORAL-PAPPONE!
Grande, hai centrato il punto. La qualità ricercata è quella del garzone factotum che ti risolve i problemi fino alla punta del tuo naso. Stiamo diventando rozzi anche nel proporre il prodotto “lavoro”. Non è solo il problema degli architetti … il “garzonismo” è un fenomeno molto figlio della legge biagi.
Povera Italia.
Ho postato ieri la mia esperienza: sono architetto, anche io laureata con 110 e lode (ho sostenuto 43 esami, di cui solo 4 di disegno/rappresentazione, al contrario di come molti credono), parlo corretamente inglese e francese, ho sostenuto un esame di abilitazione professionale e NON sono disoccupata. Ho in mano una professione, sfruttata vergognosamente dai vecchi professionisti, ma cmq ho anche la possibilità di lavorare per mio conto in molti ambiti. Non mi stanco mai di guardarmi attorno. Fanno schifo quelli che prendono parcelle altissime sfruttando il mio/nostro lavoro, che retribuiscono pochissimo, ma io ho qualcosa in mano per darmi da fare E AMO PROFONDAMENTE LA MIA PROFESSIONE, tanto che nel tempo libero partecipo a concorsi di architettura per mettermi in competizione e confrontarmi con i miei migliori colleghi. Che sono i giovani, di sicuro.
Spero che tua cugina non sia disoccupata “punto e basta”, ma che non si stanchi di cercare qualcosa di adatto a lei. Onestamente, non saprei dire chi ha fatto la scelta migliore, se io o lei.
Se poi volesse diventare insegnante, allora c’è da aprire un altro libro: la SSIS, Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario…Un’altra vergogna all’italiana….
Ho pensato che in questa raccolta di testimonianze non poteva mancare il punto di vista di un RICERCATORE PRECARIO.Ormai i due termini sono imprescindibili…Ma chi ha deciso che la ricerca in Italia debba essere una MISSIONE e non un normale lavoro???Passiamo ogni giorno tante in laboratorio,svolgiamo un lavoro altamente specializzato,guadagnando una miseria e sacrificando parte della nostra vita privata. Perchè devo guadagnare meno di una velina?E’ sintomo di un terzo mondo sociale e culturale.Tutto è in vendita, soprattutto la faccia!!Sono fidanzata da 14 anni con un ragazzo che vive e lavora in un’altra città e che vedo solo il fine settimana (non sempre).Non abbiamo i soldi per sposarci,nè per comprare una casa.E siamo lontani…dove fare il nido?Ringrazio il governo per i 1000 euro che mi dona se mi nasce un figlio… peccato che non mi dà a priori la possibilità di concepirlo!Ah!Se finiscono i fondi,possono anche non rinnovarmi il contratto…vado a lavorare anch’io in un call-center a 5 euro l’ora??Mi pento di aver fatto l’università.La cultura,la salute e i diritti non sono più un valore in questa Italia.
Ho pensato che in questa raccolta di testimonianze non poteva mancare il punto di vista di un RICERCATORE PRECARIO.Ormai i due termini sono imprescindibili…Ma chi ha deciso che la ricerca in Italia debba essere una MISSIONE e non un normale lavoro???Passiamo ogni giorno tante in laboratorio,svolgiamo un lavoro altamente specializzato,guadagnando una miseria e sacrificando parte della nostra vita privata. Perchè devo guadagnare meno di una velina?E’ sintomo di un terzo mondo sociale e culturale.Tutto è in vendita, soprattutto la faccia!!Sono fidanzata da 14 anni con un ragazzo che vive e lavora in un’altra città e che vedo solo il fine settimana (non sempre).Non abbiamo i soldi per sposarci,nè per comprare una casa.E siamo lontani…dove fare il nido?Ringrazio il governo per i 1000 euro che mi dona se mi nasce un figlio… peccato che non mi dà a priori la possibilità di concepirlo!Ah!Se finiscono i fondi,possono anche non rinnovarmi il contratto…vado a lavorare anch’io in un call-center a 5 euro l’ora??Mi pento di aver fatto l’università.La cultura,la salute e i diritti non sono più un valore in questa Italia.
Buongiorno a tutti. Premetto di non avere esempi diretti degli effetti della legge Biagi. Quello che vuole essere la mia testimonianza si riferisce ad un fatto collaterale e non secondario che riguarda tutti coloro i quali per ricollocarsi devono fare i conti con due mode del momento: età e salari inferiori.
La beneamata globalizzazione ha creato questo mostro per cui le Aziende con la scusa della competitività (ma con i profitti garantiti da speculari azioni finanziarie nelle borse di mezzo mondo) tendono a ringiovanire il “parco” dipendenti con il doppio risultato di ridurre drasticamente il tetto retributivo e standardizzare all’infinito le attività. Effetto: maggior turn over.
Personalmente opero nel campo dei prodotti di largo consumo alimentari, con la distribuzione, cosidetta, moderna ( Ipermercati etc, per intenderci). Ormai l’offerta complessiva di beni ha superato di gran lunga una domanda molto sbilanciata verso il basso. In questo contesto ci sono 2 fronti. Da una parte la distribuzione Moderna è al 35% in mano a Francesi e Tedeschi che al pari delle Aziende produttrici che di italiano hanno spesso solo il logo.
Questo giustifica brand globali ed una maggiore competenza internazionale, mettendo fuori gioco molti operatori delle Aziende Italiane, solitamente a gestione padronale,che tutto fanno fuorchè investire nelle expertise dei propri collaboratori. Ne risulta una situazione tale per cui:
le Aziende che si spartiscono il mercato sono poche e molto grandi;
queste assumono solo giovanissimi a bassissimo costo , ed in questo la legge Biagi sguazza;
le Piccole medie Aziende italiane o chiudono o sono in balìa di Clienti troppo grandi per loro.
Ho l’impressione, per chiudere, che una legge come quella definita “Biagi”, sia una buona intenzione mal riposta. Il problema,a valle, è il contesto economico e la possibilità data da certi governi ( compreso il nostro) a pochi investitori che si dividono la torta a livello mondiale.
Pao
Lei è un mito, ho visto il suo spettacolo a Roma sia venerdì che sabato scorso, la seguo da un pò ma è la prima volta che la contatto! Volevo farle i complimenti le scriverò presto il mio parere su i materiali ed i metalli usati in maniera errata e pericolosa. Grazie per avermi fatto CONOSCERE a presto Vanja
Caro Beppe,
nonostante la ca…ta di legge che ti da il pane per due mesi e dopo ti ributta in mezzo ad una strada, io qualcosa di positivo la trovo:UN CONTRATTO!! Prima di scappare al Nord ho lavorato cinque anni nella mia Sicilia senza MAI avere uno straccio di contratto(N.B. in tre posti diversi)…e a quanto ne so io,non è ancora cambiato nulla. Sindacalisti ladri più dei datori di lavoro, istituzioni che non esistono, ispettori del lavoro fantasma…La legge Biagi è una cazzata, ma per uno che non ha mai visto un contratto di lavoro prima della veneranda età di 25 anni può essere una speranza in più dell’ormai “legalizzato” lavoro sommerso in Sicilia. Comunque, il mio potrebbe sembrare una lode a questa legge…ma tra nulla e un pugno di mosche la differenza è sottilissima..
Sono la madre di una ventisettenne, laureata da due anni in corso di laure istituito da pochi anni :Scienze della interculturalità presso l’Università di Trieste.
Mia figlia, animata da spirito umanitario acquisito da esperienza maturata negli scout, quando si è trovata a scegliere la facoltà universitaria ha ritenuto di scegliere una facoltà che le avrebbe permesso di lavorare nel sociale.
Per aiutarla portare avanti le sue decisioni abbiamo affrontato non poche spese: la facoltà era solo a Trieste (noi viviamo in Romagna)ed ha richiesto da parte nostra un notevole impegno economico per tutta la durata del corso di Laurea.
Finalmente è arrivata la Laurea, con tanto di lode;ora conosce le lingue slave, conosce anche l’inglese ed il francese ed è anche esperta di balcanistica ma…….il lavoro non lo trova.
Per fortuna(!)lo scorso anno le hanno proposto un’esperienza di servizio civile internazionale, per un anno (pensate dove)a Scutari, in Albania, a circa 800 euro al mese!!!!
Ora l’anno è finito e sta per tornare a casa, non sa cosa farà e l’altro giorno era quasi dispiaciuta perchè non le avevano offerto una proroga per qualche mese(!!!)
Un argomento “sotto i riflettori” del D.Lgs. 276/2003 attuativo della Legge Biagi (L. 30/2003) è il lavoro a progetto. Salvo per alcune figure, sostituisce la collaborazione coordinata continuativa. In merito il Ministero del Welfare, nella relazione di monitoraggio 2003, recita:
Più che una scomparsa delle collaborazioni coordinate e continuative (a vantaggio del lavoro tradizionale, come auspicabile, o verso il sommerso, come temuto) è plausibile che si abbia un complesso rimescolamento tra tipologie lavorative da un lato verso il lavoro autonomo e dall’altro verso il lavoro subordinato con una maggiore peculiarità delle collaborazioni coordinate e continuative.
Personalmente, mi pare che il lavoro a progetto non abbia avuto altra conseguenza che l’utilizzo “scomodo” per i lavoratori a vantaggio esclusivo dei datori. Molti individui si trovano ad eseguire diversi progetti nascondendo un contratto di lavoro subordinato. Ma il governo conta i posti (per dare i numeri con orgoglio durante le proprie comparizioni televisive) senza mettere a bilancio quelli perduti e senza considerare che i posti di lavoro a progetto che si concludono nell’espletazione di un solo progetto non dovrebbero essere conteggiati nel saldo dei posti occupati, che altrimenti non rispecchia più la realtà delle “occupazioni stabili” che invece ha visto l’Italia crescere e la vede oggi rallentare notevolmente di fronte ad un’economia in crisi: un’economia che non gira di certo per il verso giusto “spendendo” soldi (come ci dicevano i simpatici spot pubblicitari), dato che questa soluzione unidirezionale avantaggia i più ricchi e non lo classe sociale medio-bassa che continua a nuotare nelle proprie difficoltà…
Non metto il mio vero nome per paura di essere rintracciata. Ho 30 anni, lavoro con i vari interinali, co.co.co. & affini da quando ne avevo 19. Il mio fidanzato, 36 anni, lavora per una ditta di generi alimentari della provincia di Varese: gira col furgone a rifornire i vari locali della Lombardia. Dopo contratti a tempo determinato, gli hanno FATTO FIRMARE LE DIMISSIONI IN BIANCO – ovvero senza apporre la data – prima di fargli un’assunzione a tempo indeterminato. L’alternativa era la disoccupazione immediata. Non è il primo nè l’unico in quella ditta a lavorare in questo modo. I titolari dicono che è per tutelarsi, che non possono permettersi di assumere qualcuno a tempo indeterminato senza cautelarsi in alcun modo. Siamo fidanzati da oltre 5 anni. Ma di sposarsi e metter su famiglia, con questi presupposti, non se ne parla nemmeno. Con che coraggio apro un mutuo, sapendo che io sono a tempo determinato e lui, se si ammala o chiede un giorno di ferie, può ritrovarsi di colpo senza lavoro? So che Marco Torres dice il vero: anche il mio ragazzo ed i suoi colleghi lavorano fuori legge, obbligati a caricare i furgoni oltre il limite stabilito. Secondo me certi imprenditori meriterebbero LA GALERA!!!
Questa mattina ho aperto gli occhi e non ho avuto il coraggio di alzarmi, ho una laurea da quasi quattro anni ed alle spalle esperienze di lavoro che vano dall’insegnamento universitario fino al mozzo nelle barche a vela dei ricchi industriali della terza Italia, questo che passa è uno dei periodi in cui finiti mille piccoli impegni sottopagati o non ancora pagati, resto senza quei pochi soldi che mi faresbbero stare più tranquillo. Intanto l’achitetto per il quale ho fatto un progetto di urbanistica è sulla neve ed ha comprato la macchina nuova. Io non posso riparare la mia L’unica fortuna chee potrei avere, non piccola è di avere una casa ma un luogo dove vivere senza avere come vivere diventa un luogo odiato.
So che dovrei partire ed abbandonare non solo la Sicilia ma l’Italia, purtroppo ancora non riesco a farlo, non trovo nulla ed intanto mi consumo e logoro nella depressione le uniche ricchezze che ho.
Noi trentenni in Italia siamo una generazione compromessa, senza lavoro senza soldi senza una stabilità sentimentale, trottole impazzite l’una col suo instabile equilibrio lanciata contro le altre, giriamo forte spinti da energie di rimonta ma troppo spesso a vuoto e senza uscire dalla scatola dove ci ripongono tutti coloro che ci hanno preceduto, quello che andrebbe portata avanti è una nuova guerra generazionale, i nostri padri ed i loro fratelli più grandi hanno seppellito i nonni detentori dell’ultima saggezza ed hanno fatto scempio di tuttto godendo del boom del dopoguerra, facendo i figli comprando case e andandosene in pensione, scaricando tutto in avanti sulle nostre teste.
Sono veramente imbestialito e spaesato, il mio futuro mi appare assente più che oscuro, sono teso e disorientato, chi lo spiega alla mia compagna che se mi sento male è per questo? e le sembra poco!
Basta guardarsi intorno per vedere un esercito di trentenni precari. Tutto vero purtroppo. Grazie a dio sono arrivata nel mondo del lavoro 10 anni prima che iniziasse la “progressiva erosione dei diritti”, ho 40 anni e sono tra i miracolati di cui parla Alessandro, avendo un lavoro inideterminato nel pubblico impiego. Sono consapevole del priviliegio, anche se di fatto le mie tutele, dovrebbero essere le tutele di tutti. Ma come comquistarle nuovamente?! Trovandomi a tavola con ragazzi di trenta anni e parlando della loro frustrante condizione di lavoratori precari, me ne sono uscita con questa frase: “beh, la vostra generazione l’avrà capito che deve essere più attiva, informarsi, partecipare,l’indifferenza politica non paga, e certe forme di liberalizzazione che il mondo del lavoro ha subito portano solo guai. Insomma.Immagino che i 3 milioni di precari come voi, spesso molto istruiti, questa volta non daranno certo il loro voto a Berlusconi”. Risposta: “beh, non esserne così sicura, certi miei colleghi precari come me, sono certo lo rivoteranno”. No comment. Forse tra trentenni vi dovreste parlare di più, prendere coscienza attiva del problema e decidere di fare qualcosa. Almeno per mandare un forte segnale di dissenso il 9 Aprile, quando si decide del Governo del Paese, e il messaggio elettorale dovrebbe essere ben chiaro. 3 milioni di voti contano. Contano eccome.
Da qualche anno ho cominciato a pensare che il famigerato “LAVORO A TEMPO INDETERMINATO” sia una favola, come quelle che la cara nonna ci raccontava da piccolini e che ci lasciavano con la bocca aperta.
Solo che oggi quella nonna ha preso le sembianze di un Presidente del Consiglio dei Ministri che ci racconta la storiella dell’incremento dell’occupazione sotto il suo Governo.
Che bella storia………peccato che non abbia un lieto fine.
L’aumento della precarizzazione, sotto gli occhi di tutti, ci costringe a continue soluzioni di compromesso con noi stessi, con le nostre famiglie, con la nostra vita.
La situazione è veramente drammatica e ringrazio persone come Beppe Grillo che danno la possibilità di esprimere il loro pensiero in proposito.
Spero che questi post vengano inviati ai segretari di partito e che, anche in futuro, possa essere concretamente fatto qualcosa per gli “INVISIBILI” magari aumentando per le imprese il costo del lavoro a progetto/interinale e diminuendo il costo del lavoro a tempo indeterminato.
In questo modo magari ci sarebbe la possibilità di accendere un mutuo per l’acquisto di una casa e non vivere con i genitori fino alla terza età.
Grazie
Politici dei miei stivali!
Intanto laureatevi voi! che non sapete niente di storia e che dovrebbe essere invece il vostro pane per lo meno per non rifare le stesse cagate di secoli fa!
A proposito dei precari:
Ho 29 anni, sono laureata da 4 anni e per vivere faccio 2 part-time
1)servizio civile in biblioteca: l’unica cosa che mi permette di fare esperienza per quello che dovrebbe essere il lavoro per cui ho studiato
(anzi direi PAGATO!)
2) addetta multiplex (ossia strappo i biglietti in un multisala) con contratto interinale rinnovato mensilmente.
Questa è l’occupazione che ci hanno promesso!(OGGI, e domani? boh!?)
Risposta a Matteo Silvestrini 21.02.06 18:29
E’ facile dissertare così dall’alto della tua tranquillità economica.
Ma non ti vergogni a parlare di statistiche dopo aver letto le condizioni difficilissime di ragazzi/e che sono riportate in questo blog? Uomini e donne, la maggior parte laureati e, spesso con master, che sono anni che passano da uno pseudo lavoro ad un altro, con la paura di non veder riconfermato il loro contratto, che acquisiscono competenze “momentanee” (perché ai datori conviene usare contratti di inserimento e apprendistato) nei settori più disparati, lontani spesso dalle loro specifiche scelte di studio.
Io mi ritengo una fortunata, perché a 38 anni di età, dopo 20 anni di precariato – vedi post del 21.02.2006 ore 17.10 -, un concorso vinto al comune di Roma (ma senza raccomandazioni rimani in lista per tre anni, dopo la lista si chiude e il comune bandisce altri concorsi nello stesso ambito; quanti soldi buttati dei contribuenti!!); un concorso di abilitazione in educazione artistica e disegno e storia dell’arte, superato nella scuola (grazie alla riforma Moratti, potrei avere la cattedra, nonostante la graduatoria, tra 15 anni, se va bene!); oggi svolgo un lavoro che non ha nulla in comune con la mia laurea in architettura (impiegata in una piccola azienda con 2 dipendenti) e ringrazio ogni giorno di avere almeno la possibilità di far fronte, non senza difficoltà (altro che la gestione dello stipendio della mamma del portatore nano di democrazia!), alle spese di casa.
Che futuro hanno i ragazzi: ma dico le hai lette le loro storie??
Il mio augurio è che i nostri dipendenti percepiscano come stipendio (tralasciamo la loro indennità perenne dopo 5 anni di LAVORO!!), al massimo 1000 al mese, più spese dichiarate ed effettuate come ns rappresentanti, che lo stipendio – in tutti i settori – non superi MAI una soglia inaccettabile come troviamo in questa società, dove un calciatore, ecc., percepisce cifre da capogiro…Chi DECIDE DI LAVORARE IN PROPRIO è giusto che guadagni, chi DECIDE DI LAVORARE COME DIPENDENTE è giusto che non sia sfruttato a vita, senza tutele.
Legge Biagi e inserimento al lavoro:
Sicuramente io posso ritenermi inserita a piena titolo nel mondo del lavoro ,infatti dopo 7 mesi di co.co.co 6 mesi di tirocinio formativo (e li’ che ci sarebbe da discutere sulla formazione che viene decantata e mai praticata) 6 mesi a tempo detrminato,sono stata trasformata a tempo indeterminato.
Io ho 29 anni,donna e vorrei sapere come con uno stipendio netto di 874,00 euro al mese posso pensare di avere un futuro..nemmeno dire roseo..senza un compagno che mi aiuti nel reddito,che non ho ovviamente e cosi’ abito in casa da parenti e mi faccio allungare ancora alla mia eta’ qualche soldino dai miei gentiori.
Le donne sono sfavorite questo e’ certo,ma perche’ la segregazione femminile e’ in crescita,si’ si’ ci danno il lavoro ma di basso livello e mal pagato con un impegno,almeno io di 40 ore settiamanli.E se avessi voglia di fare dei figli?..ma come farei..impensabile.
In definitiva,siamo in un mondo che ci offre a rate fra un po’ anche la spesa…e poi ci si ritrova che la maggioranza dei giovani o donne che entrano nel mercato del lavoro non possono accedere nemmeno ad una di queste mirabolanti proposte,in quanto se non hai un contratto a tempo indeterminato nemmeno ti ascoltano le malpagate centraliniste del call-center..e’ quasi diabolico.
Dici
“E’ vero, si è persa la mezza misura. Il mercato è diventato più esigente e tirchio: o spende per la qualità oppure tende a risparmiare il più possibile per ciò che ha meno valore o è solo una potenzialità.”
SBAGLIATO!!
Lo ripeterò in eterno!!NESSUNO investe piu’ in occidente,gli investimenti tecnologici li fanno solo i cinesi che adesso fanno cagare sotto perchè hanno il know how!!Guardate che razza di centri di ricerca hanno in cina adesso! altro che il problema dei prodotti copiati!
Siamo noi adesso che schiavizziamo qui i programmatori per prodotti scadenti!Le multinazionali di software hanno come manovalanza informatica gli indiani!!una ciotola di riso e via!!
BEPPE!!Dillo cavolo che noi ingegneri dobbiamo confrontarci con gli indiani BRAVISSIMI, altro che,e morti di fame!e siamo in mano ai commerciali che di tecnica non capiscono un cacchio di niente!ragionano solo con i soldi, i dirigenti fanno fallire le aziende per sfruttamento selvaggio e stanno benissimo!
La politica è solo lo specchio di questa società malata.
E il primo che dice che basta correre e una partita iva per fare soldi ad oggi o ha culo o è un furbetto!!
Vedete il mio post, che ho scritto 1000 pos fa qua sotto!!
Io ho già raccontato la mia storia; scrivo perchè in questo momento Maurizio Costanzo parla dei precari. Ferruccio De Bortoli dice che questa è una buona legge e che il lavoro dovrebbe essere ancora più flessibile…. siamo tranquilli allora….
Cazzo ne sa lui dell’ansia che ci portiamo dietro, di tutto quello che stiamo vivendo da persone che hanno paura del futuro, da persone che sognano di avere una famiglia, che hanno preso una laurea sognando piccole soddisfazioni per se stessi e per i propri genitori… la frase che ripetevo più spesso era: “non vedo l’ora di laurearmi per restituire ai miei tutto quello che hanno fatto per me”.
Niente da fare, sono ancora qua che ricevo da loro e io non do nulla… trasmetto solo ansie e pessimismo.
Cavoli ho 32 anni, io e il mio compagno vorremmo avere un bimbo, vorrei dare ai miei genitori un nipotino… è tutto così difficile….
anche a me continuano a chiedermi “quando vi sposate”, “niente bimbi”… non sono io a volerlo…
Mi sono trasferita a Milano 10 anni fa con tante speranze… invece nulla.
Beh dai a chi è precario adesso non si mettono i ceppi ai piedi, nè ti taglia l’alluce per impedigli di scappare!!!
Io adesso ho un contratto a tempo indeterminato, ma per arrivarci mi hanno fatto prima 6 mesi di ritenuta d’acconto con promessa di assunzione poi a tempo indeterminato, poi proposta di paertura partita IVA, alla mia insistenza mi hanno fatto 2 anni di tempo determinato sfruttando il fatto che avessi un diploma dilaurea di tre anni, ma inquadrandomi come semplice diplomata, e infine mi hanno assunto, non ho un aumento da 5 anni, aumento che mi era stato promesso, e mi hanno assorbito quelli contrattuali.
E cmq ringrazio Dio di avere finalmente il tempo indeterminato, così se dovessi decidere di avere un figlio a 32 anni almeno sono tutelata.
Ho 33 anni, sono un invalido civile laureato in giurisprudenza con un Master post laurea in multimedia. Da 4 anni lavoro con un contratto a tempo indeterminato (e mi considero fortunato) presso un azienda informatica fiorentina. Il problema è che il mio contratto è forzatamente part-time e non riesco a farmi dare un contratto a tempo pieno. In altre parole guadagno 700 euro al mese. In una città come Firenze dove gli affitti sono alle stelle mi trovo costretto a dover vivere ancora in casa con i miei genitori.
Ciao a Tutti,
sono Francesco, abito a Milano, ed ecco la mia storia di 2 anni di occupazione precaria.
Mollo l’università al 2° anno, mi dicono che saremo dei supertecnici di laboratorio..il futuro era 800 al mese con contratti di ricerca.
Faccio 2 mesi di call center a 5.67 ora, turni di 8 ore, 5 su 7 a settimana, nessuna formazione o quasi. Alla fine ne sapevo più io del capo, e mando a fare in c**o tutti. Finiti i 2 mesi, grazie e arrivederci. Nel frattempo comunque mi sbatto per UN ANNO A FARE UNA SELEZIONE ENAV, che non passo e non ti dicono nemmeno il perchè, dopo che te ne lasci dietro circa altri 10.000 e rimani tra i 750 papabili su 200.
Poi divento “Art Promoter”, apro la p.iva, mi faccio 5000Km al mese, rimborso di 500, che non bastano a coprire le spese di autostrada, telefono, benzina, manutenzione, pranzi e cene a 200Km da Milano di media, il tutto per quasi truffare poveri cristi. Resisto4mesi inseguendo il sogno degli elevati guadagni, poi mollo tutto, in perdita di quasi 2000.
Mi contatta un agenzia INTERINALE DI BRINDISI per un contratto di 2 mesi di rappresentanza a MILANO. Bravo bravissimo, adesso rinnoviamo con un altra società per UN ANNO, anzi no, c’è un lavoro da UN MESE, anzi no, c’è un lavoro per DUE WEEKEND. E NON MI HANNO MAI E DICO MAI, PAGATO NEI TERMINI TEMPORALI DEL CONTRATTO FACENDOMI ANDARE SEMPRE IN ROSSO, STI BASTA**I.
Ora, come mi insegna il tronchetto, io che vengo da una famiglia che non naviga nell’oro, mi indebiterò fino al buco del C**O e apro un bar, e se non riesce nemmeno questa, ciao Italia, ciao Ragazza, ciao Amici, me ne vo’ dove con 10.000 che metterò da parte ci campi una vita da Nababbo e vivrò coltivando il mio orticello, mangiando il mio pescato e vivendo a IMPATTO ZERO.
Ho 33 anni, sono un disoccupato in mobilità e mi dichiaro vittima della legge Biagi.
Dopo aver lavorato per 6 anni come impiegato in una piccola ditta dedita allo stampaggio di imballaggi in materie plastiche,con paga mensile di 1050 Euro e contratto a tempo indeterminato, é successo che nel Settembre 2004 c’é stato un passaggio di proprietà. Il nuovo padrone si é presentato dicendo che dovevamo dimetterci tutti per passare ad una cooperativa come soci lavoratori. Avremmo continuato a lavorare nelle stesse condizioni con lo stesso stipendio. Chi rifiutava veniva licenziato, perché un bilancio negativo consentiva la giusta causa per la riduzione del personale. La cooperativa avrebbe preso in appalto il contratto dalla nostra ditta, ma sapevamo di non avere più diritto alla tredicesima, né alle ferie retribuite, né all’indennità di malattia, né al versamento di contributi decenti per la pensione: precarietà assoluta e nessuna tutela. Ci hanno fregato alla grande: le nostre paghe sono diminuite, poi ci hanno trasferito in blocco ad un’agenzia di lavoro interinale e la mia paga é scesa a 850 Euro. Poi sono stato riassunto direttamente dalla ditta con contratto a tempo determinato, poi alla scadenza mi hanno fatto un contratto part-time fino a Novembre 2005 quando sono stato licenziato. Ad ogni passaggio qualcun dei vecchi dipendenti veniva manbdato a casa, ma nel rispetto della legge. Ad oggi dei vecchi dipendenti ne resta solo uno: il “leccaculo”. Sto ancora aspettando risposte da qualcuno che mi spieghi come un lavoratore é stimolato a lavorare in certe condizioni. Poi parliamo di competitività delle aziende ???
Resta la soddisfazione di aver creato personalmente 4 nuovi posti di lavoro: é così che funziona la favoletta del milione di posti che ci racconta il nostro Governo, giusto ? Volevo mandare un messaggio di cuore a chi ha votato questa Legge, permettendo questi abusi ad imprenditori disonesti arricchiti a suon di condoni: ANDATEAFAREINCULO!
La mia ragazza, finita la laurea, per arrotondare qualche soldo nel periodo estivo, avrebbe fatto di tutto, anche la gelataia. Bene, siamo andati in giro per le gelaterie della zona e CON GRANDE STUPORE, le sole due gelaterie che cercavano personale per un lavoro stagionale PRETENDEVANO il CURRICULUM VITAE (da gelataia) !!!!
Ma io dico cosa doveva fare la mia ragazza ? presentare la Laurea per servire GELATO ???
SECONDO ME CI SIAMO FRITTI IL CERVELLO !!!
NON ABBIAMO PIU’ IL SENSO DELLA MISURA !!!
Se fare la gelataia è così difficile, non oso immaginare quanto dovrà patire per trovare, poi mantenere e in fine rendere indeterminato un futuro posto di lavoro SERIO !!!
Dopo 25 anni di lavoro all’età di 43 anni mi sono trovato ad essere disoccupato (vittima di un trasferimento aziendale non condiviso)dato che lavoravo nelle vendite pensavo di ritrovare subito lavoro.
La realtà è stata molto diversa grazie alla legge Biagi dopo 2 anni sono ancora “precario” e molti mesi non ho lavorato perchè le aziende anche quelle che potrebbero assumere non lo fanno in quanto hanno la tendenza a tenere le persone tramite le agenzie interinali. Per la prima volta nella mia vita ho dovuto chiedere dei prestiti di danaro a mia madre pensionata.
Non finirò mai di “ringraziare” coloro che hanno voluto precarizzare il lavoro, questa non è flessibilità. Giuseppe
E’ vero: ne il progetto Biagi nel co.co.co ne co.co.pro. sono situazioni ideali.
Pero’ non lamentiamoci sempre di tutto e di tutti: la disoccupazione e’ piu’ bassa che altrove MA ci lamentiamo che deriva dai contratti “flessibili”; la disoccupazione sale e ci lamentiamo che qualcuno DEVE darci un posto.
La situazione economica e’ complessa! Nessuno sta trasformando nessuno in schiavi! E’ questa congiuntura economica che sta trasformando tutti in schiavi.
Le aziende faticano a sopravvivere per gli oneri altissimi che devono pagare: se guadagni 1000 euro netti al mese, sappi che l’azienda, come sostituto d’imposta, versa per te pari ammontare allo Stato! Non e’ colpa di Berlusconi, Prodi o chicchessia!!! E’ la nostra maledetta mentalita’ di gente passiva che ci rovina: vogliamo un lavoro sicuro senza muovere il culo da dove abitiamo e pretendiamo di essere assistiti. Ripeto…muoviamo il culo! Non aspettiamo mamma governo che ci prepari la pappa. Cerchiamo opportunita’ di lavoro ovunque!
Oltre al fattore “spaziale” riflettiamo sul fatto che centinaia di migliaia di lavori umili vengono rifutati da disoccupati italiani e vongono coperti da immigrati!!! Oltre a non muovere il culo ci arroghiamo anche il diritto di dire che non vogliamo abbassarci a fare lavori piu’ umili.
Smettiamola! Non e’ sempre colpa di qualcun altro!!! … Piu’ volte che lo Stato vi supporti PIU’ COSTA questo servizio!!!!! Il comunismo COSTA: siate piu’ coscienti delle vostre potenzialita’!!!
condivido in parte quello che dici. anche le aziende hanno i loro problemi. In ogni caso non è proprio vero che gli italiani rifiutano certi lavori e quindi subentrano gli immigrati. Forse all’inizio era così….ora avviene anche un’altra cosa. Certi imprenditori (ma non significa tutti)assumono con regolari contratti gli immigrati che quindi ricevono lo stesso compenso di un’italiano con lo stesso contratto. tuttavia c’è un ma: sfruttando l’ignoranza e la paura di queste persone di essere licenziate, dopo aver loro dato lo stipendio si accordano per la restituzione di una parte del compenso. e poi vorrei dire che un padre di famiglia, senza lavoro e con una famiglia a carico, ti assicuro che non rifiuta un lavoro solo perchè non è quello per cui ha studiato o perchè non gli piace. Detto questo non nego che per molte persone per lungo tempo ha prevalso la mentalità dello stato assistenzialista. E ancora hai ragione nel dire che bisogna cercare un lavoro anche lontano dalla porta di casa…peccato che la situazione è abbastanza critica da costringere certe persone ad andare all’estero. Io sono italiana, vivo in italia e spero di lavorare in italia e non all’estero. In particolare vivo in veneto orientale dove non si sta ad aspettare la manna dal cielo. Si inizia a lavorare anche molto presto anche a scapito di un’ adeguata istruzione. Il culo qui lo muoviamo te lo assicuro ma la situazione è comunque preoccupante. Premesso che bisogna darsi da fare,,lo stato in quanto istituzione, dovrebbe esistere per garantire il benessere dei cittadini (che non significa farsi mantenere). Che ci sta a fare allora? Per concludere studio e per studiare lavoro. Lavoro in nero come donna delle pulizie per guadagnare qualcosa in più, lavorare qualche ora in meno e avere più tempo per studiare. Alla fine però mi sento dire che la mia laurea (con la nuova riforma)non vale niente. Però l’ho pagata salata come una laurea del vecchio ordinamento.
ragazzi, non riesco più a leggere perchè l’ansia e la profonda tristezza mi bloccano…
quello che più mi fa stare male è la considerazione dei giovani (in questa Italia che è vecchia in tutti i sensi)che questi bas…di hanno: è spaventoso.
Penso ci sia un vero e proprio disegno per annientare la forza di rinnovamento e l’entusiasmo, che il giovane porta con se.
Ma come finirà un paese senza un spinta vitale, senza nuove prospettive e indebolito così tanto???
L’Italia diventerà un territorio arido e di conquista…altro che quei poveri cinesi…
Un caloroso saluto a tutti gli amici precari!Incazzatevi, sempre!
Lola
I contratti che si fanno oggi fanno comodo solo alle aziende che hanno così la possibilità di pagare meno tasse.
Non è assolutamente vero che, dopo un periodo di stage, le aziende hanno tutto l’interesse ad assumere un giovane che, sopportando il sacrificio del precariato, ha avuto modo di farsi conoscere: anche se è in gamba, ne prenderanno un altro con la stessa formula (del precariato) perché costa meno.
Ho visto autisti di autobus di una ditta privata locale dover aprire la partita iva se non volevano essere licenziati.
Ho visto laureati in Ingegneria Elettronica con 110 e lode e che avevano tanta voglia di fare, ridotti a fare stage (in cui non si faceva nulla e non s’imparava nulla) a 400 euro/mese in attesa di un’eventuale assunzione in una grande azienda, che nel frattempo teneva migliaia di consulenti esterni (l’80% dei quali non aveva nulla da fare) con il solo scopo di mantenere alto il budget per l’anno successivo.
Ho visto gente laureata in economia dover lavorare da sistemista (faceva i test su degli applicativi di rete) per 1000 euro/mese, sapendo che la società di consulenza da cui dipendeva prendeva, per ogni dipendente, 200 euro/giorno dall’azienda che commisionava il lavoro.
“Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare…”
II parte
…io non riesco a capire cos’anno in più di me quelle persone che lavorano a fianco a me, fanno un terzo di quello che faccio io, e possono permettersi questi lussi di progettare un’esistenza normale.
Io mica voglio guadagnare come il dirigente che mi da lavoro, al quale altri sfigati come me preparano le presentazioni, perché ho dei seri dubbi che sappia scrivere, ma queste sono altre storie
Invece di spingere verso la mia stabilità lo stato spinge verso le uniche serate nelle quali ormai mi diverto, o meglio, mi scordo della mia situazione, ossia le ubriacate al pub(per non dire altro).
Sapete, ultimamente stà succedendo una cosa strana, inizio ad invidiare persone che hanno la metà delle mie capacità, ma hanno il TFR e mi deprimo e mi faccio schifo X questo, quando ero piccolo e andavo a scuola X imparare qualcosa era per pensare questo?
E quando poi ho servito lo stato facendo il bersagliere a 700 KM da casa senza una lira era per pensare questo?
E quando adesso guardo negli occhi la mia ragazza, quando esco da casa la mattina dalla nostra stanza in affitto, e lei mi dice che le piacerebbe avere un cane ma io non so se potremo permetterci una casa da 35 metri quadriquindipoiilcaneconnoinoncivorrebbevivere ma non glielo dico perché è così bella e sorridente la mattina , era per pensare questo?
Qualcuno può spiegarmi cosa succederà se rimarrò per strada, guardate che ci sono tante persone come me, e tantissime che stanno peggio, ma molto peggio di me.
Ma secondo voi che leggete, questa famosa flessibilità, introdotta più ampiamente dalla legge Biagi, è più a favore delle aziende o di chi ci lavora? A me pare che sia fatta su misura delle aziende ( quelle che hanno convenienza ad adottarla e nella misura in cui questa convenienza la riscontrano) più che su quella dei lavoratori (tranne forse per qualche studente che trova più facilmente la possibilità di arrotondare la paghetta dei genitori oppure per qualcuno a cui sta bene provvisoriamente perchè ha altri progetti).
Le aziende ottengono, credo, notevoli vantaggi: flessibilizzare l’impiego di lavoro, costi notevolmente inferiori, ecc.
E per la gran parte di chi ci lavora? già e chi ci pensa a loro?
Questo mi pare confermi ciò che già sapevamo: per un governo di destra sicuramente gli interessi dei lavoratori (il ceto più debole no?) vengono dopo….., prima gli interessi (legittimi) delle aziende perchè poi a cascata automaticamente i vantaggi si propagheranno…
E poi c’è ancora qualcuno che dice che destra e sinistra sono la stessa cosa.
Mi chiamo Maurizio ed ho 35 anni, da 6 anni faccio l’istruttore di nuoto e mi occupo di altri progetti sportivi per ragazzi e bambini,da 15 anni lavoro con minori di ogni età, inutile dirvi la tipologia del mio contratto, magari cococo, magari cocopro, il mondo sportivo prevede un contratto che non ha nemmeno un nome solo un numero art. 37. Se i CONTRATTONI della legge Biagi sono poco tutelanti l’art 37 rasenta la schiavitù, il lavoro che faccio mi appassiona e mi coinvolge moltissimo ma non c’è mattina che mi chiedo per quanto tempo dovrò ancora essere un articolo.
Sono deluso, triste e molto INKAZZATO
Mi stringe un nodo in gola e mi viene anche un pò di magone, a leggere così tante verità. Questi SPAVALDI fra imprenditori e arricchiti dicono sempre la solita FALSITA’: non possiamo assumerla perchè c’è crisi!!!Bene allora che cazzo vuoi da me? Hai bisogno di un chimico, di un ingegniere o che ne so… Ragazzi VI GIURO, AL PROSSIMO COLLOQUIO, ALLA DOMANDA: mando a fare in culo il responsabile del personale!” Con le buone ho paura che non concludiamo niente!!!Loro ci stanno con il fiato sul collo, dobbiamo anche noi reagire e far capire che vogliono viaggiare con il macchinone ci devono pagare.
Ecco la mia storia, per fortuna a lieto fine.
Sono laureato in giurisprudenza dal 2002.
Dopo aver conseguito la laurea, decisi di svolgere la pratica forense in uno studio legale romano di medie dimensioni dove, in cambio di una esperienza professionale estremamente positiva, ho “lavorato” incessantemente dalle ore 9.00 alle 21.00 dal lunedi al venerdi e, in qualche occasione anche il sabato – si lavora meglio, si dice, c’è meno caos!- per il lauto compenso, inizialmente, di 200/mese, innalzati a ben 400/mese dopo oltre due anni di tirocinio.
Al di là di questo primo scandalo (ma mi reputo fortunato, in quanto molti miei colleghi hanno fatto meramente i galoppini dei loro domini -così, con terminologia sicuramente adeguata, vengono chiamati i Signori avvocati presso i quali si ha l’onore di svolgere la pratica professionale- senza neanche avere imparato nulla).
Ho avuto l’ulteriore fortuna, tramite lo studio professionale, di ricevere una offerta di collaborazione da una società di grandi dimensioni,cliente dello studio .
Decisi di accettare l’offerta per 400/mese con contratto a progetto (quale progetto???) di quattro mesi, con la speranza (che è sempre l’ultima a morire) di un lavoro vero. Dopo i quattro mesi, il contratto è stato prorogato fino allo scorso dicembre, con un aumento della retribuzione mensile ad 560/mese.
Nel dicembre scorso ho avuto la gran fortuna di essere stato assunto da un’altra società, di dimensioni più piccole con un meraviglioso contratto a tempo indeterminato, per circa 1200/mese. Mi sento fortunatissimo e mi auguro che tale sorte possa raggiungere anche i miei sventurati colleghi.
Voglio, però, porre l’attenzione su questi punti spesso sottovalutati:
– Lo sfruttamento che si attua durante la pratica professionale che è strumento formidabile nelle mani dei consigli dell’ordine;
– Si devono controllare i contratti a progetto (ho visto aziende con 400 cocopro e 4 dipendenti). Gli ispettori dove sono?
Dunque, le legge biagi è sicuramente lo specchio di come l’Italia sia ormai diventato un paese nel quale la generazione di mio padre dice alla nostra (io ho 31 anni) “certo noi ce la passavamo male, ma non vorrei essere nei vostri panni”.
Io non so che dire a quei poveracci che hanno 10 anni meno di me!
Ho un lavoro, ho una professione(faccio il programmatore), e da 3 anni e mezzo lavoro su un bel progetto, grande, pieno di persone, che coinvolge almeno 2 grandi(se non grandissime) aziende italiane.
Ho uno schifoso contratto di collaborazione, e mi sono accorto(lavorando dal cliente) che in effetti c’è un motivo per cui noi esistiamo per far mangiare le persone CON le quali lavoro(o dovrei dire PER).
Il cliente ha un esercito di persone come me, fanno il suo lavoro, e c’è un giro di soldi attorno a noi che fa paura. Io ho visto i pagamenti delle nostre commesse e vi assicuro che guadagno circa l’1% di quello che faccio guadagnare a queste 2 grandi aziende, non sono un grande esperto di economia, quindi chiedo a qualcuno che ne sa + di me(vi prego rispondetemi, darete un senso alla mia vita), potrebbero guadagnare con questi margini se fossimo tutti assunti regolarmente nella loro azienda?
Io ho un ottimo stipendio e non posso lamentarmi, ma ogni 6 mesi posso andare a casa senza che nemmeno mi dicano grazie. Era questo il motivo per cui hanno ucciso Biagi? No, no credo.
Io ci vedo come grosse sacche di sangue dalle quali stanno succhiando tutto quel che si può, per poi buttarle quando saranno finite, o rimpiazzarle quando servirà un altro tipo di sangue
Ma guardate che a me stanno succhiando proprio tutto, felicità, orgoglio del mio lavoro, sicurezza personale, e soprattutto i progetti futuri, sono 7 anni che stò con la mia ragazza, e adesso vorrei comprare una casa, progettare un futuro(avete presente matrimonio, bambini, cani etc etc), …
2001 – Milano – multinazionale informatica (SpA) – Co.co.co: 1 anno (2 contratti da 6 mesi) 10 lordi l’ora.
2002 – Milano – piccola Srl a conduzione familiare, settore informatico – Co.co.co: 1 anno 1.240/mese
2003 – Napoli – Srl settore informatico – Stage non retribuito (6 mesi) Assunzione e licenziamento entro il periodo di prova (3 mesi). “L’azienda” si è beccata circa 13.000 euro per la mia formazione (corsi inesistenti!!!). Causa in corso! Non ho visto una lira.
2004/05 – Napoli – Srl settore inforatico – periodo d’attesa a nero (5 mesi, 450/mese) + Co.co.pro. 4 mesi (3+1) presso “ns. cliente” sede di Roma. 55 lordi al giorno.
Dicembre 2005 – Napoli – Azienda individuale settore informatico – Collaborazione occasionale (con promessa di assunzione, non mantenuta). 500.
Risultato: C/c a zero, depressione e principio d’ulcera!
Per fortuna pare che oggi abbia trovato delle ersone serie che trattano le persone com tali. Mi hanno chiesto il libretto di lavoro! Speriamo…
Ho 33 anni, e sono attualmente un disoccupato in mobilità. Mi dichiaro una vittima della legge Biagi. La mia è una brutta storia, come tante altre, purtroppo. Storie che fino a qualche anno fa non appartenevano al patrimonio della nostra Nazione. Dopo sei anni di lavoro nella stessa ditta, una piccola industria dedita allo stampaggio di imballaggi in materie plastiche, succede che nel Settembre 2004 c’è un passaggio di quote. La ditta non produceva ricchezza, ed era causa principale di continui scontri tra i vecchi soci. Così si è fatto avanti uno di questi, ed ha rilevato l’intero pacchetto azionario. Si è presentato dicendo che dovevamo dimetterci perché saremmo passati in una cooperativa come soci. Avremmo continuato a lavorare nella stessa ditta, ed avremmo guadagnato lo stipendio di sempre. Chi non si dimetteva veniva licenziato: i dati di bilancio, così negativi consentivano i licenziamenti per una riduzione di personale.
Guadagnavo 1000 Euro con il mio vecchio contratto a tempo indeterminato, ed avevo voglia di lavorare. Con la cooperativa lo stipendio netto é sceso, poi ci hanno fatto assumere in blocco da un’agenzia di lavoro interinale, sempre amici del padrone, e la mia paga é scesa a 850 Euro. Senza dilungarmi troppo, perché ci sarebbe da scrivere un romanzo, ad oggi il personale della ditta é totalmente cambiato. Ad ogni passaggio di contratto, i dipendenti sono stati mandati via ad uno ad uno, in rispetto alla legge. Dopo l’agenzia di lavoro interinale sono stato riassunto direttamente dalla ditta con un contratto di lavoro a tempo determinato, poi alla scadenza con un contratto part-time, fino a quando il 30/11/2005 sono stato licenziato. Mi resta la soddisfazione di aver creato personalmente 4 posti di lavoro: funziona così, giusto, la favoletta del milione di posti ?A tutti quelli che hanno votato in Parlamento la legge Biagi, permettendo ad imprenditori arricchiti a suon di condoni questi abusi, vorrei mandare un messaggio: ANDATEAFAREINCULO!
Carissimi, vorrei far luce su un altro aspetto che le varie riforme del mercato del lavoro hanno fatto emergere.
Io mi sono laureata a 24 con una buona votazione, i vari contratti in forma di stage e progetto hanno fatto sì che la mia professionalità mutasse radicalmente: dalla laurea in psicologia del lavoro ora mi trovo a programmare applicativi per una grande multinazionale… non ho ancora capito bene come sia successo, ma non trovando lavoro come psicologa mi sono “riciclata” per qualcosa per cui vengo pagata…
La cosa particolare è il tipo di contratto in cui sono inserita: la mia piccola ditta di provenienza mi ha “affittata” si chiama proprio body rental ad una società di intermediazione che copre il mercato informatico della mia città, questa società, a sua volta, mi ha ceduto ad una grande multinazionale, ma non direttamente, bensì tramite un’altra ditta che si occupa del personale della multinazionale… non so se è chiaro: mettiamo che io guadagno 1, la mia ditta, per affittarmi, guadagna 3, se manteniamo la proporzione immutata, la prima società per dare 3 prende 9, la seconda società, per dare 9 prende 27 dalla multinazionale…
allora io dico: se io prendo 1 e quella dà 27, c’è una logica? io credo di no.
non ha senso che sulla mia poca competenza ci guadagnino così tante figure commerciali, ci si paghino così tante auto aziendali, si speculi su qualche giorno di malattia che logicamente non mi viene pagato!
c’è qualcosa di perverso. e mi sono ritrovata in questo ingranaggio senza nemmeno capire come, senza poter scegliere, perché se avessi detto di no, la piccola ditta da cui provengo mi avrebbe lasciata a casa, perché non c’era abbastanza lavoro interno per occuparci tutti…
allora ben venga la flessibilità se ha lo scopo di farci lavorare tutti, ma non con dei gap così assurdi tra datore di lavoro e impiegato.
Piccola presentazione: sono ingegnere e ho 37 anni. Beppe sappi che ti stimo tantissimo e che condivido quasi tutto quello che leggo sul tuo blog. Leggo spesso sui giornali (ed ora sul tuo sito) che la legge biagi è stato un disastro e non lo condivido. Mi spiego meglio: quello che succede ai giovani non è bello e la precarietà è qualcosa che ci toglie aspettative e ci fa morire dentro consumandoci lentamente come una candela. Tuttavia non mi sento di dare la colpa a questo governo, perché stiamo pagando il conto di decenni di malgoverno e la crisi è profonda: non ci sono facili rimedi. In tutta onestà, sono stato all’estero e credo che la nostra situazione non sia tanto peggiore. Non solo, ma credo che la situazione sarebbe stata la stessa, se non peggiore, con la sinistra al governo. Anche io sono stato precario: la prima volta sono stato assunto (contratto formazione: 750 euro e lavoravo TUTTI i sabati) in un’azienda metalmeccanica e facevo quasi l’operaio, nel senso che non facevo l’ingegnere, anzi… mi prendevano in giro.
Mi ero depresso. Poi ho mollato e mi sono trasferito a milano cambiando radicalmente lavoro: ancora contratto formazione. Sono ripartito da zero avendo più di 30 anni, sempre 750 euro e in più non abitavo più dai miei. Sono passati 6 anni da allora e adesso sono a roma e non voglio farmi assumere perché per adesso lavoro bene con la partita IVA e guadagno bene.
Mia moglie non lavora e stiamo adottando.
Sono contento e spero che tutti quelli che stanno facendo una cattiva esperienza lavorativa possano risollevarsi ed essere sereni quanto prima: ottimismo, muso duro e qualche sacrificio! E poi non dimentichiamoci che si può sempre votare a sinistra! In tal caso spero vivamente che abbiate ragione voi e torto io… può darsi che riescano a migliorare qualcosa: ma non credo proprio. Spero di aver riacceso qualche speranza.
Ciao a tutti.
michele
Cara Liliana, tanto di cappello.
Sei un’eroina del nostro tempo e meriti un rispetto smisurato per quello che hai saputo costruire.
Credo però che una società che ha bisogno di eroi per andare avanti sia una società morta. se la vita in un’europa di inizo millennio che si autoeleggeva faro dell’umanità si rivela essere un’allucinante corsa ad ostacoli e vede i diritti del lavoro calpestati, beh, credo che si abbia tutto il diritto di vedere nero.
Ricordiamoci che il lavoro nero è una necessaria alternativa in un’Italia malata, non è una virtù, praticando la quale si possa dire che la situazione non è nera.
Se una vita decorosa è possibile solo fuori dala legalità, cara Liliana, la situazione è nerissima come la pece. oggi anche la nostra generazione potrà anche riuscire ancora a sbarcare il lunario con un lavoro illegale, in nero, ma domani? il lavoro nero non è il futuro, è solo l’annuncio di un abisso che nn tardera ad arrivare.
Ciao Beppe, lavoro al Punto InformaGiovani del Comune di Firenze. Come servizio noi forniamo orientamento al lavoro e alla formazione. Nell’ultimo anno e mezzo abbaimo avuto un incremento della domanda di informazioni su lavoro e formazione abnorme. La maggiorparte riguarda, e questa è la cosa drammatica, laureati o giovani sopra i 25 anni. Ormai qua vengono anche per cercare lavoro. Quindi ci siamo attrezzati raccogliendo le offerte di lavoro delle varie agenzie e dei centri per l’impiego. Il problema maggiore però l’assurdità totale di alcune offerte di lavoro stile: CERCHIAMO APPRENDISTA ESPERTO. Roba da urlo. A breve, cioè nel giro di una settimana avremo i dati precisi di questa ecatombe. Se vuoi te la faccio avere. così ti fai un’idea. Ciao.
Esperienze lavorative di mio fratello:
Diploma di ragioniere programmatore a 19 anni, 1 anno perso a fare il militare finito il 19/05/1995, inizia a lavorare il 20/05/1995 in un negozio come commesso, contratto di formazione. Finito il contratto, tanti saluti, il settore è in crisi.
Va a fare elettricista, antennista, volantinaggio, promozioni.
Trova in una ditta dove lo fanno lavorare (contratto di formazione) in cantina (senza riscaldamento) x 18 mesi, gli dicono: “ti assumiamo come impiegato”. Il giorno della scadenza va dal responsabile che gli dice: “Costa torppo assumerti a tempo ind., ne prendo un altro come te. Arrivederci e grazie, è stato un piacere”.
Di nuovo volantinaggio, promozioni…
Trova in un altro negozio come magazziniere e fattorino. Un altro contratto di formazione 18 mesi. Fine contratto, fine lavoro: “c’è crisi”.
Prova con le interinali…
Lo chiamano in banca (!!!), contratto interinale rinnovato ogni mese o 2 x 6 volte, xò con società diverse… Lo tengono 2 anni e mezzo. “Bravo bene bis, faremo il possibile x tenerti”. Invece: “Abbiamo esuberi. Saluti&grazie.” Evidentemente di lavoro ce n’era, giusto? Se no l’interinale dura 6 mesi max 1 anno.
Prova a lavorare come agente x soc. telefonia mobile. No fisso, no rimborsi, no auto, no telefono: vi deve pagare lui???
Lo richiama agenzia interinale: di nuovo banca, 6 proroghe in 1 anno (sempre sotto società diverse), lavorava 10h al giorno xchè c’era un sacco di lavoro, fuori Torino (Pinerolo, 45 min di macchina). “Bravo bravo, faremo il possibile”.
Il 31/12/2004: “Ci son troppi esuberi. Grazie e arrivederci”.
Adesso è un anno che prova a fare l’assicuratore, ha dovuto aprirsi p.iva, prende 250 di rimborso spese, no auto, no telefono, no buoni pasto. Viene a mangiare a casa. Ha 30 anni. Vive in casa. Mio papà è pensionato, mia mamma casalinga, io precaria universitaria.
“I giovani d’oggi sono mammoni, non escono di casa, non spiccano il volo”.
Ci dobbiamo sfracellare al suolo???
non inserisco il mio cognome solo per PAURA di venire rintracciata. Ho 32 anni e sono 6 anni che mi prendono per il c… Ho iniziato con un cococo, poi ho cambiato lavoro e mi hanno fatto un contratto di un mese e mezzo per sostituzione di un infortunio, poi ho ripreso con delle collaborazioni occasionali e per poter continuare ho una FALSA PARTITA IVA, cioè dipendo totalmente da un’azienda che per lavorare mi ha costretta ad aprire partita IVA. Vorrei chiedere ai politici se vorrebbero una situazione simile per i loro figli….è ora di darci un taglio e di ammettere che la legge biagi è una stronzata e va NON SOLO cambiata ma proprio ABROGATA.
Ho già detto che lavoro in una ditta che distribuisce birre e bibite in provincia di Varese. Ho anche già detto che i nostri titolari ci obbligano di fatto a lavorare fuori legge, non rispettando il carico massimo consentito e obbligandoci a caricare i furgoni oltre misura (così facciamo più consegne direttamente, senza dover tornare in ditta a caricare ancora). Un collega, assunto con contratto a tempo determinato, mi ha detto che, durante i giri di consegna, si beve succhi di frutta e bibite varie: “Tanto tra due o tre mesi al massimo mi licenziano, cosa vuoi che me ne freghi di essere onesto? Me li bevo alla faccia loro e dei loro modi di fare di m a!”. Sbagliato, è vero, ma perché ad una persona che tra poco verrà lasciata a casa dovrebbe interessare che la ditta che la licenzierà funzioni bene e non finisca in perdita?
Questo momento dovrebbe insegnarci qualche cosa! Prendiamo ad esempio la natura, un formicaio, il loro ciclo produttivo è diviso in momenti ben distinti, brevemente, la fase della raccolta e la fase del consumo. Le formiche così come molte altre specie. Pensiamo al letargo, alcuni animali fanno approvvigionamenti nei mesi caldi per consumarli nei mesi freddi. Adesso guardiamo la specie umana, produce 365 giorni l’anno per 8 ore al giorno tranne 2 giorni su sette. Questo a cosa conduce ? un eccesso di produzione (i magazzini di ogni bene sono stracolmi, guardate quanti capannoni ci sono nei vostri territori !) ed un collasso dei consumi! Altro esempio si nasce e si muore, insomma si va su e si va giù. L’analisi e la vita insegnano che per andare avanti o si va per linea retta o si deve giocoforza oscillare (una sinusoide). La linea retta non appartiene alla vita, in quanto soggetta al CAOS. Quindi il giusto orientamento è la SINUSOIDE. La società moderna occidentale invece TENDE verso un limite, una DERIVATA all’infinito, verso il progresso e la produzione COSTANTE, senza prevedere la fase di discesa, questa non è una sinusoide, e prima o poi se si TENDE in questa direzione si va appunto ad una DERIVA. Saggio e Moderno sarà il buon governo in grado di PRODURRE utili e beni nella fase ascendente della sinusoide e sarà in grado di ammortizzare la produzione con un periodo di caduta programmatico ed inevitabile in cui si deve CONSUMARE quel che è stato prodotto, pronti per una nuova risalita.
Non so voi cosa ne pensate ?
In definitiva penso che la colpa di questa situazione non sia di una o dell’altra legge, ma della tendenza che il ciclo produttivo ci impone, che è una tendenza che ci sta portando ad una deriva ! Ci affanniamo tutti a produrre e tanto, ma non siamo più in grado di affrontare la discesa che la vita ci impone ed è inevitabile ! e paradosso ! l’Africa muore di fame !
non inserisco il mio cognome solo per PAURA di venire rintracciata. Ho 32 anni e sono 6 anni che mi prendono per il c… Ho iniziato con un cococo, poi ho cambiato lavoro e mi hanno fatto un contratto di un mese e mezzo per sostituzione di un infortunio, poi ho ripreso con delle collaborazioni occasionali e per poter continuare ho una FALSA PARTITA IVA, cioè dipendo totalmente da un’azienda che per lavorare mi ha costretta ad aprire partita IVA. Vorrei chiedere ai politici se vorrebbero una situazione simile per i loro figli….è ora di darci un taglio e di ammettere che la legge biagi è una stronzata e va NON SOLO cambiata ma proprio ABROGATA.
Ciao a tutti, vorrei raccontare anch’io la mia breve esperienza lavorativa.
Con l’avvento della legge Biagi, sono stata costretta a chiudere il mio contratto di co.co.co. e quindi ad aprire una partita iva costruita appositamente in quanto il co.co.pro era troppo laborioso da inventarsi (sono impiegata amministrativa in uno studio tecnico), con conseguente aggravio di oneri e costi a mio carico. Ho accettato mio malgrado: al giorno d’oggi non è facile trovare un posto di lavoro. Sarei andata avanti così se non fosse che il mese scorso, in seguito ad un’ispezione dell’agenzia delle entrate, si scopre che la mia partita iva non può stare in piedi in quanto il mio unico cliente è lo studio dove lavoro, svolgo totalmente il mio lavoro in quella sede, in orari determinati e quindi il mio ruolo è a tutti gli effetti quello del lavoratore dipendente (ma va???)
Lo studio per ora ha evitato la sanzione, con promessa di regolarizzare il mio rapporto lavorativo al più presto.
Ora vivo in una sorta di limbo, non sapendo quale sarà il mio destino lavorativo, o meglio se verrò assunta o me ne dovrò andare.
Il capo dice che gli oneri a suo carico per l’assunzione a tempo indeterminato sono troppo elevati, pertanto dovrà procedere ad una decurtazione del mio stipendio (1.600 ) “tanto per venirci incontro reciprocamente”, che scenderà intorno ai 1000 ….
Grazie tante al sig. Biagi, mi rifonderà lui della differenza???
Sono italiano, nato in Uruguay dove tanti italiani sono emigrati quando in Italia si stava malissimo (parlo dell’inizio del 1900 non dell’inizio del 2000).
Ho studianto in Italia, pagandomi gli studi perché di borse di studio neanche l’ombra (e neanche l’esenzione delle tasse universitarie), e dopo tanti anni (6) ho ottenuto una laurea in Economia. per altre ragioni ho imparato le lingue: oggi ne parlo 4 (spagnolo, italiano, francese, inglese) e sto imparando il tedesco.
Mi sono detto, ora potrò cominciare a lavorare per quello che ho studiato. sbagliato.
prima ho avuto la ‘fortuna’ di fare uno stage (sorta di non formazione mascherata come tale) durante i quali ho probabilmente acquisito un master in fotocopie e cancelleria. dopo 6 mesi di stage mi hanno detto che non mi assumevano perché la situazione economica non lo permeteva (ovvero: addesso prendiamo un’altro stagista che tanto costa meno).
ora lavoro con un co.co.pro, in un altra società. lavoro è una parola diminutiva: faccio 14 ore al giorno, e ovviamente con questo meraviglioso progresso sociale che è la flessibilità non mi pagano neanche gli straordinari. faccio anche sabati (e a volte anche domeniche) perché essendo a progetto non ho orari prestabiliti. in media faccio 250 ore di lavoro al mese, fregando i cinesi. se questo è il futuro allora viva il passato!
penserai che porto a casa una barca di soldi. sbagliato ancora. guadagno meno della persona che fa le pulizie a casa mia (perché non ho + il tempo di farle).
L’Italia di oggi è come un transatlantico: meravigliosi interni di lusso (moda, design..)un’ottima struttura (retaggi del nostro glorioso passato) spinto da un motore di vecchia fabbricazione (se chiedete a stancacontiscaroni andremo a carbone proprio come il titanic) al comando abbiamo messo un gruppo di incapaci interessati soltanto a se stessi. navighiamo a vista evitando gli scogli.
IL MONDO E” STATO IMPOSTATO MALE…
dice qualcuno…scrivi sul blog di Dio in questo caso!
SIAMO NOI MERDOSI CONSUMISTI! Donne davanti a tutti, coi loro bei Polifosfati nei mari e le pellicie….e i maschietti con l’auto nuova, merdosi cazzoni rombanti!
Secondo me Dio non si manifesta perchè altrimenti lo incriminerebbero per favoreggiamento (essendo onniscente)…maledette Toghe Rosse!!
PREMETTO CHE NON SONO UNA LAVORATRICE COLPITA DALLA LEGGE BIAGI MA PURTROPPO VIVO IN UNA REALTA’ DOVE PIU’ CHE MAI SI SENTONO GLI EFFETTI DEL PRECARIATO, DELL’INCERTEZZA DEL FUTURO E DELL’INSTABILITA’.PICCOLA CITTA’ DOVE UNA VOLTA C’ERA UNA GRANDE INDUSTRIA.ORA SPUNTANO COME FUNGHI LE AGENZIE DI LAVORO INTERINALE CHE “COLLOGANO” CENTINAIA DI RAGAZZI.PECCATO CHE I RAGAZZI IN QUESTIONE HANNO LA MAGGIOR PARTE DAI 30 AI 40 ANNI E LE OFFERTE SONO LAVORI DI SCARSA QUALIFICAZIONE A TEMPI BREVISSIMI. SE SEI PIU’ FORTUNATO LA DITTA TI ASSUME A TEMPO DETERMINATO DI SEI MESI IN SEI MESI (IN MODO INDETERMINATO) CON CONTRATTI DA FAME (EURO 800/1000)MAGARI CON LA PROSPETTIVA DI VIAGGIARE A QUALCHE CENTINAIO DI KM SU SERVIZI DI TRASPORTO INESISTENTI. QUESTI SONO I LAVORI CREATI DALLA LEGGE BIAGI.SENZA POI CONTARE L’EFFETTO DI “SUDDITANZA” CHE SI INSTAURA CON IL LAVORATORE PRECARIO CHE VIVE NEL TERRORE CHE NON GLI RINNOVINO IL CONTRATTO E PER QUESTO E’ DISPOSTO A TACERE SEMPRE E SOPPORTARE TUTTO.HAI DETTO BENE SCHIAVI MODERNI LEGATI CON LE CATENE DELL’INCERTEZZA E DELLA PAURA.
Avrei cosi’ tante cose da dire In 10 anni ho provato quasi tutti i contratti e moltissime esperienze. La cosa tragica è che questa continua precarietà di vita ti entra dentro e anche ora che ho un lavoro a tempo indeterminato mi sento poco sicura e non riesco a sentirmi certa del futuro (ma forse è la situazione del mondo). Nel 2000 ho cambiato tre lavori, ero finalmente riuscita a mettere da parte qualche soldino, ma poi in fase di conguaglio Irpef, risultava che i miei lordi annui, sommati, mi facevano superare la soglia dell’aliquota in cui avevo pagato, per cui i miei unici risparmi di vita se ne sono andati in un sol colpo. Nel 2003 ho iniziato uno stage e subito dopo ho iniziato un periodo co.co.pro. nella stessa azienda, quando all’inizio del 2005 sono finalmente stata assunta a tempo indeterminato. Insomma io sono fortunata. Solo che la mia situazione precaria è stata un’arma usata dall’azienda per farmi accettare uno stipendio ridicolo per la posizione che ricopro che rimane ai limiti del sostentamento. E io cosa potevo fare? Ho accettato solo perche’ ho bisogno di lavorare per mangiare e vestirmi! E mi va di lusso che il mio compagno ha un buon lavoro, così abbiamo potuto iniziare la convivenza. Ma è tutto suo se domani ci lasciamo, io rimango senza niente. E se il mio compagno ha un buon lavoro è perche’ ha deciso di non studiare e di iniziare a lavorare, così la sua gavetta si è svolta prima della catastrofe Legge Biagi, per cui dopo solo un anno di contratto Formazione Lavoro e una breve esperienza a tempo determinato è stato assunto in regola non perdendo neanche un giorno di contributi.
E in tutto questo la cosa che mi fa più arrabbiare è che nel 2000, secondo le statistiche stilate dagli Enti Governativi preposti, il numero di nuovi occupati era maggiore di 3 unità grazie a me: se avessi cambiato 10 lavori, ci sarebbero stati 10 posti di lavoro in più creati dal governo ma sempre di me si trattava!
leggendo i vari commenti, la rabbia, sale sempre più nel profondo e ti atttanaglia lo stomaco,fino a farmi vomitare .Oramai siamo peggio degli schiavi.la nostra dignità di persona viene ounque calpestata,specialmente nell’ambito lavorativo. Qualche anno fa in fabbrica eri sempre un numero, ma ti rispettavano,ora sei meno di una MERDA.Devo ammettere però che questa situazione è anche causa della nostra non partecipazione e totale indifferenza ai problemi del prossimo. Inostri politici sono dei formidabili incantatori e noi caschiamo sempre nel sacco.VEDI BERLUSCONI e COMPARI SUOI.Per loro dovremmo fare tutti gli imprenditori,solo così saremmo forse considerati e tutelati.Spero vivamente che le cose cambino al più presto,anche se c’è un detto che dice (chi vive sperando muore CAG……) un saluto a tutti voi e a te caro Beppe
Mio marito, dopo aver perso il lavoro per riduzione di personale, ha dovuto vivere per 3 anni l’inferno del contratto co.co.co. a 36 anni! Senza tutele senza una malattia tutelata… ma che prospettive abbiamo? Lavoro per tutti a 700 euro (nei casi più avvilenti)? Come ci si può costruire in futuro?
Brevemente la mia “carriera” lavorativa:
ho 32 anni (quasi 33) e sono una precaria universitaria.
Mi son laureata nel 1999, da allora ho fatto:
1. Corso formaz.regionale con stage e tirocino presso tour Operator con “ottime” prospettive. Infatti m’avevan detto ke mi avrebbero pagato il tirocinio di 2 mesi e invece non l’hanno fatto.
2. Passo ad un mitico call center part time 7gg7, fuori Torino, dovevo x forza andare in auto xchè avrei dovuto prendere 5 pullman e ci avrei impiegato 2.30h, e considerando che avevo turni anche alle 6.00 a.m. mi veniva un po’ scomodo…
3. trovo in una piccola ditta privata con contratto di formazione. Si sa ke nelle piccole ditte ti dai da fare, x cui mi occupavo di tutto, dall’archivio alla preparaz.dei pacchi in magazzino(non c’era magazziniere), della parte commerciale ed amministrativa, della gestione informatica delle apparecchiature ecc. Se un giorno stavo male o avevo bisogno d’un permesso x fare commissioni ke non si possono fare dopo le 18(visto ke banche, ospedali, assicurazioni sono già chiusi a quell’ora), dovevo presentare richiesta in carta bollata vistata dal Papa, Presidente della Repubblica e del Consiglio. Stipendio max 700 al mese, mentre un altro mio collega, figlio di una persona amica del proprietario, era stato assunto come agente, aveva auto aziendale 24h24, telefono, 1000 netti al mese + provvigioni, si poteva permettere di stare a casa quando voleva, addirittura diceva di andare in trasferta e invece stava a casa a dormire… Me ne sono andata, xchè chiamata dall’Università come tempo det…
4. sono all’univ. da 1 anno, se voglio rimanere devo vincere un concorso. Siamo + di 400 precari (alcuni da anni…), ke non escono come i dipendenti a tempo ind. alle 15.42 e sono xennemente in mutua.
Ma posso programmarmi una vita senza un lavoro fisso? Il mio ragazzo fa il praticante da un commercialista x 400 al mese x 3 anni o niente esame di abilitazione!
E tutti ci chiedon “ma quando vi sposate?”
BOH!
Vi racconto la mia esperienza:
Sono ingegnere informatico, laureato nel 2003 a Padova dopo essermi fatto un mazzo quadrato per quasi 7 anni studiando e lavorando per mantenermi e pagarmi le spese che la mia famiglia non poteva sostenere. Come tutti mi son ritrovato il giorno dopo la laurea a chiedermi “e adesso?”. Credo di dover ringraziare davvero il mio prof di tesi che mi ha offerto la posibilità di restare un anno nel suo laboratorio ( a 700 euro al mese ma per un assegno di ricerca è già tanto ) e permettermi di “fare esperienza” mentre mandavo migliaia di curriculum e non ricevevo nessuna risposta. Poi mi capita di trovare un’azienda che cerca proprio una persona con le mie competenze. Nonostante un anno di comprovata esperienza devo lavorare GRATIS per 10 ore al giorno in Agosto (stage). Dopo che in quel mese ho sviluppato gran parte del progetto assegnatomi mi sento proporre un contratto di 3 mesi (senza possibilità di rinnovo) a 900 euro lordi. Rifiuto ma correttamente garantisco che in altri 15 gg. avrei ultimato quello che avevo iniziato e lasciato della documentazione per chi mi avrebbe sostituito. Manco me li volevano pagare quei 15 gg. sostenendo che andandomene creavo un danno all’azienda (ma se mi volete tenere perchè non mi offrite un contratto decente?).
Ora x fortuna lavoro con un buono stipendio e un contratto da dipendente ma ho dovuto lasciare tutto (famiglia, amici, fidanzata) e andarmene a Milano. Riesco a mantenermi anche se non metto da parte neanche 10 centesimi.
Sono un fortunato credo: ho sempre lavorato, mi mantengo da solo e non ho nessuno percui non ho neanche la necessità di fare progetti per il futuro. Però vedo i miei colleghi che NON SONO LAUREATI, lavorano da 10 anni ormai, prendono come e più di me, hanno una famiglia, una casa, vanno in vacanza…
Caro Beppe, ho quasi 32 anni e da 4 anni lavoro a tempo determinato grazie ai nuovi contratti introdotti dalla legge Biagi. Nel 2001 mi sono laureata in matematica, ancora le cose non andavano così male nel mondo del lavoro e dopo 3 mesi sono stata assunta a tempo indeterminato. Dopo 1 anno e mezzo la ditta è fallita (a causa delle truffe operate dal proprietario) così mi
sono ritrovata nuovamente in cerca di lavoro. Sono passata dal lavoro interinale, allo stage al lavoro a progetto. Con il contratto interinale ho lavorato per due anni, con rinnovi di sei mesi in sei mesi e con l’incertezza che ne consegue.
Finito il contratto interinale mi sembrava di essermi tolta un peso e di poter solo migliorare, in realtà non avevo ancora provato quello a progetto. Il contratto a progetto è la tipologia di contratto che meno tutela il lavorato e che per
questo ha preso piede in maniera intesiva. Un lavoratore a progetto è solo un lavoratore a tempo determinato con TUTTI i doveri e NESSUN diritto dei lavoratori dipendenti. Il contratto a progetto prevederebbe la possibilità di svolgere la propria attività per più committenti ma in realtà ciò risulta impossibile dato che il lavoratore è costretto a presentarsi sul luogo di lavoro tutti i giorni per otto ore come tutti gli altri dipendenti. La malattia e l’infortunio comportano SOLO la sospensione del rapporto di lavoro (niente soldi quindi) che non viene prorogato ma cessa alla scadenza indicata sul contratto; infine per rispondere a chi afferma che la legge Biagi favorisce le categorie più deboli e in particolare
le donne, faccio notare che infine in caso di gravidanza il contratto viene sospeso e prorogato per un MASSIMO di 180 giorni.
Io sono molto perplesso sulla questione lavoro.
Da un lato gli imprenditori pensano al profitto e quindi se potessero ci coccoerebbero tutti, dall’altro noi dobbiamo trovare una sistemazione che ci dia uno stipendio decoroso e la possibilità di crescere professionalmente.
Qualche anno fa Vito Volpe, il boss di ISMO, aveva fatto una battuta:”… perchè il mercato da noi tenderà a cercare i genii o quelli che spazzano”. E’ vero, si è persa la mezza misura. Il mercato è diventato più esigente e tirchio: o spende per la qualità oppure tende a risparmiare il più possibile per ciò che ha meno valore o è solo una potenzialità.
Vengono premiati quelli molto bravi, oppure quelli che rimangono accontentandosi. Mi sembra la storia di sempre, solo che i posti di valore sono meno, e quindi … bisogna accontentarsi.
Le leggi che hanno ridotto il costo del lavoro mi sembrano un po’ come gli incentivi alla rottamazione. Servono magari per un po’, 2 soldi girano anche nelle tasche di chi non li ha mai avuti, però non danno un futuro. Non è con questi mezzi che la nostra società comincerà a crescere.
Vogliamo diventare più bravi, migliorare il livello culturale e professionale di tutti? Vogliamo crescere tutti? Vogliamo che la qualità diventi un valore fondante per ognuno, responsabili in primis?
E’ la politica dell’educazione che dovrà farsi carico della qualità dei cittadini, cittadini e non solo elettori o manodopera.
Dici
“E’ vero, si è persa la mezza misura. Il mercato è diventato più esigente e tirchio: o spende per la qualità oppure tende a risparmiare il più possibile per ciò che ha meno valore o è solo una potenzialità.”
SBAGLIATO!!
Lo ripeterò in eterno!!NESSUNO investe piu’ in occidente,gli investimenti tecnologici li fanno solo i cinesi che adesso fanno cagare sotto perchè hanno il know how!!Guardate che razza di centri di ricerca hanno in cina adesso! altro che il problema dei prodotti copiati!
Siamo noi adesso che schiavizziamo qui i programmatori per prodotti scadenti!Le multinazionali di software hanno come manovalanza informatica gli indiani!!una ciotola di riso e via!!
BEPPE!!Dillo cavolo che noi ingegneri dobbiamo confrontarci con gli indiani BRAVISSIMI, altro che,e morti di fame!e siamo in mano ai commerciali che di tecnica non capiscono un cacchio di niente!ragionano solo con i soldi, i dirigenti fanno fallire le aziende per sfruttamento selvaggio e stanno benissimo!
La politica è solo lo specchio di questa società malata.
E il primo che dice che basta correre e una partita iva per fare soldi ad oggi o ha culo o è un furbetto!!
Vedete il mio post, che ho scritto 1000 pos fa qua sotto!!
Lavoro dal 2000 in RAI, con contratti a tempo determinato. Ogni volta che scade un contratto occorre sperare che ci sia il prossimo. Non è dato sapere se, quando e la durata. Non si matura anzianità e ogni volta si ricomincia da capo. Nessun diritto ma una continua minaccia, un ricatto spalmato nel tempo (lavora e stai zitto così forse potrai avere un prossimo contratto). E intanto l’azienda si popola di figli di dipendenti e raccomandati piovuti dal cielo. Per chi lavora in RAI da prima della legge Biagi e’ in atto un contenzioso enorme contro l’azienda, che produce un forte addebito alla RAI, ma nessun consiglio di amministrazione ha mai provato a “regolarizzare” la posizione dei T.D. (tempo determinato). Ma tentare di fare causa all’azienda non è da tutti. Possono passare pure più di tre o quattro anni prima di arrivare a sentenza e, nel frattempo, il proprio nominativo è inserito in una black list. E per chi riesce a portare avanti la sua battaglia, occorre sperare nel parere favorevole del giudice.
Questa è la triste realtà di chi, come me, è “schiavo” della Televisione di Stato.
Ho 29 anni, da tre laureato in informatica all’universita’ di Pisa e da allora fino a 6 mesi fa ho sempre lavorato con mini contrattini per tutti i motivi che i miei sfortunati compatrioti hanno giustamente elencato nei commenti precedenti. Ma da 6 mesi fa circa ho trovato una soluzione al problema!! Come si puo’ trovare in 1 mese o meno un lavoro decente e ben pagato? Ricetta: prendi un aereo (low cost ovviamente, con gli stipendi di oggi…), sola andata, verso un paese (ben selezionato secondo i gusti) della comunita’ europea. Trova un appartamentino non molto caro e invia CV un po’ dappertutto. Lasciare riposare qualche giorno. Sfoltire le risposte, filtrarle per selezionare i lavori che piu’ ti si addicono; presentarsi in orario ai colloqui; enjoy life.
Pro: stipendio che ti permette di vivere;
Contro: e’ probabile che vi dovrete abituare ad usare gli apostrofi al posto delle vocali accentate.
Sulla nuova schiavitù, stranamente, mi sembra che i nostri dipendenti, volere o volare, siano tutti d’accordo ad un’azione trasversale. O te ne vai dall’Europa con la fatidica valigia di cartone con lo spago, o resti alle regole capestro che ti invitiamo a voler rispettare, sotto il tiro di un invisibile e terribile AK47-Biagi, efficacissimo. Guarda se uno dei nostri dipendenti è co.co.co. o co.co.pro. Loro no, noi sì, siamo pericolosi intellettuali da gulag ed aloperidolo. Così si abbatte la percentuale di disoccupazione, tanto utile per le statistiche che passiamo all’Europa, lavori due mesi e risulta che ne hai lavorato 12. Tempo fa mi sono imbattuto in un pellegrino tedesco, con tanto di laurea, postlaurea, esperienza di lavoro come ingegnere informatico nel proprio paese, nel suo non c’è lavoro. Era venuto in Italia, sperando di trovare ben altra accoglienza ed opportunità: ora lavora ‘au noir’ in una ditta di spedizioni, fa il camionista e devo dire che gli è andata di lusso come precario…vassalli, valvassori, valvassini, servi della gleba…stiamo forse tornando ad un moderno medioevo cibernetizzato ? Invece di puntare alla eccellenza di prodotto stiamo puntando alla cieca obbedienza al capo, pena il taglione. Esilarante. Dov’è andata a finire la progettualità e la capacità di organizzazione ? Dobbiamo aspettare pazienti una bella pandemia risolutiva ? Che fanno i nostri dipendenti (a parte i buchi o le farneticanti parole sui ponti) ? Che ci stanno organizzando sotto sotto ? Licenziamoli in tronco e facciamogli lo stesso trattamento: co.co.co. e co.co.pro. Ora basta con i privilegi di pochissimi. Basta con le becere trattative nei programmi televisivi. Sono dipendenti e basta.
Caro Beppe,
sono un co.co.co/PRO da ormai 3 anni!
lavoro nel settore così detto ITC e la mia società nonostante mi abbia dato le chiavi dell’ufficio non mi ha ancora assunto! Forse non riesce per le troppe spese ma credo piuttosto che sia un modo migliore per tenerti vincolato il meno possibile, sottopagarti e possibilmente cacciarti via appena qualcosa và storto!
il risultato è che guadagno poco più di 1.000 al mese e ne pago 750 di affitto! RISULTATO?? Faccio lavoretti tra la sera ed il week-end per riuscire ad arrivare a fine mese! non sò più cosa fare e cosa pensare!
a 29 anni quando riuscirò (potrò)a farmi una famiglia?? BEPPE FAI QUALCOSA!
Mi sono sempre chiesto del perchè continuano ad osannare Biagi dopo tutte le conseguenze delle sue idee (precarietà ecc…).
Ha distrutto l’unica cosa che ci restava di buono nella vita “la creazione di una famiglia”. Senza un lavoro certo non c’è futuro, non c’è famiglia, non ci sono figli, non c’è consumo, non ci sono vendite, chiudono i negozi, chiudono le fabbriche, aumenta la disoccupazione ecc…ecc…
Poi in TV dicono che gli italiani stanno bene con mamma e papà!! Ma ti credo senza reddito o con 300-400 euro al mese chi è tanto stupido da andare a vivere da solo o sposarsi ?
Non parliamo poi delle forti speculazioni sull’acquisto della casa, ormai chi è ricco compra gli immobili a 4 soldi e li rivende a 40 è proprio una vera vergogna. Questo governo passerà alla storia come governo ad uso e consumo personale. Poi in tv il caro Berlusca dice di avere fiducia dell’Italia, infatti i sondaggi se li fa fare in America!!! Non fatevi ipnotizzare dal suo martellamento mass-mediale, il fatto di dire di essere in vantaggio secondo me è solo una tattica psicologica (su di me non attacca).
Io e la mia ragazza siamo laureati, lei è ancora disoccupata non per stupidità ma semplicemente xchè non ha nessun politico che la può aiutare, mentre alcune sue amiche (anche non laureate) avendo appoggi entrano facilmente dappertutto. Io palleggio con contratti di tirocinio, poi 3 mesi e rinnovi all’infinito…un vero schifo.
Ormai superata la soglia dei 30 sei considerato un relitto a causa di queste leggi che favoriscono l’inserimento nel lavoro dei ragazzini.
Poi dove lavoro ti vedi che chi sa meno di te viene assunto indeterminato perchè ha il santo politico.
L’unica consolazione che ci resta è la giustizia Divina alla quale nessuno potrà sfuggire (con leggi ad hoc)!!!
Purtroppo è tutto vero, ma ricordiamoci che l’assalto e la progressiva erosione dei diritti di tutti i lavoratori era già cominciata con il governo dell’Ulivo con il famoso “pacchetto Treu”. Un governo di sinistra (???) che ha sconfessato senza pudore anni di durissime lotte operaie. Ciò che davvero infastidisce è l’apologia del sig. marco biagi che ha messo la firma ad una legge che martirizza davvero milioni di lavoratori. E sarebbe lui il martire?
Io ho un contratto a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione e guadagno poco più di mille euro al mese, eppure di questi tempi mi sento un miracolato… Forse è arrivato il momento di tornare a lottare davvero per i nostri diritti.
Io di lavori interinali ne ho fatti moltissimi da studente. Avevo persino CONTRATTI DA 1 GIORNO.
In 2 mesi avrò firmato 25 contratti!
E ogni mia firma da 1 giorno di lavoro come cassiera in un supermercato era uno del milione di nuovi contratti di cui tanto i politici si vantano!
E non dico poi le condizioni di fruttamento con cui venivamo trattati, visto che dipendendo da un’agenzia interinale potevano obbligarci a stare 7/8 ore davanti a una cassa senza mai avere pause, senza poter portare qls da bere (davanti ai clienti non si può bere..cosa penserebbero mai?!?!), senza poter andare in bagno!
L’agenzia dava la colpa al supermercato e viceversa. Alla fine il lavoratore per necessità di soldi, si china e accetta. Tanto lamentarsi nn cambia.
Ora dopo la laurea e un master sono riuscita a trovare un lavoro fisso come segretaria. Bellissimo! A parte il fatto che prendo 650 euro netti al mese! Come farò mai a mantenermi e a farmi una famiglia?!?!
il mio mestiere è quello di attrice, ma non lo posso fare perché è pieno di qualunquismo e dà poche possibilità a chi vuole svolgere questa professione seriemente e con passione.
quindi per poter vivere ho dovuto fare scelte forzate…da tre anni lavoro con contratti a progetto e vengo pagata circa 5 euro all’ora, nonostante abbia un cv lungo circa tre pagine e svolga mansioni di una certa responsabilità!!!
a fine giornata puoi solo essere contenta di aver fatto tante cose che non ti interessano minimamente e che ti svuotano l’animo…
Il mio lavoro consiste nel costruire pagine web e a tempo perso fare il consulente, la ricercatrice, la segretaria che risponde al telefono e passa la telefonata ecc ecc ecc…
Ormai con le mie colleghe ci scherziamo su, non senza mestizia: è la norma. “Tutti devono sapere fare tutto”, questo è il motto del mio datore di lavoro. Un’azienda microscopica ha questo difetto: tutti DEVONO essere in grado di svolgere tutti i compiti. A patto di non chiedere in cambio la fantamatica assunzione da dipendente. “Solo chi si gestisce di persona i clienti diventa dipendente!”, questo il diktat, questo il ricatto schiavista. Peccato che io non possa mettermi a telefonare a casa di nuovi clienti chiedendo: “Buongiorno signora, le interessa per caso una pagina html, o un a consulenza di fattibilità?”. E così da 4 anni sono co.co.pro. o come lo avevamo ribattezzato “coccodè”, imitando il verso di noi poveri “polli in batteria del lavoro”. Inoltre lo stipendio arriva con il contagocce, vale a dire uno stipendio ogni 3-4 mesi! Se lo facciamo notare alle riunioni ci viene detto che loro ce la mettono tutta, che i tempi stanno per cambiare ecc. Tutte scuse ragazzi! Qua si va a due velocità e lo sapete benissimo. Vergogna a voi che traete benefici dalla legge Biagi, ma ancora piu’ vergogna sui politicanti dello schiavismo, ipocriti e placidi sulle poltrone di velluto rosso. Rosso come il sangue (che non avete).
Come disse Fantozzi sul film “la Corazzata Potemkin”… la legge BIAGI è UNA CAGxxA PAZZESCA!!! Questo precariato è vergognoso! La gente è costretta a fare ritmi terrificanti e non è sicura se il mese successivo ha lo stesso impiego.
C’è da piangere…
Siamo tutti d’accordo che il precariato crea una situazione drammatica per il lavoratore che lo subisce e che senza garanzie si trova a vivere alla giornata senza la possibilità di programmare la propria vita (se poi ha una famiglia non parliamone ),però non dimentichiamoci della situazione italiana ed europea,sono convinto che con la poca propensione agli investimenti che c’è da noi, senza la legge Biagi(per altro migliorabile)molte assunzioni non ci sarebbero state.Il problema nasce da lontano ,tutti vorremmo posti sicuri con stipendi dignitosi ed è corretto ambirvi però non pensiamo di ridurre tutto al semplice contratto.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Sono uno studente universitario di Ancona e a volte faccio il facchino per gli spettacoli (l’ho fatto e lo farò anche per te, caro Beppe). Vengo pagato direttamente dalla ditta 6.10 l’ora, mentre la ditta si fa pagare 11.50 orario normale e 13 per i notturni e festivi. E i nostri orari di lavoro sono specialmente notturni e festivi.
Caro Beppe, quando farai il tuo spettacolo, quando arrivi ai ringraziamenti, fanne uno anche a noi… non c’è quasi nessuno che lo fa.
Ciao.
La legge biagi è la peggior legge che si potesse fare. Non ha creato flessibilità ma disoccupazione. Ha permesso agli imprenditori di guadagnare sull’impiegato, operaio ecc.. dei profitti enormi, compreso lo sgravamento fiscale che il gov. del cavaliere gli ha concesso (33%). Casomai vincessimo le lezioni, questa è la prima legge che dobbiamo cancellare e sostituirla con una che dia dignità al lavoratore, al ricercatore, all’impiegato, intesi come persone vere che possono dare, non come esseri svenduti e sfruttati sul mercato squalo della finanza.
Grazie Beppe per parlarne, non lo fa nessuno.
Dalla dipendenza al precariato e finalmete il ritorno alla dipendenza.
Tutto inizia nel settembre 2001, quando un mio “amico” mi propono di andare a lavorare nella sua azienda di informatica. Io da assunto come dipendente (2° livello del commercio) presso un’agenzia di lavoro interinale, accetto la sfida e l’1 dicembre 2001 divento co.co.co in un’azienda di 13 persone (12 collaboratori e un dipendente).
All’inizio tutto ok, ma poi il lavoro diventa poco e il 16 luglio 2002 ci chiamano in sala riunioni per dirci che l’azienda va male. Il mio ultimo conpenso percepito è quello di giugno, da allora non ho visto più nulla.
A novembre apro partita iva e inizio a fare qualche lavoretto come sistemista, ma non basta. A dicembre 2002 firmo un contratto con un’altra società di informatica per un compenso fisso mensile. Il 31 dicembre 2004 la società chiude. Il 1 gennaio 2005 inizio presso un’altra società di informatica, ma i pagamenti sono sempre oltre i 60 giorni !!! E ho un contratto che impedisce di lavorare per altri …
Finalmente il 3 gennaio 2006 inizio a lavorare ancora come dipendente.
Conclusione: la prima società dove ero stato preso come co.co.co mi deve ancora 6300 euro e l’ultima, quella prima del ritorno alla dipendenza, mi deve ancora 6400 euro.
Grazie co.co.co a progetto !!!
Grazie partita iva !!!
INGEGNERE ALTERNATIVO
mi sono laureato in ing. meccanica a BO nel 2002 (con 96/100, quindi pure con un ottimo voto…) con una tesi sull’eolico. Volevo trovare lavoro con le ENERGIE ALTERNATIVE. In italia niente da fare, e ho fatto una borsa di studio ALL’ESTERO. tornato a casa ho trovato soltanto UN’ALTRA BORSA DI STUDIO per un anno. OGGI, a oltre 3 ANNI dalla laurea, lavoro A PROGETTO nel risparmio energetico (20000 LORDI/anno). Fortuna che vivo ancora in casa col resto della famiglia e ho poche spese.
Avrei ancora molte speranze, dato che qualcosa qua e là si muove, ma c’è ancora molta confusione e disorganizzazione, insomma avanti a passo di gambero…
NOI SPERIAMO CHE ME LA CAVO
Pietro
Piccola presentazione: sono ingegnere e ho 37 anni. Beppe sappi che ti stimo tantissimo e che condivido quasi tutto quello che leggo sul tuo blog. Leggo spesso sui giornali (ed ora sul tuo sito) che la legge biagi è stato un disastro e non lo condivido. Mi spiego meglio: quello che succede ai giovani non è bello e la precarietà è qualcosa che ci toglie aspettative e ci fa morire dentro consumandoci lentamente come una candela. Tuttavia non mi sento di dare la colpa a questo governo, perché stiamo pagando il conto di decenni di malgoverno e la crisi è profonda: non ci sono facili rimedi. In tutta onestà, sono stato all’estero e credo che la nostra situazione non sia tanto peggiore. Non solo, ma credo che la situazione sarebbe stata la stessa, se non peggiore, con la sinistra al governo. Anche io sono stato precario: la prima volta sono stato assunto (contratto formazione: 750 euro e lavoravo TUTTI i sabati) in un’azienda metalmeccanica e facevo quasi l’operaio, nel senso che non facevo l’ingegnere, anzi… mi prendevano in giro.
Mi ero depresso. Poi ho mollato e mi sono trasferito a milano cambiando radicalmente lavoro: ancora contratto formazione. Sono ripartito da zero avendo più di 30 anni, sempre 750 euro e in più non abitavo più dai miei. Sono passati 6 anni da allora e adesso sono a roma e non voglio farmi assumere perché per adesso lavoro bene con la partita IVA e guadagno bene.
Mia moglie non lavora e stiamo adottando.
Sono contento e spero che tutti quelli che stanno facendo una cattiva esperienza lavorativa possano risollevarsi ed essere sereni quanto prima: ottimismo, muso duro e qualche sacrificio! E poi non dimentichiamoci che si può sempre votare a sinistra! In tal caso spero vivamente che abbiate ragione voi e torto io… può darsi che riescano a migliorare qualcosa: ma non credo proprio. Spero di aver riacceso qualche speranza.
Ciao a tutti.
michele
Beh,
ho 26 anni e lavoro da 7 anni e Diciamo che l’Inps non mi conosce. Cerco disperatamente di farmi una famiglia.. cerco disperatamente di pensare ad un figlio.. ma … prima di tutto SENZA LAVORO come si fa? Passo continuamente da un contratto co.co.co. a uno co.co.pro.
Ma anche se azzardassi a sposarmi o a fare un figlio con che coraggio lo metterei al mondo. Se continuiamo in questo modo che futuro gli offre la società.
Caro Beppe, è feramente bello quello che fai per i tuoi lettori, compresa me ovviamente, ma credo che.. come si dice dalle mie parti “U pisci feti da testa”. Difficilmente troveremo soluzioni prima della mia vecchiaia.
Giusto per informazione, dopo 7 anni di lavoro costante con N società mi ritrovo con un contratto di collaborazione a 41 netti al giorno. LA COLF NE GUADAGNA 10 L’ORA A ROMA.
A che serve studiare, fare esperienza, ammazzarsi di fatica anche con 2 lavori contemporaneamente?
NON C’E’ FUTURO PER NESSUNO. PRECARIATO SOLO PRECARIATO.
Ciao a tutti nuovamente
Anche ieri sera porta a porta su questa legge biagi con Casini che ripeteva che era stata voluta anche dalla sinistra….pacchetto Treu se non ricordo male. Ma porca p….ana hanno governato 5 anni e tutte le leggi possono essere migliorate, perche´non l´hanno fatto?? Come ha detto Diliberto l´unico tentativo di lotta al precariato era assmere i “loro” portaborse come dirigenti! Secondo me e´abbastanza una vergogna. Sono stufo delle solite scuse “voi avevate fatto quello o quell´altro…..sono passati cinque anni! Italia, Forza!
Ragazzi sono uno studente di ingegneria meccanica all’ultimo anno, mi porto avanti la macchina e le spese quotidiane portando a spasso i cani e consegnando le pizze la sera. State certi che il mio posto è meno precario di un posto di lavoro in un’azienda rispettabile che fattura milioni di euro l’anno ma che per risparmiare assume con contratti a progetto che non hanno nemmeno la copertura assicurativa sanitaria. Beh almeno però non devo fatturare niente!!!! ahahahahahha!!!!
Caro Beppe,
sicuramente tutto è perfettibile, ma qui credo che siamo quasi a livello di “piove, governo ladro”.
Voglio dire, purtoppo il posto di lavoro sicuro, blindato e continuativo fino alla pensione è finito. La situazione economica mondiale detta purtroppo le condizioni economiche, e bisogna essere ahimè lungimiranti e cercare di capire quali saranno i reali bisogni dell’ambito lavorativo.
Guarda che internet ha dato una notevole botta (in negativo ovviamente) a livello occupazionale,tagliando molte società di servizi, però che faccimao, torniamo indietro.
No Beppe, qui invece di lamentarci e sparare alle streghe dobbiamo armarci di sano pragmatismo e trovare delle soluzioni che siano però reali e non utopistiche. Questa discussione basata su questa ricerca la troverò sempre interessante e stimolante.
Saluti
Bravo Biagi
almeno ci hai provato. Mi dispiace che te ne sei andato, perchè alla luce di quello che ha portato la tua legge forse avresti potuta migliorarla. In un sistema bloccato come quello italiano dove i posti di lavoro non ci sono per nessuno e quei pochi che ci sono esclusivamente riservati a coloro che hanno santi in paradiso almeno la tua legge qualche speranza l’aveva data. Quindi l’intenzione era buona. Ma poichè siamo italiani, nel senso più viscido e vergognoso del termine, sappiamo molto bene come rovinare quel poco di buono che ogni tanto arriva o già c’è. E allora la tua legge, caro Biagi, da cosa buona che era, si è trasformata in una SCHIFEZZA: lavoratori sotto pagati, sfruttati, e poi mandati a casa con un bel calcio nel culo senza manco un ‘grazie’ così giusto per salvare la faccia. Tu te ne sei andato e non puoi farci niente ma… DOVE SONO I SINDACATI ??? DOVE SONO ANDATI A FINIRE 40 ANNI DI LOTTE PER I LAVORATORI??? DOVE E’ ANDATO A FINIRE IL TANTO DECLAMATO DIRITTO AL LAVORO??? CHI HA DATO IL VOTO A QUESTI SIGNORI ANCORA NON SI DECIDE AD INCAZZARSI??? E LA SINISTRA DOV’E’??
E’ inconcepibile che possano esistere da un lato lavoratori che essendo stati assunti 20 anni fa hanno tutti i diritti possibili ed immaginabili, ferie pagate, malattie pagate, posti di lavoro fissi ed intoccabili, magari pure con la proroga oltre l’età pensionabile e dall’altro lato finti-lavoratori a tempo, senza diritti e prospettive, senza equa retribuzione e senza futuro.
GRAZIE BIAGI, GRAZIE BERLUSCONI, GRAZIE MARONI, GRAZIE FINI, GRAZIE A TUTTI COLORO CHE CI HANNO AIUTATO A TORNARE AGLI INIZI DELL’800 DOVE ANCHE LO SFRUTTAMENTO DEI BAMBINI ERA CONSENTITO.
E UN GRAZIE PARTICOLARE ANCHE AI SINDACATI E AI PARTITI DI SINISTRA CHE NEL FRATTEMPO HANNO SOLO LITIGATO FRA LORO E NON HANNO SAPUTO ORGANIZZARE UNA RIVOLTA SOCIALE TALE DA BLOCCARE LA VITA DEL PAESE PER FARLO RIFLETTERE SULLA QUALITA’ DI QUESTA VITA DI MERDA.
Fra poco dovremo votare, forse voterò Allah
Ragazzi sono uno studente di ingegneria meccanica all’ultimo anno, mi porto avanti la macchina e le spese quotidiane portando a spasso i cani e consegnando le pizze la sera. State certi che il mio posto è meno precario di un posto di lavoro in un’azienda rispettabile che fattura milioni di euro l’anno ma che per risparmiare assume con contratti a progetto che non hanno nemmeno la copertura assicurativa sanitaria. Beh almeno però non devo fatturare niente!!!! ahahahahahha!!!!
pensare che io lavoro in un ente pubblico dove l’ultima amministrazione che ha agguantato la poltrona spande i soldi pubblici come spazzatura in cui inciampi; una, tra le tante: si è assunta un pirla come dirigente; il fenomeno, invece di guadagnarsi lo stipendio, passa tutti i giorni ad inventarsi qualche modo per sparire: oggi è il maldischiena; ieri l’oculista l’altro ieri aveva la diarrea e le rare volte che è obbligato a presenziare in ufficio passa il tempo a simulare una fintissima tosse oppure cammina con facette di dolore!! mi spiace ragazzi per tutti voi che oltretutto dovete probabilmente sorridere a questi inutili mucchi di ossa (e se la tira anche da figo!!!!) ma prima o poi uno ve lo faccio fuori io!!!!!
A mio avviso il problema maggiore è avere un contratto. Sono stato co.co.co. ed ora dipendente a tempo determinato, continuando a fare lo stesso lavoro. Le differenze sostanziali sono due. La prima è che a parità di stipendio (e forse qualcosa meno) verso maggiori contributi di prima La seconda riguarda l’esclusività dei rapporti di lavoro In qualità di dipendente, ogni volta che vai al cesso (e scusa se ti do del tu, lettore) devi comunicarlo ai “capi”. Ogni volta che qualcuno si offre di arrotondare il tuo stipendio da fame, qualcuno dice che non devi esagerare e non è giusto essere esosi. Il miraggio del lavoro fisso è scomparso ed ora anatema sulle forme di contratto atipiche. Il mio qualunquismo mi porta a pensare che al di là della forma di contratto, quello che è veramente atipico è l’inadeguatezza dello stipendio di fronte al costo della vita. L’unico “bene” ad essersi perfettamente adeguato al cambio dell’euro è lo stipendio. Prendevi 1 milione di lire? Allora ti spettano 516,193 euro. Andavi al bar a prendere una birra media pagandola anche 5.000 lire? Bene! adesso costa 3,80/4,00 euro. Questo è atipico! E allora penso che non siamo schiavi del datore di lavoro, ma schiavi di un sistema che non sa pianificare e stimare, nel lungo periodo, alternative di sviluppo economico che dialoghino tra i comparti socio-economici del paese, in cui il consumatore non viene tutelato (ma poi non siamo tutti consumatori, c o???). Il discorso si allarga inevitabilmente a macchia d’olio, ma in un Paese dove l’evasione fiscale si attesta al 30% (a detta del portatore nano di democrazia), non possiamo pensare che l’unico modo per avere sviluppo economico sia sovra-tassare i dipendenti e demonizzare i contratti atipici.
A mio avviso il problema maggiore è avere un contratto. Sono stato co.co.co. ed ora dipendente a tempo determinato, continuando a fare lo stesso lavoro. Le differenze sostanziali sono due. La prima è che a parità di stipendio (e forse qualcosa meno) verso maggiori contributi di prima La seconda riguarda l’esclusività dei rapporti di lavoro In qualità di dipendente, ogni volta che vai al cesso (e scusa se ti do del tu, lettore) devi comunicarlo ai “capi”. Ogni volta che qualcuno si offre di arrotondare il tuo stipendio da fame, qualcuno dice che non devi esagerare e non è giusto essere esosi. Il miraggio del lavoro fisso è scomparso ed ora anatema sulle forme di contratto atipiche. Il mio qualunquismo mi porta a pensare che al di là della forma di contratto, quello che è veramente atipico è l’inadeguatezza dello stipendio di fronte al costo della vita. L’unico “bene” ad essersi perfettamente adeguato al cambio dell’euro è lo stipendio. Prendevi 1 milione di lire? Allora ti spettano 516,193 euro. Andavi al bar a prendere una birra media pagandola anche 5.000 lire? Bene! adesso costa 3,80/4,00 euro. Questo è atipico! E allora penso che non siamo schiavi del datore di lavoro, ma schiavi di un sistema che non sa pianificare e stimare, nel lungo periodo, alternative di sviluppo economico che dialoghino tra i comparti socio-economici del paese, in cui il consumatore non viene tutelato (ma poi non siamo tutti consumatori, c o???). Il discorso si allarga inevitabilmente a macchia d’olio, ma in un Paese dove l’evasione fiscale si attesta al 30% (a detta del portatore nano di democrazia), non possiamo pensare che l’unico modo per avere sviluppo economico sia sovra-tassare i dipendenti e demonizzare i contratti atipici.
anch’io sono un figlio dei co.co.co., in realtà sono un’Architetto…più di nome che di fatto, adesso non è per piangermi addosso, anche perché mi ritengo fortunato visto che ho una compagna che ho sposato (co.co.co anche lei)con cui poter condividere tutto e grazie a Dio due famiglie che ci aiutano parecchio… ma ancora faccio il disegnatore dopo 3 anni in una società di progettazione, dove il contratto è di 3 mesi in tre mesi o 6 quando si è più fortunati. sembrerebbe assurdo pensare che la maggior aspirazione, per uno che dovrebbe pensare alla libera professione, sia un lavoro a tempo indeterminato eppure è così, mio padre non fa che ripetermi di tentare la strada del concorso pubblico, ma io vorrei fare l’architetto, quello per cui ho studiato per ben otto anni!! mia moglie lavora invece a tempo strapieno per 5E all’ora e io per poco di più… è un casino
in una città come Roma dove vivo, in cui ci si vede con mia moglie per circa 1h al giorno, se oltretutto rimane anche l’incertezza del lavoro…
Comunque riguardo la precarietà… penso che io e mia moglie non saremmo riusciti a trovare un lavoro senza le agevolazioni fiscali per le società, ma non è possibile che questi strumenti diventino un pretesto per rimanere precari a vita! Oltretutto non credo, da uomo di sinistra, che questa sinistra possa essere la soluzione ai nostri dubbi e alle nostre paure, ma purtroppo tra il peggio e il meno peggio… mi sa che li voterò perché peggio di questo governo è davvero difficile fare… un caro saluto a tutti
Caro Beppe,
leggendo queste righe e i vari commenti, giuro mi sono venute le lacrime agli occhi!
Fra qualche mese arriverò alla soglia dei 29 anni( parenti a 30..come si dice dalle mie parti)e sinceramente se dovessi fare un sunto dei lavori da me svolti potrei dire questo:segretaria a nero per 1 anno(poi me ne sono andata perchè pensavo ancora di voler studiare), impiegata con un contratto ONESTO per 2 anni (peccato che poi il titolare è scappato con i soldi dei clienti e ci ha lasciate nella m…da),segretaria per altri 2 anni(con un co.co.co falso visto che facevo un full time e venivo pagata per un part-time) e finale me ne sono andata a cercare fortuna nella capitale……ad oggi svolgo un tirocinio formativo(che mi piace ma non sò dove e se mi porta a qualche cosa)e cerco di dare il massimo…ma nella strutture pubbliche non bisogna mai aspettarsi troppo perchè c’è ancora gente che non ha voglia di fare nulla e se non ti dai da fare da sola nessuno ti spiega niente perchè hanno tutti paura per il proprio posto.
Punto della situazione è che dopo 6 anni (di lavori qualificati,se poi contiamo i vari call center, commessa, promoter ecc. saliamo già a 10 e +)non si trova un cavolo di sbocco o appiglio!
E in più le amministrazioni pubbliche funzionano come delle tartarughe e sono ferme all’ante guerra(provate a vedere il livello di informatizzazione dei ns. dipendenti)fra un po’ le carte ci si mangiano vivi!
Ma è possibili che chi ha voglia di lavorare e d’imparare se necessario ,non HA NESSUNA POSSIBILITA’?
Grazie per aver ascoltato lo sfogo..e Beppe volevo dirti che ANCH’IO C’ERO IL 18/2 AL TUO SPETTACOLO E SAI COSA CONTINUO A PENSARE: Azzo, lui è un grande ..ma ci rendiamo conto che stiamo ridendo non sulle torte in faccia dei vecchi comici ma sulla caduta del nostro Paese!
Spero che tutti insieme riusciremo a mandarli a CAGARE a stì NANI MALEFICI!
Ma quale tutela del più debole il contratto a progetto è la legalizzazione del lavoro nero orchestrata dai nostri cari governanti. Vorrei tanto poter parlare faccia a faccia con uno di questi fenomeni che dice che questa cazzo di legge Biagi ha segnato un passo in avanti nel mondo del lavoro. Io ho 34 anni e non so ormai che cosa significhi avere dei contributi versati quando andrò in pensione mi aspetta un ponte. Vado avanti ormai con questi contratti a progetto che mi impediscono di costruirmi un futuro. Provate ad avvicinarvi ad una banca per un mutuo con il fine di acquistare una casa e vedete cosa accade quando gli fate vedere il vostro bel contratto Biagi. Non parliamo poi del fatto che comunque si è soggetti a vincoli lavorativi del tutto uguali a quelli di un’assunzione con libretto del lavoro. Poi prova ad ammalarti o a chiedere un giorno di ferie decurtati immediatamente dallo stipendio da fame che comunque ti danno visto che non pagano un cazzo di contributi esempio su di un contratto di circa 7000 euri all’anno solo 1200 euri circa di tasse, e gli sembrano anche tanti. Poi se ti lamenti, che problema c’è tutela zero sei fuori ma che ci vuole basta che te lo dicono che sei licenziato. Ma tanto ai nostri governanti che gle ne frega loro sì che stanno bene e poi se proprio serve ci pensano da soli ad aumentarsi lo stipendio e la pensione. Chi sà se il nostro caro berluscone nella sua tanto amata fininvest a fatto come tanti cari suoi colleghi che hanno licenziato i dipendenti per poi riassumerli con contratto biaggi.
Buongiorno Beppe.
Vuoi le nostre esperienze di ex cococo e nuovi progettisti?
Eccoti la mia.
Ho 30 anni e lavoro da quando ne avevo 18. Dopo mille lavori (con un accumulo di ore dimostrabile pari al ridicolo)ne ho trovato uno che potrebbe definirsi “sicuro”. Impiegata in un’agenzia di servizi (rimango sul vago, tanto non è importante). Ho un contratto a progetto per una busta paga di 500 , in teoria sarebbe un contratto part-time, in realtà lavoro 8 ore al giorno, sabato compreso. Certo che ogni mese c’è qualcosa in più (arbitrabile), ma sicuramente non posso pensare di fare un mutuo per comprare casa con una base del genere. Dulcis in fundo: sono incinta. Cosa bellissima sì, ma l’inps mi passa 5 mesi di maternità all’80% della busta paga. E basta. E mi sono pure sentita dire: “Visto che la nuova legge ha fatto qualcosa di buono? Col cococo non ti avrebbero dato nemmeno quella!”. Spero di essere stata abbastanza esauriente con la mia esperienza. Grazie di fare qualcosa per noi poveri disgraziati, sei l’unico che ci pensa.
Penso che i contratti a progetto, nella loro idea originaria, fossero contratti che permettessero a persone esperte di offrire il loro contributo in modo flessibile e adeguatamente retribuito. La realtà è diversa: mio stipendio 1100 euro al mese, stipendio di un lavoratore regolarmetne assunto 1100 euro al mese; mensilità sue 14, mensilità mie 12. Giorni di ferie retribuiti per me? 0. Permessi? 0. Malattie? non contemplate dal contratto. Voglio provare a comprare una nuova auto o una nuova casa? Provate a chiedere un prestito senza un contratto a tempo indeterminato; o convincete qualcuno ad affittarvi una casa. Sono cambiati i contratti ma non la società, facendoci diventare dei “casi non contemplati” sebbene siamo una fetta che sarà destinata a crescere. Per le aziende gli sgravi fiscali sono una ragione più che sufficiente per proporre questi contratti. Ma per noi, quali sono i vantaggi?
dato che il buon beppe e’bravissimo nel criticaretutto e tutti sarebbe il caso che ci desse una buona ricetta per trovare un lavoro sicuro duraturo e ben pagato con le ferie la 13 e la 14 ma dove vive beppe grillo, parli pure di contratti normali dove magari ti fanno firmare la busta paga e ti danno meta’stipendio quello che contratto e’come lo chiama oppure i migliaia di stagionali extracomunitari che lavorano nelle campagne per le raccolte di verdura in che condizioni lavorano in nero ammassati in locali fatiscenti questo e’quello che noi possiamo offrire ai lavoratori extracomunitari figuriamoci a quelli italiani con la concorrenza cinese che c’e’ed e’reale perche’le fabbriche continuano a chiudere quindi e’inutile fare chiacchiere siamo onesti tutti destra e sinistra e diciamo chiaramente che il lavoro normale in italia non c’e’e non ci sara’perche’i costi sono altissimi e poi guardiamo i nostri capitani d’industria della valle tronchetti polegato dove portano il lavoro???in cina perche’li adesso si sfrutta meglio il lavoratore si prende a gratis.
Sono assolutamente d’accordo con te. Per altro, la legge Biagi sarà ovviamente perfettibile ma ha cercato di dare un impulso ad un’economia piuttosto decotta.
Putroppo, l’aspetto della flessibilità nell’ambito lavorativo è sempre più importante.
In Inghilterra, tanto per reatare in Europa, la libertà è totale e non mi sembra che siano tornati alle schiavitù.
Putroppo, il concetto di posto di lavoro fisso, ben remunerato e sicuro fino alla pensione è finito (parlamentari esclusi ovviamente)
Ciao
Guarda non si piú cosa pensare quando un lavoratore scrive queste cose: guarda che ad assumerti non ti sta facendo un favore nessuno.Stiamo vivendo un periodo di recessione, é indubbio, peró questo non vuole dire, secondo me, che gli unici a perderci devono essere i salariati sotto i 30.000 l’anno.E poi la cosa piú importante é che non stiamo parlando di co.co.co. di non specializzati!!INGEGNERI ARCHITETTI SCIENZIATI. L’Europa non sará piú una forza di produzione, ma di RICERCA E SVILUPPO!!Tecnici specializzati!!!
…come dire, cose già conosciute!Lavoro da 2 anni con 1 contratto co.co.pro. E dire che mi sento una schiavetta, è dire davvero poco. sul contratto, c’è scritto chiaro e tondo che “…il lavoratore nn ha vincoli nè di orario, nè di luogo di lavoro…” Bene, provate a nn andare un giorno, provate ad arrivare tardi o uscire presto. provate a dire che lavorate da casa (nonostante si spenda di tasca propria!)… il risultato sono velate minacce del tipo “…beh, magari l’anno prossimo nn è detto che il contratto venga rinnovato…”. Ho bisogno di lavorare, visto che ho una figlia e sono separata! l’ultima risata che vi faccio fare: ho chiesto l’aumento (da 8/h lordi, a 10!) e mi sono sentita dire che i soldi non c’erano. bene, qualcuno mi spiega xchè hanno preso altre 2 persone ( sempre CO.CO.PRO!!!) per fare un lavoro che seguivo, da sola???? Non commento +… sono stanca di dover combattere e basta! Ci si chiede come mai la gente della mia età (33 anni!) è così disillusa… xchè nn si guardano intorno? xchè nessuno si rende conto che, nonostante tutto, la voglia di lavorare c’è, ma nn quella di essere sfruttati e basta????
Grazie e saluti a tutti
Non so se sia direttamente colpa della Legge Biagi, comunque penso che il più grosso bacino di ricezione di precari oggigiorno sia il mondo della ricerca. Nel mio istituto siamo ben sopra il 60%…qualcuno con contratti di tre mesi, altri 6 e mai più di 12 mesi. Alcuni a meno di 900 euro al mese altri poco di più (non parlo di giovani ma di gente con più di 30 anni). Che futuro? Spesso lavoriamo in mare di notte, con il freddo, vomitando anche per 48 ore di fila, la maggiorparte senza poter dormire…fino a dicembre per questo lavoro infame avevamo una missione giornaliera di 5 euro!!!in genere spesi per un latte caldo al ritorno in terra, con la nuova finanziaria non abbiamo più nemmeno i 5 euro…purtroppo siamo in un circolo vizioso e se ci rifiutiamo di andare in mare (lavoro che peraltro non ci compete….ma i tecnici andati in pensione non sono stati più sostituiti..) ci dicono: bene avanti il prossimo…Lo stato (lavoro per il CNR) non passa più un solo euro per nuove ricerche (almeno nel mio campo) da più di 3 anni…in più se racimoliamo soldi da altre parti (in genere fondi europei senza i quali avremmo già chiuso i battenti da tempo…)una parte li dobbiamo versare per l’amministrazione (carta igienica, acqua luce gas…)…La ricerca purtroppo oggigiorno si basa sulla passione (enorme!!!) dei giovani che spesso se provano ad alzare la testa vengono considerati rivoluzionari…Come si fa su queste basi a farsi un futuro?? Ma la Classe dirigente ha per caso idea del costo di una casa? Su queste basi lavorative che cosa si deve fare? Dobbiamo vendere le cornee…non lo so…che tristezza…..
Ho lavorato per 10 anni come bibliotecaria nella pubblica amministrazione. Inutile dirlo: da precaria. Con contratti Co.Co.CO. Stanca di questa situazione di incertezza perenne (contratti al massimo di 6 mesi con inevitabile doppio lavoro per scongiurare eventuali situazioni di non lavoro), ho trovato un posto da segretaria a tempo indeterminato. Ho retto per 4 anni e poi sono tornata la precariato. Di nuovo la bibliotecari (ovviamente a ricopreire un buco in organico di un ente pubblico). Ora ho 35 anni e vorrei avere un figlio. La legge Biagi prevede 5 mesi di maternità pagata dall’IMPS previa richiesta (quindi non è automatico), ma solo DOPO aver già goduto dei 5 mesi. Ciò signofica 5 mesi senza stipendio, più i tempi delle pratiche per richiedere la maternità. Poi? Tornata al lavoro troverò ancora un lavoro? Mi rinnoveranno il contratto? Comunque, al di là di questo, i ricatti da parte della mia responsabile sono sottili 8nemmeno poi tanto) e continui: dovrei ringraziarla per l’opportunità datami, io si che sono fortunata che prendo più di lei (!?!), io si che non devo timbrare il cartellino … ma sono obbligata comunque a rispettare l’orario di lavoro che lei mi impone, se mi ammalo si lamenta della mia scarsa salute, non ho rimborsi spese che i miei colleghi (assunti) hanno. Insomma: sono una precaria a cui non è dato di farsi una famiglia numerosa come vorrebbe e a cui non è dato di lamentarsi come dovrebbe e a cui non è dato nemmeno avere un rapporto chiaro con le colleghe che non capiscono che tu hai un contratto diverso dal loro e che non sei tenuta ad aspettare lo scoccare del minuto sul segnatempo per andartene a casa e non sei tenuta a sostituirle perchè il tuo lavoro è a progetto e quello devi seguire. Insomma, è dura.
il problema caro beppe è ben più grave, in questo gioco al ribasso degli stipendi, anche chi, come me, dopo anni di co.co.co.,è riuscito a farsi assumere si trova a convivere con uno stipendio di merda.
io sono un ingegnere e prendo 1150 netti in busta, cioè meno della donna delle pulizie che viene in ditta ogni due giorni per 4 ore a volta!
sto seriamente pensando di pulirmi l’ufficio da solo, dopo il lavoro, per arrotondare!
Sono uno schiavo del terzo millennio.
Dopo avere fatto tutto ” seguendo le regole ” ( diploma in Italia e in America, laurea, master in Spagna, ottima conoscenza delle lingue che, si sa, nella vita servono… ) mi ritrovo a 30 anni con un contratto a tempo determinato in scadenza a ottobre e delle prospettive per il futuro pari a zero. Sono un ” concierge ” ( portiere ) della Banca (Armata) di Roma, avete presente quell’esercito di neolaureati che trovate all’ingresso delle filiali a dirvi “buongiorno” e “buonasera”? Ecco, uno di quelli.La mia massima aspirazione è che un giorno, se mi faccio maltrattare senza mai alzare la voce, mi vengano a dire:” Dai che ti mettiamo in cassa”, accanto a persone che sono entrate in banca vent’anni fa con la raccomandazione e che hanno a malapena finito le scuole medie inferiori. Ma io in banca non ci volevo andare! io ho studiato tutt’altro! “Avrei” delle aspirazioni. Ma questo passa il convento e, per quello che guadagno, devo anche considerarmi un privilegiato. Dov’è l’errore? Perchè queste menzogne sulla flessibilità, sull’occupazione? Chi stanno cercando di prendere in giro? NO, perchè se proprio ci tengono appena li abbiamo votati gli facciamo un bel 3 + 9 rinnovabile, ma se ci fanno girare i coglioni li mandiamo a casa, altro che 5 anni di legislatura. Grazie per lo spazio che ci concedi, Beppe, continua così.
Qualcuno su questo blog sostiene “perchè i laureati hanno difficoltà a trovare lavoro?”, suggerendo che facendo il carpentiere o l’imbianchino non vi sarebbero problemi di disoccupazione…a mio giudizio invece il fatto che le migliori “teste” non trovino lavoro e debbano emigrare o “accontentarsi” di fare lavori che nemmeno i paria si adatterebbero a fare (meravigliosi call center!!!) significa solo una cosa: D E C A D E N Z A !!!!! Se continuerà di questo passo anche i carpentieri e gli imbianchini nel lungo periodo non avranno più nulla da fare (chi chiama l’imbianchino se non ha soldi per pagarlo?) e fra 30 anni saremo ridotti a livello della Nigeria (ovviamente senza petrolio, però):
Mia cugina: laurea 110 e lode in lettere classiche. Prospettive per il futuro: zero.
Quando gliel’avevo fatto notare, al momento della scelta della facoltà da seguire, mi aveva risposto: “Meglio laureata e disoccupata come avvocato, medico o architetto o meglio laureata e disoccupata in qualcosa che almeno mi interessa ed appassiona?”. Bella scelta davvero le si poneva… A cinque anni di distanza, leggendo i post di architetti, avvocati e medici, devo dire che ha fatto bene!
Credo che il vero problema non sia il precariato, che comunque non è qualcosa da sottovalutare, ma è qualcosa che deriva dalla situazione economica.
Il problema vero è proprio l’ economia, i nostri cosiddetti “imprenditori” o “manager” non sono capaci di fare ciò che è insito nel loro ruolo, ossia avere la capacità di prendere un prodotto che vale poco e portarlo alle stelle, ma sanno solamente guardare le proprie tasche…vedi il cavalier Berlusca e i suoi introiti personali…Finiamola di vendere le nostre aziende all’estero e forse l’ Italia potrà tornare in auge….Finiamola di far fare le “grandi opere” che non servono a nessuno per far intascare i soldi alle aziende dei parenti dei parlamentari…Finiamola di considerare i dipendenti (e non parlo di quelli a Roma) dei costi, ma delle risorse utili alla produzione e al rilancio della qualità italiana…PIANTIAMOLA DI VOTARE BERLUSCONI !!!
E’ giusto che una persona non possa adagiarsi sull’idea del posto fisso. Questa mentalità ha portato, negli scorsi anni, a persone – sporattutto nelle pubbliche amministrazioni – che ti trattavano come pezze da piedi, non facevano un tubo da mattina a sera, tiravano la chiusura degli uffici pensando a quando sarebbero andate in pensione (molte entro i 45 anni… di età! Non di contributi versati!). E’ giusto che un imprenditore possa lasciare a casa un dipendente che “si ammala” quando ci sono carichi di lavoro particolari (Uè, sun de Milan mi!) e che tutto fa tranne che lavorare. Ma è SACROSANTO che una persona che si fa un mazzo così, che cerca di svolgere il proprio compito con coscienza ed impegno, veda garantita la sua posizione di lavoratore e venga tutelata. Purtroppo oggi fare questo non conviene. Ci sono migliaia e migliaia di disoccupati, molti laureati o laureandi, pronti a lavorare dalle 10 di sera a mezzanotte nei Mc Donalds per una paga ridicola, a dire sempre “sissignore” e a pensare che, se non accettano loro, qualcun altro lo farà, soffiandogli il lavoro. La precarietà è questa. La flessibilità è quella svizzera: una mia conoscente lavora a Lugano. Entra al mattino in orario variabile, a sua scelta, compreso tra le 8 e le 9.30; lavora otto ore (quindi l’uscita è dipendente dall’ora di entrata e dalla durata della pausa pranzo, variabile dalla mezz’ora all’ora e mezza); vengono organizzati corsi GRATUITI di lingue ed informatica per i dipendenti; una volta a settimana l’azienda offre colazione o aperitivo perchè “aiuta i dipendenti a socializzare tra loro e con i superiori”; hanno mensa aziendale e riduzione per gli acquisti dei pasti; c’è, nell’azienda, un’area relax dotata di calcetto balilla per sfide tra reparti (Uff. acquisti contro Uff. contabilità), sempre per stimolare gli incontri e gli scambi tra dipendenti e dirige; lo stipendio base è di 1.700 franchi al mese…Ma in Svizzera possono lasciarti a casa quando vogliono! Perchè, in Italia no?
“E’ giusto che un imprenditore possa lasciare a casa un dipendente che “si ammala” quando ci sono carichi di lavoro particolari (Uè, sun de Milan mi!) e che tutto fa tranne che lavorare. Ma è SACROSANTO che una persona che si fa un mazzo così, che cerca di svolgere il proprio compito con coscienza ed impegno, veda garantita la sua posizione di lavoratore e venga tutelata.”
Caro Beppe,
ho iniziato il mio attuale lavoro di segretaria 2 anni fa. Avevo bisogno di lavorare per cui non andai troppo per il sottile a chiedere quale tipo di contratto mi avrebbero fatto. Dopo il periodo di prova mi venne presentato un co.co.pro. il cui contenuto era totalmente diverso da quello che effettivamente facevo. Per esempio, nel contratto c’è scritto che io posso svolgere il lavoro che porta al “progetto” come voglio, in posizione di non subordinazione, dove voglio, alle ore che voglio. In realtà devo fare esattamente quello che chiede il mio superiore, quindi in realtà sono una subordinata, devo essere lì tutti i giorni dalle 15 alle 20.30 senza alternative, e non mi posso assentare, e se mi assento devo avvertire per tempo e devo pagare una persona che mi sostituisce. Il bisogno di lavorare non mi ha dato grande potere contrattuale, e così ho accettato il co.co.pro., pensando che l’anno dopo sarebbe stato diverso. E invece no, il secondo anno mi ha presentato lo stesso contratto. Ho firmato anche quello. Tra 5 mesi scade anche questo contratto. Mi verrà presentato per la terza volta il co.co.pro. (sono sicura, gli conviene troppo).
Il mio rammarico è che probabilmente accetterò anche il terzo co.co.pro., perché trovare un lavoro qui a Cagliari è veramente un colpo di fortuna, e quando la fortuna arriva non le puoi sputare in faccia solo perché non ti fanno il contratto regolare. Proverò a cercare un altro lavoro, perché se chiedessi la regolarizzazione di questo sono sicura che vi verrebbe negata, tanto una ragazza che ha bisogno di lavorare e che firma un co.co.pro. la trovano in 2 minuti.
Ciao Beppe,
io sono uno studente 18enne e stò facendo l’ultimo anno al Liceo Scientifico. Nonostante io non sia uno studente modello mi sono sempre considerato portato nel campo dell’informatica, essendo una passione acquisita da piccolo.
Quindi, a rigor di logica, la mia futura università sarà legata all’informatica perchè, dopotutto, bisogna guardare al presente (le passioni) e non al futuro (il lavoro) quando si fa questa scelta. Per curiosità mi sono anche informato sugli sbocchi e qualunque persona del settore univeristario infiocchettava la sua facoltà come se dovesse essere un pacco regalo, affermando che con questa laurea io potessi fare “qualunque” lavoro.
Però, visto che della loro parola non mi fidavo tanto, ho cercato nelle chat di msn qualcuno che lavorava nel campo informatico e, in tono molto cordiale e veritiero, mi ha risposto “non ti consiglio per niente, se dovessi tornare indietro avrei fatto l’operaio…”: nel discorso emergeva soltanto una parola che continuava a maledire “Co.Co.Co” e “Co.Co.Pro”. Io ancora non ho esperienze lavorative ma, essendo una persona che necessita di certezze e sicurezza e sapendo che questa tipologia di lavoro non me la può offrire, ho veramente paura: cosa dovrò fare nella mia vità? Cosa devo veramente scegliere?
Biagi, attendo una tua risposta…
Io ho mia moglie che lavora nella scuola in regime di precariaco da ben 4 anni. Io per motivi di lavoro mi sono dovuto trasferire a Roma e faccio il pendolare ogni fine settimana per stare vicino a lei e ai miei figli perchè mia moglie non può chiedere il trasferimento, o meglio può farlo, ma grazie alla devolution (Bossi, vattela a piglià……..)perderebbe tutto il punteggio di graduatoria acquisito nella regione Puglia rischiando così di rimanere senza lavoro.
Come hai detto tu Beppe a Roma il 13 febbraio (io c’ero) non sò per chi votare ma sò per chi non votare.
Dio vi benedica tutti.
Il fatto che siano i laureati a non trovar lavoro ( e non solo quelli in materie umanistiche) significa una sola cosa: D E C A D E N Z A….
Se permettiamo che le migliori menti se ne vadano dall’Italia o si adattino a far lavori del c..zo quali operatori di call center o atipici vari, vuol dire che abbiamo rinunciato al futuro, fra 30 anni saremo al livello della Nigeria, ma senza petrolio.
Il precariato è un falso problema. Il lavoro cosiddetto sicuro non ha senso… sicuro da cosa? Se è sicuro vuol dire che lo è indipendentemente dall’impegno, dai risultati, dal clima, dalla collaborazione, dal contesto di mercato, dal contesto aziendale. Può un azienda assumere in queste condizioni?
Ultima cosa: può esistere che un’azienda del terziario deve assumere un ingegnere con lo stesso tipo di contratto con cui si assume un manovale? Perchè questa è la realtà di oggi.
Ce l’hanno messa in quel posto cari tutti. Dopo anni a ripetere “il mercato del lavoro e’ rigido e bisogna creare il mercato libero (=capitalismo sfrenato)” ce lo hanno dato. Risultato? I prezzi sono saliti invece di scendere e i lavoratori vivono nella precarieta’. Logico risultato del liberismo (per carita’ non chiamatelo col vero nome, capitalismo, perche’ B., come ha gia’ fatto vi direbbe “suvvia, chiamolo liberismo”) in quanto cio’ che un azienda vuole e’ forza lavoro flessibilissima e prezzi alti.
Io vivo in Olanda e, forse vi sembrera’ strano, ma l’Italia rigida, stile anni 80, quassu’ funziona benissimo e l’economia non ne risente. Sono stati i pionieri europei della flessibilita’ subito dopo l’Inghilterra, ma la precarieta’ e’ un fenomeno limitato. MAI sentito/conosciuto nessuno che abbia fatto il temporaneo con la stessa ditta per piu’ di un anno o abbia avuto piu’ di uno, massimo due contratti annuali.
Dulcis in fundo, mi licenziano! Yipppieeee, ho stappato non una ma due bottiglie di champagne! Impazzito? Mica tanto: mobilita’ (a stipendio pieno) di 1 anno, supporto di consulenti per trovare lavoro, se lo trovo e non supero il periodo di prova rientro in mobilita’, la liquidazione (che qui’ non c’e’ o meglio la danno solo se licenziano) raddoppiata (avessi piu’ di 50 anni sarebbe triplicata). Dopo la mobilita’ subentra lo stato con il 70% del ultimo stipendio per 2 anni.
Ditemi se non e’ rigidita’ questa, fosse legge italiana gia’ mi immagino la confindustria….
Sono una persona semplice e posso sbagliare ma voglio fare una PROPOSTA:
Che nelle aziende vi sia un consiglio di amministrazione democratico numeroso, formato da diverse cariche, che possa decidere le sorti di qualsiasi elemento dell’azienda, dal consulente al dirigente, all’amm. delegato ecc., qualora questi non assolva regolarmente ed efficientemente ai suoi compiti, valutando se opportuno, anche un aiuto medico o sostegno psicologico del lavoratore e nel caso di motivazioni che esulano dallo stato di salute, valuti un opportuno declassamento della carica lavorativa (stipendio), un fermo periodico del lavoro o addirittura un licenziamento. Per contro, debba valutare la possibilità di far emergere quei soggetti che assolvono al loro lavoro con qualità ed efficienza, con spirito di gruppo ed altruismo.
Questo solo per risolvere uno dei problemi del lavoro, la MAFIOCRAZIA…
Ciao Beppe,
sono un ragazzo di 22 anni che ha deciso un anno fa di venire su nel veneto(treviso) a cercar fortuna,una parola grossa, forse è meglio dire a cercar lavoro. Nasco in puglia nel paese noto dove è vissuto per i primi tempo Lino Banfi. Ho frequentato l’I.T.I.S di Andria ed ho aspettato invano che qualche azienda ad indirizzo elettronico o informatico mi chiamasse;nel frattempo ho frequentato un corso a pagamento di 1700,non è servito ad un tubo.
Sono salito a maggio 2005 ed ho comprato un giornale locale”LA PULCE” e vi era scritto cercasi operaio in importante azienda elettronica con possibilità di assunzione. Mi ritrovo dopo 10 mesi ad essere rinnovato a 3 mesi la volta,come IMPIEGATO, nonostante l’azienda avesse fatturato il 2005 ben il 64% in piu rispetto al 2004, ma siccome il lavoro interinale costa molto meno rispetto all’indeterminato,i capi preferiscono continuare così….E’ UNA VERGOGNA…(LA mia azienda è la PRIMA IN EUROPA e LA TERZA AL MONDO)!!!!!!
Questo è quanto cita,nei sui principi fondamentali,la Costituzione dello “Statuto Albertino”:Art.1-L’Italia è una Repubblica democratica,fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo,che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art.4-La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,secondo le proprie possibilità e la propria scelta,un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Sullo spirito di questi 2 principi e di molti altri,da quando sono in fasce assieme a mio padre,scendo in piazza a denunciare la mia esistenza,a dire la mia idea,a dare evidenza al mio stato di diritto,la mia dignità di essere umano.Oggi ho 32 anni,ne sono passati di anni dalla mia prima volta in piazza,ne ho viste e sentite di cose e la storia,non quella scritta dai vincitori,ma quella scritta dai vinti,parla di ciò che vuol dire davvero essere una repubblica democratica.Il mio è un colore preciso,con delle idee chiare e precise senza faziosità,senza integralismo ed oggi ancor meno di ieri nessuno degli schieramenti esistenti mi rappresenta.Esistono le alleanze di partito e mi chiedo:dov’è il singolo partito?Dove sono le Sezioni?Ma dov’è la gente che dovrebbe essere in piazza a dimostrare che esiste un popolo Italiano con cui questi uomini dalle Grandi “teste” non possono giocare!!Dove sono?Forse a discutere per Totti infortunato o forse per la Lazio e scendere in piazza per loro…questa è l’Italia di oggi.Vi lamentate e magari tentate di dire qualcosa in un blog,ma in piazza,quella vera,quando scendete?L’Italia non l’ha fatta chi è fuggito,ma chi è rimasto ed ha avuto la forza di scendere in piazza a metterci faccia e culo.E questo non vale solo per l’Art 1 e l’Art 4 citato,ma per tutti gli art della Costituzione Italiana.
Buona giornata
x Barbara, sottoscrivo tutto, l’Italiano soffre di una grave malattia la “deleghite”.. e con essa egli spera che tutti i problemi vengano risolti da qualcun altro. In piazza bisogna andare e andarci urlando. Bisogna rimetterci faccia e culo se vogliamo che le cose cambino, ma fino ad ora almeno nella mia città le uniche “piazze” sempre piene sono quelle dei centri commerciali e se in 5 anni di “buongoverno” i centri commerciali si son svuotati (- denaro x tutti) non si son riempite le piazze!
che tristezza!
posso dire che di lavoratori sfruttati ci sono e come, guardate i badanti,lavorano 24 ore a 750 euro al mese,come vedete meno degli schiavi, poi ho parlato con un uomo ,ha un lavoro appunto di quelli protetti, ebbene guadagna la considerevole cifra di euro 2,90 all’ora, insomma consiglio al signor berlusconi di vivere con queste cifre,invece di parlare di miracolo dell’occupazione si può parlare di corte dei miracoli
Effetto legge Biagi:
Laureato con master
33 anni
lavoro precario all’interno di una università (sono dunque la sintesi di un mercato del lavoro in cui anche professionalità elevate vengono malmenate, specie nel pubblico, e di un sistema formativo che è stato reso RIDICOLO, con finti misuratori di qualità)
moglie e figlia
Visto che la mia amministrazione non ha molti soldi, non si sa come andrà a finire (i contratti scaduti a gennaio sono stati rinnovati solo in parte e con CoCoPro semestrali, anche a gente che lavora qui da 10 anni, e siamo sottoorganico!!!).
Devo fare un dottorato, ma in italia, se lavori a tempo determinato, non hai praticamente diritto all’aspettativa retribuita, perché la legge dice che, una volta finito il dottorato, devi continuare a lavorare almeno 2 anni presso la stessa amministrazione, altrimenti devi restituirgli i soldi che ti hanno dato (visto che le borse di dottorato sono sempre meno).
E se sei precario a 1 anno come fai a garantirgli che fra 5 anni (3 di dottorato e 2 di “garanzia”) sarai ancora lì?
La voglia di prendersi su i 4 becchi risparmiati con borse di studio e comprando all’hard discount e andarsene all’estero è forte, anche con una figlioletta di 1 mese.
Ma i nostri politicanti pensano a quanti soldi vengono spesi per far studiare(?) gente assolutamente impreparata, e quelli bravi li cediamo spesso a paramentro zero ai paesi esteri?
Io non sono un “cervello” ma alla fine mi sa che “fuggirò”, anche da un tessuto sociale in cui sono molto inserito, perché abbiamo ancora 2 brutti vizi: mangiare e sentirci realizzati!
la legge non so come si chiama delle badanti,supersfruttate,non scherzo,ho parlato con donne che eseguono pulizie,o badano a persone disabili, fanno contratti a tempo determinato, ossia a 20 ore e poi le trattano a mo di schiave, o prendi questo altrimenti niente, per non parlare di lavoro nero,consco un ragazzo che prende al netto in busta paga,euro 2,90, ma sono meno di 6000 mila lire,ma perchè calderoli e il silvio non vivono loro con questi soldi?
Buongiorno a tutti,come al solito siamo sempre a parlare delle stesse cose,ogni volta che si tira fuori un argomento sono sempre le stesse cose la verità come già detto l’ultima volta è che siamo in un regime democratico, io nel mio piccolo cerco sempre di sensibilizzare la gente specie sul lavoro ma credetimi nn c’è niente da fare ormai stanno in mano ai sindacati che sono peggio delle aziende e poi ci lamentiamo della legge biagi,qui c’è tutto da riformare e tutti sappiamo come vanno certe cose in italia,nn vorrei fare il gradasso ma sul lavoro io sono come beppe (però molto più piccolo rispetto a lui) sapete qual’è la conclusione,che i miei stessi colleghi mi hanno isolato e mi danno del matto.allora con chi c’è la vogliamo prendere,solo con noi stessi tanto questi vanno in televisione e dicono il contrario di quello che succede e noi ci incazziamo (solo quelli onesti) gli altri invece si fanno gli affari loro nn sapendo che prima o poi gli cadrà tutto sulla loro testa e chi ne farà le spese; solo i loro figli,è questo signori dovrebbe far pensare.
Io e da tempo che ci penso e sono arrivato a una conclusione,mi stò trovando lavoro all’estero per avere quella dignità che qui mi stanno levando nn di mia volontà e cercare di dare un futuro ai miei figli con questo vi saluto e alla prossima ciaoooooooooooooooo
Dipenderebbe da quanto hanno nel portafogli, nessuna carta di credito !!!! Non mi interessano le idee espresse anche perchè lo si è sempre visto, una volta che si siedono ed hanno il potere, le idee espresse in campagna si cancellano inesorabilmente dalle loro menti. Quindi prenderei i cinque più in grana a quel momento e due verdi (se fanno parte della combriccola) poi, nella notte, uno sfortunato incidente…un’onda che si abbatte sulla barca, i cinque danarosi finiscono sfortunatamente in acqua in balia dei pescecani.. ma che peccato !!
Almeno i verdi mi danno l’impressione di preoccuparsi dalla salute dei nostri figli e di fare una politica più “concreta”. IMPRESSIONE ma come ho già detto sono disilluso.
AH! con i soldi raccolti finanzierei comunque un mercante d’armi (di quelli ce ne saranno sempre) per acquistare una bomba da lanciare sull’isola, non si sa mai che un’altra nave più grande passi da quelle parti……meglio non correre rischi !
Ciao Beppe,
finalmente riesco a poter esprimere la mia, senza dover essere vincolato da chissa’ chi o chissa’ cosa. Saro’ breve e premetto che non sono ferratissimo in politica, anzi, cerco di starne un po’ alla larga…e’ un mondo viscido…
Un mio amico laureato (come tu hai citato), si ritrova a lavorare in un fot***issimo call center a farsi il culo tutta la settimana, con lo stress di dover raggiungere ‘target’ allucinanti per guadagnare un po’ di piu’, o di spararsi 100 telefonate al giorno, ripetendo sempre e solo la stessa frase del cazzo. Posso solo immaginare come gli si frigga il cervello. Comunque…anche io mi trovo in difficolta’ lavorative, in un paese che non riesce a stimolare, che finge di avere stabilita’, nel quale, se conosci qualcuno….forse lavori. Io e’ piu’ di 2 mesi che aspetto una risposta per un lavoro, a termine naturalmente, ma ancora navigo nell’incertezza, e quanti altri come me stanno messi pure peggio?
Oggi ho 30 anni quasi…ed ho veramente paura per il Nostro futuro: CHE CAZZO FAREMO DA GRANDI !?
Sondaggio politico:
Bush e Blair decidono di consultare a turno i parlamentari europei presso la residenza del presidente degli Stati Uniti di Camp David per decidere sulla guerra. Al ritorno in Patria dei parlamentari italiani però per un’avaria ai motori viene attuato un atterraggio di fortuna in una piccola isola deserta e “fortunatamente” si salvano tutti. Tu ti trovi a passare di là con una piccola imbarcazione. Li vedi e ti dicono che da lì non riescono a chiamare i soccorsi.
Per farli tornare in Italia su quella tua piccola imbarcazione hai la possibilità di caricarne soltanto sette, chi sceglieresti? Chi non vorrebbe salvare nessuno di loro è ovvio che non deve rispondere.
Assunto nel 2002 da Trenitalia come macchinista con CFL dopo 24 mesi sono stato liquidato e non mi hanno trasformato il CFL in indeterminato… perchè? Perche lamentavo violazioni del contratto di lavoro ed i ragazzi assunti un mese dopo di me furono assunti con APPRENDISTATO e sulla carta percepivano 250 netti in meno di me. Oggi nel 2006 assumono con contratti a progetto part-time. E le nuove assunzioni dei famosi 300 osannate al dopo TG1 sono fasulle. In molti depositi esiste l’esubero e invieranno personale in trasferta per coprire i buchi. Dove lavoro oggi, invece, ma in azienda privata, anzichè assumere o rinnovare i CFL spediscono i giovani a fare altre mansioni, oggi faccio il capotreno, prendo 500 netti mese in meno, e al mio posto utilizzano agenti FS in pensione con contratti di collaborazione sapendo che quest’ultimi non lamenteranno mai problematiche sul lavoro rivendicando dei diritti. I sindacati? appoggiano le scelte aziendali… ne dubitavate??? BEPPE APRI UN PARTITO CHE TI SEGUO SUBITO.
Caro Beppe,
sono una ragazza di 21 anni che sta cercando di capire cosa fare della propria vita. L’università è una pura farsa, il lavoro è ancora peggio.
Sono indissolubilmente legata alle agenzie di lavoro interinale (Sono le uniche che andranno avanti sempre) che non fanno altro che propinarmi lavori che durano un mese, tre settimane. Addirittura dieci giorni.
Ora, io ho la fortuna di avere una casa, vivo con mia madre e mio fratello. Mi piacerebbe avere qualche soldo FISSO ogni tanto. Non vorrei molto, solo quello che basta per dare due soldi a mia madre e avere due soldi da spendere per me.
Grazie alla legge Biagi sono un fantastica donna in carriera. Quale carriera non si sa, visto che non danno neanche il tempo di ambientarsi che il contratto è finito. Ma quando avrò 30 anni cosa farò? Sarò ancora legata a queste agenzie, te lo dico io. Perchè se si va avanti così i lavori dureranno al massimo un mese (o di meno, ovviamente), la pensione me la potrò solo sognare e il lavoro a tempo “indeterminato” sarà una favola da raccontare ai figli. Anzi, quali figli, visto che non si avranno i soldi per COSTRUIRE una famiglia?
Grazie per questo spazio che ci offri Beppe. Grazie di cuore.
sono stanco…ho 23 anni e sono già stanco, stanco di stare in questo paese e stanco di vivere una vita in mezzo ad italiani rinco che non vedono la sporcizia che appesta il nostro, pardon, vostro paese. Odio questo paese perché non sa fare altro che seguire la massa di caproni che ci governa con menzogne plateali. Abito a Torino, città olimpica, si fottesse torino e l’olimpiade SPONSORIZZATA dal McDonald. Sono un Fotografo e fotoritocchista. ho lavorato come assistente da un “grande” fotografo che lavora nella mia città…per 50 al mese, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho lavorato in uno studio di architetti dove mi occupavo di grafica ed impaginazione… 500 al mese mal dati ed in nero, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho lavorato in uno studio di grafica…300 al mese mal dati ed in nero per un anno, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho curato i ritocchi per un’altro “grande” fotografo di torino, lavoro importante e che è durato diversi mesi…sottopagato rispetto al preventivo ed intimidito se avessi osato replicare…ho replicato…non ho più lavorato. Queste sono solo poche delle “esperienze” lavorative colme di ingiustizia al quale sono dovuto sottostare. Poi c’é il lavoro come operaio alla UTET e lavori più umili che potrei esporre ma continuerei un discorso alla cui fine mi sentirei proprio uno sfigato.
Mi chiedevo: ma è possibile che per iniziare a lavorare, oggi, devi per forza prostituirti? Altro che compromessi, devi metterti direttamente a 90° e lasciare che te la mettano nel C…o, senza fiatare per altro.
Vaff…o ne ho le palle piene! Questa società vuole solo figli di P…a. Sono arrabbiato con questo paese!
Perdonate lo sfogo!
Grazie per lo spazio Beppe.
Grazie a tutti per avermi “ascoltato”.
Caro Beppe,
Il problema che l’Italia è un Paese dove le regole non vengono mai rispettate. Io, pur vivendo sulla mia pelle tutti i problemi di un co.co.pro, non penso che una legge sia sbagliata a priori. Il problema che i contratti a progetto vengono utilizzati in maniera improria, senza nessun progetto…siamo lavoratori a tempo indeterminato di serie B. Costiamo in media il 33% in meno e quei soldi, come succede in Francia, dovrebbero andare a noi come compensazione alla precarietà. Invece succede che non solo siamo precari ma siamo pure pagati meno dei dipendenti e dal lato dei ‘doveri’ veniamo trattati come tali. Cosa assurda.Per dirla tutta: una flessibilità a 90°!Purtroppo non ci sono ispettori del lavoro che controllino i contratti(se non in leggende perse nella memoria degli anziani): se un’azienda fa cinque contratti a progetto a uno stesso lavoratore nessuno si accorge che c’è un’anomalia? Un ultima cosa: non mi vorrei sbagliare, ma mi sembra che in Italia anche le organizzazioni sindacali prendano lavoratori a progetto… se è così c’è da mettersi le mani nei capelli. Beppe riesci a farmi sapere qualcosa in merito?
sono stanco…ho 23 anni e sono già stanco, stanco di stare in questo paese e stanco di vivere una vita in mezzo ad italiani rinco che non vedono la sporcizia che appesta il nostro, pardon, vostro paese. Odio questo paese perché non sa fare altro che seguire la massa di caproni che ci governa con menzogne plateali. Abito a Torino, città olimpica, si fottesse torino e l’olimpiade SPONSORIZZATA dal McDonald. Sono un Fotografo e fotoritocchista. ho lavorato come assistente da un “grande” fotografo che lavora nella mia città…per 50 al mese, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho lavorato in uno studio di architetti dove mi occupavo di grafica ed impaginazione… 500 al mese mal dati ed in nero, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho lavorato in uno studio di grafica…300 al mese mal dati ed in nero per un anno, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho curato i ritocchi per un’altro “grande” fotografo di torino, lavoro importante e che è durato diversi mesi…sottopagato rispetto al preventivo ed intimidito se avessi osato replicare…ho replicato…non ho più lavorato. Queste sono solo poche delle “esperienze” lavorative colme di ingiustizia al quale sono dovuto sottostare. Poi c’é il lavoro come operaio alla UTET e lavori più umili che potrei esporre ma continuerei un discorso alla cui fine mi sentirei proprio uno sfigato.
Mi chiedevo: ma è possibile che per iniziare a lavorare, oggi, devi per forza prostituirti? Altro che compromessi, devi metterti direttamente a 90° e lasciare che te la mettano nel C…o, senza fiatare per altro.
Vaff…o ne ho le palle piene! Questa società vuole solo figli di P…a. Sono arrabbiato con questo paese!
Perdonate lo sfogo!
Grazie per lo spazio Beppe.
Grazie a tutti per avermi “ascoltato”.
Per Giuseppe Barbarino:
Ho letto in diversi messaggi di ragazzi che guadagnano cifre misere, in particolare Giuseppe Barbarino asserisce di guadagnare 5 al giorno! Penso si sia sbagliato e volesse dire 5 all’ora!
Io sono uno studente universitario (ahimè, quest’anno l’ho perso perchè non potevo permettermi la rata) e sto tirando avanti con lavoretti a progetto o a tempo determinato… beh, qui a Milano di offerte del genere se ne trovano svariate decine ogni giorno!
Caro Beppe, grazie per averci donato questo spazio. Sono laureato in Economia metrica ma lavoro per una ditta che fornisce un servizio in Outsource per un grosso gruppo di Telecomunicazione mobile internazionale, ovviamente con un contratto che quel “criminale” di Biagi ha confezionato perchè assoggettato a qualche politico e/o industriale. Prendo facendo molto ore uno stipendio da “vera” fame ed il 20 del mese successivo (se va bene e se non vi sono errori, in meno ovviamente), non ho quelli che si chiamano contributi versati se non in misura ridicola, non ho malattia e ste sto male (come già successo) lo vedo a fine mese, so l’ultimo giorno di contratto se verrò confermato o meno mentre io devo fornire 3 gg di preavviso. Se ti lamenti sei a casa, se non fai ciò che ti dicono sei a casa, se chiedi la pause che legalmente ti spettano e che poche volte hai, sei a casa. Il servizio che offriamo per questa grossa Corporate è scandaloso, la gente paga, chiama k volte e spende un sacco di soldi prima di avere una soluzione che talvolta deriva da un errore della società stessa. Vorrei andare a convivere con la mia ragazza ed avere un bimbo ma in queste condizioni non ce la sentiamo. Penso che a Settembre se non cambierò in meglio emigrerò all’estero perchè nessuno può togliermi il diritto di vivere sereno ed avere una famiglia. 5 giovani miei amici laureati son già partiti e son già sistemati, in un solo mese !!! Dovrei stimare trend, valutare la qualità mediante campionamenti, costruire azioni di marketing strategico, etccc e mi trovo a dire kazzate al telefono alla gente perchè i miei Team Leader: detengono dei posti che non meritano, non sanno nenmmeno cos’è una connesione di tipo dial-up e ti ricattano o allontanano grazie al CO.CO.PRO.
L’80% del personale che fornisce servizio è: CO.CO.PRO. Questo è un abuso, non un uso di questa pessima forma di contratto
Dopo una brutta frattura al perone, che mi ha fatto dannare per due anni (beh, non sono Totti io)…e perdere il mio splendido posto di lavoro, mi sono messa in cerca di occupazione. Sapete il meglio che ho trovato in tre anni? Confezionare i cestini natalizi per trenta giorni, dalle 9,00 alle 19,00 Sabato e Domenica compresi e…….. .tenetevi forte:
PAGA ORARIA LORDA = Euro 4,70
Dire che sono schifata, non rispecchia appieno il mio stato d’animo!
ciao mi sto per laureare i marketing e commercio internazionele. ho 29 anni e ho iniziato l’università a 23, dopo 2 anni di ingegneria (persi) e un anno e mezzo perso per quella dannazione di servizio militare. Ho capito che qui in Italia non c’e scampo: mi toccherà fare il miserabile. C’è modo di andare all’estero per fare una vita piu dignitosa? di stare in italia non mi interessa, non mi sento legato a questo paese purtroppo. che ne dite? come posso trovare lavoro fuori di qui? mi dispiace per chi è costretto a rimanerci.
caro imprenditore dei miei stivali ho un figlio di 25 anni che viene preso per il culo da gente come te con continue promesse di lavoro ma senza risultati. Se metteste alla prova i nostri figli e gli deste un pizzico di fiducia, che dici? Forse avrebbero qualche possibilità in più di trovare un’occupazione e non venirmi a parlare di mancanza di voglia di lavorare….CAZZO!!!!!
Sono un laureando in economia. l’anno scorso ho lavorato in un call center qui a genova. la paga era di 200 euro forfetarie per i primi 30 giorni effettivi, per 4 ore al giorno, come periodo di prova. in seguito sarebbero diventati circa 5.50 euro.
a conti fatti erano 1.66 all’ora. sacrificio che si poteva fare per rimanere poi a lavorarci.
Il problema è stato che i 30 giorni sono durati 4 mesi perche, nonostante mi fosse stata richiesta la presenza ogni giorno, dopo la prima settimana i giorni lavorativi settimanali diventavano sempre meno, fino a un giorno ogni dieci. sti 200 euro li ho visti il 15 maggio. Inoltre, non mi hanno nemmeno assunto: né me né tutti quelli che hanno iniziato insieme a me. dicevano che non c’era lavoro. In compenso, avevano una pila di assunzioni “in prova” pronte sulla scrivania.
Morale: ho lavorato piu o meno gratis (ci pagavo giusto la benzina per andarci), mi hanno preso per il culo per bene, non sono riuscito a dare tutti gli esami che avevo in conto, ho capito che i call center si possono lasciar perdere e che, ovviamente, offrono un servizio veramente scadente e, questo lo posso affermare essendo esperto di marketing, ricerche di mercato e tecnica della comunicazione. Ah si tratta della “EsseTi”. ciao
Io ho vent’anni e sono già stata delusa da molte molte cose…
Ho fatto il Liceo Classico in una scuola pubblica, e studio musica presso una scuola privata da quando sono piccola (e che al momento mi posso permettere lavorando lì).
I problemi stanno di qua e di là, la pubblica non ha i soldi per i lettori di lingue, i tecnici per i laboratori ecc., la privata non ha i soldi per via dei tagli alla cultura (nonostante sia una scuola famosissima in Italia e in Europa nessuno la aiuta…
Mi sono iscritta al DAMS e dopo un anno sono scappata da quella pattumiera che è la facoltà di lettere dell’università di Firenze. Ho deciso che i miei genitori non devono spendere i loro soldi così, ma purtroppo non mi arrivano voci molto più edificanti dal DAMS di Bologna…e non avrei i soldi per il treno o per un appartamento.
Continuo con la scuola di musica, ma per avere un riconoscimento bisogna iscriversi ad un Conservatorio, il mio maestro è disposto a prendermi a Livorno… chissà cosa farò… e ho già perso due anni.
Vorrei andare a vivere col mio ragazzo, che ha trent’anni e si è ri-iscritto all’università da poco. Forse tra tre anni avrà una Laurea specialistica… ma troverà un lavoro alla sua età?
E io? se non dovessi continuare con la musica? Vado a fare l’operatrice ecologica? Mi piacerebbe aprire un negozio, ma con la crisi economica chi verrebbe a comprare da me qualcosa? solo i turisti? e poi ci sarebbe qualcuno disposto a rischiare prestandomi i soldi per aprirlo??
Vorrei poter avere una vita tranquilla, con il mio ragazzo, avere dei bambini senza preoccuparmi di cosa gli potrò dare da mangiare la sera e se avranno un tetto sulla testa domani.
Ma niente è fatto per i giovani al momento.
Politiche per i giovani vuol dire fare in modo che i ragazzi possano entrare a lavorare presto con contratti a tempo indeterminato che gli permettano indipendenza e stabilità nel presente e nel futuro. Non vi crediamo più.
Sarei davvero curiosa di sapere che cosa intende il ministro Maroni per “occupazione femminile”, nella sua dichiarazione.
Ho 36 anni, laureata (persino iscritta per la seconda laurea, abbandonata per l’esosità e perchè l’Università di Cagliari ammette gli studenti lavoratori solo sulla carta), specializzata, quindici anni di esperienza professionale (sono una designer). A Luglio del 2004 sono stata licenziata dall’unico lavoro trovato (ruolo dirigenziale con inquadramento operaio metalmeccanico II livello) dopo la trasformazione in co.co.co. (e conseguente taglio del 40%) del mio contratto di consulenza. Da allora sono stata aiuto commessa e autista, per non più di un mese e solo grazie alla compassione di alcuni amici. I call center non mi vogliono, son troppo specializzata. Sono donna, ultratrentenne e preparata professionalmente: una miscela letale. Se avessi saputo che questa sarebbe stata la mia brillante carriera, avrei iniziato anni fa l’esercizio di un’altra professione, molto più antica e redditizia.
Fortuna che il 1 Marzo fuggo in Nuova Zelanda col mio cervello e quello del mio compagno, avvocato.
Forse laggiù per flessibilità intendono *flessibilità*, non una posizione a 90°.
Oddio come ti invidio…io mi laureo ad Aprile in Pianificazione Urbanistica (per semplificare dico così)…In un paese come l’italia è una professione che “dovrebbe” avere un futuro…dovrebbe…ma credo che la mia prima idea sia quella di fuggire all’estero, magari proprio in NZ a fare il velista!
A proposito degli “Schiavi Moderni”, segnalo lo speciale apparso su Courrier International n.798 del 16-22 Feb, dal titolo: Generation Low Cost
L’articolo che parla dell’Italia titola:
Italia: precari a vita.
Stefano Alderuccio
mi chiamo Claudio e lavoro come chirurgo in una struttura privata convenzionata con il pubblico. Vorrei segnalare che dopo la legge Biagi la mia struttura ha preferito incentivare l’allontanamento degli infermieri di ruolo preferendo quelli provenienti dalle cooperrative. Per l’amministrazione l’idea era buona: lei paga una quota fissa all’anno alla cooperativa che garantisce un numero di infermieri che possono servire a coprire i “buchi” che si possono creare per malattie, maternità, ecc. L’infermiere costa di base qualcosina in più all’ora (soldi che vanno alla cooperativa) ma … vuoi mettere il riparmio?? Se l’infermiere si ammala non viene pagato e ne subentra un’altro con garanzie di continuità di lavoro per la struttura ospedaliera. Se proprio vogliamo dirla tutta… anche il responsabile del servizio infermieristico è felice dell’iniziativa in quanto si toglie molte grane dalle spalle. Ed è ancor più felice quando la moglie diventa socia della cooperativa. Pensate quindi che bel servizio: infermieri che un giorno stanno in un reparto, o magari in sala operatoria ed il giorno dopo altrove, in un altra struttura.. pensate l’affiatamento con i colleghi, la qualità del servizio al paziente….
Bene, per dirla tutta, in giro di due anni siamo arrivati al punto che metà degli infermieri dell’ospedale sono della cooperativa, vengono pagati circa 30 euro all’ora ciascuno alla cooperativa ma in realtà ne percepiscono 8 dalla cooperativa stessa. Eh si… perchè la cooperativa deve guadagnarci. A quella cifra accettano solo extracomunitari che vogliono regolarizzarsi (o pensionati) e il sottoimpiego è il prezzo che devono pagare!!!! In più, non riuscendo a vivere con 8 euro all’ora tendono a lavorare 24h al giorno spostandosi di ospedale in ospedale, giorno e notte. Il risultato?? Sono triplicati gli infermieri necessari per eseguire lo stesso tipo di lavoro…. eh, si… dormono in piedi… poveretti… dove andremo a finire??
la flessibilità cosi come è stata voluta con la riforma…biagi….equivale a precarietà, e qui non ci piove.io lavoro in una nota azienda alimentare del nord est,
sono fortunato perchè lavoro a tempo indeterminato.
ma devo dire che il lavoro è diventato sempre più duro oramai ci siamo ritovati a lavorare settimanalmente con gente sempre diversa.non abbiamo più la possibilità di insegnare come si lavora alle persone,non ne abbiamo più neanche la voglia, dobbiamo lavorare il doppio ,senza ottenere nessun risultato (non parlo di soldi) perchè sul più bello cambiano il personale. hanno contratti di settimana in settimana logicamente chi dovrebbe imparare non gliene frega una mazza, pensano…oggi ci sono domani chissà.
noi facciamo pasta fresca non bulloni……
vi lascio immaginare. ad oggi i lavoratori con contratto interinale (METIS) sono circa il 50%(cinquantapercento)e sono in continuo aumento.se qualcuno cambia lavoro o va in pensione(parlo dei fissi)non viene sostituito. concludo, la sicurezza,l’igiene,e tutto il resto morto sepolto.dimenticavo per questi ragazzi orari impossibili,continui cambi turno ect.ect.in questo modo anche noi siamo diventati più deboli e ricattabili, cose turche. elenco nazionalità: italiani(pochi)
marocchini,tunisini, nigeriani, senegalesi poi messico, colombia,croati, bosniaci,sloveni,polacchi,rumeni e un gran numero di cingalesi, forse o dimenticato qualche nazione. adesso buon lavoro,e buona pasta fresca.
giancarlo girelli
Si fa un gran parlare della legge Biagi chi la difende a spada tratta chi la vorrebbe togliere è giusta è sbagliata e poi bla bla bla e ancora bla ma mi sembra che nessuno si pronunci o ci spieghi come si è arrivati alla legge Biagi.
Nessuno fa menzione a quegli accordi incresciosi del Luglio 1991 e 1992 dove la Triplice Sindacale firmò il nostro futuro che non è altro che la odiata legge Biagi.
In quel periodo per la prima volta si parlò e si scrisse e poi sottoscrisse il Lavoro Interinale la Mobilità la Cassa Integrazione su vasta scala l’inizio della privatizzazione del Collocamento al lavoro le contrattazioni di Formazione con i relativi Sgravi Fiscali tanto applauditi ed applicati dalle Aziende.
I firmatari di quegli accordi sono gli stessi che oggi difendono o almeno fanno credere di difendere i Contratti a tempo i co.co.co i contratti a progetto i contratti a prestazioni occasionali i lavoratori extracomunitari e chi più ne ha più ne metta il tutto nel nome della salvaguardia del diritto del rispetto dei lavoratori della qualità della vita del futuro dei nostri giovani e meno giovani che nel quotidiano si stanno arrampicando sugli specchi non per vivere ma per sopravvivere.
A parità dei nostri beneamati politici di qualsiasi colore anche questi paladini della società ben ancorati sulle loro poltrone e poltroncine sindacali seguitano il loro operato ben foraggiati sia dalle loro organizzazioni politiche di appartenenza sia da tutto l’enturage economico finanziario del paese e quello che è più avvilente che seguitano a far intercetta di tessere sindacali senza più nessuna etica e morale cavalcando tutto e tutti pur di rimanere in piedi.
Anche questa gente è colpevole dello sfascio del paese di tutti i danni che hanno sulle spalle e il più grande è quello di aver sotterrato La Classe Operaia di averla venduta per i loro interessi e per gli interessi di appartenenza politica senza distinzione alcuna.
Penso che sia bene fare una riflessione a 360°.
Ciao beppe, sono un lavoratore precario ed ho fatto vertenza alla società di ricerche di mercato Unicab s.p.a di Roma, la stessa che in diverse passate campagne elettorali ci faceva chiamare a casa degli italiani chiedendoci di spacciarci per volontari dell’Ulivo e invitando a votare per il centrosinistra.
In questo call center non è rispettata la 626 e ad oggi, 22 febbraio 2006, l’uscita di sicurezza è addirittura sbarrata!!
Sono uno dei due ( su 140) cui non fu rinnovato il contratto di collaborazione il 30 settembre 2004, dopo aver accusato Nidil-Cgil di connivenza con l’azienda.Già da gennaio 2004 avevo chiesto insieme ai miei colleghi che Nidil convocasse un’assemblea, tenendo conto che il 1 ottobre 2004 dello stesso anno sarebbe entrato in vigore il contratto a progetto di cui non si sapeva assolutamente nulla.
Fui accontentato: Nidil convocò l’assemblea il 30 settembre 2004!!!
Il giorno stesso sono stato allontanato.
Rimane la soddisfazione di aver saputo che Nidil è praticamente scomparso, per incapacità manifesta, dalla scena di questo call center col trucco.
Rimane il rammarico di non aver potuto querelare per diffamazione il cialtrone De Falco, ominicchio tra ominicchi, protetto dall’ignavia di omertosi compagni di lavoro.
” Una mia conoscente Co.Co.Pro è obbligata a un orario di lavoro giornaliero di 8 ore, e i giorni di assenza dall’ufficio sono contati come “ferie” (chiaramente non retribuite) ma fatte pesare e con un limite. Ma non dovrebbe esserci un progetto?
Mi sembra che la natura del contratto sia stata snaturata in molti casi ed è semplicemente diventato un contratto di lavoro a minor costo aziendale e con facilità di licenziamento, dove i minori costi aziendali e la maggior facilità di “ricatto” sono tutti sopportatati dal lavoratore.
Alessandro Gatti 20.02.06 19:33 ”
Caro Alessandro: tutto vero. Io non sono nemmeno passato a CO.CO.PRO.! Nel mio Comune hanno pensato bene di fare il Rinnovo CO.CO.CO. che seppur illegale è tutt’ora in vigore (da urlo). Lavoro da lunedì a sabato tutte le mattine, e pur non avendo orari da rispettare (ci dovrebbero essere i dipendenti… che invece accompagnano i figli a scuola o vanno a fare spesa o colazione) devo aprire e chiudere l’ufficio (siamo in 2 e ci siamo “organizzati solidalmente tacitamente”: se uno apre, l’altro chiude); mi inca..o sugli orari perchè devo finire di studiare e se una mattina ho un impegno con un prof non mi lasciano andare (se vai ti terrorizzano dicendo che “dietro di te fanno la fila per quel posto… quindi scegli.”; ed ho avuto non pochi problemi nel cambiare i 2 pomeriggi con il sabato). Non è nè la fatica, nè il lavoro, nè lo studio a mettermi paura, ma il tempo che vola! E non posso di certo dire che sto fermo a dormire.
Ti aspetto a Jesi, Beppe! Ciao.
Carissimi amici, sono Valentina studentessa universitaria con esperienza come centralinista con un contratto ovviamente co.co.co a 5 euro l’ora.
Ma quello che voglio dire non è tanto la mia esperienza visto che sono ancora giovane e sto studiando, ma quella di mio padre che è rimasto senza lavoro all’età di 48 anni. Adesso ne ha 56 e dopo aver girato mari e monti, da 3 anni è un co.co.co.che si rinnova ogni tre mesi (quando c’è lavoro) perchè fargli un contratto a tempo indeterminato costa al suo datore di lavoro più di 20.000 euro, quindi meglio il co.co.co.
Meglio, meglio per chi?
Perchè anche ai nostri dipendenti Berlusconi, Fini, Prodi, Rutelli ecc…non facciamo un bel co.co.co. senza malattie e ferie pagate, e soprattutto con uno stipendio di 700 euro al mese? Rendiamo precari i nostri dipendenti.
Se anche loro prendessero gli stipendi di noi comuni mortali, forse le leggi sarebbero più giuste e non come la legge Biagi e migliaia di altre leggi che sono una presa in giro verso tutti gli italiani.
ho 46 anni; da tre mesi lavoro per uno studio notarile molto famoso a torino; Vado nelle banche a ritirare e consegnare documenti e effetti in scadenza in trentacinque banche tutti i giorni. mi hanno proposto 1850 euro al mese ! fantastico. Solo che non sono a busta paga bensì a partita iva.
Uso la mia auto : 300 euro di benzina al mese, 370 di iva, 250 di inps, 180 di commercialista per la contabilità, 6o di telefono,40 per il pranzo al bar, non sò quanto per il 730 o il 74o o che diavolo pagherò di tasse, le multe eventuali, se non lavoro non vengo pagato, non ho mutua, t.f.r., assicurazione, e se boccio e tutto a carico mio.
non sono bravo in matematica, ma se non ho fatto i conti, e per non rendermi conto.
Dimenticavo, se faccio qualche errore nello svolgimento delle mie mansioni potrei essere esonerato da un momento all’altro. Non ‘ho un contratto e sono costantemente – in prova-. Non solo precario, sotto pagato, ma anche costantemente ricattato. Ad onor di cronaca e per completezza di informazione, devo aggiungere che lavoro dalle 9.30 del mattino alle 13.oo per riprendere alle 14.3o alle 17.oo. Esattamente l’orario che mi preclude qualsiasi altra occupazione per poter arrotondare lo stipendio.
A meno che non voglia lavorare nelle restanti ore libere. Abito ad un’ora di distanza dallo studio. Buona notte…..! Vi prego non commentate e non fatemi sapere che se rimango a casa risparmio, io pago volentieri per lavorare.
Saluti caro Beppe.
Non so nemmeno da dove cominciare, oramai sono più di due anni che passo da un lavoro a termina ad un altro, tra i complimenti dei colleghi e gli arrivederci e grazie di chi dovrebbe passarsi una mano sulla coscienza e offrirmi un contratto umano. Attualmente sono fermo dal 31 dicembre e proprio oggi ho avuto l’ennesimo colloquio di lavoro in una delle tante agenzie per il lavoro itinerale, della serie facciamoci del male, ma è doveroso visto che sono sposato, per fortuna non ho figli e mi guardo bene dal farli, visto che non ho la possibilità di offrirgli una esistenza decorosa. Lavoro negato, fimiglie ridotte alla sopravvivenza, speranza praticamente azzerata, qualcuno mi dica per favore CHE CAZZO DI VITA E’!!!!!!!!!!!!!
Carissimi amici, sono Valentina studentessa universitaria con esperienza come centralinista con un contratto ovviamente co.co.co a 5 euro l’ora.
Ma quello che voglio dire non è tanto la mia esperienza visto che sono ancora giovane e sto studiando, ma quella di mio padre che è rimasto senza lavoro all’età di 48 anni. Adesso ne ha 56 e dopo aver girato mari e monti, da 3 anni è un co.co.co.che si rinnova ogni tre mesi (quando c’è lavoro) perchè fargli un contratto a tempo indeterminato costa al suo datore di lavoro più di 20.000 euro, quindi meglio il co.co.co.
Meglio, meglio per chi?
Perchè anche ai nostri dipendenti Berlusconi, Fini, Prodi, Rutelli ecc…non facciamo un bel co.co.co. senza malattie e ferie pagate, e soprattutto con uno stipendio di 700 euro al mese? Rendiamo precari i nostri dipendenti.
Se anche loro prendessero gli stipendi di noi comuni mortali, forse le leggi sarebbero più giuste e non come la legge Biagi e migliaia di altre leggi che sono una presa in giro verso tutti gli italiani.
Caro beppe,
ho iniziato il mio precariato come consulente nel ’95 presso il servizio drogatel dell’allora Ministero degli Affari Sociali. Nel corso degli anni il servizio si è trasformato divenendo il Centro di Contatto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dove tra le altre tematiche noi consulenti rispondevamo proprio sulla legge 30. Il Ministero ha sempre dato in appalto a società diverse la gestione del servizio (anche se il lavoro si è sempre svolto al suo interno e sempre sotto il suo controllo). Dopo alcune proroghe alla società Enterprise Digital Architects, la Gepin S.p.A. capitanata dal Gruppo Poste ha vinto l’appalto per la gestione del servizio. Noi consulenti non siamo mai stati informati circa l’esito degli accordi intercorsi tra la società subentrante e il Ministero, anzi le disposizioni erano di non fornirci alcuna informazione al riguardo. Sotto le feste natalizie e senza alcuna comunicazione ufficiale mi sono ritrovata senza lavoro, e con me altri 19 colleghi. Ai 14 rimasti l’offerta lavorativa fatta è decisamente peggiore, infatti attualmente non se la passano tanto bene. Lavorano con un contratto sempre a progetto ma in un seminterrato, con più turni, con la presenza di un tutor e con una retribuzione decisamente ridotta, specie se si ammalano. Questa è la logica del mercato, così si applica la riforma Biagi, così funzionano i call center, e questo è diventato il Centro di Contatto del Ministero. Maroni dice “La legge si sta rivelando efficace sopratutto nella tutela dei segmenti deboli, in particolare per l’occupazione femminile” vorrei ricordargli allora che la maggior parte dei consulenti del Centro di Contatto del suo ministero erano donne, una delle quali incinta di otto mesi. Così dopo 10 anni di co.co.co non ho più un lavoro, sono ormai prossima ai 40 anni, amici e parenti mi dicono:”ma quando ti decidi a fare un figlio,il tempo passa…poi è troppo tardi!”… questo figlio dovrà aspettare ancora… e non solo lui.
Io chiedo l’intervento di un ECONOMISTA! io non lo sono pero’ mi sembra strano che ancora nessuno (almeno io non ne ho sentito nulla ancora) abbia citato la CURVA DI PHILLIPS, e cioe’ in breve la relazione tra OCCUPAZIONE e aumento dell’INFLAZIONE… se negli ultimi anni, nonostante la crisi e il governo, non c’e’ stato un collasso del numero dei posti di lavoro e’ soltato perche’ si e’ lasciato (di proposito?) che l’aumento dei prezzi galoppasse!
prima o poi sentiremo dire da emilio fede che anche il presidente del consiglio a suo tempo è stato un precario o uno stagista…
non aspetto altro…
ma scherzi a parte la situazione è palesemente drammatica!
riassumo il mio iter lavorativo degli ultimi 4 anni tanto per andare ad accodarmi in piena solidarietà ai tanti post che ho letto fino ad ora:
ho lavorato per 3 anni in una società senza avere mai tra le mani uno straccio di contratto e per lavorare lì sono stato costretto ad aprire la partita iva; quando finalmente avevo creduto di trovare una posizione più stabile me ne sono andato e ho firmato un contratto a progetto di 3 mesi che contrariamente a quanto promesso non è stato rinnovato proprio il giorno della scadenza…
dopo qualche mese di “riposo” ho trovato un impiego part-time senza contratto, naturalmente, e che minaccia di esaurirsi alla fine di ogni mese quando il mio datore di lavoro decide di tenermi con se ancora per un po’… forse perchè invaso dalla pietà…non certo perché ha bisogno di me…e via un’altra collaborazione occasionale…
potrei passare le ore se non i giorni ad insultare i vari datori di lavoro per il trattamento che mi hanno riservato e mi riservano tutt’ora…
ma temo che alla fine la colpa sia solo di chi permette che tutto ciò avvenga.
Caro Beppe Grillo,
sono Simone Martino, sono un appassionato del tuo blog. Ti scrivo la mia storia lavorativa. L’8/3 mi laureo in Psicologia, vecchio ordinamento,5 anni di corso, divenuti 6. Prima ho fatto 2 anni di fisica, dove ho dato 3 esami,1 anno di radiologia. Mentre facevo psicologia ho preso un’abilitazione professionale in “Tecnico di sviluppo software in java e java script”,1200 ore di corso e una stage al Politecnico di Torino.
Dopo la laurea dal 15/3 per un anno dovrò fare un tirocinio gratuito per poter poi sostenere l’esame di stato per l’iscrizione all’albo professionale degli psicologi. Il tirocinio non è pagato, mi impegnerà almeno 4 ore al giorno e ho anche dovuto pagare 195 di tassa più 14.62 di marca da bollo.
Siccome i miei genitori sono solo due insegnanti, mia mamma maestra in pensione, mio papà professore in un itis, che si sono separati, devo anche lavorare, ma posso fare solo un part-time, perché altrimenti non posso fare il tirocinio per l’abilitazione. Che lavoro ho trovato part-time, con 10 anni universitari,diverse competenze acquisite e vari lavori svolti? Ovviamente addetto call-center, con la fortuna di avere un contratto come co.co.pro per 6 mesi con la paga di 400 più incentivi. Ho 28 anni e il 27/5 ne faccio 29, dove cavolo vado a vivere lontano da casa dei miei con questo budget? Anche la mia ragazza è un’umile supplente di scuola, che ogni tanto lavora e spesso no.
Se senti il nostro caro presidente operaio diGli di venire a divertirsi con me al call-center, presentandosi alle aziende con lo pseudonimo di Silvio Mantegna, per convincere le aziende a ricevere un consulente per un appuntamento per parlare di albacom, una delle tante compagnie telefoniche. I consulenti che guadagnano 3 volte quello che prendo io non sanno nemmeno cosa sia una laurea. Visto che il nostro presidente del consiglio afferma che basta un po’ di buona volontà ed un lavoro si trova, me lo trovi.
Grazie per il tuo blog e la tua passione.
Sinceramente
Hai ragione a sottolineare che le ditte sono miopi nella gestione delle risorse umane.
Però, bisogna anche tenere conto dei notevoli costi aggiuntivi insiti nell’operare in un sistema che non funziona–appunto in Italia.
Servizi (per citare un esempio evidente, quelli bancari), i trasporti, la burocrazia… sono tra i costi che in Italia incidono molto di più che in altri paesi anche europei.
Se si considera che l’economia italiana si basa principalmente su settori altamente esposti alla competizione di paesi emergenti, si evidenzia come la riduzione dei costi diventi indispensabile. Data l’ampia disponibilità di gente che cerca lavoro, risulta ovviamente facile ridurre gli stipendi. Molto meno facile che ridurre il costo della burocrazia, della corrente elettrica, …
Infine, sottolineerei come l’inefficienza del sistema Italia riduca il valore reale dello stipendio. In Germania, ad esempio, l’elettricità costa meno, l’autostrada è gratis, l’assicurazione auto costa meno, gli alimentari costano meno… Molte altre cose costano meno.
Il risultato: lo stesso importo in Italia permette di comprare meno che in Germania. Chiaramente una ditta italiana, anche volendo, ha maggiori difficoltà a garantire al dipendente un tenore di vita soddisfacente.
Eh sì, Silvio ha proprio ragione… la legge Biagi ha dato risultati straordinari. Se 4 anni fa mi avessero detto che saremmo tornati indietro di 40 anni non ci avrei mai creduto. Un anno fa ho lasciato il mio posto di lavoro perchè esausto dello sfruttamento a cui eravamo sottoposti io e i miei colleghi. 4 euro e rotti all’ora, 6 giorni lavorativi su 7, straordinarie non più pagate ma “da recuperare” e soprattutto svolgevamo in 3 il carico di lavoro di 5/6 persone. Ma la cosa peggiore è che mi sono accorto che a 33 anni sono già tagliato fuori dal mercato del lavoro! Alla mia età non puoi più fare l’apprendista quindi… “ci faremo risentire”. Adesso mi devo accontentare di un lavoro part-time a tempo determinato(a 600 al mese) rinunciando anche alla categoria che avevo da ben 8 anni pur di ottenerlo. E pensare che avevo intenzione di metter su famiglia con la mia ragazza(brillantemente laureata da 500 al mese)… E poi al tg5 dicono che gli italiani sono dei mammoni!
Ciao Beppe e grazie per lo spazio.
sono d’accordo con te!a destra e a sinistra sulla questione lavoro,c’è una gran confusione.Su una cosa però vorrei farti riflettere.Nel tuo commento dici così:”basta vedere con l’euro chi si è arricchito……”.A trent’anni dopo pellegrinaggi vari tra “call-center”,babysitteraggi e lavori serali in pizzerie varie,mi sono ritrovata a lavorare nel negozio di abbigliamento dei miei genitori, dove gia lavorai dal 94 al 99.All’epoca funzionava così:pagavamo lire 10.ooo + iva e rivendevamo a lire 20.000.Ora quello stesso capo che prima costava 10.000 ora costa a noi EURO 10, a rigor di logica dovrei rivendere a EURO 20(oppure potrei vendere a prezzo in lire cioè euro 10, chiedendo l’elemosina per mangiare).Tuttavia,scherzi a parte,la realtà e che i clienti non hanno la memoria corta e per punirti pensando che tu stia speculando guardano le vetrine ma comprano meno.Così gli incassi si sono dimezzati,l’affitto del negozio non diminuisce ma aumenta e mio padre a fine mese non arriva a pagarmi più di 800 euro,cifra con la quale non potrei neanche pagarmi un monolocale in affitto! aggiungo(sono il compagno della ragazza che ti ha appena scritto),che il grande messaggio di Beppe Grillo è che una puntuale,ricca,circostanziata informazione sui fatti della nostra società ci mette a riparo dalle insidie di questo nostro schizofrenico sistema.Ciò detto penso che in materia economica ciascuno di noi dovrebbe tentare di non semplificare dicendo chi si è arricchito e chi si è impoverito senza prima avere gli strumenti per poterlo affermare con certezza.condivido invece totalmente il giudizio sul lavoro precario.ciao grazie
Berlusconi, ma va a cagare. L’unico contratto a tempo determinato dovrebbe essere il tuo. Se non fossimo in Europa, ci avresti ridotto come l’Argentina.
Aumentano i precari, i senza lavoro, i senza tetto. Ma tutti fanno figli anche siamo il paese che ne fa di meno ma aumentano progressivamente grazie agli “immigrati”. Intanto Prodi promette 2500 euro l’anno per ogni nuovo nato. Ma che il pianeta stia scoppiando e non ci siano più risorse per tutti non frega niente a nessuno?
la situazione si fà imbarazzante: il punto non è prenderlo in mezzo alle chiappe formato “KING SIZE” … il punto è se il gioco del cetriolone comincia a piacerti!
in fondo il nostro destino è scritto nella parola che meglio ci identifica: LAVORATORI FLESSIBILI
si, flessibili a 90 gradi per prendrlo meglio!
a questo punto che fare?!
1)continuare a praticare l’ antica arte della sodomia
2)sterili lamentazioni
3)tattica sindacalista dello sciopero della prestazione-marchetta
oppure
mettiamoci d’accordo sul giorno e spediamo cento, duecento, cinquecento mila LETTERE DI LICENZIAMENTO
propongo il 1° di aprile come giornata nazionale del LICENZIAMENTO INTERINALE
proprio un bello scherzo
che cazzo abbiamo da perdere?!
uno GROSSO, quello in mezzo alle nostre chiappe!!!
EVVIVA LA GIOVENTU’ INTERINALE!
EVVIVA L’ITALIA CHE SI FLETTE!
E’ una delle cose più sensate che ho letto sul blog!
Caro Luca, io ho un lavoro fisso e ho 48 anni. Ti prego e prego tutti i ragazzi che hanno scritto sul tema di ricordare che NOI NON C’ENTRIAMO NIENTE! Questi bastardi di classi dirigenti hanno fatto tutto loro! NON SAREI MAI STATO D’ACCORDO A CREARE LAVORATORI DI SERIE A E LAVORATORI DI SERIE B!!!
Lottiamo insieme contro questi farabutti, facciamo sentire a tutti che noi non ci stiamo!
Ciao
Credo sia inutile aggiungermi alla schiera delle storie di comune sfruttamento. Inutile che vi parli di amici che lavorano e producono per grandi aziende italiane, e non abbiano diritto a contratti più lunghi di 6 mesi(dopo 3/4 anni di contratti così).
Mia sorella ha compiuto una scelta più saggia. Dopo la laurea in Scienze della comunicazione si è trasferita all’estero, dove lavora per una grande azienda italiana(della quale preferirei non dire il nome, per riservatezza), e guadagna 1800 euro mensili, con contratto a tempo indeterminato.
In Italia, dopo quasi una anno di ricerche di lavoro, il massimo che era riuscita a trovare era un contratto con un piccolo studio, della durata di 4 mesi, a 800 euro mensili LORDI!
Conosco una persona che lavora a Milano per una grossa azienda di cosmetici, che svolge la stessa attività di mia sorella(Brand Manager jr.), e guadagna 1200 euro lordi, con contratto annuale.
Vorrei chiedere a tutti questi grandi imprenditori, di essere un pochino più lungimiranti, perchè a mio avviso, non bastano certo 4-6 mesi per formare un ragazzo di 20-25 anni.
Se volete regalare le nostre lauree a paesi stranieri più disposti ad investire sulla forza lavoro, fate pure. Ma non definitevi imprenditore. Qualunque ciuccio riuscirebbe a comprendere che anche la formazione del lavoratore è parte essenziale degli investimenti di un’azienda.
Lavoratori che non crescono = aziende che non crescono.
Come cavolo ha fatto tua sorella? anche io sono laureata in comunicazione ma non è che mi prendono a fare il brand manager a 1800… eppure ne ho le competenze!
Accidenti quante persone sono nella mia stessa situazione…!!! Certo, non mi rincuora, ma almeno non sono l’unica idiota che ha sempre accettato lavori a progetto! Dopo 11 anni di onesto e duro lavoro sono finita a lavorare ( e non che mi dispiaccia ) nell’azienda di mia madre che, per fortuna, su 8 ore ha potuto mettermi in regola almeno mezza giornata! Cioè per avere uno straccio di contratto regolare ( neanche intero ) ho dovuto fare affidamento ai famigliari..ma ci rendiamo conto?? Mai stata segnata a tempo indeterminato…o in nero o a progetto ( che è quasi la stessa cosa ! )..niente ferie pagate, niente tredicesime, niente maternità ( che per una donna è fondamentale!!! ). Il penultimo lavoro l’ha pagata..mi dispiace ma sono sbottata. Ho fatto vertenza! La prima volta in vita mia e posso affermare con fierezza che mi ci hanno costretto visto che l’accordo economico di fine rapporto era stato raggiunto ma il giorno in cui si doveva concludere sono quasi stata sbattuta fuori dall’ufficio senza un euro in mano! Quindi che fare?? Venerdì riscuoterò ciò che mi spetta…una parte a dire il vero..per i contributi mi sto attrezzando. 6 mesi e mezzo in nero in cui ogni mese mi si prometteva che quello dopo era quello BUONO per un misero contratto a progetto ( neanche chiedessi la luna!!! )…da Giugno a Dicembre..dove ho sbottato, ho preso la borsa e me ne sono andata lasciandolo nei casini + assurdi visto i bilanci che c’erano da chiudere.. Che soddisfazione!
Comunque capisco le aziende che non mettono subito in regola ( tranne mia madre che lo fa con tutti e sapeste quante fregature ha preso! )..Ci sono certi personaggi che di lavorare non hanno voglia..maternità che durano anche due anni e malattie frequenti..SE ORA STIAMO COSI’ RINGRAZIAMO, ANCHE ( PERCHE’ DI PRINCIPALI DISONESTI E’ PIENO SIA CHIARO! ), CHI NON HA RISPETTO PER IL DATORE DI LAVORO E PER CHI E’ COSTRETTO A LAVORARE IN NERO O A PROGETTO PERCHE’ CHI TI PAGA NON SI FIDA DI TE CAUSA FREGATURE! BRAVI!
Volevo inoltre aggiungere che per colpa di tutto questo casino che hanno armato ovviamente anche io sono in affitto da una vita ( aivoglia a dare acconti per un mutuo con tutti i soldi che ho speso ) e sebbene ci sia la voglia di un figlio la paura di non poterlo crescere come si deve è tanta. Ma io e mio marito abbiamo rispettivamente 29 e 33 anni e quanto dobbiamo aspettare ancora per avere anche noi la gioia di un bambino?? Che tirino fuori altre leggi idiote?? Che i ricchi siano pochi ed i poveri tanti?? Mah…scusate lo sfogo ma sono veramente stufa.
Sei grande Beppe!
Io una mamma che possa assumermi a tempo indeterminato e attribuirmi una paga decente non ce l’ho. Tu, nella tua infinita saggezza, cosa consigli di fare?
Saluti
Non credere che sia così fortunata visto che ho dovuto rinunciare al mio mestiere ( non attinente per nulla a quello che svolgo ORA )a cui ho dato 11 anni della mia vita per poter avere un contratto a tempo indeterminato part time! Non sono saggia, affatto, dico solo che non tutti sono seri..sia lavoratori che imprenditori!Per questo, oltre che per la legge Biagi, molti di noi ( per metà sono ancora in nero!! ) sono ancora alla ricerca di un posto serio.
Mi sono sorbito 5 anni di contratti precari, nello specifico:
– 1 CFL
– 3 Co.pro
– 1 Co.co.co
– 2 Collaborazioni occasionali (circa 4 mesi in ogni caso)
Alla fine sono riuscito ad avere un contratto a tempo indeterminato (finchè dura) e non perchè – come dicono quelli della CdL – i contratti a tempo siano l’anticamera di quelli indeterminati, ma perchè per pura casualità in un certo momento ho avuto la fortuna di trovarmi in una posizione di forza per cui ho potuto dettare legge. Ma se non fosse stato così, chissà quanti altri mini-contratti!!
Magari a vita!
I destrorsi, nella loro infinita stupidità (o forse no, sanno benissimo ciò che fanno, ahinoi!), non hanno creato più lavoro ma hanno distribuito il poco che c’era tra più gente.
Gli unici ad averci guadagnato in questo sono stati gli imprenditori liberi di pagarci tre lire e mandarci a casa a calci indipendentemente dal fatto che noi si produca uno o mille.
Il problema non è tra destra e sinistra. Destra o sinistra possono cambiare le sfumature, ma non la sostanza. Come cambiare la vernice ad una macchina rotta: rossa o blu, sempre rotta rimane.
I prodotti italiani si trovano a competere con i prodotti cinesi (tra gli altri). Nessuno lo può impedire. E la proposta di Berlusconi di forzare iport=export è un’idiozia economica. Aggreverebbe solo il problema.
L’Italia ha un sistema arretrato: chi ha interesse ad investire in un paese con una simile burocrazia, viabilità, costi d’impresa, sistema energetico…?
Altri paesi non hanno questi problemi. E non hanno nemmeno il mostruoso debito pubblico italiano. Se fosse più basso, il governo avrebbe potuto iniettare molta più liquidità nel sistema e stimolare maggiormente l’economia.
Anzi, se salgono i tassi di interesse (e saliranno), il problema rischia di diventare ingestibile.
Berlusconi doveva impegnarsi molto di più a ridurre il debito. La situazione è letteralmente pericolosa.
Invece, ha pensato bene di tagliare l’ICI ai preti.
Forse, penserà che se si mette male può sempre scappare in Vaticano…
Mi sono diplomato nel 98′ presso la scuola ferrari di Maranello, ho ovviamente fatto domanda alla ferrari, ho superato i primi 2 colloqui, poi non se ne fece più nulla, mi dissero, che a causa della crisi avevano bloccato le assunzioni, ed avevano anche assunto operai della ex Orlandi di Modena(autobus iveco) per rimediare ad una cassa integrazione.Ovviamente non feci il disoccupato perchè a modena non esiste questo tipo di problema, ma a distanza di alcuni anni ci ho riprovato almeno 2 volte.In queste ultime però sono stato io a rinunciare, a causa del fatto che per essere assunti si deve passare per forza da un’ agenzia interinale,e siccome io mi ritengo fortunato ad avere un contratto a tempo indeterminato, non mi sono fidato a lasciare il posto “sicuro” per uno della durata di 6-12 mesi poi si vedrà…mi hanno detto in agenzia, e siccome conosco un ragazzo che lavora in ferrari a cui è stato rinnovato di anno in anno il contratto interinale per 3 anni consecutivi, poi ora è stato assunto dalla ditta direttamente con un contratto della durata di un anno poi si vedrà…Ora considerando che come me e come tanti altri,questo ragazzo ha ormai 30 anni, e considerando il fatto che se oggi vuoi cercare o cambiare lavoro devi per forza farti assumere con un contratto interinale, chiedo ai nostri ministri come facciamo a farci una eventuale famiglia, visto che con questo tipo di contratti non ti danno un finanziamento nemmeno per comprare un telefonino??Attendo fiducioso una risposta.Grazie.
Mirko Campana.
Io sono un fortunato d’altri tempi, lavoro da trentasei anni per un’impresa e sono in dirittura d’arrivo, si, sono un fortunato. I miei figli ? La ragazza lavora da tre anni in nero e il maschio a ventisei anni è disoccupato, il meglio che ha trovato è di piazzare publicità sotto i tergicristalli. Viva la gioventù.
Un saluto al blog……
Non ho letto tutti i post …ma da piccolo imprenditore posso forse avere una visuale diversa.
Premesso che la malattia è sacra e io ai miei collaboratori a progetto la retribuisco come faccio con quelli a tempo indeterminato, questo benedetto lavoro a tempo indeterminato, si deve conquistare ….. io con una piccola azienda di tre persone mi ritrovavo spesso a lavorare 15 ore al giorno per pagare gli stipendi degli opera che si mettevano furbescamente in malattia.
Vi sembra normale?
Ora le cose sono cambiate…. contratto a tempo determinato e se non meriti lasci il posto a uno più volenteroso di te……..
Un salutone a tutti.
Ps.. Tutte le persone che dimostrano di valere vengono alla fine assunte a tempo indeterminato ….. nell’interesse dell’azienda che per trovare veramente qualcuno che ha voglia di lavorare deve faticare molto. Quando lo trova lo cattura immediatamente .
Sono d’accordo con te. Molti non hanno voglia di fare un tubo e pretendono troppo. Per questo molti come te sono costretti a tenerci con contratti ridicoli.
allora come si spiegano i frequentissimi casi di persone che lavorano per 10 anni, anche una vita, a tempo determinato? Non è lavoro subordinato travestito da lavoro determinato? Non è arma di ricatto per licenziare le donne che dovessero rimanere incinte? Dieci anni dovrebbero essere sufficienti per stabilire che una persona è volenterosa, non crede?
Saluti
Ho lavorato sei mesi per una ditta di telemarketing,3 ore al giorno per 300 al mese,niente mutua,niente ferie pagate,niente assicurazione…100Mq di moquette con piu’di 60 pc accesi 24 ore su 24,sono svenuta 2 volta perchè c’era un condizionatore solo su 2 salette.
Ok magari per 300e non potevo pretendere granche’,ma come me c’erano diverse donne,madri che lavoravano per prendersi quei 300e al giorno,io mi facevo altre 3 ore in coda per tornare a casa,i 300 euro che prendevo nn bastavano per la benzina,morale della favola?
Un diploma di dirigente di comunita’ che posso usare tranquillamente per pulirmi il didietro e come futuro tanti tantissimi lavori come co.co.co o come si dice ora con contratto ” a progetto” e nessun “progetto” di avere una famiglia…ma solo perche’ non riuscirei a permettermi nemmeno un misero monolocale in affitto (minimo 500 al mese)
caro beppe grillo,
ho spesso “postato” sul tuo blog, riguardo ai vari argomenti che tratti.
per quanto mi riguarda questa tua nuova iniziativa è interessante, anche se non credo che possa servire a qualcosa.
purtroppo la nostra società, è una società fortemente vizziata dalle varie conoscenze che ognuno ha, e si possono trovare dei manager ignoranti figli di papà, e laureati con tre lauree con contratto di somministrazione.
io sono un diplomato e non ho molte pretese per ora, anche se intendo incominciare gli studi.
per ora ho un lavoro da dipendente da mille euri/o al mese, e devo pagare un affitto da 450 euro assieme alla mia ragazza che ne paga altri 450.
il contratto di lavoro ovviamente è determinato, e la sola idea di sposarmi aprire un mutuo per una casa, comprare una macchina, ecc., non mi solletica neanche un pò.
purtroppo so benissimo che la mia azienda non ha alcuna intenzione di trasformare in tempo indeterminato tale contratto, percui già so che tutti i soldi che verso in affitto ogni anno va perso (10000 euro).
dopo 30 anni di questa vita avrò buttato dalla finestra qualcosa come 300.000 euro, solo per avere un tetto sotto al quale dormire, senza considerare che per permetterlo non devo avere strane idee di proliferazione.
la cosa è triste…. e mi lascia senza aspettative…. ho smesso di sognare, mi rimangono le mie forze, e so di potere contare solo su quelle, sperando che non debba ridirottare i miei sforzi verso traguardi più familiari…. ho pensato spesso all’emigrazione come valida alternativa a tutte quelle problematiche che sono tali solo in italia, però questo rimane il mio bel paese… e prima di arrendermi, proverò a percorrere ogni strada possibile.
un abbraccio a tutti da un inguaribile sognatore italiano.
ciao beppe!ecco come funziona la legge biagi.Le aziende assumono giovani part time,iniziandoli al dio fatturato,un bel contratto part time e chi se ne frega se in un’aera di 400 mq dedicata all’informatica ci sono 2 e dico 2 dipendenti a servire un mole assurda di clienti(in centro a milano,in via torino).Tanto un 20-25 enne copre il lavoro di 3 persone!mia sorella ha 29 anni anni ,si è laureata in giurisprudenza.è pure avvocato!!E ancora non piglia na lira,fa tirocinio in un simpatico studio di avvocati che dutante le festivita’ le regalano spumante e panettone!A me fa letteralmente SCHIFO che un neolaureato che fa ricerca deve prendere qualcosa come 700 euro al mese.Facciamo ora l’analisi di un ragazzo che vieve a milano , con uno stipendio di,udite udite, 1000 euro!
Affito stanza singola a milano:mediamente 400 euro al mese.
spesa per mangiare:siamo buoni 200 euro al mese
spesa mezzi: 40 euro al mese
supponiamo che ci si voglia po’divertire ,andare addirirttura in qualche pub! 8o euro al mese?
mamma mia mi vorrei comprare quel pantalone! 40 euro (40?)
uhh le bollette!! lasciamo perdere!!
grazie silvio!!Grazie a te ho capito cos’è il sacrifico e la parsimonia!Valori di base che tu hai utilizzato nella tua vita!!!Ora inizio a capire che stai facendo tutto questo per me!! E se avro’ un bambino mi darai 1000 euro!!
Tanto chi se ne frega se mio figlio non avra’ un fratellino o una sorellina visto che a malapena riusciro’ a sfamarlo!(gli daro’ dei cereali della bic e un po di cibo per cani nordeuropeo).
BASTA con la mania dell’estero, io voglio restare quì E’ MIO DIRITTO! e se si SCEGLIE LIBERAMENTE (e non per disperazione o ricatto) di andare all’estero poi si DEVE avere la possibilità di tornare!!!
ma insomma siamo messi come i nostri BISNONNI cavolo! e poi? secono voi è una vera soluzione? poniamo per un secondo che sia possibile andarcene tutti a lavorare fuori … il paese COLLASSEREBBE in un attimo!!! ed il conto lo pagherebbero le famiglie meno abbienti!
FATELA FINITA!!! invece di scappare restiamo e protestiamo! DIAMOCI DA FARE per sbattere fuori TUTTI quelli che ci danneggiano!!! TUTTI!
Niente commenti personali. Lascio giudicare a chi legge per farsi una propria idea: sei mesi di stage GRATIS grazie alla riforma universitaria e altri TRE a 500 euro/mese dopo la laurea. Risultato: nove mesi a 1500 euro e neanche la certezza di un’assunzione A PROGETTO! Parbleu Berlusca! E pensare che è il meno peggio…ma ce la faremo…
NUOVA SCHIAVITU’
Non riesco a comprendere la miopia di sindacati e politici ( o forse sì, ci riesco…chi non sperimenta sulla propria pelle questa vergogna non può capire…e poi fa comodo così, per la stramaledetta e aberrante legge economica) di fronte a un DISASTRO CHE HA TRAVOLTO UN’INTERA GENERAZIONE DI GIOVANI il cui futuro è stato cancellato: impossibile progettare, paga miserevole, nessun diritto a maternità, malattia, a un trattamento paritario rispetto agli altri colleghi a tempo indeterminato, che godono di maggior rispetto e vengono pagati molto di più pur svolgendo la metà del lavoro che svolgo io. Ma forse, come mi diceva un alto dirigente statale, fa comodo avere una disponibilità infinita di paria che non possono protestare, che per bisogno di lavorare accettano qualsiasi condizione, che lavorano il doppio, senza orari per il timore di essere licenziati da un momento all’altro…i lavoratori a tempo indeterminato, dall’alto dei loro privilegi, mi dicono spesso che non sono flessibile, che non mi so adeguare ai tempi che mutano…vorrei che fossero al mio posto anche solo per un giorno, e che sperimentassero la SENSAZIONE DI SENTIRSI CITTADINI DI SERIE B, con la propria dignità continuamente messa in forse…La costituzione recita che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro…questo è falso, falso adesso grazie alla legge Biagi, grazie al silenzio colpevole e connivente di chi osserva senza far nulla. Siamo ritornati al PIU’ DETERIORE SFRUTTAMMENTO, che ricorda i tempi di Dickens. Questa la verità che nessuno osa proclamare. E checché ne dicano i colleghi a tempo indeterminato, io a questa vergogna e inciviltà, alla RIDUZIONE DEL LAVORO A MERO OGGETTO DI SCAMBIO ECONOMICO, non potrò mai rassegnarmi.
BASTA CON LE MENZOGNE SULL’IDILLIACA CONDIZIONE DEI GIOVANI.
BASTA IMBARAZZATI E CONNIVENTI SILENZI.
ma perchè non rendiamo precario anche i nostri politici che di tutele del “loro lavoro” se ne sono create fin troppe. Dopo due legislazioni al massimo tutti a casa.
la FLESSIBILITA’ NON E’ la PRECARIETA’!!! che la smettano tutti di CONFONDERLE (PERCHE’ GLI FA COMODO!) prima di tutti gli imprenditori!
mia madre E’ STATA UNA LAVORATRICE FLESSIBILE!!! 40 anni di lavoro 10 ditte diverse (media una ogni 4 anni). quando lasciava una ditta ne aveva già trovata un’altra, aveva la liquidazione, le ferie, la malattia e la maternità, ha potuto chiedere e pagare il mutuo, ha potuto mandarmi all’università e pagare le bollette! e poi ha avuto la pensione! e tutto questo col triennio professionale!!!!!!!!!!!!!!
IO SONO UNA LAVORATRICE PRECARIA!!!
ho la laurea, in tre anni di lavoro ho cambiato 5 ditte (media contratto 6 mesi) e tra un contratto (tutti a termine) ed un altro sono passati anche 2/3 mesi in cui ero disoccupata (WWW i miei genitori!!!). non ho nessuno dei diritti che ha avuto mia madre. alla mia età lei aveva un marito e due figlie, io non ho nemmeno un monolocale mio.
la FLESSIBILITA’ NON E’la PRECARIETA’!!!
Ma se non ci fossero i co.co.pro. come si creerebbero i posti di lavoro? Per creare un milione di posti di lavoro è sufficiente assumere un milione di giovani, ma solo per una settimana, e poi licenziarli. Sotto il profilo statistico sono stati creati un milione di posti di lavoro. Certo, peccato che vi siano stati altrettanti licenziamenti!!!!!!
CONDIVIDO,,,
siamo schiavi sottopagati…
schiavi di ogni cosa…..
MA LE COSE MIGLIRERANNO….
soprattutto dopo aver letto l’ennesima CAZZATA divulgata dal Governo..IL FANTASTICO OPUSCOLO …”l’INNOVAZIONE DIGITALE PER LE FAMIGLIE”… DA NON PERDERE….
Non ci sono speranze …ci considerano degli stupidi incapaci pronti a farsi sodomizzare…
Ma prima o poi ci rifaremi…
Quello che più mi fa andare in bestia è quando sento D’Alema, Fassino e via sinistrando, parlare del lavoro precario come di un regalo della destra !!!!! Niente di più falso !
Le fondamenta della legge Biagi sono state ideate,progettate e costruite dal governo di centro sinistra. Ancora peggiore è stato il comportamento dei sindacati e in particolare della cgil . Se venivano interpellati a riguardo da lavoratori preoccupati , anche quelli considerati tutelati, la risposta era : LASCIATELI LAVORARE CHE L’EPOCA DEL LAVORO FISSO DEVE FINIRE!!. A questo punto mi domando cosa serve che un lavoratore dipendente voti sinistra o destra quando è e rimarrà sempre l’anello debole e sacrificabile della catena sociale.
Basta vedere con l’euro chi si è arricchito o al massimo ha guadagnato meno ( commercianti, liberi professionisti ecc…) e chi è stato penalizzato ( solo lavoratori dipendenti e pensionati )
Tutto quello che dice la sinistra è uno slogan elettorale e pensa che i lavoratori abbiano la memoria corta o siano totalmente rincoglioniti !
Voglio dire una cosa , io sono di Genova. La prima riunione del consiglio regionale di Burlando , ha deciso di aumentare l’ICI sulla prima casa !!! Bella pensata e grande politica.
Condivido pienamente lo scontento verso entrambi gli schieramenti. Voglio però sfatare un luogo comune. Io lavoro come libero professionista ed oggi guadagno molto meno di quello che guadagnavo dieci anni fa: a fronte di un milione guadagnato nel ’98 oggi prendo 400. E non venitemi a dire (politici e sindacalisti) che un 1 = 2000L: sappiamo benissimo che 1 = 1000L. Quindi oggi porto a casa il 40% di quello che guadagnavo dieci anni fa. Ma c’è di peggio; nel ’98 avevo un rapporto diretto con il cliente finale ed ero sicuro di essere pagato, oggi mi tocca passare attraverso una catena interminabile di intermediari e so che faranno di tutto per non pagarmi. Ciascuno degli intermediari si intasca almeno il 20% dell’importo che gestisce (e ci sono sempre almeno due passaggi se non tre) e quasi sempre al momento di pagare le fatture qualcuno decide che oggi non ne ha voglia. Basta che uno degli intermediari decida di fare il furbo (e capita sempre più spesso) e per riuscire ad incassare il compenso di fine mese tocca far intervenire l’avvocato; risultato: i soldi, se va bene, li vedi dopo almeno un anno.
Non entro in merito al discorso sui commercianti ma vi assicuro che per i liberi professionisti non sono tutte rose e fiori: oramai sono rimaste solamente le spine.
caro Beppe
credo che sia facile incolpare sempre qualqun altro dei nostri probblemi anche se in molti casi abbiamo ragione,
credo anche però che un poco di tutto ciò sia anche da ricercare nel comportamento di ognuno di noi, nella nostra superficialita, nel menefreghismo piu assoluto che oggi è tanto di moda,nel rifiuto totale anche delle piu piccole responsabilita.
non possiamo stare a guardare il grande fratello ,(per di piu qualcuno anche a pagameno,poi magari non arriva a fine mese),e pensare sempre che ci sia qualcuno che metta tutto a posto.
se eliminassimo il superfluo ,risolveremmo gia parte dei nostri probblemi;
macchine di stralusso,celluari costosissimi e cambiati spesso vestiti firmati e chi piu ne ha piu ne metta.
ciao a tutti.
smettere di consumare, abolire il superfluo e conservare un po’ di dignità per rifiutare certe offerte di lavoro.
Mi fanno ridere quelli che piangono sempre miseria ma poi passano i fine settimana nei centri commerciali per avere l’ultimo telefonino, l’ultimo giubbotto, l’ultimo decoder e intanto i padroni se la ridono perchè l’ultimo fesso ha fatto di nuovo le rate per l’ultimo inutile oggetto superfluo!
Hai proprio ragione. Io e mio marito probabilmente neanche quest’anno ce ne andremo in vacanza e l’anno scorso per farci 3 giorni a Parigi abbiamo dovuto risparmiare per mesi. L’affitto, la macchina ( serve anche quella per lavorare ), la spesa e tutto il resto costano e rimane ben poco per permetterti di dire ” oggi ho pensato anche a me “.
In bocca al lupo.
Caro Beppe,
Sono un laureato fortunato: ora lavoro a tempo indeterminato ma non per questo dimentico – ci sono passato anch’io – tutte le donne e gli uomini coinvolti in questo dissennato progetto.
Quando ero impiegato con un contratto interinale mi recavo al lavoro senza stimoli perchè sapevo che ero o potevo essere una persona usa e getta. Ciò nonostante tutte le rassicurazioni e le illusioni che, ogni giorno, il mio capo mi infondeva. Non avevo stimoli ma molta voglia di dimostrare il mio valore: purtroppo, però, per molto tempo non dovevo fare altro che fotocopie o servire il capo trascrivendogli i fax e, aihmè, non potevo nemmeno corregerli (visto il pessimo italiano – ho notato che è una cosa comune per i manager di oggi). Facile intuire come, quasi da subito, ero in cerca di altre occupazioni, visto che dovevo anche sposarmi e mi serviva un piccolo prestito. Sappiamo tutti bene che quando una persona è occupata con i contratti tanto decantati dalla legge Biagi, questa persona non può sognare, non ha accesso a nessun prestito, non è un lavoratore normale. Si dice infatti che si tratta di lavoratore atipico. Direi, invece, che oggi, purtroppo questo lavoratore sta diventando, se non lo è già, un lavoratore tipico. E’ normale entrare in un’agenzia interinale, oggi “agenzia per il lavoro” ed imbattersi in donne e uomini di 40/50 anni che hanno perso il lavoro per varie cause e si affidano umilmente a queste mani. Ed è normale che le aziende sfruttino la loro superiorità nei nostri confronti, nei confronti di tutti noi lavoratori. Solo che, facendo così, secondo me, anche le aziende perdono in professionalità e qualità del lavoro.
Cambiano infatti le persone nell’ufficio, in reparto ma il risultato non cambia: si lavora sempre di più come schiavi un maggior numero di ore diviso per meno persone.
Berlusconi ci spieghi come è diminuita la disoccupazione! Forse nel periodo natalizio, quando gli interinali sono al massimo delle assunzioni.
Sono testimone delle parole che hai scritto.
Io al contrario di te,da tempo indeterminato a tempo mobilitato.Ho 52 anni,sono in mobilita da 2 anni e sta per terminare.Sono invalido civile al 50%.Mia miglie lavora a tempo determinato e ho una figlia che va a scuola.Quando avevo il lavoro “calzature “tutto bene.Adesso con la legge Biagi non ho più futuro.Io credevo di avere la poliomelite non la peste.Da poco mi sono iscritto alla legge 68/99,per avere un’occasione in più.. peggio…Sono stato chiamato da un piccolo imprenditore per sei mesi,e non ti dico l’umiliazione.Prima di me ne aveva assunti tre, dopo di me altri due.Il berlusca dice ,prima la ditta ti prova poi ti assume …..BALLE.Qui tutti fanno così.
E’ solo un circolo vizioso che fa danno sia al lavoratore che all’imprenditore.
A tutti i lettori del blog un saluto.
A Grillo… GRANDE…GRANDE….GRANDE…Grillo
Ho letto una parte dei vostri messaggi e vi esprimo tutta la mia solidarità: io ho un lavoro a tempo indeterminato solo perchè sono più vecchio e quando ho iniziato a lavorare non c’erano questi contratti truffa.
Vorrei però allargare la discussione perchè il lavoro credo che sia l’anello di un cerchio più grande. Abbiamo una dirigenza che è composta dai “padroni” ovvero da industriali, sistema bancario e politici che mirano solo al loro profitto.
Per questo sistema il “popolino”, cioè noi, siamo schiavi 3 volte:
– con i contratti co.co.co. co.co.pro etc… siamo diventati schiavi come lavoratori ai quali viene dato un salario da fame e siamo sempre ricattabili.
– Con le loro pubblicità ossessive i padroni ci rendono schiavi del consumismo e ci obbligano a comprare i loro inutili prodotti con i nostri miseri stipendi.
– se iniziamo a comprare a rate o con i mutui diventiamo schiavi anche delle loro banche fino a farci spolpare.
Il sistema è marcio e l’unica speranza è che esso collassi insieme a questa oligarchia di padroni, bancari e politici. Come fare?
– Rifiutare e opporsi ai lavori da miseria, in nero e sottopagati. Ho letto che qualcuno con lo stipendio non paga nemmeno la benzina per andare e tornare dal lavoro: allora meglio stare a casa. Lavorare serve per guadagnare (poco) e non per rimetterci!
– Smettere di consumare: comprare solo lo stretto necessario, comprare oggetti non pubblicizzati in tv, cercare di autoprodursi un po’ di cose e fare un po’ di scambio e baratto con amici e parenti.
– pagare in contanti, non accendere mutui, non fare rate per non finire nelle grinfie delle banche. Se voglio una cosa metto da parte i soldi e la compro quando ce li ho tutti, altrimenti non la compro.
Se tutti gli italiani facessero così, in un mese collasserebbe il sistema e si potrebbe costruire una società più onesta. Pensate a quello che è successo col crollo dei consumi del pollame. Sai che rivoluzione se crollassero i consumi di tutti i prodotti !!!!
Non c’è mica solo la legge Biagi.
Guardate con che offerte devono confrontarsi i giovani architetti che tentano di inserirsi nel mercato del lavoro (semprechè non dispongano di un santo in paradiso).
Richieste del datore di lavoro:
Laurea
Abilitazione professionale
Competenza professionale e uso di software
disponibilità giornaliera full time
motorino o macchina propri
Offerta economica:
…contratto di Stage a tempo determinato…con rimborso spese di 300 al MESE!!!!
INCREDIBILE VERO!!
No, non è incredibile, fatevi un giro sui siti degli ordini e vi accorgerete che questo è lo standard.
Ma la cosa più divertente è che la Comunità Europea proprio ultimamente ha additato l’ordine degli architetti italiani perchè applica le tariffe più alte d’Europa.
Ciao Beppe
sono un ragazzo di 32 anni sono laureato in Geologia con master ormai da 5 anni.
Ho lavorato (non da subito) “a singhiozzo” cioè con contratti di 6 mesi alternati da qualche mese di buco dove mi “dilettavo” in qualche call-center per raccimolare un pò di soldi per l’affitto.
Ho vissuto infatti per molti anni lontano da casa e purtroppo a volte mi è capitato di chiedere soldi a casa quando mi trovavo nei mesi di “buco”.
Ora sto svolgendo uno stage formativo rigorosamente gratis presso l’ARPA Basilicata ma almeno sono a casa mia quindi evito spese varie, compreso l’affitto.
Per fortuna ho una buona esperienza come cameriere e quindi qualche lavoro stagionale riesco sempre a trovarlo altrimenti da laureato nel 2006 avrei fatto davvero la “fame”.
Non voglio essere così pessimista e per questo avrò ancora pazienza di cercare un lavoro attinente al campo per cui ho studiato ed in questi anni fatto un pò d’esperienza; quest’ultima mi piacerebbe tanto metterla a disposizione del mio paese!
Sono anni che mi scontro con questa realtà. Sono insegnante di italiano per stranieri. Ho lavorato sempre in scuole private perché per lo stato NON ESISTIAMO! Esiste l’emergenza stranieri nelle scuole ma noi che siamo qualificati di fatto non abbiamo alcun riconoscimento.
Sono stato rappresentante sindacale in una scuola in cui si facevano contratti regolari, le nostre battaglie per legittimi aumenti di stipendio si scontravano con la possibilità di contrattare perché nel 99% delle scuole i colleghi erano e sono sotto il ricatto del co. co. co, che ha sostituito il nero a tutto vantaggio del datore di lavoro che così ha una carta firmata dal lavoratore che non può nemmeno fargli vertenza.
L’insegnamento nel privato (ripeto, per la mia qualifica UNICA strada) è così: laurea, mastr, esperienza all’estero di insegnamento e formazione di insegnanti in Istituti italiani di cultura, scuole, università, e il meglio che qui puoi trovare è un direttore che ti offre 10 o 11 (fortunato!) euro l’ora, senza diritti, senza ferie, senza malattia, senza un ca°°o di niente!
E’ vergognoso.
Il mio piccolo blog parla anche di questo…
🙁
Saluto tutti,
mi piaceva aggiungere la testimonianza di un 50enne che dopo 25 nella manutenzione ha tentato il salto di qualità come responsabile, tramite le agenzie interinali.
Sono sempre attirato dalle novità e poi accetto di mettemi in discussione.
Big mistakes!! Dopo 3 mesi di prova con una media di 11 ore/gg e qualche sabato mi hanno detto che non sarei stato confermato (senza motivare) ma mi concedevano una settimana aggiuntiva per trovarmi un lavoro… commovente.
Sarò breve: nello stesso anno ho girato 4 agenzie con relativi periodi di prova da me interrotti per incompetenza dei titolari(erano arroganti e icapaci di gestire il personale).
Scommetto che il nano li avrà conteggiati come 5 nuovi posti di lavoro!
Ora macino 80 km/gg per fare manutenzione ad una fabbrica quando il mio comune pullula di ditte ma quando busso alla porta mi chiedono:
– interinale per il periodo massimo possibile.
– 9/gg ore di lavoro
– sabato matina
– paga base 800 poi si vedrà.
– giovane età ma con tanta esperienza.
– non chiedono la 5° di reggiseno ma aiuterebbe.
Mi sono acquistato una diesel a rate.
Per i giovani: fatevi un’esperienza all’estero o vi rimarrà la voglia per tutta la vita.
Ciao Maria Gabriella (così si chiama anche mia sorella). Oltre a questa omonimia familiare, cio’ che mi accomuna a tua cugina e’ un’altra cosa importante : la laurea in Matematica!!
E da ora anche la precarietà…
Posso solo consigliarle una cosa, in relazione alla mia esperienza, la SSIS :quest’anno ci provo anche io…e’ l’unica soluzione possibile per noi poveri matematici…
Sai quale e’ il mio motto?…”tutto arriva per chi sa aspettare”
Coraggio!!!!!
La mia esperianza è di precario per 2 anni e mezzo al Ministero del Lavoro, si proprio 4 piani sotto il sottosegretario al Welfare Sacconi. Insieme a me ce ne erano molti altri. Io avevo la paura che ogni 3 mesi mi si potesse mandare via. All’inizio ero co.co.co. poi con la famosa legge Biagi mi è stato chiesto di prendere la Partita IVA, per fortuna sono riuscito ad evitarlo.
Ho visto miei colleghi che il venerdì sera hanno ricevuto una telefonata con la quale dicevano che da Lunedì non servivano più, ed io con moglie, che tra l’altro si è ammalata, e due bambini potete benissimo immaginare i bocconi amari che ho dovuto ingoiare e le nottate insonni per la precarità del mio reddito oppure le vacanze evitate come la peste perchè non venivano pagate o il terrore di prendere il raffredore perchè altrimenti quei 2 giorni ti sarebbero potuti anche costare la non riconferma. Se questa è occupazione.
L’ITALIA FA SCHIFO,
MA NON E’ COLPA DI BERLUSCONI
O DELLA LEGGE BIAGI
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Se vi fanno contratti assurdi e dovete accettarli, è perchè l’economia italiana non non offre opportunità. L’offerta di lavoro, semplicemente, supera la domanda. Quindi, i datori di lavoro possono prendervi per il collo con contratti da schiavisti.
Probabilmente la legge Biagi si dovrebbe migliorare. Però il problema rimarrebbe. Una legge che tuteli maggiormente i lavoratori, purtroppo, non farebbe aumentare i posti di lavoro. Accelererebbe l’esodo verso l’estero.
La mancanza di competitività del sistema Italia non è colpa di Berlusconi, della legge Biagi o della sinistra. E’ il risultato di decenni di politiche dissennate.
Ora l’Italia si trova con un sistema non competitivo: basti guardare alla giustizia, ai trasporti, alla distribuzione, alle banche, all’istruzione, all’energia… Questi problemi non si possono risolvere con una legge e nemmeno con una legislatura. Con la competizione internazionale e con il terzo debito pubblico del mondo, secondo me, il problema è ormai irrisolvibile.
Specialmente con questa classe politica.
Per me, la soluzione migliore è emigrare. So che per molti è un trauma. Ma si può vedere anche come una opportunità. Io la vedo come un’opportunità.
hanno avuto il coraggio di farmi un contratto di una settimana senza proroga in un supermercato perchè dovevano spostare un reparto…e serviva uno in più..
una volta finito il lavoro… a casa… 6 euro l’ora la paga… i miei colleghi, erano increduli e fino al giorno dopo che non mi han visto arrivare.. pensavano che scherzassi.. che li prendessi in giro…fate voi…
la casa circondariale della libertà con i tanti suoi farabutti ha reso i poveri ed il ceto medio italiano più povero.
ragazzi mandiamoli a casa il 9 aprile altrimenti è meglio emigrare
Pubblicizzo il libro di mio padre sull’esperienza di vita della nostra famiglia nella città di New York nell’anno 2003.
Il libro si intitola “Vado a vivere a New York… e poi torno”. Mio padre si chiama Mauro Li Vigni. La casa editrice è la Sigma Edizioni e il costo del libro è di 7 . La distribuzione del libro si è limitata alla Sicilia, ma dal resto della penisola potete averlo tramite ordine presso la vostra libreria di fiducia.
Il primo atto del governo Berlusconi e’ stato quello di indire un referendum per l’abolizione dell’art. 18 St. dei Lavoratori, quello per intenderci che vieta il licenziamento INGIUSTIFICATO visto che tutti i contratti i lavoro prevedono il licenziamento per giusta causa; obbiettivo quelo di lasciare libere le aziende di licenziare senza tutela alcuna per i lavoratori (la chiamano flessibilita’ in uscita..)e svuotare l’intera legge 300 a garanzia del lav. dipendente. La ragione? come ha detto il cav. quando le aziende assumono un lavoratore se lo sposa e non se ne puo’ piu’ liberare…. CAPITO IL CONCETTO? COME SI FA A VOTARLO ANCORA?
Sono un medico specialista di 36 anni e nella mia precarietà non sono riuscito nemmeno ad avere un contratto co.co.co o co.co.pro ma semplicemente un contratto libero professionale super precario, con partita iva e nessun diritto. Questa sarebbe la flessibilità? Non siamo ridicoli! Questo serve solo alle aziende sia pubbliche che private a risparmiare un mucchio di soldi sfruttando il tuo lavoro, la tua professionalità e i tuoi 10 anni di studi universitari! Hai detto bene gli schiavi almeno potevano farsi una famiglia, avere un tetto sotto cui abitare, ma oggi tutto questo non è possibile; ti danno il giusto per sopravvivere (9,6 euro nette l’ora) e temo che questo sia solo l’inizio di una spirale che ci porterà sempre più in basso. Perchè i nostri cari dipendenti e i nostri cari dipendenti sindacalisti non vanno a vedere quante violazioni di questa legge, che non tutela niente e nessuno, ci sono a livello privato? Tutto questo non interessa forse, ma interessa noi che forse saremmo costretti a lavorare fino a 70-80 anni perchè non riusciremo ad avere neanche una pensione, dato che si tratta di decidere se morire di fame ora pagandoci in proprio i contributi, o quando saremo vecchi e senza pensione. Questo è il segno della povertà di una nazione, il preludio di una crisi che forse ci porterà ad una fine argentina od anche peggiore e dove ora c’è la lotta tra il ricco (le aziende che ti sfruttano grazie alla legge Biagi) ed il povero (lavoratore atipico, ma farebbero meglio a chiamarlo sottopagato). Ma questi signori non capiscono che possono spremere fino all’ultima goccia nel tentativo di mantenere una certa ricchezza, ma quando il sistema che non si regge più su nulla crollerà, verranno trascinati giù anche loro. Grazie Beppe e continua così a dar voce alla gente, ai veri problemi ed alle possibili soluzioni, dato che la censura di regime, dei poteri finanziari, politici e religiosi oggi purtroppo lo impedisce.
Caro Beppe,
sono uno studente universitario, ho 21 anni e sono perfettamente in regola con i miei obblighi scolastici tenendo una media più che soddisfacente. Da un anno e mezzo, oramai, abito nella città dove mi sono trasferito (Varese, città della Lega…) per studio e credo che ci rimarrò un bel pò. Provengo da un paese piemontese, di campagna, e non mi sono mai tirato indietro se c’era da dare una mano per quanta riguarda il discorso di manutenzione della casa, lavori pesanti compresi. So tagliare il prato, potare le piante, cavare l’orto e riparare un motorino. So anche fare le equazioni e svolgere una versione di latino, pensa te. Quando mi sono recato, perchè sentivo il bisogno spirituale di lavorare (per i miei genitori, vorrei contribuire all’affitto..), in una delle agenzie interinali presenti sul territorio e ho compilato l’apposito curriculum vitae; mi sono anche iscritto via Internet alla stessa agenzia, oltretutto. Beh, nessuno si è preoccupato di me e del mio bisogno di lavorare, eppure non capisco: so fare praticamente tutto, so anche 3 lingue. Mi hanno mandato gli auguri di compleanno però, conservo ancora l’ SMS! Che odio, verso di loro e ancora di più verso le istituzioni. Non ci posso fare niente, mi etichetteranno come terrorista anarco-insurrezionalista marxista leninista a breve. Morale della favola, ho fatto un concorso formato da 1 scritto e 2 orali, e l’ ho passato: era un concorso dell’ ISTAT, e mi devono ancora chiamare. Credo che lo faranno a breve. Credo. Non mi vuole nessuno, e ppure passo i concorsi statali. Simpatici, molto. E’ proprio vero quello che diceva Orazio? “Dulce et decorum est pro patria mori”, è dolce e decoroso morire per la patria. Chi lo sa… Speriamo bene. Auguri a tutti, Alessandro
P.S. Se davvero come credo un ministro leggerà questa mio commento, si ricordi che sta lavorando per me. Per Noi.
io ho lavorato per due anni e mezzo per la stessa azienda (contratto cococo rinnovato ogni 3/4 mesi), dopo 6 mesi di stage gratis presso la stessa, il mio lavoro non differiva per nulla da chi aveva un contratto a tempo indeterminato (eccetto i diritti che loro avevano ovviamente. Dopo tante promesse mi hanno lasciato a casa dalla sera al mattino (senza cassa integrazione, appelli alla solidarietà e cose varie…).
Peccato che la legge Biagi non fosse nemmeno ancora stata votata. Si chiamava “legge treu” (governo Prodi e sinistra tutta). Ma non gliene fregava a nessuno, sindacati compresi, per non disturbare i manovratori…
Ora possono fare quello che vogliono, abolirla, riformarla o crepare, tanto un altro lavoro non l’ho più trovato, se non occasionale e nemmeno lo troverò (e quell’unico me l’ero pure trovato da solo) per ragioni di età.
Quelli che parlano tanto della legge Biagi, allora dov’erano? cos’è? non era di moda protestare contro il governo?
I PROBLEMI SONO INZIATI CON LA FLESSIBILITA’ DEL LAVORO. I LAVORATORI DEVONO ESSERE FLESSIBILI E I SINDACATI HANNO DATO UNA MANO ALLE AZIENDE ED AI PADRONI. NON CREDO CHE L’IMPORTANTE SIA LAVORARE NON IMPORTA COME. PERCHE’ PENSO CHE LA DIGNITA’ DI UNA PERSONA PRIMA CHE DI UN LAVORATORE DERIVI ANCHE DAL POTERE AVERE UN LAVORO IN CUI SI E’ RISPETTATI E NON CONSIDERATI RISORSE UMANE. IL GRAVE ERRORE E’ CREDERE CHE CI SINO ANCORA INDUSTRIALI. UN INDUSTRIALE AMA LA SUA AZIENDA! ORA I MANAGER PASSANO DA UN’AZIENDA ALL’ALTRA ANCHE CONCORRENTI BASTA ESSERE PAGATI DI PIU’. MA PENSO CHE SIA PROPRIO MALATO IL SISTEMA E L’ECONOMIA CHE ORAMAI SI REGGE SUL DEBITO. LASCIARE AI PADRONI TUTTE QUESTE OPPORTUNITA’ VUOL DIRE RIDURRE IL LAVORATORE AD UN BURATTINO SEMPRE CONSENZIENTE
Lavoro da quasi un anno in un azienda informatica e non somo ancora assunto!! (ritenuta d’acconto)per 400 euro al mese!!
Il mio principale dice che devo ritenermi fortunato perche’almeno non sono disoccupato, sara’, ma penso che andra’ avanti cosi’ dovro’ emigrare come i miei bisnonni
Psicologo del lavoro -Storia vera al Ministero.
Cos’è il lavoro di digitazione dei Dati?E’ quel lavoro che implica la raccolta delle informazioni.X fare questo ci sono amministrazioni pubbliche,enti di Notevoli dimensioni che si rivolgono a privati.Un lavoro semplicissimo,al punto che molti disabili(anche con Handicap mentali)sono in grado di svolgerlo. La motivazione è sempre la stessa.”Diamo da lavorare a una popolazione svantaggiata”.La realtà è un’altra.La popolazione svantaggiata costa poco.Non si ribella.Non ha forza sindacale.
Fa qualsiasi cosa gli si chiede.Questa la dinamica.Il lavoro viene richiesto dal Capo Capo.Il Capo chiama il sottocapo e lo informa.
Il sottocapo,dopo aver esclamato “Ah la pensione ”Chiama un 6 livello crackomandato e lo informa.Il sesto livello,forte del suo sindacato,chiama la collega del 5°livello,e la informa mentre lei,distratta,parla al cellulare. La ragazza del 5°livello,molto giovane e intraprendente,va dal dirigente.Gli spiega che non aveva capito un cazzo perché occupata al cellulare. Non si fa spiegare un bel niente.Gli fa un Bocchino e se ne torna in stanza a parlare al cellulare. Di nuovo la palla passò al sottocapo.Così viene chiamata la cooperativa Sociale.A questo punto la gerarchia è chiara. Il 5°livello/addetto alle pubbliche relazioni.Il 6°livello/addetto alle ricerche Informatiche/Telematiche(Porno).Il livello quadro/addetto al controllo e all’organizzazione del lavoro.Il capo/addetto alle relazioni con le massime autorità.
Lo sfigato disabile/addetto all’immissione delle informazioni,vitali per l’Azienda.Così il sottocapo fa statistiche,conta i record inseriti nel Database, fa allontanare disabili troppo lenti (come quelli con una mano sola o i sordi che non sentono i suoi rimproveri).Fino a esiliarli in stanze senza tel.
Concluso il lavoro sono tutti felici.I giornali esaltano l’attività e il parlamento fa un plauso.Anche il disabile è felice, perchè dopo aver prodotto torna a casa a risposare. Disoccupato
Grazie alla biagi ho la possibilità STRAORDINARIA, MA MIGLIORABILE,di lavorare a 5.16 euro all’ora come assistente finanziario all’interno di un noto negozio di elettrodomestici. Il mio STRAORDINARIO, MA MIGLIORABILE contratto a progetto mi consente di agire come un lavoratore subordinato a tutti gli effetti (orari rigidi, giornalieri, sabato e domenica spesso compresi)con l’insignificante differenza che:- 1/3 dei contibuti è a mio carico,- la malattia non è coperta così come le ferie(non previste). In oltre la STRAORDINARIA, MA MIGLIORABILE flessibilità contrattuale mi rende vulnerabile alle continue riduzioni orarie e quindi salariali. Mi sembra dunque doveroso, da neo laureato, ringraziare la Biagi che mi proietta verso uno STRAORDINARIO, MA MIGLIORABILE FUTURO!!.
ciao beppe e grazie di esistere!
Devo riconoscere che sei l’unico a spendere delle parole sulla legge biagi e su noi precari.
Io lavoro col cosiddetto contratto a progetto da diverso tempo, sempre sotto-pagato, sempre sfruttato, senza un giorno di ferie o di malattia, con una indennità inps ridicola!
Mi fanno firmare che mi impegno a non lavorare come dipendente e invece mi trattano come tale non corrispondendomi però alcuno dei loro diritti.
Questa sarebbe la fantomatica democrazia invocata da questo governo? questi sarebbero i posti di lavoro tanto decantati? questo sarebbe il governo che ha fatto + di tutti in materia di occupazione, abbattendo il tasso di disoccupazione? sinceramente non posso fare a meno di ridere… siamo peggio degli schiavi hai ragione! eppure tutti hanno purtroppo il piatto di pasta pronto la sera che li aspetta e così nessuno si sogna di fare la rivoluzione. va bene x tutti, noi crepiamo senza uno straccio di diritto e non possiamo neanche lamentarci.
Poi tg e quotidiani tipo corriere della sera decantano le lodi di questa “riforma”, prendendoci in giro, dicendo addirittura che chi lavora a progetto oggi udite udite “si arricchisce”… e senza riconoscere che oggi x colpa di biagi le cose vanno molto peggio che nel dopoguerra! Ormai non ci resta che emigrare all’estero x avere una speranza di un futuro! questo stato o meglio questa repubblica delle banane la speranza ce l’hanno tolta da tempo!
Io sono un diplomato tecnico agrario. Ho trovato come lavoro, in una ditta di distibutori automatici, da circa 1 anno. Sono senza contratto a tempo indeterminato. il mio contratto va a ore. cioè dovrei lavorare 8 ma ne lavoro 10. di cui le ultime 2 non pagate. non ricevo buoni pasto, anche se tutti i giorni mangio fuori. se prendo le multe me le devo pagare. se faccio un incidente o mi rubano i soldi li devo restituire di tasca mia. ora la legge biagi fa schifo. la destra fa schifo. la sinistra fa schifo. so che i miei, e i vostri nonni sono morti per il suolo patrio. sono fiero di essere italiano. Ma se i nostri avi vedessero l’italia oggi, aprirebbero le porte all’esercito austriaco. So che in cina cercano pizzaioli da mettere dietro al forno. pagano 3000 euro al mese più vitto e alloggio. finchè non la impararno a farla da soli ci si potrebbe pensare…
Viva l’Italia comunque
Caro Beppe, leggendo i vari commenti al tuo post si ha la sensazione che tutti quanti, o quasi, dicano la stessa cosa. Cioè, tutti o quasi tutti, evidenziano il problema e nel giudicarlo, indicano la loro valutazione come unico ed esclusivo rimedio ad una situazione complessa.
Quello che si percepisce leggendo i commenti è che:
1- tutti hanno più o meno lo stesso problema;
2- tutti hanno una soluzione, che però è diversa nell’enunciazione, quindi la soluzione di ognuno è quella giusta, pertanto è l’unica da adottare;
3- c’è sempre qualche str…o di troppo;
Penso invece, che in Italia ci sia bisogno di grandi capacità ed impegno, per riuscire a fare una sintesi dei problemi, una sintesi articolata che abbracci le diverse esigenze di gran parte dei cittadini.
Una volta c’erano i grandi partiti e i grandi sindacati, che grazie alle ideologie su cui si reggevano, riuscivano in alcune occasioni a creare progetti abbastanza credibili.
Oggi invece ci ritroviamo nella situazione in cui si crede che basti delegare UNO, il quale dovrebbe risolvere i problemi di tutti. UNO solo, che grazie alle sue “divine doti” riuscirà a risolvere i guai di tutti.
Domanda: crediamo di aver bisogno del RE, del Duce o del RAIS, per risolvere i nostri problemi?
Io non credo, quello che penso è che noi dovremmo smettere di delegare qualcun’altro a ciò che compete a noi stessi, dobbiamo smettere di pensare che il nostro compito si esaurisce con l’esercizio del voto. Quello che dobbiamo fare, è trovare un modo di comunicare quasi in tempo reale, con chi amministra il potere, per dirgli che non siamo d’accordo con ciò che stà per fare e quindi deve desistere, altrimenti và a casa. Basta con l’atteggiamento servile che è ancora così diffuso. Basta, credo che noi cittadini Italiani dobbiamo pretendere il rispetto che c’è dovuto, da chiunque governi il paese.
La legislatura che stà volgendo al termine a dimostrato tutto e il contrario di tutto, tranne il rispetto dovutoci.
Saluti a tutti
18/02/1999 – 18/02/2006 …non è la data del mio anniversario di fidanzamento ma quella della mia vita da precaria….e se si pensa che sono nata nel 1980 praticamente stiamo parlando di tutta la mia vita lavorativa!!!!!!!!
7 anni e 13 contratti a tempo determinato ed ogni giorno è come fosse il 1° giorno di lavoro: niente ferie, niente anzianità e niente scatti di stipendio….lavoro circa 8/10 mesi l’anno con 2 giorni di preavviso per la firma del nuovo contratto senza la possibilità di rinuncia perchè altrimenti sei fuori ed hai vanificato tutti gli sforzi….e poi c’è la lotteria di dove orbito: dal marzo del 2005 al gennaio di quest’anno,per esempio, ho cambiato 3 comuni di residenza per poter lavorare: milano, roma, venezia….neanche volendo posso comprarmi una casa..rischio di pagare un mutuo nella mia città natale ed un affitto nella città dove mi mandano a lavorare …ma il problema non è solo sul piano economico: la frustrazione e l’incertezza di quello che sarò da grande hanno cominciato ad attaccare anche la mia sfera emotiva: incertezza e paura oramai mi accompagnano nelle mie scelte….tra mille difficoltà sto tentando di prendere una laurea…intanto di I° livello,poi si vedrà…. ma leggendo gli altri post oramai anche quella vale poco o niente…ma è l’unico aspetto della mia vita che al momento mi dà soddisfazioni….
Non so di chi sia la responsabilità di questo cancro sociale che colpisce noi giovani…destra e sinistra hanno equamente colpa…è inutile puntare il dito…oramai il danno è fatto…c’è da augurarsi solo che con la nuova legislatura qualcosa cambi…la speranza è l’ultima a morire …e almeno quella nessuno me la può togliere…neanche mamma ALITALIA,l’azienda per cui lavoro!!
Forse quello che scriverò ha poco a vedere con la legge Biagi, ma comunque è sintomatico di una situazione grave del sistema lavorativo italiano.
Sono un bi-laureato uscito da 15 anni di studi in un conservatorio italiano, ho alle spalle un notevole bagaglio di esperienze musicali, titoli artistici e professionali che mi permetterebbero d’insegnare nella stessa istituzione dalla quale derivano i miei titoli. HO presentato varie domande d’insegnamento, confidando che i miei titoli di studio, prima ancora di quelli artistico-professionali, fossero valutati obbiettivamente. E’ stata una grande delusione constatare che primi in graduatoria, sono invece persone che pur avendo un bagaglio artistico professionale, non possiedono alcun titolo di studio specifico: NESSUNO. Io mi domando: potrebbe fare il medico chi non fosse laureato in medicina? Io credo di no. Perchè, allora, permettere ad un non-laureato di diventare docente universitario in discipline musicali? La cosa incredibile, è che lo Stato pretende laurea ed abilitazione per insegnare educazione musicale nelle scuole medie, ma nessun titolo di studio per quanto riguarda i conservatori. Ultima beffa. I vecchi diplomi di conservatorio, sono stati equiparati a lauree di I° livello. Ciò significa che per ottenerne una di II° dovrei studiare per altri 2 anni e rinunciare alla mia carriera perchè lo studio mi occuperebbe gran parte della settimana. Morale della favola. Non ho abbastanza titoli artistici per insegnare in conservatorio (e pochi calci nel sedere) e non abbastanza di studio per insegnare eventualmente nella scuola media. Spesso lavoro in RAI come pianista e vi assicuro che non si guadagna più una lira nememno lì. Non veniamo assunti a tempo determinato dallo Stato, ma siamo dipendenti temporanei di una società appaltatrice esterna alla RAI. Guadagnamo una miseria (poco più di 100 Euro al giorno per trasmissioni in diretta di prima serata, senza rimborso spese) e a malapena arriviamo a fine mese.
Ho 30 anni e non sono mai uscito dal triste alveo del precariato. La mia tesi di laurea verteva sulla precarizzazione del mondo del lavoro, per cui ne conosco teorie e pratiche! Mi limito ad illustrare brevemente la mia situazione attuale. Sono un co.co.pro. della Amministrazione Provinciale di Sassari. Svolgo le stesse mansioni dei dipendenti, ma a differenza di questi non ho diritto alle ferie; i contributi che mi vengono versati nel fondo separato Inps farebbero maturare una pensione molto al di sotto della soglia di povertà se dovessi mantenere questa posizione per tutta la vita; se mi ammalo per un totale di giorni superiore ad 1/6 del periodo contrattuale possono dirmi grazie e arrividerci, oltre a non percepire un euro durante la malattia!; nonostante la legge e la giurisprudenza lo vietino, ho il vincolo di orario e se non lo rispetto subisco delle decurtazioni al mio compenso mensile, benchè la mia prestazione debba essere giudicata in funzione del risultato raggiunto e non delle ore prestate; non ho diritto al TFR. Ad onor del vero, in tutto questo Biagi e i suoi seguaci c’entrano poco. Anzi, la legge Biagi ha avuto l’unico merito di legare le collaborazioni ad un progetto e oggi i giudici non ci pensano su due volte a condannare i datori di lavoro che mascherano, come nel mio caso, una subordinazione. Peccato che siano in pochi a denunciare! In ogni caso, è vero che la legge Biagi ha introdotto forme di mercificazione e precarizzazione da far pensare ad una sorta di schiavitù moderna. Tuttavia, non dimentichiamoci mai, e ora piu che mai, che la maggior parte delle leggi che hanno consentito la precarizzazione del mondo del lavoro italiano le ha introdotte il centro-sinistra con il benestare dei sindacati dei datori di lavoro, imbarazzando,talvolta, persino i padroni!! Ricordiamolo ai nostri aspiranti dipendenti del centro-sinistra. E’ ora di finirla con le prese per il culo.
Grazie per la legge o decreto che sia di cui hai messo il nome.
Invito anche gli altri abitanti del blog che sono troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per lavorare ad andare a leggersi il decreto legislativo 9 luglio 2003 n 216.
Ora convinco mia mamma a farlo vedere a qualcuno che espone quei begli annunci del tipo
“Cercarsi segretaria d’ufficio con esperienza massimo 15 con diploma di scuola media superiore”
caro beppe ti porto il mio esempio lavoratore call center stipendio medio 400 euro(tanti vero!!).
e se non fai gia’ sai che a casa te ne andrei e purtroppo non e’ solo una rima.
pensa che come me tanti che fanno quel mestiere non sono laureati ma diplomoti, e con un eta’ avanzata.
non sai quanto darei per guadagnare 1000/1200 euro , altro che balle.
prima fare l’operaio era quasi una cosa schizzignosa, mal vista(dagli ignoranti) ormai il vero male della vita e’ quello di non trovare un posto fisso per quello fino a 30 anni stiamo in casa
chi dice che con questa legge c’e’ piu’ lavoro fisso mente sapendo di mentire.
non sai il danno psicologico facendo i lavori come il telemarketing, sei sempre sotto pressione, e se davvero non vendi ti mandano a casa, senza contare che con quel mestiere non puoi “farti”la pensione.
c’e’ gente che sogna il superenalotto,io sogno un lavoro onesto, anche umile che mi permetta di arrivare alla fine del mese ma forse di questi tempi io e molti miei coetanei chiediamo troppo.
legge biagi?NO GRAZIE
grazie beppe
Ciao Beppe ero dipendente della Getronics (azienda olandese di servizi informatici),dopo alcuni giorni dal varo della legge Biagi il nostro amministratore delegato ci ha rammentato che se avesse voluto avrebbe fatto di noi dipendenti(in tutto 1800), 1800 “aziendine”. Poco dopo è iniziato lo smembramento che ha gettato nel precariato me e altri 300 lavoratori.Con la legge Biagi hanno aggirato l’articolo 18.
Nel ‘ 99, a 47 anni, mi hanno rubato il lavoro, nel senso che la società ha potuto tranquillamente fallire, fregarsi le liquidazioni e buttarci in mezzo alla strada.
Dopo poco tempo ho ripreso a lavorare ma nessuno mi ha mai voluto fare un contratto anche se a termine. Solo CoCoCo. Sono un tecnico di estrazione petrolchimica ed ho sempre lavorato in società di ingegneria. Adesso lavoro sempre per lo stesso Committente (ENI e company) ma tramite società di ingegneria che a loro volta guadagnano su di me. insomma un caporalato. I contratti a progetto mascherano il lavoro subordinato. Nessuno, finchè esiste tale legge, stipulerà un contratto regolare. Sarebbe più opportuno applicare defiscalizzazione contributiva solo per contratti a termine scaglionati. Ovvero più sgravi fiscali in proporzione alla durata del contratto.
E’ proprio uno schifo.
Non controlla nessuno.
Grazie per l’attenzione.
nino lo presti
Ciao Beppe, al di la della bontà o non bontà della legge Biagi, concordo con chi sostiene che il problema sia l’utilizzo di queste forme contrattuali per situazioni lavorative che dovrebbero prevedere l’assunzione.
Io ho 27 anni, mi sono laureata quasi tre anni fa e a gennaio di quest’anno ho festeggiato la mia prima assunzione, benchè per sostituzione di maternità.
Ho sempre lavorato come Co.co.co o, ultimamente, come Co.pro. In associazioni ONLUS, in centri universitari, in call center, ecc.
A parte l’arricchimento che mi è derivato dalle varie esperienze e che mi sento di riconoscere, VOGLIO DENUNCIARE L’USO ILLEGALE DEI CONTRATTI EX CO.CO.CO E ATTUALI CO.PRO.
Perchè se tu, datore di lavoro, mi chiedi di essere presente in ufficio dalle 9.00 alle 18.00 con una pausa di un’ora, non mi assumi invece che farmi firmare un foglio pieno di menzogne e prese per i fondelli? Sì, perchè i co.co.co. – c’è scritto chiaro e tondo – non hanno vincoli di orario, non devono recarsi nella struttura di lavoro se non per motivi relativi al progetto che stanno svolgendo. E altre balle ancora.
La cosa mi fa ancora più incazzare pensando a quando i miei datori di lavoro sono stati associazioni no profit e cooperative. Associazioni e cooperative che al di fuori della propria realtà alzano bandiere in difesa dei lavoratori, dei giovani…..ma predicano bene e razzolano mooooolto male. In un paio di occasioni (e non faccio nomi) sono stata lasciata a casa con un preavviso di circa 10 giorni….TI PARE POSSIBILE??? Sì! E sai perchè? Perchè loro non ti stanno LICENZIANDO, ma semplicemente non ti RINNOVANO la collaborazione. AH! E io come mangio?
Comunque, io credo che in certi casi questi tipi di contratti siano utili e funzionali, ma allo stesso tempo dovrebbero esserci dei controlli…non pensi?
Ma ai nostri politici cosa vuoi che interessi…non credo sappiano cosa significhi prendere 800 euro al mese…
E chiudo il mio post precedente perchè tra me e me c’è molto di più.
Perchè ti capita di andare a vendemmiare per rimediare e quel mese che sei disoccupato e trovi anche in “trentenneoperaiocassaintegratoconduefigli” che cerca di mantenere una famiglia ( a conferma che le continue notizie di chiusura di imprese nel nord sono autentici genocidi occupazionali) o l'”immigratodelsuddisoccupatonelveneto” che odia gli extracomunitari perchè “gli rubano il lavoro”.
“Il povero contro il più povero – ci sono riusciti” – dico tra me.
E allora gli spieghi perchè gli stranieri gli rubano il lavoro:
perchè è una menzogna che gli italiani non voglino più fare certi lavori mentre è vero
che un italiano non accetterebbe certe condizioni di lavoro ne di prendersi parole in faccia per mezz’ora o addirittura insulti come vedi in alcune aziende o società interinali (perchè in Italia questo si chiama “mobbing”). Perchè lo straniero tira a campare a “casa sua” a condizioni peggiori delle nostre e questo lo accetta, oltre considerare che vivendo di espedienti molti di loro sanno che i loro tutori dell’ordine sono degli aguzzini in confronto ai nostri.
Così il datore di lavoro, il comerciante o il benestante vuole anche difendersi perchè non si sente “più sicuro” da questi stranieri – dopo averli sottopagati rispetto all’italiano.
E il governo ti autorizza a sparare per la tua proprietà. Perchè parliamoci chiaro: quanti possono e vogliono avere il porto d’armi? Solo chi si compra il medico dico io… considerando che un medico “non potrebbe” darti il nulla osta NEMMENO per un’arma d’epoca scarica se hai fatto uso di sonniferi o ansiolitici negli ultimi 5 anni…
Leggi per pochi a tutela dei pochi.
Leggi per creare gli schiavi e per sparargli quando alzano la testa.
Abramo Lincoln ha fatto letteratura in merito in occasione della guerra di secessione, se si tiene conto che l’abolizione della schiavitù era una delle ragioni della Guerra Civile Americana.
Ciao a tutti!
Io sono laureato da più di 1 anno in Ingegneria, e non son ancora riuscito a trovare un posto di lavoro che mi garantisca un’assunzione con un contratto dignitoso! Si va avanti con contratti (co.co.pro.) di tre mesi in tre mesi, e il bello è che a sentire altri miei coetanei mi sento pure fortunato! Ovviamente previdenza sociale, ferie e malattie sono tutte cose che mi sembrano un sogno!
Altro che puntare sulla ricerca…mi hanno fatto pentire anche di essere andato all’università!
Carissimo Beppe, ha perfettamente ragione riguardo quello che dici, come smentirti!!! Purtroppo questa legge insulsa ha solo aggravato la precarietà diffusa di un Paese che non ha mai dato molti sbocchi occupazionali! Sì ci ha reso degli schiavi. Se non accetti le condizioni di lavoro e di remunerazione ce ne sono molti altri dietro di te che sarebbero disposti a lavorare anche per meno pur di lavorare e “sopravvivere”!!! SI’ SOPRAVVIVERE!!! Perchè con 1000 euro al mese, se ti va bene, si può solo sopravvivere!!! Dico 1000 euro e non un’altra cifra perchè la mia ex cognata lavora a Modena con contratto a termine di 3 mesi in 3 mesi a 1000 euro al mese!!! Figurati che l’hanno licenziata il 23/12/2005 e l’hanno assunta il 1/1/2006 per non pagarle le ferie. Praticamente uno non si può ammalare e non può godere delle sacrosante ferie perche’ ti licenziano. BISOGNA LAVORARE COME SOMARI PER TUTTI I 365 GIORNI L’ANNO SECONDO LORO!!! Per non parlare di mia moglie che è stata licenziata poco dopo la maternità!!! Inizialmente le avevano chiesto di dimettersi, ma lei dicendo che non voleva e che loro non potevano se non dopo il primo anno della bimba, hanno chiuso la società aprendone un’altra con un’altro nome e ragione sociale! FATTA LA LEGGE TROVATO L’INGANNO!!! Come se non bastasse mia moglie ha fatto domanda di supplenza in molte scuole paritarie della zona chiedendo di fare supplenze essendo abilitata per le scuole materne, elementari e per diritto ed economia per le scuole superiori. Ebbene alcuni proprietari delle scuole interpellate, le hanno detto che avrebbe percepito solo il 20% della busta paga che comunque avrebbe firmato come ricevuta, con tutti i contro derivanti dal mancato sgravio fiscale e la perdita dell’assegno familiare da parte mia!!! qualche altro proprietario ha addirittura detto che non avrebbe percepito nulla e che lo stesso avrebbe firmato una busta paga!!! QUESTO E’ SCANDALOSO E INAMMISSIBILE!!! CHI LAVORA DEV’ESSERE PAGATO IN MANIERA CONGRUA!!!
Ciao Beppe,
sono siciliano, ho 30anni e ho già vissuto in diverse città italiane (Roma, Verona, Mestre…), facendo una piccola capatina anche in Germania. Adesso lavoro a Trento con contratti di supplenza e mi reputo abbastanza fortunato perché sono tra i vincitori di un concorso, sebbene aspetti ormai da due anni l’assegnazione del posto in ruolo a causa di una burocrazia a dir poco avvilente. Non scorgo grandi prospettive nel futuro se consideri che, novelli sposi, io e mia moglie ci trasferimmo qui pieni di speranza, mentre ora ci troviamo più precari di quanto non eravamo prima. Naturalmente chi si trova in certe condizioni, cioè a lavorare con contratti più o meno brevi, non credo faccia programmi a lunga scadenza, quali l’acquisto di una casa o di una macchina, né tantomeno come coppia possiamo fare previsioni su quando avremo dei figli. Se poi pensiamo alla situazione politica italiana, che quando non trabocca dalle str…ate stagna negli ideali, ci verrebbe voglia di trasferirci immediatamente all’estero, ma anche quello sarebbe un problema in quanto mia moglie è straniera e non avendo cittadinanza non ha neppure il diritto di conseguire la sua specializzazione in medicina o di poter aspirare ad un posto pubblico, né tantomeno di spostarsi liberamente. E non cito altri aspetti vergognosi del pacchetto Bossi-Fini. Sono estremamente esacerbato da tutte le fandonie propinateci dai mass-media, ma per fortuna conosciamo altri mezzi di informazione. Ti lascio con il triste pensiero che forse un giorno la nostra sarà chiamata la “generazione sperduta”…
Saluti
mi vengono i brividi nel leggere la stuazione di molti laureati come me.
Io ho 29, mi sono laureato in Calabria nel 2003, quindi sono andato in vacanza da alcuni cugini a San Francisco. Ho deciso di rimanerci e mettere su famiglia.
Lavoro come cameriere e manager di un ristorante italiano, guadagno quasi 4000 dollari e più al mese (dipende da quanto ho voglia di lavorare).
Lavoro anche in un altro ristorante due giorni a settimana, e vado ad aiutare un altro amico un giorno a settimana (sempre ristoranti italiani).
Sto progettando di aprire il mio ristorante, ma devo aspettare ancora un po’ (i miei amici dopo tre anni di esperienza hanno avuto finanziamenti di centinaia di migliaia di dollari senza NESSUNA garanzia, solo il 20% sotto, e con carte di credito).
Questa è flessibilità. Sono emigrato e felice della scelta, specie leggendo i vostri post.
Sapeste quanto sono rispettati gli italiani all’estero. Che tristezza, pero’ sentrsi incapaci di dare qualcosa indietro alla terra che mi ha dato i natali, educato e istruito con quel patrimonio culturale che posso sfruttare qui e fare una banca di soldi con una facilità davvero incredibile, a confronto con i vostri sacrifici.
Se siete liberi da legami sentimentali, pensateci seriamente all’idea di andare a vedere come è fatto il mondo. Potete sempre ritornare, con un grande bagaglio culturale e magari la conoscenza di una lingua.
Ciao,
lavoro per un’importante società telefonica a 5 euro l’ora più incentivi in base ai contratti venduti…. contratto a progetto di 6 mesi, ma il bello è che se sto a casa più di 2 giorni in un mese, non solo non vengo pagato per i due giorni di assenza, ma in più la mia paga oraria scende a 4 euro l’ora per l’intero mese, se rimango a casa più di 6 giorni la retribuzione scende a 3,5 euro l’ora….. se sto a casa non solo non vengo pagato ma devo restituire i soldi all’azienda…. GRAZIE LEGGE BIAGI il mio futuro a 38 anni ora è più roseo.
Caro Beppe
La mia vita per un precario!
Riassunto:
Durante gli studi universitari (1998-2004)
20 Contratti a partita IVA (cadenza mensile), retribuzione a cottimo, No ferie, No malattia, No tredicesima, No quattordicesima, NO trattamento di fine rapporto (luogo di lavoro call center).
30 Contratti di collaborazione coordinata e continuativa (cadenza mensile) presso lo stesso call center, retribuzione a cottimo, No ferie, No malattia, No tredicesima, No quattordicesima; No trattamento di fine rapporto.
5 Contratto di collaborazione coordinata e continuativa presso due società archeologiche, retribuzione fissa (tempo medio di attesa per uno stipendio mensile da tre a sei mesi), No ferie, No malattia, No tredicesima, No quattordicesima; No trattamento di fine rapporto.
Dopo la Laurea in Lettere indirizzo archeologico 110/110 con lode (2004-2005)
3 Contratti a somministrazione a tempo determinato (cadenza bimestrale) presso una società interinale che mi ha “affittato” ad una società s.r.l. la quale mi ha destinato ad un servizio per una ulteriore società. Ferie, malattia, tredicesima, quattordicesima; trattamento di fine rapporto. (luogo di lavoro call center).
3 Contratti a tempo determinato CCNL “servizi e terziario” presso la stessa società s.r.l. Ferie, malattia, tredicesima, quattordicesima; trattamento di fine rapporto. (luogo di lavoro call center).
1 Contratto a tempo indeterminato CCNL “servizi e terziario” presso la stessa società s.r.l. Ferie, malattia, tredicesima, quattordicesima; trattamento di fine rapporto. (luogo di lavoro call center).
Licenziamento in data 1-11-2005 per ritiro del rapporto con società cliente, e impossibilità di reinvestire i lavoratori in altro servizio.
Oggi(2006) mi sto dedicando ad una Scuola di specializzazione post universitaria ma sono disoccupato.
P.S. Possiedo due faldoni solo per contenere i contratti! Governo di Sinistra da precario; Governo di Destra da precario; Voterò per un Governo di Sotto!
Scusate se correggo l’articolo di beppe ma lavorare a 5 euro l’ora in un call center è un lusso: per quanto ne so io la media è tra i 4 e 5 euro l’ora. Conviene quasi a non lavorare…. perchè lavorando ad una paga del genere quasi ci si rimette
Ho quasi 30 anni… e grazie alla flessibilità… dopo due anni di lavoro all’interno di una grande multinazionale americana… che ci fa sognare tutti i natali (perchè i sogni son desideri…a buon intenditor…) mi ritrovo con un nulla di fatto a parte l’esperienza maturata… “altrimenti l’azienda rischia di darti troppi elementi per vincere una eventuale causa” (come se non ne avessi a sufficienza). Ma non preoccuparti con un curriculum come il tuo non avrai problemi… in effetti un altro lavoro l’ho trovato… ma praticamente lavoro in nero… sempre in nome della crescità della mia professionalità…
e chissà quando riuscirò a metter su famiglia se lavoro 14 ore al giorno (per la flessibilità di orario… e cosa sono gli straordinari pagati?) e non ho abbastanza soldi per uscire la sera?
Flessibilità? Sfruttamento puro e semplice della nostra voglia di imparare… di diventare professionisti… e se poi incontri un capo incompetente? Chissà perchè quelli sono tutti assunti… fanno meno paura… sono più ricattabili…ma come fanno a diventare capi?
non capisco non capisco non capisco…
se qualcuno riesce a darmi una risposta….
nel 1999 la mia ragazza decise di intraprendere il percorso di laurea in scienze ambientali. Già all’epoca era ben chiara la scarsità di sbocchi lavorativi nel settore. Dopo anni di faticosi studi, si è laureata a pieni voti. Oggi fa due lavori, che solo in piccolissima parte la collegano a ciò che ha studiato, ma ringrazia che ci sia la possibilità di trovare una occupazione, e, consapevole, paga lo scotto di una scelta azzardata. Non c’è posto solo per laureati, non ci si può lamentare se non si hanno idee alternative al classico posto fisso, l’assistenzialismo all’italiana ha creato danni all’economia del nostro paese e di questo tutti siamo consci. Sono professionista e vengo dall’ ex “lavoro in ritenuta d’acconto”: poche certezze che mi sono creato da solo e la voglia la mattina di alzarmi e correre. Oggi ho una piccola impresa con un socio e non mi posso permettere il costo di un dipendente di cui avrei bisogno, considerando il momento nn certo felice. Dò un lavoro e da mangiare ad un collega che muove i primi passi, prima con un contratto a progetto, poi gli ho chiesto di aprire la sua partita iva. Lo pago bene ma in proporzione al suo impegno e risultati, garantendogli il minimo per sopravvivere, esattamente come successe e tuttora succede a me; gli insegno un lavoro, con la prospettiva futura di crescere e allargare la piccola impresa. Ho una Fiat punto del 2000 scassata e pago l’affitto. Non ci sono solo imprenditori faine o governi ladri, ma anche lavoratori che appoggiano il sedere sulla sedia e che pretendono molto più di quello che danno. Sta a noi trovare la mezza misura. Secondo me la cultura del lavoro parte dalla voglia di lavorare, qualunque sia la propria occupazione.
Hai ragionissima. Ora i co.co.co. sono quasi un lusso se paragonati a chi è obbligato ad aprirsi una partita IVA, per poi lavorare per un singolo datore di lavoro. Per carità la libera professione sarebbe una cosa bellissima, ma queste son solo prese per il culo. Visto che ti fan fare il dipendente. Si che allora ci dovrebbero essere di tariffari da rispettare. Invece con sta cosa, come mi han detto all’agenzia delle entrate, siamo per giunta diventati tutti potenziali evasori….. mavaffanculo… danno beffe e controbeffe.
credo che la legge biagi sia buona correggibile ma buona non è la legge a creare precariato la legge crea lavoro il problema è trovare forme di tutela tra un lavoro e l’altro è questa la sfida che si giuocheranno i prossimi governi, perchè nessuno ipotizza di modificare la legge in maniera drastica ne a sinistra ne a destra .
Appoggio pienamente la tua campagna contro i contratti CoCoCo e CoCoPro per esperienza diretta. Sono un ingegnere e lavoro in Germania da quasi un anno ormai nel settore della ricerca IT. Nonostante qui dicano che ci sia crisi, le opportunita` sono incredibilmente maggiori che in Italia, dove la scelta era tra il terzo CoCoPro consecutivo con una grande societa` di telecomunicazioni (prova ad indovinare quale!) e una collaborazione con un’Universita`, su cui comunque non sputavo e avrei accettato se non avessi ricevuto un’offerta migliore. Stando qui, ho maturato la convinzione che in Italia piu` studi e meno sei pagato e considerato. E questo e` il sintomo di qualcosa che non funziona, qualcosa che e` assurdo se non controproducente (vedi il mio caso) cercare di aggiustare aumentando la flessibilita`. Potrei accettare l’idea di flessibilita` come stimolo da una parte e risposta ad una difficolta` ad assumere dall’altra. Ma non posso accettare che alcune imprese ne traggano grande vantaggio, proponendo contratti scadenti anche dopo lunghi periodi di apprendistato.
Un abbraccio da chi ti segue dall’estero (e siamo in tanti!)
Non nego ci sia del vero in quello che Lei dice. Anche i sindacati dovrebbero, probabilmente, fare un serio esame di coscienza e rivedere la loro politica di tutela dei lavoratori, soprattutto con riferimento ai giovani che sono entrati in un mercato più dinamico e flessibile di quello che esisteva al tempo dei loro padri.
Sono altresì d’accordo che coloro che “non lavorano” non si ritrovino in una posizione inamovibile, e che i datori di lavoro debbano essere messi in condizione di scremare “la farina dalla crusca”.
Lei sollecita un intervento legislativo adeguato. Anche io! Il problema infatti è: la c.d. Legge Biagi, rappresenta quel genere di intervento volto a tutelare il lavoro con la L maiuscola e, aggiungo a questo punto, anche l’impresa con la I maiuscola?
Considerata la situazione del lavoro precario in Italia, considerato che coloro che sono veramente titolari di professionalità da vendere “fuggono” all’estero, tenuto conto che il sistema economico italiano non gode certo di un buono stato di salute, mi permetto di nutrire seri dubbi in proposito.
Se alla legge biagi, poi, si aggiungono altri interventi legislativi degli ultimi anni, come la depenalizzazione del falso in bilancio, ho il triste presentimento che, allo stato attuale delle cose, siano proprio quelli che Lei definisce “imprenditori-squali” a godere dei maggiori privilegi in questo paese. E considerando come vanno le cose, ho paura che queste persone rappresentino, purtroppo, la maggioranza all’interno della categoria (non mi riferisco a Lei personalmente, ci tengo a precisarlo per evitare possibili fraintendimenti).
quale professionista del settore non posso che essere d’accordo con il tuo commento alla legge Biagi.
Hanno tolto i (pochi) incentivi alle imprese per le assunzioni (leggi Contratti formazione lavoro ecc,)distrutto lo spirito dell’apprendistato in nome di un (falso) progresso assegnando alle
aziende obblighi difficili da gestire.senza contare i cocopro;precedentemente era pur vero
che i cococo spesso mascheravano forme di lavoro subordinato,ma ora siamo sicuri che esse siano sparite? non mi risulta,anzi!
Caro Beppe,
La precarizzazione del lavoro rappresenta l’ aspetto più doloroso e problematico della nostra società..
Molti meetup d’Italia mi conoscono, molti sanno che il mio messaggio è quello di lottare per un modello di protezione sociale delle fasce deboli che faciliti le tutele e, soprattutto, l’accesso al credito dei lavoratori atipici e dei precari..
Non si può cambiare il lavoro senza adottare strumenti che sistematicamente tutelino chi è più debole e privato di diritti, frutto di conquiste fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un paese che si definisce “civile”.
Ardita Mente Onlus è nata per rimuovere questa drammatica insensibilità che ha messo in discussione i presupposti stessi necessari a dare ad un giovane una serena visione del proprio avvenire o la possibilità di reinserimento lavorativo stabile a chi giovane non è più..
Queste riforme del lavoro, senza l’ adeguato supporto di una robusta rete di protezione sociale, stanno determinando un progressivo impoverimento della nostra società a vantaggio di imprese troppo spesso attente solo a farsi concorrenza sul costo del lavoro e mai sulla qualità di un prodotto.
Ardita Mente Onlus è un soggetto a disposizione di tutti, Pubbliche Amministrazioni centrali o locali, aziende socialmente responsabili, banche, associazioni, tutti coloro che vogliano condividere e replicare le “buone prassi”, i sistemi locali o territoriali adottati per contrastare l’impoverimento e favorire l’accesso al credito delle categorie deboli.
Con un presupposto: il credito non è e non può essere la soluzione definitiva, il credito è solo un modo in cui responsabilmente banche, amministrazioni locali, aziende socialmente responsabili possono far fronte all’emergenza sociale in atto, creando strumenti per debellare il precariato e ridare dignità e futuro a un paese.
Un saluto affettuoso a tutti,
Giuseppe Balsamo http://www.arditamente.org
Salve,
a proposito di precariato, non posso assolutamente non partecipare a questo forum.
Sentirne parlare come ne parli te Beppe mi fa piacere perchè allora forse è vero.
Perchè devono tutti prendere per il culo e dire che c’è lavoro?
Vengo adesso da un’agenzia interinale che mi ha proposto a 33 anni un contratto a termine di un mese in una fabbrica. Per un mese!! Ma dove cazzo vado, come cazzo si permettono!!??
Ho provato a fare tutto da solo inventandomi un lavoro e per 4 anni ce l’ho fatta. Alla fine però a causa della grande e chiarissima crisi che c’è in Italia, ho fatto la botta!
Ho dovuto mio malgrado mollare perchè anche se un gran bel lavoro, quello della mia vita, cominciava a costarmi troppo. Aiuti zero.
Ora mi toccherà tornare a fare la “puttana”, facendomi comprare da questa e quest’altra fabbrica a prezzo zero e senza nessun diritto.
Noi ragazzi della mia generazione e non solo purtroppo, siamo solo delle puttane. Nessuno dice mai in tv o nei giornali a proposito del lavoro, che una volta assunto 1 mese, 15 giorni e cosi via, (parlo per la mia esperienza da operaio interinale), l’operaio perde tutti i propri diritti. Deve lavorare per forza il sabato, fare ore in più, non può fare scioperi in nessun modo. Nessuno ti obbliga ti dicono, ma se ti azzardi a farlo come ho fatto io, non ti confermano.
Bellissimo, un piano perfetto. Complimenti a Biagi al Berlusca, a Fini a Prodi, Bertinotti
voi andate avanti a parlare che noi ci mettiamo il culo! E questi stanno a parlare dei polli e dell’aviaria, i polli siamo noi e l’aviaria ci verrà dal nervoso e dalle bollette. Ciao Grillo, scusa per le parolaccie..
AUGURO A TUTTI I POLITICI E ALLE LORO FAMIGLIE CHE VANTANO QUESTO NUOVO SISTEMA DI LAVORO DI SUBIRE
QUESTA PRECARIETA’. ANNO RUBATO CINQUE ANNI DI FUTURO ALLE VECCHIE E NUOVE GENERAZIONI ANNO APPLICATO PER CINQUE ANNI UNA PARTE DI QUESTA LEGGE, QUELLA PIU’ COMODA, SENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI, VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
COME SI PUO’ VIVERE, COME SI FA AD ACCUMULARE
QUARANTANNI DI CONTRIBUTI CON QUESTO SISTEMA
VERGOGNATEVI!…
ADESSO SCIPPANO ANCHE LA LIQUIDAZIONE PER AVERE
SEMPRE IL 70% DI PENSIONE CONSIGLIANDO A TUTTI UNA PENSIONE INTEGRATIVA, VERGOGNATEVI! IL BELLO CHE SI VANTANO DI QUESTO SCIPPO COME SE CI FACESSERO UN FAVORE, VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
LA VERITA’ E CHE SONO TUTTI DEI FALLIMENTI
NON SI GESTISCE COSI’LA VITA E IL PAESE
VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
IO E LA MIA FAMIGLIA NON VOTIAMO PIU’ PER NESSUNO
PERCHE’ VOGLIAMO FARVI DIVENTARE PRECARI.
SPERO DI CUORE CHE QUESTO MIO POST
VADA VERAMENTE A TUTTI I SEGRETARI NOSTRI
DIPENDENTI, DA LICENZIARE IMMEDIATAMENTE.
Caro Beppe Grillo, Gentili utenti,
mi sento un po’ imbarazzato nel porvi questo invito (dal momento che sono fortunatamente un dipendente a tempo indeterminato ed ho uno stipendio buono), tuttavia mi preme sottolineare che la critica alla legge Biagi (che pure può essere espressa liberamente) non può indurci a ritenere l’autore di questa legge uno schiavista (come la nota iniziale del forum sembrava suggerire). Questo rispetto va in primo luogo alla persona Biagi, martire della follia omicida del terrorismo rosso (non dimentichiamolo), ed inoltre alla sua professionalità. Inoltre in troppi blog leggo la disperazione legata alla situazione di vita difficile che molti italiani stanno affrontando (legata questa più al caro prezzi, quindi all’EURO più che alla precarietà). Manca nella maggior parte dei casi un’analisi critica della reale situazione occupazione del paese. Ed è per questo motivo, caro Beppe Grillo, che la invito (visto che lei è promotore dell’utilizzo dei sistemi informatici con i quali si riesce a vedere tutto e tutti) a pubblicare sul suo sito il trend dell’andamento occupazione (suddiviso anche tra precario e non precario) dal 2000 ad oggi. Se poi mi opporrà, come sono indotto a ritenere, la non attendibilità delle fonti, beh… allora vuol dire che probabilmente dovremmo porci un altro quesito: perché dovremmo credere (senza riserva) alle sue affermazioni e non a quelle di chi afferma il contrario?
Concludo dicendo che sono vicino alle difficoltà di chi non ha molti mezzi per vivere, e nel mio piccolo cerco di aiutare le persone bisognose.
Il mio appello è solo al recupero di un certo equilibrio nella discussione, ed all’utilizzo della propria intelligenza nell’affrontare problematiche che hanno risvolti che riguardano tutti, ma hanno origini complesse, che meritano una riflessione più ponderata, razionale e lucida.
non credo che nella maggior parte dei casi ci sia una reale intenzione di “criticare” la Legge Biagi ed il buon nome al quale fa riferimento, se vogliamo ha dato un aiuto ai giovani per inseririli nel mondo del lavoro con un pizzico di tutela in più, anche se dall’altro lato ha aumentato in modo esponenziale la percentuale di precari presenti nel ns. paese.
Forse è proprio questo ultimo aspetto che viene criticato, il fatto di non applicare fino in fondo la legge, ma come al solito (siamo in Italia) si applica solo quello che più conviene.
Le indagini fatte, dall’attuale governo, sull’andamento dell’occupazione in Italia non dicono tutta la verità, ad esempio: si continua a considerare OCCUPATO chi magari ha lavorato solo sei mesi, nell’arco di un anno, ed ora invece è a spasso. Questo fenomeno non credo che sia da inserire nei dati sull’aumento dell’occupazione.
Il fenomeno diventa ancor più grave se si prendono in considerazione gli “over 40” (come il sottoscritto) considerati dalle aziende troppo “vecchi” difficili da reinserire e gestire, ma ancora troppo giovani per andare in pensione.
La saluto con molta cordialità
Caro signor Silvestrini, mi scusi ma il suo commento mi ha fatto davvero arrabbiare. Non c’è dubbio che il prof Biagi sia stato una vittima di scellerati criminali e credo pure che lo scempio attuale non era previsto dalla bozza del prof. Ma proprio approfittando del nome di un serio professionista chi ci governa ne ha approfittato creando un sistema che arricchisce chi è già ricco, e questo mi potrebbe anche andare bene se però non avvenisse a scapito di chi prima onestamente riusciva a vivere con decoro. Caro signore credo che in atto viviamo in un clima che è fin troppo edulcorato, noi dobbiamo gridare altro che abbassare i toni!!! Ma lei forse è solo una persona non ben informata sulle condizioni dei nuovi schiavi e soprattutto credo che non l’abbia provato sulla sua pelle… sa che le dico non lo auguro nemmeno a lei di vedersi dopo 10 anni di studio trattato come un cane da parte di chi si arricchisce con i contributi che non ti paga… Saluti
quando si ha un posto di lavoro dignitoso e non si viene trattati come schiavi, è facile essere razionali e ponderati. Apra gli occhi e si guardi ponderatamente intorno!
Cordiali saluti
ciao beppe,
ho 29 anni, mi sono laureato al dams di bologna con il vecchio ordinamento. In seguito, non soddisfatto, ho avuto la geniale idea… di iscrivermi ad una laurea specialistica o come la chiama la signora moratti di secondo livello in discipline semiotiche. Ho finito la mia carriera universitaria un anno e mezzo fa, in questo periodo ho provato diversi lavoretti, ma tutti sottopagati e privi di ogni soddisfazione personale. Morale della favola, oggi mi ritrovo con una laurea e mezza e per vivere a bologna (pago treccento euro al mese per una singola con altre quattro persone) faccio il cameriere la sera con un contratto a chiamata…
Ma non mi voglio abbattere, io nel mio futuro ci credo, e, a qualunque costo, non permetterò a nessun incompetente-passatista e mafioso di rubarmelo !!!!
Sono una docente di diritto ed economia presso un istituto di formazione professionale, sovvenzionato dalla Regione Lombardia.Ho un contratto a progetto sottoscritto nel settembre 2004:fino ad oggi non ho percepito un centesimo!!!Motivo:blocco al Fondo Sociale Europeo.Assurdo…scandaloso…Che fine hanno fatto i soldi stanziati?Quale è la causa di questo enorme ritardo?Risposte?Zero.
non giudico la riforma biagi, o quale sia stata, che ha introdotto i co.co.co. e co.co.pro, che sulla carta magari è pure valida, ma è il modo in cui viene usata dai datori di lavoro e/o aziende che è VERGOGNOSO.
un lavoratore a progetto non ha ferie malattia, quindi nessun diritto, in compenso ha tutti i doveri di un lavoratore normale e viene sfruttato come tale.
FATE DELLE RIFORME SERIE………….
i politici non ammetterranno mai questa realta’ e si nasconderrano sempre a dei dati sull’occupazione inn crescita mentre la realta’ è ben diversa….
Io sono un precario da 3 anni, e ringrazio Dio!!!
dopo anni e anni di lavoro NERO sottopagato e non garantito….Sono sreno e finalmente mi sento un uomo.
Meglio essere schiavo????? Ma sei pazzo??? Grillo dovresti misurare le parole se vuoi parlare seriamente, se ivece vuoi fare il comico esagera pure…. ma dillo chiaramente che scherzi!! Metti una scritta tipo “messaggio promozionale”
Sono un Assistente di Volo Alitalia. In breve vi illustro la mia situazione,anzi la situazione di 1200 dipendenti Alitalia,ripeto 1200..
Ho 32 anni. Da 7 sono Assistente di volo per questa compagnia.Sono ormai arrivato al 15 contratto a tempo determinato.Veniamo sfruttati in maniera indicibile dalla compagnia. Durante il periodo in cui stiamo sotto contratto non abbiamo diritto a ferie,abbiamo problemi ad aprire malattie perche’ superata un certa soglia rischiamo di non essere piu’ richiamati,durante gli scioperi ci è capitato piu’ volte di essere mandati negli hangar pronti a sostituire i colleghi che scioperavano. Per non parlare del problema delle basi di amamento. Un contratto lo facciamo a Roma, un altro a Milano. Ora c’è anche uscita la base Venezia. Si puo’ vivere cosi’?e’ vita questa? Che Paese è mai questo che non riesce a garantire futuro e serenita’ ai giovani? Stiamo vivendo una situazione gravissima come potete ben capire,una situazione direi limite del precariato in Italia. Il mobbing all’interno della compagnia è all’ordine del giorno. Ormai siamo saturi.
Grazie per lo sfogo..
Ciao Beppe,
sei una fucina di genio e forza spaventosa… mantieniti così (certo di lottare per tutti sarai pure stanco, ma speriamo che una forte mano te la dia questo strepitoso blog)!
Ti lascio la mia testimonianza: archeologo, 36 anni, laurea, master, lavoro da sei anni da precario, senza ferie, malattia, 13esima, a 1100 euro al mese e penso di essere anche fortunato (non sono mica poche). Il fatto è che se il padrone di casa me ne prende 750 di affitto… Grazie al cielo (si fà per dire) ci sono i miei, altrimenti sarei sotto un ponte, ma penso a chi non può godere di aiuto…
Non sai manco chi è e cosa ha fatto! riporti solo un comunicato stampa e gioisci, sei proprio l’esempio dell’italiota penoso .
Peter
peter ferrari 21.02.06 17:33 |
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Ma a te, non viene la curiosità si sapere chi era Monsignor Marcinkus, cosa ha fatto? con chi intrallazzava? O son cose che, visto che a te direttamente non ha toccato nulla, non t’interessa sapere? Cosa ci vieni a fare in un blog, se di fronte ad una notizia che non conosci non t’informi? E se lo sapevi chi era, non credi che l’umanità non abbia perduto nulla con la sua morte?
“sei proprio l’esempio dell’italiota penoso .”
Ciao Beppe,
sei una fucina di genio e forza spaventosa… mantieniti così (certo di lottare per tutti sarai pure stanco, ma speriamo che una forte mano te la dia questo strepitoso blog)!
Ti lascio la mia testimonianza: archeologo, 36 anni, laurea, master, lavoro da sei anni da precario, senza ferie, malattia, 13esima, a 1100 euro al mese e penso di essere anche fortunato (non sono mica poche). Il fatto è che se il padrone di casa me ne prende 750 di affitto… Grazie al cielo (si fà per dire) ci sono i miei, altrimenti sarei sotto un ponte, ma penso a chi non può godere di aiuto…
mi verrebbe da chiederle perchè ha deciso di fare l’architetto, se pensava di fare un figlio a 27 anni.
ho già raccontato la mia storia, che non è diversa da quella di tanti altri (il nome è di fantasia ma non ci tengo alla pubblicità). passato da dove è passata lei (anzi mi sembra che le mie 200mila lire di dieci anni fa siano anche peggio dei 500 euro di oggi) per gli anni che “toccano”, a meno che tu non abbia lo studio del papi, pero’ oggi lo studio c’è e funziona, e non vedo perchè non dovrebbe andare sempre meglio, visto che tutti i miei amici e parenti si sono piano piano conquistati un posto decente nella nostra società, partendo da gente che ci diceva “ma perdi solo tempo a fare l’ingegnere, il dentista, lo psicologo, il web designer, ecc…”.
La maggior parte con origini più che umili.
Non le racconto neanche i culi che ci siamo fatti in questi anni…
Oggi bene o male abbiamo tutti la nostra stabilità, alcuni sono decisamente benestanti, ma ci sono voluti 10/15 anni, bisogna arrivare ai fatidici 40/45, proprio come dice lei.
Provi solo a mettersi anche nei panni dell’architetto (visto che anch’io ho un cocopro)… lei lo sa vero che normalmente si spunta 1/2 o 1/3 della parcella minima, o che spesso si incassano i lavori 2/3 anni dopo averli finiti?
E’ brutto riconoscerlo, ma tutto cio’ fa a pugni con la vita regolare, la famiglia, i mutui ecc.
Pero’ dà soddisfazione, cosa che nessun contratto con le garanzie le potrà mai dare, almeno secondo me.
E in fondo anche secondo lei, se ha studiato architettura.
Capisco il suo punto di vista, sono ingegnere edile, non architetto ma non cambia molto.
Le dico di rileggere la prima riga del post dove dico che sono fortunata prima di tutto e che considero FORTUNATE E BUONE anche le due possibilità che mi aveva offerto l’architetto, quindi siamo daccordo sul fatto che ci siano sacrifici da fare (e glielo dice una che ha lavorato 7 anni come cameriera tutti sabati e tutte le domeniche fino alla laurea e che sa cosa sia il sacrificio..ma anche la soddisfazione di avere un timbro con su scritto Ordine degli ing..ecc,ecc..)però converrà con me che se non esistesse il co.co.pro lei la persona che ha assunto l’avrebbe tenuta in nero e quello che paga per i suoi contributi li avrebbe dati come compenso alla persona stessa..che avrebbe percepito di più che stipendio netto+contributi che ha ora. Non è sbagliato utilizzare una possibilità che le viene data, è sbagliato che questa le sia data in questo modo, è sbagliato che per assumere questa persona a tempo indeterminato lei dovrebbe spendere il doppio di quello che la paga, questo non è giusto.
E vorrei puntualizzare che non voglio fare un figlio a 27 anni ma sapere di POTERLO FARE PRIMA O POI senza aver paura di non poter pagare un mutuo o dover chiedere aiuto ai miei genitori.
Sono convinta che ci siano professionisti come suppongo essere lei e come era l’architetto dal quel lavoravo che si rendono disponibili a oltrepassare i paletti della legge e riconoscere le capacità dei dipendenti con un pò di umanità e flessibilità ma conosco anche professionisti spietati che utilizzano questa legge come un’arma e mietono “vittime” tra i miei coetanei..purtroppo il buonsenso non è obbligatorio per legge.
sono ingegnere edile anch’io.
e al mio collaboratore pago io i suoi contributi inps. e l’ho iscritto all’inail anche per infortuni in cantiere, oltre che per uso automobile.
Pero’ di più non posso fare, o forse un pochino potrei. Pero’, e qui faccio la figura dell’egoista meschino, non sarebbe giusto nei MIEI confronti, nei confronti del culo che mi sono fatto per arrivare qua, delle responsabilità che mi assumo ogni giorno e comunque del fatto che io lavoro 90 ore a settimana, lui 40. e cerco di non farlo mai venire il sabato mattina.
Come programmtore sono stato abituato ad essere venduto “a giornata” nel 1990: questo tipo di attività viene definita nel gergo informatico “body rent” (attività mercenaria in breve). Lavorando nel mondo dell’informatica, forse siamo stati tra i primi ad inaugurare la “mobilità”. Ora si è estesa anche a tutte le altre categorie… con molti MA.
“Ma non siamo l’Inghilterra” che con la sua economia se lo può permettere – “Ma esiste la Svezia” che ha degli ammortizzatori sociali fortissimi dimostrando che esistono realtà diametralmente opposte alla tanto sventolata mobilità.
Per farla beve accade questo: la crisi degli ultimi 3 anni ha creato una disoccupazione mostruosa che ha consentito alle società di “recruitment” di fare autentiche aste del prezzo minimo a zero garanzie: così mentre qualcuno raddopia il costo della vita, la mia tariffa giornaliera scende al 75% rispetto a quella in lire del 1998….
E ti ritrovi gente che ti fa balenare l’opportunità di 2.000 EUR LORDI al mese come TANTI soldi…
Bene allora ti metti li e li calcoli :
-irpef
-irap
-inps
-11 mensilità (perchè non ti pagano le ferie)
-assicurazione infortuni
-commecialista
e scopri che ti rimane in mano il 54% del lordo…..
Ma quanti sono capaci di dire NO e di fare questi calcoli?
A me capita di spiegarlo spesso a questi “acquirenti di manodopera” le bugie che raccontano …
Come mi capita spesso di far presente alle coloro che espongono annunci tipo “età ideale 30 anni” che: Aziende che pongono discriminzaioni sul limite di età o dell’età ideale del candidato sono in contrapposizione alla legge sulle pari opportunità secondo:
il Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 216 – “Attuazione della direttiva 2000/78/CE parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro” ed inoltre in violazione all’articolo 3 della Costituzione Italiana che recita: « E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine …»
Non solo è una guerra per il pane ma per la dignità e contro l’illecito.
Purtroppo a 32 anni faccio parte ormai da 2 anni di quella schiera che viene chiamata degli “Interinali” o “Precari” sempre nella speranza (fondata su promesse fatte dall’azienda) di essere assunto a tempo indeterminato. Sia ben chiaro lo stipendio che percepisco è totalmente a norma di legge, mi viene retribuito tutto ciò che mi spetta e di questo non mi posso lamentare.
Ma mi sorge un dilemma inquietante: ho 32 anni , sono felicemente fidanzato da 6 anni e vorrei sposarmi (come avrebbe detto il grande Totò: Obbrobbrio). Il primo problema la casa.Il mutuo non posso farlo con la mia busta paga; e se pure si riuscisse a farlo tramite aiuti esterni come si può essere sicuri di non ritrovarsi senza lavoro domani? (Dimenticavo che il mio contratto viene prorogato di mese in mese) ultimamente addirittura sono stati firmati contratti definiti weekend (venerdi, sabato e domenica) allora si può solo vivere come Minni e Topolino (fidanzati a vita). C’è da dire, però, che probabilmente senza la legge Biagi ora sarei senza lavoro, ma qual’è la cosa peggiore ?!La precarietà è una spada di Damocle che logora la mente.
Eccomi qua, vittima della legge biagi. Io ho lavorato interinale e precaria per anni, senza quindi avere mai uno scatto di anzianità, e pur avendo qualche laurea e qualche lingua nel taschino.Ora che voglio un figlio ho lasciato perdere perchè le pressioni erano enormi ( ovviamente se fossi rimasta incinta sarei stata a spasso) e comunque non avrei fatto un solo passo in avanti. La mia è stata una scelta folle, ma almeno potrò fare un bambino, godermelo e sperare che in futuro la follia si plachi e per me ci sia una speranza nel mercato.
E’ comunque una scelta netta, dolorosa, assurda ma non volevo stare in mezzo a tutte le persone scontente e stressate che oggi si trovano in qualunque azienda uno vada ( e io per mia disgrazia ne ho girate diverse ). Il lavoro è una questione di quantità, certo, ma anche di qualità, strutture e sopratutto ( da non dimenticare ) diritti e DIGNITA’.
Carissima, mi sembra di leggere la storia di mia miglie, anche lei (assunta a tempo determinato in una banca, con promessa di rinnovo per altri 12 mesi) rimanendo in cinta del secondo figlio, le promesse sono di colpo sparite…svanite.
E’ veramente uno schifo questa discriminazione nei confronti di voi donne.
Un caro saluto
Max
Ciao beppe, sono un ragazzo di venezia laureato in informatica da ormai un anno, per 4 mesi sono stato costretto a fare uno stage assolutamente non pagato (dovendo fare tra andata e ritorno 70 km a mie spese) dove non veniva assoluatemnte curata la mia formazione a scapito delle necessità dell’azienda (una nota multinazionale degli occhiali con sede a padova). Successivamente ho fatto 3 mesi tramite una agenzia interinale nell’importante azienda di scorzè nel veneziano produttrice d’acqua e di bevande. Adesso mi trovo ad avere un contratto a progetto dove le ferie e le malattie mi sono garantite solo dalla “magnanimità” dell’azienda per cui lavoro, dove un weekend di reperibilità me lo pagano 8 euro (con o senza intervento); in tale contratto che ho dovuto firmare c’è scritto che il contratto è annuale ma con un mese di preavviso mi possono lasciar a casa quando vogliono.
Si parla tanto in questo periodo di politiche per la famiglia, ditemi voi come sia possibile costuirsi una famiglia in queste condizioni di precariato!
Banalmente ti dico che la colpa è davvero dell’ IGNORANZA, della VOLGARITA’ ed dell’ ARROGANZA delle persone comuni.
Fino a che il popolo penserà di avere un martello in testa, crederà sempre che i problemi sono tutti dei chiodi !!! E voterà sempre con convinzione solo che GRIDA di più !!!
Forse emigrerò anche io !
La penso esattamente come te, sei l’unica persona che ha centrato il problema (a mio avviso).
Purtroppo la maggior parte di noi indulge in sterili polemiche senza prendere realmente coscienza di quali sono i veri nemici di tutti i Popoli della Terra oggi.
Voce fuori campo (non la mia)
“Per la rubrica Divide Et Impera oggi presentiamo:
Contratto indeterminato Vs Contratti a termine, a Progetto!”
Ogni volta che leggo di contrapposizioni simili:( Nord-Sud, Civiltà del terrore-Democrazie, Destra-Sinistra, Imprenditori-Operai ecc.) in questo blog ed in altri contesti, non posso fare a meno di ricordare l’ultima scena de “I soliti sospetti” dove Kevin Spacey, alias Kaser Soze, ormai libero non zoppica più, e la voce prima dei titoli di coda dice: “Il più grande inganno del diavolo è far credere che non esiste.”
Mi dispiace apparir vago ma non posso scendere nei dettagli: in questo Paese vige la censura.
Leggere il tuo commento, comunque, mi ha confortato un po’…
“Welcome To The Royal Yacht Britannia!”
Caro Marcello, sono rimasta molto colpita dalle cose che scrive.
Ma invece di scrivere tanto, perché non va a ringraziare sua madre che quel giorno invece di andare a fare un aborto clandestino ha deciso di farla venire in questo mondo?
Perché, caro mio, le vorrei ricordare che la vita è difficile (a meno che lei non venga da una famiglia benestante, e allora si spiega tanto ‘cicalio’).
Che cosa sarebbe stato del mondo se nessuno avesse fatto più figli dopo la seconda guerra mondiale? Eppure stavamo veramente con ‘Le pezze al….’ come si dice dalle mie parti…
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
salve a tutti…io lavoro in un azienda e la mia mansione è responsabile del personale e capisco benissimo che cosa vuol dire stare in perenne ricatto.Io ho un contratto indeterminato e nella mia vita ho cambiato diversi lavori…diciamo che sono stato molto fortunato.Scrivo per confermare le migliaia di parole che sono state scritte dai ragazzi….vi posso confermare che nella mia azienda non si fanno contratti indeterminati , solo per convenienza e si va avanti ad assumere ragazzini a colpi di 3 mesi cercando di spremerli il piu possibile.Purtropo questi maledetti che hanno inventato questa macchina infernale quando parlano e dicono che va tutto bene, non si rendono conto della vera situazione…. perchè non ci mandano i propri figli al macello? senza diritti, elemosinando le ferie, e facendo molto piu’ di quaranta ore alla settimana…..tutto questo deve finire e presto…altrimenti, secondo me, succedera’ un bel casino…..scusate se non ho messo il mio vero nome e cognome…ma cercate di capire…
Io vorrei raccontare la schiavitù dei giovani architetti (o dei giovani laureati in architettura, situazione simile).
Una breve precisazione: per diventare ARCHITETTI si deve conseguire una laurea QUINQUENNALE = MAGISTRALE(che ha un costo in tempo, denaro e sacrifici) e superare un esame di abilitazione professionale (anch’esso ha un costo= 300 euro se non ricordo male). I laureati TRIENNALI sono DOTTORI JUNIOR e , dopo aver passato il loro esame di stato specifico, diveteranno architetti JUNIOR. Il laureato triennale che omette la dicitura JUNIOR commette reato.
Il giovane architetto per “lavorare” deve abbassarsi anche a farlo gratis! Ci sono studi, e non sono pochi, che sfruttano i giovani facendo passare quello che è schiavismo per una sorta di praticantato: secondo la legge, io non devo fare praticantato, quindi questo metodo è FUORI LEGGE.
Normalmente si comincia collaborando con studi già avviati (è giusto, nessuno pretende “tutto e subito”). In pratica si fa il lavoro del CADDISTA, con qualche capacità in più (non me ne vogliano i caddisti).
SE Il giovane architetto viene pagato le cifre sono circa queste: da 350 a 700/mese a cui si devono sottrarre le TASSE (x lavorare E’ OBBLIGATORIA la partita iva) e le cifre da versare per i CONTRIBUTI (x gli architetti c’è un minimo da versare, indipendentemente dalla cifra che si guadagna).
Tutto questo lavorando 8/10 ore al giorno davanti al computer (senza orari), senza ferie, senza malattia, ovviamente SENZA CONTRATTO, perchè si mette in atto la “collaborazione fra professionisti”: di fatto io sono lavoratrice dipendente, ma ho TUTTI gli svantaggi del lavoratore autonomo. In più sono donna, quindi a rischio maternità.
Guadagno poco e quando non posso lavorare, non guadagno. Se non servo più, o se c’è qualche studente pronto a prendere il mio posto anche solo per uno stage, il mio posto di lavoro salta, e io resto a casa.
Questa è la mia flessibilità.
Nessuna prospettiva.
Non posso permettermi di fare piani nella mia vita.
Per ora.
Non mi perdo d’animo, imparo dagli errori altrui e dai miei. Sono brava e posso migliorare molto. Ho molto da imparare, ma posso farcela. Non mi piango addosso, ma questa situazione mi fa rabbia, perchè ho molto da dare e in questo modo vengo “incatenata”.
Io ho rifiutato posti non retribuiti o retribuiti male e inviterei tutti a farlo. Fra le varie proposte ho cercato un buon compromesso fra “medio-alta” retribuzione (definizione che mi fa venire da ridere) e buona possibilità di imparare cose utili per una crescita professionale.
Noi giovani, in generale, non possiamo svenderci.
Siamo il futuro di questo, sciagurato, bellissimo paese.
Ho letto quanto riportato dal blog sulla legge Biagi, e condivido in pieno la definizione riassuntiva di Beppe: “Gli schiavi moderni”.
Sono un Manager di 42 anni, che vive la situazione di precarietà oramai da 3 anni. Non immaginavo che il reinserimento nel mondo del lavoro di una risorsa qualificata fosse cosi difficile, ed ora penso quasi impossibile.
Anche io come tutti coloro che si trovano nella mia situazione, sono passato per contratto “CoCoCo” ed ultimo il “CoCoPro”, almeno erano contratti, perchè delle volte vengo pagato a nero (e non immaginate l’umiliazione che si attraversa per farti riconoscere ogni fine mese il dovuto “compenso” per la tua attività lavorativa).
Dopo una disperata ricerca di un lavoro su Roma, ora lavoro a Reggio Calabria (mi definisco un “emigrante al contrario”), parto la notte in treno la Domenica sera (11 ore seduto in uno scompartimento, che di treno ha ben poco…..) e ritorno il Sabato all’alba a Termini, per uno stipendio da fame, ma ho famiglia moglie, due figli, e purtroppo il mutuo da pagare.
Questo periodo di disoccupazione mi ha portato via tutto: oramai la banca non mi concede neanche più “l’elasticità sul conto”.
Superati i 40 perdi tutti i diritti, anche per ricevere un minimo di assistenza. Nulla, ma proprio nulla.
Ho vissuto in Africa per 20 anni, ed un giorno un mio amico egiziano a Roma mi ha detto (in arabo): “Massimo ricorda…che dopo ogni notte viene sempre un’alba……tieni duro”. Io penso che oramai qualcuno sul “mio pianeta” abbia spento il sole !!!
E’ vero almeno gli schiavi potevano crearsi una famiglia, mentre a “noi precari” si corre il rischio di perderla !!!
Mi sono Informato, ed ho raccolto un dato che è veramente sconcertante: oggi in Italia ci sono quasi 980.000 famiglie, dove il capofamiglia (quasi tutti manager, laureati, e vicino ai 40)ha perso il lavoro, e vivono una situazione di estremo disagio sia familiare che economico.
Io vorrei tanto tornare uno SCHIAVO, avrei più diritti. Salve
Non sono disoccupato, perche’ è da quando avevo ventun’anni che mi organizzo da solo,ma la storia che racconti è simile alla mia.Con le cose che ho visto ci si potrebbe scrivere un libro.
Incredibile, c’e’ gente che pensa che ci vorrebbero piu’ muratori e meno laureati in questo paese!!!
I N C R E D I B I L E
ROBA DA TG 4, AHAHAHAHAHAH
Dunque i Finlandesi, gli Svedesi, i Norvegesi, gli Irlandesi saranno tutti muratori, altrimenti non si spiegherebbe come stiano reggendo meglio alla globalizzazione!!!!
lo sanno tutti che l’itaglia e’ un paese di analfabeti, o quasi. Di laureati ce ne vorrebbero molti di piu’. il problema e’ che i migliori se ne vanno perche’ per trovare un lavoro con high skills in quel paese di poveracci occorre la raccomandazione!!!!
Sarete costretti a importare indiani e cinesi laureati
Ragazzi le cose dette da Max su Marcinkus sono verissise, anche che approssimate per difetto.
Il banchiere di Dio è stato una delle forze più importanti della finanza mondiale, e i legami con la P2, la banda della magliana, e i golpe nell’america latina, sono fatti storici.
Ciao
Grazie della bella notizia della morte di Marcincus
….un deliquente in meno.
Doveva essere cacciato ancora con Giovanni Paolo I° ma poi inspiegabilmente il Papa è morto.
Io ho lavorato per 4 ANNI anno come co.co.co. con partita iva, poi sono stato assunto nel 2000 (non dalla ditta dove realmente lavoro, ma da una azienda di outsourcing). Quindi sono 6 anni che lavoro sempre “presso il cliente” ma assunto da una ditta terza con la quale ho pochissimo a che fare…
Rispetto a prima, a quando avevo la partita iva, la mia situazione è migliorata tantissimo.
Quello che volevo fare adesso è pensare a ricongiungere i contributi versati all’Inps come co.co.co. con quelli versati ora da dipendente.
Ma sembra che – avendo fatto solo quattro anni con partita iva – non sia possibile farlo: le decine e decine di milioni che avevo versato vanno in un calderone dal quale io non posso attingere!
Ecco cosa dice il sito dell’Inps:
“IL CONTRIBUTO PER LA GESTIONE SEPARATA
E’ il contributo dovuto all’INPS, previsto dalla legge di riforma del sistema pensionistico (legge 335 del 1995), dai lavoratori autonomi che esercitano un’attività professionale o di collaborazione coordinata e continuativa, per la quale non era prevista una forma assicurativa pensionistica.Il contributo confluisce in una Gestione separata ed ha lo scopo principale di finanziare un fondo obbligatorio che garantisce una pensione (invalidità, vecchiaia e superstiti) calcolata con il sistema contributivo in presenza di un minimo di 5 anni di versamenti.
Per effetto dell’entrata in vigore della RIFORMA BIAGI, a partire dal 24 ottobre 2003 le collaborazioni, per essere considerate tali, devono essere inquadrate in un progetto, programma, o fase di essi. In caso contrario, il rapporto si presume di lavoro dipendente”
laureato da due anni (non ingegneria aerospaziale ma è una laurea, che dovrebbe dare un minimo di garanzie per un lavoro dignitoso, a meno che uno non sia laureato in “cecchino di guerra” che non è dignitoso come mestiere); un curriculum abbastanza fornito visto che anche durante gli studi ho lavorato in vari ambiti spesso concernenti i miei studi per cui dovrebbero anche contare.
risultato:
in due anni ho lavorato si e no 10 mesi (3 da pasticcere perchè conosco i proprietari dell’azienda) ovviamente non consecutivi.
sto cercando di mantenermi da solo e ogni periodo di disoccupazione è una crisi depressiva perchè i soldi nel conto si assottigliano e rischio ogni volta di fare i bagagli e tornare a casa da mammà.
non faccio altro che spedire curriculum per avere un qualsiasi tipo di lavoro anche non concernente la mia laurea ma si aspetta mesi e ogni volta è la solita dose di chemio che ti fa credere che le cose stiano per andare per il verso giusto
questo governo non ha prodotto occupazione, ha prodotto depressione nei giovani e meno giovani e
si sciacqua la bocca con dei dati posticci per i quali uno che lavora 3 mesi senza potersi permettere nulla (men che mai una famiglia) risulta occupato
grazie berlusconi
grazie a chiunque gli ha dato fiducia votandolo e a chiunque purtroppo gliene darà ancora forse facendolo vincere di nuovo
Per prima cosa: Io sono fortunata.
Ho un contratto di inserimento (ex formazione lavoro) di 19 mesi, ho 27 anni e faccio IL LAVORO CHE AVREI VOLUTO FARE.
Ho lasciato lo studio dove lavoravo prima perchè avevo due possibilità, e chiedo attenzione perchè sono quelle che ha il 50% dei NEOlaureati ma anche PALEOlaureati in ingegneria/architettura e affini:
1)700 mensili con co.co.pro (“se continua ad andare bene”, come disse l’architetto)
2)apertura partita IVA “fatturando solo ogni tanto però”, come disse l’architetto.
Faccio notare che queste sono due possibilità molto buone perchè il restante 50% non ha scelta, e sopratutto non raggiunge i 500, con tutto ciò che ne consegue.
Quello che vorrei osservare è che i miei genitori, ex-maestra d’asilo e ex-muratore, di pensione percepiscono più del mio stipendio, partendo dal nulla adesso hanno due case, hanno mantenuto due figli laureati fino a poco fa e sopratutto hanno potuto farli questi figli..Hanno potuto avere un mutuo giovani, senza dover chiedere a nessuno garanzie che non fossero il loro lavoro.
Le osservazioni costruttive sono:
1)eliminare l’impedimento a chi ha già avuto esperienze lavorative di non poter accedere al regime agevolato dell’IVA per tre anni;
2)eliminare i contratti atipici così che non essere tutelati almeno porti guadagno, come succedeva prima della legge Biagi;
3)eliminare il vergognoso incentivo per i pensionabili a rimanere al lavoro;
4)finanziare la ricerca sulla fecondazione assistita e i metodi artificiali, perchè? perchè io vorrei tanto averlo un figlio con quel tesorino che ho accanto ma probabilmente mi risulterà difficile prima dei 45 anni..e si sa come vanno le cose a quella età.
BACIBACI
Ciao a tutti, io mi chiamo pietro e faccio il webdesigner, o almeno credo.
La legge biagi mi ha permesso di entrare nel mondo del lavoro subito, perchè costavo poco al datore di lavoro. Solo che nel tempo sono rimasto vittima di questo sistema di lavoro ed ora sembra che nessuno nell’ambiente IT assuma con un tradizionale contratto di lavoro a tempo anche determinato.
Ho cambiato diversi datori di lavoro e uno di questi non mi ha pagato dei mesi di lavoro. Rivolgendomi al sindacato mi è stato detto che il mio contratto tutelava il datore che poteva anche non pagarmi e io non avrei potuto farci niente.
Ora ho 27 anni e continuo a prendere 500 al mese con una percentuale sul fatturato a discrezione del capo. STABILE NO?! Io non mi arrendo e ad agosto mi sposo, farò la fame, ma almeno in compagnia 😉
Come la legge Biagi non influenza solamente i gioavni ed i neo-laureati: ho 46 anni, sono (quasi) sempre stato un free-lance, consulente informatico, ma da 4-5 anni il mercato e’ diventato sempre piu’ un’asta “al ribasso”, grazie ai tanti lavori precari che sono venuti fuori dalla legge Biagi!
Quindi le aziende preferiscono prendere il neo-laureato con contratto a progetto per 3 mesi perche’ cosi’ hanno la possibilita’ di cacciarlo quando vogliono e di pagarlo poco, invece di affidarsi ad un professionista con esperienza pluriennale. Preferiscono dare (o ottenere, se, come sempre piu’ raramente accade, si tratta di progetti interni, e non il solito “body rental” presso cliente) un lavoro di bassa qualita’ ma sottopagato, perche’ cosi’ si crede di poter guadagnare di piu’.
Insomma, un po’ come in tanti altri campi, dove ci si preoccupa piu’ della concorrenza della manovalanza a basso costo dei cinesi, invece di puntare alla tecnologia, qualita’, innovazione e ricerca.
L’Italia, se continua questa politica (e questo tipo di governo) sara’ sempre pu’ un paese dove si dovra’ “sopravvivere”, e lavorare per un datore di lavoro che a sua volta e’ in sub-appalto da un’azienda che e’ in sub-appalto da un’altra, che ha vinto la gara perche’ ha chiesto tariffe bassissime. Col risultato che al vero lavoratore arrivano spiccioli, mentre tutta la “catena” di aziende si arricchisce senza fare in pratica assolutamente nulla.
Uno schifo.
dalle nostre parti (veneto – padova) un muratore porterebbe a casa anche 2500-3000 euri al mese.
certo non è laureato. ma se a 18 anni uno inizia a fare il muratore alla eta’ di 30 anni potrebbe mettersi in proprio e guadagnare di più ancora.
“Lo slogan “Lavorare tutti, lavorare meno” è stato quasi raggiunto. L’Italia si è trasformata in una nazione di precari, di sotto-occupati e di senza lavoro. Di universitari che rispondono nei call center a 5 euro all’ora.”
Questa frase, mi spiace dirlo, ma è una troiata galattica.
meno cervelli ingolfati e più braccia muscolose! altrimenti non ci lamentiamo che l’immigrazione è a livelli vomitevoli. quei lavori li fanno solo loro. noi pensiamo a STUDIARE e a diventare DISOCCUPATI con la lingua lunga e la tessera sinistrorsa in tasca.
Beh, certo, xchè non facciamo tutti gli operai o i manovali, xchè non ci aveva pensato nessuno prima? Aspettavamo te, caro Fabio. E poi i ns. bambini da chi li mandiamo? Ma da un operaio-maestro no? Poi da un operaio-professore. Andrà a lavoro su un autobus portato da un operaio-autista, se starà male sarà curato da un operaio-medico ed assistito da un operaio-infermiere. Ma daaii…..!
Max Stirner 21.02.06 15:23 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione
Orca vacca….Olè!!
Ciao max.
francesco folchi 21.02.06 15:57 |
Ti riferisci alle notizie sul film “I banchieri di Dio” sul caso calvi?
manuela bellandi 21.02.06 15:56 |
da dove hai preso le notizie max?
ciao
giacomo padrin 21.02.06 15:49 |
ciao max*,
la fonte please…voglio leggere!
manuela bellandi 21.02.06 15:42 |
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Ragazzi, scherziamo? Sulla storia dei legami della banda della magliana con il Vaticano, per chi arriva in ritardo, ne parlò addirittura il TG! di oggi, riguardo al caso Manuela Orlandi. Il killer personale del capoccia della banda è stato riconosciuto a CHI L’HA VISTO, dal pentito collaboratore, di cui mi sgfugge il nome, ma se volete con un giretto in google o in qualche giornale on-line lo trovate.
Sul caso Calvi, anche la serva di Zoboli sa che Calvi curava gli “interessi” del Vaticano. (cercate in google cari)
Sindona non fu altro che il predecessore di Calvi (cercate)
Monsignor Marcinkus, vi debbo spiegare io? Cercate!
Si in questo caso la ricerca personale può dare angoli interessanti. Manuela questa mattina ti ho ringraziato perchè hai evidenziato un articolo (bellissimo) che rischiava di passare inosservato (per una semplice legge dei grandi numeri e non per disinteresse).
Ciao grazie Max.
Ogni tanto una bella notizia:
Stati Uniti, è morto «il banchiere di Dio»
Monsignor Paul Marcinkus, l’arcivescovo americano legato allo scandalo del crack del Banco Ambrosiano, è morto la notte scorsa. La notizia è arrivata in Vaticano stamattina presto. La diocesi di Phoenix, Arizona, dove risiedeva da tempo, ha confermato all’agenzia Ansa l’avvenuto decesso.
Nato a Cicero, un sobborgo di Chicago, il 15 gennaio 1922, Marcinkus divenne sacerdote nel 1947 e arcivescovo nel 1981. Sotto il pontificato di Giovanni Paolo II ha ricoperto l’incarico di Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della città del Vaticano.
Dopo un diploma superiore (liceo classico) sono riuscito fra varie peripezie a qualificarmi “sul campo” come disegnatore progettista.Dopo sei anni di esperienze varie come disegnatore, sono stato assunto in un’azienda abbastanza grande dove ho lavorato circa tre anni in ufficio tecnico.Ho dovuto lasciare il contratto a tempo indeterminato per vari motivi e mi ritrovo, da 2 anni a lavorare come co.co.pro. facendo il responsabile tecnicopreventivistadisegnatorebuier essendo l’unico impiegato tecnico in un’azienda che costruisce serre…
Cosa farò da grane?A 30 anni me lo chiedo,ma mi accorgo che posso solo sognare quello che farò perchè non posso programmare un futuro facendo conto su un contratto che non so se sarà rinnovato.
Chissà se Biagi, nell’aldilà, lo chiamano trottola da quanto si rivolta nella tomba per come è stato frainteso il suo modo di vedere il lavoro.
Caro Beppe,
finalmente mi sfogo!
Ho 28 anni e lavoro come Co.Co Co. a 900,00 euro mensili all’università. Mi occupo di formazione e per questo sono abbastanza informata anche su chi intraprende, dopo l’università, la carriera nell’industria. Anchè lì la situazione non cambia, alcuni miei colleghi, anche con qualche anno più di me, lavorano come tecnici (siamo tutti laureati)per 800-1000 euro al mese con contratti di co.co.pro.
Purtroppo non sono solo quelli dei call center che sono schiavizzati ma siamo tutti sotto il ricatto della scadenza dei nostri contratti, per questo si comincia a lavorare alle 9 di mattina e si finisce non si sa mai a che ora (io in media faccio 9-10 ore al giorno).Come vedi un contratto senza vincolo di orario non vuol dire che possiamo organizzarci il lavoro come vogliamo, il non-vincolo infatti non è per noi, ma per chi ci paga, nel senso che può tenerci alla scrivania finchè per quel giorno gli facciamo comodo, tanto mica sono previsti gli straordinari!Di ferie e malattia, ovviamente non ne parliamo è una lotta continua.Come si può investire prima sulla nostra formazione e poi lasciarci così allo sbaraglio? Ma come possiamo pensare al futuro se con queste leggi ci tolgono ogni respiro?Ma come cavolo li amministrano i nostri soldi? Siamo tantissimi in questa condizione, non un gruppo isolato come ci vogliono far credere!Temo stiamo diventando i cinesi d’Europa…
Che dire? prima ero apprendista sottopagata, ed ora una co.co.pro. sottopagata, con tanti sogni di mettermi via dei soldi per comprarmi una casa…con dei prezzi irraggiungibili!
Però..devo dire grazie alla legge Biagi…almeno lavoro…non gliene frega nessuno se mi sono spezzata la schiena sui libri e al lavoro, se a 25 anni ho 5 anni di esperienza e un titolo di studio…però lavoro…almeno se sei senza lavoro cerchi qualcosa…così…se ora ti metti a cercare puoi trovare sempre di peggio!!! e cos’ ci si accontenta!
Io vivo in Puglia ed ho la fortuna di avere un lavoro fisso, ma guardandomi intorno vedo che chi vuole fare i “mestieri” non ha molte alternative: o fa il muratore in nero contendendosi il lavoro con gli albanesi o prova a lavorare come bracciante, sempre in nero e in gara con i soliti poveri cristi di albanesi.
Ti assicuro che parecchi che sono qualificati per lavorare “in giacca e ravatta” han dovuto ripiegare su ben più umili pretese !
CAMBIA SPACCIATORE!!!!….ma dove vivi?…io ho 35 anni, vivo e mi mantengo da sola e lavoro da 16 anni….ho una qualifica di caddista oltre che una notevole esperienza d’ufficio….bè a tutt’oggi ho un posto precario e ti assicuro che sono una persona molto sveglia, professionale e che sa fare bene il proprio lavoro…ma ho un difetto…non vendo il mio corpo a datori di lavoro….il guaio è che sono una donna (e quindi sempre a rischio maternità), sono troppo vecchia (i contratti che convengono ai datori riguardano le più giovani) e poi finchè un povero cristo riesce a fare il lavoro per 10, a discapito della propria salute fisica e mentale e sottopagato, perchè assumerne 10 che con più serenità possano svolgere il lavoro in modo sicuramente più preciso?. E poi dite che non ci sono i soldi…non avete mai pensato che se la gente non lavora, poi non si realizza, non ha denaro da spendere nei negozi, non fa figli che spendono nei negozi ecc…morale le persone non fanno più girare denaro…ti rendi conto questo a cosa porta?….allora prima di dire stupidaggini alla Berlusca connetti il cervello perchè mi fai capire che tu di vita fuori casa non sai manco cosa vuol dire….c’è un detto che più o meno dice: meglio tacere e lasciare intendere di essere stupidi piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio!!!!.
1) i TUTELATI ad ogni costo senza se e senza ma, dove si trovano ottime persone, ma anche inamovibili fancazzisti
peter ferrari 21.02.06 16:54
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Se esiste questa categoria di francazzisti, esiste solo perchè hanno imprenditori altrettanto francazzisti.
Franco Pace 55 21.02.06 17:10 | Rispondi al commento |
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Adesso è colpa degli imprenditori fancazzisti, categoria che non esiste (contraddizione in termini, se uno è imprenditore non è fancazzista, se invece è Finanziere, Immobiliarista, Amico degli Amici, Furbetto di quartierino allora …..)
Io francamente sono stufo di lottare con sindacalisti, giudici e comportamenti al filo della legge, e per quieto vivere mi impongo di ingoiare parecchi rospi, ivi compreso rispondere ad un im…..lle come Te
Peter
29 anni, una laurea in statistica da 3 anni e inoccupato dalla nascita, salvo delle esperienze come operatore call center di 2 mesi in totale.
passo le mie giornate su internet ad inviare curriculum, circa 100 al giorno, uff è proprio una fatica, dovrebbero pagarmi solo perchè lavoro a cercare lavoro.
I colloqui devo valutarli bene perchè una trasferta a Milano mi costa un occhio e spesso ho dovuto rinunciare proprio perchè la mia famiglia non poteva permettersi queste “spese superflue”.
C’è chi dice di non piangere, non sono abituato a farlo, soffro come questi disgraziati come me, che hanno troppa dignità per dirlo a qualcuno.
La legge Biagi, già..ma almeno se decido di andarmene in Francia non ci sarà una legge Bossi-Fini ad impedirmelo solo perchè non ho un contratto di lavoro?
Io sono un CO.CO.CO.CO.CO…
In realtà se non fosse per questo tipo di contratto non avrei un lavoro, perché la ditta che mi ha assunto ha potuto godere di agevolazioni fiscali/previdenziali e altrimenti non mi avrebbe ingaggiato.
Il mio caso è particolare, perché i miei datori di lavoro sono miei amici, quindi mi sento sereno per quanto riguarda l’aspetto precario del mio contratto.
Il problema, però, è sorto quando ho deciso di metter su casa con la mia fidanzata (che invece lavora in nero). Per fortuna la padrona dell’appartamento che ho preso in affitto non ha chiesto particolari garanzie, certo al giorno d’oggi piuttosto che buttare via i soldi in un affitto è meglio un mutuo e comprare una casa, ma chi fa un mutuo a un CO.CO.CO? Nessuno.
Inoltre: ho dovuto comprare i mobili. La spesa totale era troppo alta per pagare pronto cassa, così ho chiesto un finanziamento. Ma naturalmente la finanziaria che mi ha concesso il finanziamento me lo ha approvato solo se non più lungo del mio contratto (che quest’anno scade a dicembre 2006). Quindi mi sono ritrovato con delle rate molto alte.
Insomma, non mi lamento solo perché sono più fortunato di molti amici e coetanei, ma di certo mio padre stava meglio e qui mi sembra che stiamo sempre peggio… della serie stavamo meglio quando stavamo peggio 😉
Ti rispondo prima dal punto di vista tecnico: la riforma è stata creata per coloro che in alternativa sarebbero disoccupati o con un lavoro non assistito ai fini previdenziali e assicurativi.Ti sei letto il decreto 276/03 articolo per articolo,comma per comma? O parli per mentito dire?Hai idea della valorizzazione del lavoro accessorio, pagato coi buoni governativi? Adesso ti rispondo dal punto di vista sentimentale: spiritualmente non mi sento vicino a Berlusconi e Co…Tuttavia leggere ogni giorno sul tuo blog mi lascia intuire che il CentroDestra è la tua ragione di vita. E basta!!!!!!! Sei un militante comunista? Sei un antiberlusconiatuttiicosti? Perchè non torni ad esser quello di 20 anni fa?? Un saluto sincero da un ex ammiratore che continuerà a leggere il tuo blog e ad incavolarsi.
Dopo un diploma superiore (liceo classico) sono riuscito fra varie peripezie a qualificarmi “sul campo” come disegnatore progettista.Dopo sei anni di esperienze varie come disegnatore, sono stato assunto in un’azienda abbastanza grande dove ho lavorato circa tre anni in ufficio tecnico.Ho dovuto lasciare il contratto a tempo indeterminato per vari motivi e mi ritrovo, da 2 anni a lavorare come co.co.pro. facendo il responsabile tecnicopreventivistadisegnatorebuier essendo l’unico impiegato tecnico in un’azienda che costruisce serre…
Cosa farò da grane?A 30 anni me lo chiedo,ma mi accorgo che posso solo sognare quello che farò perchè non posso programmare un futuro facendo conto su un contratto che non so se sarà rinnovato.
Chissà se Biagi, nell’aldilà, lo chiamano trottola da quanto si rivolta nella tomba per come è stato frainteso il suo modo di vedere il lavoro.
caro giovanni bazoli, tutte queste cose si sapevano, ma vederle elencate nel dettaglio è davvero impressionante……..che quest’uomo abbia quella gran faccia di culo di ripresentarsi insieme a quelli , a questo punto più responsabili di lui, UDC, AN, complici consapevoli di questa autentica locusta di sani principi.
Io sono un CO.CO.CO.CO.CO…
In realtà se non fosse per questo tipo di contratto non avrei un lavoro, perché la ditta che mi ha assunto ha potuto godere di agevolazioni fiscali/previdenziali e altrimenti non mi avrebbe ingaggiato.
Il mio caso è particolare, perché i miei datori di lavoro sono miei amici, quindi mi sento sereno per quanto riguarda l’aspetto precario del mio contratto.
Il problema, però, è sorto quando ho deciso di metter su casa con la mia fidanzata (che invece lavora in nero). Per fortuna la padrona dell’appartamento che ho preso in affitto non ha chiesto particolari garanzie, certo al giorno d’oggi piuttosto che buttare via i soldi in un affitto è meglio un mutuo e comprare una casa, ma chi fa un mutuo a un CO.CO.CO? Nessuno.
Inoltre: ho dovuto comprare i mobili. La spesa totale era troppo alta per pagare pronto cassa, così ho chiesto un finanziamento. Ma naturalmente la finanziaria che mi ha concesso il finanziamento me lo ha approvato solo se non più lungo del mio contratto (che quest’anno scade a dicembre 2006). Quindi mi sono ritrovato con delle rate molto alte.
Insomma, non mi lamento solo perché sono più fortunato di molti amici e coetanei, ma di certo mio padre stava meglio e qui mi sembra che stiamo sempre peggio… della serie stavamo meglio quando stavamo peggio 😉
Io dopo il mio diploma preso a 18 anni con un onesto 80/100 credo di aver provato tutte le forme di precariato e inculate possibili.Avrei voluto fare il tecnico help desk perchè sono sempre stato bravo coi pc e ho fatto anche un corso di formazione professionale aggiuntivo finanziato dalla regione.In questo settore non ho trovato altro che pecarietà,insicurezza,fregature.
NOFERIENOTFRNOTREDICESIMANOMUTUANOCONTRIBUTI,ho girato gli uffici postali di piemonte e lombardia a installare software per 56 euro lordi e rimborso a km di 20 cent,1 macchina di mia proprietà sfasciata in un incidente e neanche 2 lire di rimborso.Ora ho 24 anni, dopo quell’episodio mi sono rassegnato e cercato un lavoro qualsiasi purchè con qualche possibilità di assunzione;un paio di mesi da commesso di qua(4ore-spesso 6 non in straordinario-part time a scaricare bancali alle 6 di mattina x 512 euro mese,della serie prima lavora e pi magari il contratto tra un paio d’anni si vedrà),un’estate da casellante di là(part time verticale stagionale…mah),adecco,vedior,manpower quanto basta.Finamente l’ho trovato in una delle poche fabbriche metalmeccaniche rimaste aperte nella zona,ovviamente prima 20 mesi da interinale con contratti rinnovati di mese in mese.Se mi guardo intorno vedo tanti coetanei che hanno fatto i bagagli e si sono trasferiti all’estero…Un si è trasferito a Dublino e nel giro di 6 mesi è stato assunto a tempo indeterminato,fa assistenza tecnica su pc/stampanti ecc.. e guadagna 1200 euro.Un altro è un ingegniere nucleare,per fare ricerca ha dovuto trasferirsi perchè in italia gli offrivano 800 euro(a progetto)al mese per fare simulazioni su computer…a Londra ha tovato un laboratorio vero in una università seria che lo paga 2000 euro e dà un appartamento a tutti ai suoi ricercatori per 400 euro al mese(a Londra è una manna dal cielo).Io ho preferito non abbandonare la terra che amo ed eccomi qui,un anonimo operaio con conoscienze spropositate rispetto alla mansione che ricopro(carica/scarica il pezzo per 8 ore)con la mia bella tuta blu sporca in perenne sommossa,la tessera sindacale nuova di pacca(se non la fai scordati partite di calcetto,cene coi colleghi e protezione dal “padrone”…)a sperare che questa fabbrica di merda non si trasferisca in cina se no devo ricominciare tutto da capo.
Ah dimenticavo, gran parte dei miei capi hanno la terza media o il diploma come me…
Italia il Paese dei bugiardi,dei falsi, degli ipocriti…ci hanno riempito la testa dicendo un mare di bugie sulla “legge Biagi”…..che avrebbe creato più lavoro ecc…ecc…invece ora ci troviamo una nuova o vecchia figura fate voi…….IL MODERNO SCHIAVO!!!!!!!!Sottopagati,senza un briciolo di garanzie sindacale,con diritti vicino allo zero!!!!!!Bene…..prendiamo tutti i politici che hanno sostenuto questa legge e mandiamoli in un call-center con quegli stipendi e garanzie(O)….non per tanto solo ma solo per un mandato parlamentare.Una cosa mi ferisce che poca gente si ribella….si questo mi ferisce,Un saluto a tutti voi popolo di questo BLOG.
La cosa più grave è che tutti (sindacato, intellighenzia, sinistra etc…) sono stati d’accordo sul fatto che il rigore del mercato andava applicato esclusivamente alle nuove generazioni. Su tutto: lavoro, casa, pensioni…
Lo scopo esplicito di queste “liberalizzazioni” a carico delle giovani generazioni è stato quello di conservare, tutti interi, i diritti acquisiti delle generazioni precedenti…
Così, per quanto riguarda il lavoro, si pagano salari infimi a giovani precari che lavorano il doppio dei loro colleghi più anziani, meglio pagati perchè protetti dai diritti acquisiti…
Si vedono proprietari di case acquistate a suo tempo a prezzi scontatissimi (dopo decenni di affitti ad equo canone), affittarle a 400 per stanza, senza vergognarsi…
Si tolgono dagli stipendi dei giovani dei contributi sociali che servono a pagare ai lavoratori anziani, salvaguardati dalla Dini, delle pensioni che i giovani non potranno avere, quando avranno terminato la loro vita lavorativa…
L’etica dei sacrifici e del rigore, spesso sbandierata per mascherare l’assenza di idee migliori, è stata applicata ad una parte soltanto della popolazione: per questo è iniqua.
Una sinistra che non sa fare i conti con questa iniquità, che sinistra è?…
Marco, abbiamo il nome in comune, purtroppo o meno male solo quello. Io appartengo agli anziani che tu definisci garantiti e contro i quali invochi la giustizia della sinistra o della politica in generale. Non credere che la tua preoccupazione non mi sfiori. Ho due figli che sono in balia degli eventi ! e non è giusto che i figli vivano peggio dei padri, è inconcepibile.
Però , permettimi di dissentire con te. Non dimenticare che l’origine di tutto non sta nel voler mantenere diritti acquisiti a noi vecchi, e di sicuro togliendoceli, non cambierebbe la situazione. E’ inutile ed è preoccupante questa aria di guerra generazionale, oltretutto fa perdere di vista i veri problemi che andrebbero affrontati insieme ( noi anziani siamo una bella forza quando si tratta di andare a votare ! )
La disparità di trattamento economico è una realtà inconfutabile. La mia stessa esperienza lavorativa me lo ha insegnato. A me hanno tolto il mio lavoro che amavo e messo da parte, perchè dovevano dare il via a questo processo infame.
Tu dici che siamo tutelati, sarà anche vero, ma ci hanno preso comunque tutti per i fondelli.
Bisogna combattere i furbi dalle pensioni d’oro , bisogna modificare i privilegi di quelli che Grillo chiama ” nostri dipendenti ” e fare in modo che alla politica si avvicinino uomini illuminati e comunque non parassiti e tantomeno inquisiti e per fare questo occorre una grande forza popolare che vada oltre gli schieramenti destrorsi o sinistrorsi che siano, perchè lo schifo c’è e prospera da tutte le parti.
Se le tasse le pagassero tutti in modo equo, se non avessero inventato le consulenze ” leggi tangenti ” e se si ridistribuissero le risorse forse potremmo incominciare a vedere qualche risultato. Un saluto. Marco ( quello anziano ).
Sono d’accordo con te. Non ho scritto che bisogna estendere alle generazioni più anziane la precarietà… ho scritto che le generazioni precedenti hanno accettato quasi passivamente la riduzione delle garanzie sociali purchè riguardassero gli altri, cioè le nuove generazioni, e questo in cambio della conservazione dei diritti acquisiti…
Ho scritto che la sinistra, per debolezza culturale, ha fatto molti passi indietro in nome di un malinteso ‘rigore’ (in realtà, ha subito l’offensiva ideologica dei neo-liberisti), almeno fino alla mobilitazione in difesa dell’articolo 18…
Concludo dicendo che l’esperienza degli ultimi anni insegna che bisogna lottare anche per i diritti degli altri, non solo per quelli che ci riguardano direttamente’…
Ciao a tutti,
dalla rivoluzione industriale sappiamo che la nostra liberta’di scelta e’ legata al salario ed il trend attuale non sembra essere molto incoraggiante. Forse ideologicamente ed individualmente siamo pronti per una nuova rottura sociale, soprattutto in quei Paesi dove la coscienza intelletuale a riguardo e’ piu’ avanzata e marcata. Forse in un futuro prossimo si arrivera’ alla fine del capitalismo e le classi sociali…..cosa ne pensate?
Un settore strategico e fondamentale come quello del trasporto è quasi totalmente fondato sullo sfruttamento e la precarietà.
Ogni giorno migliaia e migliaia di lavoratori caricano, scaricano smistano, etichettano migliaia di tonnellate di merci prodotti dalle nostre industrie che devono essere consegnate subito immediatamente, altrimenti non c’è competitività, altrimenti non si fornisce un servizio di qualità come tutti i manager dei miei coglioni sono soliti riempirsi la bocca.
tutto questo lavoro è svolto da un esercito di sottopagati senza nessun tipo di tutela vedi malattia e ancor più scandaloso senza copertura per l’infortunio evento assai probabile e frequente in quel contesto.Io per 30 giorni di infortunio grave ho beccato le vecchie 420.000 lire a 0 ore senza una lira di stipendio.
Questo si può fare perche le cooperative di facchinaggio e servizi in molti casi ricettacolo di avventurieri e delinquenti che aprono e chiudono come spegnere l’interruttore del garage con la connivenza di commercialisti maiali, possono avvalersi ancora di vecchie leggi che prevedono regimi fiscali ridicoli e nessuna tutela per il lavoratore chiamato ipocritamente socio.
io mi domando come potrebbe un settore così cruciale per il sistema economico sopportare la regolarizzazione più volte annunciata e mai attuata di tutti quei lavoratori parificandoli come è sacrosanto che accada a normali dipendenti di srl. scandali infiniti che gridano vendetta.
L’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione (quindi non della casa, dell’auto ecc… ma solo dei mezzi di produzione) è una proposta che vi fa proprio schifo?…”””
R. Cosa intendi per l’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione? Cosa rappresentano per te i mezzi di produzione?
Giovanni Senzitalia 21.02.06 16:56 | Rispondi al commento |
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Discussione
Cara Isabella, come ti capisco!!
Caro Beppe Grillo, credo che tu non ti renda conto di quello che hai scatenato con il “problema lavoro-legge Biagi”, ti ritroverai con un esercito di uomini/donne, di età media compresa tra i 25 e i 45 anni, che sperano in un futuro migliore (proprio come i film degli anni ’60 a lieto fine) e che vivono la precarietà del loro pseudo-posto di lavoro con tutte la conseguenze sulla loro vita privata.
In sintesi ti racconto anche la mia esperienza: laureata in architettura all’Università “La Sapienza” di Roma, lavoro da quando avevo 18 anni per non pesare sulla mia famiglia, che già mi manteneva agli studi in una “facoltà per facoltosi” (ovviamente l’ho scoperto durante gli anni accademici) facendo i soliti svariati lavoretti degli studenti. Comincio a lavorare “seriamente” nel 1998 insegnando informatica nelle scuole parificate medie e superiori. Ma, nonostante avessi tutti gli oneri dell’insegnante, dipendevo da una società privata che aveva l’esclusiva in queste scuole e forniva il materiale didattico, i computers e gli insegnanti!! Però io ho firmato contratti di collaborazione occasionale “mensili” per ben due anni, trasformati successivamente in co.co.co. (Ahimè gallina anch’io) con una retribuzione media di 700 mila lire, lavoravo da ottobre a maggio; cosa sono le tredicesime, il TFR, ecc.? Dimenticavo: venivo mandata ad insegnare in scuole tra le più prestigiose di Roma (la società mi definiva tra le migliori, lo dico senza vanto alcuno), quelle dove vanno i figli dei ministri!! Di conseguenza arrotondavo, soprattutto in estate, negli studi di architettura, dove progettavo ed eseguivo lavori computerizzati tridimensionali con animazioni e rendering quasi immediati…anche qui contratti di collaborazione occasionale (se li facevano!) Anche qui tanti elogi dai vari datori di lavoro. I committenti spesso erano tra gli enti pubblici e privati più conosciuti ma, per me, mai rapporti con la committenza. Oggi lavoro come impiegata, e ne sono anche contenta, perché almeno ho un posto fisso!
1) i TUTELATI ad ogni costo senza se e senza ma, dove si trovano ottime persone, ma anche inamovibili fancazzisti
peter ferrari 21.02.06 16:54
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Se esiste questa categoria di francazzisti, esiste solo perchè hanno imprenditori altrettanto francazzisti.
Mentre Berlusconi si arricchisce con la riforma delle pensione (Mediolanum e pensioni integrative), sono 5 anni che sono part-time e per andare a vivere da solo devo dividere l’affitto con 3 colleghi e morire di fame per arrivare a fine mese. In questa terra sono più rispettabili i mafiosi come il caro Silvio che i figli degli onesti contribuenti (io sono l’esempio che l’onestà non paga). Non ho parole , anzi avrei voluto usare termini poco ortodossi. Perchè non me ne viene uno che si avvicini per descriverli, andrei troppo per difetto. In bocca al lupo a tutti, soprattutto se riconferemo per altri 5 anni questi ladroni.
Caro Beppe,ho quasi 27 anni e lavoro da più di due anni in un centro di formazione con contratto atipico. Ho iniziato come co.co.co e vuoi sapere qual’è stato il mio destino? Passare a co.co.pro senza nessun miglioramento o agevolazione. Ho la netta sensazione che andrà avanti così per molto tempo se non si abolisce la famigerata legge Biagi! Dieci giorni fa ero a Riccione per il congresso sugli atipici e oltre a discutere ed elencare i numerosi problemi che queste forme di lavoro hanno portato si parlava anche della pensione che ci spetterà. Ebbene ti comunico se se andrò in pensione a 60 anni, con 25 anni di contributi e un’aliquota del 20%, guadagnerò 216,05 euro. Se invece maturerò 40 anni di contributi, al pari dell’età e dell’aliquota, la mia pensione sarà di 345,68 euro!!!!Wow!!! Era proprio il mio sogno da bambina. Mi piacerebbe che ne venisse a conoscenza anche il dipendente Maroni.
Ciao Beppe, ciao a tutti.
Io rientro nella fortunata schiera dei lavoratori a tempo indeterminato: lavoro però da quando avevo 19 anni, un paio di anni in nero, tre in contratto di formazione e poi l’assunzione. Ora, alla veneranda età di 30 anni,ho il posto fisso e sono felice del mio lavoro.
Ma ho tanta voglia di raccontare le umiliazioni che come donna ho dovuto sopportare, i rospi che ho dovuto ingoiare durante i vari colloqui di lavoro.
Solo per il fatto di essere donna in più di una occasione mi sono sentita sbattere in faccia che non mi potevano assumere perchè poi, sai, avrei potuto restare incinta e quanti fastidi per il datore di lavoro!
In una di queste occasioni, di fronte ad un individuo particolarmente viscido gli ho risposto che se non era per una Str*+§ come me lui non sarebbe venuto al mondo, che forse sarebbe stato meglio che sua madre fosse andata a lavorare invece di partorirlo! Sarò stata esagerata ma se lo meritava, come se lo meritano tutti i datori di lavoro che con questa scusa impediscono alle donne come me di poter lavorare. E POI DICONO CHE NON FACCIAMO PIU’ FIGLI? MA COME FACCIAMO? CON CHE COSA LI POSSIAMO MANTENERE?
Quando io e il mio compagno siamo andati ad aprire un mutuo alla banca non è bastato il mio contratto a tempo indeterminato, (il mio compagno lo aveva a tempo DETERMINATO(, ha preteso la garanzia di una terza persona!
FORSE I PRIMI CHE DEVONO IMPARARE IL CONCETTO DI FLESSIBILITA’ SONO I BANCHIERI E &.
E PERCHE’ TUTTI GLI ONOREVOLI NON VENGONO ASSUNTI ANCHE LORO A PROGETTO? 500 AL MESE E ALLA SCADENZA UN BEL CALCIO IN QUEL POSTO…poi voglio ancora sapere se la flessibilità è un progresso in un paese come il nostro.
NOI SIAMO UN PAESE CHE FA UN PASSO AVANTI E TRE INDIETRO.
Lancio una proposta a tutti:
non accettiamo più qualsiasi tipo di lavoro che sia sottopagato o poco pagato o ai limiti della legalità come quei call center campati per aria.
Non accettiamo più nulla che non sia quantomeno umano e decente, che se li facciano loro i loro lavori per 4 soldi, noi impegnamoci per essere onesti e crearci delle alternative lavorative.
Lasciamoli soli senza forza lavoro, lasciamoli a piedi.
Sono laureato, ho scelto una facoltà senza troppi sbocchi, lo so, ma mi piaceva troppo e lo rifarei. Prima di laurearmi nel 2001 ho avuto l’opportunità di lavorare in una web agency. Presa al volo, mi piaceva troppo. Ho capito subito però che tanti di noi servivano solo per prendere i soldi della 488 infatti poco dopo fummo tutti “liquidati”. Mi sono messo in proprio e sono reputato abbastanza bravo ma qui da noi la bravura o la volontà servono a poco, servono le amicizie. Mi sono fatto sfruttare in molti posti, sempre a ricominciare da capo, sempre in prova. Assunzioni? Non scherziamo, per favore. L’anno scorso ho pagato più tasse che guadagni (da fame) al che l’inevitabile: il call center. Lì però si entra davvero per amicizia. E ti credo è un posto ambitissimo, la gente fa letteralmente a cazzotti per avere una opportunità e se ce l’ha se la tiene stretta subendo di tutto con “meridionale” rassegnazione. 5 l’ora, obiettivi sempre al rialzo irragiungibili, contratto LAP (rinnovato a 15 o 30 giorni) che ha di buono solo che puoi scegliere quando lavorare giacchè non hai diritti, ferie, malattia. Però ci sono i ricatti se non lavori tutti i giorni quante ore voglion loro, minacce, conti meno che zero, tanto altri sono già fuori che aspettano. Ma devi rendere sempre a 1000. Poi la svolta: incentivi su presenza e produttività, si ma abbassando prima il fisso a 4, al massimo puoi raggiungere i 5 come prima. Fantastico! Se parli, se dai fastidio, se non ti sta bene, nessuno è indispensabile…questa la risposta, quella la porta. Incrociando un mendicante ci siamo fatti un pò pena, magari lui guadagna quanto me. Mi dispiace per Biagi. Ce l’ho con chi ha sfruttato la situazione. Non ho futuro, un pò è colpa mia, un pò no. Non so rubare. Non avrò mai pensione ma pago il 17% di quel poco che ogni tanto guadagno all’INPS, si perchè è obbligatorio. Pensione “integrativa”, di cosa? Non posso avere un mutuo. Non voglio emigrare, sono testardo!
Ogni tanto ho paura.
Caro Beppe,ho quasi 27 anni e lavoro da più di due anni in un centro di formazione con contratto atipico. Ho iniziato come co.co.co e vuoi sapere qual’è stato il mio destino? Passare a co.co.pro senza nessun miglioramento o agevolazione. Ho la netta sensazione che andrà avanti così per molto tempo se non si abolisce la famigerata legge Biagi! Dieci giorni fa ero a Riccione per il congresso sugli atipici e oltre a discutere ed elencare i numerosi problemi che queste forme di lavoro hanno portato si parlava anche della pensione che ci spetterà. Ebbene ti comunico se se andrò in pensione a 60 anni, con 25 anni di contributi e un’aliquota del 20%, guadagnerò 216,05 euro. Se invece maturerò 40 anni di contributi, al pari dell’età e dell’aliquota, la mia pensione sarà di 345,68 euro!!!!Wow!!! Era proprio il mio sogno da bambina. Mi piacerebbe che ne venisse a conoscenza anche il dipendente Maroni.
Allora , ho letto con attenzione le diverse discussioni e sono giunto ad una conclusione : arrangiarsi ed adeguarsi. Molliamo l’idea dello stato assistenzialista o delle aziende che cercano un impiegato o un operaio. Pensiamo alla marea di lavori che nessuno fa mentre oggi tutti ambiscono a ruoli tipo key account manager , project manager o altr minchiate. Andate a mettere su cartongesso (per imparare con un po’ di manualità vi bastano 3-4mesi). Portate a casa 4000/mese. Riscopriamo il lavoro manuale che paga. Siamo una generazione di impiegati frustrati , con preparazioni mediocri , con stimoli pari a quelli che ha un lavoratore a 5 gg dalla pensione.
Io non mi lamento di quanto prendo anzi , se non abitassi nel ricco nordest potrei sfamare una famiglia completa di 6 persone al sud , mi lamento invece per la totale mancanza di stimoli che la nostra generazione di 30 enni laureati non ha.
Ciao,
perchè non mi indichi qualcuno che mi assuma li nel tuo nord est per quella cifra?(4000 euri/mese)
Non ho problemi di adattamento,ho voglia di lavorare e lo faccio da 3 anni,le cose più disparate.
Non ho paura di sporcarmi le mani ed ho rinunciato al lavoro sicuro in banca e anche ben pagato per rimettermi in gioco.
L’obiettivo sarebbe il giardinaggio e l’agricoltura,vorrei anche riscrivermi all’università ma non ho denaro da investire.Lo investirei,ma proprio non ce l’ho.
Quindi mi si dovrebbe dare l’opportunità di perlomeno una stanza.Eventualmente una doccia.Magari da mangiare.
Ma se mi si da questo,io risulto un costo.quindi devo prendere meno.
Oppure non posso fare pratica perchè “sai,i controlli…”
Tu conosci qualcuno che mi faccia provare e che mi pagni?Perchè se tu non lo conoscessi,allora sarebbe meglio evitare di sparar sentenze per sentito dire.
E ti parlo proprio di lavori anche di fatica.Di adattamento.Di sacrificio.
Li fai per qualche anno,anche una decina.Ma poi ad un risultato devi arrivare.Ecco,è quello che non c’è…
Ciao Beppe, ciao a tutti.
Io rientro nella fortunata schiera dei lavoratori a tempo indeterminato: lavoro però da quando avevo 19 anni, un paio di anni in nero, tre in contratto di formazione e poi l’assunzione. Ora, alla veneranda età di 30 anni,ho il posto fisso e sono felice del mio lavoro.
Ma ho tanta voglia di raccontare le umiliazioni che come donna ho dovuto sopportare, i rospi che ho dovuto ingoiare durante i vari colloqui di lavoro.
Solo per il fatto di essere donna in più di una occasione mi sono sentita sbattere in faccia che non mi potevano assumere perchè poi, sai, avrei potuto restare incinta e quanti fastidi per il datore di lavoro!
In una di queste occasioni, di fronte ad un individuo particolarmente viscido gli ho risposto che se non era per una Str*+§ come me lui non sarebbe venuto al mondo, che forse sarebbe stato meglio che sua madre fosse andata a lavorare invece di partorirlo! Sarò stata esagerata ma se lo meritava, come se lo meritano tutti i datori di lavoro che con questa scusa impediscono alle donne come me di poter lavorare. E POI DICONO CHE NON FACCIAMO PIU’ FIGLI? MA COME FACCIAMO? CON CHE COSA LI POSSIAMO MANTENERE?
Quando io e il mio compagno siamo andati ad aprire un mutuo alla banca non è bastato il mio contratto a tempo indeterminato, (il mio compagno lo aveva a tempo DETERMINATO(, ha preteso la garanzia di una terza persona!
FORSE I PRIMI CHE DEVONO IMPARARE IL CONCETTO DI FLESSIBILITA’ SONO I BANCHIERI E &.
E PERCHE’ TUTTI GLI ONOREVOLI NON VENGONO ASSUNTI ANCHE LORO A PROGETTO? 500 AL MESE E ALLA SCADENZA UN BEL CALCIO IN QUEL POSTO…poi voglio ancora sapere se la flessibilità è un progresso in un paese come il nostro.
NOI SIAMO UN PAESE CHE FA UN PASSO AVANTI E TRE INDIETRO.
A mio modesto avviso il problema è che il sistema produttivo italiano, in questo momento,
non puo’ competere se non tagliando i costi per il personale. Siccome gli stipendi di chi già
è a contratto indeterminato non possono essere abbassati, l’unica leva su cui operare è il costo dei neoassunti. Se non si fa cosi’, bisogna chiudere la baracca. Un’alternativa potrebbe essere una politica fiscale accomodante, ma dato il debito pubblico al 120% del PIL non è nemmeno pensabile. L’unica soluzione è nell’aumento della produttività legato a nuovi prodotti e processi, ma per fare cio’ occorrono ingenti investimenti in ricerca che le nostre piccole aziende non possono permettersi. E’ una spirale dalla quale si puo’ uscire solo al prezzo di enormi sacrifici rinunciando al tenore di vita al quale eravamo abituati. Oggi si tira avanti con le risorse dei genitori o dei nonni ma per quanto tempo cio’ sarà possibile ? Gli stipendi bassi e il precariato saranno una realtà per ancora molti anni secondo me. Chi puo’ e vuole scappi per qualche anno all’estero.
Non potrei essere piu daccordo. Non aggiungerei altro se non conferme al fatto che davvero i raccomandati in italia sono una piaga che spesso e volentieri ne bloccano il progresso ma è altresì vero che alla fine farsi il “culo”, come dici tu, paga, e molto anche.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale , i contratti a progetto mi hanno dato occasione di farmi conoscere, e quindi far conoscere le mie qualità, negli ambienti giusti dove mai e poi mai, prima di queste riforme, sarei stato assunto.
Vedi Ale il problema è a monte. Vero che si è dato troppo per scontato che la situazione economica non si sarebbe evoluta. Falso che siano questi gli strumenti per affrontarla. Vero che tu ti sia fatto conoscere. Falso che tu possa decidere liberamente se gestirti da solo il tuo fondo pensione o no o la tua polizza integrativa. Perchè, a fronte di una necessità impellente che è il garantirsi un tenore di vita passabile per quando non si sarà più in grado di lavorare, abbiamo queste frotte di bounty killer delle polizze vita che fanno promesse che nessun uomo onesto potrà pensare seriamente di mantenere. Ciononostante chi è nella tua situazione deve stare al gioco, non importa in che forma, e inserire denaro che forse verrà gestito per arrivare a fare una patta e non incrementerà. La fregatura è che mentre per le forme previdenziali obbligatorie inps la quota a tuo carico è un terzo (cococo) o un quarto (dipendente) del totale con le polizze private l’onere è completamente tuo fatti salvi gli oneri deducibili del 19% e non potrai francamente avere la certezza matematica di prendere del denaro. L’inps, se hai i requisiti, del denaro, svalutato, insufficiente e stropicciato comunque te ne da. I privati? Forse. Dimenticavo i periodi come cococo e i periodi come dipendente non sono cumulabili. Qui prodest? Ai falchi di borsa che si ritroveranno con tanti di quei soldi da spendere che gli affaire Ricucci e Parmalat ci faranno sorridere
Oggi Trichet (il Monarca della Banca Centrale Europea) ha esposto tre concetti:
1. I tassi di interesse saliranno
2. Bisogna sgonfiare la bolla sui prezzi delle case
3. Bisogna evitare una politica di aumenti del salario, perché ci toglie competitività.
Questo dice l’unica (per ora senza contrappesi politici) autorità centrale dell’Europa Unita.
Considerato che il 75% dei mutui sono a tasso variabile (perché tanti non potevano permettersi il fisso), che se salgono i tassi i prezzi delle case scendono, che chi ha comprato casa l’ha pagata a caro prezzo (fidando nei tassi bassi) e che si è indebitato per grossi capitali (i cui interessi associati lieviteranno enormemente con il crescere dei tassi) suggerisco un altro aspetto della schiavitù che ci attanaglia:
l’unica autorità europea costituita sta pianificando una politica monetaria ed economica tesa ad AFFAMARE i popoli che governa.
Tutto ciò in un momento di crisi pazzesca, almeno per noi.
Il contrappeso politico a livello Centrale Europeo è da chiedere a gran voce, perché altrimenti saremo SCHIAVI DELLE BANCHE (ma lo siamo già). I veri padroni del mondo moderno sono loro, le BANCHE. Gli abbiamo venduto anche il culo, alle banche. Comprano i nostri titoli di Stato, e noi ci indebitiamo, poi alzano i tassi e oltre ai mutui CRESCE ANCHE IL DEBITO PUBBLICO, d’un soffio, da un giorno all’altro. O.25% significa 6/7 miliardi di buco da coprire DA UN GIORNO ALL’ALTRO. Come fa uno stato come l’Italia, com i suoi problemi, a pianificare una politica di incentivi al lavoro se gli sfilano da sotto MILIARDI non preventivati in maggiori interessi da dare alle banche ?
Gli stupidi non perdeno occasione per dimostrare la propria stupidità.
E qui gli appartenenti a questa categoria si sprecano.
Allora a tutti quelli che stupidamente parlano dell’aricolo 18 dello statuto dei lavoratori come di un matrimonio, di un cappio al collo per le imprese, perchè chi è assunto a tempo indeterminato non potrà più essere lecenziato, ricordo una volta per tutte che l’articolo 18 sancisce che non si può licenziare un dipendente senza giusta causa, ossia non lo si può licenziare per: essere iscritto ad un sindacato, per essere non di religione cattolica, per essere gay,per essere di colore, per essere meridionale,etc.etc.
Per tutte le altre cause:furto,scarso rendimento, malattia falsa, falso infortunio, denigrare il prodotto della propria fabbrica, insultare i superiori, procurare danno intenzionalmente ai macchinari,rifiutarsi di eseguire le disposizioni di lavoro etc. etc., non esiste l’articolo 18. Si viene licenziati e basta.
Capito?
Inoltre la dichiarazione di cessione di ramo d’azienda , oppure l’outsourcing, sono di fatto licenziamenti di massa mascherati.
Da un lato ci sono questi sfruttamenti da schiavo nubiano.
Dall’altro bisogna concedere che c’e’ un sacco di gente a cui non gliene frega niente del lavoro che fanno e addirittura ostacolano gli altri piu’ capaci di loro, costringendoli a pagare anche per le loro mancanze.
Il co.co.co e’ una nefandezza degna solo di una nazione del terzo mondo, la quale causa solamente paura, dipendenza e arresto dello sviluppo delle capacita’ della forza lavoro.
Come sempre bisogna incontrarsi a meta’.
Il mio precedente post era chiaramente una provocazione .
Però non posso che constatare che ad oggi i lavoratori sono divisi in due categorie :
1) i TUTELATI ad ogni costo senza se e senza ma, dove si trovano ottime persone, ma anche inamovibili fancazzisti.
2) I PRECARI per i quali purtroppo vedo una precarietà sempre più disperata e nera nella misura in cui la categoria dei TUTELATI continuerà nella sua inamovibilità.
Solo permettendo a noi imprenditori di separare la farina dalla crusca indipendentemente dall’appartenenza alla categoria 1 o categoria 2 porterà equilibrio al sistema.
Non nego che imprenditori “squali” continueranno a vedere le risorse umane come un costo da abbattere, ma un’adeguata azione legislativa (flessibilità sì, ma niente ricorso indiscriminato a pratiche precarie dopo un tot di tempo per la stessa persona) li costringerà a scegliere tra la sicura qualità del candidato e l’incertezza data della continua ricerca di nuove risorse.
Forse le microaziende di pulizie della professionalità se ne fregano, ma quasi tutti gli imprenditori eliminerebbero volentieri il fancazzista tutelato per un buon dipendente che apporta seria professionalità e competenza all’azienda.
Un ultima considerazione .
Ho avuto la fortuna di aprire una piccola azienda negli USA e, a parte il fatto che lavorare là per un imprenditore italiano equivale ad un giro in Paradiso, fatto mille lo stipendio di una segretaria il costo aziendale tutto compreso (tasse, contributi, assistenza sanitaria, indennità disoccupazione) era di milletrecentosettanta (+37%) .
Perchè qui è 2000 e più (+100%)?
Questo fattore, aggiunto all’inamovibilità della categoria 1, è il mostro che genera quell’inevitabile divide tra categorie di lavoratori.
E questo divide non lo toglie nè Prodi nè Berlusconi purtroppo , lo toglierà forse un cambio di mentalità generale ed un azione comune a favore del LAVORO con la maiuscola eliminando i soliti privilegi.
Amici elettori,
grazie al vostro voto ho potuto raggiungere l’obiettivo di raddoppiare il mio patrimonio
in soli 2 anni.
Ecco come:
1) grazie alla legge Gasparri, nel 2004 la pubblicità per Mediaset è aumentata del 3,8%
(circa 1 miliardo e 200 milioni di euro all’anno)
.
2) l’appalto concesso dal Governo alla Banca Mediolanum, senza asta, per potere utilizzare i
14.000 sportelli delle Poste Italiane, mi ha reso 1 milardo di euro all’anno.
3) nel 2001 la Presidenza del Consiglio (governo Prodi) aveva commissionato solo 1 milione e
750 mila euro di spot a Mediaset, nel 2002 la Presidenza Berlusconi ha commissionato 9 milioni
e 250 mila euro, ed ha aumentato ogni anno fino agli oltre 10 milioni di euro dell’anno scorso
(Economist-London).
4) come assicuratore avrò vantaggi per miliardi di euro dalla nuova legge sulla previdenza
assicurativa, già con una serie di norme a mio favore ho incassato qualche centinaia di milioni di
euro all’anno in più.
5) ho risparmiato dalla riduzione delle tasse diversi milioni di euro (e con me hanno risparmiato
mia moglie, mio fratello e i miei figli, tutti titolari di una fetta della mia redditizia
torta).
6) uno dei produttori italiani di apparecchi per ricevere il digitale terrestre è un’impresa controllata,
attraverso la finanziaria Pbf srl, da mio fratello Paolo Berlusconi, e giustamente usufruisce
dei contributi statali per il digitale terrestre. (Washington Post).
7) il decreto salva calcio mi ha fatto risparmiare 240 milioni di euro, e la riduzione delle plusvalenze
(Tremonti 2002) ha fatto risparmiare a Mediaset 340 milioni di euro.
Grazie a questo governo, ora io sono il 25esimo uomo più ricco del
mondo. Nel 2001 ero solo il 48esimo!
Ti chiedo il voto per altri 5 anni e così anche il nostro Paese potrà dire che un italiano è
TRA I PRIMI 10 UOMINI PIU’ RICCHI DEL MONDO
IL MIO PATRIMONIO AL 2005 E’ DI 12 MILIARDI DI $$
SB
sembrera’ secondario ma sono cambiate anche le risate di autocompiacimento di fabio fazio durante le sue comiche interviste
cambiata anche la volumetria della capigliatura di prodi nelle ultime inquadrature nazionalpopolari.
Ansa news express!
dopo l’ ultima sentenza della cassazione (!?) che restituisce un valore laico al crocifisso
anche il vaticano ha reso disponibile un numero verde (100 euro/sec evero) per poter negoziare direttamente con dio le proprie speranze di essere ‘eletti’ alle prossime confessioni elettorali. tariffa di 200 euro/seco per gli impresentabili.
L’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione (quindi non della casa, dell’auto ecc… ma solo dei mezzi di produzione) è una proposta che vi fa proprio schifo?…”””
R. Cosa intendi per l’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione? Cosa rappresentano per te i mezzi di produzione?
AH, quasi dimenticavo…
Spesso accade che la gente venga assunta con un tipo di contratto che prevede un certo orario e una certa mansione che vengono DISATTESI in favore ad un orario completamente diverso,senza TICKET anche se ne avresti diritto e con mansioni ben piu’ importanti e di responsabilita’.
La paga, guarda caso, resta uniformata al tipo di contratto (di cacca) che ti fanno firmare…e lo firmi…hai una famiglia da gestire…e loro lo sanno bene.
Ragazzi, io dico che è anche un pò colpa nostra! Il Mercato è fatto da Domanda e Offerta. Perchè invece di lamentarci, non cominciamo a RIFIUTARE certe proposte? Resteremo qualche anno in più coi genitori, ma daremo il segnale che questa situazione non va bene. Mettetevi al posto di un imprenditore. Dal suo punto di vista cerca di tirare la corda, gioca al ribasso, tanto c’è sempre qualcuno più “morto di fame” (perdonatemi l’espressione) che alla fine accetta. Bene, bisogna far capire al Paese che la corda si è spezzata! Quando non troveranno più gente disposta a lavorare per 5-6 euro all’ora, saranno costretti ad aumentare l’offerta.
Amico solo, dai non fare così, sennò resterai solo per sempre… io nemmeno mi drogo, capisco che vuoi trovare clienti al tuo amico spacciatore, ma mica posso iniziare a drogarmi per lui… è precario questo spacciatore o spaccia a tempo indeterminato?
Il mio precedente post era chiaramente una provocazione .
Però non posso che constatare che ad oggi i lavoratori sono divisi in due categorie :
1) i TUTELATI ad ogni costo senza se e senza ma, dove si trovano ottime persone, ma anche inamovibili fancazzisti.
2) I PRECARI per i quali purtroppo vedo una precarietà sempre più disperata e nera nella misura in cui la categoria dei TUTELATI continuerà nella sua inamovibilità.
Solo permettendo a noi imprenditori di separare la farina dalla crusca indipendentemente dall’appartenenza alla categoria 1 o categoria 2 porterà equilibrio al sistema.
Non nego che imprenditori “squali” continueranno a vedere le risorse umane come un costo da abbattere, ma un’adeguata azione legislativa (flessibilità sì, ma niente ricorso indiscriminato a pratiche precarie dopo un tot di tempo per la stessa persona) li costringerà a scegliere tra la sicura qualità del candidato e l’incertezza data della continua ricerca di nuove risorse.
Forse le microaziende di pulizie della professionalità se ne fregano, ma quasi tutti gli imprenditori eliminerebbero volentieri il fancazzista tutelato per un buon dipendente che apporta seria professionalità e competenza all’azienda.
Un ultima considerazione .
Ho avuto la fortuna di aprire una piccola azienda negli USA e, a parte il fatto che lavorare là per un imprenditore italiano equivale ad un giro in Paradiso, fatto mille lo stipendio di una segretaria il costo aziendale tutto compreso (tasse, contributi, assistenza sanitaria, indennità disoccupazione) era di milletrecentosettanta (+37%) .
Perchè qui è 2000 e più (+100%)?
Questo fattore, aggiunto all’inamovibilità della categoria 1, è il mostro che genera quell’inevitabile divide tra categorie di lavoratori.
E questo divide non lo toglie nè Prodi nè Berlusconi purtroppo , lo toglierà forse un cambio di mentalità generale ed un azione comune a favore del LAVORO con la maiuscola eliminando i soliti privilegi.
Dice Noam Chomsky uno dei più brillanti intellettuali del nostro tempo:-Il 1 maggio è la festa dei lavoratori. Fu istituito per manifestare la solidarietà agli operai americani che nel 1880 si batterono duramente e soffrirono molto per ottenere la giornata di 8 ore.Gli Stati Uniti sono una delle poche nazioni dove quel giorno di solidarietà con i lavoratori americani è quasi sconosciuto. Questa mattina nelle ultime pagine del “Boston Globe” ho trovato un breve articolo intitolato,” A Boston si celebra il 1 maggio”. Sono rimasto sorpreso, perchè non penso di avere mai visto qualcosa di simile negli Stati Uniti. E poi è saltato fuori che qualcuno celebrava realmente il 1 maggio, ma si trattava solo di lavoratori cinesi ed ispanici immigrati di recente nel paese.Questo è un esempio drammatico dell’efficienza con la quale il business controlla l’ideologia del popolo statunitense e di quanto sia efficace il suo apparato propagandistico e l’indottrinamento nel privare la gente di ogni consapevolezza dei propri diritti e della propria storia….. “”” Ed è quello che sta succedendo anche in Italia…. Italiani svegliamoci prima che sia troppo tardi. Anche nel nostro paese come gli Stati Uniti la democrazia è un sistema basato su bugie e falsi miti e ( dice Chomsky ) come quello dei fantasici vantaggi della flessibilità, che tradotto in parole povere significa solo ” se oggi avete un lavoro domani chissà”!!!!!!!!
Guarda che festeggiano il LABOUR DAY, giorno del Lavoro (con la L maiuscola) e non il primo maggio, oramai assunto a festa comunista (hai mai visto una bandiera azzurra il 1° maggio ?)
Se capiste un po’ meglio il Popolo americano non potreste che progredire .
SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…
Ma zitto ignorante!..Non è l euro che ci ha inchiappettato ma il tuo dio berlusca se forse anzi che pensare ai suoi interessi avesse pensato a quelli di tutti noi sopratutto con il controllo dei prezzi e la rivalutazione dei salari!.proprio per questo il governo di destra ha resistito alla crisi…e ti paragoni agli inglesi?ma lo sai quanto vale la sterlina?..ma dove vivi?o forse tu di soldi ne hai talmente tanti che non ti sei accorto di niente?..
Devo dire la verità…ci ho messo qualche minuto per decidere di rispondere; spero di aver preso la giusta decisione.
Che dire? Non so se comportarmi come una persona a conoscenza dei fatti che deve cercar di far capire a qualcuno che forse non ha…del tutto ragione, oppure se devo comportarmi come una persona abbastanza intelligente da capire che le tue parole sembrano quelle di un ragazzino simpatizzante per berlusconi e che magari ha appena letto superficialmente la sua homepage o uno dei suoi funclub. In ogni caso credo che non avro’ mai risposta da te ( lo dico solo per invogliarti a rispondere ). Magari accetti questa mia provocazione e mi spiegherai allora su quali fondamenta si regge quello che hai scritto e col quale non concordo…ma non posso continuare,mio zio che è co co co ha ancora bisogno di soldi per pagare l’affitto e devo assolutamente dirlo a mio padre…
18/02/1999-18/02/2006…non festeggio un anniversario di fidanzamento bensì quello da lavoratrice precaria! E se tieni presente che sono nata nel 1980 ti renderai conto che qui si parla di tutta la mia vita lavorativa!!!!
Lavoro circa 8/10 mesi l’anno…quindi il massimo che la legge 368 prevede, ma dopo 7 anni e 13 contratti ogni giorno equivale al primo giorno di lavoro…niente ferie, niente anzianità, niente scatti di stipendio…quello che però non manca mai è il brivido…tra il marzo del 2005 ed il gennaio del 2006 ho cambiato 3 volte residenza: milano, roma e infine venezia…anche se volessi comprare una casa non saprei dove…ogni 4 mesi rischio di dover cambiare comune di residenza…. e sinceramente pagare un mutuo ed un affitto non me lo posso permettere….ma non è solo sul piano economico il problema….il peso di questa situazione comincia a farsi sentire anche sulla mia stabilità emotiva…sono frustrata e delusa,spaventata da quello che potrebbe essere il mio futuro…sto anche tentando tra 1000 difficoltà di prendere una laurea..intanto di I° livello poi si vedrà…è l’unico aspetto della mia vita che sembra abba un senso!!!
Non voglio incolpare la destra o la sinistra di questo cancro sociale che colpisce i giovani….la colpa è equamente distribuita…oramai il danno è fatto ma ciò non vuol dire che la nuova legislatura non possa porvi rimedio…è quello che mi auguro con tutto il cuore…è l’unico pensiero che mi fa perseverare nella mia impresa!!!!
qui penso si tratti solo di un po d’amore e rispetto per il prossimo, non è vero che gli italiano pensano solo al lavoro in giacca e cravatta o con le mani pulite, ho amici che da anni lavorano e sudano 8 ore in fabbrica ed ogni fine mese sono preoccupati per il loro futuro… e da anni hanno le unghie nere!!!!!
In italia c’è gente DISPERATA che accetta di lavorare in nero senza garanzie per il futuro! o accetta di prendere dei contratti di Me®da pur di tirare su due lire!!!!! e non è giusto!
Ciao beppe,ho 27 anni,io non ho un contratto a progetto, ma sono assunto con un contratto di apprendistato che durera 5 anni. Quindi a 29 anni sarò ancora un’apprendista (il lavoro che svolgo non l’ho potrebbe fare un’apprendista vero) con un stipendio di 800 euro al mese.
Questo contratto non prevede, per i primi tre giorni di mutua nessuna pagamento dello stipendio e in più dal quarto giorno in poi la giornate mi viene pagata al 50%.
Gli straordinari non vengono previsti, quindi se il capo mi chiede di fermarmi, lo devo fare e in più non vengo pagato…..quindi cornuto e mazziato….!!!!
Qui invece di andare avanti e migliorare la situazioni dei lavoratori….si torna indietro come i gamberi!
Caro beppe. Sono una ragazza di 21 anni,o lavorato da maggio del 2005 al 15/2/2005 in un call center ove si vendevano prodotti telecom del tronchetto nazionale, ero stata assunta con uno di quei contratti truffa cosi detti a progetto a cinque euro lora,sono stata licenziata senza motivo dopo nove mesi di vera schiavitu,da premettere che il contratto a progetto non e mai stato messo in essere dall’azienda, perche io avevo un orario fissato di sette ore al giorno per sei giorni settimanali e 24 giorni al mese, mentre il contratto a progetto prevede tuttaltra cosa.Queste vere e proprie baracche tirate su dal niente in mezzo al nulla,sono dei campi di concientramento con tanto di kapò che controllano gli schiavi incitandoli all’illegalita.Mi spiego meglio,questi kapò incitano cli schiavi ad imbrogliare gli utenti vendendogli i prodotti tel tronchetto,raccontandogli un muccio di fandonie per invogliarli al l’aquisto,se alla fine della giornata non riuscivano a vendere un tot di prodotti erano licenziati e sostituiti il giorno dopo con altri giovani. In nove mesi o visto passare centinaia di ragazzi piu onesti di me che erano cacciati perche non riuscivano ad imbrogliare gli utenti.La pressione psicologica e insopportabile,basta pensare che ad ogni turno ci guardavamo stralunati attendendo dall’azienda chi dovesse essere cacciato, piu volte ci siamo rivolti ai sindacati ma la risposta erano le prole di maroni, tra poco o nulla meglio poco. saluti a tutti Sabrina
Ciao Beppe,
grazie per il tuo interessamento a noi Cococo cocopro cocoqui e chicchirichi…
La situazione è drammatica.
Io ho quasi 29 anni. Mi sono laureata 3 anni fa e da allora lavoro per lo stesso ente e almeno il mio lavoro è attinente alla mia laurea. Per i primi nove mesi di lavoro non ho visto un quattrino…(giustamente…perchè bisogna attendere che il progetto sia finito), quindi ho campato d’aria. Adesso prendo lo stipendio ogni due mesi…forse. Sperando che non se ne dimentichino e non sapendo mai quale sarà la cifra (che comunque viaggia attorno ai 6/700 euro al mese). Conclusione: si vive in un costante stato d’ansia, nella totale impossibilità di pianificare la più piccola cavolata. Niente macchina e di andare a convivere non se ne parla. Devo fare un secondo lavoro in nero che mi toglie gli unici due giorni liberi. Che spettacolo! E ti dirò che quasi quasi, rispetto ad altri, mi ritengo anche fortunata…
Grazie dell’ascolto
Laura
Sono stato assunto con un contratto di 36 mesi per 700 euro al mese, si dico bene, 700 euro per 3 anni!!!!
Quando potrò sposarmi, avere un figlio?
Grazie Biagi e grazie Berlusconi.
NONONONO….assolutamente NO…!
Non fate l’errore di dare SOLO al mercato che non tira la colpa di quanto accade.
E’ una verita’ sacrosanta che la classe imprenditoriale attuale e’ una schifo, sono solo capaci di bruciare il terreno dove passano senza produrre nulla di veramente valido e duraturo nel tempo ma il problema sta’ nella natura intrinseca del “DATORE DI LAVORO”, un personaggio che TENDE a farsi i propri interessi e se gliene dai modo, per perseguire questo suo unico scopo divita, utilizzera’ QULSIASI MEZZO…quindi va’ CONTROLLATO e LIMITATO nelle sua azioni o,fatalmente, il lavoratore ne paghera’ le conseguenze.
A voi pare che si stia lavorando in questa direzione? A me pare di no, semmai ci si muove per fare l’esatto opposto.
Contro certa gente o si usano i forconi (meglio una bella randellata sui maroni…) oppure delle leggi CHIARE e DI MISURA! Non puoi condannarli a 1000 euro d’ammenda dopo aver sfruttato per anni della povera gente…li devi MASSACRARE! e non LA DITTA ma il CAPO…colui che intasca i soldi e se li conserva nelle isolette felici…i paradisi fiscali, quelli tanto cari al NANO PELATO IMBOSCATORE, un IMPRENDITORE che qualche mentecatto ha votato!Qualche? no…non bastano i QUALCHE per eleggere uno…ci vogliono PARECCHI “qualche”.
Come direbbe un noto comico savonese…C…TEVI in mano e prendetevi a schiaffi!
ECCO FEDERICO ALDROVANDI, LA POLIZIA SOSTIENE CHE SI SIA SUICIDATO. http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
Per favore Beppe fai un posticino x questa vicenda. Gli assassini in galera, chiunque essi siano.
Secondo me il discorso sull’occupazione va affrontato all’origine, ossia nelle ragioni per cui non c’è spinta o meglio possibilità da parte delle imprese di assumere personale a tempo indeterminato. Il problema non è solo dei lavoratori non laureati, ma anche di quelli laureati, che volendo mettere a frutto gli insegnamenti universitari si trovano di fronte ad un vero e proprio dramma, tipico di una economia come quella italiana, il dramma di non riuscire a trovare uno sbocco economicamente valido a quanto appreso ed esercitato in ambito universitario. Se sono gli stessi impreditori del futuro a non riuscire a costruirsi un lavoro, basato sulle proprie aspirazioni e capacità, come si può sperare che si creino posti di lavoro stabili, fra l’altro nel nostro paese, luogo in cui persone come il ‘tronchetto’ o come (più in piccolo) Ricucci sono recensite (da loro stessi) come grossi imprenditori e finanzieri creatori di nuove ricchezze da redistribuire. Il lavoro da dare alla gente non si crea dal nulla (se non con le guerre), in Italia (colonia anglosassone) non si possono creare posti di lavoro che non esistono. Nell’era dell’incertezza e della conoscenza, in una nazione come la nostra (governata da ladri incapaci, con una scuola che più che formarti e darti conoscenza in tempi accettabili punta a svuotarti per bene le tasche e ad anteporre il raccomandato al meritevole, con un debito pubblico mortificante per ogni cittadino nato o concepito (clandestini inclusi), con un tessuto di piccole e medie imprese (peraltro in profonda crisi) concentrate tutte in uno spicchio del Paese (che fra l’altro si scinderebbe volentieri dal resto), con l’impossibilità di investire in Ricerca e Sviluppo, con un fastidio congenito verso i “cervelli”, con l’icertezza del Diritto, anzi con la certezza che chi ha fatto la legge è un delinquente) la legge Biagi è purtroppo solo la punta dell’iceberg.
Ciao Beppe!
Ecco a voi un’esperienza dall’estero.
I ho 29 anni e sono in Irlanda da 8 mesi.Quando ho finito le superiori (diploma in elettronica e telecomunicazioni) ho fatto due di corsi gratuti alla regione per entrare nel ramo dell’informatica.Appena finito sono stato chiamato a lavorare presso una compagnia con un contratto cococo.Io rinuncia ad un’assunzione a tempo indeterminato per un contratto a termine più remunerativo.Fatto sta che comincia la mia carriera da precario,ma volutamente.Dopo tre anni il mio stipendio raddoppiò.Poi però arrivò l’euro e l’europa. Le aziende cominciarono a dover risparmiare e lo facevano sulla qualità dei dipendenti e consulenti, in quanto ormai un neolaureato costa meno di un diplomato con un po’ di esperienza lavorativa. Fatto sta che il mio stipendio a gennaio dello scorso anno era lo stesso di quattro anni prima ma le mie spese erano quasi raddoppiate.Mi volevano anche assumere,ma il mio stipendio ne avrebbe molto risentito.Allora ho deciso di emigrare perche’ una delle cose buone dell’europa e’ che per lavorare all’estero non servono permessi.
Ora sto a Dublino, dove i cococo non esistono. Ho trovato un lavoro a tempo indeterminato dopo 4 mesi.Da quando sono in questa ditta (poco più di 3 mesi) 6 persone hanno lasciato il loro lavoro a tempo indeterminato anche non avendone un’altro a disposizione.Io guadagno il doppio che in Italia.
Adesso un po’ di domande.
1.Io decisi di non farmi assumere perchè io ne traevo vantaggio.Ma il mio vantaggio era la metà di quello che avevano le aziende.Allora perche’ di solito decide l’azienda che io debba essere precario?
2.Qui la flessibilità c’è più che in italia perchè la fa il dipendente che cambia lavoro per migliorare sempre, non il datore imponendogli di cambiare per ottenere LUI vantaggi economici.Servono davvero contratti di quel tipo per avere flessibilità?
3.Qui sono in pieno boom economico e potrebbero permettersi i cococo.Perchè non li fanno allora?
Grazie
Maurizio
Io non posso lamentarmi della paga.. non è il massimo ma un pelo sopra la media.. sono in gamba e mi sono sempre dato da fare.. il problema è la flessibilità.. sono “con partita IVA”.. ovvero un dipendente per quanto riguarda le cose brutte dei dipendenti ed un imprenditore per quanto riguarda le seccature degli imprenditore.. e le cose belel di nessuno dei due..
NOn rischio di perdere il lavoro per mie incapacità.. ma già altre volte anche pochi giorni fa alcuni “esterni” qui in banca sono stati cacciati per colpe degli intoccabili “interni”.. risultato? 32 anni.. spostato.. ma dal futuro sempre incerto..
Non dico nulla di nuovo e non so se i problemi della mia cattegoria nascano con la legge Biagi o ben prima. Sono un educatore professionale. Il mio lavoro, può svolgersi in convenzione diretta con un ente pubblico o tramite una cooperativa di servizi sociali. In entrambi i casi si lavora tramite co.co.pro.Difficilmente si trovano forme di contratto diverso.
Il fatto è che, parlando con chi lavora in questo settore ben prima di me e ben prima della legge biagi, ho scoperto che la situazione è sempre stata dettata dal precariato. Si viene “assunti” per un progetto finanziato da un ente pubblico. Si guadagna in base alle ore che si lavora. No ci sono ferie, malattia o tredicesime e, quando finisce il progetto (dopo uno,due o tre anni al massimo), si deve riinizare da capo. Ricercare un altro progetto così come quando si esce dall’università. Anche se si ha 40 o 50 anni. In più, i servizi che si riesce ad ottenere, spesso hanno un montante ore settimanale che, anche se pagato bene, non garantisce uno stipendio minimamente dignitoso, quindi bisogna cercare di ottenere due o meglio tre convenzioni. Ho pensato di cambiare settore in più di un’occasione, perchè, anche se la situazione è uguale ovunque, almeno altrove, esiste chi ha contratti “normali”.
Credo di aver detto tutto.
Massimo Sarigu
educatore professionale 🙂
Non dico nulla di nuovo e non so se i problemi della mia cattegoria nascano con la legge Biagi o ben prima. Sono un educatore professionale. Il mio lavoro, può svolgersi in convenzione diretta con un ente pubblico o tramite una cooperativa di servizi sociali. In entrambi i casi si lavora tramite co.co.pro.Difficilmente si trovano forme di contratto diverso.
Il fatto è che, parlando con chi lavora in questo settore ben prima di me e ben prima della legge biagi, ho scoperto che la situazione è sempre stata dettata dal precariato. Si viene “assunti” per un progetto finanziato da un ente pubblico. Si guadagna in base alle ore che si lavora. No ci sono ferie, malattia o tredicesime e, quando finisce il progetto (dopo uno,due o tre anni al massimo), si deve riinizare da capo. Ricercare un altro progetto così come quando si esce dall’università. Anche se si ha 40 o 50 anni. In più, i servizi che si riesce ad ottenere, spesso hanno un montante ore settimanale che, anche se pagato bene, non garantisce uno stipendio minimamente dignitoso, quindi bisogna cercare di ottenere due o meglio tre convenzioni. Ho pensato di cambiare settore in più di un’occasione, perchè, anche se la situazione è uguale ovunque, almeno altrove, esiste chi ha contratti “normali”.
Credo di aver detto tutto.
Massimo Sarigu
educatore professionale 🙂
SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…
Non dico nulla di nuovo e non so se i problemi della mia cattegoria nascano con la legge Biagi o ben prima. Sono un educatore professionale. Il mio lavoro, può svolgersi in convenzione diretta con un ente pubblico o tramite una cooperativa di servizi sociali. In entrambi i casi si lavora tramite co.co.pro.Difficilmente si trovano forme di contratto diverso.
Il fatto è che, parlando con chi lavora in questo settore ben prima di me e ben prima della legge biagi, ho scoperto che la situazione è sempre stata dettata dal precariato. Si viene “assunti” per un progetto finanziato da un ente pubblico. Si guadagna in base alle ore che si lavora. No ci sono ferie, malattia o tredicesime e, quando finisce il progetto (dopo uno,due o tre anni al massimo), si deve riinizare da capo. Ricercare un altro progetto così come quando si esce dall’università. Anche se si ha 40 o 50 anni. In più, i servizi che si riesce ad ottenere, spesso hanno un montante ore settimanale che, anche se pagato bene, non garantisce uno stipendio minimamente dignitoso, quindi bisogna cercare di ottenere due o meglio tre convenzioni. Ho pensato di cambiare settore in più di un’occasione, perchè, anche se la situazione è uguale ovunque, almeno altrove, esiste chi ha contratti “normali”.
Credo di aver detto tutto.
Massimo Sarigu
educatore professionale 🙂
Ivano, ormai 24 anni.
Un diploma Classico (mi fossi fermato a quello elementare sarebbe stato meglio per quel che conta) e subito un tuffo nell’infinito baratro del precariato, per esigenza.
Prima Call Center, ovvero mal di gola e raffreddori cronici per 5,2 euro l’ora. Quando sei fortunato e ti chiamano. Poi la “svolta” (sempre all’interno della legge del Martire Santissimo, d’altronde le svolte vere si trovano solo sacrificando l’osso sacro, cosa auspicabile ma non sempre realizzabile) ovvero l’assunzione presso una stimata ditta (di cui ometto il nome) che lavora come consulente esterna per l’ENAV. Un anno di contratto secco (ma prima 4 mesi in nero, giusto per gradire ed aggiungere alla storia quel velo di tristezza tipico dei film di Polanski). Possibilità di carriera pari a 0. Per fare il lavoro di una scimmia, un’inserimento dati degno della più disumana catena di montaggio del primo Sig.Ford. 900 euro di retribuzione mensile, niente malattia, niente permessi retribuiti, NIENTE. 20 giorni di “ferie” l’anno (non che con questa retribuzione ci sia la possibilità di farle, le ferie, ma se in un anno ti becchi 3 volte l’influenza anziché solo 2 sono cavoli perché terminati quei 20 giorni le ulteriori assenze vengono detratte dallo stipendio 42,87 euro in meno per una giornata di 8h di lavoro) che sono anche una fortuna, non tutti le hanno, al call center non le avevo. Ma continuiamo.. 100km da percorrere (tra andata e ritorno per raggiungere il posto di lavoro), senza nessun rimborso benzina o buono pasto Praticamente, eliminate le spese rimani con una bella foglia di fico a coprire le tue vergogne! I sindacati non ti guardano nemmeno, perché la tua posizione è talmente misera che difficilmente pagherai 50 euro di adesione, e soprattutto in queste ditte i sindacati non esistono proprio e qualunque tentativo di introdurli è punito con la fantozziana CROCIFISSIONE in sala mensa. Se vuoi il biglietto dello spettacolo di Grillo al dopolavoro devi inviare emissari per ottenerlo, d’altronde tu sei un parassita
Inutile dire che non puoi comprare NIENTE perché con un contratto del genere non ti danno il finanziamento per comprare un frigorifero, figuriamoci una casa o una macchina
Di questo passo (io almeno) avrò la possibilità di metter su famiglia nel 2117, se tutto va bene. Anche perché con l’esperienza di lavoro da scimmia di cui posso far vanto sul curriculum, giusto al circo possono assumermi. Ma al circo non avrei comunque problemi, con 6 anni alle spalle di PRECARIATO in equilibrio sulla fune.. Ho un futuro assicurato come trapezista (Capito Moira??).
La cosa più “divertente” di tutto ciò è che l’azienda (ENAV) paga alla ditta di consulenza esterna per ognuna di noi scimmie l’iperbolica somma di OLTRE 200euro AL GIORNO(quando potrebbero pagarmi meno della metà di quella somma e sfruttarmi per lavori per cui sono qualificato), di cui noi percepiamo meno di 1/5. E il resto? Io lo so, lo vedo dove va a finire. Se comunque quanto detto dovesse essermi fatale, invito il Sig.Grillo ad adottarmi ed a provvedere per me.. In caso contrario, pubblico qui le mie ultime volontà: voglio un treppiedi di criptonite da sfracellare in fronte (previa rasatura della folta chioma da Sansone) all’Ultracorpo Onnipresente, chissà che possa avere qualche effetto (forse mi preoccupo invano, d’altronde in Italia siamo «percentualmente al livello più basso di disoccupazione»)..
Chiedo perdono per eventuali errori, ma scrivo nei 15 minuti di pausa che separano il primo lavoro (la scimmia) dal secondo (in nero) che mi porta a totalizzare la bellezza di 14 ore giornaliere di lavoro (con un versamento del 15% del primo stipendio per i contributi che mi consentirà ad 80anni, forse, di prendere 50 euro di pensione al mese). Purtroppo ho un vizio costoso: dopo il pranzo ESIGO PURE la cena. Confido di disintossicarmi al prima, chiederò consulenza al dietologo di Pannella.
Un Arcistufo
Ivano Nerini,
Scimmia a Tempo Determinato.
PS:
Mi sembra talmente utopistico parlare di Tredicesima e Quattordicesima che ho dimenticato di dire che, OVVIAMENTE, le mensilità sono 12 e te le pagano PURE il mese successivo a quello di lavoro (A fine marzo ti pagano il lavoro di febbraio….)!
Scusate ma qual’è la differenza tra lo sfruttamento della prostituzione e quello del lavoro schiavo? E’ il lavoro schiavo una forma di prostituzione o no? L’ unica differenza per me è il tipo di prestazione lavorativa, per il resto è tutto uguale.
Ecco la mia, fresca fresca!!!
Rispondo a un’inserzione, breve colloquio telefonico, ricercano operatori cad per digitalizzazione (trasformazione di un documento cartaceo in documento digitale) di impianti telecom di fibre ottiche: telecom da il lavoro in appalto a due service che, presso gli uffici della sirti di roma, dovranno lavorare con un software sviluppato da una softwarehouse romana, l’unico al mondo (giuro) in cui non esiste il tasto “annulla”, lentissimo perchè in remoto e perchè i file (trattandosi di cartografie) sono pesantissimi; lavoro snervante, 8 ore al giorno, contratto co. co. pro. di 15 giorni (cosiddetti di prova) a 25 euro (lordi) al giorno (chissà perchè il concetto di “netto” sembra essere astratto), quindi, a conti fatti 3,125 euro l’ora (lordi, sporchi, schifosi)!!! ultimo giorno di prova (ven 17 febb. 2006) il titolare, dopo aver promesso un anno di lavoro almeno, a 50 euro al giorno (sporchi) dopo aver invitato uno di noi a venire fin da taranto e cercare casa a roma perchè “il lavoro era garantito”, ci rassegna un bel calcio in culo dicendo che non ha più i soldi necessari per andare avanti col progetto. A voi i commenti!!!!!
Non ho mai sentito parlare in questo blog così tanto di Catania,la mia città,come in questa occasione.La ragione la intuisco facilmente visto che il tema di cui si parla riguarda lo sfruttamento dei lavoratori,quindi voglio parlarvi un pò della mia città.
A Catania “lavorano tutti” e stanno tutti bene.Naturalmente non è vero,Catania è la capitale dello sfruttamento dei lavoratori,il lavoro in nero è talmente diffuso che ha pure limitato i problemi del nuovo precariato,e qui ecco che si presenta il paradosso:è il lavoro in nero a smorzare gli effetti negativi della riforma biagi perchè “fortunatamente” i datori di lavoro della mia città piccoliimprenditoriMAFIAconniventi preferiscono ancora far lavorare in nero la gente visto che per “lo stato” non vogliono esistere e le condizioni del lavoro in nero sono più vantaggiose di quelle della riforma biagi.Nella prassi da queste parti il lavoro in nero garantisce un fisso mensile zero tasse zero contributi,che per alcuni è un vantaggio,e se ti capita di non lavorare un paio di giorni al mese per questioni di salute il salario fisso non cambia.
Risultati?
LA maggior parte degli sfruttati invece di sentirsi schiavizzata si sente furba ed è felice della propria condizione.Chi vuole lavorare ed avere una copertura dei propri diritti invece è costretto ad emigrare.
Per quanto riguarda i buoni posti di lavoro a tempo indeterminato è ovvio che quelli sono un esclusivo appannaggio dei raccomandati di tutte le risme:dai figli dei giudici ai nipoti dei mafiosi godono tutti dei medesimi favoritismi.
Gentilissimo Beppe,
dallo scorso anno sono ricercatrice, dopo più di dieci anni di precariato grazie a borse ed assegni di studio. Lo sanno i politici quanto guadagna un giovane ricercatore? Poco più di mille e cento euro al mese! E poi si parla di denatalità dell’Italia e del perché le donne non hanno più figli. Dovrebbero spiegarmi come mantenerlo un figlio con 1100 euro al mese!
Racconterò la storia di mio fratello perchè io sono ancora uno di quelli che ha avuto CULO a trovare lavoro prima che questa banda di IMPRESENTABILI creasse il disastro sociale che ha creato. Lui è più giovane di me. Quindi se l’è presa tutta l’in..lata com milioni di ragazzi/e in questa repubblica. Ha 27 anni, non è laureato anzi, non è nemmeno diplomato…e bhè! Ha voglia di lavorare ma ha anche voglia di vivere! In questi anni ha cambiato forse 20 lavori e nel frattempo i nostri genitori si sono separati…Quindiper farla breve la casa “di famiglia” va divisa tra i coniugi e a lui piacerebbe tanto farsi la sua vita, la sua casa e tutto quello che di minimo si possa fare in una esistenza. Ma come c…o fa!!! Gli rinnovano i vari lavori delle balle ormai settimanalmente!! Trova tutti posti in ste c…o di cooperative che si puppano la quota associativa dai dipendenti e poi falliscono al ritmo di una alla settimana…E’ già successo infatti che lavorava in un posto e aspettava lo stipendio di 1 MESE da quello che era già fallito!! Ormai è alla disperazione, non crede più in nessuno, nel futuro ZERO, vede solo MERDA! I suoi problemi sono i problemi miei e dei miei genitori e cosi per milioni di persone. Che stron..ata! Hanno dato la possibilità alle imprese di fare quello che volevano ma c…o se vai in banca a chiedere un mutuo le regole sono sempre le stesse, anzi. Anche un bambino capirebbe che non si può far viaggiare l’economia in un senso e il lavoro in quello opposto…volete il contratto di lavoro si rinnovi di settimana in settimana? Perfetto! Allora fate in modo che le banche e tutti quelli che danno credito la SMETTANO di chiedere GARANZIE!! Che c…o ti devo garantire…ti garantisco che NON TE LI RIDO’!! Caro Beppe, sai cosa si prova a sentire tuo fratello che ti chiede sempre se “conosci qualcuno” e lo stesso mia madre per lui. NO, NOI NON CONOSCIAMO NESSUNO!! E ALLORA?? Eccola, la legge Biagi, l’Italia…tutte stronzate, Siamo uno schaivo dell’altro!
Ne riparleremo tra una trentina d’anni, quando noi poveri co.co.co./co.co.pro. andremo in pensione, allora li si che ci sarà da ridere… consiglio a tutti di farsi il fondo pensionistico pallotta, 100 euro al mese sotto la fantastica mattonella!!!
Cari ragazzi che avete scritto fin qui e che scriverete ancora,ho già scritto della mia situazione, ma voglio ripermi.Dipendente della più grande azienda di TLC,la Italtel a partecipazione statale, di proprietà della telecom(prima SIP) che chiudeva ogni anno con buoni utili e con fabbriche a Milano,Aquila,S.M.Capua Vetere, Carini, con migliaia di dipendenti in tutto il territorio,nel 2001 fu privatizzata e venduta a Mutti, che nel giro di due anni l’ha portata al fallimento. Sono spariti anche i TFR e oggi siamo in una situazione Kafkiana per quanto riguarda le cause di lavoro per ottenere almeno lo stesso TFR.Molti di noi, specie al sud, con la riforma delle pensioni e con lo “scalone” non hanno più neanche la speranza di andare in pensione prima dei 65 anni;insomma un casino.
Eppure non posso fare a meno di soffrire per la tragica situazione di tantissimi, troppi ragazzi ai quali è di fatto precluso il futuro.Chi è precario sul lavoro diventa precario anche nella vita, e questo è un delitto che non può restare impunito.
Biagi non c’entra niente con questa applicazione, il suo libro bianco era ben diverso da quello che poi è stato fatto diventare, credetemi io l’ho letto.
E a tutti gli pseudo imprenditori che pur di difendere l’indifendibile scrivono enormi cazzate contro il lavoro dipendente, voglio ricordare che se i consumi che oggi sono preclusi ad intere generazioni per via del precariato, non tornano ad essere fruibili dal mercato, anche per gli imprenditori saranno,anzi già lo sono, tempi durissimi.
E soprattutto basta sentire dire che il poco è meglio di niente, perchè queste coglionerie vengono di solito sostenute da chi ha tanto, anche troppo, vero Tremonti, Brunetta,Baldassarre Sacconi?
Forza ragazzi, io faccio il tifo per voi, e per chi si è proposto di abolire questa famigerata legge.
Ciao
Francesco
Caro Beppe.Sono una ragazza di 21 anni,o lavorato da maggio 2005 al 15/2/2006 in un call center, ove si vendono prodotti telecom del tronchetto nazionale, ero stata assunta con uno di quei contratti truffa cosi detti a progetto a cinque euro lora, sono stata licenziata senza alcun motivo dopo nove mesi di vera schiavitu’, da premettere che il contratto a progetto non e mai stato messo in essere dall’azienda perche io avevo un orario stabilito di sette ore giornaliere per sei giorni settimanali e ventiquattro giorni mensili, mentre il contratto a progetto prevede tuttaltra cosa.Queste vere e proprie baracche tirate su dal niente in mezzo al nulla,sono dei campi di concentramento con tanto di kapò che controllano i lavoratori incitandoli all’ilegalita. Mi spiego meglio,questi kapò incitano gli schiavi ad imbrogliare gli utenti vendendogli i prodotti del tronchetto,raccontandoli un mucchio di fandonie per costringere gli utenti al l’aquisto,se alla fine della giornata non riuscivano a vendere un tot di prodotti erano licenziati sostituendoli il giorno dopo con altri giovani. In nove mesi o visto passare centinaia di ragazzi piu onesti di me che sono stati cacciati via perche non riuscivano ad imbrogliare gli utenti. La pressione psicologica e insopportabile,basta pensare che ad ogni turno ci guardavamo stralunati attendendo dall’azienda chi dovesse essere cacciato, piu volte ci siamo rivolte ai sindacati, ma la risposta era con le parole di Maroni, tra poco o nulla meglio poco.Ora da quando sono stata licenziata dormo piu tranquilla, e riesco di nuovo a guardarmi allo specchio anche se ci voranno mesi prima che mi rimetta conpletamente.Caro beppe tra il meglio poco che nulla,da oggi o scelto il nulla. ciao a tutti, Sabrina.
Ieri ho visto da Giuliano Ferrara un certo Professore Luca Rindolfi che presentava la sua teoria sulla parziale realizzazione del contratto agli italiani di Berlusconi(61 %). Mi ha fatto venire un´idea. Ho appena finito un dottorato di ricerca, sono occupata con due contratti a tempo determinato presso due università a Roma e con un altro presso un istituto di cultura. Pago 800 Euro di affitto mensile potrei quindi suggerire alla mia padrona di casa di pagarle 61% del contratto e abbassarmi l´orario al Goethe di 39% – per posticipare l´imminente crollo fisico (secondo il motto 61% è già qc.). Sono tedesca e se Berlusconi dovesse vincere, tornerei presto nel mio paese, dove si paga la gente ancora decentemente per un lavoro decente con contratti che non opprimono la gente in un continuo stato di schiavitù professionale. Mi stupiscono quei accademici che si rendono complici di un conduttore televisivo che è prima di tutto un dipendente di Berlusconi stesso e un sostenitore di un governo indecente.
Il 31 dicembre è finito il mio contratto (interinale) che da circa un anno e mezzo mi rinnovavano 3 mesi alla volta.Adesso sono disoccupata,passo le mie giornate a stampare curriculum,ricercare indirizzi dove poterli spedire,spendo un sacco di soldi per buste,francobolli,cartucce di inchiostro… Ho già spedito montagne di domande ma nessuno si è fatto sentire.E piano piano sto spendendo quei pochissimi soldi che avevo messo da parte.Ho 25 anni e quando qualcuno mi parla di matrimonio,famiglia,casa…mi viene proprio da ridere!
L’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione (quindi non della casa, dell’auto ecc… ma solo dei mezzi di produzione) è una proposta che vi fa proprio schifo?
Fa schifo perché la proprietà pubblica verrebbe gestita dai politici, sicuramente in modo non collettivo!
Immagina Schifani amministratore delegato della FIAT… (Punto di sospensione, anzi di sospiro.)
MIA MOGLIE E’ DA 10 ANNI CHE LAVORA A CONTRATTO DETERMINATO, IN POCHE PAROLE LAVORA 7-8 MESI L’ANNO, CONTRIBUTI + O – UN CAZZO
PER GLI SCORREGGIONI AL GOVERNO RISULTA COME 3-4 POSTI IN PIU’ DI LAVORO NELLE LORO STATISTICHE (U.S.A.?), IN PRATICA E’ DISOCCUPATA, MALATTIA NIENTE ,FERIE NISBA ETC ETC.
LA BEFFA E’ CHE QUANDO VADO A FARE IL 730 PER RECUPERARE 4 SPICCIOLI PER LE SPESE MEDICHE E L’ASSICURAZIONE , RISULTA CHE DEVO PAGARE UN PACCO DI TASSE PERCHE’ LEI RISULTA CON 3 O 4 MOD.101, MAGARI DELLA DURATA DI 1 MESE O ANCHE DI 4 ORE SOLTANTO(E’ CAPITATO,AUCHAN VIMODRONE)
E COSI’ DOPO CHE MI FOTTONO I SOLDI IN BUSTA PER TUTTO L’ANNO, MI SI INCHIAPPETTANO PURE A GIUGNO….. DAL LORO PUNTO DI VISTA LA LEGGE BIAGI PARE OTTIMA.
IO AVREI UNA SOLUZIONE, MA SE SCRIVO QUALE MAGARI MI ARRESTANO……………….
Sono laureato, ho quarant’anni. Ho sempre lavorato come autonomo e ho avuto una mia ditta che ho chiuso nel 2003. Il re-inserimento nel mondo del lavoro è stato possibile solo con un contratto co.co.co. (poi co.co.pro). Guadagno 1.200 Euro netti al mese. Rispetto a molti di voi sono un privilegiato, anche se non faccio una bella vita. La flessibilità è asimmetrica: i lavoratori sono tanto flessibili quanto le aziende e lo stato sono rigidi. Le aziende vogliono poter contare su manodopera flessibile (precaria), molto specializzata, motivata, disponibile, fedele all’azienda e soprattutto a basso costo! Questo atteggiamento è indicativo di una mentalità imprenditoriale retriva, stracciona e perdente.
Per poter maturare la pensione occorre avere almeno cinque anni di versamenti, ma questi non possono essere ricongiunti con (eventuali) altri versamenti (p. es. da contratto a tempo indeterminato). Ciò significa che al momento del pensionamento il lavoratore può trovarsi ad avere due pensioni (esigue) erogate da fondi distinti. Un altro luminoso esempio di flessibilità asimmetrica! Inoltre, quand’anche il lavoratore giungesse alla agognata pensione, il trattamento sarebbe pari all’incirca al 25% dello stipendio! Conosco l’obiezione: fatti una pensione integrativa. Rispondo: e con che cosa me la pago?
Faccio qualche modesta proposta:
1. I salari del lavoro flessibile non devono, per legge, essere inferiori a quelli previsti per la stessa posizione dal contratto nazionale maggiorato del 30-40%.
2. Aumentare i contributi INPS a carico delle aziende e congiunzione dei versamenti fino a garantire una pensione adeguata (50% dello stipendio).
3. Creazione di un fondo speciale per indennità di disoccupazione finanziato dallo stato e dalle aziende.
4. Eliminazione delle 50 (?) tipologie di contratti atipici e riconoscimento delle condizioni e dei diritti minimi per tutti i lavoratori.
Credo che tu abbia bisogno di cure psichiatriche urgenti ed i moderatori del blog di una strigliata da parte di Grillo.
A parte il fatto che il dott. biagi non ha fatto nessuna legge, ma ha presentato degli studi ai parlamentari che successivamente hanno elaborato traendone una pessima legge, e quindi la responsabilita’ della stessa è del parlamento, chiunque abbia la responsabilità della legge può essere democraticamente rimandato a casa ma non è accettabile che si possa scrivere quanto scritto da un fanatico istigatore alla delinquenza come alessandro abate.
Così si corre il rischio che il blog venga chiuso con grande soddisfazione dei provocatori.
La mia storia in realtà inizia con quella di mio padre prima e di mio zio poi.
A mio padre, 55 anni nell’85, dipendente fiat venne proposto il prepensionamento, c’era un calo di lavoro dicevano e qualcuno doveva starsene a casa, come contropartita gli sarebbero spettati gli stipendi degli anni mancanti alla pensione più un indennizzo, in totale circa 80.000.000 di lire, lui accettò e si beccò i quattrini con i quali poté comunque continuare a sfamare 3 figli.
Mio zio licenziato senza giusta causa nel 1987, fece lui causa alla fiat e dopo molti anni si beccò tutti gli stipendi che avrebbe percepito più altri indennizzi per un totale di 500.000.000 milioni di lire.
Ora veniamo a me operaio specializzato vengo licenziato, perché mi si dice non c’è più molto lavoro vado dai sindacati per chiedere quali sono i miei diritti e mi dicono che mi spettano 2,5 mensilità quale indennizzo per un totale di 3.000 euro ovvero poco meno di 6.000.000 di lire.
Questi sono i numeri e i dati di fatto, ognuno è in grado di capire a chi conviene la nuova situazione della tutela dei diritti dei lavoratori.
Se avessi figli da sfamare li porterei (con la fame) a casa dei signori segretari di partito che dichiarano le cose migliorate dopo l’approvazione della legge Biagi, ma fortunatamente non ho figli, perché il precariato, la sottoccupazione e gli stipendi ridicoli in confronto del reale costo della vita, per esempio il costo di un affitto di una casa decente per ospitare una famiglia, me lo hanno fino ad oggi impedito, nonostante oggi possa contare su un altrettanto ridicolo aiuto alla maternità di euro 1.000.
Bene signori segretari di partito se Grillo riuscirà a pubblicare quel volume e qualcuno di voi leggerà queste righe vada a leggersi la Costituzione Italiana e si faccia un proprio elenco di articoli che vengono sistematicamente da voi, rappresentanti della Repubblica Italiana, elusi e dimenticati, poi faccia per bene i compiti a casa e inizi a stilare un elenco di interventi concreti e realmente utili alla popolazione, se proprio non ci riesce si faccia pure aiutare da un cittadino qualunque con del sale in zucca.
Beppe, il 18 ero al palalottomatica… strepitoso!
oggi invece ho visto prodi in TV, su retequattro… che tristezza!!!! ma chi è? ma capisce o no cosa gli viene chiesto? non è possibile, non voglio crederci, sarebbe lui il nostro campione?… a posto… Dio ce la mandi buona… che tristezza
Carissimo,
Luca mi trovo anch’io nella tua stessa situazione…vorrei però aggiungere che poichè il signore mi ha dato (spero sia così ) la grande fortuna di poter generare mi trovo a dover scegliere tra lavorare e mettere al mondo un figlio perchè essendo precaria so bene che una gravidanza potrebbe compromettere tutto quello che ho fatto sino ad ora…
Ogni giorno, però, mi chiedo se ne vale la pena…spero che il prossimo governo possa dare anche alle co.co.pro. l’opportunità di mettere al mondo un figlio!!
Ce la faremo????
In bocca al lupo a tutti.
Grazie Beppe!!!
Ho una laurea in economia e due master. Ho iniziato a lavorare 5 anni fa con un co.co.co.. Oggi ho, nella stessa azienda, un co.co.pro. che mi viene rinnovato ogni tre mesi. Progetto di sposarmi e il viaggio di nozze lo farò nelle vacanze di natale perchè non posso assentarmi durante l’anno. Per lo stesso motivo mi sposo di sabato e il lunedì successivo sarò in ufficio.
Non posso progettare di avere figli perchè anche il mio fidanzato ha lo stesso tipo di contratto e con un solo stipendio già in due non ce la si fa.
Ma non posso neanche prendermela con l’azienda, di cui tengo la contabilità, perchè i costi di un’assunzione sarebbero eccessivi e, vista la precarietà del lavoro anche per l’azienda stessa, non è pensabile un tipo di contratto diverso. Mando curricula da oltre 3 anni per cercare stabilità altrove e quando faccio colloqui mi viene chiesto se ho intenzione di avere figli…io voglio dei figli, non posso nasconderlo, ma non posso nemmeno aspettare l’età della pensione per farli!
penso di aver battuto ogni record e di poter finire sull guinnes dei primati, mi hanno proposto un contratto a tempo determinato presso un’adecco immagginate un pò di quanti giorni!!!!!
2 dico due miserabili giorni
e che ca@@o!!!secondo voi cosa avrei dovuto fare?
per telefono gli ho risposto cosi:
PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
Avete rovinato il nostro futuro! La vostra generazione ha depredato e i nati dal ’70 in poi pagheranno. Questa legge è il vostro jolly che vi giocate per salvare il salvabile. Voglio avere una famiglia, dei figli, una casa e forse non potrò a causa vostra….bastardi!
Quello che lei dice, riguardo agli uffici postali è in parte vero, negli ultimi due anni infatti tali uffici sono stati aggravati di notevoli incombenze. Le poste che sono state trasformate in un ibrido tra banca, assicurazione, società di investimenti hanno però mantenuto i vecchi organici di persone con una scarsa formazione culturale e lavorativa che non riescono a seguire l’innovazione e tecnologica e lavorativa, essendo abituati ad un tipo di lavoro più che altro di concetto e senza le attuali pastoie tipiche delle aziende private cioè i budget.
Signora Marina hai sollevato quello che è il più importante problema del mercato del lavoro e cioè la scuola, altro segmento statale dove hanno attecchito le radici di numerosissimi dipendenti incompetenti, improduttivi, incapaci.
La categoria docenti/professori/insegnanti italiana è secondo mè tra le peggiori in assoluto, ed in un momento come quello attuale in cui i nodi vengono al pettine sarebbe ora di RIFORMARE PROFONDAMENTE l’istruzione, trasformando radicalmente anche l’istituzione stessa della scuola che deve essere FORMATIVA E SPECIFICA, in modo che l’accesso al mondo del lavoro sia una cosa automatica che non necessita di CONTRATTI FORMAZIONE e via discorrendo.
Una scuola in cui i migliori vengono premiati con l’accesso diretto al lavoro, e dove venga insegnato un concetto di economia DINAMICA sconosciuto in Italia.
Chiara di Roma.
Ho iniziato la mia vita di precariato grazie all’invenzione dello STAGE (400 euro al mese ferie, straordianri e malattie non pagate)e da quanto mi dicono mi è andata pure bene!poi la promessa dell’assunzione ed eccomi qui INTERINALE. E poi comincieranno i mesi del “MI ASSUMONO O NO?” (perchè dopo 2 anni per un massimo totale di 4 rinnovi,l’interinale o viene assunto o a casa)oppure ancora peggio “MI FANNO STARE A CASA PER 15 GG E POI CHE SI INVENTANO?”. Intanto ho una casa, un affitto e tante cose da voler realizzarei…tipo comprare una CASA!!! l’ultima volta (tra le tante)che sono andata in una banca a sentire,il tipo dietro al suo bel tavolo, mi ha guardato, mi ha sorriso e mi ha detto “beh, però il suo contratto non ci da tanta garanzie figuriamoci poi se chiedessimo il 100per100 come vorrebbe lei”. Persone come me?! ma io d’altronde lavoro!ed anche tanto!e dove lo trovo un garante?e se mi danno solo l’80per100 il resto dove lo trovo?
e poi quello che mi da maggiormente fastidio è la consapevolezza che precario, interinale, stagista, collaboratore,etc sono sinonimo di “persona da sfruttare”.
tanta gente si prende la briga di giocare troppo spesso con il terrore che fa perdere il posto di lavoro.dove lavoro io funziona:”vabbè facciamolo fare agli interinali”
e poi magari un giorno mi piacerebbe anche mettere su famiglia ma il solo pensiero mi mette paura:fare la mamma in queste condizioni significa incombere nel rischio di non avere il prossimo rinnovo o non trovare un altro impiego facilmente.ma a me lavorare piace davvero tanto, mi ha sempre dato forti soddisfazioni.è impossibile rivendicare dei diritti che neanche la legge ci riconosce.certo ci sono sempre e comunque delle eccezioni…persone normali che ci trattano normalmente ed aziende che non sottomettono il precario ma le ingiustizie rimangono troppe…
In questo momento sto ascoltando il convegno di “Serge Latouche: PIL negativo e decrescita, siamo sulla buona strada?”.
Sono quasi commosso che le mie intuizione, pur se scomposte o semplicistiche, come qualcuno ha detto, sono in realtà una pre-forma di un concetto che sta nascendo in me in questi giorni (sai sono relativamente giovane (32 anni)), che converge “punto a punto” nelle parole di questo Economista ILLUMINATO !!!
Grazie Nicola, mi hai fatto un regalo immenso.
Eccomi qui, sono Stefania, laureata da 3 anni e mezzo(con 110 e lode)e disoccupata se non fosse per quel ridicolo e misero stipendio di quasi (e ribadisco quasi)300 euro mensili, visto che lavoro con contratto part time a scadenza annuale.
Fra le altre cose la sede lavorativa è a 30Km di distanza da casa mia;quindi tolti i soldi per la benzina, fatevi i conti voi!!!
Ho accettato questo lavoro perchè, non trovandone altro, mi permette di svolgere la mia professione che amo tanto (pedagogista). Diciamo che lo considero una forma di volontariato, la qual cosa non mi rende per niente felice anzi mi fa arrabbiare parecchio.
Pur non appartenendo alla schiera dei contratti a termine, mio marito (ingegnere informatico)lavora con la qualifica di aiuto programmatore (e credetemi non è che a lavoro tiene il mouse del capo)per uno stipendio di euro 950 mensile. Come riusciamo a campare, tolti i soldi per la casa? boh, me lo chiedo pure io!Qualcuno lassù ci ama.
Io penso che questo tipo di contratto è uno scandalo ,…ed è ancora più scandoloso che ci sia gente che dice che va tutto bene, che è aumentatato il tasso di occupazione,….ma questa gente dove vive?? Il fatto è che i giovani d’oggi (me compreso) sono purtroppo disposti anche a lavorare a 800 euro al mese senza alcun tipo di prospettiva e (in alcuni casi, tipo il mio) anche andandoci a perdere, pur di non rimanere a casa a non fare niente!
E questa riforma gioca proprio su questo,…sulla nostra disperazione!
Il fatto è che prima l’imprenditore rischiava,…se aveva bisogno di forza lavoro per incrementare il proprio business la doveva assumere, ….doveva, appunto, sostenere un rischio, come è giusto che sia! Ora….questo rischio è passato in capo al lavoratore,…è questo non è giusto!
E’ poi c’è gente che dice che va tutto bene, che i giovani sono contenti,…mah….ma dove vivono!
Spero che il nuovo governo abolisca radicalmente questa ennesima forma di sfruttamento!
Caro Beppe,
mi occupo di organizzazione aziendale e passo le mie giornate a parlare di “vantaggio competitivo” ai Manager delle varie aziende che visito cei settori più eterogenei.
Mi sono, ovviamente fatto un’idea sulla legge e soprattutto dell’applicazione che i manager ne fanno oggi.
Le aziende si trovano in una situazione dove devono cercare di recuperare terreno puntando anche su una riduzione del costo del lavoro. Vero ma assolutamente inutile quando si compete con paesi come la Cina che hanno un costo del lavoro di qualche cent/ora. I Manager di oggi non riscono a capire il cambiamento e che devono lavorare sull’innovazione tecnologica perchè, anche se si riesce ad abbassare il costo del lavoro, non potrà mai essere paragonabile al costo cinese.
e allora?
e allora trasformano e usano questi “contratti di plastica” della legge Biagi per ridurre lo stesso il costo del lavoro. è ovvio che manca la cultura manageriale e che la legge viene distorta per cercare flessibilità: ma le aziende non hanno bisogno di flessibilità. serve cutura, lo ripeto!
E i lavoratori? i lavoratori non hanno ancora capito che, anche se bevono il caffè con i loro colleghi, il contratto è molto diverso!
I lavoratori devono “svegliarsi” e continuare a cercare nuovi lavori con contratti decenti.
La legge, alla fine, si ritorcerà verso le aziende che non riusciranno a “tenersi” le persone! e dovranno tornare a contratti più seri. STA AL LAVORATORE DECIDERE! smettiamo di aspettare “la divina provvidenza”.
A cosa anbiva il sig Biagi con la sua legge? Non lo sapremo mai, sicuramente però sappiamo come viene interpretato in Italia il suo lavoro.
ti scrivo come se scrivessi ad un vecchio amico per raccontargli la mia situazione lavorativa, ecco: dopo una laurea in scienze politiche e 5000 lavori a contratto(mort…!!!) interinale e a termine, mi trovo ora a lavorare IN NERO da un anno in una agenzia immobiliare, dove i normali canoni lavorativi non si sa quali siano, la legge 626 sulla sicurezza sul luogo di lavoro ah ah ah non ne parliamo, il tutto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.30 compreso il sabato, quando non ci sono le lunghe, il tutto per 700 euro al mese dove pagato l’affitto di 400, mi dici come posso arrivare a fine mese? qui oramai viene offesa la dignità umana poichè i padroni sfruttano il fatto che hai BISOGNO di lavorare, e ti spremono fino all’osso per pochi miserabili euro quando loro guadagnano cifre da capogiro. Ti mando un abbraccio e spero di rivederti presto. Grazie per lo sfogo
Laurea + MSc. Durante le lezioni del Master lavorare a 5 euro l’ora (e come me tanti). Durante lo stage del master ho lavorato per una nota azienda alimentare r&d. 600 euro al mese per un progetto di Ricerca e sviluppo che gestivo da solo. Dopo 6 mesi mi hanno offerto un posto da operaio finché non trovavo niente di meglio. Ho deciso di fare l’operaio lo stesso ma in un altro posto, giusto perché per fare l’operaio allora lo faccio vicino casa. Ora sono all’estero a fare un dottorato che mi paga più di due volte che in Italia. Perché sarei dovuto rimanere? Volete saperla tutta? Quando mi hanno preso all’estero ho pensato ad un bell’insulto per tutti quelli che hanno fatto di tutto per umiliarmi quando cercavo lavoro in Italia. Mi sono sempre rifiutato di lavorare gratis perché per non prendere niente allora sto a casa mia a dormire. Secondo voi é giusto che un dottorando in Italia guadagni meno di chiunque altro, col rispetto per il chiunque altro? NO. Soprattutto perché i soldi che dovrebbero andare alle giovani menti vanno impiegate per fare favoritismi. BLEAH
SCUSATE:
trovo che abbia ragione l’amico che ha detto che impiegando metà del tempo per scrivere i post, avremmo potuto fare una proposta di legge.
NON VI PIACE la legge biagi? Organizzate una raccolta di firme per indire un referendum per la sua abrogazione!
Io personalmente sono a favore, ma capisco che altri non possono condividere il mio punto di vista.
E quindi, l’unic strada è un referendum, e vinca il migliore!
Adesso vi state preoccupando, ma per i diritti di milioni di persone che lavoravano e lavorano in ditte con meno di 15 dipendenti, licenziabili in qualsiasi momento, non vi preoccupate?
Antonio Amati
Altrochè se ce ne preoccupiamo! L’art 18 ti dice nulla???????
Personalmente ho votato per l’allargamneto dell’art 18 alle ditte con meno di 15 dipendenti.
Basat con questa assurda lotta garantiti contro meno garantiti, contro per nulla garantiti, lottiamo tutti insieme contro chi sfrutta il lavoro altrui !!!!
Sapete cosa penso che se un’uomo e’ una merda in vita non vedo perche’ lo si debba perdonare in morte…
Hanno sbagliato ad ammazzare Biagi, solo perche’ lo hanno fatto troppo tardi dovevano scoppiarlo prima che facesse quelle leggi del cazzo…
Alessandro Abate 21.02.06 14:54
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SI CONTINUA?
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Ma dove sono i collaboratori di Grillo che censurano magari un intervento perchè contiene un vaf……o ma permettono a questa immondizia di circolare ?
Sapete che esiste anche il reato di APOLOGIA DI REATO ?
ABBIATE ALMENO RISPETTO per i suoi familiari, cerchiamo di correggere questa legge che Berlusconi e Maroni hanno fatto 1 anno dopo la sua morte sfruttandone la memoria ma non scadiamo in questa barbarie.
A fare in culo vacci tu e l’Australia che è un posto di merda. Vai in Francia od in Austria se vuoi vivere in posti stupendi. Sei il solito italiano che crede negli stereotipi del cazzo: in america si sta bene, in australia è una figata…. Vai vai, che mi viene già da ridere.
LEGGE BIAGI ED ABOLIZIONE DELLA LEGGE 1369/60 SULL’INTERPOSIZIONE DI LAVORO
L’impero del lavoro nero, sommerso e precario domina l’Italia fin dagli anni sessanta, ovvero dall’entrata in scena della legge 1369, voluta per regolarizzare le famigerate cooperative di lavoro conosciute col termine di “Coree” ( perchè queste si innestavano entro le realtà delle periferie cittadine italiote sorte in relazione alla Legge Fanfani sulle Case Popolari ideate come vespai per la collocazione della massa di manodopera destinata NON solo alle industrie del nord…).Quella legge, già allora non modificò nulla ed il sottoscritto ne ha subito sulla propria pelle i deliranti risultati. Nel 1990 entravo a far parte di una ferale cooperativa che apparentemente sembrava in regola. L’apparenza scompariva quando dall’oggi al domani venivo cacciato letteralmente a calci dal luogo di lavoro dove “prestavo manovalanza”. Il termine ultimo è importante perchè la cooperativa funzionava proprio in questo modo: ovvero girava a conto terzi uomini a lei facenti parte, senza alcuna tutela, in spregio proprio della legge 1369 che lo vietava. Il verbo passato è altrettanto importante perchè quella legge, di fronte alla sostanziale realtà NERA ED INTERPOSTA italiota, veniva stralciata proprio con la legge Biagi che in questo modo, così come per le leggi sulla depenalizzazione del falso in bilancio, LEGALIZZA UNA PRATICA ILLECITA. La gravità della Legge Biagi non sta solo nella legalizzazione di una illegalità ma anche nell’impedire così, a chi viene cacciato a calci, di poter impugnare il licenziamento facendo leva sull’ex 1369. Il mio licenziamento era datato 1996, e seppur lavoratore in nero e senza prove, riuscivo, proprio in relazione alla 1369 ad impugnare il licenziamento arrivando quantomeno ad una transazione. Oggi, per tutti coloro che si ritrovano a lavorare in queste cooperative di interposizione, VE NE SONO A MIGLIAIA DAL SETTORE ALIMENTARE A QUELLO EDILIZIO, rimangono solo i calci…
Ti parlo da ragazzo invalido, leggendo i vari posts, e soprattutto guardando la paga di molti, in alcuni casi che non arriva nemmeno a 500 , mi viene in mente, che a me come invalido lo stato mi offre, indipendentemente dalle mie qualità professionali, ( in fondo sono invalido, come dire non conto un cazzo, e se ti assumiamo ti facciamo un favore ), mi dava 200 al mese ( si chiama BORSA LAVORO ), viaggio trasporto escluso, ovvero a mio carico, io mi sono sempre rifiutato, dicendo che piuttosto che andare a lavorare per 200 al mese preferisco rimanere a casa e vivere con 600 di pensione. Invece un mio amico invalido pure lui ha accettato, e addirittura in una struttura per 200 si prendeva dei nomi, no? ti rendi conto?
Allora dico, se questa legge da sfruttamento fatevi assumere per 1 o 2 mesi, e appena ottenuta l’assunzione cacciateglielo in quel posto, andate in mutua, oppure lavorate poco!!!
Sono un operaio che lavora a Siena e riesco a guadagnare circa 1200 euro al mese (facendo più di 30 ore di straordinario), e mi ritengo abbastanza fortunato considerando che ho il contratto a tempo indeterminato, ma pensando al mio futuro di coppia ho dei seri dubbi considerando che la mia ragazza lavora part-time in un call-center per circa 400 euro mensili. A Siena il costo di una casa varia dai 4 ai 6000 euro al mq oppure per una casa da 60 mq gli affitti arrivano a superare gli 800 euro mensili; quindi facendo due conti in casa entrerebbero 1600 euro mensili e 800 andrebbero per un affitto o rata mutuo, restano 800 euro da cui togliere ancora cibo, lucegasacquatelefono, vestiti e auto. Se tutto va bene senza spese extra in 2 si potrebbe pure vivere o per meglio dire sopravvivere, ma se arrivasse il 3°? uno di cosa vive? con i mille euro per il primo fglio? mmmmmmh….. la vedo buia.
Sono stanca di stare tra i precari ma ci sto e con dignità. ho 33 anni, una laurea in sociologia appesa alla parete in casa dei miei… una loro piccola vittoria!ho debuttato nel mondo del lavoro in un call center aprendo la partita IVA, poi come segretaria con contratto CO.CO.CO. tra l’altro non più rinnovato causa “crisi economica” (500 al mese per 40h settimanali). Altre piccole esperienze tanto per non pesare ai genitori. Nel frattempo ho preso il tesserino da pubblicista, perchè il mio sogno nel cassetto “era” fare la giornalista sportiva… Sono finita nel ristorante di un mio parente con contratto a progetto per 800. A questo punto ho deciso di fare il grande salto: vivere da sola, anzi, insieme a un’amica, pur non avendo le famose certezze ma un affitto non al passo dei tempi!Stanca di lavorare sempre e solo la sera ho dinuovo cambiato per lavorare in un negozio di abbigliamento come commessa, finalmente assunta ma part time: 25h a settimana per 600 non male!Ma abbastanza frustrata. Alcune sere arrotondavo nel ristorante. Ora mi trovo in una delle più grandi società di telecomunicazioni italiana.. nella speranza di essere assunta a tempo indeterminato. L’occasione mi è stata data da un amico di famiglia forse perchè mi è riconoscente di essere stata una brava baby-sitter per sua figlia, gli euri sono quelli della media 5,11 l’ora…contratto CO.CO.PRO. rinnovabile ogni 3 mesi per la fantastica cifra di 900 al mese, fortunata perché mi vengono retribuiti anche gli straordinari 5 l’ora..
Vorrei andarmene da questo paese…
Cecilia Dovolich
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
oggi lavoro in un teatro e, “grazie” alla mobilità di cui ero vittima due anni fa quando l’azienda per cui lavoravo ha miseramente chiuso, il mio contratto a termine si è trasformato a tempo indeterminato …. già, una gran botta di culo … ma qui dove mi trovo è un tour continuo di gente, un via vai che nemmeno per il corso di domenica pomeriggio si riesce a vedere … ragazzi molto giovani, neo laureti o quasi … brava gente, persone capaci …. arrivano con questi stramaledetti contratti co.co…. ecc. e rimangono qui dai 3 ai sei mesi …. allo scadere, per evitare di assumerli, vengono mandati via e ne vengono ripresi altri … ogni volta tutto da rifare …. non appena qualcuno, anche bravo, ha capito il lavoro e sta imparando ad andare avanti da solo, ecco qua che tutto riparte. una nuova faccia, ma le stesse spiegazioni, le stesse perdite di tempo per spiegare il funzionamento di ogni cosa, ogni volta bisogna essere in due a fare lo stesso lavoro, uno insegna e uno impara … un circolo continuo e inutile ….. nessuno nasce “imparato” ma … così non si fa esperienza di niente … non riusciamo a far crescere nessuno qua dentro …
è davvero uno scandalo …..
e io mi ritengo davvero molto fortunata con i miei scarsi 1.000 euro al mese e un mutuo di 430 euro sempre al mese … vivo con poco, ma vivo … anzi … sopravvivo…
Perchè nessuno parla più di Echelon…
Echelon fa perdere appalti per milioni di euro a tutte quelle aziende che fanno concorrenza agli U.S.A.
NESSUNO DICE NIENTE…
anche le nostre istituzioni sono spiate non soltanto per via del telefono ma direttamente negli uffici…
le nostre ambasciate sono spiate, le nostre aziende…
nessuno ne parla (tranne alcune trasmissioni coraggiose francesi sul satellite)
Echelon non serve a spiare il terrorismo come ci vogliono far credere, ma serve solo per fare interessi delle multinazionali americane a discapito d’aziende concorrenti…
la N.S.A. (NATIONAL SECURITY AGENCY)
a sul libro paga 38’000 dipendenti, più della C.I.A. e del F.B.I. messi insieme.
la N.S.A. non si concentra sul terrorismo (la prova 11/9) ma in gran parte sul spionaggio industriale…
salve, vorrei ricordare che a tutti quei lavori co co co ,a progetto, ecc., si aggiungono i cosiddetti socio lavoratori delle cooperative, che non ricevono alcun utile a fine anno, con i contributi che ricevono avranno un pensione da fameeeee, sono pagati a ore,le ferie sono ridotte all’osso, le malattie coperte solo in parte, liquidazione parziale,ecc. ecc. senza poi specificare che chi lavora in una coop con un subappalto, il + delle volte non ha nemmeno queste minime garanzie, tanto non controlla nessuno. le leggi che applicano flessibilità in questo modo senza garantire il lavoratore, dovrebbero essere eliminate, i contratti si devono dividere solo in 2 tipi, determinato e indeterminato con le stesse garanzie salariali, semplicissimo e senza caos.
Ma di che precariato parlate?
In Italia c’è forte carenza in alcuni settori, tipo di infermieri, ma io ho sentito molte persone, tra cui alcuni miei amici, che a loro non piace, fare l’infermiere!!!
Conosco persone, che laureatosi nelle lauree toste,, tipo chimica industriale, hanno trovato lavoro dopo una settimana, ottimamente retribuito, e non li caccia nessuno!
Se uno non sa fare un tubo, pretende di scegliere pure il lavoro in giacca e cravatta, ma che pretendete?
Per fare l’infermiere ci vuole una forte vocazione/passione, lì si ha a che fare con esseri umani e non è cosa buona che si vada a fare l’infermiere se non si è decisamente vocati a questa che ritengo una missione.
si pretende che anche chi non si è laureato in chimica industriale abbia la stessa dignità del chimico industriale di cui parli tu. possa abitare da qualche parte. mangiare. divertirsi un poco e vestirsi (anche senza la cravatta). si pretende di abolire la servitu della gleba, perché da tempo anche con una bassa scolarizzazione, chi vuole può rendersi conto del fatto
che l’alta scolarizzazione non coincide con un’ evoluzione metafisica dell’essere umano, né con l’apprendimento di saperi in qualche modo sacri, e più necessari;
l’alta scolarizzazione non è che l’apprendimento di un savoir faire, la logistica tramite la quale la struttura del potere cerca di replicare e riprodurre se stessa.
se credi che un chimico industriale sia beneficato da più alti emolumenti in virtù di un potere magico che lo rende simile al mago cagliostro, sono cravattini tuoi.
per me non c’è ragione che spieghi come mai un centralinista o una colf debbano avere paura di non poter mangiare e mandare i figli a scuola. l’unica ragione è una ragione di forza, e questa va rovesciata. il diritto, quando non si riduce a meccanismo regolatore ma afferma uno statu quo, è una tautologia per ammettere il sopruso.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Bella provocazione, davvero. Mi piacerebbe molto leggere la risposta di Grillo, ma non lo farà perchè come al solito si sarà contraddetto da solo (come sul caso dei voli low cost, sul condono criticato ma prontamente sfruttato…). Stia in gamba.
Che dire…finalmente la possibilità di unire la mia breve esperienza a tutte le altre.Ci terrei a dire che il precariato esisteva anche prima della legge biagi sotto forma non solo dei co.co.co. ma anche in altre formule subdole e camuffate da sociale.E su questo vorrei dilungarmi visto che i nostri futuri dipendenti che metteranno,lo spero,mano ad una riforma seria del lavoro dovranno tener presente anche di queste situazioni.Io,durante gli studi universitari,ho lavorato per 3 anni in una cooperativa sociale di assistenza,dove avevo un contratto a tempo indeterminato ma venivo pagata ad ore senza fisso mensile (lavoravo a scuola:quando il bambino disabile non veniva,oppure a causa del lungo periodo estivo , io non venivo pagata…ecc.),non avevo diritto allo studio quindi quando facevo un esame nessuno mi dava un corrispettivo,percepivo 5.60 euro all’ora e svolgevo un lavoro da educatore con un inquadramento da operatore addetto all’assistenza.Laureata ho pensato di poter accedere ad uno status più alto avendo fatto la gavetta per tre anni…e invece o operatore oppure potevo cambiare lavoro.Allora mi decisi di cestinare la mia laurea per cambiare lavoro anche centralinista ma sperando di essere pagata un po’ meglio.Così ho fatto il giro delle agenzie interinali ops…ora agenzie che prestano lavoro dove mi sono stati offerti stages a gratis senza rimborso spese da 3 a 12 mesi, così per imparare il lavoro e per vedere se ero portata alla nuova mansione.Ultima spiaggia:i call centers.Ho passato la selezione in uno dove in quattro ore dovevo fissare più appuntamenti possibili per far conoscere una magica aspirapolvere.In quattro ore e non so quante telefonate sono riuscita a fissare 4 appuntamenti.L’inquadramento proposto per il lavoro un co.co.pro 6 mesi.Morale della favola:con un part time sarei potuta arrivare a 800 euro,ma dipendeva da quanti appuntamenti riuscivo a fissare.La mia paga dipendeva dalla bontà delle casalinghe interpellate.
Michela.
Cari amici sono d’accordo con voi ma parlo come imprenditore e vi posso dire che ‘non solo io’ma tutta la classe ha paura di assumere per una serie di ragioni fiscali , sindacali etc e di questo i nostri dipendenti al governo se ne sono accorti ma invece di dare agevolazioni fiscali sulle nuove assunzioni (il costo dipendente per l’azienda e doppio con un contratto a tempo ind.)hanno partorito questo contratto assurdo.
Ci vogliono piu uomini con la testa al governo altrimenti saremo costretti a chiudere baracca e burattini
Purtroppo per tutti i politici l’unico parametro è la crescita del PIL. Ma esistono altri indicatori (sempre sul sito di prima) come il GPI -Indicatore di Progresso Genuino- che tiene conto dei beni sociali. Il programma dell’Unione sembra almeno dare un certo rilievo al risparmio energetico e alle energie rinnovabili e a sviluppare la ricerca solo sul nucleare “pulito”, perchè l’attuale ha costi ormai superiori anche all’eolico. Però è ancora troppo poco. Ci vuole un’opera di educazione, di sensibilizzazione e di giusti investimenti nei settori citati prima ,che può portare a nuovi posti di lavoro.
FMI, World Bank, Istat, Eurostat, OECD
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Queste cricche di massoni seguaci del neoliberismo e del neoschiavismo sarebbero le fonti serie? Ma queste sono bande malavitose peggio di Cosa Nostra, ma per carità…
L’FMI ha imposto piani di austerità, con conseguente taglio della spesa pubblica, licenziamenti e privatizzazioni come condizione per accedere ai propri fondi a diversi paesi, tra i quali l’Argentina che,m ci ricordiamo tutti com’è finita.
Queste sono vere e proprie lobbies, che tirano acqua al proprio mulino, FMI e World Bank hanno tutto l’interesse nell’affermare che licenziando aumenta l’occupazione, ma chi non si trova in uno stato vegetativo causato dalla troppa TV sa bene che sono tutte balle.
Elia Gordon,
mi spiace del fatto che tu viva in uno stato vegetativo per l’ecessivo utilizzo dell’apparecchio televisivo e che quindi non sei in grado di valutare correttamente la realtà. Tuttavia le istituzioni internazionali, come il Fondo monetario, hanno cercato fino in fondo di salvare paesi come l’Argentina e che solo la loro non volontà ad assumermersi le loro responsabilità ha causato i disastri che tutti conosciamo. Altrimenti spiegami cosa avrebbe dovuto fare un paese come l’Argentina che si stave indebitando troppo… se non tagliare il proprio livello di indebitamento, se poi, malgrado i consigli NON SEGUITI espressi dal FMI, abbia deciso di non farlo e ha dovuto ripudiare proprio per questo il proprio debito… bhe dimmi tu che colpa ne ha il fondo monetario…..
CREDO CHE SU QUESTO BLOG IL SIGNOR CRUDELI SI SIA FATTO DETETESTARE ABBASTANZA CON I SUOI COMMENTI CHE SEMBRANO USCITI DALLA BOCCA DI UNO FRUSTRATO CHE NON HA SAPUTO PRENDERE NIENTE DI BELLO CHE LA VITA OFFRE (PROBABILMENTE è COSì).. DUE CONSIGLI UNO SI IMPARI LA BUONA EDUCAZIONE E LEGGA MEGLIO LE REGOLE DEL BLOG, DUE LA PIANTI DI SPARARE SENTENZE CON FRASI CHE NEANCHE LEI PROBABILMENTE SA IL SIGNIFICATO: SI VERGOGNI.. NON VADO AVANTI PERCHè POTREI ANDARE CONTRO LE REGOLE DEL BLOG RISULTANDO OFFENSIVO
Sono un dottorando con borsa di studio di 800 euro al mese (cmq pagano ogni 2 mesi), lavoro tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:30-19:00 (senza tornare a casa per pranzo).
Prima di fare il concorso vivevo con 600 euro al mese offerti gentilmente dai miei (emigrato), vivo con altri sventurati come me e per tutto l’anno scorso no ho preso unalira facendo volontariato (sfruttamento) all’Università, che detto tra noi non funziona perchè quelli assunti a tempo indeterminato, non essendo controllabili non ci sono maiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (specie i prof.).
Se potessi scapperei a gambe levate da questo covo di nullafacenti…….
Laureato + Master da 8.000,00 euro in Human Resource Management. Da due anni “collaboro” (non posso scrivere “lavoro” non essendo un dipendente)con una Società di Consulenza di Direzione. Sono un co.co.PRO. a poco + di mille euro lordi mensili che ha a che fare tutti i giorni con direttori del personale, dirigenti regionali, amministratori delegati…insomma con il management…gente di un certo peso delle organizzazioni nostre clienti. La mia (come le altre) società usa questa tipologia dicontratto “flessibile”, da “libero professionista” per averti come dipendente. Mi spiego meglio: mi hanno fatto svariati contratti su cui ufficialmente ero “caricato” su un progetto per 20-30 ore ma che in realtà mi spesava per 2-3 mesi di lavoro per 9-10 e anche 12 ore al giorno (fate voi un calcolo di quante ore effettive diventano)! Allora io mi chiedo come faccio a essere su + progetti contemporaneamente (come in teoria potrei visto quel che dice la legge Biagi) se il mio committente mi satura totalmente. Il fulcro del problema è questo. Se tutti noi co.pro. avessimo realmente la possibilità di avere + contratti a progetto contemporaneamente e quindi + committenti, allora forse economicamente non ce la passeremmo cosi male (potrei pure farmi una pensione integrativa che sogno!).
Poi magari incontri un tuo vecchio amico che a 26 anni ha vinto un concorso pubblico lavora si e no 3-4ore al giorno (per sua stessa ammissione)e a fine mese vede 3.400,00 euro lordi mensili per un contratto a vita (tutto lo spreco del pubblico, se recuperato eviterebbe la nostra situazione). Insomma la tristezza ti assale e l’impotenza dilaga…
L’unica speranza ? Ho dato un’occhiata ai punti toccati dal documento programmatico dell’Unione e effettivamente mi sembra che il problema sia toccato con serietà (abbassare notevolmente il costo del lavoro a tempo indeterminato per renderlo + conveniente e quindi spingere i datori di lavoro ad utilizzarlo maggiormente).
CREDO CHE SU QUESTO BLOG IL SIGNOR CRUDELI SI SIA FATTO DETETESTARE ABBASTANZA CON I SUOI COMMENTI CHE SEMBRANO USCITI DALLA BOCCA DI UNO FRUSTRATO CHE NON HA SAPUTO PRENDERE NIENTE DI BELLO CHE LA VITA OFFRE (PROBABILMENTE è COSì).. DUE CONSIGLI UNO SI IMPARI LA BUONA EDUCAZIONE E LEGGA MEGLIO LE REGOLE DEL BLOG, DUE LA PIANTI DI SPARARE SENTENZE CON FRASI CHE NEANCHE LEI PROBABILMENTE SA IL SIGNIFICATO: SI VERGOGNI.. NON VADO AVANTI PERCHè POTREI ANDARE CONTRO LE REGOLE DEL BLOG RISULTANDO OFFENSIVO
Sono stanca di stare tra i precari ma ci sto e con dignità. ho 33 anni, una laurea in sociologia appesa alla parete in casa dei miei… una loro piccola vittoria!ho debuttato nel mondo del lavoro in un call center aprendo la partita IVA, poi come segretaria con contratto CO.CO.CO. tra l’altro non più rinnovato causa “crisi economica” (500 al mese per 40h settimanali). Altre piccole esperienze tanto per non pesare ai genitori. Nel frattempo ho preso il tesserino da pubblicista, perchè il mio sogno nel cassetto “era” fare la giornalista sportiva… Sono finita nel ristorante di un mio parente con contratto a progetto per 800. A questo punto ho deciso di fare il grande salto: vivere da sola, anzi, insieme a un’amica, pur non avendo le famose certezze ma un affitto non al passo dei tempi!Stanca di lavorare sempre e solo la sera ho dinuovo cambiato per lavorare in un negozio di abbigliamento come commessa, finalmente assunta ma part time: 25h a settimana per 600 non male!Ma abbastanza frustrata. Alcune sere arrotondavo nel ristorante. Ora mi trovo in una delle più grandi società di telecomunicazioni italiana.. nella speranza di essere assunta a tempo indeterminato. L’occasione mi è stata data da un amico di famiglia forse perchè mi è riconoscente di essere stata una brava baby-sitter per sua figlia, gli euri sono quelli della media 5,11 l’ora…contratto CO.CO.PRO. rinnovabile ogni 3 mesi per la fantastica cifra di 900 al mese, fortunata perché mi vengono retribuiti anche gli straordinari 5 l’ora..
Vorrei andarmene da questo paese…
Cecilia Dovolich
Io lavoro in una multinazionale e ho la fortuna di avere un contratto a tempo indeterminato. Leggendo le vostre storie mi sento quasi una “privilegiata”, anche se non so quanto ancora durerà: quando il mio responsabile andrà in pensione, è probabile che qui chiuderanno la filiale e io mio ritroverò a 34 anni senza lavoro. A differenza di voi laureati io ho solo un diploma, figuriamoci cosa troverò.
Quello che mi rattrista di più è leggere la vostra buona volontà e la vostra difficoltà di trovare lavoro. Molti di voi meriterebbero di lavorare con un posto fisso in un’azienda come la mia. Qui c’è gente che non fa UN CAVOLO e che lavora come uno statale e meriterebbe di essere cacciata a calci nel sedere domani! Prendono quanto me e anche di più, nonostante io lavori mettendoci l’anima, anzi! Meglio dire che ce la mettevo.
Ormai ho capito che alle alte dirigenze non interessa migliorare l’ambiente di lavoro, controllare la qualità del lavoro delle persone, razionalizzare i compiti…..Gli interessa solo fare i numeri.
Ogni tanto fanno qualche ristrutturazione e lì non guardano chi ha lavorato bene e chi no: guardano solo come abassare i costi. Io resterò senza lavoro molto probabilmente, qualcun’altro che ha lavorato da 6- lo manterrà….
Così adesso ho cominciato anch’io a non lavorare più come prima, a pensare solo allo stipendio che prendo lo stesso, diventare matta per migliorare la qualità del lavoro non è servito a nulla e allora mi sono adagiata. E’ inutile lottare contro i mulini a vento.
Siano maledette queste nuove classi dirigenziali che pensano solo ad abassare i costi e della qualità delle persone non gliene frega un caz.zo.
comprendo e condivido.
Pensa che da noi se non lecchi il deretano non avanzi di grado, se solo osi esporre cose che non vanno, resti nel dimenticatoio e ti vengono a dire che il problema della tua carriera sei tu. Solo perchè rispondi con la logicità e il buon senso all’ottusaggine dei colleghi e superiori.
Da noi risparmiano su tutto, provano anche ad addebitare per una macchia d’acqua sulla moquette, causata dalla pioggia infiltratasi a causa di lavori, addebitare dicevo il lavaggio di un intero piano, avendolo effettivamente fatto, appioppando i costi alla parte causante il danno.
Al di là di tutto, ci sarebbe da ribellarsi veramente tanto.
Laureato + Master da 8.000,00 euro in Human Resource Management. Da due anni “collaboro” (non posso scrivere “lavoro” non essendo un dipendente)con una Società di Consulenza di Direzione. Sono un co.co.PRO. a poco + di mille euro lordi mensili che ha a che fare tutti i giorni con direttori del personale, dirigenti regionali, amministratori delegati…insomma con il management…gente di un certo peso delle organizzazioni nostre clienti. La mia (come le altre) società usa questa tipologia dicontratto “flessibile”, da “libero professionista” per averti come dipendente. Mi spiego meglio: mi hanno fatto svariati contratti su cui ufficialmente ero “caricato” su un progetto per 20-30 ore ma che in realtà mi spesava per 2-3 mesi di lavoro per 9-10 e anche 12 ore al giorno (fate voi un calcolo di quante ore effettive diventano)! Allora io mi chiedo come faccio a essere su + progetti contemporaneamente (come in teoria potrei visto quel che dice la legge Biagi) se il mio committente mi satura totalmente. Il fulcro del problema è questo. Se tutti noi co.pro. avessimo realmente la possibilità di avere + contratti a progetto contemporaneamente e quindi + committenti, allora forse economicamente non ce la passeremmo cosi male (potrei pure farmi una pensione integrativa che sogno!).
Poi magari incontri un tuo vecchio amico che a 26 anni ha vinto un concorso pubblico lavora si e no 3-4ore al giorno (per sua stessa ammissione)e a fine mese vede 3.400,00 euro lordi mensili per un contratto a vita (tutto lo spreco del pubblico, se recuperato eviterebbe la nostra situazione). Insomma la tristezza ti assale e l’impotenza dilaga…
L’unica speranza ? Ho dato un’occhiata ai punti toccati dal documento programmatico dell’Unione e effettivamente mi sembra che il problema sia toccato con serietà (abbassare notevolmente il costo del lavoro a tempo indeterminato per renderlo + conveniente e quindi spingere i datori di lavoro ad utilizzarlo maggiormente).
Stavo facendo l’ennesimo tirocinio gratuito, in un’agenzia pubblicitaria, sono un laureato in scienze della comunicazione e ho finito gli studi nel luglio del 2004. Un’azienda ha risposto favorevolmente alla mia autocandidatura, così sono andato ad occuparmi di vendite di prodotti informatici per un sito di e-commerce. Ho firmato un contratto di tre mesi di prova a 400 euro al mese, inizialmente, ad un primo colloquio mi avevano offerto addirittura 250 euro, dunque quasi mi ritenevo fortunato. Il contratto era uno di quelli a progetto, secondo il quale non si hanno vincoli di orari e non si sta agli ordini di nessuno. Obiettivo del progetto: l’implementazione di un sito web. E’ bello come con le parole si riesca a trasformare quello che è un lavoro totalmente impiegatizio di ordinaria amministrazione in un lavoro a progetto. La mia mansione consisteva infatti nel prendere gli ordini che arrivavano via telefono, rispondere alle e-mail, gestire gli ordini giunti on-line, dare informazioni tecniche sulle caratteristiche dei prodotti, chiamare i corrieri in caso di giacenze, ecc ecc. Il tutto per otto ore al giorno, se non di più. Con raccomandazioni di puntualità al mattino, quando sul contratto non compaiono assolutamente orari di lavoro prestabiliti. Così come non c’è scritto che io debba stare agli ordini di un capoufficio. Ovvio che ci sono stato agli ordini di un responsabile di ufficio (anche lei assunta a progetto, da due anni), non ci trovavo poi nulla di sbagliato, dovendo svolgere un lavoro impiegatizio avevo pur bisogno di qualcuno che mi dicesse cosa dovevo fare. Il problema è che la mia qualifica era di collaboratore e non di lavoratore subordinato. Morale: appena ho trovato un altro lavoro, sempre precario a tempo determinato, ma almeno con assunzione, ho lasciato quello sfruttamento. Voglio dire: va bene fare finta di non essere laureati, però fare dei contratti di prova di 3 mesi per imparare un lavoro che in una settimana capisci cosa ti è richiesto..
Sapete cosa penso che se un’uomo e’ una merda in vita non vedo perche’ lo si debba perdonare in morte…
Hanno sbagliato ad ammazzare Biagi, solo perche’ lo hanno fatto troppo tardi dovevano scoppiarlo prima che facesse quelle leggi del cazzo…
Alessandro Abate 21.02.06 14:54
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SI CONTINUA?
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Ma dove sono i collaboratori di Grillo che censurano magari un intervento perchè contiene un vaf……o ma permettono a questa immondizia di circolare ?
Sapete che esiste anche il reato di APOLOGIA DI REATO ?
ABBIATE ALMENO RISPETTO per i suoi familiari, cerchiamo di correggere questa legge che Berlusconi e Maroni hanno fatto 1 anno dopo la sua morte sfruttandone la memoria ma non scadiamo in questa barbarie.
L’EMIGRANTE NAPOLETANO (la solita tragedia) CANTA:E CE NE COSTA LACREMEEEEEEE STA’ AMERICA(FOSSE A’MARONNA)………A NUIE NAPULITANEEEEEEEE……. A NUIE CA CE CHIAGNIMMEE O’CIEL E’NAPULE COMME E’ AMARO STU PANEEEEE (LAVORO COCOPRO,A TERMINE ECC.ECC.). MA QUA,OGGI, SE LAVORI CHE LAVORI A FARE !!!! O NO !!!
Bella la legge Biagi, io a 40 anni devo combattere con chi mi offre un tempo determinato di un anno (e scopro che ho avuto culo), prima però sono stato licenziato da una società che fintamente in crisi e connivente con i sindacati mi ha messo prima in cassa integrazione (secondo “silvio primo” sono fortunato anche qui), poi in mobilità non rispettando nessun criterio di anzianità ne di carichi familiari(Connivente), tenendo in azienda colleghi giovani, giovanissimi ovviamente a stipendio base(buon per loro), e riassumendo giovani con contratti….(sapete quali).
Io dopo l’ovvia depressione, con un figlio a carico, un mutuo stipulato in tempi non sospetti, oggi, dopo tre anni di inattività rieccomi sul mercato, ad uno stipendio metà di quello di prima, a scadenza, con 20 anni di esperienza….(a chi serve se non alla mia depressione), a fare lo sguattero informatico.
Grazie Silvio primo(ma spero ultimo), grazie Biagi(pace all’anima tua).
Il vero fatto è che io non vorrei nemmeno andare a votare per scalzare “silvio primo”, già perchè io convinto uomo di sinistra non mi ritrovo a votare per mastella, non ci sto, e la verità è che mi sento assolutamente inutile per la causa, incredibilmente obsoleto, e soprattutto non voglio questi “dipendenti” ma poi ormai non sono più neanche miei dipendenti, ho solo voglia di lasciare questo paese che tanto amo e tanto amerò sempre.
IL POSTO FISSO è defunto, occorre metetrselo bene in testa.
GLI ASSURDI PRIVILEGI di cui godevano i dipendenti di alcune società (SIP, ENEL) in cui fino agli anni 80 vigeva nepotismo (padri che lasciavano il lavoro ai figli) ed una serie di privilegi assurdi, è defunto ed è GIUSTO che sia così, perchè ci stava portando allo sfacelo.
Adesso vi state preoccupando, ma per i diritti di milioni di persone che lavoravano e lavorano in ditte con meno di 15 dipendenti, licenziabili in qualsiasi momento, non vi preoccupate?
EH NO, voio speravate di entrare in grosse società, con tutti i diritti, illicenziabili, con gli stipendi aumentati ogni anno, garantiti dai sindacati.
E DI QUEGLI ALTRI non ve ne freagava e frega niente.
Penso che si sia un po’ IPOCRITI….
O no?
Personalmente sono andato a votare al referendum per estendere i diritti (art. 18) anche a te e a chi lavora in piccole aziende… purtroppo è andata male.
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni (ora ne ho 32). Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle lavapiatti, aiuto cuoca, operaia tessile, impiegata contabile, operaia metalmeccanica, commessa… non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa! Rignrazio la sinistra (l’interinale è una loro invenzione) ed il buon Biagi per tutto quanto hanno fatto per noi ex giovani, carne da macello nel mondo del lavoro.
Caro Beppe
Io sono una fortunata, ma penso ai nostri figli, ai giovani in genere e anche al futuro.
Con questi contratti senza garanzia di continuità, come potranno raggiungere i 35/40 anni di lavoro (bisogna saltare tutti i mesi no!) per avere diritto alla pensione? Mi risulta che i datori di lavoro faranno comunque i versamenti all’inps. E con gli stipendi per 10 mesi si e due no (quando va bene) come potranno pagarsi anche una pensione integrativa? E dove andranno a finire tutti i versamenti che non saranno mai “riscossi”?
Grazie in anticipo a chi saprà darmi qualche spiegazione.
Gloria
Cari amici sono d’accordo con voi ma parlo come imprenditore e vi posso dire che ‘non solo io’ma tutta la classe ha paura di assumere per una serie di ragioni fiscali , sindacali etc e di questo i nostri dipendenti al governo se ne sono accorti ma invece di dare agevolazioni fiscali sulle nuove assunzioni (il costo dipendente per l’azienda e doppio con un contratto a tempo ind.)hanno partorito questo contratto assurdo.
Ci vogliono piu uomini con la testa al governo altrimenti saremo costretti a chiudere baracca e burattini
Lavoro nel settore turistico (alberghiero) grazie alla legge Biagi ai neo assunti vengono SOLO offerti contratti a tempo DETERMINATO (6mesi)rinnovabile poi per altri 6 mesi , dopo o si viene
assunti a tempo indeterminato altrimenti a spasso
🙁
I contratti a progetto servono innanzitutto al datore di lavoro. Per evitare una causa di lavoro è la garanzia migliore, purché il progetto sia ben definito.
Ed è qui il punto debole: il contratto a progetto dovrebbe riguardare pochi soggetti con grandissime competenze a cui l’imprenditore affida un compito che non può essere fatto da personale interno. Allora il lavoratore a progetto esegue il suo compito ed è pagato non a ore, ma in base al risultato.
Ma se uno è così esperto magari apre la partita IVA e fattura in proprio. Quindi a cosa serve il progetto?
Leggendo i post (e non solo) è chiaro che il contratto a progetto camuffa, con la solita devozione italiana per la forma, quello che nella sostanza è un contratto di lavoro subordinato.
Lavoro nel settore turistico (alberghiero) grazie alla legge Biagi ai neo assunti vengono SOLO offerti contratti a tempo DETERMINATO (6mesi)rinnovabile poi per altri 6 mesi , dopo o si viene
assunti a tempo indeterminato altrimenti a spasso
🙁
Le leggi in quanto tali andrebbero contestualizzate,cioè inserite nel contesto giuridico in cui operano.In se la Legge Biagi ha portato alcuni elementi positivi che sono:
a)diminuzione della disoccupazione(si consulti qualsiasi fonte (seria)a riguardo(FMI, World Bank, Istat, Eurostat, OECD);
b)Emersione dal sommerso di molti lavoratori che prima operavano in nero;
c)aumento dell’occupazione(badate che questa non è una conseguenza del punto “a)”,in quanto questi due aggregati non sono complementari e non concorrono da soli a definire la popolazione attiva)e del tasso di parteciapazione,anche in questo caso invito a leggere le fonti statistiche(sempre serie)per trovare conferma di ciò.In particolare la forza lavoro femminile aumenta,in quanto la flessibilità introdotta da questa legge ha permesso a molte donne di rientrare su un mercato del lavoro che prima le emarginava(le donne sono ora il 36% degli occupati contro il 32% di 5 anni fa)
Ad onor del vero va detto che alcuni dati possono essere distorti dal fatto che alcuni aumenti occupazionali altro non sono che emersione dal nero:in ciò nulla di male,se qualcuno pensa che un lavoratore che prima non pagava le imposte e che adesso lo fa sia un male..no comment
Sul piatto negativo della bilancia dove si valuta questa legge,l’argomento verte principalmente sull’indescriminato aumento della precarietà del lavoro che essa ha causato.Ciò che mi preme sottolineare in questa sede è che questa conseguenza non è un frutto della legge in questione ma è conseguenza di tutta la normativa sul lavoro oggi presente in questo paese. In poche parole il problema non sta in contratti lavorativi(quelle create dalle leggi treu/biagi)troppo flessibili ma dall’insieme delle altre figure professionali troppo rigide e che creano notevoli costi di passaggio dall’uno all’altro relegando nella precarietà ampie fette di lavoratori.Concludendo sono i contratti a tempo indeterminato ad essere troppo rigidi.
Non parlo per me ma per mia moglie. Ha una laurea con 110 e lode. ha frequentato un master a Londra pagato (caro)dall’Università con borsa di studio. Un dottorato pagato (abbastanza) dall’Università con borsa di studio. Premi in denaro ricevuti da enti pubblici per la qualità degli studi. Il tutto in primarie università italiane ed estere. Ad oggi lavora per campare in tutt’altro settore con contratto a termine. La domanda da porsi è: ma con tutto quello che lo stato italiano ha investito su mia moglie per farla studiare perchè non la sbatte in qualche posto a farsi ridare indietro il proprio investimento? Lo stato deve volere indietro i suoi soldi!
Lavoro nel settore turistico (alberghiero) grazie alla legge Biagi ai neo assunti vengono SOLO offerti contratti a tempo DETERMINATO (6mesi)rinnovabile poi per altri 6 mesi , dopo o si viene
assunti a tempo indeterminato altrimenti a spasso
🙁
LA CURA DI TUTTO PUO’ ESSERE QUESTA:
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LA FLESSIBILITA’ E’ IMPORTANTE, PERMETTE AD UN PICCOLO IMPRENDITORE DI AVERE FORZA LAVORO A PREZZI CONCORRENZIALI, QUINDI E’ INDISPENSABILE RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO.
SUGGERISCO DI NON APPLICARE LA LEGGE BIAGGI PER LE MEDIO-GRANDI AZIENDE O COSTRINGERLE NEL CASO AD ASSUMERE A TEMPO INDETERMINATO, ALMENO LA META’ DEI PRECARI NEL PROPRIO ORGANICO, O LIMITARE LE ASSUNZIONI A PROGETTO SE QUESTE VENGONO USATE FREQUENTEMENTE.
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PERO’ E’ MEGLIO LAVORARE PRECARIAMENTE CHE NON LAVORARE.
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IO SONO UN LAVORATORE CON UN CONTRATTO DI APPRENDISTATO CON 900 EURO AL MESE, SE NON VIVESSI CON I MIEI SAREI GIA’ IN MEZZO ALLA STRADA, NEL SENSO CHE SE DOVESSI PAGARE ANCHE UN AFFITTO DI 400EURO AL MESE PIU’ LE SPESE DI GAS ED ELETTRICITA’NON SO QUANTO MI RIMARREBBE.
E IO SONO FORTUNATO PERCHE’ CONOSCO GENTE CHE PRENDE MOLTO MENO DI ME 750EURO AL MESE.E’ PROPIO VERO SIAMO COME DEGLI SCHIAVI.
GRAZIE BIAGI E GRAZIE SILVIO PER AVERCI SCHIAVIZZATI!
ABROGARE LA LEGGE 30- ABROGARE LA BOSSI-FINI-ABROGARE LE MORATTI perchè sono tutte parti di uno stesso processo:frammentare dividere precarizzare sfruttare subordinare la forza lavoro sussumendola al dominio del capitale e dei padroni.BISOGNA ORGANIZZARE LA RIBELLIONE!
Ma il problema non si risolve nè a livello individuale nè offrendo “compensazioni” di varia natura ai “precari”.NO A QUALSIASI FORMA DI PRECARIETA’. IL lavoro flessibile deve essere “solo” una libera scelta.Quindi bisogna partire non dall’impresa dal mercato o dal profitto , ma dai bisogni delle persone. Tutti hanno diritto a vivere. Tutti hanno diritto alla felicità.Ora ! Subito !E’ possibile lavorare tutti e meno dando a tutti un reddito sufficiente.Il problema è culturale e politico.Il problema è il potere.TUTTE LE CLASSI DIRIGENTI SI SONO ARRICCHITE IN QUESTI ANNI.C’è stato un immenso travaso di reddito e di ricchezza dai lavoratori pensionati precari ai profitti e alle rendite.E’ inaccettabile che il sig. P2 ha risolto tutti i suoi problemi e quelli dei “suoi amici” usando la politica.E’ inaccettabile che il sig. Montezemolo che parla di concertazione per i lavoratori dichiari 12 milioni di reddito l’anno. Ecc. ecc. DIMEZZARE GLI STIPENDI DI PARLAMENTARI SENATORI CONSIGLIERI REGIONALI PARLAMENTARIEUROPEI DIMEZZARE GLI STIPENDI DI DIR. GEN.E DIRIGENTI PUBBLICI E PRIVATI -rendere stabili TUTTI “I PRECARI pubblici e privati-inseguire l’EVASIONE FISCALE (300 miliardi di euro l’anno)-eliminare le “plusvalenze”-tassare le rendite-una nuova scala mobile-no alla rif. delle pensioni-no anche al pacchetto treu-..RIDUZIONE GENERALIZZATA DELLORARIO DI LAVORO per lavorare tutti e di meno per vivere meglio per avere tempo per amare per riconquistare un rapporto con la natura per la contemplazione per valori di relazione e non acquisitivi..CACCIAMO IL PUZZONE ! IMPEDIAMO la sopravvivenza del “berlusco.”..mai più uno come lui in parlamento..non poteva neanche essere eletto !Diffondiamo le nostre idee !Ciao
Caro Beppe,
desidero aggiungere qualche particolare alle tue osservazioni
1. Oltre a co.co.co., co. pro. e affini, ci sono le partite iva. Molti sono stati costretti a iscriversi all’iva, anche per mestieri che non hanno nulla a che vedere con la libera professione. La partita iva viene presentata come una scelta del lavoratore (anche da esponenti della sinistra, che dovrebbero informarsi meglio), ma non è vero. Il pagamento dell’iva non spetterebbe al lavoratore, ma a chi commissiona il lavoro, solo che spesso è il lavoratore che deve accollarsela, togliendola dal proprio compenso. Quando un detentore di partita iva perde il lavoro, rimane iscritto all’iva nella speranza di trovarne un altro, quindi risulta comunque occupato. Detenere una partita iva significa essere liberi professionisti, e si è conseguentemente trattati dal punto di vista fiscale come se tutti fossimo notai, avvocati, commercialisti, attori, giornalisti, conduttori televisivi. Spesso, invece, si è solo normali lavoratori malpagati, che svolgono i mestieri più disparati, privi della minima tutela esercitata negli altri casi dai sindacati o dagli ordini professionali.
2. Il lavoro flessibile viene presentato come un avviamento alla professione per i più giovani che prelude ad una futura forma di stabilità. Questo è falso. Ci sono molte persone ben oltre i quaranta, alcuni con famiglia e figli, che da oltre dieci anni passano da un progetto all’altro (quando va bene) senza la minima speranza di una regolarizzazione, specialmente in certi settori, come ad esempio quello dei beni culturali e della ricerca, che si sono retti negli ultimi anni esclusivamente su questa forma di sfruttamento legalizzato, nel silenzio e con la connivenza di tutti, perché a tutti conveniva far stare in piedi la baracca. Ora che le risorse stanziate sono pari a zero, a chi si dirà “grazie e arrivederci”? Chi ha potuto se n’è andato via dall’Italia, e ha fatto bene.
Ciao sono Beppe Grillo, si, sono proprio io, ma chi vi ha detto che io voglio partecipare al festival di San Remo?
Se avessi volevo partecipare a quella babele, sarei stato il primo io a farlo sapere, prima di prendere iniziative, siete pregati di chiedere il parere direttamente alla persona interessata!
IO SONO UN LAVORATORE CON UN CONTRATTO DI APPRENDISTATO CON 900 EURO AL MESE, SE NON VIVESSI CON I MIEI SAREI GIA’ IN MEZZO ALLA STRADA, NEL SENSO CHE SE DOVESSI PAGARE ANCHE UN AFFITTO DI 400EURO AL MESE PIU’ LE SPESE DI GAS ED ELETTRICITA’NON SO QUANTO MI RIMARREBBE.
E IO SONO FORTUNATO PERCHE’ CONOSCO GENTE CHE PRENDE MOLTO MENO DI ME 750EURO AL MESE.E’ PROPIO VERO SIAMO COME DEGLI SCHIAVI.
GRAZIE BIAGI E GRAZIE SILVIO PER AVERCI SCHIAVIZZATI!
Co.co.co presso una pubblica amministrazione. Ho avuto un contratto di 3 mesi a 600 euro al mese, dopo un rinnovo di 1 mese e poi hanno fatto scadere il contratto senza nemmeno convocarmi e darmi qualche spiegazione…Questo è uno schifo
antonino taravella 21.02.06 15:18 |
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Caro Antonino non vorrei pensassi che io sono favorevole alla precarizzazione del lavoro. Tra l’altro mia moglie lavora in un Call Center con contratto a tempo determinato e tutto quello che ne consegue (mobbing, turni insostenibili etc.) nei miei interventi precedenti ho spiegato più volte che la legge 30 ha un senso se serve a sbloccare un mercato del lavoro troppo INGESSATO che disincentivava i datori di lavoro ad assumere personale che magari poi non poteva più licenziare se non lo soddisfaceva professionalmente. MA questo deve essere il primo passo per poi approdare a un contratto a tempo indeterminato e qui deve intervenire lo stato con misure Fiscali (o di altro tipo) che INCENTIVINO i datori di lavoro ad assumere un dipendente piuttosto che tenerne 2 a Co.Co.Pro etc.
Il mio Commento di denuncia era solo per quelle persone che INNEGGIAVANO alla morte di Biagi o DANTONA.
Spero tu sia d’accordo di non appoggiare queste sciocchezze.
SALUTI
Questa legge, come altre, sono nate dalla nostra debolezza e della nostra incapacità come individui e come popolo di partecipare, di essere presenti quando è necessario, di capire e far capire in che contesto del lavoro questa legge avrebbe operato e quale sarebbe stato il contesto industriale di riferimento. Ricordiamo inoltre che i governi, ed i componenti degli stessi, rappresentano la copertina di un libro di cui noi cittadini siamo le pagine, ci assomigliano. Il nostro lamento, ormai, non serve più, non è tenuto in alcuna considerazione, non prelude a nulla,quindi, mentre noi ci lamentiamo, loro agiscono,anche molto rapidamente, essendo sempre presenti e attivissimi, non come noi. E’sicuramente utilissimo parlarsi attraverso le righe di un blog, ci aiuta a superare la paura di partecipare, paura che rappresenta la forza più grande di chi desidera e usa il potere per controllare gli altri, cioè noi. Oltre a scrivere, però,dobbiamo ricominciare ad incontrarci a parlarci guardandoci negli occhi reimparando a non temere le nostre emozioni ricreando luoghi, non solo virtuali di incontro come le piazze delle nostre belle città, i PC non mancheranno sono portatili. Dobbiamo ricominciare a non guardarci con odio, come,ad esempio, dai finestrni delle nostre auto già di prima mattina, accendiamo il cervello subito non aspettiamo le 9,00 dopo il caffè, ricominciamo a sorriderci il più possibile. I cittadini di Torino in questi giorni di Olimpiadi stanno scoprendo che essere allegri e stare un pò insieme, uno vicino all’altro è ancora possibile ed è forse meglio che rinchiudersi davanti ad un televisore. Stare insieme educatamente, considerando l’educazione un bene prezioso, uno degli strumenti più importanti per superare questo momento in cui tutto sembra uguale e senza via di uscita. L’educazione come un elicottero ci solleverà dal suolo e ci permettera di vedere con chiarezza questo finto labirinto fatto di nulla. Grazie per l’attenzione
Quello che lei dice, riguardo agli uffici postali è in parte vero, negli ultimi due anni infatti tali uffici sono stati aggravati di notevoli incombenze. Le poste che sono state trasformate in un ibrido tra banca, assicurazione, società di investimenti hanno però mantenuto i vecchi organici di persone con una scarsa formazione culturale e lavorativa che non riescono a seguire l’innovazione e tecnologica e lavorativa, essendo abituati ad un tipo di lavoro più che altro di concetto e senza le attuali pastoie tipiche delle aziende private cioè i budget.
Signora Marina hai sollevato quello che è il più importante problema del mercato del lavoro e cioè la scuola, altro segmento statale dove hanno attecchito le radici di numerosissimi dipendenti incompetenti, improduttivi, incapaci.
La categoria docenti/professori/insegnanti italiana è secondo mè tra le peggiori in assoluto, ed in un momento come quello attuale in cui i nodi vengono al pettine sarebbe ora di RIFORMARE PROFONDAMENTE l’istruzione, trasformando radicalmente anche l’istituzione stessa della scuola che deve essere FORMATIVA E SPECIFICA, in modo che l’accesso al mondo del lavoro sia una cosa automatica che non necessita di CONTRATTI FORMAZIONE e via discorrendo.
Una scuola in cui i migliori vengono premiati con l’accesso diretto al lavoro, e dove venga insegnato un concetto di economia DINAMICA sconosciuto in Italia.
Cari tutti, mi chiamo carlo da circa quattro anni lavoro per una nota multinazionale di bibite. Come tanti sono figlio della sciagurata legge biagi. Infatti fui assunto con la nuova prestigiosa riforma. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, sapete qui in sicilia avere un minimo di lavoro è un evento, ma dopo qualche mese e soprattutto ora SI c…o!!! la cosa che mi sta a cuore sottolineare non è tanto il famigerato co.co.co e affini in se stesso, ma a cosa ha portato tutto questo ovvero la maniera subdola con cui i nostri cari governanti siano riusciti a dare alle aziende un potere enorme sul lavoratore, lasciando a quest’ultimo solo delle amare briciole. Insomma morale della favola sono passato da un co.co.co ad un contratto di agente di commercio (il problema è che non posso vendere nulla per antitrust) senza nessun tipo di tutela. Infatti il mio stipendio è dato da misteriose provviggioni prese un po su questo e quello (allucinante…e naturalmente ferie, malattia neanche a parlarne), ma soprattutto con l’andare degli anni si è innescato un clima di terrore per cui o stai molto “servo” oppure a casa. Un ultima considerazione mi viene da azzardare ma chi è piu colpevole un organizzazione eversiva che ha ucciso un uomo per dei principi piu o meno condivisibili oppure uno stato che autorizza un tecnico ad avere sulla coscenza il destino di tanti “lavoratori schiavi” e soprattutto il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita affinche il popolo non fosse più schiavizzato???
Riflettiamo amici miei su questa banda di buffoni, ladri e approfittatori che ci governa…RIFLETTIAMO.
Cari tutti, mi chiamo carlo da circa quattro anni lavoro per una nota multinazionale di bibite. Come tanti sono figlio della sciagurata legge biagi. Infatti fui assunto con la nuova prestigiosa riforma. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, sapete qui in sicilia avere un minimo di lavoro è un evento, ma dopo qualche mese e soprattutto ora SI c…o!!! la cosa che mi sta a cuore sottolineare non è tanto il famigerato co.co.co e affini in se stesso, ma a cosa ha portato tutto questo ovvero la maniera subdola con cui i nostri cari governanti siano riusciti a dare alle aziende un potere enorme sul lavoratore, lasciando a quest’ultimo solo delle amare briciole. Insomma morale della favola sono passato da un co.co.co ad un contratto di agente di commercio (il problema è che non posso vendere nulla per antitrust) senza nessun tipo di tutela. Infatti il mio stipendio è dato da misteriose provviggioni prese un po su questo e quello (allucinante…e naturalmente ferie, malattia neanche a parlarne), ma soprattutto con l’andare degli anni si è innescato un clima di terrore per cui o stai molto “servo” oppure a casa. Un ultima considerazione mi viene da azzardare ma chi è piu colpevole un organizzazione eversiva che ha ucciso un uomo per dei principi piu o meno condivisibili oppure uno stato che autorizza un tecnico ad avere sulla coscenza il destino di tanti “lavoratori schiavi” e soprattutto il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita affinche il popolo non fosse più schiavizzato???
Riflettiamo amici miei su questa banda di buffoni, ladri e approfittatori che ci governa…RIFLETTIAMO.
Mitico Beppe,
sono stato dipendente di una amministrazione pubblica, governata da una giunta di sinistra, dal 1999 al 2004, per 5 anni sono passato da co.co.co. a dipendente a tempo determinato attraverso almeno 5 rinnovi di contratto. Nel frattempo però all’interno della stessa amministrazione venivano banditi concorsi e venivano assunti diversi dipendenti. Nel 2003 viene bandito un concorso per la mia professionalità(sono architetto)lo vinco, ma, dell’assunzione a tempo indeterminato, non se ne parla proprio colpa, dicono Loro, dei D.P.C.M. e della finanziaria. Mi guardo intorno e noto che negli altri enti continuano i concorsi e le assunzioni, dico a me stesso, qualche cosa non quadra. Decido di iniziare a fare concorsi negli altri enti mentre il dirigente di allora ironicamente commenta : “…tanto a Lei non la vogliono da nessun’altra parte…”. Dopo più di un anno di concorsi e di giorni di ferie usati per andare ai concorsi (Beppe!! il contratto dei dipendenti a tempo determinato previsto dalla legge Bassanini NON PREVEDE PERMESSI PER I CONCORSI!!) arrivo primo in graduatoria in una selezione per tecnico in un’altro ente pubblico SENZA ALCUNA RACCOMANDAZIONE!!! (miracolo!). La beffa arriva quando rassegno le mie dimissioni per prendere servizio dove avevo vinto il concorso: mi comunicano, con tanto di lettera raccomandata, che sono pronti ad assumermi. Bel gesto ma oramai era troppo tardi, dopo 5 anni ho deciso che era meglio cambiare aria. Ora, anche se non guadagno uno stipendio da nababbo (circa 1200 euro netti al mese) ho dei colleghi stupendi e non mi pesa affatto svegliarmi il mattino per andare a lavorare, anzi…
Quindi ragazzi: NON MOLLATE e soprattutto cerchiamo di partecipare più attivamente alla vita politica e sindacale del nostro paese, altrimenti continueranno sempre a mettercela in quel posto!!
Lavoro ormai da molti anni.Ho cominciato durante gli ultimi due anni del liceo.Ho fatto qualsiasi tipo di lavoro.Dalla segretaria amministrativa alla centralinista,dal facchino alla responsabile del personale,dalla barista all’impiegata in un ospedale. Difficilmente ho avuto opportunità differenti dalla formula “in nero” nell’ambito di eventi culturali e di spettacolo anche se sono i lavori effettivamente più remunerativi (non per compensi maggiori -la cifra varia sempre tra i 5 e i 7 euro l’ora – ma per il numero di ore giornaliere, dalle 15 alle 21)e questo ovviamente è un problema per persone come me che si stanno specializzando per entrare nel ramo cultura:nessuno può certificare la tua esperienza.Per quanto riguarda i cosiddetti lavori d’ufficio,i contratti sono prevalentemente co.co.co., a progetto, nei casi migliori contratti d’inserimento che non si tramutano in contratti a tempo indeterminato.In ufficio con la febbre alta per non trovarsi con uno stipendio da fame a fine mese,buste paga consegnate con mesi di ritardo,compensi sempre differenti… Mi sono ritrovata a dover fare tre lavori part time,studiando,pur di avere un compenso minimo di un lavoro full time.Ho guadagnato abbastanza per un mese talvolta per poi ritrovarmi a centellinare ogni spesa per i successivi tre di disoccupazione.Ho richiesto alla mia facoltà il riconoscimento di studente part time (con agevolazioni dal punto di vista didattico ed economico),ma mi hanno risposto che ciò è fattibile solo per gli studenti del nuovo ordinamento con contratto di lavoro di oltre un anno.Per cui,pur essendo rimasta nella stessa ditta per oltre un anno,i contratti di uno o due mesi rinnovabili non mi sono risultati sufficienti.Ho una madre con seri problemi di salute,non legalmente separata da mio padre(le spese di avvocato sarebbero troppe)ma comunque non più convivente,un unico stipendio in tre e da novembre invio ogni giorno curriculum in cerca di un occupazione discreta.Lascio immaginare i risultati…
INFATTI la colpa di alcuni aumenti dei prezzi non è dekll’euro, che è solo uno strumento, bensì dei mancati controlli da parte del governo.
Con la liraa e le varie crisi finanziarie,(Parmalat per citare la più famosa) ed il petrolio a 65 dollari, se avevamo ancora la lira la benzina adesso costava 3500 4000 lire al litro.
Inoltre questo non è il prezzo più alto della benzina mai regisdtrato: nell’81, la benzina stava 850 lire, che rapportata agli stipendi di allora, rea un prezzo molto più alto di quello di adesso.
Sono pienamente daccordo con te.
E’ facile chiedere all’imprenditore di rischiare tutto e troppo visto il periodo…poi quando le aziende assumono e il lavoro cala, non si può licenziare, si tira avnti un paio di anni fatiicando a pagare gli stipendi e poi tutti a casa. Forse il vero problema è che non abbiamo più vogli di sudare per guadagnarci il pane…
Lavoro ormai da molti anni.Ho cominciato durante gli ultimi due anni del liceo.Ho fatto qualsiasi tipo di lavoro.Dalla segretaria amministrativa alla centralinista,dal facchino alla responsabile del personale,dalla barista all’impiegata in un ospedale. Difficilmente ho avuto opportunità differenti dalla formula “in nero” nell’ambito di eventi culturali e di spettacolo anche se sono i lavori effettivamente più remunerativi (non per compensi maggiori -la cifra varia sempre tra i 5 e i 7 euro l’ora – ma per il numero di ore giornaliere, dalle 15 alle 21)e questo ovviamente è un problema per persone come me che si stanno specializzando per entrare nel ramo cultura:nessuno può certificare la tua esperienza.Per quanto riguarda i cosiddetti lavori d’ufficio,i contratti sono prevalentemente co.co.co., a progetto, nei casi migliori contratti d’inserimento che non si tramutano in contratti a tempo indeterminato.In ufficio con la febbre alta per non trovarsi con uno stipendio da fame a fine mese,buste paga consegnate con mesi di ritardo,compensi sempre differenti… Mi sono ritrovata a dover fare tre lavori part time,studiando,pur di avere un compenso minimo di un lavoro full time.Ho guadagnato abbastanza per un mese talvolta per poi ritrovarmi a centellinare ogni spesa per i successivi tre di disoccupazione.Ho richiesto alla mia facoltà il riconoscimento di studente part time (con agevolazioni dal punto di vista didattico ed economico),ma mi hanno risposto che ciò è fattibile solo per gli studenti del nuovo ordinamento con contratto di lavoro di oltre un anno.Per cui,pur essendo rimasta nella stessa ditta per oltre un anno,i contratti di uno o due mesi rinnovabili non mi sono risultati sufficienti.Ho una madre con seri problemi di salute,non legalmente separata da mio padre(le spese di avvocato sarebbero troppe)ma comunque non più convivente,un unico stipendio in tre e da novembre invio ogni giorno curriculum in cerca di un occupazione discreta.Lascio immaginare i risultati…
Cari tutti, mi chiamo carlo da circa quattro anni lavoro per una nota multinazionale di bibite. Come tanti sono figlio della sciagurata legge biagi. Infatti fui assunto con la nuova prestigiosa riforma. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, sapete qui in sicilia avere un minimo di lavoro è un evento, ma dopo qualche mese e soprattutto ora SI c…o!!! la cosa che mi sta a cuore sottolineare non è tanto il famigerato co.co.co e affini in se stesso, ma a cosa ha portato tutto questo ovvero la maniera subdola con cui i nostri cari governanti siano riusciti a dare alle aziende un potere enorme sul lavoratore, lasciando a quest’ultimo solo delle amare briciole. Insomma morale della favola sono passato da un co.co.co ad un contratto di agente di commercio (il problema è che non posso vendere nulla per antitrust) senza nessun tipo di tutela. Infatti il mio stipendio è dato da misteriose provviggioni prese un po su questo e quello (allucinante…e naturalmente ferie, malattia neanche a parlarne), ma soprattutto con l’andare degli anni si è innescato un clima di terrore per cui o stai molto “servo” oppure a casa. Un ultima considerazione mi viene da azzardare ma chi è piu colpevole un organizzazione eversiva che ha ucciso un uomo per dei principi piu o meno condivisibili oppure uno stato che autorizza un tecnico ad avere sulla coscenza il destino di tanti “lavoratori schiavi” e soprattutto il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita affinche il popolo non fosse più schiavizzato???
Riflettiamo amici miei su questa banda di buffoni, ladri e approfittatori che ci governa…RIFLETTIAMO.
questa legge biagi forse funzionerebbe se l’offerta di lavoro fosse cosi’ abbondante da invertire in un certo modo le parti. Se il lavoratore potesse finire una collaborazione e il giorno avesse subito una fila di datori di lavoro alla sua porta da avere solo l’imbarazzo della scelta sarebbe tutto piu’ semplice. E’ stata pensata dagli economisti proprio cosi’.
Cari tutti, mi chiamo carlo da circa quattro anni lavoro per una nota multinazionale di bibite. Come tanti sono figlio della sciagurata legge biagi. Infatti fui assunto con la nuova prestigiosa riforma. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, sapete qui in sicilia avere un minimo di lavoro è un evento, ma dopo qualche mese e soprattutto ora SI c…o!!! la cosa che mi sta a cuore sottolineare non è tanto il famigerato co.co.co e affini in se stesso, ma a cosa ha portato tutto questo ovvero la maniera subdola con cui i nostri cari governanti siano riusciti a dare alle aziende un potere enorme sul lavoratore, lasciando a quest’ultimo solo delle amare briciole. Insomma morale della favola sono passato da un co.co.co ad un contratto di agente di commercio (il problema è che non posso vendere nulla per antitrust) senza nessun tipo di tutela. Infatti il mio stipendio è dato da misteriose provviggioni prese un po su questo e quello (allucinante…e naturalmente ferie, malattia neanche a parlarne), ma soprattutto con l’andare degli anni si è innescato un clima di terrore per cui o stai molto “servo” oppure a casa. Un ultima considerazione mi viene da azzardare ma chi è piu colpevole un organizzazione eversiva che ha ucciso un uomo per dei principi piu o meno condivisibili oppure uno stato che autorizza un tecnico ad avere sulla coscenza il destino di tanti “lavoratori schiavi” e soprattutto il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita affinche il popolo non fosse più schiavizzato???
Riflettiamo amici miei su questa banda di buffoni, ladri e approfittatori che ci governa…RIFLETTIAMO.
SE PRIMA CON 1.936,27 LIRE COMPERAVI UN LITRO DI BENZINA, ORA CON UN EURO ( PARI A 1936,27 LIRE), NE COMPERI TRE QUARTI DI LITRO.
VUOL DIRE CHE IL PREZZO E’ AUMENTATO. NON E’ DIMINUITO IL VALORE DEI SOLDI, SONO AUMENTATI I PREZZI CHE SONO RIMASTI SENZA CONTROLLO.
SE L’ITALIA FOSSE RIMASTA FUORI DALL’EURO, OGGI CON QUELLE 1936,27 LIRE NON CI COMPRERESTI NEANCHE MEZZO LITRO DI LATTE.
SE NON MI SONO SPIEGATO BENE, CHIEDI A TREMONTI O A BRUNETTA.
I DONI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Caro Beppe, avevo scritto questa e-mail sotto le feste natalizie alla redazione del tuo blog. Non ho ricevuto risposta, ma comprendo la difficoltà a visionare e a rispondere alle innumerevoli e-mail che riceve il tuo blog, soprattutto in quel periodo. Ora la ripropongo così come l’avevo scritta in quei giorni, d’altronde nessun cambiamento è ancora intervenuto nonostante l’interessamento dei sindacati e l’uscita di un articolo sul Manifesto riguardo a questa vicenda. Mi sembra che sia adatta al blog di oggi dal titolo “Gli schiavi moderni”.
Caro Beppe,
volevo porre alla tua attenzione un increscioso fatto avvenuto in questi ultimi giorni. Il centro di contatto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sito in via Fornovo a Roma, ha subito in questi giorni un durissimo colpo. 20 lavoratori su 34 sono rimasti senza occupazione, ai rimanenti è stata invece proposta un’offerta lavorativa notevolmente peggiorativa rispetto a quella precedente con possibilità di trattative pressoché nulle. Il centro di contatto per anni ha svolto un importante ruolo d’interfaccia tra l’amministrazione ministeriale e i cittadini fornendo consulenza, informazione ed orientamento alle amministrazioni, enti pubblici, organizzazioni private e ai cittadini sulle tematiche relative alle politiche sociali e del lavoro. Si è sempre avvalsa di professionisti esperti e formati nel corso del tempo dallo stesso ministero. Personalmente ho iniziato a lavorare nel lontano 1995 come psicologa del servizio Drogatel esperta in counselling telefonico nell’ambito della tossicodipendenza e alcoldipendenza. Questo servizio, che nasceva da una collaborazione tra il Ministero degli Affari Sociali ( poi divenuto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e l’Istituto Superiore di Sanità, sotto la ministra Turco ha conosciuto un periodo abbastanza positivo (anche se qualche epurazione non è mancata neanche allora). Nel corso degl
Ho 37 anni, mi sono laureata in architettura (Politecnico di Torino)nel 1997 con un discreto 106/110 ed ho iniziato a lavorare presso uno studio tecnico nel 1990.
Considero la mia esperienza professionale in questo primo studio tecnico una grande fortuna perchè è lì che ho imparato la professione di architetto progettista. Inizialmente venivo pagata in nero, poi mi sono iscritta alla gestione separata INPS ed avevo la ritenuta d’acconto; mi sono quindi laureata, ho dato l’esame di stato e mi sono iscritta all’Ordine e all’Inarcassa, apro la P. IVA. Tento la libera professione, nonostante alle mia spalle abbia una famiglia normale e quindi non in grado di supportarmi economicamente (quanto costa un plotter o un programma tipo autocad!), poichè un architetto conoscente di mio padre mi offre l’opportunità di lavorare con lui, inizialmente a costi zero (tu sei una brava, che rusca, ci sai fare con la DL, io non ho nessuno a cui lasciare la mia attività, e saresti una sicurezza, ecc…!)in una specie di società. OK, mi butto, mi licenzio dal mio vecchio lavoro nello studio tecnico ed inizio la mia nuova libera professione di “schiava”; mi do’ da fare per i grossi cantieri e per quelli minori (appena i clienti, costretti dagli impegni sportivi del titolare, cominciano a chiedere di parlare solo con me, il titolare comincia ad irrigidirsi) ed il mio stipendio ammonta a 700,00 euro lordi al mese con emissione di fattura. Mi stufo, riesco ad entrare con contratto a termine presso l’Ufficio Tecnico LLPP del Comune, nel 03/2003 scopro di apettare il mio bambino, il 09/2003 scade il contratto, non lo rinnovano (la maternità me la devono comunque corrispondere), rientro nel mio posto il 03/2004 con contratto di 2 anni che poi trasformano in contratto di professionista di fiducia dell’Amministrazione fino al 2009, nel frattempo chiudo la P. IVA. Ci avvertono che le previsioni sono pessime e nel 2009 io avrò 40 anni, 1 figlio, 1 casa in affitto e 0 lavoro (farò la tiralinee).
Rubo un po’ di spazio per raccontare una storia che purtroppo, in tempi di legge biagi, non avrà nulla di originale. Lo scorso maggio mia sorella e due sue amiche si sono laureate in economia con 110 e lode, dopo un corso di studi brillante e veloce. Le due ragazze hanno intrapreso, presso un’importante banca, uno stage di sei mesi con retribuzione di 500euro mensili. La banca si trova a circa 50km dalla città in cui abitano le ragazze; basteranno questi soldi a coprire per lo meno il costo della benzina? Ma oltre al danno, la beffa: sin dall’inizio è stato detto loro che non vi era nessuna possibilità di assunzione alla fine dello stage e che questa esperienza sarebbe servita loro solamente ad infoltire il curriculum. Una persona assennata consiglierebbe loro di cercare qualcos’altro; ma come si fa se questo stage è l’unica opportunità che è stata loro offerta dopo un’estate trascorsa ad inviare curricula? forse ha fatto bene mia sorella, che ha avuto il coraggio di fare i bagagli e andarsene in lussemburgo. non ancora laureata, una banca le ha offerto uno stage di sei mesi,durante i quali ha potuto lavorare alla sua tesi, alloggio pagato e mille euro mensili.Alla fine è stata assunta a tempo indeterminato, con uno stipendio maggiore di quello di mia madre che lavora da trent’anni per la stessa azienda. Grazie governo berlusconi, mi devi una sorella.
io sono di sinistra, ma ormai le mie idee cominciano a distanziarsi così tanto dal senso comune dei sinistrorsi che comincio a pensare di essere un aliena. voglio raccontare esperienze personali e dimostrare che nessuno dei contratti in essere ci garantisce se non c’è lavoro e soprattutto lavoro di qualità.
STAGE + variazioni sul tema
chiunque lavora con serietà sa che lavorare con persone che ruotano ogni due mesi è impossibile, a meno che non si imbuchino buste da lettera e la mansione da ricoprire consiste nel leccare i francobolli. forse in italia produciamo in malo modo cose che non servono a nessuno.
CONTRATTO A PROGETTO
tutti le grandi aziende, primo fra tutti lo Stato, usano queste forme di contratto o le fanno usare ai loro fornitori. E’questo il peggiore abominio che commettono? non penso proprio, per me consiste nel pagare a 120 giorni/ un anno!! mi spiego meglio. lavoro oggi… e piglio i soldi tra sei/dodici mesi, nel frattempo con cosa pago bollette, mutuo, assicurazione…? in realtà il pagamento non è nemmeno certo, perchè le grandi aziende italiane, al momento del pagamento, nel 90% dei casi chiedono un ulteriore sconto in vista di un rinnovo di contratto e della difficile congiuntura economica. secondo me il problema della forma di contratto è il minimo che ti possa succedere.
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO
ho lavorato in un’azienda di 150 dipendenti. alcune grandi aziende hanno tagliato dalla notte al giorno i contratti (c’è stato un cambio di governo, non vi dico di quale, perchè questa situazione è veramente bipartisan) e poichè eravamo tutti a tempo indeterminato è stato molto meglio chiudere per tutti piuttosto che risparmiare qualcuno. tutto troppo complicato per tutti, sindacati compresi: avevamo un contratto ma ci siamo sentiti una pratica burocratica che era meglio archiviare. daccordo tutti.
e ora?
SONO UNA PARTITA IVA e alla pensione o alla mia formazione ci penso io!!!
…. “patto di non concorrenza” che significa che al termine del rapporto di lavoro io non posso lavorare per nessun cliente
della società per cui ho lavorato !!! Gia è difficile trovare lavoro pensa con queste clausole.
Fosse solo questo. Il problema è quando devi concordare la retribuzione che fanno veramente orecchie da mercante.
La legge dice genericamente “…compensi corrisposti per analoghe prestazioni di lavoro autonomo”, cioe praticamente va concordato tra le parti.
Sai cosa ti propongono questi strozzini? la cifra netta mensile che prendevi come dipendente o poco piu.
E chi è giovane e non ha esperienza ci casca, perche non sa che:
la 13à mensilita non te la daranno
il tfr non te lo daranno
la gravidanza non te la pagano
la malattia non te la pagano
le ferie non te le pagano
la previdenza è il 17% contro il 33% di un dipendente
non è vero che sei parasubordinato, sei SUBORDINATO !!!
che la flessibilita di orari non esiste perché devi adeguarti a quelli dell’azienda
ecco perche agli imprenditori piace questo contratto.
Allora chi sta al governo e che perora questa legge mi deve spiegare quali sono i benefici
che ha un lavoratore nello stipulare un contratto di questo tipo !!!
avete mai sentito qualcuno fare questo elenco ? E il bello è che i sindacati hanno accettato !!!
Ultima cosa e chiudo:
perché questo contratto, come dici tu Beppe, non lo applicano a se stessi se è cosi valido ?
mi piacerebbe avere l’elenco dei famigliari dei parlamentari che hanno un contratto a progetto.
C’è un altro dato di cui va tenuto conto quando si parla di occupazione nel nostro paese: da ogni parte politica (DX e SX) si parla tanto di allungamento dell’età pensionabile. In teoria, quindi, dovremmo lavorare fino e forse oltre i 70 anni (per gravare meno sul Sistema Pensionistico). Peccato che la realtà delle aziende è diametralmente opposta: lo sanno i nostri politici che le aziende tendono sempre più a mandare a casa i lavoratori al massimo a 55 anni (e gli va ancora bene!)? Guardatevi intorno, quante persone perdono il posto di lavoro fra i 45 e i 55 anni? E quanti di questi riescono a trovarne un altro più o meno equvalente? Grazie proprio alla Legge Biagi, è molto più economico sostituire un 50enne con un 30enne a Co.Co.Pro. E così, alla faccia della maggior occupazione sbandierata dai nostri governanti, il mondo del lavoro è sempre più precario, sia per i giovani che per i meno giovani. Non ci stupiamo, dunque, se il 37% degli italiani desidera emigrare.
Grazie Nicola del consiglio, penso che lo leggerò questo libro. Da Fisico-Informatico certi equilibri socio-energetici posso solo intuirli, accetto quindi molto volentieri tuoi consigli.
Ma io mi e ti chiedo, a tuo parere tra i vari consulenti di un governo, pensi ci sia gente che faccia riflessioni di questo tipo o abbracciano ciecamente la causa del progresso e dello sviluppo sfrenato, che a mio parere è contro natura e contro tutto e tutti tranne che per una ristrettissima casta di persone super-potenti che non possono permettersi neppure per una attimo di mollare la presa al collo di persone-schiave del lavoro alla quale se permetti di alzare la testa e di prendere coscienza, sarebbero in grado di arrestare questo volano per sempre ?
caro beppe
io mi sono laureato in fisica nel marzo 2003. ho avuto la fortuna di trovare subito lavoro in belgio e sono partito. da due anni vivo e lavoro come fisico in Germania. qualche mese fa ho mandato per curiosita’ (e voglia di tornare nella cara bella italia) un cv e sono stato chiamato telefonicamente per un breve colloquio. bene, mi e’ stato offerto un co.co.quo (questo e’ il nome giusto) a 850 euro….
quando ho fatto notare che in germania avevo un contratto “vecchio stampo” che comprende tutte le garanzie del caso (malattia, ferie, etc, etc), mi e’ stato risposto che loro mi facevano una cortesia a farmi tornare in italia…caro beppe, cerca di capirmi se ti dico che l italia e’ un bel posto…. dove passare le vacanze!
Un mio amico spagnolo mi ha appena inviato la partecipazione al matrimonio con il suo ragazzo, matrimonio da qualche mese permesso in Spagna (Viva Zapatero!). Non potete credere l’invidia e la rabbia per il fatto di essere cittadino vaticano-garibaldino-sabaudo e non poter godere degli stessi sacrosanti diritti. Ma forse c’è speranza. Una settimana fa mi sono “sbattezzato”, che decida di “de-italianizzarmi”? Chissà che liberazione… lo spagnolo già lo parlo, divento cittadino spagnolo, cosa che probabilmente già sarei se non fossero arrivati Giuseppino e Vittorino Emanuele a rompermi le uova nel paniere…
Finalmente un coglione di meno, capace solo di denigrare, vai vai non ti rimpiange nessuno e poi in Spagna dicono che hanno dei cazzi grossi così. Ricordati la vasellina
I vostri commenti si commentano da soli, dando peraltro l’idea della frutta morale di matrice catto-calvino-ratzingero-bushio-giussaniana a cui questo paese è arrivato. Liberi di sprofondare, ma senza il sottoscritto.
Caro Beppe,
cerco di riassumerti la mia esperienza in poche righe:
ho 37 anni, ne ho lavorati 12 a Parma con un contratto a tempo indeterminato nel settore del Software, poi
per vari motivi nel 2003 mi sono trasferito a Treviso (senza avere un lavoro) e qui sono iniziati i guai.
Saltiamo il dettaglio che per un anno sono stato con le mani in mano senza lavorare.
Nei pochi colloqui che facevo mi proponevano o contratti a progetto o di aprire una partita iva.
Finalmente nel 2004 ho fatto il primo contratto a progetto della durata di 3 mesi.
Ecco le caratteristiche del contratto che mi ha fatto questo bell’imprenditore del NordEst.
Retribuzione: 4500 euro lordi (per tutti e tre i mesi! se non ci credi ti invio una copia del contratto)
piu rimborsi di spese varie che arrotondavano il compenso netto;
Pagamento a 90 giorni !!!
L’accordo tacito era che la mia vera retribuzione non era il forfait stabilito ma venivo pagato a giornata, cioè a “cottimo”, come i minatori
a partire dalla fine dell’800.
Il meccanismo è questo:
queste società che ti assumono a progetto lo fanno quando hanno già in tasca una commessa da un cliente,
e la durata del tuo contratto coincide con quello della commessa.
Quindi l’imprenditore non rischia nulla, trasferisce il rischio su di te.
Sono diventate societa di lavoro interinale che fanno concorrenza a chi lo fa di mestiere come Adecco, ManPower etc.;
mettono un annuncio che cercano una persona per un certo periodo ti tempo.
Ti fanno il contratto e ti mandano da un cliente. Se al termine il cliente lo rinnova
allora te lo rinnovano anche a te altrimenti arrivederci e grazie.
Questi non sono imprenditori sono dei dilettanti; a fare l’imprenditore senza correre rischi con una legge che ti copre le spalle sono capaci tutti.
L’ultimo contratto che mi hanno fatto devo dire che è migliore, senza scherzi. Peccato che mi abbiano fatto firmare
il “patto di non concorrenza” ….
Eccomi, geometra, 27 anni, da 7 “impiegato” in studi di architettura a vario titolo, ed anch’io arruolato nella schiera degli schiavi moderni.
Percepisco 18.600 /annui lordi che si traducono in circa 950 /mese (forse!) con un contratto di collaborazione rinnovato di anno in anno. Si, sono un finto libero professionista con tanto di partita iva, tutti gli obblighi di un dipendente e gli oneri di un lavoratore autonomo:
niente 13esima, niente ferie, permessi o recuperi ore, niente indennità di malattia, niente TFR, spese per la tenuta della contabilità (circa 600/700 annui!), posso essere lasciato a casa in ogni momemento con un preavviso di 30 giorni, obbligo di presenza 8 ore al giorno(sono sempre almeno 9/10!), ma con orario flessibile ..si, a 90°!!!
Per me un contratto a tempo indeterminato è un sogno, una chimera che inseguo da anni. Ma ormai ho perso ogni speranza.
Spero, ma non credo, che il futuro mi riservi qualcosa di meglio.
…….non sarebbe un’ipotesi da tenere in considerazione prendere il coraggio a 4 mani e metterti per conto tuo?
Mio curriculum.
19/21 anni praticantato
22 lavori saltuari presso colleghi
23 esame abilitazione
24 inizio libera professione e mi metto in proprio.
35 anni libero professionista, titolare da 10 anni di uno studio, specializzato CTU, mantengo senza problemi di sorta una famiglia di 4 persone.
Nella vita ci si deve buttare, non avere paura!
Forza!!!
La legge Biagi, concettualmente non ha tutti i torti, ma la stragrande maggioranze delle aziende la utilizza in maniera erronea e a proprio comodo a discapito di noi poveri italiani.
Sono dimplomato geometra, ho lavorato in autogrill per 9 mesi con contratti a tempo determinato rinnovati di 3 mesi in 3 mesi (ridicolo), nella mia stessa situazione c’erano altri dipendenti autogrill che andavo avanti da 4 anni rinnovando come me il contratto trimestalmente rimanendo a casa quei 15 giorni obbligatori per il rinnovo del contratto.
Nei call center la situazione è anche peggio, gente obbligata ad attivare più promozioni possibili sulle linee telefoniche degli italiani (inclusi cellulari)altrimenti addio al rinnovo del contratto.
E quando dopo due anni (così mi hanno detto chi ci ha lavorato)la ditta deve decidere se rinnovarti il contratto per sempre o no, ti liquidano con un grazie e arrivederci (salvo se non hai delle conoscenze importanti).
Quindi la Legge Biagi secondo il mio modesto parere rappresenta il classico rovescio della medaglia, una legge fuori legge.
Io e mia moglie abbiamo lavorato entrambi per ben 3 anni a testa con contratti co.co.co. e collaborazione e partecipazione (identico)…quella miseria di contributi versati non li vedremo mai perche’quei contributi non possono essere conteggiati prima di 5 anni di versamenti contributivi. Grazie Biagi grazie Governo!
A ME NON PARE POCO IL FATTO CHE LA SINISTRA ABBIA OTTENUTO QUALCHE AUMENTO SALARIALE.
PER GIUSTIFICARE I PRECARI DEI CALL CENTER, RICHIAMI I DEBITI DELLA TELECOM.
DEVI SAPERE CHE PRIMA DELLA PRIVATIZZAZIONE LA TELECOM ERA UN’AZIENDA SANA E SENZA DEBITI.
CON L’AVVENTO DEI PRIVATI ( COLANINNO PRIMA E TRNCHETTI PROVERA OGGI) CI SONO STATE DELLE OPERAZIONI FINANZIARIE CHE HANNO FATTO DELLA TELECOM UN’AZIENDA CON GRANDI DEBITI.
CHE TU VOGLIA GIUSTIFICARE LO SCHIAVISMO ED IL MOBBING PRATICATO NEI CALL CENTER ( NON SOLO TELECOM) COL FATTO CHE LE AZIENDE HANNO DEI DEBITI, MI PARE IRRAGIONEVOLE.
MOLTI IMPRENDITORI CON LA SCUSA DELLA CRISI , VISTO CHE LA LEGGE LO PERMETTE, ASSUMONO CON CONTRATTI CAPESTRO. E LE TESTIMONIANZE IN MERITO SONO RIPORTATE SU QUESTO BLOG.
TI SALUTO
Bella quella della “telecom azienda sana prima della privatizzazione”. Ma dove le leggete le notizie voi di sinistra: su STOP? su TOPOLINO?. Ma, anche se non sai nulla, i nomi STET, SIP, e soprattutto IRI non ti dicono nulla? Lo sai perchè TELECOM è stata privatizzata? Lo sai cosa disse il ministro ANDREATTA nel lontano 3 luglio 1997 (il sole 24 ore – vai a cercartelo, ignorante)? No, vero? Te lo dico io, così apri gli occhi: “L’IRI (Prodi ne sa forse qualcosa?) ha bruciato 150.000 MILIARDI (quante finanziarie sono, eh buffone?) senza ALCUN RITORNO PER I CONTRIBUENTI”. E chi faceva capo alla SIP; STET; ECT…? L’IRI, ignorante. LEGGI, IGNORANTE. STUDIA, IGNORANTE. E magari pensa di più con la tua testa e non con quella di “la repubblica”.
Ah, dimenticavo: IGNORANTE!
Non fate architettura a meno che non vogliate fare gli imprenditori!!! cercatevi un lavoro! in 5 anni certamente le vostre prospettive saranno certamente migliori!!! se non ve la sentite di fare gli imprenditori o se non avete un padre-zio-nonno-ecc. che ha uno studio già avviato lasciate perdere: la vostra prospettiva è lavorare a partita iva a 1200+iva al mese A VITA (per chi si illudesse: netti siamo intorno ai 700)!!! per 12 mensilità se prometti solennemente di non ammalarti!!!!
poi: se sei donna NON ti sposare!!!!
quando compili quei pochi form su internet che riguardano gli architetti ti immagini dall’altra parte un tremendo Access selezionatore istruito a scartare automaticamente una serie di curriculum:
ordine:
eliminare
descrizione:
età: 34
sesso: F
stato civile:coniugata
titolo: architetto
la cosa più bella è che le mie amiche non laureate hanno tutte un posto fisso………. anche il mio marito che è rinsavito a 4 esami dalla laurea ha un posto fisso….
ps: ora lavoro a co.co.co. fino a giugno… poi vedremo
firmato:
una donna piena di LUMINOSE prospettive per il futuro
Uso la macchina dei miei, vivo in tre stanze (sala-cucina camera e bagno), ma la posizione in campagna è invidiabile. Salto addosso la capo: avevo fatto i conti, e ora non tornano. Dopo 3 mesi apro la paritta iva, prendo 1000 euro lordi e comincio a guardarmi alle spalle. Un grosso randello è saldamente piantato tra le mie chiappe. Dopo litigi, un licenziamento (?) e una riassunzione (?) vedo i primi 1200 euro e lo saluto. Fanculo, mi metto per conto mio. La faccenda del patto di non concorrenza al momento è in mano agli avvocati, l’anno scorso ho fatturato meno di 8000 euro e l’inps l’ho pagata su 13300 euro di minimale. Come ho trovato i soldi? Pranzando dai miei negli ultimi sei anni, andando al cinema non più di tre volte all’anno, eliminando aperititvi ed uscite serali. Ora la sera scrivo racconti e romanzi, quello almeno è gratuito. Il giorno cerco clienti che non abbiano avuto contatti col mio vecchio datore di lavoro, perché non potrei permettermi porcedimenti che pure, probabilmente, mi vedrebbero alla fine vincitore. C’è una sola cosa positiva: in quell’ufficio eravamo in sei. Ora là ne sono rimasti 2, il mio ex capo pare navigare in pessime acque. Mal comune mezzo gaudio.
questo è il resto del post di mario rossi, scusate per la divisione in due puntate….
Concludo:
Caro beppe, mi firmo con uno pseudonimo: il mio capo ha accumulato un bel po’ di quattrini nel tempo, ha un paio di avvocati niente male per le mani e io ho paura di aver toccato un suo cliente. Provo a tirare avanti, per conto mio.
Comunque il problema è troppo semplificato. Nella realtà in cui mi trovo a lavorare non si assume a tempo indeterminato, ma non si assume neanche a progetto. SIAMO FERMI DOBBIAMO FARE CON QUELLO CHE ABBIAMO. Il problema è che molti costi di un’impresa oggi sono determinati da tutta una necessità di adempimenti(non tutti per carità) che non hanno senso (sicurezza, privacy, consulenze…..). Troppi enti ed imprese private che ruotano nel terziario, improduttive e mangiasoldi. E BASTA.
Legge Biagi…
Scommettiamo che se quel poveraccio non fosse morto la “sua legge” non sarebbe mai stata approvata ??
Sindacati, Politici, Associazioni tutti sarebbero scesi in Piazza.
Ed Invece no, perchè qualche buontempone (dalle idee quantomeno bizzarre), che dice di voler difendere il proletariato ha combinato il casino !!!
Addirittura ci siamo inventati i precari nel “tempio del posto fisso” ovvero nella Pubblica Amministrazione che fenomeni!!.
Conosco gente che fa la schiuma da precario negli enti locali da anni………….e si sentono rispondere ogni giorno: “tanto per entrare devi fare il concorso!” pure! che sono gli unici che lavorano.
Io da interinale entrai in una grande azienda….venni assunto, ma poi l’azienda chiuse…….
Ora grazie a Biagi (si fa per dire), sono condannato al precariato………..
Sono propio uno fortunato………..
Per informazione:
I Francesi sono stati i primi ad approvare leggi sulla flessibilità ed hanno inventato l’interinalato.
Ora stanno facendo rapidamente marcia indietro….
A ME NON PARE POCO IL FATTO CHE LA SINISTRA ABBIA OTTENUTO QUALCHE AUMENTO SALARIALE.
PER GIUSTIFICARE I PRECARI DEI CALL CENTER, RICHIAMI I DEBITI DELLA TELECOM.
DEVI SAPERE CHE PRIMA DELLA PRIVATIZZAZIONE LA TELECOM ERA UN’AZIENDA SANA E SENZA DEBITI.
CON L’AVVENTO DEI PRIVATI ( COLANINNO PRIMA E TRNCHETTI PROVERA OGGI) CI SONO STATE DELLE OPERAZIONI FINANZIARIE CHE HANNO FATTO DELLA TELECOM UN’AZIENDA CON GRANDI DEBITI.
CHE TU VOGLIA GIUSTIFICARE LO SCHIAVISMO ED IL MOBBING PRATICATO NEI CALL CENTER ( NON SOLO TELECOM) COL FATTO CHE LE AZIENDE HANNO DEI DEBITI, MI PARE IRRAGIONEVOLE.
MOLTI IMPRENDITORI CON LA SCUSA DELLA CRISI , VISTO CHE LA LEGGE LO PERMETTE, ASSUMONO CON CONTRATTI CAPESTRO. E LE TESTIMONIANZE IN MERITO SONO RIPORTATE SU QUESTO BLOG.
TI SALUTO
Che bella gente che c’è qui! Però complimenti! Una viene su questo blog per confrontare le opinioni e ne trova di questo tipo… Che dire? Votate sinistra mi raccomando! Persone così portano avanti l’Italia!
Giulia
Si e’ espresso molto male, ma non ha tutti i torti.Moltissimi la pensano cosi, solo si vergognano di dirlo.La sinistra non e’ molto meglio della destra, ma si accanisce di meno contro i ceti piu deboli. Non perche’ siano santi, cercano solo voti. Ma noi dobbiamo imparare a sfruttare loro come sfruttano noi. Meglio la sinistra, pur di prendere il mio voto mi incula un pochino meno. E poi a sinistra devono dire grazie a MOLTE meno persone, per cui sono piu liberi di fare cose positive. Puoi star certa non spenderanno mesi di attivita’parlamentare per tenere un amico del premier fuori dalla galera. E nemmeno imballeranno le due camere per cercare di arricchire Lunardi con i mille progetti fatti dalla SUA ditta privata. Fino a prova contraria il 99% di quelli della sinistra sono politici a tempo pieno e quindi molto meno interessati a fottere i lavoratori, visto che non ne impiegano nessuno. Se uno e’ imprenditore o legato agli imprenditori ed e ‘ pure politico, sara’ sempre portato a tutelare la parte che succhia il sangue. Se invece uno e’ solo politico , certo si guarda i cazzi suoi per bene, ma magari un pochino cerca pure di aiutare quelli che il sangue lo danno. Vota a sinistra e vedrai che ti sentirai meglio.
La legge Biagi, concettualmente non ha tutti i torti, ma la stragrande maggioranze delle aziende la utilizza in maniera erronea e a proprio comodo a discapito di noi poveri italiani.
Sono dimplomato geometra, ho lavorato in autogrill per 9 mesi con contratti a tempo determinato rinnovati di 3 mesi in 3 mesi (ridicolo), nella mia stessa situazione c’erano altri dipendenti autogrill che andavo avanti da 4 anni rinnovando come me il contratto trimestalmente rimanendo a casa quei 15 giorni obbligatori per il rinnovo del contratto.
Nei call center la situazione è anche peggio, gente obbligata ad attivare più promozioni possibili sulle linee telefoniche degli italiani (inclusi cellulari)altrimenti addio al rinnovo del contratto.
E quando dopo due anni (così mi hanno detto chi ci ha lavorato)la ditta deve decidere se rinnovarti il contratto per sempre o no, ti liquidano con un grazie e arrivederci (salvo se non hai delle conoscenze importanti).
Quindi la Legge Biagi secondo il mio modesto parere rappresenta il classico rovescio della medaglia, una legge fuori legge.
Sono dottorando di ricerca alla Federico II di Napoli. Più il tempo passa e più ho timore di cosa mi accadrà tra tre anni quando finirà la mia borsa di studio… In Italia la ricerca è la cosa più precaria che c’è, gli stipendi sono bassi ed è impossibile pensare di crearsi una famiglia… grazie alla Moratti anche il ricercatore diventerà precario e così getterò nel cesso una laurea quinquennale ed un dottorato quadriennale… Non voglio il posto fisso concepito come un vitalizio e mi sta pure bene la flessibilità in entrata per aumentare le possibilità di lavoro ma che speranza potremo mettere in una vita intera precaria?
Sono una precaria (laureata in architettura) del comune di Milano da 5 anni (con contratti di 8 mesi)affronto selezioni sempre più specialistiche per essere collocata sempre nello stesso posto.poichè appartengo ad un settore di progettazione di lavori pubblici dovrei percepire la “Merloni”ma guarda caso la stessa legge esclude i lavoratori a tempo determinato e la mia quota viene divisa a pioggia ai colleghi a tempo indeterminato.Voci dicono che da settembre il comune assumerà solo tramite agenzia interinale!!! Mi sono potuta sposare perchè mio suocero ci ha regalato un appartamento perchè il mutuo visto la mia situazione lavorativa non me lo avrebbero mai concesso.quando mi chiedono:”e un bimbo?quando lo fate???”ma se mi fanno un contratto che è più breve di una gravidanza!!!dovrò pianificare anche questo evento piacevole a seconda del mio nuovo contratto….sempre che ce ne sia uno!!!
Come faccio a riassumere la mia vita in 2000 cazzo di caratteri?
Semplice. Con due post.
OK, ecco la mia storia. Vado a memoria, probabilmente ci sono imprecisioni sulle date ma a grandi linee è così che è andata.
Studente in ingegneria chimica e appassionato di informatica inizio a dividermi tra studio e lavoro nel ’99. Lavoro part time, senza alcun contratto, per tre mesi “di prova” presso una società (la più grande della mia provincia) di sviluppo siti web. La retribuzione del primo mese è pari a 0, i successivi due prevedono un “rimborso spese” di circa 400.000 lire/mese. A questo punto inizio a lavorare 8 ore al giorno, che presto diventano 10. Niente contratto e la prospettiva di portare il salario a 700.000 lire /mese. Accetto per passione. I pagamenti vengono effettuati senza una scadenza fissa. Divento co.co.co. agli inizi del 2000, mi faccio due conti in tasca e scopro che un mese non mi è stato retribuito. Ne parlo col boss che mi assicura che si provvederà. Nel 2006 sto ancora attendendo 400.000 lire che ssendo in nero non so come reclamare. Intanto lo stipendio è fissato in 900.000 lire/mese. Firmo un contratto della durata di un anno che di fatto mi lega all’azienda per 8 ore la giorno 5 gg alla settimana. Alla scadenza del contratto chiedo l’assunzione e un piccolo aumento, tra promesse e chiacchiere si arriva al 2001. Raggiunta quota 1.200.000 lire/mese a suon di contratti mensili co.co.co subentyra il famigerato euro. Firmo un contratto biennale che prevede tra le altre cose un patto di non concorrenza, retribuito con la bellezza di 1000 euro annui. Il mio stipendio sale vertiginosamente a circa 800 euro al mese. Vivo con i miei, 800 euro sono un lusso sfrenato.
[…continua]
Si potrebbe andare tutti a fare,
un lavoro manuale….
dove ognuno è già pronto
a tagliarsi una mano
e vedere che la gente poi
sgobbi davvero
lavorare senza l’impiego
che gli si confà!..
Vengo anch’io, no tu no!
vengo anc’io, no tu no|
Ma perchèèèè?
Perchè no.
“VOJA DE LAVORA’ SARTEME ADDOSSO”!
Se dice a Roma. Ma, tutto u munnu e paese, dicono quell’antri e Napule.
Sono una ragazza di 23 anni… non molti per la verità, ma abbastanza per capire che se voglio avere una vita tutta mia e farcela solo con le mie forze ne deve passare di acqua sotto i ponti…
Faccio parte di quella generazione che ha subito varie riforme.. trovarne una degna di tale nome è dura:
– incominciamo alle superiori; nuovi esami di maturità, tutto il programma da preparare per l’esame, metà professori interni e metà esterni, votazioni in centesimi…etc,
– università e le lauree brevi; la grandiosa Moratti ha fatto si che si cadesse in un vuota culturale senza precedenti.
Non tutti sanno che come nel mio caso non ho potuto continuare la specializzazione della laurea poiché il caro governo Berlusconi a tagliato i fondi alle università. Mi trovo quindi con una laurea di primo livello che vale ben poco, un mondo del lavoro che richiede “giovani tra i 20-25 anni con 2 anni di esperienza e laurea specialistica” e zero euro in tasca, come tutti del resto!
Ti trovi così ad entrare nel mondo del “lavoro” , anche se sarebbe meglio chiamarlo sfruttamento dove ti ritrovi a lavorare il sabato e la domenica 8 ore lontano da casa tua, magari fuori al freddo, a servire cioccolata calda alle persone che la domenica non hanno nient’altro da fre che rinchiudersi con la famiglia nei supermercati. Tutto questo per 35 euro al giorno che si vedono soltanto 3 mesi dopo!
Grazie a tutti andando avanti così forse a 40 anni potrò avere una mia casa, un lavoro e una famiglia!!!!!
X Alfio Raffaelli
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6 Ore x 6 Giorni sono 36 ORE (ridicolo no).
Il lavoratore dipendente privato lavora minimo 48 ORE, quando gli va bene.
L’idea di rinnovarvi il contratto è ottima, ma vi devono ridurre lo stipendio in relazione a quanto non lavorate e visto i privileggi che avete (parassiti).
La produttività dell’ente pubblico fa ridere e ci fa piangere; lentezze, liste di attesa inteminabili e arroganza dei suoi dipendenti.
Poi Lei mi viene a parlare che addirittura fa parte del sindacato, non Le basta lo stipendio che ha?.
Il sindacato odierna è la vergogna della nostra società, corrotti e arcaici, speculate sui poveri lavoratori, pretendete la tangente sullo stipendio per non fare un c…o quando serve.
Lei come pubblico impiegato deve stare solo zitto, e se propio vuole parlare lo faccia con i suoi pari raccomandati del c…o.
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C’è un altro dato di cui va tenuto conto quando si parla di occupazione nel nostro paese: da ogni parte politica (DX e SX) si parla tanto di allungamento dell’età pensionabile. In teoria, quindi, dovremmo lavorare fino e forse oltre i 70 anni (per gravare meno sul Sistema Pensionistico). Peccato che la realtà delle aziende è diametralmente opposta: lo sanno i nostri politici che le aziende tendono sempre più a mandare a casa i lavoratori al massimo a 55 anni (e gli va ancora bene!)? Guardatevi intorno, quante persone perdono il posto di lavoro fra i 45 e i 55 anni? E quanti di questi riescono a trovarne un altro più o meno equvalente? Grazie proprio alla Legge Biagi, è molto più economico sostituire un 50enne con un 30enne a Co.Co.Pro. E così, alla faccia della maggior occupazione sbandierata dai nostri governanti, il mondo del lavoro è sempre più precario, sia per i giovani che per i meno giovani. Non ci stupiamo, dunque, se il 37% degli italiani desidera emigrare.
Non è vero che il mercato del lavoro in Italia non offre prospettive!
Prendiamo il caso di Massimo Serafini a Livorno… pochi studi, nessuna competenza specifica, esperienza come guardia giurata e gestore di un cinema di terza categoria, è riuscito a diventare presidente dei Cantieri Orlando, a quel tempo una delle più importanti realtà della cantieristica italiana.
Vabbè… poteva contare sull’appoggio di tutti gli apparati del Partito (ex comunista) ed era amico del sindaco Lamberti.
I LAUREATI CON MASTER CHE SI RITROVANO A RISPONDERE A UN CALL CENTER SONO UNA VERGOGNA, MA ANCHE IL CLIENTELISMO SU CUI MARCIA E MARCISCE LA SINISTRA NELLE REGIONI ROSSE FA ALTRETTANTO SCHIFO !!!
BISOGNA FARE PULIZIA, SE POSSIBILE DI ENTRAMBI
PS
I Cantieri Orlando, sotto la gestione Serafini, sono ovviamente finiti in amministrazione controllata nel giro di sei mesi.
hai giustamente espresso in modo personale quello che per esempio un ‘economista come Latouche sostiene: il principio della decrescita (www.descrescita.it). Ti consiglio di leggere il suo ultimo libro “Come sopravvivere allo sviluppo”. Io insegno energetica e proprio ora ho letto un report che conferma l’enorme aumento del consumo di energia elettrica in Italia (il più grande dell’Europa ) per i condizionatori estivi. E’ un consumo spesso indotto dalla pubblicità. Un grande risparmio, come fanno in tutta Europa ormai, si potrebbe ottenere costruendo edifici con elevato isolamento complessivo e/o sfruttando anche l’energia solare per produrre freddo. Manca ormai nella nostra Italia il senso di una visione di un benessere sostenibile, equilibrato, rispettoso dell’ambiente e dei popoli che consumano meno.
ho 27 anni, mi sono laureato all’università cattolica di Milano in lettere. La mia esperienza? 6 mesi di stage a 250, poi altri 6 a 500 dopo 1 anno contratto a progetto 1000 mensili.
Lavoro da lunedì a sabato, per fare esperienza sono 2 anni che sacrifico il tempo libero per la gavetta perchè credo che imparare 2 lavori aumenti le possibilità economiche.
Vivo a Milano come potrei accendere un mutuo e mantenermi? Come potrei pensare di costruirmi una famiglia? Alla faccia dell’ottimismo, secondo me questo sistema limita la competitività e non incentiva i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. E poi ci lamentiamo della fuga dei cervelli all’estero…forse noi laureati in Italia non siamo disposti ad accettare posti di lavoro umili, o forse c’è qualcosa che non va…….io rimpiango di non aver abbandonato gli studi a 18 anni per dedicarmi a lavori più umili ma certamente più dignitosi, alla fine di vestirmi bene per 500 al mese cosa m’importa?Meglio grasso e polvere……..
C’è una nuova invenzione che va oltre i co.co.co e i co.co. pro. e la segnalo dal momento che sono una giovane commercialista e ho clienti altrettanto giovani che sono entrati dopo l’università nel mondo del lavoro.
Ora le aziende, società e studi professionali invece di assumere, a tempo determinato, o fare contratti a termine tipo quelli indicati sopra, chiedono agli aspiranti dipendenti di aprire la P. IVA lavorando per loro in via esclusiva quali dipendenti ma fatturando le prestazioni quali professionisti. Il carico di tutto, contributi, tasse e rotture di scatole ulteriori tipo la necessità di avere un commercialista, ricade in capo al dipendenti/professionista.
Sono queste tutte le nuove iniziative produttive di cui parla tanto il governo???
Bella soluzione ai problemi dei giovani.
IO sono in stage presso una grande azienda di telecomunicazione che gode di un benessere diffuso e conclamato, da un anno, a 250 al mese, senza buoni pasto e con un progetto realizzato e vampirizzato da una collega assunta e 7q come livello…quando ho chiesto del mio futuro…mi hanno risposto c’è crisi…
niente di strano
Art. 39
L’organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
Art. 40
Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano.
Art. 41
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Art. 42
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale.
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.
Art. 43
A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.
carissimo jack, però dimostri di aver capito il mio concetto, ma non credevo di essere stato così ermetico 😉 oltre che utopista. Temo quindi che pochi abbiano capito il mio intervento. Peccato
Ciao fabio,
non sò perchè ma il mio intervento è stato postato male (mezzo cancellato).
Cmq la tua argomentazione è molto valida.
Il problema è che gli inetti al Governo (Italia, Europa, mondo industrializzato) non hanno argomenti e si accontentano di obiettivi di brevissimo termine (es.crescita del PIL)facilmente rivendibile alle masse e non delle dinamiche macro economiche.
ciao
A tutti quelli che parlano di fare i lavori manuali. Allora mettiamo in chiaro alcune cose. I vari lavori manuali sono di due categorie, quelli che richiedono un lungo periodo di apprendistato per essere appresi e fatti bene, e quelli che si possono fare con poche ore di insegnamento.
I primi non sono fattibili da chiunque sia piu’ vecchio di 15 anni. Una artigiano qualunque, di qualunque livello, NON assumera’ MAI un giovane piu’ vecchio di 15/16 anni. Il giovinastro in questione si deve preparare ad ANNI di angherie NON retribuite. E’ verissimo che chi sopravvive(grazie ai genitori ovviamente, ricordate che molti non possono farlo)poi ha un mestiere molto redditizio e sicuro(idraulici e cassamortari, perche’ gia’ i meccanici tra poco non sapranno piu’ che fare visto che le officine ufficiali assumono solo ingegneri meccanici, 110/lode mai sopra i 25 annni, remember). I lavori manuali che non necessitano di lunghi periodi di apprendimento, LI FANNO GLI EXTRACOMUNITARI. Perche’ costano poco e non rompono i coglioni. Crepano(letterlamente) nei cantieri senza tante storie. Ma quali imbianchini da 70euri a stanza. Si, quelli disoccupati. Il polacco che si e’ fatto il tugurio dove “lavoro”ha preso 20 euri a locale e una birretta. La ditta di Italiani che voleva i 70euri se l’e’ presa nel culo. Meditate sapientoni. Meditate.
La cosa peggiore del contratti a progetto è la logica aziendale con cui questi sono sottoscritti. Io sono un Copro ma solo per gli oneri che l’azienda si assume nei miei confronti, nel senso che costo meno, non mi pagano tasse, ferie, contributi, malattie e infortuni…
Però se sto a casa un giorno lo devo segnare. Faccio 40 ore settimanali quando teoricamente il mio tipo di contratto ne prevederebbe 37,5 (ma tanto lo straordinario non esiste). Se sono malata devo recuperare le giornate, le ferie le devo ocncordare e l’anno scorso non le ho potute nemmeno fare, le tasse le pago (e salatissime) come tutti, peccato che nessuno contribuisca per me. Se mi faccio male non ho nessuna polizza, nessuna assicurazione che mi possa in qualche modo sostenere. Volevo comprare casa per non spendere troppo d’affitto (vivo a bologna) ma la banca propone tassi di interesse per me impossibili.
E se volessi poi portare la questione sul fututo: sono una donna, ho 27 anni e un figlio non mi dispiacerebbe averlo..ma se poi non mi rinnovano il contratto l’anno prossimo…chi paga???? poi si chiedono come mai in Italia ci sono poche nascite…
Inoltre, e questa è la cosa peggiore, il tipo di lavoro che svolgo non è per tipologia ammissibile come ‘progetto’…un conto se sono un consulente, allora posso pensare che mentre lavoro mi formo, mi posso vendere anche in altre aziende, quindi il mio profilo professionale si accresce e la flessibilità in fondo potrebbe convenire anche a me. Io invece svolgo un lavoro di gestione/coordinamento in cui la tipologia di contratto è controproducente, per me innanzitutto ma anche per l’azienda (io domani potrei stare a casa senza preavviso e buonanotte al secchio!)…questi contratti non sono flessibili, ma sono CONTRATTI A PROGETTO A TEMPO INDETERMINATO….i co.pro, e Grillo ha ragione da vendere, devono essere i nostri dipendenti a Roma!!!
non capisco come ci si possa vantare di certe leggi…nn sono vittima della riforma del lavoro solo grazie al fatto che mio padre ormai in pensione usa i suoi piccoli risparmi per far studiare me e mio fratello e farci laureare nei tempi brevi e imbecilli previsti dalla pessima riforma universitaria varata ahimè dal vecchio governo…visto il livello di tasse universitarie e le misere paghe orarie per i lavoratori è praticamente impossibile laurearsi “non eccessivamente fuori corso” per uno studente lavoratore..l’ho provata quella situazione..visto come ero ridotto mio padre ha visto bene di darmi una mano pagandomi almeno 3 anni di università..ma se lui non fosse stato previdente come cazzo avrei fatto?!forse non mi sarei mai laureato,avrei continuato con lavori precari,visto che oggi con un diploma di liceo nn si può pretendere altro..il risultato sarebbe di di nn riuscire mai a sistemarmi e mettere su famiglia..ma gli stessi che hanno fatto ‘ste leggi del cazzo sono i grandi portatori della sacralità della famiglia..non li mando affanc.. solo perchè ce li mando e spero ce li mandino tanto spesso che conoscono il posto a memoria…
Sapete cosa penso che se un’uomo e’ una merda in vita non vedo perche’ lo si debba perdonare in morte…
Hanno sbagliato ad ammazzare Biagi, solo perche’ lo hanno fatto troppo tardi dovevano scoppiarlo prima che facesse quelle leggi del cazzo…
co.co.co.co.sticazzi.co
Vorrei sapere se i suoi figli lavorano in co.co.co e se sarebbe felice se i suoi figli lavorassero ora in co.co.co
Alessandro Abate 21.02.06 14:54 | Rispondi al commento |
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Che bella gente che c’è qui! Però complimenti! Una viene su questo blog per confrontare le opinioni e ne trova di questo tipo… Che dire? Votate sinistra mi raccomando! Persone così portano avanti l’Italia!
4 anni come CO.Co.Co. i versamenti pagati per l’inps volatilizzati.
Costretto a fare partita iva altrimenti scaricato dall’azienda ora devo farmi le dichiarazioni 740 e …. varie da solo perchè non posso permettermi un commercialista.
In più essendo un lavoratore autonomo il mutuo per un appartamento me lo sogno.
Grazie governo.
Cara Daniela, ti auguro di trovarlo, il tuo lavoro. Questi ignoranti farabutti sputano sulle opportunità che potrebbero venire da tanta gente in gamba umiliata e soffocata nelle aspirazioni. Anche nelle aziende la meritocrazia è una utopia, e stiamo sempre più scadendo verso il “precariato morale” più che lavorativo. Non siamo più capaci di progettare a lungo-medio termine. Navighiamo a vista e nascondiamo la dabbenaggine e l’incapacità dei manager delle aziende dietro un “non me la sento di impegnarmi”. Tu NON HA LE PALLE per impegnarti. Sei un incapace, un inetto, NON SAI COSA FARAI OGGI ALLE CINQUE, potrai assumere me a tempo indeterminato ?
Che pena. Che pena.
POVERA ITALIA.
Dovremmo andarcene tutti all’estero e lasciare questi stronzi da soli con le loro società e i loro contratti precari.
4 anni come CO.Co.Co. i versamenti pagati per l’inps volatilizzati.
Costretto a fare partita iva altrimenti scaricato dall’azienda ora devo farmi le dichiarazioni 740 e …. varie da solo perchè non posso permettermi un commercialista.
In più essendo un lavoratore autonomo il mutuo per un appartamento me lo sogno.
Grazie governo.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
RICORDIAMO AI GRANDI SIGNORI COSA E’ SCRITTO NELLA COSTITUZIONE.
Titolo III: rapporti economici
Art. 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.
Art. 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Art. 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
Art. 38
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L’assistenza privata è libera.
Dear Beppe,
dicono che sono un farmacista, dicono che ho un contratto a tempo indeterminato, dicono che ho un lavoro sicuro, dicono che al pari dei miei coetani io sto da favola. Forse ma una cosa è certa da quando mi sono laureato, da circa 5 anni (attraverso tanti sacrifici fatti di vendita porta a porta, mercatini, industrie conserviere come operaio ecc. ecc.)ho cambiato 3 farmacie e forse non è ancora finita. Il contratto nazionale del lavoro per la mia categoria prevede una retribuzione mensile che arriva a stento a 1300 euro, ah… dimenticavo grazie alle ultime finanziarie ci hanno aggiunto una tantum di 400 euro all’anno. Davanti a queste cifre mi sento un precario, un co.co.co. un sottopagato, un sottostimato, la mia laurea (nulla togliendo agli altri che nominerò) pensavo dovesse garantirmi una volta trovato un lavoro una paga che superasse di qualcosina la paga di un metalmeccanico. A questo aggiungiamo che lavoro a Napoli e che qualche compromesso lo devi pur fare con i tuoi datori di lavoro, ti devi anche saper svendere, infine paghiamo le tasse all’ordine, perchè senza di quelle non sei un farmacista, non puoi esercitare, circa 150 euro, poi devi pagare l’empaf ente provvidenziale della categoria che circa 600 euro annui, aggiungiamo dulcisinfundo i corsi ECM una caciara commerciale dove ci dicono che servono per aggiornarsi, macchè servono casomai a riempire le tasche di qualcuno circa 250 euro annui. Come se un farmacista o un qualsiasi altro professionista non avesse già intrinsicamente la voglia di aggiornarsi da solo a casa sua nei suoi libri, con il web, perchè lui sa di essere responsabile nell’esercitare un’attività pubblica. Tra il dare e avere fatti tu i conti e vediamo che rimane. Sono indignato sono un co.co.co dentro che è forse peggio.
Credo che sia ora che il cococo lo scriviamo noi per i nostri cari dipendenti/candidati alle prossime elezioni politiche.
E’ giusto che provino anche loro l’ebbrezza della flessibilità (a gradi novanta) e pratichino un pò l’interianale (un pò per uno, diamine). L’agenzia a scelta.
Il meetup di Matera di Beppe Grillo l’ha scritto e pubblicato nella sezione files. Credo che sia una buona bozza di partenza, e per chi ha conosciuto nella sua vita solo collaborazioni, non avrà difficoltà a riconoscerlo.
In queste ore i partiti si stanno scannando per avere un posto al sole nelle liste bloccate e si sta impedendo alle liste civiche di scendere in campo.
Propongo a Beppe, o a qualche blogger influente, di chiedere la presenza degli osservatori ONU alle prossime politiche. O al presidente americano di esportare la democrazia in Italia.
Saluti ai bloggers
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi……
Caro Intini … Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini Marco Biagi è un oscuro economista… Della sua morte certo a pochi italiani importa…
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ETC. ETC.
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Queste sono solo alcuni stralci dei Commenti al mio intervento di Sdegno riferiti a Marco Cucini che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
Vi sollevo dal leggere gli insulti (ci sono abituato) che sono arrivati.
PS. C’è anche un esilerante commento che mi elenca tutte le colpe di Craxi e come proprietà transitiva tutte quelle di Garibaldi (“personaggio squallido” come viene definito) che al comando di un centinaio di futuri leghisti (c’è scritto proprio così) ha candannato il Sud alla povertà, e di come sarebbe bello stare ancora sotto i “Borboni”.
(un connubio fra No-global Monarchia e lega sudista)
PROBABILMENTE mi scambiavano con l’Ugo Intini politico socialista, ORMAI SONO STUFO DI DIRE CHE SONO SOLO UN SUO OMONIMO e non ho mai votato socialista.
Un pò di rispetto almeno per i familiari delle persone uccise
Co.co.co presso una pubblica amministrazione. Ho avuto un contratto di 3 mesi a 600 euro al mese, dopo un rinnovo di 1 mese e poi hanno fatto scadere il contratto senza nemmeno convocarmi e darmi qualche spiegazione…Questo è uno schifo
Sapete cosa penso che se un’uomo e’ una merda in vita non vedo perche’ lo si debba perdonare in morte…
Hanno sbagliato ad ammazzare Biagi, solo perche’ lo hanno fatto troppo tardi dovevano scoppiarlo prima che facesse quelle leggi del cazzo…
co.co.co.co.sticazzi.co
Vorrei sapere se i suoi figli lavorano in co.co.co e se sarebbe felice se i suoi figli lavorassero ora in co.co.co
La legge non l’ha fatta lui, l’hanno fatta Berlusconi, Maroni ecc… un anno dopo che era morto. Hanno dato il suo nome alla legge perché così la gente con un morto no se la può prendere.
Sono stato assunto x una ditta come Co.CO.CO. e prestato in outsourcing x una ditta molto conosciuta del quale nn faccio il nome, poi dopo 2 anni sono stato assunto come dipendente a tempo determinato x 2 anni, l’anno sucessivo mi è stato rinnovato il contratto x 1 anno…sono sempre stato ricattato dall’azienda x il rinnovo, con le solite conseguenze…straordinari nn pagati, trasferte nn pagate, ogni volta che andavo in giro dovevo pagare l’autostrada e mi veniva rimborsata 2 mesi dopo…aumenti mai concessi…ad essere precari nn si puo’ programmare il futuro e si vive sotto perenne ricatto…l’ultimo anno(2005) con moglie incinta, ero convinto nel rinnovo a tempo indeterminato,(erano 5 anni che lavoravo x loro) ho chiesto quali erano le intenzioni dell’azienda, mi è stato risposto di nn preoccuparmi, per poi lasciarmi a casa con un preavviso di 5 giorni…Grazie a chi ha varato la legge Biagi…grazie a i nostri politici che fanno tutto meno che occuparsi dei problemi della gente…E soprattutto complimenti a quei sondaggisti che se la menano che i giovani italiani d’oggi nn si sposano en nn fanno figli…ma ci mantenete voi?
volevo dare la mia opinione sui risultati della legge biagi. Ho 32 anni e sono laureato in giurisprudenza, sono disoccupato anche se grazie a qualche raccomandazione riesco a lavorare come interinale presso qualche azienda non più di 4-5-mesi l’anno.se ti interessa sapere con anticipo i vincitori di un concorso all’ospedale di lucera in provincia di foggia fammelo sapere.Purtroppo per noi comuni mortali oltre al danno anche la beffa.
Biagi ha sbagliato ad accettare quell’incarico, non si può giocare con il destino di milioni di ragazzi. Io sono il V di sei figli e mio padre è morto prima che mi laureassi.Loro hanno fatto molti sacrifici , hanno sacrificato parte della loro vita per me ed i miei fratelli ,e adesso io sono uno in affitto maltrattato e senza nessun diritto in azienda, vengo sbattuto da un ufficio all’altro senza nessun avviso.A volte mi chiedo se ne è valsa la pena.Certo immaginavo il mio avvenire diverso soprattutto dopo la laurea.Ma mi rendoconto che vivo in un paese di coglioni dove si manda al governo un gruppo di malfattori arrangiati della politica.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Egregio sig. Ferrari.
Se il criterio di gestione della sua azienda è il puro “spirito polemico”, beh, posso solo dirle: auguri! Fossi un suo dipendente, non aspetterei di essere pagato meno da lei. Andrei direttamente a percepire uno stipendio inferiore in un’altra impresa, sicuramente più solida e seria della sua in quanto non gestita in base ai soli capricci personali del suo proprietario.
In ogni caso, sono a ringraziarLa per aver confermato in diretta (se mai ce ne fosse stato bisogno), le mie opinioni in ordine allo spessore qualitativo ed intellettuale della classe imprenditoriale e manageriale italiana.
Caro signor Carlo Dragoni, io non so chi Lei sia nè se le cose che dice, le dice per provocazione… ad ogni modo, dato che ha tentato di darmi una risposta seria, pur dandomi del mostro, tenterò anch’io di darLe una risposta altrettanto seria… sì, sono l’Ingegnere sfigato di stanotte…
Ma sono più mostro io, che mi ammazzo di lavoro 16 ore al giorno senza pausa pranzo, in cantieri dove mi prendo ogni responsabilità quasi gratis, o chi come Lei, assume extracomunitari asiatici o africani (purchè non terroni!) o va ad aprire fabbriche in Bulgaria o in Cina, perchè lì può non dare ai suoi lavoratori, anche nessun diritto(come se qui ne avessimo qualcuno), oltrechè il tozzo di pane per arrivare a domani?
E sono più mostro io, che mi vedo scavalcato ogni giorno dagli inesorabili figli di papà, dalle alquanto dubbie capacità fuorchè il nome che portano, o quelli della Sua razza, che ai propri figli insegnano il disprezzo per gli altri che abbiano uno zero in meno sul conto corrente, rispetto al suo?
E sono più mostro io, che nonostante tutto lotto per il mio meridione, dove Lei si viene a godere ogni estate le nostre splendide spiagge, con il coltello nei denti e le lacrime agli occhi, o Lei, che va applaudire Calderoli e Borghezio ed i loro vergognosi insulti nei confronti di quella che è la manodopera Sua e dei Suoi illustri colleghi?
Nient’altro da dire…
solo una cosa: in quel di Bari, ci sono fior di aziende straniere che hanno aperto, come la Getrag e la Bosh, solo per fare due esempi… sempre meglio che le vostre imprese bergamasche, che vengono qui solo per FOTTERSI i soldi dei contributi statali, per poi chiudere dopo un paio di mesi!
… aggiungiamo inoltre che molte imprese del nord preferiscono pagare il trasporto di rifiuti tossici al meridione piuttosto che versare le tasse di smaltimento alla loro “civile” regione. Con la complicità della camorra, della mafia e dello stato cieco…
Ieri sera a La7 sul programma Otto e mezzo ho sentito un sociologo che ha scritto un libro sulle 5 promesse elettorali di Berlusconi. La conclusione che ne traeva il sociologo era che lui personalmente non avrebbe votato Berlusconi perché non aveva rispettato tutte e 5 le promesse, però sul discorso lavoro diceva che in realtà nel paese non è aumentata la precarietà (intesa come trasmigrazione dal lavoro a tempo indeterminato al lavoro a tempo determinato e perciò precario), bensì è aumentato il senso di precarietà avvertito dalla gente a causa dell’aumento dell’inflazione reale (non delle balle dell’istat) generato dall’introduzione dell’euro (che ha provocato nel giro di un anno, il 2002, un aumento netto dei prezzi al consumatore). Di qui discendeva, secondo il sociologo, il senso di smarrimento legato al fatto del totale decadimento del potere d’acquisto.
Cosa ne pensate?
caro Beppe
sono, mio malgrado, una precaria come tanti.
Anzi al momento sono in cerca di occupazione …giusto per essere corretti…ma stavolta ho deciso di cercare altrove…attualmente sono a Londra dove la ricerca si stà rivelando altrettanto difficile, ma quanto meno il sistema funziona bisogna solo avere pazienza di pescare nel posto giusto, sono certa alla fine pescherò!
Come tanti ho tutte le carte in regola: una laurea in economia, un master, uno stage ovviamente non retribuito e non confermato a fine mandato, perchè già qualcuno pronto a prendere il mio posto pur di fare esperienza, non importa se ci si fa il culo e non ci pagano, dicono che bisogna sacrificarsi per vedere i risultati….e così via dicendo…insomma una ragazza come tante, che vuole costruirsi un futuro, ma costretta ad abbandonare famiglia e affetti per trovare la sua strada.
Sono qui con tanti dubbi, io amo la mia terra (sono una orgogliosa ragazza del sud), ma con tanta amarezza ho preso questa decisione.Ricordo qualche mese fa quacuno ti ha scritto sul blog dicendosi costretto ad abbandonare l’Italia per un fututo migliore per se e la sua famiglia e ricordo bene la tua risposta….perchè anche io ci stavo pensando..ma credevo anche che le tue parole fossero giuste…non siamo noi a dover andare via…ma questi incompetenti che pensano solo ai loro affari a dover emigrare…comunque tornando al tuo post, siamo tutti d’accordo il sistema fa schifo e non ci rappresenta, va bene sacrificarsi e farsi le ossa ma qua si stà esagerando.grazie per lo sfogo…ne avevo bisogno.
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE..E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA..E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA..IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE..SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..NON POSSIAMO PERMETTERCELO..E IL NOSTRO CULO IN MEZZO..NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO..DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.E COSI SAREBBE SE CI FOSSE PRODI AL GOVERNO..
Gli antichi Faraoni egizi davano anche loro molto lavoro, proprio tanto, tanti posti erano disponibili per chi volesse rimboccarsi le maniche e partecipare alla costruzione delle piramidi!!!!!
ANZICHE’ DIRIGERCI VERSO UN PROMETTENTE AVVENIRE CI SEMBRA DI VIVERE ESPERIENZE AFFATTO NUOVE! QUALCOSA DI “DEJA’ VU”!
Ciao a tutti,
mi chiamo michele laureato nel 2004 in Disegno industriale … il famoso design italiano del made in italy… non ho mai trovato un lavoro fino ad oggi
a marzo finisce il mio contratto di stage formativo in 3, quella dei videofonini…
in un anno nessuno mi ha formato piuttosto ho lavorato come designer per una paga da fame i miei progetti sono utilizzati dall’azienda per guadagnare milioni ma io prendo 750 euro al mese e non sò nemmeno se la settimana prossima sarò ancora al lavoro… mi dispiace molto per il Dott. Biagi ma questa legge dimostra che in italia qualsiasi legge viene rigirata per far comodo ai potenti anche se dovrebbe tutelare i più deboli e noi precari dovremmo farci sentire
in italia c’è un conflitto
che fa più di 1000 morti all’anno tra lavoro e malasanità
e cos’è questa? pulizia etnica? come si chiama?
quando uno con i soldi può avere tutto e chi ne ha di meno non ha diritto nemmeno a un letto in ospedale quando sta male
e per farsi curare deve pagare
solo che coi soldi che ti danno quelli del lavoro interinale cosa cazzo vuoi pagare se fra tre mesi non sai neanche se avrai un fottuto lavoro
perchè il lavoro interinale non è altro che una prestazione di lavoro manuale non qualificato
esattamente il caso in cui il rischio sul lavoro che è quintupolicato
e tutto questo non è capitato ma è stato pensato progettato e ralizzato dal padronato in combutta con l’apparato decisionale dello stato per il quale la vita di un operaio non vale non dico niente, ma sicuramente non vale il costo di un corso di formazione professionale con tanto di assunzione a pieno salario
e dovremmo pure dirgli grazie perchè offrono lavoro?
povera vita mia chi coglie e magna chi se ne fa no rappo e chi na pigna ce sta chi zappa puta e chi vennegna chi votta l’acqua o zurfdo e chi l’uva se venne
Esasperato dalla mia pessima esperienza presso un Agenzia Interinale, mi sono permesso di dare le dimissioni.
Ho 29 anni, intelligenza nella media e una misera laurea in giurisprudenza, negli ultimi 7 mesi di ricerca ho ottenuto 2 proposte di stage (alcuni amici francesi ridono, lo stage da loro è previsto al massimo nel corso dell’università) e 1 proposta di Contratto di Apprendistato con tanto di frustazione all’idea di diventare apprendista a 29 anni!!!
Ma io che colpa ne ho se permettono di inserirmi come APPRENDISTA alla mia seppur giovane ma non troppo età?????
Meno male che la speranza è sempre l’ultima a morire.
Sciacalli, Biagi l’hanno lasciato morire e ora si nascondono dietro il suo martirio.
Adoro il mio paese ma rientro tra chi strizza sempre più l’occhio alla spagna o alla francia.
Povera italia…..
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Ecco la mia citta’ Grosseto toscana
le opportunita’ di lavoro scarseggiano ,il sito del centro dell’impiego e’ da ottobre che non viene rinnovato con nuove offerte di lavoro .I negozi stanno man mano chiudendo, in grosseto ci sono piu’ negozi cinesi che panifici. I saldi dei negozi rimasti durano da mesi. A casa all’ora di pranzo in media di 3 giorni su sette chiamano le persone che lavorano per compagnie telefoniche ,e anche se assillanti cerco di rispondere cordialmente perche’ non credo che se avessero scelta farebbero un tale lavoro. Con la miseria che guadagno 350 euro al mese ,lavoro part time senza alcun tipo di contratto , mi pago un piccolo studio in affitto per dipingere . La notte ci sono almeno 6 senza tetto che dormono li’ vicino ,delle persone ogni lunedi’ gli portano vivande,vestiti e compagnia.
C’e’miseria .Ho fatto diversi lavori ,tutti non proprio inerenti alla mia passione ,ma li ho fatti per essere libera. Ma adesso lavori e non ti rimane che un pugno di mosche . diversita’ vuol dire anche opportunita’ diverse . IO amo creare ,dipingere ,so che e’la mia vita, e sono stata disposta a fare lavori anche da uomo , pur di alimentare la mia passione. Ma se questi lavori adesso non mi permettono di crescere ,mi sento una persona in gabbia. ognuno deve avere la propria opportunita’ , da chi vuole fare il meccanico a chi ama l’arte come me. Ci sara’ sempre malcontento se questo non viene dato. valentina
Cosa c’entra il Killer con l’imbianchino ? Embé ? Fare lavori di muratura e pittura, cosa che faccio a casa mia, è divertente, economico e dà molta soddisfazione. Anzi, inizio a farlo anche io per 210 euro al giorno. Perché scusa, la laurea ti dà forse DIRITTO ad un lavoro da colletto bianco ? Il concorso ? Ma quale concorso ! Il concorso aspetti. I lavori manuali sono i più redditizi, sono lavori veri, e non producono “il nulla” come tanti lavori in voga oggi in Italia. Sapessi fare il meccanico ! Sapessi fare il fabbro ! Non si trovano più i fabbri ! L’altro giorno a mia madre serviva uno STAGNATORE. Per le pentole di rame che hanno perso lo smalto. L’unico che ha trovato è il signor Raffaele, tranquillo vecchietto di 83 anni che non lo fa più da almeno 20. La ditta ci avrebbe messo almeno “120 giorni” e con un risultato scadente (dopo un anno lo stagno non c’era più. Pentole pagate l’iradiddio). Il signor Raffaele ci ha detto “Vabbé, mo’ t’o’o faccio. Bbene però !”
Il signor Raffaele guadagnava tanto da poter vivere del suo lavoro, di comperarsi una casa, di tirar su una famiglia. Lavorava a 200 m da casa, ha 83 anni e scoppia di salute. Non è affetto da nevrosi, fuma 1 pacchetto di sigarette al giorno e va regolarmente in bicicletta. Tutte la mattine lo trovi al bar della piazza del paese. Io invidio da matti il signor Raffaele.
Oggi gli schiavi moderni lavorano come dei matti, sono “PROATTIVI”, sono “ALLOCATI” sui differenti “CENTRI DI COSTO”. Capito ? Tu dentro una azienda sei una voce di un “CENTRO DI COSTO”. Sei un costo. Ma VAFFANCULO !
Capito Pierucci ? Fallo l’imbianchino, e non sputare sulle professioni auree del domani !
Caro Beppe
sono ingegnere,donna,35 anni.
Mi reputo brava,competente come purtroppo di ingegneri non ce ne sono più.
Le nuove leve vengono buttate fuori dall’università senza selezione perchè già l’universià fa schifo:è diventata una azienda per macinare soldi e quindi per avere iscritti non bocciano.Abbiamo problemi a trovare ragazzi validi,anche se non è colpa loro,illusi che basti fare un sito web per conoscere il sistema.
Detto questo non voglio dire che il precariato sia una bella cosa, ma che il marcio è fino all’osso a a partire dal sistema scuola.
Il precariato serve per i tappabuchi e le aziende ne approfittano per guadagnarci.
Non credete che tutti facciano fatica ad assumere:tantissimi che sfruttano selvaggiamente,e come in politica,i dirigenti fanno niente,fanno male e hanno un sacco di soldi.Aziende che non sanno più come reinvestire gli utili ma che non ve lo verrano mai a dire, anche medie,non necessariamente grandissime.
Credetemi:piangono miseria e basta.
Detto questo il problema del sistema precariato è culturale:nelle aziende serie(pochissime)fare straordinari è indice di un problema;se fai straordinari non sei capace di organizzare il tuo lavoro visto che lo hanno già organizzato per te.Culturalmente uscire in orario è indice di nulla-facenza SOLO IN ITALIA!!
Lavorare in emergenza nella migliore delle ipotesi è disorganizzazione, la norma è lo sfruttamento.
In Italia non c’è investimento:le aziende(quelle grandi che trainano e non i piccoli imprenditori spocchiosi senza background tecnico NECESSARIO che postano qui)non hanno interesse alle cose fatte bene e alle competenze.Vedo ingegneri che fanno i programmatori e pure male.Ma non interessa:orari massacranti per prodotti scadenti perchè venduti a prezzo basso.E’ l’era delle società di consulenza,dei commericali.Le softwarehouse sono fallite.Senza progresso rimescoliamo e basta.
Questa è la tecnologia italiana che necessita di ricerca e invece rimescola,figuriamoci gli altri settori!
Accidenti se hai ragione, ho 47 anni sono sardo e lavoro da quando di anni ne avevo 23 nell’industria, un lavoro da operaio, senza pretese ma che ti consentiva di avere una famiglia e mantenerla in vita, da noi nel nuorese si è sempre aspettato il milanese o il bresciano di turno che colonizzasse gli schiavetti, risultato: i bresciani si hanno riempito le tasche e noi sardi siamo rimasti “per loro” i pastorelli da spennare, l’operaio è una razza in via di estinzione, sanno benissimo che non ci incazzeremo, perchè tutto si ritorce contro di noi, se alzi la voce offendi reclami, non più galera ma “sanzioni amministrative” che ingrassano le banche e ti portano via quel poco che avevi comprato con i tuoi??? soldi, sanzioni per tutti è il loro slogan, la galera costa allo stato, le multe rendono, i processi rendono, gli avvocati rendono, non è vero che hanno paura dei giudici(solo di alcuni) perchè gli altri rendono, pignorano mettono sotto sequestro,ecc ecc. Diciamo grazie a chi ci ha tolto anche la speranza, che notoriamente si sà era l’ultima chance.Buon Pro a lorsignori
Io ho 36 anni una moglie e 2 figli.
Nel 1995 ho iniziato a lavorare con una borsa di studio di 6 mesi.
Nel 1996 sono stato assunto col Contratto Formazione Lavoro.
Nel 1998 il CFL si è naturalmente convertito in Contratto a Tempo Indeterminato (Metalmeccanico) con relativo scatto al 5° Livello con aumento di stipendio.
Nel 2000 ho avuto un ulteriore scatto al 6° Livello e aumento di stipendio.
Un percorso professionale ed economico accettabile.
Poi arrivano il nano e i suoi servi.
Stop agli aumenti.
Alla fine del 2002 l’azienda per la quale lavoravo mi “invita” a dare le dimissioni per passare al Co.Co.Co. perché a loro costa di meno.
Nel 2004 mi viene proposto un Contratto a Progetto di 12 mesi.
Nel 2005 un Contratto a Progetto di 6 mesi.
Dopo 4 mesi vengo “invitato” a cambiare azienda.
Anche perché ho contestato più volte i loro tentativi di impormi un orario, chiedere ferie o permessi, ecc. dal momento che non sono previsti per quel tipo di contratto.
Essendo l’unico in tutta l’azienda a farlo, risulto scomodo.
Mi trovano una loro consociata (per fortuna migliore) che mi propone un Contratto a Progetto di 8 mesi con lo stesso stipendio.
Nel 2006 il contratto viene prorogato per altri 12 mesi con lo stesso stipendio.
In conclusione io sono passato da un Contratto a Tempo Indeterminato a varie forme di Contratto Precario, a differenza di quello che Ministri di questo Governo affermano continuamente in televisione.
Non prendo un aumento dal 2000, nel frattempo ho avuto 2 figli e il costo della vita è praticamente raddoppiato.
Se non cambia qualcosa a breve sono pronto ad andare all’estero.
Eurispes dice che quasi il 40% degli italiani emigrerebbe.
E la cifra arriva a 50% sotto i 45 anni.
E se ce ne andiamo noi, come cazzo va avanti ‘sto paese?
Come faranno i vari dirigenti sia pubblici che privati a continuare a fare i nababbi senza gli sfigati da sfruttare?
Dovranno cambiare la bossi-fini per far immigrare gente da sfruttare dal 3° mondo.
Mi riesce difficile credere a questi qua intorno che insultano e maledicono…………di imprenditori(?) tronfi che leggendo di stipendi che schiavizzano le persone pensano di abbassare i gia bassi compensi che invece elargiscono ai loro dipendenti
Questo Governo è complice della situazione (o forse viceversa). L’opposizione ha opposto il nulla condito di zero.
Chi sta al timone della barca determina l’andatura della stessa. Poi il destino ci può mettere uno zampino, una tempesta….
Ma l’andatura della nave, e perciò la responsabilità, rimane sempre del Comandante e dei timonieri.
Molti Comandanti, forse i più coscienziosi, affondano insieme la loro nave.
Non speriamo da questi individui tali atti eroici non ne sono semplicemente e storicamente degni.
mi sono laureato in DAMS lo scorso luglio a 22 anni, senza la benche’ minima raccomandazione lavoro piu’ o meno nel mondo dello spettacolo da 3 anni. i soldi che girano in questo mondo sono davvero tanti, faccio una gavetta esagerata… eppure riesco a sopravvivere. credo che sia finita per sempre l’epoca del posto fisso e che tutti dobbiamo essere disposti a sacrificarci per quello in cui crediamo. credo che questo paese abbia bisogno di persone dotate di buon senso e non legate a vittimismi omnicomprensivi (dal vittimismo arbitrale del calcio a quello berlusconiano dell’11/9, a quello antiberlusconiano della sinistra). Sveglia! Alziamoci! prendiamo atto delle nostre potenzialità! Specializziamoci! Creiamo! non posso credere che ci si possa ancorare per sempre nel silenzio delle scrivanie dei nostri genitori.
Grillo sei davvero un grande.
Vorrei che anche in questo caso tu ci spronassi e non voglio credere che anche tu sei legato a questo vittimismo cosmico.Stefano Peccerillo
se ti sei laureato al dams vuole dire che sei un ignorante completamente sconnesso dalla società, non hai imparato un cazzo, sai parlare a malapena l’italiano e ti entusiasma la consorteria. vivi come un parassita in un ambiente popolato da gente come te. della politica, del lavoro, della società, non sai un accidente e passi il tuo tempo libero a scaricare barze su internet. se sei un leccaculo e hai qualche protezione forse rimedi un posticino, e il tuo intervento esprime bene la weltanschaaung del lacché cerebroleso. non fai neanche menzione del taglio gigantesco ai fondi per lo spettacolo che getta molti tuoi colleghi nella miseria e nell’incertezza più assoluta sul domani.
ma vai a cagare, pubblicista di merda, fermacarte da scrivania, addetto all’ufficio-stampa o organizzatore di oscuri eventi culturali di cui non frega niente a nessuno.
vai al cinema, vai a teatro, vai a rompere i coglioni da qualche altra parte. sei la schiumina della sovrastruttura, idiota.
Ho visto adesso l’articolo ed il post!
Sarò brevissimo, ma ritornerò in seguito, perchè devo scappare!!Un pensiero:
“L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro” se il lavoro manca, non esiste, appare e scompare, forse “non c’è neanche la repubblica”.
L’argomento è vastissimo, merita approfondimenti, e ci sarebbe tanto da discutere, devo andare ma ritornerò.
cari amici,saro’breve:ho 29 anni e senza occupazione oramai da 3.prima solo lavori occasionali,per breve periodo ed in nero(tranne 4 mesi).sono iscritto a tante agenzie per il lavoro(nate dopo la legge Biagi).Mi hanno chiamato solo una volta per un colloquio per un possibile lavoro di mesi due;durata del colloquio:7 minuti!come avranno fatto a stabilire che non ero idoneo?non valgo neanche 1.000 dollari del 1850!vi saluto.Ciro da Napoli. GRANDE BEPPE!
Sono d’accordo su tutto…tranne che sul prezzo del biglietto del cinema: qui a Pioltello (MI) è 7,75 euro e se lo richiedi da internet ti aggiungono 1 euro xkè hai risparmiato il tempo x andarlo a prendere!!!
…scusate mi sono finita il posto a disposizione….ci sarebbe tanto da dire…..ma credo che una parola riassuma bene il tutto: VERGOGNA a tutti quelli che hanno avuto il cu.o sistemato per anni e non hanno spostato nemmeno una paja per far sì che il futuro dei figli e dei giovani in generale fosse migliore; e con migliore non intendo barche, vacanze, cinema tutte le sere(come magari fanno i nostri dipendenti…..semplicemente arrivare a fine mese, senza doover lavorare giorno e notte e ritrovarsi con un pugno di mosche! Personalmente è una vita che non vado al cinema (gente 6.50 sono un’ora e mezza del mio lavoro, ci siamo?!?!? siamo connessi?!?!?), due vite che non mi mangio la pizza con gli amici…e potrei continuare. Anche se credo che, in questa crisi generale, siano soprattutto le donne ad essere penalizzate. Dopotutto forse è quello che ci meritiamo….cioè mi spiego….finchè il ministro per le pari opportunità si batte per le quote rosa e poi la prima proposta che fa è quella di dare la possibilità alle madri di dare il cognome al proprio figlio…beh….ragazzi ce n’è di strada da fare!!! ‘sta cogl..ma non si rende conto che tra un pò un figlio sarò UN LUSSO CHE SOLO QUALCUNO POTRA’ PERMETTERSI??? Ci pensate??….mio figlio avrà il mio cognome….ma non avrà niente sul piatto da mangiare! che tristezza dire una cosa del genere, ma è la verità nuda e cruda..sigh! pronto?? c’è qualcuno al parlamento che ci degna di una minima attenzione?…ah no…sono troppo impegnati con le t-shirt ed i sondaggi americani…e adesso censuratemi!!
Ciao a tutti
Lucia
Ho 25 anni (anzi, settimana prossima 26). Mi ritengo fortunato perchè ho navigato “solo” per 4 anni nel mare dei contratti atipici: ho cominciato con un Co Co Co, ho proseguito con un Contratto di Collaborazione Occasionale e quindi con un Contratto a Progetto. Mentre il co co co mi poteva stare bene all’epoca in cui lavoravo in quella condizione (era comunque un lavoro post-università), con i contratti a progetto e occasionali ho sperimentato tutte le furberie applicate a quei tipi di “occupazione”. Ho ex colleghi che, a 30-35 anni ancora si ritrovano in quella situazione, non sanno minimamente come tutelarsi anche perchè NESSUNO li tutela. Gli imprenditori sfruttano abilmente questa ignoranza e mancanza di tutela, i lavoratori non sono informati, non sanno cosa prevede il loro contratto e si rassegnano ad una condizione di precarietà pressochè totale.
I sindacati, non vorrei dire una scemenza, fino a qualche tempo fa consideravano quei tipi di contratti in una categoria a parte (un muratore co co co non rientrava nelle categorie degli edili, ad esempio). Quando mi rivolsi ad un sindacato mi dissero che non avrebbero potuto fare molto visto il tipo di contratto.
Ma e’ grave che, sempre per pagare le persone che andarono in pensione a 40 anni grazie a “paga pantalone”, questi contratti ai fini pensionistici (malgrado quanto si affermi) contino come il due di picche. Visto che poi gli stipendi sui quali si aggirano i contratti sono molto bassi, inutile parlare di pensioni integrative, anche perchè presumo che tali contratti dalle banche non vengano considerati come reddito fisso.
Ancora piu’ grave e’ l’assenza di malattia e di permessi. Un ex collega ebbe un ictus, per tre mesi non percepì assolutamente nulla di stipendio e venne licenziato senza una minima liquidazione, senza che potesse appellarsi a qualche diritto.
Chi lavora con questi contratti è a mio avviso, “senza”. Senza diritti, senza tutela, senza informazione.
Beato a chi guadagna 5 euro all’ora!
Io guadagno 3,16 euro orari e sono un falegname,uno dei mestieri piu duri che ci sia.
MA DOVE CAZZO ANDREMO A FINIRE DI STO PASSO?
DAVIDE FALCIONI 20.02.06 19:33 | Rispondi al commento |
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a sto punto direi meglio io qui…a S.Domingo..mi pagano l’ equivalente di 5,2 euro all’ ora!…insegno musica,altri professionisti sono pagati da fame!molti i disservizi ,ma l’ affitto di un appartamento va dai 95 euro ai 200 euro.Non si puo paragonare l’ america latina a quello che ti offre l’ Italia,ma leggevo da qualche parte che 1 su 3 italiani preferirebbe l’ estero!
Il capitalismo sfrenato ha fallito inesorabilmente!!…a quando una rivoluzione totale del sistema???…tanto la legge del “io sto bene,degli altri non mi interessa una ceppa”…non funziona in eterno!!!
Carissimo Beppe…
Intanto Volevo dirti che Stò ancora ridendo dopo aver visto il tuo ultimo Video che mi è arrivato a casa …come ironizzi sulle cose tu….Sei fantanstico.
Detto questo tralsciando le odi al Ministro alla Pubblica Risata Grillo vorrei soffermarmi per un istante sul concetto di Lavoro:
Il lavoro nobilita l’uomo.
Ora cosa vuol dire essere nobilitati? vuol dire che per quanto uno lavori viene poi ripagato dal suo sforzoa e si senta in un certo qualsenso appagato nel vedere che oltre ai guadagni il suo operato è servito a migliorare ed ad essere utile ad un fine.
Ora io sono un dipendente a tempo indeterminato e sono sicuramente un privilegiato rispetto a molti ma se guardassi ad esempio alle detrazioni della mia busta paga e pensassi per un istante che qualche eurino in + in saccossia mi farebbe certo bene.
Quindi se poi i numeri alla fine sono quelli che contano mentre i tedeschi sono molto precisi cosiccome i francesi…copiando il protagonista di questo blog affermo che “NOI SIAMO ANDATI IN LEGGERA CONTROTENDENZA…” ovvero che anche i numeri sono di creativa interpretazione…
A mio avviso come possiamo sapere se c’è + o – disoccupazione se il governo afferma che questa è calata…quando poi le assunzioni se si fatte sono a tempo determinato…vale a dire intanto ti do lavoro ma tra un tot resti a terra di nuovo? che cavolo di proposta è???? meglio di niente certo…ma allora non mi avete risolto il problema ci avete solo dato del fumo negli occhi…
Quindi è proprio il caso di mandarli a Fan…o quando li vediamo da Vespa o a MAtrix…io sinceramente se fossi un politico ed avessi un minimo di umiltà non avrei nemmeno il coraggio di parlare per irspetto di quelle persone che sbarcano il lunario e che si sobbarcano sacrifici per poter pagare l’affitto e mandare a studiare i propri figli….
Scusate lo sfogo..
Cari politicanti…concretezza no Televisioni..
OT–OT
Sto seguendo le Olimpiadi di Torino:Italia!
In Germania,Svizzera,Austria:Diretta!
Italia:Differita!
Mi riferisco all’incontro:Italia-Svizzera-Hockey sul ghiaccio.
Io ho lavorato in un grosso magazzino internazionale di mobili alle porte di Milano in un anno ho avuto 13 contratti, ad un dibattito ho incontrato un politico della destra e gli ho spiegato la situazione e lui mi ha risposto che dovevo essere contenta dei miei 13 contratti perchè voleva dire che l’azienda mi apprezzava …
allora facciamo due calcoli ..per il governo i miei contratti sono calcolati come 13 posti di lavoro eravamo solo nel mio reparto in 4 quindi in una anno il mio reparto ha creato posti di lavoro per 52 persone, che io non ho mai visto.
In un paese come il nostro perche’ sorprendersi se a fianco dell’esercito degli “scalda poltrona”, ora troviamo anche l’esercito dei “precari” !?!?!?
Io ringrazio il Creatore di averci mandato il Calderoli che dice testualmente “ma proseguirò,più convinto di prima,la mia battaglia a difesa delle nostre radici cristiane” (fonte RaiTelevideo).
Ma santo cielo, sto deficiente qui fino a ieri era a fare lo scemo con le ampolle alle sorgenti del Po e a santificare la tradizione celtica……Cosa c’entra lui con la “tradizione cristiana”!?!?!
cazzo figa tette culo….fermatelo prima che sia tardi!!!!
leggo da alcuni commenti che avete seguito l’intervista di ferrara a tale ricolfi sociologo, “di sinistra” (ma che fico!), ieri sera.
e chi poteva chiamare ferrara a due mesi dalle elezioni per parlare della politica del governo uscente?
se non altro, il ricolfisociologo ha ammesso qualcosa.
dopo aver detto che i dati dell’istat sono assurdi, ha detto anche che non c’è “più precarietà di prima”, ma che adesso la precarietà, AUMENTATA O DIMINUITA ( su questo ha le sue opinioni e ammette che c’è un gran casino tra le diverse inchieste fatte ) è una condizione assai più DISPERATA e INVIVIBILE di prima. per questo dà la colpa all’euro, allineandosi così alle “analisi” del nano e dei suoi alleati, ma senza darlo a intendere: addirittura suggerisce in tv di NON votare berlusconi, perché anche se NON NE HA COLPA (sic) non ha rispettato i termini del suo delirante contratto. E DICE CHE IL TASSO DELL’INFLAZIONE REALE è IL TRIPLO DI QUELLO AMMESSO UFFICIALMENTE, cioè siamo tutti sottopagati, per non dire derubati. E SUI TITOLI DI CODA PARLA DI INCAPACITA DEGLI IMPRENDITORI, DI MANCANZA DI IDEE PER RILANCIARE L’IMPRESA NOSTRANA O DI MEZZI E VOLONTA PER EFFETTUARE I RILANCI PROSPETTATI (vedi berlusca), cioè di ARGENTINIZZAZIONE DEL NOSTRO PAESE.
AVETE CAPITO? STIAMO DIVENTANDO ARGENTINA. preparate le pentole, gente.
Ormai i poteri, i consulenti dei poteri, i funzionari, i consulenti dei funzionari, hanno smesso di cacare scuse. AMMETTONO DIRETTAMENTE CHE IL PAESE STA COLLASSANDO e la gente può morire nelle fogne. l’importante è dire che il paese sta morendo per cause estrinseche all’opera dei poteri, dei consulenti, dei funzionari. che è colpa.. dell’economia, e di quattro tunca che piazzano bombe sugli autobus, deprimendo il sensibile mondo finanziario. è così che ci si fa eleggere. non si promette più il benessere, ma la dolce morte. se dobbiamo argentinizzarci, almeno votiamo per un governo con il senso dell’umorismo.
sono abbastanza giovane per risponderti che la tua idea sulla mia generazione è leggendaria. esistono sicuro animali come li descrivi tu, a nutrire il mito.
personalmente non possiedo scarpe da ginnastica firmate né cellulare con macchina fotografica digitale. non voglio tutto subito e certe cazzate non le voglio punto. vorrei che lavorare mi permettesse di pagare l’affitto di UNA STANZA, le poche spese per muovermi in città, i vestiti comprati al mercatino e il desco quotidiano. lasciandomi qualche euro e parte del mio tempo biologico per distrarmi, arricchire la mia stracciacazzo di cultura, uscire una sera con una baffa malefica che non me la darà mai. non vado in vacanza da tre anni e la cosa non mi uccide. il problema è che lavorando non riesco a pagarmi la stanza e il desco quotidiano. conosco altra gente, della mia età, che vive come me. la classe lavoratrice in questo paese è stata sterminata, esistono solo lavoratori, come monadi leibniziane. se i metalmeccanici organizzano un blocco stradale vengono osservati come buffi marziani, denigrati o peggio additati come criminali. abbiamo perso l’idea di unità dei salariati e anche del LEGITTIMO (AUTOLEGITTIMATO) RICORSO ALLA VIOLENZA. NESSUNO spaventa, minaccia o danneggia la proprietà e i proprietari, a prescindere dal modo in cui questi gestiscono il potere. Devono solo temere la magistratura, e anche quella ha sempre meno armi per spaventarli davvero. così si è perso il potere contrattuale. ci vanno a nozze certi orribili debosciati come i forzanovisti che provano a dirottare la rabbia operaia, e tutti gli altri soggetti interessati a predare il lavoratore, vincolato all’anomia, per farne un lumpen-proletario.
1)Tu non hai ancora abbandonato casetta, con la tua mamma che ti veste e ti campa, che ti fa trovare tutto pronto quando torni dall’univerità… ma parli con entusiamo dei giovani europei che viaggiano e sono indipendenti. Singolare.
2)Flessibilità, ma lo sai cosa vuol dire? Non vuol dire schiavismo ad esempio… Io ho lasciato casa dei miei genitori quando avevo diciotto anni, mi sono laureata, ho studiato all’estero, ho un master prestigioso. Lavoro a progetto, non ho nessuna possibilità di comprarmi una casa, non arrivo a fine mese. Vorrei cambiare lavoro, non posso. La flessibilità è poter cambiare, è mobilità, turn over… Quello che ci ha dato la legge biagi è solo… instabilità, diversa da flessibilità.
3)Dopo un segno di interpunzione ci vuole uno spazio… Lo so che voi studenti di ingegneria non siete molto abili in questo genere di cose(come tu mi confermi, date le difficoltà riscontrate nella lettura del libro bianco) ma sono certa del fatto che tu abbia fatto almeno le scuole elementari.
Sono completamente d’accordo con te. Pensare che la situazione di precarietà dipenda solo dal governo attuale è il tipico atteggiamento della sinistra. Ma loro cosa hanno fatto per i lavoratori? Qualche aumento sindacale e poi? La gente non capisce che il problema di fondo è che il costo legato all’assunzione, in un momento di crisi come negli ultimi anni è insostenibile per tutte le aziende. Ci si lamenta del precariato nei call center? Ma andate a vedere i debiti che ha telecom italia e poi magari capite che se la baracca crolla anche quelle migliaia di posti precari vanno a fare in c**o. Stesso discorso per l’alitalia: ci sono 8000 esuberi, e allora, per i compagni è meglio scioperare un giorno si e l’altro pure in modo da farla fallire e così, tutti a casa! La sinistra non capisce che senza l’odiato imprenditore non ci sarebbe lavoro. E se l’imprenditore (non tutti) è alla canna del gas (in cina o nell’est europeo la forza lavoro costa un decimo) non può assumere a tempo indeterminato. Quando e se passerà la crisi allora sono convinto che il precariato diminuirà di molto.
Qual’e’ la mia storia?
Semplice semplice…mi sono fatto il c*** per diventare ingegnere elettronico rinunciando al divertimento che avrei potuto spendere nei migliori anni della mia vita.
Cosa mi ritrovo adesso? Un pugno di mosche, no? I tempi cambiano, c’e’ la crisi, non e’ colpa di nessuno, no?
E intanto mio padre all’eta’ mia (con un diploma) aveva gia’ un buon lavoro, una casa in affitto e una famiglia con un figlio.
Io invece niente, eppure una volta gli ingegneri elettronici trovavano lavoro subito.
Invece io mi ritrovo a sostenere colloqui con gente che ti vuole aziendalista ancora prima di averti assunto!! Chiede idiozie che somigliano quasi a giuramenti di fedelta’ e fanno fare prove RIDICOLE che dovrebbero in 10 minuti misurare il tuo livello intellettivo o la tua capacita’ di risolvere i problemi.
Tra idiozie come queste e, a volte, qualche colloquio serio, mi arrangio come pro-forma.
Si, perche’ insegnare in una scuola privata dove gia’ si sa che chi paga passa gli esami e’ proprio un pro-forma. E non e’ ne’ gratificante, ne’ tantomento formativo per la mia carriera professionale. C’e’ poco da fare, Beppe…Se ad Aprile dovesse succedere il fattaccio io riconsegno la carta d’identita’ e me ne vado in qualche altro posto.
come puoi pretendere che un povero disgraziato impari un lavoro e diventi competente e competitivo in esso in 3 mesi di co.co.co. o con uno stage di 6 mesi o con altre forme di lavoro precario mensile o part time? se gli imprenditori volessero davvero persone competenti non assumerebbero una gran quantità di co.co.co. per poi mandarli via dopo qualche mese e prenderne di nuovi ma assumerebbero poche persone con contratto a tempo determinato di uno o due anni(un contratto vero con busta paga, con le trattenute per la pensione, con le ferie pagate, con la malattia…), potrebbero così imparare davvero il lavoro, farlo proprio ed appassionarcisi e a quel punto il datore di lavoro avrebbe davvero modo di capire se la persona è competente e utile per l’azienda. In ogni caso da un’esperienza così il lavoratore ne verrebbe fuori arricchito d’esperienza lavorativa che potrebbe comunque servire per trovare un nuovo lavoro, magari migliore del precedente. Ora come ora non è così, facendo un co.co.co. di 3 mesi cosa impari? come accresci la tua competitività lavorativa?
per concludere: quanti anni credi che debba lavorare un lavoratore atipico prima della pensione? se fossero 40 dovrebbe solo ringraziare il cielo!
Lavoro per una ditta di distribuzione bevande della provincia di Varese. Guido tutti i santi giorni un furgone che credo risalga alla guerra 15/18 e tutti i furgoni presenti in ditta sono vecchi, malconci e certo non euro 5… Non solo i nostri datori di lavoro ci obbligano a viaggiare con questi catorci, ma ci impongono anche di caricarli oltre il limite previsto per legge e alle nostre rimostranze, ci siamo sentiti rispondere: “Voi fate così, se poi vi danno la multa la paghiamo noi”. Sì, e i punti tolti dalla patente? “Vi facciamo fare a spese della ditta il corso per recuperare i punti”. Prendo 900 euro al mese, ho un contratto a tempo determinato e mi è stato detto che se il modo in cui la ditta opera non mi sta bene posso andarmene che ci sono un sacco di Ahmed ed Alì pronti a prendere il mio posto. So che è vero, non sono laurato e mi tengo stretto il lavoro che ho, anche se secondo me imprenditori che la pensano come i miei capi meriterebbero la galera!
Il fatto e’ che voi siete invidiosi perche’ Lui puo’ scoparsi veline, letterine ed altre, quando, dove e come vuole !
Ve le sognate, cari comunisti !!!
5.Se si e’ carini, uomini o donne. Datela/datelo. Bando ai moralismi ipocriti. Chi ha la possibilità, in un mondo selvaggiamente clientelare come il nostro, DEVE sfruttare le sue qualità. Inoltre un campo quasi esclusivo per le donne, si sta’ adesso aprendo agli uomini. Sempre più omosessuali ottengono posti di rilievo, aprendo cosi la possibilità a giovani
piacenti di fare delle carriere decenti.
6.Evitare i corsi tipo cisco o microsoft se sia hanno più di trentanni. E sopratutto se non si hanno gia’ contatti nel settore IT. Le ditte cercano qualificati SOLO sotto i 26 anni per ovvi motivi di sfruttamento. Se uno ha trentenni, viene da un settore diverso dall’IT e fa’ uno di questi corsi butta i soldi dalla finestra. L’IT e’ una casta chiusa riservata ai giovani gia’ introdotti nel settore.
8.Ancora per i giovanissimi alle superiori. Medico, avvocato, notaio,commercialista, sono caste CHIUSE. A meno di parentele di primo grado con soggetti del settore, o avvenenza fisica,NON vi iscrivete a tali facoltà. Dopo 5 anni di culo vi ritrovereste a fare il call center. Con l’aggiunta di essere presi per il culo da quelli che non hanno mai studiato e prendo il doppio di voi.
9.Iscriversi a FI ed andare a leccare il culo in TV e’ una via da ambire e che porta sicuramente successi. Previa sgancio della passera e/o del culo, ca va sans dire.
10.Immergersi nell’illegalità’ .Soldi a palate, niente tasse,la soddisfazione di inculare chi prova ad inculare te. Il 99% degli imprenditori italiani ricade in questa categoria. Ah, in Italia la possibilità di essere arrestati e’ nulla. Se uno e’ tanto pirla da farsi beccare,una busta al posto giusto risolverà ogni problema. Nano docet
Tempo fa una grande Banca italiana (grande solo per numero di sportelli) aveva assunto con contratti a termine (trimestrali con rinnovo) degli operatori di sportello (alla faccia della professionalità, privacy e quant’altro). dopo sei mesi, ovvero passato il periodo estivo, il 90 per cento dei contratti non fu rinnovato. Ciò fu comunicato con 15 giorni di anticipo. Alla fine del sesto mese in circa 40 sportelli, si registrarono ammanchi di cassa per cifre dai 4 ai 6 mila euro. Ovviamente agli operatori non fu pagato l’ultimo mese di stipendio per risarcimento alla banca (circa 800 euro che è un bel risparmio confrontato ai 1200 euro minimo di un dipendente). Ovviamente quegli ammanchi non sono stati altro che dei “furti”, se così si può dire… Morale: ogni tanto, anche se raramente, certe furberie si ritorcono contro chi le pensa o le sfrutta (anche se la Banca c’ha sempre guadagnato!!! però so che ci sono rimasti male!!!)
Prima di rispondere voglio chiederti..quanti anni hai?
No perchè uno che parla così deve avere minimo 50 anni o comunque esere quasi in età pensionabile perchè è impossibile non accorgersi di come è cambiato il mondo rispetto ad una volta.
Il lavoro che faceva una volta mia madre con la licenza media ora lo fa un laureato e viene cambiato almeno 1 volta ogni 3 mesi.Io e i miei ex compagni di scuola siamo periti in elettronica e telecomunicazioni e se troviamo qualche lavoro è in fabbrica e massimo 3 mesi rinnovabili 2 volte..dove si mettono le ambizioni?
Ora studio e spero di lavorare in futuro almeno sperando che qualcosa si muova.
Togli il paraocchi.
Non bastava la legge……ora funziona meglio
Con la legge n. 30/2003 (legge Biagi)
E’ stato poi modificato il regime del trasferimento del ramo d’azienda (ex art. 2112 c. c.), stabilendo che il requisito dell’autonomia funzionale non deve più essere preesistente al trasferimento, ma deve sussistere al momento del trasferimento. ciò significa che qualunque pezzo di un’azienda, sia o non sia autonomo, può essere ceduto all’esterno – insieme con i relativi dipendenti – senza possibilità di opporsi alla cessione: è sufficiente creare 5 minuti prima del trasferimento un gruppo di persone e dare loro una definizione organizzativa aziendale. Prima era necessario che il ramo d’azienda ci fosse e ci fosse realmente e fosse anche autonomo funzionalmente, molto prima della cessione: ora sarà facilissimo creare “rami d’azienda” da cedere, creandoli appositamente, un attimo prima della cessione. SE NE PARLA veramente poco sulle “cessioni di ramo di azienda” o, “outsorcing” è una vergogna!! I costi per le aziende aumentano, il livello del servizio precipita drasticamente in basso, i lavoratori – nel 2006 e non nel Medioevo – vengono venduti come merce, schiavi moderni. Parti politiche (di destra, ma, purtroppo, anche di sinistra) non fanno nulla, i sindacati avvallano… uniamoci in qualche modo, siamo tanti.
L’articolo 2112 è l’evidente prova che i diritti dei lavoratori vengono sistematicamente calpestati ed è ancora più grave la violazione di un diritto fondamentale, quello di informazione. E’ importante diffondere queste notizie per mezzo di internet in quanto i normali mezzi di stampa non lo fanno. Solidarietà da un esternalizzato svenduto dalla società Eni ad una s.r.l.
FANTASTICO… grazie Beppe… questo è uno dei modi di usare la rete, dando voce a chi altrimenti non l’avrebbe.
IO per fortuna faccio parte della categoria privilegiata (rispetto a molte altre) di chi ha un lavoro fisso ed in questo post non parlo (mi preoccupo solo per il futuro di mio figlio). Volevo solo dirti Grazzzie… 😉
p.s. se poi, naturalmente tutelando la privacy degli interessati, metti on line il libro ne sarei contento.
Il fatto e’ che voi siete invidiosi perche’ Lui puo’ scoparsi veline, letterine ed altre, quando, dove e come vuole !
Ve le sognate, cari comunisti !!!
Ciao Beppe, è la prima volta che scrivo su questo blog e spero di non incorrere in errori…
Il motivo che mi ha spinto a scrivere è semplice, lavoro da 3 anni per una società di Genova, prima da Co.Co.Co., poi come dipendente a tempo indeterminato. Se non ci fosse stata la legge Biagi non avrei iniziato e quindi non saei stato assunto.
A mio avviso la legge non è malaccio, da la possibilità alle aziende di assumere avendo meno costi e, sopratutto, permette di iniziare a lavorare. Il vero problema è che spesso le aziende non rispettano lo spirito reale della legge e lasciano i dipendenti in uno stato di precarietà che non permette una minima programmazione del futuro.
Credo che chi ci governa dovrebbe prestare più attenzione a come le leggi vengono applicate, in modo tale che i datori di lavoro non approfittino della situazione contrattuale debole dei dipendenti.
Allora occore dire le cose come stanno.Dopo aver letto i duemila(!) messaggi del blog sull’argomento e avendo io un’esperienza notevole del mondo del lavoro Italiano ed estero, della società Italiana e del mondo,ecco le mie considerazioni. In Italia occorre fare cosi
1.Se si e’ figli di papà,non fare i moralisti e sfruttare il culo di essere ricchi e legati ad un potente per ottenere i privilegi garantiti dalla societa’ berlusconiana ai soggetti in questione.
2.si e’ sotto i 25anni,laureati in materie tecniche utili(chimica industriale,ingegneria civile), se siete cosi bravi il lavoro trova voi, sempre che parliate Inglese,Tedesco come i madre lingua. Ma se uno e’cosi nel 99% dei casi ha i genitori ricchi per cui ricade nella categoria sopra
3.se si e’ ancora alle superiori. NON andate all’università’ a meno che non possiate confidare su ingenti capitali familiari che vi rendano possibile la laurea tecnica(Ingegneria civile, chimica industriale. Scordatevi invece: lettere, restauro, lingue, etc, non servono a un cazzo)ottenibile con 110 e lode entro e non oltre il 25esimo anno di età. Se non potete fare cio’ NON andate all’università’. Andate all’estero, SUBITO. Prediligete paesi anglosassoni dove s’impara l’inglese(che apre la mente oltre al mondo del lavoro,estero)e la meritocrazia premierà i più bravi(sul serio non come in Italia)
4.Se si hanno trenta anni e si ha una laurea vecchia e poco utile.Rinunciare ad usare la laurea. Basta il sogno e’ finito. Per chi ha le palle c’e’ solo l’estero. Per chi vuole restare a casa (o deve restare per assistere i genitori, tipo io) c’e’ solo il precariato. Ed il nero. Facciamocene una ragione e sfruttiamo il sistema a nostro vantaggio. MAI in affitto, meglio a casa con i vecchi. Le due lire che alzi te le pappi come vuoi. In culo ai locatori sionisti infami. NON si avrà mai una casa propria, figli,marito/mogli. E’ una realtà e non vi e’ via d’uscita. Punto e basta.
5.Se si e’ carini, uomini o donne. Datela/datelo. Bando
A parte il riferimento ai “sionisti ” che non centra un c..o per tutto il resto, purtroppo, quel che dici e’ sacrosanto e bisognera’ per i prossimi 10 15 anni farsene una ragione.
Tutto cio’ e’ molto…crudele, ma le soluzioni girano intorno alle cose che hai scritto.
Questo momento dovrebbe insegnarci qualche cosa! Prendiamo ad esempio la natura, un formicaio, il loro ciclo produttivo è diviso in momenti ben distinti, brevemente, la fase della raccolta e la fase del consumo. Le formiche così come molte altre specie. Pensiamo al letargo, alcuni animali fanno approvvigionamenti nei mesi caldi per consumarli nei mesi freddi. Adesso guardiamo la specie umana, produce 365 giorni l’anno per 8 ore al giorno tranne 2 giorni su sette. Questo a cosa conduce ? un eccesso di produzione (i magazzini di ogni bene sono stracolmi, guardate quanti capannoni ci sono nei vostri territori !) ed un collasso dei consumi! Altro esempio si nasce e si muore, insomma si va su e si va giù. L’analisi e la vita insegnano che per andare avanti o si va per linea retta o si deve giocoforza oscillare (una sinusoide). La linea retta non appartiene alla vita, in quanto soggetta al CAOS. Quindi il giusto orientamento è la SINUSOIDE. La società moderna occidentale invece TENDE verso un limite, una DERIVATA all’infinito, verso il progresso e la produzione COSTANTE, senza prevedere la fase di discesa, questa non è una sinusoide, e prima o poi se si TENDE in questa direzione si va appunto ad una DERIVA. Saggio e Moderno sarà il buon governo in grado di PRODURRE utili e beni nella fase ascendente della sinusoide e sarà in grado di ammortizzare la produzione con un periodo di caduta programmatico ed inevitabile in cui si deve CONSUMARE quel che è stato prodotto, pronti per una nuova risalita.
Non so voi cosa ne pensate ?
In definitiva penso che la colpa di questa situazione non sia di una o dell’altra legge, ma della tendenza che il ciclo produttivo ci impone, che è una tendenza che ci sta portando ad una deriva ! Ci affanniamo tutti a produrre e tanto, ma non siamo più in grado di affrontare la discesa che la vita ci impone ed è inevitabile ! e paradosso ! l’Africa muore di fame !
Una cosa è chiara, nell’era berlusconiana siamo in una fase di discesa….ma non naturale….bensì indotta (pur avendo come obiettivo quello da te riportato di derivata all’infinito vs produzione e progresso).
ciaoo
Si, solo che l’andamento sinusoide in discesa è solo per la classe operaia che è in discesa libera,la biccola borghesia si arrabatta, la media borghesia (di cui non fanno parte i nostri dipendenti anche se hanno dichiarato, con la solita faccia da culo, di appartenere alla media borghesia non conoscono più vergogna) va in linea retta e i vari b. e compagni svettano sempre più in alto, e unica verità tra tutte le menzogne che racconta, dichiara che tutto va bene ci mancherebbe altro in piena crisi hanno decuplicato la loro ricchezza.
L’Italia è in crisi, gli italiani non hanno più i soldi.
Come mai siamo il paese col maggior numero di cellulari?
Come mai i ristoranti sono sempre pieni?
Io ho un buon lavoro, (tempo determinato sono un italiano a san marino ma il mio capo è onesto e paga bene) vendiamo cellulari e ne vendiamo veramente molti. C’è gente che s’incazza perchè non facciamo le rate sui cellulari.Ho anche una mia attività che gestisce mia moglie con 3 dipendenti.
Premetto che sono d’accordo con chi è contro la precarietà però vedo lavoratori che non hanno volgia di fare un ca..o, se non gli dai le ferie vanno in malattia (ma non si può fare il culo ai dottori?)Vedo anche imprenditori che assumono albanesi in nero e poi girano con slk da 60.000 euro. Diamoci tutti una regolata imprenditori e lavoratori.
Il segreto per migliorare le cose non è nelle leggi ma nel buonsenso dei cittadini
Bravo! Hai ragione noi siamo l’Italia e tra mille difficoltà cerchiamo di sopravvivere, noi siamo almeno in pace con noi stessi per essere onesti e questo non ce lo possono togliere con una legge.
Caro Beppe,
innanzi tutto grazie per dar voce, come al solito, ad un tema scottante-interessante.
Sono laureata in biologia da dicembre 2005, ovviamente del lavoro da biologa non se ne parla…figuriamoci da ricercatrice..e allora mi arrabatto per arrivare a fine mese facendo ripetizioni ai bambini nel doposcuola e fare la cameriera in un pub. Da novembre sono rientrata in un progetto semestrale finanziato dalla provincia e dal fondo sociale europeo per “l’inserimento dei laureati in impresa”. ottima iniziativa se non venisse gestita all’italiana…ma questa è un’altra storia. Vengo or ora da un corso di formazione (parte integrante del progetto) , organizzato dalla provincia di macerata, in cui ci hanno spiegato “la nuova somministrazione del lavoro”, leggi “la nuova incul..a”: co.co pro. contratti part-time a tempo determinato, è chiaro no?, ….blabla..in sintesi: niente tutele, nessuna garanzia solo enormi vantaggi per i datori di lavoro che, ovviamente, sono abbastanza soddisfatti, e quando non lo saranno più trasferiranno completamente le loro aziende in romania. I diritti sindacali che sono in vigore restano sulla carta……..e con la legge Biagi vengono di fatto cancellati. Da qui la domanda spontanea di una mia collega: “ma se con questi tipi di contratto non ho alcuna tutela (sottolineo che in alcuni contratti non è prevista l’assenza pagata per malattia….ma c…o, non era scritto sulla costituzione???? diritto alla salute, assistenza in caso di malattia…bah…i misteri della giurisprudenza…)CONVIENE LAVORARE IN NERO!!” Ovviamente la risposta dell’insegnante, pensionato con 32 anni di servizio ma che si arrotonda la pensione (poverino..ex-statale….forse sarà solo di 1500 euro….e come fa ad arrivare a fine mese??)facendo questi corsi è stata negativa. Un parere personale e quindi opinabile….certo che conviene lavorare in nero….tanto la malattia non ce l’ho tutelata comunque! almeno piglierò due soldi di più!! alla faccia di Napoleon IV
Caro Pierpaolo Sparacino,
ringrazia il comunista Treu per il tuo contratto da co.co.co. e vota ancora il giulivo Prodi e non ti lamentare, hai quello che meriti!!!
Lavoro in nero da qualche mese, i commercialisti e gli uffici preposti non sanno trovare una soluzione per mettermi in regola ed avere la giusta retribuzione. Sto comprando casa e nonostante prenda il doppio di un operaio, ho bisogno di un contratto a tempo indeterminato…ok, ma quale? lavoro per una ditta individuale e la pressione fiscale sul mio capo e su di me dimezzerebbe il mio stipendio.
Cosa devo fare? Mi faccio il culo per qualche soldo in più, perchè dovrei pagare così tanto. E poi per chi? Per pagare servizi che non funzionano? Per pagare i leghisti e le loro idee xenofobe e le loro provocazioni da imbecilli?
Sinceramente sto valutando la spagna…
Quella dove lavoro è la 6° azienda che cambio in 3 anni scarsi di precariato (dopo laurea in economia e master in marketing). La cosa che mi spiace di più è il senso di colpa e frustrazione che mi perseguita per non essere in grado di trovare un posto fisso , il fatto di non poter dimostrare quello che valgo alle persone che mi vogliono bene, gli anni della giovinezza che scorrono e la mentalità da paghetta settimanale che non passa
e dire che Biagi era mio professore a Modena..
ps: sto pensando seriamente a emigrare all’estero in caso di vittoria del nano
ciao beppe!
chi scrive è un ragazzo 21enne di monza che si è diplomato un paio di anni fa or sono con una maturità scientifica tecnologica all’instituto enrico fermi di desio..dopo aver finito gli studi,contando che avevo tanto nella mente ma nulla nell’esperienza,ho deciso di seguire la strada che reputo sarà quella maestra nel prossimo futuro:l’informatica.
essendo un ambiente vatissimo ho deciso di specializzarmi perchè le mie ottime conoscenze nell’hardware(non hai idea di cosa vuol dire “giocare con un pc”se lasci un attimo da parte il gioco in se e ti applichi sulla configurazione dei dettagli grafici e sonori rischi di passare giornate a fare test su componenti con il fattore mamma che continua:”quand’è che finisci di giocare?piuttosto prendi un libro e studia!)non mi portavano a un livello elevato ma ad un approccio
piu commerciale come ad esempio un fornitore o un rappresentante(non che adesso disdegno i 2 lavori,ANZI!).
cosi ho deciso di seguire un corso convenzionato dalla comunità europea sulla protezione e amministrazione di reti informatiche della durata di 1 anno imparando i fodamentali e qualcosa di piu sull’argomento.
il corso doveva comprendere anche l’attestato ecdl con i 7 esami anche questi convenzionati a 15 euro a esame..probabilmente gli organizzatori del corso sono scappati con i soldi(non è una palla)e non si sono fatti piu sentire..con i miei compagni aspettiamo ancora un po e poi avvisiamo striscia(unico metodo per avere giustizia in queste cose,purtroppo!).
la gente non capisce(come tu sostieni da tempo)la straordinaria utilita della rete:velocità(email)e informazione(forum):
nel periodo in cui una vignetta puo inclinare i rapporti tra oriente ed occidente,che un virus kamasutra è capace di metterti a 90 ma è impossibile che ti trovi(solo 100.000 pc nel MONDO!)e che il comando dei vigili di milano sono in balia di 4 hacker novelli(un po godo…)la psicosi da internet è elavata..indovina dopo 1 anno cosa faccio?il call center!
gg
opportunità ma come COSTO. Ed esse non vedono i propri collaboratori come risorse
ma anch’esse come COSTO. Come si può quindi parlare di investimenti, qualità e capitale umano con quello che sta succedendo nella nostra terra?
A tal proposito vi racconto cosa è successo alla mia fidanzata.
Lei è perito.
Ha lavorato per PARECCHI anni in ambito tessile.
Ha iniziato a cercare un nuovo lavoro, sempre nel settore per cercare di migliorare le sue aspettative professionali (sembra strano in questo periodo vero?)
Ovviamente , dopo più di 9 anni, lei era a contratto a tempo INDETERMINATO.
Fatto sta che , tramite un’associazione “diciamo di settore” le viene
proposto un lavoro in linea con le sue aspettative.
Durante il colloquio le viene proposto un sicuro e deciso miglioramento
professionale ma a Tempo determinato di 8 mesi. Alchè la mia ragazza dice loro:
“scusate ma che convenenza ho a rinunciare al posto fisso? Va bene il
miglioramento professionale ma se tra 8 mesi mi lasciate a piedi che
cosa me ne faccio del miglioramento? A me serve un lavoro ed io in
questo momento ce l’ho e lo so fare, non dovete verificare se sono in grado, ci lavoro da più di 9 anni sulle cose che a voi servono”
Alchè l’azienda le dice : “Ma no non si preoccupi, lo facciamo solo
per nostri vantaggi fiscali. Vedrà che tra 8 mesi la riconfermeremo.”
La mia ragazza si informa presso questa “associazione” la quale le conferma questa versione dicendogli di non preoccuparsi.
Allora la mia ragazza si licenzia ed accetta la proposta A TEMPO
DETERMINATO.
Durante questi 8 mesi non solo lavora sempre e anche quando è malata, ma
le fanno fare anche un bel numero di ore di straordinario e di sabati.
Lei continua a chiedere informazioni sulla riconferma e l’azienda la
“tranquillizza”.
A 15 giorni dalla scadenza le dicono : “Il contratto non verrà rinnovato”
E la mia ragazza dice : “Ma scusate perchè? Ho lavorato male? Mi avevate
promesso che mi davate la riconferma durante il colloquio”
e questi “brillanti” industriali le dicono: “Ma noi non le abbiam mai
detto nulla del genere. Sul contratto che lei ha firmato non c’è nessun
obbligo di riconferma. Tra l’altro siamo in crisi e quindi se ne deve
andare”.
Una crisi che l’ha costretta a fare le straordinarie e sabati fino all’ultimo
giorno…………
Allora la mia ragazza chiama anche l’addetto “dell’associazione” dicendogli
quello che succede e questo gli risponde : “Ma scusi , era un contratto
a tempo DETERMINATO. E’ lei che ha deciso di rischiare. Nessuno l’ha
obbligata”.
Cioè oggi non solo si assume gente come pare e piace modalità USA E GETTA,
ma non si ha nemmeno il benchè minimo rispetto delle persone che il
lavoro ce l’hanno già e , pur di soddisfare i loro interessi, non ci si fa nemmeno
scrupolo di far perdere un lavoro preesistente per poter usufruire di
persone a loro piacimento.
Ed ora che sta cercando lavoro, e ci sono ogni tanto annunci di ricerca
sulla professione che lei svolgeva si sente dire che stanno cercando solo uomini.
Oppure che è troppo vecchia (Ha 29 anni).
Abbiamo comprato anche casa, fiduciosi delle promesse che ci erano state
fatte.
Anche perchè non avremmo mai pensato che ci si potesse prendere gioco
della vita delle persone in questo modo. Che almeno un po’ di rispetto
per le persone ci fosse ancora…
Ciao, mi chiamo Giovanni e mi sono laureato nel marzo del 2003. Sebbene laureato in corso (Economia del Turismo) ho cercato fin da subito di entrare nel mondo del lavoro, per non perdere altro tempo!!!
Ho iniziato con diversi lavori tra cui un lavoro in villaggio turistico, lavoro prettamente estivo e non riconfermato per la stagione invernale.. Ho deciso allora di abbandonare il settore del turismo in quanto già molto precario per ritornare nella città dove mi sono laureato, e nell’ottobre del 2004 ho iniziato a lavorare in una grossa azienda nel settore amministrativo.
Il lavoro è iniziato (dopo centinaia di curriculum inviati ad aziende in zona..)grazie ad una agenzia interinale, stranamente, contratto di due mesi ottobre-dicembre, dopo sono stato assunto direttamente dall’azienda a tempo determinato, da gennaio fino a giugno, e successivamente un rinnovo da giugno ad ottobre, c’era ancora bisogno e quindi mi hanno proposto un ulteriore contratto tramite agenzia interinale per ovviare al problema dell’obbligo dell’assunzione a tempo indeterminato….. sono stato obbligato ad accettare, altrimenti mi mandavano via.. quindi proroga da ottobre a novembre ed ulteriore assunzione da novembre 2005 a marzo 2006…. tra un po’ scade il quinto contratto e già mi hanno confermato che il prossimo contratto, il sesto sarà ancora determinato………
Ragazzi è veramente dura, ho comprato casa grazie a mia madre, dopo 8 anni di affitto… ma se non ci fosse stata lei, da solo avrei avuto poche speranze…
Il vero problema è dovuto al fatto che le aziende si sono perfezionate così tanto da rendere i lavoratori tutti uguali e nessuno indispensabile da porti permettere di far valere i tuoi diritti! Aziende che nel 2006 trovandosi tutte nelle stesse situazioni non hanno nessuno scrupolo ed utilizzano il coltello dalla parte giusta.. Ma sto aspettando il mio momento.. ed arriverà.. forse!!
Personalmente non sono stato coinvolto, ma vedo giornalmente consulenti e colleghi neoassunti la cui professionalità e preparazione – a volte invidiabile – vengono schiacciate e rese nulle da un contratto “precario” e da retribuzioni che è riduttivo considerare insufficienti. Mi chiedo perchè si dovrebbe conseguire una laurea al giorno d’oggi quando gli stipendi sono così bassi e persone come Bossi (ad esempio) sono invece al Governo. Spesso me lo domando ma ancora non riesco ad inventarmi risposte soddisfacienti.
Lamentarsi,lamentarsi e solo lamentarsi.Caro Beppe,questo è quello che sento fare da te:di qualunquisti che si lamentano che niente va bene e poi magari si fanno le vacanze alle maldive e hanno ville lussuose,barche da 20m e macchine da sogno,ecc,ecc ne abbiamo piene le scatole.Io sono un ragazzo di quasi 24 anni che si sta per laureare in ingegneria elettronica:ho letto il libro bianco di Biagi aiutato da mio fratello(laureato in Economia aziendale)alla comprensione di alcuni passaggi che per non addetti ai lavori risultano incomprensibili.Esprime tutte le idee che un giovane come me dovrebbe apprezzare e far sue.Nessuno dice che il precariato sia una vacanza,e nemmeno sono uno di quelli che dice che “almeno si lavora”;tuttavia trovo che la flessibilità soprattutto per i giovani laureati sia fondamentale,perchè non ci si può a 25 anni fossilizzare sul fatto che “il primo lavoro che trovo me lo tengo e guai a chi me lo tocca”,stile sindacati.Ai giovani italiani manca quello che hanno molti giovani europei e americani:l’ambizione,il volersi migliorare,l’abitudine a pensare che se un lavoro non lo sai fare bene,o c’è qualcuno che lo fa meglio di te,perchè dovresti tenere il tuo bel culo su quella sedia e non essere mandato via a calci?I migliori vanno avanti,agli altri le briciole,questo è capitalismo.E poi,soprattutto,il mio coetaneo medio lunge dall’idea di andare fuori dal suo paese o dalla sua regione per stare attaccato alla mammina che stira le camicie e ti prepara il pranzetto quando torni stanco dal lavoro;il giovane europeo viaggia,impara nuove lingue,è disposto a molti più sacrifici di quanti sono disposto forse anche io…Seppure io non abbia intenzione di rimanere nella mia amata Sardegna ad aspettare che un lavoro piova dal cielo,magari a tempo indeterminato.
Questo per quanto riguarda le nuove generazioni.E’ su quelle a quelle che Biagi pensava quando parlava di flessibilità..
ma a quanto pare vedi una realtà che è un po’ diversa da quella che vivono il resto delle persone.
(Poi magari hai ragione tu).
La legge Biagi, seppur lodevole nelle intenzioni, e questo nessuno (o almeno io) lo discute,
viene APPLICATA in modo tale da SFRUTTARE i lavoratori.
Offre TROPPE opportunità agli imprenditori di fare il bello ed il cattivo tempo. Gli imprenditori italiani (le cui aziendi x il 90% sono piccole o piccolissime) NON SONO E NON SONO MAI STATI SALVO RARISSIME ECCEZIONI, almeno negli ultimi 20 anni, capaci di affrontare le REALI situazioni di mercato. l’unica cosa che han saputo fare è TAGLIARE TAGLIARE TAGLIARE. Ma MAI di INVESTIRE INVESTIRE INVESTIRE.
E la soluzione quale’è stata? maggior flessibilità.
Qui bisogna intendersi su cosa significa flessibilità. Che tradotto dagli imprenditori significa FARE CIO’ CHE SI VUOLE IN TUTTI I SENSI.
ALTRO CHE STORIE.
Ma lo sai che la maggior parte delle aziende che ora stanno chiudendo NON LO FANNO perchè sono in crisi (ce lo fan credere a noi questo) ma perchè delocalizzando aumentano i profitti e SUBITO.
E noi ci ritroviamo la merce di minor qualità a prezzi uguali o che crescono + dell’inflazione.
Anche mia nonna disabile sarebbe capace di fare impresa cosi. Visto che citavi l’America: Mio cugino è in America da 12 anni e la flessibilità NON è cosi. Gli stipendi NON sono cosi. Gli americani NON sono quei mostri di flessibilità che ci voglio far credere. Sempre + persone “normali” stanno contestando il libero mercato e sono AMERICANI RESIDENTI IN AMERICA.
Mi dispiace ma vivi una realtà che non è quella delle persone comuni (ovviamente per trarre la conclusione mi baso su quello che hai scritto).
Dico,ma tu hai mai viaggiato?sai come vivono veramente in Inghilterra,Spagna,Francia?lo sai che se stai a piedi li ti aiutano economicamente?Che ci metti in media 2 mesi a trovare un buon posto contro i 2 anni italiani?
Vedi di non farti prendere per il culo:in Italia ci sono tanti volponi che sfruttano le situazioni contingenti,i soldi ci sono e sarebbero per tutti ma sono in pochi a saperlo e se ne guardano bene dal dirtelo.
Come mai non trovi lavoro in Sardegna?Perchè non ce n’è?Ma per favore…
Capitalismo significa anche inventiva,sopratutto nel caso italiano.Capitalismo vuol dire mettersi in proprio e rischiare con i propri piccioli.
Cosa che tu appena laureato ti guardi bene dal fare perchè non hai esperienza.E fai bene.Allora emigri.Per un anno,due,tre.Dopo 10 anni ti sei accorto che a casa tua non ci potrai piu tornare perche non c’è lavoro.
E te lo dice uno che ha rinuciato a tanti bei soldini in banca e dopo 4 anni di esperienza in giro per il mondo è tornato qui e prova a trasferisri in Sardegna e a crearlo il lavoro,visto che non c’è.
E’ vero che tanti ragazzi non hanno voglia di fare nulla.Ma chiediti sempre il perchè.Non giudicare a priori.Cosi non c’è crescita,c’è solo scontro
)Tu non hai ancora abbandonato casetta, con la tua mamma che ti veste e ti campa, che ti fa trovare tutto pronto quando torni dall’univerità… ma parli con entusiamo dei giovani europei che viaggiano e sono indipendenti. Singolare.
2)Flessibilità, ma lo sai cosa vuol dire? Non vuol dire schiavismo ad esempio… Io ho lasciato casa dei miei genitori quando avevo diciotto anni, mi sono laureata, ho studiato all’estero, ho un master prestigioso. Lavoro a progetto, non ho nessuna possibilità di comprarmi una casa, non arrivo a fine mese. Vorrei cambiare lavoro, non posso. La flessibilità è poter cambiare, è mobilità, turn over… Quello che ci ha dato la legge biagi è solo… instabilità, diversa da flessibilità.
3)Dopo un segno di interpunzione ci vuole uno spazio… Lo so che voi studenti di ingegneria non siete molto abili in questo genere di cose(come tu mi confermi, date le difficoltà riscontrate nella lettura del libro bianco) ma sono certa del fatto che tu abbia fatto almeno le scuole elementari.
Ciao, mi chiamo Giovanni e mi sono laureato nel marzo del 2003. Sebbene laureato in corso (Economia del Turismo) ho cercato fin da subito di entrare nel mondo del lavoro, per non perdere altro tempo!!!
Ho iniziato con diversi lavori tra cui un lavoro in villaggio turistico, lavoro prettamente estivo e non riconfermato per la stagione invernale.. Ho deciso allora di abbandonare il settore del turismo in quanto già molto precario per ritornare nella città dove mi sono laureato, e nell’ottobre del 2004 ho iniziato a lavorare in una grossa azienda nel settore amministrativo.
Il lavoro è iniziato (dopo centinaia di curriculum inviati ad aziende in zona..)grazie ad una agenzia interinale, stranamente, contratto di due mesi ottobre-dicembre, dopo sono stato assunto direttamente dall’azienda a tempo determinato, da gennaio fino a giugno, e successivamente un rinnovo da giugno ad ottobre, c’era ancora bisogno e quindi mi hanno proposto un ulteriore contratto tramite agenzia interinale per ovviare al problema dell’obbligo dell’assunzione a tempo indeterminato….. sono stato obbligato ad accettare, altrimenti mi mandavano via.. quindi proroga da ottobre a novembre ed ulteriore assunzione da novembre 2005 a marzo 2006…. tra un po’ scade il quinto contratto e già mi hanno confermato che il prossimo contratto, il sesto sarà ancora determinato………
Ragazzi è veramente dura, ho comprato casa grazie a mia madre, dopo 8 anni di affitto… ma se non ci fosse stata lei, da solo avrei avuto poche speranze…
Il vero problema è dovuto al fatto che le aziende si sono perfezionate così tanto da rendere i lavoratori tutti uguali e nessuno indispensabile da porti permettere di far valere i tuoi diritti! Aziende che nel 2006 trovandosi tutte nelle stesse situazioni non hanno nessuno scrupolo ed utilizzano il coltello dalla parte giusta.. Ma sto aspettando il mio momento.. ed arriverà.. forse!!
Sono una ragazza di 28 anni di Roma che ha avuto la sfortuna di rientrare nella legge Biagi da quando si e’ affacciata nel mondo del lavoro.ho collezionato un’infinita’ di contratti a tempo determinato ( di cui veramente non ricordo il numero) finche’ non mi sono imbattuta in un contratto Stage che mi sottopaga ancora di pi’ di un contratto Co.Co.Co. e cioe’ 10.00 euro al giorno pagati per giorni effettivi lavorativi quindi niente ferie o malattie pagate.Come potro’ mai pensare di comprare una casa o decidere di fare una famiglia con l’uomo che amo che come me e come altre migliaia di giovani in Italia e’ nella mia stessa situazione?
Leggo oggi dell’ennesima chiusura di azienda del bergamasco (Brulli).
Ormai sembra quasi una moda.
Ormai non crediamo nemmeo più che queste aziende siano realmente in crisi.
Si ce ne saranno, ma sono convinto che la maggior parte delle chiusure siano
solo per cercare di aumentare il profitto il più possibile spostando le produzioni
all’estero. E’ questo il progresso’ La grande novità della globalizzazione? Il futuro?
Dio ce ne scampi.
Lavoro nell’information technology (quella che una volta era denominata la new economy, almeno nei mesi ruggenti), quindi portato alle novità GIORNALIERE praticamente per osmosi. Non credo quindi che mi si possa additare come
un nostalgico contrario al progresso…………
Ma qui bisogna distinguere. Che progresso è quello di chiudere aziende qui da noi ed aprirle in luoghi dove i costi sono inferiori, quindi la manodopera, quindi la qualità.
Perchè non ci vengano a raccontare che la qualità rimane invariata. E le merci ce le ritroviamo nei nostri supermercati ALLO STESSO PREZZO!!!!!!!!
E non ultimo si trasferice le aziende dove NON esistono tutele sindacali.
E’ QUESTO IL PROGRESSO?
Frasi come quelle di Fumagalli (credo riportate dal vostro giornale) che dice a proposito di Donore che la sua chiusura è una scelta “economicamente corretta”, dovrebbero
segnalare quale è la REALE mentalità della maggior parte degli imprenditori oggi.
ALTRO CHE QUALITA’, ALTRO CHE FORMAZIONE, ALTRO CHE VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO. VIA NON SCHERZIAMO.
L’unica cosa che interessa non è il profitto, ma il PROFITTO IMMEDIATO.
Nel mio settore , dove la formazioni si presume debba essere fatta in modo massiccio,
la formazione praticamente NON ESISTE. dal 1995 sono in questo settore ed ho partecipato a 6 corsi di aggiornamento da 4 gg di media ogni corso. Ad oggi la maggior parte delle aziende bergamasche e milanesi che operano nell’ICT hanno “bloccato” le spese per la formazione proprio perchè esse non vedono la formazione come
Non vedo uno straordinario,
ne tredicesima,
ne quattordicesima.
Lavoro anche sabati e domeniche
ho fatto turni lavorativi di 20 ore di fila..
il tutto a 800 euro al mese.
Sono stata assunta con il contratto co.co.co per un’anno e mezzo, allo scadere sono rimasta incinta e mi sono ritrovata improvvisamente senza lavoro e con un bambino da sfamare. Dopo un anno sono tornata al lavoro e la ditta mi ha ripresa perchè il mio lavoro lo svolgevo bene…ma di nuovo con contratto co.co.co perchè avevo fatto lo sgarro all’azienda di restare incinta (e di restare a casa senza soldi!)….mi sono sentita togliere parte della mia dignità di essere umano……ma come fa una persona a farsi una famiglia ??!!
6 anni di lavori a progetto stipendio max percepito netto 800 euri/mese
ora sono a tempo determinato (1 anno) si spera in un indeterminato a dicembre
nn c’è molto da dire, livello medio di discussione è: “prendere o lasciare”
Personalmente non ce lho con i miei vari datori di lavoro… alla fine loro fanno i loro interessi… solo che io non ho le tutele necessarie per farmi i miei.
Sono stata assunta con il contratto co.co.co per un’anno e mezzo, allo scadere sono rimasta incinta e mi sono ritrovata improvvisamente senza lavoro e con un bambino da sfamare. Dopo un anno sono tornata al lavoro e la ditta mi ha ripresa perchè il mio lavoro lo svolgevo bene…ma di nuovo con contratto co.co.co perchè avevo fatto lo sgarro all’azienda di restare incinta (e di restare a casa senza soldi!)….mi sono sentita togliere parte della mia dignità di essere umano……ma come fa una persona a farsi una famiglia ??!!
SONO FRESCO DELLE FILE AGLI UFFICI PUBBLICI, NE HO FATTO 2 STAMATTINA: UNA ALLE POSTE ED UNA ALL’INPS.
NON CONDIVIDO LE TUE OSSERVAZIONI SULLA CAUSA DELLE FILE PERCHE’LE STESSE SONO DOVUTE ALLA MANCANZA DI PERSONALE, NON ALLA PIGRIZIA OD INCOMPETENZA DELLO STESSO. ( I LAVATIVI CI SONO ANCHE NEL PRIVATO)
ALLE POSTE, CI SONO PER LE OPERAZIONI DI NORMALI VERSAMENTI O DI TIPO BANCARIO SOLO DUE IMPIEGATI PER UNA CITTADINA DI 12000 ABITANTI, ED ALL’INPS PER UN TERRITORIO DI 30000 ABITANTI UN SOLO
IMPIEGATO ADDETTO AL PUBBLICO.
LE FILE QUINDI SONO DOVUTE ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, DELLA QUALE GLI IMPIEGATI NON SONO RESPONSABILI.
SE LA STESSA COSA SUCCEDESSE IN UN NEGOZIO PRIVATO, IL TITOLARE PER NON PERDERE CLIENTI AUMENTEREBBE IL PERSONALE.
NEGLI UFFICI PUBBLICI INVECE SI SONO BLOCCATE LE
ASSUNZIONI E SI CERCA DI SCARICARE LE RESPONSABILITA’ SUL PERSONALE.
I PRIVATI INVECE, UTILIZZANDO LA LEGGE “BIAGI” MODIFICATA, ASSUMONO CON CONTRATTI A BREVE PERIODO, CON L’INCOGNITA COSTANTE DEL MANCATO RINNOVO E CON UNA PRESSIONE PSICOLOGICA DEVASTANTE NEI CONFRONTI DEI “DIPENDENTI TEMPORANEI”.
IL LAVORO FLESSIBILE O TEMPORANEO HA CERTO UNA SUA VALIDITA’ (PENSIAMO AI NEGOZI DURANTE IL PERIODO NATALIZIO)MA CI DEVONO ESSERE DEI LIMITI E DELLE GARANZIE PER I LAVORATORI.
E’ ASSURDO CHE UN DIPENDENTE LAVORI PER ANNI NELLA STESSA AZIENDA CON CONTRATTI RINNOVATI OGNI TRE MESI.
LA GIUNGLA ATTUALE PORTA I GIOVANI ALL’INSICUREZZA SOCIALE ED ALLA SFIDUCIA NEL FUTURO.
Caro Beppe Grillo,
sono un non più giovanissimo laureato in Scienze dell’Educazione con indirizzo Esperto nei Processi Formativi, ho 32 anni e mi sono laureato nel 2001 con una votazione che definirei dignitosa 106/110. Sono stato ingannato, come tantissimi colleghi, dalle prospettive di questa, allora nuova, facoltà, infatti esiste ormai da circa 11 anni (io mi sono iscritto nel 97), ma gli sbocchi che dovrebbe avere sono del tutto fittizi. La grande bugia che è stata raccontata allora, riguardava la formazione di equipe socio/psico/pedagogiche che avrebbero trovato naturale collocazione nelle scuole di ogni ordine e grado, tuttavia come tutti sanno questo non è avvenuto e la figura professionale dell’esperto nei processi formativi che si dovrebbe occupare di organizzare la formazione di personale docente, ata, e non ultima la formazione degli studenti viene affidata a organismi privati, spesso improvvisati e senza alcuna qualifica, o provenienti dai vari CSA non più preparati di un semplice impiegato d’ufficio. Anche nel settore privato, soprattutto nelle grosse aziende, doveva essere prevista questa figura professionale, ma anche li non c’è stata una sorte migliore. L’altro sbocco infine è l’insegnamento storia e filosofia nei licei, scienze dell’educazione e psicologia negli istituti tecnici commerciali per il turismo (classi di concorso A036 ED A037). Ma come sappiamo per insegnare ci vuole l’abilitazione, corsi così detti SISSI, della durata di 2 anni e del costo di circa 1000 ad anno, nei quali corsi si sostengono gli stessi esami in forma ridotta (pedagogia,psicopedagogia,didattica speciale/interculturale ecc), della facoltà di scienze dell’educazione. Ora, a mio avviso, questa è una speculazione, da parte dello stato, alle spalle del disoccupato e soprattutto nei confronti dei laureati miei colleghi che in questo settore sono più che formati.Mi chiedo perché la specializzazione del medico viene pagata 900 al mese e l’aspirante insegnante deve pagare?
Vedi che razza di personaggio stai quotando, Francesco? C’è comunque un’altra bella sfilza di interventi su questo blog, del tale Ugo Intini, che ti dimostra chiaramente com’è e cosa “pensa” costui.
Un saluto a te
Mario Gabrielli Cossellu 21.02.06 11:58
***************
Si Mario tu hai ragione, Intini non meriterebbe questo. Meriti più te di essere quotato.
Forse dovevo leggere più giu e rendermi conto di tutta la scribbacchiata (chiacchierata).
Perciò non prendere la cosa come offesa personale, mi rincresce se ti ho fatto “franare la terra sotto i piedi”. Me e te ci si legge ed io ogni volta concordo con quel che dici.
Il tempo attuale, ad ogni modo, è ricco d’incomprensioni. Se una persona neutra si imbattesse in questo momento in questo blog e non conoscesse Intini e Cossellu, leggendo qua e la e quel blog in particolare, rimarrebbe sorpreso e ritengo parteggerebbe per l’Ugo e non per Mario
Bisogna essere più scaltri a mio avviso, dire le stesse cose per rimanere sempre verso la vertità (magari vicino, non proprio dentro) usando un po più di parole.
Ti faccio un esempio. Non frequento il blog da molto tempo. Ieri sera ho scoperto un Max inedito (per me), l’ho chiamato lo Sciamano del blog…..Di fatti ieri sera ho notato l’uomo pacato, usare la filosofia, e la cultura più in generale, come una mazza ferrata. Inequivocabilmente ragionevole, volgare quanto basta, e così, travolgente come uno tsunami…….Lo Sciamano guerriero appunto.
Capiscimi, un Vaffanculo non si lesina a nessuno, sono daccordo con te.
Ma avendo ragione e passare per quello che ha torto……Non te lo meriti amico mio.
Di fatti per il post in se per se, asetticamente letto, senza conoscenza degli individui partecipanti, sembrava quello che io e te sappiamo non essere.
Un caro saluto,
Leggo post che non fanno che convincermi di piu’che in Italia siamo alla frutta !!! Ma visto che sono ancora un credulone,sono convinto che i colpevoli siamo noi !!! Fra poco piu’ di un mese andremo a votare due schieramenti che ci propongono come leaders due settantenni !!! Voi siete sul serio convinti che questi due tizi conoscano i problemi di noi italiani,i problemi dei giovani,i problemi del lavoro,come è difficile mettere su famiglia,quant’è difficile essere indipendenti.Berlusconi è un vecchio intrallazzatore che si è fatto i soldi a gomitate e aiuti politici negli anni ’80.Prodi,e voi che avete vent’anni non lo immaginate proprio,è il rappresentante di quei dirigenti economisti della prima repubblica che non sapevano fare 2+2,vedi le privatizzazioni a saldo ,e lo chiamano pure il “professore” !! Ma noi andremo tutti a votare come delle pecore,motivati da una telenovela “mediaticopolitica”.La destra e la sinistra sono due faccia di una stessa medaglia, NA’MEDAGLIA CHE E’ UNA MAPPINA E NA’ LATRINA !!!! HAI TORTO TU ! NO,HO RAGIONE IO! MA NON VI SIETE ROTTI LE PALLE DI QUESTO TIRA E MOLLA ? PS.Noto in molti post ripetere la parola “io,sono laureato”.Ma cosa vi credete che per lavorare ci vuole la laurea ? Per lavorare ci vogliono le palle,un fegato d’acciaio e un grossissimo coraggio!!!! Auguri !!!!!!!!!!!!!!
Sono precario anch’io, ma quello che chiedo è abbastanza off topic, nel senso, non c’entra niente con l’argomento del post di Grillo, ma con quello che stanno facendo della manifestazione di sabato a Roma per la Palestina.
Io c’ero, è stata una bella manifestazione, sentita anche, e quello che hanno riportato TUTTI i media è stato un solo dettaglio, estraneo al senso della manifestazione e alla sua finalità di solidarietà con il popolo palestinese e iracheno. Per l’iniziativa, anche discutibile ma non così estrema a fronte di provocazioni fatte quotidianamente da personalità istituzionali del nostro paese, di una sola persona la manifestazione è stata infangata e distorta completamente. Non siete stupidi, queste cose le sapete già, ma è anche importante conoscerne i dettagli: la situazione “bandiera bruciata” è ARTEFATTA, è stata creata in presenza dei fotografi, appostati lì per l’unico evento che avevano intenzione di riprendere. Io c’ero e ho fatto foto, non sentendomela di intervenire (e pentendomene in seguito) nonostante sapessi chiaramente il danno che quel gesto avrebbe arrecato, perchè credo che anche in una manifestazione unitaria un singolo possa esprimere una posizione, che non mi sento di condividere nei modi ma nella quale riconosco il tentativo di bypassare, con un gesto simbolicamente forte, le parole da utilizzare per descrivere la pazzesca situazione di status quo messa in piedi dal governo (e non dai cittadini) d’Israele, da noi appoggiato. Nell’ottica di generare uno squilibrio informativo, a fronte di quattro ore di corteo pacifico e rilassato, quell’istante diventa, (per es. in una didascalia della foto con la bandiera bruciata riproposta da la Repubblica di ieri), “il corteo per la Palestina”. Ho scritto tutto qui: http://khalasnews.splinder.com/post/7219402
Concludo, appellandomi a voi lettori del blog di Beppe Grillo per palesare, con tutti i mezzi a vostra disposizione, questa strumentalizzazione diffamatoria ai danni di persone pacifiche
Vedi che razza di personaggio stai quotando, Francesco? C’è comunque un’altra bella sfilza di interventi su questo blog, del tale Ugo Intini, che ti dimostra chiaramente com’è e cosa “pensa” costui.
Un saluto a te
Mario Gabrielli Cossellu 21.02.06 11:58
***************
Si Mario tu hai ragione, Intini non meriterebbe questo. Meriti più te di essere quotato.
Forse dovevo leggere più giu e rendermi conto di tutta la scribbacchiata (chiacchierata).
Perciò non prendere la cosa come offesa personale, mi rincresce se ti ho fatto “franare la terra sotto i piedi”. Me e te ci si legge ed io ogni volta concordo con quel che dici.
Il tempo attuale, ad ogni modo, è ricco d’incomprensioni. Se una persona neutra si imbattesse in questo momento in questo blog e non conoscesse Intini e Cossellu, leggendo qua e la e quel blog in particolare, rimarrebbe sorpreso e ritengo parteggerebbe per l’Ugo e non per Mario
Bisogna essere più scaltri a mio avviso, dire le stesse cose per rimanere sempre verso la vertità (magari vicino, non proprio dentro) usando un po più di parole.
Ti faccio un esempio. Non frequento il blog da molto tempo. Ieri sera ho scoperto un Max inedito (per me), l’ho chiamato lo Sciamano del blog…..Di fatti ieri sera ho notato l’uomo pacato, usare la filosofia, e la cultura più in generale, come una mazza ferrata. Inequivocabilmente ragionevole, volgare quanto basta, e così, travolgente come uno tsunami…….Lo Sciamano guerriero appunto.
Capiscimi, un Vaffanculo non si lesina a nessuno, sono daccordo con te.
Ma avendo ragione e passare per quello che ha torto……Non te lo meriti amico mio.
Di fatti per il post in se per se, asetticamente letto, senza conoscenza degli individui partecipanti, sembrava quello che io e te sappiamo non essere.
Un caro saluto,
Vorrei rispondere al signor Martino, che ipotizza certezze di guadagno e lavoro a tutti i laureati che volessero diventare imbianchini…è un’idea grandiosa! 3 camere a 70 euro sono 210 euro al giorno!ma come ho fatto a non pensarci mai prima? ma perchè ho buttato tempo soldi e fatica sui libri? basta imbiancare le pareti! Ma, ora che ci penso, vorrei suggerire al signor Martino e a tutti voi un mestiere ancora più redditizio: il killer professionista! si lavora a cottimo, ma pagano bene! in contanti e puntuali! Credo che si abbiano anche le spese pagate in caso di lavoro all’estero! Che sciocco a non averci pensato prima….vi saluto, vado a vedere su http://www.cosanostra.it e su http://www.sacracoronaunita.com se sono usciti i concorsi da killer!
Prendo a spunto il tuo post ironico per focalizzare un’interessante verità. Hai scritto “vedo se sono usciti i concorsi”
Forse il punto è proprio questo. Molti, troppi aspettano il concorso per risolvere la propria vita.
Io credo che, oggi, sia più opportuno puntare sul proprio spirito di iniziativa.
Hai studiato? Hai buttato soldi sui libri? Bene, adesso mettiti sul mercato e prova a “venderti” senza aspettare che un’azienda ti debba per forza “sposare”.
Ingegnere Civile edile laureato nel 1999:
Nel mio CV ci sono:
Qualche prestazione occasionale;
1 stage;
2 contratti Co.Co.Co.
Ora ho aperto partita IVA.
Quando il portatore nano di democrazia dirà delle migliaia di nuovi imprenditori da lui creati saprò che sta parlando di me.
Saluti
Caro Pierpaolo,
i co.co.co li ha introdotti il governo Dini,
non votare più i rossi che vanno in giro con barche miliardarie e a te “garantiscono” stipendio da fame!
Caro Pierpaolo,
i co.co.co li ha introdotti il governo Dini,
non votare più i rossi che vanno in giro con barche miliardarie e a te “garantiscono” stipendio da fame!
Caro Pierpaolo Sparacino,
ringrazia il comunista Treu per il tuo contratto da co.co.co. e vota ancora il giulivo Prodi e non ti lamentare, hai quello che meriti!!!
Lavoro per una ditta di distribuzione bevande della provincia di Varese. Guido tutti i santi giorni un furgone che credo risalga alla guerra 15/18 e tutti i furgoni presenti in ditta sono vecchi, malconci e certo non euro 5… Non solo i nostri datori di lavoro ci obbligano a viaggiare con questi catorci, ma ci impongono anche di caricarli oltre il limite previsto per legge e alle nostre rimostranze, ci siamo sentiti rispondere: “Voi fate così, se poi vi danno la multa la paghiamo noi”. Sì, e i punti tolti dalla patente? “Vi facciamo fare a spese della ditta il corso per recuperare i punti”. Prendo 900 euro al mese, ho un contratto a tempo determinato e mi è stato detto che se il modo in cui la ditta opera non mi sta bene posso andarmene che ci sono un sacco di Ahmed ed Alì pronti a prendere il mio posto. Il primo che sento dire che noi giovani non troviamo lavoro perchè non sappiamo accontentarci lo mordo
Legge Biagi: sono una dei tanti tantissimi. Laurea, specializzazione post lauream, tirocinio all’estero, iscrizione all’albo, varie esperienze lavorative inerenti ai miei studi, incarichi di responsabilità, aggiornamenti continui, conoscenza di tre lingue etc.: per anni ho lavorato senza problemi, poi grazie alla flessibilità-precarietà da quando ho avuto due figli non riesco più a lavorare. Ma non doveva essere il contrario?!
caro beppe,hai lastessa ideadi queltizio ke volevainformare tuttigli italiani con1lettera diqualcosa ke nn ricordo, qlloke hai citato tudicendo dinon farloperk’ avrebbedisboscato boskie pagato1foltioin francobolli(enn mi riferisco a berlusca ma a1tizio ke haicitatonel tuospettacolodiroma)prediki benema… vabbe passaimo oltre: hounacompagniadicirca25amici e tuttihanno trovatolavoro a tempo indeterminato,ki prima ekipoi:lalegge biagi ke èstata fattadalla destra nonègiusta osbagliata. cometutto è damigliorare per tenere il PASSODEI TEMPI. cosa ke tunn vuoi fare se vuoitornare a cioke cera prima.cmq la sinistra ha rotto dicendo sempre disfattismo per tuttocioke lopposizione fa. sicomportano come i bambini etu li spalleggi? come fai?ela sinistra ke proponedi contropartita?hanno lasciato la scuola dellobbligo fino ai14anni eiragazzi potevano andare allavoro regolarmente solo a16 anni. misai dire se dai14ai16 facevano1cazzo iragazzi olavoravanoin nero? sipuo kelasinistra halasciatogliesami distato provvisorida40anni e invece la destrali ha cambiati? cazzo mastecose le guardiofailo gnorri? nn ti piacela destra e trovike tutto di lisia sbagliato?ok, vabene, ma dimmike lasx fà tutto bene e ti giuro ke nn ti scrivo+ perkè saresti 1ipocritas.nn vederesolo insenso unico ma guarda nel complesso. del programma della sx ho sentito solotanti paroloni ke in concreto servivano a confonderegli ascoltatori e nn dicevanoniente se non ipocrite parole. rientrare dal dewficit, fermareiclandestini, migliorare la scuola. CAZZO DITECI TERRATERRACOME E NON SOLO STRONZATE DEL GENERE PERKè COSI SON CAPACE ANKE IO A FARE IL POLITICO. VOGLIO PAROLE CHIARE E COMPRENSIBILI SEGUITE OVVIAMENTE DA FATTI. tutte le medaglie hanno il loro rovescio, ness1 fa 1 cosa ke èsologiusta dipende solo da ke parte la guardi. noncicascare pure tu caro beppe a guardare solo1lato di qsta medaglia. stammi bene, ma quel chedici nn mi piace + tanto perkè tu nn dovresti essere skierato ma solo denunciare il marciodeipartit
Sono responsabile di un’area che si occupa di Sistemi Gestionali Aziendali.
Abbiamo assunto varie persone che abbiamo conosciuto mentre erano dipendenti con contratti a progetto presso nostri clienti e che, dopo aver imparato ad usare il nostro prodotto come utenti, non è stato loro rinnovato il contratto.
Grazie alla Legge Biagi abbiamo potuto valutare i nostri futuri dipendenti prima di assumerli, scaricando sull’azienda nostra cliente i costi di formazione selezionando i migliori, i più curiosi (peggio per l’azienda se non ha tenuto collaboratori così validi …).
Senza la legge non avremmo mai potuto permetterci di assumere persone a busta chiusa …
Il Governo che spero stia per “sgombrare” ha adottato solo la parte di proposta di legge del Prof. Biagi che rende flessibile il lavoro omettendo tutta una serie di agevolazioni e ammortizzatori per dare la possibilità di gestire i periodi senza occupazione e renderlo meno precario.
Sarebbe bello se qualcuno raccontasse le proprie esperienze lavorative all’estero, penso all’Inghilterra o alla Svizzera, dove la politica della flessibilità è associata a quella della sussidiarietà.
Qualcuno racconta cos’è in paesi più civili la vera FLESSIBILITA’ DEL LAVORO rispetto alla SCHIAVITU’ ITALIANA ?
Grazie in anticipo.
P.S. MA DALL’ESTERO NON POSTA NESSUNO PERCHE’ STANNO TUTTI LAVORANDO ANZICHE’ POSTARE SUL BLOG ???????
Ciao Beppe!
Ecco a voi un’esperienza dall’estero.
I ho 29 anni e sono in Irlanda da 8 mesi.Quando ho finito le superiori (diploma in elettronica e telecomunicazioni) ho fatto due di corsi gratuti alla regione per entrare nel ramo dell’informatica.Appena finito sono stato chiamato a lavorare presso una compagnia con un contratto cococo.Io rinuncia ad un’assunzione a tempo indeterminato per un contratto a termine più remunerativo.Fatto sta che comincia la mia carriera da precario,ma volutamente.Dopo tre anni il mio stipendio raddoppiò.Poi però arrivò l’euro e l’europa. Le aziende cominciarono a dover risparmiare e lo facevano sulla qualità dei dipendenti e consulenti, in quanto ormai un neolaureato costa meno di un diplomato con un po’ di esperienza lavorativa. Fatto sta che il mio stipendio a gennaio dello scorso anno era lo stesso di quattro anni prima ma le mie spese erano quasi raddoppiate.Mi volevano anche assumere,ma il mio stipendio ne avrebbe molto risentito.Allora ho deciso di emigrare perche’ una delle cose buone dell’europa e’ che per lavorare all’estero non servono permessi.
Ora sto a Dublino, dove i cococo non esistono. Ho trovato un lavoro a tempo indeterminato dopo 4 mesi.Da quando sono in questa ditta (poco più di 3 mesi) 6 persone hanno lasciato il loro lavoro a tempo indeterminato anche non avendone un’altro a disposizione.Io guadagno il doppio che in Italia.
Adesso un po’ di domande.
1.Io decisi di non farmi assumere perchè io ne traevo vantaggio.Ma il mio vantaggio era la metà di quello che avevano le aziende.Allora perche’ di solito decide l’azienda che io debba essere precario?
2.Qui la flessibilità c’è più che in italia perchè la fa il dipendente che cambia lavoro per migliorare sempre, non il datore imponendogli di cambiare per ottenere LUI vantaggi economici.Servono davvero contratti di quel tipo per avere flessibilità?
3.Qui sono in pieno boom economico e potrebbero permettersi i cococo.Perchè non li fanno allora?
Grazie
Maurizio
Ciao Beppe!
Ecco a voi un’esperienza dall’estero.
I ho 29 anni e sono in Irlanda da 8 mesi.Quando ho finito le superiori (diploma in elettronica e telecomunicazioni) ho fatto due di corsi gratuti alla regione per entrare nel ramo dell’informatica.Appena finito sono stato chiamato a lavorare presso una compagnia con un contratto cococo.Io rinuncia ad un’assunzione a tempo indeterminato per un contratto a termine più remunerativo.Fatto sta che comincia la mia carriera da precario,ma volutamente.Dopo tre anni il mio stipendio raddoppiò.Poi però arrivò l’euro e l’europa. Le aziende cominciarono a dover risparmiare e lo facevano sulla qualità dei dipendenti e consulenti, in quanto ormai un neolaureato costa meno di un diplomato con un po’ di esperienza lavorativa. Fatto sta che il mio stipendio a gennaio dello scorso anno era lo stesso di quattro anni prima ma le mie spese erano quasi raddoppiate.Mi volevano anche assumere,ma il mio stipendio ne avrebbe molto risentito.Allora ho deciso di emigrare perche’ una delle cose buone dell’europa e’ che per lavorare all’estero non servono permessi.
Ora sto a Dublino, dove i cococo non esistono. Ho trovato un lavoro a tempo indeterminato dopo 4 mesi.Da quando sono in questa ditta (poco più di 3 mesi) 6 persone hanno lasciato il loro lavoro a tempo indeterminato anche non avendone un’altro a disposizione.Io guadagno il doppio che in Italia.
Adesso un po’ di domande.
1.Io decisi di non farmi assumere perchè io ne traevo vantaggio.Ma il mio vantaggio era la metà di quello che avevano le aziende.Allora perche’ di solito decide l’azienda che io debba essere precario?
2.Qui la flessibilità c’è più che in italia perchè la fa il dipendente che cambia lavoro per migliorare sempre, non il datore imponendogli di cambiare per ottenere LUI vantaggi economici.Servono davvero contratti di quel tipo per avere flessibilità?
3.Qui sono in pieno boom economico e potrebbero permettersi i cococo.Perchè non li fanno allora?
Grazie
Maurizio
Mi scusi ma lei in pratica dice che la sua attività procede grazie a contratti precari (con quasi zero tutele previdenziali e contrattuali per il lavoratore) e che pure sta poco con le sue figlie…non mi sembra così in attivo la sua azienda (non mi permetto di giudicare, sicuramente è una persona onesta, ma sono perplesso)
Saluti
Lavoro nel campo dello spettacolo da parecchi anni, pensavo che la flessibilità introdotta dalla legge Biagi mi desse più opportunità e non mi preoccupavo della sicurezza del posto di lavoro. Poi, un bel giorno Berlusconi ha deciso il taglio dei finanziamenti per il cinema, e mi sono trovata in mezzo ad una strada da un giorno all’altro. Sono dovuta emigrare negli Stati Uniti e grazie alle mie dote professionali sono riuscita ad affermarmi.
Hai ragione.Il sistema ci vuole ignoranti.Dobbiamo seguire televisione spazzatura e leggere cio che loro vogliono farci leggere.Per capire bisogna avere l elasticità mentale di vedere oltre documentarsi con la rete al momento risulta essere ancora un sistema libero e di tutti.
Mia cognata si è laureata in Economia e Commercio nel 2003. Ha anche un master in Marketing. Da allora ha lavorato sempre da precaria e con contratti a tempo determinato. Ha lavorato per un call center a 3 euro l’ora anche di sabato e domenica notte. Ora fa la commessa in un negozio di Roma. Contratto eccezionale: 6 mesi.
Sono un neolaureato che, grazie alla legge Biagi, è stato assorbito dal mercato del lavoro in un tempo record per il nostro paese: UN MESE PRIMA DI DISCUTERE LA TESI! Puoi quindi immaginare il mio entusiasmo, così come credo puoi immaginare quanto questo sia andato scemando col passare dei giorni.
In sede di colloquio (giugno 2005) mi erano stati prefigurati due soli scenari come passo successivo al periodo di formazione di 4 mesi per il quale ero stato reclutato:
a) risoluzione del rapporto per volere di una delle controparti (io potevo non piacere a loro come loro potevano non piacere a me)
b) assunzione a tempo indeterminato.
Pieno di entusiasmo inizio, assieme ad una decina di persone più o meno “neo”laureate, questa bella avventura nel settembre 2005, con un co.co.pro. a 500.
Durante il corso che seguivamo, un paio dei nostri vengono mandati “on the job” con anticipo…con un contratto di collaborazione a progetto a 850 lordi! Tutti, ovviamente, ci chiediamo che fine avesse fatto il contratto a tempo indeterminato che ci era stato promesso. Un nostro interlocutore accetta di riceverci per far luce sulle nostre perplessità: ci viene detto che rispetto al mese di giugno 2005 erano cambiate molte cose, che i progetti previsti non erano partiti (parliamo di una società di consulenza aziendale), che del resto eravamo tutte persone che avevano o studiato fuori sede o trascorso periodi di studio/lavoro all’estero e pertanto non dovevamo lamentarci se mamma e papà dovevano continuare a mantenerci. Finito il corso ci è stato fatto un co.co.pro. a 800 netti fino al 31/7/06. Il capo del personale ha giurato sul suo nome che non ci saranno aumenti o passaggi a tempo indeterminato prima di 18 mesi. Nel far questo ci ha (poco) gentilmente indicato la porta, invitandoci ad attraversarla nel caso in cui non fossimo d’accordo con le nuove condizioni. Laureati disposti a godere dei benefici della legge Biagi, del resto, fuori da quella stessa porta ce ne è a migliaia..
Sono laureata da un anno in giurisprudenza e sto facendo pratica penale…a parte la difficoltà di affermarsi in un settore tanto inflazionato e maschilista, mi viene la depressione ogni volta che mi ritrovo con i miei colleghi…con i quali combattiamo una feroce GUERRA DEI POVERI:non veniamo pagati 1 euro, le trasferte sono di tasca nostra e a volte ci tocca sborsare per pagare i diritti per le copie degli atti….soffro ma questa è la strada che ho sempre sognato di percorrere…naturalmente sono a carico della mia famiglia e ciò vale soprattutto per l’acquisto dei testi di studio…vorrei poter vincere un concorso pubblico, ma chissà come mai in Campania escono una volta ogni tanto e cmq già si sa come vanno a finire, del resto non sono stata mai fortunata alle lotterie (benchè sia mooolto preparata) Come me ce ne sono tanti: alcuni miei amici laureati in legge hanno dovuto abbandonare il sogno di un concorso in magistratura perchè per superarlo bisogna solo ed esclusivamente studiare, studiare, studiare e c’è chi a 28-30 anni si vergogna, letteralmente, di chiedere ancora a mamma e papà i soldi per comprare un codiceQuindi ci siamo trasformati in un’orda di aspiranti ad un posto fisso, anche se è una chimera per ora. Tra i miei amici non laureati non va certo meglio…se lavorano lo fanno a progetto, con contratti a tempo. Non è bello vedere ragazzi che si son sempre sudati il pane, sui cantieri e nelle fabbriche, SPESSO A LORO RISCHIO E PERICOLO (cautele antiinfortunistiche zero), stare in ansia ogni tre mesi, sperando che la Madonna faccia loro la grazia di un rinnovo contrattuale…il colmo è un mio amico, che si trova in mobilità ed e’ contento perchè dice che prende cmq qlcsina di soldi e arrotonda con i lavoretti a nero!!!Ed è triste sentire mio padre, ex FS ed ex DC,dire che quello che la sua generazione ha conquistato è andato perso e a noi toccherà fare il doppio se non di più per poter garantire ai ns figli un futuro al minimo decente….E’1 SCHIFO!!
Attualmente sono dottorando in Neurofisiologia. Dopo il dottorato è difficile che io possa trovare una qualunque occupazione in Italia, perchè nel pubblico ci sono pochi posti e nel privato il titolo di dottorato non fa alcuna differenza, anzi è quasi peggio. Soprattutto considerato il mio tipo di laurea e specializzazione, la cui applicazione è quasi esclusivamente limitata alla ricerca. Ho provato a fare ricerche per trovare un lavoro, anche lontano dall’indirizzo dei miei studi (ma più vicino ad altri miei interessi): quasi la totalità delle offerte di lavoro è a tre mesi, a progetto o stage formativi, molti anche non retribuiti. Quando c’è una retribuzione è anche più esigua della mia borsa attuale (800 euro a cui detrarre 300 solo per l’affitto e sono pure fortunato). In quasi tutti i casi il titolo che ho già acquisito, la laurea, praticamente non serve a niente.
Grazie a tutti gli intervenuti nel blog, ho scoperto così, da imprenditore pirla, che ho pagato troppo i miei co.co.pro.
Visto che la media del blog è di 500-600 eurini al mese, allo scadere dei contratti dei miei collaboratori (900-1100 eurini) li rinnoverò SOLO a 600 euri e quando mi chiederanno perchè, gli consegnerò copia degli interventi del Blog.
Grande cosa la comunicazione e la dissemina d’informazioni. PAGAVO TROPPO e non lo sapevo!!
e tu ci vorresti far credere che scopri l’acqua calda dal blob…
se sei davvero un imprenditore. cambia mestiere. perchè?
se questo è il livello di approfondimento che generalmente hai, allora la cosa ti dovrebbe mettere pensiereo. bei consulenti del lavoro hai..
se d’altra parte la tua logica è quella di agire per sentito dire e al ribasso, allora cambia mestiere.
Per essere più “trasgressivo”, potresti però proporre che la legge preveda che tutti i datori di lavoro siano obbligati a garantire un minimo salariale uguale dignitoso per tutti i co.co.co, che eviti lo sfruttamento delle persone, e che consenta ai precari di vivere onestamente e di smettere di lamentarsi. Così tu conservi la tua dignità, anzi ti fai fautore di un bene collettivo, e nello stesso tempo consenti agli altri datori di lavoro, che evidentemente non hanno dignità, di acquisirne una.
Ciò che scriverò sono le semplici opinioni personali di un cittadino.
Personalmente ritengo che sulla c.d. legge Biagi sia stata fatta molta opera di demagogia. Se il lavoro è lo strumento per ottenere il benessere personale, questa legge non ne dà affatto. So quello che dico perchè mia moglie è una precaria, e se riesce a portare a casa trecento euro al mese è davvero un miracolo. Credo che questa sia la drammatica situazione di molte altre persone. Onestamente non so quanto sia efficace sostituire la discoccupazione con la sotto-occupazione, e solo per poter dire che “si lavora di più”.
Inoltre, a fronte di costi sociali elevatissimi, il “sistema Italia” non è affatto decollato economicamente. Le nostre aziende sono in crisi e, rispetto all’Europa, siamo un’area depressa: dall’estero vengono sul nostro mercato mentre noi non siamo in grado di fare altrettanto.
E perchè tutto questo? Non, come dicono gli ipocriti sostenitori della Legge, perchè il lavoro costa troppo. La vera ragione è che in questo paese abbiamo una classe imprenditoriale e manageriale totalmente allergica al “vero” mercato , che non è mai stata in grado di essere veramente competitiva (tranne che sul piano delle truffe), che guarda alla propria impresa come i vecchi latifondisti guardavano al podere, e dedita soltanto a rosicchiare qualche soldo di qua e di la, tra precarizzazione del lavoro, lucrosi (quanto inutili per la collettività), appalti statali (vedi TAV e ponte sullo stretto), e truffe ai danni dei risparmiatori (Un caso su tutti: Fiorani & C).
Forse sarebbe il caso di guardare oltre la demagogia di uomini politici dediti alla tutela di una stretta minoranza di persone. E di puntare il dito sui veri responsabili del nostro impoverimento.
Caro Beppe,
il tuo messaggio sul lavoro precario mi ha colpita al cuore!
La mia breve storia di atipica-precaria-nonsochealtro è questa: mi sono laureata in lettere nel 2001 (a pieni voti, ma questo conta poco); mi sono specializzata come bibliotecaria (un anno di corso pagato con soldi UE); ho svolto i più svariati lavori durante il mio percorso di studi (cameriera, centralinista, impiegata, postina…) e “finalmente” è cominciata la mia vita da precaria: co.co.co./co.co.pro. presso biblioteche ed enti pubblici, fino all’attule contratto (atipico) a tempo determinato in un Comune della provincia di Firenze, dove svolgo mansioni di alta responsabilità/professionalità senza alcun riconoscimento (e senza alcuna attinenza con il mio percorso di studi!!!) Ho 30 anni, un compagno, un mutuo da pagare e comincio ad avere anche un po’ di voglia di essere madre… Ma chi ne ha il coraggio? Il futuro è molto bigio per noi precari…
Un abbraccio, francesca
E’ il mio primo post, quindi lasciati fare i “complimenti per la trasmissione”, non te li farò più, ma sappi che ti seguo con grande stima e ammirazione.
A mio avviso, la legge Biagi è un danno totale. Innanzitutto DIVIDE i lavoratori, non solo in classi (brutta parola) diverse, ma li mette anche uno contro l’altro.
Sono un dipendente a tempo indeterminato nel settore informatico e telecomunicazioni, da quando c’è la legge Biagi ho meno capacità di trattativa sulle mansioni e sul trattamento economico perchè se non ti adatti “possiamo far fare questo lavoro a qualche precario, con meno soldi di quelli che diamo a te, e la tua carriera andrà in secca in 6 mesi”, naturalmente non c’è questa esplicita affermazione, ma le battute vanno tutte in un senso: ritenetevi fortunati se vi facciamo lavorare 13 ore al giorno, che ci sono tanti precari.
Quindi vengono usati i precari per schiavizzare anche noi, proprio un bel risultato !
Spero di avere presto dei figli, ma spero anche di non farli crescere in questo paese.
caro Beppe,
ho lavorato per le poste italiane a Catania tramite genzia interinale,ho cominciato con un contratto di 2 mesi poi di 3 poi di altri 2 insomma è durata per un anno e 3 mesi in totale ma ti immagini l’ansia di non sapere cosa fare della tua vita perchè non sai se tra 2 mesi sarai ancora lì a lavorare,in questo periodo ho raggiunto una buona competenza e gli ormai “anzianotti”dipendenti postali che non ne possono più sono ormai inefficenti e stanchi;e tanti ragazzi a casa!!!io ho 22 anni e con me hanno lavorato altri ragazzi anche solo per 1 mese o addirittura per un mese part time facendo solo 3 giorni a settimana!!ma come si può assumere una persona in questa maniera che non ha neanche il tempo di imparare che già si ritrova disoccupato…..il lavoro è alla base della vita…in questa maniera che vita ci si può creare?!
Caro Beppe,
il tuo messaggio sul lavoro precario mi ha colpita al cuore!
La mia breve storia di atipica-precaria-nonsochealtro è questa: mi sono laureata in lettere nel 2001 (a pieni voti, ma questo conta poco); mi sono specializzata come bibliotecaria (un anno di corso pagato con soldi UE); ho svolto i più svariati lavori durante il mio percorso di studi (cameriera, centralinista, impiegata, postina…) e “finalmente” è cominciata la mia vita da precaria: co.co.co./co.co.pro. presso biblioteche ed enti pubblici, fino all’attule contratto (atipico) a tempo determinato in un Comune della provincia di Firenze, dove svolgo mansioni di alta responsabilità/professionalità senza alcun riconoscimento (e senza alcuna attinenza con il mio percorso di studi!!!) Ho 30 anni, un compagno, un mutuo da pagare e comincio ad avere anche un po’ di voglia di essere madre… Ma chi ne ha il coraggio? Il futuro è molto bigio per noi precari…
Un abbraccio, francesca
A tutti quelli che se la prendono con la generazione dei padri che avrebbero avuto troppe garanzie, vorrei dire che è stupido farci una guerra fra poveri, quando le responsabilità sono di altri. Se abbiamo avuto di più, non è stato per fortuna, ma perchè ce lo siamo conquistato con lotte e sacrifici. Daccordo che i tempi erano diversi, il vento della storia spirava verso sinistra, ma anche noi abbiamo fatto la nostra parte per affermare più diritti e tutele.
Sono anche daccordo che sicuramente si è arrivati a tirare troppo la corda, estendendo tutele e diritti anche a chi non le meritava (profittatori e nullafacenti ci sono in ogni comunità e sotto qualunque bandiera)
Ma ora credo che si stia esagerando in quest’altra direzione. In tempi di crisi la flessibilità va bene, ma non può essere elevata a sistema, deve esserci comunque un limite allo strapotere dei datori di lavoro, ci deve essere una tutela a chi resta senza lavoro non per colpa sua, altrimenti stiamo crescendo una generazione senza futuro.
Io sono pensionata (non per mia scelta, mi ci hanno mandato), e posso essere daccordo che potevo continuare a lavorare fino a 65 anni, ma con la mia pensione, invece di meritarmi un riposo, secondo qualcuno immeritato, sto mantenendo 3 figli, una di 33 anni che anche se ha un lavoro, non so fino a quando, fisso, non ha nessuna possibilità di farsi una famiglia (500 al mese), e due che ancora studiano, non so con quali speranze e prospettive
Caro Beppe,
il tuo messaggio sul lavoro precario mi ha colpita al cuore!
La mia breve storia di atipica-precaria-nonsochealtro è questa: mi sono laureata in lettere nel 2001 (a pieni voti, ma questo conta poco); mi sono specializzata come bibliotecaria (un anno di corso pagato con soldi UE); ho svolto i più svariati lavori durante il mio percorso di studi (cameriera, centralinista, impiegata, postina…) e “finalmente” è cominciata la mia vita da precaria: co.co.co./co.co.pro. presso biblioteche ed enti pubblici, fino all’attule contratto a tempo determinato in un Comune della provincia di Firenze, dove svolgo mansioni di alta responsabilità/professionalità senza alcun riconoscimento (e senza alcuna attinenza con il mio percorso di studi!!!) Ho 30 anni, un compagno, un mutuo da pagare e comincio ad avere anche un po’ di voglia di essere madre… Ma chi ne ha il coraggio? Il futuro è molto bigio per noi precari…
Un abbraccio, francesca
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Definire Socci un “cervello” è troppo però…
Io ho un’idea, forse sono stati i mussulmani a far diventare una terra fertile in deserto… A forza di camminare con i cammelli su e giù l’erba è sparita. Si, forse è così…
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni (ora ne ho 32). Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle lavapiatti, aiuto cuoca, operaia tessile, impiegata contabile, operaia metalmeccanica, commessa… non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa! Rignrazio la sinistra (l’interinale è una loro invenzione) ed il buon Biagi per tutto quanto hanno fatto per noi ex giovani, carne da macello nel mondo del lavoro.
ecco un’altra vittima, tale Ricolfi, sociologo di sinistra. Ecco una citazione dal suo libro “Il Contratto con gli italiani alla prova dei fatti”, edizioni Il Mulino.
Quanto alla terza promessa, aumento dei posti di lavoro, il Contratto è stato rispettato all’81,7 per cento, un risultato che Ricolfi definisce “ragguardevole”. E alla sinistra che accusa il Cav. di aver precarizzato il lavoro, Ricolfi fa notare che “non è vero che in questi anni la flessibilità si è trasformata in precarietà. Semmai è vero il contrario: la precarietà selvaggia degli anni 90 ha cessato di crescere e anzi ha dato segno di voler regredire”. Al che Ricolfi commenta: “E’ difficile cacciare dalla mente un pensiero malizioso: e se dovessimo dire grazie (anche) alle più vituperate leggi del centrodestra?”
Oggi ne ho lette davvero di tutti i colori su questo blog sul tema “FLESSIBILITA'”.
Ma insomma, possibile che ancora si faccia confusione fra questa parola e l’altra, un pò meno simpatica di “PRECARIETA’?”
Il mondo del lavoro cambia, perchè la società cambia, e il mito del “posto fisso” deve essere abbandonato, in favore di forma flessibili di lavoro. In America, la gente cambia lavoro anche 10 volte in pochi anni, e così si evolve, impara, costruisce una professionalità poliedrica e si posizione sempre meglio sul mercato del lavoro, mentre qui, la gente si àncora al posto fisso, e non ne vuole sapere di sperimentare, figuriamoci di rischiare in proprio…
TUTTE BELLE PAROLE.
La flessibilità di cui parla chi invoca questi scenari è UN’ALTRA COSA, non si ottiene atraverso le leggi tipo la legge 30, ma con un mercato del lavoro dinamico, che è figlio di un’economia dinamica che IN ITALIA NON C’E’. Qui da noi questi sogni di flessibilità e cambiamneto si sono tradotti soltanto in PRECARIETA’ senza crescita professionale. Ricordo un intervento ad un convegno sui Call center del prof De Masi, sociologo, che disse come lavorare al call center fosse la cosa più frustrante e meno gratificante che si potesse immaginare. Parlando di questi nuovi impieghi precari sempre De Masi disse che la differenza fra noi e l’America è che il lavoratore americano che ha cambiato 10 posti di lavoro lo ha fatto arricchendo la sua professionalità nella maggior parte dei casi, mentre l’italiano, per il quale tutto il cambiamento significa solo passare da un posto di lavoro poco qualificato ad un altro ancora meno, arriva a 50 anni senza aver imparato nulla, senza essere cresciuto, e si ritrova con le cosidette mani una davanti e una di dietro.Qui come al solito si volgiono fare le nozze con i fichi secchi.
Capisco che non avere sicurezze non piace. Ma se leggete i post vi accorgete che un sacco di precari sono precari perché l’azienda per la quale lavoravano a tempo INDETERMINATO è fallita!!!
Io ho una piccola azienda che bene o male da ada vivere a 8 persone, lavoro dalle 9 di mattina alle 9 di sera, e poi dalle 11 alle 1, minimo 6 giorni la settimana. Ho pochissimo tempo per stare con le mie figlie, e vi assicuro che non navigo nell’oro, anzi. Ma sono soddisfattissimo.
I miei dipendenti, tutti con contratto a progetto, GIUSTAMENTE lavorano 5 giorni e alle 6 di pomeriggio vanno a prendersi l’aperitivo.
Se non esistesse la legge biaggi io semplicemente non potrei permettermi di assumere nessuno, e sarei costretto a trasferire l’azienda in Spagna, o in cina!
Caro imprenditore,
……se non esistessero i contratti a progetto non saresti stato costretto ad inventarti progetti inesistenti per poter assumere i tuoi impiegati ed usufruire delle agevolazioni fiscali… avresti magari un bel lavoro precario e potresti ubriacarti di aperitivi tutte le sere della settimana! pensaci!
Gente che lavora oltre 300 ore al mese per 5 euro lordi l’ora, gente che non stacca nemmeno il sabato pomeriggio e a volte nemmeno la domenica.
Apprendisti, precari, manodopera facilmente ricattabile e sostituibile.
Il tg di casa ripete ai GGiovani che “va tutto bene”, i manifesti liftati e parruccati dicono “Niente paura, hai letto bene”. Tutti sono concordi nel ritenere che se uno critica la legge Biagi allora è contro Biagi, quindi è favorevole alla sua morte, ergo è un brigatista fanatico assassino comunista. E quindi non lo si deve nemmeno ascoltare.
Questi proprietari di tv, supermercati e imprese di trivellazione sono soddisfatti, e proprio non capiscono che chi guadagna (al mese) poco più di un milionesimo del loro “stipendio” mensile (ma solo nel caso del premier…gli altri guadagnano meno, eh) forse non è COSI’ soddisfatto di questa legge.
pv
Umberto Mas 21.02.06 08:06
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Caro Beppe e cari precari,
ecco la mia esperienza: mi sono laureato a 25 anni in scienze politiche (vecchio ordinamento); essendo già a conoscenza delle notevoli difficoltà che avrei incontrato nel mercato lavorativo con la sola laurea ho deciso di fare un finanziamento ed iscrivermi ad un Master iperpubblicizzato da numerosi ed importanti quotidiani. Il Master ed il conseguente stage si sono rivelati una gran fregatura!!! tornato desolato a casa (Milano) ho lavorato in ritenuta d’acconto per qualche mese per una ditta, poi ancora in ritenuta per un altra, poi… grazie ad una raccomandazione sono riuscito a lavorare in nero…. e ora lavoro in ritenuta senza nessun preciso obbiettivo e sopratutto senza alcuna speranza di stabilità!
ho quindi deciso di saldare i miei debiti, mettere da parte (molto faticosamente qualche migliaio di euro) ed emigrare all’estero! seguitemi tutti! emigriamo! abbandoniamo la nave prima che affondi!
Buongiorno a tutta la comunità che trova libero sfogo in questa realtà virtuale!
Leggendo e ascoltando i politici mi rendo conto che non camminano sulle stesse strade che percorro ogni mattina per andare a lavorare.
Non percorrono le ansie di sapere che il contratto a fine mese potrebbe scadere solo perchè non simpatico al “capo” o forse perchè ho dovuto inventare di saper lavorare per iniziare!
Certo l’italia ha bisogno delle bugie per credere nel futuro, la realtà è ben distante dalla televisione. La morte di una persona è sempre un dispiacere, ma considerare un martire colui che ha realizzato un contratto co.co.pr mi sembra eccessivo quanto il suo busto!
Mi spiace per coloro che non la pensano in questa maniera, ma credo che veri martiri sono coloro che camminano sulle strade che percorro ogni mattina.
Ma il lavoro per un cittadino non è un diritto che lo stato deve provvedere a dare?
Vorrei avere una famiglia, una casa, un lavoro è possibile?
Ciao a tutti i veri martiri…co.co.co
POVERA ITALIA…SINISTRA DESTRA CENTRO FANNO TUTTI SCHIFO.SONO SOLO Lì PER PRENDERE IL LORO STIPENDIO E FARSI I CAZZI LORO.NEL PARLAMENTO BISOGNEREBBE ENTRARE CON IL LANCIAFIAMME E BRUCIARLI TUTTI VIVI.RINNOVAMENTO CI VUOLE ALTRO CHE STRONZATE CHIACCHERE E DISTINTIVO…ITALIA, MA VATTENE A FANCULO!!!
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
ma pretendi che uno faccia il magazziniere PER PASSIONE, senza sapere quante ore deve lavorare e cosa gli torna in tasca???
MA DOVE CAZZO VIVI?
e COME cazzo vivi?
costruire, credere, combattere, produci, consuma, crepa
buona notte
Sono ritenuto dalla maggior parte dei miei colleghi uno tra i migliori professionisti del settore in cui opero. Purtroppo, però i contratti di lavoro che mi vengono proposti sono tutti precari, riesco al massimo a lavorare 3-4 anni e poi il mio contratto viene stracciato. Da Bari mi sono dovuto trasferire a Roma per guadagnarmi il pane, ho avuto incarichi a livello NAZIONALE con risultati lodevoli, poi ad un certo punto, quando i miei dirigenti si sono stancati del mio contratto ritenuto “troppo oneroso” attraverso il più spietato mobbing mi hanno costretto ad andarmene. Siccome nel mio settore, l’Italia che Berlusconi ama tanto elogiare non offre delle valide possibilità e non dà certezze per il futuro (COME FACCIO A COSTRUIRMI UN FUTURO SENZA UN CONTRATTO STABILE?!) allora sono dovuto emigrare all’estero, a Madrid, nella Spagna di Zapatero e ora sono finalmente felice.
Grazie Zapatero.
Abbasso Berlusconi.
Cara Valeria, anch’io ho fatto il modello per l’Accademia de Belle Arti G.B. Cignaroli a Verona. Ho iniziato nel 1996 con un contratto a ore o gettoni di presenza, tuttavia con ritenuta d’acconto. Il primo anno ho fatto tre/quattro contratti e fin li mi stave bene, poi i due anni successivi è andata peggio. L’ultimo anno, il 1999 se non ricordo male, ho fatto solo 40 gettoni di presenza o ore, chiamale come vuoi. Tu, a differenza del sottoscritto, sei stata fortunata, io, invece, dopo un anno di speranze l’ho presa in quel posto.
La mia Accademia è privata, forse questo spiega tante cose e, nonostante un’amministrazione di centro sinistra, i prof. hanno sempre fatto il loro porco comodo interesse. Quindi, se qualcuno di loro ti risponde i quel modo, tu mandali affanculo. Se la tirano perché insegnano e si permettono di schiaffeggiarti con battute cretine.
Non racceonterò la mia storia simile a quella di tutti i neo-laureati non figli di professori che devono farsi spazio in campo accademico.
Ma faccio una proposta: lottiamo per introdurre il principio di meritocrazia in Italia. Non è una utopia!!! E’ qualcosa che permetterà al paese di sopravvivere altrimenti si estinguerà come i dinosauri!
Oggi, grazie alla combinazione Moratti-Biagi (povero Biagi, al quale hanno appioppato il peso mortale di una legge, in realtà voluta da Maroni) oggi un dottore in ingegneria informatica (al quale hanno insegnato in fretta cose che non servono nel mondo del lavoro) come me è costretto a mendicare di azienda in azienda un posto di lavoro. Per avere la speranza di tale posto prima però deve regalare all’azienda 6 mesi di stage (almeno i periodi di prova erano pagati, oggi nemmeno questo) e dopo “forse” ti mandano via “senza” calci nel sedere. Poiché tale manodopera è completamente gratuita (non mi vengono rimborsate nemmeno le spese di viaggio e sono fortunato che almeno sono assicurato contro gli infortuni, ma non dall’azienda, DALLO STATO) quale dovrebbe essere l’incentivo per l’azienda ad assumere un fesso che lavora 6 mesi quando può averlo gratis dal governo dopo altri 6 mesi? Alla fine, visto che questi soldi per assicurarmi li pagano i miei genitori (con le imposte), risulta che, in pratica, io sto pagando le aziende per lavorare…
LE AZIENDE VENGONO ANCHE PAGATE DA ME PER PERMETTERMI DI LAVORARE. PER QUALE MOTIVO DOVREBBERO ASSUMERMI??? CI PENSI BENE SIGNOR SEGRETARIO, E CERCHI DI CAMBIARE LE COSE… ED IN MEGLIO PER ME E PER TUTTI I DISOCCUPATI… NON PER LEI E PER I SUOI AMICI……
la legge biagi inventa una sorta di stupendo format a disposizione di tutti i governi a venire. è un eccellente espediente per nutrire gli istituti che si occupano di sondaggi e i sociologi del lavoro. risulta un aumento dell’occupazione. ma si tratta di lavoro morto.
ecco le mie esperienze tramite agenzia. si trova lavoro, come no. e uno può anche sentirsi in colpa, se finisce nella categoria dei LAVORATORI SCORAGGIATI. fannulloni..
io mi sono trovato a lavorare in autogrill part time per l’estate, con un contratto rinnovabile – fino ad accumulare credo due mesi di servizio- ogni due settimane, ricevendo circa 5/6 euro all’ora, con un mucchio di altri stagionali.
ma ho visto lavorare alle stesse condizioni contrattuali baristi esperti, uomini e donne di 40-50 anni, alcuni vivono in roulotte, e quando scade il loro contratto vanno alla ricerca di altri punti ristoro austostradali che li assumano part time. non sono studenti. sono padri di famiglia che non hanno il capitale per aprire un esercizio. la maggior parte dei colleghi che ho conosciuto durante l’esperienza rispondono a questo profilo. cioè gli viene garantita una faticosa sottovivenza per un breve periodo, prima di rimettersi alla cerca e così via.
il secondo che ho trovato con le agenzie era un lavoraccio come messo notificatore per conto di una agenzia recupero crediti al soldo della Uniriscossioni. l’ho lasciato dopo due settimane. oltretutto era sconveniente. con un inquadramento miserabile in termini di stipendio e di poco superiore agli emolumenti elargiti dall’autogrill, si trattava di andare a cercare gli insolventi al loro indirizzo e consegnare una cartella di notifica. benzina a carico del messo. contratto a termine con possibilità di assunzione dopo un mese, o due settimane, non ricordo.
sono un lavoratore scoraggiato, perché mi scoraggia il concetto di essere umano e di aspettativa di vita sotteso a queste leggi del lavoro.
Ciao Beppe e ciao a tutti,
io grazie a quella fantastica idea del “lavoro precario” lavoro 8 ore al giorno come apprendista per 5 giorni, e 4 ore a settimana come receptionist serale. Totale? 780 AL MESE NETTI.
E voglio sottolineare se tanta gente è in questa situazione è anche grazie a società come il RONDO’ DEI PINI FITNESS CLUB di Monza che avanti una palestra SOLO CON PRECARI (e con questa mi son firmato il licenziamento… ah, ma che sbadato, neanche ho il contratto!!!)
parli così perchè non hai ancora conosciuto il mondo del lavoro che ti aspetta dopo la laurea.
Devi sapere che per un laureato è ancora più difficile trovare lavoro, perchè devi fare i conti con le tue ambizioni e con quello che invece ti offrono.
Mi auguro che per te, laureando in ingegneria elettronica, sarà più facile trovare lavoro, ma se ti assumeranno con un contratto interinale parlerai anche tu come “quelli che si lamentono”.
Essere in una condizione precaria, ti assicuro, non fa venire voglia di sorridere alla vita, soprattutto se devi lavorare con contratto di tirocinio formativo dal lunedi alla domenica per 7 ore al giorno, con un solo giorno di riposo, per soli 310 euro mensili.
Alla fine dei miei studi di Ingegneria vista l’aria che tirava, sono ripartito da zero a Londra. Mentre in Italia aspettiamo ancora il milione di posti di lavoro, qui il contratto te lo scegli tu: part/full-time, temporaneo o a tempo determinato. A Berlusco`, un posto di lavoro e` tale quando dura piu` de venti minuti, se no io come me la compro la macchina? Come la costruisco una famiglia? Come lo chiedo un prestito? Con quale garanzia? Inoltre, dal momento che in Italia di lavoro non ce n’e`, che si faccia in modo che l’inglese venga insegnato come Dio comanda, cosi` la gente come me non si deve fare il mazzo doppio.
Ciao Beppe, ciao a tutti …
Sono Dottore in Scienze dell’Informazione (Informatica). Per pagarmi gli studi ho passato le estati “migliori” della mia vita a fare i turni in una fabbrica. Ho subito trovato lavoro, è vero, come consulente: lavoro di 8 (e più) ore al gg per la stessa ditta, compilando pure il timesheet con emissione di fattura a fine mese. Insomma, le sfighe del libero professionista unite a quelle del dipendente. Da un mese sono dipendente di una nuova ditta … per 1000 euro al mese; l’unica è sperare di andare in trasferta per 25 al gg in più … allora la cosa inizierebbe ad essere interessante.
E mi aspetta un bel mutuo …
Ma in Italia non mancano laureati ???
I miei hanno spinto tanto perchè studiassi, se avrò dei figli spingerò perchè imparino un buon mestiere!
Abbiamo raccontato le nostre storie, ci stiamo giustamnete incazzando… io vorrei anche fare una proposta. Sul mio sito che è linkato nel profilo stiamo discutendo proprio di quello, nel forum. Indietro non si tornerà, ma si può andare avanti in maniera più costruttiva e dignitosa. *Prima di tutto, la flessibilità serve anche in entrata nel mondo del lavoro, e non solo in uscita… vogliono copiare l’America e poi lo fanno solo a metà: basta limiti di età! Non ha senso sentirsi dire di essere vecchi a 27 anni e dopo anni di lavoro!Poi riforma dell’INPS, seria, com’è strutturata sta perdendo senso ogni giorno di più. Non dico di abolire i nuovi contratti, ma devono essere volti all’inserimento, non allo sfruttamento, alla violenza: ti spremo e ti butto via. La gavetta va bene, è sacrosanta, anzi, ve ne supplico, fatemela fare, ma deve avere un senso, un fine!E controlli severissimi su chi ha già un lavoro e non merita di averlo, per scarso impegno e scarsa competenza. Trasperenza e serità: chi sbaglia paga, chi non merita non abbia, ma non che i giovani debbano pagare per gli errori degli altri. Ci sono situazioni scabrose, saniamole. Con la mentalità italiana di fare sempre i furbi alla fine chi paga sono le persone che hanno voglia di lavorare ma sono nate nella generazione sbagliata.
E denunciate chi vi fa le proposte oscene, chi vi chiede la mazzetta o vi minaccia di licenziamento se fate un figlio! Denunciate! Uno solo che denuncia non ce la fa, ma se tutti siamo corretti ed esigiamo correttezza le cose possono cambiare…
(“Sign “Renzo Martino, io sono una laureata che fa le pulizie, mi vien da ridere perchè mia madre si arrabbia di questo, ma ho bisogno di soldi e stare a casa non mi piace.Non mi permetto, però,di giudicare chi aspetta: non è nel mio stile, ma sono scelte..Immagino,però, che lei sia un pensionato,quindi ho trovato un buon motivo per abbozzare sulla mia mancanza di contratto:almeno non verso i contributi per far campare il concime)
ECCO LA RAZIONE DI ARIA FRITTA QUOTIDIANA PER LA SERIE GRILLO E LA PROPAGANDA ELETTORALE.
Questa è una buona legge, che purtroppo viene male applicata, ciò non la sminuisce.
Ecco un esempio: chi di voi non si è mai lamentato per le code negli uffici pubblici??
Tutti almeno una volta abbiamo provato le lungaggini di questi uffici, e quale è stato il pensiero nei confronti delle persone incompetenti ed inefficaci che vi lavoravano?
Ora parlando di uffici pubblici si parla di conseguenza di stato, questa entità astratta che nei nostri pensieri tutto si può permettere, compreso l’avere dipendenti inoperosi,inefficaci,incompetenti,improduttivi e chi più ne ha….
Riportiamo questo discorso nel privato, quale azienda ha la possibilità di pagare perpetuamente dei dipendenti di questo genere?? NESSUNA!!!
Lo stato grazie a questa gestione aumenta il debito pubblico, i privati FALLISCONO.
Come proprietario di un’azienda ho degli obblighi sia nei confronti dei miei clienti ( che pretendono la qualità del prodotto o servizio ) sia nei confronti dei dipendenti buoni che fanno la loro parte e meritano lo stipendio, perchè se l’azienda FALLISCE anche i loro posti di lavoro sono a repentaglio.
Questa legge dovrebbe avere lo scopo di aumentare la meritocrazia nel lavoro, infatti nessun imprenditore si lascerebbe mai sfuggire il dipendente CAPACE, PRODUTTIVO E COMPETENTE sapendo poi di doverlo sostituire con uno nuovo del quale non si conoscono le capacità.
In Inghilterra questo sistema è cosa normalissima e chi è veramente capace di fare il proprio lavoro guadagna moltissimo perchè le varie aziende concorrenti se lo contendono.
L’ITALIA E’ STATA ROVINATA DALLA SUA STESSA MENTALITA’ ASSISTENZIALISTA, IL POSTICINO GARANTITO ( POSSIBILMENTE STATALE ) LA PAGHETTA ( POCCHI MA SICURI ) E LA PENSIONCINA, QUEST’ULTIMA CHE IN TEMPI NON SOSPETTI ANNI 70/80 VENIVA GENTILMENTE ELARGITA AGLI STATALI E ALTRE CATEGORIE DOPO 15-20 ANNI DI LAVORO.
Perchè se lo sei (cosa di cui non credo, quelli che raccontano quanto è bella la legge biagi hanno al 99% il posto fisso), sognatelo di riuscire a lavorare 40 anni di fila!!! Ti piacerebbe….poi a 58 anni non ti rinnovano il contratto (come è successo al papà di uno che conosco)…voglio proprio vedere come arrivi alla pensione.
Si vede che hai poca esperienza…La Pirelli, la Brembo freni, La Henkel e tante altre ditte non la pensano come te… Prendono degli ingegneri neolaureati con 2 palle così e gli fanno fare dei lunghi bellissimi stage a 5-700 euro mese per un anno, poi un altro e poi arrivederci… ne prendono altri che possono pagare ancora 5-700 euro/mese senza diritti o quasi… Certo non è lo stesso che se avessero tenuto i primi e li avessero fatti continuare, ma così ottengono cmq il loro scopo col minimo ingombro… Io sono un ingegnere meccanico e mi devo sentire un ingombro per la ditta per cui mi faccio il culo??? Non credo sia proprio il meglio che si possa sperare… Vacci tu a fare stage se proprio ci tieni. Ho amici che fanno stage da 2 anni e a 30 anni non hanno alcuna chance di progredire, fare progetti per il futuro o pensare positivo… Complimenti vivissimi.
Si vede che hai poca esperienza…La Pirelli, la Brembo freni, La Henkel e tante altre ditte non la pensano come te… Prendono degli ingegneri neolaureati con 2 palle così e gli fanno fare dei lunghi bellissimi stage a 5-700 euro mese per un anno, poi un altro e poi arrivederci… ne prendono altri che possono pagare ancora 5-700 euro/mese senza diritti o quasi… Certo non è lo stesso che se avessero tenuto i primi e li avessero fatti continuare, ma così ottengono cmq il loro scopo col minimo ingombro… Io sono un ingegnere meccanico e mi devo sentire un ingombro per la ditta per cui mi faccio il culo??? Non credo sia proprio il meglio che si possa sperare… Vacci tu a fare stage se proprio ci tieni. Ho amici che fanno stage da 2 anni e a 30 anni non hanno alcuna chance di progredire, fare progetti per il futuro o pensare positivo… Complimenti vivissimi.
Ciao a tutti,
mi sono laureato in Economia e ho fatto un dottorato di ricerca in statistica. Nel corso degli studi ho sempre privilegiato una formazione che mi desse veramente delle competenze, scegliendo spesso, negli esami, le alternative più difficili; ho imparato le lingue e ho fatto l’Erasmus. Durante il dottorato ho lavorato con prestazioni occasionali come consulente, guadagnando anche discretamente. Alla fine del dottorato, rivolgendomi al mondo aziendale mi sono sentito dire, nonostante le mie esperienze pratiche, che la mia preparazione era forse troppo teorica e che quindi mi avrebbero assunto dopo sei mesi di stage. Ho accettato e continuato le mie ricerche di lavoro, anche all’estero, nonostante le 10 ore di lavoro al giorno (lavoravo come un normale dipendente) pagate 700euro al mese. Dopo 3 mesi sono stato contattato da una grande azienda energetica straniera che mi ha assunto direttamente come quadro valorizzando le mie competenze. Ora vivo all’estero e mi occupo di scenari energetici a lungo termine e risparmio energetico, settori in cui il nostro paese avrebbe bisogno di investire ma non lo fa. La mia opinione è che il sistema produttivo italiano è vecchio, chiuso e gerontocratico e che non ha bisogno di laureati perché non fa innovazione. Non facendo innovazione è destinato, nel lungo termine, a soccombere nella concorrenza internazionale. Il mio consiglio ai giovani laureati come me: imparate le lingue e partite. Vivrete più dignitosamente il presente e forse un giorno, se avrete voglia di tornare, forti delle esperienze acquisite, contribuirete a migliorare il nostro paese allo sbando.
Edilizia ? Ma possibile che in Italia c’è solo spazio per costruire palazzine.
Sembra che solo questo settore abbia successo. Abbiamio già un territorio che è una schifezza….
Ti faccio i complimenti ma non mi pare ci sia molta creatività. I palazzinari hanno successo da sempre in Italia.
Si dia finalmente spazio ai laureati per rendere l’Italia leader in produzioni ad alto contenuto tecnologico.
Se continuiamo a costruire solo palazzine e magari mutande e scarpe in competizione con la Cina possiamo solo aspettarci lavoro precario o nero con paghe da fame. Non c’è soluzione.
Si, hai ragione … ma porca puttana non possiamo diventare tutti liberi proffessionisiti o imprenditori … non abbiamo tutti le stesse qualità e una società che non è in grado di agevolare la maggior parte delle persneone (per non dire tutti) è una società che non può funzionare! Questo è il problema!
“..29 anni, laureata in paleografia latina col massimo dei voti, archivista diplomata presso la scuola dell’Archivio di Stato di Genova”…..”Che puntellano, più o meno, le baracche culturali, i musei, le biblioteche, gli archivi. Facciamo ricerca, organizziamo mostre e convegni, teniamo corsi, pubblichiamo, ci passano le telefonate come se fossimo funzionari. Ma non siamo niente”…”La mia vita è una grande passione per la storia dell’Italia passata mista al disgusto per quella presente. Ed una grande tentazione di scappare via.”……………………… Ho sempre ammirato le persone come te che hanno delle vere passioni, coltivate negli anni e negli studi e che infine diventano il lavoro di una vita e per una vita. Peccato che le tue non siano tra quelle che diventano un lavoro! lo sarebbero se questa fosse un’italia diversa..ma comunque.. VATTENE! cerca un paese diverso..
e prima di andare, se sei carina, PASSA per casa che con un lavoretto di bocca ti tiri su un centino:).. non per denigrarti, Non vorrei mai! ma per insegnarti un po’ di sano PRAGMATISMO!!
un abbraccio
irdt
mi trovo a scriverti di nuovo perchè non riesco a non farlo visto che in Italia non abbiamo piu nessuna persona del governo che sappia effettivamente cosa significa vivere in una città.
Io sono fortunato perchè dopo circa 20 anni di rapporti lavorativi piu o meno stabili sono riuscito a comprare una casa di 50 mq dove viviamo in due,io e la mia compagna, vittima dei lavori Co.Co.Pro.Mi metto nei panni di tutti coloro che come la mia compagna hanno lasciato il loro piccolo paesino di provincia per cercare una crescita lavorativa nella città.Questo agglomerato di case costruite sensa una logica vera e propria vendute e rivendute a cifre sconvolgenti.Un bene di pochi e non come dice lo psiconano che gli italiani sono ricchi perchè il 75% ne è proprietario.L evoluzione del mondo lavorativo ha distrutto e continua a distruggere tutti i fondamenti di vita basilari.La famiglia,il credere nel futuro, e sopratutto la stabilità delle persone.Il lavoro italiano si sta evolvendo,la qualità del lavoro è migliorata notevolmente.Tutti ormai hanno un PC per lavorare e salvo qualche artigiano tutti piu o meno lo sanno usare.Ma i lavori umili chi li fa ?Gli imprenditori senza scrupoli ” SFRUTTANO ” le forze lavoro degli immigrati.Noi italiani non vogliamo piu farli,nessuno penserebbe di andare a raccogliere pomodori nei campi.Quindi tutti all università, tutti sulle spalle dei genitori.Chi fra questi non segue quella strada cosa fa ?I piu fortunati riescono a ricoprire incarica nella pubblica amministrazione, ma gli altri ?Quelli che non sono ” FORTUNATI “?Vagano tra aziende private e tra lavori a tempo.I ” GRANDI SIGNORI DEL GOVERNO ” dovrebbere spiegare a tutti noi come si fà a vivere basando la propria vita su di un lavoro non sicuro e/o a tempo.Forse qualche cosa non va oppure il sistema vuole cambiare il nostro modo di vivere.Mi spaventa tutto cio perchè l instabilità della vita modifica anche la persona.Come si evolverà la società ?Ciao e grazie per tutto….
La storia che voglio raccontare (la mia) è la seguente. Laureato in medicina e chirurgia a pieni voti e specializzato a pieni voti. Non trovo lavoro. Quando iniziai la Scuola di Specializzazione (SS) si diceva: ora con la normativa che prevede il numero chiuso nelle SS il lavoro si troverà facilmente e sicuramente; c’è la programmazione!!! Ora, molti colleghi come me non trovano lavoro. O meglio. Il lavoro ci sarebbe pure, basta spostarsi e per qualche mese lavori. Esempio: si fanno 600-800 chilometri e si va a lavorare per sei mesi (con contratto libero professionale, perchè gli ospedali si sono organizzati BENE, coi manager) in un luogo dove spendi i 3/4 di quello che guadagni per vivere e dove nessuna donna (fidanzata) che ha un altro posto precario da un’altra parte, ti seguirebbe. Ora. Io ricordo di aver studiato, quando ancora si studiava a scuola, il fenomeno dell’emigrazione. In quei tempi milioni di giovani capaci e volenterosi furono cacciati dalle loro terre dalla povertà e dalla mancanza di possibilità di lavoro post-bellica, oggi verremo cacciati dall’INCAPACITA’ TOTALE DEI NOSTRI GOVERNANTI PASSATI, PRESENTI E FUTURI di avere una visione (una qualsiasi!!!!) del futuro dei giovani italiani. Credo che non valga la pena di vivere in una terra (che amo moltissimo perchè è una terra di cui andare fieri) che è stata oltraggiata e vilipesa, derubata dell’anima e sputtanata da una congrega di arraffoni, arruffoni e lestofanti. Mi viene da ridere e da piangere insieme, se penso alla sorte di una larghissima fetta di gioventù italiana che è rimasta fuori dalla possibilità di lavorare e contribuire alla crescita della propria nazione. Quella gioventù (che dovrebbe essere la crema della società) a cui è stato negato un futuro e quello, il futuro, ogni giorno diventa passato e nessuno potrà mai restituirtelo. L’unica speranza è riposta in un Grande Uomo: Presidente Ciampi,vada in Parlamento e faccia il contrario del Papa: li faccia arrestare!!!AV
30 anni laurea scienze politiche 5 anni di lavoro come co.co presso un centro per l’impiego, oriento e cerco lavoro ad altri precari. Per me il problema del precariato nel nostro Paese viene da lontano e penso che legge 30 del governo (che ne ha tutte le responsabilità seppur tentando di nasconderle dando il nome ad una sua legge al Prof. Biagi che ben altro pensava del mercato del lavoro) sia solo la punta dell’iceberg. Le cause sono da rintracciare nell’illegalità, negli sprechi, nella corruzione, nelle clientele, nei favoritismi che fanno parte del nostro sistema, il tutto condito da 30 anni di debito pubblico strisciante che dagli anni 70-80-90 ha alimentato quel sistema gettando sulle future generazioni il conto da pagare. Ti ricordi quando la nostra economia era in crisi? I nostri governi svalutavano la lira per trainare le esportazioni, emettevano BOT per pagare il debito senza mai affrontare i problemi: era più facile oltre che permettere ai politici di avere liquidità per comprare consensi. Oggi quelli che vengono chiamati lavoratori ATIPICI e ai quali è ripetuta la retorica che bisogna essere “flessibili” vivono nel sistema Italia più TIPICO che possa esserci ordini professionali, mercato immobiliare, credito al consumo, sistema bancario, mobilità professionale ho comprato un portatile per 900 euri, con un contratto a progetto non mi volevano finanziare 30 euro al mese! è dovuto andare mio padre a garantire con la sua pensione per i mutui lasciamo stare Faccio una proposta ai nostri dipendenti e agli altri furbetti: facciamo il gioco che adesso “balliamo” tutti insieme? Giochiamo a essere tutti precari? Noi siamo abituati, vediamo un po’ chi è a non essere “flessibile” e a fermare lo sviluppo! Noi o voi? facciamo che l’affitto lo pago quando lavoro le bollette se ho i soldi il mutuo se mi rinnovano il contratto, il canone rai quando prendo la tredicesima, ci state? Maroni Sacconi? dove siete? State per essere licenziati!! Vi siete iscritti al sindacato??
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualtà del suo lavoro, e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sè e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Ciao, sono Michele di Siena.
Dopo aver lavorato per 5 anni in una azienda informatica locale appartenente ad un grosso gruppo italiano (TDGroup) con contratto Co.Co.Co, pur con lo stesso orario e stessi obblighi dei colleghi assunti (ovviamente il mio stipendio era più basso). All’inizio si stava bene: lavoro buono, pranzi pagati, qualche viaggetto di lavoro ogni tanto, progetti interessanti. Poi sempre peggio fino all’arrivo dei buoni pasto ed il contratto che non arrivava mai (dopo 5 anni !!!). Alla fine me ne sono andato, e con me anche altri colleghi. Sono rimasti in 3 e non chiudono grazie alla holding. Dopo aver lavorato 4 mesi in una TLC di Firenze con contratto a tempo indeterminato, adesso lavoro all’Università della mia città con contratto a 5 anni, e stò aspettando di essere assunto a tempo indeterminato essendo arrivato 16esimo al relativo concorso. Ho 27 anni e un diploma di perito in Elettronica e Telecomunicazioni, mi sono specializzato in software libero e grazie a quello ho sempre avuto lavoro. Anche se con molti sacrifici ce l’ho fatta a farmi un piccolo buco in questa società di schifo !
Questo momento dovrebbe insegnarci qualche cosa! Prendiamo ad esempio la natura, un formicaio, il loro ciclo produttivo è diviso in momenti ben distinti, brevemente, la fase della raccolta e la fase del consumo. Le formiche così come molte altre specie. Pensiamo al letargo, alcuni animali fanno approvvigionamenti nei mesi caldi per consumarli nei mesi freddi. Adesso guardiamo la specie umana, produce 365 giorni l’anno per 8 ore al giorno tranne 2 giorni su sette. Questo a cosa conduce ? un eccesso di produzione (i magazzini di ogni bene sono stracolmi, guardate quanti capannoni ci sono nei vostri territori !) ed un collasso dei consumi! Altro esempio si nasce e si muore, insomma si va su e si va giù. L’analisi e la vita insegnano che per andare avanti o si va per linea retta o si deve giocoforza oscillare (una sinusoide). La linea retta non appartiene alla vita, in quanto soggetta al CAOS. Quindi il giusto orientamento è la SINUSOIDE. La società moderna occidentale invece TENDE verso un limite, una DERIVATA all’infinito, verso il progresso e la produzione COSTANTE, senza prevedere la fase di discesa, questa non è una sinusoide, e prima o poi se si TENDE in questa direzione si va appunto ad una DERIVA. Saggio e Moderno sarà il buon governo in grado di PRODURRE utili e beni nella fase ascendente della sinusoide e sarà in grado di ammortizzare la produzione con un periodo di caduta programmatico ed inevitabile in cui si deve CONSUMARE quel che è stato prodotto, pronti per una nuova risalita.
Non so voi cosa ne pensate ?
In definitiva penso che la colpa di questa situazione non sia di una o dell’altra legge, ma della tendenza che il ciclo produttivo ci impone, che è una tendenza che ci sta portando ad una deriva ! Ci affanniamo tutti a produrre e tanto, ma non siamo più in grado di affrontare la discesa che la vita ci impone ed è inevitabile ! e paradosso ! l’Africa muore di fame !
E’ un discorso troppo intelligente e di buon senso il tuo, per essere preso sul serio. Purtroppo non hai messo in conto la follia di un sistema come quello occidentale che permette a una sola singola persona,che ne so il Berlusca tanto per non fare nomi, di percepire un reddito che equivale a sei o sette miliardi di precari.
Ti saluto
Grande Beppe, volevo unirmi alla tua ennesima giusta lotta….in quasto paese di mafiosi e intrallazzatori (non più poeti e navigatori), io studente al II°anno di Scienze storiche voglio comunicarti la lista dei 3lavori più in voga nelle facoltà italiane:
1-spaccio di stupefacenti
2-call-center e recupero crediti
3-pr e mc
quindi ragazzi le scelte politiche universitarie hanno dato la possibilità di questi stage formativi come spacciatore, strozzino o sballato…poi dicono fuga di cervelli…ma vaff’
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Sono di Bologna, ho il brevetto commerciale di velivolo, una abilitazione su un aereo a reazione e nel 2003 per poter finalmente lavorare come pilota dopo anni che ero in cerca di lavoro ho dovuto accettare un contratto co.co.co da parte di una compagnia di aerotaxi ormai fallita. Attualmente faccio l’imprenditore e non volo più per lavoro
Ciao Beppe sono Valeria.Ti ricorddi me? una volta ho avuto il piacere diconoscerti(grazie a Dario un ragazzo di Milano che ti ha fatto da autista) e la fortuna irripetibile di poter essere a cena con voi dopo lo spettacolo al palaeur di Roma.Ero proprio seduta accanto a te e la cosa che più mi ha colpita è stato vedere che quel Beppe del palco è lo stesso della vita reale: semplice,leale,schietto e per niente divo.Un amico di sempre col quale parleresti di qualsiasi cosa!Sappi che io conservo gelosamente questo bel momento della mia vita.Vengo al dunque: forse sono una vittima della legge Biagi, sicuramente lo sono di questo sistema di lavoro precario!Dopo aver cambiato più volte lavoro nel corso della mia vita, ora sono circa 8 anni che lavoro come modella nell’Accademia di Belle Arti di Roma.Una normativa del 17/01/00 ha distrutto la nostra categoria.Prima venivano fatti dei contratti annuali con tanto di stipendio mensile, malattia pagata, ferie ecc.Ma da quella data chi non ha maturato 5 anni di contratti annuali viene inquadrato con i famosi co.co.co o con contratti a prestazione d’opera che prevedono una paga oraria con la ritenuta d’acconto senza contributi e retribuzione per le sole ore di servizio svolte. Quando la scuola è chiusa, quando sei malata e l’estate niente stipendio niente tredicesima, niente pensione!Se sei fortunata che ti fanno un contratto di 20 ore a settimana da novembre a giugno e stai in buona salute riesci a guadagnare circa 9000 euro per un lavoro piuttosto duro! Ma spesso, ed è il mio caso, il contratto è solo di 12 ore e solo per 4 mesi!I docenti decidono il tuo destino possono cambiare modella come vogliono .Quest’anno avevo un contratto dal 7/11/05 al 28/02/06 con ore non segnate, orario modificabile in corso d’anno in diminuizione o in aumento.Ho iniziato con 24 ore, dopo un mese 6 da gennaio sono disoccupata con contrattocartaigenica.Il docente che mi ha rovinata si è permesso di dire che guadagno più di lui!altro che schiava
Ciao Beppe, sono Ivan, ho 26 anni e vivo a Milano. Da quasi un anno a questa parte ho la fortuna di lavorare con un contratto d’assunzione, anche se a tempo determinato. Dai 19 anni ai 25 però non è stata così facile. Finita la scuola (ragioniere fantoziano da 82/100) ho deciso di gettarmi a capo fitto nel mondo del lavoro… se così si può chiamare… Ho fatto i lavori più svariati: dai call center, help desk, interviste telefoniche e tanto tanto altro… Tutti i miei lavori sono stati con contratti precari: duravano dagli 1 ai 6 mesi e poi venivano rinnovati, oppure tanti saluti. Gli stipendi erano da fame (e solitamente il pagamento era a 60, 90 o 120 giorni). Il lavoro più remunerativo che ho fatto per ben 2 anni mi fruttava 1000 mensili… una discreta cifra… Peccato che dovevo fare i turni 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Niente ferie, malattia, permessi, tredicesima o altro…. Io credo che le condizioni e i salari andrebbero rivisti, ma che il concetto di partenza non sia sbagliato. E’ vero: non si ha la certezza di un lavoro costante, ma è anche vero che piuttosto che starsene a casa è meglio fare qualcosa. Nel mondo dei sogni sarebbe bello che tutti avessimo un lavoro a tempo indeterminato, ma questo non accadrà mai. Credo che l’attuale situazione andrebbe rivista dal punto di vista delle condizioni e stipendi, ma se si arrivasse ad un punto che si riesce a garantire un impiego costante in posti diversi (es. finisco dopo 2 mesi in un posto e vado per 6 in un altro) non sarebbe poi male… Almeno fino a un’età consona a fare questo… Non dimentichiamo che noi italiani abbiamo un bruttissimo difetto: appena assunti a tempo indeterminato abbiamo la tendenza ad adagiarci e non fare più niente… In questo dobbiamo correggerci secondo me, per incentivare le aziende ad assumere, nel farttempo bisognerebbe riuscire a migliorare le condizioni e gli stipendi di questi contratti… che sarebbero così un po’ meno precari.
Ciao Beppe, sono Ivan, ho 26 anni e vivo a Milano. Da quasi un anno a questa parte ho la fortuna di lavorare con un contratto d’assunzione, anche se a tempo determinato. Dai 19 anni ai 25 però non è stata così facile. Finita la scuola (ragioniere fantoziano da 82/100) ho deciso di gettarmi a capo fitto nel mondo del lavoro… se così si può chiamare… Ho fatto i lavori più svariati: dai call center, help desk, interviste telefoniche e tanto tanto altro… Tutti i miei lavori sono stati con contratti precari: duravano dagli 1 ai 6 mesi e poi venivano rinnovati, oppure tanti saluti. Gli stipendi erano da fame (e solitamente il pagamento era a 60, 90 o 120 giorni). Il lavoro più remunerativo che ho fatto per ben 2 anni mi fruttava 1000 mensili… una discreta cifra… Peccato che dovevo fare i turni 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Niente ferie, malattia, permessi, tredicesima o altro…. Io credo che le condizioni e i salari andrebbero rivisti, ma che il concetto di partenza non sia sbagliato. E’ vero: non si ha la certezza di un lavoro costante, ma è anche vero che piuttosto che starsene a casa è meglio fare qualcosa. Nel mondo dei sogni sarebbe bello che tutti avessimo un lavoro a tempo indeterminato, ma questo non accadrà mai. Credo che l’attuale situazione andrebbe rivista dal punto di vista delle condizioni e stipendi, ma se si arrivasse ad un punto che si riesce a garantire un impiego costante in posti diversi (es. finisco dopo 2 mesi in un posto e vado per 6 in un altro) non sarebbe poi male… Almeno fino a un’età consona a fare questo… Non dimentichiamo che noi italiani abbiamo un bruttissimo difetto: appena assunti a tempo indeterminato abbiamo la tendenza ad adagiarci e non fare più niente… In questo dobbiamo correggerci secondo me, per incentivare le aziende ad assumere, nel farttempo bisognerebbe riuscire a migliorare le condizioni e gli stipendi di questi contratti… che sarebbero così un po’ meno precari.
Cara Valeria, anch’io ho fatto il modello per l’Accademia de Belle Arti G.B. Cignaroli a Verona. Ho iniziato nel 1996 con un contratto a ore o gettoni di presenza, tuttavia con ritenuta d’acconto. Il primo anno ho fatto tre/quattro contratti e fin li mi stave bene, poi i due anni successivi è andata peggio. L’ultimo anno, il 1999 se non ricordo male, ho fatto solo 40 gettoni di presenza o ore, chiamale come vuoi. Tu, a differenza del sottoscritto, sei stata fortunata, io, invece, dopo un anno di speranze l’ho presa in quel posto.
La mia Accademia è privata, forse questo spiega tante cose e, nonostante un’amministrazione di centro sinistra, i prof. hanno sempre fatto il loro porco comodo interesse. Quindi, se qualcuno di loro ti risponde i quel modo, tu mandali affanculo. Se la tirano perché insegnano e si permettono di schiaffeggiarti con battute cretine.
Ciao grillo anch’io ho lavorato per un breve periodo per una societa’ di cartomanzia telefonica nel pieno centro di varese.
In questa societa’ al limite della legalita’, che ha molta visibilità e si avvale di prestanome, tutte le persone che vi lavorano, vengono pagate in nero a provvigioni, qualche “dipendente”, durante i controlli della guardia di finanza, ha preso pure una multa perchè non in regola.
Io credo che in molti call-center addirittura non vengono applicati nemmeno i cococo! e le paghe sono da fame!
Siamo tutti vittime della legge Biagi!
Mi considero fortunata: ho un contratto a tempo determinato fino a luglio ’06 che all’80% verrà rinnovato. Sono educatrice (laurea in scienze dell’educazione), prendo 1000 euro al mese, e non ho possibilità di migliorare le mie condizioni economiche, perchè x gli educatori questo è lo stipendio standard fino a fine carriera. Sono fortunata perchè ho diritto a malattia e maternità e a permessi non retribuiti se mio figlio si ammala. Attualmente sono scontenta del mio lavoro ma non posso cambiare perchè le proposte che ricevo sono solo con contratti di co co pro. Non posso accettare perchè anche mio marito è senza contratto. Giornalista, licenziato 2 anni fa x fallimento dell’azienda x cui lavorava. Ora collabora con varie testate, solo se e quando ne hanno bisogno, senza entrate certe (e senza possibilità di contrattare molto sui contenuti con l’editore). Per arrotondare lo stipendio collabora con una scuola x disabili con contratto co. co. co(350 euro al mese).
Io mi sento schiava del mio lavoro. Vorrei cambiare e vorrei passare più tempo con mio figlio. Ma come? Vorrei altri bombi, ma chi li cura poi? Li affido alle scuole riformate dalla Moratti x dedicarmi al lavoro? Voi come risolvete questi conflitti? Io sono in crisi ultimamente. datemi idee!!! Grazie.
Domenica sera mi ero messo a letto e stavo guardando la tv quando all’improvviso, girando su RAI 1, ho visto l’immagine del PENTAGONO accompagnata da quella scritta: “P come Pentagono, M come mistero”.
Non credevo ai miei occhi!!! Sono saltato giù dal letto e mi sono guardato il programma fino all’ultimo.
Quello che più mi ha colpito non è stata tanto la trasmissione in sé, né il cumulo di FESSERIE che si sono scambiati gli “esperti militari” o presunti tali, quanto piuttosto il perché, all’improvviso, RAI1 abbia proposto un dibattito sull’episodio più grave accaduto negli ultimi anni.
PER LA PRIMA VOLTA UN MEDIA ITALIANO COMINCIA A METTERE IN DISCUSSIONE L’ASSURDA VERSIONE UFFICIALE SULL’11 SETTEMBRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Perché una domenica sera, tra le 11 e mezzanotte, si è ricominciato a parlare di 11 SETTEMBRE mettendone in discussione, per la prima volta qui in Italia, le stravaganti conclusioni della commissione d’indagine americana???
Perché???
Non è che, per caso, sta per “SCOPPIARE” qualcosa???
Spero con tutto il cuore che venga fuori tutto e la gente si renda conto di chi SIANO I NOSTRI GOVERNANTI!!!
Io posso solo dire che vedo sempre più ragazzi che escono dall’universita potranno avere tutto meno che la certezza di lavaorare, e sarebbe gia qualcosa , lavorare nel ramo in cui hanno studiato sembra pura utopia. Comunque questo è quello che vedo quotidanamente d’altra parte la mia storia è una’altra : comincia nel 2001 il mio rapporto con una società , a partita iva, la quale forniva risorse per una multinazionale con la quale ho cominciato a lavorare come programmatore presso il ced di una banca, lo stipendio in fondo era buono non avevo certo sicurezze ma a 22 anni non me ne sono preocuppato troppo perchè pensavo : “crescerò!” . Tutto tranquillo fino a che nel 2003 sono state ridotte le commesse da parte della banca, tagli i soldi di conseguenza tagli le persone e mi sono ritrovato senza lavoro . Passano 6 mesi in cui ho fatto di tutto un pò e ho trovato un’altra azienda che lavorava presso la stessa banca e mi sono ritrovato negli stessi uffici con un datore di lavoro diverso con cui lavoro ancora adesso.
Con quest’ultima azienda ho iniziato a lavorare con un contratto a partita iva con la promessa che sarei stato assunto a breve ma era il 2003 siamo nel 2006 e io sono ancora a partita iva e devo chiedere il rinnovo ogni 6 mesi giusto per avere certezze.
In conclusione lavoro nella banca da 5 anni , ho un precariato praticamente perenne il tutto con l’indiffirenza di quest’ultima.
Vorrei dire che non ho messo nomi di aziende\banche che hanno fatto parte di questa storia perchè la colpa non è loro è di chi gli consernte di farlo.
Non è giusto lavorare in azienda per più di 2 anni e rimanere precari.
E SOPRATTUTTO Non è giusto lavorare per più di 5 anni con 2 diversi datori di lavoro(vorrei specificare che non c’è il minimo collegamento fra i 2 ) in una banca e rimanere precario.
Quasto è il mio punto di vista ma la legge biagi non mi ha certo aiutato anzi ho visto aumentare i precari come me.
Ciao Beppe sono Valeria.Ti ricorddi me? una volta ho avuto il piacere diconoscerti(grazie a Dario un ragazzo di Milano che ti ha fatto da autista) e la fortuna irripetibile di poter essere a cena con voi dopo lo spettacolo al palaeur di Roma.Ero proprio seduta accanto a te e la cosa che più mi ha colpita è stato vedere che quel Beppe del palco è lo stesso della vita reale: semplice,leale,schietto e per niente divo.Un amico di sempre col quale parleresti di qualsiasi cosa!Sappi che io conservo gelosamente questo bel momento della mia vita.Vengo al dunque: forse sono una vittima della legge Biagi, sicuramente lo sono di questo sistema di lavoro precario!Dopo aver cambiato più volte lavoro nel corso della mia vita, ora sono circa 8 anni che lavoro come modella nell’Accademia di Belle Arti di Roma.Una normativa del 17/01/00 ha distrutto la nostra categoria.Prima venivano fatti dei contratti annuali con tanto di stipendio mensile, malattia pagata, ferie ecc.Ma da quella data chi non ha maturato 5 anni di contratti annuali viene inquadrato con i famosi co.co.co o con contratti a prestazione d’opera che prevedono una paga oraria con la ritenuta d’acconto senza contributi e retribuzione per le sole ore di servizio svolte. Quando la scuola è chiusa, quando sei malata e l’estate niente stipendio niente tredicesima, niente pensione!Se sei fortunata che ti fanno un contratto di 20 ore a settimana da novembre a giugno e stai in buona salute riesci a guadagnare circa 9000 euro per un lavoro piuttosto duro! Ma spesso, ed è il mio caso, il contratto è solo di 12 ore e solo per 4 mesi!I docenti decidono il tuo destino possono cambiare modella come vogliono .Quest’anno avevo un contratto dal 7/11/05 al 28/02/06 con ore non segnate, orario modificabile in corso d’anno in diminuizione o in aumento.Ho iniziato con 24 ore, dopo un mese 6 da gennaio sono disoccupata con contrattocartaigenica.Il docente che mi ha rovinata si è permesso di dire che guadagno più di lui!altro che schiava
Io posso solo dire che vedo sempre più ragazzi che escono dall’universita potranno avere tutto meno che la certezza di lavaorare, e sarebbe gia qualcosa , lavorare nel ramo in cui hanno studiato sembra pura utopia. Comunque questo è quello che vedo quotidanamente d’altra parte la mia storia è una’altra : comincia nel 2001 il mio rapporto con una società , a partita iva, la quale forniva risorse per una multinazionale con la quale ho cominciato a lavorare come programmatore presso il ced di una banca, lo stipendio in fondo era buono non avevo certo sicurezze ma a 22 anni non me ne sono preocuppato troppo perchè pensavo : “crescerò!” . Tutto tranquillo fino a che nel 2003 sono state ridotte le commesse da parte della banca, tagli i soldi di conseguenza tagli le persone e mi sono ritrovato senza lavoro . Passano 6 mesi in cui ho fatto di tutto un pò e ho trovato un’altra azienda che lavorava presso la stessa banca e mi sono ritrovato negli stessi uffici con un datore di lavoro diverso con cui lavoro ancora adesso.
Con quest’ultima azienda ho iniziato a lavorare con un contratto a partita iva con la promessa che sarei stato assunto a breve ma era il 2003 siamo nel 2006 e io sono ancora a partita iva e devo chiedere il rinnovo ogni 6 mesi giusto per avere certezze.
In conclusione lavoro nella banca da 5 anni , ho un precariato praticamente perenne il tutto con l’indiffirenza di quest’ultima.
Vorrei dire che non ho messo nomi di aziende\banche che hanno fatto parte di questa storia perchè la colpa non è loro è di chi gli consernte di farlo.
Non è giusto lavorare in azienda per più di 2 anni e rimanere precari.
E SOPRATTUTTO Non è giusto lavorare per più di 5 anni con 2 diversi datori di lavoro(vorrei specificare che non c’è il minimo collegamento fra i 2 ) in una banca e rimanere precario.
Quasto è il mio punto di vista ma la legge biagi non mi ha certo aiutato anzi ho visto aumentare i precari come me.
Centinaia di post,che certamente non mettono di buon umore.
Ma ancor piu’deprimente e’ sentire:Non ti “lamentare”almeno Tu
c’hai questo….Io invece…..
A’schifezz’e tutt’e govern’!!!!!
La mia è una storia comune: laurea a pieni voti, Master, un lavoro che adoravo nelle Risorse Umane.
Poi l’azienda per la quale lavoravo è stata acquisita da una più grossa e hanno tenuto solo una sede, eliminando quella dove ero io. Tutti in mobilità.
Ora mi trovo all’interno di un paradosso: sono troppo skillata per lavorare in un call center o fare la segretaria (in tutti i colloqui è sempre la stessa solfa). Le posizioni per le quali ho una preparazione profesionale adeguata sono relative a contratti aticipi e la retribuzione è da fame (tanto che a stare a casa in mobilità prendo di più!!!). E’ ridicolo!! Fino a qualche anno fa le aziende offrivano contratti seri e tutelanti per i lavoratori: ora si appellano ad un mercato imprevedibile…
Caro Beppe,
sono una ragazza di 29 anni della provincia di BR,San Pietro Vernotico e sono costretta ancora a rimanere a casa con i miei genitori(e farmi mantenere).
Ho fatto varie esperienze lavorative in questi anni.
Ho lavorato come cameriera in un pub e mi davano 35mila lire per una serata che andava dalle 19.00 della sera alle 01.30 circa,l’ho fatto anche in un ristorante e lì per la serata erano 50mila lire.
Finalmente avevo trovato un lavoro in una Az.Agricola nel mio paese in cui ho lavorato per 18 mesi e sperando che col tempo sarebbe cambiato ho accettato di lavorare per 310 euro al mese,quando ho cominciato a sollecitare per cambiare un pò le cose la scelta era o così o ci sarà qualcuno che lo farà al tuo posto!
Poi ho lavorato qua e là in dei negozi durante i periodi festivi per circa 15/20 euro al giorno.
Ho fatto l’esperienza in un frantoio locale dove prendevo 500 euro al mese(ed è stata l’esperienza più bella con uno stipendio quasi vero)ma è durata solo due mesi perchè anche nell’agricoltura c’è crisi,infatti dovevo tornarci quest’anno ma non si è lavorato abbastanza per introdurre altro personale.
Ho dato accompagnamento ad una ragazza disabile (o diversamente abile)per un anno e mezzo privatamente,perchè attraverso lo stato anche lei aveva grosse difficoltà perciò ha scelto di farlo da sola.
Ho dovuto smettere anche questa esperienza perchè io non riuscivo a realizzare molto con il compenso e non volendo approfittare delle sue già poche finanze.Siamo rimaste amiche ma non posso darle una mano se voglio realizzare me stessa.
Adesso,dopo tutto quello che ho elencato e con un diploma di Liceo Artistico cerco di realizzare qualche quadro per cercare di fare un lavoro che mi soddisfi ma se la gente non ha denaro che circola nelle proprie tasche non può permettersi molti lussi.
Per finire in tutti questi anni non ho accumulato un solo giorno di contribuzione perchè tutto in nero!
E’UN MONDO DIFFICILE,VITA INTENSA E FELICITà A MOMENTI!Saluti
salve
sono una ragazza di Grosseto ,laureata in accademia di belle arti ,le opportunita’di lavoro nella mia citta’ sono quasi inesistenti,soprattutto nei mesi invernali. e non parlo di opportunita’ inerenti al mio titolo di studio ,ma qualsiasi opportunita’ lavorative. in estate esce fuori qualche annuncio , ma la maggior parte sono al di sotto della mia eta’ 28 anni. Nella mia citta’ i negozi stanno chiudendo in maniera impressionante , i saldi di quelli rimasti durano gia’ da mesi. C’e’miseria . Si vede la notte andando in giro per le strade, le macchine hanno fanali rotti,uno si e uno no, gli affitti delle case sono improponibili , in citta’ ci sono piu’ negozi di cinesi che panifici.Per quanto riguarda me , la mia passione per l’arte e’ talmente forte che in qualsiasi maniera cerco di alimentarla, ma ho bisogno di opportunita’ per fare questo , come fa un individuo a crescere se non ce ne sono?
adesso lavoro per 5,16 euro all’ora . (MI RICORDA IL P GRECO DELLA MATEMATICA STA PAGA!)
non c’e’ peggior cosa per un’artista di sentirsi prigioniero , ne’ sa qualcosa la storia dell’arte . un saluto . valentina.
C’è un libricino che va letto assolutamente, specie dopo la beatificazione in tempi record di Agnese Gonxha Bojaxhiu alias Madre Teresa.
Il titolo è “La posizione della missionaria” e l’ha scritto Christopher Hitchens. Noto saggista americano autore tra l’altro di rubriche su “Vanity Fair” e The Nation.
Il ritratto che viene fuori della “missionaria” è sconvolgente, ma non per com’era nella realtà la donna (quello me l’aspettavo), bensì per come se ne sia data SEMPRE per scontata ONESTA’ e BENEVOLENZA.
Rafforzato da testimonianze, affidabili e ben documentate, di alcune ex infermiere, nonché di un autorevole medico: Robin Fox, direttore di una delle più importanti riviste mediche del mondo «The Lancet», il libro si concentra sull’etica cattolica della sofferenza.
Quella macabra storiella che il dolore fisico avvicina a Dio, perché Gesù sulla croce ha sofferto perché chi sta male si guadagna le porte del paradiso.
A quanto pare nei suoi ospedali e centri d’accoglienza strafinanziati da donazioni miliardarie la signora Agnese pretendeva il rigore più stretto:
Nè poltrone né materassi, solo tavole di legno e coperte.
Nè antibiotici né antidolorifici solo preghiere e commiserazione.
“Dio li ha chiamati a sé attraverso la malattia, dunque le siringhe non si buttano, ma si riutilizzano e al massimo si sciacquano sotto l’acqua e si gettano via solo quando l’ago si spezza”.
Molte infermiere che hanno lavorato con lei hanno abbandonato la missione perché non sopportavano più di veder soffrire i malati sapendo che c’era un modo per evitarlo.
“Se ne curiamo uno, rispondeva Madre Teresa, tutti pretenderanno lo stesso trattamento”.
Un fanatismo da voltastomaco anche perché poi quando la nostra ha avuto bisogno di cure scrive Hitchens – si è rivolta alle migliori cliniche hollywoodiane, altro che tavole di legno a Calcutta.
Caro Juan- Grazie per la segnalazione. Comprerò questo libro, anche se io sapevo già da tempo che Madre Teresa era solo una volgare mistificatrice. Una sensazione di pelle… quelle a cui io credo di più.
Cari Juan e Lorenzo,
ci sono anche le prove che la CIA, per abbattere le torri gemelle, si sia appoggiata all’organizzazione di Madre Teresa, mentre alle manifestazioni dei no-global, dirigenti di Forza Italia travestiti da punk-abbestia urlavano 10-100-100 Nassyria.
Bin Laden è in realta’ un bergamasco sfegatato leghista, per giunta giardiniere di Berlusconi (come d’altronde lo stesso Provenzano che si occupa dei vialetti alla villa di Arcore).
Biagi è stato giustiziato in seguito ad un processo democratico dei compagni.
Ciao Beppe sono Valeria.Ti ricorddi me? una volta ho avuto il piacere diconoscerti(grazie a Dario un ragazzo di Milano che ti ha fatto da autista) e la fortuna irripetibile di poter essere a cena con voi dopo lo spettacolo al palaeur di Roma.Ero proprio seduta accanto a te e la cosa che più mi ha colpita è stato vedere che quel Beppe del palco è lo stesso della vita reale: semplice,leale,schietto e per niente divo.Un amico di sempre col quale parleresti di qualsiasi cosa!Sappi che io conservo gelosamente questo bel momento della mia vita.Vengo al dunque: forse sono una vittima della legge Biagi, sicuramente lo sono di questo sistema di lavoro precario!Dopo aver cambiato più volte lavoro nel corso della mia vita, ora sono circa 8 anni che lavoro come modella nell’Accademia di Belle Arti di Roma.Una normativa del 17/01/00 ha distrutto la nostra categoria.Prima venivano fatti dei contratti annuali con tanto di stipendio mensile, malattia pagata, ferie ecc.Ma da quella data chi non aveva maturato 5 anni di contratti annuali veniva inquadrato con i famosi co.co.co o con contratti a prestazione d’opera che prevedono una paga oraria con la ritenuta d’acconto senza contributi e retribuzione per le sole ore di servizio svolte. Quando la scuola è chiusa, quando sei malata e l’estate niente stipendio niente tredicesima, niente pensione!Se sei fortunata che ti fanno un contratto di 20 ore a settimana da novembre a giugno e stai in buona salute riesci a guadagnare circa 9000 euro per un lavoro piuttosto duro! Ma spesso, ed è il mio caso, il contratto è solo di 12 ore e solo per 4 mesi!I docenti decidono il tuo destino possono cambiare modella come vogliono .Quest’anno avevo un contratto dal 7/11/05 al 28/02/06 con ore non segnate, orario modificabile in corso d’anno in diminuizione o in aumento.Ho iniziato con 24 ore, dopo un mese 6 da gennaio sono disoccupata con contrattocartaigenica.Il docente che mi ha rovinata si è permesso di dire che guadagno più di lui!altro che schiava
Lamentarsi,lamentarsi e solo lamentarsi.Caro Beppe,questo è quello che sento fare da te:di qualunquisti che si lamentano che niente va bene e poi magari si fanno le vacanze alle maldive e hanno ville lussuose,barche da 20m e macchine da sogno,ecc,ecc ne abbiamo piene le scatole.Io sono un ragazzo di quasi 24 anni che si sta per laureare in ingegneria elettronica:ho letto il libro bianco di Biagi aiutato da mio fratello(laureato in Economia aziendale)alla comprensione di alcuni passaggi che per non addetti ai lavori risultano incomprensibili.Esprime tutte le idee che un giovane come me dovrebbe apprezzare e far sue.Nessuno dice che il precariato sia una vacanza,e nemmeno sono uno di quelli che dice che “almeno si lavora”;tuttavia trovo che la flessibilità soprattutto per i giovani laureati sia fondamentale,perchè non ci si può a 25 anni fossilizzare sul fatto che “il primo lavoro che trovo me lo tengo e guai a chi me lo tocca”,stile sindacati.Ai giovani italiani manca quello che hanno molti giovani europei e americani:l’ambizione,il volersi migliorare,l’abitudine a pensare che se un lavoro non lo sai fare bene,o c’è qualcuno che lo fa meglio di te,perchè dovresti tenere il tuo bel culo su quella sedia e non essere mandato via a calci?I migliori vanno avanti,agli altri le briciole,questo è capitalismo.E poi,soprattutto,il mio coetaneo medio lunge dall’idea di andare fuori dal suo paese o dalla sua regione per stare attaccato alla mammina che stira le camicie e ti prepara il pranzetto quando torni stanco dal lavoro;il giovane europeo viaggia,impara nuove lingue,è disposto a molti più sacrifici di quanti sono disposto forse anche io…Seppure io non abbia intenzione di rimanere nella mia amata Sardegna ad aspettare che un lavoro piova dal cielo,magari a tempo indeterminato.
Questo per quanto riguarda le nuove generazioni.E’ su quelle a quelle che Biagi pensava quando parlava di flessibilità..
Come dipendente pubblico vorrei solo ricordarti che lavoriamo 6 ore per sei giorni e con stipendi che sono al limite dell’indecenza.
Il nostro contratto dell’ultimo biennio non è stato ancora rinnovato ed è già scaduto prima di esserlo, questi luoghi comuni potete risparmiarveli, la pubblica amministrazione stà andando avanti, come tanti altri settori del lavoro, grazie al sacrificio dei lavoratori e se fosse vero quello che dicono i berlusconleghistifascisti come te molto probabilmente questo sarebbe un paese del tutto fermo. Per avere dei diritti non bisogna lottare e non fare in modo che gli stessi vengano tolti agli altri, io sono daccordo con tutti questi ragazzi che soffrono per la loro precarietà e mi impegno nel sindacato affinchè i diritti che ho io li abbiano anche loro e non perchè vengano tolti a chi ce li ha. Vedi caro Apollonio questi sono i luoghi comuni che rovinano i lavoratori, questo è il modo per mettere i lavoratori uno contro l’altro, la lotta deve avere una sola direzione, verso e contro chi sfrutta, se non l’hai capito fattelo spiegare e se vuoi impegnati a portare il sindacato di base li dove serve, fai qualcosa invece di chiacchierare a vanvera su cose che sicuramente non conosci.
Con questi contratti si è schiavi delle aziende perchè spesso la paura di perdere il posto di lavoro prevale su tutto.
Ma provate a chiedere alle vostre società dei chiarimenti sui contributi da versare.
Io ho un dubbio: la stragrande maggioranza delle società cosiddette DI CONSULENZA ci tengono IN NERO! I contributi non li versano e così ANCHE LA PENSIONE VA A P…..E!!!!
Dannati siano i Politici!!
Da me si dice:
“I sordi s’anna fa tutti e merecine!!!!!”
C’è un libricino che va letto assolutamente, specie dopo la beatificazione in tempi record di Agnese Gonxha Bojaxhiu alias Madre Teresa.
Il titolo è “La posizione della missionaria” e l’ha scritto Christopher Hitchens. Noto saggista americano autore tra l’altro di rubriche su “Vanity Fair” e The Nation.
Il ritratto che viene fuori della “missionaria” è sconvolgente, ma non per com’era nella realtà la donna (quello me l’aspettavo), bensì per come se ne sia data SEMPRE per scontata ONESTA’ e BENEVOLENZA.
Rafforzato da testimonianze, affidabili e ben documentate, di alcune ex infermiere, nonché di un autorevole medico: Robin Fox, direttore di una delle più importanti riviste mediche del mondo «The Lancet», il libro si concentra sull’etica cattolica della sofferenza.
Quella macabra storiella che il dolore fisico avvicina a Dio, perché Gesù sulla croce ha sofferto perché chi sta male si guadagna le porte del paradiso.
A quanto pare nei suoi ospedali e centri d’accoglienza strafinanziati da donazioni miliardarie la signora Agnese pretendeva il rigore più stretto:
Nè poltrone né materassi, solo tavole di legno e coperte.
Nè antibiotici né antidolorifici solo preghiere e commiserazione.
“Dio li ha chiamati a sé attraverso la malattia, dunque le siringhe non si buttano, ma si riutilizzano e al massimo si sciacquano sotto l’acqua e si gettano via solo quando l’ago si spezza”.
Molte infermiere che hanno lavorato con lei hanno abbandonato la missione perché non sopportavano più di veder soffrire i malati sapendo che c’era un modo per evitarlo.
“Se ne curiamo uno, rispondeva Madre Teresa, tutti pretenderanno lo stesso trattamento”.
Un fanatismo da voltastomaco anche perché poi quando la nostra ha avuto bisogno di cure scrive Hitchens – si è rivolta alle migliori cliniche hollywoodiane, altro che tavole di legno a Calcutta.
ciao a tutti i blogger:
ho 28 anni, laureato in Lettere con una tesi sul dibattito nel movimento operaio dopo il delitto Matteotti, il mio sogno è quello di insegnare; mi considero uno studente perenne perchè mi aggiorno di continuo, curo il mio linguaggio, ho una forte passione civile, volontà di apprendere. Non chiedo una vita da passare in tutti gli agi ma solo la possibilità di sposare la mia fidanzata e vivere dignitosamente, ma sembra che la decenza e la dignità dell’esistenza siano ormai un lusso per pochissimi selezionati e raccomandatissimi “fortunati”. NON SOLO CI HANNO RUBATO LA POSSIBILITA’ DI SOGNARE UN FUTURO MIGLIORE, MA CI HANNO RIDOTTI AD ELEMOSINARE LA NOSTRA STESSA DIGNITA’. A me hanno tolto la voglia dello sperare in me stesso a 28 anni e con una laurea…ed ogni sera le stesse facce, i soliti noti ed i soliti riciclati…BASTA! BASTA! BASTA!
Devo purtroppo esordire con la solita “solfa” del -Ti seguo da anni e bla bla bla- perchè comunque è vero. E’ vero però altresì che smetterò presto perchè da quando la tua fama si è ingigantita hai cominciato, tanto per cambiare anche tu il processo di attacco continuo alla destra (per altro giusto) tralasciando lo schifo ben più grave inerente al sempre crescente seguito di: no-global disubbidienti e comunisti, VERI, GRANDI, PERICOLOSI NEMICI DELLA DEMOCRAZIA DELLA SICUREZZA E SOPRATTUTTO DELLA NOSTRA CULTURA ANTICA E RISPETTATA.
Datti una mossa…
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Luiz Trish
SOLO I LAUREATI sono senza LAVORO?
Oppure sono quelli che perdono tempo scrivendo sui vari BLOG?
MEDITATE GENTE!
Nessuno di voi che scrivete sul BLOG del grillo ha aspirazioni del tipo: FALEGNAME,IMBIANCHINO,MECCANICO,IDRAULICO e cose varie?
SCARSEGGIA LA VOGLIA DI LAVORARE?
La richiesta è tanta ma la voglia di lavorare è POCA!
GLI STIPENDI sono MOLTO alti ma bisogna LAVORARE!
Cosa nedite di comperare 2 pennelli e 1 scaletta proponendosi come imbianchini?
70 euro a stanza 3 al giorno =210 euro al GIORNO anche pagando le tasse sono sempre TANTI!
Le lauree lasciatele nel cassetto e scrivete MENO sul BLOG del grillo!
Sicuramente ci si sporca ma…… il gioco ne vale la candela!
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Di certo il problema di un’Italia piena di studentelli fancazzisti parcheggiati in Università che la frequentano solo per vantarsi di un titolo che ormai verrebbe regalato a chiunque è verosimile.
Ma dubito che i miei genitori la pensino come te, ridurre il tutto alla scarsa voglia di fare certi lavori (problema che c’è) mi pare appunto riduttivo, qualucnquista e non risolve granché.
Magari qualche scuola professionale meglio gestita, magari un’introduzioni in certe categorie di manovalanza meglio retribuita… io di amici che non fanno lavori d’ufficio ne ho, e a lor opiace fare i lavori che tu hai detto… ma si sentono sottopagati pure.
Elia Gardon 21.02.06 12:40 |
Tutti quelli che postano in questo blog sono persone che vorrebbero aver successo in una determinata attività e hanno sogni e progetti nei cassetti, fare l’imbianchino sì c’è il guadagno (forse), più facile a parole ovviamente, ma chi ha sogni e aspirazioni non penso che si accontentino dell’imbianchino a vita…
Fantastico.
L’Europa ci finanzia perché in Italia ci siano strumenti e politiche di innovazione.
La Cina inonda il mercato con prodotti a basso costo con i quali possiamo competere solo con la qualità.
Abbiamo un mondo globalizzato che chiede a piene mani risorse come tecnici, ricercatori, ingegneri e addetti alle nuove tecnologie.
E noi cosa offriamo loro? Imbianchini e meccanici.
Evidentemente chi non capisce parla spesso di “risposte insensate”, liquidando la faccenda, tranquillo non sei tu che non cogli il senso, sono le risposte che sono insensate. Bravo.
gentile Pietro,
purtroppo mi trovo in completa sintonia con quanto dici. A 23 anni vedo che la maggior parte dei ggiovani credono alle balle che vengono raccontate in tv, perchè il fatto che sia a colori induce a credere che ciò che avviene sia la realtà. Che un giorno vivremo in un isola sperduta, saremo tutti miliardari, ecc ecc..
Ci fanno cullare questo sogno, che è il fantastico sogno in cui sono assopiti gli statunitensi, e dai quali, forse, ci stiamo ispirando pure noi.
Il nostro governo racconta un sacco di balle, ci dicono quanto sono bravi, ma se l’opposizione non si oppone a tutto quello che dicono, il cittadino medio cosa fa? Fa il beota e crede a tutto ciò che gli viene propinato..
E quindi una cosa: rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di capirci un pò di più in questo guazzabuglio di farneticherie che ci propinano..
Caro Beppe,
La precarizzazione del lavoro rappresenta l’ aspetto più doloroso e problematico della nostra società..
Molti meetup d’Italia mi conoscono, molti sanno che il mio messaggio è quello di lottare per un modello di protezione sociale delle fasce deboli che faciliti le tutele e, soprattutto, l’accesso al credito dei lavoratori atipici e dei precari..
Non si può cambiare il lavoro senza adottare strumenti che sistematicamente tutelino chi è più debole e privato di diritti, frutto di conquiste fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un paese che si definisce “civile”.
Ardita Mente Onlus è nata per rimuovere questa drammatica insensibilità che ha messo in discussione i presupposti stessi necessari a dare ad un giovane una serena visione del proprio avvenire o la possibilità di reinserimento lavorativo stabile a chi giovane non è più..
Queste riforme del lavoro, senza l’ adeguato supporto di una robusta rete di protezione sociale, stanno determinando un progressivo impoverimento della nostra società a vantaggio di imprese troppo spesso attente solo a farsi concorrenza sul costo del lavoro e mai sulla qualità di un prodotto.
Ardita Mente Onlus è un soggetto a disposizione di tutti, Pubbliche Amministrazioni centrali o locali, aziende socialmente responsabili, banche, associazioni, tutti coloro che vogliano condividere e replicare le “buone prassi”, i sistemi locali o territoriali adottati per contrastare l’impoverimento e favorire l’accesso al credito delle categorie deboli.
Con un presupposto: il credito non è e non può essere la soluzione definitiva, il credito è solo un modo in cui responsabilmente banche, amministrazioni locali, aziende socialmente responsabili possono far fronte all’emergenza sociale in atto, creando strumenti per debellare il precariato e ridare dignità e futuro a un paese.
Un saluto affettuoso a tutti,
Giuseppe Balsamo
Aggiungo a tutte queste la mia storia…
e lo faccio solo per dare un briciolo di speranza in più a tutti noi.
Lavoro nell’informatica da circa un anno (in questo mondo ci sono lupi affamati!), il mio contratto è ovviamente a progetto e straprecario con alcune clausole che definirei illegali!!! Vengo a lavorare con la febbre per non perdere la giornata di retribuzione, niente giorni di permesso retribuiti e ad agosto scorso mi hanno lasciato un mese senza lavoro perchè il “cliente non aveva esigenze”.Però guadagno circa 1000 euro (dopo un anno di 650…) che non sono pochissimi quindi bisogna tenere duro e “sperare”, perchè è questo che ci rimane, che un giorno arrivi un contratto fisso.
La mia ragazza insegna inglese ai bambini…contratto? A progetto ovviamente e per 4-5 mesi l’anno è senza lavoro.
Se continuiamo così il nostro futuro quando cominceremo a costruirlo?
Spero che le cose cambino, dobbiamo mettercela tutta, resistere aspettando un aiuto….non sò a chi però!
Forza Beppe!
Caro Beppe,
ho 26 anni, sono laureato da nemmeno due . Ho fatto varie esperienze ed ora lavoro da un anno presso un ente che si occupa di formazione con un contratto co.co.pro. a 1100 euro lorde al mese. Mi ritengo fortunato, rispetto a quello che vedo e che sento in giro. Nel giro di dieci mesi sono riuscito a raddoppaire il mio stipendio che, comunque, non è sufficiente per arrivare a fine mese. Roma è carissima, il mercato immobiliare continua a lievitare ed una stanza singola costa in media 400 euro. Figurarsi affittare un appartamentino.
Ho letto molti post a questo aritcolo e debbo dire hce non sono contro la flessibilità, che contiene in se, o potrebbe farlo, un sacco di vantaggi. Mi preoccupa invece tutto il contesto: l’impossibilità di accedere a servizi direi primari, come quello abitativo, pensionistico, finaziario, ecc.
La legge BIagi rappresenta solo l’ultimo tassello di un malgoverno perpetrato da generazioni. Noi siamo gli eredi di tutto questo, simao quelli che per trovare contatti lavorativi ricorrono a master dal peso d’oro. Siamo comunque una generazione molto viziata, perchè ha avuto tanto e troppo. Siamo una generazione incapace di volersi bene, incapace di mostrare solidarietà. Siamo cresciuti nell’ovatta e nel consumismo sfrenato degli anni 80.
Credo che tutto questo debba essere preso in considerazione per fare valutazioni di questo tipo che investono una molteplicità di piani.
Ma sono anche quasi definitivamente convinto di trasferirmi all’estero, dove sicuraqmente troverò più opportunità e sicurezza.
Devo ammettere che la situazione è tragica e chi ci rimette siamo noi e le future generazioni.
Aggiungo la mia testimonianza sulla fantastica riforma del lavoro: grazie a suddetta riforma in una ditta sarda dove lavora la moglie di un mio caro amico vogliono licenziare tutti i dipendenti che prendono l’assegno familiare!!! Adesso i dipendenti stanno combattendo con i sindacati, persone con figli che riuscivano a sbarcare il lunario rischiano di trovarsi per strada… chissà come andrà a finire.
Purtroppo va detta una cosa: era tutto nel programma della casa delle libertà, ed è tutto perfettamente di destra, c’è poco da prendersela con loro (magari anche la sinistra facesse cose… di sinistra!!!): LA COLPA E’ TUTTA DELL’IGNORANZA DEGLI ELETTORI!
Odio. E’ questo il sentimento che provo per quei politici che si permettono di dire che questa riforma del lavoro ha portato benefici.
Odio chi parla e non sa.
Odio chi si ostina a non capire.
Odio chi crede che oggi sia facile sopravvivere.
Odio chi pensa che io sia un comunista e quindi stupido.
Odio.
Leggendo gli altri commenti, mi sono reso conto che in fin dei conti la mia storia è molto meno triste di altre, ma comunque sempre tanto lontata da quella realtà che il “portatore nano di democrazia” vuole farci credere.
La mia storia:
30 anni. Laureato il luglio scorso a Napoli in Ingengeria Informatica (rigorosamente vecchio ordinamento). Conoscenze informatiche buone (comunque molto migliori di quelle dei miei colleghi universitari). Mi offrono subito un lavoro a Napoli: consulente per una nota azienda di telecomunicazioni. Netto mensile con contratto a progetto 700 euro. Il problema è che io non sono di Napoli. Allora ho trovato di meglio a Roma. E’ vero che mi danno 60 euro al giorno (mese medio 20/21 giorni lavorativi). Non male! Abito con altri lavoratori e studenti a Roma, 400 euro solo per la camera, più di 100 per le spese tra condominio e bollette varie. All’inizio riesco ad “arrivare a fine mese”. Ma il bello è venuto a dicembre: tra ponte dell’Immacolata e mega ponte di Natale il risultato è stato 15 giorni lavorativi per 900 euro al mese. Gennaio 2006 sono stato a casa con l’influenza. 15 giorni lavorativi. Febbraio è corto per definizione ed ho avuto un lutto in famiglia. Sarà di 18 giorni lavorativi. Sono un ingegnere, 30 anni, l’anno prossimo mi sposo e devo ancora chiedere dei soldi per poter sopravvivere. Vorrei ribadire a tutti i politici del governo attuale: vi odio. Almeno i diritti minimi come ferie e malattie! A questo punto devo pensare che sia un furto se un politico ha la febbrina e se ne sta nel suo lettuccio nella sua casina al centro di Roma “ladrona”. Vi odio!
Vorrei sottolineare quello che credo sia il punto chiave della discussione.
E’ vero che prima l’occupazione era più bassa.
E’ vero che un anno fa non guadagnavo nulla.
Ma è anche vero che senza un limite o una regolamentazione di questi contratti mi vedo davanti una vita di lavoro precario perchè le aziende non mi proporranno MAI un contratto a tempo indeterminato che per loro si tramuta in un maggior carico fiscale.
Mi dite con un contratto in ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE piuttosto che uno A PROGETTO come posso in futuro pensare di chiedere un MUTUO piuttosto che un PRESTITO??
Di conseguenza non potrò MAI programmare di acquistare una CASA o una MACCHINA(magari ecologica!!).
COME POSSO PROGETTARE IL MIO FUTURO IN QUESTE CONDIZIONI??
A 18 anni finisco il classico e mi iscrivo a giurisprudenza, ma dopo 1 anno capisco che laurearsi significa stare a casa con i genitori fino a 26 anni (se va bene). Amo la mia famiglia, ma ancora di più la mia indipendenza. Mollo l’università, entro in una sede dell’Unieuro e a un capoarea incaricato dei colloqui dico una cosa del tipo”voglio una casa, e per pagarmela lavorerò come una schiava.” Il tipo non è scemo e mi assume. Parto con 850 di stipendio mensili, faccio 3 mesi di prova e mi assumono subito a contratto indeterminato. Come promesso inizio a lavorare come commessa al reparto computer dalle 9 alle 19 dal lunedì pomeriggio al sabato sera, infilandoci2domeniche lavorative al mese. In breve tempo i miei stipendi toccano i 1100 , tra paga base e premi di produzione.Non è stato un bel vivere, considerato che scaricavo camion carichi di stampanti e pc ogni mattina, ma stando ancora con i miei ho messo via tutti gli stipendi…Sarei ancora lì adesso, se mio padre non fosse riuscito a mettersi in proprio e non mi avesse offerto un posto nella sua ditta. Adesso almeno ho sabati e domeniche liberi. Trovare una casa in affitto è stato un incubo….chiedevano 800 per dei monolocali schifosi. Come si fa a prendere1100 di stipendio per poi darne800d’affitto,50 d’amministrazione e100 in bollette?Il mio ragazzo voleva fare il grafico. Lavorava come uno schiavo, con il piccolo problema che alla fine non veniva mai pagato. Chi ti difende, se a fine progetto il tuo datore di lavoro ti dice che non ha i soldi?
I miei coetanei si stanno laureando in questi mesi, e parlano di andare a fare collaborazioni in varie ditte della zona per 200 al mese. Alla fine temono di dover andare a bussare alle porte di Unieuro, Mediaworld e Fnac. Abbiamo tutti25anni, ma io senza laurea convivo col mio ragazzo e ho una casa mia (anche se di figli non se ne può neppure parlare),loro sono sulle spalle di genitori sempre + anziani. detto questo: consigliereste a vs figlio di laurearsi?
Non ce la faccio più!
Mi sono trasferito a Torino 4 anni fa per cercare lavoro, l’avevo trovato, co.co.co.
Con l’Euro selvaggio mi sembra di percepire la metà di quanto guadagno facendo il calcolo in lire. Vivo alla giornata, non posso fare progetti futuri, non posso permettermi una famiglia perchè già da solo praticamente vivo per lavorare, senza riuscire a mettere niente da parte. Ma chi me lo fa fare? Sono lontano dai miei cari, e quella miseria che prendo a fine mese non giustifica la distanza che mi separa dalla famiglia. Lavoro 13 mesi all’anno per concedermi quelle 2-3 settimane dove non vado in ferie in villeggiatura ma torno nella mia città natale in Abruzzo.Non ha più senso.I miei coetanei sottopagati che sono rimasti a Chieti vivono meglio, perchè a 30 anni non si sono potuti staccare dalla famiglia, e con 500 ,senza pensare alle spese di vitto e alloggio,hanno più potere d’acquisto di me che prendo il doppio,ma col costo della vita a Torino,e spese varie, ho 200 euro scarsi nel portafoglio, da dividere col benzinaio. Ho 30 anni e mi sto ammalando di depressione perchè vivo in una città triste e inquinata, lontano dagli affetti,dove lo stress distrae dal notare il tempo che passa mentre la situazione non fa che peggiorare. Posso cercare la felicità ritornando in un posto con scarsissime risorse lavorative, affrontando nuovamente la disoccupazione, elemosinando un lavoro di chissà che genere, sicuramente sottopagato. Sono senza futuro,volevo solo vivere bene senza dare fastidio al prossimo. Volevo impegnarmi in qualcosa che mi garantisse un giorno o l’altro di formare una famiglia, ma ai miei datori di stipendio non interessa, non interessa che non ho diritto ad un pasto caldo a pranzo, non interessa che abbia una 13sima per le emergenze,la macchina che si rompe,un dente da curare…
vivo una settimana composta da 5 lunedì.
Ho paura. Ho paura che da solo non ce la faccio, non ho zii assessori,senatori,vescovi che mi sistemano.
Ho perso le speranze.
Nella trasmissione di Canale 5, “Il senso della vita” Paolo Bonolis ha ri-proposto una rubrica che riprende pari-pari una “storica” iniziativa del settimanale Cuore (ricordate ? CUORE – Settimanale di resistenza umana) chiuso nel ’93 .
L’ultima pagina di CUORE era infatti riservata alla rubrica a cui i lettori scrivevano LE 5 COSE PER CUI VALE LA PENA VIVERE!
Vi giungevano le cose piu’ assurde ma le prime 5 risultarono essere:
1° L’AMORE
2° GLI AMICI
3° IL SESSO
4° LA FIGA
5° LA FINE DI ANDREOTTI
Scendendo nella graduatoria c’era davvero di tutto: ne ricordo alcune simpaticissime!
LA FIGLIA DI BOSSI CHE SPOSA UN SENEGALESE
IL LANCIO DI GIULIANO FERRARA SU BAGHDAD
APPENDERE SGARBI PER LE PALLE
ENZO CATANIA DETTO IL “TURBOMINCHIA”
(che non si è mai saputo chi fosse….ma arrivò sino alle soglie della Top Ten! Era infatti 13° in una graduatoria di quasi 100 posizioni!!) e molte altre ancora!! Quel poveraccio di Bonolis, dopo la “tranvata” di SERIE A, non ha trovato nulla di meglio che scopiazzare miserabilmente quella meravigliosa idea. Percio’ ora chi voglia partecipare all’iniziativa, deve inviare la propria preferenza al sito della trasmissione http://www.ilsensodellavita.tv.
Ogni settimana verrà pubblicata la classifica dei 10 motivi piu’ votati. Da qui è nata l’idea di coinvolgere più persone possibili per proporre la motivazione: “BERLUSCONI IN GALERA”.
Sarà molto divertente riuscire a vedere in una sua trasmissione (canale 5 = Mediaset = Berlusca) al primo posto la nostra scelta.
Votare è molto semplice. Basta accedere al link http://www.ilsensodellavita.tv/form_10motivi.php e nel campo “descrizione” scrivere: BERLUSCONI IN GALERA. E’ ovvio che siete pregati di inviare questo messaggio a più persone possibile invitandoli a votare!!!! Ce la possiamo fare, in fondo siamo in campagna elettorale!
immaginate se tutti gli scontenti d’Italia , che abbondantemente sono la maggioranza del popolo, votassero per protesta o per coerenza ,tanto per fare un nome , Di Pietro , sarebbe la rivoluzione.
Ho 44 anni e da poco mi sono trasferito in Inghilterra per trovare lavoro e rifarmi una vita. In poco piu’ di due settimane ho trovato lavoro fisso e permanente con un buon contratto, possibilita’ di carriera e benefits etc. In Italia, per via dell’eta’, non mi avrebbero mai preso in considerazione. Prima lavoravo in Banca. Dopo 10 anni mi sono licenziato perche’ ero arrivato a vergognarmi del lavoro che facevo, delle tattiche predatorie che il mio datore di lavoro, una banca toscana, tentava, invano, di farmi adottare. L’uomo dovrebbe ambire di piu’ che al posto fisso. Se i lavoratori si guardassero intorno e facessero veramente pesare la loro importanza le cose sarebbero diverse. Le troppe tutele uccidono il mercato, ma nessuna tutela non lo aiuta nemmeno. Peccato, a me piaceva starmene a casa, ma il prezzo da pagare e’ troppo caro. Ci vengo sempre in vacanza lo stesso. Un abbraccio. Vincent
ciao Beppe,
Ho 40 anni, una moglie e due spendidi bambini.
Mi sono laureato in Architettura nel 1997 e, dopo pochi mesi di lavoro (chiamiamolo così) come LSU al Comune di Palermo ho vinto un concorso a “tempo determinato” come Architetto al comune di Livorno. Dopo 15 mesi di lavoro e l’acquisizione (almeno credo) di competenze e qualità il mio contratto ha trovato compimento: ARRIVEDERCI E GRAZIE!!! Per fortuna avevo nel frattempo vinto un altro concorso “a tempo determinato” al Comune di Empoli dove ho lavorato, sempre come Architetto, per 22 mesi. Essendo venuto a conoscenza del fatto che anche questo contratto sarebbe arrivato a compimento nello stesso modo del primo (ARRIVEDERCI E GRAZIE e AL DIAVOLO LA COMPETENZA E I SOLDI SPESI SU UNA PERSONA) ho accettato una chiamata a “tempo determinato” dal Comune di San Miniato dove ho lavorato ache lì per circa due anni, arrivando sempre alla stessa conclusione. Non avendo altre chances (cioè altri contratti a tempo) in vista, ho aperto studio e faccio il professionista privato, cosa che, in una regione che non è la mia, avendo cominciato così presto, equivale ad avere un numero di lavori pari a ZERO e molte spese!!! (Non voglio parlare dello stato dell’architettura in Italia perchè ci vorrebbe un poema apparte!)
Per fortuna che il precariato mi aiuta ancora: avendo vinto nel passato un concorso per l’insegnamento nella scuola pubblica (per cui guarda un pò non c’erano cattedre disponibili)sono riuscito ad avere una supplenza (durata fino al 30 Giugno 2006) di 9 ore settimanali (praticamente un part-time che mi permette di guadagnare circa 600,00 mensili di cui spendo la metà per raggiungere il posto di lavoro.
Per fortuna che almeno mia moglie ha un posto di lavoro fisso!!
La cosa che mi brucia di più è che le AMMINISTRAZIONI DI SINISTRA sono proprio le più senza scrupoli nell’utilizzo di queste metodologie di precariato sociale.
Sono davvero SCONSOLATO!
Mi sa che nulla potrà comunque cambiare!
Saluti a tutti.
Ecco brava gente. L’esempio di chi è in pensione e se ne va in giro a fare lavoretti, come pure chi si compra una scala e due pennelli e fa l’imbianchino in proprio è veramente eloquente. Alzano un mucchio di soldi perchè NON HANNO LE TRATTENUTE e non pagano le tasse. Così le piccole imprese di imbianchini licenziano e, di conseguenza, la speranza di ritrovare un equilibrio fra servizi necessari alla società e risorse per pagarli va a farsi fottere. Bravi paparini miei, che avete vissuto i tempi migliori e che adesso pontificate dal calduccio della vostra pensione (che stiamo pagando noi); andiamo tutti a lavorare in nero, così loro i soldi della pensione vanno a prenderli direttamente ad Arcore (dove sono finiti grazie ad un vortice di passamano fra mezzogiorno, dell’utri – mangano – craxi – berlusconi). Non avete mai capito un cazzo, siete solo schiavi fin nel DNA. Ma lo sapete qual’è la verità? MORIREMO TUTTI. Fatevene una ragione e cominciate a vivere. E a lasciarci vivere.
ho 32 anni e sono laureato, lavoro da quando ne avevo 19, da quando cioè ho iniziato l’università, all’inizio lavori part-time di due o tre giorni alla settimana, poi dipendente per 5 anni in una società. Finiti gli studi (sono zootecnico) ho cercato di entrare nel mondo della zootecnia e dell’agricoltura, dopo un pò di gavetta come venditore ho trovato il posto giusto per crescere professionalmente.
Sono stato fortunato, sebbene nessuno abbia mai nemmeno citato la parola assunzione. Pur di non cascare nel trucco dei co.co.co, co.co.pro e qua.qua.qua, nei quali hai gli stessi obblighi di un dipendente ma nessun diritto nè tutela, ho deciso di aprire una mia partita iva e lavorare da libero professionista. Mi costa un botto (a propostito? ma a chi cazzo avrebbe ridotto le tasse il nano?), non ho alcuna tutela, i miei contratti di consulenza potrebbero essere considerati a mo’ di carta straccia, non ho nessun rimborso nonostante gli enormi esborsi che comporta la mia professione e non guadagno nemmeno di più dei miei colleghi assunti.
Ma sono libero… nessun compromesso, mi organizzo come voglio: lavoro domenica e i festivi e mi gratto lunedì se ne ho voglia, inizio alle 6 della mattina, ma alle quattro sono a casa a giocare con mia figlia.
bisogna ricordarsi che il nostro stile di vita è fortemente adattabile alle nostre possibilità!Invito tutti quelli che siano alle prese con una situazione del genere a pensarci seriamente: il miglior prodotto che potete vendere è la vostra professionalità, il miglior guadagno è la vostra libertà! è dura, ma dite fanculo alla loro flessibilità ed imponetegli la vostra.
Concludo dicendo che le colpe di questa situazione sono anche un pò nostre, perchè non siamo stati in grado di dire NO quando era necessario, NO a lavorare per tre e prendere per uno solo perchè ce la fila di persone disposte a farlo… pensate che forza se nessuno fosse disposto a farlo… i datori di lavoro sono migliaia…i lavoratori milioni.
Ma che davero davero
no dai ma che dici? Stai a scherzà?! Siamo pazzi io non credo che in Italia Nooo. Eh? Chi? Nooooo. Dai, maddechè. Non ci posso credere siamo italiani cazzo mica americani ma chi? È possibile che rivinca un’altra volta? Ma che davero? Ma stai scherzando ? Nooooo. E’ impossibile. I sondaggi? Quali sondaggi? La sinistra è a pezzi? Quale sinistra? Prodi affetta mortadelle…
Mi sento inutile e sfiduciato. Mi chiamo Diego, ho una
laurea importante (in Informatica), almeno dicono. Una
esperienza di lavoro quasi ventennale.
Ma avendo perso il posto di lavoro (30 giugno 2005), per la
chiusura dell’azienda nella quale lavoravo, ora sono
diventato uno dei tanti precari con il contratto a progetto.
Ci sarebbe molto da discutere su questa forma
di “schiavitù”, comunque, quello che voglio sottolineare
sono i diritti che non ci sono più.
Niente TFR, niente ferie pagate, nessuna indennità per
malattia, nessun premio di produzione, insomma riscuoti a
fine mese solo i giorni effettivamente lavorati.
Allora mi chiedo il perchè? sulla mia carta di identità è
scritto che sono un cittadino Italiano, ma i miei diritti
non sono uguali a quelli degli altri. Poi leggi che i
dipendenti del ministero del tesoro hanno ricevuto un
premio di produzione di almeno
5000 euro a testa con punte di 55 mila per i dirigenti.
Allora mi chiedo qual’è la mia colpa, forse quella di avere
46 anni, e questo giustifica il disprezzo di questa società
nei miei confronti e opera
delle discriminazioni di trattamento nei diritti delle
persone. Ho avuto la sfortuna di prendere il classico colpo
della strega, il medico mi ha fatto un certificato di 7
giorni, ma io ho dovuto lavorare perchè, non posso
rinunciare a 7 pesanti giorni lavorativi senza riscuotere.
In questi giorni la parola sulla bocca di tutti è “qualità”,
vacanze di qualità, scarpe di qualità, vino di qualità, cibo di qualità,
tutto deve essere di qualità, per far ripartire l’economia. Ma lo stipendio di qualità
quando arriva, la qualità della dignità di una persona non esiste ?
Allora mi chiedo, perchè tutto ciò vale solo per i
lavoratori a progetto, siamo così inutili? che meritiamo
solo un pò di elemosina.Però per i doveri siamo cittadini
italiani a tutti gli effetti.
Saremo in democrazia, ma io non capisco.
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni (ora ne ho 32). Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa!
Morigi Barbara – Dottore in Economia per il Turismo
ho 27 anni lavoro dal 2003 come collaboratore a progetto nella stessa ditta..ho la fortuna di fare un lavoro bellissimo e in un bell’ambiente, ma prendo 6,5 euro all’ora e non ho la malattia e le ferie pagate, in pù il mio ufficio è a 48 km da casa (e ho la macchina a benzina!!) Quest’estate ho collaborato anche con il Comune della mia città, Ravenna e ho conosciuto ragazze che lavorano per il Comune da 8 anni ancora con un contratto di collaborazione..voglio dire se la mia ditta o il Comune ritiene proficua la mia collaborazione e si fida di me (ed evidentemente è così dato che rinnova il contratto) perchè non assumerci e darci un pò di sicurezza?
Io e Marco vorremmo sposarci e avere bimbi ma l’ultimo direttore di banca che ho sentito per un mutuo, credo sia ancora là che ride dopo che gli ho fatto leggere il mio contratto, che abilmente si rinnova ogni sei mesi.
..mio padre che ha 65 anni e credeva nell’impiego statale, ed è da quando mi sono iscritta a Ragioneria che spera in un impiego in Comune, non si è ancora ripreso da quando gli ho detto che neanche in Comune fanno più i contratti “seri”.
SOLO I LAUREATI sono senza LAVORO?
Oppure sono quelli che perdono tempo scrivendo sui vari BLOG?
MEDITATE GENTE!
Nessuno di voi che scrivete sul BLOG del grillo ha aspirazioni del tipo: FALEGNAME,IMBIANCHINO,MECCANICO,IDRAULICO e cose varie?
SCARSEGGIA LA VOGLIA DI LAVORARE?
La richiesta è tanta ma la voglia di lavorare è POCA!
GLI STIPENDI sono MOLTO alti ma bisogna LAVORARE!
Cosa nedite di comperare 2 pennelli e 1 scaletta proponendosi come imbianchini?
70 euro a stanza 3 al giorno =210 euro al GIORNO anche pagando le tasse sono sempre TANTI!
Le lauree lasciatele nel cassetto e scrivete MENO sul BLOG del grillo!
Sicuramente ci si sporca ma…… il gioco ne vale la candela!
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Tutti quelli che postano in questo blog sono persone che vorrebbero aver successo in una determinata attività e hanno sogni e progetti nei cassetti, fare l’imbianchino sì c’è il guadagno (forse), più facile a parole ovviamente, ma chi ha sogni e aspirazioni non penso che si accontentino dell’imbianchino a vita…
Di certo il problema di un’Italia piena di studentelli fancazzisti parcheggiati in Università che la frequentano solo per vantarsi di un titolo che ormai verrebbe regalato a chiunque è verosimile.
Ma dubito che i miei genitori la pensino come te, ridurre il tutto alla scarsa voglia di fare certi lavori (problema che c’è) mi pare appunto riduttivo, qualucnquista e non risolve granché.
Magari qualche scuola professionale meglio gestita, magari un’introduzioni in certe categorie di manovalanza meglio retribuita… io di amici che non fanno lavori d’ufficio ne ho, e a lor opiace fare i lavori che tu hai detto… ma si sentono sottopagati pure.
Fabbro?? perchè no??, Imbianchino? interessante, fallegname?? mi è sempre piaciuto fare e costruire cose in legno…peccato che dovunque vai ricercano SOLO quelli che hanno già esperienza in settore…ma se io vado in tutti gli annunci di sto tipo e cercano SOLO chi ha esperienza, come sperano di trovarlo se manco mi danno la possibilità di farla?
Renzo.
A parte il tono credo tu non abbia tutti i torti.
Io penso che gli artigiani siano ben felici di assumere dei garzoni ed insegnargli il mestiere ma nel contempo penso che ci siano pochi giovani con umiltà disposti ad imparare e di prendersi ogni tanto qualche sano scappellotto dal maestro artigiano.
Ora la maggior parte pensa con miopia solo ai soldi facili, portare a casa uno stipendio anche senza saper fare niente. Un atteggiamento del genere non è gestibile dagli artigiani (che di solito sono imprese individuali) e preferiscono a priori non accollarsi eventuali “grane”.
Visto che sei così fortunato, perchè perdi tempo a scrivere nel blog, con tutto il lavoro che hai da fare, e con tutti i guadagni che dichiari di avere. Se le cose ti vanno così bene, perchè andare in giro a fare prediche perchè qualcuno ti porti via il lavoro ? goditi la vita visto che le cose ti vanno bene e ricordati che la ruota gira, non ti lamentare poi quando tocca a te. “Scagli la prima pietra chi è senza peccato”
Storia di Stage… stage su stage… bastaaaa!.. non se ne può più… ormai questa legge ha aumentato anche il bacino di utenza per fare gli stage.. le aziende ci prendono stagiaires, ci sfruttano per il massimo del tempo possibile, eppoi ci sostituiscono con altri stagiaires… Stava per succedere così anche a me in una società che si occupa di “risorse umane”…ma li ho salutati in anticipo!… nn se ne può più!!!!
STRALCIO LEGGE BIAGI
“Co.co.co. lavoro a progetto e collaborazioni occasionali
Con la Riforma Biagi il contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) viene sostituito dal lavoro a progetto. La collaborazione dovrà essere riconducibile a uno o più progetti (a un programma di lavoro o a fasi di un programma di lavoro) determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato.”
ciao Beppe,
ecco la mia testimonianza riguarda all’entrata in vigore della legge Biagi. Ho lavorato 4 anni in una piccola casa editrice di Milano come co.co.co., andando al lavoro tutti i giorni e rispettando gli orari imposti ai veri dipendenti come mi era stato chiesto fin dall’inizio. Solo nell’ultimo anno, io e altre due mie colleghe, dopo una serie di scorrettezze nei nostri confronti da parte dei titolari della Casa Editrice, abbiamo iniziato ad essere più elestiche sugli orari. Questo significava continuare a fare seriamente il nostro lavoro rispettando i tempi della redazione, senza per questo attenerci tassativamente agli orari di entrata e uscita che, a differenza di un dipendente, un collaboratore non è tenuto a rispettare. Dopo 4 anni di contratti rinnovati di anno in anno, nel settembre 2004 la nostra collaborazione si è conclusa , con un preavviso di 2 giorni. I nostri contratti co.co.co. avrebbero dovuto trasformarsi in contratti a progetto e invece non è successo nulla del genere. L’alternativa, quella che ci hanno proposto LORO, era quella di aprire una Partita Iva, soluzione per noi alquanto sconveniente e di rinunciare all’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti Pubblicisti.
Dopo la rabbia e lo sconforto iniziale, oggi fortunatamente lavoro come free lance.
E’ importante che queste cose si raccontino perchè questo sfruttamento deve finire e perchè i giovani che lavorano seriamente possono meritare qualcosa di più.
Un abbraccio
Chiara
Sig. Grillo,
Per questa riforma del lavoro io ne avrei tante e tante da scriverne, ma cercherò di riassumere in poche righe…
L’esperienza più memorabile che abbia mai avuto è stata quella di lavorare 6 ore al giorno per soli miseri 250 /lordi; dopo 3 mesi son scappato quando ho visto che più di così non si poteva andare, o questo a vita o niente, naturalmente un bel contratto di lavoro: no tutela, no sindacati, finchè lavori bene se no a casa.
Come prima citato io penso che sia il succo della situazione italiana, un luogo comune per tutti visto che i fatti, da dove si gira gira non cambiano; non cercate lavoro permanente, fatica sprecata, affidatevi a “papà raccomandazione” o state freschi.
Ogni qual volta che gli italiani spendono le loro due euro più veloci della loro vita (giornali di lavoro) non fanno altro che pagare tasse inutili, poichè non vi è la minima ombra di lavoro; non dico “schifo di lavoro” perchè anche solo quello “schifo di lavoro” sarebbe un progresso.
Spassionati consigli a tutti gli italiani:
1)Non pensate di mettere su famiglia, tempo perso;
2)Non fate progetti per il futuro, la parola “Contratti lap” oltre che a perseguitarvi ha il poter di far sciogliere i vostri sogni come lava che corrode e distrugge tutto quello che incontra nel suo scorrere;
3)Inutile dire di sperare nella quieta libertà di viver anche soli, perchè con la vostra misera paga da fame non ce la fareste neanche a far sopravvivere un singolo organo del vostro corpo;
4)Laureati, soldi buttati, beneficenza allo stato;
5)Studenti universitari, scappate finchè siete in tempo, potete ancora rendervi conto di quanto un pezzo di carta costato svariate migliaglia di euro ha la stessa utilità della carta igienica.
Soluzione?? Si’, c’è: potreste optare per far compagnia ai mendicanti davanti le chiese, guadagni assicurati per tutti, un impegno concreto!.
P.S.: Sig. Grillo: ha mica conoscenze nobiliari? Come schiavo sono disponibile visto che vivrei come un pascià…
La mia Africa. «Il Nordafrica, prima di Maometto, era una bellissima terra cristiana. Era verde di boschi e gialla di campi di grano. Quella grande cristianità dette i natali a santi dottori della Chiesa come Sant’Agostino e San Cipriano. Oggi è un deserto islamico
A proposito di Co.Co.Co e altro …
La legge sui cococo è nata sul disegno di legge N° 2049 approvata nel 1999 e realizzata nella presente legislatura.
La legge non è quindi del centrodestra o del centrosinistra ma è una legge pensata e voluta da tutti i delegati dei cittadini.
Vogliamo parlare di sfumature ?
Capisco la voglia di andare contro al Potere ma sono convinto che una po di equilibrio non farebbe così male. Certo non farebbe cassetta e farebbe vendere meno DVD.
Apprezzo invece, una persona che non conosco, di cui tutti parlano un gran bene, e che ho ascoltato in televisione ad otto e mezzo, un certo Ricolfi.
Cosa ha detto ?
Ha detto, contro la demagogia della politica, che Berlusconi ha realizzato il programma il 50% e che alcuni punti li ha realizzati all’80 altri al 60 e altri meno.
Ha detto che ciò che aveva promesso era assolutamente fattibile se non ci fosse stato l’11 settembre.
Ha anche detto che se avesse realizzato il programma avremmo avuto grossi problemi di finanza pubblica.
Berlusconi avrebbe voluto aprire cantieri per 125 miliardi di euro oggi lievitati a 250.
Ha detto che il governo che vincerà dovrà sobbarcarsi oltre ai soliti favori di fine legislatura ( vedi 15/20 miliardi lasciati dal precedente governo ) anche la necessità di reperire risorse per pagare i cantieri aperti.
NOn sono forse queste le cose sui quali i contendenti dovrebbero discutere ?
Invece Pecoraro si butta addosso alla TAV/TAC raccontandoci che non è necessario fare un secondo tunnel: mentre la presidenta della regione dice che questo eliminerebbe grosso traffico su gomma ( TIR ).
Ma di cosa stiamo parlando ?
Di Co.Co.Co: se li ha decisi la destra o la sinistra.
Ma è una battaglia di religlione o è questione di scelte sociali?
Vogliamo aumentare la occupazione? [si] [no]
Se si come lo vogliamo fare ?
Con i lavori socialmente utili? [si] [no]
Con i CoCoCo? [si] [no]
Quando avrete deciso votate, votate, votate “Antonio La Trippa”
Ciao Beppe,
scusami ma non sono completamente d’accordo. Il mercato e’ cambiato, sta continumanete cambiando. Non solo quello del lavoro, tutto il mercato, in senso lato. Fa parte anche dei tuoi “credo”. Non possiamo pensare di continuare a ricercare gli stereotipi di occupazione che per anni hanno reso tranquilla la popolazione italiana. Se c’e’ subbuglio nel mercato, se c’e’ necessità di dinamicità, questa si riversa volente o nolente anche nel mondo dell’occupazione. Il classico posto da usciere dell’INPS o da postale “timbra8orealgiorno” non esiste piu’… La tecnologia ha permesso che queste mansioni di bassa lega venissero snellite.
Io quella volta ho deciso di fare l’imprenditore. Non ho cercato un posticino tranquillo da statale imboscato, mi sono preso una bella gatta da pelare…
Non me l’ha ordinato il dottore e tantomeno consigliato nessuno… Mia libera scelta.
Sai oggigiorno qual’e’ il mio problema ? Trovare collaboratori (i “dipendenti”, termine che io non uso mai). A te sembrera’ impossibile, ma la mia azienda arranca solo per il fatto che i miei collaboratori trovano sempre di meglio.
E non venirmi a dire che faccio parte della categoria degli sfruttatori: 40 ore la settimana di SANO LAVORO, retribuite regolarmente come da CCNLL ed a volte anche di piu’…
Ad ogni colloquio dico che porterei volentieri il collaboratore alla pensione, invece per tutta risposta dopo un anno o due il DIPENDENTE (a questo punto mi scade) se ne va, portandosi via tutto l’esperienza che aveva acquisito… ed io riparto da zero…
Che mezzi ho per difendermi ? Niente, giusto 20/30 giorni di preavviso…
Pero’, se per sfortuna trovo lo scansafatiche, Dio mi guardi dal dirgli qualcosa o fargli notare che dovrebbe sgambettare di piu’…
Ah, dimenticavo di dirti che ai colloqui molto spesso non mi viene chiesto com’e’ il lavoro, ma quanti soldi si prendono e quante ferie si fanno…
Solo una curiosità: se i tuoi collaboratori se ne vanno non è per caso perché altrove pagano meglio o vogliono anche loro fare gli imprenditori come te?
Caro Michele Masiero,
come hai detto tu questo e` il mercato!! Ogni medaglia ha sempre due facce. Io lavoro in Inghilterra dove, credo saprai la sicurezza del lavoro non esiste. Non me l`ha ordinato il medico di venire in questo paese ma, come tu ben saprai essendo imprenditore, quando c`e` qualcuno disposto a prendere un rischio, questo rischio dovrebbe essere remunerato maggiormente. Allora io ti chiedo essendo imprenditore, perche` mai io dovrei essere un tuo collaboratore a progetto, dipendente, etc con il rischio di essere sbattuto fuori in ogni momento e tu questo rischio non lo vuoi remunerare?
La legge biagi, in Italia non ha fatto altro che trasferire il rischio dal datore di lavoro al dipendente e poiche` in Italia non esiste una vera economia di mercato ma solo storture di economia di mercato che crea solo inefficienze ecco il risultato… Aziende che non investono sui dipendenti e dipendenti sfiduciati. Credo che continuando cosi` non si va da nessuna parte e questo i ragazzi italiani che vivono e lavorano all`estero lo vedeono meglio.
Rispettabile signor Masiero, la sua è un opinione + che condivisile tuttavia non è che la riprova di come questa legge favorisca gli interessi di chi come lei, ha potuto scegliere liberamente di fare l’imprenditore con le responsabilità ed i benefici annessi e connessi.
Saluti e in bocca al lupo.
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Caro Beppe grazie per aperto l’argomento..
alla grande.
Il problema del lavoro è un problema globale
in una economia globale, ma trovo molto
scandaloso la parte politica che sostiene
che questa legge non abbia effetti negativi
e viene a raccontare in TV balle grandi
quando in dirigibile solo con qualche
tabella statistica…
le persone in cerca di lavoro non sono
numeri ma debbono pur vivere assicursi un
futuro.. una propia indipendenza e forse
una famiglia….hai parlamentari basta
nemmeno un legislatura completa per aver
diritto a una pensione…invece a noi
persone normale dobbiamo lavorare un vità
…da un lavoro precario ad un’altro o
temporaneo come preferite, le conclusioni
sono ovvie…
Finche il costo del lavoro temporaneo non
sarà svantaggioso non vede perchè qualcuno
dovrebbe trasformarlo a tempo inderminato
…oppure ci prendono per ingenui.
Anchio ho lavorato per una agenzia interinale,
esercitando la mia professione in affitto..
non solo è poco qualificante lavorare in
questo modo ma diventi un emerginato della
società a vita.
ps.
si accettanno dai parlamentari offerte
di scambio di lavoro..
Anche la mia ragazza, laureata, con 2 master di cui uno pagato a proprie spese non riesce a trovare altro che stage …
C’è però un mio conoscente che faceva il dipendente di una grossa ditta che è fallita e si è ritrovato a piedi e con due figli da sfamare.
Si è buttato a fare l’imbianchino, poco per volta e lavorando veramente tanto nell’arco di 10 anni ora stà veramente bene!
Purtroppo da noi occorre arrangiarsi e come a detto qualcuno cercare sempre di reinventarsi.
Un altro caso che conosco ma l’esempio non è da prendere (perchè ovviamente parliamo di nero) ma un falegname che è andato in pensione ha incominciato a fare lavoretti in giro, aggistare tapparelle, avvolgitori, portoncini… ha detto che non ha mai guadagnato così tanto !!!
A volte penso a quanti lavori le persone (e qui ci metto pure io) non si fanno più e si richiede la prestazione ad altri, appunto come imbianchini, falegnami, piccoli lavori di idraulica …Forse occorre riscoprire questi settori …
Rimango comunque vicino a chi ha studiato una vita e si ritrova a fare l’operatore telefonico …
Grazie
LAVORO…..LAVORO…..LAVORO…..NON L’AVETE ANCORA CAPITO CHE IN ITAGLIA PER SOPRAVVIVERE BISOGNA RUBARE ?? O FARE IL GALOPPINO DI QUALCHE PARTITO !! QUALSIASI PARTITO !! E SE AVETE PIU’ PELO SULLO STOMACO DI ALTRI, FORSE UN GIORNO VERRETE PROMOSSI ALLO SCRANNO DA 45MILIONI AL MESE DI MONTECITORIO !!
RUBANO TUTTI, TUTTI RUBANO, VOI VOLETE …LAVORARE !! MA VA A FA ….N…(____@____)
Quello che posso raccontare è la mia esperienza; mi sono laureato a 25 anni per un anno sono stato a casa rifiutando offerte di lavoro ridicole quali call-center o peggio ancora il ruolo del promotore finanziario che ti “spiattellano” in faccia in tutte le salse.
oppure come non dimenticare il mitico Kirby, mi hanno chiamato per 3 anni consecutivi…..alla fine grazie al nostro governo (dx-sx-centro tanto è uguale)…sono entrato nell’oblio dello stage.
Bellissimo!! Sei un dipendente a tutti gli effetti, lavori come gli altri se non di più cercando di metterti in mostra perchè insegui un miraggio chiamato assunzione che forse dopo 3/5 anni di precariato ti possono offrire.
Come vanno a finire questi Teatrini??…intanto come minimo rinnovo stage per altri 6 mesi (mica so scemi,se c’è chi glielo permette rinnovano)…poi tanto tanto contratto di collaborazione (che alle aziende costa “2 lire”)….questi sono i posti di lavoro che hanno aumentato….Bravi!
Salve sono uno studente in informatica che per continuare la specialistica si è affacciato nel mondo del lavoro precario, lavoro per una azienda di “consumer scanning “, per ogni famiglia del panel che “intervisto” vengo pagato 4 e rimborsato di 3, solo che tra tempo perso per fissare appuntamenti e spostamenti con l’auto, il mio guadagno effettivo si aggira sulle 200 mensili :-(, vorrei smettere ma quei soldi sono un’importante fetta e mi danno anche se piccolo, un contributo per pagarmi almeno l’affitto (sono frequentante fuori sede), per vari motivi mi sono ritrovato anche a dover restituire la borsa di studio dell’anno scorso, adesso nella mia situazione non so nemmeno come poter aver un finanziamento (visto che ho un contratto co.co.pro) per la restituzione della suddetta, e non posso nemmeno permettermi di pagare a rate visto che sarebbero più di 250 al mese… A questo punto nasce spontanea una situazione catastrofica, la mia unica speranza e di trovare più famiglie per il panel e conseguentemente lasciare gli studi… il bivio in cui mi trovo mi ha distrutto certezze e ambizioni , almeno per il momento, se non è questa precarietà.
Ho 29 anni
Sono disoccupato da circa un anno e mezzo (ovvero da quando mi sono laureato). Mi sono laureato in filosofia con 108/110; date le scarse possibilità di un umanista ho deciso di intraprendere un Master post-universitario al termine del quale sono ancora qui, punto e da capo.
Ho una ragazza che è laureata anche lei in filosofia. Mentre io “lavoro” eseguendo quando capita dei lavori con la musica (la mia grande passione) lei fa la “lettrice” (legge i libri e li recensisce per quelli che devono decidere se pubblicarli o no) presso una grande casa editrice.
I libri sono in inglese.
La cosa interessante è che prende 50 euro LORDI a libro, e i libri sono in inglese o francese e vanno dalle 300 pagine in su. Ci mette, diciamo, 3 giorni (a esser veloci) per 8 ore al giorno; PRENDE MENO DI DUE EURO L’ORA!! LA COSA ASSURDA E’ CHE PER FARE QUEL LAVORO BISOGNA ESSERE LAUREATI!!!
Abbiamo già la casa da un anno, è l’eredità della nonna di Silvia. Ma non possiamo entrarci perchè nessuno ha un lavoro. Ed è difficile pure trovare un lavoro non da laureato. Domani ho un colloquio per un posto da commesso: una cosa che potevo fare 10 anni fa…
Domanda. Ma perche’non fai il musicista a tempo pieno, se hai tanta passione ? Guarda che e’un mestiere anche quello anche se l’hai messo tra virgolette, atteggiamento tipico italiano (mio padre mi diceva “che mestiere vuoi fare ?” e io “voglio suonare” e lui “ma no, intendevo cosa vuoi fare di mestiere…”).
E’chiaro che non puoi fare il tour di Vasco come primo lavoro e il culo te lo devi fare come tutti (orchestre di liscio, pianobar, gruppi cover ecc.ecc.) ma lo puoi fare, no ?
Ciao
PS Io ho 42 anni, faccio il musicista da sempre e non sono mai morto di fame.
Riciao
Anche la mia ragazza, laureata, con 2 master di cui uno pagato a proprie spese non riesce a trovare altro che stage …
C’è però un mio conoscente che faceva il dipendente di una grossa ditta che è fallita e si è ritrovato a piedi e con due figli da sfamare.
Si è buttato a fare l’imbianchino, poco per volta e lavorando veramente tanto nell’arco di 10 anni ora stà veramente bene!
Purtroppo da noi occorre arrangiarsi e come a detto qualcuno cercare sempre di reinventarsi.
Un altro caso che conosco ma l’esempio non è da prendere (perchè ovviamente parliamo di nero) ma un falegname che è andato in pensione ha incominciato a fare lavoretti in giro, aggistare tapparelle, avvolgitori, portoncini… ha detto che non ha mai guadagnato così tanto !!!
A volte penso a quanti lavori le persone (e qui ci metto pure io) non si fanno più e si richiede la prestazione ad altri, appunto come imbianchini, falegnami, piccoli lavori di idraulica …Forse occorre riscoprire questi settori …
Rimango comunque vicino a chi ha studiato una vita e si ritrova a fare l’operatore telefonico …
Grazie
ciao Beppe,
Ho 40 anni, una moglie e due spendidi bambini.
Mi sono laureato in Architettura nel 1997 e, dopo pochi mesi di lavoro (chiamiamolo così) come LSU al Comune di Palermo ho vinto un concorso a “tempo determinato” come Architetto al comune di Livorno. Dopo 15 mesi di lavoro e l’acquisizione (almeno credo) di competenze e qualità il mio contratto ha trovato compimento: ARRIVEDERCI E GRAZIE!!! Per fortuna avevo nel frattempo vinto un altro concorso “a tempo determinato” al Comune di Empoli dove ho lavorato, sempre come Architetto, per 22 mesi. Essendo venuto a conoscenza del fatto che anche questo contratto sarebbe arrivato a compimento nello stesso modo del primo (ARRIVEDERCI E GRAZIE e AL DIAVOLO LA COMPETENZA E I SOLDI SPESI SU UNA PERSONA) ho accettato una chiamata a “tempo determinato” dal Comune di San Miniato dove ho lavorato ache lì per circa due anni, arrivando sempre alla stessa conclusione. Non avendo altre chances (cioè altri contratti a tempo) in vista, ho aperto studio e faccio il professionista privato, cosa che, in una regione che non è la mia, avendo cominciato così presto, equivale ad avere un numero di lavori pari a ZERO e molte spese!!! (Non voglio parlare dello stato dell’architettura in Italia perchè ci vorrebbe un poema apparte!)
Per fortuna che il precariato mi aiuta ancora: avendo vinto nel passato un concorso per l’insegnamento nella scuola pubblica (per cui guarda un pò non c’erano cattedre disponibili)sono riuscito ad avere una supplenza (durata fino al 30 Giugno 2006) di 9 ore settimanali (praticamente un part-time che mi permette di guadagnare circa 600,00 mensili di cui spendo la metà per raggiungere il posto di lavoro.
Per fortuna che almeno mia moglie ha un posto di lavoro fisso!!
La cosa che mi brucia di più è che le AMMINISTRAZIONI DI SINISTRA sono proprio le più senza scrupoli nell’utilizzo di queste metodologie di precariato sociale.
Sono davvero SCONSOLATO!
Mi sa che nulla potrà comunque cambiare!
Saluti a tutti.
Due conti sulla gestione separata INPS, a cui vengono devoluti i contributi di tutti i co.co.pro. (compresi anche gli amministratori di società, ma anche i liberi professionisti con partita IVA ma senza una cassa professionale).
Un amministratore iscritto dall’inizio (1996) riceve un emolumento annuo di circa 80.000 (olte questa somma non si pagano i contributi!). Nel 2005 smette di lavorare. In dieci anni la sua società gli ha versato contributi per circa 130.000 Euro. Ora riceve dalla Gestione Separata una pensione di circa 4.500 Euro annui (lordi).
Vuol dire che per recuperare soltanto i contributi versati ci vogliono 29 anni (130.000/4.500). La persona ne ha 66, quindi deve sperare di arrivare a 95!
Dei 130.000 di contributi 1/3 li ha pagati lui (43.333 Euro).
ciao beppe!
chi scrive è un ragazzo 21enne di monza che si è diplomato un paio di anni fa or sono con una maturità scientifica tecnologica all’instituto enrico fermi di desio..dopo aver finito gli studi,contando che avevo tanto nella mente ma nulla nell’esperienza,ho deciso di seguire la strada che reputo sarà quella maestra nel prossimo futuro:l’informatica.
essendo un ambiente vatissimo ho deciso di specializzarmi perchè le mie ottime conoscenze nell’hardware(non hai idea di cosa vuol dire “giocare con un pc”se lasci un attimo da parte il gioco in se e ti applichi sulla configurazione dei dettagli grafici e sonori rischi di passare giornate a fare test su componenti con il fattore mamma che continua:”quand’è che finisci di giocare?piuttosto prendi un libro e studia!)non mi portavano a un livello elevato ma ad un approccio
piu commerciale come ad esempio un fornitore o un rappresentante(non che adesso disdegno i 2 lavori,ANZI!).
cosi ho deciso di seguire un corso convenzionato dalla comunità europea sulla protezione e amministrazione di reti informatiche della durata di 1 anno imparando i fodamentali e qualcosa di piu sull’argomento.
il corso doveva comprendere anche l’attestato ecdl con i 7 esami anche questi convenzionati a 15 euro a esame..probabilmente gli organizzatori del corso sono scappati con i soldi(non è una palla)e non si sono fatti piu sentire..con i miei compagni aspettiamo ancora un po e poi avvisiamo striscia(unico metodo per avere giustizia in queste cose,purtroppo!).
la gente non capisce(come tu sostieni da tempo)la straordinaria utilita della rete:velocità(email)e informazione(forum):
nel periodo in cui una vignetta puo inclinare i rapporti tra oriente ed occidente,che un virus kamasutra è capace di metterti a 90 ma è impossibile che ti trovi(solo 100.000 pc nel MONDO!)e che il comando dei vigili di milano sono in balia di 4 hacker novelli(un po godo…)la psicosi da internet è elavata..indovina dopo 1 anno cosa faccio?il call center!
gg
Credo di far parte di quella categoria, da te così ben descritta, di persone che, loro malgrado, hanno dovuto abituarsi all’idea che solo i soldi e/o i “compromessi”, possono risolvere certe situazioni: per uno come me l’iniziativa e il coraggio sono soltanto una favola che sentivo raccontare da qualcuno quando ero bambino.
La realtà è ben diversa: una moglie e due figli che crescono e un appartamento in affitto! E ogni volta che guardo i miei figli non riesco a fare a meno di pensare al mio lavoro precario (con scadenza ad Agosto di quest’anno!), senza sicurezza, senza speranza (almeno per adesso) per il futuro!
“Futuro”: Una di quelle parole che oggi hanno perso il loro vero significato.
Ogni volta che vedo quei due bambini, mi viene da chiedermi cosa riserva loro il “futuro”…
Ma non so trovare nessuna risposta!
Allora occore dire le cose come stanno.Dopo aver letto i duemila(!) messaggi del blog sull’argoemnto e avendo io un’esperinza notevole del mondo del lavoro Italiano ed estero, della societa’ Italiana e del mondo,ecco le mie considerazioni.In Italia occorre fare cosi
1.Se si e’ figli di papa’->non fare i moralisti e sfruttare il culo di essere ricchi e legati ad un potente per ottenere i privilegi garantiti dalla societa’ berlusconiana ai soggetti in questione.
2.si e’ sotto i 25anni,laureati in materie tecniche utili(chimica industriale,ingegneria civile)->se siete cosi bravi il lavoro trova voi, sempre che parliate Inglese,Tedesco come i madre lingua.Ma se uno e’cosi nel 99%dei casi ha i genitori ricchi per cui ricade nella categoria sopra
3.se si e’ ancora alle superiori.NON andate all’univerisita’a meno che non possiate confidare su ingenti capitali familiari che vi rendano possibile la laurea tecnica(Ingegneria civile, chicica industriale.Invece lettere,restauro,lingue.etc,non servono a un cazzo)ottenibile con 110 elode entro e non oltre il 25esimo anno di eta.Se non potete fare cio’ NON andate all’universita’,Andate all’estero,SUBITO.Prediligete paesi anglosassoni dove si impara l’inglese(che apre la mente oltre al mondo del lavoro,estero)e la meritocrazia premiera’ i piu’ bravi(sul serio non come in Italia)
4.Se si hanno trentanni e si ha una laurea vecchia e poco utile(lingue).Rinunciare ad usare la laurea.Basta il sogno e’finito.Per chi ha le palle c’e’ solo l’estero.Per chi vuole restare a casa(o deve restare per assistere i genitoritipo me)c’e’ solo il precariato.Ed il nero.Facciamocene una ragione e sfruttiamo il sistema a nostro vantaggio.MAI in affitto,meglio a casa con i vecchi.Le due lire che alzi te le pappi come vuoi.In culo ali locatori sionisti infami.NON si avra’ mai una casa propia,figli,marito/mogli.E’ una realta’ e non vi e’ via di uscita.Punto e basta.
5.Se si e’ carini, uomini o donne.Datela/datelo.Bando ai moralismi ipocriti.Chi ha la possibilita’, in un mondo slevaggiamente clientelare come il nostro,DEVE sfruttare le sue qualita’.Inoltre un campo quasi esculivo per le donne si sta’ adesso aprendo agli uomini.Sempre piu’ omosessuali ottengono posti di rilievo, aprendo cosi la poissibilita’ a giovani
piacenti di fare delle carriere decenti.
6.Evitare i corsi tipo Cisco o microsoft se sia hanno piu’ di trentanni.E sopratutto se non si hanno gia’ contatti nel settore IT.Le ditte cercano qualificati SOLO sotto i 26 anni per ovvi motivi di sfruttamento.Se uno ha trentanni viene da un settore diverso dall’IT e fa’ uno di sti corsi butta i sldi dalla finestra.L’IT e’ una casta chiusa riservata ai giovani gia’ introdotti nel settore.
8.Ancora per i giovanissimi alle superiori.Medico,avvocato,notaio,commercialista, sono caste CHIUSE.A meno di parentele di primo grado con soggetti del settore,o avveneza fisica,NON vi iscrivete a tali facolta’.Dopo 5 anni di culo vi ritrovereste a fare il call center.Con l’aggiunta di essere presi per il culo da quelli che non hanno mai studiato e prendo il doppio di voi.
9.Iscriversi a FI ed andare a leccare il culo in TV e’ una via da ambire e che porta sicuramente successi.Previa sgancio della passera o del culo,ca va sans dire.
10.Immergersi nell’iilegalita’.Soldi a palate,niente tasse,la soddisfazione di inculare chi prova ad inculare te.Il 99% degli imprenditori italiani ricade in questa categoria.Ah, in italia la possibilita’ di essere arrestati e’ nulla.Se uno e’tanto pirla da farsi beccare,una busta al posto giusto risolvera’ ogni problema.Nano docet
Si fa tutto ‘sto gran parlare delle ingiustizie provocate dalla Biagi e lo si fa da politicizzati, ideologicamente e faziosamente.
Si trascura che il problema è un altro. Come faccio ad assumere a tempo indeterminato se io stesso piccolo imprenditore non arrivo alla fine del mese?
Come posso pensare di offrire stabilità quando io per primo non so di che morte morirò?
E ancora: come posso pensare di pagare contributi altrui quando pur avendo dichiarato 0 negli ultimi tre anni lavorativi mi trovo a dover pagare 6000 euro di INPS?
E infine: non ho ancora 30 anni, ho progetti imprenditoriali validi (ovvio non sta a me dirlo) e nessunissimo Santo a cui votarmi.
Vorrei almeno li leggessero
Scusatemi ma il problema Biagio è una goccia nell’oceano.
Meno tasse è il problema!
Più aiuto nel conretizzare idee.
Altrimenti la flessibilità è l’unica alternativa.
STRALCIO LEGGE BIAGI
“Co.co.co. lavoro a progetto e collaborazioni occasionali
Con la Riforma Biagi il contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) viene sostituito dal lavoro a progetto. La collaborazione dovrà essere riconducibile a uno o più progetti (a un programma di lavoro o a fasi di un programma di lavoro) determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato.”
ciao Beppe,
ecco la mia testimonianza riguarda all’entrata in vigore della legge Biagi. Ho lavorato 4 anni in una piccola casa editrice di Milano come co.co.co., andando al lavoro tutti i giorni e rispettando gli orari imposti ai veri dipendenti come mi era stato chiesto fin dall’inizio. Solo nell’ultimo anno, io e altre due mie colleghe, dopo una serie di scorrettezze nei nostri confronti da parte dei titolari della Casa Editrice, abbiamo iniziato ad essere più elestiche sugli orari. Questo significava continuare a fare seriamente il nostro lavoro rispettando i tempi della redazione, senza per questo attenerci tassativamente agli orari di entrata e uscita che, a differenza di un dipendente, un collaboratore non è tenuto a rispettare. Dopo 4 anni di contratti rinnovati di anno in anno, nel settembre 2004 la nostra collaborazione si è conclusa , con un preavviso di 2 giorni. I nostri contratti co.co.co. avrebbero dovuto trasformarsi in contratti a progetto e invece non è successo nulla del genere. L’alternativa, quella che ci hanno proposto LORO, era quella di aprire una Partita Iva, soluzione per noi alquanto sconveniente e di rinunciare all’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti Pubblicisti.
Dopo la rabbia e lo sconforto iniziale, oggi fortunatamente lavoro come free lance.
E’ importante che queste cose si raccontino perchè questo sfruttamento deve finire e perchè i giovani che lavorano seriamente possono meritare qualcosa di più.
Un abbraccio
Chiara
ciao beppe!
chi scrive è un ragazzo 21enne di monza che si è diplomato un paio di anni fa or sono con una maturità scientifica tecnologica all’instituto enrico fermi di desio..dopo aver finito gli studi,contando che avevo tanto nella mente ma nulla nell’esperienza,ho deciso di seguire la strada che reputo sarà quella maestra nel prossimo futuro:l’informatica.
essendo un ambiente vatissimo ho deciso di specializzarmi perchè le mie ottime conoscenze nell’hardware(non hai idea di cosa vuol dire “giocare con un pc”se lasci un attimo da parte il gioco in se e ti applichi sulla configurazione dei dettagli grafici e sonori rischi di passare giornate a fare test su componenti con il fattore mamma che continua:”quand’è che finisci di giocare?piuttosto prendi un libro e studia!)non mi portavano a un livello elevato ma ad un approccio
piu commerciale come ad esempio un fornitore o un rappresentante(non che adesso disdegno i 2 lavori,ANZI!).
cosi ho deciso di seguire un corso convenzionato dalla comunità europea sulla protezione e amministrazione di reti informatiche della durata di 1 anno imparando i fodamentali e qualcosa di piu sull’argomento.
il corso doveva comprendere anche l’attestato ecdl con i 7 esami anche questi convenzionati a 15 euro a esame..probabilmente gli organizzatori del corso sono scappati con i soldi(non è una palla)e non si sono fatti piu sentire..con i miei compagni aspettiamo ancora un po e poi avvisiamo striscia(unico metodo per avere giustizia in queste cose,purtroppo!).
la gente non capisce(come tu sostieni da tempo)la straordinaria utilita della rete:velocità(email)e informazione(forum):
nel periodo in cui una vignetta puo inclinare i rapporti tra oriente ed occidente,che un virus kamasutra è capace di metterti a 90 ma è impossibile che ti trovi(solo 100.000 pc nel MONDO!)e che il comando dei vigili di milano sono in balia di 4 hacker novelli(un po godo…)la psicosi da internet è elavata..indovina dopo 1 anno cosa faccio?il call center!
gg
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi……
Caro Intini … Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini Marco Biagi è un oscuro economista… Della sua morte certo a pochi italiani importa…
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ETC. ETC.
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Queste sono solo alcuni estratti dei Commenti al mio intervento di Sdegno riferiti a Marco Cucini che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
Vi sollevo dal leggere gli insulti (ci sono abituato) che sono arrivati).
PS. C’è anche un esilerante commento che mi spiega tutte le colpe di Craxi e come proprietà transitiva tutte quelle di Garibaldi “personaggio squallido” come viene definito. e di come sarebbe bello stare ancora sotto i “Borboni”.
PROBABILMENTE mi scambiava con l’Ugo Intini politico socialista, ORMAI SONO STUFO DI DIRE CHE SONO SOLO UN SUO OMONIMO e non ho mai votato socialista.
Un pò di rispetto almeno per i familiari delle persone uccise
Italiani brava gente,
italiani dal cuore d’oro,
l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori,
ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori. Inglesi, professori che non imparano altra lingua,
inglesi, non dovranno mai cambiare moneta, inglesi, guideranno sempre dal lato sbagliato, per questo chi va a Londra so che torna un po’ cambiato,
i neri giocano bene a pallacanestro,
hanno il ritmo nel sangue ed il pisello grande, i bianchi su tavoli verdi li trovi ridotti in mutande, ogni bianco invidia il pisello grande. Dicono che gli arabi scrivono al contrario, Mohammed ha detto che io scrivo al contrario, dunque ogni cosa giusta rivela il suo contrario e se non sei daccordo mi dispiace per te.
Le camicie rosse ricucirono il paese,
le camicie nere lo portarono alla guerra,
le camicie verdi vi si son pulite il culo,
gli stilisti dello stivale sono quelli più apprezzati,
quando c’era lui i treni partivano in orario, quando c’era lui ci deportavano in orario, quando c’era lui non c’eravamo noi, che se c’eravamo noi saremmo stati impallinati, allora votami e vedrai, ti trovo un posto di lavoro, votami e vedrai, che non ti farai male,
votami e vedrai, da domani ti vorrò bene, figliolo, una volta qui era tutta campagna elettorale.
Vuoi fare il cantante? Ti servirà una spinta. Vuoi fare l’assessore? Ti servirà una spinta. Vuoi fare carriera? Ti servirà una spinta. Sull’orlo di un burrone avrò bisogno di una spinta!
Calciatori miliardari che rincorrono un pallone, musicisti miliardari che rincorrono il successo, industriali miliardari che rincorrono la gnocca, col superenalotto faccio il botto, mi tocca,
non sono sposato, diciamo che convivo,
non sono disoccupato, diciamo che sto studiando,
non sono un delinquente, diciamo che mi arrangio,
diciamo diciamo diciamo diciamo un sacco di cazzate,
non guardare Devilman diventi violento,
non leggere Spiderman, diventi violento,
non ascoltare Method Man, diventi violento, figurati cos’è restare un giorno in parlamento, i politici no no non sono più quelli di una volta, le donne no no non sono più quelle di una volta, io no no non sono più quello di una volta, solo la retorica è rimasta la stessa.
Caro Beppe,
magari 5 euro l’ora! Personalmente fui fortunato perchè nel mio contratto si prevedevano 3 euro l’ora, più le provvigioni (cioè le truffe che rifilavamo) Il mio era un callcentre che prestava l’opera la mattina all’Italgas e la sera alla Wind: potrei raccontare in un libro quello che ho visto. Comunque posso dire che ci cambiavano sempre l'”Allegato tecnico”, cioè il metodo di pagamento, che, non si sa perchè, riduceva sempre di più gli introiti che venivano sempre più legati alla presenza e alla rapidità di convincimento del cliente: la strada per le truffe! Ovviamente, qualora ci prendevamo anche solo un po’ di afonia dovevamo starcene a casa perchè non potevamo lavorare, quindi gudaganare.
Ho visto gente farsi 14 ore di lavoro consecutive, la domenica, per racimolare un po’ di soldi!
Gli stipendi erano assolutamente e totalmente variabili, un mese 800 euro, quello dopo 450!A Tizio 600, a Caio 1200…una cosa frustrante!
Dato che avremmo dovuto recuperare clienti fuggiti dalla Wind, se capitava quello moderatamente fregato era fattibile, se, invece, capitava quello al quale era stato dato un contratto mai accettato dovevamo pure prenderci gli insulti, di fatto gratuitamente.Non ho ami voluto scoprire come venivano assegnati i clienti da lavorare, per carità di patria!
Non ti racconto, poi, le condizioni igieniche di quel call centre, era una specie di scantinato senza aria; bastava un operatore influenzato e nel giro di due-tre giorni ce ne stavamo tutti a casa (ovviamente rimettendoci un bel po’ di soldi).
Grazie per lo spazio concessomi.
Carlo Zimmatore
PS: sono un laurato in lettere, con un master e l’abilitazione all’insegnamento delle materie letterarie…grazie Maroni per questi lavori!!
io penso che, per tanti, qst legge Biagi sia diventata una scusa. credo che spesso si pretenda di guadagnare molto senza però formarsi come si deve (non basta essere laureati nel “mondo del lavoro”) attraverso esperienze vissute, e di vario genere. io penso che l’autocritica sia sempre stata la strada per risolvere i problemi, così vi dirò che io sono un pigro/pauroso che si è sempre limitato alla sopravvivenza, senza mettersi mai veramente in gioco e senza farmi mai veramente il “culo”. forse faccio parte di un’intera generazione di persone “viziate”. detto qst, voglio anche dire, però, che i possibili “governanti” (di dx, di sx e di centro) mi hanno proprio rotto i coglion. ma tanto. magari sbaglierò io, ma quando li guardo in faccia, grazie alla tv, mi pare di vedere il muso di maiali sorridenti, e mi viene sempre più spesso in mente il libro “la fattoria degli animali”.
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni (ora ne ho 32). Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Mai avuto un lavoro a tempo indeterminato, nemmeno prima che ci fosse la riforma Biagi. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle Lavapiatti, cameriera, centralinista, operaia tessile, operaia metalmeccanica, impiegata contabile, aiuto cuoca… non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa! Ringrazio la sinistra prima (l’interinale è tutto loro, eh!) e il buon Biagi poi per le vaccate che hanno fatto!
Volevo segnalare a Beppe e ai lettori del blog un libro sulla flessibilità, dove l’analisi è condotta proprio attraverso le testimonianze di lavoratori “flessibili”, lavoratori delle grandi catene di distribuzione come Auchan, Esselunga, ecc.
E’ di un sociologo: Renato Curcio, “Il Dominio Flessibile”, Ed. Sensibili alle Foglie.
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi……
Caro Intini … Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini Marco Biagi è un oscuro economista… Della sua morte certo a pochi italiani importa…
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ETC. ETC.
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Queste sono solo alcuni estratti dei Commenti al mio intervento di Sdegno riferiti a Marco Cucini che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
Vi sollevo dal leggere gli insulti (ci sono abituato) che sono arrivati).
PS. C’è anche un esilerante commento che mi spiega tutte le colpe di Craxi e come proprietà transitiva tutte quelle di Garibaldi “personaggio squallido” come viene definito. e di come sarebbe bello stare ancora sotto i “Borboni”.
PROBABILMENTE mi scambiava con l’Ugo Intini politico socialista, ORMAI SONO STUFO DI DIRE CHE SONO SOLO UN SUO OMONIMO e non ho mai votato socialista.
Un pò di rispetto almeno per i familiari delle persone uccise
Ciao Beppe, sono Samuele Bonzio e ti scrivo da Venezia.
Ho ormai 30 anni e da più di 10 anni sono sul mercato lavorativo, la mia esperienza ce l’ho e devo dire onestamente, che nel mio ambito lavorativo, sono piuttosto bravo.
Sono uno Specialista Hardware e Software per le piccole e medie Imprese, mi diletto nel fare siti web e grafica.
In merito al contratti co.co.co o co.co.pro,
sono 6 anni ormai che lavoro, con tale “contratto” presso il Comune di Venezia e come me ce ne sono altri 300 (se non di più). Fortunatamente con una selezione pubblica sono riuscito a entrare in graduatoria ed essere assunto (ne assumevano 60) a tempo DETERMINATO per 9 mesi (da giugno a febbraio, ora come ora siamo in attesa di rinnovo contrattuale, sempre precario sono rimasto).
Nell’arco di sei anni ho imparato che tutti i diritti che hanno acquistato con le lotte sociali i miei genitori sono stati letteralmente calpestati e bruciati.
Come CO.CO.CO non abbiamo diritto nè alle ferie nè alla malattia. Se stiamo a casa per uno o per quell’altro motivo non si viene pagati. Tredicesima che non esiste e sopratutto discorsi del tipo “fai questo, fai quello” anche se magari non è nelle nostre competenze. Se una persona fa notare che non è compito proprio, con la scusa che: “sei precario, se ti va bene così, altrimenti potresti non essere rinnovato” ti fanno fare di tutto.
Naturalmente, gli orari del lavoro sono OBBLIGATORI 6-9 ore in ufficio per forza, mentre i lavori a progetto non si dovrebbero avere obblighi di presenza lavorativa e, dimenticavo, stipendi che vanno esattamente all’opposto dell’inflazione, invece di aumentare col tempo vengono sempre diminuiti.
Sinceramente, ho 30 anni, vorrei costruirmi una famiglia e invece questo mio pensiero rimane tutt’ora come una chimera.
Ti ringrazio per darci, parlo certamente anche per tanti colleghi con contratti di lavoro atipico del Comune di Venezia, la possibilità di dar forza alla nostra voce.
Vai avanti così! sei un mito
Ho trovato anche commenti, come è giusto, di chi trae effettivi e concreti benefici dalla flessibilità (spero propria, altrimenti è un gran bastardo e figlio di puttana). Può essere, per carità, che esistono contratti di collaborazione veri, quelli cioé che ti permettono di averne più d’uno contemporaneamente perché non vincolati alla sede fisica del lavoro. In quel caso chi si dà da fare, chi corre come un pazzo, chi è stato bravo a contrattare, ecc., può davvero trarre benefici.
Ma questo, se permettete, io lo chiamo libero professionista, uno che ha conoscenze professionali, doti e capacità tali che gli consentono di gestirsi un’assicurazione previdenziale privata da almeno 20-30.000 Euro all’anno, una copertura assicurativa per la salute sua e dei suoi famigliari che lo indennizzi abbondantemente se perde qualche giorno di lavoro per malattia o altro, ecc.
Ma l’archivista laureata (conosciuta direttamente) che da Pavia viene a Bergamo tutti i giorni (viaggio e pasti a proprio carico) per 7 Euro LORDI all’ora, l’unica assicurazione che può avere è quella di un futuro di merda.
I sindacati hanno commesso macroscopici errori in passato e il guaio è che continuano: l’aver accettato senza ribellarsi l’introduzione dei CoCoCo, dei Contratti di Formazione Lavoro, dell’Apprendistato fasullo e del lavoro interinale (tutta roba pre-Berlusconi) ha portato adesso (Legge Biagi, dicono anche se nel suo libro bianco non c’era) al lavoro a chiamata, ai lavoratori sqillo.
Complimenti a tutti.
io ho fatto fino alla terza media quindi tanti cazzi non li so, percio’ tante fregne non ci arrivo… ma pero’ una volta camminavi e c’era sempre qualche pianta di mele per strada che anche tu non facevi un cazzo di fame non ci morivi… poi piano piano hanno segato tutte le piante di mele e piano piano sono spariti i nullafacenti perchè giustamente era troppo semplice la vita; no? adesso che la fatica non ce’ piu’ che almeno piantino qualche pianta di mele che essendo meno pericolose delle piante di marija ci mettono un po’ di piu’ a far scoppiare la rivoluzione; che tanto prima o poi scoppia perche’ anche buddah alla fine si è rotto le palle e si è tirato su… o no? e vengo al punto come dice bertinotti (a proposito ma quand’è che lo portiamo giu’ al ricovero? o aspettiamo che anche vendola diventi decrepito?)… il punto qualè? il punto è che mi sono scordato quello che volevo dire. ciao
Sono un impiegato di un ufficio personale di una media azienda nel terziario, mi occupo spesso di tali questioni.Penso che il problema della precarietà del lavoro in Italia non sia solo da ricondurre alla Legge Biagi: i cosiddetti CO.CO.CO. nascono dal 1996 nell’era dei governi di sinistra, quando per far quadrare temporaneamente i conti dell’Inps fu “inventato” il lavoro para-subordinato i cui contributi confluirono nella gestione separata. Da allora c’è stata una proliferazione di questi contratti anomali, che però facevano comodo a molti perché comunque permettevano di “regolarizzare” molti lavori in nero facendo emergere imposte e contributi. “Do ut des”. Come al solito in Italia si abusa delle possibilità offerte dalla legge ed eccoci alla necessità di rivedere la materia con i CO.CO. PRO. Il nome è cambiato ma sostanzialmente le aziende continuano a fare come prima, cioè a mascherare tanti rapporti subordinati anche se molti sono i casi di lavoratori che chiedono questa “qualificazione” contrattuale perchè a parità di costo guadagnano di più. Si Aggiunga poi che Il Ministro del Lavoro ha annunciato solo ora, alla vigilia delle elezioni, una forte campagna di controllo volta a reprimere le false co.co.pro.
Inoltre devo dire che nella Legge Biagi lo sforzo di inserire forme contrattuali nuove e diverse dal passato non è da valutare negativamente: in sostanza vengono forniti diversi strumenti per impiegare regolarmente manodopera. La disoccupazione è oggetivamente diminuita, anche, diciamocelo, ripulendo le vecchie liste di collocamento, ma comunque è aumentato il numero dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Non sarei così frettoloso da giudicare negativamente questa legge.La faraginosità dell’applicazione dei provvedimenti collegati a manovre di indirizzo politico, l’ostilità sindacale creata sull’inutile referendum sull’articolo 18, il generale clima di conflittualità e di sospetto tra aziende e lavoratori.Questa è la vera precarietà.
E’ vero, nella mia generazione c’è chi non ha voglia di faticare, come c’è nella sua gagliarda generazione molta gente che passa le sue otto ore a fare le parole crociate: gentaglia c’è ovunque!
Non so bene cosa dirle, considerando che sto perdendo la salute e la voglia di andare avanti per le condizioni in cui vivo. Adesso mangio una volta al giorno e ho rispolverato le lenticchie, ho dei jeans che forse la indignerebbero perché sembrano all’ultima moda tanto solo consunti, invece hanno 8anni di onorato servizio e per quanto mi riguarda andranno avanti finché potrò.
Però una cosa, la prego,con tutto il rispetto,me la spieghi:a me sta benissimo fare gavetta, ne ho fatta e continuo.Ma dopo tanti anni di gavetta che non mi ha portata a niente se non a cambiare un mucchio di lavori, in nero o sottopagata, vorrei iniziare una gavetta che mi porti a qualcosa, che mi faccia crescere professionalmente e mi conduca a un impiego in cui possa crescere e mi possa permettere di costruire positivamente un domani. Impegnandomi,facendomi il mazzo, credendoci.Invece quì si parla di lavori senza prospettiva, il che è diverso,e di contratti atipici fatti anche quando non ce ne sarebbe la necessità.Per quanto mi riguarda, a volte ho pensieri foschi sul mio futuro: per quanto risparmi anche sul cibo è grazie alla pensione dei miei che vado avanti.
Un pò di obiettività!
Una cosa, di cuore e sempre senza offesa,a tutti quelli che dicono che siamo una massa di debosciati perchè non vogliamo fare i muratori o le badanti.Io ho cercato di fare questi lavori,ma non sono stata assunta perchè italiana. questo era il motivo,e potrei -se non fosse scorretto oltre che illecito- darvi i cellulari di chi mi ha detto così.Se c’è bisogno d una persona seria e di buona volontà come muratore o donna delle pulizie,o come agricoltore, io sono disponibile, imparo in fretta e ho buona volontà.Però non posso darvi il permesso di soggiorno, perché PURTROPPO ho la nazionaltà italian
Caro Beppe,
sono scappato praticamente subito, dato che Dio ha voluto che mi venisse proposto nel frattempo un lavoro serio e adeguatamente remunerato.Però mi sono reso conto sulla mia pelle cos’è la flessibilità.E’ successo tutto l’anno scorso.Ho 23 anni.Ero da qualche mese senza lavoro e mi sono adattato a rispondere all’annuncio di una ditta che si occupava della distribuzione di volantini pubblicitari nelle cassette della posta.Niente di più facile: al colloquio mi si dice che i volantini saranno inizialmente 1000 al giorno e che aumenteranno man mano che farò esperienza, verrò assegnato a zone della provincia vicine a casa mia.La macchina, però ce la devo mettere io.Nessun rimborso: la benzina me la pago con lo stipendio.Fatti due conti non sembra nemmeno poi così terribile.Ovviamente il pagamento è, non a ore ma a volantino.Quindi, per farla breve, pagamento a forfait.Firmo il contratto.Il giorno dopo quando comincio scopro che i volantini sono sì 1000 ma per tipo.E ce ne sono di due tipi: sono quindi 2000.E il luogo di lavoro sta a 25 km da casa mia: in pieno centro città (Verona).Lo raggiungo con la mia macchina: parcheggio fuori mano.Il lavoro è pesantissimo: devo scarrozzarmi in uno zaino centinaia di volantini alla volta.E quando li ho finiti tornare all’auto a prenderne altri.E così per 9 ore abbondanti.Se mi fossi fermato per la pausa pranzo consentita (mezzora) il tempo sarebbe stato anche di più.Ho fatto due conti e mi sono reso conto di aver guadagnato all’ora poco più di 4 euro.Insomma: uno stipendio da fame, se rapportato alla pesantezza del lavoro e al fatto che avrei dovuto tirarci fuori pure la benzina.Se avessi voluto un guadagno/ora sensato (almeno 5 euro) avrei dovuto correre di più.Cosa *fisicamente* impossibile.E il giorno dopo i volantini da consegnare erano già diventati 3000!Li ho mollati subito.Se per i nostri dipendenti nel 2006 si può guadagnare 4 euro all’ora, ecco, allora siano loro i primi ad essere flessibili.
Saluti, Fabio.
Si sente dire,sempre e solo,modello alla francese,sistema alla tedesca,bon ton inglese.
Ma importare un po’di civilta’e diritti?
Vivo in Germaniae e le televisioni,propongono continuamente “reportage”
concernenti:Sistema lavoro,Sanita’,servizi sociali,criminalita’ecc:SUL PIANETA ITALIA!
In Italia ignoriamo completamente come si vive all’estero.
I piu’ELEMENTARI diritti sociali e civili,per noi sono CONQUISTE!
Perche’i TG italiani non mettono a conoscenza i cittadini sulle differenze
che esistono con i cugini europei?Per esempio i disoccupati:Devono dichiarare tutto cio’che possiedono e in base a cio’,percepiscono
la disoccupazione.Se non e’sufficiente,ti mettono a disposizione lavori part-time
volti a integrare,e quindi vivere dignitosamente.
Non ti lasciano solo!
E cosi’,assistenza sociale,sanitaria ecc:
In Europa si ride dell’Italia.Del governo!
Ma se Berlusconi,Fini,Maroni dicono,che tutto va bene;Chi puo’smentirli?
Forse Mimun o Rossella o Fede o Vespa o……
Finalmente ho capito: in politica se dici l’esatto contrario della realtà ma lo dici con aria abbastanza seria e responsabile, indossando un doppiopetto, magari dalla televisione, allora quella diventa la realtà, per chi quella realtà non la conosce proprio.
Mi spiego meglio: le dichiarazioni che hai riportato, funzioneranno alla perfezione con chi percario non lo è mai stato: l’impiegato/operaio che non ha mai conosciuto altro che tempo indeterminato, i pensionati, le casalinghe, e purtroppo anche i giovani che sono illusi dalla televisione di diventare top manager/calciatori/modelle ma non sanno che il precariato toccherà anche a loro, “intanto però voto B. perchè è un grande imprenditore e io un giorno sarò come lui”.
Ora questo secondo me è fatto per puro calcolo: il raccontare balle simili porta più voti di quanto non ne sottrae, in quanto chi è precario all’80% comunque non vota cdl, mentre chi precario non lo è mai stato, ed è una grande fetta ancora, può credere a queste panzane.
Quindi ormai non conta più la realtà ma la malafede applicata alla statistica. In ogni caso i soggetti a cui viene negata la realtà non hanno visibilità e quindi non esistono.
Nessuno di voi che scrivete sul BLOG del grillo ha aspirazioni del tipo: FALEGNAME,IMBIANCHINO,MECCANICO,IDRAULICO e cose varie?
SCARSEGGIA LA VOGLIA DI LAVORARE?
La richiesta è tanta ma la voglia di lavorare è POCA!
GLI STIPENDI sono MOLTO alti ma bisogna LAVORARE!
Cosa nedite di comperare 2 pennelli e 1 scaletta proponendosi come imbianchini?
70 euro a stanza 3 al giorno =210 euro al GIORNO anche pagando le tasse sono sempre TANTI!
Le lauree lasciatele nel cassetto e scrivete MENO sul BLOG del grillo!
Sicuramente ci si sporca ma…… il gioco ne vale la candela!
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Renzo, hai ragione ma manca qualcosa, manca la QUALIFICAZIONE del mestiere. Finchè basta prendere un cacciavite per essere elettricista e una chiave inglese per fare l’idraulico il lavoro per forza è squalificato. In Germania questi mestieri sono accompagnati TUTTI con un DIPLOMA che ti qualifica ESATTAMENTE come un medico, avvocato, architetto. Inoltre sei PREPARATO a fare bene il tuo mestiere, …sembra facile. Sono d’accordo a dire BASTA alla mentalità BOCCONI/MASTER/DOTTORE/UMANISTA del c..o, ben venga la cultura TECNICO/PRATICA/EFFICACE, non chiamiamoli più artigiani ma professionisti anche loro, OK?
Meccanico,idraulico,falegname.Se hai piu’ di 16 anni NON ti volgliono come apprendista.E basta,non dire cazzate.I piccoli che assumono si smazzano dieci(10)anni SENZA una lira.
Imbianchino.70euri,ma cosa cazzo dici?Il polacco che ha rifatto il tugurio dove lavoro se ne e’presi 20 a locale piu una birretta.Ma apri gli occhi,non gurdare solo il tg4.I genitori la penserebbero come noi se avessero 20 anni oggi.
Caro Renzo, il papà di una mia amica faceva l’operaio e quando la figlia ha finito la terza media le ha detto: “studia amore mio, così ti farai una posizione, nella vita bisogna cercare di migliorare.”. E non era solo lui a pensarla così lo dicevano anche i politici: “il futuro della nostra nazione sta nell’istruzione” (e non credo intendessero quella elementare). Comunque la mia amica si è presa una bella laurea in ingegneria e, in un immotivato soprassalto di orgoglio, ha cominciato a credere di poter cercare un posto di lavoro, non dico da ingegnere, ma anche da impiegata, possibilmente con un iter che la portasse ad una stabilità economica e lavorativa.
Alla fine quando si è resa conto che fare l’imbianchina o l’idraulica o la muratrice rende di più era ahimè troppo tardi. Sì perchè, non ci crederai, ma anche quelli sono mestieri da imparare: non puoi mica andare dalla Sig.ra Lucia e sfasciarle i muri a caso per riparare (?) una perdita in un tubo.
Tu come la vedi un’apprendista imbianchina di 33 anni? Secondo te trova una ditta che la prende?
Mi rimane un’ultima domanda: perchè continuano ad innalzare l’obbligo scolastico e a raccontarci fregnacce sull’importanza del pezzo di carta? Il papà della mia amica ora si darebbe dei pugni in testa perchè invece di consigliarle quel percorso non le ha suggerito di tornare a fare la contadina come i nonni.
Il sito del ministero del welfare esalta il nuovo part-time ma si dimentica di dire che di fatto la decisione di concedere il part-time è rimessa alla volontà e aggiungereri al buon cuore delle aziende. Io sono pendolare e ho 2 figlie che non avevano ancora compiuto 36 mesi quando sono rientrata al lavoro e sono riuscita ad ottenere solo una riduzione di 1 ora dell’orario di lavoro per 6 mesi… Ops, mi sono dimenticata di ringraziare il governo per il sostegno che mi sta dando!
Paola Manchi
La legge Biagi è una rispettabile legge di destra fatta da un governo di destra, sono molto più scandalose le leggi ad personam e le prime a cui si dovrebbe mettere mano con un colpo di spugna.
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
In italia TUTTI quelli che dicono di aver creato qualcosa dal nulla MENTONO.Basta grattare un poco la superfice.Si scoprono SEMPRE: genitori ricchi,amici potenti,mogli avventurose,ILLEGALITA selvaggia.Mai concosciuto uno che partendo da zero(quello vero,niente genitori,amici,eredita,collusioni)abbia sfruttato la sua iniziativa e coraggio per ottenere una stabilita’.Non guardi il mondo solo dal suo osservatorio privilegiato,usi la rete per cercare di capire come vive chi e’ meno fortunato.E la pianti di guardare il tg4.
franco crudeli 21.02.06 11:46
d’accordo al 100%
le banche danno soldi solo a chi li ha.
Io per aprire l’attività dove lavora mia moglie un investimento di circa 50.000(un finanziamento da 30.000 euro)ho dovuto fare da garante con la mia OTTIMA busta paga e anche suo padre altrimenti col cazzo che partiva.
L’ho sempre pensato.
Come mai uccidere un economista che sta ancora progettando una legge? Perchè poco prima gli era stata tolta la scorta? Come mai a seguito della sua morte c’è stato un coro unanime di dissenso che però inneggiava come oro colato una legge che era ancora in lavorazione? Come mai chi era al governo si è affrettato a far approvare la legge? Per cavalcare l’onda emotiva della morte? Come mai si è voluto far passare l’approvazione della legge come un tributo a un uomo assassinato? Come mai non si è parlato e non si è discusso delle riforme alle forme contrattuali?
Boh.
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
caro pietro, son d’accordo con tutto quello che hai detto e son d’accordo che 5 anni di prodi nn cambieranno nulla…ma nn ti sembra pericoloso concedere a chi posssiede l’informazione (che e’ il vero potere della societa’ moderna)di governare ancora?apparte noi che andando in giro su internet cerchiamo di autoinformarci, ma la grande maggioranza degli italiani crede a quello che giornali e televisioni gli dicono!infatti molti pensano che l’occupazione e’ aumentata perche i canali d’informazione dicono cosi’!Insomma berlusconi di nuovo al governo e’ un’altro passo verso un regime mascherato da democrazia!la priorita’ ora e’ salvare la democrazia vera che per ora e’ il modo migliore di governare.ciao
Nessuno di voi che scrivete sul BLOG del grillo ha aspirazioni del tipo: FALEGNAME,IMBIANCHINO,MECCANICO,IDRAULICO e cose varie?
SCARSEGGIA LA VOGLIA DI LAVORARE?
La richiesta è tanta ma la voglia di lavorare è POCA!
GLI STIPENDI sono MOLTO alti ma bisogna LAVORARE!
Cosa nedite di comperare 2 pennelli e 1 scaletta proponendosi come imbianchini?
70 euro a stanza 3 al giorno =210 euro al GIORNO anche pagando le tasse sono sempre TANTI!
Le lauree lasciatele nel cassetto e scrivete MENO sul BLOG del grillo!
Sicuramente ci si sporca ma…… il gioco ne vale la candela!
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Che lavoro fai Renzo Martino?
L’imbianchino?
Hai una famiglia?
Mai avuto il piacere infinito di assistere alla laurea di tuo figlio?
Diresti forse meno sciocchezze
silvia
I miei genitori vedono che CULO mi son fatta nella disperata speranza di trovare un lavoro stabile! Vedono che nonostante il diploma e la laurea ho fatto la commessa, la cameriera, la barwoman, ho lavorato nei call center e ho dato ripetizioni in nerissimo! Vedono che porto a casa 900 euro al mese quando va bene! Vedono che non ho ferie pagate, ma nemmeno la malattia o l’infortunio! Caro il mio potenziale paparino, apri gli occhi e guarda come sono conciati i tuoi “figli”! Ora ci sfruttano e basta! Perchè dovrebbero assumere me se fra tre mesi possono gettarmi via e prendere un’altra persona usa-e-getta che non costa nulla in termini di previdenza ed assicurazioni?
Scaletta, mazzocche, colore di quello buono senza badare a spese, ce li ho già e li uso per amici e parenti che mi danno una mancia per il favore svolto. Aiuto il babbo nei campi. Laureato in statistica. Mi sporco i vestiti. Ufficialmente esperto in informatica. Pago le tasse. Scrivo sul blog di Beppe Grillo. Ho un mio blog. Libero pensatore. Ho 35 anni ma è così da anni. Studio teatro, leggo moltissimo.
L’unico pregio che ho, se vuoi?
Non guardo la tv.
Seee va là!! mi sembri l’Italia che gareggia nel tessile con la Cina.
Vai in un cantiere a fare il falegname e ti dicono che piuttosto che fare a te un contratto di sfruttamento preferiscono sfruttare senza contratto extracomunitari nord e sud africani, rumeni, ex-sovietici … vai … vai manda tuo figlio a provare…
a tanti manca la voglia di sporcarsi le mani e su questo possiamo anche essere d’accordo.
Ma io che con quelli che maneggiano mazzocca e taloggia ci convivo quotidianamente (ma c’ho il colletto bianco io, mica mi sporco le mani… peccato che sia già al lavoro da due ore stamane…) le dico solo una cosa.
NON E’ CHE DOBBIAMO RENDERE IGNORANTI GLI ITALIANI, DOBBIAMO RENDERE ISTRUITI GLI ARTIGIANI…
è poco poco diverso.
Io personalmente quando questi bifolchi evasori in grado a malapena di usare un congiuntivo hanno il coraggio (perchè ci va coraggio a dire che a tirare intonaco si prendono 35 euro l’ora, o a fare un punto idrico 300 euro…) di chiedere certe cifre gli rispondo che se vogliono chiedere quelle cifre da domani li voglio vedere con badge plastificato, in perfetto orario, parlare inglese e con la visura camerale stampata in 6 lingue.
E per ogni giorno di ritardo penale di 50 euro.
Le assicuro che per esempio in germania fanno così nei cantieri. E allora anche lì ci sono gli imbianchini, ma non hanno la partita iva che gli consente di fare grossi guadagni. Sono assunti da ditte strutturate che assorbono parte dei guadagni , e questa gente fa cio’ per cui è pagata: usare le mani. Per usare la testa è pagato qualcun altro.
Qui da noi siamo tutti furbi e gli artigiani pretendono di fare gli intenditori avendo solo le mani, senza la testa. Va bene, allora ti pago solo le mani, ovvero 15 euro l’ora. (A me che uso solo la testa non mi pagano molto di più, quindi non vedo perchè…)
Senza generalizzare per nessuno, ma se c’è qualcuno che avrebbe bisogno di 6 mesi di pala e picco, ce ne sono tanti altri che averbbero bisogno di 6 anni di scuola.
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
Per me sono frignacce! Spesso e volentieri le ditte assumono anche a più riprese con contatto a termine, così il “padrone” può avere il suo profitto (e non ho niente contro i profitti, badate bene, solo con chi guadagna sulla pelle degli altri). Il settore del turismo(la realtà che meglio conosco) è un esempio emblematico: a volte il non assumere va a scapito della qualità del servizio, con risultato finale la perdita della clientela e danni a chi impone il “risparmio” sui dipendenti.Si finisce di mettere sotto pressione il dipendente con impegni eccessivi, che fanno si che egli (o ella) lavori scontento perchè si sente (giustamente) sfruttato.
La precarietà dei posti di lavoro non è la risposta ai problemi di occupazione; lo sono molto di più le agevolazioni alle aziende sui costi dei dipendenti e l’investimento nel campo della ricerca,che rendono i prodotti appetibili e competitivi.
Caro Beppe,
ti scrive un tuo concittadino 39enne che crede nel tuo lavoro e nella rete. Beh forse la mia storia è stata un pò più fortunata di altre ma il risultato non cambia. Mi sono laureato a Genova nel 1994. Ho conseguito il titolo (!!!!!) di dottore di ricerca in geofisica tre anni dopo. Ho partecipato a 10 (!!!!!) campagne di misure in antartide per il Programma Nazionale di Ricerche (PNRA) su programmi relativi alla comprensione dei cambiamenti climatici. Bene forse non tutti sanno che grazie ai vari Biagi, e a chi prima di lui, per 8 anni ho vissuto con 800 euro al mese e dovevo arrangiarmi con lavoretti vari per poter vivere. Che quando parti per le missioni antartiche visto che sei un figlio di nessuno ti pagano pure metà diaria dei tuoi colleghi fortunati con un contratto vero (lasciando stare altri aspetti che se vuoi ti racconto in privato). Ed che le banche ti ridono in faccia quando vai a chiedere di poter accendere un mutuo oppure ti vergogni di andarci perchè sai come ti guardano. Oggi mi posso dichiarare fortunato perchè ho un contratto annuale da ricercatore per tre anni (cioè scade ogni anno e mi riassumono) e che quindi non vale per gli scatti di anzianità (cioè il mio stipendio è sempre lo stesso) e che per la pensione (è comico dirlo!) questi anni valgono la metà (cioè ne faccio 4 di questo tipo e me ne contano due). Ma, come dicevo, sono fortunato. La mia ragazza, laureata in biologia, sta lavorando gratis da più di un anno (non inorridire beppe!!! lo sò che la parola ti dà fastidio!!!) all’Istituto Superiore della Sanità con una promessa di avere un contratto Biagi!!!!!
Ho amici all’università (minuscolo) di Genova che hanno perso i loro 800-1000 euro al mese dopo 10 anni di promesse e di inganni. Poi noi paghiamo 30 mila euro al mese i nostri politici per farci prendere per il c..o ed insultare la nostra intelligenza. Mandiamoli a casa! Tutti!!!! Voglio che mi rappresenti e viene strapagato sia immacolato! neanche un divieto di sosta. Ciao
Ciao Beppe
[quote]Ormai il precariato è strutturale in molte aziende, vengono proposti contratti che non sono contrattati da nessuno, spesso non permettono non solo la serenità di un impiego fisso, ma neanche la possibilità di mantenersi dignitosamente quando si ha lavoro.
Si è venuta a originare una spaccatura tra due mondi dentro uno stesso paese, il mondo di chi assunto 4-5 fa ha trovato un contratto indeterminato e chi negli ultimi anni inserendosi nel mondo del lavoro si trova un posto che oltre a essere precario è alla merchè del datore di lavoro ogni mese.
Un posto di lavoro dove per esigenze della ditta possono abbassare lo stipendio, diminuire le giornate lavorative; e così nella stessa scrivania lavorano chi ha uno stipendio assicurato (magari non altissimo) e chi invece rode dalla rabbia non sapendo come fare, che vita l’aspetterà, quali incognite quali possibilità di poter vivere e non solo sapravvivere.
E’ un sistema al collasso dove i figli non vedono oltre al domani, dove la macchina è un lusso, la casa è lusso, il cibo è una possibilità oggi, ma non si sa domani.
E così ci si chiede se sia giusto, essere seduti vicino a chi ha meno di noi, se sia possibile concepire la vita con una forma di egoismo del tanto non tocca a me, del chi se frega, del devo pensare a me stesso, e viene voglia di alzarsi e gridare basta, di voler vedere più chi ha lacrime negli occhi avendo investito la propria giovinezza in una scuola, in un ufficio, in un azienda con la speranza di poter un giorno dire ‘ce l’ho fatta’ sono libera, autosufficente emancipata, perchè quel giorno non arriverà più e lo si sa non arriverà domani, ne tra un anno , ne tra due e l’unica cosa è sperare, sperare che tutto funzioni di non dover cadere nella miseria, dove non c’è misericordia non c’è umanità.
Ci si chiede se giusto essere diversi, diversi da quella ragazza che fino a ieri sorrideva e oggi non sa dove andare, scossa e attonita capisce solo che da domani non potrà più sognare.[/quote]
Ciao, quello che ho scritto (che non ci stava in un messaggio tutto) è una parafrasi semi-inventata, comunque reale, ma non vissuta in prima persona.
Quello che voglio aggiungere è che ormai non c’è speranza, non andrà meglio, anzi peggiorerà, sia che vinca cdl che unione, non facciamoci illusioni inutili.
E’ un invito a riprendere la vera vita, spegnere le televisioni, incontrarci, parlare, fare l’amore, ridere, e amare, facciamolo fino a quando si può perchè è più probabile che tra 10 anni staremo peggio che non meglio, e in ogni caso a 30-35 anni si può amare e essere amati, giocare, uscire, avendo acqua, riscaldamento, non morendo di fame insomma, godiamoci questo.
Peace and love si diceva, invece ora siamo tutti dietro a dei discorsi semi politici che ci rubano l’anima, la vita, fuck the system si diceva, ora system fuck us.
Ragazzi l’amore è quel che conta, magari un giorno andremo a coltivare patate con tre lauree, l’importante è essere felici e liberi
Volevo solo fare notare due cose. Il precariato non è stato inventato da Biagi (che lo ha solo peggiorato) ma dalla sinistra. Il sindacato ne è uno dei più ignobili fruitori perchè, al contrario dei datori di lavoro che, ovviamente devono solo pensare a se stessi ed alla loro azienda, il sindacato si spaccia per essere dalla parte dei lavoratori e dei più deboli. Balle, ai sindacalisti interessa solo la politica e la loro carriera personale non certo la tutela dei più deboli (altrimenti non ci sarebbero lavoratori schiavizzati all’interno del sindacato). Come cittadini italiani abbiamo un solo potere: smetterla di votare per il più bello, simpatico, famoso o telegenico ma votare finalmente per chi, di qualunque schieramento faccia parte, sia veramente onesto, al di sopra di ogni sospetto ed abbia un programma che veramente voglia rendere la vita migliore ai più deboli e non solo, come sempre, a se stesso.
Questo momento dovrebbe insegnarci qualche cosa! Prendiamo ad esempio la natura, un formicaio, il loro ciclo produttivo è diviso in momenti ben distinti, brevemente, la fase della raccolta e la fase del consumo. Le formiche così come molte altre specie. Pensiamo al letargo, alcuni animali fanno approvvigionamenti nei mesi caldi per consumarli nei mesi freddi. Adesso guardiamo la specie umana, produce 365 giorni l’anno per 8 ore al giorno tranne 2 giorni su sette. Questo a cosa conduce ? un eccesso di produzione (i magazzini di ogni bene sono stracolmi, guardate quanti capannoni ci sono nei vostri territori !) ed un collasso dei consumi! Altro esempio si nasce e si muore, insomma si va su e si va giù. L’analisi e la vita insegnano che per andare avanti o si va per linea retta o si deve giocoforza oscillare (una sinusoide). La linea retta non appartiene alla vita, in quanto soggetta al CAOS. Quindi il giusto orientamento è la SINUSOIDE. La società moderna occidentale invece TENDE verso un limite, una DERIVATA all’infinito, verso il progresso e la produzione COSTANTE, senza prevedere la fase di discesa, questa non è una sinusoide, e prima o poi se si TENDE in questa direzione si va appunto ad una DERIVA. Saggio e Moderno sarà il buon governo in grado di PRODURRE utili e beni nella fase ascendente della sinusoide e sarà in grado di ammortizzare la produzione con un periodo di caduta programmatico ed inevitabile in cui si deve CONSUMARE quel che è stato prodotto, pronti per una nuova risalita.
Non so voi cosa ne pensate ?
In definitiva penso che la colpa di questa situazione non sia di una o dell’altra legge, ma della tendenza che il ciclo produttivo ci impone, che è una tendenza che ci sta portando ad una deriva ! Ci affanniamo tutti a produrre e tanto, ma non siamo più in grado di affrontare la discesa che la vita ci impone ed è inevitabile ! e paradosso ! l’Africa muore di fame !
La mia situazione lavorativa è la seguente:
faccio il giornalista musicale per una testata on-line senza alcun contratto di lavoro ma tramite ritenuta d’acconto. Idem per un’altra rivista della mia città. Poi, per mantenermi un appartamento che condivido, lavoro in una multisala cinematografica con contratto a tempo determinato a 5 euro all’ora. E ogni volta che il contratto sta per terminare bisogna essere bravi e buoni e sperare che il direttore non abbia le palle girate!. Purtroppo dal suo umore dipende il mio mantenimento economico!! Che mondo fantastico!
Io voglio fare il giornalista di mestiere, ho 24 anni e voglio sognare e credere che questo sia possibile. E mi piacerebbe un giorno poter avere delle semi-certezze dal punto di vista lavorativo!!
Ciao.
Ercole (Brescia)
caro Beppe,
sono studentessa e mi mantengo da sola facendo la cameriera…è un lavoro che mi piace, la fatica fisica non mi mette paura e conoscere sempre gente diversa è divertente….
ma soprattuto pagano bene!
ho iniziato dopo le superiori più per gioco che per necessità ma dopo il primo mese lo stipendio mi ha fatto capire che potevo permettermi una stanza in un appartamento affittato in nero a 4, 5, anche 6 studenti(lo tralasciamo il discorso degli studenti e gli affitti??si, tralasciamolo….)
il fatto è che comincio ad invecchiare, la laurea in scienze politiche è sempre più vicina e vorrei poter fare qualcosa di “diverso”, inserirmi in un contesto più consono ai miei studi.
è del tutto impossibile: contratti di formazione, esperienza richiesta, contratti cococoddè…
una mia amica è laureata all’accademia d’arte e fa la cameriera; un’altra è laureata in conservazione dei beni archeologici ed ha avuto un paio di esperienze terrificanti nei call center della banca di roma; mio cugino è geometra e vende contratti telefonici; un’altra laureata in lingue fa la cassiera in un alimentari.
esemplare, per finire, è un’altra amica che dopo dieci anni di lavoro nella contabilità a londra, è rimasta senza lavoro per un anno fino a che un’azienda(straniera, non italiana) l’ha assunta come segretaria/centralinista con contratto a tempo determinato rinnovabile!
questo paese fa schifo!e non è colpa nostra, noi non siamo schifosi, noi siamo succubi di quegli schifosi, vecchi, viscidi, menefreghisti, ignoranti, bavosi (quanti onorevoli maiali ho servito che volevano fumare dove non si poteva, che non volevano più pagare la bottiglia di vino da 100 euro, che si facevano accompagnare da povere ragazzine ingenue, che puzzavano e che facevano di tutto per impedirti di fare il tuo lavoro). Ci comandano in così tanti modi che riescono a farci perdere il senso del tempo e dello spazio che poi per sfogarci veniamo qui, sul tuo blog, caro beppe.
viva la revolucion!
Ecco appunto Francesco: l’intervento criticato è ambiguissimo. Ma quello che non è ambiguo è l’intervento criminalizzante di un idiota come il tale Ugo Intini che prende la palla al balzo per gettare fango gratuito su chi protesta e si lamenta, agitando subito lo “spettro del terrorismo”. E questo non lo accetto, e confermo ciò che si merita una persona del genere: abbia almeno un minimo di rispetto per chi racconta la sua storia, e abbia la decenza di stare zitto, se quando scrive solo scrive cazzate.
Perché poi, oltre che idiota, è anche ignorante, perché se crede che firmarsi con due cognomi significa essere un “Lord”, allora in Spagna, in Portogallo, in Brasile, dove tutti hanno due o più cognomi – per rispetto a quelli di entrambi i genitori – cosa sono, tutti lord?
Vedi che razza di personaggio stai quotando, Francesco?
C’è comunque un’altra bella sfilza di interventi su questo blog, del tale Ugo Intini, che ti dimostra chiaramente com’è e cosa “pensa” costui.
Salve,
il mex che sto postando non è inerente al post del giorno, io volevo avere alcune info su Skype…ma prima mi presento…
Sono Daniele, ho 19 anni e sono al primo anno di Università e studio “Scienza Della Comunicazione”…sono un rapper emergente, e ho sfornato da poco un mio ep (naturalemte un autoproduzione)…Ora passiamo oltre…Mi è stato regalato da poco il suo dvd “Beppegrillo.it ….spett.28 aprile 2005″…e sono rimasto colpito…interessato e anke…Inc*****o nero nei confronti dei cartoni animato che dovrebbero essere per bambini…OSceno tutto questo…”MA IN MANO A CHI STIAMO”…cmq. non voglio rubare tempo prezioso a lei…e passo al dunque…Sapevo l’esistenza di Skype…perchè sono appassioanto di informarica e quindi mi tengo sempre abbastanza aggiornato…io ho scaricato il programma…vorrei sapere su per giù dove posso comprare il telefono se su ebay o quant’altro..o dove…perchè voglio cambiare gli usi quotidiani…basta dare soldi a sti ladri…La ringrazio dell’attenzione e della disponibilità…Buon Lavoro…Pace & Rispetto…
Mi trovi d’accordo.
La Legge Biagi tra l’altro era venduta, dagli esponenti del centrodestra, come legge che avrebbe modificato sostanzialmente l’art.18, come riportato dal famoso “libro bianco” dello stesso Biagi.
In realtà il libro bianco non menzionava assolutamente la necessità di modifica dell’art.18.
in nessuno dei suoi punti.
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Non è detto che se vince Prodi si ripartirebbe da zero. Come ho scritto in un post precedente basterebbe integrare la flessibilità con una politica di sussidiarietà utilizzata da molti paesi più civili del nostr, ad esempio l’Inghilterra.
Dire che la legge del governo Berlusconi sia ciò che Biagi aveva in mente è pura propaganda, anzi è vero a metà, la metà degli sfruttatori.
JQ
I problemi in questa Italia sono tanti ma la causa una sola: i soldi!
Se vogliamo cambiare lo stato delle cose dobbiamo colpire i soldi! E’ la stessa logica adottata dal pool antimafia… (Il paragone non è assolutamente casuale!).
In che modo? “Basterebbe” che qualche milionata di italiani cominciasse a non pagare più determinate tasse, imposte, bollette, ecc.
So che non è semplice ma se ci organizziamo e prendiamo qualche mese di tempo si potrebbe provare.
L’importante è agire nello stesso momento, magari fissando una data da quando non pagare, e verso lo stesso obiettivo.
Esempio: ho sulle palle il tronchetto e voglio che vada via da Telecom. Quindi decidiamo che da giugno non paghiamo più le bollette. Volete che stacchino il telefono ad 1 milione di italiani? Credete che blocchino l’economia? Le azioni Telecom cominceranno a scendere di brutto e qualcosa dovranno pur farla!
Sarebbe importante fare pr verso i mass media in modo da diffondere la notizia. E se non ci ascoltano allora mandiamo email ed sms ad amici.
Se lo Stato rimane senza soldi i politici non potranno “governare” e non saranno interessati a restare ai loro posti.
Mi spiace dirlo…ma purtroppo la scarsità degli stipendi dipende non tanto dalla legge biagi quanto dalla asfittica condizione dell’economia italiana. Un management patetico, i debiti, un sindacalismo esasperato rendono rachitico il PIL e con esso il mercato del lavoro e gli stipendi. Non c’è nulla di più monolitico del sistema Italia (alcune statistiche lo definiscono a più basso tasso di permeabilità sociale, ovvero se nasci povero rimani tale), nessun governo ha fatto o farà mai passi verso la liberalizzazione del mercato al fine di favorire le nuove energie produttive (avete mai visto uccidere la gallina dalle uova d’oro?). Gli stessi liberi professionisti godono di un mercato chiuso e rigidamente regolato dagli ordini e dalle forche caudine delle tariffe professionali. Insomma in perole povere sgretolare il monolite comporterà anni e anni di lacrime e sangue, ma badate bene la legge biagi è l’ultimo dei nostri problemi.
Ciao, sono Michele di Siena.
Dopo aver lavorato per 5 anni in una azienda informatica locale appartenente ad un grosso gruppo italiano (TDGroup) con contratto Co.Co.Co, pur con lo stesso orario e stessi obblighi dei colleghi assunti (ovviamente il mio stipendio era più basso). All’inizio si stava bene: lavoro buono, pranzi pagati, qualche viaggetto di lavoro ogni tanto, progetti interessanti. Poi sempre peggio fino all’arrivo dei buoni pasto ed il contratto che non arrivava mai (dopo 5 anni !!!). Alla fine me ne sono andato, e con me anche altri colleghi. Sono rimasti in 3 e non chiudono grazie alla holding. Dopo aver lavorato 4 mesi in una TLC di Firenze con contratto a tempo indeterminato, adesso lavoro all’Università della mia città con contratto a 5 anni. Ho 27 anni e un diploma di perito in Elettronica e Telecomunicazioni, mi sono specializzato in software libero e grazie a quello ho sempre avuto lavoro. Anche se con molti sacrifici ce l’ho fatta a farmi un piccolo buco in questa società di schifo !
Caro Beppe,
magari 5 euro l’ora! Personalmente fui fortunato perchè nel mio contratto si prevedevano 3 euro l’ora, più le provvigioni (cioè le truffe che rifilavamo) Il mio era un callcentre che prestava l’opera la mattina all’Italgas e la sera alla Wind: potrei raccontare in un libro quello che ho visto. Comunque posso dire che ci cambiavano sempre l'”Allegato tecnico”, cioè il metodo di pagamento, che, non si sa perchè, riduceva sempre di più gli introiti che venivano sempre più legati alla presenza e alla rapidità di convincimento del cliente: la strada per le truffe! Ovviamente, qualora ci prendevamo anche solo un po’ di afonia dovevamo starcene a casa perchè non potevamo lavorare, quindi gudaganare.
Ho visto gente farsi 14 ore di lavoro consecutive, la domenica, per racimolare un po’ di soldi!
Gli stipendi erano assolutamente e totalmente variabili, un mese 800 euro, quello dopo 450!A Tizio 600, a Caio 1200…una cosa frustrante!
Dato che avremmo dovuto recuperare clienti fuggiti dalla Wind, se capitava quello moderatamente fregato era fattibile, se, invece, capitava quello al quale era stato dato un contratto mai accettato dovevamo pure prenderci gli insulti, di fatto gratuitamente.Non ho ami voluto scoprire come venivano assegnati i clienti da lavorare, per carità di patria!
Non ti racconto, poi, le condizioni igieniche di quel call centre, era una specie di scantinato senza aria; bastava un operatore influenzato e nel giro di due-tre giorni ce ne stavamo tutti a casa (ovviamente rimettendoci un bel po’ di soldi).
Grazie per lo spazio concessomi.
Carlo Zimmatore
PS: sono un laurato in lettere, con un master e l’abilitazione all’insegnamento delle materie letterarie…grazie Maroni per questi lavori!!
La verità è che l’ISTAT ha raccontato delle balle per 5 anni, l’inflazione è stata del 6/8% in questi anni. Il problema non è la precarietà, ma la perdita del potere di acquisto. La flessibilità è una realtà in tutti i paesi sviluppati, quello che manca all’Italia è una adeguata retribuzione e predenre atto del fatto che l’Italia è un paese de-industrializzato dal ruolo decrescente e marginale nell’economia europea e mondiale. Quindi alcune professioni avanzate sono inapplicabili nel notro paese. Tante lauree semplicemente non servono più perchè il nostro paese è un paese de-industrializzato di consumatori. La realtà è che chi ha le capacità ed il merito per fare un lavoro dall’elevato valore aggiunto intellettuale sempre di più nel futuro, dovà andare là dove queste professioni sono realmente spendibili. E l’Italia non fa più parte di questi luoghi, e forse non ne farà mai più parte.
Sono responsabile di un’area che si occupa di Sistemi Gestionali Aziendali.
Abbiamo assunto varie persone che abbiamo conosciuto mentre erano dipendenti con contratti a progetto presso nostri clienti e che, dopo aver imparato ad usare il nostro prodotto come utenti, non è stato loro rinnovato il contratto.
Grazie alla Legge Biagi abbiamo potuto valutare i nostri futuri dipendenti prima di assumerli, scaricando sull’azienda nostra cliente i costi di formazione selezionando i migliori, i più curiosi (peggio per l’azienda se non ha tenuto collaboratori così validi …).
Senza la legge non avremmo mai potuto permetterci di assumere persone a busta chiusa …
Il Governo che spero stia per “sgombrare” ha adottato solo la parte di proposta di legge del Prof. Biagi che rende flessibile il lavoro omettendo tutta una serie di agevolazioni e ammortizzatori per dare la possibilità di gestire i periodi senza occupazione e renderlo meno precario.
Sarebbe bello se qualcuno raccontasse le proprie esperienze lavorative all’estero, penso all’Inghilterra o alla Svizzera, dove la politica della flessibilità è associata a quella della sussidiarietà.
Qualcuno racconta cos’è in paesi più civili la vera FLESSIBILITA’ DEL LAVORO rispetto alla SCHIAVITU’ ITALIANA ?
ma quali pregi? gli imprenditori assumono perchè sanno che col co.co.pro. pagano i lavoratori 3 soldi e basta, la legge biagi è una vergogna e non mi si venga e dire che è male applicata, dal momento che dai all’imprenditore la possibilità di sfruttare l’operaio legalmente costui lo farà sempre e la legge biagi serve proprio a questo, a ridurre l’operaio niente di più che uno schiavo!
Ciao a tutti ho 20 anni sono al secondo anno di univ. a Milano più lavoro in un call center a 5 euro all’ora bhe io non mi sento uno schiavo,perchè non mi piace il vittimismo tipico dell’Italiano perchè mi è stato insegnato di rimboccarmi le mani perchè oggi fare gli spazzini è non è da laureati,i muratori,imbianchini,elettricisti….non è da laureati posti di lavoro secondo me ce ne sono non ci permetteranno di comprare lo yacht ma di vivere si!!!Mio padre fa l’imbianchino non è un dirigente….
Ecco appunto Francesco: l’intervento criticato è ambiguissimo. Ma quello che non è ambiguo è l’intervento criminalizzante di un idiota come il tale Ugo Intini che prende la palla al balzo per gettare fango gratuito su chi protesta e si lamenta, agitando subito lo “spettro del terrorismo”. E questo non lo accetto, e confermo ciò che si merita una persona del genere: abbia almeno un minimo di rispetto per chi racconta la sua storia, e abbia la decenza di stare zitto, se quando scrive solo scrive cazzate.
Perché poi, oltre che idiota, è anche ignorante, perché se crede che firmarsi con due cognomi significa essere un “Lord”, allora in Spagna, in Portogallo, in Brasile, dove tutti hanno due o più cognomi – per rispetto a quelli di entrambi i genitori – cosa sono, tutti lord?
Vedi che razza di personaggio stai quotando, Francesco? C’è comunque un’altra bella sfilza di interventi su questo blog, del tale Ugo Intini, che ti dimostra chiaramente com’è e cosa “pensa” costui.
Un saluto a te
non capisco perchè non riesci mai a restare nel tema proposto…e sì che non mi sembra non offra spunti di riflessione…in effetti dopo un po stufi!
Teresa
teresa donaggio 21.02.06 08:28
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RIFLETTI RIFLETTI !! A VOI PIACE RIFLETTERE MENTRE VI TRATTANO COME SERVI DELLA GLEBA !!
IL TEMA PROPOSTO ?? SE VUOI AVERE RISPETTATI I TUOI DIRITTI DI ESSERE UMANO DEVI SCENDERE IN PIAZZA….COME HANNO FATTO I TUOI E I MIEI GENITORI…..MA VOI PREFERITE …IL VOTO……..E STARE A VEDERE INSTUPIDITI…..SANREMO E TUTTE LE STRONZATE CHE VI PASSANO I MEDIA !!
STATE ANNULLANDO 5O ANNI DI LOTTE !!
VI STATE MANGIANDO IL FUTURO !!
STATE DIVENTANDO..SIETE GIA’ ….SCHIAVI !! E LA COLPA NON E’ DI BELRUSCONI, MA VOSTRA !!
Dopo la denuncia di un penalista e della Federconsumatori
Calderoli indagato per un reato estinto
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta: avrebbe offeso una confessione religiosa mediante vilipendio
francesca cassani
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A quanto pare le agitazioni e le sommosse in Libia, le bandiere bruciate in giro per il mondo e gli attacchi mortali ai cristiani che, per loro sfortuna, vivono in paesi musulmani non sono bastati. Ci mancava anche la magistratura per esacerbare gli animi. L’esibizione della maglietta con le vignette sull’islam da parte dell’ex ministro per le Riforme Roberto Calderoli è finito anche sul tavolo della Procura di Roma. L’esponente del Carroccio è infatti indagato in base all’articolo 404 del codice penale che riguarda l’offesa ad una confessione religiosa mediante vilipendio. Un’inchiesta, quella aperta dai giudici della capitale che ha dell’incredibile o, come ha sottolineato il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi «rasenta il ridicolo». Così come senza parole lascia la decisione di iscrivere agli atti anche la registrazione del programma «Dopo Tg1», condotto da Clemente Mimun, trasmissione durante la quale è accaduto il fattaccio. Il tutto perchè la striscia quotidiana era stata registrata e quindi la Rai avrebbe potuto decidere di non mandare in onda le immagini dell’ex ministro con la t-shirt incriminata o addirittura censurare l’intera intervista.
Per quanto riguarda Roberto Calderoli, però, va sottolineato che tutto è partito da due denunce di qualche giorno fa, una presentata ai danni dell’ex ministro dal penalista Tommaso Mancini e l’altra dalla Federconsumatori. Soggetti la cui presa di posizione lascia ancora una volta un tantino perplessi. In seguito l’ufficio del pubblico ministero di Roma ha deciso di iscrivere Calderoli nel registro degli indagati.
In base al codice l’ex ministro avrebbe rischiato, fino al mese scorso, da uno a tre
Ciao a tutti,
Un po’ di dietrologia.
Biagi (come anche D’Antona) era un tecnico.
Mi sento di poter supporre che avesse preparato la legge in buona fede nel senso che avesse lavorato su una legge funzionale in un’economia di mercato liberale. Ma siamo in Italia. Supponiamo che qualcun altro analizzando la legge Biagi ne abbia trovato le grandi potenzialità di favorire i soliti noti in un mercato distorto come quello italiano (magari aiutandosi con qualche modifica qua e là). Ora cosa sarebbe successo se Biagi avesse avuto la possibilità di vedere la sua legge apllicata all'”Italiana”? Secondo ne sarebbe stato il primo oppositore mettendo ben in evidenza le storture e le mostruosità che nel sistema italiota una riforma tecnicamente ineccepibile può subire. A questo punto quale miglior soluzione che mettere a tacere preventivamente la voce più autorevole contro le modalità di realizzazione delle legge stessa? Ora comincio a capire: quel “rompicoglioni” dato a Biagi da Scajola era forse in commento in potenza più dettato sulle richieste del giuslavorista in quel momento.
Che ne pensate?
sono un ragazzo di collegno,prov di TO.oramai a 25 anni ho perso le speranze d trovare un lavoro stabile qui infatti tra un po emigrero’ all’estero(questo e’ il futuro degli italiani,sian tornati indietro di cento anni!).vorrei denunciare quello che fanno le societa’ VALEO e TYCO electronics di collegno che tengono sul filo del rasoio noi poveri interinali per tempi lunghissimi (fino a tre anni!!!!) con contratti di 1-2 settimane ,1 mese se sei fortunato…nn credo che ci voglia tre anni per capire se una persona abbia imparato a lavorare davanti ad una pressa!la situazione di torino e’ surreale,oramai noi senza futuro siamo in maggioranza credo.io son giovne e libera da famiglia quindi posso scegliere…ma chi ha figli come fa a nn impazzire e a reagire con atti estremi?io al loro posto lo farei!tutti noi dovremmo essere risarciti moralmente per essere costretti a vivere una vita di merda!
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Forti anche dell’arroganza delle dichiarazioni di Oliviero Diliberto che chissà come domenica si era permesso di dire che “quei quattro imbecilli erano stati pagati da Calderoli” (dimostrando una rara propensione alla maramaldaggine, convinto forse che ormai del povero ex ministro leghista si possa dire di tutto), i capi di Forum Palestina si sentono ormai onnipotenti. Magari non sanno che l’avvocato Luciano Randazzo proprio ieri li ha denunciati tutti, insieme allo stesso ex ministro guardasigilli Diliberto (che sabato sera in tv accusava l’ex ministro leghista di scarsa sensibilità istituzionale, dimenticandosi di quanto fece il comitato di accoglienza per la terrorista Silvia Baraldini, ndr), per conto dell’associazione vittime del terrorismo di Bruno Berardi, figlio di un maresciallo ucciso dalle Brigate rosse a Torino nella seconda metà degli anni ’70, per reati gravissimi quali l’istigazione a delinquere, il vilipendio di stato estero e l’apologia di reato. La sinistra, da Bertinotti in giù, che furbescamente già da venerdì aveva preso le distanze guardandosi bene dall’aderire a una manifestazione che anche i sassi sapevano che sarebbe finita così, ora tende ad autoassolversi cercando di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’assai sopravvalutato caso Calderoli. E Prodi, che è più realista e cinico del re, sembra avere intenzione di volere strafare con l’ islamically correct. E negli ambienti politici si parla addirittura di fantomatico “partito islamico” che dovrebbe presentarsi insieme alle liste dell’Ulivo sotto la veste di liste civiche un po’ ovunque in tutta Italia, specie a Torino. Ancora non si sa chi ci sia dietro, qualcuno però fa il nome di Adel Smith. Sarebbe veramente il colmo persino per gli elettori del centro sinistra.
Sono Francesco Guastella, ho 22 anni laureato in design al politecnico di Milano, Mi sono appena licenziato da Spizzico per cercare un’occupazione diciamo non così dignitosa: il cameriere (non per scelta)
Forum Palestina non lascia. Raddoppia. E sabato 18 marzo si replica: nel comunicato firmato dal giornalista Stefano Chiarini ieri a nome di questo famigerato comitato, si invitano i soliti no global, che costituiscono il nerbo di queste associazioni che simpatizzano con tutte le guerriglie terzomondiste, a scendere di nuovo in piazza “contro tutte le… …guerre” in una giornata che si preannuncia come il bis di quella vergognosa di sabato scorso. E i comunisti con la kefiah non solo non chiedono scusa dei cori infami su Nassiriya e delle bandiere bruciate dello Stato di Israele e degli Usa, ma pretendono di essere ringraziati per avere risollevato l’immagine dell’Italia, scossa dai “sostenitori nostrani dello scontro di civiltà”. Perché, questo è il ragionamento consegnato alla storia e anche alla geografia dal giornalista del manifesto Stefano Chiarini, che è da anni uno degli agit prop di queste pagliacciate, «grazie a noi tutte le tv arabe che hanno ripreso la manifestazione di sabato hanno trasmesso un’immagine dell’Italia diversa da “quella delle scelte di questo governo” contribuendo così “a ridare un minimo di credibilità all’Italia in quel mondo e alla sicurezza dei nostri cittadini». Ergo, diteci grazie e tenetevi gli oltraggi. Se non fosse da metterli tutti in galera, ci sarebbe anche da ridere per una simile faccia di bronzo: i grandi imputati, anche presso la comunità ebraica romana (non molto in vena di politically correct, almeno nelle dichiarazioni rilasciate lunedì ai giornali dal portavoce Riccardo Pacifici che ha detto che non se ne può più di questa gente come Diliberto che si ricorda di noi solo per la giornata della memoria e poi si comporta da nemico dello Stato di Israele per tutto il resto dell’anno”), rovesciano la frittata e vogliono venire trattati da martiri dell’idea.
ciao Michele Rosa, molti come te non capiscono che non e’ campagna elettorale.beppe ci sta dando la possiblita’, (che tutti i politici non fanno) di dire come stanno veramente le cose.E poi le pubblichera’, e come se stesse dando voce a miglaia di gente che non puo’ parlare direttamente con questi furbi.Cosa cavolo centra la campagna elettorale?Quello che tu dici e’ vero, ma semplicemente non viene applicato.Prova a chiederlo un muto se sei precario, vedari coem ti sbatteraano la porta in faccia e ti diranno che al momento non si puo accedere ai fondi al momento.Che non sono stati stanzionati.E poi anche se te lo concedono sto benedetto mutuo, se perdi il lavoro precario sai cosa succede? che si tengono i soldi che hai pagato finche’ potevi e si tengono pure la casa.E chi divaolo si metterebbe a fare un mutuo sapendo che improvvisamente perde il lavoro e ogni sicurezza economica? Guarda il mondo con i tuoi ochhi e non con gli occhi degli altri, basta guardarti intorno per vedere come siamo ridotti.
A guardare la situazione nell’intero globo mi sento a disagio nel lamentarmi della mia.
Però credo sia lecito chiedersi: è mai possibile?
Prima di tutti precisiomo che vivo a Roma.
Io lavoro dal 1999 con contratto a tempo indeterminato.
Sono impiegato e quindi non posso evadere il fisco come chi ha un attività e riesce ad entrare nelle graduatorie delle case popolari……..
Insomma io lavoro da 6 anni e con le lire mi sentivo un vero benestante e stando ai prezzi delle case mi sentivo in potere di potermi permettere una casetta.
Poi sapete bene come sono cambiate le cose, euro, potere d’acquisto e prezzi delle case.
La mia ragazza è da poco riuscita a trovare un lavoro stabile, anzi un vero lavoro. Dal fratello!!!!!!!!
Altrimenti contratti di tre mesi, pagamenti molto in ritardo. Personaggi che vanno girando con mercedes da centinaia di migliaia di euro ma che allo stesso tempo non trovano 500 euro da dare ad una persona che lavora. Sono i veri pezzenti del
nostro tempo, gente inetta che non ha senso nel mondo. Devono sparire.
La nostra scelta deve ricadere in una casa piccola, fuori roma (almeno a 20 km, la distanza di sicurezza). Ma avrò il diritto di pensare? a questo punto il tragitto per raggiungere il lavoro diventa un viaggio al mare. In media più di
un ora solo andata. Naturalmente dovrei andare con i mezzi.
Allora il dilemma è: iniziare un mutuo e smettere di vivire o stare a casa con mamma e papà che amo? Ma sapete a quasi 30 anni una piccola voglia di starsene per conto proprio c’è. I figli? Insomma è mai possibile che un cittadino che lavora regolarmente,che non ruba,che non corrompe,non mafieggia, non possa
permettersi di tirare su una famiglia?
La mia situazione non è grave in termini assoluti, ma quando diventerà più grave i governanti dovranno trovare un posto sicuro per loro e le loro famiglie, perchè a giorcare col fuoco alla fine ci si brucia sempre, anche quando un popolo come quello itialiano sembra pensare solo al calcio e alle macchine.
ho 21 anni.
Ho dovuto lasciare l’università per pulire i cessi in un albergo 12 gg al mese per 8h al giorno a 7.50 all’ora netti. Mi trattavano di merda. Veramente uno schiavo con un contratto truffa.
Ora sto dietro ad una scrivania… vedo numeri tutti i giorni e dopo 8h (che non sono mai 8)torno a casa e non so neanche quanto mi daranno perchè sto in prova (forse 5 ma non so se netti o lordi).
Caro Riccardo, scusa se prendo te come esempio..
Qui ci sono storie di persone di mezza età con un futuro insicuro davanti, ma a 20 anni credo che ci si debba rimboccare un pochino le maniche:
alla tua età io ero a fare le pulizie e la baby sitter a Londra per 4 soldi, ma la sera frequentavo un corso di inglese, e i posti di lavoro che ho trovato successivamente sono stati grazie soprattutto alla conoscenza delle lingue.
NON CREDO CHE AL GIORNO D’OGGI BASTI UNA LAUREA, il momento è duro per tutti e in attesa che la situazione migliori (io lo spero, con un NUOVO GOVERNO che sia più attento anche al tema del Lavoro e non faccia solo gli interessi di pochi come questo che deve andare a casa) bisogna sviluppare la fantasia, fare LAVORI RITENUTI UMILI all’inizio non è degradante, fa capire prima come ci si dovrà muovere poi..
Ho visto laureati che non sapevano mandare un fax e direttori che non sanno spedire una raccomandata..
Secondo: prima di iniziare qualsiasi rapporto di lavoro, la prima cosa è anche domandare “Quanto mi date?” “Che tipo di contratto avrò?”.. Così, loro possono pure fare gli schiavisti, ma almeno sanno che noi sappiamo..
Terzo: quando le condizioni sono veramente umilianti può sempre partire una bella denuncia, i sindacati hanno gli AVVOCATI DEL LAVORO, ci sono dei limiti a tutto imposti per legge!
SU LA TESTA!! ciao
Paola Bassi 21.02.06 10:19
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E’ il più bel consiglio trovato finora.
Da te era ovvia la richiesta di ricerca di verità.
Ciao. Grazie
Io penso che sia arrivata l’ora di organizzare un movimento dato che il precariato ormai è una realtà che caratterizza (e caratterizzerà) la nostra società.
Iniziamo a manifestare a scendere in piazza, cerchiamo di ritrovare quella passione per la lotta contro tuutto ciò che schiaccia i nostri diritti e il nostro futuro.
Senza distinzione di laurea e non laurea nord e sud tanto a “quelli” non gliene frega un emerito c..zo di chi sei e da dove vieni.
Caro Beppe organizziamo una bella manifestazione e facciamogli vedere quanti siamo e quanto siamo incazzati……..
IO HO 38 ANNI,
25 ANNI FA L’ELETTRONICA ERA IL FUTURO,
MI SONO DIPLOMATO PERITO ELETTRONICO E NEL FRATTEMPO LAVORAVO IN UN DISTRIBUTORE DI BENZINA,UNA VOLTA DIPLOMATO HO TROVATO DEI POSTI DI LAVORO INERENTI ALLA MIA SPECIALIZZAZIONE,MA MI SONO SUBITO ACCORTO CHE GUADAGNAVO POCO E SOPRATUTTO NON ERO SODDISFATTO,PERCHè AVEVO UN CAPO.
QUINDI HO MOLLATO TUTTO,HO ACQUISTATO FACENDO DEBITI IL DISTRIBUTORE DOVE LAVORAVO ED A 21 ANNI ERO GIà SULLA STRADA,POI L’HO VENDUTO ED HO FATTO MOLTI ALTRI LAVORI,IL MANOVALE,LAVAVO LE MACCHINE E VI ASSICURO CHE FARLO A GENNAIO QUANDO CI SONO 10 GRADI SOTTOZERO è PEGGIO CHE STUDIARE SUI LIBRI O TIROCINIO,HO FATTO L’IMBIANCHINO,IL VENDITORE DI AUTO,L’AGENTE IMMOBILIARE,
ORA HO ACQUISATO UN TERRENO IPOTECANDO LA CASA CHE MI SONO COMPRATO ROMPENDOMI IL CULO,CI STO COSTRUENDO DELLE CASE CHE VENDERò,NON SONO INGEGNERE,NON SONO MURATORE,NON SONO ARCHITETTO,MA HO SEMPRE AVUTO UNA GRAN VOGLIA DI IMPARARE,DI FARE E DI SPERIMENTARE,NESSUNO MI HA MAI AIUTATO PERCHè I MIEI GENITORI SONO POVERISSIMI E NON HANNO NULLA,LE BANCHE MI STANNO STROZZANDO,HO 600 MILA EURO DI MUTUO A SCADENZA FISSA E IL MERCATO IMMOBILIARE NON PROMETTE NULLA DI BUONO,
MA SONO SICURO CHE CE LA FARò,PERCHè IO HO VOGLIA DI FARCELA E NESSUNO POTRà MAI FARMI FARE CIò CHE NON VOGLIO.
Ciao a tutti!
Sono Federico, mi laureo il prossimo anno e lavoro a tempo determinato per necessità. Tra rate universitarie e affitto mi restano 50 euro di margine. Ho la fortuna di ricevere una grossa mano dai miei genitori.
Non sono spaventato dalla flessibilità, ma dal suo trasformarsi in precarietà e, quasi sempre, in una mancata tutela dei diritti dei lavoratori.
Alla stipula del mio ultimo contratto mi hannno presentato il modulo per la devoluzione dell’1 per cento della mia retribuzione ad una organizzazione sindacale. Presentandomelo mi hanno consigliato di evitare di dare il contributo e, con estrema naturalezza mi sono sentito dire: ” Forse più avanti potremmo avere bisogno di una persona con le tue caratteristiche, ma preferiamo non lavorare con i sindacalizzati… vedi tu..”. Io ho firmato lo stesso, ma non so se essere felice o rammaricato per essere stato escluso dalle liste.
Il mio contratto era un contratto di SOMMINISTRAZIONE lavoro: cosa sono io? un farmaco? mi somministrano all’azienda che ha bisogno di me! Penso che già la denominazione spieghi molte cose.
In sintesi, concludendo, penso si possa chiedere a un uomo di cambiare tre o quattro lavori nella sua vita, ma di certo non si può chiedergli di rimanere precario per tutta la vita e di rinunciare ai suoi diritti. Non si può somministrare la forza lavoro e il lavoro deve tornare ad essere l’attività che connota la vita di un uomo, che lo rende utile alla società tutta.
Come fa una società a progredire se i suoi giovani sono costretti a vivere il presente e non hanno le possibilità per progettare il futuro? Come farò ad accendere un muto per una casa se i mutui non vengono concessi a chi ha un lavoro a termine?
Mi rendo conto scrivendo questa mail che se non fosse per la mia famiglia non avrei la possibilità di studiare. Non è anche questo, per il paese tutto, un danno?
Caro Beppe,
anch’io sto per “beneficiare” della Legge Biagi. Sono vicina ai 40 anni e sono, ancora per poco, dipendente da più di 10 anni di una associazione culturale molto nota e vicina al centro-sinistra. Per farla breve… sono costretta ad accettare un contratto a termine (co.co.pro.) di 2 anni, e sono già fortunata che non è di un solo anno, in questi due anni devo inoltre dimostrare il mio “grado di affezione” all’associazione e sperare che allo scadere del secondo anno ci sia lavoro per me…. sempre che sarò riuscita a dimostrare un alto grado di affezione all’associazione.
Essendo in una fase “delicata” e avendo comunque bisogno di lavorare sono costretta a firmare questo post con un nome falso, spero che tu e tutti coloro che mi leggeranno comprenderanno le mie ragioni.
Ma se il “Poro Biagi” (espressione Romana), non fosse stato sparato la legge sarebbe stata approvata?
Secondo me no !!!
Ci Sarebbero state sommosse di piazza e sindacati sul piede di guerra.
Ringraziamo quindi quelle teste di c…. che si dicono brigatisti (e che nelle loro abberranti tesi sostengono di difendere i proletari ed i lavoratori), che gli hanno sparato.
Io da interinale sono stato assunto in una azienda che poi purtroppo ha chiuso,ora grazie alla legge Biagi faccio il precario, e l’alternativa è….fare il precario!
Ma la beffa più grande è per coloro che fanno i precari negli enti pubblici,ovvero nel “tempio del posto fisso”, e che spesso lavorano pure per gli altri, e poi si sentono rispondere “per entrare (magari dopo 3 anni che fai la schiuma), devi ”
Precari di tutto il Mondo Uniamoci !!
Non Servirà a nulla, ma almeno possiamo organizzare i tornei di calcetto………
Ps. I Francesi che hanno inventato il lavoro interinale stanno facendo un grosso dietro-front
a livello legislativo…..
Come al solito arriviamo sempre dopo……….
Proprio oggi ho firmato l’ennesimo contratto a progetto con l’università per lavorare come “ricecatore” in un laboratorio. L’anno scorso guadagnavo in un’altra universià, sempre come co.co.pro., 1150 euro al mese ma mi facevo 4-5 ore di treno al giorno.
Quest’anno ho deciso di avvicinarmi (anche perchè ho un secondo lavoro serale) ma mi sono visto ridurre lo stipendio a 980 euro al mese. Il mio stipendio come “ricercatore” dal 2000 ha avuto il seguente trend (leggermente positivo): 750*, 850*, 900, 930, 950, 1150, 980 euro/mese (*da lire a euro). Fino a 2 anni fa lavoravo in un laboratorio ospedaliero (dove si faceva anche attività diagnostica) ed ero uno tra quelli che guadagnavano di più. Penso che la ricerca (e non solo), in italia, sia diventata principalmente un’attività per persone benestanti che traggono un sustentamento parziale dallo stipendio e che possono permettersi lunghi periodi lavorando senza stipendio (psicologia degli eterni studenti). Questo per due motivi: 1) I laboratori non hanno il vincolo di produrre lavori di qualità e quindi ogni laureato è intercambiabile. 2) A causa del punto 1 i vari laureati non hanno la convenienza a fare la voce grossa e si adeguano… quelli che non si adeguano o emigrano (fuga di cervelli) o cambiano lavoro (perdita di cervelli). Per quanto mi riguarda cercherò di andarmene quanto prima, sempre che le mie conoscenze siano realmente appetibili all’estero (non ne sono così sicuro).
emilio marini
Caro signore ma quante ne dice!Tipico esempio di uno che ha il culo coperto(genitori ricchi,ditte ereditate,posti di lavoro ereditati etc.)che fa la morale.Mi puo’cortesemente dire come si fa’ad ottenere qualcosa a trentanni.Mica siamo tutti fenomeni come lei.Chi si laurea a trentanni lo fa’ magari perche’ non ha i gentori che pagano e si e’dovuto mantenere e quindi dilatare i tempi di studio.La dobbiamo finire di dire che in Italia bisogna “inventarsi” il lavoro.Che occoree iniziativa e coraggio.Allora io ho iniziativa,vado in banca e chiedo soldi(si ricordi non tutti hanno i soldi di famiglia come lei)per una nuova attivita.Quando il sionista di turno allo sportello ha finito di ridere e si e’ asciugato le lacrime mi informa che senza “sicurezze”niente soldi.Ma se io ho coraggio ed iniziativa presto ripaghero’ il debito.Altre risate,si aggiungono pure i colleghi del bancario nelle rise generali.Allora vado da un imprenditore,sono volenteroso,coraggioso,inesperto ma pieno di voglia di fare.Il signore mi assume.Mi paga 5 euro l’ora in nero.Devo lavorare come un mulo per NIENTE.La mia iniziativa e’castrata dal fatto che il signor imprenditore piazza nei posti chiave SOLO i suoi figli/amici/amanti/astucci penici.Mi fa’ un contratto da un mese senza:assicurazione,malattia,ferie,contributi,speranza.E la mia iniziativa,il mio coraggio?In italia TUTTI quelli che dicono di aver creato qualcosa dal nulla MENTONO.Basta grattare un poco la superfice.Si scoprono SEMPRE: genitori ricchi,amici potenti,mogli avventurose,ILLEGALITA selvaggia.Mai concosciuto uno che partendo da zero(quello vero,niente genitori,amici,eredita,collusioni)abbia sfruttato la sua iniziativa e coraggio per ottenere una stabilita’.Non guardi il mondo solo dal suo osservatorio privilegiato,usi la rete per cercare di capire come vive chi e’ meno fortunato.E la pianti di guardare il tg4.
io mi chiedo per quale assurdo motivo dei geni come lei,che giudicano con sicurezza le persone e ne fanno un quadro dettagliato senza neppure conoscerle,non hanno ancora trovato un posto di primo piano nella società,
forse forse lei spara solo cazzate?
mah…lasci perdere i giudizi avventati e muova il culo,è troppo facile dormire e poi giudicare negativamente chi ha più coraggio di lei,
continui pure a frignare…vedrà che rpima o poi arriverà anche il suo momento.
cambierà qualcosa quando gli imprenditori capiranno che hanno un ruolo sociale e non solo di profitto personale. Il lavoro costa sì meno in Cina, ma come mai in Finlandia il lavoro costa più che da noi e non c’è disoccupazione, il tenore di vita è più alto?
Perchè la cultura dell’imprenditore medio italiota è del “prendi i soldi e scappa” in un ottica di breve periodo. Finchè sarà così la politica resterà a guardare…co.co.co o non co.co.co gli imprenditori troveranno sempre uno strumento per frodare il fisco e i lavoratori…con altri contratti o andando altre confine…
Giù da me da mesi si vive vendendo olive interattive, di noccioli geneticamente prive. D’estate ragazzine schive, hanno le zinne accennate ma fanno le dive con vestitini carini, nei camerini non le distingui dai manichini, ma sono vive? Bush, Saddam, Arafat, Sharon, mah, la nuova collezione Benetton, yu-huu. Vi auguro una vita elettrizzante, fulminante dalla corrente di un phon. Ma che futuro come Tron, siamo ancora ai Flinstones, accidenti l’occidente ha vinto, l’uomo verace del sud è estinto, ora è tonto e tinto. Non ti siedi, resti in piedi, giù giù giù giù giù da me, hey, se non ci credi vieni, giù giù giù giù giù da me, è inutile che ti dimeni, giù giù giù giù giù da me, e giù di un giuda, sù di un suda, nuda e cruda giù da me. E non ci sta la fatica ma c’è chi dice stica, mica vado in una fabbrica, andateci voi dalla mentalità antica, io firmo per la liberalizzazione della fica. Chi ficca in testa che questa è la vita, chi glielo spiega che non siamo in gita. E c’è chi se ne va, c’è chi resterà, sempre c’è chi prende ma non sempre c’è chi da, check out! Il politico di turno ci fa il suo bla bla bla sul Mezzogiorno, già crede che qua si sta su Marte, “prego, per andare affanculo da quella parte…”. Come ti giri ti si chiudono le porte, ma se appartieni a quelli della corte sei forte, gli altri, si son fatti da parte mentre i fatti da party ancora muovono gli arti. Non ti siedi, resti in piedi, giùgiùgiù da me, hey, se non ci credi vieni, giùgiùgiù da me, è inutile che ti dimeni,giùgiù giù da me, e giù di un giuda, sù di un suda, nuda e cruda giù da me. La realtà giù da me è una realtà virtuale eccome, ho la netta sensazione che tutto si dissolva in una bolla di sapone… flop..la chiamano emancipazione quella di farsi le lampade nel meridione, quella di farsi le barche, quella di farsi le marche, quella di farsi può darsi sia la soluzione.(CAPAREZZA)UNO CHE HA CAPITO LA REALTA’ DEL MONDO IN CUI VIVIAMO ! Cococo COCCODE? SOGNA SOO’! TE LO DO’ IO IL POSTO FISSO!
Non voglio offendere la sensibilità di nessuno.
Dietro alla disoccupazione ed alla miseria c’è sempre una situazione drammatica che va valutata caso per caso e non ho il diritto di farlo.
Pero’ io a 35 anni ho l’impressione di trovarmi alle spalle un po’ una generazione di debosciati (parlo di quelli che oggi hanno 10-12 anni meno di me).
Sicuramente io posso ritenermi fortunato, ho un’attività che bene o male funziona, ho preso un co.co.pro anch’io (ebbene si, e non mi sento stronzo. Se non ci fosse questa possiblità semplicemente non avrei nessuno e l’ufficio lavorerebbe molto peggio. punto).
Pero’ la gavetta va fatta, e la famiglia, se hai deciso di andare all’università, dev’essere l’ultimo dei tuoi pensieri.
Io e mia moglie non abbiamo ancora figli e non so quando ne avremo, ma la priorità nel mondo di oggi non è quella. Non è mai morto nessuno perchè ha fatto un figlio a 40 anni.poi sento gente che si lamenta perchè non puo’ comprarsi una casa… follia… (esistono gli affitti)
Io p.e. dico mia moglie ma non ci siamo sposati ancora. Preferisco pagare il co.co.pro che il pranzo di nozze… tanto per capirsi.
Dodici anni fa lavoravo anche 80 ore a settimana in P IVA per 300 mila lire al mese(fatturate) pagate con assegni postdatati, ma ero contento… perchè lavoravo in una delle più grosse società di engineering della zona. e oggi ringrazio.
perchè ho imparato quello che l’università non ti insegna. il sacrificio e la professionalità. con un po’ di intelligenza tutti possono prendere una laurea. ma nel mondo di oggi serve ben altro. a cominciare dall’umiltà e dalla voglia di imparare.
Ho amici medici che nei primi anni di ospedale pulivano anche le corsie e il primario gli diceva “non è mozzo di stalla chi striglia il suo cavallo”. Condivido in pieno. Oggi le stesse persone sono dei medici più o meno affermati e più o meno benestanti. Ma a 40 anni suonati, non a 29-30, come pretenderebbe qualcuno qui sul blog…
Capisco il suo intervento ed in parte lo condivido, ma, per quanto mi riguarda, la differenza oggi sta nella totale mancanza di prospettiva: cioè, quando al suo amico dicevano di pulire la corsia, quello aveva probabilmente la speranza/certezza di fare un investimento comunque per il proprio futuro. Oggi, secondo me, non è così. Ci sono persone di 45 anni che sono precarie o che hanno contrattini. Che quindi sono “davanti” a noi trentenni. Senza contare che oggi, in Italia, chi fa un lavoro “di cultura” o ha studiato tanto e vorrebbe mettere a frutto il sacrificio che ha fatto, si deve quasi scusare e giustificare.Roba che si vede solo in Italia.
purtroppo si, e riconosco che in città come roma o milano la situazione sia veramente difficile.
questo pero’ non mi fa nè giustificare nè condividere chi a 30 anni vuole certezze, soldi, mutui, figli…
con la prima parcella decente guadagnata ci ho comprato un plotter e due software, mentre vivevo ancora con i miei. avevo 30 anni. ancora oggi viene prima l’attività di molte cose, compreso comprarsi una casa. sono in affitto anch’io, sia a casa che in studio. ma cerco di pensare sul lungo periodo. oggi va cento volte meglio di dieci anni fa, fra altri 6/7 anni probabilmente potro’ cominciare a pensare di comprarmi una casa, a fare dei figli eccetera. Avro’ 43 anni e non mi sembra così strano, avendo iniziato una carriera di professionista dal niente.
La mia polizza professionale mi applica la “tariffa giovani” fino a 45 anni, molti studi di settore ti considerano “giovane” fino a 50 anni, un motivo ci sarà…
Rispetto le situazioni veramente difficili ma in giro c’è tanta gente che pensa di partire subito da livelli medio-alti.
La normalità, per certi lavori, è fare la fame 7/8 anni, mantenersi per altri 7/8 e cominciare a guadagnare bene dopo i 50. Dico solo che mi sembra che ci sia chi non si rende conto di questo banale assioma, che esisteva anche prima della legge biagi.
Anch’io condivino buona parte del suo intervento, soprattutto il fatto che non si può pretendere subito dopo la laurea di trovarsi a dirigere un’azienda (altrui). Ma anche il suo punto di vista secondo me esagera, sia pur all’opposto. Non tutti infatti possono permettersi di inizare a mantenersi a 40 anni, non tutti hanno una famiglia alle spalle che può sostenere un sotto occupato per tutto quel tempo. Spesso già madare i figli all’università è un grande sacrificio, ed è difficile mantenere i neo laureati già per qualche anno dopo la laurea. Il problema è che alle aziende di oggi non viene dato alcun incentivo ad investire sui propri dipendenti, questi sono visti solo come risorse a perdere, da usare il più possibile dando il meno possibile. Questo è NORMALE, solo così le aziende vivono e sopravvivono, quindi sta al legislatore porre dei limiti comuni, per evitare la corsa al ribasso nel salario dei dipendenti.
Io ho un piccolo laboratorio di produzione artigianale, ho 3 dipendenti + mia moglie e mia suocera in tutto 5.
Ora, le dipendenti tutte donne non vogliono essere messe in regola perchè non prenderebbero una mazza di stipendio. Le ho messe in regola ugualmente alla loro tariffa e gli do 2 euro l’ora fuori busta in + rispetto alla loro tariffa. Una ha due figli ed è sempre dietro a chiedere aumenti vari e a segnare i 10 minuti in + che fa e mai i 10 che arriva tardi alla mattina.
Io capisco la sua situazione ma non è che navighiamo nell’oro non posso pagarla ancora di più come si può risolvere?
Se la metto in nero mi fanno il culo
Se le aumento lo stipendio pago anche molte più tasse senza che lei ottenga grossi cambiamenti e vorranno l’aumento anche le colleghe.
Se non le do l’aumento mi fa una testa cosi
Se la licenzio sono uno stronzo
Ripeto è in regola, inoltre prende 2 euro in puù rispetto alla tariffa fuori busta cosi sono tutti suoi. La paga non è alta capisco ma cosa bisogna fare?
Tenete presente che l’attività è nuova meno di 4 anni, mia moglie mia suocera non hanno stipendio stiamo pagando le attrezzature e ci scappa di fare la spesa per tutti e qualche piccolo extra ma io lavoro ancora fuoricome dipendenti e nel wekk end aiuto.
Caro Beppe,
La precarizzazione del lavoro rappresenta l’ aspetto più doloroso e problematico della nostra società..
Molti meetup d’Italia mi conoscono, molti sanno che il mio messaggio è quello di lottare per un modello di protezione sociale delle fasce deboli che faciliti le tutele e, soprattutto, l’accesso al credito delle fasce deboli ed, in particolare, dei lavoratori atipici e dei precari..
Non si può cambiare il lavoro senza adottare strumenti che sistematicamente tutelino chi è più debole e privato di diritti, frutto di conquiste fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un paese che si definisce “civile”.
Ardita Mente Onlus è nata per rimuovere questa drammatica insensibilità che hanno messo in discussione i presupposti stessi necessari a dare ad un giovane una serena visione del proprio avvenire o la possibilità di reinserimento lavorativo stabile a chi giovane non è più..
Queste riforme del lavoro, senza l’ adeguato supporto di una robusta rete di protezione sociale, stanno determinando un progressivo impoverimento della nostra società a vantaggio di imprese troppo spesso attente solo a farsi concorrenza sul costo del lavoro e mai sulla qualità di un prodotto.
Ardita Mente Onlus è un soggetto a disposizione di tutti, Pubbliche Amministrazioni centrali o locali, aziende socialmente responsabili, banche, associazioni, tutti coloro che vogliano condividere e replicare le “buone prassi”, i sistemi locali o territoriali adottati per contrastare l’impoverimento e favorire l’accesso al credito delle categorie deboli.
Con un presupposto: il credito non è e non può essere la soluzione definitiva, il credito è solo un modo in cui responsabilmente banche, amministrazioni locali, aziende socialmente responsabili possono far fronte all’emergenza sociale in atto, creando strumenti per debellare il precariato e ridare dignità e futuro a un paese.
Un saluto affettuoso a tutti,
Giuseppe Balsamo
volevo aggiungere dei dettagli al mio post.
Spesso mi chiedo i giovanotti italiani che a 30 anni circa si laureano con voti mediocri e non hanno nessuna esperienza di lavoro e di vita COSA SPERANO DI TROVARE dopo…
Tornando al discorso inglese dobbiamo considerare anche il fatto che quella e’ gente, ma tutti i nordici in generale, che a 18 anni inizia a fare i “lavoretti” per “andarsene di casa”, che viaggia, che studia velocemente, che non si lamenta…
Certo questo non e’ il punto…sono d’accordo che la mobilita’ in Italia e’ un problema sociale e che tutta la situazione lavorativa sfiora il paradossale…Pero’ dobbiamo anche fare un piccolo ESAME DI COSCIENZA e chiederci che cosa ci meritiamo quando spediamo un curriculum! Voglio inoltre sottolineare che un lavoratore senza esperienza e’ pezza da piedi in tutto il mondo. CHe per chiedere denaro bisogna avere un cv valido, chi inizia tardi ha piu’ problemi, mi sembra normale.
INoltre tutti sanno che il meccanismo per crescere professionalmente e guadagnare di piu’ e’ sempre quello di cambiare compagnia, di maturare esperienza, di imparare a vendersi. Meccanismi che si imparano con la mobilita’.
Non scordiamo infine che siamo in un contesto in cui siamo invasi da lavoratori dell’est, polacchi, russi, slavi, da africani, da cinesi che non vengono solo a prostituirsi e rubare…ma vengono anche a LAVORARE e sono spesso preparati.
percio’ CORAGGIO!
Dopo 5 anni passati all’università (con il fantistico sistema dei 3+2, cha ha costretto chi come me si è ha finito la triennale nel 2003 a fare la specialistica all’univeristà privata) ho avuto la fortuna di entrare nel mondo del lavoro con la riforma biaggi in vigore.
Questo significa che dopo più di un anno continuo a passare di stage in stage, senza che nessun’azienda mi paghi i contributi.
Se mi ammalo perdo giorni di lavoro e quindi retribuzione. La chiamano formazione…
Tutto questo perchè la legge prevede forme semi contrattuali come lo stage…
se sarò fortunata riuscirò ad ottenere un contratto a progetto….o a tempo determinato…da rinnovare anno dopo anno….
Come posso pensare di avere un futuro, di crescere e fare famiglia se continuo così?
Siamo un paese a bassa crescita a scarsa produttività, ma come si può pensare ad essere produttivi e creativi (cosa che ci ha caratterizzato nei secoli) se non abbiamo la minima speranza per il futuro?
Se qualsiasi barlume di miglioramento viene spazzato via dall’impossibilità di immaginarsi un’esistenza a medio termine.
…questa è la grande innovazione della riforma Biaggi….
L’Italia è al Macello!!!! So solo questo! E so che dopo un diploma in Elettronica e Telecomunicazioni, il servizio di Leva nei Vigili del Fuoco (niente Università per via Economica Familiare) e anni di lavoro in nero qua e la, mi ritrovo a Torino (1400Km da casa) a prendere una specializzazione in Reti Informatiche LAN sperando che qualche porta si apri!!! Odio chi dice che bisogna alzarsi le maniche (e parla tanto per parlare)…io credo che ormai bisogna abbassarsi i pantaloni di questo passo!!
Il lavoro precario è in molte occasioni una via al lavoro fisso, per chi lo merita e un’esperienza lavorativa in più nel CV dei giovani e…. è un modo per non obbligare i piccoli imprenditori ad assumere subito (cosa molto onerosa in un momento di m…a come l’attuale).
Dato che anche tu hai una piccola impresa, mi piacerebbe vedere che contratti hai con i tuoi collaboratori. Sono tutti assunti a tempo indeterminato e regolari????
Meglio un lavoro precario con l’obiettivo di farlo diventare meno precario in futuro che nessun lavoro!
ciao! sono una delle “schiave moderne”. Laureata in archeologia (anche 2 anni di specializzazione) ho un favoloso contratto a progetto da 2 anni. devo “ringraziare” i miei datori di lavoro che mi pagano anche se non vengo al lavoro, mi pagano agosto anche se facciamo 2 settimane di chiusura e a Natale mi danno la tredicesima, ma prendo uno stipendio da fame (550 x 20 h settimanali), sono rientrata dalla maternità 2 mesi più tardi dell’astensione obbligatoria e x quei due mesi non ho visto un soldo. oltretutto, sebbene sul contratto c’è scritto che posso gestirmi il mio tempo, ho in realtà un preciso orario d’ufficio. non ho nessun tipo di “sicurezza”, visto che il mio contratto viene rinnovato di anno in anno’ non prenderò la liquidazione quando me ne andrò… per non parlare della pensione!!! Almeno si potrebbero “obbligare” le aziende dopo 3 anni di contratto a progetto (che mi sembrano abbastanza come periodo di prova!!) ad assumere a tempo determinato!! ciao!!
Qualcuno lo ha già fatto notare, ma lo voglio ribadire. Stiamo parlando della Legge numero 30 del 14 febbraio 2003 “Delega al governo in materia di occupazione e mercato del lavoro”. Questa legge, promulgata quasi un anno dopo l’uccisione di Marco Biagi (19 marzo 2002), è stata fortemente volute da Maroni, Brunetta e, ovviamente, da Berlusconi. Biagi aveva scritto un “libro bianco sul mercato del lavoro in Italia” in cui ci può essere qualcosa che è stato ripreso nella legge, ma ha anche sempre parlato di ammortizzatori sociali del tutto ignorati da chi ha voluto la legge. Fin dall’inizio è stato attribuito alla Legge il nome di “Legge Biagi”, cosa che sicuramente non sarebbe successa se Biagi non fosse stato ucciso. Questo voler attribuire ad un morto, ad un “martire” come si disse allora, la paternità della legge la dice lunga sul livello di farabuttaggine dell’attuale governo.
Ammirazione e complimenti per quello che hai fatto, il salto da un lavoro dipendente malpagato a una attività in proprio con sacrifici e rischi pagati di persona, mi sembra ottimo. Ma c’è un particolare che credo ti sfugga: a te è andata bene, ma, anche pure mettendoci la stessa o anche maggiore quantità di sacrifici e di rischi che ci hai messo tu, non a tutti può andare bene allo stesso modo. Se vuoi è una semplice questione statistica: tu monti un’azienda, ti lanci al mercato, ma è come una corsa di atletica, solo uno vince – o al massimo tre, quelli del podio – ma gli altri cinque no. Ti immagini d’altra parte avere un’altra decina di piccole ditte nel campo dell’edilizia nella tua zona, create da altri dieci compaesani tuoi anch’essi decisi a fare lo stesso tuo salto, e con la stessa tua voglia, sacrifici e rischi compresi? Magari, i tuoi stessi dipendenti, che già conoscono il mestiere, si rompono di prendere solo uno stipendio, e decidono mettersi in proprio, seguendo il tuo esempio, facendo tutto quello che hai fatto tu a suo tempo, perché no? Ma, sai già come finirebbe: che di quella decina di nuove ditte edilizie nella stessa zona, sopravviverebbero al massimo due o tre, e le altre andrebbero in malora, con i loro sacrificati e rischiosi protagonisti rovinati. Perché sono incapaci? No, magari semplicemente perché non c’è mercato per tutti…
Morale: la creazione d’impresa non è la panacea, può andare bene per qualcuno ma solo per una esigua minoranza – e non necessariamente la migliore – e comunque non è un’alternativa seria per una persona tra i venti e i trent’anni che non ha ancora né un’esperienza solida, né tanto meno soldi e mezzi da rischiare – salvo che non usi la “liquidazione del padre”, come fece un tale che oggi dà di matto e si fa chiamare napoleongesù. Non basta la “creatività”, la “voglia di fare” etc., se il sistema economico e produttivo è un disastro totale.
ciao! sono una delle “schiave moderne”. Laureata in archeologia (anche 2 anni di specializzazione) ho un favoloso contratto a progetto da 2 anni. devo “ringraziare” i miei datori di lavoro che mi pagano anche se non vengo al lavoro, mi pagano agosto anche se facciamo 2 settimane di chiusura e a Natale mi danno la tredicesima, ma prendo uno stipendio da fame (550 x 20 h settimanali), sono rientrata dalla maternità 2 mesi più tardi dell’astensione obbligatoria e x quei due mesi non ho visto un soldo. oltretutto, sebbene sul contratto c’è scritto che posso gestirmi il mio tempo, ho in realtà un preciso orario d’ufficio. non ho nessun tipo di “sicurezza”, visto che il mio contratto viene rinnovato di anno in anno’ non prenderò la liquidazione quando me ne andrò… per non parlare della pensione!!! Almeno si potrebbero “obbligare” le aziende dopo 3 anni di contratto a progetto (che mi sembrano abbastanza come periodo di prova!!) ad assumere a tempo determinato!! ciao!!
Non ho assolutamente criminalizzato i fruitori del Blog ma quella persona che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
VAFF….LO STR..ZO
(scusate ma ogni tanto la pazienza scappa pure a me)
Ugo Intini
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Ugo Intini 21.02.06 10:42
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Io quoto l’intervento di Ugo. Rabbrividisco all’idea che un domani, magari, chiudano questo blog perché “covo di istigatori a delinquere” come pretesto. L’intervento criticato è ambiguissimo, prima dice ha meritato e poi il contrario (sembra quasi un pentimento), Mario Gabrielli penso tu non abbia letto bene il tutto.
Mario rileggi perfavore.
Ciao a tutti e due.
Caro Beppe, io ho iniziato a lavorare 20 anni fa e ho cambiato un bel po’ di posti di lavoro.
In 20 anni ho avuto il piacere di avere 2 contratti a tempo determinato mediamente retribuiti, 2 contratti a tempo indeterminato scarsamente retribuiti, svariati co.co.co e co.co.pro assurdamente retribuiti. Io non mi sono mai arresa a questa realtà e ho continuato a girovagare in questi 20 anni alla ricerca di un lavoro che fosse non necessariamente stabile ma giustamente retribuito e che contribuisse alla mia pensione.
Al momento attuale tutti i versamenti contributivi dei miei co.co.co e co.co.pro sono svaniti nel nulla, devo essere io a dimostrare che qualcuno me li ha versati… e comunque già so fin da ora che se non muoio prima, di sicuro mi dovrò suicidare perché non so come camperò senza la pensione….
Ro
P.S. Al momento attuale fra i miei amici ce ne sono ben 10 dell’età che varia fra i 35 e i 42 anni che stanno ben occupati con il co.co.pro… e sono molto grati a questo governo
Ciao Beppe,
sono un ragazzo ormai 33enne che ha studiato informatica all’Università degli studi di Pisa e si è laureato nell’anno 2002. Ho avuto la “fortuna” sfacciata di trovare un’occupazione dopo appena un mese dal giorno della discussione della tesi. L’azienda dove avevo svolto il tirocinio mi propose un contratto Co.co.co. di 6 mesi (luglio-dicembre). Durante questi mesi la ditta (una S.r.l.) è stata inglobata da una S.p.A. e a dicembre mi hanno rinnovato il Co.co.co. per un altro anno. Poco prima della scadenza di questo mi viene detto che l’azienda, in crisi economica già da un paio di anni, non può rinnovare l’impegno con me. Dopo appena una settimana mi chiamano… era il 7 gennaio del 2004 e mi propongono un altro Co.co.co. il quale, non essendo continuativo rispetto al primo… beh, sappiamo tutti cosa vuol dire (niente continuità, niente assunzione a tempo determinato). A giugno 2004 mi rinnovano il Co.co.co. che nel frattempo è diventato Co.Pro, per altri 6 mesi. A Dicembre 2004, infine, mi comunicano che non possono rinnovarmi il contratto, ma stavolta sul serio. A questo punto, dopo che già da tempo avevo provveduto ad inviare pacchi di Curriculum Vitae in giro per l’Italia, resto senza lavoro per 6 mesi. A Febbraio vado all’Inps per chiedere il sussidio di disoccupazione e, con mia poca sorpresa, apprendo dall’impiegato che il sussidio spetta soltanto a chi era assunto a tempo determinato o indeterminato. Assunto però. Io, essendo un Co.Pro, non ho diritto al sussidio. Subito mi sono detto: “Ci credo che il tasso di disoccupazione cala, non esistono più disoccupati!”. Il lavoratore con un contratto Co.Pro scaduto non è un disoccupato ma un “senza lavoro” e c’è una bella differenza. Un saluto a tutti e un grazie a te per la possibilità che ci dai di far sentire anche le nostre voci.
Buongiorno,
sono nel settore dell’informatica da 10 anni e nonostante tutti siano soddisfatti del mio operato quando cerco di farmi assumere nascono un sacco di problemi e scusanti per evitare il discorso. I guadagni sono a limite della sopportazione considerando che a Salerno (la mia città) non c’è uno straccio di lavoro sono costretto a lavorare a Roma, pagato l’ affitto e le varie spese non riesco a mettere un euro da parte. La parte meno divertente è quello di avere gli obblighi di un dipendente e i diritti di un intoccabile indiano. Ultimamente mi sono reso conto che noi co.co.pro siamo costretti a pensare morte tua vita mea e questo porta all’ isolamento dell’ individuo ed è il più grande danno che una società civile può subire. Speriamo che vengano messi al bando questi tipi di contratti. Grazie beppe…
Volevo solo segnalare a beppe grillo che la sua idea di raccogliere i racconti dei vari precari è già stat fatta sul sito http://www.generazione1000.com andate a vederlo è davvero interessante. Ciao
Nei call-center non si impara un mestiere. Non si costruisce il proprio futuro. Si aspetta una telefonata che permetta di guadagnare meno di un euro, e se la telefonata non arriva non si guadagna. Si sta lì, in attesa che il telefono squilli. Oppure che qualcuno risponda, e si faccia convincere ad attivare linee, tariffe, a comprare prodotti, sottoscrivere abbonamenti. E la flessibilità d’orario comincia presto ad andare in un’unica direzione. Se in sei ore non si guadagna abbastanza per poter sopravvivere, si resta seduti sette, otto, nove ore. Si fa richiesta per il doppio turno. E nonstante ciò, non si costruisce nulla. Il futuro resta un discorso ancora da affrontare. Ma non oggi. Oggi bisogna chiamare. Vendere. Capita talvolta, a taluni fortunati, di ricevere un vero stipendio. Una busta paga. Che c’è per tre, quattro mesi. E poi chissà. E poi puoi restartene a casa perchè il contratto è scaduto. A cercare lavoro, sperando di trovare l’impiego per il quale anni di studio sono stati investiti. E finire in un altro call-center. Ho la fortuna di aver finalmente trovato un impiego vero, ma vedo mia moglie, e molti dei miei amici arrancare fra una cornetta e l’altra. Si capisce questo quando si parla di precariato? Che non si tratta di cambiare semplicemente lavoro ogni tanto, ma di lavorare spesso praticamente gratis, chiusi in cubicoli alienanti innanzi ad un pc?
Ciao Beppe.42 anni, laureato con 110/110 e lode in sociologia, dopo anni di piccoli lavori saltuari, approdo come co.co.co presso un call center di una nota compagnia telefonica.Si guadagna a chiamata, ma si è ben formati, e se si vuole, si offre un ottimo servizio al cliente..Lo scorso anno con la legge Biagi il contratto diventa di somministrazione..550 euro al mese per 4 ore..da allora il cliente che chiama non conta nulla..la formazione precipita..conta solo vendere..c’è una pressione psicologica su noi addetti da parte di chi gestisce il call center pazzesca..l’obiettivo è solo uno:vendere servizi e prodotti, e guai se non ci si riesce..Resisto un anno..poi mi dimetto..ora sono senza lavoro..
Quando il giullare diventa re
Spettacoli. Si è conclusa domenica la tappa romana del tour di Beppe Grillo. Politica, multinazionali, inquinamento: il comico genovese ne ha per tutti. E il suo blog è il più letto di Italia
V. S.
Viviamo in un mondo strano. Un mondo in cui, grazie a Internet e alle nuove tecnologie, abbiamo a portata di mano qualunque informazione cerchiamo, ma in cui giornali, televisioni e mezzi di comunicazione in genere sono sempre più appiattiti intorno alle stesse notizie. E, stretti tra logiche di potere e di mercato, hanno perso di vista cosa voglia dire fare veramente informazione. Un mondo in cui i politici si mostrano sempre più incapaci di comunicare alla gente, di dare una risposta ai problemi reali che ci circondano, e la politica vera si ritrovano a farla i comici, gli antichi giullari di corte che avevano l’incarico di rasserenare il sovrano e distrarlo dalle questioni che angustiavano lui e il suo popolo. Oggi i ruoli si sono capovolti: i “sovrani” sono diventati dei distrattori professionisti, imbonitori, showmen e venditori di ogni genere di sogno, e ad occuparsi della politica vera non c’è rimasto nessuno, se non la satira di personaggi come Beppe Grillo.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Come ha già scritto qualcuno ieri, se il lavoro è precario lo è anche la Repubblica democratica Italiana?
LAVORO…..LAVORO…..LAVORO…..NON L’AVETE ANCORA CAPITO CHE IN ITAGLIA PER SOPRAVVIVERE BISOGNA RUBARE ?? O FARE IL GALOPPINO DI QUALCHE PARTITO !! QUALSIASI PARTITO !!
RUBANO TUTTI, TUTTI RUBANO, VOI VOLETE …LAVORARE !! MA VA A FA ….N…(____@____)
la precarizzazione dei posti di lavoro è un’ovvia conseguenza dell’intoccabilità del lavoratore con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Mettiamoci nei panni di un datore di lavoro che si trova tra le palle un lavoratore fannullone o inetto, che non può essere licenziato neanche con l’intervento di Gesù Cristo. Cosa fà? Il successivo contratto lo farà a tempo determinato. Non basta? Ricorrerà al co.co.co. Vuoi lavorare per me? solo come collaboratore esterno.
La soluzione? fare a tutti un solo contratto di lavoro: a tempo indeterminato ma con la facoltà per il datore di lavoro di licenziare, senza grane sindacali, quel lavoratore che non si dimostra capace o si rivela un fannullone.
marco giusti 21.02.06 11:06
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Mi pare un’osservazione giusta. Quanti lavoratori, soprattutto nel pubblico, magari assunti pure per raccomandazione, hanno pensato che stavano in una botte di ferro e ne hanno approfittato (malattie, permessi ecc.) a scapito di chi faceva il lavoro pure per loro? Nel privato la cosa è sempre stata in “leggera controtendenza”.. rispetto al pubblico, anche se c’è anche lì specie in grosse aziende
Il famoso risvolto della medaglia dell’ITALIA DEI FURBI, scusate ma un colpo al cerchio e uno colpo alla botte..
Però non è giusto lasciare nella precarietà tanti che vorrebbero lavorare sul serio. Sottoscrivo: contratti a tempo indeterminato, con possibilità di licenziare (giusta causa o quant’altro) il famoso fannullone
Questa mattina attorno alle 7,30 su questo argomento vi erano all’incirca 800 interventi ora sono le 11,35 e siamo a quota 2200 e rotti.
Quasi tutti gli interventi sono daccordo con il denunciare questa insostenibile situazione lavoro, ma dico vi rendete conto della grande forza che abbiamo tutti, certo è importante parlarne qui sul blog del Grillo, ma poi occorre agire, per agire non intendo ne buttare molotov, fomentare violenze e/o agitazioni sconsiderate, ma occorre fare qualcosa e se le persone che da stamane bestemmiano contro questa situazione qui sul blog sono migliaia chissà quante altre la pensano come noi e non stanno parlando. Occorre scendere in piazza e raccontare a questi signori che a noi così non va bene e finchè ci limiteremo a farlo qui al calduccio davanti al simpatico faccione del Grillo poco accadrà ed è proprio questo che i ns. “signori” vogliono.
Parlando poi dell’attuale imprenditoria, beh mi viene in mente una frase da una canzone di Paolo Conte: TROPPE CRAVATTE SPRECATE.
ho lavorato in nero per 10 anni, mentre mi laureavo. poi ho fatto 2 anni da interinale presso il call-center della TIM. ora lavoro sempre in nero. nel frattempo mi sono laureato e frequento un dottorato senza borsa di studio, che sto per finire. dopo questo dovro’ solo sperare in qualche borsa di studio, aseegno di ricerca e simili. ovvero rimanere nella condizione di ricercatore-precrio-che-per-mantenersi-lavora-in-nero-o-con-un-lavoro-atipico-flessibile-a-termine….
che dire? legge biagi, figlia di pacchetto treu, parente di riforma moratti, conoscente di rifeorma berlinguer-zecchino, ovvero chi sta al governo spesso e’ uguale!!!
ciao
Ho 29 anni diplomato ragioniere programmatore, lavoro come informatico dal 1997, dipendente dal 1998 (con 2 anni di formazione), la mia società (circa 400 dipendenti) è FALLITA nel 2003, il cliente presso il quale lavoravo mi fece stipulare un contratto (e quindi perdendo i diritti di cassa integrazione e mobilità) con una piccola società di 12 dipendenti con il fine di proseguire il lavoro x loro e la “promessa” di assunzione in una spa loro partner. Dopo 8 mesi la società di 12dipendenti mi ha liquidato x problemi di budget e non ho potuto far altro che aprire un contratto di consulenza (partita iva).
complimenti per il post pulito conciso e pratico.
Ho fiducia in te ma ugualmente voglio mettere in chiaro che desidero che nessuna triste storia venga strumentalizzata per fini politici. Tu dici “le stamperò in un volume che invierò a tutti i segretari di partito”. Così sia e niente più, altrimenti depennami.
Da aprile del 1999 (sono sette anni) vivo di borsa di studio a scadenza annuale o contrattini a termine presso una struttura ospedaliera di Padova.
Il rapporto con l’azienda non è mai stato continuativo. Spesso ho prestato servizio senza essere coperto da alcuno stipendio.
Un paio di volte ho atteso, per mesi interi, l’attivazione di un qualche fondo regionale da cui i miei dirigenti potessero “succhiare” il mio giusto compenso.
So di non essere il Re dei Precari ma mi sento un po’ un piccolo nobile della corte dei “segmenti deboli”.
Tutt’oggi è così. Io mi sento in credito. Per logica, qualcun altro dovrebbe sentirsi in debito.
Ad onor del vero, devo dire che non va tutto male. Anzi.
Pure mia moglie lavora con un contratto a termine. Ciònondimeno, siamo ugualmente riusciti, l’anno scorso, a realizzare il nostro matrimonio e a gestire la nostra cuccia.
Ma, diavoloporco devo dirlo!, se ci stiamo riuscendo è solo GRAZIE alle nostre famiglie di origine che, rinunciando a del loro, si sono offerte per garantire il nostro futuro.
Se avessimo aspettato che qualche istituto di credito aspettasse che qualche legislatore… insomma… saremmo ancora ad aspettare.
Ciao, ho 28 anni e un diploma di laurea in pianoforte(in Italia non c’e’ possibilita’ di trovare un lavoro decente e continuativo) quindi mi sono arresa davanti a questa triste realta’ ed ho deciso di provare ad adattarmi ad altre esperienze: sono stata assunta tramite agenzia iterinale in una ditta che produce mobili,il mio contratto,di tre mesi in tre mesi,e’ stato rinnovato,tramite escamotages vari,per ben quattro volte;una cosa vergognosa!!!Inoltre non c’era un progetto o una lacuna temporanea all’interno del comparto del personale,mancava proprio un’impiegata!!Morale:non potendo piu’ rinnovare il contratto, dopo un anno e mezzo in cui veniva rinnovato di tre mesi in tre mesi, mi e’ stato proposto un contratto direttamente dall’azienda con le seguenti condizioni: assunzione in prova per tre mesi e stipendio da fame cioe’ di 200 in meno di quello che percepivo dall’agenzia che si aggirava sugli 850. Nel momento in cui mi sono state dette queste cose mi sono messa a ridere e li ho mandati tutti a quel paese,ragazzi una soddisfazione cosi’ grande non l’ho mai provata!!!
Ora ho cambiato completamente lavoro,è sempre a progetto,ma non tramite agenzia, ma mi da molte piu’ soddisfazioni.
Inviterei i nostri cari amministratori a provare cosa vuol dire lavorare a progetto,pagare un affitto,tasse,auto ecc..e non sapere cosa ne sara’ della tua vita!!
Salve a tutti, mi chiamo Andrea Mariani e ho quasi 40 anni, ho fatto ogni tipo di lavoro (prevalentemente in nero) nel 1999 entro con un contratto mensile alla Erg Petroli di Roma come data entry, di seguito il contratto mi viene rinnovato di mese in mese per circa sei mesi. Dopo questo periodo la società che mi gestisce vende il contratto ad un’altra società che mi fa aprire la partita iva e che guadagna su di me esattamente il doppio del mio stipendio, successivamente vengo assorbito dall’Adecco e alla fine dopo quasi tre anni di premanenza come precario alla Erg Petroli discuto animatamente con un capo ufficio che per quasi 2 anni mi prometteva l’assunzione definitiva poichè ero un elemnto validissimo (gestivo tantissimi compiti tanto che gli impiegati di quell’area non facevano quasi nulla). In questi tre anni ho provato ad acquistare a rate uno scooter (rate da 100,00 mensili) ma in banca hanno voluto comunque la busta paga di mio fratello poichè io avevo un contratto a scadenza. Immagino la risposta se chiedevo un mutuo per la casa.
Nel 1999 non c’era ancora la legge Biagi ma mi sentivo uno schiavo lo stesso. Ho fatto un calcolo che con questi 3 anni di permanenza alla Erg Petroli la società ha speso eattamente un importo pari a 11 anni di stipendio compreso di 13ª 14ª e liquidazione.
La mia storia assomiglia a quella di molti (tutti?) gli altri precari, perciò non cerco nemmeno di riassumerla. Dirò solo che a causa della Legge Biagi non posso chiedere un mutuo, non posso permettermi di avere un figlio, non posso nemmeno pensare di fare niente di quanto possono fare le persone che hanno uno stipendio fisso su cui contare. A 30 anni dovrei mantenermi, perché ho un’istruzione, molte ambizioni e tanta voglia di lavorare; invece faccio la factotum part time per 6 euro l’ora in un ufficio dove il titolare, che volge le stesse mansioni che ha delegato a me, piglia 2000 cucuzze al mese. E, per orgoglio, non accetto soldi nemmeno da mia madre.
Legge Biagi? Per me è sinonimo di dignità calpestata.
Non sono affatto d’accordo con questo post, non dico che la Legge Biagi sia il massimo in fatto di occupazione e in fatto di sicurezza all’occupazione. Soprattutto va detto che la maggior parte delle aziende ci hanno indecorosamente marciato, questo è vero. Tuttavia ritengo che il precariato sia sempre auspicabile rispetto al niente; chiaramente il rapporto lavoratore-azienda dipende dai casi particolari del lavoratore e dell’azienda. Perchè mai un’azienda dovrebbe sposarsi un dipendente in sede di assunzione?
Il problema vero è pagare di più il lavoro dipendente, il vero nodo è riuscire a sbarazzarsi di tutte le tassazioni sul lavoro dipendente e trasferire ciò che si risparmia, o almeno una consistente percentuale di questo, in busta paga.
Se la mettiamo sul piano dell’ideale, come mi sembra sia il clima del sito, allora io sono da sempre per una giusta e sana disoccupazione. Ma le masse mi sa che non saranno tanto d’accordo.
Io ho avuto una morosa che ha fatto un paio d’anni di precariato, dopo di che si è rotta i coglioni ha preso armi e bagagli e dal sud arretrato si è trasferita a Torino con la sua Laurea e da sola adesso in piena crisi lavora come dirigente, nel giro di 5 anni LEI SI è TOLTA DAI COGLIONI IL PRECARIATO!..
IL PRECARIATO è DI CHI è PRECARIO PER NATURA…
IL COMUNISTA è PRECARIO PER DAFAULT!…
QUINDI A TUTTI I COMUNISTI PRECARI VAFFANCULO !
ASSASSINI ! ASSASSINI VAFFANCULO !
Ma e’ stata bravissima.Ha mollato te,ha dato la fica a mezza azienda ed ha avuto grandi risultati.Ecomiabile,io nel mio decalogo(presente sul blog)dico appunto di abbandonare inutili ed ipocriti moralismi.Devi pero’ considerare che darla via come ha fatto la tua morosa e’ comunque una fortuna.Moltissime donne non hanno questa possibilita’.Moltissimi uomini darebbero il culo,ma il mercato e’ oramai inflazionato.
e brava,
anche darla via fa parte dell’iniziativa e dell’intelligenza unita alla voglia di fare,
tu invece sarai uno di quellic he non fa un cazzo tutto il giorno ed è sempre pronto a criticare chi ha fatto carriera per meriti,
vergognati e prima di sparare giudizi fatti un esame.
Inizio con una precisazione: si parla sempre di “Legge Biagi”, ma sarebbe più corretto parlare di “Legge 30” o, se proprio vogliamo, di “legge Biagi-Maroni”, perché molte delle idee di Biagi sono state stravolte nel testo definitivo della legge, rendendo ancor più odiosa la strumentalizzazione post-mortem del giuslavorista ucciso.
Ora, la legge 30 interviene su vari aspetti del c.d. “pacchetto Treu”, voluto dal centrosinistra per una maggiore flessibilità del mercato del lavoro, cui però si sarebbe dovuta affiancare un’ampia serie di garanzie e tutele per evitare di trasformare la flessibilità in precarietà. Garanzie e tutele che non solo non sono arrivate, ma che la legge 30 ha ulteriormente contribuito a ridurre (i provvedimenti a favore dei lavoratori flessibili sono del tutto insufficienti, mentre le forme di lavoro non standard si sono moltiplicate).
Ciò detto, la mia situazione è questa. Sono borsista post-dottorato in sociologia del lavoro (quindi la legge 30, ahimè, l’ho letta quasi in anteprima…), 860 al mese e qualche ricerca sui temi più disparati per arrotondare, con pagamenti variabili da un mese a due anni (!) dopo la fine della ricerca. Spero di poter proseguire il mio iter accademico, anche se l’aria è tale che il mio prof. in persona mi ha suggerito di “mettere il naso fuori dell’Università” (evviva la ricerca… quella sociale sta persino peggio di quella scientifica). Mia moglie fa la supplente nei nidi comunali, guadagna 400 al mese e non può insegnare nelle materne e nelle elementari perché è LAUREATA in Scienze dell’Educazione; se avesse invece il DIPLOMA magistrale potrebbe… Un paradosso assurdo. Ora vuol laurearsi in Formazione primaria (che ha sostituito la fallimentare Scienze dell’Educ.), ma come può studiare se la chiamano la mattina stessa in cui si richiede la supplenza, e a malapena può organizzarsi la giornata?
Chissà perché, quando litighiamo è sempre per questioni di soldi… e di progetti di vita.
sono titolare di un impresa artigiana per l’appunto un parrucchiere,uno dei problemi che assillano le piccole imprese e la difficoltà ad avere risorse per investire, io che ho tre dipendenti in busta paga per il sistema fiscale sono un pollo da spennare, non c’è cultura produttiva sta morendo tutto siamo tutti fagocitati dalla grande distribuzione, ripeto essendo artigiano spesso guardo le mie mani e spero che non succeda mai niente ….
Un mio amico parucchiere e artigiano come te è arrivato al limite dei versamenti per andarsene in pensione e ha fatto fare i conteggi per sapere quanto sarebbe andato a prendere.
Non mi ha voluto dire la cifra perchè si vergognava dopo una vita a farsi un culo così pagando tasse su tasse e contributi una pensione da miseria.
Pensava di chiudere bottega e godersi il meritato riposo e invece dovrà lavorare ancora se non vuole mangiarsi quei 4 risparmi che ha messo da parte.
VINCA CHI VINCA, ANDIAMOCENE VIA DA QUESTO PAESE! ANDIAMO A PORTARE FUORI (SPAGNA, FRANCIA, UK, USA, CINA, INDIA, GIAPPONE) LA NOSTRA INTELLIGENZA, IL NOSTRO SAPERE, IL NOSTRO TALENTO.
LASCIAMO CHE QUESTO PAESE MARCISCA CON LA SUA CLASSE POLITICA!
Caro Emilio Marini
adesso possiamo anche dire che non ci sono più le mezze stagioni e che qui una volta erano tutti prati. Hai ragione tu. Interi TIR di laureati fancazzisti capaci solo di piangere, dici… Bene: se fossimo l’america (che tu sicuramente apprezzi ed invidi) i laureati con voti altissimi che oggi hanno affollato questo blog occuperebbero le posizioni che spettano a chi ha le capacità, mentre i semianalfabeti che si inventano imprenditori (e in Italia, con i tempi che corrono, solo evadendo le tasse questo è possibile) sarebbero presumibilmente in prigione. QUESTA NON E’ L’AMERICA, CAZZO!!!!! E piantala (tu come gli altri) di rompere le palle agli “statali” in quanto entità non meglio definite: solo a Roma o al Sud orde di parenti di politici scaldano poltrone inventate ad hoc. Vieni a vedere come si lavora in un ospedale del nord….
Mi sono laureato due anni fa e subito dopo ho cominciato a lavorare in una srl “spin-off” della mia università. Pensai che era un’ottima occasione per fare la mia prima esperienza nel mondo del lavoro.
Dopo 4 mesi assolutamene in nero ho ricevuto un misero rimborso spese di 1000 euro (per 8-9 ore al giorno di lavoro fuori sede). Dopo diverse lamentele i miei colleghi ed io abbiamo finalmente firmato un co.co.pro di 6 mesi per 750 euro al mese. In questo periodo siamo stati solo sfruttati. Il contratto a progetto non impone subordinazione,l’obbligo di un orario fisso (tanto più che dovevamo lavorare con mezzi informatici hardware e software nostri) o di giustificare le assenze per malattia con certificati medici. L’importante è portare a termine il progetto per la data stabilita. Il problema era che in realtà, per la maggior parte della giornata, nessuno di noi “moderni schiavi” svolgeva il lavoro scritto sul contratto. Venivamo impiegati per lavori assolutamente non qualificanti e nemmeno lontanamente attinenti al contratto: fare fotocopie, portare a riparare il motorino del capo, strappare la moquette dal pavimento della futura sede, ecc.
E’ ovvio questi lavori/favori possono anche essere chiesti in un’azienda piccola come quella dove ho lavorato. Quello che non va bene è dire (anche esprimendosi termini molto maleducati) che, tanto per fare un esempio, se la moquette non la strappi tu ci sono tante altre persone disposte a farlo e ti possono cacciare senza motivo quando vogliono non rinnovandoti i mini-contratti (ebbero anche la faccia di propormi un contratto di un mese -luglio- per non pagarmi agosto per poi rinnovare a settembre).
Questo malcostume di nascondere dietro contratti co.co.pro., ecc. situazioni di lavoro subordinato deve finire! Un lavoratore è una risorsa e ,specie nei primi anni, deve essere formato, non umiliato con lavori che non farebbe nemmeno uno con la licenza media! La legge 30 (strumentalmente detta Biagi) così com’è è solo un piaga!
Ciao Beppe, in parte sono daccordo con ciò che dice Lanfranco Fossà, ce ne sono troppi di fannulloni in giro, per cui per un imprenditore è importante poter provare un nuovo assunto per poi decidere se assumerlo o meno. PERO’,credetemi, io ho lavorato per un periodo al Centro per l’Impiego, dove arrivano le richieste di personale, vengono comunicate le assunzioni, si gestiscono i tirocini, molti datori di lavoro approfittano di questa legge, come? I modi sono diversi e non sto qui a fare un romanzo. Io personalmente sono stata danneggiata; attraverso i centri per l’impiego gli Enti Pubblici possono assumere personale a tempo determinato, prima della riforma biagi veniva utilizzato un calcolo diverso per i punteggi, cioè si considerava il reddito personale, con la legge biagi ora si utilizza il reddito ISEE che comprende tutto il reddito familiare, naturalmente in questo modo il punteggio sarà più alto e questo vuol dire essere sempre più in basso nelle graduatorie. In questo io non ho più la possibilità di lavorare in un ente pubblico, tanto più non ce l’avranno i miei figli quando arriveranno all’età per lavorare. Questa, naturalmente, riguarda solo una parte della legge biagi.
A mio parere il mercato del lavoro ha bisogno di una gran bella riforma.
Di precariato si muore ed il futuro del paese non lascia intravvedere cambiamenti nel breve.
Se non hai amicizie facoltose , non hai l’anima spregiudicata dell’ imprenditore e la sua capacita’ di gestire il rischio e l’illegalita’, ma sei solamente una persona semplice che ha studiato con zelo laureandosi con ottimi voti e volonta’ lavorare e vivere una vita semplicemente credo, con molta tristezza nel cuore, che non ci siano molte possibilita’ : E’ TEMPO DI MIGRARE !
Marina, 39 anni laureta in cinese e hindi all’Istituto Orientale di Napoli, 108/110. Prima assistente didattico alle lingue non comunitarie presso il laboratorio linguistico dell’orientale con un bel co.co.co finito in gloaria. Giornalista proessionista dal 96 con soli contratti a tempo determinato. Attualmente con co.co.pro a 1000 euro al mese. un figlio. Il mio compagno è ingegnere informatico disoccupato con gavetta nei call center della Cos a 70 centesimi a chiamata.
Ce ne fottiamo e andiamo avanti uguale perchè nessuno ci può rubare i sogni: aspettiamo un bambino.
Ciao Beppe.
caro beppe, come meglio di me saprai, a queste persone non interessa preprio niente della vita della gente comune. io, sono uno studente di 23 anni,che da rimini, fa il pendolare a bologna. frequento le lezioni che posso, pago i miei 80 euro di abbonamento mensile (perchè gli studenti non hanno sconti sulle fs), mentre nei weekend devo per forza lavorare! altrimenti non potrei permettermi di studiare (cosa che invece mi dovrebbe essere garantita). Poi, il mio lavoro ora, per fortuna va bene, anche se la domenica, finisco verso l’1:00 di notte, e la mattina ho il treno alle 7:05 in stazione, ho una titolare che capisce le mie esigenze e se devo prendere un giorno per studiare o fare un cambio turno no mi cra problemi. comunque, ho perso già un lavoro per questa situazione del contratto a chiamata con il quale sono stato assunto, ovvero, non ho diritti, non ho tredicesima e non ho tutele da parte di nessuno! la legge “biagi” io la applicherei ai politici, e se fanno come il portatore nano, visto che tutti abbiamo (mio malgrado) un cellulare, lo sbattiamo fuori a calci in cu.o con un sms! perchè devo essere io il precario? perchè devo subire le decisioni di gente che non ha nessuna intenzione di fare il mio interesse? (intendiamoci, mio x intendere quello della comunità). Bene, io mi sono stufato, ma la cosa che mi sconvolge più di tutte, è quella che molta gente, non riesce a capire i fini (o i doppi fini) della politica, e quando ne parliamo, sembra sempre di essere degli estremisti. Io non sono estremista, voglio solo che le cose ripartano x il verso giusto. Non voglio ministri, che di onorevole non hanno nemmeno la voce sul loro vocabolario. sinceramente, non ho fiducia nemmeno nell’altra parte di governo, perchè vedo che assomigliano a quelli attualmente in carica, quasi tutti. se non si distaccheranno dagli interessi di pochi, per incontrare gli interessi di tutti non prevedo un bel futuro nemmeno per costoro. ciao e continua così!
Caro Beppe,
mi unisco volentieri alle testimonianze finora raccolte sperando che un giorno qualcuno le possa leggere, magari qualcuno che abbia in mente di far progredire questo Paese davvero. Sono laureato ormai da cinque anni in una materia scientifica all’avanguardia (almeno in Europa): le Biotecnologie. Devo dire che da quando sono laureato non ho mai smesso di lavorare..a volte gratis a volte pagato. Ovviamente all’Università e nel campo della Ricerca. Visto che le biotecnologie in campo medico sono il maggior serbatoio nella zona mi sono impegnato in questo ramo…tengo a precisare che l’indirizzo qui a Verona è Agro-industriale e non sono l’unico ad aver fatto questa scelta. Detto questo mi ritengo MOLTO fortunato ad applicare le conoscenze per cui sono stato formato dall’Università. Putroppo, nota dolente, questa strada mi sembra un vicolo cieco ed alquanto buio: ovviamente si procede per borse di studio e contrattini vari, e quando non ci sono soldi/finanziamenti a voglia ad essere bravo, devi fare il nomade con periodi di non lavoro, magari sei anche ricattabile..ma il tempo passa e poi ti diranno che sei troppo vecchio per na borsa di studio. Le scelte non sono vaste se non si vuole fare l’immobiliarista, almeno per i laurati del mio settore che lavorano in ambito medico: o ci si accontenta di diventare un tecnico di labratorio (magari! ma dequalificante per la laurea e le mansioni da svolgere) ma non è banale, oppure andare all’estero come molti miei colleghi ed essere un precario giustamente pagato (con buona pace degli investimenti italiani nella mia formazione ed abbraccio della filosofia Vita X Lavoro)..per il momento ho deciso di ritornare ad essere uno studente a 30 anni..con il dottorato. I problemi sono rimandati. Non farò girare molto l’economia ma almeno per tre anni riuscirò ad avere la sicurezza di 800 euro al mese!!!La Moratti un giorno ci suggerirà utili soluzioni con un biglietto di sola andata. La RICERCA è ANCHE IMPIEGO
Qualcuno forse dimentica, o meglio, fa finta di dimeticarsi, di come il lavoro rivesta, o debba rivestire, un ruolo sociale.
Purtroppo l’Italia è il paese dei più furbi, pronti tutti a mettercelo nel …., dove non vi è una classe imprenditoriale degna di questo nome, e quando c’era, vedi OLIVETTI, è stata miseramente fatta fuori. Fintanto che continueremo ad inseguire la Cina nel suo campo, fintanto che il lavoratore sarà solo un numero, fintanto che converrà più investire alla Bahamas che mettere su un impresa, con tutte le beghe che questo comporta, non ci potrà essere nulla di nuovo e buono all’orizzonte.
Quindi:
la politica faccia il suo, finalmente, ridistrubuendo un po di quel reddito dall’alto al basso, e non come ora, dal basso in alto.
Spero che chi deve capire, capisca.
Ps. A tutti gli imprenditori: coraggio, perchè, senza di esso, cosa significa essere imprenditori?
Breve storia: mi laureo a novembre. A dicembre trovo lavoro come postino per dieci giorni presso un’agenzia di lavoro interinale, con la promessa che sarebbe stato rinnovato perché avevano bisogno di qualcuno che sostituisse il vecchio portalettere. Inizio a lavorare: nessuna formazione, nessuno tipo di equipaggiamento eccetto il casco per il motorino, ed era dicembre, quindi o pioveva o nevicava o era sotto zero. A proposito del motorino: un trappolone mezzo scassato; la prima cosa che mi hanno detto? “Guarda che con il freddo che c’é l’acceleratore si blocca, per cui stai attento quando arrivi agli incroci.” Ora le cose si fanno chiare: quando mi é stata spiegata la legge sulla sicurezza mi hanno detto che “é tuo diritto/dovere rifiutarti di uscire con un mezzo non sicuro. Considera che se lo fai e ti succede qualcosa é colpa tua, e ti facciamo causa per i giorni di lavoro che perdi. Inoltre stai attento perché se ti rifiuti troppo di usare il mezzo, naturalmente ti mandiamo a casa. In via ufficiosa ti consiglio di non lamentarti mai del mezzo e di dire che va tutto bene, cosí se succede qualcosa non é colpa tua e ti prendi i soldi.” Cominciamo bene… Comunque comincio a lavorare, con ore e ore di straordinari, che peró non vengono pagati perché… no, punto e basta. Dopo 7 giorni me ne sono andato. Nuovo lavoro per le assicurazioni: non so che tipo di contratto: otto ore al giorno di inserimento dati, 6 euro all’ora senza contributi, malattia, ferie. In teoria il contratto vale per 30 giorni all’anno e per un massimo di 5000 euro. Per me valeva solo la seconda parte. Quindi sei mesi a 800 euro (ero ricco, lo so) e poi il salto di qualitá: proposta di apertura di partita iva. Cooosa? Orario da impiegato, lavoro da impiegato, vita da impiegato, stipendio metá di quello da impiegato (perché senza trattenute) e mi chiedi di farmi la partita iva? Ma vaff..!!! Adesso sono fuori dell’Italia e per il futuro si vedrá.
Ho 25 anni. Mi sono laureato in Economia Politica (in corso, con il massimo dei voti) l’anno scorso a Bologna nel mese di marzo. Sono andato in Australia per fare uno stage presso l’Ambasciata Italiana a Canberra (non retribuito, ovviamente). E’ stato il mio “viaggio di laurea”. Sono tornato ad ottobre 2005 e ho cercato lavoro per due mesi. A dicembre (19 dicembre) ho trovato lavoro: stage presso una banca di credito finanziario a Milano. Contratto fino a giugno 2006. Settecentotrentaeurimensili. Che culo mi son detto. Ma davvero! Non so se sentirmi coglione o contento. Se preso per il culo o cosa. Caro Beppe, di sigle di contratti non ci capisco proprio niente. Sono nato nel periodo delle riforme. Mi hanno riformato al militare. Mi hanno riformato la scuola superiore e l’Università. Mi riformeranno la pensione (cioè non l’avrò mai). Aspetto e sento parlare di riforme da quando sono nato. Al futuro non ci penso e non ci posso pensare. Il mio futuro sarà precario asei mesi. Di volta in volta. Oppure mi rompo i coglioni e me ne vado. Chissà! Nonostante tutto sono contento dei miei settecentoesblisgaeuri al mese. Che significa esser nella merda ma, siccome sono fortunato, i miei genitori mi danno una mano. Senza il loro aiuto avrei dovuto rifiutare questa offerta. Precari si nasce oppure ci si diventa. Io ci sono nato. Saluto.
Certo che chi spara non è un uomo ma un topo e della peggior specie, ma non bisogna confondere un omicidio ignobile come lo sono tutti gli omicidi, con una legge che è atrettanto ignobile e palesemente iniqua, ingiusta e che lede la dignità della persona. Certo è vero che aumenta l’occupazione, bella forza, anche quando si caricavano le stive delle navi di schiavi la percentuale di disocupazione nelle piantagioni era azzerata!!!! Col disagio e con il terrore non ci sarà mai alcuna crescita nè professionale e nè sociale e questa legge ha creato ulteriore ricchezza per chi era già ricco, terrore e mancanza di diritti per chi è costretto ad arrancare con i problemi quotidiani di spese vive. Certi politici farebbero meglio a stare zitti, perchè purtroppo a queste panzane c’è anche chi ci crede. Mi piacerebbe metterli otto ore di file in un call center con 38 di febbre oppure fargli fare un pò di trafila in qualche agenzia interinale.
Chiara, 30 anni.
Laureata Accademia di Belle Arti di Brera nel 2001 con 110/110 e Lode in Scenografia.
La stessa Brera di cui lo stato italiano si fa vanto all’estero.
La stessa Brera di Fo, Varisco, Piero Manzoni, Fontana.
La stessa dove abita la Cena in Emmaus di Caravaggio.
Da otto anni corro e corro e corro, e ho ormai lavorato in mille teatri e mille set e mille cantine.
SENZA TUTELA.
SENZA RETE.
SENZA RACCOMANDAZIONI.
SENZA SINDACATI.
SENZA PAURA.
O forse dovrei cominciare ad avere paura anch’io..?
NON ESISTE TUTELA PER I PROFESSIONISTI DELLA FANTASIA.
Grazie, governo ladro.
RITENGO CHE OGGI CHI LAVORA E’ SOPRATTUTTO STRESSATO…NON SI HA PIU’ NEANCHE IL TEMPO DI DEDICARSI A NULLA…SOLO TANTO LAVORO (Per chi ne ha)CON SCARSA RETRIBUZIONE!!!!!!!! INCREBIDILE CHE NEL 2006 CON L’ERA MULTIMEDIALE SI DEVE LAVORARE OLTRE LE 8 ORE…E MI IMBESTIALISCO QUANDO I NOSTRI “CAPI” CHA NON FANNO ALTRO CHE GUARDARSI IN GIRO SENZA MUOVERE UN DITO E NON AVERE NEANCHE UN DIPLOMA, LI SI DEVE VEDERE CON MACCHINONI, VILLE, POSSIBILITA’ DI GITE EXTRA ECC ECC., SI ASSUME SOLO E SOLTANTO PER L’APPARENZA!!!!!!!!!NON PER LE QUALITA’
E’ PAZZESCO..DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE RIPRENDERCI IL NOSTRO LAVORO CHE ABBIAMO SEMPRE ESEGUITO DIGNITOSAMENTE E MODIFICARE QUESTA BENEDETTA LEGGE!!!!
29 anni, laureata in paleografia latina col massimo dei voti, archivista diplomata presso la scuola dell’Archivio di Stato di Genova. Curriculum formativo e lavorativo (che tralascio) degno di nota. Grandi passioni e speranze. Conoscenza settoriale e materie d’elite, lo ammetto. Ma al mondo serve anche chi studia la storia, accanto a chi avvita i bulloni.
A ciascuno il suo.
5 anni da co.pro., con un reddito che nel 2005 non ha superato i 5000 euro lordi. Alla faccia della gavetta, che sappiamo necessaria nel campo accademico. Nessun concorso, nessun sogno, nessuna aspettativa. Neanche la delusione di averlo fallito. Calma piatta.
Nessuna assistenza sanitaria, nessuna maternità, nessun mutuo per la casa. Non ieri, non ora, non domani.
Come me, molti; quasi mandiamo avanti gli istituti di cultura della Repubblica Italiana, che hanno poco personale scientifico. Siamo “statali” sommersi, facenti funzione,a migliaia forse. Che puntellano, più o meno, le baracche culturali, i musei, le biblioteche, gli archivi. Facciamo ricerca, organizziamo mostre e convegni, teniamo corsi, pubblichiamo, ci passano le telefonate come se fossimo funzionari. Ma non siamo niente.
La mia vita è una grande passione per la storia dell’Italia passata mista al disgusto per quella presente. Ed una grande tentazione di scappare via.
non esiste una legge che potrà far guadagnare soldi e rispetto a chi noin ha iniziativa e coraggio,
è vero che ci sono alureati che guadagnano nei call center 5 euro all’ora,ma è anche vero che ci sono semianalfabeti che gestiscono imprese,
la differenza sostanziale è che chi ha volgia di fare,inventiva,iniziativa,coraggio che sia laureato o analfabeta prima o poi realizza i suoi sogni,chi invece ha studiato per modo di dire, sino a 30 anni sotto le ali dei genitori e lo ha fatto solo per tirare a campare,ha come unico destino quello di finire in un call center.
è ora di finirla con queste cazzate e con questa ideologia prettamente di sinistra che incentiva l’assistenzialismo,non avete ancora capito che se siamo nella merda oggi è solo perchè in passato si ha dato asilo a lazzaroni che scaldavano e scaldano sedie negli uffici statali?
Sono anche io tra le vittime della legge Biagi.
Fortunatamente il mio stipendio è abbastanza alto da consentirmi di pagare l’affitto e le tasse, ma se volessi fare dei progetti più a lungo termine (a quasi 30 anni vorrei sposarmi con la mia fidanzata e comprare una casa da poter chiamare “mia”) non posso. Infatti, sapendo che l’attuale contratto scade a settembre e senza certezze per il futuro, quale banca mi darebbe mai un mutuo? Nemmeno io me lo darei!
Ed è tutto merito della legge Biagi. Adesso, chi prova a cercare lavoro nel mio campo (l’informatica) trova solo a Progetto / Tempo determinato o Categorie protette. Forse se mi tagliassi un piede avrei la soluzione ideale per i miei sogni!
Dunque…
liceo scientifico,
durante la scuola e l’universita’ ho fatto un po’ di tutto, aiutocuoco, bacciante agricolo, sportellista Snai con co.co.co a 7800 lire l’ora e disponibilita’ tutti i giorni (abolite i co.co.co., abolite chi li ha fatti,cioe’ D’alema-Prodi con finta distrazione di Bertinotti e sindacati, abolite la SNAI !!! VANDALIZZATELA!!!), volantinaggio a 5000 lire l’ora,
postino trimestrale (bellissimo lavoro e ben retribuito, peccato che le poste sono una rete di qualche migliaia di famiglie che fanno entrare solo i loro parenti), benzinaio, operaio, promoter TIM, animatore centro estivo, cameriere…
una volta laureato a 27 anni in relazioni pubbliche), un breve periodo di relax, poi mi sono detto “io di stage non ne voglio sapere, e cv non ne invio che sono solo una frustrazione” (tra l’altro la mia zona sta vivendo un periodo di dismissione delle gia’ poche attivita’ produttive) ho contattato tutte le agenzie interinali nel raggio di 30km e gli ho detto “raccatto tutto!”… ora da un tre mesi passo di posto in posto, operaio, impiegato, magazziniere, quello che c’e’,anche a 40 km da casa coi turni, non discuto neanche, ho ancora il mio lavoro da weekend da cameriere (in nero) a 6,20 euro, lavoro 60 ore alla settimana (70 contando i viaggi in macchina) e arrivo a 1400 al mese, da cui togliere la benzina…ho finalmente provato l’ebrezza della malattia pagata (2 gg di raffreddore),
sul lavoro tengo sempre a mente il piu’ grande consiglio che abbia mai ricevuto (da un mio istruttore durante la Naja): RUBA CON GLI OCCHI…
a fine mese e’ pronto il passaporto (DOPO 47 EURO E 3 SETTIMANE DI BUROCRAZIA, SE NON CI SONO CONTRATTEMPI!!! VOGLIA DI UCCIDERE CRESCENTE,VOGLIA DI UCCIDERE CRESCENTE,…), e mi tengo pronto…
se dopo il 9 aprile vince Prodi me ne vado dall’Italia.
Se vince Berlusconi cambio emisfero…
complimenti a Grillo per il migliore post di sempre (anke Pietro Lascala ha risposto in difensiva, mi sa che lavora in un call center)
io sono sui tre e mezzo l’ora come apprendista, ma non voglio parlare di questo ,
per me biagi si sta rivoltando nella tomba prima che venisse ammazzato lui aveva un progetto in mente di rinnovare istruzione e mondo del lavoro di pari passo per adattarsi alla situazione economico mondiale e renderci ancora competitivi nel mondo.
con la sua morte il suo disegno è stato reinterpretato da chi probabilmente era meno consapevole della nostra situazione e di come sarebbe dovuta diventare, ritengo che la legge così come è stata partorita sia uno frutto di uno stupro del pensiero di un bravo economo italiano.
Marco
certo, se scendi in piazza con le molotov
i giornali e i tg titoleranno:
“No global invadono la piazza e scagliano
molotov sui passanti per protestare contro
l’ordine e il lavoro”..
Ciao a tutti. sono un’infermiera laureata nel 2004.Lavoro in ospedale con un contratto di un anno rinnovabile.il concorso l’ho fatto e sono in graduatoria ma non mi hanno ancora chiamato. Lavorare a incarico vuol dire fare le sostituzioni, i peggiori rientri, non hai diritto a un turno fisso,ti possono spostare dove gli pare.Io mi chiedo:ma se hanno bisogno di infermieri perchè non li assumono di ruolo?se volessi prendere un mutuo chi me lo darebbe? E io nsono già fortunata a lavorare. e penso:la pensione me la daranno?
certo, se scendi in piazza con le molotov
i giornali e i tg titoleranno:
“No global invadono la piazza e scagliano
molotov sui passanti per protestare contro
l’ordine e il lavoro”..
segnalare al centro nazionale, qualora ne vengano a conoscenza, le imprese o i soggetti che diffondono, distribuiscono o fanno commercio, anche in via telematica, di materiale pedopornografico, nonché a comunicare senza indugio al Centro, che ne faccia richiesta, ogni informazione relativa ai contratti con tali imprese o soggetti;
conservare per almeno 45 giorni il materiale oggetto della segnalazione;
pagare una multa salata in caso di mancata segnalazione;
adottare i filtri decisi dal ministero delle comunicazioni e dalle associazioni dei provider;
pagare una multa salata per mancata adozione dei filtri.
Inoltre, è fatto obbligo ai gestori di sistemi di pagamento di segnalare alle banche o agli uffici postali l’uso di sistemi di pagamento per l’acquisto di materiale pedopornografico, al fine di convocare il cliente a fornire chiarimenti.
In sintesi, quindi, questa inqualificabile normativa:
Sposta l’applicazione della sanzione dalla detenzione e diffusione di immagini reali prodotte vessando i minori, a ipotesi estremamente vaghe in cui le immagini possono essere anche artificiali e non presuppongono l’impiego di immagini a sfondo sessuale (per cui è punita anche l’elaborazione grafica di un disegno o di una foto “normale”). Con il chiaro intento di sanzionare penalmente ANCHE disfunzioni patologiche meritevoli di trattamento psichiatrico e non di sanzioni penali (come era da sempre stato nel codice penale, che punisce fatti e non malattie).
Istituisce un Moloch (il centro nazionale antipedopornografia) che al di fuori di ogni controllo della magistratura esegue attività di indagine, segnalazione, ed è destinatario di una impressionante mole di informazioni sulle attività di imprese e cittadini, oltre ad avere il potere di segnalare a istituti di credito e poste italiane gli usi degli strumenti di pagamento finalizzati all’acquisto di materiale pedopornografico (e non si capisce come lo possa fare senza “entrare nel merito” delle transazioni
….
E’ ora di finirla di raccontare frottole a noi giovani, è ora di finirla con le false promesse, bisogna agire, dare speranze e futuro…Ci chiamano mammoni italiani perchè a trent’anni siamo ancora in casa…e con quali soldi possiamo farci una vita nostra, ma soprattutto a che età dovremo ridurci ad arrivare prima che riusciremo a guadagnare a sufficenza da poterci mantenere e quindi crearci una famiglia?…Con l’occasione esprimo la mia stima nei confronti del Sig. Grillo che si sforza di creare un mondo migliore.
Grazie.
La mia storia è questa: mi sono trasferito dal sud per cercare lavoro al nord, dopo aver fatto tantissimi lavori interinali dalla durata variabile di 1-2 e quando andava bene 3 mesi.
Da un anno e mezzo sto lavorando come lavoratore primo a tempo determinato, poi interinale, somministrato ecc, alle Poste italiane come portalettere.
Ogni tre mesi mi rinnovano il contratto, ma ad un certo punto non me lo rinnoveranno più.
Non posso pensare di avere una famiglia perchè non potrei permetterla, nè una casa, nè una macchina perchè domani potrei non lavorare.
La differenza tra me e i miei colleghi (assunti a tempo indeterminato) è che io non posso avere malattie, nè vacanze e devo lavorare duramente perchè c’è il ricatto psicologico del non rinnovo del contratto.
I miei colleghi si assentono per lunghi periodi e per malattie, il più delle volte, immaginarie.
Dovrebbe esserci equità.
Come vedo il mio futuro?! buio, ho già 36 anni e mi sento escluso da tutto.
Alla fine quello che vogliamo è soltanto la sicurezza di un lavoro a tempo indeterminato, o almeno un contratto più lugno di tre mesi.
BEPPE guarda cosa fanno a CAMERE CHIUSE!!!
da PI di oggi:
Peggiorata una pessima legge
Ancora norme incivili con il pretesto della “protezione di minori”
Il 23 gennaio 2006 il Parlamento ha approvato definitivamente la modifica alla sciagurata legge 269/98 (che, con la scusa della tutela dei minori, stabiliva inaccettabili estensioni dei poteri di polizia, come per esempio la possibilità dello spaccio di pornografia di Stato).
Le Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo internet (questo il nome della legge) aggiungono altra “barbarie legale” allo stato di fatto e riducono ulteriormente i confini dell’applicabilità dei principi di civiltà del diritto e di libertà fondamentali del cittadino.
L’articolo 4 della legge introduce il reato di pornografia virtuale definita come “immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni diciotto, non associate in tutto in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali”. La vaghezza dei concetti espressi nella norma (la cui definizione implicherebbe serie considerazioni di tipo filosofico, e di notevole rilevanza pratica, sul significato di alcuni concetti) si presta a interpretazioni strumentali e discrezionali che vanno a incidere addirittura sul condizionamento del pensiero.
L’articolo 14 bis istituisce l’ennesimo Centro nazionale, questa volta per il “contrasto della pedopornografia sulla rete INTERNET” (il maiuscolo è nel testo della legge). Che serve a raccogliere, catalogare e verificare le segnalazioni dei siti “incriminati”, i gestori e i beneficiari dei pagamenti.
La norma sopra citata “fa il paio” con nuovi obblighi dei provider che vengono di fatto e di diritto trasformati in veri e propri “poliziotti” con obblighi di controllo e segnalazione.
Non date la colpa a Berlusconi!
Non perchè non ne abbia, di colpe, ma perchè non l’ha certo inventato lui il co.co.co. …
Sono stato schiavo di questi contratti per qualche anno nel periodo che al goveno c’era la sinistra, non molti anni fà quindi, e non mi sentivo certo più protetto con Prodi o D’alema alle redini. L’ingordigia di molti datori di lavoro non nasce certo con i contratti a progetto nè può esserne una diretta conseguenza!
Ho visto molti passare da dipendente a imprenditore e cambiare radicalmente filosofia, da sfruttati cronici a sfruttatori autocompiacenti.
Sara’ stato il governo Berlusconi a far bere tutto d’un fiato il cervello a questi nostri ‘padroni’?
La legge Biagi non c’era nel ’98 quando lavoravo per un milione al mese 10 ore al giorno con un contratto rinnovato di mese in mese e sottoscritto solo alla fine di ogni mese!
L’avidità non l’ha portata la casa delle libertà
e tentomeno la sinistra. Cerchiamo di cambiare noi stessi prima di tutto, in meglio. Magari un giorno creeremo nuove generazioni di persone (e dunque anche di politici) migliori di quello che siamo e siamo stati. Fino ad allora (cioè per qualche centinaio d’anni?) votiamo consci che chi ci rappresenta altro non è che un prodotto (interno lordo…?) di noi stessi e della nostra società, bella o brutta che sia.
va bene niente colpa al signor Berlusconi per aver generato la situazione..
pero’ era lui che prometteva, e continua a farlo, di risolvere tutti i problemi dei cittadini italiani se gli avessero dato fiducia e mandato…
fatto.
risultato:
ha pensato, in 5 anni a risolvere i SUOI problemi e quelli di pochi altri.
comportamento esemplare direi! ma non e’ colpa sua, nooo?! sotto, diamogli altri 5 anni di possibilita’…
comunque…
Io, come dici tu, cechero’ di cambiare me stesso in meglio, cominciando a non votare il peggio del prodotto di noi stessi e della nostra societa’.
L’evidenza oggettiva mi porta a identificare la CDL come il peggio.
ma se tutto questo fosse almeno servito. Ovvero se tutto il risparmio sul costo lavoro fosse stato trasferito sui prezzi al pubblico, si sarebbe avuto la possibilità di aumentare i consumi che poi avrebbero dato vita ad ulteriori investimenti produttivi, quindi ulteriore mano d’opera e via dicendo. Invece cosa è successo? che i prezzi INVECE DI SCENDERE hanno avuto una impennata (e non diamo la colpa all’euro ma ai commercianti, ovvero a chi invece di dividere per 1936.27 ha diviso per 1000,00). E se i prezzi al consumo hanno avuto una impennata, in un contesto in cui i costi della mano d’opera ha avuto un deciso calo, VUOL DIRE CHE NEL PAESE CI SARA’ UNA ALTISSIMA PERCENTUALE DI ITALIANI CHE SI IMPOVERISCONO ED UNA BASSISSIMA PERCENTUALE CHE SI ARRICCHISCHE MOOOOOOOLTISSIMO! A questo punto verrebbe una domanda facile facile. Ma tutto questo trasferimento di ricchezza che dovrebbe essere assogettata prima ad IVA e poi a imposta sul reddito, dove cavoli è finita? perchè allo stato non è arrivata? tutta in svizzera? tutta evasa? ECCO LA SOLA CULTURA DELL’IMPRENDITORE ITALIANO E DI QUESTO GOVERNO:- MARTELLARE IL DIPENDENTE-AUMENTARE I REDDITI SENZA REINVESTIRLI-EVADERE LE TASSE E PORTARLE NEI PARADISI FISCALI
Tutto quello che hai detto può essere vero, tanti imprenditori evadono le tasse per arricchirsi in modo spropositato. Ma quanti lavoratori dipendenti e peggio ancora quanti in cassaintegrazione fanno altri lavori in nero? I cattivi non sono sempre e solo gli imprenditori. Ci sono onesti e disonesti ovunque.
la precarizzazione dei posti di lavoro è un’ovvia conseguenza dell’intoccabilità del lavoratore con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Mettiamoci nei panni di un datore di lavoro che si trova tra le palle un lavoratore fannullone o inetto, che non può essere licenziato neanche con l’intervento di Gesù Cristo. Cosa fà? Il successivo contratto lo farà a tempo determinato. Non basta? Ricorrerà al co.co.co. Vuoi lavorare per me? solo come collaboratore esterno.
La soluzione? fare a tutti un solo contratto di lavoro: a tempo indeterminato ma con la facoltà per il datore di lavoro di licenziare, senza grane sindacali, quel lavoratore che non si dimostra capace o si rivela un fannullone.
Ciao Beppe,
sono un ragazzo di 21 della provincia di Ravenna.
Ho conseguito un diploma di perito capotecnico in meccanica industriali presso l’istituto tecnico della mia città.
Dopo aver provato un po’ di università, con scarsi risultati, ho deciso di tuffarmi nel dorato mondo del lavoro…
Risultato: contratto da apprendista come impiegato metalmeccanico, sovrasfruttato, sottopagato e pure con un capoufficio(che poi è il titolare dell’azienda) che è uno stronzo di prima categoria.
Tutti le lezioni di organizzazione industriale seguite con passione durante le scuole superiori si sciolgono davanti alla disorganizzazione che regna sovranna: non esiste fare magazzino, le consegne sono sempre di corsa, gli operai sono costretti a fare anche 10/11 ore al giorno e vengono pure il sabato mattina(che normalmente sarebbe un giorno di riposo ma che il boss ritiene cosa normale).
Probabilmente entro luglio mi licenzierò ma sono ancora incerto se fare un soffiata alla guarda di finanza riguardo certi conti della ditta…
P.S: a volte torno a casa alla sera che ho i tremori….
Grandioso popolo del blog,vi ri-invito ad usare http://www.voipstunt.com come suggerito giorni fa dal mitico Beppe,sono all’estero per lavoro e non avete idea di quanta soddisfazione dia chiamare gratis con la qualita’ di un telefono tutti i propri cari e non dare i soldi a chi ce li ruba.Vi ricordo che anche le chiamate nazionali in Italia con questo software sono gratis,senza limitazioni!!!Grazie per l’attenzione, grazie Beppe da mia madre…
MA allora perché CAZZO votiamo questi politici?
DOVE SONO QUELLI CHE VOGLIONO ANDARE CONTRO QUESTO SISTEMA? RIFONDAZIONE i VERDI? e poi?
IO sono fortunato, comunque NON capisco la logica politica italiana!
Ragazzi ma mica crederete a Grillo???? Lui è minimo impazzito, ma dove vive? Ma allora è pessimista cronico? Ma lo sai lei che oggi con i mille euro che guadagniamo possiamo fare tutti una vita da nababbi? Se non ce la fate ad arrivare a fine mese, se il fitto vi toglie piu della meta dello stipendio, credetemi me lo conferma un sondaggio americano, è colpa dei comunisti, E se guardate bene tg4 emilio vi confermera tutto.
P.s Se volete veramente finire di sentire assurdita e stronzate ogni secondo e volete veramente voltare pagina, non votate tutti i vecchi partiti, votate Antonio Di Pietro e visitate il suo bellissimo blog http://www.antoniodipietro.com
Mi fa piacere vedere tutti d’accordo sugli effetti negativi della legge Biagi. Mi chiedo pero’: se non ci fosse la legge Biagi come saremmo oggi? Quanti di quelli che scrivono hanno cognizioni economiche per spiegare perche’ reputano negativa la legge Biagi e quanti invece si sfogano per le LORO posizioni precarie? Mi fa oltremodo incazzare questo coro di si’, hai ragione, e’ vero, l’ho vissuto anch’io, ma possibile che mai nessuno vada a fondo dei problemi invece di usarli per giustificare i propri drammi personali? Non ce l’ho con te Mr. Grillo, tutti possono sbagliare (io per primo), ma chi non ha mette in dubbio le proprie convinzioni per potersi atteggiare a martire… consiglio “L’arte di tacere” di Dinouart. Devo leggerlo anch’io.
ho sempre trovato lavoro da solo, poi x una coincidenza sono finita a lavorare per una società di lavoro interinale..dopo 2 esperienze andate male sono stata chiamata a Bologna ruolo coordinatrice centrallinista. Contratto co.pro. per finire l’anno e poi mi avrebbero assunto. 1° mese col contratto di 18 gg con i soldi pattuiti per il 2°mese in nero perchè non si poteva fare un contratto e poi il futuro di altri 3 mesi a collaborazione. Sono scappata. Mi chiama una agenzia di assicurazioni casa/auto e investimenti: mi voleva tenere tutta la vita a co.pro., assicurandomi che se rimanevo in cinta, mi avrebbero allungato il contratto… Questo non è un nuovo modo per agevolare il lavoro, questa è la nuova balla per prendere una persona come se avesse la partita iva, cambiandola o lasciandola a casa quando gli pare e piace. Non hai sicurezze e il ruolo lo possono occupare in molti visto che non cercano esperienze pregresse o almeno per le ditte, l’importante è che acetti il contratto… Oltre a questo, riescono a farti passare lo stipendi come uscita in nero perchè così spiegano allo stato che tu non sei sempre lì e quindi sembra al di fuori una vera e propria collaborazione per dei progetti definiti nel tempo. In più, con questi contratti, finchè non fai il 730 o simili, non sai mai se ti hanno versato veramente i contributi: società di servizio che mi ha versato i contributi dopo mie interminabili telefonate alla sede centrale e anche se ho lavorato da loro fino a dicembre, per lo stato ho lavorato x loro fino a marzo. Un’altro mi ha detto che facevamo una collaborazione e alla fine il foglio che mi dava era falso e son dovuta andare dall’avvocato della CISL per avere lo stipendio che non mi pagava (la CIGL mi ha lasciato a piedi). Con i co.pro. le aziende possono venir su come illegali e prendere personale e nessuno si accorge di nulla, quindi per me è solo un modo per truffare lo stato e la salute dei cittadini. Grazie
Lavoravo per l’892 per meno di 5 euro l’ora. Io studio e vivo coi miei, quindi ancora ancora mi poteva andare bene. Ma le storie che vedevo in quel call-center erano paurose. Studenti ma anche laureati, operatori turistici, ingegneri, gente in gamba, con famiglia, che conosceva 5 lingue, costretti a sottostare a contratti che cambiavano (in peggio) ogni mese a piacimento dei datori di lavoro e senza preavviso, e in sostanza a un lavoro monotono e sottopagato (300-350 euro al mese in media). Tutto ciò fino a quando un giorno siamo stati avvisati che dal giono dopo non ci saremmo + dovuti presentare al lavoro perchè il call-center sarebbe chiuso. fine del gioco, tutti a casa e non importa se senza preavviso magari non hai un’altra offerta pronta sottomano e per un mese o due magari non lavori affatto e devi trovarti un modo per mangiare e pagare le bollette. Le aziende chiaramente fanno il loro gioco ma sono le leggi che devono tutelare i lavoratori ca**o!
Caro Beppe e cari blogger,
premetto che la mia attuale condizione lavorativa non è direttamente figlia delle legge Biagi ma penso sia comunque emblematica delle attuali logiche del mondo del lavoro.
Con una laurea, una specializzazione post-laurea di 2° livello, un’esperienza di due anni e mezzo come Area Manager per un (ex) importante Gruppo Industriale operante nel campo dei Servizi, un aggiornamento professionale continuo (6 corsi di formazione frequentati negli ultimi 16 mesi) ora, alle porte dei 36 anni, mi ritrovo disoccupato di lunga durata e senza realistiche prospettive di migliorare a breve (?) la mia condizione.
Cerco lavoro con ogni mezzo da oltre tre anni ma, pur dando disponibilità a tutto, per i lavori non qualificati sono sempre “troppo formato” mentre per tutti gli altri la mia esperienza è “troppo specifica” e “poco spendibile”.
E intanto gli anni passano.
Così, in questo momento, (non) arrivo alla fine del mese lavoricchiando occasionalmente come factotum a circa 5 l’ora.
Tra un po’ sarò costretto a rivolgermi ai Servizi Sociali.
Ma mi assale un dubbio: che sia troppo “formato” anche per loro?
Ho 27 anni, laureato in ingegneria, vittima della “flessibilita”, come tanti altri miei coetanei.
Premetto col dirti che mi ritengo ancora fortunato, per retribuzione. Forse e’ perche’ di anni ne ho 27 e non 33, e il progetto della mia vita e’ ancora nebuloso e le necessita’ meno pressanti. Comunque ti racconto la mia esperienza.
Il mio primo contatto con il mondo del lavoro precario si e’ verificato circa 2 anni fa, in un ufficio di progettazione ben avviato, con clienti molto grossi (diciamo pure enormi). Non ero ancora laureato, paga tipica da co.co.co., un sostanzioso guadagno dello studio grazie al mio lavoro. Quando periodicamente il cliente passava a controllare l’andamento del progetto, io venivo sistematicamente dirottato in un’altra stanza, e delle spiegazioni si occupava il mio diretto superiore. Durata del tutto un paio di mesi.
Ora sono assunto (a progetto), e la situazione e’ migliorata, dal punto di vista umano, non certo retributivo, perche’ sicuramente guadagno meno del mio vicino di casa, piu’ giovane di me, che a 18 anni ha cominciato a fare l’elettricista e due anni fa si e’ comprato la spider. Tre anni fa ho lavorato per otto mesi in svizzera come ricercatore (sempre non ancora laureato), inutile dire che la paga era doppia, c’era l’assistenza sanitaria eccetera..
Vorrei concludere riportando il commento di una persona che lavora all’INPS da 30 anni e della quale mi fido (mio padre), che mi ha rivelato che lo striminzito 18% di contributi sul nostro tipo di contratto (nel mio caso circa 1000 Euro l’anno), a meno di spettacolari congiunzioni astrali (tipo che percepisci almeno 24000 Euro l’anno, e per la durata di 4 anni), viene spedito al Fondo Solidarieta’, quello per le persone che raggiungono i limiti di eta’ pensionabile ma non hanno abbastanza contributi per la minima. Insomma, soldi che non rivedro’ piu’.
Il problema vero è che con quello che guadagni non ci campi. Se andate in altri paesi la situazione del precariato non è tanto diversa, ma esiste un sistema equilibrato all’interno del quale è possibile vivere con il proprio stipendio. Un ragazzo di 20 anni che lavora deve essere in grado di andare via di casa e campare. come facevano i nostri genitori o i nostri nonni. Il precariato è frutto di un garantismo lavorativo eccessivo degli anni passati nei confronti dei nulla facenti. In passato un qualunque impiegato che aveva voglia di non fare nulla stava nella posizione otimale per diventare un fanc@§§]sta stipendiato. Ovviamente in Italia invece di trovare un metodo per punire chi non lavora e quindi lodare chi fa il suo dovere, abbiamo punito tutti. Che bel sistema, che bella soluzione!!!
Mi chiamo Andrea, sono laureato in Filosofia, da quasi un anno, sto seguendo un Master in consulenza del lavoro, sono un co.co.co. presso una scuola elementare dove organizzo il servizio di prescuola, ad aprlie comincerò uno stage alla Cgil di Lecco e nel week-end spesso, ma ahimè non sempre volentieri, faccio il barista in un locale notturno. Ovviamente sono ancora dipendente dai miei genitori e al momento non vedo come fare a ritagliarmi qualche margine d’indipendenza economica.
Al giorno d’oggi due dei beni di “consumo” da considerare necessari per poter essere indipendenti, ossia casa e automobile, si comprano a rate previo contartto a tempo indeterminato. Sto parlando di mutui trentennali e finaziamenti assassini che ormai vedo come compromessi accettabili se solo mi venisse data la possibiltà di adottarli! Ma come si fa’ con una tipologia contrattuale come quella imposta da Mr. Treu e da Mr. Biagi? Qualcuno conosce una banca che mi fa un mutuo con un contratto a progetto o con un contratto a termine?
Qualcuno conosce un neo-laureato che si compra casa o automobile dopo aver trovato lavoro?
E come cazzo fa uno a farsi una famiglia senza una casa dove metterla e senza un auto con cui andare al lavoro?
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LO SCANDALO SONO I DIPENDENTI STATALI,
“LAVORANO” O DICONO DI FARLO SEI ORE AL GIORNO, SABATO E DOMENICA ESCLUSI,
HANNO TUTTO GARANTITO,
NON FANNO UN C…O, SI LAMENTANO PURE,
NON POSSONO ESSERE LICENZIATI, E
SONO LA CAUSA DELLE NOSTRE MAGGIORI TASSE, PERCHE’ LO STATO LI CONSIDERA SPESE, NON VALUTA IL LORO RENDIMENTO, QUINDI POSSONO FARE QUELLO CHE VOGLIO ANCHE LA SPESA AL MERCATO, DURANTE IL LAVORO!
premetto che non sono dipendnete statale; posso condividere il fatto delle sei ore al giorno con i week end a casa (anche se al 90 per cento lavorano anche il sabato); sicuramente c’è chi non fa nulla e ci sarà chi lavora, chi timbra il cartellino e va a casa e chi esce la sera alle otto e non ha staccato tutto il giorno. Però… e ripeto però… non sono solo loro il problema … i finanziamenti a pioggia su decoder, scuole private, computer ai sedicenni, quote latte, finanziamenti al mezzogiorno, finanziamenti al cinema ed a teatro (vedi ultimo film di franco nero omaggio a sergio leone) ed ultimi i cento milioni per la crisi dei polli; vogliamo parlare della tav e del ponte sullo stretto? potrei continuare per ore… a prescindere dagli statali… i soldi vengono usati in modo indiscriminato e senza una strategia di prevenzione, ma solo per tamponare… il problema degli statali (non so in che percentuale) e che ci sono una marea di raccomandazioni ed un sotto utilizzo vergognoso…. tutto qui.
E’ proprio questo il gioco di questo governo: dipendenti privati contro dipendenti pubblici, precari contro garantiti, disoccupati contro precari, la GUERRA FRA I POVERI, cioè fra i lavoratori facendo a gara a chi è più “privilegiato” mentre i privilegiati sono SOLO LORO!
Il fatto che esistano sacche di malcostume dipende in primo luogo da chi ha in mano le redini dell’organizzazione, e per ultimo dai lavoratori. Tra l’altro, se non ci fossero questi tanto odiati “dipendenti statali” che insegnano ai vostri filgi, che vi curano negli ospedali, che vi danno la pensione, che vi fanno i certificati di cui avete bisogno, cosa fareste?
BASTA con questa assurda guerra fra poveri, il nemico E’ UN ALTRO!!!!!!!!
Come dipendente pubblico vorrei solo ricordarti che lavoriamo 6 ore per sei giorni e con stipendi che sono al limite dell’indecenza.
Il nostro contratto dell’ultimo biennio non è stato ancora rinnovato ed è già scaduto prima di esserlo, questi luoghi comuni potete risparmiarveli, la pubblica amministrazione stà andando avanti, come tanti altri settori del lavoro, grazie al sacrificio dei lavoratori e se fosse vero quello che dicono i berlusconleghistifascisti come te molto probabilmente questo sarebbe un paese del tutto fermo. Per avere dei diritti non bisogna lottare e non fare in modo che gli stessi vengano tolti agli altri, io sono daccordo con tutti questi ragazzi che soffrono per la loro precarietà e mi impegno nel sindacato affinchè i diritti che ho io li abbiano anche loro e non perchè vengano tolti a chi ce li ha. Vedi caro Apollonio questi sono i luoghi comuni che rovinano i lavoratori, questo è il modo per mettere i lavoratori uno contro l’altro, la lotta deve avere una sola direzione, verso e contro chi sfrutta, se non l’hai capito fattelo spiegare e se vuoi impegnati a portare il sindacato di base li dove serve, fai qualcosa invece di chiacchierare a vanvera su cose che sicuramente non conosci.
Carissimo Mario…. é troppo facile fare dello sterile qualunquismo. Non mi arrabbierò con te per quello che pensi e dici. In parte posso anche considerarlo vero. Purtroppo, e dico purtroppo perchè vivo quotidianamente a cointatto con la gente che or ora hai descritto sommariamente, sono anche io un dipendente statale. A dispetto della mia giovane età, 28 anni, lavoro da ben 9 anni. Ho cambiato 5 pubbliche amministrazioni, sempre perchè ne avevo una gran voglia… A 19 anni, mentre mi iscrivevo all’università, ho fatto parecchi concorsi….e magia delle magie, senza mai avere una benchè minima idea di quello che volesse dire essere raccomandato e ovviamente senza mai conoscere uno straccio di politico e di “angelo custode” ma studiando ( perchè a quell’età studiare per me era un vero e proprio lavoro!), dicevo a 19 vinsi diversi concorsi….e scelsi il posto che in quel momento credevo più adatto….
Ci sono diverse realtà in quelle che tu chiami “statali”… Di solito le pubbliche aministrazioni, per ovvi problemi di budget, sono sotto-organico. Dipende molto da quanti abitanti ha il Comune da amministrare. Spesso e volentieri, anche se non precario per fortuna mi sono trovato a svolgere mansioni e incarichi che non avrei dovuto fare…. ma che il senso del dovere ( che pochi hanno nelle p.a.) mi portava a compiere. Spesso e volentieri mi sono ritrovato anche a pagare errori che mio malgrado ho commesso…perchè, si sa, più lavori e più hai possibilità di sbagliare! E nessuno, politico e non mi ha mai riconosciuto meriti o demeriti. Il problema è tutto racchiuso in quest’ultima riga… la professionalità o la NON professionalità non sono non è riconosciuta o riconoscibile ma non è nemmeno economicamente corrisposta. A distanza di 9 anni il mio sytipendio ha solo perso potere d’acquisto. E la mia voglia di fare bene il mio lavoro è scemata con esso. Se avessi lavorato per un’azienda privata…. bhè sicuramente sarebbe stato diverso…
Saluti.
Fabio
mia moglie lavorava come co.co.co in un azienda ospedaliera. Quando è rimasta in cinta abbiamo scoperto che la figura del co.co.co, che pensavamo scomparsa con la legge Biagi, in realtà è stata cancellata solo per le aziende private e non quelle pubbliche. Il risultato è che, grazie ad un articolo della legge Biagi, è riuscita a conservare il posto di lavoro, ma non ha percepita nulla dall’azienda, solo rimborso IRPEF calcolato sulla base dei versamenti effettuati dal datore di lavoro (che per un co.co.co sono ridicoli) e interruzione del contratto per 4 mesi senza traslazione della data di fine rapporto. In pratica ha perso 4 mesi di stipendio.
Ora, va bene la flessibilità, ma se l’accetto, allora devo essere pagato in proporzione di più rispetto al dipendente. Inoltre, per flessibilità si dovrebbe intendere non precarietà, ma offerta diversificata di tipologie di contratto. Ciao a tutti.
Stefano, 30 anni, laureato, CoCoCo per enti pubblici dal 01/09/2001
Concorsi effettuati: 3 – 1 in graduatoria;
blocco assunzioni nel pubblico=0 attinti dalla graduatoria.
Grazie Berluska
L’unica attività che rende è la gestione di soldi e risorse altrui. Ma non crea ricchezza e soprattutto non sviluppa ricerca e tecnologia che darebbe lavoro a tutti.
Angelo De Poli 21.02.06 10:42
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Bravo Angelo! grandi profitti di grandi aziende investiti non nell’innovazione dell’azienda, ma in finanziarie non meglio identificate, che poi falliscono… sudore della fronte di tanti..
società all’estero, scatole cinesi, evasione delle tasse, con spremitura dei soliti fessi
Grandi imprenditori che diventano grandi immobiliaristi (e quale legge glielo impedisce?).. ma i soliti fessi non trovano uno straccio di casa in affitto e devono indebitarsi con i mutui
Tassazione delle rendite?? Oh no!! scandalo, ragioni come una comunista!!
Che grande cosa il sistema capitalista.. ma soprattutto quello italiano dei GRANDI FURBI!
Eppure c’è qualcuno che li vuole rivotare, ma che abbia forse qualche interessuccio?
La legge Biagi è una presa per il culo.Contratti cococo……una truffa legalizzata come tante in Italia.E poi perche i giovani non vogliono vivere quà…..perche emigrano…..perche il nostro paese pewr quanto bello è una grossa presa per il culo.
Marcello Bello, la tua presunzione mi rivolta lo stomaco, sapere che esistono persone come te mi urta, si può non condividere le idee di altri ma la tua presunzione cosmica fa rivoltare anche i lombrichi sottoterra. le parolacce non bastano a esprimere il disgusto, per cui non ne uso, e non ho tempo per rispondere per punti alla mail, solo esprimo disgusto.
Tutto vero. Sono laureato, in un settore pieno di possibilità (dicono), e lavoro con P.I.- IMPOSTA dai datori di lavoro – dopo essere stato co.co.co.
Che bello, sei libero profesionista! mi dicono…
Tutte balle.
Come la storia dell’occupazione. Se essere occupati vuol dire questo, allora le regole sono truccate.
Non è cambiato nulla. Stessa retribuzione, più spese, mancanza di forza contrattuale, sfruttato. Libero dove?
Ai datori di lavoro è stato dato un mezzo che permette loro di avere il coltello dalla parte del manico. Sempre.
E la mia compagna è messa peggio di me.
Di quelli che parlano di leggi coraggiose per l’occupazione, non voglio nemmeno sentir parlare. E hanno tutti i figli già sistemati.
Io e la mia compagna viviamo insieme, bollette, spese varie, rate, tasse e arriviamo a pelo a fine mese. Dobbiamo programmare le uscite.
Chissà quando decideremo di fare un figlio.
E gli unici sistemati che conosco, come sempre, lo sono per agganci o amicizie. E io che non ne ho? Così questa legge ha amplificato anche questo problema.
Ma, nonostante tutto, sono felice sono sereno.
Bene Beppe !
l’inchiesta sul vissuto reale che diventa conoscenza consapevolezza e possibilità di TRASFORMAZIONE ! I soggetti reali che “parlano” e che non vengono “interpretati”.. ma nel dibattito nessuno coglie la “radice”..perchè ?
RIDUZIONE GENERALIZZATA DELL’ORARIO DI LAVORO
(redistribuzione del lavoro!)-
REDISTRIBUZIONE DELLA (E) RICCHEZZE-
CAMBIARE STILE DI VITA ..no alla competizione all’egoismo all’individualismo al consumismo ,nuovi valori per un mondo nuovo..
Il LIBERISMO “PRECARIZZA” .
Non è una necessità “oggettiva”. Una cosa neutra. Sono gli uomini che fanno la storia. Quindi le “scelte si possono “cambiare”. E’ una questione culturale politica sindacale . Siamo di fronte alla più grande rivoluzione tecnologica della storia dell’umanità ,o la mettiamo al servizio dell’uomo dei suoi bisogni , o diventa strumento di “oppressione”
sfruttamento manipolazione ecc.
Oggi più che mai : LAVORARE MENO (molto meno!) LAVORARE TUTTI!
Bisogna “organizzarsi” per un nuovo mondo possibile.
Il sig. B. prima di scendere “in campo” era nella merda . Oggi è “il più ricco d’Italia” e uno dei più ricchi del mondo.
MONTEZEMOLO l’anno scorso ha dichiarato 12 milioni di euro . Consorte “guadagnava” 1 milione e mezzo di euro l’anno. Bonolis per 3 anni ha avuto 24 milioni di euro (da Rai a Med.!). Il “mio ” dir. gen. guadagna 135 mila euro l’anno . Il 10% della popolazione possiede il 42% delle ricchezze..oltre 11 % sono poveri..i precari sono milioni e non arrivano a 800 euro.. SOLO LE LOTTE POSSONO CAMBIARE tutto questo . I lavoratori vanno da 1000 a 1300 euro.. i rinnovi contrattuali a inflazione programmata la concertazione ecc. hanno trasferito reddito dai poveri ai ricchi..B. ha fatto il resto..condoni scudo fiscale Biagi Bossi-Fini.. Lottare insieme !!
Sono un delegato sindacale del “S.in.COBAS”, un sindacato di base che opera prevalentemente nella pubblica amministrazione, vorrei riprendere un discorso iniziato da Stefano Pizzigati in un post precedente.
Caro Stefano, purtroppo il sindacato non è apolitico, ma soprattutto non è DEMOCRATICO, la confederazione CGIL CISL UIL si è arrogata il diritto di fare i contratti e le trattative pur non essendo più la sola a rappresentare i lavoratori.
Quando si eleggono i rappresentanti delle RSU i sindacati di base sono sempre il primo o il secondo sindacato, la CISL e la UIL sono quasi scomparse in molte RSU specialmente al centro nord eppure non è possibile svolgere elezioni a livello nazionale per decidere chi effettivamente ha diritto a fare le trattative con governo, confindustria ecc.
La confederazione fa comodo a chi governa, destra o sinistra perchè, come si è visto, continua a svendere tutti i diritti conquistati dai lavoratori con le lotte degli anni 60 e 70 e questo accade soprattutto quando al governo c’è il centrosinistra perchè la CGIL, fortemente politicizzata, tende a non intralciarne il cammino e, è successo alla fine degli anni 90, accetta co co co e quant’altro arrivando persino a limitare il diritto di sciopero.
Ricordo il “grande” Cofferati, che qualcuno vorrebbe ben più in alto di dov’è ora, all’uscita di una riunione col governo di centrosinistra in cui furono decise le limitazioni al diritto di sciopero che disse “ora bisogna pensare a come fermare quei sindacatini che con quattro iscritti creano disagi a tutti bloccando ogni servizio”!
Era il periodo in cui scoppiarono alcune bombe davanti a sedi di sindacato e in cui, velatamente, del fatto furono accusati i sindacati di base.
Certamente avere di fronte i sindacati di base sarebbe deleterio per qualsiasi governo e sarebbe molto più difficile arrivare a quegli obrobri di contratti che continuano ad essere firmati.
Questa purtroppo è la situazione in italia dove ci si lava la bocca con la democrazia!
Alfio io sono piuttosto confederale e poco Cobas.. ma li rispetto e credo che specie nella scuola siano molto forti.
Però mi si è spezzato il cuore l’ultima volta a Roma vedere due manifestazioni separate, e quella dei cobas che praticamente sembrava manifestasse contro il sindacato e non contro il governo.
Credo il momento sia troppo serio, la congiuntura internazionale drammatica, e sia giunta l’ora che tutti i movimenti sindacali si mettano attorno a un tavolo, come del resto è avvenuto a livello politico, non senza difficoltà, presenti e future.
Ma certamenti conosci anhce tu il motto “divide et impera”.. Ciao
sono un 30enne che da poco è entrato nel mondo del lavoro. Mi sono laureato tardi, è vero; non ho esperienze lavorative precedenti, è vero; c’è la crisi, è vero; l’azienda in cui lavoro è appena nata, è vero, fattosta che sono stato preso per fare uno stage di 3 mesi “a gratis” dopodichè mi è stato fatto un contratto “a progetto” (figlio della legge Biagi- se non erro-) per 300euro al mese.
Non sto qui a fare i conti su quanto spendo ogni giorno tra andare, mangiare, parcheggiare (a Roma) e altre facezie, rimane il fatto che comunque non sto versando dei contributi, lavoro ma non risulta da nessuna parte nè quando entro, nè quando esco, nè quando lavoro (a volte anche il sabato) e comunque all’interno dell’agenzia lavoro come e quanto gli altri.
Ovviamente la mia non è una critica all’azienda, è il sistema che non funziona. Anche perchè molto spesso mi ritrovo a parlare con amici o conoscenti della mia stessa età o anche più giovani o, peggio, anche più grandi che si trovano nelle stesse condizioni.
Al momento sinceramente non vedo ‘ste gran prospettive!
La legge Biagi non sarebbe stata compresa dal mondo globalizzato economico se avesse posto gli accenti sui punti più cari ai lavoratori.
Ed é per questo che é una buona legge, poiché finché il mondo girerà attorno agli interessi economici non potranno esserci leggi buone.
Lavorare 6 giorni su 7 é é giusto? Questa società divisa in CASTE é giusta? pensare diversamente sarebbe come andare contro la logica dei profitti.
Un’economista che ragiona con il cuore fa l’infermiere o volontariato o cambia mestiere…?
Non capisco comunque questa vanità dei laureati, se la situazione é difficile é giusto che sia difficile per tutti, no? é giusto che tutti facciano dei sacrifici, non é perché uno é laureato abbia più diritti di un manovale, l’economia se funziona funziona perché tutte le parti fanno bene il loro lavoro, anche se non capisco perché uno che ha studiato debba guadagnare più di un bracciante!!!!
Questa legge, come altre, sono nate dalla nostra debolezza e della nostra incapacità come individui e come popolo di partecipare, di essere presenti quando è necessario, di capire e far capire in che contesto del lavoro questa legge avrebbe operato e quale sarebbe stato il contesto industriale di riferimento. Ricordiamo inoltre che i governi, ed i componenti degli stessi, rappresentano la copertina di un libro di cui noi cittadini siamo le pagine, ci assomigliano. Il nostro lamento, ormai, non serve più, non è tenuto in alcuna considerazione, non prelude a nulla,quindi, mentre noi ci lamentiamo, loro agiscono,anche molto rapidamente, essendo sempre presenti e attivissimi, non come noi. E’sicuramente utilissimo parlarsi attraverso le righe di un blog, ci aiuta a superare la paura di partecipare, paura che rappresenta la forza più grande di chi desidera e usa il potere per controllare gli altri, cioè noi. Oltre a scrivere, però,dobbiamo ricominciare ad incontrarci a parlarci guardandoci negli occhi reimparando a non temere le nostre emozioni ricreando luoghi, non solo virtuali di incontro come le piazze delle nostre belle città, i PC non mancheranno sono portatili. Dobbiamo ricominciare a non guardarci con odio, come,ad esempio, dai finestrni delle nostre auto già di prima mattina, accendiamo il cervello subito non aspettiamo le 9,00 dopo il caffè, ricominciamo a sorriderci il più possibile. I cittadini di Torino in questi giorni di Olimpiadi stanno scoprendo che essere allegri e stare un pò insieme, uno vicino all’altro è ancora possibile ed è forse meglio che rinchiudersi davanti ad un televisore. Stare insieme educatamente, considerando l’educazione un bene prezioso, uno degli strumenti più importanti per superare questo momento in cui tutto sembra uguale e senza via di uscita. L’educazione come un elicottero ci solleverà dal suolo e ci permettera di vedere con chiarezza questo finto labirinto fatto di nulla. Grazie per l’attenzione
Salve, sono Concetta Riccardi, dopo anni di lavoro in nero a Napoli ho deciso di andarmene al nord.Prima di tutto vorrei dire che al sud non esiste nessuno contratto.Smettetela di dire che la legge Biagi funzione, semmai se funzione e’ solo al nord che viene applicata, al sud si continua a lavorare a nero.Potete fare tutte le leggi del mondo sul lavoro al sud se ne fregano, NON LE APPLICANO questo vi e chiaro oppure no?Quindi cominciate a rendervi conto che al sud c’e’ gente che come me ha lavorato e lavora otto ore al giorno per 300 euro al mese, e dico al MESE, gente che lavora per 800 euro al mese con moglie e figlio a carico, quindi che la pianti Berlusconi di parlare di ripresa, perche al sud non c’e’ nessuna cavolo di ripresa, anzi le cose sono peggiorate, perche’ prima erano 500 mila lire al mese per un povero cristiano che faceva 8 ore al giorno, ora sono diventate 300 euro con il costo della vita che e’ aumentato con introduzione non controllata dell’Euro.Ora passiamo al nord, ci sono una marea di contratti a tempo determintao.Io ho lavorato anche per una sola settimana in 6 mesi.E poi non assumano mai, dopo un anno ti mandano via per non assumerti e pagare le tasse che sono troppo alte, le aziende lavorando poco, non assumono.Quindi riprendono un altra persona che dopo un anno viene regolamente licenziata.A volte ti assumono a tempo detrminato per 1 anno, poi ti licenziano per riassumerti nuovamente a tempo detrminato…cosi facendo non ti assumono mai a tempo indeterminato.non parliamo del call center…..ti fanno solo co.co.co e tu come compri casa?, come fai a crearti la famgilia?Tra l’altro io sono passata da Bologna a Milano, il lavoro a Bologna e veramente calato rispetto a 4 anni fa…quindi piantatela di dire bagianate sul mercato del lavoro. Le leggi di Biagi magari sono anche leggi che potrebbero funzionare se le aziende italiane le applicassero nel modo giusto e con criterio. Concetta Riccardi
Il mio nome e’ Massimo e sono un’uomo precario di 34 anni.
Vivo con 1000 al mese, in una citta’ come firenze dove una stanza in affitto costa 350/400 euro.
Se si fa’ due conti si puo’ ben capire come e’ difficile arrivare a fine mese ed avere una vita sociale dignitosa.
Prima di diventare un precario a progetto ero un precario interinale ( almeno li’ c’era una quasi normale busta baga )dove invece di dodici mesi l’anno ne lavori 8/9 (lavoro a missione ).
IN QUESTI GIORNI DI CAMPAGNA ELETTORALE VEDO CON STUPORE I NOSTRI DIPENDENTI PARLARE DI FAMIGLIA ,UNA PAROLA CHE FA’ SEMPRE COLPO PER PRENDERE QUALCHE VOTO IN PIU’,
MA QUALE FAMIGLIA MANTIENI SE NEL DOMANI NON VE’ CERTEZZA.
COSA DEVO FARE UNA FAMIGLIA A PROGETTO O UNA FAMIGLIA INTERINALE?
QUANDO NON MI SERVE PIU’ LA DO’ A CHI LA PUO’ MANTENERE….????
UN BEL SISTEMA DI LAVORO AVETE INVENTATO , LA FAMOSA LEGGE BIAGI , E NE ANDATE PURE FIERI.
AVETE RILANCIATO L’IMPRESE , QUALI ?
DOVETE RILANCIARE LA VITA SOCIALE DELLE PERSONE.
NEL 1999 IL MIO STIPENDIO ERA DI 2.000.000 MILIONI
OGGI E’ DI CIRCA 70 MILA LIRE IN MENO..
COME DITE VOI, NOSTRI DIPENDENTI, IL COSTO DELLA VITA E’ AUMENTATO PER COLPA DELL’EURO….
NO CAVOLO E’ IL MIO STIPENDIO CHE SI E’ ABBASSATO…
ALLORA !!!!!
RACCONTATE UN SACCO DI MENZOGNE !!!!!!!
TANTO A VOI A FINE MESE LO STIPENDIO VE LO PAGO IO E ALTRI MILIONI DI DISGRAZIATI COME ME…
E NON SIETE A PROGRAMMAPROGETTOINTERINALE.
PERCHE’ VISTO CHE LA DECANTATE TANTO QUESTA LEGGE PERCHE’ NON VI METTETE AL PARI DI MILIONI DI ELETTORI CAMBIANDO IL VOSTRO CONTRATTO DI LAVORO ?
POTREBBE ESSERE UNA BUONA MANOVRA PER PRENDERE NUOVI VOTI E PER ACCORGERVI DEGL’ERRORI FATTI.
P.S.LA LEGGE BIAGI SERVE HA :
NON MANDARE IN FERIE I PRECARI,
NON PAGARE LA PENSIONE,
FARE TERRORISMO PSICOLOGICO ,
NON PERMETTERE LA CREAZIONE DELLA TANTO DECANTATA FAMIGLIA,
CREARE POVERTA’,
FAR GUADAGNARE SEMPRE DI PIU’ I TRONCHETTI ,I NANI,I MONOPOLISTI, LE BANCHE , CIOE’ QUELLI CHE I SOLDI GLI HANNO GIA’.
Ho un contratto cococo coccodè!
Sono 6 anni che lavoro come grafica e webmaster per una associazione culturale che mi paga, appunto 5,10 euro all’ora e, nota bene, solo le ore in cui sono presente in ufficio.
Non esistono ferie, non esiste malattia, non esiste tredicesima.
Ho due figli e, per fortuna, un compagno che lavora e porta a casa la pagnotta!
Detto ciò vi racconto brevemente il mio percorso:
Ho studiato Psicologia all’Università di Roma e poi ho iniziato a lavorare nel 1986, per caso (anzi per bisogno) nella redazione di un giornale locale di Nettuno come segretaria, dato che sono sempre stata bravina con l’italiano mi hanno chiesto di li a poco di scrivere qualche articolo. Abbastanza presto sono passata ad occuparmi sia della segreteria che della redazione e relativa impaginazione dei vari pezzi del giornale. Dopo di che mi sono occupata anche di trasportare a Roma, con la mia macchina, le pagine A3, stampate con le prime stampanti laser, in tipografia. Volete sapere quanto guadagnavo al mese 800.000 lire, ma incrementavo un po’ con articoli inviati al Tempo che mi pagava ben 15.000 lire l’uno . A un certo punto ho lasciato quel lavoro e sono andata a finire in un’altra redazione locale, più o meno stessa scena, ma mi hanno anche fatto “capo redattrice”… e li, oltre che scrivere, occuparmi della redazione in generale e reperire le notizie ho imparato anche ad impaginare con il pc: che c..o!!! sempre per 800.000 lire.
Poi è nato il mio primo figlio, ho lasciato la redazione in cui più o meno vivevo, dato il numero di ore improponibile che ci passavo e, dopo qualche anno mi sono riciclata come grafica. Col pc ci sapevo fare, erano anni che ci lavoravo ed ho studiato l’html. Ho trovato un lavoro, faccio la grafica, mi piace e quanto guadagno? 800 euro al mese, ma solo nei mesi in cui sto bene e i miei figli non si ammalano, altrimenti molto meno!
Grazie Italia, sono fiera di te e di tutti noi!
Questo post è un bello ‘spaccato’ della nostra società.Bisognerebbe inviarlo per conoscenza al Ministero del Lavoro.
Peccato che il Ministero del Lavoro non si occupi di ‘lavoro’, ma solo di ordine pubblico.
Mi spiego: se i precari che hanno partecipato a questo post scendessero in strada con le molotov, otterrebbero sicuramente l’attenzione degli organi pubblici, Ministero del Lavoro in primis.
Cari ragazzi, dobbiamo adeguarci ai tempi che cambiano – e sono tempi dove contano solo le notizie che finiscono in prima pagina, il resto, come direbbe Califano .. ‘è noia.. ‘
Caro Beppe,
il mio nome è Angelo, nato il 23 luglio 1971,ho la maturità classica, sono pugliese e risiedo a Bologna da 3anni insieme a mia moglie anche lei pugliese. Già, sono sposato,con la mia donna dal giugno del 2003.Abbiamo fatto questo passo forse per incoscienza, ma io penso per fiducia e speranza in un futuro migliore.Infatti prima di fare ciò siamo andati a Bologna alla ricerca del nostro futuro:abbiamo trovato lavori precari;nel 2002 a BO sono entrato nel grande mondo Tim come interinale,rinnovi contratt. di 6 mesi in 6 mesi,nel 2004 mi hanno messo fuori per prendere altri(stessa procedura); poi altra azienda,per attività da impiegato,piccolo particolare però:costretto ad aprire P.I. come consulente (senza il becco di un contributo versato)per 9 mesi del 2005;continuano a farmi lavorare con loro, ma con contratti di 3 mesi in 3 mesi a Progetto;mia moglie(laureata in legge, 37 anni)che con costoro lavorava da 3 anni ora è stata sbattuta fuori senza un grazie, non riesce a trovare lavoro per via dell’età;io mando curriculum anche per fare qualsiasi cosa, anche l’operaio, nessuno chiama,troppo dispendioso prendere una persona volenterosa ma non formata? Siamo credenti cristiani,e il matrim.è la partenza di un progetto:un figlio, che non ci decidiamo ad avere, cosa possiamo offrirgli,quale futuro?, la nostra è una sopravvivenza tenuta salda dall’amore che ci lega. Ah,abbiamo comprato casa, spinti dai genitori che ci sostengono a distanza, ma fino a quando ciò sarà possibile,il rischio è quello che ci venga tolta se non potessimo più pagarla rimanendo con un pugno di mosche in mano. Mi domando ogni giorno perchè farlo, forse sarebbe stato pù saggio starsene a casa con i nostri genitori? Ad apettare cosa? Credo che ci stiano privando della vita, della gioia di vivere, di quell’entusiasmo che permette a ognuno di costruire e gioire nel farlo, vivo alla giornata sperando di poter lavorare anche il giorno dopo.
Un grazie sincero per tutto quanto fai.
Il giorno del diploma lo ricordo quasi fosse ieri, esaltata
immaginandomi
le porte del mondo del lavoro spalancate di fronte a me, esaltata
nell?immaginare finalmente i frutti degli sforzi durante la carriera
scolastica, esaltate nel vedermi finalmente catapultata nel mondo dei
grandi. Oggi 5 anni dopo sono moralmente a terra, 5 anni e un?infinità
di
contratti a tempo determinato che occupano i ¾ del mio curriculum
vitae,
ormai sono costretta a scremare le esperienze lavorative altrimenti
dovrei
sottoporre ai colloqui una risma di carta in formato a4 anzichè un
semplice
foglio di presentazione. E? frustrante nonchè immotivante ogni volta
dover
ricominciare dal principio, è deprimente affezionarsi al lavoro, ai
colleghi, all?ambiente lavorativo e sapere che allo scadere del
contratto
si dovrà stringere mani e ringraziare e andarsene nella nebbia. E?
debilitante ogni volta imparare da zero ed essere trattati come QUELLA
TEMPORANEA. E? debilitante non esssere inclusi in riunioni, seminari,
corsi
solo perchè tanto poi non mi serviranno visto che devo andarmene.
Come posso in coscienza pensare di metter su famiglia sapendo di non
avere
la possibilità di garantire un bel niente se non un contratto a tempo
determinato e poi boh. Sono dell?idea che se dovessi chiedere un mutuo
o un
finanziamento già il metal detector all?entrata della banca si
metterebbe a
ridere al mio passaggio. Ma allora perchè, mi chiedo, fanno sondaggi
ITALIANI MAMMONI, ITALIANI NON SI SCHIODANO DALLA FAMIGLIA, ITALIANI
TARDI
FUORI CASA…. mi prendono in giro!?!??!?!?!?!??
Ora sono assunta ancora a tempo determinato, il lavoro mi piace molto i
colleghi anche e l?ambiente è costruttivo, sono già triste al pensiero
che
fra alcuni mesi dovrò NUOVAMENTE salutare tutti, comprare uno stock di
carta e cartucce della stampante, finanziare le poste italiane e
affrontare
colloqui su colloqui, imparare di nuovo tutto dal principio conoscere i
colleghi e di nuovo salutarli e ringraziare.
E mi chiedo, forse era meglio non studiare… forse non sarò mai in
grado
di crearmi una famiglia mia, forse dovrò continuare a salutare
ringraziare
e andarmene. E mi chiedo per quanto ancora riuscirò a reggere.
infatti! a te è andata bene quindi che cosa te ne frega di quelli che non sono stati in gamba o fortunati come te ?
Approposito dell’elemosina che ti hanno fatto in busta, probabilmente non ti sei accorto che te li hanno presi da un’altra parte 😉
Il giorno del diploma lo ricordo quasi fosse ieri, esaltata
immaginandomi
le porte del mondo del lavoro spalancate di fronte a me, esaltata
nell?immaginare finalmente i frutti degli sforzi durante la carriera
scolastica, esaltate nel vedermi finalmente catapultata nel mondo dei
grandi. Oggi 5 anni dopo sono moralmente a terra, 5 anni e un?infinità
di
contratti a tempo determinato che occupano i ¾ del mio curriculum
vitae,
ormai sono costretta a scremare le esperienze lavorative altrimenti
dovrei
sottoporre ai colloqui una risma di carta in formato a4 anzichè un
semplice
foglio di presentazione. E? frustrante nonchè immotivante ogni volta
dover
ricominciare dal principio, è deprimente affezionarsi al lavoro, ai
colleghi, all?ambiente lavorativo e sapere che allo scadere del
contratto
si dovrà stringere mani e ringraziare e andarsene nella nebbia. E?
debilitante ogni volta imparare da zero ed essere trattati come QUELLA
TEMPORANEA. E? debilitante non esssere inclusi in riunioni, seminari,
corsi
solo perchè tanto poi non mi serviranno visto che devo andarmene.
Come posso in coscienza pensare di metter su famiglia sapendo di non
avere
la possibilità di garantire un bel niente se non un contratto a tempo
determinato e poi boh. Sono dell?idea che se dovessi chiedere un mutuo
o un
finanziamento già il metal detector all?entrata della banca si
metterebbe a
ridere al mio passaggio. Ma allora perchè, mi chiedo, fanno sondaggi
ITALIANI MAMMONI, ITALIANI NON SI SCHIODANO DALLA FAMIGLIA, ITALIANI
TARDI
FUORI CASA…. mi prendono in giro!?!??!?!?!?!??
Ora sono assunta ancora a tempo determinato, il lavoro mi piace molto i
colleghi anche e l?ambiente è costruttivo, sono già triste al pensiero
che
fra alcuni mesi dovrò NUOVAMENTE salutare tutti, comprare uno stock di
carta e cartucce della stampante, finanziare le poste italiane e
affrontare
colloqui su colloqui, imparare di nuovo tutto dal principio conoscere i
colleghi e di nuovo salutarli e ringraziare.
E mi chiedo, forse era meglio non studiare… forse non sarò mai in
grado
di crearmi una famiglia mia, forse dovrò continuare a salutare
ringraziare
e andarmene. E mi chiedo per quanto ancora riuscirò a reggere.
Caro Beppe, cari amici,
sarò il più breve e conciso possibile nell’illustrarvi la mia situazione lavorativa (alla quale posso aggiungere qualsiasi riscontro se necessario).
Ho 26 anni e un titolo di studio da geometra. Lavoro come letturista del gas, ormai da quasi 3 anni, con un contratto che prima era co.co.co. ed ora è co.co.pro., in una ditta che fa parte dell’ennesimo appalto della ditta del gas e dell’acqua di Genova (che un tempo era pubblica).
Percepisco all’incirca 35 centesimi a lettura. Vengo sguinzagliato per tutta Genova e a volte anche per i paesini (in cui i contatori sono completamente sparsi, introvabili e “imbriccati”) senza mutua, senza ferie, senza il minimo indennizzo spese nonostante i km fatti al giorno, neanche a parlare di buoni pasto; in 3 anni ho ricevuto solo un paio di scarpe anti-infortunistica e un gilet catarifrangente di 6 taglie + grande! Inoltre nel periodo estivo e natalizio (3 mesi in tutto) la ditta è ferma e non percepisco stipendio.
Quali possono essere le speranze per il futuro nei giovani?
Sia chiaro, è solo una testimonianza, non un piangersi addosso o un inno al pessimismo (se mai al fare qualcosa).
Nonostante tutto cerco sempre di lavorare con dignità e buon umore, alla fine del mese (cioè dei mesi buoni) risco a portare a casa i miei 1000 euro circa (sudati al centesimo), non ho vizzi nè mogli e vivo sereno!
Ma per quanti è sopravvivere?
massima stima per il signor Aldo Mariani che ha postato “aldo mariani 21.02.06 10:06”!
sono questi gli imprenditori che vogliamo, sono queste le problematiche che è giusto affrontare! ha perfettamente ragione, quello che lei dice è sacrosanto, vorrei che riflettesse però da quale parte pende l’ago della bilancia. Mi complimento con lei, l’imprenditore è la causa “sine-qua-non”, è lui che si deve accollare (per definizione) tutti i rischi della propria iniziativa, ecco perchè la stimo, ma è proprio questa la differenza col lavoro dipendente: questione di soddisfazioni, di motivazione, di totale padronanza della propria vita e quando gira non dico bene ma benino i guadagni sono elevati! le faccio il mio in bocca al lupo, per lei, per chi lavora per lei e per il nostro Paese che con le iniziative come la sua si migliora, cresce! i rischi di un imprenditore stanno soprattutto nella scelta del proprio personale e se fossero tutti come lei gli imprenditori non ci sarebbe bisogno di leggi troppo rigide. Sappiamo tutti però qual è la situazione e sappiamo tutti da quale parte penda l’ago della bilancia, ecco perchè si dovrebbe tutelare di più una delle parti in causa: per ragioni di statistica! non sono per i proletari e non sono per i capitalisti….sono per entrambi! ecco perchè, prendendo atto dell’intero sistema bisogna tutelare proporzionalmente le parti, è ovvio che il bene comune deriva dal raggiungimento della max soddisfazione possibile. Il datore di lavoro è l’iniziativa, i lavoratori sono la sua linfa vitale….sono strettamente correlati, nessuno dei due può esistere senza l’altro!
oggi, mi sembra, che il sistema sia estremamente sbilanciato e questo porta e porterà problemi troppo grandi da affrontare, per tutti.
Vabbuò! Accetto ogni tipo di discorso e di esperienza soggettiva…..di sicuro ognuno ha le sue giuste ragioni, ma chi governa è obbligato a pensare a cosa è giusto per l’intero sistema: è questa la situazione in Italia oggi?
salvatore, evito il “lei”, se leggiamo questo stesso blog avremo ben qualcosa in comune! insisto, ci sono eccessive tutele per chi è assunto, gli altri, le forze nuove, la linfa, a causa di questo sono fuori e non possono entrare. è proprio questa una evidente causa, lo so che sembra un rischio ed un assurdo ma se liberiamo dai vincoli il mercato del lavoro non saranno più necessari legge biagi o cooperative. rifletterei poi sul fatto che oggi non trovo più operai specializzati, persone giovani che vogliano sporcarsi le mani ed abbiano una preparazione tecnica di base decente. spesso, troppo spesso i nuovi, desiderano immediatamente una scrivania ed un computer, il desiderio di emergere è scarso, la sfida latita, la voglia di emergere è scarsina, c’è qualcosa che non va… oppure trovi persone completamente prive di alcuna preparazione tecnica che devi formare da zero! riflettiamo sul fatto che costiamo troppo come sistema paese, stiamo vivendo e soprattutto abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità, un debito pubblico assurdamente alto, procurato da una classe dirigente criminale, ora impedisce quei tagli vitali e sottolineo vitali, al costo del lavoro che sono la base, insieme alla vera concorrenza (anche nei servizi, notai, avvocati, giornalisti, classe dirigente…!!) per una sana competizione. il guaio è che non abbiamo ancora grattato il fondo…non parliamo poi della qualità dell’istruzione, dell’insegnamento e della “cultura d’impresa”…
mi fermo qui, ciao salvo.
Lavoro nel campo informatico dove si pensa di trovare l’oro. La mia azienda mi sottopaga da 6 anni, non spende una lira nella mia formazione da 4 anni facendomi firmare progetti da .mila euro e responsabilità accluse. Non mi vengono pagati gli straordinari e non ho diritto a recuperi compensativi di nessun genere. Ogni 3 giorni di malattia perdo un giorno di retribuzione.
Fanno solo i furbi perchè sono separato ed ho moltissime spese che non mi permettono di fare un salto nel vuoto per rilanciarmi sul mercato. Mercato dove altri squali ti assumono per pochi mesi e poi ti lasciano a piedi.
So fare il mio lavoro, e da presuntuoso dico anche molto bene, ma non vedo una tutela, non vedo nulla che mi porti ad avere una visione buona del mio futuro.
Hai perfettamente ragione ed anche io sono molto dubbioso sulla validita’ ed utilita’ per i lavoratori, della legge Biagi. Pero’ hai scritto di essere un neo-diplomato e da che mondo è mondo all’inizio è dura, ed è normale non trovare subito un posto fisso ma lavoretti saltuari. Abbi un minimo di pazienza, impegnati a fondo, investi sul tuo futuro e vedrai che magari otterrai risultati soddisfacenti. Te lo auguro. Ma dai tempo al tempo.
@ Silvano Bedin
Certo Lei oggi è un gran protagonista di questo post… Personalmente non ho il problema di tutte le persone che da ieri cercano di dare la loro testimonianza, grazie a dio ho preferito non seguire la strada universitaria e iniziare a lavorare a 19 anni. Che io possa considerare questo “un colpo di culo” è aberrante. Comunque, le consiglierei di cuore di pensare che, magari, i datori di lavoro non siano tutti come Lei. Già con un lavoro fisso non è facile togliersi l’insicurezza di essere licenziati, figuriamoci con questi contratti-carta-igienica. Lei sostiene fra le righe che la soluzione a tutto sia lavorare di più, meglio, e accontentarsi di quello che c’è. Come se queste persone che scrivono non siano già costrette a farlo. Mi creda, fa già male sentirli in queste condizioni, non occorre che ci si metta anche Lei a condannarli solo perchè vorrebbero essere un po’ più certi del loro futuro. Sono una che si accontenta. Vivo in 35 metri quadri, ma sono tutti miei. A fine mese grazie al cielo riesco ancora ad arrivarci, e magari (chissà) mi posso pure permettere di comprare quello che Lei produce. Perchè mai non sperare che possa essere così anche per loro? Li lasci in pace, per piacere, che di questi discorsi da magnaccia nord-estano non se ne può più.
Ho 29 anni, ingegnere elettronico, lavoro da quando ne avevo 25. Prima ricercatore universitario, poi in un’azienda padronale che fa caldaie, dipendente metalmeccanico a tempo determinato 4° livello per 6 mesi (il cococo era momentaneamente sospeso) fino a passare ad indeterminato 4° superando un mio collega assunto 3 mesi prima che aveva il cococo per 2 anni. Sono passato in una multinazionale francese dove facevo l'”operaio” su un treno e lì mi hanno passato al 5° super. Dopo tre mesi consumati dentro le motrici dell’Eurostar a 300km/h ho trovato in una multinazionale tedesca dove sono passato al 6° e progetto software di test per microchip. Ho uno stipendio nella media nazionale non male ma non eccezionale.
Mi ritengo fortunato comunque perché il lavoro è buono e l’ambiente è civile.
Più fortunato sicuramente di una coppia di amici laureati in chimica: lui, 28, 6 mesi in una multinazionale pagato 400 per 40 ore settimanali in piedi in un laboratorio non riscaldato con la promessa di 800 e un determinato di 1 anno. I 400 erano dovuti al fatto che era in formazione e aveva anche una persona che lo seguiva… lui l’ha vista una volta! Adesso fa il rappresentante farmaceutico a 1250 con auto/cell/adsl/pc. Lei, chimica pure, ha fatto 6 mesi in uno zuccherificio, cocopro, 1000 per 40 ore settimanali ma ne faceva 65 compresi sabato e domenica mattina. Adesso si è licenziata perché non ce la faceva più.
Un mio amico, ingegnere anche lui, invece da tecnico è passato a commerciale, 29 anni 45000 lordi annui, auto/cell/pc. Ampie possibilità di carriera.
Ho concluso che il mercanteggiamento di lauree e specializzazioni ad alto livello a fronte di un mercato del lavoro principalmente di basso livello ha creato false aspettative e delusioni nelle persone che hanno studiato e sgobbato per anni. L’unica attività che rende è la gestione di soldi e risorse altrui. Ma non crea ricchezza e soprattutto non sviluppa ricerca e tecnologia che darebbe lavoro a tutti.
SONO POI 3 I PUNTI FONDAMENTALI PER UN VELOCE RILANCIO DELL’ECONOMIA NOSTRANA:
1-CREDERE NELLE PERSONE CAPACI,INTELLIGENTI ED ANCHE UN POCO ECCENTRICHE,IN QUALSIASI CAMPO LAVORINO….SONO STUFO DI VEDERE FIOR DI SCIENZIATI O ARTISTI ANDARSENE A FARE LA FORTUNA DEGLI STATI UNITI…O DEL CANADA…O DELLA SPAGNA…O DELLA GERMANIA….O ADESSO DELLA CINA….(DA NOI FANNO FORTUNA SOLO I CALCIATORI….)
2-FERMARE L’ASSISTENZIALISMO DANNOSO ED INUTILE CHE AFFLIGE DA SEMPRE IL NOSTRO PAESE…
3-COMINCIARE UNA POLITICA ENERGETICA CHE CI VEDA MENO DIPENDENTI DA PETROLIO E FONTI ESAURIBILI…
ORA NON MI SEMBRA CHE DEBBA VENIRE GIU’ IL SIGNORE DAI CIELI PER ATTUARE QUESTE TRE COSE…
IL PROBLEMA CARO BEPPE E’ CHE…A LORO (AI POLITICI)PUOI MANDARE ANCHE UN’ENCICLOPEDIA INTERA DI STORIE DI CO.CO.CO…..MA TANTO E’ INUTILE….IL 99% DEI POLITICI NON HANNO MAI SPALATO NEANCHE LA NEVE FUORI DA CASA O LAVATO LA MERCEDES AL PAPA’ DA PICCOLI…IN PRATICA DI LAVORO NON SANNO UN CAZZO…SONO QUASI TUTTI FIGLI DI PAPA’ CHE HANNO AVUTO LA FORTUNA DI STUDIARE E FINIRE IN PARLAMENTO…..QUESTO VALE DA ALESSANDRA MUSSOLINI AL CARO BERTINOTTI…..
COME SI FA AD AVERE IN GIRO ANCORA GENTE COME MASTELLA,CIRINO POMICINO O BUTTIGLIONE CHE SONO FERMI ANCORA A 50/60 ANNI FA?
UN ALTRO PROBLEMA E’ CHE I NOSTRI POLITICI SUPERPAGATI NON SI EVOLVONO E SE LO FANNO DIVENTANO TUTTI BERLUSCONES….CHE PARLANO A SLOGAN…VENDONO FUMO….E INTANTO FANNO SOLDI A PALATE….NON SEMBRANO NEANCHE UMANI….
La legge Biagi con tutto rispetto per una persona che non c’è più (ma ha meritato la fine che ha fatto)……. Certo la legge Biagi purtroppo c’è, ma chi ha sparato meritava di più che una condanna.
marco cucini
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MA VI RENDETE CONTO
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Questo St….o ha appena detto che Biagi SI MERITAVA di essere ucciso. Sono Schifato di continuare a leggere su questo Blog, slogan demagogici e soprattutto istigazioni a delinquere (che sfociano addirittura nel compiacimento per un omicidio). Cose simili le ho lette (e denunciate) durante la protesta NO TAV quando alcuni galantuomini si auguravano la MORTE di LUNARDI, dei Poliziotti Manganellatori etc.
BEPPE BISOGNA FARE QUALCOSA per impedire che certe idee circolino sul TUO blog.
chi è meno giovane si ricorderà come è iniziata la spirale del TERRORISMO negli anni 70. Tutto è partito dalle proteste del 68 (legittime e sostanzialmente NON VIOLENTE) che alcuni (DELUSI E ARRABBIATI) hanno trasformato in quel periodo nerissimo della NOSTRA STORIA.
Ma piantala… abbi un minimo di rispetto per persone che stanno qui raccontando le loro storie e sono cose allucinanti. Ci manca solo uno come te che li “criminalizzi”… ma abbi almeno la decenza di stare zitto, idiota!
Io quoto l’intervento di Ugo. Rabbrividisco all’idea che un domani, magari, chiudano questo blog perché “covo di istigatori a delinquere” come pretesto. L’intervento criticato è ambiguissimo, prima dice ha meritato e poi il contrario (sembra quasi un pentimento), Mario Gabrielli penso tu non abbia letto bene il tutto.
Rileggi perfavore.
Ciao a tutti e due.
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi (della parola in questo caso).
Si svegli! Alle favolette da libro Cuore ormai non ci credono neanche più i bambini.
Salve,
più che di vergogna io parlerei di esperienza vergognosa…quella che forse a lei la vita nn ha riservato (le auguro di non averla mai)e che tutti questi poveri ragazzi/e (me compreso tempo fa)sono costretti a subire!Sono certo della sua buona fede ma mi creda nn è così,cerchiamo tutti di rispettare un pochino di più tutti coloro i quali lavorano per portare una ventata di positività e speranza a queste persone, saluti massimiliano
Io mi ritengo fortunato, mi sono laureato a luglio in architettura con 110 e lode e subito a fine settembre ho trovato lavoro…ma sai qual’è la curiosità: tutti erano interessati alla mia esperienza di due anni come tirocinante geometra, come se tutta l’università fatta dopo contasse il giusto, ma non è questo il punto! Dicevo che mi ritengo fortunato…infatti la mia situazione familiare agiata mi ha permesso di avere già prima della fine degli studi una casetta dove ora viviamo io e mia moglie…quindi niente mutuo o affitto da pagare, logico che possono bastare 6 euro netti l’ora per un totale di 1000 euri al mese…ma chi non ha questa fortuna? Siamo o no un paese cattolico che mette la famiglia al primo posto? Ecco, la legge del povero Biagi ( che se avesse avuto la scorta sarebbe ancora vivo e forse sarebbe il solito rompicoglioni come diceva Scajola…) è una legge che taglia le gambe a chi vuol essere un minimo indipendente…basta con queste baggianate dell’italiano mammone, dateci più sicurezza e vedrete come cambieranno le cose!!!
ho 25 anni, da 4 lavoro nel settore dell’informatica, vi lascio indovinare il tipo di contratto…..
il problema è che spesso il co.co.pro viene usato anche quando non esiste un vero progetto, è solo un modo che le aziende usano per limitare i costi dei propri dipendenti. può essere utilizzato al massimo per un ventenne universitario in cerca un lavoro temporaneo non per chi deve mantenere una famiglia o costruire il proprio futuro!!!
Salve,
più che di vergogna io parlerei di esperienza vergognosa…quella che forse a lei la vita nn ha riservato (le auguro di non averla mai)e che tutti questi poveri ragazzi/e (me compreso tempo fa)sono costretti a subire!Sono certo della sua buona fede ma mi creda nn è così,cerchiamo tutti di rispettare un pochino di più tutti coloro i quali lavorano per portare una ventata di positività e speranza a queste persone, saluti massimiliano
ecco la filosofia, si querelano tutti quelli che danno fastidio.
quelli che non stanno alle regole di palazzo.
se poi sono deboli è anche meglio.
si shiacciano più facilmente.
scusate è fuopri tema, ma è sempre in tema..
l’articolo è dell’unità.
io sono un imprenditore.Ho iniziato la mia come installatore elettrico.Vi posso garantire che il mercato dei furbi e degli speculatori ci marcia su questo sistema.Le aziende usano i precari per non avere legami (..)
Un buon dipendente ha bisogno di cinque sei anni per diventare maturo per il lavoro che fa.Il fatto che un impresario abbia scelto di rischiare in un attività non ha nessun diritto di frodare.Il sistema menageriale studia metodi di coercizione che non hanno nulla a che vedere con il lavoro.In italia premiamo i furbi non i capaci.Abbiamo tutti un sacco di probblemi caratteriali e per superarli dobbiamo digerire che vedere la punta di un iceberg non vuol dire sapere cosa c’è sotto.Ci vuole costante impegno nell’tentativo di apprendere e rimettersi in gioco costantemente.
fausto del pin 21.02.06 10:24
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Fausto hai messo molta carne al fuoco e io concordo sul tuo commento.
L’imprenditore quando inizia la sua attività deve farsi il suo bel preventivo e mettere in conto le varie voci: io ho sempre trovato scandaloso che per mantenere comunque il suo livello di profitto si debba risparmiare sulla voce forza lavoro..
I lavoratori contribuiscono al suo arricchimento e se lui ha dalla sua parte la “genialità”, senza i lavoratori non può fare niente!
Le grandi aziende di inizio secolo sono state avviate da grandi famiglie illuminate che “consideravano” il lavoratore come persona e lo valorizzavano, un lavoratore esperto è una risorsa non un costo.
Altro che contratti di 3 mesi in 3 mesi..
Qui c’è qualcosa sotto che puzza e molto
Mi chiamo Vincenzo sono un ingegnere,
per trovare un lavoro decente ho dovuto lasciare la mia terra ed emigrare nel nord Italia in un periodo (2000) ancora prospero per il mercato del lavoro (la famosa bolla della New Economy).
Ho un contratto a tempo indeterminato, non guadagno molto ma mi ritengo fortunato.
So benissimo che se la mia azienda dovesse chiudere anche a io mi troverei nelle condizioni di precarietà come la maggior parte dei lavoratori giovani di oggi.
Ho avuto modo di conoscere tantissimi lavoratori giovani, dipendenti, co.co.co, co.co.pro e posso garantirvi che hanno tutti una grandissima voglia di lavorare e non rifiutano MAI di prolungarsi al lavoro fino alla sera quando è necessario e di lavorare anche al w-end.
Sono il primo a dire che il lavoro è un diritto ma è anche e sopratutto un DOVERE, ma questo non deve essere detto a noi giovani, sfruttati dalle aziende, dalle università (che per qualche anno di retta in più ti fanno laureare a trenta anni), ma a chi guadagna più di quanto produce e a chi ci specula!!!
Forse ci sono ancora milioni di lavoratori della vecchia generazione (quelli che falsano alcune delle statistiche della campagna elettorale) super tutelati, super pagati e qualcuno anche super ASSENTEISTA, ma tutto questo oramai non è più sostenibile ed è disgustoso che siano i giovani, i loro figli a pagarne le conseguenze.
Perché continuare a tutelare quegli stipendi e quel benessere quando lo stato e le imprese non riescono più a sostenerli?
Perché un pilota di Alitalia guadagna quanto TRE ingegneri con tanto di specializzazioni e Master?
SE FLESSIBILITA’ DEVE ESSERE, ALLORA DEVE ESSERE PER TUTTI!
DEVE ESSERCI RIDISTRIBUZIONE DEL REDDITO E DEI DIRITTI!!!
NON DEVE ESSERCI UN’ITALIA DI SERIE A ED UNA DI SERIE B!
Ed io sarei felice di mettere il mio contratto a tempo indeterminato su un piatto se lo facessimo tutti, giovani e soprattutto meno giovani.
Il precariato non è bello, forse è il modo di applicare i contratti che deve essere rivisto, ma molti giovani comunque riescono ad avere le prime esperieze lavorative, prima si avevano a NERO!
VOGLIAMO AVERE PIU’ LAVORO, TAGLIAMO I RAMI SECCHI.
– PERCHE’ ALLORA NON SI FA’ UNA RIFORMA DEI DIPENDENTI STATALI, ESCLUSE LE FORZE DELL’ORDINE IN SUL CAMPO.
– PERCHE’ QUESTI SIGNORI SONO PRIVELEGIATI E NON FANNO UN C…O DALLA MATTINA ALLA SERA.
– PERCHE’ NON POSSONO ESSERE LICENZIATI SE NON LAVORANO.
– PERCHE’ DEVONO “LAVORARE” SOLO SEI ORE AL GIORNO.
– QUINDI DIAMO SPAZIO AI GIOVANI CON LA VOGLIA DI LAVORARE ED ELIMINIAMO QUESTI PARASSITI CHE VANNO A FARE LA SPESA NELL’ORARI DI UFFICIO.
Io non credo nel martirio ma credo alla retribuzione carmica e penso che la retribuzione che Biagi ha avuto per aver inventato una nuova forma di schiavitù sia stata equa.
‘Lavorare tutti, lavorare meno’ Bene bene. A chi governa e dice di lavorare sempre 24 ore su 24 magari, e per noi cittadini (e io che pensavo che i parlamentari stessero in Parlamento solo per scaldare le sedie…che ingenuo che sono!), bisognerebbe suggerire di lavorare meno.
Ho lavorato in un’emittente tv due giorni a settimana (per odierne 40.000 Lire al mese) e in un Call Center (per meno di 5 Euro l’ora). E nn parliamo del lavoro non retribuito. Datemi una seggiola pure a me ! …che cosa ne vuoi fare ?? Ma nulla, no ? Tanto per lavorare meno!
Il problema vero è che con quello che guadagni non ci campi. Se andate in altri paesi la situazione del precariato non è tanto diversa, ma esiste un sistema equilibrato all’interno del quale è possibile vivere con il proprio stipendio. Un ragazzo di 20 anni che lavora deve essere in grado di andare via di casa e campare. come facevano i nostri genitori o i nostri nonni. Il precariato è frutto di un garantismo lavorativo eccessivo degli anni passati nei confronti dei nulla facenti. In passato un qualunque impiegato che aveva voglia di non fare nulla stava nella posizione otimale per diventare un fanc@§§]sta stipendiato. Ovviamente in Italia invece di trovare un metodo per punire chi non lavora e quindi lodare chi fa il suo dovere, abbiamo punito tutti. Che bel sistema, che bella soluzione!!!
Non sono d’accordo su come è stata attuata la legge Biagi,su buona parte dei suoi contenuti, e soprattutto sull’uso strumentale che di Biagi e della sua legge ha fatto il centro destra, ma ritengo che giudizi come quelli espressi da Stefano Crema non dovrebbero neppure essere pensati, e tanto meno pubblicati. La violenza che esprime è mostruosa così come è mostruoso trasformare in odio personale e viscerale la normale dialettica politica, di cui accetto quotidianamente il duro scontro e l’aggressività. Irridere alla morte violenta, soprattutto con frasi ad effetto tanto shoccanti quanto vuote e gratuite, è dimostrazione di grande immaturità e confusione.
C’era bisogno di Einstein per capire che dando uno strumento simile in mano agli imprenditori italiani, che sono una manica di farabbutti, l’avrebbero usato nel modo peggiore possibile ?
Conosco ragazzi che per conservare il lavoro hanno dovuto girare più agenzie di lavoro temporaneo, risultato che invece di essere assunti hanno continuato a restare precari, imprenditori ma questi non sono nemmeno imprendivacche , bastardi vigliacchi senza un briciolo di etica, ma anche per loro ci sarà la giusta retribuzione carmica, la legge di causa ed effetto vale per tutti e nessuno può sfuggirgli, se non sarà una pallottola sarà un tumore a loro e ai loro figli.
C’era bisogno di Einstein per capire che dando uno strumento simile in mano agli imprenditori italiani, che sono una manica di farabbutti, l’avrebbero usato nel modo peggiore possibile ?
Conosco ragazzi che per conservare il lavoro hanno dovuto girare più agenzie di lavoro temporaneo, risultato che invece di essere assunti hanno continuato a restare precari, imprenditori ma questi non sono nemmeno imprendivacche , bastardi vigliacchi senza un briciolo di etica, ma anche per loro ci sarà la giusta retribuzione carmica, la legge di causa ed effetto vale per tutti e nessuno può sfuggirgli, se non sarà una pallottola sarà un tumore a loro e ai loro figli.
La retribuzione equa di Biagi sarebbe la morte per mano delle brigate rosse ?
Ma bravo.
Andiamo avanti così sinistra, che il paese lo risolleviamo alla grande.
Abbiamo i migliori pensatori del mondo, che “pensano” di risolvere i problemi eliminando fisicamente gli oppositori politici. Che pena, che strazio. Io sono un elettore di sinistra, e quando vedo che la MIA coalizione è votata da intellettuali come te, che scrivono simili baggianate in un blog letto da migliaia di persone mi incazzo e mi verrebbe da non mischiarmi con tanta feccia.
Già è troppo sopportare Diliberto nella coalizione. Oltre non ce la faccio.
io lavoro a progetto da tempo nell’ambito informatico, ho 26 anni non sono laureato e da 5 sviluppo software per piccole/medie/grandi società, dalle banche alla formula uno e ovviamente sempre col contratto a progetto.Ho cambiato in tutto circa 7 società e su 7 4 si comportate malissimo : pagamenti in ritardo , pagamenti non pervenuti , sfruttamento , mobbing con ovviamente tutto quello che ne consegue ossia denuncie stress e via dicendo. tuttavia quelle 3 società in cui mi son trovato bene in cui pagare regolarmente i consulenti era ed è un MUST, mi hanno permesso di guadagnare e mettere da parte una quantità di soldi decente, cosa che invece , non riscontro con i miei colleghi laureati e assunti a tempo indeterminato. A favore del contratto a progetto (nell’ambito informatico ) posso quindi dire che SE sei pronto a girarti molte società , a stressarti , e a metterti in gioco puoi riuscire realizzare molte + cose rispetto all’assunzione a tempo indeterminato. Tutto quanto detto sopra vale nell’ambito informatico, negli altri casi conosco poco, a parte i call center dove la mia ragazza ha avuto esperienza a progetto e in cui confermo il richiamo alla schiavitù espresso dal Beppe.
cmq tra meno di un mese mollo tutto ed emigro in australia…….ciaooooooooooooooooooooo
Anche io sono informatico e sono stato COCOCO, prova a comprarti una macchina vedi cosa ti dicono …
Se vivi a casa di mamma e papà, se non hai bisogno di nulla e hai tutto quello che ti serve e non hai progetti per il futuro la legge Biagi è una fikata assurda … prova a vivere così fino a 80 anni.
Ciao a tutti,
io ho una laurea (da ormai quasi due anni)e parlo 4 lingue e da ormai quasi due anni (appena laureato ma già lavoravo anche prima) lavoro in una nota agenzia pubblicitaria che essendo tale attua la politica del “tu devi essere felice di lavorare per un grosso nome come il nostro” e, forte di questa legge discriminatoria, percepisco 950 (negli ultimi 6 mesi grazie a d un pietoso aumento!!) al mese senza possibilità di sbocco e con contratto di 6 mesi in 6 (grandi garanzie di crescita e di stabilità!!Grazie Biagi).
Fate voi il calcolo di quant prendo per ora (dalle 9/9.30 alle 18.30/19).
Ci manderei il figlio del cavaliere con un bel Co.co.co…one
Lavoro in una azienda statale e forse sono la più fortunata: nessun (o quasi) capo a cui fare riferimento e scelta completa degli orari di lavoro, piccolo particolare, il mio progetto non è fasullo come tanti altri quindi, in quanto “dipendente”, lavoro al mio progetto e anche a tutto il resto, risultato: doppio lavoro e scadenze non rispettate, un incubo!
Poi “noi” statali facciamo anche la figura di quelli che non lavorano……
Buona giornata!
Segue – Cooperativa in Sicilia vuol dire spesso dare un bene pubblico in gestione ad una cordata di disperati, pagati con denaro pubblico tardi e male, magari dopo aver versato una tangente per un finanziamento da denaro pubblico: di emanciparsi e produrre ricchezza per tale tipo di cooperativa non se ne parla, altrimenti non sarebbe gregge elettorale Altro potere… Che fanno i partiti e le istituzioni? Prima del devastante Governo Berlusconi, la parola d’ordine in Sicilia era “va tutto bene”: il disagio, che è da Terzo Mondo, non è mai emerso dai media, e tutt’al più se ne accennava come di un retaggio dela Questione Meridionale. Ma molto prima di Berlusconi, la cosiddetta ristrutturazione è passata come un uragano sul Sud, disoccupandolo in massa. Senza colpo ferire. Sarebbe stato conseguente, per quanto criticabile, avviare la manodopera al Nord: il Nordeste ci ha chiuso la porta in faccia ed ha preferito gli Albanesi. Ancora oggi, mio nipote per introdursi nel lavoro si è dovuto spostare fisicamente a Milano: è accettabile, nell’epoca delle telecomunicazioni e dell’informatica, che non ci sia l’accesso (nei fatti e malgrado quello che ci dicono) alla offerta di lavoro? Avere smantellato gli uffici di collocamento è criminale. Adesso questi schiavi sono rassegnati e totalmente ignorati da uno stato che non gli offre nemmeno assistenza sociale. Non sarebbe bene ridiscutere la spesa militare, per assegnare risorse ad un fondo di solidarietà? E scusate l’OT: fratelli d’Italia, diffidate di un borghese, piccolo o grande, gaudente o benpensante, rosso o nero, ma pur sempre siciliano, perchè questa specie di mostro con la cravatta è la peggiore classe media italiana: è l’intellighenzia che ha chiuso il cordone sanitario sulla nostra miseria e controlla l’opinione; è colui che cospira con Mafia e Politica appena entra in ballo il suo interesse; è quello che tradisce da sempre lotte e conquiste; è quello che compone una burocrazia sordida come non immaginate; è la spina dorsale di ogni baronia nella Sanità, nell’Università, nel mondo del lavoro; è una borghesia incapace di produrre benessere e progresso, ottusa all’arte e ad ogni sentimento. Non stringete la mano ad un siciliano con l’aria per bene, nemmeno se ha un profilo politicamente corretto, perchè quaggiù di scheletri negli armadi ne abbiamo parecchi.
Punto secondo: questa maledetta riforma del lavoro è un ordine mondiale. Ci saranno tre classi: padroni, tecnici e precari. Tra i tecnici ci sono ovviamente gli esperti di comunicazione ed i politici, che svolgono il loro ruolo di mediatori del consenso già da oggi. Tra i precari c’è il Terzo Mondo, che rientra nelle periferie industriali e si confonde col nostro proletariato. Tutti uguali, ragazzi, è questa la nuova eguaglianza. Così siamo peggio che schiavi: totalmente inermi e neppure tutelati come merce che ha valore intrinseco. QUEST’ORDINE MONDIALE SI CHIAMA FASCISMO.
Grillo non esagerare con le cazzate, il precariato selvaggio è stato introdotto con la riforma Treu del governo Prodi (1996-97), la riforma Biagi nella peggiore delle ipotesi ha limitato i danni…
Se ciccio!! Guarda che se l’interinale dura qualche mese, un apprendista si fa il mazzo per 5-6 anni senza nessuna sicurezza o garanzia di lavoro, ferie quando te le da il padrone, mutua da schifo. Per non parlare di quelli a progetto o con la partita iva … ma che lavoro è questo?
Quello che dice che la riforma era Treu…leggesse la legge Biagi!!
Che su richiesta pressante dei lavoratori ha detto a questi: Ah! Va bene avete ragione..allora facciamo che al terzo contratto consecutivo bisogna essere assunti…contenti?”..e tutti i poveracci che siamo “ooohhh…si si”…poi si è girato verso le aziende…”Voi al terzo contratto inserite una qualsiasi cosa…anche solo un articolo ho un verbo che renda quindi il contratto differente dai primi due e…oplà! Ecco che siamo di nuovo alprimo contratto..Secondo voi quando mi offrono un contratto di lavoro (il terzo era stato nel mio caso) con quel piccolo aumento che tanto hai agognato…secndo voi io davanti a capi e uff. personale mi metto a vedere se nell 12 pagine di contratto di lavoro hanno aggiunto un “hanno” o un “la” che lo rende differente dai primi??…vorrei sapere che lavoro fai tu…
Sono un cinquantenne e da 30 anni ho un buon lavoro fisso come impiegato in una nota azienda milanese di energia.
Leggendo i post mi sono meravigliato della situazione attuale del lavoro dei giovani.
Mi spiace molto che i giovani d’oggi siano costretti a lavorare in queste condizioni precarie e mal retribuite.
Mi domando con preoccupazione come faranno questi giovani a crearsi un futuro.
Mi chiedo anche come faranno questi giovani, con il loro lavoro precario e mal retribuito, a sostenere il peso dei pensionati.
L’Italia rischia seriamente un crack finanziario peggiore dell’Argentina.
Scusa Beppe, ma mi sembra che questo post sia una semplicistica provocazione che non stimola ad approfondire il tema, ma a sfogare più o meno civilmente le proprie frustrazioni: Il paragone con lo schiavismo americano è un pò esagerato. Vogliamo dire che la legge Biagi è per la sua gran parte inattuata! Staff Leasing, Job sharing, Lavoro a chiamata, il part time rinnovato, non li applica quasi nessuna azienda. I CO.CO.PRO esistevano già prima ma si chiamavano CO.CO.CO. ed erano anche peggio.Comprendo la frustrazione di chi non riesce a progettare il suo futuro, ma forse ce la dobbiamo prendere con le aziende che cercano in tutti i modi eludere la legge inventandosi i “progetti” e che non hanno interesse ad investire sui giovani e sulla loro professionalità. Probabilmente senza legge Biagi, con i tempi magri che corrono, moltissimi “precari” (laureati e non) sarebbero a spasso!
io non ho vissuto la legge Biagi. Ma l’ho vista arrivare. Quando al governo c’era la SINISTRA!
Ero co.co.co. in un istituto di ricerca. En co.co.co. fortunato perche’pagato bene fra l’altro. Molti altri avevano la stessa situazione ma non lo stesso stipendio. TUTTI non sapevano se l’anno dopo avrebbero continuato.
Purtroppo cambiano i nomi delle leggi e le idee nei programmi o gli interventi alla televisione, ma da tutte le parti ci spingono a essere precari.
Soluzione: sono emigrato.
A me va bene essere precario. Basta solo che i prestiti o i mutui delle banche, le tasse, gli affitti, etc. si possano pagare in modo altrettanto precario. Poi siamo tutti a posto. O NO?
Scusa Beppe, ma mi sembra che questo post sia una semplicistica provocazione che non stimola ad approfondire il tema, ma a sfogare più o meno civilmente le proprie frustrazioni: Il paragone con lo schiavismo americano è un pò esagerato. Vogliamo dire che la legge Biagi è per la sua gran parte inattuata! Staff Leasing, Job sharing, Lavoro a chiamata, il part time rinnovato, non li applica quasi nessuna azienda. I CO.CO.PRO esistevano già prima ma si chiamavano CO.CO.CO. ed erano anche peggio.Comprendo la frustrazione di chi non riesce a progettare il suo futuro, ma forse ce la dobbiamo prendere con le aziende che cercano in tutti i modi eludere la legge inventandosi i “progetti” e che non hanno interesse ad investire sui giovani e sulla loro professionalità. Probabilmente senza legge Biagi, con i tempi magri che corrono, moltissimi “precari” (laureati e non) sarebbero a spasso!
Su questo blog si leggono post tanto tragici (dei cococo) quanto ridicoli (dei cosiddetti imprenditori – strano non credevo esistessero ancora gli imprenditori in italia).
Frasi ridicole del tipo “ti sei chiesto quanto frutti all’azienda’?
Ricole perche’ se uno si becca 300 euro al mese significa che qualsiasi cosa faccia, PRODUCE UN REDDITO ma NON LO PERCEPISCE.
Se uno fa uno stage gratis, significa che c’e’ qualche FURBETTO che guadagna su di lui.
Se ti rinnovano il contratto ogni 3 mesi significa che il reddito lo produci per loro… ma NON LO PERCEPISCI.
Mi sembra che in ITAGLIA si sono dimenticati le cose piu’ banali, del tipo SE PRODUCI UN REDDITO HAI IL DIRITTO SACROSANTO DI PERCEPIRLO.
Ma ancora una volta le responsabilita’ sono nella gente, i tanti ignoranti che votano i miliardari senza pensare alle conseguenze sulla SOCIETA’.
SOCIETA’ : vi siete dimenticati il significato di questa parola?
A forza di votare i Calderoli, i Borghezio, i 100 avvocati difensori del premier, i Previti, i Dell’Utri, avete DIVISO IL PAESE FORSE IRRIMEDIABILMENTE.
Dico FORSE perche’ in un paese con le palle, tipo la Norvegia, chi sostiene che i COCOCO sono benefici verrebbe PRESO A CALCI NEL CULO.
In un paese con le palle se la destra fa cazzate le gente vota in massa per l’altra parrocchia. Semplice no?
E invece nel vostro paese dubito che questo succedera’ mai. Tutti votano per la propria squadra, figuriamoci un leghista, che e’ una testa di **** per definizione, possa cambiare idea su Calderoli.
Non addossiamo tutte le colpe ai politici. Il vostro paese cambiera’ solo quando la gente tornera’a pensare e si sbarazzera’ da sola degli incompetenti.
Laureato in corso a 23 anni, master in relazioni internazionali a 24. Due corsi di specializzazione, di cui uno pagato lavorando come “tutor”. Attualmente sono al terzo (3!!!) stage, ovviamente non pagato, chiamato gentilmete “periodo di formazione”…in realtà passo la giornata a riempire database, fare telefonate, fotocopie, etc. NON HO NESSUN PERCORSO FORMATIVO = NON STO IMPARANDO NULLA. Tra un mese forse, così mi hanno promesso ma non sarebbe la prima volta che poi vengo scaricato, avrò il mio primo contratto co.co.pro. a 950 Euro al mese!!! Tutto questo ovviamente a 600 Km. da casa e con affitto da pagare!!
Tra l’altro c’è anche chi ha avuto il coraggio di dirmi “ma lei ha studiato troppo!! era meglio imparare un mestiere!!”. Giuro.
Scusate un secondo,
mi “rivolgo” a voi come coppia, con tutto il rispetto, si intende, ma visto che giá siete in una situazione “delicata”, vi mettete pure a fare un altro figlio!?
E no dai, questo é da terzo mondo!
Poi non ci si puó lamentare!
..non é che i figli nascono “per sbaglio”, per un malauguato “caso”, se non avete o avevate le possibilitá (economiche, etc etc) di portare avanti una famiglia (con dei bambini), la PRIMA e D-O-V-E-R-O-S-A “cosa” da fare é:
non FARE BAMBINI,
questo é CHIARO; ma dai..
Non si fanno i figli, per poi “lamentarsi” delle situazioni “congenturali” avverse, che giá si poteva facilissimamente “immaginare” a priori.
Il vostro, PERDONATEMI, é un atteggiamento inammisibilmente I-R-R-E-S-P-O-N-S-A-B-I-L-E.
In tutto onestá, sono disgustato dalla gente come voi (come coppia intendo) che “si permette” di fare figli, senza averne la possibilitá, é un gesto terribile,
una VIOLENZA,
in primo luogo per questi BAMBINI stessi, che si “ritroveranno” sicuramente in un ambiente (anche psicologicamente, intendo, non parlo solo di soldi) questo non sempre, ma spesso, NEGATIVO (l´ho visto io sulla mie pelle e dai miei studi, ahimé).
Come se non bastasse, poi lei ha l´ARDIRE di “venire qui” e di lamentarsi per le sue condizioni!
“Mi spiace”, ma lungi dall´essere e non lo sono assolutamente un INQUISITORE-MORALISTA-PERBENISTA, la sua storia, come tante altre ahimé in ITALIA di questo “genere”, mi ha disgustato.
..(non mettiamoci poi ad inveire con i “discorsi” sullo “Stato” assistenzialista, perché questo é un discorso che non voglio nemmeno sentire, qui si parlá di luciditá, di uso della “ragione”, di ragionevolezza appunto)..
La gente come voi é “pericolosa” e soprattutto senza dignitá, parole pesanti, ma terribilmente calzanti.
Marcello Bello 21.02.06 09:48
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a me disgusta il tuo modo di vedere la vita e il mondo
la cosa più bella è mettere al mondo dei figli e donare tutto quello che si può a loro…..
per cosa credi che veniamo al mondo??? per comprarci la mercedes o per mettere al mondo qualcuno e donargli la cosa più bella e importante: la vita!
cinico che non sei altro
ignobile personcina comprati il bmw
andrea maffeo 21.02.06 10:02 |
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Senta incivile-vigliacchetto, in primo luogo, smonto o meglio ditruggo tutta la sua invettiva cattolico-misericordiosa-stereotipata-cialtroneria.
Dove sta scritto che la cosa “piú bella al mondo sia fare figli?” sul manuale del perfetto essere seguace del ….? da quale religione o dogma monoteista “ha preso” questa dottrina?
La sua “visione-antropocentrica”, o meglio il buchetto dal quale lei scorge il mondo, le permette di “notare” soltanto gli aspetti, piú “comuni” e grossolani, tralasciando (per mancanza di sensibilitá e intelletto) i milioni di “stimoli” attraverso i quali l´esistenza passa quotidianamente, lei non crea nulla con le su mani, con la sua testa, con il suo cervello, lei per creare appunto a bisogno del mezzo attraverso il quale anche gli animali sono in grado di creare: la carne.
Lei é di una superficialitá brutale, lei difendendo il “valore del fare figli” in realtá lo annienta e lo sminuisce nella piú volgare delle modalitá. La vita in sé non ha alcun “significato”, il significato lo si deve andare a cercare, col tempo, la fatica, lo studio, il dubbio, il coraggio, spesso la “controtendenza”, visto che coloro i quali (vedi religioni) e gli “sceriffi” difensori della vita e del generare vita, sono in realtá i primi antagonisti della vita, con la loro IGNORANZA e il LORO ODIO recondito.
Secondo, lei dice (e sembra una frase “pensata”, da un “uomo” direttamente pescato dal medioevo) “..se non si fanno i figli, che cosa si é al mondo a fare?..”
Questa é una “confessione” a tout-court, lei sta dicendo che la sua vita non é niente, non vale niente, non porta niente, e non aggiunge niente, la sua VITA e NIENTE, e ce lo dice lei, nella “maniera” piú sbottonata e triste possibile.
Come se non bastasse, lei con il suo atteggiamento di VALORIZZATORE compie un ERRORE MOSTRUOSO, andando a SOVRACCARICARE di SIGNIFICATI la vita di un suo eventuale FIGLIO, questo é quel che si dice un concetto malato e pericoloso, frutto di una “mente” contorta, insana e frustrata, ma questo é nella norma nell´Italia dei nostri giorni, non si preoccupi,
Sig. Marcello, concordo appieno con quello che ha scritto! E aggiungerei; BASTA piangersi adosso, è un dovere per senso civile assumere le responsabilità di quello che si fà sia con la testa sia con il …..!
Marcello Bello vacci piano. Devi essere una persona veramente disgustosa, fredda, cinica. Non la vorrei mai essere tuo figlio.. brrr che senso… che incubo..
Assolutamente d’accordo con Beppe. Ma. amici del blog, considerate due punti.
Il primo è che i partiti che formano l’attuale Centrosinistra, ad eccezione di RC (di cui, a scanso di equivoci, non faccio parte) hanno voluto fortemente la riforma Biagi. Per cui mi sento preso per il culo quando mi trovo un cartellone pubblicitario gigante che proclama il loro impegno contro il precariato. Un uomo della cultura e della esperienza sindacale come Biagi sapeva perfettamente a quali abissi di miseria consegnava il SUD d’Italia. Vedo scene che starebbero in Oliver Twist: commessi a trecento euro al mese, lavoro nero a volontà, turnazioni massacranti, organici dimezzati, avvicendamento indiscriminato di personale sfruttando le norme che agevolano le imprese che farebbero formazione: in tale caso, anziché fargli licenziare e riassumere a ruota, non sarebbe stata una semplice precauzione impedire che una ditta che licenzia senza giusta causa copra immediatamente il posto vuoto? Vedo gente che, in aperta campagna, mangia a sacco fuori dai cancelli della ditta, che non vuole gestire la mensa, e incontro il proprietario di questo piccolo regno farmaceutico, orgoglioso di far lavorare la gente anche di domenica, malgrado un flebile appello del parroco del suo paese, tutto contento sulla barchetta nuova di 36 metri… Non ci sono denunce, soltanto cause di lavoro. Perché il cittadino è debole e la politica ed il sindacato omertosi o conniventi. Se leggi la pagina del lavoro di un giornale siciliano, non ci trovi nemmeno un lavapiatti: anche per i lavori più umili ci vuole una raccomandazione diretta, che vuol dire altro potere. Le agenzie di lavoro interinale non servono a niente e fiorisce la vendita di sedicenti corsi di formazione ai disoccupati. I fondi strutturali sono disastrati da speculazioni ed una politica economica inconsistente.
SEGUE
Caro beppe,
Ho 32 anni e la mia storia non è tanto diversa da quelle che i miei colleghi precari hanno raccontato. Mi sono laureata in scienze dell’educazione 3 anni fa, laurea a pieni voti alla Cattolica di Milano, ho fatto corsi di formazione, stage e successivo contratto a progetto con tanto di mobbing allegato al contratto. Ho lasciato il lavoro da educatrice perchè non avevo, e ancora oggi non ho, più fiducia in me stessa; ho fatto la centralinista per un anno e ora sono senza lavoro. Convivo con una persona che si trova nella mia stessa situazione e che prende 800 euro al mese.
Vorrei avere un figlio, non pesare più sui miei genitori che continuano a sperare e ad aiutarmi per costruirmi un futuro… che tristezza!!
Nell’azienda presso la quale ho lavorato come centralinista ero una delle poche laureate ma purtroppo non avevo un parente che mi poteva aiutare ad entrare con una mansione decente.
La laurea conta meno di zero… sono più importanti le conoscenze.
Altra motivazione per la quale non assumono un laureato è la poca esperienza. Senza contare che il fatto di avere 32 anni presuppone una maternità… che convenienza può trovare un’azienda?
Cmq ho notato che cercano tante centraliniste laureate… caspita come faccio a spiegare ai miei genitori che per rispondere al telefono serve una laurea?
Adesso che faccio? devo chiedere a silvio o a maroni se mi pagano uno psicologo?
Ci stanno facendo davvero tanto male… si possono chiedere i danni? questo è danno esistenziale o sbaglio?
Assolutamente d’accordo con Beppe. Ma. amici del blog, considerate due punti.
Il primo è che i partiti che formano l’attuale Centrosinistra, ad eccezione di RC (di cui, a scanso di equivoci, non faccio parte) hanno voluto fortemente la riforma Biagi. Per cui mi sento preso per il culo quando mi trovo un cartellone pubblicitario gigante che proclama il loro impegno contro il precariato. Un uomo della cultura e della esperienza sindacale come Biagi sapeva perfettamente a quali abissi di miseria consegnava il SUD d’Italia. Vedo scene che starebbero in Oliver Twist: commessi a trecento euro al mese, lavoro nero a volontà, turnazioni massacranti, organici dimezzati, avvicendamento indiscriminato di personale sfruttando le norme che agevolano le imprese che farebbero formazione: in tale caso, anziché fargli licenziare e riassumere a ruota, non sarebbe stata una semplice precauzione impedire che una ditta che licenzia senza giusta causa copra immediatamente il posto vuoto? Vedo gente che, in aperta campagna, mangia a sacco fuori dai cancelli della ditta, che non vuole gestire la mensa, e incontro il proprietario di questo piccolo regno farmaceutico, orgoglioso di far lavorare la gente anche di domenica, malgrado un flebile appello del parroco del suo paese, tutto contento sulla barchetta nuova di 36 metri… Non ci sono denunce, soltanto cause di lavoro. Perché il cittadino è debole e la politica ed il sindacato omertosi o conniventi. Se leggi la pagina del lavoro di un giornale siciliano, non ci trovi nemmeno un lavapiatti: anche per i lavori più umili ci vuole una raccomandazione diretta, che vuol dire altro potere. Le agenzie di lavoro interinale non servono a niente e fiorisce la vendita di sedicenti corsi di formazione ai disoccupati. I fondi strutturali sono disastrati da speculazioni ed una politica economica inconsistente.
SEGUE
La mia piccola storia e’ questa.
Sono una studentessa e lavoro part-time per pagarmi gli studi. Rispondo ad un annuncio e trovo posto in un call-centre che si occupa della nuova campagna pubblicitaria di una serie di autovetture.
La campagna parte con settanta addetti. Due settimane dopo si scopre che il marketing doveva essere stato fatto molto male: le telefonate sono proprio poche, e l’azienda dice al call centre che deve tagliare personale. Quindi, 15 GIORNI dall’inizio del contratto, il risultato e’ il seguente: 2 persone sono spostate su un altro progetto inbound; 25 persone su un outbound; 10 persone restano a lavorare per la campagna con orari ridotti – fino a meno della meta’ delle ore inizialmente prospettate. Il resto, 33 persone, sono lasciate a casa.
E per chi resta non e’ tutto rose e fiori: dato che il datore di lavoro non ha obbligo di farti lavorare per il numero di ore per il quale sei stato nominalmente assunto, in 4 mesi non ho MAI fatto 20 ore. Mai, ne’ io, ne’ il resto dei dipendenti.
Ah, tra parentesi: se lo stesso lavoratore firma per la stessa azienda tre contratti co.co.co. in un anno per lo stesso posto di lavoro, questi vengono contati come tre nuovi contratti? se si’, ecco spiegati i magici numeri del Presidente.
Il padre di tutti i co.pro.co o co.co.co o come cavolo si chiama…
il dottorato di ricerca,
mentre nelle univ. europee e americane il dottorato è una cosa seria, e viene pagato in media 12-1400 euro al mese (ma anche di più dipende dalla nazione) in italia: 840 euro, un bel calcio in culo, esami, didattica, progetti e pubblcazioni, lavori 8-12 ore al di, spesso anche 3-4 ore sabato e domenica, e forse un giorno diventerai ricer, prof, o chissà cosa altro…
ovviamente con tutti i dipendenti posto fisso tipo poste, banche e amministrazioni che ti guardano come un poveraccio sfigato…
EVVIVA LA RICERCA IN ITALIA!!!!!!
… politici dei miei stivali, basta che continuano ad amunetarsi i compensi… se chiudessero il parlamento siciliano il senato e la presidenza della republbica con i risparmi (circa 1 mld di euro…) finanziaremmo la ricerca alla grande
Siamo una “giovane” coppia di 32 e 33 anni, io ho un lavoro a progetto (per fortuna con un contratto lungo), la mia lei contratto interinale (pardon somministrato) in una multinazionale che nello stabilimento dove lavora ha più precari che assunti.
Non possiamo comprare casa, non possimo comprare una macchina, non possiamo pianificare il futuro.
Buongiorno vorrei a questo proposito rendere nota la situazione di un call center,premetto che fortunatamente io ho un lavoro a tempo indeterminato da oltre 13 anni, quindi scrivo a nome di una mia amica trentacinquenne vedova con un bambino di 6 anni che passa da un lavoro a progetto ad un altro e che ultimamente si è imbattutta in questo call center, le è stato fatto un corso di formazione dopodichè le è stato fatto un contratto part time a progetto per 3 mesi con la promessa che sicuramente allo scadere dei 3 mesi sarebbe stata assunta regolarmente e a tempo indeterminato.
La stessa promessa è stata fatta a centinaia di altri “malcapitati”
Adesso è venuto fuori che la ditta in questione prende le sovvenzioni statali per questi corsi di formazione e pertanto allo scadere dei 3 o 6 mesi di contratto a progetto solo a pochi conferma il contratto sempre a progetto e sempre per soli altri 6 mesi per poterne assumere dei nuovi ma soprattutto per poter fare altri corsi di formazione e usufruire così di queste sovvenzioni statali.
Ci sono state proteste sindacali a tal proposito ma purtroppo ad oggi la situazione rimane la stessa.
Credo che la cosa si commenti da sola, ad esempio di come oggi vengano trattati coloro che hanno bisogno di lavorare.
io sono un imprenditore.Ho iniziato la mia come installatore elettrico.Vi posso garantire che il mercato dei furbi e degli speculatori ci marcia su questo sistema.Le aziende usano i precari per non avere legami e in caso di controversia chi perde perde poco o molto ma perde. Grazie alle leggi italiane prendono tempo.Per la legge dei numeri sono più quelli che cedono ai ricatti che quelli che dichiarano guerra. Se un dipendente è solo e non si affiata con gli altri non ha potere almeno che non si chiami S.B. .I tempi perchè questo affiatamento avvenga sono lunghi.I contratti a temine sono brevi.Inoltre le più grosse aziende, per non avere alcun rischio,usano i terzisti senza assumere.Grazie a questa legge il ricatto ha forza.E come un cane che si morde la coda.Il gioco è semplice,le aziende grosse danno lavoro,spiegano come fare per abassare i prezzi ai terzisti assumendo personale in maniera flessibile( se io ti lascio fermo un mese hai i dipendenti sul groppone).Il terzista,di solito un artigiano che non ha basi commerciali,accetta.Il precario non ha esperienza,non fa il lavoro con professionalità e i lavori vengono giustamente contestati.L’artigiano ci rimette caccia il precario e ci riprova.Se il”bluff”della grossa impresa non funziona,di solito si aggrappano ad inezie,giocano sul fatto che tu hai bisogno di pagare i fornitori e che la legge ti fa saltare tanto che aspetti che tutti si muovano.Un buon dipendente ha bisogno di cinque sei anni per diventare maturo per il lavoro che fa.Il fatto che un impresario abbia scelto di rischiare in un attività non ha nessun diritto di frodare.Il sistema menageriale studia metodi di coercizione che non hanno nulla a che vedere con il lavoro.In italia premiamo i furbi non i capaci.Abbiamo tutti un sacco di probblemi caratteriali e per superali dobbimo digerire che vedere la punta di un iceberg non vuol dire sapere cosa c’è sotto.Ci vuole costante impegno nell’tentativo di apprendere e rimettersi in gioco costantemente. Fausto
Vedersi negare il diritto alla maternità e non per il fatto di essere sterile..
ho 31 anni, lavoro precario, mutuo di 20 anni da pagare ed una mamma che prende 200 di pensione al mese perchè il mio dolcissimo papà è morto prima di aver versato i contribuiti necessari al raggiunto di una dignitosa(??) pensione.
A dicembre scadrà il mio contratto.. Siamo in piena campagna elettorale e le promesse che non verranno mai mantenute incominciano a fioccare.. Dopo lo slogan “UNA CASA, UN DIRITTO DI TUTTI” chissà se leggeremo anche “UNA FAMIGLIA, ONORE DI POCHI”… un saluto a tutte le donne precarie!
Chissà come siete contente quando sentite dire a Berlusconi che ha portato le pensioni a 516 euro per tutti e che le porterà a 800. E i giornalisti che non hanno mai niente da obiettare di fronte a tali bugie….
Questa legge ha favorito l’occupazione, soprattutto quella femminile?? Infatti io ho 36 anni, l’anno scorso l’azienda per cui lavoravo (ex Telecom, svenduta da Tronchetti e portata alla chiusura dagli acquirenti!) ha licenziato tutti a causa della crisi; ora ho un contratto a progetto in cui mi hanno chiarito che se mi ammalo (e quindi sto assente per più di un giorno o due!) perdo il lavoro!! Niente male per una donna che potrebbe, e dico potrebbe, pensare di avere un figlio…. non danno i bonus per chi partorisce?????? Che schifo!!!!!!!!
Carissimo Beppe, primissima considerazione su questo blog: visto che quando si parla di cose serie, della vita delle persone, della nostra vera realtà i trolli puff! scompaiono? Seconda considerazione: proporrei di tenere questo argomento per tre o quattro giorni sempre per lo stesso motivo. Ributtiamo l’agenda che mediaraiset ci impone con i suoi tg del cavolo e imponiamola noi l’agenda di ciò di cui si deve parlare. Per quanto riguarda l’argomento del lavoro, penso che in questi ultimi anni, in tutte le realtà,
ma soprattutto nella realtà del lavoro dipendente abbiamo avuto una involuzione formidabile. In pochi anni stiamo tornando indietro di decenni in tema di diritti. Mai come ora i padroni sono stati padroni e i dipendenti, dipendenti.
LA GLOBALIZZAZIONE!!!
Pare sia un meteorite che ci sia arrivato dagli spazi siderali e contro cui non si possa fare nulla! Fu già un filosofo greco che ci disse che l’uomo è misura di tutte le cose. La globalizzazione, se significa fine dei diritti, schiavismo, regressione civile, politica, sociale, IO LA COMBATTO CON TUTTE LE MIE FORZE!!!
Se tutti quanti facessimo così i nostri cari padroni, che ci vogliono fare lavorare sempre di più e pagarci sempre di meno, e se dipendesse da loro ci toglierebbero pure ferie e malattia, dai loro villoni al mare e i loro chalets in montagna, sdraiati nelle loro Ferrari, avrebbero vita molto più dura.
Avrà mai voglia qualcuno di spiegare perchè a Valeria Marini siano stati dati 200 mila euro (fonte Vittorio Cecchi Gori) per dire videochiamami in uno spot? Che ognuno che abbia la ventura di lavorare con un microfono in mano debba sgraffignare da solo quanto un’impresa intera?
Chi decide queste cose? Perchè le accetttiamo?
Master in responsabilità sociale d’impresa
Stage presso un quotidiano economico della Campania (finaniato con soldi pubblici: ultimo anno (2005) 2,5 milioni e passa di euro)
Mi fanno una proposta a fine stage: vuoi collaborare con il giornale dalla tua citta?
Io accetto. Tre mesi senza stipendio poi, dopo averlo fatto notare, mi hanno fatto firmare una lettera in cui cedo il diritto d’autore.
Oggi mi danno meno di dieci euro ad articolo.
In pratica un mese uguale 300 euro.
Ciao a tutti!
E’ ormai un anno che sono stata assunta col contratto Co.Co.pro.
Grazie alla “fantastica”legge Biagi io ho uno stipendio mensile di 750 per 38 ore settimanali senza diritto a ferie, malattia, permessi,tredicesima,ecc.!
Per fortuna che ho solo 22 anni e ancora abito coi miei genitori..ma come posso anche solo pensare di farmi una vita autonoma se lo stipendio è da miseria e soprattutto il lavoro è precario?
Ormai i cari vecchi contratti a tempo indeterminato non esistono più e ora ci si ritrova spesso senza lavoro anche per mesi..
Un’altra cosa che propio nn mi va giù è la questione dei contributi…ora spiegatemi 1 buon motivo per lavorare in regola!Per prendere 1 stipendio basso e oltretutto non aver diritto neppure ai contributi!!
C’è un articolo interessante su L’espresso della scorsa settimana che potrebbe interessare gli imprenditori che stanno facendo i conti con le difficoltà del mercato. Perchè non riducete un i costi andando ad evadere un pò l’iva e fare false fatture a san marino?
sono un professionista nel campo informatico, sviluppo software ad alto livello nel campo delle telecomunicazioni. Ebbene circa una anno fa sono stato contattato da una piccola azienda di Milano per lavorare in un importante progetto legato al Digitale Terrestre, mi è stato proposto un contratto a Progetto di un anno rinnovabile. Fin qui tutto regolare, se non che, già dopo il primo mese iniziavano a non arrivare i soldi, il datore di lavoro o non parlava o diceva di aver già effettuato i bonifici ! Palla colossale in quanto i soldi non arrivavano; avevano un ritardo fisso di 30/40 giorni. In più veniva richiesto un grossissimo sforzo fisico e mentale, in quanto lavoravo dalle 9.30 alle 20 quasi tutti i giorni e quasi tutti i Sabati e Domeniche. e i soldi non arrivavano. Sono rimasto in questa società per 4 mesi e gli ultimi tre stipendi sono stati dati con “assegni” due dei quali scoperti! Coperti dopo più di 10 giorni! Quindi su questi soldi non ci ha pagato ne tasse ne pensione e spetta farlo a me quindi ! In questa situazione ho perso l’affitto, ho ritardato pagamenti di rate della macchina e mi è venuta la gastrite e un inizio di ulcera. Sono andato via in fretta e furia, ma rispettando gli accordi, tuttavia senza nemmeno avere lo stipendio degli ultimi 15 giorni di lavoro. Ma non finisce qui !!! visto che questa azienda (di truffatori) non riusciva a vendere nulla, in quanto i clienti erano tutti alla finestra a guardare cosa accadesse, la azienda si vuole rivalere sui collaboratori, dicendo che abbiamo fatto un danno alla azienda stessa, visto che chi ha preso in mano il progetto dopo di me non era in grado di farlo funzionare, dicendo che la colpa era mia. Adesso io mi trovo senza soldi e minacciato dagli avvocati di questa azienda. Ho parlato con un avvocato del lavoro che mi ha detto che non devo preoccuparmi, che sta solo cercando di minacciarmi per impedirmi di rivendicare quanto mi spetta. Questa è la situazione lavorativa!
Non voglio entrare nel merito specifico della mia situazione che probabilmente è migliore di molte altre ma vi sono alcune considerazioni generali sul discorso “contratti di collaborazione” o “a progetto” che vanno assolutamente chiarite. Innanzitutto le aziende (soprattutto le Imprese Medio Piccole) assumono con contratti a Progetto che implicherebbero una certa “libertà di azione” del collaboratore ma pretendono poi sottobanco un comportamento da “dipendente” vero e proprio: rispetto degli orari di lavoro, impedimento a svolgere altre attività professionali etc. dall’altra parte ci si trova privati di ferie, malattia, infortunio (se mi ammalo, mi faccio male o se semplicemente volessi prendermi qualche giorno per tenere a bada un probabile esaurimento nervoso devo sperare nella “infinita bontà” del datore di lavoro che non mi “tagli i viveri”…) e anche dei permessi (io vivo da solo e non ho nessuno che possa svolgermi commissioni come semplicemente fare la spesa….). Inoltre ovviamente spesso viene chiesto di rimanere al lavoro 9 o 10 ore o più senza parlare delle trasferte che ovviamente rimangono tutti sacrifici “per la gloria” ufficializzati. Sinceramente non riesco a vedere un beneficio in questa legge che a mio parere serve solamente ad aumentare gli introiti delle case farmaceutiche per la vendita di psicofarmaci. Si da agli imprenditori “l’impressione” di avere uno strumento di risparmio quando invece lo stress causato ai collaboratori riduce sostanzialmente l’entusiasmo e la resa professionale. I costi generali del dipendente non sono poi così ridotti. In definitiva i contratti di collaborazione o a progetto non sono altro che ipocriti tentativi di dare un contentino agli imprenditori sacrificando le figure professionali emergenti e collaborative ed è frutto di una mentalità ottusamente “borghese” caratteristica dello spero ancora per poco attuale governo (purtroppo c’è qualcuno anche dall’altra parte che ha sostenuto questa linea assurda….)
Vorrei ringraziare coloro che hanno condiviso con i lettori del blog le proprie difficoltà. La casa, il lavoro, le strutture come gli asili, la difesa dello stato sociale: quante battaglie da affrontare!!
in merito al post vorrei dire:
– bisogna semplificare (non svilirne i contenuti) le università perchè è sbagliato entrare nel mondo del lavoro dopo i 25 anni
– un periodo come un anno (non di più) a Progetto o a collaborazione ci può stare, concordo con Duccio A., ma poi basta, poi l’azienda (ma anche la pubblica amministrazione) deve fare il suo investimento oppure cominciare da capo
– per creare occupazione e sviluppo bisogna programmare le scelte future con lungimiranza e sul medio-lungo periodo. Serve perciò un governo all’altezza e politici all’altezza…Beppe sei avvisato
mi hai profondamente deluso beppe!
questa è campagna elettorale!
E PURTROPPO TU LO SAI BENISSIMO!
I CONTRATTI ATIPICI ARRIVANO DAL GOVERNO DI SINISTRA!!!
LA LEGGE BIAGI CHE PIACCIA O NO LI HA MIGLIORATI.
E TU LO SAI BENISSIMO!
CI SONO FONDI ISTITUITI PER CONSENTIRE A CHI HA QUESTO TIPO DI CONTRATTO DI CONTRARRE MUTUO PER LA PRIMA CASA, E LA GARANZIA E’ SEMPRE LA CASA STESSA, COME PER CHI HA UN CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO…SI CHIAMANO MUTUI IPOTECARI.
E TU LO SAI BENISSIMO!
Scusa, ma ti sbagli di grosso. E’ vero sì che il cosidetto “lavoro atipico” è stato introdotto dal famoso “pacchetto Treu”, ma la legge 30 (non volgio nemmeno chiamrama legge Biagi perchè anche questa “paternità” così sbandierata è stata secondo me una bella manovra della CDL, guarda caso quando Biagi era già morto)ha notevolmente peggiorato le cose, sancendo per legge la “normalità” di questi contratti, invece che la loro atipicità. Mentre nella prima versione il “lavoro” era inteso come a tempo indetreminato, e le varie forme atipiche erano considerate un “passaggio”, questo governo non ha fatto altro che portare il precariato agli onori della normalità, con la scusa della lotta alla disoccupazione e per la felssibilizzazione del mercato del lavoro. Ma qui non siamo in America, dove chi viene licenziato oggi trova un lavoro domani stesso (e anche lì le cose non sono più come una volta) Qui le aziende utilizzano gli escamotage dati loro dalla legge 30 per nascondere rapporti di lavoro subordinato a tutti gli effetti, risparmiando così in vario modo. E’ facile dire che in Italia la disoccupazione è diminuita, quando (dati ISTAT) nel 2004 il 44% degli ingressi sul lavoro sono stati a tempo detreminato, il 10% con contratto di formazione, , l’12% stagionali e solo 34% a tempo indterminato.
La legge Biagi con tutto rispetto per una persona che non c’è più (ma ha meritato la fine che ha fatto), ha fatto si che l’Italia è entrata in una via che porta alla fame e chi è più fortunato va in Spagna, in Inghilterra, all’estero non solo per mangiare, ma anche per lavorare, perché qui non ci sono più sbocchi. Mi duole dire che conosco stranieri che sono qui a sognare ancora un lavoro che non è più gratificante di quello che potevano trovare nel loro paese. L’oro italiano si è trasformato ora puzza e ripeto chi ha la fortuna di andarsene lo faccia. La gioia del lavoro la remuratività non c’è più, oggi tutto si instaura sulla carriera e sui soldi, chi vuole lavorare bene è fuori dagli schemi. Conosco persone che hanno risorse e fanno cose che potrebbero fare qualsiasi persona, non solo, ma, perché non sono nella cerchia vincente sono messe da parte, si intende guadagnando quanto li spetta. Sono sicuro che quei soldi sono buttati al vento. Certo la legge Biagi purtroppo c’è, ma chi ha sparato meritava di più che una condanna.
cosa sei? un provocatore? un anarchico insurrezionalista? o un sostenitore di quelli che risolvono i problemi con la forza e con l’abbattimento selettivo? non c’è posto per gli estremisti violenti.. voglio credere che ti sei espresso male…
ho 21 anni.
Ho dovuto lasciare l’università per pulire i cessi in un albergo 12 gg al mese per 8h al giorno a 7.50 all’ora netti. Mi trattavano di merda. Veramente uno schiavo con un contratto truffa.
Ora sto dietro ad una scrivania… vedo numeri tutti i giorni e dopo 8h (che non sono mai 8)torno a casa e non so neanche quanto mi daranno perchè sto in prova (forse 5 ma non so se netti o lordi).
Caro Riccardo, scusa se prendo te come esempio..
Qui ci sono storie di persone di mezza età con un futuro insicuro davanti, ma a 20 anni credo che ci si debba rimboccare un pochino le maniche:
alla tua età io ero a fare le pulizie e la baby sitter a Londra per 4 soldi, ma la sera frequentavo un corso di inglese, e i posti di lavoro che ho trovato successivamente sono stati grazie soprattutto alla conoscenza delle lingue.
NON CREDO CHE AL GIORNO D’OGGI BASTI UNA LAUREA, il momento è duro per tutti e in attesa che la situazione migliori (io lo spero, con un NUOVO GOVERNO che sia più attento anche al tema del Lavoro e non faccia solo gli interessi di pochi come questo che deve andare a casa) bisogna sviluppare la fantasia, fare LAVORI RITENUTI UMILI all’inizio non è degradante, fa capire prima come ci si dovrà muovere poi..
Ho visto laureati che non sapevano mandare un fax e direttori che non sanno spedire una raccomandata..
Secondo: prima di iniziare qualsiasi rapporto di lavoro, la prima cosa è anche domandare “Quanto mi date?” “Che tipo di contratto avrò?”.. Così, loro possono pure fare gli schiavisti, ma almeno sanno che noi sappiamo..
Terzo: quando le condizioni sono veramente umilianti può sempre partire una bella denuncia, i sindacati hanno gli AVVOCATI DEL LAVORO, ci sono dei limiti a tutto imposti per legge!
Cara Paola,
Molte cose che hai detto trovano la mia piena condivisione, altre un po’ meno.
Una delle cose dove non mi trovo in accordo è il discorso dei sindacati, purtroppo sono corruttibili e guardano bene se posso no prendere più soldi facendo i favori dell’azienda o prendere più soldi difendendo i porei tapini lavoratori. Spesso accade che più è grossa l’azienda è più stanno dalla parte dell’azienda, soprattutto se la creatura sacrificale è un singolo individuo.
La mia esperienza: ho lavorato in un call-center vendendo tariffe telefoniche per Telecom, a parte la schiavitu’ e la paga da fame (quando c’era, ma ogni mese dovevi andare a pietirla come se ti avesssero fatto l’ elemosina, arrivava con ritardi mostruosi: pochi, maledetti e tardi) c’erano i “affan..” che ti dicevano molti clienti che chiamavi all’ora dei pasti. Del resto solo all’ora dei pasti era previsto il tuo orario di lavoro. Vorrei sottolineare quanto e’ umiliante (oltre che scomodo e sottopagato) tutto cio’. Paola
La mia storia è quella di tanti: lavoro dall’aprile 2004 presso una società di servizi con un contratto a progetto. Pur essendo stata assunta per svolgere attività di segreteria, ricopro mansioni diverse con sempre maggiori responsabilità. Sono legata ad una sede e ad un orario. Per semplice merito del mio superiore, i giorni di malattia non vengono decurtati dallo stipendio. Insomma, a parte piccole eccezioni, noi co.co.pro siamo equiparati in tutto ai dipendenti, ad esclusione dei diritti. Ho a lungo ritenuto che la laurea ottenuta con impegno potesse un giorno essere utile. A nulla serve esibire conoscenze in campo lingiustico, informatico, specialistico c’è sempre un sottile ricatto cui sottostare: oggi il mondo del lavoro tende alla flessibilità ed ognuno deve reinventarsi ogni giorno. Dunque l’alternativa è accettare un contratto di tal genere oppure restare a casa, sperando che chi ci gorverna ritorni a pensare davvero alle fasce deboli. Mi domando cosa mi riserva un futuro pieno di incognite non dovute alla mia (possibile) inadeguatezza ma dovute alla assenza totale di chances…Sono amareggiata. Giorni fa ascoltavo una famosa canzone che ha risvegliato in me un antico sentimento: la rabbia di quelli che subiscono da sempre l’ingiustizia sociale, vorrei poterla canalizzare. Intanto ho ben chiaro a quale partito affidare il mio voto ad aprile
Io ho la fortuna di essere stato assunto a contratto indeterminato nel lontano 1991,dopodichè la mia azienda(società leader nelle tlc) ha praticamente cancellato l’assunzione a tempo indeterminato.
Anch’essa sta attingendo a piene mani alla legge 30 sia per i contratti,sia per quanto riguarda le cessioni dei rami d’azienda;visto che ogni anno il bilancio(nonostante abbia un debito di 40.000.000 di euro,avete capito che azienda è???)è in spaventoso attivo,e quindi non potrebbe ricorrere ai licenziamenti(o ai prepensionamenti),il suo presidente la sta vendendo a pezzi,dipendenti inclusi, per fare cassa.
E questi miei ex colleghi si ritrovano di colpo senza un futuro lavorativo.
In più sta ricorrendo massicciamente alla mobilità(o prepensionamento) tipo Fiat, per liberarsi di altro personale,in barba alla nuova riforma delle pensioni.
Ma l’INPS non era in crisi?
Saluti
Aiutiamo i nostri politici ad immedesimarsi nel ruolo di precario. Pretendiamo una legge che ne imponga la scadenza(come il latte) senza possibilità di riciclaggio.
Mia moglie lavora in un’Azienda che per via del tipo di attività deve scegliare di pagare dei ragazzi che forniscono attività occasionale con ritenuta d’acconto.Poi l’ispettorato del lavoro decide di multarli perchè non sono abbastanza occasionali,ma neanche regolari da poterli assumere con contratto.Arriva 2 anni dopo Biagi,che pensa ad una legge a “progetto”.Requisiti fondamentali e non assolutamente derogabili:fornire un progetto che il lavoratore porterà avanti in autonomia, con orari decisi in autonomia, con strumenti di lavoro autonomi e con decisioni autonome di sviluppo.Il contratto può anche subire con una certa AUTONOMIA lo scioglimento da entrambe le parti.Ad un certo punto un ragazzo non proprio tra i più volenterosi, e per questo e molto altro,allontanato pre sfinimento del titolare,decide che la sua autonomia non era abbastanza:non poteva alzarsi al mattino all’ora che voleva,spesso doveva lavorare con altra gente,a volte gli mancavano degli strumenti e l’azienda glieli forniva e questo offendeva la Sua autonomia.Spesso faceva attendere dei fornitori e dei clienti e questo offendeva la sua autonomia temporale.Allora in un aula di tribunale decide di raccontare la sua schiavitù occasionale e il Giudice decide che ha ragione,che probabilmente, pur lavorando 5-10 giorni al mese dovrebbe essere assunto,perchè ogni tanto gli vengono detti orari,date e scadenze,perchè quando il Suo computer è rotto l’azienda per non fermarsi gli ha fornito il suo.E che giustamente la causa per un anno di lavoro di questo tipo doveva portare,anche per il danno morale e mancata possibilità di recuperare altro lavoro OCCASIONALE,al risarcimanto di 15.000 Euro. Cifra che sommata ai compensi dati in un anno risulta superiore ad un dipendente assunto con contratto tradizionale.Vista la motivazione della sentenza come si può fare lavorare un ragazzo senza mai dargli un orario,una scadenza.Fatta la leggina,in tribunale,luogo dove si deve far rispettare,da noi è sempre un’altra cosa.
Ho 31 anni, laurea e master in marketing, lavoro da 5 anni come co.co.co (e ora pro) e sono ancora costretto a dividere la casa con amici, perchè non guadagno abbastanza per vivere da solo a Bologna.
Figuriamoci che tra i miei amici sono anche quello messo meglio!
I nostri genitori si godono una meritata (a volte) pensione e noi quando finiremo di lavorare?
Godiamoci la pensione anticipata: laureamoci tardi!
Ciao Beppe,
seguo il tuo invito e ti racconto una storia, quella di mia moglie. Non è né co.co.co né co.co.pro ma è molto simile: fa la ricercatrice!
Non come i vari capoccioni famosi nel mondo, una di quelli che lavorano nei loro staff, una qualsiasi. Nel piccolo mondo italiano della ricerca, attualmente, una come lei sulla trentina, con esperienza all’estero e riconosciute buone capacità, trova lavoro nella ricerca di base soltanto accontentandosi di borse di studio. Significa che il ricercatore capo di laboratorio, quindi il datore di lavoro, non riesce a disporre di meglio che una somma iniziale di denaro che andrà “spalmata” mensilmente sulla durata del contratto di borsa di studio, tipicamente di 12, 18 o al massimo 24 mesi. Tutto senza ferie pagate, malattia, contributi pensione, ecc. Come dicevo, molto simile ad un lavoro a progetto: ti pago per fare una cosa e quando finisci sono cavoli tuoi. Se va bene, alla fine il capo propone un’altra borsa di durata simile, altrimenti si va in giro in cerca di un’altra offerta. Assunzioni non se ne parla, le università sono sature e senza soldi e gli enti pure! Devo ammettere che la paga non fa così schifo, ma potrebbe sempre venire a mancare. Attualmente abbiamo in progetto un figlio: ho un po’ paura, la maternità, la fine del contratto… chissà come andrà a finire ma mi ostino ad esser fiducioso nelle possibilità che ci offre la vita. Non di certo in quelle che ci offrono i nostri governanti.
Caro Beppe
sono un geometra della provincia di Avellino ed ho circa 39 anni. Lavoro presso uno studio tecnico della provincia con uno stipendio mensile di 700 lavorando 9,5 ore al giorno dal lunedi al venerdì, compreso il sabato mattina per 4,5 ore, per un ammontare complessivo di 52 ore. Come ben sai dalle mie parti hanno fatto solfi a palate i tencici con la ricostruzione seguita al simsma dell’80, ma io sono arrivato quando il “pollo era già bello che spennato”, per cui c’era poco da scegliere o stare a spasso o adattarsi come ho scelto di fare. Purtroppo il problema del precariatoè un virus sempre + diffuso. Tu ti chiederai ma xchè nn ti trovi qualcos’altro, facile a dirsi visto che le nostre zone sono tra quelle a + altop tassi di disoccupazione per la mancanza totale di opportunità. Grazie di questa possibilità di sfogarmi, continua così Beppe, dai man forte a tutti noi.
Faccio notare che i giornalisti, con “grande coerenza”, dopo aver magnificato la legge Biagi scioperano perché non venga applicata nel loro contratto, perché -sentite un po’- limita la libertà di stampa! Gli editori, ovviamente, si rifiutano di inserire nel contratto una norma che viola una legge dello stato, ancora una volta dobbiamo ringraziare la libera stampa e “la schiena dritta” dei nostri giornalisti. Meglio l’autoinformazione su internet!
bravo grillo.
ciao volevo raccontare un paio di storie che riguardano me e i miei amici. ho 23 anni ,sono al termine del corso di laurea di giurisprudenza(per la cronaca ho cambiato dalla laura 3+2 a quella a 4 anni perchè migliore) ma ho sempre voluto avere una mia indipendenza. Così hop rovato a cercare lavoro insieme ai miei amici, che per la cronaca sono tutti laureati, chi in ingegneria aerospaziale,chi in psicologia. dopo un pò di ricerca ci hanno assunto in una catena di bricolage per una settimana lavorando 10 ore al giorno con una pausa di 1 ora e mezza!!! Non potevamo parlare tra noi altrimenti venivamo rederguiti, se andavamo lenti ci minacciavano di licenziamento!!! al che,al terzo giorno, dovevo andare al bagno(fortunatamente non ho bisogno della roba della novartis) e non mi ci mandavano!A quel punto io ci sono andato comunque e all’uscita mi dicono” sei licenziato”,tra l’altro da un cafone di milano che non capiva nulla. E li sono scoppiato. LA mia risposta è stata la seguente:” senti caro, io studio legge, te sei qui per motivi che non conosco, ma dato che sei il mio supervisore dimmi in base a cosa mi licenzi” la sua risposta:” ti licenzio per ti comando”. Al che gli ho riso in faccia e gli ho detto:” sai che ti dico? ora vado da un avvocato ,ho dei testimoni e vediamo come finisce.” al che lui:” vabbè per questa volta lascio correre”. è normale?
passiamo ai miei amici:
alessio,.laureato in psicologia= call center
nico, laureato in ingegneria = disoccupato
antonio, laureato in psicologia= se non ha uno psciologo che lo raccomanda non può fare tirocinio
emanuela, laureata in scienze della comunicazione=disoccupata
PER CONCLUDERE: SONO STATO IN SVEZIA ,A STOCCOLMA, DA UN MIO AMICO IN ERASMUS. SAPETE COME FUNZIONA? GLI STUDENTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO PER 6 ANNI A 800 EURO AL MESE!!!IN PIù IL MIO AMICO PER UN PROGETTO CON L’UNIVERSITà SVEDESE IN AFRICA, HA RICEVUTO 1200 EURO PEWR 3 SETTIMANE VOLO E ALLOGGIO COMPRESO!!!! PERCHè LO SI NOI NO?
Abbiamo tutti ottime ragioni per essere incavolati e furiosi sulla legge biagi, quando si parla di diritti dei lavoratori, non dovrebbero esserci colori rossi, neri e azzurri. Indipendentemente dalle proprie idee politiche, siamo tutti onesti lavoratori, almeno credo, che cercano di arrivare alla fine del mese e che sperano di arrivare alla fine dei giorni facendo poi un reso conto della propria vita e poter dire orgogliosamente:”Ho fatto questo, ho fatto quello, ecc. ecc.” Non dobbiamo dimenticare che la catastrofe del lavoro, non è iniziata 5 anni fa con questo governo e la legge Biagi e se siamo onesti con noi stessi, possiamo dire che il problema è nato almeno 10, 15 e se non di più anni fa. Io personalmente per iniziare a lavorare dovetti aprire una partita iva (1999) e lavorare come libero professionista e pagando allo stato + del 50% del misero fatturato, perchè già allora andava di moda schiavizzare, con in cambio: niente ferie pagate, niente straordinari pagati e peggio ancora niente mutua. Insomma, niente diritti e solo doveri. Il mio lavoro era già allora precario con contratti di anno in anno e possibilità di essere lasciato a casa da un momento all’altro. Sebbene questa legge sia migliorabile, oggi ho un contratto a tempo determinato di 6mesi, che ha come riferimento un contratto nazionale del lavoro e che apparentemente tutela i miei diritti. Ora dico, dove sono i sindacati, che non dovrebbero avere un colore politico,ma dovrebbero difendere i lavoratori sia con contratto a tempo indeterminato che a contartto determinato? Dico ciò, perchè lavorando per una grossa ditta qui a Torino, che ha come sindacato la cgil, in un’assemblea il sindacalista ci ha esplicitamente detto che si stava muovendo per migliorare la situazione delle persone con contratto a tempo indeterminato. Quando si è reso conto che nell’azienda c’era una percentuale superiore al 50% di contratti a tempo derminato, ha esaurito le argomentazioni. Mi auguro che arrivino tempi migliori…..
dopo 1 anno e mezzo di lavoro IN FABBRICA e ben 4 contratti non sanno ancora se assumermi o rinnovare per qualche mese…e lavoro alla stessa macchina 8 ore al giorno più i sabati
nessuna possibilità di affittare una casa di fare un finanziamento,per comprare la macchina ho avuto bisogno di un garante(ì miei)…a 30 anni mi sembra UN UMILIAZIONE.
VOGLIO MANDARE A FANCULO QUELLE AZIENDE CHE TI CHIEDONO 5 ANNI DI ESPERIENZA ETA’ MAX 25 ANNI
Piccola azienda, con due apprendisti e due Co.Co.Pro.
I collaboratori sono a 1.800 euro lordi (1.300 netti circa) su dodici mensilità fisse.
Se voglio stare sul mercato è così, se no lascio a casa anche quelli.
La realtà aziendale Italiana è in una crisi tale che poche strutture si possono permettere “dipendenti”.
Il lavoro va e viene, i clienti pagano malissimo (quando pagano), ed in Italia se devi percorre vie legali per un credito ci vogliono almeno 2 anni… intanto?
La legge Biaggi (il suo nome è strumentale ricordaelo!) è solo la risposta ad un’economia che singhiozza sempre di più.
Facciamoci poche ilusioni, tutte le figure professionalizzate devono diventare “auto-imprenditoriali”, che piaccia o meno.
Io personalemente non sono favorevole a questo andazzo, ma provateci voi a fondare un’azienda e farla stare a galla con l’economia di oggi, poi mi fate sapere.
L’italia è schiava di grnadi monopoli e le risorse tecnologiche e creative stanno ormai appiattendosi.
Se non si risolve il problema di rinnovare le tecnologie e le risorse che muovono l’economia, il mercato del lavoro non può che peggiorare.
Guariamo l’economia e poi si avranno mezzi per “sanare” l’instabilità del lavoro.
C’è un articolo interessante su L’espresso della scorsa settimana che potrebbe interessare gli imprenditori che stanno facendo i conti con le difficoltà del mercato. Perchè non riducete un i costi andando ad evadere un pò l’iva e fare false fatture a san marino?
Anch’io ho seguito i discorsi di Luca Ricolfi. Ricolfi insegna Analisi dei Dati e Statistica all’Università di Torino, è una persona preparata, uno studioso attivo, non uno scalda sedia. Credo che ci si possa fidare di ciò che dice. Ora io sinceramente questo mostro abnorme che chiamate “precarietà” non lo vedo, come non lo vede Ricolfi. Forse sarò fortunato ma tutte le persone che conosco, parenti e amici, sia laureati che diplomati hanno trovato immediatamente lavoro a tempo indeterminato seguendo un iter tipo: formazione lavoro -> tempo indeterminato, oppure stage -> tempo indeterminato, oppure co.co.pro -> tempo indeterminato o ancora persone che hanno cominciato a lavorare prima ancora di laurearsi (ingegneria) poichè sono state le stesse aziende a contattarli. Questo succede qui a Sud, certo le persone di cui parlo adesso sono sparse in giro per l’Italia da Roma in su. A mio parere chi si da da fare trova ciò che cerca, chi si lamenta della precarietà è precario in partenza.
Caro Beppe,
mi sono laureata l’anno scorso a 23 anni e da allora ho fatto tanti lavoretti a nero ovviamente e ora finalmente una grande opportunità:uno stage presso un’ente pubblico a roma….ovviamente GRATIS!!Se il nano viene rieletto mando cento lettere al giorno ad arcore per essere messa nel suo milione di posti di lavoro!!
Leggendo i commenti ci ho trovato la mia vicina e un amico…..è un disastro!!!
A chi ha detto che bisogna rimboccarsi le maniche bene… me le rimbocco…. ma gratis!!!
grazie beppe sono stata al tuo spettacolo sei un grande
ps.
per chi ha detto che beppe tradisce i suoi ideali vendendo il dvd sul sito: informati idiota perchè grillo invita anche a scaricare le sue esibizioni appunto per dimostrare che vende lo stesso anche se si può scaricare e che la legge a riguardo è troppo restrittiva!
mi sono laureato nel marzo 2004 in chimica, ho subito fatto uno stage in un laboratorio di analisi ambientale per un mese, una borsa di studio all’università per sette mesi, uno stage all’ospedale in un laboratorio di igiene industriale lavorando anche in una cooperativa per riuscire a mangiare, adesso un corso del fondo sociale europeo e relativo stage = 2 anni e non ho ancora firmato un contratto. Padova 21/02/2006
caro beppe…
precariato, contratto a termine, co.co.co..ecc.ecc. ecc…SONO STANCO!!! Mi chiamo Simone ho 33 anni, diplomato tecnico, da quando sono uscito da scuola ho sempre lavorato, in posti più o meno “prestigiosi” in condizioni di precarietà..(vogli precisare che ogni lavoro che ho cambiato nella mia vita è stata semprre una mia scelata e non quella dei miei datori di lavoro, se fosse stato per loro mi avrebbero tenuto tutti, ma “precario”)
Ho lavorato in associazioni di categoria, enti pubblici, aziende private e tutti, dico tutti, non sono riusciti a farmi vedere un futuro diverso da quello dell’eterno precariato…la cosa più antipatica che mi è successa è stato quando una associuazione di categoria dove lavoravo precario a 890 euro il mese per 5 anni, mi ha offerto un lavoro a tempo determinato a meno di 700 euro al mese… meglio precario allora!!!.
L’anno scorso ho lavorato (e tuttora lavoro) in un’ente pubbblico; anche quì le cose non vanno per la migliore come saprei (finanziaria),ma almeno lo stipendio è migliore (non di molto), essendo single, vivendo da solo su casa di proprietà dovrei essere un signore e godermi la vita…bè…non è così….solo per le tasse della casa, la benzina per andare al lavoro, pranzi obbligati fuori, luce, tel, ecc. ecc. ecc. …mi è toccato chiedere ai miei genitori un prestito di 2500 EURO altrimenti restavo al freddo tutto l’inverno in quanto un normale stipendio da lavoratore in ente pubblico non basta per mantenere un tenore di vita decente…aggiungo che io non ho fatto vacanze, non ho fatto acquisti folli e non sono uno spendaccione,….come faccio a finire quest’anno quando so già che sono assunto fino a luglio?…se volessi farmi una famiglia e fare dei figli, con cosa li mantengo? ..non mangio?…resto al freddo d’inverno?…stacco luce e telefono?…o cosa…?
io faccio parte di quegli italiani che abbandonerebbero tutto e andrebbero su di un’isola tropicale…ma sono testardo e spero nel cambiamento.salutì
Ciao Beppe,
è da tempo che leggo il blog ma è la prima volta che lascio un commento; mi sento proprio chiamato in causa. Per carattere non mi sento vittima di nessuno, tantomeno della Legge Biagi, ma sicuramente ha condizionato in negativo sia il mio percorso professionale, sia quello personale. Dopo una corposa serie di co.co.co. (cinque o sei) sono riuscito a far mio un contratto di assunzione a tempo determinato di un anno. Questo contratto mi è stato poi rinnovato ancora con un anno di durata. Terminato il secondo contratto, non essendo più previsto per legge il rinnovo, dopo qualche settimana di pausa forzata sono stato assunto, sempre a tempo determinato, da un’altra società facente parte del gruppo per il quale lavoro. Faccio notare che non sono alle prime esperienze di lavoro, ho 35 anni, sono laureato in una disciplina tecnica e condivido questo percorso con la maggior parte dei miei colleghi di lavoro. Le conseguenze, di natura economica, professionale e psicologica derivanti da questo atteggiamento nei confronti della “forza lavoro” non sono di certo quelle prospettate dai nostri governanti, i quali si limitano a descrivere una discutibile prospettiva teorica della legge, che invece nella pratica si è rivelata un fallimento.
Un caro saluto.
gianfranco 27 anni, di caserta, da quasi quattro lavoro in un ente STATALE che dal 01/09/2001 mi ha sempre rinnovato il contratto co.co.co.
Ma in questi 4 anni sono stato comunque obbligato a effetuare 36 ore settimanali senza ferie ne malattie ne tredicesima, obblighi che nel contratto non ci sono ma che uno è tenuto a rispettare se vuole il rinnovo altrimenti………..
appunto la cosa grave è che non parliamo di un ente privato(che già sarebbe grave) ma bensi pubblico, oltretutto siamo arrivati guasi alla frutta in quanto il contratto di co.co.co non si può più fare e si dovrebbe trasformare in co.co.pro., ma questa forma mette dei vincoli che loro non vogliono avere e quindi si parla di futuri licenziamenti, e visto che dopo anni di lavoro continuativo qualcuno potrebbe avere a che dire si vocifera che tutti gli attuali co.co.co. verrano assunti da un agenzia diventando interinali del suddetto ente che non avrà più nessun obbligo con i suoi ex-collaboratori.
Grazie al nostro governo che continua con gli slogan “quale precarietà solo flessibilità” aha…aha..aha–dopo il danno la beffa.
salve signor Bedin!
il suo discorso di sicuro racchiude concetti fondati! però, se lei considera esagerati certi post, il suo lo è altrettanto, da un punto di vista opposto. Le ricordo che il rapporto impresario/lavoratore non è di 1:1! per ogni datore di lavoro si va dai 4-5 lavoratori alle centinaia di lavoratori! Basta, dunque, una testa di minkia e numerosissimi lavoratori passeranno le pene dell’inferno. Poi, faccio un esempio,se lei possiede 3 negozi di arredamento, darà lavoro diciamo ad una dozzina di persone. Questa persone saranno dei commessi/e….non ha bisogno di fisici nucleari per vendere cucine. In cosa consisterebbe la voglia di lavorare bene? Ecco, le faccio notare che nel mio piccolo, su 3 proprietari di negozi di arredamento che ho conosciuto, 3 erano veri e propri negrieri! Contratti di apprendistato (non si chiamano nemmeno più di formazione-lavoro) e fatti firmare anche se il dipendente aveva 4 anni di esperienza nel settore (e non so quanto sia legale), orari indicibili (pena possibile licenziamento, visto l’elasticità a favore di lavoro sancita con la legge Biagi) e praticamente tutti i giorni aperti! Di grazia, mi vuol dire cosa c’entra la voglia di lavorare? mi vuol dire in questo caso cosa c’entra una laurea? è questa la realtà più diffusa signor Bedin. La mia esperienza si riferisce ad un piccolo contesto di 3 datori di lavoro e 35 dipendenti in tutto. La loro vita è completamente assorbita dal loro lavoro in cui il contratto a tempo indet. riguarda solo 3 lavoratori(ovviamente parenti),altri tipi di contratto che ora non è il caso di spiegare ed il resto(ovviamente raggiungendo il più alto numero consentito dalla legge) di contratti di apprendistato. Le assicuro che è una vita totalmente condizionata dal lavoro, in cui le uniche ore libere della giornata sono dopo le 21 fino alle 9 del mattino(dalle 13e30 alle 16 ovviamente le necessità sono: farsi da mangiare, riposare e prepararsi)Mi dica sign Bedin,mi dica! manca la voglia a quei 35?
Il nano ha fatto buoni affari anche durante i 5 anni di CSX.
Ma nella norma, come molti altri imprenditori.
Ma, cazzo, nei 5 anni del suo governo
HA RADDOPPIATO IL SUO PATRIMONIO MENTRE IL NOSTRO SI E’ DIMEZZATO!
azienda di 30 persone, tecnologicamente all’avanguardia nella produzione di componenti industriali, organizzata. tutti gli utili sono investiti nell’azienda, non posseggo conti all’estero, casa al mare od in montagna, mercedes o similari ma una laguna del 1995. l’azienda fatica e lotta duramente per sopravvivere in un mercato dove si compete con aziende straniere che hannno costi di manodopera infinitamente inferiori e partecipa ad un gioco dove le regole sono profondamente inique.
io conosco le difficoltà, le preoccupazioni e le notti insonni di chi mette in gioco tutto e conosco il valore delle persone che lavorano e collaborano con me. alcuni di loro sono validi, capaci, onesti, altri semplicemente disonesti ed approfittatori..eh si, anche nella categoria “lavoratori dipendenti” esistono queste realtà. mi avvalgo poi di una cooperativa per 5 persone e vorrei non doverlo fare, vorrei poter licenziare liberamente le persone disoneste e tenermi quelle oneste e capaci, invece posso separarmi da mia moglie ma non posso separarmi da chi scientificamente non compie il proprio dovere e danneggia azienda e colleghi perchè ipertutelato. vorrei invece assumere a tempo indeterminato i validi e capaci con tutte le tutele. invece pago persone precarie ed insoddisfatte per non rischiare eccesso di personale nei momenti duri, per me il costo del personale è il 50% dei costi! vorrei una tutela vera per i lavoratori momentaneamente senza lavoro, in altri paesi hanno sussidi importanti ma anche l’obbligo di accettare il posto di lavoro che lo stato trova loro! è necessario un costo del lavoro davvero competitivo per far crescere le aziende ed il paese, ma questo presupporrebbe una classe politica di alto livello capace di scelte razionali ed un fisco umano. non si licenzia per “massimizzare il profitto”, la persona è una risorsa vitale, non se ne può fare a meno, ma se ne deve fare a meno quando è disonesta ed incapace, per fare spazio a chi vuole emergere e ne ha le capacità.
Il suo, egregio imprenditore, è un discorso scarsamente persuasivo. Lo sa che esiste il licenziamento per scarso rendimento? Non è forse che i lavoratori “disonesti” sono quelli che sanno di avere, oltre a dei doveri, anche dei diritti, quali quello di sciopero, di fare 40 ore settimanali e non 50 o 60, che vogliono essere pagati normalemnte ed altre cose del genere????Vuol forse far scendere il “costo del lavoro” su standard cinesi???Non è possibile…Se la sua azienda è all’avanguardia, la cponcorrenza straniera sarà americana, giapponese o europea e noi abbiamo un costo del lavoro nettamente inferiore rispetto a quello di quasi tutti questi Paesi.
per avere posti di lavoro serve un’econmia che gira;
l’europa ancora non ha capito che i paesi asiatici ci stanno inculando in maniera molto fine;
ha ragione tremonti riguardo il pericolo cina e simili;
e’ ora che a livello europeo ci si svegli un po’;
servono i dazi etici: caz.o tratti il tuo popolo
come schiavi e produci senza nessuna norma di sicurezza allora vaffan2ulo!
loro hanno bisogno di noi;
noi di loro ma solo perchè ci fanno concorrenza sleale e quindi molte vanno là ad usare la
merce umana;
quindi il problema è semplice:
l’europa deve tirare fuori le palle e mettere
i dazi antischiavitu’:
se sfrutti noi non compriamo;
allora in cina come reagiranno?
si adegueranno le imprese per non perdere i loro profitti o faranno rivalsa e come se noi chiediamo solo piu’ diritti;
Sì però cacchio… se le diverse opinioni si confrontano in questo modo, viene fuori solamente che siamo tutti, da una parte e dall’altra una manica di estremisti esagitati!
Credo sia fuori discussione che in molti (assolutamente non tutti) stati arabi le donne abbiano delle limitazioni delle proprie libertà, così come certe scelte statunitensi non si confanno assolutamente ad un paese totalmente civile.
Dare del coglione o augurare la morte (che mi pare veramente un’assurdità matteo!) non penso consenta di esprimere altre opinioni sensate…
Da un anno e 3 mesi ho un contratto a progetto. Sono schiavo di un sistema dal quale non vedo possibilità di uscita. In azienda sono l’ultima ruota del carro senza possibilità di miglioramento nè economico nè di carriera. Il lavoratore precario vive in un limbo non meglio precisato che in un secondo può trasformarsi in un inferno. posso perdere il lavoro se per caso faccio qualche sbaglio, ma nessuno mi ha formato perchè tanto sono carne da cannone. E se perdo il lavoro non è così facile trovarne un altro. E poi chi mi paga l’affitto? COme faccio a creare una famiglia?Questa vi sembra una politica che incentivi le famiglie? Basta col lavoro precario fatto in questa maniera!E’ solo un metodo per le aziende di reclutare persone competenti ad un prezzo e a condizioni ridicole e offensive della dignità umana!
Sono 3 anni che lavoro in aziende diverse. Prima con contratto di tipo co.co.co. e poi in ultimo con co.pro. Ho 30 anni e con questi tipi di contratti mi vergogno a dirlo ma riesco a malapena a vivere. Sono domiciliato a Roma,dove spostarsi non è facile,gli affitti sono altissimi, la vita non è economica etc.. Mi vergogno perché alla mia età mi devo ancora far aiutare dai miei genitori,perché da solo non ce la faccio. Né tantomeno pensare di comprarmi una casa,una macchina,crearmi una famiglia. Io e la mia fidanzata,stiamo pensando di andare a vivere insieme,ma,io Laureato in Informatica e lei dottoranda in un prestigioso laboratorio di Biologia,non sappiamo se possiamo farcela in due.In più lei,prende uno stipendio da fame,considerando che lavora dalle 10 alle 12 ore al giorno per quasi 800 al mese.Se facesse la commessa forse guadagnerebbe di più(senza alcuna offesa per queste ultime).In quest’ultima azienda in più io, sono già al TERZO contratto a progetto!!!E poi si vedrà! Ditemi voi cosa devo fare? Poi sento di amici che hanno deciso di trasferirsi all’estero e guadagnare bene, prendere casa, crearsi una realtà di stabilità,nonostante siano STRANIERI in uno stato ospite. E la mia situazione è la stessa di tutti i miei amici e coetanei. Grazie per avermi dato questa possibilità.
che vi devo dire?? dopo quasi 25 anni di spaccamento di schiena nelle strutture private dove si fà assistenza agli anziani mia moglie si ritrova a 42 anni senza lavoro perchè con la legge biagi sono nate coop. a bizzeffa che ti spremono come un limone e poi ti buttano via co stipendi da schiavi… che vergogna.Il sorriso stampato sulla faccia di quel maledetto nano mi fà incazzare come una bestia.Temo la sua ricandidatura. Grazie Beppe.
Non sono un precario ma sono, cmq, una vittima della “moderna flessibilità” che colpisce quei lavoratori che hanno oltre 50 anni dei quali spesso ci si dimentica.Nel 1986 entro a far parte di un piccolo gioiello di SIM dove faccio tutta la carriera da promotore finanz a dirigente, prima in Toscana poi Direttore di Filiale di Roma. La banca viene acquistata dalle Generali che mi fanno subito capire che i “costi fissi” vanno eliminati:tutti a provvigione!! Non serve aver sempre raggiunto gli obiettivi, aver diretto 2 regioni inserendo 40 neo laureati e portandoli ad alti livelli professionali. Il nostro motto era: IL CLIENTE AL PRIMO POSTO. Sciocchezze! Al primo posto devi mettere l’interesse delle Generali. Lo sai che il patrimonio immobiliare delle Generali è pari all’intera città di Bologna? Meglio un baldo giovane a cui insegnare a “vendere”, la competenza serve a poco. Non sei d’accordo su questa impostazione? Ti licenziamo? No. Una grande azienda non licenzia: Il venerdì ti dice che dal lunedì vai ad Udine.Prima avevi 3 segretarie e 80 collaboratori ora ne hai 3 ed una segretaria ma…part time. Forse non sono gradito.. Forse è meglio cambiare aria.Allora ricominci come promotore finanz in un’ altra banca e torni indietro di 20 anni, ti senti un fallito, una nullità. Ma non basta: scoppia lo scandalo Parmalat e leggo su “Repubblica” che in un Fondo di investim delle Generali ci sono obbligaz Parmalat. Ma Generali non ha mai finanziato Parmalat, a differenza delle varie banche che hanno a loro volta le stesse obblig nei loro fondi.. Non un interesse dunque, ma un semplice errore di gestione?. Scrivo ad alcuni ex clienti allego l’art. di giornale e li invito verificare se hanno quel fondo in portafoglio. La mia lettera arriva all’amm del di Banca Generali (che mi conosce molto bene!!) e vengo querelato dalla società di Gestione delle Generali!! Sono in attesa di sapere che fine farò!Un abbraccio e scusa per lo spazio che ti ho sottratto. Massimo Molinari
Direttamente dal mondo del precariato Davide da Pavia.
Proprio così, 18 anni passati a studiare tra elementari medie superiori e università ed ora quello che la vita mi prospetta è un lavoro precario che, ahimè, mi accompagnerà per gran parte della mia vita.
Ma la cosa alquanto divertente è che oggi ti fanno un contratto a CoCoPro ma non ha nulla a che vedere con un progetto, devi fare orari di ufficio e il progetto è .”SE C’è BISOGNO DEVI ANCHE RAMAZZARE LA STANZA!”
Ma la cosa alquanto divertente è che quando fai capire che i tuoi diritti li conosci, del tipo che se il lavoro è vincolato da orario non è più a progetto ma subordinato e quindi implica l’assunzione, il titolare ti dice .”Non sei affine al progetto!”
Ma se vogliamo continuare a ridere ditemi cosa vi risponde la mamma quando, orgogliosi, esclamate:”Vado a vivere da solo, ho 30anni sono pronto?”.
Sicuramente, con sguardo compassionevole e con quel sarcasmo vigliacco vi dirà:” ma ando vai!” e tu, nella tua mente ti ripeti:” ma ando vado, già..!”
Le vecchie generazioni sono pronte a giudicare, ad additarci come viziati e non capaci di sacrifici, intanto i loro diritti li hanno acquisiti, noi siamo una generazione che sta pagando il “bengodi” del passato!
L’unica cosa che mi sento di suggerire è di denunciare questa falsa perché se Ricucci, laureato on line all’università di San marino, grazia alla legge Tremonti sulle rendite finanziare non ha pagato un euro su una speculazione dei vecchi 2500 miliardi, noi siamo qui a sobbarcarci i problemi strutturali di questa amata Italia, non ci resta che scendere in piazza e di dare vita ad un nuovo ’68!!!
Dimenticavo, nuovi assunti CoCoPro Manifestazione in Piazza!!!
Un cordiale saluti a tutti e al mitico Grillo Parlante!!!
Buongiorno Beppe,
ho letto alcuni commenti sul tema “Legge Biagi” e schiavi moderni e mi sono sentito chiamato in causa.
Ritengo doveroso, quindi, portare una testimonianza.
Ho concluso gli studi universitari nel Dicembre 2003 (a soli 23 anni una laurea quadriennale) e nel Gennaio 2004 ho avuto la fortuna e, credo, il merito di trovare un lavoro.
Da due anni esatti sono assunto con contratto di APPRENDISTATO a tempo DETERMINATO e con uno stipendio assolutamente non commisurato al livello di responsabilità e di impegno che, nel corso di questi anni, sono andati via via aumentando.
Questo contratto, che consente all’azienda di non pagarmi i contributi per i primi 4 anni di rapporto e non permette a me neppure di ammalarmi poichè la mutua e la malattia NON SONO PIU’ UN DIRITTO in base al mio inquadramento, non mi sembra che vada nella direzione di una maggiore tutela nei confronti del precariato.
Quanto allo stipendio, non voglio dare i numeri visto che ci pensa già qualcun’altro, ma siamo ben lungi dalla soglia dei 1000 Euro.
Mi sono sentito di portare la mia testimonianza, perchè sono stanco, come tanti miei coetanei in Italia, di essere preso in giro.
A quanto pare, vivo nel paese della flessibilità, dove “grazie ai contratti a termine i precari sono più tutelati”.
Secondo questa logica, aspetto che arrivi Robin Hood alla porta del mio ufficio per portarmi un aumento.
Ti ringrazio per lo spazio di libertà concesso e spero che anche tu in prima persona possa leggere questo messaggio.
Fabio 1981
Ho conosciuto un ragazzo che ha lavorato con me 4 mesi in ferrovia nella manovra e poi è stato mandato a casa perchè appunto aveva questo “contrattino” di pochi mesi e poi arrivederci e grazie. Un ragazzo di 20 anni che le è stata chiusa la porta in faccia! Nonostante ciò si sono pure tenuti il libretto di lavoro almeno per un’anno promettendogli un posto fisso che poi non è arrivato e quindi è rimasto anche senza lavoro per un anno aspettando e sperando che qualcuno dalla ferrovia lo chiamasse e invece…
Io personalmente ho il posto fisso, fortunatamente sono stato assunto prima della legge Biagi.
Ci sono tanti altri casi in ferrovia dove ci sono giovani lavoratori precari che vengono assunti nel periodo delle ferie estive, ragazzi e ragazze, tutti sui 20 anni.
Non è questo il futuro che volevamo.
Chi controlla queste società del LAVORO PRECARIO? Adecco, ManPower, etc.
Forse la mafia?
Ciao a tutti,
ho lavorato come Co.co.co., naturalmente con tutti i doveri dei dipendenti a tempo indeterminato e con nessun diritto. Per colpa del governo di SINISTRA che li ha inventati, per colpa dei SINDACATI che hanno taciuto. Insomma per colpa di tutti quelli che si battono per i diritti dei lavoratori contro la schiavitù dei padroni…Ma finiamola! Io sono di sinistra, ma alle prossime elezioni voterò la vera destra, scusate ma tra uno che mi dice che mi tromberà con delicatezza e un altro che mi dice che eviterà che gli altri mi trombino e poi me lo ritrovo in quel posto senza pietà e con il silenzio di tutti, scelgo la coerenza, che almeno non mi si prenda in giro, che almeno non si pensi che sono anche cerebroleso.
Marco Grati
ciao marco
volevo commentare il tuo post
1)tu dici “ho lavorato come Co.co.co” vuol dire che adesso non lo sei piu
2)vorrei ricordarti che le sigle sindacali sono tre e che con l’ultima legge biagi o patto per l’italia dove sono state introdotte ulteriori forme di precarieta ed e’ stata fatta la battaglia su l’articolo 18 una sigla non l’ha firmata.
3)tu dici che sei di sinistra ma voterai a destra per colpa di questa legge(scusami se mi ripeto)vorrei ricordarti che dal governo di sinistra sono passati 5 anni percui il male che tu attribuisci alla legge sulla flessibilita l’hai gia potuta penalizare dando il tuo voto a il governo che e’ attualmente in carica.
(francamente non so come tu possa accettare,per essere benevoli, questa banda ….)
ti saluto
capisco il tuo disagio, ma votare bellachioma è un suicidio politico. Lo sò, il centrosinistra non fà impazzire neanche me, ma togliere di mezzo Belusconi è la priorità. Tieni duro
Non si può fare una legge come la Biagi (anche se mi sembra , e non vorrei sbagliare, che il primo pacchetto di leggi che hanno fatto fiorire le agenzie iterinali le ha approvate e fatte il centro-sinistra) senza avere degli ammortizzatori sociali.Per esempio in Germania possono permettersi di usare il lavoro temporaneo perchè se un 50enne perde il posto precario nel momento in cui resta senza lavoro ed è in attesa di trovarne un altro riceve un contributo dallo stato che lo aiuta a sopravvivere. Lui non ha bisogno cosi di prostituirsi al primo datore di lavoro che gli capita perchè non ha soldi per sfamare la famiglia. Troppi ragionano nella maniera “se sei sveglio ce la fai” ma si dimenticano che non tutti sono “giovani, dinamici e imprenditori di se stessi”…purtroppo o per fortuna…
Il lavoro tamporaneo è una buona soluzione che va integrata con il lavoro tradizionale. Ma l’italia ha uno stato sociale allo sfascio e quindi è troppo indietro per il lavoro temporaneo…
Laura Fen e Silvano Bedin:
avete veramente la presunzione di aver salvato il mondo del lavoro? Solo voi avete fatto lavori di merda da giovani? Ma chi cazzo siete? Chi vi ha dato lo scettro della ragione universale? Mentre studiavo ho fatto la barista, la commessa, la cameriera (ristorante, gelateria e paninoteca), la venditrice, la pubblicista per il giornale locale. Ho ingoiato tonnellate di merda perche in cibque anni, oltre ad essere stata sottopagata, a volte non pagata, senza uno straccio di assicurazione, ho ingrassato stronzi come voi che alzavano soldi a palate con i soliti espedienti del nero. Non è Bedin che mi dà da lavorare. E’ solo il culo che mi sono fatta negli anni. CAPITO INFAMI?
O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell’intelligenza.
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno
Ho 32 anni, sono laureata in Scienze Politiche e sono sposata.
In più di 5 anni che lavoro ho cambiato 8 società.
Quando mi è andata bene mi hanno assunto con un contratto a progetto, quando mi è andata male mi hanno pagato in nero, non mi hanno versato i contributi, o sono stata pagata con ritenuta d’acconto. Avanzo ancora soldi da una società.
La difficoltà a farmi assumere a tempo indeterminato aumenta in funzione dell’etaà e del” Rischio” che decida di avere un figlio.
Ho PAURA! Se fossi sola non potrei vivere con lo stipendio di 1000,00 euro che, sottolineo, ho raggiunto dopo 5 anni!
Tutti questi anni a studiare per avere meno di quello che avevano i miei genitori!
Mi trasferisco in un’altro paese se continua così!
Buongiorno a tutti…la mia esperienza è simile a quella di molti che scrivono su questo blog ed a migliaia di ragazzi che faticano ad entrare nel mondo del lavoro. Ho fatto 5 anni di tirocinio,senza contributi e con stipendi da “fame”. Ho chinato la testa convinto che l’esperienza era un valore che a scuola non potevano insegnare. Mi sono trovato a 30 anni che non potevo aprire una mia attività perchè, tra tasse e mercato chiuso,non riuscivo a sbarcare il lunario. Sono riuscito ad entrare nel pubblico impiego…sono fortunato,ma questo non mi fa stare bene. Mi guardo intorno ed i rospi da mandare giù sono tanti. Mi sento dire che sono un mantenuto dello Stato…a 1000 euro al mese…eppure lavoro e mi prendo responsabilità che un libero professionista…con tessera politica…si fa pagare ben più che 1000 .
Questa Italia fa schifo…si buttano via risorse in continuazione. Si strapagano dirigenti pubblici che non sanno fare un c…o,che non firmano e non si prendono responsabilità e che scialacquano migliaia di a causa della loro incompetenza,senza risponderne a nessuno.
Questa è l’Italia che ci hanno lasciato…prima o poi qualcuno doveva pagarne il conto…io non voglio che i miei figli sopportino questo,non voglio che loro paghino i miei sbagli…voglio…fare qualcosa…voglio ribellarmi a questo schifo…voglio essere migliore di chi ha rovinato questo paese.
Ho cominciato a lavorare nel 2000. All’epoca andavano di moda i CFL (contratti di formazione lavoro), di berlusconiana memoria. Quella era una buona idea: assumevi per 2 anni un giovane, avevo delle agevolazioni fiscali, e poi dovevi assumerne una quota parte per continuare a sfruttare la cosa. C’era un minimo di tutela … Negli anni seguenti la mia azienda ha sempre assunto giovani neolaureati, tutti a tempo indeterminato. Ha assunto perché non poteva fare altrimenti. Assumeva, con oculatezza, dava lavoro e creava opportunità. Oggi non assume più NESSUNO a tempo indeterminato. La mia azienda fa esattamente come le altre, sfrutta la “flesibilità”, che si è rivelata tutto un meccanismo a suo vantaggio. Ho colleghi confermati per la TERZA VOLTA con contratti a termine. Questo significa sfruttamento. Il discorso è che alla precarietà non è seguito un aumento delle retribuzioni, nel senso: sei precario, perà rispetto ad un tempo indeterminato guadagni di più, perché ti gestisci il rischio. Oggi le aziende dicono: in fondo ti paghiamo COME gli altri. Ecco il punto, dovrebbero pagare di più i precari.
Oggi il posto fisso è visto come un privilegio, e chi ce l’ha se lo tiene strettissimo. Io ce l’ho, e mi ritengo un PRIVILEGIATO. Non mi piace.
Altro aspetto inquietante: nel 2000 si lavorava molto a Roma e Milano, un po’ meno altrove, però si lavorava. Oggi a Roma è difficile trovare un lavoro di qualità: non dico un salario assistenziale, dico un lavoro di qualità, che sia in linea con le aspettative di un laureato o di una persona che abbia voglia di crescere professionalemente. Resta solo Milano: anche dalle altre città del NORD vengono tutti a Milano per lavorare. L’Italia che lavora è ferma al capoluogo lombardo, e la cosa va sempre più accentuandosi. Le altre città non le considero neppure. SONO MORTE, oltre al commercio ed al turismo non si muove foglia. Il paese è in declino, e i responsabili non sono licenziabili. Ricordiamocelo il 9 Aprile. Ricordiamocelo.
Sono un ingegnere elettronico.
Dopo mesi di inutile attesa, sono stato chiamato da un’azienda bresciana che aveva scaricato il mio curriculum da un sito internet e mi offriva un interinale di 3-4 settimane. Il periodo finí, ma i soldi arrivarono solo dopo tre-quattro mesi. La segretaria dei proprietari dell’azienda (due miliardari brasiliani, con superattico a Rio…) mi chiedeva di avere pazienza, perché non avevano i soldi! Un disoccupato per riscuotere 1000 euro deve avere la pazienza di aspettare un miliardario…
Dopo qualche altro mese senza lavoro giunse la grande (?) occasione. Fui assunto per 6 mesi in un’azienda in cui si perpetravano una serie di porcate sia dal punto di vista professionale (diciamo che ci veniva chiesto di “arronzare” e molto…), ma soprattutto contro i dipendenti. Ovviamente del minimo sindacale pattuito (850 ) non vedevo tutto, in quanto firmavo una busta paga, ma riscuotevo meno. Inoltre c’era obbligo di straordinario e ottenere un giorno di ferie era un’impresa complicatissima.
Gli Ingegneri avevano di norma contratti e retribuzioni da operaio di I livello, il più basso e in azienda tutti si lamentavano, ma nessuno diceva o faceva niente: tutti difendevano il loro posto di lavoro e nessuno voleva far arrabbiare il “padrone”.
E il Padrone me lo fece capire il giorno del colloquio (“Tutto ciò che vedi qui è MIO!”) e quando mi “dimise” dopo due mesi per essermi rifiutato di falsificare un documento (“Qui o fai quello che dico io o te ne vai!” – “Se vuoi ti licenzio io, ma ti farò mettere una segnalazione sul libretto del lavoro”). Riscuotere i miei soldi fu difficile, ma per fortuna il tocco d’attenzione di un conosciuto avvocato amico di famiglia sbloccò la situazione.
Dopo questa esperienza più nulla fino al mio trasferimento all’Estero (a Barcellona). Nemmeno qui ti regalano niente e ho dovuto aspettare… ma ho trovato lavoro e, dopo la mia giusta gavetta, potrò fare esperienza e forse carriera. Senza padroni.
ho 27 anni e ad aprile mi laurererò in scienze dell’educazione. sono 7 anni che lavoro part-time, da 5 come cococo o cocopro per una cooperativa sociale. faccio l’educatrice nelle scuole, in pratica riempio le ore lasciate vuote dalle insegnanti di sostegno pagate dalla scuola (che la moratti continua a tagliare…). va da sè che non ho malattia, ferie (i giorni di ferie in una scuola sono tanti….dicembre è un mese nero per me). sono molto sfiduciata per il mio futuro, anche quando sarò laureata per me ci saranno solo lavori simili…i racconti parlano chiaro. se vince ancora la destra mi sa che mi trasferisco…sul serio…
Queste leggi, figlie del libero mercato, rendono noi lavoratori merce, certo già prima lo eravamo, ma i nostri genitori (nel mio caso), cioé la generazione del 1970, erano riusciti ad ottendere, dopo molte lotte, dei diritti… ora questi diritti vengono aggirati in nome del Libero Mercato.
Ma questo maledetto Libero Mercato da chi è stato deciso? Dai popoli? E’ stato deciso democraticamente?
Niente affatto, è stato deciso da un’elite di economisti liberisti, senza che la gente potess emetter becco, prima lo hanno deciso e poi propagandato e presentato come “progresso”, “miglioramento”… ed eccolo il progresso: lavoro precario, flussi di disperati i cui paesi d’origine sono stati prosciugati da un capitalismo selvaggio giustificato appunto dal Libero Mercato, come se questo fosse un must, come se il mondo avesse il Mercato come unico scopo.
Peccato, ripeto, che i politicanti si riempiono la bocca con la parola “democrazia”, ma a Bretton Woods tutta questa democrazia non mi pare che ci fosse, quando si devono prendere le decisioni serie la democrazia è un’optional?
ritento
alle 21,29 ho scritto un post che regolarmente e’ stato visibile e che adesso e’ sparito
era di questo tenore:
Bell’Italia, amate sponde? Macché, il 40% degli italiani vorrebbe emigrare
Italia bel Paese? Secondo i dati diffusi dall’Eurispes si direbbe proprio di no. L’istituto di ricerca ha condotto un’analisi sul fenomeno dell’emigrazione ed è emersa una situazione, per molti versi sorprendente: un italiano su tre andrebbe a vivere all’estero. I motivi di questa decisione? Una scelta radicale, dettata per lo più dalla convinzione di avere più chances occupazionali.
A pensarla così, ben il 37,8% della popolazione. Primi nella lista il 55,2% dei laureati seguiti dal 54,1% degli under 24. Anche il credo politico fa la differenza, infatti, si dichiara più favorevole a cambiare Paese gli elettori di centro-sinistra e di sinistra (46,1% e 42,7%) seguiti da coloro che si collocano al centro (39,3%). Meno motivati gli elettori di destra (20,6%) e centro-destra (21,3%)……………..
fonte http://www.unita.it
poi rilevavo(leggendo i post) il pessimismo che c’e’ in molti giovani e alla fine ringraziavo il governo per il nuovo MIRACOLO ITALIANO
Questo post è bellissimo e terribile.
L’immagine è autentica e disperata.
COSA ASPETTIAMO A MANDARE A CASA IL NANO!?!?!?
LUI SI E’ NUTRITO DEL NOSTRO PASSATO, HA DIVORATO IL NOSTRO PRESENTE E STA DIGERENDO IL NOSTRO FUTURO.
BASTA UN SEMPLICE E PREZIOSO GESTO DEMOCRATICO.
IL VOTO.
Lorenzo Palazzo 21.02.06 09:52
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Si certo……….. cosi ci ritroviamo il MORTADELLA che con le sue riforme RADICALI ahahahahhahhahah
Ci manda allo sfascio TOTALE!
Il governo di centrosinistra “CADE” in MENO di 100 Giorni ….. quindi………… meglio non cambiare GOVERNO e tornare a VOTARE centrodestra!
Cari ragazzi, mai ho visto nella mia vita un governo simile. Ho visto fior di governi democristiani che, allora, giudicai i peggiori governi possibili; ho conosciuto governi socialisti di Craxi travolti da scandali; ma questo governo democristevolfasciosocialistoide li batte tutti.
Nessun politico della “prima” repubblica, per quanto coinvolto nel peggiore degli scandali, è stato così capace nel crearsi un look “democratevole” come i nostri del centro-destra che, a ben vedere, mi sembra di conoscere già dalla “prima” repubblica. Del resto se ti piace l’amaro in bocca serviti pure, io preferisco la mortadella.
IO HO UN LAVORO A TEMPO INDETERMINATO PERO’ HO UN FASTIDIOSO PERIODO DI PROVA DI SEI MESI IN QUANTO AL SESTO LIV.IMPIEGATO POSSONO FARLO, LAVORO DA QUASI VENT’ANNI EPPURE ORA IN QUESTI SEI MESI ANCHE SE NON MI MANDERANNO A CASA PROVO IL DISAGIO DI NON FARE ALCUN PROGETTO DI SPESA O PER LA CASA O PER ALTRO E’ UN MINIMO DISAGIOSENSAZIONE MAI PROVATO, MA MI FA RIFLETTERE SU CHI OGNI GIORNO DEVE CONFRONTARSI SUL PRECARIATO IO NON MI SENTO UN PRECARIOMA SOLO IL PERIODO DI PROVA CONTRATTUALE RIESCI A DARMI INSICUREZZA QUINDI IMMAGINO I POVERI CRISTI CHE NON POSSONO AVERE NULLA SU CUI BASARSI!
vengo mandato in giro per l’Italia da nord a sud(spesso capita di partire da casa alle 4 di mattina con ritorno alle 20 di sera), di straordinari neanche se ne sente parlare, a vendere ed a incassare crediti(senza commissione alcuna) con un contratto di apprendistato(ma non esisteva più???)… il tutto per la straordinaria cifra di 6,57 /ora.
ringrazio Dio che sto facendo un pò d’esperienza…ah, le imprecazioni e stime d’incapacità che mi prendo regolarmente
sono comprese nel “prezzo”…
la Legge Biagi (come del resto la ex legge Treu) hanno avuto il pregio di SBLOCCARE il mondo del lavoro che altrimenti risultava troppo INGESSATO. Conosco piccoli imprenditori che non assumevano dipendenti, nonostante ne avessero bisogno, per paura poi di non poterli licenziare se, per caso, non fossero adatti al lavoro (o peggio). Da questo punto la legge ha avuto un suo beneficio. PERO’ bisogna impedire che questo tipo di assunzioni diventi la norma, in pratica bisogna FISCALMENTE (o in altro modo) rendere più economicamente redditizio assumere con contratti a tempo indeterminato. sul COME farlo lascio al futuro Ministro l’incombenza (ogniuno deve fare quello che sà)
Si, per la verità Prodi ha fatto un discorso molto simile al tuo quando ho sentito una sua intervista non mi ricordo più dove (forse a SKY NEWS 24). Speriamo che vinca il centrosinistra e glielga di non tradire questa politica. 🙂
Secondo me no, sono leggi, la Treu in primis del tutto contro i lavoratori, i contratti tendono a diventare individuali, il che comporta meno coesione tra i lavoratori ergo meno potere contrattuale, meno capacità di rivendicare i propri diritti.
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi (della parola in questo caso).
Si svegli! Alle favolette da libro Cuore ormai non ci credono neanche più i bambini.
dopo essere stato assunto come apprendista per 4 anni aver lavorato come uno specialista nel mio campo(Tecnico Informatico)per l’intero periodo,facendomi pagare come tale dai clienti della ditta, vivendo i questo periodo di promesse e nell’utopia di un misero contratto indeterminato da parte dell’azienda per la quale lavoro,per poter creare una famiglia o almeno una stabilita economica, mi sono visto proporre come unica soluzione un co.co.pro ( o se no a casa) di un progetto per il secondo anno ho rinnovato (fai diverso),tale progetto non esiste o meglio non l’ho mai seguito se esiste, costretto a lavorare 8 ore al giorno con orari specifici, allo stesso salario di prima ma con tutte le “sfighe”, concedimi la parola che comporta tale contratto
Ho un ottima visione del futuro.. nei miei sogni..
La legge Biagi è una legge tampone.
Non è la soluzione, non ha futuro. Non crea nuovi posti, ma redistribuisce quelli vecchi. E’ certamente un passo indietro dal punto di vista del diritto del lavoratore, ma è allo stesso tempo l’unico meccanismo ad oggi grazie al quale si può sperare di lavorare, almeno per un po’. Penso che lo stesso Biagi non avesse come massima aspirazione quella di un paese dove ci sono 10 posti di lavoro e 500 persone che si danno i turni per un misero stipendio e per di più senza tutele. Non c’è legge che tenga, l’unico modo per aumentare l’occupazione è creare imprese, creare lavoro, inventarsi un’occupazione. E oggi è molto difficile, sia per lo scarso senso comunitario e per l’oggettiva incompetenza di molti impreditori, che per le immani difficoltà in cui versa l’economia, soprattutto quella europea.
MA NON SI PUO’ ATTRIBUIRE LA COLPA DI TUTTI I MALI ALLA SOLA LEGGE BIAGI.
E’ ora che chi può fare qualcosa la faccia, senza chiedere sempre agli altri. Chi ha le capacità, che le metta a disposizione! Chi ha le risorse economiche , che le impieghi!
Basta a lagnarsi con lo stato, lo abbiamo capito che non sanno neanche da dove cominciare per rilanciare il nostro paese! Bisogna scendere in campo in prima persona, ognuno con i mezzi che ha a disposizione, altrimenti l’alternativa è sperare in una qualche botta di culo come una classe dirigente assennata, un’europa in ripresa che faccia da traino ecc…
Ha ragione Grillo, la schiavitù al tempo della confederazione sudista era sicuramente più dignitosa di questi contratti precari. Propongo di dirottare tutti i lavoratori precari nelle varie aziende agricole del Sud Italia e di mantenerli alla maniera degli schiavi neri di “Via col vento”: sono sicuro che saranno più soddisfatti di quanto siano adesso e che potranno dedicarsi con profitto alla procreazione e alla creazione di nuovi generi di canto popolare.
Un corso universitario da 3 crediti (24 ore di
lezione frontale piu’ esami e assistenza agli
studenti) all’Università “Federico II” di Napoli
mi viene pagato a contratto co.co.co, al netto
delle tasse e ritenute, intorno ai 1000 euro.
Un professore universitario di ruolo può fare
in un anno due corsi simili e guadaga come minimo,
appena assunto, circa 2000 euro al mese più tredicesima, ossia circa 26000 euro netti.
Quindi un professore a co.co.co-ntratto viene pagato circa 13 volte meno di un professore
di ruolo.
Da 6 anni lavoro per la stessa azienda che mi fa lavorare in outsourcing per grandi realtà industriali (Telecom, Fiat). Sono un sistemista informatico con oltre 10 anni di esperienza alle spalle! Sono sposato e non ho figli (e chi se li può permettere?)
In 6 anni ho cambiato tutti i contratti possibili ed immaginabili: di collaborazione, di associazione, determinato, a progetto, ecc. ecc. Ma di assunzione neanche l’ombra!!! I soldi mi bastano giusto per pagare affitto e bollette. Da oltre tre anni non vado più al cinema e le serate tra amici in pizzeria me le sogno. Le ferie poi si fanno dai parenti che costa meno! Ho trentasei anni e sono incazzato come un bestia!!! Se avessi saputo di finire così col cazzo che rimanevo in questo Paese di merda!
E poi dicono che non hanno fatto bene a farlo fuori (avete capito chi!!!)!
Ragazzi non è possibile che continuino a trattarci così. Dobbiamo svegliarci e reagire pesantemente!!!
Scusate un secondo,
mi “rivolgo” a voi come coppia, con tutto il rispetto, si intende, ma visto che giá siete in una situazione “delicata”, vi mettete pure a fare un altro figlio!?
E no dai, questo é da terzo mondo!
Poi non ci si puó lamentare!
..non é che i figli nascono “per sbaglio”, per un malauguato “caso”, se non avete o avevate le possibilitá (economiche, etc etc) di portare avanti una famiglia (con dei bambini), la PRIMA e D-O-V-E-R-O-S-A “cosa” da fare é:
non FARE BAMBINI,
questo é CHIARO; ma dai..
Non si fanno i figli, per poi “lamentarsi” delle situazioni “congenturali” avverse, che giá si poteva facilissimamente “immaginare” a priori.
Il vostro, PERDONATEMI, é un atteggiamento inammisibilmente I-R-R-E-S-P-O-N-S-A-B-I-L-E.
In tutto onestá, sono disgustato dalla gente come voi (come coppia intendo) che “si permette” di fare figli, senza averne la possibilitá, é un gesto terribile,
una VIOLENZA,
in primo luogo per questi BAMBINI stessi, che si “ritroveranno” sicuramente in un ambiente (anche psicologicamente, intendo, non parlo solo di soldi) questo non sempre, ma spesso, NEGATIVO (l´ho visto io sulla mie pelle e dai miei studi, ahimé).
Come se non bastasse, poi lei ha l´ARDIRE di “venire qui” e di lamentarsi per le sue condizioni!
“Mi spiace”, ma lungi dall´essere e non lo sono assolutamente un INQUISITORE-MORALISTA-PERBENISTA, la sua storia, come tante altre ahimé in ITALIA di questo “genere”, mi ha disgustato.
..(non mettiamoci poi ad inveire con i “discorsi” sullo “Stato” assistenzialista, perché questo é un discorso che non voglio nemmeno sentire, qui si parlá di luciditá, di uso della “ragione”, di ragionevolezza appunto)..
La gente come voi é “pericolosa” e soprattutto senza dignitá, parole pesanti, ma terribilmente calzanti.
a me disgusta il tuo modo di vedere la vita e il mondo
la cosa più bella è mettere al mondo dei figli e donare tutto quello che si può a loro…..
per cosa credi che veniamo al mondo??? per comprarci la mercedes o per mettere al mondo qualcuno e donargli la cosa più bella e importante: la vita!
cinico che non sei altro
ignobile personcina comprati il bmw
Marcello, rimbombi vuoto e altisonante come una grancassa, ma non solo:
hai dei pregiudizi talmente grossi che non solo di fanno perdere di vista la buona educazione e il buon senso, ma anche il senso di quello che stai leggendo e commentando.
Percepisco inoltre nella tua aggressività delle frustrazioni profonde e radicate che per il tuo bene-magari facendoti aiutare-sarebbe meglio che imparassi a riconoscere e a gestire, prima che diventino un pericolo per te e per gli altri.
Per il tuo disgusto ti consiglio di fare due cose:
1-leggi attentamente la mia lettera e poi la tua, lentamente:non crogiolarti nel roboante suono del tuo trito moralismo, cerca di capire il significato di quello che hai scritto. Se non riesci a vergognarti neanche un pochino, ripeti l’esercizio.
2-usa meglio in futuro il tuo tempo e la tua energia: commenta solo i testi che riesci veramente a capire, invece di farti trasportare in fantasiose e arzigogolate interpretazioni di quello che leggi da una mente gretta e poco abituata a pensare e da un cuore duro e poco abituato ad amare.
buona giornata
ciao. ho una ragazza di Praga lei lavora al ministero dell’ambiente come giurista è stata assunta appena dopo la laurea,prende uno stipendio di circa 500 euro netti al mese ma li van bene è come se fosse un nostro 1500 euro..ho riflettuto molto sul farla venire qui con me..purtroppo credo che non me la sentirò mai di farle fare una cosa del genere in italia non troverebbe altro che centralinista in un call center..noi pensiamo che loro siano più poveri di noi..invece no li hanno ancora uno stato che li tutela i lavoratori e i giovani laureati.
quindi a questo punto penso che andrò io li da lei tanto il mio lavoro che è il pianista posso farlo anche li..ciao itali ciao italiani..avete voluto il berluska ora tenetevelo spero sia rieletto ancora così morite tutti 🙂
Sono laureata in Scienze Geologiche da piu’ di un anno e credo che non lavorerò mai nel mio campo. Vengo sfruttata ogni tanto con qualche STAGE (ovviamente non retribuito) ma per pagarmi l’affitto ed essere indipendente devo per forza lavorare in altri campi: ora faccio la segretaria con un contratto a progetto….e sono fortunata…
Vorrei sposarmi e avere una casa ma non so se è piu’ improbabile questo sogno o quello di fare la geologa…che tristezza!!!!
Mi ricordo un D’Alema, presidente del consiglio, che disse “Giovani, scordatevi il posto fisso”. I co.co.co esistevano gia’ ai tempi di Prodi, con l’aggiunta dei lavori socialmente utili. Mi sembra che i vari governi si assomiglino parecchio!
Eccomi qui….27 anni e una preparazione culturale che alla mia famiglia è costata anni di sacrifici. Le mie scelte non sono state scelte di convenienza tantomeno è stato facile studiare in Italia quello che volevo studiare. La mia passione è partita dalla letteratura portoghese….inevitabilmente il mio orizzonte si è aperto alle letterature dei paesi africani denominati PALOP (Paises Africanos de Lingua Oficial Portuguesa). Capo Verde, Guinea Bissau, Sao Tomé e Principe, Angola, Mozambico…senza ovviamente tralasciare il Brasile e non quello europeo di San Paolo ma quello di Recife e più legato all’Africa. Mi sono laureata con una tesi sul lusotropicalismo di Gilberto Freyre. Negli anni universitari ho vinto varie borse di studio tra le quali quella (meritatissima e speratissima) del famoso Erasmus in terra lusitana dove mentre il 99% dei miei amici e compagni d’avventura si apprestavano a farsi un erasmus/orgasmus io mi sono fatta la mia bella tesi perchè in Italia nessuno ne sapeva nulla…in realtà manco si sa che ci sono paesi dell’Africa che sono stati colonizzati dal Portogallo! Insomma…na fatica di niente per essere dove? Dietro alla scrivania di un’agenzia immobiliare di periferia a fare da coordinatrice interna(ste parole ti fregano proprio…in realtà vuol dire la “tutto fare”)per poche centania di euro al mese con un contratto di due anni….
GRAZIE ALLA LEGGE BIAGI…GRAZIE AL GOVERNO CHE INCENTIVA CHI, COME ME, AVREBBE VOLUTO LAVORARE NEL SOCIALE, MAGARI AIUTANDO AD INTEGRARE IN QUESTA SOCIETA’ GLI IMMIGRATI.lo posso fare si…e in qualche modo lo faccio…ovviamente non retribuita eh…!per la grande soddisfazione e gioia di mio padre che per farmi studiare si è alzato per 30 anni alle 5 di mattina e ha scaricato tonnellate di robba sotto il sole, sotto il caldo e sotto padrone anche lui. Lui che oggi mi guarda e mi chiede “perchè non hai fatto architettura o ingengeria?”. eh..perchè speravo in un mondo più giusto!
Arianna
Io sono diplomato come ragioniere programmatore.
Terminata la scuola ho fatto un corso di specializzazione FSE (con il contributo del Fondo Sociale Europeo) per imparare a creare siti web.
Lasciamo stare il discorso del fondo per il quale ho dovuto chiamare il presidente della regione per poter avere i soldi che mi spettavano e che ho avuto dopo 1 anno e mezzo dalla fine del corso.
Ora sono a tutti gli effetti un webmaster.
Ho 25 anni e da quasi uno sono assunto regolarmente con contratto di FORMAZIONE LAVORO.
Si, dopo 4 anni di CO.CO.CO e CO.CO.PRO con una paga misera devo anche subire il contratto di formazione.
Per poter cambiare contratto ho dovuto scegliere in peggio…lavoro meno gratificante però posto più sicuro.
Il bello è che con i contratti precedentemente indicati la mia posizione era come di un assunto.
Accordo con l’azienda di fare 8 ore al giorno, di 3 settimane di ferie e 2 di malattia all’anno.
L’impossibilità di fare dei progetti concreti e la fatica di arrivare a fine mese pur vivendo con i miei genitori era frustante.
Ora la mia paga è comunque bassa vista l’esperienza che ho, ma almeno non sono più precario.
Di questo passo e Se tutto va bene, sperò di avere la possibilità economica di sposare la mia ragazza a 40 anni e di avere un figlio magari a 45.
Prima farei la fame!
Saluti Beppe…bello il tuo ultimo spettacolo…ti ho visto a Treviso!
Laureato a pieni voti in ingegneria civile, 27 anni, ho lavorato per un anno come co.co.co in uno studio di engineering…..lo stipendio? 500 euro !!! e con compiti di responsabilità!
Loro il contratto l’avrebbero rinnovato anche per l’anno successivo: sono stato io a dire: no grazie, mi avete preso in giro a sufficienza…
P.S. chiamare la legge sui lavoratori precari “legge Biagi” è stata una gran carognata!!!
Caro Beppe
Sono laureato da quasi tre anni in ingegneria. Dopo la laurea ho trovato subito lavoro con un contratto co.co.pro.. Alla scadenza del contratto il mio datore di lavoro mi ha assunto a tempo inderteminato.
Scrivo questo commento perchè vorrei sottolineare che nel mio gruppo di amicizie, che garantisco essere molto esteso,sono l’unico caso di lavoro co.co.co o co.co.pro, che effettivamente si è trasformato in contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Volevo fare un’osservazione circa l’aumento dell’occupazione di cui si vanta la destra durante il suo governo:prima che il servizio militare fosse abolito, era possibile essere congedati se si disponeva di un contratto di lavoro (che doveva avere particolari carattristiche su cui non mi soffermo). All’epoca ero studente e posso dire che tutti i fuori corso si sono fatti assumere, pagando di tasca propria i contributi, da delle imprese per non fare il militare. Sarebbe interessante contare qunate persone “hanno trovato” lavoro così. Secondo me non è affatto una percentuale trascurabile.
dopo essere stato assunto come apprendista per 4 anni aver lavorato come uno specialista (Tecnico Informatico) per l’intero periodo,facendomi pagare come tale dai clienti, vivendo i questo periodo di promesse e nell’utopia di un misero contratto indeterminato da parte dell’azienda per la quale lavoro per potermi creare una famiglia o almeno una stabilita economica, mi sono visto proporre come unica soluzione un co.co.pro ( o se no a casa) di un progetto che per il secondo anno è stato rinnovato, non esiste tale progetto o meglio non lo seguo, costretto a lavorare 8 ore al giorno con orari specifici, allo stesso salario di prima ma con tutte le “sfighe” concedimi la parola che comporta tale contratto
Ciao Beppe,
ti illustro il mio presente:
27 anni, Laureato con 106/110 in Scienze dell’educazione, Progettista in formazione;
7 mesi di STAGE a ZERO euro il mese dove non mi hanno insegnato nulla e in 8 ore di lavoro giornaliere facevo fotocopie e affrancavo francobolli;
8 mesi di contratto a progetto 8 ore al giorno a 500 euro mensili, no ferie, no malattie, no permessi no ponti no straordinari(lavoro non inerente gli studi fatti);
ora sono a contratto determinato a 750 euro 6 ore il giorno,( sempre solito lavoro non inerenrente gli studi fatti) se dico qlc di troppo o un permesso di troppo sono fuori, i 5 giorni della settimana faccio 8 ore (2 di straordinario non retribuite) ed è di ieri la novita che dal prossimo mese o prendo la partita iva o vado a casa! Forse sto meglio di tanti altri ma qui con la scusa che devo crescere lavoro come un pazzo e nemmeno sul mio settore. rimando sempre piu la mia voglia di sposarmi (dove li trovo i soldi?). Per ora convivo e i miei genitori ci danno una mano. se non avessi l’amore della mia compagna penso che non riuscirei ad arrivare in fondo al mese…giuro!!!
UN’ALTRA COSA CHE MI FA INCAZZARE DI BESTIA ADESSO SONO I FAMOSI “SMS” DA UN EURO DI SOLIDARIETA’….MA CON TUTTI I SOLDI CHE GUADAGNANO I VARI CALCIATORI,COSTANZI,VESPA,BONOLIS,MENTANA,PROPRIO A NOI DEVONO ROMPERCI LE PALLE CON STE EURINO DI BENEFICENZA…???
PER L’AMOR DEL SIGNORE NON CHE SIA CONTRO LA BENEFICENZA….MA ULTIMAMANTE SEMBRA CHE UN POCO CI MARCINO….NON VORREI CHE QUALCUNO SI COMPRASSE ALBERGHI IN CANADA….!!!
Salve,
Cari laureati e laureandi, la situzione lavorativa sta arrivando ad una situazione insostenibile.
Persino iol settore militare è diventato precario…..
Cmq è stata creata un associazione laureati italiani . ALi con il sito : laureatitaliani.interfree.it.
aspetto inscrizioni.
Avremmo bisogno di gente che investa su nuovi campi, che investa sulla ricerca
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e chi la fa ? le industrie che sono delocalizzate ?
lo stato ?
per ricercare cosa ?
e quando hai trovato qualcosa ? dopo sei mesi la cina te lo immette sul mercato con una semplice variante ?
dovevamo teneri il lavoro, chiudere le frontiere ai barbari economici..!!!!!!
cosa reclamate adesso ? stiamo vivendo sugli allori e il lavoro diminuisce sempre piu’
Ah bene vediamo che torniamo all´autarchia fascista………
Non vi sembra un po´antistorico?? Il problema non e´come chiudersi all´avvento di nuove merci (che tra parentesi fanno star meglio tutti……chi non ha mai comprato una maglietta dai cinesi?), ma come differenziare e trovare una nicchia. Compro una golf invece di una subaru per determinati motivi, comprero´gucci invece di ho chi min perche´magari Gucci e´per sempre, mentre la maglietta cinese mi dura due giorni………certo se anche Gucci la fa fare dagli stessi e dura due giorni, questo e´un problema……….BISOGNA SPECIALIZZARSI NON TORNARE A POLITICHE CHE HANNO GIA´FALLITO NEI SECOLI PASSATI. Per quanto riguarda la ricerca. si´quella di base spetta allo stato, perche´solo con quella si fanno i brevetti e si hanno nuove idee per le industrie. Occorre avere pero´delle teste pensanti nelle diverse industrie che sfruttino questo bene! Ma fino a che la nostra ricchezza saranno i call center (il 187 e´un buon esempio) che non producono assolutamente niente e danno anche meno (chi non si e´mai incazzato con il 187 quando si ha un problema scagli la prima pietra), questo e´il vero problema del non arricchimento. Uno stato deve produrre qualcosa per diventare ricco, se facciamo solo terziario (dove vi e´ la maggior parte dei nuovi assunti: banche, assicurazioni, telecom) spostiamo solo carte e soldi, ma ci impoveriamo. Serve piu´produzione specializzata, non barriere! Una sana competizione ci vuole nel mercato!!! Avvantaggia anche noi! Non torniamo al proibizionismo vi prego!
E’ vero che gli scaldasedie con contratto a tempo indeterminato esistono… Chi lavora a progetto in una azienda spesso è persino odiato dai colleghi a tempo indeterminato perché evidentemente si da parecchio più da fare… Quindi ben vengano forme contrattuali che attraverso la sana competizione consentono ai migliori di mettersi in evidenza.
MA: gli svantaggi per il lavoratore sono innegabili. E al datore di lavoro solo vantaggi?
DA FARE:
1) Condivido la proposta di Prodi: il lavoro a progetto deve costare più caro di quello che costa attualmente. Possibile che al lavoratore: precarietà, stipendi bassi, contributi ridotti ad un terzo. Al datore di lavoro: risparmio fiscale, contributivo, ricattabilità del cocopro. E’ un po’ sbilanciato non credete?
2 – ma anche più importante della 1) CONTROLLI A TAPPETO! Non è possibile che si tolleri l’uso di cocopro, con quello che c’è scritto nel contratto (tu porti a termine UN PROGETTO, tempi e modi c…i tuoi, e io ti pago), per posizioni manifestamente dipendenti: luogo e orari fissati, se sgarri a casa (vedi call center), lavori non qualificati coperti con questi contratti che non c’entrano nulla, eccetera, eccetera. E’ pieno, PIENO, di aziende così, se entri nel mondo del lavoro oggi ESISTESOLOILCOCOPRO, e andando avanti te lo tieni! Con buona pace di Sacconi e della sua microcefalia. Vogliamo una indagine! Un nuovo libro bianco! Persino le pubbliche amministrazioni abusano di questi contratti, e ci vengono a raccontare che servono solo all’inserimento…
Ho utilizzato la legge Biagi per dare lavoro a due persone nella mia attività.
Non ho giocato al ribasso, perchè sono retribuiti come da CCNL, quindi credo nel pieno rispetto del “non” sfruttamento.
Tuttavia il mercato nel quale opero non mi avrebbe consentito di fare assunzioni a tempo indeterminato, perchè non c’è veramente certezza di continuità : potevo scegliere se NON prendere del lavoro e NON assumere, preferendo invece TENTARE di acquisire lavoro TENTANDO di assumere con le incertezze del caso ragazzi che altrimenti erano ancora a casa ad aspettare le famose “certezze”.
Non per nulla uno di loro attende fiducioso la raccomandazione parentale per entrare in un’azienda pubblica dove – sostiene – potrà lavorare sette ore al giorno e “avere tempo anche di fare un secondo lavoretto” che è in realtà la sua vera passione….
Possiamo anche abolire la legge Biagi, e credo che il prossimo governo lo farà abbastanza celermente.
Non mi pongo io – che sono il titolare – il problema di come vivere avendo da vent’anni il mio giro di affari consolidato che almeno a me consente di stare in piedi.
Però andrebbe spiegato a questo mercato “emergente” di giovani iper laureati, masterizzati e specializzati che di certo nel mondo del lavoro del terzo millennio non c’è più nulla, e che – piaccia o meno – la figura del dipendente va legata al rischio imprenditoriale che fino a un po’ di tempo fa era ad esclusivo appannaggio dell’azienda.
Certo, si può rifiutare tutto questo e stare comodamente in poltrona ad aspettare una legge che dia più certezze, dipende da quanto ci si può permettere di riempire poi il carrello della spesa e pagare l’affitto di casa con queste “attese”
Io credo, per quanto non sia ormai più nemmeno insegnato dalle famiglie, che l’importante nel ns periodo storico sia FARE, e solo dopo potremo permetterci di chiederci se ne sia valsa la pena, a che prezzo e con che garanzie….
ho 25 annia mi sono laureato a maggio 2005 in Scienze della Comunicazione (una facoltà che sforna disoccupati annualmente, in pratica Sienze della Disoccupazione). A fine estate ero terrorizzato dai nuovi contratti, ma mi è andata bene solo perchè sono titolare di Partita Iva e il mio datore di lavoro ha ritenuto interessante la cosa (non poteva essere altrimenti dato che tutte le spese toccano a me). Non mi posso lamentare per me, ma lo faccio per i miei colleghi di lavoro: sono 6 senza contratto, forse una riesce a strapparne uno di sei mesi, gli altri sono ancora formalmente in prova dopo 4 mesi di lavoro (peggio che precari, non sono neanche Co.Co.Co).
Gentile Sig. Bedin, anche Lei scrive sul blog del grillo e lo legge. Nessuno intende mettere in dubbio che Lei dia lavoro a 5 persone ma, se è persona onesta come credo, riconosca la difficoltà oggettiva per noi co.co.pro. a trovare un’occupazione degna di questo nome. E’ il sistema che va cambiato, a partire dalle banche a cui tentiamo di rivolgerci per strappare un qualsivoglia mutuo o prestito (loro vogliono garanzie !!!). Aggiunga a cio’ il fatto che stiamo parlando della fascia d’età più bistrattata, laddove o sei troppo “vecchio” (ho 36 anni) o sei troppo qualificato o sei poco qualificato. Non è la laurea che fa la differenza od un diploma, è questo tipo di legge : in sostanza, insieme al martire Biagi, stiamo morendo anche noi. Cordiali saluti.
questa volta hai esagerato Beppe.
pensavo davvero fossi apolitico, ma evidentemente non è cosi; ma soprattutto stai mentendo……lo sai vero!?
E poi il paragone con la schiavitù………..che schifo!
Caro Beppe,
ho 36 anni, mi sono laureato a 27 anni in Scienze Politiche indirizzo economico all’università di Padova, lavorando in azienda e studiando contemporaneamente. Anch’io dopo la laurea sono diventato vittima del precariato. Dopo vari lavori precari, compreso un call center di una banca, ho deciso di intraprendere la professione di dottore commercialista perchè mi piaceva. Così ho svolto un tirocinio triennale per poter accedere all’esame di stato. Alla fine ho trascorso quasi 4 anni tra vari studi, sottopagato e i primi tempi senza beccare un soldo, senza versare alcun contributo previdenziale (non è previsto per il tirocinio). Alla fine l’unica strada possibile dal momento che l’esame di stato è un terno al lotto e passa si e no il 20% degli iscritti senza contare i soliti “raccomandati” è ripiegare ad un co.co.pro. Ad un certo punto mi sono rifiutato di continuare con queste forme di schiavismo che negli studi professionali sono ancora più marcate. Ho vinto un concorso pubblico (per diplomati) anche questo a tempo determinato. La laurea e soprattutto le varie esperienze lavorative accumulate non sono servite a nulla.
Evviva la flessibilità.
ho 32 anni e ho lavorato per 2 anni e mezzo in un call center operativo 24 ore: ho lavorato di notte, a natale a capodanno a ferragosto (i clienti chiamavano e dicevano che volevano vedere se c’eravamo davvero…), anche per 7 giorni di seguito. come interinale. per 9 mesi. alla fine dei 9 mesi visto che l’azienda non mi faceva sapere nulla, ho chiesto se avevano intenzione di rinnovarmi il contratto. mi hanno detto che dipendeva da me. dalla mia voglia di rimanere. dopo almeno 30.000 chiamate trattate la qualità del mio lavoro non interessava a nessuno. voglia? se la necessità è sinonimo di voglia, sì avevo “voglia” di rimanere e me l’hanno rinnovato. io sono stata molto fortunata perchè in seguito sono stata assunta.
a un certo punto ha cominciato a circolare la voce che l’azienda aveva dovuto pagare forti multe per l’eccessiva presenza di interinali. multe. la legge non ti obbliga all’assunzione, ti fa le multe. 2 mesi dopo hanno spostato 50 interinali in un colpo solo assumendoli in una consociata. finite le multe.
viva la legge biagi ….
Salari, stipendi, pensioni e redditi delle famiglie sono erosi dal carovita mentre l’Istat ed il Governo per moltissimo tempo hanno detto che l’inflazione era sotto controllo. I politici “veraci” evidentemente non fanno la spesa quotidiana e non sono toccati dall’aumento dei prezzi dovuti alla sostituzione delle vecchie mille lire con 1 euro.
L’inflazione reale oscilla ad ottobre 2005 tra il 4,2 per cento ed il 7,9 per cento, mentre per i redditi annui sotto i 10.000 euro, per i pensionati al minimo e per quel 20 per cento delle famiglie che non abita nella casa di proprietà e deve pagare il “caro affitti”, il carovita è addirittura superiore al 18 per cento.
Secondo dati forniti da Codacons, dal 2001 al 2005 i funerali costano il 20% in più mentre altre fonti dicono che i crisantemi sono aumentati del 400% negli ultimi 4 anni e i lumini sono aumentati nello stesso periodo di quasi il 479%.
Ho 26 anni, laureato da tre con in mezzo un anno di servizio civile. Non ho mai avuto problemi a trovare qualcosa da fare, forse per puro culo. Adesso ho un lavoro che mi piace ma sono co.co.pro, a ottobre 2006 devo solo sperare che mi rinnovino il contratto e forse un giorno pregando potrò entrare in una banca a chiedere un mutuo per comprarmi una casa e andare a vivere con la mia ragazza. Comunque nella mia ancora breve esperienza nel mondo del lavoro posso annoverare già quattro bellissimi stages, assolutamente non retribuiti (e senza alcuna possibilità di restare: te lo dicono già all’inizio, ormai negli uffici esistono mansioni riservate esclusivamente agli stagisti), e sei mesi presso l’amministrazione provinciale della mia città, in un ufficio di un certo peso. Come tutti i miei colleghi, si andava avanti a circa 800 euro al mese con Co.co.co. rinnovabili semestralmente, lavorando per dipendenti degli elettori che prendevano all’incirca il quintuplo o il sestuplo e andavano in giro a predicare la flessibilità. Sempre positiva la flessibilità, quando tocca agli altri!
Federico, 28 anni, laurea, master conseguito in una università prestigiosa, un anno di lavoro in una società di consulenza, la Mythos spa a Milano pagato 1000 euro, straordinari non retribuiti, costretto a lavorare per 11 ore al giorno, sabato lavorativo imposto dal datore di lavoro, minacce, mobbing, insulti, trattato come una pezza da piedi! Ah, la società è del fratello del tronchetto dell’infelicità!
Poi ho fatto una settimana in un call center…allucinante! mi hanno pagato dopo due mesi e mezzo!!
Ora ho un contratto di sostituzione di maternità presso una multinazionale dove però sono trattato con i guanti, anche se purtroppo questa esperienza finirà a fine luglio perché non hanno la possibilità economica di tenermi!
GRAZIE BIAGI, GRAZIE BELUSCONI!! MA I VOSTRI FIGLI SONO NELLE NOSTRE CONDIZIONI?? AH NO, I VOSTRI FIGLI UN LAVORO FISSO LO HANNO…SONO IO, UN POVERO PEZZENTE, CHE NON HO DIRITTI MA SOLO DOVERI!!
Caro Riccardo è un modo adulto. E’ duro. Ma hai vent’anni!
Sii Rivoluzionario. Non qualunquista.
VOTA! E MANDA VIA IL NANETTO MALVAGIO CHE HA DIVORATO PASSATO PRESENTE E FUTURO!
Coraggio e buona fortuna.
Lorenzo Palazzo 21.02.06 09:34
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Certo manda via l’attuale GOVERNO che poi arriva il MORTADELLA ed avrai 3000 euro al mese senza fare un ca**o
SVEGLIATEVI! non serve a nulla cambiare governo senza VOGLIA DI LAVORARE!
La CINA è vicina
Caro Bedin
Credo di poter affermare che non si tratta di voglia di lavorare o meno, ma semplicemente di una pessima applicazione di una legge che non e’ confacente alla realta’ italiana. Personalmente lavoro oltre 60 ore settimanali e nonostante questo mi considero un privilegiato, ho un ottimo stipendio ed un lavoro che mi piace anche se mi fa passare 9 mesi l’anno all’estero. Ho invece amici che stimo e che considero tutt’altro che dei fannulloni che sono intrappolati a 41 anni dentro contratti Co.Co.Pro. senza un minimo di possibilita’ di crescita, senza vere prospettive. Le banche in Italia poi legano il mutuo allo stipendio facendo finta di dimenticare che un mututo e’ un’ipoteca sul 150% del valore dell’immobile e che questa e’ la sua garanzia e non lo stipendio.
In Norvegia, dove ho vissuto per molto tempo, questo tipo di contratti esiste, ma e’ sostenuto da una forte partecipazione dello stato nell’assicurare la continuita’ e nel dare alle due parti (lavoratore e datore di lavoro) maggiori certezze pur nella flessibilita’, nella forma di sgravi fiscali, asili all’interno dell’azienda stessa, assicurazioni sanitarie etc.
La verita’ non e’ ne rossa ne blu, semplicemente e’ un dato di fatto che molti lavoratori con contratto Co.Co.Pro. o simili vivono situazioni difficilissime e che il costo della vita e’ decisamente superiore a quanto lo stipendio lascerebbe credere. E’ anche un dato di fatto che la Cina sta aggredendo i mercati a suon di produzione a basso costo e “schiavitu'” semilegalizzata, ma non siamo noi a dover rivedere verso il basso le garanzie, sono i governi europei che devono imporre a chi si affaccia al nostro mercato il rispetto di certe regole etiche (che dovrebbero essere normali per noi…) anche alla cosiddetta tigre asiatica (tipo: per operare qui queste son le regole..). Io, come chiunque, lavoro per vivere e per garantire un futuro alla mia famiglia, non solo per sopravvivere!
La situazione è triste, da ex co.co.co. sono passata a lavoratrice autonoma perchè il costo della mia assunzione è troppo alto e poi a 32 anni, non sposata e senza figli, è molto facile che li freghi con una gravidanza… E il mio futuro, l’ acquisto di una casa, della macchina o anche solo del frigorifero, è nella mani del fidanzato/convivente a stipendio fisso da dipendente…Che speranza vuoi che abbia x il futuro???
estenderei la legge biagi anche al parlamento, al governo..in tutto il mondo politico..
così il primo che non viene a lavurar, o che non gli sta bene uno stipendio da fame, è fuori per la flessibilità che lui stesso esalta.
a Roma avete mai preso la metro alle 7.15 di mattina..
beeeeeeh che dire..pecore al macello!
Ho paura perchè anche i beni primari sono divenuti inraggiungibili..la casa per esempio..
vorrei piangere ma ho paura che mi tassino anche le lacrime !
il loro 8×1000 dovrebbero darlo a Noi forse staremo meglio.
Sono laureato da circa un anno ma lavoro già da 10 anni nel settore informatico, sempre come collaboratore, prima come co.co.co, adesso come co.co.pro :). Un collaboratore dovrebbe essere pagato di più di un dipendente, ma spesso succede esattamente il contrario.Se poi ci metto che adesso lavoro per una azienda che mi paga il giusto, ma lo stesso non riesco a mettere via due lire…anzi, faccio fatica ad arrivare a fine mese….figuriamoci pensare di mettere su famiglia. che tristezza….
Attenzione. Il problema non è nella legge Biagi in sè, il problema sta nel fare in modo che il ricorso a co.co.co e co.co.pro non sia sistematico.
Bisognerebbe imporre ad un’azienda di dare un contratto stabile ad una certa percentuale di dipendenti con contratti atipici.
Questa volta devo dare ragione a Silvio: la legge Biagi integrata con regole di questo tipo può essere un ottimo strumento per inserire i giovani nel mondo del lavoro.
Sono un datore di lavoro e contemporaneamente un co.co.co. come Amministratore di società, quindi sono schiavo e padrone al tempo stesso. Obiettivamente non ho notato nessuna differenza sostanziale tra la situazione ante legge biagi e post legge biagi: l’unica incombenza aggiuntiva è che, per assumere uno “schiavo”, oggi devi compilare un progetto che, per altro, trovi già predisposto su internet. La legge biagi non ha cambiato nulla: LA VERGOGNA ESISTEVA GIA’ DA ANNI.
Facile fare il co.co.co. da diregente. Il problema è per chi guadagna 800 euro al mese da precario, non ti danno la possibilità di comprare una bicicletta a rate, figuriamoci una casa per crearti un futuro. Beh certo, fermo restante che se mio padre è un General Manager co.co.co. può sempre farmi da garante… e per chi non garantisce nessuno?
Racconto la mia storia:
Prima di Berlusca guadagnavo 2500 netti circa dopo il suo avvento ho fatto la fame per 7 mesi cioè senza stipendio ed adesso mi ritrovo con un contratto interinale di 2 anni in scadenza a 1100 netti al mesi e mi devo ritenere anche fortunato.
Settembre sarà la mia rovina io che adesso ho quasi 40 anni una moglie e nessuna speranza per il futuro, ogni volta che sento dire che i contratti a tempo determinato diventano indeterminato mi domando ma è vero??
No signori non è vero per niente e vivo nel Sud quel Sud che non mi da speranze per il futuro.
Se vince di nuovo l’Unto del Signore dovrò emigrare all’estero mi sa.
Avrei tanta voglia di avere dei figli ma come si fa?
Avrei tanta voglia di comprarmi una casa ma cose si fa cosi???
Grazie Signor Berluska Grazie di CUORE….
Eccomi:
laureato a 24 anni con 110 e lode in Ingengeria, 3 anni di Dottorato, 2 di assegno di ricerca, ora con un cococo (sempre pagato dall’università) faccio i salti mortali per mantenere moglie, figlia e mutuo.
Anche mia moglie lavora, come precaria. E’ stata assunta a termine e a cococo da 8 tra enti/comuni/cooperative in 4 anni. Tra una settimana le scade l’ultimo contratto e poi chi sa.
Grazie Biagi
Gianluca, 27 anni-Catania.
Non avevo mai scritto sul blog.Questa volta lo farò.
Ho lavorato per quattro anni per conto di una grande azienda milanese che gestisce prodotti editoriali nelle grandi catene di supermercati.Per intenderci, quando entrate al supermercato e trovate il reparto con le riviste.Lo stipendio mensile era di 400 euro, variabili a seconda di non ho mai ben capito cosa.
Loro calcolavano circa una giornata lavorativa di due ore e mezza, mentre in realtà la giornata poteva oscillare tra le 4 ore alle 7(raramente, ma capitava)senza differenze di compenso.
4-5 giorni di ferie l’anno, in quanto il lavoro era vincolato ai giorni di apertura del supermercato, il quale ha la turnazione del personale che lavorava il giusto, mentre io dovevo recarmi quasi tutto l’anno, escludendo 25Dicembre 1Gennaio, e altri tre giorni dell’anno.
Malattia non pagata, potevo assentarmi e la mia paga giornaliera veniva ceduta al sostituto(sostituti che mancavano sempre con il conseguente quasi obbiglo di recarmi sul posto di lavoro anche se indisposto).
Ho guadagnato una tendinite al polso sinistro(per via delle riviste che prendevo in modo meccanico e sistemavo sul bancone) e una allergia asmatica dovuta alla polvere della carta quotidianamente respirata.
Ho avuto anche un periodo di forte depressione in quanto la direzione del supermercato per motivci aziendali, mi faceva soggetto di continue vessazioni che non ho paura a chiamre mobbing.
Gestivo interamente il reparto,sistemazione,resi,ordini,rapporti con distributori,aziende.
Una attività da caporeparto, pagata da merchandiser.
Ho scritto una canzone su questo, l’ho intitolata Co.co.co. se qualcuno volesse ascoltarla può contattarmi.
Gianluca Anastasi.
Catania.
Cari tutti. Rispondo anche al signor Bedin Silvano. Purtroppo il problema degli imprenditori di “oggi” e´l´anafalfabetizzazione o meglio l´ignoranza. Ho letto che lei fa lavorare 5 persone, ma fino a quando? Avremmo bisogno di gente che investa su nuovi campi, che investa sulla ricerca e sui giovani che hanno idee e non solo di “manager” che pagano extra comunitari con senz´ altro molta voglia di lavorare, ma purtroppo sempre sulle stesse cose (vedi settore tessile che e´in pesante crisi visto che qualunque stato e paese riesce a fabbicare magliette per meno soldi). Come datore di una azienda sarei contento di avere persone che usano internet non solo per giocare, ma anche per ampliare le loro conoscenze…..piu´teste ci sono meglio e´, piu´conoscenza c´e´meglio e´, magari si riesce a migliorare qualcosa. Se invece si continua a fare sempre le stesse cose vediamo tutti dove si va a finire. La volkswagen in Germania apre una SUA universita´non solo per ingegneri, ma anche per scienziati e filosofi. Loro hanno capito che nel futuro le macchine non saranno cosi´tanto importanti e stanno reinvestendo su altri settori, ma prima hanno bisogno di conoscenza! Ho gia´scritto su questo blob. Ho un dottorato di ricerca in genetica umana co co co pro fino a 31 anni in Italia. Sono andato negli Stati Uniti ben pagato (anche se precario) ma con tutti i diritti e doveri di un lavoratore “normale” (vacanze, pensione ecc ecc)….e quello non ´certo uno stato sociale. Adesso sono in Germania sempre come collaboratore per un paio di anni, ma anche qui ho una paga dignitosa e l´unica differenza con un lavoratore a tempo indeterminato e´la durata del mio contratto. Inoltre godo di diverse facilitazioni. Credo che chiedero´la cittadinanza tedesca, devono ancora passare molti anni prima che in Italia cambi qualcosa e avere un governo che invece di vedere nella diversita´una fonte di ricchezza inneggia alla guerra santa certo mi rende felice di essere da un´altra parte! Bye!!
Caro Beppe,
la precarietà ormai è diventata un fenomeno sociale, avere il famigerato “posto fisso” è ormai un miraggio.
Io sono riuscito ad ottenerlo, ma col sudora sulla fronte!
Ecco la mia storia:
mi sono fatto sei mesi come consulente esterno presso una banca, poi la banca è entrata in crisi
(era una notizia presumibilmente vera andata su tutti i giornali) e non mi hanno rinnovato il contratto.
Dopo un mese ho iniziato come co.co.co. presso un’altra azienda (stipendio da fame: 908 ,
almeno prima mi pagavano decentemente) fino a metà anno. Successivamente mi hanno rinnovato
il contratto ancora a co.co.co per altri sei mesi ma con la promessa che al prossimo rinnovo sarei passato
a tempo indeterminato.
Ovviamente non è andata così: mi hanno rinnovato per un altro anno a tempo determinato,
e poi ancora un altro anno a tempo determinato e…sorpresa delle sorprese ad un certo punto mi
hanno proposto, finalmente, dopo quasi due anni di promesse, il tempo indeterminato che ho accettato subito.
Comunque il mio stipendio resta molto basso, proprio da fame.
Ora che sono “a posto” (cioè povero una volta per tutte) comunque non voglio dimenticare la depressione,
la fatica ad avere motivazione di lavorare durante il mio precariato e spero lo dimentichi nessuno
che abbia avuto una storia come la mia.
Il vero problema è che il primo stipendio del precario si abbassa continuamente…è come se qualcuno
avesse deciso di sostituire la svalutazione programmata della lira con la svalutazione programmata dei giovani!
Questa legge biagi (che secondo me non ha nulla a che vedere con il povero Marco Biagi) sta impoverendo
la società in modo continuo e infermabile perché non prevede un minimo di tutela dell’individuo!
Ma avete letto i contratti del co.co.pro.?
Se hai spese: sono affari tuoi.
Se ti ammali: affari tuoi.
Se resti incinta: ti tengo il posto per 18 mesi ma lo stipendio?Nada, o lavori o non mangi tu e tuo figlio fin da quando è in pancia!
quando l’ignoranza regna sovrana..
Sveglia! Il lavoro interinale l’ha portato in Italia la sinistra, non Marco Biagi, nè Berlusconi!
Rif. Legge 196/1997 (pacchetto Treu)
QUESTO NON E’ UNO SPOT TERRORISTICO!
Consiglio a tutti di leggere un libro dal titolo “Mara, Renato ed io”, l’io è Alberto Franceschini che insieme a Margherita Cagol (mara) e Renato Curcio sono i fondatori storici delle brigate rosse.leggete con la vostra testa quali erano gli obbiettivi, gli scopi…e i mezzi. lottavano come noi non riusciremmo mai, in prima persona…con la propria persona…
DESIDERO CHE LASCINO COMMENTI LE PERSONE CHE HANNO GIA’ LETTO IL SUDDETTO LIBRO…GLI ALTRI PRIMA LO LEGGANO.
Giordano
Salve, io insieme ad altre 17 persone siamo vittime della fantomatica legge Biagi.
Allora tutto inizia 2 anni fa’, quando la nostra azienda ha deciso di terzializzare il nostro settore (grazie alla legge Biagi), quindi siamo finiti da una azienda di 800 dipendenti ad una s.r.l. da 17 dipendenti e con tre tipologie di contratti (chimico, commercio e metalmeccanico).
La nuova azienda ha ora un contratto di 10 anni e poi..mmmm… si vedra’ (se nn e’ precariato questo, spiegatemi cos’ è allora ?!?)
Insomma ci siamo salvati in corner perche’ volevavo farci un contratto di mxxda e perdere il chimico, molto piu’ favorevole per noi.
Insomma ci hanno fatto patire due anni, con continui tira e molla, avvocati e stress a non finire e qualcuno ci ha anche “rimesso la pelle”.
Boh…. nn e’ questa la strada giusta…almeno in ambito occupazionale.
La legge Biagi, come tutte le cose va limata, e perfezionata.
Il problema è tutto nei costi, costi fissi che sono esorbitanti, e improponibili.
Basti pensare all’ intervento di un tecnico qualsiasi, e come si ricorre all’ amico dell’ amico al 50-60% in meno, questi solo perchè a nero.
ormai si compra tutto in fabbrica, dalla pasta al materasso, tagliando la filiera e l’occupazione.
ciao cinesi
Mi chiamo Maria, laureata in biologia ed ho 41 anni.
E’ da quando avevo 27 anni che lavoro con contratti “atipici”, ed ho avuto modo di provare sulla mia pelle i cambiamenti in negativo che la legge Biagi ha portato con se.
Ho iniziato a lavorare come co.co.co con il CEPU. Ero perfettamente consapevole di essere sfruttata, e che il mio contratto nascondeva in realtà caratteri di subordinazione, ma pur di lavorare mi andava bene. La mia incertezza era legata al fatto che non avevo tutele, che non potevo ammalarmi, che non avevo orari, che il mio stipendio era legato ad un risultato (gli esami superati)… ma accettavo il rischio perchè conoscevo le mie capacità, l’amore con cui svolgevo il mio lavoro e la mia testardaggine. In un certo senso mi sentivo sicura fintanto che davo risultati, e riuscivo a non farmi troppi “nemici”.
Le cose nella vita cambiano… il rapporto con l’azienda si in crinava ed ho deciso di mollare. Ho fatto molte altre cose, prevalentemente telemarketing, sempre come cococo: le cose erano sempre uguali. Finchè riuscivo a dare risultati mi sentivo tranquilla.
Oggi lavoro per delle persone eccezionali, brave persone che hanno lasciato che compilassi io il mio contratto, insieme con la CGIL, perchè potessi introdurre forme di tutela. Ma non basta. Il cocopro impone un progetto a termine, che deve cambiare nei contratti successivi. E’ legato di fatto ad un risultato che deve essere inserito nel contratto, e che il mercato rende al momento irragiungoibile: sono in scadenza di contratto, ma per fortuna so che intendono rinnovarmelo nonostante il progetto non sia giunto a termine. Dovremo trovare un nuovo progetto cui legare il nuovo contratto… ma sarà l’ultimo, perchè la Biagi non consente di ripetere un cocopro per più di due volte. Dovrebbero modificare formula contrattuale, assumermi… ma se il mercato non cambia non hanno i margini per farlo.
Ho 41 anni,biologa, ho due bambini di quasi 5 anni (gemelli) e non so domani come sarà il mio futuro!
Secondo il mio parere non è la legge Biagi che ha introdotto il precariato è il lavoro che è precario.
Quale azienda può assumerti se poi il carico fiscale e il mercato non gli permettono di mantenere il Lavoratore.
Non diamo la colpa alla Legge Biagi di un problema che non è suo.
nel tuo post di oggi parli di universitari che rispondono ai call center per 5 l’ora, io prendo 33 in 8 ore piene di lavoro (fate voi i conti) e tra un anno potrò essere con il culo per terra.
grazie al martire biagi
Grazie a questa legge ho trovato lavoro come Co.Co.Co., ed ora sono stato assunto a tempo indeterminato.
Questa legge va bene a chi ha VOGLIA DI LAVORARE, chi ODIA FARSI MANTENERE(dai genitori o dallo Stato)…anche se sono univeristario non mi vergogno di fare un lavoro che poco c’entra con la mia futura professione. Si impara a stare ne mondo del lavoro, QUELLO VERO..e non si è di peso a nessuno.
Certo, se uno perchè è ingegnere, avvocato, medico aspetta di lavorare SOLO nel suo campo…e si lamenta e basta..bhè, si vede che gli fa comodo star a casa e lamentarsi…come si dice dalle nostre parti Oìà dè làùrà sàltèm adòss…(voglia di lavorare saltami addosso!!!)
Immagino tu sia molto giovane, oltre che fortunato.
Io sono laureata e non faccio il lavoro per cui ho studiato. Per necessità ho fatto di tutto (pensieri malsani inclusi), e di tutto continuo a fare, lavorando un numero spopositato di ore, togliendo di conseguenza tempo e forze alla mia famiglia.
Il tuo commento è ingiusto ed offensivo… sembri un pò avere la pappa pronta, ma può essere solo una impressione.
Esco dall’oggetto di questo post per un attimo.
Ma non trovi ingiusto che nella nostra società, gli anni di lavoro (non so per te… lo studio è impegno sacrificio e lavoro!) spesi sui libri non debbano essere ricompensati con una giusta collocazione?
Non so cosa studi, ma se in futuro, una volta laureato, non dovessi avere la possibilità di fare quello per cui hai studiato, non ti sentiresti un pò frustrato? Se ciò non dovesse essere, vorrebbe dire che probabilmente non c’era passione in quello che facevi, altrimenti avresti voglia di urlare contro il mondo intero!
Chiudo la parentesi chiedendoti solo un pò di umiltà: le storie di vita sono tante e tutte diverse… abbi rispetto per i problemi altrui!
Complimenti per l’analisi che hai fatto sul mondo del lavoro.Trovo assurdo come una persona intelligente possa sorridere ad un’economia basata sullo sfruttamento ma visto come parli devi essere molto vicino a personaggo come Calderoli,Maroni,Bossi etc: e questo potrebbe già essere una motivazione del tuo ragionamento.
Povera Italia!!!!!!!!!!!!!!
Perchè non applichiamo ai nostri dipendenti contratti a progetto? magari rinnovabili ogni sei mesi, in cui dovranno raggiungere gli obiettivi proposti nel contratto. Ovviamente anche noi useremo il contratto di collaborazione mascherando uno subordinato, quindi con orari precisi e obblighi vari (oggi tutti fanno così, compresi comuni, provincie, regioni…peccato che la collaborazione DEVE GARANTIRE AUTOGESTIONE DI TEMPI E MODALITA’…)
Il progetto non è stato raggiunto, o non ci soddisfa? bene addio rinnovo.
Ricordiamo sempre che i vari parlamentari sono persone che vivono con migliaia e migliaia di euro al mese GARANTITI E SICURI, sanno un c..o della precarietà.
Leggendo i post emergono 3 considerazioni principali:
1-La legge Biaggi non é del tutto sbagliata, anzi: é una legge che andava fatta, perché prima i lavoratori “scaldasedia” erano troppo tutelati, ed ora in effetti c’é anche meno disoccupazione.
2-UNA FETTA (grande, piccola, non si capisce) di datori di lavoro se ne approfittano troppo: la loro mentalità Mafio-Italica gli permette di utilizzare la nuova legge per tramutare i lavoratori in schiavi di cui abusare (anche sessualmente).
3-Il governo permette a questa fetta di datori di lavoro di restare impuniti.
ho 21 anni.
Ho dovuto lasciare l’università per pulire i cessi in un albergo 12 gg al mese per 8h al giorno a 7.50 all’ora netti. Mi trattavano di merda. Veramente uno schiavo con un contratto truffa.
Ora sto dietro ad una scrivania… vedo numeri tutti i giorni e dopo 8h (che non sono mai 8)torno a casa e non so neanche quanto mi daranno perchè sto in prova (forse 5 ma non so se netti o lordi).
Sto seriamente pensando di tornare a pulire i cessi anche se qui mi trattano da essere umano.
Vivo ancora con i miei e i miei studi di grafico pubblicitario sono inutili in quanto una professoressa RACCOMANDATA (ce lo ha confessato lei) ed incapace di usare il computer(come si fa a fare grafica oggigiorno senza computer?)non mi ha insegnato niente.
Mi sento l’escremento della società. e i miei sogni? be quelli me li do in faccia mentre vedo i miei dipendenti che si fanno i cazzi loro (destra sinistra centro)
BASTA!!!!!!!!
Levatevi dalle palle e lasciateci vivere!!!
scusate lo sfogo.
Grazie Beppe dello spazio che lasci a chi vuole gridare
Buona fortuna a tutti quanti sopratutto quelli che stanno come me.
Vogliono convincere il popolo italiano che quello della precarietà è solo una percezione. Siccome non si vive all’interno di un monastero di clausura con le persone si parla. Bene, non ve ne è una, dico una, che m’abbia riferito che il proprio figlio, nipote, ecc…, dopo il diploma/laurea, abbia trovato un lavoro dignitoso almeno a livello del titolo di studio conseguito.Dai 35 anni in giù è questa la situazione. Dai 40 in su, se la tua azienda ti ha licenziato (quanti fallimenti!), nessuno ti assume più. L’esperienza non interessa, oppure interessa se hai meno di 23 anni ed almeno quindici di lavoro alle spalle. Vogliono ridurre il popolo alla fame, hanno tolto ai giovani la speranza non solo di un futuro dignitoso ma anche di una vecchiaia serena. Ci vogliono “argentinizzare”. Un popolo affamato, ignorante, senza lavoro è manovrabile e più facilmente governabile. Si, si sta ritornando alla schiavitù.
Credo che invece che parlare genericamente di questi problemi sia più interessante portare dei dati precisi. Ad esempio quello che ha fatto ieri sera il Prof. Ridolfi alla trasmissione di Ferrara.
Pur non essendo favorevole a questo governo il professore ha detto che numericamente il lavoro precario è stato ridotto negli ultimi anni e che l’insofferenza verso queste forme di lavoro è dovuta ad altri fattori.
Presentati come in questo blog questi dati non fanno altro che campagna elettorale.
Non si può sfruttare la credibilità raggiunta con un progetto come quello di questo blog per una ‘vecchia’ campagna elettorale. Sarebbe sprecare una possibilità importantissima per tutti noi cittadini.
Io personalmente sono laureato e lavoro con un contratto ‘atipico’, ma non posso lamentarmi come invece fanno, giustamente, tanti altri.
sono un tecnico informatico e ho iniziato a lavorare nel 2000 con un contratto a tempo determinato, non venivo pagato tanto, ma avevo tredicesima, quattordicesima e ferie pagate. Grazie alla leggi biagi ora sono diventato un precario. Lavoro a 7,5 euro lorde all’ora (32 settimanali), non ho ferie, non ho malattia, non ho garanzie sul futuro, perchè lavoro in un ced come esterno grazie ad un appalto vinto dalla mia ditta che scade ogni anno. Nei tre pomeriggi liberi sono riuscito a trovare un lavoro part-time. Alla fine lavoro 44 ore a settimana, senza considerare le ore per andare a lavorare o spostarmi da una ditta all’altra. Usuro la mia auto, perchè in media faccio 100 km al giorno. Il tutto per riuscire a mettere insieme uno stipendio minimo per sopravvire. Scusate ma dove sono i benefici della legge? Il problema più grosso è che sono costretto ad accettare questa situazione, perchè se mi impunto e chiedo di più mi lasciano a casa, tanto un altro che accetta quelle condizioni misere lo trovano sempre….
Oggi il mondo del lavoro è quello che tutti sappiamo, cioè precario e senza futuro. La cosa che mi ha indignato di più, del mio precariato, è il fatto che pure i colleghi a contratto indeterminato, per paura di ritorsioni del datore di lavoro, si schierano contro gli interinali con azioni di mobbing. E’ necessario che il governo intervenga in questa situazione insostenibile altrimenti prevedo che L’Italia tornerà come negli anni 70.
Non so se il Professor Biagi si rendesse veramente conto di quello che faceva ed a che punto si sia reso conto di essere stato USATO come una piccola importante pedina in mezzo ad un grande scacchiere. Certo è che con la “sua” legge ha creato una situazione medioevale nella complessa situazione del mercato del lavoro. Dico complessa, ma in realtà sino a che punto lo è davvero? Marco Biagi ha dato la possibilità del ritorno di tutta l’arroganza e la vigliaccheria di chi con “due soldi” in mano sfrutta le condizioni di bisogno altrui per potergli dire: “Non ti va così? Bene, guarda che coda c’è fuori dalla porta…”…”Avanti un altro!”. Questa è l’amara conclusione: lo SFRUTTAMENTO. Dove si assumeva non si assume più e dove si potevano realmente formulare contratti a progetto, quando li richiedi, ti sbattono la porta in faccia, perchè non ti vogliono pagare.
Sono uno delle tante vittime del precariato. Sbattuto con questi contratti a Co.Co.Pro. per 3 lunghi anni, ora sono senza neanche quelli!! Due aziende mi hanno rimbalzato a loro gusto e piacimento.La flessibilità significa fletterci a pigrecamezzi nei confronti delle aziende.Ti prendono, ti usano e ti buttano.Senza contare che ho 31anni, laureato e progetti futuri neanche a parlarne.Non posso neanche entrare in un ipermercato e comprarmi un televisore a rate perchè il Co.Co.Pro. me lo sputano in faccia.
Siamo una famiglia composta di padre, madre, una bimba di due anni e un altro bimbo in arrivo. Abbiamo sempre lavorato entrambi, ma io dopo la nascita di Alice ho dovuto abbandonare il lavoro, perchè non abbiamo nonni “disponibili” e vicini, gli asili nido o sono dei bunker o non sono disponibili per i comuni mortali, e le baby sitter costano troppo.Tiriamo avanti con uno stipendio, quello di mio marito e sacrifici sempre più grandi.Adesso per motivi familiari (mio suocero è malato) siamo costretti a trasferirci di città. Mio marito, ingegnere 8 anni di esperienza “seria”, non riesce più a trovare un lavoro vero, che ci garantisca la sopravvivenza oltre i 6 mesi di contratto a termine che gli vengono continuamente proposti. Io sono incinta e non posso lavorare. Più che altro perchè chi mi assumerebbe? Noi siamo una famiglia, non possiamo sperare negli aiuti dei parenti abbiamo bisogno di una casa, di comprare il latte e i pannolini per i bambini, le medicine e di mandarli a scuola: non so come faremo.
Sono un impiegato a tempo indeterminato quindi non facccio testo ma sono molto perplesso per i miei coetanei che sono difronte a una sitiazione assurda : la legge Biagi ha pro e contro ,ma io invidio quelli che usciti dalle universita’ riescono a inserirsi con un contratto co co co con speranze aseguito, io ad esempio non ho mai avuto questa opportunita’ non esisetvano e quindi lavoravo in nero ove si poteva e a prestazione straordinaria ove non si poteva , cmq non avevi nessun riscontro e potevi rimanere a csa dal giorno alla notte , almeno il co co co sono a scadenza , ma sono cmq un indecenza dato che si sente di troppi ragazzi sfruttati per anni con i co coc o perche’ el aziende li rinnovano all’infinito e con i sotterfugi delle aziende di tlavoro interinale , ti fanno assumere a=da una per 6 + 6 poi ti dirigono ad una’ytra azienda interinale per un’altro contrattpoa 6+6 , ma si puo’ essree cosi’ infami? Ecco qui potrebbe intervenire il governo con una modifica sulla legge che oblighi l’azienda ad assumere chi lavora a co co co per TOT tempo ( 3, 6 ,9 ,12 mesi non so ….o comunque qualcosa di simile che tuteli i ragazzi in cerca di lavoro e che con un co co co NON posssono farsi una famiglia)
Caro Beppe,mia moglie me lo diceva sempre,quando lavoravo in Francia ed in Belgio,non torniamo in Italia non ne vale la pena.Ma io testardo sono rientrato in Italia ed ora………..Ho passato i cinquanta anni e mi preparo a vendere la casa per mantenermi,l’unico bene rimastomi…………di lavoro alla mia eta non se ne parla neanche con i cococde…..di questo governo di Megalomani……Queste leggi sono fatte apposta per rendere schiavi i giovani che vanno a lavorare per le GRANDI….si fà per dire aziende in mano ai soliti noti……..cosi’ finalmente hanno raggiunto lo scopo che nessuno piu’ si ribella ((((attanagliati dalla paura di perdere il poco lavoro ed i pochi soldi))))per fortuna c’è la Rete 4 dove tutto e bello e Biutifol….cosi’ non ci penso che fine faro’.
Speriamo che non ti oscurino come in Cina.
Saluti
C’è anche il problema dell’età.
Quella dannata maledetta età “di mezzo o sandwich” che va dai 45 anni in su…… persone con figli che crescono e genitori che invecchiano e tutti i problemi gravano nel fulcro e non c’è un cane che ti dia lavoro se non sei giovane.
sono un tecnico informatico e ho iniziato a lavorare nel 2000 con un contratto a tempo determinato, non venivo pagato tanto, ma avevo tredicesima, quattordicesima e ferie pagate. Grazie alla leggi biagi ora sono diventato un precario. Lavoro a 7,5 euro lorde all’ora (32 settimanali), non ho ferie, non ho malattia, non ho garanzie sul futuro, perchè lavoro in un ced come esterno grazie ad un appalto vinto dalla mia ditta che scade ogni anno. Nei tre pomeriggi liberi sono riuscito a trovare un lavoro part-time. Alla fine lavoro 44 ore a settimana, senza considerare le ore per andare a lavorare o spostarmi da una ditta all’altra. Usuro la mia auto, perchè in media faccio 100 km al giorno. Il tutto per riuscire a mettere insieme uno stipendio minimo per sopravvire. Scusate ma dove sono i benefici della legge? Il problema più grosso è che sono costretto ad accettare questa situazione, perchè se mi impunto e chiedo di più mi lasciano a casa, tanto un altro che accetta quelle condizioni misere lo trovano sempre….
Beppe,
Personalmente posso ritenermi fortunato, anche se il lavoro non mi garba, e lo stipendio è proprio il minimo di settore. Ma ho un lavoro a tempo indeterminato.
Comunque, solidalmente con tutti gli sfortunati del pollaio dei cococococodè, (e la sottintesa offesa è rivolta al contratto, non agli sventurati, non sia mai!) occorre aggiungere anche gli STAGER.
Universitari laureati, freschi diplomati, vengono assunti dalle aziende dei centri città (parlo per Milano), aziende che non avrebbero problemi, e vengono assunti, pardon, ingaggiati con un bel contratto di stage anche di 18 e a volte 24 mesi, a 500/600 euro netti con magari ticket giornaliero da 5 miserrimi euro che in centro non bastano nemmeno per un panino. evabbè.
Ma parlando di schiavi: i risultati della nuova legge repressiva sulla droga, de facto creeranno la schiavitù, supportata dall’inquisizione delle strutture private che potranno bollarti come tossicodipendente e rinchiuderti in una comunità a LAVORARE GRATIS per loro. Questo per il bene dell’individuo, e della società. Dimenticavo, tutto ciò anche se il soggetto utilizza quella “maledetta” pianta medicinale e utile che è la canapa.
La schiavitù si presenta sotto diverse forme… che dici, ce la si fa a cambiare le cose?
Si parla di imprenditori sempre come persone che stanno bene, che si grattano la panza e che con il frustino “schiavizzano” i poveri dipendenti..ma fatemi il piacere!! L’imprenditore non è solo Tronchetti Provera o Berlusconi, l’imprenditore è anche quello che si fa il culo 15 ore al giorno nella propria azienda e che quando i dipendenti vanno a casa, giustamente, dalle moglie e dai figli, egli continua a lavorare e ad organizzare il lavoro per il giorno successivo, e che quando torna a casa deve trovare il tempo e la forza per stringere in un abbraccio i figli e la moglie. L’imprenditore non è solo chi ha 500 dipendenti ma lo è anche chi ne ha 5 e lotta per andare avanti e a volte prende a fine mese meno del dipendente e a volte i triplo. E’ vero questo è il rischio d’impresa..ma se stamattina ha un mal di testa trememdo e la febbre a 38, deve alzarsi prendere un’aspirina (si poò dire aspirina o è pubblicità occulta? no perchè non vorrei prendermi un cazziatone dal signor Grillo) e andare a lavorare, non posso chiamare in azienda e dire che sto male e che mando subito un certificato medico…ATTENZIONE,la visita viscale è dalle 10 alle 12 del mattino e dalle 17 alle 19, nelle restanti ore puoi andare tranquillamente a giocare al bar a scopa…
La verità è che si vuol dare a tutti i costi una versione e una visione distorta della realtà, questo lo fanno tutti i politici, essi siani di destra o di sinistra…e questo lo fa anche il signor Grillo! Della tournè del 2005 del suo spettacolo, ho visto quello di Roma, Lei parla dello straordinario giro di parole che si usa a volta per cambiare una legge o quant’altro, quanto sia acuto il raggiro per dire una cosa mentre la realtà potrebbe essere totalmente opposta!alla fine di questo post lei ha scritto :”Invito tutti coloro che sono VITTIME della legge Biagi a raccontare la loro storia con un commento a questo Post.
Le stamperò in un volume che invierò a tutti i segretari di partito.”SECONDO LEI CI SONO SOLO VITTIME?
Non posso che darti ragione. Ho un cugino imprenditore la cui situazione è più precaria dei suoi dipendenti(oggi si fanno affari,domani non sai neanche se il tuo capannone esisterà ancora…), ho visto fallire un imprenditore che è uno zio di un mio amico, sono andato nel suo capannone e l’ho aiutato a smontare quel che rimaneva degli scaffali e delle attrezzature… Queste persone sembra non valgano quanto un onesto povero operaio. Il tutto per colpa del divario economico che c’è tra le 2 categorie. Fidati, se l’imprenditore guadagnasse 900 euro al mese diventerebbe il martire di questo secolo!
Essendo un dipendente pubblico (impiegato comunale, non un parlamentare!) mi trovo spesso sulla casella di posta elettronica, anche perchè qualche volta mi è servito, offerte di prestiti e cessione quinti.
Mi è capitato di indirizzare queste offerte verso un amico LSU.
GLI HANNO SBATTUTO LA PORTA IN FACCIA!
Queste società finanziarie, dietro cui ci sono le Banche e dietro di loro c’è pure Silvio, si rendono conto che, tra qualche anno, non troveranno più a chi prestare soldi.
Allora si sono inventati i prestiti che cominci a pagare tra due anni, per comprarti il televisore al plasma. Ma perchè, forse tra due anni le cose andranno meglio? Chi non può permettersi un prestito oggi, ha la certezza di poterlo fare domani?
Certo, le finanziarie si fanno forti dei soldi che avanzano dai dipendenti come me che, con gli interessi, coprono pure il mancato recupero dei crediti creati da chi, possibilmente, riesce a fregarli. E il cerchio si chiude. Ma quanto durerà? Forse, quando questo cerchio non riuscirà a più chiudersi, potrebbe finire come in Argentina qualche anno fa, ancor peggio di parmalat, cirio e fiorani. MMah!
Credo che la mia storia sia come tante altre,
mi sono laureato a 23 anni, a 24 avevo gia’ terminato un Master e ora da due anni lavoro in una grossa multinazionale = 9 mesi di stage e una anno come interinale… Ora finalemte mi faranno un contratto di inserimento (grazie al fatto che ho meno di 29 anni), tra 18 mesi (a meno che non faccia cazzate) mi assumeranno a tempo indeterminato!!!
La cosa che piu’ di da fastidio e’, dopo tanti sacrifici, sentirmi dire da piu’ parti che sono stato fortunato, che dovrei solo ringraziare e non dire altro! Io non mi sento fortunato, io devo solo ringraziare me stesso e i miei che mi hanno sostenuto.
La mia esperienza lavorativa…
Mi sono diplomato geometra con un voto scarsino (dovuto piu’ ad intemperanze che a disinteresse per la materia).
Dopo aver fatto gavetta (praticamente gratis per diversi anni) sono “stato chiamato” da un’impresa edile dell’Emilia-Romagna, con la quale ho lavorato per cinque anni.
La paga era decente (un milione e mezzo dieci anni fa erano tanti), giravo per l’Italia, mi veniva concesso un mini-appartamento nella sede dove ero allocato, ferie pagate. Insomma vivevo bene anche perche’ non ero sposato.
L’azienda chiude – per chi non se lo ricorda a quei tempi di imprese edili ne chiudevano a bizzeffe – ed io devo cercare un altro lavoro. Sono cominciati i “guai” visto che le offerte di lavoro che mi proponevano erano scandalose (cinque-seicentomilalire mensili per oltre sessanta ore la settimana); di assistenza sociale, ferie ed altro inutile parlarne (tutto lavoro a nero).
Decisi di muovermi.
Sono andato direttamente in Irlanda dove dopo un periodo di nuova gavetta mi sono imposto come cuoco. Quarantadue ore settimanali, cinque giorni, tremila euro al mese. Ti fai il c..o ma ne vale la pena.
Oggi sono in Cina dove guadagno qualcosa in meno (ma il costo della vita e’ irrisorio).
La morale?
Ragazzi, sfruttate il sistema. Se vi dicono che di lavoro a tempo indeterminato non ce ne e’ (la tendenza comunque e’ quella), muovetevi.
Fuori dall’Italia il lavoro a tempo determinato e ben retribuito. La meritocrazia non e’ una parola vuota.
Buona giornata a tutti.
Caro Beppe,
in questa italietta da 4 soldi la precarietà ha divorato una generazione. Esattamente quella tra i 25 e i 35 anni. Anno più anno meno. Dieci anni, quelli che sono intercorsi tra il 1996 (primo governo Prodi) e il 2006 (ultimo, speriamo, governo Berlusconi).
E’ come se si fosse combattuta una guerra, una di quelle che decimano una generazione. La mia, la nostra generazione è stata sterminata dal punto di vista intellettuale, dal punto di vista della dignità personale, dal punto di vista delle aspettattive per il futuro.
Lavoro precario, stage a tempo indeterminato, laureati con 110 e lode che vendono abbonamenti adsl a 2/ora, zero fondi per la ricerca, giovani ricercatori costretti a emigrare, consorsi pubblici bloccati (una volta li truccavano, adesso manco li fanno, assumono direttamente i raccomandati in barba alla Costituzione … a proposito Beppe di questo ti dovresti interessare!) e questi sono solo esempi di questa raccolta indifferenziata di orrori commessi da una classe politica vecchia, arretrata, antiquata, preistorica, giurassica contro la mia e la nostra generazione!
Grazie per l’attenzione
Per tutti coloro che appoggiano il governo “Americanista” ecco un’altra bella novità. E’ molto grave. Leggete quest’articolo e pensate al nano quando dice che gli stati uniti e l’italia sono uniti e solidali.
“BUSH SI, ABBIAMO INTERCETTATO TUTTI!
Washington (USA) – Gli amanti delle teorie della cospirazione, almeno questa volta, potranno
esultare soddisfati: ‘L’avevamo detto’. Come nella peggior distopia postmoderna, il presidente di
uno stato democratico del calibro degli Stati Uniti è diventato l’artefice della più grande violazione
sistematica della privacy mai registrata: Bush ha ammeso pubblicamente di aver autorizzato
segretamente la National Security Agency (NSA) a tenere sotto controllo le comunicazioni di
migliaia d’individui. Il motivo? Naturalmente nobile: ‘Salvare la vita a molti cittadini americani
dopo la tragedia del’11 settembre 2001’.
A distanza di oltre quattro anni dai tragici fatti di New York e Washington, Bush ha svelato l’arcano
durante il tradizionale discorso radiofonico settimanale rivolto al popolo americano: ‘Nelle
settimane a ridosso degli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti’, ha dichiarato, ‘ho autorizzato la
National Security Agency ad intercettare le comunicazioni internazionali di persone notoriamente
collegate al network globale di al Qaeda’. Le comunicazioni internazionali di migliaia di cittadini
statunitensi sono state violate ma, sostiene Bush, se è stato fatto è perché era necessario ‘preservare
Non credo che la soluzione sia buttarti giù dal viadotto ma… come mai questo tono nelle risposte così…”acido” per usare un eufemismo???
Ognuno scrive la sua esperienza come la vive…è vero che ci sono molte persone che si lamentano e non hanno voglia di fare nulla ma…magari tra i tanti…uno qualche problemino vero ce l’avrà anche…che dici?
Forse un pò di tolleranza in più non guasterebbe…da tutte le parti!
Buona giornata a tutti
Ciao a Beppe e a tutti i precari qua intervenuti.
Anche io come molti miei amici e colleghi che non possono o vogliono contare su appoggi clientelari per avere un lavoro “sicuro” sono prigioniero di una realtà lavorativa troppo flessibile, mal pagata e poco riconosciuta che si scontra con ricatti e pretese di datori che non si rendono conto di questa situazione o a cui non importa un gran che di fronte al proprio tornaconto. D’altra parte questa situazione sarebbe positiva in un paese in cui ci fosse mobilità lavorativa;potremmo cambiare lavoro spesso e crescere professionalmente ed economicamente. In Italia è questo che manca, è rimasto un sistema a caste e non si può applicare una filosofia occupazionale di questo tipo su una “struttura” non adeguata. Risultato: pochi soldi, poche soddisfazioni, stati depressivi, necessità di ulteriori lavori se si ha esigenza di abitare per conto proprio dovendo pagare un affitto, il miraggio di una famiglia…..pensare che credevo in un futuro molto diverso.
Biagi non era un consulente (pure lui co.co.co.? …avrà voluto vendicarsi) di centrodestra, lavorava già con Treu, segno che la precarizzazione è piuttosto un obiettivo perseguito da un potere trasversale (che temo sia costituito proprio da chi trarrà beneficio dall’eventuale attuazione della promessa di Prodi di ridurre il cuneo fiscale). Visco da parte sua ritenne bene di colpire questi ricchi consulenti con partita IVA introducendo l’Irap anche per loro. Sarà ma non sembra che ci sia veramente una alternativa.
Avevo ragione quando ho scritto a proposito delle droghe leggere.
Come fanno a risolvere i problemi dell’Italia se non li conoscono?
Io non voglio credere a ciò che leggo, a ciò che questi dichiarano!
Raccontare della mia esperienza lavorativa potrebbe creare delle invidie al giorno d’oggi purtroppo.
Io lavoro all’Acquedotto Pugliese, un lavoro sicuro, non precario, duraturo. Ho una qualifica paragonabile a quella funzionale e prendo uno stipendio netto di 1.250,00. Se striscerò per tutta una vita potrei arrivare a prendere max 1.400,00 tra 20 anni. Sicuramente avrò bisogno di una donna ricca per tirare su famiglia.
Con un po’ di capacità di immedesimazione chiunque potrebbe capire come si vive con un lavoro precario…………tranne loro!!
Sono tranquillo!?!?!?!?!
@ Silvano Bedin
Grazie a Dio un buon lavoro, un datore di lavoro illuminato, un uomo che amo, una casa mia e tanti amici mi danno un senso della vita che, purtroppo, la maggior parte delle persone che oggi stanno scrivendo in questo blog non proveranno mai. Provo tristezza per loro e, particolarmente, per chi anche solo per un attimo è stato accarezzato dall’idea di abbandonare questa vita.
Comunque non preoccuparti: il sistema che tu appoggi collasserà nel momento in cui nessuno avrà più i soldi per comprare ciò che produci. Ma a te fregherà relativamente, visto che probabilmente ti sei già messo il sederino al caldo sulla pelle dei tuoi dipendenti. VERO?
Maria Teresa Rancati 21.02.06 09:00
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Se il sistema collasserà sarà colpa di chi non ha voglia di lavorare!
Vi SIETE mai chiesti: IO QUANTO RENDO alla MIA azienda?
Quando ero giovane durante le mie ore libere andavo a vendere i giornali sulla spiaggia e scaricavo cassette al mercato ……
VOI come massimo scrivete sul BLOG di grillo
Quello che Vi rovina è……. IO SONO LAUREATO quindi voglio un lavoro adeguato!
Ho letto pochissimi post fatti da, Muratori Imbianchini ecc……. forse loro lavorano?
SVEGLIA ragazzi nessuna ditta vi pagherà MAI x scrivere sul blog del grillo!
Non capisco perchè tanto accanimento contro una persona che “si è già messo il sederino al caldo sulla pelle dei suio dipendenti”…a te cosa manca?!?!? Lui, almeno da il lavoro a 5 persone, tu probabilmente aspetti le h.18.00 per andare a casa e il fine mese per lo stipendio…cerca di essere coerente e ringrazia le persone come il Sig. Bedin che ti danno lavoro e tranquillità….
Ah lavoratore inde(fesso)!
ma perchè tu che stai facendo? non scrivi sul blog?!?
fammi il favore di tornare a vendere i giornali e di lasciar stare chi si è fatto il culo per prendersi una laurea.
rispetto per gli imbianchini… ma non vorrei laurearmi per andare a pittare i muri!!!
Caro Beppe, hai ragione. Mi sono laureato da pochi mesi con 110/110 in Economia Aziendale (in teoria una delle facoltà che dà maggiori prospettive per il futuro) ma temo proprio di essere una prossima vittima della legge Biaggi. Per capire come si stiano facendo grandi passi indietro nel nostro Paese, basti pensare a come mio padre, laureato 30 anni fa con la stessa laurea e stessa votazione sia stato cercato dalle maggiori aziende e banche italiane dell’epoca: fu lui a scegliere dove lavorare!!!
Io credo dovrò accontentarmi e cedere alle loro “condizioni”.
Tante volte mi pervade il pensiero di trovare lavoretti per passare il tempo e tirare su due lire (che di quelle si parla), ma poi mi dico di non cedere ai loro ricatti.
Per quanto posso resistere?
Sono un grafico. Sono stato assunto (si fa per dire) da un’agenzia di pubblicità con un contratto a progetto di 12 mesi “rinnovabile”. Prendo 800 euro al mese e non accenna a migliorare, le offerte nell’ambiente (quando ce ne sono) non sono migliori. Gli straordinari non mi vengono pagati e di ferie ne ho potute prendere due settimane in due anni. Se continua così dovrò cercare lavoro come operaio edile, niente di sconvolgente ma non è quello per cui ho studiato (un’apprendista operaio del congo semi-analfabeta percepisce 850 euro con contratto in regola). Ho quasi 30 anni, gli affitti sono stellari e un mutuo è difficile ottenerlo. Si aggiunga che non avendo scadenze per il pagamento delle mie mensilità l’agenzia spesso paga quando le è più comodo. Per due mesi di fila è arrivata in ritardo di 20-25 giorni e il mese scorso in ritardo di un mese… Inutile parlare di tredicesima o liquidazione. Vorrei capire perchè a trent’anni non posso avere un contratto e una paga che consentano di costruirmi una vita.
mmmh, chissà perché, ma non avevo dubbi che qualche “amico di maurizio o.” l’avrei trovato qui prima o poi!!! 😉 sei tu, no?! ciao e salutami anche andrea!!!
Salve a tutti, a tal proposito non racconto nulla ma segnalo solo un recente libro di Luciano Gallino edito da Laterza – Italia in frantumi. Racconta, attraverso gli articoli dell’autore pubblicati su Repubblica e altri quotidiani, come l’Italia ha rinunciato, rapidamente e con convinzione assoluta, alla stabilità lavorativa a favore della precarietà spacciata da tanti come flessibilità. A tal proposito rammento anche che i paesi che da anni risultano essere i più competitivi, quelli con i maggiori tassi di inoovazione e di produttività sono la Danimarca, la Finlandia, l’Olanda, paesi dove il costo del lavoro e la protezione sociale dell’impiego è decisamente maggiore che in Italia. Quindi anche sentir parlare di riduzione del costo del lavoro, di sistema eccessivamente garantista e altre cose del genere porta a pensare che si tratti dell’ennesima bufala per nascondere che il nostro paese non ha un sistema industriale, non ha ricerca né cultura della ricerca e che forse ce lo meritiamo di essere terra di conquista per paesi con economie più aggressive.
LAUREIFICIO DI MASSA: SIAMO ALLA SAN PIO V
(La laurea ormai ha perso il suo valore, ma solo per chi la “prende”, non certo per chi la .. VENDE!!!)
C’è sempre meno lavoro per i giovani e il pezzo di carta
non fa più la differenza. I laureati hanno quasi gli stessi stipendi
dei diplomati. Due laureati su tre non trovano lavoro.
Tanti giovani “scappano” dalle università. Ma non
sarà perché ha perso di valore la laurea?
Vediamo come si prende l’ambita pergamena. Ormai con la storia dei crediti
basta munirsi di una calcolatrice e mettere mano al portafoglio:
se ti manca qualche credito scegli un esame che vale i
punti mancanti e vai; inoltre se sei un poliziotto, un carabiniere o un travet,
potresti accorgerti alla fine che ti manca solo
qualche credito e con due chiacchiere alla San Pio V
e un mucchio di euro sei già LAUREATO!
Il PEZZO di carta è tuo. Non vale un C O, ma è tuo!
Certo ci sono molti studenti “da fare” in uno stesso giorno.
Ma niente paura : IL LAUREIFICIO DI MASSA,
che ha snaturato il valore stesso dell’università, non ti deluderà!!!
Alla San Pio V hanno il ciclostile, un pò caro, ma “S I C U R O”!!!
Sia io che la mia donna siamo stati e con ogni probabilità resteremo a lungo, co.co.co/co.co.pro.
Io ho lavorato per quasi un anno in uno di quei call-center di cui parla Grillo: 4 euro all’ora, diventati 5 quando sono diventato responsabile del call-center (non dimenticherò mai la faccia di tolla del direttore che di fronte alle mie lagnanze economiche, ebbe il coraggio di dirmi: “ti abbiamo già aumentato la paga del 20%”!).
Ora la mia donna è incinta: a 36 anni, non potevamo più rimandare. Lei lavora da 4 anni, nella scuola: in pratica è una insegnante di sostegno, però a progetto, per il comune dove viviamo. Ora che è incinta, cosa ne sarà del suo lavoro?Non abbiamo diritto ad alcuna protezione. Prenderà una indennità, per 5 mesi, dall’INPS: l’80% della media dello stipendio degli ultimi 12 mesi, compresi quelli di gravidanza in cui, essendo una gravidanza a rischio per l’età e problemi di salute, non sta più riuscendo a lavorare…dunque prenderà l’80% di quasi zero!
E, già che c’erano: le hanno tolto metà delle ore di lavoro – perchè è incinta e con il co.co.pro possono fare quello che vogliono – e non abbiamo alcuna certezza, che dopo la gravidanza, le rinnoveranno il contratto.
Ah, in tutto questo io sono rimasto senza lavoro: per 5 euro all’ora, il direttore di cui sopra avrebbe voluto tenermi lì 50 ore a settimana, tanto con il contratto co.co.pro mi teneva sotto ricatto. Ho sbattuto la porta e li ho mandati dove già sono in tanti.
E ora, trovo solo lavori a partita IVA…
E’ triste avere un figlio in arrivo e, in due, non avere nemmeno un lavoro – a 35 anni.
@ Paolo Graziani
non vorrei scoraggiarti ma quando mia moglie è rimasta in cinta, lavorando con un contratto co.co.co. scadenza annuale, è stata mandata a casa dall’azienda con tanti ringraziamenti per l’impegno profuso e tanti saluti, da lì, dopo sei mesi dal parto, è cominciata la processione alla ricerca di una nuova occupazione. risultato: contratto stagionale con una azienza aeroportuale, alla scadenza assunzione a tempo determinato (annuale) presso un azienda nazionale che poi per fortuna e capacità lavorativa ha tramutato il contratto in tempo indeterminato con una paga media quindi l’unico consiglio che ti posso dare è mai abbattersi e rompere le palle sempre a tutte le aziende che prima o poi qualche bravo cristiano si trova… buona fortuna
@ Paolo Graziani
non vorrei scoraggiarti ma quando mia moglie è rimasta in cinta, lavorando con un contratto co.co.co. scadenza annuale, è stata mandata a casa dall’azienda con tanti ringraziamenti per l’impegno profuso e tanti saluti, da lì, dopo sei mesi dal parto, è cominciata la processione alla ricerca di una nuova occupazione. risultato: contratto stagionale con una azienza aeroportuale, alla scadenza assunzione a tempo determinato (annuale) presso un azienda nazionale che poi per fortuna e capacità lavorativa ha tramutato il contratto in tempo indeterminato con una paga media quindi l’unico consiglio che ti posso dare è mai abbattersi e rompere le palle sempre a tutte le aziende che prima o poi qualche bravo cristiano si trova… buona fortuna
Invece di essere un trampolino di avvio al lavoro a tempo indeterminato, i contratti a progetto stanno diventando la norma, il prezzo massimo che il datore è disposto ad investire per i propri dipendenti.
Ho lavorato per circa un anno con un contratto a progetto presso una piccola azienda di siti web. Pur non avendone diritto, mi sono sempre state retribuite ferie e malattie, ma ero costretto ad accettare mille altri compromessi, e mi son sempre domandato cosa avrei fatto in caso di infortunio grave o di malattia debilitante (mi tocco le palle).
Dopo un anno ho deciso di aprirmi la partita iva: sembra assurdo, ma mi dava più garanzie di stabilità. Proponendo al mio (ex)datore di continuare a collaborare, mantenendo il mio guadagno netto pari a quello che prendevo in co.co.pro, e aumentando invece il lordo dal momento che con la partita iva mi sarei pagato maggiori tasse che con il contratto a progetto, m’è stato risposto che non era colpa sua se io avevo deciso di aprire la partita iva, e che non capiva perché lui dovesse pagare di più per qualcosa che non ha chiesto lui.
Questo è il mondo del precariato: la norma dello sconto sul lavoro, i saldi perenni sulle vetrine delle nostre ore. I contratti a progetto non sono più una concessione occasionale, sono la norma. Non conosco nessun ragazzo della mia età che lavori con un contratto a tempo indeterminato. Eppure vivo nel nord-est.
I nostri imprenditori santificano la “flessibilità” ( come hai ragione Beppe quando dici che ci fregano con la parole ) come uno status nel quale il cittadino dovrà abituarsi , che è una cosa normale negli USA , che è l’unico modo per far progredire la nostra società.Quando pero’ cambiano casacca e si mettono quella di un qualsiasi membro di un CdA di una banca ecco che con gli stessi ragionamenti essi negano anche un fido di 1000 euro. Allora vien da dire che non è poi cosi’ vero che la “flessibilità” sia una cosa buona. Il problemA vero è che il termine flessibilità deve essere necessariamente coniugato con Stato Sociale ovvero con un percorso realmente guidato nel quale il cittadino che abbia voglia di lavorare possa trovare le sue sicurezze.Beppe , il problema vero , e lo dico con rassegnazione , è che stiamo vivendo una rivoluzione epocale nell’economia per la quale nessun econonomista , nessun politico di qualsiasi colore , nessun imprenditore sà realmente come tale situazione. Ognuno di essi rincorre modelli macroeconomici validi nell’800 e che oramai risultano obsoleti.Quello che ti chiedo pertanto Beppe è cercare di fare , con la tua forza , ciò che stai facendo per la sanità : riunire le migliori teste pensanti in campo economico e cercare di trovare nuove risposte a questo dramma del ns secolo. Probabilmente la cosa non è ancora percepita come grave ma ti posso assicurare che , da tali tensioni sociali , alla lunga , potrebbero scaturire anche fenomeni di guerra civile che coglierebbero tutti noi impreparati.
Grazie per lo spazio e …tieni duro Beppe
Ciao a tutti, ho quasi 28 anni e sono laureata (vecchio ordinamento) in lingue e letterature straniere. Ho sempre lavorato studiando e purtroppo quasi sempre in nero. Avere una “somministrazione” di qualche mese (si chiama così: sembra una dose di tranquillante…) per me è già un passo avanti… So che lavorerò fino a metà ottobre e poi si vedrà! Il mio percorso di studi non ha niente a che spartire con quello che faccio ora o con le attività svolte in passato, ma sono fortunata perché al momento guadagno abbastanza bene. Non so però quanto sia vera in assoluto questa affermazione: i risparmi che riesco ad accantonare (comunque pochissimi) dovranno essermi da “sussidio di sopravvivenza” per chissà quanto tempo dopo la mia “data di scadenza”. E allora chiedo a chi sostiene la validità di questa legge Biagi… Come sperate di convincerci ad apprezzare un sistema in cui i progetti che possiamo attuare sono i vostri (co.co.pro.)? Che progetti può fare una persona che non può pensarsi, immaginarsi tra solo qualche mese (e magari è meglio che neanche ci provi)?! Ora, se mi guardo attorno mi sento fortunata ad avere un contratto di lavoro interinale pagato decentemente, ma penso ai sogni di dieci, quindici anni fa… Penso alla fatica dei miei genitori e alla mia poi per lavorare e studiare… Se quella volta qualcuno ci avesse detto “Evelin, alla soglia dei 30 anni, sarà fortunata perché almeno fino ad ottobre 2006 avrà un lavoro” come avremmo reagito?! Io non mi ero immaginata così quella volta, ora non posso più neanche immaginarmi, punto. E non ho famiglia a carico… ma se ne volessi una? Non riesco, come tanti, a fare un viaggio… Non riesco a rassicurare i miei genitori o a smettere di vedere quella fatica nei loro occhi… Non riesco… Non posso… Chissà… Vedremo… Forse poi… Magari se…
Essendo un pubblico dipendente mi trovo spesso sulla casella di posta elettronica, anche perchè qualche volta mi è servito, offerte di prestiti e cessione quinti.
Mi è capitato di indirizzare queste offerte verso un amico LSU.
GLI HANNO SBATTUTO LA PORTA IN FACCIA!
Queste società finanziarie, dietro cui ci sono le Banche e dietro di loro c’è pure Silvio, si rendono conto che, tra qualche anno, non troveranno più a chi prestare soldi.
Allora si sono inventati i prestiti che cominci a pagare tra due anni per comprarti il televisore al plasma. Ma perchè, forse tra due anni le cose andranno meglio?
Oggi come oggi vedo soltanto persone che vengono assunte solo perchè si conosce già qualche persona di alto grado all’interno della stessa azienda(es. capi/dirigenti…); non importa il grado di preparazione…si vede solo gente che ha determinate conoscenze oppure cerca di tenere il posto “pagando” con qualche piccolo pensiero, come potrebbe essere un orologio per esempio, pur di non perdere l’occupazione.
Vedo che la maggior parte delle persone (donne in questo caso), vengono assunte solo PERCHE’ DI BELL’ASPETTO…NON PER QUEL CHE SANNO FARE OPPURE ANNI DI STUDI
E ALLORA C’E’ VERAMENTE DA INC….RSI!!!!!!!!!!!!!
Tutto è alla rovescia, si va avanti solo se “lecchi il c..o” oppure “la dai a qualcuno…”
Siamo tutti impauriti, NIENTE CERTEZZE, TUTTI INDEBITATI…MA E’ POSSIBILE TUTTO QUESTO???
DOVE ANDREMO A FINIRE?????????
Per non parlare di MOBBING silinzioso….
Per non parlare di Natale e tutto che ruota intorno agli “splendidi regali” CHE SI DEVONO PER FORZA FARE solo per tenersi buono il CLIENTE e/o FORNITORE…Cose da pazzi se si pensa alla maggior parte delle persone che muoiono da fare..
Meglio che mi fermi qui…
Tanti cari saluti a tutti i blogger.
FRANCESCO
P.S.: Una cosa non riesco a percerpire…Quasi tutti siamo precari, e ne siamo a conoscenza, e allora come è possibile farsi un mutuo di 100000,00 euro??? Non è meglio che ci si accontenti un pò di piu’ visto i tempi???
Beppe questo tuo post è forse il migliore,ho 26 anni,e su il precariato potrei scrivere un libro,di come sfruttano noi giovane senza darci niente.
Complimenti per aver focalizzato il problema nella giusta direzione,dovresti xo’secondo me dire queste cose piu’di frequente…perchè non vai mai in tv?secondo me non dovresti vergognarti,perchè dici cose giuste.
siamo in una dittatura,sia a destra che a sinistra su certe cose sono tutti d’accordo,ed è questo che spaventa,siamo d fronte ad un partito unico incrollabile…io non ho futuro,non posso avere una famiglia ne niente x colpa del meccanismo del cocococo etc…ciao
non va in televisione perché i nostri “dipendenti” superpagati non ce lo vogliono. Considera che non guarda in faccia a nessuno ne a dx ne a sx. Mettici che in italia le reti nazionali sono solamente canali di propaganda e trai le tue conclusioni.
LAUREIFICIO DI MASSA: SIAMO ALLA SAN PIO V
(La laurea ormai ha perso il suo valore, ma solo per chi la “prende”, non certo per chi la .. VENDE!!!)
C’è sempre meno lavoro per i giovani e il pezzo di carta
non fa più la differenza. I laureati hanno quasi gli stessi stipendi
dei diplomati. Due laureati su tre non trovano lavoro.
Tanti giovani “scappano” dalle università. Ma non
sarà perché ha perso di valore la laurea?
Vediamo come si prende l’ambita pergamena. Ormai con la storia dei crediti
basta munirsi di una calcolatrice e mettere mano al portafoglio:
se ti manca qualche credito scegli un esame che vale i
punti mancanti e vai; inoltre se sei un poliziotto, un carabiniere o un travet,
potresti accorgerti alla fine che ti manca solo
qualche credito e con due chiacchiere alla San Pio V
e un mucchio di euro sei già LAUREATO!
Il PEZZO di carta è tuo. Non vale un C O, ma è tuo!
Certo ci sono molti studenti “da fare” in uno stesso giorno.
Ma niente paura : IL LAUREIFICIO DI MASSA,
che ha snaturato il valore stesso dell’università, non ti deluderà!!!
Alla San Pio V hanno il ciclostile, un pò caro, ma “S I C U R O”!!!
Caro Beppe, a proposito di legge Biagi, lavoro flessibile e schiavitù di lavoro, invito te e i lettori del blog interessati a leggere questi due libri:
– “Il bluff. Viaggio nell’Italia del lavoro flessibile”, di Rizzo Domenico V., Editori Riuniti
e
– “Una paga da fame. Come (non) si arriva alla fine del mese nel paese più ricco del mondo”, di Ehrenreich Barbara, Feltrinelli
Forse alcuni dei nostri parlamentari e giornalisti dovrebbero fare il medesimo esperimento descritto dalla giornalista americana Barbara Ehrenreich.
Sono laureato e da circa un anno lavoro con questi contratti a progetto rinnovabili di volta in volta. Difficoltà nel pianificare tutto e un senso di profonda inferiorità nei confronti di persone che anche se con una scolarità più basse, ma entrate nel mondo del lavoro in tempi antecedenti ai miei, adesso si ritrovano con una occupazione stabile e sicuramente meglio remunerata della mia.
Volevo dire che la mia situazione è la stessa che molti altri laureati stanno vivendo.
caro Beppe e cari bloggers,
cominciata l’università , come tanti ho iniziato a lavorare per guadagnare qualche soldo e aiutare i miei genitori con le spese…
sono una ex-nuotatrice e presi i miei bravi brevetti di assistente bagnanti , istruttore di nuoto , ginnastica in acqua (che costavano e costano tutt’ora una cifra …) ho cominciato a lavorare in una piscina…
correva l’anno del Signore 1995…e da allora mi è presa questa passionaccia per questo lavoro e non ho più smesso , lasciando perdere lo studio e dedicandomi a mille ad imparare ad insegnare.Nel frattempo ho fatto altri mille corsi dal nuoto per i disabili a quello per le gestanti…fino ad arrivare ad imparare a gestire una piscina e ad avere responsabilità.
Sono passati 11 anni e il “MIGLIOR” contratto che ho avuto nella mia vita è stato il cococo…adesso ho una cosa scandalosa che si chiama lettera d’incarico…
Nel frattempo mi sono sposata e non posso pensare di avere dei figli , quello che io prendo come stipendio serve per le spese di casa e quello di mio marito per il mutuo e per le emergenze (tipo devi andare dal dentista…)…
Ma è giusto vivere così?
Se hai voglia Beppe prova ad andare a vedere che bel mondo è quello degli impianti sportivi e quanta gente , magari professionisti e ottimi insegnanti, hanno un contratto”normale”…
ciao
Flavia
Beppe chiama, la “dottoressa” Morganti risponde. Laurea in Legge, vecchio ordinamento, in tempi regolamentari, e subito tanta voglia di andare all’estero, impedita da una malattia che ha colpito mio padre.
E poi l’affitto – 30 mq, 500 al mese senza riscaldamento a Tor Pignattara- i call center (200-300 al mese co.co.pro.) per vendere l’ADSL della Telecom sempre agli stessi nominativi che ti insultano, e affianco, alle cuffie, giuristi, archeologi, psicologi, economisti. Le pulizie, in nero, e forse ora un co.co.pro. da segretaria a 300 al mese. Convivo con un’altra persona, nelle mie stese condizioni: speranza nel futuro? Bah, se trovo un pollo infetto lo bacio, così mi chiama Costanzo per intervistarmi e rubo un po’ d soldi, oppure divento criminale, un bell’ergastolo e ho risolto vitto e alloggio. Sui miei non posso contare, sono malati, che farò? Vado avanti così dal 2001 e sono stanca. Vivo giorno per giorno, non posso pensare a un domani.
Mi sento tanto presa in giro… molti mi hanno detto “ma che ti sei laureata a fare se non avevi conoscenze?” oppure “Ma hai ventotto anni, sei troppo vecchia” o “Questo alvoro lo lasci ai diplomati e vada a fare il giudice!” e ancora “Sei laureata, non possiamo metterti in regola”, e ci tengo a specificare che ho sempre fatto lavori di ogni genere, mai detto “non mi abbasso”, eppure la laurea è una discriminante in peius per me. Non voglio diventare una ricchissima manager furbetta, vorrei solo vivere… non chiedo poi tanto, e voglio impegnarmi giorno dopo giorno per farlo…ma non mi si da nemmeno la possibilità.
Beppe anche io sto portando avanti un’iniziativa simile alla tua… non ho avuto il tuo seguito, ma se serve materiale sto accudendo un sito a riguardo:
Laurea 110 e lode. Per me un co.co.pro è ancora un obiettivo. sono stagista, per la seconda volta. la prima non avevo neanche il rimborso spese. adesso invece prendo 100 euro al mese, ovvero 0,45 euro l’ora per fare l’addetto marketing e comunicazione.
se l’italia è una repubblica fondata sul lavoro, oggi siamo uno stato precario, senza sicurezza, senza possibilità di progetti, sogni, aspirazioni. però poi dicono che i giovani sono mammoni, viziati, eterni adolescenti… che vadano a dirlo a piersilvio che prende milioni di euro l’anno…lui sì che è un figlio di papà…e che papà! se non abrogano questa legge, è veramente ora che spegniamo la televisione, il computer e facciamo veramente sentire e vedere che non ci stiamo a farci condizionare così la vita in nome della flessibilità che permette ai confindustriani di mantenere il loro status e i loro privilegi sulle nostre spalle! perchè quando la fiat faceva grandi utili si sono arricchiti a dismisura gli agnelli, e quando invece è stata in crisi, ha pagato lo stato (cioè noi) e gli operai e loro famiglie con la cassaintegrazione, mentre gli agnelli ancora possono permettersi di mandare lapo a new york pagando migliaia di euro al giorno per le sue cure!!!che seguano l’esempio di lapo…che vadano a farselo….
Mia moglie dal 2000 che è prima co.co.co. e poi co.co.pro.: per fare un figlio abbiamo dovuto fare programmi sulle scadenze dei contratti. Mia moglie non ha potuto usufruire del congedo per maternità perchè non è contemplato, così come per la malattia del bambino (oggi ha 2 anni e mezzo), non usufruisce di ferie, ne di malattia, ogni assenza dal lavoro viene vissuta come una possibilità di un non rinnovo di contratto.
Che dire poi della pensione, con una buona parte del suo stipendio, mia moglie si sta facendo una pensione privata,ma se non gli viene rinnovato il contratto non potrà più versare.
E se vuoi comprarti casa e vai a chiedere un mutuo,non è facile trovare una banca che prenda come garanzia lo stipendio di un Co.Co.Pro. ( di solito tengono in considerazione il 30% dello stipendio).Però lo stipendio viene considerato tutto per quanto riguarda pagamenti e contributi vari (vedi asilo del bambino) E’ una vita lavorativa fatta di ansie, di paure, di costrizioni e all’età di 44 anni tutto ciò e molto avvilente.
posso dirti che anche chi ,come me, ha un contratto ora a tempo indeterminato,dopo averne avuti a co.co.co,interinale e determinato,rischia il posto tutti i giorni,poichè essendo impiegato c/o una multinazionale di TLC sto subendo una esternalizzazione o cessione di ramo d’azienda.
Tutti sappiamo quale sia il futuro prossimo quando ciò succede.
Sono operazioni fatte ad hoc ,concesse dalle Legge Maroni(non sono sicuro sia stato Biagi), per far licenziare da altri ,quello che ufficialmente i datori originali non fanno,ma lo fanno fare ad altri.
Sono dei Sicari maroniani aziendali.
Nel mio caso l’azienda è stata molto indebitata nel tempo in operazioni di borsa assurde ,senza regole,ed oggi per pagarne i debiti, i dipendenti devono dare il proprio c..o.
Aboliamola e costringiamo le aziende che hanno fatto queste operazioni pazzesche a danno dei lavoratori , a riassorbire gli stessi con una Legge che sia retroattiva.
E’ utopia?
Non me ne frega un c…o.
Almeno questo mi è consentito.
OH BEPPE…A LORO PUOI MANDARE ANCHE UN’ENCICLOPEDIA INTERA DI STORIE DI CO.CO.CO…..MA TANTO E’ INUTILE….IL 99% DEI POLITICI NON HANNO MAI SPALATO NEANCHE LA NEVE FUORI DA CASA O LAVATO LA MERCEDES AL PAPA’ DA PICCOLI…IN PRATICA DI LAVORO NON SANNO UN CAZZO…SONO QUASI TUTTI FIGLI DI PAPA’ CHE HANNO AVUTO LA FORTUNA DI STUDIARE E FINIRE IN PARLAMENTO…..QUESTO VALE DA ALESSANDRA MUSSOLINI AL CARO BERTINOTTI…..
Ho 33 anni!
Quando ero all’università leggevo annualmente le statistiche sull’occupazione dei giovani laureati.
I dati erano quasi ogni anno questi: mediamente si riusciva a trovare un impiego entro 1/2 anni dalla laurea; per la precisione i laureati in ingegneria avevano la fortuna essere assunti entro l’anno, mentre i laureati in materie umanistiche dovevano avere la pazienza di aspettare anche fino a due!
Nel 2002 io e la mia ragazza (dopo la laurea conseguita a Bari) siamo ‘emigrati’ a Bologna (io salentino, lei materana) perchè ci offriva maggiori opportunità.
Ad oggi siamo ancora qua a elemosinare delle proroghe ai contratti a tempo determinato che ci vengono proposti fin dall’inizio di questa avventura (presso varie aziende e quasi sempre tramite agenzie di lavoro interinale).
La cosa ancor più umiliante è che i nostri genitori percepiscono una pensione di gran lunga superiore ai nostri stipendi e certamente non era questo che si aspettavano per noi quando decisero di sostenerci economicamente all’università.
Si rischia di apparire dei falliti anche ai loro occhi e di questo non dobbiamo che ringraziare i nostri ‘dipendenti’ sia di Sinistra (co.co.co. e lavoro interinale) sia di Destra (legge Biagi).
Grazie e a buon rendere!
@ Silvano Bedin
Grazie a Dio un buon lavoro, un datore di lavoro illuminato, un uomo che amo, una casa mia e tanti amici mi danno un senso della vita che, purtroppo, la maggior parte delle persone che oggi stanno scrivendo in questo blog non proveranno mai. Provo tristezza per loro e, particolarmente, per chi anche solo per un attimo è stato accarezzato dall’idea di abbandonare questa vita.
Comunque non preoccuparti: il sistema che tu appoggi collasserà nel momento in cui nessuno avrà più i soldi per comprare ciò che produci. Ma a te fregherà relativamente, visto che probabilmente ti sei già messo il sederino al caldo sulla pelle dei tuoi dipendenti. VERO?
Il punto di svolta è stata la precedente legge voluta dal centrosinistra. All’epoca mi era sembrato solo uno stratagemma per far pagare l’INPS a quelli come me che non la pagavano (lavoro dal ’90 e non ho mai avuto un contratto), ma era anche peggio, era l’ufficializzazione della precarietà e dell’assenza dei diritti. Grazie ai nostri politici (se fossero dipendenti, farei loro un bel contratto a progetto), soprattutto per il coraggio dimostrato nel varare riforme che difendono solo gli interessi dei più forti e affondano le speranze dei più deboli di avere una vita dignitosa.
La precisione a mio avviso aiuta a capire. Marco Biagi non si è mai seduto in parlamento. Le leggi, giustamente, portano il nome del redattore della proposta.
La legge in questione si chiama quindi legge TREU, non vedo perchè in questo caso si debba cambiare il criterio di denominazione di una legge.
Che poi sia un danno non si discute ma è sicuramente fatto a due mani, una di centrosinistra prima ed una di centrodestra poi.
Così anche in passato riepilogando tutti gli elementi che hanno concorso a danni POLITICI quali:
– spinta della sanità sempre più verso parametri di profitto e non verso una efficienza della cura sia pure in un regime di efficienza della spesa
– smantellamento del sistema pensionistico causato da mille eventi insostenibili per cui i fondi per l’erogazione della PENSIONE DI VECCHIAIA sono stati gravati da oneri assistenziali e clientelari di varia natura e di notevole entità compresi quelli per il pensionamento anticipato, quelli per il trattamento economico degli ex dirigenti IMPS con almeno 5 anni di dirigenza ecc.
– smantellamento della scuola pubblica con continuo alimentare una polemica ideologica tra scuola pubblica e privata, e qui gli italiani beccano sempre con niente. Basterebbe fare della scuola pubblica una scuola che insegna, che ha i suoi insegnanti già definiti all’inizio dell’anno scolastico come serve innanzi tutto alla continuità didattica mezzo necessario all’efficienza dell’insegnamento, con programmi meno segnati da interessi ideologici o di categoria, per esempio all’università ai medici non si insregna la iridologia, strumento testatissimo ed efficientissimo tranne che per le casse delle multinazionali farmaceutiche e la scuola privata chiuderebbe ma si fa prima a tuonare contro qualcuno che non a risolvere di fatto qualcosa e qui destra e sinistra davanti ai fatti sono POLITICAMENTE inconcludenti quando va bene.
La prossima boiata a due mani è la riforma delle rendite catastali solo quallificata ma non quantificata.
Ero Operaio in una fabbrichetta di 15 operai, prima della legge c’era modo di parlare con il “Padrone” (dei miei coglioni!) dopo la legge addio’ diritti e’ diventato un super tiranno! Me ne sono andato e adesso faccio mercatini d’artigianato, guadagno na sega non sono tutelato da nessuno…, pero’ almeno non ho tiranni che mi fanno Mobbing.
Io odio queste forme contrattuali, ma voglio portare l’esempio di quanto il contatto università-aziende possa essere utile.
Io, laureato con 110 e lode, ho vinto un concorso per una borsa di studio per un master in ricerche di mercato e data mining, tre mesi di stage previsti nel master (ovviamente gratis, ma sinceramente, la possibilità al datore di lavoro di conoscerti e capire se vale la pena investire su di te la devi anche dare) e, assunto a tempo indeterminato in banca a fare il responsabile dello sviluppo algoritmi di controllo dell’audit interno (molto altisonante…l’inquadramento è comunque quello da impiegato, anche se le responsabilità sono diverse).
Ho scritto solo per ricordare ai nostri dipendenti che, uccidendo l’università, pagheranno a caro prezzo questa scelta fatta di laureati vecchi e incompetenti!
Saluti a tutti
RAGAZZI
NON CI AMMORBIAMO CON IL DISCORSO CINESI, RUMENI
NON POSSIAMO PARAGONARCI CON CHI DIVIDE UN LETTO CON ALTRE 6 PERSONE .NON PUO’ ESSERE UNA GUERRA AL RIBASSO.
PREMESSO QUESTO VORREI RISPONDERE A CHI DICE CHE LA LAUREA NON SERVE ( CERTO NON SERVE A CHI NON CE L’HA ) E IL SOLITO DISCORSO CHE LA ” LAUREA LOGORA CHI NON CE L’HA.
IO LAUREATO IN INGEGNERIA + MASTER VIVO UNA VITA QUASI DA RUMENO …….
Una vita da Co.Co.Co. (coccodé?) Ho 33 anni e mi occupo di pre-stampa e impaginazione della pubblicità di un grosso gruppo editoriale, sono “atipico” dal 2000, ho cambiato 3 società, ho buttato dalla finestra fino ad ora 35 mila euro in affitto visto che nonostante un salario medio-alto non riesco ad ottenere un mutuo… Gli ultimi due contratti sono quadrimestrali… Rendo l’idea?
il problema stà nel fatto che molti ci credono che Berlusca e il suo governo abbiano aumentato le possibilità di lavoro…il cococo& co vanno bene per chi studia quindi può e deve fare esperienza e contribuire alle spesse familiari…poi basta! La precarietà del lavoro equivale ad una precarietà della vita…e poi ci si lamenta della perdita dei valori…ma come si fanno a coltivare valori, interessi,cultura (ovvero la vera ricchezza di una società)se l’unico obiettivo che uno si può porre è quello di arrabbattarsi sperando? E’ ovvio che l’economia va a rotoli se nessuno o quasi è messo nelle condizioni di risparmiare e investire(parlo di investimenti “normali” tipo una casa dove vivere)…credo che la legge Biagi sia stata disattesa in buona parte…morto Biagi la si è manipolato ad uso e consumo di pochi…bello specchietto per le allodole! E c’è pure chi ci crede quando quello scemo dice “noi abbiamo fatto per l’italia!”
Teresa
Questo commento lo so già farà “incazzare tutti”
Quanti di noi, io per primo, stanno leggendo e commentando dall’ufficio??
Stiamo insomma, facendoci gli affari nostri, durante le ore di lavoro.
Insomma ci stanno pagando per “cazzeggiare”!
E poi non lamentiamoci della legge Biagi (che secondo meè è una legge schiavista!!)
Buttiamo Bedin dal viadotto!!!
Ah.. la laurea serve almeno a garantire la drastica diminuzione dei semianalfabeti come te. Pezzo di stronzo.
Maria Teresa Rancati 21.02.06 08:44
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Carissima maria Teresa
Io con la Mia IGNORANZA faccio lavorare 5 PERSONE!
Tu con la Tua Laurea cosa FAI…. scrivi sul blog del grillo?
caro beppe,
sono un perito tecnico industriale di 21,un quasi neo-diplomato con una buona valutazione.Appena terminata la scuola ho deciso di andare a lavorare e ho dato un’occhiata in giro.Quassi subito ho trovato un lavoro come operaio 5 livello addetto alla manutenzione.Il fatto però che quella era la dicitura sul contratto poi mi toccava impacchettare le buste che venivano mandate via.anche se ero apprendista facevo straordinare pagati in busta tramite cavilli legali per un totale di 55 ore settimanali.Totale? 690 euro lorde.per fortuna poi ho trovato un lavoro come disegnatore meccanico (cioè quello per cui ho studiato) e ho dato il preavviso.il giorno dopo mi chiama in ufficio il capo e mi dice che il mio preavviso non è otto giorni ma tre settimane.Cioè un povero apprendista di 19 anni,senza arte nè parte,senza sapere fare il mestiere è così importante per l’azienda da dover dare 3 settimane di preavviso.e anche i sindacati non mi hanno aiutato.Per fortuna mi ha mandato a casa prima perchè non voleva mandarmi a donare il sangue.Per fortuna sono uscito dall’inferno del contratto formazione lavoro e sono arrivato in una ditta dove mi pagano tutto,con contratto a tempo determinato e quattordicesima ,ma solo perchè il mio principale nuovo è una gran brava persona come ce ne sono poche.
Grazie Silvio per avermi dato un motivo in più per odiare lo Stato italiano.ma grazie anche a tutti quei datori di lavoro che si credono degli dei e che trattano i dipendenti come merda.
Ciao a tutti.Grande Beppe
Giovanni e Simona vogliono comprare casa per vivere insieme, premettendo che lui lavora Part Time con uno stipendio di 650 e lei è apprendista con uno stipendio di 800. Hanno visto una casa da 200.000, assicurando il loro mutuo con la firma di un genitore, spendono circa 1.200 al mese di mutuo.
Come faranno Simona e Giovanni a sopravvivere e a pensare al futuro?”
Svolgimento: ?????????
si viveva in un monolocale in affitto fino quando non arrivano figli, magari a qualche km dal lavoro cosi’ si spendeva meno, non si comprava il cellulare ultima moda, la mega tv, sky, si facevano le ferie sul lago a basso costo, si risparmiava un poco, e dopo qualche anno con qualche risparmio e un’aiuto dei genitori si poteva pensare ad acquistare casa …come si faceva una volta
ovvio che viaggi all’estero, mangiare al ristorante, voler riempire la libreria per far vedere il livello di cultura, andare in discoteca ecc ecc, avere la guida satellitare: COSTA !!!
Cara natalia, ti do 4 sulla soluzione del problema. Ti saresti meritata uno zero spaccato, ma non hai tutti i torti: è vero, ci sono delle persone che fanno il passo + lungo della gamba, ma molte altre non posso contare su nessun aiuto economico. Forse credi che tutti i genitori abbiano la possibilità di aiutare i figli? Non è così, come esempio ti posso portare il mio caso.
E poi mi sembrano Giovanni e Simona ce la stiano mettendo tutta.
ho paura che nel leggere queste nostre disperate parole…”qualcuno” si metterà a ridere…perchè chi ha instaurato ciò sapeva benissimo come avrebbe cambiato la vita del dipendente…è che non glie ne frega un c…o!vorrei che codeste persone bruciassero nei nostri disagi…urlando il dolore del loro egoismo.
Giordano
Ciao Beppe ed un saluto a tutti i frequentatori del blog. Sono un ragazzo di 31 anni diplomato in ragioneria che ha cominciato a lavorare intorno ai 20. Da allora ho fatto di tutto: operaio su turni, magazziniere stagionale, agente immobiliare, fino a fare l’impiegato.
Oggi lo sono ancora in uno studio professionale di commercialisti: si impiegato ma con la partita iva. Non avevo scelta o co.co.pro o partita iva: altrimenti via. Vi tralascio la parte della mia situazione familiare.
Perchè a questa età e nonostante i tanti lavori mi tocca ancora essere precario? perchè non capiscono i governanti che il vero problema è il costo del lavoro? dove sono i sindacati per quelli come noi costretti a diventare necessariamente autonomi? ce ne sono tanti… Speriamo che cambi qualcosa dal prossimo 9 aprile…. ma ho i miei dubbi.
Grazie e ciao a tutti – scusate per lo sfogo
GUARDA SE TI/CI PUO’ ” CONSOLARE ” SE COSI’ VOGLIAMO DIRE ( MA NON E’ COSI) MIA MOGLIE LAVORA DA PIU DI UN ANNO CON UN CONTRATTO CHE ORA E’ CO.CO.CO.-POI CO.CO.PRO COMUNQUE UN DISASTRO
NON POSSIAMO PIANIFICARE PIU DI TANTO UN FUTURO VERAMENTE FAMIGLIARE, PERDEREBBE IL POSTO SICURAMENTE !!!!!!!!
AH DIMENTICAVO LAVORA IN UNO DI QUESTI ISTITUTI RELIGIOSI !!!!!!
ALLA FACCIA DELLA TUTELA DELLA FAMIGLIA .
SONO SOLO PAROLE .
SE VOLETE VE LO SOTTOSCRIVO PURE
Code di immigrati agli sportelli degli uffici postalidi TUTTA italia, con proteste, malumori, frustrazioni. Così è finita l’operazione “kit permesso di soggiorno”, lanciata dal ministero degli Interni in collaborazione con Poste italiane.
Sono stati ASSUNTI circa 1 milione di extracomunitari….. AVRANNO piu voglia di lavorare e “usano”meno internet?
IO penso di SI!
io sono un lavoratore a progetto, guadagno 1480 euro al mese, lavoro comodamente da casa, non ho grossi vincoli di orario, so che ho un progetto da sviluppare, so che, se non svolgerò bene il mio lavoro, il contratto (giustamente) non mi verrà rinnovato.
in questo anno ho partorito (e percepito 5 mesi di maternità pagati all’80% del mio stipendio) grazie a questo contratto ho potuto seguire mia figlia sino al compimento dell’anno con l’aiuto di una baby sitter.
cosa dire? io credo che nn sia così male, forse dipende dall’onestà di chi ti fa il contratto non tanto dalla legge…
ho letto alcuni commenti..dispiace vedere tanti laureati che sono giornalmente presi per c..o..
Anche io faccio parte di questa schiera: laurea in ingegneria per l’ambiente e il territorio, per lavorare ho dovuto aprire partita iva e non arrivo a 1000 euro a mese.. per quanto riguarda il futuro, boh.. come faccio a pensare a farmi una casa in queste condizioni?? Bisognerebbe avere proprio il coraggio di emigrare, di andare via, dove puoi costruirti un futuro.. tante volte penso che stare qui e continuare a vivere così è come lottare contro i mulini a vento!!!
E’ vero: siamo tutti schiavi del lavoro, siamo come delle trottole che devono continuamente girare da un posto di lavoro all’altro per poter tirare avanti… ma che c…o di vità è?? a me va bene lavorare per vivere, ma non vivere per lavorare (e non guadagnare niente!!!).
hai tutto il diritto di vendere le tue cose (dvd, etc…), tuttavia io gradirei se queste cose fossero gestite in un sito a parte e sul tuo blog non ci fosse più di un link al tuo sito commerciale. Altrimenti la tua attività di denuncia, culturale, politica, sembra inestricabilmente legata alla tua, pur legittimissima attività economica, il solito conflitto di interessi!
Non sono affatto felice di avere l’Euro.
Il perchè sarebbe troppo lungo a spiegarlo, ma basti ricordare che il potere di acquisto della ns moneta si è dimezzato, i prezzi e i costi a tutti i livelli sono raddoppiati se non triplicati o quadruplicati; E’ inutile ricordare chei due leader DX e SX continuano a scaricare le colpe all’altro (gioco del ping pong), non hanno saputo gestire la nascita e lo svilupppo dell’Euro. Secondo il mio modesto parere sia Berlusca sia Prodi dovrebbero andare a pascolare le pecore sui monti degli Abruzzi, non sono in grado di gestire il Paese con coerenza, serietà, capacità professionale, politica e soprattutto buon senso, quello che manca un po a tutta la classe politica, dirigenziale e imprenditoriale.
Quanti errori anche dal sindacato, dai lavoratori, quanta cecità. Comunque si sperava che almeno con l’euro + forte del dollaro almeno il costo della benzina scendesse, invece……
Che disastro! OK ci salva il debito pubblico, ma allora ci vorrebbe una seria politica sociale, ma chicomincia la DX? la SX? non credo. Staremo a vedere le prossime elezioni per le quali nulla cambierà se non qualche piccolo accorgimento. Perchè? semplice non abbiamo uomini politici preparati, seri, competenti ed obiettivi. Lasciatemelo dire parte delle responsabilità risalgono agli anni ’68: lauree x tutti, voto minimo garantito ecc così abbiamo creato solodegli ignoranti che ci stanno portando alla catastrofe tipo leggi Biagi, grandi opere inutili (ci aveva già pensato Stalin), precariato sul lavoro ecc.. e per finire l’Euro crea seri problemi ad arrivare effettivamente a fine mese, ma non credo che la SX al potere cambierà radicalmente le cose.
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Problema per bimbi delle elementari:
Testo:
“Giovanni e Simona vogliono comprare casa per vivere insieme, premettendo che lui lavora Part Time con uno stipendio di 650 e lei è apprendista con uno stipendio di 800. Hanno visto una casa da 200.000, assicurando il loro mutuo con la firma di un genitore, spendono circa 1.200 al mese di mutuo.
Come faranno Simona e Giovanni a sopravvivere e a pensare al futuro?”
Svolgimento: ?????????
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Silvio rispondi ti prego stiamo cercando la soluzione a questo problema da un po’ e non riusciamo a trovarla, forse non siamo tanto bravi in matematica… però … Tremonti, se Silvio non riesce facci 2 conti tu vedi che puoi fare, hai salvato l’Italia, covo di bolscevichi, sull’orlo della rovina, adesso è un giardino verde e rigoglioso, fai qualcosa per noi!!!
Poi dicono che questi debosciati di giovani se ne vanno di casa a 40 anni, sono proprio mammoni… già … già…
caro beppe, oltre la legge biagi c’è un dramma silenzioso e latente di cui nessuno parla, che è quello dei disoccupati over 40 e ti lascio immaginare lo sconforto. la contraddizione di questa condizione sta nel fatto che tutta l’ esperienza lavorativa, nel mio caso oltre 20anni, non vale nulla per le aziende; prova a leggere le offerte di lavoro, età richiesta max 35anni…però di contro la classe politica e i grandi manager non si svecchiano mai perché l’età è un valore aggiunto…40anni è l’età più bella per la formazione di un uomo, perché hai visto e provato tutto acquisendo quella saggezza utile al prossimo in campo lavorativo e non…ma il mondo del lavoro non sa che farsene di questa saggezza…non aggiungo altro ma sono sicuro che tu non sei indifferente a questo ‘dramma’ e magari un giorno ne farai un articolo sul tuo blob o un sondaggio per constatare la portata del ‘dramma’…
cordialmente,
marcello
mia moglie è olandese(patria del vero lavoro flessibile PROTETTO dallo stato perchè ytutti pagano le tasse e nei momenti di magra ogni lavoratore ha il suo fondo garantito dallo stato)è laureata parla 4 lingue ed ha esperienza.
attualmente ha un contratto di consulenza CO,CO,FUCK come lo chiama lei per 4 mesi a 480 euri LORDI.
Spesso mi vergogno di farla vivere in un paese del 4°mondo(non vorrei offendere il 3°paragonandolo alla repubblica delle bandane nane)
Caro Giorgio, mi sa che dovresti imparare l’inglese e andare la. Mia moglie è altotesina, conosce il tedesco come madrelingua. Attualmente siamo fortunati e non c’è bisogno di trasferirsi, però io sto imparando ugualmente il tedesco…
in bocca al lupo
Ciao Beppe,
io parlo da imprenditore.
Ma non ti sembra che la cultura ipertutelazionista degli ultimi 20 anni abbia prodotto dei risultati a livello di brillantezza economica e quindi di mercato del lavoro alquanto piatti?
ciao
Ciao Fabian,
io parlo da dipendente.
Ma non ti sembra che negli ultimi 20 anni voi imprenditori che vi siate mossi in modo da aumentare lo sfruttamento dei dipendenti e arricchirvi le tasche, senza portare beneficio alcuno al mondo del lavoro??
ciao
Ciao Beppe! è la prima volta che scrivo, anche se sono mesi che ti leggo. Grazie di tutto, e grazie per questa opportunità. Sono un architetto di 36 anni di torino. Mai avuto contratto da dipendente, mai avuto contributi per pensione. Solo lavoro nero, co.co.co e lavori saltuari. Ieri il commercialista mi ha sconsigliato di iscrivermi all’ordine, perchè per lavorare come libero professionista con partita iva dovrei cercare di fatturare MINIMO 2000 euro al mese, per sempre inoltre, dati gli studi di settore! Inutile dire che ne guadagno 1200 con contratto a progetto…Credo che chi sta lassù e scrive le leggi per noi ogni tanto dovrebbe farsi una scappata qua sotto, tra noi normali lavoratori, laureati e non. Così..tanto per farsi un’idea della realtà! Potrebbe giovare a tutti! Intanto torno al mio lavoro, che anche se non sono dipendente, tutti i giorni sono qui dalle 8.30 alle 18.30. Grazie ancora!! Sei eccezionale. ^__^
Vorrei riportare una testimonianza relativa non a me, ma a mia moglie. E’ maestra di danza classica e lavora da 14 anni presso una prestigiosa (forse la più prestigiosa) scuola di Napoli. Inizio’, come molti, senza contratto e pagata in nero. Dopo due o tre anni le vennero proposti i primi contratti a tempo determinato, che iniziavano a settembre e terminavano a giugno. Ah, forse dimenticavo di dire che mia moglie percepisce 9 mensilità, dato che luglio, agosto, metà settembre e metà ottobre non lavora. Ad ogni modo, 4 o 5 anni fa, fu approvata una legge che riconosceva sgravi fiscali alle aziende del sud che assumevano a tempo indeterminato; detto-fatto: il datore di lavoro le presenta un contratto a tempo indeterminato, che le fa firmare “unitamente” ad una lettera di dimissioni senza data. Anche in questi anni di tempo indeterminato, le mensilità restavano 9, benché venissero prodotte regolari buste paga anche per i mesi in cui non veniva pagata.
Due anni fa, il datore di lavoro decide che i tempi sono maturi perché i suoi dipendenti si “dimettano”, e tira fuori le predette letterine a suo tempo estorte. Ricomincia, quindi, il bailamme di contratti e contrattini capestro, in cui non è mai chiaro come calcolare la tredicesima, a quanti giorni di ferie avrebbe diritto, etc. etc.
La situazione attuale, comunque, è un contratto a tempo determinato, con busta paga di 600 euro netti circa, 500 euro di “contributo” in nero, per 9 mensilità, più una tredicesima calcolata però sulla busta paga, non sul totale.
Aggiungo che vorremo avere un figlio, ma non vi nascondo (anche se a lei non lo dico, perché ci tiene da morire) che sono molto preoccupato….
Ora smetto, che mi viene da piangere.
Ciao beppe,
io appena dopo diplomato ho cominciato a lavorare come geometra presso un’impresa di costruzione
Risultato….dopo tre anni di 10 ore di lavoro al giorno al 727 euro al mese (Senza tredicesima e quattt.) me ne sono andato, cambiando impresa.
Niente liquidazione, niente contributi, niente di niente!!
E per giunta quando ho chiesto un’attestazione di lavoro che mi sarebbe servita per l’iscrizione a l’albo mi è stato risposto che le attestazioni non possono venire fatte ai “collaboratori”…..Grazie CO.CO.CO
laureata in economia e marketing.
3 lingue parlate alla perfezione per i periodi di studio e lavoro all’estero.
5 anni di esperienza lavorativa e da giugno 2005 disoccupata, costretta a lavori di pochi mesi a tempo detrminato o a progetto per cifre mai supriori a 1000 euro al mese netti.
30 anni.
come pensare a mettere su famiglia, comprare casa, avere un futuro in queste condizioni?
Ieri ho letto un articolo che diceva che 1 italiano su 3 vuole andare all’estero a vivere…ecco..forse io sono una di queste.
45 anni, una famiglia, un muto e la macchina ancora da pagare, ho lavorato per dodici anni da dipendente, poi hanno deciso che potevano fare a meno di me, lavoro come agente di commercio per una mega azienda che, nell’ultimo mese, mi ha liquidato 500 euro lordi di provvigioni e, fra poco, probabilmente mi manderà a casa per scarso rendimento.Dimenticavo, ho una laurea, vari corsi di specializzazione e un libro pubblicato alle spalle Ho pensato seriamente alla stipula di una assicurazione sulle vita e ad un salto da un viadotto autostradale, almeno potrò garantire un minimo di futuro a mio figlio. Quel futuro che in cambio del mio lavoro, nessuno dei moderni schiavisti è disposto ad offrirmi.
Franco Bellè 21.02.06 08:20
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Se la ditta Ti ha liquidato con 500 euro e ti vuole licenziare per scarso rendimento …..
Dovresti porti alcune domande:
1°Non sei capace a fare il Tuo lavoro
2°Non hai voglia di lavorare
3°La Laurea serve veramente a qualche cosa?
P.S. Le aziende non licenziano una persona che “rende”!
Non puoi pretendere che una azienda Ti paghi anche se nn Lavori!
Quindi lascia perdere il viadotto (non ne avresti il coraggio) e rimboccati le maniche
Frequenta meno il beppe nazionale e lavora di piu
le aziende non licenziano chi non rende????
ma dove diavolo vivi nel regno di oz?!?!?!?!?
veramente non licenziano i raccomandati e i passacarte che non fanno nulla tutto il giorno ma da che mondo è mondo a venire licenziati sono i lavoratori che rendono…..i lavoratori le cui mansioni possono venire terzializzate…….di certo dai piani alti non viene cacciato nessuno, perchè cacciare un componetne della propria lobby?????
il problema è che le grandi aziende e le sedi e del potere sono in mano alle lobby ragazzi miei
Forse siete stati troppo critici rigurdo la legge Biagi!
Non è vero che ha portato solo danni e svantaggi per tutti.
Grazie a questa legge io ho cambiato il mio punto di vista: prima mi sentivo uno sfigato che laureato in ingegneria e con 5 anni di esperienza non riusciva a trovare un posto più decente dell’attuale (dove guadagno l’enorme cifra di 1200 euro a contratto a tempo indeterminato, ripeto bene: a contratto indeterminato). Ora invece grazie a questa legge mi sento fortunatissimo, posso dire che ho un contratto a tempo indeterminato, è una fortuna che capita a pochi!!!
Il fatto che poi non riesca a trovare un’altro posto di lavoro a tempo indeterminato con uno stipendio più decente perchè nessuna ditta sceglierebbe me al posto di un’altra persona che accetta il contratto a progetto ha poca importanza.
W il martire biagi e tutti i suoi sostenitori!
caro Beppe, ecco la mia esperienza:
finite le scuole, ho studiato ragioneria con votazione 52/60,ho iniziato a frequentare l’università,ma come ho scoperto ben presto,i soldi non bastavano,figlia della popolazione con medio reddito ho iniziato a lavorare con contratti a tempo determinato e questo è bene perchè continuavo a studiare,purtroppo per tanti motivi non sono arrivata alla laurea e così ho cercato di inserirmi nel mondo del lavoro in maniera per manente,RISULTATI ZERO!
ho lavorato per 4 anni come cassiera in vari supermercati sempre con contratti a termine,non ti puoi ammalare, la mutua non puoi utilizzarla perchè il pensiero è questo: e se poi non mi chiamano più perchè faccio mutua quando sto male? sono andata a lavoro anche con la febbre a 39,meno male che sono una tipa resistente!
finito l’ultimo contratto a tempo determinato direttamente stipulato con l’azienda sono rimasta di nuovo senza lavoro, mi sono dinuovo rivolta ad un’agenzia di lavoro interinale,il colloquio è stato una vergogna, mi proponevano il lavoro di cassa in un supermercato e fin qui ok,ma sorpresa sorpresa volevano che facessi lo stage,a 26 anni con 4 anni di esperienza volevano 40 ore di lavoro regalate!!
oggi alla soglia di 29 anni grazie solo ai miei genitori e ai loro 30 anni ddi sacrifici per costruirmi un futuro sono riuscita a mettermi in proprio ma le difficoltà sono tante in questo momento di crisi,riesco a malapena a rientrare delle spese e se non fosse per i miei genitori non riuscirei neanche a mangiare, vorrei crearmi una vita mia ma non posso!questo è quello che io vivo e ho vissuto, la mia esperienza come quella di tanti altri e quando sento gli esponenti della DESTRA CIRCONDARIALE mi inc…o perchè non possono dirmi che con il lavoro interinale si sta bene, si starebbe bene se loro diventassero i NOSTRI DIPENDENTI INTERINALI, basta prese per il c..o
spero che x la prossima legislatura non ci saranno prese x il c..o, grazie x la possibilità di dire quello che penso
Caro Beppe,
ho un diploma da geometra conseguito nel 2001.
Ora ho 23anni. Fin’ora ho tentato 4 concorsi nei Comuni della mia zona e ne ho vinti 3. Tutti e tre a tempo determinato. Ho in programma altri concorsi. Una volta l’ente pubblico era un posto ambito. Ora invece non più…
La sera, mi tocca fare volantinaggio, oppure fare il parcheggiatore nelle discoteche pur di stare a galla. Quasi mi vergogno.
Ho comprato casa e pago un rata di un mutuo di 610 euro (fortunatamente MIO PADRE mi ha dato l’opportunità per accendere un mutuo). Guadagno 950 euro,ho una macchina per andare al lavoro (+assicurazioni, +carburante, +usura generale, +manutenzione), lavoro a 45km da casa, pago le bollette e… ogni tanto vorrei mangiare (vivo da solo a 750km dal mio paese di origine). La cosa più bella è che ho un contratto che mi scade fra 1 mese e non ho un lavoro!!!
Purtroppo questa situazione del tempo determinato va avanti da molto.
I nostri dipendente hanno anche il coraggio di dire che sono contenti della riforma Biagi??????????
Vorrei tanto vedere i loro figli, se stessero in queste condizioni, cosa farebbero!
(sono sicuro che i loro figli non hanno di questi problemi). Evito di fare commenti sboccati per non essere cacciato dal blog ma se potessi dire tutto quello che penso…
La mia situazione va controcorrente, ho 25 anni e vivo attorno a Milano, dopo 6 anni di liceo, uno di università, uno di diploma da analista programmatore ed uno di servizio civile, ho deciso che era meglio iniziare a lavorare! Per due anni scarsi ho dovuto aprire la partita iva per fare il consulente presso la sede di una famosa catena di supermercati, guadagnando piuttosto bene. Certo, avevo il problema del pagamento all’ora ma fortunatamente non ho mai perso un giorno (se non per qualche giorno di ferie, ovviamente non pagate), portando a casa dai 1500 ai 1800 euro netti mensili. Il fatto di essere precario non mi ha impedito di rischiare e di trasferirmi con la mia fidanzata quando avevo 23 anni. Un anno fa circa arrivò la “botta di culo”: una mia ex collega mi chiamà e mi fa mandare il curriculum al suo responsabile, due colloqui ed eccomi qui, assunto a tempo indeterminato, in un’azienda francese del campo energetico. Io chiedo al mio nuovo capo come mai si prendessero la briga di assumermi a tempo indeterminato e lui mi dice che non vuole che io lavori per qualche mese non sapendo se rimango o no, con conseguenze sulla qualità del mio lavoro. Vuole che mi “affezioni” al mio lavoro e alla mia azienda.
Paga buona (anche se lontana da quella precedente), ambiente internazionale, finalmente la possibilità di pensare al futuro più serenamente. Ribadisco che i miei meriti sono davvero limitati, tutto ciò è stato un dono del destino. Ma pensate che io sia appagato e soddisfatto da tutto ciò? Manco per sogno: la mia ragazza, è di un paese del Nord Europa e in questi tre anni in Italia è riuscita a racimolare nel suo curriculum uno stage e un contratto di 3 mesi. Tutti contenti di come lavorava, ma arrivederci. Ora vorrebbe iniziare a studiare all’ università, ma qui costa un occhio della testa! Nel suo Paese invece è gratis e la aiutano pure a pagarsi l’ affitto. Per qualità della vita ci straccia 100 a 0. E anch’io mi ci vorrei trasferire, se solo ne avessi il coraggio!
PERCHE’ ????? NON CONOSCO NESSUN’ALTRA RELIGIONE CHE SI ARROGHI LA VERITA’ ESCLUSIVA, ASSOLUTA, MONOMANDATARIA, RIVELATA E TUTTE LE ALTRE BALLE DEL CRISTIANESIMO E DELL’ISLAM !!!
Sono laureato in ingegneria informatica e lavoro come precario da quasi due anni. Niente ferie , niente malattie. Vengo rivenduto ogni sei mesi “un tot al chilo”, come un pacco di patate. E capisco chi chiede se si ha presente cosa vuol dire essere un imprenditore con un dipendente che non vuole lavorare. Sicuramente la legge Biagi ha avuto un ruolo devastante nell’ottica delle sicurezze future sul posto di lavoro. Un ruolo ancora più schiacciante, però, lo hanno avuto i lavoratori lavativi che hanno approfittato spudoratamente delle conquiste delle generazioni passate, delle garanzie che è giusto concedere ma, secondo me, sole a fronte di un cosciente impegno nel lavoro che si è deciso di fare. Altro grosso problema è che il sistema economico/lavorativo italiano continua ad avanzare per raccomandazioni. Nella maggior parte delle grosse società le assunzioni sono chiuse eppure ogni mese vengono assunti elementi dai cognomi altisonanti ( figlio di questo, amico dell’altro ) che, messi in posizioni di rilievo, possono dar prova della propria incopetenza. Un tempo mi ritenevo di sinistra, convinto che la garanzia del lavoro fosse alla base di una società civile. Oggi spero in una più vera meritocrazia che premia chi si fa il c**o e da un calcio a chi dimostra di scaldare solamente una sedia ma soprattutto che abbatta il solito sistama nepotico e mafioso che intacca il nostro mondo del lavoro. Finchè non liberiamo le sedie ingiustamente occupate non ci sarà posto per noi
45 anni, una famiglia, un muto e la macchina ancora da pagare, ho lavorato per dodici anni da dipendente, poi hanno deciso che potevano fare a meno di me, lavoro come agente di commercio per una mega azienda che, nell’ultimo mese, mi ha liquidato 500 euro lordi di provvigioni e, fra poco, probabilmente mi manderà a casa per scarso rendimento.Dimenticavo, ho una laurea, vari corsi di specializzazione e un libro pubblicato alle spalle Ho pensato seriamente alla stipula di una assicurazione sulle vita e ad un salto da un viadotto autostradale, almeno potrò garantire un minimo di futuro a mio figlio. Quel futuro che in cambio del mio lavoro, nessuno dei moderni schiavisti è disposto ad offrirmi.
Mi son laureata nel 2000 con una buona votazione in scienze geologiche,figlia di un infermiere e di una sarta,mi sembrava di aver vinto alla lotteria e mi son buttata subito nel mondo del lavoro:
2000-2001 co.co.co. con Legambiente Lazio
2001-2003 co.co.co con una cooperativa di didattica ambientale
2003-2004 co.co.pro. con L’Agenzia Regionale Parchi del Lazio (ente regionale!!!!)
2004-2006 co.co.pro. con la Provincia di Roma!!!!!!!,
Fino al 2003 mi sentivo una gallina a furia di fare co..co…co
ora l’hanno cambiato in co…co…pro( pro….per chi?)
ah! ovviamente il mio contratto arriva a Giugno, se la Provincia avrà i soldi arriverò fino a Dicembre, e poi, Dio vede e provvede!!!
Per il resto ho 34 anni, sono sposata ed ora vorrei un bimbo ed una casa, aspiro a troppo, forse?
Emanuela Ferretti
ROMA – Se Manuela Arcuri fosse la vostra fidanzata, la lascereste sola, a casa, per partecipare a un reality? Forse sì, se vi danno un milione di euro.
A svelare i compensi dei vip scritturati per questa nuova avventura è il settimanale Eva Tremila che le pubblica, in esclusiva, nel prossimo numero in edicola. Cifre, sottolinea il settimanale, “che i protagonisti dei primi reality show, disposti a tutto per una ripresa, non si sognavano nemmeno”.
Veniamo ai numeri. Che, inevitabilmente, sono anche un indice di popolarità di un personaggio rispetto all’altro. Ron Moss, da quindici anni “il bello di Beautiful”, sarebbe quello che è riuscito a strappare il compenso più elevato dopo quello di Montano: ben 750 mila euro. Fra le donne invece, Katia Ricciarelli, che parla di La fattoria come “un’occasione per divertirmi e una rivincita”, percepirà “solo” 500 mila euro.
Le showgirl Randi Ingerman e Justine Mattera hanno invece accettato per 300 mila euro. Mentre dovranno accontentarsi di “molto meno” – scrive il settimanale, ma senza precisare – i tre “giovani” del gruppo: l’ex letterina Alessia Fabiani, il modello Markus Schenkeberg e l’ex tronista Francesco Arca.
45 anni, una famiglia, un muto e la macchina ancora da pagare, ho lavorato per dodici anni da dipendente, poi hanno deciso che potevano fare a meno di me, lavoro come agente di commercio per una mega azienda che, nell’ultimo mese, mi ha liquidato 500 euro lordi di provvigioni e, fra poco, probabilmente mi manderà a casa per scarso rendimento.Dimenticavo, ho una laurea, vari corsi di specializzazione e un libro pubblicato alle spalle Ho pensato seriamente alla stipula di una assicurazione sulle vita e ad un salto da un viadotto autostradale, almeno potrò garantire un minimo di futuro a mio figlio. Quel futuro che in cambio del mio lavoro, nessuno dei moderni schiavisti è disposto ad offrirmi.
Nella ditta in cui lavoro una certa percentuale di persone viene costantemente tenuta sotto graticola in un divertente gioco di contratti da un mese, sostituzioni di maternita, passaggio da una coperativa all’altra, ricevendo l’informazione se il contratto continua l’ultimo giorno a fine turno cosicche uno non puo nemmeno prepararsi al peggio… una bella legge davvero, gente con 50 anni che non sa se il mese successivo entrera qualcosa in casa oppure no!!! Bravi ragazzi rivotatelo che secondo me lo rimeritate.
FINCHE’ STATE A GRATTARVI LE BALLE DAVANTI ALLA TV DI MAMMA’, ALTROCHE’ LEGGE BIAGI E COCOCCOOCOO !!! IL VOTO !!!! PROVATE A MIGLIORARE LA VOSTRA SITUAZIONE DI MERDA CON….IL VOTO !!!
UNA CROCE E TUTTO CAMBIERA’!!
AVETE ANNULLATO 50 ANNI DI LOTTE DEI VOSTRI GENITORI !!! COGLIONI !!!
Sono Luca ho 25 ed abito ad Assisi.
Io ed altri 3 ragazzi siamo stati assunti lo stesso giorno 01/03/05 da una azienda del centro Italia con contratto di formazione a due anni con la promessa di essere integrati nel posto di lavoro.
Decorso il periodo lavorativo e ormai ben rodati siamo stati rispediti a casa con unico avviso una letterina una settimana prima della scadenza del termine.
Vorrei sottolineare che in due anni io ho fatto 5 giorni di ferie perchè i colleghi dicevano (“se vai in ferie non ti riconfermano”).
Ora dopo quasi un anno di ricerca e decine di colloqui sono riuscito a trovare un altro posto d’ufficio in un altra azienda, sapete cosa mi è stato proposto come contratto? per iniziare 3 mwsi part time con uno stipendi di 400 E mensili poi di sei mesi in sei mesi.
Vi chiedo come cavolo si può considerare lavoro questo? Con quali possibilità potrò esercitare i diritti che dovrebbero essere riconosciuti a noi lavoratori se devi stare con la quasi certezza che al primo sgarro o magari ad un influenza ti segano via senza un minimo di rispetto per la persona?!
Hai avuto la mia stessa esperienza (che ho gia’ inserito qui) purtroppo la situazione non puo’ che peggiorare,mentre si lavora e si procede da un contratto ad un altro il tempo passa…noi si diventa piu’ vecchi e meno appetibili per il mercato del lavoro 🙁
uno dei problemi della nostra societa’ e’ la mancanza di umanita’ da parte di tutti a cominciare dai datori di lavoro (per i quali l’unica cosa che conta e’ il profitto).mentre invece dal mio punto di vista dovrebbero spendere piu’ tempo a creare un bel gruppo affiatato-motivato, perche’ bisogna ricordare che sono gli uomini a far grandi le aziende.
Con la Legge Biagi, chi l’ha inventata partiva dal presupposto che modulare il mercato del lavoro sulle esigenze dela datore di lavoro, fosse un sistema ottimale per ampliare le possibilità di lavoro, perchè poi l’imprenditore preso atto delle potenzialità della persona assunta, avrebbe avuto interesse ad accaparrarselo…!
Invece, ignorava che la prima legge dell’imprenditore è “Massimo risultato, minimo sforzo” cioè spendo poco (per dare a chi mi consente di produrre ricchezza)e cerco di ottenere molto ( incremento del reddito personale e flessibilità nel licenziare)
Infatti, non capiva chi ha partorito questa follia, che se l’imprenditore è davvero “buono” al massimo consentirà di tenersi a vita il lavoratore, ma meno che mai a tempo indeterminato, sapendo che lasciarlo appeso finchè gli aggrada al “filo” del tempo determinato è un ottimo sisema per averne la completa totale e incondizionata dipendenza.
Mi piacerebbe sapere chi sia stato della “sinistra” che ha generato questo bel risultato…a meno che l’obbiettivo non fosse di prepararsi il piattino su misura…solo che le elezioni successive le ha vinte Berlusconi.
E infatti ci sono voluti 5 anni di questa vergogna perchè a sinistra qualcuno iniziasse a lamentarsi di quello che loro stessi avevano preparato, forse fidandosi della scarsa memoria del “popolo”
Ma finiamola con queste cavolate bolsceviche.
Oggi le aziende hanno come alternativa ai lacci e lacciuoli del mondo del lavoro l’emigrazione all’estero.
E a quel punto nessuno potrà più lamentarsi dello sfruttamento.
Voglio vedere i sindacati, Bertinotti, tutti i falsi populisti cosa dicono quando una azienda lascia il suolo italiano per cercare all’estero un posto dove lavorare senza tutti i vergognosi vincoli che sono ancora in Italia.
Meditiamo a fondo su questi aspetti prima di lamentarci del lavoro flessibile, il domani bolscevico potrebbe essere molto ma molto peggio.
Basta Precariato !
Finalmente con il governo Bertinotti finira’ questo scandalo, verremo tutti assunti a vita con stipendi parificati agli statali. Alla faccia di quei cattivoni di imprenditori che nuotano nell’ oro a caviale e champagne !
Viva l’Italia viva il posto fisso !!
(ma mi raccomando Totti a posto per i mondiali, che quelle sono le cose veremente importanti per gli italioti) bevete bevete
Te lo dico francamente, ho 23 anni e la mia generazione non ha i coglioni. Al liceo ero una delle poche che scioperava e ha rischiato sospensioni su sospensioni perchè non rinunciavo finchè non chiamavano il tecnico per sistemare i termosifoni (a dicembre, in piemonte, fa freddo). Ma dopo un po’ perdi la voglia. Siamo moralmente debosciati, e non è un mistero.
GIAPPONE: ABUSO’ DI RAGAZZINE, SACERDOTE CONDANNATO A 20 ANNI
Per anni ha abusato di sette ragazzine dicendo loro che sarebbero andate all’inferno se gli avessero resistito. Un sacerdote cristiano di Kyoto e’ stato condannato a 20 anni di carcere per le violenze, andate avanti dal marzo del 2001 fino al settembre del 2004. Gli abusi erano compiuti da Tamotsu Kin, oggi sessantaduenne, nella sacrestia della Chiesa Centrale del Santo Signore e le vittime avevano tutte tra i 12 e i 16 anni. Il tribunale ha inflitto il massimo della pena sottolineando che “le ragazzine non potevano rifiutarsi perche’ per loro Kin rappresentava quanto di piu’ vicino a Dio ci fosse sulla Terra.
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25.000 PRETI CATTOLICI NEL MONDO !!
4.500 CONDANNATI ….CONDANNATI E IN GALERA…. NEGLI USA PER PEDOFILIA ED E’ LA PUNTA DI UN ICEBERG IN QUANTO NON POSSONO AVERLI PRESI TUTTI !!
non capisco perchè non riesci mai a restare nel tema proposto…e sì che non mi sembra non offra spunti di riflessione…in effetti dopo un po stufi!
Teresa
le mele marce ci sono dappertutto… cosa vorresti dire con le tue affermazioni? che tutti i preti sono pedofili?
il tuo cervello atrofizzato è la morte di ogni sana discussione.
Ciao a tutti. Sono un ragazzo neo diplomato in informatica. Dopo diverse domande di lavoro sono stato chiamato da un’azienda informatica del posto che mi ha inviato in un presidio presso l’amministrazione comunale della mia città. Il mio compito, come già citato nel post, è quello di rispondere al callcenter per l’assistenza tecnica informatica. Ho un contrato co.co.pro a 4 ore al giorno per 580 al mese circa. NON HO TROVATO NESSUN’ALTRO IMPIEGO. Il contratto mi è stato fatto inizialmente di 4 mesi (15 sett 2005- 15 gen 2006) successivamente rinnovato per altri 8 mesi fino al 14 Settembre 2006. Forse sono fortunato perchè dalle voci che sento dire l’azienda vuole cercare di formarmi al fine di uscire da questo buco di ufficio e rispondere in continuazione al telefono. E meglio ancora da quello che sento dire, teoricamente l’azienda dopo circa un anno di co co pro cerca di assumere tutti con un contratto a tempo indeterminato. Sta di fatto però che io per un’anno non posso concedermi nulla, ne una macchina ne nulla. Anche perchè con 500 non si va molto lontano.
Vorrei sottolineare che anche l’amministrazione comunale stessa non assume più, ma sempre co co co co co co co pro e compagnia bella. A VOLTE MI CHIEDO… MA CON TUTTI QUESTI CO CO CO CO CO FORSE NON SIAMO NOI I POLLI? E POTREMMO PARAGONARE LA LEGGE BIAGI AD UN’AVIARIA CHE NON CI DA SPERANZE DI CRESCITA! Vado via salutando tutti con un cocococococo DE!
Anche i morti parlano! Non è uno scherzo! Io ne ho uno in casa (dopo essersi separato è tornato a casa) di 43 anni: laureato con il massimo dei voti, abilitato all’insegnamento ed un curriculum profesionale quasi…da fare invidia.
Tutti i giorni lo sento parlare…da solo perchè non trova nemmeno un… call center da dove parlare (la cooperativa per la quale lavorava ha chiuso)! Non è solo una questione di “legge Biagi”; qui vige ancora la “legge del più forte” e del “più raccomandato”, del “più lecchino”, “ruffiano” o “portaborse” iscritto a qualche partito!Ho chiesto a questo…”morto” di darmi qualche…numero al lotto, ma ancora non lo ha fatto.Sicuramente è un “morto”, e sta aspettando una legge che autorizzi i morti a …parlare!Grazie per l’ospitalità.
invece di cercare errori grammaticali nei post altrui (peraltro voluti) si sforzi di comprenderne il significato altrimenti ogni suo commento potrebbe risultare banale
Gente che lavora oltre 300 ore al mese per 5 euro lordi l’ora, gente che non stacca nemmeno il sabato pomeriggio e a volte nemmeno la domenica.
Apprendisti, precari, manodopera facilmente ricattabile e sostituibile.
Il tg di casa ripete ai GGiovani che “va tutto bene”, i manifesti liftati e parruccati dicono “Niente paura, hai letto bene”. Tutti sono concordi nel ritenere che se uno critica la legge Biagi allora è contro Biagi, quindi è favorevole alla sua morte, ergo è un brigatista fanatico assassino comunista. E quindi non lo si deve nemmeno ascoltare.
Questi proprietari di tv, supermercati e imprese di trivellazione sono soddisfatti, e proprio non capiscono che chi guadagna (al mese) poco più di un milionesimo del loro “stipendio” mensile (ma solo nel caso del premier…gli altri guadagnano meno, eh) forse non è COSI’ soddisfatto di questa legge.
Il problema è che secondo me si deve trovare un Lavoro, non un posto di lavoro!
Quello che va difeso non è il posto di lavoro, ma il Lavoro.
Non è semplice spiegare il mio pensioro, ma senza dubbio avete compreso la sottigliezza.
La legge Biagi ha cambiato si qualche cosa, non so se in meglio oppure in peggio.
L’unica cosa che dico, che le persone che entrano in azienda devono ricevere dalla società lo stesso trattamneto, dal punto di vista “umano”.
La dignità del lavoraotre, e soppratutto del suo lavoro, non deve esser misurata dal tipo di contratto con cui è “entrato” in azieda.
Anidamo a vedere quanto “guadagna” una persona “entrata” ina zienda grazie alla legge Biagi, oppure una persona assunta “protempore”
E’ vero, è meglio poco che niente, ma…
Iniziamo a mandare a casa, le persone che hanno raggiunto l’età pensionabile (in molte aziende, si tende, sopratutto se persone di un “certo livello” a tenersele come “consulenti”)
Inziamo a mandare a casa i “fancazzisti” che entrano in ufficio e per 8 ore “tirano sera”.
Iniziamo a Lavorare con la L maiuscola.
Se però per un momento mi metto dalla parte dell’imprenditore, mi accorgo che la legge Biagi è una grande cosa.
Che il lavoro precario e il precariato sono ottime cose.
Un schiavismo legalizzato!
Caro Beppe (sono una moderata?)
La legge Biagi l’ho letta appena uscita,e ho amici che lavorano nei call-center con la laurea a 600,00 al mese.Quello che non va in Italia non è la flessibilità si o no, a mio(inutile sig!) parere ma la totale mancanza :
-sul territorio: degli ex uffici di collegamento
_nella nostra mentalità: di vedere il lavoro come LAVORO.
Quando si va in un pubblico ufficio in Italia si fa la fila aspettando che l’addetto torni dalla spesa al supermercato.
Quando esistevano gli operai (oggi non ci sono più è una figura in via d’estinzione) c’era chi percepiva lo stipendio ma era a casa a fare il 2° lavoro.
E C’ERA ANCHE CHI LAVORAVA E CHI ANCORA OGGI LAVORA.
PERO’: PERCHE’ IO IN PRIMA PERSONA NON HO PIANTATO GRANE IN QUELL’UFFICIO? PERCHE’ HO ASPETATO PASSIVAMNETE?
perchè avevo paura che se mi fossi arrabbiata ed avessi protestato l’addetto non avrebbe mandato avanti la mia pratica:MAFIOSA SONO STATA UNA MAFIOSA.
Se avessi avuto una mentalità svizzera e non “Italiana” l’addetto sarebbe stato ripereso e sanzionato ela mia pratica avrebbe seguito il suo percorso.
Non è giusto percepire uno stipendio per qualcosa che non si fa e neanche un doppio stipendio con tanta gente a spasso.
Ma dove è il controllo in Italia???
Prima di cambiare qualsiasi legge bisogna prima cambiare mentalità.
I miei lavori mi hanno portato a fare di tutto,dall’assistente di base
per gli anziani alle coibentazioni edilizie,dal meccanico di moto al
responsabile della manuntenzione,eppure non sono ancora riuscito a
trovare una posizione stabile lavorativa con la conseguenza che anche
la mia situazione di vita e’ precaria.
Lavoro da sempre perche’ ho 2 genitori a carico,per cui non e’
accettabile (non me lo posso permettere) l’idea di mettersi in
proprio.
L’ultimo lavoro mi e’ durato 2 anni,contratto formazione, come
operativo (con servizi di logistica) come ho gia’ scritto,due anni vissuti
interamente di notte,finita la formazione finito il lavoro,nessuna assunzione
a tempo indeterminato.
La stessa storia,seppure con modalita’ diverse (calo del
lavoro,chiusura dell’azienda,acquisizione da parte di una
multinazionale,etc…) si e’ ripetuta piu’ volte durante la mia
carriera lavorativa.
E’ da Luglio che sono senza lavoro.
Una persona nella mia situazione che prospettiva puo’ avere per il futuro?
Ve lo dico io,nessuna,se e’ fortunato puo’ continuare a tirare avanti
lavoricchiando qua e la’,ma un posto fisso…no grazie.
Non e’ possibile per i motivi che ho gia’ scritto in questo
thread,leggi balorde che incentivano lo sfruttamento del turn over dei
precari,sindacati che non esistono o fanno il minimo e aziende che
ovviamente se ne aprofittano.
Il discorso del ” se uno ha voglia il lavoro lo trova” e’ sbagliato,se
io trovo lavoro lo trovero’ sempre e comunque come dipendente “usa e
getta” ma le banche (se voglio accendere un mutuo) con il mio lavoro
temporaneo ci si puliscono il didietro.
Lo Stato se da una parte incentiva le aziende a praticare queste forme
di lavoro atipiche dall’altra dovrebbe incentivare anche le persone
che di questo precariato ne sono soggette e che si vedono precluse
tutte una serie di possibilita’ che sono peculiari solo di chi ha un indeterminato in mano.
Gli ultimi due anni ho lavorato presso la DHL
con un Contratto di Formazione Lavoro della durata di due anni.
Nonostante abbia ricevuto molte promesse verbali al termine del
contratto mi e’ stato comunicato che non era intenzione della ditta
(non della filiale che mi avrebbe assunto subito,ma della sede
centrale nazionale) assumere personale a tempo indeterminato e quindi
mi sono trovato a spasso senza preavviso (mi e’ stato detto il giorno
dopo il termine nonostante avessi chiesto news gia’ da un mese prima),
Il mio sindacalista ha proceduto per una conciliazione (la
ditta ha offerto un tot mensilita’ per cavarsi possibili rogne) ma e’ stata
una magra consolazione.
Mi chiedevo,vista la durata del contratto e la tipologia (lavoravo
part time 7 ore e mezza + straordinari tutte le notti ) se la ditta
non avesse qualche vincolo per non abusare di questi tipi di
contratto.
Nel senso che l’obiettivo di cfl e’ quello di formare una persona per
un incarico (e per questo hanno degli sgravi fiscali) per poi
assumerla,ovviamente la formazione non c’e’ stata e sono diventato
operativo nel giro di un mese ma la risposta e’ stata:
Si,possono fare quello che vogliono.
Conisderando inoltre il fatto che mi sono giocato la possibilita’ di
altri lavoro sotto Cfl a causa dei limiti di eta’,e’ questo e’ un frosso svantaggio.
Ovviamente il morale e’ sotto ai piedi,l’aver letteralmente buttato
via 2 anni della mia vita mi ha portato ad avere ancora piu’ sfiducia
del mercato del lavoro e delle istituzioni italiane che permettono a
queste ditte di comportarsi come piu’ gli aggrada..
Tra co.co.co,cfl e contratti vari possono fare quello che
vogliono,quelli che ci rimettono siamo noi,i sindacati sono
inesistenti o con le mani legate,non riesco a capirlo.
Io lavoro da quando avevo 16 anni ed ora ne ho 33.
Non sono mai stato fermo per piu’ di qualche mese,quando non trovavo
da lavorare per ditte mi arrangiavo per conto mio.
(continua)
Sono letteralmente sbalordita e schifata dalla sentenza che aveva attribuito la minor gravità agli stupri che avvengono su ragazzine non più vergini; è veramente un’offesa profonda, inammissibile, psicologicamente traumatizzante nei confronti delle donne che purtroppo ancor oggi sono vittime degli uomini quando quest’ultimi in modo ignobile, inumano, bastardo, approfittano della nostra unica debolezza…non poter rispondere alla loro forza fisica…purtroppo in quasi la totalità dei casi di stupro è questo il problema…..e comunque chi ha deliberato tale sentenza dovrebbe provare cosa significa farsi togliere l’anima…..sono d’accordo con i paesi nei quali chi è l’artefice di azioni condannabili viene sentenziato a subire la stessa identica cosa…per cui avanti uomini….siete pronti? stavolta non scegliete bambolette gonfiabili o carne e mente viva dal profumo di donna…posizionatevi ben bene su ciò che di più pervertito avete nel cuore e nella mente, ma non cercate la solita fessura, andate oltre, dimostrate la forza che imponete su chi invece potrebbe farvi veramente del male, ma non avete coraggio perchè vi fa schifo, quello stesso schifo che imponete a chi non la gli strumenti per difendersi, un cosa ignobile vhe andrebbe punita a sangue, ma il vero sangue, quello che una donna stuprata si ritrova a dover asciugare insieme alle lacrime che versa per un tale atto…non ho più parole…..
il tuo grido di allarme e disperazione non fa una grinza, ma attenta a rispondere a questa gentaglia chiedendo pene del tipo che scrivi. La vendetta deve essere semplicemente l’applicazione giusta, severa delle Leggi senza sconti nè alibi. Purtroppo chi governa non pensa molto a questi problemi. l’Italia negli ultimi 10 anni ha perso molte occasioni x rivedere l’ordinamento giudiziario, invece sia la SX con Dalema prima, sia la DX con Berlusconi dopo, hanno pensato bene di consolidare solo il loro potere, legiferando solo a favore dei loro accoliti ed approvando Leggi ad personam. E’ triste, veramente triste doverlo ammettere, ma è così.
Come vedi pur essendo un uomo sono decisamente al tuo fianco e di tutte quelle donne che hanno subito violenza e che quindi giudico primaria la battaglia contro ogni sorta di prevaricazione, di prepotenza e di violenza per far si che la ns.società sia sempre + civile e laica.
Ciao alla prossima e grazie dell’attenzione.
Almeno avessi il coraggio di firmarti …..
Secondo te è vero che in Italia non c’è voglia di lavorare? Vieni nel nord-est …..
Ma a te piace andare a fare i viaggetti in Romania ….
…Ma come si fa a non rivolgere il pensiero verso tutti coloro che negli anni ’60/’70 hanno lottato, scioperato, invaso le piazze, spesso e volentieri randellati e pure ammazzati proprio qui dalla città dalla quale vi scrivo ed ai quali vi è dedicata una piazza “Martiri del 7 Luglio” era il 1966, semplicemente per rivendicare, ottenere diritti, dignità per i lavoratori tutti.
Possibile tanta miopia nell’ accettare di perdere tutto ciò che con tanta fatica si era ottenuto, tanta miopia nell’accettare che ci raccontino baggianate come quelle relative alla legge Biagi, così senza inkazzarci, senza tornare di nuovo in piazza, nemmeno qui nella rossa Reggio Emilia, dove sembra siano spariti gli operai e dove si è troppo attenti a preparare il passaggio della TAV con le colossali vele di Kalatrava. Dove sono i giovani laureati e non, trattati a suon di 4/5 euro l’ora, senza diritti ne futuro? Possibile non vederli scendere in piazza e fare davvero casino per piantarla con sta cosa vergognosa? Quel che è più incredibile è che spesso parlo con loro; 22/23/25 anni e sento dire che sono di destra e che questo governo a loro stà bene, ma come si fa??? Ragazzi credo vi stia bene il Cav. finchè il babbo vi mette sotto al culo l’automobile e arriva coi quattrini la dove non arrivate voi, ma guardate avanti. Porca miseria quanta miopia.
Te lo dico francamente, ho 23 anni e la mia generazione non ha i coglioni. Al liceo ero una delle poche che scioperava e ha rischiato sospensioni su sospensioni perchè non rinunciavo finchè non chiamavano il tecnico per sistemare i termosifoni (a dicembre, in piemonte, fa freddo). Ma dopo un po’ perdi la voglia. Siamo moralmente debosciati, e non è un mistero.
Il nuovo contratto a progetto si può rinnovare al max per due anni con il medesimo datore di lavoro. I contributi versati invece, che vanno su un conto previdenziale separato rispetto a quelli dei dipendenti a tempo determinato, devono essere versati per almeno cinque(5)anni, altrimenti non contano ai fini dei versamenti per la pensione e quindi si perdono… Questo significa protrarre all’infinito la mobilità ? E’ vero anche che il lavoratore può fare richiesta di rimborso allo stato per il proprio terzo versato. Restano due anni di “buco” nel contaggio degli anni lavorati: quante persone sono al corrente di questa bella trovata ?
Io ho dovuto accettare prima un contratto a progetto e successivamente un compenso del 30% inferiore al mio stipendio precendente per potere essere assunto come impiegato (prima ero quadro). Ma siccome tengo famiglia e di alternative non ne ho, che dovevo fare ?
Ps. se potessi, dall’Italia me ne andrei e senza troppi rimpianti. Ci tornerei, forse, solo per le vacanze…
Innanzitutto voglio salutare e ringraziare quelli che mi hanno aiutato con skype. Per quanto riguarda i co.co.pro, ex co.co.co ho un’opinione disordinata ma che spero qualcuno mi aiuti a sistemare: Lavoro nel mondo della comunicazione da anni e sempre con lo stesso inquadramento (Biagi). Onestamente credo che dietro la parola secondo me inflazionata di “precariato” , si sia data comunque alle aziende una facilitazione riguardo le assunzioni. Che poi i singoli responsabili delle suddette attivita’ abbiano amministrato con libero arbitrio la legge, beh questo e’ sicuramente accertato e punible. Questo pero’ e’ capitato per la solita mancanza di controllo da parte degli organismi preposti. Io credo, rischiando di vincere la medaglia d’oro del qualunquismo, che lavorare in modo “precario” e’ meglio che non lavorare affatto. Mi sbaglio?
caro bebbe
il problema e’ che l’itagliano medio non vuole lavorare….
vuole solo il posto di lavoro.
e tutti, te per primo, a dire lavorare meno e cazzate del genere inneggiando al fancazzismo generale di gente svogliata che va al lavoro demotivata solo per tirare sera.
il lavoro dovrebbere essere visto non come un peso ma come un’opportunita’ di essere utili per la societa’ .cooperare per creare qualcosa, con entusiasmo….. se il lavoro lo si subisce allora si diventa macchine..
a napoli dicono andiamo a fatica’ e non a lavorare…. e’ evidente che il lavoro lo subiscono lo fanno xche’ costretti altrimenti muoiono di fame.
la vita e’ sacrificio si fa fatica tutti i giorni
certo se come esempio-modello di vita prendiamo calciatori e veline allora ragazzi continueremo a fare i somari che inseguono la carota attaccata al bastone.
Per Sergio Casagrande
scusa ma per fare in modo che i lettori del blog rispettino la tua opinione bisognerebbe che tu fossi almeno in grado di scrivere correttamente la parola ITALIANI anzichè itaGLIani.
Il problema non è solo la voglia di lavorare, ma ancor prima la voglia di studiare……
La mia storia non differisce molto da quelle finora riportate. Sono una 23enne vercellese diplomata al liceo linguistico che fino a dicembre 2004 aveva un posto fisso come impiegata amministrativa part time da 600/650 euro mensili a Milano, in un’azienda onestissima. Ho voluto osare, e nel gennaio 2005 mi sono trasferita a Roma dal mio ragazzo. Qui ho lavorato 2 mesi come commessa in un negozio di pc a 750 al mese (co.pro.), e il contratto non mi è stato prorogato per motivi a me sconosciuti. Subito dopo ho lavorato per circa 40 giorni in un’agenzia immobiliare dicendomi che 250 al mese di fisso erano sempre meglio di niente: qua in teoria ero co.pro, in pratica nonostante le insistenze non ho mai visto l’ombra di un contratto, i “dipendenti” si sono sentiti dire “se non fate quello che dico io, vi inc..o” in un paio di occasioni, e alla fine non sono stata pagata. Non ho trovato altro fino a giugno, quando in un supermercato a conduzione familiare non sono durata che 5 giorni perchè il titolare insultava e minacciava pesantemente i dipendenti. A fine luglio sono stata chiamata in un autogrill dov’era già impiegato il mio ragazzo (che all’anno è circa 8-10 posti di lavoro x le statistiche), ma dopo 9 giorni mi sono sentita dire che non avevo superato il periodo di prova. E sono andata anche con 38 di febbre e piegata dal dolore per un’infezione. Da allora ho mandato curriculum in ogni dove ma ai quei rari colloqui che ho fatto (discount o supermercati) mi sono sempre sentita rispondere che o ero troppo in gamba e dovevo cercare altro o che non avevo esperienza nel settore. Venerdì tornerò dai miei genitori sperando di iniziare a ottobre l’università, nel frattempo mi arrangerò, traduzioni, call center, ripetizioni, riparazioni pc. In QUESTA Italia non ho fiducia, se potrò emigrerò. In bocca al lupo a tutti i precari, soprattutto se con famiglia. Non facciamoci togliere la dignità personale, è l’unica cosa che ci rimane.
In una trasmissione a premi un giovane studente in giurisprudenza non ha saputo rispondere ad una domanda semplice:indicare il complemento oggetto di una frase.
Il pubblico chiamato in aiuto,avendo 4 opzioni,ha dato quasi il 25% alle 4 opzioni stesse.Ha superato la prova per pura fortuna.Alla domanda successiva bisognava rispondere sulla carriera di un calciatore,ebbene sorrideva durante la formulazione della domanda stessa, perchè sapeva la risposta.Conclusione,sapeva tutto su Vieri ma non riconosce il complemento oggetto in una frase in lingua italiana,insieme al 75% degli spettatori presenti.Per me è stata la rivelazione del perchè il “NANO” possa avere considerazione,con menti come quelle si ha buon gioco con slogan,barzellette e cotillion.
Per questo è un uomo pericoloso, perchè la democrazia,le regole non sono nel suo dna.Come si fa ha spiegare che il suo programma è quello della P2,facile controllare,ha persone solo telediprìendenti e senza cultura?
Ma Beppe Grillo, sei peggio di quando avevi 14 anni , mi provochi , mi fai andare a dormire alle 8 DI MATTINA.
IN REALTA’ A LEGGERE IL TUO BLOG DI OGGI C’E’ VERAMENTE DA PERDERE IL SONNO
.
DIO MIO, QUANTA TRISTEZZA, TUTTA QUESTA GIOVENTU’ VIOLATA, VIOLENTATA, MACINANATA DALLA MACCHINA INFERNALE DELLA POLITICA,CHE CI HA GOVERNATO, CI GOVERNA E CI GOVERNERA’, COMUNQUE VADANO LE COSE
.
QUESTA GIOVENTU’ CHE SI VERGOGNA DI VIVERE A CARICO DEI GENITORI,DI AVERE PRESO UNA LAUREA,DI NON POTERE FORMARE UNA FAMIGLIA,DI ESISTERE.
E INTANTO lUCA COSCIONI E’ MORTO A 39 ANNI.
DIO MIO CHE TRISTEZZA .
Laura Marchini Giomi
Marcia n. 1 – LICIO GELLI
Marcia n. 2 – SALVATORE MANGANO
Marcia n. 3 – BETTINO CRAXI
Marcia n. 4 – OSCAR MAMMI’
Marcia n. 5 – PARECCHI GIUDICI CORROTTI
Marcia n. 6 – PARECCHI FINANZIERI CORROTTI
Marcia n. 7 – COSA NOSTRA
Marcia n. 8 – NUOVE MASSONERIE
Marcia n. 9 – PARECCHI FESSI CGE LO VOTANO
Marcia n.10 BERTINOTTI e comp.
caro grillo sono un ragazzo di 25 anni anchio vittima della lege biagi:
Vengo assunto da una azienda che produce pneumatici per trattori il 28/04/04 .
ora sono due anni che lavoro in questa azienda ed ogni volta che timbro mi viene da piangere a pensare come vengo trattato li dentro con uno stipendio da schifo ,poi ilbello e che se gli dai il c..o se uno di loro altrimenti sei fuori e tante altre belle cose che non voglio stare a dire perchè non sono l’unico che come me si trova con un contratto interinale quindi si puo immaginare cosa significa stare in una azienda in quelle condizioni di precarietà, quello che vedo in quella fabbrica mi sembra di vederlo nel mio governo, chi si guarda gli interessi suoi chi passa ad altri reparti meno faticosi , il mio assistente poi ti fa capire che tu non sei un uomo sei una macchina un numero devi fare solo quello schiattare davanti ad una macchina che fa gomme ed incollarsi le fasce batti strada sopra alle slitte che anno un peso assurdo da una media di 35-80 kg ed io sono stufo di tornare a casa con mal di schiena e dolori alle braccia e ai polsi…. E STUFO di sindacati che non ti guardano neanche in faccia perchè si vergognano di se stessi.
Concludo dicendo , mandiamo a casa questa gente che ci governa è non permettere mai più a gente simile che gioca con la nostra pelle , perchè abbiamo bisogno un po di serenità e dormire la notte , non farci sentire frustrati dalle loro tigne o interessi
Lavoro come precario da ormai 5 anni.
La storia che stò per raccontare è quella di una ragazza che lavorava con me e che faceva gruppo con la nostra compagnia di precari.
Nell’autunno del 2005 fummo assunti alla Meneghetti SpA, fabbricano piani di cottura e forni.
Gli occupati fissi sono soprattutto extracomunitari di colore (tranne i capireparto), gli altri quasi tutti precari.
Le linee vanno al massimo possibile, tanto che se un operaio si dovesse soffiare il naso perderebbe produzione.
La mia amica è giovane e bella, e, scusate il linguaggio, ma ha un gran bel sedere.
Alle 10 del mattino, il padrone della fabbrica, di circa 60 anni con famiglia; scende dal suo appartamento e si fa il giro dei suoi “possedimenti”, palpando quà e là qualche bel culetto.
La mia amica non può fare altro che continuare a montare piastre di cottura, se si girasse per mollare uno schiaffo al laido proprietario perderebbe produzione e SOPRATTUTTO il lavoro.
L’unica cosa che può fare è piangere sulla mia spalla nell’ora di pranzo.
Ma Beppe Grillo sei peggio di quando avevi 14 anni , mi provochi , mi fai andare a dormire alle 8 DI MATTINA.
IN REALTA’ A LEGGERE IL TUO BLOG DI OGGI C’E’ VERAMENTE DA PERDERE IL SONNO.
DIO MIO QUANTA TRISTEZZA TUTTA QUESTA GIOVENTU’ VIOLATA ,VIOLENTATA, MACINANATA DALLA MACCHINA INFERNALE DELLA POLITICA,CHE CI HA GOVERNATO, CI GOVERNA E CI GOVERNERA’, COMUNQUE VADANO LE COSE.
QUESTA GIOVENTU’ CHE SI VERGOGNA DI VIVERE A CARICO DEI GENITORI,DI AVERE PRESO UNA LAUREA,DI NON POTERE FORMARE UNA FAMIGLIA,DI ESISTERE.
E INTANTO lUCA COSCIONI E’ MORTO A 39 ANNI.
DIO MIO CHE TRISTEZZA .
Laura Marchini Giomi
Caro Signore,
E’ VERO CHE ALL’ESTERO SI LAVORA DI PIU’ E CI SI LAMENTA DI MENO.VERISSIMO. CONSTATATO DI PERSONA.
Ma chi l’ha costruita questa Italia.
Noti la parabola crescente di Berlusconi e soci innominabili,
e vedrà come corrisponde alla parabola decrescente di questo sventurato paese.
QUESTA NON E’ UNA QUESTIONE DI DESTRA O SINISTRA.
QUI’ C’E’ CHI FOTTE E CHI E’ FOTTUTO.
Caro Beppe non sono tanto sicuro che in Italia non ci sia lavoro. Certamente non c’è gente che vuole fare i lavori che ci sono.
Le universita italiane hanno prodotto onde anomali di psicologi, pr, medici, avvocati, economisti eccetera eccetera.
prova un po a cercare un idraulico un eletricista un muratore un pizzaiolo dillo a loro che gli vuoi dare 5 euro l’ora senti i vaffa che ti arrivano.
Come puoi facilmente capire del mio scritto non sono un medico ho 40 anni e da quanto ne avevo 15 ho sempre lavorato. in nero in griggio con contratti stagionali mai in una azzienda con più di 15 dipendenti, lo stipendio l’ho sempre contrattato io e ho sempre quadagnato più della paga sindacale.
Per costruire un palazzo ci vogliono 100 operai ed 1 ingegniere in italia abbiamo 100 ingegneri frustrati ed 1 operaio e nessuno lavora perche il palazzo non si può fare, mancano le maestranze
scusi se mi intrometto, ma faccio parte di quell’1 ingegnere che costruisce i palazzi (infatti sono già al lavoro da un’oretta… come gli artigiani) e, le posso assicurare, che se c’è un male dell’edilizia in italia è proprio la mancanza di professionalità delle maestranze che guadagano 13 o 15 o 20 euro l’ora senza meritarsele. Non certo l’ingegnere che si danna il fegato a “inquadrare” questa gente, e se è frustrato lo è per quello.
Questa gente (senza generalizzare, ci sono anche validissimi artigiani e imprese, parlo pero’ di una larga fetta) chiede cifre da capogiro e, nel 2006, non ha la più pallida idea di cosa sia l’organizzazione del lavoro, non conosce nemmeno le norme a cui il suo lavoro è soggetto, non ha la più pallida idea di cosa sia la giurisprudenza sull’igiene e sicurezza del lavoro, non solo non conosce l’inglese, ma spesso nemmeno l’italiano, non prende ordini da nessuno ed è solo capace di lamentarsi, a volte non sa nemmeno accendere un pc (nel 2006…….. no ma dico ci siete mai stati in un paese anglosassone?) eccetera.
Pero’ i conti se li sanno fare, eccome se se li sanno fare, sanno quanto chiedere (sempre troppo), sanno come si evadono le tasse, sanno comprarsi il macchinone immatricolato autocarro eccetera.
Spesso queste cose le imparano anche se sono extracomunitari, nel giro di due mesi al massimo.
Pero’ a lavorare seriamente a volte non imparano mai.
Senza entrare nel merito dei laureati che tutto pretendono, sui quali in parte condivido, si ricordi che lo sviluppo di un paese parte proprio dalla sua istruzione e scolarizzazione.
Fino a quando lasceremo larga fetta del PIL in mano a gente a cui io non darei il mio cane allora si che saremo un paese del terzo mondo.
Indecoroso e vergognoso. E’ nauseante sentirli ancora parlare! sono certo che il co.co.pro. sia stato creato con le migliori intenzioni, ma è dato più che certo è che è applicato immoralmente. Detrazioni INPS?! ma che cosa! da quei due euro maledetti!? Magari fossero 5 euro Beppe. No, saranno quattro euro e “spicci”! questi non sono stipendi, sono paghette settimanali, con la differenza che sono tassate!Oggi si lavora per 40 al giorno! che non sono 80.000 lire, ma 40.000 lire considerando il cambio lira/euro – 1 euro=1.000 lire! e non ci vengano a dire minchiate, perchè chi si fotte 50.000 EURO al mese non ne sa niente di quanto vale l’euro, di questo schifo che stà succedendo! loro la benzina la pagano in dollari al barile, non come noi in euro alla pompa, con la mancia per l’immigrato clandestino! hanno fatto emergere il lavoro nero? o si certo, ma hanno ucciso l’economia e noi in prima persona! e non è neanche la punta dell’isberg!!! la partita iva!!!! si. si sono inventati di far aprire la partita iva ai lavoratori, hanno dato la benedizione ai datori di lavoro per illudere i loro “collaboratori” che la partita iva, sia una “scelta adeguata” per lavorare,un ricatto bello e buono! partite iva a 1000 euro +iva! uno scandalo! che in un anno fanno 550 euro di media al mese! il secondo “anno” la vittima paga tutto doppio, ad esempio uno sfigato da 12.000 euro anno+iva paga, il secondo anno, 4.000 e rotti euro di inps!!! senza considerare inail, camera di commercio, commercialista e tasse(di cui lasciam perdere i tassi disastrosi)! i poveri cristi a partita iva si indebitano per pagare!!!!!!! uno fa i debiti per pagare l’inps!!!! c’è stato un incremento “pazzesco” di società!? eccole le società, società di “persone fisiche” che hanno una partita iva come fossero imprenditori, invece son sfruttati e mazziati poi dallo stato! si vergognino del “macello” che hanno creato! c’hanno provato a dare innovazione a questo paese? ora per favore, fuori dalle palle!!! co.co.pro
C’è un sacco di gente che non sà fare un cazzo e pretende uno stipendio.
Altro che cocopro io non li voglio nemmeno all’ uscio. Ma andate a vedere all’ estero come si lavora e con che dignità si affrontano le difficoltà della vita debosciati!
Per capire il nostro destino imminente, potrebbe aiutarci la lettura di un bellissimo libro del grandissimo KURT VONNEGUT, PIANO MECCANICO (o DISTRUGGETE LE MACHINE) di 60 anni fa.
Amare risate.
La società divisa in:
– INGEGNIERI
– MILITARI
– PUZZI E ROTTAMI
Quest’ultima qualifica molto simile ai lavori precari di oggi (socialmente utili, co.co.co.).
Io ho avuto una morosa che ha fatto un paio d’anni di precariato, dopo di che si è rotta i coglioni ha preso armi e bagagli e dal sud arretrato si è trasferita a Torino con la sua Laurea e da sola adesso in piena crisi lavora come dirigente, nel giro di 5 anni LEI SI è TOLTA DAI COGLIONI IL PRECARIATO!..
IL PRECARIATO è DI CHI è PRECARIO PER NATURA…
IL COMUNISTA è PRECARIO PER DAFAULT!…
QUINDI A TUTTI I COMUNISTI PRECARI VAFFANCULO !
ASSASSINI ! ASSASSINI VAFFANCULO !
Marchese del grillo
A si, penso si sia fatta anche una bella esperienza di letto per poter arrivare dov’è
Call Center di Milano: con me decine e decine di laureati che (talvolta per arrotondare il lavoro serale al bar) si facevano andar bene il turno diurno al Call Center.
Una volta ci fu inoltrata una circolare che annunciava un aumento di 2 centesimi di euro all’ora e ci sembrò una vittoria incommensurabile. Gente di 20, 30, 40 e pure 50 anni che si piegava ai ritmi alienanti di sondaggi su assorbenti e guerra al terrorismo. Questa è la prospettiva riservataci dai piani alti.
Per manuela bellandi,
da tempo vedo e leggo i tuoi commenti e mi sei veramente simpatica e ,credimi ,non per il tuo cognome che potrebbe coinvolgermi ,dato che sono genovese. Mi sei propio simpatica., per la tua capacità di sintesi, per il tuo spirito pungente.Mi fai sentire anch’io della*** tribù*** e mi addormento prima se auguri buonanotte.
Non ti offendere se metto in evidenza soltanto certe tue frasi impulsive e generose, visto che sei capace di esprimere pensieri profondi e manifesti delle idee e dei principi socialmente validissimi e li sai proporre con molta pazienza quando qualcuna o qualcuno ha le idee un pò con
fuse. Mi sei simpatica e del Blog di Beppe Grillo
sei propio la “persona” più simpatica. Buonanote e Grazie,
Laura Marchini Giomi.
Scusate l’ora: questioni di fuso (orario intendo). Vorrei raccontare la mia esperienza a riguardo. Positiva, ma semplicemente perche’ ho deciso di emigrare verso terre (di) “promesse”. Vivo e lavoro ormai da anni fuori Italia. Sono stata 5 anni a Londra poi Brisbane ed ora Melbourne. Grazie alla scelta fatta ho avuto modo di perseguire una carriera di successo senza dover necessariamente leccare culi, appellarmi a raccomandazioni, subire nepotismi e abusi di potere, sottostare a bieche ripicche o, ancor peggio, venire penalizzata (da ingegnere civile) per il mio sesso. Spinta dalla nostalgia di casa e dal desiderio di non rimanere un “esiliata” a vita, lo scorso anno ho valutato l’opportunita’ di tornare in Italia. Mi chiaramente sono scontrata con un muro di gomma: arroganza, disinteresse, maleducazione (non rispondono neache alle e-mails), maschilismo, cirscospezione e spocchiosita’. I posti permanenti non esistono (tutti co.co.co). La gente che tiene in considerazione la tua esperienza non c’e’. A detta di molti sono “troppo” qualificata che significa? Ve lo dico io che significa. Significa che se uno mi dovesse assumere sulla base del mio curriculum allora dovrebbe offrirmi una posizione manageriale (probabilmente la sua!). Ma tutti vogliono assumerti da schiava (l infausta “gavetta”, poco importa se gia’ l’hai fatta), e’ chiaro. Saremo sempre troppo qualificati per i baronetti del mercato italiano e per i politicanti di turno. Noi “giovani” (a proposito: ma quando scadono i termini di gioventu’?) siamo inutili a prescindere. Troppi grilli (!!!) per la testa dicono. Risultato? Me ne sono andata si’, ma in Australia. Qui, come a Londra, ho un’ottimo lavoro, guadagno bene, faccio una vita di lusso e non devo dire “grazie” a nessuno. Quello che ho me lo sono MERITATO. Alla faccia di Mr B e di tutta la banda Bassotti. Silvio…ognuno ha quel che si merita, hai ragione. E tu ti meriti un gran bel vafff…ed anche un po’ di galera.
>seguito del commento di Laura Marchini Giomi:
3o)Matteo:ha 42 anni,diplomato perito chimico.ind.;1 anno di Veterinaria a Pisa,1 anno di Lettere moderne.a Genova decide di non laurearsi e cerca un lavoro,mediante l’aiuto del padre Medico Chirurgo riesce ad essere assunto da una compagnia marit. mercantile di una multinazionale svizzera(non faccio nomi)dove da ultimo fattorino riesce a fare le funzioni di comandante d’armamento.E’fortunato per 18 anni,anche se non è assolutamente in regola tanto è vero che ufficialmente è un marittimo.Ha un buon stipendio.Dopo 18 anni la multinaz. chiude l’agenzia marit.di Ge. e gli propone di fare un nuovo programma per tenere in vita la sede di Ge.Lo fà,ci lavora per circa un anno.La multinaz. cambia idea e chiude.Non ha mai ricevuto la liquidaz.Decide di cambiare lavoro in maniera radicale e apre un pub in Val d’Ossola,usando i suoi risparmi per arredare il pub,attrezzarlo.Sbaglia ha una socia che gli crea delle difficoltà. Lascia il pub.Viene a Ge.prende alla Camera di Commercio,la patente per gestire un nuovo pub,da solo,sempre in Val d’Ossola,per arredarlo,attrezzarlo,chiede un prestito a una Banca di Ge.con il fido di un pacchetto di obblligazioni della madre,paga degli interessi e delle spese non indifferenti. Lo apre e lo gestisce,ha delle gratificazioni morali valide dato le tradizioni della vallata.Per risparmiare fa con la sua compagna Lucia,5 giorni su 7 la pulizia del locale avendo chiuso alle 2 o alle 3 di notte.La gente ha,da un pò di tempo,pochi soldi da spendere e quindi è misurata nelle consumazioni. Tiene duro e resiste,anche se il fitto che paga non è indifferente,i Gruppi che suonano vanno e devono essere pagati equamente. Se la situazione diventerà insostenibile,tornerà a Genova e cercherà un lavoro.4a)Lucia:ha 30 anni,è nata in Val d’Ossola,da una famiglia modesta e numerosa,non ha particolari titoli di studio dopo la scuola dell’obbligo perciò fa la badante,conosce Matteo s’innamorano,vivono insieme,si aiutano a vicenda.Fa domanda di lavoro e,da mesi,le fanno contratti interinali,come saldatrice in fabbrica.Forse queste persone hanno fatto degli sbagli,hanno avuto aiuto,ma la loro storia è questa.Il futuro?
Laura Marchini Giomi
caro amico, tu che dici che sposarsi è impossibile per chi ha 1000 o 2000 al mese, tu che dici che l’amore dura due o tre anni, tu che dici che sono solo soldi buttati per una cerimonia ed un ristorante, tu che dici che sono solo soldi che andranno agli avvocati…
…caro amico, tu sei figlio del vittimismo che hai appresso, del pessimismo che la classe politica ci ha regalato!
I numeri ti danno ragione…ma la vita è già amara con pochi soldi al mese, quasi quasi mi vien voglia di dirti di non rompere i coglioni, ma capisco che stai sotto un treno…
ascolta Morelli con maurizio costanzo, mi dispiace
>SEGUITO DEL COM. di Laura Marchini Giomi
3o)Matteo:ha42 anni,diplomato perito chim.ind.,1 anno di Veter. a Pisa,1 anno di Lett.mod.a Ge.,decide di non laurearsi e cerca un lavoro,mediante l’aiuto del padre Medico Chirurgo riesce ad essere assunto da una compagnia marit. mercantile di una multinaz.sviz.(non faccio nomi)dove da ultimo fattorino riesce a fare le funzioni di comandante d’armamento.E’fortunato per 18 anni,anche se non è assolutamente in regola tanto è vero che uffic. è un marittimo.Ha un buon stipendio.Dopo 18 anni la multinaz. chiude l’ag. marit.di Ge. e gli propone di fare un nuovo programma per tenere in vita la sede di Ge.Lo fà,ci lavora per circa un anno.La multinaz. cambia idea e chiude.Non ha mai ricevuto la liquidaz.Decide di cambiare lavoro in maniera radicale e apre un pub in Val d’Ossola,usando i suoi risparmi per arredare il pub,attrezzarlo,la socia gli crea delle difficoltà. Lascia il pub.Viene a Ge.prende alla Camera di Com.la patente per gestire un nuovo pub,da solo,sempre in Val d’Ossola,per arredarlo,attrezzarlo,chiede un prestito a una Banca di Ge.con il fido di un pacchetto di obblligazioni della madre,paga degli interessi e delle spese non indifferenti Lo apre,ha delle gratificazioni morali valide dato le tradizioni della vallata.Per risparmiare fa con la sua compagna Lucia,5 giorni su 7 la pulizia del locale avendo chiuso alle 2 o alle 3 di notte.La gente ha,da un pò di tempo,pochi soldi da spendere e quindi è misurata nelle consumazioni. Tiene duro e resiste,anche se il fitto che paga non è indifferente,i Gruppi che suonano vanno e devono essere pagati equamente. Se la situazione diventerà insostenibile,tornerà a Ge. e cercherà un lavoro.4a)Lucia ha 30anni,è nata in Val d’Ossola,da una famiglia modesta e numerosa,non ha particolari titoli di studio dopo la scuola dell’obbl.perciò fa la badante,conosce Matteo s’innamorano,vivono insieme,si aiutano a vicenda.Fa domanda di lavoro e,da mesi,le fanno contratti interinali.come saldatrice in fabbrica.Forse queste persone hanno fatto degli sbagli,hanno avuto aiuto,ma la loro storia è questa.Il futuro?
Laura Marchini Giomi
Leggiti la mia replica dell’01:35
fondamentalista-integralista-leghista-stagista(diClinton)
-camorrista…”I PAESI ARABI CHE TU CHIAMI MODERATI NON HANNO MAI VOLUTO FIRMARE LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO”.
Che ne pensi di Guantanamo? Cos’è per te, un hotel a 5 stelle?
nn meriti più le mie repliche.. nè (a mio avviso) di vivere..
matteo la torre
——————
E VISTO CHE SIAMO IN TEMA DI INDIGNAZIONI E CHE L’ARGOMENTO PARE VI STIA PARTICOLARMENTE A CUORE, INDIGNATEVI ANCHE PER QUELLO CHE SUCCEDE NELLE CARCERI CUBANE, O FORSE LE TESTIMONIANZE DI CHI FUGGE IN FLORIDA PER SCAPPARE DALLE PERSECUZIONI DI CASTRO SONO SOLO BAGGIANATE? L’ERA DI BATISTA E’ FINITA, SOSTITUITA DA QUELLA CASTRISTA, PEGGIORE DELLA PRIMA. COME SI DICE IN QUESTI CASI: DALLA PADELLA ALLA BRACE.
COGLIONI DEL CENTRO SINISTRA
***************
Ciao, in questo caso intervengo all’anglosassone (Noi di qua tutti buoni voi di là brutti e cattivi)
Matteo è (per me) noi di qua perciò tu brutto e cattivo.
Brutto IRAQ con le sue carceri
Brutto Guantanamo
Brutte torture a Cuba sia con Fidel Castro che con Batista.
Tu vuoi continuare a essere Brutto di la?
O vuoi venire ad essere bello di qua adesso?
Pensaci caro mio.
>SEGUITO DEL COM. di Laura Marchini Giomi
3o)Matteo:ha42 anni,diplomato chim.ind.,1 anno di Veter. a Pisa,1 anno di Lett.mod.a Ge.,decide di non laurearsi e cerca un lavoro,mediante l’aiuto del padre Medico C. riesce ad essere assunto da una compagnia marit. mercantile di una multinaz.sviz.(non faccio nomi)dove da ultimo fattorino riesce a fare le funzioni di comand. d’armamento. E’ fortunato per 18 anni,anche se non è assolutamente in regola tanto è vero che uffic. è un marittimo. Ha un buon stipendio.Dopo 18 anni la multinaz. chiude l’ag. marit.di Ge. e gli propone di fare un nuovo programma per tenere in vita la sede di Ge.Lo fà,ci lavora per circa un anno.La multinaz. cambia idea e chiude.Non ha mai ricevuto la liquidaz.Decide di cambiare lavoro in maniera radicale e apre un pub in Val d’Ossola,usando i suoi risparmi per arredare il pub,attrezzarlo,la socia gli crea delle diffic. Lascia il pub.Viene a Ge.,prende alla Camera di Com.la patente per gestire un nuovo pub,da solo,sempre in Val d’Ossola per arredarlo,attrezzarlo,chiede un prestito a una Banca di Ge.con il fido di un pacchetto di obbllig. della madre,paga degli interessi e delle spese non indefferenti.Lo apre,ha delle gratificazioni morali valide dato le tradizioni della vallata,per risparmiare fa con la sua compagna Lucia,5 giorni su 7 la pulizia del locale avendo chiuso alle 2 o alle 3 di notte.La gente ha,da un pò di tempo,pochi soldi da spendere e quindi è misurata nelle consumazioni. Tiene duro e resiste,anche se il fitto che paga non è indifferente,i Gruppi che suonano vanno e devono essere pagati equamente.Se la situazione diventerà insostenibile,tornerà a Ge. e cercherà un lavoro.4a)Lucia ha 30anni,è nata in Val d’Ossola,da una famiglia modesta e numerosa,non ha particolari titoli di studio dopo la scuola dell’obbl.perciò fa la badante,conosce Matteo s’innamorano,vivono insieme,si aiutano a vic.Fa domanda di lavoro e,da mesi,le fanno contratti inter.come saldatrice in fabbrica.Forse queste persone hanno fatto degli sbagli,hanno avuto aiuto,ma la loro storia è questa.Il futuro?
Laura Marchini Giomi
Il noto comico attore Grillo Giuseppe, ha aperto
una nuova università, ha fondato l’università di
Grillologia, gli studenti si possono iscrivere dopo il liceo e sostenendo 15 esami si laureano in GRILLOLOGIA, fondamentale il test psicologico di accesso. I requisiti sono:
1) senso critico.
2) spirito di osservazione.
3) quel pizzico di follia.
Dopo la trafila universitaria i Grilliani,
potranno iniziare a lavorare negli uffici del catasto e nelle panetterie……..
Sono partito, tu Beppe diresti emigrato, da Pescara a Torino per cercare lavoro. L’unica cosa che sono stato in grado di trovare è un posto come teleseller in un call center. La paga è veramente misera, meno di 5 euro al giorno , ed è pieno zeppo di studenti universitari, laureati e casalinghe che cercano di tirare avanti. Una serie di mini contrattini della durata di non più di un mese seguiti in alternanza da alcuni con scadenza quindicinale non sono più un miraggio per me. Forse sarebe meglio che tornassi al sud dove si lavora in nero, ma almeno si lavora. Se dobbiamo ringraziare Biagi perchè martire, bene se lo merita, ma per il resto soprassediamo.
>SEGUITO DEL COM. di Laura Marchini Giomi
3o)Matteo:ha42 anni,diplomato chim.ind.,1 anno di Veter. a Pi.,1 anno di Lett.mod. a Ge.,decide di non laurearsi e cerca un lavoro,mediante l’aiuto del padre Medico C. riesce ad essere assunto da una compagnia marit. mercantile di una multinaz.sviz.(non faccio il nome)dove da ultimo fattorino riesce a fare le funzioni di comand. d’armamento. E’ fortunato per 18 anni,anche se non è assolutamente in regola tanto è vero che uffic. è un marittimo. Ha un buon stipendio.Dopo 18 anni la multinaz. chiude l’ag. marit.di Ge. e gli propone di fare un nuovo programma per tenere in vita la sede di Ge.Lo fà,ci lavora per circa un anno.La multinaz. cambia idea e chiude.Non ha mai ricevuto la liquidaz.Decide di cambiare lavoro in maniera radicale e apre un pub in Val d’Ossola,usando i suoi risparmi per arredare il pub,attrezzarlo,la socia gli crea delle diffic. Lascia il pub.Viene a Ge.,prende alla Camera di Com.la patente per gestire un nuovo pub,da solo,sempre in Val d’Ossola per arredarlo,attrezzarlo chiede un prestito a una Banca di Ge.con il fido di un pacchetto di obbllig. della madre,paga degli interessi e delle s. non indefferenti.Lo apre,ha delle gratificazioni morali valide dato le tradizioni della vallata,per risparmiare fa con la sua compagna Lucia,5 giorni su 7 la pulizia del locale avendo chiuso alle 2 o alle 3 di notte.La gente ha,da un pò di tempo,pochi soldi da spendere e quindi è misurata nelle consumazioni. Tiene duro e resiste,anche se il fitto che paga non è indifferente,i Gruppi che suonano vanno e devono essere pag.Se la situazione diventerà insost.tornerà a Ge. e cercherà un lavoro.
4a)Lucia ha 30 anni,è nata in Val d’Os.,da una famiglia modesta e numerosa,non ha particolari t. di studio dopo la scuola dell’obbl.perciò fa la bad.,conosce Matteo s’innamor.vivono insieme,si aiutano a vic.Fa domanda di lavoro e,da mesi,le fanno contratti inter.come saldatrice in fabbrica.Forse queste persone hanno fatto degli sbagli,sono stati aiutati,ma
la loro stoia è questa.Laura Marchini Giomi
Ciao a tutti,
è da poco che seguo il forum ed è la prima volta che intervengo siccome, anch’io come molti giovani in Italia, ho a che fare con contratti atipici (credo si chiamino cosi’). Sono un ragazzo di 22 anni e dal 2001 che lavoro con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Inizialmente la retribuzione e le prospettive mi facevano “gola”, siccome sono ben pagato e vivendo ancora con i miei sono anche riuscito a metter via qualche risparmio. Il problema è giunto poi, ho iniziato a pensare al mio futuro! Ho letto molti forum di gente che non riesce a trovare lavoro o gli vengono offerti i soliti call center, purtroppo questi contratti non sono totalmente sbagliati, ma è sbagliato quello che ci sta attorno, per fare un esempio i finanziamenti molte volte influisce anche il continuo cambiare lavoro e non riuscire mai a legare completamente con i colleghi. Mi fanno ridere molte offerte che richiedono lavoro di squadra, leggendo un po’ più in basso si scopre che questo lavoro dura un mese, ma dico io come faccio a lavorare in una squadra se devo “convivere” con queste persone solo un mese (con proroga???). Il continuo cambio d’ambiente lavorativo, influisce indubbiamente sul morale della persona e inevitabilmente sulla sua produttività, per non parlare se ci si ritrova a collaborare con dei colleghi (dipendenti dell’azienda) che non hanno nessuna voglia di collaborare con te, ma solo di usarti per scaricare su di te colpe e lavoro in più ti opponi? Faccio la spia al capo! Le conseguenze sono ovvie. Questo e’ l’allegro quadretto del lavoratore co.co.co. Oltre ad amare il proprio lavoro, chi lo offre deve mettersi in testa che non siamo dei robot e come tutti abbiamo la voglia e la necessità di crescere per farci strada in questa giungla!! Devono cambiare molte cose, la tutela di questi contratti, la sicurezza di continuare a lavorare e la mentalità della gente se vogliano cambiare le cose per il 50%, siamo coivolti anche noi (come lavoratori)!
“””…Giova’…non sono le ginocchia a fare giacomo -giacomo…ma i testicoli a fare tracisio-tarcisio!!!
Ci siamo sfucugliati i genitali a vedere sti personaggi politici guerrafondai nel sangue,che fomentano l’ odio in nome di una superiorita’ della razza o della posizione geografica)…io non mi pertmetto di usare il termine musulmano in termini razzistici.E’ la religione ,il loro credo.Non li definisco inferiori,come non definisco i cattolici cristiani superiori.Ognuno si crea il suo Dio.Per la necessita’ comune di credere in qualcosa che ci aiuti a non essere irrimediabilemete nudi e abbandonati.
Calderoli,come tutti i fomentatori dell’ odio verso il diverso sono solo individui che vivono nella paura e coinvolgono gli altri nella stessa paura,l’ odio e’ solo la paura scitta con altre lettere.Senno’,facciamola finita una volta per tutte, e prega il tuo amico Bush di sganciare una mega bomba che polverizzi il mondo dal salento in giu’.(digli di risparmiare il sud italia, il salento e la sicilia…in fin dei conti sono ottimi produttori di vino e olio a basso costo,e donne con la D maiuscola)!
Ma mi raccomando che non rimanga un filo di vita,senno’ ricominciamo co ste stronzate!!!!…”””
R. Non ho nessun dubbio che quanto fatto da quel’ex-ministro sia stato assolutamente stupido. Un conto e’ affermare la liberta’ d’opinione e d’espressione, un’altra e’ buttare benzina su un fuoco che sta’ andando fuori controllo. Chissa’ perche’ qui in America, con una comunita’ mussulmana abbastanza vasta, non c’e’ stato nessun putiferio. Piu’ tolleranti? Mah, non so!
Non sono contro alla guerra a priori, se usata come ultima risorsa. Da qui a usare “La Bomba” per polverizzare il mondo dal Salento in giu’ ce ne passa pero’. Lasciamo lavorare la diplomazia, sperando che le teste calde che oggi sembrano cercare lo scontro a tutti i costi abbiano un lampo di genio e rinsaviscano. Pece e piume per il signor Calderoli. Ciao
ANSA) -KANO (NIGERIA), 20 FEB- E’ di almeno 10 morti e 40 feriti il bilancio degli scontri causati da una presunta profanazione del Corano in una scuola in Nigeria .
La violenza a Bauchi, nel nord del Paese, secondo alcuni residenti e’ cominciata quando si e’ sparsa la voce che il Corano era stato profanato da un’insegnante di scuola superiore, che avrebbe confiscato una copia del testo sacro ad uno studente che lo stava leggendo durante una lezione.
Ho 24 anni , tento di vivere di quello che dovrebbe essere il mio lavoro-il musicista-cosa ovviamente impossibile in italia (e che meriterebbe una trattazione a parte,tale è la portata dell’argomento)e mi ritrovo dunque costretto,come la TOTALITA’ delle persone che mi circondano e che amo,a dovermi arrabattare tra mille forme di precariato avvilente.
Attualmente sono il più fortunato-lavorativamente parlando-tra tutte le persone che conosco;lavoro in nero presso alcune famiglie,impartendo lezioni private ad alcuni ragazzini(sono un laureando in filosofia)e riuscendo cosi’ a guadagnare una cifra che oscilla tra i 6 e i 700 eur mensili.
E’ semplicemente il miglior lavoro che io abbia mai trovato,e mi duole correggerti beppe;la retribuzione in un call center per un operatore appena assunto nn è di 5 eur ma di 4,16 ( quegli 84 centesimi in meno l’ora , dopo 8 ore al telefono pesano come un macigno).
Ci tengo a ribadire che in questo momento io rappresento cio’ che di meglio il mondo del lavoro possa offrire;amici carissimi vivono in situazioni assai peggiori.
Qualche esempio.
PATRIZIA,29 ANNI:tecnico del suono diplomato dopo 2 anni di corso specializzato(costo del corso 2000/eur annui);passate esperienze lavorative-frutto della necessità,of course-in ogni ambito possibile.Attualmente collaboratrice in una agenzia di booking e managment.retribuzione mensile=0 eur
DANIELE,24 ANNI:tecnico del suono diplomato dopo due anni di corso specializzato(costo del corso 3000 eur/annui);Attualmente effettua montaggi audio-video per alcuni registucoli raccomandati nella speranza di poter lavorare con loro su qualche futuro set.retribuzione mensile = 0 eur
FRANCESCA,27 ANNI:laureata al DAMS indirizzo cinema.Dopo diverse ricerche, ha trovato lavoro come comessa in una panetteria,dove ha lavorato part time-ma,caso strano,in regola- per circa un anno e mezzo.Licenziata la scorsa settimana.
Quei pezzi di stronzi nn sanno di cosa cazzo parlano.
Ciao,
D.
Prima che questa classe politica rissosa e incompetente trovi un accordo per una nuova costituente, la mafia avrà occupato definitivamente tutti i gangli (òscia parlo come scilvio) dei poteri della Regione.
Per modificare la Costituzione senza avere i 2/3 dei voti parlamentari, si vota semplicemente a maggioranza e si sottopone il tutto ai cittadini con un referendum SENZA quorum..
e i cittadini nn voteranno contro a delle privazioni temporanee di libertà, se queste saranno volte ad eliminare privazioni di libertà permanenti da 2 secoli!
Ps:Se una cosa così rimarrà nella Costituzione, stai tranquillo che ndrangheta e camorra si cagano subito in mano, finendo di fare i gradassi con l’ordine costituito (scusa, mi è tornato un po’ di fascio)
Caro Matteo, allora mi sa che sto parlando così per parlare. Tu se non sbagli sei siciliano e mentre io faccio teorie…a cazzo, tu la mafia ce l’hai a casa…. Si penso tu abbia ragione sul problema mafia. E’ l’emergenza delle emergenze sotto molti aspetti.
Anche del mio ragionamento sono convinto.
Ti ricordi il film Forrest Gump?……Forse abbiamo ragione tutti e due.
Se rispondi presto sono contento di leggere, se no Carissimo buonanotte. Ciao a domani…..c’ho l’influenza e sto a casa a curarmi.
Si può sempre modificare la Costituzione, nn è mica la Bibbia..nei casi in cui uno Stato nn ha il controllo del proprio territorio poi, nn ti sembra che la Costituzione sia l’ultimo dei problemi?
Nn sn mica Putin che schiaccia i ceceni.. qui si parla di mafia.
Ps: nel cesso leggo solo la riforma del federalismo.. se leggo i primi 12 art. non cago per 3 giorni, vista la situazione attuale
Scusami Matteo, quella del cesso me la potevo risparmiare, hai ragione.
Cambiare la Costituzione?
A mio avviso, contrariamente a quanto fatto nelle ultime due legislature, (nell’ultima poi altro che andare al cesso…..ci hanno fatto e non fatto TUTTO con la povera Carta Cost.), e visto che è cambiato molto del vecchio sistema, prima di fare (mamma che grande fare sarebbe, non fare nulla per poco tempo e ……appunto snellire (perciò grande fare) quello che c’è)qulasiasi cosa ci vorrebbe una assemblea costituente che riscrivesse per bene le regole del gioco…non ti sembra….se no, a mio avviso, l’emergenza attuale (che dura da quando sono nato e non se ne po più) sarà così ancora per 100 anni.
lavoro da quattro anni in un call center,faccio sondaggi.non perchè mi piaccia ma perchè mi serve per mantenermi agli studi e avere la possibilità di staccare se ne ho bisogno per preparare gli esami o per tornare a casa (sono fuori sede).lavoravo anche prima dell’introduzione della legge e prima sapevo che al toale lordo mensile doovevo sottrarre la ritenuta d’acconto del 20%:alta,per carità.
questa grandiosa legge ha fatto si che,lavorando lo stesso numero di ore di prima (100/120 al mese)abbia una ritenuta media del 23% ovvero quello che viene detratto a mia madre che però fa la bidella ed è dipendente dello stato a tempo indeterminato con ferie,contributi degni di quel nome,malattia e tutto quello che la civiltà vuole che venga garantito ad un lavoratore.
Con quello che costano gli affitti poi…ma rischierei di allargare il discorso ad una serie innumerevole di problemi correlati che non hanno niente a che vedere con questa legge obrobriosa.
I co.co.co. li ha introdotti la sinistra con il ministro Treu. Biagi gli ha solo cambiato il nome e limitato il campo d’azione, in quanto prima i co.co.co. erano ormai diventati il contratto sibolo delle nuove assunzioni. Ma almeno di assunzioni ce ne sono state 4 milioni!
Si può sempre modificare la Costituzione, nn è mica la Bibbia..nei casi in cui uno Stato nn ha il controllo del proprio territorio poi, nn ti sembra che la Costituzione sia l’ultimo dei problemi?
Nn sn mica Putin che schiaccia i ceceni.. qui si parla di mafia.
Ps: nel cesso leggo solo la riforma del federalismo.. se leggo i primi 12 art. non cago per 3 giorni, vista la situazione attuale
Ma siete pazzi? Con 1000 o 2000 euro al mese è impossibile.
Inoltre è una scelta sbagliata e contro-natura.
Quanto durano le coppie oggi? max 2-3 anni. E poi vi vlete pure pagare l’avvocato e gli alimenti?
Convivere è la soluzione oggi, senza tutte quelle decine di migliaia di euro spese in chiesa e nel ristorante che vi farà pagare 150 euro a testa, per una cena mediocre.
Sposarsi per poi divorziare in tre anni e 10.000 euro di avvocati?
Ma chi se lo caga più il matrimoio? E’ un’invenzione culturale e non naturale, tipicamente cattolica.
Carissimo,io mi sono sposato 5 anni fa ed eravamo disoccupati…certo avevamo una casa (onestamente è qualche punto in più); ora abbiamo 3 figli e io guadagno 1000 euri al mese e ti dico che si puo’fare basta crederci. Ciao
be’ non si puo’ valutare l’amore in base ai soldi: e’ contronatura.dimmi qualcosa in questo mondo che non e’ contronatura!!!ci vuole molto cervello per ragionare bene.tu ne hai poco.quindi e’ meglio che i pensieri tu li tenga per te stesso e per la tua cerchia di amicizie che probabilmente la pensa come te.sei venuto al mondo grazie ad una famiglia.be’ se non ci fosse stata questa condizione tu non saresti mai nato…e noi del blog avremmo ringraziato la tua non-nascita!
Berluskoni, Sacconi, Maroni & la loro Italia cialtrona mi fanno ribrezzo, ma i CoCoCo, poi diventati i lavoratori a progetto della Biagi non li ha introdotti il centro sinistra? Mi sto sbagliando?
giulia tissera 21.02.06 02:51
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Ciao Giulia, si i co co co li ha introdotti la sx.
Poi queste perline celticopadanofascistocattocanogallinoyukyuk…zum!..zum!…Facciamo un po come c…o ci pare!!
Hanno preso e completato l’opera da par loro (Ti ricordi ad inizio legislatura i casini bestiali con i sindacati con la CISLI e la UIL che vollero credere al detto di parrocchia “Lasciamolo lavorarare”? Ecco allora fecero la riforma del lavoro (guarda caso il buon scilvio di questa grande riforma non si vanta (AGHRGHRGGGHGHYURRRGGGG!!!!).
Per questo che in questo blog non si è teneri ne con sx ne con dx.
Qua si voterà (in prevalenza) csx solo perchè il male minore Poi………………….Ciao cara spero di essere stato chiaro.
Berluskoni, Sacconi, Maroni & la loro Italia cialtrona mi fanno ribrezzo, ma i CoCoCo, poi diventati i lavoratori a progetto della Biagi non li ha introdotti il centro sinistra? Mi sto sbagliando?
(SOTTOTITOLO: SONO DI SINISTRA, MA ANCHE ABBASTANZA FASCIO QUANDO VOGLIO)
matteo la torre 21.02.06 02:31
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A Matteo scusa, ma (ora non mi va di andare a controllare) la Costituzione che dice a tal riguardo?
Oppure anche per te ti ci chiudi nel bagno portandotela dietro come carta da culo?
Si può sempre modificare la Costituzione, nn è mica la Bibbia..nei casi in cui uno Stato nn ha il controllo del proprio territorio poi, nn ti sembra che la Costituzione sia l’ultimo dei problemi?
Nn sn mica Putin che schiaccia i ceceni.. qui si parla di mafia.
Ps: nel cesso leggo solo la riforma del federalismo.. se leggo i primi 12 art. non cago per 3 giorni, vista la situazione attuale
Caro Beppe, dunque… mi chiedi di raccontare la mia esperienza lavorativa? Vediamo un po’…
Laureato nel marzo 2004 in Scienze Politiche, comincio a praticare uno stage nel febbraio del 2005 a 258 euro mensili presso l’agenzia di comunicazione Burson Marsteller di Milano. Lo stage dura sei mesi.
La persona che, per legge, dovrebbe seguirmi (il tutor), una certa insignificante Viola Violi, non alza un dito per aiutarmi ad entrare nei meccanismi dell’azienda, ma essendo anzi una persona frustrata, fa di tutto per mettermi i bastoni tra le ruote. Comunque, piano piano, riesco ad imparare come funziona un Ufficio Stampa (perchè tale era la mia mansione) e mi adatto, grazie anche all’aiuto di validi colleghi.
Per farla in breve: al termine di 6 mesi di buono e onesto lavoro, 2 giorni prima della scadenza del mio contratto di stagista, il capo reparto Adele Bandera, una persona leggermente squilibrata e moralmente infima, mi comunica che il mio tempo lì è finito e che me ne posso anche andare.
Fantastico, vero?
Ovviamente non mi sono dato per perso, questa è l’ultima cosa che potrebbe fare una persona tenace e combattiva come me. Ma è solo un esempio di come, grazie a questa società di precari, siano le persone meschine e arroganti a dettare legge.
Tutto questo deve finire, caro Beppe. E se penso che noi, qui in Italia, pur con tutti i gravi problemi che ci affliggono, siamo dei privilegiati rispetto a quello che succede in molte altre parti del mondo, la situazione si fa davvero raccapricciante.
(SOTTOTITOLO: SONO DI SINISTRA, MA ANCHE ABBASTANZA FASCIO QUANDO VOGLIO)
1) Attivare un serio lavoro di intelligence che duri almeno 2 o 3 anni;
2) proclamare lo stato d’emergenza (o d’assedio, vai..)
3) Commissariare tutte le istituzioni della regione per almeno 5 anni, sospendendo temporaneamente tutte le elezioni e destituendo le cariche presenti;
4) Riformare le prefetture, le procure, e le questure.. Cambiando da subito i vertici; Amnistiare le forze dell’ordine che si dichiarano colluse in partenza, e punire con l’ergastolo eventuali altre collusioni future;
5) Mandare l’esercito, comprese le teste di cuoio, ed evacuare ,se necessario, i territori più a rischio.
eppoi, cosa volete che vi dica…volevano la guerra? E che guerra sia!
Ciao a tutti.
Non so se qualcuno a quest’ora c’è ancora.
Paola forse tu….Max?
Franco? Pasquale? Leo di solito a quest’ora è fra le braccia di Morfeo…Ma..ci sei?
Raffaella?….Buonanotte Manuela.
Questa influenza è un po rognosetta, ogni tanto mi vado a stendere e….l’ultima volta è stata lunghetta.
Non vorrei esser stato frainteso.
Non mi posso assolutamente permettere una ferrari. Semplicemenete Grillo, nell ospettacolo del 2005, mi ha abbagliato con quel paragone e da allora, quando vedo uno con un macchinone potentissimo, non posso far ameno di puntare l’attenzione sullo sciocco all’interno piuttosto che sulla bellezza relativa dell’automobile.
Tutto qui.
Pasquale Rezza mi racconti del problema di tuo figlio, del motorino, della solitaria auto.
Si questa è le tristezza del blog, a fortune alterne si deve riflettere di più per non urtare i sentimenti di nessuno.
E se qualcuno è stato urtato dal mio intervento, mi spiace non ho usato abbastanza il mio intelletto.
A volte queste chiacchierate lasciano il mio mondo nascosto contento.
E’ sbagliato, non è corretto.
Per questo che Grillo è nu Brav’omm. Se vuoi stare qui, ci devi stare a patto che la coordinazione delle funzioni umane (Intelletto, Emozione, Istinto) siano ben coordinate (coscienza eh Max?). Se qua una di esse prevale,
è a nudo e fai una pessima figura.
Qui si il Re è nudo!!
Poi per l’argomento trattato se si fa bella o brutta figura……invece a tutti i nostri giovani, a tutti quelli che hanno problemi a trovare lavoro. A quelli che un lavoro in casa l’hanno o sono pensionati ma è difficile arrivare a fine mese………………………….
Mi riesce difficile credere a questi qua intorno che insultano e maledicono…………
Questo Governo è complice della situazione (o forse viceversa). Chi sta al timone della barca determina l’andatura della stessa. Poi il destino ci può mettere uno zampino, una tempest….Ma la responsabilità è di Comandante e timonieri. Ciao
Visto che in Italia la censura non esiste e siamo un paese libero (per chi ci crede!) vorrei sapere se qualcuno di voi sa dove reperire il film “bye bye berlusconi” proiettato in Germania e non in Italia perchè secondo quanto detto dal regista, nessuno lo ha voluto proiettare per non mettersi contro il Berlusca.
grazie
legge biagi, legge treu…c’è comunque qualcosa che non va.
ho 28, lavoro nel sociale, campo di per se non molto ricco, da 8 anni. a parte i primi due anni con contratto a tempo determinato (il periodo più ricco della mia vita!!), poi sempre e solo contratti a collaborazione prima e a progetto poi, rinnovati di tre mesi in tre mesi. a parte lo stipendio, la cosa più brutta è non poter avere ferie pagate, permessi di lavoro, maternità, paternità, malattia pagata. io sono uno che non mi approfitto delle cose, e credo che sia giusto che, se sto male, mi si paghi ccomunque uno stipendio. e poi, la domanda che spesso mi viene in mente: ma tra 30/40, quando tutti quelli della mia età o giù di lì andranno in pensione, cosa succederà? mi picerebbe chiederlo a prodi, d’alema, berlusconi, fini. avremo un esercito sterminato di vecchietti senza un soldo?
io non voglio un sacco di soldi.voglio campare. felice.
Caro Beppe Grillo,non posso raccontarti la storia del mio lavoro , perchè sarei disonesta e bugiarda, infatti negli ultimi anni,prima di andare in pensione ho fatto la COBAS( dopo essere uscita dalla C.G.I.L-insegnanti perchè mi ero resa che se volevo avere una attività da intellet. era meglio che andassi al Circolo Gramsci in piaz. Campetto e perchè il segret. region. della C.G.I.L.in una assemblea ci aveva detto che in fondo noi non avremmo potuto mai essere per il Governo,(democristiano) una controparte,perciò scrissi una lettera di dimiss.,motivandole e non ebbi mai risposta.)I Cobas dei lavoratori era un numeroso gruppo di estremisti che,con i loro scioperi,riuscirono ad ottenere l’ultimo aumento degli stipendi dei lavorat. della scuola italiana.Perciò in realtà io non mi lamento,anche se attualmente la mia pensione è di e. 1560,84 per 13 mensilità,dopo 40 anni anni di lavoro,più il riscatto dei 5 an. degli studi univ.che mi sono pagata di tasca mia con una tratt. sullo stipendio per 23 anni.
Ti posso raccontare la storia della vita di lavoro dei miei due figli,viventi,Francesca e Matteo e dei loro compagni,rispettivamente:Tomaso e Lucia.
1a) Francesca ha 42 anni:diploma liceo artist. ,laurea in lett. antic.a indirizzo archeolog,specializ.in archeol.preistor.a Aix en Provence(dove visse e studiò)con una borsa di studio.Ha,per alcuni anni fatto la libera profes.,pagandosi i vers.prev.volont. andando a scavare in Sard.Sic.Cal.ect.con solo l’alloggio.Assunta da una Società,di cui non faccio il nome,lavora finchè dura e ce la fà,a temp.det.con una retribuzione di circ. 1000 e. al mese per 13 mens.,2 euro rimborso pasto al g. Non esiste in I.l’ordine degli archeol.perciò dipendono dall’ ord. del’ediliz. Fra tutti e 4 è quella che sta meglio. 2o)Tomaso ha 40an.lavora da geometra da 18 anni,ha fatto 2 annni di archittetura all’Univ.Per diversi anni ha lavorato,non messo in regola.Da 2 anni ha lavorato ,messo in regola a tempo indeterminato, propio nel momento che doveva passare a tempo determinato è stato liceziato. Cerca lavoro. Laura Marchini Giomi
segue>
Nn ti preoccupare.. tra un po’ torna.
E’ andato a cercare “guantanamo” su google, visto che replicando alle sue farneticazioni (i diritti umani nn recepiti dai paesi arabi) gli ho ricordato l’hotel a 5 stelle che sta a Cuba.
BASTA—- CARISSIMO Carlo Dragoni lo vuoi capire che quando parlate male del sud sputate sul piatto dove mangiate?
Craxi, Berlusconi e tutti i BRAVI RAGAZZI HANNO VOTI GARANTITI DAL SUD, DAI MAFIOSI!!!
61 SEGGI SU 61 PER IL NANO NEL 2001 – CUFFARO (UDC) E’ INDAGATO PER MAFIA – CAMMARATA (Sindaco di Palermo di centrodestra) NON HA FATTO UN CA*ZO PER PALERMO E PROVINCIA – GIULIA ADAMO (Presidente provincia di Trapani) NON HA MIGLIORATO NIENTE… ECC… ECC… ECC…
TUTTI QUESTI POLITICI DI DESTRA VENGONO ELETTI GRAZIE ALLA MAFIA E GRAZIE AI VOTI DI COLORO CHE SPERANO NEI “FAVORI”. IL PIZZO LO PAGHIAMO A LORO!!! (PS: sciolto il consiglio comunale di marsala per infiltrazioni mafiose,l’ On. Fratello è indagato per appalti dati a mafiosi trapanesi) BASTAAAAAA…..!!!!!!
VOGLIAMO L’ONU CHE COMBATTE LA MAFIA!!!!!!!!!!
Proteggere i segmenti più deboli come le donne???? Io ho 36 anni, laurea e esperienza ma non trovo lavoro, neanche in un call centre serio! Niente indipendenz, niente famiglia! E come me la maggioranza delle donne! Poi si chiedono come mai non si fanno più figli…
ma sta banda di cazzoni quando viene mandata a fan…..???
Mi scuso per i miei francesismi (davvero sentiti)
Buonanotte a tutti!
Carissimi tutti, mi racconto. Lavoro in regola dal 1980, avevo 14 anni. Ho lavorato per 2 anni come fresatore, per 17 anni come saldatore, ho rinunciato al posto fisso per fuggire una certa realtà e a contratto a termine per 1 anno ho pulito i cessi sugli aerei, poi assunto definitivamente, per 2 anni ho scaricato bagagli sugli aerei, da 4 lavoro nella sicurezza aeropotuale. Mi sono diplomato alle serali quando lavoravo in fabbrica (5 anni, 60km al giorno per 6 giorni la settimana) a 31 anni. Ho 40 anni, il tempo è passato, Sono sicuro che se rimanessi senza lavoro saprei trovare una soluzione perchè ho fiducia in me stesso ma ritengo che il popolo venga formato da: i genitori, gli insegnanti, i maestri di ogni genere (religiosi e laici), i governi centrali e locali e tutte le istituzioni preposte. Detto questo, come deve fare un ragazzo ad essere intraprendente se la formazione che ha ricevuto non è stata sufficiente a far sì che fosse così? Come deve fare a capire quale dev’essere la strada migliore da percorrere, a quale obiettivo puntare e a cosa saper rinunciare? Il tessuto sociale viene costruito e mantenuto sano da tutti sì, ma soprattutto se tutti hanno un certo bagalio di conoscienza. Al contrario avviene il cancro. Il PROBLEMA è che chi ha il potere di governare, di informare, di comunicare, di persuadere e di istruire un popolo ha la RESPONSABILITA’ degli effetti che ne scaturiranno. Se si pensa che per migliorarsi bisogna accantonare più denaro possibile o bisogna avere più cose possibili, bhè questa secondo me è una via sbagliata. Finchè avremo questa visione continueremo a scivolare nel baratro. Quindi l’individuo punti ad avere più tempo libero e a vivere in ambienti più sani, più belli e più armonici. Dobbiamo combattere contro la FRETTA. E l’impresa tenga conto della vera ricchezza che non è l’ultima riga del bilancio ma sicuramente il benessere e la formazione di tutti i suoi operatori. I governi guardino all’uomo e combattano i grandi criminali.
“E l’impresa tenga conto della vera ricchezza che non è l’ultima riga del bilancio ma sicuramente il benessere e la formazione di tutti i suoi operatori.”
Grazie per la tua saggezza e il tuo buon senso. Questa parte del tuo discorso bisognerebbe ricordarla a quella grande fetta marcia di imprenditori del Sud che, trattando male i lavoratori (da tutti i punti di vista), si crede onnipotente. E sti cazzoni al governo li lasciano anche condonare..roba da Zimbabwe!
Ci sara’ forse una versione nazipadana dei Vangeli non comprensibile ai piu’ perche’ scritta in ruttato celtico?
Calderola, facci sapere, dicci finalmente a che mazza di religione dobbiamo rivolgerci per pregare un Dio a scelta di mandarti affangala, te Scilvio e la ghenga.
Divinita’ Padanoceltiche 21.02.06 01:54 | Rispondi al commento |
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la mia ragazza lavora per meno di cinque euro all’ora.
ogni annuncio di lavoro in facoltà (torino, scienze della comunicazione) propone tramite agenzia contratti a tempo determinato per lavori con orario flessibile (fin troppo, perchè deve essere flessibile secondo i comodi di chi ti dà lavoro) e paga inferiore ai cinque euro l’ora.
ho detto tutto, se lavoro ci rimetto. e che cazzo racconto ai miei? io vorrei studiare e mantenermi, non pesare sulla mia famiglia ma non ce la faccio perchè non mi va di fare lo schiavo e non guadagnare niente. vorrei solo andarmene di casa e non rompere i coglioni a nessuno.
ma quanto prendeva calderoli?
qualcuno è disposto a pagarmi se lo prendo a calci in culo?
Leggiti la mia replica dell’01:35
fondamentalista-integralista-leghista-stagista(diClinton)
-camorrista…”I PAESI ARABI CHE TU CHIAMI MODERATI NON HANNO MAI VOLUTO FIRMARE LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO”.
Che ne pensi di Guantanamo? Cos’è per te, un hotel a 5 stelle?
nn meriti più le mie repliche.. nè (a mio avviso) di vivere..
Scusate se non c’entra tanto con l argomento del post di oggi ma sono allibito e inorridito.
Al Tg 1 dell’una e mezza (di notte , quello più spietato e chiaramente CHIARAMENTE!!!! venduto) hanno appena annunciato (meglio:un presentatore fornito di super-parrucchino-modello-medusa) la notizia dei 26 morti di oggi in Iraq (notizia riportata oggi da tutti i principali notiziari internazionali) per poi far vedere un filmato dove veniva elogiato ed esaltato un nuovo modello di aereo D A G U E R R A appena comprato dall esercito italiano , ovviamente con i nostri soldi.
AAAAAARGHHHHHHH!Ma come fa ad esserci ancora gente che non crede e non Percepisce il controllo dell informazione che c’e ormai oggi in Italia? O sono solo io che lo percepisco???DITEMELO cosi almeno mi faccio ricoverare..
VAI Beppe
Ho detto l’infermiere per fare un esempio, so che è un lavoro duro, ma chi è a spasso da anni non credo possa fare molti distinguo.
Ci sono molte persone poi, che non farebbero mai alcuni lavori, non perchè pagati male, ma perchè troppo umili per le lor signorie….
IO una volta fui ripreso da alcuni amici, perchè “sorpreso” a lavorare in campagna: e che cazzo, adesso ti metti a zappare in campagna! mi dissero…Premetto che lo stavo facendo per hobby.
Ma ci sono persone che non andrbebro a raccogliere i pomodori nemmeno per tre milioni al mese con tutti i diritti sindacali, perchè troppo infimo, e che cavolo!
E parlo così perchè conosco personalmente molte eprsone che la pensano così.
Non credo che possano essere un valido campione statistico, ma credo che ci sono molti che la pensano come loro.
Ma tu da laureato che alternative ti dai ? Al call center sfrutti il tuo titolo di studio ? Hai la possibilità di mettere in pratica le tue conoscenze ? Dalla descrizione della tua giornata lavorativa credo proprio di no. Allora che ci stai a fare lì ? Ci sono tanti lavori , forse meno qualificati ma meglio retribuiti. Perchè non sento mai nessun giovane che racconta di una realtà che non siano i call center o l’assicuratore o il venditore di case ? Perchè nessuno va mai nelle piccole realtà artigiane a portare i curriculum ? ?erchè le mani non se le vuole sporcare (di grasso e di fatica) nessuno ?.
Perchè paradossalmente un’ immigrato africano, guadagna più di un laureato italiano ? Il perchè è semplice: loro hanno voglia di rimboccarsi le maniche… loro ! Loro credono in un sogno che era il sogno dei nostri genitori del boom economico. Hanno lo stesso onore degli immigrati del sud che ci hanno fatto grandi, in barba alle nostre prese per il culo. La stessa dignità degli operai in piazza negli anni 70.
Invece noi fighetti italiani ? Sento solo storie di giovani che scappano dalla concretezza della provincia, per noia o per chissà quale illusione, inghiottiti dalla grande città . Forza ragazzi,non ce l’ha ordinato il dottore di lavorare al call center, ci sono lavori meglio retribuiti,più sani, più dignitosi, certo forse meno new economy, ma sono concreti…. ed il progetto, ce lo facciamo noi a tempo indeterminato.
Ma ti sei risposto da solo.TANTI ragazzi parlano solo dei callcenter, perche’ ci sono SOLO i call center.Ma di quali artigiani parli?Se hai + di 18 anni non ti vogliono nemmeno gratis.Se ne hai meno ti fanno lavorare per ANNI senza stipendio, perche’ ti insegnano.La voglia c’e’, perche’ vi incaponite a dire di no.Quali sono questi lavori che abbonderebbero?Facci i nomi delle aziende, e non tirare fuori che hai letto annunci nelle agenzie.Sarebbe come credere che il nano e’ onesto.Tutte quelle belle caselline che vedi nelle finestre delle agenzie sono FINTE.Iscriviti, manda il cv poi vedi chi ti chiama.L’africano gudagna di + perche’ e’ in NERO.LAvora 18 ore la giorno per 7 giorni a settimana.NON funziona cosi,sono proprio loro con le loro richieste minime che hanno distrutto il mercato del lavoro per noi.Ma tu ci andresti a lavorare in quelle condizioni.Ma quanti ne muoiono senza assicurazione?I nostri genitori,gli operai che evochi tu avevano una cosa in + di.la SPERANZA.Quando trovavi un lavoro era per sempre, non per una settimana.Converrai che lo spirito con cui uno affronta la cosa e’ ben diverso nei due contesti, per altro non equiparabili.Se avete un lavoro buono, bene.Ma non assumete l’attitudine del cazzo che vi porta a dire che tutti i precari sono dei fannulloni. Avete solo avuto CULO. Culo a nascere bene,culo and avere i soldi,culo ad avere il cervello,culo ad aver avuto le amicizie giuste.
Caro Beppe Grillo,non posso raccontarti la storia del mio lavoro , perchè sarei disonesta e bugiarda, infatti negli ultimi anni,prima di andare in pensione ho fatto la COBAS( dopo essere uscita dalla C.G.I.L-insegnanti perchè mi ero resa che se volevo avere una attività da intellet. era meglio che andassi al Circolo Gramsci in piaz. Campetto e perchè il segret. region. della C.G.I.L.in una assemblea ci aveva detto che in fondo noi non avremmo potuto mai essere per il Governo,(democristiano) una controparte,perciò scrissi una lettera di dimiss.,motivandole e non ebbi mai risposta.)I Cobas dei lavoratori era un numeroso gruppo di estremisti che,con i loro scioperi,riuscirono ad ottenere l’ultimo aumento degli stipendi dei lavorat. della scuola italiana.Perciò in realtà io non mi lamento,anche se attualmente la mia pensione è di e. 1560,84 per 13 mensilità,dopo 40 anni anni di lavoro,più il riscatto dei 5 an. degli studi univ.che mi sono pagata di tasca mia con una tratt. sullo stipendio per 23 anni.
Ti posso raccontare la storia della vita di lavoro dei miei due figli,viventi,Francesca e Matteo e dei loro compagni,rispettiv. Tomaso e Lucia.1a)Francesca ha 42 anni:diploma liceo artist. ,laurea in lett. antic.a indirizzo archeolog,specializ.in archeol.preistor.a Aix en Provence(dove visse e studiò)con una borsa di studio.Ha,per alcuni anni fatto la libera profes.,pagandosi i vers.prev.volont. andando a scav. in Sard.Sic.Cal.ect.con solo l’alloggio.Assunta da una Società,di cui non fac. il nome,lavora finchè dura e ce la fà,a temp.det.con una retribuz. di circ. 1000 e. al mes per 13 mens.,2 euro rimbor.pasto al g. Non esiste in I.l’ord. degli archeol.ma dipend. dal ord. del’ediliz. Fra tutti e 4 è quella che sta meglio. 2o)Tomaso ha 40an.lavora da geometra da 18 anni,ha fatto 2 an.di archit.Per diversi anni non messo in reg., ultimamente a temp.indet.in reg. propio nel momento che doveva pas.a temp.deter.è stato liceziato. Cerca lavoro. Laura Marchini Giomi
segue>
Sono di Catania e lavoro in NERO come quasi tutti quelli che conosco. Mi danno 800 al mese, e capisco solo adesso che sono fortunato. Non ho certezze sul mio futuro. Lavoro grazie alla raccomandazione di mio fratello che sta con la sorella della moglie del capo!
Mi hanno sempre detto che il lavoro nobilita. Ma io mi vergogno di questa situazione. Io e la mia ragazza pensiamo di andarcene dalla Sicilia appena si laurea. Avrei voluto laurearmi anche io, ma devo lavorare per sopravvivere, e non ci arrivo.
Perchè non sono nato in una casa di capitalisti? Così anche io mi sarei lamentato come tutti, si ma di che costume mettermi fra tanti per il pomeriggio in piscina con gli amici e me ne sbattevo dei problemi del 90% d’Italia! Avrei potuto farmi una famiglia, avrei studiato, avrei fatto lo stesso lavoro di mio padre, avrei fatto 200000 sport, avrei avuto un’utilitaria a 18 anni, fregandomene di quanto consumasse, 2 3 viaggietti l’anno, avrei regalato un bel gioiello per S.Valentino.
Anche io me ne frego dell’italia perché siamo tutti dei pecoroni accompagnati dal cane e dal pastore, ma ormai mungono cercando il latte che non c’è!
Se non scoppia una guerra civile entro un anno io scappo!
Mi capita di sognare spesso un assalto al potere dove io faccio parte!
Adesso è tardi e mi vado a coricare, magari rifaccio un bel sogno!
Gli schiavi di una volta erano sicuramente più fortunati di noi, schiavi di oggi.
Loro quando nascevano non avevano nessun debito nei confronti delle banche e del sistema monetario internazionale. Noi invece, dal momento della nostra nascita veniamo marchiati con una sorta di peccato originale: il debito pubblico, che ci viene estorto dalle banche con la truffa che si chiama “signoraggio” e che viene permessa, senza battere ciglio, da tutte le forze politiche, da tutti i mezzi di informazione e da quasi tutte le istituzioni.
Chissà se un giorno si arriverà ad avere la Democrazia in sostituzione di questo sistema di schiavitù.
Un giorno forse riusciremo a ripristinare la Costituzione Italiana e a riappropriarci del diritto di emettere le banconote senza dover avere intermediari quali le banche centrali.
La schiavitù sarà debellata solo quando il signoraggio sarà un brutto ricordo.
Berlusconi interviene dal capezzale del campione della Roma. Lippi: gli arbitri siano più severi
Ammazza: non si è fatta sfuggire neanche questa!
Antonio amati
Il becerissimo nanerottolo ha pronunciato una frase che se fossimo in un regime di stampa libera, sarebbe un clamoroso autogol.Il merdone ha definito Totti “il nostro capitano”.NOSTRO de che? Totti NON e’ il capitano della nazionale, quello e’ Cannavaro.Allora se ne dovrebbe desumere che Berlusconi e’ della Roma…Comunque una scena da vomito.In un paese serio l’opposizione lo farebbe nero, un tentativo di imbonire le folle degno del piu’ effimero “tappetaro”. Ma i giornali nemmeno lo riporteranno, quindi…
il freelance (che mi attrae come soluzione) non è quello che vivo io.. sono costretto a stare tutti i giorni in ufficio a fare quello che farei se fossi assunto e non potendomi quindi gestire una serie contigua di lavori. Il mio lavoro non ha una scadenza, perchè il contratto è lì per finta solo per gestificare la mia presenza: un’alternativa meno dispendiosa anche a livello burocratico dell’assunzione a tempo determinato. Il mio lavoro non mi permette di trovare una nuova collaborazione per sostituirla con quella attuale assorbendo completamente il mio tempo e soprattutto non mi da più soldi che un’assunzione fissa. Il freelance è più simile al libero professionista che è per mia esperienza scartato a priori perchè COSTA TROPPO. Con la mia situazione possono sfruttarmi. Un libero profesionista mette giù le ore e quelle in più le fa pagare.
Come ho già detto da qualche parte: tutti lgi svantaggi nessun vantaggio
Qualcuno parlava di fare l’infermiere… io sono infermiere dal 1997 e so bene cosa voglia dire fare questo lavoro. Dicono bene quelli che sostengono che si passa la vita tra escrementi, persone mezze morte, fuori di testa e sangue. Un tempo scegliere la professione di infermiere voleva dire assicurarsi un posto di lavoro ma poi troppe persone scelsero questa strada, e fu così che tanti neo-infermieri si ritrovarono a spasso senza un lavoro fisso, vittime di cooperative spremisoldi nella cieca attesa di un concorso per entrare in un ospedale pubblico. Poi i tempi cambiarono ed ora trovare un infermiere è come scovare un politico onesto. Ma perchè nessuno vuole più fare questo lavoro? In Italia la figura dell’infermiere è per lo più considerata alla stregua di colui che se ne sta alla perenne ombra del medico, senza alcun riconoscimento sociale e quasi sempre vittima della malagestione delle aziende ospedaliere (es. un infermiere solo che deve gestirsi un reparto di oltre 30 posti letto). Le voci corrono e forse tanti di coloro mezzi interessati a questa professione finiscono per cambiare idea e rivolgersi ad altro.
Oggi come oggi alcune aziende ospedaliere, vittime delle loro stesse sciagurate politiche gestionali e dei continui tagli alla sanità, scelgono di rivolgersi alla manovalanza in affitto allo scopo do rosparmiare risorse economiche, per cui anche qui la possibilità di un posto fisso viene meno scoraggiando di fatto quelle persone che vorrebbero diventare infermieri. Di per sé fare l’infermiere porta a dover fare scelte importanti che ti cambiano la vita, ma se alla tua prima mossa trovi chi ti taglia le gambe chi te lo fa fare?
> gianluca troiani puoi smentire il fatto
> che sei di comunione e liberazione ?
>
> se si fallo in fretta
Smentisco in modo fermo, l’allusione non mi tange.
I santi in paradiso non li ho, nel mio settore ho una certa notorietà dovuta ad un percorso chiaro e cristallino che mi ha permesso di crescere e avere buoni lavori (compreso quello attuale, che ho sempre sognato).
> la tua superficialità è una mancanza di
> rispetto nei confronti di chi vive con 500 euro
> al mese lavorando 8 ore al giorno in regime di
> parasubordinazione co co pro
Io lavoro almeno 8/9 ore (spesso 10) in più lavoro a casa, ho alcuni progetti aperti e altri che non ho tempo di seguire. Guadagno un po’ più di 500 euro al mese, ma lavoro parecchio e parecchio ho fatto per formarmi.
> nella fattispecie la tua è una mancanza di
> rispetto nei miei confronti
Non era mia intenzione offendere nessuno, chiedo scusa se ciò è accaduto. Che le cose non vadano sempre bene è inevitabile (pure per me comincia ad andare bene solo ora che ho trenta anni).
> quindi fammi sapere se sei di cl
> così in caso smetto di sentirmi fuori
> dal mondo e di credere di avere pretese
> troppo alte e mi godo la certezza di sapere
> che quello fuori dal mondo sei tu
Guarda, ti auguro che tutto possa migliorare, ho passato anni terribili di grandi incertezze, ma ho cercato di costruire e (quasi senza accorgerme ne) mi sono trovato più lavoro di quanto non possa gestirne.
Ripeto, non voglio offendere nessuno, ma troppo spesso si sente gente che si lamenta perché non il lavoro non è un paradiso: lavorare stanca (ma va?) e per alcuni è un castigo divino (ripeto che non ho nulla a che vedere con la chiesa).
Anche tenersi un lavoro non è facile, bisogna formarsi molto (e su questo ho basato molta delle mia attuale fortuna) e avere un pizzico di fortuna (da alimentare con l’impegno): troppi fannulloni si vedono in giro!
Ora come ora sono piuttosto felice, in bocca al lupo a tutti.
> ok ok
> ti credo
> ma se hai detto una bugia
> gesù si incazza talmente tanto
> che altro che vignette!!!
Ho già risposto a queste tue allusioni. IO ho scritto indicando NOME e COGNOME, se hai dei dubbi sulla veridicità delle miei risposte hai modo di documentarti, tu scrivi in modo ANONIMO e fai allusioni sull’altrui sincerità.
è che la cosidetta “gente a spasso” oramai la trovi anche nelle aree più sviluppate del paese
nelle quali in ogni caso anche riuscendo a trovare un lavoro la vita ha un costo troppo alto per essere sostenuto con un lavoro di ripiego
una volta si emigrava all’interno dei confini nazionali
si restava in italia
e si costruiva qualcosa qui
tutti insieme
anche se c era chi stava bene e chi stava peggio i diritti c erano per tutti
adesso non si riesce più a vivere emigrando entro i confini nazionali dalle aree meno sviluppate a quelle più floride
e si ripropone il problema della speculazione sul lavoro
come negli anni 50
ed io per lavorare ed avere un trattamento dignitoso invece di emigrare a milano a brescia o a torino
sono andato a toronto
ed il mio lavoro se lo gode uno straniero
ah per la cronaca
faccio l avvocato
in italia 2000 euro al mese 12 ore di lavoro al giorno
in canada 6000 euro al mese lavorando 52 ore a settimana
MAX STIRNER, MI RISPOSE TEMPO FA’ ESORDENTO CON UN “ALLA FECCIA LEGHISTA” (A ME CHE LEGHISTA NON SONO, ESSENDO DEL SUD LA COSA NON HA FATTO EFFETTO, PERO’ UN RAGIONAMENTO LO POSSO FARE UGUALMENTE)
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@ MAX STIRNER
BRAVO MINCHIONE, ANCHE STAVOLTA GRILLO TI HA DATO LO SPUNTO DI SPARARE LA TUA FATMA RELIGIOSA CONTRO I NEMICI DELLA RELIGIONE (DIREI CONTRO LE IDIOZIE RELIGIOSE, QUELLE CHE TI VIETANO ANCHE IL SOLO CALPESTARE PER SBAGLIO L’IMMAGINETTA DEL DIO). MA NON ERI TU QUELLO CHE SI SCAGLIAVA CONTRO QUESTE COSE?
OGGI INVECE NON TI PARE VERO CHE UN MINISTRO LEGHISTA SIA AL CENTRO DELLE POLEMICHE PER AVERE MANIFESTATO PUBBLICAMENTE CIO’ CHE TU STESSO, POCO TEMPO FA’, CONDANNAVI COME MONDEZZA RELIGIOSA.
MAX STIRNER DEI MIEI COGLIONI, ABBI ALMENO UN PO’ DI COERENZA, IL TUO SCULETTAMENTO LECCHINEGGIANTE DI FRONTE AD OGNI POST DI GRILLO E’ LETTERALMENTE VOMITEVOLE.
BELLA LA TUA LETTERA DI PROSTRAZIONE E DI SCUSE DI FRONTE AL DIO MUSSULMANO, NEANCHE IL CARDINAL RUINI AVREBBE FATTO DI MEGLIO.
Giacomo Ciriani 20.02.06 15:38
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Certo che ti risposi FECCIA LEGHISTA, bastardo che non sei altro e bugiardo! Tu mi attaccasti nel modo che si può leggere.
Aggiungo inoltre che tu sei uno dei topi di fogna che escono quotidianamente dal blog che tutti qui conosciamo, sacco di merda.
Tu non sei del sud, nessun uomo del sud sarebbe infame ed infimo come te, neppure un mafioso d’infimo rango, sarebbe vile come te da nascondersi affermando di essere quello che non è.
Solo un pidocchio leghista dell’alto nordest può agire da cagasotto come fai tu; hai paura di venire scovato? Vuoi mascherarti? La feccia come te trasuda ciò che è, ed a nulla ti serve mascherarti.
Torna nella tua fogna, che qui non semini nulla che possa servirti.
Davvero Max? Nn è del Sud questo palle mosce? E io che dosavo gli insulti.. X Giacomo Ciriani: sei un fondamentalista-integralista-leghista-stagista(diClinton)
-camorrista…
E nn meriti di vivere..
No Matteo, ti assicuro che questo cagasotto è dell’alto nordest e siccome trancia, si maschera da sudista. Questo merdoso, uscito da un certo blog, non sa che un uomo del sud, se decide di esporsi con merdate come fa lui, ha almeno il coraggio di risponderne; non come questo pezzo di merda friulano.
Ciao
Max
I sindacati in Italia hanno fatto cartello con i partiti, alla stessa stregua delle assicurazioni:
poi, ogni tanto fanno un po’ di scena, ma dove erano quando d’alema inventava i co.co.co.?
Se ad un infermiere diamo 2000 euro al mese posso anche essere d’accordo: ma lla medico dobbiamo dargliene 5000, o no?
Antonio amati
Ma sai leggere?Ho scritto che il sistema DEVE premiare chi e’ piu’ bravo.Io vengo da un paese(Inghilterra) dove la meritocrazia e’ uno stile di vita.Pero’ nei paesi civili non si scordano di quelli che a certi livelli non ci possono arrivare.Mica tutti sono bravi come Dragoni.Taluni sono sfortunati,poveri,stupidi.Ma tutti hanno il diritto di vivere una vita decente.I piu’ meritevoli l’avranno bella, ma non sulle spalle dei meno capaci.
il bello di queste contratti interinale arriva quando devi fare il 730 quasi tutto che hai guadagnato va via in tasse, poi non è finita se hai fatto un mutuo e per scaricare le spese varie non avendo una busta paga fissa (sost. imposta)lo stato non ha dove versarti i soldi e se sei fortunato in 5 anni ti arrivano i soldi dopo di aver fatto domanda.
Il sindacato di per se nasce come coalizzazione spontanea dei lavoratori in difesa dei propri diritti e si traforma negli anni in professione al soldo degli stessi investitori.
Giudicare quindi il principio sindacale come il sindacato attuale è ERRATO.
La superficialità non giova.
francesco sartor 21.02.06 01:03 |
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Io credo che questo sindacato non sarà il sindacato perfetto, ma senza staremmo ancora peggio.
Credo che quando si contratta qualcosa tra due parti, nella fattispecie i contratti dei lavoratori con gli industriali, si deve comunque giungere a una mediazione, altrimenti sarebbero scioperi di mesi e questo nessuno può permetterselo.
In ogni caso è solo facendo le lotte da dentro, e non attaccandolo da fuori senza proporre altre soluzioni, che qualcosa può cambiare. Ciao
Sei laureato in comunicazione: occhio alle parole! La tua azienda non può assumere? La tua azienda non VUOLE assumere… è più comodo lo schiavo del collaboratore…
Ma in che mondo vivi, tutti laureati e con la fortuna di avere a casa mamma e papà che gli parano il culo i tuoi amici?
Guarda che il mondo non è fatto solo da voi “fortunati”, più del 90% sono persone normali, il più delle volte senza grandi titoli di studio e con magari una povera famiglia alle spalle che a 14 anni, come è capitato a me, gli fa il libretto di lavoro e li manda a cercarsi qualcosa da fare dopo la scuola e durante le vacanze.
Prima di sparare sentenze, guardati un pò attorno o rischi solo di far incazzare chi è meno fortunato di te.
perche insultate pietro? non mi sembra che abbia sbagliato, e anche se avesse, non mi sembra abbia offeso. comunque il punto lo ha centrato in pieno secondo me.. tu che a caratteri cubitali scrivi i Cinesi, i cinesi, io dico, si’ i cinesi. la nostra capacita’ produttiva rischia di essere schiacciata in pochissimi anni, purtoppo e’ sulla buona strada. La cina e’ solo un concorrente, fortissimo e ingiustissimo, che sta mettendo a nudo la nostra stoffa. Il sistema si deve adattare a questa apertura dei mercati, situazione che premia chi e’ in grado di adattarsi. il mercato del lavoro doveva cambiare, questo e’ un fatto. Poi che in Italia ci sia un etica del lavoro da parte dei datori che trova analogie con le classi imprenditoriali sudamericane, anche questo e’ un fatto. I politici vengono a ruota. L’Europa e’ sulla via delle riforme, chi piu chi meno. Irlanda e Spagna sono esplose grazie agli aiuti della UE,(li stessi dati all’Italia per il mezzogiorno che frutti stanno dando? datteri?). In un sistema in cui i sindacati sono finti, ingessati e dediti a scopi prettamente politici, chi ha i soldi si para il proprio culo, e i politici assecondano il tutto, ingigantendo l’ingiustizia sociale, non vedo un futuro. Ma che cazzo gli racconteremo ai nostri figli? io dico che il cervello lavato lo ha qualcun’altro che pensa che, in questo clima, andando alle urne possa cambiare qualcosa.
ciao
sono stato anch’io in germania e mi sono trovato bene e probabilmente ci tornerò.
mi sembri una persona seria, e condivido le tue opinioni.
ma di certo non mi vergogno di essere italiano e di certo l’ITALIA fa parte del primo mondo!
posso farti una domanda?tu cosa fai per migliorare la situazione in Italia?
in amicizia
Antonio
Io vivo in Germania da 4 anni, qui se hai voglia di lavorare il lavoro non manca e la paga é buona. Comunque é vero che gli italiani vogliono avere un lavoro dove non si fa un c…o e essere strapagati, in questi 4 anni ne ho conosciuti tanti. Qui riesco a pagarmi l´affitto di una casa decente in un posto decente, la gente é piú fredda rispetto all´Italia ma almeno sono persone serie. All´inizio pensavo che sarei stato 1 o 2 anni ma adesso dopo 4 anni sto pensando che forse sarebbe meglio restare qua.
Penso che in Italia l´unica cosa che si dovrebbe cambiare é la mentalitá della gente (lo so che é un utopia) a prescindere da quale governo c´é.
In Italia tutti dovrebbero pagare le tasse, e tutti dovrebbero smetterla di fare i furbi, sembra che facciano a gara a chi é piú furbo a fregare lo stato e poi si lamentano.
Se volete correttezza dovete essere corretti.
AD OGNI MODO: COERENZA NECESSITA, NESSUN FIATO SI E’ MAI LEVATO DAL SUO (DI MAX STIRNER) PERTUGIO CHIAMATO BOCCA QUANDO SI PARLO’ DI RELIGIONE PEDOFILA, DI PAPA PEDOFILO, DI PRETI DA BRUCIARE E DI RELIGIOSI DA IMPICCARE; NESSUN DISCORSO SULLA NECESSITA’ DEL RISPETTO DELLA RELIGIONE E DEL CULTO
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STUDIATI UN PO’ DI STORIA E IMPARA LE BUONE MANIERE
Voglio risponderti dicendoti subito che questo ragionamento fila.. Ma noi cristiani (mi ci metto pur’io) per sviluppare una laicità di Stato che consentisse agli atei di prendere per il culo perfino Gesù (leggiti il Vernacoliere DI LIVORNO) ci siamo ammazzati qui in Europa..E a milioni.. per capire che
Dio e Cesare sono due cose diverse. Ci sei?
I musulmani invece hanno visto crescere il loro Stato con la loro religione, tant’è che ancora in alcuni Stati la religione=diritto (come da noi 1000 anni fa).
Gli Stati arabi che si sono laicizzati, lo hanno fatto da troppo poco tempo per far assorbire questo concetto ai loro cittadini musulmani!
E’ una civiltà diversa, ancora immatura.. ma nn inferiore! E va trattata col buonsenso.. non come fa Calderoli!
PS:Prima della sparata del ministro, e cmq dopo la storia delle vignette, un esponente dell’UDC (Volontè) ha detto una cosa intelligente.. senza volersi togliere la camicia in prima serata: “Un governo (qllo danese) non può vietare la pubblicazione di alcune vignette, frutto della libertà di pensiero “.
Non conta solo cosa dici, ma anche come , in quale contesto e perchè lo fai!
Dopo aver guadagnato (con o senza lode è irrilevante) una laurea in lingue straniere ed una seconda laurea in interpretariato e traduzione, decido (ahimè) d’intraprendere la professione di giornalista…dopo due anni di gavetta in redazioni televisive e radiofoniche romane, divento giornalista regolarmente iscritto all’albo continuando a non ricevere stipendio alcuno ne minimo rimborso; Con l’esperienza cresce anche la responsabilità: passo dunque a lavorare per un importante testata giornalistica nazionale rimanendo tuttavia privo di contratto e ricevendo un modesto bonifico di 50euro ad articolo…(del resto per crescere professionalmente avevo bisogno di scrivere e non potevo sottrarmi a questo ricatto legalizzato), entro in seguito in una importante rete televisiva dove firmo un contratto a progetto (so bene che possono liberarsi di me quando vogliono ma conosco anche l’importanza della palestra televisiva e allora…ci casco) che mi lega a prestazioni dure d’orario (spesso 7 giorni su 7 senza festivi ne ferie pagate, o minima garanzie assicurate…) ma si sa; il lavoro del giornalista è fatto di sacrifici e allora…mando giù anche questo schiavistico sfruttamento per una cifra di poco superiore ai 700 euro mensili con un contratto da stracciare che non mi permette d’acquistare neanche un frullatore con finanziamento..! Dopo 2 anni di lavori forzati e contratti scaduti e rifirmati ogni 6 mesi, una sera una vocina al telefono mi comunica che non avrei più lavorato come giornalista in quel posto…senza preavviso, senza paracadute..! Naturalmente, la pausa fiscale utile a resettare le spese dura giusto il tempo di 3 mesi…dopodichè la stessa testata si sentirà legalmente e fiscalmente abile ad assumere altre vittime da spremere grazie all’esca dell’esperienza e della gavetta necessaria…ogni testata giornalistica radio-televisiva o stampata lavora allo stesso modo…La qualità non interessa più l’unica cosa importante per loro è lo sfruttamento ed il guadagno!
Che la battaglia del 9 aprile abbia preso strade poco opportune questo era chiaro ma finché in Italia non verranno smascherate le lobbies poco o nulla cambierà.
Tu non puoi dare ogni volta del razzista a chi odia il fanatismo religioso da qualunque parte esso arrivi, sia da nord che da sud che da est o da ovest.
Io invece posso darti del coglione perchè tu lo sei realmente. Impara a rispettare le idee degli altri senza scadere sempre negli stessi epiteti che oramai fanno parte del vostro frasario standard e che starebbero piu a pennello se applicati a voi.
Ma di che precariato parlate?
In Italia c’è forte carenza in alcuni settori, tipo di infermieri, ma io ho sentito molte pèersone, tra cui alcuni miei amici, che a loro non piace, fare l’infermiere!!!
Conosco persone, che laureatosi nelle lauree toste,, tipo chimica industriale, hanno trovato lavoro dopo una settimana, ottimamente retribuito, e non li caccia nessuno!
Se uno non sa fare un tubo, pretende di scegliere pure il lavoro in giacca e cravatta, ma che pretendete?
Antonio amati
Ma tu lo sai che vuol dire fare l’infermiere?Una vita passata tra merda sangue e pisco per 900euri al mese.E’ una vocazione non un lavoro.Le lauree toste non tutti le possono prendere.Molti non hanno le possibilita’ economiche per studiare 6 anni a tempo pieno.E non te ne uscire con la cazzata che ci si puo laureare lavorando.Una laurea tosta deve essere ottenuta con il massimo dei voti,presto(entro i 25 anni)e con le persone giuste.Se lavori in un cazzo di callcenter per 8 ore al giorno,quando cazzo studi?E quelli che non hanno il cervello per avere una laura simile?Quelli devono morire di fame.Bella filosofia del cazzo.Che il sistema premi i bravi, E FORTUNATI, che ottengo la laurea tosta.Che li faccia dirigenti.Ma il sistema deve pure includere tutti quelli che ste lauree del cazzo NON le possono avere.Per un infinita’ di motivi di cui la pigrizia e’ di gran lunga l’ultimo.E le cazzate tipo fate gli infermerieri risparmiatele.Allora si puo’ fare pure il prete.Ti pagano,NON FAI UN CAZZO,scopi e ti rispettano pure.Pero’anche li ci devi essere portato.
bhe per quanto riguarda i soldi non lo so… qua a torino, ma credo che per le altre università sia la stessa cosa, se la famiglia ha un reddito basso l’EDISU (l’ente epr il diritto allo studio universitario) ti paga le tasse e ti da borse di studio, basta metterci un po di voglia e/o passione per quel che si studia e non rimanere troppo indietro con gli esami!
@ Antonio amati
purtroppo c’è da tenere presente che gli studi universitari devono piacere o almeno interessarti un po, gia è pesante se pure ci mettiamo a fare qualcosa che non ci piace è finita! se chimica industriale non mi piace non la faccio! forse una facoltà umanistica da meno prospettive di lavoro ma penso che se ho passione per quel che ha studiato forse anche nel lavoro saprò rendere meglio!
ale
sfido chiunque a trovare un paese in Europa dove questi problemi non ci sono!
solo che magari i tedeschi non sono così lamentosi.
lo sport nazionale non è il calcio, ma è lamentarsi.
ps: non sopporto la stupidaggine di chi offende l’ITALIA e quindi offende in modo diretto tutti gli italiani.
(..) Non voglio credere che Prodi intenda ancora una volta perdere credibilità con una crisi di governo fra sei mesi…forse nel centro sinistra un pò di speranza c’è, ma a patto che stiamo svegli e vigiliamo.
1) Prodi ntanto ha messo nero su bianco, su tanti punti, incluso il Lavoro, e questo programma lo ha fatto firmare a TUTTI i partiti della sua coalizione.
Il primo che nelle parole e nei fatti andrà contro il programma è fuori, crisi di governo, e siamo tutti (partiti e italiani) nelle piste.
2) Il problema del lavoro è UNO DEI PROBLEMI, anche se determinante che il nuovo governo dovrà affrontare, come tu mi insegni c’è poi il RIPRISTINO DELLA LEGALITA’ e tutte quelle altre leggi che berl. si è fatto a suo piacimento..
Poi sistemare il BILANCIO, trovare le risorse per tutti quei servizi indispensabili alla gente.
Ci vorrà tempo.. saranno cavoli amari per tutti ancora per un po’, l’importante è che vengano dati DA SUBITO SEGNALI POSITIVI, e in primis… occorre che il centrosinistra vinca
(attenta che ora, è un clacssico, esce il solito anonimo con gli insulti ai comunisti e viva il duce..)
Ma di che precariato parlate?
In Italia c’è forte carenza in alcuni settori, tipo di infermieri, ma io ho sentito molte pèersone, tra cui alcuni miei amici, che a loro non piace, fare l’infermiere!!!
Conosco persone, che laureatosi nelle lauree toste,, tipo chimica industriale, hanno trovato lavoro dopo una settimana, ottimamente retribuito, e non li caccia nessuno!
Se uno non sa fare un tubo, pretende di scegliere pure il lavoro in giacca e cravatta, ma che pretendete?
Ho cambiato posti di lavoro, perché IO volevo migliorare; nei vari posti in cui sono stato non mi hanno cacciato a fine progetto, mi hanno chiesto di restare.
Il problema è che per mantenersi un lavoro precario bisogna saper fare e saper lavorare, mentre troppi giovani (miei coetanei) non sanno fare nulla e nulla hanno voglia di fare.
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Anchio voglio imparare e migliorare. Anchio ho cambiato posti di lavoro perchè mi stavano stretti. Anche a me non mi hanno cacciato.. ma a quale prezzo.. hanno sempre fatto finta di niente di fronte alla mia buona volontà. Alle mie 12 ore di lavoro, al mio carico autonomo di responsabilità, peggio l’hanno apprezzata ed elogiata… tranne che sull’assegno a fine mese…
sarebbero scemi a cacciare uno che si spezza in 4 per loro e che viene pagato come il più fancazzista dei loro dipendenti. Ma prova a dire: signori , mi servono soldi perchè mi voglio prendere un appartamento.. siete contenti di quel che faccio.. perfavore datemi delle garanzie..
e qui veniamo al dunque.
Non lavoro gratis. Voglio sì migliorare ed avere soddisfazioni, ma il lavoro non è fine a se stesso, mi serve per campare ed avere una famiglia ed una casa, una vita, che poi PER SCELTA il mio lavoro e la mia vita siano parecchio intrecciate questa è solo una scelta.
Ma dove mi porta il miglioramento personale se ai fini pratici quelli non vogliono accorgersene e non arrivo a fine mese… che ci faccio con la sola soddisfazione ? Ora sono giovane e posso mettere via le conoscenze per il futuro e “ignorare” il liquido. Ma dopo i 40/45 anni con tante piccole persone come me ora e la mia capacità di migliorare ridotta rispetto alla loro goventù… come li tiro i 75 anni? Le conoscenze messe via, senza la possibilità di sfruttarle, dove le metto?
Farò ancora contratti a progetto dopo i 40 anni pagato 850 euro al mese ?
gianluca troiani puoi smentire il fatto che sei di comunione e liberazione ?
se si fallo in fretta
la tua superficialità è una mancanza di rispetto nei confronti di chi vive con 500 euro al mese lavorando 8 ore al giorno in regime di parasubordinazione co co pro
nella fattispecie la tua è una mancanza di rispetto nei miei confronti
quindi fammi sapere se sei di cl
così in caso smetto di sentirmi fuori dal mondo e di credere di avere pretese troppo alte e mi godo la certezza di sapere che quello fuori dal mondo sei tu
> gianluca troiani puoi smentire il fatto
> che sei di comunione e liberazione ?
>
> se si fallo in fretta
Smentisco in modo fermo, l’allusione non mi tange.
I santi in paradiso non li ho, nel mio settore ho una certa notorietà dovuta ad un percorso chiaro e cristallino che mi ha permesso di crescere e avere buoni lavori (compreso quello attuale, che ho sempre sognato).
> la tua superficialità è una mancanza di
> rispetto nei confronti di chi vive con 500 euro
> al mese lavorando 8 ore al giorno in regime di
> parasubordinazione co co pro
Io lavoro almeno 8/9 ore (spesso 10) in più lavoro a casa, ho alcuni progetti aperti e altri che non ho tempo di seguire. Guadagno un po’ più di 500 euro al mese, ma lavoro parecchio e parecchio ho fatto per formarmi.
> nella fattispecie la tua è una mancanza di
> rispetto nei miei confronti
Non era mia intenzione offendere nessuno, chiedo scusa se ciò è accaduto. Che le cose non vadano sempre bene è inevitabile (pure per me comincia ad andare bene solo ora che ho trenta anni).
> quindi fammi sapere se sei di cl
> così in caso smetto di sentirmi fuori
> dal mondo e di credere di avere pretese
> troppo alte e mi godo la certezza di sapere
> che quello fuori dal mondo sei tu
Guarda, ti auguro che tutto possa migliorare, ho passato anni terribili di grandi incertezze, ma ho cercato di costruire e (quasi senza accorgerme ne) mi sono trovato più lavoro di quanto non possa gestirne.
Ripeto, non voglio offendere nessuno, ma troppo spesso si sente gente che si lamenta perché non il lavoro non è un paradiso: lavorare stanca (ma va?) e per alcuni è un castigo divino (ripeto che non ho nulla a che vedere con la chiesa).
Anche tenersi un lavoro non è facile, bisogna formarsi molto (e su questo ho basato molta delle mia attuale fortuna) e avere un pizzico di fortuna (da alimentare con l’impegno): troppi fannulloni si vedono in giro!
Ora come ora sono piuttosto felice, in bocca al lupo a tutti.
Scusa Beppe ma ne approffitto per far conoscere questa bella iniziativa !
MARIO IL PRECARIO ALLA RISCOSSA!
Nell’ambito della settimana di mobilitazione contro la precarietà
promossa da Articolo 1 e Sinistra Giovanile
VENERDI’ 24 FEBBRAIO DALLE 18h00 ALLE 21h30
IL CIRCOLINO DELLA MALPENSATA A BERGAMO
via Luzzati 6/C,
diventa SITO DEPRECARIZZATO
per un rutilante APERITIVO con DJ SET E RICCO BUFFET!
E se anche tu sei un lavoratore flessibile a diritti zero
strappa anche tu un privilegio… PRIMA CONSUMAZIONE OFFERTA!
Non mancate, concentriamo le nostre
insubordinate energie!
Dubito che i segretari di partito vogliano leggere il tuo libro sulle disavventure dei nuovi schiavi. Sono loro i principali sostenitori della legge. Ci vuol altro…
Ciao Manu… e ciao a tutti gli aficionados…vi leggo sempre,ultimamento sono un po’ impegnato.Trovo giusto il tempo di passare da qui e indignarmi per la stupidita’ di molti copn la coscienza sporca…ma i vari Max,Paola Bassi,Puddu,Manu,senzitalia, etc etc sono sempre i preferiti(che fine ha fatto Paolo Rivera?
Quì si sentono solo lagne, tutti si lamentano oddio oddio, a lavurà barbun, come ho fatto io per 35 anni, accettando di fare qualsiasi lavoro,porca l’oca, ho cominciato a tirare via i gramostini dalle saldature con martello e scalpello, (ed ero diplomato al liceo artistico)
ho girato tutta l’italia a lavorare bei cantieri, poi dopo anni ho cominciato a fare il lavoro per quello che avevo studiato, ovvero il disegnatore meccanico, e l’ho fatto per 20anni, in ufficio prima con il tecnigrafo, poi con il computer, ma bisogna cominciare dall’inizio, sacrificarsi quando si è giovani, è troppo comodo andare a fare subito il manager, ma basta con questa tiritera, il lavoro c’è basta cercarlo, e se bisogna andare in Canadà si va la, e basta rompere con queste lagne, c’è poca voglia di sacrificarsi, dice bene Grillo, tanto il suo impero lo ha gia costruito, supportato da ottimi conti in banca, andate a fare i comici anche voi,
non lo vieta nessuno, ghe brisa voia ad lavurar, altarchè mistuchina…
Paolo Franceschini
Uno come te se avesse 20 oggi farebbe la lagna come noi, bauscia.Proprio perche’ dici di essere uno che ha voglia di lavorare, il farlo in ambienti dove NON viene apprezzato ti farebbe infuriare.Quando cominciasti tu le cose erano MOLTO diverse.Virtualmente nessuna concorrenza estera,nessun lavoratore esxtracomunitario disposto a lavorare per il cibo e non per i soldi.Imprenditori semi-seri(quelli seri in Italia non ci sono mai stati)che ancora credevano nel lavoro serio e nell’investimento nelle persone.Ti vorrei vedere a lavorare con la tua voglia in posto dove dopo 3 mesi di culo selvaggio di sfanculano perche’ POSSONO.E basta.Ti ammazzeresti.La volgia di lavorare ce l’abbiamo piu’ di te,se non chi ci andava a lavorare per 4 euri l’ora lordi.10 ore la giorno,senza speranza.Tu la speranza ce l’avevi e tanta e sicura.Questo e’ un fattore determinante che oggi NON esiste piu’.Non parlare di cose che non conosci.E scrivi in Italiano che fai piu bella figura.
La precarietà esiste ovvio (un professionista o un artigiamo lo vogliamo includere fra i precari a vita per definizione?).
Il fatto è che per tenersi un lavoro bisogna essere in grado di farlo: conviene tenere chi sa fare e cercare di sostituire chi è portato per fare altro.
Non si può pretendere che il lavoro cada dal pero, non si può pretendere un lavoro perché si ha un pezzo di carta, che il pezzo id carta (ormai) l’hanno un po’ tutti.
ma come fate ad essere miopi: mentre qualche ragazzo si vanta della sua carriera iniziata come co.co.co ed andata avanti perchè di buona volonta, altri cinque sono a passeggio (benchè muniti di buona volontà) perchè l’imprenditore è una razza bastarda. Un esempio:
Pastificio Poiatti di Mazara del Vallo:
Ogni mese tanti ragazzi fanno domanda di assunzione come operaio per imballaggio della pasta, ne vengono assunti tanti ogni settimana ma SE NE LICENZIANO TANTI AL GIORNO- PERCHE’?
Perchè l’orario è massacrante, il lavoro pesante e la paga da fame. TUTTO CIO’ E’ A NORMA DI LEGGE E LE PERSONE PREFERISCONO ANDARE A LAVORARE COME MURATORI VISTO CHE E’ UL LAVORO MEGLIO REMUNERATO.
Il centro-sud ne è pieno di questi casi, lo ammetto che 2 giovani su 5 non vogliono lavorare ma 3 hanno volontà e capacità. è per questo ke emigriamo al nord, a farci sfruttare lì su ma almeno ci trattano meno dei privati del SUD!!!
Flessibilita’? Calo della disoccupazione? Non hanno senso nel nostro paese, e vi giuro amici, non sono un irresponsabile o un bugiardo, ma in “italia” stiamo per arrivare al collasso totale. Poi non ci saranno piu’ soldi per nessuno, nessuno andra’ piu’ al SuperMegaIperScontoCentroCommercialeTecnoMercatone ad acquistare il cellulare e/o qualche altra cazzata che la TV inutile ti suggerisce di comprare per essere “trendy”!
Io so solo una cosa, 10 (DIECI!!!) anni fa sono stato assunto in un’azienda elettronica, nei primi 5 anni quest’azienda si e’ ingrandita ed arricchita dando lavoro a circa 400 persone SOLO in Friuli, avevamo tutto ed era bellissimo, poi e’ stata acquistata da una societa’ in stile NEW ECONOMY “compra-qui vendi-li” e nei 5 anni successivi 3000 persone in tutta “italia” sono rimaste a casa.
Oggi sono 5 mesi che sto in cassa-integrazione, l’azienda dove ho imparato gran parte di cio’ che so fare, dove sono diventato giorno per giorno un uomo, dove ho capito quale sarebbe stata la mia professione…e’ chiusa. Fallita. Nessun colpevole. Nessuno paga. Nessuno mi chiede scusa se non riesco a pagare il mutuo. Nessuno mi dice mai quando avro’ i miei soldi della lquidazione di dieci anni di lavoro…se li avro’. Nessuno.
In compenso verro’ assunto a tempo determinato (co.co.pro.co..proco…boh!) presso un’altra micro azienda che importa e ripara computer dalla Cina. Ora per andare a lavoro prendo l’autostrada, 3.20 euro, faccio i miei bei 50Km andata e 50Km ritorno,4.50 Euro di parcheggio, per mangiare un panino in un bar pago 5 euro, e quando torno a casa la sera accendo la TV e sento il coglionazzo che mi dice “…abbiamo abbassato la percentuale di disoccupazione!”…e mi spengo sul divano. Quando apro gli occhi e’ gia’ ora di ripartire. Forse e’ un incubo e sto ancora dormendo.
Uno di questi giorni mi svegliero’. Lo so.
ps: “italia” e’ scritto in piccolo di apposta. Un paese con un governo che permette tutto cio’ che rispetto puo’ meritare?
noto con amarezza che nei post si parla sempre più spesso di ricorrere all uso delle armi
riposto questo pezzo
leggetelo!
L’omicidio di Marco Biagi è arrivato puntuale come un treno svizzero in un momento cruciale da parte delle brigate rosse,proprio come l’omicidio di Aldo Moro è arrivato puntuale come un treno svizzero in un momento cruciale da parte delle stesse brigate rosse.
Colui che era ministro dell’interno (cossiga) all’epoca dell’omicidio Moro ha accusato il rappresentante sindacale più importante d’italia (cofferati) di essere il mandante morale dell’omicidio Biagi.
Voi teste di cazzo che auspicate il ritorno delle p38 e non solo voi
tirate le conclusioni
non bisogna cadere ancora nelle trappole dei cattivi maestri
Bulgaria, India, Cina, Estonia, Lituania, Lettonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Sud Italia?
Sud Italia all’ultimo posto (gli altri sono gente seria e che lavora).
Non sanno l’inglese, non sanno accendere un computer, trovano escamotage continui per non lavorare e scioperare, tasse al 120%?
Italia del Sud all’ultimo posto. Infatti potetete citarmi una multinazionale che vi abbia investito negli ultimi 10 anni?
Aridaje!Perche’ non mi rispondi sui debiti?Sei coperto di cambiali di la verita’!Come tutti voi cimiciosi imprenditorini del cazzo.Tutta bocca e niente palle.Hai assunto 3 tedeschi, ma a chi la racconti buffone.Che i crucchi venivano a lavorare per un Italiano, ma fammi il piacere.Certo che nessuna multinazionale investe al sud.Wind ha un mega centro in Sicilia, la HP possiede una filiale in Sicilia per assitere la sudetta Wind.Tutte le ditte di autonoleggio internazionale hanno da anni grosse sedi a Catania e Palermo.Investimenti per miliardi.Leggiti il sole24,non sei abbonato?E class lo leggi?Capital ce l’hai in uffico?Bloomberg fisso sulla tele…Ma come vi concosco bauscioni!A proposito ma tu sti Inglese del cazzo lo sai davvero?O sei come tutti i bauscia che dicono cetriol invece di cucumber?Fai un figurone con gli amici pirla, digli che in Inglese pavement significa marciapiede e non pavimento.
Un messaggio a tutti quelli che vedono tutte rose e fiori e dicono che la precarietà è inesistente perchè bisogna solo darsi da fare: …O FINO ADESSO SONO VISSUTI SU UN’ISOLA DEL PACIFICO O HANNO I COSIDDETTI “SANTI IN PARADISO”…abbiate la decenza di tacere almeno
caro anonimo 2, non ti ha mai sfiorato il sospetto che:
– le tasse che vengono pagate allo Stato sarebbero meno alte se le pagassero tutti;
– i datori di lavoro piangono spesso miseria, poi fuori della porta hanno il gippone con cui andare il weekend nella seconda o terza casa?
Per carità, il profitto dell’imprenditore è lecito – lo insegna l’Economia Politica – ma a volte ho il sospetto che in questa nostra società il profitto sia fatto “leggermente” sulle spalle dei lavoratori, tu no?
Quì si sentono solo lagne, tutti si lamentano oddio oddio, a lavurà barbun, come ho fatto io per 35 anni, accettando di fare qualsiasi lavoro,porca l’oca, ho cominciato a tirare via i gramostini dalle saldature con martello e scalpello, (ed ero diplomato al liceo artistico)
ho girato tutta l’italia a lavorare bei cantieri, poi dopo anni ho cominciato a fare il lavoro per quello che avevo studiato, ovvero il disegnatore meccanico, e l’ho fatto per 20anni, in ufficio prima con il tecnigrafo, poi con il computer, ma bisogna cominciare dall’inizio, sacrificarsi quando si è giovani, è troppo comodo andare a fare subito il manager, ma basta con questa tiritera, il lavoro c’è basta cercarlo, e se bisogna andare in Canadà si va la, e basta rompere con queste lagne, c’è poca voglia di sacrificarsi, dice bene Grillo, tanto il suo impero lo ha gia costruito, supportato da ottimi conti in banca, andate a fare i comici anche voi,
non lo vieta nessuno, ghe brisa voia ad lavurar, altarchè mistuchina…
Sono una studentessa di 25 che non sa che fare.o meglio,so quello che vorrei fare ma non quello che in realta’faro’.il futuro e’ un vero dilemma,e non penso di essere un’ unica “particella di sodio”scontenta della legge biagi,e per par condicio dico di essere altrettanto scontenta delle legge sulla leggittima difesa(autodifesa?!=?)e sulla parificazione delle droghe:quanto investiranno i contribuenti per “Reintregrarci nella Societa’?”(potrebbe diventare lo slogan per un iniziativa,o magari per una pubblicita’PROGRESSO da trasmettere durante lo show”BUONA DOMENICA” !!!RIPETO:sono una studentessa e non so cosa faro’, ma so che faro’ per i prossimi mercoledi’ e giovedi fino alla laurea:serviro’ ai tavoli di un ristorante per 7 ore circa dopo le 7p.m x 40 miseri euri a serata….oh,speriamo di non dover finire a far la fila x 5miseri euri alla prima sede del qual che sia operatore telefonico!..per poi magari sentirmi dirmi dire:”signorina,i nostri operatori hanno tutti Seguito un corso di dizione!”E IO:”CAVOLI STAI A VEDERE CHE IL MIO ACCENTO SARDO NON ACCHIAPPA!”e lui continua:”non si preoccupi…offriamo noi il servizio per la modica cifra di 100 euro alla settimana!”E SEMPRE IO”ACCIDERBOLINA,STA A VEDERE CHE DEVO LAVORARE UNA TERZA SERATA AL RISTORANTE…”.MORALE DELLA FAVOLA:E POI QUALCUNO HA PURE IL CORAGGIO DI DIRE CHE C’ E’ POCO LAVORO….IO SONO DISPOSTA A PAGARE PER FARNE 2!!!!!!!!
E’ ovvio che se devo cercare un lavoro lo cerco che mi piaccia, poi pian piano che non trovo scendo nella mia lista e se non trovo nulla mi accontento.
Il problema sta qui.
In qualunque voce nella mia ipotetica lista vi è la stessa situazione.
Voglio una famiglia, uscire di casa, so fare bene il lavoro che vorrei fosse “IL LAVORO”, ma mi voglio accontentare di altro, ma l’altro non lo so fare e quindi la dall’altra parte è: facciamo un periodo di prova e… via così, si torna daccapo, perchè dopo la prova non ti assumono etc etc.
Mettiamo anche che sia io lo sfigato
Se trovassi un lavoro che mi permette di fare casa e famiglia lo accetterei.. perlomeno mi darebbe la possibilità di mettere via qualcosa, avere delle sicurezze, mi darebbe la possibilità di fare dei progetti, di poter scegliere di fare grossi sacrifici e chissà, un giorno poter permettermi di lanciarmi prorpio nel settore che mi appassiona, esattamente come hanno fatto i miei genitori prima di me. Invece così non posso scegliere di fare grossi sacrifici.. anche se lavoro 12 ore al giorno NON MI PAGANO per quelle 4 ore in più.. non mi pagano a sufficenza per le 8! Figuriamoci arrivare alla fine del mese con affitto spese e magari bambini..
So fare il mio lavoro. Sono disposto a sacrificarmi, ma dove sono le infrastrutture che me lo permettono potendo avere ache una vita ?
Ho il brutto vizio di cercare tutte le responsabilità in me stesso. Ma forse la responsabilità in questo caso non è proprio tutta mia… o forse non la vedo. Non mi frega che la colpa sia di governo, ex governo, berlusconi, biagi, prodi, dalema, fini
D’accordo e d’accordo: però questo si può fare solo da dentro .. oppure creandone uno nuovo che ci piaccia di più.. a scelta, oppure affossando tutto, una bella bomba come dice Davide?..
Ci sono i nuovi schiavi? Ricordate i minatori di inizio ‘900, che lavoravano, incluse donne e bambini, 14 ore al giorno? qualcosa da allora è un po’ cambiato, credo, grazie alle lotte dei lavoratori stessi
quando bellachioma suggerì di lavorare 14 ore al giorno io pensai “finalmente mi riducono l’orario”, io sto qui dentro almeno 16 ore al giorno, senza contare banca, postaa, commercialisti e acquisti ….
è cambiato nella forma ma non nella sostanza.
Ti ricordo che il capitalismo indistriale è stato contrastato da un forte movimento di lavoratori organizzati, furono organizzati così bene da sfociare in una organizzazione internazionale appunto, (L’INTERNAZIONALE I e II), ma il capitalismo si è sviluppato e così i rapporti sociali e la società stessa, il benessere non un assioma ma è uno stato di fatto relativo, cioè soggetto ad oscillare e anche a sparire.
Il sindacato di per se nasce come coalizzazione spontanea dei lavoratori in difesa dei propri diritti e si traforma negli anni in professione al soldo degli stessi investitori.
Giudicare quindi il principio sindacale come il sindacato attuale è ERRATO.
La superficialità non giova.
Se fai qualcosa che ti piace, di cui sei convinta, che è tuo, sì Manuela il tempo passa quasi in fretta, e io ti ammiro per la tua scelta!
Penso che ognuno bene o male, oltre a lamentarsi, dovrà mettersi in cammino per la sua strada .. la strada che intravede come la migliore.. anche lottando e anche sudando un po’ che dici?
Ho cambiato posti di lavoro, perché IO volevo migliorare; nei vari posti in cui sono stato non mi hanno cacciato a fine progetto, mi hanno chiesto di restare.
Il problema è che per mantenersi un lavoro precario bisogna saper fare e saper lavorare, mentre troppi giovani (miei coetanei) non sanno fare nulla e nulla hanno voglia di fare.
Nessuno dei miei amici è disoccupato, tutti hanno un lavoro più o meno sicuro, sono ragazzi seri, con voglia di fare e fare bene.
Le persone così un lavoro lo trovano (pure buono) e sono in grado di tenerselo.
io giampiero, non posso sapere se quello che hanno scritto sul programma lo hanno anche in testa, ma al loro posto, se dovessi rosicchiare ampia maggioranza nell’intento di annullare gli effetti di questa legge elettorale truffa, parlerei come loro…
Non voglio credere che Prodi intenda ancora una volta perdere credibilità con una crisi di governo fra sei mesi…forse nel centro sinistra un pò di speranza c’è, ma a patto che stiamo svegli e vigiliamo.
La precarietà è una vergogna! quei pochi posti che garantiscono un futuro invece sono preda di quall’ignobile clientelismo che vige in Italia da sempre
faccio l’animatore turistico dal 1999.sono passato dal co.co.co. alla legge biagi.non e’ cambiato nulla,anzi……
forse propio il mio e’ un lavoro che non ha orari di inizio e fine e nonostante tutto non esiste neanche un contratto adeguato a questa qualifica.i sindacati quindi non possono riconoscerti.
come possiamo fare?
questa estate con trattenute varie per spese di alloggio (false) e vitto (false) la mia agenzia di animazione dichiara con il mio contratto allo stato di versarmi in tasca circa 380 euro.
come si puo’ far finta di chiamarlo lavoro?
lo stato puo’ permettere tutto questo?
io da milionesimo disoccupato avrei due soluzioni:1=garantire un minimo fissato dallo stato.magari facendo prima una lista (graduatoria) di paga giornaliera stabilita per ogni tipo di lavoro.
2= stabilire obbligatoriamente un periodo minimo di giornate lavorative di un contratto a progetto.dopodiche’ assumere obbligatoriamente a tempo indeterminato.
non si puo’ collaborare da esterno all’azienda,quando ci collabori ogni anno.si puo’ fare un contratto a progetto inteso come “prova per il lavoratore”(vecchio contratto di formazione).
io ammetto di aver votato a destra negli ultimi anni.adesso cambiero’ a sinistra.ma penso che utilizzino questo argomento solo per propagandarsi.
ricordo per finire a tutti,che stabilendo un minimo statale nel contratto,ci guadagna anche la qualita’ del collaboratore.
in animazione si utilizza l’entusiasmo dei giovani ragazzi per sottopagarli,scartando cosi’ chi ha piu’ esperienza.
non si guarda nemmeno il propio curriculum personale.l’importante e’ colpire il bisogno di lavoro e soldi.e’ logico che c’e’ qualcuno che sta peggio di te.
grazie a beppe grillo per la rivoluzione in atto.
aiutiamolo e aiutiamoci.
firmato da un povero disoccupato di 30 anni con tanta voglia di uscire dalla vita dei genitori,e perche’ no,magari farsi una famiglia.
gianluca rizza (da caltanissetta)
Volevo scrivere un lungo commento su questo argomento. Perche mi riguarda e lo trovo importante. Ma improvvisamente mi rendo conto che la maggior parte di voi che scrivete siete ippocriti. Perche denigrate cio che votate. Perche sotenete il sitema mafioso al sud, semplicemente facendo finta di non vedere o non sapere. Perche sostenete gli estremismi e tacciate di fascismo la forza publica, quando siete voi i primi a prendere i bastoni e a fare i casini. La Politica italiana non è altro che lo specchio della società che la vota. Cioè un connubio di ippocrisia,arroganza e ignoranza.
il sindcato ? non fatemi ridere,persone che di professone devono mitigare le rimostranze dei lavoratori.
La forza dei lavoratori ? era lo sciopero
Hanno risolto anche questo problema trasforamdo i lavoratori in aspiranti a vita.
a 25 anni sto sbattendo la testa a destra e a sinistra per torvare una borsa estera, per non tornare mai più perchè l’Italia ha le ore contate.
La soluzione Bloccare tutto
È importante sottolineare anche che il precariato nonché i contratti a tempo determinato creano un regime di terrore e la conseguente impotenza tra chi deve conservare lo status dal quale proviene. Ovviamente i più colpiti da questo regime sono i figli della Terza (classe “operaia”) e una larga parte della Seconda classe (classe media). Per una delle tante contraddizioni del sistema i figli di queste due classi giocano quasi ad armi pari. Infatti, il sistema scolastico pubblico, anche se sempre più indebolito a favore di quello privato, può condurre tali figli ad una laurea. Il raggiungimento di tale titolo ha diversi significati. Il primo indica che il lavoratore moderno deve essere sempre più specializzato, ma esiste in generale un’incongruenza tra il numero di laureati e il numero di posti disponibili. Quindi in seconda istanza una parte dei figli delle due classi e le loro famiglie subiscono una frode, in quanto hanno investito del danaro e vengono ripagati con lavori sottodimensionati all’investimento e alle competenze acquisite. Vi sono poi paesi “in via di sviluppo” dove il grado di istruzione ha poco senso una volta che i loro abitanti emigrano in paesi “sviluppati” (a onor del vero anche quando decidono di restare, visto lo stato di miseria in cui vivono tali paesi). Chi ha notato la penuria di lavoro qualificante e ha una certa disponibilità economica, ovviamente cerca di immettere i propri figli nei cosiddetti canali preferenziali, simbolo delle “pari” opportunità del sistema economico capitalistico…
Il bello è che se i musulmani avessero fatto delle vignette su Cristo, tu saresti stato il primo a tirare i sassi contro le ambasciate arabe..
sei come loro: un’integralista!
E’ giusto andare a votare, ma il problema è che quì siamo in una democrazia “apparente”…gli attori da votare sono sempre gli stessi e la gente comincia a scocciarsi, anzi a svegliarsi
p.s. al commento di poco prima:
sono anch’io contro la Tav!!! e mi batterò -come tanti- fino alla fine perché non si faccia, o meglio non si faccia come quella inizialmente proposta (nuovo buco nella montagna), mi sono spiegata ora?
Ciao Beppe, sono uno dei tanti musicisti professionisti (insegnante e concertista) che da anni convive con il più totale disinteresse da parte di politici, istituzioni, sindacati per la propria categoria (…categoria?!..).
In quanto insegnante di musica (in possesso di due diplomi+diploma di scuola superiore, corsi di perfezionamento e bla bl bla) godo ogni anno dei benefici della legge Biagi e dei suoi contratti lavorando in varie scuole civiche di musica. Ogni anno c’è un contratto da rinnovare o meglio che si spera di rinnovare, a meno che la scuola non chiuda o riduca il personale. La pensione è un tema che fa sorridere visti i contributi versati con i co.co.co. /pro; i mesi di ferie però non mancano…tanto non sono pagati. Lo stipendio è simpaticamente variabile di mese in mese a seconda dell’umore degli studenti (e dell’insegnante) e quando arriva alla nona mensilità è un successo. La mutua…non esiste e questo alla fine è divenuto un bene: il musicista difficilmente si ammala…
Quello che però mi ha inferto il colpo di grazia è vedere che anche le prostitute hanno un sindacato. W la musica, comunque.
Sono di Sinistra, nn del centro-sinistra.
Percui non rispondo a nessun tipo di integralista religioso.. cristiano o musulmano che sia.
(a dire la verità mi vengono i brividi al solo pensiero che tu possa essere davvero un cristiano)
Io ho 24 anni lavoro per la compagnia della luce a roma faccio le letture dei contatori per la cifra di 15 centesimi a rilevazione con un contratto a progetto di due mesi sono riuscito a farne 300 negli ultimi 3 giorni quindi ho guadagnato 60 euro in tre giorni questo mese sarà tanto se arrivo a 400 euro.
Le aziende hanno sempre il coltello dalla parte del manico non è cambiato niente anzi con la legge biagi le loro posizioni si sono rafforzate ancora di più grazie a tutti e nn molliamo ragazzi!!!
oddio Giampiero come sei contraddittorio.. prima hai detto che sostieni Rifondazione, la quale si dà il caso abbia firmato il programma dell’Unione che contiene il capitolo sul Lavoro!
DRAGONI, IMPICCATI! RILEGGITI LE STRONZATE CHE DICI E VERGOGNATI!
(Quelli del sud,tra cui me che sto postando su questo blog) Non sanno l’inglese, non sanno accendere un computer(!), trovano escamotage continui per non lavorare e scioperare, tasse al 120%?
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Non sei degno nemmeno di una risposta.. nn sai nemmeno che l’economia sommersa al sud è quasi il 40% del totale.. Parla di lotta alla mafia e di recupero dell’evasione fiscale.. e nn scrivere insulti da quinta elementare (che nn hai).. ti deridono tutti!
Salve a tutti, visito sempre questo grande sito ma è la prima volta che scrivo: 29 anni, laurea, praticantato da commercialista gratuito (la legge lo permette), poche occasioni di lavoro decenti (un po’ per la crisi, un po’ per il malefico stage gratis, la legge lo permette), e così per dare l’esame, avviarmi per bene e non pesare troppo sui miei da un paio d’anni faccio il merchandiser part-time. Contratto co.co.pro., prendo una cifra ridicola, considerando che non ho ferie, 13°, malattia ecc, che uso la mia macchina, e che quei furbi della mia agenzia, una delle più grandi d’Italia, fanno figurare il mio compenso per il 40% come rimborso spese (esentasse) e il 60% come imponibile irpef per risparmiare su quei ridicoli contributi che mi versano. E questi almeno pagano ogni mese, al contrario di altre pseudoagenzie del settore servizi alla g.d.o. Questo lavoro per me è funzionale ad altro e quindi non mi lamento troppo.
La mia opinione però è questa: legge Biagi e stage gratuiti sono allo stato attuale strumenti in mano a imprenditorucoli per sottopagare, precarizzare, non formare a vere professionalità e creare una miriade di lavoretti da sopravvivenza per un esercito di perdenti, spesso laureati, a carico dei genitori. Tali leggi vanno abolite e stracciate con disprezzo.
Comunque la tutela dello Stato nei confronti dei lavoratori precari è sintetizzabile in questo aneddoto: lavorando in un centro commerciale, è passato un controllo dell’ispettorato del lavoro; chi sei, cosa fai qui, che contratto hai, ecc. Ebbene i due ispettori non sapevano neanche dell’esistenza della figura professionale del merchandiser (presente da 10 e passa anni nella g.d.o. dove loro fanno periodiche ispezioni!), sono stati a dibattere se il mio contratto fosse, “in realtà”, “somministrazione di manodopera”, mi hanno fatto a riempire due pagine di verbale per spiegare il mio lavoro e il mio contratto. Ho detto loro: il contratto è quello del vostro capo Maroni; e voi che lavoro fate?
(solo per i puristi che non scrivono una cippa, ma su decine e decine di post vengono a correggerti la cappella, grazie comunque)
Cari signori che vi considerate offesi da un individuo che corrisponde al cognome di Calderoli e che è, purtroppo, ministro del governo italiano.
Non discuto sulle vostre ragioni e quanto, gesti come quello compiuto da tale Calderoli, siano da voi tollerabili o meno ma, se proprio doveste (errata corrige) lanciare una fatwa, conoscendo lo stile con cui, a torto o a ragione voi, come molti estremisti religiosi, siete soliti regolare questioni del genere, vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibile, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia.
Il popolo italiano, io credo che sia vittima di costui quanto ritenete di esserlo voi e non troverei nè giusto nè corretto, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano.
Vi auguro che vi venga concessa soddisfazione per quanto da voi subito e, nella speranza che ogni vostro legittimo desiderio possa esaudirsi, vi saluto cordialmente.
Max Stirner…”””
R. Buonasera Max, vedo che questo argomento ti sta’ particolarmente a cuore. Ginocchia che fanno giacomo-giacomo?
Giovanni Senzitalia 21.02.06 00:03 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione
Ciao Giovanni
Io non ho nulla da temere dai mussulmani e, sinceramente non m’interessa una cippa nè delle loro ire, nè del loro profeta, ma questo argomento disturba assai una categoria di gente che non mi riesce simpatica. Il fatto che questa gente vada continuamente a sfrugugliare un mondo che si trova su una montagna esplosiva, m’induce a metter loro innanzi i risultati del loro sfrugugliare; tutto qui.
Ciao
Max
Max Stirner 21.02.06 00:14 |
@@@@@@@@
Giova’…non sono le ginocchia a fare giacomo -giacomo…ma i testicoli a fare tracisio-tarcisio!!!
Ci siamo sfucugliati i genitali a vedere sti personaggi politici guerrafondai nel sangue,che fomentano l’ odio in nome di una superiorita’ della razza o della posizione geografica)…io non mi pertmetto di usare il termine musulmano in termini razzistici.E’ la religione ,il loro credo.Non li definisco inferiori,come non definisco i cattolici cristiani superiori.Ognuno si crea il suo Dio.Per la necessita’ comune di credere in qualcosa che ci aiuti a non essere irrimediabilemete nudi e abbandonati.
Calderoli,come tutti i fomentatori dell’ odio verso il diverso sono solo individui che vivono nella paura e coinvolgono gli altri nella stessa paura,l’ odio e’ solo la paura scitta con altre lettere.Senno’,facciamola finita una volta per tutte, e prega il tuo amico Bush di sganciare una mega bomba che polverizzi il mondo dal salento in giu’.(digli di risparmiare il sud italia, il salento e la sicilia…in fin dei conti sono ottimi produttori di vino e olio a basso costo,e donne con la D maiuscola)!
Ma mi raccomando che non rimanga un filo di vita,senno’ ricominciamo co ste stronzate!!!!
Octavio Vladimir 21.02.06 00:06
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hai detto molte cose interessanti, ma non sono convinta che sia tutto giusto.
Il mio dubbio per esempio è nel fatto che ci sono persone che hanno una vera passione per il loro lavoro, sono quelli che hanno potuto sceglierselo, alcuni lo farebbero anche senza stipendio, se avessero di che vivere.
Però concordo che non è giusto non poter scegliere…
NESSUN PAESE ARABO HA VOLUTO FIRMARE LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO, NE HANNO INVECE FIRMATA UN’ALTRA NELLA QUALE SI SANCISCE CHE L’UOMO E LA DONNA NON POSSONO ESSERE CONSIDERATI ALLO STESSO LIVELLO.
————————————————-
Capra! Ci sono molti paesi arabi, non uno soltanto..
E molti riconoscono i diritti delle donne.Anche il Marocco, va bene?!
Sei rimasto alla dinastia araba degli Omayyadi del Medioevo.. ah già… dimenticavo: cosa ne puoi capire tu di storia, ignorante!
NESSUN PAESE ARABO HA VOLUTO FIRMARE LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO, NE HANNO INVECE FIRMATA UN’ALTRA NELLA QUALE SI SANCISCE CHE L’UOMO E LA DONNA NON POSSONO ESSERE CONSIDERATI ALLO STESSO LIVELLO.
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Capra! Ci sono molti paesi arabi, non uno soltanto..
E molti riconoscono i diritti delle donne.Anche il Marocco, va bene?!
Sei rimasto alla dinastia araba degli Omayyadi del Medioevo.. ah già… dimenticavo: cosa ne puoi capire tu di storia, ignorante!
Ma il sindacato?.. parliamone..
quanti dei ragazzi che si lamentano hanno una vaga idea di quello che ha fatto negli anni per i lavoratori, pur con tutti i suoi limiti?
forse rafforzandolo, cambiandolo, portando le nostre istanze.. chissà..
dall’1 al 4 marzo a Rimini
XV Congresso della CGIL
(Cofferati, i 3.000.000 a Roma.. cavolo se ci ripenso, ancora mi commuovo e mi incxxo!!)
Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
****************************************
un pò di speranza allora c’è, però non avere fretta…con le catene al piede si è lenti.
azzeccato, come sempre! Triste non intravedere futuro.. sono riusciti anche in questo.
Ma la storia non si ferma, se non si muovono loro, dovranno aspettare che si muovano gli schiavi cinesi..
bhe’ non c’è che dire… davvero angosciante arrivare alla fine dei commenti.
per quel che mi riguarda, fortunatamente sono fisso da 8 anni nell’artigianato (sono elettricista) ma negli ultimi tempi sto cominciando a vederne troppi di ragazzi assunti con quei contrattini; è preoccupante vedere che non assumono più giovani da formare in modo da ottenere bravi elettricisti e garantire affidabilità e qualità ai clienti; ultimamente siamo sempre quei tre, quttro coglioni ad essere sobbarcati di responsabilità e mandati in giro con ragazzini con contratto ad orologeria, per cui:
1- ad insegnargli qualsiasi cosa perdiamo solo tempo e gli facciamo fare solo cazzate (anche se nella maggior parte dei casi sono diplomati e meriterebbero più considerazione);
2- sanno benissimo qual è la loro situazione e la metà di loro se sbatte le balle di fare della fatica per il misero salario che prendono e le belle prospettive che anno.
3- a forza di stringi stringi sui prezzi (perchè nell’ artigianato la concorrenza c’è eccome) stanno cominciando a limare anche lo stipendio di chi come me è fisso anche con mirabolanti contestazioni del mio operato.
e a me va anche bene, da quel che ho letto!
ragazzi ed egregi difensori della legge biagi(non era proprio così che la intendeva per quel che ne so), la questione è essere presi per il culo! questo maledetto precariato potrà anche essere figlio dei tempi ma un povero cristo che lavora deve mantenere la sua dignità! non possiamo più permettere che vada avanti così, dobbiamo farlo capire chiaramente a chi propone di governarci che non è sostenibile questa situazione, che non l’accetteremo ancora per molto.
ora basta, mi si è gonfiata una venuzza nella tempia destra ed è segno che mi devo fermare.
scusate lo sfogo, un saluto a tutti, ciao beppe!
Grazie alle condizioni che si sono create in conseguenza alla legge Biagi, ho chiuso una partita iva da consulente informatico che avevo aperto 9 anni fa.
Ho 42 anni, mi trovo al palo di partenza, come se non avessi fatto nulla fino ad oggi ma non ho piu’ 20 anni.
Le offerte di lavoro prendono in considerazione persone che abbiano al massimo 35 anni.
Le aziende che offrono lavoro nel mio “EX” settore si possono permettere di “OTTIMIZZARE” i carichi di lavoro al meglio.
La flessibilita’ nel mondo del lavoro esiste, ma e’ rigorosamente unilaterale e si ferma ad un’angolazione di non piu’ di 90 gradi (bastano).
Le aziende informatiche sono in grande crisi, molte hanno chiuso riversando sul mercato del lavoro un esercito di disperati pronti a tutto pur di lavorare e le aziende rimaste in piedi “pescano” da questo stagno scegliendo i “pesci” migliori pagandoli come pesce ammuffito.
Le universita’ continuano a sfornare nuove leve di informatici che si uniranno ai neo licenziati.
Grazie… a chi non lo so ma ….grazie.
ciao beppe
proprio stasera ho scritto una lettera alla responsabile del personale della mia ditta dove lavoro da un anno e sono stato assunto con un contratto a tempo determinato che mi scade tra 10 giorni.un mese fa ho iniziato a chiedere informazioni sul rinnovo e l’unica risposta e’ stata che la loro intenzione era di non rinnovarlo per motivi futili tipo ‘ci aspettavamo di piu da te’ che non comprendo dato che il mio lavoro l’ho fatto sempre bene.tuttora a 10 giorni dalla scadenza non mi hanno confermato la decisione nonostante abbia chiesto piu di una volta un ulteriore colloquio.
IL LAVORO PRECARIO E’ PROPRIO QUESTO,loro hanno la legge dalla loro parte e POSSONO FARE CIO’ CHE VOGLIONO.
p.s. l’azienda in questione si chiama “OIKOS”
ed ha appena regalato 1.000.000 di euro a quel poveretto di Fisichella per una scritta di 5/10 cm. sul suo casco.
non vedo l’ora di vederti sabato 18 marzo a pesaro.
un saluto mauro
La legge Biagi a mio modesto pare è una rovina .
Con tutto rispetto per la defunta persona Biagi che ha svolto il suo lavoro di consulente , mi permetto di dire che la sua consulenza a lungo termine ha avuto per il paese un effetto catastrofico.
1 Italiano su 3 vorrebbe fuggire dall’italia.
Laureati supercazzuti ci lasciano , ci facciamo sfuggire il loro preziosissimo talento (quello fa progredire , non il cambiamento politico) che regala agli altri paesi Genio e Creatività.
Vai in inghilterra in un giorno ti fai i documenti per lavorare. Lavori con contratto , paghi i contributi e quando torni in Italia TE LI RIMANDANO INDIETRO.
Ma perchè da noi non è così ?
Perchè ci deve essere questa PRECARIETA’?
Perchè una società deve pagare una persona 40 euro al giorno e incassarne 300 ? Non è schiavismo , E’ PEGGIO , qua si commercia la vita , la speranza , la giovinezza e la felicità della gente.
Siamo diventati le chiglie e le vele delle loro barche… e ci domandiamo perchè poi la gente si buca.
Sono studente al primo anno di laurea specialistica di ingegneria informatica a pisa. lavoro part time in un’azienda del mio settore che lavora per grandi realtà istituzionali. Il mio stipendio è di 470 euro netti al mese circa, per un lavoro altamente specializzato (faccio il programmatore di applicazioni web per portali di servizio ai cittadini) ma che non è uno degli sbocchi ideali del mio percorso di studi. ma questo passa il convento… un contratto di 3 mesi in 3 mesi.. dove sta la possibilità di comprarsi una casa o farsi una famiglia per i giovani signor Berlusconi? io non le ho mai creduto ma mi dispiaccio molto per quelli che hanno scommesso su di lei …alla fine si sono rovinati anche quel poco che avevano, mentre lei triplicava le ricchezze della sua famiglia mentre era al governo.. complimenti per l’interesse del bene comune (a lei e ai suoi famigliari) non certo agli italiani.. soprattutto non hai giovani!
IL PRECARIATO NELLA FIAT DI MELFI
(per quella capra ignorante di Dragoni)
Un mio amico (e meno male nn io!) è stato contattato il 26/12 da uno dei tanti responsabili del personale dello stabilimento FIAT di Melfi.
Ebbene : gli hanno proposto 2 giorni di lavoro!!! Il 28 e il 29/12! Le prospettive lavorative? Lì per lì questo (ir)responsabile nn si è sbilanciato.. ma alla fine dei 2 giorni di lavoro ha avuto il coraggio di dire al mio amico: molto probabilmente ti chiameremo anche per un’altro giorno. E così è stato: il 2/1/2006 è stato il suo ultimo giorno di lavoro.. strano, viste le prospettive!
PS: uno potrebbe dire: perchè farsi sfruttare? Ma vi garantisco che quando si è costretti (per avere
un minimo di indipendenza economica, anche se in questo caso solo per una settimana) uno accetta.
Se avesse rifiutato nn avrebbero avuto problemi a trovarne un altro.. Nel Sud-ozioso , come tanti ignoranti lo definiscono (vedi Dragoni), tanto è il bisogno di lavorare che molti sono disposti a farsi sfruttare anche per soli 3 giorni.E di esempi ne avrei tanti..
Carissimo Beppe, accolgo il tuo invito e vengo subito al dunque raccontandoti la mia storia.
Mi laureo in Matematica a Bologna nel lontano 2001. Felice per il risultato raggiunto faccio “il pieno di grinta” e comincio a cercare lavoro, principalmente sul “canale per laureati”. Sono stato un anno intero a sfogliare riviste, giornali, pagine web…
Risultato: nel 2003 conosco il co.co.co a seguito di un lavoro riguardante la vendita di servizi di telefonia fissa e mobile. Intanto continuo sempre a guardarmi intorno non disdegnando i miei lavoretti saltuari di cameriere nei catering, durante i mesi estivi.
Continuo su questa strada e cambio Gestore, per un anno e qualche mese. Risultato : avanzo circa 1000 euro di provvigioni non corrisposte, per vizi contrattuali, da parte di un uomo che piu’ dello sterco non vale…Spero che stia leggendo (se sa leggere, l’ignorante)…Incassato il colpo, cambio Gestore nuovamente…questa volta sono nella squadra del Tronchetto del Ca…..
Di male in peggio: per via dei loro meccanismi perversi, malati di burocrazia, e per l’incapacità dei “lacchè di corte” (che vi posso garantire che e’ come se uscissero da una catena di montaggio di pezzi fatti male) che altro pensiero non hanno se non quello di intascare lo stipendio, anche qui ho fatto della “beneficenza” per circa 1500 euro…
Attualmente, lavoro per l’ultima Compagnia telefonica che mi e’ rimasta sperando in bene…
Sono “procacciatore d’affari”; svolgo il lavoro piu’ esecrabile che esista:
NIENTE DIRITTI,
NIENTE FERIE,
NIENTE FUTURO,
NIENTE SOGNI,
NIENTE FAMIGLIA,
NIENTE STABILITA’….NIENTE.
I miei sogni, insieme a quelli di tanti altri ragazzi che vivono il dramma del NIENTE, sono svaniti nel nulla.
Di questo “ringrazio” infinitamente quei DELINQUENTI e venditori di fumo che siedono nei banchi del Parlamento: gente infame e bugiarda che predica di capire e comprendere i disagi di chi guadagna 800 euro al mese quando loro nella realtà dei fatti portano a casa 10 volte tanto…
VERGOGNA.
Sono uscito col massimo dei voti dalla scuola, lo stesso da un corso post maturità, adoro il mio lavoro e concedo sempre di più (ore) perchè mi diverte quel che faccio e voglio imparare. Il mio lavoro (a parole) viene elogiato da chi me lo da e a livello di conoscenze pratiche mi sento più preparato di tanti miei colleghi attuali.. ma: è la quarta volta in tre anni che faccio stage di tre mesi (o “sono qui in prova”) e nessuno dimostra un minimo interesse per tenersi stretto il know how del sottoscritto. Il ragionamento è.. se chiede troppo, lo sostituisco quando voglio perchè è più importante guadagnare su tutto quello che dovrei dargli in + piuttosto che vendere un servizio di qualità.. vista + in grande una cosa così è utile per indovinare tra 10 anni il livello di competività delle nostre aziende.
Comunque, alcune frasi al colloquio:
1-non ti assumo , mi costi troppo però voglio da te responsabilità e flessibilità (ore in più, qualche weekend(gratis))
2-non ti faccio il tempo determinato perchè è troppo vicino all’assunzione. Sai, ferie pagate, malattia, contributi.. quindi fai ferie quando te lo dico io se te lo dico io.. e se ti ammali.. bè vediamo quando succede
3-il contratto a progetto te lo faccio quando sono finiti 5000 euro(6 mesi + o meno) che posso darti con la ritenuta d’acconto: INVENTARSI un progetto sembra sia uno spreco di risorse.. sì perchè signori.. il contratto a progetto il 90% delle volte è INVENTATO e usato come scusa per giustificare la tua presenza per un tot periodo.. in verità io faccio altro e mille progetti in più rispetto a quello segnato nel contratto (se c’è)
4-il contratto a progetto non te lo faccio perchè poi devo pagare il commercialista.. apri partita IVA così fatturi e ti scarichi le spese.. ti do un budget di 1000 euro IVATO e stai qui comunque tutti i giorni 8 ore e disponibilità al 100%(vedi punto 1). Tutti gli svantaggi del libero professionista e dell’assunto messi insieme. Insomma pago per lavorare.
ma cristo!!! che sara ora che gli sputi in faccia??
giusto, le aziende italiiane non hanno un campo
visivo a lungo orizzonte, non te lo puoi permettere
poiche’ sti bambocci propio non ci arrivano…
sara’ il risultato della politica italiana?! oppure
e’ la politica il risultato dell’italiano?!
diciamo tutti e due!
che palle l’Italia, ma a me non fregano, io vado
all’estero!!
Michele
Mio figlio Luca diplomato in grafica grazie a quella legge l’altranno è stato chiamato da un’agenzia fornitrice di schiavi e grazie a loro è riuscito nel mese di giugno ad ottenere un contratto di ben dieci giorni consecutivi part time presso un supermercato molto importante di Roma alla favolosa cifra di ben 6,98 euro lordi l’ora, peggio di così.
A parte il nano, che detesto, mi aspettavo che, in mancanza di argomenti avresti parlati di cazzi e culi. Ovviamente voi siete i più omofobi al mondo. I ricchioni vi fanno schifo.
Sono sempre il consegnatore di pizze!
Stavo arrivando al dunque sulla legge Biagi ma mi son finite le lettere da scrivere!
Volevo dire solamente ch e in Scozia in due anni ho cambiato almeno 4 posti di lavoro tutti assicurati e nessuno con contratto a tempo determinato. In Italia in un anno ho lavorato 3 mesi da AUTOg++ll duante l’estate mi hanno preso e poi non avendo più bisogno di me non mi hanno rinnovato il contratto!
In più ho lavorato 6 giorni come rappresentante con un’agenzia di Parma neanche di Bologna, che mi ha fatto un contratto lampo e poi mi ha scaricato come un pezzo di me++a!
Questo è il mio piccolo pensiero sulla legge Biagi_!!
non è certamente più gradevole di fare l’amore, no?! Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana… certo c’ho il mitra alla nuca… lo faccio, perché faccio il discorso: “Meglio leccare il pavimento o morire?”
“Meglio leccare il pavimento” ma quello che è orrendo in questa cultura è che “leccare il pavimento” è diventata addirittura una aspirazione, capisci?
Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare 8 ore al giorno e debba essere pure grado a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?
Tutto ciò è “oggettivamente” mostruoso, ma la dove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è “effettivamente” mostruoso…
“SI VABBE’ MA ORMAI E’ IRREVERSIBILE LA SITUAZIONE”
Si, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprire, perché è il tipico dello schiavo, no?! Il vero schiavo…il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto:
“Eh si! sono 22 secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, mò arrivi te a dire questa stronzata… e come farai a spiegarlo, a tutti gli esseri umani?” e lui: “Non è affar mio, signori…”
“Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell’ordine delle cose”… hai capito? Perché tutto l’Occidente vive in un’area di beneficio perché sta rubando 8/10 dei beni del resto del Mondo. Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina.. no! E’ un sistema politico che sa rubare 8/10 a 3/4 di Mondo e da un pò di benessere a 1/4 di Mondo, che siamo noi.quindi, signori miei, o ci si sveglia… o si fa finta di dormire… o bisogna accorgersi che siete tutti morti…
Io veramente grazie alla legge Biagi posso lavorare e studiare, cosa che non potrei fare se fossi obbligato ad aprire una partita IVA per quei pochi siti che faccio. Invece con i contratti a progetto posso farlo. Capisco che ci sia chi se ne approfitta, ma non è lo strumento che è sbagliato in sé, è chi lo usa…
Ho 26 anni non mi hanno mai assunto ho lavorato e lavoro in nero… ormai non mi faccio più illusioni credo che non lavorerò mai in maniera pulita e avendo tutti i diritti che mi spettano… Coraggio coraggio coraggio…
Ah, ma allora ci conosciamo.. Chi sei, Giacomo il Leghista? Cmq se ci tieni a saperlo HAI RAGIONE! Ma se il problema è la mafia, mi dici che cazzo centra l’altra gente, quella onesta (e ce n’è, fidati) che è costretta a convivere con la mafia per colpa dell’inettitudine dello Stato?
Questo, caro il mio chiorba, è il problema..
Proponici una tua idea per combattere la mafia, che dei tuoi commenti sui siciliani nn ce ne frega
un cazzo..
Non voglio prendere assolutamente le difese del nano, nè tantomeno della coalizione, vorrei solo ricordare che l’INVENZIONE dei primi co.co.co. è stata del governo PRODI !! il peggio e il meno peggio…..fantasie…..notte a tutti
Uno degli aspetti più micidiale dell’attuale cultura, è di far credere che sia l’unica cultura… invece è semplicemente la peggiore.
Bèh gli esempi sono nel cuore di ognuno… per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare.
Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta…
Mentre fino ad ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso:
“Pensa questi bastardi che mi stanno rubando l’unica vita che ho, perché non ne avrò un’altra,
c’ho solo questa.. e loro mi fanno andare a lavorare 5 volte, 6 giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno.. per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?!”
Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero
perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire…
Deve sempre pensare, con una coscienza perfetta:
“Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada,
mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile”
Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.
Secondo me, poi, siccome c’è un parametro che, con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno 100 volte… e allora il lavoro doveva diminuire almeno 10 volte! Invece no! L’orario di lavoro è rimasto intatto. Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l’amore, no?!
Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l’amore otto ore al giorno… sarebbe una vera tortura… e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più
Beppe mi sa che qui scateni l’inferno!
quoto in pieno Silvia Martini.
Ecco la mia storia: laurea in conservazione dei BB.CC. nel 2002 stage presso un museo (fine a se stesso : “quando finisci prendiamo un altro stagista perchè non abbiamo soldi…”)
poi lavoro a tempo determinato presso vodafone (negozio e call center) e Tim (call center) tra contratti e rinnovi ho avuto almeno 6 posti di lavori (per cui Silvio deve ringraziarmi perchè ho contribuito pesantemente al suo 1,500,000).
Ora mi offrono un posto da merchandiser (new economy dei nomi…) a 800 euro/mese contratto a progetto senza feriemalattialiquidazionetredicesima. praticamente le condizioni dell’epoca presindacale. Proverò in Alabama, tra i campi di cotone.
La flessibilità mi sta bene se è flessibile anche il datore di lavoro, altrimenti sono flessibile solo io: piegabile a 90°…
e ribadisco il quote di Silvia Martini le prospettive sono squallide… si può solo vendere vendere vendere, e possibilmente roba di valore nullo e a caro prezzo (telefonia, “servizi alle imprese”, assicurazioni, banche, investimenti, prestiti, finanziamenti…) Andiamo tutti ai colloqui a dirgli come la pensiamo e lasciamoli SENZA DIPENDENTI, stringiamo un po’ i denti, sono loro ad avere bisogno di noi!
sono laureato in scienze motorie e lavoro come insegnante presso palestre…non ho mai avuto contratti diversi dal co.co.co(oggi co.pro.)….lavoro ora presso un grosso centro fitness nella città di roma per la signora cifra di 7 l’ora…il contratto co.pro mio e di altri 30 collaboratori è scaduto lo scorso 31 agosto 2005……da quel giorno noi tutti stiamo a collaborazione “occasionale”…nel frattempo una grossa multinazionale del settore ha acquisito il centro e dovrà chiuderlo per svariati mesi per ristruttirarlo completamente……Noi tutti collaboratori il giorno 31/3 vedremo chiudere il nostro posto di lavoro per una durata minima di 4 mesi…e data la nostra “forzata” situazione di collaboratori occasionali ci ritroveremo tutti in mezzo ad una strada……poi leggi sul giornale dell’anomalia tutta italiana degli ultra trentenni che stanno ancora a casa dei genitori, che non si sposano, che non fanno figli….ma va va!!!
(solo per i puristi che non scrivono una cippa, ma su decine e decine di post vengono a correggerti la cappella, grazie comunque)
Cari signori che vi considerate offesi da un individuo che corrisponde al cognome di Calderoli e che è, purtroppo, ministro del governo italiano.
Non discuto sulle vostre ragioni e quanto, gesti come quello compiuto da tale Calderoli, siano da voi tollerabili o meno ma, se proprio doveste (errata corrige) lanciare una fatwa, conoscendo lo stile con cui, a torto o a ragione voi, come molti estremisti religiosi, siete soliti regolare questioni del genere, vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibile, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia.
Il popolo italiano, io credo che sia vittima di costui quanto ritenete di esserlo voi e non troverei nè giusto nè corretto, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano.
Vi auguro che vi venga concessa soddisfazione per quanto da voi subito e, nella speranza che ogni vostro legittimo desiderio possa esaudirsi, vi saluto cordialmente.
Max Stirner…”””
R. Buonasera Max, vedo che questo argomento ti sta’ particolarmente a cuore. Ginocchia che fanno giacomo-giacomo?
Ciao Giovanni
Io non ho nulla da temere dai mussulmani e, sinceramente non m’interessa una cippa nè delle loro ire, nè del loro profeta, ma questo argomento disturba assai una categoria di gente che non mi riesce simpatica. Il fatto che questa gente vada continuamente a sfrugugliare un mondo che si trova su una montagna esplosiva, m’induce a metter loro innanzi i risultati del loro sfrugugliare; tutto qui.
Ciao
Max
sono laureato in scienze motorie e lavoro come insegnante presso palestre
non ho mai avuto contratti diversi dal co.co.co(oggi co.pro.)
lavoro ora presso un grosso centro fitness nella città di roma per la signora cifra di 7 l’ora…il contratto co.pro mio e di altri 30 collaboratori è scaduto lo scorso 31 agosto 2005.
da quel giorno noi tutti stiamo a collaborazione “occasionale”…nel frattempo una grossa multinazionale del settore ha acquisito il centro e dovrà chiuderlo per svariati mesi per ristruttirarlo completamente.
Noi tutti collaboratori il giorno 31/3 vedremo chiudere il nostro posto di lavoro per una durata minima di 4 mesi…e data la nostra “forzata” situazione di collaboratori occasionali ci ritroveremo tutti in mezzo ad una strada.
poi leggi sul giornale dell’anomalia tutta italiana degli ultra trentenni che stanno ancora a casa dei genitori, che non si sposano, che non fanno figli….ma va va!!!
Ministro italiano si dimette per i disordini in Libia dovuti alle vignette (20/02/2006)
[Dopo aver descritto i fatti, e sottolineando che l’ex-ministro ha dichiarato che “continuerà a distribuire e a vendere le controverse magliette”, continua:]
La scelta di una tale maglietta da parte del ministro Calderoli ha avuto ripercussioni anche a Bruxelles, dove i rappresentanti della Lega Nord nel Parlamento Europeo hanno ricevuto un ultimatum da parte del loro gruppo politico, Indipendenza/Democrazia (IND/DEM).
Un voto formale di tutti i membri del gruppo è previsto per giovedì prossimo, avendo bisogno di due terzi dei voti per escludere il partito italiano dal gruppo.
Nota: complimenti alla stampa italiana che ha IGNORATO completamente, finora, la notizia che i legaioli saranno verosimilmente cacciati ignominiosamente dal gruppo politico del Parlamento Europeo nel quale erano integrati.
BERLUSCONI E LEGA NORD = VERGOGNA D’ITALIA NEL MONDO
Capiranno? Macchè… vorranno la secessione anche dall’Unione Europea per mettersi a fare affari direttamente con la Cina! Insomma, l’ampolla del Yang-Tze-Kiang e le magliettine sui Taiwanesi…
Madonna mia cara amica, le cose che si devono sopportare………….. ma perché tutto ció?
La legge Biagi nasce per tutelare gli interessi dei datori di lavoro nei ocnfronti di lavoratori disonesti e scansafatiche che manipolano i loro diritti per ottenerne privilegi (è vero che esiste l’indennità per malattia ma possibile che ci sono lavoratori che stanno sempre male??) Credo i primi colpevoli di questa legge siano proprio i lavoratori (quelli truffaldini, s’intende).
LA MIA STORIA:
Ad Ottobre mi sono specializzata con il massimo dei voti dopo aver conseguito una laurea (sempre con il max dei voti – che noiosa che sono, eh?!?-). La mia Università non prevede tirocini o stage post-laurea per far incontrare laureati ed imprese (ed i tirocini per acquisire i crediti necessari per laurearsi sono una farsa) perciò ho cominciato a cercare lavoro (essendo disposta anche a fare un periodo di prova non retribuito). E’ solo grazie a questa mia “disponibilità” che sono riuscita ad essere inserita in una struttura. Lavoro part-time dal lunedì al venerdì, naturalmente in nero!
Dal 1 febbraio mi è stata promessa una retribuzione a percentuale ed un contratto a progetto (“perchè se devo pagarti anche i contributi secondo un normale contratto…”; “con questo contratto sei più libera….”; sarebbe meglio se aprissi una partita IVA e lavorassi come libero professionista”). Morale della favola:
1) Non posso dirti quanto prenderò perchè la percentuale varia in base al numero delle persone che seguo (se queste si assentano io non prendo nulla). Cmq la mia retribuzione all’ora può andare dagli 0 euro ai 15 euro (ma quest’ultima ipotesi non si è mai verificata ad oggi!
2) Di contratto non se ne è più parlato. Sono ancora in nero e, per come si stanno mettendo le cose, mi conviene (secondo la Legge Biagi, i contratti a progetto permettono di maturare una “pensione” solo se questi contratti vengono rinnovati per almeno 5 anni, altrimenti i contributi versati vengono persi!!! Inoltre non rientrano nel computo degli anni per andare in pensione!!!
Reagire al declino. Una nuova economia, una nuova qualità ambientale, una nuova società
La sfida della concorrenza globale non può essere affrontata con successo sfruttando la riduzione dei costi, in particolare di quelli del lavoro.
Occorre imboccare con decisione una “via alta alla competitività” che faccia leva sulla ricerca, sulla diffusione delle conoscenze, sulle risorse dei nostri territori e sulla coesione sociale. A questo obiettivo devono contribuire tutte le energie del paese: dei cittadini e dei lavoratori, delle parti sociali e delle istituzioni.
Allo stesso fine saranno indirizzate tutte le politiche di governo espresse in questo programma: quelle industriali come quelle del territorio e ambientali, gli indirizzi di politica fiscale e di finanza pubblica.
non sono mai riuscita a scaricarlo…tu pedali più forte!
da qui si capirebbe che visto che lo sfruttamento esagerato della mano d’opera senza investimenti ha dato esiti catastrofici, è più conveniente anche per le aziende ricominciare ad utilizzare il denaro versato in tasse per costruire una mano d’opera professionale ed efficente.
Bisogna vedere cosa pretende l’industria in cambio della disponibilità ad investire qui, ma una cosa è certa, l’alternativa anche per loro è rinunciare all’italia, perchè se non si realizza tutto ciò che è previsto da questo programma non se ne esce.
e basta, se sei uno stalinista non è mica colpa nostra. gli unici che fanno le lodi del lavoro siete voi stalinisti e berlusconi. siete fuori dalla realtà, il 95% di chi lavora odia lavorare, non raccontiamoci palle.
ho un secondo lavoro,sgobbo la media di 10 ore al giorno,per arrotondare lo stipendio basso e permettermi l’affitto…Insomma mi sono stancata di NON ESISTERE pur facendomi un mazzo così!!!!!!!!!!!!!!
francesca cardarelli 20.02.06 23:05 | Rispondi al commento |
fatti coraggio francesca… sii sempre positiva e non ti abbattere e rovinare la vita per il ‘sistema’. ciao
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
[…]
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
[…]
DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
————
Pietrino, sei la star del blog, lascialo dire ad un ammiratore che ti segue sempre, questo post e’ nel suo genere un capolavoro, sprizzi intelligenza da tutti i pori. Certamente uno che non vuole ladri deve mandare a casa i DS e votare Scilvio, e’ ovvio, come darti torto quando hai sempre ragione? Scilvio, lasciamelo dire, non solo supera indenne il test sull’onesta’ personale, ma ha prestazioni elevate anche sul terreno della pura intelligenza, e’ insuperabile nella competenza con la quale affronta ogni problema, risolvendolo in percentuali di volta in volta variabili tra il 99 e il 100% certificate da sondaggisti americani. Soltanto uno potrebbe fare meglio di Scilvio, uno e basta, ma che dico basta, non basta, pero’ e’ sempre uno. E’ lui o non e’ lui? Ceeeeeeerto che e’ lui, sei tu, proprio tu, il Pietrino nazionale! Scendi in campo, cosi’ en passant diamo pure due legnate a “i slavi”, hai visto mai?
pietro lascala 20.02.06 23:45
———————————————-
Sì Pietro, tranquillo, pat, pat, pat, vedrai che vince il tuo Berlusconi. Poi vedrai che gran parte del merito della sua vittoria sarà tuo; con tutti i post che hai inviato, sai quanta gente hai convinto a votare il Berlusca? Dai adesso fai il bravo, spegni il caps lock e scrivi una poesia, magari breve, dai prova. Te la suggerisco io, vedrai che ci riesci, eccola:
“M’illumino d’immenso”
Aspetto che tu la riscriva così, con il caps lock spento.
Ciao Pietro
Lavoro nel turismo da cinque anni e pur essendo questo un settore che meriterebbe molte più attenzioni da parte di tutti i legislatori ( siano essi di destrasinistracentro ) nessuno o pochi si concentrano su quella che dovrebbe essere una delle più normali vocazioni nazionali: l’arte e la storia del nostro Paese, appanaggio di pochi che si godono una torta troppo grande per loro, inesistente per chi ci vive!
La competenza professionale dei vari addetti al settore alberghiero viene spesso tralasciata e non ascoltata! Anche noi abbiamo una voce e nessuno l’ha mai udita – vedi ad es. quando ci è stato l’aumento salariale prevista dal Contratto Nazionale una miseria nell’ ancor più triste realtà di tutti i giorni.
Almeno io lavoro e mi ritengo fortunato…ma il potere di acquisto dei nostri salari è sempre più basso e il futuro appara incerto, voler creare una famiglia diventa quasi un’utopia e non un sogno da realizzare con sacrificio.
Meno male che pratico il training autogeno fai da te, ossia mi consolo ogni giorno da solo dicendomi che ce la farò a realizzarmi, nonostante queste buste paga ferme al minimo, nonostante lo Stato o chi lo rappresenta se ne infischi dei soldi che portiamo al Paese intero attraverso il lavoro competente e serio di chi Lo rappresenta di fronte alla clientela che viene a visitare le nostre città!
Non mi sento uno schiavo per fortuna, ma trovo molto arrogante pensare che questa sia occupazione! Gente che lavora significa gente che può tutelarsi, gente che può sperare di fare un investimento per comprare qualcosa di decente, gente che lavora è gente che non ha paura di parlare e non si vergogna di chi sta in Parlamento e prende 10.000 al mese e poi dicono che non c’è lavoro!
Saluti.
ps per beppe: ho cercato di vederti a Roma ma non sono riuscito a trovare neanche un biglietto, se ritorni mi fai sapere come fare a vederti? grazie
Dimmi solo una azienda straniera che abbia aperto laggiù… con la mafia, le strade con le voragini, la gente che se ne fotte del lavoro.
Meglio la Bulgaria… ma molto meglio
Carlo Dragoni
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Chissa’ perche’ mi vengono in mente tanti politici anche e soprattutto del nord che con la storia del mezzogiorno si son messi una marea di soldi in tasca …
L’infimo coi sottotacchi ne sa qualcosa … visto che nessuno parte da zero …e nemmeno le buone idee fanno strada senza soldi…
cos’era la banca “raspini”??
la verita’ è che se al sud avessero voluto aiutarlo veramente ci sarebbero riusciti …invece i soldi li hanno solo fatti girare …si ..in tasca loro !
son cose che ormai sono conosciute a tutti anche ai padani…
per quanto riguarda le tasse …fosse per me tolleranza zero !!io sono dipendente e quindi le pago !!!
in realta’ è anche qui che lo stato è vacante se si cominciasse a fare controlli a tappeto a cominciare dai ceti medio alti in su …. si perche’ chi è alla fame non uo’ pagare tasse ma secondo me l’80% degli evasori son quelli che c’hanno soldi loro lo sanno come fare il nero vai …
Perchè al posto di aspettare la manna da cielo e gli aiuti (mai arrivati) non vi siete dati da dare per conto vostro, come hanno fatto nel Triveneto? Pensare che di risorse ne avete tante e la gente è aperta e simpatica. Il turismo per esempio, perchè non lo avete mai sviluppato? Aspettavate la cassa del Mezzogiorno?
caro Beppe la mia esperienza è questa: sono stato assunto tramite agenzia interinale in una nota compagnia telefonica come ”risponditore automatico”,contratto terminato dopo un anno al terzo rinnovo consecutivo,stipendio medio mensile circa 650 euro.Dopo di che vengo chiamato da un’azienda di prodotti internet,e qua viene l’assurdo: selezionato direttamente dall’azienda con colloquio in sede e richiamato il giorno dopo dall’ennesima agenzia interinale per offrire un contratto da 20 ore settimanali per 400 euro netti al mese sempre per la stessa azienda.A 30 anni una persona non può chinarsi agli insulti 24 ore su 24 per 600 euro mensili come me perchè vive in Sardegna,posto sciagurato per l’occupazione (come tutto il sud).Grazio Silvio e alla legge Biagi…….V-A-F-F-A-N-C-U-L-O
Ciao Beppe e grazie per farci aprire gli occhi
Si va be’ ma sei nato in Sardegna, vivi in Sardegna, questo e’ gia’ un premio a se stesso… immagina uno che e’ nella tua situazione ma e’ vive in un’altra zona d’Italia… che tristezza!
A me infatti non me ne frega nulla, piu’ che votare Di Pietro non posso fare altro.., e allora ho imparato a surfare e quando spesso non lavoro me ne vado al mare e mi godo la sua bellezza e potenza!
aiuto … ho trovato il titolo di un blog dove si ipotizza la candidatura di grillo in forza italia…ditami che e’ una bufala. era libero.it o virgilio.it, ma spero sia la solita balla tra le mille
Ciao Beppe, questa è la mia storia lavorativa italiana iniziata nel novembre del 2004 dopo una soddisfacente esperienza in Scozia e dopo una brutta storia che mi ha fatto passare tre mesi in Francia (questa se mai la racconto su qualche post che si occupa di “droghe leggere”).Ho deciso di riiniziare la mia vita nella mia amata terra cioè l’Italia, che ora quasi schifo per la vita che faccio qui, a Bologna, città piena zeppa di lavoro…infatti io lavoro, e il problema è proprio questo lavoronero di merda (scusate per la parolaccia di solito sono + educato).
Io appartengo alla sotto classe o classe sfigata dei consegnatori di pizza! Un lavoro pericolosissimo che ti costringe a stare con il c+lo sul sedile, in mezzo al traffico, tra spericolati vari per portarti a casa “la pagnotta” (e la vita) 20/30 euro che nel weekend a volte aumentano a 30/40 euro. In un mese appena porto a casa tra le 800/900 euro lavorando davvero ogni fot++tuto giorno. Personalmente pago 300 euro di affitto in un monolocale con la mia fanciulla. In più ci sono le spese: altra mazzata! In questa catena di pizzerie siamo vari consegnatori, veniamo tutti da Potenza e siamo sparsi per varie pizzerie che hanno lo stesso nome (una sorta di franchising), e siamo schiavizzati anche se tra virgolette “onestamente” da un nostro paesano. “Onestamente” perchè c’e’ sicuramente gente che sta peggio di noi e quindi ci dobbiamo ritenere anche fortunati a fare sta vita di merda. Non faccio lo sfigato e solo che qui in Italia mi sento in una trappola: se voglio indipendenza e quindi stare lontano da mamma e papà non lo posso quasi fare a meno che non sono disposto a fare “sta vita di merda”. Mi sento solamente abbandonato al mio destino che spero mi porterà non un altro lavoro, mi andrebbe bene anche lo stesso ma con ferie e tutte le provvigioni che mi spettano. Non posso neanche ammalarmi o prendere un paio di giorni di ferie pagati! Me ne torno in Scozia dopo le elezioni!GRAZIE BEPPE!
IL PRECARIATO NELLA FIAT DI MELFI
(per quella capra ignorante di Dragoni)
Un mio amico (e meno male nn io!) è stato contattato il 26/12 da uno dei tanti responsabili del personale dello stabilimento FIAT di Melfi.
Ebbene : gli hanno proposto 2 giorni di lavoro!!! Il 28 e il 29/12! Le prospettive lavorative? Lì per lì questo (ir)responsabile nn si è sbilanciato.. ma alla fine dei 2 giorni di lavoro ha avuto il coraggio di dire al mio amico: molto probabilmente ti chiameremo anche per un’altro giorno. E così è stato: il 2/1/2006 è stato il suo ultimo giorno di lavoro.. strano, viste le prospettive!
PS: uno potrebbe dire: perchè farsi sfruttare? Ma vi garantisco che quando si è costretti (per avere
un minimo di indipendenza economica, anche se in questo caso solo per una settimana) uno accetta.
Se avesse rifiutato nn avrebbero avuto problemi a trovarne un altro.. Nel Sud-ozioso , come tanti ignoranti lo definiscono (vedi Dragoni), tanto è il bisogno di lavorare che molti sono disposti a farsi sfruttare anche per soli 3 giorni.E di esempi ne avrei tanti..
lavoro come tecnico helpdesk per una grande società di Roma, una S.p.A. con contratto co.co.pro.
Mi vengono corrisposti circa 50 euro netti al giorno, quando il cliente paga alla mia società, per il mio lavoro, 250 netti al giorno, 5 volte tanto, e quando ho chiesto un aumento perchè ho quasi 30 anni, una fidanzata e vorrei potermi creare un futuro, mi è stato risposto che per guadagnare di più dovevano assegnarmi altri compiti, dovevo lavorare di più!!!!!!!!!
Nn è vero che i soldi nn ci sono, che c’è la crisi, i soldi ci sono e come, siete VOI che state al potere che ve li mangiate tutti.
caro Beppe la mia esperienza è questa: sono stato assunto tramite agenzia interinale in una nota compagnia telefonica come ”risponditore automatico”,contratto terminato dopo un anno al terzo rinnovo consecutivo,stipendio medio mensile circa 650 euro.Dopo di che vengo chiamato da un’azienda di prodotti internet,e qua viene l’assurdo: selezionato direttamente dall’azienda con colloquio in sede e richiamato il giorno dopo dall’ennesima agenzia interinale per offrire un contratto da 20 ore settimanali per 400 euro netti al mese.A 30 anni una persona non può chinarsi agli insulti 24 ore su 24 per 600 euro mensili come me perchè vive in Sardegna,posto sciagurato per l’occupazione (come tutto il sud).Grazio Silvio e alla legge Biagi…….V-A-F-F-A-N-C-U-L-O
Ciao Beppe e grazie per farci aprire gli occhi
Dimmi solo una azienda straniera che abbia aperto laggiù… con la mafia, le strade con le voragini, la gente che se ne fotte del lavoro.
Meglio la Bulgaria… ma molto meglio
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Non sai quello che dici caro il mio pallette mosce.
Spero che ti ammazzi qualche mafioso per sbaglio.. sì,sì, anche nella tua ridente provincia bergamasca. Tu appartieni alla gente che se ne fotte del proprio cervello.
La cosa che più mi fa inc. è che il lavoro ha perso DIGNITA’: in giro ci sono solo offerte di lavoro per promotori, venditori, call-center… tutta aria fritta, marketing, aziende multilevel, motivatori (sigh), ignorantoni, corsi di leadership, ‘siamo un gruppo vincente’, ‘mi indebito con la finanziaria-strozzina per andare in vacanza’ (non continuo perchè vomito): chissà chi è che ha importato questa cultura nel nostro paese? che nome vi viene in mente?
Io ho deciso o di andare a mungere le vacche, che si guadagna bene, o di mettermi a battere, visto che è esentasse!
..la legge Biagi. Il bello è che se non sei con loro, con quelli della “legge biagi” ti dicono che sei comunista, che sei uno delle br, per fare un po’di confusione e alzare il solito polverone mediatico.
Sono uno studente universitario, al terzo anno di corso,a Milano,Università Statale; fra poco (facendo i debiti scongiuri) mi laureerò, allungando la lunga lista dei disoccupati probabilmente.E’ da dopo la maturità che lavoro, d’estate come operaio o nei centri commerciali, tutto il giorno (anche la notte a seconda del turno, che non puoi scegliere, ma già ti fanno trovare sia la domenica che i festivi, senza farti domande);durante l’anno, durante i corsi universitari, lavoro in un call-center la sera, fino alle 21.30, tranne il lunedì, in cui presto servizio per “Il processo di biscardi” fino alle 0.30.Il mio “flessibile e moderno” contratto progetto non prevede ferie o malattia pagate.Prima si lavora, poi due settimane(quando va bene, altrimenti quando è comodo a loro)dopo che il “contratto flessibile” è scaduto te ne presentano un altro..le condizione le hanno già fatte,e tu avendo lavorato già per un periodo senza contratto cosa fai..rifiuti?E accetti di aver lavorato gratis?Certo..Poi ogni tanto, qualche sera, qualcuno arriva e dice “Ragazzi, stasera a casa alle 19.00, perché non c’è più lavoro”.E tu quella sera vai a casa a testa bassa, e non sei pagato.Già, ma pagato quanto?Quando va bene 6,20 euro/ora LORDI, altrimenti 6,5,4,addirittura 3,con incentivi..di centesimi, avete sentito bene.E poi che bello lavorare dopo aver fatto i “corsi di formazione” in cui chi ti “insegna” ha la licenza media e di un pc conosce giusto la forma;che bello essere formato ma non pagato;che goduria essere poi sbattuto al telefono e prendersi gli insulti degli italiani schiavi della tv e presi in giro per colpa delle loro capacità intellettive pari al livello di palinsesto per cui godono.Ecco,questi sono solo alcuni degli aspetti; questa è l’occupazione permanente della L.B. ..
Ho un contratto co.co.co con un giornale locale dal 2000. All’epoca guadagnavo 20mila lire lorde per un articolo di cronaca e 15mila lire lorde per un articolo di sport. A distanza di quasi sei anni, pur cambiando la moneta, il compenso non è mutato: 10,33 euro lordi per articolo di cronaca, 7,74 euro lordi ad articolo sportivo.
Fate voi i calcoli di quanti articoli dovrei scrivere in un mese per mettere insieme una somma decente. naturalmente quello di giornalista è diventato ben presto un secondo lavoro da fare nei ritagli di tempo. Arrotondo un pò, ed è buono, ma anche lo stress aumenta a dismisura (corri di qua, corri di là).
Non ci sono doveri, ma neanche grossi diritti. Che speranza diamo ad un giovane che vuole fare il giornalista?
L’Istat dice che i laureati sono meno pagati dei diplomati… informati!
Imprenditori sionisti? E chi ti paga lo stipendio, pieno di regalini?
E chi ha sostenuto l’Italia? Gli imprenditori, che lavorano 15 ore al giorno, non certo voi, sanguigughe!
E così disprezzi il tuo piccolo imprenditore che fa sacrifici per pagare il tuo stipendio ed altrettanto in tasse e contributi?
Fallo tu l’imprenditore e poi vedremo… che fine farai, caro impiegato.
Ma allora sti debiti ce li hai o no?Ma dai che ce li hai.Fai lo sborone sul blog ma sei alla canna del gas.Io il mio datore di lavoro lo rapino letteralmente!Lui e’ contento non paga le tasse,manco tu le paghi,i contributi,le ferie,la malattia.Io sono contento perche’ non faccio un cazzo e lui mi paga tre volte di piu’ che se lavorassi in regola.Chi e’ lo stronzo.Tutti e due ovviamente.Io mi sono adattato.Oramai o principi li ho buttati nel cesso.Tanto anche se lavorassi come un mulo, il mio imprenditorino mi inculerebbe ben benino enon mi darebbe nulla di piu’,non c’e’ la meritocrazia in Italia.Guarda te,non vali un cazzo ma sei,beh dici di essere,un imprenditore.E come hai cominciato,ma con i soldi di papa’ ovviamente.Magari hai ereditato la ditta e ora dici a tutti che ti sei fatto da solo.Guarda che vi conosco a voi.Tutti uguali.Mi son fatto da solo.Poi scavi e trovi, padri ricchi, madri avventurose, ditte ereditate, etc. etc. etc. Impiega chi cazzo vuoi te, ma ricordati che se gli Italiani in alcuni casi sono poco efficenti e’ per colpa vostra.Ma chi cazzo me lo fa’ fare a lavorare come un mulo quando ti prendi tutto te.Mi puoi cacciare quando vuoi.Il tuo amico sionista in banca mi nega tutto perche’ tu non mi vuoi fare il contratto.La carriera la fanno solo i tuoi figli e le di loro mogli.Ma investi nelle persone e vedrai i risultati.Dai una possibilita’ ad un giovane invece di aiutare solo te stesso.Venditi la Cayenne e paga i debiti, barbone!
Ho lavorato per un anno e due mesi preso un’ufficio dell’azienda Easycaritalia s.p.a, azienda che si occupa di autonoleggi.
Gli effetti della legge biagi? Lavorare 42 ore al mese, se full time, o 21 ore al mese, se part-time, con uno stipendio da fame (800 al mese se full time, 400 al mese se part-time), senza alcuna tutela per quanto riguarda la malattia (infatti i contratti a progetto non prevedono retribuzione in caso di malattia), poche tutele in caso di maternità e di infortunio, possibilità di essere ricattati costantemente per il rinnovo del contratto (“se non fai il bravo coi sindacati non ti diamo più lavoro”), ecc. ecc.
Un obiettivo Berlusconi lo ha raggiunto certamente: rendere schiavi i lavoratori in maniera del tutto legale, avvantaggiando ovviamente gli imprenditori.
Ma…siamo sicuri che questo porti ad avere aziende sane? Siamo sicuri che trattare male i lavoratori, invece che “coltivarli” sia, nel lungo periodo, un vantaggio per le aziende?
Mi fa piacere leggere che stai bene, per me non preoccuparti ho problemi che sono abituata a risolvere…
Di pietro non è un uomo di sinistra, non devi meravigliarti se non appoggia il prc.
Comunque ricordati che il bertinotti che ascolti parlare adesso non è lo stesso che parlava allora.
Oggi mantiene quella signorilità di pensiero che lo contraddistingue, ma ha capito la lezione, come l’hanno capita gli altri.
Inutile oggi SOGNARE, Fausto dovrebbe insegnarti che oggi si può solo rosicchiare in silenzio per riacquistare un pò di forza…dopo si vedrà.
Penso che fausto abbia capito finalmente che questo non è più il momento per trattare prezzi e trattamenti migliori per la forza lavoro, ma bisogna salvare il lavoro, l’italia, le aziende se ne sono quasi tutte andate, e altre lo faranno se non cambia velocemente qualcosa.
L’obiettivo ora è esserci al momento giusto.
Per favore questi dipendenti politici che definiscono la leggi Biagi in modo cosi positivo mi potete dire che erba fumano? Perchè vedono tutto rosa, candido, splendido.
Gliela farei provare a loro la precarietà:
magari si può fare: contratti coccoricò, chicchirichi’ a loro. Anche se bisogna ricordare che D’Alema più di una volta ha definito il lavoro interinale come il lavoro del futuro. Magari arrivasse il giorno di una politica del futuro senza D’Alema, ovvio anche senza questi politici che definiscono un portento la legge Biagi. Licenziati!
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Ma cosa hai al posto del cervello? Prima ti lamenti che chi sta al potere ruba, che l’esempio dovrebbe venire dall’alto e poi sostieni che deve vincere Berlusconi, uomo onesto per eccellenza! Ma sei proprio deficiente!
Caro Pietro, certo che sei proprio inc….. nero eh?!? E poi però “consigli” di ri-votare Silvio? Ma allora penso che tu abbia le idee un pò confuse. Mi spiego meglio: non so che lavoro tu faccia, ma pensi davvero che il n° 1 degli imprenditori possa fare i tuoi/nostri interessi? Legge Biagi a parte, cosa è stato fatto x noi che usciamo di casa alle 8 e torniamo a casa alle 8 (abitiamo fuori città, xchè in città la vita costa troppo)? Caro Pietro, parli di yacht (fai un giretto in qualche porto turistico e guarda quanti ce ne sono. E non sono tutti di D’Alema!), di sciarpe di Gucci (fino a lì ci possono arrivare in tanti); parla, invece, di tasse non pagate, di corruzione x fare + soldi, di leggi ad hoc x re-investire capitali in proprie Aziende pur di dedurli dll’attivo, di processi e “decorsi” termini. Parla di Previti, di Dell’Utri di Piersilvio e Marina, degli insediamenti turistici in Albania (ricordi i viaggetti di Silvio in veste ufficiale?), delle 7,8 o 9 ville in Sardegna (lavori di ampliamento permessi e coperti dal top secret dei servizi segreti). Chiunque, ma non Silvio … per favore!
Più informazione; visto che frequenti il blog significa che hai il PC! Se vuoi posso darti i siti di moolte testate giornalistiche (destra, sinistra, centro e siti alternativi). Informati, documentati, poi parla pure liberamente. Chiunque, ma non Silvio, per favore.
Maurizio
“La Casa circondariale delle Libertà” però è bella, ancora non l’avevo sentita. Avevo sentito di tutto, ma questa è senza dubbio la più adatta.
Grande Beppe!
Ma perchè ogni volta che si parla di precariato senza regole si volge lo sguardo all’estero?
Si vuol capire una volta per tutte che laddove il costo del lavore è minore non esiste democrazia, ancora non si e’ usciti da un rapporto feudale padrone-lavoratore. E’ vero che non sono da demonizzare i call center, danno lavoro a molti giovani. Io non mi scandalizzo neanche per i bassi salari, quello che non sopporto sono le odiose angherie che i giovani lavoratori devono subire:
SE STAI MALE NON MANGI.
SE HA PRESO FREDDO E HAI PROBLEMI DI INCONTINENZA METTITI IL PANNOLINO.
SE NON STAI CONTATTANDO NESSUNO ABBRUTISCITI GUARDANDO LA TASTIERA DEL COMPUTER E NON PROVARE A SOCIALIZZARE CON NESSUNO.
Ha ragione Beppe quando dice che i sudisti americani trattavano bene i loro schiavi, perchè erano un investimento da curare. Mentre oggi i giovani sembrano essere diventati dei vuoti a perdere
Io ho dovuto lasciare la mia città, Salerno ed arrivare fin qui a Barcellona per vedermi riconosciuto dei diritti quali le ferie pagate, i giorni di malattia e gli straordinari PAGATI. In Italia ho lavorato anche a Roma nelle poste in un equipe di lavoratori interinali.La nostra produttività era il triplo dei lavoratori fissi in vista di un’assunzione promessa ma mai mantenuta. Ricevevamo complimenti tutti i giorni dai dirigenti, poi scaduti i 6 mesi “ci dispiace, ma le politiche interne….sapete come vanno certe cose!”
6 mesi nei quali sono andato a lavorare anche con la febbre a 40 per non perdere il giorno. Qui in Spagna ho lavorato da interinale 10 giorni. All’undicesimo giorno l’impresa mi ha fatto la proposta di passare fisso come loro dipendente. Non dico che qui è tutto oro…anzi ! Ma per lo meno sanno apprezzare il lavoro svolto bene e non solo a chiacchiere ma con contratti seri. Non con contratti a un anno ma che ti pagano solo le giornate effettivamente lavorate.
Lavoro fianco a fianco con marocchini,equatoriani, turchi,etc. tutti regolarmente contrattualizzate alle mie stesse condizioni.Questa è concorrenza corretta (che poi non c’è visto che non dobbiamo rubarci il pane l’uno con l’atro) altro che in Italia che pagano i muratori polacchi, ucraini,rumeni pochi centesimi e poi pretendono che le case(da loro costruite) le comprino gli italiani ! E con quali soldi se ci rubano il lavoro?
Ho vinto un concorso pubblico. In una
azienda pubblica. La selezione era per un posto a TEMPO INDETERMINATO. Tutto questo nel 2000. Dopo 6 anni sono ancora precario presso quell’azienda pubblica (la RAI) e non ho garanzie su quando avverrà la mia assunzione in via definitiva.
Abbiamo vinto il concorso in 30 circa e solo 15(in 6 anni)sono stati assorbiti in organico con contratti a tempo determinato. Lavoro su “trasmissioni tv” e se questa va male (se non fa audience o non è politicamente corretta), viene di conseguenza chiusa insieme al contratto. Viviamo quindi con la speranza che la trasmissione tv che ci viene offerta nel contrata sia di gusto agli italiani sennò rimaniamo senza un lavoro.
Neanche più un concorso pubblico può farti arrivare ala stabilità.
La beffa sta nel fatto che non è un’azienda privata qualsiasi ma lo stesso Stato che pratica questo sopruso a volte con il placet dei sindacati.
Grazie beppe.
racconto la mia. premetto che l’idea di lavorare mi ha sempre fatto schifo e che dopo aver fatto tutti gli esami in 5 anni a ing. aeronautica l’ho tirata per le lunghe con la tesi proprio per ritardare l’entrata nel magico mondo del lavoro, ma alla fine dopo 6 anni e mezzo di università mi sono laureato con 86/100. all’università avevo molto tempo libero, stavo dietro ai corsi semestrali e davo subito gli esami con qualsiasi voto, mai rifiutato niente. così dopo anni di graditissima semi-nullafacenza universitaria nel febbraio 99 a 26 anni ho cominciato a lavorare: il lavoro era proprio come me l’aspettavo, una merda totale, ma almeno mi è servito per andare a vivere da solo dall’ottobre 99. ho cambiato lavoro 4 volte fino al marzo 2003, sempre con contratti rigorosamente temporanei o in semi-nero, tra antipatie con i capetti che mi capitavano e grossa rottura di coglioni, con stipendi in lieve salita dal 1.600.000 iniziale ai 1000 euri circa. dal marzo 2003 ho trovato una piccola ditta metalmeccanica (come le prime 4 che ho frequentato) appena aperta, quindi ho avuto il vantaggio di partecipare direttamente all’organizzazione e alla gestione del lavoro, e nonostante i soliti contatti temporanei e le solite rotture di coglioni, sono riuscito a ottenere un contratto definitivo dall’agosto 2005, con 1000/1100 euri mensili. considerando la voglia di fare un cazzo e il carattere non proprio solare e accomodante che ho è già tanto. se dovessi pagare l’affitto, che non pago perchè ho una casa mia, lo stipendio sarebbe da acqua alla gola. così invece me la cavo tranquillamente. inutile dire che non ho notato nessun cambiamento nel mondo del lavoro tra governo di s. (99-01) o di d. (01-06): merda era e merda rimane, la vita è al di fuori delle 8orex5 di carcere settimanale. ricorderei anche che fu p. a introdurre una maggiore possibilità di fare contratti temporanei, poi ulteriormente ampliata da b. politicamente tendo a essere anarchico e non vado mai a votare.
Quoto:
“Forse siamo ancora a casa dei genitori perché non siamo disposti a fare i sacrifici che loro hanno fatto e che fanno ancora per camparci. Provate a chiedere loro se avevano l’automobile, la moto, il cellulare, e se uscivano a prendere da bere tutti i giorni, tranne il lunedì. Forse guardiamo troppi film[…]. Dovremmo parlare di più con i nostri genitori, guardare meno film e sentire meno le c…..e di Prodi & C. sulla legge Biagi.”
i miei genitori, figli di contadini,infanzia povera, hanno cominciato a lavorare a poco più di vent’anni, finiti gli studi. da quell’età hanno avuto un lavoro stabile, che gli ha permesso di risparmiare, comprare l’automobile, mettere al mondo figli, comprar casa, andare in pensione a 60 anni.
mio padre alla mia età aveva due figli, lavorava, e nel tempo libero si permetteva il lusso di allenare una squadretta di pallone.
Io, che sono un privilegiato, ho avuto un lavoro fisso a 31 anni. ora lavoro molto meno, posso a volte concedermi 2 weekend al mese -di riposo, non di vacanza-. per comprare un lurido bilocale a Baronissi, non a Parigi, dovrei indebitarmi fino a dopo essere andato in pensione. ah, già, non avrò pensione, non che mi dispiaccia, mi rode però che già si stia studiando come fregarmi il TFR, che ovviamente andrà dappertutto tranne che in busta paga.
Caro Grillo…
Lo sai che quelle persone a cui ti riferisci, non hanno la possibilità di avere un pc, o di andare in un internet café per cantargliele…io x fortuna lavoro, ma ho passato pure io quella vita per qualche anno, può diventare drammatica! Se hai qualche problemino fisico rischi di diventare un rifiuto della società, quella società di alti valori umani…
Mio fratello ha 31 anni,è dottore di ricerca, ha attualmente un assegno di ricerca all’università di Catania. Riceve una borsa di studio di poco più di 650 al mese. Come può comprarsi una casa? come può pensare a mettere sù famiglia? (dico queste cose non perchè le considero valori assoluti, ma perchè sono i sogni a cui aspira mio fratello).
Maturità classica nel 1992 con un votaccio che mi impedisce di entrare a medicina (eppure rispondo correttamente a tutte e dico tutte le domande del test x il numero chiuso) dopo aver avuto una carriera scolastica da uefa. Opto x biologia (facoltà in cui sono recentemente passato alla triennale) e per mie lacune e vizi nn faccio esami e devo partire x il milite(x l’accademia di sanità militare arrivo 33 su 40 ed i posti sono 30) niente AUC, militare di truppa (che con qualche santo in paradiso faccio a Roma) Fine del militare mi metto a studiare e arbitrare la pallacanestro (anche per guadagnare qualcosa). Tre anni fa trovo lavoretto presso una videoteca e nel 2005 dopo stage di sei mesi presso IKEA retail srl (rimborso spese 310 euro x 40 ore settimanali x il primo trimestre e la stessa cifra ma x 30 ore settimanali x il trimestre successivo). Di 10 stagisti alla fine veniamo assunti in 3 con contratto semestrale. Inizialmente ci dicono che il contratto sara di inserimento, 5°livello del commercio e turismo, durata un anno; in seguito diventa semestrale xkè 2 dei 3 stagisti rimasti sono troppo avanti con l’età. Arriva quindi il contratto semestrale 20 ore settimanali IV livello del commercio e turismo. Il 31 dicembre il contratto finisce (l’azienda paga tutto, è serissima, tredicesima, quattordicesima, premio di partecipazione, ferie e permessi non usfruiti)e per decisioni della casa madre ci mandano a casa:andranno avanti solo con le risorse che hanno contratto a tempo indeterminato. Il 10/02/06 ci richiamano xkè saranno sottoposti a verifica dalla casa madre: il nuovo contratto scadrà il 12/03/06. Tempo fa su radio due ascoltando SeiUnoZero con Lillo&Greg sento una delle loro spassosime finte pubblicità:”Sei stanco di fare il parcheggiatore?Sei stanco di fare l’operatore ecologico?Sei stanco di fare il commesso dei grandi magazzini?…POTEVI STUDIA’!!!”
Eggià potevo o meglio DOVEVO studiare ma se ora volessi lavorare e costruirmi un futuro con le braccia?
se non c’è economia non ci sono posti di lavoro;
e per quei pochi ci sono file di ragazzi facilmente sostituibili;
quindi il problema numero 1 è l’economia morente;
tutti i licenziamenti sono semplicemente dovuti al fatto che le aziende chiudono e vanno in cina
o in altri paesi dove possono avere schiavi quasi gratis;
quindi per risolvere il problema, tutta l’europa deve vietare alle industrie che vanno in cina a sfruttare gli schiavi di non poter rivendere i prodotti nel loro paese d’origine;
e per i prodotti che arrivano dalla cina, di non fare entrare quelli in cui gli operai che li producono sono trattati come schiavi;
a quel punto i cinesi che fanno?
1 le aziende che iniziano ad alzare e a dare diritti e stipendi maggiori ai loro operai
riavranno il mercato europeo e la concorrenza sarà meno spietata;
2 invece le aziende europee costrette a non sfruttare gli schiavi per fare profitto (o per restare competitivi) avranno interesse a rimanere in europa senza soffrire della competività dei prodotti cinesi a causa del punto 1.
si riquilibria tutto;
in cina e in europa;
credo
ma io non sono berluscon e posso aver detto
cazzat.
non le hai dette.. sono d’accordo che il tutto si potrà riequilibrare quando i lavoratori-schiavi del mondo meno sviluppato si ribelleranno, come fecereo i lavoratori-schiavi a inizio ‘900, e si batteranno per migliori salari e migliori condizioni di vita.
A quel punto non converrà più tanto all’imprenditore occidentale spostare la sua azienda in quei paesi.. ma ho paura che il processo non sia affatto breve
Caro Beppe,tu non ci crederai, per gli strani incroci che la vita ci mette davanti, mi sono trovato in una situazione che anche un co.co.co., è stata una “faticosa conquista”….fà ridere è? Lavoravo (4 anni or sono…) in una cooperativa che si occupava di assistenza domiciliare a persone disabili a Roma nord. Dopo essermi sgrullato i miei tre anni di precariato/ricattato di cococo, sono diventato socio, ho accettato di pagare una quota, e una volta fatto, ho cominciato a fare questioni, pacate e spesso per iscritto, a tutte le assemblee, lavorando attivamente anche per prepararle, facendo in modo che quanti più colleghi/soci possibile sapesse realmente i risvolti di quello che si discuteva, mooooolto di rado, si votava. Ebbene,come si dice, alla fine la prova dei fatti ci chiama sempre…Dopo aver vinto , io ed altri colleghi assistenti domiciliari, le elezioni per il rinnovo del cda, cosa che non succedeva da 9
anni.(!). mi sono trovato ad affrontare i problemi che comportava essere “responsabile del personale”….c’erano lavoratori, che non avevano neanche una posizione INAIL, ma una responsabilità civile con una assicurazione privata, solo per l’accompagnato, che poi è quello che si fà male di meno in questo genere di lavoro. Aprire una posizione INAIL ed un CoCoCo ad ogni lavoratore, l’accogliere le richieste di part-time da parte di socie anziane e stanche o mamme da poco, mi è costata l’eterna “AMICIZIA” e quotidiani “ATTESTATI DI STIMA”da parte di tutti gli assistenti sociali e di tutto il personale “D’UFFICIO”…Una richiesta di scissione, una richiesta del collegio sindacale per una ispezione ministeriale, peraltro passata a pieni voti, ed anche i rimproveri della “psicologa” sul metodo da me scelto nel valutare i “candidati”…..cioè,lei mi rimproverava il mio essere “troppo dialogante” e non sopportava il mio “sedermi di fianco e non difronte..”. Bè,lo spazio è finito, un saluto a tutti!…e comunque sta cosa della schiavitù, la condivido.CiaoBeppe!
Che dovrei dire? Che con un contratto co.co.pro. ho rischiato di morire di fame, quando infortunandomi alla schiena sono stato costretto all’immobilità per un bel periodo di tempo a casa, senza una lira, anzi un euro. Non avevo nulla da parte visto che con 800 al mese è difficile risparmiare! Se non ci fossero stati i miei genitori ad aiutarmi mi sarei suicidato.
Biagi è uno come Cirami, non sapeva neanche perchè tale legge portasse il suo nome.
Grazie della precarietà…governanti a tempo determinato.
Ciao Gianni, eri Assistente domiciliare? io lo sono stato per più di 10 anni, ho appena postato su sta cosa…..io sono stato fermo per quattro mesi, e la mia “fortuna” è stata quella di essere appena diventato socio di quel cesso di cooperativa, e quelle due briciole mi hanno permesso di non tirare il collo, e solo chi ci è passato sa cosa si prova in quei momenti,….auguro a tutti i politici, per il loro bene, di poterlo provare sulla propria pelle.
Ciao.
La legge Biagi è riservata ad un paese evoluto dove gli imprenditori sono capaci e non persone, come in Italia, che tendono a privatizzare i profitti e a collettivizzare le perdite. Le nuove figure istituite, co.co.pro, job on call,lavoratori somministrati etc., non hanno dato una risposta ai ragazzi in cerca del primo lavoro o a quelli espulsi dal ciclo produttivo,che vengono ancora utilizzati in nero, ma sono state utilizzate per trasformare i precededenti rapporti di lavoro; i datori di lavoro cercano di intervenire sul costo del lavoro comprimendo la spesa contributiva. Il vero problema sarà quando tutta questa generazione andrà in pensione con una miseria. Il nostro sistema previdenziale, così come quello sanitario è frutto della spinta solidaristica degli anni 70, sicuramente avrà delle storture ma non è con queste leggi che si risolve il problema. Io che per lavoro controllo la regolarità delle aziende ne vedo di tutti i colori (lavoro nero, evasione contributiva e fiscale buste paga inferiori ai .700,00 mensili etc.) e vedo anche come ci sia un alto grado di impunità. L’INPS è stato l’unico ente in grado di intervenire su queste anomalie (dati ministeriali alla mano) eppure ne stanno smantellando l’attività ispettiva . Adesso che siamo in campagna elettorale preparatevi a leggere di grandi retate di aziende cinesi con un esorbitante numero di clandestini. Questo è solo un gran polverone per le conferenze stampa del Ministro. Come dicono a Napoli facimmo a mmoina.
(solo per i puristi che non scrivono una cippa, ma su decine e decine di post vengono a correggerti la cappella, grazie comunque)
Cari signori che vi considerate offesi da un individuo che corrisponde al cognome di Calderoli e che è, purtroppo, ministro del governo italiano.
Non discuto sulle vostre ragioni e quanto, gesti come quello compiuto da tale Calderoli, siano da voi tollerabili o meno ma, se proprio doveste (errata corrige) lanciare una fatwa, conoscendo lo stile con cui, a torto o a ragione voi, come molti estremisti religiosi, siete soliti regolare questioni del genere, vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibile, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia.
Il popolo italiano, io credo che sia vittima di costui quanto ritenete di esserlo voi e non troverei nè giusto nè corretto, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano.
Vi auguro che vi venga concessa soddisfazione per quanto da voi subito e, nella speranza che ogni vostro legittimo desiderio possa esaudirsi, vi saluto cordialmente.
Caro Max Striner, per educazione eviterò di dirti che sei un deficente, dico solo che per quanto anch’io trovi il gesto di Calderoli sbagliato e inadatto, soprattutto considerando la carica che ricopre(..ooops..ricopriva) ti ricordo che vivi in un paese favorevole alla libertà di espressione, ciò implica l’inalienabile diritto di manifestare la propria opinione, giusta o sbagliata che sia, senza dover temere la rappresaglia di gruppi fondamentalisti ciucciaca..i che usano due pesi e due misure… noi non possiamo fare, a casa nostra, due vignette e un po’ di satira (sottolineo di cattivo gusto) mentre nessuno dice niente se gli adepti delle scuole coraniche bruciano le nostre bandiere e uccidono i nostri preti e gli arabi cristiani che nei loro stessi paesi vivono una forma di apartheid che in confronto quello sudafricano pre-Mandela sembra un quiz di Mike Buongiorno. E ricordo a te, e a tutti, che giustificare i loro atteggiamenti è indice di una forma di presunzione culturale che mette noi su un livello superiore al loro, come se la nostra presunta superiorità ci desse degli obblighi che loro, ancora in pieno medioevo, hanno il diritto di non considerare, perchè, se siamo uguali, dobbiamo pretendere lo stesso rispetto che loro pretendono da noi. Dal mio punto di vista non esistono medioevi, viviamo tutti nello stesso mondo e nello stesso tempo; diritti e sanzioni devono essere uguali, per tutti.
sono di Roma, ho 28 anni e sono alla ricerca di un lavoro….ho trovato tantissime soluzioni per creare un futuro e reinventarmi ad ogni nuova occasione lavorativa…..si proprio così….tanti call center mi hanno offerto DUECENTO EURO AL MESE per lavorare dal lunedì al sabato compreso per sei ore al giorno, ovviamente ci sono gli incentivi, pensate che alcuni mi caricavano anche cinque euro di traffico telefonico ogni cento contratti portati a termine…..poi…poi…poi più niente, la mia ragazza mi parla di futuro ed io mi vergogno a darle una risposta perchè per me ora il futuro è un’utopia.
i giornali di annunci ci prendono in giro e si approfittano della nostra disperazione sparando titoli in prima pagina che poi si rivelano falsità!
insomma grazie per questa legge Biagi grazie, pensate che da un pò soffro anche d’insonnia per la voglia di inventarmi un futuro possibile.
Un mio amico (e meno male nn io!) è stato contattato il 26/12 da uno dei tanti responsabili del personale dello stabilimento FIAT di Melfi.
Ebbene : gli hanno proposto 2 giorni di lavoro!!! Il 28 e il 29/12! Le prospettive lavorative? Lì per lì questo (ir)responsabile nn si è sbilanciato.. ma alla fine dei 2 giorni di lavoro ha avuto il coraggio di dire al mio amico: molto probabilmente ti chiameremo anche per un’altro giorno. E così è stato: il 2/1/2006 è stato il suo ultimo giorno di lavoro.. strano, viste le prospettive!
PS: uno potrebbe dire: perchè farsi sfruttare? Ma vi garantisco che quando si è costretti (per avere
un minimo di indipendenza economica, anche se in questo caso solo per una settimana) uno accetta.
Se avesse rifiutato nn avrebbero avuto problemi a trovarne un altro.. Nel Sud-ozioso , come tanti ignoranti lo definiscono, tanto è il bisogno di lavorare che molti sono disposti a farsi sfruttare anche per soli 3 giorni.E di esempi ne avrei tanti..
Ho 26 anni, laurea 110/110 più master.
Ho lavorato per 2 anni durante l’università in un’azienda informatica. Stage all’estero per il Ministero (ovviamente non retribuito). Ulteriore stage in azienda.
Poi cominciano i “lavori”: tutte collaborazioni, della durata massima di 5 mesi. Faccio anche 4 lavori insieme (di cui uno in nero), quasi sempre lavoro il sabato e/o la domenica e riesco a portare a casa al massimo 700 euro (più spesso sono 450), ma non posso quantificare quanto prenderò tra due mesi.
Non ho ferie pagate. Non ho la malattia pagata. Niente maternità. Se verso i contributi alla gestione separata INPS dopo 40 anni di lavoro posso sperare di avere forse 400 euro di pensione (naturalmente un terzo dei contributi sono a carico del collaboratore).
Non solo non posso chiedere un mutuo ma neanche un finanziamento per comprare un frigorifero.
La cosa più difficile è spiegare a mia madre che ci sono delle leggi che rendono questo sfruttamento LEGALE e non sono io ad essere sfortunata o incapace.
Mi sento in colpa, stanca, frustrata.
Non riesco a immaginare un futuro.
Non voterò nessuno che nel suo programma non scriva a chiare lettere che vuole ABROGARE la legge 30 (per favore, smettetela di chiamarla legge Biagi)
Ma da quando a Catania si pagano le tasse, parassiti?
Pagate pure il pizzo, non siete nemmeno più in Italia ma nella repubblica della mafia
Vergognatevi ed andatevene da quel posto orribile
Ma ancora sei alzato?Guarda che in ditta domattina si apre alle 6.O sei uno di quelli che delega.Attento perche’ i terroni ti fottono se non sei li col fiato sul collo.Vai a letto che magari stasera tua moglie ce la trovi da sola.
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Vivo in canada e dopo quasi dua anni qui’ vorrei riportare agli italiani che leggono, le mie esperienze lavorative in Canada.
Premesso che non sono laureato, comunque, in italia dopo dieci anni di lavoro come ‘bidello’ la mia paga raggiungeva nel 2004 circa 770 euro netti mensili, dieci anni prima percepivo circa 100 euro in meno!
Qui’ in Canada, primo impiego lavorativo con nessuna esperienza come operaio, sono arrivato ad avere circa 800 euro netti mensili.
Ma la vera cosa che vorrei dire e’ che, se si parla di lavoro da operaio siamo sui livelli italiani, ma la vita qui’ costa molto meno in generale (un litro di benzina adesso costa 0.77 dollaro canadese) se invece si inizia ad avere una esperienza maturata in un certo lavoro, o avere un diploma o ancor meglio la laurea, le cose cambiano molto!
I riconoscimenti scritti, del proprio saper fare e del proprio sapere viene remunerato, dopo due o tre anni di esperienza tramite curriculum, a livelli impensabili in italia.
Il semplice avere un diploma, ripeto diploma non laurea, qui’ porta ad un benessere economico che il governo italiano non riuscira’ MAI a portare ai lavoratori italiani.
Ma voglio pure farvi vedere i livelli stipendiali che esistono in canada nella provincia dell’Ontario tramite questo motore di ricerca canadese del lavoro.
date semplicemente un’occhiata nell’area di Toronto la mole di lavori disponibili e che retribuzioni vengono concesse. leggete con i vostri occhi.
Dopo due anni che sono andato via sono sicuro di aver fatto la scelta giusta perche’ ora sto meglio economicamente e guardo ad un futuro che in italia non potevo.
Io non credo proprio che Biagi l’avesse pensata in questo modo quella legge .. penso che invece sia stata manipolata ad uso e consumo delle imprese soprattuto multinazionali che in base al mercato allargano o restringono la forza lavoro …
e devo dire che da questo punto di visto ho notato che anche le coop adottano questo metodo alla faccia della coop sei tu …
ti fanno 3 contratti a termine di 3 mesi dopodicche’ dovrebbero assumerti o mandarti via ( se non sei interessante per loro) invece ti tengono sul filo con una marea di promesse ….c’è gente che è quasi due anni che va avanti cosi’ dopo 3 mesi ti lasciano a casa un mese …e poi ti rifanno il contratto…
che tutela ha un giovane ..ma soprattutto che vita è!?
se uno ha un’affitto da pagare come fa se sta un mese ogni 4 a casa? inoltre nessuno gli presta un centesimo con un contratto del genere …
forse che vogliono per forza creare una generazione di annichiliti, depressie magari anche malviventi ?!?!
un milione e rotti posti di lavoro ….ma dove ?!?!
un certo borzacchini sul Vernacoliere scriveva : ” da retta ….Palle !!! “
Vivo in canada e dopo quasi dua anni qui’ vorrei riportare agli italiani che leggono, le mie esperienze lavorative in Canada.
Premesso che non sono laureato, comunque, in italia dopo dieci anni di lavoro come ‘bidello’ la mia paga raggiungeva nel 2004 circa 770 euro netti mensili, dieci anni prima percepivo circa 100 euro in meno!
Qui’ in Canada, primo impiego lavorativo con nessuna esperienza come operaio, sono arrivato ad avere circa 800 euro netti mensili.
Ma la vera cosa che vorrei dire e’ che, se si parla di lavoro da operaio siamo sui livelli italiani, ma la vita qui’ costa molto meno in generale (un litro di benzina adesso costa 0.77 dollaro canadese) se invece si inizia ad avere una esperienza maturata in un certo lavoro, o avere un diploma o ancor meglio la laurea, le cose cambiano molto!
I riconoscimenti scritti, del proprio saper fare e del proprio sapere viene remunerato, dopo due o tre anni di esperienza tramite curriculum, a livelli impensabili in italia.
Il semplice avere un diploma, ripeto diploma non laurea, qui’ porta ad un benessere economico che il governo italiano non riuscira’ MAI a portare ai lavoratori italiani.
Ma voglio pure farvi vedere i livelli stipendiali che esistono in canada nella provincia dell’Ontario tramite questo motore di ricerca canadese del lavoro.
date semplicemente un’occhiata nell’area di Toronto la mole di lavori disponibili e che retribuzioni vengono concesse. leggete con i vostri occhi.
Dopo due anni che sono andato via sono sicuro di aver fatto la scelta giusta perche’ ora sto meglio economicamente e guardo ad un futuro che in italia non potevo.
Pagate pure il pizzo, non siete nemmeno più in Italia ma nella repubblica della mafia
Vergognatevi ed andatevene da quel posto orribile
Carlo Dragoni 20.02.06 23:23
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Non c’è bisogno che i catanesi vadano via da Catania, basterà che ad aprile vada via Cuffaro, e la mafia starà col culo a terra. 2001 Sicilia 61 seggi alla casa circondariale della libertà condizionata.
Certo che comanda la mafia, per ora.
Salve a tutti !
Volevo, innanzitutto ringraziare Beppe Grillo che ci da la possibilita’ di poter esprimere liberamente cio’ che pensiamo e che, purtroppo, per spirito di sopravvivenza, spesso siamo obbligati a nascondere.
Io sono un dipendente, a contratto a tempo determinato,quindi precario, del servizio 187 e volevo segnalare e sotolineare la mia situazione di totale disagio che accompagnia le mie giornate lavorative.
Come ben sapete, ossia, come vi fanno credere, il nostro lavoro dovrebbe essere quello di dare assistenza tecnica ai clienti Telecom Italia.
Purtroppo, la realta’ e’ diversa da come ve la dipingono in quanto, io e i miei colleghi, siamo stati assunti per svolgere attivita’ prettamente commerciale mirata alla vendita dei prodotti Telecom Italia.
Infatti, per ogni chiamata entrante, riceviamo l’ordine dai nostri superiori di limitare i tempi di conversazione a max 4 minuti e vendere vendere vendere!!!!
La cosa buffa e’ che, le provvigioni che ci spetterebbero sui prodotti venduti, vengono calcolate conteggiate solo a partire dal raggiungimento di una soglia minima di vendita, stilate trimestralmente, alla quali, noi dipendenti non abbiamo accesso!
Roba d’altro mondo!
Inoltre, essendo una pesona sensibile,
mi rendo conto perfettamente dello stato di disagio che arrechiamo ai clienti, ma, il mio sfogo era indirizzato a rendervi partecipe della realta’ in cui tanti come me si trovano a dover subire ogni giorno.
Saluti
Es. si apre una miniera di diamanti in Africa o sud America: i minatori vivono in condizioni disumane rispetto ai ns. parametri.
Lavorano tutto il giorno e riescono appena a tirare avanti. Lo stesso vale per chi setaccia fuori dalla miniera: chi trova una pietra se la rivende al misero prezzo deciso dai ricettatori.
La multinazionale che ha in concessione la miniera è Europea o Americana; il suo compito è sempre di ridurre le spese al massimo.
Mettiamo il caso che questa miniera di diamanti si trovasse nel centro dell’Europa cosa succederebbe?
I minatori (europei) avrebbero un guadagno proporzionato al loro standard di vita occidentale, ma paradossalmente anch’essi, come i colleghi del terzo mondo, andrebbero incontro agli stessi problemi.
Lo stipendio, pari a tutta la categoria dei ‘subalterni’, basterebbe appena per tirare avanti e ti darebbe quel tanto che basta per resistere alla tentazione di andare via.
Credo fermamente che le grandi lobby economiche facciano questo calcolo perverso (che dovrebbe avere un nome specifico) adeguandosi agli standard dei paesi in cui operano; i guadagni sono sempre altissimi e occulti.
Ti ingabbiano, ti danno il minimo per sopravvivere ma è un minimo sufficente a legarti all’azienda con una palla al piede.
Il rinnovo del contratto incide proprio su quel calcolo. Tirano fino allo spasimo, non cedono di un millesimo, ti calcolano ogni movimento quotidiano per lasciarti il minimo e a loro tutto il resto.
E ancora. Ci fu un tempo in cui il capofamiglia non tollerava il fatto che la moglie lavorasse. Lo stipendio del marito bastava a mantenere una famiglia numerosa.
Poi avvenne la parità femminile e lentamente le entrate in famiglie divennero doppie…
Adesso cosa è avvenuto? Che i coniugi sono costretti a lavorare entrambi e a dare uno stipendio alla banca e l’altro al supermercato, 2 al prezzo di 1, w il capitalismo, w la democrazia…
Buonasera.. concordo con chi diceva -ciao Leo, Pasquale, Francesco F, Manuela, Raffaella- che stasera c’è tristezza in giro..
Mi verrebbe quasi da chiedere a Beppe anche un post su chi ha un lavoro a tempo indeterminato, sui professionisti, sui meccanici, elettricisti, tecnici TV..!
Vorrei invitare tutti però a NON SCORAGGIARSI, alcuni hanno anche dato suggerimenti pratici
fabio m 20.02.06 21:26, claudio pesenti 20.02.06 21:33
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forse perché nella mia vita lavorativa ho cambiato almeno 16 posti di lavoro, lasciavo io se non mi piacevano.. ho scioperato da sola in una società americana (infatti mi arrivò la lettera dalla casa madre..), ho creato con alcuni colleghi la RSU (rappresentanza sindacale unitaria) dove non c’era per aiutare i lavoratori a riprendersi un po’ della dignità calpestata e quando ho capito che il presidente continuava a prenderci in giro l’ho mandato pubblicamente a quel paese.. ho lasciato l’ufficio dove il capo toccava la coscia alla segretaria.. ho trovato un po’ di pace lavorando nella COOPERAZIONE INTERNAZIONALE .. qui cercano ancora medici, agronomi e altre figure professionali.
Il TERZO SETTORE (cooperative sociali, ong e onlus) va potenziato perché supplisce a tanti servizi che lo Stato non è in grado di offrire!!
CORAGGIO! io ho risposto a centinaia di INSERZIONI, fatto decine di colloqui, ho migliorato le LINGUE STRANIERE, lavorando anche all’estero (conoscere altri paesi apre la mente).
Non ho mai lavorato in un call center, non saprei farlo, ma mi sarebbe piaciuto anche fare l’animatrice turistica, o lavorare con i bambini, o in un agriturismo.. ho seguito delle lezioni all’università, anche se poi non ce l’ho fatta a fare due cose insieme, ed è l’unica “invidia” che ho per un laureato, la cultura che ti dà più strumenti per capire la realtà, prima che te la diano gli anni che passano..
Nel sito http://www.antimafiaduemila.com/ , che dà informazioni contro Cosa Nostra (difficili da reperire in TV, dove sembra che la mafia non esista più) ho trovato un’ìniziativa per l’abolizione delle leggi ad personam. Si può lasciare la propria firma; più si è, meglio è. Hanno firmato tanti magistrati, tra cui Borrelli, Davigo e Ingroia, e mi onoro che tra questi nomi ci sia anche il mio. Questo link riporta alla pagina sulla quale si può firmare. http://www.arcoiris.tv/appello/?lb=0
Voi cazzoni italiani, solo capaci a cazzeggiare, a guardare le partite e a mettervi in mutua, che cazzo volete?
Ci sono decine di paesi dove la manodopera è migliore della nostra. Perchè dovremmo stare qua, in questa massa di fancazzisti viziati?
E poi volete il lavoro in banca o al ministero con 16 mensilità?
I bei tempi sono finiti, per questo popolo di imbecilli.
Carlo Dragoni 20.02.06 22:53
Ma dai che fai finta! Ma chi ti crede. Hai pure risposto “seriamente” ad un ingegniere. E dici di che assumi diplomati,ma vai a cagare bauscione!Ma che ci provi a far incazzare la gente.Mica speri che qualcunio creda alle tue cazzate!Ma anche se fosse vero,dimostri di essere ancora piu’ coglione.Sarai indebitato fino agli occhi come il 99% dei cosidetti imprenditori Italiani.Quelli si che sono Italiani di merda.Tutti in bolletta,pieni di debiti dal Provera giu’ ai pirla come te.Cosa guidi la Cayenne Turbo coeprda di cambiali?In Italia non esistono imprenditori seri e con i soldi.Siete tutti pieni di debiti e collusi con le banche sioniste.Questo e’ il dramma dell’Italia,gente come quella che vorresti essere tu.Tizi pieni di debiti che danno lavoro dirigenziale solo a loro consaguinei, indipendentemente dalle loro capacita.Fiat docet, si e’ ripresa(per modo di dire)solo dopo che hanno smesso di assumere raccomandati(si fa’per dire)ed hanno preso qualcuno veramente bravo,da fuori la loro cerchia.Sono le merde come te hanno votato il nano e rovinato l’Italia.Paga i debiti e dai da lavorare agli Italiani in maniera seria e civile.Ma che cazzo mi fai dire,tu sei il solito onanista che sogna.Vatti a vedere i tg4 bauscione col cazzetto.
Mi posso ritenere fortunato, ho un contratto di 4 anni in un centro commerciale, part time, 650 al mese, studio all’università.
Lavoro abbastanza pesante, ve lo assicuro…
Ma sarebbe nulla se quei soldi potessi usarli!
-prestito per comprarmi la moto (usata ovviamente, ho solo ed esclusivamente quella, la macchina è una scatola per restare in coda in questi tempi, lasciamo perdere i mezzi pubblici), risultato: negato. Ok, 5000 possono essere abbastanza.
-finanziamento a quella m***a di unieuro per una macchina digitale da 200 (famosa iniziativa, prendi adesso, paghi fra 6 mesi): negato, non ho un lavoro sicuro. Lasciamo perdere che mi sono sentito una m***a, trattato come un extracomunitario senza permesso di soggiorno, io lavoro e studio per questo paese ed è così che mi ringrazia?
MA QUELLA VACCA DELLA MISERIA, come posso avere un futuro se non posso nemmeno avere un prestito per 200, in che razza di mondo siamo???
Quando mai mi comprerò una casa? Sono 200000 per un appartamento qui!!! Mille volte tanto.
Poi gente, non fate gli ipocriti, a che serve licenziare la gente? per mandare avanti l’economia o per sfruttare a più non posso i dipendenti e farli vivere nel terrore del licenziamento? Vedo quanti soldi girano nel settore del commercio, di sicuro le aziende non fanno la fame, c’è solo quell’insensato gioco del cane che si morde la coda: investire per fare altri soldi… con qualsiasi mezzo!
Cos’ha fatto la legge Biagi? Ci ha reso schiavi senza futuro e senza cervello (quelli scappano in america, che ringrazia). Peccato che Biagi è morto, perchè vorrei prenderlo a calci in c**o personalmente!
Caro Beppe, tu hai girato tanti centri di ricerca, e forse non hai visto il sottobosco di quei posti.
Fanno finta di fare ricerca, ma esistono soltanto per attirare fondi dello stato, poi inventano una cavolata inutile per giustificare i fondi, e il resto dei soldi chissa’.
Li dentro trovi una concentrazione enorme di risorse sprecate : soprattutto risorse umane!
Fior di ingegneri messi a lavorare dapprima come tesisti, poi come borsisti, poi interinali e poi …. mandati a casa!.
Lavorano gratis, e non fanno tesi o borse, ma il lavoro dell’azienda , e senza stipendio!!!.
Certo si fanno anche esperienza, si fanno le ossa, ma alle aziende non interessa e a fine ciclo spesso li mandano a casa.
Molti di loro vanno all’estero, e portano li le loro esperienze, le mettono a disposizione della concorrenza straniera, che poi fa il cu.lo a noi.
Cosi’ lo stato finanzia la formazione di ricercatori, che,mandati a casa dalle aziende che prendono finanziamenti pubblici, finiscono per arricchire i paesi stranieri : tanto paga lo stato !!!.
Beppe, torna a farti un giro in questi posti, fai finta di essere interessato alle loro ricerche, o a chissacche’.. e poi intervista i giovani borsistitesistiinterinali, senza farti vedere : ne scoprirai delle belle.
Per qunto sia anceh io contro il lavoro precario trovo offensivo fare questo tipo di ironia sulla schiavitù. Ponendo in termini assurdi il concetto, esso diventa meno comprensibile e condivisibile.
FIAT e ancora FIAT… guardando le olimpiadi di Torino, mi sono reso conto che mancava qualcuno nelle squadre di bob… I GIAMAICANI!!! Eggià, perchè la Fiat non si è accontentata di inventare una pubblicità, la squadra giamaicana di bob è VERAMENTE sponsorizzata dalla FIAT, è una SQUADRA VERA!!!! E come tutte le cose della FIAT… non sono riusciti a qualificarsi per le Olimpiadi! (vedi link http://it.news.yahoo.com/06022006/58/torino-bob-giamaicano-sponsorizzato-fiat-per-feste.html) Ma dico io… il Sig. Lapo, non ha pensato che forse i Giamaicani non sono proprio portati per il bob??? COn tutto il rispetto per loro, ma fossero stati una squadra di nuoto, di atletica la pubblicità sarebbe stata più credibile! o no?
Scusa ma se ne stai parlando e hai anche perso tempo per fare delle ricerche su questo… non ti viene il sospetto che forse sta pubblicitá ha funzionato?
Negli anni ottanta nacque una categoria di stronzi chiamati yuppies i quali, da decerebrati assuluti, usavano indossare l’orologio sopra il polsino della manica della camicia, e credevano di essere perciò alla pari di Gianni Agnelli.
Stanno ancora pagando i debiti!
Oggi è nata una brutta copia di quelli stronzi, che vestendo un finto Caraceni ed immaginandosi estremamente ricchi, pensano di essere alla pari di Piersilvio o Marina B.
Finiranno di pagare i loro debiti intorno al 2050.
se tutto va bene.
Cari signori che vi considerate offesi da un individuo che corrisponde al cognome di Calderoli e che è, purtroppo, ministro del governo italiano.
Non discuto sulle vostre ragioni e quanto, gesti come quello compiuto da tale Calderoli, siano da voi tollerabili o meno ma, se proprio dovrete lanciare una fatwa, conoscendo lo stile con cui, a torto o a ragione voi, come molti estremisti religiosi, siete soliti regolare questioni del genere, vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibile, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia.
Il popolo italiano, io credo che sia vittima di costui quanto ritenete di esserlo voi e non troverei nè giusto nè corretto, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano.
Vi auguro che vi venga concessa soddisfazione per quanto da voi subito e, nella speranza che ogni vostro legittimo desiderio possa esaudirsi, vi saluto cordialmente.
Ogni anno vengono stabilite delle quote di immigrati che possono avere ingresso in Italia per lavorare. Come mai tutti questi immigrati trovano lavoro e noi italiani no? E’ proprio vero che il lavoro manca o certi lavori ci puzzano? Forse siamo ancora a casa dei genitori perché non siamo disposti a fare i sacrifici che loro hanno fatto e che fanno ancora per camparci. Provate a chiedere loro se avevano l’automobile, la moto, il cellulare, e se uscivano a prendere da bere tutti i giorni, tranne il lunedì. Forse guardiamo troppi film americani di uomini manager che fanno carriera in pochi mesi e un sacco di soldi. Dovremmo parlare di più con i nostri genitori, guardare meno film e sentire meno le c…..e di Prodi & C. sulla legge Biagi.
Intanto segnalo che, nonostante i toni trionfalistici della destra e catastrofii della destra la legge Biagi ostanzialmente non cambia nulla rispetto al vecchio pacchetto Treu. Come segnalato dal Sole 24 Ore i nuovi istituti previsti sono praticamente inutilizzati (perchè scriti troppo male e che creerebbero più complicazioni legali che benefici) mentre il co.co.pro. è un operazione di cosmesi sotto cui rimane la sostanza del co.co.co.
I veri problemi comunque non sono dei dispositivi legali più o meno flesibili ma del pessimo andamento dell’economia e dalla propensione deleteria degli pseudocapitalisti italiani di puntare più sullo sfrutamento che sullo sviluppo (umano, tecnologico, di prodotto ecc.)
SONO SOLIDALE con tutti quelli che hanno partecipato e parteciperanno a questo blog, anche con quelli che in continuazione offendono o che non sanno cio che dicono.
Il signore in questione non beneficerà della nuova legge che è applicabile solo in casi di “LEGITTIMA DIFESA” e non quando uno ti spara mentre gli stai rubando il tappetino dall’uscio di casa…!!
Vi prego non generiamo inutili allarmismi… non ce n’è davvero bisogno!
Vivo in Austria, e insegno italiano in varie istituzioni, durante il semestre ho lavoro per 6-7 istituzioni. 2 ore qui 4 ore lì, ecc.
In estate non ci sono corsi, quindi non lavoro, non sono assicurato e non pago contributi per la pension. 4 anni di lavoro sono per me 3 anni di contributi…
Non solo le istituzioni private anche con l’università e il centro di formazoine per insegnati elementari e medie (Pädak) ho lo stesso tipo di contratto…
Ma ti pagano 5 euro all’ora? O sei pagato bene per quello che fai? Questo é importante.
Avere diverse occupazioni ed essere a contratto non é il punto. Puo andare anche bene se sei pagato adeguatamente. ciao.
@Aldo
No, per fortuna no, la paga è buona e probabilmente sopra la media di molte scuole di lingue italiane…
Comunque bisogna fare una differenza. Mi comincio a stancare del “biosgna essere contenti di avere qualcosa…”. Ho 30 anni, divido l’appartamento con altre 4 persone per ammortizzare le spese, non mi posso permettere un appartamento da solo, di un mutuo per comprarne neanche a parlarne. Quando/se ci sono risparmi se ne vanno nei periodi in cui non lavoro e spesso non bastano. E’un eterna corsa a risanare il conto. Dobbiamo sempre guardare a quelli che stanno peggio, non abbiamo più diritto di guradare e sperare in qualche minima sicurezza?
Il signore in questione non beneficerà della nuova legge che è applicabile solo in casi di “LEGITTIMA DIFESA” e non quando uno ti spara mentre gli stai rubando il tappetino dall’uscio di casa…!!
Vi prego non generiamo inutili allarmismi… non ce n’è davvero bisogno!
sinceramente credo che il discorso sia troppo complicato per noi plebei, perchè il problema non si risolve vietando i co.co.co e simili. bisognerebbe capire anche le realtà delle aziende… e poi procedere, cheè quello che manca in questo paese: L’AZIONE ED IL COORDINAMENTO!
certo che la situazione non è semplice e non riesco a ringraziare chi mi ha dato le briciole, perchè forse oggi non potevo avere neanche quelle. Le briciole lasciamole ai passeri, alle persone serve il pane intero ed il cento per cento dell’impegno dei politici di qualsiasi colore…
ed aggiungo, per chi non l’avesse capito, che berlusconi è il sintomo dei malesseri della sinistra. è la sinistra che ha dato la possibilità a berlusconi di controllare le tivù, le grandi opere sono della sinistra, il precariato è della sinistra, la riforma moratti è sulla linea di quella di berlinguer… non occorre sostituire berlusconi, occorre sostituire gli esponenti della sinistra (o presunta tale).
saluti nomose a tutti…
… Il dipendente, cioè quello che lavorava 8 ore al giorno in una azienda privata, e guadagnava per vivere una vita per lo meno dignitosa, adesso viene chiamato collaboratore da molti imprenditori.
Mi sono chiesto, ma cazzo, continuo a lavorare 8 ore al giorno, e grazie a sti contratti di lavoro merdosi guadagno sempre meno, e com’è, che rispetto il “collaboratore” l’imprenditore va “leggermente” in controtendenza aumentando il suo tenore di vita?
A prescindere dalla legge “stronza Biagi” e l’egoismo il male più grande. Utilizzare una nuova legge per fare soldi a discapito di uomini onesti che lavorano onestamente. Ma come sappiamo l’onestà non viene spesso pagata.
Maurizio
Che paese è quello dove le energie migliori, i giovani laureati, vengono usati come carne da cannone nei call center?
I giovani laureati nei paesi competitivi li mettono dove possano far fruttare la loro capacità di innovare, non a fare una gavetta del cazzo a rispondere al telefono. E infatti quelli più in gamba scappano e vanno a Londra, in Irlanda, negli USA, dovunque funzioni così.
Quando arrivano a 35/40 anni e quel momento è passato ciao, sono stati belli e spremuti.
Che paese è quello dove un giovane senza laurea o si fa trovare il lavoro nella p.a. da una raccomandazione o va a spasso? Ci saranno dei lavori dove la laurea non serve, a questo mondo. O gli indiani e i cinesi sono tutti geni?
Siamo un paese che, iniziata già la discesa verso il declino, non riuscirà a fermarla. E’ in arrivo la scomparsa dell’Italia dal G8! E il sottoscritto, come tutti quelli già oltre i 40, se perderà il lavoro non troverà un cazzo d’altro, andra a vendere i souvenir al Colosseo.
Ciao giampiero,
inutile dirti che mi stai preoccupando, il tuo modo di scrivere stà degenerando giorno dopo giorno come se fossi sull’orlo di una crisi…dov’è finito il giampiero frizzante? ora sei solo arrabbiato e non più lucido.
Come ti avevo scritto ho letto il tuo post, prima di giudicare quello che hai letto ricordati bene DOVE lo hai letto.
Il prc non è una vittima di quella situazione, e come priorità nelle sue azioni non c’è stato l’interesse per il mondo dei lavoratori, ma il tentativo di conquistare potere all’interno del governo.
Se fosse riuscito nel suo intento, non sappiamo quanti benefici potremmo aver avuto…possiamo solo fare suppusizioni.
Dimmi la tua senza innondare il blog di notizie, cerchiamo di non disturbare gli altri che hanno problemi ben più concreti dei nostri.
Scommettiamo! questo dei . . . . cazzi e cazzoni non può essere altro che uno di quei “lavoratori autonomi” che non rilascia ricevute fiscali né fatture o figlio di un tal lavoratore.
Altrimenti saprebbe cosa vuol dire lavorare veramente.
Ho 25 anni e lavoro come educatrice negli asili nido.Dopo circa tre anni in nero e varie difficoltà mi hanno “assunta” con contratto a progetto.Da circa due anni a questa parte mi rinnovano questo contratto ogni 4-6 mesi.Quando sto male,non avendo diritto a malattia, mi devo recuperare le ore,non ho ferie nè permessi.Amo il mio lavoro,ma sto perdendo la voglia di fare..Per prendere una casa in affitto,(non parliamo poi di richiedere un mutuo)ho dovuto coinvolgere mio padre per la garanzia; ho un secondo lavoro,sgobbo la media di 10 ore al giorno,per arrotondare lo stipendio basso e permettermi l’affitto…Insomma mi sono stancata di NON ESISTERE pur facendomi un mazzo così!!!!!!!!!!!!!!
ho lavorato per due mesi in un call center /sky), assunto tramite un’agenzia di lavoro interinale.
Paga lorda, 6,70 euro l’ora, con due pause da un quarto d’ora. non potevi chiaccherare se nessuno chiamava, non potevi sentirti libero di andare al bagno, non potevi nemmeno protestare se qualcosa non era giusta. Il clima era più simile a quelo di una scuola elementare, con la perfida maestrina che cazziava tutti coloro i quali non si conformassero a sufficienza. siono stato ripreso per aver osato mangiare una caramella tra una telefonata e l’altra, (NB:non mentre rispondevo).
In caso di contestazione, sempre queste parole: “oè, _intestinali_… entrate dalla porta principale ma uscite dalla porta di servizio, e nessuno ci farà caso. ricordatevelo”.
Ho lavorato per due mesi, giusto per coprire il boom di contratti. poi, appena inutile, di nuovo a casa. però mi hanno costretto a fare la media di 70 attivazioni al giorno. penso che se avessi lavorato meno, magari avrei ancora quel lavoro…
Oggi? disoccupato, con una laurea, un master da pagare (si… ma come???), esperienza, tirocini gratuiti in tutte le salse, ma quando si tratta di chiedere la tua “pagnotta” ti si ride in faccia. ultima offerta di lavoro, 20 euro per 8 ore al giorno, per seguire un ragazzo autistico. IN NERO. al peggio non c’è mai fine.
Che in Italia ci siano problemi strutturali di arretratezza, corruzione, privilegi ingiusti è verissimo. Ma caro Grillo, è irresponsabile far credere che, solo cambiando una legge, d’incanto e per magia i giovani italiani potrebbero avere tutti contributi, pensione, assistenza, tredicesima, quattordicesima, quindicesima e infine il sogno ultimo dell’italiano medio, il posto sicuro dove ti pagano per non fare una mazza.
Perchè il problema è proprio che in Italia nessuno ha voglia di fare una mazza, compresi molti dei nostri giovani, che aspirano solo a trovarsi a loro volta un posto a tempo indeterminato dove possano mettersi in mutua alle prime due linee di influenza e pensare solo ad organizzarsi le ferie. Così a quelli (e comunque non sono pochi) che hanno voglia di fare, non resta che adeguarsi al ribasso, o andare all’estero. D’altra parte perchè sbattermi per poi scoprire che basterebbe essere cugino di un politico per farsi imboscare in qualche posto di sottogoverno, o che a un cinquantenne in esubero danno il doppio del tuo sudato stipendio per stare a casa a non fare niente?
E in queste condizioni in cui nessuno più si sbatte, messi in competizione con paesi dove si lavora il doppio e ci si lamenta la metà, è chiaro che, non importa chi governi, i soldi per garantire i livelli di diritti e di protezione sociale a cui eravamo abituati non ci sono e ci saranno sempre meno.
Perfettamente d’accordo con te; la rovina della nostra societa e’ la diffusa incapacita’ di responsabilizzarsi, la colpa e’ di qualcun altro; come se i nostri problemi nascessero da quello o da quell’altro politico, da quella o quel’altra legge. Come se tutti pagassero le tasse e quella cifra che va dal 27 al 48 % del nostro PIL ( http://www.lavoce.info/news/view.php?id=32&cms_pk=1938&from=index ) venisse a mancare per malcostume dei cattivi, che sono gli altri. Poi comunque e’ vero che in un paese senza regole, ognuna bada ai cazzi suoi, e i chi ha i soldi puo curare meglio i cazzi propri a discapito della comunita: su questo non c’e dubbio, purtroppo.
Marco Biagi e’ stato assassinato, per questo solo fatto si dovrebbe avere il buon gusto di tacerne il nome, per semplice rispetto, prima che per il pericolo di strumentalizzare…..
Il tumulto legislativo che ha riformato il mondo del lavoro mi ha colpito solo di striscio: sono professionista agli inizi, ho avuto il dispiacere di lavorare per un uomo ricchissimo interessato solo ai soldi e al proprio prestigio, come ce ne sono, credo, molti. Dopo quattordici mesi a 500 euro, spariti i cococo, ha avuto l’ardire di chiedermi di accettare un contratto da tirocinante per pagare meno tasse ma le mie capacita’ rimanevano sottoutilizzate. La voglia di andare all’estero e’ divenuta intollerabile, ed ora, solo dopo un anno, la voglia di tornare si limita alle vacanze!
A mio parere e per la mia esperienza e’ difficile che una legge sia del tutto giusta o del tutto sbagliata, sicche’, a seconda di come viene applicata, l’effetto puo’ essere piu’ o meno catastrofico.
Ciao, sono Riccardo.
Nel 2003 mi sono laureato in Ingegneria Informatica. Per 1 mese ho aggiustato computer rotti per 500 euro/mese, per un ulteriore mese ho fatto il programmatore per una ditta di informatica per 1000 euro al mese, per un altro mese sono tornato ad aggiustare i computer rotti per 500 euro/mese. Ho quindi deciso di tornare all’università dove ho lavorato per 3 mesi per 700 euro/mese.
Ho infine trovato la mia opportunità: faccio il dottorato in Francia per 1500 euro/mese (esattamente il doppio di quanto darebbero al massimo in Italia per la stessa borsa di studio).
non può mancare il mio commento..
…dopo che nel 2004 è chiusa l’azienda dove lavoravo, che siccome non raggiungeva i 15 dipendenti non avevi diritto a niente , mi sono ritrovato anch’io a lavorare in un call center..
ecco, io non c’è l’ho con la flessibilità che con il mercato di oggi pare sia necessaria, ma con quella che chiamano legge biagi.già chiamarla cosi , è pura ipocrisia ideologica, poi è cosi complicata che di tutte le forme contrattuali non se ne fanno di nulla neanche gli imprenditori.
invece il mio co co pro è stra utilizzato.
faccio 40 ore settimanali (orario 12:30 -15:30 17:30-21:30 sabato 11:00-13:00 e 14:00-17:00)
6 euro netti l’ora, cioè vado a prendere quanto prendevo più o meno come operaio, ma con la differenza che non c’è niente altro (13a,ferie pochissime ecc ecc, contributi).lavoro in un call center out bound, cioè quelli che rompono le palle chiamando al telefono, i privati e le aziende.
ci lavoro da poco più di un anno(è tutto stabile, l’orario, il contratto ,la ripetitività del lavoro, l’unica cosa flessibile è lo stipendio che se manco un giorno di troppo, o c’è una festività diminuisce )sono pagato il 28 del mese successivo(gennaio me lo pagano a fine febbraio), non è prevista neanche una visita medica annuale(alla fine le cuffie tutto il giorno bene non fanno, e neanche il pc).
quello che mi da più noia e che sindacati e sinistra sottovalutano l’adattabilità delle persone e che quindi se nessuno si darà una mossa , sarà cosi per tutti.vedi annunci contro l’uso del tfr da parte dei sindacati , ma non vedi alzare barricate contro l’uso sempre più massiccio di questo contratto.
anche una mia amica adesso fa la commessa a co copro .ma il progetto sta nel fare la commessa, o nel fatto che cosi l’azienda risparmia anche il 70 per cento su un lavoratore? a me più ci penso e più mi pare una cosa incostituzionale.
siamo il paese con la caduta dello stipendio più alta d’europa. e lo vedo sulle mie tasche…
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
sei un cervello lavato
e sei pericoloso in primo luogo per te stesso
e poi anche per l’italia
ed io non ti insulto perchè sono un coglionaccio
ti insulto perchè gli stronzi che ci impoveriscono al potere glieli mandano quelli come te
è dai tre mesi che leggo qui ed è da tre mesi che sei in preda al delirio
non c’è tempo per cambiare quelli come te
dobbiamo sopportarli e basta
ciccio, l’esempio etico invece lo dà il tuo capo berlusconi vero?
o la ministra moratti visto che di errori da asilo a scrivere ne fai tanti…
la legalizzazione della furberia l’ha inventata berlusconi-tremonti-fini ….
Ma come mai il caro vecchio Beppe non appare più in TV?
Perchè non si fa sentire più come una volta?
Sono convinto che servino più persone come lui che persone come quelle al governo Italiano, che offendono paesi ed etnie differenti alla nostra proprio in questi periodi di tensioni, che non elencano MAI i pregi e i difetti delle proprie legislature ma sempre i difetti delle legislature altrui, che pensano che il nemico da battere sia lo schieramento politico avversario e non la povertà, la disoccupazione, lo sviluppo economico del paese, l’ambiente, la sanità ecc ecc.
L’opposizione non deve fare sempre l’opposizione! Dovrebbe essere una opposizione costruttiva e regolare, come il governo deve essere un governo solido e progressista, osservando sempre gli interessi del cittadino e dell’ambiente in cui vive! Non importa se il “POTERE” sta in mano della Destra o della Sinistra, l’importante è che si cammini verso lo sviluppo di tutta la comunità!
In una canzone di un famoso cantante italiano c’è questa frase: >.
Frase stupida, ma rende il senso della ricchezza in Italia! Aviaria permettendo!
Stasera il post di grillo mi deprime,tanto più che non leggo le signore,avranno da fare???
quindi auguro la ************************
*******************BUONA NOTTE*****************
Laureato in Ingegneria Civile, con il massimo dei voti; un anno disoccupato, un anno di Borsa di Studio per attività di Ricerca all’università, per poi venire buttato fuori, al primo concorso utile, dai figli dei professori…
Tre anni di progettazione di infrastrutture stradali ed idrauliche, per oltre 80 milioni di euro di lavori pubblici, guadagnando (a nero) la bellezza di 2000 euro ALL’ANNO…
La voglia di mollare tutto, e di mettermi a fare il pizzaiolo… e poi grazie al cielo, un amico con un’impresa in famiglia, che mi prende a lavorare per 400 euro al mese (da fatturare)… e devo anche dirgli grazie…
Nessun commento…
Resto a disposizione di chiunque voglia offrirmi qualcosa di dignitoso… grazie… g.fianda@libero.it
Vedi, gli ingegneri hanno un handicap. Sanno troppo o troppo di quello che era il mondo 20 anni fa.
Preferisco assumere e pago di più i diplomati.
E’ un peccato che ti sia laureato in ingegeneria, toglilo dal curriculum e non dirlo a nessuno, perchè la vostra reputazione è pessima, noi diciamo “vi hanno fatto il lavaggio del cervello”, peccato che abbiano sbagliato ciclo di lavaggio e vi abbiano fatto diventare dei mostri. Un laureato (vecchio ordinamento).
Già… peccato che il tizio presso cui lavoravo, ha guadagnato (sul MIO lavoro) i suoi buoni 100.000 euro/anno…
Ciao, anch’io laureato vecchio ordinamento
Carlo, anche io sono un vecchio ordinamento, ingegnere. Voi dite ” vi hanno fatto il lavaggio del cervello”. chi siete voi? qual’e’ la tua accolita? io sono all’estero perche li’ ci siete voi che preferite un diplomato. Qui, loro, ci trattano bene e ci premiano quando facciamo i bravi, la nocciolina per gli elefanti, pero la nocciolina ha il gusto della sterlina e il premio viene data da persone che hanno dimostrato cosa vuol dire costruire, lavorare. Il sistema e’ diverso. Una persona con alle spalle anni di studi e’ visto come una spinta, qualcuno con idee fresche in questo mercato in evoluzione continua, non un peso con il cervello lavato. Mi fa malissimo pensare che ci sia qualcuno che la pensa cosi. Buonanotte
Caro Beppe, vivo a Salerno. Ieri ad Eboli, un paesino in provincia di Salerno un tabaccaio, per difendere tre piante, ha ucciso un ragazzo di venticinqwue anni. E’ il primo devastante effetto della riforma della legittima difesa. Il messaggio recapitato ai cittadini è inquietante: si può sparare.
Ciao da Sergio Francese
Dragoni hai rotto il cazzo.Si e’ capito che sei un coglione che scrive cazzate per fare il figo. Se eri l’imprenditore che dici col cazzo che leggevi grillo.Se gli Italiani ti fanno schifo allora sposta la tua produzione all’estero.Ricordati pero’ che alla lunga gli Italiani che fanno la fame la tua merce non la compreranno piu’.E valla a vendere ai Cinesi che hanno un budget di 1 euro all’ANNO da spendere. O sei uno di quelli che fanno “consulenze”?Ma vai a vederti il tg4,bauscione impotente!
Stasera il post di grillo mi deprime,tanto più che non leggo le signore,avranno da fare???
quindi auguro la ************************
*******************BUONA NOTTE*****************
Stavolta caro Beppe ti sbagli grosso. Chi ha trovato un posto di lavoro con la legge Biagi dovrebbe solo ringraziare di averlo trovato.
L’alternativa in una società come quella attuale è la disoccupazione.
Oggi una impresa che viene vessata dal costo del lavoro ci impiega pochissimo ad emigrare all’estero, in Albania, in Romania, in Polonia per non scomodare Cina ed India.
Allora il problema non è di schiavitù, bensì di disuguaglianze a livello planetario.
Leggo di alcune persone che lavorano nei call center che si lamentano. Ma lo capite o no che dovete ringraziare se il call center è nella vostra città?
Oggi ad aprire un call center in Romania si paga 1/10 di quanto si paga in Italia. E vi posso assicurare che se si continua a demonizzare la legge Biagi, ad imporre lavoro a tempo indeterminato, a vessare le aziende, in Italia rimarrà solo un pugno di mosche.
Quindi questa volta Beppe non sono daccordo.
Tutti vorremmo un lavoro stabile e sicuro. Ma il mondo è profondamente cambiato.
Quello che hanno avuto i nostri padri (lo stesso lavoro per 40 anni) non è più attuale nel mondo moderno. Le aziende devono essere libere e solo così possono essere libere di assumere.
Infine nei post leggo di tanti laureati disillusi. Cominciamo a chiederci se oggi la laurea in Italia sia un titolo di prestigio o se sia diventato solo un business per le Università e Cepu e la fabbrica dei sogni di giovani che escono anche a 30 anni senza un mestiere.
Biagi è anche morto per la legge che ha creato, ed era uomo di sinistra. Era un esperto del settore e sapeva bene che oggi per il bene di tutti occorre più libertà, anche di licenziare.
Non si sta parlando di fare lo stesso lavoro per 40 anni (sai che palle) ma di poter vivere dignitosamente con quello che si fa. In Italia potremmo essere tutti dei signori se i nostri maiali (si sa a chi mi riferisco) non favorissero certe prese per i fondelli.
Quello che dici è giusto, molto giusto,ma ce un però, per giunta ovvio, il sistema del lavoro in Italia e in special modo nella grande industria e in in particolare quella dove la qualità non è discriminante chiuderà comunque e non sarà certo una maggiore flessibilità. Nel lungo/breve periodo a Il precariato non serverà a nessuno.
Mah, purtroppo allora per questa generazione non c’è più niente da fare, punto. Con i vecchi attaccati con la colla al loro posto di lavoro fino ai 120 anni, con i contratti coccoccò che ti accompagnano fino ai 40 anni senza nessuna sicurezza per il futuro ti ritrovi nella nuova Europa disoccupato a 40 anni perchè qual’è il datore di lavoro che assume qualcuno a 40 anni?
Come al solito ci vuole fortuna e qualche calcetto nel sedere… VIVA L’ITALIA!
VEDIAMO DOMANI SE E COME USCIRA’ QUESTA BELLA NOTIZIA NEI NOSTRI TG!!!
E’ indagato nell’ambito dell’inchiesta Mediaset sui diritti televisivi
Mills: i pm non mi hanno estorto nulla L’avvocato inglese ha spiegato al suo difensore italiano di non aver mai lasciato le dichiarazioni riportate dai giornali britannici
MILANO – Dietrofront, arriva una nuova versione dei fatti. «I pm non mi hanno estorto nulla. Non mi sono mai espresso in questi termini». Così l’avvocato David Mills, indagato nell’ambito dell’inchiesta Mediaset sui diritti televisivi, ha spiegato al suo avvocato Federico Cecconi di non aver mai rilasciato dichiarazioni ai giornalisti inglesi nei termini riportati in un’intervista pubblicata nei giorni scorsi nella quale si attribuiva a Mills l’accusa di esser stato costretto dalle pressioni dei pm milanesi a firmare il verbale in cui diceva di avere «protetto Silvio Berlusconi in vari processi e indagini».
«Ho sentito il mio cliente – dice Federico Cecconi – e mi ha smentito di aver reso in quei termini l’intervista». Mills aveva dichiarato ai pm di aver ricevuto da Berlusconi 600.000 dollari per il modo in cui era riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi rigardante l’inchiesta Mediaset sui diritti tv.
20 febbraio 2006
Sera a tutti..
sono un ragazzo si 19 anni…forse fuori luogo qui..ma volevo dire la mia…o meglio..sulla legge biagi nn so praticamente nulla…volevo solo fare i piu sentiti complimenti a Beppe Grillo che e l’unica persona affidabile…ho seguito nel 2005 al palalottomatica lo show e mi sono perso questo del 2006 ma provvedero a rimediarlo appena disponibile…continua cosi Beppe…paladino di un mondo utopico…almeno nell’italia di oggi…
ciao. Ho 25 anni e sono educatrice di asilo nido. Amo il mio lavoro ma sto perdendo entusiasmo e voglia di fare.Da quasi 2 anni mi mandano avanti rinnovandomi il cosiddetto”contratto a progetto”, ogni 4-6 mesi.Sono stanca di dovermi fare problemi se sto male, perchè non ho diritto a giorni di malattia e le ore che eventualmente sarei assente, le devo recuperare.Inoltre sto facendo un secondo lavoro come baby-sitter,sgobbando in media 10 ore al giorno, per dover arrotondare lo stipendio basso e potermi permettere un affitto(troppo alto, ma ormai i prezzi di oggi sono questi).Naturalmente per avere l’affitto(non parliamo poi di un mutuo) ho dovuto farmi dare la garanzia di mio padre perchè è un contratto a tempo determinato…Insomma sono stanca di NON ESISTERE pur facendomi un mazzo tanto!!!!!!!!Quello che mi lascia più perplessa è che è già la quarta volta che mi rinnovano questo tipo di contratto dicendo”l’obiettivo non è stato raggiunto”, arrivati a un certo numero non sono costretti ad assumerti???
Provate a prenedere una partita IVA così poi vi rendete conto di cosa vuol dire lavorare, comunisti!
l’è ura de finila con sto garantismo del posto fisso!
Chissà perchè certe sinistre
europee attaccano sempre il debole.
Ora si parla dell’operaio forse per puro
caso, o perchè, si va a votare?
Nooooooooooo!
Un pò trascurati nel passato si, sai com’è!
Un pò con gli zingari un pò con quell’altri…
pianificare è dura. Abbiate pazienza che tutti lì finiremo.
Però, bloccare una fiaccola olimpica, no,
non mi dice niente.
E voler essere protagonisti a tutti i costi e dove ci si può facilmente mettersi in mostra ecco, pronto il becero.
Chiedete al Beppe di fare un film con tutte le proteste, le richieste, le suppliche, e quello che uno vuole…
57 milioni di diversi.
L’Italia è anomala: tutti vogliono tutto, ma l’ERBA VOGLIO non cersce nemmeno nel giordino del re…..
In Italia, l’alitalia appena è stata salvata dal fallimento (grave errore) abbiamo assistito a scioperi a raffica….
In Germania, i sindacati e le industrie stanno studiando un sistema per aumentare le ore lavorative (senza retribuirle) per salvare l’industria tedesca dalla crisi in cui versa.
Qui si vogliono gli stipendi dei tedeschi (quante volte abbiamo sentito: occorre allinearci ai salari europei), ma quando occorre fare un passo indietro, nessuno lo fa mai.
Sono più intelligenti di noi: gli operai capiscono che se la germania va in crisi, anche gli operai passeranno guai seri.
Avete visto con la Bolkstein che volevano fare? Si poteva assumere un ingegnere lettone in Italia o Inghileterra dandogli lo stipendio lettone….
Le industrie si stanno trasferrendo altrove, purtroppo o per fortuna, vige la legge del mercato: non a caso si parla di mercato del lavoro….
Perfettamente daccordo. La legge Biagi va difesa, è una legge che ci ha portato ad essere più competitivi. L’alternativa è la fuga delle imprese dall’Italia.
Ragazzi qui occorre capire che la nostra non è una economia chiusa.
Le imprese hanno bisogno di lavorare ed essere competitive. E la legge Biagi ha fatto trovare lavoro a molte persone.
Caro Beppe non sono daccordo con te. Invece di puntare sugli argomenti Bertinottiani, che come tu stesso dici, vive un secolo indietro, dovresti puntare a difendere il lavoro.
La legge Biagi crea lavoro e Bertinotti è contro i lavoratori, anche se lui pensa di essere il loro difensore. Caro Bertinotti farai fuggire le imprese dall’Italia e purtroppo quando le aziende fuggono abbiamo perso tutti, i lavoratori in testa.
E secondo te perche’ i coglioni accettano i co.co.co.?Non sara’ perche’ non hanno alternativa.Non e’ che tu sei legato ai bastardi della Adecco?Io sono iscritto da ANNI, mai una chiamata.Al colluquio quel coglione del selettore(!) mi ha detto che voleva verificare il livello del mio Inglese(sono diplomato a Cambridge, massimo dei voti ed il tutto offerto da sua maesta’).Mi attacca a parlare come CecchiGori,mi sono scompisciato dal ridere.Gli ho chiesto se sapeva il significato della parola “verisimilitude”,scena muta.Poi gli ho chiesto se sapeva cosa voleva dire”pavement”. Pavimento…Ma vai a cagare te e la Adecco.Se poi ti trovano lavoro perche’ ti fotti la manager, sei un ,mito
Nel 2002 ho fatto il co.co.co. in un’azienda come commerciale e pigliavo 8 Euro all’ora (20 ore settimanali).
Nel 2004 ho cambiato lavoro fatto il co.co.pro. e pigliavo 3 Euro all’ora (40 ore settimanali). Ma il 70% dello stipendio era per pagarmi l’affitto, visto che avevo cambiato città. Finito il lavoro, sono tornato a 27 anni a casa dei miei.
Ora sono disoccupato e prendo 10 gocce di Xanax (medicinale per l’ansia) al giorno per continuare a cercare un lavoro…
Non ho più stimoli, non sogno e non spero più. Mi alzo, cerco lavoro, torno a dormire.
Ho 33 anni, sono interinale da due e mezzo con la prospettiva fantastica di farne almeno altri due ( se va bene )da precario.
Per circa un anno ho lavorato sette giorni su sette sotto la neanche tanto velata minaccia ” sennò stai a casa”…
Mutui? Non se ne parla…
Mutua? E’ meglio non rischiare…
Famiglia? A far figli c’è sempre tempo….
Un grazie particolare a questa meravigliosa classe dirigente con un consiglio per il prossimo Natale…
ciao beppe,io sono un ragazzo di roma con un esperienza di lavoro molto particolare una specie di co co co extracomunitario.
Lavoro in una ditta di circa 20 dipendenti a roma,con sede a riccione.La mia mansione e trasportare del materiale di foto al negoziante una specie di rappresentante.Tu ti domanderai ma dove’ il problema? te lo spiego subito:il mio contratto di lavoro a come residenza SAN MARINO e gia’….. con una societa’ di autotrasporti (s.r.l.) ovviamente… alla quale e stata affidata la gestione del personale di roma.
Questo x farti capire che x lo stato italiano io sono un extracomunitario anche se in effetti opero in italia con una ditta registrata nello stato italiano.L’unica certezza e non avere un futuro sicuro….ma solo un futuro incerto… Vi rendete conto che bisogna fare x poter lavorare….
ragazzi non voglio fare il drastico ma qua se non blocchiamo tutto per un po, tipo 2 anni fa in venezuela finiamo a metterci la vasellina nel culo per non sentire il dolore……………………………………………….facciamoci sentire,con onore e con rabbia, non aiutiamoli a scavarci la fossa.
Ho 33 anni, sono interinale da due e mezzo con la prospettiva fantastica di farne almeno altri due ( se va bene )da precario.
Per circa un anno ho lavorato sette giorni su sette sotto la neanche tanto velata minaccia >…
Mutui? Non se ne parla…
Mutua? E’ meglio non rischiare…
Famiglia? A far figli c’è sempre tempo….
Un grazie particolare a questa meravigliosa classe dirigente con un consiglio per il prossimo Natale…
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Salve a tutti. Finalmente Beppe ha preso in esame un argomento che a me, palermitano 26enne, sta molto a cuore. Questa legge fa sì che tutti i miei coitanei non potranno mai avere una vera busta paga, mutui, prestiti, previdenza sociale, un futuro insomma. Dopo 3 inutili e sottopagati anni di co.co.co, dal 2004 lavoro in nero nel settore video sperando al più presto di avere la forza di andarmene altrove, laddove posso sperare di avere un futuro, creare la mia famiglia. La mia ragazza lavora presso la COS.MED, un’azienda di call center che svolge i propri servizi per più aziende. Quando aprì era un vero gioiello del settore, ma grazie alla legge Biagi è andata “in leggera controtendenza”. Questi i motivi di contestazione. Primo: oltre gli sgravi fiscali pazzeschi, si fregano ingenti incentivi dalla regione per i propri assunti(ahi ahi on.Cuff…!), incentivi tra l’altro raddoppiati poichè spostano il personale da una sede all’altra facendo credere di assumere ragazzi in più quando in realtà il numero è invariato. Secondo: la “manovalanza” non gli costa nulla, essendo i ragazzi pagati per singola telefonata. Terzo: fanno una formazione ridotta a poche ore sufficienti a non sapere nulla lavoroda svolgere, poikè il tempo è denaro. Quarto: i ragazzi si stufano delle paghe irrisorie e lasciano il lavoro ma COS.MED, grazie alla disoccupazione palermitana, trova più ragazzi di quanti la abbandonino e il vizioso circolo ricomincia. Non voglio scendere in altri dettagli per evitare costose querele che da disoccupato non posso permettermi ma lascio alla vostra fantasia e alla ricerca su Internet le notizie taciute a riguardo. Quando mi lascio prendere dallo sconforto di ciò, preferirei morire piuttosto che vivere di mer.., ma forse è meglio far morire loro, anche se da un’altra lontana nazione. A causa della politica corrotta, la mia patria non è più un bel posto dove vivere. Un abbraccio a tutti e buona serata.
ho 25 anni e ho lavorato per un anno in una libreria in centro a Milano, in un famoso museo. Nei periodi di grandi mostre lavoravano con me fino a 7 persone, tutti ragazzi che facevano turni di otto ore e venivano pagati in ritenuta d’acconto nonostante collaborassimo molto più di 30 giorni e per un valore complessivo molto più alto di 5000… La gratifica era una cena aziendale e un bonus a natale. io ho lavorato per un’anno ininterrottamente (agosto compreso), a Settembre ho finalemente ottenuto il contratto di apprendistato, ma magicamente non mi venivano pagati gli straordinari, appena ho provato a protestare (sopratutto per le quasi dieci ore di lavoro giornaliere nel week-end pagato come orario normale intrasettimanale) sono stato elegantemente licenziato e messo alla porta.
Che cacchio di farabutti.
Ciao,
per mia enorme fortuna non appatengo alla schiera dei co co pro e affini ma da 20 anni lavoro in agenzia di viaggi (ne ho cambiate diverse).
Confermo che negli ultimi 4/5 anni assisto a una esagerata e ingiustificata diffusione di questo generi di contratti anche a favore di persone son esperienza sufficiente a giustificare un’assunzione a tempo indetermianto. purtroppo anche in questo settoe la crisi e’ spaventosa e nessuno di arrischia quasi piu’ ad assumere in via pressoche’ definitiva. Anzi da qualche mese il ns datore di lavoro sta esercitando un veo e proprio mobbing nei confronti del personale assunto con contratto a tempo indeterminato con la chiara intenzione di sostituirli con contratti di apprendistato/interinali/LAP etc…
Adesso fortunatamente e per altri 6 mesi, vista l’aria che tira sono in maternita’ ma al mio rientro so gia’ cosa mi aspetta….guardarmi intorno serve a poco, comunque contratti LAP o affini e stipendi idicoli. Dove vado con una figlia e un mutuo contratto in tempi ‘non sospetti’ da pagare? Ho provato diverse volte a cecare lavoro in altri ambiti ma so fare solo biglietti aerei, e’ troppo specifico come lavoro per riciclarsi, l’alternativa sono i call center, la cameriera o le pulizie…comunque nessun’Azienda assume un’impiegata di 38 anni con le mie competenze…Mi sa che pur di mantenere il posto accettero’compromessi mai accettati prima.
Ma una domanda mi sono sempre posta: ma tutto cio’ non sara’ dovuto anche ad un costo del lavoro esageratametne alto in italia? Qualcuno mi sa dire se all’estero un dipendente costa al datore di lavoro come da noi???
Grazie per l’attenzione
Sono ritornato da 3 anni in Italia dopo esser sfuggito da una guerra civile in Africa e non ho trovato ancora lavoro. Per alcuni sono troppo qualificato, per altri troppo poco e per tutti troppo vecchio (sono del 1970). Non so più a che santi votarmi ma per fortuna ho i miei che mi aiutana. Mia moglie dopo 2 anni ha trovato un impiego grazie alla borsa regionale in un ufficio come segretaria a 310 euro al mese per mezza giornata. Il problema è che è valido solo un anno e dopo non possono assumerla perchè le tasse da pagare sono troppo alte. Dunque caro Grillo non solo il governo sarà ladro ma pure i sindacati che vogliono sempre di più con il risultato che nessuno vuole impiegare nessuno se non in nero, Attualmente sto seguendo l’università grazie ad alcune agevolazioni che mi danno e dopo la laurea se posso BYE BYE, me ne vado all’estero…
Caro Beppe,
io non sono affatto favorevole ai contratti a progetto, anche se credo siano migliori dei precedenti co.co.co. Rispetto alla situazione precedente ritengo sia stato fatto un passo avanti, anche se siamo lontani da una situazione realmente buona. Innanzitutto manca una certa rigidezza con cui si possa definire il “progetto”. Di fatto qualunque azienda può assumere con questo tipo di contratto, e mancano tutele per gli assunti. La flessibilità viene usata male, a danno di tutti.
Il lavoro interinale, infine, lo difendo. E’ un modo per trovare un’occupazione. Grazie alle agenzie ho fatto più di un colloquio per un lavoro a tempo indeterminato. Inoltre dopo aver perso il lavoro i lavori di pochi giorni mi hanno permesso di tirare avanti per un po’. Miei amici dopo un periodo di qualche mese con le agenzie sono stati assunti definitivamente. Ovviamente il punto sta nell’abuso di questo strumento, e negli abusi contro i lavoratori.
Non voglio fare commenti sulla legge Biagi, in quanto non la conosco nei suoi dettagli, anche se da più parti, soprattutto fra i giovani, assisto a testimonianze, anche di persone a me vicine, di impieghi a tempo pieno, retribuiti con 300-400 euro al mese e spesso si tratta di persone laureate che sono costrette a mantenerli per diversi anni poiché non ne trovano di altri.
Questa è una situazione che ingenera, soprattuto nei giovani, una sfiducia totale nel proprio futuro, nonché un calo dell’autostima con ripercussioni gravissime, soprattutto nel lungo termine, sulle capacità assertive e sulla possibilità di pensare alla propria vita in termini di progetto.
Sono d’accordo su una logica anche competitiva e meritocratica del lavoro, ma in un contesto generale in cui la professionalità sia un concetto intrinseco della persona, non deciso dal mercato ma stabilito da parametri culturali condivisi. L’attuale, diffuso modo di concepire il lavoro è entrato ormai nella logica delle cose quotidiana. Ci stiamo abituando a una visione distorta della vita e delle sue regole comuni, tra cui quella del lavoro. Uno studente compie il suo percorso, con passione e capacità, viene anche gratificato e riconosciuto nell’università; però, quando si affaccia sul mercato del lavoro è costretto a entrare in un’altra logica, prima a lui sconosciuta, per cui si trova inevitabilmente disorientato e deve acquisire nuove capacità, quelle dell’adattamento, sperando di poter entrare in quella piccola rosa di “fortunati” a cui, dopo un periodo di “gavetta” (lavoro precario) capita un contratto sicuro e adeguatamente, cioè dignitosamente, retribuito.
Credo che la flessibilità nel lavoro sia un concetto evoluto, però in una condizione etica, nella quale a giudicare la professionalità o le capacità potenziali di un lavoratore non siano le semplici logiche di mercato o di sfruttamento da parte di una classe ristretta.
Vorrei far notare a tutti i padroni delle ferriere che hanno intasato il blog con i loro commenti sul lavoro, che è giustissimo licenziare e assumere quando e come si vuole, anche pagando i dipendenti quando e come si vuole. Questo se si rischiano i propri soldi.
Nel caso si prendano soldi dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, dallo Stato, e dall’Europa, sotto qualsasi forma, (finanziamenti, contributi a fondo perduto, mutui agevolati, sconti fiscali e tassazioni ridotte ecc.) si dovrebbe produrre solo occupazione e non biciclette, servizi, macchine o prodotti.
Altrimenti per quale motivo lo stato dovrebbe pagare gli imprendidori. Potrebbe dare direttamente i soldi ai disoccupati.
Per quanto riguarda poi le industrie italiane che vanno a costruire le fabbriche all’estero, è giusto che scoprano fino in fondo come funziona la globalizzazione totale, c’e sempre qualcuno che vende ad un prezzo inferiore a loro, ed il dipendente disoccupato che ha perso il posto, è molto attento anche al centesimo di differenza e molto probabilmente non è un cliente “fidelizzzato”.
quoto
Come mai quelli come te vogliono solo difendere i diritti acquisiti di quelli che si sono presi di più di quanto il sistema poteva dare????
lol e allora Berlusconi?
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cito Luttazzi: Biagi non aveva progettato la legge così, mancano gli ammortizzatori sociali a controbilanciare il precariato…
Chiamare una lege col nome della vittima delle BR e come dire “Se non vi piace questa legge allora siete con le BR, contro un uomo che si è sacrificato”. Bastardi, sono solo dei bastardi
La vita in Italia comincia a farmi schifo.
Tra mafia, vaticano, clienterismo sfrenato non si può più campare!
Ho già in progetto di fare un esperienza in Spagna, lavorerò quest’estate per il terzo anno consecutivo come salvataggio stagionale in uno stabilimento a rimini e tirando un po la cinghia metterrò da parte un gruzzoletto per i primi tempi lontano da casa che probabilmente non saranno dei migliori.
A ottobre raggiungerò mio cugino a valencia e VAFFANCULO A TUTTI I POLITICI CORROTTI MAFIOSI CHIESAIOLI XENOFOBI BIGOTTO OTTUSI!
Signori, se speriamo che il politico di turno salvi il nostro paese dalla deriva catastrofica verso la quale si dirige moriremo disperati!
PS: Spero che il nano non mi inculi anche il TFR, che varrebbe a dire circa 1000, per dirottarlo in un fondo pensionistico presso le sue assicurazioni!
CARCARLO PRAVETTONI DOCET!
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La colpa è dei lavoratori che sono esosi,
noi industriali diamo loro un posto di lavoro, e loro vogliono essere pure pagati!
E che caxxzo, sono incontentabili!
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Carcaro Pravettoni è un personaggio di Paolo Hendel
Lavoro lavoro lavoro….lavoro..sto pensando due alternative: una non la posso dire per motivi di sicurezza, l’altra è di prostituirmi. Sì, siamo arrivati a questo punto. Affitto, bollo, gas e tutto quello che avete da pagare tutti voi, o la maggior parte di voi, ormai non mi fa pensare più a nulla… sulla riforma biagi, tremonti il nano..adesso comincio a sentirmi allo stato brado. Adesso comincio a diventare selvaggio e più lo scrivo e più mi ci sento..mi sto innervosendo con molta calma.. Ma cosa sta succedendo…ma è tutto vero? una massa di tumori al governo sta succhiando tutto il nostro sangue e noi a farci le flebo di cazzate in tv. Forse non propongo alternative e soluzioni all’emergenza lavoro …e qusto post può sembrare uno sfogo di rabbia …con voi però che mi capite, con voi che siete quì a leggere a quest’ora perchè se aveste avuto un lavoro adesso stavate a dormire per la stanchezza…e anche se oggi avete lavorato penso che non siete soddisfatti.( parlo della maggioranza in modo che il solito precisino non scriva: io sono soddisfatto e prendo 1700 euro al mese..bene ma adesso non rompere). In conclusione volevo dirvi che ho buttato la mia laurea il mio master con tutta la specializzazione e adesso passo ai forconi..adesso sono veramente incazzato..
“Lavoro” presso una società di Information Technology:
– primi 4 mesi GRATIS
– dopodichè contratto Co.Co.Pro. rinnovabile ogni 6 mesi (non se la sentono di assumermi con uno stipendio da Ing.!!!E siamo già al terzo rinnovo!)
531 al mese
NB = Il mio part time di circa 25 ore sfora sempre di almeno 6/7 ore settimanali, ovviamente non retribuite.
Pasti e trasferte brevi non sempre pagati……
il problema non è la legge biagi, o qualsiasi altro tipo di legge sul lavoro.
il punto è la capacità del sistema di creare lavoro.
il nostro sistema è inchiodato a terra.
la domanda è superiore all’offerta.
una semplice legge di mercato.
a me, personalmente, poco importa di cambiare lavoro ogni 2 anni, anzi, lo trovo stimolante.
il punto è trovarlo.
cambiare lavoro un uk (almeno è quello che dicono siti tipo reed.co.uk) è una questione di alcuni mesi.
in ogni offerta di lavoro è descritto:
il ruolo,
la pag
e non è minimamente menzionata l’età limite
il voto di laurea limite
andate a vedere i portali di offerte italiane
pietose
demotivanti
ridicole
LAUREATO CON OTTIMI VOTI (MIN\110\110) MAX 26 ANNI CON PROVATA ESPERIENZA NEL SETTORE E PREFERIBILMENTE MASTER CON SECONDA LINGUA FLUENTE
Perche’ la merda,come tutte le cose negative, da’ assuefazione e abbiocca il cervello. Hanno inventato il moto perpetuo,piu’ ti mandano nella merda piu’ ne vuoi.
Faccio parlare mio padre:
Ho 51 anni (con 2 figli a carico) e sono 2 anni che mi trovo in una situazione di totale precariato; lavoravo all’ interno di una multinazionale, nel settore metalmeccanico, “la quale mi da la possibilità” di far mangiare i miei figli 6 mesi all’anno poiché il mio contratto di lavoro è valido 2 mesi (al massimo 6mesi, con rinnovo di 2+2+2!) dopodichè mi ritrovo senza una retribuzione mensile!
In realtà, dice l’ INPS, che usufruisco a spese del governo dell’ indennità di disoccupazione; quindi (secondo loro) ho la possibilità nell’arco di 10mesi di trovare un nuovo lavoro che mi procuri un reddito per poter sfamare la mia famiglia! Questo è vero, ma vorrei sapere quale azienda assumerebbe un lavoratore che ha 51 anni e 2 figli a carico!?
In una intervista di Gianfranco Fini a Porta a Porta (ma non ne sono sicuro al 100%), ha asserito che le nuove forme di contratto di lavoro danno nuovo stimolo al lavoratore,il quale, dando più produttività, riceverà poi un contratto sicuramente migliore!
Beh questo con me non è avvenuto, ho fatto nell’ azienda in cui lavoravo ogni giorno 2 ore di straordinario e per 3 settimane il turno di notte, ricompensa LICENZIAMENTO PER MANCANZA DI LAVORO ( Il giorno dopo il mio licenziamento sono entrati 2 nuovi operai, con il medesimo contratto)!
Operaio metalmeccanico deluso!!
Questa rilettura della legge Biagi è un FALSO.
Caro Beppe Grillo sei proprio fuori strada, o non conosci la legge, o non conosci la legislazione precedente. In entrambi i casi SEI UN IGNORANTE.
Torna a leggertela!!!
Come mai quelli come te vogliono solo difendere i diritti acquisiti di quelli che si sono presi di più di quanto il sistema poteva dare????
E perchè dovremmo pagare noi e tutti i giovani che iniziano ora a lavorare le cazzate che avete fatto voi??? Il sistema pensionistico e contributivo creato dai sindacati è stato la più grande cazzata del secolo scorso. Una vera scemata finanziaria. E’ questo che vuoi difendere?
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Mah guardate secondo me la mentalita’ italiana va proprio bene cosi’. Non pensate che dovremmo essere come l’america perche’ pagano un prezzo altissimo per far funzionare tutto a meraviglia: non puoi fare un passo senza una legge che ti dica come farlo, competizione a qualsiasi livello, un’atmosfera che non avete idea. Certo da noi ci vorranno sempre due ore di coda all’ufficio postale, ma fidatevi viviamo molto meglio.
Noto con profonda delusione una buona dose di miopia, nonché ignoranza:
sbandierare la Legge Biagi come l’unico rimedio per conservare la competitività del sistema Italia è una menzogna bella e buona.
Andate a vedere i profitti delle aziende e vedrete come in Italia, con un progetto ben definito e una politica lungimirante, si sia passati da un reddito nazionale ripartito fra 75% ai redditi derivanti da lavore dipendente e 25% ai “capi” ad un sistema come quello odierno dove le due quote si equivalgono.
Ciò che significa?
Che l’acqua è andata verso l’alto e cioè, che i nostri “capi” non si sono accontentati più di una bella quota di profitto, ma come lupi bramosi, hanno voluto sempre di più, e sempre di più vorranno.
Che tristezza, vedere tanti ragazzi costretti a lavorare con contratti umilianti, spersonalizzanti, che fanno di tutto per farti sentire una mersa, un numero inutile del quale l’azianda può sbarazzarsene quando vuole. E il valore sociale del lavoro? E tutto ciò che sta dietro e ingloba il lavoro? La vita? La famiglia? Le relazioni sociali? Niente, di tutto questo se ne sta perdendo traccia, in nome di illuminismo alla rovescia che ci sta portando verso un mondo del tutti contro tutti, o meglio, del si salvi chi può.
E, ciliegina sulla torta, molti giovani come me si accingono a rivotare il cavaliere napoleonico, convinti che il suo successo sia pure il loro.
Ma se ci vogliamo fare del male, facciamolo.
Ciao Beppe, continua così, perchè solo il sapere e l’informazione possono risollevarci da cotanta bassezza..
salve,
ho 23 anni e da tre mesi colaboro al quotidiano IL TIRRENO. per fortuna mi hanno fatto un contratto a progetto che mi permetterà di avere entro due anni il tesserino di pubblicista se scrivo almeno 60 articoli. e fin qui tutto ok.
il brutto è che vengo pagato 21 centesimi ogni 100 caratteri spazi inclusi. ovvero ogni quattro righe di giornale. lo scorso mese ho scritto 16 articoli che mi hanno fruttato 81euro. che ancora non mi hanno pagato… significa che ho passato 15 giorni a intervistare commercianti, passanti, assessori, medici a girare per bar, ristoranti,circoli arci in cerca di notizie.
il fatto è che solo di benzina, parcheggio, telefono ho speso almeno la stessa cifra. vabbè che mi hanno detto di non prenderlo come un lavoro ma così non posso prenderlo nemmeno come una cosa seria.
mi sembra di esser preso in giro ad aver passato l’ultimo mese a spaccarmi in due per fare bene il lavoro per cui mi pagavano e vedere sulla calcolatrice gli 81euro e 67 che mi spettano.
da qualche giorno colaboro anche con un fotografo che mi insegna il mestiere. gratis. un corso di fotografia professionale costa almeno qualche migliaio di euro…e all’università si guardano bene da farne uno…mi sento un po’ stressato e sfigato.
teniamo tutti duro..qualcosa dovrà cambiare.
Bravo questo è il posto giusto per questa domanda. Chiedilo ai compagnucci ed ai sindacalisti di merda perchè devi pagare uno 2,5 volte il netto percepito.
Sudo anche bannato
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Sesquipedaloe ignorante, spiega tu cosa cxxzo c’entrano i sindacati col costo ndel lavoro.
Ma a suicidarti non ci pensi proprio?
Sei un asino. Ah non lo sai cosa c’entrano??? dov’eri fino a ieri all’ asilo nido? o invece sei tra quella ghenga di falsi che vogliono dare la colpa di tutto a Berlusconi?
Se l’ Italia s’è bruciata tutte le occasioni che ha avuto si deve alla sinistra ed ai sindacati.
Chi ha guidato l’INPS per quarant’anni immobilizzando capitali enormi senza reinvestirli nel ciclo produttivo per mantenere un egemonia e bloccare la libertà d’impresa???
La legge biagi ha ulteriolmente aggravato le condizioni di lavoro ma sono la multinazionali che investono in italia si comprano una azienda con le sue lavorazioni studiate e sviluppate anche con i soldi di tuti i cittadini e dopo pochi anni trasferisce le lavoirazioni nie paesi dell’est ” polonia ” un operaio percepisce 150 mensili un ingegniere 200 come possiamo competere con questi salari: Un esempio drammatico e la DELPHI di LIVORNO con 400 operai licenziati via E.mail.
La fabbrica ex Fiat ora DELPHI delocalizza come fa la FIAT con fabbriche in Polonia ma le auto le vuole vendere in Italia.
Caro beppe,
Sono un ragazzo di 24 anni appena compiuti che lavora da quasi 2 anni nel call center di TIM 119 a Roma proprio nella sede centrale. Nonostante abbia avuto la fiducia dei miei superiori, il contratto é stato sempre rinnovato ad ogni scadenza e ho anche partecipato ad una selezione per passare dipendente che ahime non é andata a buon fine, ad aprile precisamente il 13 mi ritrovero senza lavoro perche avendo un contratto interinale la legge prevede che dopo i 24 mesi ci debba essere l’assunzione diretta da parte dell’azienda oppure mandato a casa. Beh inutile dire che la seconda ipotesi é la piu probabile cosi mi ritrovero ancora una volta senza lavoro con delle scadenze da pagare e rispettare, senza contare che dovro ricominciare da capo con un altro lavoro e non é facile perche in 2 anni ho fatto molta esperienza sentendomi competente ed all’altezza del mio attuale lavoro grazie al mio impegno. Oltretutto sono anche impiegato part time quindi non potrei proprio permettermi di costruirmi un futuro che temo sia piu nero di quanto io abbia potuto immaginare. Spero che le cose cambieranno anche se ne dubito e spero tu legga questa mia segnalazione perche non é solo a nome mio ma a nome di tutta la categoria che come me é e andra’ a casa per colpa della ‘legge’.
Grazie beppe sei tutti noi e ti seguiro sempre.
Caro Beppe ho letto ciò che ha scritto Antonello Portera ed a tal proposito vorrei rispondere a quel fenomeno intelligente di Lara Croffi.
Purtroppo in Italia le persone capaci come dici di essere tu ce ne sono poche, beata te che hai trovato chi ti ha fatto un contratto a tempo indeterminato, posso comunque dirti che conosco diversi ragazzi veramente in gamba laureati con 110 e lode,nonostante questo sono più di tre anni che si trascinano il fardello del precariato.
Premesso che sono d’accordo con chi dice che con i contratti della Biagi o co.co.co. che siano non andiamo molto lontano.
Infatti da un lato non si danno certezze ai giovani per il futuro; dall’altro accade che quando un soggetto, dopo un pò di normale apprendistato ha acquisito dell’esperienza per essere “redditizio” per chi lo ha assunto, viene liquidato.
Praticamente la negazione totale del concetto naturale di imprenditoria…. E’ come se un agricoltore pianta degli alberi da frutto e dopo 3-4 anni che li cura, li annaffia li concima, e finalmente iniziano a produrre, li sradica!
Fatta questa premessa devo però dire che mi lascia perplesso ciò che oggi tale prof. Ricolfi, collocato nell’area politica di sinistra, ha affermato a “8 e 1/2” di Ferrara. Secondo lui la precarietà non è aumentata rispetto al governo Prodi, ma che con l’introduzione dell’euro è aumentata l’inflazione ben più di quanto dichiarato dall’Istat (ha parlato di “cucche” dell’Istat dicendo che è un termine Piemontese). Tale aumento esagerato dell’inflazione da “la sensazione” a chi già era precario, e che magari con la Lira riusciva a barcamenarsi, di essere ancora più precario (????).
Sarà, ma se uno è precario, tale è con o senza euro. E con la precarietà molto lontano non va…
Resto poi sconcertato del fatto che un esperto in materia di economia, smentisce i dati ufficiali dell’Istat sull’inflazione affermando che quella reale è il doppio o addirittura il trplo di quella dichiarata (quindi circa il 5-7%, a livello fine anni 80). E allora l’Istat che sta a fare se come cide lui, spara delle “cucche”? E allora perchè i TG di ogni colore vanno gridando che abbiamo l’inflazione più bassa degli ultimi 20 anni? Ci prendono per il sedere (tanto per cambiare)?
Ho cercato lavoro in Italia per circa due anni dopo l’universita’. Ho trovato solo collaborazioni a progetto (e perlopiu’ questi progetti erano in nero!) della durata massima di un mese.
Da poco piu’ di un anno vivo in Olanda dove nel giro di due mesi ho “incredibilmente” trovato lavoro via internet. Mi hanno offerto un contratto di 6 mesi che e’ gia’ stato rinnovato per un anno. Qui funziona che ti possono fare al massimo 3 contratti temporanei, il tuo datore di lavoro e’ poi obbligato a fartelo a tempo indeterminato. In ogni caso se non riesci a trovare lavoro o non ti rinnovano il contratto c’e’ sempre la possibilita’ di un sussidio statale che credo si aggiri intorno agli 800 euri…Mica male, no?
Al consolato ho scoperto che gli italiani che vivono in Olanda (che, badabene: e’grande come la Lombardia) sono gia’ circa 30.000! …Viene da chiedersi cosa li spinge a questa migrazione.
Leggendo il tuo Blog mi convinco ogni giorno di piu’ della scelta che ho fatto, Grazie!
Visto che siamo in tema di “ringraziamenti” al nano pelato portatore di insicurezze e fame nel mondo, diro’ la mia.
Sono un sistemista, tecnico hardware e programmatore di 37 anni, ho una moglie, 2 figli e ancora mi chiedo chi me lo ha fatto fare di metterne al mondo 2…poi li guardo e capisco che piuttosto faccio la fame ma guai a chi me li tocca.
Mia moglie e’ stata licenziata, meno di 15 dipendenti, perche’ NON era simpatica al capo.
LAureata, sta’ cercando un lavoro ma trova solo lavoretti da qualche mese e pagati meno del meno.
Il sottoscritto vive con un contratto A PROGETTO che ogni anno da al mio capo (un mentecatto che crede di essere un imprenditore e invece e’ solo un fungo parassita) la possibilita’ di darmi un calcio nel culo senza dovermi nulla, una volta spremutoa dovere.
Lo stipendio e’ ridicolo, 900 euro, e con questi dovrei pagarci anche il mutuo…se mia moglie non trova lavoro in fretta vado da quel GENIO di Maroni e gli chiedo altri 10.000 euro…visto che vuole figli dagli italiani spero sia pronto a sostenrli visto che a causa dell’attuale governo NON ne siamo piu’ in grado.
GRAZIE NANO a te e a tutti quei leccaculo che ti seguono e ti danno manforte.
PS:a causa vostra stanno sparendo anche i nonni…spariscono loro e quel ruolo importante che da sempre rivestono nell’ambito di una famiglia…FAMIGLIA…avete presente eh?
Farabutti…
– – –
Invito tutti coloro che sono vittime della legge Biagi a raccontare la loro storia con un commento a questo Post.
Le stamperò in un volume che invierò a tutti i segretari di partito.
– – –
Per Paolo Fantuzzo…sei sicuro che non puoi permettertelo? Non sei convinto che con qualche sacrificio, magari rinunciando a qualche cosa di tuo, potresti assumere un nuovo operaio che alla lunga ti farebbe guadagnare di più?
Continua il decalogo del lavoratore reale.
6.Se avete i genitori benestanti,sfruttateli.Non fate i coglioni moralalisti,specialmente le femmine.Sfruttate tutto,loro l’hanno avuto meglio di noi,molto meglio.Rimanete a vivere a casa coi genitori e spendetevi quelle due lire che si guadagnano in cose per voi.Un giorno non potrete piu’ e il rammarico e terribile.
7.La bellezza e’cruciale.Se siete belli,maschi e femmine,sfruttate la cosa la massimo.Recentemente uno studio Americano(non quelli del nano)ha provato che i brutti faticano in triplo al lavoro.Per cui bando ai moralismi,siamo in Italia per Dio,e giu’ a fottere la vostra via al lavoro ideale.
8.Cuochi,camerieri e i vari sommelier sono lavori massacranti.Ti fai TUTTE le feste al pezzo.Pensateci quando guardate “gusto” e dite “pero mica male il cuoco”.Io l’ho fatto, evitare come la peste.In italia poi le paghe sono da callcenter, ma ti smazzi 12 ore in un inferno di calore e fatica.Senza menzionare il pericolo che in una cucina Italiana e’ elevatissimo.Trovatemi un ristoratore che spende le migliai di euro necessari a mettere una cucina in sicurezza.Pure i tre stelle michelin rompono il culo al personale.I mega chef sono fenomeni,uno su un milione e comunque sono passati per anni di culo inverecondo.
9.Se avete + di 23 anni scordatevi le speciallizzazioni tipo Cisco e compani.Le fanno tutti(si pagano,passi pure se sei di legno)e le ditte vogliono solo 25enni.Si inculano meglio e rendono di piu.Trentenni che fanno i Cisco o i Microsoft perdono soldi(tanti)e tempo.
10.Se propio volete lavorare in Italia dovete fare cosi:leccare il culo a morte.Darla.Darlo(il culo ben inteso.Di questi tempi va piu che il darla…).Capire che a trentanni e senza nessuno, un call center col lap e meglio che la metro col piattino.
Caro Puddu, di terra sana e protetta come tu sai, non certo come napoli,roma,milano ecc. fai presto a tirar conclusioni sane e leggittime. Ma, deduco io da bastardo, che tu mi sembri un’ingenuo che però, quando devi farti sentire diventi patriotta. Ma come i miei amici sardi che… sempre se si ha ragione. Altrimenti uno può essere di dove le pare, musulmano, ortodosso, buddista, cristiano, mafioso, minchioso… non ce ne per nessuno.
Salutame fausto ex navigli milano, c’ero anch’io,
ormai scarpette e cashemer
berlusca ha detto che lui una soluzione al problema cinese ce l’ha:
a livello europeo fare l’import = all’export;
la proposta ha detto l’ha lasciata sul tavolo di bruxell; non è che si è impegnato a discuterne a cercare di farla attivare etc.. Ma l’ha semplicemetne lasciata lì in parlamento; tra l’altro qualcuno dovrebbe verificare se è vero;
per altre cose pero’ si è impeganto anche 15 ore al giorno;
non so se l’idea è buona anche perchè tramite altre vie i cinesi potrebbero incular_i comunque
facendo arricvare a noi i loro prodotti non direttametne ma tramite altre nazioni;
pero’ caz.o, berlusca dice di avere peso nel mondo , mi aspettavo piu’ impegno.
Scrivo da parte di mio fratello che grazie alla legge Biagi e alla Signora Moratti ,sta LETTERALMENTE!!!!sulla strada!!!si fa ospitare a turno da amici!!!Grande musicista, ha insegnato musica hai bambini con una passione e una serità che sfido chiunque a trovarne uno uguale…ma la mumusica nelle scuole,con le nuove leggi, diventa inutile e così ti ritrovi a 42 anni a fare qualsiasi lavoro.Sta facendo di tutto, tanto che gli si sta spezzando la schiena e non ha nemmeno i soldi per un’antinfiammatorio!!!la beffa poi è quando, in quei posti di merda chiamate agenzie di lavoro interinale, chiedono cosa hai fatto in precedenza, non ti prendono neanche come lavavetri perchè IL MUSICISTA non ha nulla a che vedere!MA C…O sta cercando qualsiasi lavoro!!!deve mangiare!!! Daniele tieni duro! Laura
scusate se dico la mia, molti mi daranno dell’uomo di destra… ho un piccolissima azienda (chiamta MICROimpresa) siamo in 3, due soci (io e mio fratello) e un operaio.. non so molto della legge biagi.. leggo che le aziende grosse ci guadagnano tanto a discapito dei piccoli e dei deboli… però il costo del lavoro è eccessivo.. io do al mio operaio 1100 euro al mese, e dalle tasche me ne escono 2100… ho il lavoro sufficiente per avere un altro operaio ma non me lo posso permettere… come faccio?
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..O GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MNTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’ L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
Caro Beppe,
io sono uno studente universitario ormai quasi al termine dei tre anni della laurea breve, e ho grosse paure e infinite incertezze sul mio futuro. Riuscirò a farmi una famiglia?
In questo momento non lavoro, nonostante stia cercando qualcosa, e so già che se inizierò a lavorare non supererò i sei mesi o al massimo un anno. Poi sarò licenziato. Grazie alla legge Biagi e a quegli incopetenti che ci governano senza accorgersi che i cittadini non vivono nel paese delle meraviglie che loro ci descrivono.
In Italia oggi la maggior parte dei negozi e delle aziende assume solo con cotratti di stage, ovvero per sei mesi, visto che così loro non pagano i contributi che sono a carico dello Stato (noi). Questo tipo di contratto tra le altre cose offre uno stipendio da fame, che non permette di vivere da soli neanche in un monolocale. Ma i politici sanno quanto costa una casa a Roma? Scaduto il contratto le aziende e i negozi preferiscono assumere nuove persone, così da poter rifare il contratto di stage e continuare a non pagare tasse. Lo sanno i politici che queste aziende vanno avanti così da anni? Il risultato è che noi siamo senza lavoro e non con un lavoro flessibile. Esprimo tutto il mio odio per quei politici, a destra e a sinistra, che non si rendono conto che i cittadini che dovrebbero rappresentare vivono di fatiche, se non di stenti. Il mio desiderio ora è quello di andare a vivere con la mia ragazza, ma prima di trovare la stabilità economica necessaria credo passerà molto molto tempo.
Sto seriamente pensando di andare a vivere in un paese estero, e che nel paese delle meraviglie ci restino i politici corrotti e criminali. Stiamo toccando il fondo, anzi stiamo scavando il fondo.
Grazie per l’attenzione.
Studio all’università di Genova Economia Marittima e dei Trasporti. Ovviamente di fermarsi alla laurea triennale non se ne parla, sono praticamente costretta a conseguire anche la laurea specialistica per avere qualche possibilità in più. Ma sto passando questi anni con una costante paura del futuro, sto vivendo con il terrore di non riuscire a realizzare i miei desideri. A dire il vero i desideri non ho quasi avuto il tempo nemmeno di sognarli. C’è una marea di persone che fanno mille sacrifici per studiare e per ottenere un lavoro decentee in cambio hanno solo briciole. Ormai vivere nel lusso sfrenato significa avere un lavoro fisso e una casa di proprietà.
…io sono un artigiano e pago il mutuo per la casa e ti assicuro che questo non basta per poter sperare in un futuro decente purtroppo il peso fiscale e il costo della vita non ti permettono di “ballare”…e allora?……c’è tanto da fare per poter sperare…
Se uno dovesse scigliere quello che vuole fare nella vita leggendo il giornale non vive più e questo lo sai anche tu.
Se il mio sogno è fare il pompiere perchè devo studiare da ingeniere nucleare?Che senso ha?
Tu hai scelto scienze politiche guardando il giornale?
E’ comodo parlare ora che hai un lavoro in mano che ti prende 11 ore al giorno (che poi in fin dei conti saranno almeno 12 e mezzo) e spero che ti frutti anche abbastanza.
Mia mamma ha 47 anni, licenza media corso per segretaria.Ha lavorato in un negozio di calzature e dopo per 9 anni in un IRM (istituto di ricerche mediche) dove si prenotavano visite come l’asl.Ma mia mamma non faceva la centralinista ma gestiva il personale, le paghe e i contributi, teneva i contatti con i fornitori di materiale sanitario compresi i macchinari e teneva i contatti con i medici.
Lavora anche lei 11 ore al giorno finchè ha iniziato a subire del mobbing dalla principale (si vede che 11 ore non bastavano) e mia madre come le sue colleghe si sono dovute dimettere.Oggi in sostanza sono tutti assunti a tempo determinato e il lavoro che svolgeva mia madre ora è svolto da un laureato.
Oggi però mia madre gira da un call center all’altro ha già fatto non ho nemmeno idea quanti corsi di formazione e si è cercata lavori lontano da casa di quelli che ti fanno uscire di casa almeno due ore prima dell’ingresso.
Per arrotondare va a fare le pulizie in casa di privati..
Mio padre è carpentiere edile in un’impresa che gli ha già detto che lo manda a casa alla fine del conratto annuale.E’ finito lì perchè l’impresa di prima ha chiuso i battenti..dopo averlo fatto girare anche a più di 50 km da casa..a volte anche un’ora e mezza di autostrada vuota.
Ciao francesco, quoto il tuo post
ti ricordo però che c’è gente (tantissima) che non desidera affatto la ferrari, si accontenterebbe di un motorino, ma non lo può avere.Da una settimana il mio primogenito di 22 anni che è cuoco ha trovato lavoro, solo che è un posto dove praticamente ci vai solo se motorizzato perchè non esiste servizio di trasporto pubblico,per non perdere l’opportunità gli ho dovuto dare l’unica macchina della famiglia, (la mia) e andare io a lavorare con i mezzi pubblici perchè un’altra macchina non possiamo comprarla, tre mezzi al mattino e tre la sera sono un bel sacrificio. Altro che ferrari, mi basterebbe un macchinetta per mio figlio.
Inutile sperare che le Leggi che si chiamino Biagi o meno non ha importanza possano modificare
il tasso di disoccupazione di lungo periodo.
In realtà le più moderne teorie econometriche
sostengono che il lavoro può essere creato solo
dall’economia e che in un determinato momento
un ” posto ” può essere o libero o occupato.
E’ semplice : la legge Biagi riduce il tempo in
cui quel posto è libero ….non aumenta e non
aumenterà mai l’occupazione.
E’ solo statistica, e quindi un modo di fotografare la realtà i posti sono sempre quelli
di prima e troppo pochi.
Saluti e a presto
Caro Beppe,
la mia esperienza sulla legge Biaggi:
mia moglie, a seguito del fallimento della societa’ per cui lavorava, e’ stata assunta (non c’erano alternative: o a progetto o a casa) con contratto a progetto continuando a fare esattamente lo stesso lavoro (mia moglie e’ laureata in fisica e lavora da analista nel settore informatico) con lo stesso stipendio netto (i contributi versati per la pensione sono ridicolmente inferiori) e con lo stesso orario di lavoro (non prendiamoci in giro: anche se hai un contratto a progetto svolgi sempre il lavoro da subordinato [ma approfondire questo punto mi farebbe finire i caratteri disponibli…]).
Mentre aveva questo fantastico contratto e’ rimasta in attesa del nostro primo figlio ha dovuto quindi sospendere per 5 mesi il contratto; per una serie di alchimie contabili invece del 80% per questi mesi ha percepito circa il 50%. Per evitare di mandare il bimbo all’asilo nido a 3 mesi, mi sono preso io l’astensione facoltativa al 30% di stipendio per 6 mesi….
Quando doveva riprendere il lavoro si e’ ammalata pittosto seriemante (polmonite+empiema polmonare: ha subito un’operazione di decorticazione della pleura), e’ rimasta ferma circa un mese e mezzo nel quale non ha, ovviamente, percepito nulla.
In tutto cio’ noi ci riteniamo fortunati perche’ avevamo dei risparmi da parte e abbiamo potuto far fronte a quest’emergenza (e se volessimo fare un secondo figlio… per ora abbiamo fatto scorta di preserbativi :-(, inoltre la societa’ per cui lavora non ha annullato il contratto (per legge poteva cancellare il contratto a causa della malattia).
…ops dimenticavo la fortuna piu’ grande: esiste il contratto a progetto!
ho quasi 28 anni, dal 1997 lavoro in una fabbrica chimica vicino Roma la quale, negli ultimi anni, ha incrementato l’utilizzo dei contratti a tempo in tutte le forme ultimamente concepite. vedo signori di 45 anni farsi in quattro per tre mesi e poi sentirsi dire…mi dispiace!a me personalmente hanno fatto dare le dimissioni durante uno dei molti contratti a termine, perchè in questo modo tutto l’iter di obblighi si poteva riazzerare. e così è stato…tranquillo…firma! Sapevo, come so oggi, che chi decide al posto mio non potrebbe farlo, che in quel momento, insieme, stavamo aggirando la legge…ma le mie necessità mi travolgono e quindi ho abbassato la testa. Ma vorrei gridare a tutto il mondo e davanti alle loro facce quanto mi fanno schifo. lo hanno fatto per risparmiare le tasse, le stesse tasse che sulla mia busta paga vengono detratte a priori…ma del resto le persone speciali sono veramente rare e in Italia chi fa le leggi non lo è…nella mia mente costoro si presentano come viscidi mostri pregni di muco, ma in realtà sono piccoli uomini con un pochino di cultura che li rende altezzosi, tronfi e boriosi. Avvolte mi fanno pena altre rabbia,ma continueranno sempre a farmi schifo.
P.S.: dimenticavo…tutti i mesi dalla mia busta-paga mancano circa 150 lordi (dal 1997) e per questo motivo sono in causa con l’azienda, io come un’altro centinaio di lavoratori dipendenti.
Questo è solo uno dei casi delle realtà lavorative…io vorrei scendere qui è vivere la mia vita con persone più brave. solo che sono legato ad una catena.e quindi resto. ma vorrei scendere…e vorrei che tutti gli stanchi di questo scendano con me…vorrei lasciarli senza di noi “risorse umane”…vorrei guardarli in faccia…vorrei vederli disperati alla ricerca d’un compromesso…ma il sogno finisce e domani devo andare a lavorare ed a sopportare le loro infantili arie da tiranni.
Ho 25 anni e sono del Sud,nel 2004 mi iscrissi al Centro Territoriale per l’Impiego del mio paese non riuscendo a trovare lavoro per conto mio e non avendo mai lavorato in vita mia;mi iscrissi a tutte le agenzie interinali che incontravo,mai una chiamata è pervenuta da allora,pensare che non sono una povera idiota,sono diplomata col massimo,conosco 3 lingue e le parlo molto bene e so usare il computer a un certo livello.L’altro giorno mi sono recata ad un’altra agenzia interinale:la segretaria mi ha detto:”Guarda se non hai esperienze è meglio che non mi lasci il tuo curriculum,anche se è buono,non ti chiamerà nessuno” e gli ho risposto:”Scusa ma se nessuno mi da l’oppurtunità di cominciare,come faccio?Controrisposta:”Fai uno stage”=lavorare gratis.Mi sono informata,è pure difficile farne uno,sono a numero chiuso,ora devi pregare pure per lavorare gratis…siamo al paradosso,ragazzi;ma quando arriverò più in là con gli anni e non avrò ancora nessuna esperienza,chi mi darà lavoro?Chi mi sostenterà?I miei genitori dall’oltretomba?Potrò mai avere una pensione se dovrò lavorare 40 anni,e come raggiungerli 40 anni visto che inizio tardi ed esistono solo lavori precari?Io non voglio il lavoro precario, voglio un’occupazione stabile,voglio certezze che mi diano sicurezza nel programmare il mio futuro, è per questo che mi sono data da fare a scuola,non per far aumentare gli introiti delle aziende e per far arricchire quattro capitalisti.Al momento se non fosse per la mia famiglia morirei di fame sotto un ponte con tutti i sacrifici che ho fatto,pensare che venticinque anni fa ottenevi un posto statale con la terza media…Ringrazio chi è di dovere per la situazione in cui mi trovo.Quando in televisione ascolto la storiella dei numerosi posti di lavoro creati,non so se mi viene più da ridere o da piangere…Aiuto voglio scappare dall’Italia,SUBITO…la peggiore cosa per un disgraziato è essere deriso delle sue disgrazie.
Caro Beppe,
sono una tua fan da anni. Condivido da anni le tue idee, ti stimo e ti apprezzo per la tua costanza, coerenza e determinazione.
Il mio commento sull’occupazione “atipica” è già apparso, in altra forma, su Repubblica ti qualche tempo fa…
Eccomi di nuovo qua a rendere pubblica la mia esperienza per fornire un contributo al rischiaramento delle coscienze.
Sono laureata, ho conseguito un Master, il Dottorato di Ricerca, varie qualifiche e sono precaria.
Ho persino pubblicato un libro, ne ho un altro in lavorazione ma… Bando alla forma! Veniamo alla sostanza: la mia esperienza con il contratto a progetto o, anteriore a questa, un contratto CO.Co.Co. Già il nome dovrebbe incutere delle perplessità, ma, colta dall’entusiasmo per i miei primi incarichi, nel 1999 accettai una docenza per una società di formazione che mi fece pagare due volte l’iva e mi pagò circa 6000 lire l’ora (circa gli odierni 3,5 ). In più non mi rimborsarono le spese di viaggio (insegnavo a 80 km da casa). Insomma, un impiego kafkiano a tutti gli effetti.
Poi venne la volta di una nota società di formazione della mia città, che mi offrì più denaro, per docenze sul territorio nazionale, ma non mi rimborsò nessuna spesa, seppure il contratto lo prevedesse e, a conti fatti, guadagnai circa 700 al mese!!!
Ma non è finita. Ho sperimentato anche il call center di un noto corriere, assunta tramite una nota agenzia di lavoro interinale, a 5 l’ora, con una pausa di 5 minuti ogni quattro ore di lavoro, nonché dopo aver risposto a circa 140 telefonate!!!
Ma c’è qualcosa di più interessante: qualche mese fa, risposi ad un annuncio nel quale si cercava un formatore, laureato, con esperienza, disposto a lavorare 10 h al giorno. Mi presentai. La società era gestita da una persona della mia età, con la mia laurea, che si faceva chiamare drssa ma si rivolgeva a me chiamandomi “Signora” e mi chiedeva, di fare marketing per lei. Dovevo procurarle clienti per i suoi corsi. A tre l’ora!!!
Lo stato italiano serve il vaticano
…..e allora, a questo punto, avranno finalmente pagato i nostri eroi porporati? Macché, altro colpo di bacchetta magica legislativa. Un emendamento alla legge finanziaria 2004, proposto dal senatore di Forza Italia Mario Ferrara, fa decadere anche questi oneri. L’emendamento, comma 13 dell’art. 3, prevede lo stanziamento di 25 milioni di euro per il 2004 (e di 4 milioni di euro per il 2005) per dotare il Vaticano di un sistema di depurazione proprio. E poi c’è chi non crede ai miracoli
Altra quisquilia. 50milioni di euro sono stati stornati dal fondo speciale per il disinquinamento delle acque di Venezia e versati direttamente nelle casse della Curia Patriarcale. La santa decisione è stata presa nel febbraio 2004 dal presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan (Forza Italia). Già l’anno prima la proposta era stata approvata all’unanimità nella riunione per la salvaguardia di Venezia, tenutasi a palazzo Chigi e presieduta dal presidente del Consiglio.
Altra quisquilia ancora. Nella finanziaria 2005, al comma 206, è previsto un finanziamento di un milione di euro “allo scopo di promuovere il potenziamento della strumentazione tecnologica e l’aggiornamento della tecnologia impiegata nel settore della radiofonia”. Per quanto riguarda i soggetti che possono beneficiarne, si rimanda al comma 190 della finanziaria precedente. E, guarda guarda, si scopre che le uniche due emittenti a possedere i requisiti per godere del cospicuo regalino sono Radio Padania Libera e Radio Maria, il cui progetto editoriale è “diffondere il messaggio evangelico in comunione con la dottrina e le indicazioni pastorali della Chiesa Cattolica e nella fedeltà al Santo Padre, usando tutte le potenzialità del mezzo radiofonico…”.
sabato 18 febbraio ho realizzato una conferenza per parlare di questi problemi, ho filmato tutto, ho raccolto alcune testimonianze, presto sarà scaricabile il filmato e spero che beppe grillo inserirà un link per renderlo scaricabile anche dal suo blog. Ieri ho aperto un blog anche io è : http://www.bloggers.it/movimentolaureati/
mi sto battendo per risolvere questi problemi, ho creato un movimento, spero che saranno in molti a scrivermi per reagire tutti insieme a questo schifo che dobbiamo subire…
Ho 25 anni e sono del Sud,nel 2004 mi iscrissi al Centro Territoriale per l’Impiego del mio paese non riuscendo a trovare lavoro per conto mio e non avendo mai lavorato in vita mia;mi iscrissi a tutte le agenzie interinali che incontravo,mai una chiamata è pervenuta da allora,pensare che non sono una povera idiota,sono diplomata col massimo,conosco 3 lingue e le parlo molto bene e so usare il computer a un certo livello.L’altro giorno mi sono recata ad un’altra agenzia interinale:la segretaria mi ha detto:”Guarda se non hai esperienze è meglio che non mi lasci il tuo curriculum,anche se è buono,non ti chiamerà nessuno” e gli ho risposto:”Scusa ma se nessuno mi da l’oppurtunità di cominciare,come faccio?Controrisposta:”Fai uno stage”=lavorare gratis.Mi sono informata,è pure difficile farne uno,sono a numero chiuso,ora devi pregare pure per lavorare gratis…siamo al paradosso,ragazzi;ma quando arriverò più in là con gli anni e non avrò ancora nessuna esperienza,chi mi darà lavoro?Chi mi sostenterà?I miei genitori dall’oltretomba?Potrò mai avere una pensione se dovrò lavorare 40 anni,e come raggiungerli 40 anni visto che inizio tardi ed esistono solo lavori precari?Io non voglio il lavoro precario, voglio un’occupazione stabile,voglio certezze che mi diano sicurezza nel programmare il mio futuro, è per questo che mi sono data da fare a scuola,non per far aumentare gli introiti delle aziende e per far arricchire quattro capitalisti.Al momento se non fosse per la mia famiglia morirei di fame sotto un ponte con tutti i sacrifici che ho fatto,pensare che venticinque anni fa ottenevi un posto statale con la terza media…Ringrazio chi è di dovere per la situazione in cui mi trovo.Quando in televisione ascolto la storiella dei numerosi posti di lavoro creati,non so se mi viene più da ridere o da piangere…Aiuto voglio scappare dall’Italia,SUBITO…la peggiore cosa per un disgraziato è essere deriso delle sue disgrazie.
sono convinto che tutte le parti sociali debbano fare un passo indietro per sopravvivere:
– Lo Stato deve abbassare il costo del lavoro, perchè da nessuna altra parte costa il 210% del netto in busta
– Lo stato deve incentivare la trasformazione dei co.co.pro in contratti a tempo indeterminato, con incentivi
– Le aziende che lavorano bene e con profitti, non devono abusare di contratti interinali, cui sono contrario
– I lavoratori dovrebbero rinunciare ad es. alla 14a
Uno sforzo comune ci renderebbe più competitivi, ma come al solito siamo uno contro l’altro.
Non bastava l’8 per mille e il suo perverso meccanismo di moltiplicazione dei soldi, non bastava l’esonero dell’Ici, esteso anche alle strutture commerciali della Chiesa, non bastava l’assunzione in ruolo di migliaia di insegnanti di religione nelle scuole pubbliche e dei cosiddetti assistenti religiosi negli ospedali pubblici, non bastava il massiccio finanziamento alle scuole private, i privilegi concessi agli oratori e addirittura il 7% degli introiti delle opere di urbanizzazione secondaria che i comuni sono tenuti a versare alle diocesi non bastava.
Dall’ultimo numero di MicroMega, apprendo con sconcerto e vana indignazione anche l’esistenza di queste quisquilie: in base ai Patti Lateranensi, il Vaticano non ha mai pagato una lira per il consumo dell’acqua; consumo, si badi bene, che ammonta a ben 5 milioni di metri cubi annui, la maggior parte utilizzati per irrigare i megagalattici giardini vaticani.
Ma non basta: fino agli anni ’70, le acque di scarico, sacre sicuramente (ma inquinanti altrettanto sicuramente), confluivano direttamente nel Tevere. Poi furono costruiti i depuratori ma il comune di Roma non ha mai ricevuto il pagamento del costo del servizio che, nel 1999 aveva raggiunto la bella cifretta di 44 miliardi di lire.
Quando l’azienda municipalizzata Acea è stata quotata in Borsa, gli azionisti hanno giustamente richiesto il pagamento degli arretrati vaticani. Ma a quel punto il Ministro dell’Economia dell’epoca è provvidenzialmente intervenuto, accollandosi l’onere del pagamento ed ottenendo in cambio l’assicurazione che il servizio di smaltimento acque sarebbe stato per il futuro regolarmente pagato (costo attuale 2 milioni di euro l’anno).
Il problema non è la legge Biagi di per sé, ma una questione di
mentalità e affari. E’ stata scritta, emendata e regolata per
fare unicamente gli intressi degli imprenditori, è questo che
ci fa incazzare. Ce la raccontano e c’è pieno di fessi che se la beve.
La flessibilità va bene, ma da noi lavorare precari significa fame,
all’estero perché uno si faccia assumere precario lo devono pagare
4 VOLTE TANTO UN IMPIEGATO NORMALE. Più o meno.
Uno lavora precario, ma se poi non lavora per un po’ non deve
finire direttamente in miseria, e questo è evidente per popoli più
consapevoli di noi. Noi se ci offrono un lavoro sembra che ci
facciano la carità. Che fessi.
questa è la globalizzazione del caz.o;
praticamente in Italia le aziende licenziano e vanno ad aprire in cina o altri paesi per poi rivendere in Italia;
il bello è che non è vero che lo fanno per restare sul mercato (è solo una scusa per poter licenziare)
ma solo per poter aumentare i profitti (praticamente quello che risparmiano pagando poco gli schiavi dell’est se lo intascano)
tra l’altro le stesse ditte rivendono poi in Italia allo stesso prezzo i prodotti che facevano da noi;
sono un laureando in architettura, lavoro in uno studio di ingegneria insieme ad altri tre laureati nel settore (architettura e ingegneria), siamo stati assunti con un contratto a progetto, ognuno a 500 euro al mese, due anni fa, adesso ci è stato chiesto di prendere la partita iva, non ci hanno ancora detto quanto prenderemo, ciclicamente ci viene fatto notare che non siamo “professionali”, capita di fare la notte nello studio a lavorare fino al pomeriggio del giorno dopo, straordinari? no, neanche il rimborso della pizza mangiata nello studio, e se fai la notte è colpa tua che non hai finito il progetto alle sette di sera…
c’è tanta amarezza e poco futuro…e negli studi tecnici è così, non siamo l’eccezione…
a dicembre sono andato a fare un rilievo a sessanta chilometri da casa mia e sono stato li tutto il giorno…ho pranzato in un self-service (l’unico posto che c’era in zona)….
quel giorno io e la mia collega abbiamo lavorato gratis…
noi due in due settimane hanno portato a casa lo stipendio annuale per tutti e quattro i precari
stiamo imparando il mestiere? sicuro
beh se uno è giovane ha almeno la speranza.
A cinquanta anni passati hai la certezza…che non trovi nulla. Se poi hai una o due lauree non dirlo. Se hai fatto lavori di una certa responsabilità, negalo. Insomma stiamo a vedere cosa farà la sinistra se va al governo, poi se saranno degli incapaci ( e la cosa non è da sottovalutare in fin dei conti Treu le sue colpe le ha tutte: si chiama legge Treu!!) al cinquantenne non rimane che la villa….ma da ripulire!
Legge Biagi, basterebbe una virgola.
Chi scive ha conosciuto di persona “le delizie della flessibilità” supportate dalla Normativa Biagi e le ho conosciute in uno dei laboratori più specialistici del settore (oltre 4000 LAP in forza alla data odierna distribuiti su diversi call-centre sparsi lungo il territorio nazionale)di cui ometto il nome per evidenti ragioni.I compensi da fame, le 50/52 ore a settimana (compresi festivi e lavoro notturno), i rinnovi di contratto rigorosamente trimestrale che avveniva solo negli ultimi giorni utili, i cambi repentini da un tipo di lavoro/prodotto da vendere ad un altro proceduti da corsi di formazione bisettimanali mal pagati ( 30 euro una tantum .. )mal fatti e – spesso – strumentali a un cattivo funzionamento dei servizi di assistenza al cliente (povero cristo che richiamava due, tre, dieci volte per avere risolto un problema = tante chiamate/molto guadagno per la Società che gestisce questo servizio in appalto per volumi numerici) hanno la capacità di far passare la buona volontà anche al miglior giovane e/o lavoratore (indefesso o bisognoso, non importa ..) d’Italia.
Voterò PRODI ma chiedo al Centrosinistra – se vincerà, come sembra, le Elezioni – un atto di concretezza politica da fare entro i primi 100 giorni:non grandi riforme, non grandi, estenuanti ed infiniti (in senso temporale .. )ragionamenti su come cambiare l’Italia o il Mondo ma “una virgola” alla Legge Biagi, seguita dalla semplice aggiunta giuridica: chiunque continui ad assumere LAP può farlo solo alla condizione di confermare, quali lavoratori dipendenti. almeno il 50% dei Lap avuti in forza nel semestre precedente.
La flessibilità è necessaria alle Aziende per farle crescere e sciegliere con serenità i futuri dipendenti ma è impensabile che continuino a prosperare tanti pescecani sul bisogno di giovani e lavoratori italiani.
Saluti a Te Beppe e grazie per l’ospitalità.
Provate a prenedere una partita IVA così poi vi rendete conto di cosa vuol dire lavorare, comunisti!
l’è ura de finila con sto garantismo del posto fisso!
Ragionier FANTOCCI…mi spieghi il termine…PIRLONE !!!!
ahiahahhiaaaaaa….come è umano lei…
Ah ora ricordo…ahiaaaahh…E’ un famoso animale della foresta amazzonica con il grosso pirloneee…..anzi, anzi no no no, un grattacielo di Milano…dicasi Pirlone di Milano…no eh ! Allora…si ahiaaaahhh, si ricordo, un famoso giocatore di calcio del campionato italiano……ahiaaaaaa
Ah no ecco, ci sono ahiaaaaaaa, mi ricordo si…..Frederic Bruel !
Bravo Fantozzi, lei è promosso leccafrancobolli di grado secondo barra Bissssssssss…. !!!
A 22 anni avevo un contratto a tempo determinato ma con 13esima, 14esima, ferie, tfr, malattia etc. etc.. Ho deciso però che volevo una formazione universitaria. Ora di anni ne ho 26, mi sono laureato ma ora la stessa società dove lavoravo prima (e dove ho continuato a lavorare occasionalmente durante l’univesità) mi propone solo un contratto a progetto per un anno perché per ora non assume…. poi si vedrà…. grazie flessibilità!!!
Io ho tenuto per un anno il corso di bridge della mia scuola per due-tre ore la settimana e sono stato pagato 120euro per tutto l’anno. Grazie ai Co.Co.Co.
Ho spesso sentito dire (ed in teoria sarebbe vero) che nei contratti Co.Co.Pro. sono previste le ferie pagate. Quello che non è previsto è che il contratto (e questo è il mio caso e immagino di molti altri) può essere fatto per un tempo determinato e rinnovato più volte durante l’anno (basta cambiare nome al progetto), e le pause tra un contratto e l’altro si possono far coincidere con il periodo estivo e natalizio. Inoltre per il datore è possibile stabilire un compenso che non deve coincidere per forza con la durata del contratto (es. 1 mese = 1.000 euro; 4 mesi = 4.000 mila euro) ma può essere inferiore di modo che ad esempio all’interno di un periodo di 9 mesi percepisci 4.000 euro cioè il compenso di 4 mesi. In sostanza i periodi in cui non servi non lavori, non percepisci stipendio, non hai ferie ne malattie pagate, non puoi costruirti un futuro, sei solo utile a “far girare l’economia”.
A meno che la tua società abusi del contratto a progetto e lo mascheri come contratto subordinato, le ferie non hanno senso in questo contratto.
L’importante è completare il progetto in ampia autonomia ed in modo coordinato con il datore di lavoro, che però non deve mai esercitare il suo potere disciplimare.
Se vuoi prenderti le ferie lo devi solo comunicare al tuo committente (datore di lavoro), perchè tu sei autonomo e ti gestisci il lavoro come meglio credi, a patto di rispettare il progetto pattuito.
Caro Giampiero
non riseco a capire il senso della tua risposta, o per lo meno colgo solo una comoda offesa alle opinioni articolate di Gianni.
Pensi di riuscire ad aiutarmi a capire il tuo pensiero o conosci solo l’offesa?
Carlo Dragoni 20.02.06 21:48
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Carlo, di tutte le caxxte che hai detto, vuoi spiegare cos’e la liquidazione?
Grazie, pendo dalle tue labbra-.
Ciao a tutti,
io sono dipendente WIND Telecomunicazioni(Part Time) a tempo INDETERMINATO….oggi come oggi niente male (ho 32 anni però…), ma considerato che faccio l’operatore Call Center e che sono laureato in Ingegneria…..
In Azienda vige soltanto la LEGGE DELLA RACCOMANDAZIONE…per fare carriera (o diventare FULL TIME pensate un pò…) è obbligatorio conoscere e amalgamarsi col mondo politico altrimenti picche!!! La meritocrazia non esiste e non esisterà mai e l’azienda se ne frega di motivarti perchè se non ti sta bene quello che fai, fuori c’è una fila infinita di gente che vorrebbe prendere il tuo posto anche con contratto L.A.P. o simile…e così si lavora male, i clienti si lamentano del pessimo servizio offerto e noi lavoriamo ancora peggio.
Ma un Ingegnere laureato con un ottimo voto non dovrebbe aspirare a qualcosa di meglio? magari anche dentro l’azienda dove già lavora?
Se chiamate il Call Center WIND abbiate un pò di pietà e insultateci meno…….dall’altra parte risponde gente che in certi casi è con l’acqua alla gola, che vorrebbe fare altro nella vita ma non può e deve sopportare precariato, insulti e una vita di m…a in generale.
Beppe ti voglio sfidare. Facciamo una scommessa. Io dico che dall’urna di aprile uscirà vincitore Prodi e il centrosonistra. Voglio proprio vedere se il nuovo governo eliminerà i contratti COCOCO COCOPRO.
Secondo me tra un anno potrai comodamente scrivere che i “nuovi” governanti sono peggio di quelli vecchi.
Per quanto riguarda la mia esperienza devo dire che nella nostra azienda sono stati presi l’anno scorso dei neolaureati come “borsisti”. Questi ragazzi hanno lavorato come noi e forse più di noi, sono stati isolati dagli altri dipendenti a causa della loro precarietà e sono stati buttati fuori dopo il periodo di lavoro.
Riassumo per chi ancora non ha letto il mio post:
1) MOBILITA’ TERRITORIALE = alzate il sederino e muovetevi. Il lavoro c’è ma non è davanti casa Vostra. A Bergamo e provincia cercano centinaia di operai specializzati oppure che vogliano specializzarsi. Avanti i candidati.
2) FORMAZIONE: la conoscenze diventano ogni giorno obsolete, si invecchiano e sgualciscono. Quindi abituatevi all’idea della formazione continua,su temi possibilmente spendibili nel mercato del lavoro: esempio –> corso di inglese commerciale/ corso di paghe e contributi / corso di lettura disegno meccanico e autocad 2d e 3d / corso di tornitore a c.n.c. etc.
3) INFORMAZIONE: tenetevi costantemente informati sulle occasioni di lavoro. Cercate di capire QUALI sono le figure professionali richieste e smettetela di ambire a posti di lavoro che non esistono;
4) UMILTA’ : fare l’operaio arricchisce, fare il magazziniere arrichisce, fare l’aiuto cuoco arricchisce. Tutto arrichisce e vi socializza al lavoro. Abbiate passione e speranza. E buona volontà. I datori di lavoro aspettano solo genete onesta e volenterosa e NON sono degli schiavisti come dice Beppe Grillo.
5) VELOCITA’ : è un mondo veloce e competitivo. Il posto fisso non c’è più.. è inevitabile. E’ un po’ come la scoietà multi-etnica: è inevitabile un mondo fatto di bianchi-neri-gialli-rossi. Inutile pensare che non sia altrettento inevitabile che il mercato del lavoro debba APRIRSI. Perchè così è CHIUSO, è DIVISO fra INSIDERS (chi sta dentro il castello blindato del contratto sicuro e tutelato) e OUTSIDERS (chi sta col culetto di fuori dal castello, senza diritti e senza lavoro).
La verità è che per aprire il castello dobbiamo facilitare la FLUIDITA’ nei rapporti di lavoro e cioè permettere alle aziende di assumere ma anche di licenziare. Perchè solo in questo modo VOI brillanti, umili e volenterosi laureati schioderete dalla sedia tutti i vostri principali concorrenti: I FANNULLONI
Mio caro concittadino, spero che lei abbia gia formato una famiglia. Con un contratto di quelli che dice lei vada a chiedere un mutuo ad una banca, poi mi dirà… E’ vero che bisogna avere disponibilità a spostarsi e fare tutto cio necessario per andare incontro al lavoro.Non venga a dirmi che ora come ora con il lavoro dipendete da operaio si possa andare avanti.Glielo dice uno che è figlio di un operaio metalmeccanico in pensione, Lui com il posto fisso ha costruito una casa e cresciuto 3 figli facendone diventare 2 ingegneri e un dottore in informatica! E se vuol sapere nonostante siamo tutti e 3 laureati(uno di noi è stato anche all’estero), uno di noi è titolare di una ditta, ciònonostante non riesce ad avere la disponibilità per costruire una sua casa e crescere una famiglia.
In un mondo ipotizzato da lei oggi mi servi=lavori, domani non mi servi=”arrivederci e grazie”
Ps
Mi sono mantenuto gli studi facendo il cameriere e mi creda che a 30Euro a serata non si può andare avanti
PPS
Spero che nella vita le vada sempre bene…
“Quando le macchine fecero la loro comparsa, ogni essere pensante maturò la convinzione che fosse scomparsa la necessità di qualsiasi lavoro pesante e che contestualmente fosse svanita ogni necessità di preservare l’ineguaglianza fra gli uomini. Se l’impiego delle macchine fosse stato direttamente indirizzato a tal fine, nell’arco di alcune generazioni mali come la fame, il superlavoro, la sporcizia, l’analfabetismo e le malattie sarebbero stati eliminati.
Era però altrettanto chiaro che un incremento generalizzato del benessere avrebbe avuto come effetto indesiderato la distruzione di una società organizzata gerarchicamente. Già in un mondo in cui tutti avessero lavorato solo poche ore, avuto cibo a sufficienza, vissuto in case fornite di bagno e frigorifero, posseduto un’automobile o addirittura un aereo, sa-rebbero scomparse le forme di ineguaglianza più ovvie e forse più im-portanti. Una volta, poi, che una simile condizione fosse divenuta generale, la ricchezza non sarebbe stata più un segno di distinzione fra un individuo e l’altro.”
scusa Beppe quando recapiterai il tomo ai segretari di partito tutti, potresti anche inviargli il mio personalissimo “va a cagare cosmico”? grazie ed ossequi…
Visto che l’esperto di “risorse umane” ci da’ un mano ecco il mio di decalogo, esperienza pluriennale in un paese civile (Inghilterra)ed esperienza pluriennale in un paese incivile (qui).
1.Gli imprenditori per loro stessa natura tendono ad inculare i dipendenti.E’ naturale,avviene in ogni parte del mondo,si anche nella civilissima Inghilterra.PERO’,nei paesi anglosassoni tale tendenza inevitabile e’ arginata da apposite leggi,in Italia tali leggi non esistono,anzi ne esistoto altre atte a FAVORIRE una simile tendenza.
2.Scordatevi quello che sapete fare,volete fare. Non serve a un cazzo!I lavori buoni sono solo per i raccomandati.Mai visto in Italia un dirigente che non sia il figlio/nipote/amico/amante/leccaculo di un altro dirigente.Basta guardare la cima,tutto il resto viene a cascata.Da Montezemolo al pirlone che vi comanda nel callcentre,tutti raccomandati.
3.Se siete a scuola,NON vi laureate.Leggete i commenti del blog,non serve a un cazzo!Tanto chi comanda e’li solo perche’ raccomandato.I posti tecnici sono coperti dai fenomeni che si laureano con 110 in ingegneria chimica a 24 anni e sanno gia’ l’inglese e il Tedesco(sottovalutato invece cruciale in Europa).Ma avere una preparazione simile implica avere il papa’ ricco,per cui il lavoro non sarebbe comunque un problema! Andate invece ad imparare un mestire.Certo bisogna avere 15 anni ed essere pronti a non vedere una lira per almeno altri dieci,ma dopo lo mettete in culo a tutti.Pure il Tronchetti si inginocchia dinanzi all’idraulico.
5.Ricordate:avvocato,notaio,commercialista,sono caste CHIUSE.Se non avete parenti di sangue in una di queste categorie NON vi laureate in queste materie.NON entrereste MAI ai livelli che contano e finireste nei call center a farvi prendere per il culo da quelli che non hanno mai studiato.
Continua…
mmm… sul punto della laurea non sarei del tutto d’accordo, la conoscenza è potenza… bisogna favorire la potenza di ogni singolo cittadino… piuttosto l’impegno sarebbe di cambiare un sistema del genere… che il prossimo governo ci aiuti… anche se credo che in ogni caso saremo nella merda fino alle orecchie… ricordo che per l’articolo 71 della costituzione se 50000 cittadini propongono una legge questa verrà discussa in parlamento… IMPEGNAMOCI
Prego tutti quelli che scrivono sul blog di non confondere mai l’uomo Biagi con la legge Biagi! Chi ha ucciso Biagi oggi è in galera, quindi la giustizia ha funzionato. Non criticare questa legge perché chi l’ha fatta non c’è più sarebbe comunque un grave errore, dato che da quando è stata fatta ad oggi le condizioni sono decisamente cambiate.
è bello lavorare 8 ore al giorno, con 14 mensilità, 1 mese di ferie, 2 settimane di permessi, la liquidazione E SENZA ASSUMERSI ALCUN RISCHIO IMPRENDITORIALE.
Sono finiti i bei tempi, vedete di darvi da fare, altrimenti è finita… con la nostra produttività tra le più basse al mondo, non è anche un po’ colpa di qualcuno che il Lunedì e il Venerdì e sempre in malattia?
Caro dragonE, se tu hai dei dipendenti così vuol dire che te li meriti così. Cosa fai per migliorare le cose? Con discorsi così ho capito tutto di te….. Non ti offendo perchè non ne vale la pena…. Lo fai da solo.
Ragazzi… io sono ancora liceale e sto soffrendo di questa enorme mancanza nell’istruzione scolastica: uno studente medio pensa che con un buon titolo di studio il futuro sarà roseo… si… SE EMIGRI!!!…
Del resto da un governo così non si può pretendere troppo: ogni governo produce leggi a lui simili… aiutatemi nel sillogismo: governo di berlusconi, quindi leggi di m….
Carissima Grazia,la tua battaglia DEVI vincerla, e lo farai alla grande, poi hai visto mai che le cose cambino per davvero e si ricominci a parlare di dignità della donna e dell’uomo che lavora?
Ti abbraccio fortissimamente e voglio risentirti al più presto, sicuro che ci dirai che hai licenziato tu, stavolta, il co.co.co carci.
Ciao
Francesco
Sarà una mia impressione, ma mi sembra che da qualche giorno a questa parte i post stanno diventando sempre più commenti agli avvenimenti politici e sempre meno legati alle proposte concrete e innovative in cui Grillo si distingueva prima.
Di giudizi sulla legge Biagi ce ne sono stati tanti, non si ha bisogno di averne altri, sappiamo che è negativa. Grillo non dirmi che ti stai facendo prendere dalla tentazione di predicare a 360 gradi, perché altrimenti il tuo blog perde la sua forza di un tempo
Chiudere le frontiere
e andare tutti in cantiere
e invece di far carriera
tutti a zappar la terra.
Tutti profeti e professori
a lavorar soltanto i dottori.
la terra è bassa e si sa
chinar la schiena non ci va!
E sì!
**
in DO maggiore –
…Tutti tenori e tutti gran poeti
ma che ce frega d’esse un pò stonati…
son queste le dorcezze della vita
me manco t’arivorti è già finita
è tanto poco quello che ce dà
allora dai mettemese a cantà
e allora dai…mettemose a cantà…
lalalalalalalalà…
Questa sopra, per chi non lo sa, è una “canzona” del Grande Fiorenzo Fiorentini (ha avuto modo di conoscerlo, una persona degnissima), di Velletri e sfuggito, in quanto origine ebraica, quindi rifugiatosi a Trastevere.
Altri tempi.
Ormai…. dovevi dirmelo prima!
Fatece largo che passamo noi
sti giovanotti de sta roma bella
semo ragazzi fatti cor pennello
e le ragazze famo innamorà….
ma che ce frega ma che c’emporta
se la lega se fa ‘na sega
e noi je dimo e noi je famo
ciavemo li cvasini e vi ch…mo.
Ce piaciono i fascisti i diccì
e i comunisti perchè so come noi
che ce piace de magnà!
La società dej magniaccioni
la società de li ladroni…
toccatece tutto…puro a moje
ma nun toccatece li sordi…
Zazzà.
Mazzalavecchia corcricesenonbastacolflirt?
Alle 22 sono già presenti 280commenti, sono in buona compagnia a quanto vedo, forse siamo noi che ci sbagliamo e “loro” hanno ragione ma io dopo aver conseguito una laurea in Scienze Forestali, con voto quasi massimo,ho un lavoro solo precario con durata mensile “a volte” rinnovabile… e poi la più bella è che se voglio un nuovo contratto devo fare un tirocinio formativo di 6 mesi,per un lavoro che so già fare, retribuito solo 350euro mensili… chissà perchè vivo ancora con i miei genitori a 28anni… Grazie Silvio, ti voglio bene…
Sono un ragazzo di 23 anni,in quasi 3 anni di lavoro in fabbrica mi hanno fatto 35 contratti di lavoro dando la possibilità al ministro maroni di dire che ha creato 35 posti di lavoro!
sono arrivato a fare anche 60 ore settimanali in fabbrica,con quella voce sorridente di merda del dipendendente dell’adecco che mi diceva il lunedi dopo che dovevo stare fuori due settimane che la fabbrica aveva un calo di produzione!
Un giorno mi hanno umiliato facendomi un contratto solo per un giorno,minacciandomi(come fanno sempre) che se nn ci fossi andato questa fabbrica nn mi avrebbe chiamato più e nn avrei lavorato più..quel giorno era il 24 dicembre 2005 mattina con sveglia alle 4.30!
Per fortuna non faccio più parte della categoria dei disoccupati ma, per anni mi sono stati offerti solo lavori in nero.
La tragedia è che attorno a me vedo molti, anzi troppi coetanei angosciati per il futuro che, nonostante ciò che dice Berlusconi, non possono programmare nulla. Vorrei vedere lui lavorare dodici ore al giorno, sei giorni la settimana e guadagnare 600-700 euro con contratti a termine e aspettare sempre con angoscia la data di scadenza del contratto. Ha davvero un gran pelo sullo stomaco a dire che meglio questo che nulla!
Intanto vorrei che mi spiegasse come può un giovane pensare di farsi una famiglia. E i giovani si sentono pure presi in giro perchè si sentono dire che sono viziati, non vogliono andare via da casa e tantomeno fare figli. Ma che vada a…..
io in parte ho subìto, in parte gli ho fregati.
Laureato in economia, ho deciso di fare praticantato professionale in studio di commercialisti se volevo veramente imparare qualcosa: 3 anni a 10 ore/giorno per 500 euro/mese LORDI.
Poi la mini-riscossa. vado in una grande azienda e mi assumono per 1100 euro/mese. Il contratto? lo faremo. Dopo una settimana di lavoro mi dicono che volevano farmi un co.co.co.pro.co.pro.pro. Io dico: “siccome ho la partita iva calcoliamo il lordo di un dipendente e ve lo fatturo” Accettano. I miei calcoli si rivelano corretti. I 1100 euro netti di un dipendente corrispondono a 2500 + iva contando ferie, 13esima, malattia, TFR. Sono stati onesti e corretti e me gli hanno dati .
Forza Beppe !!!
Io non posso raccontare la mia esperienza perché sono andato via prima, molto prima che tutto ció accadesse. Lo avevo previsto, visto che vengo dal Sud, io non sono mai, dico mai, riuscito ad avere il “classico” posto sicuro. Al solito, stranamente, c’erano coetanei all’epoca che il “posto” lo trovavano.Io no.Strano.Tutto ció che ho provato, tentato, concorsi, domande, si é sempre risolto in un nulla di fatto, é chiaro ho lavorato anch’ io, ma erano sempre: lavoretti,lavori in nero, a cottimo, ma mai lavori “normali”. Poi un giorno dissi basta! Chiesi ai miei genitori i soldi per un biglietto ferroviario, me li negarono,perché non dovevo “andare via”. Soprattutto mia madre. Chiesi al mio migliore amico, lui mi disse: “te li presto ma fai un’errore”. In poche parole eccomi qua: lavoro all’estero, mi sono fatto un culo cosí ma ce lo fatta, da solo, senza questi politicanti da 4 soldi, poveracci senz’anima.E il mio é un LAVORO!! Guadagno bene sono apprezzato, certo ho studiato, ma che c’ entra!? Vivo e lavoro in terra straniera e mi vogliono bene, non sono “razzisti” come lei “SCALDEROLI”, mi apprezzano perché sono ITALIANO, perché sono IO. potrei continuare, ma non voglio annoiarvi…
Un sondaggio, ho letto su un quotidiano italiano, dice che il 37% dei giovani vorrebbe andare all’ estero, fatelo. Anche se mi dispiace per chi resta, ma tant’é….
Provate a prenedere una partita IVA così poi vi rendete conto di cosa vuol dire lavorare, comunisti!
l’è ura de finila con sto garantismo del posto fisso!
Dopo la laurea in Ingegneria Informatica a Padova sto avendo la possibilità di partecipare nel mio piccolo al progetto LHC che piano piano sta prendendo forma al Cern di Ginevra e nei centri di ricerca di tutto il mondo.
Sarei felicissimo di poter dire che questo mi fa stare tranquillo, che il curriculum ne giova e ne gioverà. Purtroppo anch’io, come tutti i nuovi “assunti” all’interno dell’INFN (Istituto Nazionale per la Fisica Nucleare) rivesto l’incerto ruolo del precario. E’ un bel privilegio! Ancor di più se penso che vorrei presto pensare a concretizzare in una famiglia il cammino che stiamo facendo io e la mia ragazza. Noi non ci arrendiamo di certo. Resta il fatto che fare progetti a medio-lungo termine diventa quasi un azzardo.
Hai colto nel segno. La cosa più assurda è assumere uno in modo precario e pagarlo meno di uno assunto a tempo indeterminato (anche solo 5-600 euro al mese). Doverbbe essere almeno il contrario!
APRITE GLI OCCHI, LA MENTE, I PANORAMI.
ciao a tutti
Lanfranco Fossà
Lanfranco Fossà 20.02.06 19:46
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Moltissimi ragazzi hanno provato ad aprire gli occhi, la mente, i panorami(poi mi spieghi come si fa), solo che nel frattempo gli aprivano per davvero il culo.
E non è facile sai, fare poesia con queste cose preSUPPOSTE.
P.S.
Se la vita ti sorride adesso, non è detto che debba farlo sempre!
Questo tipo di capitalismo e’ da fetenti imbecilli e ci sarebbe da offenderli di piu’.Se la gente i soldi in tasca non li ha,i produttori di merci e servizi i loro beni a chi li vendono? Un capitalismo sano si basa sulla giusta redistribuzione del denaro. La mia sensazione e’ che questi politici vivono in un merdaio mentale nel quale vogliono fare sprofondare anche noi, qui stiamo parlando di persone malsane che godono nel togliere la dignita’ alla gente, chissa’, forse cosi’ si sentono superiori.
Sarebbe interessante che i laureati disoccupati specificassero il genere di laurea che hanno conseguito.
Io mi laureo a breve in ingegneria industriale, sto facendo un tirocinio presso un azienda: sviluppo un progetto che se si dimostrerà competitivo commercialmente potrebbe costituire l’inizio della mia carriera lavorativa. In seguito alla laurea vorrei però specializzarmi, sono così nella situazione di poter scegliere sia la specialistica sia il lavoro, con mesi di anticipo e senza oneri.
Non è che c’è qualcosa che non va se il sistema sforna quantità sproporzionate di laureati nelle facoltà umanistiche rispetto ai posti di lavoro disponibili nel settore?
Una società civile non è tale senza storici, linguisti, archivisti, filosofi, teologi, filologi, psicologhi… ma se siamo in 10, 3 sono pensionati, 2 sono casalinghe, 4 sono laureati in scienze politiche… e il rubinetto che perde chi lo aggiusta?
Perchè non lo aggiusti tu il rubinetto che perde??? Sono una madre ed è forse troppo cercare di dare ai figli un futuro migliore?? Mio figlio è iscritto al primo anno di architettura e non è stato facile, per niente, visto i test che fanno e i soldi che si prendono comunque senza rimborsarteli ( 50)se non lo superi, da Milano è andato al politecnico di Torino dove si è iscritto senza problemi (qualcuno mi spiega come mai??? a Torino si può entrare senza test??), ha già dato due esami (26 e 28), e stiamo facendo i salti mortali(tripli) visto che mio marito è disoccupato (lavora saltuariamente in nero per qualche settimana) e il mio stipendio è stato dimezzato!!
Hai detto bene: SE SI DIMOSTRERA’COMPETITIVO POTREBBE ESSERE L’INIZIO….”
bel dubitativo…..
ma hai mai lavorato? Sai quante sono,le possibilità che quel tuo progetto si dimostri competitivo e che tu ne possa sfruttare i risultati?
te lo dico io : lo 0.00000000001 °/ooo perchè se sarà competitivo (e lo credo perchè ti ritengo capace… mi fido… ;-)…) sicuramente verrà sfruttato dall’azienda che ne trarrà profitto e a te un bel calcio in culo….
mi spiace inizia a preoccuparti per il tuo sedere, fai una bella imbottitura e preparati a rimanere col culo per terra… e…..
c’est la vie!!!!
.. poi ci sarà un altro progetto competitivo e via così….
Ciao,niente da dire se non che sono laureato da quasi 2 anni e ho sempre lavorato, anche su una multinazionale(a termine).Per ora guido i pulmini (part-time)per i disabili mi pare “coincidente” con le mie aspettative.In questi 2 anni nonostante l’esperienza non ho ancora ricevuto una proposta di lavoro che preveda una remunerazione minima.Mio padre pensionato mia madre con l’alzheimer…Dovrei accettare di lavorare senza guadagni…Solo stages di 3 mesi e se vai bene sarai assunto altrimenti arrivederci,cosi rischi di stare senza guadagnare per 3 mesi e in più anche senza lavoro…Intanto il tempo passa,e tra un po’ mi verrà detto che sono troppo anziano per il mercato del lavoro.O come mi è già successo,mi è stato consigliato da una adetta di un’agenzia interinale di omettere la laurea dal curriculum…visto che i datori di lavoro spesso non vedono di buon occhi i laureati!!
Ecco una ricetta per trovare velocemente lavoro e possibilmente fare tanti bei soldini:
1) smettere di piangersi addosso e pensaqre che tutto è dovuto, che ogni cosa è un diritto e niente è un dovere;
2) accettare di lavorare anche a 50km da casa: si va dove c’è il lavoro, perchè il lavoro non ci corre dietro. In una parola:mobilità territoriale;
3) Inevestire più su sè stessi. In una parola: FORMAZIONE. Non ho detto scuola. Non ho detto università. Non ho detto stage. Ho detto FORMAZIONE. Ci sono molti corsi seri finanziati da fondi come FORMA.TEMP, oppure dall’Unione Europea o dalle stesse aziende. Le aule sono sempre VUOTE.
4) Informazione: siete proprio sicuri di voler fare lavori come: ‘il corrispondente in lingue estere’ oppure il ‘consulente d’immagine’ oppure l’esperto di marketing??? Aprite bene le orecchie: sceglietevi una professione RICHIESTA. Come si fa sapere quali sono le mansioni più gettonate? Semplice, basta che sfogliate un giornale di annunci di lavoro.
5) Rivolgetevi CON UMILTA’ e BUONA VOLONTA’ a gente seria. Non tutte le Agenzie Interinali sono uguali.
Io ho fatto i seguenti lavori:
– elettricista
– idraulico
– venditore e riparatore di biciclette
– operaio metalmeccanico
– magazziniere
– call center
Nel frattempo mi sono laureato in Scienze Politiche con 108/110. Ho trovato lavoro in un mese dalla laurea.
Adesso ho 29 anni: lavoro 11 ore al giorno e dopo il lavoro per due giorni alla settimana frequento un corso serale di paghe e contributi.
Ah..dimenticavo: lavoro A 42 KM da casa.
ciao Beppe,
sono un ingegnere elettronico (di quelli veri, non me ne vogliano i 3+2). La mia storia è una via crucis nel mercato del lavoro impazzito.
Ebbene sono di Padova e devi sapere che qui c’è il Data Center (CED) della tua tanto amata TIM/TELECOM. Tutto cominciò qualche mese fa, a metà novembre fui contattato da una azienda, con cui avevo già fatto il colloquio tempo fa, di servizi informatici per un lavoro al CED della TIM a Padova Est. Il contratto proposto era a progetto e lo stipendio non male. Per ottenere questo lavoro ho fatto un colloquio prima con un project manager di Siemens, poi con un dirigente TIM. A quel punto ho iniziato a lavorare… a progetto? ma neanche per idea, ero un dipendente a tutti gli effetti di TIM (e pure Siemens), facevo i turni di notte e pacchetti di otto ore filate per controllare tutto il traffico dati di TIM, con a fianco sia dipendenti TIM che altri come me (a progetto e di altre aziende poi passato a Siemens e così via). Beh è passato l’ispettorato del lavoro ed ha verificato che era tutto illegale, contratti e lavoro. Dovevamo essere dipendenti TIM. Allora cosa è successo? TIM ci ha assunti tutti (circa 25 in questa condizione)? Macchè!… mi è arrivata una telefonata da un collega alle ore 22:30 del 12 gennaio per dirmi che a partire dal 13 (wow!) non c’era più il lavoro, eravamo tutti a casa e TIM aveva trasferito il servizio (per lei fondamentale in quanto garantiva la tariffazione) da un’altra parte, con le stesse modalità (illegali)! …Questo è il risultato della legge Biagi e di come la usano i potenti! Sono stato a casa io e altri 25.
Con la CGIL è stato fatto un incontro e i dirigenti TIM sai che hanno risposto? Che non gli interessa e che se vogliamo che facciamo pure causa.
Insomma che bella azienda questa TIM! Che rispetto per le persone…
Cari amici,so di non essere in tema sull’argomento in questione.
Voglio però proporvi di andare un secondo a votare un sondaggio da me proposto su http://www.sondaggi.org/ in proposito all’argomento nostro originario, Parlamento pulito. Credo sia importante in ogni dove far conoscere le nostre idee e cercare di divulgarle il più possibile. Spero che Grillo non me ne voglia, se temporaneamente vi mando su un altro sito. Dopo però tornate subito su questo Blog.
Grazie
Mi sono laureato con 107 in biologia, subito dopo ho lavorato (!) come ricercatore di biochimica e biologia molecolare per un’università ma solo a rimborso spese. Passato un anno sono finiti i fondi e io ho dovuto lasciare. Ho fatto per 3 mesi l’informatore scientifico, ma proprio non era il mio mestiere, bisogna avere troppo pelo sullo stomaco e vendersi troppo.
Da allora ho fatto il tecnico dei computer, il sistemista, con contratto co.co.co. e co.pro.Ora ho 37 anni, e sono veramente stanco di non avere nessuna prospettiva.
Non mi interessa fare l’imprenditore,non voglio guadagnare milioni di euro, non mi interessa una carriera folgorante, voglio solo trovare un lavoro che mi dia un’idea di futuro, già so che non avrò una pensione ma almeno vorrei poterci provare ad arrivare ad un’età da pensione. Come sono ora non posso nemmeno pensarci. Faccio una vita molto normale, sono da solo, ho una casa lasciatami dai miei, ma nonostante tutto non riesco nemmeno a mettere da parte i soldi per comprarmi una macchina nuova (da 8000 non 30.000). E’ vita questa?
D’accordissimo con Beppe Grillo. Dopo 5 anni di università l’unica cosa che potrò trovare sarà un lavoro sottopagato e probabilmente non nel mio settore e forse, quando arriverò a 45 anni, avrò uno stipendio ragionevole con cui iniziare a pagare una casa e a costruirmi una famiglia tenendo conto che visto che qui la fecondazione assistita tra vent’anni sarà ancora fuori legge, non potrò neanche aspirare ad avere un figlio…bel futuro mi ha garantito la legge Biagi e il caro Sig. B.
sono un assiduo lettore del blog, difficilmente commento (troppi insulti, è questo che significa per voi libertà di stampa, cari lettori?), ma il post di oggi è come una chiamata alle armi…
sono ingegnere delle telecomunicazioni, teoricamente punta di diamante di una nazione che guardasse al futuro, ottima votazione e reputazione, grande impegno ed umiltà nell’accettare qualsiasi occasione mi venga proposta.
Ho lavorato per qualche tempo in un isp, contratto a progetto 880 euro al mese, no malattia quindi no ferie no tredicesima e quattordicesima no panettone a natale e continuate voi se vi va.
Ok, mi dico, è l’inizio, tutti si devono rimboccare le maniche e poi in fondo un neolaureato non sa fare nulla…
dopo 8 mesi scade il contratto (che mi era stato proposto come prova)…quello che mi viene proposto il gg stesso (in 8 mesi almeno ci si poteva pensare un pò prima) della scadenza è semplicemente lo stesso contratto per altri 2 anni(dico io, arriva almeno a 900 euro…fai che vedi un miglioramento, minimo, ma un miglioramento…)
ho cambiato orizzonte, ho vinto una borsa di studio per un gran bel master e francamente sto molto meglio anche dal punto di vista fisico e morale.
penso di andarmene o forse no, mi piacerebbe aiutare questo paese a svoltare pagina, sono membro della prima generazione che non vede migliorare la propria condizione di vita ma non mi rassegno.
Se pensate che questa sia una storia unica, sappiate che in questo master ci sono altri 70 ingegneri informatici e tlc con storie molto, troppo simili alla mia da tutte le parti di Italia, per non parlare di colleghi dottorandi che lottano con raccomandati e via dicendo..
e meno male che sono ingegnere, se ero laureato in lettere antiche come diventerà fra poco mio fratello… fate voi..
Beppe, Ho centrato il tema?
P.S. con i tuoi post ultimamente stai colpendo un pò qualunquisticamente tutto il mondo politica. Non è che alla fine non andrai a votare? Spero proprio di
A tutti gli ingegneri: contattate lo Iaeste, associazione no-profit che promuove l’interscambio di studenti (e laureati) a livello mondiale. Io l’ho fatto l’anno scorso e mi sono trovato a lavorare 10 settimane in Svizzera a 2000 CHf (circa 1300 ) al mese, casa pagata, ferie e contributi pagati. Per i laureati in materie economiche contattate l’Aiesec che è più o meno come lo Iaeste. Per tutti: provate a andare a lavorare all’estero!!! In Germania TUTTI gli stage sono retribuiti, dai 600 agli 800 al mese, più un contributo per la casa.
Qui in Italia è raro che vi propongano qualcosa di decente e non è solo a causa della legge Biagi. E’ semplicemente che l’imprenditoria all’italiana si basa sull’incassare il massimo concedendo il minimo, forti del fatto che “fanno tutti così”.
Per inciso ci tengo a ricordare che Biagi non ha scritto la legge che porta il suo nome: ci stava lavorando sopra prima di essere ucciso. La stesura definitiva della legge non rispecchia il suo progetto originario. Come si dice, cornuto e mazziato.
Potrei dire che dopo anni di lavoro ed esperienza oggi sono costretto ad avere un co.co.co.
In un altro paese con l’esperienza ed i titoli potrei aspirare a ben altro…qui grazie a queste forme di precariato i datori di lavoro hanno un arma in piu per ricattarci ed avere a costi molto ridotti professionalità di un certo livello. Qui le cose sono due o si accetta di vivere precari per sempre, con la spada di damocle del rinnovo…che ci costringe pure a subire in silenzio, oppure si prende e si pensa di trasferirsi all’estero…qui ci hanno levato pure la speranza.
ho provato a lavorare in un call center che lavorava per fastweb…una vergogna.un lavoro assurdo. a parte che devi prendere in giro la gente e rubare le zone di telefonata alle altre società, un contratto a progetto, con nessuna garanzia. un lavoro-truffa che ti cuoce il cervello che va avanti solo a contratti realizzati. non è un lavoro, è una sofferenza. questi sono tra i fantasmagorici lavori che ha promosso questo governo. il lavoro vero scarseggia, soprattutto quello a norma, con contratto e con tutti i diritti del caso che ti spettano.
Stavolta caro Beppe ti sbagli grosso. Chi ha trovato un posto di lavoro con la legge Biagi dovrebbe solo ringraziare di averlo trovato.
L’alternativa in una società come quella attuale è la disoccupazione.
Oggi una impresa che viene vessata dal costo del lavoro ci impiega pochissimo ad emigrare all’estero, in Albania, in Romania, in Polonia per non scomodare Cina ed India.
Allora il problema non è di schiavitù, bensì di disuguaglianze a livello planetario.
Leggo di alcune persone che lavorano nei call center che si lamentano. Ma lo capite o no che dovete ringraziare se il call center è nella vostra città?
Oggi ad aprire un call center in Romania si paga 1/10 di quanto si paga in Italia. E vi posso assicurare che se si continua a demonizzare la legge Biagi, ad imporre lavoro a tempo indeterminato, a vessare le aziende, in Italia rimarrà solo un pugno di mosche.
Quindi questa volta Beppe non sono daccordo.
Tutti vorremmo un lavoro stabile e sicuro. Ma il mondo è profondamente cambiato.
Quello che hanno avuto i nostri padri (lo stesso lavoro per 40 anni) non è più attuale nel mondo moderno. Le aziende devono essere libere e solo così possono essere libere di assumere.
Infine nei post leggo di tanti laureati disillusi. Cominciamo a chiederci se oggi la laurea in Italia sia un titolo di prestigio o se sia diventato solo un business per le Università e Cepu e la fabbrica dei sogni di giovani che escono anche a 30 anni senza un mestiere.
Biagi è anche morto per la legge che ha creato, ed era uomo di sinistra. Era un esperto del settore e sapeva bene che oggi per il bene di tutti occorre più libertà, anche di licenziare.
Ma che cavolo di paragoni fai?
La Romania, l’Albania? MA dove vivi?
Siamo in Italia! Amico, è da 50 che c’è democrazia nel nostro Paese. I confronti li devi fare con Germania, Francia, Spagna, Danimarca……
Dovrei ringraziare un sistema per cui l’unico costo che le aziende calcolano è quello del lavoro? Quando sono le aziende che non riescono ad agire efficacemente nel mercato?
Guarda che se un paese come la germania accetta laureati da un altro stato , e li fa lavorare come laureati, vuol dire che qualcosa non funziona!
E poi Biagi aveva firmato in parte quella legge, e il suo essere di sinistra era latente. Il nome della legge l’hanno dato a lui almeno così non possiamo più prendercela con nessuno!
Manuela Bellandi
Raffaella
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Ciao care compagne d’avventura.
Aleggia tristezza nel Blog stasera. Sembra quasi che grillo voglia supplementi di tristezze?
Cita argomenti che ci stringono “spalle al muro” vicini all’angolo…vero? Chi fortunato chi meno. E quelli fortunati che meditano le loro risposte perchè Beppe ci accompagna per mano verso qualcosa di…….chissà cos’è.
Manuela un mio caro amico mi ha detto ultimamente che è andato a trovare una sua amica 85enne in punto di morte. Quando si sono incontrati lei gli ha confidato “E’ stato un soffio”…E lui mi ha raccontato “Vedi anche se avesse vissuto cento anni sarebbe stato un soffio”. Sei coraggiosa, si capisce da quel che scrivi. Ma se stai arrivando ad una saggezza così grande (come traspare da quel che scrivi e dalle tue angosce), perchè te la prendi?
Mi sembra che in questo blog c’è gente che, andando contro le tendenze, ha trovato che la vera ricchezza è nel farsi bastare quel che si ha.
Mi reputo ancora fortunato per il fatto che sono privilegiato rispetto a tanti altri.
Per esempio sto su un computer mio allacciato ad internet e…….Il mio lavoro è un buon lavoro, mi permette………
Posso desiderare una Ferrari? Cioè essere uno dei fessi che si fanno trascinare da 290 Cavalli (quanti fessi ci sono qua? Abbiate il coraggio di dirlo) vapore quando ( come ci illustra Grillo) un solo cavallo trasporta nove uomini?
Fan culo…….
Grillo dice: ci vuole pazienza, pazienza, calma molta calma.
Dobbiamo esportare noi li (Cina, India, ma dico io invece dei carri armati anche Iraq Iran Medio oriente) I NOSTRI DIRITTI CIVILI e non i non diritti da questi posti verso di noi. Ma chi sono sti dirigenti privati e pubblici che inventano ste cose!!!
Beppe guarda che non è solo tuo figlio tredicenne che sta sempre con il pistolino in mano pure questi ce se so annacquati er cervello.
Poi dice le quote rosa.
Io solo di donne lo farei un Governo.
Ragionare col cazzo è deleterio!!!
Ciao Francesco, in effetti stasera aleggia una certa tristezza. E’ brutto pensare che tanti nostri concittadini vivono quasi ai margini, a volte come “nuovi schiavi”. E che qualcuno è costretto ad emigrare.
Mi hai fatto anche venire in mente Pirandello che diceva più o meno le stesse cose della signora del tuo messaggio…che la vita è un soffio, è leggera e che noi così dobbiamo viverla, perché altrimenti sarebbe sporcata da inutili preoccupazioni…insomma accontendandosi e gioiendo in leggerezza.
Ritornando al discorso di prima, però capisco anche chi non arriva a fine mese; noi forse siamo fortunati, ma tanta gente…ahimé
La situazione nel nostro paese è gravina, certo né tu né io siamo tipi da Ferrari, che usano 290 cavalli per andare in giro, quando ne basta uno….come per il nostro paese dove perfino un asino è sufficente.
ALICOS / PALERMO -Call Center che lavora per TIM –
Contratto di apprendistato triennale (III livello telecomunicazioni, meno di 5 euro/ora).
Ricevo l’80% dello stipendio che percepisce un regolare dipendente ma se mi ammalo l’azienda non mi paga i giorni di malattia.
E’ obbligatorio effettuare 1 mese di formazione (pagata da me con il 20% dello stipendio che l’azienda si trattiene) ad un anno dall’assunzione, ma durante la famigerata formazione non c’è un c..o da fare e ci giriamo i pollici per 4 ore consecutive (figurarsi…e che formazione dobbiamo fare? Rispondiamo al telefono e dopo un anno di lavoro ne sai abbastanza…non c’è altro da aggiungere…)
finito il mese di “formazione” si ritorna in cuffia a rispondere;
certo se l’alternativa deve essere la disoccupazione allora è un risultato straordinario….ma l’alternativa non dovrebbe essere un lavoro a tempo pieno e stabile e qualificante?
PS: ovviamente sono laureato, ma questa è un’altra storia….
Ciao Beppe ti ringrazio infinitamente per lo spettacolo di ieri sera…
Sono un giovane di 20 anni e quello che vedo nel nostro futuro lavorativo è il nulla…Vedo contrattini con stipendi che fanno ridere anche l’uomo piu’ depresso del mondo…Vedo maledette aziende che ti sfruttano facendoti fare il call center che a mio avviso rappresentano una gran fregatura…Vedo gente che va in pensione sempre piu’ tardi cosi noi giovani visto che non abbiamo un cazzo da fare inizieremo a lavorare a 40 anni….Vedo che non avremo piu’ contributi cosi oltre a iniziare a lavorare a 40 anni finiremo per morire dentro un ufficio…sigh!!
Ciao Beppe e ciao a tutti i blogger, che dire, con me sfondate una porta aperta!!Ho 29 anni (compiuti ieri), lavoro dal 1997 e sono iscritto all’ università dallo scorso anno.
Tanto per farvi capire la mia posizione, nel 1997, dopo sei mesi di naja, ho vinto un concorso pubblico e sono diventato ufficiale di complemento dell’ aeronautica militare, nel 1999 ho vinto un altro concorso per l’ulteriore ferma di due anni, nel 2001 ho deciso che non avrei mai più impugnato un arma in vita mia e dopo essermi congedato ho iniziato a cercare lavoro.
Nel luglio del 2001 ho iniziato la mia carriera lavorativa presso l’emittente televisiva La7 (allora stava cambiando nome da Tmc a La7 e stava cambiando padroni, da Cecchi Gori e Seat pagine gialle);ho iniziato così un interminabile valzer di rinnovi contrattuali, proroghe, fermi contrattuali, cambi di società da cui dipendevo (ma il mio posto di lavoro era sempre lo stesso), ho ottenuto dapprima un contratto di tre mesi come autista, poi licenziato, riassunto a Novembre del 2001 come impiegato; a furia di contratti interinali sono arrivato così al Dicembre del 2003(già era avvenuto il passaggio di proprietà da seat a telecom), quando a seguito di rinnovo(smembramento ed esternalizzazione) del settore in cui lavoravo (servizi generali) non mi è stato rinnovato il contratto. Per un anno e mezzo ho naufragato nel mare del lavoro sommerso (lo chiama così il lavoro nero il nano, vero?), facendo di tutto, dal cameriere all’ imbianchino, sfruttato, sottopagato, non tutelato. Nel Maggio dello scorso anno sono riuscito ad essere riassunto a La7 ed ho ottenuto il “privilegio” di passare da interinale a tempo determinato, a Gennaio ho già subito uno stop contrattuale di 23 giorni ed ora sono ancora qui….chissà fino a quando (eh Beppe?)….viste le acque in cui naviga la telecom!Per il momento fino a Settembre, poi chissà….intanto, ieri ho anche iniziato a convivere con la mia ragazza(precaria anche lei), in affitto ovviamente!…Ciao
Io lavoro in un call center outbound (vendita telefonica). Il lavoro è part-time per scelta mia, e la retribuzione oraria è di 7 euro + un buono pasto giornaliero di 6 euro (rarissimo nel part-time), inoltre al raggiungimento degli obbiettivi (budget di vendita) ci sono anche dei premi che permettono di aumentare lo stipendio anche di un buon 20%. L’azienda è di prim’ordine e storicamente conosciuta nell’ambito del servizio che offre (per intenderci spazi editoriali e non bond argentini). L’ ambiente di lavoro è sicuramente un po’ “freddino”, all’americana con i tutor che ti controllano e t’ incentivano alla vendita. Ho anche lavorato in ambienti meno sani, sottopagato, e schiavizzato da ex impiegati di call center che diventati una volta tutor sono alla stregua dei secondini. Io, per mia scelta e per tutta una serie di motivazioni extra lavoro, non ho grossi problemi o insoddisfazioni, ma ciò non toglie che la situazione non possa e non debba essere migliorata. Innanzi tutto il caro e vecchio sciopero anche se non tutelato o autorizzato, procurerebbe a queste aziende danni economici notevoli rispetto alla perdita, da parte dell’ impiegato, di qualche giorno di stipendio, se non alla perdita dello stesso impiego (questi posti sono sempre alla ricerca di qualcuno da assumere quindi trovare un’altra posizione di m…. non sarebbe poi così difficile). Volendo esagerare un bel licenziamento in massa sarebbe ancora più efficace, in quanto non bisogna dimenticare che solitamente in certe aziende, una volta assunti si fanno dei corsi di formazione della durata di almeno una settimana, lasso di tempo che in caso di un assenteismo totale provocherebbe danni considerevoli ai fatturati delle stesse (aziende telefoniche, assicurative, etc. etc.)
E queste sono solo alcune soluzioni, chissà quanti di voi potrebbero dalla loro esperienza proporne altre…. o forse il problema è proprio questo ?
In parte ti do ragione. Forse non si dovrebbe dare la colpa a Biagi, ma a chi fa ancora mancare tutto il contesto di mercato libero e ammortizzatori sociali necessario per far funzionare davvero la legge.
Mi pare che tu esageri un po’ con l’ottimismo, però. Oggi come ieri i contratti a termine hanno fortuna perché comportano meno oneri per il datore di lavoro; non solo oneri economici, parlo anche di responsabilità sociali e umane. Non abbiamo sempre a che fare con lavori dove ‘se sei bravo, ti assumono’. Esistono anche lavori dove la produttività non è controllata o controllabile, lavori a bassa specializzazione. Ti assicuro che in questi casi mantenere uno stato di precarietà del lavoratore è un vantaggio enorme er il datore di lavoro, un vantaggio al quale, stai certo, non rinuncerà mai.
Dimentichiamoci la parola precario. Ci sono co.co.co. ben pagati e che lavorano da 10 anni nella stessa azienda.
Quello a cui andremo incontro è un mercato del lavoro più libero… come tutta Europa ci auspica.
Se il costo della vita è aumentato a sproposito, non è certo colpa degli imprenditori, che anzi sono sempre più in difficoltà (tranne i soliti pirati che conosciamo).
Con un co.co.co. non te lo fanno un mutuo!
Le tue affermazioni sono senza senso!
L’unica cosa sensata è che per dieci anni puoi lavorare con un co.co.co., e per dieci anni non avrai un mutuo.
Evidentemente tu hai un buon contratto o non hai problemi di casa, vero?
Sono una mamma, ho una bimba di 2 anni, lavoro in un call center con il famigerato LAP (lavoro a progetto) e riesco a malapena a coprire i costi dell’asilo e portare un minimo contributo in famiglia. Purtroppo era l’unico posto disponibile x chi, come me, vuole conciliare famiglia e lavoro. Sono pochi (io non li ho trovati) a prendere persone con le mie “esigenze”. Stipendio da fame sì, ma libertà di potermi assentare x la febbre di mia figlia senza dovermi sentire in colpa, o peggio, sentirmi negare il permesso. Ho accettato il compromesso…non ne sono particolarmente fiera…ma spero nel futuro.
P.S. Grazie Beppe x lo spettacolo di ieri a Roma!
lavoro al call center di poste italiane (803.160) contratto a progetto di tre mesi rinnovato, quando scaduto, ad altri tre. 6.52 euro l’ora senza ferie, malattia (per l’appunto sono stato dieci giorni con la febbre, chi stà male è costretto ad andare perchè non li pagano e così si ammalano tutti), le ore di straordinario pagate come ordinarie,nessuna garanzia su niente.. ancora mi chiedono perchè non vado a votare..
stasera ad 8 e mezzo c’era il sociologo Luca Ricolfi
ha scritto il libro ‘ a che punto è il contratto con gli italiani’
in sostanza dice che è stato realizzato al 60%.
e ha detto da ferrara che berlusconi non deve ripresentarsi come candidato.
domani vado a comprare questo libro.scritto da un sociologo che non è di parte,tant’è che neppure ferrara ha potuto dire qualcosa.se tutta l’italia avesse visto 8 e mezzo stasera…altro che recupero di forza italia…
in nostri dipendenti politici devono essere dei co.co.co.l’innovazione politica di berlusconi è che ha fatto il contratto.ha detto che se non l’avesse rispettato non si sarebbe ripresentato.
dovranno fare sempre cosi tutti i prossimi governi,ma almeno avere l’onesta intellettuale di ammettere gli errori.
Grillo ha ragione.politici dipendenti co.co.co. a progetto.
se ci sono i risultati ok,sennò,FUORI DALLE BALLE!!
ciao a tutti, è la prima volta ke scrivo. laureato, come tutti, come tutti perennemente disoccupato, lavori iperprecari.. ho trovato da fare l’impiegato in una concessionaria per 3 mesi, poi ho mollato a causa dell’ambiente interno e del titolare, e dei poki soldi, e degli straordinari non pagati (2 ore e mezza ogni giorno). ormai negli ambienti di lavoro sono tutti pazzi. risultato: un anno e mezzo a prendere sanax tutte le mattine solo per poter affrontare la gente, grande sfiducia nel futuro, colloqui settimanali con psicologo. persino il mio medico di base mi ha detto: – tu nn hai niente, è l’italia ke è fottuta..
adesso sn a posto. portiere d notte il fine settimana in un albergo di periferia. prendo 900 euro al mese xkè mi pagano notturno e festivo. nn vedo ne padroni ne colleghi d lavoro. sn pagato x fare niente e per dormire..
la cosa + squallida è ke fino a qualke anno fa era considerato un mestiere di m…a, ora trovo anke qualcuno ke mi invidia..
p.s. la mia ragazza è gia partita x londra (nn so se c siete stati ultimamente, ma i prezzi sono ormai impressionantemente simili ai nostri, ormai anglosassoni, direi, qui nel nordest), molti amici se ne sono andati in spagna. io tiro su gli ultimi soldi e taglio ankio..
un ciao a tutti
Anche io vittima della precarietà…laurea brillante in lingue e letterature straniere a meno di 24 anni con 110…nella più prestigiosa università per le lingue che abbiamo in Italia, l’Orientale di Napoli, a quasi 7 anni da quel maggio 1999 ho collezionato 6 contratti stagionali part-time, un tempo determinato, una sostituzione maternità e, allo stato attuale un co.co.pro della durata di un anno. Nel frattempo mi sono sposata (per fortuna mio marito non è precario) ma a quasi 31 anni la stabilità è ancora un miraggio lontano…figuriamoci un figlio!
Anche io laureato, vecchio ordinamento…ho 33 anni e mi ritrovo a sperare in un contratto a tempo determinato… senza nessuna prospettiva!!! Però ho una domanda…. che lavoro fanno i figli dei vari promotori della legge biagi…e suo figlio poi…sarà un precario!
ma vaffà…..
Io sono emigrato dodici anni fa, a Londra.Si a lavare i piatti. Poi sono andato un pochino meglio,sempre contratto a tempo indeterminato,pero ti possono cacciare con una settimana di preavviso.Almeno ti programmi un po’ il futuro,se righi dritto non ti caccia nessuno. Nepotismo zero,raccomandati zero,solo meritocrazia feroce.Lavori,ti fai il culo vai avanti e nessuno si sogna di cacciarti.Pero devi lavorare come un mulo, anche da dirigente.Io dirigevo un autonoleggio,un culo biblico per sei giorni a settimana.Ma enormi soddifazioni, soldoni(8000 sterline al mese!)macchina della societa. Il tutto per uno che ha preso 45/60 alla scuola di recupero.Meritocrazia selvaggia,l’unica soluzione.Ho i genitori vecchi,soli,sono dovuto tornare.Mi volevo ammazzare.Per mesi sono stato a lavorare per una ditta di autonoleggio come impiegato di banco(dieci ore di insulti e litigate per 1000 euri al mese)con contratti di un mese(!)alla volta.Poi un contratto di otto mesi.Poi mi incazzo.Polemizzo coi capi,insulto i raccomandati(dozzine, subito assunti a tempo indeterminato e con ruoli dirigenziali),litigo con tutti,sopratutto con gli inutili,parassitari,leccaculisti dei sindacalsiti.Risultato?Contratto non rinnovato, cacciato con 24 ore di prevviso.Sono felice,ora lavoro in nero,nerissimo.Lavoro tre giorni a settimana,per sei,sette ore.Guadagno come prima! Fatti i conti all’ora guadagno il triplo di prima. Certo nessun futuro, ma coi co.co.co. il futuro non c’e’ lo stesso.In Italia manca la rettitudine morale,indipendentemente dal governo.Gli imprenditori sono delle belve,succhiano tutto e ti inculano.Ai giovani,meno di 30 anni,dico scappate all’estero. Solo paesi anglosassoni,dove la meritocrazia e’ selvaggia,non ci sono i raccomandati ed i padri importanti mandano i figli a lavorare dagli altri per evitari conflitti di interesse.In Italia devo restare quelli che se ne fottono delle regole,oppure i raccomandati.La sinistra NON eliminera’ il precariato.Fuggite voi che potete.
Sottoscrivo in pieno quanto detto da Franco Crudeli. Anche io ho fatto la scelta di venire a lavorare in Inghilterra ed effettivamente mi e’ capitato di potere osservare la quasi totale mancanza di raccomandazioni e/o sfruttamenti del lavoratore. Qui, come dice Franco, la meritocrazia esiste realmente e se ti impegni vieni ricompensato adeguatamente; se non rendi, invece, vieni mandato via. Ricordo che quando lavoravo come sguattero in un pub (all’inizio, con l’inglese scolastico non puoi fare molto ma poi impari) fino a tarda notte, se c’era l’esigenza, anche la manager dava una mano e passava lo straccio per terra! Vorrei sapere in quale Italia possa avvenire tutto cio’. Adesso insegno Chimica in un liceo inglese e la storia e’ sempre la stessa: piu’ lavori e piu’ guadagni.
Mio fratello e’ rimasto in Sicilia ed e’ ancora alle prese con un bel contratto capestro che gli “consente” di lavorare 10-12 ore al giorno a mille euro al mese…
non capisco perché accettate questi lavori del cazzo tipo call center con questi contratti assurdi e poi vi lamentate. anch’io sono un lavoratore adecco, ma rifiuto tutti i contratti del cazzo, accetto solo tempo determinato. alla fine non vengo riconfermato dall’azienda, e pazienza, adecco mi trova un altro contratto a t.d. da un’altra parte e continuo a lavorare, ho le mie ferie, la mia malattia, il mio tfr, la 13a e il ccnl. i contratti tipo cococo li lascio agli altri, penso che se la gente smettesse di accettare questo ricatto il sistema collasserebbe in 5 minuti.
Caro Beppe,
oltre alle tue sacrosante considerazioni di carattere economico vorrei aggiungerne un’altra che ritengo fondamentale.
In base alla mia breve esperienza(contratto di tre mesi e venti giorni da interinale)come portalettere presso le poste italiane, non posso non affermare che i lavoratori con contratto a tempo determinato(interinali o meno) sono considerati lavoratori di serie B rispetto agli assunti.
Gli interinali sono pagati meno rispetto agli assunti dalle poste e oltre a non avere nessuna certezza per il futuro, anzi, proprio per questo, sono costretti a lavorare in condizioni peggiori.
Per gli assunti dalle poste come portalettere esiste, infatti, il concetto di titolarità di zona, mentre i precari devono fare da tappabuchi e a saltare di zona in zona da un giorno all’altro a seconda delle assenze dei titolari.
Questo comporta una fatica nettamente superiore, senza parlare dell’inevitabile diminuzione del livello di qualità della del lavoro prestato.
C’è, inoltre, un accordo sindacale che prevederebbe un monte ore di 10 ore mensili di straordinari(sono definiti così, ma in realtà si tratta di ore di lavoro sottopagate).
Ovviamente non c’è nulla di scritto o di detto apertamente, ma l’unica, remota, speranza per un precario di ottenere se non altro un prolungamento del contratto(di assunzione non parliamo neanche…), è quella di accettare di fare straordinari ben oltre il monte ore stabilito, cosa che gli assunti possono tranquillamente evitare.
Risultato finale: i precari lavorano di più e in condizioni peggiori, ma sono pagati meno.
In conclusione, credo sia limitativo parlare solo dei danni che il precariato ha portato dal punto di vista delle condizioni economiche e delle prospettive future. Penso sia altrettanto importante evidenziare come, molto spesso, ad esso si accompagni lo sfruttamento e la creazione di lavoratori di serie A e B per quanto riguarda le condizioni di lavoro.
Ciao, e grazie per il tuo impegno.
Antonello.
Il fatto è che un dipendente a tempo indeterminato guadagna magari 1200 euro ma costa all’azienda 2500 euro. A chi vanno quei 1300 euro di differenza? Allo stato, con la sua Irpef, addizionale regionale, addizionale comunale, contrinuti e mille altre tasse.
Era prevedibile che con simili contratti, con 14e mensilità, liquidazione e un mese di ferie, gli imprenditori si siano un po’ stufati.
I sacrifici li devono fare tutti. Pirati della finanza a parte, questa è una situazione pessima per i piccoli imprenditori e per i loro dipendenti.
Forse i contratti “pieni” erano un po’ troppo generosi ed onerosi, rispetto a quelli europei?
Tra i tanti lavori precari ce ne uno che ritengo il più infame perchè mortifica i lavoratori non solo economicamente , ma anche moralmente. E’ il lavoro cosiddetto “INTERINALE”.
Trattasi di vero e proprio caporalato autorizzato dallo stato. Il più infame dicevo perchè costringe lavoratori a prestare la loro opera a fianco di lavoratori a tempo indeterminato ,facendo lo stesso lavoro ma percependo una paga inferiore di moltissimo, per fare un esmpio in molti ospedali specie nel sud, lavorano fianco a fianco infermieri interinali e regolari, fanno lo stesso lavoro, gli stessi orari, stessi rischi,ma gli interinali pagano alle agenzie centinaia di euro, inoltre non possono aprir bocca perchè un qualsiasi collega o superiore che gli fa rapporto vengono buttati fuori seduta stante, quindi sono vittime di ricatti anche di altri lavoratori, costretti a lavorare molto di più per paura, insomma se non sono schiavi in certi casi ci manca poco. Spesso leggo nei loro occhi il terrore di sbagliare o non fare abbastanza che per loro significa andare via. Mi chiedo quale considerazione, in questi casi c’è per la dignità dell’uomo.
Marco Biagi é l’ideatore di un sistema quasi perfetto di flessibilizzazione del rapporto di lavoro che è stato STRAVOLTO da chi lo ha trasformato in legge.
Marco Biagi aveva studiato un sistema di ammortizzatori sociali sostenibile e di agevolazioni bancarie a garanzia statale vincolante che è stato integralmente ignorato da chi si è servito della sua opera e della sua morte per togliere i diritti ai più deboli.
L’omicidio di Marco Biagi è arrivato puntuale come un treno svizzero in un momento cruciale da parte delle brigate rosse,proprio come l’omicidio di Aldo Moro è arrivato puntuale come un treno svizzero in un momento cruciale da parte delle stesse brigate rosse.
Colui che era ministro dell’interno (cossiga) all’epoca dell’omicidio Moro ha accusato il rappresentante sindacale più importante d’italia (cofferati) di essere il mandante morale dell’omicidio Biagi.
Voi teste di cazzo che auspicate il ritorno delle p38 e non solo voi
ciao a tutti, è la prima volta ke scrivo. laureato, come tutti, come tutti perennemente disoccupato, lavori iperprecari.. ho trovato da fare l’impiegato in una concessionaria per 3 mesi, poi ho mollato a causa dell’ambiente interno e del titolare, e dei poki soldi, e degli straordinari non pagati (2 ore e mezza ogni giorno). ormai negli ambienti di lavoro sono tutti pazzi. risultato: un anno e mezzo a prendere sanax tutte le mattine solo per poter affrontare la gente, grande sfiducia nel futuro, colloqui settimanali con psicologo. persino il mio medico di base mi ha detto: – tu nn hai niente, è l’italia ke è fottuta..
adesso sn a posto. portiere d notte il fine settimana in un albergo di periferia. prendo 900 euro al mese xkè mi pagano notturno e festivo. nn vedo ne padroni ne colleghi d lavoro. sn pagato x fare niente e per dormire..
la cosa + squallida è ke fino a qualke anno fa era considerato un mestiere di m…a, ora trovo anke qualcuno ke mi invidia..
p.s. la mia ragazza è gia partita x londra (nn so se c siete stati ultimamente, ma i prezzi sono ormai impressionantemente simili ai nostri, ormai anglosassoni, direi, qui nel nordest), molti amici se ne sono andati in spagna. io tiro su gli ultimi soldi e taglio ankio..
un ciao a tutti
Ho letto tutti i messaggi e devo dire che le aspettative di Grillo sembrano andare disilluse.
Chi si lamenta soprattutto della legge è chi accusa i Padroni di trarre maggior profitto e agevolazioni.
Una legge sul lavoro che favorisce i datori di lavoro?
E cosa c’è di strano?? È proprio la ragione a cui è destinata!
L’occupazione del lavoratore è una conseguenza. Non ci può essere lavoro senza datore di lavoro.
Io ho sempre lavorato con contratti a termine e 15 anni fa facevo gli stage gratuiti. Mi pagavo anche il biglietto della metro, il pranzo, tutto e compenso ZERO.
“Il tuo periodo di stage è finito” mi ha risposto una grande agenzia. “Fosse stato 5 anni fa seresti assunta all’istante adesso, ma quest’anno l’agenzia ha diminuito il 60% del personale. Buona fortuna.”
Ho lavorato precaria saltando da un posto all’altro. Quando ero stufa o avevo capito che non c’era più niente da prendere, mandavo un curriculum e cominciavo da un’altra parte.
Adesso guadagno 3500 euro al mese. Quando ho fatto il colloquio il boss mi ha detto: 1 anno. Ok, ho risposto. Poi ho scoperto che nel contratto mi ha scritto A TEMPO INDETERMINATO, senza neanche comunicarmelo.
Questo mi frega. Alla fine dell’anno sarei andata a ritrattare il mio contratto e non avrei ceduto per un aumento inferiore alle 1000 euro al mese. Invece con la storia dell’indeterminato sono fregata, dovrò chiedere più soldi in un altro modo. e se non me li da, ciao ciao, addio a tutti.
Questo per dire che la nuova legge ha solo migliorato la situazione: chi vale è ricercatissimo e ben pagato, chi non vale, meno. Ma meglio un lavoro a 300 euro al mese che niente.
Cosa ne pensate?
La gente qua si lamenta perchè prende 4 euro l’ora lavorando nei call center. Mio papà, in agricoltura paga i suoi operai 10 euro l’ora, assicurati, gli deve fornire una casa e preoccuparsi di tutti i permessi perchè per la sua azienda trova solo operai albanesi, polacchi, o rumeni.
se il tuo’ papa’ paga cosi’ tanto allora non hai mai avuto problemi finanziari..
conosco albanesi che vengono pagati un terzo di quello che racconti tu..
e chi non ha avuto niente dalla vita?
con chi se la deve prendere?
chi ha soltanto le mani come unica garanzia?
è giusto che si accontenti di 300 euro?
e poi magari vediamo che i portaborse prendono anche 1500 euro al mese!
quelli che cosa hanno più di noi secondo te?
cosa sa fare Calderoli?
il lavoro deve rendere l’uomo libero non schiavo gli deve permettere una vita soddisfacente, buon per te che sai fare e puoi passare da un lavoro ad un altro.
la nuova legge ha fatto solo più confusione per i lavoratori niente di più
ha ragione laura! anch’io ero nella tua situazione e alla fine con un buon aiuto sono diventato imprenditore!!!! chi si lamenta di questa legge è perchè ragiona come 20 anni fa!!!! se unpo è bravo e sa vendrsi può farcela!!!
il tono di lara croft è un po’ aggressivo, ma c’è del vero, come avevo già scritto poc’anzi.
io ho cominciato 12 anni fa, con culi stratosferici e soldi niente. ho cambiato 6 lavori in 1 anno e mezzo, pensavo di essere sfruttato invece la verità è che non sapevo fare niente, avevo solo la mia bella laurea in ingegneria in tasca. e non ho genitori abbienti, anzi.
oggi guadagno discretamente ma i culi stratosferici non sono diminuiti, anzi aumentati.
si lavora spesso il sabato, la domenica… anche 75/80 ore a settimana, chiunque abbia una partita iva lo sa…
mia moglie non è da meno e, anche se abbiamo rispettivamente 35 e 36 anni non ci compriamo la casa e chissenefrega, non abbiamo figli perchè la priorità è lavorare, imparare, crescere, lavorare e imparare ancora.
Ho recentemente assunto una persona (ebbene si, un co.co.pro) che pago 600 euro al mese (e non mi parlate di paga oraria, per cortesia… cosa producete in un’ora per dire che vale 10 euro?) e non mi sento stronzo, ai miei tempi mi davano meno di un terzo. Non gli faccio mai fare un minuto di straordinario e, cmq, lui li fa senza che io glieli chieda.
Perchè sa di avere davanti la vita e che a 24 anni è il momento di imparare. Non di guadagnare, comprarsi la casa, fare i figli eccetera…
Queste cose si fanno a 40, non a 25, se si è scelto di andare all’università.
Mia cugina fa il dentista. Origini umili come le mie. Oggi a 40 anni è una persona benestante.
A 25 lavorava GRATIS in clinica universitaria anche 12 ore al giorno, e non le pagavano neanche la benzina e il panino. Ma non si è mai lamentata, e ha fatto il primo figlio a 39 anni.
Ripeto, il discorso è diverso se invece fai la commessa o l’operaio, allora lì in cambio del lavoro umile devi avere tutte le sacrosante garanzie di questo mondo.
Ma se vuoi il pezzo di carta devi prepararti a 5/6 anni duri, se non ne sei consapevole allora forse è meglio che lasci perdere…
Andassero quelli ai quali non piace il call center a zappare la terra nei capannoni con servizi igienici riservati, cucina e tutto a strettissima norma di legge 626, in mezzo alla natura, all’aria aperta, con flessibilità assoluta di lavoro. Ci andassero. Perchè non ci andate? Io ci son stata. Sto meglio in ufficio. Capito che culi molli siamo diventati?
Poi leggo che non si può comprare una casa. Ma vi rendete conto? Chi è che ha una casa di proprietà fuori dall’Italia? Solo chi ha più di 50 anni e non di sicuro la maggioranza. È una pretesa ESOSA! Chi può farlo è un capitalista!
Ma poi se la banca non vi da il mutuo per la casa la colpa non è del lavoro precario ma DELLA BANCA!!! Sono loro che non vogliono dare i soldi! Sono loro che NON VI PRESTANO I VOSTRI SOLDI! Anzi vi fanno pagare anche perchè loro possano investirli! Una follia.
E poi “non posso avere figli perchè non ho un posto fisso”
Ma che sciocchezza è mai questa? I figli nascono in qualsiasi condizione, senza casa, senza soldi, senza lavoro, tanti. Non si è mai visto un figlio morire di fame perchè il padre o la madre non avevano il lavoro fisso. MAI.
Io mia figlia l’ho avuta senza che il padre avesse un posto fisso, senza casa, senza l’aiuto della famiglia perchè era lontana, ma mia figlia non è diversa dalle altre, non ha mangiato meno, non è rimasta senza vestiti. È bastato buttare qualche cellulare, qualche doppia macchina, qualche capriccio e ne è uscito il mantenimento di un figlio.
A parte che il mondo è già sovraffollato e se facciamo meno figli tanto meglio per tutti, ma se vuoi avere un figlio lo fai e basta, è da irresponsabili pensare al posto di lavoro. I figli nascono dovunque, anche nel piscio della miseria più assoluta.
Piangetevi meno addosso e datevi da fare, chi il lavoro se lo merita non ha nessun problema a sceglierselo.
sono una studentessa laureata in comunicazione e sto per prendere la laurea magistrale (il prossimo marzo)…quindi mi sono dedicata per cinque anni ai miei studi, lavorando saltuariamente nel frattempo, non tanto per necessità quanto per la voglia di n on dipendere in tutto e per tutto dai miei genitori. Purtroppo da un anno ho iniziato a sentire l’esigenza (credo normale) di dare un senso al tempo dedicato allo studio, mettere in pratica tutto quello che hai sentito per anni e non da ultimo ho iniziato a sentire l’esigenza di trovare un mio spazio, una mia casa (alla fine ho 25 anni!)…Purtroppo ben presto è arrivata la doccia fredda!ho iniziato a lavorare per aziende (in tutto 3 stage) nessuno dei quali retribuito!la cosa divertente è che uno di questi l’ho svolto presso un’azienda che notoriamente non dovrebbe avere problemi di liquidità: Cartier!grazie alla legge Biai le aziende si sentono in diritto di fare quello che vogliono, non conviene più prendere uno stagista, formarlo e farlo crescere in azienda…oramai ne prendono uno ogni tre mesi, per fare dei lavori banali (io all’ufficio stampa dovevo ritagliare articoli!)in un continuo turnover, da cui alla fine secondo me nessuno ne esce avvantaggiato: lo studente non ha tempo per accumulare esperienza e l’azienda si trova continuamente persone inesperte da formare…be in effetti,un vantaggio c’è, per loro l’investimento è solo di tempo e non finanziario…boh io mi sono stufata di dedicare 12, 13 ore della mia giornata a persone o posti di lavoro da cui non ottieni ne gratificazioni personali ne tantomeno finanziarie…sai che farò? ad aprile parto e vado in australia…
Saluti a tutti!
distruggere e criticare l’altrui lavoro è cosa molto facile. Non credo che le tue critiche siano spinte dalla malafede, ma forse più dalla frustrazione di chi, incosapevolmente, rincorre chimere.
Il filosofo Greco Eraclito, vissuto fra il VI e V secolo A.C., giusto un paio di migliaia e mezzo di anni fa, pose all’attenzione dei sui lettori uno straordinario concetto: l’inscindibilità dei contrari.
Secondo questo concetto, un assioma tanto semplice quanto verace, la notte non può esistere senza giorno; il bianco non può esistere senza il nero; il ricco non può esistere senza il povero.
Non si può pertanto essere tutti ricchi, non si può essere tutti sereni, non ci può essere un buon posto per tutti, non si può aprire la speranza a tutti – aggiungi pure qui altre boiate da campagna elettorale. I concetti stessi di povertà e ricchezza perdono senso se separati l’uno dall’altro.
Da questo ragionamento discende, con grande semplicità, che è necessario, perché noi si viva bene, che qualcuno viva male e soffra. Perché il nostro sistema regga abbiamo bisogno di un popolo di schiavi negri, albanesi o slavi che lavorino in nero nei campi.
Ma non è solo un problema epocale o capitalistico. Semplicemente non si può accontentare tutti.
Per esempio, Non si possono avere pensioni TUTTE dignitose. Una pensione è dignitosa se vi è una pensione da fame. L’idea di poter essere tutti felici e in pace è una cazzata pazzesca.
Biagi non avrebbe mai potuto accontentare tutti. Perché non si può accontentare tutti. Qualcuno, ahimé caro Beppe, sarà lasciato a bocca asciutta, perché qualcun altro si ingozzi. Appianiamo le differenze? Pensa all’Unione Sovietica.
Ho fatto diversi lavori pesanti in vita mia, ho lavorato anche 12 ore al giorno e, miei parenti laureati, quando non hanno avuto un’occupazione si sono arrabattati con qualsiasi cosa. E’ inutile dare la colpa al governo. Bisogna darsi da fare, tutti. La vita è sopravvivenza e il mondo è una giungla. Da sempre. E lo sarà sempre.
psicologa , co.co.pro .concordo con chi ha scritto che la legge biagi può andare bene nei paesi dove il mercato del lavoro è + evoluto ed esistono gli ammortizzatori sociali. da noi , chi ha questo tipo di contratto vive male . saluti
La legge in se se ben applicata e utilizzata potrebbe ogni tanto fare del bene il problema è che i 9 decimi dei datori di lavoro la utilizzano per pagare poco e niente chi lavora come una schiavo. ho fatto un’anno di lavoro a progetto, senza progetto, e con una quantità di soprusi enorme tipo straordinario obbligatorio (si esatto obbligatorio pena sparizione del progetto) non pagato, giornate in cui ero malato scalate a botte di 50 euro al giorno anche se il mio stipendio medio era di 40 euro al giorno, pur essendo la mia retribuzione fissa in base ai risultati, se mancavo mi venivano scalate le giornate di lavoro…
Mi chiamo Francesco, sono un laureato in comunicazione con la votazione di 108/110.
A settembre comincio una stage presso il sito web di un importante quotidiano nazionale. Sostengo tutte le spese correnti della mia vita per 3 mesi, la durata dello stage gratuito, con i risparmi dei lavori fatti durante gli anni dello studio e con l’aiuto di mia madre, l’unica persona della mia famiglia. Mi viene offerto il rinnovo contrattuale con la formula “a progetto” x la durata di 2 mesi. Questi scadranno con la fine di febbraio, ma, dato che l’azienda non può assumere, mi è stato comunicato che sarei stato richiamato (forse) fra 2 mesi, il tempo di rendermi riassumibile con un nuovo contratto di 2 mesi, sempre a progetto, sempre con difficile possibilità di rinnovo.
Nelle altre aziende da cui sono stato contattato, ho ricevuto solo offerte di stage gratuiti oppure con un rimborso spese di massimo 300 euro, o direttamente un contratto con stipendio al 100% a provvigione.
Beh, che dire, sono fortunato che la mia fidanzata va ancora all’università: altrimenti, come mi sposavo?
Caro Beppe,
ti stimo moltissimo e condivido molte delle tue battaglie.
Mi trovi, però in totale disaccordo sulla Legge Biagi. Sono di sinistra e al contempo sono il direttore di filiale di una nota agenzia per il lavoro (o di lavoro interinale, come si chiamavano prima). Nell’anno 2005 la mia filiale ha assunto con contratti cosiddetti precari circa 400 lavoratori e lavoratrici. Di questi, più di 250 oggi lavorano con contratti non più precari nelle aziende in cui erano entrati per ‘picco di lavoro’ o per ‘situazioni di mercato’. L’ufficio di collocamento del comune in cui lavoro, invece, ha ‘collocato’ meno di 50 persone sempre nel 2005. Cosa significa, caro Beppe?
Te lo dico io:
1) la mia azienda non lavora per beneficienza, non è un ente benefico…anzi!! La mia azienda persegue un utile economico. E per arrivare a questo obiettivo mi spinge tutti i santi giorni a uscire dall’ufficio e suonare i campanelli delle aziende, a cercare di ‘piazzare’ sempre più lavoratori, sempre più candidati. Caporalato? naaaaaaaaaaaaaaaa Le spese le pagano le aziende. Noi paghiamo al centesimo il nostro candidato, contributi, ferie e malattia. Nel collocamento invece si celano personaggi STATALI. FANNULLONI e che se ne fregano della sorte di un discoccupato. E non collocano!
2) La legge Biagi non ha introdotto nuove forme di precarietà, semmai ha cercato di stimolare a smascherare i FINTI co.co.co (obbligando le aziende ad assumere a tempo indeterminato laddove erano effettivamente dei lavoratori subordinati LOW COST). Quindi, io che ho sempre militato a sinistra, che ho manifestato, che ho un nonno partigiano etc etc …io che oggi vado a suonare i campanelli delle aziende e lo faccio per il MIO stipendio..indirettamente AIUTO tanta tanta gente a trovare lavoro. I migliori poi verranno assunti a tempo indeterminato.
E allora..basta disinformazione, Beppe.
Con affetto,
claudio pesenti
Il collocamento statale non ha mai funzionato, e’ solo un posto dove i partiti politici piazzano la loro clientela dandogli uno stipendio. Ma comunque, ho dei fortissimi dubbi sul fatto che le agenzie di collocazione interinale aiutino le persone. Aiutano le aziende, non i lavoratori.
…ha cercato di stimolare a smascherare i FINTI co.co.co (obbligando le aziende ad assumere a tempo indeterminato laddove erano effettivamente dei lavoratori subordinati LOW COST)…
OBBLIGANDO??? E chi obbliga chi? E chi controlla? E chi non può darti il benservito se vuoi essere assunto? E chi decide se sei “meritevole” di essere assunto? Sarebbe stupendo se fosse tutto vero ma ……….
Con affetto x Beppe e con mooolti dubbi x Claudio.
Maurizio
Ciao Claudio Pesenti,prima di tutto mi sono chiesto perchè hai scritto il tuo nome e cognome
tutto a lettere minuscole,l’umiltà si mostra in altro modo.Comunque se tu stai operando onestamente e svolgi la tua attività di servizio con impegno e diligenza continua così molti altri che svolgono la tua stessa attività nò.Come ad esempio anche nella Guardia di Finanza o nella Polizia c’è chi si comporta male.Forse devi comprendere che ogni legge dell’uomo è fatta per il bene suo non di quello che viene governato da essa:ciò è questa legge ha spianato la via a molti rapaci che si approfittano della necessità delle persone.
Inoltre la vita non è una gara che solo il migliore deve vivere,o avere il lavoro.Infatti a causa di questo 20.000 persone ogni giorno MUOIONO di fame perchè nel mondo c’è la competizione del migliore.O di quello che regge il gioco del titolare d’azienda che magari e un malvivente,nel senso che con questi tempi di stres(difficili)possono agire in modo losco,è meglio un d’iseredato povero che un trafficone ricco.Ricordati chi si arricchisce in fretta non è esente da colpe.
Immagina questo:un sistema misto tra stato e privati dove lo stato paga sistematicamente tutti.Es.chi è in cassa integrazione viene utilizzato dallo stato quando un’azienda ha bisogno prende una persona che non è inattiva ma che stà già operando,in base alle qualitaà che gli servono quando si abbassa l’attività che svolge lo ridà allo stato.per cui chi ha la mente di imprenditore fara l’imprenditore chi nò,sarà di servizio a secondo delle necessità.Esultando riguardo alla sua opera e non in paragone con l’altra persona.Inoltre si potrebbero assegnare incarichi a funzionari capi di decine,capi di 100,capi di1000.Senza portafoglio ma con tessera che gli permetta di usufruire dei mezzi necessari;tutto condito con la meritocrazia.Immaggina comitati scentifici o tecnici per un obiettivo non per scopo di lucro.
Vale la regola:Chi non vuole lavorare neppure mangi non chi non trova lavoro
ROMA – A stomaco vuoto forse si impara meglio, infatti l’ormone della fame, la grelina, migliora le prestazioni cognitive nei topi agendo come una sorta di doping per la mente. Lo ha dimostrato in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience e condotto negli Stati Uniti, nell’università di Yale.
Nella ricerca, diretta da Tamas Horvath, la grelina è stata iniettata in un gruppo di topi normali, dopodichè questi hanno dimostrato dio riuscire ad apprendere e memorizzare meglio. Inoltre nel loro ippocampo, centro nervoso con un ruolo chiave per memoria e apprendimento, è aumentata la formazione di nuove connessioni tra neuroni (sinapsi), un processo indispensabile per i processi di apprendimento e memoria.
Ormone che stimola l’appetito, la grelina è un ormone che stimola l’appetito, viene messo in circolo dallo stomaco vuoto per segnalare al cervello che l’organismo ha bisogno di nutrirsi. Per studiare il funzionamento di questo ormone gli esperti hanno prima esaminato il cervello di topolini incapaci di produrre grelina ed hanno scoperto che nell’ippocampo di questi animali c’è il 25% di sinapsi in meno.
Sospettando che il problema fosse nella mancanza di grelina i ricercatori hanno eseguito la controprova, questa volta su topi del tutto normali: hanno iniettato loro un surplus di grelina e notato che la presenza dell’orme aumenta le loro performance in numerosi test che coinvolgono memoria e apprendimento. Gli esperti hanno inoltre registrato un aumento considerevole delle sinapsi nell’ippocampo dei topolini.
Non solo questo studio evidenzia un modo inaspettato in cui la funzione del cervello può essere influenzata da qualcosa che avviene da tutt’altra parte del corpo, hanno sottolineato gli esperti. Ma suggerisce anche che la fame, attraverso la grelina, potrebbe migliorare le capacità cognitive.
Caro Marzio,
non serviva questo studio per evidenziare come la funzione del cervello può essere influenzata da qualcosa che avviene da tutt’altra parte del corpo. Sappiamo da sempre cosa accade nel cervello del maschio italiaco durante un’erezione….il sangue affluisce nella parti basse, al cervello manca nutrimento, ed ecco che il rinc…….mento è assicurato. Bellachioma ha commissionato degli studi in merito, per questo nelle sue tv, da sempre, albergano culi e tette a non finire. Maschietti attenzione, vogliono anestetizzare le vostre menti (hanno cominciato a fare lo stesso anche con noi femminucce).
meditate gente…..
Ciao Beppe,
sono un dipendente pubblico a tempo indeterminato e quindi sono veramente fortunato ad avere avuto questo posto, anche se ho dovuto studiare tantissimo e fare ben 3 anni di precariato. Lavoro in uno sportello di informazione e orientamento al lavoro e francamente trovo vergognose le panzane che ci rifilano sulla stabilità dell’occupazione grazie alla legge biagi. Soprattutto la tutela dei cd. soggetti “svantaggiati” . Provino questi signori a chiedere agli immigrati (categoria svantaggiata) in provincia di varese quando vanno in una delle agenzie di lavoro cosa gli rispondono. Oppure a signori di 40 anni assunti con un contratto co.co.pro licenziati dopo 15 giorni. Oppure a signori di 50 anni che si sentono sempre rispondere “troppo vecchio” nonostante ci sia uno strumento della legge biagi “il contratto di inserimento” che è stato introdotto anche a favore di questa categoria con agevolazioni e possibilità di riqualificazione. La legge biagi è solo un bluff. Viene applicata sono quando fa comodo agli imprenditori. Altri strumenti, come le Agenzie sociali art.13 del D.Lgs 276/2003, sempre per la tutela di soggetti svantaggiati, non sono neanche presi in considerazione. L’unica cosa caro Beppe è fare un libro bianco sull’applicazione di questa legge e diffonderlo a tutti, per far capire tutte le bugie che sono state dette fino adesso. Io ci sto lavorando, spero tu approvi questa mia idea.
@ raffaella
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La possibilità di scegliere dovrebbe essere garantita…ma siamo governati dagli imprenditori e io so bene come ragionano i moderni imprenditori…quelli che dicono: “che importa se non è legale…tanto poi si fa ricorso e passano 5 anni”, ne ho sentiti tanti parlare così sulla pelle dei loro operai…
Io ho investito quello che avevo, la testa e le braccia…cerco solo il necessario, che generalmente non è in vendita, con qualche strappo alla regola quando si può e quando serve.
Ti invidio molto per il tuo lavoro, mi sarebbe piaciuto molto…ma la vita è lunga (pure troppo).
è vero… la vita è lunga!
Il mio lavoro è bello, ma anche molto difficile…
credo di averlo scelto naturalmente, perchè sono sempre stata interessata alla natura umana…
un campo vasto, e molto contradditorio, forse questa consapevolezza mi fa sempre pensare che esista un altro punto di vista, oltre il mio, e che la verità in tasca non ce l’ha nessuno…
ciao cara, e buona serata!
Caro Beppe Grillo, ti scrivo perché trovo la tua proposta divertente. Ti scrivo dall’Inghilterra, dove io e la mia futura moglie abbiamo trovato un lavoro dignitoso. Siamo entrambi laureati io in fisica e lei in lingue e letterature straniere. In Italia, non riusciavamo ad avere un contratto più lungo di 6 mesi e naturalmente non nel nostro campo. Qui dove sto ora faccio ricerca e la mia futura moglie ha un buon lavoro con contratto a tempo indeterminato. Quando ho letto tempo fà, la tua risposta ad una persona disperata che affermava di emigrare, mi sono commosso. Purtroppo, non sono d’accordo con te, l’Italia è sempre stata così, rimangono i farabutti e la brava gente deve cercar fortuna fuori.
Un saluto
PS
Ci stiamo sposando e, ti prego di credermi, con tutti gli sforzi possibili non era possibile laggiù.
ciao, anche io sono laureata in fisica, vorrei chiederti da totale ignorante com’è la situazione in inghilterra (o anche in qualche altro paese estero se lo sai)per i fisici, anche nel privato (io sto facendo il dottorato, ma altri 2 anni in italia, non penso proprio di farcela)
grazie
Cara Elena,
il lavoro per i fisici in Europa c’è. Dal punto di vista professionale sei gratificato anche se essendo in qualche modo un emigrante(comunque, questo lo avverti) devi lavorare più degli altri. Ricorda però che poi il difficile tornare se ne hai voglia. Ti sconsiglierei l’industria italiana e tantomeno le società di consulenza. Purtroppo, tranne rare eccezioni, vai incontro a gente poco seria (come puoi leggere).
In bocca al lupo
…c’è poco da dire se non che è una valle di lacrime!!! 27 anni,laurea in scienze dell’educazione, lavoro come educatrice per due comuni della zona con contratto co.co.co o co.pro…non so quale dei due sia peggio!!! ogni anno scaga pazzesca che il contratto non venga rinnovato…ferie nulle (oppure tantissime, quante ne vuoi, in ogni caso non pagate!!!), malattia inesistente (è colpa mia se mi viene???!!!), garanzie per la gravidanza sotto il minimo necessario valide solo perchè tuo figlio possa lontanamente percepire che non è orfano….previdenza sociale nulla che quando andrò in pensione dovrò morire il giorno dopo….tfr fatto di grandi sorrisi o pedate nel di dietro…possibilità di accedere ad un mutuo valida solo per chi ha il babbo benestante di suo (…povero mio padre che non si chiama silvio e ha il suo di mutuo da pagare!!!…e poi si lamentano che i giovani non crescono mai!!!!)….tutto condito dal fatto che ora le amministrazioni pubbliche hanno l’urgenza di esternalizzare i servizi e quindi ci svendono all’ULSS che ci promette lo stesso calvario…se non peggio…
ciliegina sulla torta: il mio ragazzo è mio collega e quindi siamo sulla stessa barca….che se non è già affondata è perchè vogliamo cambiare da dentro quest’italia sott’acqua!!!!
…è una valle di lacrime….
Caro Beppe,
sono un ragazzo di 28 anni della provincia di Foggia che adesso si sta per sposare.Tre anni fa lavoravo a Bologna come impiegato e ho inviato il curriculum ad una azienda che si è insediata nel contratto (illusione) d’area del Gargano questa azienda mi ha subito impiegato con il contratto a tempo indeterminato.Giuro su ciò che ho di piu’ caro che non ho avuto raccomandazioni!E gia’ dai primi giorni si parlava di cassa integrazione , non racconto tutta la mia storia perche’ sarebbe molto lunga voglio soltanto denunciare il fatto che i nostri amministratori non ci rappresentano per niente pensano solo ai c….i loro.Io oggi è 1 anno che sono in cassa integrazione e nessuno ha fatto niente!Nemmeno quei c……i dei sindacati.I soldi di tutti vengono spesi per far arricchire i pochi pseudo datori di lavoro che poi scappano!Se questa è occupazione!!!!!!!!!!!!!!!E possibile che i raccomandati vanno avanti pur non sapendo fare niente e coloro che hanno un mestiere nelle mani devono subire queste umiliazioni?Ma soprattutto è possibile che da parte di chi amministra i nostri soldi non ci sia un effettivo controllo su chi ha voglia e capacita’ di lavorare e che tutto viene fatto decidere a chi ha conoscenze varie?Con questo ti saluto e ti pregherei di focalizzare l’attenzione su ciò che accade qui in Puglia…..Grazie per aver messo a disposizione una “fetta” del tuo blog per discutere e denunciare la realtà dei fatti non tutte quelle c…..e che si sentono dire da quel nano di Berlusconi!!!!!!
Distinti Saluti
Se vai in malatia l’azienda non ti paga. La gente purtroppo ha bisogno di soldi per sopravvivere, c’è gente che deve pagare un mutuo, mandare a scuola i figli e dargli da mangiare e secondo te si permettono di perdere quel poco lavoro che c’è ? Se non vai a lavoro loro non ci mettono ne due ne tre a trovare un’altro povero disgraziato (della quale faccio parte anche io) che vad al posto tuo a lavorare.
Sono laureato in Scienze Naturali e nel lontano 1997 partecipai ad una selezione “ENEA-Comune di Catania” per il progetto Comune Solarizzato. Dopo varie selezioni furono scelti 15 Disoccupati tra cui anch’io. Il primo anno siamo stati inquadrati come L.P.U. e il Comune ci parcheggiò in locali fatiscenti aspettando il momento propizio per sbarazzarsi di noi ovviamente aspetto fino al momento in cui non fu sicura di mettere la mani sul finaziamento che per metà metteva a disposizione l’enea e l’altra meta il comune stesso per una cifra complessiva di circa 900.000 euro. Terminato l’anno di lpu il comune bandi un Bando che fu vinta da una ditta virtuale che si accollo i lpu ed ovviamente i denari. Sono passati due anni, più il terzo da lpu, ed al comune di Catania abbiamo consegnato circa 700 mq
di pannelli solari fatti e montati da noi ne rimangono da realizzare circa altri 700 mq, ma la nostra situazione non è cambiata precari eravamo e precari siamo rimasti. Il contratto di lavoro con la ditta è part-time, la paga oraria è circa 5,8 euro l’ora, si lavora sui tetti in qualsiasi condizione meteo tranne in caso di vera pioggia, sui tetti saliamo i pannelli di 2 mq piuttosto pesanti con le corde e le forza delle braccia non
avendo altri mezzi a disposizione, per proteggere le mani siamo costretti a comprarci i guanti da lavoro con quei pochi soldi che non ci vengono dati neanche puntualmente. E ci sarebbe tanto altro da dire ma neanche il Sindacato “cisl” riesce a dire o a difenderci perche le nuove leggi non sono fatte per difendere gli schiavi precari ma solo chi il posto fisso c’è l’ha.
In conclusione devo dire che sulle energie alternative io ci credo cosi come sulle nuove tecnologie, ma bisogna poter VIVERE possibilmente non da schiavi è non può esserci tolta la speranza di avverare quache sogno dai politici o classi dirigenti che non riescono a capire i PARADOSSI che hanno creato e che nel prossimo futuro non porteranno a niente di buono.
GRAZIE GRILLO
Caro quasi omonimo, rispondo anch’io all’appello. Ho 27 anni e da O T T O lavoro come precario.
Dal novembre ’97 ad oggi, passando per vari tipologie contrattuali nel mercato cosidetto flessibile, ho cambiato diversi lavori:
Call Center,
Addetto manutenzione del campo e Speaker per gare di atletica leggera,
Operatore notturno di portineria,
Operatore sociale,
e questo nonostante (o devo pensare “a causa di…” )una laurea in sociologia conseguita con il massimo dei voti.
Qualche considerazione:
La legge n 196 del 24 giugno 1997 nota ai più (me compreso) come “pacchetto Treu”, se andiamo a vedere nella sostanza, non era affatto meglio. è questo che mi sento di affermare alla luce della mia personale esperienza lavorativa, cominciata appena diplomato e proseguita sinora che, come dicevo, ho in tasca quelle”sudate carte” da ormai un pezzetto. Mi sembra però, alla luce di una serie di interviste che ho realizzato ad alcuni dirigenti sindacali, una sensazione assai condivisa in quegli ambienti, che comunque continuano ad essere del tutto inefficaci verso quella multiforme tipologia di lavoratori (la nostra), a causa di un’assoluta assenza di diritti da difendere (infortunistica, ferie, malattia e via dicendo…).
Da quando facevo l’operatore telefonico ad oggi che faccio l’operatore sociale (da co.co.co. a co.co.pro.), è cambiato davvero poco. Questo mese, per arrivare a 1100 euro, dovrò lavorare 220 ore… e febbraio ha solo 28 gg!!
Cip Cip Cip, cinguettava l’uccellino;
Cri Cri Cri rispondeva la cicala;
MUU MUU faceva la mucca
Bee BEE Bee lamentava pecorella che danzando per la via
il lupo poi a tutti portò via.
La gallina co co co ora ora poi a chi la do?
Se lè presa biagiosconi che c’ha rotto li C…..!!
Caro Beppe, prima esistevano i co.co.co(ora solo nella funzione pubblica) poi sono diventati co.co.pro, adesso si stanno spingendo i collaboratori ad aprire la partita iva!!!!!!!!!!!!!
Il Governo può dire sicuramente che ci sono nuovi giovani imprenditori, peccato che ciò che guadagnano è meno della pensione sociale!!!!!!!!!!!!!!
laurea a 23 anni in ingegneria ambientale, politecnico di milano. sei mesi di lavoro, non ho guadagnato niente. prima occupazione 0,80 euro all’ora (>1000 ore per un compenso di 1000 euro una tantum ALLA FINE DEL TIROCINIO) presso un ente comunale come tirocinante. durante questo tirocinio mi è stata promesso un posto come disegnatore (AH AH AH avessi studiato per questo!), ma poi dopo 10 giorni vengo lasciato a casa per “un imminente controllo” da parte della G.d.F…. risultato? niente soldi. niente di niente. lavorato in totale 500 ore, pagato euro 0,00. ora che faccio? incendio, minaccio o che faccio? n.b. ho inviato quasi 400 C.V. e ho ottenuto 3 risposte, tutte dalla svizzera.non c’era posto. grazie italia. ti odio. morirai.
fare una legge con il nome Marco Biagi è solo un tentivo infantile di renderla inattaccabile…chi oserebbe mai criticarla?
se qualcuno la provasse a criticare, non verrebbe minimamente ascoltato e verrebbe poi accusato di infangare la memoria di un,come lo definisce fini,”martire”…
BEPPE GRILLO PRESIDENTE
La prima batosta berlusconiana me la presi con i famigerati contratti a termine di formazione, grazie ai quali godevo di trattamenti allucinanti (allora di mobbing non si parlava ancora), ero soctretta a far straordinari su straordinari, dormire 4 ore per notte per riusicre a star dietro ai turni massacranti e, una volta lasciata a casa mi sentii dire che non avevo diritto nemmeno al sussidio di disoccupazione, per via proprio di quel genere di contratto.
Sono passati più di 10 anni da allora, ora ho 29 anni e li ho visti tutti: co.co.co, contratti a chiamata ecc. ecc.
Uno peggio dell’altro, l’ultimo che ho dovuto firmare era addirittura ridicolo in quanto mi vincolava ad un azienda per un giorno lavorativo a settimana costringendomi però a d esser reperibile anche per i rimanenti sei giorni, pena pagamento di una penale (o risarcimento) corrispondente al mio stipendio mensile.
Ora mi trovo a quasi 30 anni a far sacrifici per poter tirare alla fine del mese, senza la possibilità di sposarmi perchè il mio ragazzo si trova nelle mia medesima situazione (nonostante una laurea).
E come se non bastasse devo anche sorbirmi le lavate di capo dei miei genitori che non riescono a capire per quale motivo loro alla mia età erano sposati, con due figli alle elementari, con due auto e una casa di proprietà.
E’ preferibile lavorare in nero, almeno non si viene presi in giro con contratti che non ci danno nessun diritto, niente ferie, niente malattia o tredicesima ed alla fine di una vita lavorativa non ci garantiscono nemmeno una pensione.
Caro Beppe,
sono uno studente universitario ed è ormai da più di un anno e mezzo che lavoro in un call center con il Co.Co.Co (o meglio dire Co.Co.Ca = Contratto Col Ca..o!!!), come ben saprai non ha diritto a nulla: niente ferie, niente malattia, niente permessi studio, niente di niente, a parte la retribuzione da fame che possono darti in un call center.
Lavoro ad orari fissi, con materiale che non è solo “il mio sapere”, ho anche dovuto fare un corso per conoscere i sistemi dei vari servizi che vengono gestiti dall’azienda (OVVIAMENTE IL TUTTO NON RETRIBUITO!!!), devo avvisare quando non vengo a lavoro, ed ho molto spesso piu servizi di chi è assunto ormai da anni SENZA VEDERE ANCHE SOLO UNA PICCOLISSIMA DIFFERENZA ECONOMICA NELLA BUSTA PAGA!!!..
Mi sono informato sui vari contratti Co.Co.Co. o a Progetto e ci sono molti punti che NON vengono rispettati dalle aziende che li utilizzano.
CARO BEPPE MI SA TANTO CHE QUI ORMAI LA SOSTANZA DEL CONTRATTO CHE HO ABBIA SUPERATO NOTEVOLMENTE LA FORMA, purtroppo però di meglio non riesco a trovare, spero di laurearmi nel più breve tempo possibile anche se grazie alla Moratti adesso con la triennale mi ci posso giusto…va beh poi divento volgare.
UN SALUTO A TUTTI GLI AMICI CO.CO.CO. E A PROGETTO.
THOMAS
P.S.: vorrei far provare a chi parla bene del co.co.co. 3 mesi come lavoro io, poi voglio vedere se si sente ancora così fiero del suo contratto!!…
La storia inizia alla fine del liceo, la mia famiglia è in un periodo di ristrettezze, mio padre ha cambiato lavoro, (avendo lavorato all’estero in passato la pensione chissa chi gliela riconosce..), sono venuti a mancare i genitori di mia madre. In questa situazione mi sono messo a lavorare, sperando di riuscire a conciliare il lavoro con lo studio universitario che mi aspettava..Il mio primo anno di lavoro ho ricevuto proposte di part time a 4 euro l’ora per fare l’apprendista pizzaiolo…no grazie, ho lavorato in nero per un’anno, girando tra pub e pizzerie, sempre con una precarietà pazzesca, addirittura ho lavorato in certi posti solo per una sera.poi ho trovato “finalmente” un lavoro “in regola”..in regola non troppo perché oltre alla mansione scritta sul contratto ne facevo molte altre…
Ma naturalmente a tempo determinato, 6 mesi, dopo i quali ero di nuovo sulla strada. Per fortuna che con un po di conoscenze sono riuscito a trovare un lavoro stagionale la scorsa estate…ovviamente in nero, ma almeno strapagato questa volta..finita l’estate (oltretutto piovosa e quindi poco proficua) di nuovo sulla strada..Inverno: un’altro contratto di 6 mesi che come l’anno scorso IRONIA DELLA SORTE, mi scade il 1 maggio, così non posso neanche festeggiare il mio lavoro…
La prossima estate chissa che lavoro farò…finora pizzaiolo, barman, cassiere, maschera, cineoperatore, magazziniere, aiuto cuoco, operaio…
Il lavoro a tempo indeterminato per ora è solo un miraggio…meno male che sono giovane…e che faccio kung fu!
La chiamano flessibilità , si legge precarizzazione ad libitum.
dicono che ha dato risultati straordinari, io sostengo che il binomio treu prima legge biagi poi hanno disintegrato le prospettive di lavoro tutelato per piu’ di una generazione.
dicono che ha ridotto la disoccupazione:per dimostrare cio’ hanno inserito nei nuovi occupati anche gli immigrati che avevano già un lavoro e che, con la sanatoria ,si sono regolarizzati: oltre ai vari falsi (in bilancio….) dovremo contabilizzare quest’altro falso.
dicono che la legge ha garantito eccezionali risultati per cio’ che riguarda l’occupazione femminile: oggi l’italia ha la percentuale di donne occupata piu’ bassa dell’europa occidentale, vergogna!!!
sostengono che potranno fare di piu’ nella prossima legislatura: cioè continuare la precarizzazione estendola ad altre fasce d’età, magari in forma retroattiva per incamerare i magri “benefici” che una vita di lavoro potrebbe dare ad un impiegato o un operaio.
Ho sentito parlare di gabbie salariali per aree geografiche. dopo la delocalizzazione in est europa e cina, ci godremo la delocalizzazione interna, sancendo cosi’ la totale separazione di un paese veramente alla frutta.
Ma forse hanno ragione loro, sono i lungimiranti: tra 15 anni l’italia , forse, non sarà in grado piu’ di produrre nessun prodotto low tech o high tech, tutte le produzioni di beni e servizi saranno localizzate in asia ed america latina.
Ci siamo cullati per anni credendo che sarebbe bastato produrre , fondamentalmente, (le essezioni, fiat, olivetti le abbiamo disintegrate!!)scarpe o salsa di pomodoro per creare benessere .oggi i nodi vengono al pettine, forse loro stanno solo abituandoci al nostro futuro ruolo marginale nell’economia mondiale….
Il lavoro atipico e le collaborazioni a progetto sono una vendetta generazionale.Tutti i diritti conquistati in 40 anni di scioperi e trattative sono stati bocciati in un colpo solo come in un tiro di bowling.Chi aveva ceduto parte del suo sovrabbondante benesere negli anni 60 e settanta adesso se lo sta riprendendo.A scapito dei nuovi lavoratori,e pensare che quando si è organizzato lo sciopero contro l’articolo 18 Berlusconi lo ha definito uno sciopero dei padri contro i figli.
A voi capire la verità
Ciao A tutti, sono Paolo: perito elettronico a buoni voti;
certificato come progettista e manutentore di reti informatiche (Cisco Systems) Gia’, perche’ avrei frequentato l’ Universita’, ma in Italia il diritto allo studio e’ una favola. E’ un po’ come le parole democrazia, libertà: belle parole.
Lavoro da quando ho 16 anni (ora 24) mi sono diplomato lavorando,ho preso la certificazione Cisco (16 mesi di corso) lavorando.Insomma la storia di tante persone, ma comunque,ragazzi,un culo cosi! Ho fatto il possibile, lo giuro!
ora lavoro con un CO.Co.PRO. per un’ azienda che il mobbing e’ incluso nei BENEFIT, la paga e’ misera,il lavoro sottoqualificato.Se ad esempio dal mio stipendio ne tolgo una parte per ammortizzare ferie, permessi, mutua, LIQUIDAZIONE ,tredicesima, rimangono “600 EURO”!!
Prima di questo lavoro ne avevo un altro: un altro maledetto CO.CO.PRO… piu’ o meno stesse condizioni di schiavitu’.
Vorrei prima o poi comprare una casa, una macchina, andare in ferie pensando che quando torno il lavoro mi aspetta, prendermi l’ influenza, andare a sciare un Martedi’, ma non posso perche’ lavoro con un CONTRATTO A PROGETTO.
Confido in una rivoluzione.
Ciao. Paolo
non leggo nemmeno gli altri post di quest’argomento.
dico solo che Marco Biagi avrebbe certamente vomitato dall’idignazione per sentire il suo nome affiancato ad una legge che legalizza la schiavitù.
La flessibilità del lavoro non può essere scambiata con la precarietà dei contratti a tre mesi.
Si è voluto dare il nome di un uomo della sinistra ad una legge modificata dal liberismo più sfrenato che di sinistra non ha nulla.
Il primo primo primo nodo da affrontare dal prossimo governo di centrosinistra è proprio questo. Ridare dignità ai lavoratiori precari che non possono programmare neanche il giorno di domani ( martedì 21 febbraio) perchè continuamente sotto ricatto dai datori di lavoro.
Ho avuto la fortuna di un lavoro a tempo indeterminato che mi ha consentito di programmare la mia vita. Vorrei la stessa cosa per tutti i giovani precari per un’Italia migliore di quella voluta da Berlusconi e complici ( O BANDA) di governo.
giusto il confronto con gli schiavi: vedere Queimada di Gillo Pontecorvo per credere. Gli schiavi sono a carico del padrone, i co.co.pro no. Se si ammalano, restano incinta o simili amenità e tutto a carico loro. La legge Biagi sviluppa la tesi del negriero/Marlon Brando nel film ed è una vera manna per i “datori di lavoro” (macchè carini, ti danno anche qualcosa…): ti caccio quando non mi servi e ti pago anche di meno degli altri. Perchè un datore di lavoro dovrebbe più fare assunzioni? Qualche balengo filantropo?
la mia ragazza lavorava in un ristorante e il suo datore di lavoro non era il ristoratore stesso ma la cooperativa, con la quale il suo datore l’aveva iscritta.
gli ordini li impartiva il ristoratore ma il suo datore era quindi la cooperativa.
stanco dei continui comportamenti da gestapo di questo tizio che, a questo punto non poteva accampare grandi pretese perchè alla stregua di un intermediario;
in primis gli ho fatto sentire la mia voce! facendogli capire che dietro ad una ragazza bisognosa di lavoro(perchè questa gentaglia fà leva proprio sul bisogno!)c’era qualcuno che la tutelava;
che per 600 euro al mese con tutte le angherie e pretese dovevano lavorarci i suoi figli e non la mia donna.
in secundis mi sono rivolto alla cooperativa e li ho giocati con il loro stesso meccanismo perverso:( le cooperative secondo il loro statuto, al momento di un cessato rapporto di lavoro non devono al lavoratore il TFR e durante il rapporto non pagano neanche la tredicesima)questo è quel che dicono loro!
provai a chiedergli di licenziarla
e non lo fecero e sapete perchè? perchè nel contratto c’era scritto contratto tipo 0 che si rifà in tutto al ccnl,dove tredicesima e TFR sono previsti in toto! quindi da subito pretesero che la mia ragazza si licenziasse, io non glielo permisi.
qualche mese fà sono andato a denunciarli al sindacato ed ora non solo le dovranno il tfr e la tredicesima ma anche il risarcimento per non averle permesso di lavorare in regola nei mesi successivi al cessato rapporto di lavoro e il riconoscimento ad una retribuzione maggiorata per le mansioni svolte in qualità di aiuto cucina e non di addetta alle pulizie come c’era scritto su quel contratto (perchè fanno anche questo).
come possiamo difenderci?
informazione e denuncia!
dobbiamo avere il coraggio di denunciare
di andare sotto questi”padroni a muso duro e far valere la nostra persona”
dobbiamo prendere per le palle il nostro futuro!
ciao beppe, innanzitutto complimenti per questa tua avventura…ti scrivo come vittima della nuova legislazione sul lavoro..e purtroppo non sono il solo…il mio ultimo contratto è durato 5 ORE!!! per una trentina di euro…non male per un ventenne universitario che li spende in una settimana da pendolare in eterna attesa dei treni in ritardo…e che vorrebbe pagarsi gli studi per non succhiare ai genitori centinaia di euro per poter studiare…e che in ateneo incontra professori e laureati che mi invitano a specializzarmi all’estero perchè in italia mancano gli investimenti e soprattutto un futuro
Vivo a Napoli.Nel 1999,dopo la laurea,ho speso due anni per l’esercito Italiano come Ufficiale.Allora c’era l’obbligo della leva. Mi ritrovai nel 2001 ad affrontare il mondo del lavoro.Intuii subito che non c’era scelta se volevi lavorare. Tutto passava per le agenzie interinali che come caporalati con il sorriso, attraverso loro dipendenti il piu’ delle volte anche molto poco professionali,arruolavano e arruolano persone nei periodi di “punta”. I periodi in cui il picco della produzione nelle aziende aumenta e quindi per aumentare il fatturato si “addestrano” individui per poi sbatterli dallo stesso contesto aziendale, il piu’ delle volte senza nemmeno aver detto un semplice “grazie per la collaborazione”. Capisci che sei un numero,un individuo senza voce lavorativa, senza potere decisionale all’interno del gruppo. Capisci di non avere dignità perchè ti senti parte di un sistema produttivo a cui vorresti dare il tuo apporto in termini di energie e di idee e poi puntualmente, allo scadere del contratto, torni a casa con un nuovo stress, una nuova giornata da inventarti per andare avanti. Capisci che il mercato rende l’uomo non libero,che non contano i rapporti interpersonali e che con l’interinale riescono a emarginarti o provano a farti autoemarginare perchè speri come un codardo che lavorando di piu’ e meglio qualcuno potrà accorgerti di te e premiarti ma i piu’ intelligenti e i piu’ esperti capiscono che nessuno si accorgerà di te perchè le aziende non utilizzano questo strumento per valutare il lavoratore e capire se è idoneo per quella mansione ma le aziende usano quel lavoratore solo per succhiare la sua forza lavoro e poi scartarlo e sostituirlo da un nuovo illuso che continuerà a non chiedere permessi, a non chiedere ferie a non chiedere nessun diritto perchè per lo meno si vedrà un rinnovo per un altro mese pur di portare qualche soldo a casa.
Siamo schiavi moderni ma diceva Voltaire: “Amo e rispetto i grandi quando lo sono di per sé”.
Caro Beppe,
ho 26 anni e sono laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Oggi lavoro in uno studio privato, con buona soddisfazione, per mia fortuna. Alcuni ragazzi che si sono laureati assieme a me oggi lavorano come co.co.co. per l’università: il loro stipendio è di 1100…Che diviso per i quattro mesi del loro contratto fa 275 al mese. E sono “fortunati” perchè, siccome sono bravi, hanno delle prospettive. Ad altri è andata anche peggio, perchè non hanno ancora trovato un lavoro. E’ questo, mi chiedo, il risultato della politica che il governo ha portato avanti per cinque anni, nei confronti di noi giovani? Tanto valeva giocarsi tutto alla roulette.
Son sempre più convinto, e lo dico a malincuore, che l’unico modo per farsi strada in questa Italia sia quello di emigrare. C’è qualcuno che sa farmi cambiare idea?
Ho lavorato presso un call center di Torino: una schifezza. 5,50 euro all’ora, lordi, contratto in prova, a loro dire durante la formazione, che poteva andare da una settimana a 2 mesi ma che poi si rivela durare necessariamente 2 mesi onde evitare malumori e scontri interni. Tutti in uno stanzone, tutti che urlano a ‘sto benedetto microfonino, che poi, voglio dire, c’hai il microfono apposta per non urlare ed invece tutti ad urlare, un caldo allucinante, pausa di 10 minuti dopo 2 ore e poi dritti fino alla fine ed obbligo di fare 4 contratti al giorno. Spingevano addirittura a non dire tutto quanto e i miei “capi” erano meno informati di me sul mondo delle tlc. Sono durato 3 giorni. Poi me ne sono andato, a tutto c’è un limite. Insomma, meglio in cantiere, davvero..
no per un semplice fatto; verrebbero mitizzati e se con l’informazione, il voto ,gli strumenti democratici (che abbiamo a disposizione ma di cui gli italiani non nè fanno uso o nei casi migliori nè fanno un cattivo uso)potremmo toglierli di mezzo; da martiri non ce li toglierebbe più nessuno!
immaginate:s.Silvio Berlusconi
Mi sono laureato in economia e commercio a 23 anni e mezzo, 110 e lode. Ho il contratto di un anno, piglio mille euro al mese, e rispetto a tanti miei amici ed ex colleghi universitari è un lusso, il che lenisce le mie lamentele. Ma faccio un lavoro da impiegato in una moderna catena di montaggio. Cazzo: io ho studiato per capire!!!
Nel marzo del 2000 ho lavorato come lavoratore “in affitto” per la ditta interinale Adecco come magazziniere generico nella costruzione di una profumeria, la Sephora, a Livorno.
Lunghezza dell’incarico lavorativo, 5 giorni, 8 ore + 2 ore di strordinari al giorno, lo “stipendio” x un totale di 45 ore circa; 290.000 lire nette, una vera fortuna!!! il bello è che la sede Adecco a quel tempo era a Pisa in Via Roma e per andare a prendere l’assegno mi son dovuto fare due viaggi, la prima volta per la dimenticanza della gentile signorina addetta ai pagamenti che si era dimenticata alcuni assegni (fra i quali il mio) e la seconda finalmente per riscuotere quei pochi spiccioli; totale 2 biglietti andata e ritorno livorno centrale-pisa centrale 20.000 lire! 290.000 – 20.000= 270.000 lire nette per 45 ore di lavoro, si può chimare stipendio secondo te? io la chiamerei elemosina.
p.s. per legge le ditte interinali trattengono dallo stipendio del disgraziato lavoratore anche una percentuale (credo intorno al 5%) credo per avergli trovato…lavoro! perfetto, pagare per lavorare ed in più lavorare con paghe da fame!
p.s.2: metti nell’elenco insieme ai vari Maroni e Sacconi anche il compagno Dilemma che nel 1997 firmò la legge sull’interinale! GRAZIE MASSIMO, COMPAGNO IN BARCA A VELA!!!
io sono fortunato; conosco un mestiere, il tecnico progettista, e sono discretamente capace. ma in officina, gli operai sono calati. ci affidiamo a persone inviateci da qualche agenzia di lavoro temporaneo. ci mettono buona volontà, ma i prodotti finiti a volte sono da ritoccare, ogni tanto fanno qualche pasticcio. e ci credo! non è colpa loro! come fa uno a imparare se ogni mese, o ogni settimana, cambia ditta, mansione, settore? però al mio padrone conviene….
già, padrone….il “datore di lavoro” è scomparso, è tornato di moda il padrone! Lui, il padrone, si incazza…ma io non posso fare a menom di rispondendergli “si padrone!”, anche quando ci sono i Clienti presenti…:-)
Io ho scelto dopo molti anni di lavoro dipendente di diventare una lavoratrice autonoma.
Il mio stipendio come dipendente era molto soddisfacente, ma non sono pentita di averlo lasciato.
Ora guadagno molto meno di un co.co.co/co.co.pro non ho mutua, ho una marea di soldi da pagare al socio occulto che è lo stato…ma non me ne frega niente!
Mi ero stufata di dare l’anima per far funzionare aziende che imprenditori incompetenti rovinavano!!
Sono povera e felice! sono fuori dal tunnel del divertimento!
…una volta un operaio (esistono ancora?) sudava sognando la pensione…io sudo sapendo che nel domani non vi è certezza…ma almeno vivo il mio quotidiano 24 ore al giorno con la mia famiglia, che è la mia unica ricchezza.
E’ triste però pensare che io sono fortunata, perchè ho potuto scegliere.
infatti, Manuela, è triste dover pensare questo. molte persone non possono scegliere perchè non sono abbastanza qualificate, oppure perchè non hanno un minimo di capitale iniziale per dar avvio ad un’atticità in proprio, oppure perchè oberate dai debiti, o per mille altre ragioni…
Anche io sono una privilegiata, perchè ho potuto scegliere, e ho scelto di svolgere la mia professione (la psicologa) nel settore pubblico. Sono garantita. A volte penso che se avessi scelto la srada della libera professione sarebbe stato meglio, ma poi penso che non era adatta a me, preferisco la tranquillità e non dover pensare a procacciarmi i clienti…
Ma il nocciolo è: noi abiamo potuto scegliere.
Sarebbe bello se lo potessero fare tutti, speriamo in un futuro migliore!
Mi domando: ma come si fa a dire che il lavoro precario ha migliorato la situazione del lavoratore?
Quando ascolto questi deficienti che affermano queste cose, mi vien su un nervoso, perchè inevitabilmente mi sembra che mi/ci stiano prendendo in giro.
Lavoratore a tempo determinato fino a Giugno 2006.
Devo comunque ritenermi un professionista fortunato perchè l’azienda mi ha DETTO che a Giugno non ci saranno problemi per la riconferma di ulteriori 6 mesi.
Ma come si fa ad andare avanti.
Vivono in una dimensione tutta loro.
Saluti a tutti
Ciao Beppe, volevi storie da raccontare circa la legge Biangi da mandare ai segretari di partito? Ok… eccoti il mio caso:
Ho lavorato per mesi (quasi 1 anno) in un grande negozio di informatica di una catena molto famosa in Italia, il negozio ha sede a Fidenza (PR).
Ero in nero, il titolare continuava a dirmi che mi avrebbe assunto… e intanto mi diceva cosa avrei dovuto dire in caso di ispezione (!!!).
Arriva la chiamata per il servizio militare, chiedo che, visto che chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato full time da almeno 10 mesi viene esonerato e visto che lavoravo da lui da tempo, di essere regolarmente assunto…
Niente da fare! Al massimo potevo aprirmi una ditta individuale per fare con lui una “collaborazione”. Così sarei anche risultato come responsabile di azienda e avrei “saltato” il militare lo stesso. Ovviamente così non potevo (i segretari sanno perchè) e sapete come è finita?
Mi sono licenziato (per quanto si possa licenziare uno mai assunto), niente liquidazione ovviamente (manco i soldi di un mese intero e nessun giorno di ferie pagato), nessun contratto di lavoro manco come collaborazione e, per necessità, ho chiesto di fare il servizio civile.
Da notare che nonostante la richiesta di servizio civile sono stato processato come “renitente di leva”, processo chiuso visto che ho fatto la richiesta di fare il servizio civile, ma intanto ho dovuto pure pagare l’avvocato.
Caro Beppe,
sono un giovane attualmente disoccupato. Se no nricordo male la stessa moglie di Biagi aveva criticato in parte la riforma che porta il nome di suo marito in quanto sottoposta a diverse “variazioni” prima di essere definitivamente approvata. Comunque io ho amici co.co.pro e co.co.co che non se la passano molto bene. Mi riferiscono di stipendi da fame (ca. 600 euro) e sono tutte persone laureate…mi domando che faccia tosta hanno i politici quando parlano di 1000 euro come esempio di stipendio basso. MA DOVE VIVONO. Qui nel Nord-Est la paga media base di un operaio da qunato ho sperimentato io stesso è di 850 euro magari fossero 1000. E poi parlano di incentivare le imprese! Ma i lavoratori come li incentivi con questa precarietà e questi salari bassi. Non voglio generalizzare, volendo si puo trovare anche un buon posto ma più passa il tempo e più è difficile. Basta, occorrono politiche sul lavoro serie mirate alla persona e non solo al profitto.
Francesco Magnabosco 20.02.06 19:59 | Rispondi al commento |
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Questa la dedico a tutti coloro, soprattutto meridionali, che descrivono la gioventù del Nord come una generazione viziata, parassita dei propri genitori, arrivista, mammona, fighetta, riccona, sborona, truzza, ignorante, bifolca, perditempo, cocainomane, strafatta, annoiata e cullata nella bambagia…
ciao beppe,
mi sto per laureare in comunicazione e fin’ora sono andata avanti a stage e tirocini, NON retribuiti oppure pagati una miseria. e so che il meglio deve ancora arrivare: i cinque anni in cui ho sputato sangue a studiare e farmi sfruttare contemporaneamente, per avere un po’ di esperienza, serviranno ad aprirmi un luminoso futuro dietro una scrivania e sotto trenta capi diversi… se mi va bene!
da quando è in vigore la legge biagi, mia zia sta andando avanti di sei mesi in sei mesi, con il terrore ogni riconferma e una bambina piccola a casa.
quando sento il povero silvio e gli altro che dicono BUGIE mi chiedo dove caxxo vivano!
BUGIARDI, dovete solo VERGOGNARVI per quello che ci state facendo passare… se più della metà dei giovani italiani vorrebbero vivere all’estero è solo colpa vostra… FATE SCHIFO! non so in che alttro modo esprimere la mia rabbia per i nostri futuri NERI usati come fiches su un tavolo verde.
caro beppe, era ora che qualcuno lo dicesse e anche forte. Pur essendo addolorati per l’incredibile fine del Dott. Biagi non si può non constatare il fallimento della sua legge. Dopo essermi laureato ho lavorato come CO CO CO presso una società di assicurazioni. Il risultato? diritti zero, possibilità di un inserimento nel gruppo? zero
obblighi? tantissimi e non giusti….altrimenti, come alternativa c’era il lavoro nero x la società. “tanto hanno iniziato tuti così”…testuali parole…
adesso sto continuando a studiare x specializzarmi…ma dopo la moratti…….
ciao beppe e grazie!!!!!!
Vicinissima alla laurea in lettere…e sulle prospettive di lavoro ho moltissimi dubbi …dopo la riforma non si capisce più niente..
Per accedere alla specialista del MIO STESSO RAMO dovrò recuperare degli esami (dopo i 28 che ho già sostenuto).
Poi per accedere all’ex ssis (anche questo in via di transizione) pare (a quanto ci hanno detto) che dovremo recuperare altri esami…in particolare diversi di latino (che poi non potremo insegnare perchè lo stanno togliendo da tutti i licei (o forse ex licei). Insomma il caos più totale. Inoltre la nostra preparazione rasenta l’assurdo in quanto a forza di esami da 5 crediti delle materie più disparate studiamo tutto in modo così frammentario da perdere totalmente di vista ciò che stiamo facendo.
Quindi un totale di 7 anni di studio con relative spese di tasse universitare elevate, senza parlare dei costi degli affitti di appartamenti in città- tutto questo per forse un giorno insegnare.
Risultato->
insegnanti poco preparati e sottopagati
C’è da pensare che forse la cultura non sarà il sostegno del futuro
Quanto ti capisco!! Anche io mi sto laureando in lettere, laurea triennale, ma che senso ha continuare per specializzarmi qua in Italia, dove le specializzazioni sono quasi tutte basate sugli esami non sscelti durante il triennio”? ma in cosa mi specializzo così??? e difatti a gambe levate verso la frontiera, insegnante di italiano per stranieri all’estero…piccoli ( ma numerosi) cervelli in fuga crescono
L’italia grazie a questi emendamenti rischia di trovarsi in un terzo mondo.Esisteva un tempo in cui si imparava un lavoro e tutti ci rispettavano in questo perchè eravamo abili nel farlo.Questo grazie a buoni insegnanti e prospetti sul futuro rosei.Ora,mille lavori,insegnamenti scadenti,niente esperienza.Cosa potranno mai imparare dalla societa’ d’oggi i giovani?Sicuramente via via col tempo l’intelletto giovanile che poteva semmai negli scorsi anni portare ad idee innovative e gestioni di nuove aziende che vuole dire “cercare di farcela con le proprie forze e autonomamente” e quindi benessere sara’ solo un utopia per noi.
Questo taglio netto sociale è una vergogna.Nessun stato ha la nostra situazione e cosi facendo le persone saranno sempre piu’ restie nel approffittare di tentare la ricchezza sperperando il denaro preso in servizi di cui non abbiamo bisogno! Italia attenta!
ci provo.
ho 36 anni, dopo 7 anni di lavoro, sempre fatto da professionista, facendo notti, trasferte impossibili, et similaria, una laurea e mezza, mi ritrovo a dover ogni anno [e sottolineo il fatto che gia’ mi va bene che non sia ogni sei mesi o meno] non sapere se mi rinnovano il contratto, se potro’ ancora pagare l’affitto [perche’ di comprare la casa non se ne parla, a meno di chiedere un mutuo agli strozzini], se dovremo, io e mia madre, andare a finire sotto i ponti, visto che gia’ lei con la sua pensione di reversibilita’ non riuscirebbe a sopravvivere, figurarsi in due. e devo ringraziare che da quets’anno lavoro davvero a progetto, ovvero la cosa importante e’ che ci siano i risultati, se sono assente per malattia per pochi giorni non me li conteggiano [cosa assolutamente NON prevista dalla legge Biagi]. certo, potrei sempre farmi sposare da un milionario, ma no, io voglio fare la ‘strana’ e quindi non ho nemmeno uno da sfruttare per avere due stipendi e riuscire a fare qualcosa della mia vita.
e ogni santo giorno ringrazio santo biagi per questo.
Io una laurea non ce l’ho. Ho frequentato ma poi…va bè. Comunque parlo tre lingue oltre alla mia, sono spigliata, mi piace il contatto con la gente… Ho girato 4 agenzie interinali. Niente. Le imprese vogliono l’ESPERIENZA (ma io dove cazzo la trovo se nessuno me la fa fare, dal fruttivendolo?!?), o ti vogliono più giovane di 24 anni sennò gli costi troppo.. Ho quasi 28 anni mi piacerebbe tanto fare progetti, essere indipendente. Qui da noi è molto difficile.
“State a sentire: quando il lavoro dei nostri padroni sarà finito, ogni essere vivente avrà lo statuto di una MACCHINA.
Niente più creatività, solo produttività. Invece dell’amore ci saranno paura e diffidenza. Invece della resa ci sarà la sottomissione. Sostituiremo al contatto l’isolamento, alla gioia la VERGOGNA. Il concetto di speranza cesserà di esistere.
Copriremo la terra di acciaio e cemento. L’intero pianeta diverrà una fabbrica per produrre coglioni destinati all’alimentazione e alla manutenzione delle fabbriche e quindi dei nostri padroni.
Ci sarà un poliziotto elettronico in ogni testa. I vostri figli nasceranno schiavi e nasceranno solo per servire e moriranno nell’ignoranza e nel tormento.
Guardatevi attorno. Il processo è arrivato alla sua fase finale. E VOI, come tutti gli altri, prenderete posto nella catena di montaggio. Magari vi potremmo nominare COMANDANTI dei campi di lavoro.E’ incredibile quel che un breve assaggio del POTERE e un’UNIFORME scintillante possono produrre anche nel più strenuo difensore della libertà…”
(tratto da: G. Morrison/AA.VV., “Gli Invisibili – Inferno in America” – Ariccia, Ed. Magic Press/Vertigo 2005)
Faccio 20 anni ad aprile, lo scorso anno, da aprile a settembre, ho digitalizzato il magazzino di un negozio di elettronica di Arezzo, non era un vero lavoro: ci andavo il pomeriggio dopo la scuola quando non avevo da studiare e riuscivo a racimolare sui 200 “euri” al mese, ora ho un contratto di formazione presso un’industria al quale dovrebbe seguire uno a tempo indeterminato… Ottimo uso della legge Biagi. La mia ragazza lavora in un piccolo supermercato in provincia di Arezzo: 5gg pieni a 8ore e mezza più una mattinata (altre 5h) alla settimana. Contratto a progetto, 1000 e rotti “euri” fissi, 2settimane all’anno di ferie NON pagate, 31 dicembre, Ferragosto, vigilia di Natale, Pasqua, e tante altre festività non utilizzabili, in casi di feste tipo Natale 1 Maggio… deve tenere aperto il pomeriggio del giorno di riposo: Pessimo ABUSO della legge Biagi
Cortesemente, vista la possibilità di avere confronto con molteplici persone che operano o hannop operato nei call center, vi sarei grato se postreste darmi una specifica informazione, vengo al dunque.
La maggior parte di voi si lamenta che con un contratto a tempo determinato non fai futuro, stessa cosa se parlate di guadagno percependo a vostro dire 6 . ora, abbiate pazienza ma non credete di esservelo cercati da soli il cappio che vi strozza il collo? possibile che non vi siate mai chiesti – cosa ca##o ci vado a fare a lavoro se non riesco egualmente a sopravviverci? c’è chi paga più d’affitto che di stipendio recepito, ma davvero pretendete che io commiseri voi che non sapete farvi neanche i conti in tasca, piuttosto che i datori di lavoro che hanno trovato il pollo (sappiate che sono stato moooolto parco con l’aggettivo da rimettervi, ma in fondo volevate solo lavorare e non infierisco anche se in parte lo meritate) no dico, nessuno che abbia pensato di dire al colloquio chiudi l’attività se non puoi pagare gli operai che assumi, infatti tutti a lamentarsi dopo il licenziamento di cui avete firmato l’assenso, essendo un contratto a tempo determinato.
E qui i casi sono due, o ve ne fregate del futuro se non quando vi ci trovate, o tifate per gli imprenditori.
E’ notorio da tempo immemorabile, che i furbi esistono perchè esiste la categoria avversa e non ditemi che questo non lo sapete anche voi…
Almeno avessi il coraggio di darti un nome!!!
I lavori a 6 euro l’ora non sono solo quelli al call center. Ad esempio nella maggior parte delle associazioni che lavorano nel sociale, gli stipendi non superano le 6 euro l’ora e ti assicuro che il culo che ti fai li neanche alla catna di montaggio. Io studio fisica, che forse, ignorante come sei scambierai per educazione fisica, e faccio il volontario in una di queste associazioni una volta alla settimana per 3 ore, quando esco mi sento stanco come 10 ore davanti ai libri, quelli che prndono 6 euro l’ora lo fanno anche per 7 giorni alla settimana. Se non ci fossero loro molta gente vivrebbe molto peggio!!!! Ricorda che la disgrazia di avere un figlio malato, di riamanere paralazzito etc etc può capitare a chiunque, anche a te. Forse in quel caso saresti più comprensivo verso chi guadagna 6 euro l’ora.
Pensa la prossima volta prima di dire quelle idiozie.
Avendolo postato presumo che tu lo abbia letto:
Per ottenere l’indennità di malattia l’ assicurato deve:
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essere in possesso di un reddito non superiore al 70% del massimale su cui si versano i contributi all’Inps;
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avere un accredito contributivo di almeno tre mensilità;
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essere affetto da una malattia che comporta un ricovero ospedaliero presso strutture pubbliche o private che sono accreditate al Servizio sanitario nazionale oppure presso strutture estere ospedaliere autorizzate o riconosciute dal Servizio sanitario nazionale.
vari lavori…e poi un pensiero, per pagare la macchina, bollette, vitto (l’alloggio è mio) e un cinema…1000 euro al mese (giù di lì).
Lavori che ho trovato? è tanto se arrivano a 500 euro. Morale: IO NON LAVORO NON MI CONVIENE, non faccio niente, non mi conviene, vengo mantenuto per il vitto dai miei e le bollette le pago con del lavoro al nero (che oggi non esiste più in quanto non detraibile dalle tasse).
IO SCIOPERO, non compro, non investo, non faccio circolare la moneta, a casa mia il mercato è fermo.
Caro Beppe,a proposito di precariato volevo raccontarti questa: C’era una volta un’amministrazione pubblica a cui la finanziaria impediva di assumere personale.Si decise di fare una magia ed ecco apparire i “fortunati(?)” cococo o cocopro. Giovani e volenterosi per 12 mesi presero uno stipendio da fame ma poterono assistere ad una seconda magia. Già perchè nel frattempo arrivarono altri giovani, solo che la loro collaborazione doveva essere molto più “preziosa” perchè il loro stipendio non era da fame, anzi! E’ passato un po’ di tempo eppure i primi baldi giovani (eroi del nostro tempo senza macchia e senza paura) continuano ancora a farsi una domanda: come mai questa disparità? Io non faccio parte di loro, non sono un’eroina, mi serve meno coraggio per vivere ogni giorno e molto più semplicemente mi chiedo: Vuoi vedere che anche il voto di scambio si è adeguato ai tempi moderni?
Grazie per quello che fai e scusa se per stavolta metto un nome di fantasia (tanto tu hai la mia mail) ma domattina (sig) ci devo rientrare in quell’ufficio.
Ciao
3)
– Mi dice che occorre votare leggi in parlamento che fissino un minimo
dignitoso delle retribuzioni.
Mi dice anche che, nelle cooperative, deve essere superato l’inganno
giuridico (e il lavoro dipendente deve essere considerato come tale, anche
dal punto di vista sindacale). (rifondazione comunista)
– Caro amico,
la mia coscienza individuale è assolutamente tranquilla. La mia
coscienza collettiva all’opposto non è affatto tranquilla pensando non solo
ai comportamenti penalmente perseguibili di Consorte e compagni, ma anche ai
livelli retributivi di cui gli stessi godevano, assolutamente inaccettabili
in una struttura che si richiama ai principi di solidarietà. Cionondimeno
sono assolutamente convinto che il movimento cooperativo è una grande cosa e
largamente sano. Purtroppo la finanziarizzazione dell’economia non ha
lasciato immune neanche questa realtà pure così eticamente e socialmente
valida.
Sono certo comunque che i mercanti saranno scacciati dal tempio.
Coriali saluti e molti auguri (margherita, dl-l’ulivo)
– Prima ancora della mia coscienza è la mia idea di “giustizia sociale”che mi
fa trovare d’accordo con lei. (democratici di sinistra – l’ulivo)
– La mia coscienza mi fa scendere in piazza con i metalmeccanici per un
rinnovo dignitoso del loro contratto.
Ovviamente mi batto anche per tutti quei lavoratori a contratto mal pagati e
con pochi o nulli diritti.
Ovviamente difficile che della sua situazione se ne occupi chi voleva
cancellare l’art. 18 o chi le risorse le ha date ai redditi superiori ai
100.000 euro l’anno…
saluti (democratici di sinistra – l’ulivo)
– Che sarebbe meglio prenderne 6 all’ora!
Cordialmente. (forza italia)
– Che è una vergogna. Cordialmente, (margherita, dl-l’ulivo)
per quanto io spesso non condivida i tuoi toni da tribuno della plebe, spesso sono costretto a chinare il capo ed a darti ragione. Non è una cosa personale, il fatto è che io diffido sempre di chi mi si presenta affermandosi detentore di verità. a meno che non sia nato duemila anni fa in una zona del mondo adesso come allora non proprio tranquilla.
Sul problema dal lavoro concordo pienamente con te, anche se debbo dire che la legge Biagi è solamente la positivizzazione di una prassi che ormai si ripete da anni.
Debbo dire che i principi della legge in realtà sono pienamente condivisibili! Il problema è che oggetto della legge medesima non sono casse di materiali o macchine ma persone con una dignità e spesso con tanta voglia di farsi una famiglia.
Gli obbiettivi della legge sono sacrosanti, ma il modo di perseguirli, pienamente efficace, è insultante.
Ti racconto la mia storia, breve per la verità, ma significativa.
Io mi sono laureato in giurisprudenza all’età di 23 anni appena compiuti, con il massimo dei voti e la lode. Subito molte grandi aziende, anche ex enti pubblici, hanno cominciato a contattarmi offrendomi stage formativi della durata in genere di sei mesi, e con l’eventualità della assunzione al termine di quel periodo. Dato che lo stage è formativo non è prevista retribuzione, ma solo rimborsi spese più o meno miserabili (dai 200 ai 600 il mese). Io mi sono sempre recato ai colloqui ai quali sono stato invitato, ma ho sempre sdegnosamente rifiutato ogni offerta.Sapevo perfettamente che passati sei mesi sarei stato sbattuto fuori a calci nel culo!Meglio allora restare a casa a studiare sperando di vincere quanche concorso nella P.A. e non assecondare quelli che prendono per il collo giovani laureati offrendogli stage formativi che hanno il solo scopo di eludere le normative sul lavoro.Mi rendo conto di essere fortunato a potermi permettere di studiare ancora,ma ESORTO TUTTI A RIFIUTARE LE OFFERTE DA LADRI CHE FANNO LE GRANDI AZIENDE!
Sono laureata in Lingue, ho lavorato in una libreria per 5 euro all’ora senza contratto. L’ultima offerta che ho ricevuto è stata di lavorare 60 (SESSANTA) ore a settimana senza pausa pranzo in un’agenzia di viaggi.
Niente comunque che abbia a che fare con ciò che desidero o ciò che ho studiato…
La frustrazione e l’isoddisfazione aumentano. E noi precari pure.
2)- Più che la mia coscienza, la mia ragione ritiene inaccettabile un mercato
del lavoro in cui l’intero peso della flessibilità è caricato sulla spalle
dei più deboli (e mi sembra che lei rientri in questa categoria), un paese
in cui si può morire perchè il 118 non funziona o in cui si può vedere
cambiata la propria vita perchè si capita in una scuola piuttosto che in un
altra. Non che la coscienza sia silente, ma con la sola coscienza e senza
ragione non si fa politica. E – nonostante tutto – è di politica che abbiamo
bisogno. (democratici di sinistra – l’ulivo)
– Egregio Signore comprendo le sue difficoltà e la sua amarezza. Mi occupo da tempo delle problematiche del mondo del lavoro e dei relativi drammi personali che spesso queste comportano, senza la pretesa di risolvere tutte le situazioni ma sperando di contribuire a dare più risposte positive possibili.
Casi come il suo non sono purtoppo una rara eccezione. Il Ministro del Lavoro Maroni ha fatto e sta facendo tutto quanto è nei suoi poteri e spero che anche per lei possa presentarsi una prospettiva lavorativa migliore.
Forse lei ritiene che che questo non sia suffciente, non la contesto e rispetto la sua opinione. Comunque le posso garantire che il nostro impegno verso i lavoratori in diccoltà non verrà mai meno.
Cordialmente (lega nord federazione padana)
– Gentile Signor Zanitti,
la domanda dovrebbe porla alla sua cooperativa. Io sono d’accordo sul fatto
che Lei è un lavoratore sfruttato.
Saluti cordiali (alleanza nazionale)
un giovane laureato che prospettive ha se:
in Italia non produciamo e non siamo specializzati in niente;
io in tv non ho mai sentito da nessuno argomentare sul rilancio o sviluppo di un solo settore dell’economia;
ad esempio perchè nel nord europa progettano e vendono i nokia e in italia niente?
eppure l’abbiamo inventato noi il tlefono;
nel settore tv abbiamo la mivar; marca buona ma in declino perchè oramai i tv sono al plasma o lcd;
i pannelli solari: possiamo diventare anche produttori e innovatori; ma se neanche li installiamo ancora oggi;
etc.. le energie alternative potrebbero creare moltissimi posti di lavoro;
il turismo: si pensa in Italia solo ad alzare i prezzi e basta;
i poiitici quando vanno in tv non parlano di cose CONCRETE tipo:
è ora che in Italia sorga un polo di ricerca per creare e sviluppare e vendere i tv al plasma etc… (per fare solo un esempio)
conosco ragazzi bravissimi nel settore dell’ingegneria biomedicale che hanno già deciso di andare all’estero, perche’ in questo settore, in fortissima crescita, non sappiamo fare nulla;
Non vorrei fare il bastian contrario e il puntiglioso, ma la colpa non è della legge, ma di chi non la fa applicare in modo corretto!
Io ho 25 anni e mi sono laureato in economia lo scorso luglio. Ho fatto passare le ferie estive e poi mi sono messo di buona leva a cercare lavoro.
Dopo neanche una settimana ho trovato uno stage tramite un’agenzia preposta a questo (non è un’agenzia di lavoro interinale).
Ricapitolando: senza “raccomandazione” e in pochissimo tempo ho trovato un primo impiego in un ufficio amministrativo di una S.p.A.
Pensavo dentro di me: “Ma allora non è così difficile trovare il primo impiego, c’è la possibilità concreta e immediata di mettere in pratica gli sforzi accademici!”
Aggiungo che non vorrei lavorare in amministrazione, ma per iniziare, consapevole della crisi odierna, ho accetato senza indugi.
Poi è iniziato il mio piccolo incubo.
Alla modica cifra di 300 al mese, mi fanno espletare le pratiche che in ufficio non vuole fare nessuno (mettere a posto carta su carta) e in aggiunta sono anche esclusivista della qualifica di fattorino!!
Bello stage! Bella formazione che sto ricevendo! Chissà quanti posti di lavoro troverò quando finirà grazie all’esperienza acquisita sul campo!
Giungo alle conclusioni.
Capisco che le aziende devono diminuire i costi del personale; si portano dietro gli errori di anni, di scelte sbagliate, di posti assegnati in modo clientelare, di sperperi dei proprietari, di congiunture economiche sfavorevoli, ecc. ecc.
La legge dovrebbe proprio venie incontro a questa drammatica situazione, ma la follia e l’incuranza dell’uomo non fanno altro che alimentare il fuoco della precarietà.
Senza contare che più passa il tempo e più ci si laurea facilemte (grazie alla riforma -questa veramente da condannare!-) e che saremo sempre di più a credere di valare qualcosa e di voler mettere in pratica gli studi fatti.
In questo Paese causa maggiore di tante crisi è l’assenza di controlli!!!
Condannare i disonesti! Multa dopo multa cambieranno anche loro!
oggi ho iniziato un LAVORO INTERINALE: un uomo in camice bianco, senza sorriso, mi ha dato delle disposizioni precise che ho seguito scrupolosamente per l’arco della giornata. Ho scoperto – perché prima non mi era stato detto (forse, meglio non fare domande di questo tipo, si può essere scambiati per persone dalla poca buona volontà) -, che nel corso delle otto ore di lavoro alienante e ripetitivo, senza pause (con il tempo di mangiarsi un panino portato da casa mia- che dista più di venti chilometri), l’importo che guadagnerò nel corso della giornata NON ARRIVA A 50 euro.
Mi pare che i farmaci che controlliamo siano destinati alla Bayer (si cavolo, quella che sia adoperava a ‘gasare’ gli ebrei, quella di Buna Monovitz, quella che ho letto nelle indimenticabili pagine di Primo Levi).
Mi sono detto (ma forse, più precisamente, ho avvertito una sensazione del tipo): ma cavolo K, come persona vali veramente poco, quasi niente! (dove sono le TUE idee, quelle idee che sono parte della tua identità, quella sensazione di rifiuto che avevi, e che ti dava il senso di essere distinto da gente come ‘quelli’ della Bayer?? Dove sono? Le hai sppresse con te stesso, a scapito della tua identità, ti sei mutilato). Guarda come SEI PIEGATO: aprire scatolette e poi richiuderle fino a divenire scemo, per una ditta con un passato criminoso per una cifra irrilevante (una cifra che ti permette di pagarti la benzina, mangiare, fare una ricarica del telefono per parlare un poco con la fidanzata) per il tuo datore di lavoro, ma, anche per te purtroppo!!
So che lavorerò domani, ma per la prossima settimana è assolutamente un’ incognita.
Mio padre morì due anni fa, e mia madre riceve una pensione che non arriva ai 700 euro.
Se sei povero, non c’è niente da fare, non puoi permetterti nemmeno il “lusso” di avere delle idee, delle posizioni, e senza di esse naufraga anche il tuo senso d’identità……..
Il paradosso italiano è che tanta gente danneggiata, svilita e umiliata da leggi inadeguate specialmente nel campo del lavoro,voterà o peggio rivoterà per coloro che queste leggi le hanno varate. Senza informarsi dei programmi di governo dei vari partiti candidati.Senza documentarsi sulle persone a cui daranno il voto.Senza considerare il passato di tante candidature e i loro sviluppi. Perpetuando la tradizione che si tramanda dal 1946.E che viene presa a modello da tanti politici stranieri, che purtoppo per loro non riescono ad attuare nei rispettivi paesi.All’estero in politica chi sbaglia paga quasi sempre. In Italia chi sbaglia NON PAGA QUASI MAI! Anzi continua in quanto modello di inpunità e FURBIZIA. A proposito;cercate nei vocabolari stranieri la parola “furbizia”, scoprirete che è un termine che viene usato raramente se non dai giornali, in occasione di articoli SULLA POLITICA ITALIANA.
1)
ho 57 anni. precario. il contratto scade a giugno. 400 euro al mese.
Alcuni giorni fa ho inviato alla coscienza di tutti i deputati un quesito, della serie “la Cina è sempre più vicina”.
Non era la semplice denuncia di una situazione personale, ma voleva essere una denuncia rappresentativa di situazioni
vissute da tante migliaia di operai e pensionati costretti a lottare ogni giorno per poter sopravvivere.
Premesso che per motivi tecnici la mia email non ha raggiunto tutte le cassette di posta elettronica, fra tutti i
deputati ho ricevuto 15 (QUINDICI!!!) risposte.
Qui di seguito, i vari testi. Mi sono permesso, per la privacy, di tralasciare i relativi nominativi:
– Ho sempre lottato per avere condizioni di vita migliori per chi sta peggio e continuerò a farlo (democratici di sinistra – l’ulivo)
– Per poter effettuare delle verifiche ho bisogno di sapere per quale cooperativa lavora, le garantisco assoluta riservatezza per quanto riguarda il suo nome (se lei ritiene).
Attendo risposta, distinti saluti (democratici di sinistra – l’ulivo)
– mi dice che è sbagliato, come moltissime altre cose in questo mondo, purtroppo. (democratici di sinistra – l’ulivo)
– che è mio dovere cercare di aiutarLa, ma non so come (alleanza nazionale)
– rispondo che è un’ingiustizia e che dovrebbe denunciare il fatto al sindacato. (democratici di sinistra – l’ulivo)
– Che è uno scasndalo, ma anche che io vengo da una Città in cui molti cercano un posto come il Suo, vergognosamente sottopagato, senza riuscire a trovarlo. (alleanza nazionale)
Caro Beppe,
Ti racconto la mia storia. Ho una laurea in una disciplina scientifica e lavoro presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Io e altri miei colleghi facciamo attività di ricerca nel settore della biodiverità forestale. E’ tutto molto bello ed interessante ed i risultati scientifici non mancano, peccato che l’unico inquadramento previsto sia quello di OPERARIO AGRICOLO a TEMPO DETERMINATO. Questo significa uno “stipendio” sui 1000 euro, malattia pagata al 50% dal III giorno, niente ferie, mancato riconoscimeto del titolo di studio e altre amenità del genere. Grazie a questa legge capestro i nostri contratti sono fissati di durata trimestrale, in pratica in un anno ne firmi 4! Ovviamente siamo in balia delle finanziarie (questi tre mesi lavoro, i prossimi tre…chissà, e poi magari non mi riassumeranno da subito), siamo ricattabilissimi (è evidente che se sgarri sai come va a finire) e l’unica prospettiva concreta (ovviamente con tempi biblici) è quella di passare a OPERAIO AGRICOLO A TEMPO INDETERMINATO con lo stesso trattamento. Ovviamente manco si parla di nuovi ruoli adeguati per i laureati e diplomati ma, udite udire, di introdurre dei nuovi CONTRATTI A PROGETTO.
E’inoltre paradossale che uno Stato come il nostro ti conferisca una laurea e poi sia il primo a non riconoscertela assumendoti in questo modo ignobile. La legge Biagi è purtroppo diventata una scappatoia per le aziende per fare ancora più soldi a scapito dei dipendenti ma nel mio caso è lo Stato italiano che si comporta esattamente allo stesso modo.
Non ho parole.
La legge Biagi e la diretta conseguenza degli accordi segreti avvenuti sul palfilo Britannia,
levatevi i paraocchi, smettetela di seguire le indicazioni dei partiti venduti al potere bancario, e non date retta ai capibranco se non siete pecore.
Il futuro dell’Italia è roseo. Ma io, che c…o ci faccio ancora qui? Mi sono fatta un mazzo all’università per che cosa? Certo, bisogna farsi l’esperienza. Nessuno ti dà niente gratis. Ma non ho mica intenzione di vivere per anni con quattro soldi!Io conosco 3 lingue: quasi quasi me ne vado all’estero. Che dici Beppe?
E no! E’ lì l’errore, non devi andare via perchè così loro si cullano e continuano a fare i fatti loro invece che i fatti di tutti.
Lo spirito è quello: se ti piace rimani sennò te ne vai all’estero; ma qui non stiamo nel dopoguerra, il ns. è uno dei paesi più ricchi del mondo: dove dovremmo andare, su Marte?
Invece devi rimanere e lottare percchè le cose cambino…
mi associo, se davvero conosci tre lingue e hai la possibilità di andare in un paese civile che può darti la possibilità di esprimere le tue potenzialità vai via il prima possibile, non dare retta alla retorica “rimani e combatti per cambiare l’italia” perchè alla fine raccogliamo solo ciò che seminiamo quindi auguri e in bocca al lupo.
Avercelo un lavoro!
Io sono laureata in Lingue e desidererei – se possibile – trovare un lavoro che mi permetta di mettere a frutto il mio percorso di studi (chiedo tanto?), ma niente..richiesta impossibile da soddisfare.
L’unico lavoro disponibile è quello nei call center o come promotore immobiliare.
Sottolineo che vivo al nord.
Sono ormai disperata. Non c’è futuro, non c’è possibilità di rendersi indipendenti dalla famiglia.
Chi di noi ha visto i film di Peppone e Don Camillo, sa che Peppone era un sindaco di una cittadina “rossa” dell’ Emilia Romagna che guardava con simpatia alla “madre” Russia.
E trovava come massimo oppositore il simpatico Don Camillo…
Il diavolo e l’ acqua santa…
Erano bei tempi in cui esisteva il bianco ed il nero senza sfumature, anzi il rosso ed il nero…
Il mondo era piacevolmente più semplice…
Tutti sappiamo come è andata a finire. Il muro di Berlino è crollato insieme al comunismo.
Sembrava finito un incubo, invece ne è cominciato un altro. E ci siamo ancora dentro.
Il mondo si è rimpicciolito ed è arrivata la globalizzazione.
Che non ha portato solo aspetti positivi come altre opportunità di commercio e nuovi mercati, come speravano le multinazionali e gli imprenditori, bensì ha portato in casa nostra tutte le contraddizioni del mondo in cui viviamo.
L’ingiustizia sociale, la povertà, lo sfruttamento che tanto affliggono molti paesi del Terzo mondo, ma anche tanti paesi emergenti, condizionano le nostre vite.
Che cosa stà capitando ultimamente anche nel nostro mercato del lavoro ?
Sta succedendo che i nostri salari, il nostro livello di vita, i nostri diritti acquisiti stanno crollando in caduta verticale.
Siamo più noi che andiamo verso i paesi emergenti che non loro che vengono verso di noi.
Ed è solo l’inizio, ne vedremo delle belle.
Insomma le contraddizioni del mondo in cui viviamo, nei prossimi anni diventeranno un’emergenza…
Se in Cina la gente è “costretta” a lavorare 14-16 ore al giorno, magari dormendo anche sul banco di lavoro, questa “ingiustizia” è anche nostra e ne paghiamo le conseguenze.
Tutti conosciamo il problema cinese…
Dovremmo essere meno latitanti verso quello che capita lontano da noi.
Dobbiamo finalmente renderci conto che siamo una cosa sola, un’entità sola.
Bisogna cambiare prospettiva.
Il mondo intero è casa nostra, ed un’ingiustizia all’altro capo del mondo è un’ingiustizia che prima o poi ci troveremo a dover affrontare.
Meglio iniziare a muoversi presto in questa direzione che essere costretti dalla storia.
Pensa leo che tu cerchi di spiegare questo e poi ti tocca pure pugnare con i barbari che ti dicono:” A casa mia c’ho le mattonelle rotte, anzi, la terza dall’alto è scolorita che il comune non me la cambia che è tutta colpa dei marocchini che Bossi l’è un galantuomo che ieri mi ha regalato la forchetta che mi ero persa nel praticello di casa mia che qui siete tutti cummunisti e il scilvio bello mi fa diventare ricca che…..l’Africa???!! e cos’è lAfrica!!!”
Néh!!
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C’e’ un nemico piu’ grande e pericoloso all’orizzonte della legge Biagi:
quel nemico si chiama ‘Microsoft’ – La piu’ grande organizzazione criminale del mondo.
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La Microsoft e’ la vera regina degli abbonamenti Adsl e di miliardi di posti da precari nei Call Center di tutto il mondo.
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Una volta distrutta la Microsoft il mondo riparte, compresa l’Italia.
Ma nessuno vuole ammetterlo e neanche dirlo.
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Che mondo omertoso….
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Beppe, io ormai sono a un anno e mezzo di co.pro, praticamente rinnovato ogni 3 mesi. ho un orario uguale a quello dei dipendenti normali, faccio lo stesso lavoro di un dipendente normale, solo che da un giorno all’altro posso “sparire nel nulla” se per caso i miei padroni (io rifiuto l’inganno semantico di “datori di lavoro”) decidano che il “progetto” per cui mi è stato fatto il contratto sia stato raggiunto anzitempo. Pensa che per esigenze dell’azienda mi hanno mandato due mesi in un altro continente: in questi due mesi mi hanno chiuso il contratto a progetto qui in italia e io non risultavo nemmeno lavoratore dell’ufficio estero. Ufficialmente ero un turista in viaggio, in realtà entravo nell’ufficio alle 8 del mattino e ne uscivo alle 7-8 di sera. Questo in cambio di un alloggio e delle spese di sopravvivenza pagate. facendo una vita casa-ufficio sono riuscito a risparmiare solo 200 euro in due mesi (ed ero a 15.000 km da genova). Al mio rientro mi hanno offerto di tornare nell’altro continente, ovviamente senza contratto italiano, avrei dovuto avere un contratto locale, e con uno stipendio pari a circa 800-900 euro. Ovviamente non ho accettato ed ecccomi di nuovo co.pro a genova. Beppe, io lo “schiavo” non intendo farlo (sono laureato con il massimo dei voti e con dignità di stampa, voglia di lavorare no ho tantissima, voglia di scommettere su me stesso pure) quindi ho deciso che comunque vadano le cose entro fine anno lascerò l’italia, o con un contratto e un lavoro già ottenuto da qui, oppure farò come hanno fatto tanti nostri vecchi: partirò con uno zaino pieno di speranze e vedrò, di sicuro ci sarà da mangiare tanta merda, ma perlomeno avrò più possibilità di crescita e di realizzazione che non qui a genova dove le aziende campano con la barbarie degli “stage” dei contratti di apprendistato professionalizzante, con i co.pro come preferiscono chiamarli, dove “pagare gli straordinari non è politica dell’azienda” ma te sei comunque costretto a farli
Luca stai calmo di qualsiasi colore tu sia…..Buono troppo odio.
Ti ricordi/conosci la rivista Totem?
C’era Edika (un fumettista) che gli faceva le copertine ed una no e tante si c’era scritto:
“Perchè tanto odio?”
Ciao.
la legge Biagi è una cagata megagalattica e non fa altro che sancire la precarietà, non soltanto nel lavoro, ma dell’intera vita dei malcapitati che rientrano nelle sua maglie (cioè il 60% dei nuovi ingressi nel mondo del lavoro nel 2004)
Per esempio: un lavoratore a progetto, o un lavoratore interinale non hanno alcuna possibilità di ottenere un mutuo da una banca per acquistare una casa, sono considerati cittadini di serie B perchè non garantiti. Inoltre, e questo è risaputo, la maggior parte dei contratti a progetto nascondono dei veri e propri rapporti di lavoro subordinato, mascherati in questo modo per risparmiare sui contributi e per non superare la soglia dei 15 dipendenti che significherebbe per le aziende rientrare nella normativa dell’art. 18 sui licenziamenti, prevedere la rappresentanza sindacale etc…
Questo lo sanno tutti, e per primi i lavoratori a progetto stessi, che però sono contretti a sottostare al ricatto, altimenti disoccupazione!
Un bello schifo, non vi pare?
ciao a tutti, non so se è questo il posto giusto per scrivere questa cosa, perchè non so se siamo già ai tempi “moderni” della stracensura, ma perchè noi ragazzi del blog del grillino non ci facciamo un bel regalo divertente? perchè tra una parola e l’altra non ci organizziamo una bella manifestazione apartitica di domenica? sarebbe bello no? non credo che nessuno dall’alto possa promuoverla, però uno spazio web è ancora libero.. parliamone, prima di aprile.. ci siamo capiti, non sarebbe per far vincere prodi, ma per non far vincere “l’altro” baci a tutti!!
Ascolta…
Da anni – tanti – tento di coinvolgere le masse a “fare” qualcosa piuttosto che “parlare” di fare qualcosa.
Sono una giornalista free lance.
Non temo nulla, ma è il resto del mondo intorno che teme qualsiasi cosa, persino il diritto di riappropriarsi della dignità sociale…
Vuoi davvero FARE qualcosa?
Io, oggi come oggi, mi ritengo Anarchica e non per mancanza di ideologia.
Non posso accettare nulla di ciò che viene dai personaggi di qualsiasi colore che attualmente riempiono le fila politiche nel nostro paese.
Tu hai detto “apartitico”.
Ok: facciamo qualcosa.
Mi rendo responsabile dell’organizzazione di azioni non rivoltose che tendano a voler davvero smuovere le acque.
Ho un blog, se vuoi leggimi anche li, anche se ultimamente tende allo pseudoludico…
Sono laureata in lettere moderne ed ora sto studiando(per altri due anni)per prendere la specializzazione in italianistica.Il mio obiettivo era quello di insegnare nella scuola media superiore…ma grazie alla simpaticissima mrs Moratti penso proprio che lascerò perdere..e questo non vuol dire che sono una che si arrende tanto facilmente ma per diventare professore(non importa se elementari,medie o superiori)devi prima prendere la laurea triennale poi la magistrale di 2 anni poi tramite esame entrare a scienze dell educazione e fare altri 2 anni di studio più un anno di tirocinio affiancando un professore(povera mummia..visto a che età vanno in pensione)e se ti va bene entrare al suo posto.Insomma dopo SOLO 8 anni potrei(se sono fortunata)insegnare e portarmi a casa un bello stipendio da fame non contando in che situazioni DISASTROSE vessa la scuola pubblica(per inciso:danno pure i contributi alle scuole private..poverine se no come vanno avanti?!)…C***O 8 anni neanche diventassi chirurgo cardiovascolare…e questo non vuol dire che non ci sia bisogno di una buona preparazione ma è molto difficile entrare nell’ insegnamento(ormai saturo)e magari dopo anni di studio se ti va male che fai?hai buttato via tanto tempo,in più con l’autonomia scolastica si è alla mercè dei presidi(esaltati!).La riforma è fatta da schifo(iniziata dallla cara Sinistra!)e per giunta la cambiano in continuazione non se ne vede la fine!!!
Il diritto ad essere malati e sacrosanto e deve essere coperto e garantito da tutte le agenzie itermediarie per il lavoro temporaneo, anche quelle che dicono che non si e’ coperti, altrimenti gli stati membri non possono rilasciare le licenze per l’esercizio di tali attivita’.
Fategli causa se non riconoscono il diritto alla malattia, maternita’ o inabilita’ al lavoro.
laurea 110 e lode nell’ambito delle arti visive nel 2004. da quel luglio c’è mia sorella che deve continuare a studiare, esco di casa e comincio la mia vita di 24 enne emancipata economicamente. a sentire la destra cacchio, son tutti lì che m’aspettano.
spasmodica ricerca del lavoro nel mio campo, durata tutta l’estate. cazzo, dopo una settimana ho già un lavoro! allora è proprio vero, aspettavano tutti me!
un call center di un corriere espresso. bene, per sentirmi cazziare al telefono quattro ore al giorno, meno di cinque euro all’ora. spazio lavorativo circa trenta centimetri quadrati, in cui gestire telefono anteguerra e computer antidiluviano.
un caldo boia. per refrigerarci ci si piantava i ventilatori nella schiena. le finestre non si aprivano completamente. se il tuo collega posto alle tue spalle è ciccione ti tocca stare tumulato nella tua postazione con pochissima possibilità di movimento, le sedie cozzano tra loro.
dopo una settimana mi rompo decisamente i coglioni.
comincio a girare per i laboratori artigianali, di scenografia, in cerca di lavoro e quando va bene mi offrono uno stage per qualche mese in cui mi dicono che, cazzo, lo stage è gratis, cioè non devi pagarli per lavorare, e che un pranzo non mi verrà negato. manco un’opera di mutuo soccorso…
trovo finalmente un lavoro in uno studio scenografico, l’esperienza finisce a gennaio. a gennaio punto e a capo.
altro call center, altra storia. altro contratto mensile rinnovabile. dopo un mese a vendere alimentari e a sentirmi dire che sono la peggiore del call center, checcavolo, prendo 5.20 all’ora, potevo auotconvincermi di che privilegio fosse smerciare burrate per telefono, mi rompo di nuovo le palle.
eripunto e a capo.
tra un lavoretto e l’atro per tirar su 700 euro devo fare due lavori.
ho trovato un buon lavoro a fine primavera 2005, con contratto sempre a termine. per me ormai è un alibi per mettere da parte soldi, e in futuro aprire un laboratorio tutto mio. al 26 sera!!!
laureata, lavora con un contratto co.co.co. ha orari fissi, si reca ogni giorno nello stesso luogo di lavoro, svolge sempre le stesse mansioni. ci sono altri colleghi che svolgono il suo stesso, identico, lavoro, ma sono assunti come dipendenti: se si ammalano li pagano, se si assentano per una visita medica li pagano, se hanno un figlio li pagano e hanno diritti che lei può solo sognare, se vanno in vacanza li pagano, se lavorano delle ore in più li pagano. non sono costretti a farsi la pensione da soli (integrativa), per ora ci pensa ancora lo stato. non devono pagarsi il commercilista, possono rivolgersi ad organizzazioni che costano meno. alla fine dei conti la paga oraria dei colleghi è superiore alla sua; eppure lavora le loro stesse ore (comprese quelle in più). vorrebbe comprarsi (affitti? costano più cari del mutuo!) un bilocale, vivere da sola, ma non le concedono un mutuo è una co.co.co.!, ai suoi colleghi lo concederebbero subito. ogni anno alla scadenza del contratto trema … non le dicono mai con chiarezza ed anticipo che glielo rinnoveranno. di solito la chiamano il giorno stesso per firmare. questa storia dura da 3 anni. e ve ne potrei raccontare altre simili.
il punto non è solo la PRECARIETA’, ma anche che NON CI SONO GLI STESSI DIRITTI per persone che fanno LO STESSO IDENTICO LAVORO. in pratica ci sono lavoratori che sono discriminati, lavoratori di serie A e di serie B.
e non possiamo tutti emigrare, tutti partire, tutti vagabondare alla ricerca di un altro paese in cui vivere e poi non sarebbe NEMMENO giusto, perchè devono privarci della possibilità di scegliere di restare in Italia?
inutile perdersi in inutii descrizioni, arrivo subito al sodo citando i dati, nudi e crudi, nelle mie ore lavorative e della mia retribuzione.
Attualmente lavoro 36 ore settimanali, sabato mattina e pomeriggio compreso, presso 4 cooperative diverse come educatore professionale seguendo ragazzi diversamente-abili e zingari.
Sommando tutti i vari guadagni, al mese, raggiungo la somma lorda di 1080 euro.
Sono tutti contratti a progetto che al massimo durano 8-9 mesi.
Sono in precariato continuo nella speranza di vedermi rinnovato il contratto.
Il dramma è l’estate, luglio e agosto, dove le scuole sono chiuse e sono sempre senza lavoro e devo arrangiarmi in mille modi diversi per tirare avanti, accettando incarichi da 4-5 colonie, sacrificando la mia vacanza, i miei amici e la fidanzata…
Non ho altro da aggiungere !
🙁
No, no, no, no! Acciderbola!
La riforma Biagi è forse la cosa migliore che è uscita da questo pessimo governo!
Certo, può e deve essere migliorata, ma rimane una buona legge nel suo impianto, che governa il precariato.
Ti prego Beppe vai a leggere tutti i complimenti che questa legge ha preso da tutte le parti e anche all’estero (in Germania l’hanno addirittura in parte copiata!).
Scusa Francesco, ma se tutti dovessero essere sempre d’accordo con il sito “lavoce” perché non facciamo chiudere questo e ci spostiamo tutti lá? Ti piace la legge Biagi perché ha ricevuto complimenti? Dimmi qualcosa in piú!!
La legge Biagi ha creato povertá e precariato. Ha tolto speranza ai giovani. Ê una legge incompleta! Secondo me é piu che altro una maniera furba (ma non troppo) di aggiustare le statistiche sulla disoccupazione. E poi viene venduta come legge che dovrebbe salvaguardare i deboli!! Ma é evidente che li rende ancora piu deboli…
In Italia si fanno le cose al contrario. Uno che ha il lavoro fisso viene pagato di piu di uno che in 2 o 3 mesi é per strada. Io ho lavorato a contratto in inghilterra e ti assicuro che li funzionano in un’altra maniera le cose. Un progetto te lo pagano fior di quattrini! Perché sanno che poi sarai (probabilmente) per la strada… e quello che ti danno ti dovrá bastare fino a quando non trovi altro. In Italia é una presa per il culo vera e propria. Uno non solo non sa dove andra a sbattere la testa alla fine del suo progetto… ma nel frattempo deve anche fare la fame!
Senza parlare poi della mancanza di riforme nel campo bancario dove per tutti questi poveracci é diventato praticamente impossibile essere considerati per un mutuo… ad esempio.
booooo… ti ripeto. Sono con beppe su questa. Ma poi di molto!
Il vero problema è l’identità italiana che manca del tutto!
Abbiamo una classe politica che pensa solo ad arricchirsi e si sa, quando si prende troppo da un lato, l’altra parte fa la fame. Il Popolo ha Fame, Berlusconi è straricco, Bossi si è comprato mezzo nord, ovviamente non escludo la sinistra che a parer mio è anche peggio. Tutti salgono al palazzo solo per riempirsi le tasche.
La nostra politica a suon di leccate ormai è nota a tutti, l’Europa per questo motivo ci schifa e fa bene
Calderoli è una persona che non esprime altro che antipatia e come politico è ancora peggio.
Il Berlusconi tende la mano a fascisti e razzisti, lo stesso fa casini ex democristiano, solo per vincere le elezioni.
Colui che si erige a gesù della politica è da ricovero! Di questi tempi poi, meglio lasciar perdere certe battute.. si rischia troppo.
La politica di destra ci martella con i seguenti slogan: Abbiamo fatto le grandi Opere.. ma dove e quando? Su carta il governo di destra ha fatto tante belle cose.. ma di fatto l’Italia viene ripresa con piglio da tutta l’economia mondiale.. Incredibile, c’è chi crede ancora a Babbo BerLusconi, c’è chi crede che i nostri politici (destra o sinistra) possono risolvere i problemi dei cittadini onesti, quelli che lavorano 10 ore al gg. per 800 al mese.
Nel frattempo, il caro premier, fa volare il menestrello a nostre spese sull’aereo della repubblica italiana.. e qui non si riesce a tirare avanti
Per cortesia, la politica, questa politica, non merita nulla nemmeno un voto.
Bisogna creare il politico a risultato, se raggiunge gli obbiettivi allora ok, altrimenti a casa senza avere una seconda possibilità.
Protesta civile: NON VOTATE CON QUESTE REGOLE!
Ma bisogna capirli politici e dirigenti, si arricchiscono, si coprono il culo perchè hanno paura di fare la nostra stessa fine… i co.pro…. una fine di merda.
Assunto Co.Co.Pro in un call center a 6 euro l’ora. Sulla carta potevo lavorare quando volevo e non avevo l’obbligo di lavoro presso la sede.
In pratica eravamo come dei dipendenti.
– Gli orari erano fissati dalla direzione
– Si lavorava fino a mezzanotte (natale, pasqua e festivi compresi)
– Dovevamo essere pagati, da contratto, a 2 mesi, ma in realtà ci pagavano a 3-4 mesi (che tradotto in soldoni significa lavorare 4 mesi senza vedere un euro)
– Quando ci siamo ribellati per il pagamento così ritardato hanno chiuso il servizio e ci hanno mandato tutti a casa.
Fortuna che sono una persona intraprendente, così mi sono aperto un’azienda mia e oggi le cose mi vanno bene.
Per Marco Fiorani,
ho letto quello che hai scritto e qualche dubbio mi e’ venuto. Lavoro come te all’estero e ne conosco i vantaggi. Perche’ non aggiungiamo che qui le tasse vengono pagate e che flessibilita’ significa stipendi adeguati al costo della vita? Perche’ non aggiungiamo che vantaggio competitivo significa investimenti in ricerca e sviluppo piuttosto che riduzione del costo del lavoro sulle spalle dei piu’ deboli? Perche’ non sottolineamo che la legge Biagi era stata fatta per far emergere il sommerso e invece e’ stata utilizzata per creare precariato? Perche’ non aggiungiamo che questo governo ha promesso grandi opere e non se ne vede traccia? Conosci la differenza tra i costi di gestione di un conto corrente in Olanda/Irlanda e Italia? Quello che si nasconde e’ che una fetta di popolazione che ha raggiunto un certo livello culturale, provenendo da ceti della piccola borghesia, si ritrova a quasi trenta anni senza un futuro dignitoso e a contare ancora sulla propria famiglia. Gli altri, i furbetti da quartierino, possono spassarsela perche’ non esiste meritocrazia, disponibilita’ all’investimento nel capitale umano da parte delle aziende e scarsa mobilita’ territoriale. Potrei anche io rispondere dicendo venite all’estero, ti sembra cosi’ facile per chi vuole costruirsi un futuro nel proprio paese? E credi che dopo aver maturato una esperienza significativa all’estero, tornando in Italia, ti garantiranno le stesse condizioni contrattuali? Smettiamola di essere ipocriti e facciamo luce su quello che e’ avvenuto negli ultimi dieci anni poiche’ ci sono delle responsabilita’ anche nostre. Ho 28 anni per la cronaca e non potro’ mai dimenticare con quale acquiscenza si salutavano i potenti di turno all’universita’ solo perche’ si doveva coltivare il sogno del contatto giusto al momento giusto…bellla l’Italia della nostra generazione:
ALL THE BEST (ne abbiamo bisogno)
….aggiorno sulla “Pubblicità” del vino…CALDEROLI.
Sul mio blog cominciano a commentare e sembra che non siamo stati i soli a “notare” la pubblicità subliminale…
40 anni , psicologa , contratto a progetto.560 euro mensili , la scuola di specializzazione in psicoterapia da pagare mensilmente (300 euro).se non vivessi con i miei starei a chiedere l’elemosina in strada visto che devo ancora percepire la paga di GIUGNO 2005.saluti
…..non volevo partecipare alla discussione, ma leggendo un post, “i miei diti” hanno incominciato a scrivere;
volevo rispondere innanzitutto a quel premio nobel per la “intelligenza artificiale applicata alle minchiate” che risponde al nome di Marco Fiorani (……forse è il suo cognome che lo porta a parlare così); caro Marco (….a proposito, non hai niente di meglio da fare che aspettare il post di beppe per scrivere :””PRIMO”” ?) se per capire qualcosa dobbiamo dare un’occhiata alla “precarietà ” dei nostri colleghi cinesi, siamo a cavallo!!!! La precarietà nel resto del mondo è subordinata ad un semplice concetto:MERITOCRAZIA, alias se sei in gamba ok, altrimenti grazie e cercati qualcos’altro!!! In Italia il lavoro è precario non perchè siamo tutti delle teste di cazzo che vogliono andare al mare durante le ore di lavoro, ma semplicemente perchè alle aziende conviene assumere gente per pochissimo tempo, pagando tasse in meno e potendo fare progetti a brevissimo tempo….ci sarebbe da scrivere un libro.
Saluti a tutti e Marco Fiorani in Cina.
si,” alle aziende conviene assumere gente per pochissimo tempo, pagando tasse in meno e potendo fare progetti a brevissimo tempo”
e’ vero
e’ uno dei principi base del capitalismo:abbassare i costi per massimizzare i profitti.
E’ vero in tutto il mondo capitalista, bravo!
la meritocrazia di cui parli tu e’ un mito italiano! da vero provincialotto…
ma figurati se gli inglesi non ci sanno fare con gli schiavi! gli hanno inventati loro!
sei un provinciale.
Salve, sono Emilia la Giornalista.
Ho già commentato su questo blog, mi sono iscritta (anche se non ricevo le mail di aggiornamento)
Vado fuori tema ma….
Ieri sera, su rete4, con mio marito abbiamo seguito il film in prima serata e…
…è accaduto qualcosa che vorremmo sapere se qualcun’altro ha notato: una strana pubblicità che reclamizzava “Vignette il vino in brick di CALDEROLI” !!
Ho riportato sul mio blog, se volete andate su:
senzafreni2lavendetta.ilcannocchiale.it
Qualcuno ha visto niente??
Nel caso fatemi sapere……..
……c’è di che far mettere in mutande il garante…
Riassumo brevemente la mia situazione:
– 28 anni, laurea in informatica
-lavoro dall 9:30 di mattina alle 19:30 di sera come come programmatore, per gestire i conti di una delle più grandi compagnie di assicurazione italiane (più tutte quelle acquisite) di cui non faccio il nome.
-1000 EUR al mese, una sla delle gestioni per cui lavoro (una decina) ne fattura mediamente 100mila, chi ha avuto la fortuna di essere assunto anni or sono ne prende il doppio
-Grazie Biagi!
Ho 33 anni e lavoro da 13. L’unico contratto a tempo indeterminato che ho avuto è stato nel 1993 quando lavoravo presso il fast food Italy and Italy. Al tempo lavoravo per mantenermi agli studi e oggi lo ricordo come il periodo più ricco della mia vita… poi… co.co.co e contratti a tempo determinato. Ho lavorato per 1 anno a tempo determinato presso un famoso tour operator italiano ma l’11 settembre ha fatto chiudere gli uffici a Bologna, poi dopo altri tempi determinati sono approdata in aeroporto a Bologna come impiegata di scalo (agente di rampa), con tanto di professionalità acquisita con corsi IATA ed esperienza. Dopo 3 anni e ben 7 o 8 contratti a tempo determinato, (scusate, ho perso il conto) mi hanno lasciato a casa insieme ad altri 40 colleghi. La società per la quale lavoravo è in rosso, ma nessuno ne parla…anzi l’aeroporto di Bologna è ormai considerato un aeroporto internazionale. Da settembre sono praticamente disoccupata… ah, no.. lavoro presso un call center per 5,30 euro lorde l’ora… e mi piacerebbe mettere su famiglia. Ma con quale coraggio?
qualche anno fa giocavo a calcio con ragazzi universitari alunni del Biagi qui a Modena: mi raccontarono che proprio loro stavano collaborando strettamente col Prof. alla stesura del progetto di queste leggi sul lavoro; quando fu ucciso il progetto venne spostato e concluso a Roma da qualcuno che cambiò profondamente quel progetto, mi dissero amareggiati, allontanandolo dalle vere idee fondamentali iniziali sul lavoro e sulle condizioni dei lavoratori.
Mi dissero anche che il Biagi veniva spesso richiamato da qualcuno ‘in alto’ da Roma perchè il progetto era troppo morbido su lavoro e condizioni del lavoratore: negli ultimi tempi non si sentiva sicuro.
Magari quel ministro che lo definì, post mortem, un rompiballe aveva il numero del cellulare di quei tre baldi che l’hanno accoppato davanti a casa …
Purtroppo anche la mia situazione di lavoro è in uno di quei nuovi tipi di contratto: purtroppo in questo modo non ho accesso a nessuna forma di pagamento rateale per acquistare un’auto nuova o altro.
Salve, sono Emilia la Giornalista.
Ho già commentato su questo blog, mi sono iscritta (anche se non ricevo le mail di aggiornamento)
Vado fuori tema ma….
Ieri sera, su rete4, con mio marito abbiamo seguito il film in prima serata e…
…è accaduto qualcosa che vorremmo sapere se qualcun’altro ha notato: una strana pubblicità che reclamizzava “Vignette il vino in brick di CALDEROLI” !!
Ho riportato sul mio blog, se volete andate su:
senzafreni2lavendetta.ilcannocchiale.it
Qualcuno ha visto niente??
Nel caso fatemi sapere……..
……c’è di che far mettere in mutande il garante…
“La Vignetta di Calderoli” è un vino venduto da qualche anno e fino a poco tempo fa solo nei discount.Io l’ho sempre usato per cucinare, è tipo il Tavernello 🙁
Le pubblicità comunque sono cominciate prima dello scandalo vignette…sembra paradossale ma è così!
Lavoravo per una società del gruppo Caltagirone, vendevo Tele2 e mi pagavano (udite udite) 30 CENTESIMI A CONTATTO UTILE (cioè la telefonata chiusa con un “no grazie”) e 10 EURO AD ATTIVAZIONE. Quindi zero euro fissi. Lavorando 3 ore al giorno 5 giorni arrivavo in periodi di grazia a 200euri, negli ultimi mesi invece, quando erano finiti i nomi da chiamare e riciclavano i numeri di gente che aveva rifiutato (e che continuava a rifiutare), prendevo max 50 euro. Insomma era possibile che se in un giorno nessuno rispondeva tornavi a casa con un pugno di mosche.Lavoravi gratis anzi facevi pubblicità gratis.
Il mio contratto era di 3 mesi rinnovato ogni volta di 3 mesi se mantenevi una media di attivazioni l’ora superiore ad un tot:una logica che portava alcuni biechi colleghi a raccontare cazzate al telefono per vendere.
In finale: lavoravi col patema del rinnovo, col patema di attivare e di riuscire a spiegare il prodotto a chi rispondeva altrimenti manco pagavano! Meglio fare come i rumeni, aspetti che la mattina ti raccolga qualcuno e ti porti al cantiere, almeno ti metti in tasca 50 euro con un giorno non con un mese!
Le condizioni di lavoro che hai descritto, in effetti, non sono soddisfacenti.
Ma il problema, a mio avviso, non è la legge. E’ l’incompetenza di chi gestisce la ditta in questo modo.
La disaffezione dei dipendenti si riflette nella qualità del servizio e nell’efficacia della proposta di vendita. Aumentano i costi di turnover del personale. Inoltre, questo sistema può facilmente incentivare abusi: il dipendente che non è pagato adeguatamente potrebbe decidere di rifilare al cliente servizi non richiesti o non concordati.
Un management competente difficilmente farebbe scelte di questo tipo.
Il calcolo della disoccupazione e il tasso di criminalità.
Nel dopoguerra, al sud e anche nel Veneto, per vivere c’erano tre possibilità: primo emigrare all’estero e ci fu un esodo, secondo farsi assumere nel pubblico impiego e terzo fare il mariuolo.
In Italia la disoccupazione non si calcola come ad es. in Germania; qui vige la regola che chi non vuole lavorare deve essere libero di farlo non iscrivendosi alle liste di collocamento.
Quindi, non essendo nelle liste, non compari neanche nel famoso tasso di disoccupazione che è l’indice della salute di un paese e l’indice “dell’efficacia dell’operato dei governanti”.
In Germania chi non vuole lavorare deve dichiarare come si mantiene… ci sarà un motivo?
Quanti di noi conoscono persone nulla facenti che conducono una vita dignitosa se non benestante?
Avevo un conoscente disoccupato da lunga data. Questi aveva anche dei precedenti di non so quale natura. Annunciò che finalmente andava al nord per lavoro, e io mi chiesi: un altro che si trasferisce. Questi mancò appena dieci giorni e quando tornò aprì un’attività commerciale.
Cosa era andato a fare al nord? Vi lascio a voi immaginare…
Per ovviare a ciò, all’assoluta mancanza di sicurezza, la società si arrocca sulla famiglia, si chiude.
Si difendono cari e amici con i denti senza far entrare alcuno estraneo. Le lobby seguono la stessa dinamica: per evitare la strada, il nulla tagliano i ponti dietro di loro.
L’attaccamento alla famiglia non è un valore come ci vogliono far credere, ma è una chiusura verso il prossimo che è visto spesso come un intruso che minaccia la propria ‘conduzione familiare’.
Bastano delle semplici regole: tutti dovrebbero dichiarare lavoro e guadagni.
Il giuduce Falcone disse che il sistema non funziona perchè non vogliamo rinunciare alla grande libertà che abbiamo. Ma questa è libertà o libertinismo? O caos?
Caro Beppe,
sono un giovane attualmente disoccupato. Se no nricordo male la stessa moglie di Biagi aveva criticato in parte la riforma che porta il nome di suo marito in quanto sottoposta a diverse “variazioni” prima di essere definitivamente approvata. Comunque io ho amici co.co.pro e co.co.co che non se la passano molto bene. Mi riferiscono di stipendi da fame (ca. 600 euro) e sono tutte persone laureate…mi domando che faccia tosta hanno i politici quando parlano di 1000 euro come esempio di stipendio basso. MA DOVE VIVONO. Qui nel Nord-Est la paga media base di un operaio da qunato ho sperimentato io stesso è di 850 euro magari fossero 1000. E poi parlano di incentivare le imprese! Ma i lavoratori come li incentivi con questa precarietà e questi salari bassi. Non voglio generalizzare, volendo si puo trovare anche un buon posto ma più passa il tempo e più è difficile. Basta, occorrono politiche sul lavoro serie mirate alla persona e non solo al profitto.
Caro Beppe,
Io sono uno specializzando di Medicina. Il mio stipendio e’ una borsa di studio bimestrale di 1900 euro circa (= 950 euro al mese!).
Tutto questo per stare in ospedale tutti i giorni dalle 8 alle 18.30 e un week end ogni tanto a discrezione del primario.
Ti assicuro che come me ce ne sono a migliaia. Sottopagati, iper-sfruttati, schiavi capaci solo a fare scartoffie e incapaci alla fine della specializzazione di curare anche la piu’ banale unghia incarnita!
Il nostro “stipendio” e’ stato instaurato nel 1993 e da quel giorno non e’ piu’ cambiato.
Ma non e’ finita qui:
– niente malattia
– niente maternita’
– niente pensione
– non viene specificato quante vcacanze abbiamo
e questo sarebbe un sistema capace di formare giovani professionisti?
Ricordo quando tutti i politici, si facevano belli con il termine mobilità e disquisivano sull’orrore del posto fisso e sulle splendide oppotunità di cambiare tanti lavori… “Come in America”. Personalmente io, come tanti, non sono un fanatico del posto fisso, ma il fatto è che le persone che hanno messo un palo in quel posto a tutta una generazione, lo han fatto per mantenere i loro diritti di stipendiati a vita, pensionati baby e mutuati costanti. Questa è stata una riforma contro i giovani fatta dai vecchi. La loro generazione si è messa ogni tipo di tutela, e poi le ha tolte ai giovani perchè si erano accorti di aver rubato troppo. E’ questo che personalemnete trovo indigesto. Perchè essere precari non è tanto una questione di nostalgia del posto fisso, ma di possibilità negate, MUTUO, VACANZE, TUTELE, PRESTITI, sono cose che gli stessi vecchi che si fottuti tutto per loro ci han tolto per il futuro. In un mercato del lavoro deviato dalle vecchie tutele , ingolfato da una ripresa economica che è bloccata per colpa delle lor ruberie, ci han detto.. Arrangiatevi !!
Questa dei vecchi beppe, secondo me è una generazione che si è voluta fottere tutto, prima con le loro baby pensioni e mille tutele da furbetti, poi tagliando i soldi e le speranze ai giovani.
Se penso che poi criticano i giovani che vivono coi genitori, mi verrebbe da menarli.
Con questo tuo atteggiamento riesci solo a fomentare una guerra fra poveri di due generazioni diverse…Cos’ha secondo te, di così notevole il pensionato medo (che naviga a 500 euro al mese, o anche meno)???Cos’ha rubato, magari dopo 40 anni di lavoro in fabbrica o nei campi???Vedi, prima di scrivere, è molto meglio riflettere
Prova anche a considerare che adesso quella classe di privilegiati che sono il pensione (beati loro) devono però continuare a mantenere, sorreggere, finanziare ecc .. i loro stessi figli!! Non credo che siano i ns. padri (insegnanti, impiegati, operari) ad averci poi guadagnato così tanto. Oltretutto con la mancanza di servizi che c’è (asili per dirne una) devono pure fare i baby-sitter fino a ottant’anni!
Non ho un’esperienza personale da raccontare, ma posso segnalare dei link, per quanto riguarda il lavoro precario che, manco a dirlo, “colpisce” soprattutto le donne:
In Italia la flessibilità fa solo gli interessi dei padroni, data l’assoluta mancanza di rispetto delle regole a tutti i livelli. Parti come “freelance” e il giorno dopo sei già dipendente e se ti ribelli ti cacciano. Allora meglio andare in Inghilterra. Ma come può andare avanti un paese dove i giovani intelligenti e onesti sono costretti alla fuga?
INPS e’obbligata a pagare la malattia dei lavoratori parasubordinati deve essere coperta per effetto di una direttiva Europea.
Mettetevi tutti in malattia per 52 settimane e dopo ricominciate di nuovo.
Noi in Olanda abbiamo fatto fallire le aziende intermediarie di lavoro temporaneo che sono sul mercato da molto tempo prima di quelle Italiane.
Fatele fallire
ecco, come al solito certe idee geniali non vengono mai dall’italia… forse in olanda è rimasta la voglia di fare qualcosa insieme, da noi nemmeno più questo…
Scrivo per conto di mia moglie che non possiede il computer.
Per la precisione devo dire che la suddetta e’ vittima non solo della legge Biagi ma anche di leggi varate dal centro-sinistra.
Andiamo al sodo:
Nel 2000 mia moglie lavorava con regolare contratto di formazione presso un negozio di pasta all’uovo come commessa, nel 2001 il negozio ha chiuso ed e’ quindi cessato il rapporto di lavoro.
Nel 2001 mia moglie viene assunta in nero presso un altro negozio di pasta all’uovo, dopo un paio di mesi le viene fatto un contratto co.co.co, cioe’ mia moglie che a tutti gli effetti era una commessa dipendente veniva fatta passare come una libera professionista o quasi, una roba da ridere se non fosse tragica.
Dopo qualche mese di illusorie promesse decide di andarsene e di fare vertenza appoggiandosi alla CGIL, dopo piu’ di 2 anni vincera’ la causa ma ricevera’ praticamente 2 lire.
Nel 2004 lavora presso un autogrill dove svolge il lavoro di tuttofare part-time (pulizie, commessa, cassiera etc etc) con contratto mensile a tempo determinato rinnovabile di mese in mese, dopo 3 mesi in questa situazione e dopo altrettanti mesi di promesse vane da parte del datore di lavoro decide di andarsene per l’impossibilita’ pratica di andare al lavoro, infatti non le era possibile raggiungere il lavoro con i mezzi pubblici e non poteva comprarsi un’ auto per ovvia mancanza di soldi (fino ad allora le prestavo io l’automobile).
Dal 2004 in poi non ha piu’ lavorato tranne 4 mesi in nero in un negozio di generi alimentari.
Insomma questa e’ la storia lavorativa di mia moglie, ma conosco almeno altre 10 persone che hanno vissuto e vivono storie come queste di ordinaria schiavitu’.
Grazie a tutti i politici per questo schifo di situazione, grazie a chi dovrebbe controllare e non controlla, grazie ai sindacati che pensano solo ai pensionati ed a chi ha gia’ mille tutele e grazie soprattutto ai datori di lavoro evasori e disonesti.
Beppe le facciate della SETTIMANA devi portale da 4 a 2, così da utilizzare un figlio solo per la stampa. Cosa credi sono genovese anch’io!
Spero tu accolga il mio suggerimento. Ciao
Caro Beppe,
non faccio parte nè del popolo dei Co.co.co nè di quello dei Co.co.pro. Sono una “fortunata”. Sì, proprio così, fortunata perchè ho un contratto a tempo indeterminato firmato dalla Signora Telecom, dopo aver “gavettato” per 4 anni nei call center: 2 anni con contratto interinale (rinnovato di 6 mesi in 6 mesi), 2 con il famoso C.F.L. e finalmente, dopo 4 anni, arriva il tanto agognato tempo indeterminato. Ma per una strana legge economica (e, visto che sono solo una laureata in lingue qualcuno dovrebbe spiegarmela…) le nostre ore di lavoro sono rimaste 4, pagate 6 euro all’ora in quanto, essendo del Sud, il mio stipendio è più basso rispetto a quello dei colleghi del resto dello stivale. So che un tempo indeterminato è meglio di un lavoro precario, ma lo troviamo qualcuno disposto a concedermi un mutuo con una busta paga di 530 euro al mese?? Un saluto
ho lasciato l’Italia perchè schifato dall’ambiente universitario e dalle possibilità quasi nulle che mi dava.
Ho deciso di perdere un anno di studio universitario in Italia per iniziare da zero a Londra.
Qui, da solo, riesco a seguire le lezioni all’Università, lavoro e mi mantengo.
E tra due anni avrò una laurea inglese, decisamente più “pesante” di una laurea italiana.
Tra due anni potrò lavorare in mezzo mondo o continuare a studiare in mezzo mondo.
Se fossi rimasto in Italia cosa avrei ottenuto? Non parlerei l’inglese (qui studio anche una terza lingua) e a fine laurea mi troverei un -quasi-inutile pezzo di carta in mano.
Permettimi di dirti che la laurea italiana è ASSOLUTAMENTE la migliore che sista la mondo. Uno studente italiano viene formato per lavorare, per apprendere velocemente ed adattarsi al lavoro. Questo viene fatto diversamente che negli altri stati , cioè dandoti una formazione mentale un modo di ragionare e non facendoti vedere come si fà. In inghilterra ho visto compiti di FISICA dove si chiedeva di rispondere ad un problema con delle risposte multiple, senza fornire il risultato esatto del problema setsso, ma “orientativamente” il risulatto probabile. Ma poi gli permettono di costruire e progettare accumulatori oppure condensatori, ma solo con l’aiuto del computer. Questo significa che i fisici inglesi non possono assolutamente scostarsi da quello che hanno imparato a fare particamente in università perchè non hanno le conoscenze teoriche e la formazione mentale, il modo di ragionare di un vero fisico: IL RISULTATO PERFETTO. E questo è solo un esempio. Semmai il problema si ritrova nelle imprese che nn sono in grado di valorizzare al meglio le menti italiane, ragazzi che usciti dall’università possiedono un bagaglio di conscenze favoloso (se hanno studiato con coscenza) e che sono in grado di adattarsi ed apprendere le conoscenze pratiche molto più velocemente di chiunque altro, proprio perchè nessuno ha mai cercato di inculcargliele!!! Il lavoro precario sarebbe utile se permettesse alle persone di poter vedere le diverse sfaccettature dello setsso lavoro (e per ogni lavoro ve ne possono essere diverse) senza dover stentare nella vita quotidiana.
Permettimi di replicare.
Concordo sul fatto che le università italiane forniscano ai loro studenti un bagaglio TEORICO eccezionale, senza rivali in tutto il mondo. Questo è ancora più valido ed importante per le materie scientifiche, come fisica, matematica, ingegneria, medicina etc…
Ciò che però è altrettanto vero è che le università italiane NON danno ALCUN bagaglio PRATICO ai propri studenti. Non è colpa delle aziende se un neo laureato in ingegneria non sa prendere due misure, per non parlare d’altro.
Hai ragione quando prendi quell’esempio negativo degli esami di fisica in inghilterra. Però ti posso dire che i miei cari amici che ho conosciuto negli States, dove ho studiato per un semestre, mi hanno raccontato di quanti mesi hanno impiegato ad imparare ad utilizzare strumenti (ti parlo di laureati in medicina, farmacia e simili) tecnici, che in Italia non avevano mai visto. E mi han detto anche di quanti esami inutili, STUDIATI A MEMORIA e DIMENTICATI IL GIORNO DOPO, han dovuto dare in Italia.
Poi non parliamo delle aule sovraffollate (leggi l’ultimo economist), professori che non si sa che ci facciano lì, etc etc…
Insomma, l’Italia ha tutto TRANNE che la migliore università del mondo, anzi…
Però ciò che volevo dire io è un’altra cosa. Io studio economia e si sa quanto contano a livello internazionale, in campo economico, le università italiane: zero (bocconi esclusa, anche se in costante calo).
Quindi fatto 2+2, una laurea in economia nella migliore università italiana, oggi forse non vale una laurea in economia (preparazione inclusa, per non contare il prestigio e i fattori come lingua e internazionalizzazione) nella peggiore università inglese.
Permettimi di replicare.
Concordo sul fatto che le università italiane forniscano ai loro studenti un bagaglio TEORICO eccezionale, senza rivali in tutto il mondo. Questo è ancora più valido ed importante per le materie scientifiche, come fisica, matematica, ingegneria, medicina etc…
Ciò che però è altrettanto vero è che le università italiane NON danno ALCUN bagaglio PRATICO ai propri studenti. Non è colpa delle aziende se un neo laureato in ingegneria non sa prendere due misure, per non parlare d’altro.
Hai ragione quando prendi quell’esempio negativo degli esami di fisica in inghilterra. Però ti posso dire che i miei cari amici che ho conosciuto negli States, dove ho studiato per un semestre, mi hanno raccontato di quanti mesi hanno impiegato ad imparare ad utilizzare strumenti (ti parlo di laureati in medicina, farmacia e simili) tecnici, che in Italia non avevano mai visto. E mi han detto anche di quanti esami inutili, STUDIATI A MEMORIA e DIMENTICATI IL GIORNO DOPO, han dovuto dare in Italia.
Poi non parliamo delle aule sovraffollate (leggi l’ultimo economist), professori che non si sa che ci facciano lì, etc etc…
Insomma, l’Italia ha tutto TRANNE che la migliore università del mondo, anzi…
Però ciò che volevo dire io è un’altra cosa. Io studio economia e si sa quanto contano a livello internazionale, in campo economico, le università italiane: zero (bocconi esclusa, anche se in costante calo).
Quindi fatto 2+2, una laurea in economia nella migliore università italiana, oggi forse non vale una laurea in economia (preparazione inclusa, per non contare il prestigio e i fattori come lingua e internazionalizzazione) nella peggiore università inglese.
Non so come sia per Fisica, ma sono laureata in Lingue e sento di aver sprecato tre anni della mia vita ad averlo fatto qui in Italia. Ora voglio proseguire gli studi in Inghilterra, per studiare in un posto dove devo pensare con la mia testa e non imparare a memoria e sperare che il prof. quel giorno sia di buon umore… L’università italiana è stata l’esperienza meno stimolante della mia vita, dove ho imparato a prendere le stesse scorciatoie che prendono gli altri, a cosa mi serve studiare se l’esame lo riesco a passare anche senza? A Lingue c’è gente che si lamenta se deve leggere un libro in Inglese, che mi prendeva in giro quando leggevo in lingua originale… Ma siamo impazziti? Ora ho una laurea triennale che vale quanto un diploma, anzi meno visto che sono già più vecchia, vorrei avere un lavoro legato a ciò che ho studiato e penso che una specializzazione sia necessaria, ma farla qui significherebbe rifare gli stessi esami, con lo stesso sistema inutile… Ho avuto la fortuna di viaggiare, di studiare all’estero per un semestre, di conoscere gente di diversi paesi, e mi sento di dire che in nessun paese l’uni è peggiore che in italia, probabilmente nemmeno nel terzo mondo.
Ho un po’ paura ad andare a studiare in England, paura di dover ancora pesare economicamente sui miei, ma voglio tentare questa carta ora che posso, potrei pentirmi di non averlo fatto se mi ritrovassi a 40 anni in questo paese ritardato a fare la telefonista frustrata… x ora non me ne frega nulla di farmi una famiglia, ma l’indipendenza la vorrei, e prima dei 30 anni…
Grazie Riccardo per aver raccontato la tua esperienza, mi da’ un po’ di coraggio in più nel tentare questa esperienza per la quale tutti mi guardano come una pazza furiosa… Ma ho sempre sognato di fuggire da questo “migliore dei mondi possibili”… E scopro di non essere sola.
La legge Treu era una apertura alle esperienze di lavoro.Gli imprenditori volevano persone con esperienza,i giovani non avendo sperienza non lavoravano.Il cerchio non si chiudeva.In accordo con sindacati ed imprenditoria si trovo’ quella formula che serviva ad ambo le parti.Tempo stabilito(2 anni)per il contratto di formazione,riduzione della fiscalità e chiusura con contratto indeterminato.E’diventata una faccenda al’italiana e per gli imprenditori si è risolta a risparmio di tasse e persone a disposizione.Poi è arrivata la legge Biagi(applicata a metà perche’ prevedeva nuove tipologie di contratto,43 se ricordo bene,ma anche un sistema di protezione per chi perde il lavoro ed accompagnamento ad un nuovo lavoro.Bene cosa hanno fatto i furbastri della destra e quale parte hanno applicato?
Sono un geologo, massimo dei voti, abilitato, contratto a progetto, mi sono sentito dire che “l’assunzione è l’ultima delle risorse e che solo quelli assolutamente indispensabili vengono assunti”, perchè i CoCoPro costano meno.
Questo non per la flessibilità, ma solo per far risparmiare gli imprenditori.
Vorrei comprare casa ma le banche mi spernacchierebbero dietro, i contributi versati sono una miseria, questa non è flessibilità, è una fregatura.
Vorrei poter comprare casa, ma come cazzo si fa in una città dove mediamente un lavoro ti viene restribuito 700 Euro ? A volte anche Lorde…
Comprare Casa è Impossibile, e non sarò mica scemo da indebitarmi con una Finanziaria Strozzus..vabbè che col mio stipendio mi danno solo un calcio nel culo.
Ribadisco il VAFFANCULO a chi dice che i co CO CO CO COCOCO sono un passo Avanti.
Io Ho le Valigie Pronte, se vince il nano, lascio l’Italia.
morto per il disinteresse ed il menefreghismo della gente, troppo impegnata a guardarsi nello specchio della propria morale cattolica per andare a votare al referendum sulle staminali; per dare una speranza ad una persona che è morta a 39 anni.
Provoca in me una gran tristezza nel venire a conoscenza della dipartita di un Uomo (con la U maiuscola, per distinguerlo da quelli che gli hanno tolto l’ultima speranza, facendo in modo di boicottare il referendum del giugno scorso) Oggi sul mio blog http://killthesystem.blog.excite.it/, nonostante avevo molte cose da scrivere, ho preferito dedicare il post a Luca, al suo coraggio, alla sua voglia di vivere. Per fortuna ci sarà sempre qualcuno a rimpiazzare il vuoto creato da Luca.
Mi permetto di replicare ancora una volta a chi non sa cosa siano le staminali.
Sono uno studente in medicina, preciso che sono anti-chiesa, anti-Ruini, anti-astensione.
Sabato mattina ho avuto l’occasione di assistere ad un corso del professor Buflone, docente di embriologia molecolare nonchè ricercatore proprio sulle staminali del San Raffaele di Milano (insomma, uno che ci capisce parecchio…).
Mi è stata data conferma di quanto già sapevo e di quanto mi era stato spiegato dal mio docente alla mia facoltà.
Le staminali sono una vasta gamma di cellule presenti in molti tessuti, che presentano un differente grado di differenziamento:
-Staminali embrionali (non utilizzabili per legge): dallo zigote alla morula (3 cicli mitotici), se isolate possono dare origine a tutti i tessuti, anche quelli embrionali (es. placenta). Sono completamente incontrollabili, in quanto nessuno è in grado di indirizzare la differenziazione verso uno specifico tessuto.
Se impiantate danno origine a RIGETTO e METASTASI (tumore).
Staminali pluripotenti: blastocisti e gelatina di Worthon (cordone ombelicale). Non sono in grado di dare origine ai tessuti embrionali (inutili per scopi clinici), ma possono differenziarsi in TUTTI gli altri tessuti. Sono secondo me, ma soprattutto il prof. Buflone, le più promettenti, in quanto possono produrre ogni tessuto adulto, ma soprattutto, instituita una banca del cordone ombelicale, permetterebbero di evitare il non trascurabile problema del rigetto.
-Staminali multipotenti, monopotenti: midollo osseo, muscoli, ependima celebrale, cute, miocardio, etc…
Sono quelle che provvedono al regolare rinnovo dei tessuti adulti.
Il problema della metastasi è comune sia alle embrionali che alle multipotenti, le potenzialità sono le stesse. L’unica differenza è che le embrionali sono utilizzabili per la clonazione di un intero essere umano.
Con tutto il rispetto, Pannella le sapeva queste cose? Mi dispiace per chi si fa strumentalizzare.
Ho lavorato quattro anni per un famoso call center di Bologna. Per carità la paga era accettabile ed ero assunta (una delle ultime fortunate) a tempo indeterminato. Ma, superati i 27 anni, mi sono sentita addosso una specie di “pressione” dall’alto. Diciamo che sentivo che comunque qualcuno stava dando al mio lavoro una data di scadenza. Risultato: la maggior parte del mio stipendio è servita per la psicanalisi, i corsi di Yoga, ecc.. Ora mi sono licenziata, vivo in campagna e amo la vita. Figuriamoci quei poveri ragazzi che vendono Adsl & Co per 200 euro al mese: BASTA…NON LASCIATE CHE RUBINO IL VOSTRO PREZIOSO TEMPO.
La precarietà è la piaga di questi ultimi anni. Lavoro precario = no casa, no famiglia (o almeno no figli), no sicurezza per il domani!
Una bella schifezza
Si parla sempre di co.co.co.dei co.co.pro. degli operai FIAT ma non ho mai sentito parlare mai nessuno dei borsisti. Io ho lavorato per 4 anni usufruendo di 2 borse di studio in 2 enti di ricerca percependo una “specie” di stipendio (circa 1000 euro al mese) con gli stessi obblighi dei lavoratori normali. Ma per lo Stato in questi 4 anni non ho fatto nulla (insomma non ho lavorato) sono stato disoccupato e quindi niente pensione e privilegi di cui godono i lavoratori “normali”.
Bravo Marco Fiorani. Hai centrato il punto. Qui la gente sogna ancora in posto in posta a fare un cazzo e con la mezza giornata libera. Io la penso come te. APRITE GLI OCCHI, LA MENTE, I PANORAMI.
ciao a tutti
Lanfranco Fossà
Cosa rispondere a queste assurdità??
Che a 32 anni ci si trova ancora Co.Co.Pro.
Che quelli che loro dichiarano assunti dopo il determinato sarebbero stati assunti comunque, ma una volta non avrebbero fatto prima due anni di precariato nell’azienda, che così risparmia e non ha impegni a lungo termine con i dipendenti.
Che ci si ritrova a 30anni senza la possibilità di comprare casa, o anche solo una macchina, un motorino, una tv,.. tutto quello che per venderti a rate richiedono un lavoro sicuro.
Che non puoi avere figli perchè non sai se domani lavori.
Che ti ritrovi a passare da un lavoro all’altro, da un’azienda all’altra, sempre trattata da ultima arrivata, snobbata perchè tanto non resterai, e ti ritrovi a fare le ferie in periodi improbabili, perchè nelle date appetibili se le prendono i dipendenti.
E che dire degli stipendi??
Beh, per esperienza personale dico che tutto è meglio del Co.Co.Pro.!! Almeno da interinale hai delle garanzie, dei diritti per il periodo in cui lavori.
Il Co.Co.Pro. invece fa figurare che devi svolgere un compito particolare nell’azienda e vieni pagato per quello, e in teoria non hai orari particolari, basta che a fine contratto tu abbia fatto il tuo dovere.
Ma… nei fatti, fai gli orari dei dipendenti, fai di tutto, cose che non c’entrano niente con quello per cui sei stato preso, ma se ti ammali sono affari tuoi, o guarisci velocemente o ti lasciano a casa.
E ti pagano da fame, peggio dell’interinale (io ora 700/mese, se non mi ammalo!), perchè in teoria dovresti lavorare molto meno.
Direi che è la manna per i datori di lavoro.
Grazie davvero per queste leggi sul lavoro da parte di tutti noi, noi che ormai non siamo più così giovani da poterci permettere di essere precari!
e con l’aria che tira devi anche cercare di tenertelo stretto, nel mio ambiente di lavoro la maggior parte sono extracomunitari che in molti casi lavorano con stipendi da fame e facendo orari non proprio comodi, ed anche noi ci dobbiamo in qualche modo adeguare.
W la globalizzazione! Dall’Italia alla Cina tutti con lo stesso stipendio!
… quello cinese, ovviamente. Noi siamo di meno, dovremo adeguarci alla maggioranza, no?
caro Dario Solera,
ti auguro con tutto il cuore che tu abbia trovato una ditta onesta!!!
però permettimi di sospendere il giudizio fino a dopo la tua laurea, non saresti il primo ad aver ottenuto un titolo, ma a non veder cambiare la tua posizione e contribuzione!!! succede più spesso di quel che si pensa, il punto d’inizio diventa anche quello di arrivo, ma ripeto ti auguro che non sarà così!!! però alla mia amica Silvia è successo proprio questo. il tipo di lavoro che fa ora richiede la laurea e le competenze e responsabilità del caso, ma ha la stessa paga e contratto di prima … ormai sono passati due anni … dicono di pazientare, che le faranno un altro contratto, ma non è vero … andarsene? e dove? il lavoro non c’è e chi ce l’ha se lo tiene stretto.
Per la verità so già che questo “lavoro” non può durare a lungo, per alcuni motivi. Questa ditta si occupa di tutt’altro rispetto a quello che sto facendo io, inoltre uno studente costa meno di un laureato…
Comunque per il momento mi va di lusso: mi pagano davvero e puntualmente NON in nero, e questa esperienza servirà in ogni caso a far curriculum.
Mia moglie… era in cinta e aveva un contratto co.co.co. non le è stato pagato niente durante la “maternita’” ed è stata licenziata in quel periodo..Poi in quel periodo sentivamo al tg dei famosi 1000 euro dati per i secondi figli (COMPRESI I SECONDI FIGLI DEI MILIARDARI!!!!!!!!!!!!!). Un piccolo passo verso la Cina e il comunismo pro-industriali…
Io sono Claudio. Una laurea in statistica e un master alle spalle finito da poco. Da universitario ho trovato solo lavori da commesso, in un call center e come cameriere nel week end. Fin qui tutto normale… credo… il fatto è che il cameriere lo faccio tutt’ora (sempre nei week end). E’ da poco che cerco lavoro ma trovo solo collaborazioni occasionali o a progetto. Non so quando quando arrivano i soldi, non posso fare programmi, giro come una trottola sperando che un giorno possa dare un senso a tutto questo gran girare. Vivo una vita alla rovescia lavorando nei week end. Ho vinto in passato un posto in un dottorato in una Università di Milano. Ma il posto è senza borsa di studio e ho dovuto rinunciare e continuare a cercare lavoro.
Caro Beppe, allego un commento riguardante il precariato nel settore scuola.
Sono un precario e come me migliaia! Abbiamo studiato, ci siamo laureati, abbiamo superato il concorso e qualcuno ha anche frequentato il corso di specializzazione per il sostegno, a pagamento, sia chiaro! E si! Perché oltre che essere precari dobbiamo versare “il contributo” annuale che varia dai mille ai tremila euro) per specializzarci, perfezionarci o masterizzarci (permettimi questa espressione). I politici hanno inventato questo sistema: non finanziamo le università ma facciamo che le finanziano gli insegnanti precari pagandosi i corsi di formazione. In cambio i corsi valgono punti e si può salire in graduatoria. E cosi tutti alla corsa dei punti, dei master, dei perfezionamenti, pagando e ricevendo in cambio una formazione inutile.
Siamo sottopagati, spesso costretti a lasciare la nostra terra per emigrare al nord dove ci sono maggiori possibilità lavorative.
Caro Beppe, parla qualche volta anche di questa categoria che sta scendendo sempre più in basso, perdendo la sua importanza. E’ importante che gli nsegnanti siano assunti a tempo indeterminato, siano ben pagati; molte volte gli alunni, solo per fare un esempio, vengono a scuola con macchine costosissime e impossibili per noi. Che rispetto credi possano darci in una società dove l’apparire conta più dell’essere? Messi gli uni contro gli altri, ridotti alla fame, costretti ad emigrare per trovar lavoro. Noi professionisti e punti di riferimento per il futuro dei giovani, gli educatori del domani ridotti a inutili lavoratori del nuovo millennio.
6 mesi di contratto Co.Co.Co. con l’Università.
1 mese di contratto (prolungato a 4 mesi)con agenzia interinale presso una multinazionale
Attualmente contratto a tempo determinato di 1 anno con la stessa multinazionale.
Quando uno sa, sa fare e sa lavorare il lavoro se lo riesce mantenere.
Se non si sa lavorare, a contratto scaduto si è cacciati (tanto un altro che non sa fare lo si trova, ma magari si trova uno capace); se si sa lavorare il contratto è rinnovato o definitivo.
Dipende da cosa fa l’azienda e cosa devi fare tu.
Se il tuo posto implica capacità e c’è anche una formazione, all’azienda farà più comodo utilizzare la risorsa a tempo indeterminato.
Se l’azienda opera una politica di contenimento forte dei costi (a favore del profitto, di solito), e la professionalità richiesta è limitata, fai i tuoi 3 mesi, se sei capace poi magari ne fai altri 3 e poi forse altri 3, e così via, senza però essere mai assunto.
ti capisco benissimo, sono anch’io uno studente universitario e conosco molto bene quella sensazione che provi. A volte mi chiedo perché non me ne sono andato subito a cercare un lavoro, cosa mi laureo a fare se tanto dovrò fare un lavoro che potevo benissimo fare anche solo col diploma? a volte mi sembra di perdere tempo
la precarizzazione del lavoro e’ uguale o perlomeno simile in tutta Europa.
In UK esiste allo stesso modo. Fa parte delle riforme introdotte dalla Tatcher negli anni 80. Questo pero’ non impedisce ai precari(freelance) di accendere un mutuo o in generale di farsi una vita…infatti i compensi dei freelance sono generalmente piu’ alti, e comunque non hanno complessi rispetto agli assunti.
Precarieta’/mobilita’ e’ anche la possibilita’ di avere piu’ lavori contemporaneamente. DI viaggiare elavorare in EU facilmente, di evadere le tasse in maniera esemplare…in generale crea una vita piu’ dinamica.
Trovo che la gente sia spaventata, anzi terrorizzata dalla mobilita’ che invece nel mio caso ha avuto solo vantaggi.
Il tempo dei ministeri, del posto fisso, dell’ufficio fantozziano dove timbri il biglietto e vai al mare(nell’ufficio di mia madre qualcuno lo faceva) per fortuna e’ finito.
I tempi cambiano, consiglio a tutti di viaggiare e vedere come sono i soldi dove si fanno i soldi.
In Cina per esempio.
avresti perfettamente ragione, se il modello britannico fosse stato copiato integralmente.
Peccato che in Italia abbiamo adottato un modello ibrido…. stipendi da turchia, prezzi da gran bretagna e orari da Cina.
Porto alla tua conoscenza che una segretaria, che lavora a tempo pieno (e spesso un po’ di più, ovviamente a gratise) inquadrata con contratto co.co.pro., prende 750 euro netti al mese, nel pieno rispetto delle leggi.
Continua a pensare di vivere nel migliore dei mondi possibili ma sappi che il modello britannico, da te auspicato, si basa sul fatto che le persone non occupate percepiscono uno indennità di disoccupazione superiore agli anzidetti 750 euro, per cui le aziende, per impiegarti, devono per forza offrire più di quella cifra.
avresti perfettamente ragione, se il modello britannico fosse stato copiato integralmente.
Peccato che in Italia abbiamo adottato un modello ibrido…. stipendi da turchia, prezzi da gran bretagna e orari da Cina.
Porto alla tua conoscenza che una segretaria, che lavora a tempo pieno (e spesso un po’ di più, ovviamente a gratise) inquadrata con contratto co.co.pro., prende 750 euro netti al mese, nel pieno rispetto delle leggi.
Continua a pensare di vivere nel migliore dei mondi possibili ma sappi che il modello britannico, da te auspicato, si basa sul fatto che le persone non occupate percepiscono uno indennità di disoccupazione superiore agli anzidetti 750 euro, per cui le aziende, per impiegarti, devono per forza offrire più di quella cifra.
Dal 6 luglio che ho preso il diploma ad oggi sono riuscito a trovare solo una misera cooperativa dove mi fanno lavorare 10 giorni per un totale di 400-430-450 euro mensili.
Penso che mi arruolerò nell’esercito…
Per Alessandro Fini
Quando sono andato a naja ho visto tanti ragazzi mettere firma perchè non avevano lavoro e quella del dire meglio povero che soldato mi pare una gran str…ata !!
Per Davide
Vai negli Alpini !!! io mi sono trovato benissimo
Caro Beppe… Sei sicuro che la qualità della vita di un lavoratore precario di oggi sia paragonabile a quello di uno schiavo americano del 1850?
;-))
Sul resto hai ragione!!!
Perchè hai ancora qualche dubbio?
Basta che ti fai un giro nei Call-Center pieni di ragazzi laureati che per una giornata al di sotto della paga normale fanno 15-a16 ore con il rischio al mattino successivo di non trovare più la sede di lavoro ed è successo a Napoli.
Pensa un pò se uno di questi si può formare una famiglia se deve arrabbattarsi per sopravvivere lui.
Art. 1.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Se oggi questo articolo, il principale, il primo e più importante di tutti, che unisce semplicità e rigore, è stato traviato, dobbiamo intervenire tutti e cercare di fare qualcosa, qualunque cosa, anche la più infima piccola cosa, per contrastare l’andamento attuale del paese.
Serviranno rigore morale, coraggio, pazienza e solidarietà, una grande solidarietà. Per compiere la Democrazia diretta, c’è da aspettare moolto tempo, ma dobbiamo smuoverci, dobbiamo scendere dalle nostre torri d’avorio e ipegnarci seriamente per la nostra repubblica ed i valori che stanno alla base di essa, come il lavoro.
Dobbiamo tenere sempre a mente che la libertà è una conquista dei cittadini, non qualcosa di dovuto ai cittadini.
Per leggere e ascoltare un discorso di un grande personaggio che la pensava così, Sandro Pertini, vi consiglio di andare sul sito http://www.manipulite.it e cercare il discorso tenuto dal presidente intitolato Il coraggio dell’onestà
Mi sa che Beppe sara’ TRAVOLTO dai messaggi stavolta…altro che volume, qui ci esce la Treccani!!!
Io non vivo in Italia, ma in un paese dove i contratti a tempo determinato FUNZIONANO perche’ e’ diverso il SISTEMA, basato sulla meritocrazia. Non e’ precariato, e’ flessibilita’. Se hai un contratto di due anni, in Italia sei un poveraccio, qui ti puoi comprare casa. Ricevi lo stesso stipendio di uno che e’ assunto a tempo indeterminato. Ricevi lo stesso stipendio di chi fa IL TUO STESSO LAVORO.
In Italia e’ il sistema nella sua interezza che non lo permette, in Italia questi mezzi evoluti non funzionano.
PEr fortuna non l’ho dovuto sperimentare sulla mia pelle ancora, ma le mille e una avventure dei miei amici mi fanno pensare due volte prima di rimettere piede in Italia. Anche se ovviamente prima o poi tocchera’ anche a me se voglio morire sul suolo natio.
Un salutone a tutti e coraggio!
Ciao raga sono laureato in economia indirizzo finanza e mi domando perche’ non sono andato a fare il garzone da un panettiere!!!
Perche’??
Semplice un panettiere in Italia ha statisticamente molte piu’opportunita’ di carriera di me!!!
A 28 anni mi sono reso che ci hanno preso in giro, tutti, anche a scuola con la classica frase:”studia, per il tuo futuro!!”
Andrebbe corretta con “studia, per il futuro!!”
di qualcun’ altro pero’!
ciao in bocca al lupo a tutti quelli che ogni giorno come me si sentono dei rifiuti ogni volta
che spediscono un c.v. per strappare un misero contratto!!
è una vergogna lo so e come direbbero Chomsky o Giulietto Chiesa, la grande fabbrica del consenso, cioè tutti i grandi media si stanno dando da fare per dire che la precarietà è bella e figa!
Non possono dire altro che tutto va bene e che le cose vanno per il verso giusto: è la politica di Goebbels “Di alla gente una cosa non vera per diverse volte e vedrai che la gente ci crederà”.
Ecco perchè questa rete è meravigliosa, ognuno puo’ dire quello che vuole, anche se c’è da dire che molte cose si perdono per strada.
Beppe vorrei farti una proposta: forse non leggerai questa email, ma se dovessi leggerla senti qua:
SCRIVIAMO SU QUESTO SITO UNA LISTA DI PRIORITA’ DI CUI HANNO BISOGNO GLI ITALIANI. ANZI PER NON CREARE MILLE PRIORITÀ, SCRIVILA TU E METTI UNA BELLA CASELLA ELETTORALE DOVE POSSIAMO VOTARE.
GLI ARGOMENTI ORAMAI SONO NOTI:
1)AFFITTI
2)ENERGIA
3)TRASPORTI
4)EDUCAZIONE E FORMAZIONE
5)SANITÀ
6)TRASPARENZA IN CAMPO ISTITUZIONALE
7)ANTITRUST
8)ACQUA
9)GUERRA
10)INTERNET
11)EUROPA
Vediamo alla fine che cosa interessa alla gente e cosa i nostri politici hanno in comune con queste cose.
Mia sorella Elena (perito chimico di laboratorio) si, si , si, anzi zi zi badrone, oltre tre anni di lavoro come commessa, coco cosa? niente ferie, malattia? cavolacci suoi, meno male che dicono che in sardegna o al sud non abbiamo volglia di lavorare, ma come si fa’ cosi’ cazzarola!!!!
Beato a chi guadagna 5 euro all’ora!
Io guadagno 3,16 euro orari e sono un falegname,uno dei mestieri piu duri che ci sia.
MA DOVE CAZZO ANDREMO A FINIRE DI STO PASSO?
Una mia conoscente Co.Co.Pro è obbligata a un orario di lavoro giornaliero di 8 ore, e i giorni di assenza dall’ufficio sono contati come “ferie” (chiaramente non retribuite) ma fatte pesare e con un limite. Ma non dovrebbe esserci un progetto?
Mi sembra che la natura del contratto sia stata snaturata in molti casi ed è semplicemente diventato un contratto di lavoro a minor costo aziendale e con facilità di licenziamento, dove i minori costi aziendali e la maggior facilità di “ricatto” sono tutti sopportatati dal lavoratore.
5,60 euro l’ora, call center di $noto_operatore_telefonico, come supporto informatico ai centralinisti….
Da due anni, con uno splendido contratto (che non ho avuto) di “partecipazione associativa con apporto di solo lavoro”. Pagamento tramite “anticipi sugli utili di fine anno, anche nel caso questi non ci fossero”. In pratica, sono socio di me stesso, vengo pagato quando lavoro, se mi ammalo sono fatti miei. Nessun rimborso “ticket” ne, ovviamente, trattamenti di favore (presenti per i dipendenti).
Ovviamente, per chi mi paga, la “promessa” e’ che dopo pochi mesi sarei dovuto essere assorbito dall’azienda. Dopo due anni, posso solo ringraziare chi ha permesso questo tipo di contratti. Sinistra e destra. Perche’ non e’ che prima di Berlusconi si stava tanto meglio…
Faccio l’esempio opposto. Ho lavorato all’estero, ero un immigrato, dopo sei mesi di lavoro sono stato licenziato perché lì non c’è l’articolo 18 e anche se tutti sono a tempo indeterminato, il datore di lavoro non ha bisogno di giusta causa. Anche se immigrato ho avuto gli stessi diritti di un indigeno, indennità pari al 70% dell’ultimo stipendio e aiuto a trovare un nuovo lavoro. Per motivi personali sono rientrato in Italia, ma se fossi rimasto mi avrebbero pagato ancora l’indennità per perfezionare la lingua. W questa flessibilità, la vera flessibilità costa, fare 53 nuove forme contrattuali del cavolo a costo zero porta appunto a una nuova schiavitù…
Mia cugina, laureata con 110 e lode in matematica non riesce a trovare lavoro, le hanno proposto però un bell’impiego allo stupendo stipendio mensile di 300 euro al mese! Meraviglioso!
Ci sta pensando….siamo proprio alla frutta.
Caro Beppe, gli anni passano, le cose cambiano. Il mondo corre veloce. Se questi precari non avessero avuto la legge Biagi forse non avrebbero lavorato nemmeno un giorno. Forse avrebbero vissuto solo della disoccupazione che gli passa lo stato. Un po’ di flessibilità fa bene. Hai mai provato a fare l’imprenditore e ad avere qualche dipendente nella tua azienda che oltre a non fare il suo lavoro come dovrebbe coinvolge anche gli altri dipendenti? Oggi le aziende devono contenere tutti i costi compresi quelli del personale se vogliono sopravvivere. Perchè non parli mai dei sindacati e di come hanno rovinato il sistema Italia???? Parlane qualche volta anche di loro. Io non ho mai lavorato a stipendio. Ogni mattina mi alzo e so che dovrò correre perchè altrimenti non porto a casa la pagnotta. La flessibilità del lavoro forse ha creato anche qualche stimolo. Non essere sempre così lapidario con tutto e tutti!!! Cazzo!!!
Ciao
Lanfranco
pensi veramente che gli imprenditori stiano tirando la cinghia?, loro?!!, siamo uno dei paesi che paga i manager e amministratori delegati più di tutti, i piccoli imprenditori dalle mie parti (nordest) in questi 5 anni hanno preso tutti l’ audi e la porsche nuova! non ci tolgono stipendi e indennità per ridurre i costi ma solo perchè ora possono farlo.
In parte concordo, ma non del tutto.
Il precariato è un po’ una schifezza, ma bisogna anche vedere cosa si vuole fare nella vita.
Il precariato per un operaio o un commesso è una schifezza, pienamente d’accordo.
Pero’ il precariato per un laureato che ha voglia di imparare è normale e qui forse c’è qualcuno in giro che, con una laurea in tasca, pretenderebbe di mantenersi e metter su famiglia nel giro di un anno, o peggio di esser pure pagato bene solo perchè è laureato, magari con 110…
Forse nel mondo di alice, in quello reale non è mai stato così.
Io ho cominciato più di dieci anni fa, per lavorare mi hanno chiesto IMMEDIATAMENTE di aprire la partita iva e guadagnavo 400.000 lire FATTURATE al mese. E più o meno tutti i miei amici hanno cominciato così, anche in settori diversi dal mio.
Oggi le cose vanno meglio per tutti, pero’ ci vuole una quintalata di pazienza, fortuna e almeno 6/7 anni di schiavitù. A sentire i racconti di quelli un po’ più vecchi di me era così anche 20 anni fa.
Il precariato per i lavori “da catena” è una vera schifezza, ma il precariato per accedere ai lavori di profilo medio-alto è sempre esistito, chiunque oggi faccia l’imprenditore o il professionista puo’ confermarlo.
Dato che la scolarità media si è parecchio innalzata, a volte ho l’impressione che ci sia anche gente che, dall’alto della sua laurea, non abbia più voglia di “ruscare” e di farlo per poco o niente, come abbiam fatto tutti, anche in passato.
Senza nulla togliere a chi è veramente sottopagato e umiliato, a cui va tutta la mia solidarietà.
il nome è di fantasia, ma non mi piace passare per “despota”, 12 anni fa anch’io pensavo di essere sfruttato, oggi mi rendo conto che per quello che sapevo fare mi pagavano pure troppo…
Se è così duro fare l’imprenditore e così rosea è la vita del dipendente cosa ti spinge a continuare in quella direzione? Lascia perdere tutto e cerca un lavoro da precario tanto abbiamo capito che grazie a questa legge c’è molta flessibilità quindi anche se hai più di 50 anni verrai sicuramente “riciclato”… magari con un bel contratto a progetto facile facile da 5 euro l’ora.
Buona Caccia
Luca
Le persone disoneste e svogliate esistono da entrambi i fronti ma questo non vuol dire che il precariato sia una spinta a migliorarsi!!!
20 anni fa chi faceva l’università trovava lavoro già qualche anno prima di finire. La “gavetta” era quasi un lusso. Non so chi vi ha raccontato diversamente.
Oggi, a 25 anni, mi ritrovo a fare stage con persone di 45 anni che ancora lavorano in nero!!
Se questa è la prospettiva!!!
Sig. Fossa,
Lei non dice stupidaggini riguardo alla necessità di strumenti flessibili per garantire la sopravvivenza delle aziende italiane.
IL PROBLEMA PERO’ E’ CHE LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DI QUESTE UTILIZZA LE NUOVE FORME CONTRATTUALI IN MANIERA ABOMINEVOLE. UN LAVORATORE FLESSIBILE DOVREBBE AVERE UNA PAGA ALMENO UN 20-30% + ELEVATA RISPETTO AD UN DIPENDENTE TIPICO, ALTRIMENTI MI SPIEGA COME CI SI PAGA UNA PENSIONE INTEGRATIVA (VISTO CHE L’INPS NON ESISTE), COME SI SUPERA IL FATTO CHE NON SI POSSONO FARE ACQUISTI A RATE (PER NON PARLARE DEI MUTUI CASA) ? Qui invece ti danno 300-500-1000 euro lordi al mese chiedendoti di lavorare come un dipendente (almeno 8 ore al giorno tutti i giorni…ma il co.pro. non erava un freelance che può lavorare contemporaneamente per + committenti e quindi guadagnare da + parti?).
Caro signore questa è la realtà….
…che mi risponde?
Bravo, complimeni. Tipico ragionamento del tipico pseudoimprenditore italiano per il quale il problema è solo il costo del lavoro, non un’azienda in cui non reinveste una lira di quello (molto in genere) che gli ha fatto guadagnare, fa i conti come la serva quando va a fare la spesa, ovvero sulla carta da macellaio, si sorprende quando trova concorrenti che gli fanno barba e capelli (senza essere orientali) e l’unica trovata che ha è quella di fare concorrenza ai cinesi lavorando come i cinesi. E poi ci chiediamo perchè in questo paese l’imprenditoria vera non esiste…
UN GRANDISSIMO V-A-F-F-A-N-C-U-L-O A QUELLI CHE SONO CONVINTI CHE IL PRECARIATO non è stato un danno per noi giovani…….
LA DESTRA DICE CHE TUTTO VA BENE…… LASCIAMOLI SPUTTANARSI……
UN GRANDISSIMO V-A-F-F-A-N-C-U-L-O A QUELLI CHE SONO CONVINTI CHE IL PRECARIATO non è stato un danno per noi giovani…….
LA DESTRA DICE CHE TUTTO VA BENE…… LASCIAMOLI SPUTTANARSI……
L’importante è che i parlamentari abbiano stipendi d’oro, macchine di lusso, duemilaottocento privilegi di ogni tipo possibile e immaginabile…caro Beppe, sono venuto allo spettacolo del 16 che hai fatto al palalottomatica, a fine spettacolo mi sono alzato per batterti le mani perchè sei un grande, meriti tutta la mia stima e il mio affetto…fai presente a questi “ononrevoli” ( che poi di ononrevole non si è capito bene cosa hanno ) che oggi le ditte schiaffano in faccia ai ragazzi contratti a progetto o ancor peggio al max stage, insomma alla fine sei tu che dev ipagare l’azienda per farti fare l’esperienza, perchè oggi se nn hai esperienza non ti fanno fare un cazzo! a 25 anni già pretendono che tu sappia usare 8 milioni di strumenti o che magari già sei un respoansabile di reparto, senza capire che se nessuno ti assume mai la potai fare l’esperienza…siamo nella merda insomma Beppe!!
è uno schifo!!non si fanno piu figli perche’ nn ci sono soldi per mettere su famiglia e comprarsi casa–mi tocchera diventare un delinquente per tirare avanti,chi è onesto muore di fame oggi
La legge Biagi, Co.Co.Co. e Co.Co.Pro hanno portato insicurezza e stipendi da fame. Fare lo schiavo sudista era meglio. Quello almeno poteva farsi una famiglia.
Ma il “tomo” della Legge Biagi lo hai letto? Ma ti pare che i berluscoidi vari si sarebbero potuti fare “belli” con leggi e normative non promulgate durante il governo di Silvio?
Informazione corretta eh?
Maurizio
Dice Noam Chomsky uno dei più brillanti intellettuali del nostro tempo:-Il 1 maggio è la festa dei lavoratori. Fu istituito per manifestare la solidarietà agli operai americani che nel 1880 si batterono duramente e soffrirono molto per ottenere la giornata di 8 ore.Gli Stati Uniti sono una delle poche nazioni dove quel giorno di solidarietà con i lavoratori americani è quasi sconosciuto. Questa mattina nelle ultime pagine del “Boston Globe” ho trovato un breve articolo intitolato,” A Boston si celebra il 1 maggio”. Sono rimasto sorpreso, perchè non penso di avere mai visto qualcosa di simile negli Stati Uniti. E poi è saltato fuori che qualcuno celebrava realmente il 1 maggio, ma si trattava solo di lavoratori cinesi ed ispanici immigrati di recente nel paese.Questo è un esempio drammatico dell’efficienza con la quale il business controlla l’ideologia del popolo statunitense e di quanto sia efficace il suo apparato propagandistico e l’indottrinamento nel privare la gente di ogni consapevolezza dei propri diritti e della propria storia….. “”” Ed è quello che sta succedendo anche in Italia…. Italiani svegliamoci prima che sia troppo tardi. Anche nel nostro paese come gli Stati Uniti la democrazia è un sistema basato su bugie e falsi miti e ( dice Chomsky ) come quello dei fantasici vantaggi della flessibilità, che tradotto in parole povere significa solo ” se oggi avete un lavoro domani chissà”!!!!!!!!
Per Francesco, traduzione:
Die Arbeit macht frei (leggi: di arbait mact frai) è tedesco e significa “Il lavoro rende liberi”, era scritto all’ingresso dei campi di concentramento…
ho lavorato in un call center a catania per un mese.
Vendevo adsl telecom via telefonica.
Si, venivo mandata perennemente affanculo 🙂 …
cmq non avevo un fisso ma un guadagno di circa 2 euro x adsl venduta..
Ho lavorato un mese x 4 ore al giorno…il mio stipendio e’ stato di 70 …si 70 euro x un mese di lavoro.
Grazie Silvio.
A parte lo sfruttamento, ma è vero che se non vendi abbonamenti ti “cacciano”? E’ per questo che TANTA gente riceve abbonamenti che non ha MAI richiesto?
Ciao,
Maurizio
Io studio e collaboro con un’azienda di progettazione industriale qualche ora a settimana, con un rapporto di Collaborazione Occasionale. Mi pagano 11 Euro l’ora netti, che reputo ottimi, per quello che faccio e dato che sono ancora uno studente universitario.
ho lavorato per 2.. e se mi chiedi perchè l’ho fatto, ti rispondo che non ci credevo. Non credevo potessero dare alla vita umana così poco valore. Eppure è la realtà, la realtà di una città come Roma. Servivo mediamente ogni ora portate per un milgiaio di euro, ne ricevevo due in cambio. mille – due. sono laureando in economia, e la cosa mi diverte terribilmente. amico, te vali più di 4 euro l’ora. e se non li vali te li vale la tua vita. pensaci sù.
ho lavorato per 2.. e se mi chiedi perchè l’ho fatto, ti rispondo che non ci credevo. Non credevo potessero dare alla vita umana così poco valore. Eppure è la realtà, la realtà di una città come Roma. Servivo mediamente ogni ora portate per un migliaio di euro, ne ricevevo due in cambio. mille – due. sono laureando in economia, e la cosa mi diverte terribilmente. amico, te vali più di 4 euro l’ora. e se non li vali te li vale la tua vita. pensaci sù.
ma io mi chiedo perchè nessuna forza politica ha promosso una raccolta di firme per l’abrogazione della legge biagi?
quella legge ha prodotto la devastazione piu’ totale e nessuno fa’ niente…non capisco.
La sinistra dei ds (Rodotà, Berlinguer ecc.)sta raccogliendo le firme per una proposta di legge che trovi qui:
http://www.precariarestanca.it/proposta-di-legge/
Beppe, potrebbe anche firmarlo e pubblicizzarlo sul suo Blog
BEPPE, TI PREGO
METTI UN LINK A QUESTO POST NELLA PRIMA PAGINA DEL BLOG, CON UN CORPO GRASSETTO E GIGANTE E NERO!
TI ASSICURO CHE SE LO FAI I COMMENTI DIVENTERANNO 5000!!
NON LASCIARLO MORIRE COME LINK SECONDARIO, DAGLI LA MASSIMA VISIBILITA’!!
PUOI FARLO TRANQUILLAMENTE!
TI PREGO FALLO!
SIAMO TUTTI CON TE!
P.S.=LA PERSONA CHE LEGGE QUESTO COMMENTO, FACCIA UN COPIA E INCOLLA E PUBBLICHI DI NUOVO QUESTO COMMENTO IN MODO CHE IL MESSAGGIO SOPRA ESPOSTO SIA SEMPRE VISIBILE.
AIUTATEMI RAGAZZI!
Simone
mi trovo perfettamente d’accordo con Simone. Il link sulla destra è molto importante secondo me per fare capire qual’è la situazione su un tema fondamentale per le nostre vite
Mirko
30 enne laureando in architettura fra 1 mese, diploma di geometra, cinque anni di lavoro come co.co.co e co.co.pro presso studi e imprese edili.
Curriculum sparsi tra studi, agenzie interinali e imprese edili..pochissimi colloqui, alcuni dei quali ridicoli (TIPO: Quale è il suo fumetto preferito?)
Ringrazio solo i miei, che mi possono ancora mantenere…
Ma è possibile che non si riesca più a tutelare il lavoratore (ferie, mutua ma dove sono finiti?)
Sono di Torino e ho appena assistito alle Olimpiadi: in montagna gli spettatori erano esclusivamente stranieri, pochissimi italiani: il motivo è semplice: il costo dei biglietti andava benissimo per loro, gli italiani non se lo potevano permettere visto che hanno stipendi 3 volte meno rispetto a loro!
Ciao, anch’io ho avuto la bella esperienza del co. pro. ho lavorato per 18 mesi in una agenzia immobiliare molto potente nella mia città, per farlo ho lasciato i miei due figli con la baby sitter, risultato:mi hanno dato da firmare il mio bel contratttino specificando che qualora si fosse presentato l’ispettorato del lavoro avrei dovuto dire che entravo e uscivo quando volevo, nessuno mi controllava, solo che mentre il capo andava due volte a settimana a fare il corso di degustazione di vini e a scegliere il fuoristrada nuovo eravamo io e la mia collega incinta di 8 mesi a mandare avanti l’ufficio(entrambe con patentino immobilare pagato a nostre spese!). Io passavo le mattinate in giro(neve, sole pioggia, porte in faccia stile testimone di Geova) a cercare case da vendere per le quali guadagnavo a cottimo ben 20 Euro a immobile e poi in caso di vendita il 10% del compenso. Ho perso appuntamenti dal pediatra, spettacolini all’asilo, partite di calcio e i mio figlio ha taciuto abusi di bullismo a scuola perchè avevo fin troppi problemi. quando ho chiesto il part- time mi hanno sbattuto lettralmente fuori dall’ufficio perchè erano stati chiari sin dall’inizio i problemi dei figli non li devono riguardare, la titolare dell’ufficio ha “diritto” ha curare il suo grande giardino della sua grande villa senza pensieri! Comunque più di una volta ho trovato degli immobili da vendere e il titolare l’ho ha acquistato ristrutturato e affittato senza darmi un euro di provvigione tranne i 20 a cottimo!!! Ma chi mi sa spiegare come mai nelle agenzie immobiliari la situazione è la medesima e l’ispettorato del lavoro non si fa mai vivo? Grazie per questo sfogo, vi lascio con l’importo degli ultimi due mesi di lavoro, luglio e agosto, rispettivamente 324 e 212.
Ciao Beppe è un ex schiavo quello che parla!Ora libero!
Io come molti altri ho attraversato un tunnel che mi conduceva a una vera e propria crisi esistenziale,a 21 anni dopo un xiodo di disperata ricerca di lavoro, imbocco il tunnel del lavoro temporaneo(cosa tra l’altro che mi ha costretto alla lontananza dalla mia amata terra sarda),ho visto la luce solo dopo un anno e mezzo,non prima di aver cambiato (per volere dei padroni)4 lavori ed esser stato preso per il c..o come stagista presso una famosa banca milanese.Mi liquidarono con:-Il suo progetto e terminato siamo contenti di lei,la ricontatteremo non appena se ne presenterà 1 nuovo..ancora aspetto la chiamata!-e con un carnet di buoni pasto del valore di 5 scarsi che prontamente gli ho risbattuto in faccia.Del resto io cercavo anche un umile lavoro come lavapiatti,quando accettai la proposta di stage ero entusiasta credevo di essere arrivato nell’isola che non c’è,diedi il massimo per imparare e produrre sul lavoro,ore di studio a casa da autodidatta,risultato:fai fare allo stagista senza dargli nemmeno un euro al mese,quello che potrebbe fare una persona che di euro ne pretende almeno 1500 al mese.Ebbi anche un problema alla gamba causato da un torneo di calcetto aziendale e loro mi pretendevano in ufficio ugualmente perche dovevo imparare + infretta possibile!Fatto sta che dopo ciò, presi la decisione di trasferirmi in inghilterra per studiare inglese,mai fatta scelta migliore!Arrivai a guadagnare anche 3 volte rispetto a un semplice cameriere che svolge attività qua in italia!Il mio inglese ora e ottimo e dulcis infundus con i risparmi fatti e il sussidio di disoccupazzione che lo stato mi deve (e sottolineo deve )passare ogni 20 del mese mi pago le spese come studente fuori sede qua a milano..vi assicuro che le spese non sono poche.Ora sono sul punto di dire sono loro che cercano un lavoratore non viceversa,io il mio lavoro l’ho trovato!4 mesi da cameriere estivo e mi mantego un anno di università!
l’inglese sicuramente lo sai bene ma per il latino c’è ancora tanta strada da fare..DULCIS IN FUNDO!
ho 36 anni, mi sono laureata in economia a pieni voti nel 1995. Dopo aver fatto la segretaria tutto fare per 2 anni, nata la mia prima figlia sono rimasta a casa. Dopo la nascita del mio secondo figlio e dopo una serie di eventi sfortunati nel 2003 trovo finalmente impiego all’INPS di Bolzano (come semestrale) dove, per accedere devi anche superare l’esame di bilinguismo italiano e tedesco. Lì lavoro per 2 anni…con un incarico anche di responsabilità, ricostituivo le pensioni. Contratti di sei mesi in sei mesi…mai un giono di assenza con i bambini da crescere… un’enorme mole di pratiche definite…fosse contato qualcosa. Ad agosto cambiano le regole delle assunzioni…troppi semestrali di lingua italiana (nella provincia di bolzano i posti pubblici sono ripartiti in quote per italiani e tedeschi)…grazie arrivederci. Peccato che da agosto non ho più trovato lavoro, men che meno part-time per le ovvie esigenze familiari (mio marito è sempre in viaggio). So fare tante cose avrei mille interessi ma sembra che non servano a niente…..mi sento inutile e passo le giornate a farmi coraggio da sola. Lo scandalo è che gli enti pubblici sono i primi ad appofittarsi della flessibilità, risparmiando sui benefit e assicurandosi la possibilità di cambiare idea a piacimento sull’organico…
Comunque intanto nell’ufficio deve lavoravo nessuno è subentrato e le pratiche si accumulano da mesi…
Caro Beppe,
sono tristemente anch’io uno schiavo moderno di coloro che schiavisti non sono ma veri carnefici perchè come dici gli schiavisti veri, quelli di un tempo alla loro sopravvivenza ci tenevano, per interesse, ma ci tenevano.Ma soprattutto il rapporto era chiaro: io padrone, tu schiavo. Oggi ci facciamo addirittura prendere per i fondelli. Ed è questo che io vorrei innanzitutto: Non facciamoci cambiare le carte in tavola, c..o. Che ognuno si prenda le sue responsabilità perchè come minimo vorrei sapere per chi e di quale morte dovrei morire. Un po’ di dignità, solo un po’, c..o.Come abbiamo fatto a cadere così in basso. Alreo che cultura e civiltà, non guardiamo oltre il proprio naso.
La mia esperienza è esasperante, devo lavorare a mezza giornata come portiere (pulitore) in uno stabile di 4 scale, perchè ho mia madre malata di alzheimer da 6 anni che accudisco insieme a mio fratello, udite udite per conto di una impresa di pulizia con CONTRATTO A PROGETTO! Arrivo al punto: il precariato in sostanza l’ha introdotto la sinistra con i co.co.co. la destra ha fatto credere di aver tolto l’ingiustizia togliendo con i co.co.pro. i lavori manuali dal precariato in pratica lo sfruttamento più abbietto. ma andate a c…e. CI PRENDONO PER IL CULO!!! Perchè il passaggio dalla commissione che deve approvare il progetto è facoltativo! Questo cosa vi sembra… E’ COME SE UN LADRO NON VIENE INQUISITO DA NESSUNO SE NON SI COSTITUISCE. E cosa deve fare chi come me non puo avere molte alternative di lavoro visto che è gia nella situazione di non potersi già fare una sua vita per ovvie ragioni. E delle quali ne sono felice sia ben chiaro. Ma dopo il danno anche la beffa! Quale futuro mi aspetta dopo tanti sacrifici con questi presupposti che strozzano. E il bello é che alcuni pensano che devo anche ringraziare, perchè senza questo lavoro come facevo? Ma riandate a c..e!!!
flessibilità, umiltà, voglia di imparare,
disponibilità ad orari di lavoro impossibili…
sono questi i concetti chiave con cui sono cresciuta e ho studiato…
laureata in economia in corso e con il massimo dei voti mi guardo indietro e mi accordo che ho passato più di 3 anni delle mia vita a 500 euro al mese passando tra uno stage ed un co.co.pro. senza ferie, senza malattia, senza buoni pasto senza orari, senza rispetto e dignità. Lo stage questa fantastica possibilità che viene VENDUTA dalle più grandi realtà italiane (Meglio di starsene a casa sempre con l’ottica di arricchire il CV aspettando il lavoro che verrà in futuro) E poi? e Poi ti accorgi che passa il tempo… oggi ho 29 anni e non ho una miseria di versamenti e le GRANDI aziende continuano ad offrirmi stage di 12 mesi NON FINALIZZATI ALLA ASSUNZIONE, neanche quella carotina che ti tiene entusiasta… fino alla fusione del momento o all’improvviso blocco delle assunzioni che determinerà la tua esclusione.
Ma secondo voi, Pier Silvio quanti stage ha fatto?
Scommetto che anche lui lavora per mille euro lordi al mese?
non capisco eppure l’università l’ho pagata per intero anche io ed anche io una volta avevo dei sogni e delle prospettive.
Leggendo i post presenti in questa “colonna infame”
provo un senso di rabbia talmente forte da sentirmi
tutto pieno d’adrenalina e (sara l’adrenalina) addirittura eccitato sessualmente!
Ed è proprio in queste occasioni che mi piace mettermi una bandana in testa e cominciare a suonare il mandolino della moglie del nano (biancaneve?)
A proposito di fiabe….mi hanno detto che nei boschi di Arcore,
popolati da nani e da lucciole, nevica 365 giorni all’anno….
MA E’ VERO O SONO SOLO FIABE?
Cosa dire…io non so troppo di legge sono gusto arrivata un anno fa in Italia, pero mi e sucesso cual cosa di bello una settimana fa…non ho supperato il periodo di PROVA…..hohohoo..perche ragione ???non si sa pero como dice la legge possono mandarte a casa senza explicazione e è propio chuelo che hanno fatto, mi hanno tratato como un cane. Giusto una simple lettera NON SUPERAMENTO del periodo di prova. Ho chiesto al del personale se propio nessuno veniva a dirme niente, lui me ha risposto che eranno tutti in VACANZE. Che poca fortuna. Pero Lunedi sono andata li e li ho obligati a mettere la faccia, non avevano nessuna expliacazione da darmi nessun comento negativo da parti dei clienti. Pero io sono senza lavoro e loro tranquili perche la legge lo permete. Podrebe pasare ore a racontare tutta la vicenda pero non vale propio la pena. vorei solo sapere se posso fare cualcosa via legale o no? Gia che durante el periodo di prova tutti eranno satisfati del mio lavoro. Ho tutti email della gente ringranziandome per il mio lavoro, un saluto :O) hasta pronto
Non voglio che la persona che prenda il mio posto le passe lo stesso. (In gennaio sono partite di questa multinationale 16 personnes..non sembra un po troppo)
IL COPIA E INCOLLA DEVE INCLUDERE TUTTO QUESTO:
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BEPPE, TI PREGO
METTI UN LINK A QUESTO POST NELLA PRIMA PAGINA DEL BLOG, CON UN CORPO GRASSETTO E GIGANTE E NERO!
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P.S.=LA PERSONA CHE LEGGE QUESTO COMMENTO, FACCIA UN COPIA E INCOLLA E PUBBLICHI DI NUOVO QUESTO COMMENTO IN MODO CHE IL MESSAGGIO SOPRA ESPOSTO SIA SEMPRE VISIBILE.
AIUTATEMI RAGAZZI!
E BRAVA MULTINAZIONALE DELLA MINCHIA!!!
CI FACCIAMO PROPRIO UNA BELLA FIGURA CON LA NOSTRA CUGINETTA SPAGOLA!!
Dazed and confused….(stordito e confuso)…Mi sento un poco così (permettetemi la citazione dei Led Zeppelin) dopo aver sentito i ragli di questo inizio di campagna elettorale. Allora, qui in Italia, dice qualcuno, tutto va bene, la disoccupazione è ai minimi storici, c’è necessità urgente di mano d’opera straniera per sopperire alla carenza di personale italiano (altro falso clamoroso, o meglio, una di quelle mezze verità che fan solo danni), i co.co.che c.zzo ne so diventano tutti o quasi dipendenti (strapagati) a tempo indeterminato, le tasse sono diminuite (ma per chi???). In un momento in cui l’economia italiana non “tira” (colpa dell’11 settembre, del caro-petrolio, del caro-gasolio,della concorrenza cinese, dell’Euro, dell’amico Putin che non ci dà il gas, del 28 ottobre, del 1° maggio, della festa della mamma, degli scioperi del trasporto, dei no tav, dei no global, dei Verdi, dei comunisti, della zia di Pannella, ecc.) il Nostro duce formato ridotto ha fatto proprio il massimo (beh, forse non è solo “merito” suo, c’è pure il precedente zampino del molto ex pci Massimo il Navigatore). Ma allora questo post rappresenta quello 0,00001% degli italiani che non hanno un lavoro decente??? Mamma mia, siete proprio sfigati…O sbaglio. Mi son perso qualcosa???Mi sono perso io??? Oppure siete presi vergognosamente per i fondelli voi poveri “atipici”?
Ciao a tutti
Se VOGLIO aprire un’attività DEVO andare dal consulente del lavoro, dal commercialista, dalla banca.
Se VOGLIO (E SE POSSO) comprare casa DEVO andare dal direttore di una banca.
Se VOGLIO lavorare e guadagnare DEVO fare il leccaculo o lo schiavo sudista.
Se VOGLIO manifestare le mie idee, DEVO farmi rappresentare.
Se VOGLIO comunicare con una persona cara che è lontana da me, DEVO farmi truffare.
QUALUNQUE COSA IO DECIDA DI FARE, DEVO ESSERE PRONTO A DOVER ESSERE TRUFFATO.
FANCULO A TUTTO E A TUTTI!
Preferisco fabbricarmi una capanna nella natura toscana e aspettare un rapimento da parte degli alieni!
Preferisco essere rapito dagli alieni, che essere un'”alienato” in questa società della MINCHIA!
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MONDO NATURALE VS MONDO DI PLASTICA
MONDO DI PLASTICA.
E’ un mondo incentrato su:
Menzogna. Ipocrisia. Falsità. Cinismo. Raggiri. Raccomandazioni. Ricchi sempre più ricchi, poveri sempre più poveri. Dittature. Dittature che usano come maschera la democrazia. Guerre. Fanatismi. Arroganza. Lobby. Politici corrotti. Capitalismo killer. Sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Truffe. Insensibilità nei confronti dei risparmi di persone che lavorano in modo onesto. Menefreghismo. Egoismo. Consumismo. Competizione spietata e non controllata. Repressione. Arrivismo. Invidia. Imbarbarimento della cultura per divenire seguagi del Dio Denaro. Insensibilità nei confronti delle tradizioni locali, degli usi e costumi di un popolo e zero rispetto e cecità per l’individuo singolo e per la sua dignità. ecc….
MONDO NATURALE
E’ un mondo incentrato su:
Verità. Onestà. Coerenza. Amicizia. Amore. Solidarietà. Tolleranza. Altruismo. Cielo blu. Aria fresca e profumi della natura. Rispetto. Fiducia. REPUTAZIONE. Cultura. Lavoro onesto. Uomini liberi (liberi di dire TUTTO quello che pansano e LIBERI DI SCEGLIERE). Scambio DIRETTO tra persone e popoli di INFORMAZIONE, CONOSCENZA, PRODUZIONE, ARTE. Semplicità. Valorizzazione di ogni territorio con le proprie caratteristiche geografiche , storiche e demografiche.
Voi pensate che sia un mondo “utopico”, non “possibile”? Invece è il mondo che ci è stato DONATO. Siamo noi che lo stiamo IMPOVERENDO E INZOZZANDO.
Che fareste se un giorno i politici vi dicessero: “Il cielo non è Blu, il cielo è GIALLO, ma noi vi abbiamo fatto credere per moltissimi anni che è BLU per IL VOSTRO BENE”?
VEDETEVI IL FILM “THE TRUMAN SHOW” E CAPIRETE….
LA NATURA E’ VERITA’. LA VERITA’ TRIONFERA’ SEMPRE.
Lo stesso filosofo francese Rousseau affermava: “Più l’uomo si allontanerà dallo stato di NATURA, e più sarà INFELICE”.
Le elezioni politiche “purtroppo” sono importanti. MEDITATE E RIFLETTETE SU QUESTI CONCETTI E TIRATE LE VOSTRE CONCLUSIONI.
E’ incredibile ragazzi!!
Ieri sera sono “incappato” nella ripresa tv del discorso politico del portatore NANO di BAGGIANATE!!!
PORCA PUTTANA RAGA’!!
Una marea di coglionazzi in giacca e cravatta pronti ad applaudirlo!! Bandiere americane che svolazzavano a destra e a sinistra e altri STRAFALCIONI DEL C…O!!
A parte le SOLITE PANZANATE che credo tutti siano in grado di percepire (a meno che non si è non-udenti o non-vedenti) volevo incentrare il mio intervento su due osservazioni:
1) Siamo sicuri che le OLIMPIADI INVERNALI non siano altro che una STRATEGICA CONGIUNTURA studiata ad hoc dal NANO per far convogliare il massimo delle persone e dell’attenzione mediatica sul discorso di zio Benito? Perchè proprio a Torino? Perchè proprio subito dopo la chiusura delle olimpiadi? OLMPIADI INVERNALI VS OLIMPIADI DELLE CAZZATE!
2) Da professionista della comunicazione vi faccio notare unn fatto (che spero non negherete).
Avete osservato le bandiere e gli striscioni presenti tra la folla malsana? Tutti inneggiavano complimenti e ringraziamenti al nostro nanerottolo con tanto di nome. Ebbene signori, quei striscioni e bandiere erano PERFETTI! Non una piega, non una macchia, non uno slogan scritto a mano con un pennarello! ERGO: quegli obbrobbi sono stati prodotti e stampati dai mercenari del CAVALIERE SENZA MACCHIA e “discretamente” inseriti tra la folla. Le bandiere americane poi!!!! LINTE E PINTE! IMMACOLATE! Gliele avrà spedite Bush! Dov’è la partecipazione degli elettori in tutto questo??? FREDDEZZA E RAGGIRI. Berlusconi “ha usato” i suoi stessi elettori! Piazzare quà e là qualche striscione e bandiere autoprodotte in mezzo ad una folla che lo incita (ma che non tiene in mano quegli striscioni) è una STRATEGIA. La ripresa tv poi amplifica e fa impennare l’audience e il consenso degli spettatori IGNARI del magheggio!
Almeno nelle manifestazioni in piazza un pò di umanità la vediamo! (striscioni scritti a mano e tenuti a braccio)
Anche questa EVIDENZA volete negare?
Dazed and confused….(stordito e confuso)…Mi sento un poco così (permettetemi la citazione dei Led Zeppelin) dopo aver sentito i ragli di questo inizio di campagna elettorale. Allora, qui in Italia, dice qualcuno, tutto va bene, la disoccupazione è ai minimi storici, c’è necessità urgente di mano d’opera straniera per sopperire alla carenza di personale italiano (altro falso clamoroso, o meglio, una di quelle mezze verità che fan solo danni), i co.co.che c.zzo ne so diventano tutti o quasi dipendenti (strapagati) a tempo indeterminato, le tasse sono diminuite (ma per chi???). In un momento in cui l’economia italiana non “tira” (colpa dell’11 settembre, del caro-petrolio, del caro-gasolio,della concorrenza cinese, dell’Euro, dell’amico Putin che non ci dà il gas, del 28 ottobre, del 1° maggio, della festa della mamma, degli scioperi del trasporto, dei no tav, dei no global, dei Verdi, dei comunisti, della zia di Pannella, ecc.) il Nostro duce formato ridotto ha fatto proprio il massimo (beh, forse non è solo “merito” suo, c’è pure il precedente zampino del molto ex pci Massimo il Navigatore). Ma allora questo post rappresenta quello 0,00001% degli italiani che non hanno un lavoro decente??? Mamma mia, siete proprio sfigati…O sbaglio. Mi son perso qualcosa???Mi sono perso io??? Oppure siete presi vergognosamente per i fondelli voi poveri “atipici”?
Ciao a tutti
Dazed and confused….(stordito e confuso)…Mi sento un poco così (permettetemi la citazione dei Led Zeppelin) dopo aver sentito i ragli di questo inizio di campagna elettorale. Allora, qui in Italia, dice qualcuno, tutto va bene, la disoccupazione è ai minimi storici, c’è necessità urgente di mano d’opera straniera per sopperire alla carenza di personale italiano (altro falso clamoroso, o meglio, una di quelle mezze verità che fan solo danni), i co.co.che c.zzo ne so diventano tutti o quasi dipensenti (strapagati) a tempo indeterminato, le tasse sono diminuite (ma per chi???). In un momento in cui l’economia italiana non “tira” (colpa dell’11 settembre, del caro-petrolio, del caro-gasolio, dell’amico Putin che non coi dà il gas, del 28 ottobre, del 1° maggio, della festa della mamma, degli scioperi del trasporto, dei no tav, dei no global, ecc.) il Nostro duce formato ridotto ha fatto proprio il massimo (beh, forse non è solo “merito” suo, c’è pure il precedente zampino del molto ex pci Massimo o Minimo il Navigatore). Ma allora questo post rappresenta quello 0,00001% degli italiani che non hanno un lavoro decente??? Mamma mia, siete proprio sfigati…O sbaglio Mi son perso qualcosa???
Ciao a tutti
Dazed and confused….(stordito e confuso)…Mi sento un poco così (permettetemi la citazione dei Led Zeppelin) dopo aver sentito i ragli di questo inizio di campagna elettorale. Allora, qui in Italia, dice qualcuno, tutto va bene, la disoccupazione è ai minimi storici, c’è necessità urgente di mano d’opera straniera per sopperire alla carenza di personale italiano (altro falso clamoroso, o meglio, una di quelle mezze verità che fan solo danni), i co.co.che c.zzo ne so diventano tutti o quasi dipensenti (strapagati) a tempo indeterminato, le tasse sono diminuite (ma per chi???). In un momento in cui l’economia italiana non “tira” (colpa dell’11 settembre, del caro-petrolio, del caro-gasolio, dell’amico Putin che non coi dà il gas, del 28 ottobre, del 1° maggio, della festa della mamma, degli scioperi del trasporto, dei no tav, dei no global, ecc.) il Nostro duce formato ridotto ha fatto proprio il massimo (beh, forse non è solo “merito” suo, c’è pure il precedente zampino del molto ex pci Massimo o Minimo il Navigatore). Ma allora questo post rappresenta quello 0,00001% degli italiani che non hanno un lavoro decente??? Mamma mia, siete proprio sfigati…O sbaglio Mi son perso qualcosa???
Ciao a tutti
Salve, e grazie di esistere.
Volevo solo dire che, pur avendo rinunciato alla laurea per mancanza di fondi, un call-center di bologna il CO.CO.PRO. i 5 euro all’ora li prevede LORDI!E di laureati ce n’erano tanti…Me ne sono andata via perchè in questo momento ho la fortuna di poter vivere (…!) senza un lavoro ma anche perchè non mi pareva più dignitoso sottostare a nefandi condizioni di orari(il full-time di 10 ore al giorno con 20 minuti di pausa “lunga”-così la chiamavano- per il pranzo)ed ancora più nefandi ricatti il cui prezzo era sempre lo stesso: non essere messi in turno e, quindi, non lavorare proprio. Neanche i 4 euro più!
La povera ‘bonanima’ di Biagi magari non c’entra del tutto.Magari le sue intenzioni erano buone, no so, no l’ho letta la legge. Ma spero che ovunque si trovi adesso abbia realizzato l’entità del casino che ha combinato!
Non sono mai stata una fiera patriottica, ma mi ricordo che eravamo una bella nazione; in fondo, un bel popolo,almeno fino ad una quindicina di anni fa.
Poi è arrivata “Fozza Itaia”, dai mondiali di calcio del ’90,(altro che “scesa in campo” nel ’94!Plagiatori, maledetti…) e la discesa è stata verticale.
Che peccato!…..
Grazie.
Piera
Ciao a tutti voi,schiavi figli della legge Biagi. Io schiavo di altre leggi con nomi meno altisonanti vi racconto la storia di un lavoratore a tempo indeterminato-privilegiato. Nato a Napoli, laureato, imnpiegato, emigrato, spostao, con 2 figli, con mutuo a carico, insomma il sogno Itaiano. Lavoro in una azienda in utile ex partecipazione statale (gruppo IRI) ad un certo punto privatizzata (Gemina e vari altri) patrimonio di migliaia di miliardi( non lo dico io ma il valore di cessione dell’azienda quotata in borsa). Nel giro di 7 anni ’99 -’06 grazie al sistema imprenditoriale/bancario delle privatizzazioni Italiane, indebitata fino al collo ma sempre in utile, ho visto 4 Amministratori delegati, 3 direttori del personale, 4 direttori amministrativi, entrati con stipendi da favola e liquidati con Bonus ancora migliori. Unico filo conduttore taglio dei costi, riduzione del livello della qualità arroganza verso i dipebdenti ed i clienti entrambi vittime del potere di chi compra grandi patrimoni senza sborsare una lira (vedi indebitamento riversato sull’azienda). Poi mobilità, prepenzionamento coatto (in barba ai bonus concessi a chi chiede di restare al lavoro oltre gli anni maturati per la penzione godendo di una legge dello stato per ridure i costi sociali delle penzioni appunto); poi vendita di aziende del gruppo incassando mega dividendi per plusvalenze realizzate grazie ai paradisi fiscali………..la fine non è ancora scritta ma scommetto che non sarà molto diversa da tante altre passate, a meno che qualcuno non vigili attentamente; basta guardarsi intorno quando si parte con un aereo da Roma.
gradirei anonimato
M.P.
“La legge si sta rivelando efficace sopratutto nella tutela dei segmenti deboli, in particolare per l’occupazione femminile”. Roberto Maroni.
Noi donne “a progetto” non possiamo neanche pensare di fare dei figli, nè di ammalarci: non abbiamo diritto nè alla malattia nè alla maternità!
Io ho una malattia che mi costringe a stare spesso a casa. Ho un carcinoma, per cui devo fare delle terapie e mi devo sottoporre ad alcuni interventi. Quando non posso andare a lavorare sono solo fatti miei, non recepisco nessuno stipendio.
PS: A proposito: ho sentito dire che ci sono dei modi per chiedere un risarcimento per malattia anche per chi lavora a progetto, qualcuno mi sa indicare come devo fare?
” La legge Biagi favorisce occupazione permanente”. Maurizio Sacconi, sottosegretario al Welfare.
Ho una laurea e due master e non bastano per avere un “lavoro sicuro” e ben retribuito. Cosa dobbiamo fare di più? Conosco gente, miei colleghi, licenziati dopo 10-15 anni di servizio, dov’è la permanenza?
Loro non hanno mai lavorato, è per questo che parlano così.
Io manderei questa gente a zappare per farli rendere conto davvero di come stiamo noi lavoratori!
“La legge si sta rivelando efficace sopratutto nella tutela dei segmenti deboli, in particolare per l’occupazione femminile”. Roberto Maroni.
Noi donne “a progetto” non possiamo neanche pensare di fare dei figli, nè di ammalarci: non abbiamo diritto nè alla malattia nè alla maternità!
Io ho una malattia che mi costringe a stare spesso a casa. Ho un carcinoma, per cui devo fare delle terapie e mi devo sottoporre ad alcuni interventi. Quando non posso andare a lavorare sono solo fatti miei, non recepisco nessuno stipendio.
PS: A proposito: ho sentito dire che ci sono dei modi per chiedere un risarcimento per malattia anche per chi lavora a progetto, qualcuno mi sa indicare come devo fare?
” La legge Biagi favorisce occupazione permanente”. Maurizio Sacconi, sottosegretario al Welfare.
Ho una laurea e due master e non bastano per avere un “lavoro sicuro” e ben retribuito. Cosa dobbiamo fare di più? Conosco gente, miei colleghi, licenziati dopo 10-15 anni di servizio, dov’è la permanenza?
Loro non hanno mai lavorato, è per questo che parlano così.
Io manderei questa gente a zappare per farli rendere conto davvero di come stiamo noi lavoratori!
Salve,
Volevo dare la mia testimonianza di commerciante che non subisce la legge biagi direttamente ma forse nella maniera più subdola e cioè “da dietro” si ” da dietro” perchè se togliamo la sicurezza di un lavoro, di un futuro, e sopratutto se togliamo soldi a chi lavora non c’è speranza per la rinascita dell’economia anche a basso livello come quella dei negozianti come me e tanti tanti altri che sono stati falciati da questa finta legge benefattora del popolo.
Ps.
Grillo grazie di esistere e non ti arrendere mai insieme possiamo farcela
“La legge si sta rivelando efficace sopratutto nella tutela dei segmenti deboli, in particolare per l’occupazione femminile”. Roberto Maroni.
Noi donne “a progetto” non possiamo neanche pensare di fare dei figli, nè di ammalarci: non abbiamo diritto nè alla malattia nè alla maternità!
Io ho una malattia che mi costringe a stare spesso a casa. Ho un carcinoma, per cui devo fare delle terapie e mi devo sottoporre ad alcuni interventi. Quando non posso andare a lavorare sono solo fatti miei, non recepisco nessuno stipendio.
PS: A proposito: ho sentito dire che ci sono dei modi per chiedere un risarcimento per malattia anche per chi lavora a progetto, qualcuno mi sa indicare come devo fare?
” La legge Biagi favorisce occupazione permanente”. Maurizio Sacconi, sottosegretario al Welfare.
Ho una laurea e due master e non bastano per avere un “lavoro sicuro” e ben retribuito. Cosa dobbiamo fare di più? Conosco gente, miei colleghi, licenziati dopo 10-15 anni di servizio, dov’è la permanenza?
Loro non hanno mai lavorato, è per questo che parlano così.
Io manderei questa gente a zappare per farli rendere conto davvero di come stiamo noi lavoratori!
LETTERA APERTA, SENZA FRONTIERE, A TUTTI I CITTADINI ONESTI
Se ci si facesse una graduatoria relativamente a tutti i personaggi politici italiani sull’ingordigia politica, sugli obiettivi più negativi ai danni dei cittadini onesti cui può mirare un governo, sull’appoggio del tacito assenso con chi esercita il crimine, con conseguente accettazione della protezione dei criminali e rifiuto automatico di protezione delle vittime, Berlusconi ne uscirebbe il vincitore assoluto col massimo negativo dei voti.
A me mi sta facendo morire lentamente, tollerando a tutta forza che vengano protetti i criminali funzionari dirigenti dell’Amministrazione dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano che mi hanno fatto spezzare la salute anche dopo il contagio della tubercolosi in servizio e per causa di servizio, come meglio spiegato e provato nel mio sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com
AL RIGUARDO, PERSINO DUE VITTORIE SCHIACCIANTI IN MIO FAVORE AVANTI AL TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA LOMBARDIA NON SONO SERVITE A NULLA. SONO STATE CALPESTATE DAGLI STESSI DIRIGENTI FUNZIONARI AMMINISTRATIVI PER LUNGHISSIMI ANNI.
Io non so voi cittadini come chiamereste un uomo PRESIDENTE DEL CONSIGLIO che fa accettare tutto questo se capitasse a chi legge. Ho il dovere morale di avvertire tutti gli ignari cittadini in buona fede che la peggiore discriminazione l’ho vista applicare proprio durante il mandato che ha ricevuto Berlusconi come capo del Governo.
Credo che gli italiani abbiano l’ultima possibilità di salvezza recandosi alle urne ed impedire altre rovine e che Berlusconi recuperi consensi elettorali per provvido intervento del Presidente U.S.A. che vuole solo alleati a favore di ogni guerra che gli passa per la mente: ATTENZIONE: LORO SI AIUTANO E SI CONSIGLIANO PERCHE’ SI RASSOMIGLIANO! Continua qui sotto appena è possibile..(2)
Qualcuno ha scritto:
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AIUTATEMI RAGAZZI!
CONTINUAZIONE:
(2) .HA RAGIONE PRODI: “BERLUSCONI E’ UN PERICOLO PER IL PAESE”. Mi piange il cuore doverlo ammettere, ma purtroppo mi è stato tragicamente provato anche ora che sono in ossigenoterapia quotidiana domiciliare. BERLUSCONI, DOPO CHE E’ STATO INFORMATO DEI TRAGICI FATTI DI SERVIZIO CHE MI RIGUARDANO, MI HA DIMOSTRATO DURAMENTE DI NON AVERE UN CUORE UMANO, MA DI PIETRA. Egli pensa solo ad approfittare della sua carica politica e basta, pensando solo alla sua bottega.
PER LA MIA VICENDA INVECE, COL SILENZIO ASSENSO ACCONSENTE CHE CON L’USO DEI BOICOTTAGGI ILLECITI, MI SIA RIFIUTATO IL RISARCIMENTO DANNI ALLA MIA PERSONA RIDOTTA ANCHE SUL LASTRICO SENZA NEPPURE POTERMI CURARE CON RELATIVI FARMACI A SUFFICIENZA PERCHE’ DOVREI PAGARLI SENZA POSSIBILITA’ ECONOMICHE. E’ A QUESTO PUNTO CHE DAL POSTO DI LAVORO SONO STATA SPIETATAMENTE INDOTTA. Giovanna Nigris
Sono un ingegnere elettronico, ricercatore con un vecchio contratto Co.Co.Co.
L`anno scprsp dove lavoro i sindacati hanno festeggiato lo scorso anno i 18 anni di precariato di un collega (C’era bisogno di questa legge?).
Forse l’idea alla base e` di alleggerire il carico di responsabilita` delle aziende, non solo da un punto di vista economico,ma strutturale;tuttavia ha portato alla nascita di un esercito di lavoratori che,a tutti gli effetti,sono dei liberi professionisti in quanto:
non sono legati alle aziende
spesso sono altamente specializzati
sono costretti ad una formazione continua per essere sempre competitivi sul mercato.
Tutto sembra funzionare fino a quando non si prendono in considerazione le retribuzioni;noi precari siamo pagati meno della meta` dei dipendenti,pur avendo gli stessi obblighi.Tuttavia i servizi offerti dalle aziende che si avvalgono delle collaborazioni dei precari non sono mai diminuiti in questi anni.
La mia retribuzione e` di 1000 euro al mese,senza ferie,malattia,contributi,straordinari (e arriviamo anche a 12-14 ore di lavoro),senza la possibilita` di accedere ad un mutuo (magari per una casa)
Posso anche condividere l’idea di non essere legato ad un ente o ad un’azienda,ma propongo di essere trattato come un libero professionista a tutti gli effetti;ad esempio, con una retribuzione annua diciamo di 50.000 euro allora potrei:
ammortizzare i mesi in cui non lavoro
garantirmi un’assistenza sanitaria
scegliere di investire in formazione per essere sempre competitivo (master, corsi vari, certificazioni etc.)
Si deice che questa legge tuteli le classi piu` deboli;io non mi sento tutelato affatto.Ma allora a quale classe appartengo?Non sono neanche un debole?Che soddisfazione,un laureato,un giovane di 31 anni oggi e` qualsi niente.
P.S. Non capisco perche` si parla tanto dell’incivile Cina e del suo distorto mondo del lavoro quando i lavoratori cinesi li abbiamo dentro casa.
Hello admin, nice site ! Good content, eautiful design, thank !
Vi dico solo questo:
mio cugino: 31 anni. 13 anni di lavoro alle spalle.Sposato da due anni (dopo undici di fidanzamento). Contratto a tempo indeterminato. Mutuo ventennale acceso due anni fa.
Dovrebbe essere piuttosto felice. Dico io.
Invece è sempre scazzato, per il lavoro (lavora 13 ore al giorno per portare a casa 1300 euro), per il fatto che non si arriva a fine mese con le bollette, cazzi e mazzi, e perchè ancora non può permettersi di pensare di avere un figlio.
Ma ci rendiamo conto????!!!!!!
Mica ce l’ho con lui e non sono neanche invidioso (perchè poverino E’ DIVORATO dallo stress)
Ce l’ho con tutti lor signori che hanno creato questo cazzo di clima lavorativo!
Ma se sono insicuri e superstressati quelli che “respirano un pò d’ossigeno”, cosa cazzo DEVO ESSERE IO???
29 anni. Precario da 8 anni. Non sposato. Niente mutuo. niente figli. Paga da “schiavo sudista”. Zero tutele.
VAFFANCULOOOOOOOOOOOOO!!!!!
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mio cugino: 31 anni. 13 anni di lavoro alle spalle.Sposato da due anni (dopo undici di fidanzamento). Contratto a tempo indeterminato. Mutuo ventennale acceso due anni fa.
Dovrebbe essere piuttosto felice. Dico io.
Invece è sempre scazzato, per il lavoro (lavora 13 ore al giorno per portare a casa 1300 euro), per il fatto che non si arriva a fine mese con le bollette, cazzi e mazzi, e perchè ancora non può permettersi di pensare di avere un figlio.
Ma ci rendiamo conto????!!!!!!
Mica ce l’ho con lui e non sono neanche invidioso (perchè poverino E’ DIVORATO dallo stress)
Ce l’ho con tutti lor signori che hanno creato questo cazzo di clima lavorativo!
Ma se sono insicuri e superstressati quelli che “respirano un pò d’ossigeno”, cosa cazzo DEVO ESSERE IO???
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Caro Beppe,
ecco la mia storia.
Nel gennaio 2001 sono stato assunto dalla Egidio Galbani S.p.a. con un contratto a tempo determinato della durata di 3 mesi, il contratto è stato automaticamente rinnovato nel mese di marzo. Ad aprile mi sono licenziato perchè ho vinto una borsa di studio per il progetto Leonardo. Proprio al termine del suddetto progetto, durato 3 mesi, vengo riassunto dalla stessa azienda, nuovo contratto a tempo determinato, durata 1 mese!
Al termine il contratto viene rinnovato per un mese. Al termine, 15 giorni di pausa e dopo, nuovo contratto della durata di 3 mesi, rinnovato anch’esso. Al termine, soliti 15 giorni di pausa e poi arriva un nuovo contratto di 6 mesi. La storia si è ripetuta fino al feb 2004, quando mi viene detto che l’azienda deve “regolarizzarmi”,l’azienda mi propone di diventare un agente di commercio, un collaboratore esterno insomma, con gli stessi doveri che avevo da dipendente e con meno, molte meno certezze.
Accetto.
Mi fanno firmare una liberatoria dove è scritto a chiare lettere che accettando quella forma di contratto io recedo da qualunque mia intenzione di muovere azione legale contro l’azienda. Ma io non avevo alcuna intenzione di muovere azione legale contro l’azienda. Vabbene anche quello.
Poi ho saputo che l’assunzione era cosa dovuta da parte dell’azienda visti i contratti che erano stati stipulati tra le parti!
Ma il colmo lo ho visto quando siamo andati all’ufficio del lavoro a regolarizzare il tutto.
C’era un distinto signore in giacca e cravatta che alla domanda dell’impiegato preposto al caso, “come mai questi ragazzi sono stati assunti e licenziati così tante volte e adesso diventano vostri agenti?”. ” Beh, abbiamo avuto bisogno di loro a causa di malattie, infortuni e occorenza stagionale”. In realtà ognuno di noi aveva una sua zona e dopo 4 anni eravamo ormai parte integrante del personale.
Sono rimasto per circa 3 mesi poi sono andato via.
Che dire io sono un super fortunato visto che sono un infermiere con posto di lavoro a dir poco garantito, ma se mi giro in dietro vedo tanti miei amici che anno un sacco di problemi visto che quando non lavorano e succede spesso nessuno ti aiuta,invece nei paesi europei più evoluti puoi avere dei sussidi.
Paolo
Complimenti ti leggono anche in Giappone!In relazione alla legge Biagi dico solo una cosa: il povero prof. Biagi era un accademico che di aziende, come molti, ne conosceva solo quanto raccontato sui libri. Vorrei far vedere il disastro combinato attraverso i curriculum vitae che mi arrivano. Poveri figli! Un disastro! Poi vi sono gli over 50 a spasso, non possono fare i consulenti, perchè se per caso hanno un solo cliente, la ditta e loro stessi possono essere sospettati di lavoro continuativo occulto (cioè evasione dei contributi, chiedere all’INPS). Un disastro!! Ma perchè con molte persone esperte e capaci dobbiamo sempre essere in mano a degli improvvisati. Si stanno preparando tempi duri socialmente parlando ed anche qui non mi sembrano politicamente lungimiranti.Vi sono risorse che potrebbero essere sfruttate in senso pratico…che vengono lasciate alla depressione.Ci vogliono trasformare in americani, che conosco bene, con un’altra mentalità ed un’altro tipo di cultura.
Paolo
per cortesia omettete il cognome, non siamo in un Paese evoluto.
Complimenti ti leggono anche in Giappone!In relazione alla legge Biagi dico solo una cosa: il povero prof. Biagi era un accademico che di aziende, come molti, ne conosceva solo quanto raccontato sui libri. Vorrei far vedere il disastro combinato attraverso i curriculum vitae che mi arrivano. Poveri figli! Un disastro! Poi vi sono gli over 50 a spasso, non possono fare i consulenti, perchè se per caso hanno un solo cliente, la ditta e loro stessi possono essere sospettati di lavoro continuativo occulto (cioè evasione dei contributi, chiedere all’INPS). Un disastro!! Ma perchè con molte persone esperte e capaci dobbiamo sempre essere in mano a degli improvvisati. Si stanno preparando tempi duri socialmente parlando ed anche qui non mi sembrano politicamente lungimiranti.Vi sono risorse che potrebbero essere sfruttate in senso pratico…che vengono lasciate alla depressione.Ci vogliono trasformare in americani, che conosco bene, con un’altra mentalità ed un’altro tipo di cultura.
Paolo
per cortesia omettete il cognome, non siamo in un Paese evoluto.
A fantastic site, and brilliant effort. A great piece of work.
BEPPE, TI PREGO
METTI UN LINK A QUESTO POST NELLA PRIMA PAGINA DEL BLOG, CON UN CORPO GRASSETTO E GIGANTE E NERO!
TI ASSICURO CHE SE LO FAI I COMMENTI DIVENTERANNO 5000!!
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Cagliari 2/3/2006
ore 24 passate, ma io non ho sonno,
da giorni leggo e cerco questo post avidamente tra il blog di Beppe… disperato nn dormo,
caxxo è tardi e non dormi?
Già io ho un lusso enorme, sono un privilegiato: non ho obblighi di alzarmi presto la mattina; non ho un lavoro. Non dormo non solo oggi, ma da mesi, no bugia. Da anni ormai, ho 31 anni vivo con i miei, ho una forza e voglia di vivere, di sposarmi di lavorare che mi fa venire i crampi allo stomaco da quanto l’ho repressa. Ho un cavolo di diploma, una qualifica regionale, ma qui il lavoro non esiste. Qui a Cagliari si stanno giocando i posti di lavoro disponibili (quelli della cittadella della moda, quelli della stazione) tra i tesserati politici raccomandati. Io ho una sfortuna: Non ho un parente che mi possa “accozzare”, raccomandare.
Io la notte piango, la mattina combatto e cerco disperatamente, sono reattivo e ottimista nonostante tutto! Guardo intorno a me e vedo tanta ignoranza tra i miei concittadini. DISINFORMAZIONE, arretratezza culturale, indifferenza, qualunquismo, e tanta troppa mediorcrità, la rete la notte mi permette di respirare un pò d’aria fresca, e ciò è paradossale, visto che il vero cielo sta la fuori. Ho un’arma: la solidarietà e la compassione per i diritti umani, civili: c’è chi sta peggio dime. Io combatto per loro! ragazzi uniamoci, per una nuova epoca di umanesimo della nostra civiltà, un piccolo grande nuovo rinascimento. Uniti creeremo valore, la determinazione e la rivoluzione interiore di ogni singolo cittadino è fondamentale, noi possiamo fare tanto, possiamo fare tutto. Il mondo migliore non è un’utopia se diamo il giusto valore alla forza dei singoli.
La schiavitù ora ha un altro nome, così come sono state sostituite le parole quali dittatura, regime, povertà etc. ma noi le debelleremo nn solo nello zanichelli ma anche nella realtà!
Grazie Beppe per la tua forza e il tuo coraggio.
Simone
Questi politici da quattro soldi che ci ritroviamo tra le balle, incompetenti e ignoranti, che chissà dove vivono (perchè sicuramente non vivono nel nostro stupendo mondo, anzi, lo invidiano e vorrebbero togliercelo e per questo fanno quello che fanno) sono tutti convinti che siamo dei Co.Co.Co.glioni, ma noi sappiamo che non è così, che se ci uniamo siamo più forti. Perciò uniamoci per favore, e facciamo qualcosa, non so bene cosa, non sono brava nel progettare, ma sono pronta a partecipare. E facciamolo al più presto, prima che ci abbiano distrutto il nostro stupendo mondo. La mia mail è robina6@virgilio.it, se qualcuno avesse qualche idea.
Tutti i benpensanti di questo bel paese esortano i giovani a crescere, ad andare fuori di casa e a costruirsi una famiglia. Mi domando cosa ci possa essere di più cinico di questo mondo del lavoro che tiene precari e sottopagati persone che hanno trent’anni. Fermo restando che a trent’anni non ci si può più definire giovani, ma almeno adulti maturi che potrebbero avere dei figli…..come si può mantenerli se non c’è la possibilità di guadagnare.
Per lor signori ci sono i fuoristrada ultima generazione, per i poveracci la possibilità di pagare in comode rate in trenta mesi senza interessi ( quando va bene). Ciao Lollo
Ho 28 anni, laureata in Conservazione dei beni culturali da 4 anni (con il massimo dei voti), a seguire master di un anno(per disperazione), tirocinio di 12 mesi retribuito (poco), contratto a tempo determinato (3 mesi!) presso il comune di Imola, attualmente ho un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Storie e metodi per la conservazione dei beni culturali (Ravenna). Per chi, fortunatamente, non lo sapesse, l’assegno di ricerca non è riconosciuto dallo stato come contratto di lavoro: io verso il 17% all’inps, ma figuro come nullatenente. Niente dichiarazione dei redditi quindi. Non ho diritto a ferie, malattia, maternità, buoni pasto, non ho orario di lavoro, tutto al buon cuore del mio tutor. Non solo, tale “contratto” non ha valore come punteggio aggiuntivo nei concorsi per il personale universitario. A fine anno scadrà e mi è stato proposto un dottorato: altri 3 anni di borsa di studio con gli stessi “privilegi”, in aggiunta l’obbligo di restituire quanto versato in caso di rinuncia (ossia qualora trovassi un lavoro vero). Alternative? I bilanci degli enti locali in materie di beni culturali (nel mio caso biblioteche) parlano da soli. Cambiare mestiere? Basta fare una ricerca sul sito della regione Emilia Romagna, sotto la voce formazione permanente: 0. Concorsi? 1500-2000 domande per 1 posto che nel 99,99% dei casi è già stato assegnato. Questo offrono l’Università italiana e lo Stato. Complimenti. Dimenticavo, conosco molti laureati che con il miraggio di un posto lavorano per mesi, se non anni, gratis, nei vari dipartimenti. Questo non è lavoro nero? Per quanto ancora lo vogliamo tollerare?
Caro Beppe, l’altro giorno la Moratti,candidata sindaco del Comune di Milano, ha detto che per innalzare il reddito procapite è necessario che le aziende assumano più laureati,notoriamente più pagati, e che Milano è in prima linea nelle offerte di lavoro per tale categoria.Ora chiunque abbia mai letto o visitato riviste o siti specializzati nella ricerca di lavoro sa benissimo che le offerte per i laureati in pratica non esistono se non nella formula “con tot anni di esperienza” oppure con laurea e master di contorno. Ricordo che qualsiasi master è la tomba della laurea, perchè la svaluta ed è antidemocratico, perchè accessibile solo a coloro che ne possono pagare le altissime rette.
Caro Beppe, l’altro giorno la Moratti,candidata sindaco del Comune di Milano, ha detto che per innalzare il reddito procapite è necessario che le aziende assumano più laureati,notoriamente più pagati, e che Milano è in prima linea nelle offerte di lavoro per tale categoria.Ora chiunque abbia mai letto o visitato riviste o siti specializzati nella ricerca di lavoro sa benissimo che le offerte per i laureati in pratica non esistono se non nella formula “con tot anni di esperienza” oppure con laurea e master di contorno. Ricordo che qualsiasi master è la tomba della laurea, perchè la svaluta ed è antidemocratico, perchè accessibile solo a coloro che ne possono pagare le altissime rette.
CONTINUAZIONE/SOLUZIONE
NON SAREBBE MEGLIO INSERIRE IN QUELLE FACOLTA’ CHE CONTEMPLANO L’INSEGNAMENTO QUALCHE MATERIA PER “INSEGNARE AD INSEGNARE”? E POI FAR FARE UN TIROCINIO, PAGANDO L’INSEGNANTE PER ESEMPIO CON I FONDI DESTINATI AI CORSI DI RECUPERO CHE MOLTI INSEGNANTI DI RUOLO NON VOGLIONO PIU’FARE?
CREDETE CHE NON CI ABBIANO PENSATO QUESTE MENTI SUPERIORI CHE CI GOVERNANO?! IO CREDO CHE VENGA FATTO TUTTO IN FUNZIONE DELLA DISFUNZIONE PER CONTINUARE A PERPETUARE LO STRAPOTERE DI ALCUNE CATEGORIE VEDI PROFESSORI UNIVERSITARI!
Caro Beppe Grillo,
sono un non più giovanissimo laureato in Scienze dell’Educazione con indirizzo Esperto nei Processi Formativi, ho 32 anni e mi sono laureato nel 2001 con una votazione che definirei dignitosa 106/110. Sono stato ingannato, come tantissimi colleghi, dalle prospettive di questa, allora nuova, facoltà, infatti esiste ormai da circa 11 anni (io mi sono iscritto nel 97), ma gli sbocchi che dovrebbe avere sono del tutto fittizi. La grande bugia che è stata raccontata allora, riguardava la formazione di equipe socio/psico/pedagogiche che avrebbero trovato naturale collocazione nelle scuole di ogni ordine e grado, tuttavia come tutti sanno questo non è avvenuto e la figura professionale dell’esperto nei processi formativi che si dovrebbe occupare di organizzare la formazione di personale docente, ata, e non ultima la formazione degli studenti viene affidata a organismi privati, spesso improvvisati e senza alcuna qualifica, o provenienti dai vari CSA non più preparati di un semplice impiegato d’ufficio. Anche nel settore privato, soprattutto nelle grosse aziende, doveva essere prevista questa figura professionale, ma anche li non c’è stata una sorte migliore. L’altro sbocco infine è l’insegnamento storia e filosofia nei licei, scienze dell’educazione e psicologia negli istituti tecnici commerciali per il turismo (classi di concorso A036 ED A037). Ma come sappiamo per insegnare ci vuole l’abilitazione, corsi così detti SISSI, della durata di 2 anni e del costo di circa 1000 ad anno, nei quali corsi si sostengono gli stessi esami in forma ridotta (pedagogia,psicopedagogia,didattica speciale/interculturale ecc), della facoltà di scienze dell’educazione. Ora, a mio avviso, questa è una speculazione, da parte dello stato, alle spalle del disoccupato e soprattutto nei confronti dei laureati miei colleghi che in questo settore sono più che formati.Mi chiedo perché la specializzazione del medico viene pagata 900 al mese e l’aspirante insegnante deve pagare?
Caro Beppe,
sono anch’io una vittima della legge Biagi.
L’11 settembre del 2001 sono stata assunta come formatrice in un centro di formazione professionale con un contratto a tempo determinato di 11 mesi. nei due anni precedenti erano stati assunti, con contratti a tempo determinato, diversi miei colleghi che nel 2001 passavano a tempo indeterminato per effetto della legge sul lavoro che vigeva prima dell’entrata in vigore della l. Biagi (dopo 2 anni di contratti a tempo l’azienda doveva assumere a tempo indeterminato). Ho lavorato per quell’azienda per 4 anni e non solo le mie condizioni contrattuali non sono migliorate ma sono addirittura peggiorate. ho avuto contratti via via più brevi, da 10 mesi fino all’ultimo di 6 mesi e nell’ultimo anno mi è stato proposto un contratto a progetto di 300 ore distribuite su 9 mesi e retribuite con 18 euro lordi a ora. inoltre mi chiedevano di impegnarmi per iscritto a lavorare in maniera esclusiva per quell’azienda e a dare la mia disponibilità a fare lezione in qualunque giorno e per qualunque organizzazione oraria delle lezioni avessero stabilito loro(cosa assolutamente incompatibile con il co.pro). considerando che abito a 60 km dall’azienda e che non è raggiungibile con i mezzi pubblici, rischiavo di farmi 120 km in macchina tutti i giorni anche per una sola ora di lezione! mi sono fatta un rapido calcolo e ho capito che o mi cercavo un’alternativa oppure, tolte dallo stipendio le spese varie, avrei dovuto pagare io per lavorare!
questa è la legge biagi, si considera occupato anche chi lavora per due giorni a settimana e guadagna 400-500 euro al mese!
p.s.
non ho ancora trovato un’alternativa valida (ma ci sto lavorando),ho 31 anni e abito in sardegna a casa dei miei genitori. di questo passo ce la farò a comprarmi una casa tutta mia e magari a potermi permettere di avere un figlio prima dei 45 anni?
valentina
Ho 28 anni, laureata in Conservazione dei beni culturali da 4 anni (con il massimo dei voti), a seguire master di un anno(per disperazione), tirocinio di 12 mesi retribuito (poco), contratto a tempo determinato (3 mesi!) presso il comune di Imola, attualmente ho un assegno di ricerca presso il Dipartimento di Storie e metodi per la conservazione dei beni culturali (Ravenna). Per chi, fortunatamente, non lo sapesse, l’assegno di ricerca non è riconosciuto dallo stato come contratto di lavoro: io verso il 17% all’inps, ma figuro come nullatenente. Niente dichiarazione dei redditi quindi. Non ho diritto a ferie, malattia, maternità, buoni pasto, non ho orario di lavoro, tutto al buon cuore del mio tutor. Non solo, tale “contratto” non ha valore come punteggio aggiuntivo nei concorsi per il personale universitario. A fine anno scadrà e mi è stato proposto un dottorato: altri 3 anni di borsa di studio con gli stessi “privilegi”, in aggiunta l’obbligo di restituire quanto versato in caso di rinuncia (ossia qualora trovassi un lavoro vero). Alternative? I bilanci degli enti locali in materie di beni culturali (nel mio caso biblioteche) parlano da soli. Cambiare mestiere? Basta fare una ricerca sul sito della regione Emilia Romagna, sotto la voce formazione permanente: 0. Concorsi? 1500-2000 domande per 1 posto che nel 99,99% dei casi è già stato assegnato. Questo offrono l’Università italiana e lo Stato. Complimenti. Dimenticavo, conosco molti laureati che con il miraggio di un posto lavorano per mesi, se non anni, gratis, nei vari dipartimenti. Questo non è lavoro nero? Per quanto ancora lo vogliamo tollerare?
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Io sono uno studente all’Università di Lecce.Nonostante non lavoro ancora,ogni giorno mi trovo a contatto con gente disperata:gente che è costretta a lavorare nei pub fino a tarda notte con una laurea in Biologia;gente sfruttata dalle compagnie pubblicitarie nella distribuzione di materiale con una laurea in Beni Culturali;gente che abbandona il posto alloggio a causa dell’aumento del costo della vita(anche la Casa dello Studente,come nel mio caso).Siamo ancora nella terra della disperazione,e quello che ci rimane è salire in cerca di fortuna…Ricordo poi lìesperienza di un mio amico salito a Modena in cerca di fortuna.Venne sistemato nella Maserati grazie ad una compagnia di collocamento con un contratto trimestrale.Si occupava di prove idrauliche.Quando chiese la stabilizzazione del contratto per avere maggiori garanzie subì una sorta di ostracismo:il contratto rimase trimestrale,venne spostato alla catena di montaggio,diminuì leggermente il suo stipendio e aumentarono le ore di lavoro straordinario.Fu costretto a licenziarsi…
E’ questo quello che intendono con flessibilità???Crescita dello stress psicologico;mancanza di reali rapporti con il datore di lavoro;minore collaborazione tra gli addetti ad un settore(a causa del continuo interscambio degli stessi);minima tutela del lavoratore;ALIENAZIONE portata allo stremo.
Mi vergogno di essere Italiano per questo.Un soggetto precario che non sa più dove sbattere la testa.grazie Beppe per lo splendido post e grazie perchè parli delle cose che i giornali non dicono più.
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Ok. Stabilito che il lavoro precario porta guadagno a chi non se lo merita sfruttando poveri cristi, qualcuno sa e può spiegare come funziona il sistema? Quali sono le regole da applicare per le “chiamate” da parte delle agenzie di lavoro (?) per i propri iscritti? E’ possibile/legale che l’azienda interessata a mano d’opera possa decidere in base a criteri ai più sconosciuti (leggasi: raccomandazione) di “convocare” chi vuole tramite le suddette “agenzie”? Quasi-lavoro da 5 anni (in media 100 gg. lavorativi all’anno, circa 20 settimane)in un’azienda (multinazionale alimentare) che funzionava alla grande e che da tre anni a questa parte si è trasformata in un covo di inetti (in posizioni strategiche), i quali, oltre che aver disintegrato la reputazione dell’azienda stessa con la loro gestione ridicola, approfittano della loro posizione per minacciare e intimorire non solo i nuovi arrivati, ma anche le agenzie di lavoro stesse!!! Un esempio per tutti: ultimi tre scioperi nazionali o di categoria: in occasione del primo, il direttore della produzione (D.D.P.) (ma che c’azzecca con la manovalanza?) ha telefonato all’agenzia minacciando che chiunque avesse aderito allo sciopero non avrebbe dovuto più essere convocato. Agenzia che ha telefonato a sua volta ad ogni iscritto/impiegato informandosi sull’eventuale adesione imponendo di non aderire. Secondo sciopero: sempre il famigerato D.D.P. questa volta si deve essere svegliato di buon umore, perchè solo chi NON avesse aderito allo sciopero sarebbe stato passibile della sanzione di “espulsione sine die”. In parole povere: sciopero per imposizione aziendale. Solito giro di telefonate di minaccia dell’agenzia e vai con il terzo sciopero. Questa volta si ricomincia da capo e se aderisci allo sciopero sei a casa per sempre. Ma queste cose si possono fare? C’è qualcuno che mi può aiutare a scoprirlo? I sindacati mi hanno risposto che non possono fare niente per “quelli come me”. Ditemi almeno di cosa devo morire!
La definizione “schiavi moderni” è proprio azzeccata. Da quando avevo 16 anni ho sempre lavorato e studiato… lavorato sempre in nero oppure con i mitici Co.Co.Co. poi Co.Co.Pro … addirittura ultimamente mi era stato fatto un “contratto a intermittenza”…sembra irreale , vero? invece si chiama proprio così!!
E cosa significa? nel mio caso : lavori 40 ore a settimana e ti metto in regola massimo 8/10 ore!! bello , vero? in tutti questi meravigliosi contratti: niente diritti . Nè malattie, nè ferie, nè maternità pagate! se lavori guadagni (POCO), se stai male … cavoli tuoi!! Proprio forte la “legge Biagi”! Per dieci anni mi sono sentita davvero sfruttata… ora va un po’ meglio: sono entrata nel roseo mondo della scuola…pubblica. A proposito.. ho lavorato anche nella scuola privata … dove diritti,democrazia e libertà non esistono!!!
Benvenuta nel fantastico mondo del precariato della scuola pubblica!!! (…o di quello che ne rimane EHEHHEHEH :-)) La cosa migliore di questi tempi è proprio aprire una scuola privata, dove ti prendi un diploma 5 anni in uno, online senza obbligo di presenza, ovviamente con commissione d’esame interna!!!!
caro beppe, la mia testimonianza è come quella di molti, da quanto ho letto nel tuo blog e spero vivamente che queste esperienze arrivino al governo, qualunque esso sara nelle prossime elezioni. dopo aver fatto l università, lavorando con i famosi co.co.co., per poter sopravvivere, nei famosi call center (che somigliano piu a delle sette dove devi credere nel prodotto, ingannare la gente a cui telefoni e mantenere un rendimento alto e costante altrimenti sei silenziosamente licenziato), sto quasi per laurearmi anche se già lavoro da un annetto. il paradosso di tutto ciò è che oltre ad aver scelto un settore professionale dove il co.co.pro. è endemico, questo settore è stato anche uno dei prmi a soffrire gli enormi tagli dell’ultima finanziaria. questo settore è la cooperazione internazionale. risultati: il 38% dei soldi che una ONG eroga per un suo dipendente vanno allo stato, il che si traduce con il fatto che io ora sono in Nicaragua, a lavorare, con un guadagno di 950 euro, lavorando per una piccola ONG che per sopravvivere deve fare i salti mortali e solo puo contare sui sogni e gli ideali delle persone che ci lavorano. ma cari miei anche i sogni spariscono quando sei gran parte del giorno senza acqua e senza luce e ti becchi non si sa quali malattie per 950 euro al mese…e poi guardi i tuoi colleghi dell Unione Europea e ne guadagnano 5000. questa cifra mi sembra esagerata (ne io ho l’esperienza per poterla pretendere e forse nn l’avro mai se le strutture nn hanno agevolazioni per la formazione) ma non mi sembra troppo chiedere di poter vivere degnamente nel mio paese; col mio stipendio l unico modo per poter vivere serena e magari mettere da parte 2 lire per un giorno in cui uno dovesse decidere di avere una famiglia, una casa (mi sembra di aver detto una bestemmia quasi) è vivere in una repubblica delle banane d’oltreoceano, specifico d’oltreoceano perche sinceramente non posso dire che il mio paese vanti una reputazione migliore..
Ciao scusami come si fa a lavorare in una ONP all’estero? Che professionalità sono richieste? A chi chiedere? Potrebbe servire un insegnante di sostegno?
Il Nicaragua cmq ha il vantaggio di essere palesemente una banana’s republic, la maggioranza degli Italiani pensano solo all’ultima trombata in una casa chiusa legalizzata (Grande Fratello) e chi c’ha i soldi pensa che l’economia vada bene e che tutti ci lamentiano xkè nn abbiamo voglia di lavorare: s’è perso il senso della realtà. Se mi dici che anke in Nicaragua è così, mi deprimo per 5 secondi esatti e poi continuo a vivere cinicamente la mia umile esistenza…
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P.S.=LA PERSONA CHE LEGGE QUESTO COMMENTO, FACCIA UN COPIA E INCOLLA E PUBBLICHI DI NUOVO QUESTO COMMENTO IN MODO CHE IL MESSAGGIO SOPRA ESPOSTO SIA SEMPRE VISIBILE.
AIUTATEMI RAGAZZI!
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Ciao Beppe….
Sono Massimo 26 anni da 3 anni sono collaboratore presso un’azienda di Perugia del settore ICT.
Mi sono trasferito dal mio paese ( Prov. Roma )
per trovare fortuna….e si può dire tutto tranne che sono fortunato….Nel Marzo 2003 vengo “assunto”,se così si può dire dalla mia attuale socità con contratto di tipo Co.Co.Pro. dopo ripetuti anni e dopo ripetute promesse ( contratto a tempo Indeterminato )sono ancora nella situazione iniziale….Ora io mi domando per quanto tempo ancora dovrò sopportare questa situazione?????
Mi auguro di cuore che la situazione cambi velocemente….e vorrei dire una cosa al Sig. Sua Maestà Berluska…:”Venga a vivere lei con 950 euro al mese..con afitto da pagare e tutte le relative spese…!!!!!!!”
Grazie Beppe per quello che fai….spero di venire a vederti qui a Perugia il 22 Marzo….
Ragazzi uniamo le ns forze e scateniamo l’Inferno!!
Sinceramente non so se la mia vicenda sia da ascrivere alle “magnifiche sorti progressive” della Legge 30 o, peggio, sia il portato naturale della Legge Treu, ma scrivo nella duplice e dolorosa veste di neo-disoccupato 40enne e di ex pendolare della Napoli-Roma, precario per 5 anni al CNR di Roma. Risiedo in provincia di Napoli, e, a fronte di inenarrabili sacrifici, economici e non, di onorato servizio, crescita professionale, umana e culturale, in Italia ed all’estero, come l’Aretino Pietro, che però si salvò, mi ritrovo “con una mano avanti ed una indietro”! Dunque, a 40 anni, una laurea, 2 Masters, specializzazioni varie, in Italia ed all’estero, una pluriennale esperienza come buyer in diverse aziende, in Italia ed all’estero, vado avanti per forza di inerzia e di CV inviati alle aziende o alle Agenzie di lavoro interinale, nella speranza che qualcuno si prenda la briga di leggerli seriamente e non solo per passarli alle sterili statistiche dell’Istat.
Il problema principale, ora, è che nonostante i tanti anni trascorsi al CNR tra lavoro e corsi di specializzazione in Italia ed all’estero ad imparare i misteriosi percorsi dell’Innovazione Tecnologica e del rapporto tra ricerca ed impresa, tutte queste competenze non servono a nessuno! Al CNR sicuramente no, visto che non ha potuto, ob torto collo, servirsene ultriorimente per ovvi motivi contrattuali e finanziari nonostante le copiose risorse investite negli anni per formarmi. Alle aziende, men che meno, visto che di “buyers” ne è pieno il mercato del lavoro, ma con persone che hanno almeno 5 anni di esperienza in più rispetto a me; quasi una discriminante! Mi sono svegliato, inutilmente, tutte le mattine per 5 lunghi anni alle 04.30 per poter essere in tempo sul posto di lavoro a Roma. Ora sopravvivo grazie al lavoro di mia moglie ed alle tante altre cose della solitudine sociale e psicologica a me finora sconosciute! Considerino lor signori, “se questo è un uomo”
BEPPE, TI PREGO
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Lavoravo in nero come cameriere e portavo a casa più di 1000. Per lo stesso lavoro in un altro locale ne prendevo 900 in cococo. Nel primo locale non ho mai avuto problemi, i patti sono sempre stati chiari e corretti, era un rapporto lavorativo fra due persone di parola. Nel secondo locale dopo 8 ore giornaliere non si veniva più pagati… Con il gestore del primo locale sono rimasto in ottimi rapporti, dal secondo me ne sono andato via in malo modo ed ho in corso una causa.
Morale: Non sono solo i contratti ad essere cattivi, è la malizia di chi te li fa firmare che denuncia la loro disonestà.
Ho 35 anni. Lavoro come perito informatico nel settore delle Telecomunicazioni da quando ho 20 anni. Gavetta ed esperienza non mi mancano. Nemmeno esperienze:ho lavorato in Italtel, Siemens, Telecom.Sono brava. Mi hanno messo in cassa integrazione 3 anni fa, lavoravo per la FINMEK, altra società di merda, come la CIRIO, dove i grandi manager si sono mangiati tutto lasciando migliaia di operai con il culo per terra.Loro no, loro hanno nuove società, nuovi capitali e vanno in giro in Ferrari.
Comunque,da allora,di esperienze ne ho fatte e sono precipitata nel precariato.uno schifo. ti propongono finti lavori, senza contenuto, senza tener conto delle tue esperienze e della tua età, trattandoti come un poveraccio.Sia le società di ICT che chi poi usa il lavoro che gli dai: gli stessi colleghi tiguardano come se fossi un mentecatto.
Il mio contratto attuale è CO.CO.PRO. ma con questa sottile differenza: sono stata assunta con il ruolo di MANAGER. Non è tutto da ridere?
“In diversi post ho letto di persone che criticano il fatto che quelli che si lamentano del precariato sono quasi tutti laureati o neolaureati, che non hanno magari mai voluto “abbassarsi” a fare lavori di tipo manuale o similia.
Condivido in parte tali critiche.”
Perchè criticare chi ha fatto un investimento sul futuro ed esige un ritorno?
Non ritengo, nè mai lo farò, che i laureati siano “meglio” dei diplomati, ma credo sia condivisibile il pensiero che dopo aver trascorso anni all’università si debba avere l’opportunità di lavorare nel proprio campo!!!
Io ho fatto la cameriera e adesso, nonostante la mia laurea in Biologia (laurea sperimentale, 110 e lode) sto facendo la segretaria (per due mesi)nell’area amministrativa di una società immobiliare… e se ad Aprile mi offriranno di lavorare al banco del pesce della GS lo farò, devo pur campare, però oramai le Aziende hanno il brutto vizio di guardare male quei cv in cui il “candidato”, pur essendosi mostrato umile e adattabile, dimostra di essersi allontanato da quello che è stato il suo background di studi. Ecco perchè molti laureati non accettano qualsiasi tipo di lavoro viene loro proposto, e onestamente non mi sento proprio di poterli criticare! Già più di una volta mi è stato detto che il mio cv è buono, ma che dovrei eliminare la riga in cui dico di aver fatto la cameriera…
UNO DEI MALI DEL LAVORO PRECARIO STA DIVENTANDO LA
GUERRA DELLE AGENZIE PER RAGGIUNGERE IL BADGET,
I VOLUMI, PER FARE FATTURATO IN SOSTANZA.
NEL 1999 QUANDO PER LA PRIMA VOLTA FUI CONTATTATO
TRAMITE MANPOWER EBBI TUTTE LE INFORMAZIONI
SULLA SOCIETA’ PRESSO LA QUALE ANDAI A LAVORARE.
OGGI LE AGENZIE TI CONTATTANO, NON TI DANNO NESSUNA INFO SU INQUADRAMENTI E MANSIONI.
TI RITROVI IN UNA AZIENDA DOVE TI APPIOPPANO DEI
LAVORI OLTRE I “PATTUITI” E NON PUOI FARCI NIENTE
PENA LA PERDITA DELLA OPPORTUNITA’.
BISOGNA FAR CHIAREZZA NEL PRECARIATO CON REGOLE BEN PRECISE:
UN PRECARIO HA DIRITTO DI CONOSCERE PAGA, LIVELLO
E LE ESATTE MANSIONI CUI E’ DESTINATO.
QUESTO OGGI PER LE AGENZIE SIGNIFICHEREBBE SMETTERE DI LAVORARE; PUR DI FATTURARE VANNO INCONTRO ALLE SOLE ESIGENZE DELLE IMPRESE!!!
INFINE DOPO MAX 6 MESI DI LAVORO PRESSO UNA STESSA
AZIENDA IL PRECARIO DEVE ESSERE ASSUNTO O NO!!
SE UN PRECARIO RIMANE PER 6 MESI NELLO STESSO
POSTO SIGNIFICA CHE IL SUO LAVORO LO SA SVOLGERE.
IO PER ESEMPIO HO FATTO 3 ANNI DI FILA IN UNA STESSA AZIENDA CON IL TRUCCHETTO DELLO STACCO DI
3/4 GIORNI E LA FIRMA DI UN NUOVO CONTRATTO.
BASTA!!!!!!!!
@ Romina Giorgia Marelli
é uno stipendio medio… basso per un senior, ma sai bene che i creativi non prendono molto.
Ti consiglio di consultare magari :
Il forum di Lavori Creativi (.com) e forse il Sito dell’AIAP….
http://www.lavoricreativi.com/forum/
http://www.aiap.it
Buongiorno a tutti, vorrei sottoporvi la mia situazione e alcune domande.
Sono grafica pubblicitaria e lavoro da 11 anni nella stessa società con un contratto di collaborazione continuativo poi passato a contratto a progetto, finalmente da oggi 1 marzo 2006, dovrei essere assunta a tempo indeterminato (uso il condizionale in quanto non ho avuto più nessun contatto con chi stipula i contratti nella mia società, e al momento non ho nessuna news, ma solo la parola del mio capo che risale alla metà di gennaio 2006).
Ora mi chiedo:
1. devo essere assunta anche io con un periodo di apprendistato? (anche se continuerò a fare lo stesso lavoro che eseguo da 11 anni) Se si di quanto tempo?
2. il mio contratto a che livello dovrebbe essere inteso? Visto che sono considerata ART SENIOR?
3. è giusto che prima, quando ero con un contratto a progetto percepivo 1.340 euro (netti) e ora con l’assunzione percepirò solo 1.100 euro (netti) che tra l’altro sono riuscita ad alzare rispetto a quello che mi avevano proposto loro di 960 euro?
4. per quanto riguarda le ferie… come devo considerare la mia posizione? Cioè… devo ricominciare ad accumulare i giorni da zero o visto che sono 11 anni che sono qua diciamo ho già acquisito tutti i giorni che hanno già le altre persone assunte nella mia società?
5. Per l’assunzione, devo recarmi con il libretto di lavoro all’ufficio di collocamento o pensa a tutto la mia società? (io il libretto lo ho già dall’età di 19 anni anche se non ho mai percepito i contributi da assunzione ma sempre 1/3 di inps)
Grazie per la vostra attenzione e per il vostro aiuto… ma per me l’argomento lavoro/leggi è sempre stato un po’ un mistero. 😉
Buon lavoro e buona giornata.
PS. Beppe sei stato GRANDE domenica sera a Milano!!!! ITALIANI!!! ;-)))
Ciao Romina,
per quanto riguarda l’apprendistato x te sarebbe meglio nn farlo e passare direttamente all’assunzione a tempo inderminato ma sicuramente te lo faranno fare xche l’azienda risparmia moltissimo in quanto nn pagai i contributi dell’appredista. Per la durata dell’apprendistato dovrebbe essere intorno ai 4 anni dipende dal contratto nazionale a cui fa riferimento la tua azienda. Cmq tieni presente che ti possono assumere da apprendista solo se nn hai ancora compiuto i 30 anni e che, una volta finito l’apprendistato se vogliono sono liberi di lasciarti a casa senza motivazione, altrimenti sono obbligati ad assumerti a tempo inderminato
Invece per il tuo stipendio è vero che da assunta prenderai meno, ma hai degli enormi vantaggi e quindi nn devi lamentarti: ferie, malattia, nn ti possono licenziare, contributi x la pensione ecc…..
Per le ferie, la loro maturazione comincera da 0 in quanto a progetto nn le maturavi
Per l’assunzione, il libretto di lavoro nn esiste piu fanno tutto loro tu dei solo firmare la lettera d’assunzione
Fammi sapere poi se ti hanno assunta e in che modo
W BEPPE!!!
W BEPPE!!!
W BEPPE!!!
W BEPPE!!
VIVA LA COERENZA, LA REPUTAZIONE E LA CONOSCENZA!!!
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STO STAMPANDO E DIFFONDENDO QUESTI POST IN TUTTO IL MIO PAESE (50 MILA ABITANTI) CON UN AZIONE CAPILLARE. PARTENDO DALLE SCUOLE E DAI “CENTRI PER L’IMPIEGO”.
FATE ALTRETTANTO RAGAZZI.
CHI SEMINA VENTO….
In diversi post ho letto di persone che criticano il fatto che quelli che si lamentano del precariato sono quasi tutti laureati o neolaureati, che non hanno magari mai voluto “abbassarsi” a fare lavori di tipo manuale o similia.
Condivido in parte tali critiche.
Premetto. Non sono laureato. Per scelta.
Ho un diploma di tipo tecnico/professionale. Ho fatto una ventina di lavori diversi (dal cameriere al giardiniere).
Ho guadagnicchiato sempre diversi soldini e non sono mai stato “fermo”.
Qual’è allora il punto? Su cosa verte l’insoddisfazione?
Il fatto è che se una persona possiede delle capacità specifiche e ha uno “slancio vitale” su un determinato tipo di lavoro, non è assolutamente giusto REPRIMERE tali propensioni.
Quindi, ben venga il laureato SUPERMEGAULTRASPECIALIZZATO che fà la gavetta cominciando a lavorare come barista o cameriere, ma a questa persona si deve “A-S-S-O-L-U-T-A-M-E-N-T-E D-A-R-E” la possibilità di tirare fuori tutto il suo potenziale, soprattutto se è REALMENTE CAPACE E PREPARATO.
E’ LEGGITTIMO. E’ UN DIRITTO “NATURALE”.
Questo discorso deve essere “trasversale”, deve cioè valere per qualunque fascia sociale, per qualsiasi categoria di lavoratore, e deve essere IL PILASTRO DELLA MODERNA SOCIETA’.
Un giardiniere, se è il numero uno nel suo lavoro, DEVE ESSERE MESSO IN CONDIZIONI di dimostrare il meglio di se e di ricevere un “giusto” corrispettivo. Stesso discorso naturalmente vale (e a maggior ragione) per un’ingegnere informatico.
Voi POVERI DIPENDENTI POLITICI DELLA MINCHIA continuate pure a dire BOIACCATE!!!
CONTINUATE PURE A NASCONDERVI DIETRO AD UN DITO!!!
@francesco corsini
“non capisco perchè il lavoro precario debba costare meno di un lavoro a tempo indeterminato;in proporzione non costa di piu affittare un auto o magari un dvd che acquistarli?ecco:dovrebbero fare in modo che per un azienda questa forma di contratto costi piu di uno a tempo indeterminato,proprio perchè i rischi e l’aleatorietà sono maggiori;”
Per un’azienda il contratto atipico, per esempio l’interinale, costa DI PIU’ rispetto ad un dipendente effettivo. Molto di piu’…
Soltanto che a quel punto tu sei un costo, una Richiesta d’Acquisto da gravare su una commessa. Ne piu’ ne meno che acquistare un computer o un oggetto. Con quei soldi in piu’ si comprano la possibilita’ di sbarazzarsi di te quando piu’ gli aggrada…
ho 36 anni e lavoro nel piu grande call center italiano(atesia di roma) precario ormai da oltre 5 anni con contratto di collaborazione a progetto;no ferie;no malattie;no paga fissa ma lavoro a cottimo;si guadagna in base ai contatti utili,alle telefonate ricevute portate in porto;penso sempre piu di non aver futuro e se non vivessi ancora con i miei(l’unico mio ammortizzatore sociale)sarebbe ancora piu pesante per me;le buste paga si aggirano sui 600 euro mensili quando va bene ma ne ho avute tante che non superavano i 400 euro;mi accorgo di non esistere per gli apologeti di questa legge;questi pensano che questo schifo di legge maroni riguardi solo giovani che devono farsi la paghetta mensile per pagarsi le tasse universitarie e l’uscita del sabato sera;non hanno capito che c’è gente(la maggioranza)che con quei contratti precari e quelle paghe da fame ci deve vivere!e che ci sono tantissimi ultratrentenni;non capisco perchè il lavoro precario debba costare meno di un lavoro a tempo indeterminato;in proporzione non costa di piu affittare un auto o magari un dvd che acquistarli?ecco:dovrebbero fare in modo che per un azienda questa forma di contratto costi piu di uno a tempo indeterminato,proprio perchè i rischi e l’aleatorietà sono maggiori;
voglio concludere solo ricordandovi che quando chiamate un call center perchè avete un problema o solo per un informazione non stupitevi se cade la linea,se l’operatore è impreparato o a volte scortese;l’azienda impone e preferisce la quantità alla qualità e se la chiamata dura troppo vieni “invitato” a tagliare e oltre un certo lasso di tempo non guadagni piu per cui …cade la linea;
io non ho piu stimoli;faccio il mio lavoro ma non ci metto quella passione e quel sovrappiu di professionalità perchè l’azienda non mi gratifica nè economicamente(anzi sono frequentissimi gli errori in busta paga sempre a perdere)nè in altra maniera
spero nel centro sinistra ma non ci credo piu di tanto
francesco ti do del tu perche’ siamo coetanei,posso solo dirti una cosa: ribellati con altri colleghi anch’essi sfruttati e non osare abbassare al guardia,fatti sentire a quei porci maiali.. oppure è la fine della nostra generazione persa in partenza
alessandro
Ciao a tutti,
volevo informarvi che è stata redatta una proposta di legge di iniziativa popolare per contrastare il precariato. Io, come precaria, sono andata alla presentazione e mi è sembrata una proposta di legge accettabile (finalmente qualcosa viene messo su carta!!!).
Alla presentazione c’era pochissima gente e i precari erano, compresa me, soltanto quattro!!! Quindi bisognerebbe pubblicizzare il più possibile.
Da qualche settimana è cominciata la raccolta delle firme e, nei prossimi giorni, mi attiverò per organizzarla a Milano insieme ai promotori. Vi mando il link alla pagina della proposta di legge.
http://www.precariarestanca.it/proposta-di-legge/
Cosa ne pensate? Tutte le informazioni sulla raccolta delle firme sono disponibili sul sito http://www.precariarestanca.it
la mia email: sdefili@yahoo.it
stefania defili 28.02.06 21:05 | Ris
Sono dottore magistrale in economia e commercio. Ti racconto le mie avventure post-laurea. Sono stato tutor per circa sei mesi presso un’azienda privata di preparazione agli esami universitari. Se un laureato ha un minimo di ambizione alla prima occasione da un’azienda come quella scappa; ed è quello che ho fatto io. Mi interrogo ancora sul perché dell’esistenza di tali aziende. Sono stato, in seguito, stagista per tre mesi presso una piccola banca locale in Toscana: due mesi su tre passati come un automa a registrare fatture e cambiali, al solo scopo di liberare gli impiegati del lavoro più noioso e alienante. Ultimamente ho fatto l’operatore presso un call-center (servizi e informazioni dell’elenco abbonati; il vecchio 12 della Telecom) per tre mesi con contratto a progetto. 6,30 l’ora lordi. Un mio amico ha fatto il magazziniere, dopo la laurea, in Irlanda e guadagnava 10 l’ora. Retribuzioni da fantascienza in Italia. Finito il periodo alcuni contratti sono stati rinnovati ed altri no. A me non è stato rinnovato, naturalmente senza aver ricevuto chiare spiegazioni. Aggiungo che il 30% degli operatori del call-center dove lavoravo son laureati. Nel frattempo ho partecipato a giornate di assessment di aziende e banche varie. Da queste ultime sono sempre stato giudicato incapace, grazie ad infallibili test psico-attitudinali, di svolgere le mansioni dell’impiegato. Mi domando: é lecito che io pensi che questo è incredibile e direi anche un po’ frustrante? O no? Sono passati 15 mesi, da quando mi sono laureato di cui quattro mesi da disoccupato e non sono riuscito fino ad ora a guadagnare più di 600 al mese. Attualmente sono ancora una volta alla ricerca di lavoro. Si dice che in Italia si sta in casa fino a trenta anni. Come si fa ad andare via con 600 al mese. Quando avrò un stipendio degno di tale nome verrò a vedere un tuo spettacolo. Ciao.
co.co.co. dal 2000 in un call center di roma. Non si lavora con retribuzione oraria ma a contatto utile: in genere 70 centesimi se il cliente accetta cio’ che gli viene proposto, 20 centesimi se rifiuta…(promozioni per un gestore di telefonia….)
Non mi dilungo a parlare della situazione personale..pero’ mi chiedo con quale coraggio un presidente del consiglio va in TV “celebrando” la legge Biagi? Chi ci governa manca di un vero contatto con la realta’ con la “maggioranza onesta” che ovviamente non è quella che governa ma quella che lavora….anzi che VORREBBE lavorare con dignita’.
Grazie Sig. Grillo.
Francesco
Caro Beppe Grillo, non è la legge Biagi che ha creato il lavoro precario ma, bensì, l’esatto contrario. Perchè volete prendere in giro la gente? Prendi ad esempio il settore agricolo… se un’azienda produce mais, avrà bisogno di operai per la raccolta e la vendita. Il che vuol dire che ne avrà bisogno 2 mesi all’anno, massimo 3. Come si può costringerla a fare un contratto a tempo indeterminato? Gli altri 9 mesi come lo paga l’operaio? E come lo impiega? Allora togliamo la legge Biagi, perfetto, così l’operaio verrà assunto lo stesso, sempre per 3 mesi, ma in nero. E lo stesso vale in tanti altri settori, come ad esempio quello zootecnico o, per citartene uno molto numeroso, per quello informatico. Non è un mistero che praticamente tutte le società informatiche lavorano a progetto. Se la Rossi snc ha un contratto con il cliente Tim per un progetto di 6 mesi che occuperà 10 persone, può assumere le 10 persone che servono. Finiti i 6 mesi, se la Tim non gli rinnova il progetto, o se la Rossi snc non trova un altro cliente, come li continua a pagare i 10 assunti e come li impiega? Me lo spieghi tu o me lo spiega Bertinotti? Questa è la realtà mio caro Signor Beppe Grillo, e questo governo ha avuto il coraggio di prenderne atto e, visto che non ci si può fare niente per modificare il mercato in maniera significativa, hanno quantomeno regolamentato il fenomeno, invece di vendere demagogia. Come invece fece la sinistra che, al governo (4 governi, compreso quello del golpe bianco!!!), favorì assunzioni insulse proprio nel settore informatico con la più grande bufala del secolo, il “millenium bug”. Ed eccone i risultati. Complimenti.
Non è un caso che anche la sinistra ora, nelle persone di Fassino e Prodi, dice che la legge Biagi rimarrà lì dov’è. Vogliono solo sostenerla con quelli che molto romanticamente chiamano “ammortizzatori sociali”, ossia il SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE, ossia il solito assistenzialismo all’italiana, ossia pagare la gente per starsene a casa.
…negli anni ’60 i lavoratori definibili come precari perchè sapevano in anticipo che la loro occupazione sarebbe finita tra breve, senza peraltro sapere se e quando mai ne avrebbero trovata un’altra, erano un decimo del totale. Negli anni ’90, in tutti i paesi europei sono diventati un terzo e continuano ad aumentare. E questa sarebbe la modernità?
Un invito, evitiamo di chiamare il d.lgs 276/03 sulla riforma del mercato del lavoro “legge Biagi”: non rende onore all’uomo, allo studioso, al preparato e attento giuslavorista che ha perso la vita… e chiamiamola finalmente con il suo vero nome “legge Maroni”..perchè è giusto che così questo provvedimento vergognoso venga ricordato…
Scusate qualcuno sa come si fa a diventare idraulico?
Sono un precario-nomade della scuola, cambio sede ogni anno, un anno qui, uno lì: è un nuovo tipo di turismo equo e solidale, nel senso che con un carretto Solido trainato da un soggetto Equino posso vagare per tutta l’italico stivale alla ricerca di una supplenza, inseguito da orde di leghisti inferociti al ritmo di Terùn Belìn…
e visto che avendo meno della metà della cattedra anche se lavoro da statale posso avere altri lavori ( e meno male, senò come campavo?) pensavo all’idraulico…o ki ha altri suggerimenti io ascolto con piacere.
Grazieee e saluti a tutti
Rispondetemi anche alla mia email, facciamo prima!!!
La mia email: squaloviola@yahoo.it
Eh l’idraulico si che sarebbe ottimo, ma non fare il tecnico riparatore tv!
Io lo facevo, tra tasse inps ricambi affitto, arrivavo a fine mese che dovevo tirare fuori io soldi per pagare il lavoro che invece dovrebbe avermi dato da vivere..
Ahhh perche’ quella volta non sono andato a fare il meccanico?
Ora ho chiuso attivita’, e sto vedendo se i tempi cambiano chissa’
Buona fortuna anche a te’ ciao
Lo dite anche a me?
flydreamer@email.it
ma rischio la discriminazione come donna italiana? Lavoravo da un avvocato e la colf prendeva 2 volte il mio stipendio ed era in reagola. Ho provato a fare la colf e nessuno mi ha voluta perché italiana
Caro Beppe, ti seguo da anni e da quando c’è il tuo blog ti leggo quasi tutti i giorni. Sei uno dei pochi che sa cogliere i veri problemi della società ed è per questo che ti affido il mio sfogo.
Mi fa sempre molta rabbia leggere che la legge Biagi è servita a tutelare le fasce deboli e soprattutto le donne. Ho dovuto fare una figlia a 36 anni, dopo aver rimandato per anni in attesa che la situazione lavorativa si sistemasse. Sapevo benissimo che non avrei percepito stipendio per tutta la maternità. Son tornata a lavorare quando mia figlia ha compiuto 10 mesi e mi son dovuta accontentare di un call center. Adesso dopo un anno e mezzo sto lavorando per una grande multinazionale: ho un contratto interinale di 3 mesi. Dal 2001 cambio 4 lavori all’anno: non faccio nemmenno in tempo ad ambientarmi che già devo ricominciare la ricerca. Ogni anno mi trovo senza lavoro a luglio e dicembre (cioè quando le spese son maggiori…). Dovrei cambiare la macchina ma, ipotizzando di avere i soldi per farlo, nessuno mi concederebbe un finanziamento. Ho perso le speranze di poter essere un giorno assunta e di poter dare un fratellino o una sorellina alla mia bimba. In sintesi ci è stata tolta la speranza nel futuro.
Un abbraccio con stima ed ammirazione
Angelita
Caro Beppe, ti seguo da anni e da quando c’è il tuo blog ti leggo quasi tutti i giorni. Sei uno dei pochi che sa cogliere i veri problemi della società ed è per questo che ti affido il mio sfogo.
Mi fa sempre molta rabbia leggere che la legge Biagi è servita a tutelare le fasce deboli e soprattutto le donne. Ho dovuto fare una figlia a 36 anni, dopo aver rimandato per anni in attesa che la situazione lavorativa si sistemasse. Sapevo benissimo che non avrei percepito stipendio per tutta la maternità. Son tornata a lavorare quando mia figlia ha compiuto 10 mesi e mi son dovuta accontentare di un call center. Adesso dopo un anno e mezzo sto lavorando per una grande multinazionale: ho un contratto interinale di 3 mesi. Dal 2001 cambio 4 lavori all’anno: non faccio nemmenno in tempo ad ambientarmi che già devo ricominciare la ricerca. Ogni anno mi trovo senza lavoro a luglio e dicembre (cioè quando le spese son maggiori…). Dovrei cambiare la macchina ma, ipotizzando di avere i soldi per farlo, nessuno mi concederebbe un finanziamento. Ho perso le speranze di poter essere un giorno assunta e di poter dare un fratellino o una sorellina alla mia bimba. In sintesi ci è stata tolta la speranza nel futuro.
Un abbraccio con stima ed ammirazione
Angelita
Caro Beppe, ti seguo da anni e da quando c’è il tuo blog ti leggo quasi tutti i giorni. Sei uno dei pochi che sa cogliere i veri problemi della società ed è per questo che ti affido il mio sfogo.
Mi fa sempre molta rabbia leggere che la legge Biagi è servita a tutelare le fasce deboli e soprattutto le donne. Ho dovuto fare una figlia a 36 anni, dopo aver rimandato per anni in attesa che la situazione lavorativa si sistemasse. Sapevo benissimo che non avrei percepito stipendio per tutta la maternità. Son tornata a lavorare quando mia figlia ha compiuto 10 mesi e mi son dovuta accontentare di un call center. Adesso dopo un anno e mezzo sto lavorando per una grande multinazionale: ho un contratto interinale di 3 mesi. Dal 2001 cambio 4 lavori all’anno: non faccio nemmenno in tempo ad ambientarmi che già devo ricominciare la ricerca. Ogni anno mi trovo senza lavoro a luglio e dicembre (cioè quando le spese son maggiori…). Dovrei cambiare la macchina ma, ipotizzando di avere i soldi per farlo, nessuno mi concederebbe un finanziamento. Ho perso le speranze di poter essere un giorno assunta e di poter dare un fratellino o una sorellina alla mia bimba. In sintesi ci è stata tolta la speranza nel futuro.
Un abbraccio con stima ed ammirazione
Angelita
Caro Beppe, ti seguo da anni e da quando c’è il tuo blog ti leggo quasi tutti i giorni. Sei uno dei pochi che sa cogliere i veri problemi della società ed è per questo che ti affido il mio sfogo.
Mi fa sempre molta rabbia leggere che la legge Biagi è servita a tutelare le fasce deboli e soprattutto le donne. Ho dovuto fare una figlia a 36 anni, dopo aver rimandato per anni in attesa che la situazione lavorativa si sistemasse. Sapevo benissimo che non avrei percepito stipendio per tutta la maternità. Son tornata a lavorare quando mia figlia ha compiuto 10 mesi e mi son dovuta accontentare di un call center. Adesso dopo un anno e mezzo sto lavorando per una grande multinazionale: ho un contratto interinale di 3 mesi. Dal 2001 cambio 4 lavori all’anno: non faccio nemmenno in tempo ad ambientarmi che già devo ricominciare la ricerca. Ogni anno mi trovo senza lavoro a luglio e dicembre (cioè quando le spese son maggiori…). Dovrei cambiare la macchina ma, ipotizzando di avere i soldi per farlo, nessuno mi concederebbe un finanziamento. Ho perso le speranze di poter essere un giorno assunta e di poter dare un fratellino o una sorellina alla mia bimba. In sintesi ci è stata tolta la speranza nel futuro.
Un abbraccio con stima ed ammirazione
Angelita
Che dire?
Proprio dieci minuti fa, sono stato contattato da una grande SPA della Toscana per effettuare l’ultimo colloquio con il direttore (già ne avevo fatti altri due: il primo conoscitivo ed il secondo tecnico).
Io già avevo avanzato le mie aspettative: tempo indeterminato a cifra X e loro mi avevano risposto che “si poteva fare”.
Si parlerà sicuramente di retribuzione ed inquadramento.
Mi sembrano “seri”. Mi sembrano “determinati”. Mi sembrano “molto interessati”.
Ma? Andrà in porto la trattativa? Saranno rispettati gli accordi?
Se così non sarà, GIURO SU DIO, farò le valigie, prenderò quei quattro soldi che ho sotto il materasso e MI DIRIGERO’ VERSO ALTRI LIDI (Germania del Nord?)
Non lamentiamoci di Biagi, Berlusconi ecc….non è solo colpa loro se la situazione è questa……è colpa anche di alcuni di noi ad esempio……..sapete quanti lavoratori a tempo indeterminato passano la giornata grattandosi??il datore quindi lo sa e non assume piu a tempo indeterminato xche cosi puoi licenziare i lavativi………quindi è anche colpa dei lavativi se la situazione è questa.
In piu cè una classe politica vecchia e fuori dal mondo io alle prox elezioni nn so chi andare a votare nn mi rappresenta nessuno.Semplicemente xchè nessuno è li per il bene del Paese ma per guadagnare paccate di soldi sulla nostra pelle.
Siamo arrivati al limite massimo di evoluzione sociale e ora stiamo regredendo.
Torneremo alla situazione del ‘900 dove si pensava che la democrazia avrebbe risolto la stabilità sociale xchè i cittadini avrebbero votato il loro rappresentante.
Ma come si può vedere questi fantomatici rappresentanti non ci rappresentanto un c………
Sembra quasi una barzelletta; su Lavorare, settimanale che pubblica annunci di lavoro, ho letto di un distributore di benzina che offriva un impiego con contratto a progetto per un posto da benzinaio. La domanda è: quale ca##o di progetto deve seguire un benzinaio???????????????
Sembra quasi una barzelletta; su Lavorare, settimanale che pubblica annunci di lavoro, ho letto di un distributore di benzina che offriva un impiego con contratto a progetto per un posto da benzinaio. La domanda è: quale ca##o di progetto deve seguire un benzinaio???????????????
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO”BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE”PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
RAGAZZI, STATE MOLTO ATTENTI AGLI SCIACALLI DEL LAVORO!
State attenti ai BAMBACIONI IN GIACCA E CRAVATTA!
A coloro che vi “promettono” un contratto a tempo indeterminato, vi fanno fare 3 mesi di prova e poi, dopo avergli dato l’anima, trovano un cavillo qualunque per NON ASSUMERVI CON CONTRATTO A TEMPO INDETERMNATO e nella peggiori delle ipotesi nemmeno vi rinnovano il contratto precario.
A me è successo diverse volte, ma adesso ho trovato il vaccino!
Prima di intraprendere un rapporto lavorativo, ESIGO:
– una dichiarazione di responsabilità sull’etica professionale
– una promessa di assunzione
– Se avete sottoscritto un contratto a progetto, attenetevi a quanto previsto dal contratto:
– NON SENTITEVI OBBLIGATI A LAVORARE IN SEDE PER 8 ORE AL GIORNO. NON LO SIETE
– NON SENTITEVI OBBLIGATI A SPUTTANARE LA VOSTRA PROFESSIONALITA’ SOLO PER BATTERE IL LECCACULO DI TURNO. NON LO SIETE
– NON SENTITEVI OBBLIGATI AD ESSERE “SOTTOPAGATI O SFRUTTATI”. NON LO SIETE
Naturalmente così facendo risulterete “una spina nel fianco” per i datori di lavoro.
In compenso però vi servirà per sentire subito ad olfatto “la puzza di sciacallo” e vi impedirà di buttare la vostra vita lavorativa alle ortiche!
Ciao Beppe,
sono una ragazza di 29 anni e lavoro in una grande Società, sono una lavoratice con contratto di somministrazione, ho cambiato non so quanti lavori e l’unica cosa che da circa 8 anni mi è stata proposta è lavoro a tempo determinato..
Ora, la cosa che mi domando spesso è se noi giovani avremo mai una certezza economica… potremmo mai costruirci una famiglia..oppure comprarci una casa..più ci penso e più mi butto giù…
grazie e ciao a tutti
Ciao Beppe, io non so se sono una vittima della legge Biagi o di che altro, so che da quando ho cominciato a pagare uno straccio di contributi non ho mai avuto nemmeno l’illusione di un impego a tempo indeterminato. In genere, tantomeno nel mio campo di interesse specifico per il quale ho ormai studiato molti anni collezionando una serie di certificati e esperienze con i quali ritengo ormai di non poter fare molto di più che tagliarli a quadri per appenderli accanto alla tazza del cesso (e per fortuna che del diploma di laurea non ho chiesto la pergamena).
Il nostro leader, il beneamato Silvio, ha creato sì un milione di lavoro, ma dividendo in due o in tre dei posti già esistenti. Al lavoratore non rimane più alcuna garanzia. Con il contratto che ho adesso io, per questi due mesi, se rimango a casa da lavoro un giorno, quello non me lo pagano. Se c’è una festa anche nazionale, non me la pagano, quello che conta è che io faccia un totale di 160 ore, se mi ammalo son solo ca..i miei.
Nel lavoro che facevo prima, se avessi voluto una assicurazione sugli infortuni che mi desse qualche reale garanzia, avrei dovuto stipularla presso un privato, e pagarmela.
I miei soldi, che stavano in banca, venivano mangiati con le spese di tenuta conto al passo di 160 Euro l’anno (addirittura poco, a sentire l’impiegato della filiale a cui ne chiesi lume). Con gli interessi che avevo, avrei dovuto avere un conto di almeno 400.000 Euro per avere il guadagno di 1 Euro l’anno. Adesso il conto lo ho chiuso e i soldi li tengo sotto il materasso come mio bisnonno.
Io lavoro nel campo dell’educazione, e con i contratti a ore e a prestazione che vengono fatti… me lo spiega qualcuno che cosa mangerò quest’estate quando gli studenti saranno a casa in vacanza? O andrò forse alla mensa di Palazzo Chigi assieme ai benefattori che vedo sempre a parlare in TV?
Berlusconi ha promesso un altro milione di posti… per carità fermatelo o ci faranno lavorare sì e no un mese all’anno…
PIU’ SCURO DI MEZZANOTTE NON PUO’ ESSERE!
8 anni di lavoro. 8 anni di lavoro precario. Ho passato tutte le possibili forme di rapporto lavorativo (co.co.co. , a progetto, lavoro nero, a tempo determinato, con partita iva)
Ho sempre guadagnato lavorando mai sotto le 9 ore al giorno.
Non ho mai avuto uno stipendio netto che sfiorasse i 1000 euro.
Sono PROFESSIONALMENTE VALIDO e mi bagno anche di presunzione nel dirlo.
MAI un richiamo. MAI un progetto non portato a termine. MAI un ritardo nella consegna. TANTE pacche sulle spalle. TANTI elogi. TANTI ringraziamenti. Ciò nonostante ancora NON HO MAI AVUTO UN’OFFERTA DI LAVORO A TEMPO INDETERMINATO.
Ho cambiato 10 società più o meno grandi in 8 anni!
Me ne sono sempre andato di mia spontanea volontà, proprio per non diventare uno SCHIAVO SOTTOPAGATO MOBBYZZATO!
ORA BASTA! Come sono passati 8 anni, ne potrebbero passare altri 20 a queste condizioni!
Adesso sto tentando la strada della libera professione. Se andrà male per la mia scarsa capacità imprenditoriale PIANGERO’ SU ME STESSO, ma se andrà male per colpa della pressione fiscale o panzane del genere, FARO’ LA VALIGIA E FANCULIZZERO’ TUTTO IL SISTEMA ITALIANO!
Poi dopo 5 anni di lavoro all’estero, rientrerò in Italia e aprirò una ditta che produce TAPIRI D’ORO.
SONO SICURO CHE IN POCO TEMPO DIVENTERO’ MILIARDARIO!!
Io sono abbastanza fortunata nel senso che ora ho un lavoro a tempo indeterminato e sto relativamente tranquilla (per quanto si possa star tranquilli in una piccola azienda) ma prima di arrivare qui ce ne è voluto di tempo.
Mi laureo in Economia Aziendale con un voto molto alto a 22 anni, faccio subito uno stage per una grande azienda: 500 euro mensili e registro più fatture di tutti gli altri nel mio stesso ufficio. Essendo molto contenti dopo lo stage mi propongono di partire per la filiale svizzera. Contratto interinale, tempo per decidere 2 giorni e lavoro senza orari. Naturalmente parto. Dopo nove mesi nonostante belle parole non se ne parla di assunzione. Magari se conoscevo qualcuno..capirai mi avevano chiamata grazie al curriculum su internet.Per assumere me non ci sono mai i fondi ma per i figli dei sindacalisti o amici vari si. Vado via e faccio un master pagato 8000 euro solo per la retta di nove mesi. Ancora stage ora gratis. Finalmente trovo un lavoro in questa azienda che mi apprezza e non vuole perdermi ma io dico, una persona laureata, che sa le lingue, che è disposta a trasferirsi, che ha esperienza anche se non moltissima perchè fa tanta fatica a trovare lavoro? Perchè non conosce nessuno!!! perchè in Italia se non sei raccomandato non importa quanto sei meritevole. E non è solo colpa dei politici. E’ colpa nostra, nostra che non ci ribelliamo, che guardiamo solo al nostro orticello e non siamo disposti a rischiare insieme. E’ colpa nostra che accettiamo un sistema in cui solo se conosci puoi lavorare. E quando andiamo a chiedere all’amico o al parente siamo i primi a voler perpetuare la tradizione..Io non l’ho mai fatto e quindi posso lamentarmi.
Caro Beppe, sono un tuo grandissimo estimatore e, da sempre, condivido con te moltissime ideee, e proposte. Volevo solo, per quanto stupido possa apparire, chiderti di pubblicare, o di divulgare, se lo ritieni giusto, quanto segue:
vietare l’uso di strumenti aziendali, quali internet aziendale, stampanti, fotocopiatrici, carta, inchiostri, e quant’altro a disposizione in azienda per divulgare il tuo settimanale, lasciamo stare il tempo che trascorrono per parlare di questa cosa, ed il tempo per farla durante l’orario di lavoro.
Ho calcolato che lo stipendio da “fame” come hai indicato per le categorie Co.co.co. non è poi così infame come dici, abbiamo molto personale con questo tipo di contratto, devo dire che l’80% arriva in azienda e non sa nemmeno che cosa sia un lavoro, quindi i benefici che riceve da persone esperte, più lo stipendio da “fame” come dici sono molto superiori, spesso appena imparano questo lavoro, ne cercano un’altro più remunerativo (le persone con buone capacità vengono subito assunte regolarmente e con un buon salario), quindi diventiamo la scuola pratica per questi ragazzi e ne siamo felici, però non possono essere equiparati a persone di decennale esperienza.
Un’altro aspetto che vorrei porre alla tua attenzione è il seguente: godi di inconmmesurabile stima, e di uniformi consesi da buona parte della popolazine, perchè non ti schieri pubblicamente o fondi un partito che possa veramente poter cambiare alcune cose? perchè ti limiti solo a dire tutte le ingiustizie e non proponi qualcosa di concreto per cambiarle? A proposito di telfonate via Web, Skype, esiste da tanto tempo, e non è così gratuito perchè chiunque voglia parlare via web deve possedere: 1 il pc, 2 la connessione a banda larga, un contratto con un provider per il servizio, ecc. ecc.
Certo, anzi certissimo, che è più conveniente, e, meglio ingrassare qualche svizzerotto che il pseudo industriale T.P. poverino con pochi soldi controlla un’impero.. E, scusa, il presidente delle Coop, da buon dirigente, quanto controlla? Lo sai quanti milioni di euro fattura solo coop Italia?… Matteo
Ciao Beppe e un Ciao a tutti
non voglio raccontare la mia esperienza sarebbe l’ennesima. Voglio dire che punto primo i nostri politici dx o sx che siano vivono un mondo loro o meglio sanno ( xchè sanno tutto) ma continuano a dire che tutto va bene che il mondo del lavoro è sano, che mai come in questo periodo l’Italia ha conosciuto un livello così basso di disoccupazione, prendendoci in giro. Punto secondo stiamo parlando dei nostri politici e chi li ha posti su quelle sedie ? risposta il popolo sovrano .cioè Noi. Punto terzo, la cosa che fa ancor + rabbia, ho sentito 30nni +o- dire che quello che i nostri politici fanno è giusto, perché chiunque al loro posto si sarebbe comportato in modo analogo.
Dalla Tv notizie di operai della FIAT che sono scesi in piazza pacificamente ma questo non fa notizia. Fa notizia la lite sull’isola dei famosi. ( Quanto hai ragione mio caro Beppe G. sui giornalisti .. che categoria ..che vergogna .che schiavi !!!). Non c’è più informazione ne cultura, esiste solo la playstation e cellulari, e allora dunque per farci sentire dobbiamo necessariamente far casino in piazza? O adottare la non violenza proclamata dalla grande anima bianca, MAHATMA GANDHI ? Qualcosa eppur bisogna fare, siamo noi che dobbiamo far sentire la nostra voce, in un modo o nell’altro, dobbiamo uscire fuori da questo limbo. Questa è una mia un’ utopia xchè qui in Italia questo concetto non si sa dove è di casa. La storia lo dimostra, leggendo il nostro risorgimento quanto abbiamo sofferto per costruire l’Italia. Mazzini diceva DIO E’ POPOLO, ma quale popolo che ancora oggi dobbiamo fare gli ITTALIANI.
Come diceva G. Gaber…. io non mi sento italiano, ma per fortuna o PURTROPPO lo sono.
Io sono abbastanza fortunata nel senso che ora ho un lavoro a tempo indeterminato e sto relativamente tranquilla (per quanto si possa star tranquilli in una piccola azienda) ma prima di arrivare qui ce ne è voluto di tempo.
Mi laureo in Economia Aziendale con un voto molto alto a 22 anni, faccio subito uno stage per una grande azienda: 500 euro mensili e registro più fatture di tutti gli altri nel mio stesso ufficio. Essendo molto contenti dopo lo stage mi propongono di partire per la filiale svizzera. Contratto interinale, tempo per decidere 2 giorni e lavoro senza orari. Naturalmente parto. Dopo nove mesi nonostante belle parole non se ne parla di assunzione. Magari se conoscevo qualcuno..capirai mi avevano chiamata grazie al curriculum su internet.Per assumere me non ci sono mai i fondi ma per i figli dei sindacalisti o amici vari si. Vado via e faccio un master pagato 8000 euro solo per la retta di nove mesi. Ancora stage ora gratis. Finalmente trovo un lavoro in questa azienda che mi apprezza e non vuole perdermi ma io dico, una persona laureata, che sa le lingue, che è disposta a trasferirsi, che ha esperienza anche se non moltissima perchè fa tanta fatica a trovare lavoro? Perchè non conosce nessuno!!! perchè in Italia se non sei raccomandato non importa quanto sei meritevole. E non è solo colpa dei politici. E’ colpa nostra, nostra che non ci ribelliamo, che guardiamo solo al nostro orticello e non siamo disposti a rischiare insieme. E’ colpa nostra che accettiamo un sistema in cui solo se conosci puoi lavorare. E quando andiamo a chiedere all’amico o al parente siamo i primi a voler perpetuare la tradizione..Io non l’ho mai fatto e quindi posso lamentarmi.
Precari ma solo per un certo periodo? Ottimo avremo una generazione di 35enni disoccupati quando non gli si potrà fare + il contratto a progetto.
E poi: ma quale progetto potrà mai essere rispondere in cuffia ad un call center?
LA STORIA insegna: una volta al SUD c’erano i CAPORALI che giravano con un pulmino FIAT 850 a prendere le donne per raccogliere i pomodori e se andava bene qualcuna se la trombavano pure.
Lavoro NERO ed in NERO.
Oggi hanno legalizzato uqanto ieri era stato combattuto e sconfitto.
ITALIANI VERGOGNATEVI.
La competitività non manca perchè i lavoratori dipendenti non fanno nulla ma perchè i nostri manager e dirigenti sono scelti NON sulla base della competenza ma sulla base del cognome che portano o delle amicizie che hanno.
Per uno competente ce ne sono almeno altri 100 che sono emerite capre, che non hanno mai lavorato in vita loro e pretendono di spiegare ai propri schiavi come si deve lavorare.
Ma la gavetta di una volta?
Xchè non fare una legge per cui uno non può diventare dirigente se non ha almeno fatto:
– 5 anni presso una agenzia interinale
– 5 anni in contratti a progetto con partita IVA
– 10 anni di lavoro dipendente a basso livello di inquadramento.
Sig. Proce Francesco, ci dispiace comunicarle che a causa dell’intervento, estremamente lesivo dell’immagine dell’INPS-INAIL, da lei fatto sul sito del tristemente noto comico genovese Grillo Giuseppe, già espulso da tutte le telvisioni d’Italia per manifestata volontà sovversiva anarchico insurrezionalista, ci tocca interrompere con effetto immediato il suo contratto di lavoro a progetto SUBordinato.
Ci spiace che lei non abbia compreso il progetto strategico su cui lavora, nè la nostra magnanimità nell’offrirle l’opportunità di scaldare una delle NOSTRE sedie (che lei ingiustamente usura).
Non le inviamo i nostri saluti perchè INDEGNO.
Se lo faccia trovare dal suo AMICO Grillo un altro lavoro.
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO” BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE” PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
QUESTO POST VERRA’ PUBBLICATO CON CADENZA REGOLARE.
L’altro giorno per caso mi è finito sott’occhio l’espresso con in prima pagina il “problemino” legato alla compra vendita di alcune armi da parte di una nota fabbrica di armi italiana e poi le stesse sono state ritrovate in mano ai ribelli in Iraq…
leggendo l’articolo tra le altre cose viene evidenziato come l’attuale governo,in un pacchetto di leggi fatte apposta per queste Olimpiadi invernali, abbia incluso anche una legge o decreto,no ricordo bene, che praticamente salva dall’azione della magistratuta questa nota fabbrica di armi italiana….
Considerazione:
sono io che non sono abbastanza informato oppure questa cosa è venuta fuori poco
Mah…
Beppe grillo…sei un grande
con ammirazione
Gianluca
Adesso borbottiamo solo tra di noi una situazione disatrosa. Che faremo quando avremo bruciato tutto quello che hanno risparmiato i nostri avi?
Sono convinto che se la cosa non si risolve nei prossimi 5 anni sicuramnete in Italia ci sarà (ahimè) una guerra civile senza precedenti. Purtroppo devo ammettere che la storia non insegna e che ripetiamo sempre gli stessi errori.
Errare è umano e perseverare anche.
Sarò breve anche perchè la mia esperienza non mi concede di dilungarmi.L’azienza Le Roy Marlene mi ha assunto a tempo “indeterminato” per un giorno.Sono stufo poi di sentir dire:”c’è gente che guadagna 1000 euro al mese……..”Ma chi li guadagna 1000 euro al mese?chi li hai mai visti?mi sa’ che di questo passo moriremo tutti di fame…..allora si’ che sarà a tempo indeterminato.
Finalmente ora si parla di precarietà! Fino a qualche anno fa si esaltava la “flessibilità”, io ero una delle poche a dire che questa parola era un eufemismo per “precarietà”. La legge Biagi ancora non c’era, ma la precarietà sì.
Ho 41 anni, sono “flessibile” praticamente da sempre, ho una laurea in Lettere più diploma di bibliotecaria (avente titolo di laurea)- ebbene si’ sono stata anche biblio(a)tipica – ho fatto diversi corsi che non sto qui ad elencare.
Ho sperimentato tutti i tipi di contratto possibile, dalle supplenze, al lavoro saltuario, al co.co.co., alla libera professione (a cui un certo punto mi sono vista costretta perche’ non mi rinnovavamo il contratto da co.co.co.), sono stata anche dipendente con ferie, tredicesima ecc. ma purtroppo era per un lavoro commerciale che proprio non si confaceva a me e l’ho lasciato dopo qualche mese consapevole di tornare nella precarietà (coraggio o incoscienza?). Sono stata anche socia dipendente (?) e associata in partecipazione d’impresa. Ho cambiato tanti lavori e settori di lavoro.
Ora finalmente ho un contratto interinale da poco più di un anno rinnovato già 2 volte e mi sento fortunatissima rispetto ad altri o a come vivevo io prima. Il lavoro mi piace, l’ambiente anche, ma certo non ho più ambizioni, entusiasmi, aspettative, mi hanno ammazzato tutto, ora penso solo a portare a casa lo stipendio, finché dura, e a giocare col mio bambino quando torno a casa. Non faccio più straordinari, nè lavoro “gratis” (ovviamente nel passato ho anche fatto volontariato, anche detto tirocinio, per formarmi una professionalità). Lo stipendio è equivalente a quello che avevo 10 anni fa, per fortuna ho un marito che, anche se flessibile, gadagna meglio di me, e dopo aver aspettato una vita di “sistemarmi” ho deciso di avere un figlio a ben 39 anni, in un momento in cui non avevo piu’ lavoro e mio marito stava perdendo il suo!! Ma almeno abbiamo fatto qualcosa di meraviglioso 🙂 Abbiate il coraggio di fare qualcosa per voi!
siete grandi! è grazie al coraggio di gente come voi che il mondo va avanti.
Rosanna
Ciao, ho 29 anni e una laurea appena conseguita in architettura. appena conseguita perchè durante i quasi 10 anni di carriera universitaria ho avuto la fortuna (?) di fare qualche lavoretto per periodi abbastanza lunghi. Non rimpiango il tempo trascorso perchè ho fatto quelle famose esperienze che servono spesso per accedere al mondo del lavoro. Tutti i lavori che ho fatto, sempre nel mio ambito professionale sono stati dovuti alle conoscenze, poichè altrimenti solo le capacità non credo bastino mai. Tutti tranne uno sono stati lavori occasionali, pagati non più di 10.000L o 4E l’ora (noterete che con il cambio si è avuta anche un po’ di svalutazione!!) che però sono sempre arrivati più o meno puntuali. Ora, nell’unica esperienza che ho avuto in una azienda, con contratto di formazione, durata un anno e mezzo circa, le cose sono andate diversamente, poichè lo stipendio, che era di circa 950E, dopo i primi tempi, è iniziato a tardare, prima di un mese, poi due, finchè un anno e mezzo fa ho mollato, con 5 mesi di arretrati, che ora sto lentamente recuperando (ps. grazie CGIL per la vostra presenza nel difendere i diritti del lavoratore, ma vaff..).
Ora lavoro come collaboratore a 600E al mese e mi ritengo fortunato ad avere almeno questo, ma non vedo come posso costruire un futuro in queste condizioni, soprattutto per il fatto che come futuro libero professionista la professione è ancora più incerta in un paese dove il potere di acquisto diviene ogni giorno più piccolo. Ho scelto questo mestiere per passione ma sento che prima o poi per sopravvivere dovrò andarmene dall’Italia, o iscrivermi a un partito… guarda caso che in parlamento i soldi non mancano mai. Perchè i nostri politici, i nostri dipendenti, non li assumiamo con un bel co.co.co? altro che i 12000E al mese che si prendono per farsi le leggi ad hoc. CARI ONOREVOLI, CON I SOLDI CHE AVETE COMRATEVI UNA NAVE SPAZIALE, FATE IL PIENO E PARTITE, CHE ALMENO CI TOGLIAMO UN PESO DALLO STOMACO.
Saluti
fatti meno acidi
Chiedo venia; ma come posso mandarvi degli Allegati?
Vorrei sottoporre alla vostra attenzione un’ulteriore categoria di precari ancora più sciagurati ma, proprio per questo, decisamente più eroici: quelli che non possono contare sull’appoggio di mamma e papà neanche per una bolletta del gas più salata del solito. Io vi appartengo e vi assicuro che, se nel fisico fa male(è da più di un anno che rimando dentista e dermatologo), nell’ anima ci si sente leoni perchè a campare con 500euro contando solo sulle proprie forze è davvero un’impresa titanica, ti viene quasi da esserne orgogliosa… e quasi quasi non si prova invidia per quelli che, pur nella tua stessa condizione, avranno casa comprata da papà…
Laureati? 1000 euro al mese
E più della metà sono precari. Aumenta il ricorso alla raccomandazione per trovare un impiego Guadagna mille euro al mese, ha un lavoro precario e per trovarlo si affida ancora alla raccomandazione. È questo l’identikit che emerge dall’indagine sulla «condizione occupazionale dei laureati italiani 2005» condotta da Almalaurea, il consorzio che raggruppa 45 atenei e che ha coinvolto 74 mila laureati (comprese, per la prima volta, le matricole che hanno concluso gli studi con una laurea triennale). Il primo dato che emerge dalla ricerca è l’aumento della precarietà: nel 2005, infatti, il 48,5% di chi ha conseguito la laurea l’anno prima ha un cosiddetto contratto atipico, il 7,1% è senza contratto e il 4,8% ne ha uno d’inserimento (formazione lavoro e apprendistato). In pratica solo il 39,2% può vantare un lavoro a tempo indeterminato, situazione quindi notevolmente peggiorata rispetto a quattro anni prima: nel 2001 infatti il 45,7% dei giovani laureati da un anno aveva già in tasca un contratto a tempo indeterminato ed era solo del 37,4% la percentuale degli atipici. A sorpresa, inoltre, si scopre che il contratto a tempo determinato caratterizza il pubblico impiego più del privato (25 laureati su cento contro i 38 su cento nel pubblico).
Anche il contratto di collaborazione prevale ampiamente nel pubblico dove costituisce la forma prescelta per 40 occupati su cento (30 su cento nel privato). E i corsi di laurea che spalancano più rapidamente le porte a chi ha concluso gli studi da un anno? La solita Ingegneria resta sempre al comando, seguita da Insegnamento, Architettura e area chimico-farmaceutica. Ma la vera novità sta nel fatto che i «vituperati» corsi di area umanistica pagano dazio ai corsi di area tecnico-scientifica solo a un anno dalla laurea (60,3% gli occupati scientifici contro il 50,4% degli umanisti) ma a lungo termine, dopo cinque anni, gli umanisti
Ho 37 anni, negli ultimi 5 anni ho perso il conto dei lavori che ho fatto. Dopo aver lavorato per dieci anni in una piccola azienda con un contratto a tempo indeterminato mi sono ritrovata alla porta a causa di una riduzione drastica del personale. Da allora il massimo che ho trovato è stato un contratto a tempo determinato, ormai scaduto da tempo. Nei colloqui di lavoro non faccio altro che sentire: “oramai nessuno fa più contratti, al massimo possiamo farle un contratto Co.co.co.”… purtroppo non sono riuscita ad avere neanche quello infatti adesso lavoro in un azienda con circa 25 persone di cui 3 con contratto a tempo indeterminato, 10 in nero e gli altri con partita iva gestita dal datore di lavoro…
Ma come fanno con il bilancio della società?
…sono disperato, ho una laurea specialistica in scienze motorie e un master in metodologia dell’allenamento e l’unico lavoro che riesco a trovare è quello di promuovere telefonini per l’h3g, un’azienza di telefonia mobile…mi sono dovuto iscrivere di nuovo all’università per conseguire l’abilitazione per poter insegnare a scuola (e io pago), ma la vedo brutta…ma possiamo studiare a vita??? Possiamo PAGARE a vita??? Ma insomma, non abbiamo soldi, non abbiamo futuro e continuo ad essere diperato…ora capisco e mi sento molto vicino, come modo di pensare, ai rivoluzionari…ragazzi cambiamolo questo modo di intendere la vita, non fa altro che peggiorarci…
grazie a Dio io ho un posto fisso,ma non posso fare ameno di constatare che nella azienda dove lavoro questa legge ha provocato ulteriore pecarietà già cominciata con le leggi contenute nel pacchetto treu.Quello che davvero mi sconcerta è predere atto,vedendo la maggior parte della classe politica decantare i presunti effeti miracolosi di questa legge,di come davvero questa classe politica appunto sia distante,lontana,staccata completamente dalla realtà,dal quotidiano delle persone.E questa è una di quelle cose che lasciano tanta,tanta amarezza. Ciao Beppe grazie e continua a resistere!
non ricevo piu’ i blog.e’ successo qualcosa? e’ sato un caso o ci sono mitivi tecnici?
grazie pat
grazie a Dio io ho un posto fisso,ma non posso fare ameno di constatare che nella azienda dove lavoro questa legge ha provocato ulteriore pecarietà già cominciata con le leggi contenute nel pacchetto treu.Quello che davvero mi sconcerta è predere atto,vedendo la maggior parte della classe politica decantare i presunti effeti miracolosi di questa legge,di come davvero questa classe politica appunto sia distante,lontana,staccata completamente dalla realtà,dal quotidiano delle persone.E questa è una di quelle cose che lasciano tanta,tanta amarezza. Ciao Beppe grazie e continua a resistere!
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO” BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE” PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
QUESTO POST VERRA’ PUBBLICATO CON CADENZA REGOLARE.
Sono assolutamente d’accordo!
Troppo poco spazio per raccontare la mia esperienza…. Ho 28 anni e una laurea con 110 e lode in Biologia, conseguita dopo un lungo periodo di due anni trascorso a far la schiava all’ISS…ma questo è un altro discorso… poi un’esperienza co.co.co. all’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, dove gli unici a lavorare erano i giovani contrattisti (900 euro al mese) e gli stagisti (rimborso spese di 200 euro al mese, ahahaha!). I dipendenti erano troppo impegnati al bar (interno alla struttura, of course!) o al telefono con parenti e amici. Poi? Nessuna struttura pubblica mi da lavoro perchè non ho esperienza post-lauream (ma i due anni all’ISS?) e comunque nessuno me la fa fare, l’esperienza. Ora grazie agli interinali, faccio la segretaria (due mesi di sostituzione) di una dirigente nell’area amministrativa di una grossa società (la segretaria, perdiana!). Vivo con il mio ragazzo (e meno male che la casa è sua!) ma a mala pena riesco ad arrivare a fine mese. Non mi compro vestiti, non vado a cena fuori, l’unica spesa a cui non rinuncio è la palestra, ma è già un lusso. A 28 anni non so quando potrò avere un figlio, perchè non so come mantenere me stessa, figurarsi un pupo!
Ma se in Italia i laureati sono solo il 12 % della popolazione, (università, altro discorso da approfondire!) come mai facciamo così fatica a trovare un lavoro degno dei tanti sforzi fatti (da noi e dalle nostre famiglie)?
Perchè i giovani italiani rimangono a casa con mammà fino a 30 anni? Non sarà perchè prima (e anche dopo, a fatica) nessuno riesce a mantenersi da solo?
Che disperazione….. Ciao Beppe
buongiorno a tutti, ho 27 anni e…sono anche io vittima della tanto decantata legge Biagi.
sono laureata in lingue e lettarature straniere da tre anni ormai, oltre ad aver faticato tantissimo a trovare lavoro(le uniche proposte a salari scandalosi sono state quelle per il call centre), essere rimasta mesi con le mani in mano nonostante la voglia e il desiderio di fare qualcosa, migliorare il mondo del lavoro… infine sono stata “assunta”, si`, ma di tre mesi in tre mesi con massima proroga ad un anno in totale. il mio contratto scade in aprile e chissa` quando avro` un altro lavoro!!
mi chiedevo, e chiedo a tutti i cari politici e quant`altro, come faccio a costruirmi una VITA? con una paga bassissima, lavorando tre mesi e poi…chissa`!!
se tanto per fare un`ipotesi volessi avere dei figli(va bene aspettare ma non posso mica far figli a 40 anni!! e poi chi mi dice che a 40 anni avro` un lavoro?!)o…non so convivere o sposarmi…come faccio?
a chi chiedo credito? chi ringrazio per NON avermi fornito un lavoro?
ai posteri l`ardua risposta!!
Due giorni fa stavo parlando con mio padre (guarda caso dell’andazzo dell’economia italiana) e nel discorrere su svariati argomenti siamo incappati in un ragionamento in particolare: METTERSI IN PROPRIO ED APRIRSI UNA PICCOLISSIMA ATTIVITA’.
Beh ragazzi!
Abbiamo fatto un parallelo: quando mio padre aprì la sua attività (25 anni fa), nel periodo della sua massima produttività economica, spendeva 20 mila lire al mese per l’affitto di un locale di 35 mq a 20 km da Roma e guadagnava 800 mila lire a settimana!
Oggi, per l’affitto di un locale di 35 mq fuori Roma adibito ad uso commerciale, ci vogliono più di 1000 euro!
MI HA PRESO UN BLOCCO RESPIRATORIO, TIPO QUANDO PENSI INTENSAMENTE AL FATTO CHE UN GIORNO NON CI SARAI PIU’. INELUTTABILITA’.
Poi mi sono ripreso, sono andato a prendere la mia fidanzata e ci ho fatto l’amore.
ED HO PENSATO: PER IL MOMENTO QUESTO E’ IL MASSIMO DEL “COSTRUTTIVO” CHE RIESCO AD IMMAGINARE.
Caro Beppe Grillo,
Sono una ragazza laureata in medicina e sto facendo la specialità presso il S.Orsola di Bologna, nel tempo rimanente lavoro presso una clinica privata con un contratto molto precario..ma ormai mi sta per scadere inoltre il mio datore di lavoro mi ha detto che se non sarò carina con lui non mi rinnova il contratto!
Cosa posso fare?
grazie e ciao
ciao marianna, sono Angelo.
Che dire il tuo capo è proprio uno stronzo.
perchè non lo incastriamo? così sto vigliacco la smette di approfittare della sua posizione “dominante”.
Io lavoro in Capitaneria di Porto di Ravenna sono un sottufficiale nonchè Ufficiale di Polizia Giudiziaria…. che dici ci proviamo, contattiamo carabinieri e con cimici li roviniamo la vita a sto porco che magari ha moglie e figli, la classica famiglia “perfetta” all’apparnza……..
troppo duro?
auguri comunque
ciao Marianna, a parte la soluzione di Angelo Ciaccia che è molto interessante ma di difficile riuscita, direi che dovresti raccogliere prove che il tuo lavoro è a tutti gli effetti dipendente (ad esempio che entri ed esci ad orari prestabiliti, che vai li ogni giorno, che sei subordinata a qualcuno ecc…..)dopodiche vai dai sindacati (se sei fortunata trovi uno che ci crede davvero nel suo lavoro)e gli fai una vertenza……ci vorranno anni probabilmente ma credimi alla fine otterai ciò che ti spetta
In bocca al lupo
Marina, ma stiamo scherzando!?!?!?!???!?! Cerca di raccogliere più informazioni possibili e se puoi nascondi un registratore negli abiti e fai in modo ke il “dottore” ti ripeta la proposta… a quel punto denuncialo!!! Per mobbing, x abuso… fai tu!
Buona fortuna!
Ele
CIAO BEPPE
DOMANDA:PERCHE NON ESTENDIAMO LA LEGGE 30 ANCHE HAI NOSTRI PARLAMENTARI? PERCHE COME UN OPERAIO CHE COMINCIA A LAVORARE IN UNA FABBRICA, DIAMO UN PERIODO DI PROVA ANCHE AI NOSTRI PARLAMENTARI SE NON FUNZIONANO VIA.. SENZA PENSIONE,CHE SI CERCHINO UN ALTRO LAVORO PER MATURARE I CONTRIBUTI CHE GLI MANCANO COME FACCIAMO NOI.
COMUNQUE PENSO CHE SE CAMBIERA GOVERNO FORSE O ALMENO SPERO CHE ALLA LEGGE 30 METTERANNO MANO.
CIAO
Caro Beppe,
sono una biologa di 36 anni sposata con due figlie; faccio la ricercatrice, a tempo determinato: sono una precaria privilegiata, ho un contratto di tre anni, sono adeguatamente pagata e ho tutti i diritti di un lavoratore normale: molto meglio delle borse di studio con cui venivo pagata prima. Per questo miglioramento mi sono dovuta però trasferire: mio marito, anche lui biologo-borsista- esaurito da anni di precarietà- si è dovuto cercare un altro lavoro: dopo due anni di ricerca il meglio che ha trovato è un’assunzione regolare però part-time, mentre lo fanno lavorare a tempo pienissimo! Abbiamo anche dovuto affrontare il problema della casa: dopo aver disperatamente cercato un affitto a un prezzo possibile, abbiamo deciso, grazie a un modesto aiuto dei miei, di imbarcarci in un mostruoso mutuo trentennale che si mangia metà e più del mio stipendio. Siamo una famiglia povera? Certamente il nostro tenore di vita è molto ridotto rispetto a quello delle nostre famiglie di origine: la casa più piccola, le ferie più brevi, la macchina più vecchia e scassata però l’indigenza è ancora lontanissima. Io spero che riusciremo a non far mancare niente di importante alle nostre figlie. Soddisfatta del lavoro? Non proprio: è un ambiente caotico, sovraffollato, scarsi i finanziamenti per lavorare, colleghi mediamente insoddisfatti, frustrati, oppure menefreghisti e lavativi. Il mio obbiettivo per il futuro: continuare a fare il meglio che mi è possibile nel mio lavoro, nonostante tutto, anche se chi mi lavora a fianco, o chi mi dirige, si è scoraggiato, e poi, quando è l’ora, staccare e dedicarmi alla mia famiglia. Rimpianti: forse di non essere andata all’estero, magari ora io e mio marito staremmo lavorando a un VERO progetto di ricerca! Penso che il nostro paese vada a rotoli proprio per questo: perché anche chi ce la mette tutta deve sprecare la maggior parte delle energie per mantenere la voglia di lavorare e per sperare, domani, di rendersi utile!
Caro Beppe e Cari Amici,
sembra ormai di assistere alla scenetta del marito adultero che nega l’evidenza.Ormai la mistificazione della realtà ha raggiunto livelli che Orwell non poteva nemmeno immaginare, neppure sotto l’effeto di potenti allucinogeni.Secondo il “portatore nano” e tutti i suoi compagni di merende in Italia va tutto bene.I contratti precari sono solo uno su dieci.
La ricerca è stata riformata, la giustizia è stata riformata…. vabbè ma non voglio andare fuori tema parlando di altro, quindi resto a parlare di uno degli argomenti che mi stanno a cuore:”la flessibilità-precarietà-sottomissione” alla quale noi giovani siamo ormai sottoposti.Dopo tanti anni passati dai nostri padri per garantirci certi diritti, abbiamo assistito muti alla loro eliminazione totale.Non abbiamo piu’ diritto ad ammalarci, alla maternità, all’allattamento, alla tredicesima, alla quattordicesima, al trattamento di fine rapporto, alle ferie, alla sicurezza di progettare un futuro: quale banca concederà mai un mutuo ad un giovane con contratti da 4 mesi o anche da due anni?
Quello che mi fa rabbia non è il modo di fare politica del “nanetto” e dei suoi scudieri.
Capisco benissimo che loro servono un’altra italia, loro non sono li per sostenere le persone come me, come noi.
Noi che con 800 euro al mese dobbiamo pagare le bollette, mantenere la famiglia, sperare di non ammalarci perchè i soldi non basterebbero per le cure.A trentuno anni, una laurea in fisica, un dottorato in corso e 10 anni di lavoro(perchè durante gli studi ho dovuto non solo mantenere me ma anche la mia famiglia) mi sento preso in giro non dal “nano” ma dalla parte che mi rappresenta anzi che dovrebbe rappresentarmi.Da quella pseudo sinistra muta. Provo rabbia leggendo i giornali per l’assenza di approfondimenti, di domande. Il giornalista italiano non fa domande o le concorda. Le interviste straniere qui non vanno in onda.Tutto questo nel silenzio piu’ assoluto.La colpa non è del “nano”, è del silenzio.
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO” BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE” PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
D’ORA IN POI QUESTO POST VERRA’ PUBBLICATO CON CADENZA REGOLARE.
Ciao Beppe.
Ecco la mia testimonianza…
Sono stato assunto da una grossa ditta genovese nel settore dell’elettronica nel dicembre 2004.
Sono laureato in ingegneria.
Assunto ovviamente tramite agenzia interinale…
contratto di un anno… con prospettive di assunzione(?!)
Inizio il mio cammino nel nuovo posto di lavoro, imparo un sacco di cose (direi di essere forse l’unico nel mio ufficio a sapere determinate cose) e le metto in pratica impegnandomi in mesi di trasferta dove i veri dipendenti (quelli con contratti a tempo indeterminato) non oserebbero mai andare perche’ e’ faticoso…
Finito l’anno di contratto mi e’ stato rinnovato per altri 4 mesi… giusto fino al termine della commessa… ma diciamo che ho fatto finta di non vedere questa strana “coincidenza”.
Bhe’ il finale e’ scontato…
Il giorno dopo la consegna del grosso lavoro nel quale mi sono impegnato mi e’ stato annunciato che per superiori questioni aziendali non e’ fattibile una mia assunzione…
Ed eccomi pronto a cercare un altro lavoro… con non poche difficolta’.
Per non parlare del notevole disagio di un trentenne che magari vorrebbe farsi una vita indipendente…
E poi pubblicano quelle ricerche del cavolo dove si stupiscono del perche’ i giovani ritardano sempre di piu’ l’uscita da casa!!
Il perche’ lo hanno sotto gli occhi…
Se vincera’ la sinistra (anche perche’ il contrario sarebbe una cosa drammatica) spero che per prima cosa facciano un po’ ordine in questo mercato del lavoro che non salvaguarda i giovani lavoratori…
Un saluto precario.
Caro Beppe e cari amici, buon giorno. Poiché le mie condizioni di salute lasciano molto a desiderare spesso fatico a scrivere (devo già seguire il mio sito e rispondere a chi mi scrive) e a essere partecipe come sarebbe mio desidero. CONTINUO A CONSTATARE ANCHE SULLA MIA PERSONA CHE LA POLITICA ITALIANA E’ VERGOGNOSAMENTE ASSENTE . So che il mio amico Giacomo di cui pubblico questo pensiero è anche assiduo frequentatore di questo Blog e ciò mi fa molto piacere:
“Quando si ricorre a mostrare i disordini politici di un altro paese per nascondere i propri, si è giunti all’apice dell’ipocrisia politica del proprio paese.
di Giacomo Jim Montana”
Un caro saluto a tutti e FORZA SISU!
http://www.mobbing-sisu.com
LAVORO PRECARIO – CONTRATTI A TERMINE
Sono il padre di un ragazzo che fa un lavoro precario.
Voglio raccontarvi L’IMMENSA GRATITUDINE che provo nei confronti dell’Azienda nel vedere
i contrati brevi, anche di un mese, che fanno di volta in volta a mio figlio.
LA GIOIA che ho nel CONSTATARE che quasi ogni giorno, anziche’ le 4/6 ore di contratto, gli chiedono “gentilmente” di prolungarsi per 2/3 ore. Non fa nulla se fino a 40 ore non è considerato straordinario e la mensa non spetta.
LA FELICITA’che proviamo in famiglia, quando, dopo una lunga e un poco snervante..emm.. trepidante attesa, arriva la nuova convocazione.
Nel frattempo, io e mio figlio, proviamo una immensa soddisfazione reciproca: io a mantenerlo e lui a rimanere in famiglia.
E qui che considero : CHE BELLO!! Finalmente si è trovato – oltre al lavoro – anche il modo di valorizzare i valori familiari che si erano oramai persi..
E che dire sul “come” si lavora.
Se è vero che il lavoro, nobilita l’uomo, con questi contratti si è raggiunto uno dei piu’ alti livelli di “nobilta’”.
Andare a lavorare con la febbre (mio figlio) , rinunciare all’allattamento per un contratto (una collega di mio figlio) fa pensare che la perfezione è vicina.
(non mi chiedete perche’, decenza please)..
Potrei continuare, ma ho gli occhi e il cuore leggermente velati di COMMOZIONE.
Aggiungo solo che questi ALTISSIMI SENTIMENTI li possono comprendere solo chi ne è coinvolto direttamente, come gli Azionisti ed i Manager dell’Azienda, quelli che hanno la percentuale sugli utili per intenderci.
Sono convinto che se ne avranno la possibilità
(e l’avranno ne sono certo se il nostro Governo non cambia) continueranno a regalarci
tanti altri bellissimi anni di
LAVORO – FAMIGLIA – OCCUPAZIONE
Morale:
Errare è umano, ora abbiamo raggiunto un’altissimo grado di umanità….mo basta!
Antonio
CONTINUAZIONE:
(2) . che sono tutti sotto il nostro naso. Parliamoci chiaro, la fine dei partiti politici si è potuta verificare con l’esaurirsi delle ideologie tradizionali, è emersa con la fine del comunismo mondiale e la caduta del muro di Berlino. Tutto è caduto “col muro” , ed è proseguito con un percorso senza fine, di un sommovimento giudiziario condizionato fortemente da spinte politiche di accelerazione e frenaggio che va sotto il nome di “Tangentopoli”. Le nuove regole elettorali col superamento del sistema proporzionale, certamente ha segnato l’inizio del maggioritario e la nascita del sistema bipolare ma per il popolo NON E’ CAMBIATO NULLA IN MEGLIO, semmai in peggio!! Molte gigantesche carenze ed inerzie politiche hanno sempre più contraddistinto persino questa nuova fase della vita della Nazione. Si è fatto ricorso alla nascita dei due schieramenti, ma anche questo sul piano del miglioramento economico è stato il più vergognoso fallimento evidente che la gente si potesse immaginare! Oggi si parla di Casa delle Libertà, ma io parliamoci chiaro, in quanto a libertà ho visto ancora quelle di danneggiare sempre più la gente che lavora onestamente, ho constatato la grave sofferenza economica e morale anche dei pensionati, ho visto torturare con derisioni e scherni una donna che ha contratto la tubercolosi in servizio e per causa di servizio per 14 anni (vedi sito web: http://www.mobbing-sisu.com ) e poi come tutti sanno vedo anch’io “LA NAVE DELLA POLITICA ITALIANA CHE FA ACQUA DA TUTTE LE PARTI, SI E’ COMPLETAMENTE INCAGLIATA TRA LE SECCHE E NESSUNO CHE DIMOSTRI SERIAMENTE DI VOLERLA AGGIUSTARE E SOLLEVARE). SI CONTINUA LA POLITICA DEL TANTO MEGLIO SE E’ TANTO PEGGIO: evidentemente rende più affari ai politicanti che pacificamente continuano a mungere “LA MUCCA” dell’economia del Paese. Vogliamo bendarci ancora gli occhi? SE PREFERITE CONTINUIAMO PURE, senza l’unità non si può migliorare nulla! Grazie per avere letto. Giacomo Montana
Sono una ragazzo che lavora nel Contact Center Integrato INPS-INAIL nella sede di Bitritto in provincia di Bari; con me lavorano quasi 200 ragazzi. Un Contact Center molto importante come potete ben immaginare, perchè di pubblica utilità che cerca di dare risposte alle migliaia di chiamate che ci arrivano tutti i giorni da parte di cittadini con problemi di pensione, contributi, malattia, infortuni, maternità, assicurazione casalinghe, autoliquidazione del premio inail e moltissimo altro; materie e problematiche molto importanti che assillano praticamente tutti i cittadini italiani. La maggiorparte di noi sono laureati o laureandi nelle più svariate materie; per fare un lavoro del genere bisogna avere menti capaci e di cultura superiore perchè le problematiche che si presentano tutti i giorni sono veramente impegnative. E in effetti siamo tutti molto capaci, disponibili, cortesi e ormai anche molto competenti nel campo previdenziale. Sapete come trattano contrattualmente una categoria di lavoratori così importante per tutti gli utenti inail e inps?
1) Contratto a progetto rinnovabile ogni anno (mentre in altre parti d’Italia fanno lo stesso lavoro ma con contratto di subordinazione normale)
2) 6.37 Euro lordi ad ora per massimo 6 ore al giorno (non di più perchè probabilmente ci dovrebber pagare i buoni pasto) che porta a uno stipendio netto al giorno di (udite cari estimatori della legge Biagi) 30 euro che fanno un massimo di 700 euro circa se lavori 24 giorni al mese
3) Dobbiamo sottostare ad orari e a ordini come un qualsiasi lavoratore subordinato
4) Non abbiamo indennità di cuffia, malattia, ferie e ci viene riconosciuto l’infortunio solo in caso di ricovero ospedaliero
5) Non possiamo andare troppe volte in bagno e dobbiamo sottostare ad orari anche per andare in pausa
6) Dulcis in fundo, abbiamo cercato di far entrare i sindacati e siamo stati minacciati di licenziamento
Avrei tante altre cose da dire ma non ho più spazio
E bello lavorare da schiavi
Sono una ragazzo che lavora nel “Contact Center Integrato INPS-INAIL” nella sede di Bitritto in provincia di Bari; con me lavorano quasi 200 ragazzi. Un Contact Center molto importante, come potete ben immaginare, perchè di pubblica utilità che cerca di dare risposte alle migliaia di chiamate che ci arrivano tutti i giorni da parte di cittadini con problemi di pensione, contributi, malattia, infortuni, maternità, assicurazione casalinghe, autoliquidazione del premio inail e moltissimo altro; materie e problematiche molto importanti che assillano praticamente tutti i cittadini italiani. La maggiorparte di noi sono laureati o laureandi nelle più svariate materie; per fare un lavoro del genere bisogna avere menti capaci e di cultura superiore perchè le problematiche che si presentano tutti i giorni sono veramente impegnative. E in effetti siamo tutti molto capaci, disponibili, cortesi e ormai anche molto competenti nel campo previdenziale. Sapete come trattano contrattualmente una categoria di lavoratori così importante per tutti gli utenti inail e inps?
1) Contratto a progetto rinnovabile ogni anno (mentre in altre parti d’Italia fanno lo stesso lavoro ma con contratto di subordinazione normale)
2) 6.37 Euro per ora per massimo 6 ore al giorno (non di più perchè probabilmente ci dovrebberò pagare i buoni pasto) che porta a uno stipendio netto al giorno di (udite cari estimatori della legge Biagi) 30 euro che fanno un massimo di 700 euro circa se lavori 24 giorni al mese
3) Dobbiamo sottostare ad orari e a ordini come un qualsiasi lavoratore subordinato
4) Non abbiamo indennità di cuffia, malattia, ferie e ci viene riconosciuto l’infortunio solo in caso di ricovero ospedaliero
5) Non possiamo andare troppe volte in bagno e dobbiamo sottostare ad orari anche per andare in pausa
6) Dulcis in fundo, abbiamo cercato di far entrare i sindacati e siamo stati minacciati di licenziamento
Avrei tante altre cose da dire ma non ho più spazio…
E bello lavorare da schiavi
scusate ma devo correggere una cosa scritta sotto: i 6.37 euro all’ora sono lordi e non netti…………….
Che tristezza
Signor Giacomo, e la chiamo Signore perchè lei è un vero signore ed una persona onesta, e questo in quanto lei è uno dei pochissimi imprenditori che dica la verità, che la Legge Biagi sta uccidendo il lavoro sicuro, indeterminato e, chi può, chi è ancora in tempo, fugge via all’estero. Ritengo che lei sia uno dei pochi, rarissimi imprenditori che invece di dire “oggi mi arricchisco, oggo sfrutto fine alla morte, poi domani vedremo…” si ponga il problema della “sorte” dei suoi dipendenti e mi augoro che li tratti bene, li paghi quanto valgono e paghi le tasse. Purtroppo chi le scrive constata che lei è un’eccezione, la regola è di chi le ho parlato prima (cfr. Ricucci, Tanzi, ecc. ecc.). Io sono ancora un “sovversivo” e amo dire la verità, la mia ovviamente e la ringrazio di quanto ha affemato.
di nuovi schiavi si può parlare anche a proposito dei lavoratori stranieri, visto quello che sta succedendo intorno al decreto sui flussi ed ai relativi moduli in distribuzione “gratuita” presso gli uffici postali.
Sono introvabili, sempre esauriti, si dice in giro che si arrivi a pagarli anche 800 (otocento) euro. Siamo bravissimi a lucrare sulle disgrazie e sui bisogni dei deboli. che sia questo il cambio di mentalità a cui fanno cenno i nostri governanti quando parlano di lavoro?
Segue dalla precedente
Ma cosa accade? A prescindere dalla generale dissonanza tra i profili professionali richiesti e quelli poi artificiosamente proposti dall’agenzia e poi assunti (serve un laureato in economia e ne arriva uno in legge o arriva un non laureato, nonostante la possibilità di attingere da un bacino praticamente illimitato di giovani laureati sfornati dalle università della regione), il contratto è a termine, quindi scade. A questo punto, il favore alla prima agenzia interinale è già stato incamerato. Ecco che interviene un meccanismo moltiplicatore di favori. La prima marchetta è stata elargita, adesso le stesse identiche persone vengono in blocco dirottate ad un’altra agenzia interinale, sponsorizzata da un padrino politico differente.
E il lavoratore? Ad ogni scadenza riceve la liquidazione delle ferie maturate nel periodo lavorativo. Quando viene riassunto riparte così da un monte ferie pari a zero. Il risultato pratico è di non godere mai di un giorno di ferie, che non siano quelle collettive decise dall’azienda. Ma, anche in questo ultimo caso, accade che se, quando l’azienda decide la chiusura per ferie collettive (Natale), il lavoratore interinale non ha maturato un sufficiente numero di giorni, la differenza gli viene detratta dallo stipendio.
E vissero tutti felici e contenti nella Sicilia di Totò
Lei mente o é ignorante i Co.co.co sono stai creati dal pacchetto Treu, ministro nella legislatura della sinistra. Perché visto che si spaccia per paladino dei lavoratori non parla di ciò che accade nella civilissima e ROSSA Modena, dove i lavoratori disabili sono pagati 2 EURO l’ora dalle coop sociali legate, a Legacoop.
La sfido a farlo se ha un minimo di onestà intellettuale.
Dopo aver scritto un altro commento ad un’altra persona (una certa Valentina) e dopo aver detto la mia opinione, volevo rispondere: tu sei una delle poche persone che dice la verità e che sanno come stanno e stavano le VERE cose, e non le fantasie. Comunque, credo che interessi tutti i precari l’ultima esternazione del dipendente Fassino che a “Porta a Porta” davanti al dipendente Casini ha dichiarato (smentitemi se non è vero!): ” La legge Biagi non si tocca, va solo modificata con la creazione di ammortizzatori sociali (sic!), come un salario minimo…” ed altre menate di questo genere: Chi parla è un “privilegiato”, in quanto ho venti anni di lavoro ed un contratto a tempo indeterminato, ma voglio dire solo alcune cose: quando vi informeranno che il cattivo Islam vi vuole invadere, quando diranno che è necessaria una nuova “guerra Umanitaria”, quando daranno la colpa all’Europa della vostra condizione e diranno che “sono costretti” per “essere competitivi”, insomma quando continueranno a prendervi in giro e a nascondere la verità, cioè che vi vogliono schiavi, disperati, isolati, “competitivi”, senza futuro, mentre LORO si giocano in bora i VOSTRI stipendi e le VOSTRE pensioni ed il VOSTRO TFR, incomincerete ad unirvi, organizzarvi per protestare, oppure no?
La scelta (ed il futuro) è solo vostra.
Carissimo Beppe e cari blogghisti, l’esperienza che voglio testimoniare mi riguarda, fortunatamente, soltanto in maniera indiretta, come spettatore involontario all’interno di un’azienda di cui sono dipendente con contratto a tempo indeterminato. Ritengo sia doveroso però fare una premessa, per inquadrare e contestualizzare correttamente questa vicenda rispetto alla peculiarità della realtà socioeconomica in cui la stessa si svolge, così riuscire a coglierne le implicazioni sociali, morali ed etiche.
La vicenda riguarda una Spa governativa ed è ambientata in Sicilia, dove un posto di lavoro, anche precario, assume il valore, straordinariamente elevato, di merce di scambio utilizzabile da parte della proprietà (lo Stato, quindi il ministro, dunque il/i politico/i) e da chi, nella posizione di manager di una spa governativa (quindi nostro dipendente), nell’ambito dei poteri conferitigli dall’Azionista (lo Stato) e dal Cda, amministra la società, per la restituzione di favori precedentemente goduti (ad es. per assumere l’incarico che ricopre) o per accumulare crediti, per favori resi, da presentare all’incasso e riscuotere in futuro.
La vicenda vede coinvolte come pedine organiche, consapevoli e partecipi di questo sistema, le agenzia di lavoro interinale, politicamente sponsorizzate, le quali, richieste di reperire determinati profili professioanli, frustrando le aspettative di chi, per titoli, meriterebbe di essere prescelto e contravvenendo al proprio codice deontologico, seleziona solo i raccomandati compresi nelle proprie liste di disoccupati. Sia bene inteso che l’agenzia interinale non seleziona un bel nulla. Si tratta infatti di persone fisicamente già identificate che vengono fatte transitare per l’agenzia in modo che, con un sol tratto di penna, si faccia il favore alla persona da assumere (e ai suoi padrini politici) e “at the same time” all’agenzia interinale sponsorizzata dal politico amico. Segue
Mi chiamo Antonio e non tonino.
Come da sempre risaputo, la buona educazione è di chi la dà e non di chi la riceve.
Con le mie idee, ci campo me stesso e la mia famiglia, in maniera più che dignitosa; oltre a loro ci campano anche 2 operai regolarmente assunti che percepiscono salari al di sopra della media e sopratutto pagati regolarmente; oltre a qualche mancetta ogni tanto ovviamente!!
In bocca al lupo per i tuoi studi universitari, ma sopratutto ti auguro di incontrare datori di salario (si perchè il lavoro lo danno gli operai e non i titolari!!!! prova a spiegarglielo al Beppe che magari si comincia veramente a rimettere le cose nella giusta prospettiva) come mè sulla tua strada!
Antonio
Non sono d’accordo nel criticare la legge Biagi ad oltranza.
Sono un giovane imprenditore che si e’ messo in proprio con un suo collega nel 1997, dopo 15 anni di lavoro dipendente e con pochi soldi. Oggi abbiamo 3 dipendenti e Lunedi arrivera’ il quarto (che ha 40 anni)assunto non con la legge Biagi.
Anche non avendola applicata, penso invece che sia di aiuto per un giovane che vuole affacciarsi nel mondo del lavoro, magari facendo esperienza e facendosi apprezzare per quanto vale nell’ottica di un assunzione a tempo indeterminato.
Chiaro che occorre mettere dei limiti alla durata di questa posizione di ” neoapprendistato” che non puo’ persistere a vita.
Per quanto mi riguarda ,sono contento della mia scelta, la rifarei senza esitazioni. Esorto i giovani a mettersi in proprio, sempre comunque dopo l’acquisizione di una professionalita’specifica , avuta anche grazie a qualche anno di LEGGE BIAGI.
Ciao a tutti anche a te Beppe.Grazie per la doccia “SANTA” di ieri sera al Forum
Mi fa piacere che a qualcuno sia andata bene e che abbia rischiato, faticato e sia riuscito. In un paese normale (non il nostro) dovrebbe essere la regola e non l’eccezione. Ma voglio fare una domanda al Sig. Antonio: per uno (lei) che ha avuto successo, quanti milioni (e non migliaia, milioni, esattamente circa 3 milioni di precari)devono essere “sacrificati” sull’altare del sistema di mercato? O la Legge Biagi, che a suo dire dà delle oportunità, è stata fatta solo per una ristretta minoranza che ce l’ha fatta e al diavolo tutti gli altri? In altre epoche questo si chiamava giusnaturalismo e, più recentemente, darwinismo sociale!
questo è il mio secondo commento..ragazzi ma siete sicuri nei vostri ambienti di lavoro che sia legale il contratto a progetto?co.co pro?Se non sbaglio la differenza dai veri contratti a tempo (indeterminato e determinato) e il co.co.pro è la possibilita di non essere subordinati a nessuno e di gestire il lavoro in orari flessibili;per questo non sono previste ferie e molte volte invece i co.co.pro fano lavoro subordinato o addirittura i turni…..Quindi co.co.pro andate dai sindacati ed informatevi! cosi se il datore di lavoro vi ricatta o trovate un migliore lavoro o capite che la ditta è ricca,fate vertenza e vi assicuro prenderete tanti soldi..conosco gente che lo ha fatto…quindi se vi mandano via sapete cosa fare..
Vi diro di per piu chi supera i 26 anni(se non sbaglio termine massimo per i contratti di formazione)i lavoratori subordinati e soggetti ad orario impostato dovrebbero avere i contratti a tempo indeterminato per LEGGE(i datori di lavoro si ricordano sempre dei nostri doveri ma si scordano i diritti)
Chiedo a qualcuno che lavora in qualche studio legale di spiegare meglio questi contratti:
Per esempio un lavoratore come me subordinato ad un manager che lavora ad orarari stabiliti deve avere il co.co.pro oppure un contratto diverso?
Grazie
ho letto ora che il Cavaliere, (10 come uomo di spettacolo 10 come imprenditore 10 e lode come illusionista….)potrebbe offrire a Beppe una poltroncina da qualche parte…Sono sicuro che beppe non si candidera per nessuno schieramento(lo spero) in quanto lui stesso nei vari spettacoli ha fatto varie affermazioni sulla politica sempre con il suo tono ironico(non ha eguali sto sempre piegato a ridere quando lo sento:)).
forse tra i due mali lui sembrava di sinistra..il male minore…
La prego Beppe come comico fai piu felici gli italiani che sicuramente stando in politica…..se ti candideresti con Forza Italia saresti compromesso….a meno che non lavori pesantemente per far capire a certe persone del governo la vera relata dell’italia medio povera(mi ci metto pure io)
Non farti tentare da forza italia…..o meglio non farti tentare dalla polita;) per favore…..
Un solo consiglio…fate vertenza solo se avete tra le mani finalmente un contratto a tempo indeterminato altrimenti con la nomina che vi siete fatti NON TROVERETE PIU’ LAVORO!!!
vorrei sapere se e’ vero
http://liberoblog.libero.it/politica/bl2772.phtml
Questa normativa ha danneggiato fortemente anche le classi di lavoratori dipendenti fortemente specializzate (e quindi più mature) che non trovano alternative se perdono il lavoro. Oggi chi assumerebbe un lavoratore di 40 anni? Con lo stipendio ed i contributi di questo si pagano 4 Co co co e la consulenza di uno studio tecnico esterno. Poco importa se sono tutti sfruttati oltre il limite e se non arrivano a fine mese, tanto é perfettamente legale. Inoltre così facendo le aziende non riescono ad investire in ricerca (non hanno personale specializzato e/o di esperienza) e non riescono a tenere la tecnologia all’interno quindi perdono di competitività. Però spendono poco…..
Intanto il 40enne é a spasso, magari ha famiglia, un mutuo da pagare e altri 25 anni da lavorare prima di avere la pensione…..
Lunedì 27.02.06 – 21:31
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Notizia del 24 febbraio 2006 – 02:55
Il Grillo (s)parlante
Ecco quale sarebbe il colpo a sorpresa del Cavaliere per affondare la sinistra
Il grillo (s)parlante
Sono il primo ad augurarsi che questa sia una bufala, o l’ennesima trovata pubblicitaria di Beppe Grillo. Non trattandosi Hotelive, quindi, di una testata giornalistica ma solamente di un blog personale dopo ripetute e-mail pubblico la notizia.
Berlusconi IV non ci sta a perdere e pur di battere la sinistra e Romano Prodi è disposto a tutto. Alcune voci ben informate ( che mi hanno chiesto di restare anonime per ovvi motivi) parlano di unofferta a Beppe Grillo per candidarsi sotto la bandiera di Forza Italia.
Il celebre grillo parlante che dalle pagine del suo blog ne ha per tutti sarebbe il colpo a sorpresa per spostare l’ago della bilancia elettorale con il voto degli indecisi (che permetteranno di vincere le elezioni) e di molti giovani che hanno come unico canale informativo il blog del comico genovese.
Ecco perché Forza Italia, che con questa mossa rafforzerebbe la sua leadership all’interno della CDL, starebbe tardando a presentare le liste e punterebbe al colpo a sorpresa un Grillo incalzante sulla vicenda Unipol, su Fassino e sulla sinistra in generale dal palco della chiusura della campagna elettorale azzurra sarebbe devastante.
L’ idea gira da tempo nei corridoi di Palazzo Grazioli ed è proprio il cavaliere in persona a portare avanti la trattativa.
Purtroppo Biagi è stato ucciso , e forse questa è stata la sua fortuna perchè può essere chiamato martire e non con l’appellativo che si merita.Chiarisco che sono un imprenditore e non un disobbediente , ma devo dire che la legge Biagi sta facendo perdere al paese e alle aziende delle professionalità importantissime e nel futuro (altamente precarizzato) difficilmente ricuperabili.
Ciao! Giacomo
Caro Grillo , io sono un ragazzo di 30 anni vivo in emilia,ho una piccola attivita’ artigiana ,come terzista faccio assemblaggi plastici ,esprimo la mia opinione , sicuramente il precariato i co.co.co ,per il lavoratore sono una situazione direi quasi umiliante , pero’ le posso dire che per la mia esperienza , io ricevo lavoro da due aziende , abbastanza grandi e le garantisco che io come piccolo artigiano non vengo trattato meglio di un co.co.co , in questa fase di lavoro (cina ,india, dio solo sa che altro ) le aziende produttrici caricano noi artigiani di lavoro , con richieste di prezzi assurde , la sola assunzione di un dipendente le garantisco che non mi produrrebbe il suo costo , quello che alla fin fine le chiedevo è questo , sono io il primo a non essere in accordo ai co.co.co ,ma vorrei sapere cosa si puo’ fare ,lei cosa farebbe al posto dal governo ,che per carita’ non stimo anzi ,poi le volevo chiedere ,per cortesia risponda con sincerita’ , ma cè qualche speranza per noi …….non voglio dir giovani a 30 anni (quasi giovani )
la stimo molto e la ammiro per informare milioni di persone ogni ,hai pensato di candidarsi in politica ?…….
Caro Beppe sono un laureato a pieni voti da ormai quasi un anno. Gli unici lavori che mi sono sati offerti sono stati o nei call center o venditore porta a porta.. ora lavoro come centralinista e tutto fare in una società di ricerche di mercato a 7,5 euro all’ora lorde. L’unica cosa che mi diverte è che almeno posso “sbeffeggiare” i miei amici che con contratti di stage di sei mesi prendono 600 euro al mese.
Se in un mese non spendo neanche un euro tra dieci anni potrò aprire un mutuo e andare a vivere da solo.
Grazie governo
questo è il mio secondo commento..ragazzi ma siete sicuri nei vostri ambienti di lavoro che sia legale il contratto a progetto?co.co pro?Se non sbaglio la differenza dai veri contratti a tempo (indeterminato e determinato) e il co.co.pro è la possibilita di non essere subordinati a nessuno e di gestire il lavoro in orari flessibili;per questo non sono previste ferie e molte volte invece i co.co.pro fano lavoro subordinato o addirittura i turni…..Quindi co.co.pro andate dai sindacati ed informatevi! cosi se il datore di lavoro vi ricatta o trovate un migliore lavoro o capite che la ditta è ricca,fate vertenza e vi assicuro prenderete tanti soldi..conosco gente che lo ha fatto…quindi se vi mandano via sapete cosa fare..
Vi diro di per piu chi supera i 26 anni(se non sbaglio termine massimo per i contratti di formazione)i lavoratori subordinati e soggetti ad orario impostato dovrebbero avere i contratti a tempo indeterminato per LEGGE(i datori di lavoro si ricordano sempre dei nostri doveri ma si scordano i diritti)
Chiedo a qualcuno che lavora in qualche studio legale di spiegare meglio questi contratti:
Per esempio un lavoratore come me subordinato ad un manager che lavora ad orarari stabiliti deve avere il co.co.pro oppure un contratto diverso?
Grazie
ciao Beppe!! e a tutti!!
avrei una fantastica idea!!!
cos’è la cosa a cui tengono di più sti bravi imprenditori?
sono le informazioni della loro bella azienda!!
cominciamo a farle circolare( naturalmente via e indirizzo del datore di lavoro altrimenti non serve)
inizio io con la prima:
roma, via del corso, negozio ben’s club abbigliamento
commessa annero: quando i clienti chiedevano una taglia che non avevamo li invitavamo a provare il capo di un’altro colore…poi se lo provava..gli stava bene…andavamo in “magazzino” prendevamo lo stesso capo del colore desiderato ma “sostituivo”la taglia.
Pochissimi clienti sono ritornati a cambiarli…naturalmente mica gli davamo i soldi!!
invito tutti a “svelare” i trucchi di questi “sola”…
Mi dispiace contraddirti ma la mia opinione è che non si può violare la norma che prevede la fedeltà del dipendente alla vita aziendale come rappresaglia del fatto che la legge Biagi è ingiusta.
Le scorrettezze degli imprenditori e la legge Biagi sono entrambe due cose ingiuste….ma c’è una differenza ….la legge Biagi è una legge dello Stato e come tale va applicata e, magari, cambiata!!
Eliminare la precarietà del lavoro è importantissimo ma riportare lo stato di diritto oggi è molto importante.
Dico questo per evitare di passare noi bloggers dalla parte della ragione a quella del torto.
E te lo dice un altro precario!
Ho una figlia di 32 anni, laureata con il massimo dei voti, varie e abbastanza importanti esperienze lavorative come addetta stampa (anche di una nostra dipendente diessina),dimenticavo, anche con ottima conoscenza della lingua tedesca ed inglese. In questo periodo lavora, con un contratto a tempo determinato (scadenza maggio p.v.) in un call center con il lauto stipendio di 850 mensili.
Quando ha presentato il suo curriculum le è stato consigliato di togliere alcune esperienze lavorative perché “ormai è troppo specializzata” !!!!
Altro fatto curioso: la figlia di un notissimo senatore diessino, laureata come mia figlia (erano compagne di corso) ma con voti più bassi, da anni lavora in Mediaset. A mia figlia questa opportunità non è stata concessa. Non è detto che sia più brava, di certo non ha gli stessi appoggi.
Stamattina ho accompagnato l’altro mio figlio all’aeroporto: dopo varie esperienze lavorative, che non mi dilungo a spiegare (apertura di partita IVA, contratto CO.CO.PRO presso GABETTI S.p.A.- anche in questo caso altro fatto curioso: il corso per ottenere il patentino di agente immobiliare lo ha fatto a sue spese; alla faccia degli investimenti delle aziende per la formazione del personale!!!) con stipendi che di certo non consentono ai nostri figli mammoni di staccarsi dalla famiglia, ha deciso di trasferirsi a vivere a Londra, dove già ha avuto un’esperienza lavorativa buona,tanto da pentirsi di essere ritornato in Italia e di rendersi amaramente conto di avere sprecato tanto tempo nel suo paese.
Basta guardarsi intorno per vedere che solo i figli di qualcuno riescano ad avere opportunità impensabili per gli altri comuni giovani. Si rendono conto i nostri dipendenti che i giovani di questa generazione hanno un futuro fatto solo di incertezza?
So di non aver raccontato una storia nuova e mi rendo conto benissimo che ci sono situazioni molto più drammatiche, ma credo che soltanto esprimendo in tanti il nostro grandissimo disagio e malessere….
Caro Beppe,
sono stato (e lo sono ancora..!) un lavoratore precario. Ho lavorato per quasi 3 anni in una grande azienda con contratto a tempo determinato tramite agenzia interinale. A scadenza di ogni contratto semestrale, giungeva puntualmente il rinnovo, e cosi’ e’ stato per tutta la durata della mia esperienza lavorativa. Ho sentito dire solo all’inizio, che vi erano buone possibilita’ di un inserimento fisso all’interno. Poi piu nulla. Parallelamente poi l’azienda ha avuto dei problemi, non poteva garantirmi piu niente, e ho preferito anzitempo interrompere il vincolo lavorativo. Da pochi giorni sto lavorando presso un’altra azienda, sempre a tempo determinato con contratti di 2 settimane rinnovabili. Sono sulla soglia dei 27 anni..ancora senza un lavoro fisso, con nessuna garanzia sul mio futuro, e con un nanetto che si fa vedere da tutte le parti dicendo che da quando c’e’ lui al governo sono aumentati di un milione i posti di lavoro.
Che venga a vedere, come sono aumentati..!! e in che condizioni, e a che condizioni lavorano, queste persone..! A me piace lavorare, io mi spaccherei il c..o, ma lo farei a costo di NON dover piu vedere all’orizzonte un punto interrogativo sulla mia testa.. ovvero l’unica cosa che riesco tuttora a vedere con amarezza e dispiacere..da fin troppo tempo.
Vi prego, mandiamoli a casa!
Grazie.. Marco.
grazie alla legge Biagi mia moglie,prima disoccupata,adesso LAVORA in un grande magazzino genovese con un bel contrattino di tirocinio denominato “PROGETTO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO”,36 ore settimanali in 6 giorni,per l’ammontare di ben 250,00 EURO.Tutto questo ben di Dio per tre mesi,poi si vedrà.Se sei preso per il collo…grazie cavaliere!!!
I RAGAZZI FRANCESI SONO SCESI IN PIAZZA PER PROTESTARE CONTRO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA UN LORO CONNAZIONALE EBREO!
MA STIAMO SCHERZANDO RAGA??????
LORO SONO SCESI NELLE PIAZZE PER QUESTO MOTIVO E NOI NON SAPPIAMO COALIZZARCI PER DIFENDERE IL NOSTRO FUTURO, IL FUTURO D TUTTI????????
NON DOBBIAMO MANIFESTARE A MONTECITORIO!! NON LO CAPITE?? DOBBIAMO PARALIZZARE L’ECONOMIA DI QUESTO PAESE, CON UNA TALE FORZA E CAPILLARITA’, DA RIATTIVARLA POI IN SEGUITO SOLO IN BASE ALLE NOSTRE CONDIZIONI!
ALTRO CHE MANIFESTAZIONI POLITICHE!
LA POLITICA E’ MORTA! CI SONO SOLO INTERESSI ECONOMICI LEGATI ALLA POLITICA!
PER QUESTO DICO:
STABILIAMO UN GIORNO E UN’ORA E ALL'”UNISONO” BLOCCHIAMO “PACIFICAMENTE” PORTI, AUTOSTRADE, FERROVIE, AEREOPORTI, STRADE, ECC… SOLO CON LA PARALISI COMPLETA (momentanea) I NOSTRI DIPENDENTI CI DARANNO ASCOLTO.
IN FONDO SI TRATTA SOLO DI RINUNCIARE AD UN’ORA DI LAVORO PRECARIO, SOTTOPAGATO E INCERTO.
Caro Paolo, mi trovi favorevole con qualche altra pesona per protestare pacificamente, legalmente e fermamente contro un sistema marcio con il rimorchio di una vergognosa finta politica. Sono stanco di vedere da parte di persone imboscate in associazioni riuniti, che ancora si fanno chiamare “politici” ma fanno tutt’altro, in quanto all’occorrenza dimostrano sistematicamente di fare finta di non esistere, prendendosisi gioco della gente onesta, in buona fede e indifesa. Facci sapere sulle altre adesioni di “oggi e domani”. Resto a disposizione. Giacomo Montana
Poiché la politica, (quella vera) ovvero quella che in Italia manca completamente, è un’arte del vivere insieme, l’impunità dei soggetti violenti protetti risulta macroscopicamente ANTI-COSTITUZIONALE!
In sostanza, da un lato si fa in modo che la violenza consumata ai danni dei cittadini più deboli e indifesi sembri come fosse di normale amministrazione e dall’altro si da pubblicamente sfogo alle proprie intemperanze stando pacificamente all’interno di ciò che viene ancora chiamato mondo della politica.
Ciò è già motivo più che sufficiente per dire basta a questo falso impegno sociale e fare voltare pagina al più presto per uscire fuori da questa sporca palude fatta persino di crimini occulti, esecutori protetti e paradossalmente anche di denigrazioni tanto assurde quanto forvianti ai danni di immagine della Magistratura italiana che non c’entra proprio nulla, sulla mala-giustizia perchè le protezioni politiche e il marcio è totalmente in ciò che viene ancora chiamato “politica italiana”!!
Chi volesse vedere una realtà della faccia nascosta della tanto assurda quanto inverosimile violenza protetta, cominci pure a visitare il sito internet:
http://www.mobbing-sisu.com , e osservi bene i fatti vergognosi e gli inequivocabili riscontri oggettivi.
Chi preferisce vivere per non sapere e non sapere per continuare a credere ad una infinità di inganni perpetrate da persone che asseriscono falsamente di lavorare per il bene del Paese, è meglio che non si disturbi e non sappia di che cosa è capace quella che ancora viene chiamata politica italiana!
Continui pure a credere che la violenza è solo altrove e di altro stampo: ATTENZIONE PERO’! non sempre si può fare a meno di sapere. Forza Sisu!!Giacomo Montana
Caro Beppe, sono un ex per vocazione! Ex prete ora disoccupato, ex vice parroco di Don Pino Puglisi, ex tutore per l’emersione. Ho lavorato come co.co.co per un comitato che aveva sede presso la Presidenza del Consiglio. Nemmeno a farlo apposta il comitato è quello “per l’emersione del lavoro non regolare”. Il metodo di lavoro che questo comitato si era dato è stato quello giusto, nonostante tutto. Abbiamo tentato di afferrare il toro per le corna. Ovvero io ed altri 50 tutori per l’emersione, guidati dal Prof. Luca Meldolesi, presidente del comitato, ci siamo spalmati sul territorio italico per guardare in faccia il problema del lavoro sommerso e della economia sommersa. Tutto questo allo scopo di conoscere sempre meglio il fenomeno per poterlo combattere. Ma non solo. Man mano che il mostro mostrava il suo volto abbiamo anche tentato di mettere in atto delle iniziative concrete. Il nostro lavoro di raccordo tra associazioni datoriali, istituzioni, sindacati, organi di sorveglianza e di formazione per le P.A. e le piccole e medie imprese stava cominciando a decollare quando improvvisamente il dipendente Maroni ha deciso che il Comitato doveva passare dalla Presidenza del Consiglio al Minwelfare… Nel passaggio si sono persi dei pezzi come, ad esempio, i nostri contratti co.co.co. 50 persone sono state spazzate via come nulla. Non esistono più e con loro sono sparite (anche se i contratti co.co.co non offrivano certezze) anche le possibilità di mantenere una esistenza dignitosa alle nostre famiglie. Il problema lavoro nero in Italia sembra che non esita più. Adesso il comitato continua ad esistere anche se lavora in condizioni altamente precarie a Roma, gli ex tutori continuano il loro lavoro di cucitura in maniera volontaria nella speranza che qualcosa cambi. Adesso rimane il problema “famiglia” (ho 2 figli)… Berlusconi dice che l’Italia sta lavorando, ha ragione! Io sto lavorando in nero e mia moglie, laureata in lingue, lavora al call centre dell’Alitalia..
Ciao Beppe,
Per quanto riguarda la precarieta’ ti scrive una che dalla precarieta’ si e’ liberata con l’emigrazione (sic!)Ho 30 anni e devo dire di essere stata abbastanza fortunata.Ho iniziato a lavorare a 20 quando avevo appena iniziato l’universita’ presso un call center di TIM con un contratto di quelli veri (che oggi stanno sparendo anche per chi ce l’aveva) allora speravo di poter fare un po’ di carriera una volta terminati (senza falsa modestia) brillantemente gli studi arricchiti da soggiorni ed esperienze all’estero (ovviamente tutte a carico delle mie tasche e delle miei ferie). Comunque il precariato e’ iniziato dopo quando invece ci si aspetterebbe di progredire (forse perche’ nel frattempo il nostro paese stava andando a rotoli) dopo l’universita’ e il master ritenevo di meritare un lavoro diverso, piu’ stimolante e allora mi sono data da fare ho iniziato con uno stage in una rispettabilissima agenzia di relazioni pubbliche dove per 6 mesi sono andata assolutamente gratis eh si diciamo che ho pagato io la benzina e il costo del pranzo per poter andare a lavorare da loro una media di 10 ore al giorno…poi guarda un po’ ero cosi’ brava che mai hanno chiesto di restare e mi hanno offerto un co.co.pro di un anno a 720 euro al mese. nel frattempo e’ arrivata una chiamata per un lavoro a londra da Gucci (che anche qui mi pagava il minimo indispensabile per la sopravvivenza)la mia fortuna e’ stata approdare in un paese come l’inghilterra dove la flessibilita’ ha forme piu’ mane. Ad essere onesta, io nella flessibilita’, ci credo ma non nello stile italiano ovviamente. Oggi sono soddisfatta del mio lavoro (per paradosso lavoro nel marketing di un brand che era italiano ed ora e’ di proprieta’ inglese) ma soprattutto ho delle prospettive di crescita economica e professionale, il tutto pero’ lontano dalla mia roma, i nostri politici mi hanno derubato dei miei sogni e della mia citta’ e costretto ad andare via
STILE DI VITA DI UN RAGAZZO DI 29 ANNI DI ROMA (IL SOTTOSCRITTO)
secondo questi parametri:
PADRE ARTIGIANO
MADRE CASALINGA
FIDANZATO DA 5 ANNI
LAVORO: PRECARIO da 8 anni
LAVORO ATTUALE (manco a dirlo): contratto a progetto di 3 mesi (forse rinnovabile) a 800 euro netti.
QUASI MAI pagato puntualmente (ritardi anche di 30 giorni)
NIENTE GIORNI DI PERMESSO
NIENTE TUTELE PER MALATTIA (non mi pagano i giorni in cui sto male)
NIENTE TREDICESIMA
NIENTE FERIE ESTIVE PAGATE (dopo 350 giorni di lavoro uno vuole farsi una meritata “modestissima” vacanzetta e deve stare attento a non comprare “troppi gelati” alla sua amata fidanzata!!!!)
NIENTE MUTUO=NIENTE CASA
NIENTE MODESTISSIMA AUTOMOBILINA NUOVA (quella che ho ha 15 anni!)
NIENTE FIGLI
NIENTE CENE FUORI CASA
NIENTE VESTITI NUOVI E NIENTE SCARPE NUOVE (quelli che ho li uso da 4 anni e devo stare anche attento a non dimagrire/ingrassare)
NIENTE SOLDI DA PARTE
NIENTE TEATRO, NIENTE CONCERTI, NIENTE SPETTACOLI (tra cui il tuo Beppeee!!)
NESSUNA ILLUSIONE=NESSUNA DISILLUSIONE=NESSUNA DELUSIONE
DI COSA VIVO? (faccio prima)
DELL’INNOCENZA E DELLA VERITA’ CHE STA IN FONDO AGLI OCCHI DELLE PERSONE CHE MI AMANO E MI STIMANO VERAMENTE.
DI COSA VIVO?
DELL’AMORE PER IL MIO LAVORO
DI COSA VIVO?
DELL’AMORE PER LE MIE PASSIONI (che però non posso coltivare)
DI COSA VIVO?
DI TUTTE QUELLE PICCOLE SODDISFAZIONI CHE LA VITA QUOTIDIANA CI RISERVA.
Esempio: l’altro giorno passeggiando per Roma vidi una pagina di un quotidiano svolazzare nell’aria, poi fermarsi a terra. La pagina conteneva una bella foto dei nostri politici. Poi arrivò un bel cane con un’andatura da Re (pastore tedesco), si girò verso di me, mi fissò negli occhi, poi si rigirò di nuovo, allargò le gambe e piazzò una MAESTOSA CAGATA sulle facce immortalate nella pagina del quotidiano. STETTI A RIDERE PER 10 MINUTI, la gente intorno mi guardava attonita, non capendo il motivo di quella GRASSA RISATA.:-)
Questo è quanto: PER IL RESTO MI SENTO STRANIERO NELLA MIA NAZIONE.
Volevo aggiungere un ulteriore tassello: le assunzioni negli enti locali.
Premetto che io sono stata una delle ultime fortunate ad essere assunta a tempo indeterminato.
Da 4-5 anni a questa parte le varie finanziarie non hanno più consentito assunzioni per sostituire chi va in pensione o si trasferisce.
I buchi d’organico sono stati tappati con i concorsi a tempo determinato o, per le qualifiche più basse, con le agenzie di lavoro interinale.
I risultati sono:
1 – maggior spesa perchè il personale a TD o d’agenzia costa di più.
2 -peggior servizio e ancora maggiori spese perchè trovandosi in due a fare il servizio di quattro per forza si lavora male e si devono fare straordinari che all’Ente costano carissimi e nello stipendio non li vedi nemmeno da quante tasse ci paghi.
3- più lavoro precario per i giovani che non sanno mai se saranno rinnovati in quanto dipende sempre se riesci a trovare qualche spicciolo in bilanci sempre più magri.
In tutto questo dov’è il risparmio? Non esiste, è solo propaganda!
Ancora:
4 – situazioni che diventano insostenibili per chi lavora lontano e non può più trasferirsi in altri Enti: dato che il personale non si può sostituire gli Enti negano la “mobilità” (così si chiama) trovandosi con personale sempre meno motivato. E che lavora peggio: alla faccia della tanto sbandierata efficienza!
Ma perchè un Comune che ha i bilanci a posto non può assumere il personale di cui ha bisogno e dare magari lavoro ai giovani del proprio territorio? MIstero!!!!
Sei costretto a fare queste porcate: infinite assunzioni a TD, agenzie interinali o, meglio ancora, Ditte esterne che sfruttano i loro dipendenti con i famigerati CoCoCo!
Questa è la cosiddetta devolution: autonomia a parole, ma nei fatti è lo stato che decide ancora se puoi assumere, quante persone, quando e perchè!
Sappiatelo.
E sappiate anche che buona parte dell’ICi che versate non resta nelle casse del vostro Comune, ma vola a Roma e lì resta!
Sono una mamma di una co.co.pro senza diritti e senza futuro. Paga l’inps, l’Inail, le tasse ma in futuro non avrà una pensione, non può permettersi una casa, una famiglia.
Ma in controssenso più grande è che le badanti guadagnano dalle 800 ai mille euro al mese netti, vitto e alloggio, devono essere – giustamente – assicurate (quindi tutti i contributi pensionistici pagati), uno o due mesi di ferie pagate, un giorno e mezzo di riposo e due ore giornaliere.
Mia figlia sta per partire con la sua bella laurea in architettura per Berlino dove avrà maggiori possibilità.
Grazie a tutti voi e scusate lo sfogo.
Laureata in Architettura junior nel 2004.
Lavoro da un anno e mezzo presso uno studio di un Geometra. Ho lavorato tre mesi in nero, poi mi è stato offerto, per regolarizzare “l’assunzione”, o un contratto co.co.pro., oppure di aprire partita iva. Ho scelto la seconda, credendo nell’illusione della libera professione. A distanza di un anno mi ritrovo a essere a tutti gli effetti una dipendente (orari d’ufficio, stipendio fisso -5 l’ora-, un solo datore di lavoro) ma con gli svantaggi di un libero professionista (no straordinari pagati, no ferie pagate, nessuna tutela di sintacati) e in più tutti i soldi che ho messo da parte nel 2005 li dovrò versare praticamente tutti, tra iva e contributi.
Penso tuttavia di non avere avuto scelta, non credo che con un contratto co.co.pro.(tra l’altro praticamente inapplicabile nella mia professione) mi troverei in una situazione migliore.
Grazie alla Legge Biagi, il mio capo si arricchisce sempre di più (non dovendo versare i miei contributi) e io vedo lontano il momento in cui potrò permettermi di mantenere una famiglia.
…non ho parole…non riesco a capacitarmi di quante cazzate immonde siano capaci di uscire dalle bocche di chi dovrebbe “rappresentarci” e di come con una nonscalance e una faccia tosta da guinnes dei primati le peggio cazzate ci siano riportate e vendute come verità…il mio esempio è palese…da 4 anni laureata…e da quattro anni continuo a girare come una trottola impazzita collezionando lavori di merda , progetti (o presunti tali…) non bene identificati e identificabili, stipendi da fame, proroghe all’ultimo minuto…certo hanno ragione …i posti di lavoro sono stati creati…il posto di lavoro fisso l’occupazione dignitosa sono scomparsi e si sono frammentati in centinaia di progetti senza senso…è vero che in 4 anni e più non sono mai stata a casa più di 1 mese o due…quello ai signori politici, bisogna dagliene atto, ma il risultato è questo:a 30 anni ho accumulato esperienze inutili senza avere imparato davvero nulla e non di certo per mancanza di voglia o mancanza di buona volontà …e insieme alle esperienze ho accumulato rabbia, delusione, frustrazione, tristezza, amarezza, pessimismo, insoddisfazione…un cocktail micidiale… e se li moltiplichiamo per centinaia e per migliaia…prima o poi questo cocktail scoppia…
mmm. . .dopo una attenta valutazione delle circostanze. . .la soluzione sicuramente è:
LAVORO IN NERO!!!!che bello, milioni di lavoratori in nero che non devono denunciare nulla allo stato, così almeno non viene la tentazione ai politici di appropriarsi dei nostri soldi!!!!. .una soluzione semplice ed efficacie. .e sommergiamola un po’ questa economia che viene sempre a galla manco fosse uno stronzo nel mare!
Laureato nel 2002 in biotecnologie a Milano. Nel 2003 ho fatto un master in bioinformatica. Tra i due c’e’ il lavoro in magazzino e il servizio civile. Ora ho trovato lavoro presso un isituto di ricerca di Milano. Ci tengo a dire che per scelta non faccio il ricercatore, che giustificherebbe il terzo rinnovo di una borsa di studio annuale. Faccio il sistemista, per calcolo ad alte prestazioni. Grazie alle borse di studio prendo meno dei miei colleghi assunti, non ho malattia/ferie/tredicesima/contributi… Non ho potere contrattuale perche’, propriamente, il mio non e’ nemmeno lavoro. E ho anche le palle sul ceppo perche’ a voler fare quello che faccio da qualche altra parte… beh, non e’ possibile visto che gli istituti pubblici non aprono e pagano poco, i privati virtualmente non ci sono. C’e’ da dire solo che come borsa e’ molto piu’ alta di quella che prendono da altre parti molti di quelli che si sono laureati con me (1100 contro 800-900 euro).
Ho già scritto un commento su questo blog raccontando la mia storia e degli altri colleghi/e, tutti co.co.pro. e partite iva, “LICENZIATI” (legalmente non abbiamo diritto a definirci tali) IL 31 DICEMBRE SCORSO, DOPO SVARIATI ANNI DI LAVORO PRESSO IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI, PROPRIO DA MARONI E SACCONI! SI’ PROPRIO DA COLORO CHE PARLANO DI LAVORO PERMANENTE E TUTELA DELL’OCCUPAZIONE FEMMINILE! (si può immaginare quello che provo tutte le volte che in televisione li vedo o li sento parlare). Rispetto al precedente commento (21/02), volevo aggiungere che a tutto oggi (sono passati due mesi), nonostante l’interessamento dei sindacati i quali dopo aver tentato invano di avere un incontro con il Ministero hanno fatto uscire alcuni comunicati stampa denunciando la vicenda – solo il manifesto, liberazione e radio popolare hanno parlato e scritto di noi, senza purtroppo suscitare alcuna reazione (persino ballarò, le iene e striscia ci hanno detto no!). Tutto tace, il ministero tace, il resto della stampa tace, niente fa più notizia o suscita indignazione. Anche se è minima la speranza di ottenere giustizia, mi auguro almeno che questa storia (come anche quella di altri) piuttosto emblematica, possa arrivare effettivamente ai segretari dei partiti affinché riflettano sulla grave situazione lavorativa (e non solo), producendo leggi più di tutela e rispetto della dignità umana e che qualcosa in futuro possa realmente cambiare. Grazie
PS:DOMANI MATTINA SOTTO IL MINISTERO DEL LAVORO IN VIA VENETO SOSTENIAMO LA PROTESTA DEI DIPENDENTI DEL MINISTERO STESSO PER I GRAVI TAGLI SUBITI, ATTRAVERSO IL VOLANTINAGGIO RACCONTIAMO ANCHE DI NOI. SPERIAMO QUALCUNO NE PARLI!
Ho 44 anni,sposata con una figlia di 9 anni,sono geometra con più di ventanni di esperienza, ma solo circa 16 di contributi versati (si può immaginare il motivo). Per poter gestire la bimba ho incominciato a chiedere il par time o un orario continuato, rifiutato categoricamente ho cambiato lavoro. Per due anni come co.co.co., lavorando 8 ore continuate, poi sonoa stata assunta e tutto è stato ritrattato. Licenziatami ho lavorato in sostituzione di una maternità, contratto a termine e assunta non con la mia qualifica 3 livello imp. tecnico ma 4 livello imp. amministrativa (naturalmente eseguivo il mio lavoro di tecnio)ma visto che lavoravo a sei ore ok. Allo scadere del contratto il datore vuole che rimanga ma come co.co.pro., perchè stufo di assumere e far fatica a licenziare, rifiuto l’offerta e visto che nel frattempo ho superato l’esame da libero professionista gli propongo di lavorare con un rapporto da professionisti. Accetta garantendomi lo stesso stipendio di base lo stesso stipendio di prima (circa 700 euro) facendomi andare in ufficio solo due volte la settimana (pensate al suo risparmio! Io però devo fare fattura….). Mi propone di protargli a termine dei progetti, da casa, naturalmente alla cifra che vuole lui (da fame per un libero professionista). Non pretendo di diventare ricca, ma visto che a 44 ho dovuto ricominciare ad inventarmi un lavoro, guadagnando meno di quando a vent’anni non avevo nessuna esperienza, vorrei finalmente trovare un attimo di serenità lavorativa. Siamo stufe di essere prese in giro, sfruttate ed inoltre sentirci dire di fare pochi figli visto e considerato che dobbiamo lavore in due per poter VIVERE dignitosamente (vievere tutti i giorni ma non sperare in un futuro economico sicuro). Ringrazio solo di avere una famiglia, piccola, ma unita e felice, perchè la felicità ancora possiamo inventarcela senza pagare o dipendere da nessuno
Scusa Sonia, ma il tuo è un intervento a contro o a favore della legge “Biagi” ? Guarda che in altre situazioni probabilmente saresti rimasta direttamente a casa come disoccupata….
Laureato in Ing. Elettronica nell’ottobre del 2000 trovo subito lavoro come analista programmatore in una società di consulenza di Torino. Contratto a tempo indeterminato, stipendio dignitoso, buone prospettive. A maggio 2001 trovo un lavoro analogo a Roma, ritorno nella mia città natale con chi sarà poi mia moglie. Lavoro e con l’aiuto dei miei genitori e dei suoceri riusciamo ad avere un mutuo e a comprare una casa. Ma, al ritorno dalle vacanze estive del 2003, arriva una lettera in cui si dichiara che a fronte di una riduzione del personale la mia società si trovava costretta a licenziarmi. Non sapevo cosa ne sarebbe stato della mia famiglia. Per fortuna dopo solo un mese riesco a trovare un altro lavoro: Co.Co.Co. a 1200 al mese. Mia moglie non lavorava ancora e mentre il costo della vita era raddoppiato, il mio stipendio si era dimezzato, “a fine stipendio avanzava troppo mese”. Ora la situazione è migliorata, ma non è cambiata poi molto: ho un contratto a tempo indeterminato di Staff Leasing. Se la mia società non mi trova un cliente da cui andare a lavorare, il mio stipendio viene ridotto del 60%. Una sorta di cassa integrazione.
Io alla fine posso dire di essere stato fortunato, poteva andarmi molto peggio, ma chi è in grado di tutelare chi è stato meno fortunato di me?
Giorgio, probabilmente devi ringraziare la legge “Biagi” se hai trovato dopo solo un mese un posto di lavoro come co.co.co. In altre situazioni avresti potutto stare disoccupato anni !
A chi dice di alzarsi e andar cercar fortuna rispondo che non siamo più nel medioevo o in periodo coloniale.
Sono Laureato conosco 4 lingue, e mi sono adattato a fare il programmatore di computer . Noi degli anni 70 abbiamo avuto delle promesse e immaginato uno stile di vita simile a quello dei nostri genitori.
Invece niente casa, niente figli e manco il piacere di farsi una canna.
I miei capi sono degli inetti e non capiscono di cosa io gli parli quando parlo di lavoro, i 40enni di oggi hanno le spalle coperte da un contratto a tempo ideterminato e solo un 10% di loro ha le competenze per ricoprire un posto di lavoro che dovrebbe essere MIO e di quelli come me che continuano a studiare ogni santo giorno per mantenersi aggiornati per il piacere di lavorare bene. Se la vita deve essere questo, mi chiedo che senso ha continuare a campare!
Campano bene quelli che hanno il privilegi, quelli che invece di laurearsi hanno avuto la fortuna di prendere un posto prima della follia della legge 30. Campa bene mio cognato che ha finito le medie, fa il muratore, lavora quando vuole e non paga le tasse!
Cari tutti,
C’è un messaggio ricorrente nei post più critici: “meno piagnistei, datevi da fare! Meno lauree e pretese, più umiltà e spirito di adattamento”. Ora, io voglio essere onesto: può anche darsi che le lauree, i dottorai e i master che ci siamo presi in realtà non servano a nulla. Può anche darsi che abbiamo troppe pretese. Però ci avevano detto che in Italia i laureati erano troppo pochi, che servivano nuove leve più colte e specializzate per lavori sempre più complessi. Che devo pensare? Scherzavano?
andate all’estero con umilta’,
ci pagano bene qua.
Caro Alfredo,
Glielo spieghi tu alla mia ragazza?
Meno battute e più gnegnero, per favore!
enrico non ti volevo irritare, ma la bacchetta magica non ce l’ha nessuno…
io sono all’estero da due anni, credi che sia stato semplice per me lasciare l’italia?
pero’ io ci sono andato e dopo due anni ho il lavoro che in italia mai avrei potuto avere: purtroppo e’ cosi’ almeno per mia esperienza, alla ditte italiane non gliene frega assolutamente niente del tuo entusiasmo vogliono personale gia’ formato, all’estero invece se sei uno su cui vale la pena puntare ci scommettono e fanno a botte per tenerti in azienda. in italia non gliene frega un cazzo a nessuno…
Caro ALfredo,
Sei una persona gentile e sicuramente capace. Tanto più è degno di valore il tuo giudizio, purtroppo disperato.
Scusami per la risposta acida. In bocca al lupo
Sono ingegnere, laureata con un ottimo voto, parlo 3 lingue, sono dotata di massima disponibilità e flessibilità.
Il mio primo contratto è stato a tempo indeterminato con 3 mesi di prova. Nell’ultimo giorno di prova sono stata licenziata, in modo da cambiare il contratto da tempo indeterminato a determinato a 6 mesi, con 3 mesi di prova (ma non li avevo già fatti?). Al termine dei 6 mesi mi hanno rinnovato il tempo determinato a 6 mesi.
Ovviamente prima di finire il secondo periodo di 6 mesi ho dato le dimissioni, ricevute con incredulità: “come mai? Non ti trovavi bene?!?”.
Sempre più fortunata dei miei colleghi presi con me, sempre con contratto indeterminato, licenziati nell’ultimo giorno di prova perchè le loro figure professionali non servivano più.
Sempre più fortunata degli operai che lavoravano con me, presi con contratti a tempo determinato AD UNA SETTIMANA!
Se non me l’avesse confermato il direttore del personale non ci avrei creduto!
“non ti vergogni?” gli chiesi.
“E che devo fare? Se dico qualcosa licenziano me!”, mi rispose.
Siamo professionisti, laureati, specializzati, fortunati rispetto alla media: eppure NON UNO SOLO dei miei colleghi è riuscito ad andare ad abitare da solo prima dei 30 anni, NON UNO SOLO è riuscito a comprare casa senza l’aiuto dei genitori.
Dove andremo a finire?
Guarda ho più di 40 anni e quando ero “giovane” i problemi erano identici, prima dei 30 pochi uscivano dalla propia famiglia per formarne un’altra, quasi nessuno aveva i soldi per comprare una casa se non aiutati dai genitori. Questa legge ti ha permesso di trovare lavoro, prima si rimaneva disoccupati molto più a lungo, oppure dovevi adattarti a fare lavori che non c’entravano nulla con la tua laurea o specializzazione….
Credo che in Italia abbiamo bisogno di un partito che non sta ne a destra ne a sinistra ma sta in mezzo al popolo, in internet, che ascolti le persone, che faccia continui sondaggi on line, che applichi le nuove tecnologie su tutti i campi per il benessere sociale, che destini tanti fondi per la ricerca nel campo delle medicine, che utilizzi l’esercito all’interno dell’Italia nelle zone pericolose dove si deve fare la guerra contro la mafia, la camorra, la ndrangheta, la malavita, la prostituzione.
Li deve essere presente l’esercito composto giustamente da persone pagate. Qui la democrazia è in pericolo!Un governo che promuova l’utilizzo di fonti alternative d’energia, di smaltimento, che promuova i nuovi carburanti ecologici per le automobili, che permetta la ricerca sui nuovi combustibili per le autovetture come per esempio l’idrogeno che funziona!!!!! ed è pulito!!!! Io non sono contro Berlusconi o Prodi io sono contro il sistema politico italiano e non sono un comunista o un no global, sono una mente che pensa, propone e cerca di inculcare questi nuovi concetti nelle menti ahimè stralunate e qualunquiste italiane. Anche io a volte mi sento così: mi lamento, parlo dell’euro che ci ha aperto in due, dei posti fissi che nn c sono, di Berlusconi che è sempre sorridente. Fortunatamnte questo accade poche volte e devo dire che in Italia non possono capire i nostri bisogni di cittadini quando i nostri politici cittadini non sono. Perchè sono lontani dalle nostre realtà, non sono assunti con contratti di collaborazione, non devono fare i conti con i mutui, non devono ingegnarsi per arrivare alla fine del mese e se ne fregano di quello che succede nella routine quotidiana. Un esempio?
Quanti dei nostri parlamentari sà inviare una mail? Circa il 10%.E la mail costituscono le nostre comunicazioni di oggi. Quanti di loro sanno il prezzo corrente della benzina ( grosso modo + o – ). Nessuno perchè gliea paghiamo noi. BASTA VOGLIO CHE NASCA UN PARTITO COME DESCRITTO SOPRA!
@riccardo fregoni 27.02.06 12:18
…
Ti interessa davvero ?
scrivimi come stanno facendo in molti
Grazie
Fabio
30 anni, non sono laureata ma do’ il mio contributo alla crescita del paese lavorando da 9 anni. E pagando le tasse da altrettanti.
Ad un certo punto ho lasciato un contratto a tempo indeterminato per scegliere un’agenzia di comunicazione e relazioni pubbliche che mi desse la possibilità di crescere professionalmente.
E così è stato.
L’11 marzo saranno 4 anni che lavoro con contratti precari (co.co.co prima e co.co.pro. dopo) perchè, come amano ricordare i miei capi “non c’è molta differenza con un contratto da dipendente”. Figuriamoci.
Metà contributi, maternità al minimo, niente straordinari pagati (e nel mio lavoro la media delle ore è 10 al giorno ma ne ho lavorate anche 20), niente tredicesima e quattordicesima, niente tfr. Se le cose vanno male un bel grazie e arrivederci da un momento all’altro.
Ma non è questa la cosa peggiore.
La cosa peggiore è che io SONO UN DIPENDENTE A TUTTI GLI EFFETTI.
Ho una scrivania, un computer, un indirizzo di posta elettronica, un telefono aziendale, un biglietto da visita. Ho orari, consegne, riunioni, prendo ordini, gestisco persone, cose e soldi della società per cui lavoro.
Ma risulto un collaboratore. Da 4 anni.
La CGIL mi ha detto che con la nuova riforma si sono parati bene bene ed è diventato sempre più difficile dimostrare la subordinarietà del lavoro, perchè per farlo occorre dimostrare con documenti il sistema “punitivo” che l’azienda applica in caso non si assolvano determinati compiti. Cosa praticamente impossibile perchè nessuno è così sciocco.
Nessuna lettera di richiamo quindi ma sempre una frase che riecheggia e pende sulla mia giovane e volenterosa testa, come una spada di Damocle: “beh e se poi qualcuno non è soddisfato…quella è la porta…”.
Alla fine dell’anno mi scade il contratto e l’aria che tira è addirittura quella dell’apertura della partita IVA…mi viene da ridere.
Ecco cosa si è rivelata per alcune categorie la Legge Biagi.
Spero che la mia testimonianza possa tornare utile. Un saluto
Inserisco un pensiero del mio amico Giacomo:
“Se la visione
del futuro politico italiano
senza crimini occulti
è reale e forte
può cambiare il Paese.
Non potrà che essere cosi.
Con sollievo per l’anima
e la guarigione del cuore.
Giacomo Jim Montana (discendente Cherokee)”
vedi sito internet:http://www.mobbing-sisu.com
FORZA SISU!
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Fino ad ora ricevo consensi da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
grazia simonao 26.02.06 09:04
Più svariate mail (Per ora mi hanno risposto una 30ina di persone via mail, ma dietro alcune di queste pulsa un movimento spontaneo di individui che si aggregano. Quindi conto che, già in un giorno solo di iniziativa, potremmo essere più di una 80ina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
ci sto,anche se non credo molto alle manifestazioni.Penso che attraverso questo blog dovremmo sfruttare la possibilita di raccogliere firme per fare indire referendum dove si eliminano definitivamente scempi quali l’immunita parlamentare,il diritto a lavoratori dipendenti(i politici)di decidersi lo stipendio ecc ecc.Se solo c’è la possibilita di farlo secondo me è da fare.Altrimenti si rischia di continuare a fare dimostrazioni,girotondi,giochi dell’oca che per i media e i potenti(ormai la stessa cosa)diventano,se ti va bene,folklore.ciao
vivo a genova, ho 23 anni, parlo 3 lingue e studio arabo…sn andata via da napoli per amore, ma soprattutto perchè io e il mio fidanzato genovese nn riuscivamo a trovare qualcuno che ci mettesse in regola… ora lavoro in una ditta famosa di genova, 8 ore al giorno, con un contratto di apprendista per 600 euro al mese.. lo scatto arriverà solo al primo anno, le banche nn mi vogliono aprire un mutuo per comprare una casa perchè il contratto nn me lo permette, un affitto in un monolocale, per quanto basso sia, sfiora i 600 euro + le spese amministrative… devo fare 200 ore di apprendistato esterne, organizzate dalla provincia e i miei titolari nn volgiono perhcè poi dicono che tolgono tenpo al lavoro d’ufficio… non ho opportunità di straordinari, ho solo ferie e non permessi… al momento dell’assunzione mi avevano chiesto se ero sposata, se avevo figli, se ero a carico o avevo a carico qualcuno… altrimenti avrei guadagnato di più… stiamo pensando di sposarci solo per avere agevolazioni..bene.. e io dovrei sopravvivere???
meno male che lavoro.. 😉 saluti a tutti e buona vita
Caro Beppe, sono uno studente universitario. Lavoro ormai da un anno in un Call-Center del meridione. Per ovvi motivi non rendo pubblico nè il mio nome (dato che lo dico al telefono ogni giorno) nè il nome dell’Azienda per cui lavoro, però posso dirti che ogni giorno per sei ore (e a volte anche di più, anche se il contratto resta sempre uguale: senza “straordinario”) rispondo a centinaia di “dubbi, incertezze, perplessità e reclami” di gente che usa il telefonino del “Tronchetto dell’infelicità”. Il mio stipendio (dopo innumerevoli, vani tentativi di capirci qualcosa, anche andando a “pestare i piedi” ai burocrati aziendali) ammonta a 5 euro “LORDI” l’ora. Il mio contratto (CO.CO.PRO.) dice espressamente che lo stipendio non è basato su compensi orari, ma è un mix di percentuali varie sulla produttività e sui risultati raggiunti “globalmente dall’intero novero degli operatori” più incentivi di rendimento, etc.
Il mio contratto (trimestrale) dice che non posso percepire meno di 1000 euro/mese (lordi) e non più di 1300 euro/mese; da circa 5 mesi non riesco a percepire più di 750 euro/mese perchè (mi è stato risposto) la mia percentuale di “non fatturato” è salita al 20,03%! Sai perchè? Perchè da circa 5 mesi sto tentando di dare risposte “certe e comprensibili” a centinaia di migliaia di persone che sottoscrivono offerte al limite della “truffa” (per come vengono pubblicizzate) e che chiamano ogni giorno sempre più incaz…te; la durata di ogni chiamata che prendo, in questo modo, supera ampiamente i 3 minuti (di mediocrità nelle risposte, che il Committente considera uno standard di ottima produttività) perciò ho deciso di “accontentarmi” dei 650-700-750 euro/mese che mi passa l’Azienda. Per lo meno mi levo lo sfizio di DIRE a tutte le persone che mi chiedono legittimi chiarimenti COME STANNO VERAMENTE LE COSE! Con buona pace del Tronchetto e di tutti gli Italiani che usano il telefono cellulare!
vi racconto la mia esperienza…
ho iniziato a lavorare nel 2001, in una azienda di 4 persone, come web designer (allora andava molto di moda) a seguito del conseguimento di uno di quei diplomi professionali che la regione finanzia. Formazione in ditta. spostamenti di ruolo all’interno dell’azienda…alla fine, tra e-lerning fuori orario di lavoro e tante prove e studi personali, sono passata al settore programmazione.. sempre con contratto co.co.co.
per un accordo interno le ferie ci erano pagate, ed anche la malattia…ma solo perchè i miei datori di lavoro erano “buoni”, perchè sul contratto non c’era scritto nulla…
Al 2005 sono arrivata ad uno stipendio netto di 950 euro mensili, con la prospettiva di fare il “pollo” per sempre… poi mi sono stancata e mi sono messa in proprio..ma quanto è difficile procacciarsi i lavori! e farsi pagare poi….l’unica cosa positiva del lavorare per conto proprio è potersi gestire la giornata e gli orari come si vuole… e questo mi piaceva molto…
poi, il mese scorso, mi è stata fatta una proposta di lavoro da un’altra azienda… con questa proposta sono tornata alla mia azienda (con la quale non avevo tagliato i ponti) e ho contrattato un nuovo contratto con loro a 1250 euro netti… sempre a progetto…ma almeno adesso si parla di una qualche cifra!…
adesso sono in attesa di firmare…se tutto va bene….
unica pecca….se dovessi in futuro essere assunta, probabilmente i magri contributi di pensione versati fino ad ora non verrebbero mai sommati a quelli di un contratto “stabile”… per cui mi viene da pensare se convenga cambiare contratto…dopo anni che lavori in un modo.
Opinione personale: i contratti a progetto vanno bene per chi ha uno spirito “imprenditoriale”, per chi non vuole legami di tipo lavorativo e per chi non deve pensare alla famiglia o a farsi una famiglia, per chi ha il coraggio e sa gestirsi in un modo di gente che tende a fregarti…alla fine ai professionisti (che però di solito si fanno la partita iva).
se almeno a fronte di un contratto precario ci fosse la volontà delle ziende di lasciare la libertà di gestione, allora avrebbe un senso. ma così’ sei solo un dipendente più sfigato: lavori lo stesso coem gli altri e non hai le giuste tutele.
Vanna
Sembra una BARZELLETTA:
Mia moglie è dirigente medico in un importante centro di Onco-Ematologia Pediatrica; da anni (almeno 4) lavora con conrratti a tempo determinato della durata di otto mesi; la sua “lungimirante” azienda però si premura ogni 16 mesi di interrompere il suo rapporto di lavoro di tre/quattro settimane, quanto basta per non fare maturare a mia moglie – e a tutti quelli come lei – il sacrosanto diritto a ricevere uno stipendio maggiore per l’anzianità di servizio.
Ma pare che adesso le cose cambieranno!!!
Le hanno prospettato dei contratti della durata di DUE MESI !!!!
ITALIA: TERRIBILI OMBRE SENZA FINE, SUI PERSONAGGI POLITICI
Anche i cittadini meno osservatori o più distratti, hanno capito che la politica italiana è stata confinata in una palude e per nascondere la palude viene ingiustamente persino tentato di denigrare la Magistratura. Credo che l’ingenuità verso il mondo politico sia ancora un terreno fertile. Nessuno fa caso che la politica dovrebbe essere un’arte della convivenza civile e che così avrebbe solide fondamenta anche per una pace interna nel Paese. Se non c’è pace interna in Italia non si può sperare di esportare la pace all’estero, non vi pare? Personalmente, in lunghi anni di osservazione della politica italiana, ho costatato in mille maniere, che la politica svanisce nel nulla e non esiste più quando vi è abuso di potere contro uno o più cittadini dello Stato. L’abuso di potere sfodera la brutale violenza e tutti coloro che sono al governo o al parlamento a rappresentarci che tollerano questo, a mio modesto parere (a prescindere se sono o non sono dei pregiudicati) di fatto non sono più dei personaggi politici perché come abbiamo visto la politica deve essere un’arte della convivenza civile! Oggi concediamo il voto elettorale a degli uomini estremamente individualisti e infinitamente opportunisti! Non vogliamo accettare questa vergognosa realtà e allora non ci resta altro che illudere noi stessi concedendo voti elettorali a persone che allo stato attuale come abbiamo visto, si può dire di tutto ma onestamente non che siano ancora dei personaggi politici. In passato c’erano esseri umani che attribuivano valori persino al bue d’oro quindi non c’è da meravigliarsi se oggi succede la stessa cosa con persone che i valori non li dimostrano assolutamente ma sanno soltanto prometterli senza i fatti! La politica, attraverso comunicati, dibattiti e discussioni equilibrate e pacate deve tendere a ridurre a zero la violenza e non addirittura esportarla CONTINUA SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (2)
CONTINUAZIONE:
(2) con spaventosi e vergognosi mezzi di azione che prima iniziano con le discriminazioni, poi con le denigrazioni, da qui prendono sempre più piede le gravissime disuguaglianze, i vergognosi raggiri e sfruttamenti economici, ma vi è di più, si fa entrare in campo persino la guerra, la pena di morte (quest’ultima sia palese che occultata). Tutto questo distrugge e annulla la politica, eppure c’è chi ancora crede di dare il voto elettorale a personaggi politici. Ognuno è libero di credere persino che le radiazioni nucleari allungano la vita, ma questo non significa che poi ciò sia proprio vero. Dal momento che la violenza distrugge la politica in quando annulla la convivenza, è profondamente e razionalmente ingiusto oltre che scorretto, parlare ancora che esiste la politica laddove esiste pacificamente la violenza in continuazione. Per quanto riguarda poi l’argomento democrazia vi rispondo semplicemente con la magnifica descrizione di Bobbio, difatti dice che la democrazia è “nonviolenza realizzata”. A questo punto non ci resta che tirare le somme sia sulla politica inesistente, sia sulla democrazia trasparente. Infine si può persino facilmente constatare la vergogna delle vergogne: non può passare inosservato il grave fatto che da parecchi anni viene pacificamente tollerata la violenza fisica e psicologica persino ai danni di una donna distrutta sul luogo di lavoro, in servizio e per causa di servizio come meglio spiegato e provato nel sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com . Oggi quella donna è ancora viva solo per miracolo!!! Attualmente dei partiti politici è rimasto soltanto il nome, di fatto dimostrano di esistere soltanto delle ASSOCIAZIONI RIUNITI. Il mio sogno è quello di non vedere più rovinare e distruggere neanche di nascosto nessun altro cittadino. Saprà Dio se si avvererà. Sognare non costa nulla e forse potrebbe essere anche di buon auspicio per l’Italia. Ancora e sempre FORZA SISU! Giacomo Montana
Vorrei fare prima di tutto un po’ d’ordine: la Legge Biagi non è capitata per caso, è la parte finale di un lungo percorso di distruzione dei diritti e della vita delle persone, nonchè del loro diritto a protestare contro le ingiustizie. Il primo passo furono gli accordi del 1993 dove chi comandava la CGIL, poi premiato con la città di Bologna, firmò degli accordi che hanno ELIMINATO IL DIRITTO DI SCIOPERO, ELIMINATO LA POSSIBILITA’ DI CONTRATTARE A PARI LIVELLO ed hanno porato alla sfascio qualsiasi possibilità di diritto sindacale; sempre ad opera dell’attuale Sindaco di Bologna ci fu la Riforma Dini delle pensioni che porterà, a breve scadenza, alla MISERIA milioni di pensionati con la COLOSSALE BALLA che l’INPS non aveva i soldi (per chi fosse interessato nel sito della Rivista PROTEO ci sono i dati, anche nel sito del sindacato antagonista Rappresentanze di Base). Visto il successo senza proteste del popolo il terzo passo fu il PACCHETTO TREU (elogiato da Berlusconi e Cordero di Montezemolo!) che ELIMINO’ il diritto ad un lavoro stabile, reintreducendo lo schiavismo in Italia. Perchè tutto questo preambolo? Per Fare capire e conoscere che lo schiavismo lo ha inventato IL CENTROSINISTRA di PRODI, Berlusconi ha solo “perfezionato” l’opera. Questo non vuole dire “votate per Berlusconi”, anzi, ma è meglio sapere chi è il nemico, perchè da sempre i lavoratori hanno avuto nemici, cioè chi voleva sfruttarli alla fame. Quindi, fate bene i vostri conti e fidatevi il giusto di chi sorride troppo e promette il latte ed il miele, siate pronti a scendere in piazza e a scioperare contro CHIUNQUE attenti al vostro diritto ad una vita degna, come chi ha “protestato” perchè lo SCIPPO del TFR è stato spostato di due anni. la liquidazione, lo stipendio degno, il diritto ad un lavoro stabile, alla sicurezza per voi e le vostre famiglie ve le dovete riscattare, non sperate troppo in chi ha fatto qualcosa prima e poi dice (Fassino): ” la legge Biagi non va eliminata”.
caro tonino manca,
l’Italia ha proprio bisogno delle tue idee super partes per risollevarsi..
le scritte w la figa nel bagno della mia università fanno più contesto del tuo umile passaggio.
buona notte e buona fortuna..
Ti ricordo che ai tempi la fame la pativano milioni di italiani,per le ragioni che conosciamo,poichè sussistevano le condizioni oggettive per cui tale problematica fosse presente.Coloro che ebbero l’idea,la spinta e il capitale iniziale per una qualsiasi avventura imprenditoriale,riuscirono nella maggior parte dei casi,per due particolari ragioni:l’estrema fertilità del mercato di quel tempo,dovuta alla quasi totale mancanza di concorrenza e scarse tutele per i lavoratori(con i problemi che conosciamo) e alla intrinseca voglia di riscatto presente in molti italiani del tempo,intesa come volontà di mostrarsi (agli occhi di coloro che ci additarono come i perdenti,voltafaccia o indegni) capaci e caparbi.
Oggi il barbone che fa la fame non farà mai i fantamiliardi.
Poi seguimi:
Una giovane coppia cerca casa.
Entrambe hanno un contratto a TDeterminato(ce ne sono in tutte le salse) della legge 30.
-La banca non gli concede il mutuo(giustamente)poichè la coppia non ha le garanzie necessarie, allora si chiede aiuto ai genitori (che fortunatamente hanno evitato la riforma per questioni anagrafiche)che si accollano anche questo rischio,oltre a tutti quelli che sostengono per l’acquisto,con ricorso al credito,di qualsiasi cosa…
-Oppure la banca concede,poi però il contratto finisce,i soldi non ci sono più e cominciano gli espropri e le aste degli immobili…
-Poi ad aggiungersi c’è l’aumento dei prezzi,l’aumento delle imposte indirette,la riduzione delle garanzie sociali e la totale insufficienza di ammortizzatori sociali.
Ricordo quindi che l’economia è un auto il cui motore è costituito dai consumatori,che vivono e sopportano le suddette condizioni,se non peggiori..quindi non lamentiamoci per il calo dei consumi e la stagnazione economica,garantiamo più sicurezza sociale e meno precarietà,e vedrete che il motore riparte.
Capito dove sbaglia questa legge?!!
Quindi lascia perdere i tuoi punti di partenza e arrivo,perchè macroeconomicamente sono fini a se stessi.
Cara massa di sfigati, laureati, masterizzati, disoccupati cronici etc etc etc.
Domani mattina sarà un nuovo lunedì; un nuovo inizio di settimana; sarà il momento migliore per alzarsi presto ed andare a cercarsi la fortuna!
Quando tornerete la sera a casa, stanchi per i chilometri che avrete macinato, l’intenzione di accendere il computer e far conoscere a tutti la Vostra sfiga, che ovviamente è esclusivamente colpa di altri, vi sarà passata; andrete a dormire per riposare le membra aspettando il nuovo giorno che verrà: e che Dio vi benedica!!
Antonio
straquoto
Caro Antonio
volevo scriverti qualcosa di cattivo per farti capire la pochezza di quello che hai scritto, ma e’ deciso che e’ meglio di no perche’ ci ha gia’ pensato la vita ad infierire su di te.
ti compatisco, buona fortuna
Mio caro antonio,
il tuo post non merita commento, sei solo un gran maleducato senza rispetto, facci un favore il pc buttalo dalla finestra cosi’ evitiamo di dover leggere le tue stupidaggini.
Ho fatto il lavapiatti mentre andavo alle superiori, lavavo i cessi a monaco dopo la maturità, sono andato all’ università per un anno (ingegneria meccanica), poi ho iniziato a lavorare in agricoltura zappando, raccogliendo frutta e facendo altri lavori più o meno faticosi. Di lavoro non mi è mai mancato e guadagnavo 1200 anche senza contare gli straordinari. Se avessi imparato di fare l’idraulico o il falegname guadagnavo anche di più. Capisco che sono lavori nei quali uno si deve sporcare, le mani si crepano, diventano ruvide, però danno anche molta soddisfazione.
Non penso che il popolo italiano si possa permettere di lasciare tutti i lavori di questo tipo a lavoratori stranieri. Loro i soldi guadagnati li spenderanno solamente in piccola parte in Italia e non daranno sicuramente un contributo al rilancio della nostra economia. D’altra parte dobbiamo essere contenti che fanno con tanta umiltà quei lavori che noi italiani detestiamo così tanto. Cerchiamo di immaginare quelle aziende agricole oggi senza di loro. Non saranno di certo i figli di bossi e fini a raccogliere i pomodori
Affinché la mia esperienza e quello che da essa ho imparato possa essere utile ad altri, sono disponibile ad essere parte attiva all’interno di un qualsiasi tipo di realtà nata con l’obiettivo di sostenere un cambiamento nella legislazione vigente e di proteggere i lavoratori da queste nuove licenze che i datori di lavoro si prendono.
Continua . Lavoravo da 9 mesi in un’area che seguiva progetti “speciali” riguardanti clienti ritenuti di rilievo dall’Azienda. In ingresso non ho fatto un minuto di affiancamento/formazione/informazione sulla cultura organizzativa/metodologica. Comunque sono sopravvissuta sia al lancio nel mare magnum dei progetti da oscar sia alle fotocopie (perché a seconda dei bisogni/convenienza si è un dio oppure una “capra”- definizione fedele). I progetti degli ultimi tre mesi li ho seguiti direttamente con la Direttrice Generale, il che costituiva anche un feed-back positivo concreto della mia prestazione. Peccato che il mio capo diretto si sia sentita oscurata e abbia messo in atto quella che mi hanno detto a posteriori essere oramai una sua strategia collaudata: allontanare la risorsa junior nella quale intravede un pericolo (io sono stata la terza della sua serie). L’azienda le concede ogni capriccio essendo un’ottima procacciatrice di clienti anche se fortunatamente in alcuni casi è accaduto che siano riusciti a sfilarle abilmente i malcapitati dalle mani e li abbiano riposti in lidi più tranquilli. A me la fortuna in questo senso non ha assistito perché nel frattempo la mia vecchia società ha cambiato azienda fornitrice di consulenza ed io sono stata investita anche dalle ire della vendetta.
Il tet-a-tet col patibolo l’ho avuto Lunedi 19 Dicembre alle ore 21 quando la Direttrice Generale con una scusa banale mentre le porgevo, come mi aveva ordinato il mio capo, un documento che lei non voleva mi ha urlato, a porte aperte, che se non sapevo ragionare con la mia testa potevo rimanere a casa dall’1 gennaio. E tanti auguri di Buon Natale!
Leggendo le altre testimonianze mi rendo conto che siamo molti a dover “ringraziare” il lavoro precario per averci fatto diventare le spalle tanto forti e capaci di resistere oramai alle più impietose intemperie della vita professionale!
La mia esperienza è questa: laurea in psicologia del lavoro e delle organizzazioni, 4 anni di esperienza in risorse umane in 2 società italiane solide presso le quali ho fatto il classico iter: stage-interinale-co.co.co-saluti perché “causa la crisi economica siamo a perimetro costante e per intanto non assumiamo”. Fortunatamente il capo della mia ultima società mi ha presentata ad una delle aziende di consulenza (familiaristica e piccola) che ci forniva formazione.
Questo l’ambiente di lavoro: (che già da solo costituisce una testimonianza) consulenti con una media di 30 anni, laurea e master, 2 anni di intenso servizio alla modica cifra di 900 euro lordi al mese- non negoziabili e non suscettibili di aumento- contratto a progetto. Per intenso lavoro intendo mai meno di 10 ore al giorno con picchi di 16 (dalle 8.04 del mattino alle 0.44 come da mail), pausa pranzo se c’è tempo, ma il capo ti “guarda meglio” se fai una pausa-panino veloce sulla scrivania. Sottolineo che a fronte di un tale monte ore nei contratti di alcuni compare una prestazione attesa di 8 giorni al mese! E’ il responsabile della persona che ogni mese fa “quadrare i conti” sul timesheet. Uffici con un rapporto metri quadri-densità di popolazione che rimando direttamente alla valutazione dell’Ufficio dell’Ispettorato del Lavoro. Mansioni solo in poche occasioni rispondenti alle reali capacità della persona, nelle altre sottoposte alla ciclicità demansionamento- sovramansionamento senza affiancamento.
La mia esperienza all’interno s’è ulteriormente arricchita dell’incredibile. Continua
Eh? Cara dillo a tutti i tuoi presidenti di tutte le multinazionali del centro direzionale con cui collabori.Cara sei al di sotto di una schiava. Schiava!
Ho lavorato al call center Cosmed per SKY PAY TV per quasi un ‘anno. Vi è stato un periodo di 4 mesi dove SKY dirottava verso il mio call center poche telefonate, in parole semplici ho guadagnato lavorando sei ore al giorno 200 euro al mese. Il call center Cosmed si trova a Palermo. In pratica ho lavorato con contratto a progetto lavorando gratis!!!! Viva l’Italia!!!
Caro Beppe sono una ragazza di 30 anni diplomata e sono precaria da 10. Ho fatto 13 lavori diversi: barista (2 impieghi), fruttivendola, gelataia (2 impieghi), piadinara, comessa in ferramenta, in negozio di abbigliamento (Stefanel + Luisa Spagnoli) in supermercati: COOP (per quasi 3 anni lavorando per 3 mesi alla volta con 15 gg di stacco ogni volta, fino al massimo delle ore concesse prima dell’assunzione definitiva) OBI (7 mesi con promessa non scritta di assunzione definitiva non mantenuta ovviamente!) FAMILA (7 mesi come sopra + mobbing).
Ora, vincendo un concorso , ho un contratto trimestrale con lo stato senza speranza di rinnovo!!
Oltre tutto ho dovuto rinunciare alle ferie quando le volevo io, alla malattia anche quando necessaria per mettermi in buona luce o per non scontrarmi col datore di lavoro, al supporto sindacale per paura di ritorsioni del padrone ed a turni di lavoro molto “fantasiosi”; Addirittura mi è stato proposto un contratto di lavoro previa lettera di autolicenziamento non datata, in caso di gravidanza: quel lavoro non l’ho accettato era troppo!!!
La cosa buffa è che ci mettevo anima e corpo (credimi) ogni volta e ogni volta, e tutti i datori di lavoro sono sempre stati pienamente soddisfatti di me.
Non posso chiedere mutui per la casa ne avere finanziamenti per un’auto, non posso permettermi vacanze, non posso progettare nulla per l’avvenire ne tantomeno avere figli che tanto vorrei…
INSOMMA MI VIENE NEGATO IL FUTURO. PERCHE’?
Mi sono laureato in filosofia a pieni voti e ho deciso di fare un master in risorse umane (che finirò di pagare nel 2008) per avere maggiori possibilità lavorative. Durante il master (2003-2004) ho avuto modo di studiare la “non legge Biagi” ovvero quel copia e incolla che questo governo ha fatto di quella che era solo una bozza in via di definizione.. In seguito sono riuscito a passare le selezioni per uno stage in fiat iveco in cui ho resistito per circa 8 mesi. Mi pagavano 800 euro al mese con cui dovevo pagarmi l’affitto del minilocale in cui vivevo (330 euro + spese), viaggi in treno e spese varie di mantenimento, senza dimenticare la famosa rata del master (175 euro). Senza alcuna prospettiva e lasciato in un angolo ad ammuffire sono riuscito ad ottenere un altro stage di 6 mesi presso il centro fiera di Brescia (la mia città): dalla padella alla brace! Ho avuto un migliramento di 50 euro al mese ma a che prezzo..!!! Lavoravo fino a tardi, spesse volte anche nei week-end (durante le fiere), trattato come un deficiente da capetti incompetenti. Mi sono ritrovato dopo due anni dalla laurea a sperare in un qualsiasi co.co.pro, perchè più che uno stage non ho ricevuto nessuna altra proposta (come tutti i miei amici laureati). Ora sono stato costretto ad aprire la partita iva e a lavorare come libero professionista (solo a provvigione) senza sapere se il mese prossimo riuscirò a portare a casa qualche euro.. e poi dovrei far girare l’economia?!? Secondo la statistica appartengo al milione di nuovi occupati.. forse sarebbe meglio dire dei nuovi sfruttati! Se non cambia la situazione sto pensando seriamente di andarmene all’estero, ma non voglio mollare. L’Italia è anche mia e voglio contribuire a mandare a casa questi dilettanti allo sbaraglio e riportare un’etica sociale a questa nazione.
Non molliamo!!!
Caro Beppe, innanzitutto grazie perchè sei veramente uno dei pochi che dà spazio a noi lavoratori precari.
Io ho 23 anni, vivo nella fiorente Brianza, ho un diploma come tecnico dei servizi turistici e conosco 2 lingue, inglese e tedesco. Per mia scelta non ho voluto fare l’università, così alla fine del mio ciclo di studi ho deciso di andare a lavorare. Il primo lavoro l’ho trovato in un cinema multisala come cassiera. Dopo 2 mesi di turni assurdi, sfruttamento e trattamento come una pezza per i piedi da parte dei superiori ho deciso di andarmene. Pensavo: “beh, il primo lavoro l’ho trovato quasi subito, figurati se non ne trovo uno migliore!”. Sbagliavo. Di grosso. Sono stata un anno a casa, disoccupata, ogni giorno spedivo curriculum, via e mail, via fax, via posta, andando nelle agenzie interinali, nei supermercati, spulciando tra gli annunci economici dei giornali. Le rare volte che mi hanno concesso un colloquio la risposta era sempre la stessa: “Le faremo sapere, ma lei non è automunita e non ha esperienza nel campo.” Ora, qualcuno mi sa dire come faccio a farmi l’esperienza se non comincio da qualche parte? Come faccio a comprarmi la macchina se non ho un lavoro con due genitori pensionati ex operai che devono ancora pagare il mutuo per la casa?
Beh, poi, alla fine della fiera un misero posto di lavoro lo trovo. In un call center. 3 euro netti all’ora, più le provvigioni se vendi un’offerta della Tele 2, anzi, devi fare almeno quattro vendite al giorno altrimenti ti mandiamo a casa. Addirittura una volta un signore al telefono mi ha detto di andare a battere per la strada, che quello sarebbe stato un lavoro più dignitoso.
Un precario si becca uno stipendio da fame, gli insulti e lo sfruttamento. Non credo affatto che con il governo Prodi cambieranno le cose perchè noi andiamo bene solamente come esempio da sbandierare sui manifesti elettorali per battere il centrodestra. Ma non c’è e non ci sarà da parte loro la volontà di cancellare la legge 30.
Gentile Valentina, ho letto il tuo intervento e sono stato molto male. Chi ti parla è un “privilegiato” (secondo la mentalità aziendalistica corrente)perchè lavoro a tempo indeterminato, ho uno stipendio fisso, la tredicesima, ferie e mutua, ma ho 47 anni e le lotte le ho fatte prima e i miei padri ancora prima di me. Ti chiedo scusa dell’arroganza di ciò che voglio dirti, ma l’unica possibilità che avete voi schiavi è antica, ma sempre efficace: unirvi e lottare, distinguere bene chi vi promette mari e monti per poi sfruttarvi ancora di più, lottare e sacrificarvi per avere un avvenire. Ci sono ancora sindacati e movimenti che praticano la lotta ed il conflitto e, tra mille difficoltà e censure, ottengono dei piccoli risultati, ma il traguardo è ancora lontano. D’altra parte è l’unica possibilità, non ce ne sono altre, a parte fare la mignotta nei programmi a pagamento dopo la mezzanotte, e tu non mi sembri il tipo. Guarda, vorrei aiutare te e tutti gli altri, ma posso solo dirvi la mia esperienza: organizzatevi, unitevi, lottate e fidatevi solo dei FATTI e NON DELLE PAROLE.
Ti mando un abbraccio ed un bacio, buona fortuna.
Senti Beppe se davvero decidi di stampare questi commenti sei un mito. I nostri politicanti parlano di numeri, di aria fritta insomma. Le nostre reali storie, le nostre reali condizioni non sanno nemmeno ipotizzarle. FAGLIELE LEGGERE TI PREGO.
questa è la mia situazione: laureata, specializzata, 33 anni. lavoro part-time presso cooperativa. Grosse responsabilità: parlo della salute dei cittadini. Mi pagano 600 euro al mese lorde!(da otto anni sempre gli stessi soldi,prima in lire ora in euro) il resto del tempo mi arrangio con co.co.co, progetti, collaborazioni e stronzate del genere. Tutela:zero. Diritti: zero. Incentivi: zero. Responsabilità: enormi.Doveri: tanti(tipo corsi di aggiornamento, non fosse altro che per onestà e scrupolo personali) Ma la cosa peggiore e che se parlo con gli amici non mi posso lamentare. Stanno tutti peggio di me.
Grazie di tutto
Inserisco un pensiero del mio amico Giacomo:
“Se la visione
del futuro politico italiano
senza crimini occulti
è reale e forte
può cambiare il Paese.
Non potrà che essere cosi.
Con sollievo per l’anima
e la guarigione del cuore.
Giacomo Jim Montana (discendente Cherokee)”
vedi sito internet:http://www.mobbing-sisu.com
FORZA SISU!
Noto che il tuo post è reiterato: o sei molto convinto di quello che scrivi o non sai usare bene il blog. E’ per colpa di chi si esprime come te che la nostra causa non interessa a nessuno. Con le tue parole sconsiderate hai fatto un danno gravissimo a tutti noi.
Caro Beppe, ho 31 anni e sono di Napoli. Da quando mi sono laureato, 40 mesi fa ho collezionato, facendo un rapido calcolo, 15 mesi di lavoro per 5 lavori diversi di cui 2 a termine 2 a progetto (compreso l’attuale) e una collaborazione…alla faccia della flessibilità. Per fortuna alcuni di questi erano ben pagati permettendomi di far fronte ai lunghi periodi di inattività. Ovviamente stiamo parlando di sopravvivenza perchè possibilità di costruirsi un futuro certamente non ce ne sono.
Ci sarebbero tante cose da dire sugli errori che si stanno commettendo che stanno affossando l’economia di questo paese, su quanto il precariato inciderà catasroficamente sui consumi e così via. Sicuramente in tanti hanno fatto questo tipo di analisi. Mi preme, allora, solo sottolineare l’ipocrisia dei dati sulla disoccupazione e di chi li sbandiera come grandi vittorie della classe politica. Ci si è mai chiesto come viene calcolato il tasso di disoccupazione? Il rilevamento, fatto dall’Istat, è fatto su base campionaria mediante un’intervista ed un questionario. Il problema sta nella nuova definizione che si da di “occupato”. Precedentemente si dava rilevanza alla percezione dello stato di occupazione/disoccupazione che l’intervistato aveva di se stesso, nel 2004 la normativa è cambiata e si è fornito un criterio oggettivo per stabilire se una persona sia occupata o meno. Cito dal sito dell’Istat:
“Nella nuova indagine, sono considerate occupate le persone con più di 15 anni che nella settimana a cui si riferisce l’intervista hanno svolto almeno un’ora di lavoro retribuita. E’ occupato anche chi ha lavorato almeno per un’ora presso la ditta di un familiare senza essere retribuito. E’ questo un criterio oggettivo che differenzia la nuova indagine rispetto alla precedente, dove valeva la condizione percepita e dichiarata dall’intervistato.” http://www.istat.it/lavoro/lavret/forzedilavoro/FAQ.htm
Ecco l’arcano, direi che non c’è bisogno di aggiungere altro.
Saluti
Daniele
è pur vero che le serie storiche sono state ricostruite in base alla nuova normativa come puoi osservare nello stesso sito dell’Istat. quindi la disoccupazione è sicuramente diminuita ma è altrettanto vero che ciò è dovuto al cosidetto effetto luna di miele di due riforme specifiche:il pacchetto treu del 1997 e la regolarizzazione degli immigrati che lavorano in nero. infatti come ha ben dimostrato il sole24ore in uno specifivo dossier sul contratto di berlusconi (vedi sito internet), in realtà i nuovi posti di lavoro sono solo 1 milione di cui circa 650.000 dovuti alla regolarizzazione degli immigrati(per lo più muratori e badanti) e il restante per effetto del pacchetto treu. la legge biagi(ma è scorretto chiamarla così essendo stata stravolta dal governo dopo la sua morte) è troppo recente per verificarne gli effetti. anzi nel terzo trimeste del 2005 la disoccupazione è cresciuta dello 0.5% quindi può darsi che la “luna di miele” sia finita e la legge 30 non funzioni affatto. comunque resta il fatto che è scandaloso una rilevazione del genere. non si può considerare occupato un lavoratore con contratto di alcuni mesi o settimane. ma vallo a spiegare a tutti gli ignoranti di questo paese che non leggono nulla e si fanno abindolare da quattro deficienti della tv. forza e coraggio!
cara francesca è vero che la salute è importante soprattutto se sei un precario, perchè in quel caso se sei malato e stai a casa non vieni pagato e alla fine del mese sono c….
non sono neppure io d’accordo con chi si lamenta sempre ma non perdiamo di vista quelli che sono diritti!!!! essere regolarmente assunti a 35 anni quando si hanno titoli ed esperienza non dovrebbe costituire un colpo di fortuna ma la normalità!!!
Il problema è che i governanti italiani fanno passare dei diritti per degli optional e qualcuno come te ci cade, sveglia!!!!!
Ciao beppe!
Io sono uno dei pochi fortunati ad avere un lavoro a tempo determinato questo perchè nonstante l’azienda per la quale lavoro sia americana ha avuto l’accortezza di analizzare la realtà lavorativa nella quale andava ad inserirsi.Non ha senso parlare di flessibilità in una realtà come la nostra,non almeno con la legge Biagi.Come dicevo sono uno dei pochi fortunati ma i miei colleghi universitari ad un anno dalla laurea sono in giro a fare fotocopie negli studi di avvocati o commercialisti o relegati in uno scantinato a compilare archivi modello fantozzi con un contratto che dura 10 mesi a 250 al mese che non coprono manco i costi della metropolitana a momenti.
Non solo la riforma universitaria ci da una mano…i così detti “triennalisti” che dovevano inserirsi nel mondo del lavoro da subito non li vuole nessuno.Manco per gli stage li prendono e così il 90% deve reiscriversi al biennio integrativo dal quale uscirano e dovranno fare un master…diciamo inizieranno a diventare produttivia tra i 26/28 anni.Una tragedia…W L’ITALIA grazie MORATTI (ma una persona incapace in un ministero che fa solo una cosa…come può gestire una città come Milano???)
Capisco benissimo la tua situazione e condivido la disperazione per una situazione di sottolavoro, di sfruttamento e di precarietà ASSOLUTA, ma vorrei fare solo una anzi due piccole correzioni senza retorica né altro: la “Riforma” Moratti riprende SENZA ENORMI CAMBIAMENTI la “RIforma” dei Cicli del precedente Ministro Berlinguer del precedente Governo “Amico” introducendo le lauree triennali che già si sapeva che sarebbero state dequalificanti, superficiali e di nessun valore nel mercato del lavoro, nonchè non avrebbero dato una preparazione sufficiente ad approfondire QUALSIASI disciplina di studio. Il precedente Governo ha perso nel 2001 le elezioni in modo catastrofico, l’attuale ha peggiorato le cose, ma il “nuovo” centrosinistra, nel suo programma e per bocca di auterovoli commentatori (solo esteri in quanto quelli italiani sono asserviti e allineati)rifarà il 90% delle disgrazie che ha fatto prima,chiamandole “riformismo”. Ora quando si andrà a votare (e bisogna per cambiare qualcosa) si dovrà essere BEN CONSAPEVOLI di CHI si vota e PERCHE’, pronti a defenestrarlo alla prima occasione se farà gli interessi ad es. della Confindustria piuttosto che difendere i diritti di chi lavora, ovviamente ELIMINANDO PACCHETTO TREU E LEGGE 30.
Buona fortuna
Ciao caro Beppe,è da molto tempo che seguo il tuo blog ma è la prima volta che ti scrivo. Lo faccio perchè questa situazione di disoccupazione è quantomeno frustrante, e pensa che ho addirittura due lauree!!!
Bene, ho ventotto anni, sono laureato in medicina veterinaria e in “sanità e qualità dei prodotti di origine animale”(quest’ultima è uno dei corsi di laurea fra i più ridicoli mai visti,ma almeno è servito a saltare il servizio militare…) e chiaramente…non ho lavoro!
A me piace fare il veterinario in senso stretto,vale a dire colui che, dopo un’attenta analisi dei sintomi dell’animale,supportata da adeguati mezzi diagnostici, riesce a formulare appunto una diagnosi,seguita da una terapia e da una prognosi..
Ma per essere assunto (e quindi pagato)da una clinica veterinaria,viene richiesta un’enorme esperienza che si può solo acquisire nel corso degli anni,di conseguenza risulta ovvio che bisogna lavorare gratis per un bel pò….e dopo che hai sgobbato per mesi e mesi, per 12 ore al giorno, di notte e di domenica (per le urgenze),arrivi a guadagnare 800 euro circa, e ne sei anche felice,perchè ad altri va anche peggio!!
L’alternativa, per avere un lavoro con contratto a tempo indeterminato, è cercare l’industria farmaceutica che ti mandi, a titolo di informatore scientifico, in giro per ambulatori a raccontare segreti e virtù dell’amoxicillina!!! io non ho studiato nove anni per questo, e ne ho le pa..e piene..ho giurato a me stesso che se dovesse vincere di nuovo il portatore nano di democrazia, porterò il mio cervello all’estero.
Cari saluti
Luca
Ciao grande Beppe, sono un lavoratore precario- flessivile. Lo sono ormai da più di 5 anni e onestamente comincio a stancarmi della mia situazione. Ho una moglie, un figlio di 3 anni e uno in arrivo e nelle condizioni in cui mi trovo comincio ad avere seri problemi. Mi ritrovo a 36 anni con nulla di concreto tra le mani. Elenco in breve la mia situazione (come quella di molti altri sfortunati “colleghi precari”). 1) Non posso fare nessun tipo di progetto per il futuro (un contratto a termine non da sicurezza per chi “offre” prestiti). 2) Alla fine della mia vita lavorativa, sempre che ci arrivo, mi ritrovo con una miseria di liquidazione (ogni 3 anni mi licenziano per poi riassumermi dopo 1 mese). 3) Scatti di anzianità inesistenti e quindi pensione al minimo (vedi i motivi del punto 2). 4) Obbligato a chinare sempre la testa per la paura che alla scadenza del contratto, magari per semplice ripicca, non mi rinnovino il contratto. Sono solo pochi punti ma molto influenti sulla vita mia e di qualsiasi lavoratore. Ho scoperto da poco, ma non ci metto la mano sul fuoco dato che di contabilità non me ne intendo molto, che il contratto precario alle aziende conviene di gran lunga (per una serie di vantaggi fiscali) rispetto al contratto indeterminato. Per carità rispetto pienamente gli interessi economici del datore di lavoro, ma a questo punto è davvero meglio raccogliere il cotone nel Missouri che “non-vivere” in questo modo perchè proprio di non-vita stiamo parlando, sempre con la speranza che un giorno mi posso alzare una mattina e dirmi allo specchio:”sono sereno”. Questa lettera non è altro che lo sfogo di un povero cristo che cerca soltanto di farsi una famiglia e per quello che mi è possibile creare un futuro, spero migliore, per i miei figli. Un saluto e un abbraccio forte
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Fino ad ora ricevo consensi da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
grazia simonao 26.02.06 09:04
Più svariate mail (Per ora mi hanno risposto una 30ina di persone via mail, ma dietro alcune di queste pulsa un movimento spontaneo di individui che si aggregano. Quindi conto che, già in un giorno solo di iniziativa, potremmo essere più di una 80ina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
Ciao Beppe!
In questi giorni ho incontrato mia cugina ,mi stava raccontando che è in cerca di lavoro , attualmente inserisce dati al terminale in un comune della valdinievole mi spiegava che è al termine del secondo rinnuovo, veniamo al punto dove lavora sta sostituendo una persona in pensione da più di un anno e mezzo e quindi il lavoro da svolgere c’è, mia cugina è una delle tre o quattro ragazze che già hanno lavorato lì ma che a tutte queste ragazze gli viene detto che non ci sono soldi per essere assunte in via definitiva .
Un comune che fa uso di personale diplomato a cinque giorni alla settimana per cinque ore al giorno per il costo di 200 al mese mi sembra eccessivo sono d’accordo per il tirocinio che come ovvio non è certo questo il caso è tutto un via vai e si ritrovano il lavoro svolto a un costo ridicolo.
Credo che debba essere rivista questa legge visto le grandi possibilità che offre.
ho iniziato a lavorare come operaio nel 2003 con tre mese si contratto.
l’anno dopo altri tre mesi di contratto.
l’anno dopo sei mesi di contratto tramite agenzia interinale, che fino al giorno dopo la scadenza del contratto non mi ha fatto sapere nulla su di un’eventuale prosecuzione. contratto scaduto, il giorno dopo (giorno lavorativo in cui tra l’altro sarei dovuto andare al lavoro se fossi stato rinnovato)chiamo l’agenzia, risposta loro: ” si si vai pure, fai altri sei mesi”.
terminati i sei mesi stessa situazione, a contratto scaduto li chiamo e loro:” si si fai un mese e mezzo ancora poi vediamo..”.
scaduto il mese e mezzo, chiamo e mi sento dire: no basta non c’è più bisogno..”
ora sono disoccupato.
in pratica dal 2003 ad oggi ho lavorato per un totale di 18 mesi con 5 contratti differenti!
chiunque pensi che con queste situazioni si possa pensare ad una progettualità riguardo gli studi, la casa (in affitto chiaramente, l’acquisto ormai è da scordare), la famiglia, etc.. perdonatemi ma è solo un mentecatto..
e come volevasi dimostrare noi i mentecatti li facciamo p.d.c.
Mi sono laureata in legge nel 2000, ottimamemnte. Ma vivevo da sola.. l’affitto le spese… ho studiato legge perchè l’amavo, non per altro.. sapevo benissimo che non avrei potuto galleggiare in uno studio di Avvocati per anni a stipendio zero per concludere la pratica che porta all’esame di abilitazione. Ero felice comunque. Dopo nemmeno 10 giorni trovo lavoro.. impiegata, 1000 euro al mese, ma YEPPA!! era uno di quei contratti alla “vecchia maniera”: due mesi di prova e se ci piaci sei assunta. Al volo!! Poi, tentavo di raccontarmi, continuerò a studiare e magari cambierò lavoro, magari troverò di meglio…
Come no!! Nel frattempo i risultati della legge Biagi hanno cominciato a farsi sentire..
Provare a cambiare lavoro? Da pazzi!! Da pazzi lasciare un posto fisso come quello che ho (che comunque non amo molto e che comunque non si confà al mio titolo di studio) per un altro che sì.. per 2 mesi.. poi.. chissà.. Io vivo sola!
Attorno ho gli esempi di amici: Simone, 108 in informatica a Pisa. La sua piccola azienda licenzia i dipendenti. Lui comincia a cercare lavoro. Passano 2 anni poi contratti di 2 mesi.. 3 mesi… forse.. Ora stà al database del magazzino della ditta Solvay.. dopo 2 anni con contratto a tempo indeterminato. Un suo commento illuminante? -“Meno male che prima che ci licenziassero quella che al tempo ritenevo sfiga ha voluto che per un pelo mi lasciassi sfuggire l’acquisto (con mutuo) di quell’appartamentino sennò adesso..”.
Manuela, non solo laureata in legge, lei E’ avvocato, ma deve portare a casa la pagnotta quindi cerca un lavoro consono al suo status.. Seeee, magari! Impiegata!! E zitta!! Un bel giorno esplode, non ce la fa più a sopportare il suo capo e si licenzia. Ha trovato lavoro dopo quasi 3 anni, e alla stessa identica maniera.. 3 mesi, 4.. forse!!
Io vorrei sapere da dove arrivano le loro statistiche..
E’giusto che tu non possa procreare, perchè chi non ha almeno il rispetto della persona di fronte alla morte, non è degno di mettere al mondo creature che portino dentro di loro il tuo DNA… Distinti saluti e spero che il Signore abbia pietà per quello che pensi…
Guarda Beppe, io non so se sia colpa di Biagi o di qualcun altro, o magari sono io che non mi so adattare, forse sono uno sfigato, non lo so. Non ci capisco più un granchè, fattostà che adesso ho 21 anni, sono due anni che spedisco curriculum, che faccio colloqui. A volte vado a cercare lavoro a centinaia di km da casa mia. Solo a volte però, perchè spesso e volentieri le offerte di lavoro che si leggono sono autentiche fregature o, in alternativa, proposte riservate a gente con due lauree, sette pagine di curriculum e decenni di esperienza al suo attivo. In ogni caso, per qualsiasi lavoro io mi candidi la risposta è sempre la stessa: se non hai già fatto questo lavoro in precedenza, non puoi farlo.
Io non riesco davvero a capire che razza di ragionamento sia questo. Voglio dire, pensaci bene, renditi conto. Immaginati il giovane Grillo che fa un provino da comico e gli rispondono che non c’è niente da fare, se prima non eri un comico non lo potrai diventare. Dai. Ma ti pare?
Ce ne sono altri come me, sai. Altri giovani, anzi giovanissimi, che cercano il loro primo lavoro e si vogliono fare una vita. E vogliamo una vita semplice, senza troppe pretese. Non vogliamo dirigere telecom, ci basta fare i giardinieri, i commessi, i segretari o che ne so. Solo che è come un circolo chiuso, se non hai esperienza non lavori, però se non lavori non hai esperienza. Io mi sento a disagio, molto a disagio, sul serio, perchè in questa situazione c’è qualcosa che non quadra.
Nel frattempo sono riuscito a trovarmi una sottospecie di mezzo lavoretto in nero che non mi dà nessuna garanzia e da cui guadagno ben poco. In alternativa avrei potuto andare in un call center stile pollo in batteria, oppure fare il rappresentante porta a porta senza stipendio. In compenso la mia cassetta della posta è sempre piena di volantini che pubblicizzano corsi di formazione, centri di orientamento al lavoro, nuove soluzioni lavorative moderne e via dicendo. Tutto a pagamento.
Caro beppe io sono un operaio metalmeccanico che per due anni ho girato in questo vortice di contratti a tempo determinato….tutti quelli che ho passato ti illudevano che poi sarei stato assunto a tempo indetterminato ma poi nulla.
Ora che ho trovato il lavoro giusto mi sento dire dai sindacati che il prossimo rinnovo del contratto di lavoro divverà più flessibile, ci vogliono far lavorare il sabato e magari la domenica quando hanno biogno per poi lasciarci a casa durante la settimana.
Io spero che qualche scenziato inventi un robot che faccia il nostro mestiere perchè oramaio nella cultura industriale chi produce ( L’operaio onesto ) è un costo e pure un fastidio quando si lamenta delle condizioni lavorative.
Persino nell’ambito della sicurezza l’italia fa da ridere infatti in cantiere da noi la famosa 626 da noi fa 14.
Concludo che il nostro futuro oramai è segnato non ci resta che andare via da questo luogo infido dove chi ruba è più bravo di chi si guadagna da vivere.
Caro Beppe. Leggo con piacere ed interesse i tuoi post.Mi succede però che dal 21 febbraio non li ricevo più. Ho provato persino a ripetere l’iscrizione al tuo blog, senza successo. Ti chiedo cortesemente di continuare ad inviarmeli. Cordialmente. Pietro Zanatta.
Come scrive Pietro a me è successa la stessa cosa!!!
come mai??????
Sara
Fausto,
anche io ho TELECOM, TELE2, LIBERO ADSL e cerco di togliermeli dalle balle.
Prova qui:
http://www.sinphonia.it/
Ciao Bebbe,
io e mia moglie abbiamo 34 anni,entrambi laureati e “masterizzati” (ti assicuro fior di milioni “buttati”) io non posso lamentarmi della mia condizione lavorativa, ma lei, avvocato, non ha mai avuto il piacere di lavorare con un contratto “sicuro” (non parliamo di retribuzione e visto il paragone sicuramente più bassa dello schiavo americano), tale da pemetterci di realizzare uno dei SOGNI più grandi che hanno le giovani coppie…..PROCREARE!!!!!!!
Tu hai 4 figli e ti invidio moltissimo, ma grazie al sig. biagi e d’antona (non sarebbero degni neanche del posto al cimitero che hanno, figuriamoci della maiuscola sul cognome)uno per i contratti a progetto, l’altro per i co.co.co.co.co.co.co.co….avranno sicuramente goduto della gioia di essere genitori, ma fortunatamente ci ha pensato la gistizia DIVINA.
Mi piacerebbe che i capi di partito leggessero questi commenti, ma sono così sfiduciato che penso che sia tutto inutile, basti pensare che alcune delle agenzie di lavoro interinale sono “controllate” da uomini della nostra sinistra che tanto si scandalizzano di queste situazioni di SCHIAVISMO legalizzato, donde la mia riflessione:
eliminiamo il loro stipendio, meglio riduciamolo al lumicino, e reivestiamo in sviluppo delle risorse (creiamo aziende di servizi parastatali), ma le assunzioni non facciamole gestire ai leccaculo dei soliti politici, che di questo potere hanno fatto da semnpre il loro cavallo di battaglia come avviene regolarmente nel mezzogiorno!!!
Grazie per lo svogo, anche se i bambini, per ora, penso di poterli vedere solo in TV.
Ad maiora
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
grazia simonao 26.02.06 09:04
Più svariate mail (Per ora mi hanno risposto una 30ina di persone via mail, ma dietro alcune di queste pulsa un movimento spontaneo di individui che si aggregano. Quindi conto che, già in un giorno solo di iniziativa, potremmo essere più di una 80ina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
Cari Beppe ed eventuali lettori,
ho trentasei anni, di cui sedici di carriera nella vendita in ambito industriale.
Dieci mesi fa, raggiunta una buona posizione all’interno di una grossa multinazionale, le ho dato liberamente l’addio per “divergenze morali”.
Per quanto non mi sia stato particolarmente difficile trovare una nuova occupazione, mi sono ritrovato a dover accettare un’assunzione a tempo determinato per sei mesi.
Alla loro scadenza, nonostante l’ampia soddisfazione dichiarata apertamente dai miei datori di lavoro, mi è stato “riproposto” un secondo contratto a termine della stessa durata, perchè “la legge vigente lo consente, offrendo, peraltro, un vantaggio fiscale all’azienda”.
Beh, almeno qualcuno ci guadagna.
Per quanto ricordi costantemente a me stesso le innumerevoli situazioni di precarietà ben peggiori, vivo la mia con umiliazione e timore. L’attuale contratto non è una degna risposta alla mia professionalità, al mio impegno quotidiano e ai risultati che porto… e la precarietà della mia tutela l’avverto tutta.
Sono anche preoccupato, più in generale, della “cultura” dell’opportunismo che questa regolamentazione può via via instaurare, una mentalità per cui la risorsa umana non è, nei fatti, produttrice e co-destinataria del benessere aziendale, bensì semplice strumento di speculazione e arricchimento dei meno.
Una pseudocultura, a mio avviso, non solo indegna sul piano umano e sociale, ma anche idiota dal punto di vista della produttività, uno dei fondamenti della quale sono la serenità e la piena partecipazione di chi lavora.
Grazie dell’opportunità offertami, Beppe, e buon lavoro precario a tutti.
Sono psicologa psicoterapeuta, e per professione seguo da anni molti giovani tirocinanti che si stanno preparando al nostro delicato mestiere.
Da quando le ASL hanno chiuso le assunzioni in ruolo (alcune sin dalla metà degli anni 90) e spesso anche a tempo definito, questi giovani colleghi, che hanno investito fino a 10 anni della loro vita tra formazione di base e specializzazione (con un investimento umano ed economico facilmente comprensibile), faticano a trovare un impiego certo e dignitoso.
Chiuse le porte del servizio pubblico, dove al massimo possono aspirare ad ottenere consulenze pro-tempore (non d’oro!) per tappare qualche buco (o voragine?) dovuto al non rimpiazzo del turn-over, non resta loro che frammentarsi in una miriade di collaborazioni a tempo determinato, talvolta di poche ore ciascuna, su territori non sempre attigui che li costringono anche più volte al giorno a lunghi spostamenti non indennizzabili economicamente, per salari che talvolta sono inferiori ai 15 euro all’ora (lordi, naturalmente).
Nessuno dei miei tirocinanti dagli anni 2000 in poi ad oggi ha qualcosa che anche alla lontana potrebbe somigliare ad un lavoro “fisso”; visti gli introiti miseri, sono costretti a lavorare molto di più delle umane 40 ore alla settimana(sere e weekend non fanno difetto) e lo fanno in condizioni di nessuna garanzia sociale (malattia? maternità?) e di totale ricattabilità: se non ti va bene, alla porta c’è una fila di disperati pronta a sostituirti. Persino il commercialista pensa che hai guadagnato così poco che non puoi esporre tutte quelle ore! Nessuno ci crederebbe, ed il fisco provvederebbe ad accertare le tue cartelle esattoriali! Oltre al danno, anche la beffa. Peccato buttare alle ortiche tanti giovani talenti, che hanno davvero molto da dire.
Ho 40 anni,sposato 2 figli.A fine 2004 stanco di lavorare per una ditta che non mi pagava gli straordinari,che non mi dava i buoni mensa (nonostante lavorassi a 50 km da casa ), che mi mandava in ferie in periodi assurdi ( e sempre quando pareva a loro), ho deciso di provare ad entrare nelle Poste Italiane.Primo contratto di 45 gg, due filiali visitate, stessi problemi.Postini titolari fuori di testa, e interinali sfruttati e ricattati.Se vuoi essere confermato lavora , non chiedere il pagamento degli straordinari, usa la tua auto ( i motorini sono tutti Ko..)etc. etc.Scade il contratto, due mesi di stop, poi mi richiamano.Altre due filiali visitate, problemi in fotocopia.I postini titolari vanno a casa in orario ( non fanno straordinari per motivi sacrosanti ), gli interinali non hanno nessun diritto.Un’esempio il discorso di una direttrice di filiale,se rimani fuori in consegna oltre l’orario, se cadi col motorino non sei assicurato, sfruttato e mazziato insomma…Ho taciuto su un’infinita di ingiustizie , poi dopo che sono andato al sindacato a protestare per gli straordinari che non ho trovato in busta, dopo due gg due mi hanno spostato in una filiale a 40 km da casa.Morale?Non ho resistito ho firmato le dimissioni la stessa mattina e ho mandato tutti a fanculo.E questa sarebbe una azienda quasi statale…che fra l’altro funziona malissimo, con delle cose che se la gente sapesse….Dimenticavo, da Maggio 2005 sono a casa, avvilito e con il senso di colpa per la mia famiglia mi sono beccato un’esaurimento da cui sto tentando di uscire…ma non mi pento, meglio disoccupato che sfruttato!
Mi sembri un pochino arrogante, solo perché hai una laurea ti senti in diritto di “discriminare” il lavoro che stai facendo e i numerosi professionisti che tutti i giorni fanno questo lavoro. Laurea non significa essere migliori di nessun altro.
Meglio un lavoro umile, ma onesto e sano che un grande incarico corrotto.
È proprio vero che siamo sempre pronti a lamentarci, qualsiasi cosa accada, e non invece a gioire per tutto quello che abbiamo, al primo posto la salute.
ciao francesca
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
Più svariate mail (per ora una ventina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
Io sono con voi ma se non cambia il governo non cambierà nulla. Questi se ne fregano di voi e di tutti noi!
VOTARE!!! e mandarli via!!!!
Sono una ragazza di 38 anni che lavora come cooperante in zone di guerra o in paesi in via di sviluppo. Faccio questo lavoro dal 1998, rientrata in Italia nel febbraio 2005 per continuare il lavoro con una ONLUS di Arezzo, mi sono sentita dire dall’INPS, dall’agenzia delle entrate di Pisa dove risiedo, che la mia qualifica per gli anni lavorati all’estero (Balcani dal 1998 al 2005) non esiste. Nel senso che non sanno come qualificarmi! La qualifica sulla mia busta paga di “agente esperto del Ministero Affari Esteri prestata alle Organizzazioni Internazionali” non esiste in Italia. I miei colleghi norvegesi, olandesi, francesi, inglesi (ecc, ecc) sono inquadrati nel oro Paese d’origine presso il rispettivo ministero affari esteri, o degli interni, ecc, noi italiani no. Rientrata in Italia sono una co.co.pro. Zero mutui, zero pensione (verso una quota mensile io su un’assicurazione privata), non oso farmi un figlio e non vengono cumulati i miei anni lavorati all’estero con quelli in Italia o che ho lavorato per orgnizzazioni italiane. Al 1 luglio sarò ancora disoccupata, dovrò ritornare all’estero se vorrò continuare il mio lavoro, e perdere la famiglia, altrimenti cambiare completamente lavoro in Italia e buttarmi nel commerciale, altro non c’è in Italia. Ho vissuto 10 anni in Inghilterra ed 1 in Francia e con i contratti stile co.co.pro le banche danno mutui, e non ti spezzano i contributi sociali, così puoi avere una pensione anche lavorando a contratti mensili o settimanali. Ci sono asili all’Università e nelle aziende in Inghilterra. In Italia no. Fuga di cervelli italiani all’estero? Se qualcuno dei politici mi spiega come fare a restare in Italia e fornire l’esperienza acquisita all’estero al mio Paese, senza passare per raccomandazioni ma presentando un onesto curriculum, sono disposta ad ascoltare. Andare via dall’Italia per me sarà un dolore, diventerò ancora emigrante e capisco chi viene in Italia dall’estero per trovare una oppotunità. Grazie
Sono onestamente arcistufo di sentire ste cose ! E’ dagli anni ’80 che mi sento dire del lavoro fisso, delle matite mordicchiate etc. etc.
Io sono laureato in Scienze Politiche ( e ne sono orgoglioso! ) ma per pagarmi l’università ho fatto : il cameriere,l’aiuto pizzaiolo, il muratore, per 4 mesi ho resturato chiese antiche,l’imbiachino e rispetto a produttività non ero secondo a nessuno. I miei colleghi muratori comunque mi vedevano come un fighetto ” uno con le mani da pianista” mi dicevano. Ma un momento, dato che io ho fatto anche lavori manuali e pesanti,posso dirti che ci si stanca anche a preparare un esame di Diritto Privato !
Quante domeniche ho buttato al vento quando eravamo all’Università , perchè dovevo studiare?
Quante Pasquette mi sono perso perchè i cuornuti dei professori mettevano gli esami il martedi di Pasqua? Quante volte il sabato sera non uscivo perchè non avevo un soldo in tasca e avevo vergogna di fare la figura del pezzente al confronto dei miei amici , alcuni meccanici, idraulici con i soldi in tasca?
Vai a chiedere ad un muratore di passare ore e ore su di un libro senza guadagnare nulla. Ossia guadagnare solo un voto…un numero!
E vogliamo dirne un’altra? Quanti soldi ho dato all’industria libraria perchè se i professori vedevano le fotocopie dei LORO libri , ti bocciavano?
Certo, fin quando pagavamo fior di quattrini per comprare un manuale ,invece di vestire alla moda come fanno molti “lavoratori”, eravamo buoni !!
Ed ora? Se chiedo dopo tutti sti sacrifici dovrei anche non permettermi di chiedere un posto in linea con i miei studi?
Ma tu le manine te le sei mai sporcate? Ma all’Università gli esami li studiavai o chitarrina, cannetta e Jim Morrison?
P.s.
Ti parla uno che stanco della situazione al sud Italia, si è fatto la valigia ed è emigrato in Spagna ( dove ha trovato gente seria !!)
Oltre alle bestialità tollerate dal Governo-Berlusconi sulla mia vicenda (vedi: http://www.mobbing-sisu.com vi sono anche quelle ai danni di un povero bambino fatte patire spietatamente ai suoi genitori anche loro privi di giustizia. Valutate e meditate cari lettori, in che palude di governo siamo capitati e come il cavaliere pensa ai più danneggiati e sofferenti: http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
Speriamo al risveglio della democrazia. FORZA SISU!! Giovanna Nigris
sono sempre io anna, lavoro ad atesia (gruppo cos /almaviva capitanato da alberto tripi finanziatore delle campagne elettorale di rutellli e veltroni…) con contratto lap anche.. vittima come i miei colleghi 4500 della legge 30!viviamo alla giornata non possiamo organizzare un fine settimana figuriamoci comprare la macchina o accedere ad un muto…generazione senza futuro!
siamo in mobilitazione da aprile 2005 abbiamo organizzato diversi scioperi e manifestazioni E ABBIAMO TOTALIZZATO GIA 5 LICENZIAMENTI POLITICI NON ESSENDO TUTELATI DALLL’ART.18 ma stampa e tv ci ignorano…AIUTACI
ANNA
Ciao Beppe, innanzitutto complimenti per tutto quello che fai.
Ho 24 anni sono laureata da più di un anno in Scienze della Comunicazione, ho terminato un Master in Comunicazione.
Durante gli anni universitari ho maturato un po’di esperienze, lavorando, grazie ad alcuni stage che ho svolto senza ottenere alcuna retribuzione.
Ma poi è giunto il momento di cercare un lavoro, uno vero, uno retribuito.
Per cui ho iniziato la ricerca nella mia regione: la Puglia.
Risultato: mi hanno chiamato solo per lavori in cui si doveva svolgere un mestiere denominato: procacciatore d’affari, e nella migliore delle ipotesi call center, insomma quei lavori che ti pagano solo se e quando riesci a gabbare qualcuno.
Per cui visti i risultati ho deciso di prendere la “valigia di cartone” e di orientare le ricerche sulla grande metropoli italiana, la nostra capitale economica: Milano.
Paragonata con la Puglia, Milano qualcosa che si adatti alle mie esigenze professionali la offre.
Esigenze, solo professionali, però, economiche è un utopia.
A Milano le offerte di lavoro, per gente con poca esperienza pregressa nel settore, offrono solo stage dai 3 ai 6 mesi.
Gli stage si articolano così:
lavori (ti fai sfruttare) tutto il giorno, non ti garantiscono una futura assunzione, non sei retribuito, al massimo, ottieni un misero rimborso spese, che ammonta intorno alle 200 euro. Ma pur di lavorare accetti, portandoti con te la speranza che un giorno troverai di meglio.
E intanto l’unica fonte di sostegno rimangono sempre i tuoi cari: mamma e papà!!!!
Per chi invece ha esperienza, si trova di fronte ad annunci come:
Cercasi [ ] età max. 27 anni, con esperienza continuata nel settore minimo 3 anni.
Ed è dinanzi ad annunci come questo che mi sono chiesta:
ma esiste qualcuno con queste caratteristiche?
Ho provato ad immaginare un profilo di questo qualcuno:
Uno studente si laurea all’età di 24 anni, esce dall’università, incontra un magnanimo datore di lavoro che: per 3 anni consecutivi (perché l’esperienza la vogliono continuata) gli permette di lavorare presso la sua azienda.
Dopo 3 anni questo ormai ex studente decide di voltare le spalle alla sua fortuna e cerca un lavoro uguale a quello che svolge però in un’ altra azienda.
Pura immaginazione.
Per concludere mi chiedo ma di tutti quei milioni di posti di lavoro il mio che fine ha fatto????
sono ingegnere, lavoro e porto a casa uno stipendio ma se la panza non si lamenta lo fa invece il resto del corpo perchè l’ambiente di lavoro è incredibile. Ho chiesto un miglioramento per me e i colleghi, come risposta mi sono sentito dire: “là fuori ci sono centinaia di neolaureati che non vedono l’ora di avere un co.co.pro, e ci costano meno di te”. Infatti la moda attuale è assumere persone a cocopro per 3-6 mesi. E così all’infinito…
Sono rappresentante sindacale in un call center. Anch’io nel mio blog tra ottobre e novembre 2005 ho pubblicato un po’ di email ricevute dai miei colleghi. Se volete, date uno sguardo. ciao Elena
http://elenott.splinder.com/
Mi sono laureata due anni fa ed ho terminato la pratica legale quasi alla fame, lavorando di sera… sette giorni su sette! Lo chiamano “tirocinio” (a me piace chiamarlo con il suo vero nome: volontariato per chi ha già le tasche belle piene!); una volta terminato questo calvario uno si aspetta un minimo di concretezza ed invece? Il nulla! Come? E la mia laurea? Ed i miei sogni da Giurista? Spiacente, ma se non hai un nome altisonante nessuna concretezza… Così, gambe in spalla alla ricerca di un lavoro “di ripiego”, ma comunque qualificato! No, povera illusa! “Signorina, dopo un periodo di stage (un altro!) possiamo offrirle una collaborazione; Lei dovrà aprire partita iva e sperare di concludere qualcosa a fine mese sennò starà a dieta! E così… per sempre!”
Solo offerte di qs genere, che sconforto! Per fortuna che sono una tipa ottimista?!
Meglio scherzarci su e sdrammatizzare la situazione che è diventata fin troppo pesante,ma così non ce la facciamo proprio più!
P.S.
Caro Beppe, Giovedì 2 marzo sarò a vederti con un gruppo di amici a Firenze… file 14 e 15, del secondo blocco, ci vediamo lì!
ciao, mi chiamo laura, ho 30 anni.
sono sempre stata molto brava negli studi, una buona memoria, una gran passione.
laureata in psicologia nel 1999. oviamente con lode. tirocinio di 1anno(vero lavoro non a fare le fotocopie) presso l’ospedale della mia città, nel frattempo facevo la babysitter, anche 10ore al giorno, almeno ci pagavo le bollette…
esame di stato e 4 anni di scuola di specializzazione a milano per il titolo di psicoterapeuta…ma la libera professione senza conoscenze è davvero difficile. Poi qualche altro corso:la passione resta daltronde. contemporaneamente alla specializzazione (tutt’altro che gratis) inizio una frequenza volontaria nel mio ospedale, dove ho fatto tirocinio, la mia professione, un lavoro che davvero mi piace. poi dopo 6 mesi chiedo un po’ di soldi..che vergogna mi sembrava di fare l’elemosina… ma lo stato, l’enel, la telecom e altri li pretendono mica aspettano…sai com’è. che vergogna! alla fine scrivo (di notte)un mio progetto e il primario che ormai mi conosce da più di 1 anno e mezzo chiede a una banca un finanziamento per una borsa di studio. ottengo 8000 lordi l’anno (666 lordi al mese, più che una borsa un portamonete) sono pagata a ore, dovrei lavorare 10 ore, ne lavoro almeno 18, se sto a casa perchè sono malata non mi pagano, se lavoro più delle 10ore non me le pagano, se ne lavoro meno me le detraggono. non posso usufruire della mensa perchè non sono una vera dipendente. continuo con i miei 666 invariabilmente fino ad oggi, con pause anche di 6 mesi tra lo scadere del finanziamento di un anno e il rinnovo per il successivo. Non si può assolutamente parlare di assunzione in futuro. è impossibile: non sono medico, sono SOLO una psicologa. eppure nessun medico è in grado di sostituire il lavoro che faccio io. Vorrei poter anche solo pensare di poter accendere un mutuo e pensare a poter avere dei bambini. il mio fidanzato è più o meno nelle stesse condizioni. il futuro così comincia a diventare davvero un LUSSO.
SONO NAPOLETANO DA 3 ANNI LAVORO PRESSO UNA”GRANDE AZIENDA AEREONAUTICA HO INIZIATO CON CONTRATTO INTERINALE A 3 MESI SUCCESSIVAMENTE L’ANNO DOPO I CONTRATTI SONO PASSATI A UN MESE E ORA DA UN ANNO I CONTRATTI SONO DIVENTATI DI 15GG ALTERNATI A 15GG DI NON LAVORO!SINCERAMENTE NON C E LA FACCIO PIU!MA HO 30 ANNI SONO SPOSATO E QUINDI NON POSSO ANDARE VIA!SONO STUFO DI QUESTO GOVERNO E DELLE AZIENDE CHE ORAMAI DETTANO LEGGE!CON BERLUSCONI OGGI IL LAVORO E GESTITO COME UN CAPORALATO!PREGO BEPPE GRILLO DI RISPONDERMI!
quando sento i vari esponenti di destra a ballarò che dicono che in italia il tasso di occupazione è aumentato e che la flessibilità introdotta dalla legge biagi è una buona cosa mi viene un nervoso incredibile che se potessi telefonerei in trasmissione e li manderei a quel paese in diretta. ok un pò di flessibilità può andar bene quando ti immetti nel mondo del lavoro per la prima volta ma non deve diventare la regola, dopo un pò quando hai fatto la gavetta e hai maturato esperienza dovrebbe essere normale trovare un lavoro con un contratto normale, una paga normale e tutti i diritti per cui i primi fondatori dei sindacati si sono fatti un culo così. invece no uno per la flessibilità deve essere contento di cambiare lavoro ogni 6 mesi di non maturare nulla o quasi a livello pensionistico per non parlare del tfr e di ricominciare sempre tutto da zero . per le donne poi le difficoltà sono anche maggiori in un mondo del lavoro dove comunque a comandare sono quasi sempre gli uomini, devono anche accettare nel corso di un colloquio di sentirsi chiedere se si hanno figli. io ho 35 anni una laurea in scienze economiche e bancarie sono stata una cococo e adesso ho un contratto di prestazione occasionale , quando questo contratto finirà potrebbe diventare un cocopro o chissà cosa, nel frattempo mi sono dovuta gestire una maternità lavorando fino all’ultimo e tornando al lavoro dopo tre mesi scarsi. sapete le aziende che avevano cococo cosa hanno fatto quando qs figure dall’ottobre 2003 non potevano più esistere ? li hanno trasformati in amministratori!!! io ho visto camionisti assunti come cococo diventare amministratori della srl per cui lavoravano, gente, con tutto il rispetto, che non sa neppure cosa è un consiglio di amministrazione !! e il cococo stesso, oggi cocopro, non dovrebbe prestare la sua opera in autonomia? ma mi dite uno che fa il commesso dunque ha orari precisi e compiti precisi di quale autonomia gode? speriamo che la sinistra vinca e speriamo faccia veramente qualcosa ma sarà dura ragazzi, molto dura
Ecco, in breve, come è stata la mia esperienza col precariato.
Era il 2001, avevo 32 anni e lavoravo in un consorzio di banche con contratto a tempo indeterminato. Quasi 3 milioni e mezzo al mese netti, 14 mensilità, conto in banca gratuito, assicurazione sulla salute e sulla vita gratuita, pensione integrativa gratuita.
Il lavoro era noiosissimo e un giorno un’amica mi propose un lavoro presso un ente pubblico che mi poteva prendere subito come Co.Co.Co.
Accettai.
Era un lavoro di quelli che danno soddisfazioni.
Ma dopo due anni la musica cambiò. Nel 2003 un cambio della direzione rovesciò le sorti e da “uomo di punta” venni relegato a incarichi secondari.
Passai allora a un altro settore dell’Ente, dove a fronte di alcune generiche promesse iniziali mi affidarono poi le rogne peggiori, quelle che nessuno voleva gestire.
Finii in un gruppo di lavoro gestito da incompetenti che, avvalendosi della loro posizione “strutturata”, avevano trovato il modo sfogare su di me le frustrazioni che la vita gli aveva riservato. Sapevano che non potevo fare molto, tranne andarmene…
In nessun caso si poteva parlare del mio contratto prima di una settimana alla sua scadenza. Quindi me ne andai.
Accettai un altro contratto da Co.Co.Co., questa volta presso una Università. Gente seria, voi penserete.
Oggi ho ancora quest’incarico. Questa “gente seria” mette sul mio contratto le spese a loro dovute, così con il passare del tempo, invece di guadagnare di più scopro che guadagno sempre meno.
Sul contratto risulta un sede di lavoro che non è quella reale.
Grazie a questo, quando vado in trasferta, devo pagare di tasca mia.
Per via di questo fantastico contratto mi è stato negato un finanziamento di 990 Euro per l’acquisto di un computer.
Sto in un ufficio con 4 persone, ci sono 3 prese di rete. O facciamo a turno, o si sta a casa un giorno per uno.
Questo perchè nella realtà non risultiamo, non dovremmo esistere. Siamo, appunto, PRECARI.
Bisognerebbe smetterla di incentivare chi decide di non andare in pensione, ma invertire la tendenza premiando chi investe la propria liquidazione o parte di essa in nuova imprenditorialità, chi crea posti di lavoro per i giovani (anche per i propri figli), chi investe parte della liquidazione nella formazione dei figli.
Proponete questa ai nostri dipendenti vediamo cosa ne pensano.
Da aggiungere al tuo librone, ecco il mio commento. Interinale da due anni per SEA Handling Aeroporti di Milano, come piu’ della meta’ dei lavoratori aeroportuali di Malpensa penso.
Sposato da interinale, con uno stipendio che si aggira intorno ai 900 euro, un affitto da 550 (il mutuo…non scherziamo!), momentaneamente a casa, per “carenza di lavoro” in aeroporto. Ecco alcuni vantaggi dell’essere precario: devi vivere giorno per giorno, e non puoi pensare piu’ del tuo contratto (che puo’ durare 3 come 1 mese), non sai mai fino al giorno prima se ti verra’ fatta una proroga o ti lasceranno a casa, non hai la possibilita’ di goderti le ferie anche se le hai perche’ noi siamo stati assunti per lavorare (le ferie le faremo quando avremo finito il lavoro, peccato che possa capitare di non poterne usufruire anche per un anno e mezzo di seguito), sei ricattabile benissimo dall’azienda… non potro’ mai salire piu’ dell’ottavo livello anche dopo vent’anni di lavoro. Non posso partecipare a concorsi interni per migliorare la mia posizione lavorativa e molti altri vantaggi che non vado elencarvi perche’ quando ci penso mi viene da star male. Alla fine pero’ io sono un lavoratore uguale agli altri assunti a tempo indeterminato. Ma non mi sembra di avere gli stessi diritti, ma solo gli stessi doveri.
Comunque per chi dice di offrire un 1.000.000 di nuovi posti….io quest’anno sono stato assunto per la stessa azienda 3 volte…non e’ che valgo 3 persone in questo conteggio?
Mi risulta che nessun figlio dei Ns dipendenti o alti funzionari statali , generali ,banchieri o altri potenti venga assunta con contratto da precari.
Le loro Leggi sono fatte sempre per gli altri, mai per Loro.
Pensa che il ministro La Loggia non ha neanche fatto il militare (fonte IENE) per insufficenza toracica , ma !!!!!!!!!!!! Per fortuna che l’esercizio politico lo ha sviluppato.
Cari Ago&Lucia,
il vostro intervento dovrebbero leggerlo i vari Elia e Simo che pensano di dare lezioni di vita agli altri.
Svegliatevi, questa è la realtà!!!!
“E per tutti quelli che si lamentano dello stipendio basso voglio dire che ci sono moltissimi lavori che permettono di arrivare a minimo 1000 euro netti al mese (con qualche ora di straordinario). Questi lavori si chiamano muratore, imbianchino, falegname..”
Allora conosci muratori, imbianchini, falegnami sfigati perchè il loro stipendio e compenso orario è molto più alto.
Ho fatto fare dei lavori in casa mia a dei muratori, ti posso assicurare che non prendono poco (1000 euro in 10 giorni no al mese e con gli straodinari…)
Mordicchiare una matita? Io lavoro costantemente, tra le polveri di una sala server, forse scaricare casse di acqua minerale era meglio…
Peccato che ho un impedimento fisico di nome erna iatale….
Sai non è piacevole vomitare dopo che hai sollevato un peso, anche fosse il tuo nipotino per dargli un bacio.
Il governo dice che bisogna investire sui giovani, tutelare il lavoro femminile ed agevolare le famiglie.
Il nostro caso è lo specchio della realtà che riguarda tutti tre questi livelli.
Siamo una giovane coppia che vorrebbe pianificare il proprio futuro acquistando un’abitazione ma il costo delle abitazioni è elevatissimo (specialmente qui in Lombardia). Bisogna allora stipulare un mutuo: cosa non molto facile se non si ha un impiego fisso e stabile, dato che le banche vogliono garanzie. Considerando che una di noi due ha un lavoro che da ormai 2 anni viene rinnovato mensilmente, come si può fare a realizzare questo obiettivo? Senza considerare il fatto che sul posto di lavoro si è continuamente soggetti a ricatti per quanto riguarda gli orari e le varie mansioni, per non parlare se poi ci si volesse lamentare di qualcosa o addirittura ribellarsi. Non vuoi lavorare il sabato? Ok, ma da lunedì non presentarti più. Per non parlare dei sindacati: se solo osi menzionarli ti viene indicata l’uscita (e non in senso metaforico). Per chi: per la gloria o per un grazie che mai ti sentirai dire? Si, perchè tutto è dovuto: il principale (o meglio, il padrone) fa un favore a darti un lavoro e tu devi ricambiarlo!
Se poi decidessimo di avere un figlio che succederebbe? Disoccupazione per la futura madre per tutto il periodo interessato, con pesanti ricadute sul piano economico, dato che si parlerebbe di un’assenza dal lavoro per più di un anno.
Ed è anche per questo che l’assegno di 1000 euro garantito ai nuovi nati ci innervosisce ancor di più: oltre ad essere sbagliato come principio è una presa in giro per chi, vedendosi revocato un diritto essenziale come la maternità, è costretto a vedere il proprio budget ridotto in modo traumatico per tutto quel il periodo che dovrebbe essere pieno di gioia. Dateci un lavoro fisso, rinunceremo volentieri all’assegno!
Perchè purtroppo non si vive di solo amore.
Sperando che il vento cambi, magari già da Aprile.
Ago&Lucia
RAGAZZI SVEGLIA!!!
Dai commenti che ho letto (non tutti ovviamente essendo più di 2000) mi sembra che l’Italia sia un paese piena di bambini prodigio. Che riescono a laurearsi ma poi, essendo bambini, giustamente si mettono a piagnucolare perchè non possono fare il lavoro che gli piace. Il problema è che questi bambini hanno una trentina d’anni.
Ma dove sta scritto che una persona debba fare il lavoro che vuole? Chi se ne frega se vi siete laureati, la maggior parte dei ragazzi lo è. La laurea è solo un pezzo di carta che non dimostra in nessun modo che siete persone in gamba. L’unico commento intelligente che sono riuscito a leggere è quello di Elia che ha avuto il coraggio di cambiare lavoro.
E’ la sacrosanta verità il fatto che non si trovi lavoro… infatti è il lavoro che viene a cercarvi. A una condizione però… che cerchiate un lavoro e non un “posto di lavoro”. C’è una grande differenza. Mi sono laureato due anni fa e ho cambiato già 4 volte il lavoro. Tanto per la cronaca ho mandato un solo curriculum, sono sempre stato cercato e per lavori anche ben retribuiti. Se volete sapere quale è il segreto ve lo spiego subito. E’ semplicissimo basta “lavorare” nel vero senso della parola. Ho visto in molti ambienti diversi come questa parola abbia perso oramai il suo vero significato. Quando si parla di lavoro lo si fa solo come diritto e mai di dovere. Bene tirate fuori i co….ni e iniziate a darvi da fare, ma dovete mettervi in testa che se la vostra idea di lavoro è quella di mettervi sulla scrivania a mordicchiare una matita allora avete ragione… non si trova lavoro.
Inoltre ricordatevi che abitate in Italia, cioè il paese dei furbi dove molti cercheranno di fregarvi. Purtroppo ne fanno le spese molti neolaureati che abbandonano per la prima volta la chioccia-università ed entrano nel mondo reale. La legge del più forte/furbo vale sempre… ho letto di persone che aspettavano lo stipendio per più di un anno… se non vi pagano dopo un mese andatevene a g
Ho sentito il discorso di Prodi e gli porto il mio contributo
Non è così difficile reintrodurre il dentifricio nel tubetto come crede Lui: Basta metterglielo nel culo (del tubetto), ovvero “fallo da dietro”.
Caro Beppe,questo tuo blog è veramente una cosa fantastica,immagino non sia per te una novità sentirti dire queste cose.Comunque,oggi mi sono sentita in “dovere” di scrivere,penso che tutte queste testimonianze ci debbano far riflettere.Io sto studiando all’università,e nel frattempo faccio qualche lavoretto..ma quale sarà il futuro?Ci sarà? E chi ha una famiglia,come riesce ad andare avanti..vorrei sentire parlare di questi argomenti..dai nostri “politici”. Grazie
Ciao Beppe;
il co.co.co è anche un mezzo per aggirare il tetto degli straordinari, ovvero, un qualsiasi lavoratore dipendente a tempo indeterminato, può andare a fare un secondo lavoro con un contratto co.co.co. e arrotondarte così lo stipendio inflazionato dall’euro.
Sarebbe quindi da investigare quanti di questi nuovi contratti di lavoro sbandierati dalla CDL, in realtà non siano doppiolavoristi strozzati dall’alto costo della vita……
Ciao Beppe,
ho 27, sono laureto in Scienze della comunicazione e l’anno scorso ho terminato un master in Comunicazione e tecnologia multimediale della durata di un anno. Durante l’università ho lavorato un anno e mezzo come giornalista per un giornale sportivo piemontese, e al momento di pagarmi sono misteriosamente falliti, ma, caso strano, dopo pochi mesi hanno riaperto il giornale con un altro nome. Naturalmente di contratto neanche a parlarne.
Dopo il master ho lavorato sei mesi in una società informatica (per 4 mesi ho guadagnato cento euro al mese, negli altri due 800), l’azienda non si è degnata di farmi firmare uno straccio di contratto, nonostante le mie continue pressioni. Una volta finito il progetto mi hanno mostrato la “porta”. Da una settimana lavoro per un sito di e-commerce e dovrei guadagnare 300 euro al mese. Tengo a precisare che tutte le mie esperienze lavorative prevedevano un impegno full time.
In questi giorni ho tirato le somme: ho lavorato circa 24 mesi e ho guadagnato la bellezza di 2000 euro. Bhe ho guadagnato un po’ meno di 3 euro al giorno, e un po’ meno di 40 centesimi all’ora.
Devo pensare ad aprirmi un conto in banca vero?
In bocca al lupo Beppe.
Ciao Beppe grazie per tutto quello che fai per i cittadini italiani.
Ti racconto la mia storia:Laureato in economia e commercio a Catania nel luglio 2004,grazie ai miei genitori ho potuto partecipare ad un master di 1 livello a Milano,(7500 solo il master)era previsto all’interno del master un periodo “formativo”in azienda,ho fatto 6 mesi in una grande catena di ipermercati in cui gli ultimi 3 mesi mi hanno pagato 500,ovviamente a gennaio un bacino sulla fronte e a casa(sottolineo che gli stagisti nell’azienda in questione sono a rotazione ogni 6 mesi,senza assunzione,senza nessuna speranza,solo schiavi che cambiano semestralmente).
A gennaio mi sono detto “dopo una laurea,un master,uno stage di 6 mesi in una grande azienda estera,minxxia ora è il mio momento” purtroppo dopo un mese di ricerca e qualche colloquio ho solo trovato uno stage di altri 6 mesi a ZERO URO.Ora mi dico io sono fortunato,in quanto mi sostengono finanziariamente i miei a Milano(dato che in sicilia neanche si parla lontanamente di lavoro)ma per chi non è fortunato come me cosa puo’ fare?
La mia voglia di andare via dall’Italia è tanta,gia’ ho deciso di non tornare piu’ in Sicilia,il prossimo passo è espatriare unica scelta per chi vuole ONESTAMENTE lavorare!!!
Grazie Beppe dello spazio concessomi,è una vergogna,l’unica mia risposta è NON VOTARE PIU’ ,strappare la mia scheda elettorale, e mandarli a fanculo!!!
ciao beppe, nessun argomento, purtroppo, mi riguarda più da vicino.Sono 7 anni che lavoro con contratti a tempo determinato per una compagnia aerea, quindi già da prima della legge Biagi, ormai ho quasi perso la speranza di avere un contratto a tempo indeterminato prima di andare pensione! fra crisi internazionali del trasporto aereo, crisi della compagnia e crisi di non so quale altra natura io sono sempre rimasta fuori dalle assunzioni a tempo indeterm e non ne sono previste altre fino alla fine del 2007( quando finira’il periodo di solidarietà della compagnia). Sicuramente la mia situazione e’ migliore di quella di altri ma comincio a non sopportare più chi mi dice che devo essere contenta perchè io almeno un lavoro ce l’ho.
Io ho un lavoro che non mi permette di fare alcun progetto, guadagno più o meno 850 euro al mese, ho 30 anni e non mi posso ancora permettere di andare a vivere da sola, divido una casa in affitto con altre 3 persone, e almeno che non si abbiano inaspettate eredità di immobili questa è la situazione attuale della maggiorparte dei miei amici e colleghi. La cosa preoccupante è che una ragazza che guadagna 850 euro al mese, abita in una stanza e non ha un lavoro fisso comincia anche ad essere invidiata, insomma quando provo a parlare di queste cose molto spesso vengo messa a tacere solo per il fatto che un lavoro io ce l’ho.
Il precariato fa schifo e una della consegueze è che ci sta abituando a non avere ambizioni lavorative, ad accontentarci della miseria che ci viene proposta e ad invidiare chi è appena meno misero di noi.
Le persone che ti dicono di stare zitta perchè tu un lavoro ce l’hai e non devi lamentarti, sono le stesse che incitano i giovani con slogan qualunquistici tipo “Coraggio, ragazzi! Muovete le chiappe che le opportunità ci sono”, “Bisogna ricorrere alla forza di volontà, fare FATICA, FATICA, FATICA!!”.
Vedi, carissima, o queste persone non hanno mai lavorato, o sono completamente al di fuori della realtà.
Slogan di questo genere, tipo “non lamentarti che tu un lavoro ce l’hai” li ho sentiti da Tremonti e Sacconi, persone che nella vita non hanno mai lavorato…
Per cui, stai tranquilla, almeno qui, in un posto democratico, non verrai tacciata di questo
Saluti
Il problema, Alesssandro, che i costi non sono saliti sulle materie prime, ma sui servizi e sulle filiere!
Giocoforza, il sistema impostatato sul work-sharing, cioè più aziende che fanno un solo prodotto, ha fatto lievitare i prezzi.
E i cinesi ci hanno buggerato.
Sui prezzi molto ha fatto la finta liberalizzazione.
Ti faccio un esempio. Voglio staccarmi da TELECOM perchè con 38 euro ogni 2 mesi, posso telefonare sempre con TELE2, risparmiando mooolto, rispetto al solo pagamento del canone che, IVA COMPRESA, è di 36 euro!!!
Solo che ho l’ADSL con LIBERO, e TELECOM non può essere staccata sennò devo staccare per forza l’ADSL con LIBERO!
Cioè posso telefonare con TELE2, ma devo rinunciare ad avere l’ottima ADSL di un altro operatore.
E’ UN SISTEMA DROGATO O NO?
E di chi la responsabilità di questo sistema, dei laureati che non “muovono il culo”, o di chi ha sempre la risposta pronta per giustificare il fallimento del sistema azienda italiano??
Eh, troppo comodo dare la responsabilità a chi non vuol essere flessibile, quando la concorrenza non lo è…
caro fausto.
io capisco la tua rabbia ma se è vero che sono 14 anni che lavori credo che un pochino come va il mondo lo dovresti aver capito….
ovvero: ma sul serio credi che dicendo a me o ad alessandro fini che viviamo fuori dalla realtà (il sig. fini effettivamente vive fuori dai confini italiani) potrai, tu o qualcun altro, risolvere i problemi di monopolio drogato di telecom, o quelli di inefficienza di enel o che so io, problemi di questa entità?
ma neanche se fossimo 10 milioni di persone li risolveremmo…
Quando io parlo di cultura del fare intendo cose diverse, tipo:
Sei un sistemista ho letto, sarai bravo se lo fai da 14 anni… Apri una partita IVA (costa pochissimo) fatti un sito e fai il giro delle persone che hai conosciuto per lavoro (magari gli avvocati degli studi legali, se lavori per il tribunale), proponiti per fargli la manutenzione HW/SW e risoluzione di problemi di rete. Contratto annuale 100 euro. Se vogliono anche il sito glielo fai (altri 300 euro. professionalità significa che ti metti la sera a studiare web design, se già non lo sai fare…). E cominci così. Magari senza nemmeno mollare il tuo lavoro. Magari in tempi non sospetti di cassa integrazione.
Magari un giorno diventi bravo e pure conosciuto, e la cassa integrazione della tua ditta non ti sconvolge la vita come oggi.
Quando dico “energia ragazzi” io intendo queste cose, non le puttanate di chi va a ballaro’ o a studio aperto.
ancora.
se vivi in un tribunale..
cerchi di capire come si fa ad avere accesso alle sentenze che, per gli avvocati sono preziose.
ne fai delle raccolte in pdf e le vendi, sempre agli studi legali (ti pagano un cd anche 200 euro, senza problemi).
Vuoi fare di più? un programmino in c++ che consenta di fare ricerche intelligenti, per data, parola chiave, ecc.
Fai una mailing list degli studi legali e li avverti quando hai pronte le nuove release.
Sto sparando a ruota libera, magari alcune di queste cose non sono attuabili, ma ce ne sono mille altre. Mi sono venute in mente in 2 minuti, credo che se ti metti a pensare te ne verranno in mente mille altre, magari più attuabili o più redditizie.
in bocca al lupo
Spiace, ubaldo, che lei non sappia che avere accesso alle sentenze è un diritto degli avvocati.
Anzi di qualunque cittadino.
Il progetto di pubblicarle via web c’era già, lo stavamo per attuare, in tempi non strettissimi, con i magistrati di Alessandria.
Peccato che Castelli, a meno di clamorose novità, lo stia bloccando mandando a casa i tecnici, io e almeno una quarantina di persone, che stavano sperimentando il progetto.
Io cado in piedi, altri lavori ce li ho, ma non sopporto, e non mi rivolgo al senso della frase che vuole dare lei e che ha ampiamente argomentato (sennò discutere e affrontarsi a cosa serve?), la frase “Muovete il culo” messo in bocca a nullafacenti raccomandati come Sacconi, Berlusconi, Maroni, Tremonti e Castelli.
E’ una presa per il culo per tutti i precari.
La saluto cordialmente
Fausto,
Hai perfettamente ragione che i costi sono aumentati sulle filiere (anche sulle materie prime comunque). E sono d’accordo che molti fanno prezzi assurdi e se ne approfittano.
Ma quando uno si può approfittare dei clienti? Quando i clienti non hanno scelta.
Il caso si verifica per una situazione di monopolio. Alcune delle privatizzazioni italiane sono ridicoli trasferimenti a monopoli privati. (Telecom? Autostrade? Enel?)
Oppure quando ci sono alternative ugualmente inefficienti. (Distribuzione? Banche?)
Un altro fattore che può contribuire sono le carenze normative. (In Italia… tutte? Basta guardare la tutela dei risparmiatori)
Se la Telecom può imporre condizioni poco competitive (e lo fa! I costi delle telefonate in Italia sono ingiustificatamente alti) è per le ragioni precedenti. Lo stesso si può dire per i negozi di alimentari: i prezzi sono più alti che in paesi più ricchi, con maggiore competizione.
Sinceramente, per questo, non credo che i cinesi abbiano gran colpa, poverini! 🙂 Se venisse Wal-Mart in Italia, i prezzi degli alimentari scenderebbero.
La Cina si è affacciata gradualmente sul mercato mondiale. Per il tessile si sapeva da 10 anni cosa sarebbe avvenuto il 1 genn 2005 (caduta delle barriere all’export cinese). Si sapeva bene cosa avrebbero esportato i cinesi.
Risultato? I cinesi hanno investito per 10 anni in capacità produttiva. Gli italiani niente.
Poi, ovviamente, sono stati travolti. Ma di chi è la colpa?
Secondo me, in parte dei vari governi che non hanno fatto niente. Non avevano una strategia. E in parte degli imprenditori, per la stessa ragione. Ma non dei cinesi!!
Continuando a dare la colpa agli altri (i cinesi), i problemi non si affrontano. E anzi si aggravano.
Non è colpa tua in particolare. E nemmeno dei lavoratori. Secondo me, la classe politica ha le maggiori responsabilità. Ma la Cina è qui ed aumenterà il suo peso. Bisogna prenderne atto.
caro fausto, relativamente alle sentenze parlavo di sfruttare a livello imprenditoriale la sua posizione di privilegio (essere all’interno di un tribunale)
Ovvero pubblicare le sentenze recenti, prima che siano pubblicate da altre società che già lo fanno
(il mio studio, che pure si occupa di altro, ha un abbonamento a società che fanno queste cose).
e sfruttare la sua faccia (fisica, la conoscenza personale in italia è più importante di 100.000 curricula, intendevo questo quando dicevo che bisogna passare dalle conoscenze personali) che ha l’opportunità di mostrare direttamente.
sono felice per lei che cada in piedi e concordo sull’opinione che ha di certi nostri “governanti” ma l’astio verso questo schifo a me non fa perdere di vista l’atteggiamento di buona parte di una generazione, che io e molti altri abbiamo sperimentato sulla nostra pelle, avendo offerto posti di lavoro.
Cordialità, come dicono gli avvocati
“Ovvero pubblicare le sentenze recenti, prima che siano pubblicate da altre società che già lo fanno
(il mio studio, che pure si occupa di altro, ha un abbonamento a società che fanno queste cose).”
Le sentenze sono pubbliche e non mi risulta che ci siano società che facciano questo mestiere.
Lavoro da più di 6 anni nel comparto giustizia, e questo tipo di servizio non interessa agli avvocati, figuriamoci a pagamento, devono già fronteggiare le richieste dei praticanti.
Cado in piedi, perchè guadagno molto di più ad installare decoder e parabole e sistemi multimediali (internet collegato a impianti televisivi) e mi affascina molto di più del grigiore di uno studio di un avvocato.
Ciò che contesto è il sistema azienda italiano che deve prendere atto del proprio fallimento, perchè privo di persone capaci.
Non credo che si possano annoverare come persone capaci LAPO,LOPO,LUPO,TRONCHETTO E RICUCCIO
Per tentare di toglierti dalle grinfie di TELECOM TELE2 LIBEROADSL prova questo:
http://www.sinphonia.it/
beh, le risulta male.. caro fausto.
io pago 150 euro l’anno per riceverle ordinate in database e, dato che tra i miei amici ce ne sono ben 5 titolari di studi legali, so che loro fanno lo stesso.
ma non era questo il punto.
stavo solo cercando di dire che personalmente se lapo è un cretino (e cmq lo è meno di quel che crediate… si fa in fretta a demolire qualcuno per la coca, i trans e tutto il resto. conosco persone che hanno lavorato a contatto con lui nel branding e oggi i risultati si vedono. 1milioneemezzo di turisti, molti americani, che comprano le felpe con scritto “torino” a 150 euro, sono un risultato ottenuto anche grazie alle sue idee e a quelle di marco boglione della robe di kappa. le sue vicende personali sono un’altra questione. a me non piacerebbe venire giudicato professionalmente perchè mi piace mettermi le banane nel sedere, che so’…) è un problema che ci riguarda marginalmente. entro buoni limiti, ognuno è artefice della sua fortuna.
se veramente le piace installare decoder e ci guadagna, perchè non ne fa una professione?
invece di stare qui a invocare gli ammortizzatori sociali che ormai sono morti e sepolti?
“se veramente le piace installare decoder e ci guadagna, perchè non ne fa una professione?”
E’ già una professione, forse non ha capito che non sto parlando per me ma per le circa 2500 persone che scrivono in questo sito e denunciano problemi.
I servizi di database di sentenze sono di aziende che hanno esperienza decennale, tipo la Juris Data o la De Agostini e hanno prezzi che tagliano fuori qualunque concorrente.
Attenzione! Chi diffonde parte di un database penale o civile al di fuori di un qualunque palazzo di giustizia è passibile di denuncia.
Non potrei, comunque, farlo, sarebbe sospetto.
Io mi occupo di altro.
Guardi, e la prego di aggiornarsi, che le professionalità non si reinventano da un giorno all’altro.
Nell’informatica un sistemista certificato non può diventare programmatore o installatore di reti e viceversa.
Non è così facile come trasformare un meccanico in un saldatore o fresatore.
Gli ammortizzatori sociali sono sacrosanti e ci sono in tutti, dico tutti, gli stati europei.
Mai sentito parlare di modello danese?
E la formazione dei disoccupati, una delle ottime cose fatte dal governo di centrosinistra, dov’è finita nel pacchetto Biagi?
Comunque lei sta tentando di accusarmi di essere un “piangina” e la cosa mi sta facendo parecchio innervosire, perchè scorgo il tentativo peloso di provocarmi.
La prego di non essere scortese, io con lei non lo sono stato
Sbaglia obiettivo, se lavoro da 14 anni consecutivi un motivo c’è.
La risaluto, stavolta non tanto cordialmente
ha ragione. me ne scuso.
mi sono fatto prendere la mano dalla provocazione.
anche lei pero’ ha detto le cose da un punto di vista parziale, per confermare le sue tesi. prima mi dice che non ci sono società che offrono i servizi da me citati poi me ne cita addirittura due (e ce ne sono molte di più). cmq era solo un esempio, per altro stupido.
prima si dipinge come un uomo in miseria, prossimo alla cassa integrazione, poi si scopre che ha addirittura due lavori… prima mi dice che deve aiutare i suoi genitori pensionati, poi che anche con la cassa integrazione cade in piedi…
sul discorso di reinventare le professionalità non conosco come lei a fondo il campo dell’informatica, occupandomi di altro, ma in generale credo che si possa fare molto più di quello che si fa, con un po’ di buona volontà.
non accuso lei personalmente, ma tante persone di essere “piagnoni” si.
è evidente che lei ne fa un discorso “politico”, quasi “sindacale”, al pari di beppegrillo, io ne facevo un discorso pragmatico, per tracciare possibili soluzioni.
visto che non credo che il 9 aprile cambierà molto, da questo punto di vista
io invece la saluto sempre cordialmente
dico ancora questa e la smetto.
al politecnico di torino ci hanno insegnato fin dall’università che quelli che ci vengono dati sono mezzi generali per poter comprendere la realtà. approfondire la parte di realtà che più ci sta a cuore (o che più ci serve in quel momento) è poi compito nostro.
da ingegnere edile mi sono messo a studiare il codice di procedura civile, e ora sto passando a quello di procedura penale, perchè ne ho necessità.
Uno dei miei primi incarichi decenti è stato progettare mobili per un franchising. Non creda che all’università qualcuno mi avesse insegnato qualcosa su come si progettano i mobili.
Pero’ ho passato giornate negli stabilimenti a imparare, a farmi spiegare. Mi sono comprato dei testi, ecc.
Sicuramente ci sono settori tecnologicamente più complessi che consentono meno di operare salti così radicali e gliene do’ atto, ma non si puo’, secondo me, pretendere di avere subito il lavoro per cui si è studiato, pure con tutte le garanzie.
saluti
ciao a tutti…ho letto parecchi commenti di questo topic e vorrei esprimere anch’io qualche considerazione:
Intanto se non ho capito male, da qualche giornale letto anni fa, mi pare che i tanto nominati co.co.co. siano stati una meravigliosa invenzione introdotta dal celeberrimo pacchetto del min. Treu e, sempre se non mi sbaglio, il min.Treu era in carica con il governo del magnifico PROF. ROMANO PRODI!!
Secondo: questa storia dei call center ha un pò rotto i maroni!! ti danno 5 euro lordi l’ora? cambia lavoro per Dio come ho fatto io!! Certo telefonare e sempre meno duro di scaricare scatoloni dai furgoni alla DHL come faccio tuttora per pagarmi l’università, ma la paga è buona (7,20 /ora), sono assunto da una cooperativa la quale ha in affidamento il magazzino e non ho di che lamentarmi!!
Mi sembra poi di capire, non solo dai commenti che leggo ma anche dalle persone che incontro, che al giorno d’oggi non si vogliano più fare i lavoro un pò più umili: la gente deve cominciare a mettersi in testa che non si può lavorare tutti in ufficio oppure fare i manager o gli impiegati…di lavori ce ne sono tanti e poi bisogna smettere di piangersi addosso e quando piove gridare governo ladro!! la situazione economica ragazzi è quello che è, la Cina e l’India ci stanno mordendo le palle ed è finita la sagra della polenta che c’era 10 anni fa!!
bisogna fare i conti con la realtà e adattarsi se occore…la legge Biagi sotto alcuni punti di vista è profondamente ingiusta ma sta dando un pò di respiro ad un mercato del lavoro troppo rigido che ci penalizzava a livello globale!! L’OCSE nella sua relazione di fine anno, parlando dell’Italia, ha indicato la riformi Biagi la cosa migliore che è stata prodotta negli ultimi anni!! sono tutti deficienti all’OCSE? sono tutti schiavisti?? non credo proprio…
E poi,concludo, basta con questa retorica modello Lenin 1917: servi della gleba!?schiavi?!era meglio fare lo schiavo nel sud degli stati uniti?!ma stiamo scherzando??Beppe!!
E bravo, Elia, peccato che l’OCSE abbia anche indicato come necessaria una politica di ammortizzatori sociali, completamante assente in Italia, cosiccome un’adeguata riforma delle pensioni che garantisca la sopravvivenza di chi ne gode i benefici.
Le obiezioni dell’OCSE bisogna citarle tutte.
Bisogna smetterla con questa storia dei lavori umili che nessuno vuole fare, invece!
I lavori umili vengono sottopagati, assumono persone tramite cooperative e con stipendi insufficenti per mantenere una famiglia.
Sempre meglio di niente? E’ il peggio di niente.
La legge Biagi ha dato respiro al mercato del lavoro. L’ha completamente soffocato, altrochè..
Ribadisco, Beppe ha ragione, è la società degli schiavi contrapposta alla società dei furbetti alla LAPO, TRONCHETTO, GERONZI, FIORANI, CONSORTE, RICUCCI.
Vai a proporre a questi lavori umili, caro Elia!!!!
Ciao Beppe,
innanzitutto COMPLIMENTI! E’ da una vita che ti seguo, e l’unica cosa che posso dire è, ancora, complimenti!
Scrivo in merito a quest’argomento, poiché dopo 3 anni di gavetta, lascio finalmente il mondo dell'”interinale”! E non in quanto precario, bensì come dipendente dall’altra parte della barricata: sono stato un responsabile commerciale per 3 Agenzie per il lavoro differenti in 3 anni. E in tutte e 3 le agenzie ho potuto notare che, ahimé, a prescindere dal fatto che la legge potesse essere giusta o meno, in realtà siamo stati noi italiani a renderla ingiusta! Questo perché, come spesso capita nel mondo del lavoro e di pensare degli italiani, portiamo all’estremo le interpretazione e le regole delle leggi. Un esempio su tutti, il fatto che “l’interinale” venga utilizzato come mero periodo prova nel mondo del lavoro!!! Quante aziende assumono tramite le agenzie per testare i neoassunti?!? Tra l’altro in maniera vigliacca, poiché la legge prevede che l’azienda stessa, tramite un contratto a tempo determinato, possa assumere il candidato, evitando di demotivare in partenza una persona facendola sentire in parte diversa. Invece, grazie alla “flessibilità” delle agenzie, si scarica ogni impegno nel caso in cui la persona, o per un motivo o per l’altro, non possa continuare in azienda!!! E questo non è che un semplice esempio!!! Un’altra cosa che consiglio a tutti gli assunti tramite agenzia: controllate sempre le vostre buste paga!!! Molte volte, per cercare di tenere al minimo le spese di commisione sui clienti, le agenzie “mangiano” qualche euro sulle buste paga (Generale Industrielle in questo è un maestro!!!). Con ciò non voglio dire che sia tutto sbagliato: in tre anni molte volte ho avuto la soddisfazione di poter trovare lavoro a persone meritevoli, e questo mi ha dato piacere! Però un mucchio di volte le aziende fanno richieste al limite del razzismo: i meridionali sono ok se non hanno un marcato accento, meglio un uomo che una donna, preferiamo una donna che un uomo, no ad extra-comunitari, etc…. Chiedete sempre come mai i vostri colloqui non sono andati bene: è un vostro diritto!
caro Diego,
e tu? davi man forte alla discriminazione?
quando gli “industrialotti” lombardi ti chiedevano di non presentargli candidati del sud, o extracomunitari tu cosa hai fatto? Mi pare che per 3 anni sei rimasto a lavorare in agenzia, in che modo hai lavorato. Racconta TU la tua esperienza di lavoro.
Caro Beppe,
ho 25 anni, mi sono Laureato in Scienze Turistiche c/o l’Università IULM di Milano nel 2005. Ho terminato i miei studi negli anni legali(4anni) previsti dal Vecchio Ordinamento.Ho dedicato anima e corpo allo studio, ben cosciente dell’importanza di una formazione salda e competitiva. Parlo fluentemente due lingue straniere: spagnolo e inglese; Tutto ciò, oltre alla passione che metto in tutto ciò che faccio, mi aveva illuso sulla possibilità, una volta terminati gli studi, di trovare aziende interessate alla mia professionalità. Ciò purtroppo non si sta verificando.
Ben consapevole della concorrenza in ambito universitario, mi sono mosso in anticipo: già durante il penultimo anno universitario ho partecipato a fiere del mio settore (turistico), ciò mi ha permesso di prendere contatto con molte aziende, le quali sembravamo veramente interessate a una Laurea così nuova, come se la considerassero la soluzione ideale ai loro problemi.
Risultato: tanti contatti ma nessun feed back positivo. Ho perso ormai il conto di quanti curriculum ho inviato in Italia e nel resto del mondo, senza contare le decine di colloqui che ho sostenuto.
Quando penso a tutto ciò mi innervosisco perchè la famosa “Legge Biagi” ha letteralmente tagliato le gambe a noi giovani brillanti Laureati. Inoltre dando via libera ai cosiddetti “Stage”, (ne ho già sperimentati 2) si è scatenata una rincorsa da parte delle aziende per sfruttare a costo zero le “menti fresche” sfornate dai vari atenei. Senza contare il disastro della riforma della scuola della Moratti. 1- Io mi domando: non sono figlio di un imprenditore, non sono benestante, ho fatto una fatica immane a pagarmi l’Università, come faccio ad accettare proposte a costo zero, come faccio a vivere con 300/400 al mese??
2-Le aziende chiedono l’esperienza di 2-3 anni minimo, ma come si fa a chiedere queste cose a un neo laureato??
Una sola parola può essere indirizzata a chi governa: VERGOGNA!
A presto Stefano
La riforma Biagi oltre ai vfamosi co.co.pro ha anche partorito altre mostruose forme contrattuali che non hanno grande risonanza.
La sfortuna vuole che io ne abbia toccata una con mano e ve la racconto.
Lavoro da 2 anni in staff leasing.
“Staff leasing” sta per “somministrazione di lavoro”.
Dal dizionario Garzanti:
LEASING
s. m. invar. (econ.) contratto mediante il quale una parte concede a un’altra, dietro pagamento di un canone, la disponibilità di un bene, con facoltà di acquisirne la proprietà allo scadere del contratto.
Ecco quello che sono: un bene, una macchina in affitto temporaneo, una risorsa concessa a tempo indeterminato.
Sì perchè l’azienda non sa mica per quanto tempo gli servo, per ora dice ad Adecco ” questa risorsa la affitto. per quanto tempo non lo so!”.
Il mio contratto a tempo indeterminato è con Adecco,(una multinazionale di lavoro interinale mutuata grazie alle legge 30 in “Agenzia per il Lavoro”), che ha stipulato a sua volta un contratto con un’azienda a cui serve la mia figura professionale.
Eh si, a tempo indeterminato, sembra quasi vero..
Peccato che il contratto tra Adecco e la suddetta azienda per la quale effettivamente lavoro, venga rinnovato ogni anno, e dunque non esiste alcun vincolo tra loro e me.
In sostanza: se tra 1 anno, o 10 o 50 anni, l’azienda che mi usa, decidesse di stracciare il contratto con Adecco,io mi troverei disoccupata, con un assegno mensile firmato da Adecco, che secondo un decreto del ministero del Welfare deve essere di almeno 350 euro.
Seconda la legge Biagi inoltre, dovrei essere pagata quanto i miei colleghi dipendenti VERI dell’azienda, mentre invece ho una categoria inferiore di CNNL, non ho diritto ad aderire al sindacato nè di fare sciopero,così come non posso fare carriera nè avere l’assicurazione sanitaria come i miei colleghi più fortunati.
Ecco un altro dei vantaggi della legge!
Peccato che non sia il mio.
D’altronde sono una macchina in affitto: che diritti posso avere?
Errata corrige:
“Lavoro da 2 anni in staff leasing.”
In staff leasing ci lavoro da 1 anno, prima avevo un’altra forma contrattuale farlocca e precaria.
Che salto di qualità!
Caro sig. Grillo, è da un po’ che non scrivo qualche commento, leggo solo i suoi post e i commenti dei visitatori. Ma questa era imperdibile. Qualche tempo fa, il premier ad una puntata di Porta a Porta, parlando della precarietà del lavoro in Italia disse che se un giovane era serio e volenteroso il lavoro (non precario) lo trovava di sicuro. Il problema insomma non esisteva. Nemmeno quello del 40% del lavoro sommerso in Italia è di per sé un problema. Facile, è una percentuale costituita da quella parte (giovane e meno giovane)degli Italiani che non s’impegna e non è seria, perciò è precaria.
Io sono cinque anni (quindi anche prima della legge Biagi) che alterno periodi di copertura Co.Co.Co ad altri di totale assenza di contratto.
Nessuno mi caccia dal mio posto di lavoro, ma è la precarietà che mi ha spinto talvolta a cambiare (per cercare di meglio..), e se ovunque sto non mi mandano mai via un motivo ci sarà…
La migliore delle situazioni che mi sono capitate è senza dubbio quella con la co.co.co (continuato o a progetto in realtà non c’é differenza): straordinari non pagati, inesistenti i giorni di malattia (che in una maniera o nell’altra devi recuperare) angosce in prossimità delle scadenze, sacrificio dei festivi… Per non parlare della paga da fame, magari a lordo (vacanze inesistenti come inesistenti sono le tredici/quattordicesime, per non parlare che non c’é copertura per la maternità, per le donne è meglio omettere che sono sposate). Con la legge Biagi è stato il caos: per chi aveva la co.co.co di fatto non è cambiato nulla, licenziati quelli assunti di un’età compresa tra i 40/50 anni in vista delle nuove leve, i giovani, che pur di lavorare accettano “stipendi” molto ma molto minori, con poca o nessuna copertura di contratto. Possono essere mandati via o confermati senza il problema delle giuste cause, lavorano molto di più e senza feste, non hanno famiglia, fanno una vita da teenager fino a trentasei anni e senza interrogarsi sul futuro…
Caro collega,
ti parla uno che ha di nuovo un contratto indeterminato e che si è fatto sempre un culo così (sempre); purtroppo oggi non basta perchè le aziende a un certo punto scoprono che possono chiudere e riaprire in un qualsiasi paese dell’est (che non è così lontano) dove il costo del lavoro è il 10% di qui e fregandosene di chi si fa un culo così. E’ successo anche a me dopo 15 anni di gratifiche e aumenti di stipendi e se ho trovato un altro contratto inde non è certo per merito della mia documentata professionalità e serietà ma di chi mi ha paraculato. Se ti capiterà anche a te quello che è successo a me e a tanti altri forse ci si rivede qui sul blog a piangere insieme. Auguri. Dimenticavo, io sono italiano e sto con gli italiani.
Caro Beppe, sono un lavoratore, ed anche un delegato della CGIL (ma senza distacco volutamente rifiutato) che svolge la sua attività in una azienda della ristorazione negli scali romani di Fiumicino e di Ciampino facente parte del Gruppo Cirio. Mi rimorde la coscienza nel constatare e nel contrastare con esigui mezzi (la legge 146 sulla regolamentazione dello sciopero ci ha castrato anche il diritto alla protesta) la precarizzazione che si attesta su percentuali che variano dal 33 al 50%. L’aspetto più drammatico, oltre al presente, è la considerazione del futuro per quei servi della gleba che dovrebbero andare in pensione dopo 40 anni di versamenti, con il 60% della retribuzione. 40 anni di contribuzione per un lavoratore che, nei casi più fortunati lavora il 75% dell’anno, con un impiego part time (i Contratti a Tempo Determinato full time sono una rarita da schiavi ricchi)si traducono in almeno 60 anni di lavoro per percepire poi il 60% di un salario che fluttua dai 450 agli 800 mensili, meno della pensione sociale a conti fatti. L’introduzione del Super Bonus ha poi di fatto bloccato anche il normale turn-over di lavoratori che escono dal mondo del lavoro(quelli ancora vivi) per fare spazio a nuovi ingressi. Avere un genitore pensionato oggi è divenuta una ricchezza che ti consente di poter accedere ad un prestito per comprare una macchina, mentre per comprare una casa bisogna vendere l’anima alle banche per due generazioni. In azienda le assunzioni a tempo indeterminato sono ferme al 1997. Ti vedrò a Firenze fra qualche giorno.
Hasta Siempre Comandante Grillo !!!!!
Oggi necessitano dei riformatori “purosangue”. Credo che le riforme rientrino in un etica di studio della determinazione della condotta umana e per questo diviene indispensabile partire da una posizione di riforma radicale ovvero da un dibattito sulla natura dell’uomo e sulla società del terzo millennio. Diviene altresì indispensabile guardare solo agli interessi della collettività, senza cedere a pressioni contrarie e/o di interesse di parte, o di una parte. L’approccio alla “questione disastrosa italiana” dovrebbe avere un retroterra onesto, trasparente e per questo, naturalmente diverso da quello dei sostenitori degli ideali assimilazionisti del secolo scorso. Se per un verso si accetta l’assunto fondamentale, ovvero la convinzione che gli italiani devono abbandonare concezioni clientelari, per un altro ne ricaviamo l’enorme vantaggio di restare a testa alta e sempre più a pieno titolo nell’Europa Unita.
Con queste basi possiamo essere messi benissimo a confronto con i problemi di questa nuova società, sino a potere sperare in un futuro più fecondo e duraturo per tutti e quindi senza discriminazioni tra cittadini. Oggi non si sente altro che parlare di raggiri, manipolazioni, truffe, bancarie, responsabili indagati etc. Sappiamo tutti che non possiamo continuare così, con questa nefandezza a rimorchio e danni ai cittadini a non finire. Grazie di avere letto. FORZA SISU (Sisu non significa “PARTITO POLITICO”, ma semplicemente una parola di origine finlandese, intraducibile in qualsiasi altra lingua, in quanto con una parola allo stesso tempo, si invocano i seguenti valori: lealtà, coraggio, tenacia, prudenza, probità, sacrificio, dovere, obbedienza, disciplina… Nella vita, ed in particolare nelle Forze dell’Ordine e nell’Esercito, si vedono molti esempi di Sisu. Quindi è come se si dicesse FORZA ONESTA’ ma con un significato più dettagliato. Gridare a gran voce FORZA SISU! è come se dicessero ABBASSO I DISONESTI E I PARASSITI. Giacomo Montana
Fausto,
Capisco quello che dice: negli ultimi anni sono saliti i prezzi, ma non gli stipendi. Penso che sia vero.
C’è una situazione di disequilibrio: si riappianerà.
Solo che non si riappianerà alzando gli stipendi. Ma abbassando i costi.
Nel mercato si parte dal prezzo. Ed il prezzo lo fa sempre il più efficiente (prodotto migliore, prezzo più basso). I più efficienti sono i cinesi. Quindi loro fanno il prezzo.
I costi, necessariamente, si adattano di conseguenza. Non è un giudizio morale. E’ una delle poche cose che in economia funzionano in modo abbastanza meccanico.
Per l’Italia le alternative sarebbero due: o giustifica prezzi alti, oppure abbassa i costi.
Dato lo stato del paese ed il livello tecnologico, credo che sia impossibile alzare il livello della produzione al punto da giustificare i costi attuali.
Quindi, si ridurranno i costi. E si dovranno ridurre di parecchio.
Speriamo che avvenga nel modo più indolore possibile (riduzione degli sprechi, aumento della competizione e dell’efficienza…)
Chi propone scorciatoie (aumentiamo i diritti, aumentiamo gli stipendi…) spinge, contro il suo stesso interesse, verso la soluzione peggiore: il collasso dell’economia.
Ubaldo, condivido in pieno il tuo punto di vista. Anche quello sulle università italiane.
Aggiungerei anche che la mentalità italiana sia generalmente “negativa.” Ogni idea si scontra sempre con un atteggiamento antagonista…
Solo, sono meno ottimista sui servizi terziari nel medio lungo termine. Certo opportunità ci sono e ci saranno. Ma l’andamento economico generale inevitabilmente influirà negativamente anche sui servizi.
Il paese sta diventando sempre meno competitivo. Possiamo esportare due vestiti di Armani e tre Ferrari. Quanti possono lavorare lì? Qualche migliaia di persone. Ma tutti gli altri?
Di contro, dal paese esce un fiume di denaro per importazioni (dalla Cina, ma anche per l’energia); per gli interessi sul debito pubblico; per i capitali investiti in attività più redditiizie all’estero. E per molto altro, che spesso sfugge.
Ma cosa entra? Il corrispettivo dei due vestiti e delle tre Ferrari… Ma non si vende più quello che l’Italia vendeva prima, prodotti a basso costo e basso livello tecnologico (magliette, scarpe, occhiali… ecc.).
Il paese è come un salvadanaio: se quello che esce supera quello che entra, il salvadanaio si vuota. E così il paese.
I soldi che sono nel salvadanaio Italia diminuiscono.
I servizi terziari alla fine a chi servono? Chi se li potrà permettere? Qualcuno, per qualche esigenza specifica, certo. Ma, in generale… le prospettive dei servizi non sono disgiunte da quelle dell’economia.
Come mettere altri soldi nel salvadanaio? Avendo già un debito enorme, l’Italia non può chiedere soldi in prestito. E, anzi, probabilmente avrà anche difficoltà a pagare gli interessi passivi. L’alternativa è essere competitivi in qualcosa che generi reddito. Purtroppo, anche su questo fronte, le prospettive sono pessime.
Penso che l’Italia stia andando incontro a grossi problemi, sia economici che sociali.
per quel che mi riguarda la legge biagi non ha modificato il mio ex stato da co.co.co!!!
mi spiego meglio quello che facevo da co.co.co continuo a farlo nel lavoro a progetto…
faccio le stesse cosa da anni, è cambioato solo la forma scritta del contratto da co.co.co a lavoro a progetto.
Non c’è chiarezza
non c’è sicurezza,
io se sto male non vengo pagato,
se vado in ferie non vengo pagato
e i mie contributi sono talmete minimi da far ridere,
non accumulerò una liquidazione
ma faccio le stesse cose dei mie colleghi assunti a tempo indeterminato guadagnando di meno.
A tempo indeterminato nel mio campo non si trova più niente, perchè solo uno stupido assumerebbe persone a tempo indeterminato se si possono avere a prezzo inferiore lavoratori come me…
io lavoro nel campo informatico.
RETRIBUZIONE: 1 euro l’ora!
Finalmente ho trovato l’articolo on line, l’ho letto sul giornale cartaceo ma ritrovo la vicenda anche in internet, FA VERAMENTE SCHIFO!
LEGGETE e DIFFONDETE!
http://www.ilmanifesto.it/g8/dopogenova/42517f268236a.html
@ MIna L.
@ Tutti
…
Non ti preoccupare MIna, cantiamo tutti la stessa canzone, ma con toni diversi. L’importante è cantare. Non siamo per nulla disuniti e le nostre idee non sono diverse. L’unica cosa che dico è che secondo me nessuno dovrebbe rappresentarci, se non noi stessi. Se siamo in queste condizioni è anche grazie ai Sindacati, nessuno ci tutela più. Se vogliamo sollevare la testa lo si deve fare dal basso. Riepilogando quindi !!! non temere, non siamo disuniti. Ma non cerchiamo legittimazione da nessuna associazione di rappresentanza, è ora che il popolo si presenti da solo ed UNITO.
Io potrei anche capire (ma non lo capisco) l’applicazione di tutti questi contratti a termine per mestieri (diciamo così) di “manovalanza”, che non richiedono cultura e professionalità specifiche, ma che questo tipo di contratto venga anche applicato a lavoratori che devono andare a coprire mansioni (diciamo così) di responsabilità non lo capisco proprio. Invece di garantire alla propria azienda professionalità e competenze, si preferisce ogni tot mesi, anni ricominciare da capo con un nuovo dipendente. ma dei punti fermi nell’azienda (come nella vita) sono necessari per la sua sopravvivenza. Capisco i costi di gestione, ma campare alla giornata significa non voler mai fare un salto di qualità. E poi: è vero che i contratti capestro tengono maggiormente vincolati i dipendenti al datore di lavoro, ma questa continua situazione di precarietà (fatalmente) porta il dipendente a scoraggiarsi e perdere entusiasmo è buona volontà nel suo lavoro. Se poi ai “capitani d’industria” va bene così… cazzi loro. Che vadano in malora e spendano tutti i soldi in medicine!
consiglio a chi puo’ ancora spendere 15 euro di comprare “il secolo cinese” di federico rampini, inviato di repubblica.
scoprirete che il brutto deve ancora venire.
che in asia non sono più forti solo perchè i diritti sociali sono pochi, perchè hanno serbatoi di manodopera enormi eccetera.
Sono più forti perchè hanno capito che per lavorare bisogna lavorare SERIAMENTE. E anche studiare, altro che i 110 dei nostri atenei, serve la competenza…
Cosa che in italia mi sembra che abbiano capito veramente in pochi
Non è un problema solo post università. Io di ani ne ho 32 all’università non ci ho mai messo piede, e dopo essermi fatto mungere per bene dai vari Co.Co.Co e derivati di cui arrivati ad un certo punto ,o ti assumevano o ti mandavano a fare in culo. Io , mi dispiace di esistere se rovino la statisctica o quello che sia, sono uno che a fare in culo c’è andato ben due volte dopo aver praticamente sprecato 4 anni di vita lavorativa e non, dato che un lavoro era anche in un’altra città lontano da dove sono nato. Nel 2005 dopo l’enensimo contratto a termine di San Biagi che mi ha fatto chiudere l’anno con la ragguardevole cifra di un migliaio di euro in banca ho deciso tranquillamente di vivere alla giornata. Vivere per anni di false illusioni alla lunga è psicologicamente molto peggio che vivere di incertezze per scelta. Se proprio devo essere preso per il culo a questo punto preferisco farlo da solo. Tanto soldi per campare non ne ho in entrambi i casi.
Sarebbe bello Beppe se raccogliendo tutte le lettere di chi ha vissuto una vita da precario del niente se en facesse un bel libro..un po’ come ha fatto Moore con il suo libro con le lettere spedite dai soldati dal fronte.
Tanto per cominciare a quantificare un di fatti concreti invece che quantificare le solite cazzate come fanno i nostri beneamati dipendenti.
Sono una vittima del Nano malefico e del suo estinto scudiero Biaggi.
Sono precario da cinque anni, esattamente la durata della leggislatura del suddetto Nano e non vedo la luce in fondo al tunnel visto che, la mia azienda, anzichè assumere noi con un contratto indeterminato, preferisce prendere altri precari.
I precari non possono aderire a sindacati e rivendicare i propri diritti, altrimenti l’azienda non fa neanche lo sforzo di licenziarti, basta che a fine contratto non ti chiami più.
Il precario non ha mai l’influenza, anche se si amala va a lavoro lo stesso perchè il datore di lavoro conta i giorni persi e valuta se riassumerlo o no.
La precarietà è la morte della famiglia perchè toglie certezze economiche, e priva i cittadini di una casa (Provate a chiedere un mutuo!!!)
Questo lo vorrei dire personalmente a Silvio, “Caro Silvio, l’occupazione in Italia non è aumentata, semplicemente se prima c’era un posto di lavoro, tu l’hai diviso in 3, anziche far lavorare una persona per un anno, ne fai lavorare 3 per 4 mesi. Nessuna delle 3 può metter su famiglia, e tutti e tre, i mesi che stanno senza lavoro pesano sulle casse dello stato con la disoccupazione. Nessuno pretende che tu faccia qualcosa riguardo a questo, visto che tu stesso tieni a precisare che non sei un politico ma un imprenditore, per lo meno vai a casa e lascia che qualche politico faccia qualcosa per questo paese.”
Sono una vittima del Nano malefico e del suo estinto scudiero Biaggi.
Sono precario da cinque anni, esattamente la durata della leggislatura del suddetto Nano e non vedo la luce in fondo al tunnel visto che, la mia azienda, anzichè assumere noi con un contratto indeterminato, preferisce prendere altri precari.
I precari non possono aderire a sindacati e rivendicare i propri diritti, altrimenti l’azienda non fa neanche lo sforzo di licenziarti, basta che a fine contratto non ti chiami più.
Il precario non ha mai l’influenza, anche se si amala va a lavoro lo stesso perchè il datore di lavoro conta i giorni persi e valuta se riassumerlo o no.
La precarietà è la morte della famiglia perchè toglie certezze economiche, e priva i cittadini di una casa (Provate a chiedere un mutuo!!!)
Questo lo vorrei dire personalmente a Silvio, “Caro Silvio, l’occupazione in Italia non è aumentata, semplicemente se prima c’era un posto di lavoro, tu l’hai diviso in 3, anziche far lavorare una persona per un anno, ne fai lavorare 3 per 4 mesi. Nessuna delle 3 può metter su famiglia, e tutti e tre, i mesi che stanno senza lavoro pesano sulle casse dello stato con la disoccupazione. Nessuno pretende che tu faccia qualcosa riguardo a questo, visto che tu stesso tieni a precisare che non sei un politico ma un imprenditore, per lo meno vai a casa e lascia che qualche politico faccia qualcosa per questo paese.”
Dovresti sostituire “flessibilità” con “ECONOMIA NON COMPETITIVA” nelle equazioni.
La flessibilità o la precarietà sono negative per il datore di lavoro quando l’economia è in forte crescita. Di contro, sono negative per il lavoratore quando l’economia è in declino (come quella italiana).
Non è vero che la Cina non ha regole. Semplicemente, usa le regole a proprio vantaggio. L’Europa e soprattutto l’Italia mettono invece una marea di leggi stupide che danneggiano solo l’economia.
A questo, nonostante qui sembra che siano tutti laureati con 110 e lode, l’Italia è un paese gestito prevalentemente da incompetenti.
La competizione dei paesi emergenti davvero travolgerà l’economia italiana.
Ma la colpa è degli italiani.
Non preoccuparti per me. Io ci vado a votare, ci sono sempre andato, anche ai referendum. A tale proposito, volevo ricordare a tutti di recarsi a votare in massa anche al referendum x l’abrogazione della devolution. E un dovere civile.
Il lavoro con contratto a termine è ormai la norma, la regola, il metodo con il quale le aziende ci tengono praticamente in prova perenne.
Sono stato assunto con contratto a tre mesi con la promessa che dopo sarebbe stato trasformato a tempo indeterminato ( in un tipo di lavoro dove ho sette anni di esperienza ). Alla scadenza mi è stato invece prolungato di altri sei mesi e pare che questo sia il loro sistema.
Insomma i contratti a termine sono utili solo per i “padroni”. Niente più stimoli a far bene, niente più gratificazioni, così si lavora solo nella speranza che un giorno il contratto si trasformi magicamente nell’agognato tempo indeterminato.
Precari ed imutili per le banche che ti dicono che con contratti così di finanziamenti non se ne parla.
Questa è una non vita!!!
Giuseppe Pepe
Purtroppo tutto si muove dietro il denaro e non la gloria….Vogliono ridurci come la Cina o i paesi dove i nostri industriali vanno a sfruttare. Gli industriali vogliono fare tanti soldi e la gente che hanno a loro servizio devono avere 2 lire. Extracomunitari vengono in Italia e ci fregano il lavoro, eh si ci fregano il lavoro!! Perchè quà in Friuli hanno la precedenza su tutti i lavori, e anche sul diritto alla casa. Ma chi me l’ha fatto a nascere italiana non era meglio che fossi nata albanese e pregiudicata, mi avrebbero aiutata di più. Coraggio per la tua professione nobile e buona fortuna!! Ciao
Lavoro in una piccola azienda siamo in 13 persone inclusi i titolari. Sono stati assunti 2 ragazzi giovani con il contratto a tempo determinato. alla fine del contratto 1 ragazzo è stato assunto a tempo indeterminato e l’altro no… il giovane che non è stato assunto si è rivelato, nonostante la buonissima impressione del colloquio, un emerito inaffidabile! Difficilmente un’azienda non darà lavoro ad una persona motivata e produttiva indipendentemente dal contratto a tempo determinato o indeterminato!! Il vero problema oggi a mio giudizio è il benessere: la maggior parte di ragazzi giovani è composta da quelli cresciuti sotto l’ala protettrice dei genitori! La stessa fetta che piagnucola su questo blog per il problema lavoro! Il lavoro c’è manca la buona volontà e lo spirito che hanno le persone extracomunitarie: quelli che vengono da situazioni di miseria, le stesse situazioni vissute dai nostri nonni in tempo di guerra!
La gente che piagnucola su questo blog non ti rispetta e sai perchè? perchè tu che sei protetto nel tuo bel contrattino dove ti godi ferie e malattie abbi il coraggio di tacere e non prendere esempi singoli e rari per dire che i giovani di oggi sono viziati. Torna a lavorare e taci che le tue idee fatte di pregiudizi non hanno SENSO. E vota il tuo protettore. Silvio.
Massimo Marini sei ignorante, mi dispiace per te… ma molto più per me.
Vabbè che ormai ci siamo seduti, e davanti ad un posto di lavoro, non capiamo più niente. Però, scusa, la tua mi sembra un pò la posizione del sazio che non crede al digiuno, come si dice a Napoli.
Dove sono le aziende che assumono? E, con tutto l’affetto che provo per i fratelle extracomunitari, credi che sarebbero in grado di svolgere un lavoro complesso? Lo sai di straordinari mai pagati, di stipendi al limite della sopravvivenza, calcolati anche sulla distanza dal posto di lavoro e di ferie mai viste. Io sono già oltre la precarietà, sono disoccupato e non prendo sussidi.
Ma sarebbe davvero troppo lunga…
Gradirei sapere che tipo di contratto ha lei e da quanto tempo lavora.
non ti e mai capitato di pensare che prima di scrivere idiozie ci sia veramente gente che fa equilibrismo con il proprio stipendio?o arriva a fine mese con l acqua alla gola?e facile parlare per te che magari hai il tuo bel contrattino in tasca e hai il culo parato!io faccio parte della generazione di ragazzi che tu dici che sono viziati: lavoro da quando avevo 16 anni e benchè sono una persona che si da da fare ho sempre avuto contratti a tempo determinato o a progetto se non addirittura in nero!purtroppo fai capire che gli extracomunitari ti fanno piu comodo perche non avendo scelta lavorano anche per 2 lire non e vero?ah gia scusa io queste cose non le capisco perche faccio parte della generazione viziata!puo darsi che ce ne siano ma tanti si fanno un culo grande cosi con il poco che prendono e sono gia bravi! e facile parlare quando si ha il culo parato e il bel stipendio a casa!e meglio che pensi prima di parlare la prossima volta!
Non vorei dire cose inesatte, ma ricordo che una volta il Co.Co.Co aveva una durata di due anni (?) dopo di che doveva essere o meno riconfermato o trasformato in contratto a tempo indeterminato. Ad ogni modo ogni azienda poteva assumere un certo numero di dipendenti Co.Co.Co. (non quanti voleva) ed al termine del loro “mandato” una certa percentuale dei contratti doveva essere convertita “a tempo indeterminato”. Quello che invece leggo dai post degli “schiavi del nuovo millennio” (non intendo essere offensivo ma solo chiarire meglio il concetto) è che le aziende utilizzano mille sotterfugi per far sì che i contratti non possano trasformarsi in “tempo indeterminato” e ricattare sempre i lavoratori. Pertanto, a mio parere il discorso non è se questa distorsione della legge l’abbia portata la SX (Treu) o chi per essa (Biagi), ma è se le aziende, imprese seguono la legge oppure l’aggirano, sfruttando i tanti cavilli interpretativi della stessa. Ed inoltre se chi di dovere, effettua i controlli su queste appioppando salate multe alla bisogna. Il problema, purtroppo, è che si è entrati in un giro vizioso per cui al “donatore di lavoro” si permette di fare un po’ il cavolo del comodo proprio poichè con la/le sua/e aziende creerebbe (uso il condizionale) opportunità di lavoro ed un eventuale multa salata da pagare troverebbe come comodo alibi (sempre più usato) ch: “Se l’azienda viene penalizzata da controlli e multe eccessive allora l’azienda dovrà “gioco forza” licenziare un numero imprecisato di lavoro. tanto per fare un esempio: ricordate quando si parlava di mandare Rete4 sul satellite e sulle televisioni Mediaset e non la cosa venne presentata come un attentato ai posti di lavoro di tante persone che, con quella iniziativa, avrebbero perso il posto di lavoro? Insomma, per frala breve, l’imprenditore crea lavoro, applica i contratti che vuole come vuole, non accetta controlli e se è multato si nasconde dietro la necessità di dover licenziare. Un ricatto bello e buono.
Caro Beppe,
Ti invio la lettera che ho scritto a C. Augias di Repubblica il 23 gennaio, il giorno prima che nascesse nostro figlio Alessandro Saporetti, il 26 la lettera è stata pubblicata con la risposta di Augias.
–Gentile Augias,
in questi giorni nascerà nostro figlio,voluto e desiderato.Un evento naturale e normale nella vita di una coppia. In questi giorni il signor Berlusconi sbandiera come vessillo per la sua rielezione il milione e mezzo di posti di lavoro creati nel quinquennio della sua presidenza. Annuncia che scriverà ai 600.000 bebè nati nello scorso anno per ricordargli che gli sta regalando ben 1.000 euro. Mio marito ed io – lui interprete/traduttore, io laureata in lingua russa- siamo stati entrambi costretti ad aprire una ditta individuale per essere pagati da datori che non volevano neanche sottoscriverci un contratto di co.co.co dopo anni di collaborazioni. Io ho avuto la fortuna di poter chiudere la mia posizione, tra l’altro assolutamente dispendiosa per i miei guadagni, perché ho sottoscritto un contratto a progetto a scadenza annuale da 1.100 euro al mese per un ruolo di prestigio per un istituto universitario. Ho lavorato fino all’inizio del nono mese di maternità per cercare di guadagnare compenso e stima, visto che la legge Biagi non prevede nessuna assistenza economica per la maternità, se non la concessione di un’interruzione del contratto fino a sei mesi. Se avrò problemi con mio figlio il contratto decadrà. Ogni volta che ascolto quelli che Beppe Grillo chiama i nostri impiegati bearsi nei numeri di stime per leggi che non hanno mai letto o che non li toccano, mi vergogno per loro. Mi vergogno che mi rappresentino in Italia e all’estero e mi chiedo come pensano di giustificare tassi di natalità pari a zero e la precarietà del paese che non è autosuggestione. Il nostro premier farebbe meglio a suggerirci di richiedere le adozioni a distanza o di prendersi un periodo di riflessione prima di parlare.
Cortesi saluti
Enrica Bergamo
Faenza
Cara Enrica e neomamma, come non condividere le tue apprensioni. Ma siamo sicuri che sia colpa “solo” di Berlusconi o del suo predecessore nella passata legislatura o di chi verrà nella prossima e non di un sistema creato in decenni di nepotismo, parrassitismo, burocrazia che porta il costo del lavoro a più del doppio di quanto un lavoratore porta a casa e quindi un datore di lavoro a “resistere” prima di assumere un collaboratore. Siamo sicuri che non si possa (e non si debba) intervenire drasticamente per dimezzare il costo dell’apparato burocratico e politicante che sottrae risorse ai lavoratori siano essi dipendenti, autonomi o anziani pensionati?
Auguri per la tua creatura.
Facciamo una manifestazione, grande, che abbia risonanza. Chiamiamo le varie sigle sindacali e di categoria, e scendiamo in piazza, magari a Milano, Roma e Napoli.
LAUREIFICIO DI MASSA: SIAMO ALLA SAN PIO V
(La laurea ormai ha perso il suo valore, ma solo per chi la “prende”, non certo per chi la .. VENDE!!!)
*************************************************
C’è sempre meno lavoro per i giovani e il pezzo di carta
non fa più la differenza. I laureati hanno quasi gli stessi stipendi
dei diplomati. Due laureati su tre non trovano lavoro.
Tanti giovani “scappano” dalle università. Ma non
sarà perché ha perso di valore la laurea?
Vediamo come si prende l’ambita pergamena. Ormai con la storia dei crediti
basta munirsi di una calcolatrice e mettere mano al portafoglio:
se ti manca qualche credito scegli un esame che vale i
punti mancanti e vai; inoltre se sei un poliziotto, un carabiniere o un travet,
potresti accorgerti alla fine che ti manca solo
qualche credito e con due chiacchiere alla San Pio V
e un mucchio di euro sei già LAUREATO!
Il PEZZO di carta è tuo. Non vale un C O, ma è tuo!
Certo ci sono molti studenti “da fare” in uno stesso giorno.
Ma niente paura : IL LAUREIFICIO DI MASSA,
che ha snaturato il valore stesso dell’università, non ti deluderà!!!
Alla San Pio V hanno il ciclostile, un pò caro, ma “S I C U R O”!!!
Ciao Franco,
Le scuole private, il CEPU, la scuola RadioElettra, le scuole a pagamento 3 anni in uno, 5 anni in uno etc. etc. hanno squalificato i diplomi, inflazionando il mondo dei diplomati. Le aziende non danno più valore ai “pezzi di carta”, le fatiche di 5 anni, fatte da chi ha studiato veramente, vengono messe sullo stesso piano di chi il diploma se lo è comprato.
I colloqui diventano quindi dei quiz tipo Amadeus oppure delle farse per raccomandati!
….La preoccupazione però resta, anche perché dei soldi del finanziamento non ci sono ancora tracce.”
AVETE CAPITO, CARI CULTORI DELLA “CULTURA DEL FARE”.
Questi sono i danni che i signori al governo che erano per la “CULTURA DEL FARE!!!!” stanno producendo!!!
La cultura del FARE NIENTE!!!!
Per le persone che parlano di “FATICA, FATICA E FATICA”, “FATEVI IL CULO!!” e altre castronerie!!!
http://www.laprovinciadisondrio.it/notizia.asp?IDNotizia=5053&IDCategoria=4&Archivio=
“Tagli alla Giustizia:
il rischio è la paralisi
La preoccupazione, all’interno del Tribunale di Sondrio, è palpabile. Anche perché, se la situazione non si dovesse risolvere, il rischio di una paralisi dei lavori sarebbe tutt’altro che remoto. Tutto nasce dai tagli previsti nell’ultima legge finanziaria per le spese di assistenza informatica dei tribunali. Decurtazioni pesanti: del 46% rispetto al 2005.
A rischio non sono i posti di lavoro dei dipendenti dei tribunali, che fanno capo al Ministero della Giustizia, quanto quelli delle persone che prestano la propria opera per le società esterne alle quali il servizio di assistenza è appaltato. Nel caso di Sondrio, si tratta della CM Sistemi, la stessa azienda che opera anche nei tribunali di Como, Monza e in quello dei Minori di Milano. Delle tre persone che si occupano delle rete informatica al palazzo di giustizia del capoluogo valtellinese, due lavorano proprio per la CM Sistemi. Senza di loro, rimarrebbe soltanto il dipendente in forza al Ministero che si ritroverebbe quindi a dover svolgere da solo il lavoro di tre persone. Grossomodo le stesse anche le proporzioni a livello nazionale: a fronte dei 315 tecnici informatici interni ce ne sono ben 1.000 esterni. Sono questi ultimi a rischiare di perdere il posto di lavoro, visti i tagli che incombono sulle aziende per le quali lavorano e alle quali sono legati per lo più non da rapporti di lavoro subordinato, ma da semplici contratti a progetto.
Eppure la loro importanza è tale, per la vita dei tribunali, che nei giorni scorsi il Ministero è riuscito a trovare degli stanziamenti da 13 milioni di euro per prorogare di alcuni mesi lo stato di emergenza nel quale inevitabilmente si verrebbe a trovare la giustizia…..” continua…
LA LUNGA MARCIA DI UNA DONNA VERSO LA CIVILTA’
La gravissima vicenda lavorativa della signora Giovanna Nigris narrata e documentalmente provata
nel seguente sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com è un’opera coraggiosa dalla quale se ne può benissimo ricavare un romanzo psicologico e sociologico in cui la violenza occulta contro una donna in un pubblico servizio, nella fattispecie è un ospedale pubblico, è particolarmente sondata persino nei reconditi risvolti più dannosi e malati che si annidano nella psiche occidentalizzata.
Con un paziente lavoro di ricerca sui riscontri oggettivi, nel suddetto sito web l’autrice, vi ha raccolto una serie di fatti criminali che le vengono fatti subire spietatamente, da ben 14 anni ed ancora oggi, vi sono in corso le atroci conseguenze: in breve, un impressionante panorama del sottobosco del crimine italiano, ovvero quello tenuto nascosto, perché mantenuto sempre protetto da personaggi insospettabili, che con degli artifizi, gli stessi vengono persino fatti stimare dalla società al punto da fre loro concedere incarichi dirigenziali di prestigio persino a qualsiasi livello istituzionale e di governo.
Viene costruita così artificiosamente una immagine di mistificazione delle coscienze è in questo modo viene documentata l’idea che della cultura si fa l’Italiano medio. Viene fornita alla gente una grave interpretazione tendenziosa e deformante di tutta una infinita serie di giudizi mitizzando così persino la storia del nostro Paese, con annessa la sempre più pericolosa strategia che investe persino la politica internazionale.
Leggendo il sito web dell’autrice vi si trovano anche delle poesie di sua composizione scritte durante “l’inferno che le viene fatto attraversare”, (CONTINUA QUI SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (2) .)
CONTINUAZIONE:
(2) ma oltre questo e ai gravi danni alla sua persona si possono fare osservare le micidiali tecniche fattele subire di molestia mentale con la drammatica conseguenza di un tale costrutto di pensiero, pacificamente accettato dall’ipocrita utilitarismo mascolinocentrico che sempre impera persino con ciniche e agghiaccianti dimostrazioni alla vittima: l’orrore e i seguenti danni alla persona vengono realizzati per mezzo dell’atteggiamento e dell’azione offensiva, subdolamente viscidi e i cui malviventi responsabili tendono costantemente ad ogni costo a fare danneggiare la vittima fino a tentare di indurla a gesti estremi, fingendosi funzionari innocenti delle istituzioni, con modi apparentemente ineccepibili e persino arrogandosi la conoscenza di ciò che le donne vogliono, sentono, adorano fare sentire o sentirsi dire con empatia.
Oggi non è il vedere la mera mercificazione d’immagine elettorale esposta su un cartellone pubblicitario, a ferire di più nell’animo una vittima dello strapotere politico in Italia, bensì la successiva constatazione che persino il personaggio politico più inetto, dopo avere esercitato innumerevoli artifizi propagandistici basati sull’inganno, riesce sempre e comunque ad estorcere fiducia e vantaggi personali, dagli stessi cittadini.
Non è solo la mera tortura fisica e psichica a ferire maggiormente l’autrice dello stesso sito web che peraltro, per disperazione, ha imparato a gestirsi da sola come fosse lei stessa un web master, ma gli atti e i fatti criminali e i relativi reati penali, continuamente anche essi occultati all’opinione pubblica e tutto ciò che qui l’infido, perverso, falso e cinico spirito dell’uomo è riuscito pacificamente a costruirci attorno (annose le diatribe tra la morale come giustizia finta e la giustizia finta come morale) (CONTINUA QUI SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (3) .)
CONTINUAZIONE:
(3) per fare passare inosservata una donna fortemente danneggiata moralmente, nel fisico, (lesioni colpose gravissime), nella psiche, nell’economia e nella vita di relazione. Tutto ciò accade pacificamente da oltre dieci anni con le relative conseguenze e pertanto anche dopo che alla signora Giovanna Nigris
le è stata fatta contagiare la tubercolosi in servizio e per causa di servizio facendola lavorare in aperta violazione dell’art. n. 2087 del codice civile e più in particolare lavorando in ambiente contaminato con la più assoluta mancanza di mezzi di protezione da contagio e infezione. Tutto questo è sempre stato sistematicamente mascherato e forviato ad hoc, con la metodica della più brutale privazione alla vittima, del diritto al riconoscimento della causa di servizio. Privazione questa, imposta dal potere politico culturalmente dominante.
Viene fatto pagare un prezzo troppo alto ad una vittima già duramente provata dalla tubercolosi e relativi postumi per fare falsamente apparire che in quello stesso ospedale, non è mai successo nulla di irregolare o peggio di illecito. C’è una sostanziale differenza di salute e igiene mentale tra l’applicazione della vera e sana morale e l’intenzione malata di non lasciare traccia dei crimini commessi distruggendo e sopprimendo lentamente una vita umana, una donna, una madre di famiglia, una lavoratrice. Tutto questo succede ancora in un moderno e attrezzato ospedale, dotato di funzionari dirigenti che hanno imparato molto bene la “lezione” di come si può nascondere la verità sostanziale dei fatti di servizio, ovviamente grazie al fatto che si ricevono ininterrottamente coperture ed appoggi esterni da personaggi persino insospettabili. (CONTINUA QUI SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (4) .)
CONTINUAZIONE:
(4) Una donna che è costretta a subire tutto questo, francamente, credo che, non potrà mai stancarsi di raccontarlo al mondo intero per tutta la vita. Prima o poi devono cedere i criminali e non la vittima!! Auguro sinceramente con tutto il cuore a tutti indistintamente, di non trovarsi mai a dovere assistere come è toccato a me, ad una lenta più totale soppressione di un essere umano mentre c’è chi di fronte al crimine e ad una infinita carica di ipocrisia, sta solo a guardare. Grazie per avere letto. Giacomo Montana
ciao beppe,
sono uno di quei tanti ragazzi che hai invitato, sul tuo Blog, a dare una testimonianza in virtù empirica della legge biagi.
A gennaio 2006 è scaduto il mio secondo contratto a tempo determinato (un Co.Co.Pro) con un ipermercato di Roma. Il primo che mi fecero durò 3 mesi. Una volta scaduto quest’ultimo, dopo un mesetto (mi avevano garantito dieci giorni), mi richiamarono e mi fecero questo secondo contratto… Dopodichè, chiaramente, i dirigenti dell’ipermercato, al momento della mia firma di fine contratto, mi assicurarono che, tempo un’altro mesetto, mi avrebbero ricontattato. Sono gia due mesi e niente. E, nella mia stessa situazione ci sono altri 5 ragazzi solo nel mio reparto. Questa legge lascia il coltello dalla parte del manico alle aziende che, secondo le loro priorità:
1) ti assumono (generalmente per un periodo che va da 1 a 3 mesi, tramite sempre e solo raccomandazione, che oramai è diventata legge tacitamente radicata e non trova nessun ostacolo da parte delle istituzioni che, al contrario, danno la loro acquiescenza).
2) ti sfruttano (con orari anche notturni, sotto natale è successo. Ma non mi lamento, basta che sia pagato adeguatamente)
3) ti licenziano, o “congedano momentaneamente”.
Perchè “congedano momentaneamente”? Perchè ormai ho capito come funziona; alla fine di ogni contratto dicono le stesse cose, ossia: “ci vediamo il piu presto possibile perchè è nostra priorità assumervi” oppure “dieci giorni, per legge, devono passare tra un contratto e l’altro dopodichè un altro paio di settimane e vi chiameremo sicuramente” o ancora “tranquilli che avete lavorato bene e preparatevi per il mese prossimo che vi chiamiamo”. Insomma ti fanno capire che quello avvenuto è un congedo momentaneo e non un fine contratto vero e proprio..e questo accade anche se sanno anticipatamente, cioè mentre te lo stanno dicendo, che il mese prossimo non servirà all’azienda Nessun CO.CO.Pro.!!
Siamo costretti dalla flessibilità (Flessibilità=Precariato)
gianluca
Letti un po di commenti vedo due parrocchie. Una sostiene che la situazione è una merda, l’altra che dice che bisogna darsi da fare, che le possibilità ci sono.
Credo che la verità sia nel mezzo, ma penda più verso la prima ipotesi. Perché coloro che incitano al lavoro indipendente non si rendono conto che per avviare un’attività servono capitali, capacità, esperienza e coraggio. E sono pochi coloro i quali hanno tutte queste qualità. Io non le ho. E’ una colpa?
Per me la felicità è una moglie, un paio di marmocchi ed una vita tranquilla. I miei genitori hanno un’attività in proprio. Lavorano dalle 9 alle 13 ore giornaliere 6 giorni su 7 (in estate 7 su 7) senza festivi ne mutua. Stanno bene economicamente, ma io una vita così non sono disposto a farla. Non voglio vivere per lavorare, ma lavorare per vivere.
Quindi non mi rompete le palle con il lavoro indipendente. Il lavoro non si inventa dall’oggi al domani. Per uno che ce la fa quandi chiudono dopo un anno ricoperti di debiti? Che tale rischio sia una libera scelta (e chi se lo assume ne goda i legittimi frutti), ma per tutti gli altri un lavoro tranquillo
Scusa Alex, se proprio uno come te che ha dei genitori che lavorano in proprio si rifiuta di continuare (eventualemente) la loro attività e quindi creare posti di lavoro per se stesso e magari anche per altri, mi dici chi dovrebbe intraprendere? Se nessuno crea aziende dove pensi di andare a lavorare? Tutti nei Ministeri, o in Regione, Province, Comuni e Camere di Commercio? Ma lo sai che gli stipendi del settore pubblico vengono pagati dalle tasse ed imposte prelevati dalle attività private?
ogni tanto qualcuno che ragiona….
allora, facciamo un ragionamento.
semplicistico, se volete, ma non faccio l’economista nè il sociologo…
se stiamo qui tutti a sognare il lavoro che ci viene DATO, la famosa SISTEMAZIONE (vogliamo fare i figli, comprare la casa, la felicità sono due marmocchi e una moglie, bene…) eccetera, vista la qualità dei “capitani d’industria” italiani, questi cosa fanno?
delocalizzano la produzione, esternalizzano i servizi terziari (come i call center) e più in generale limano i costi in ogni modo che la legge consente loro, a volte anche oltre quello che la legge consenta.
risultato: tu i figli non li fai lo stesso, o se li fai te li mantengono i nonni, stai qui a sperare che qualche politico abolisca la legge biagi, invochi la rivoluzione eccetera.
Ma chi siede nelle stanze dove si decide l’economia globale se ne strabatte delle rivoluzioni. (mia moglie era assistente di direzione generale nella più nota casa di telefonini mondiale e ne ho sentite raccontare certe, sui giochini di spostare la produzione, defiscalizzare, smembrare, vendere i dipendenti eccetera… Aveva un contratto a tempo indeterminato in una delle realtà più solide del mercato mondiale. Le ho detto “se vuoi un consiglio vattene, tanto la barca primo o poi affonda e il salvagente non lo tirano certo a te”.
Oggi lavora a tempo determinato ma per progetti di alto livello e guadagna dei bei soldoni. I suoi colleghi rimasti lì sono stati “venduti” ad altre multinazionali e ridotti di oltre il 60%.
E stiamo parlando di un’azienda che ha degli utili stratosferici.)
Le aziende sono morte. Sono solo baracconi finanziari per arricchire chi sta ai piani alti.
Bisogna rinventarsi un’italia di servizi terziari di alto livello, ma con una professionalità in grado di competere sul mercato europeo.
E qui ho paura che le università italiane non siano in grado di preparare la gente a svolgere mansioni di questo tipo.
caro sig. fini, lei mi sembra molto più ferrato di me in economia e credo abbia ragione.
Pero’ da qualche parte ho letto che lei non vive più in Italia.
E io non vorrei avere il punto di vista di chi getta la spugna, non è nel mio stile.
A mia moglie hanno offerto un lavoro in svizzera (niente male) ed uno in Canada (molto buono) . Non abbiamo detto nè no nè si…
Pero’, al di là delle implicazioni personali, affettive eccetera che questo comporta, c’è proprio una motivazione di orgoglio.
Ho sputato lacrime e sangue più di dieci anni per costruire una cosa sana. Piccola. piccolissima.
Ma sana e, credo, professionale. Ho intorno a me molte altre persone che hanno fatto lo stesso.
Qui a torino ora con la scusa delle olimpiadi tanta gente sta cercando di inventarsi un’altra città, con un’altra economia. Stiamo ottenendo dei piccoli successi.
Piccoli, mi rendo conto, pero’ se molliamo tutto e ce ne andiamo credo che non mi basterà tutta la vita a farmi passare l’amaro in bocca.
E aggiungo che, pur non essendo un economista, non mi fido molto di chi fa previsioni di lungo periodo. cerco di ragionare per i prossimi 5/6 anni, oltre mi sembra poco realistico.
Per esempio se la Cina si aprisse a libere elezioni o gli emirati arabi triplicassero il prezzo del petrolio molti scenari economici mondiali potrebbero scricchiolare, crollare o avere inversioni di rotta. E non credo che nessuno sia in grado di prevedere queste cose…
se a lei nell’82 avessero chiesto: “prevede una fine del blocco socialista?” cosa avrebbe risposto?
Caro Ubaldo,
Spiegare per filo e per segno perchè ritengo che l’Italia sia una specie di Titanic con l’iceberg già in vista sarebbe piuttosto complicato. Mi rassegno al fatto di essere incompreso! 🙂
Le ragioni per cui molti vanno all’estero comunque sono molteplici.
Se qualcuno deve “gettare la spugna” ed andarsene penso che sia disonorevole solo per il paese che porta i suoi cittadini a questo. Non il contrario.
Non trovo niente di male nemmeno ad andare all’estero per studiare in un’università migliore. O per trovare un lavoro decoroso. O anche semplicemente per vivere in un altro paese.
Dalla mia esperienza personale, sicuramente consiglierei ad un amico di considerare seriamente un’opportunità di lavoro all’estero. Non solo per il mio pessimismo sulle prospettive economiche italiane (anche!). Ma penso che sia pure un’esperienza che arricchisce dal punto di vista personale.
Il Canada, per esempio, non mi sembra male. Conosco meglio gli USA e per le opportunità di lavoro penso che siano un ottimo paese.
Però, riconosco anche che per molti è difficile staccarsi dall’Italia. Specialmente se ci si trasferisce per la prima volta tardi.
Ci sono opportunità e rischi in ogni scelta. Caro Ubaldo, come diceva lei, non si può essere certi del futuro. Nemmeno rimanendo in Italia però.
molto pacato e sensato, come sempre.
la decisione sul canada è stata rinviata al 2008 (nel senso che mia moglie puo’ pensarci fino a fine 2007, la posizione è aperta per lei) ma l’orgoglio di cui parlavo prima non è quello di essere italiano, che personalmente ho solo fino a un certo punto.
E’ il senso di affetto che si ha per l’attività creata da noi stessi, soprattutto quando è costata una quantità immensa di fatica.
C’era un signore che parlava della rabbia di veder gettare alle ortiche la sua ditta dai nipoti, ne ho conosciuti anch’io, e lo capisco.
Dal di fuori è puerile, ti potrebbero dire “ma è solo un lavoro…” eppure se dovessi andarmene, anche per un impiego meraviglioso in canada, avrei più dolore a staccarmi dal mio studio che dalla mia casa o dai miei amici. Diventa una parte di te. E’ strano pero’ quando entro al mattino, accendo i computer e apro le ante io sono felice, perchè sento che lì c’è una grossa parte di me, ci sono dodici anni della mia vita.
E mollare tutto solo perchè magari fra un po’ di anni non ci saranno più le condizioni di mercato mi fa stringere il cuore.
Comunque ho ancora due anni per pensarci.
Grazie comunque del consiglio
Ubaldo,
Se sei felice, penso che sia la cosa più importante.
Due anni dovrebbero essere sufficienti anche per vedere meglio come evolve la situazione in Italia. Del resto, immagino che la felicità sia anche legata al fatto che il lavoro va bene. L’opportunità di trasferirsi può essere considerata una rete di sicurezza.
Nel caso, potresti vedere il trasferimento come una evoluzione della tua attività–un’opportunità per ampliarla! L
Non so esattamente di cosa ti occupi,mi pare che il tuo lavoro sia inerente con l’edilizia? (Ingegnere edile forse) Il punto è che se devi trasferirti, allora, potrebbe essere opportuno verificare come opera il settore nel paese di destinazione. Ponti e strade dovrebbero essere realizzati nello stesso modo anche in Canada. Ma le abitazioni? Non so in Canada, ma in molte parti degli USA, costruiscono in legno. Completamente diverso che in Italia. Quindi, forse, per la tua attività un paese potrebbe essere preferibile ad un altro.
Per il resto, può essere una bella esperienza. Penso sia importante partire con entusiasmo e non col rammarico. Per me, devo dire, non è stato per niente traumatico vivere all’estero.
Mi sono accorto ora di aver usato di nuovo il “tu”… più o meno abbiamo la stessa età. Spero non sembri una mancanza di rispetto.
Saluti
figurati. la mancanza di rispetto si traduce in altre cose.
anche se in italia ultimamente l’educazione è scesa a livelli da barbari
Ai miei tempi (e mi sembra di essere matusalemme a scrivere ‘ste cose) per fare la commessa, soprattutto in centro, bisgonava avere un bel portamento, modi e abiti eleganti e rivolgersi in un certo modo ai clienti.
Oggi entri in negozi in cui magari lasci anche centinaia di euro e tutti ti danno del tu, hai davanti delle ragazzine con la pancia di fuori che masticano la gomma mentre ti parlano e, a volte, ci devi pure litigare. (L’ultima volta che ho comprato un abito ho dovuto litigare con una di queste sottospecie di commessa perchè insisteva a dire che io portavo il 48, quando ormai sono anni che porto il 50….. ho misurato il 48 e nonostante mi stringessero i pantaloni voleva vendermelo a tutti i costi perchè, ho poi scoperto, non aveva più il 50 di quel modello…. questa è diventata l’italia).
Cmq grazie dei consigli. Ovviamente li avevo già messi in conto. Nel nostro settore (si mi occupo di ingegneria edile), più che per le tecnologie (che si imparano, fa parte della professionalità anche quello) il vero dramma è il quadro normativo (faccio anche il consulente per il tribunale in materia di sicurezza del lavoro) che è complicatissimo e ci vanno molti anni a capirci qualcosa. quando acquisisci una certa esperienza trasferirsi altrove (parlo correttamente inglese e francese, per cui non sono le lingue il problema) significa che tutti gli anni spesi su decreti, sentenze, leggi, leggine, procedure burocratiche eccetera sono buttati alle ortiche.
perchè ovviamente in un paese, per di più extraUE (all’interno della comunità almeno le direttive sono comuni) è tutto completamente diverso.
Per curiosità alessandro (ti do’ del tu anch’io), dove vivi?
Ubaldo,
Con le Olimpiadi a Torino, con i tassi di interesse bassi ed il boom degli immobili, mi pare che tu abbia scelto proprio il settore giusto, nel posto giusto, al momento giusto! 🙂
Da quello che ho visto, penso che in pochi posti le norme siano altrettanto complicate che in Italia. Ho vissuto anche negli USA per sei anni e là tutto mi è parso molto più semplice e razionale. Mi aspetterei quindi che l’aggiornamento per familiarizzarsi con la normativa canadese sia più semplice che per quella italiana.
Ora sono in Germania (per periodi anche in Italia). Qui hanno buoni codici di costruzione finalizzati al risparmio energetico. Questo permette di ridurre i consumi e le importazioni di gas e petrolio.
L’Italia sostiene costi enormi per comprare gas, petrolio ed anche energia elettrica. Mi domando se anche i politici italiani hanno fatto il massimo per ridurre lo spreco…
Sinceramente, non ci scommetterei mezzo centesimo.
Tornando all’estero, mi viene in mente un’altra opportunità, che sicuramente conoscerai. Ci sono ditte che realizzano progetti di edilizia residenziale in diverse parti del mondo. Mi viene in mente un gruppo australiano che aveva progetti in Australia, in Cina, ma anche in Europa, tra l’altro. Ora mi sfugge il nome. Se ti dovessi trasferire all’estero, magari, potrebbe essere interessante anche lavorare in questo ambito. Potrebbe essere anche un primo passo più semplice per familiarizzarsi col sistema, prima di aprire di nuovo in proprio. E’ solo un’idea.
Saluti
Io mi sono laureato a 24 anni in ingegneria informatica con 110, a napoli. Ovviamente sono dovuto emigrare al nord, precisamente a Milano, dove mi ha “assunto” una società con un contratto a progetto di 6 mesi. Lo stipendio è di 1100 euro netti mensili, se vado tutti i giorni lavorativi del mese al lavoro, perchè questi contratti non prevedono nessuno tipo di ferie o malattie. Quindi se mi assento per un qualsiasi motivo, a fine mese mi sottraggono in percentuale la quota relativa alla mia assenza. Finiti questi 6 mesi, mi hanno “rinnovato” il contratto per altri 2. Sono finiti anche quelli, e di assunzione non se ne parla neanche per sbaglio. Il mio coinquilino libanese fa il lavapiatti e guadagna 1200 euro al mese, cioè più di me. No comment.
Saverio da Napoli/Milano
Provate a mangiare cose sane e semplici anziché le porcherie confezionate, a usare i vestiti finché durano, a divertirvi con poco… Vi sentirete liberi!
rosa raspi
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Insomma a vivere da poveri?
Non si tira avanti con uno stipendio in una famiglia con figli. Sarebbe bello fare come dici tu, ma non si può.
Ciao Beppe, sono un ragazzo di 26 anni e per un anno ho lavorato presso un’azienda farmaceutica tramite un’agenzia che procura lavoro. il mio contratto si prorogava di 3 mesi in 3 mesi. Venivo a conoscenza di tale prolungamento solamente 1 o 2 giorni prima della scadenza. Ma ti sembra possibile? In questo periodo mio figlio aveva 1 anno…e se mi avessero lasciato a casa? Dove sarei andato a sbattere la testa? Per fortuna, il fatto che mi abbiano fatto fare una “vacanza” per un mese tra una proroga e l’altra, mi ha dato l’input per dire BASTA con questo schifo di giochetti che gravano sulla psiche di noi onesti lavoratori. In questa azienda, ora, lavorano solo ragazzi a tempo determinato, hanno si e no 20 anni. Si da il caso che 2 mesi fa, circa, siano stati ritirati dei lotti di prodotto poichè la sostanza all’interno era completamente diversa da quella indicata sulla confezione. Questo sequestro è stato scaturito dalla denuncia di una madre la quale aveva fatto inalare la sostanza al figlio attraverso un’aerosol. Ora dico: il fatto che lavorino dei ragazzi, le quali prospettive lavorative sono a zero e che il contratto scada dopo 3 mesi, comporta certamente una sorta di mancanza di livello di attenzione. Anche se l’etichettatura è di per se semplice, se un operaio non conosce le sostanze non può darsi troppe colpe. O meglio: in questi 3 mesi non si riesce nè a preparare un lavoratore nè si crea un’esperienza. Questo provoca la precarietà! Solo casini, che in questo caso non hanno procurato grossi guai ma che in futuro, e soprattutto nei settori importanti come quello farmaceutico, potranno sicuramente verificarsi.
Secondo me, molto si risolverebbe se:
1) coloro che sono arrivati all’età pensionabile rifiutassero di continuare ad occupare un posto che potrebbero cedere ad una persona più giovane, nella fase più attiva e dispendiosa della sua vita (quella in cui si tira su una famiglia). Incentivare a rimanere al lavoro oltre l’età della pensione è assurdo! Il cumulo stipendio-pensione è scandaloso!
Eppure conosco padri ormai canuti che si abbarbicano alla loro poltrona in ufficio, percepiscono congrue pensioni più lauti compensi e si lamentano pure che i loro figli ultratrentenni non trovano lavoro!
Com’è possibile non rendersi conto che se si blocca il ricambio generazionale si distrugge la società intera???
2) Inoltre, molto si risolverebbe se le coppie valutassero bene se vale la pena di lavoricchiare in due… Se entrambi lavorano a tempo pieno, le spese aumentano: quasi sempre occorrono 2 auto, la spesa alimentare si fa di fretta e senza poter confrontare i prezzi o scegliere cibo sano (così ci si ammala, e sono altre spese), si deve ricorrere ad asili nido, baby-sitters etc., nessuno dei due ha sufficiente tempo da dedicare all’altro e alla famiglia, si è spesso entrambi depressi o irritati, la sera ci si fossilizza davanti alla televisione, che ci inculca la necessità di un sacco di cose inutili… che non si possono avere se non ci sono due stipendi…
Ora, lo so, è fantascienza, ma immaginate che un bel giorno in ogni coppia quello che guadagna di meno o che ha meno gratificazione dal suo impiego decida di stare a casa o di ridurre il suo impegno lavorativo… E che tutti coloro che hanno titolo alla pensione decidano di non lavorare più.
Non credete che si avrebbe spazio per i giovani, ridimensionamento dell’offerta di forza lavoro, diminuzione della disoccupazione e fine del precariato?
Provate a mangiare cose sane e semplici anziché le porcherie confezionate, a usare i vestiti finché durano, a divertirvi con poco… Vi sentirete liberi!
Ciao Beppe, sono un ragazzo di 26 anni e per un anno ho lavorato presso un’azienda farmaceutica tramite un’agenzia che procura lavoro. il mio contratto si prorogava di 3 mesi in 3 mesi. Venivo a conoscenza di tale prolungamento solamente 1 o 2 giorni prima della scadenza. Ma ti sembra possibile? In questo periodo mio figlio aveva 1 anno…e se mi avessero lasciato a casa? Dove sarei andato a sbattere la testa? Per fortuna, il fatto che mi abbiano fatto fare una “vacanza” per un mese tra una proroga e l’altra, mi ha dato l’input per dire BASTA con questo schifo di giochetti che gravano sulla psiche di noi onesti lavoratori. In questa azienda, ora, lavorano solo ragazzi a tempo determinato, hanno si e no 20 anni. Si da il caso che 2 mesi fa, circa, siano stati ritirati dei lotti di prodotto poichè la sostanza all’interno era completamente diversa da quella indicata sulla confezione. Questo sequestro è stato scaturito dalla denuncia di una madre la quale aveva fatto inalare la sostanza al figlio attraverso un’aerosol. Ora dico: il fatto che lavorino dei ragazzi, le quali prospettive lavorative sono a zero e che il contratto scada dopo 3 mesi, comporta certamente una sorta di mancanza di livello di attenzione. Anche se l’etichettatura è di per se semplice, se un operaio non conosce le sostanze non può darsi troppe colpe. O meglio: in questi 3 mesi non si riesce nè a preparare un lavoratore nè si crea un’esperienza. Questo provoca la precarietà! Solo casini, che in questo caso non hanno procurato grossi guai ma che in futuro, e soprattutto nei settori importanti come quello farmaceutico, potranno sicuramente verificarsi.
Anche se questa non è la sede più adatta; poichè mi sto rivolgendo ad un post di qualche giorno fa ( che non verrà letto) vorrei chiedere se qualcuno conosce le differenze di stipendio in base al titolo di studio. Tempo fa avevo letto che negli USA un laureato guadagna il 25/30% in più di un diplomato e il 45/50% in più di un soggetto con l’istruzione minima.
Adesso mi sorge un dubbio, ma in Italia deve sempre funzionare tutto necessariamente al contrario?
Fino a 5 anni fa lavoravo in fabbrica ( modello tempi moderni) e guadagnavo 1100 euro ( contratto a tempo indeterminato, 13 esima, premio produzione, 1 mese di ferie ad agosto, 15 giorni a natale e tutti i ponti, mutua), alienato da tale vita, ho ripreso a studiare e tra un’anno se tutto va bene dovrei terminare gli studi ( Economia ).
Alcuni colleghi laureati l’anno scorso mi hanno confermato una notizia assurda; tutti contratti a progetto —->40 h per 800/900 euro; ovviamente i “benefit” che avevo io se li sognano…
GIusto per capire qualcosa…che senso ha investire soldi, tempo e rinunciare agli anni migliori per conseguire una laurea, quando essere laureati diventa un aggravante???
SPERO CHE LE COSE CAMBINO, ALTRIMENTI SALUTERO’ L’ITALIA ED ANDRO’ A LAVORARE DOVE I MIEI SACRIFICI SARANNO PAGATI QUELLO CHE VALGONO!!!
P.S. Se qualcuno avesse notizie di tali dati può contattarmi a questo indirizzo:
platinum70@hotmail.com
Sono d’accordo con te che non ha senso che la retribuzione sia inversamente proporzionale alla preparazione.
Però devi considerare che la laurea è un mezzo per imparare, non una chiave per accedere a diritti o privilegi.
L’Italia ha un’economia fatta da piccole imprese, a basso livello tecnologico. Di un ingegnere non sanno che farsene. Gli serve di più un imbianchino ogni tanto.
Il paese si trova ora a competere con le economie emergenti. E non riesce. Quindi, c’è crisi. E poca domanda di personale qualificato.
Le soluzioni che vedo sono:
* Accetti quello che ti offrono (poco e precario)
* Ti inventi qualcosa (opportunità ci sono: servizi agli anziani, ad esempio)
* Fai le valige e te ne vai in un’altro paese (anche senza andar lontano, all’estero ci sono opportunità)
La realtà di oggi è questa. E forse domani la rimpiangeremo pure!
Sono nato nel 1968 e sono un uomo flessibile. Sapevo che non avrei fatto una vita normale, ma proprio così precaria non l’avevo immaginata. Guadagno uno stipendio che oscilla tra le 700 o 800 euro al mese, ma faccio tre o quattro lavori, e sono impegnato anche il sabato e la domenica. Una delle aziende più “stabili” mi ha fatto un co.co.pro. Vogliono che li ringrazi ogni giorno per il favore che mi fanno a farmi lavorare. Non posso lamentarmi perchè c’è un esercito di riserva pronto a prendere il mio posto. Ed è vero. Sarà che il mondo del lavoro è irrimediabilmente cambiato e che nessuno, ma proprio nessuno vuole tornare indietro?! Quella che è cambiata è l’autopercezione del lavoratore. Ci autopercepiamo come “naturalmente” privati di diritti. Ovvero agnelli sacrificali. Anche la sinistra è convinta che non si può tornare indietro. A parte Grillo che ci fa sfogare sul blog (che può fare oltre a questo?), nessuno ha intenzione di rappresentare le voci mute degli innocenti che si sacrificano sull’altare del profitto (degli altri, dei pochi). La mutazione è antropologico ed è irrimediabile (ha intaccato il dna), a meno che… a meno che gli agnelli non inizino a percepirsi come esseri portatori di diritti. La strada è lunga, forse molto più lunga di quella che i nostri padri hanno percorso per essere considerati qualcosa di più delle bestie. Lottando, loro, ci sono riusciti a farsi una parvenza di vita, anche se solo funzionale al sistema politico ed economico dei loro anni. Noi invece no. Nemmeno la parvenza di una vita “normale”. Ci hanno eretto a simbolo di una umanità disintegrata che ha abbandonato i suoi fratelli, i suoi figli più deboli. Dopo di quelle che ci applicano sulla nostra pelle, altre forme raffinate di esclusione economica aspettano le generazioni future. Basti per tutti il progetto della riforma scolastica della Moratti, quella che obbliga i bambini a decidere a farsi carne da macello sin dalla tenera età. Agnelli appunto, da scannare e fagocitare.
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
Più svariate mail (per ora una ventina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
Ciao,
io lavoro come consulente co.co.pro nel settore delle telecomunicazioni, però a differenza di quanto ho letto finora io ho la fortuna di godere di uno stipendio elevato di 1700-1900 euro netti al mese. Ho pure rifiutato un contratto a tempo determinato di 3 anni con ferie, malattia, pensione e tutto, perchè il netto mensile di 1000 euro che mi avrebbero dato non mi conveniva proprio.
Alla fine io non mi lamento affatto del contratto a progetto che ad essere sincero mi sta più che bene per ora… mi rendo conto però che la precarietà di questo contratto non può essere unita a stipendi da fame, ma va da se che i datori di lavoro nella maggior parte dei casi fanno ciò che vogliono…
Carissima MIna, come ben puoi immaginare l’impresa è difficile. Ma io credo che se vogliamo potremo ottenere un qualche risultato, pronti a sopportare una sconfitta però, perchè a mio parere se non siamo almeno 5000 non vale la pena, ho ricevuto per la giornata di oggi 20 mail di persone che si impegnavano a loro volta di sensibilizzare i propri conoscenti, spero tu faccia lo stesso, se puoi mandami una mail a aktarus1973@hotmail.com, così abbiamo anche un filo diretto.
Grazie MIna
La storia della Lega é ricca di avvenimenti, che testimoniano della scarsa considerazione, in cui è tenuto il cervello: organo, evidentemente, ignorato o inesistente.
Anche gli eventuali occasionali contatti sociali, che capita a qualcuno dei sodali di avere, non giovano a far comprendere che l’essere umano si é evoluto sul piano comportamentale proprio grazie all’uso continuo dell’encefalo.
So che ci vuole innanzitutto esercitazione infantile ed adolescenziale, ciò che viene fatto in apposite strutture edìli, di cui tutte le società moderne si sono dotate e che sono definite “scuole”, con cui, evidentemente, la stragrande maggioranza degli adepti di questa triste consorteria non ha avuto dimestichezza, presa sin dalla tenera età da incombenze, come la divinazione con le acque del Po o canti montanari o rincorrere quadrupedi silvestri scambiati per divinità di ruscelli e di boschi.
Abbiano, però, l’umiltà di zittire su temi, che caratterizzano le società umane evolute!
Scimmiottano stupidamente i Celti, ma essi erano ad uno stadio evolutivo superiore, infatti elaborarono tratti significativi di un abbozzo di cultura, mentre loro hanno prodotto solo miasmi bestiali, che offendono la comunità nazionale!
Restino rannicchiati in qualche tetra valle, risparmiandoci, così, le loro orrende sembianze umanoidi, come avrebbe detto Lombroso!
Buon viaggio verso la condizione dell’homo sapiens-sapiens!
Il nano con la testa da gigante.
Nella mia modesta esperienza nell’universo dei grandi cantieri ho notato una cosa interessante:
quando un’impresa supera il centinaio di operai, da un momento all’altro, senza un motivo apparente, crolla verticalmente, non riceve più lavoro e spesso va in fallimento.
Ho il sospetto che ci sia una specie di strozzatura che limita la crescita di probabili concorrenti.
Insomma, come mai non si supera quel famigerato limite dei 15 dipendenti?
Con 15 operai non c’è bisogno del sindacalista e le regole le fa il padrone.
Così si genera una cosa paradossale: 15 di qua e 15 di la, e 15 di la, ecc. si crea un indotto alla grande azienda che prospera praticamente senza sindacato e con le società a responsabilità limitata.
Finchè continueranno a esserci le grandi lobby che ogni tanto danno una stretta allo strozzo, l’Italia rimarrà da sudamerica con politici che si atteggiano a statisti… miserabili…
Hai ragione sui disincentivi alla crescita delle ditte. Quando la ditta supera un certo numero di dipendenti (la prima soglia è 15), diventa più difficile licenziare. Oltre quella soglia, la gestione diventa quindi più rischiosa.
La tutela è stata voluta dai sindacati. Però, in pratica, ha l’effetto esattamente contrario: che molti preferiscono non crescere. Oppure, spezzare la ditta per raggirare la legge. Però questa situazione è vecchia, non è attribuibile a Berlusconi.
Ci sono molte critiche che si possono muovere a Berlusconi. Ma trovo assurdo e puerile insistere a chiamarlo “il nano” o roba simile.
Tu voti Prodi perchè è bello?
(Se sì, davvero, ti consiglio di comprare unt televisore nuovo!!)
Ragazzi siamo tantissimi ma non siamo ancora consapevoli della nostra forza, quello che ci accomuna non e’ il colore ma il problema del lavoro, organizziamoci regione per regione e facciamo valere il nostro peso numerico. Alla spiccia il discorso e’ questo, non vogliamo assistenzialismo ma che il nostro lavoro qualsiasi sia, dal netturbino al professore abbia i diritti che dobbiamo avere , siamo forti e siamo tanti, se vogliamo possiamo ottenere quello che chiediamo, bisogna solo volerlo…..
Gavino Puddu:
Davvero non ci sono già opportunità che potrebbero essere sfruttate?
Dal nome, suppongo tu sia sardo. Cito quindi la Sardegna.
In Sardegna avete un territorio eccezionale per il turismo. Secondo me, questa risorsa potrebbe essere un’eccezionale fonte di posti di lavoro–molto più che ora.
Avete anche molto sole e molto vento. Sono condizioni ideali per energia solare ed eolica. Non potrebbero essere risorse da sfruttare? Creerebbero posti di lavoro nel rispetto dell’ambiente.
Date le condizioni climatiche, potrebbe essere installato un centro di studi e ricerca proprio sulle energie rinnovabili. Saranno sempre più importanti per il futuro.
Questi sono solo esempi…
ho conosciuto un sardo che 35 anni fa, con il diploma di scuola alberghiera in tasca, è partito in giro per il mondo a fare esperienza e soldi. cuoco in ogni dove per il mondo, credo facendo anche dei bei soldoni.
oggi è tornato ed ha aperto due b&b in sardegna, che gestisce con ottima soddisfazione e credo anche ritorno economico.
non conosco i dettagli della storia, è solo un esempio. ma io quando parlo di cultura del fare intendo anche questo (questo signore parla correttamente due o tre lingue, oltre che cucinare molto bene)
Il sig. fini che, in accordo con il cognome, ha idee molto fini, parla di “servizi agli anziani”.
Lo sapete quante badanti extracomunitarie ci sono e qui c’è gente che dice “il call center è uno schifo”.. Magari si comincia cambiando pannoloni che, lo so, non è bello, ma con un po’ di sacrificio e imprenditorialità si arriva anche a qualcosa di più.
Io conosco, invece, personaggi tipo Briatore e l’Agha Khan, che hanno aperto bar, discoteche, alberghi che hanno, completamente, affosato, tramite ricatti e amicizie politiche, tanti piccoli imprenditori sardi che hanno provato la stessa strada del giramondo che lei ha citato.
Conosco anche tante famiglie che le badanti italiane non le prendono, perchè 100 euro al mese una ragazza italiana non se le può permettere, e soprattutto perchè a queste famiglie viene negato un servizio di assistenza sociale che è un diritto pagato dalle nostre tasse.
Ubaldo la prego, interrompa questi racconti da buon samaritano.
Ammetta che questo capitalismo alla caciarona, tipo della piccola e grande impresa italiana, è fallito.
Lo stato di frustrazione dei tanti italiani che hanno parlato del loro disagio è tale che, purtroppo e dico purtroppo, qualcuno fa gesti che lo fanno passare dalla parte del torto.
E rischia licenziamenti e cause che lo impoveriscono.
ma io l’ho sempre ammesso che l’industria italiana è finita, scusi.
altrimenti perchè avrei consigliato a mia moglie, assistente di direzione generale a tempo indeterminato alla nokia di andarsene per un contratto a consulenza altrove?
io dico proprio che l’industria è finita. anche per i motivi che dice lei, e non solo.
dico che ormai là fuori è una giungla e, senza entrare in meriti più squisitamente politici e, soprattutto, di fattibilità economica (la vita dei nostri genitori non la potremo più fare perchè non ci sono più i soldi. non è nè colpa mia nè sua ma è così.) cercavo di tracciare soluzioni pratiche.
Che passano dall’eccellenza (prima di tutto a scuola) dal sacrificio e dalla disponibilità a imparare 100.000 mestieri a seconda di quello che capita. Poi più sei bravo e più possibilità hai.
Punto. semplice e lineare.
lei invece mi accusa, dicendo che provoco, dandomi del “buon samaritano”, “ma dove vive?” “non vuole cambiare quest’imprenditoria drogata” (come se io andassi a cena con l’aga khan…) e cose così.
sta qui a dire “bravi, facciamogliela vedere! l’italia è uno schifo!”
io dico “ok. è uno schifo. assodato questo, cosa si puo’ fare?”.
Non mi risponda votare bertinotti. Il salvadanaio è vuoto, come dice il sig. fini. Non ce n’è più per tutti. Io semplicemente davo dei suggerimenti per raccattare le ultime quattro monete rimaste, se non si vuole andare all’estero.
Io ho lavorato qualche mese in un call center, dove controllavano il numero di telefonate fatte ed avevi la pausa per l’intervallo come all’asilo… poi ho lavorato con contratti a tempo determinato con un’agenzia interinale. 5 mesi di lavoro… 6 rinnovi di contratto… ed alla scadenza di ogni contratto mi veniva comunicato il rinnovo il giorno stesso della scadenza, con “pressioni” per ottenere da parte mia maggiore disponibilità, mansioni, orari molto elastici… senza mai alludere al rinnovo, ma sottinteso che… il solo mese di agosto ho firmato tre contratti settimanali…!!!
MA HAI LAVORATO? PREFERIVI STARE A CASA A FARE NIENTE? SEI TU ASCEGLIERE POI QUALE DEI TRE CONTRATTI SETTIMANALI TI GARBA. MA TI SEI FATTO UN’ESPERIENZA ANCHE PICCOLA? MA SEI CRESCIUTO UN POCO? LA GAVETTA LA FANNO TUTTI MA POI DEVI EMERGERE CON I TUOI NUMERI E IL TUO SAPER FARE.
CIAO
Eccoli qui, i cultori del SAPER FARE!!!!
Ribadisco, diffidate della gente che con slogan tipo “MUOVETE LE CHIAPPE!”, “CULTURA DEL FARE!!” e altre castronerie simili cercano di darvi lezioni morali.
Sono persone che nella vita la parola lavoro, l’hanno, forse, vista nel dizionario, ma mai messa in pratica..
capisco la sua disperazione, sig. Mamberti, pero’..
se non si raccolgono gli inviti a darsi da fare, cosa bisognerebbe fare secondo lei?
La rivoluzione?
Mi viene da ridere solo a pensarci
(nell’economia di oggi superglobalizzata gli amministratori delegati e direttori generali ci mettono 3 minuti a delocalizzare pure i call center e lasciare un italia con 5 milioni di disoccupati…).
Sicuramente il voto è un’arma seria, e credo che questa destra sia veramente becera.
Ma non credo che la sinistra apporterà grandi cambiamenti. Semplicemente perchè non puo’ (ammesso che lo volesse, ma qui si apre un altro capitolo).
L’economia è alla frutta. Noi siamo alla frutta.
Siamo capaci di ripartire da zero?
Io mi auguro di si, e faccio il possibile per farlo.
Il sottoscritto e molte persone intorno a lui creano lavoro, forse non di primissima qualità (i tempi sono duri per tutti) ma molto meglio delle condizioni che sento qui sul blog.
Pero’ molti di questi piccoli imprenditori hanno davanti una generazione che vuole prima le garanzie, poi, forse, si decide a impegnarsi e imparare. Esperienze alla mano.
Non tutti, non si puo’ mai generalizzare, ma un mio amico oggi imprenditore-10 anni fa co.co.co un giorno mi disse “io quando lavoravo in xxx andavo a comprare le liquirizie in centro e mi sentivo ricco, oggi ho collaboratori che si lamentano perchè non possono accendere un mutuo per la casa… mah”.
“schiavi moderni”
Ho lavorato per due anni presso una azienda di Caserta come precario,lavoravo dal venerdi al martedi, riposando il mercoledi e il giovedi,ma quasi sempre mi chiedevano lo straordinario per uno dei due giorni! Ho dato l’anima ,tutto il mio impegno e la mia massima disponibilità, dicevano che ero un ottimo lavoratore ed esistevano concrete possibilità per una assunzione a tempo indeterminato,…. ma i volumi di lavoro sono diminuiti e mi hanno rispedito a casa, insieme ad altri 29 precari,tra i quali 10 giovani sposati e con figli!! Queste sono le nostre 30 storie…
…siccome bisogna mantenere gli stipendi (da adesso AUMENTATI) dei VECCHI BABBIONI che (da adesso PER LEGGE) dovranno lavorare fino aquando non si stancheranno (o non schiatteranno)…
…i “giovani stagisti” saranno assunti IN REGOLA sempre più tardi…
…e dopo i quarant’anni (forse) si comincerà a guadagnare…
Cari politici,
prima avevo un’ideologia, adesso a causa delle ultime riforme del lavoro sono diventato un indeciso. Quel tipico numeretto impazzito che cambia idea continuamente e non vi fa dormire la notte. Eccomi: piacere di conoscervi.
Vorrei segnalarvi, che il numero di precari scontenti aumentano.
Stiamo diventando un piccolo esercito compatto armato del solo diritto al voto. Al posto vostro comincerei a considerare l’aspetto numerico della cosa.
Se nasce un partito che ha come unico obbiettivo l’abbattimento totale della legge Biagi e la tutela del lavoro, io che sono DISPERATO lo voto. Sono talmente disperato da essere disposto a passare sopra ogni ideologia e alleanza. Il mio referente si allea con il Gabibbo? Mi fa lavorare in modo stabile? Sì? Evviva il Gabibbo. Se non è il Gabibbo, ma Topo Gigio, Adolf Hitler reincarnato, Stalin reincarnato, Mazinga, poco me ne frega.
Ripeto, per me è una questione vitale e credo di non essere l’unico. Se il numero di disperati aumenta e qualcuno (non importa di quale colore) capisce cosa volgliamo, potrebbe dal nulla scompaginare i calcoletti proporzionali delle varie parrocchie.
Per adesso ho scelto un partito che più di tutti ha promesso di lottare contro il precariato (rifondazione). Ma quello stesso partito lo sto votando a malincuore perchè nonostante tutto, non mi soddisfa, non sta facendo il massimo. Perchè lo ammetto: voglio di più. Non voglio gli ammortizzatori e i vari medicamenti provvisori previsti da Prodi. Voglio guarire dalla mia malattita. Una malattita che si chiama precarietà. Voglio un partito che dica “o li facciamo lavorare in modo stabile o non si fa il governo”.
Per finire, il numero di precari lentamente aumenterà. Oggi ci sono i precari storici come me, domani ci saranno i nuovi neolaureati o neodiplomati alla ricerca di un impiego. E i numerini aumenteranno ogni anno che passa… Mentre i vostri elettori principali, gli anziani, piano pianino diminuiranno… Riflettete cari politici.
EROICO…
Condivido tutto… o quasi..
EROICO…
Condivido tutto… o quasi..
Ovviamente, sei libero di votare quello che ritieni più opportuno. Ci sono anche diversi temi su cui Bertinotti, secondo me, ha ragione.
Ma penso che la concezione dell’economia di Rifondazione Comunista difficilmente potrà portare alcun vantaggio ai lavoratori.
Non mi riferisco agli egregi esempi dei risultati economici ottenuti da ogni paese che abbia abbracciato il comunismo. Ma ad idee quali le 35 ore, ad esempio.
La teoria sostiene che se tutti lavorassero un po’ meno (35 ore appunto), si creerebbero nuovi posti di lavoro. Purtroppo, non è così. Ma è vero il contrario.
Se le ditte davvero assumessero altri dipendenti per colmare il vuoto creatosi, la produttività dimiuirebbe ulteriormente. (Aggraverebbe quindi un problema che già c’è.) Ed i prodotti diventerebbero meno competitivi. Risultato: la ditta chiuderebbe.
Altro scenario probabile: la ditta chiude subito, prima di fallire, e trasferisce la produzione all’estero.
Alla fine, chi ci rimette di più sono i dipendenti.
L’idea di gestione economica legata alle teorie del comunismo è disgiunta dalla realtà. Le 35 ore sono solo uno dei tanti esempi.
La sicurezza economica offerta da Rifondazione Comunista è un miraggio.
Ciao Beppe sono un tuo ammiratore, ho visto alcuni dei tuoi spettacoli e sei IL GRANDE COMICO le tue informazioni sono veramente spaventose stimo tantissimo anche Silvio Berlusconi , no perche io lo ritenga un Santo ma tanto perche come te ,ciascuno nel proprio settore siete dei grandi.Non capisco perche non ti inserisce nel suo staff , tu sicuramente saresti un buon introito.
per quanto riguarda il lavoro , io sono stato sia un operaio sia un titolare di azienda.
mi ricordo che molti cercavano di non affaticarsi con il lavoro , e che altri lavoravano anche per gli altri ,la cosa brutta e che sia gli uni che gli altri prendevano lo stesso stipendio , e ancora più grave che i più anziani sicuri di non poter essere mai licenziati per scasso rendimento non producevano.NON DITEMI DI NON AVER MAI VISTO QUESTI EPISODI.una azienda vive di produzione un titolare vive non solo di richezza ma anche anche di un continuo lottare contro tutti.ancor più oggi che deve lottare con l’oriente.un titolare deve accettare le dimissioni di un suo dipendente il quale per anni si è istruito con i mezzi della azienda a raggiunto un livello professionale altissimo , e avendo giustamente ricevuto una migliore offerta da un’altra azienda abbandona il campo senza pensare ai danni che arrechera con la sua assenza all’azienda.mi chiedo se questo è giusto ed è giusto , perche un titolare nel momento che scopre che un suo dipendente non produce o produce poco non puo sostituirlo con un ragazzo volenteroso e valido.Gli unici che ci perdono con il licensiamento facile sono chi non ha voglia di lavorare.vero che ci possono essere dei titolari che sfrutterebbero questa situazione . Purtroppo tutti vorremmo vivere nel paese di Alice .Io proporei che un dipendente potesse scegliere entranto in azienda ho un contratto a tempo determinato ho un contratto a tempo indeterminato con possibilità di essere licenziato. allora si che diventeremo come il Giappone che pur avendo la Cina accanto e tra le più
@ sommarti Jaio 24.02.06 18:02
il tono è duro, molto duro, forse troppo rapportandolo a situazioni veramente drammatiche.
ma condivido nella sostanza.
qui c’è una generazione (che poi hanno 4/5 anni meno di me… pazzesco!) che non ha la forza o la volontà di tirarsi su.
ne conosco alcuni anch’io, del tipo
“non guadagno abbastanza per comprarmi una casa, allora ci hanno aiutato i miei””
“mia moglie doveva cambiare la macchina, mio suocero le ha dato la sua, tanto lui non la usava più” e avanti così..
ma porcamiseriapernondirealtro!
non guadagni abbastanza per comprarti una casa???
e allora sputi lacrime e sangue fin quando non trovi il modo di guadagnare un po’ di più!! e se ci vorranno 10 anni pazienza, vuol dire che te la compri quando avrai 40 anni…
tutti a dire “e ma in italia se non conosci nessuno..” no ma dico… sperate di trovare un lavoro appagante e ben pagato da monster?? o dagli annunci su repubblica???
Nessuno conosce nessuno.
Ma in che razza di società vivete?
Non avete amici, genitori di amici, fratelli, sorelle, cugini, compagni di università??
guardate che il “conoscere qualcuno” non significa necessariamente pagare bustarelle, elargire fellatio sotto la scrivania (scusate la volgarità) o cose del genere.
puo’ anche voler dire semplicemente fare il giro delle proprie conoscenze personali e vedere se c’è qualcuno che ti possa dare un’opportunità, anche piccola.
anche gratis.
poi da un’opportunità ne nasce un’altra, magari mal pagata, e magari in quel lavoro conosci tizio che conosce caio che magari ti puo’ dare un’opportunità più grande e piano piano arrivi a mantenerti e un giorno, con i capelli brizzolati, anche a comprarti la casa.
Non è un inno alla raccomandazione, sarebbe l’ultima cosa che farei.
E’ un inno a darsi da fare, fuori da questi maledetti call center e uffici adecco e agenzie immobiliari.
Devono fallire, tutti quanti.
Ma se non falliscono loro fallisce l’italia.
Energia, ragazzi!!!
Io, forse, non ho la percezione della realtà, ma quando leggo messaggi di persone che ti incitano con frasi del tipo “tirarsi su le maniche” o “energia, ragazzi!!” mi viene in mente il Premier, che non sapendo come giustificare l’evidenza dei fatti, si lancia in un generico e qualunqustico “DATEVI DA FARE”, sapendo benissimo che lui si è arricchito solo grazie al padre e alla BANCA RASINI, millantando di essere sempre al lavoro, quando sappiamo che è il primate dei fancazzisti..
Carissimo Ubaldo, lavoro da 14 anni ininterrotti, prima a tempo determinato, poi a partita IVA, poi interinale, poi indeterminato.
E fra 5 giorni rischio la cassa integrazione. Dal 1° settembre ad oggi ho mandato qualcosa come un migliaio di curricula (non esagero…), le risposte sono state 2.
Vedi, se è vero che lamentarsi è uno sport italiano molto in voga, è altrettanto vero che se sei senza un impiego, a differenza di paesi civili come la Danimarca, sei senza paracadute e sono 5 anni che i vari LAPO, LOPO, LUPO o MONTEZEMOLO, TRONCHETTO e soci spingono per un’ulteriore precarizzazione del mercato del lavoro.
L’inno del darsi da fare è superato, mi sembri una persona che vive al di fuori della realtà.
Informati meglio.
Senza rancore..
no. non vivo fuori dalla realtà.
è proprio perchè ci ho sempre vissuto dentro fino al collo che dico queste cose.
mia madre 25 anni fa si è presa la “crisi industriale ” degli anni 80. due anni di cassa e poi a casa.
con due figli ancora a scuola.
son stati anni duri, non credere…
e tanti altri miei amici si son trovati in situazioni simili. qui a torino quando la fiat ha dato il giro è stata dura per tanti.
ma il 90% dei miei conoscenti non è stata a piangere sui resti della famiglia agnelli, aspettando che venisse l’adecco a papparsi le carcasse.
ha capito che il sistema industriale era finito si è inventata qualcos’altro, e siamo ripartiti:
2- qualcuno se ne è andato all’estero, e oggi se la passa alla grande
3- chi è rimasto si è rinventato. ma non spedendo curricula… non li leggono neanche. si riparte dalla professionalità, dalla competenza, dal culo e dalle conoscenze personali.
che non vuol dire raccomandazioni, ma non vuol neanche dire spedire 1000 curricula che ci rimetti pure i soldi dei francobolli.
oggi praticamente nessuno dei miei conoscenti è assunto da qualche parte.
tutti facciamo cose più o meno strane, più o meno imprenditoriali (e nessuno vota il silvietto, non creda…)
è sempre comodo dire “eh ma lui c’aveva il padre alla banca rasini”.
sicuro. aiuta parecchio se ce l’hai.
ma se non ce l’hai ti devi inventare qualcosa, non
spedire i curricula.
poi ci va anche della fortuna e mi spiace per la sua situazione, ma vivere nel miraggio di tornare alla generazione che entrava in ditta e ci metteva le radici fino alla pensione è pia illusione.
almeno secondo me
Ubaldo, condivido il tuo realismo: se la realtà è questa e tu sei lì, vedi di fare il meglio della situazione con quel che c’è!
Per usare una metafora, un buon giocatore di Poker non è quello che ha sempre le carte migliori, ma quello che usa meglio quelle che gli capitano! A volte, mi pare che ci sia una mentalità un po’ miracolistica in Italia: basta lamentarsi, spregare o accendere un cero e sperare che tutto si risolva da solo.
Condivido però anche il disgusto di Fausto verso questi penosi e grotteschi “capitani di industria” italiani…
GRAZIE PER UNA VOCE FINALMENTE FORTE.
RAGAZZI MUOVETE IL C…O
HO GIA’ SCRITTO PARECCHIO DI COSA NE PENSO ANCHE PRIMA. MA HO RICEVUTO UNARISPOSTA DI VAI A C…RE.
Ma sapete quanti nostri padri e nonni hanno visto chiudere le propire aziende perchè i figli non sono andati avanti??? Ora sono a vivere di rendita, si grazie, Ma quanti di questi PADRONI che hanno sacrificato una vita per dare lavoro a tante persone e creare qualcosa ora non sanno a chi dare la loro esperienza! Su cinque imprenditori degli anni 60 tre chiudono perchè non sanno a chi dare l’attività e nessuno la prosegue, 1 continua con la propria generazione, 1 la vende. Questo è il vero problema non sapete cogliere queste opportunità che i nostri padrei ci hanno lasciato. Naturalmente bisogna mettere del proprio, dell’ingegno dell’ammodernamento.
Io stesso non ho figli, lavoro 80 ore la settimana per garantire lo stip. ai miei 20nali dipendenti. Ma nessuno vuole prendersi la briga e la respomnsabilità di portare avanti probelmi e situazioni difficili da risolvere giornalmente. I miei nipoti, passata a loro 10 anni fa da tre mld di fatt. sono riusciti a distruggermela a 550 milioni! ripresa in mano a fatica sono riuscito a portarla ai livelli di prima. Guadagnare sempre tutto e subito. Ma anche poco anche se sottopagati, ma sarà sempre un’esperienza di vita una crescita una possibilità in più. Perchè chiamarlo lavoro precario e non lavoro di opportunità? precario è un ponte diroccato sul quale cammini e poi cade. Con laparola precariosi induce anche alla dismissione della volontà lavorativa di crescere. Insomma se proprio le doti non permettono alla persone di eccellere, via! si va al mercato ortofrutticolo a scaricare cassette a 100 al giorno. E’ FATICOSO? CERTO ma si comincia e ci si salva così, non aspettando e continuando ad essere sfruttati lamentandosi.
Ragazzi ANIMO le possibilità ci sono e lavoratori extracom che prendono anche 2000 al mese ce ne sono, ma fanno FATICA FATICA TANTA FATICA.
entite Sgavioli, Tebaldi e company, ma pensate che in 14 anni di lavoro abbia solo scaldato la sedia o non sia stato in giro per l’Italia, a costo anche di sacrifici economici personali?
Ribadisco, ma la percezione della realtà ce l’avete o no?
FATICA, FATICA, FATICA (io dubito di chi slogeggia in questo modo, di solito sono persone che il culo non lo hanno mai mosso) ne ho fatta molta più di voi per guadagnare i soldi necessari per mantenere me e i miei genitori ed integrare la loro pensione (ma guardate un pò, succede anche questo in Italia!!!!), ed io devo sentirmi dare delle lezioni da voi, per di più su tesi oramai superate da più di 30 anni!!
Caro Ubaldo e la professionalità come si dimostra se non inoltrando curricula?
Ma veramente, dove vivete?
pensi quello che vuole su quello che faccio, non mi paga lei…
questo è un periodo in cui ho effettivamente poco da fare (e infatti sto molto scrivendo sul blog).
infatti lavoro solo una decina di ore al giorno.
quando sono incasinato spengo il computer oltre la mezzanotte…
una delle mie migliori amiche ha periodi in cui salta i pasti (tutti e due) e lavora anche 22 ore di seguito.
pero’ quando ha due giorni di calma va a fare shopping da prada, altro che arrivare alla fine del mese… (e anche lei arriva da una famiglia dove bisognava far durare un paio di jeans almeno 7/8 anni…)
mia moglie non la vedo da 4 settimane.
E’ in trasferta e ci sentiamo per telefono verso mezzanotte, quando siamo liberi tutti e due.
Il suo capo che è giapponese dice che la produttività in italia è uno schifo, e non si capacita di come ci sia questa attitudine a chiedere senza dare. (Se mia moglie stacca alle 23 lui generalmente non esce mai prima dell’una di notte. Un altro collega di mia moglie si alza alle 5 del mattino e si fa 170 km per venire a lavorare tutti i giorni. Rientra 5/6 ore la notte giusto per dare un bacio ai suoi bambini quando dormono. Ma ai suoi bambini garantisce un futuro senza troppe preoccupazioni economiche).
Adesso la pianto, sto già annoiando…
Mi spiace per le sue condizioni, sinceramente, ma dico solo che l’atteggiamento tipo “muro del pianto” non porta da nessuna parte.
La legge biagi c’è e ce la terremo, non crediate.
Quando ho cominciato io non c’era e mi hanno detto “apri partita iva”.
Mai avuto un contratto, di nessun tipo.
E’ cambiata l’economia mondiale e, come giustamente dice lei, in italia abbiamo troppi squali incapaci a guida delle aziende.
Per questo dico “cercate altre strade”
In bocca al lupo
Anch’io 10 anni fa, ho aperto una partita I.V.A. e io co.pro non esistevano.
La Legga Biagi non si cambia? No, no si cambia, magari nominalmente, si chiamerà Legge Treu, ma si cambia..
Vede, carissimo Ubaldo, 10 anni fa mantenere un abitazione costava all’incirca 5 volte meno di adesso, sa di quanto è aumentata la mia retribuzione in 10 anni.
Al massimo di 100 euro.
No, mi spiace, per quanto possa essere in buona fede, il suo “Energia, ragazzi!!!”, e il “Muovete il culo” di altri non lo accetto.
Di piangere, ho ragione non al 100%, ma al 1000%, di cercarmi altre opportunità non ho mai smesso.
Ho paura che voi, invece, di cambiare questo sistema imprenditoriale drogato non abbiate nessuna voglia.
Grazie legge biagi ora io disabile mi sento veramente fortunato!
Finalmente equiparato agli schiavi di prima del 1850!
Non è che voglia consolarti, ma vorrei farti notare un lato positivo.
L’Italia non ha mai avuto molta sensibilità per i disabili. (Uso il tuo termine, anche se forse non è del tutto appropriato: visto che usi il computer sei più abile della maggior parte degli italiani!!)
Appunto questo volevo sottolineare, che le tecnologie oggi possono aprire nuove possibilità di lavoro anche a chi non può muoversi liberamente.
Da quanto ho sentito, molte (o tutte?) università inoltre assistono persone con disabilità anche economicamente, fornendo computer, risorse dedicate e personale di assistenza.
Auguri!!
dimenticavo!!
e che ne pensate del lavoro interinale????
ti offrono 2, 3 o 4 giorni di lavoro!!!!
un’occasione!!!
e su sti miseri giorni di lavoro ci devi pure pagare le trattenute!!!
non ci resta che aspettare di compiere 70 anni e potere andare al cinema gratis e non pagar epiù il canone
viva l’italia!!!!
ASSISTENZA INFORMATICA MINISTERO DELLA GIUSTIZIA QUASI AL DRAMMA.
Da http://www.unioneordiniforensi.it/it/default.asp?opt=celentano&id=19131
“FOGGIA – Si cercano 10 milioni di euro per dare almeno un po’ di respiro ai tribunali, mentre i processi sono ormai in balia delle carenze organiche. Tra pochi giorni le societa’ informatiche smetteranno di anticipare a loro spese i servizi di assistenza ai software ad oggi senza copertura contrattuale se il Ministero non trovera’ le risorse per stipulare i contratti.
L’ipotesi emersa, riporta Italia Oggi, e’ che si potessero recuperare 10 milioni di euro per garantire il funzionamento dei pc per altri tre mesi. Intanto il Ministro di Giustizia ha chiesto il rinvio dell’audizione che sul tema avrebbe dovuto avere davanti alla commissione del CSM, irrigidendo una situazione gia’ tesa dopo la denuncia dei responsabili informatici degli uffici giudiziari dei consistenti tagli previsti dalla legge finanziaria. [Redazione]”
Fra 3 giorni ridiventiamo precari anche noi, anche perchè questa ipotesi dei 10 milioni di euro sta tramontando…
VIVA LE 3 I!!!!
Fausto Mamberti
Assistenza Sistemistica Gruppo Sisge
Uffici Giudiziari di ALESSANDRIA
Purtroppo, dopo aver letto i commenti , mi sembra che il problema viene dal fatto che fin da principio, ci si fida solo dell’insegnamento scolastico e basta.
Nessuno ci insegna ad avere spirito di intraprendenza, volontà, voglia di fare da sé. Tutti cercano un lavoro sicuro di dipendente. In futuro, si dovrà fare tutto da sé. Non ci sono più grandi industrie al riparo dai fallimenti e dai traslochi oltre-frontiera. Gli uccellini che credono di poter rimanere nel nido fino alla vecchiaia non imparano mai a volare.Vincono i figli buttati fuori dal nido non quelli che rimangono.
– Fare un libro sugli universitari che sono pagati 4 all’ora sarebbe una vergogna per tutti.Cosa proverebbe? Solo che uno tra 50 milioni riesce a far soldi con tutto ció che gli capita e che gli altri, una gran parte, non ha coglioni per cambiare la propria situazione.
Grillo, aggiungi anche quegli universitari che a 40 anni non hanno mai lavorato e stanno ancora ciucciando il seno della mammina pertanto già pensionata!
Ma questa é una cosa tipicamente italiana: Creare degli eroi con delle cicche! Dedicare un libro ai perdenti invece che ai vincitori. Osannare le debolezze. Chiedere un rimedio al genitore e se non và al sindaco e se non và al politico di servizio e se non và al sindacato e se non và, maledire il governo o il padre eterno invece di prendersela con sè stessi.
Esempio concreto: Ero a Venezia con una amica russa di 24 anni laureata in legge internazionale all’università di Berna. Un ragazzo ci passa vicino. Bel tipo simpatico che fa arrossire la mia amica con i suoi sguardi. Lo ritroviamo poi a vendere panini al bar della stazione. Niente di strano per un italiano ma per una russa che s’é pagata l’università a Berna con i propri soldi guadagnati fin dall’età di 13 anni facendo mille mestieri a Mosca, Cipro,Egitto ed ora a Dubai in un ufficio di giurisprudenza americano.Per lei il bel ragazzo é un cazzo. Col suo passaporto puó andare ovunque ma sta li a vendere panini.
E basta con queste lauree sventolate qua e la a mo’di fazzoletto “laurea in economia 110elode… io invece laurea in scienze dell’educazio…io qua io la”, ok ragazzi va bene sfogarsi ma e’ il momento di agire e non di stare a piangere, la nostra battaglia non ha colore politico non ne deve avere, siamo noi una forza, siamo tantissimi e dobbiamo far sentire il nostro grido sono con fabio….
Eh ma tu parli del dottorato più felice!
La sottoscritta è dottoranda senza borsa (per capirci, non ho neppure quegli 850 al mese), niente rimborsi per convegni perchè le riorse soono distribuite in base a non si sa bene quali criteri genealogici, periodo all’estero obbligatorio ma senza agevolazioni di alcun tipo, didattica, publicazioni, progetti, volontariato extra-tesi e…la certezza che non hai alcun futuro poichè non sei figlio di nessun accademico! In più, ovviamente, devi lavorare per poterti permettere il “lusso” di fare ricerca e così entri nel doppio circuito dello sfruttamento: di giorno distribuisci la posta, come postino precario, agli studenti universitari a cui, nel pomeriggio, fai da docente volontario (didattica assistita, pardon!).
No, scusa, il mondo della ricerca non rientra nella categoria “precariato” ma in qualche altra che non saprei bene come etichettare.
precaria???
che dici?
universitaria, 28 anni tra brevissimo..continuando così laurea al prepensionamento…
…solo lavoro a tempo determinato..i cosidetti “SPREMI E BUTTA VIA”..
ti dicono impegnati più che puoi per ottenere il tempo indeterminato..allora fai di tutto..ti uccidi con ore ed ore di straordinario…niente..alla fine..non hanno bisogno di te e nemmeno di altri..il tempo indeterminato è saturo!!!
da 7 anni..mille lavori…
buona a fortuna!!!!
Ricordo a tutti gli antiberlusconiani che la Co.Co.Co. è stata introdotta con il «pacchetto
Treu» sotto il governo Prodi.
Berlusconi origine di molti mali (concordo), ma non di tutti..
Purtroppo molti non la pensano come te (e come me). E proprio a loro mi volevo rivolgere con il mio messaggio: Prodi e Berlusconi devono essere valutati per quello che sono, che sono stati e che hanno fatto; non infunzione del partito di appartenenza.
Ringrazio questo blog per avere aperto gli occhi a molte persone, spero che ora non gli voglia chiudere il sinistro..
Il problema vero non è la legge Biagi, ma la situazione economica!!
La ragione per cui i datori di lavoro possono fare contratti da schiavisti è che c’è molta gente che cerca lavoro e pochi posti. Perchè il paese è in grave crisi.
Cambiate la legge Biagi? Cambia la forma, ma la sostanza no. Riceverete offerte da schiavisti come ora, solo in una forma diversa!
Il problema, caro Fabio, che Berlusconi l’ha drammaticamente peggiorata.
Se prima poteva essere uno strumento di ingresso nel mondo del lavoro, ora con la LEGGE BIAGI (che ha generato milioni di martiri…) l’ha peggiorata.
Hai sentito dei ticket lavoro acquistabili in tabaccheria?
Sai che Sacconi aveva promesso sanzioni per l’uso indiscriminato nelle aziende dei co.co.pro, salvo poi rimangiarsi tutto?
Paolo T
Non sono contrario alla manifestazione. Anzi, sarei felice se servisse.
Ma, se riuscite ad ottenere udienza, sapete cosa chiedere?
I problemi sono molto complessi e, da quel che leggo, a tutti sono chiari gli effetti. Non a tutti sono chiare le cause che hanno portato a questa situazione.
Secondo me, una manifestazione può essere costruttiva se è ben organizzata. Chi rappresenta il popolo deve aver ben chiaro il contesto, anche internazionale, in cui si trova l’Italia per poter avanzare richieste o fare proposte costruttive. Deve anche saperle comunicare alla gente.
Molte soluzioni proposte (anche dai politici) paiono serie ma, se applicate, accelererebbero il declino economico. Altre misure, semplici e a costo zero, non vengono nemmeno proposte.
Il problema è che una volta movimentate le masse, è molto facile che la situazione degeneri. Dato il livello di esasperazione attuale e la distanza dalla realtà dei politici di oggi, temo che questo sarebbe l’esito più probabile.
Secondo me, l’unica possibilità di ridurre l’impatto economico è quella di perseguire la massima efficienza del paese.
Alcuni esempi di misure da prendenre:
* Semplificazione burocratica (ridurrebbe i costi dei cittadini e, quindi, avrebbe lo stesso effetto di un abbassamento delle tasse)
* Riduzione dei costi dello stato (eliminando privilegi, sprechi, riducendo le gerarchie politiche e amministrative
* Riduzione dei consumi energetici (ad es. la mancata adozione di standard energetici nell’edilizia)
* Liberalizzazione delle professioni (maggiore concorrenza tra professionisti ridurrebbe i costi per i cittadini)
* Riduzione del debito pubblico anche attraverso dismissioni (se salgono i tassi di interesse… l’Italia è fritta!)
* Liberalizzazione vera dei servizi o supervisione stretta dei monopoli privati (Enel, Autostrade…)
* Riduzione del cuneo fiscale per i lavoratori…
…vabbè, ho già un programma più lungo di quello di Berlusconi! 🙂 Basta. Tanto non mi candido…
La proposta IMPORT=EXPORT è un’idiozia economica.
Anche regalare 2,500 ai bambini di oggi fino a 18 anni… o il cinema agli ultra-70enni.
Che gli dite a gente che fa queste proposte?
Caro Fausto, concordo sul fatto che le cose con Berlusconi non siano migliorate ma da lì a dire che sono peggiorate (cosa c’è di peggio nel lavoro a progetto rispetto al co.co.co?) o che col centro-sinistra sarebbe andata meglio…Bah, sono scettico.
PS: lavoravo come co.co.co e ora a progetto; ti assicuro che non è cambiato nulla nè in meglio nè in peggio.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
Ciao a tutti!
Anch’io vorrei raccontare la mia vita a progetto.
Sono laureata in Lingue e Letterature Straniere, russo e inglese. Mia madre è russa. mi sono laureata mentre lavoravo in aeroporto come cassiera in un ufficio cambio, dove ho lavorato per cinque anni con un contratto a tempo indeterminato. é stato il mio primo lavoro e ho avuto una fortuna pazzesca a ottenere il contratto a tempo indeterminato, grazie all’anzianità(2 anni) di iscrizione all’ufficio di collocamento – loro avevano agevolazioni così me l’hanno fatto subito.
Dopo la laurea quel lavoro mi è diventato stretto, ho cercato per un anno e mezzo, ma non ho trovato niente di niente, neanche un posto da commessa. Finchè l’anno scorso la ditta ha chiuso, liquidandoci con l’aggiunta di un bonus di 500euro! da notare che ci hanno avvisato tipo 2 settimane prima. Tuttavia finalmente ho avuto la possibilità di cercare di fare quello che veramente volevo: insegnare. Mi sono sposata e mi ritengo fortunata perchè mio marito ha un buon lavoro, tuttavia io voglio lavorare, 1) mi piace 2) voglio essere indipendente
Ora a 31 anni ho 2 contratti co.co.pro con la stessa società che organizza corsi di lingue nelle aziende e lavoro 8 ORE A SETTIMANA con loro, e arrivo a 13 ore a settimana con alcune lezioni private.
Nel frattempo distribuisco i miei curriculum ormai da 3 anni, ma niente
Il lavoro che faccio adesso mi piace moltissimo ed è il mio sogno, e ovviamente posso farlo perchè siamo in due e non abbiamo il mutuo da pagare, tuttavia 19euro lordi all’ora per recarmi in una ditta a 40 km da casa mia 2 volte alla settimana per fare 1 ora e mezza di lezione alla volta, nella loro pausa pranzo, sono un po’ pochini, visto anche che non c’è malattia o ferie, cioè le lezioni saltate si recuperano. Lavoro anche al sabato mattina e la sera dopo cena, insomma negli orari in cui mio marito è a casa, ma visto che adoro il lavoro non mi pesa più di tanto. Mi chiedo soltanto quanto può durare e a cosa mi porterà.ciao
Per l’Italia in generale penso che nel futuro la situazione sia destinata a peggiorare.
Per te, che parli russo, invece penso ci siano opportunità. La Russia è un mercato interessante per molte ditte italiane. Non solo per petrolio e gas, ma anche per beni di consumo. Quindi, mi pare che dovrebbe esserci richiesta di persone che siano in grado di comunicare con clienti/fornitori, redigere brochure pubblicitarie o siti web.
Buona fortuna!
Caro Beppe,
sono Marco 27 anni di Palermo.
ecco la mia storia.
Due Anni fa ho partecipato a una selezione all’ISMETT (centro trapianti nuovo nuovo)per formare 13 tecnici informatici specializzati per poter lavorare in aziende sanitarie di eccellenza,
ho vinto la selezione e mi sono fatto un anno di progetto (gennaio 2004 ottobre 2004)praticamente non pagato, mia sorella mi ha anticipato 300 euro al mese per poter almeno arrivare a pagare le bollette a fine mese.
Finito il corso, training on the job, dove mi ero fatto un culo così per lavorare bene e per farmi apprezzare, mi hanno detto grazie e arrivederci.
A gennaio mi hanno chiamato, io ovviamente nel frattempo cercavo di fare qualche lira in ogni modo e ci sriuscivo, e mi hatto detto, ma lo sai che ci manchi, hai lavorato bene, ci servi, fai una cosa vieni a gratis per qualche tempo “stagista” che poi vediamo… ok dico io, investiamo…
Il primo contratto Co. Co. Pro. arriva a marzo, agli inizi di aprile ho preso il primo stipendo, una miseria, e da allora vado avanti con due conttratti alla volta tra U.P.M.C. università americana ed ISMETT srl, salto da un contratto all’altro perchè come sai non possono farmi il terzo consecutivo altrimenti potrei contringerli ad assumermi. Nel frattemo la mia compagna 31enne mi dice, ma noi figli niente… io non voglio fare il primo figlio troppo grande, e quindi vai con il figlio, che tralaltro nasce tra meno di un mese, ed io ho sotto una bella base solida di un contratto co co pro.
La mia riflessione è:
perchè dovrebbero avere fretta di assumermi, lavoro come uno di loro, mi pagano un bel po meno, in più non ho ferie, non mi danno buoni pasto e guadagnando meno dei miei colleghi mi devo pure pagare il prando, se dovessi avre un problema medico o qualunque altra cosa possono sciogliere il contratto quando vogliono e lasciarmi nella merda, praticamente mi tengono per le palle.
Grazie Biagi.
E’ vero ho un lavoro, meglio dei miei colleghi di corso, ma a che condizioni
Caro Beppe,
sono un laureato in sociologia e grazie alla legge Biagi (pace all’anima sua e che Dio lo perdoni perchè non sapeva quel che faceva) ho lavorato molto, ma proprio tanto… peccato che non mi hanno mai pagato o pagato decentemente. E’ umiliante dover andare a fare colloqui su colloqui e spedire curriculum a destra e a manca e sentirsi dire sempre le stesse cose! Io non voglio lavorare a progetto per qualche centinaio di euro, spaccarmi il sedere e non avere uno straccio di diritto! Non ho ferie pagate, non posso mettermi in malattia, non posso infortunarmi, mi pagano una miseria e mi fanno pure mobbing! Mi minacciano pure! Non ce l’ho fatta più ed ora lavoro alla Pulispende e lavo vetrine, uffici, scale di condomini ma lameno mi danno 1000 euro al mese, ho diritto alle ferie e mi pagano anche i contributi e se ho la febbre me ne posso stare a casa e percepire qualcosa lo stesso… però ho dovuto farmi “raccomandare” per prendere questo posto. Con la laurea ora mi ci pulisco il di dietro e vivo così con questa umlilazione nel cuore giornaliera ma almeno vivo. Grazie Biagi e pace all’anima tua perchè non sapevi quel che stavi facendo.
Sono contento che tu Beppe abbia fatto questo post. E’ evidente come il maglio del ragionamento economico mondiale stringa sempre più e faccia anche uscire di senno i politici. E sì perchè vedi stà legge Biagi sta bene a tutti, sia di sinistra che l’hanno cominciata, sia di destra che l’hanno definita e mantenuta. E allora come si fà a dire che queta legge è un successo?? E’ un vero schifo invece! Come fa l’Italia a stare al cospetto degli altri stati europei in cui queste cose nemmeno se le sognano? Ci trattano come delle bestie. Hanno inventato un nuovo modo per fare i loro comodi e sfruttarci.
E certo: tu schiavo lavora per due soldi se ti sta bene sennò ciao, ed è tutto legale. Si era detto che rinunciando ai contratti da dipendente almeno le aziende avrebbero pagato di più invece pagano ancora meno di un contratto regolare. Bisogna fare una denuncia dobbiamo unirci tutti. Era meglio col lavoro in nero almeno li denunciavi.
Il libero mercato va bene in un mondo dove le persone hanno dei valori e sanno rispettarsi, ma qui in italia si pensa solo a fregare il prossimo. Dunque l’imprenditore o chi per lui pensa solo a “rifarsi sugli altri”. I veri imprenditori sono morti da tempo, quelli che creavano veramente qualcosa. Questa massa di cianquantenni che non si schiodano dalle loro sedie e che mantengono le loro posizioni ad ogni costo sono il vero impedimento per noi giovani, e ai politici stanno bene così perchè signori miei SONO QUESTI CINQUANTENNI CHE LI VOTANO! e sì sempre lì si và a cadere. italia repubblica fondata sul VOTO non sul lavoro.
E allora non meravigliatevi tanto se si vedono passeggini portati da 40enni che non sono, no, i nonni bensì sono i genitori! si siamo arriati a questo alla disgregazione totale di una generazione perchè non ci si può permettere certo di metter su famiglia.
Mauro, se ogni persona si organizza per se, va a finire che non si organizza nulla, cerchiamo di farla questa cosa, senza complicarci troppo la vita. Gli strumenti cha abbiamo sono quelli che sono, vorrei cercare di fare questa cosa con EFFICENZA, non lo faccio per eccesso di protagonismo, ma perchè mi rendo conto che se ogni persona fa a modo suo si rischia di non fare nulla e quindi ci si limiterebbe a scrivere in questo BLOG passivamente. Rinnovo quindi il mio impegno, chiedendo il supporto di gente di buona volontà, ma secondo me troppa carne al fuoco rischierebbe di bruciare l’iniziativa, detto ciò ti dico che le cose che hai sollevato sono ragionevoli, ma parli come se fossi un PARTITO, il mio intento è dare la voce al POPOLO, quindi poche regole pochi temi solo una DATA, un LUOGO almeno 5000 (WOW!!!) adesioni e questa colonna da leggere in coro !!!
Riassumerò per quanto possibile i vostri consigli e le vostre mail e userò il Blog di Grillo come canale ufficiale, accetto ogni vostro consiglio e lo discuteremo qui !!!
sono ancora studente,a parte i soliti lavoretti tipo cameriere o ripetizioni di matematica nn sono ancora mai entrato nel mondo del lavoro ufficialmente.
ma a leggere tutti questi commenti,la vedo grigia.
penso che la mobilità sul lavoro sia positiva perche spinge le persone ad aumentare le proprie competenze.ma una mobilità sana,come in inghilterra dove per lo meno con gli stipendi riescono a vivere dignitosamente e i ragazzi se ne possono andare di casa riuscendo a mantenersi da soli.qui pare nella maggior parte dei casi impossibile.
mobilità si,non sfruttamento
Mio marito, 33 anni, laureato, è stato assunto come geometra a tempo determinato in un ente pubblico. al termine dei 9 mesi avrebbero dovuto assumerlo, invece gli hanno dato un contratto di 2 anni, al termine del quale lo dovrebbero assumere, ma gli hanno già detto che probabilmente lo rinnoveranno di 3 anni… per aggirare la legge è sufficiente riassumere il dipendente dopo 20 giorni dalla scadenza del contratto. io mi sono laureata nel 2004 in archeologia, lavoro con contratti a prestazione d’opera, se ne trovo, per i quali vengo pagata a fine lavoro, che può durare anche mesi, durante i quali vado incontro anche a spese per il viaggio, il pasto… a mio carico ovviamente. Se volessi lavorare in un museo archeologico dovrei fare un concorso che richiede come requisito di aver già lavorato in un museo…. il cane si morde la coda! l’unico modo di acquisire quell’esperienza è fare uno stage, cioè lavorare gratis. per diventare funzionario di soprintendenza devo studiare ancora 3 anni in una scuola di specializzazione o vincere un dottorato, per poi accedere a un concorso…. ma i concorsi per le soprintendenze sono rari come le fumate bianche in vaticano. Per fare l’archeologo professionista non ci sono regole, non c’è un albo, non ci sono associazioni di categoria. Mi chiedo perchè per fare questo mestiere si debba studiare come un cardio chirurgo, e perchè una serie di professioni come medici, avvocati, psicologi, dentisti fanno lunghi percorsi di studio e praticantati o tirocini, però poi una volta avviati alla professione hanno guadagni di tutto rispetto, mentre gli operatori della cultura dopo anni di studio se va bene fanno la fame. E mi chiedo come sia possibile che nel Paese che poggia il culo su una miniera inesauribile di beni archeologici la professione dell’archeologo non sia minimamente tutelata nè riconosciuta. Ho 29 anni, un bimbo di 10 mesi, vorrei una casa, altri figli e fare il lavoro che amo e per il quale ho pagato 8 anni di tasse universitarie.
Ciao,
comincerei con un suggerimento:inutile convogliare a te tutte le mail(per chi legge ora sarebbe Fabio di Milano organizzatore dell’iniziativa di andare a Montecitorio),dividiamoci in città o regioni:essendo io del piemonte,potrei organizzarmi per convogliare tutte le persone di torino e dintorni.
Sarà durissima,ma bisogna farlo.
E bisogna riunciare una volta tanto ad una giornata di lavoro,bisogna prendere un treno e quindi pagarlo per andare a Roma,bisogna farsi sentire con cartelloni e dati inconfutabili e sopratutto non bisognerebbe concentrarsi solo su Berlusconi e proporre punti chiari:
proporrei:
I CONDANNATI IN VIA DEFINITIVA VANNO IN GALERA
INTEGRAZIONE LEGGE BIAGI CON AMMORTIZZATORI SOCIALI
UNA SORTA DI EQUO CANONE DA CONTRATTARE DIRETTAMENTE CON I PROPRIETARI DI CASE,SENZA INTERMEDIARI
PIANO PER LE ENERGIE RINNOVABILI
DICHIARAZIONE DEI REDDITI OBBLIGATORIA DEI POLITICI ED ABOLIZIONE DEI LORO PRIVILEGI(BADATE BENE,PRIVILEGI E NON STIPENDIO)
Questo è quello che mi viene in mente,ma di idee ne avrei moltissime:ho incontrato centinaia di persone che vorrebbero proporre un modello di sviluppo economico diverso,con creazione di ecovillaggi ognuno con casa propria e laboratori e cucine comuni,collettivizzazione dei mezzi di produzione e delle macchine,acquistate a metano,scambio di lavoro gratutito in base alle ore e non al costo,banche etiche e gruppi di acquisto solidali
Non ci si rende conto,legati come siamo alle nostre 4 cazzate,che di lavoro per tutti ce ne sarebbe in quantità industriale.
Per ultimo,rivolgiamoci ai cittadini,non ai politici:andiamo a Montecitorio a manifestare ma rivolgiamoci alla gente comune
Ma, non siete contenti?
Inanzitutto questa precarieta’ ci consente di svicolare tutta una serie di obblighi sociali a cui un tempo bisognava assolutamente attenersi:
trovare un lavoro fisso, sposarsi fare figli comprare casa e macchina, andare in vacanza,ecc.
Oggi abbiamo finalmente la scusa per farci gli stac…i nostri in santapace senza doverci sentire in colpa.
E poi che problema ci sarebbe, in fondo tutto il paese si regge su paghero’basta fare delle belle rate per 40 anni; vogliamo o no far girare l’econiomia? E per pagarle? Ma usiamo i soldi dei nostri nonni e genitori cosa vogliamo farne tenerli in banca a marcire? Meglio dilapidarglieli noi piuttosto che le banche!
Insomma il mercato del lavoro e’ indirizzato verso
il ricircolo dei vecchi stipendi. Non e’ che ora si guadagna poco e’ che prima si guadagnava troppo volete capirlo!
Francesco, tu hai figli? Se sì, studiano? Se sì, con che soldi paghi la loro scuola? Immagina di avere 35 anni tra un mese, un figlio che tra poco ne compie sette, di dover ancora pagare la tua casa, e di sapere che il tuo contratto (che ti dà meno di 900 euro mensili) scade tra due mesi. E non hai né ferie pagate né genitori ricchi che possano regalarti i soldi per pagare le bollette mentre cerchi un nuovo lavoro.
Immagina che il figlio non l’hai cercato, ma c’è. Poi dimmi se riesci ad andare avanti.
TROVI UN SECONDO LAVORO LA SERA, DA BENZINAI IN AUTOSTRADA, CERCHI DI ARROTONDARE LA DOMENICA LAVANDO AUTO ALL’AUTOLAVAGGIO, VEDI DI FARE IL PARCHEGGIATORE IN QUALCHE RISTORANTE, TI DAI DA FARE FAI GIRARE LE ROTELLE. SOLO ALCUNI ESEMPI CHE USAVO FARE ALCUNI ANNI FA. GIA’ MA FORSE TROPPO FATICOSO!!!!
SAI LE NOSTRE NONNE QUANTO VEDEVANO I LORO MARITI? PERCHè ANDAVANO IN FONDERIA PER 18 ORE AL GIORNO, MA VIVEVANO TUTTI DECOROSAMENTE E MANGIAVANO TUTTI.
HA RAGIONE FRANCESCO SI VIVEVA PRIMA DI SACRIFICI POI SUCCESSIVAMENTE TROPPO BENE. ORA BISOGNA ABITUARSI A SACRIFICARE DI NUOVO COME PRIMA, GIA’ MALE NOSTRE NONNE NON CI SONO PIù PER DIRCI COME SI FA ED INESEGNARCI.
HAI MAI FATTO LE TORTE IN CASA PER RISPARMIARE? LE TAGLIATELLE, O ALTRO? L’AUTO VAI ALL’AUTOLAVAGGIO O LA LAVI CON LA CANNA DEL VICINO O DEL CORTILE? l’OLIO DELL’AUTO LO CMABI TU O IL MECCANICO? LE SIGARETTE LE ELIMINI? L’AUTO LA USI IL MENO POSSIBILE? (I NOSTRI NONNI IN BICI E SEMPRE) IL TELEFONINO HAI L’ULTIMA GENERAZIONE? LA MACCHINA POTRESTI COMPERARNE UNA PIU ECONOMICA? HAI LA MOTO? HAI LA TELEVISIONE ULTIMO MODELLO? STEREO ECC? HAI IL NAVIGATORE PORTATILE? HAI MP3? AL MERCATO COMPERI MARMELLATA DI MARCA? LO YOGURT LO FAI IN CASA? COMPERI I FERMENTI LATTICI CHE COSTANO 120 eURO AL LITRO PER ANDARE AL CESSO? PUOI PRIVARTI DI QUALCOSA CHE LA SOCIETà TI IMPONE CON LA PUBBLICITà? RIESCI A FAR FRONTE AL CONFRONTO CON I TUOI AMICI ANCHE SE NON HAI LE STESSE COSE?
MAGARI NON E’ IL TUO ESEMPIO, MA CI SONO GENITORI CHEPUR DI COMPRARSI IL BMW E LE RUOTE IN LEGA CON … CON,…. ECC MANDANO IN GIRO I FIGLI NON VESTITI E GLI DANNO PANE E CIPOLLA. mA CERTO HANNO ANCHE LO SCHERMO PIATTO IN CASA.
BASTA DI ESEMPI NE HO TROPPI VIINO A ME TUTTI CHE VIVONO SOPRA LE PROPRIE POSSIBILITà. NON SARà IL TUO CASO, MA VEDI SE PUOI ELIMINARE QUALCOSA CHE LA SOCIETà TI SPINGE AD ACQUISTARE IL TUTTO FATTO CON INTELLIGENZA.
CIAO E CORAGGIO CHE L’ESSERE UMANO HA SEMPRE DOMINATO SE STESSO PERCHE’ E’….INTELLIGENTE.
CIAO
Le farmacie sono un ingiustificato monopolio. Uno dei tanti privilegi che vigono in Italia.
Che debbano essere liberalizzate è ovvio. E pure da tempo. Basta guardare quello che succede in altri paesi.
Sinceramente, mi stupisce il fatto che tu sia sorpresa.
La liberalizzazione, comunque, per te non è necessariamente negativa. Infatti, l’aumento di punti vendita aumenterà anche il numero di posti di lavoro nel settore. La competizione ridurrà i margini ma, dato che lamenti uno stipendio basso oltre che incerto, la tua situazione dovrebbe migliorare con la liberalizzazione.
salve a tutti, ho 33 anni e sono tra le ormai poche persone fortunate in italia ad avere un lavoro “fisso”. sono ormai 10 anni che lavoro per la solita azienda e mi sono specializzata in gestione aziendale e contabilità. quando ho provato a cercare al di fuori un posto un pò più di “prestigio” ho trovato solo un BARATRO. proposte scandalose e stipendi inadeguati per tipologie di lavoro da “professionista”. e chi ci prova più. cmq mi sento lo stesso vicina a chi il lavoro se lo suda tutti i giorni, nella ricerca di un posto “equo” e dignitoso: MISSION IMPOSSIBLE!!!
un ultima cosa, nella mia citta’ una società americana ha comperato una fabbrica e che dopo un mese ha deciso di chiudere, adesso 400 persone sono a casa e scioperi, manifestazioni, discussioni, disperazioni, non sono serviti a niente.
questo solo a dover di cronaca: W L’AMERICA!!
Ciao Fabio, come vorresti organizzare la cosa?
premetto che io sono un cittadino normalissimo, come tutti voi e non ho esperienza di organizzazione di queste manifestazioni, premetto anche che lo spirito che mi spinge non è di odio o rivalsa, anche perchè mi reputo lavorativamente parlando molto fortunato. Ma amo l’Italia e gli Italiani che hanno voglia di fare. Non ho idee organizzative, anche se ne avrei bisogno in quanto le mail che mi stanno arrivando sono molte ed io sto rispondendo a tutti fin che riesco. Quello che vorrei fare l’ho scritto sotto, come farlo ? beh per quello ho un po’ di problemi. Certo è che il primo problema è l’adesione, se saremo anche solo 100 o 500 secondo me non ne vale la pena ed il popolo avrà quindi risposto CHE STA BENE !!! Se saremo almeno più di 2.000 la cosa inizia a diventare seria, non so accetto consigli. Di una cosa sono certo, dovrà essere una manifestazione spontanea, apartitica, il POPOLO non ha mai manifestato la sua voce se non affidandosi sempre a qualcuno, partiti, università, sindacati ecc. Non so forse la mia è solo una visione.
LAVORO NEL SETTORE DEL PERSONALE DA 16 ANNI E TRA TUTTE LE “RIFORME” SUL TEMA CHE HO VISTO E PURTROPPO VISSUTO, QUESTA DI BIAGI E’ LA PEGGIORE!MI DISPIACE PER LUI MA E’ RIUSCITO A SCRIVERLA PROPRIO TUTTA PRIMA DELLA DIPARTITA..VOLER ADEGUARE IL NOSTRO SISTEMA AD ALTRI CHE COMUNQUE SI STANNO RIVELANDO FALLIMENTARI, NON E’STATA UNA BUONA IDEA. MA SECONDO ME IL PROBLEMA VA AFFRONTATO A MONTE: 1° LA SCUOLA PUBBLICA VA INCENTIVATA PER FORMARE NON SOLTANTO INTELLETTUALI, MA PROFESSIONISTI. DOBBIAMO RIPRENDERCI LE PROFESSIONI CHE STIAMO PERDENDO E NON DEDICARCI SOLAMENTE AI “SERVIZI”; 2° NON PERDIAMO QUELLO CHE I NS.PADRI HANNO COSTRUITO (CONTRATTI DI LAVORO, CONTRIBUZIONE ED ASSICURAZIONI OBBLIGATORIE..) ANCHE SE NON E’ TUTTO PERFETTO, A SCAPITO DI PRECARIETA’ ED INCERTEZZA FUTURE, PERCHE’ E’ QUELLO CHE CHI CI GOVERNA STA TENTANDO DI FARE! CIAO E BUON LAVORO A TUTTI!!
Ciao Beppe,
ecco qua la mia storia.
26 anni, laureata in Lettere con lode, Erasmus, ottima conoscenza di due lingue straniere, tante esperienze professionali maturate negli anni universitari (traduttrice, giornalista, redattrice…). Attualmente lavoro “a progetto” presso un call center. E a questo proposito vorrei correggerti: io non prendo 5 euro l’ora, ma 3,50. Lordi. Vorrei fare una scuola di specializzazione post-lauream e devo per forza lavorare per potermela permettere. Cerco di convincermi che questo non sarà il mio futuro, che mi aspetta di meglio, ma in questo momento è davvero difficile…
Mi chiedevo: ma cosa fanno i figli dei nostri palamentari (quando non sono impegnati a trastullarsi con costosissimi master stranieri)?
Laureata in lettere con lode… lavora al call center e conosce lingue straniere.
Due domande:
Che ti aspettavi di fare quando hai deciso di studiare lettere?
Se conosci lingue straniere e non sei soddisfatta della tua condizione attuale in Italia, perchè non cerchi lavoro all’estero?
concordo.
senza particolare astio nei confronti di nessuno, ma qui c’è una generazione intera che ha vissuto di illusioni e, soprattutto, la generazione prima che li ha illusi.
e che oggi infatti li mantiene.
Quando a un certo punto ho detto che volevo fare il designer industriale (mica il sociologo poi…) mia madre mi ha detto “tu o fai ingegneria, o medicina o giurisprudenza. E se mi torni a casa con un 24/30 dal giorno dopo vai a fare l’idraulico! oppure vai a fare l’idraulico subito. scegli.
se un giorno vorrai fare il designer lo farai da ingegnere, niente puttanate!”
oggi la ringrazio. ma proprio tanto
Ubaldo, tua mamma ti ha indirizzato bene.
Forse poteva aggiungere anche economia alla lista… Comunque, dall’ultima volta che è venuto l’idraulico, mi pare che anche quella alternativa in fondo non fosse male!
In merito alle lamentele sono d’accordo con te. Molti si lamentano di una situazione che non potevano ragionevolmente attendersi più rosea.
E mi pare che ci sia anche poca iniziativa. Servizi agli anziani, consegna delle pizze a domicilio… sono esempi di lavori che richiedono zero capitale e, magari, sono meglio che lavorare al call-center.
Però, riconosco anche che l’Italia di oggi è veramente un disastro. La generazione di prima ha accumulato una montagna di debiti (terzo debito del mondo in termini assoluti) e si è pagata le baby pensioni, si è regalata tassi di interesse altissimi, non ha promosso un’economia dinamica (tutela Fiat, ad es.), non ha sviluppato centri di ricerca, non ha fatto infrastrutture, non ha creato solide basi energetiche… non ha grandi ditte (sane).
Hanno lasciato un paese con un mare di debiti e con un’economia estremamente vulnerabile alla competizione dei paesi emergenti.
Anche l’etica mi pare che abbia raggiunto livelli indecorosi.
I giovani di oggi, si trovano a pagare per tutto questo. Non hanno sempre ragione ma, forse, non hanno nemmeno tutti i torti a lamentarsi.
concordo in pieno.
su tutta la linea.
pero’ a chi si lamenta non bisogna mai dirgli che ha ragione… se no si adagia ;-)))
l’unica cosa che mi sciocca è che io e tutti i miei amici dovremmo teoricamente appartenere a questa “generazione x” (sono del 70…) e invece conosco una sola persona che ha lavorato in un call center o ha fatto l’interinale…
per cui faccio veramente fatica a capacitarmi che quelli che hanno 4/5 anni meno di me non riescano a fare quello che abbiamo fatto noi.
Cioè ripartire dall’impresa. piccola, individuale, stramba, ma dall’uomo-impresa e non dall’uomo-dipendente.
(anche consegnare pizze o vendere torte su internet, come faceva una mia amica che oggi ha una gastronomia…).
saluti
Concordo a meta’,
senz’altro ci sono lauree che hanno meno sbocchi lavorativi, ma all’estero questi sbocchi ci sono.
Valentina sa due lingue straniere, volete dirmi che in italia nessuna industria ha bisogno di queste sue comptetenze?
Daltronde nessuna industria privata italiana ha mai fondato un politecnico privato quindi cosa aspettarsi?
@Alessandro Fini 24.02.06 15:13
Nessuno sta parlando di piacchiare nessuno, slo leggere ad alta voce questa colonna, ne servono almeno 5.000 o 10.000, se vuoi continuare a parlare fai pure, non so cosa otterrai, quello che vorrei io è impedire per un giorno ai politici di entrare a montecitorio. devono stare fuori ad ascoltare noi il POPOLO che gli legge in faccia la realtà della nostra condizione. Se vuoi restartene passivo, nessuno ti criticherà.
Io sto all’estero, quindi, per me è lo stesso.
Sinceramente, penso che ormai sia tardi per rimettere in ordine l’Italia.
Comunque, tanti auguri.
http://www.welfare.gov.it/EaChannel/PrimoPiano/borsalavoro.htm?baseChannel=PrimoPiano
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
ANNA ANNUNZIATI 23.02.06 15:05
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
antonella lisi 24.02.06 14:39
Più svariate mail (per ora una ventina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
Sono una ragazza di 29 anni, laureata in scienze politiche (indirizzo economico) con 110 e lode alla università di roma tre. Dopo un master che mi è costato 4000 euro e rotti sulla qualità e certificazione aziendale, ho trovato un posto di lavoro in una società di consulenza per la certificazione iso 9000 una srl con precisione. Ebbene dopo un periodo di stage durante il quale mi davano 150 euro al mese per lavorare 8 ore al giorno 5 giorni asettimana, mi hanno proposto un co.pro della durata di un anno a 650 euro al mese per 8 ore al giorno per 5 giorni a setimana. Non solo ma la normativa che si dovrebbe rispettare nel rapporto co.pro viene completamente disattesa: appena si entra in ufficio c’è un cartello che dice ” l’orario di lavoro è dalle 9.00 alle 18.00 e va rispettato”. Ma il co.pro non dovrebbe gestire il suo lavoro autonomamente?. Comunque nella mia società ci sono 14 persone di cui una sola con ontratto a tempo indeterminato mentre gli altri sono tutti e dico tutti con contratti a progetto. 650 euro al mese, 29 anni, fidanzata da 9 anni chi mi da il coraggio di sposarmi e mettere su famiglia??. La situazione lavorativa delle donne in Italia è disastrosa: se passi i 28 nessuno ti da lavoro perchè come minimo dopo 2 anni ti sposi e dopo massimo 5 vai in maternità… che vergogna. Scusate il nervosismo con cui ho scritto questo messaggio- ma come non posso essere nervosa e delusa da tale situazione?.
Sono in Co.Co.Pro da due anni presso un’agenzia di pubblicità.
Ora mi verrà prolungato il contratto di due anni con un’ulteriore differente qualifica per aggirare il vincolo legale… Però, in realtà, non mi va male, questo perchè il proprietario dell’agenzia è persona sensata e capace, oltre ad essere uno squalo.
Lavoro, e tanto, ma non c’è problema se sto male, quando sono in ferie mi pagano comunque, se mi ammalo (cosa che capità raramente) mi basta un sms con scritto “sto male, ci vediamo”, e ho uno stipendio di circa 2200 euro al mese. Il cocopro inoltre mi permette di avere altre attività tali da arrotondare abbondantemente quanto sopra.
Sì, sono fortunato.
Il problema sono le banche… La chiusura delle linee di credito.
Se non ci fossero i cocopro saremmo disoccupati.
Se non ci fossero le banche (o se cambiassero atteggiamento) avremmo una casa.
Caro Beppe grz per l’opportunità di farci sentire.Premetto che lavoro in un settore(agenzia modelle -qualifica:booker)in cui da sempre siamo ‘avanti’,tanto avanti che già da prima dei Co.Co.Co vigevano situazioni tipo ‘scrittura privata’ che avevano quantomeno il vantaggio,in caso di inadempienza del datore,di poterle impugnare e,con l’ausilio dei sindacati,e dimostrando di aver lavorato per mesi a orario pieno,automaticamente scattava la causa con il riconoscimento del pregresso,i versamenti etc.In questo senso diciamo che da tempo sono vaccinato,e molto più abituato di tanti miei coetanei(ho 44 anni)a cadere in piedi,ben sapendo che ci si può trovare in mezzo a una strada da un giorno all’altro.(es: non vivo sul rosso della carta di credito,risparmio sempre in contanti che tengo nel materasso,nn attivo 10 annni di rate x avere un’auto nuova etc).Ciononostante,ho avuto i miei momenti di panico (senza lavoro,single,famiglia in altra città, affitto da pagare)ma il Co.Co.Co prevedeva pur sempre 1 minimo di 1 anno,un periodo non etico ma diciamo gestibile.Poi venne il progetto.Aneddoto: a ottobre, mentre lavoravo senza alcun tipo di contratto,vengo abboccato da un’altra agenzia;arriviamo al 3’colloquio,e mi viene presentata la scaletta retribuzioni.Dice il boss:”Tra l’altro,come vedi,ti pagheremo lo stipendio anche ad agosto(mese di piena chiusura nel ns. settore)SEBBENE non sia previsto dal contratto progetto”.Gelo da parte mia.Pausa. Rispondo:”Sebbene io ad agosto invece cosa?mi iberno e nn mangio nn pago l’affitto etc?SEBBENE non se lo meritasse,ti ricordo che l’autore di tali contratti progetto è stato trucidato”. Chiedo scusa in anticipo ai famigliari di Biagi per il mio cinismo.Ma insomma!Come si può arrivare,nel 2006 Anno del Contratto come diceva Clarke,a ipotizzare che sia un benefit,un’extra il mese di ferie retribuito?Ma i ns.genitori,avrebbero mai immaginato che noi,figli del boom economico,saremmo stati privati di Tutto?13ma,ferie,Certezza del Lavoro?
Ciao Silvia sono Nicola, e posso assicurarti che ti capisco pienamente in quanto anch’io ho subito lo stesso trattamento infatti lasciai un posto di lavoro con la promessa di un contratto a tempo indeterminato, salvo sapere al momento della firma che mi trovavo di fronte all’ennesimo contratto a tre mesi, firmai ricevendo la promessa che al termine avrei firmato un contratto a tempo indet. ma alla fine dei tre mesi la beffa, venni a spere tramite l’ufficio di collocamento che stavo lavorando da due mesi in nero, quando ho chiesto spiegazioni al datore di lavoro la risposta e’ stata ” se non ti va bene dietro di te c’e’ la fila…”, che rabbia! Ho denunciato la situazione ma nonostante sindacati e avvocati sono 1annoemezzo che lotto per far valere i miei diritti, ma e’ dura farsi sentire, continuo a lavorare a singhiozzo ma ho 33anni e sono inkakkiato e moralmente molto giu’….
Ciao, grazie Beppe
Ho letto i vostri commenti e per vicinanza di situazione mi permetto di chiamarvi tutti amici, quindi, cari amici vi dico che c’è possibilità di sfruttare al meglio una situazione che può sembrare complicata e indistricabile.
Ci fanno il contratto a progetto?
Bene, come loro usano noi, noi usiamo loro.
Il contratto a progetto non prevede la malattia PAGATA?
Bene, io mi ammalo una volta al mese, apro una partita iva e mi offro come collaboratore secondo le mie mansioni ANCHE ad altri.
In questo modo il progetto resta attivo perchè non mi possono licenziare (decade per legge dopo 30 gg di malattia continuativa), ne sospendere un progetto (se non ben definito), l’importante è che il progetto (mi ripeto) avanzi.
Loro mi romperanno le palle in ogni modo però non mi lasciano a casa (non possono), mi minacciano di non rinnovare il contratto?
Se sono al secondo anno di fila con lo stesso contratto sono io che li minaccio di farmi valere con i sindacati se non mi assumono.
Nel frattempo lavoro per altre realtà con retibuzione oraria stabilità dalla categoria professionistica di riferimento per la partita iva aperta (COSTO 250 PER APERTURA e se non fatturo non pago nulla come libero professionista, tranne che nel caso di inquadramenti particolari -ensarco, etc- ).
Poi prendo il contratto a progetto e mi vincolo allo sviluppo del progetto e basta!
In questo modo non sono obbligato a presenza giornaliera, devo avere libertà di azione perchè io sono un collaboratore esterno e non un dipendente (retribuito a ore).
In questo modo metto in condizione le persone che mi vogliono sfruttare di non potermi licenziare (per la durata del progetto), mi faccio conoscere sul mercato (perchè è una grande compravendita umana il mondo del lavoro), arrotondo, mi rendo indipendente e sfrutto una situazione di ordinaria follia gestionale a mio favore.
Quanto detto vale per chiunque lavori nel privato, ragazzi si può fare!
LORO TI FOTTONO? NO, TU LI FOTTI!
Bel paese!
Con questo sistema prevalgono i più prepotenti o i più abili nell’utilizzo delle leggi. Non i più abili nel lavoro.
L’Italia non ha alcuna speranza.
guarda che cosi ti fotti da solo, in questo modo tu lavori come un dannato , chi ti paga non gli pare il vero che tu di dichiari “malato” meno giorni = meno spesa mentre per loro il risultato non cambia anzi migliora!
Ciao
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
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micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
sara.torchitti 24.02.06 12:19
Più svariate mail (per ora una ventina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
La Tav o le leggi ad personam sono problemi del tutto marginali nella catastrofica situazione in cui versa l’Italia oggi.
Con questa classe politica, in effetti, non c’è speranza di miglioramento, nè con Prodi, nè con Berlusconi.
Ma non credo che picchiando tegami possa cambiare qualcosa. Picchiando altro… (non so se è questo che dovremmo intuire) …si rischia solo di far precipitare la situazione.
Ci vorrebbe una nuova classe politica.
Laureata, 51 anni di età, con alle spalle 30 anni di contributi INPS da lavoro dipendente presso un gruppo industriale di una grande città del Nord. Causa cessazione attività dell’azienda, oggi mi trovo in mobilità non indennizzata e senza occupazione. La mia ultima esperienza è stata un incarico a tempo determinato di un anno in una piccola società di servizi, conclusosi con un licenziamento dopo soli quattro mesi per giustificato motivo oggettivo (intimato per ragioni inerenti l’attività produttiva e l’organizzazione del lavoro). L’idea che mi sono fatta è che chi assume gioca al ribasso e io, più anziana, sebbene laureata e con esperienza, costo di più di un giovane. Ma non dovremmo lavorare fino a 65 anni almeno (60 con lo sconto donna)?
SALVE A TUTTI.MI RISPECCHIO NEI PROBLEMI INDIACATI DA VOI ISCRITTI IN QUESTO SITO OVE OGNUNO O PER UN LAVORO O PER UN ALTRO SI TROVA NELLA PRECARIETA PIU’ ASSOLUTA!HO QUASI 27 ANNI E LAVORO ALL’AEREOPORTO DI ROMA..S.P.A. UN’AZIENDA SFRUTTATRICE, LA QUALE COME FORZA LAVORATIVA HA L’80% DEL PERSONALE STAGIONALE..BIAGI? BEH LA SUA LEGGE E’ STATA APPROVATA, MA FUNZIONA SOLO UNA PARTE(QUELLA CHE FA COMODO AI POTENTI). ALLORA IO E QUASI TUTTO IL PERSONALE ADR(AEREOPORTI DI ROMA) CI RITROVIAMO A SUBIRE UN FUTURO CON 1000 PUNTI INTERROGATIVI.ORA NN SO’ QAUNTI SIANO I DIPENDENTI DESCRIVENDOLI CON UN NUMERO MA SOLO NEL MIO SETTORE SIAMO PIU’ DI 3000 PERSONE A VIVERE QUESTO DISAGIO.PER NON PARLARE DEGLI ALTRI VETTORI:COME ALITALIA E IL SUO PERSONALE E TUTTI GLI AEREOPORTI D’ITALIA.
IL LAVORO AEREOPORTUALE E’ UNA DI QUELLE COSE NASCOSTE NESSUNO LO VEDE E NESSUNO LO SENTE..TRANNE QUELLI CHE CI LAVORANO..OLTRE ALLA PRECARIETA’ DATA DA QUESTE AZIENDE IL MODO NEL QUALE SI LAVORA NON E’ AFFATTO COERENTE CON LE NORME LAVORATIVE. OGNI GIORNO SI RISCHIA SULLA PROPRIA PELLE SOLO PER TENERE I TEMPI CON LE PARTENZE DEI VOLI E A SALVAGUARDARE LA NOSTRA SALUTE NN CI PENSA NESSUNO. PENSATE SE FAI MALATTIA PERCHE SEI MALATO, AL TUO RIENTRO DEVI VEDERTELA CON IL CAPOUFFICIO CHE TI BLOCCA I TURNI NON TI FA FARE PIU’ ORE LAVORATIVE E CERCA DI RENDERTI LA GIORNATA LAVORATIVA PIU’ PESANTE DI QUELLO CHE GIA’ E’! NEL 2001 AVEVAMO UN CONTRATTO A 6 ORE(TURNISTI)DAL 2002 FINO AD ORA IL CONTRATTO E’ PASSATO A 4 ORE LAVORATIVE.(SE SI E’ INTERESSATI A QUESTO, POSSO RISPODERE O RACCONTARVI I METODI LAVORATIVI TRAMITE e_mail) ERGO E’ FACILE DIRE: ABBIAMO RISOLTO IL PROBLEMA DELLA DISOCCUPAZIONE! CARO BERLUSCONI! ORA SI DOVREBBE PENSARE UN PO’ AL PROBLEMA DELL’INFLAZIONE.NO?SONO 5 ANNI CHE OCCUPO QUESTO POSTO E NON MI SENTO TUTELATO DA NESSUNO TRANNE CHE DA ME STESSO..I SINDACATI?BUUUH.BEPPE NON HAI MAI PENSATO A FARE NA RICERCA SUI METODI LAVORATIVI DEGLI AEREOPORTI!STRSCIA L’HANNO CACCIATA..TU PUOI FARE DI+
Ho lavorato a tempo pieno, con orario giornaliero 9.30-18.30 e straordinari, per due anni,in un’agenzia bolognese di organizzazione eventi in qualità di responsabile contabilità.
I primi 15 mesi come co.co.co e i restanti 8 mesi con contratto co.co.pro.
Oltre alla contabilità mi sono occupata in prima persona ,negli ultimi mesi, anche di organizzazione anteprime cinematografiche.
Il lavoro era senza dubbio interessante, almeno nell’aspetto più “evoluto” ma nonostante questo mi sono voluta cercare un lavoro in regola, a tempo indeterminato, nella speranza di una maggiore sicurezza economica.
Naturalmente non ho ricevuto nessuna liquidazione al momento del licenziamento…
Trovando lavoro in un bar, stando alle parole del gestore, avrei avuto lastabilità che sentivo necessaria,grazie ad un contratto a tempo indeterminato regolare.
L’amara sorpresa quando ho scoperto che avrei firmato un contratto di 3 mesi (periodo di prova…) con 20 ore regolarmente segnate in busta paga e le altre 30 ore (si, 30 ore) in nero pagate 5 ciascuna. 50ore settimanali per 900 mensili.
Sono stata un’ingenua, su questo non c’è dubbio, nel fidarmi sulla parola.
Ho protestato e sono stata licenziata dopo appena 8 giorni di lavoro senza poter neppure chiedere la disoccupazione perchè i precari, i co.co.co e i co.co.pro non hanno diritto neppure a quella: cornuti e mazziati…
Sono in causa, naturalmente, perchè non ho alcuna intenzione di adeguarmi e subire queste prepotenze ma come andrà a finire non riesco ad immaginarlo, in questo Paese beffa…
ho 27 anni Perito Informatico con 5 anni di lavoro:
Finora sono sopravvisuto…
.. ma domani?
Imporre di assumere tutti i consulenti e precari
direttamente dalle societa’ dove lavorano a Tempo Indeterminato? (come hanno fatto con gli interinali)
L’aternativa e’ diventare tutti Imprenditori di se stessi.
Quindi:
-Lavorare per un (1) solo cliente alla volta…min. 8 ore
(il telelavoro non esiste? Non ti fidi? O cosa?)
ho 27 anni Perito Informatico con 5 anni di lavoro:
Finora sono sopravvisuto… ..ma domani?
Imporre di assumere tutti i consulenti e precari direttamente dalle societa’ dove lavorano a Tempo Indeterminato? (come hanno fatto con gli interinali)
L’aternativa e’ diventare tutti Imprenditori di se stessi.
Quindi:
-Lavorare per un (1) solo cliente alla volta…min. 8 ore
(il telelavoro non esiste? Non ti fidi? O cosa?
Come Privato ti sviluppo in 3 ore di lavoro quello che ti aspetti per tutta la settimana
dove,e quando decido io,ti farei anche risparmiare.. 🙂 )
– Ricerca e Gestione Rapporti con il Clienti (facco anche il Commerciale? MASSSI’)
– Corsi di approfondimento (autofinanziati)
( nel mondo dell’ informatica, senza, sei finito..)
– VIVERE (sai com’ e’… avrei anche una famiglia)
– Vogliamo parlare di tempo per ferie e malattie?
Decidetevi: Impiegati O Imprenditori? Ma basta che Vi decidete…
Non mi sta bene lavorare come un imprenditore (senza p.Iva non mi scalo manco i costi)
ed essere pagato meno di un impegato…
ah… e poi’ c’e una questione…
se non erro i contratto possono essere sciolti (anche se Annuali)
con 15 gg di preavviso…
saluti Beppe..
http://www.generaleindustrielle.it/voi/news-notizia.asp?id=257
A monza c’è il call center televoice che lavora in outsourcing per TIM!!!!!!!!!!!!!!
ad esempio, io mi chiedo se un annuncio del genere è legale…
http://www.generaleindustrielle.it/voi/news-notizia.asp?id=257
>>>>>>>>>>>>>M O B I L I T A Z I O N E
visita e manda un commento
http://www.aldomoro.blogs.it/
La mia opinione è che: aziende e datori di lavoro hanno guadagnato due volte.
Guadagnano sulla nostra precarietà.
Guadagnano sui nostri stipendi.
Una legge corretta doveva favorire la ripresa dell’economia garantendo un futuro da “assunti” e non ci collaborazione a vita.
Vogliamo parlare poi dei contributi previdenziali! Quello che si sa di sicuro è che sono pochi.
ormai un impiego fisso non si trova più nemmeno a pagarlo, se possono cercano sempre di rifilarti qualcosa a tempo determinato con la promessa della promessa della promessa… di un posto fisso.
Perchè il popolo deve esser flessibile e chi ci comanda (che poi eleggiamo noi) no?
Perchè non rendere precari anche persone che hanno fior fior di benefit nonchè uno stipendio gonfiato a dismisura (con la scusa di esser meno corruttibili con stipendi alti…).
Questi non sono politici incapaci, sono solo uomini corrotti nell’animo e senza un briciolo d’etica e di altruismo.
adesso vuoi vedere che è colpa degli oprai,ma è per questo che ci prendono per il culo,sembri un membro della confindustria.magari se ti è andata bene ti sei comperato un alloggio con tutti quegli anni di lavoro il tuo padrone chissà in quali paradisi fiscali a messo i suoi risparmini….cose dei pazzi
Ho 29 anni e lavoro come consulente informatico da 5 anni preso la stessa azienda prima Partita I.V.A. poi co.co.pro. il mio cotratto è sempre stato semestrale. La cosa triste è che oltre ad essere precario mi ritengo “fortunato”!!!
LAUREIFICIO DI MASSA: SIAMO ALLA SAN PIO V
(La laurea ormai ha perso il suo valore, ma solo per chi la “prende”, non certo per chi la .. VENDE!!!)
*************************************************
C’è sempre meno lavoro per i giovani e il pezzo di carta
non fa più la differenza. I laureati hanno quasi gli stessi stipendi
dei diplomati. Due laureati su tre non trovano lavoro.
Tanti giovani “scappano” dalle università. Ma non
sarà perché ha perso di valore la laurea?
Vediamo come si prende l’ambita pergamena. Ormai con la storia dei crediti
basta munirsi di una calcolatrice e mettere mano al portafoglio:
se ti manca qualche credito scegli un esame che vale i
punti mancanti e vai; inoltre se sei un poliziotto, un carabiniere o un travet,
potresti accorgerti alla fine che ti manca solo
qualche credito e con due chiacchiere alla San Pio V
e un mucchio di euro sei già LAUREATO!
Il PEZZO di carta è tuo. Non vale un C O, ma è tuo!
Certo ci sono molti studenti “da fare” in uno stesso giorno.
Ma niente paura : IL LAUREIFICIO DI MASSA,
che ha snaturato il valore stesso dell’università, non ti deluderà!!!
Alla San Pio V hanno il ciclostile, un pò caro, ma “S I C U R O”!!!
Sarà che convivo anch’io. Sarà che anch’io alle 12 passate dello stesso giorno, sono a casa davanti al computer. Sarà che forse sono incinta. Sarà che sono precaria dal 2000. Sarà che non ho una lira, un conto in rosso da 2 anni, le tasse dell’immondizia erretrate, bollette sempre più alte, l’impossibilità di comprarmi un paio di scarpe se non calconlando mille altre spese. Sarà che leggere sul questo blog di centinaia di persone di 50/60 anni che non hanno un lavoro, che si impegano nei call center, che non hanno più una dignità parificata alla loro età. Sarà che alla fine ti accorgi che l’amore non basta.Sarà che quasi tutti i miei beni materiali sono dei regali..
Non immagini quanto ti capisca, quanto ti sia vicina in questo momento
ps:
il post era in risposta a quello di Sara Torchitti del 24/02/2006 delle ore 12:07
Mamma mia come ti capisco… non vado dalla parrucchiera da mesi… e dalla disperazione ogni giorno trovo un capello bianco nuovo di zecca… cerco di sdramatizzare…
stefania
🙂
per ogni dramma ci dev’essere uno sdramma
ciao
sara
sara palma unisciti a noi per organizzare la manifestazione, naturalmente parlo anche a tutti quelli che sono interessati,io ho risposto all’appello di fabio se volete scrivermi per adesioni sara.torchitti@email.it,facciamo sentire
Hai il conto in rosso e le bollette in arretrato…
Hai pensato a come manterrai il bambino??
Ciao sono ancora uno studente universitario,22 anni, architettura al 2 anno ma mi porto avanti perchè bisogna pensare al futuro… percio vorrei cominciare con te e con chi c’è a far capire ai “gestori” della socièta ma nostri dipendenti che le cose non funzioneranno come credono perchè la mia generazione ha veramente intenzione di cambiare le cose e io sono il primo a volerlo fare!!!!!!
UNITI, UNITI, UNITI, tanti cervelli tente idee una sola direzione….
LIBERTA in un paese che crede di essere libero ma non lo è in niente…….. neanche la libertà di potersi creare una famiglia e viverla con dignità!!!!!
La mia storia ricalca quelle di migliaia di altri ragazzi. Cazzo! Sembra che in Italia l’essere laureati sia un’aggravante! Ho prestato servizio presso un’ente pubblico del Veneto (non ne faccio il nome per probabili ritorsioni). A)Sono arrivato e mi hanno consegnato un contratto (6 mesi)praticamente fuori legge perchè ero arrivato all’ente con un preciso incarico poi scopro nel contratto che devo fare dell’altro. Ovviamente (perchè se no ti lasciano a casa o fai la figura del pivello che vuole rompere)non protestai anche se qualsiasi dipendende assunto a tempo indeterminato mai avrebbe firmato un simile contratto. Noi siamo constretti. B)Buoni pasto ovviamente manco a vederli e sarebbero un nostro diritto. C) Ho subito angherie psicologiche di qualsiasi genere. D)Alla fine del mandato (6 mesi) sono stato lasciato a casa per incomprensioni altrui senza che dalla dirigenza sentissi profferir parola. Non una motivazione, un saluto, niente. Non mi frega molto di destra o sinistra questa è la situazione attuale che un neolaureato deve sopportare. Chiunque prenda il potere non potrà sbagliare o ci danno più tutele o l’Italia andrà a puttane.
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
Paolo T 24.02.06 11:42
Più svariate mail (per ora una decina)
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
La penso esattamente come te, basta essere passivi, se dobbiamo cambiare le cose bisogna
assolutamente passare all’azione
Ciao
Ho 29 anni e lavoro come consulente informatico da 5 anni preso la stessa azienda prima Partita I.V.A. poi co.co.pro. il mio cotratto è sempre stato semestrale.
il mio convivente è un co.co.pro.,abbiamo due bimbi piccoli,coraggiosi,il mio cmpagno lavora otto ore al giorno,niente mutua,paternità,ferie pagate,nessuna possibilità di accendere mutui per la casa,per cmperare una macchina,una lavatrice un televisore,niente assegni familiari….questa situazione è diventata insostenibile e devi stare anche zitto perchè altrimenti lo perdi questo favoloso posto di lavoro….qui si parla di dignità umana calpestata…ma che futuro daremo ai nostri bimbi? dimenticavo,noi facciamo parte di quelle famiglie che hanno ricevuto il bonus di 1000 euro….berlusca,ma va a cagare più asili e nidi gratuiti per le famiglie.
sara mamma molto arrabbita
Ho dimenticato di citare il favoloso SERVIZIO CIVILE, impiegato sempre più come modo legalizzato per sfruttare i giovani (avete notato che nell’ultimo bando hanno alzato l’età massima a 28 anni? per sfruttare sempre di più) in moltissime aree di lavoro.
Infatti, i progetti di servizio civile spaziano dall’impegno nel sociale all’impiego in PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI….
Molte biblioteche comunali funzionano grazie alla presenza dei volontari del servizio civile. I Comuni chiedono un “volontario” del servizio civile per farlo lavorare come sguattero negli uffici dove il personale è carente (o lavora poco?). Ci sono uffici che sistematicamente, ogni anno, hanno due volontari al proprio servizio: finito l’anno, via il volontario veccho, si prende quello nuovo. Il volontario dovrebbe lavorare 6 ore al giorno per 420/mese + qualche spicciolo, ma, siccome stiamo parlando di volontariato, é richiesto normalmente di fermarsi oltre l’orario stabilito. E se il volontario cerca un lavoretto part time per arrontondare, viene ostacolato dalle esigenze del ufficio…(“lei è volontario, quindi ci aspettiamo massima collaborazione”). Peccato che sul sito del servizio civile non siano più visibili i nomi degli enti che hanno attivato un “progetto” per il servizio civile gli anni scorsi…Aspettate il prossimo bando e andate a vedere, sicuramente ci saranno progetti che con l’impegno sociale non hanno nulla a che vedere.
Io ho sostenuto il colloquio, sono stata selezionata, ma ho rifiutato, visto il basso livello morale della gente con cui avrei dovuto lavorare (o meglio, PER cui avrei dovuto lavorare). Spero che chi ha preso il mio posto sia contento della scelta che ha fatto (ovviamente al colloquio di selezione c’erano solo laureati in cerca di un’occupazione temporanea che almeno potesse arricchire il curriculum).
Sono 8 anni che ho un contratto lavorativo ridicolo.
Prima si chiamava co.co.co., poi si è chiamato lavoro “a progetto”.
Meno male che almeno il lavoro abbia un “progetto”, perchè io non posso permettermi di progettare proprio nulla.
Con questo tipo di contratto non ho nessuna garanzia, vado al lavoro con la febbre perchè non ho la malattia pagata, per non parlare delle ferie…
Lavoro in una casa famiglia per ragazzi autistici; lavoro onorevole, mi sento ripetere da chi mi chiede che lavoro faccio; peccato che non la pensino così le banche quando vado a chiedere un mutuo per comprare un monolocale per poter finalmente sposarmi! Mi dicono che il mio contratto di lavoro non da garanzie…
E così a 38 anni vivo ancora con mamma, sono frustrata per questo e non voglio pensare che tra qualche anno il mio orologio biologico si fermerà senza che abbia potuto essere madre.
Grazie Stato Italiano, grazie di tutte le frustrazioni che mi dai!
Cari amici blogger e Caro Beppe,
mi unisco al coro di “disperati del futuro”; aggiungo alla già lunga lista di esperienze precarie della nazione la mia:
ho 29 anni laureato in architettura con tesi in architettura bioclimatica
svariati corsi sulle energie alternative applicate all’edilizia (solare termico, fotovoltaico, geotermico, etc.)
e master in architettura bio-ecologica e tecnologie per l’ambiente…
potrei continuare ma non mi pare la sede per mandare il mio Cv; cmq stà che nonostante i miei investimenti in una specializzazione in cui credo fermamente, sia nei studi di architetti (grandi o piccoli che siano) sia in società (esco comprese)non trovo di meglio che disegnatore tuttofare a 3 euro l’ora!!!
Mi sembra quindi che non solo abbiamo una classe politica scandalosamente non preparata e/o menefreghista, ma una strutturazione delle università come macchine mangia soldi, dei studenti al più inesperti e speranzosi di crearsi una piccola nicchia in cui vivere decentemente a favoree dei grassi ed ammuffiti baroni universitari…
scusate lo sfogo!
Cmq se entro il prossimo autunno non riusciro a crearmi la mia piccola nicchia, e continuerò a pesare sulle spalle dell’unico genitore che mi è rimasto, sicuramente emigrerò in lidi dove chi lavora è un essere umano non una “risorsa” da spremere!!!
PS
il lavoro c’è ma è che viene pagato una merda (quando viene pagato!)
è amaramente vero, ci sono forse troppe persone in Italia che amerebbero essere i “furbetti del quartierino”, ma non ce ne possiamo andare tutti … lo sappiamo benissimo … oltre a dargliela vinta, sarebbe sbagliato da parte nostra lasciar DISTRUGGERE a questa gente il nostro paese, il nostro passato, la nostra cultura, la nostra storia e lasciargli anche distruggere i nostri sogni, le nostre speranze, le nostre aspettative, in sostanza noi stessi e la nostra vita.
siamo cresciuti a forza di films americani in cui l’eroe di turno vince sempre … non possiamo proprio fare in modo di essere noi, per una volta, quell’eroe?
… “di goccie è fatto il mare” se ogni goccia facesse la sua parte …
intanto noi siamo un inizio, ma non dobbiamo fare i “soliti giovani” che dopo poco si stancano e lasciano perdere, dobbiamo perseverare, il percorso è lungo e difficile e noi dobbiamo esserne consapevoli.
Sono d’accordo con tutti quelli che dicono che adagiarsi grazie al posto fisso è solo un male. Basta guardare come funzionano gli enti pubblici…un disastro. Vi faccio un piccolo esempio: siete mai stati in una biblioteca? La maggioranza di quelli che ci lavorano sono semianalfabeti (parlo della gente al prestito). Entrati 20 anni fa quando prendevano cani e porci e bastava la terza elementare! Man mano che li mandano in pensione (beati loro che ce l’hanno) non vengono più assunti giovani per rimpazziarli ma si utlizzano OVVIAMENTE persone con contratti a progetto.
(andate a vedere CHI fa andare avanti, per esempio, le bibliteche universitarie dei dipartimenti, ragazzi sottopagati!)
Quando il personale assunto non è in grando di fare il proprio lavoro – ossia sempre – chi si chiama a salvare la situazione???? Ma ovviamente gente COMPETENTE E A PROGETTO, giovani laureati e specializzati che hanno tutte le competenze del caso ma devono lavorare per coopertive che pagano una miseria e ti danno il lavoro solo per qualche mese.
(Piccolo esempio: ma si possono offrire 2 euro all’ora? Avete letto bene 2 euro all’ora offerti non all’ultimo sguattero – quello prende di più – ma a architetti!)
I deficienti intanto se ne stanno col culo al caldo, le loro belle malattie pagate, ferie, tredicesime ecc. ecc. per non fare un cavolo di niente avendo la fortuna di stare in posti dove NON DOVREBBERO STARE dato che non hanno nessun titolo. E lo Stato, oltre a mantenere loro, sborsa altri soldi per le gare d’appalto, perché comunque ci vuole gente che il lavoro lo porti avanti.
Ah, bella roba
eccomi qua, anche io faccio parte della categoria “morti di fame” co co co… 42 anni mamma , commessa a 500,00 al mese senza contributi ferie ecc , separata , il mio ex marito mi da (non tutti i mesi) 200,00 per la bimba, come viviamo io e mia figlia ? beh immaginate …….
So che non sono fatti miei, vorrei solamente sapere come mai con il tuo ex marito non vai piu’ d’accordo. E’ mica per colpa del lavoro??
Sai attualmente c’è piu’ gente divorziata e/o divisa..e questo mi preoccupa molto!!!
Abbiamo bisogno di amore!!!!!
Ma che amore???? QUI ABBIAMO BISOGNO DI UN LAVORO DIGNITOSO! pagato dignitosamente! altro che balle.
CERTO HAI RAGIONE…IL LAVORO PRIMA DI TUTTO!!!
MA E’ IMPOSSIBILE CHE TUTTO STIA ANDANDO IN ROVINA
STIAMO DIVENTANDO TUTTI PAZZI
SALUTI
Francesco
Gente qui non cambierà niente, suvvia se effettivamente la maggioranza del popolo Italiano vota per una coalizione guidate da un personaggio che non crede minimamente alla giustizia, che ha violato per anni le regole del mercato grazie a compiacenze politiche a destra e a sinistra, che non si fa scrupoli nel legiferare leggi ad personam etc etc… non è lui il problema, il problema siamo noi che siamo nati nel posto sbagliato nel momento sbagliato, c’è poco da fare, la maggioranza del popolo italiano, prossimo a forse pensione, ama i cosiddetti furbetti alla Ricucci, quelli che dicono di guadagnare miliardi e dichiarano al fisco qualche milione di lire, li ritiene esempi da seguire, magari con i soldi altrui e se non la pensiamo così sbagliamo, e soprattutto sbagliamo paese, uniamo le nostre forze e organizziamoci per emigrare finché possiamo.
CARO BEPPE,
qui mi sa che un libro è troppo poco…non so neanche se ti basta un’enciclopedia
Siamo arrivati veramente alla soglia della sopravvivenza..non è possibile che si è arrivati nel 2006 ad essere “piu’ che schiavi” di un lavoro (che il piu’ delle volte non è quello per il quale hai studiato)alla quale sempre meno abbiamo la possibilità di svago.
Siamo costretti a lavorare perchè dobbiamo pur mangiare…e quante spese che ci sono!!!Ma chi ci aiuta?????Pochi ormai fanno realmente le proprie (e già stressate) 8 ore..E mi chiedo..e i sindacati???Dove stanno???(Oggi come oggi è piu’ sovente vederli dalla parte dell’azienda)
Non c’è piu’ un attimo per stare in famiglia, per coltivare determitati hobby..niente, arrivi a casa stanco morto e l’indomani arriva presto per un’altra “battaglia” da continuare.
E poi noto un’altra cosa…tutti vogliono subito tutto!!!Senza dignarsi minimamente che potrebbe verificarsi un intoppo (es. una auto puo’ bucare, piu’ rompersi ecc ecc) e ci si infuria se non si consegna entro la data stabilita!!!!
E sono sempre le stesse persone che lavorano effettivamente, mentre gli “altri” (amici degli amici dei rispettivi capi), guardano internet, giocano al computer, possono godere di qualsiasi permesso o ferie…
Non è piu’ vita questa!!!!!Cosa dovremmo aspettarci per un futuro??? Ho molte paure e ansie..
In attesa che veramente in questo campo (lavoro)
si possa veramente non solo discutere ma realmente vedere qualche spiraglio, saluto tutti i blogger
FRANCESCO
P.S.: IL LAVORO E’ VERAMENTE QUELLE CHE CI PUO’ CONTINUARE REALMENTE A SORRIDERE!!!!
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Ricevo consensi solo da:
micky boniotto 23.02.06 18:14
emiliano bombardieri 24.02.06 09:46
ne aspetto altri sono determinatissimo ad organizzarla personalmente questa manifestazione
chi volesse aderire visto che il blog è quantomeno anonimo, puo’ scrivermi a questo indirizzo mail:
aktarus1973@hotmail.com
mi chiamo mauro, ho 32 anni e sono laureato in sociologia.
sono papà di 2 bambini e sono un operaio precario o stagionale (alitalia), anch’io vittima della “favolosa” legge biagi. Spero vivamente in un cambiamento radicale nel mio paese a partire dall’11 aprile, altrimenti emigrerò all’estero.
ciao Beppe.
Ho 34 anni e sono precaria della ricerca.
Lavoro all’Università dove svolgo il lavoro di un ricercatore, cioè tengo corsi, seguo tesi di laurea di primo e secondo livello, faccio parte di commissioni all’interno del corso di studi presso il quale svolgo la maggior parte del mio lavoro. Nel 2004 ho lavorato 7 mesi senza contratto. Poi ho avuto un assegno di ricerca che ora scadrà a ottobre.
Mi hanno proposto di rinnovare il contratto per un anno però con l’importo dimezzato perché non ci sono soldi. Ho rifiutato… e ho presentato il mio curriculum all’estero.
Lavoro presso questa università dal 2000…
Nella mia università si stima che a fronte di 1300 docenti “strutturati” ci siano 1500 precari come me; ora ci stiamo provando ad organizzare per rivendicare per lo meno il diritto all’esistenza come categoria di fronte a istituzioni sorde e indifferenti.
L’Università e la ricerca stanno morendo…
Il suo fidanzato (ovvero il mio amico) con
cui vorrebbe farsi una famiglia riesce a fare solo contratti stagionali.
Nella società dove lavoro è stato chiesto a dei miei colleghi di convertire
il loro contratto a tempo indeterminato in contratti a progetto sotto la
minaccia del licenziamento fattibile per le aziende sotto i 15 dipendenti,
anche se i conti sono a posto.
Il rapporto 2005 dell’Eurispes pubblicato sul vostro quotidiano dice “i nuovi
poveri nel ceto medio”, e visto che un giovane non può partire da un ceto
alto, se deve (o vuole) fare le cose con le sue forze è destinato a partire
povero. E se parti ‘povero’ le possibilità di trasformare il proprio status
in ‘dignitoso’ sono veramente poche.
Un altro mio amico mentre lavorava (a progetto ovviamente) con un istituto
di ricerca che tentava di tracciare il profilo del ‘povero’ in Italia, mi
chiama sconvolto nell’aver riscontrato di rientrare in pieno in questa descrizione.
Incredibile! E’ la prima volta che sento di un sondaggio sui poveri fatto
dai poveri!!!.
Noi giovani che vogliamo andare avanti da soli, partiamo poveri e molti di
noi trovano l’unica soluzione nelle scorciatoie della corruzione, delle truffe,
dell’arricchirsi a danno della collettività. C’è una società che ci vuole
mantenere deboli per garantire la continuità di questo mondo sotterraneo
che tutti conoscono, ma che nessuno vuol vedere e che probabilmente ha arricchito
una buona parte delle persone che dirigono il nostro paese.
Vi scrivo per poter dire alla mia amica di non gettare la spugna, che non
deve sentirsi sola in questa situazione di difficoltà. C’è un malumore diffuso
tra le persone della nostra età ed è un primo segnale di consapevolezza comune,
politica e sociale. Crisi vuol dire opportunità. Dall’alto sottovalutano
questa situazione, perché pensano che l’unica cosa che sappiamo fare sia
consumare ed essere frustrati…SEGUE
Più ci frustriamo e più consumiamo
(For successful living Future A musical to believe in). Io dico “attenzione, non sarà
sempre così!!!”. E’ vero oggi siamo vittime e artefici delle mode, della
tv, dei beni materiali, ma attenti cresce fra di noi una voglia di riscatto
e non è escluso che si possano cambiare le mode, vestire non di marca ed
essere belli ugualmente, abolire le macchine e spostarci senza problemi,
abbandonare le discoteche e trovare un modo ancora migliore di divertirci
e stare insieme, abbandonare il cinema e la tv per rivedere solo vecchi film
o andare a teatro, comprare sempre meno dischi per scambiarceli in rete,
viaggiare fai da te e vivere avventure ancora più emozionanti, sbattere in
faccia a questi nostri squallidi imprenditori i loro contratti flessibili
che servono solo a scaricare il rischio d’impresa sui lavoratori. Che razza
di imprenditori siete? Il rischio è la prima regola dell’essere imprenditori
e voi non sapete nemmeno cos’è.
Siamo poveri ma siamo coloro che hanno la più alta propensione al consumo
ed è certo che se si continua così faremo sentire la nostra voce. Basta solo
unire le nostre forze e i nostri talenti che tanto danno fastidio.
LETTERA APERTA A “La Repubblica” e A TUTTE LE ISTITUZIONI
NOI FIGLI SENZA LE SPERANZE DEI NOSTRI PADRI
“Lasciateci crescere”
Si parla tanto di giovani, ma di giovani che parlano se ne sentono e se ne
leggono pochi o quasi nessuno. Ho 32 anni, sono laureato, ho un lavoro e
forse anagraficamente non sono più da considerare nella categoria dei giovani,
anche se tutto sembra volermi mantenere giovane il più a lungo possibile.
Presuppongo che se si continua così ho ancora 7/8 anni di beata giovinezza
e d’irrinunciabile sindrome da “Peter Pan”, fino a quando avrò 40 anni e
mi si dirà che sono troppo vecchio per essere produttivo e utile.
Ecco! Noi “giovani” diciamo grazie per cotanta magnanimità e per questa concessione
di anni in più per la nostra giovinezza, ma ci sentiamo in colpa. Per le
responsabilità che non riusciamo a prenderci, per avere ancora paura di farsi
una famiglia, per non pensare alla collettività, per non fare niente per
migliorare le cose. Scusateci per la nostra immaturità!!!
Ci sentiamo colpevoli! Molto colpevoli! Di non aver capito come orientare
i nostri studi, la nostra formazione. Ci siamo incaponiti nella medicina,
nella scienza, nell’economia, nella giurisprudenza quando la scelta giusta
sarebbe stata quella di approfondire altre materie: storia e tecnica del
nepotismo, scienza del baratto o ingegneria delle lobby o meglio ancora quella
materia che piace tanto ai nostri politici dell’avanguardia economica “Teoria
della competitività internazionale”. Così da poter comprendere in pieno il
significato della ingiustamente accusata “precarietà”. Scusate “mobilità”.
Poi c’è il teatro, per imparare la poesia da farci dire all’occorrenza dopo
aver ascoltato i nobilissimi intenti di chi ci governa o di chi ci ha governato:
“investiamo sui giovani”, l’universo giovanile in continua evoluzione,
“un risorsa indispensabile per il paese” etc.
SEGUE…
C’è nel nostro Paese un muro di gomma che ci vuole mantenere sempre figli,
che ci ricatta con la provvisorietà, che non ci consente di partecipare alla
politica, che fa in modo di non essere mai interpellati e che vuole convincerci
che la nostra precarietà produce ricchezza per il Paese e opportunità per
noi. C’è una coltre d’ipocrisia nella nostra classe dirigente che ci usa
per propagandare progetti, tanto lavoro e benessere per noi e invece persiste
l’accentramento e l’incapacità di sapere insegnare! Ammesso che ci sia qualcosa
che abbiano da insegnare. C’è una forza occulta, tenace e coercitiva che
ci vuole modellare sugli archetipi di ciò che non funziona in questo paese,
sul modo di produrre ricchezza, sull’interpretazione morbida della legge,
sull’indifferenza verso la collettività, sul oggi e ancor più spesso sul
ieri piuttosto che sul domani. E tutto questo per fare in modo che la classe
dirigente di oggi sia esattamente la stessa di domani.
C’è una pubblicità di una famosa marca di jeans, orgoglio dell’Italia nel
mondo, il cui slogan è “For successful living” (per una vita di successi)
e sotto riporta “The Future, A musical to believe in”. (Il futuro è un musical
in cui credere).
Effettivamente per noi giovani consumatori di jeans il futuro è solo un musical.
Un qualcosa legato alla fantasia e poco alla realtà.
Di tutti i miei amici più stretti io sono l’unico che ha un lavoro con contratto
a tempo indeterminato e non sono nemmeno il più anziano. Mi sento quasi a
disagio. Sarò forse un nemico della competitività del mio paese?
L’altro ieri durante una pizza sento dire dalla fidanzata di un mio amico
“Mi sono ormai convinta che non potrò dare ai miei figli ciò che è stato
dato a me dai miei genitori”. Questa ragazza ha 30 anni, istruita e laureata
con meriti, lavora a 900 euro al mese, per una società importante e famosa
da 4 anni con contratti a tempo determinato o CO.CO.CO o a progetto senza
alcuna formazione e prospettiva…
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
ricevo consensi per ora solo da
micky boniotto 23.02.06 18:14
sono con te,organizziamoci,
sara torchitti
E’ dal 97 che sono precaria, è difficile trovare un lavoro fisso per una donna in Friuli.Ho preso batoste con la Parmalat, tutti i miei risparmi di sudato lavoro.Berlusca cosa ha fatto per noi risparmiatori e lavoratori? Come finiremo? Mi dispiace dirlo, ma Biagi penso sia stato ucciso proprio perchè non ha concordato con la gente il cambiamento delle regole del lavoro.Avete mai chiesto a quelli che l’hanno ucciso? Ci sono state rivendicazioni o spiegazioni su questo? Tutti insieme ai sindacati, dovremmo cambiare questa schifosa legge, parlando con una dirigente del Collocamento mi ha detto, che la legge Biagi ha peggiorato il trattamento verso il lavoratore e accentuato lo sfruttamento,mi ha detto che gli uffici di collocamento hanno le “mani legate”.State attenti a chi voterete la prossima volta, ne và del vostro futuro, perchè al loro: i politici, si tutelano e ci pensano davvero.Vorrei tornasse la monarchia, almeno questi mantenuti, tornerebbero da dove sono venuti.Con l’introduzione dell’ISEE in Friuli, un disoccupato da 10 anni non trova lavoro, se ha la sfortuna di avere un marito che lo fa…..ma il muto, il mangiare ,le bollette me le pagano il Parlamento? Sono veramente scoraggiata!
Sono una ragazza di 26 anni. Ho lavorato presso l’Ente Poste per tre anni, credevo, come mi avevano appunto fatto credere in molti, che essendo trascorsi ormai tre anni sarei entrata effettiva ma ahimè! allo scadere dei tre anni al mio posto è subentrata un’altra ragazza.
Tutto questo perchè ero stata contattata da una società interinale per lavorare e non attraverso l’Ente Poste stesso.
Morale: ora sono senza un lavoro. Mentre coloro che sono entrate come me all’Ente Poste attraverso l’Ente Poste stesso ora sono effettive.
Grazie per avermi dato modo di raccogliere anche la mia testimonianza.
Non è grave perdere un posto per forza o per scelta, grave è non trovarne un’altro velocemente e migliore. Il problema è che il posto FISSO in Italia è ESAGERATAMENTE TASSATO da parte dello stato! Le aziende non possono permettersi di darti 1200 euro netti al mese, e allo stato versano 18.000 euro l’anno di contributi e imposte (IRAP, IRPEF,…)!!! Con 18.000 euro la stessa azienda paga in Cina a 70 operai o impiegati!!! Il problema non è il netto ma le TASSE!!
Caro Beppe,
mi unisco al coro di voci di laureati che per vivere fanno di tutto fuorché quello per cui hanno studiato.
E non perché non ci abbia provato.
Sono stata co.co.co, lavoratrice interinale e a progetto. Ho fatto la segretaria, la cameriera, la banconiera, l’impiegata, ho lavorato in un call center e come donna delle pulizie.
Ho inondato di curriculum la mia città e parte della provincia. Non ho mai guadagnato più di un milione e mezzo al mese del vecchio conio. Mai. Non so neanche cosa vuol dire fare lo shopping, l’happy hour, il venerdì sera in pizzeria, a ballare, io porto ancora i vestiti che mi hanno comprato i miei genitori quando ero un’adolescente. Conosco solo le parole: mutuo e risparmiare (ormai un MUST) per me. Ho comprato una casa di 36mq al prezzo di 100.000 eur facendo una fatica enorme e rimepiendomi di debiti e alla radio sento Casini dire che la sua (un attico romano di 220 mq) gli va stretta!!
Il mio ultimo contratto interinale mi si è trasformato in contratto di formazione e lavoro (ma di formazione non ne ho avuto neanche un minuto) e poi (grazie al sindacato) sono stata assunta PART TIME. Non perché lo avessi chiesto io (che non ho figli e neanche li potrò mai avere visto quanto guadagno) ma perché (mi dissero all’epoca) o così o nulla. Ora ho un contratto a tempo indeterminato da cui non posso sfuggire perché è l’unica certezza nella mia vita ma è anche una prigione di scarsa soddisfazione e poco guadagno.
Non è questa la vita che speravo per me.
saluti a tutti
Caro Beppe, ancora una volta devo darti ragione e ti racconterò di mia moglie. La mia amata moglie coltivando il suo grande sogno, fare la restauratrice di opere d’arte, si è diplomata allo scientifico, laureata in Lettere indirizzo critica d’arte, ha fatto un corso di specializzazione di un anno a Firenze (abitiamo a Torino), un secondo corso di 18 mesi a Torino, ha maturato 4 anni di esperienza comerestauratrice. Oggi è fortemente specializzata e preparata, tuttavia non esiste un contratto nazionale dei restauratori, in più un imbianchino o muratore guadagna guadagna il molto più del doppio di lei. Da tempo, il migliore contratto che e possono offrirle è un fantastico Co.Co.Pro. di 2 o 3 mesi con uno stipendio che è ben al di sotto di 1000 Euro. Il tutto ovviamente senza mutua, maternità, ferie. Ovviamente il contratto è legato a dei “progetti” fittizzi che ne giustificano legalmente la breve durata….furbi!
Questa sì che è politica per le famiglie: Possiamo fare un figlio? Possiamo andare in ferie? Possiamo fare un mutuo? Mia moglie può ammalarsi? E quando avrà 40 anni ? E quando ne avrà 50? Questa sì che è politica per le famiglie e per l’occupazione.
Un caro saluto
Mi sono avvicinato al mondo del lavoro come co.co.co. da neolaureato; sono sempre stato trattato con rispetto e la mia retribuzione è stata sempre buona e proporzionata alla mia professionalità, anche se ero consapevole che tutto poteva finire in qualsiasi momento ed avrei potuto trovarmi senza lavoro. Mi sono guadagnato la fiducia e la stima dell’azienda ed ora sono stato assunto come quadro con contratto a tempo indeterminato. La mia sensazione è che al di là degli schieramenti politici, in questa Italia tutti si lamentano di tutto e non si accontentano di niente; tutto è dovuto e le cose non bisogna meritarsele. Io la penso diversamente e mi piace pensare che nessuno ti regala nulla e tutto ciò che abbiamo ce lo dobbiamo conquistare; sono consapevole che non sempre le cose vanno bene e tanta gente soffre e “suda” senza avere nulla in cambio …. Però in questo momento mi sembra che la tendenza sia quella del “lamento” ancora prima di aver “provato” a fare qualcosa ….
Ciao mitico!
Piero
…beato a te che puoi sentenziare così….
firmato
una che s’è fatta il mazzo in tutti i modi ossibili, e solo allora ha sentenziato: è uno schifo, spero di rpendere l’aviaria.
LA LUNGA MARCIA DI UNA DONNA VERSO LA CIVILTA’
La gravissima vicenda lavorativa della signora Giovanna Nigris narrata e documentalmente provata
nel seguente sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com è un’opera coraggiosa dalla quale se ne può benissimo ricavare un romanzo psicologico e sociologico in cui la violenza occulta contro una donna in un pubblico servizio, nella fattispecie è un ospedale pubblico, è particolarmente sondata persino nei reconditi risvolti più dannosi e malati che si annidano nella psiche occidentalizzata. Oggi non è il vedere la mera mercificazione d’immagine elettorale esposta su un cartellone pubblicitario, a ferire di più nell’animo una vittima dello strapotere politico in Italia, bensì la successiva constatazione che persino il personaggio politico più inetto, dopo avere esercitato innumerevoli artifizi propagandistici basati sull’inganno, riesce sempre e comunque ad estorcere fiducia e vantaggi personali, dagli stessi cittadini.
Non è solo la mera tortura fisica e psichica a ferire maggiormente l’autrice dello stesso sito web che peraltro, per disperazione, ha imparato a gestirsi da sola come fosse lei stessa un web master, ma gli atti e i fatti criminali e i relativi reati penali, continuamente anche essi occultati all’opinione pubblica e tutto ciò che qui l’infido, perverso, falso e cinico spirito dell’uomo è riuscito pacificamente a costruirci attorno (annose le diatribe tra la morale come giustizia finta e la giustizia finta come morale) per fare passare inosservata una donna fortemente danneggiata moralmente, nel fisico, (lesioni colpose gravissime), nella psiche, nell’economia e nella vita di relazione. Tutto ciò accade pacificamente da oltre dieci anni con le relative conseguenze e pertanto anche dopo che alla signora Giovanna Nigris (CONTINUA QUI SOTTO APPENA E’ POSSIBILE (2) .)
CONTINUAZIONE:
(2) le è stata fatta contagiare la tubercolosi in servizio e per causa di servizio facendola lavorare in aperta violazione dell’art. n. 2087 del codice civile e più in particolare lavorando in ambiente contaminato con la più assoluta mancanza di mezzi di protezione da contagio e infezione. Tutto questo è sempre stato sistematicamente mascherato e forviato ad hoc, con la metodica della più brutale privazione alla vittima, del diritto al riconoscimento della causa di servizio. Privazione questa, imposta dal potere politico culturalmente dominante.
Viene fatto pagare un prezzo troppo alto ad una vittima già duramente provata dalla tubercolosi e relativi postumi per fare falsamente apparire che in quello stesso ospedale, non è mai successo nulla di irregolare o peggio di illecito. C’è una sostanziale differenza di salute e igiene mentale tra l’applicazione della vera e sana morale e l’intenzione malata di non lasciare traccia dei crimini commessi distruggendo e sopprimendo lentamente una vita umana, una donna, una madre di famiglia, una lavoratrice. Tutto questo succede ancora in un moderno e attrezzato ospedale, dotato di funzionari dirigenti che hanno imparato molto bene la “lezione” di come si può nascondere la verità sostanziale dei fatti di servizio, ovviamente grazie al fatto che si ricevono ininterrottamente coperture ed appoggi esterni da personaggi persino insospettabili.
Una donna che è costretta a subire tutto questo, francamente, credo che, non potrà mai stancarsi di raccontarlo al mondo intero per tutta la vita. Prima o poi devono cedere i criminali e non la vittima!! Auguro sinceramente con tutto il cuore a tutti indistintamente, di non trovarsi mai a dovere assistere come è toccato a me, ad una lenta più totale soppressione di un essere umano mentre c’è chi di fronte al crimine e ad una infinita carica di ipocrisia, sta solo a guardare. Grazie per avere letto. Giacomo Montana
>>>>>>>>>>>>>M O B I L I T A Z I O N E
caro beppe,
qui ci vuole veramente una rivoluzione!! ho 35 anni e per anni ho lavorato in un azienda di informatica,un anno fa questa azienda ha chiuso lasciando tutti in mobilita un anno per i piu giovani e 3 per i meno giovani.io e quasi un anno e mezzo e piu che mando curriculum a destra e a manca e tutto quello che mi sanno dire e:siamo in un periodo di crisi e quindi si deve adeguare in poche parole:contratti del c… che non ti tutelano un c…se ti ammali perdi il lavoro e sotto un altro!altro che progresso!la mia ragazza ha lavorato un periodo nelle poste (sei mesi)ma ora e a casa da cinque perche ormai se vuoi lavorare come precario devi essere spinto e rispinto!!basta!o ci mobilitiamo contro sti cazzoni del governo che parlano parlano e non combinano ne risolvono un c…. o tra poco non so dove andremo a finire!
grazie per lo sfogo
diego
caro beppe,
vorrei aggiungere anche la mia voce nel tuo libro:mi fanno schifo chi ci governa!veramente schifo!possibile che ragazzi come me di 24 anni con esperienza alle spalle devono faticare le cosidette sette camicie per poter trovare un lavoro?e poi quelli che hanno qualche anno in piu che magari vorrebbero farsi una casa farsi un mutuo non possono perche non hanno un lavoro fisso e le banche non gli fanno prestito?mentre gli schifosi ministri che abbiamo hanno un tot di milioni al mese da spendere e spandere?io li farei vivere con le bollette da pagare con 700 euro al mese e ce chi ne prende anche meno!o i calciatori che ne prendono di miliardi non per bravura ma solo per la loro immagine?o quelli della televisione di oggi che piu sei ignorante piu prendi soldi?bisogna cambiare qualcosa qua!non si puo continuare cosi!bisognerebbe andare tutti ma proprio tutti davanti a montecitorio a scioperare!scusa lo sfogo ma ne avevo bisogno!
Non ho il diritto di stare male.
Non ho il diritto di prendere le ferie.
Non ho il diritto di chiedere un permesso.
Non ho il diritto di oppormi se non mi viene rinnovato il contratto, anche se sono 8 anni che lavoro con la stessa cooperativa.
Aggiungete un figlio da mantenere (20-40 euro di assegni familiari mensili).
Aggiungete il mutuo, ottenuto solo perché ho la “fortuna” di non avere genitori troppo anziani, dato che ai Co.Co.Pro. le banche difficilmente concedono mutui senza un garante, con buona pace dell’indipendenza da mamma e papà.
Calcolate che per guadagnare intorno ai 1000 euro al mese (solo la rata del mutuo sono circa 630 euro) devo lavorare tutti i giorni dalle 9 alle 11 ore.
Immaginate il mio conto corrente in perpetua oscillazione tra i 20 e i 1200 euro tutti i mesi, senza possibilità alcuna di mettere qualcosa da parte.
Immaginate questo sempre uguale per altri 10 o 20 anni, senza possibilità di carriera, senza possibilità di scampo.
Sono un laureato di 33 anni.
Una volta coltivavo mille interessi: musica, poesia, fotografia, computer.
Tutto finito. Buonanotte.
Adesso ho a malapena il tempo di giocare una mezzoretta con mio figlio di 4 anni la sera quando ritorno (se non sono troppo esausto e se lui è ancora sveglio).
Cosa racconterò a lui e alla mia compagna tra qualche anno (se resisto)? Cosa sto diventando? Come potrò essere un padre, un uomo?
Stiamo arrivando, come Beppe ci sottolinea da troppo tempo oramai, al punto del non ritorno.
E’ vero… di soluzioni, che che se ne dica, nemmeno l’ombra… a tutti coloro che “offrono” lavoro non importa minimamente nulla che le giovani famiglie ed i raggazzi abbiano un futuro, qualunque esso sia, l’importante è che loro, ed i loro cari, stiano bene ed in salute… per il resto che tutti si fottessero.
E’ sotto gli occhi di tutti, ma tutti fanno finta di non vedere o si girano dall’altra parte quando icrociano lo sguardo vuoto di un “senza speranza”… che altro non è che un giovane voglioso di lavorare e crescere.
Spesso il grande Beppe ha menzionato una rivoluzione… e forse a questo punto è l’unica cosa che resta da fare… le persone che hanno queste brillanti idee sul come migliorare il lavoro in Italia, è realmente meglio che pensino a stare un po’ zitti e render conto delle porcate fatte ed il poco lavoro (tanto che lo declamano) svolto… altro che calci ne culo servirebbero!!!
Lavoro specializzato??
Ma cosa dite!!!
Puoi essere specialista quanto ti pare, ma se non “conosci qualcuno” nessuno mai avrà un pensiero per la tua professionalità.
Mi faccio un giro sui motori di ricerca lavoro, e vedo che lavoro per crearsi un futuro non ce n’è nemmeno l’ombra… tutti sti cazzo di co.co.co della minchia sottopagati.
Visto che la mia vita sportiva è dovuta cessare, per crearmi un mestiere (grafico pubblicitario, grafico visualizer, grafico web e programmatore web) ho investito molto tempo e risorse economiche, raggiungendo un grado di affidabilità e serietà notevole, eppure ancora che cercano di prendermi per i fondelli con sti lavoretti da quattro soldi con mille pretese.
Su info-job solo contratti a progetto pagati al netto mensile 1000/1200 con requisiti ed esperienza fatta (3/5 anni, quindi chiama fuori i ragazzi talentosi e preparati)… no ma dico… la gente ragiona 5 secondi prima di proporre “dell’ottimo niente”???
TOGLIERE LE BARRIERE DI INGRESSO ALLE PROFESSIONI
DOPO LA LAUREA UN GIOVANE DEVE POTER ESERCITARE QUALSIASI PROFESSIONE SENZA ULTERIORI ESAMI DI STATO OD ALTRE BARRIERE BUROCRATICHE.
L’APPARTENENZA AD UN ORDINE DEVE ESSERE SOLO UNA EVENTUALE GARANZIA DELLA CORRETTEZZA MORALE E PROFESSIONALE DELL’ISCRITTO.
NELLA SITUAZIONE ATTUALE C’E’ CHI MANGIA PER CENTO E CHI NON RIESCE A MANGIARE PER SE STESSO.
NOTAI, AVVOCATI, MEDICI DI FAMIGLIA, COMMERCIALISTI ECC ECC .
CI SAREBBERO:
– NUOVI POSTI DI LAVORO;
– RIEQUILIBRIO DELLE PARCELLE RISPETTO AI GUADAGNI DELLA POPOLAZIONE MEDIA
– LISTE DI ATTESA PIU’ CORTE
SARA’ IL MERCATO E L’APPARTENENZA AD EVENTUALI ORDINI PROFESSIONALI A GARANZIA DELLA SERIETA’ DEL PROFESSIONISTA A DETERMINARE IL SUCCESSO DI QUEST’ULTIMO
L’EUROPA CI SOLLECITA UNA RIFORMA DEGLI ALBI PROFESSIONALI IN SENSO PIU’ LIBERALE MA QUI IN ITALIA CHI DEVE SENTIRE NON SENTE.
MI MERAVIGLIO CHE TANTI GIOVANI LAUREATI NON SI ORGANIZZINO PER FAR SENTIRE LA LORO VOCE E PREFERISCANO I 5 EURO L’ORA DEI CALL CENTER.
La riforma che ci chiede l’europa è si una liberalizzazione ma non come dice lei. anzi, l’europa ci chiede tariffe unificate (leggasi più alte, e non più basse) e rimborsi spese consistenti per professionisti provenienti da paesi esteri.
Se sono un avvocato belga e vengo a seguire una causa a milano il 30% di spese non basta più, il concetto è quello.
Così come ce la chiede l’europa la riforma non è un granchè.
Gli ordini a volte sono delle lobby a volte delle caste ma sono meglio della giungla che l’europa ci propone. O meglio, sarebbe una giungla in questo momento, con troppe lauree senza preparazione e qualificazione dei professionisti prossima allo zero.
Per cui, prima di accettare la proposta europea, secondo me occorre una DURISSIMA E SERISSIMA riforma degli atenei.
Numeri chiusi con una selezione DURISSIMA ed esami che sfoltiscano ancora, tanto per dire.
E’ impopolare, certo. Il rigore e la severità sono sempre impopolari, soprattutto di questi tempi.
L’istruzione è un diritto.
L’accesso alle professioni no.
E comunque anche se l’istruzione è un diritto l’università italiana sta diventando una farsa.
Un diritto all’istruzione che sforna migliaia di giovani già (giustamente) incazzati per il precariato e (doppiamente) incazzati perchè rispondono nei call center non è un diritto.
e’ solo un business (gli atenei ormai si fanno pubblicità in tv…. no ma dico… ci dovrebbe essere il numero chiuso a 200 posti l’anno e la fila per entrare, altro che pubblicità in tv…)
Gli ordini, con tutti i loro difetti, non mi sembrano il male peggiore del “sistema-professioni” in italia.
Sapete cosa mi infastidisce di più? Sentire la maggior parte dei nostri dipendenti, trattarci come un esercito di deficienti!
Ci guardano dall’alto in basso e si mostrano un po’ comprensivi durante la campagna elettorale. Darei dieci anni della mia vita, per vedere ciascuno di questo arroganti “signori”, lavorare e soprattutto campare lavorando nei call center con stipendi da fame. Ma solo se hanno meno di 35 anni…perchè per tutti coloro che hanno superato questa età…NESSUNA OCCUPAZIONE!!!!
E vorrei ricordare che sono moltissime le persone a spasso alla quale per motivi d’età è negato anche il più misero lavoro.
Spiegassero poi ai loro figli il perchè di tante rinunce forse…e dico forse, capirebbero cosa si prova a sentire offesa la propria dignità!
Ma cosa dico….quelli non sanno neppure cos’è la DIGNITA’
Marina
27 anni. Laurea in economia, voto alto.
co.co.pro.
900 euro al mese.
Anche questi imprenditorucoli-contadini da quattro soldi (spesso MOLTO piu ignoranti di noi INdipendenti) che campano grazie a questi mezzucci meritano la disgrazia (che prima o poi arrivera grazie alla loro ignoranza).
CHE SCHIFO.
serve dire altro?
Grazie ai promotori delle leggi che tutelano i lavoratori, in particolare i giovani ed i neolaureati: avete messo l’italia, anzi gli Italiani, in ginocchio.
Grazie ai promotori delle riforme per incentivare gli investimenti delle Aziende e rilanciare l’economia: oggi più che mai il famoso “magna magna” prende piede e si percepisce.
Spero non venga varata nessuna riforma della salute per aumentare la longevità… vorrei arrivare ai 30 anni…
A un certo punto del secolo scorso l’offerta di forzalavoro è raddoppiata: da X aspiranti lavoratori sul mercato si è passati a 2 volte X. Mi riferisco all’ingresso delle donne nel mondo del lavoro, che ha contribuito non poco alla situazione odierna… e anche al malessere diffuso nella nostra società.
Mia nonna, che ha fatto la casalinga tutta la vita, è giunta a 86 anni, sana di corpo e di mente. Mia madre, che si è divisa tra casa e lavoro, è morta (male) a 70 anni. Non è che abbia dovuto conciliare famiglia e “carriera”: all’epoca la carriera non esisteva. Esistevano greggi di ragazze diplomate da assegnare a compiti ripetitivi sotto capuffici rigorosamente maschi.
E poi è toccata a me: mia madre ha voluto che mi laureassi, pensando che avrei conquistato chissà quale status. Ho realizzato il suo sogno, mi sono laureata ed ho lavorato per più di 10 anni in azienda, posto fisso con ottimo stipendio… Infelice da morire! Infatti, per poco ci lasciavo le penne. Io a conciliare famiglia e lavoro neanche ci ho provato: intorno a me vedevo un ping pong di bimbi fatti rimbalzare dai nonni all’asilo nido, madri isteriche, non-madri ancora più isteriche… Rivalità, invidia, lotta per il potere, nessuna solidarietà. Insomma, la mortificazione delle qualità femminili. E non è che i nostri compiti, alla fine, siano oggi tanto più appaganti di quelli che svolgeva mia madre… Anche perché l’azienda, così com’è, è stata inventata dai maschi e non apprezza né valorizza nessuna delle nostre caratteristiche: solidarietà, sensibilità, cura per gli altri, creatività etc.
Per cui dico a TUTTE LE VERE DONNE: NON PIEGHIAMOCI A UN MONDO CHE NON CI RIFLETTE, RITROVIAMO LO SPECIFICO FEMMINILE, UNIAMOCI E RIPENSIAMO IL NOSTRO RUOLO E IL SISTEMA!
“IN UN’EPOCA IN CUI CERTEZZA E VERITA’ SCARSEGGIANO E ANSIA E DISPERAZIONE ABBONDANO, NESSUNA DONNA DOVREBBE ESITARE A CERCARE DI RESTITUIRE AL MONDO, ATTRAVERSO IL PROPRIO LAVORO, UNA PARTE DEL SUO CUORE PERDUTO.”
LOUISE BOGAN
Lo stato non stampa soldi perchè non c’è più la moneta di stato, la lira. Per gli accordi, può coniare solo monete.
Comunque, stampare soldi non sarebbe una soluzione ai problemi attuali dell’economia italiana. Nè per qualsiasi altra economia. Semplicemente, non è una soluzione.
Dato il livello di debito pubblico, neanche emettere obbligazioni è una soluzione. Anzi.
Buongiorno, io sono un laureato in psicologia ho 34 anni e lavoro come educatore(7,02 euro all’ora!!!) con contratti semestrali da tre anni(!). Il datore di lavoro ad ogni scadenza di contratto dice che può rinnovarmelo solo a tempo determinato perchè non sa se sei mesi dopo avra i finanziamenti per proseguire….. Si immagini lei cosa mi rispondono le banche alla richiesta di un prestito… Questa è la mia situazione, e come me, se non peggio di me, ci sono moltissime persone che conosco, che svolgono un lavoro con contratti precari, non hanno diritti ne tutele e non riescono ad arrivare alla fine del mese! Si perchè questo è il problema nel problema: lavorare 40 ore alla settimana, se non di più, e non riuscire ad arrivare a fine mese.A mio modestissimo parere la legge biagi era all’inizio… e a maggior ragione è adesso una schifezza. Chi guadagna fior di soldi e ha, o ha avuto, dei lavori scandalosamente (quelli si!) garantiti (docente universitario e parlamentare)ha fatto una legge che dice ai più deboli che se vogliono continuare a mangiare (o poco più)devono perdere ogni diritto, devono dimenticarsi la dignità, devono accontentarsi di quello che c’è, devono fare due se non tre lavori al prezzo di uno, in pratica devono calare le braghe su tutto il fronte! Il mercato richiede sacrificio e flessibilità, peccato che chi sostiene a oltranza ste balle sia o milionario(in euro)o parlamentare o docente universitario, tre lavori(?)che non hanno nessuna delle flessibilità richieste agli altri… La ringrazio per l’opportunità e le auguro buone cose.
michele
Caro Francesco,
non posso che confermarti quello che ti consiglia Alessandro. La fortuna di aver potuto vincere una borsa di studi per fare uno stage all’estero alla fine degli studi universitari, da un punto di vista lavorativo, è stata più importante che 5 anni di duro e sudato studio!
In bocca al lupo,
Daniele
Caro Beppe Grillo sono stufo dell’ipocrisia di questa società : se scarichi dal P2P sei un ladro, se copi illegalmente sei un ladro, ma costringerti a comprare dei cd o dei dvd che le majors, con varie stratagemmi fanno si che il prezzo resti invariato, non è un ladrocinio ? La gente non è mica scema , e poi perchè bisogna regalare il futuro alle aziende del cavolo ?
Tutti ce l’hanno con gli addetti al center delle telecomunicazioni : ma non sanno quanto pigliano cioè poco, pochissimo , lavori co-co e guadagni e oltretutto, come mi è capitato, se sfori le 4500 euro annue perdi l’anzianità di disoccupazione !
La gente critica tanto i “no-global” paragonandoli a quelli che hanno sfaciato i negozi : ma bisogna pigliare di botte chi permette tutto ciò e l’ora di finirla di speculare su tutto in questa Italia del cazzo !
Sono stata al Ministero del Tesoro a Roma, per un anno e mezzo a 650 euro al mese, 9 ore al giorno, 3 ore in tutto di mezzi pubblici, quindi 12 ore fuori casa, i ministeri lavorano con le società private che prendono ragazzi anche a 250 euro con contratti da stagisti e la cosa bella è che di solito “il cliente” è a conoscenza della retribuzione delle persone che lavorano per lui (non solo ragazzi, anche uomini di 40 anni con contratti a progetto) ma non muovono un dito, loro hanno oltre ad assicurazioni e dentista pagato, buoni pasto da 10 euro al giorno. Il mio ex capo, uno schifosissimo individuo che si smocciolava sulle mani (so che è poco rilevante ma è una soddisfazione dirlo) mi disse “In questi posti bisogna sporcarsi le mani altrimenti non entri proprio”, pagano sicuramente per vincere le gare di appalto e all’interno del Ministero stesso distribuiscono regali, telefonini, orologi, televisioni agli individui più in alto in quel momento. Insomma loro hanno i soldi per pagare sti schifosi e non li hanno per pagare i loro collaboratori, pretendono gli stessi doveri di un dipendente (es.turni massacranti) ma non si hanno gli stessi diritti, fanno contratti a tre mesi perchè possono ricattarti come vogliono, non è possibile, la dignità in questi posti non esiste e poi ci sono i sindacati che si battono per avere l’aumento di stipendio di 80 euro, avessi mai sentito una lotta interna per l’aumento degli stipendi di questi poveri ragazzi che sono costretti a fare cose oscene perchè impossibilitati a metter su una casa, concludo, cambiata società con nuova gara di appalto sono arrivata a 850 euro con lavoro triplicato per via delle manie di grandezza e di arrivismo di questi uomini squalo, mi sono licenziata, studio.. preferisco fare la fame che regalare la mia vita a loro!!
Anch’io vivo nel mondo precariato. A fine mese, tra l’altro mi scade il contratto. Lavoro in un’azienda in cui è d’obbligo fare straordinari:Lavorare sei giorni su sette, 9/10 ore al giorno, è “normale”. Cose da pazzi! Tutti i dipendenti, interinali e non, lavorano STRAORDINARIAMENTE. Tranne la sottoscritta, forse a causa di sorta di plagio che non è riuscita a convincermi o soprattutto a causa di una forte motivazione ideologica. Motivo per cui non mi rinnoveranno il contratto. Vi ricordate queste parole che si sentivano tanti anni fa?: “con/senza giustificato motivo”. Hanno ancora un valore?
Aderisco anche io!
Sono laureato da qualche anno e sono Co.Co.Pro in un’azienda di informatica con un contratto di tre mesi.
Faccio il consulente commerciale per meno di 800 euro al mese, trovo nuovi clienti, gestisco i vecchi, porto valore aggiunto
all’azienda facendo crescere il fatturato e fidelizzando le vecchie conoscenze.
Appena entrato in azienda ho scoperto che prima di me erano passate tante altre persone alle quali, dopo poco tempo,
è stato dato il benservito (non per incapacità, ma perchè era meglio spendere poco e prendere un altro Coccodè a 3 mesi).
Non ho ferie, non ho permessi e non ho malattia, anzi, se mi ammalo sono cazzi perchè non ho nessun tipo di tutela e il mio
datore di finto-lavoro potrebbe mandarmi a quel paese senza troppi problemi.
Ho un mutuo da pagare tutti i mesi che mi sono potuto permettere solo perchè in banca hanno messo due firme di garanzia i miei
genitori.
Sono in debito con loro, non con il Governo che ha approvato questa legge disastrosa.
In un certo senso non mi lamento nemmeno troppo perchè non lavoro in un call center; mi è capitato anche di fare colloqui
dove ti proponevano contratti Co.Co.Pro senza fisso mensile, solo con provvigioni.
Non riesco a capire come un imprenditore capace possa credere, cambiando persone ogni tre mesi, di creare all’interno della
sua azienda delle competenze; fra 10 anni la Cina ci schiaccerà anche perchè il lavoratore medio italiano di 45 anni non saprà
più lavorare in maniera qualificata.
Sul programma del centro-sinistra ho letto che per loro il vero lavoro è quello a tempo indeterminato; vediamo se avranno davvero
il coraggio di fare qualcosa di concreto, lo spero tanto.
Mio padre mi diceva sempre di fare il falegname o l’elettricista, io ho voluto studiare…
Forse aveva ragione lui.
Ciao
ricordo un celebre film di Alberto Sordi “Il marchese del Grillo” nel quale un popolano chiedeva conto al protagonista del perchè di una palese ingiustizia di trattamento e la risposta ironica, ma ahime sempre vera e attuale, era “…perchè io son io e voi nn siete un c….”…bhe cari precari questo dovrebbe bastare a spiegare quale è la situazione. Pensate di essere cittadini di una repubblica di uguali? No siete numeri in una economia di bilanci e profitti null’altro. C’è chi è “qualcuno”, figlio di, parente di o amico di, e avrà sempre il suo bel posto fisso la sua bella carriera assicurata, magari una carica di vice amministratore a 25 anni o un posto di dirigente… e voi bhe arrangiatevi perchè a loro questa economia questa situazione sociale va benissimo it’s the new economy it’s the school of Chicago e la globalizzazione, e voi siete solo le macerie che restano sul terreno dove sarà un giorno(???) edificata una nuova e prospera società per tutti (… o no)
vi saluto e mi scuso per le mie farneticazioni roberto sgobbo
mina ho letto la tua storia e mi si e’ stretto il cuore NON MOLLARE E NON DARGLIELA VINTA. ti vogliamo bene Ciao
discorso interessante quello del precariato….la mia storia personale è diversa, ha qualcuno potra sembrare solo provocatoria ma secondo me è solo una spinta alla riflessione.
Non sono mai stato ne precario ne dipendente (ho 33 anni) ma ho provato il lavoro “a nero” per un breve periodo; la cosa mi ha convinto che per me era meglio svolgere una professione indipendente, ora sono artigiano.
gia da alcuni anni ho una mia attività ed adesso comincio ad avere offerte da aziende importanti per passare “sotto di loro”…..
questo per dire che se acquisci professionalità acquisisci anche un “valore” nel mercato del lavoro, poco importa se si tratta di contratti precari, ditta individuale o cooperativa, l’importante è DECIDERE cosa si vuol fare ed impegnarsi (con un po si sacrifici).
e la mia modesta opinione è: meglio un contratto precario con un minimo di assistenza previdenziale che lavorare a nero, con i rischi connessi ed il danno economico che si fa alla società (da considerare poi che i vantaggi sono sempre i datori di lavoro….)
ciao a tutti
Oggetto: Gli schiavi moderni
Caro Beppe,
è con piacere che aderisco all’invito di scrivere una storia di ordinaria amministrazione,
CO CO CO, emblematica, che riguarda la mia compagna.
Dal 1998 (44 anni) al 2001 ha insegnato in una scuola professionale “regionale” con un contratto a tempo determinato per i nove mesi scolastici, contratto che veniva rinnovato di anno in anno, con un monte ore variabile da 26 a 31 ore settimanali, contributi, tredicesima, e indennità di disoccupazione per la parte del periodo in cui rimaneva a casa.
Dopo tre anni di questo tipo di assunzione credo che scatti quella a tempo indeterminato, ma dipendentemente da questo fatto o meno, la scuola è poi passata alla “Provincia” e dal 2002 le ore sono diventate 7 (sette!) alla settimana, ovviamente con un contratto CO CO CO. . . bisognava far lavorare più gente, anche le allieve appena diplomate e senza alcuna esperienza!
Solo quest’anno le ore di insegnamento sono ri-aumentate a 15, per grazia ricevuta, ma con due contratti separati!!!, sempre CO CO CO, e sai quando pagano i “compensi”? il primo dopo quattro mesi e poi ogni due mesi!
Proteste, ricorsi, non servono a nulla, il bello è con non si ha a che fare con aziende private, ma con enti pubblici!
Ogni commento mi pare superfluo, ma sarà molto divertente leggere il libro!
Il più cordiale saluto!
Ernesto
Caro Beppe sono un universitario e anche dal mio punto di vista noto quanto sia disorganizzato e assolutamente indegno di noi italiani, il mondo del lavoro.
Anche i servizi che un qualsiasi lavoratore un tempo ci assicuravano, la gentilizza e la disponibilità dei commessi/e e via dicendo se ne stanno andando. Non solo il mondo del lavoro è notevolmente peggiorato ma con esso anche le relazioni interpersonali fra le persone..
tante persone che restano ogni giorno nell’ombra, senza far notizia, perchè aprire gli occhi su questa realtà fa rabbrividire.
Ho solo 24 anni, ma mi sono avvicinata al precariato in modo strano, ovvero attraverso il sindacato… Ho avuto l’opportunità di studiare questi nuovi tipi di contratto e la loro evoluzione, ma stentavo a credere che fosse tutto vero.
Poi c’è stata la svolta, ho iniziato a lavorare, come tanti studenti che come me lo fanno per mantenersi lontano da casa. Sono diventata “associata in partecipazione” in una GELATERIA, da socia avrei dovuto percepire il 10% annuo del guadagno, ma le cose non sono andate proprio così… La mia paga era di 5 euro all’ora, e il mio contratto nascondeva un lavoro da dipendente subordinata, con la differenza che a me non spettavano ne contributi, ne ferie, ne malattia. Gli straordinari? Forse erano quelle ore in più che ero COSTRETTA a fare per non rischiare il licenziamento, e con la stessa paga delle ore di lavoro stabilite, anche se arrivavano ad essere 13 in una giornata? Dopo otto mesi di sopportazione però ho ceduto, o meglio sono stata costretta, visto che per essermi ammalata per un giorno “sono andata contro gli interessi dell’impresa”, e non ho avuto abbastanza spirito di sacrificio…
Purtroppo non basta rifiutare certi lavori, ci sarà sempre chi sarà in condizioni “disperate” che lo accetterà al tuo posto, ma se tutti i precari non avessero più paura di uscire allo scoperto, di manifestare il proprio dissenso, anche se si rischia di persere il posto di lavoro, forse allora qualcuno sentirà le voci “invisibili”.
diamoci una speranza!!!
Hi there ,how fares it? Ciao,Beppe ,io sono circa 10 anni che vivo nel completo precariato!Per me ormai e’ normale tanto e’ vero che mi sono trasferito nella capitale europea del precariato,ovvero Londra? Ti dico solo questo ,quale e’ per te la forma di precariato piu’ ,che tu abbia visto?Te la racconto io: alzarsi alle 4.30 del mattino,arrivare in questa agenzia di lavoro che dalle 5.30 in poi aspetta le chiamate delle aziende che hanno bisogno per quella giornata,vuoi per un lavoratore ammalato o per un carico di lavoro maggiore…,e tu sei li’ che aspetti non sicuro di lavorare e forse di arrivare alle 7.30 o 8.00 del mattino tornando a casa e sperando per il giorno seguente di essere il prossimo .Pero’ ti dico ,che cambiare lavoro ogni tanto non e’ male ,impari cose sempre diverse ,purche essere indennizati quando non si lavora,e qui succede questo .
Son felice che questo argomento abbia coinvolto tante persone che restano ogni giorno nell’ombra, senza far notizia, perchè aprire gli occhi su questa realtà fa rabbrividire.
Ho solo 24 anni, ma mi sono avvicinata al precariato in modo strano, ovvero attraverso il sindacato… Ho avuto l’opportunità di studiare questi nuovi tipi di contratto e la loro evoluzione, ma stentavo a credere che fosse tutto vero.
Poi c’è stata la svolta, ho iniziato a lavorare, come tanti studenti che come me lo fanno per mantenersi lontano da casa. Sono diventata “associata in partecipazione” in una GELATERIA, da socia avrei dovuto percepire il 10% annuo del guadagno, ma le cose non sono andate proprio così… La mia paga era di 5 euro all’ora, e il mio contratto nascondeva un lavoro da dipendente subordinata, con la differenza che a me non spettavano ne contributi, ne ferie, ne malattia. Gli straordinari? Forse erano quelle ore in più che ero COSTRETTA a fare per non rischiare il licenziamento, e con la stessa paga delle ore di lavoro stabilite, anche se arrivavano ad essere 13 in una giornata? Dopo otto mesi di sopportazione però ho ceduto, o meglio sono stata costretta, visto che per essermi ammalata per un giorno “sono andata contro gli interessi dell’impresa”, e non ho avuto abbastanza spirito di sacrificio…
Carissimo, A.S.
hai ragione il SIGNORAGGIO è il male del mondo
ma nessuno ne parla purtroppo, chissà perchè!
Abbiamo un debito pubblico virtuale, che mangia
quotidianamente il futuro alle vecchie e nuove generazioni, e ancora stiamo ad ascoltare
le palle dei politici camerieri dei banchieri.
Buona vita.
@ Paolo Nicoletti
Quello che dici, purtroppo, non è una chimera e spesso si avvera davvero. Naturalmente, spero che ciò non ti accada. Ma perdere la propria ragazza, un punto fermo nella vita di ciascun uomo, e soprattutto perderla perchè magari non si è in grado di garantirle un tenore di vita almen decoroso o, peggio ancora, sapere che la nostra ragazza, anche se innamorata di te, possa preferirci un’altro lui per motivi squisitamente economici sarebbe davvero una sciagura. Aggiungere alla precarietà del lavoro, la perdita di un punto fermo nella propria esistenza sarebbe un colpo davvero grosso da sopportare. Io parlo di ragazza che lascia un ragazzo, ma il discorso potrebbe anche essere rovesciato. Va da sè che oggigiorno, sempre più spesso in TV si sentono notizie di persone che, per problemi economici, sterminano la propria famiglia perché non sono in grado di garantire ai propri cari una vita decorosa, mentre c’è chi spende e spande e si gode la vita in posti da favola, con agi e donnine tutto compreso? E’ questo ciò che ci riserva il futuro?
Flessibilità fa rima con precarietà e scarsa qualità, dopo una formazione con il massimo dei voti e tante lodi colleziono contratti a progetto sottopagati, non ci si può pagare un affitto ne tantomeno far bimbi…mando un saluto a tutti quelli che però continuano a non arrendersi, nel frattempo.
HO QUASI SETTANT’ANNI, UNA FIGLIA DI TRENTA.
MIA MOGLIE, HA LA STESSA MIA ETA’.
A FINE MESE, MIA FIGLIA, COSI’ COME STA FACENDO
DA ANNI,TERMINERA’IL RAPPORTO CON IL CALL-CENTER DURATO UN MESE, E SI RIMETTERA’ IN CERCA DI LAVORO O IN ATTESA DI UN’ALTRA CHIAMATA DALL’AGENZIA INTERINALE.
LA PRECARIETA’ E’ LA SUA VITA.
IO ERO OPERAIO,MIA MOGLIE CASALINGA.
MI CHIEDO SE SIA STATO GIUSTO METTERLA AL MONDO !
bhè, beppe, vuoi una bella storia? te la scrivo, ma tu inviala a chi di dovere. Io per mio conto l’ho già inviata a qualche parlamentare, ma non mi hanno mai risposto.
ho 25 anni.ieri mi sono licenziato da un call center in cui mi pagavano 6 euri all’ora. no, non mi sono licenziato per la paga, scherzi? la paga è BUONISSIMA. mi sono licenziato perchè facendo poche ore sono arrivato addirittura ad accumulare, a gennaio, 60 euri di stipendio.
ok, ci sono anche altri motivi.
ma non è questo il punto.
il punto è che anche la mia mamma e il mio papà, in un’altra città, lavorano in un call center. hanno entrambi più di 50 anni, ed ora guadagnano poco meno di 5 euri all’ora.
prima erano disoccupati (da un anno)
prima ancora avevano una bellissima attività artigianale, da molto hanni.
l’attività è stata chiusa, non mi pare necessario riportare i motivi. anzi, mi piacerebbe me li spiegassero i nostri dipendenti.
ora hanno un bel contratto cococococococo.
una volta andavamo in vacanza, in pizzeria e al cinema.
ora chiamiamo la padrona di casa per chiedere se possiamo pagare l’affitto (di 200 euro!) in un periodo migliore e stiamo attenti a quanti caffè prendiamo al giorno.
ah, ho una sorella di 17 anni. una adolescente a costo zero, per sua fortuna. se avesse interesse nelle cose che la TV del popolo nano propina sarebbe depressa.
dimenticavo: nel lavoro dei miei genitori, se non sei produttivo, ti lasciano a casa.
senza pensione, ma pieno di ferie.
speriamo che vada in ferie anche la padrona di casa
Io avevo un contratto a tempo indeterminato e son passato ad un contratto a progetto per guadagnare di più, con il contratto a tempo indeterminato ad ora prendevo 6,5 nette, mentre con quello a progetto dai 20-25, e in più non ho vincoli di concorrenza sleale 🙂
W il co.co.pro.
Quello che dici non è sbagliato e comunque assennato. Però, devi convenire che non ci inventa imprenditori dall’oggi al domani. Certo bisogna iniziare con poco, senza strafare, ma per fare l’imprenditore di se stessi occorrono professionalità e doti manageriali che non tutti posseggono. Ergo, non tutti, pur avendo grande entusiasmo, sono in grado di riuscire in un’impresa del genere. E comunque, se non hai le conoscenze giuste sarai sopraffatto da altre società magari piccole, ma “ammanicate” per via politica. Inoltre, fermo restando la tua ottima proposta, non è che questa risolva il problema del precariato. Voglio dire, mica tutti gli Italiani in età lavorativa possono aspirare a fare gli imprenditori. Occorrono anche impiegati che possano mandare avanti i vari uffici presso i quali lavorano. Ed anche gli impiegati dei call-center, se veramente fossero in grado di dare risposte corrette e sensate agli interlocutori, avrebbero grande valenza in ambito lavorativo e quindi informativo. Quindi dico e concludo. ben venga l’imprenditoria (ma non è semplice attuarla), ma non dimentichaimoci di quelli che non sarranno mai in grado di diventare imprenditori di se stessi e saranno destinati a svolgere un lavoro più oscuro, ma non per questo meno importante x la società. Infine, da quello che leggo, mi sembra di capire che il problema del precariato non riguarda solo i giovanissimi, i quali magari vista l’età sono animati da grande entusiasmo, ma riguardano anche persone di una certa età con famiglia a carico. E qui la mancanza di lavoro o un lavoro precario possono determinare guai davvero irreversibili.
convengo.
pero’ non credo che l’abolizione o il cambiamento della legge biagi cambierebbe le cose, tutto lì.
quando ho cominciato io mi hanno detto “vuoi fare questo mestiere? apri la partita iva!”. ante legge biagi. e prendendo 200.000 lire al mese…
le aziende sono sempre più piccole, è tutto superelastico… non ho una visione dell’economia europea così precisa da poter consigliare una strada, ma ho l’impressione sia un problema generale.
Magari avessi la soluzione a un problema così.
Ho pero’ raccontato quello che abbiamo fatto noi, intesi come i miei amici, familiari eccetera.
Su una ventina di persone, forse 2 o 3 hanno un lavoro “normale”. Gli altri abbiamo tutti un’attività, dalle più classiche alle più bizzarre.
E’ una soluzione, certamente non l’unica.
saluti
Ciao a tutti,premetto che ancora non ho avuto il tempo di leggere i vostri post ma solo “i fatti riportati dal grandissimo Beppe Grillo”…
Lavoro nel campo dell’informatica dal 2000, ed ho sempre lavorato “grazie” alla famosa legge Biaggi(ce lo ricordano sempre i datori di lavoro senza di quella le assunzioni sarebbero la meta!!!)
Non guadagno male lo ammetto,non sono ipocrita, pero non so voi co.co.pro non sopporto il fatto di fare lo stesso lavoro, nella stessa stanza, con persone che prendono quanto me ma con contratto a tempo indeterminato!!!!!(hanno la fortuna di essere stati assunti prima della riforma biaggi)
Ad essere sinceri quando i signori D’antona e Biaggi furono assassinati i giornale a “PAROLE” hanno convinto molti di noi giovani che la riforma fosse cosa “buona e giusta” per i lavoratori.Peccato che mi sono accorto con il tempo che questo contratto equivale ad un “ricatto” ed è usato molte volte illegalmente(esempio lavoratori subordinati costretti a rispettare gli orari aziendali)…..Grazie per lo sfogo Beppe:)
Caro Beppe,
mi chiamo Pietro e tre anni fa dopo la laurea in psicologia e il dottorato, ho cominciato a lavorare a progetto, con queste nuove forme flessibili. Fortunatamente, ho sempre lavorato dividendomi fra più lavori, dovendomi mantenere lontano da casa dei miei genitori e non volendo più gravare sulle loro spalle.
I primi contratti a progetto (oramai cinque – sei anni fa) non mi davano nessuna garanzia assicurativa, nessuna copertura per malattia e non maturavo ferie, tuttavia dal lordo pattuito dovevo togliere soltanto il 20% o poco più e il resto era netto. Dopo la riforma Biagi, le trattenute sono arrivate a circa il 37%, ed ugualmente senza tutele! Così mi sono trovato improvvisamente più povero, senza avere nulla in contropartita.
Bisogna dire però che Biagi pensava la riforma in maniera diversa (ho letto i documenti con l’idea originale del professore): egli intendeva aumentare le tutele a favore dei lavoratori, farle entrare a regime per aumentare in un secondo momento le ritenute. Tutto il contrario di quello che è stato fatto!
Quindi io e qualche milione di collaboratori precari ci siamo ritrovati più poveri e più precari. E il lavoro flessibile è bello solo se te lo puoi permettere, ovvero se vivi con i tuoi genitori: essendo costretto a pagare un affitto, mia moglie ed io abbiamo passato momenti in cui non sapevamo se avremmo potuto pagare l’affitto il mese successivo. Non si poteva neanche pensare di comprare casa, visto che essendo “atipici” nessuna banca ci concedeva il mutuo.
Ora, per varie vicissitudini, sono dipendente a tempo indeterminato (mia moglie continua col precariato), e per le banche e la società valgo più adesso di prima. ma è giusto?
Scusa la lunghezza, un caro saluto (amaro)
Pietro
Probabilmente appariro’ ancora antipatico ai più, e me ne scuso in anticipo.
Mi rendo conto che la legge biagi è una porcheria, soprattutto per come è applicata, pero’ secondo me c’è ancora troppa speranza nel lavoro come soluzione
Mi spiego meglio: il lavoro come era inteso dalla generazione dei nostri genitori NON C’E’ PIU’, perlomeno in Italia.
La mia generazione (parlo di quelli che conosco, ma sono già un bel numero) si è scontrata con lo sfruttamento e le prese in giro dieci e più anni fa.
Ma la maggior parte non ha invocato rivoluzioni, ha solo capito che l’era dello stipendio era finita, bisognava inventarsi l’era del fatturato, e dimenticarsi le ferie, la malattia e tutto il resto.
Oggi a distanza di più di un decennio molti di noi sono imprenditori di sè stessi, alcuni anche con un discreto numero di dipendenti e entrate economiche di tutto rispetto.
Sicuramente c’è della fortuna, c’è l’essere in una zona d’Italia non proprio depressa, tante cose non lo nego… ma c’è soprattutto l’aver capito che “cercare un posto” è un atteggiamento che non dà più grandi frutti…
Racconto una storia per spiegarmi meglio.
Tre amici dell’università fondano una piccolissima società, si occupano di creare software per gestire macchine a controllo numerico e robot per saldatura.
Non arrivano a 90 anni in tre, uno di loro non è neanche ancora laureato.
L’entusiasmo è tanto ma i problemi ancora di più.
I clienti scarseggiano, bisogna vincere la diffidenza perchè sei giovane, devi svenderti per farti conoscere, ti ammazzi di lavoro e hai solo spese…
a uno dei tre propongono un contratto “vecchio stile”. vuole sposarsi, fare dei bambini… molla.
Dopo altri 5/6 anni costui, che fa il programmatore dipendente, si ritrova con un contratto “al palo” e il costo della vita che lo impicca. gli altri due hanno fatto il salto e sono benestanti.
E’ una storia vera, e ne potrei raccontare altre 5 o 6.
Ci vanno fortuna e impegno ma anche cambio di prospettiva, secondo me.
Caro Ubaldo,
hai sicuramente ragione che ci vuole spirito imprenditoriale e che bisogna rischiare, ma la tua mi sembra una visione un po’ riduttiva: chi deve uscire di casa e andare lontano per studiare all’università e deve mantenersi, spesso deve preoccuparsi di poter pagare l’affitto, senza avere capitali da investire. Se poi i tuoi genitori non possono aiutarti economicamente, il gioco è fatto. Non è che non vuoi rischiare, ma anche volendo non puoi.
a meno che tu non decida di tornare a casa, e allora potrebbe voler dire non poter fare la tua professione per la quale hai studiato.
in sintesi, quello che mi amareggia è che per poter fare delle cose (anche basilari, come comprare la casa dove abitare) devi avere i soldi, perchè con quelli accedi al credito; altrimenti devi spaccarti la schiena per mettere da parte qualcosina, e intanto gli anni passano… nessuna banca investe su di te, a meno che tu non abbia la copertura finanziaria. E in questo sistema sono favoriti i migliori o chi parte già in anticipo?
Un saluto
Pietro
guarda che le persone di cui raccontavo sono figli di gente umile, e anche io che oggi ho la mia attività.
Dai miei ho avuto solo grande sostegno morale. Niente capitali, non li avevano…
Ci sono stati anni in cui ricevevo i clienti al bar, perchè non avevo nè una casa nè uno studio, mica potevo portarli a casa dei miei…
Pero’ con i primi soldini ci ho comprato computer, stampanti e, rinuncia oggi, rinuncia domani, piano piano ho costruito qualcosa che mi da da vivere
A volte non servono grandi capitali. Serve la voglia di stare a galla innanzi tutto, senza sperare che venga qualcuno a cambiare la legge biagi (che alla nostra epoca non c’era ma ti assicuro che non andavano tanto meglio le cose)
Le persone di cui parlavo prima all’epoca vivevano con i loro genitori, e non credere che non avessero voglia di comprarsi una casa, come il terzo socio che ha mollato.
Pero’ loro han tenuto duro e dieci anni dopo la casa se la sono comprata in contanti, senza nemmeno fare il mutuo.
Mi rendo conto che se pero’ non hai la possibilità di vivere con i tuoi genitori anche questo diventa duro, e infatti non generalizzo affatto.
Caro beppe ho appena ricevuto questa mail…leggete un pò!
IL MIO PATRIMONIO
2003 5,9 MILIARDI DI $
2004 10 MILARDI DI $
2005 12 MILIARDI DI $
(fonte: forbes U.S.A. novembre 2005)
Amico elettore, amica elettrice,
grazie al tuo voto ho potuto raggiungere l’obiettivo concreto di raddoppiare il mio patrimonio
in soli 2 anni.
Ecco come:
1) grazie alla legge Gasparri, nel solo anno 2004 la pubblicità per Mediaset è aumentata del 3,8%
(circa 1 miliardo e 200 milioni di euro all’anno).
2) l’appalto concesso dal Governo alla Banca Mediolanum, senza asta, per potere utilizzare i
14.000 sportelli delle Poste Italiane, mi ha reso1 milardo di euro all’anno.
3) nel 2001 la Presidenza del Consiglio (governo Prodi) aveva commissionato solo 1 milione e
750 mila euro di spot a Mediaset, nel 2002 la Presidenza Berlusconi ha commissionato 9 milioni
e 250 mila euro, ed ha aumentato ogni anno fino agli oltre 10 milioni di euro dell’anno scorso
(Economist-London).
4) come assicuratore avrò vantaggi per miliardi di euro dalla nuova legge sulla previdenza
assicurativa, già con una serie di norme a mio favore ho incassato qualche centinaia di milioni di
euro all’anno in più.
5) ho risparmiato dalla riduzione delle tasse diversi milioni di euro (e con me hanno risparmiato
mia moglie, mio fratello e i miei figli, tutti titolari di qualche fetta della mia grande redditizia
torta).
6) uno dei produttori italiani di apparecchi per ricevere il digitale terrestre è un’impresa control-
lata, attraverso la finanziaria Pbf srl, da mio fratello Paolo Berlusconi, e giustamente usufruisce
dei contributi statali per il digitale terrestre. (Washington Post).
7) il decreto salva calcio mi ha fatto risparmiare 240 milioni di euro, e la riduzione delle plusva-
lenze (Tremonti 2002) ha fatto risparmiare a Mediaset 340 milioni di euro.
Caro elettore, cara elettrice,
tutti dicono che c’è crisi ma grazie a questo governo, ora io sono il 25esimo uomo più ricco del
mondo. Pensa, nel 2001 ero solo il 48esimo! La crisi è chiaramente una menzogna dei comunisti.
Ti chiedo il voto per altri 5 anni e così anche il nostro Paese potrà dire che un italiano è tra i primi
10 uomini più ricchi del pianeta.
Solo una cosa : GRANDE.
Propongo di stamparlo e farlo girare ovunque, io lo faccio!
la tua storia sembra quella della mia vita, sono solo piu fortunato di te perche la mia ragazza e vicina ma le mie paure sono proprio quelle che hai descritto tu.ormai qui si lavora solo attraverso le agenzie e il colmo dei colmi e che devi essere raccomandato anche li, devi avere una conoscenza anche li altrimenti non ti chiamera mai nessuno.ma in fondo noi ce lo meritiamo, come si dice ogni paese ha il governo che si merita se gli italiano sono piu interessati al grande fratello che ai processi per corruzione del nostro presidente del consiglio alla fine questo e esattamente quello che ci meritiamo.
Premetto che io mai ho lavorato alle condizioni incredibili che leggo su questo blog.
Mi sono fatto il culo nel senso che subito dopo laureato (col massimo dei voti) anzi dopo aver finito l’anno di servizio civile, sono andato all’estero per farmi il dottorato di ricerca.Avevo un paio di borse di studio e me la passavo bene. Il giorno dopo aver finito il dottorato ho cominciato il mio primo lavoro a contratto; durata due anni e quattro mesi in Germania, (Gennaio 1999 – Aprile 2001) e guadagnavo 3400 marchi al mese ed ero veramente ricco!!!!
Finito quel lavoro sono rientrato in Italia (maggio 2001) ed ho vissuto per 10 mesi a un milione e ottocentomila lire al mese (diventati circa 900 euro nel 2002) che rispetto agli stipendi che leggo in questi messaggi sono già tanti…
Ma erano comunque pochi perchè in germania mi ero abituato bene. Sono allora ri-espatriato in Francia, e il mio stipendio è salito di botto a 2.500 euro al mese….. a contratto ma con contributi pensione, malattie e vacanze tutto pagto.
Finalmente solo nel 2004 sono passato allo status di lavoratore “fisso” e per di piu’ non licenziabile dato che sono un “funzionario” dello stato francese e guadagno 2600 euro al mese , piu’ una specie di tredicesima.
Quindi in totale da quando mi sono laureato a quando ho avuto un lavoro “fisso” sono passati circa dieci anni (uno di militare, quattro di dottorato e cinque di vari contratti); dieci anni di “precario” ma comunque ho sempre ben guadagnato la mia vita, sono sempre stato in affitto (mai dai genitori) ed ho pure messo via dei soldi.
Allora cari laureati NON ACCETTATE I CONTRATTI DI LAVORO DA FAME CHE VI OFFRONO. E’ l’unica soluzione. Piuttosto mettetevi in proprio cercando di offrire servizi che siano RICHIESTI.
E poi SPENDETE IL MENO POSSIBILE IN TELEFONINI E CAZZATE VARIE, BISOGNA FAR FALLIRE I CALL CENTER E RIDIMENSIONARE I PROFITTI DELLE IMPRESE DI TELEFONIA, Profitti che si contano in MILIARDI DI EURO………….
Ciao
Far fallire i call center? Praticamente il lavoro piu’ diffuso in Italia al giorno d’oggi. Complimenti! Stattene in Francia amico
SE CI METTIAMO D`ACCORDO IO VENGO IN PIAZZA!!!! VOGLIO VEDERE COME POI POSSONO DIRE CHE I PRECARI SONO POCHI! SONO D´ACCORDO, L´UNICA SOLUZIONE E´SCENDERE IN PIAZZA A PROTESTARE!
Non credo tu abbia ragione. Abbiamo una tra le percentuali più basse d’Europa di laureati e siamo uno tra i paesi che va peggio economicamente. Potrai dire che i nostri laureati non sono preparati per i lavori. Ma la verità è che abbiamo poco lavoro qualificato: ci siamo messi a fare la concorrenza alla cina invece che alla Germania e alla Francia. Ne paghiamo le conseguenze. Cioè: le paghiamo noi giovani.
Sarei curioso di conoscere la tipologia dei contratti fatti a coloro che lavorano nelle aziende riconducibili al Presidente del Consiglio. Tutti soddisfatti del trattamento ricevuto? Tutti benestanti? Tutti con famiglia a carico senza alcun problema per mantenerla? Nessun problema per arrivare alla fine del mese? Insomma, tutti con contratto a “tempo indeterminato”?
31 anni…laureato…erasmus…stage all’estero di 3 mesi…inglese…esperienza co.co.pro. di 18 mesi,di alto livello professionale…Sto mandando curriculum che già so nessuno leggerà. Non lavorerò a pochi euro al giorno. Magari farò l’apprendista idraulico e imparerò un arte. Se fossi padre questo sarebbe il mio consiglio per mio figlio. A meno che non abbia una grande passione o un grande talento…ma quella è un’altra storia. Io non credo di avere nessuno dei due. Ho studiato però,anche se a rilento. Ma non sono utile per questa società così esposta verso il profitto. Non ci sono portato io per il profitto. Non mi piace vendere, soprattutto me stesso. Non sono depresso però. Mi potrebbero far deprimere gli altri, ma io non mi sento depresso. Al contrario vedo davanti a me la grande avventura della vita. E sempre di più provo a viverla ogni giorno al meglio. Ma so di essere fortunato sotto alcuni aspetti. Ho da mangiare, molto, una casa dove stare, persone attorno a me che mi vogliono bene. Ho una compagna che sarà per tutta la vita compagna di viaggio. Guardo con curiosità cosa mi verrà proposto, ma non mi svenderò, non più. Se nessuno di noi si svendesse riusciremmo a cambiare qualcosa.
Ho peraltro constatato che anche le mezze raccomandazioni di questi tempi sono a tempo determinato. Ed anche quelle è meglio rifiutarle.
Cari amici “virtuali” del blog,
ecco la mia situazione ed ecco quello che penso.
Ho 29 anni e lavoro da 8 anni.
Ho attraversato tutte le possibili forme di rapporto lavorativo (cococo, a progetto, a tempo determinato, lavoro nero, partita iva). Fortunatamene in 8 anni non sono stato quasi mai disoccupato (tranne un periodo di 6 mesi).
Sono fidanzato da 5 anni con una ragazza che amo tantissimo e che purtroppo vive lontana da me (300 km).
Anche lei è innamorata di me. Vorremmo costruirci una vita “normale” insieme. Una casa. Una famiglia. Un figlio.
Lei lavora, ma è precaria. Io lavoro (contratto a progetto di 6 mesi a 900 euro netti) ma senza la prospettiva di poter accedere ad un mutuo.
In poche parole: siamo lavorativamente precari, ma tra noi c’è VITALITA’ E AMORE.
Lei sente sempre più il bisogno di creare una famiglia e di avere un figlio.
E QUESTO E’ IL PUNTO. Per colpa di questo “clima lavorativo” ho sinceramente PAURA DI PERDERLA.
Lei è bellissima ed i spasimanti che possono garantirle un FUTURO FACILE E COMODO sono sempre in agguato. Io la difendo e la proteggo come posso, ma mi rendo conto che per adesso quello che posso offrirle è il mio amore presente e futuro.
Credo che saranno milioni i ragazzi che si trovano nella mia stessa situazione.
E’ a loro che mi rivolgo.
Non si tratta di cambiare lo stato delle cose per una scelta politica o per una cieca presa di posizione.
SI TRATTA DI CAMBIARE LO STATO DELLE COSE PER SALVARE LA NOSTRA VITA, I NOSTRI AMORI PIU’ GRANDI, LE NOSTRE PASSIONI PIU’ FORTI.
NON FACCIAMOCI PORTARE VIA IL SORRISO DELLA NOSTRA AMATA MENTRE CI SUSSURRA “TI AMO”, O LA VOCE INNOCENTE DI NOSTRO FIGLIO MENTRE CI CHIAMA “PAPA'”!!!!
Per quanto mi riguarda, se un giorno perderò (spero MAI) il mio più grande amore per colpa di un SISTEMA MALATO, quello sarà anche il giorno in cui la parola DISPERAZIONE farà rima con la parola RIVOLUZIONE.
SIGNORI, LA PAROLA D’ORDINE E’ UNA SOLA: BOICOTTIAMO! GRILLO CI DIA ISTRUZIONI E NOI TUTTI INSIEME B O I C O T T I A M O!!! NON UTILIZZIAMO LA TIM IL LUNEDI’ ED IL GIOVEDI’, LA VODAFONE IL MERCOLEDI’ ED IL SABATO E LA WIND IL MARTEDI’ ED IL VENERDI’, ADESSO PRECARIZZATEVI STA CEPPA! FANNO CARTELLO SULLA BENZINA? METTIAMO BENZINA SOLO UNA VOLTA AL MESE ALLA ESSO (MA POTREBBE ESSERE ANCHE UN ALTRO GESTORE), VEDI COME ABBASSANO IL COSTO ‘STI BASTARDI!!! TUTTI INSIEME, U_N_I_T_I POSSIAMO ARRIVARE DOVE VOGLIAMO. BEPPE AIUTACI, NON TI VOGLIO FAR PASSARE DA MESSIA O PROFETA, MA TI PREGO SEI L’UNICO PERSONAGGIO ATTUALMENTE CONSIDERATO DEGNO DAL POPOLO D’ITALIA!!! DACCI INDICAZIONI E NOI UNITI SAREMO UNA PUNTA DI TRAPANO FATTA DI MILIONI DI ANIME CON LA QUALE BUCHEREMO LE TESTE DI QUESTI POLITICI PARASSITI DI MER.A, PRESI PER IL CU.O DALL’ITALIA STESSA E DA TUTTO IL RESTO DEL MONDO!!! BRAVO GRILLONCHIO CONTINUA COSI’ NON FARTI MAI COMPRARE DAL RICATTO O DAL DENARO!!! SPERO CHE QUESTO MESSAGGIO TI DIA TANTA FORZA DA CONTINUARE A SPACCARE QUESTE LARVE LURIDE ED INSULSE CHE STANNO AFFOGANDO L’ITALIA. SE MAZZINI O CAVOUR POTESSERO VEDERE OGGI QUELLO CHE ACCADE, SI GUARDEREBBERO NEGLI OCCHI E DIREBBERO: MA CHI CAZ.O CE LO HA FATTO FA’…
ANCORA UNA VOLTA, FORZA GRILLO!!!!!!!!!!!!!!!
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
3. Non siamo abbastanza informati, non conosciamo bene il problema e la soluzione.
4. Non protestiamo abbastanza e quindi riceviamo scarsa attenzione e scarsa qualità di risposte
Uno dei problemi più grandi del lavoro dipendente made-in-italy è che il 50% di quanto faticosamente guadagnato finisce direttamente allo Stato(contributi + imposte a carico lavoratore e, nascosti, altrettanti a carico dell’azienda) con quello che ci rimane paghiamo 20% IVA, ICI, RAI, Rifiuti, Autostrada, imposte carburanti, l’azienda ancora IRAP, imposte sul reddito e imposte sui costi non detraibili.
La Beffa è che quanto sopra NON serve per ospedali e pensioni ma a pagare INTERESSI alle banche su debiti fatti da altri, per sempre….
Sono pienamente favorevole alla tua idea sarebbe da organizzarsi io abito a roam tutti si lamentano ma nessuno fa niente, il 25/10 ero a manifestare contro la legge moratti, è stata una cosa vergognosa al mio ritorno a casa no mi vergogno a dirlo mi sono messo a piangere. giorni passati ad organizzare tutto.
100000 studenti che nessuno si è in….to. finchè c’erano le telecamere non si è mosso un cellerino, poi quando tutto era finito, ci hanno caricato come animali considerando che più della metà di noi erano ragazze di 20 anni pestate come bestie. io credevo che si facesse nei giorni successivi qualcos’altro e invece niente. Qui c’è da ribbellarsi per tutto.
Basta comizi
Basta manifestazioni pacifiche
Basta slogan
Il loro è un potere talmente radicato che solo una sommmossa popolare potrà cambiare le sorti di questo paese.
io ci credo e nel mio piccolo già faccio qualcosa
Andando a Roma tutti i giorni con lo scooter mi incontro ad incrociare sull’appia Pignatelli le scorte dei politici con loro stessi che si dirigono all’areoporto di Ciampino: io inveisco in ogni maniera, inoltre quando mi trovo a passare davanti palzzo Montecitorio inveisco allo stesso modo.
Aspetto altra gente
Caro Beppe,
voglio aggiungermi al coro di esperienze Co.Co.Pro. del blog.
Ho trent’anni sono un industrial designer e lavoro con un contratto a termine co.co.pro. dove per legge non mi spetta nulla. Anzi meglio, la forma scritta del contratto fa sembrare che il sottoscrivente rinuncia, rinuncia al tfr, alla previdenza…..rinuncio….rinuncio ai miei diritti, a poter vivere una vecchiaia con una pensione, alla copertura sanitaria, alle ferie, ai permessi…
…a tutti i diritti civili e basilari di lavoratore pur di lavorare….
….”tutto per poter lavorare”….e sono fortunato….no devo implorare o lavorare semigratuitamente come tanti miei ex compagni di corso all’università….sono fortunato!
Grazie Beppe
I nuovi schiavi…
Era da tempo che aspettavo un post del genere per denunciare una situazione VERGOGNOSA:
Una nota società di servizi informatici che usa come simbolo pubblicitario il gioco del golf, evidentemente diffusissimo gioco tra i dirigenti della stessa, il cui unico ruolo lavorativo e specializzazione consiste nello schiavizzare i propri dipendenti, o meglio i dipendenti prestati da altre società. (E qui forse si inserisce la legge Biagi se non erro)
Dopo questa breve presentazione ecco i fatti:
i dipendenti-schiavi prestati a questa società che lavora “a progetto”
obbliga questi “oggetti” ricevuti in prestito a lavorare anche 36 ore di seguito senza interruzione. Finchè il progetto non è terminato.
Tra l’altro molti di questi ragazzi, ma anche padri di famiglia, hanno un contratto collettivo del commercio che NON PREVEDE IL PAGAMENTO DELLE ORE DI LAVORO STRAORDINARIO, quindi sono costretti a lavorare anche 10 ore di lavoro straordinario notturno senza nessun riposo e senza nessuna retribuzione.
Certo non hanno le catene ai piedi, nessuno li obbliga con la frusta a rimanere incollati alla loro postazione di lavoro.
Il ricatto implicito o esplicito che sia è ovvio: il licenziamento o il mobbing.
La maggior parte di questi schiavi il cui 99,99% sono ragazzi pescati nel nostro sud, evidentemente scelti non a caso: perchè la fame di lavoro lì è più marcata e perchè abituati anche a convivere con il lavoro nero, quindi più disposti ad accettare la schiavizzazione.
P.s. se uno di questi schiavi- padre di famiglia dopo una settimana di 36 ore giornaliere senza i fisiologici riposi avesse un colpo di sonno mentre rientra all’alba a casa chi risarcirebbe i figli rimasti orfani??????
FERMATE I NUOVI AGUZZINI!
Leggetevi questa intervista a proposito…e se lo dice uno come lui….
http://www.ilmessaggero.it/view.php?data=20060223&ediz=01_NAZIONALE&npag=11&file=E.xml&type=STANDARD
Ho fatto un errore nella digitazione dell’indirizzo del mio blog.
http://WWW.BLOGGERS.IT/PARAINSUBORDINATI
Visitatelo e troverete 5 mesi di raccolta di testimonianze sul precariato.
Sorry
Ciao.
Per me tutti noi dovremmo fare un bel passettino indietro e affidare la nostra vita solo a noi stessi.
Si parla di tante cose, ma se ne parla troppo. E alla fine cosa abbiamo costruito? Opininoni. Solo opinioni.
AGIRE.
Non è proprio POSSIBILE mettere in piedi un discorso di questo tipo?:
IO SO FARE “QUESTO” O SO CREARE “QUESTO”. SE A TE “QUESTO”‘ INTERESSA PARLANE DIRETTAMENTE CON ME, CONTRATTA DIRETTAMENTE CON ME E COMPRA DIRETTAMENTE DA ME.
IO FARO’ LO STESSO CON TE, NEL MOMENTO IN CUI TU AVRAI QUALCOSA DI INTERESSANTE DA PROPORMI O DA VENDERMI.
C’è un mondo naturale e ci sono tanti piccoli mondi che si muovono e pensano, portatori sani di vitalità e amore (tra cui Beppe)
BASTA INTERMEDIARI: basta con i politici, basta con i consulenti, basta con i preti, basta con gli avvocati, basta con gli economisti, basta con i SUPERPROFESSIONISTICONSULENTIDELLAMINCHIA!
Caro Beppe,
voglio raccontarti della mia esperienza di oppositore alla precarietà. Io non sono un precario anche se quando tutti i tuoi amici e i tuoi colleghi lo sono, anche chi non lo è non può sfuggire a questo clima di pessimismo e fastidio. Furono proprio queste sensazioni (aggiungerei anche rabbia) che mi portarono a scrivere una lettera a Repubblica che pubblicarono il 24 febbraio 2005. Fu un esplosione di solidarietà, mi scrissero centinaia di persone, andai in televisione sia sulla Rai che su Mediaset e alla fine mi portò a creare il mio blog sul tema: http://www.bloggers.it/parainsubordinati. Ho realizzato anch’io una serata al Teatro ELISEO con personaggi autorevoli (una giornalista del TG3, un dirigente del sindacato, rappresentanti universitari e della ricerca, uno psichiatra e altri ancora). La serata andò bene ma non riuscii a mantenere l’attenzione dei media sul tema. Ero esausto perchè ho organizzato tutto senza una lira con l’aiuto di qualche amico ma al tempo stesso dovevo pensare al mio lavoro che mi impegna 10 ore al giorno. E’ per questo motivo che non sono riuscito a far crescere l’iniziativa, nonostante i miei 3600 e passa contatti. Ci sono due motivi per cui non sono riuscito a portare avanti la questione: 1)Che i ragazzi e le persone coinvolte sono troppo stanchi e delusi per attivarsi e lottare e sinceramente da solo non ce la facevo; 2) Perchè l’ipocrisia di questo paese sul tema va oltre ogni limite. Senti questa: al mio evento ho invitato il presidente di un famoso istituto di ricerca che pubblica periodicamente su uno dei due quotidiani più importanti del paese. Il signore accetta, ma all’ultimo ha un imprevisto e manda la ricercatrice, che ha curato una ricerca sul lavoro e in particolare sui precari. La ragazza viene, espone il quadro della situazione e dopo qualche giorno mi chiama disperata, cercando aiuto, perchè era una precaria da diversi anni e non riceveva lo stipendio da 11 mesi. Oltre al danno anche la beffa. Un abbraccio
Ho dimenticato! Se avete un po’ di tempo, leggete la mia lettera sul blog: http://www.bloggers.it/parainsubordinati. Mi piacerebbe avere un vostro commento.
Ciao.
Ho lavorato 3 anni e mezzo con un maledetto COCOCO, per 6 euro all’ora. Niente ferie,niente malattia, niente 13esima, niente liquidazione…niente di niente, neppure certezze, perche’ lavorando in un call center, quando diminuiva l’afflusso di telefonate, ti mandavano a casa prima!!!!!!!!!!!!
Lavoratrice di serie B!!!!!! Quante, troppe umuliazioni.
Non potevo neppure chiedere un finanziamento per l’acqiusto della lavatrice, non avevo garanzie…….Oggi , alla tenera eta’ di 46 anni, sono stata assunta da un’azienda a tempo indeterminato e finalmente oltre alla lavatrice, ho comprato casa!!!!!!!!!!
Penso che la mente di chi ha inventato questa forma di sfruttamento, sia malvagia…………
Antonietta
In effetti fa impressione a leggere di così tanti ragazzi e ragazze sottoimpiegati, sottopagati e non garantiti.
Però, IMHO dobbiamo chiederci se davvero tutta la colpa sia del governo Berlusconi e della Legge Biagi…
Mi spiego: davvero tutti assolvono il Sindacato, che ormai protegge solo i lavoratori garantiti, lasciando quelli non garantiti (Co.co.co., Co.co.pro. e similari) completamente allo sbando, senza alcuna protezione, e senza alcuna rappresentazione ?
Non è che questi rapporti atipici e molto instabili sono dovuti invece all’iper-garantismo che abbiamo noi lavoratori “protetti”, che godiamo del mercato del lavoro più rigido d’Europa, mercato nel quale per un’azienda è impossibile liberarsi di un’eventuale assunzione sbagliata (se a tempo indeterminato) ?
Mio fratello è dovuto scappare dall’Italia per non finire in questa melassa di lavori sottopagati e non garantiti, ed in Inghilterra (da molti ritenuto pericolosamente liberista) ha trovato un buon lavoro, guadagna bene, ma sa che possono cacciarlo in 2 settimane. Questo è il prezzo da pagare, ma in cambio sa che se lo cacciassero, in poche settimane troverebbe un altro lavoro, per la flessibilità (parola che in Italia ormai vediamo con accezione negativa) che qua non c’è….
Il problema di base è che c’è troppa gente che studia, troppi laureati insomma. Non si possono sfornare migliaia di laureati all’anno e pensare di sistemarli tutti. Bisogna aiutare ad emergere quelli più bravi e non permettere di laurearsi a quelli che lo sono meno.
Si risolverebbero parecchi problemi in questo modo, in quanto i datori di lavoro non potrebbero piuù dire “x me lavori gratis o quasi se non ci stai ho altri mille come te e uno accetterà”
Detto questo passiamo al tema lavoro.
Premettendo che sono indignato del trattamento riservato ai giovani della mia generazione, bisogna evidenziare come i lavoratori assunti siano fin troppo tutelati: è inamissibile, ad esempio, che un lavoratore che sta a casa 3 giorni in malattia venga pagato come se avesse lavorato (questo forse andrebbe bene se dottori compiacenti non rilasciassero certificati medici come se fossero volantini pubblicitari).
Le aziende così cercano di tutelarsi, xchè un lavoratore assunto costa tanto, troppo, anche in termini di contributi. Ma lo fanno in modo vergognoso xchè io stesso sono testimone di gente ricca e famosa che sfrutta ragazzi senza alcuna pietà anche per 10-12 ore al giorno pagandoli una miseria.
Se ci fossero i controlli questo non succedebbe.
Perchè il 99% di questi contratti sono illegali, un lavoro sommerso regolarizzato.
Pertanto ragazzi se siete vittima di datori senza scrupoli andate dai sindacati, fategli causa non abbiate paura.
Anche se siete in nero.
O a progetto.
Tanto è la stessa cosa……potrete avere un risarcimento o l’assunzione a tempo indeterminato. E’ l’unico modo di farsi sentire.
E a quelli che sono meno bravi che gli facciamo fare i lavavetri?
Forse io sono meno bravo…non essendo laureato tra l’altro…
A me la vanga e a loro le scrivanie…bene!..Ma se mi rompo i cosiddetti perchè subisco il “mobbing”,che non è altro che il beccarsi le frustrazioni dei datori di lavoro,(… la moglie non gliela dà più..ad esempio..), a zappare ci vanno loro?!
Non penso..
Io sono stato sfruttato da un avvocato..lavoravo nel suo studio legale..ho subito pressioni psicologiche allucinanti tutti i giorni, tanto che mi ammalavo spesso…oltretutto avrei dovuto prendere di meno nei giorni di malattia…Lei dice :”..fate il ricorso…” e quando ritorni al lavoro come pensi che ti possano trattare?!?!?
Il problema oggi è un altro secondo me..:
Se fossimo un pò meno egoisti e pensassimo alla collettività come a una forma reale di sana convivenza civile fra individui che hanno glistessi diritti-doveri,forse ci sarebberero meno “Porche Cayenne”, meno “gesticolanti veicoli vocianti”…e la “società” avrebbe il suo giusto valore significativo.
Un Saluto
Da uno meno bravo…
Luca
quelli meno bravi fanno lavori da ufficio: impiegati, segretarie e via dicendo oppure vanno in fabbrica che cazzo…….nn si puo essere tutti avvocati…….e nn credere che io sia un avvocato io mi occupo di gestione del personale e so meglio di molti di voi qual è la situazione xche ci lavoro…..mio padre 35 anni fa appena laureato con un voto non altissimo ha trovato immediatamente posto in banca…….e sapete xche?xche i laureati erano pochi……non come adesso……tutti hanno il diritto di studiare ma solo pochi devono emergere altrimenti si appiatisce il significato di laurea
Sono perfettamente d’accordo con te!
Da uno stato che è laico ma che si vergogna di affermare pubblicamente di essere invece “confessionale” cosa si ci potrebbe aspettare ?
La cosa tragica è stata vedere come la gente, ancora una volta, ha obbedito come delle pecore agli “inviti” dei nostri cari dipendenti!
Ciao
Caro Beppe,
non voglio fare il piagnone alla mia età 32 anni no è il caso, tuttavia non posso nasconderti che sto attraversando uno dei più brutti periodi della mia vita.
Mi sono laureato ormai circa 8 anni fa , in maniera abbastanza brillante, c’erano grandi aspettative nei miei confronti…che poisono andate tutte deluse, la mia massima aspirazione era trovareun posto di lavoro normale, dove a fornte dei doveri che si connettono alla posizione di lavoratore dipendente, venissero riconosciuti i diritti che spettano a chi ricopre tale status, possibilmente con mansioni che tenessero pur in minimo conto la mia scolarità. ebbene non ci sono riuscito…ho commesso degli errori e credimi li ho pagati tutti….oggi ho un contratto a due mesi part time in una grande distribuzione, come addetto alla vendita nel setore peskeria…lavoro che ho trovato diciamo così attraverso i “soliti””tristi”canali.
A volte la mattina non riesco nemmeno a guardarmi allo spekkio…ho perso la stima di me stesso.
Un saluto
Lino come vedi siamo in tanti nella stessa situazione. Io mi sono laureata nel 2003 con tanti sogni che sto vedendo crollare giorno per giorno; anche io ho avuto un crollo della mia autostima (oramai è pari a zero), vivo con il mio compagno che da praticante avvocato ha bisogno di una persona accanto che gli dia la forza per continuare a credere nei suoi sogni, non voglio che anche lui molli le sue aspirazioni. Ma abbiamo 32 anni e la voglia di creare qualcosa è tanta.. ma cosa possiamo creare? siamo in totale confusione e i momenti di depressione sono tanti.
Mi chiedo perchè ho studiato, forse era meglio se mi mettevo a lavorare subito invece di perdere tempo. Purtroppo facciamo parte di una generazione sfortunata.. forse troppo sognatrice?
Forse i nostri genitori ci hanno fatto sognare troppo?
non so che pensare…
Volevo dirti qualcosa per farti stare meglio ma non sono la persona adatta..
Fatti forza
Stefania
OK, INNANZITUTTO SI DEVE PARLARE DI LEGGE TREU, QUELLA APPROVATA NEL 1997 DAL GOVERNO DI CENTRO SINISTRA, CON DENTRO RIFONDAZIONE COMUNISTA ANNESSA. UNA LEGGE VERGOGNOSA, AVVALLATA DAI SINDACATI E LODATA DALL’ALLORA SEGRETARIO DELLA CGIL COFFERATI. IO HO LAVORATO PER 2 MESI PRESSO IL SINDACATO DELLA UIL A ROMA, LAVORAVO COME DIPENDENTE MA CON CONTRATTO DA CO.CO.PRO. DI 650 EURO AL MESE E PER 50 ORE LA SETTIMANA. NON DICO PIU’ NULLA. IL SINDACATO SOCIALISTA CAPITE? E’ VERO CHE IO NON C’HO MAI CREDUTO NEI SINDACALISTI. AVREI POTUTO CAPIRE L’IMPRENDITORE FAMILIARE, MA VI GIURO LI DENTRO I SOLDI ENTRAVANO A PALATE ERAVAMO UNA SCHIERA DI 20 PERSONE ULTRASFRUTTATE.
PER QUANTO RIGURDA ME, ANCHE IO SONO LAUREATO, CON MASTER, STAGES E TIROCINI E QUASI SECONDA LAUREA.
CON UN’ALTRA CARATTERISTICA ORA, MI SONO AMMALATO E’ HO PERSO TUTTO LAVORO, E SOSTENTAMENTO BUTTATO FUORI DAL LAVORO, HO VISSUTO DELLA CARITA’ DEI PARENTI, 5 MESI D’OSPEDALE SENZA RETRIBUZIONE E SENZA CONSERVAZIONE DEL POSTO. PER FORTUNA CHE GLI OSPEDALI ANCORA NON SI PAGANO.
STANNO BRUCIANDO UN PAESE.
PER QUANTO RIGUARDA MARCO BIAGI, NON PENSO CHE SINCERAMENTE FOSSE UNA BRAVA PERSONA COME VOGLIONO FARCI CREDERE, VITTIMA DELLO STRAPOTERE DI UN GOVERNO. HO STUDIATO BENE LA NORMATIVA BIAGI, E’ CHIARA E’ PACIFICA E PER NULLA EQUIVOCA. HA FATTO MOLTO DANNO AL PAESE E NOI GIOVANI PER FAVORIRE GLI INTERESSI DI POCHI. POI QUELLO CHE E’ SUCCESSO DOPO E’ UGUALMENTE UNA PENA PER UN PAESE CIVILE PROCURARE LA MORTE PER MOTIVI POLITICI NON E’ UMANO. MA IL MIO E’SOLO UN GIUDIZIO POLITICO SULL’OPERATO DI UN UOMO.
Maternità? Straordinari? Liquidazione?
Chi le conosce queste parole?
Quattordicesima? Io non ho neanche la dodicesima!!
… e per comprare la macchina ho dovuto chiedere a mia mamma di farmi da garante…. che tristezza….
Come posso pensare ad avere dei figli con gli stipendi da fame che danno e se rischio da un anno all’altro di essere disoccupata?
Lavoro in un’azienda del Berlusca e ho pure votato a destra… se ci penso mi viene da ridere…
Ciao
Chiara
Io sono un impiegato amministrativo di una usl, quindi ho un lavoro grigio ma garantito, sicuro, tutelato. Capisco l’amarezza, la paura, e le sofferenze di chi vive in modo precario e senza certezze. Chi critica coloro che si lamentano di queste situazioni, definendoli mammoni, viziati, gente desiderosa di lavori parassitari o nostalgici di una società sorpassata, deve capire che non tutti sono in grado di sfruttare il precariato come un’occasione di libertà,di creatività e di potenziamento dei propri talenti. Il lavoratore precario è anche solo, non ha nessuno che lo protegga e lo rappresenti, è sempre in balia del più forte. Diffida dei partiti e dei sindacati perchè li sente estranei, li vede parte di quel Potere da cui è escluso e che ha prodotto il suo stato di sfruttato. La Sinistra, per lui, è un concetto vuoto o un inganno. In un’ Italia in cui la ricchezza è sempre più concentrata, immobile e improduttiva, dove il dinamismo imprenditoriale è spesso criminale o in nero, dove si parla di libera iniziativa per descrivere situazioni di monopolio o di rendita politica, o di libertà per stati di sostanziale povertà, o di futuro in termini di vecchiaia assistita, e in cui quasi tutto è bloccato dagli interessi delle corporazioni, degli ordini più o meno professionali, delle lobbies, delle consorterie più o meno occulte, delle lottizzazioni politiche, è difficile essere ottimisti. E’ importante parlarne e diventare così più coscienti, ma non basta: vedo troppo disunione, disorganizzazione. Il muro del pianto non basta per cambiare le cose.
Nel corso di 17 anni di lavoro sono passato dai contratti a formazione e lavoro ai Co.co.co ed ai co.co.pro.
Ho due figli ed una moglie che guadagna 600 euro mese. Attualmente non ho lavoro. Sono tecnico di Telecomunicazioni e il non avere la laurea è una discriminante aggiuntiva. Ho un mutuo. Non posso neanche simulare una disgrazia perchè non ho un’assicurazione sulla vita.
Bisognerebbe diminuire la tasse e gli affitti alle imprese e convertire il denaro risparmiato in formazione e assunzione, controllando però questo processo con un organismo super parte formato da rappresentanti dei cittadini non sporcati dalla politica. Ma che cosa parlo e scrivo a fare…..Non mi è neanche arrivato il bonus per il figlio nato nel 2005 e non so a chi rivolgermi….
Ciao Beppe,
anche io sono vittima dei co.co.co e successivamente dei co.co.pro.
Per due anni ho lavorato con co.co.co. a scadenza semestrale che veniva rinnovato automaticamente e dove ovviamente non avevo nessuna flessibilità ne autonomia perchè rispettavo gli orari di ufficio e guai se tardavo 5 minuti!
Ho cambiato poi ditta e sono andata a finire “meglio”, mi hanno fatto il fantastico e nuovo co.co.pro. questa volta con rinnovo annuale dove hanno presentato un progetto inesistente che io quindi io non avrei mai potuto portare a termine. Stessa situazione della precendente ditta, niente ferie, niente flessibilità, niente malattie e rispetto ovviamente orari d’ufficio. Mi trovo attualmente (dopo due anni) a gestire un ufficio con tale contratto e sono pagata meno della metà di quello che dovrei prendere… L’unica cosa positiva è che tra qualche mese in qualche modo dovrebbero passarmi a lavoratore dipendete (visto che gli porto avanti l’azienda sono praticamente costretti a tenermi), dico in qualche modo perchè hanno già detto che si inventeranno qualcosa altrimenti vengo a prendere troppo! Quindi mi sto chiedendo, visto che escludo la loro bontà nei miei confronti, forse rischiano troppo a rinnovare un contratto del genere con lo stesso progetto per più di due anni e mezzo?
Lavoro nella grande distribuzione, inizialmente con un contratto di 8 ore settimanali !!! ho atteso due anni nella speranza che la mia situazione migliorasse, invece la mia situazione restava immobile e piuttosto venivano assunti altri colleghi con contratti simili al mio ; ho deciso dopo due anni di cambiare azienda ma adesso ho un contratto per il quale lavoro stagionalmente e attualmente sono rimasto a casa per più di un mese e mezzo sperando chissà quando di iniziare nuovamente a lavorare ;
Ciao Beppe,
sono un precario da circa 4 anni in questo lasso di tempo ho cambiato…..diciamo circa 10 aziende, sempre con contratti di somministrazione di lavoro temporaneo. Attualmente lavoro in una grossa azienda metalmeccanica e qui ho conosciuto gente che da circa 4 anni è un lavoratore interinale sempre in questa ditta e che il numero dei lavoratori interinale è del 65%. Oggi hanno fatto sciopero i lavoratori fissi, ma l’azienda se ne è sbattuta le palle, in quanto sono rimasti il 65% dei lavoratori (interinali/ricattabili) ai quali è STATO CHIESTO DI FARE 2 ORE DI STRAORDINARIO
Il futuro lo vedo male.
In questi giorni mi è arrivata una lettera della presidenza del consiglio dei ministri, la quale dicva che chi volesse comprare un computer poteva usufruire degli sconti intorno al 10%, mi sono recato ad un punto vendita e volevo acquistare un pc di circa 1000 euro.
volevo fare il finanziamento ma gli addetti a tale servizio mi dicevano che non ho un posto fisso e che la busta paga da interinale non era sufficiente……..Caro Beppe ti chiedo per favore se puoi chiedere a Berlusconi di farmi un prestito di 1000 euro per comprarmi il pc come garanzia gli do la MIA BUSTA PAGA GRAZIE MILLE
Salve,
Marzo 2002: Laurea ( Ingegneria Meccanica, Napoli 105/110 ).
Fino a Novembre 2003 grosso investimento nella ricerca di lavoro (nel senso economico perché ad inviare 700 cv i soldi si spendono; per non parlare di quelli quando finalmente arrivi a farlo,un colloquio: trasferte a Milano, Torino, Roma….dove non ti rimborsano nemmeno il costo di una bottiglia d’acqua!!!!)
Novembre 2003: Si percorra la strada della formazione post-laurea ( esperienza divertente, ma non molto formativa, che ha aperto a pochissimi la strada di un posto di lavoro…)
Agosto 2004: Abbandono dell’esperienza formativa perché finalmenet si materializza un lavoro!!!!! Contratto a tempo determinato di 1 anno ( si sa, giusto per l’inserimento…. ) = precariato piú assoluto: niente ferie, se manchi un giorno te lo tolgono dallo stipendio, e se ti ammali sono cavoli tuoi…( per non parlare che un prestito non te lo fa nemmeno la Caritas!!!!!).
Ma la cosa piú meravigliosa é che le due parti ( che bello, anch’io, grazie della concessione…)posono rescindere il contratto in ogni momento!!!
Morale della favola,Gennaio 2005: l’azienda attraversa una grossa crisi e, mentre i lavoratori normali godono della cassa integrazione guadagagni, io vengo mandato a casa senza il becco di un aiuto!!!!!!
Grazie per l’attenzione.
Ciao Mina,
non essere pessimista e non arrenderti. so che è difficile soprattutto quando non hai di che vivere, ai voglia di belle parole e incoraggiamenti.
cosa dirti, quando la tua mente è solcata da pensieri negativi, scrivi nel blog, sicuramente troverai qualcuno che ti “parlerà” e probabilmente sentirai meno il peso della solitudine.
mi è parso di capire che sei piemontese, un pò distante da dove abito io, altrimenti sarebbe bello conoscerti e sostenerti di persona.
sappi comunque che non sei sola!
A presto.
Io sono una CoCoCo fortunata.
Nel senso che non lavoro in uno squallido call center per un compenso orario pari ad un quarto di quello di una donna delle pulizie (anche se ho fatto anche questo, sia call center che pulizie, intendo…).
Io sono una che per vivere e pagarmi l’affitto (non la pensione, nè il mutuo, nè un’assicurazione sanitaria…) scrive su una piccola testata locale che vive di pubblicità.
Il che significa che faccio un lavoro carino (mi occupo di eventi e manifestazioni locali), posso scrivere (che è la mia passione), e soprattutto lavoro come unica dipendende di due titolari gran brave persone, i quali – da piccoli imprenditori alle prese con banche, monopoli di fornitori, crediti insoluti xkè non sai a chi chiedere giustizia – se la passano esattamente (se non peggio) di me.
Loro sono datori di lavoro, io dipendente. Quindi, in teoria, loro “padroni”, io classe operaia.
Stringi stirngi, però, abbiamo gli stessi problemi: affitto, mancanza di certezze, terrore di ammalarsi, ormai rinuncia a sognare e pianificare…
Quindi sono appunto fortunata, perchè almeno posso dire che non c’è nessuno che si arricchisce sulla mia pelle – cosa che capita alla maggior parte dei precari…
Il punto di lagnanza, semmai, è un altro: com’è che io prendo 700 euro al mese per scrivere quasi tutto un mensile di 90 pagine e i miei titolari devono impazzire col commercialista per non farsi strozzare da lacci e balzelli per potermi far lavorare, mentre ci sono miei colleghi giornalisti – quelli che hanno avuto la fortuna di arrivare prima, qualche anno fa, e pagano fior di soldi all’Albo (che poi è una mafia) – prendono diverse migliaia di euro al mese (e lasciamo perdere ferie e tutele assortite…), magari per rispignattare veline e comunicati? Com’è che per la stessa mansione ci possono essere tante disparità?
Comincio a sospettare che la mia situazione dipenda dal preservare privilegi altrui…
E che nessuno si azzardi più a parlarmi di solidarietà di classe
Biagi, talmente dirompente e disgregante per la società italiana che non riesco più ad ascoltare nemmeno l’Enzo (anche se ci ha pensato qualcun’altro a non farmelo ascoltare).
Occorre cancellare quella legge, e cercare di impedire l’altro cancro del mercato del lavoro in Italia: il nepotismo, le conoscenze, l’amico.
Si torni ai concorsi, utilizzando le moderne tecnologie per ridurre i brogli.
Anche per le aziende private, perchè ormai tutto hanno privatizzato!
ciao Beppe, sono Desirée ho quasi 21 anni e studio all’Università di Firenze. Lavoravo in un call center, in orario dalle 18.30 alle 21.00, senza fisso mensile ovviamente, e guadagnando ben 2,5 euro per ogni sera di lavoro.
Mia sorella ha 25 anni, è prossima al matrimonio e lavora anche lei in un call center per circa 300 euro mensili.
Vorrei sapere dove pensiamo di andare. Tutti. Noi che accettiamo paghe del genere, che accettiamo di cambiare facoltà e perdere anni solo perchè non riusciamo ad andare avanti scoraggiati da tutta la disorganizzazione che pervade.. ovunque. Perchè? Vorrei che si facessero meno finti moralismi, e che ci fosse ancora un minimo di buon senso.
Non sogno un mondo dove tutti siano “felici”.. che poi queste sono idee che ognuno vive dentro di se’ e quindi avrebbe ben poco senso standardizzarle. Non sogno un mondo dove tutto sia facile, perchè se non siamo qui per imparare, allora..?
Vorrei solo non vedere la gente morta. Perchè se gli unici concetti rilevanti nella nostra “moderna società capitalistica avanzata” sono i soldi e la bellezza.. viviamo in un mondo guidato da gente morta.
un saluto, e complimenti 🙂
CERCANDO UNA SOLUZIONE:
Bastano solo 5.000 o 10.000 persone, tutti davanti a Montecitorio (ci costerebbe solo il costo del treno e di una giornata di lavoro buttata, ma per una giusta causa). Impediamo ai politici di entrare in questo palazzo per legiferare leggi ad Personam o TAV Si TAV No, almeno per una giornata.
Impediamogli di alzarsi il loro compenso (come hanno già fatto).
Impediamogli di prendersela tra di loro come dei bambini.
Stampiamo tutti questa colonna INFERNALE e diamola in mano a tutti i poliziotti e/o carabinieri che vorranno sfollarci. LEGGIAMO tutti ad alta voce come un CORO alla rinfusa dal primo all’ultimo intervento, non è importante che dal brusio si capiscano tutti i concetti, l’importante è che si senta un gran vociare.
SIAMO UN POPOLO DI LAMENTONI !!! SPERIAMO CHE BEPPE GRILLO FACCIA QUALCHE COSA PER NOI !!! MA VI RENDETE CONTO CHE PER QUELLA GENTE BEPPE GRILLO NON CONTA UN CAZZO ? LO CHIAMEREBBERO BEPPE ? CHI ? AH SI LUI !!! IL BUFFONE. POPOLO! E’ DIRETTO A NOI QUESTO AFFRONTO !!!
GUARDATE IN ARGENTINA, QUANTI ERANO IN PIAZZA A PICCHIARE SUI TEGAMI !!!
LE COSE SONO DUE:
1) O NON E’ VERO CHE STIAMO COSI’ MALE !!!
2) O SIAMO DEI CODARDI.
Cosa vogliamo fare ?
Queste tue parole sembrano le mie! Ci sono però ancora troppe persone che stanno bene per fare in modo che alzino i loro sederini e si presentino a Montecitorio per protestare! Ormai, almeno per quello che vedo nella maggior parte dei miei colleghi fantsma, sembra che essere precario vada bene, vogliono essere lap e non si smuovono! Ma voglio proprio vederli quando i sidacati faranno in modo di approvare quel contratto vergogna cosa faranno!!! Se si lamentano, dopo essere stati anni in silenzio mandando avanti i colleghi per non esporsi, dovrebbero proprio vergognarsi! Ma se non facciamo qualcosa noi che siamo sfruttati NON CI SARA’ MAI NESSUNO CHE PRENDERA’ LE NOSTRE PARTI, SE NON NOI STESSI!!!!!!!!!!!!
Caro Beppe,
racconto la mia esperienza, ma è l’esperienza di altre decine di migliaia di lavoratori. Ho lavorato preso il call center Atesia di Roma, dove circa 4000 persone vengono letteralmente sfruttate con stipendi di 800 euro tutto compreso (ferie,malattie,previdenza,…) pagati a cottimo !!! Il call center gestisce commesse per la Tim, Pagine Gialle, Buitoni,ma anche per lo Stato (n° verde AntiTratta). Le condizioni di lavoro sono le seguenti: 6 h /giorno non obbligatorie (lo diventano se vuoi campare con uno stipendio appena sufficiente),condizioni ambientali di sporcizia e ovviamente caporalato estensivo ( chi diventa “assistente” neanche saluta più colui con cui lavorava a fianco prima di “passare di grado”). Lì dentro t’insegnano diventare meschino e se provi ad alzare la testa sei fuori seduta stante ( l’ho visto con i miei occhi)! Ci sarebbe da parlare per ore ed ore, ma mi limito a fornire quest’assaggio.
N.B.: In Atesia si è provato ad aprire un blog del genere, dove tutti si sfogavano facendo anche i nomi di coloro che si arrogavano diritti non posseduti, ma l’azienda attraverso i “suoi” sindacati (complici in tutto)è riuscita ad oscurarlo.
Ma la TIM lo sa come si lavora là dentro ??? ( Dico io di sì,e le va anche bene!!!)
Caro Sig. Grillo
Non so se effettivamanete lei leggerà mai questo commento ma sono contento di poterlo inserie.
Il CO Co Co o il Pro Pro Pro 🙂 o chi per esso, dipende da chi lo applica. Sono stato precario in due aziende:alla Doxa e in un ostello come receptionist con risultati differenti. Alla Doxa mi sono sentito effettivamente sfruttato perchè ci trattavano come dipendenti che non eravamo…mi spiego, non avevo la libertà ed il trattamento di liberi professionista, bensì il trattamento di controllati a vista e altro (non volglio prolungarmi). Nell’ostello dove lavoro il Co CO Pro, è stato l’unico modo di potermi assumere in un’economia ristretta, e lo so! le entrate le tengo in mano tutte le sere! Sono trattato come un familiare, e sò contento. Lo stesso contratto…due riultati diversi! Certo mi ammalo e non ho garanzie, devo vivere a casa dei miei genitori! Ma guardando nell’insieme non è che questa flessibilità o precarietà sia così da demonizzare. Lo è invece un contesto (banche, affitti, mercato immobiliare, sanità) che al posto di venire incontro e cambiare in funzione di un mondo precario, continuamo volontariamente come se il “precaiato” non fosse una realtà a cui adeguarsi ma fanno in modo di sfruttare oltremodo la sitazione! Eh si, Poveri noi…ma per quetso non per il precariato in se. Cordiali saluti. Carlo
A 19 anni diploma di ragioniera con 58/60°.
20 – 21 anni pratica da ragioniera a rimborso spese 500.000 lire.
21 – 22 anni segretaria part-time in nero a 600.000 lire (ne pagavo 200.000 di affitto per la camera dove vivevo)
22 – 23 anni segretaria part-time come stagista a 600.000 lire (notare: il titolare della società prendeva i soldi dalla Regione Lazio in quanto era un buon conoscente di Francesco)
23 – 24 anni data entry part time a collaborazione 1.000.000 lire
24 – 25 anni socia di una piccola società come responsabile della formazione, full time a collaborazione 800.000 lire
25 – 26 anni docente di informatica 15 euro/h con partita iva
27 – 29 anni consulente informatica di direzione presso un ministero due contratti a progetto 1.300,00 euro
Commento: non mi lamento nonostante non ho ancora una casa ne una famiglia. Solo una cosa: UNA VITA DI CONTRATTI ATIPICI.
CI STANNO RUBANDO IL FUTURO!
>>>>>>>>>>>LEGGETE ATTENTAMENTE 5
Penso che il prof. Biagi abbia fatto del suo meglio rispetto gli “ordini ricevuti”. Non oso pensare cosa poteva scaturire dalla mente dei nostri dipendenti senza il Biagi-filtro. Io sono dell’esercito di schiavi che lavorano di più e guadagnano meno (si direbbe un trionfo del comunismo) nonostante la laurea, l’impiego in una società ottimamente avviata e che ha una grande diffusione orizzontale (più attività diverse tra loro). Guadagno meno di un operaio metalmeccanico appena assunto (posso provarlo) ma in compenso, pensando alla mia salute, mi hanno impedito di ammalarmi e di assentarmi altrimenti non arrivo a fine mese.
Hanno tolto alla maggioranza di noi schiavi anche la capicità di sentirci un gruppo, una classe o comunque un qualcosa di sociale (…fallimento del comunismo) insegnandoci ad essere “one like no one”. Concludo: i “nostri dipendenti” sono a tempo determinato (la legislatura) quindi propongo di farli lavorare con gli stessi nostri contratti così che dall’interno del problema realizzino quell’azione di perfezionamento che ritengono necessaria (forse sono troppo ottimista), se di perfezionamento ha bisogno, visto che per i datori di lavoro è già perfetta!!!!!
>>>>>>>>>>>>>>LEGGETE ATTENTAMENTE 4
>>>>>>>>LEGGETE ATTENTAMENTE 3
visto che al nostro capo del governo piacciono tanto i sondaggi perchè tutte le lettere contenute in questo blog non vengono inviate direttamente al SIg, Berlusconi
che sempre dice di aver creato tanti posti di lavoro per i giovani, e che i giovani sono tutti felici e contenti perchè con la legge Biagi hanno delle opportunità e………..possono morire di fame.
Forse preferisce seguire i sondaggi fatti da E. FEDE dove, quotidianamente, si intervistano al mercato, signore impellicciate ove dichiarano che i prezzi sono scesi, che gli stipendi sono aumentati, che i loro figli lavorano con ottimi stipendi, che non ci sono più liste di attesa nella sanità e che per questo continuerranno a votare Berlusconi perche è tanto una brava persona
Scherzi a parte cari giovani non accettate lavori per cui non venite pagati, (la maggior parte dei famosi STAGE non servono a nulla se non ad in grassare il portafoglio di chi vi sfrutta) magari agli inizi guadagnare poco si, ma a GRATIS MAI
>>>>>>>>>LEGGETE ATTENTAMENTE 2
CO.CO.CO CO.CO.PRO E KI.KI Kì
V A F F A N C U L O A TUTTI
vaffanculo hai contratti de merda
” al lavoro temporaneo
” all’adecco alla manpower
” alla telecom e al suo al tronchettino di cacca
” a quell’usuraio de GERONZI
in mezzo però a tutto questo ce un ringraziamento che va a Dio e della giovinezza che ho nei confronti di queste persone perchèda polvere siete state create e polvere ritornerete, io tutto al più ci do due scopate sopra alla faccia vostra….e da chi non vi commisererà più
e come ultimo vaffanculo rimastomi va al nostro presindende o ex dal 9 aprile e alla sua banda di ladroni….
ciao a tutti dal CAPOCCIA
>>>>>>>>>>>>LEGGETE ATTENTAMENTE!!!!!!!
Ciao Mina,
non disperare:
te lo dice un disoccupato cronico di Torino.
Dopo due anni in banca,ho rinunciato per motivi di coscienza e mi sono ritrovato a viaggiare con pochi soldi e quindi a sfruttare appieno la mia voglia di sopravvivere e di mettermi in gioco.
Adesso faccio gavetta(a 29 anni)nel campo del’agricoltura:ovvero vitto e alloggio in cambio del mio lavoro.Questo per acquisire una certa esperienza.Poi si vedrà.
Non ti abbattere e goditi le olimpiadi,e se ti vuoi sfogare o vuoi avere consigli:
mao104@hotmail.com
Lo faccio perchè in questo blog ognuno dice la propria e poi tutti a casa con i propri casini ed i propri problemi,senza lo straccio di un aiuto.
Invece se ci vedessimo di più,magari insieme una soluzione la troveremmo.
In gamba
Mauro
Sono laureata in Scienze Biologiche nel 2000 con 110 e lode. Dopo la laurea ho lavorato (gratis!) per tre anni presso varie strutture ospedaliere di Cagliari, nel campo delle analisi ematocliniche. Attualmente lavoro presso un laboratorio di analisi privato, con contratto Co.Co.Pro. dalle 7,30 alle 14,00 dal lunedì al sabato (circa 40 ore settimanali, 4 euro all’ora). Percepisco uno stipendio di 650 euro al mese svolgendo, oltre il lavoro di analista, quello di segretaria e fac-totum (pagare bollettini alla posta, risolvere qualsiasi problema). Non ho diritto a ferie e quando il laboratorio chiude (durante le feste comandate) non percepisco stipendio. Ho già 34 anni e la rassegnazione mi attanaglia il cuore. Ribellarsi avrebbe come risultato solo quello di farmi cacciare via (… trovo la fila per entrare a lavorare quì, dice sempre il PADRONE). Se una legge, per quanto porti il nome di una brava persona morta assassinata, permette casi come il mio, allora NON è UNA BUONA LEGGE, E VA CAMBIATA. L’applicazione della legge Biagi è fuori controllo, e permette ai prepotenti di tenere in schiavitù molte persone come me. Grazie, Grillo, per averci messo a disposizione questo spazio. Grida tu per noi, che non abbiamo chi ci tutela.
resisti e lotta, solo se si è uniti si vince.
occorre fare quadrato per noi e i nostri diritti
Sono laureata in Scienze Biologiche nel 2000 con 110 e lode. Dopo la laurea ho lavorato (gratis!) per tre anni presso varie strutture ospedaliere di Cagliari, nel campo delle analisi ematocliniche. Attualmente lavoro presso un laboratorio di analisi privato, con contratto Co.Co.Pro. dalle 7,30 alle 14,00 dal lunedì al sabato (circa 40 ore settimanali, 4 euro all’ora). Percepisco uno stipendio di 650 euro al mese svolgendo, oltre il lavoro di analista, quello di segretaria e fac-totum (pagare bollettini alla posta, risolvere qualsiasi problema). Non ho diritto a ferie e quando il laboratorio chiude (durante le feste comandate) non percepisco stipendio. Ho già 34 anni e la rassegnazione mi attanaglia il cuore. Ribellarsi avrebbe come risultato solo quello di farmi cacciare via (… trovo la fila per entrare a lavorare quì, dice sempre il PADRONE). Se una legge, per quanto porti il nome di una brava persona morta assassinata, permette casi come il mio, allora NON è UNA BUONA LEGGE, E VA CAMBIATA. L’applicazione della legge Biagi è fuori controllo, e permette ai prepotenti di tenere in schiavitù molte persone come me. Grazie, Grillo, per averci messo a disposizione questo spazio. Grida tu per noi, che non abbiamo chi ci tutela.
Sono laureata in Scienze Biologiche nel 2000 con 110 e lode. Dopo la laurea ho lavorato (gratis!) per tre anni presso varie strutture ospedaliere di Cagliari, nel campo delle analisi ematocliniche. Attualmente lavoro presso un laboratorio di analisi privato, con contratto Co.Co.Pro. dalle 7,30 alle 14,00 dal lunedì al sabato (circa 40 ore settimanali, 4 euro all’ora). Percepisco uno stipendio di 650 euro al mese svolgendo, oltre il lavoro di analista, quello di segretaria e fac-totum (pagare bollettini alla posta, risolvere qualsiasi problema). Non ho diritto a ferie e quando il laboratorio chiude (durante le feste comandate) non percepisco stipendio. Ho già 34 anni e la rassegnazione mi attanaglia il cuore. Ribellarsi avrebbe come risultato solo quello di farmi cacciare via (… trovo la fila per entrare a lavorare quì, dice sempre il PADRONE). Se una legge, per quanto porti il nome di una brava persona morta assassinata, permette casi come il mio, allora NON è UNA BUONA LEGGE, E VA CAMBIATA. L’applicazione della legge Biagi è fuori controllo, e permette ai prepotenti di tenere in schiavitù molte persone come me. Grazie, Grillo, per averci messo a disposizione questo spazio. Grida tu per noi, che non abbiamo chi ci tutela.
è facile parlare e sembrare dalla parte giusta quando chi governa cambia il significato delle parole.ha ragione sabina guzzanti quando parla di “morte delle parole”.perchè ora “flessibilità” nel lavoro ha acquisito un’accezione positiva,mentre è solo uno stratagemma per parlare di “disoccupazione” facendola passare per una grande riforma che ha migliorato la vita di noi italiani.tutte balle!e spero che gli elettori almeno questa volta non si facciano infinocchiare come sempre!io sono una ragazza di 28 anni e sono vittima di questa riforma del lavoro:anch’io,ad esempio,ho lavorato in un call center,per solo 10 giorni,non raggiungevo nemmeno le 5 euro all’ora,lo stipendio era basato su un unico criterio:sfruttamento.si trattava di chiamare i numeri di telefonia fissa per proporre un nuovo abbonamento a tele2.la tariffa era più o meno così:un nuovo contratto veniva remunerato con 1.9 euro,una telefonata con esito negativo con 5 centesimi e basta.tutte le altre casistiche(non risponde nessuno,non trovi il titolare del contratto telefonico,occupato,”ci devo pensare mi richiami”…)erano tutte gratis!!!in quei 10 giorni ho guadagnato meno di 25 euro,facendo 4 ore di lavoro tutti i giorni!e questo per il governo è un lavoro!senza contare che il primo giorno devi fare un breve corso di formazione in cui prima ti danno istruzioni sul contratto da proporre e poi su come incastrare gli utenti,omettendo alcuni piccoli particolari disgustosi su come ogni ditta telefonica riesce a incastrarci meglio.ci insegnavano a raccontare mezze bugie,a come non dire tutta la verità su un contratto senza farsi scoprire.ad esempio pretendevano che dicessi che si poteva disdire gratis il contratto che gli stavo proponendo,senza specificare però che bisognava aspettare e tenersi il nuovo contratto per almeno 3 mesi,altrimenti avrebbero dovuto pagare 80 euro.questa è truffa!!!io,infatti,ho resistito 10 giorni,la mia onestà mi impediva di fare ciò che chiedevano,la mia autostima di farmi sfruttare
leggendo questo blog ho capito tante cose e soprattuto prometto che non sarò più scortese con le addette ai call center che propongono contratti telefonici, adesso capisco il perchè di tutte le loro insistenze.
Vorrei dire ai SIGNORI delle compagnie telefoniche che è ora di finirla di prendere per il naso le persone tanto non siamo poi così cretini e sappiamo che nessuno da niente per niente.
Quindi dovrebbero vergognarsi di truffare gli utenti e di sfruttare le persone che lavorano
Coraggio Silvia sei una persona onesta e vedrai che un lavoro serio lo trovi
Ciao Beppe, perché non proclamiamo una giornata di BOICOTTAGGIO per i settori che più sfruttano “lavoratori” precari? Basterebbe d’accordo con le Associazioni dei Consumatori (e senza quei viscidi dei Sindacati) indire una o più giornate per evitare di utilizzare il cellulare… Signori ma sapete che casino scoppierebbe? Siccome ognuno di noi ha sicuramente più di una utenza telefonica cellulare, si potrebbe fare che il Lunedì e martedì non usiamo TIM, Mercoledì e giovedì non usiamo WIND, venerdì e sabato non usiamo VODAFONE mentre per il week-end proporrei una “tabula-rasa” per tutti e tre i gestori… Siamo noi il potere economico di questa gente, e se non utilizziamo i loro giocarelli cosa possono fare se non mettersi in riga con il rispetto del consumatore? Boicottaggio è la parola d’ordine!!! Provate a pensare lo stesso gioco con la Benzina, con i Giornali, con gli Alimenti, i capi “firmati”, ecc. ecc.
Ci serve solo qualcuno che ci organizza e io credo che uno tosto sia proprio Grillo!!!
Spargi la notizia, cerchiamo di essere uniti almeno in questo progetto.
Cordiali saluti a tutti!
37 anni diploma informatico e laurea in lettere moderne, da 9 anni in Olanda come funzionario presso un’organizzazione internazionale, stipendio da favola. Vorrei sapere se sono pazzo a voler ritornare in Italia – a leggere tutti questi post sembrerebbe di si ….
Penso che la realta’ sia un po’ piu’ complessa di legge Biagi si o no, in un mondo dove per es. i call center sono ormai quasi tutti in India (ed esistono scuole per la formazione a Delhi che insegnano i diversi accenti cioe’ Statunitense, Australiano ecc.), la produzione industriale si e’ delocalizzata ad est ecc.
Il problema forse e’: noi Italiani cosa esportiamo, di che cosa lavoriamo e viviamo, che cosa offiramo ?
Io ho iniziato a lavorare (non per scelta) a 15 anni durante le ferie estive, quando i miei coetanei se la spassavano in ferie. All’universita’ potevo frequentare 1 giorno alla settimana perche’avevo chiesto di lavorare il Sabato, e i miei coetanei con la Pantera (1989-90) se la spassavano colorando l’aula magna. Non ho mai avuto il famoso calcio nel culo, ma ho fatto tutta la gavetta.
Premetto che sono di sinistra, ma per me questo significa impegno concreto. E soprattutto dignita’: quando mi hanno proposto contratti da fame o per lavori ridicoli, li ho sempre rifiutati. Oppure li ho presi per quelli che erano: passatempi momentanei per recuperare qualche doblone.
Un augurio grandissimo a tutti.
In effetti fa impressione leggere questa sequela di ragazzi e ragazze sottoimpiegato e sottopagato.
Però, ci si deve chiedere di chi è la colpa: è solo colpa del tanto vituperato governo Berlusconi e della Legge Biagi ?
Non sarà anche colpa dei Sindacati, che ormai proteggono solo i lavoratori garantiti, e lasciano allo sbando i lavoratori non garantiti ?
Non sarà che in Italia il mercato del lavoro è il meno flessibile al mondo, percui se un’impresa sbaglia un’assunzione deve tenersi la palla al piede a vita, e quindi i Co.Co.Co. sono nati per attenuare questo peso ?
Pensiamoci….
A tutti quelli che sono costretti a lavorare con un lavoro a progetto va tutta la mia solidarietà e sono fermamente convinto che NESSUNO degli attuali partiti farà NULLA per migliorare la situazione.
Quella che viene erroneamente chiamata Legge BIAGI non è altro che “il restauro” del famigerato Pacchetto TREU (lEGGE 196/1997) , non per niente , come vediamo dai post precedenti ci sono numerosi esempi di persone che vivono da quasi 10 anni in queste incredibili condizioni.
Purtroppo tutti i politici non fanno altro che della squallida demagogia e qualunque sia il risultato delle elezioni i precari resteranno tali per i prossimi 5 anni.
C’è davvero bisogno di aria nuova nel parlamento italiano, speriamo che dal 2011 qualcosa cambi.
Io ho la fortuna ci avere un contratto a tempo determinato, ma per i miei 3 figli le prospettive sono terrificanti.
Caro Beppe Mi chiamo Antonio e vivo in provicia di Varese vicino all’Hub di Malpensa dove lavoro.
Ho 35 anni e studio Scienze Politiche a Milano.
Ti voglio segnalare la situazione dei lavoratori all’interno dell’Aeroporto, l’80% dei lavoratori hanno tutti un contratto a termine, e soggetti a turni massacranti. E’ un DISASTRO!!! L’Azienda Sea che gestisce gli aeroporti milanesi sostiene che ci sono tanti lavoratori a tempo indeterminato in esubero e propone incentivi per andare via o con uno strataggemma illegale fa passare questi lavoratori a un altra azienda Hendlin.E così facendo incentiva il lavoro precario. Questi LAZZARONI giocano con le Vite Umane! Noi lavoratori precari non abbiamo nessun diritto, ma solo tanti doveri. Ma dove sono Un MILIONE di posti di Lavoro? Riuscirano i nostri Eroi a prendere atto che questa legge sul mercato del lavoro crea disaggi enormi alla vita dell’essere umano? Speriamo che Almeno Tu con i tuoi spettacoli puoi mettere in pubblico questo disastro che tante teste hanno concepito…
Ciao a tutti.
premetto che sono ancora una studentessa, ho 22 anni e frequento il quarto anno a psicologia.
Non ho ancora un titolo in mano e non sono ancora nel mondo del lavoro, ma sull’argomento sono tutt’altro che ottimista.
Innanzitutto so già che una volta uscita dall’università con il mio bel titolo in mano, non sarò un bel niente e che le mie prospettive di avere un lavoro fisso con uno stipendio per lo meno decente sono tutt’altro che rosee.
E non lo dico perchè sono pessimista di natura, ma perchè sono cose che vedo accadere tutti i giorni alle persone che mi circondano. Dei miei amici sono ben pochi quelli che hanno una posizione non precaria, lasciamo stare le disponibilità economiche.
Ma il problema purtroppo non è solo dei giovani o dei neolaureati.
Mio padre, impiegato nel tessile da più di 30 anni, alla non più tenera età di 52 anni si è ritrovato disoccupato per fallimento dell’azienda in cui lavorava. E tutto quello che riesce a trovare sono a contratti a tempo determinato, con stipendio naturalmente alquanto più basso del precedente, oppure le tipiche risposte: “Mi spiace, lei al suo livello ci costa troppo” oppure “Come sa il settore è in crisi, non possiamo rischiare”.
Per un uomo con moglie (solo lavoretti saltuari, per mancanza di titolo di studio) e due figli, non è il massimo della vita…
Quindi mi spiace, ma non riesco ad avere ottimismo e soprattutto non so dove cercare un po’ di sicurezza. Di certo non nei nostri politici e nel nostro governo.
scusate per gli errori di battitura: ho il mio stupendo bimbo in braccio…
Caro Beppe,
mi sono laureato a pieni voti con una tesi in Biologia Marina a fine 2004. In questo periodo ho inviato per tutta Italia decine di curricula ottenendo solo due risposte per lavori decisamente poco gratificanti o poco attinenti alla mia laurea. Nel frattempo ho lavorato per dieci giorni, per poco più di trenta euro al giorno ad un progetto di “mitigazione di impatto ambientale” legato alla famigerata riconversione a carbone della centrale di Civitavecchia. Le condizioni di lavoro erano VERAMENTE prossime alla schiavitù. Dicembre 2004, tramontana e otto ore al giorno all’aperto sotto una tettoia di lamiera dove non batteva il sole con le mani nell’acqua tutto il tempo (ovviamente usando dei guanti che scaldavano ben poco vi assicuro). Ho dovuto lasciare per un principio di congelamento alle mani! Poi ho fatto due mesi di volontariato quest’estate e ora una o due volte a settimana svolgo attività di educazione ambientale per 60 Euro a settimana.
Cosa ci fa un biologo marino in una nazione con 8000 Km di costa? Niente, la fame!
A presto
Andrea
Sono laureata con 110 e lode in lingue. ho conserguito un master di secondo livello in traduzione speciallizzata. e per un anno e mezzo ho lavorato in una scuola privata: un centro studi , recupero anni scolastici (un vero girone infernale) come insegnante co.co.co., percependo la bellezza di 7,50 euro all’ora!!! compenso che non veniva dichiarato per intero, si capisce, perché se no i contributi sarebberi stati troppo “onerosi” (testuali parole della “preside”). in quella scuola, dove la mettina si svolgevano dei veri e propri corsi, con classi, insegnanti, ecc. non c’erano dipendenti: erano tutti co.co.co o in nero!!!possibile che nessuno compia controlli su questa realtà scandalosa??? ah, il pomeriggio si davano ripetizioni in tutte le materie, e lì lavoravano tutti assolutamente in nero!!
a chi ha scritto che se non fosse per la flessibilità molte persone non avrebbero lavorato nemmeno un giorno dico: meglio non lavorare che perdere la propria dignità.
io mi sono potuta sposare e ho potuto fare un figlio solo perché mio amrito è un dipendente pubblico e i perché i nostri genitori ci hanno aiutato a comprare casa (inutile dire che abbiamo un muto a tasso variabile di venticinque anni..)
adesso frequento la siss (grazie alla signora Moratti, con la mia sudata laurea non posso nemmeno insegnare inglese alle medie…) e lavoro come traduttrice freelance. sempre con compesni da fame e con una grande incertezza sul domani….
ciao Beppe
sono un laureato in scienze dell’educazione, ho 27 anni e faccio il mio lavoro (quello per il quale ho studiato gia da 5 anni) sono passato quindi da Co.Co.Co. che mi incartavo sempre a dirlo a Co.Co.Pro che è di più facile pronuncia, un bel passo avanti! mi sa però che è l’unico che potrò fare.
Il mio lavoro è legato a un complesso sistema di leggi di finanziamento e a luglio (quando i telegiornali dicono che tutti gli italiani vanno in vacanza) di norma si decide se ad agosto ci sarà ancora bisogno di me o mi si rimpiazzerà.
Io sono un operatore qualificato, lavoro nell’ambito della prevenzione, ogni giorno prendo contatto con decine e centinaia di giovani e adulti, parlo in conferenze,… ma se voglio comprare un computer per il lavoro devo fare venire il mio papà al negozio, perchè nessuno si fida di me… non ti dico il mutuo per la casa o altro.
quando incontro per strada un ragazzo (utente per me) con poca fiducia nel futuro che gli racconto? che da grande sarà felice e sicuro come me?
Incazziamoci veramente! Mandiamo un messaggio di forza, che faccia capire veramente il calvario che stiamo vivendo scendiamo in piazza a milioni! Adesso! E’ il momento giusto per farlo
Ciao a tutti, non arrendetevi!
Laurea 110 e lode a 24 anni, 2 anni di lavoro all’Università con contrattini occasionali o gratis. La mia passione ma nessuna speranza di essere autonoma.
Cambio di vita, di città e Master (pagato da me con lavoretti tipo correzione di bozze, baby-sitting etc.).
Stage ottimo in un’ottima azienda con mansioni ottime e con rimborso spese. Alla fine, la proposta di restare con un contratto di tre mesi rinnovabile. Ho rifiutato.
Dal giorno dopo, un co.co.co. nella redazione di un importante giornale.
Passa un anno e decido di ampliare i miei orizzonti. Trovo un altro co.co.co. in una casa editrice, un bel lavoro con molte soddisfazioni e difficoltà.
Passa un altro anno e decido di mettermi in proprio: apro, con un giovane socio, una società. Molte difficoltà, soprattutto economiche, ma teniamo duro. Intanto i miei precedenti colleghi co.co.co., sia del giornale sia della casa editrice vengono assunti a tempo indeterminato.
Grazie a impegno e determinazione la mia piccola società decolla, malgrado la crisi e tasse e balzelli assurdi da pagare allo stato (che sempre aiuta le imprese e i giovani).
I miei ex colleghi, intanto, o vengono licenziati o costretti a mansioni poco qualificate.
Assumo un dipendente a tempo determinato per un anno, insegnadogli un mestiere, dato che partiva con nessuna esperienza (pur non essendo neppure un ragazzino) e gli rinnovo il contratto per un altro anno. Vorrei assumerlo a tempo indeterminato e assumere molti altri ragazzi ma non posso: costa troppo. Se manca la liquidità perché i clienti tardano con i pagamenti, il dipendente viene pagato puntualmente, mentre noi soci aspettiamo. E la differenza di stipendio non è così grande.
Molte piccole aziende sono costrette a ricorrere a forme contrattuali che aumentano la precarietà. Alcuni imprenditori sono schiavisti, alcuni vorrebbero far crescere le persone e l’azienda ma non sono in condizione di farlo.
Cara Federica Usai, ma come io parlo di sardi che consigliano di godersi il respiro del mare e tu pensi alla soluzione di……Jacopo Ortis??
Ma lascia stare!! Ad ammazzarsi dovrebbero essere tutti quelli stronzi di politicanti che, per decenni e non da ieri, hanno agito costantemente in modo che si arrivasse a questo punto!!
Ciao e non ti deprimere che la vita è bella!
Salve a tutti, continuo a leggere questa “colonna infame” ma è davero dura!! Migliaia di post, di urla di dolore, sfiducia, disperazione…… Ci vorrebbe una settimana passata a leggere il blog!! Ma questa è la realtà ……REALE!! Tutto il resto che sentiamo e vediamo in giro sono emerite stronzate!!
Purtroppo c’è poco da fare, il declino avviato con un passettino che poteva sembrare insignificante, si è rivelato (come era facile prevedere) un tracollo totale. Se uno avesse, a mente fredda, il coraggio di prefigurarsi il futuro di medio termine…….se ne scapperebbe oggi stesso!!
Aggiungo alcune cosette:
– forse la cosa migliore da fare (per chi può e rimane in italia) è quella dell’amico sardo che suggerisce di godersi la potenza ed il respiro del mare; io sono d’accordo, è molto difficile, ci vuole una tempra nervosa d’acciaio ma io ci riesco; se non altro accetto la situazione perché se volessi un giorno lavorare seriamente me ne andrei un Paese Civile
– anche se è difficile trovarla nella marea di post, date un’occhiata a quelli interessantissimi dell’amico che ha scritto a tutti i deputati (!!!!); guardate le risposte che ha ottenuto…… (modifica trova in questa pagina “alleanza nazionale, ulivo, margherita” ecc ecc)
– mi scuso per la volgarità ma a me la parola interinale (che non doveva nemmeno entrare nel dizionario di italiano fa venire in mente unbuco di culo!! Altro che lavoro…..)
– mesi fa proposi sul blog la formazione di un Movimento Politico con “P ed M” maiuscole; risultati scarsissimi ovviamente; si chiamava il Partito dello Stato Sociale (P.S.S.); secondo me in quelle idee semplici (un programma di 4 punti in una paginetta) ci sarebbero le risposte a tanti problemi che invece oggi sono diventati drammatici; altro che le centinaia di pagine di stronzate prive di senso della feccia politica attuale!!
Vabbé, vi saluto ancora una volta e non vi annoio più di tanto.
Ci sentiamo per l’11 Aprile…….
E continuo……..
Visto che puo´sembrare che a Trieste cé´sempre una reminiscenza fascista a causa delle “terre rubate” anche se sarebbe ora di finirla………sul sito della squedra di calcio cé´una discussione sul perche´fare il saluto romano e´illegale, mentre il pugno chiuso no! Lascio giudicare a voi l´ignoranza di cotali persone che sicuramente voteranno nuovamente Fini e Berlusconi per paura della “rossa slovenia”. Italia, Auguri!
30 anni, sarda, laurea in lettere moderne con voto 110. 3 anni fa grazie (o per colpa?) di un Master (PRATICO) organizzato con i soldi del FSE, per la Professionalizzazione delle Laure “deboli”, capito a Roma per svolgere uno STAGE nelle Ferrovie dello STATO. Grandi promesse e aspettative; nessun risultato. Dopo un’esperienza di 6 mesi in IBM con contratto a tempo determinato che, in quanto tale, è finito senza possibilità di rinnovo, vengo racattata da una piccola Società di Informatica e oramai da 2 anni vivo intrappolata il questa città e lavoro come consulente informatica con contratto CO.CO.PRO. Guadagno una miseria(1000 euro quando va molto bene) e non ho ne ferie ne malattie pagate, in più, visto che il settore è in crisi, ogni tanto mi invitano a stare qualche periodo a casa.
Considerato che sono una emigrante e pago circa 500 euro di affitto per una stanza in una casa decrepita, molto spesso mi chiedo dove sto andando…Davanti a me vedo il buio; non posso permettermi di sognare una casa, dei figli,una vita normale. Sempre più spesso penso ad una soluzione definitiva, alla Jacopo Ortis.
Di tutto questo ringrazio i nostri cari politici e i nostri capitani d’industria, augurando loro che figli e nipoti vivano nella stessa disperazione nella quale vivo io adesso.
Grazie per il tuo impegno in quest’Italia allo sfascio
Ciao beppe
Siamo un gruppo di dipendenti MC DONALDS SALERNO vittime della legge Biagi.Lavoriamo ormai da anni con un contratto part time e ultimamente sono stati assunti nuovi “Cinesi” con contratti ancora peggiori dei nostri.Costretti a dei turni massacranti nel fine settimana questi nuovi schiavi a termine del loro periodo di due mesi verranno rottamati chissà dove .
Grazie Berlusca per aver diminuito la disoccupazione e per aver reso il precariato la sola realtà lavorativa .
vai a cagare te e berlusconi scemo, e spero che la slovenia invada trieste cosi non sarai neanche
piu italiano
Quoto “SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…”
E Rispondo
Per fortuna a Trieste non sono tutti ignoranti come il signore. Io ho vissuto a Trieste per diversi anni e devo dire che la Slovenia si sta avviando ad un boom economico, in quanto partiva gia´molto ricca, anche se frenata dalla Bosnia. La sua entrata nell´Europa puo´favorire nuove commissioni per le ditte italiane impegnate in quell´area (purtroppo ce ne sono poche e a Trieste manco una) per costruzione di strade ecc ecc ecc….sveglia la Slovenia e´un cantiere aperto che puo´dar lavoro! Per quanto riguarda l´euro, io vivo in Germania e i prezzi della vita sono commisurati con le paghe. Non e´colpa dell´euro, ma colpa dell´economia italiana stagnante che crede di rifarsi aumentando a dismisura i prezzi
Anch’io sono di Trieste e conoscevo fior fior di gente di destra (ma quella VERA! Quelli con i quali si poteva discutere di politica da pari a pari) che mai avrebbe detto delle cose così ignoranti ed invidiose.
Sì invidiose perchè gli Sloveni vengono qui da noi a fare i ricconi ormai visto che siamo diventati noi italiani con le pezze al culo. L’unica cosa che ancora non hanno è l’euro…
E vorrei ricordare al signore di cui sopra che nel 92 la lira era in piena svalutazione ed abbiamo rischiato più volte il crack… ma da quando siamo entrati nell’euro questo problema chissà perchè è scomparso.
Altra cosa: dispiace accertare che vi siano persone che non ragionano con la propria testa, ma con le panzane di Berlusconi. Che l’euro sia responsabile dell’innalzamento dei prezzi è assolutamente falso. La cosa è stata creata dal mancato controllo dei prezzi successivo all’ingresso dell’Italia nell’euro… e vorrei ricordare qui quali furono le misure prese in tal senso: l’invio di una calcolatrice a casa! (come dire…arrangiatevi voi a fare i conti)…
Ciao Beppe,
ti racconto la mia storia:
ho quasi 29 anni, laureata in lingue nel marzo 2002 e vivo a Milano. Dopo la laurea ho fatto 3 mesi di stage poposto dall’univeristà, dove,apparentemente dovevo occuparmi di comunicazione nella moda e invece, in pratica, impacchettavo abiti. Dopo questo fantastico stage, mi iscrivo a 1000 agenzie interinali e trovo lavoro in un’industria farmaceutica,come impiegata…faccio 1 anno di interinale, poi l’azienda, dopo un mese di “wash out” (si chiama così,pare, il periodo di tempo di un mese in cui ti fanno stare a casa per non pagare il riscatto all’agenzia interinale) l’azienda mi assume a tempo determinato. Dopo 2 rinnovi a fine luglio 2006 scadranno i 3 anni previsti dalla legge per i contratti a termine…e poi?Il contratto non scade,a caso, a fine luglio:sai qual’è il trucchetto? Lasciarci a casa ad agosto, farci tornare dei disoccupati a tutti gli effetti e poi riassumere, a tempo determinato..per quanto? Con i vari rinnovi, anche per altri 3 anni…e poi altro mese a casa e ricomincia il giro… voglio dire:è possibile che si permetta alle aziende di usare questi biechi trucchetti?Possibile che nessuno se ne accorga?In questo modo potrei anche andare avanti x tutta la vita! L’azienda, premetto, è florida e fattura miliardi!Mi piacerebbe comprare casa,fare un mutuo,sposarmi…ma come si fa,chi me lo fa un mutuo con questo contratto? E la maternità?Dovrei avere la fortuna,quando ci penserò, di programmare la mia maternità fra una scadenza di contratto e l’altro per non perdere il lavoro?Qui l’orologio biologico bisogna programmarselo al secondo,cavolo!!Se qualcuno mi insegna come si fa!!Lo stipendio,ovviamente,non supera mai i 1.000 , che, nella ricca e costosa Milano,non sono poi così tanti fra tuttel el spese varie..cmq,non mi lamento,so che c’è chi è messo peggio..volevo cmq raccontarti la mia “storia di precaria”.Grazie per quello che fai. Ciao,
D
Le casseforti del Biscione hanno moltiplicato per sette
il loro valore dall’ingresso in politica del cavaliere
Berlusconi incassa 141 milioni
Nel 2005 dividendi raddoppiati
di ETTORE LIVINI
Berlusconi con i figli
MILANO – L’impegno in politica – contrariamente a quanto lui stesso continua a sostenere – non fa male al portafoglio di Silvio Berlusconi. Anzi. Il presidente del Consiglio ha festeggiato il 2005 (un anno da dimenticare per l’economia del paese) con l’ennesimo record assoluto di “entrate” personali. Le sue casseforti – le otto società che controllano Fininvest – hanno chiuso il bilancio con 172,9 milioni di utili, polverizzando il massimo storico di 149 milioni segnato appena un anno prima. E il premier ha celebrato l’evento raddoppiandosi la busta paga: le holding del Biscione gli hanno versato infatti 141 milioni di dividendi (contro i 79 nel 2004) pari a uno stipendio di 390mila euro al giorno e di 11,4 milioni al mese.
L’impero di Arcore non sembra dunque patire più di tanto il “prestito alla politica” del suo fondatore. A giudicare dalle cifre, piuttosto, ne esce rafforzato: Mediaset – nella bambagia del duopolio – continua a macinare audience e profitti. Fininvest è tornata a bilanci da record assorbendo senza traumi il rosso del Milan (230 milioni in pochi anni) e i buchi aperti dai suoi errori imprenditoriali (400 milioni persi con l’investimento in Kirch e 300 bruciati dalle Pagine Utili). “Merito della bravura dei miei figli e dei manager che ho scelto”, ripete spesso il premier. Sottovalutando in fondo il suo ruolo “oscuro” di seconda punta nel team del Biscione, visto che anche il governo – tra legge Gasparri, decreti salva-calcio, condoni fiscali e leggi Tremonti varie – ha dato una mano alla causa.
A guadagnarne, alla fine, è stato il 740 di casa Berlusconi: nel ’94, anno dell’ingresso del premier in politica, le otto holding del Biscione avevano 108 milioni di debiti, le casse vuote e un patrimonio di 269 milioni.
ciao a tutti è la prima volta che scrivo e sono un po’ inesperto di questo nuovo “mondo” che mi ha aperto il sito di beppe,ma non posso più stare zitto!Parlano di famiglia!Di figli!Di casa!Di lavoro!Io ho 33 anni,un buon lavoro(anche se non si sà x quanto,visto l’andamento dell’economia),convivo con la mia ragazza da circa 3 anni,in affitto.Prospettive?Zeeeroooo!(come una pubblicità orrenda,come la maggior parte di quelle che si vedono adesso).Oggi festeggiamo un anno dalla sua laurea in Ingegneria Civile a Padova.Peccato avere 30 anni e soprattutto essere donna.Lavoro neanche l’ombra.
Alla faccia dei nostri politici!Sapeste quanto male fà vederla a casa depressa e sentirla maledire quella volta che ha deciso di studiare.
Grazie a tutti e scusate x lo sfogo.Gabriele
Dopo quattro anni a capo della mia piccola Azienda (5 dipendenti ) di punato in bianco mi ritrovo senza lavoro.
Tramite amicizie mi ritrovo a lavorare per una Società di Servizi……insomma contratto di 10 gg.è stipendio di 7 lordi l’ora.
La tristezza mi Pervade ogmi giorno (sono Laureato,ho 36 anni)ho un esperienza di alcuni anni di gestionee di produzione….l’unica cosa che posso fare a Firenze è l’aiuto portiere senza futuro….lo so che ci sono persone che se la passano peggio ma non riesco a vedere un futuro tanto roseo per me e per questa nazione.
Mi sono reso conto che le conoscenze, l’esperinza, il curriculum non contano…….serve solo il famoso calcio nel culo…..Grazie
Ciao Beppe,
ti racconto la mia storia:
ho quasi 29 anni, laureata in lingue nel marzo 2002 e vivo a Milano. Dopo la laurea ho fatto 3 mesi di stage poposto dall’univeristà, dove,apparentemente dovevo occuparmi di comunicazione nella moda e invece, in pratica, impacchettavo abiti. Dopo questo fantastico stage, mi iscrivo a 1000 agenzie interinali e trovo lavoro in un’industria farmaceutica,come impiegata…faccio 1 anno di interinale, poi l’azienda, dopo un mese di “wash out” (si chiama così,pare, il periodo di tempo di un mese in cui ti fanno stare a casa per non pagare il riscatto all’agenzia interinale) l’azienda mi assume a tempo determinato. Dopo 2 rinnovi a fine luglio 2006 scadranno i 3 anni previsti dalla legge per i contratti a termine…e poi?Il contratto non scade,a caso, a fine luglio:sai qual’è il trucchetto? Lasciarci a casa ad agosto, farci tornare dei disoccupati a tutti gli effetti e poi riassumere, a tempo determinato..per quanto? Con i vari rinnovi, anche per altri 3 anni…e poi altro mese a casa e ricomincia il giro… voglio dire:è possibile che si permetta alle aziende di usare questi biechi trucchetti?Possibile che nessuno se ne accorga?In questo modo potrei anche andare avanti x tutta la vita! L’azienda, premetto, è florida e fattura miliardi!Mi piacerebbe comprare casa,fare un mutuo,sposarmi…ma come si fa,chi me lo fa un mutuo con questo contratto? E la maternità?Dovrei avere la fortuna,quando ci penserò, di programmare la mia maternità fra una scadenza di contratto e l’altro per non perdere il lavoro?Qui l’orologio biologico bisogna programmarselo al secondo,cavolo!!Lo stipendio,ovviamente,non supera mai i 1.000 , che, nella ricca e costosa Milano,non sono poi così tanti fra tuttel el spese varie..cmq,non mi lamento,so che c’è chi è messo peggio..volevo cmq raccontarti la mia “storia di precaria”.Grazie per quello che fai. Ciao,
io im sono laureta il 31 marzo 2005, il 2 maggio 2005 ho iniziato a lavorare come co.co.pro. Il 27 maggio andando a lavorare, a 50 metri dal posto di lavoro, ho avuto un incidente. Ho ripreso a lavorare il 5 settembre. Ho avuto la fortuna di avere ragione nell’incidente e che vivo ancora in famiglia. Quindi i soldi dei mancati stipendi ce li avrò, ma chissà tra quanto. Ma se per caso abitavo da sola..come facevo?E’ proprio precarietà!
cara sig.na anna, l’ho già scritto l’altro ieri ma mi rendo conto che non si puo’ leggere tutto.
Io mi sono laureato in ingegneria a 25 anni, 108/110, abilitazione professionale nel giro di due mesi, figlio di un operaio specializzato e di un’impiegata stroncata dalla crisi industriale degli anni 80 (leggasi quindi disoccupata senza pensione).
E cosa crede che facessi alla sua età? (non è che poi oggi abbia 60anni, sto parlando solo di una dozzina di anni fa)
Lavoravo (altro che 9-18… 9-22 spesso anche il sabato) sottopagato (tipo 200-300 mila lire al mese, anni 94-95), con la P IVA (mi sono fatto prestare dei soldi da mia sorella per pagare il commercialista la prima volta) e ho continuato a farlo per altri anni ancora.
La generazione dei 35/40enni di oggi, soprattutto nelle professioni intellettuali, ha patito le vostre stesse angherie, e non ce la siamo presa con biagi che, all’epoca, era ancora vivo.
Abbiamo stretto i denti e siamo andati avanti, stavo solo cercando di consigliare questo…
Dopodiche’ ci va anche della fortuna e non lo nego.
Dico solo che il piagnisteo del tipo “bastardi! la legge gli consente di sfruttarci!” non porta da nessuna parte…
Anche perchè come qualcuno ha ricordato ‘sti contratti a progetto sono stati introdotti da Treu
In bocca al lupo
ciao a tutti è la prima volta che scrivo e sono un po’ inesperto di questo nuovo “mondo” che mi ha aperto il sito di beppe,ma non posso più stare zitto!Parlano di famiglia!Di figli!Di casa!Di lavoro!Io ho 33 anni,un buon lavoro(anche se non si sà x quanto,visto l’andamento dell’economia),convivo con la mia ragazza da circa 3 anni,in affitto.Prospettive?Zeeeroooo!(come una pubblicità orrenda,come la maggior parte di quelle che si vedono adesso).Oggi festeggiamo un anno dalla sua laurea in Ingegneria Civile a Padova.Peccato avere 30 anni e soprattutto essere donna.Lavoro neanche l’ombra.
Alla faccia dei nostri politici!Sapeste quanto male fà vederla a casa depressa e sentirla maledire quella volta che ha deciso di studiare.
Grazie a tutti e scusate x lo sfogo.Gabriele
PS Ho dimenticato un particolare fondamentale: il personaggio tanto amabile, al momento del congedo, ha avuto il coraggio di invitarci a proseguire il lavoro iniziato nei 15 gg di prova dicendo però di poterci pagare solo 25 euro (sempre lordi ovviamente) al giorno!!!!!
Caro Ubaldo
Prima dell’introduzione della riforma universitaria del 3+2, le posso garantire che DATI ALLA MANO ci si impiegava in media 8 anni per laurearsi in economia a Napoli
Poi c’è stata l’invasione degli “istituti universitari” privati che per far concorrenza alle università statali “regalavano” gli esami con conseguente esodo degli studenti dalle università statali e difficili alle università private ed “easy”.
Ora con la riforma del 3+2 la media è pari a circa 5 anni e mezzo -6 anni..come mai? sarà che improvvisamente gli studenti del nuovo ordinamento son divenuti più intelligenti rispetto a quelli del vecchio?
Il vero problema è che si è posto in essere una riforma universitaria (secondo me anche giusta) senza considerare la pletora di laureati del vecchio ordinamento che improvvisamente si sono trovati di fronte una vera e propria concorrenza sleale, fatta di “laureati” come loro ma di 2-3 anni più giovani
Paradossalmente per le aziende è meglio assumere un “ragazzetto” (termine usato nell’azienda presso cui lavoro) che, anche se sottopagato, dà meno problemi in quanto impara qualcosa (non sapendo praticamente nulla..spesso e volentiri non sanno neanche accendere un PC) ed a 24 ha anche qualche soldino da mettere in tasca piuttosto che qualcuno più “vecchio” e specializzato che giustamente pretende di essere pagato per quel che vale.
E questo perchè oramai è divenuta la prassi “iniziare” con lo stage, continuare a progetto, evolvere con quello determinato, maturare in quello di inserimento ed approdare all’indeterminato sottopagato.
PS giovedì ho lavorato fino alle 2 di notte, venerdì fino a mezzanotte, lunedì ho fatto presto (le 23:00), martedì le 00:30 e ieri mezza gionata (le 22:00)
Se per le aziende contasse solo chi si laurea in corso, con un voto basso e che non sa fare nulla, forse non affiderebbero a me la scrittura di gare da 6 milioni di Euro
Chiedo solo di essere pagato per quello che ho seminato e per quello che valgo..è chiedere troppo?
Ciao Beppe,
bè che dire del lavoro….sono Cristina e ti scrivo da Napoli , la capitale del lavoro in nero , del non lavoro!Qua, come diceva TROISI, c’è il lavoro nero, il lavoro precario, il lavoro minorile…insomma cisono tutti i tipi di lavoro ma il LAVORO E BASTA NN ESISTE!!!Io lavoro da quando avevo 18 anni ora ne ho 25 e la situazionemi sembra peggiorata!Prim amiinteressava lavorare per conoscere, per entrare nel mondo del lavoro , insomma per capirne di piu.Ora lavoro da piu di 2 anni e mezzo in una società di software, guadagno 600 euro al mese a NERO naturalmente ma mi reputo fortinata perkè ci sono motli miei amici ke non lavorano proprio.Mio fratello lavora ai call center ed ha fatto mille lavori.Ha cercato di imparare qualkosa, ma si ritrova con contratti a termine che non gli danno nemmeno un futuro immediato , ovvero non gli permettono di fare progetti nemmeno per il giorno successivo!Ora a 30 anni e quando presenta il curriculum gli dicono ke questo non è equilibrato, che ha svolto mille lavori e che quindi non ha le competenze giuste…MA STIAMO SCHERZANDO??????E’ tutto frustrante…i sacrifici sono infiniti..continuano nel tempo come un’epidemia crescente…a volte davevro non sembra esserci soluzione….coem faremo a vivere?!?!?Ci sentiamo così sottomessi, così persi, siamo degli schiavi che ogni mattina si alzano e cercano il sorriso nella giornata di sole ma non basta.Come faremo a continuare così?Ma soprattutto come andrà a finire?
Buona vita a tutti ragazzi ed in bocca a lupo!
Cristina
Gentile Sig. De Biase,
pensi pure qello che vuole.
Il campo professionale dimostra chi la laurea l’ha “comprata” con l’aiuto del papà e chi se l’è guadagnata con la fatica.
Ritorno a dire che non si può generalizzare e credo che un semplice voto non possa rispecchiare al 100% le capacità di una persona, in negativo o in positivo. Io non mi metto al di sopra degli altri solo perchè ho raggiunto un obiettivo, ma non voglio nemmeno essere etichettata negativamente come laureata_da_quattro_soldi_che vuole_tutto_e_subito_perchè_ha_la_lode: che cos’é, ostracismo al contrario? Diamo per scontato che chi hai dei buoni voti non valga niente?
Sono la prima a dire che l’università, oggi, non prepara in modo adeguato al mondo del lavoro, ma credo anche che in giro ci siamo giovani molto capaci.
Io desidero solo rispetto in quanto PERSONA che lavora, e non solo come “risorsa da sfruttare”.
Invece di essere un buon biglietto da visita, il titolo e la lode “a cui tengo tanto” , per i quali ho lavorato molto, sono ostacoli. Che delusione.
no.
diamo per scontato che l’università insegna poco o niente. che usciamo tutti di lì (me compreso) con 100.000 aspettative FALSE.
la laurea non è un punto di arrivo. non è un traguardo, neanche con 110 e lode.
E’ solo il pezzo di carta che ti consente di cominciare. Da zero un’altra volta.
E zero significa zero soldi, zero prestigio, zero diritti… (io ho fatto la stessa strada, non creda).
La metto solo in guardia dal considerare la sua lode come un traguardo. Passato il brindisi della festa di laurea comincia una strada in salita che non accennerà a mollare prima di 6/7 anni, soprattutto nel nostro settore.
Auguri
“Comprare la laurea…” Se qualcuno la compra è per fare impressione su chi, come lei, da molto peso al titolo e al voto.
La difficoltà di conseguire una laurea non è una garanzia che il corso di studi sia migliore. Avendo frequentato l’università in Italia per qualche mese posso dire che la difficoltà è dovuta principalmente alla disorganizzazione. Non alla qualità. Ho un termine di paragone: laurea e master li ho fatti in buone università all’estero (con lode e distinzione, visto che apprezza).
I titoli poi in Italia sono spesso un paravento per nascondere la mancanza di competenze reali. Grottesco. I risultati, come dice lei, si vedono. Infatti, basta guardare lo stato dell’economia italiana.
Con ciò non intendo certo dire che il suo buon voto sia negativo. Semplicemente, non mi impressiona proprio. Nè negativamente, nè positivamente. A farlo, semmai, sarebbero i risultati.
Ma la vera novità sta nel fatto che i «vituperati» corsi di area umanistica pagano dazio ai corsi di area tecnico-scientifica solo a un anno dalla laurea (60,3% gli occupati scientifici contro il 50,4% degli umanisti) ma a lungo termine, dopo cinque anni, gli umanisti rimontano prepotentemente e raggiungono la parità (86% a testa). Ma almeno, raggiunto l’agognato posto di lavoro, i giovani dottori si ritrovano con una busta paga adeguata? Neanche per idea. A meno di non considerare adeguati i 997 euro (netti) guadagnati in media da chi si è laureato nel 2004. Non certo un capitale, specie se consideriamo che nel 2002 chi si era laureato un anno prima guadagnava in media 1.015 euro netti.
Naturalmente l’aspetto retributivo si modifica quando si va a verificare che cosa cambia considerando il sesso e l’area geografica: gli uomini guadagnano 1.136 euro al mese e le donne 885; inoltre a cinque anni dal titolo i guadagni mensili netti dei laureati (senza distinzione di genere) che lavorano al Nord (1.366 euro) sono più elevati rispetto a quelli di chi lavora nel Centro (1.281 euro) e soprattutto al Sud (1.191) euro. Infine le modalità d’ingresso nel mondo del lavoro. In tempi di riforma del mercato occupazionale, di agenzie interinali e collocamento privato a quale sistema ricorrono i laureati? Per lo più (il 47,6%) all’iniziativa personale e al contatto attraverso la segnalazione di parenti e amici. A ciò bisogna aggiungere un 6% (era il 2,1 nel 2001) che richiede esplicitamente di essere segnalato ai potenziali datori di lavoro. Insomma un inno alla raccomandazione. Del resto, l’Italia è nettamente in testa alla classifica Ue come il Paese che usa di più la raccomandazione come modalità di ingresso nel mondo del lavoro.
Gli Italiani non hanno bisogno di dati e di statistiche per capire che sono diventati più poveri in questi ultimi cinque anni per il voluto mancato controllo dei prezzi dei servizi (pubblici e privati) e delle merci nella fase di passaggio dalla lira all’euro, sempre in omaggio al principio berlusconiano e soci del “ruba chi può”, sostituendo, nel rapporto economico, il principio tacito del giusto guadagno quello del maggior profitto!
Ciò ha determinato una fondata diffidenza e diffusa rabbia nel comune cittadino/consumatore, il cui reddito è divenuto insufficiente per soddisfare i tradizionali bisogni, esaurendosi già alla fine della terza settimana!
E’, comunque, utile riportare alcuni aumenti relativi al periodo 2001-2005, tratti dal Blog di Antonio Di Pietro:
> > – Affitto +66%
> > – RC auto +23%
> > – Benzina +27%
> > – Latte +25%
> > – Acqua minerale + 81%
> > – Pane + 38%
> > – Pasta +43%
> > – Olio +40%
Non tutti gli Italiani
hanno la capacità di spesa di Berlusconi!
>
>
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Sono d’accordo col signor Ubaldo… E’ vero sono state create molte facoltà invitanti ma molto poco predisposte a produrre una formazione qualificata per le esigenze di molte aziende di oggi.
Per cui è vero, ci sono laureati di serie A e di serie B e questo è determinato purtroppo non solo dalla preparazione del singolo ma anche dalla facoltà da cui provieni (io studio fisica applicata e mi ritengo un fortunatissimo studente di serie A e so perfettamente che farò fatica lo stesso a trovare lavoro).
Aggiungo che la riforma 3+2 dà luogo a fenomeni di nuovi laureati (direi di serie C) che pretendono di infilarsi nel mondo del lavoro quando sappiamo tutti che è praticamente impossibile.
Ho notato che il sistema della laurea triennale permette praticamente a tutti di laurearsi con voti anche alti e produce una marea di finti dott. e ing.
Ripeto che serie A,B,C non denota l’abilità del singolo studente ma la “classe di laurea”. Sono convinto che un ottimo studente resta tale qualsiasi facoltà faccia. Saluti
Il rapporto annuale di Almalaurea. Gli ingegneri sono i più ricercati
Laureati? 1000 euro al mese
E più della metà sono precari. Aumenta il ricorso alla raccomandazione per trovare un impiego
ROMA Guadagna mille euro al mese, ha un lavoro precario e per trovarlo si affida ancora alla raccomandazione. È questo l’identikit che emerge dall’indagine sulla «condizione occupazionale dei laureati italiani 2005» condotta da Almalaurea, il consorzio che raggruppa 45 atenei e che ha coinvolto 74 mila laureati (comprese, per la prima volta, le matricole che hanno concluso gli studi con una laurea triennale). Il primo dato che emerge dalla ricerca è l’aumento della precarietà: nel 2005, infatti, il 48,5% di chi ha conseguito la laurea l’anno prima ha un cosiddetto contratto atipico, il 7,1% è senza contratto e il 4,8% ne ha uno d’inserimento (formazione lavoro e apprendistato). In pratica solo il 39,2% può vantare un lavoro a tempo indeterminato, situazione quindi notevolmente peggiorata rispetto a quattro anni prima: nel 2001 infatti il 45,7% dei giovani laureati da un anno aveva già in tasca un contratto a tempo indeterminato ed era solo del 37,4% la percentuale degli atipici. A sorpresa, inoltre, si scopre che il contratto a tempo determinato caratterizza il pubblico impiego più del privato (25 laureati su cento contro i 38 su cento nel pubblico).
Anche il contratto di collaborazione prevale ampiamente nel pubblico dove costituisce la forma prescelta per 40 occupati su cento (30 su cento nel privato). E i corsi di laurea che spalancano più rapidamente le porte a chi ha concluso gli studi da un anno? La solita Ingegneria resta sempre al comando, seguita da Insegnamento, Architettura e area chimico-farmaceutica.
Ciao a tutti e grande Beppe.
Andate a leggere su -repubblica .it- l’articolo riguardante il “povero” silvio.Probabilmente con un paio delle sue mesate ci sistemiamo per un bel pò!
Dopo una Laurea in Giurisprudenza e un Corso di Specializzazione in Filosofia e Storia della Politica a Napoli, ho preso il mio bel Master ASFOR in Tourism Management a Trieste. Scelgo di fare lo stage in Regione Campania, Assessorato al Turismo. Tanto lavoro e umanità, ma nessuna voglia di trattenere noi stagisti, preferendo i consulenti esterni. A costo di incontrare una mattina Bassolino in persona e sentirsi fare le solite finte promesse.
Una mattina mi chiamano da Torino. L’Adam & Partner Integrated Communications mi terrà pochi mesi a fare il trade & marketing manager, con episodi di mobbing, senza mai fare il benchè minimo contratto, e licenziandomi per e-mail durante il periodo di ferie estive. Arriva Milano con l’esperienza alla Elephant & Castle, un’azienda molto più piccola ma più onesta. Il contratto di Co.Co.Co. non è del tutto regolare, ma mi farà restare al lavoro 14 mesi. Gli stipendi sono ridicoli, si parla di 800, al massimo 1000 euro per una qualifica che viene sancita come general sales manager. I passivi e la gestione poco accorta differiscono gli stipendi anche di 45 giorni. Una mattina per rabbia, litigo e vado via. Ancora oggi aspetto lo stipendio di ottobre 2004, mentre l’azienda è stata messa in liquidazione. Interessante la strategia della Neapolis Tour Operator che a Casalnuovo, in provincia di Napoli, mi fa entrare come addetto alle prenotazioni, promettendo mari e monti. Non diverrò mai project manager di catalogo, rimediando un mese di lavoro in costante straordinario, con episodi di mobbing da parte dei colleghi, e ovviamente nessun contratto. Alla fine, pacca sulla spalla e calcio nel sedere, con la scusa degli scarsi fatturati, che pure non erano stati sottoscritti nell’accordo. Bel trattamento, quando torno a nascere mi fermo alla terza media.
Lavoravo per un’azienda toscana di telecomunicazioni facente parte di un rigoglioso gruppo di aziende. Beh, l’azienda di telecomunicazioni era sull’orlo del fallimento per, a mio parere, pessima gestione manageriale. Hanno pensato bene di cedere in affitto la struttura e parte del personale ad una manica di delinquenti di provenienza indiana, inglese, svizzera ed italiana … I miei colleghi ed io siamo stati pagati per 4 mesi e poi i datori di lavoro sono spariti … SPARITI! Non sto scherzando … SPARITI!
E comunque anche il florido gruppo aziendale ci ha voltato le spalle, malgrado avessimo tutti lavorato in quella struttura per diversi anni …I miei colleghi hanno tutti ritrovato lavoro, io ne ho approfittato per mettere al mondo mio figlio e prendermi cura di lui al meglio, cambiare città ed ambiente.
Questo per dimostrare che, almeno in Italia, anche un contratto a tempo indeterminato non è una garanzia…
Incrocia le dita per me, per quando mi rimetterò alla ricerca di un lavoro.
Buona giornata Beppe.
…i co.co.co li ha creati la sinistra (così come altre riforme indecenti, ad es.i “3+2” all’università).
I co.co.co sono la legge Treu. Sono d’accordo con te su quasi tutto quello che dici, mi piace il lavoro che stai facendo, ma attento sempre alle informazioni che dai…e poi…i precari come gli schiavi del 1800…l’hai detta grossa!!
Vi racconto cosa sta succedendo negli aeroporti di Milano. La SEA (Società a capitale pubblico, di proprietà del comune e della provincia di Milano) sta cercando di sbarazzarsi di 50 persone con contratto a tempo indeterminato, passandole a una società concorrente con la scusa di aver perso i contratti di alcune compagnie aeree. Ora, al momento su 3500 persone 600 sono a contratto interinale. La società parla di esuberi ma si continuano a fare assunzioni a tempo determinato,straordinari e rientri in servizio nei giorni di riposo. Chiunque passa da Malpensa o Linate può notare da solo la scarsezza del personale. Quest’anno la SEA ha fatto 200 milioni di euro di utili!! Neanche un euro andrà ai lavoratori. Prevale l’idea che le persone siano solo dei costi e non una risorsa. E’ bello fare i capitalisti con i soldi PUBBLICI. Quello che offende di più è la mancanza di rispetto, il pensiero che le persone siano oggetti da spostare a caso. Le aziende parlano di ‘scioperi selvaggi’ e i giornali rilanciano gli stessi titoli, ma nessuno si interroga sui modi selvaggi e maleducati di queste aziende e dei suoi dirigenti che costringono uomini e donne, madri e padri ad abbandonare il posto di lavoro per difendere i loro diritti.
vorrei rispondere a fabio fucile.
caro Fabio,
ti scrivo perchè ho trovato realmente ingiusto il tuo commento. Sono una laureata (quadriennale e non 3+sti cazzi)di 23 anni appena compiuti ( la laurea l’ho presa a 22 anni)della meravigliosa e fantastica Università Commerciale Luigi Bocconi, ho studiato per degli esami alla London School of Economics,a 16 anni ho studiato un intero anno in Ighilterra, e sto facendo un Master sempre alla Bocconi, mentre “lavoro”….beh non corrispondo a nessuno dei requisiti di cui tu parlavi ( nè otto anni per una laurea, nè corsi sfigati etc etc)…
sai le uniche offerte di lavoro che riesco a trovare quali sono?6 colloqui e dico 6 per….call center da Vodafone!!!Tele sales per X o Y azienda…se voglio essere pagata…altrimenti…GRAZIE BIAGI PER QUESTO: STAGE STAGE STAGE STAGE, cococo etc….è già il mio terzo stage ( non retributo…tanto a noi sfigati vanno già bene i buoni pasto!!!!!!)….beh tu credi sia solo una questione di università con pochi sbocchi lavorativi e ragazzi che non hanno voglia di fare? o forse c’è una minima possibilità che IL MONDO è DEI VECCHI E NOI GIOVANI NON ABBIAMO MOLTE POSSIBILITà???????in più da donna ti dico che sono DISGUSTATA che durante i colloqui ti venga chiesto: signorina lei ha intenzione di avere figli?…la mia risposta prima di essere mandata gentilmente a quel paese è stata: Lei è sposato? al SI di risposta ho detto “perchè non lo chiede a sua moglie o guarda negli occhi i suoi figli?”…
non chiediamo molto, solo una possibilità….non ce la facciamo più di porte sbattute in faccia o a tenere lo sguardo basso…
pensaci un po’…
senti un po’….
io ho 35 anni, mia moglie 36. non 75.
Di avere bambini non se ne parla e non perchè non ci piacerebbe, ma perchè nello spietato mondo del lavoro di oggi prima di tutto viene la carriera, perchè se ti distrai un attimo sei finito. ok?
Mia sorella che fa il medico (e non siamo figli di medici) ha aspettato i 40 anni per fare una bambina, e credi che si sia divertita fra i 25 e i 40 anni? Oggi pero’ da’ a sua figlia una serie di certezze che 10 anni fa non poteva garantire neanche a se stessa..
E allora io dico solo “ma porca puttana, la mia generazione ha sputato sangue in silenzio per più di dieci anni, e non per colpa di biagi ma perchè va così e andava così anche prima, e oggi ci troviamo (sia io che mia sorella che molti altri nostri amici) con collaboratori che pretendono la luna e ti dicono “ma non posso accendere un mutuo, ma non ho la malattia…” quando tu hai aspettato 5 anni per comprarti una macchina usata e lavoravi anche con la febbre a 40 la vigilia di natale????”
Ecco. Non aggiungo altro.
Poi c’è tanta gente che è lì per meriti non suoi e siamo tutti d’accordo, ma non crediate che basti abolire il precariato per risolvere il problema.
non so che commento hai letto nel mio non parlavo nè di laurea nè di pochi sbocchi nè di figli nè di call center.
L’attuale situazione del mercato lavorativo ha generato un circolo vizioso del tipo “homo homini lupus”. Lo sfruttamento dei lavoratori il più delle volte aguzza l’ingegno di questi ultimi, molti dei quali pur di rimpinguare il proprio stipendio non lesinano condotte scorrette (ai limiti del penale, direi) nei confronti di propri simili. E’ esemplificativo il caso di cui si è discusso la scorsa settimana a “Mi manda Rai Tre”, che guarda caso vedeva sul banco degli imputati un provider telefonico (Telecom). Si è partiti dalla “truffa” dei modem ADSL di Alice per poi giungere al rapporto conflittuale tra utenti e operatori dei call center. In definitiva il nocciolo del contendere erano gli addebiti in bolletta di servizi mai chiesti (tra i quali anche l’attivazione di ADSL e conseguente invio del modem non richiesto, regolamente addebitato all’utente in bolletta), che alcuni dei “truffati” contestavano in TV al dirigente Telecom di turno. Così si è parlato di call-center in termini un po’ ovattati finoa quando un’operatrice del call-center Telecom, almeno così si è qualificata, ha detto chiaro è tondo che “poiché sono promessi loro incentivi per eventuali “servizi” venduti ai clienti spesso gli operatori attivano tali “servizi” anche se la persona interpellata telefonicamente non li richiede. Morale della favola l’operatore del call-center, sfruttao, cerca di rimpinguare il proprio stipendio anche in maniera non legale e l’utente, magari anche lui con problemi economici, è costretto a pagare cifre a volte sprpositate per servizi non chiesti. Questo per dire che, capisco e comprendo lo stato di diagio degli operatori dei call center telefonici, che operano in condizioni di precarietà, sono d’accordo con chi dice che non bisogna trattarli male al telefono, ma al tempo stesso sono dell’opinione che questa loro condizione di “schiavi del lavoro” non giustifichi questi comportamenti al limite della legalità. Homo, homini, lupus!
Agenzia horecca s.p.a. mi “contrattava” per una famosa azienda gastronomoca(MULTINAZIONALE FRANCESE), contratti che duravano due gg (Weekend)per un bar in provincia di Roma, nello stesso contratto oltre ad essere di due gg erano indicati 2 gg di prova quindi una volta che mi sono sentito male neanche sono stato pagato, assurdo lavoravo per 2 gg e 2 gg erano di prova, quota oraria 5.76, il tutto è andato avanti per 25 contratti maturando circa 60gg di lavoro tali da non poter fare neanche la domanda di disoccupazione. l’Agenzia in questione è figlia dell’Adecco.
Io sono uno studente Universitario, questo è lavoro nero legalizzato.
Per questo molto spesso me ne vado a lavorare in Austria e Germania dove è tutt’altra cosa.
All’Adecco io ero segnato da già 4 anni e sono stato io a portare l’offerta di lavoro e non loro a chiamarmi!!!
Inoltre è dal 31/8/06 che non vengo più contattato
e menomale
N.B. La mail è firmata come richiesto, ma non autorizzo la pubblicazione del mio nome.
Napoletano, 36 anni a maggio, laureato dal ’98
in economia, un master in management bancario e comunicazione finanziaria, ed ora sono un sottoschiavo co.co.pro. che lavora come assistente tuttofare per una banca-sim che al nord agisce con la “mentalità del nord” e qui agisce con la mentalità del sud (cioè utilizza impropriamente un contratto a progetto, surrogando l’assunzione). Esco di casa alle 8 di mattina e vi rientro, se tutto va bene, verso le 19,30… Insomma, dedico quasi 12 ore della mia
giornata al lavoro anche se l’orario “pieno” è di 8 ore, il 50% della mia vita, per 890 euro circa, in realtà un contratto a progetto non dovrebbe avere orari predeterminati, ma un obiettivo da raggiungere).
Mi sento demotivato, frustrato, preso in giro (mi promettono un’assunzione ormai da più di un anno), sfruttato, senza futuro, senza speranze. La mia vita per ora scade il 30 aprile, poi non so, dopo il nulla o un’altra proroga?
La mia ragazza invece ha un contratto “serio”, a tempo indeterminato, con un’azienda “seria”, una multinazionale dell’insegnamento delle lingue,
ma è pagata quando capita, a rate, sfruttata e sottoposta a mobbing.
Ecco la legge Biagi. Non so se il nome di Biagi sia stato usato impropriamente per sfruttare la sua aurea di santità, visto che è morto ammazzato e non so se sia stato ammazzato proprio per far passare questa legge che altrimenti una sinistra seria avrebbe osteggiato… Ma comunque, chi è credente e avrà la fortuna di andare in paradiso, non credo che lo incontrerà facilmente in quei luoghi… Quantomeno starà nel girone dei precari: per punizione lo faranno rinascere e passerà anche lui la sua vita a cercare di sbarcare il lunario come tanti della mia generazione.
E’ vero, almeno gli schiavi avevano garantito vitto e alloggio.
Grazie per questo spazio di libero sfogo, ne avevo proprio bisogno!
Sig.Ubaldo, vorrei farle notare che il mondo non è fatto solo di laureati o aspiranti tali, ma anche di persone che l’Università non se la possono permettere o , piu’ semplicemente, di persone che non sono interessate a continuare gli studi(mi sembra legittimo).
Quello che chiediamo è semplicemente non essere presi in giro, non essere sfruttati.Chiediamo che i nostri diritti vengano rispettati, chiediamo di essere tutelati, di poterci permettere anche noi il lusso di una avere una casa, una famiglia, un figlio.
Per quanto mi riguarda , mi sono iscritta all’Università l’anno scorso, a 28 anni: studio e lavoro (a tempo determinato,naturalmente).Probabilmente ci mettero’ 10 anni a laurearmi,o forse non ce la faro’ mai, anche se nei miei testi “non c’è niente che una persona di cultura media non possa capire e apprendere in breve tempo”, ma mi creda…..non è facile studiare e lavorare a tempo pieno senza poter frequentare , senza conoscere nessuno che possa passarti gli appunti e sentirsi poi dire da certi professori che “non frequenti perchè non hai voglia”….. forse lei è un “fortunato”, forse lei ha una laurea spendibile ed è il migliore in quello che fa…..non posso fare a meno di pensare , pero’, che a renderci migliori è anche la passione, il piacere di fare le cose …e che scegliere un corso di laurea SOLO in base alla sua spendiblità, non ci fa certo diventare politici appassionati, architetti appassionati, medici appassionati……..
Non voglio fare il classista, ci mancherebbe.
Ho origini umili, come la maggior parte dei miei amici.
Ma la tanto sbandierata “meritocrazia” parte dall’istruzione.
Quella vera, non quella farsa degli atenei di oggi con i crediti formativi (qui a torino adesso se andavi a fare il volontario per le olimpiadi ti davano il credito formativo, così mi han detto, se non è vero smentitemi…).
Io non ho nulla contro la sua laurea che le auguro di prendere anche con un bel voto, ci mancherebbe.
Pero’, e infatti l’avevo già scritto, quella è cultura personale, non qualificazione professionale.
Sono finiti gli anni di “carriera automatica” dove un giorno prendevi il pezzo di carta, magari a “calci e pugni” e ti promuovevano capufficio….
La quasi totalità delle persone che conosco (che oggi se la passa discretamente, alcuni decisamente bene) ha sacrificato “i migliori anni della nostra vita” in scuole che ci hanno fatto dei culi come delle padelle, fin dalle superiori.
Quando ero ragazzino e mia madre mi ha voluto iscrivere nel liceo più duro della zona, le altri madri le dicevano “ma sei matta? in quella scuola bocciano tutti…” e mia madre rispondeva “se deve studiare che sia il migliore, altrimenti impari un mestiere”.
E, col senno di poi, aveva ragione.
Allora forse l’ho un po’ maledetta, oggi la ringrazio del rigore e della severità.
intendevo dire questo. anche questa è meritocrazia, per come la vedo io…
poi il problema della precarietà per lavori non così qualificati è grave e serio e concordo nel dire che la legge biagi applicata a chi fa l’operaio è gravissima.
Pero’ per chi vuole fare l’avvocato, il medico o l’architetto c’è poco da fare, bisogna passare di lì…
Ciao Beppe,
sono Fabrizio di Roma, ho 35 anni e sono disoccupato! Ho una laurea in economia e commercio, un master in marketing e comunicazione d’impresa, conosco molto bene l’inglese ed il francese e i sistemi informatici più diffusi.
Sono semplicemente disperato, non trovo lavoro e quelli che trovo me li offrono col cappuccio nero in volto…sfruttamento!
Questa legge Biagi ha notevolemtne aumentato le speculazioni dei datori di lavoro sia in termini economici che psicologici.
La mia ultima esperienza di lavoro risale a due mesi fà, dove sono rimasto per circa quattro mesi, svolgento il ruolo di contabile in una società che si occupa di progetti di politiche sociali (per fortuna!!), lavoravo mediamente dalle 7 alle 9 ore al giorno, con un contratto a progetto per la fantastica somma di 520 euro al mese! In aggiunta, dovevo sopportare le minacce di licenziamento in caso di errore…
Alla mia età, ho voglia di costruirmi un futuro lavorativo stabile, una famiglia con la mia ragazza ecc…Attualmente tutto ciò mi sembra un miraggio!
Apprezzo molto il tuo lavoro e il sostegno che dai a svariate cause, sei una delle poche persone di successo che ascolto quando parla.
Siamo un mare di persone in cerca di un lavoro…di un vero lavoro, grazie di essere il nostro portavoce verso chi ( i politici italiani) continua a dire che in Italia, la disoccupazione dimunisce, che i contratti derivanti dalla legge Biagi aiutano l’inserimento nel mondo del lavoro e portano a contratti a tempo indeterminato. Spero che questa gente non abbia mai bisogno di cercarsi un lavoro!
ora vi racconto una bella storia:
dopo aver lavorato in propio per 10/12 anni per varie questioni mi sino trovato disoccupato a 33 anni,che faccio: mi iscrivo ad un’agenzia interinale.
dopo tre quattro giorni dall’iscrizione mi telefonano e mi dicono di andare presso una nota fabbrica alimentare per un contratto di 12 giorni.
Arrivo, mi danno le scarpe e inizio a lavorare.
L’ambiente di lavoro è buono, ci si puo’fermare quando si vuole per un caffe’ o per la sigaretta, il lavoro è duro ma scorre.
Finiti i 12 giorni torno a casa, dopo 2 giorni mi richiama l’agenzia e mi chiede se voglio tornare per 6 giorni, io dico si e alle 14 monto.
Fin qui sembra tutto regolare, la fabbrica (nota marca di pasta del barese) ha un periodo di plus lavoro e chiama qualcuno in affitto per qualche tempo, se non fosse che questa situazione è andata avanti per un anno e mezzo, i contratti non hanno mai superato i dodici giorni e di solito erano da sei o addirittura quattro, alla scadenza di uno non si sapeva assolutamente se si sarebbe stati richiamati, salvo poi dopo un paio di giorni, a volte una settimana, arrivare la telefonata dell’agenzia,solitamente intorno a mezzogiono per montare alle due.
Ora io mi chiedo perche’? La fabbrica in questione è di noti esponenti della politica barese (un fratello è il presidente della provincia per il centrosinistra),perche’?…in fabbrica non c’è nessun sindacato e le assunzioni della fabbrica, seppur per dieci/dodici anni con contratti a sei mesi erano rivolti esclusivamente ai parenti degli operai,(in questa maniera è garantito il controllo sociale della fabbrica,uno prima di protestare per qualsiasi cosa pensa al padre o ollo zio, al suocero etc che in qualche maniera ci andrebbero di mezzo),perche… i contratti agli interinali non superano i 14 gioni altrimenti dovrebbero pagare la liquidazione,gli interinali vengono ruotati con quelli di altre agenzie per non far accampare nessun diritto,la fabbrica ha bisogno tutto l’anno di operai in piu’
ma col cazzo che li assume sta bene cosi’, dopo un anno e mezzo me ne sono andato io, loro hanno continuato a fare il mio nome all’agenzia (cosa oltretutto che non si puo’ fare) perche’ lavoravo bene ma senza troppi scrupoli se ne facevano mandare altri. alle mie proteste all’agenzia sul fatto di non essere avvisati un po’ prima o sulla lunghezza dei contratti mi rispondevano che era colpa della ditta idem quando rivolgevo le mie domande alla ditta, era colpa dell’agenzia.Ora in non pretendevo l’assunzione, perche’ come detto prima era rivolta solo ai parenti ma un po’ di rispetto si.
L’egenzia distava circa 35 Km dalla fabbrica e ad ogni nuovo contratto dovevi andare a firmare poi a lla fine dovevi andare a consegnare i rapportini, poi a fine mese dovevi andare a ritirare la busta paga. In molti casi se non rispondevi positivamente alla telefonata non ti chiamavano piu’. Altro che coccode qui siamo propio alla prostituzione, dove c’e la puttana, noi, senza nessun diritto se non quello di essere pagati, il magnaccia,l’agenzia, che se non ti comporti bene ti punisce, e il cliente, la ditta, che clandestinamente si fa’ i fatti suoi attento a non essere visto per la vergogna. Vergogna! pero’ i soldi per sponsorizzare i meteo alla tv ci sono, gente straricca, ci credo.Imprenditori coraggiosi del sud sto cazzo.Il capo in assoluto è stato anche per diverso tempo presidente dell’acquedotto pugliese, sua la proposta di tagliare l’acqua ai morosi, che evidentemente se non potevano pagare l’acqua dovevano essere povera gente, anziani, disoccupati o i lavoratori che ghrazie ai figli di puttana come lui non hanno alcun futuro. In un secondo momento vi parlero’ della coperativa(hihiii) che affiancava gli operai regolari per i lavori pesanti e indecorosi.
Io ho avuto l’occasione di avere un contratto di 5 giorni lavorativi (interinale) alla vodafone diciamo i miei colleghi erano stupiti! ps ho dovuto lavorare sabato e domenica
per quanto riguarda il discorso suui contratti a progetto, di formazione, di stage.. concordo che siano una bestialità, un altro modo per demotivare le nuove generazioni e per renderci delle macchine da lavoro senza cervello.
io sono stato assunto per uno stage di 6 mesi e le motivazioni sono calate man mano che non ho visto riconosciuta la mia “competenza” e non sono stato coinvolto in riunioni e decisioni, anche banali, il tutto condito con uno stipendio scarso e senza nessuna prospettiva per un’assunzione con un contratto migliore!
per quanto riguarda invece il dibattito sull’università ho letto un sacco di str..
io ho studiato matematica perchè mi piaceva, demotivato da tutti e ora ho lasciato lo stage per un contratto finalmente dignitoso e soprattutto per un lavoro stimolante e che rispecchia la mia formazione! e tutti i miei ex compagni di università sono impiegati in lavori altrettanto interessanti, di cui alcuni purtroppo precari (ma questo non dipende dalla formazione, bensì come questa discussione ci suggerisce dalle leggi sbagliate a cui dobbiamo sottostare).
architettura, medicina, biologia, il DAMS, arte, storia, fisica, ingegneria.. ti rendono tutte felice se sono la tua vocazione.
bisogna cambiare la legge e non smettere di studiare!
Ciao a tutti. Non sono in senso stretto una vittima della legge Biagi, in quanto questa non si applica alla pubblica amministrazione. Eppur son precario! Si parla poco dei contratti atipici e a tempo determinato presso gli enti pubblici, ma ci sono. Io sono, infatti, un precario del pubblico impiego. Ho 33 anni, una laurea in Storia, una tesi premiata in più concorsi, una montagna di corsi e stage sulle spalle e soprattutto, dal 2001 sono precario presso il Comune di Venezia. Prima da classico cococo, poi, dallo scorso giugno, a tempo determinato, con scadenza di contratto tra qualche giorno. Sto aspettando il rinnovo del contratto. E’ garantito che ci sarà, mi dicono, almeno fino a fine novembre. Dopo? Non si sa. Non potrà esserci, per legge, un altro rinnovo del contratto. Di che mi lamento, dite? Certo, lavoro presso una pubblica amministrazione e, anche se lo stipendio è basso, le condizioni di lavoro sono spesso migliori di quelle di molti precari presso enti ed aziende private. Bisogna però tener conto di un aspetto: presso un privato ho almeno la speranza (o l’illusione, se vogliamo) di poter essere assunto direttamente a tempo indeterminato prima o poi, presso il pubblico impiego deve essere indetto un concorso e lo si deve vincere. I concorsi a tempo indeterminato sono sempre meno e sempre più affollati e selettivi. Qui, nel Comune di Venezia, non se ne vedono da molto tempo e di precari che, sottopagati e sfruttati, coprono le lacune di personale dell’ente ce ne sono molti. Si parla di 450 persone, ovviamente quasi tutti giovani, laureati, spesso con specializzazioni e alta professionalità… Una curiosità: penso di essere tra i pochi ad aver superato ben 2 selezioni pubbliche per essere assunto … come cococo! Sì, nel 2001 per fare il cococo per il Censimento, nel 2002 per farlo presso l’ufficio presso il quale ancora mi trovo, seppur ora a tempo determinato. Buon lavoro e buona vita da precari a tutti!
Caro Andrea,
sono purtroppo nella tua stessa posizione di esaltante flessibilità…laureata, specializzata, lavoro da tre anni a contratto nell’assistenza domiciliariare dell’insufficienza respiratoria, un ramo in cui lavorare bene significa far risparmiare ricoveri e migliorare la qualità di vita di chi può essere curato da casa (obiettivi aziendali!!). Nonostante questo, non si parla mai di contratto a tempo indeterminato.
Per far fronte alla precarietà (le ore realmente pagate sono sempre poche), due anni fa ho ricominciato a fare guardie in ospedale ed a lavorare a gettone anche da un’altra parte. Risultato? mi sono ammalata: operata per endometriosi in IV stadio 2 anni fa, rischio di reintervento dopo un anno…perso la borsa di studio per le guardie in ospedale, che non mi verranno mai pagate…(tralascio i particolari perchè sembra una barzelletta).
Mollo due dei tre lavori, finalmente dopo 2 anni riesco a restare incinta, che è l’unica cura per l’endometriosi (a meno che non si preferisca l’istero-annessiectomia totale), ma siccome sono precaria probabilmente non mi rinnoveranno il contratto quando andrò in maternità (ovviamente non pagata).
Confermo la tesi di Beppe Grillo: sarò sicuramente anche un po’ sfi..ta, ma gli schiavi stavano meglio!
Un saluto a tutti gli amici. Anche stavolta il buon Beppe ha colto nel segno. Non che fosse difficile da prevedere, ma da questo post emerge ai miei occhi uno spaccato del Paese inquietante. Una vera “colonna infame” originata dal baratro sociale nel quale stiamo rovinosamente precipitando. Non da ieri.
Tanto, tantissimo è stato detto. Io stesso in un anno di frequentazione del blog ho ripreso parecchie volte i concetti che tutti noi sottoponiamo all’attenzione generale. E non è il caso di ripetersi né ricoprire di insulti gli sparuti difensori di una legge obbrobriosa!! Né, tanto meno, fare riferimento alla situazione personale del sottoscritto.
Sottolineo, tra le tante, solo una questione che a mio giudizio è di capitale importanza. Anzi direi che si rivelerà, tra 10-20 anni, decisiva. Ed è semplicissima.
Anche i bambini dell’asilo nido sanno che chi, LAVORANDO REGOLARMENTE, versa i contributi all’inps non sta accantonando un bel niente né pagandosi la sua pensione. Sta semplicemente pagando la pensione di chi, meritatamente, la sta riscuotendo di diritto. Il sistema ha retto perché, ad oggi, chi va in pensione trova la controparte che sta versando i contribuiti.
Invito tutti a riflettere su cosa succederà tra 10-20 anni. A cosa ci troveremo di fronte tutti noi che, con il mercato del lavoro attuale, non abbiamo la possibilità di versare una lira (ops un euro!!) di contribuiti?
L’errore decisivo è stato consentire di fare quel passettino in avanti che ha portato a tutto ciò. Adesso tornare indietro sarà molto difficile.
Il sistema sta allevando le bestie per la macelleria sociale. Prima o poi dovrà iniziare a macellarle!!
Altro che 600 e 700 euro al mese in nero o coccoccococcopro .ancora non abbiamo visto niente!!
Ciao a tutti.
Qui più che altro si sogna un lavoro stabile in una ditta onesta che ti tratta come una PERSONA e non come una RISORSA UMANA, e che ti PAGA QUANTO BASTA PER POTER MANTENERE UNA FAMIGLIA, altro che aprire gli orizzonti! QUI CI STANNO APRENDO IL C-U-L-O!!!!
Ciao a tutti, il mio nome è Annalisa, ho 32 anni e lavoro con un contratto di collaborazione dal 2002. Devo dire che tra tutte le esperienze di collaborazione, la mia è abbastanza buona. Vengo regolarmente retribuita ed ho diritto a ferie e malattia, per cui, di questo non mi posso lamentare.
Ovviamente devo fare gli orari dei dipendenti e se entro un po’ più tardi o esco un po’ prima del previsto, mi guardano comunque storto o lanciano qualche battuta, ma perlomeno non mi decurtano lo stipendio.
Quello che voglio raccontare è la mia esperienza del rientro al lavoro dopo una splendida maternità. Io ho sospeso l’attività i primi di aprile 2005 per riprenderla dopo poco meno di 5 mesi a fine settembre. Prima di questo periodo avevo una scrivania, un ruolo ben preciso con prospettive future di crescita. Al mio ritorno le cose sono un po’ cambiate. La mia scrivania, pur rimanendo vuota, non la posso più occupare. Mi trovo a dividere una scrivania con un’altra persona che viene saltuariamente. Le mie mansioni sono decisamente state ridimensionate, e praticamente mi ritrovo a far da segretaria ad una collega di mio pari livello. Quello che facevo prima ora viene fatto da un nuovo collaboratore che è appena entrato e quando sono andata a chiedere spiegazioni, mi è stato risposto che NON E’COLPA LORO SE DIO HA CREATO DIVERSAMENTE UOMO E DONNA E SE LE DONNE FANNO I FIGLI.
Ora a fatica sto riconquistando le mie posizioni, grazie anche alla collega di cui sopra che mi da più spazio, però pur avendo una gran voglia di avere altri figli in futuro, mi chiedo cosa ritroverò, se ritroverò qualcosa, dopo un eventuale altra maternità.
Questo lavoro mi piace tanto e mi chiedo se la stessa cosa sarebbe successa se avessi avuto le garanzie di un contratto a tempo indeterminato!!!
P.S. Non rinunciate a fare figli però, è bellissimo!!!!!!!!!!!!!
In bocca al lupo a tutti
Annalisa
Volevo commentare il post di Annalisa e dirle che ha ragione: bisogna avere bambini, nonstante tutto! Nononstante la Legge Biagi e questo Governo che la esalta in maniera sconsiderata: aumentano i posti di lavoro (se lavori si possono chiamare quelli che hanno durata di quindici giorni), la flessibilità porta dopo un po’ ad un lavoro stabile, …Mi piacerebbe che i figli dei nostri dipendenti provassero a vivere con l’ansia di ammalarsi e di sapere che tutte le ore “perse” per la malattia devono esserer recuperate! Pensa che ho dovuto recuperare le ore “perse” per andare al funerale di una mia cugina: credo non servano commenti.
Nononstante tutto, cara Annalisa, hai ragione e credo che tra non molto, Biagi o non Biagi, deciderò di avere un bimbo con l’uomo più meraviglioso del mondo!Perchè non possiamo permettere che i nostri sogni vengano sempre spezzati!
Un bacino al tuo bimbo/a.
Sig. Ubaldo, lei non conosce architetti laureati con meno di 105, perchè, probabilmente, non ne conosce abbastanza: provi a farsi un giro in qualche facoltà seria e ne troverà quanti ne vuole. Probabilmente i meno capaci non superano l’esame di stato, non esercitano la professione e tendono a “scomparire”.
Se poi alcuni sono “degli emeriti imbecilli”, pazienza, il mondo ne é pieno, con e senza laurea: prima di generalizzare provi a fermarsi a riflettere.
Una cosa é sicura: a me la laurea non l’ha regalata nessuno, tantomeno la lode finale.
cordialmente
arch. rossi
Signora Rossi,
Mi pare che dovrebbe fermarsi lei a riflettere.
Se per lei è ovvio che degli imbecilli possano laurearsi col massimo dei voti in archiettura, cosa dovremmo pensare della sua lode!?!??
Caro Arch. Rossi, visto che ci tiene così tanto al titolo, alla lode…
Non intendevo nè offendere nè generalizzare.
Facevo delle considerazioni, e come ho scritto sapevo di attirarmi le ire di molti.
Pero’ bisogna anche avere il coraggio di dire che non è solo colpa del sistema.
Cmq di architetti ne frequento a decine da anni, visto che ho uno studio di ingegneria
Uno è stato anche mio socio per un po’ di anni.
ed è una persona in gambissima che stimo molto, così come altri che conosco.
Pero’ la maggior parte di quelli incontrati (e tanti avevano voti stratosferici) non sapevano come era fatto un solaio o avevano delle lacune giurisprudenziali terrificanti (cioè non avevano la più pallida idea del complesso sitema di norme giuridiche che regolano il mondo delle costruzioni). Allora c’è qualcosa che non va nel mondo universitario, soprattutto in certe facoltà.
Vivo in una città del nord con uno dei più famosi atenei di architettura, quindi credo di conoscere gente uscita da facoltà “serie”.
Poi pero’ scopro che molti di questi “geni da 110” ci hanno messo tre anni a passare l’esame di stato, o sono andati a farlo altrove, dove era più semplice…
Noi studiavamo delle cose simili, l’esame era praticamente identico e la percentuale di bocciati era dell’1%…
Allora io rispetto la sua lode e il suo titolo a cui tiene tanto, pero’ questo stato di cose che ho sotto gli occhi da dieci anni qualcuno me lo deve spiegare…
Con rispetto
Ciao Beppe,
mi chiamo Paola e ti scrivo dalla fredda Germania, ma sono Siciliana purosangue.
La mia storia inizia il nel Gennaio 2004, quando vengo assunta da un’ag. di viaggio a Trapani, la mia città.Io ero stracontenta di questa assunzione, lavoravo nel campo per il quale ho studiato(Economia del turismo),e in più, lavoravo nella MIA città!Credimi,in Sicilia non è per niente facile!Mi sentivo,come dire?Un’eletta!Bene,sono stata assunta i primi 3 mesi con un “meraviglioso” contratto Co.Co.Co..Sai bene, che i contratti del genere sono dei contratti a progetto, significa che io avrei dovuto lavorare ad un progetto, che i miei datori di lavoro mi hanno mostrato all’inizio, ma al quale non ho mai messo mano.Ed inoltre, secondo la legge, io dovevo lavorare a questo progetto senza alcun vincolo di ore giornaliere, cioè avrei potuto benissimo terminare il mio lavoro in 1 settimana come in 3 mesi, anche da casa se avessi voluto.La paga era quella prevista dalla legge.(280,00 c.a al mese, per 3 mesi) Bhè, le cose non sono andate esattamente così.Sin dal primo giorno sono stata quasi constretta (dico “quasi”, perchè ancora i miei datori di lavoro non avevano preso confidenza con me!),a lavorare dalle 8 alle 9 ore al giorno in agenzia, occupandomi di biglietteria,e prenotazioni.Insomma ho iniziato a fare un lavoro lontano dal progetto.Purtroppo l’entusiasmo era tanto e tale che all’inizio, non mi curavo della cosa.Il lavoro mi piaceva e lo facevo con l’anima.Ogni giorno acquistavo la fiducia e la simpatia dei clienti e questo mi aiutava ad andare avanti.Scaduti i tre mesi, mi hanno prorposto un contratto part-time:con l’ennesima cantonata.400.00 al mese,con l’obbligo di lavorare tutti i giorni per 8 ore. ALLA FACCIA DEL PART TIME!Tralascio gli straordinari(mai pagati!)Io,al solito,per voglia di imparare accettavo, ma quando 1 bel giorno ho alzato la testa,per chiedere un aumento”dovuto”, la risposta è stata:LICENZIATA!.Con quale coraggio torno in Italia?
Grazie Beppe!
Che tristezza Sig. Ubaldo! Perchè non tiene dei seminari di orientamento universitario? Sforniamo solo milioni di ingegneri e laureati in economia e commercio ( che magari poi fanno solo lavoretti di concetto, ma non importa, vero? intanto hanno scelto la facoltà giusta!).
Ho una delle lauree tanto facili da ottenere ( secondo lei… ma la sfiderei a passare un esame di biochimica) e, nonostante non sia riuscita a sfondare nel mio campo, sono comunque molto soddisfatta del mio percorso universitario e delle conoscenze ( utilissime nella vita di tutti i giorni) che mi ha dato.
La cultura è qualcosa in più.
Per chi ne sa fare tesoro… Buona giornata!
Non ho negato il valore della cultura, lei mi ha volutamente frainteso.
Personalmente amo molto la cultura (altrimenti perchè mi sarei messo a studiare i testi di economia politica di mia moglie a tempo perso?) in tutte le sue forme. Quando trovo due minuti liberi faccio anche il musicista, ma non pretendo che questo mi dia da vivere. Il punto è questo, ed è fondamentale.
Personalmente ho dato un esame di chimica generale, uno di tecnologia dei materiali ed uno di chimica industriale, credo che potrei imparare anche la biochimica, non nascondiamoci dietro un dito… Cmq non stiamo facendo la gara a chi ha studiato le cose più difficili, ma quelle più utili al mondo del lavoro.
Non ho la pretesa di avere la verità in tasca e mi sembrava che dal tono si capisse, cmq se lei dice “che tristezza una nazione di economisti, giuristi e ingegneri” io provocatoriamente le rispondo “ah invece una nazione di disoccupati e precari è meno triste???”
Non apriro’ mai un corso di orientamento universitario (grazie al cielo ho altro da fare) pero’ se dovessi avere un figlio che si iscrive all’università oggi sicuramente gli direi
“Hai quattro scelte. Ingegneria, Economia, Giurisprudenza, Medicina. Se vuoi fare altro sappi che ti stai giocando il futuro. Devi finire in tempo e cominciare a cercare lavoro un anno prima della laurea, e preparati a stare nella cacca fino ai 32”.
Io lo chiamo semplicemente realismo.
L’altra soluzione è sicuramente andarsene. Ma, al di là delle implicazioni personali che questo comporta, se ce ne andiamo tutti altro che fuga di cervelli… diventiamo un paese del quarto mondo…
Mi sono laureato in ingegneria delle telecomunicazioni a dicembre del 2004 con tanto di tesi/stage presso l’università di New York (CUNY)e pubblicazioni su IEEE riguardo ai sistemi WiFi. Grazie alla legge biagi a Marzo del 2005 vengo assunto da una piccola azienda sita in Peschiera Borromeo per lavorare su dispositivi WiFi. Ma in che modo? Ero stato assunto a progetto.. ma mi faceva (capo unico e schizzofrenico) lavorare dalle 8 di mattina alle 7 di sera. Ferie e malattie non retribuite e contributi versati al minimo. Ma per fare cosa? Per vendere dispositivi Wi-Fi che lui compreva dalla Cina (funzionavano da schifo); praticamente la mia laurea non serviva a nulla!!!! Dopo tre e mesi e continui insulti dello psicopatico (il capo) ho lasciato mandandolo al quel paese. Amici, è una vergogna questa legge!! E’ il contratto di precariato più schifoso che ci sia! Inotre, basta una lettera con mese di preavviso e vai a casa e….per finire, lo stato, le banche non faranno mai un prestito a lavoratori assunti in tal modo. Insomma No Future! Ai politici che sono favorevoli farei assumere uno dei loro figli a progetto, e farli sfruttare da queste piccole/medie aziende; poi vediamo se diranno ancora che questa è una legge che ha dato risultati straordinari. Ciao
sono stato assunto da una grossa azienda tessile che si occupa del settore chimico ospedaliero (produce presidi ospedalieri, pannoloni, traverse, guanti garza ….) nel novembre del 2001. alla stipula del contratto ci hanno detto che avremmo fatto un breve periodo di prova venendo retribuiti con poco più di 697 euro al mese netti della ritenuta fiscale del 20%. il breve periodo di prova è durato per oltre due anni EVVIVA I CO.CO.CO. l’azienda non ha mai avuto crisi di fatturato, avremmo capito anche noi i problemi aziendali e adeguati alla crisi. avendo vinto una gara d’appalto, luglio 2003, a Messina per tre anni abbiamo chiesto (io e i miei tre colleghi) di essere assunti a tempo indeterminato, visto che il fatturato è sempre cresciuto, circa il 10% annuo. dopo inumerevoli trattative con i responsabili ci è stato dato uno stipendio di meno di 900 euro netti al mese dicendo che i CCNL non si usano più sono obsoleti, che non li tiene più in considerazione nessuno, inoltre ci è stato detto che se non ci piaceva potevamo sempre andare via. vivo in sicilia il lavoro non è un problema, è un’angoscia, a queste minacce non potevamo che accettare. questa qui è una realtà , anzi sono uno dei fortunati. prendo circa 43 euro netti al giorno per lavorare 9 – 10 ore circa 4.50 euro all’ora. non faccio l’operaio, non lavo i magazzini, ma lavoro in ufficio con altri due colleghi e un collega in magazzino. EVVIVA I CONTROLLI I CCNL LA SICILIA
mi attirero’ le ire di molti, lo so…
pero’ bisogna fare due ragionamenti distinti.
1 – l’italia è cmq un paese in forte crisi economica e quindi non ci si puo’ aspettare il mercato di lavoro del lussemburgo o che so del canada.
2 – premesso questo, bisogna anche fare delle scelte responsabili al momento dell’università. Se uno si iscrive al DAMS, a Scienze Politiche, a Scienze del Turismo, a Lettere Antiche o Moderne, a Biologia, o peggio ad una delle altre mille lauree create oggi non si va da nessuna parte, lavorativamente parlando. Ma non per cattiveria, perchè le competenze che queste facoltà insegnano sono (a)di carattere generale (mia moglie ha due lauree di cui una in scienze politiche, ho studiato alcuni suoi testi per curiosità personale e non c’è niente che una persona di cultura media non possa capire e apprendere in breve tempo) (b) poco utili all’odierno mercato del lavoro.
Per cui se uno/a lo fa per cultura personale bene, se pretendete lavori qualificati con quelle lauree in mano ho paura che siate illusi.
3 – il tempo di laurea, sento dire persone che laurearsi in 8 anni in economia è nella media.
Sarà nella media, ma molti amici che assumono persone mi confermano che se non sei laureato più che in corso, massimo 6 mesi di ritardo, già non fai una bella impressione. Questo perchè cmq indica poca voglia di raggiungere obiettivi, poi magari dietro ci sono motivazioni familiari ecc ma non sempre… Il voto poi, soprattutto in certe facoltà, conta poco… non conosco un architetto laureato con meno di 105, eppure alcuni sono degli emeriti imbecilli.. un motivo ci sarà…
per cui credo che, oltre che darsi da fare, ci sia un problema a monte: non si puo’ sempre scegliere lo studio o il lavoro che più ci piace (anche perchè è evidente a tutti che è più interessante e facile studiare storia del cinema che termodinamica) ma bisogna scegliere cio’ di cui il mercato ha bisogno e diventare i migliori o quasi.
Non risolve tutti i problemi ma aiuta molto
Materie umanistiche: no.
Materie scientifiche ma quali?????????
Chimica: NO (i laureati in chimica sono disoccupati)
Fisica: no (come sopra)
Informatica: se voui lavorare come co.co.co. tutta la vita, va bene
Ingegneria: forse (ma non ingegneria civile o chimica o aeronautica o nucleare), comunque meglio espatriare
Biologia: NO è una fabbrica di disoccupati.
Matematica: e chi diavolo vuole un laureato in matematica?
Scienze politiche: andava bene fino al blocco totale delle assunzioni negli enti pubblici.
Economia e commercio: ottima per i call center.
Forse ho dimenticato qualche facoltà ma la realtà è solo questa: se vuoi lavorare e guadagnare una cifra che ti permetta di vivere decentemente, fai le valigie e vai all’estero, il nostro è un paese decadente, nel quale le occasioni di lavoro saranno sempre più scarse.
Vero.
Però non ci sono molte lauree che offrano sbocchi.
Tristemente, le professioni “di successo” in Italia sono generalmente delle posizioni che permettono di sfruttare viscidamente privilegi.
E la scelta “vocazionale” degli studi è promossa dal sistema scolastico italiano. Meglio sarebbe valutare gli obiettivi e POI scegliere il corso di studi che meglio permetta di raggiungerli.
La citata media di 8 anni per studiare economia non credo sia dovuta al fatto che gli studenti italiani sono cretini. Mi pare piuttosto un’ulteriore conferma che il sistema dell’istruzione in Italia abbia gravi lacune.
Caro sig. Ubaldo io sono una di quelle persone che ha conseguito una di quelle lauree che lei ritiene intelligenti (economia e commercio), massimo dei voti, quasi in corso. Come mai a 19 mesi dalla laurea faccio la schiava dal lunedi al sabato lavorando dalle 9 alle 17 in uno studio senza prendere un euro perchè sono praticante, e dalle 17:15 alle 21:30 in uno di quei famosi call center guadagnando dalle 400 alle 500 euro al mese?! Ho inviato centinaia di cv in tutta Italia, nessuna risposta! Quel che è peggio è che sono convinta che le cose non cambieranno nei prossimi anni, conosco persone che hanno appeso in sala da pranzo non solo la laurea, ma anche l’abilitazione da avvocato o da dottore commercialista. LAUREATI DI TUTTA ITALIA UNIAMOCI E RIBELLIAMOCI, non illudetevi che la sinistra al potere possa migliorare questa Babilonia in cui viviamo. Tutta l’ attuale classe politica deve andare a casa (destra sinistra centro), a farsi assumere con i contratti a progetto che loro hanno voluto, a lavorare 12 ore al giorno per guadagnare 500 euro al mese. Per risollevare le sorti di questo paese che sta andando alla deriva ci vogliono cambiamenti drastici che solo una rivoluzione può generare. Non rassegnamoci siamo noi in prima persona che dobbiamo cercare di cambiare questo stato di cose non illudiamoci che qualcuno lo debba fare per noi, la nostra classe politica pensa solo ai propri interessi? A fare i pagliacci in televisione? Licenziamoli tutti, quanti giovani laureati sarebbero disposti a lavorare per il bene del proprio paese a mettere in pratica tutte le belle nozioni che ci hanno fatto studiare all università alla modiga cifra di 1000-1500 euro al mese? Chi l’ha detto che un politico deve guadagnare decine e decine di migliaia di euro al mese e il resto della popolazione deve combattere con povertà e disoccupazione? Ma in che mondo viviamo? Avete studiato la rivoluzione francese? Sarà arrivato il momento di scrivere sui libri di storia anche rivoluzioneitaliana?
Caro Ubaldo
Prima dell’introduzione della riforma universitaria del 3+2, le posso garantire che DATI ALLA MANO ci si impiegava in media 8 anni per laurearsi in economia a Napoli
Poi c’è stata l’invasione degli “istituti universitari” privati che per far concorrenza alle università statali “regalavano” gli esami con conseguente esodo degli studenti dalle università statali e difficili alle università private ed “easy”.
Ora con la riforma del 3+2 la media è pari a circa 5 anni e mezzo -6 anni..come mai? sarà che improvvisamente gli studenti del nuovo ordinamento son divenuti più intelligenti rispetto a quelli del vecchio?
Il vero problema è che si è posto in essere una riforma universitaria (secondo me anche giusta) senza considerare la pletora di laureati del vecchio ordinamento che improvvisamente si sono trovati di fronte una vera e propria concorrenza sleale, fatta di “laureati” come loro ma di 2-3 anni più giovani
Paradossalmente per le aziende è meglio assumere un “ragazzetto” (termine usato nell’azienda presso cui lavoro) che, anche se sottopagato, dà meno problemi in quanto impara qualcosa (non sapendo praticamente nulla..spesso e volentiri non sanno neanche accendere un PC) ed a 24 ha anche qualche soldino da mettere in tasca piuttosto che qualcuno più “vecchio” e specializzato che giustamente pretende di essere pagato per quel che vale.
E questo perchè oramai è divenuta la prassi “iniziare” con lo stage, continuare a progetto, evolvere con quello determinato, maturare in quello di inserimento ed approdare all’indeterminato sottopagato.
PS giovedì ho lavorato fino alle 2 di notte, venerdì fino a mezzanotte, lunedì ho fatto presto (le 23:00), martedì le 00:30 e ieri mezza gionata (le 22:00)
Se per le aziende contasse solo chi si laurea in corso, con un voto basso e che non sa fare nulla, forse non affiderebbero a me la scrittura di gare da 6 milioni di Euro
Chiedo solo di essere pagato per quello che ho seminato e per quello che valgo..è chiedere troppo?
senta… allora io conosco solo geni…
due miei compagni di liceo si sono laureati in economia qui a torino e un altro alla bocconi a milano in 5 anni esatti.
Il bocconiano oggi è un supermegamanager in Accenture e non oso pensare quello che guadagna… ma quando avevamo 28 anni si è schiantato con la sua uno (perchè è comodo dire “ah solo i figli di papà”… non ci sono figli di papà in questa storia) per COLPO DI SONNO perchè l’allora Andersen lo faceva lavorare 15 ore al giorno a DIGIONE!!!! e tornando a torino dal lavoro si è schiantato salvandosi per miracolo… e guadagnava quattro soldi, all’epoca…
Ma non ha fatto causa all’Andersen per mobbing o ha invocato una rivoluzione del sistema.
Ha stretto i denti per altri 4/5 anni e poi piano piano l’azienda gli ha riconosciuto i meriti.
Poi riconosco che oggi la situazione sia ancora peggiorata rispetto ad allora ma non è la legge biagi il fulcro di tutti i problemi.
Non credo che il 9 aprile cambierà niente per cui o si cerca una soluzione all’interno di questo sistema (io ho solo dato dei suggerimenti che a me sembrano ragionevoli, niente di più) o si cambia sistema, ovvero si emigra.
Personalmente mi sento come Damocle.Ma vedo che non sono il solo.Come qualcuno ha scritto.”chi vuol segurmi di giorno in giorno prenda il suo palo di tortura e mi segua di continuo”per cambiare il sistema,ognuno deve dare il voto a se stesso,le leggi fatte dagli uomini che voi avete votato dimostrano il principio”l’uomo ha governato l’uomo a suo danno”da secoli.Dopo 12 anni di sudato lavoro sono stato licenziato,(allontanato dal lavoro)perchè per l’ennesima volta,una di troppo,avevo contrastato il modo di operare del titolare;da considerare che da 27 persone nel 1991 eravamo rimasti in 4 e io da impiegato di concetto(Dis.Mecc.)mi ero adeguato a ricoprire svariate
mansioni,carpentiere,saldatore,lavagista,magazz.commerciale,telefonista,corriere,elettrauto,montatore,ecc.ecc.Dopo due anni di combattimento,sono riuscito ad avere le mie spettanze e la liquidazione TFR.senza nessun interesse.Combattendo contro uffici governati,negligenti e inappetenti nelle loro funzioni fino a che,(pur avendo vinto ricorso verso INPS,dato che la ditta aveva comunicato che mi ero dimesso volontariamente con documento interno loro)ho mandato 0,6 Kg di posta al prefetto contenente tutte le memorie e raccomandate intercorse denunciando lo stato delle cose e,come la camera del lavoro,l’imps l’ispettorato del lavoro,l’ufficio di collegamento,l’ufficio vertenze e il sistema giudiziario ballavano nel manico(come sapete quando si usa un badile o una vanga si lavora male se l’attrezzo balla sul manico vero)solo ora che la cosa e risaputa hanno alleggerito il carico su di me mettendo in esenzione il fermo macchina che avevo:si perchè durante questi due anni il primo ho seguito un lavoro stag.le alla cirio,il secondo come Dis.Tec.e R.G.Q vision 2000 da quì dimissionario,perchè come molte società dicono di essere in qualità ma non la praticano e più grave è che le società di consulenza e gli ispettori di visite ispettive reggono al gioco.?Ma l’itaglia non è basata sul lavoro? Cordiali saluti E.Fava.
Se avete tempo andate al mio nuovo Blog di poesia, arte e varie
http://sisu-g.splinder.com/
La mia intenzione è stata quella di aprire un mio spazio personale che riguarda l’arte in genere e in particolare la poesia che amo molto e che mi aiuta a sopravvivere in questa prigione, anzi galera, che mi ha creato il mobbing da parte dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, ma anche da parte dei Partiti Politici e delle Istituzioni di questo…bel paese…
Io fortunatamente ho un lavoro ed ho 50 anni, ma capisco i giovani, cazzarola quando hanno approvato la legge del tanto decantato Dott. Biagi..io ho subito detto, prendendo anche degli insulti da qualche coglione di forza italia, che questa era una lege che avrebbe permesso ai padroni di rendere i nostri giovani e qulli che perdevano il lavoro DEGLI SCHIAVI LEGALIZZATI.
Bisogna riprenderci la lotta degli anni del ’68 altro che come dicono “il ’68 è stato un errore politico” andate a cagare!!! almeno nel ’68 il popolo lottava per il riconoscimento dei propri diritti e tutto il resto sono cazzate
legge biagi. ho lavorato per una azienda 3 anni e mezzo con stage e cococo.poi mi hanno detto o te fai un azienda tu e prendi in appalto il tuo lavoro da dipendente subordinato o te ne vai…
volevano scegliere anche il mio socio nella società..io me ne so annato.
LA LUNGA MARCIA DI UNA DONNA VERSO LA CIVILTA’
La gravissima vicenda lavorativa della signora Giovanna Nigris narrata e documentalmente provata
nel seguente sito web di legittima difesa: http://www.mobbing-sisu.com è un’opera coraggiosa dalla quale se ne può benissimo ricavare un romanzo psicologico e sociologico in cui la violenza occulta contro una donna in un pubblico servizio, nella fattispecie è un ospedale pubblico, è particolarmente sondata persino nei reconditi risvolti più dannosi e malati che si annidano nella psiche occidentalizzata.
Non è solo la mera tortura fisica e psichica a ferire maggiormente l’autrice dello stesso sito web che peraltro, per disperazione, ha imparato a gestirsi da sola come fosse lei stessa un web master, ma gli atti e i fatti criminali e i relativi reati penali, continuamente anche essi occultati all’opinione pubblica e tutto ciò che l’infido, perverso, falso e cinico spirito dell’uomo è riuscito pacificamente a costruirci attorno (annose le diatribe tra la morale come giustizia finta e la giustizia finta come morale) per fare passare inosservata una donna fortemente danneggiata moralmente, nel fisico, (lesioni colpose gravissime), nella psiche, nell’economia e nella vita di relazione.
Tutto ciò accade pacificamente da oltre dieci anni con le relative conseguenze, è pertanto anche dopo che alla signora Giovanna Nigris le è stata fatta contagiare la tubercolosi in servizio e per causa di servizio facendola lavorare in aperta violazione dell’art. n. 2087 del codice civile e più in particolare lavorando in ambiente contaminato con la più assoluta mancanza di mezzi di protezione da contagio e infezione. Tutto questo è sempre stato sistematicamente mascherato e forviato ad hoc, con la metodica della più brutale privazione alla vittima, del diritto al riconoscimento della causa di servizio. Privazione questa, imposta dal potere politico culturalmente dominante. CONTINUA QUI SOTTO
CONTINUAZIONE…Viene fatto pagare un prezzo troppo alto ad una vittima già duramente provata dalla tubercolosi e relativi postumi per fare falsamente apparire che in quello stesso ospedale, non è mai successo nulla di irregolare o peggio di illecito. C’è una sostanziale differenza di salute e igiene mentale tra l’applicazione della vera e sana morale e l’intenzione malata di non lasciare traccia dei crimini commessi distruggendo e sopprimendo lentamente una vita umana, una donna, una madre di famiglia, una lavoratrice. Tutto questo succede ancora in un moderno e attrezzato ospedale, dotato di funzionari dirigenti che hanno imparato molto bene la “lezione” di come si può nascondere la verità sostanziale dei fatti di servizio, ovviamente grazie al fatto che si ricevono ininterrottamente coperture ed appoggi esterni da personaggi persino insospettabili.
Una donna che è costretta a subire tutto questo, francamente, credo che, non potrà mai stancarsi di raccontarlo al mondo intero per tutta la vita. Prima o poi devono cedere i criminali e non la vittima!! Grazie per avere letto. Giacomo Montana
Questa ennesima x sottolineare, ancora una volta, il disastroso sistema lavorativo precarizzato italiano che un’altra “azienda” chiamata ATESIA (Gruppo Cos) di Roma e figlia di mamma TIM, sia (mal)gestita dal tristemente noto Dott.TRIPI, strizzando un vivacissimo polmone di quasi 4000 ragazzi/e come schiavi legati al mouse e con gl’occhi incollati al terminale di un computer x almeno 6 ore (se vuoi portare a casa la pagnotta).Oltre la metà sono operatori 119, proprio così signori,quando Voi chiamate il 119,risponde al 90% un PRECARIO e se gli operatori superano i tre minuti in conversazione con il cliente LA LINEA CADE,xché x scelte “aziendali” non possono pagarti x restare oltre!Siamo “carne da macello”,senza nessun diritto basilare quale malattia,ferie e permessi,13esima… e tuttociò è agghiacciante!Mentre “il Territorio” cioé il 119 VERO di TIM è regolarmente assunto a t.i. e risponde a clienti di tipo GOLD o ABBONAMENTI, chiaro no? Xché Se perdon pure quelli si sparano!Cosa strana è che i bilanci sono splendidi con ricavi paurosi a cifre che non entrano neanche nelle più sofisticate calcolatrici!I sindacati sono a braccetto con l’azienda e propinano contratti da 500 euro lordi/mese…Un gruppo di giovani autogestito che sta cercando di alzare un po’ la voce, è letteralmente falciato dalla “dirigenza fantoccio” con licenziamenti a rappresaglia.La stampa, le TV, i media in generale non parlano minimamente di TIM e Altri xché centinaia di pagine intere sono COMPRATE da tangenti sotto forma di pubblicità e i giornalisti preferiscono avere il portafogli gonfio, che parlare! BEPPE ti preghiamo in quasi 4000,fai in modo che questa realtà diventi un triste ricordo di inizio millennio,siamo un popolo di zombie con meno di mille euro al mese (x ki si fà il cu.o!) che tenta di vivere,ehm scusa,sopravvivere ogni giorno in mezzo a questo lordume e nessuno ci da’ retta,neanche i politici,xché non siamo riconosciuti neanche come lavoratori!Lavoriamo e siamo sempre disoccupati
Caro Beppe,
La precarizzazione del lavoro rappresenta l’ aspetto più doloroso e problematico della nostra società..
Molti meetup d’Italia mi conoscono, molti sanno che il mio messaggio è quello di lottare per un modello di protezione sociale delle fasce deboli che faciliti le tutele e, soprattutto, l’accesso al credito dei lavoratori atipici e dei precari..
Non si può cambiare il lavoro senza adottare strumenti che sistematicamente tutelino chi è più debole e privato di diritti, frutto di conquiste fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un paese che si definisce “civile”.
Ardita Mente Onlus è nata per rimuovere questa drammatica insensibilità che ha messo in discussione i presupposti stessi necessari a dare ad un giovane una serena visione del proprio avvenire o la possibilità di reinserimento lavorativo stabile a chi giovane non è più..
Queste riforme del lavoro, senza l’ adeguato supporto di una robusta rete di protezione sociale, stanno determinando un progressivo impoverimento della nostra società a vantaggio di imprese troppo spesso attente solo a farsi concorrenza sul costo del lavoro e mai sulla qualità di un prodotto.
Ardita Mente Onlus è un soggetto a disposizione di tutti, Pubbliche Amministrazioni centrali o locali, aziende socialmente responsabili, banche, associazioni, tutti coloro che vogliano condividere e replicare le “buone prassi”, i sistemi locali o territoriali adottati per contrastare l’impoverimento e favorire l’accesso al credito delle categorie deboli.
Con un presupposto: il credito non è e non può essere la soluzione definitiva, il credito è solo un modo in cui responsabilmente banche, amministrazioni locali, aziende socialmente responsabili possono far fronte all’emergenza sociale in atto, creando strumenti per debellare il precariato e ridare dignità e futuro a un paese.
Un saluto affettuoso a tutti,
Giuseppe Balsamo
http://www.arditamente.org
2000 caratteri per descrive un tale scempio…è come cercare di infilare un elefante in una fiat 500!comunque, ho 30 anni, ho avuto una carriera brillante fino a circa 2 anni fà.A Napoli, nella città dove il lavoro non c’è, ho cambiato 3 lavori con contratto a tempo indeterminato e sempre perchè mi sono licenziato di mia spontanea volontà! Questo fino a fine 2003.L’ultimo salto mi ha portato a finire in un’azienda molto grande (+ di 1000 dipendenti), altamente sindacalizzata (che piaga) e politicamente partecipata (apocalisse).Risultato, da 1 anno e 3 mesi sono in cassa integrazione in un’azienda che vive praticamente esclusivamente sui sussidi dello stato, priva di qualsiasi imprenditoria valida che le prospetti un qualche tipo di futuro sul mercato del lavoro.1000 persone, tantissime di queste con famiglia, tantissime di queste ad un passo dalla pensione.Tutto si è fermato, così mi sono ripresentato sul mercato del lavoro.Accidenti, l’avessi mai fatto! io che mi sono sempre mosso con le mie gambe nel cercare nuove prospettive di lavoro, scopro ora che il mercato è infestato da questi “collocamenti privati”,bella parola,”collocamenti privati”!E’ UNA VERA E PROPRIA TRATTA DELLO SCHIAVO (il lavoratore).Persone che ti VENDONO alle aziende e che PRETENDONO che ti apra una partita iva perchè dicono che altrimenti sei fuori mercato, le aziende non ti vogliono se gli costi troppo!! “collocamenti privati” fatti anche da una sola persona, che sulla tua VENDITA ci guadagna pure una fracca di verdoni! E ti CONVINCONO a non ambire al contratto a tempo indeterminato, loro, i “collocamenti privati” parteggiano per il Co.Co.Co.Co. che più Co non si può, perchè loro ci guadagnano, perchè loro ci speculano.Mi guardo in giro e sembra che almeno dove vivo le garanzie per farmi una vita non ci sono più, ed allora si avvicina con tristezza la valigia. Ricomincerò e vincerò, ma mi auguro che presto ci sia una rivoluzione.Basta politica, basta partiti, basta bastaaaaaaaa!
Io ho 31 anni, sono qualificato nel settore alberghiero, in cucina, lavoro saltuariamente e spesso stagionalmente, la cosa assurda è che la maggior parte delle aziende ora assume i corsisti, non pagandoli, anzi sfruttando agevolazioni regionali, oppure tirocinanti, pagati sempre dalla regione 500 euro al mese. Io sinceramente, qui in Sardegna sto facendo di tutto per cercare di farmi sfruttare visto che ancora sono disoccupato, almeno così riesco a portare a casa una media di 200 euro al mese!
Questa è la realtà! Sono fidanzato da 8 anni, vorrei sposarmi, ma è diventato un sogno utopico questo mio.
Il disagio è totale. In Sardegna le condizioni sono diventate invivibili.
Sì c’è. il gioco della parti.
Il sindacato istituzionale è la migliore arma per imbrigliare ogni rimostranza.
Il sindacato nasce come coalizzazione di lavoratori che devono contrastare la tendenza alla riduzione del capitale variabile (ovvero la paga e le condizioni di lavoro (orario ecc…).
Una primitiva forma di protesta fu: Tu mi tratti come una bestia, io ti spacco l’utensile. Tale forma che molto spesso mi tenta è inconcludente per ovvi motivi.
Seconda forma di protesta tu mi fai lavorare come un animale, io mi metto d’accordo con i miei colleghi e non lavoro, nasce lo SCIOPERO.
L’unica forma per far valere i propri diritti.
I Padroni non sono stati con le mani in mano e hanno pensato bene di controllare i gruppi di mediazione (ovvero i sindacati confederali).
Neinte di più facile…ma ciò non basta perchè siccome l’unione fa la forza, i Padroni hanno pensato che i lavoratori uniti potevano scavalcare i servi dei servi e organizzarsi in sindacati autonomi (spontanei), tornando all’origine del sindacato.
I Padroni neanche questa volta sono stati con le mani in mano e hanno diviso i lavoratori in tanti gruppetti, spesso in lotta l’uno contro l’altro.
Ma non basta, la ciliegina sulla torta è l’informazione. Riesci dopo tanti problemi a organizzare lo sciopero perchè le condizioni sono esasperanti. Ebbene sui giornali leggi dei disagi (ovvi) provocati dallo sciopero, ma raramente delle cause. Man ovviamente non finisce qui… perchè un gruppo di autoferrotranvieri se ne sbatte i coglioni (giustamente) delle prese per il culo degli accordi farsa dei sindacati (ufficiali) e va avanti, è coniato il termine (da regime) SCIOPERO SELVAGGIO.
Questo è un fantastico film dell’orrore.
Lo sciopero è selvaggio perchè i cattivi autoferrotranvieri non vogliono piegare la testa.
Ma non è finita qui,non c’è bisogno che ti dica quanto sia perversamente perfetta l’arma Lavoro Precario o a tempo determinato.
NON ti puoi sognare di organizzarti e protestare perchè c’è la fila dietro.
Salve a tutti.
In breve la mia esperienza si puo’ ridurre a questo…..
Sono un precario della scuola, un docente che mai potra’ abilitarsi grazie ai nostri amministratori che preferiscono sperperare il denaro per i supplenti piuttosto che assegnare loro le cattedre disponibili.
Posso fare il supplente solo se non ho un altro contratto di lavoro.
E di cosa vivo quando la scuola non mi fa lavorare?
E come pago l’affitto visto che sono costretto a spostarmi di ben 1500 km ?
La soluzione era lavorare come collaboratore, in ritenuta d’acconto , ma grazie alla provvidenziale legge Biagi non posso lavorare cosi’per piu’ di tre mesi l’anno ….
Quindi ?
Semplice , ho dovuto aprire la partita iva e pagare allo stato (tra irpef , iva , contributi volontari “obbligatori ” )il 40% di quello che guadagno.
Viva l’Italia!!!!!!!!!!
Che paese di merda!!!!!!!!!!
I trentennie di oggi ssono campati dai loro gensitori; se le coose non cambiano trra dieci anni sarà una catastrofe…
sBriGati a cambiare!
Un mio carissimo amico Lavora ormai da 3 anni al centro commerciale Jambo1 di Trentola Ducenta (CE); la cosa assurda è che la società che gestisce il reparto alimentari: La francese “Leclerc” lo assume e lo licenzia ogni 3 mesi (tra un’assunzione e l’altra sta un mese a casa a grattarsi la pancia e sperare che la prossima assunzione sia definitiva).
Questo stato di precarietà mortificante non gli consente di pianificare un futuro, non gli consente di mettere soldi da parte (il contratto è part-time e per tanto lo stipendio non arriva mai ai 600 mensili – quando lavora ovviamenmte.
La “Leclerc con questo tipo di legge a “Co.co.co”
1)tiene in bilico il fututro di oltre 100 giovani tra i diciotto e i 25 anni.La maggior parte dei quali viene sistematicamente licenziata dopo i primi 3 mesi poichè non posseggono uno sponsor politico che li rappresenti (LA RACCOMANDAZIONE)
2) Non versa allo stato i contributi previsti in caso di contratto a tempo indeterminato, truffandolo ed impoverendolo.
3) Permette al portatore nano di democrazia di poter portare in tv dei “fogliettini” ove scrive quante nuove assunzioni ci sono state durante il suo governo: infatti per ognuno di questi giovani negli ultimi 3 anni risultano n.4 assunzioni che moltiplicato per tutti i lavoratori precari che ci sono in italia fanno migliaia di posti di lavoro fantasma.
Berlusconi ci truffa con numeri fasulli
Le aziende italiane truffano lo stato non versando le dovute tasse.
I giovani che accettano questi tipi di rapporti lavorativi truffano la loro vita ed il loro futuro.
MA DI CHI E’ LA COLPA DI TUTTE QUESTE TRUFFE????
ti ricordo che l’Italia non è l’Inghilterra!!! L’italia senza l’euro e con Berlusconi sarebbe un paese da terzo mondo, per fortuna ancora non lo siamo. ..e poi che c’entra Prodi??? e che c’entrano i giudici impegnati ????
mha. nel 2000 mi pagavo gli studi lavorando nei week end: lavoro in regola a tempo indeterminato come commessa, guadagnavo 1.200.000. pagavo 200.000 di affitto in singola e il resto era mio.
l’azienda ha chiuso. dato che il mio percorso di studi si è allungato continuo a lavorare per mentenermi e basta: ora lavoro random e in nero qua e là come barista perchè se devo lavorare in nero/legale grazie alla legge biagi preferisco tenermi almeno l’iva e non sentirmi presa per il c++o da un cocopro, che non è altro che lavoro in nero.. per fortuna sono relativamente ben pagata e guadagno circa 800 euro al mese: di affitto ne pago 375, sempre in singola. questo a bologna, la città con meno disoccupati e con gli affitti più alti d’italia!
Caro Beppe: Carlo Marx, Nel Capitela, scriveva che i semi della sconfitta sono congeniti, sono all’interno del sistema capitalistico stesso.
Questa sintesi la dice lunga: i Corsi e Ricorsi di G. Vico fanno il resto.
Da una parte c’è chi comanda, dall’altra chi viene comandato, nel mezzo non esiste nulla, il ceto medio degli anni 70/80 è stato eliminato dal sistema stesso.
E dopo queste 10 righe di retorica pura, auguro a tutti una felice notte e sogni d’oro.
SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…
Il tuo discorso non merita risposte. Però voglio darti qualche consiglio personale:
1. Usa con parsimonia i puntini di sospensione: di solito servono ad invitare il lettore ad una veloce riflessione. I tuoi concetti non ne hanno alcun bisogno.
2. Prendi il libro di grammatica delle elementari a pagina 23 o giù di lì e ristudia (o studia…vedi, qui i puntini ci stanno bene!) il congiuntivo.
3. Nelle conversazioni scritte, negli sms come nelle chat e nei forum utilizzare il maiuscolo equivale ad urlare.
4. In conclusione gli zotici siete voi padani (ops, scusa: Padani) che approfittate della manodopera italiana e delle leggi di un francese (chi? Napoleone, naturalmente!) per vivere da tedeschi (senza alcuna offesa: vivono meglio degli italiani!)quasi senza lavorare e offendendo persone che lasciano il loro Paese per fare importanti lavori che noi italiani non vogliamo più fare.
Per un italiano è meglio stare nell’esercito e fare carriera………all’estero!!! Ma guarda un po’.
Già peccato che proprio stamattina a Mixer facevano vedere il 1992 (anno del trattato di Maastricht)… ci siamo dimenticati che allora la lira era colpita da una svalutazione galoppante ed il nostro paese era sotto continuo attacco di speculatori ed a rischio di crack finanziario. Poi è arrivato l’euro (con tutti annessi e connessi) e del problema speculativo non se ne è più parlato…chissà perchè?
E gli Sloveni dovranno aspettare un bel pezzo ancora prima di averlo…
Nell’euro però ci ha fatti entrare Prodi (sempre con annessi e connessi) mentre Berlusconi si dimentica che il rincaro dell’euro non è stato dovuto all’immissione della moneta ma all’assoluta mancanza di controllo dei prezzi… quindi smettiamo di dire cose inesatte.
Caro Beppe scorrendo i post di queta pagina mi è venuta una tristezza profonda abissale. Quale futuro per questi ragazzi la maggior parte adulti ormai , magari con laurea ( cosa che io no ho ) costretti ad umiliazioni di ogni tipo , a mettere sotto i piedi la propria dignità per uno schifo di stipendio da terzo mondo..
Ho letto anche di imprenditori che lamentano la scarsa voglia di lavorare di molti giovani o le troppe tasse sul lavoro….
Ho due figlie ancora piccole ( per fortuna) ma fra qualche anno anche loro dovranno affrontare il mondo del lavoro e penso che se non facciamo qualcosa adesso sarà sempre più drammatico , sempre più una guerra tra poveri mentre politici, imprenditori , sindacalisti ecc. continueranno a prenderci per il c..o come e peggio di adesso.
Penso anche che è adesso che dobbiamo cambiare e chi votando il nano ha sperato in qualcosa di nuovo ( sicuramente anche tra quelli che hanno scritto ) ha il DOVERE di cambiare idea, di darsi una speranza.
Non so se il centrosinistra avrà le ricette giuste ma penso che la soluzione non può venire da persone che vivono distanti da noi, che fanno gli imprenditori miliardari ( in euro) e che hanno la pretesa di sapere quali saino i problemi della gente.
Se potessi farmi sentire da coloro che hanno scritto vorrei solo dire una cosa , molto semplice: non perdete l’occasione di cambiare, in modo civile e democratico , con il voto . Non perdiamo questo diritto che , per i potenti , è il pericolo più spaventoso che possa esserci , peggio della Guardia di Finanza….perchè in quel caso magari si può sperare in un condono. Con il popolo no.
Grazie
Caro Beppe
Sono nato nel 1976. I ragazzi della mia età hanno avuto la “fortuna” di studiare all’università quando c’era ancora il vecchio ordinamento: il tempo medio per la laurea in economia era di ben 8 anni. Essendo figlio di operaio ho dovuto mantenermi con gli studi , laureandomi così dopo 8 anni, nella media, ma con il massimo dei voti.
Purtroppo di lì a poco sono accadute 3 catastrofi:
– l’introduzione della riforma universitaria 3+2, ovvero esami icredibilmente più facili al fine di ottenere la maggior parte dei laureati in corso
– l’introduzioe delle norme sulla flessibilità del lavoro e nello specifico la proliferazione degli stage
– ed infine la legge sullo scudo fiscale che facendo rientrare tanti capitali dall’estero ha immesso una forte dose di liquidità nel mercato comportando l’esplosione della bolla speculativa sulle case
Dopo laureato e conoscendo a livello avanzato l’inglese e l’informatica, ho deciso di investire i miei risparmi in uno dei 10 master più prestigiosi d’italia: ho superato una selezione e quindi mi sono traferito da napoli a roma. Inutile commentare il livello infimo di tale formazione ma ad ogni modo la speranza era di ottenere un inserimento in azienda partner del master. Dopo essere stato selezionato per uno stage con un’azienda leader nel settore dele forniture di ufficio e dopo aver passato 7 mesi di inferno, subendo del mobbing, lavorando anche fino alle 2 di notte, ho scoperto che l’unica mia prospettiva era un cotratto a termine da 800 eur. Indignato, ho abdicato e tornato a Napoli per 1 anno ho lavorato gratis ed a nero in 2 società di consulenza e formazione, prima di essere selezionato per un’ulteriore stage presso una delle 4 più grandi società di consulenza del mondo. Ora dopo 6 mesi di stage ho un “ricco” contratto a 3 mesi di 1000 eur, pago 430 eur di affitto a nero e lavoro 55 ore a settimana senza mensa, senza poter caricare gli straordinari e dovendomi guardare dalla concorrenza degli stagisti del 3+2.
E’ normale?
A meno che la redazione di Grillo non abbia fatto opera di censura “esagerata”, noto che su questo specifico post inerente al lavoro precario, sono mancati del tutto i commenti dei soliti noti, sempre a tacciare tutto e tutti di disfattismo ed apologia del comunismo. Non sarà che le schiere dei “contactors” ingaggiati da Italia Forza per spammare i blog non in linea col l’attività di Governo si siano riconosciuti nei racconti di tutti quei poveri Cristi che continuano a postare messaggi sulla propria condizione di precari. Non sarà che anche i “contractors” hanno rivisto se stessi nei tanti messaggi fin qui postati? Chi sa chi lo sa?
Volevo semplicemente sottolineare la mia prima esperienza come collaboratore a progetto con una affermazione che può sembrare una battuta ma è una semplice constatazione di fatto.
E’ incredibile che un ingegnere delle telecomunicazioni debba essere campato da suo padre per lavorare dal suo datore di lavoro!!! Da tre mesi miglioni di parole, migliaia di “commesse” settimanali, una miseria di compenso, neanche un soldo intascato… una cosa è certa: a fine settimana lo saluto!
eppoi la legge biagi..NON E’ STATA SOTTOSCRITTA DALLA CGIL…UN MOTIVO CI SARA’!!
…..Ecco perchè non capivo il motivo di tutto questo silenzio per le strade di questa Pedo-clerical-politica Roma….c’è la fila per una sanissima rivoluzione….speriamo che si accorci…almeno cominciamo…sperando che qualche altro coglione non si faccia incantare dalla TV….
E rispondetemi almeno a questo quesito:
“..ma la Costituzione,( testo incredibilmente comico se letto oggi..che Jobbe Covatta è un drammaturgo a confronto..!!),non dichiara che il lavoro è un diritto-dovere del cittadino?!?..Perchè non mi risulta ci siano limiti di età per avere questo “diritto-dovere”..
Eppure ancora oggi se superi l’età..non lavori..mi sembra solo una questione,(ridicola a mio parere), di numeri…del tipo:
” Chi ha il numero più basso vince..o vive..”
Sapete darmi una risposta?
Grazie.
Luca.
Già, già, sembra proprio vero, basta crederci. Faccio alcune domande: dov’era la CGIL quando venivano siglati i patti sulla concertazione del 1993 che hanno ELIMINATO LA LOTTA SINDACALE (cfr. di quanto sono calati i salari e gli stipendi da allora, fonte ISTA ed EURISPES!)? E dov’era quando si faceva la RIforma delle pensioni con referendum bloccato in cui hanno votato anche i pensionati? E dov’era quando si approvava (da un Governo “AMICO”) il Pacchetto TREU che ha anticipato la Legge Biagi? E dov’era anche quando il governo “AMICO” uccideva migliaia di persone in Serbia con il napalm intervenedo in una guerra “umanitaria” nonostante la Costituzione lo vieti? E dov’eravate voi che parlate della CGIL come se fosse ancora quella di 20 anni fa e non vi rendete conto di COSA è diventata? Guardate, a me interessa il giusto, ma se qualcuno mi può dimostare che ho mentito, abbia il coraggio di scriverlo e di firmarsi, ma con informazioni VERE e non propaganda o fandonie!
Io lavoro nei call center dal 21 giugno 2002. Lavoravo per il servizio clienti della Telecom Italia, e dopo due anni e mezzo, al momento della decadenza del Co.Co.Co. e del passaggio ai nuovi contratti, mi hanno ripropinato il contratto a progetto sempre come operatore. QUALE PROGETTO? Inoltre mi avevano proposto un contratto sotto un’agenzia interinale: la Worknet. Il contratto prevedeva che io percepissi 480 netti al mese per 3 ore e 40 minuti al giorno. Facendo io il turno pomeridiano, queste ore lavorative ruotavano all’interno di un arco orario. Sapete secondo la Worknet/Telecom Italia qual è il turno pomeridiano? Dalle 15 alle 1.15 della notte. E io dovevo correre il rischio di fare un turno dalle 21.30 alle 1.15, pagato 480!? Dopo tutta l’esperienza lavorativa che avevo accumulato? E poi qualche lecchino me lo sono ritrovato a fare l’assistente poco prima dei rinnovi. Gente a cui ho insegnato a lavorare e che mi sarei dovuto ritrovare come quelli che mi avrebbero dovuto dire cosa fare!? Ma stiamo scherzando!? Ho ovviamente rifiutato quel contratto. Poi sono passato ad un altro call center di vendita telefonica per Tele2, dove mi hanno tenuto un mese in prova e mi hanno detto alla fine che non mi rinnovavano il contratto perchè non avevo conseguito i risultati da loro auspicati… Ora da quasi un anno lavoro per un altro call center sempre come collaboratore a progetto ma dove vieni trattato praticamente come un dipendente. Per il momento non mi lamento, ma lavorare per litigare con la gente al telefono (in quanto mi occupo del recupero del credito) per percepire 6,20 LORDI all’ora senza ferie e malattia pagate non è la cosa più bella del mondo! Possiamo anche discutere di flessibilità, ma servono garanzie di stabilità nel futuro lavorativo di tutti!
Lavoro da 9 anni in una azienda che negli ultimi 2 anni ha cambiato assetto socetario .Avevo fatto 10 passi in avanti ma non avendo fatto la “carina”i 10 passi in avanti sono diventati 20 indietro.Sto continuando a perseverare con serietà nei compiti che mi vengono assegnati ma l’amaro in bocca c’è tutti i giorni quando timbro il cartellino e quando mi vengono assegnati compiti di responsabilità ma allo stesso tempo mi viene contestato che ho un carattere di m…..Mi piacerebbe cambiare posto ma i contratti a termine non possono allettare chi deve pagare un mutuo e con la legge Biagi tutti, precari e non, vengono sfruttati perchè i padroni se ne possono approffittare della situazione.Io mantengo e manterrò il mio carattere di m…. perchè ho rispetto per me stessa e voglio dimostrare a me stessa se non a loro che come donna ho una dignità e a prescindere dal loro sessismo il mio cervello va 4 volte più del loro
diciamo tutt’e due che il sindacato siamo noi..ma la differenza è che pretendo di usare il mezzo sindacale anche se non ho scelto io il funzionario, è quando usi il sindacato nel posto di lavoro. Ai ragazzi che hanno lavorato in Autogrill..ma dopo qualche tempo che vi facevano i contratti di tre mesi perchè non avete tentato con il sindacato? e al primo ostacolo andate avanti..se mi fossi fermata al primo funzionario che ho incontrato ..avrebbero fatto di me carne per hamburger
oggi ho visto di persona un politico nel suo zoo. Le scarpe erano immacolate poi mi sono chiesta come mai. Ci ho riflettuto un po’ come tutti i suoi colleghi non prende mezzi pubblici o propri, si muove all’interno di edifici protetti, senza ostacoli. Aveva il telefonino ultimo modello incollato alla mano, camminava dinoccolato sulle nuvole. Un altro collega parlava di lana caprina. Mi sembrava di stare su un altro pianeta. Sembrava lavorassero tutti in un laboratorio farmacologico. Asettico. Per loro cococo è il verso della gallina. Di più non capiscono.
Sono laureata da tre anni e in tutto ho lavorato per meno di due mesi. La laurea mi penalizza nella ricerca di un lavoro, ma mi sembra ingiusto e assurdo ometterla quando presento un curriculum dopo tutti i sacrifici fatti. Però faccio parte di quel “milione di posti di lavoro creati”! Che soddisfazione!
Col passare degli anni la figura del politico (lo avrete notato) è cambiata. Non c’è più il politico “di professione”, quello che quando arrivava il momento delle elezioni mandava i propri esattori presso gli imprenditori della sua zona per farsi sovvenzionare la propria campagna elettorale, promettendo “rientri” ai propri supporter. Oggi la politica è cambiata ed ha partorito il “politico imprenditore”, che magari non sa come amministrare la cosa pubblica ma i propri affari lo fa anche molto bene. Il consenso elettorale? Come crearlo? Ma semplice, costringendo a votarlo (dietro promesse e ricatti) colori i quali lavoro nelle sue molteplici aziende, visto che quasi sempre il raggio d’azione degli imprenditori e frammentato i mille campi ed in molteplici attività. Et voilà, il consenso è creato ed il gioco è fatto.
Sono stata assunta da una ditta di call center a contratto a progetto di tre mesi, a 430 al mese, con la clausola che il datore puo decidere di pagarmi ogni mese o dopo i tre mesi; infatti i tre mesi sono passati e io ho visto soltanto 1 mese circa di stipendio; il contratto è scaduto il 20 dicembre 2005 e ancora lavoro con loro con la promessa di un nuovo contratto e sperando che mi paghino i mesi precedenti; ho sollecitato diverse volte e ogni scusa è buona per ritardare il pagamento. Il problema è che questi individui con
i nuovi contratti sono liberi di sfruttarci come gli pare, la legge glie lo permette e i SINDACATI gli danno una grossa mano di aiuto boicottando sempre a favore di chi ha i soldi. Come fare a obbligare un datore di lavoro a pagare quello che ci spetta senza che dopo veniamo riccatati di licenziamento?
“E BRAVO BERLUSCA SI CHE TU HAI CAPITO COME AIUTARE IL POPOLO ITALIANO. RISTABILIAMO LA PLEBE”
Dal diario di 1co.co.pro. del profondo Sud.Inizierei”con1parola ke resterà in esilio dal nostro vocabolario:FUTURO”…l’idea del futuro in esilio mi piace per introdurre il principe della precarietà,croce e delizia della mia generazione:il co.co.pro.Comincerei col riconoscergli il migliore(unico?)risultato ottenuto grazie al suo ingresso nel ricco atollo dei contratti di lavoro:con tutti i lavoratori(?)assunti con co.co.pro sembra quasi ke gli ultimi 2o3 disoccupati ce li siamo tenuti per folclore!Siamo tutti occupati!!!…a parte le battute, quello ke conta,oggi,x noi,è il quotidiano,la progettualità perduta,la prospettiva mancata.La nostra è1terra di frontiera,di passaggio,le menti brillanti e meno,sono costrette a fuggire alla ricerca di riconoscimento o di1lavoro ke li faccia arrivare dignitosamente alla fine del mese.La flessibilità ci nega la capacità di compiere e testimoniare scelte.Davanti a questa scenografia è rappresentata la commedia ke racconta la genialata del co.co.pro.In effetti l’idea geniale va riconosciuta,la teoria nn fa una piega.Nn essere legati,incatenati,tristi e rassegnati come dipendenti è1sogno.Cosa volere di più ke partecipare ad”1progetto o 1fase di esso”,senza vincoli di subord.,con la libertà di alzarsi al mattino e decidere di farsi1vacanza,o sentirsi liberi di tirarsi fuori dal progetto alla faccia del committente?xfetto,in un mercato del lavoro ke può essere definito tale,xfetto x ki può xmettersi di collaborare a più prog.xfetto x chi realmente partecipa ad1progetto e nn ha vincoli di subord.Ci sarebbe da kiedere quanto considerano1grande idea il co.co.pro quei collab. con le peggiori caratteristiche dei dipendenti,xkè hanno turni fissi ogni giorno,vengono pagati x ora effettivamente lavorata ma nn hanno diritto a malattie,ferie,permessi,disocc.Kissà se questi ragazzi sarebbero stati disposti a ciò se fossero nati 1pò più su,in 1zona ricca florida e lavorativamente attiva,se non fossero stati colpiti dalla vocazione del “restare”
Cosa c’e’ di strano? I deboli e gli oppressi sono gli industriali che sono quotidianamente minacciati dal lavoro a basso costo.
E le donne di cui parlano? ovviamente le loro signore che come farebbero a fare shopping?
Leggendo i post di questa sezione del forum non possono nascondere la mia amarezza per come vanno attualmente le cose in Italia, ma non posso altresì fare a meno manifestare tutto il mio rispetto per quelle persone che, pur vivendo una situazione di lavoratori precari, non hanno mai manifestato l’intenzione di andare a rubare o di avventurarsi in attività ai limiti della legalità. Eppure, se lo facessero, non potrei biasimarli.
nonostante tutto ho 34 anni…12 anni di part- time a cuocere patatine e da due anni titolare di p.iva non potendo più campare solo con il fast food.
Iscritta all’università ma mai riuscita a terminarla, diversi corsi ..All’età di 25 anni mi sono preoccupata per quelli che facevano sindacato dentro il regno delle patatine..ho deciso di darmi da fare. Me li ricordo tutti quelli che dicevano che i sindacati sono corrotti…e facevano il gioco dell’azienda!!
Quando cominceremo ad essere attivi NEL sindacato…allora cambierà qualcosa!! Aspettate che venga da voi…muoversi che ci stanno togliendo tutto!! Il sindacato ha bisogno di noi!! Anche se ci sono persone corrotte…mica è il paradiso..però è possibile migliorare le condizioni di lavoro. Tanti post che ho letto avrebbero trovato le giusta soluzione con il sindacato…certo è fatto di persone..ma chi cerca trova!!
Il vero sindacato siamo noi tutti, non puoi pretender che una persona pagata per fare il sindacalista preservi i tuoi interessi.
[Della serie “Taci! il nemico ti ascolta”…]
Il blog filoberlusconiano ” http://atroce.blogspot.com/ ” critica il post di Grillo contro la legge Biagi, lamentandosi inoltre per l’idolatria acritica dei lettori di Grillo verso il loro “gurù”.
Beppe mi raccomando mandali poi tutti questi commenti!!!!!!!!!eh!!
Sono un precario anche io…non mi posso ammalare e non posso prendermi nenche un giorno di ferie se no mi mandano via…
Che tristezza!
GRAZIE berlusconi!!!!!!!!!!!.
Ciao beppe, sono un sindacalista e di modalità di assunzione ne vedo abbastanza, posso con certezza dirti che nella provincia di Vicenza, dove opero per il settore metalmeccanico e orafo della UIL, la precarietà si respira nell’aria, sia per la vasta gamma di modelli di assunzione dettati dalle leggi in vigore, ma sopratutto le astrusità mentali che pervadono le menti di alcuni imprenditori, che da soli non arriverebbero a pensare tutto questo, e quindi coadiuvati da consulenti MOLTO VALIDI, i quali sfruttando la legge, le persone e sopratutto gli istituti previdenziali fanno carne da macello dei poveri lavoratori costretti a prostituirsi lavorativamente. Un esempio è quello di un lavoratore assunto a tempo determinato a Brendola (VI) per 12 mesi e nello stesso tempo a Caserta come collabboratore a progetto, naturalmente sia l’azienda vicentina che quella casertana, pur avendo 2 ragioni sociali differenti, hanno lo stesso “PADRONE”, un certo sig. Fontana A. che adesso ha messo entrambe le aziende in liquidazione e ne ha aperta un’altra in provincia di Verona assumendo alcuni dei suoi ex dipendenti, che nel frattempo erano posti in mobilità, con i relativi sgravi contributivi. A tal proposito poi vorrei che si notasse quanti posti di lavoro si stanno perdendo per le cosidette “ristrurazioni aziendali” e quante persone oggi sono in cassa integrazione per le crisi “momentanee”… Ma non viviamo in un paese in cui qualcuno ammette che va molto tutto bene e che l’oKKupazione è aumentata? Guardate i dati dell’inps e poi ne ridiscutiamo-possibilmente prima delle elezioni- La flessibilità poi va data si è vero, ma non gratuitamente ma dando salari adeguati alle esigenze delle famiglie che subiscono sempre più lo sciacallaggio delle fasce intermedie del commercio.
ho lavorato in un negozio per 7 mesi e dopo avermi rinnovato il contratto per ben 2 volte(al terzo doveva diventare a tempo indeterminato)mi hanno lasciato a casa.nel centro commerciale dove lavoro,se ti scade il contratto TI LASCIANO A CASA.adesso lavoro a tempo indeterminato per 3 giorni settimanali(ven-sab-dom) in un altro negozio….500euro di stipendio e la maggiorazione della domenica(siamo aperti tutte le domeniche,mannaggia a loro,e sono pure obbligata ad esserci perchè fà parte del mio contratto,naturalmente cambiato senza dirmi niente perchè prima la domenica la facevo in straordinario)è di 1all’ora. una vera vergogna.che futuro posso avere?il mio ragazzo è pure in cassa integrazione e di certo non possiamo permetterci nemmeno un affitto o un mutuo.già si fa fatica a pagare quello della macchina(una misera punto).Stiamo tornando schiavi, anzi, io mi sento già schiava di queste multinazionali:-/
Caro Beppe,
io sono un’esempio vivente che la flessibilità delle nuove formule di contratto non è GARANZIA di inserimento nel mondo del lavoro per giovani alla prima esperienza…
Io lavoro presso la Rai Radio Televisione Italiana dal 1992, sempre con contratti a Tempo Determinato senza riuscire mai a raggiungere i requisiti per un’eventuale assunzione a TEMPO INDETERMINATO. Quando Io ho iniziato questa collaborazione ero molto giovane,ma ora ho 37 anni e ad ogni contratto non mi vengono riconosciuti anzianità e specializzazione acquisiti dopo aver passato anni a lavorare nel settore TV!Quindi non ci prendano in giro con la mirabolante legge Biagi sulla riforma del lavoro sono tutte fandonie… Se vado da una banca a chiedere del denaro in prestito (pur presentando le mie buste paga e dic.redditi)mi sento rispondere che non do sufficenti garanzie…
E poi bisogna aggiungere che, rispetto alle “nuove reclute” aziendali, posso ritenermi una “fortunata”, ci sono collaboratori che non si vedono riconoscere mutua, infortunio, ferie, permessi, buoni pasto per una mensa che ci ha avvelenati(26 casi di salmonella, epatite B nel 2005, sono anche venuti i NAS e poco è cambiato), turni serali e festivi pagati come normali giornate di lavoro e se devono partire per una trasferta anticipano le spese di viaggio che saranno successivamente inserite nei compensi e quindi tassate! Che beffa…
L’ultima cosa : essere donne in questa situazione è un’ulteriore aggravante perchè abbiamo il brutto vizio di fare bambini e questo non è proprio tollerabile! Temo raggiungerò l’età pensionabile in questa situazione visto che ho una collega di 58 anni che ha due nipotini splendidi! Sarò al tuo spettacolo a Torino, con un gruppo di amici/che atipici di vario tipo, magari potresti raccontare un pò del nostro mondo girando l’Italia e chissà che i sindacati inizino a interessarsi maggiormante alla tutela di questo “grosso bacino” per tesseramenti… ciao a tutti Cristina
Leggendo tutti questi post che grondano sofferenza, tristezza e amarezza, di gente che non può farsi una famiglia, di gente che ha famiglia e non ha certezze per il futuro, di gente che vive con decoro la propria situazione di lavoratori precari, per una sorta di legge del contrappasso mi ritorna in mente (chi sa perchè) un servizio televisivo andato in onda ieri all’interno del programma “Le Jene”. La/il protagonista era un trans brasiliano di nome Fernanda, che vive la sua condizione di prostituta in tutta naturalezza. Diceva che per lui/lei prostituirsi non è un gran problema e che quel lavoro (?) le dava stabilità economica e le permetteva di mantenere la sua famiglia in Brasile e farsi passare tutti gli sfizi in Italia. Prendeva da Eur 50 a 100 per le sue prestazioni, che erano molteplici in un giorno. I clienti non mancavano mai (domanda-offerta) e per nulla al mondo avrebbe fatto un altro mestiere forse + morigerato ma meno remunerativo. Immagino che le tasse non sa neppure cosa sono. Ma che forse abbia ragione lei. Non sarebbe forse il caso che le nostre donne (madri, mogli, figlie ed amanti) facciano le z…..e in appartamento e noi gli ndustriali del sesso. Se infatti bisogna scendere a compromessi sul luogo di lavoro per mantenere un impiego da fame, facendo i/le gentili e carini/e con i nostri superiori, allora tanto vale fare le prostitute o i gigolò di professione che forse si guadagna di più. E’ questa l’Italia che vogliamo. Una competizione spietata sul luogo del lavoro, senza regole e senza esclusione di colpi per restare aggrapati ad una poltrona. A me sembra di vivere in un mondo di matti, dove la lotta sul posto di lavoro è diventata una “guerra tra poveri” che si litigano un osso con la bava che gli esce di bocca, mentre chi al di sopra di noi gode di queste situazioni, sapendo che la sottomissione ai loro voleri è totale.
La legge Biagi perchè non chiamarla legge Berlusconi? E’ nata sotto il governo del cavaliere ed ha portato i guasti che si prevedevano.Le responsabilità sono dell’attuale governo.Una legge così l’avrebbe potuta elaborare
qualunque economista assunto dallo stato con questo scopo.
Le cose vanno sempre peggio e non v’è chi ponga rimedio.Devono avere il coraggio di dirlo in faccia a tutti gli italiani che le cose non potranno andare meglio ancora per molti anni.
Questa è la verità:se qualcosa si può fare è rendere più giusta la giustizia, garantire il rispetto delle regole,dare un piccolo aiuto ai nostri e agli altrui poveri, dare più attenzione ai bambini nostri e degli “altri” ed all’ambiente.Se ancora si potrà investire sul futuro bisognerà farlo senza illudersi di cancellare questa dura e lunga “depressione”.
Diffidiamo delle grandi parole e delle grandi promesse!Il guasto è stato fatto e ripararlo costerà tempo e fatica.
Caro Beppe,
siamo sei ragazzi, dai 22 ai 31 anni, che da luglio lavorano come interinale per Obiettivo Lavoro in Prefettura (Ministero Interni). Il primo contratto aveva durata mensile…quindi ogni mese il patema d’animo per sapere o no se c’era la proroga…venivamo avvertiti l’ultimo giorno…Le quattro proroghe possibili sono finite il 31/12/2005 e giustappunto il 02/01/06 è scattato un nuovo contratto (stavolta cadenza bimestrale) sempre alle stesse condizioni:
– non ti ammalare sennò può darsi che la proroga per te non ci sia
– non puoi fare ferie (anche se le accumuli!)
Il bello è che non ci occupiamo di cose poco importanti!
Sportello Unico per l’immigrazione, cioè ricongiungimenti familiari, permessi di soggiorno, contratti di soggiorno per lavoro e tra qualche giorno i “famigerati” flussi!!!
nessun diritto per noi, se ne approfittano, eppure siamo la PA!!!
io che ti scrivo poi sono tre anni che lavoro per gli extracomunitari sempre con questi contratti interinali (oramai INTERANALI) in Prefettura e Questura.
che non ci sia un modo per assumerci?
avremmo un po’ d’esperienza?
Potremo mai avere l’onore di fare un progetto a lunga scadenza?
Perchè si approfittano sempre di chi lavora e chiede solo di poter continuare a lavorare?
perchè una laurea deve essere un peso e non “un qualcosa in più”?
In Italia di interinali statali siamo in molti, perchè dobbiamo sperare che qualche poltrona voglia sistemare un suo lontao parente per farne uso anche noi?
perchè passano avanti sempre i maledetti raccomandati?
scusa lo sfogo, ho bisogno di andare in vacanza!!!
speriamo bene
Piu’ di 2500 commenti su legge Biagi, lavoro e occupazione e’ un segnale molto forte e molto chiaro che l’articolo 1 della nostra Costituzione “l’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro” sta’ vacillando paurosamente.
Questo e’ il problema numero 1 , e non e’ di facile soluzione, per nessuno. Soprattutto perche’ e’ legato in modo molto stretto a cambiamenti epocali sotto gli occhi di tutti noi. Forse e’ giunto il momento di ripensare in modo nuovo al lavoro. Non piu’ come necessita’ di sostentamento per costrizione, bensi’ “il lavoro” come libera scelta secondo i talenti individuali di ognuno messi al servizio degli altri. Oggi questo discorso e’ una utopia,lo so, ma gia’ se ne parla in parecchi siti e in parecchie publicazioni. Affinche’ qualcosa di nuovo si realizzi occorre che prima qualcuno inizi a pensarci su in modo serio e che i pensieri siano condivisi. Il fatto stesso che il questo paese ci siano migliaia di persone che fanno volontariato lavorando gratis per quello che ritengono giusto fare per gli altri e’ la prova che un nuovo modo di vivere e lavorare e’ possibile.
Salve a tutti.
Ho 23 anni e lavoro in uno studio di consulenza del lavoro (gestione del personale ed elaborazione di cedolini paga, per intenderci) con contratto di apprendistato, forse il meno peggio approfondito dalla riforma Biagi.
Tuttavia non sono qui per lamentarmi della mia situazione che, paragonata a quella di chi commenta questo post, non solo non è male ma è oro puro.
Tantomeno sono qui per parlarvi delle cose scandalose a cui assisto in ufficio (mi riferisco alle aziende clienti dello studio che pur di pagare pochissimi contributi sfruttano qualunque tipo di agevolazione -che spesso non potrebbero neanche richiedere-….. la cosa bella è che gli stessi imprenditori si lamentano degli evasori; a chi stipula co.co.pro assurdo-fasulli-sottopagati; a chi non versa un dannato c…o di tasse e contributi; a chi nonostante faccia soldi a badilate -i dentisti per esempio- vuole redarre contratti di lavoro dipendente da fame).
Il massimo che posso fare è avvisare (molto per tempo) i pochi che ancora non sono al corrente della riforma del TFR prevista per il 2008.
Qui troverete i dettagli:
http://italy.indymedia.org/news/2005/12/940469.php
purtroppo non ho trovato una spiegazione più chiara e meno polemica ma vi basterà fare una ricerca qua e là sulla rete e troverete dell’altro.
A dire il vero la mia titolare (Consulente del lavoro) ad un corso di aggiornamento ha sentito dire che in futuro la riforma potrebbe perfino venire sostituita e/o integrata da una ancora più squallida… vale a dire: sparirà il silenzio assenso e dovrete OBBLIGATORIAMENTE dire “ciao ciao” a tutta la liquidazione che maturerà dal 2008 in poi. Come se già non bastasse vedersi sfumare la pensione.
Raccomandazione: Chi sta pensando di andare all’estero (e se lo può permettere) farebbe meglio a levare le tende in fretta dato che siamo sempre più simili all’Argentina.
AYO!!
Buonasera a tutti,
sono uno studente di economia aziendale dell’università di Udine.Trovo che questa legge Biagi abbia suscitato all’interno delle nuove generazioni, un senso di incertezza per il futuro.
Incertezza perchè,oggigiorno una persona che vuole stipulare un mutuo per comprare casa e mettere su famiglia non lo può fare. Dovrebbe dare delle garanzie, che in questo caso sarebbero “il semplice lavoro sicuro a tempo indeterminato”, ma non le può dare considerato che il suo lavoro non è affatto sicuro, ma precario..Trovo di vitale importanza che ci siano presto, anche con le prossime elezione, rilevanti innovazioni a questo stato di cose. Capisco che per le aziende possa andare bene il fatto di assumere persone a tempo determinato, considerati i costi, per certi versi inferiori rispetto l’assunzione di un dipendente fisso,ma il fatto che una persona, non avendo neppure fatto in tempo a capire i processi dell’azienda in cui lavora venga sostituita subito dopo 2-3 anni da un’altra ancora, che non ha proprio la stessa esperienza di quella precedente, costituisca un notevole dispendio di energie per l’azienda,considerato che deve ricominciare ogni volta da capo con i nuovi assunti. Una soluzione però a tutto questo stato di cose ci sarebbe:
limitare la pressione fiscale sulle aziende..
Questa è stata la soluzione dichiarata dalla sinistra..
Posso dirmi contento di non esser MAI stato iscritto ai sindacati.
Sono tanti anni che lavoro in una cooperativa, per fortuna non abbiamo crisi, abbiamo una dirigenza corretta, e non sono mai rimasta a casa. Prima di avere questa fortunata e rosea situazione ero precaria quando il precariato ancora non esisteva, la mia regione era una regione di artigiani, piccole ditte, piccoli negozi, piccoli centri, moltissimo lavoro per tutti. Tutti lavoravano, tutti guadagnavano, tutti spendevano, io compravo da te, tu da me, entrambi lavoravamo e vendevamo a loro dai quali comperavamo … insomma il vil danaro si muoveva, nessuno diventava ricco, nessuno era povero. Ora gli artigiani non ci sono piu, ha chiuso il calzolaio, perchè al centro commerciale poco distante c’è una dita che fa i tacchi in 10 minuti e costa la metà, ma non sanno allargarti o ricucirti un paio di scarpe. Ha chiuso la sarta: costano meno le magliette al supermercato. Ha chiuso l’alimetari piccolino ma ben fornito: il centro commerciale offre di piu a costi inferiori …
Mi sorge un dubbio, non è che per risparmiare abbiamo dato una bella mazzata alla nostra economia facendo arricchire chi era gia ricco e rendento indigenti le famiglie che si accontentavano dell’onesto?
Piccole famiglie, piccoli imprenditori, piccole gocce che formavano un mare … il nostro tessuto sociale, ci siamo americanizzati, ci hanno messo nelle condizioni di scordare il nostro patrimonio, la nostra arte di arrangiarci … ci hanno dato la televisione, ma ci hanno tolto la fantasia che nasce nel sentir raccontare una storia. Avevamo una dignità, quella che viene dal lavoro, ci è stata tolta, e ci sbeffeggiano perchè i nostri figli non lavorano, perchè restano a casa fino a tardi, perchè non si fanno altri figli …
Bè io ho una proposta, che ne dite di scordarvi il centro commerciale e le grandi marche? Che ne dite di semetterla con il lavoro sicuro e cominciare a fare piccole aziende artigianali? Non sarebbe un idea per cominciare a far crollare i grandi finanzieri che creano leggi?
Ciao
Sono con te, mi piace la tua idea. Occorre fare ogni sforzo affinché i nostri pochi soldi non vadano a finire nelle tasche dei super-manager.
Io e mio marito ci siamo trasferiti in Francia da novembre, perchè mio marito (ultimo anno di specialità di Cardiochirurgia) non avendo possibilità di assunzione in Italia (troppi cardiochirurghi) ha deciso di trovare altrove un posto… Quindi siamo a Clermont-Ferrand, a 630 km da Milano (dove vivevamo) e abbiamo avuto fin’ora i seguenti risultati: mio marito ha una borsa di studio che è il doppio di quella di Milano, io ho trovato in 3 mesi un lavoro a tempo indeterminato che è 10000 volte migliore di quelli che ho avuto a Milano, che in 4 anni sono stati contratti interinali rinnovati in maniera poco lecita o contratti a progetto…
E poi si parla di “fuga di cervelli” all’estero…
Facciamo (anzi, fate) qualcosa per evitarlo????
Saluti
sottoscrivo appieno…La Liguria è equiparabile al terzo mondo, non si riesce a trovare un lavoro per merito, ma solamente dietro raccomandazione, perché si conosce qualche persona in grado di aiutare. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti: ignoranza diffusa, università ridotta a un mercato, incompetenza trionfante, la volgarità di chi tranquillamente, ricoprendo un incarico pubblico, dice chiaramente, come è capitato a me, che ha sistemato un’amica e una parente, che nulla avevano a che vedere con l’incarico attribuito. E per questo io e il mio collega siamo stati licenziati dopo due anni di duro e coscienzioso lavoro. Perché l’amica e la cugina fossero collocate più vicino a casa. Due persone sono state licenziate.Senza pietà. Senza che nessuno testimoniasse solidarietà. Tanto sono giovani, e un calcio nel di dietro. Tanti anni di studio per assistere a questo rivoltante spettacolo.
Un saluto
Caro Beppe, io come te risiedo nel “sud del nord”, ovvero la regione Liguria, dove non esistono opportunità per chi vuole lavorare onestamente, ma solo agevolazioni per i disonesti e i farabutti in genere. I dettami della cosidetta Legge Biagi vengono rigorosamente applicati alla lettera da imprenditori privi di scrupoli, moralità e coscienza, che attraverso quasta meravigliosa riforma sul lavoro, possono arruolare a prezzi scontati e spremerli all’inverosimile, lavoratori di ogni tipo ed età, con il benestare di politici e sindacati.
Nella fattispecie sono un tecnico quarantenne definibile “qualificato” e con esperienza nel campo dell’edilizia e dell’impiantistica in genere, con moglie, figlia e mutuo a carico, che dopo essere stato “spremuto” fino al 2003 (a tempo indeterminato) per 1500 netti mensili, ora lo è a tempo determinato per 960 . Paradossalmente gli operai extracomunitari che ho modo di conoscere nel mio lavoro guadagnano sui 1000, 1100 e alle 17 se ne vanno a casa mentre io la tiro fino alle 19 o 20 dalle 7 del mattino. I datori di lavoro che ho avuto modo di incontrare, per la cronica mancanza di lavoro e per le difficoltà oggettive in cui verso hanno ritenuto doveroso “approfittare” di tale situazione e obbligarmi a sottostare a contratti schiavistici basati sul mobbing e sullo sfuttamento della mia persona, delle mie capacità e della mia professionalità, svenduta per necessità, per non fare la fame. Daltronde senza una raccomandazione non si può ambire a null’altro.
Ho fatto tanto per essere allo stesso livello di un poveraccio extracomunitario.
Insulto di cuore i nostri cari politici (tutti) infami ed indecenti, che con l’avallo dei sindacati, hanno ridotto alla rovina migliaia di persone per favorire i loro interessi, i loro amici industriali e tutti i paraculi che raccomandano nella pubblica amministrazione, mero esempio di “ugualianza” tra tutti i lavoratori.
Che siate tutti maledetti!! spero che proviate ciò che io stò passando.
ecco la mia testimonianza:
lavoro in ospedale come tecnico di audiologia in lombardia e sono precario dal 2003, nel senso che ho un contratto a tempo determinato,rinnovabile tramite “concorso per titoli” ogni 1 o 2 anni.
non si capisce perchè il posto non debba essere trasformato a tempo indeterminato (con concorso per esami a tempo indeterminato) visto che il lavoro abbonda, e lo dimostrano le liste d’attesa…, ma si continui a rinnovare incarichi a tempo determinato per anni e anni, in un settore che non è soggetto a incertezze del mercato, che potrebbero eventualmente giustificare una logica di precarietà. la ragione è che si vuole ricattare le persone in modo che “non diano fastidio” e facciano tutto quello che “gli si chiede di fare”. i primari sono co-responsabili di questa logica ricattatoria.
vedremo cosa saprà fare la sinistra per risolvere questa vergogna !!?
saluti andrea
Ma quando ci darenno dei sostegni alle nostre moribonde attività orafe??? Non nascondiamoci dietro un fuscello, siamo cotti e stracotti dalla concorrenza Asiatica, Turca, Indiana.
Cosa ne faremo del nostro Made in Italy che ci ha contradistinto per secoli? La manualità e l’ingegno artistico che ne sarà? Tutti orgogliosi e tutti che pensano “Ah orafi gioiellieri, soldi a palate” Vi invito a vivere una nostra giornata, una settimana di 80 ore per garantire a malapena gli stipendi ai dipendenti che da 20 anni sacrificano al nostro fianco.Allora ben venga la legge Biagi che ci permette di insegnare a basso costo ai ragazzi la nostra arte, farli appassionare , incentivarli, permettendo alle nostre aziende di essere più concorrenziali. Ma PERCHE’ CHIAMARLO LAVORO PRECARIO quando do’ l’opportunità ad una persona di appassionarsi a qualcosa di bello, artistico, storico che dell’italia ne ha fatto un vanto mondiale? Aiutandolo econ. La gioielleria e l’oreficeria deve essere equiparata al vestiario, deve avere gli stessi aiuti di altre categorie. Credetemi che stiamo soffrendo da almeno 7/8 anni di una crisi profonda che nessuno vuole esternare. Siamo come i coltivatori di pollame. L’acciaio ha soppiantato l’oro e l’argento chiamandosi anch’esso “gioiello” quando di gioiello non ha nulla. Queste aziende vendono l’acciaio a prezzo d’oro facendo i soldi a palate, e poi non lo a distanza di 1 anno non vale più niente.Noi a parità di prezzo non riusciamo a vendere un oggetto che avrà sempre valore sempre un valore reale e non verrà mai gettato. L’oro da che mondo è mondo è sempre stato “ecologico” verrà sempre riciclato e riutilizzato,chi di voi getta L’ORO? Vorrei che tutti potessero capire la nostra manualità e artiginalità e trasmetterla ai giovani.Anche tramite la legge biagi chi se ne frega! Basta che quello che abbiamo fatto e sacrificato, non vada perso !!!! sarebbe un vero peccato NON DOBBIAMO PERDERE LA NOSTRA STORIA IN ARTE, CULTURA, ARTIGIANATO E INTELLIGENZA
CIAO
GRAZIE CE LA FAREMO A EREDITARE TUTTO QUELLO CHE AVETE LASCIATO. NON PERDEREMO NULLA !!!!
LA STORIA PARLA
Sondaggio politico:
Bush e Blair decidono di consultare a turno i parlamentari europei presso la residenza del presidente degli Stati Uniti di Camp David per decidere sulla guerra. Al ritorno in Patria dei parlamentari italiani però per un’avaria ai motori viene attuato un atterraggio di fortuna in una piccola isola deserta e “fortunatamente” si salvano tutti. Tu ti trovi a passare di là con una piccola imbarcazione. Li vedi e ti dicono che da lì non riescono a chiamare i soccorsi.
Per farli tornare in Italia su quella tua piccola imbarcazione hai la possibilità di caricarne soltanto 7 (sette), chi sceglieresti? Chi non vorrebbe salvare nessuno di loro è ovvio che non deve rispondere.
FORZA SISU!
E poi la nostra manualità ed artigianalità dove va a finire??? come facciamo a trasmettere ai giovani ” apprendisti” l’esperienza del lavoro manuale? Se non creiamo delle opportunità abnche per le asziende? Vogliamo invece guardare un lato più oscuro dello sfruttamento? GLI STAGE ma sapete che uno studente per fare uno stage di apprendistato lavora gratis !!! e come lo chiamiamo tutti quelli che lavorano da Avvocati e Notai a costo zero solo per apprendistato??? Loro Notai, Avvocati, Dentisti ecc. non possono permettersi di pagare questa gente ??? Proprio loro che hanno sempre lavoro e che lavoro e non devono neanche farsi il mazzo per andarlo a trovare. Tanto gli piovono tutti in casa, per forza. Allora cosa stiamo a guardare la legge Biagi che poi delle innovazioni ha portato, guardiamo quello che c’è sempre stato e che non si cambia.
NOTIZIA DI OGGI:
Ho sentito che gli extracomunitari che si presentano alle poste con una autocertificazione che hanno avuto un figlio, percepiscono subito 1000,00 è vero? Se si cosa ne pensate???? Ho già in programma di modificare il mio cognome e con un semplice lucido di scarpe, farmi un poco scuro , un’autocertificazione e due parole in OSTROGOTO e forse anch’io ce la faccio ad avere un finanziamento a fondo perso dallo stato? cosa ne dite
Ciao ragazzi ora vado, non so come abbia fatto a ritagliare questo spazio per scrivere ( dato tutti gli impegni) ma è già la seconda volta che vedo il tuo spettacolo e lo vedo sempre con una persona eccezzzzzzzionale, forse anche per questo che mi stimola a scriverti ( VEDI GLI STIMOLI SEMPRE LORO E LA CURIOSITA’ CHE MUOVE IL MONDO ). Sono le 20,30 e Ho ancora due ore per preparare il lavoro di domani ai miei fedeli dipendenti da oltre 20 anni, agli operai che mi gratificano con i loro sacrifici ed allo stipendio che riesco a malapena ad asssicurargli.
PS ma cosa ne facciamo del made in Italy ORAFO? una delle voci più importanti dell’export ???
Notte a tutti
Maurrzio Sgavioli
Be che dire anche io come tanti sono vittima di questa FAVOLOSA legge del cavolo! lavoro in un negozio al centro di Roma e mi hanno tenuto in nero x 6 lunghi mesi (quando da colloquio mi avevanno assicurato un contratto immediato) e dopo di che si mi hanno fatto un contratto ad 80 ore mensili contando che io ne lavoro di media 130..Le 50 ore fuori buste me le pagano a E 5,OO L ORA! e pensare che i miei datori dicono di me che sono molto brava! Con questo cavolo di misero contratto non posso ne chiedere un prestito ne apriire un mutuo! Ho 31 anni e mi sento un emarginata della societa! Grazie Biagi!
Ma non credi di avere abbastanza esperienza per poter trovare un altro posto di lavoro sfruttando l’esperienza che hai avuto in questo periodo? Ma allora sei tu che non vuoi essere concorrenziale sul mercato. Dai c…o spronati forza esci dal guscio!!! i tuoi datori di lavoro dicono che sei brava. Allora varrai qualcosa no! allora hai possibilità di provare qualcosa altrove no? Datti da fare cerca e chi cerca trova oppure vuoi adagiarti così. Il mercato del lavoro è fatto di domande ed offerte. Se ti senti emarginata è perchè lo vuoi tu. Sarà meglio trovere una persona che si propone come te piuttosto che una alla prima esperienza no? Allora muoviti, non puoi pensare che dove sei orati gratificano, oppure bleffa, se vali veramente qualcosa ti offriranno dei trattamenti migliori no? Ma fallo quando sei sicura di avere altro per le mani. Ed allora torniamo sempre allo stesso motivo, MUOVITI DATTI DA FARE CERCA CERCA CERCA.
CIAO
Maurizio Sgavioli
non sono d’accordo su quanto esposto.
anche se pur in modo ridotto, ha contribuito a creare un’esperienza lavorativa ai giovani, inserendoli nel mercato del lavoro , permettendogli di guadagnare qualche euro, tirandoli via dalla strada, facendogli fare delle esperienze che a livello studentesco non possono fare (e qui discorso su università infinito) ecc.
Tutto ciò non vale per i quarantenni che dovrebbero avere già acquisito un’esperienza che sul lavoro gli permette di essere concorrenziali e richiesti.
Certo che se AI GIOVANI gli inculchiamo nella mente che i datori di lavoro sono solo degli sfruttatori e degli schiavisti, che tutti sono sottopagati perchè queste società fanno i soldi alle loro spalle ( e ce ne sono diverse) avranno sempre questo tipo di idea in testa e non progrediranno mai con stimoli ed efficienza mentale per crescere, ma si afflosceranno mantenuti dal “padrone” che sfrutta: il dipendente.
Ma che brutta la parola LAVORO PRECARIO ma perchè chiamarlo precario senso di indecisione e insicurezza, lo sento come un ponte che ti crolla sotto da un momento all’altro. Perchè non chiamarlo “LAVORO D’OPPORTUNITA'” . Perchè non far capire che è un’opportunità per crescere??? Cosa muove il mondo: LA CURIOSITA’ Ed allora perchè non insegnargli ad essere curiosi, chiedere, capire, domandare, rispondersi, ecc. STIMOLARE la loro efficienza cerebrale. Io stesso a 13 anni ( 35 anni fa) lavoravo in officina meccanica in nero ed aiutavo casa per portare qualche lira per i miei vizi per non pesare sulla famiglia. Per comprare la bici da corsa e faticare, questo era il mio vizio, faticare anche nel divertimento. Stimoli bisogna creare stimoli non avvilimento. Il portare avanti i dipendenti con senso di avvilimento e di sruttamento, non è produttivo a nessuno. Ma cosa vuoi ora non ci sono più lavori precari di fatica, ma siamo al compiuter, al telefono, al centralino , al… al… al…. al.
ma va a c….e
anzichè mandare a c..e la gente, forse faresti bene a discutere del perchè non approvi ciò che dico. Solo cosi crescerai, non cresci mandando a c…e la gente.
Ciao
1-Il problema non riguarda solo i giovani…
2- La stragrande maggioranza dei datori di lavoro SONO sfruttatori. E’ una realtà, non una storiella inventata ed inculcata ai giovani. Non so se tu sei un imprenditore, ma se non lo sei e parli così vuol dire che hai avuto mooolta fortuna.
3- Un contratto A PROGETTO, deve essere A PROGETTO. Servono per seguire e portare a compimento un progetto, per cui i lavoratori a progetto dovrebbero essere esentati da orari e gerarchie. E’ un contratto tra due parti, un rapporto di collaborazione, non di dipendenza. Mi chiedo però quanti veramente si possano definire collaboratori, e quanti altri invece non siano in realtà trattati come “dipendenti”, senza però gli stessi diritti (mutua, ferie, limite sugli straordinari e pagamento degli straordinari).
4- Il contratto a progetto è stato fatto scimmiottando il sistema lavorativo statunitense. Là non esiste il lavoro fisso. Peccato però che là, per un contratto a progetto, guadagnano il doppio. Qui in Italia arrivare ai mille euro al mese in certi casi è già un fortuna.
Già certo, ma quale flessibilità cerebrale puoi insegnare a noi giovani se non ci dai modo di entrare realmente nel mondo del lavoro? Se non dai alla possibilità di crescere alle persone, ma gli dai dei lavori sottopagati e senza possibilità di crescita intellettuale poi non puoi venire a prendere per i fondelli la gente dicendo che si arrangi…
pensare bisognerebbe quando si scrivono queste cose e provare a mettersi un po’ nei panni altrui…
Sono tra quelli che considerano ancora il lavoro un diritto e non “un’opportunità”. Mi rendo conto che, di questo passo, il datore di lavoro non sarà più un pari (dal punto di vista della dignità), ma un benefattore. Lei cosa e pensa, sig. Sgavioli?
ciao Beppe
sommo un piccolo imprenditore davent’anni,da 4 con due dipendenti a tempo indeterminato.
vorrei solo dire che non è semplice come sembra far quadrare i conti a fine mese,tenendo presente che un dpendente che riceve 7 euro l’ora costa alla ditta 15 euro tra stipendio contributi vari imps inail ferie tfr ecc. ecc.sperando che uno non si ammali.
in pratica per un dipendente che riceve 1200 euro la ditta ne sborsa circa 2500.
non vi sembra che ci sia qualche cosa che non quara?
tutti questi soldi in piu sono un costo troppo elevato per le aziende che devono tenere i propri prezzi nella concorrenza per poter rimanere nel mercato, pena fallimento immediato.
vi siete mai chiesti perchè le aziende portano le produzioni all’estero nei paesi dell’est?
e poi un sacco di altri probblemi che un dipendente neanche s’immagina ,peresempio:
se non c’è lavoro per un periodo come fa uno a pagare i dipendenti? va a rubare?
ciao a tutti
Domanda: quanti di voi lavoratori dipendenti, che adesso giustamente scrivete incazzati come le iene, hanno votato per quell’ammasso di pezzi di m…a che è Forza Italia credendo di diventare ricchi come il novello Gesù??? Ma secondo voi uno che guadagna un miliardo al minuto (cifra detta a caso, ma poco distante dalla realtà) può fare i vostri interessi???
Premetto che sono dipendente anche io, ho votato Rifondazione e la rivoterò. Non perchè sia meglio, ma meno peggio si.
Comunque se rivince Berlusconi emigro.
E se non si candida Beppe Grillo, mi incazzo!!!!
Almeno questo diritto mi è rimasto??? W l’italia, w la società del grande fratello, delle veline, dei reality, del lavoro interinale made in U.S.A., della gamba rotta di Totti.
Mi fa schifo essere rappresentato in giro per il mondo da gente come Berlusconi, Cicchitto, Fini, Frattini.
ho paura, sento che non cambierà niente con queste pseudo elezioni, alla fine sono solo uno specchietto per le allodole. Chi è veramente al potere non permetterà che cambi, ha troppi interessi, troppi soldi. E la mentalità degli italiani che non funziona e forse non lo ha mai fatto. Abbiamo come popolo bisogno di un riferimento di qualcuno che sconvolga le cose. Cmq ritornando al post ce li abbiamo mandati noi in parlamento… neanche fossero dei fantocci piacevoli da vedere.
Ho 26 anni e non riesco a neanche ad andare a vivere con la mia ragazza, cosa c’è da dire di più.
p.s. in Svezia persone di 22 anni possono fare l’università e avere dei figli perchè lo stato gli da mille euro al mese per ogni bambino. che tristezza…
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA
Potresti fare il comico anche te, come tutti quelli per cui voti….
AAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH
caro beppe e cari tutti, secondo me il discorso è facile: è matematica.
Diciamo che le risorse sono 100. Se ai politici diamo 70, resta 30 da dividere tra ricerca, istruzione, sanità, previdenza…
Se ai politici diamo 30, resta 70 da dividere in quanto detto sopra.
Problema: quando un politico diventa tale COL CAXXO CHE DICE “NO, NO, DATEMI SOLO 4.000 EURO AL MESE CHE CI VIVO BENONE E IL RESTO DATELO IN AGEVOLAZIONI FISCALI PER LE AZIENDE CHE ASSUMONO COME DIO COMANDA!”. Le agevolazioni alle aziende arrivano solo per chi fa contratti usa/e/getta. Certo che sono arrivati 1.000.000 di posti di lavoro: oggi lavoro io, domani tu, il giorno dopo lei… e via che in cinque anni abbiamo lavorato tutti! Un giorno solo magari, ma abbiamo lavorato.
Spero solo che di questo ci ricorderemo tutti quando andremo a votare…
Caro Beppe Grillo, innanzi tutto non sono mai stato così felice di rischiare 4 anni di galera, scaricando il tuo spettacolo da internet. Secondo volevo raccontarti la storia di un povero schiavografo (schiavo lavoratore in tipografia) quale sarei io. Sono stato assunto nel 2003 in una tipografia con un contratto di formazione la mia busta paga prevedeva un stipendio iniziale di euro 500. Essendo orfano di padre dalla tenera età di 2 anni con mamma disoccupata efratello finanziere in servizio a caserta, puoi immaginare che vita da “nababbo” che posso aver fatto in questi anni! Senza calcolare che metà del mio stipendio era ipotecato alla q8 in quanto per raggiungereil mio posto di lavoro dovevo percorrere circa 60 km al girno. Ora grazie al cielo ho vinto un concorso in banca d’italia e finalmente mi sono sistemato, ma come avrei potuto continuare a vivere anche se dopo tre anni il mio stipendio ha toccato la soglio degli 800 euro? Il bello è che poi devo sentirmi dire da quattro giornalisti del caxxo che secondo sondaggi i ragazzi italiani sono troppo mammoni, che a 30 sono ancora a casa. Io ne ho 27 caxxo e ditemi come diavolo si fa ad andare a vivere da soli con 800 ma anche 1000 euro al mese dovendo affrontare le spese di una macchina una casa e caxxo anche devo vivere, una sera potrò uscire con gli amici! Ma non ci sono forme di tutela per chì è orfano di padre e madre obbligata alla disoccupazione o lavoro nero causa eccessive tasse? Spero di essere stato chiaro! Grazie per avermi dato ascolto continua così sei veramente grande!
La mia storia molto probabilmente non differisce da molte altre. Ho preso una laurea in scienze naturali e dopo 11 mesi di ricerche, stage gratuiti e curriculum ho ricevuto un contratto a progetto, come collaboratore in un museo di antropologia. Sebbene il lavoro mi piaccia moltissimo, il fatto che lo stipendio sia molto basso e che non venga dato mensilmente, mi crea non pochi problemi. Io potrei anche sopportare questa situazione se sapessi che le cose stanno cambiando, ma poi leggo i giornali, vedo le interviste alla TV e mi rendo conto che il governo considera questa situazione una fase di miglioramento, vuole farci credere che tutto va bene, anzi va meglio di prima. Ci riempie di dati ISTAT, grafici, numeri. Con la legge Biagi Sono diminuiti i disoccupati. Forse è vero, lo dicono i grafici, però nessuno dice che tale diminuzione è dovuta al fatto che la maggior parte dei laureati decide di lavorare nei ristoranti e nelle fabbriche, camerieri e operai, altro che call center. Nel frattempo la classe dirigenziale dello stato è composta soprattutto da persone senza alcun titolo, IMBOSCATI che devono la loro poltrona a raccomandazioni e ope legis varie. Sono stati aumentati i fondi per la ricerca. E’ vero infatti i professori universitari adesso hanno tutti la macchina nuova. Questa ed altre affermazioni sono tutte vere, sono i presupposti che sono sbagliati, sono dei giochi di parole.
Suggerisco quindi ai signori Berlusconi. Sacconi, Fini, Maroni e tutti gli altrii, di farsi due conti, di informarsi e rivedere le loro posizioni.
Quello che penso io è che la legge Biagi non ha fatto nient’altro che creare un nuova classe sociale, il DISOCCUPATO PRECARIO, una persona che lavora 8 ore al giorno, prende uno stipendio part-time quando è fortunato e si fa una grassa risata quando Casini parla di Famiglia alla televisione.
Grazie
Simone Mantini.
mi sono chiesto piu’ volte come mai è stato assassinato Biagi.a mio parere non si risolvono cosi le cose , ma trovarsi fuori dalla propia azienda o trasferito a 1000 km di distanza senza nessuna alternativa è avvilente .se non sei “figlio di Papa”farai sicuramente parte di quel ramo di azienda dimenticato .
Leggo con attenzione tutto quello che il blog del mitico BebbeGrillo ci propone al fine di riflettere e ragionare e in special modo sulla legge Biagi che ne sono vittima anche io a 56 anni ma soffro non tanto per me quanto per i giovani ho due figli di 31 e 26 anni e guardando loro mi rattristo sempre di più e mi inc o come una bestia.
Ho sempre sostenuto che siamo un popolo senza midollo spinale senza ritegno per noi stessi senza orgoglio e senza iniziativa sociale e collettiva.
Accusiamo sempre tutto e tutti ma mai noi stessi corriamo ad applaudire qualsiasi personaggio che ci fa illudere poi quando caschiamo dal letto lo ripudiamo siamo delle vere banderuole al vento senza una convinzione ed una anima politica forte sincera radicata in noi tutto il malessere e il malumore attuale siamo noi e solamente noi ad aiutarlo e foraggiarlo con la nostra apatia noncuranza menefreghismo qualunquismo e con la tremenda frase retorica e di copertura che solo noi siamo sempre pronti a pronunciare “Che possiamo fare??? Tanto non cambia niente!!!”.
Sarò anche (e lo sono sinceramente) un idealista con tanti sogni infranti nel cassetto ma ho sempre creduto che “l’unione fà la forza “:
Quanti sono al governo? E noi quanti cittadini siamo?
Quanti hanno il potere economico? E noi quanti consumatori siamo?
Usciamo definitivamente allo scoperto diamo una soddisfazione al ministro Pisanu diventiamo tutti “anarcoinsurrezionali” disdettiamo tutto e tutti licenziamoci tutti boicottiamo il mercato sulla spesa andiamo ai Discount!!! non compriamo più le marche fermiamo tutte le auto e blocchiamo le assicurazioni disdettiamo il canone TV usiamo i mezzi pubblici tutti autobus treni metro gratuitamente fin quando non li rendano un servizio vivibile e civile per tutti boicottiamo la stampa che ci propina solamente gli umori dei big politicoindustriali boicottiamo le elezioni non andando a votare .c o . qualcosa dovrà pur succedere o no!!!!!!!!!!!!!!……..
Ero un co.co.co in una società informatica, un contratto di sei mesi con promessa di assunzione. Dopo 3 anni e mezzo di attesa, esce la legge Biagi i co.co.co diventano fuorilegge; i c.co.pro. non possono ricoprire compiti continuativi, quindi gli amministrativi dovevan essere assunti altrimenti non erano giustificabili. Risultato? Mi sono ritrovato in mezzo ad una strada con moglie e figlio. Da allora (giugno 2004) lavoro come interinale un contratto qua ed uno là. Posso andare avanti così???
Caro Beppe, oggi mi è venuta un’altra idea spontanea. Quelle certo non mi mancano. Ho aperto un Blog di poesia e arte al seguente link: http://sisu-g.splinder.com/
Ho iniziato mettendo alcune mie poesie.
La mia intenzione è stata quella di creare un mio spazio personale che riguarda l’arte in genere e in particolare la poesia che amo molto e che mi aiuta a sopravvivere in questa prigione, anzi galera, che mi ha creato il mobbing dell’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano. Giovanna Nigris
Se sei una persona che parte da zero e deve contare solo sulle sue forze, sono guai.Follemente laureato(110 lode, agraria).Masterizzato(bologna).Corsi (Ericsson roma e nokia Milano).Ho lavorato all’estero ed in Italia.Trasferitomi a Roma a 22 anni ho avuto il mio primo contratto di formazione(azienda chiusa dopo il crak argentino).Poi un contratto di apprendistato a Roma, poi un contratto a progetto(che svolgo attualmente).Mi sono autoconvinto dell’anacronismo di farsi una famiglia, una casa e un luogo tendenzialmente stabile in cui vivere, per immunizzarmi dalla consapevolezza dell’irrangiungibile.Non posso consumare beni e servizi(come mi viene costantemente “suggerito” da più parti)dal momento che ,le risorse accantonate, vengono dissipate tra un contratto a progetto ed un altro, in trasferte per colloqui, pernottamenti e scusate l’ingordigia, anche per gli alimenti ed un tetto.Di sicuro avrò più tempo libero… pensavo;fino a quando ho avuto l’onore di assaporare lo straordinario forfettario.Fantastico!Ho lavorato per una multinazionale a Roma dove percepivo 1150,00 euro netti al mese (compreso lo straordinario forfettario), dalle ore 06:30 alle ore 21:00, dal lunedì al sabato,più una domenica al mese.Pagavo 480,00 euro di affitto per una stanza.(aggiungo che era un lavoro in cui non si stava seduti).Sono preoccupato di dovere mettere in discussione anche l’anima dopo la mobilità,la flessibilità, resistenza allo stress e alla spada contrattuale o di Damocle.I miei coetanei(ho 28 anni)iniziano a manifestare un odio indiscriminato verso tutti coloro che sono venuti prima, verso ciò che hanno “costruito”e che per noi è matematicamente improponibile allo stato attuale.Non mi è mai piaciuto giudicare un’intera generazione, ma ho tanta voglia di farlo.Se non sei figlio di …o non possiedi capitali,forse,puoi lucidamente considerare una fuga da questo paese.Sono gli affetti che ti fregano.Adesso spero solo che vitalità, fisico e salute non cedano.Un abbraccio sentito
la legge Biagi prevede che il contratto a progetto abbia come finalità la realizzazione di un progetto ben definito a fronte di un compnso pattuito che viene al suo completamento.
mi dite che progetto può avere una persona impiegata in un call center? oppure nella biglietteria del battello turitico sul tevere?
l’importante per tutti mi sembra che sia non pagare contributi all’inps, dare meno certezze possibili sul futuro dei giovani ed avere così la possibilità di spremere sempre al massimo forze sempre nuove con il risultato che gira e gira l’economia si ferma obbligatoriamente.
questi giovani quando potranno comprare qualcosa a rate? elettrodomestici, auto ecc. e non parliamo poi di affitto od acquisto della casa in cui vivere, come possono prendere impegni di qualunque tipo se niente e nessuno gli lascia intravvedere un minimo di sicurezza nel loro futuro?
ho 58 anni sono lavoratore dipendente, con i contributi versati sulla mia retribuzione partecipo al pagamento della pensioni dei miei genitori, con il mio stipendio netto aiuto mio figlio che, col compenso da co,co.pro., non arriva alla fine del mese e versa contributi minimi che non gli daranno mai una pensione……..quando questa generazione intermedia (la mia) smetterà di lavorare qualcuno ha ipotizzato qualche soluzione? se nessuno più verserà contributi l’inps come potrà pagarmi la pensione (se mai ci arriverò)?
sono troppo pessimista?
Caro Beppe, grazie per la voce che ci concedi, ma tanto non cambierà nulla. Ormai di libri che parlano del fenomeno ce ne sono, e nessuno li considera. La precarietà in Italia ha padri di destra, con la Legge Biagi, e di sinistra, col pacchetto Treu. Manda pure il libro a chi vuoi, quindi, ma cambierà poco.
Posso testimoniare che mi sono laureato con 110 e lode, ho il dottorato di ricerca, vari corsi di specializzazione eppure sono precario da quasi dieci anno, e attualmente lavoro con un contratto a progetto e non arrivo a 800 euro al mese. Ma alcuni politici dicono che la chiave di tutto è formarsi, studiare. Tutto, pur di non vedere che la soluzione è emanare precise leggi che proibiscano il ricorso al precariato. Basta vedere come nel partito cui nonostante tutto sono iscritto stiano ostacolando la proposta di legge di iniziativa popolare “Precariare stanca”. Tutti sembrano interessati a convincerci che oggi gli interessi dei lavoratori si fanno difendendo gli interessi delle imprese, e io invece sono ancora convinto che tra capitale e lavoro il conflitto non sia sanabile. O difendi il lavoro o difendi il capitale. E il lavoro, oggi, non lo rappresenta nessuno. Ci vorrebbe un partito dei precari, di quelli più incazzati.
Co.Co. Co in una Scuola con contratto privato. Ogni anno scolastico non sai se ricevi o meno l’incarico. Dipende dagli umori degli insegnanti e del Preside. Brave persone che comprendono la situazione per fortuna. Niente ferie, permessi, 13^ o 14^ e malattia. Se un domani dovesse finire il contratto niente TFR, solo un grazie per la collabaorazione. Dimenticavo: retribuzione 5.000 l’anno e pagamenti ogni elezione di Papa.
Resistere, resistere, resistere.
P.S. – Propongo un incarico Co.Co.Pro al Ministro Calderoli come ambasciatore in Libia per conto del prossimo governo dell’Ulivo.
…e non finisce mica quì!!! già, proprio così, non voglio essere pessimista ma da quello che vedo non penso che le cose si sistemeranno a
breve termine. sono assolutamente solidale con tutte quelle persone che sono identificate come “precarie” e si,già la definizione fa schifo, per non parlare dei “collaboratori continui”, oppure a progetto. insomma come dice beppe è dalle parole che si parte, e questi di destra e di sinistra son partiti proprio bene per metterlo in quel posto a tutti i lavoratori e non.sfogo a parte, non sono un economista, ma è da parecchio tempo (20 anni) che mi occupo di selezioni ed assunzioni e quello che prospettavo tanti anni fa a chi cercava un lavoro sicuro si è purtroppo verificato: non te lo darà più nessuno!!! perchè ero certo di ciò, per il semplice fatto che osservavo le cose, ovvero:
ragazzi e famiglie che ostentano ricchezza acquistando cellulari, adidas, televisori da150.000 pollici ecc..a costo di fare le rate anche per mangiare l’importante è apparire, scuole assolutamente inadatte ai tempi in cui viviamo che assieme alle famiglie il più delle volte menefreghiste generano cloni attezzosi, arroganti e assolutamente incompetenti, sono tutti tuttologhi,esaltazione del modello “colletto bianco” una panacea per pochi che ha e mieterà ancora molte vittime,l’allontanamento ingiustificato di dialogo tra chi offre e chi cerca lavoro con l’inesorabile conseguenza di avere datori sempre più ricchi e sordi e lavoratori sempre più poveri e menefreghisti, i sindacati hanno creato spaccature anche tra moglie e marito! ed infine questi meravigliosi dipendenti che per fare solo danni si fottono 10-12mila euro al mese. ho 40 anni lavoro da 23 ho iniziato come volontario in marina, da una busta paga di circa 4.000 me ne trovo poco più di 2.000, ma ho l’INPS! anche una moglie e due figli a carico che vedo molto poco grazie al mio lavoro. cominciamo a suonare le trombe e prepariamoci ad una bella lotta, altro che “68” se vogliamo cambiare.auguri
Cari DIPENDENTI “Sinistracentrodestra” ho 26 anni,vivo a Crotone e faccio
il call-center,con un contratto a progetto.
Da quando sono stato assunto il mio stipendio oscilla tra i 600/700 euro,
lavoro,non per mia volontà,4h,30 min al giorno(solo quando c’è lavoro) e
grazie a questa precarietà non riesco a pensare più alla costruzione
del mio futuro!pensate che con la mia ragazza avevamo intenzione di comprare
casa…ma…le banche ci ridono in faccia,ogni forma di finanziamento
non è consona con i nostri contratti quindi… stavo pensando ad una canadese…che ne dite?
L’altro mese sono stato malato 9 giorni,il mio stipendio al netto è stato di 473 euro!
inutile citarvi altri 100 punti a nostro sfavore…
“Pensate” prima di fare una legge!
Beh….io avevo un contratto interinale con l’agenzia Adecco, lavoravo da diversi mesi per il negozio Caleffi dentro ad un Outlet (che spuntano come funghi per fregare la gente fingendo di vendere le cose al 70% di sconto…sì, ma prima fanno un piccolo ritocchino ai listini, in base al periodo, vedi saldi, ma questo è un altro discorso), la mia ultima proroga (firmata il 16/11/2005) durava fino al 31/01/2006 e la Caleffi non mi ha rinnovato il contratto per manipolazioni interne..lasciamo perdere il casino successo..povera azienda del kaiser..comunque sapete quando mi hanno avvisata? Il 30/01/2005, il giorno prima della scadenza e non l’hanno fatto quelli dell’Adecco o quelli della Caleffi, ma la Responsabile del negozio, che è stata avvisata come me quel giorno (senza nemmeno essere interpellata, cosa sta a fare lei lì? E’ lei che ha visto come lavoravo, mica la Adecco o la Caleffi)..ora è da 1 mese che cerco lavoro, non si trova assolutamente, zero!!! Per quanto dovrò andare avanti? Vediamo se prima di Pasqua troverò uno straccio di lavoro che mi permetta di arrivare almeno all’estate..e poi? Mah..forse dovrei cercare in un’agenzia di pulizie..mi spacco la schiena, ma almeno chiamano in fretta!
Cara mia, spero tu non sia laureata e men che meno diplomata. Io mi sono strasudata un diplomino, facendo le serali e lavorando (naturalmente co.co.co.) di giorno. Quando al lavoro mi hanno dato il benservito, pur di fare qualcosa ho mandato curriculum anche alle agenzie di pulizie. Sai che mi hanno risposto? “Ma lei, diplomata, che parla inglese e francese, vorrebbe venire a far pulizie? No, no, è troppo qualifiacta!”. Bene, allora non passo il mocio, non guadagno e faccio la morta di fame qualificata! Che bello! Fortuna che poi ho trovato altro…
Sono diplomata..comunque è vero..sugli annunci cercano assolutamente gente qualificata e con esperienza e poi magari viene fuori che hai lavorato già troppo e non ti possono assumere..ovviamente per non avere troppi oneri fiscali cercano gente per l’apprendistato, wow!!!
Ciao a tutti gli amici del blog sono un ragazzo di 26 anni di Cassino con una laurea in legge ed un master in Diritto del Lavoro. scrivo per implorarvi di smetterla di chiamare il d.lgs 276/03 legge Biagi. è l’amore sconfinato per questa materia e per la sua applicazione che mi porta a scriverlo. il sistema, comprensivo anche della sinistra, vuol farvi credere che questo abominio legislativo sia opera di un grande uomo e di un grandissimo professore, in modo tale che non venga smascherato che la parte del libro bianco dedicata al mercato del lavoro, quella si scritta anche da Marco Biagi, non è stata in alcun modo attuata. in realtà la legge rappresenta una vera e propria manna per i nuovi negrieri (i datori di lavoro), che all’improvviso, e anche grazie alla noncuranza dei sindacati firmatari della stessa, hanno visto esauditi tutti i loro desideri più reconditi. la mia denuncia è, però è anche nei confronti della magistratura, che indegnamente si spinge sempre più verso una politica filodatoriale. fermiamo questo abominio vi prego.
grazie per lo sfogo
P.s. posso ritenermi un fortunello faccio pratica professionale. chiaramente gratuita
Finalmente un giudizio equilibrato e razionale. E’ vero. Siamo sommersi da un oceano di menzogna. Senza connotazione politica. Anche prima della cosiddetta legge Biagi venivano perpetrati abusi, con il silente accordo del Sindacato, CONNIVENTE, e della SINISTRA, che adesso vuole cavalcare il malcontento per fini elettorali, ma che in realtà è stata a guardare questo sfacelo senza avere nulla da obiettare. la sinistra non differisce in nulla dalla destra per logica clientelare e malcostume.
Con stima
E’ disarmante leggere quello che hai scritto.
Non ho parole.
Ciao ragazzi,appartengo all’esercito dei co.co.co… rna e peste per chi sfrutta e aggira l’ostacolo.IL DATORE DI LAVORO.
Cosa dire degli enti no profit??? sanguisughe!Sfruttatori! esigono la professionalità,la preparazione,la laurea perchè costretti ad avere un organico adeguato. ma il meglio che ti fanno fare è l’assistenza ai disagiati, minori, ecc!naturalmente a coprire i tre turni,si lavora anche nei festivi come si richiede ad un dipendente!
Ecco cosa è il cococo e cocopro.FALSI!lo stato permette questo tipo di truffa, consente loro di evadere le tasse. mai un controllo,mai un ispezione, e se mai ciò dovesse accadere, c’è il “compare” che occupando un posto strategico negli uffici preposti al controllo avvisa tempestivamente!
Per finire, lavoro per un ente no profit in provincia di foggia,con tre turni di sette ore a soli euro 500!insieme, lavorano “volontari”, cioè fior di PROFESSIONISTI con mansioni dirigenziali che “collaborano” nell’associazione ma, a differenza di me(ed altri), per poche ore al giorno, e, per 4-5 gg a settimana, percepiscono uno stipendio fisso ogni mese di soli DUEMILAEURO! e come non bastasse lo stipendio è cammuffato dalla voce “rimborso carburante”.
Evviva! il professionista “volontario” evade per le sue competenze, così come il padrone.
Un caro saluto a tutti!
Salve sono un ragazzo che si appresta ad affrontare l’esame di stato e avrei intenzione di fare l’università, possibilmente 5 anni… ammetto di non essere molto fiducioso riguardo alle possibilità future di lavoro… però avrei un consiglio per chi può… ragazzi, qua ci pigliano per il culo…i casi sono due: o sfasciamo tutto… o tutti insieme allegramente scappiamo all’estero… nella vaga speranza poi! Gli italiani sono una specie non protetta e io PROTESTOOOOOOOOO!!!!!!!
Dopo 6 mesi di di lavoro ininterrotto (ovviamente il mio contratto a progetto non prevedeva ferie o permessi di alcun genere) mi sono ritrovato disoccupato. Era il mio primo lavoro da neolaureato. Neanche una laurea in ingegneria ti tutela da questo tipo di truffa ai danni dei cittadini, perchè se è vero che i professionisti guadagnano di più in un contratto a progetto per noi neolaureati è una occasione di sfruttamento e niente altro!
Dire zoticoni e ignoranti agli altri mi sembra voler trovare l’ago nel loro..come hai detto? Fienile.
Grammatica italiana, per favore. A prescindere dal contenuto già brutto di suo.
Ho fatto tanti lavori mentre studiavo, tutti con ritenuta d’acconto, oppure cooperative, oppure co.co.co. per due anni all’892424 prima di avere un contratto a tempo determinato a patto di firmare una “conciliazione” con l’azienda in cui mi impegnavo a non fare mai vertenza contro di loro ammettendo che il mio era stato in effetti un rapporto di collaborazione a tutti gli effetti (e non era così). Da laureata ho fatto uno stage-borsa di studio presso l’Università e sono interinale in un’azienda da 8 mesi, e lo sarò per tanto tempo ancora se resto. Vedo tanta gente andar via dalla mia azienda perché stufa di un contratto interinale che dura a volte da più di due anni, vedo padri e madri di famiglia con il contratto interinale che viene rinnovato di settimana in settimana…questo abuso della legge Biagi conviene comunque alle aziende. Questi contratti convengono loro talmente tanto che preferiscono rinunciare alla qualità e assumere sempre qualcuno di nuovo piuttosto che confermare chi è operativo da tempo. Ma allora alle aziende conviene davvero tanto la nostra precarietà. Quanti imprenditori si stanno arricchendo con questa legge e piangono miseria perchè “c’è tanta concorrenza sleale?”
Mi piacerebbe quantificare tutto questo.
QUELLI CHE “IL POSTO FISSO TE LO PUOI SCORDARE”, PERO’ IN FONDO SONO D’ACCORDO, PERCHE’ DATO DI FATTO=GIUSTO, PERCHE’ IL MONDO NON SI CAMBIA, CI SI ADEGUA CERCANDO DI ARRAFFARE QUELLO CHE SI PUO’. Fermiamoli
…schiavi moderni, generazione low coast, globtrotter, precari…e chi più ne ha più ne metta!!!
ho ventinove anni, dopo un annetto di lavori svolti in stage, con le false promesse di un’incarico o almeno di un rimborso spese, da due collaboro con un consorzio “subendo” contratti di collaborazione occasionale e co.co.pro, su incarichi mai avuti e per periodi in cui facevo decisamente altro…lo stipendio arriva ogni due, tre..anche quattro mesi!!!… intanto sono obbligata ad un lavoro giornaliero di 8 ore, nn posso ammalarmi, nè andare in ferie…nn riesco a prendere casa (un monolocale mi costerebbe almeno 500 euro nella mia città) e le spese?…a proposito dopo due anni dal mio master aspetto ancora il saldo della borsa di studio vinta!!
SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…
Pietro hai preso un granchio, se non fossimo in europa saremo molto più vicini al quarto mondo (visto che già siamo prossimi al terzo mondo).
Il vero problema è che questo governo ha perso almeno due anni per fare leggi e leggine che non servivano a nessuno.
Ti saluto
E’ disarmante leggere commenti come i tuoi.
Di fronte a tanto pensiero (complimenti) resto senza parole.
sei un genio!!! ti voglio al governo!!! così potrai trovare gli aghi nei “fienili”!!!
ps:se berlusconi non aveva nulla da nascondere non CREAVA la legge per garantirsi l’immunità!!!
Sono Elisa ho 26 anni e grazie a questa fantastica legge lavoro con un contratto a progetto rinnovabile ogni sei mesi.
Possono licenziarmi quando vogliono senza preavviso, in un anno ho due settimane di ferie che fortunatamente vengono pagate ma se per caso prendo una semplice influenza per ogni giorno di malattia mi vengono detratti 55 euro… Come sono felice e speriamo non mi venga voglia di fare un bambino…
Caro beppe premetto di considerarmi un privilegiato perchè dopo anni di lavoro a contratto finalmente ho un lavoro a tempo indeterminato ho un diploma di GEOMETRA CHE MI HA PERMESSO DI FARE NIENTEPOPODIMENO CHE “IL METRONOTTE” dopo 4 contratti a tempo determinato l’istituto di vigilanza i questione mi ha assunto mantenendo la parola datami all’inizio della mia collaborazione(se svolgerai il tuo lavoro diligentemente valuteremo di assumerti fisso)….questo per dire che non sono talvolta le leggi che sono sbagliate,ma furfanti quelli che le usano per sfruttare gli onesti lavoratori auguro a tutti di trovare dei datori di lavoro seri come ho trovato io un saluto e un inbocca al lupo a tutti.
p.s. lo stesso lavoro era stato rifiutato da persone che avevano la quinta elementare a volte nella vita bisogno anche adoperarsi nei lavori piu’ umili cosa che molti giovani non sono capaci di fare.
ciao, sono laura.
mi sono laureata in lettere (ind in comunicazione a luglio, con 110) e da settembre lavoro “per la gloria”….
ho iniziato in un ufficio stampa di milano dove lavoravo 8/9 ore al gg per 250 euro al mese.
prospettiva d’assunzione!! così al colloquio mi avevano promesso, ma quando è finito lo stage, la mia simpatica capa mi ha mandato via dicendomi che non aveva abbastanza lavoro..dopo di me ha preso un’altra ragazza..OVVIAMENTE!!
ora lavoro in un importante ufficio stampa a 100 euro al mese!!!
non ditemi di guardarmi in giro..perchè ho mandato 300 cv da quando mi sono laureata e tutti offrono solo stage…
Ma udite udite!!! mi hanno chiamato da PUBLITALIA ’80..grande azienda di colui che sostiene a spada tratta di aver migliorato il mondo del lavoro..
offerta fattami: stage 5/6 mesi senza retribuzione (avete capito bene GRATIS) e senza prospettiva d’assunzione..
quando me l’hanno detto con un sorriso isterico ho chiesto: “ma allora quando assumete da cosa partite?”
risposta “Da coloro che fanno il master mediaset (30.000 euro, mi sono informata) e da raccomandazioni- io aggiungerei!!!
sono stanca e demotivata, vi prego date voce all’esercito di precari a cui appartengo..siamo tutti giovani laureati e ogni mattina ci chiediamo dove ci hanno portato tutti i sacrifici fatti..
Si sa che il 110 e lode a Lettere lo danno a tutti, non raccontiamoci cavolate e poi il discorso di Beppe dei 5 euro a l’ora per gente laureata è una stronzata. C’è gente che si laurea e non sa fare niente, evidentemente si meritano quel lavoro. Io laureando mi sono già dato da fare e ho trovato un posto discreto pur essendo figlio di operai.
per Sandro,
giusto per sapere che lavoro hai trovato? quanto prendi? ci puoi mettere su famiglia? ci puoi pagare un mutuo? hai un contratto a tempo indeterminato?
Ciao Beppe,
un’occasione del genere non si può mancare. Ho studiato Chimica e Tecnologie Farmaceutiche ed alla fine della Laurea ho deciso di fare un dottorato (a me è andata meglio di altri in questo senso); ho passato il concorso e mi sono fatto i tre anni di dottorato. Adesso ho 29 anni e praticamente è come se non avessi mai lavorato, quindi esperienza zero. Ho provato un po’ di tutto: CV su internet (li cestinano), ricerca personale…ma le risposte sono sempre quelle “Siamo in un periodo di stasi, non c’è nulla”.
Ho provato anche a sondare il settore delle farmacie (ritornando alla laurea trascurando il valore culturale di un dottorato… e quindi facendo un passo indietro come i gamberi) ma senza fortuna alcuna.
La risposta migliore che ho avuto fino ad ora è stata “Ho già tante persone che lavorano gratis per me, si figuri avere un lavoro per altri ancora”.
Non mi lamento, ma aspetto e continuo a cercare e quello che sento dai miei coetanei non mi fa certo essere ottimista: saltano da stage a stage senza avere nulla in mano, senza certezze, senza futuro… sperando in un rinnovo dopo l’altro di contratti a progetto. Spero vivamente che una situazione del genere sia destinata a finire perchè altrimenti fra vent’anni la vecchia generazione X sarà ancora in casa dei genitori (fortunati loro ad avere qualche contratto a tempo indeterminato con cui mandare avanti la famiglia) a farsi mantenere… questi sì che sono dei bei passi indietro!
32 anni, mantenuta dai genitori, lavoro precario in palestre varie..laurea in s.motorie.
Nessun contributo versato in 10 anni, niente ferie, niente malattia.
Ogni assenza sono soldi persi, se mi dovessi fare male perderei quel poco che mi arriva a fine mese..non posso pernsare ad avere una casa mia (manco una stanza in affitto!), non ce la faccio..non posso pensare di farmi una famiglia!nulla..Non trovo niente di alternativo anche volendo..
Non trovo neanche più i miei amici che stanno andando tutti via a cercare “fortuna” altrove..
Grazie a chi ha permesso ciò.
Ciao a tutti gli amici del blog sono un ragazzo di 26 anni di Cassino con una laurea in legge ed un master in Diritto del Lavoro. scrivo per implorarvi di smetterla di chiamare il d.lgs 276/03 legge Biagi. è l’amore sconfinato per questa materia e per la sua applicazione che mi porta a scriverlo. il sistema, comprensivo anche della sinistra, vuol farvi credere che questo abominio legislativo sia opera di un grande uomo e di un grandissimo professore, in modo tale che non venga smascherato che la parte del libro bianco dedicata al mercato del lavoro, quella si scritta anche da Marco Biagi, non è stata in alcun modo attuata. in realtà la legge rappresenta una vera e propria manna per i nuovi negrieri (i datori di lavoro), che all’improvviso, e anche grazie alla noncuranza dei sindacati firmatari della stessa, hanno visto esauditi tutti i loro desideri più reconditi. la mia denuncia è, però è anche nei confronti della magistratura, che indegnamente si spinge sempre più verso una politica filodatoriale. fermiamo questo abominio vi prego.
grazie per lo sfogo
Grazie luca per il tuo lucido commmento a “gli schiavi mioderni”.
Non so cosa fare per fermare questo “abominio”; mi piacerebbe conoscere di più del libro bianco e del lavoro di Biagi. Mi scuso per la mia ignoranza, non sono una specialista eppure mi piacerebbe saperne di più. C’è modo per documentarsi un po’?
Ho 30 anni, una laurea, un master. Da circa tre anni lavoro con un contratto a progetto per una piccola agenzia di comunicazione di Milano. Prendo 1000 Euro al mese e mi pagano le ferie, gli straordinari, le trasferte. Ambiente di lavoro sereno, disponibilità totale su permessi e malattie. Oltretutto, ho il privilegio di fare il lavoro che mi piace.
Vivo di quello che guadagno: da tre anni il mio conto in banca è fisso sui 2000 Euro e grazie al cielo finora non ho dovuto affrontare spese straordinarie. Così stando le cose, non potrò mai comprare una casa. Non potrò mai accendere un mutuo, data la natura del mio “contratto”. Non posso permettermi una macchina. Per la sanità non ho alternative a quella pubblica, che per fortuna da queste parti funziona. Non vado in giro per feste e locali e l’unico sfizio che mi sono concessa nel 2005 sono stati un paio di stivaletti da 135 Euro, equivalente al costo (per me esorbitante) di un biglietto aereo A/R per andare a trovare la mia famiglia in Puglia.
Mi sento condannata a un limbo permanente che esclude la possibilità di fare dei progetti, cominciare a mettere dei punti fermi. E’ umiliante. Mi ripeto che devo sentirmi fortunata rispetto alle tante situazioni certamente più disagiate, ma ho sempre più difficoltà a prender sonno la notte e la paura che mi frani all’improvviso il terreno sotto i piedi non mi abbandona mai.
Mi consolo con una battuta di Altan pubblicata sull’Espresso anni fa. Il bambino diceva: “Papà, c’è l’incertezza del futuro”. E il padre: “Godiamocela, che quando diventerà certezza saranno cazzi”.
Se penso a quello che hai scritto sto male per la tuasituazione, ma con la citazione di Altan mi hai fatto morir dal ridere. Anche se non c’è niente da ridere, perchè è la verità….
Io sono molto preoccupato. Adesso sono negli Stati Uniti, per fare la mia tesi di laurea (tra l’altro qui gia’ qui mi pagano). In marzo torno in Italia per laurearmi. Sono qui con la mia ragazza e ci hanno gia’ offerto un lavoro (40000 dollari l’anno all’inizio) a tempo indeterminato. Il tempo l’ho determinato io (6 mesi) perche’ in Italia ci voglio tonare! Durante questi sei mesi spero di trovare in Italia un lavoro per la meta’ dei soldi che mi danno qui. Sta di fatto che grazie ad un Signore (bisogna usare la maiuscola riferendosi a lui vero?) a cui dell’universita’, della ricerca, dello sviluppo e dei giovani non importa niente, le mie prospettive sono ridotte al lumicino!
Spero che le cose cambino ed in fretta. E’ impressionante come negli stati uniti l’educazione media della gente sia molto molto molto inferiore alla media italiana ed europea. Eppure con uno straccio di laurea le possibilita’ di lavoro sono innumerevoli.
Questa e’ l’unica cosa positiva che ho trovato qui. E’ assurdo che sempre lo stesso Signore voglia copiare intutto e per tutto gli US, tranne che per quello che hanno di positivo! 🙁
Davide
Carissimo Beppe, ti seguo spesso e sarò anche al tuo spettacolo che terrai a Bari il 13 marzo p.v..
Devo precisarti, come ho già letto in qlc altro post inserito, che la famosa formula COCOCO è stata introdotta dalla “sinistra”… hai purtroppo ragione quando dici che tra il peggio ed il leggermente meno peggio la differenza quasi non si vede piu’.
Desidero comunque raccontarti quella che è la situaz. di mia moglie: lei lavora in un (ancora una volta) call center, con ctr a progetto a 5 EU/h e… indovina un po’ chi è il committente dell’appalto??? INPS ed INAIL per il loro CC integrato!!!
In un altro CC che assume con ctr interinale per 1 mese alla volta ti impongono i turni che dicono loro (e fin qua mi può anche andar bene) ti dicono alla scadenza in via ufficiosa che rientrerai per 1 altro mese (MA NON TI DICONO QUANDO) e ufficialmente te lo comunicano il pomeriggio del giorno prima per “attaccare” la mattina dopo….(TIPO AUTO A NOLEGGIO!), e se chiedi le ferie: NON TE LE DANNO!!
In verità te le pagano; potrebbe anche questo (tirato al limite) andar bene così, ma questo non significa che l’azienda ha bisogno di personale OPERATIVO? E allora perchè non assumono stabilmente???
Dicono che la Legge Biagi tutto sommato è una buona legge
MA SOLO SE VIENE SEGUITA NEL RISPETTO DELLA FILOSOFIA PER LA QUALE E’ STATA CREATA: CREARE OCCUPAZIONE.
LE AZIENDE INVECE LA SFRUTTANO SOLO PER TUTELARE I LORO TORNACONTO/BENEFICI E, COSA BEN PIU’ GRAVE, LO STATO O CHI PREPOSTO NON CONTROLLA!!!
Direi che non siamo “alla frutta”. SIAMO PASSATI GIA’ “ALL’ AMMAZZACAFFE'”!!!
Il problema non è tanto la legge in se. Se usato per quello che (forse) è stato pensato, il contratto a progetto potrebbe anche andare bene. Il problema è che viene sistematicamente usato per nascondere situazioni di lavoro subordinato ma evitando così i costi e gli obblighi che l’azienda ha nei confronti di un dipendente.
Ho lavorato per una ditta informatica con circa 20 persone, forse 10 erano assunte, il resto erano (compresi me) contratti a progetto.
Al termine del contratto veniva rinnovato un altro contratto a progetto ma a nome di un’altra ditta, anche se in realtà si continuava a lavorare per la stessa.
Ma basterebbe veramente poco a smascherare queste aziende. Basterebbe posizionarsi ogni mattina davanti a ditte come quella e risulterebbe palese che quei lavoratori ogni santa mattina, alla stessa ora, vanno a lavoro come dei veri e propri lavoratori dipendenti, ma senza averne i diritti (mutua, tfr, permessi, ferie, ecc. ecc.).
Ma forse non c’è nessun interesse ad incastrare queste aziende…. (dovrei chiamarli schiavisti?)
Quando il portatore nano di democrazia dice che è aumentata l’ occupazione in italia dice come al solito una mezza verità ( che volendo equivale a una balla), visto che per completare l’ affermazione manca la parola “precaria”…Essere precari vuol dire non potersi permettere mutui, finanziamenti, il che equivale a quasi nulla, visto che il potere d’ acquisto è veramente minimo…Difficile investire nel futuro senza avere un’ entrata sicura, e molto difficile è soprattutto ricominciare ogni volta da zero quando si cambia lavoro..Sei sempre l’ ultimo arrivato, devi fare la ” gavetta”, non puoi usufruire di ferie (per forza visto che non le hai maturate) e quando incominci a imparare un lavoro, la produzione cala e ti lasciano a casa…Problematico anche comprare senza uno stipendio garantito, quindi, anche lo stesso mercato viene rallentato, ma a sentire il solito portatore nano di chissacchè siamo tutti ricchi e felici e contenti e compriamo a dismisura…Beppe salvaci tu!!!
Il problema non è tanto la legge in se. Se usato per quello che (forse) è stato pensato, il contratto a progetto potrebbe anche andare bene. Il problema è che viene sistematicamente usato per nascondere situazioni di lavoro subordinato ma evitando così i costi e gli obblighi che l’azienda ha nei confronti di un dipendente.
Ho lavorato per una ditta informatica con circa 20 persone, forse 10 erano assunte, il resto erano (compresi me) contratti a progetto.
Al termine del contratto veniva rinnovato un altro contratto a progetto ma a nome di un’altra ditta, anche se in realtà si continuava a lavorare per la stessa.
Ma basterebbe veramente poco a smascherare queste aziende. Basterebbe posizionarsi ogni mattina davanti a ditte come quella e risulterebbe palese che quei lavoratori ogni santa mattina, alla stessa ora, vanno a lavoro come dei veri e propri lavoratori dipendenti, ma senza averne i diritti (mutua, tfr, permessi, ferie, ecc. ecc.).
Ma forse non c’è nessun interesse ad incastrare queste aziende…. (dovrei chiamarli schiavisti?)
Salve,
come molti giovani Italiani, sono vittima ank’io della legge Biagi, con un contratto di partecipazione, senza ferie, ne malattia… siamo ad un livello che rasenta lo sfruttamento… sono stufo!!!! quando cambiera’ questa situazione??? vorrei farmi una mia famiglia, ma se vado in banca per chiedere il mutuo mi cacciano fuori a calci…
buona giornata
Carissimo Beppe, ti seguo spesso e sarò anche al tuo spettacolo che terrai a Bari il 13 marzo p.v..
Devo precisarti, come ho già letto in qlc altro post inserito, che la famosa formula COCOCO è stata introdotta dalla “sinistra”… hai purtroppo ragione quando dici che tra il peggio ed il leggermente meno peggio la differenza quasi non si vede piu’.
Desidero comunque raccontarti quella che è la situaz. di mia moglie: lei lavora in un (ancora una volta) call center, con ctr a progetto a 5 EU/h e… indovina un po’ chi è il committente dell’appalto??? INPS ed INAIL per il loro CC integrato!!!
In un altro CC che assume con ctr interinale per 1 mese alla volta ti impongono i turni che dicono loro (e fin qua mi può anche andar bene) ti dicono alla scadenza in via ufficiosa che rientrerai per 1 altro mese (MA NON TI DICONO QUANDO) e ufficialmente te lo comunicano il pomeriggio del giorno prima per “attaccare” la mattina dopo….(TIPO AUTO A NOLEGGIO!), e se chiedi le ferie: NON TE LE DANNO!!
In verità te le pagano; potrebbe anche questo (tirato al limite) andar bene così, ma questo non significa che l’azienda ha bisogno di personale OPERATIVO? E allora perchè non assumono stabilmente???
Dicono che la Legge Biagi tutto sommato è una buona legge
MA SOLO SE VIENE SEGUITA NEL RISPETTO DELLA FILOSOFIA PER LA QUALE E’ STATA CREATA: CREARE OCCUPAZIONE.
LE AZIENDE INVECE LA SFRUTTANO SOLO PER TUTELARE I LORO TORNACONTO/BENEFICI E, COSA BEN PIU’ GRAVE, LO STATO O CHI PREPOSTO NON CONTROLLA!!!
Direi che non siamo “alla frutta”. SIAMO PASSATI GIA’ “ALL’ AMMAZZACAFFE'”!!!
Quando ho ho proposto al direttore di rivedere il compenso del mio contratto cococo ha tranquillamente risposto che l’istituto paga i sui dipendenti mediamente il 20% in più degli altri, quindi cosa chiedo aumenti? Si, ma io non sono dipendente, a voi un dipendente costa più di 40000 euro all’anno mentre per me che sono a contratto spendete meno della metà! E lui: si ma senza che tu ci perda niente. Come? Tredicesima, TFR, contributi pensionistici, INPS ed i “premi produzione” (che spesso grazie al sudore di noi schiavi sono sostanziosi)? E’ rimasto zitto e da tre anni sono a contratto!
Ciao a tutti, ebbene si, lo dico subito:
sono un ragazzo fortunato, sono assunto in azienda con un rarissimo contratto a tempo indeterminato.
Non potendo capire cosa si provi ad essere un precario, vorrei segnalare un altro aspetto negativo di questa cavolo di riforma biagi, che incentiva ad assumere a tempo, a progetto, a stagione, a come mi va, a come mi sono svegliato stamattina, anche chi è nella mia posizione.
Io non mi trovo bene nella mia azienda, ma non posso aspirare a trovare un posto migliore, perchè appena si dice che si ha un contratto indeterminato sembra come se hai la lebbra e vieni scartato anche se sei capace e adatto al lavoro.
Io credo che il vero problema non sia tanto la flessibilità, ma la mentalità con cui viene applicata. Guardiamo, aimè, all’America, dove c’è piu serieta e rispetto per chi lavora e fa guadagnare.
In bocca a lupo a tutti
Purtroppo il nostro sistema economico sta scivolando sempre più velocemente verso il modello americano, è arrivato il momento di fermarlo..quando privatizzeranno anche l’acqua allora sarà troppo tardi per agire. Impedire assolutamente che si arrivi a speculare su tutto….l’istruzione, la cultura, la salute, il bisogno di lavorare …tutto viene considerato solamente attraverso l ‘ottica del guagdagno e la componente etico-sociale è destinata a morire portando con se quel senso di appartenenza alla specie umana che dovrebbe animare nelle loro decisioni le persone che sono al governo….pura utopia…allora Difendiamoci. Non perdiamo questa occasione!!
piero marangon
Caro Beppe, rispondendo ad una blogger incavolata nera mi è venuta un’ideona! Mi vengono a dire di comprare banane e zucchero equo&solidale perchè ciò assicura il rispetto dei diritti dei lavoratori di sud America ed Africa. Ma i miei – i NOSTRI – diritti di lavoratori chi li assicura? Non i politici… Non i sindacati… Allora facciamo così: mettiamo su una bella piantagione di rapanelli (o cavolfiori, o patate… di questo se ne può parlare) e vendiamoli come prodotti equo&solidale per quei poveri sfigati che da vent’anni vengono sfruttati e presi per il c…o nella ricca, fortunata e tutelatissima Italia!!! Ci stai?
Il dramma- cara mia – è che abituata a fare questi grandi lavori di concetto ( project management… che fa tanto fico…) io sarei totalmente incapace anche di raccogliere i pomodori. Tanto di cappello a chi si spacca la schiena sotto il sole !
saluti a tutti.
Bolgger Incavolata nera
Ciao a tutti, ebbene si, lo dico subito:
sono un ragazzo fortunato, sono assunto in azienda con un rarissimo contratto a tempo indeterminato.
Non potendo capire cosa si provi ad essere un precario, vorrei segnalare un altro aspetto negativo di questa cavolo di riforma biagi, che incentiva ad assumere a tempo, a progetto, a stagione, a come mi va, a come mi sono svegliato stamattina, anche chi è nella mia posizione.
Io non mi trovo bene nella mia azienda, ma non posso aspirare a trovare un posto migliore, perchè appena si dice che si ha un contratto indeterminato sembra come se hai la lebbra e vieni scartato anche se sei capace e adatto al lavoro.
Io credo che il vero problema non sia tanto la flessibilità, ma la mentalità con cui viene applicata. Guardiamo, aimè, all’America, dove c’è piu serieta e rispetto per chi lavora e fa guadagnare.
In bocca a lupo a tutti
Eccomi ancora, ma mancava la seconda parte del ragionamento. Come mai si è arrivati a tutto ciò?L’attuale situazione del mercato del lavoro risale a molto più tempo addietro della legge Biagi, risale alle prime riforme, alla legge 196/1997 (TREU), governo di “sinistra”…
Diciamoci qualcosa in faccia: dopo quello che si vede nel sindacato e nei partiti che vi girano intorno, tutti sono della stessa pasta, sinistra o destra (giusto per definirle, perché quanto l’una abbia di sinistra e l’altra di destra non si sa…), sindacati e imprese. Si è trasformata la Flessibilità in Precarietà, ce ne si è approfittati.
Flessibilità?Bene, ma diamole delle regole e poi, se è così indispensabile questa flessibilità del lavoro, allora introduciamo la flessibilità anche in altri campi.
Faccio qualche esempio: 28 anni con co.co.pro e alle spalle “esperienze di flessibilità”. Vado in banca per un mutuo vorrei comprare casa per sposarmi ma sono “un lavoratore flessibile” “mi dispiace non è ammesso ai mutui”. Oppure, ok, lavoro flessibile, pensione pure, beh, faccio una pensione integrativa privata, magari con un’assicurazione ”mi dispiace non ha abbastanza garanzie”. Ancora, vorrei aprire un conto in banca, e avere una carta di credito (tra l’altro necessaria per il mio lavoro), ma indovinate un po’? “Ci dispiace, ma il suo lavoro non è stabile, non ha un contratto a tempo indeterminato, non ci dà abbastanza garanzie” !!!!!!!!!!!
E per ora mi fermo perché non basterebbe questo spazio per dirci tutto
Faccio una domanda premettendo che il mio intento non è certo quello “lascivo”. Più di qualcuno ha fatto intendere su questo forum che tra i modi per tenersi stretto un contratto “ad orologeria” (cioè a tempo determinato) non sarebbe da escludere il ricatto sessuale. Ma non sarebbe da escludere neppure che la/o stessa/o interessata/o possa considerae questa eventualità come una delle opzioni utili per restare aggrappato al proprio posto di lavoro, pur non avendo avuto “molestie” manifeste. Come devo intendere l’illazione di qualcuno dei frequentatori del forum: fantascienza o verità? Mi rivolgo non solo alle donne ma anche agli uomini.
Parlare di lavoro…è quanto mai difficile. vorrei dividere il ragionamento in due parti.Cominciamo dalla prima, la mia esperienza: 28 anni, laureata a pieni voti a soli 22, master, corso di specializzazione post-laurea, altri 2 corsi di specializzazione, in procinto di una seconda laurea. Nel frattempo 2 stage alle spalle e varie esperienze di lavoro, che con la legge Treu si chiamavano “collaborazioni occasionali”, effettuate per comuni, enti bilaterali e fondazioni. Poi con la legge Biagi sono diventate collaborazioni a progetto. Ora prendo 287,16 Euro netti al mese (un bel traguardo non c’è che dire!) con un contratto a progetto e altre collaborazioni occasionali (di minor valore, si intende, dati i cambiamenti della legge) perché il “contratto a progetto costa troppo”.
Per chi lavoro? Società di consulenza, Sindacato (!!!!) e enti vari….
Sto delirando?No è la pura verità.
“Perché non cerchi altro?”, mi si potrebbe dire. Perché ho cercato e mi è stato risposto:
– troppe competenze, ci dispiace
– troppa esperienza, ci dispiace
– ancora pochi anni di lavoro alle spalle (solo 4, certamente…), ci dispiace
– c’è un posto nel call center
– le va bene il telemarketing?
– segretaria tutto fare le può andare? (portare caffè, fare fotocopie, andare alla posta…)
Che desolazione…
ciao beppe che ti posso dire…. me ne emigro in scozia fra un mese in culo all’italia!
A se rivotate “forza italia” cari compatrioti vi meritereste di lavorare in miniera per 20 per crimini contro l’umanita’!
Ciao beppe grazie per lo spazio.
P.s: io serei voluto rimanere nel mio paese ma non e’ piu’ possibile essere schiavi senza futuro…. che se li facciano i nostri dipendenti i lavori di merda sottopagati
Ciao,per chi è entusiasta della legge biagi e del lavoro a termine: prova a licenziarti e poi vediamo quanti lavori trovi e quanto ti offrono…se poi se una donna…se poi hai piu’ di 40 anni…voglio proprio vedere.
Ho sempre piu’ voglia di emigrare all’estero che schifo di schifo di schifo
OK, accetto la sfida e racconto il mio caso pietoso:
ho 42 anni e sono sempre stata “freelance”. Ho lavorato per circa 8 anni per una agenzia di servizi congressuali, facendo la hostess, l’organizzatrice di eventi, la selezionatrice di personale, la coordinatrice di servizi, ho redatto documenti per la Certificazione ISO, ho fatto la segretaria per medici e politici. Sempre in ritenuta d’acconto, prestazione occasionale, cococo, cocopro. Ho lavorato senza limiti di orario, in gg festivi e festività comandate. Un giorno ho chiesto che la mia professionalità venisse riconosciuta economicamente (non ho neppure osato chiedere un tempo indeterminato…): la mia figura professionale è diventata improvvisamente superflua. Arrivederci e grazie.
Ora lavoro presso un call center, dalle 21.00 alle 24.00. Non ho mai avuto ferie pagate, non ho mai potuto ammalarmi. Solo antidepressivi.
Un caro saluto a tutti.
io penso che ci vogliono piu controli.per l aziende e operai.se un operaio mi lavora bene x i primi diciamo 2 anni e si fa un contrato fisso,se poi questo incomicia a fare lo stronzo,tipo malatia ,scarso impergno.la ditta deve avere tutto il dirito di liceziallo.ps io sono un operaio fornaio che lavora da 30anni,e ne o visti di cotte e di crude
Sono sostanzialmente d’accordo. Dopo due mesi di prova si fa il contratto serio, però!
Mi starebbe benissimo! Dopo un periodo di prova mi mettete in regola (malattia, infortunio, ferie e pensione) e mi controllate; se non lavoro, un calcio nel didietro e avanti un altro. Ma se lavoro non mi sfruttate vita natural durante grazie al contratto capestro del “temporaneo-interinale-cococo-cocopro-vattelapesca”! Siamo arrivati al punto che il “periodo di prova” dura due anni + altri due rinnovabili + contratto di formazione + contratto cococo…
sarebbe da mettere loro a co.co.co. li vorrei proprio vedere a lavorare a 5 l’ora senza le ferie pagate e senza malattia, sai le risate.
la legge biaggi regge di + l’egualianza con “legge che consente agli imprenditore di far lavorare schiavi a buon mercato il tutto garantito dalla legge” piuttosto che legge che tutela i deboli.
ho 25 anni, mi sono laureata a marzo del 2005 in scienze biologiche,(indirizzo marino e oceanografico), dopo 5 anni di studi.
ho cercato di studiare bene, con costanza e impegno, spinta dalla voglia di fare un lavoro che ho sempre desiderato, e anche considerando il fatto che l’università non costa poco, soprattutto se si studia fuori, tra tasse, affitto, bollette…(soprattutto per una famiglia di 6 persone, con due figlie all’università e un solo stipendio, da poliziotto oltretutto, quindi non troppo elevato).
mi sono laureata, in corso, con la votazione di 110/110.
parlo inglese e spagnolo, perchè in questi cinque anni universitari ho cercato di formarmi il meglio possibile (erasmus e varie esperienze au-pair all’estero, anche per approfondire le mie conoscenze di biologia marina).
in parole povere mi sono impegnata parecchio.
e, finiti gli studi, ero davvero piena di speranza, anche perchè, come dicono certi nostri governanti…se uno è preparato e pieno di forza di volontà, è IMPOSSIBILE che non riesca a lavorare.
ebbene, io non ci riesco, e da quando mi sono laureata, e ormai è passato un anno, ho svolto le seguenti mansioni: operaia in azienda tessile, parrucchiera, promoter, maschera in un teatro, adesso sono in un laboratorio (gratis, perchè non ci sono fondi).
nelle agenzie interinali a noi biologi non sanno cosa dire, e nei laboratori non ci vogliono perchè costiamo troppo e preferiscono i tecnici.
le possibilità sono due:
o sono stupida e non ho saputo cercare e trovare questo benedetto lavoro,
o non esistono davvero possibilità.
sto cercando all’estero, e sono triste, perchè mi sento spinta a farlo, perchè non ho scelta.
non è giusto.
se qualcuno è a conoscenza di qualche possibilità per me, lo ringrazio fin d’ora.
intanto ringrazio di cuore chi ha messo me e sicuramente altri come me, in questa BELLA CONDIZIONE DI PRECARIATONULLAFACENZA.
Ho letto con disappunto la tua storia, non tanto per il discorso legato alla legge Biagi (in questo caso credo che non c’entri molto) quanto perchè è un vero peccato che una persona che si impegna e che dimostra intraprendenza (vedi conoscenza delle due lingue) non riesca a trovare lavoro adeguato alle sue aspettative.
Io ho un caro amico, anch’egli biologo marino, che ha un altra età (48 anni circa) il quale in questo momento sta vivendo in Colombia.
So che nella sua vita, per poter esercitare la professione ha dovuto girate tanto, dalla Sardegna a Malta, dalle Cayman alla Colombia.
Ti auguro ovvioamente di avere un percorso molto più facile, e nel caso questo mio amico mi desse delle indicazioni valide, sarà mia cura segnalartele.
Un saluto
Ho una reddito netto media mensile ben inferiore ai 1000 euro. Non ho tredicesima, non ho una cassa seria di infortuni sul lavoro.
Ma in più: Sono un dipendente, mascherato da libero professionista, devo stare a lavoro otto ore come un dipendente, ma mi
possono mandare via quando vogliono come un libero professionista; se vado in sopralluogo fuori sede (comandato
come un dipendente) devo anticipare (spesso) le spese come un professionista e soprattutto….non mi devo far male, perché se ci metto troppo a rimettermi non percepisco reddito.
Infatti non mi devo mai augurare di ricevere indennità da INARCASSA, o significa che sono morto o su una sedia a rotelle; per un
braccio rotto: vaff… e pagati tutte le spese. L’INAIL per un professionista, non esiste (ma v’assicuro che un libero
professionista ha bisogno della salute per lavorare, come un dipendente); al collocamento, essendo iscritto ad un’ordine, non
risulterei disoccupato neanche se qui mi sbattessero fuori (ho uno studio tecnico, io! clienti? opzionale);
Senza dimenticare le colleghe donne, rimanere in cinta è un grave delitto; l’indennità INARCASSA è inadeguata.
Sono un architetto laureato da tre anni (restauro), ho avuto la pubblicazione della tesi, ma né all’università né a
qualche datore di lavoro è importato nulla. Mi ritrovo a lavorare nel campo delle telecomunicazioni, senza possibilità di
crescita (e cmq devo dire grazie ai miei datori di lavoro); l’architettura è un lusso per pochi amici, e nessuno di loro è amico mio.
Questa situazione non l’hanno creata i miei datori di lavoro, loro non fanno più di quello che la legge (Biagi) gli consenta; non
rivendico un posto fisso, o pagare meno tasse, ma la tutela sociale come un qualsiasi altro lavoratore; doveri ne ho tanti, e sono
orgoglioso di averli, ma qualche diritto in più mi farebbe piacere e soprattutto farebbe giustizia.
Per me e per i miei colleghi nella mia situazione, nessuno sventola bandiere.
Ciao io lavoro in un call center da 3 anni con un contratto a progetto, ieri guardando porta a porta ho sentito Casini che diceva che la riforma Biagi è stata la legge migliore di questo governo , anche perchè ,diceva lui , a confindustria è piaciuta molto. Il signor Casini avrebbe dovuto avere me di fronte, e le altre miglia di persone “fortunate” che usufruiscono di questo miracolo legislativo, invece che Fassino . Almeno così l’avrei potuto ringraziare di cuore del fatto che non ho ferie pagate , che ho fatto 10 giorni di malattia senza che mi venisse pagata. Il poco di bello della legge è che uno comunque decide l’orario in cui andare a lavorare per “il progetto”, è anche da qui che nasce il concetto di flessibilità, se non fosse che nella realtà questo concetto non trova applicazione e paradossalmente nel mio caso dove l’azienda rimane aperta giorno e notte sono solo io che devo essere flessibile a qualsiasi modifica dell’orario di lavoro senza poter scegliere un bel niente!
Chissà perchè una legge così piace molto a confindustria …
PierCasinando non si è mai chiesto se piace anche ai lavoratori?
Grazie a Grillo che ci da voce….
sono anni che lavoro con i contratti co.co.co per il comune dove risiedo…vengono rinnovati quadrimestralmente a secondo delle loro esigenze..la paga oraria è stata sempre la stessa, mai aumentata, in compenso sono aumentate di anno in anno i contributi Inps e l irpef…ne ho le palle piene…non ho un giorno di malattia, nè un giorno di ferie maturato e per i 4 mesi estivi sono senza lavoro e senza reddito….e spero vivamente che Bertinotti, come ha promesso, modifichi questa situazione……è vero siamo schiavi senza diritti…
Caro Sign. Barry,
quello che Lei dice è in linea teorica assolutamente giusto. In teoria appunto. In pratica questi strumenti vengono utilizzati dai datori di lavoro in maniera assolutamente delinquenziale e indiscriminatamente con tutti (qualsiasi siano l’approccio al lavoro e i risultati di ogni singolo lavoratore)
25 anni..Mi son laureato in Economia, con una tesi sulla tutela dei risparmiatori rispetto ai gestori dei servizi di investimento, sto cercando con tutte le forze un lavoro sicuro…che mi consenta di comprar casa e di levarmi dalle palle dei miei genitori..vorrei sposarmi…e far figli..nonostante tutto son convinto che ce la farò !!!!!!
Io ho lavorato diversi mesi in una ludoteca privata (una specie di asilo per l’infanzia, con bambini fino ai 2 anni di età). Il mio datore di lavoro non mi ha fatto assolutamente nessun contratto (nemmeno un Co. co. pro.), ma mi ha fatto firmare una semplice copertura assicurativa per associazioni dilettantistiche sportive, più una dichiarazione mensile di quanto percepivo. Niente contributi, niente malattie, niente ferie, nessun tipo di tutela o di diritto, con in più una spaventosa responsabilità quotidiana (ho gestito anche una dozzina di infanti tutta da sola, per far risparmiare il capo). Quando me ne sono andata (sono laureata in Scienze della Formazione Primaria) hanno persino cercato di farmi sentire in colpa, perchè ho dato una sola settimana di preavviso (ricordo, senza aver firmato contratti). Percepivo 4,50 l’ora.
Vorrei parlare di sfruttamento legalizzato, ma mi sembra già un complimento. L’universitario che lavora per 5 l’ora nei call center non sopporta la tensione, la fatica, lo spossamento quotidiano che io sono stata costretta a subire quotidianamente per pochi spiccioli.
Prego quotidianamente perché questa situazione irrispettosa nei confronti dei giovani che vogliono costruirsi un futuro cambi il prima possibile.
Brava Julienne….
Anche io ho lavorato per un ente no profit, prima in stage, poi con un contratto a progetto ma costretta a lavorare 12 o 13 ore al giorno come una dipendente, portandomi il lavoro a casa perchè il tempo non mi bastava. La delusione più grande è stata questa: essere sfruttati nel sociale.
Sfruttati non solo dal punto di vista lavorativo, ma anche in quello emotivo e psicologico. Mai avrei pensato di trovare persone così cattive che lavorano in ambiti così delicati dovel’umanità è tutto.
E’ stata la delusione più grande. Mi sono ammalata per stress; dovevo sempre dimostrare, raggiungere obiettivi su obiettivi, riuscivo in tutto perchè facevo tanta autocritica su me stessa, perchè credevo di essere io sbagliata e di dovermi impegnare il triplo. Mi hanno fatto credere di non essere in grado di fare l’educatrice.
Altro che no profit.. tutto era fatto con lo scopo di ottenere soldi dalla regione.
Peccato non averlo capito subito invece di pensare che ero io sbagliata…
Quoto perchè mi ha molto colpita:
Non metto il mio vero nome per paura di essere rintracciata. Ho 30 anni, lavoro con i vari interinali, co.co.co. & affini da quando ne avevo 19. Il mio fidanzato, 36 anni, lavora per una ditta di generi alimentari della provincia di Varese: gira col furgone a rifornire i vari locali della Lombardia. Dopo contratti a tempo determinato, gli hanno FATTO FIRMARE LE DIMISSIONI IN BIANCO – ovvero senza apporre la data – prima di fargli un’assunzione a tempo indeterminato. L’alternativa era la disoccupazione immediata. Non è il primo nè l’unico in quella ditta a lavorare in questo modo. I titolari dicono che è per tutelarsi, che non possono permettersi di assumere qualcuno a tempo indeterminato senza cautelarsi in alcun modo. Siamo fidanzati da oltre 5 anni. Ma di sposarsi e metter su famiglia, con questi presupposti, non se ne parla nemmeno. Con che coraggio apro un mutuo, sapendo che io sono a tempo determinato e lui, se si ammala o chiede un giorno di ferie, può ritrovarsi di colpo senza lavoro? So che Marco Torres dice il vero: anche il mio ragazzo ed i suoi colleghi lavorano fuori legge, obbligati a caricare i furgoni oltre il limite stabilito. Secondo me certi imprenditori meriterebbero LA GALERA!!!
Vana Speranza 22.02.06 11:27 | Rispondi al commento |
Ma i nostri politici “dipendenti” (i primi che dovrebbero finir disoccupati, va beh…)non potrebbero fare una legge del tipo: “contratto a tempo determinato per 2, 3 anni. Se ti comporti bene (non freghi l’azienda, lavori sodo, sei mediamente disponibile a far straordinari se ce n’è bisogno, non ti metti in malattia “strategica”…),trascorsi questi 2 o 3 anni, contratto a tempo indeterminato, con tutte le assicurazioni e le previdenze necessarie garantite”? E’ giusto che un imprenditore possa licenziare chi non lavora, ma è giusto che chi lavora venga tutelato!!!
…lamentarsi è lecito, talvolta anche catartico. Ma mi sa che molti hanno fatto un pò di confusione; che ci siano dei seri problemi di occupazione è fuori di dubbio, che molti si trovino in situzioni di precarietà lo è altrettanto, ma qui l’argomento è un altro, ovvero l’auspicabilità della legge Biagi. RISULTATI STRAORDINARI: sicuramente no. TUTELA DEI SEGMENTI DEBOLI: in maniera marginale. OCCUPAZIONE PERMANENTE: nel medio termine sicuramente contribuisce a favorirla. AUSPICABILITA’: si ed in maniera lapalissiana.
Ma scusatemi. Se a Pincopallo, che è disoccupato e passa le sue tristi giornate a sgranocchiare noccioline davanti alla TV, viene offerta la possibilità di prestare la propria opera per qualche tempo presso la legatoria sotto casa la quale si è trovata ad affrontare un insolito volume di commesse; e Pincopallo percepirà denaro per la propria prestazione, se pur temporanea, in maniera pulita e legale, vorrei capire come qualcuno in questo possa vederci chissacchè di scellerato e demoniaco.
Cari signori l’incertezza nel futuro non è l’eccezione, appartiene alla condizione umana. Forse cinquantanni di pace e benessere ve lo hanno fatto dimenticare.
P.S. Se l’esercito dei precari si sente vessato e qualcuno addirittura inneggia alla ribellione, non dimenticatevi che per un lavoratore autonomo o titolare di una piccola azienda l’incertezza e il rischio sono la costante con l’aggravante che non c’è nessuno verso cui puntare il dito.
concordo. è un problema più grosso della politica italiana. siamo nella merda cento volte più di quanto non lo è stata la generazione dei nostri genitori, che pero’ ci ha cresciuto nella bambagia e quindi ce ne accorgiamo quando arriviamo a 30 anni.
è inutile prendersela col sistema: la garanzia dello stipendio a fine mese con cui fare i progetti è finita… bisogna inventarsi qualcos’altro.
E credo che una generazione di laureati sia in grado di farlo.
Ne conosco tanti, compreso il sottoscritto, che l’hanno fatto. Ci va anche fortuna ma soprattutto voglia di ammazzarsi di lavoro e fiducia nel domani.
piesse: non capisco perchè mi stiano censurando solo perchè non ho messo il mio nome vero, è solo per evitare pubblicità, di solito lo metto e comunque c’è tanta gente qui che posta con iniziali o nomi assurdi, non mi sembrava di essere stato irrispettoso nei confronti di nessuno
Schaivi del lavoro per denaro.
Considerando che ogni giorno abbiamo a disposizione una certa quantita di Energia Vitale per godere della vita. Consideriamo quanta di questa energia utilizziamo per il lavoro.
La mia é cosi : dalle 8 di mattina alle 19 di sera via di casa, dalle 19 alle 20,30 per mangiare, e 2 ore davanti alla televisione perche troppo distrutto per potere fare qualcos’altro, 8 ore di sonno e di felicità con mia moglie stringgendo la sua pancia con il nostro bambino.
Il tutto per 2000 euro al mese (non mi lamento), ma diviso per le 13 ore di energia vitale giornaliere consacrate al lavoro fanno 13ore*23giorni= 299 ossia 2000/299= 6, 70 euro l’ora……
(Per una pizza al ristorante devo quindi fornire 4 ore della mia energia vitale…questo mi fà molto riflettere!!!!!)
Sto pensando di occupare il mio tempo di energia vitale dedicato al lavoro in modo più soddisfaccente e sopra tutto più presente con il mio figlio in arrivo.
Ciao a tutti, ho 30 anni diplomato e lavoro da 11 anni, dopo 6 anni di lavori in nero sottopagati, ritenute d’acconto, coccocco ho ottenuto un contratto di formazione e finalmente nel 2002 il tanto sperato contratto a tempo indeterminato che mi ha “permesso” di comprarmi una casa.
Beh, se il purgatorio della precarietà dura 7 anni stiamo freschi.
Poi c’è chi si domanda perchè non si fanno figli.
Come può una famiglia pensare ad un figlio se a mala pena riesce a pagare l’affitto o il mutuo centennale.
Ora vedo i miei più cari amici dopo anni di studi, master e specializzazioni, umiliati e sfruttati da lavori assurdi, appesi a promesse che non verranno mai mantenute.
Cosi non andiamo da nessuna parte
Provate a spiazzarli e andarvene prima voi……. (il periodo che deve intercorrere dalla comunicazione a quando ve ne andate e´solitamente di 12 o 14 giorni). Vedrete solitamente i manager piangersi e piangervi addosso riguardo scadenze e altre cazzate per farvi rimanere di piu´e avere tempo per organizzarsi, o essere risentiti perche´non se lo aspettavano……….rispondete tranquillamente che il lavoro e´flessibile. Io faccio cosi´solitamente, cerco sempre un lavoro migliore e quando ce l´ho ne cerco un altro. Se mi danno il posto lascio quello di prima anche senza preavviso (fatelo dopo che vi hanno pagato of course), tanto nessuno vi fara´causa per pochi soldi! Cerchiamo di girare il tutto anche a nostro vantaggio!
Guarda il lato positivo: tu ed io, insieme a molte altre donne, faremo felici il buon vecchio Pannella. Chi caxxo può permettersi di mettere al mondo un figlio con ‘sto schifo di contratti che ci rifilano?!?
Il primo che mi viene a chiedere quando mi sposo LO PICCHIO!!!
Luca Morini. Ma perchè ti arrabbi con me scusa? Visto che ti fidi di Sivlio fidati anche di uno che sistemi simili li conosce da 16 anni…
Io calcoli me li faccio fare dal commercialista a scanso di equivoci (che bravo vedi: creo anche lavoro) e quelli che ti ho postato li abbiamo fatti assieme 2 mesi fa.
Sono un professionista e non mi fido dei tuttologi “faccio tutto io”.
Scommetto che mi dici di cambiare commercialista adesso, ma ne ho cambiati già 3.
Le tasse le pago tutte e detesto lavorare con chi non le paga.
concordo con marco berry.
c’è chi lucra ma dire “piove governo ladro non serve a niente”.
quando hai mangiato pane e merda per 15 anni e riesci ad avere il tuo minimo di stabilità, metti un annuncio sul giornale per un collaboratore e ti arrivano ‘sti ragazzini e ragazzine che ti dicono “ma la mia richiesta sarebbe 1000 euro + contributi….” devi proprio trattenerti per non ribaltarli dalla sedia… una ha avuto il coraggio di dirmi “eh ma sai la benzina…” LA BENZINA???????? ma vieni in treno, scimunita! l’abbonamento costa 40 euro al mese, cazzo…
questa mi ha detto che col treno doveva alzarsi troppo presto e voleva 200 euro in più per la benzina….
scusate a volte mi scappano, non voglio offendere nessuno, pero’ ribadisco il concetto….
siamo nella merda? ebbene si, pero’ sta a noi spalarla e costruirci il nostro futuro mattoncino dopo mattoncino, non è colpa solo del sistema e comunque dire che è colpa del sistema a volte cela poca voglia di massacrarsi di culo (perchè non c’è un’altra strada, è inutile cercarla…)
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni, orfana di padre, di soldi in casa ne giravano pochini e ho dovuto lasciare gli studi; adesso ho 32 anni. Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Mai avuto un lavoro a tempo indeterminato, nemmeno prima che ci fosse la riforma Biagi. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle Lavapiatti, cameriera, centralinista, operaia tessile, operaia metalmeccanica, impiegata contabile, aiuto cuoca… non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. Perito agrario che fa l’operaio metalmeccanico per necessità. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa! Ringrazio la sinistra prima (l’interinale è tutto loro, eh!) e il buon Biagi poi per le vaccate che hanno fatto!
A questo proposito se avete un pò di tempo e voglia di leggere sito molto interessante.
http://xiaodongpeople.blogspot.com/2005/01/storia-di-bankenstein.html
Caro Grillo,
in merito alla mia esperienza da precario provo a riassumerla in pochi passaggi: a partire dal 1997 e fino al 2001 ho lavorato per gli Aeroporti di Roma. Ho totalizzato con loro, in quattro anni, 18 contratti di varia durata, da due a nove mesi, full time ( 8 ore giornaliere) e part time (6 ore giornaliere). Quest’ultima idea ( del part time a sei o anche a 4 ore, con straordinario obbligatorio)è venuta ai manager di Aeroporti per risparmiare sui trasporti dei dipendenti, che a sei ore non hanno diritto neanche al pullman per raggiungere il posto di lavoro; e sulla mensa, visto che a sei ore non hai diritto alla mensa.
Non perdo tempo ad illustrarti lo stipendio, ma per non sembrare ‘orientato’ ti aggiungo che il premio produzione non spetta ai ‘stagionali’ come ero io, ma solo ai fissi: grazie cgil, cisl e uil.
Precario per precario, sono passato ad Italia Cinema, con un contratto co.co.co. di un anno, rinnovato poi per un altro anno. Poi hanno cambiato il nome alla società e mi hanno fatto due contratti co.co.co. di sei mesi. Al termine dell’anno, pare fosse cambiata la legge ( figurarsi) e mi hanno fatto un contratto a tempo determinato di un anno, esaurito il quale pare non potessero farne un altro uguale, ma solo di durata inferiore al precedente. E quindi hanno prolungato quello in corso di undici mesi.
Ora: sono nove anni che lavoro, non ho un posto fisso e quello che ho ora è pure in pericolo;la mia retribuzione non cambia da tre anni e devo ritenermi fortunato se ne avrò ancora una a dicembre;all’INPS non so bene che idea si siano fatta di me…ma tanto quelli come noi li segnano a matita!Sono laureato , parlo inglese, uso skype da due anni – tanto per dire.
Ma veramente non ci sono soluzioni a tutto questo?
Come sulla homepage di wikipedia, ti segnalerei un paio di EVENTI, avvenuti oggi, da ricordare:
1)E’ morto Marcinkus, fonte di tanti consolatori confronti;
2)Geronzi, sotto inchiesta a Parma, è stato interdetto!!!!!!!
C’e’ dunque speranza anche per noi ???
Ho 30 anni, laureanda in Lingue e segretaria Co.Co.Co. 8 ore e 45 minuti alla settimana. Mi ritengo fortunata, visto i trattamenti e le situazioni che si sentono. Ma mi ritengo fortunata per ora, finchè non finisco di studiare..Ma poi? rimango Co.Co.Co. a vita? Vorrei comprarmi una casa, fare dei figli..quelle cose strane, da fantascienza..
L’anno scorso, sono andata a fare la dichiarazione dei redditi alla CGIL e mi lamentavo, con la ragazza che mi stava preparando la dichiarazione, di qualcosa riguardo i rimborsi (non ricordo bene) e lei a un certo punto mi fa: “Eh, vabbè, è così adesso, perchè sei Co.Co.Co., ma quando avrai un lavoro NORMALE, sarà diverso!” Ma dove vive????? Non lo sa che c’è gente che ci mantiene delle famiglie con sti c..zo (e non è censura, è l’incazzatura!) di contratti?e che non c’è molta prospettiva di lavori NORMALI!
Meno male che sono ottimista, e ancora riesco a sognare la mia futura casa, i miei futuri figli..
brava hai fatto una giusta analisi .ma silcome e giusta x questo in italia non va bene.ciao e scusa x qualche errore
Ho 30 anni e lavoro da SEMPRE con contratti precari: prima interinale, ora CO.CO.PRO
Da 3 anni lavoro su un “progetto” (ma quanto deve durare un progetto perche’ diventi una REALTA’?!?!?!), 5 giorni su sette, otto ore al giorno. Assenze e malattie non pagate, niente progetti troppo importanti perche’ COSTANO… e tutto quello che già è stato scritto.
Per me che sono una donna, si pone un problema in più: la maternità.
Sul mio contratto è contemplata sì, ma è assolutamente una farsa!!! Se io dovessi rimanere incinta domani (a 4 mesi dalla scadenza del contratto che da DUE ANNI viene rinnovato di 6 mesi in 6 mesi), i miei capi mi farebbero lavorare fino alla data di scadenza e poi, dandomi una scusa qualunque, potrebbero allegramente chiudere il rapporto di collaborazione in quanto NIENTE E NESSUNO li obbliga a rinnovarmi il contratto per i famosi 180 gg stabiliti per legge!!!! Non solo: se mai avessero la decenza di farlo, durante i 6 mesi di assenza per maternità, non vedrei UN EURO.
Ora, vi sembra giusto che una donna che ha investito tempo, energie e si è fatta un c.lo quadrato per dare sempre il meglio sul lavoro, nel momento in cui si vuole realizzare sul piano personale, si debba trovare davanti ad un bivio: o il lavoro o la famiglia????
Non ho parole. Sono demoralizzata e affranta. Oltre che sentirmi presa per i fondelli dai nostri signori politici che quadagnano montagne di soldi e vengono a parlare di CO.CO.PRO….
Nel 2000 sono stata licenziata perché lavoravo presso delle persone veramente ignoranti (in tutti i sensi), una famiglia di arricchiti provenienti dal nord-est del dopoguerra ed instauratasi nel valenzano.
Sono stata sottopagata, maltrattata, considerata alla stregua di una servetta e insultata.
Mi sono ribellata e sono stata licenziata.
Questo è stato l’utimo impiego a tempo inderteminato.
Da allora non sono più riuscita a farmi assumere come dipendente a tempo indeterminato.
Ho trovato soltanto impieghi presso varie agenzie interinali, stages e tirocini gratuiti, contratti da Co.Co.Co. e Co.Co.Pro.
La mia situazione attuale è degenerata con addirittura un contratto di Collaborazione Occasionale malretribuito. Una delle tante truffe legalizzate.
E il sindacato?
Mi sono iscritta alla CGIL ma mi sono pentita amaramente. Non ho trovato un minimo di aiuto, anzi erano visibilmente seccati perché sono un disoccupato.
Ma è colpa mia se i lavoratori subordinati vengono trattati come sterco? A meno di non diventare ruffiani e leccaculo (o infilarsi sotto la scrivania) del direttore o responsabile di turno?
Sono veramente delusa e amareggiata per questa situazione che tende ogni giorno a peggiorare.
Maria Anelli.
Ciao a tutti, sono un laureato in Disegno industriale che tra stage e collaborazioni in vari studi di architettura è riuscito, perlomeno, a mettere da parte un discreto know-how. In questo momento sono “occupato” a part-time e, siccome non avevo altra via d’uscita a Gennaio mi sono deciso ad aprire una bella P.IVA, con la speranza che l’esperienza accumulata e il titolo di studio raggiunto mi avrebbero dato una spinta in più. Ma la realtà si sta rivelando un tantino diversa.
Trovare lavoro anzi trovare qualcuno che sia disposto a pagarti il giusto si sta rivelando una impresa ardua. A dimostrazione di ciò vi porgo come esempio una delle tante inserzione che mi sono passate sotto agli occhi negli ultimi due mesi: “studio di architettura xxx cerca neolaureato per praticantato o stage. Necessaria ottima conoscenza di tutta una serie di programmi di disegno, modellazione, grafica e renderizzazione. Astenersi perditempo”
Una domanda mi sorge spontanea:” ma lo stage o il praticantato non sono rapporti lavorativi indirizzati a chi deve fare esperienza? Tutti questi studi non farebbero prima a scrivere Cercasi povero disgraziato laureato e con esperienza a lavorare in forma di schiavitù presso il nostro studio?
A mio avviso si è perso il senso della ragione!!
Fino a quando sono stato disposto a lavorare per quattro soldi o meno, tutto ok, appena ho cominciato a pretendere due soldi in più (6/7 euro + IVA all’ora), niente.
Non si può pretendere di pagare meno di un operaio persone a cui è richiesta una qualifica professionale ben superiore. Questo è possibile solo in un paese come l’Italia dove l’ignoranza paga mentre la cultura è considerata meno di niente.
Con speranza
Carmine Marco Falcone
Se sostieni di essere un discepolo di Silvio. Iscriviti al suo blog: direi che ti conviene almeno eviteresti di sfottere quelli che lavorano come pazzi e alla fine del mese non ci arrivano. OK?
caro beppe,
ogni volta che parli di lavoro, di soldi, di cio’ che manca e di cio’ che ci dovrebbe essere mi viene in mente la madre di tutte le questioni: la S0VRANITA’ M0NETARIA. Gran parte dei tuoi blog trattano problemi di natura economica e questioni che per la loro natura vedono la loro origine come conseguenza di altre questioni economiche. A ben guardare non si puo’ certo dire che recuperare la sovranita’ monetaria equivarrebbe ad annullare tutti i nostri problemi, pero’ senza dubbio cio’ ci darebbe molto piu’ potere e liberta’ di agire. La sovranita’ monetaria tutelata da una banca centrale pubblica e gestita dallo stato anziche’ da banchieri privati, ci renderebbe ricchi e non piu’ indebitati. A parte la questione del SIGN0RAGGI0, che per altro e’ tutta da chiarire e dovrebbe essere discussa in sede di referendum anziche’ in ambienti accademici o all’interno di fazioni politiche che per ora si guardano bene dal sollevare il problema, la questione che dovrebbe essere chiarita e’ la seguente: di chi e’ la moneta emessa dalla banca centrale? come rendere pubblica la banca centrale? a tali domande si dovrebbe rispondere in sede parlamentare se non referendaria, e dovrebbero essere rese pubbliche tutta una serie di informazioni collegate ad essa. Per esempio dovrebbe essere spiegato alla gente cosa e’ la moneta, da chi e’ emessa, come e’ emessa, cosa e’ la moneta scritturale, come nasce e cresce l’inflazione e come la regola della riserva frazionaria puo’ dare anche alle banche commericali lo strumento per CREARE DANARO DAL NULLA. inoltre dovrebbe essere spiegato alle masse di chi siamo debitori e perche’, spiegando chiaramente l’origine del nostro debito pubblico. Sono convinto che non appena la gente sapra’, sara’ in grado di interessarsi alle problematiche realmente importanti. SE PERO’ ANCHE TU CONTINUI A PARLARE DEI FALSI PROBLEMI ALLORA NON FARAI ALTRO CHE OSTACOLARE I VERI INTERESSI DELLA GENTE. AIUTACI AD APRIRE GLI OCCHI ALLA GENTE SUI PROBLEMI REALI!
Carissimo Beppe,
mi inserisco in questo spazio per introdurre un tema che fa ribollire il sangue a me e a tutti i colleghi che lavorano nel Terzo Settore. Spesso infatti lavorare nel Non-profit diventa per i datori di lavoro un vergognoso “Approfit” dove si sfruttano le competenze professionali, le motivazioni personali e la disponibilità di tutti noi senza dare adeguati compensi o riconosciemnti personali; spremono fino all’osso succhiando ogni risorsa fisica e mentale di tutti noi. Siamo quasi tutti laureati, conosciamo diverse lingue e abbiamo capacità progettuali che nell’Aziende sarebbero super valutate. Ma dove sta scritto che con questo co.co.pro i datori di lavoro del “NON-profit” sono leggittimati a pretendere orari, prestazioni e rigidità tipiche del contratto a tempo ineterminato quando a contrario non abbiamo UNO SOLO degli ammortizzatori previsti da quei contratti? Dove sta scritto che perseguire una mission per il sociale significhi mettersi a pecora di fronte alle richieste impossibili che ci fanno quotidianamente ?
Per non parlare poi della vera delusione…i SINDACATI che fanno comunella con i datori di lavoro…parlo di quelli che calano le brache , di quelli che ci dicono di aspettare e di pazientare che il vento cambierà…MA DE CHE???????
Amici miei, è l’ora di alzare il le chiappe e di fare qualcosa. Andiamo in piazza, scioperiamo in ufficio, riuniamoci con i colleghi…METTIAMOCI IN RETE e ricordiamo a tutti che senza di noi non vanno da nessuna parte.
E visto che vanno tanto fieri del volontariato in Italia …del suo radicamento e della sua storia…incominciamo a dire le cose come stanno in realtà.
Stefania…ti sento esprimere gli stessi sentimenti di tanti miei amici/colleghi/ compagni..
E anche se non ti conosco ti dico di non buttarti giù ma di diffondere quello che ti è successo unendoti a chi come te, me , noi ha voglia di farsi sentire e di cambiare le cose.
Basta autocritica..passiamo all’azione!
Baci
Scioperare?!? Ma sei matta?!? Coi contratti che abbiamo – e coi SINDACATI che abbiamo – chi sciopera è perduto! Mi vengono a dire di comprare banane e zucchero equo&solidale perchè assicura il rispetto dei diritti dei lavoratori sudamericani o africani, ma i NOSTRI SPORCHI DIRITTI DI SPORCHI ITALIANI BENESTANTI CHI CAVOLO LI TUTELA?!?
Carissima ( Dio, sembra un incipit alla Barbara Palombelli…bbhhhhhh ),
hai ragione!la parola sciopero suona come una bestemmia nel nostro mondo e sei marchiata a vita se ti azzardi a partecipare a qualche manifestazione…
Ma anche se molti pensano di annacquare la propria ipocrisia battendosi dei diritti umani dei bambini dell’Uganda ( per dire )NOI NON POSSIAMO – NON DOBBIAMO DESISTERE!
2)Mi verrebbe da pensare che l’unica soluzione sia l’insurrezione armata e,per me,se una persona ha un minimo di sale in zucca almeno un pensierino lo avra’fatto…ma poi il CATTODEMOCRATICO che e’in me ha sempre prevalso.FINORA…..Mi stanno mandando via,saluti a tutti a risentirci.
P.S. grazie Beppe,noi genovesi saremo tirchi ma abbiamo una sensibilita’ed un cuore grande cosi.torna presto nella nostra adorata superba…
E’ giusto che una persona non possa adagiarsi sull’idea del posto fisso. Questa mentalità ha portato, negli scorsi anni, a persone – sporattutto nelle pubbliche amministrazioni – che ti trattavano come pezze da piedi, non facevano un tubo da mattina a sera, tiravano la chiusura degli uffici pensando a quando sarebbero andate in pensione (molte entro i 45 anni… di età! Non di contributi versati!). E’ giusto che un imprenditore possa lasciare a casa un dipendente che “si ammala” quando ci sono carichi di lavoro particolari (Uè, sun de Milan mi!) e che tutto fa tranne che lavorare. Ma è SACROSANTO che una persona che si fa un mazzo così, che cerca di svolgere il proprio compito con coscienza ed impegno, veda garantita la sua posizione di lavoratore e venga tutelata. Purtroppo oggi fare questo non conviene. Ci sono migliaia e migliaia di disoccupati, molti laureati o laureandi, pronti a lavorare dalle 10 di sera a mezzanotte nei Mc Donalds per una paga ridicola, a dire sempre “sissignore” e a pensare che, se non accettano loro, qualcun altro lo farà, soffiandogli il lavoro. La precarietà è questa. La flessibilità è quella svizzera: una mia conoscente lavora a Lugano. Entra al mattino in orario variabile, a sua scelta, compreso tra le 8 e le 9.30; lavora otto ore (quindi l’uscita è dipendente dall’ora di entrata e dalla durata della pausa pranzo, variabile dalla mezz’ora all’ora e mezza); vengono organizzati corsi GRATUITI di lingue ed informatica per i dipendenti; una volta a settimana l’azienda offre colazione o aperitivo perchè “aiuta i dipendenti a socializzare tra loro e con i superiori”;hanno mensa aziendale e riduzione per gli acquisti dei pasti;c’è, nell’azienda, un’area relax dotata di calcetto balilla per sfide tra reparti (Uff. acquisti contro Uff. contabilità),sempre per stimolare gli incontri e gli scambi tra dipendenti e dirigenti;lo stipendio base è di 1.700 franchi al mese…Ma in Svizzera possono lasciarti a casa quando vogliono! Perchè,in Italia no?
Caro NERI,
non sono un ingegnere?
Perchè???
Hai qualche problema che un ingegnere sia di destra…?
Alza tu il WATER e buttati dentro completamente che ci guadagni di più che 2000 euro al mese..
Intanto poi CICCIO lo dai a tua sorella… perchè io sono un discepolo di SILVIO e quindi esigo rispetto…
AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH AH
Egr.Sig. Morini,
per quanto Lei guadagni 15.000 in sei mesi, per quanto Lei si sia presentato come ingegnere…la Sua volgarità nelle espressioni e la sua ottusità a non voler vedere oltre il proprio naso la classifica tra le persone più ignoranti che si possano incontrare.
Si ricordi sempre che il proverbio “la superbia è figlia dell’ignoranza” non sbaglia mai…
E non vorrei essere Silvio Berlusconi in questo momento solo per evitare di essere citato da una persona sgradevole come Lei si sta verificando.
Nessuno nega che esistano delle situazioni favorevoli di lavoro in questo momento.
La sottoscritta attualmente per esempio vive lavorativamente un momento felice ma non per questo sono tanto ottusa da non rendermi conto che il Paese vive in realtà assai meno gradevoli.
Non mi venga a dire che basta “volere” perchè purtroppo ciò non è sempre applicabile…
no tu sei un pirla, e con tutto rispetto per i pirla.
mi rammarico solo che tu sia un collega… ma che ci vuoi fare…
piesse: bravo, bravo, mister sotuttoio… sai quante mazzate ti aspettano nella vita con questo atteggiamento… dunque a occhio e croce avrai 27/28 anni, dovrai lavorare fino a 70… sto già ridendo…
per me vota pure chi vuoi. ti senti ricco perchè hai preso 15000 euro? lordi per di più?
…ma va a cagare, pirla!
ho 29 anni e da quando c’è la legge biagi con tutti i suoi annessi e connessi vedo il mio futuro sempre più nero e precario come i lavori che si trovano in giro;e non perchè io non abbia l’istruzione o la specializzazione necessaria:solo che non interessa quasi a nessuno quello che sai fare.l’importante è che devi accontentarti di ciò che ti propongono facendolo sembrare quasi un favore personale nei tuoi confronti,non un lavoro.In alcuni colloqui neanche leggono il curriculum:ti chiedono solo se sei disposto a lavorare tot ore per tot euro.stop.e per campare non puoi rifiutare nessuna delle proposte di “schiavitù” che ti fanno.Questo è la legge Biagi.Non credo proprio che abbia migliorato qualcosa in Italia.Solo che adesso,se si vanno a vedere i sondaggi,pare quasi che la disoccupazione da noi sia diminuita come per magia,quando la realtà è che c’è più gente che lavora,forse sì,ma solo per qualche mese l’anno e poi di loro non si saprà più nulla…ripartiranno,come me,alla ricerca di un lavoro migliore…nella speranza magari che esista!Quale futuro per noi 30enni di oggi? Vogliono proprio lasciarci vivere i nostri giorni nella depressione più totale? Grazie “Silvio” e grazie a tutti coloro che ogni giorno se ne fregano di noi e di tutti gli altri.
1)Eh si,ragazzi,non sono passati nemmeno dieci anni,prima legge TREU poi legge Biagi e adesso(forse perche’siamo in campagna elettorale?)e’come se quello della precarieta’sia un tema nuovo,ai piu’sconosciuto,che fa gridare tutti allo scandalo.Sono uno studente laureando in scienze politiche all’universita di Genova e sono incazzato,molto incazzato;organizzare in un post tutto quello che vorrei dire mi risulta difficile,troppo difficile,certo posso portare la mia testimonianza di OPERATORE di call-center,promoter di vendita,lavoratore in nero(forse la cosa piu furba che ho fatto…)ed appunto,last but not least,studente.I call-center andrebbero chisi,bruciati tutti:per le prime 80 ore(il primo mese di lavoro…)mi davano qualcosa come 3,45euro all’ora,CONTROLLANDOMI e quasi Pretendendo vendessi come un operatore ESPERTO:fatto sta che io di contratti ne facevo(nello specifico,contratti annuali per la navigazione veloce),a loro portavo dei bei dindi ma non e’tutto;sopratutto in citta la gente GIUSTAMENTE e’ stufa di essere continuamente MOLESTATA a casa da questi FREGONI cosi mi dovevo,e non poche volte,prendere gli insulti di chi era stufo o semplicemente di chi capiva un minimo di informatica,quel poco che basta a comprendere che di PACCO trattasi;INSISTI INSISTI mi veniva ripetuto;per farla breve,scadute le fatidiche 80 ore me ne sono andato con la coda tra le gambe e due soldi(grazie per la carita’…)tanto a loro che gliene frega,c’erano pure madri e padri di famiglia a far la fila per entrare…Tramite agenzia interinale,invece,spesse volte sono stato contattato per promuovere e VENDERE,dalle stampanti e scanner,alle macchine fotografiche digitali ecc… mi danno 65euro lordi a giornata(paga dignitosa)che cmq arrivano a 52 perche loro le tasse te le tolgono a prescindere,vagli a spiegare a chi non lo sa che esiste una NO TAX AREA e che cmq i soldi che ci spetterebbero arriveranno(se ne fai richiesta alrimenti t’attacchi)tra anni e anni…Lo stato mi deve 400 euro!
ho 29 anni e da quando c’è la legge biagi con tutti i suoi annessi e connessi vedo il mio futuro sempre più nero e precario come i lavori che si trovano in giro;e non perchè io non abbia l’istruzione o la specializzazione necessaria:solo che non interessa quasi a nessuno quello che sai fare.l’importante è che devi accontentarti di ciò che ti propongono facendolo sembrare quasi un favore personale nei tuoi confronti,non un lavoro.In alcuni colloqui neanche leggono il curriculum:ti chiedono solo se sei disposto a lavorare tot ore per tot euro.stop.e per campare non puoi rifiutare nessuna delle proposte di “schiavitù” che ti fanno.Questo è la legge Biagi.Non credo proprio che abbia migliorato qualcosa in Italia.Solo che adesso,se si vanno a vedere i sondaggi,pare quasi che la disoccupazione da noi sia diminuita come per magia,quando la realtà è che c’è più gente che lavora,forse sì,ma solo per qualche mese l’anno e poi di loro non si saprà più nulla…ripartiranno,come me,alla ricerca di un lavoro migliore…nella speranza magari che esista!Quale futuro per noi 30enni di oggi? Vogliono proprio lasciarci vivere i nostri giorni nella depressione più totale? Grazie “Silvio” e grazie a tutti coloro che ogni giorno se ne fregano di noi e di tutti gli altri.
Come consumatore preferisco migrare verso venditori che offrono prodotti a minor costo, allo stesso modo, scimmiottando (con notevole ritardo) le company inglesi ed americane, chiudo le mie produzioni che avevano appena trasferite nei paesi NeoSindacalizzati dell’Est Europa per commissionare “a minor costo” i miei prodotti ad aziende NeoAmericanCapitalizzate del TerzoMondo, Cina ed India in testa.
Il Neo Capitalismo Globalizzante non più di esclusività Occidentale, minaccia da tempo la mia piccola attività in Italia alla stregua dei lavoratori che qui vengono assunti a tempo determinato;
Da politico genuino, dovendo innanzitutto accontentare i soliti nomi noti, oggettivamente trovo enormi difficoltà nel produrre leggi utili anche per i miei mandatari, ma potrei benissimo farli uscire da questa “non pubblicizzata” peggiore recessione economicasocialepolitica dal dopoguerra ad oggi, tagliando la testa all’attuale circolo Politico-Clientelistico-Mangiasoldi di tutta Europa e dare il via al risanamento della spesa pubblica e conseguente diminuzione delle tasse, ma è una cattiva idea, ne andrebbe di mezzo anche la mia, di testa. Per ridare il lavoro ai Lavoratori-Consumatori basterebbe (con ovvi sacrifici) preferire in massa gli acquisti del made in Italy o in Europe, ma è una cattiva idea, dovrei poi ricominciare a reinvestire in Europa.
Per avere il coltello dalla parte del manico il Lavoratore-Consumatore dovrebbe stringere un Serio Patto Sociale con un Soggetto Politicamente Credibile, ma è una cattiva idea, dovremmo prima di tutto cominciare tutti quanti a guardarci allo specchio e trovare il modo di toglier per sempre quell’odioso anello che portiamo al naso dalla nascita e che io chiamo “io”.
Caro Beppe a leggere tutte queste e-mails direi di essere proprio fortunato e di non voler pretendere altro!Laureato in economia,nel 1997,ho lavorato 5 mesi presso una società di informatica a 500mila lire al mese,stufo me ne sono partito per Dublino,a fare il cameriere,il lavapiatti,per 6 mesi,almeno mi mantenevo e imparavo un po di inglese.Tornato in Italia sono stato per un anno senza trovar lavoro,il primo utile mi è arrivato dalla Manpower uk per un customer service IBM di Greenock.Che faccio,non ho alternativa e mi pagano anche il biglietto aereo,ci vado,contratto “on going” che vuol dire?Finche c’è commessa stai al sicuro!Dopo 18 mesi vado dalla concorrenza la Compaq,di Glasgow,e ci resto altri 6mesi, a 1150gbp mensili.Della tipologia contrattuale non mi sono mai preoccupato,si perche in uk il lavoro c’è e ci sono tutti i diritti,anche un sussidio che ti protegge se rimani in mezzo ad una strada!Ma poi di tutta quella pioggia scozzese ne ero stufo e che faccio?Torno in Italia,a Napoli,dove sono nato ma non per rimanerci,ma per avere una base di appoggio per cercare lavoro da qualche altra parte.E… fortuna/sfortuna dopo una settimana mi chiama un’azienda di trasporto marittimo,cercava una persona laureata che parlasse inglese… che faccio?Accetto finche trovo di meglio, tanto con una laurea, inglese, esperienza all’estero,… trovero’ di meglio in breve!
Sono 4anni e mezzo bloccato come Mr Truman che non riesce a uscire dalla sua cittadina,ve lo ricordate il film di Ron Howard?!Ho il contratto a tempo indeterminato ma con 1000 al mese senza aver mai ricevuto una aumento,un lavoro frustante e con la minaccia di licenziamento un giorno si e l’altro pure!Mi hanno spedito in Uk 4 volte, in un posto deprimente,l’ultima volta per due mesi, con preavviso di un giorno!E se non ci fossi voluto andare …licenziamento!Si perche ho una clausola sul contratto che prevede spostamenti in qualsiasi sede lavorativa,pena risoluzione del contratto!
Eccomi pronta a rispondere all’appello…
Dunque cosa dire di me:
– laurea in Economia e Commercio
– master in finanza
– sette lunghi anni di contratti a termine
– poi finalmente un lavoro a tempo indeterminato…piano piano mi sto facendo strada.
A coloro che dicono “i contratti a termine ed interinali hanno creato occupazione” rispondo solo..”i vostri figli dove lavorano e come??” non servono altre domande per scoprire che le “grandi menti” che hanno progettato ciò hanno figli e parenti inboscati nei grandi polmoni come Enel, Telecom, multinazionali ecc…
Cosa importa loro….se con il contratto a termine non hai diritti, non puoi prendere un finanziamento neanche per comprare l’auto che ti serve per andare al lavoro.
Cosa importa ai potenti (destra e sinistra …tutti uguali!!!) se non hai certezze, nè futuro…
Attualmente mi devo ritenere anche fortunata….capite…fortunata di avere un lavoro “non il mio lavoro”…questa è la realtà…
MANI PULITE?? E’ servito solo a chi è andato a fare il politico…adesso
Perchè la realtà è che nulla è cambiato..chi ha la raccomandazione ha la vita facile…chi non ce l’ha si deve accontentare delle briciole….
I POLITICI MERITEREBBERO (TUTTI RIPETO SENZA DISTINZIONE DI COLORE) CHE NESSUN ELETTORE SI PRESENTASSE ALLE URNE…SOLO UN ATTO DI TALE GRAVITA’ FORSE INDURREBBE A RIFLETTERE….
Ma non accadrà…e noi Italiani continueremo a fare le pecore dietro questi personaggi che ci prendono per i fondelli tutti i giorni…
I contratti a termine ce li meritiamo perchè nessuno di noi si ricorda del proprio contratto quando va a votare!!!!
L’unico strumento di potere che abbiamo è il voto…e noi cosa facciamo?? Ci facciamo dire “non andate a votare…è meglio”…ma vi rendete conto???
Ci siamo fatti dire dai preti di non andare a votare??? Da loro…loro che sono i padroni del 70% delle cliniche private di Roma dove si fa procreazione assistita??
RIFLETTIAMO AMICI, CERCHIAMO UNO STRUMENTO CHE CI SALVI
sono d’accordissimo sul boicottare le urne…pensate che notizia, che rivoluzione.e’ ovvio che questo e’ un sogno che non riuscirei a fare nemmeno di notte, ma sarebbe una grande ed unica protesta, la nostra protesta, la protesta di un popolo che e’ stufo di scegliere sinista solo perche’ c’e’ un nano che comanda, e che quindi non sceglie sinistra per piacere.non mi sento ne’ rappresentato ne tutelato da nessuno,nemmeno dalla religione, mi dispiace dirlo.troppe polemiche, troppo troppo , troppo di tutto…insomma non so piu’ come esprimere il mio “essere stufo” che e’ l'”essere stufo” di tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Sono una Co.Co.Pro., lavoro per una società di telemarketing. E’ vero, ho uno stipendio fisso (non dico quanto per non far ridere anche i polli) ma non ho diritto a ferie pagate (e sarebbe il meno), a indennità di malattia e soprattutto ad un contratto a lungo termine (dire “indeterminato” sarebbe chiedere troppo).
Lavoro sei ore al giorno, tranne due pause di 15 minuti ogni 2 ore di lavoro, davanti ad un pc, con un numero di telefonate da fare che può andare da una media oraria di 30/35 fino anche a 60. Non posso lamentarmi, c’è chi si rompe la schiena mentre io sto alla mia postazione, ma non sopporto chi dice che la legge Biagi tutela i lavoratori…tutela solo i datori di lavoro, che non hanno più l’obbligo di darti tutto ciò a cui avevi diritto prima della riforma.
In questo momento il potere di decidere il futuro dei giovani è detenuto dai vecchi. I vecchi se ne fregano se i giovani sono precari: trenta o quaranta anni fa erano gli attuali vecchi che subivano ciò che ora subiamo noi.
In questa logica però manca una un tassello: il progresso.
Il progresso ci da la possibilità, se ben interpretato e in base ai talenti personali, di produrre reddito riducendo gradualmente il coefficiente di manodopera, privilegiando l’intelletto.
So perfettamente che questa vita è più dura che mai, ma non possiamo lasciare le nostre speranze in balia delle capacità di un manipolo di politici. Sono le NOSTRE capacità che devono darci speranza: capacità di innovare qualcosa nel piccolo delle nostre professionalità e di rendere migliore per quanto possibile, un sistema, una rete di esperienze, un prodotto.
Se saremo capaci di apportare un vero valore aggiunto alla nostra opera, non avremo bisogno di maledire la legge biagi. Saranno coloro che dalla legge biagi traggono vantaggio a maledire noi: perchè presto li scalzeremo.
Forza!
Ciao Beppe e Ciao a tutti i tuoi Lettori!
Non sono vittima della Legge Biagi, almeno non ancora… ma conosco bene, perchè ci sono dentro da più di un anno, il mondo del praticantato postuniversitario, periodo obbligatorio per chi aspira a svolgere una professione che presuppone l’iscrizione ad un albo professionale. Io lavoro da un anno gratis, e il mio capo (nel mondo legale si chiama dominus)non pensa minimamente a elargirmi 2/300 al mese, e sottolineo la cifra. Certo sto imparando tanto, e trovo questo periodo necessario per sgrezzarsi dagli schemi universitari, però non trovo corretto che un professionista possa sfruttare il tempo e le forze – fisiche e mentali – di chi ha conseguito una laurea, solo perchè nessuna legge impone di remunerare chi svolge la pratica. E potrei portare casi di chi sta peggio di me, come chi si deve pagare le spese di trasferta, quando se ne va in giro per ragioni di lavoro, o di chi quasi quasi deve pagare per poter svolgere questo periodo obbligatorio per legge. Ma non sarà che le cose non cambiano perchè tenere questo regime fa comodo a chi ha già un titolo professionale, alimenta il pathos della distanza fra cittadini e mondo legale, e diminuisce la concorrenza fra generazioni? Cioè, tutti elementi che sono in contrasto con le esigenze del periodo e con la direzione che ha preso la società… Bene scritto questo, caro Beppe, ti saluto.
Lavoro da due anni in un’azienda.
Da un anno mi hanno spostato da contratto a progetto a contratto a tempo determinato, ma di rinnovo non si vede l’ombra. Non so se me lo rinnoveranno mai e se mai me lo trasformeranno a tempo indeterminato.
Certo, rispetto a chi è a progetto mi sento fortunato… ma vi rendete conto, ci si sente fortunati perché ad altri va peggio. Io vorrei sentirmi fortunato avendo un lavoro che mi permetta di pianificare il mio futuro.
Non posso permettermi una casa, un mutuo, perché non so se da qui a sei mesi avrò ancora il mio lavoro. E’ terribile!
E’ la prima volta in un secolo che una generazione sta peggio di quella precedente. I miei genitori stanno meglio dei loro e i miei nonni altrettanto coi loro genitori. Io sto peggio e soprattutto ho questo sensazione opprimente… non ho futuro! Non so cosa farò e come lo farò, se mai lo farò!
si kiama project management,ed è il nuovo modo in cui sarà gestita anke la cosa pubblica in futuro!
il progetto dei cocopro non deve essere un percorso con un obiettivo preciso,ma significa ke tu dei ottenere dei risultati,come vuoi tu e dove vuoi tu,e alla fine conta solo cosa hai ottenuto!
anke nel vendere le adsl nei call center…se sai farlo,puoi guadagnare parekkio,sennò fai la fame!
meglio di niente sarebbe comunque!
in un’italia ke deve competere cm tutti nella cina,scordatevi il lavoro fisso,non è + possibile!
scordiamoci cioè,non scordatevi,ke io sono uno di voi!
A mio avviso il problema maggiore è avere un contratto. Sono stato co.co.co. ed ora dipendente a tempo determinato, continuando a fare lo stesso lavoro. Le differenze sostanziali sono due. La prima è che a parità di stipendio (e forse qualcosa meno) verso maggiori contributi di prima La seconda riguarda l’esclusività dei rapporti di lavoro In qualità di dipendente, ogni volta che vai al cesso (e scusa se ti do del tu, lettore) devi comunicarlo ai “capi”. Ogni volta che qualcuno si offre di arrotondare il tuo stipendio da fame, qualcuno dice che non devi esagerare e non è giusto essere esosi. Il miraggio del lavoro fisso è scomparso ed ora anatema sulle forme di contratto atipiche. Il mio qualunquismo mi porta a pensare che al di là della forma di contratto, quello che è veramente atipico è l’inadeguatezza dello stipendio di fronte al costo della vita. L’unico “bene” ad essersi perfettamente adeguato al cambio dell’euro è lo stipendio. Prendevi 1 milione di lire? Allora ti spettano 516,193 euro. Andavi al bar a prendere una birra media pagandola anche 5.000 lire? Bene! adesso costa 3,80/4,00 euro. Questo è atipico! E allora penso che non siamo schiavi del datore di lavoro, ma schiavi di un sistema che non sa pianificare e stimare, nel lungo periodo, alternative di sviluppo economico che dialoghino tra i comparti socio-economici del paese, in cui il consumatore non viene tutelato (ma poi non siamo tutti consumatori, c o???). Il discorso si allarga inevitabilmente a macchia d’olio, ma in un Paese dove l’evasione fiscale si attesta al 30% (a detta del portatore nano di democrazia), non possiamo pensare che l’unico modo per avere sviluppo economico sia sovra-tassare i dipendenti e demonizzare i contratti atipici.
Avete mai cercato di iscrivervi in un centro per l’impiego? Andate a vedere che delirio!
Praticamente impossibile a meno di non essere un vero barbone che vive per la strada e non ha niente di niente.
Impossibile poter accedere alle chiamate pubbliche. Che sono poi quelle degli pubblici come la Regione, tanto per intenderci.
Informatevi! Andate a vedere quali sono le condizioni per potersi anche solo iscrivere al collocamento, non dico trovare lavoro…..
Sapete cosa mi ha detto l’impiegato allo sportello? Una cosa da rabbrividire….
Dopo avermi spiegato che lì ci vanno solo quelli morti di fame, gente che non ha nemmeno il domicilio, gente che nemmeno mi posso immaginare, perché è solo un modo per lo stato di “elargire” qualche posticino (comunqnue sempre e solo per qualche mese eh!) mi ha detto:
SE HANNO AMMAZZATO BIAGI UN PERCHE’ C’E’
sono letteralmente strisciato via dalla disperazione di essermi sentito dire una cosa così terribile da un dipendente pubblico di un ufficio di collocamento!!! Se lo dicono da soli.
Santo cielo, a che punti siamo arrivati???????
si kiama project management,ed è il nuovo modo in cui sarà gestita anke la cosa pubblica in futuro!
il progetto dei cocopro non deve essere un percorso con un obiettivo preciso,ma significa ke tu dei ottenere dei risultati,come vuoi tu e dove vuoi tu,e alla fine conta solo cosa hai ottenuto!
anke nel vendere le adsl nei call center…se sai farlo,puoi guadagnare parekkio,sennò fai la fame!
meglio di niente sarebbe comunque!
in un’italia ke deve competere cm tutti nella cina,scordatevi il lavoro fisso,non è + possibile!
scordiamoci cioè,non scordatevi,ke io sono uno di voi!
Beppe, non è la prima volta che posto quì, i fatti li ho già raccontati…voglio solo dirti: stampa davvero! Facciamo qualcosa!
Quest’idea provai a scriverla alla tua redazione mesi fa, ma c’era sempre una tale coda di mail che mi tronava indietro, e questo dice tutto!
Ora ancora non si vede il disastro, lo vede chi lo vive, ma tra una ventina d’anni che succederà? ieri pomeriggio ho letto tutto, ho confesso di aver pianto…per me, per il mio ragazzo, e per tutti quelli che quì hanno raccontato e loro esperienze.Io non sono un tipo che si perde d’animo, mi sono sempre rimboccata le maniche e mi sono sempre impegnata. Però dovevano chiamarmi per un lavoro da 500, e invece mi hanno chiamato per uno da 300 finto cocopro (dipendente senza diritti in realtà): 500 li devo pagare d’affitto. Mi sento così mortificata a farmi aiutare dai miei, a ben 5 anni dalla laurea.
Dobbiamo davvero cercare di agire concretamente e in maniera obiettiva, i giovani stanno pagando anni di pacchia e pravaricazione altrui.
Ci vuole più serità da parte di tutti,più determinazione e coraggio.
Bisogna tirare fuori idee concrete, sfogarsi è giusto ma bisogna anche reagire, con http://lalocomotiva.forumup.it ci stiamo provando, ma la democrazia ha bisogno di tante, tante volontà per essere effettiva.
Beppe, stampa tu che puoi.
Sono un ingegnere informatico e lavoro da anni a progetto.
Fortunatamente le mie competenze mi consentono di avere un bel ricambio di lavori.
La tariffa oraria non è malvagia ma è la precarietà la cosa che più affligge.
Non è possibile che una persona con esperienza di numerosi anni in vari ambiti non possa richiedere un mutuo ad una banca o possa proiettarsi nel futuro con serenità.
E’ uno schifo.
caro beppe e staff ,
ti invio la mia esperienza sul lavoro precario :
ho sempre svolto l’ attività di assistente bagnanti e istruttore di aerobica nella riviera di ponente fino a quando non ho conosciuto la turista che mi ha accalappiato (la mia attuale moglie )con cui ho 2 splendidi bimbi .
Poco prima della nascita del 1°genito ci siamo trasferiti a torino dove la mia consorte è residente , da quel giorno e sono passati 6 anni ho cambiato 7 posti di lavoro con contratto a termine a volte di 3 mesi , a volte 6 quando ero fortunato sostituivo una maternità ;tra ogni contratto chiaramente stavo a casa senza percepire un soldo con la paranoia di non trovare altro .
L’ assurdo è che sono sempre nella stessa azienda e che potevo ritenermi fortunato (grazie ad alcuni agganci),con me c’erano persone che venivano assunte come tirocinanti a 40 ore a settimana per 500,00 euro al mese (lo chiamano rimborso spese così non hai mutua ferie tfr insomma nessun diritto )con la promessa che poi sarebbero state assunte ,balla pazzesca per fargli fare il culo e camminare……..l’ho fatto pure io per 3 mesi , spendevo 138,00euro solo per recarmi al lavoro tra tangenziale e benzina, in tasca mi restavano 362,00 .Tutt’ora sono a tempo determinato fino a fine aprile poi bho…..ahh mi hanno detto che mi assumeranno ….voi ci credete?!
Ho 34 anni, 3 lauree e una serie infinita di corsi di specializzazione post laurea. Da 3 anni trovo SOLO Co.co.pro dove vengo pagata una miseria. Una media di 800 euro al mese. Da questi togliete 400 euro di affitto per un minuscolo monolocale (affitto in nero, ovviamente) e le spese per riscaldamento (acceso il minino indispensabile per non morire) e luce. Telefono no, non posso permettermi il canone fisso mensile. L’auto non ce l’ho, perché non potrei mantenerla.
Zero diritti: no malattia, no tredicesima, TFR, ecc. ecc.
Solo lavori sottopagati (ma di grande responsabilità! che beffa…), precarissimi, che durano qualche mese. Sempre lì a cercare il modo di tirare avanti, andare a caccia di qualche impiego.
La cosa SCANDALOSA è che nemmeno la malattia viene retribuita. Con gli stipendi da fame che ci danno anche solo prendersi l’influenza e dover stare a casa una settimana è un lusso.
E questi hanno il coraggio di dire che la legge Biagi è una benedizione! Che maledetti schifosi.
La facessoro loro questa vita infame che hanno riservato a noi.
Caro Beppe,
ho trentadue anni da compiere, sono laureato e da quando lavoro (dal 2000) ho sempre avuto un contratto “precario” prima co.co.co adesso a progetto. Di questo non mi scandalizzo perchè occupandomi di formazione professionale non solo in Italia ma a livello europeo, ho acquisito la consapevolezza che molto difficilmente i lavori e le professioni potranno diventare “fissi” ma dovranno rimanere flessibili nelle modalità organizzative e nella prospettiva, nel senso che dovremo, dalla mia generazione in poi, adattarci a cambiare spesso lavoro, cambiare aziende, stipendi e localizzazione. L’unico residuo di stato sociale che dovrebbe accompagnare questa “mobilità” è stato individuato nella così detta “formazione permanente”. Bene, se accettiamo questo stato di cose, e la “legge Biagi” ne è l’espressione radicale italiana, dovremmo indignarci peril fatto che nonostante questo stato di cose si debba pagare l’INPS e tasse come se potessimo usufruirne dei diritti (pensionistici in primis) quali gli altri lavoratori “tipici”. Nessun governo dal 96 ad oggi ha invertito le cose in quanto con i nostri soldi pagano le pensioni a chi di quel posto fisso ne dispone. NOI dobbiamo essere imprenditori di noi stessi nel fare e siamo dipendenti nel dare. Le riflessioni alle implicazioni che impone questo stato di cose sono enormi,ne vorrei evidenziare alcune:
in uno stato democratico quale “appare” il Nostro le decisioni devono essere prese dalla maggioranza: la maggioranza ha più di trentacinque anni, si tutelano i lavoratori pubblici, si tutelano le pensioni, si tutelano i parlamentari, si tutelano i mastellafassinobondipomicinoandreotticalderolibertinotti, si tutelano le corporazioni professionali ma noi, lavoratori precari siamo minoranza non organizzata e senza diritti.
Una proposta: dato che dobbiamo tutelarci da soli richiediamo indietro con gli interessi le somme versate all’INPS. Quei soldi potranno servire a finanziare la nostra imprenditorialità
Attenzione:
1) Tasso di inflazione. Media annua 2%.
Uno stipendio di 1000 EUR del 2002 oggi dovrebbe essere almeno di 1060 EUR.
Uno stipendio di 1500 EUR del 2002 oggi dovrebbe essere almeno di 1590 EUR.
Quanti hanno alzato la testa quando è stata eliminata la scala mobile?
2) Attenzione a tutti quelli che aprono partita IVA!
Chi si mette in proprio non si faccia illusioni: la pressione fiscale arriva al 45 % sicuro a fine anno. Se volesse rapportare uno stipendio netto di 1500 EUR (19000 EUR annui ) dovrebbe FATTURARE almeno 35.000 EUR in un anno! Iva esclusa!
E pregare non gli serva mai un avvovato per far valere i suoi diritti, visto che non si appoggia a categorie o sindacati.
Che l’Italia voglia abbattere le strutture assistenziali è molto grave.
Stati con pressioni fiscali leggermente superiori (50-55%) come la Svezia hanno in compenso un’assistenza sociale elevatissima: pagano anche 5 anni di sussidio (uno stipendio) disoccupazionale MENSILE alle madri!
Ciao a tutti.
Più volte ho sentito raccontare la leggenda metropolitana secondo la quale uno dei problemi italiani è che ‘mancano laureati’. Sarà! Ma poi che futuro hanno quelli che alla laurea ci arrivano?!? Merita la fatica di studiare 4 o 5 anni?!?
Mi sono laureata in Biologia più di 2 anni fa, con il massimo dei voti e nel minimo del tempo. Ma trovare lavoro sembra lo stesso un’impresa disperata.
Dopo due anni di precariato senza possibilità di futuro, ho deciso di cambiare settore, così sto facendo uno stage pagata a borsa di studio, sperando che porti qualche frutto…
Vivo a Trieste, in quella città che ama definirsi “la città della Scienza”. Peccato che un aspirante giovane scienziato per avere un’occupazione (se la trova) è costretto ad accettare umilianti contratti a progetto, con paghe ridicole, senza alcuna garanzia se non quella di poter essere sbattuto in strada da un giorno all’altro, con la paura di perdere il lavoro in caso di malattia o di gravidanza. E con il periodico stress dell’incertezza del rinnovo del contratto!
Non penso sia accettabile che un giovane debba per forza chiedere aiuto ai genitori per comprare un auto, una casa, mantenere una famiglia… come si fa a pianificare un futuro così?!? E poi c’è chi si lamenta che i giovani di oggi fanno pochi figli…
Non consola il ‘mal comune, mezzo gaudio’…
Tutta colpa dell’11 Settembre in America !
Dell’ 11 Marzo, strage a Madrid !
Ma Madrid non è in Spagna ? e in Spagna l’economia come sta andando ?
+ 3 %
mmmm c’è qualche cosa che non quadra.
Ma la crisi come mai la sente solo l’Italia ?
Berlusconi&C. LADRI e FALSI
Caro Beppe,
leggere le dichiarazioni di questi personaggi inutili mi fa veramente andare fuori di testa!
Avete rovinato il mercato del lavoro, è aumentata a dismisura la disoccupazione, avete messo in condizione la metà dei giovani di non farsi una famiglia, ma perchè dovete prenderci anche per il c..o?!?! (hai visto, ho messo i puntini come piace tanto a te).
Tutela dei più deboli? Occupazione PERMANENTE???
Ma se non so neanche più cosa vuol dire occupazione saltuaria, figurati quella permanente!
Io ho 25 anni, e l’anno scorso (a 24 anni) ho deciso di iscrivermi all’università perchè mi sono stancato di essere assunto a progetto e poi buttato via quando il progetto (il loro progetto) si è concluso; di dovermi flettere a 90 gradi in nome della flessibilità; di stare mesi e mesi senza uno straccio di lavoro.
E così ho pensato che una laurea potesse darmi una mano: forse sono stato un po’ ottimista, ma ci voglio sperare per non disperare.
E’ chiaro però che sono stato spinto ad iscrivermi all’università dalla situazione lavorativa a dir poco deprimente, perchè se avessi avuto la possibilità di trovare un lavoro normale, con un contratto vero, avrei sicuramente scelto il lavoro, più che altro per una questione economica.
Dopo circa un anno di università mi sono ormai rassegnato a eseguire lavoretti saltuari e ovviamente in nero (cercando di evitare il pensiero che prima o poi sarò vecchio e senza pensione); sono stato assunto in uno dei call center a 5 euro l’ora che tu descrivi nel tuo post, e sono stato talmente tutelato dal governo che un giorno l’ “azienda” ha deciso di dichiarare fallimento e pagare la metà dello stipendio ai dipendenti: praticamente ho lavorato gratis!
Ovviamente mi sono rivolto a un sindacato, ma a termini di legge avevano ragione loro.
E poi devo anche sentirmi dire che sono tutelato, che l’occupazione è cresciuta, che il mondo è meraviglioso ed è tutto intorno a te!!!
Almeno abbiate la decenza di stare zitti!
Birri
Ciao Borre! Che dire? Posso solo esserti vicino e dirti che io ancora non mi dispero solo perchè sto ancora studiando. Se vuoi consolarti senti la mia situazione. Due giorni fa ho parlato di nuovo in dipartimento per un possibile dottorato, anche per il fatto che la tesi sembra essere piaciuta. Le prospettive sono, se vinci la borsa di studio, 10000 l’anno per tre/quattro anni di dottorato. Dopodichè una buona parte di chi vuol fare ricerca non può proseguire. Ciò significa potenziali 800 euro al mese fino ai 28/29 anni per poi rishciare fortemente di rimanere a casa (quella casa che non ti puoi permettere). Ormani sembra che uno studi per puro piacere personale, non perchè le conoscenze possano portare un qualche contributo al paese. Comunque mi rincuoro: prima di qualsiasi decisione sul dottorato o su altre prospettive, da marzo, e per un anno, farò il tirocinio obbligatorio, per il quale non sono previsti nè borsa di studio, nè un minimo rimborso spese; anzi ho dovuto pagare 200 ..
Il prossimo anno, in sintesi, lavorando, avrò solo uscite. Dimmi tu?
Ormai le mie speranze sono in gran parte legate al 9 aprile prossimo. Se questa gente dovesse rimanere al governo, penso che, a malincuore, sarei costretto ad andarmene dall’Italia.
Un abbraccio. A presto
Anche tu rifletti prima di parlare!
Il problema sono le Aziende con la A maiuscola che lucrano e si nascondono e frenano un intero paese!
Non è la soluzione il precariato: è,si vede benissimo da questa thread, la soluzione per permettere alle aziendone sponsor di squadre di calcio di continuare a fare piu’ soldi!
Il sistema è marcio alla radice: siccome le aziende-traino grattano il fondo del barile, di conseguenza (e non il viceversa!) le piccole aziende devon odiventare complici di questo sistema.
Una cosa non si capisce: ti interessa cambiare quensto trend o no?Sembr ati basti approfittartene, ma se conosci un minimo di andamento del mercato dovresti vedere che stiamo andando a schiantarci!
Ma pensa te….
La manpower ha appena “cazziato” la mia ragazza (disoccupata) solo perchè lei ha risposto via mail ad un loro annuncio. Le hanno detto. “Singorina la smetta di mandare il suo curriculum. I suoi dati li abbiamo già. Se sarà il caso saremo NOI a chiamarla. La smetta di rispondere quindi ai nostri annunci”.
Io non ho parole…adesso non si può nemmeno rispodere liberamente ad annunci liberi….
io non ho parole…..
Non so boh…..
Se questa è l’intenzione o la metodologia con la quale si applica la legge Biagi, allora i casi sono 2:
O ELIMINARLA COMPLETAMENTE
O METTERE UN ENORME NUMERO DI PALETTI AL SUO UTILIZZO.
La mia è una storia come tante fatta di cococo, periodi di disoccupazione e da stage senza prospettive in questo paese senza prospettive!
Ma il problema non è solo di noi precari….
Se gli stipendi sono da fame allora forse forse i consumi scendono e l’economia si blocca ed infatti si è bloccata!
Oggi l’imprenditore deve scegliere se assumere tra un contratto a tempo indeterminato, costoso e pieno di garanzie/rigidità, oppure con questi contratti fantasiosi….e così finisce che “preferisce” la seconda opzione cosicchè non ci sarà nessuno a comprare i suoi prodotti.
Mi immagino che dirà il portatore nano di democrazia, se e quando, si degnerà di leggere queste storie, dirà “Anch’io una volta sono stato precario”…non lo sei stato mai precario ma forse da aprile lo sarai un po’ di più…ciao silvio!
Il Nano è stato precario ma … con il papà dirigente (!!??##) di banca rasini (prova a cercarla su google)
La conosco la banca rasini….è una di quelle banche che se i rapinatori ci entrano, subito dopo scappano via dalla paura!!!
Ciao, sono Marco da Latina, 25 anni, Tecnico informatico. Lavoro dal 2001 come precario, idem per la mia ragazza. A settembre ci sposiamo. Non possiamo mica aspettare che lo stato o il mondo del lavoro ci serva la bella vita su un piatto d’argento, ma almeno uno dei 2 con il posto fisso sarebbe quanto meno auspicabile. Ciao.
Non posso che ribadire.
PRECARI DI TUTTO IL MONDO UNIAMOCI.
Il vero sindacato siamo noi. ————–>SCIOPERO GENERALE
Volevo rispondere al Sig. Morini dicendogli che sicuramente lei deve essere una persona molto fortunata, non so in quale area dell’Italia viva ma non credo nel Sud.
Ho 35 anni sono scritto nelle liste di collocamento dal 1985,ho fatto gli studi di musica ed ho due diplomi di qualifica in informatica (Web Master avanzato e Web Designer)sinceramente ho accumulato nella mia vita forse 3 mesi di marche,raggiunte a metà degli anni ’90.Assunto con contratto a tempo indeterminato ma con la clausola di firmare la lettera di dimissioni prima di firmare il contratto.Non so se lei con gli studi che ha fatto avrebbe accettato di trasferirsi a 1000 km da casa per andare a fare lo sguattero generico per 5 l’ora ,alloggio pagato(un container nel cantiere con pericolosissima stufa a gas ed acqua calda per i primi 5 arrivati nelle docce).Nella speranza che con questi nuovi contratti cambiasse qualcosa,ho inviato il mio curriculum presso varie agenzie di lavoro e dopo circa 4 anni sono stato chiamato a fare il portalettere con un contratto di 36 giorni,si non i tre mesi ma solo 36 giorni(era una zona di consegna al limite delle possibilità umane,una zona di campagna senza vie,numeri civici e cognomi sui pochi citofoni che erano funzionanti),le persone che avevano avuto quella mansione prima di me con contratto trimestrale erano scappate anche perchè il portalettera ha delle responsabilità per la posta non consegnata.Evviva la flessibilità, ero il quinto arrivato sulla zona.La mia fedina penale è pulita,ho studiato,ho piene facoltà fisiche eppure io non lavoro,un mio amico ha fatto due anni in penitenziario, con la legge per il reintegro nella società degli ex detenuti lavora.Cosa dobbiamo fare noi giovani più sfortunati del sud Italia? Diventare tutti potenziali malfattori,autodenunciarci per poter andare in galera con la speranza che dopo ci reintegrino offrendoci un posto di lavoro?La mia compagna è laureata da 9 anni in scienze bancarie corsi a volontà non ha mai lavorato Grazie Silvio!
Giovanni, 24 anni
Laureato a pieni voti
Master nel più prestigioso ente italiano in materia
Attualmente lavoro come consulente per la modica cifra di:
500 al mese (gli sfruttati operai cinesi prendono quanto me…)
Ma lo vogliamo o no sbattere fuori da Montecitorio questo governo che in 5 anni è riuscito a farci tornare indietro di 50. Siamo lo zimbello dell’europa, gli altri paesi stanno uscendo lentamente dalla crisi mentre a noi, con quel contenitore di “rifiuti organici” che si chiama televisione, che ci rincoglionisce con i suoi grandi fratelli e fattorie varie, ci fa credere che tutto va bene. Siamo veramente alla frutta ragazzi, anche se non ne sono molto convinto anch’io, ad aprile farò il mio dovere di cittadino, se non altro per non vedere più Berlusconi & company.
Mi aspettavo e lo aspettavo un post del genere,bhe che dire io sono di Salerno e mi sono trasferito a Milano 5 mesi fa’ lasciando tutto (ed e’ stato un dispiacere molto grande) per continuare a studiare e a mantenermi visto che i miei non potevano (perche’ la “ricchezza” dell’euro ci ha distrutto).Ho tovato chi mi offriva uno di questi contratti e per iniziare dato che nulla avevo, ho cominciato a lavorare prima per una banca, poi per una nota ditta di servizi telefonici(che tradotto dal grillese il significato e pressappoco,”uomo,e telometto dietro”)offrendo servizi informatici di help desk.Non abbiamo ferie,malattie,siamo trattati una mer….mmmhhh male (sotto il profilo umano e psicologico), imbrogliano sui conti facendoci firmare dei rapportini che sono fatture di trasferta (non so cosa ci guadignino ma penso che possano scaricare l’iva a fine anno),e non ho permessi studio (tra l’altro per come sono organizzate le universita’ dopo la legge moratti ci vorrebbe un post a parte).Mi fanno ridere quando dicono,e fanno finta di meravigliarsi “perche gli italiano non fanno piu’ figli e’…….come mai?” ma se a malapena mi mantengo io.Senza contare che poi non abbiamo opportunita’ di crescere professionalmente perche’ non ci fanno ne corsi e ne nulla.
E me li devo subire in tv che dicono le loro cazzate e io che cerco di fare qualcosa per il mio futuro lottando in tutti i modi e non ci riesco….non ci riesco,ma come si deve fare mi stanno facendo passare anche la curiosita’ per tutto mi deprimono,perche’ sono patetici,tristi, hanno tutto ma non hanno nulla….la mia unica sperenza e che un giorno arrivi una persona giusta e con buon senso che non faccia le cose cosi per far vedere ma le faccia con intelletto e raziocinio.ciao a tutti e continuiamo a sperare sono sicuro che un giorno le cose cambieranno.
Buon giorno a tutti,
chiedo una conferma… non avete l’impressione che tutta la classe politica italiana segua un unico filo conduttore quello del TAPULLO (per chi non è genovase Tapullo: espressione dialettale che indica il mettere una pezza trovare una soluzione momentanea ad un problema al fine di non rimanere in una situazione di stallo)i nostri politici non vedo oltre il loro naso.
Ci propinano discussioni su i problemi creatisi al momento facendo bere agli sprovveduti soluzioni di altaingegneriapirofantasupereconomicogiuriticolegaleingarbugliatiramolla e alla fine non ti risolvono mai la situazione che ha generato il problema in modo che questo non si ripresenti più.
Il perche sono semplicemente una massa di nulla facenti beatemente rincoglioni dalla banbagia in cui vivono.
si svegliano tutti insieme solo quando hanno un tornaconto personale di portafoglio ma mai quando c’è da stare dalla parte del cittadino comune.
non credete mai alle parole di un politico di qualsiasi parte esso sia quando perche in una cosa sono uguali tutti; se si chianano per baciare un banbino è perchè gli rubano le caramelle.
a lavorare dipendenti
Luca Morini, io metodi di lavoro simili li conosco da 16 anni… non hai preso un gran che sai?
Certo è un buon compenso, non tanto buono per un ingegnere però: eh sì perchè 15000 EUR lordi in 6 mesi sono meno di 1400 EUR netti.
Preparati a pagare 6000/7000 EUR tra IRAP,IRPEF,INPS e comemrcialista entro 12 mesi…. IVA esclusa!
Ma che cazzo stai dicendo SANTONI??
15000 euro lordi sono pochi per un ingegnere appena laureato????
Ma sei fuori??
Ma che cosa dici???
Sai quanto sono netti??? 1750… li so fare i conti nelle mie tasche… nelle tue no… ma nelle mie sicuramente sì…
Non ho bisogno del commercialista…
Sono intelligente da fare tutto da me… non ti credere…
A proposito di SCHIAVI MODERNI..
leggendo il trafiletto non possiamo fare a meno di cedere al richiamo della tastiera e rendere partecipi i lettori del blog su ciò che sta accadendo in TIM/TELECOM.
Chi non ha ricevuto almeno una volta una telefonata sulle nuove promozioni commerciali? Siamo noi; coloro i quali chiamano dalla mattina alla sera tutta Italia per vendere/svendere servizi al fine di raschiare il barile e arrivare dall’altra parte (come dice Beppe). Il telemarketing, l’outbound, il logorante lavoro della cuffia per arricchire chi, pieno di debiti, cerca disperatamente di racimolare il possibile e l’impossibile.. e di far apparire un’azienda in declino come fiore all’occhiello di un’Italia ormai in balia di banditi legalizzati.
Dal 2001 al 2005 sono sparite dal gruppo circa 40.000 persone a causa di licenziamenti ed esternalizzazioni. Ma c’è di più. Siamo oggi 10.000 dipendenti TIM e 60.000 Telecom; alla fine del 2006 ci sarà 1/3 del totale inquadrato come operatore di call center: gli “schiavi moderni”.
Un processo già avviato. Basti pensare ai due scriventi che se prima svolgevano mansioni specialistiche e specializzanti, ora, di punto in bianco, si ritrovano demansionati, dequalificati e buttati in anguste sale come polli in batteria, polli che parlano ed hanno una cuffia sul capo: il “collare del nuovo millennio”.
Faremo compagnia ad Irlanda e Romania con una classe lavorativa fatta di cervelli congelati, stralaureati, acculturati, giovani e curiosi, per riempire le tasche di usurai in piena regola che stroncano lo sviluppo socio-economico.
Siamo ormai un paese di lavoratori sotto pagati facenti parte di società costituite da mezza testa e mezza cuffia..
Questo post-it vuole alimentare il move-on nostrano fatto da gente che ha tanti grilli per la testa ma poche speranze di contribuire allo sviluppo dell’Italia. Speriamo che questo move-on prenda le sembianze di un elefante nel senso della grandezza e non del complesso.
Grazie.
Paolo e Luisa
Ho 22 anni è impossibile per un figlio di ferroviere in pensione andare all’ universita senza pensare ad altro.Devo perforza di cose lavorare, un lavorettino part time per guadagare qualcosina.Fino a oggi ho cambiato 5 lavori uno più deprimente dell’ altro; in primis il call center per telecom durato 1 settimana.Contratti a co.co.co. dove prendo 200/250 euro al mese,(che finiscono in 10 gg)e in più al momento di andarmene non ho nemmeno uno straccio di liquidazione.
P.S. L’universita non privata oggi costa 2000 euro l’anno!Esclusi i libri naturalmente.
Per la serie , sei nato povero?Ci rimarrai.
Ciao Davide sono Daniele di torino e t capico perfettamente.. sono nella tua stessa condizione..io studio ingegneria aerospaziale. Se t puo aiutare pensa che tutto cio che stai facendo lo stai facendo DA SOLO! Tutto quello che hai in mano è TUO! Deve inorgoglirti il fatto che in un certo senso ti stai costruendo la vita con le tue mani..Mi raccomando, teniamo duro..sempre piu spesso mi rendo conto che chi vive bene l’esperienza universitaria è proprio chi ha i soldi.. perche ha tempo per studiare e tempo (e denaro) per divertirsi cosi tutto è al suo posto. Ma noi dopo lezione, c’è lo studio, poi il lavoro, poi gli amici.. sempre che tra benzina, bollo, assicurazione e tasse universitarie ci rimangano 5 euri x andare al cinema il lunedi..senza cadere nella tentazione di scaricare tutto con DC++.. FORZA DAVIDE!
è da quando il governo offre i suoi incentivi alle aziende che devono assumere che è diventato difficile lavorare per chi ha superato una certa età. avere più di trentadue anni e non aver maturato alcuna significativa esperienza di lavoro equivale a disoccupazione o lavoro nero.
è da quando ho finito gli studi che mi vedo chiudere le porte in faccia per via dell’età. per la maggior parte dei corsi di formazione l’età massima 25, per i contratti di apprendistato credo idem, per il resto dei contratti di formazione o altro 28 e 32. una donna che è uscita dal mondo del lavoro a 29 per scegliere la famiglia e vuole, dopo aver cresciuto due bambini piccoli (il marito e il figlio)ritrovare un po’ di indipendenza economica e quindi un po’ di dignità (visto che a fine mese non si arriva con un solo stipendio già senza spese extra…divenute ormai un sogno italiano), si scontra con una chiusura totale da parte delle aziende ed è costretta ad adattarsi a lavori come donna delle pulizie, per esempio.
Perchè i politici non fannno come una volta comizi in tutte le piazze?
aspetto con ansia un discorso autoimmolante del portatore nano. andrò con la busta della spesa contenente uova marce, pomodori belli maturi, insalate e cavolfiori. Mi costerà un pochino ma vuoi mettere la soddisfazione….
Lavoro da 7 anni nel call center della wind. Ho visto trasformare il mio contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, questo si; ma part-time ero e part-time son rimasto. Nella mia città (Napoli) la situazione è drammatica; io magari posso contare su un lavoro stabile ma il mio stipendio non mi permette di acquistare case, accedere ad un mutuo, costruirmi una famiglia ed un futuro sereno. Sono prossimo ai 30 anni, quanto ancora dovrò aspettare ?
Ciao Beppe!
Il mio caso è molto piu’ semplice!
Ho 28 anni e stanco di vedermi proporre contratti Co. Co. Co. a 900 al mese (alla mia ragazza neolaureata con 110 e lode solo 650) ho deciso di emigrare all’estero.
Dopo soli due anni in Lussemburgo ho un lavoro (contratto chiaramente a tempo inderterminato) mi sono sposato e comprato un mio appartamento.
In Italia non lo avrei potuto fare neanche in 15 anni!
L’italia mi manca (perché qui piove sempre) ma una sicurezza nel lavoro aiuta tanto a vivere in modo giusto.
Sono contro la fuga dei cervelli all’estero (il cervello in questione non sono io) ma ogni tanto bisogna ribellarsi alle prese in giro.
Cordialmente
Federico Lomartire
Ps. Se rivince il Cavaliere alle elezioni mi faccio Lussemburghese!!!
Ciao a tutti,
sono laureata da due anni…ma non è bastato…ho conseguito un master…ma non è bastato….ho fatto uno stage….ma niente…ne ho fatto un altro….e adesso ad ogni colloquio che sostengo cosa mi dicono?….”Il suo curriculum è molto valido, le proponiamo quindi uno stage di tre/sei mesi, retribuito (che culo…) finalizzato ad una assunzione…” che gratificazione ragazzi.
Dimenticavo, per portare a casa qualcosa lavoro in un call center con contratto a progetto e per 8 ore al giorno rompo i cosidetti alle persone, prendondomi ingiurie continue…una soddisfazione dietro l’altra…fortuna poi che dall’alto del suo metro e 50 qualcuno ci garantisce ancora una volta un milione di posti di lavoro assicurati…
Stimatissimo Signor Beppe Grillo, sono una signora di oltre 40 anni che vive di precarietà da 15 anni, dopo averne lavorati diciassette ininterrottamente , essendosi permessa una gravidanza , non le dico cosa ho passato nel corso di questi diciassette anni, quando parlano del mobbing (che diversi anni fa non era ancora in uso), ora con il figlio quattordicenne ed un altro di nove anni cerco lavoro….. pura utopia,
chi riesce a lavorare secondo me lo deve fare solo per garantire stipendi e privilegi a chi si è sistemato con raccomandazioni o ruffianate varie, la cosa non mi turba più di tanto con quello che ho passato, ma che futuro aspetta i miei figli ?
Ok allora iniziamo … dopo 10 anni di università durante i quali alla laurea sono seguiti specializzazione, dottorato, post e contratto COcoco glielo data su’ dal momento che la ricerca neanche fine a se stessa ma meramente vuota chiama raccomandazioni, mano longa e quant’altro, i fondi richiesti e investiti per questo nulla sono tanti e potrebbero sfamare un intero paese del terzo mondo … vabbé torniamo a noi. Ovvio a 30anni legge Biagi appena passata chi ti prende più: le agenzie interinali puntano sui giovani (meno di 28) e in più ho l’aggravante di essere una donna: io allora che faccio che sono adesso a metà del guado tra i 33 e i 40 mi sparo??? Per acquisire una professionalità spendibile ho dovuto intraprendere un corso informatico della regione a numero chiuso (dove si entra per il rotto della cuffia quando chi è stato raccomandato non si presenta e i soldi investiti devon essere necessariamente spesi): 1200 ore praticamente un lavoro! Neanche a dirlo durante quell’anno ho dovuto arrangiarmi con l’aiuto dei miei dato che non avevo il tempo per fare qualche lavoro di ricapo. Morale? Ma che professionalità spendibile! Vivo di coco pro senza garanzie (malattia soprattutto) mi pagano solo i gg in cui lavoro. Risultato?
pago un affitto a Bologna che è oltre la metà del mio stipendio spese escluse OVVIO e pianificare una vita futura è praticamente impossibile …
grazie Silvio!
Ah già che ci sono caro presidente del consiglio poi mi piacerebbe sapere qual’è quella “stragrande maggioranza degli italiani che POSSIEDE UNA CASA DI PRORIETÀ”
vabbé ho capito mi sa che è un altro dei sondaggi indetti dalla società americana che hai ingaggiato per le prossime elezioni …
non ho parole …
Bravo, adesso che hai fatto il grande passo sai come funziona un’azienda; ora immagina che ci sia un brave periodo in cui le cose ti girano un pò meglio (ma la cui durata non sei in grado di valutare) in cui ti farebbe comodo un collaboratore. Lo prendi. Tra costi fissi e pagamenti a babbo morto rinunci spesso al tuo stipendio per saldare puntualmente il suo e ti fai in 4 per continuare trovare commesse per giustificare la sua presenza.
Adesso, per lui, la grande azienda sei tu, sei tu il profittatore che non VUOLE garantirgli un futuro!
Rifletti prima di sparare. Se siamo in 4 e abbiamo 2 polli un pollo a testa non ce lo possiamo mangiare. Se ti accontenti di mezzo benvenuto, senno a letto senza cena!
ciao beppe sono un ragazzo di 33 anni e lavoro in una ditta con un contratto a tempo determinato da tre anni sono entrato col sesto livello e li sono rimasto pur facendo dei lavori di livello superiore addirittura un anno fa avevo preso uno scatto di anzianita ma poi a novembre mi è scaduto il contratto e dopo un mese mi hanno riassunto ma avendomi liquidato prima ho perso anche lo scatto faccio presente che lavoro specialmente la notte e i festivi per mille euro al mese come puo una persona farsi una famiglia?
E’ vero, l’occupazione non è reale, troppi sono i precari che non possono fare progetti futuri concreti, ma non credete sia facile mettere daccordo tutti… La legge pensa di più ai datori di lavoro? Se in qualche modo non li tuteliamo vanno tutti all’estero, dove pagano meno e hanno meno vincoli… Finchè a livello mondiale non ci saranno le stesse condizioni, sarà sempre problematico fare leggi che accontentino tutti.
Attualmente loro hanno il capitale, loro ci danno lavoro (cocococ piuttosto che a tempo indeterminato), ma attualmente non abbiamo scelta, senza di loro saremmo tutti disoccupati.
Non sperate troppo nella sinistra, io ormai non credo più a nessuno, concordo con Grillo che siamo costretti a scegliere tra “i peggiori e quelli un pochino meno peggiori” (anche se Grillo ultimamente mi sembra un po’ di parte…). Alla legge Biagi hanno lavorato molti esponenti di sinistra, non pensate che loro siano meglio, non hanno idee in comune (Rutelli, Mastella, Bertinotti, No Global, Pannella, Pecorario Scanio ecc.).
Vi parla un impiegato che prende 1036 euro al mese, che avrebbe interesse come voi ad essere tutelato di più, ma che si rende conto che la situazione “reale” è complessa, e che l’Italia per guarire ha bisogno che i politici di oggi spariscano (insieme ai vari Ricucci/Tronchetti/Fazio ecc.).
il mio post era in ripsota a quello di Marco Barry 22.02.06 13:22
ciao,
mi chiamo gigi, ho 34 anni, una laurea in ingegneria, due lingue, un master in direzione aziendale e faccio il cassiere in un grande magazzino, ovviamente a tempo determinato!
…l’unica cosa che posso dire è che non credo molto nel sistema italietta, a mio avviso troppo sopravvalutato.
la mia unica consolazione è l’economia della conoscenza….ma sembra stanti a concretizzarsi.
esperamos!!!
buona giornata
ciao
se ti può consolare
anch io sono all incirca sulla tua stessa posizone
laureato in scienze politiche, specializzato sui fondi ue e, attualmente, sullo sviluppo sostenibile..2 lingue..ecdl..
eppure
ho fatto x 3 anni il cassiere in un supermercato a tempo determinato e part-time, con la prospettiva di cerscere diventando popodimenoche un apprendista cassiere x 4 anni!
Sperimao cambi qualcosa
🙂
Sono nato nel 1968 e non ho un lavoro, o meglio, non ho una vita soddisfacente dal punto di vista economico nonstante lavori tutti i giorni oscillando (altro che flessibilità, sembro un pendolo) da un lavoro a un altro compreso il sabato ela domenica per 700 euro al mese. Se qualcosa non va nell’economia della persona è quasi scontato che tutto vada a rotoli. Non posso realizzarmi nella professione (mancanza di attrezzature, spazi, occasioni di viaggio, aggiornamenti professionali ecc) e neanche nella vita privata e affettiva (avrei la casa dei genitori al sud, ma non ci posso stare perchè non c’è lavoro, neanche cocopro). La situazione è catastrofica, ma la cosa che fa davvero sconfortare è la solitudine che vivo da precario quasi quarantenne senza presente nè futuro. Una solitudine rabbiosa e impotente. A Bologna mi tengono cocopro e devo ringraziarli perchè, dicono, se me ne andassi io ci sarebbe la fila a sostituirmi. Vivo sotto la soglia della precarietà e mi tengono in piedi solo i sogni. Il mio grido è muto.
–>Precari di tutto il mondo uniamoci!Il sindacato migliore siamo noi!
ti sorride la vita vero?
hai un tetto sulla testa e la tua realtà finisce con lo steccato del tuo giardino…
chi ha problemi è un piangi piangi e chi alza la mano è un rompiscatole…..
beh c’è molta gente stupida che pensa che le cose possono andare un po meglio per tutti…
ma tu ovviamente rientreresti nella categoria di quelli che dovrebbero avere un po meno per stare meglio tutti…. è questo che ti urta?
Lavoro da circa 8 anni nel campo informatico.
Negli ultimi 5 anni ho lavorato alternativamente un anno si ed uno no… con la conseguenza, a 32 anni di età, di non essere riuscito a mettere da parte neanche un euro!!! Grazie Co.Co.Co. & Co.
Ad oggi gli stipendi sono relativamente bassi, per tecnici ultra specializzati che spendono somme astronomiche per corsi vari (2000 / 3000 euro a botta!!!) i quali sono necessari per una carriera dove si deve nper forza essere sempre aggiornati sulle varie tecnologie in uso.
Ad oggi i contratti che si trovano parlano solo di partita iva o progetto a 3 o 6 mesi.
Ad oggi l’euro ci ha DIMEZZATO il potere di acquisto, grazie ad un controllo sui prezzi a dir poco comico.
Ad oggi ancora non sono in grado di poter vivere da solo e crearmi una famiglia senza dover poi, per questo, fare una vita di clausura (e siamo nel 2006 !!!).
Volli, volli, fortissimamente volli ma alla fine chi sceglie l’estero sembra faccia la cosa migliore… costi della vita molto più bassi, maggiore facilità nel trovare occupazione e con stipendi molto più alti.
VITTIMA DELLA LEGGE BIAGI
Ciao Beppe!
Mi chiamo Stefano ed ho quasi 21 anni. Mi sono diplomato come perito informatico due anni fa e fortunatamente ho trovato subito lavoro come programmatore in una piccola azienda Srl di quattro dipendenti con un CONTRATTO DI APPRENDISTATO DI 3 ANNI E MEZZO (vedi legge Biagi). All’inizio il lavoro andava bene, ma poi è cominciato a calare (molto discutibile…) ed io, ultimo arrivato, sono stato costretto a INTERROMPERE il contratto dopo solo 15 MESI, non potendo così conseguire la mia qualifica di analista/programmatore.
Ora sono DISOCCUPATO da un mese e mezzo, ho inviato CURRICULUM VITAE a tante aziende, ma fin’ora NESSUNA RISPOSTA! Molto probabilmente presto sarò costretto a cercare qualcos’altro, sempre se quel “qualcos’altro” io riesca a trovarlo.
SE NON CI FOSSE STATA QUELLA LEGGE IO ADESSO SAREI ANCORA IN QUELLA DITTA E TRA 2 ANNI E MEZZO AVREI OTTENUTO LA QUALIFICA DI ANALISTA/PROGRAMMATORE. NON E’ ANDATA COSI’! CERCHERO’ LAVORO ALL’ESTERO…
Grazie Beppe!
Condordo,
addirittura x le statistiche made in Usa, basta che uno lavori solo 2 ore al mese, mentre in Italy x esser occupati, sempre statisticamente, basta 1 settimana al mese!
Vedete come basti “influenzare”le statistiche x corrompere la realtà!
Che schifo…
Altro che riforme..
qui c vorrebbbero una due cento mille rivoluzioni…
Ciao a tutti, lavoro in un’agenzia di pubblicità di Milano. Da 5 anni sono assunto con un contratto a progetto, pur facendo e continuando a fare una vita da impiegato. Arrivo e vado via tutti i giorni alla stessa ora. Non ricevo buoni pasto, di nessun tipo. Quando c’è un progetto da finire si deve rimanere ad oltranza a volte anche fino alle 21.00, (di straordinari pagati neache l’ombra) ma il giorno dopo bisogna essere in ufficio alle 9.00 in punto, se no ti stracciano i maroni per tutta la giornata. Mi viene pagata la pensione al 10% del mio stipendio (il restante 20% ce lo dovrei mettere io, che guadagno 1200 euro netti). Quando me ne andrò (o quando mi cacceranno, lo possono fare in qualsiasi momento) non percepirò nessun tipo di liquidazione. Mi dite che cosa c’è di bello a lavorare così??? Non mi posso comprare una casa (quasi nessuna banca accetta un mutuo stipulato da un collaboratore con contratto a progetto) e quindi devo rimanere in affitto (600 euro mensili) nella mia casetta, ovviamnete mooolto fuori Milano (dove i prezzi per un bilocale si aggirano intorno agli 800-1000 euro). Ho una moglie che aspetta un bimbo, fatichiamo ad arrivare a fine mese, e tutto grazie alla Legge Biagi. Che bella l’Italia, che bello lavorare in tutta questa precarietà, sapendo che ci sono statali che guadagnano 1300 euro mensili, 10 euro di buoni pasto ogni giorno, nonchè ricevono regali vari fatti da clienti…quelli che lavorano all’INPS sanno a cosa mi riferisco!
Caro Beppe, come sempre hai ragione. Il problema è serio.
Quel che mi chiedo allora è perchè non apri una grande azienda con migliaia di dipendenti a tempo indeterminato con salari finalmente adeguati al costo della vita reale.
E magari perchè nella stessa azienda non produci le tue ormai celebri automobili ad acqua, ecologiche, biodegradabili e con chissà quali altre qualità.
Hai tante belle idee e tanti sostenitori, un po lamentoni magari, ma sicuramente pronti a rimboccarsi le maniche per per imbarcarsi con te in quasta impresa.
Cosa aspetti, e soprattutto cosa aspettano tutti i piangi piangi di qui sotto ad esimersi dalla loro triste condizione di “schiavi moderni” a tirar su belle imprese, sane e competitive, dove i loro collaboratori ed essi stessi non dovranno più subire il peso della precarietà.
Buon lavoro a tutti!
BRAVO BEN DETTO
qua si fanno solo un mucchio di chiacchere
…forse hai ragione… ma ti auguro di non trovarti mai nella merda fino al collo, quando non hai molte possibilità ma in compenso una paura fottuta!
Io non credo che tutti quelli che si lamentano siano dei piagnoni e anche che ci siano dei problemi non risolvibili soltanto con la buona volontà. Lo sappiamo tutti non è facile trovare una soluzione a queste questioni ma non le troveremo certo disprezzando e irridendo chi non ha la fortuna che probabilmente hanno altri!
Ciao a Tutti
Volevo dire la mia se permettete?
E mai possibile che un lavoratore qualificato raggiunti i 49 anni di età , non riesce piu a trovare lavoro? tra legge Biagi, e le menate varie ” le risposte che ti danno sono queste :
“Lei e troppo qualificato non possiamo pagarla”, oppure cercasi persone massimo 35 anni di età,
COME FACCIAMO A VIVERE NOI CINQUANTENNI? ITALIANI-E NON SONO SOLO IO…ACCIDENTI MI DOVO ALLENARE ANCHE IO , DOVRO’ INPARARE A LAVARE VETRI ….A RUBARE NON SONO CAPACE…
@ matteo conti:
Mi pare che siano in molti qui ad aver detto più volte che sono disposti benissimo ad andare all’estero a lavorare. Riguardo alle congiunture economiche, non mi pare che l’Italia viva un sitema economico proprio, però mia sorella in Irlanda il contratto a tempo indeterminato, a 1800 euro al mese, l’ha trovato. E lei lì a Dublino, conosce molti altri ragazzi italiani, che qui avevano solo le prospettive di lavoretti sottopagati, per 2-3 mesi, nonostante tutti gli sforzi fatti per laurearsi, e lì hanno trovato una returibuzione e un trattamento adeguato.
Io sto per laurearmi in Scienze e Tecnologie Informatiche, e se mi permetti, dopo aver pagato per quasi 5 anni tasse di 1700 euro annuali, dopo essermi fatto il c..o sui libri, tra progetti, tirocini, tesi e esami vari, non ci penso nemmeno ad andare a lavorare in un call-center a dire “Buongiorno/Buonasera, sono Franco, la chiamo per conto di XXXXX, le vorrei illustrare le nostre fantastiche proproste…”, in più per prendere 400 euro lordi ed essere trattato come l’ultimo degli st….i!
Se io vado all’estero, sono soldi che lo stato ha investito sulla mia istruzione, e che non rivedrà mai più! Non mi sembra un comportamento intelligente. E’ ora di svegliarsi!
anche a me veniva freddo a vedere queste persone.
poi lo sono diventato anch’io. e non me ne pento.
non c’è un altro modo per restare a galla.
inutile dire che è colpa del sistema e stare qui a lamentarsi, è come dire piove governoladro…
io ho avuto la fortuna di disilludermi in tre mesi dodici anni fa, per cui oggi me la passo discretamente. pero’ non ho solo lavorato sodo, ho accettato mille pali nel culo quando era ora, e qualcuno molto più piccolo anche oggi. è la vita, benvenuto.
pero’ sempre con la consapevolezza che se tu oggi mi mettevi un palo nel culo, io già stasera invece di dormire stavo studiando il modo per non avere più a che fare con te, non so se mi sono spiegato.
non si chiede giustizia, che serve a poco, ma ci si ingegna per non dover essere più costretti a prendere pali nel culo.
quando lavoravo da uno squallidone che mi cazziava perchè usavo i computer dell’ufficio in pausa pranzo per farmi altri lavori miei, ho ingoiato il cazziatone, ho rinunciato alle vacanze, mi sono comprato un portatile e ho continuato a farmi i miei lavori in pausa pranzo, al bar..
dopo un anno ho potuto dire allo squallidone “ciao arrivederci” e non rimpiango quell’agosto passato a lavorare del 1996, perchè se avessi scelto il mare invece del portatile forse oggi sarei ancora lì, a 600 euro al mese a sperare che la società mi rendesse giustizia.
poi sicuramente ci va anche tanta fortuna, ma bisogna anche andarsela a cercare con una fatica immensa, di questi tempi. Non c’è più il sistema di vita dei nostri genitori, con lo stipendio sicuro a fine mese e il lavoro di routine.
Che ci piaccia o no oggi è così.
auguri
mi occupa professionalmente del mondo del lavoro, e ti assicuro che la legge biagi è il peggio che il nostro legislatore potesse concepire. D’latra parte il principio da cui parte non è il lavoratore al centro della tutela, ma l’azienda, il datore dilavoro.
La legge ha solo prodotto, incertezza, precariato ed assoluta possibilità di tutela del diritto dei prestatori di Lavoro. La legge Biagi come concita va subito modificata o addirittura abrogata.
La cosa meravigliosa e’ che lavori 9/10 ore al giorno e vieni pagato per 6, il tutto alla luce del sole e senza il minimo controllo e non si tratta di minoranze ma della stragrande maggioranza dei lavoratori, in questo modo il padrone si ingrassa e l’economia va’…..
Grazie Silvio!
La flessibilità è stata introdotta per uniformare il mercato del lavoro italiano a quello dei paesi dominanti, leggi gli Stati Uniti, dove basta che uno lavori un solo mese all’anno ed è considerato un “occupato”.
Per questo nelle statistiche risulta sempre che UK e Usa hanno una disoccupazione molto bassa. Vedrete, tra un po’ anche da noi diranno: “vedete, abbiamo ridotto la disoccupazione!”.
Ma è solo un gioco di prestigio.
Ragazzi, la sinistra italiana fa schifo, ma la destra è anche peggio, per cui se vogliamo avere almeno una minima speranza che le cose cambino… votate per PRODI, che almeno è una brava persona.
Per quanto mi riguarda, chiunque governi, le cose da fare in Italia sono le seguenti:
1) Investire sulla scuola pubblica, per riqualificarla, con corsi per gli insegnanti, investimenti nelle strutture, tagliando i finanziamenti alle scuole private, che devono reggersi solo con le loro rette.
2) Raddoppiare la quota del PIL destinata alla ricerca scientifica, che è il futuro di un paese
3) modernizzare il sistema giudiziario e snellirlo, per evitare le cause civili che durano vent’anni
4) Investire nel sud in infrastrutture utili: acquedotti, strade, ferrovie, intervenendo decisamente sul tema della criminalità.
Favorire la localizzazione di imprese italiane e straniere, con incentivi di tutti i tipi.
5) Favorire la ricerca scentifica anche per le piccole imprese, creando consorzi pubblico-privati
6) tenere fuori l’Italia da qualsiasi operazione militare all’estero
7) siccome oggi nessuno controlla più nulla, riattivare i controlli statali ecc. nei settori sanitario e scolastico, per verificare il funzionamento delle strutture e sanzionando duramente ogni abuso
8) investire nei trasporti urbani, snellendo le pratiche per la realizzazione delle reti di metropolitana nelle grandi città
9) Incentivare l’energia solare termica e fotovoltaica, pianificare la costruzione di centrali eoliche nelle zone più ventose ecc.
Condordo,
addirittura x le statistiche made in Usa, basta che uno lavori solo 2 ore al mese, mentre in Italy x esser occupati, sempre statisticamente, basta 1 settimana al mese!
Vedete come basti “influenzare”le statistiche x corrompere la realtà!
Che schifo…
Altro che riforme..
qui c vorrebbbero una due cento mille rivoluzioni…
Hai perfettamente ragione ma per fare tutte queste ci vogliono un sacco di soldi. Quindi:
1) O ci aumentano le tasse a dismisura
2) O i nostri cari parlamentari tagliano i milioni di benefit a loro favore (e dei loro amici…e degli amici degli amici) e dei dipendenti statali.
Vorrei fare solo delle annotazioni sui tuoi punti
1)”Investire sulla scuola pubblica, per riqualificarla, con corsi per gli insegnanti, investimenti nelle strutture, tagliando i finanziamenti alle scuole private, che devono reggersi solo con le loro rette.”
La scuole private (legalmente riconosciute) in realtà svolgono servizio pubblico quindi sarebbe più giusta la differenziazione tra statale e privato. Sinceramente non so come funzioni il finanziamento (introdotto dal governo di sinistra tra l’altro), ma se fosse un finanziamento al futuro studente (cioè lo stato fornisce un assegno alla famiglia per l’iscrizione alla scuola in questione) non avrei nulla da obiettare…anzi. Sono invece molto d’accordo sulla riqualificazione (e aggiungerei sulla selezione accurata) del corpo insegnanti: ma sei sicuro che la casta degli intoccabili vorrebbe questi cambiamenti ? Per le strutture pienamente d’accordo.
2) “Raddoppiare la quota del PIL destinata alla ricerca scientifica, che è il futuro di un paese”
Con quali soldi ? Nei paesi in cui la ricerca scientifica e spinta ai massimi livelli (USA e GB) voci come previdenza sociale non esistono (quindi + soldi per altri settori) e gli istituti di ricerca sono privati. Quando noi sentiamo che i nostri “cervelli” vanno in america e fanno scoperte sensazionali nel campo medico/scientifico ci stracciamo le vesti. Nessuno però controlla che quel nostro connazionale lavora per un “General Hospital” sovvenzionato dalla Fondazione tal dei tali e che cura solo pazienti con l’assicurazione a tre stelle (quindi rifiuta il povero barbone morente senza assicurazione).
Salve sono un allegro precario……….la mia situazione è questa: mi sono appena laureato e lavoro in un ente pubblico con un contratto cococo(proprio da gallina direi)……purtroppo nn ho idea se mi verra rinnovato tale contratto, e nel caso volessi comprarmi una casa o fare un figlio………insomma fare progetti nel lungo periodo, sono abbastanza scoraggiato per non dire impedito!!
tralaltro mi fa piacere avere un contratto di 6 mesi che prevede un bel periodo di ferie e malattia di 15 giorni, nn retribuiti!!!ho pensato: ma se mi succede qualcosa, mi rompo una gamba, devo stare in ospedale, mi devo allontanare da lavoro per motivi personali per 2 settimane………….che succede di me e del mio contratto????????beh i mie datori di lavoro possono scinderlo e buttarlo nel cesso insieme a me!!!!!!!!!
direi che il cococo oltre ad essere un contratto che crea precarietà è un contratto che crea delinquenza,e che ti pone in una condizione di netta inferiorità e sottomissione rispetto il datore di lavoro
viva i cocosudditi
grazie grazie grazie
Ti ho risposto in quel modo perchè è grazie alle persone come te che ci troviamo ancora in questa situazione in Italia, ma soprattutto perchè le tue affermazioni sono una grave mancanza di rispetto nonchè un’offesa nei confronti di chi fatica una vita senza vedere mai luce, di chi fa sacrifici per ottenere una vita dignitosa fatta di diritti come il lavoro, la casa, una famiglia, che ora sono diventati un lusso, senza arrivare a nulla…la vita lavorativa oramai è diventata un’eterna gavetta. Ci hanno insegnato che con i sacrifici si ottengono le cose ma oggi questo è diventata un’utopia. Sei stato offensivo nel dare una soluzione semplicistica e irreale, offensivo nei confronti di chi fa fatica a mettere in tavola un pasto, offensivo di chi per anni subisce torti ed umiliazioni, anche gravi, sul posto di lavoro perchè BISOGNA RINGRAZIARE DIO SE INTANTO UN POSTO CE L’HAI!…offensivo per chi non si può curare perchè non ha soldi…E TU PENSI VERAMENTE CHE E’ TUTTA GENTE CHE NON HA LE CAPACITA’ E LA VOLONTA’ DI LAVORARE?….ma fammi il piacere invece di sparare frasi retoriche come quella che certi lavori l’italiano non li vuole più fare, prova a pensare che con quello che danno agli stranieri l’italiano non ci camperebbe, perchè l’extracomunitario non paga le tasse che paghiamo noi, vive in condizioni al limite, se non oltre, dell’igiene e della civiltà…ma tu quella vita la faresti?….e non dirmi che anche tu hai fatto sacrifici perchè altrimenti non avresti fatto certe affermazioni.
Ho 33 anni sono Sardo e alterno periodi di disoccupazione a periodi di lavoro precario sottopagato e ipersfruttato, ma cmq “non ci dobbiamo lamentare la disoccupazione e’ quasi eliminata gli italiani hanno tutti un reddito e l’economia va a gonfie vele”, che bello. Sono io fuori dal mondo che non mi rendo conto che la vita e’ facile nel mio paese, strano pero’ anche gran parte delle persone che conosco sono molto arrabbiate(e non sono comuniste).Facendo una piccola indagine tra i miei coetanei e’ lampante questo desiderio:si vorrebbe avere una stabilita’ economica, si vorrebbe tirar su famiglia, si vorrebbe far dei figli, si vorrebbe far casa. Purtroppo su dieci coppie una o due si sposano, quattro o cinque convivono e le altre continuano a vivere a casa dei propri genitori, tutto questo grazie alla politica di precariato portata avanti dal nostro governo. E’ inutile nascondersi dietro un dito dicendo che piu’ dell’80% dei lavoratori ha un contratto a tempo indeterminato, questa percentuale di persone e’ composta per la stragrande maggioranza da ultraquarantenni e oltre, mentre invece non si dice che il 20% di precari e’ composto da giovani, e’ questo il dato che bisogna mettere in evidenza!
@ Luca Morini 22.02.06 12:45
senti CICCIO,
io percepisco 2000 netti al mese e sono dipendente a tempo indeterminato, ma non vuol dire che se è andata bene a me, sia andata bene a tutti. Quindi abbassa le ali e ascolta in silenzio la voce del popolo. Se vuoi gridare “Grazie SILVIO !!!” alza il copri water … e FALLO !!! penso sia il posto più appropriato. E poi se “la tua vita è diretta conseguenza della morte di un altro” !!! non era questo un credo MAFIOSO ??? proprio come il tuo messia vero ? personalmente non penso che tu sia un ingegnere.
Saluti caro !
Caro Beppe,
ecco il mio piccolo contributo con la mia esperienza diretta.Prima di riuscire ad avere un impegno pressochè formale ad assumermi da un centro media (non ho ancora firmato nulla, ma il mio stage volge al termine e ho avuto garanzia da persone di cui mi fido che sarò assunto e, anche se a tempo determinato, ciò mi garantirebbe un po’ più di serenità) ho dovuto affrontare una serie di esperienze di stage sottopagati e delle volte capaci di mortificare la mia preparazione, i miei studi e anche la mia personalità. Tra i vari mesi che vanno a comporre il mio anno e mezzo di precariato (flessibilità?), mi preme narrare quelli che hanno segnato il mio grande ingresso nel mondo del lavoro.Ero all’ultimo anno di università, 22 anni, perfettamente in corso e con una media piuttosto alta di 27,5.Avendo quasi finito gli esami e avendo davanti solo la tesi, pensai che fosse il momento di fare un’esperienza lavorativa che potesse accrescere il mio curriculum, ma non solo. Trovai disponibilità in una casa di moda, Moschino, presso l’ufficio stampa e comunicazione.Amo la pubblicità ed è un mondo in cui avrei voluto spendere la mia vita quindi, puoi immaginare, ero veramente contento prima di iniziare a lavorare lì.Ciò che è successo invece, è parecchio diverso da ciò che mi aspettavo.Soldi niente.Neanche una lira.Ticket restaurant perchè sono andato a chiederglieli, a implorarli quasi.Umiliato nella gratifica e umiliato nelle mansioni affidatemi.
Arrivavo la mattina e, per prima cosa, dovevo portare la bottiglia d’acqua dalla cucina per la P.R.Cristiana Monfardini.Poi mi toccava fare la rassegna stampa, ovvero spulciare i giornali per cercare capi moschino.Nessuna responsabilità, nessun coinvolgimento. Delle volte addirittura mi chiedeva di portarle le stampe dalla stampante che distava a 10 metri da lei perchè non aveva voglia di alzarsi.Ho finito i 6 mesi in quel posto demoralizzato e svuotato di ogni aspettativa per il futuro. Grazie dell’attenzione
Ecco la mia esperienza, premettendo che dal confronto con le esperienze della maggior parte dei miei coetanei trentenni mi devo ritenere fortunata.
Mi sono laureata in ingegneria con il massimo dei voti, attualmente svolgo un dottorato di ricerca, collaboro con una ONG in progetti di cooperazione allo sviluppo e, cosa che mi fornisce di che vivere, ho un contratto a tempo indeterminato in un ente locale.
Faccio ovviamente salti mortali per conciliare tutto quanto visto che, per passione, non voglio smettere di studiare e mi piace, tramite le mie competenze professionali, fare qualcosa di utile per le comunità di paesi in via di sviluppo.
Vivo da sola, pago un affitto e guadagno quanto un diplomato un po’ più anziano di me. Il lavoro che faccio comporta responsabilità e richiede specifiche competenze tecniche, ma i benefici economici ricadono esclusivamente sulla dirigenza.
A 1400/mese tolto l’affitto, le spese per la macchina, le tasse universitarie e quelle di sopravvivenza non resta quasi niente. E mi devo anche ritenere fortunata!
In un paese normale (vedi esperienze di miei ex compagni di studi che ra lavorano in Francia e Germania) la competenza professionale è ricompensata, qui sembra che sia un inutile accessorio.
Concludo con una piccola statistica personale su un gruppo di miei amici:
– tra gli ingegneri (5): 2 si barcamenano tra contratti a termine di 3-6 mesi a 1200 , 1 “vive” con gli 840 del dottorato di ricerca, 1 lavora nel privato a 50 ore alla settimana e 1000, uno, emigrato in Germania, è a tempo indeterminato a 3500 oltre a sanità gratuita, nido per la figlia e contributo per la moglie ….
– tra i fisici (6), i 4 che sono emigrati in università estere hanno contratti pluriennali o a tempo indeterminato e sono adeguatamente pagati, mentre i 2 rimasti in Italia lavorano a 1200 con contatti a 6/12 mesi e le loro università non hanno nemmeno i fondi per mandarli alle conferenze.
Grande Giuliano che ha scritto poco sotto!!!
IL CO CO CO è stato creato da TREU, governo prodi… questa è la follia… vi state lamentando di un qualcosa che ha creato il mortadella… pazzesco…
GRILLO SAI SOLO ESSERE DI PARTE, FAZIOSO
cosa stai dicendo?guarda che Grillo mica è candidato nel centro sinistra!anzi non esita a martellare la “nuova sinistra” italiana su moltissimi argomenti,dalla tav ad altro,solo che te non te ne sei accorto….
E cosi come il sottoscritto, e come penso la maggior parte della “gente” di sinistra(ma anche di destra!),anche Grillo condanna questi contratti schifosi che hanno precarizzato oltre che il lavoro,anche la nostra vita.Siano essi “invenzione” della destra o della “sinistra”.Saluti Vittorio
cosa stai dicendo?guarda che Grillo mica è candidato nel centro sinistra!anzi non esita a martellare la “nuova sinistra” italiana su moltissimi argomenti,dalla tav ad altro,solo che te non te ne sei accorto….
E cosi come il sottoscritto, e come penso la maggior parte della “gente” di sinistra(ma anche di destra!),anche Grillo condanna questi contratti schifosi che hanno precarizzato oltre che il lavoro,anche la nostra vita.Siano essi “invenzione” della destra o della “sinistra”.Saluti Vittorio
PALLE PALLE E ANCORA PALLE!!
Questo è Beppe Grillo…
Io sono laureato in ingegneria.
Ho fatto i miei colloqui.. sono stato assunto…
a progetto ovviamente…
in 6 mesi ho guadagnato 15000 euro lordi
Basta avere voglia di lavorare basta impegnarsi… altro che fare gli schiavi…
E se verrò assunto a tempo indeterminato… caro Grillo prima verrò a bussare alla tua porta poi andrò da Berlusconi a ringraziarlo…
Perchè sotto il suo governo ho trovato lavoro…
Grazie SILVIO…
Certo, magari ora andrà su il mortadella e io mi ritroverò senza lavoro… possibile
Grazie prof. Biagi… la tua morte è la nostra vita… Grazie di tutto!
è bello che tu sia stato così fortunato…..
i posti di lavoro fissi non sono scomparsi. ne esistono ancora ma la tendenza è al precariato e anche se tu hai guadagnato 15000 euro ti assicuro che tanta gente, lavorando un mese qua e due da un’altra parte, non riesce proprio a guadagnare nemmeno lontanamente tutti quei soldi in così poco tempo. Infatti nel mondo del lavoro non ci sono solo ingegneri ma anche altri tipi di lavoro per i quali non sono previsti questi livellio di retribuzione. quindi, visto che guadagnano anche meno, sarebbe una grande cosa avere un lavoro con qualche garanzia in più…cosa che i contratti di oggi non garantiscono più. Questa non è una fantasia ma un dato di fatto. Anche io mi sto per laureare (e l’università come sai costa tanto. la nuova riforma poi, invece di formare dei lavoratori, ci spreme tanti soldini ma non dà una reale formazione nè titoli di studio competitivi nel mondo del lavoro…chi ci è dentro sa cheè una farsa)e sono già preparata al fatto che per il lavoro che farò avrò contratti a termine e a progetto….mi sto chiedendo come farò a fare un mutuo per avere una casa visto che le banche a queste condizioni non telo concedono.
senti CICCIO,
io percepisco 2000 netti al mese e sono dipendente a tempo indeterminato, ma non vuol dire che se è andata bene a me, sia andata bene a tutti. Quindi abbassa le ali e ascolta in silenzio la voce del popolo. Se vuoi gridare “Grazie SILVIO !!!” alza il copri water … e FALLO !!! penso sia il posto più appropriato. E poi se “la tua vita è diretta conseguenza della morte di un altro” !!! non era questo un credo MAFIOSO ??? proprio come il tuo messia vero ? personalmente non penso che tu sia un ingegnere.
Saluti caro !
Già il punto è proprio questo. . . SE!
Bestemmiare così il nome di una persona uccisa è ALLUCINANTE!
SONO SCONVOLTO….
andrebbe chiamata ex-biagi la legge
e pensare che la legge che Biagi stava preparando era un’altra cosa.. ma hanno usato il suo nome perché lo avevano ammazzato. che schifo.
Caro Luca,
non voglio certo convincerti o farti cambiare idea; spero di poterti far riflettere. Intanto ti dico subito che non mi piaccionno i toni di quelli che vogliono aver ragione offendendo.
E’ vero che è stato Treu & C. ad inserire i CoCoCo e nessuno nega che sia stata una cosa negativa. Però un conto è fare il CoCoCo per uno o due anni appena laureato (come è la tua esperienza credo), un conto è essere a tempo determinato a 35-36 anni e con una famiglia alle spalle.
Se è vero che Treu ha inserito il CoCoCo è altrettanto vero che la tua guida spirituale (lo hai definito così in un post definendoti suo discepolo) non ha mosso un dito per risolvere il problema e questo mi pare ancor più grave.
Comunque se tu vuoi continuare a votare chi ha il solo e quasi esclusvivo obiettivo di fare leggi per proteggere gli interessi suoi, dei suoi familiari e dei suoi amici, libero di farlo… Io non lo farò
Ciao
l’azienda dove lavoro benchè ha almeno 6 sedi in Italia e una altra all’estero risulta avere 15 dipendenti… cosi può godere di tutti quei privilegi per cui se “c’è il sole” sei una risorsa…
senno diventi un costo e mandarti a casa anche dopo anni non è un problema….
la chiamano flessibilità…..
è tremendo vedere amici/colleghi che non vengono riconfermati anche solo perchè non simpatici al capo di turno…. è solidità questa? c’è futuro qui?
io sono fortunato ho un contratto a tempo indeterminato ma ritengo ripugnante una logica che antepone il lavoro all’uomo…..
…vi racconto una altra cosa…. sapete che molte aziende soprattuto al sud non pagano la malattia ai dipendi con contratto a termine…
li costringono a firmare la busta paga dove i contributi sono segnati e pagando in contanti omette in realtà di versarli
il ricatto ovvio è la non riconferma in caso di proteste…
MA DOVE SONO I SINDACATI!!!!!??
SONO LORO A MIO AVVISO I CRIMINALI N.1!!!
…la cosa assurda poi è che la legge Biagi è stata studiata da un governo di sinistra e messa in opera dalla destra… che alternanza!!!! poveri noi in balia di una casta di scaimannati…
Premesso che sono in completo accordo con il fatto che ci sono situazioni di vero e proprio sfruttamento chiedo però una valutazione cronologica del problema. A me personalmente non piace l’ attuale governo ma chiedo più equilibrio nei giudizi. Il lavoro interinale è stato introdotto da Treu (governo Prodi? con appoggio di Bertinotti?) con la L. 196/1997. Alla fine del suo mandato Treu è stato posto a capo della fondazione Adecco (??????). La legge Biagi ha solo cambiato nome e disciplinato (mutando la forma e poco la sostanza) il lavoro interinale. Ora si chiama lavoro somministrato ma è semopre quello introdotto dalla L.196/97. L’ “esplosione” dei cococo è avvenuta con l’ equiparazione dei redditi dei parasubordinati con quella dei dipendenti con la L.Finanziaria per il 2001 (governo di centrosinistra). La legge Biagi ha cercato di limitare un fenomeno di sfruttazione diffuso ma poi chi l’ ha fatta ci ha ripensato e ne ha ridotto notevolmente l’ effetto limitativo (come al solito sono stati fatti 3 passi avanti e 2 e tre quarti indietro) con l’ unico scopo di creare molte incertezze interpretative. L’ attuale Ministro del lavoro ha promesso controlli a tappeto sui cocopro in essere (vedremo se saranno fatti realmente). Non mi risulta che in precedenza ciò sia avvenuto. I “finti cocopro” sono dipendenti subordinati a tempo pieno ed indeterminato. Esistono sindacati, avvocati, ecc. per la tutela dei propri diritti e per farsi assistere nella vertenza sindacale diretta alla conversione del rapporto di lavoro da parasubordinato a subordinato. Consiglio di guardare meno Ballarò e ricordare come sono andate veramente le cose: stiamo parlando del 1997 e non della caduta dell’ Impero Romano. Qualsiasi mercato del lavoro necessità di flessibilità: se non c’ è all’ uscita (vi dice qualcosa l’ art. 18?) deve, purtroppo, esserci all’ entrata. Se posso licenziare un dipendente solamente in casi eccezionali ci penserò non 2 ma 10 volte prima di assumerlo.
Salve!La mia è un esperienza particolare.Ho una laurea breve in Ingegneria e dopo due rapporti di lavoro ottenuti grazie alle agevolazioni della 407/90 dopo le mie ennesime dimissioni perchè venivo inquadrato per quello che alle aziende faceva comodo(operaio qualificato) e senza nessun programma di crescita professionale sono approdato nel limbo del contratto a progetto.
Non esitai ad accettare questa proposta minima perchè chi è disoccupato non sceglie.
Al momento non ho una copia del contratto di lavoro in cui poter accertare quali siano i miei diritti o un tabellario dei livelli previsti.
Ciò che sconcerta è che l’Università ricorra alla società di cui faccio parte(un Consorzio di sua creazione)per dieci mesi l’anno rinnovando di anno in anno a due persone questo contratto da miseria.Due lavoratori part time 20 ore la settimana e due stipendi che non arrivano ai 500 euro parte dei quali va via in viaggio.Nessuna indennità di malattia,gestione separata dei contributi senza sapere se verranno accorpati a quelli da lavoro dipendente,una paghetta da miseria e nessuna possibilità di fare progetti seri.
Se già gli enti statali si affidano a queste forme di schiavismo cosa si sentiranno il dovere di fare i privati?
Grazie legge Biagi per il benessere che ci dai.
Grazie governo Berlusconi per i proclami di benessere diffuso tra la popolazione!!!
Ma su che pianeta vivete??ALtro che un cappuccino per un pc.
Io lavoro nell’informatica, faccio lavori che vengono venduti a prezzi 15/20 volte superiori a quello che è il costo orario del mio stipendio. Ho lavorato due anni per una web agency: sei mesi di lavoro in nero (3,5 euro l’ora), un anno di contratto a progetto (4 euro l’ora) e altri sei mesi in nero (5 euro l’ora).
Quando ho deciso di piantare i piedi e chiedere un aumento (contratto regolare, anche a tempo determinato, e 8 euro l’ora!) mi è stato risposto (dopo due mesi e il licenziamento dell’altro programmatore) che il contratto si poteva fare: 12 mesi e 6 euro l’ora. Ho rifiutato, e nei 15 giorni di preavviso hanno fatto 3/4 colloqui e hanno trovato il mio sostituto.
Costui non aveva la metà delle mie capacità e quasi nessuna esperienza, ma si accontentava di un contratto a progetto a 6 euro l’ora, e tanto è bastato per farlo preferire a me.
Adesso lavoro per un’altra società, senza contratto e a 6.25 euro all’ora, e mi arrabbatto come posso per rimediare altri lavori in proprio. Risultato: ho smesso di dormire la notte per poter guadagnare due soldi in più.
Scusate se ve lo dico, ma a me questa flessibilità fasulla non convince per niente.
Caro Beppe, mi sono laureato lo scorso luglio alla Scuola per Interpreti e Traduttori di Roma (110 e lode) e ancora oggi sono praticamente senza lavoro. Ho la fortuna di avere un’amica che lavora in un’agenzia di traduzioni e mi passa dei lavori ma non riesco a raggiungere uno stipendio dignitoso… Non posso aprire la partita IVA per ora perché mi costerebbe più di quanto guadagno… Inoltre ho iniziato a lavorare come tutor (attenzione, parolone!) presso una struttura per il recupero degli anni scolastici persi, anche qui con uno stipendio da favola, come puoi immaginare.
Ah dimenticavo la cosa più importante: vengo pagato a 2 mesi, che diventano sempre 2 mesi e mezzo. Alla mia padrona di casa dirò che pagherò l’affitto con 2 mesi di ritardo, d’ora in poi.
Grazie Silvio.
P.S.: un post per questa iniziativa? io lo metto nel mio blog, ma il tuo ha molta più visibilità =o) lo so che il tutto verrà sicuramente censurato dai produttori, ma almeno proviamo!!!
Durante la trasmissione Il senso della vita è stata presentata una rubrica che si rifà all’iniziativa del settimanale di resistenza umana Cuore chiuso nel 1993, dove si chiedeva ai lettori di inviare un motivo per il quale vale la pena vivere. L’iniziativa viene riproposta inviando la propria preferenza dal sito della trasmissione e ogni settimana verrà pubblicata la classifica dei 10 motivi più votati. Da qui è nata l’idea di coinvolgere più persone possibile
per proporre la motivazione: BERLUSCONI IN GALERA. Sarà molto divertente vedere in trasmissione su Canale 5 (Mediaset)
la nostra scelta al primo posto. Votare è molto semplice: basta accedere al link http://www.ilsensodellavita.tv/form_10motivi.php inserire il proprio indirizzo e-mail e nel campo “descrizione” scrivere: BERLUSCONI IN GALERA.
Caro Beppe,
sono contenta che si affronti questo argomento. Da un lato mi sgomenta vedere la lunga lista di commenti che seguono il tuo blog, dall’altro mi consola sapere che non solo sola a navigare in brutte acque.
Laureata e “masterizzata”, mi ritrovo, dopo uno stage, un contratto a progetto e un contratto freelance, di nuovo a fare uno stage che mi impegna 8 ore e 30 al giorno per una retribuzione netta di 250 euro mensili (promessi).
Per fortuna, ho solo 25 anni e i miei mi considerano ancora piccola e mi aiutano come possono.
A nulla è valso laurearmi nei tempi previsti, fare un master di un anno, espatriare per tre mesi, imparare ad utilizzare più software possibili, esercitarmi quasi quotidianamente con le lingue. Rimango una pezzente, ma colta. Magra consolazione.
Possiamo sperare che la sinistra cambi le cose o non ci resta che dare il via ad una nuova ondata migratoria?
Una grandissima azienda informatica bolognese mi ha offerto un contratto di tirocinio, per 6 mesi (8 ore al giorno) a 400 al mese… a stento l’affitto ci pago con quella cifra. Come si può offrire 400 al mese? Lo sanno che la soglia di povertà in italia è stabilita a più di 700?
Ho 34 anni, laureato in psicologia del lavoro con ottimi voti, conosco benissimo l’informatica perché la insegno, la mia esperienza professionale varia tra cameriere, operatore call center, formatore; sono nel mondo del lavoro da 12 anni (mi sono pagato gli studi lavorando). Il trionfo dei risultati della Legge Biagi è un altro esempio di marketing politico, dove per marketing (che conosco bene per aver lavorato in passato nei call center) si intende “una metodologia per alterare i fatti al fine di confondere il destinatario del messaggio per manipolarne il consenso”. Secondo il marketing politico “occupazione” significa avere un contratto ed essere retribuiti. Secondo il marketing politico la nostra generazione dovrebbe essere contenta di questo. Ma questa è solo una visione parziale e di comodo della realtà, la visione che dice “io politico sto facendo bene il mio lavoro perché tu hai un contratto e vieni retribuito”. Come dire che un ristoratore sta facendo bene il suo lavoro perché ti da mangiare e paga le tasse. Ma senza entrare nel merito della qualità, cioè del sapore e della bontà di quello che mi offre. Allora entriamoci nel merito, anche se l’evidenza è sotto gli occhi di tutti. Pochi ma essenziali punti. Come posso investire, ammesso che abbia sufficienti soldi per farlo, su di me e sul mio futuro se fra sei mesi non so se le condizioni saranno le stesse? Come posso accedere al credito? Come posso rendermi autonomo se fra sei mesi non so se potrò pagare un affitto? Come posso pensare di fare figli in queste condizioni? Passiamo alle condizioni di lavoro (ne ho viste tante finora): 6 euro lordi l’ora nei call center, per fare lavori di basso profilo, diffusissimo è l’impiego a 30 ore settimanali. Tra un lavoro e un altro a volte passa qualche mese. Per tirare fuori uno stipendio decente (vivendo a casa dei miei genitori) per un periodo ho dovuto fare tre lavori: operatore call center, cameriere, docente di informatica. Devo essere contento di questo?
Nessuno ci ascolta, qualunque sia l’argomento. Ci parliamo addosso in questo blog ma nessuno ci ascolta. Una volta finite le elezioni vedrete se i vari Di Pietro, Pecoraro Scanio, Pannella si faranno ancora vivi.
Io, purtroppo, comincio a pensare che l’unica soluzione sia quella di spaccare tutto. Non ce la faccio più…
Voglio rispondere a Carlo.
Concordo con lui circa la sfiducia di questi “giullari” della sedicente sinistra, gli altri non li posso nemmeno menzionare se non rischiando il vilipendio!
Io lavoro da 15 anni in regione toscana, e per quello che ho potuto vedere sulla dignità del lavoro riconosciuta ai precari ed ai lavoratori in genere (..intendo quelli che lavorano), penso che allora non so più cos’è la sinistra, e forse non c’e’ davvero più speranza.
Ma allora, non sarà che il problema di questo paese sono, almeno, la metà+1 degli italiani?
Ciao.
5 euro l’ora?
No.. meno, molto meno. Da quanto ne so io i call center pagano proporzionalmente a quanta persone vengono “convinte”, o più spesso “fregate”. Convissuto con un amico universitario impiegato in un call center a Torino: mi ha illustrato chiaramente i lavaggi di cervello di politica aziendale, usando parole come “squadra” e “famiglia”; i corsi intensivi di convincimento del potenziale aderente alle offerte e del potenziale “fregato”; di metodologia non per dire bugie, ma per nascondere le cose.
Ma sono cose che si sanno. Chi non è mai stato assillato ad accettare un offerta da uno dei tanti poveracci che ti chiamano e con tutte le loro forze, e a discapito del loro fegato, cercano di convincerti a comprare qualcosa?
E i call center sono solo l’esempio più ecclatante. Io lavoro ormai da anni solo con contratti che fanno coccodè e simili. E il discorso è sempre lo stesso. ‘Così io pago meno di tasse e non abbiamo problemi di orari, posso pagarti un pò di più, e anche se non ti garantisce niente di pensione, ormai chi è ancora sicuro di prenderla?’. E come dargli torto?
Un ultima cosa, la prossima volta che vi chiamano, siate gentili. La loro insistenza è proporzionale a quanto bisogno hanno di convincervi. E di guadagnare qualche euro. E se non volete seccature, non dite che non siete in casa, non non-rispondete, non rispondetegli male.. ditegli semplicemente che non siete interessati, augurategli buona fortuna e di trovare un lavoro migliore.
caro Beppe, ti racconterò brevemente la mia storia: per 2 anni sono stato in Ingilterra, e al mio ritorno circa 12 mesi fa, ho ritrovato un italia che non conoscevo. riconosco che l’Ingilterra e un paese piu civile ed avanzato, ma la situazione italiana è ridicola. in un anno dal mio ritorno ho già cambiato 6 occupazioni, tutte diverse. Le agenzie interinali si divertono a mandarmi in missioni lavorative (loro le chiamono missioni) con durata di 18-21 giorni. convivo con la mia compagna, anch’essa con lo stesso problema, e con il problema dell’affitto, bollette,spese varie.
Ho perso la voglia di andare avanti, i miei progetti per il futuro sono quelli di arrivare a ogni fine mese (sembra un frase fatta)e quello vedere a aprile un’inversione di marcia.
Infine mi sento fortunato, perchè come i nostri nonni, in caso estremo potrei emigrare all’estero per riuscire a crearmi un futuro.
Ti saluto, ciao Beppe
Costantini Maurizio
Ho 25 anni, sono laureato da quasi un anno con laurea quinquennale.
Ho messo in atto tutte le tecniche che i grandi esperti di lavoro conosigliano. Ricerca attiva, ricerca passiva, invio di CV mirati e a casaccio, Centri per l’impiego, colloqui di orientamento.
Mi ritengo una persona con delle capacità. Non sono un vagabondo come tanti miei coetanei. E basti questa frase per far capire che se non ho trovato lavoro non è “solo” colpa mia.
Quello che ho a disposizione sono degli stage. CIOE’ lavorare GRATIS con l’illusione che forse poi mi tengono. Ma perché tenermi se poi tanto ne trovano un altro che fa quello ceh facevo io GRATIS. In alternativa forse, oltre al call center, potrei fare il rappresentante di videofonini (30 euro ad attivazione.. quindi al max 300 euro al mese!..).
In questi mesi mi ha anche chiamato una banca di Firenze per un colloquio. Me lo ricordo ancora. Cercavano una figura come me. Ero perfetto per quel lavoro. Ma eravamo un centinaio, alcuni venuti da Milano, altri da Roma e Napoli.
Hanno preferito qualcun’altro. Non mi hanno scelto perché non avevo abbastanza esperienza.
Dimenticavo, vivo nella bella Toscana e non in una zona depressa dell’Italia.
Avrei voglia di andare a vivere con la mia fidanzata. Se domani trovassi un lavoro e guadagnassi quanto i miei genitori, che sono operai, stapperei mille bottiglie di champagne(ma quando studiavo ancora all’univ. avevo tutta un’altra prospettiva della mia futura vita lavorativa).
Non vorrei che sembrassi uno che vuole troppo. Pur di non stare senza far niente, anche adesso sto facendo uno stage. So già che non ci sono possibilità di restare. Me l’hanno detto da subito ma mi piaceva l’esperienza. E il curriculum si allunga…
per fortuna che qualcuno credeva nella tv internet! Sono Daniele della redazione di http://www.ltv.it non sapendo dove scrivere uso questo spazio per rivolgere all’attenzione dello stimato Beppe Grillo quanto segue:
la mia redazione ha chiesto un accredito per lo spettacolo al palalottomatica in Roma, con l’intenzione di documentare l’evento (il suo spettacolo) all’interno della nostra televisione internet.
Facendomi forte del suo pensiero ero convinto di non avere problemi alcuni ad avere tale accredito, purtroppo però devo amaramente ricredermi, perchè la mia televisione, come altri siti internet che si occupano di spettacolo di news e di quant’altro riguardi l’informazione, non sono stati accreditati a favore di altre realtà ben più conosciute, di cui non sono qui a fare il nome.
Certamente convinto che Beppe Grillo sia allo scuro di quanto detto, è mia intenzione documentare il trattamento di irrilevanza ricevuto dalla mia televisione,
come sempre speranzoso e fiducioso in un futuro mediatico migliore saluto lo stimato Beppe Grillo,
Daniele.
Vorrei sollevare anche una questione, quella della LAUREA !
Io ho fatto FISICA nel lontano 1993 (vecchio ordinamento). Allora le possibilità erano poche: fisica, matematica, chimica, biologia, agraria, ingegneria, architettura, medicina, lettere, filosofia, psicologia, teologia (forse ne dimentico qualcuna). Adesso ci sono più corsi di laurea che specie di funghi sulla terra, il tutto perché ? per far guadagnare i rettori di atenei, spesso privati, e i loro cartomanti, che teorizzano il profumo muffo di un formaggio nel CORSO DI LAUREA IN DEGUSTAZIONE AVANZATA DI FORMAGGI ALTOATESINI DELL’EST DI BOLZANO (perché poi ne esite una anche per l’OVEST con materie tutte diverse!). Ma io dico e mi chiedo.
E bravo il governo ! Abbiamo trovato il modo di far spendere un sacco di soldi alle famiglie che mandano i loro figli a frequentare questi diplomi di laurea ! che sono diventati più facili di un sudoku sul sito di Repubblica.
Quale prospettive hanno questi giovani ? che futuro di successo possono garantire questi corsi ?
Ho capito il vostro disegno !!! Volete farci studiare tutti fino a 30 anni, farci rimanere negli atenei perché tanto fuori da questi il LAVORO non esiste. O ti schiavizzi a fotocopiare (e se sei una bella ragazza magari qualche servizio NOBILE sotto la scrivania del capo di turno) o ti attacchi !!! Sfornare 100 laureati l’anno in archivista-diplomatica e paleografia, quando a questi puoi offrire solo 20 posti l’anno a cosa serve ???
Ma anche il vecchio ordinamento non se la passa poi tanto meglio !!!
Quanti avvocati sono in giro a fare fotocopie ? Quanti medici sono in attesa che qualche vecchio solone schiatti, per sperare di avanzare nella lista di attesa di un impiego ?
Io non lo so rispondetemi voi !!!
Il lavoro purtroppo dobbiamo inventarcelo !!! Personalmente credo che per moltissimi vendere salamelle sul ciglio della strada sia molto più redditizio e sicuro piuttosto che fare l’impiegato CO.CO.PRO.
ciao beppe e ciao a tutti quelli che leggeranno questo commento.
Io sono nato precario lavoro dalla tenera età di 12 anni ora ne ho 32 ho fatto veramente di tutto ma da circa 15 anni faccio il cameriere. Questo è il lavoro precario per eccellenza. In 15 anni ho cambiato circa 20 ristoranti con la conseguenza che dopo 20 anni di lavoro mi ritrovo con un pugno di mosche e senza una lira(euro)in tasca, potevo scegliere di meglio questo sicuramente, ma ormai mi sembra troppo tardi.Volevo commentare la legge biagi avendo provato sulla mia schiena cosa vuol dire lavoratore precario. Oltre che non avere gli stessi diritti di chi cià un contratto indeterminato tipo :richiesta di un mutuo o di un prestito(mi hanno rifiutato un mutuo prima casa di 35.000,°°euro perche’non ho un contratto che da fiducia alle banche.di meno non ho trovato).Poi c’è la questione datori di lavoro, questi approfittano di questa condizione per ottenere il meglio dal precario illudendolo con varie promesse tipo: se dai il massimo ci sono per te buone possibilita di un contratto indeterminato , poi allo scadere dei tre mesi non hanno piu’ bisogno della tua figura e ti sostituiscono con un’altro fesso che preso dalla fame accetta qualunque condizione anche quella di schiavo per tre mesi senza neanche la possibilità di ammalarti. C***o ho tanti doveri ma i miei diritti? (parlo di quelli basilari casa, lavoro, istruzione, salute ,famiglia per famiglia intendo famiglia stabile no nomade. A dimenticavo sono nato a napoli e i 20 ristoranti che ho frequentato erano sparsi in mezza europa).
Ho una proposta ,applichiamo la legge biagi che rende tutti” martiri”ai nostri stipendiati vediamo se gli brucia il culo o ci godono.
Spero in futuro migliore x tutti noi e in un futuro peggiore x tutti coloro che studiano di notte a come buttarcelo nel cculo.
Grazie Beppe x qusta possibilità CIA’
Mi sto per laureare in “arti e scienze dello septtacolo” presso La Sapienza di Roma e non riesco a veder un futuro nel mondo del cinema (dove vorrei fare il direttore della fotografia) visto che la quasi totalità della gente che lavora in questo ambito è gente di merda e nella maggior parte dei casi ignorante tanto da pensare che bisogna fare una gavetta di almeno 5 anni!!! E a me chi cazzo mi da da mangiare se per 5 anni lavoro gratis? Morale della favola: il mondo dello spettacolo se lo possono permettere solo i figli di papà!!!
Ma il punto è: per mantenermi agli studi lavoro in un posto a Roma di cui non faccio nome, dico solo che è una sorta di enorme ludoteca per bambini (ricchi, visto i prezzi che si pagano) e faccio l’animatore. Sono pagato meno di 5 euro l’ora, non ho nessun tipo di contratto(sono a ritenuta di acconto e non posso superare le 700 ore annuali), ma magari lavorarci 700 ore in un anno!!! Prendono gente promettendo crescita professionale( ma dove?), ti fanno capire che il lavoro non mancherà; ti sfruttano nei periodi di festa (pagandoti la stessa somma dei giorni infrasettimanali) e anzi si incazzano se non ci vai e se la legano al dito. Insomma ti sfruttano quando gli servi, ma appena arrivano ragazzi che fanno stage e servizio civile, casualmente non c’è più lavoro!!! Ho la vaga sensazione che sfruttano il servizio civile e lo stage perchè non gli costano nulla? Mmah ,direi di si. Ormai il nostro è un paese di merda, la vita umana viene usata da chi gia sta abbastanza bene per stare meglio. Io penso che un giorno preferirò fare il barbone, ma dargliela vinta a questi stronzi no ragazzi!!! Nessuno si arricchisce alle mie spalle e sulla mia vita!!!
Premesso che sono un fortunato con un contratto stabile, ritengo la precarietà uno dei più grossi drammi dei giorni nostri e leggere questi commenti (come vivere storie di amici e conoscenti) mi fa un misto di rabbia, tristezza e chi più ne ha più ne metta.
Volevo fare alcune riflessioni.Penso che chi ha e avrà responsabilità di governo dovrà sia per il bene delle persone ma anche per il bene della società rivedere le norme che regolano questo aspetto permettendo forme di flessibilità realmente per l’inserimento nel mondo del lavoro o per cause straordinarie in un ristretto limite di tempo dopo il quale si dovrà passare a forme stabili.
Detto questo vorrei però aggiungere che sta anche a noi tutti dargli una spinta; bisogna sempre ricordare sia agli imprenditori ma anche a noi, che per fare un’attività ci vogliono le persone e che queste vanno trattate dignitosamente; senza i lavoratori non esiste l’impresa e se tutti siamo compatti e uniti (in altri tempi si parlava di coscienza di classe) possiamo sperare in qualcosa di meglio. E’ chiaro che è più facile dirlo che farlo per un miriade di motivi ma già prendere coscienza della direzione da seguire non sarebbe poco.
Altro aspetto è la rappresentanza politica che deleghiamo tramite il voto.
Da sempre i lavoratori sono l’anello debole del mondo del lavoro e ad oggi in parlamento non è che ci siano molte forze che ne tutelano realmente le istanze.
Ad 1 mese dalle elezioni valutiamo bene rispetto a ciò che ci prospettano ma anche su ciò che si presuppone veramente faranno a chi dare la preferenza.
Caro Beppe,
per quanto mi riguarda, ho 36 anni. Sono laureata in Scienze Politiche (Indirizzo Internazionale). Ho lavorato, mentre studiavo, per 3 anni con contratti a termine nel settore televisivo.
Dopo la laurea, ho inziato a lavorare negli uffici stampa di note aziende italiane per conto di una società di PR: contratti a prestazione occasionale.
Seguì, siamo nel 1999, l’avvento della favolosa New Economy. Sono entrata nella divisione web di un noto (notissssssimo) Gruppo Editoriale. Per 5 anni ho avuto contratti co.co.co. e co.co.pro di un anno ciascuno. Incarichi vari: Product Manager, Project Manager… Non credo di aver mai deluso le aspettative della Società, che, anzi, nella persona dei suoi dirigenti ha più volte espresso soddisfazione sul mio operato. ADDIRITTURA!!!…mi hanno agevolato nel periodo della maternità (…e sì perchè ho anche avuto il coraggio di fare un figlio!)e non mi hanno cacciata subito dopo.
Nel frattempo ho seguito corsi di formazione nell’E-project management, ovviamente a mie spese!
Fino a che, nel settembre scorso, mi è giunta una chiamata dal Comune di Roma per un vecchio concorso che avevo fatto quasi per gioco nel 1993, conclusosi nel 1998, a cui ero risultata idonea.
A me e ad altri 200 chiamati dalla medesima graduatoria hanno fatto contratti a termine. Io e gli altri 200 chiamati dalla medesima graduatoria stiamo lottando per la stabilizzazione del contratto.
Il lavoro che svolgo, impiegato amministrativo, mi fa utilizzare a occhio circa il 5% delle competenze acquisite nel corso degli anni. Ma non importa, non ho intenzione di schiodarmi dall’unica possibilità che ho di avere un lavoro stabile e dignitoso.
Pazienza! E’ andata così e speriamo che non peggiori.
Un abbraccio a Beppe e a tutti coloro che leggeranno il post.
Roberta
come cazzo hanno fatto a chiamarti se la graduatoria per i concorsi dura solo 3 anni????
Caro Beppe Grillo mi permetto di segnalarti un caso di certo vecchio, ma sempre più VERGOGNOSAMENTE-VECCHIO specchio per tutti gli ambiti lavorativi non solo il mio ovviamente. Per quanto riguarda il mio ambito di lavoro, l’ambito degli architetti, dei “creativi”, dei “gestuali” di coloro che assolutamente tutto gli si può dire riguardo le loro discutibili doti creative, tranne che non esercitino, in effetti, il mestiere più antico del mondo ancor prima che fosse inventato.
Ora finita la polemichina ti do un indirizzo dove se avrai il tempo sufficiente di spulciare, dovrai fare una cosina un pò noisetta….. ma spero come dire curiosa da INTEGRARE seguendo lo spirito della RETE:
1) vai sul sito http://www.professionearchitetto.it
clikka sul lato destro ad offerte di lavoro.
2) leggi le offerte, ragionando secondo questi
filtri:
a) le RICHIESTE da parte di chi
cerca (datore di lavoro*)e le
OFFERTE-EVENTUALI-RENUMERATIVE
sempre da parte del…(datore di lavoro)
*Colui che inserisce l’annuncio
(datore di lavoro) spesso ha
poca dimestichezza nel conoscere
uno dei programmi di software
citati.
Gli aggettivi che accampagnano il
grado di CONOSCENZA di tali
strumenti spesso sono del tipo:
MOLTO BUONA, OTTIMA, ETC ETC..
b)”CERCARE” a fine annuncio la
parola retribuzione ed impostare
Questa equazioncina per il
calcolo retributivo:
(CAPACITA’ RICHIESTA)X(ORARIO DI
LAVORO RICHIESTO)= R?
La retribuzione è spesso
“Occultata”, se menzionata è
rimborso spese o nel caso di vera
sfiga 1000 .
N.B. Questo mercato del lavoro non intende crescere nè quindi dare un “prodotto” di qualità, altro che sistema passivo nelle abitazioni, risparmio energetico, viene richiesto lo studente-laureando-neolaureato perchè portatore di conoscenze tecnologiche nn banali nel processo-produttivo edilizio da tenere un annetto e poi via, a cercarne un altro “fresco” sempre OTTIMO, BUONO, MOLTO BUONO, nel CONOSCERE gli strumenti richiesti, questi datori di lavoro non sono figli di Maestri di BOTTEGA. Assumono con lo spirito di MASTRO-CAPORALATO. Chi scrive ha sete di imparare con una seria GAVETTA e non diventando oggi giovane MARCHETTARO! Domani CAPORAL-PAPPONE!
Caro Grillo, ho 36 anni, laureato in sociologia e da tre anni sono un lavoratore co.co.co. nella rete di rilevazione Istat sulle forze di lavoro (l’indagine che fornisce i dati ufficiali sull’occupazione….sigh!). Dopo un anno di lavoro e diversi cedimenti della mia automobile, sono stato costretto a comprarne una nuova, a rate. Naturalmente senza la firma di mio padre non avrei avuto accesso a nessun finanziamento.
Vorrei andare a prendere casa in affitto, ma ai prezzi che il mercato offre oggi è veramente impossibile trovare qualcosa che non sia un tugurio (ti assicuro che non esagero). Di comprare un abitazione nemmeno a parlarne benchè esperti e trasmissioni televisive (l’ultima ieri a “uno mattina”) parlino di banche illuminatissime che aprono ai mutui per i lavoratori atipici. Ma ti assicuro che fra le operazioni di maquillage televisivo che vengono offerte a queste banche e la realtà scorre un oceano. Insomma che sono? Che siamo? Forse davvero ragazzini di 36 anni a cui non è permesso crescere. Per i quali è impossibile progettare uno straccio di futuro dignitoso. Ringraziamo non solo questo governo ma anche il precedente che ha aperto la via alla flessibilizzazione del lavoro. Complimenti ai baccala-ureati impegnati nel progettare formule contrattuali meravigliose che non vivranno mai sulla loro pelle. A nome dei tre milioni di lavoratori atipici ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a renderci la vita così splendida. Un precario
Ho 36 anni, sposato, con due figli e in attesa del terzo. In famiglia l’unico stipendio che entra è il mio. Lavoro da ormai tre anni come Co.Co.Co prima e come Co.Co.Pro. da un anno. Per “fortuna” a dicembre mi hanno rinnovato il contratto per due anni. E’ vero che mi hanno promesso che appena possibile mi trasformeranno in un dipendente, ma per adesso mi devo accontentare della promessa.
Il lordo pattuito è abbondantemente inferiore a quei 38000$ che sarebbe costato uno schiavo oggi, ma non voglio fare una questione di soldi. Il problema è un altro: lavorare con la spada di Damocle che pesa sul tuo capo perché potresti essere messo fuori in qualsiasi momento non è una cosa bella. Poi alla lunga credo che un dipendente SERIO renda molto molto di più che di un qualsiasi CoCoPro anche se non è questa la sede per spiegarne i motivi.
E come me nell’azienda in cui lavoro ce ne sono altri, magari “mascherati” dalla partita iva (il 35% circa su 80 lavoratori).
Mi viene da sorridere quando vedo alla televisione i nostri dipendenti che dicono che l’87,8% dei nuovi assunti sono tutti a tempo indeterminato: questa gente, CHE NOI PAGHIAMO PROFUMATAMENTE, non sa cosa significa vivere dignitosamente con uno stipendio che non supera i 1.500 euro mensili! e precariamente!
Grazie per la possibilità di esprimerci che ci dai Beppe.
Ma che domanda idiota, che provocazione vorrebbe essere? Beppe grillo fa il comico mica l’imprenditore? Non ha dei dipendenti, al limite dei collaboratori.
CARI AMICI, CARO BEPPE,
CREDO FERMAMENTE CHE QUESI POLITICI, QUESTA P2 CHE
E’ AL GOVERNO,( SI, CREDO CHE SIAMO GOVERNATI DALLA
MASSONERIA) STIANO COSTRUENDO UN REGIME OLIGARCHICO, DOVE LA TELEVISIONE E I MEDIA SERVONO
SOLO PER RINCOGLIONIRE LA MASSA SILENZIOSA… CI RITROVEREMO NOI AD ESSERE I CINESI DI NOI STESSI,
SOTTOPAGATI SENZA PROSPETTIVE FUTURE, PRECARI MA
COMUNQUE CONSUMATORI, CON IL FALSO MITO DI POTER
DIVENTARE UN GIORNO RICCHI COME LO STRAMALEDETTO
NANO DI ARCORE. CI TENGONO APPOSTA NELL’IGNORANZA,
SCORAGGIANDO CHI CERCA NELLA LAUREA UNO STRUMENTO
PER MIGLIORARE LE CONDIZIONI DI VITA ATTRAVERSO
UN LAVORO SODDISFACENTE E REMUNERATIVO.
IL SISTEMA SCUOLA FUNZIONA MALE PERCHE’ NON E’ ALTRO CHE PER IL DISEGNO PERVERSO CHE HANNO
ORCHESTRATO QUESTI FARABUTTI….
VOGLIONO UN POPOLO IGNORANTE E SCHIAVO…
BOLOGNA, LA CITTA’ IN CUI VIVO, E’ SOLO IN APPARENZA GOVERNATA DALLA SINISTRA… IN POCHI
ANNI SONO SCAPPATI DALLA CITTA’ 120000 BOLOGNESI,E ORA, UFFICIALMENTE LA POPOLAZIONE DI STRANIERI E’ IL 7,5 PER CENTO…. STRANIERI QUASI
TUTTI CON STIPENDI NON PROPRIO IN LINEA CON QUELLI DEGLI ITALIANI.
UFFICIOSAMENTE, COMPRESI I CLANDESTINI, SIAMO PIU’ O MENO AL 15 PER CENTO.
QUINDI ADESSO RIESCONO A SFRUTTARE LA MANO D’OPERA
STRANIERA, TRA QUALCHE ANNO SAREMO NOI ITALIANI A SUBIRE LO SFRUTTAMENTO DI QUESTA CLASSE IMPRENDITORIALE, E CI RISCIRANNO, ANCHE PERCHE’
I GIOVANI PROBABILMENTE AVRANNO UN LIVELLO CULTURALE PARI A QUELLO DEGLI STRANIERI (CINESI. MAROCCHINI, RUMENI ECC…)
Quanto hai ragione….non avrei nulla da obiettare su quanto hai detto. Ho poca esperienza di lavoro e un pò di pù per quanto riguarda la scuola…l’università di oggi non vuole insegnarci niente…serve solo a spremerci i soldi (perchè costa veramente molto e in cambio non ci danno niente in termini culturali e lavorativi). è tutta una farsa. la democrazia non esiste più (semmai sia esistita)….la stiamo buttando via dando retta a un branco di politici che ci dicono quanto sia bella la devolution…via il presidente della repubblica! via una camera! tanto a cosa servono…..ed è qui che serve un pò di cultura perchè se l’avessimo (io per prima) ci renderemmo conto che questa riforma è anticostituzionale. E’ un fatto gravissimo che mina la democrazia. Ma la cosa bella è che ci spacciano queste riforme come una via per migliorare il paese…e noi ci crediamo e gli diamo in mano il governo del nostro paese con tanta tanta fiducia. ma questo è solo un esempio…
mi sono laureato discutendo una tesi sull’Economia del lavoro flessibile,oggi la riscriverei perchè le letture fatte erano scritte da persone che in realtà questo mondo non l’hanno mai vissuto, ora io si.
la legislazione in materia è totalmente rivolta alla domanda, crede nella flessibilità rompendo la rigidità normativa per creare tipologie contrattuali aperte e libere a qualsiasi interpretazione, se fossi un datore di lavoro assumerei come tutti con contratto a progetto al posto del determinato.
Caro Beppe, sono un ragazzo di 21 anni, iscritto al 3 anno di ingegeria Aerospaziale presso il Politecnico di Torino.. Siccome DEVO pagarmi gli studi ho bisogno di un lavoro, perciò cercando ho trovato occupazione presso un centro commerciale. Fin qui tutto ok dirai.. ma l’aberrazione sta nel fatto che sono assunto per 16 ore settimanali, a tempo INDETERMINATO! misteri..
Ciao Beppe, compliemti per l articolo, devo dire che mi riguarda proprio da vicino. Io lavoro in una azienda ligure, come operaio, e sono ormai due anni. Beh posso dire che grazie a questi contratti atipici mi ritrovo, io come molti altri giovani, come un cane tenuto alla catena: sebbene la mia professionalità sia più che soddisfacente, intendo che mi do da fare e ho raggiunto ottime competenze, mi ritrovo sempre sballotatto da una parte all altra, oggi in un reparto, domani in un altro, orari di lavoro che cambiano anche 2 o 3 volte a settimana (!!), costretti sempre a dire si, in quanto ci rinnova no i contratti di 3 mesi in 3. Viviamo con lo spettro di un licenziamento che cmq non ci darebbe nessun dirittom neanche la sacrosanta mobilità. E questo va avanti da due anni…sono molto sfiduciato..grazie beppe continua così
La mia esperienza,
26 anni,Ingegnere Informatico,110,laurea nei tempi vecchio ordinamento.
Lavoro per circa un anno con un cocopro per una azienda per conto di finmeccanica per sviluppo software ad alto valore aggiunto in ambito militare.(Niente di cui vantarsi)
Mio compenso giornaliero circa 50 Euro lordi.
Compenso giornaliero per la mia azienda da parte di finmeccanica 700 Euro lordi.
Questi sono i numeri che girano intorno ai cocopro e simili e non venite a parlarmi di competitività e flessibilità e mercato del lavoro altamente competitivo.
Questa è solo logica del profitto : i neolaureati vengono spremuti come limoni e poi sfanculati.
Punto e basta.
PS : Ho recentemente parlato con un mio amico che fa il mio stesso lavoro in Svizzera.
Guadagna più del triplo di me ed ha vitto,alloggio,assistenza sanitaria e cento altri benefit tutti a carico della ditta per cui lavora.
Alla fine del mese con lo stipendio non sa che farci!
PSS : Resistere,resistere e ancora resistere.
Oppure emigrare.
Ora resisto,ma penso che emigrerò.Presto.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
Sicuramente c’è precarietà e disoccupazione.
sicuramente è una situazione drammatica per molti versi soprattutto al sud.
soprattutto c’è ingiustizia, persone che guadagnano miliardi non producendo nulla e persone che si fanno il mazzo per 1000 euro al mese.
Pero’, bisogna sempre tenere presente la situazione generale e il fatto che non è che basta avere un pezzo di carta per pretendere un buon posto di lavoro: servono capacità, intraprendenza e furbizia, nel senso di sapersi indirizzare verso quello che cerca il mercato.
Se si prende una laurea in giurisprudenza o in filosofia ad esempio, si sa che al 99,9% non si troverà lavoro inerente al propio studio e che al 99,9% si sarà sfruttati per anni, inutile poi lamentarsi.
In più conosco tantissimi laureati (anche in materie scientifiche) che non sanno niente in tutto: i laureati capaci e appassionati SONO POCHI, la maggiorparte si laurea non per passione allo studio ma per migliorare le propie condizioni, passano gli esami alla meno peggio.
pero’ poi PRETENDONO, perchè hanno il pezzo di carta, quindi secondo loro VALGONO.
Purtroppo lo stato perfetto che assorbe qualunque tipo di competenza in modo sicuro non esiste, tanto meno lo è l’italia. Quindi, è inutile lamentarsi portando come esempio i nostri genitori che avevano tutto col minimo sforzo, bastava loro un diploma per diventare direttore di banca e avere 10 offerte di lavoro al giorno.
Gli anni d’oro sono finiti e non era giusto neppure allora, perchè avevano troppo, si sono mangiati tutte le risorse anche future.
Quindi, credo che sia assolutamente giusto e doveroso pensare a riequilibrare la redistribuzione della ricchezza e cioè redditi più giusti e dignitosi per tutti -qualunque sia il lavoro-, pero’ penso non abbia senso lamentarsi a priori perchè mi sono laureato/a con 110 in scienze dell’imballaggio e a 27/28 anni non ho ancora trovato un lavoro bello sicuro a 2000 euro al mese. perchè sarebbe tutto populismo spicciolo.
Jon
Caro Beppe Grillo mi permetto di segnalarti un caso di certo vecchio, ma sempre più VERGOGNOSAMENTE-VECCHIO specchio per tutti gli ambiti lavorativi non solo il mio ovviamente. Per quanto riguarda il mio ambito di lavoro, l’ambito degli architetti, dei “creativi”, dei “gestuali” di coloro che assolutamente tutto gli si può dire riguardo le loro discutibili doti creative, tranne che non esercitino, in effetti, il mestiere più antico del mondo ancor prima che fosse inventato.
Ora finita la polemichina ti do un indirizzo dove se avrai il tempo sufficiente di spulciare, dovrai fare una cosina un pò noisetta….. ma spero come dire curiosa da INTEGRARE seguendo lo spirito della RETE:
1) vai sul sito http://www.professionearchitetto.it
clikka sul lato destro ad offerte di lavoro.
2) leggi le offerte, ragionando secondo questi
filtri:
a) le RICHIESTE da parte di chi
cerca (datore di lavoro*)e le
OFFERTE-EVENTUALI-RENUMERATIVE
sempre da parte del…(datore di lavoro)
*Colui che inserisce l’annuncio
(datore di lavoro) spesso ha
poca dimestichezza nel conoscere
uno dei programmi di software
citati.
Gli aggettivi che accampagnano il
grado di CONOSCENZA di tali
strumenti spesso sono del tipo:
MOLTO BUONA, OTTIMA, ETC ETC..
b)”CERCARE” a fine annuncio la
parola retribuzione ed impostare
Questa equazioncina per il
calcolo retributivo:
(CAPACITA’ RICHIESTA)X(ORARIO DI
LAVORO RICHIESTO)= R?
La retribuzione è spesso
“Occultata”, se menzionata è
rimborso spese o nel caso di vera
sfiga 1000 .
N.B. Questo mercato del lavoro non intende crescere nè quindi dare un “prodotto” di qualità, altro che sistema passivo nelle abitazioni, risparmio energetico, viene richiesto lo studente-laureando-neolaureato perchè portatore di conoscenze tecnologiche nn banali nel processo-produttivo edilizio da tenere un annetto e poi via, a cercarne un altro “fresco” sempre OTTIMO, BUONO, MOLTO BUONO, nel CONOSCERE gli strumenti richiesti, questi datori di lavoro non sono figli di Maestri di BOTTEGA. Assumono con lo spirito di MASTRO-CAPORALATO. Chi scrive ha sete di imparare con una seria GAVETTA e non diventando oggi giovane MARCHETTARO! Domani CAPORAL-PAPPONE!
Grande, hai centrato il punto. La qualità ricercata è quella del garzone factotum che ti risolve i problemi fino alla punta del tuo naso. Stiamo diventando rozzi anche nel proporre il prodotto “lavoro”. Non è solo il problema degli architetti … il “garzonismo” è un fenomeno molto figlio della legge biagi.
Povera Italia.
Ho postato ieri la mia esperienza: sono architetto, anche io laureata con 110 e lode (ho sostenuto 43 esami, di cui solo 4 di disegno/rappresentazione, al contrario di come molti credono), parlo corretamente inglese e francese, ho sostenuto un esame di abilitazione professionale e NON sono disoccupata. Ho in mano una professione, sfruttata vergognosamente dai vecchi professionisti, ma cmq ho anche la possibilità di lavorare per mio conto in molti ambiti. Non mi stanco mai di guardarmi attorno. Fanno schifo quelli che prendono parcelle altissime sfruttando il mio/nostro lavoro, che retribuiscono pochissimo, ma io ho qualcosa in mano per darmi da fare E AMO PROFONDAMENTE LA MIA PROFESSIONE, tanto che nel tempo libero partecipo a concorsi di architettura per mettermi in competizione e confrontarmi con i miei migliori colleghi. Che sono i giovani, di sicuro.
Spero che tua cugina non sia disoccupata “punto e basta”, ma che non si stanchi di cercare qualcosa di adatto a lei. Onestamente, non saprei dire chi ha fatto la scelta migliore, se io o lei.
Se poi volesse diventare insegnante, allora c’è da aprire un altro libro: la SSIS, Scuola di Specializzazione all’Insegnamento Secondario…Un’altra vergogna all’italiana….
Grillo, grazie per quello che stai facendo.
Te lo meriti proprio.
Ho pensato che in questa raccolta di testimonianze non poteva mancare il punto di vista di un RICERCATORE PRECARIO.Ormai i due termini sono imprescindibili…Ma chi ha deciso che la ricerca in Italia debba essere una MISSIONE e non un normale lavoro???Passiamo ogni giorno tante in laboratorio,svolgiamo un lavoro altamente specializzato,guadagnando una miseria e sacrificando parte della nostra vita privata. Perchè devo guadagnare meno di una velina?E’ sintomo di un terzo mondo sociale e culturale.Tutto è in vendita, soprattutto la faccia!!Sono fidanzata da 14 anni con un ragazzo che vive e lavora in un’altra città e che vedo solo il fine settimana (non sempre).Non abbiamo i soldi per sposarci,nè per comprare una casa.E siamo lontani…dove fare il nido?Ringrazio il governo per i 1000 euro che mi dona se mi nasce un figlio… peccato che non mi dà a priori la possibilità di concepirlo!Ah!Se finiscono i fondi,possono anche non rinnovarmi il contratto…vado a lavorare anch’io in un call-center a 5 euro l’ora??Mi pento di aver fatto l’università.La cultura,la salute e i diritti non sono più un valore in questa Italia.
Ho pensato che in questa raccolta di testimonianze non poteva mancare il punto di vista di un RICERCATORE PRECARIO.Ormai i due termini sono imprescindibili…Ma chi ha deciso che la ricerca in Italia debba essere una MISSIONE e non un normale lavoro???Passiamo ogni giorno tante in laboratorio,svolgiamo un lavoro altamente specializzato,guadagnando una miseria e sacrificando parte della nostra vita privata. Perchè devo guadagnare meno di una velina?E’ sintomo di un terzo mondo sociale e culturale.Tutto è in vendita, soprattutto la faccia!!Sono fidanzata da 14 anni con un ragazzo che vive e lavora in un’altra città e che vedo solo il fine settimana (non sempre).Non abbiamo i soldi per sposarci,nè per comprare una casa.E siamo lontani…dove fare il nido?Ringrazio il governo per i 1000 euro che mi dona se mi nasce un figlio… peccato che non mi dà a priori la possibilità di concepirlo!Ah!Se finiscono i fondi,possono anche non rinnovarmi il contratto…vado a lavorare anch’io in un call-center a 5 euro l’ora??Mi pento di aver fatto l’università.La cultura,la salute e i diritti non sono più un valore in questa Italia.
Buongiorno a tutti. Premetto di non avere esempi diretti degli effetti della legge Biagi. Quello che vuole essere la mia testimonianza si riferisce ad un fatto collaterale e non secondario che riguarda tutti coloro i quali per ricollocarsi devono fare i conti con due mode del momento: età e salari inferiori.
La beneamata globalizzazione ha creato questo mostro per cui le Aziende con la scusa della competitività (ma con i profitti garantiti da speculari azioni finanziarie nelle borse di mezzo mondo) tendono a ringiovanire il “parco” dipendenti con il doppio risultato di ridurre drasticamente il tetto retributivo e standardizzare all’infinito le attività. Effetto: maggior turn over.
Personalmente opero nel campo dei prodotti di largo consumo alimentari, con la distribuzione, cosidetta, moderna ( Ipermercati etc, per intenderci). Ormai l’offerta complessiva di beni ha superato di gran lunga una domanda molto sbilanciata verso il basso. In questo contesto ci sono 2 fronti. Da una parte la distribuzione Moderna è al 35% in mano a Francesi e Tedeschi che al pari delle Aziende produttrici che di italiano hanno spesso solo il logo.
Questo giustifica brand globali ed una maggiore competenza internazionale, mettendo fuori gioco molti operatori delle Aziende Italiane, solitamente a gestione padronale,che tutto fanno fuorchè investire nelle expertise dei propri collaboratori. Ne risulta una situazione tale per cui:
le Aziende che si spartiscono il mercato sono poche e molto grandi;
queste assumono solo giovanissimi a bassissimo costo , ed in questo la legge Biagi sguazza;
le Piccole medie Aziende italiane o chiudono o sono in balìa di Clienti troppo grandi per loro.
Ho l’impressione, per chiudere, che una legge come quella definita “Biagi”, sia una buona intenzione mal riposta. Il problema,a valle, è il contesto economico e la possibilità data da certi governi ( compreso il nostro) a pochi investitori che si dividono la torta a livello mondiale.
Pao
Lei è un mito, ho visto il suo spettacolo a Roma sia venerdì che sabato scorso, la seguo da un pò ma è la prima volta che la contatto! Volevo farle i complimenti le scriverò presto il mio parere su i materiali ed i metalli usati in maniera errata e pericolosa. Grazie per avermi fatto CONOSCERE a presto Vanja
Caro Beppe,
nonostante la ca…ta di legge che ti da il pane per due mesi e dopo ti ributta in mezzo ad una strada, io qualcosa di positivo la trovo:UN CONTRATTO!! Prima di scappare al Nord ho lavorato cinque anni nella mia Sicilia senza MAI avere uno straccio di contratto(N.B. in tre posti diversi)…e a quanto ne so io,non è ancora cambiato nulla. Sindacalisti ladri più dei datori di lavoro, istituzioni che non esistono, ispettori del lavoro fantasma…La legge Biagi è una cazzata, ma per uno che non ha mai visto un contratto di lavoro prima della veneranda età di 25 anni può essere una speranza in più dell’ormai “legalizzato” lavoro sommerso in Sicilia. Comunque, il mio potrebbe sembrare una lode a questa legge…ma tra nulla e un pugno di mosche la differenza è sottilissima..
Sono la madre di una ventisettenne, laureata da due anni in corso di laure istituito da pochi anni :Scienze della interculturalità presso l’Università di Trieste.
Mia figlia, animata da spirito umanitario acquisito da esperienza maturata negli scout, quando si è trovata a scegliere la facoltà universitaria ha ritenuto di scegliere una facoltà che le avrebbe permesso di lavorare nel sociale.
Per aiutarla portare avanti le sue decisioni abbiamo affrontato non poche spese: la facoltà era solo a Trieste (noi viviamo in Romagna)ed ha richiesto da parte nostra un notevole impegno economico per tutta la durata del corso di Laurea.
Finalmente è arrivata la Laurea, con tanto di lode;ora conosce le lingue slave, conosce anche l’inglese ed il francese ed è anche esperta di balcanistica ma…….il lavoro non lo trova.
Per fortuna(!)lo scorso anno le hanno proposto un’esperienza di servizio civile internazionale, per un anno (pensate dove)a Scutari, in Albania, a circa 800 euro al mese!!!!
Ora l’anno è finito e sta per tornare a casa, non sa cosa farà e l’altro giorno era quasi dispiaciuta perchè non le avevano offerto una proroga per qualche mese(!!!)
guardate qui cosa fa silvio in questa foto… http://s3.bitefight.it/c.php?uid=16860 e poi dicono che l’italia nel mondo è stimata…mah.
Un argomento “sotto i riflettori” del D.Lgs. 276/2003 attuativo della Legge Biagi (L. 30/2003) è il lavoro a progetto. Salvo per alcune figure, sostituisce la collaborazione coordinata continuativa. In merito il Ministero del Welfare, nella relazione di monitoraggio 2003, recita:
Più che una scomparsa delle collaborazioni coordinate e continuative (a vantaggio del lavoro tradizionale, come auspicabile, o verso il sommerso, come temuto) è plausibile che si abbia un complesso rimescolamento tra tipologie lavorative da un lato verso il lavoro autonomo e dall’altro verso il lavoro subordinato con una maggiore peculiarità delle collaborazioni coordinate e continuative.
Personalmente, mi pare che il lavoro a progetto non abbia avuto altra conseguenza che l’utilizzo “scomodo” per i lavoratori a vantaggio esclusivo dei datori. Molti individui si trovano ad eseguire diversi progetti nascondendo un contratto di lavoro subordinato. Ma il governo conta i posti (per dare i numeri con orgoglio durante le proprie comparizioni televisive) senza mettere a bilancio quelli perduti e senza considerare che i posti di lavoro a progetto che si concludono nell’espletazione di un solo progetto non dovrebbero essere conteggiati nel saldo dei posti occupati, che altrimenti non rispecchia più la realtà delle “occupazioni stabili” che invece ha visto l’Italia crescere e la vede oggi rallentare notevolmente di fronte ad un’economia in crisi: un’economia che non gira di certo per il verso giusto “spendendo” soldi (come ci dicevano i simpatici spot pubblicitari), dato che questa soluzione unidirezionale avantaggia i più ricchi e non lo classe sociale medio-bassa che continua a nuotare nelle proprie difficoltà…
Scritto sul mio blog il 11/2/06, permalink:
http://www.lucalodi.it/2006/02/verso-le-elezioni-quando-i-riflettori.html
Non metto il mio vero nome per paura di essere rintracciata. Ho 30 anni, lavoro con i vari interinali, co.co.co. & affini da quando ne avevo 19. Il mio fidanzato, 36 anni, lavora per una ditta di generi alimentari della provincia di Varese: gira col furgone a rifornire i vari locali della Lombardia. Dopo contratti a tempo determinato, gli hanno FATTO FIRMARE LE DIMISSIONI IN BIANCO – ovvero senza apporre la data – prima di fargli un’assunzione a tempo indeterminato. L’alternativa era la disoccupazione immediata. Non è il primo nè l’unico in quella ditta a lavorare in questo modo. I titolari dicono che è per tutelarsi, che non possono permettersi di assumere qualcuno a tempo indeterminato senza cautelarsi in alcun modo. Siamo fidanzati da oltre 5 anni. Ma di sposarsi e metter su famiglia, con questi presupposti, non se ne parla nemmeno. Con che coraggio apro un mutuo, sapendo che io sono a tempo determinato e lui, se si ammala o chiede un giorno di ferie, può ritrovarsi di colpo senza lavoro? So che Marco Torres dice il vero: anche il mio ragazzo ed i suoi colleghi lavorano fuori legge, obbligati a caricare i furgoni oltre il limite stabilito. Secondo me certi imprenditori meriterebbero LA GALERA!!!
Questa mattina ho aperto gli occhi e non ho avuto il coraggio di alzarmi, ho una laurea da quasi quattro anni ed alle spalle esperienze di lavoro che vano dall’insegnamento universitario fino al mozzo nelle barche a vela dei ricchi industriali della terza Italia, questo che passa è uno dei periodi in cui finiti mille piccoli impegni sottopagati o non ancora pagati, resto senza quei pochi soldi che mi faresbbero stare più tranquillo. Intanto l’achitetto per il quale ho fatto un progetto di urbanistica è sulla neve ed ha comprato la macchina nuova. Io non posso riparare la mia L’unica fortuna chee potrei avere, non piccola è di avere una casa ma un luogo dove vivere senza avere come vivere diventa un luogo odiato.
So che dovrei partire ed abbandonare non solo la Sicilia ma l’Italia, purtroppo ancora non riesco a farlo, non trovo nulla ed intanto mi consumo e logoro nella depressione le uniche ricchezze che ho.
Noi trentenni in Italia siamo una generazione compromessa, senza lavoro senza soldi senza una stabilità sentimentale, trottole impazzite l’una col suo instabile equilibrio lanciata contro le altre, giriamo forte spinti da energie di rimonta ma troppo spesso a vuoto e senza uscire dalla scatola dove ci ripongono tutti coloro che ci hanno preceduto, quello che andrebbe portata avanti è una nuova guerra generazionale, i nostri padri ed i loro fratelli più grandi hanno seppellito i nonni detentori dell’ultima saggezza ed hanno fatto scempio di tuttto godendo del boom del dopoguerra, facendo i figli comprando case e andandosene in pensione, scaricando tutto in avanti sulle nostre teste.
Sono veramente imbestialito e spaesato, il mio futuro mi appare assente più che oscuro, sono teso e disorientato, chi lo spiega alla mia compagna che se mi sento male è per questo? e le sembra poco!
Ciao a tutti, Antò
Basta guardarsi intorno per vedere un esercito di trentenni precari. Tutto vero purtroppo. Grazie a dio sono arrivata nel mondo del lavoro 10 anni prima che iniziasse la “progressiva erosione dei diritti”, ho 40 anni e sono tra i miracolati di cui parla Alessandro, avendo un lavoro inideterminato nel pubblico impiego. Sono consapevole del priviliegio, anche se di fatto le mie tutele, dovrebbero essere le tutele di tutti. Ma come comquistarle nuovamente?! Trovandomi a tavola con ragazzi di trenta anni e parlando della loro frustrante condizione di lavoratori precari, me ne sono uscita con questa frase: “beh, la vostra generazione l’avrà capito che deve essere più attiva, informarsi, partecipare,l’indifferenza politica non paga, e certe forme di liberalizzazione che il mondo del lavoro ha subito portano solo guai. Insomma.Immagino che i 3 milioni di precari come voi, spesso molto istruiti, questa volta non daranno certo il loro voto a Berlusconi”. Risposta: “beh, non esserne così sicura, certi miei colleghi precari come me, sono certo lo rivoteranno”. No comment. Forse tra trentenni vi dovreste parlare di più, prendere coscienza attiva del problema e decidere di fare qualcosa. Almeno per mandare un forte segnale di dissenso il 9 Aprile, quando si decide del Governo del Paese, e il messaggio elettorale dovrebbe essere ben chiaro. 3 milioni di voti contano. Contano eccome.
Da qualche anno ho cominciato a pensare che il famigerato “LAVORO A TEMPO INDETERMINATO” sia una favola, come quelle che la cara nonna ci raccontava da piccolini e che ci lasciavano con la bocca aperta.
Solo che oggi quella nonna ha preso le sembianze di un Presidente del Consiglio dei Ministri che ci racconta la storiella dell’incremento dell’occupazione sotto il suo Governo.
Che bella storia………peccato che non abbia un lieto fine.
L’aumento della precarizzazione, sotto gli occhi di tutti, ci costringe a continue soluzioni di compromesso con noi stessi, con le nostre famiglie, con la nostra vita.
La situazione è veramente drammatica e ringrazio persone come Beppe Grillo che danno la possibilità di esprimere il loro pensiero in proposito.
Spero che questi post vengano inviati ai segretari di partito e che, anche in futuro, possa essere concretamente fatto qualcosa per gli “INVISIBILI” magari aumentando per le imprese il costo del lavoro a progetto/interinale e diminuendo il costo del lavoro a tempo indeterminato.
In questo modo magari ci sarebbe la possibilità di accendere un mutuo per l’acquisto di una casa e non vivere con i genitori fino alla terza età.
Grazie
http://www.generazione1000.com/
Politici dei miei stivali!
Intanto laureatevi voi! che non sapete niente di storia e che dovrebbe essere invece il vostro pane per lo meno per non rifare le stesse cagate di secoli fa!
A proposito dei precari:
Ho 29 anni, sono laureata da 4 anni e per vivere faccio 2 part-time
1)servizio civile in biblioteca: l’unica cosa che mi permette di fare esperienza per quello che dovrebbe essere il lavoro per cui ho studiato
(anzi direi PAGATO!)
2) addetta multiplex (ossia strappo i biglietti in un multisala) con contratto interinale rinnovato mensilmente.
Questa è l’occupazione che ci hanno promesso!(OGGI, e domani? boh!?)
Risposta a Matteo Silvestrini 21.02.06 18:29
E’ facile dissertare così dall’alto della tua tranquillità economica.
Ma non ti vergogni a parlare di statistiche dopo aver letto le condizioni difficilissime di ragazzi/e che sono riportate in questo blog? Uomini e donne, la maggior parte laureati e, spesso con master, che sono anni che passano da uno pseudo lavoro ad un altro, con la paura di non veder riconfermato il loro contratto, che acquisiscono competenze “momentanee” (perché ai datori conviene usare contratti di inserimento e apprendistato) nei settori più disparati, lontani spesso dalle loro specifiche scelte di studio.
Io mi ritengo una fortunata, perché a 38 anni di età, dopo 20 anni di precariato – vedi post del 21.02.2006 ore 17.10 -, un concorso vinto al comune di Roma (ma senza raccomandazioni rimani in lista per tre anni, dopo la lista si chiude e il comune bandisce altri concorsi nello stesso ambito; quanti soldi buttati dei contribuenti!!); un concorso di abilitazione in educazione artistica e disegno e storia dell’arte, superato nella scuola (grazie alla riforma Moratti, potrei avere la cattedra, nonostante la graduatoria, tra 15 anni, se va bene!); oggi svolgo un lavoro che non ha nulla in comune con la mia laurea in architettura (impiegata in una piccola azienda con 2 dipendenti) e ringrazio ogni giorno di avere almeno la possibilità di far fronte, non senza difficoltà (altro che la gestione dello stipendio della mamma del portatore nano di democrazia!), alle spese di casa.
Che futuro hanno i ragazzi: ma dico le hai lette le loro storie??
Il mio augurio è che i nostri dipendenti percepiscano come stipendio (tralasciamo la loro indennità perenne dopo 5 anni di LAVORO!!), al massimo 1000 al mese, più spese dichiarate ed effettuate come ns rappresentanti, che lo stipendio – in tutti i settori – non superi MAI una soglia inaccettabile come troviamo in questa società, dove un calciatore, ecc., percepisce cifre da capogiro…Chi DECIDE DI LAVORARE IN PROPRIO è giusto che guadagni, chi DECIDE DI LAVORARE COME DIPENDENTE è giusto che non sia sfruttato a vita, senza tutele.
Legge Biagi e inserimento al lavoro:
Sicuramente io posso ritenermi inserita a piena titolo nel mondo del lavoro ,infatti dopo 7 mesi di co.co.co 6 mesi di tirocinio formativo (e li’ che ci sarebbe da discutere sulla formazione che viene decantata e mai praticata) 6 mesi a tempo detrminato,sono stata trasformata a tempo indeterminato.
Io ho 29 anni,donna e vorrei sapere come con uno stipendio netto di 874,00 euro al mese posso pensare di avere un futuro..nemmeno dire roseo..senza un compagno che mi aiuti nel reddito,che non ho ovviamente e cosi’ abito in casa da parenti e mi faccio allungare ancora alla mia eta’ qualche soldino dai miei gentiori.
Le donne sono sfavorite questo e’ certo,ma perche’ la segregazione femminile e’ in crescita,si’ si’ ci danno il lavoro ma di basso livello e mal pagato con un impegno,almeno io di 40 ore settiamanli.E se avessi voglia di fare dei figli?..ma come farei..impensabile.
In definitiva,siamo in un mondo che ci offre a rate fra un po’ anche la spesa…e poi ci si ritrova che la maggioranza dei giovani o donne che entrano nel mercato del lavoro non possono accedere nemmeno ad una di queste mirabolanti proposte,in quanto se non hai un contratto a tempo indeterminato nemmeno ti ascoltano le malpagate centraliniste del call-center..e’ quasi diabolico.
Dici
“E’ vero, si è persa la mezza misura. Il mercato è diventato più esigente e tirchio: o spende per la qualità oppure tende a risparmiare il più possibile per ciò che ha meno valore o è solo una potenzialità.”
SBAGLIATO!!
Lo ripeterò in eterno!!NESSUNO investe piu’ in occidente,gli investimenti tecnologici li fanno solo i cinesi che adesso fanno cagare sotto perchè hanno il know how!!Guardate che razza di centri di ricerca hanno in cina adesso! altro che il problema dei prodotti copiati!
Siamo noi adesso che schiavizziamo qui i programmatori per prodotti scadenti!Le multinazionali di software hanno come manovalanza informatica gli indiani!!una ciotola di riso e via!!
BEPPE!!Dillo cavolo che noi ingegneri dobbiamo confrontarci con gli indiani BRAVISSIMI, altro che,e morti di fame!e siamo in mano ai commerciali che di tecnica non capiscono un cacchio di niente!ragionano solo con i soldi, i dirigenti fanno fallire le aziende per sfruttamento selvaggio e stanno benissimo!
La politica è solo lo specchio di questa società malata.
E il primo che dice che basta correre e una partita iva per fare soldi ad oggi o ha culo o è un furbetto!!
Vedete il mio post, che ho scritto 1000 pos fa qua sotto!!
Io ho già raccontato la mia storia; scrivo perchè in questo momento Maurizio Costanzo parla dei precari. Ferruccio De Bortoli dice che questa è una buona legge e che il lavoro dovrebbe essere ancora più flessibile…. siamo tranquilli allora….
Cazzo ne sa lui dell’ansia che ci portiamo dietro, di tutto quello che stiamo vivendo da persone che hanno paura del futuro, da persone che sognano di avere una famiglia, che hanno preso una laurea sognando piccole soddisfazioni per se stessi e per i propri genitori… la frase che ripetevo più spesso era: “non vedo l’ora di laurearmi per restituire ai miei tutto quello che hanno fatto per me”.
Niente da fare, sono ancora qua che ricevo da loro e io non do nulla… trasmetto solo ansie e pessimismo.
Cavoli ho 32 anni, io e il mio compagno vorremmo avere un bimbo, vorrei dare ai miei genitori un nipotino… è tutto così difficile….
anche a me continuano a chiedermi “quando vi sposate”, “niente bimbi”… non sono io a volerlo…
Mi sono trasferita a Milano 10 anni fa con tante speranze… invece nulla.
scusate lo sfogo
Stefania
Beh dai a chi è precario adesso non si mettono i ceppi ai piedi, nè ti taglia l’alluce per impedigli di scappare!!!
Io adesso ho un contratto a tempo indeterminato, ma per arrivarci mi hanno fatto prima 6 mesi di ritenuta d’acconto con promessa di assunzione poi a tempo indeterminato, poi proposta di paertura partita IVA, alla mia insistenza mi hanno fatto 2 anni di tempo determinato sfruttando il fatto che avessi un diploma dilaurea di tre anni, ma inquadrandomi come semplice diplomata, e infine mi hanno assunto, non ho un aumento da 5 anni, aumento che mi era stato promesso, e mi hanno assorbito quelli contrattuali.
E cmq ringrazio Dio di avere finalmente il tempo indeterminato, così se dovessi decidere di avere un figlio a 32 anni almeno sono tutelata.
evidentemente era strumentale ai loro fini utilizzare un morto ammazzato per terrorismo…
Ho 33 anni, sono un invalido civile laureato in giurisprudenza con un Master post laurea in multimedia. Da 4 anni lavoro con un contratto a tempo indeterminato (e mi considero fortunato) presso un azienda informatica fiorentina. Il problema è che il mio contratto è forzatamente part-time e non riesco a farmi dare un contratto a tempo pieno. In altre parole guadagno 700 euro al mese. In una città come Firenze dove gli affitti sono alle stelle mi trovo costretto a dover vivere ancora in casa con i miei genitori.
Ciao a Tutti,
sono Francesco, abito a Milano, ed ecco la mia storia di 2 anni di occupazione precaria.
Mollo l’università al 2° anno, mi dicono che saremo dei supertecnici di laboratorio..il futuro era 800 al mese con contratti di ricerca.
Faccio 2 mesi di call center a 5.67 ora, turni di 8 ore, 5 su 7 a settimana, nessuna formazione o quasi. Alla fine ne sapevo più io del capo, e mando a fare in c**o tutti. Finiti i 2 mesi, grazie e arrivederci. Nel frattempo comunque mi sbatto per UN ANNO A FARE UNA SELEZIONE ENAV, che non passo e non ti dicono nemmeno il perchè, dopo che te ne lasci dietro circa altri 10.000 e rimani tra i 750 papabili su 200.
Poi divento “Art Promoter”, apro la p.iva, mi faccio 5000Km al mese, rimborso di 500, che non bastano a coprire le spese di autostrada, telefono, benzina, manutenzione, pranzi e cene a 200Km da Milano di media, il tutto per quasi truffare poveri cristi. Resisto4mesi inseguendo il sogno degli elevati guadagni, poi mollo tutto, in perdita di quasi 2000.
Mi contatta un agenzia INTERINALE DI BRINDISI per un contratto di 2 mesi di rappresentanza a MILANO. Bravo bravissimo, adesso rinnoviamo con un altra società per UN ANNO, anzi no, c’è un lavoro da UN MESE, anzi no, c’è un lavoro per DUE WEEKEND. E NON MI HANNO MAI E DICO MAI, PAGATO NEI TERMINI TEMPORALI DEL CONTRATTO FACENDOMI ANDARE SEMPRE IN ROSSO, STI BASTA**I.
Ora, come mi insegna il tronchetto, io che vengo da una famiglia che non naviga nell’oro, mi indebiterò fino al buco del C**O e apro un bar, e se non riesce nemmeno questa, ciao Italia, ciao Ragazza, ciao Amici, me ne vo’ dove con 10.000 che metterò da parte ci campi una vita da Nababbo e vivrò coltivando il mio orticello, mangiando il mio pescato e vivendo a IMPATTO ZERO.
Ho 33 anni, sono un disoccupato in mobilità e mi dichiaro vittima della legge Biagi.
Dopo aver lavorato per 6 anni come impiegato in una piccola ditta dedita allo stampaggio di imballaggi in materie plastiche,con paga mensile di 1050 Euro e contratto a tempo indeterminato, é successo che nel Settembre 2004 c’é stato un passaggio di proprietà. Il nuovo padrone si é presentato dicendo che dovevamo dimetterci tutti per passare ad una cooperativa come soci lavoratori. Avremmo continuato a lavorare nelle stesse condizioni con lo stesso stipendio. Chi rifiutava veniva licenziato, perché un bilancio negativo consentiva la giusta causa per la riduzione del personale. La cooperativa avrebbe preso in appalto il contratto dalla nostra ditta, ma sapevamo di non avere più diritto alla tredicesima, né alle ferie retribuite, né all’indennità di malattia, né al versamento di contributi decenti per la pensione: precarietà assoluta e nessuna tutela. Ci hanno fregato alla grande: le nostre paghe sono diminuite, poi ci hanno trasferito in blocco ad un’agenzia di lavoro interinale e la mia paga é scesa a 850 Euro. Poi sono stato riassunto direttamente dalla ditta con contratto a tempo determinato, poi alla scadenza mi hanno fatto un contratto part-time fino a Novembre 2005 quando sono stato licenziato. Ad ogni passaggio qualcun dei vecchi dipendenti veniva manbdato a casa, ma nel rispetto della legge. Ad oggi dei vecchi dipendenti ne resta solo uno: il “leccaculo”. Sto ancora aspettando risposte da qualcuno che mi spieghi come un lavoratore é stimolato a lavorare in certe condizioni. Poi parliamo di competitività delle aziende ???
Resta la soddisfazione di aver creato personalmente 4 nuovi posti di lavoro: é così che funziona la favoletta del milione di posti che ci racconta il nostro Governo, giusto ? Volevo mandare un messaggio di cuore a chi ha votato questa Legge, permettendo questi abusi ad imprenditori disonesti arricchiti a suon di condoni: ANDATEAFAREINCULO!
STIAMO RINCOGLIONENDO !!!
La mia ragazza, finita la laurea, per arrotondare qualche soldo nel periodo estivo, avrebbe fatto di tutto, anche la gelataia. Bene, siamo andati in giro per le gelaterie della zona e CON GRANDE STUPORE, le sole due gelaterie che cercavano personale per un lavoro stagionale PRETENDEVANO il CURRICULUM VITAE (da gelataia) !!!!
Ma io dico cosa doveva fare la mia ragazza ? presentare la Laurea per servire GELATO ???
SECONDO ME CI SIAMO FRITTI IL CERVELLO !!!
NON ABBIAMO PIU’ IL SENSO DELLA MISURA !!!
Se fare la gelataia è così difficile, non oso immaginare quanto dovrà patire per trovare, poi mantenere e in fine rendere indeterminato un futuro posto di lavoro SERIO !!!
Sono BASITO !!!
Dopo 25 anni di lavoro all’età di 43 anni mi sono trovato ad essere disoccupato (vittima di un trasferimento aziendale non condiviso)dato che lavoravo nelle vendite pensavo di ritrovare subito lavoro.
La realtà è stata molto diversa grazie alla legge Biagi dopo 2 anni sono ancora “precario” e molti mesi non ho lavorato perchè le aziende anche quelle che potrebbero assumere non lo fanno in quanto hanno la tendenza a tenere le persone tramite le agenzie interinali. Per la prima volta nella mia vita ho dovuto chiedere dei prestiti di danaro a mia madre pensionata.
Non finirò mai di “ringraziare” coloro che hanno voluto precarizzare il lavoro, questa non è flessibilità. Giuseppe
E’ vero: ne il progetto Biagi nel co.co.co ne co.co.pro. sono situazioni ideali.
Pero’ non lamentiamoci sempre di tutto e di tutti: la disoccupazione e’ piu’ bassa che altrove MA ci lamentiamo che deriva dai contratti “flessibili”; la disoccupazione sale e ci lamentiamo che qualcuno DEVE darci un posto.
La situazione economica e’ complessa! Nessuno sta trasformando nessuno in schiavi! E’ questa congiuntura economica che sta trasformando tutti in schiavi.
Le aziende faticano a sopravvivere per gli oneri altissimi che devono pagare: se guadagni 1000 euro netti al mese, sappi che l’azienda, come sostituto d’imposta, versa per te pari ammontare allo Stato! Non e’ colpa di Berlusconi, Prodi o chicchessia!!! E’ la nostra maledetta mentalita’ di gente passiva che ci rovina: vogliamo un lavoro sicuro senza muovere il culo da dove abitiamo e pretendiamo di essere assistiti. Ripeto…muoviamo il culo! Non aspettiamo mamma governo che ci prepari la pappa. Cerchiamo opportunita’ di lavoro ovunque!
Oltre al fattore “spaziale” riflettiamo sul fatto che centinaia di migliaia di lavori umili vengono rifutati da disoccupati italiani e vongono coperti da immigrati!!! Oltre a non muovere il culo ci arroghiamo anche il diritto di dire che non vogliamo abbassarci a fare lavori piu’ umili.
Smettiamola! Non e’ sempre colpa di qualcun altro!!! … Piu’ volte che lo Stato vi supporti PIU’ COSTA questo servizio!!!!! Il comunismo COSTA: siate piu’ coscienti delle vostre potenzialita’!!!
condivido in parte quello che dici. anche le aziende hanno i loro problemi. In ogni caso non è proprio vero che gli italiani rifiutano certi lavori e quindi subentrano gli immigrati. Forse all’inizio era così….ora avviene anche un’altra cosa. Certi imprenditori (ma non significa tutti)assumono con regolari contratti gli immigrati che quindi ricevono lo stesso compenso di un’italiano con lo stesso contratto. tuttavia c’è un ma: sfruttando l’ignoranza e la paura di queste persone di essere licenziate, dopo aver loro dato lo stipendio si accordano per la restituzione di una parte del compenso. e poi vorrei dire che un padre di famiglia, senza lavoro e con una famiglia a carico, ti assicuro che non rifiuta un lavoro solo perchè non è quello per cui ha studiato o perchè non gli piace. Detto questo non nego che per molte persone per lungo tempo ha prevalso la mentalità dello stato assistenzialista. E ancora hai ragione nel dire che bisogna cercare un lavoro anche lontano dalla porta di casa…peccato che la situazione è abbastanza critica da costringere certe persone ad andare all’estero. Io sono italiana, vivo in italia e spero di lavorare in italia e non all’estero. In particolare vivo in veneto orientale dove non si sta ad aspettare la manna dal cielo. Si inizia a lavorare anche molto presto anche a scapito di un’ adeguata istruzione. Il culo qui lo muoviamo te lo assicuro ma la situazione è comunque preoccupante. Premesso che bisogna darsi da fare,,lo stato in quanto istituzione, dovrebbe esistere per garantire il benessere dei cittadini (che non significa farsi mantenere). Che ci sta a fare allora? Per concludere studio e per studiare lavoro. Lavoro in nero come donna delle pulizie per guadagnare qualcosa in più, lavorare qualche ora in meno e avere più tempo per studiare. Alla fine però mi sento dire che la mia laurea (con la nuova riforma)non vale niente. Però l’ho pagata salata come una laurea del vecchio ordinamento.
ragazzi, non riesco più a leggere perchè l’ansia e la profonda tristezza mi bloccano…
quello che più mi fa stare male è la considerazione dei giovani (in questa Italia che è vecchia in tutti i sensi)che questi bas…di hanno: è spaventoso.
Penso ci sia un vero e proprio disegno per annientare la forza di rinnovamento e l’entusiasmo, che il giovane porta con se.
Ma come finirà un paese senza un spinta vitale, senza nuove prospettive e indebolito così tanto???
L’Italia diventerà un territorio arido e di conquista…altro che quei poveri cinesi…
Un caloroso saluto a tutti gli amici precari!Incazzatevi, sempre!
Lola
I contratti che si fanno oggi fanno comodo solo alle aziende che hanno così la possibilità di pagare meno tasse.
Non è assolutamente vero che, dopo un periodo di stage, le aziende hanno tutto l’interesse ad assumere un giovane che, sopportando il sacrificio del precariato, ha avuto modo di farsi conoscere: anche se è in gamba, ne prenderanno un altro con la stessa formula (del precariato) perché costa meno.
Ho visto autisti di autobus di una ditta privata locale dover aprire la partita iva se non volevano essere licenziati.
Ho visto laureati in Ingegneria Elettronica con 110 e lode e che avevano tanta voglia di fare, ridotti a fare stage (in cui non si faceva nulla e non s’imparava nulla) a 400 euro/mese in attesa di un’eventuale assunzione in una grande azienda, che nel frattempo teneva migliaia di consulenti esterni (l’80% dei quali non aveva nulla da fare) con il solo scopo di mantenere alto il budget per l’anno successivo.
Ho visto gente laureata in economia dover lavorare da sistemista (faceva i test su degli applicativi di rete) per 1000 euro/mese, sapendo che la società di consulenza da cui dipendeva prendeva, per ogni dipendente, 200 euro/giorno dall’azienda che commisionava il lavoro.
“Ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare…”
II parte
…io non riesco a capire cos’anno in più di me quelle persone che lavorano a fianco a me, fanno un terzo di quello che faccio io, e possono permettersi questi lussi di progettare un’esistenza normale.
Io mica voglio guadagnare come il dirigente che mi da lavoro, al quale altri sfigati come me preparano le presentazioni, perché ho dei seri dubbi che sappia scrivere, ma queste sono altre storie
Invece di spingere verso la mia stabilità lo stato spinge verso le uniche serate nelle quali ormai mi diverto, o meglio, mi scordo della mia situazione, ossia le ubriacate al pub(per non dire altro).
Sapete, ultimamente stà succedendo una cosa strana, inizio ad invidiare persone che hanno la metà delle mie capacità, ma hanno il TFR e mi deprimo e mi faccio schifo X questo, quando ero piccolo e andavo a scuola X imparare qualcosa era per pensare questo?
E quando poi ho servito lo stato facendo il bersagliere a 700 KM da casa senza una lira era per pensare questo?
E quando adesso guardo negli occhi la mia ragazza, quando esco da casa la mattina dalla nostra stanza in affitto, e lei mi dice che le piacerebbe avere un cane ma io non so se potremo permetterci una casa da 35 metri quadriquindipoiilcaneconnoinoncivorrebbevivere ma non glielo dico perché è così bella e sorridente la mattina , era per pensare questo?
Qualcuno può spiegarmi cosa succederà se rimarrò per strada, guardate che ci sono tante persone come me, e tantissime che stanno peggio, ma molto peggio di me.
Legge Biagi = protezione dei deboli, ecc.?
Ma secondo voi che leggete, questa famosa flessibilità, introdotta più ampiamente dalla legge Biagi, è più a favore delle aziende o di chi ci lavora? A me pare che sia fatta su misura delle aziende ( quelle che hanno convenienza ad adottarla e nella misura in cui questa convenienza la riscontrano) più che su quella dei lavoratori (tranne forse per qualche studente che trova più facilmente la possibilità di arrotondare la paghetta dei genitori oppure per qualcuno a cui sta bene provvisoriamente perchè ha altri progetti).
Le aziende ottengono, credo, notevoli vantaggi: flessibilizzare l’impiego di lavoro, costi notevolmente inferiori, ecc.
E per la gran parte di chi ci lavora? già e chi ci pensa a loro?
Questo mi pare confermi ciò che già sapevamo: per un governo di destra sicuramente gli interessi dei lavoratori (il ceto più debole no?) vengono dopo….., prima gli interessi (legittimi) delle aziende perchè poi a cascata automaticamente i vantaggi si propagheranno…
E poi c’è ancora qualcuno che dice che destra e sinistra sono la stessa cosa.
Mi chiamo Maurizio ed ho 35 anni, da 6 anni faccio l’istruttore di nuoto e mi occupo di altri progetti sportivi per ragazzi e bambini,da 15 anni lavoro con minori di ogni età, inutile dirvi la tipologia del mio contratto, magari cococo, magari cocopro, il mondo sportivo prevede un contratto che non ha nemmeno un nome solo un numero art. 37. Se i CONTRATTONI della legge Biagi sono poco tutelanti l’art 37 rasenta la schiavitù, il lavoro che faccio mi appassiona e mi coinvolge moltissimo ma non c’è mattina che mi chiedo per quanto tempo dovrò ancora essere un articolo.
Sono deluso, triste e molto INKAZZATO
Mi stringe un nodo in gola e mi viene anche un pò di magone, a leggere così tante verità. Questi SPAVALDI fra imprenditori e arricchiti dicono sempre la solita FALSITA’: non possiamo assumerla perchè c’è crisi!!!Bene allora che cazzo vuoi da me? Hai bisogno di un chimico, di un ingegniere o che ne so… Ragazzi VI GIURO, AL PROSSIMO COLLOQUIO, ALLA DOMANDA: mando a fare in culo il responsabile del personale!” Con le buone ho paura che non concludiamo niente!!!Loro ci stanno con il fiato sul collo, dobbiamo anche noi reagire e far capire che vogliono viaggiare con il macchinone ci devono pagare.
Ecco la mia storia, per fortuna a lieto fine.
Sono laureato in giurisprudenza dal 2002.
Dopo aver conseguito la laurea, decisi di svolgere la pratica forense in uno studio legale romano di medie dimensioni dove, in cambio di una esperienza professionale estremamente positiva, ho “lavorato” incessantemente dalle ore 9.00 alle 21.00 dal lunedi al venerdi e, in qualche occasione anche il sabato – si lavora meglio, si dice, c’è meno caos!- per il lauto compenso, inizialmente, di 200/mese, innalzati a ben 400/mese dopo oltre due anni di tirocinio.
Al di là di questo primo scandalo (ma mi reputo fortunato, in quanto molti miei colleghi hanno fatto meramente i galoppini dei loro domini -così, con terminologia sicuramente adeguata, vengono chiamati i Signori avvocati presso i quali si ha l’onore di svolgere la pratica professionale- senza neanche avere imparato nulla).
Ho avuto l’ulteriore fortuna, tramite lo studio professionale, di ricevere una offerta di collaborazione da una società di grandi dimensioni,cliente dello studio .
Decisi di accettare l’offerta per 400/mese con contratto a progetto (quale progetto???) di quattro mesi, con la speranza (che è sempre l’ultima a morire) di un lavoro vero. Dopo i quattro mesi, il contratto è stato prorogato fino allo scorso dicembre, con un aumento della retribuzione mensile ad 560/mese.
Nel dicembre scorso ho avuto la gran fortuna di essere stato assunto da un’altra società, di dimensioni più piccole con un meraviglioso contratto a tempo indeterminato, per circa 1200/mese. Mi sento fortunatissimo e mi auguro che tale sorte possa raggiungere anche i miei sventurati colleghi.
Voglio, però, porre l’attenzione su questi punti spesso sottovalutati:
– Lo sfruttamento che si attua durante la pratica professionale che è strumento formidabile nelle mani dei consigli dell’ordine;
– Si devono controllare i contratti a progetto (ho visto aziende con 400 cocopro e 4 dipendenti). Gli ispettori dove sono?
I parte
Dunque, le legge biagi è sicuramente lo specchio di come l’Italia sia ormai diventato un paese nel quale la generazione di mio padre dice alla nostra (io ho 31 anni) “certo noi ce la passavamo male, ma non vorrei essere nei vostri panni”.
Io non so che dire a quei poveracci che hanno 10 anni meno di me!
Ho un lavoro, ho una professione(faccio il programmatore), e da 3 anni e mezzo lavoro su un bel progetto, grande, pieno di persone, che coinvolge almeno 2 grandi(se non grandissime) aziende italiane.
Ho uno schifoso contratto di collaborazione, e mi sono accorto(lavorando dal cliente) che in effetti c’è un motivo per cui noi esistiamo per far mangiare le persone CON le quali lavoro(o dovrei dire PER).
Il cliente ha un esercito di persone come me, fanno il suo lavoro, e c’è un giro di soldi attorno a noi che fa paura. Io ho visto i pagamenti delle nostre commesse e vi assicuro che guadagno circa l’1% di quello che faccio guadagnare a queste 2 grandi aziende, non sono un grande esperto di economia, quindi chiedo a qualcuno che ne sa + di me(vi prego rispondetemi, darete un senso alla mia vita), potrebbero guadagnare con questi margini se fossimo tutti assunti regolarmente nella loro azienda?
Io ho un ottimo stipendio e non posso lamentarmi, ma ogni 6 mesi posso andare a casa senza che nemmeno mi dicano grazie. Era questo il motivo per cui hanno ucciso Biagi? No, no credo.
Io ci vedo come grosse sacche di sangue dalle quali stanno succhiando tutto quel che si può, per poi buttarle quando saranno finite, o rimpiazzarle quando servirà un altro tipo di sangue
Ma guardate che a me stanno succhiando proprio tutto, felicità, orgoglio del mio lavoro, sicurezza personale, e soprattutto i progetti futuri, sono 7 anni che stò con la mia ragazza, e adesso vorrei comprare una casa, progettare un futuro(avete presente matrimonio, bambini, cani etc etc), …
2001 – Milano – multinazionale informatica (SpA) – Co.co.co: 1 anno (2 contratti da 6 mesi) 10 lordi l’ora.
2002 – Milano – piccola Srl a conduzione familiare, settore informatico – Co.co.co: 1 anno 1.240/mese
2003 – Napoli – Srl settore informatico – Stage non retribuito (6 mesi) Assunzione e licenziamento entro il periodo di prova (3 mesi). “L’azienda” si è beccata circa 13.000 euro per la mia formazione (corsi inesistenti!!!). Causa in corso! Non ho visto una lira.
2004/05 – Napoli – Srl settore inforatico – periodo d’attesa a nero (5 mesi, 450/mese) + Co.co.pro. 4 mesi (3+1) presso “ns. cliente” sede di Roma. 55 lordi al giorno.
Dicembre 2005 – Napoli – Azienda individuale settore informatico – Collaborazione occasionale (con promessa di assunzione, non mantenuta). 500.
Risultato: C/c a zero, depressione e principio d’ulcera!
Per fortuna pare che oggi abbia trovato delle ersone serie che trattano le persone com tali. Mi hanno chiesto il libretto di lavoro! Speriamo…
Ho 33 anni, e sono attualmente un disoccupato in mobilità. Mi dichiaro una vittima della legge Biagi. La mia è una brutta storia, come tante altre, purtroppo. Storie che fino a qualche anno fa non appartenevano al patrimonio della nostra Nazione. Dopo sei anni di lavoro nella stessa ditta, una piccola industria dedita allo stampaggio di imballaggi in materie plastiche, succede che nel Settembre 2004 c’è un passaggio di quote. La ditta non produceva ricchezza, ed era causa principale di continui scontri tra i vecchi soci. Così si è fatto avanti uno di questi, ed ha rilevato l’intero pacchetto azionario. Si è presentato dicendo che dovevamo dimetterci perché saremmo passati in una cooperativa come soci. Avremmo continuato a lavorare nella stessa ditta, ed avremmo guadagnato lo stipendio di sempre. Chi non si dimetteva veniva licenziato: i dati di bilancio, così negativi consentivano i licenziamenti per una riduzione di personale.
Guadagnavo 1000 Euro con il mio vecchio contratto a tempo indeterminato, ed avevo voglia di lavorare. Con la cooperativa lo stipendio netto é sceso, poi ci hanno fatto assumere in blocco da un’agenzia di lavoro interinale, sempre amici del padrone, e la mia paga é scesa a 850 Euro. Senza dilungarmi troppo, perché ci sarebbe da scrivere un romanzo, ad oggi il personale della ditta é totalmente cambiato. Ad ogni passaggio di contratto, i dipendenti sono stati mandati via ad uno ad uno, in rispetto alla legge. Dopo l’agenzia di lavoro interinale sono stato riassunto direttamente dalla ditta con un contratto di lavoro a tempo determinato, poi alla scadenza con un contratto part-time, fino a quando il 30/11/2005 sono stato licenziato. Mi resta la soddisfazione di aver creato personalmente 4 posti di lavoro: funziona così, giusto, la favoletta del milione di posti ?A tutti quelli che hanno votato in Parlamento la legge Biagi, permettendo ad imprenditori arricchiti a suon di condoni questi abusi, vorrei mandare un messaggio: ANDATEAFAREINCULO!
Cosa aggiungere a ciò che è già stato detto?
Grazie Biagi per il precariato che ci hai donato così generosamente.
Carissimi, vorrei far luce su un altro aspetto che le varie riforme del mercato del lavoro hanno fatto emergere.
Io mi sono laureata a 24 con una buona votazione, i vari contratti in forma di stage e progetto hanno fatto sì che la mia professionalità mutasse radicalmente: dalla laurea in psicologia del lavoro ora mi trovo a programmare applicativi per una grande multinazionale… non ho ancora capito bene come sia successo, ma non trovando lavoro come psicologa mi sono “riciclata” per qualcosa per cui vengo pagata…
La cosa particolare è il tipo di contratto in cui sono inserita: la mia piccola ditta di provenienza mi ha “affittata” si chiama proprio body rental ad una società di intermediazione che copre il mercato informatico della mia città, questa società, a sua volta, mi ha ceduto ad una grande multinazionale, ma non direttamente, bensì tramite un’altra ditta che si occupa del personale della multinazionale… non so se è chiaro: mettiamo che io guadagno 1, la mia ditta, per affittarmi, guadagna 3, se manteniamo la proporzione immutata, la prima società per dare 3 prende 9, la seconda società, per dare 9 prende 27 dalla multinazionale…
allora io dico: se io prendo 1 e quella dà 27, c’è una logica? io credo di no.
non ha senso che sulla mia poca competenza ci guadagnino così tante figure commerciali, ci si paghino così tante auto aziendali, si speculi su qualche giorno di malattia che logicamente non mi viene pagato!
c’è qualcosa di perverso. e mi sono ritrovata in questo ingranaggio senza nemmeno capire come, senza poter scegliere, perché se avessi detto di no, la piccola ditta da cui provengo mi avrebbe lasciata a casa, perché non c’era abbastanza lavoro interno per occuparci tutti…
allora ben venga la flessibilità se ha lo scopo di farci lavorare tutti, ma non con dei gap così assurdi tra datore di lavoro e impiegato.
Piccola presentazione: sono ingegnere e ho 37 anni. Beppe sappi che ti stimo tantissimo e che condivido quasi tutto quello che leggo sul tuo blog. Leggo spesso sui giornali (ed ora sul tuo sito) che la legge biagi è stato un disastro e non lo condivido. Mi spiego meglio: quello che succede ai giovani non è bello e la precarietà è qualcosa che ci toglie aspettative e ci fa morire dentro consumandoci lentamente come una candela. Tuttavia non mi sento di dare la colpa a questo governo, perché stiamo pagando il conto di decenni di malgoverno e la crisi è profonda: non ci sono facili rimedi. In tutta onestà, sono stato all’estero e credo che la nostra situazione non sia tanto peggiore. Non solo, ma credo che la situazione sarebbe stata la stessa, se non peggiore, con la sinistra al governo. Anche io sono stato precario: la prima volta sono stato assunto (contratto formazione: 750 euro e lavoravo TUTTI i sabati) in un’azienda metalmeccanica e facevo quasi l’operaio, nel senso che non facevo l’ingegnere, anzi… mi prendevano in giro.
Mi ero depresso. Poi ho mollato e mi sono trasferito a milano cambiando radicalmente lavoro: ancora contratto formazione. Sono ripartito da zero avendo più di 30 anni, sempre 750 euro e in più non abitavo più dai miei. Sono passati 6 anni da allora e adesso sono a roma e non voglio farmi assumere perché per adesso lavoro bene con la partita IVA e guadagno bene.
Mia moglie non lavora e stiamo adottando.
Sono contento e spero che tutti quelli che stanno facendo una cattiva esperienza lavorativa possano risollevarsi ed essere sereni quanto prima: ottimismo, muso duro e qualche sacrificio! E poi non dimentichiamoci che si può sempre votare a sinistra! In tal caso spero vivamente che abbiate ragione voi e torto io… può darsi che riescano a migliorare qualcosa: ma non credo proprio. Spero di aver riacceso qualche speranza.
Ciao a tutti.
michele
Cara Liliana, tanto di cappello.
Sei un’eroina del nostro tempo e meriti un rispetto smisurato per quello che hai saputo costruire.
Credo però che una società che ha bisogno di eroi per andare avanti sia una società morta. se la vita in un’europa di inizo millennio che si autoeleggeva faro dell’umanità si rivela essere un’allucinante corsa ad ostacoli e vede i diritti del lavoro calpestati, beh, credo che si abbia tutto il diritto di vedere nero.
Ricordiamoci che il lavoro nero è una necessaria alternativa in un’Italia malata, non è una virtù, praticando la quale si possa dire che la situazione non è nera.
Se una vita decorosa è possibile solo fuori dala legalità, cara Liliana, la situazione è nerissima come la pece. oggi anche la nostra generazione potrà anche riuscire ancora a sbarcare il lunario con un lavoro illegale, in nero, ma domani? il lavoro nero non è il futuro, è solo l’annuncio di un abisso che nn tardera ad arrivare.
Con rispetto, Marco.
Ciao Beppe, lavoro al Punto InformaGiovani del Comune di Firenze. Come servizio noi forniamo orientamento al lavoro e alla formazione. Nell’ultimo anno e mezzo abbaimo avuto un incremento della domanda di informazioni su lavoro e formazione abnorme. La maggiorparte riguarda, e questa è la cosa drammatica, laureati o giovani sopra i 25 anni. Ormai qua vengono anche per cercare lavoro. Quindi ci siamo attrezzati raccogliendo le offerte di lavoro delle varie agenzie e dei centri per l’impiego. Il problema maggiore però l’assurdità totale di alcune offerte di lavoro stile: CERCHIAMO APPRENDISTA ESPERTO. Roba da urlo. A breve, cioè nel giro di una settimana avremo i dati precisi di questa ecatombe. Se vuoi te la faccio avere. così ti fai un’idea. Ciao.
Esperienze lavorative di mio fratello:
Diploma di ragioniere programmatore a 19 anni, 1 anno perso a fare il militare finito il 19/05/1995, inizia a lavorare il 20/05/1995 in un negozio come commesso, contratto di formazione. Finito il contratto, tanti saluti, il settore è in crisi.
Va a fare elettricista, antennista, volantinaggio, promozioni.
Trova in una ditta dove lo fanno lavorare (contratto di formazione) in cantina (senza riscaldamento) x 18 mesi, gli dicono: “ti assumiamo come impiegato”. Il giorno della scadenza va dal responsabile che gli dice: “Costa torppo assumerti a tempo ind., ne prendo un altro come te. Arrivederci e grazie, è stato un piacere”.
Di nuovo volantinaggio, promozioni…
Trova in un altro negozio come magazziniere e fattorino. Un altro contratto di formazione 18 mesi. Fine contratto, fine lavoro: “c’è crisi”.
Prova con le interinali…
Lo chiamano in banca (!!!), contratto interinale rinnovato ogni mese o 2 x 6 volte, xò con società diverse… Lo tengono 2 anni e mezzo. “Bravo bene bis, faremo il possibile x tenerti”. Invece: “Abbiamo esuberi. Saluti&grazie.” Evidentemente di lavoro ce n’era, giusto? Se no l’interinale dura 6 mesi max 1 anno.
Prova a lavorare come agente x soc. telefonia mobile. No fisso, no rimborsi, no auto, no telefono: vi deve pagare lui???
Lo richiama agenzia interinale: di nuovo banca, 6 proroghe in 1 anno (sempre sotto società diverse), lavorava 10h al giorno xchè c’era un sacco di lavoro, fuori Torino (Pinerolo, 45 min di macchina). “Bravo bravo, faremo il possibile”.
Il 31/12/2004: “Ci son troppi esuberi. Grazie e arrivederci”.
Adesso è un anno che prova a fare l’assicuratore, ha dovuto aprirsi p.iva, prende 250 di rimborso spese, no auto, no telefono, no buoni pasto. Viene a mangiare a casa. Ha 30 anni. Vive in casa. Mio papà è pensionato, mia mamma casalinga, io precaria universitaria.
“I giovani d’oggi sono mammoni, non escono di casa, non spiccano il volo”.
Ci dobbiamo sfracellare al suolo???
non inserisco il mio cognome solo per PAURA di venire rintracciata. Ho 32 anni e sono 6 anni che mi prendono per il c… Ho iniziato con un cococo, poi ho cambiato lavoro e mi hanno fatto un contratto di un mese e mezzo per sostituzione di un infortunio, poi ho ripreso con delle collaborazioni occasionali e per poter continuare ho una FALSA PARTITA IVA, cioè dipendo totalmente da un’azienda che per lavorare mi ha costretta ad aprire partita IVA. Vorrei chiedere ai politici se vorrebbero una situazione simile per i loro figli….è ora di darci un taglio e di ammettere che la legge biagi è una stronzata e va NON SOLO cambiata ma proprio ABROGATA.
Ho già detto che lavoro in una ditta che distribuisce birre e bibite in provincia di Varese. Ho anche già detto che i nostri titolari ci obbligano di fatto a lavorare fuori legge, non rispettando il carico massimo consentito e obbligandoci a caricare i furgoni oltre misura (così facciamo più consegne direttamente, senza dover tornare in ditta a caricare ancora). Un collega, assunto con contratto a tempo determinato, mi ha detto che, durante i giri di consegna, si beve succhi di frutta e bibite varie: “Tanto tra due o tre mesi al massimo mi licenziano, cosa vuoi che me ne freghi di essere onesto? Me li bevo alla faccia loro e dei loro modi di fare di m a!”. Sbagliato, è vero, ma perché ad una persona che tra poco verrà lasciata a casa dovrebbe interessare che la ditta che la licenzierà funzioni bene e non finisca in perdita?
Osservazione:
Questo momento dovrebbe insegnarci qualche cosa! Prendiamo ad esempio la natura, un formicaio, il loro ciclo produttivo è diviso in momenti ben distinti, brevemente, la fase della raccolta e la fase del consumo. Le formiche così come molte altre specie. Pensiamo al letargo, alcuni animali fanno approvvigionamenti nei mesi caldi per consumarli nei mesi freddi. Adesso guardiamo la specie umana, produce 365 giorni l’anno per 8 ore al giorno tranne 2 giorni su sette. Questo a cosa conduce ? un eccesso di produzione (i magazzini di ogni bene sono stracolmi, guardate quanti capannoni ci sono nei vostri territori !) ed un collasso dei consumi! Altro esempio si nasce e si muore, insomma si va su e si va giù. L’analisi e la vita insegnano che per andare avanti o si va per linea retta o si deve giocoforza oscillare (una sinusoide). La linea retta non appartiene alla vita, in quanto soggetta al CAOS. Quindi il giusto orientamento è la SINUSOIDE. La società moderna occidentale invece TENDE verso un limite, una DERIVATA all’infinito, verso il progresso e la produzione COSTANTE, senza prevedere la fase di discesa, questa non è una sinusoide, e prima o poi se si TENDE in questa direzione si va appunto ad una DERIVA. Saggio e Moderno sarà il buon governo in grado di PRODURRE utili e beni nella fase ascendente della sinusoide e sarà in grado di ammortizzare la produzione con un periodo di caduta programmatico ed inevitabile in cui si deve CONSUMARE quel che è stato prodotto, pronti per una nuova risalita.
Non so voi cosa ne pensate ?
In definitiva penso che la colpa di questa situazione non sia di una o dell’altra legge, ma della tendenza che il ciclo produttivo ci impone, che è una tendenza che ci sta portando ad una deriva ! Ci affanniamo tutti a produrre e tanto, ma non siamo più in grado di affrontare la discesa che la vita ci impone ed è inevitabile ! e paradosso ! l’Africa muore di fame !
Gradirei dei vostri commenti !
Grazie
non inserisco il mio cognome solo per PAURA di venire rintracciata. Ho 32 anni e sono 6 anni che mi prendono per il c… Ho iniziato con un cococo, poi ho cambiato lavoro e mi hanno fatto un contratto di un mese e mezzo per sostituzione di un infortunio, poi ho ripreso con delle collaborazioni occasionali e per poter continuare ho una FALSA PARTITA IVA, cioè dipendo totalmente da un’azienda che per lavorare mi ha costretta ad aprire partita IVA. Vorrei chiedere ai politici se vorrebbero una situazione simile per i loro figli….è ora di darci un taglio e di ammettere che la legge biagi è una stronzata e va NON SOLO cambiata ma proprio ABROGATA.
Ciao a tutti, vorrei raccontare anch’io la mia breve esperienza lavorativa.
Con l’avvento della legge Biagi, sono stata costretta a chiudere il mio contratto di co.co.co. e quindi ad aprire una partita iva costruita appositamente in quanto il co.co.pro era troppo laborioso da inventarsi (sono impiegata amministrativa in uno studio tecnico), con conseguente aggravio di oneri e costi a mio carico. Ho accettato mio malgrado: al giorno d’oggi non è facile trovare un posto di lavoro. Sarei andata avanti così se non fosse che il mese scorso, in seguito ad un’ispezione dell’agenzia delle entrate, si scopre che la mia partita iva non può stare in piedi in quanto il mio unico cliente è lo studio dove lavoro, svolgo totalmente il mio lavoro in quella sede, in orari determinati e quindi il mio ruolo è a tutti gli effetti quello del lavoratore dipendente (ma va???)
Lo studio per ora ha evitato la sanzione, con promessa di regolarizzare il mio rapporto lavorativo al più presto.
Ora vivo in una sorta di limbo, non sapendo quale sarà il mio destino lavorativo, o meglio se verrò assunta o me ne dovrò andare.
Il capo dice che gli oneri a suo carico per l’assunzione a tempo indeterminato sono troppo elevati, pertanto dovrà procedere ad una decurtazione del mio stipendio (1.600 ) “tanto per venirci incontro reciprocamente”, che scenderà intorno ai 1000 ….
Grazie tante al sig. Biagi, mi rifonderà lui della differenza???
Ciao Beppe,
Rispondo al tuo post sul precariatoschiavitù.
Sono italiano, nato in Uruguay dove tanti italiani sono emigrati quando in Italia si stava malissimo (parlo dell’inizio del 1900 non dell’inizio del 2000).
Ho studianto in Italia, pagandomi gli studi perché di borse di studio neanche l’ombra (e neanche l’esenzione delle tasse universitarie), e dopo tanti anni (6) ho ottenuto una laurea in Economia. per altre ragioni ho imparato le lingue: oggi ne parlo 4 (spagnolo, italiano, francese, inglese) e sto imparando il tedesco.
Mi sono detto, ora potrò cominciare a lavorare per quello che ho studiato. sbagliato.
prima ho avuto la ‘fortuna’ di fare uno stage (sorta di non formazione mascherata come tale) durante i quali ho probabilmente acquisito un master in fotocopie e cancelleria. dopo 6 mesi di stage mi hanno detto che non mi assumevano perché la situazione economica non lo permeteva (ovvero: addesso prendiamo un’altro stagista che tanto costa meno).
ora lavoro con un co.co.pro, in un altra società. lavoro è una parola diminutiva: faccio 14 ore al giorno, e ovviamente con questo meraviglioso progresso sociale che è la flessibilità non mi pagano neanche gli straordinari. faccio anche sabati (e a volte anche domeniche) perché essendo a progetto non ho orari prestabiliti. in media faccio 250 ore di lavoro al mese, fregando i cinesi. se questo è il futuro allora viva il passato!
penserai che porto a casa una barca di soldi. sbagliato ancora. guadagno meno della persona che fa le pulizie a casa mia (perché non ho + il tempo di farle).
L’Italia di oggi è come un transatlantico: meravigliosi interni di lusso (moda, design..)un’ottima struttura (retaggi del nostro glorioso passato) spinto da un motore di vecchia fabbricazione (se chiedete a stancacontiscaroni andremo a carbone proprio come il titanic) al comando abbiamo messo un gruppo di incapaci interessati soltanto a se stessi. navighiamo a vista evitando gli scogli.
facciamo un’ammutinament
IL MONDO E” STATO IMPOSTATO MALE…
dice qualcuno…scrivi sul blog di Dio in questo caso!
SIAMO NOI MERDOSI CONSUMISTI! Donne davanti a tutti, coi loro bei Polifosfati nei mari e le pellicie….e i maschietti con l’auto nuova, merdosi cazzoni rombanti!
Secondo me Dio non si manifesta perchè altrimenti lo incriminerebbero per favoreggiamento (essendo onniscente)…maledette Toghe Rosse!!
HA HA HA (ovviamente questo lo pensa il nano)
PREMETTO CHE NON SONO UNA LAVORATRICE COLPITA DALLA LEGGE BIAGI MA PURTROPPO VIVO IN UNA REALTA’ DOVE PIU’ CHE MAI SI SENTONO GLI EFFETTI DEL PRECARIATO, DELL’INCERTEZZA DEL FUTURO E DELL’INSTABILITA’.PICCOLA CITTA’ DOVE UNA VOLTA C’ERA UNA GRANDE INDUSTRIA.ORA SPUNTANO COME FUNGHI LE AGENZIE DI LAVORO INTERINALE CHE “COLLOGANO” CENTINAIA DI RAGAZZI.PECCATO CHE I RAGAZZI IN QUESTIONE HANNO LA MAGGIOR PARTE DAI 30 AI 40 ANNI E LE OFFERTE SONO LAVORI DI SCARSA QUALIFICAZIONE A TEMPI BREVISSIMI. SE SEI PIU’ FORTUNATO LA DITTA TI ASSUME A TEMPO DETERMINATO DI SEI MESI IN SEI MESI (IN MODO INDETERMINATO) CON CONTRATTI DA FAME (EURO 800/1000)MAGARI CON LA PROSPETTIVA DI VIAGGIARE A QUALCHE CENTINAIO DI KM SU SERVIZI DI TRASPORTO INESISTENTI. QUESTI SONO I LAVORI CREATI DALLA LEGGE BIAGI.SENZA POI CONTARE L’EFFETTO DI “SUDDITANZA” CHE SI INSTAURA CON IL LAVORATORE PRECARIO CHE VIVE NEL TERRORE CHE NON GLI RINNOVINO IL CONTRATTO E PER QUESTO E’ DISPOSTO A TACERE SEMPRE E SOPPORTARE TUTTO.HAI DETTO BENE SCHIAVI MODERNI LEGATI CON LE CATENE DELL’INCERTEZZA E DELLA PAURA.
Avrei cosi’ tante cose da dire In 10 anni ho provato quasi tutti i contratti e moltissime esperienze. La cosa tragica è che questa continua precarietà di vita ti entra dentro e anche ora che ho un lavoro a tempo indeterminato mi sento poco sicura e non riesco a sentirmi certa del futuro (ma forse è la situazione del mondo). Nel 2000 ho cambiato tre lavori, ero finalmente riuscita a mettere da parte qualche soldino, ma poi in fase di conguaglio Irpef, risultava che i miei lordi annui, sommati, mi facevano superare la soglia dell’aliquota in cui avevo pagato, per cui i miei unici risparmi di vita se ne sono andati in un sol colpo. Nel 2003 ho iniziato uno stage e subito dopo ho iniziato un periodo co.co.pro. nella stessa azienda, quando all’inizio del 2005 sono finalmente stata assunta a tempo indeterminato. Insomma io sono fortunata. Solo che la mia situazione precaria è stata un’arma usata dall’azienda per farmi accettare uno stipendio ridicolo per la posizione che ricopro che rimane ai limiti del sostentamento. E io cosa potevo fare? Ho accettato solo perche’ ho bisogno di lavorare per mangiare e vestirmi! E mi va di lusso che il mio compagno ha un buon lavoro, così abbiamo potuto iniziare la convivenza. Ma è tutto suo se domani ci lasciamo, io rimango senza niente. E se il mio compagno ha un buon lavoro è perche’ ha deciso di non studiare e di iniziare a lavorare, così la sua gavetta si è svolta prima della catastrofe Legge Biagi, per cui dopo solo un anno di contratto Formazione Lavoro e una breve esperienza a tempo determinato è stato assunto in regola non perdendo neanche un giorno di contributi.
E in tutto questo la cosa che mi fa più arrabbiare è che nel 2000, secondo le statistiche stilate dagli Enti Governativi preposti, il numero di nuovi occupati era maggiore di 3 unità grazie a me: se avessi cambiato 10 lavori, ci sarebbero stati 10 posti di lavoro in più creati dal governo ma sempre di me si trattava!
leggendo i vari commenti, la rabbia, sale sempre più nel profondo e ti atttanaglia lo stomaco,fino a farmi vomitare .Oramai siamo peggio degli schiavi.la nostra dignità di persona viene ounque calpestata,specialmente nell’ambito lavorativo. Qualche anno fa in fabbrica eri sempre un numero, ma ti rispettavano,ora sei meno di una MERDA.Devo ammettere però che questa situazione è anche causa della nostra non partecipazione e totale indifferenza ai problemi del prossimo. Inostri politici sono dei formidabili incantatori e noi caschiamo sempre nel sacco.VEDI BERLUSCONI e COMPARI SUOI.Per loro dovremmo fare tutti gli imprenditori,solo così saremmo forse considerati e tutelati.Spero vivamente che le cose cambino al più presto,anche se c’è un detto che dice (chi vive sperando muore CAG……) un saluto a tutti voi e a te caro Beppe
Mio marito, dopo aver perso il lavoro per riduzione di personale, ha dovuto vivere per 3 anni l’inferno del contratto co.co.co. a 36 anni! Senza tutele senza una malattia tutelata… ma che prospettive abbiamo? Lavoro per tutti a 700 euro (nei casi più avvilenti)? Come ci si può costruire in futuro?
Brevemente la mia “carriera” lavorativa:
ho 32 anni (quasi 33) e sono una precaria universitaria.
Mi son laureata nel 1999, da allora ho fatto:
1. Corso formaz.regionale con stage e tirocino presso tour Operator con “ottime” prospettive. Infatti m’avevan detto ke mi avrebbero pagato il tirocinio di 2 mesi e invece non l’hanno fatto.
2. Passo ad un mitico call center part time 7gg7, fuori Torino, dovevo x forza andare in auto xchè avrei dovuto prendere 5 pullman e ci avrei impiegato 2.30h, e considerando che avevo turni anche alle 6.00 a.m. mi veniva un po’ scomodo…
3. trovo in una piccola ditta privata con contratto di formazione. Si sa ke nelle piccole ditte ti dai da fare, x cui mi occupavo di tutto, dall’archivio alla preparaz.dei pacchi in magazzino(non c’era magazziniere), della parte commerciale ed amministrativa, della gestione informatica delle apparecchiature ecc. Se un giorno stavo male o avevo bisogno d’un permesso x fare commissioni ke non si possono fare dopo le 18(visto ke banche, ospedali, assicurazioni sono già chiusi a quell’ora), dovevo presentare richiesta in carta bollata vistata dal Papa, Presidente della Repubblica e del Consiglio. Stipendio max 700 al mese, mentre un altro mio collega, figlio di una persona amica del proprietario, era stato assunto come agente, aveva auto aziendale 24h24, telefono, 1000 netti al mese + provvigioni, si poteva permettere di stare a casa quando voleva, addirittura diceva di andare in trasferta e invece stava a casa a dormire… Me ne sono andata, xchè chiamata dall’Università come tempo det…
4. sono all’univ. da 1 anno, se voglio rimanere devo vincere un concorso. Siamo + di 400 precari (alcuni da anni…), ke non escono come i dipendenti a tempo ind. alle 15.42 e sono xennemente in mutua.
Ma posso programmarmi una vita senza un lavoro fisso? Il mio ragazzo fa il praticante da un commercialista x 400 al mese x 3 anni o niente esame di abilitazione!
E tutti ci chiedon “ma quando vi sposate?”
BOH!
Vi racconto la mia esperienza:
Sono ingegnere informatico, laureato nel 2003 a Padova dopo essermi fatto un mazzo quadrato per quasi 7 anni studiando e lavorando per mantenermi e pagarmi le spese che la mia famiglia non poteva sostenere. Come tutti mi son ritrovato il giorno dopo la laurea a chiedermi “e adesso?”. Credo di dover ringraziare davvero il mio prof di tesi che mi ha offerto la posibilità di restare un anno nel suo laboratorio ( a 700 euro al mese ma per un assegno di ricerca è già tanto ) e permettermi di “fare esperienza” mentre mandavo migliaia di curriculum e non ricevevo nessuna risposta. Poi mi capita di trovare un’azienda che cerca proprio una persona con le mie competenze. Nonostante un anno di comprovata esperienza devo lavorare GRATIS per 10 ore al giorno in Agosto (stage). Dopo che in quel mese ho sviluppato gran parte del progetto assegnatomi mi sento proporre un contratto di 3 mesi (senza possibilità di rinnovo) a 900 euro lordi. Rifiuto ma correttamente garantisco che in altri 15 gg. avrei ultimato quello che avevo iniziato e lasciato della documentazione per chi mi avrebbe sostituito. Manco me li volevano pagare quei 15 gg. sostenendo che andandomene creavo un danno all’azienda (ma se mi volete tenere perchè non mi offrite un contratto decente?).
Ora x fortuna lavoro con un buono stipendio e un contratto da dipendente ma ho dovuto lasciare tutto (famiglia, amici, fidanzata) e andarmene a Milano. Riesco a mantenermi anche se non metto da parte neanche 10 centesimi.
Sono un fortunato credo: ho sempre lavorato, mi mantengo da solo e non ho nessuno percui non ho neanche la necessità di fare progetti per il futuro. Però vedo i miei colleghi che NON SONO LAUREATI, lavorano da 10 anni ormai, prendono come e più di me, hanno una famiglia, una casa, vanno in vacanza…
sono fortunato ma è davvero dura!
Hai sbagliato! Non avresti dovuto lavorare gli altri 15gg per terminargli il lavoro! Dovevi lasciarli col culo per terra!
Caro Beppe, ho quasi 32 anni e da 4 anni lavoro a tempo determinato grazie ai nuovi contratti introdotti dalla legge Biagi. Nel 2001 mi sono laureata in matematica, ancora le cose non andavano così male nel mondo del lavoro e dopo 3 mesi sono stata assunta a tempo indeterminato. Dopo 1 anno e mezzo la ditta è fallita (a causa delle truffe operate dal proprietario) così mi
sono ritrovata nuovamente in cerca di lavoro. Sono passata dal lavoro interinale, allo stage al lavoro a progetto. Con il contratto interinale ho lavorato per due anni, con rinnovi di sei mesi in sei mesi e con l’incertezza che ne consegue.
Finito il contratto interinale mi sembrava di essermi tolta un peso e di poter solo migliorare, in realtà non avevo ancora provato quello a progetto. Il contratto a progetto è la tipologia di contratto che meno tutela il lavorato e che per
questo ha preso piede in maniera intesiva. Un lavoratore a progetto è solo un lavoratore a tempo determinato con TUTTI i doveri e NESSUN diritto dei lavoratori dipendenti. Il contratto a progetto prevederebbe la possibilità di svolgere la propria attività per più committenti ma in realtà ciò risulta impossibile dato che il lavoratore è costretto a presentarsi sul luogo di lavoro tutti i giorni per otto ore come tutti gli altri dipendenti. La malattia e l’infortunio comportano SOLO la sospensione del rapporto di lavoro (niente soldi quindi) che non viene prorogato ma cessa alla scadenza indicata sul contratto; infine per rispondere a chi afferma che la legge Biagi favorisce le categorie più deboli e in particolare
le donne, faccio notare che infine in caso di gravidanza il contratto viene sospeso e prorogato per un MASSIMO di 180 giorni.
Io sono molto perplesso sulla questione lavoro.
Da un lato gli imprenditori pensano al profitto e quindi se potessero ci coccoerebbero tutti, dall’altro noi dobbiamo trovare una sistemazione che ci dia uno stipendio decoroso e la possibilità di crescere professionalmente.
Qualche anno fa Vito Volpe, il boss di ISMO, aveva fatto una battuta:”… perchè il mercato da noi tenderà a cercare i genii o quelli che spazzano”. E’ vero, si è persa la mezza misura. Il mercato è diventato più esigente e tirchio: o spende per la qualità oppure tende a risparmiare il più possibile per ciò che ha meno valore o è solo una potenzialità.
Vengono premiati quelli molto bravi, oppure quelli che rimangono accontentandosi. Mi sembra la storia di sempre, solo che i posti di valore sono meno, e quindi … bisogna accontentarsi.
Le leggi che hanno ridotto il costo del lavoro mi sembrano un po’ come gli incentivi alla rottamazione. Servono magari per un po’, 2 soldi girano anche nelle tasche di chi non li ha mai avuti, però non danno un futuro. Non è con questi mezzi che la nostra società comincerà a crescere.
Vogliamo diventare più bravi, migliorare il livello culturale e professionale di tutti? Vogliamo crescere tutti? Vogliamo che la qualità diventi un valore fondante per ognuno, responsabili in primis?
E’ la politica dell’educazione che dovrà farsi carico della qualità dei cittadini, cittadini e non solo elettori o manodopera.
Paolo Borin
Dici
“E’ vero, si è persa la mezza misura. Il mercato è diventato più esigente e tirchio: o spende per la qualità oppure tende a risparmiare il più possibile per ciò che ha meno valore o è solo una potenzialità.”
SBAGLIATO!!
Lo ripeterò in eterno!!NESSUNO investe piu’ in occidente,gli investimenti tecnologici li fanno solo i cinesi che adesso fanno cagare sotto perchè hanno il know how!!Guardate che razza di centri di ricerca hanno in cina adesso! altro che il problema dei prodotti copiati!
Siamo noi adesso che schiavizziamo qui i programmatori per prodotti scadenti!Le multinazionali di software hanno come manovalanza informatica gli indiani!!una ciotola di riso e via!!
BEPPE!!Dillo cavolo che noi ingegneri dobbiamo confrontarci con gli indiani BRAVISSIMI, altro che,e morti di fame!e siamo in mano ai commerciali che di tecnica non capiscono un cacchio di niente!ragionano solo con i soldi, i dirigenti fanno fallire le aziende per sfruttamento selvaggio e stanno benissimo!
La politica è solo lo specchio di questa società malata.
E il primo che dice che basta correre e una partita iva per fare soldi ad oggi o ha culo o è un furbetto!!
Vedete il mio post, che ho scritto 1000 pos fa qua sotto!!
Lavoro dal 2000 in RAI, con contratti a tempo determinato. Ogni volta che scade un contratto occorre sperare che ci sia il prossimo. Non è dato sapere se, quando e la durata. Non si matura anzianità e ogni volta si ricomincia da capo. Nessun diritto ma una continua minaccia, un ricatto spalmato nel tempo (lavora e stai zitto così forse potrai avere un prossimo contratto). E intanto l’azienda si popola di figli di dipendenti e raccomandati piovuti dal cielo. Per chi lavora in RAI da prima della legge Biagi e’ in atto un contenzioso enorme contro l’azienda, che produce un forte addebito alla RAI, ma nessun consiglio di amministrazione ha mai provato a “regolarizzare” la posizione dei T.D. (tempo determinato). Ma tentare di fare causa all’azienda non è da tutti. Possono passare pure più di tre o quattro anni prima di arrivare a sentenza e, nel frattempo, il proprio nominativo è inserito in una black list. E per chi riesce a portare avanti la sua battaglia, occorre sperare nel parere favorevole del giudice.
Questa è la triste realtà di chi, come me, è “schiavo” della Televisione di Stato.
Ho 29 anni, da tre laureato in informatica all’universita’ di Pisa e da allora fino a 6 mesi fa ho sempre lavorato con mini contrattini per tutti i motivi che i miei sfortunati compatrioti hanno giustamente elencato nei commenti precedenti. Ma da 6 mesi fa circa ho trovato una soluzione al problema!! Come si puo’ trovare in 1 mese o meno un lavoro decente e ben pagato? Ricetta: prendi un aereo (low cost ovviamente, con gli stipendi di oggi…), sola andata, verso un paese (ben selezionato secondo i gusti) della comunita’ europea. Trova un appartamentino non molto caro e invia CV un po’ dappertutto. Lasciare riposare qualche giorno. Sfoltire le risposte, filtrarle per selezionare i lavori che piu’ ti si addicono; presentarsi in orario ai colloqui; enjoy life.
Pro: stipendio che ti permette di vivere;
Contro: e’ probabile che vi dovrete abituare ad usare gli apostrofi al posto delle vocali accentate.
Che tristezza..
PS. torno in Italia per votare.
Sulla nuova schiavitù, stranamente, mi sembra che i nostri dipendenti, volere o volare, siano tutti d’accordo ad un’azione trasversale. O te ne vai dall’Europa con la fatidica valigia di cartone con lo spago, o resti alle regole capestro che ti invitiamo a voler rispettare, sotto il tiro di un invisibile e terribile AK47-Biagi, efficacissimo. Guarda se uno dei nostri dipendenti è co.co.co. o co.co.pro. Loro no, noi sì, siamo pericolosi intellettuali da gulag ed aloperidolo. Così si abbatte la percentuale di disoccupazione, tanto utile per le statistiche che passiamo all’Europa, lavori due mesi e risulta che ne hai lavorato 12. Tempo fa mi sono imbattuto in un pellegrino tedesco, con tanto di laurea, postlaurea, esperienza di lavoro come ingegnere informatico nel proprio paese, nel suo non c’è lavoro. Era venuto in Italia, sperando di trovare ben altra accoglienza ed opportunità: ora lavora ‘au noir’ in una ditta di spedizioni, fa il camionista e devo dire che gli è andata di lusso come precario…vassalli, valvassori, valvassini, servi della gleba…stiamo forse tornando ad un moderno medioevo cibernetizzato ? Invece di puntare alla eccellenza di prodotto stiamo puntando alla cieca obbedienza al capo, pena il taglione. Esilarante. Dov’è andata a finire la progettualità e la capacità di organizzazione ? Dobbiamo aspettare pazienti una bella pandemia risolutiva ? Che fanno i nostri dipendenti (a parte i buchi o le farneticanti parole sui ponti) ? Che ci stanno organizzando sotto sotto ? Licenziamoli in tronco e facciamogli lo stesso trattamento: co.co.co. e co.co.pro. Ora basta con i privilegi di pochissimi. Basta con le becere trattative nei programmi televisivi. Sono dipendenti e basta.
Caro Beppe,
sono un co.co.co/PRO da ormai 3 anni!
lavoro nel settore così detto ITC e la mia società nonostante mi abbia dato le chiavi dell’ufficio non mi ha ancora assunto! Forse non riesce per le troppe spese ma credo piuttosto che sia un modo migliore per tenerti vincolato il meno possibile, sottopagarti e possibilmente cacciarti via appena qualcosa và storto!
il risultato è che guadagno poco più di 1.000 al mese e ne pago 750 di affitto! RISULTATO?? Faccio lavoretti tra la sera ed il week-end per riuscire ad arrivare a fine mese! non sò più cosa fare e cosa pensare!
a 29 anni quando riuscirò (potrò)a farmi una famiglia?? BEPPE FAI QUALCOSA!
Mi sono sempre chiesto del perchè continuano ad osannare Biagi dopo tutte le conseguenze delle sue idee (precarietà ecc…).
Ha distrutto l’unica cosa che ci restava di buono nella vita “la creazione di una famiglia”. Senza un lavoro certo non c’è futuro, non c’è famiglia, non ci sono figli, non c’è consumo, non ci sono vendite, chiudono i negozi, chiudono le fabbriche, aumenta la disoccupazione ecc…ecc…
Poi in TV dicono che gli italiani stanno bene con mamma e papà!! Ma ti credo senza reddito o con 300-400 euro al mese chi è tanto stupido da andare a vivere da solo o sposarsi ?
Non parliamo poi delle forti speculazioni sull’acquisto della casa, ormai chi è ricco compra gli immobili a 4 soldi e li rivende a 40 è proprio una vera vergogna. Questo governo passerà alla storia come governo ad uso e consumo personale. Poi in tv il caro Berlusca dice di avere fiducia dell’Italia, infatti i sondaggi se li fa fare in America!!! Non fatevi ipnotizzare dal suo martellamento mass-mediale, il fatto di dire di essere in vantaggio secondo me è solo una tattica psicologica (su di me non attacca).
Io e la mia ragazza siamo laureati, lei è ancora disoccupata non per stupidità ma semplicemente xchè non ha nessun politico che la può aiutare, mentre alcune sue amiche (anche non laureate) avendo appoggi entrano facilmente dappertutto. Io palleggio con contratti di tirocinio, poi 3 mesi e rinnovi all’infinito…un vero schifo.
Ormai superata la soglia dei 30 sei considerato un relitto a causa di queste leggi che favoriscono l’inserimento nel lavoro dei ragazzini.
Poi dove lavoro ti vedi che chi sa meno di te viene assunto indeterminato perchè ha il santo politico.
L’unica consolazione che ci resta è la giustizia Divina alla quale nessuno potrà sfuggire (con leggi ad hoc)!!!
Purtroppo è tutto vero, ma ricordiamoci che l’assalto e la progressiva erosione dei diritti di tutti i lavoratori era già cominciata con il governo dell’Ulivo con il famoso “pacchetto Treu”. Un governo di sinistra (???) che ha sconfessato senza pudore anni di durissime lotte operaie. Ciò che davvero infastidisce è l’apologia del sig. marco biagi che ha messo la firma ad una legge che martirizza davvero milioni di lavoratori. E sarebbe lui il martire?
Io ho un contratto a tempo indeterminato nella pubblica amministrazione e guadagno poco più di mille euro al mese, eppure di questi tempi mi sento un miracolato… Forse è arrivato il momento di tornare a lottare davvero per i nostri diritti.
Ciao Beppe.
Io di lavori interinali ne ho fatti moltissimi da studente. Avevo persino CONTRATTI DA 1 GIORNO.
In 2 mesi avrò firmato 25 contratti!
E ogni mia firma da 1 giorno di lavoro come cassiera in un supermercato era uno del milione di nuovi contratti di cui tanto i politici si vantano!
E non dico poi le condizioni di fruttamento con cui venivamo trattati, visto che dipendendo da un’agenzia interinale potevano obbligarci a stare 7/8 ore davanti a una cassa senza mai avere pause, senza poter portare qls da bere (davanti ai clienti non si può bere..cosa penserebbero mai?!?!), senza poter andare in bagno!
L’agenzia dava la colpa al supermercato e viceversa. Alla fine il lavoratore per necessità di soldi, si china e accetta. Tanto lamentarsi nn cambia.
Ora dopo la laurea e un master sono riuscita a trovare un lavoro fisso come segretaria. Bellissimo! A parte il fatto che prendo 650 euro netti al mese! Come farò mai a mantenermi e a farmi una famiglia?!?!
il mio mestiere è quello di attrice, ma non lo posso fare perché è pieno di qualunquismo e dà poche possibilità a chi vuole svolgere questa professione seriemente e con passione.
quindi per poter vivere ho dovuto fare scelte forzate…da tre anni lavoro con contratti a progetto e vengo pagata circa 5 euro all’ora, nonostante abbia un cv lungo circa tre pagine e svolga mansioni di una certa responsabilità!!!
a fine giornata puoi solo essere contenta di aver fatto tante cose che non ti interessano minimamente e che ti svuotano l’animo…
Il mio lavoro consiste nel costruire pagine web e a tempo perso fare il consulente, la ricercatrice, la segretaria che risponde al telefono e passa la telefonata ecc ecc ecc…
Ormai con le mie colleghe ci scherziamo su, non senza mestizia: è la norma. “Tutti devono sapere fare tutto”, questo è il motto del mio datore di lavoro. Un’azienda microscopica ha questo difetto: tutti DEVONO essere in grado di svolgere tutti i compiti. A patto di non chiedere in cambio la fantamatica assunzione da dipendente. “Solo chi si gestisce di persona i clienti diventa dipendente!”, questo il diktat, questo il ricatto schiavista. Peccato che io non possa mettermi a telefonare a casa di nuovi clienti chiedendo: “Buongiorno signora, le interessa per caso una pagina html, o un a consulenza di fattibilità?”. E così da 4 anni sono co.co.pro. o come lo avevamo ribattezzato “coccodè”, imitando il verso di noi poveri “polli in batteria del lavoro”. Inoltre lo stipendio arriva con il contagocce, vale a dire uno stipendio ogni 3-4 mesi! Se lo facciamo notare alle riunioni ci viene detto che loro ce la mettono tutta, che i tempi stanno per cambiare ecc. Tutte scuse ragazzi! Qua si va a due velocità e lo sapete benissimo. Vergogna a voi che traete benefici dalla legge Biagi, ma ancora piu’ vergogna sui politicanti dello schiavismo, ipocriti e placidi sulle poltrone di velluto rosso. Rosso come il sangue (che non avete).
Come disse Fantozzi sul film “la Corazzata Potemkin”… la legge BIAGI è UNA CAGxxA PAZZESCA!!! Questo precariato è vergognoso! La gente è costretta a fare ritmi terrificanti e non è sicura se il mese successivo ha lo stesso impiego.
C’è da piangere…
Siamo tutti d’accordo che il precariato crea una situazione drammatica per il lavoratore che lo subisce e che senza garanzie si trova a vivere alla giornata senza la possibilità di programmare la propria vita (se poi ha una famiglia non parliamone ),però non dimentichiamoci della situazione italiana ed europea,sono convinto che con la poca propensione agli investimenti che c’è da noi, senza la legge Biagi(per altro migliorabile)molte assunzioni non ci sarebbero state.Il problema nasce da lontano ,tutti vorremmo posti sicuri con stipendi dignitosi ed è corretto ambirvi però non pensiamo di ridurre tutto al semplice contratto.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
Sono uno studente universitario di Ancona e a volte faccio il facchino per gli spettacoli (l’ho fatto e lo farò anche per te, caro Beppe). Vengo pagato direttamente dalla ditta 6.10 l’ora, mentre la ditta si fa pagare 11.50 orario normale e 13 per i notturni e festivi. E i nostri orari di lavoro sono specialmente notturni e festivi.
Caro Beppe, quando farai il tuo spettacolo, quando arrivi ai ringraziamenti, fanne uno anche a noi… non c’è quasi nessuno che lo fa.
Ciao.
La legge biagi è la peggior legge che si potesse fare. Non ha creato flessibilità ma disoccupazione. Ha permesso agli imprenditori di guadagnare sull’impiegato, operaio ecc.. dei profitti enormi, compreso lo sgravamento fiscale che il gov. del cavaliere gli ha concesso (33%). Casomai vincessimo le lezioni, questa è la prima legge che dobbiamo cancellare e sostituirla con una che dia dignità al lavoratore, al ricercatore, all’impiegato, intesi come persone vere che possono dare, non come esseri svenduti e sfruttati sul mercato squalo della finanza.
Grazie Beppe per parlarne, non lo fa nessuno.
Dalla dipendenza al precariato e finalmete il ritorno alla dipendenza.
Tutto inizia nel settembre 2001, quando un mio “amico” mi propono di andare a lavorare nella sua azienda di informatica. Io da assunto come dipendente (2° livello del commercio) presso un’agenzia di lavoro interinale, accetto la sfida e l’1 dicembre 2001 divento co.co.co in un’azienda di 13 persone (12 collaboratori e un dipendente).
All’inizio tutto ok, ma poi il lavoro diventa poco e il 16 luglio 2002 ci chiamano in sala riunioni per dirci che l’azienda va male. Il mio ultimo conpenso percepito è quello di giugno, da allora non ho visto più nulla.
A novembre apro partita iva e inizio a fare qualche lavoretto come sistemista, ma non basta. A dicembre 2002 firmo un contratto con un’altra società di informatica per un compenso fisso mensile. Il 31 dicembre 2004 la società chiude. Il 1 gennaio 2005 inizio presso un’altra società di informatica, ma i pagamenti sono sempre oltre i 60 giorni !!! E ho un contratto che impedisce di lavorare per altri …
Finalmente il 3 gennaio 2006 inizio a lavorare ancora come dipendente.
Conclusione: la prima società dove ero stato preso come co.co.co mi deve ancora 6300 euro e l’ultima, quella prima del ritorno alla dipendenza, mi deve ancora 6400 euro.
Grazie co.co.co a progetto !!!
Grazie partita iva !!!
Davide
INGEGNERE ALTERNATIVO
mi sono laureato in ing. meccanica a BO nel 2002 (con 96/100, quindi pure con un ottimo voto…) con una tesi sull’eolico. Volevo trovare lavoro con le ENERGIE ALTERNATIVE. In italia niente da fare, e ho fatto una borsa di studio ALL’ESTERO. tornato a casa ho trovato soltanto UN’ALTRA BORSA DI STUDIO per un anno. OGGI, a oltre 3 ANNI dalla laurea, lavoro A PROGETTO nel risparmio energetico (20000 LORDI/anno). Fortuna che vivo ancora in casa col resto della famiglia e ho poche spese.
Avrei ancora molte speranze, dato che qualcosa qua e là si muove, ma c’è ancora molta confusione e disorganizzazione, insomma avanti a passo di gambero…
NOI SPERIAMO CHE ME LA CAVO
Pietro
Piccola presentazione: sono ingegnere e ho 37 anni. Beppe sappi che ti stimo tantissimo e che condivido quasi tutto quello che leggo sul tuo blog. Leggo spesso sui giornali (ed ora sul tuo sito) che la legge biagi è stato un disastro e non lo condivido. Mi spiego meglio: quello che succede ai giovani non è bello e la precarietà è qualcosa che ci toglie aspettative e ci fa morire dentro consumandoci lentamente come una candela. Tuttavia non mi sento di dare la colpa a questo governo, perché stiamo pagando il conto di decenni di malgoverno e la crisi è profonda: non ci sono facili rimedi. In tutta onestà, sono stato all’estero e credo che la nostra situazione non sia tanto peggiore. Non solo, ma credo che la situazione sarebbe stata la stessa, se non peggiore, con la sinistra al governo. Anche io sono stato precario: la prima volta sono stato assunto (contratto formazione: 750 euro e lavoravo TUTTI i sabati) in un’azienda metalmeccanica e facevo quasi l’operaio, nel senso che non facevo l’ingegnere, anzi… mi prendevano in giro.
Mi ero depresso. Poi ho mollato e mi sono trasferito a milano cambiando radicalmente lavoro: ancora contratto formazione. Sono ripartito da zero avendo più di 30 anni, sempre 750 euro e in più non abitavo più dai miei. Sono passati 6 anni da allora e adesso sono a roma e non voglio farmi assumere perché per adesso lavoro bene con la partita IVA e guadagno bene.
Mia moglie non lavora e stiamo adottando.
Sono contento e spero che tutti quelli che stanno facendo una cattiva esperienza lavorativa possano risollevarsi ed essere sereni quanto prima: ottimismo, muso duro e qualche sacrificio! E poi non dimentichiamoci che si può sempre votare a sinistra! In tal caso spero vivamente che abbiate ragione voi e torto io… può darsi che riescano a migliorare qualcosa: ma non credo proprio. Spero di aver riacceso qualche speranza.
Ciao a tutti.
michele
Beh,
ho 26 anni e lavoro da 7 anni e Diciamo che l’Inps non mi conosce. Cerco disperatamente di farmi una famiglia.. cerco disperatamente di pensare ad un figlio.. ma … prima di tutto SENZA LAVORO come si fa? Passo continuamente da un contratto co.co.co. a uno co.co.pro.
Ma anche se azzardassi a sposarmi o a fare un figlio con che coraggio lo metterei al mondo. Se continuiamo in questo modo che futuro gli offre la società.
Caro Beppe, è feramente bello quello che fai per i tuoi lettori, compresa me ovviamente, ma credo che.. come si dice dalle mie parti “U pisci feti da testa”. Difficilmente troveremo soluzioni prima della mia vecchiaia.
Giusto per informazione, dopo 7 anni di lavoro costante con N società mi ritrovo con un contratto di collaborazione a 41 netti al giorno. LA COLF NE GUADAGNA 10 L’ORA A ROMA.
A che serve studiare, fare esperienza, ammazzarsi di fatica anche con 2 lavori contemporaneamente?
NON C’E’ FUTURO PER NESSUNO. PRECARIATO SOLO PRECARIATO.
Ciao a tutti nuovamente
Anche ieri sera porta a porta su questa legge biagi con Casini che ripeteva che era stata voluta anche dalla sinistra….pacchetto Treu se non ricordo male. Ma porca p….ana hanno governato 5 anni e tutte le leggi possono essere migliorate, perche´non l´hanno fatto?? Come ha detto Diliberto l´unico tentativo di lotta al precariato era assmere i “loro” portaborse come dirigenti! Secondo me e´abbastanza una vergogna. Sono stufo delle solite scuse “voi avevate fatto quello o quell´altro…..sono passati cinque anni! Italia, Forza!
Ragazzi sono uno studente di ingegneria meccanica all’ultimo anno, mi porto avanti la macchina e le spese quotidiane portando a spasso i cani e consegnando le pizze la sera. State certi che il mio posto è meno precario di un posto di lavoro in un’azienda rispettabile che fattura milioni di euro l’anno ma che per risparmiare assume con contratti a progetto che non hanno nemmeno la copertura assicurativa sanitaria. Beh almeno però non devo fatturare niente!!!! ahahahahahha!!!!
Che SCHIFO
Caro Beppe,
sicuramente tutto è perfettibile, ma qui credo che siamo quasi a livello di “piove, governo ladro”.
Voglio dire, purtoppo il posto di lavoro sicuro, blindato e continuativo fino alla pensione è finito. La situazione economica mondiale detta purtroppo le condizioni economiche, e bisogna essere ahimè lungimiranti e cercare di capire quali saranno i reali bisogni dell’ambito lavorativo.
Guarda che internet ha dato una notevole botta (in negativo ovviamente) a livello occupazionale,tagliando molte società di servizi, però che faccimao, torniamo indietro.
No Beppe, qui invece di lamentarci e sparare alle streghe dobbiamo armarci di sano pragmatismo e trovare delle soluzioni che siano però reali e non utopistiche. Questa discussione basata su questa ricerca la troverò sempre interessante e stimolante.
Saluti
Bravo Biagi
almeno ci hai provato. Mi dispiace che te ne sei andato, perchè alla luce di quello che ha portato la tua legge forse avresti potuta migliorarla. In un sistema bloccato come quello italiano dove i posti di lavoro non ci sono per nessuno e quei pochi che ci sono esclusivamente riservati a coloro che hanno santi in paradiso almeno la tua legge qualche speranza l’aveva data. Quindi l’intenzione era buona. Ma poichè siamo italiani, nel senso più viscido e vergognoso del termine, sappiamo molto bene come rovinare quel poco di buono che ogni tanto arriva o già c’è. E allora la tua legge, caro Biagi, da cosa buona che era, si è trasformata in una SCHIFEZZA: lavoratori sotto pagati, sfruttati, e poi mandati a casa con un bel calcio nel culo senza manco un ‘grazie’ così giusto per salvare la faccia. Tu te ne sei andato e non puoi farci niente ma… DOVE SONO I SINDACATI ??? DOVE SONO ANDATI A FINIRE 40 ANNI DI LOTTE PER I LAVORATORI??? DOVE E’ ANDATO A FINIRE IL TANTO DECLAMATO DIRITTO AL LAVORO??? CHI HA DATO IL VOTO A QUESTI SIGNORI ANCORA NON SI DECIDE AD INCAZZARSI??? E LA SINISTRA DOV’E’??
E’ inconcepibile che possano esistere da un lato lavoratori che essendo stati assunti 20 anni fa hanno tutti i diritti possibili ed immaginabili, ferie pagate, malattie pagate, posti di lavoro fissi ed intoccabili, magari pure con la proroga oltre l’età pensionabile e dall’altro lato finti-lavoratori a tempo, senza diritti e prospettive, senza equa retribuzione e senza futuro.
GRAZIE BIAGI, GRAZIE BERLUSCONI, GRAZIE MARONI, GRAZIE FINI, GRAZIE A TUTTI COLORO CHE CI HANNO AIUTATO A TORNARE AGLI INIZI DELL’800 DOVE ANCHE LO SFRUTTAMENTO DEI BAMBINI ERA CONSENTITO.
E UN GRAZIE PARTICOLARE ANCHE AI SINDACATI E AI PARTITI DI SINISTRA CHE NEL FRATTEMPO HANNO SOLO LITIGATO FRA LORO E NON HANNO SAPUTO ORGANIZZARE UNA RIVOLTA SOCIALE TALE DA BLOCCARE LA VITA DEL PAESE PER FARLO RIFLETTERE SULLA QUALITA’ DI QUESTA VITA DI MERDA.
Fra poco dovremo votare, forse voterò Allah
Ragazzi sono uno studente di ingegneria meccanica all’ultimo anno, mi porto avanti la macchina e le spese quotidiane portando a spasso i cani e consegnando le pizze la sera. State certi che il mio posto è meno precario di un posto di lavoro in un’azienda rispettabile che fattura milioni di euro l’anno ma che per risparmiare assume con contratti a progetto che non hanno nemmeno la copertura assicurativa sanitaria. Beh almeno però non devo fatturare niente!!!! ahahahahahha!!!!
Che SCHIFO
pensare che io lavoro in un ente pubblico dove l’ultima amministrazione che ha agguantato la poltrona spande i soldi pubblici come spazzatura in cui inciampi; una, tra le tante: si è assunta un pirla come dirigente; il fenomeno, invece di guadagnarsi lo stipendio, passa tutti i giorni ad inventarsi qualche modo per sparire: oggi è il maldischiena; ieri l’oculista l’altro ieri aveva la diarrea e le rare volte che è obbligato a presenziare in ufficio passa il tempo a simulare una fintissima tosse oppure cammina con facette di dolore!! mi spiace ragazzi per tutti voi che oltretutto dovete probabilmente sorridere a questi inutili mucchi di ossa (e se la tira anche da figo!!!!) ma prima o poi uno ve lo faccio fuori io!!!!!
A mio avviso il problema maggiore è avere un contratto. Sono stato co.co.co. ed ora dipendente a tempo determinato, continuando a fare lo stesso lavoro. Le differenze sostanziali sono due. La prima è che a parità di stipendio (e forse qualcosa meno) verso maggiori contributi di prima La seconda riguarda l’esclusività dei rapporti di lavoro In qualità di dipendente, ogni volta che vai al cesso (e scusa se ti do del tu, lettore) devi comunicarlo ai “capi”. Ogni volta che qualcuno si offre di arrotondare il tuo stipendio da fame, qualcuno dice che non devi esagerare e non è giusto essere esosi. Il miraggio del lavoro fisso è scomparso ed ora anatema sulle forme di contratto atipiche. Il mio qualunquismo mi porta a pensare che al di là della forma di contratto, quello che è veramente atipico è l’inadeguatezza dello stipendio di fronte al costo della vita. L’unico “bene” ad essersi perfettamente adeguato al cambio dell’euro è lo stipendio. Prendevi 1 milione di lire? Allora ti spettano 516,193 euro. Andavi al bar a prendere una birra media pagandola anche 5.000 lire? Bene! adesso costa 3,80/4,00 euro. Questo è atipico! E allora penso che non siamo schiavi del datore di lavoro, ma schiavi di un sistema che non sa pianificare e stimare, nel lungo periodo, alternative di sviluppo economico che dialoghino tra i comparti socio-economici del paese, in cui il consumatore non viene tutelato (ma poi non siamo tutti consumatori, c o???). Il discorso si allarga inevitabilmente a macchia d’olio, ma in un Paese dove l’evasione fiscale si attesta al 30% (a detta del portatore nano di democrazia), non possiamo pensare che l’unico modo per avere sviluppo economico sia sovra-tassare i dipendenti e demonizzare i contratti atipici.
A mio avviso il problema maggiore è avere un contratto. Sono stato co.co.co. ed ora dipendente a tempo determinato, continuando a fare lo stesso lavoro. Le differenze sostanziali sono due. La prima è che a parità di stipendio (e forse qualcosa meno) verso maggiori contributi di prima La seconda riguarda l’esclusività dei rapporti di lavoro In qualità di dipendente, ogni volta che vai al cesso (e scusa se ti do del tu, lettore) devi comunicarlo ai “capi”. Ogni volta che qualcuno si offre di arrotondare il tuo stipendio da fame, qualcuno dice che non devi esagerare e non è giusto essere esosi. Il miraggio del lavoro fisso è scomparso ed ora anatema sulle forme di contratto atipiche. Il mio qualunquismo mi porta a pensare che al di là della forma di contratto, quello che è veramente atipico è l’inadeguatezza dello stipendio di fronte al costo della vita. L’unico “bene” ad essersi perfettamente adeguato al cambio dell’euro è lo stipendio. Prendevi 1 milione di lire? Allora ti spettano 516,193 euro. Andavi al bar a prendere una birra media pagandola anche 5.000 lire? Bene! adesso costa 3,80/4,00 euro. Questo è atipico! E allora penso che non siamo schiavi del datore di lavoro, ma schiavi di un sistema che non sa pianificare e stimare, nel lungo periodo, alternative di sviluppo economico che dialoghino tra i comparti socio-economici del paese, in cui il consumatore non viene tutelato (ma poi non siamo tutti consumatori, c o???). Il discorso si allarga inevitabilmente a macchia d’olio, ma in un Paese dove l’evasione fiscale si attesta al 30% (a detta del portatore nano di democrazia), non possiamo pensare che l’unico modo per avere sviluppo economico sia sovra-tassare i dipendenti e demonizzare i contratti atipici.
anch’io sono un figlio dei co.co.co., in realtà sono un’Architetto…più di nome che di fatto, adesso non è per piangermi addosso, anche perché mi ritengo fortunato visto che ho una compagna che ho sposato (co.co.co anche lei)con cui poter condividere tutto e grazie a Dio due famiglie che ci aiutano parecchio… ma ancora faccio il disegnatore dopo 3 anni in una società di progettazione, dove il contratto è di 3 mesi in tre mesi o 6 quando si è più fortunati. sembrerebbe assurdo pensare che la maggior aspirazione, per uno che dovrebbe pensare alla libera professione, sia un lavoro a tempo indeterminato eppure è così, mio padre non fa che ripetermi di tentare la strada del concorso pubblico, ma io vorrei fare l’architetto, quello per cui ho studiato per ben otto anni!! mia moglie lavora invece a tempo strapieno per 5E all’ora e io per poco di più… è un casino
in una città come Roma dove vivo, in cui ci si vede con mia moglie per circa 1h al giorno, se oltretutto rimane anche l’incertezza del lavoro…
Comunque riguardo la precarietà… penso che io e mia moglie non saremmo riusciti a trovare un lavoro senza le agevolazioni fiscali per le società, ma non è possibile che questi strumenti diventino un pretesto per rimanere precari a vita! Oltretutto non credo, da uomo di sinistra, che questa sinistra possa essere la soluzione ai nostri dubbi e alle nostre paure, ma purtroppo tra il peggio e il meno peggio… mi sa che li voterò perché peggio di questo governo è davvero difficile fare… un caro saluto a tutti
Caro Beppe,
leggendo queste righe e i vari commenti, giuro mi sono venute le lacrime agli occhi!
Fra qualche mese arriverò alla soglia dei 29 anni( parenti a 30..come si dice dalle mie parti)e sinceramente se dovessi fare un sunto dei lavori da me svolti potrei dire questo:segretaria a nero per 1 anno(poi me ne sono andata perchè pensavo ancora di voler studiare), impiegata con un contratto ONESTO per 2 anni (peccato che poi il titolare è scappato con i soldi dei clienti e ci ha lasciate nella m…da),segretaria per altri 2 anni(con un co.co.co falso visto che facevo un full time e venivo pagata per un part-time) e finale me ne sono andata a cercare fortuna nella capitale……ad oggi svolgo un tirocinio formativo(che mi piace ma non sò dove e se mi porta a qualche cosa)e cerco di dare il massimo…ma nella strutture pubbliche non bisogna mai aspettarsi troppo perchè c’è ancora gente che non ha voglia di fare nulla e se non ti dai da fare da sola nessuno ti spiega niente perchè hanno tutti paura per il proprio posto.
Punto della situazione è che dopo 6 anni (di lavori qualificati,se poi contiamo i vari call center, commessa, promoter ecc. saliamo già a 10 e +)non si trova un cavolo di sbocco o appiglio!
E in più le amministrazioni pubbliche funzionano come delle tartarughe e sono ferme all’ante guerra(provate a vedere il livello di informatizzazione dei ns. dipendenti)fra un po’ le carte ci si mangiano vivi!
Ma è possibili che chi ha voglia di lavorare e d’imparare se necessario ,non HA NESSUNA POSSIBILITA’?
Grazie per aver ascoltato lo sfogo..e Beppe volevo dirti che ANCH’IO C’ERO IL 18/2 AL TUO SPETTACOLO E SAI COSA CONTINUO A PENSARE: Azzo, lui è un grande ..ma ci rendiamo conto che stiamo ridendo non sulle torte in faccia dei vecchi comici ma sulla caduta del nostro Paese!
Spero che tutti insieme riusciremo a mandarli a CAGARE a stì NANI MALEFICI!
Ma quale tutela del più debole il contratto a progetto è la legalizzazione del lavoro nero orchestrata dai nostri cari governanti. Vorrei tanto poter parlare faccia a faccia con uno di questi fenomeni che dice che questa cazzo di legge Biagi ha segnato un passo in avanti nel mondo del lavoro. Io ho 34 anni e non so ormai che cosa significhi avere dei contributi versati quando andrò in pensione mi aspetta un ponte. Vado avanti ormai con questi contratti a progetto che mi impediscono di costruirmi un futuro. Provate ad avvicinarvi ad una banca per un mutuo con il fine di acquistare una casa e vedete cosa accade quando gli fate vedere il vostro bel contratto Biagi. Non parliamo poi del fatto che comunque si è soggetti a vincoli lavorativi del tutto uguali a quelli di un’assunzione con libretto del lavoro. Poi prova ad ammalarti o a chiedere un giorno di ferie decurtati immediatamente dallo stipendio da fame che comunque ti danno visto che non pagano un cazzo di contributi esempio su di un contratto di circa 7000 euri all’anno solo 1200 euri circa di tasse, e gli sembrano anche tanti. Poi se ti lamenti, che problema c’è tutela zero sei fuori ma che ci vuole basta che te lo dicono che sei licenziato. Ma tanto ai nostri governanti che gle ne frega loro sì che stanno bene e poi se proprio serve ci pensano da soli ad aumentarsi lo stipendio e la pensione. Chi sà se il nostro caro berluscone nella sua tanto amata fininvest a fatto come tanti cari suoi colleghi che hanno licenziato i dipendenti per poi riassumerli con contratto biaggi.
Buongiorno Beppe.
Vuoi le nostre esperienze di ex cococo e nuovi progettisti?
Eccoti la mia.
Ho 30 anni e lavoro da quando ne avevo 18. Dopo mille lavori (con un accumulo di ore dimostrabile pari al ridicolo)ne ho trovato uno che potrebbe definirsi “sicuro”. Impiegata in un’agenzia di servizi (rimango sul vago, tanto non è importante). Ho un contratto a progetto per una busta paga di 500 , in teoria sarebbe un contratto part-time, in realtà lavoro 8 ore al giorno, sabato compreso. Certo che ogni mese c’è qualcosa in più (arbitrabile), ma sicuramente non posso pensare di fare un mutuo per comprare casa con una base del genere. Dulcis in fundo: sono incinta. Cosa bellissima sì, ma l’inps mi passa 5 mesi di maternità all’80% della busta paga. E basta. E mi sono pure sentita dire: “Visto che la nuova legge ha fatto qualcosa di buono? Col cococo non ti avrebbero dato nemmeno quella!”. Spero di essere stata abbastanza esauriente con la mia esperienza. Grazie di fare qualcosa per noi poveri disgraziati, sei l’unico che ci pensa.
Penso che i contratti a progetto, nella loro idea originaria, fossero contratti che permettessero a persone esperte di offrire il loro contributo in modo flessibile e adeguatamente retribuito. La realtà è diversa: mio stipendio 1100 euro al mese, stipendio di un lavoratore regolarmetne assunto 1100 euro al mese; mensilità sue 14, mensilità mie 12. Giorni di ferie retribuiti per me? 0. Permessi? 0. Malattie? non contemplate dal contratto. Voglio provare a comprare una nuova auto o una nuova casa? Provate a chiedere un prestito senza un contratto a tempo indeterminato; o convincete qualcuno ad affittarvi una casa. Sono cambiati i contratti ma non la società, facendoci diventare dei “casi non contemplati” sebbene siamo una fetta che sarà destinata a crescere. Per le aziende gli sgravi fiscali sono una ragione più che sufficiente per proporre questi contratti. Ma per noi, quali sono i vantaggi?
dato che il buon beppe e’bravissimo nel criticaretutto e tutti sarebbe il caso che ci desse una buona ricetta per trovare un lavoro sicuro duraturo e ben pagato con le ferie la 13 e la 14 ma dove vive beppe grillo, parli pure di contratti normali dove magari ti fanno firmare la busta paga e ti danno meta’stipendio quello che contratto e’come lo chiama oppure i migliaia di stagionali extracomunitari che lavorano nelle campagne per le raccolte di verdura in che condizioni lavorano in nero ammassati in locali fatiscenti questo e’quello che noi possiamo offrire ai lavoratori extracomunitari figuriamoci a quelli italiani con la concorrenza cinese che c’e’ed e’reale perche’le fabbriche continuano a chiudere quindi e’inutile fare chiacchiere siamo onesti tutti destra e sinistra e diciamo chiaramente che il lavoro normale in italia non c’e’e non ci sara’perche’i costi sono altissimi e poi guardiamo i nostri capitani d’industria della valle tronchetti polegato dove portano il lavoro???in cina perche’li adesso si sfrutta meglio il lavoratore si prende a gratis.
Sono assolutamente d’accordo con te. Per altro, la legge Biagi sarà ovviamente perfettibile ma ha cercato di dare un impulso ad un’economia piuttosto decotta.
Putroppo, l’aspetto della flessibilità nell’ambito lavorativo è sempre più importante.
In Inghilterra, tanto per reatare in Europa, la libertà è totale e non mi sembra che siano tornati alle schiavitù.
Putroppo, il concetto di posto di lavoro fisso, ben remunerato e sicuro fino alla pensione è finito (parlamentari esclusi ovviamente)
Ciao
Guarda non si piú cosa pensare quando un lavoratore scrive queste cose: guarda che ad assumerti non ti sta facendo un favore nessuno.Stiamo vivendo un periodo di recessione, é indubbio, peró questo non vuole dire, secondo me, che gli unici a perderci devono essere i salariati sotto i 30.000 l’anno.E poi la cosa piú importante é che non stiamo parlando di co.co.co. di non specializzati!!INGEGNERI ARCHITETTI SCIENZIATI. L’Europa non sará piú una forza di produzione, ma di RICERCA E SVILUPPO!!Tecnici specializzati!!!
…come dire, cose già conosciute!Lavoro da 2 anni con 1 contratto co.co.pro. E dire che mi sento una schiavetta, è dire davvero poco. sul contratto, c’è scritto chiaro e tondo che “…il lavoratore nn ha vincoli nè di orario, nè di luogo di lavoro…” Bene, provate a nn andare un giorno, provate ad arrivare tardi o uscire presto. provate a dire che lavorate da casa (nonostante si spenda di tasca propria!)… il risultato sono velate minacce del tipo “…beh, magari l’anno prossimo nn è detto che il contratto venga rinnovato…”. Ho bisogno di lavorare, visto che ho una figlia e sono separata! l’ultima risata che vi faccio fare: ho chiesto l’aumento (da 8/h lordi, a 10!) e mi sono sentita dire che i soldi non c’erano. bene, qualcuno mi spiega xchè hanno preso altre 2 persone ( sempre CO.CO.PRO!!!) per fare un lavoro che seguivo, da sola???? Non commento +… sono stanca di dover combattere e basta! Ci si chiede come mai la gente della mia età (33 anni!) è così disillusa… xchè nn si guardano intorno? xchè nessuno si rende conto che, nonostante tutto, la voglia di lavorare c’è, ma nn quella di essere sfruttati e basta????
Grazie e saluti a tutti
Non so se sia direttamente colpa della Legge Biagi, comunque penso che il più grosso bacino di ricezione di precari oggigiorno sia il mondo della ricerca. Nel mio istituto siamo ben sopra il 60%…qualcuno con contratti di tre mesi, altri 6 e mai più di 12 mesi. Alcuni a meno di 900 euro al mese altri poco di più (non parlo di giovani ma di gente con più di 30 anni). Che futuro? Spesso lavoriamo in mare di notte, con il freddo, vomitando anche per 48 ore di fila, la maggiorparte senza poter dormire…fino a dicembre per questo lavoro infame avevamo una missione giornaliera di 5 euro!!!in genere spesi per un latte caldo al ritorno in terra, con la nuova finanziaria non abbiamo più nemmeno i 5 euro…purtroppo siamo in un circolo vizioso e se ci rifiutiamo di andare in mare (lavoro che peraltro non ci compete….ma i tecnici andati in pensione non sono stati più sostituiti..) ci dicono: bene avanti il prossimo…Lo stato (lavoro per il CNR) non passa più un solo euro per nuove ricerche (almeno nel mio campo) da più di 3 anni…in più se racimoliamo soldi da altre parti (in genere fondi europei senza i quali avremmo già chiuso i battenti da tempo…)una parte li dobbiamo versare per l’amministrazione (carta igienica, acqua luce gas…)…La ricerca purtroppo oggigiorno si basa sulla passione (enorme!!!) dei giovani che spesso se provano ad alzare la testa vengono considerati rivoluzionari…Come si fa su queste basi a farsi un futuro?? Ma la Classe dirigente ha per caso idea del costo di una casa? Su queste basi lavorative che cosa si deve fare? Dobbiamo vendere le cornee…non lo so…che tristezza…..
Ho lavorato per 10 anni come bibliotecaria nella pubblica amministrazione. Inutile dirlo: da precaria. Con contratti Co.Co.CO. Stanca di questa situazione di incertezza perenne (contratti al massimo di 6 mesi con inevitabile doppio lavoro per scongiurare eventuali situazioni di non lavoro), ho trovato un posto da segretaria a tempo indeterminato. Ho retto per 4 anni e poi sono tornata la precariato. Di nuovo la bibliotecari (ovviamente a ricopreire un buco in organico di un ente pubblico). Ora ho 35 anni e vorrei avere un figlio. La legge Biagi prevede 5 mesi di maternità pagata dall’IMPS previa richiesta (quindi non è automatico), ma solo DOPO aver già goduto dei 5 mesi. Ciò signofica 5 mesi senza stipendio, più i tempi delle pratiche per richiedere la maternità. Poi? Tornata al lavoro troverò ancora un lavoro? Mi rinnoveranno il contratto? Comunque, al di là di questo, i ricatti da parte della mia responsabile sono sottili 8nemmeno poi tanto) e continui: dovrei ringraziarla per l’opportunità datami, io si che sono fortunata che prendo più di lei (!?!), io si che non devo timbrare il cartellino … ma sono obbligata comunque a rispettare l’orario di lavoro che lei mi impone, se mi ammalo si lamenta della mia scarsa salute, non ho rimborsi spese che i miei colleghi (assunti) hanno. Insomma: sono una precaria a cui non è dato di farsi una famiglia numerosa come vorrebbe e a cui non è dato di lamentarsi come dovrebbe e a cui non è dato nemmeno avere un rapporto chiaro con le colleghe che non capiscono che tu hai un contratto diverso dal loro e che non sei tenuta ad aspettare lo scoccare del minuto sul segnatempo per andartene a casa e non sei tenuta a sostituirle perchè il tuo lavoro è a progetto e quello devi seguire. Insomma, è dura.
il problema caro beppe è ben più grave, in questo gioco al ribasso degli stipendi, anche chi, come me, dopo anni di co.co.co.,è riuscito a farsi assumere si trova a convivere con uno stipendio di merda.
io sono un ingegnere e prendo 1150 netti in busta, cioè meno della donna delle pulizie che viene in ditta ogni due giorni per 4 ore a volta!
sto seriamente pensando di pulirmi l’ufficio da solo, dopo il lavoro, per arrotondare!
Non dimentichiamoci però che la sicuramente schifosa Legge Biagi fu opera di un personaggio molto caro alla nostra “sinistra”.
Sono uno schiavo del terzo millennio.
Dopo avere fatto tutto ” seguendo le regole ” ( diploma in Italia e in America, laurea, master in Spagna, ottima conoscenza delle lingue che, si sa, nella vita servono… ) mi ritrovo a 30 anni con un contratto a tempo determinato in scadenza a ottobre e delle prospettive per il futuro pari a zero. Sono un ” concierge ” ( portiere ) della Banca (Armata) di Roma, avete presente quell’esercito di neolaureati che trovate all’ingresso delle filiali a dirvi “buongiorno” e “buonasera”? Ecco, uno di quelli.La mia massima aspirazione è che un giorno, se mi faccio maltrattare senza mai alzare la voce, mi vengano a dire:” Dai che ti mettiamo in cassa”, accanto a persone che sono entrate in banca vent’anni fa con la raccomandazione e che hanno a malapena finito le scuole medie inferiori. Ma io in banca non ci volevo andare! io ho studiato tutt’altro! “Avrei” delle aspirazioni. Ma questo passa il convento e, per quello che guadagno, devo anche considerarmi un privilegiato. Dov’è l’errore? Perchè queste menzogne sulla flessibilità, sull’occupazione? Chi stanno cercando di prendere in giro? NO, perchè se proprio ci tengono appena li abbiamo votati gli facciamo un bel 3 + 9 rinnovabile, ma se ci fanno girare i coglioni li mandiamo a casa, altro che 5 anni di legislatura. Grazie per lo spazio che ci concedi, Beppe, continua così.
Qualcuno su questo blog sostiene “perchè i laureati hanno difficoltà a trovare lavoro?”, suggerendo che facendo il carpentiere o l’imbianchino non vi sarebbero problemi di disoccupazione…a mio giudizio invece il fatto che le migliori “teste” non trovino lavoro e debbano emigrare o “accontentarsi” di fare lavori che nemmeno i paria si adatterebbero a fare (meravigliosi call center!!!) significa solo una cosa: D E C A D E N Z A !!!!! Se continuerà di questo passo anche i carpentieri e gli imbianchini nel lungo periodo non avranno più nulla da fare (chi chiama l’imbianchino se non ha soldi per pagarlo?) e fra 30 anni saremo ridotti a livello della Nigeria (ovviamente senza petrolio, però):
Mia cugina: laurea 110 e lode in lettere classiche. Prospettive per il futuro: zero.
Quando gliel’avevo fatto notare, al momento della scelta della facoltà da seguire, mi aveva risposto: “Meglio laureata e disoccupata come avvocato, medico o architetto o meglio laureata e disoccupata in qualcosa che almeno mi interessa ed appassiona?”. Bella scelta davvero le si poneva… A cinque anni di distanza, leggendo i post di architetti, avvocati e medici, devo dire che ha fatto bene!
Credo che il vero problema non sia il precariato, che comunque non è qualcosa da sottovalutare, ma è qualcosa che deriva dalla situazione economica.
Il problema vero è proprio l’ economia, i nostri cosiddetti “imprenditori” o “manager” non sono capaci di fare ciò che è insito nel loro ruolo, ossia avere la capacità di prendere un prodotto che vale poco e portarlo alle stelle, ma sanno solamente guardare le proprie tasche…vedi il cavalier Berlusca e i suoi introiti personali…Finiamola di vendere le nostre aziende all’estero e forse l’ Italia potrà tornare in auge….Finiamola di far fare le “grandi opere” che non servono a nessuno per far intascare i soldi alle aziende dei parenti dei parlamentari…Finiamola di considerare i dipendenti (e non parlo di quelli a Roma) dei costi, ma delle risorse utili alla produzione e al rilancio della qualità italiana…PIANTIAMOLA DI VOTARE BERLUSCONI !!!
E’ giusto che una persona non possa adagiarsi sull’idea del posto fisso. Questa mentalità ha portato, negli scorsi anni, a persone – sporattutto nelle pubbliche amministrazioni – che ti trattavano come pezze da piedi, non facevano un tubo da mattina a sera, tiravano la chiusura degli uffici pensando a quando sarebbero andate in pensione (molte entro i 45 anni… di età! Non di contributi versati!). E’ giusto che un imprenditore possa lasciare a casa un dipendente che “si ammala” quando ci sono carichi di lavoro particolari (Uè, sun de Milan mi!) e che tutto fa tranne che lavorare. Ma è SACROSANTO che una persona che si fa un mazzo così, che cerca di svolgere il proprio compito con coscienza ed impegno, veda garantita la sua posizione di lavoratore e venga tutelata. Purtroppo oggi fare questo non conviene. Ci sono migliaia e migliaia di disoccupati, molti laureati o laureandi, pronti a lavorare dalle 10 di sera a mezzanotte nei Mc Donalds per una paga ridicola, a dire sempre “sissignore” e a pensare che, se non accettano loro, qualcun altro lo farà, soffiandogli il lavoro. La precarietà è questa. La flessibilità è quella svizzera: una mia conoscente lavora a Lugano. Entra al mattino in orario variabile, a sua scelta, compreso tra le 8 e le 9.30; lavora otto ore (quindi l’uscita è dipendente dall’ora di entrata e dalla durata della pausa pranzo, variabile dalla mezz’ora all’ora e mezza); vengono organizzati corsi GRATUITI di lingue ed informatica per i dipendenti; una volta a settimana l’azienda offre colazione o aperitivo perchè “aiuta i dipendenti a socializzare tra loro e con i superiori”; hanno mensa aziendale e riduzione per gli acquisti dei pasti; c’è, nell’azienda, un’area relax dotata di calcetto balilla per sfide tra reparti (Uff. acquisti contro Uff. contabilità), sempre per stimolare gli incontri e gli scambi tra dipendenti e dirige; lo stipendio base è di 1.700 franchi al mese…Ma in Svizzera possono lasciarti a casa quando vogliono! Perchè, in Italia no?
“E’ giusto che un imprenditore possa lasciare a casa un dipendente che “si ammala” quando ci sono carichi di lavoro particolari (Uè, sun de Milan mi!) e che tutto fa tranne che lavorare. Ma è SACROSANTO che una persona che si fa un mazzo così, che cerca di svolgere il proprio compito con coscienza ed impegno, veda garantita la sua posizione di lavoratore e venga tutelata.”
SONO PIENAMENTE D’ACCORDO!
Caro Beppe,
ho iniziato il mio attuale lavoro di segretaria 2 anni fa. Avevo bisogno di lavorare per cui non andai troppo per il sottile a chiedere quale tipo di contratto mi avrebbero fatto. Dopo il periodo di prova mi venne presentato un co.co.pro. il cui contenuto era totalmente diverso da quello che effettivamente facevo. Per esempio, nel contratto c’è scritto che io posso svolgere il lavoro che porta al “progetto” come voglio, in posizione di non subordinazione, dove voglio, alle ore che voglio. In realtà devo fare esattamente quello che chiede il mio superiore, quindi in realtà sono una subordinata, devo essere lì tutti i giorni dalle 15 alle 20.30 senza alternative, e non mi posso assentare, e se mi assento devo avvertire per tempo e devo pagare una persona che mi sostituisce. Il bisogno di lavorare non mi ha dato grande potere contrattuale, e così ho accettato il co.co.pro., pensando che l’anno dopo sarebbe stato diverso. E invece no, il secondo anno mi ha presentato lo stesso contratto. Ho firmato anche quello. Tra 5 mesi scade anche questo contratto. Mi verrà presentato per la terza volta il co.co.pro. (sono sicura, gli conviene troppo).
Il mio rammarico è che probabilmente accetterò anche il terzo co.co.pro., perché trovare un lavoro qui a Cagliari è veramente un colpo di fortuna, e quando la fortuna arriva non le puoi sputare in faccia solo perché non ti fanno il contratto regolare. Proverò a cercare un altro lavoro, perché se chiedessi la regolarizzazione di questo sono sicura che vi verrebbe negata, tanto una ragazza che ha bisogno di lavorare e che firma un co.co.pro. la trovano in 2 minuti.
Grazie Beppe, sei il nostro megafono.
Roberta.
Ciao Beppe,
io sono uno studente 18enne e stò facendo l’ultimo anno al Liceo Scientifico. Nonostante io non sia uno studente modello mi sono sempre considerato portato nel campo dell’informatica, essendo una passione acquisita da piccolo.
Quindi, a rigor di logica, la mia futura università sarà legata all’informatica perchè, dopotutto, bisogna guardare al presente (le passioni) e non al futuro (il lavoro) quando si fa questa scelta. Per curiosità mi sono anche informato sugli sbocchi e qualunque persona del settore univeristario infiocchettava la sua facoltà come se dovesse essere un pacco regalo, affermando che con questa laurea io potessi fare “qualunque” lavoro.
Però, visto che della loro parola non mi fidavo tanto, ho cercato nelle chat di msn qualcuno che lavorava nel campo informatico e, in tono molto cordiale e veritiero, mi ha risposto “non ti consiglio per niente, se dovessi tornare indietro avrei fatto l’operaio…”: nel discorso emergeva soltanto una parola che continuava a maledire “Co.Co.Co” e “Co.Co.Pro”. Io ancora non ho esperienze lavorative ma, essendo una persona che necessita di certezze e sicurezza e sapendo che questa tipologia di lavoro non me la può offrire, ho veramente paura: cosa dovrò fare nella mia vità? Cosa devo veramente scegliere?
Biagi, attendo una tua risposta…
Io ho mia moglie che lavora nella scuola in regime di precariaco da ben 4 anni. Io per motivi di lavoro mi sono dovuto trasferire a Roma e faccio il pendolare ogni fine settimana per stare vicino a lei e ai miei figli perchè mia moglie non può chiedere il trasferimento, o meglio può farlo, ma grazie alla devolution (Bossi, vattela a piglià……..)perderebbe tutto il punteggio di graduatoria acquisito nella regione Puglia rischiando così di rimanere senza lavoro.
Come hai detto tu Beppe a Roma il 13 febbraio (io c’ero) non sò per chi votare ma sò per chi non votare.
Dio vi benedica tutti.
Il fatto che siano i laureati a non trovar lavoro ( e non solo quelli in materie umanistiche) significa una sola cosa: D E C A D E N Z A….
Se permettiamo che le migliori menti se ne vadano dall’Italia o si adattino a far lavori del c..zo quali operatori di call center o atipici vari, vuol dire che abbiamo rinunciato al futuro, fra 30 anni saremo al livello della Nigeria, ma senza petrolio.
Il precariato è un falso problema. Il lavoro cosiddetto sicuro non ha senso… sicuro da cosa? Se è sicuro vuol dire che lo è indipendentemente dall’impegno, dai risultati, dal clima, dalla collaborazione, dal contesto di mercato, dal contesto aziendale. Può un azienda assumere in queste condizioni?
Ultima cosa: può esistere che un’azienda del terziario deve assumere un ingegnere con lo stesso tipo di contratto con cui si assume un manovale? Perchè questa è la realtà di oggi.
Ce l’hanno messa in quel posto cari tutti. Dopo anni a ripetere “il mercato del lavoro e’ rigido e bisogna creare il mercato libero (=capitalismo sfrenato)” ce lo hanno dato. Risultato? I prezzi sono saliti invece di scendere e i lavoratori vivono nella precarieta’. Logico risultato del liberismo (per carita’ non chiamatelo col vero nome, capitalismo, perche’ B., come ha gia’ fatto vi direbbe “suvvia, chiamolo liberismo”) in quanto cio’ che un azienda vuole e’ forza lavoro flessibilissima e prezzi alti.
Io vivo in Olanda e, forse vi sembrera’ strano, ma l’Italia rigida, stile anni 80, quassu’ funziona benissimo e l’economia non ne risente. Sono stati i pionieri europei della flessibilita’ subito dopo l’Inghilterra, ma la precarieta’ e’ un fenomeno limitato. MAI sentito/conosciuto nessuno che abbia fatto il temporaneo con la stessa ditta per piu’ di un anno o abbia avuto piu’ di uno, massimo due contratti annuali.
Dulcis in fundo, mi licenziano! Yipppieeee, ho stappato non una ma due bottiglie di champagne! Impazzito? Mica tanto: mobilita’ (a stipendio pieno) di 1 anno, supporto di consulenti per trovare lavoro, se lo trovo e non supero il periodo di prova rientro in mobilita’, la liquidazione (che qui’ non c’e’ o meglio la danno solo se licenziano) raddoppiata (avessi piu’ di 50 anni sarebbe triplicata). Dopo la mobilita’ subentra lo stato con il 70% del ultimo stipendio per 2 anni.
Ditemi se non e’ rigidita’ questa, fosse legge italiana gia’ mi immagino la confindustria….
Sono una persona semplice e posso sbagliare ma voglio fare una PROPOSTA:
Che nelle aziende vi sia un consiglio di amministrazione democratico numeroso, formato da diverse cariche, che possa decidere le sorti di qualsiasi elemento dell’azienda, dal consulente al dirigente, all’amm. delegato ecc., qualora questi non assolva regolarmente ed efficientemente ai suoi compiti, valutando se opportuno, anche un aiuto medico o sostegno psicologico del lavoratore e nel caso di motivazioni che esulano dallo stato di salute, valuti un opportuno declassamento della carica lavorativa (stipendio), un fermo periodico del lavoro o addirittura un licenziamento. Per contro, debba valutare la possibilità di far emergere quei soggetti che assolvono al loro lavoro con qualità ed efficienza, con spirito di gruppo ed altruismo.
Questo solo per risolvere uno dei problemi del lavoro, la MAFIOCRAZIA…
Ciao Beppe,
sono un ragazzo di 22 anni che ha deciso un anno fa di venire su nel veneto(treviso) a cercar fortuna,una parola grossa, forse è meglio dire a cercar lavoro. Nasco in puglia nel paese noto dove è vissuto per i primi tempo Lino Banfi. Ho frequentato l’I.T.I.S di Andria ed ho aspettato invano che qualche azienda ad indirizzo elettronico o informatico mi chiamasse;nel frattempo ho frequentato un corso a pagamento di 1700,non è servito ad un tubo.
Sono salito a maggio 2005 ed ho comprato un giornale locale”LA PULCE” e vi era scritto cercasi operaio in importante azienda elettronica con possibilità di assunzione. Mi ritrovo dopo 10 mesi ad essere rinnovato a 3 mesi la volta,come IMPIEGATO, nonostante l’azienda avesse fatturato il 2005 ben il 64% in piu rispetto al 2004, ma siccome il lavoro interinale costa molto meno rispetto all’indeterminato,i capi preferiscono continuare così….E’ UNA VERGOGNA…(LA mia azienda è la PRIMA IN EUROPA e LA TERZA AL MONDO)!!!!!!
Questo è quanto cita,nei sui principi fondamentali,la Costituzione dello “Statuto Albertino”:Art.1-L’Italia è una Repubblica democratica,fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo,che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Art.4-La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.Ogni cittadino ha il dovere di svolgere,secondo le proprie possibilità e la propria scelta,un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Sullo spirito di questi 2 principi e di molti altri,da quando sono in fasce assieme a mio padre,scendo in piazza a denunciare la mia esistenza,a dire la mia idea,a dare evidenza al mio stato di diritto,la mia dignità di essere umano.Oggi ho 32 anni,ne sono passati di anni dalla mia prima volta in piazza,ne ho viste e sentite di cose e la storia,non quella scritta dai vincitori,ma quella scritta dai vinti,parla di ciò che vuol dire davvero essere una repubblica democratica.Il mio è un colore preciso,con delle idee chiare e precise senza faziosità,senza integralismo ed oggi ancor meno di ieri nessuno degli schieramenti esistenti mi rappresenta.Esistono le alleanze di partito e mi chiedo:dov’è il singolo partito?Dove sono le Sezioni?Ma dov’è la gente che dovrebbe essere in piazza a dimostrare che esiste un popolo Italiano con cui questi uomini dalle Grandi “teste” non possono giocare!!Dove sono?Forse a discutere per Totti infortunato o forse per la Lazio e scendere in piazza per loro…questa è l’Italia di oggi.Vi lamentate e magari tentate di dire qualcosa in un blog,ma in piazza,quella vera,quando scendete?L’Italia non l’ha fatta chi è fuggito,ma chi è rimasto ed ha avuto la forza di scendere in piazza a metterci faccia e culo.E questo non vale solo per l’Art 1 e l’Art 4 citato,ma per tutti gli art della Costituzione Italiana.
Buona giornata
x Barbara, sottoscrivo tutto, l’Italiano soffre di una grave malattia la “deleghite”.. e con essa egli spera che tutti i problemi vengano risolti da qualcun altro. In piazza bisogna andare e andarci urlando. Bisogna rimetterci faccia e culo se vogliamo che le cose cambino, ma fino ad ora almeno nella mia città le uniche “piazze” sempre piene sono quelle dei centri commerciali e se in 5 anni di “buongoverno” i centri commerciali si son svuotati (- denaro x tutti) non si son riempite le piazze!
che tristezza!
posso dire che di lavoratori sfruttati ci sono e come, guardate i badanti,lavorano 24 ore a 750 euro al mese,come vedete meno degli schiavi, poi ho parlato con un uomo ,ha un lavoro appunto di quelli protetti, ebbene guadagna la considerevole cifra di euro 2,90 all’ora, insomma consiglio al signor berlusconi di vivere con queste cifre,invece di parlare di miracolo dell’occupazione si può parlare di corte dei miracoli
Effetto legge Biagi:
Laureato con master
33 anni
lavoro precario all’interno di una università (sono dunque la sintesi di un mercato del lavoro in cui anche professionalità elevate vengono malmenate, specie nel pubblico, e di un sistema formativo che è stato reso RIDICOLO, con finti misuratori di qualità)
moglie e figlia
Visto che la mia amministrazione non ha molti soldi, non si sa come andrà a finire (i contratti scaduti a gennaio sono stati rinnovati solo in parte e con CoCoPro semestrali, anche a gente che lavora qui da 10 anni, e siamo sottoorganico!!!).
Devo fare un dottorato, ma in italia, se lavori a tempo determinato, non hai praticamente diritto all’aspettativa retribuita, perché la legge dice che, una volta finito il dottorato, devi continuare a lavorare almeno 2 anni presso la stessa amministrazione, altrimenti devi restituirgli i soldi che ti hanno dato (visto che le borse di dottorato sono sempre meno).
E se sei precario a 1 anno come fai a garantirgli che fra 5 anni (3 di dottorato e 2 di “garanzia”) sarai ancora lì?
La voglia di prendersi su i 4 becchi risparmiati con borse di studio e comprando all’hard discount e andarsene all’estero è forte, anche con una figlioletta di 1 mese.
Ma i nostri politicanti pensano a quanti soldi vengono spesi per far studiare(?) gente assolutamente impreparata, e quelli bravi li cediamo spesso a paramentro zero ai paesi esteri?
Io non sono un “cervello” ma alla fine mi sa che “fuggirò”, anche da un tessuto sociale in cui sono molto inserito, perché abbiamo ancora 2 brutti vizi: mangiare e sentirci realizzati!
Scusate lo sfogo.
la legge non so come si chiama delle badanti,supersfruttate,non scherzo,ho parlato con donne che eseguono pulizie,o badano a persone disabili, fanno contratti a tempo determinato, ossia a 20 ore e poi le trattano a mo di schiave, o prendi questo altrimenti niente, per non parlare di lavoro nero,consco un ragazzo che prende al netto in busta paga,euro 2,90, ma sono meno di 6000 mila lire,ma perchè calderoli e il silvio non vivono loro con questi soldi?
Buongiorno a tutti,come al solito siamo sempre a parlare delle stesse cose,ogni volta che si tira fuori un argomento sono sempre le stesse cose la verità come già detto l’ultima volta è che siamo in un regime democratico, io nel mio piccolo cerco sempre di sensibilizzare la gente specie sul lavoro ma credetimi nn c’è niente da fare ormai stanno in mano ai sindacati che sono peggio delle aziende e poi ci lamentiamo della legge biagi,qui c’è tutto da riformare e tutti sappiamo come vanno certe cose in italia,nn vorrei fare il gradasso ma sul lavoro io sono come beppe (però molto più piccolo rispetto a lui) sapete qual’è la conclusione,che i miei stessi colleghi mi hanno isolato e mi danno del matto.allora con chi c’è la vogliamo prendere,solo con noi stessi tanto questi vanno in televisione e dicono il contrario di quello che succede e noi ci incazziamo (solo quelli onesti) gli altri invece si fanno gli affari loro nn sapendo che prima o poi gli cadrà tutto sulla loro testa e chi ne farà le spese; solo i loro figli,è questo signori dovrebbe far pensare.
Io e da tempo che ci penso e sono arrivato a una conclusione,mi stò trovando lavoro all’estero per avere quella dignità che qui mi stanno levando nn di mia volontà e cercare di dare un futuro ai miei figli con questo vi saluto e alla prossima ciaoooooooooooooooo
Dipenderebbe da quanto hanno nel portafogli, nessuna carta di credito !!!! Non mi interessano le idee espresse anche perchè lo si è sempre visto, una volta che si siedono ed hanno il potere, le idee espresse in campagna si cancellano inesorabilmente dalle loro menti. Quindi prenderei i cinque più in grana a quel momento e due verdi (se fanno parte della combriccola) poi, nella notte, uno sfortunato incidente…un’onda che si abbatte sulla barca, i cinque danarosi finiscono sfortunatamente in acqua in balia dei pescecani.. ma che peccato !!
Almeno i verdi mi danno l’impressione di preoccuparsi dalla salute dei nostri figli e di fare una politica più “concreta”. IMPRESSIONE ma come ho già detto sono disilluso.
AH! con i soldi raccolti finanzierei comunque un mercante d’armi (di quelli ce ne saranno sempre) per acquistare una bomba da lanciare sull’isola, non si sa mai che un’altra nave più grande passi da quelle parti……meglio non correre rischi !
P.S. Era un commento al sondaggio di Giovanna de Nigris!!!!
Ciao Beppe,
finalmente riesco a poter esprimere la mia, senza dover essere vincolato da chissa’ chi o chissa’ cosa. Saro’ breve e premetto che non sono ferratissimo in politica, anzi, cerco di starne un po’ alla larga…e’ un mondo viscido…
Un mio amico laureato (come tu hai citato), si ritrova a lavorare in un fot***issimo call center a farsi il culo tutta la settimana, con lo stress di dover raggiungere ‘target’ allucinanti per guadagnare un po’ di piu’, o di spararsi 100 telefonate al giorno, ripetendo sempre e solo la stessa frase del cazzo. Posso solo immaginare come gli si frigga il cervello. Comunque…anche io mi trovo in difficolta’ lavorative, in un paese che non riesce a stimolare, che finge di avere stabilita’, nel quale, se conosci qualcuno….forse lavori. Io e’ piu’ di 2 mesi che aspetto una risposta per un lavoro, a termine naturalmente, ma ancora navigo nell’incertezza, e quanti altri come me stanno messi pure peggio?
Oggi ho 30 anni quasi…ed ho veramente paura per il Nostro futuro: CHE CAZZO FAREMO DA GRANDI !?
Sondaggio politico:
Bush e Blair decidono di consultare a turno i parlamentari europei presso la residenza del presidente degli Stati Uniti di Camp David per decidere sulla guerra. Al ritorno in Patria dei parlamentari italiani però per un’avaria ai motori viene attuato un atterraggio di fortuna in una piccola isola deserta e “fortunatamente” si salvano tutti. Tu ti trovi a passare di là con una piccola imbarcazione. Li vedi e ti dicono che da lì non riescono a chiamare i soccorsi.
Per farli tornare in Italia su quella tua piccola imbarcazione hai la possibilità di caricarne soltanto sette, chi sceglieresti? Chi non vorrebbe salvare nessuno di loro è ovvio che non deve rispondere.
LEGGE BIAGI? ho avuto un contratto a progetto di sei mesi, e poi licenziato senza giusta causa.
Grazie legge Biagi!!!!!
Assunto nel 2002 da Trenitalia come macchinista con CFL dopo 24 mesi sono stato liquidato e non mi hanno trasformato il CFL in indeterminato… perchè? Perche lamentavo violazioni del contratto di lavoro ed i ragazzi assunti un mese dopo di me furono assunti con APPRENDISTATO e sulla carta percepivano 250 netti in meno di me. Oggi nel 2006 assumono con contratti a progetto part-time. E le nuove assunzioni dei famosi 300 osannate al dopo TG1 sono fasulle. In molti depositi esiste l’esubero e invieranno personale in trasferta per coprire i buchi. Dove lavoro oggi, invece, ma in azienda privata, anzichè assumere o rinnovare i CFL spediscono i giovani a fare altre mansioni, oggi faccio il capotreno, prendo 500 netti mese in meno, e al mio posto utilizzano agenti FS in pensione con contratti di collaborazione sapendo che quest’ultimi non lamenteranno mai problematiche sul lavoro rivendicando dei diritti. I sindacati? appoggiano le scelte aziendali… ne dubitavate??? BEPPE APRI UN PARTITO CHE TI SEGUO SUBITO.
Caro Beppe,
sono una ragazza di 21 anni che sta cercando di capire cosa fare della propria vita. L’università è una pura farsa, il lavoro è ancora peggio.
Sono indissolubilmente legata alle agenzie di lavoro interinale (Sono le uniche che andranno avanti sempre) che non fanno altro che propinarmi lavori che durano un mese, tre settimane. Addirittura dieci giorni.
Ora, io ho la fortuna di avere una casa, vivo con mia madre e mio fratello. Mi piacerebbe avere qualche soldo FISSO ogni tanto. Non vorrei molto, solo quello che basta per dare due soldi a mia madre e avere due soldi da spendere per me.
Grazie alla legge Biagi sono un fantastica donna in carriera. Quale carriera non si sa, visto che non danno neanche il tempo di ambientarsi che il contratto è finito. Ma quando avrò 30 anni cosa farò? Sarò ancora legata a queste agenzie, te lo dico io. Perchè se si va avanti così i lavori dureranno al massimo un mese (o di meno, ovviamente), la pensione me la potrò solo sognare e il lavoro a tempo “indeterminato” sarà una favola da raccontare ai figli. Anzi, quali figli, visto che non si avranno i soldi per COSTRUIRE una famiglia?
Grazie per questo spazio che ci offri Beppe. Grazie di cuore.
Fiorella Vacirca.
sono stanco…ho 23 anni e sono già stanco, stanco di stare in questo paese e stanco di vivere una vita in mezzo ad italiani rinco che non vedono la sporcizia che appesta il nostro, pardon, vostro paese. Odio questo paese perché non sa fare altro che seguire la massa di caproni che ci governa con menzogne plateali. Abito a Torino, città olimpica, si fottesse torino e l’olimpiade SPONSORIZZATA dal McDonald. Sono un Fotografo e fotoritocchista. ho lavorato come assistente da un “grande” fotografo che lavora nella mia città…per 50 al mese, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho lavorato in uno studio di architetti dove mi occupavo di grafica ed impaginazione… 500 al mese mal dati ed in nero, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho lavorato in uno studio di grafica…300 al mese mal dati ed in nero per un anno, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho curato i ritocchi per un’altro “grande” fotografo di torino, lavoro importante e che è durato diversi mesi…sottopagato rispetto al preventivo ed intimidito se avessi osato replicare…ho replicato…non ho più lavorato. Queste sono solo poche delle “esperienze” lavorative colme di ingiustizia al quale sono dovuto sottostare. Poi c’é il lavoro come operaio alla UTET e lavori più umili che potrei esporre ma continuerei un discorso alla cui fine mi sentirei proprio uno sfigato.
Mi chiedevo: ma è possibile che per iniziare a lavorare, oggi, devi per forza prostituirti? Altro che compromessi, devi metterti direttamente a 90° e lasciare che te la mettano nel C…o, senza fiatare per altro.
Vaff…o ne ho le palle piene! Questa società vuole solo figli di P…a. Sono arrabbiato con questo paese!
Perdonate lo sfogo!
Grazie per lo spazio Beppe.
Grazie a tutti per avermi “ascoltato”.
Caro Beppe,
Il problema che l’Italia è un Paese dove le regole non vengono mai rispettate. Io, pur vivendo sulla mia pelle tutti i problemi di un co.co.pro, non penso che una legge sia sbagliata a priori. Il problema che i contratti a progetto vengono utilizzati in maniera improria, senza nessun progetto…siamo lavoratori a tempo indeterminato di serie B. Costiamo in media il 33% in meno e quei soldi, come succede in Francia, dovrebbero andare a noi come compensazione alla precarietà. Invece succede che non solo siamo precari ma siamo pure pagati meno dei dipendenti e dal lato dei ‘doveri’ veniamo trattati come tali. Cosa assurda.Per dirla tutta: una flessibilità a 90°!Purtroppo non ci sono ispettori del lavoro che controllino i contratti(se non in leggende perse nella memoria degli anziani): se un’azienda fa cinque contratti a progetto a uno stesso lavoratore nessuno si accorge che c’è un’anomalia? Un ultima cosa: non mi vorrei sbagliare, ma mi sembra che in Italia anche le organizzazioni sindacali prendano lavoratori a progetto… se è così c’è da mettersi le mani nei capelli. Beppe riesci a farmi sapere qualcosa in merito?
certo…la CGIL di bolzano per i 730…però prima devi fare un corso obbligatorio a tempo pieno e poi solo alcuni vengono selezionati…
sono stanco…ho 23 anni e sono già stanco, stanco di stare in questo paese e stanco di vivere una vita in mezzo ad italiani rinco che non vedono la sporcizia che appesta il nostro, pardon, vostro paese. Odio questo paese perché non sa fare altro che seguire la massa di caproni che ci governa con menzogne plateali. Abito a Torino, città olimpica, si fottesse torino e l’olimpiade SPONSORIZZATA dal McDonald. Sono un Fotografo e fotoritocchista. ho lavorato come assistente da un “grande” fotografo che lavora nella mia città…per 50 al mese, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho lavorato in uno studio di architetti dove mi occupavo di grafica ed impaginazione… 500 al mese mal dati ed in nero, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho lavorato in uno studio di grafica…300 al mese mal dati ed in nero per un anno, questo perché ho pestato i piedi e perché per me il lavoro va retribuito…bella retribuzione! Ho curato i ritocchi per un’altro “grande” fotografo di torino, lavoro importante e che è durato diversi mesi…sottopagato rispetto al preventivo ed intimidito se avessi osato replicare…ho replicato…non ho più lavorato. Queste sono solo poche delle “esperienze” lavorative colme di ingiustizia al quale sono dovuto sottostare. Poi c’é il lavoro come operaio alla UTET e lavori più umili che potrei esporre ma continuerei un discorso alla cui fine mi sentirei proprio uno sfigato.
Mi chiedevo: ma è possibile che per iniziare a lavorare, oggi, devi per forza prostituirti? Altro che compromessi, devi metterti direttamente a 90° e lasciare che te la mettano nel C…o, senza fiatare per altro.
Vaff…o ne ho le palle piene! Questa società vuole solo figli di P…a. Sono arrabbiato con questo paese!
Perdonate lo sfogo!
Grazie per lo spazio Beppe.
Grazie a tutti per avermi “ascoltato”.
Per Giuseppe Barbarino:
Ho letto in diversi messaggi di ragazzi che guadagnano cifre misere, in particolare Giuseppe Barbarino asserisce di guadagnare 5 al giorno! Penso si sia sbagliato e volesse dire 5 all’ora!
Io sono uno studente universitario (ahimè, quest’anno l’ho perso perchè non potevo permettermi la rata) e sto tirando avanti con lavoretti a progetto o a tempo determinato… beh, qui a Milano di offerte del genere se ne trovano svariate decine ogni giorno!
Caro Beppe, grazie per averci donato questo spazio. Sono laureato in Economia metrica ma lavoro per una ditta che fornisce un servizio in Outsource per un grosso gruppo di Telecomunicazione mobile internazionale, ovviamente con un contratto che quel “criminale” di Biagi ha confezionato perchè assoggettato a qualche politico e/o industriale. Prendo facendo molto ore uno stipendio da “vera” fame ed il 20 del mese successivo (se va bene e se non vi sono errori, in meno ovviamente), non ho quelli che si chiamano contributi versati se non in misura ridicola, non ho malattia e ste sto male (come già successo) lo vedo a fine mese, so l’ultimo giorno di contratto se verrò confermato o meno mentre io devo fornire 3 gg di preavviso. Se ti lamenti sei a casa, se non fai ciò che ti dicono sei a casa, se chiedi la pause che legalmente ti spettano e che poche volte hai, sei a casa. Il servizio che offriamo per questa grossa Corporate è scandaloso, la gente paga, chiama k volte e spende un sacco di soldi prima di avere una soluzione che talvolta deriva da un errore della società stessa. Vorrei andare a convivere con la mia ragazza ed avere un bimbo ma in queste condizioni non ce la sentiamo. Penso che a Settembre se non cambierò in meglio emigrerò all’estero perchè nessuno può togliermi il diritto di vivere sereno ed avere una famiglia. 5 giovani miei amici laureati son già partiti e son già sistemati, in un solo mese !!! Dovrei stimare trend, valutare la qualità mediante campionamenti, costruire azioni di marketing strategico, etccc e mi trovo a dire kazzate al telefono alla gente perchè i miei Team Leader: detengono dei posti che non meritano, non sanno nenmmeno cos’è una connesione di tipo dial-up e ti ricattano o allontanano grazie al CO.CO.PRO.
L’80% del personale che fornisce servizio è: CO.CO.PRO. Questo è un abuso, non un uso di questa pessima forma di contratto
Dopo una brutta frattura al perone, che mi ha fatto dannare per due anni (beh, non sono Totti io)…e perdere il mio splendido posto di lavoro, mi sono messa in cerca di occupazione. Sapete il meglio che ho trovato in tre anni? Confezionare i cestini natalizi per trenta giorni, dalle 9,00 alle 19,00 Sabato e Domenica compresi e…….. .tenetevi forte:
PAGA ORARIA LORDA = Euro 4,70
Dire che sono schifata, non rispecchia appieno il mio stato d’animo!
Grazie Beppe
ciao mi sto per laureare i marketing e commercio internazionele. ho 29 anni e ho iniziato l’università a 23, dopo 2 anni di ingegneria (persi) e un anno e mezzo perso per quella dannazione di servizio militare. Ho capito che qui in Italia non c’e scampo: mi toccherà fare il miserabile. C’è modo di andare all’estero per fare una vita piu dignitosa? di stare in italia non mi interessa, non mi sento legato a questo paese purtroppo. che ne dite? come posso trovare lavoro fuori di qui? mi dispiace per chi è costretto a rimanerci.
caro imprenditore dei miei stivali ho un figlio di 25 anni che viene preso per il culo da gente come te con continue promesse di lavoro ma senza risultati. Se metteste alla prova i nostri figli e gli deste un pizzico di fiducia, che dici? Forse avrebbero qualche possibilità in più di trovare un’occupazione e non venirmi a parlare di mancanza di voglia di lavorare….CAZZO!!!!!
Daccordo con Mirko !
E’facile criticare e basta (senza conoscere, poi..)
Sono un laureando in economia. l’anno scorso ho lavorato in un call center qui a genova. la paga era di 200 euro forfetarie per i primi 30 giorni effettivi, per 4 ore al giorno, come periodo di prova. in seguito sarebbero diventati circa 5.50 euro.
a conti fatti erano 1.66 all’ora. sacrificio che si poteva fare per rimanere poi a lavorarci.
Il problema è stato che i 30 giorni sono durati 4 mesi perche, nonostante mi fosse stata richiesta la presenza ogni giorno, dopo la prima settimana i giorni lavorativi settimanali diventavano sempre meno, fino a un giorno ogni dieci. sti 200 euro li ho visti il 15 maggio. Inoltre, non mi hanno nemmeno assunto: né me né tutti quelli che hanno iniziato insieme a me. dicevano che non c’era lavoro. In compenso, avevano una pila di assunzioni “in prova” pronte sulla scrivania.
Morale: ho lavorato piu o meno gratis (ci pagavo giusto la benzina per andarci), mi hanno preso per il culo per bene, non sono riuscito a dare tutti gli esami che avevo in conto, ho capito che i call center si possono lasciar perdere e che, ovviamente, offrono un servizio veramente scadente e, questo lo posso affermare essendo esperto di marketing, ricerche di mercato e tecnica della comunicazione. Ah si tratta della “EsseTi”. ciao
Io ho vent’anni e sono già stata delusa da molte molte cose…
Ho fatto il Liceo Classico in una scuola pubblica, e studio musica presso una scuola privata da quando sono piccola (e che al momento mi posso permettere lavorando lì).
I problemi stanno di qua e di là, la pubblica non ha i soldi per i lettori di lingue, i tecnici per i laboratori ecc., la privata non ha i soldi per via dei tagli alla cultura (nonostante sia una scuola famosissima in Italia e in Europa nessuno la aiuta…
Mi sono iscritta al DAMS e dopo un anno sono scappata da quella pattumiera che è la facoltà di lettere dell’università di Firenze. Ho deciso che i miei genitori non devono spendere i loro soldi così, ma purtroppo non mi arrivano voci molto più edificanti dal DAMS di Bologna…e non avrei i soldi per il treno o per un appartamento.
Continuo con la scuola di musica, ma per avere un riconoscimento bisogna iscriversi ad un Conservatorio, il mio maestro è disposto a prendermi a Livorno… chissà cosa farò… e ho già perso due anni.
Vorrei andare a vivere col mio ragazzo, che ha trent’anni e si è ri-iscritto all’università da poco. Forse tra tre anni avrà una Laurea specialistica… ma troverà un lavoro alla sua età?
E io? se non dovessi continuare con la musica? Vado a fare l’operatrice ecologica? Mi piacerebbe aprire un negozio, ma con la crisi economica chi verrebbe a comprare da me qualcosa? solo i turisti? e poi ci sarebbe qualcuno disposto a rischiare prestandomi i soldi per aprirlo??
Vorrei poter avere una vita tranquilla, con il mio ragazzo, avere dei bambini senza preoccuparmi di cosa gli potrò dare da mangiare la sera e se avranno un tetto sulla testa domani.
Ma niente è fatto per i giovani al momento.
Politiche per i giovani vuol dire fare in modo che i ragazzi possano entrare a lavorare presto con contratti a tempo indeterminato che gli permettano indipendenza e stabilità nel presente e nel futuro. Non vi crediamo più.
Grazie Beppe per lo spazio.
Non rispondo nei call center a 5 euro l’ora.
magari
lavoro nei pub a 25 euro a serata…
dalle 18 alle 3(se va bene)…se non alle 4
Sarei davvero curiosa di sapere che cosa intende il ministro Maroni per “occupazione femminile”, nella sua dichiarazione.
Ho 36 anni, laureata (persino iscritta per la seconda laurea, abbandonata per l’esosità e perchè l’Università di Cagliari ammette gli studenti lavoratori solo sulla carta), specializzata, quindici anni di esperienza professionale (sono una designer). A Luglio del 2004 sono stata licenziata dall’unico lavoro trovato (ruolo dirigenziale con inquadramento operaio metalmeccanico II livello) dopo la trasformazione in co.co.co. (e conseguente taglio del 40%) del mio contratto di consulenza. Da allora sono stata aiuto commessa e autista, per non più di un mese e solo grazie alla compassione di alcuni amici. I call center non mi vogliono, son troppo specializzata. Sono donna, ultratrentenne e preparata professionalmente: una miscela letale. Se avessi saputo che questa sarebbe stata la mia brillante carriera, avrei iniziato anni fa l’esercizio di un’altra professione, molto più antica e redditizia.
Fortuna che il 1 Marzo fuggo in Nuova Zelanda col mio cervello e quello del mio compagno, avvocato.
Forse laggiù per flessibilità intendono *flessibilità*, non una posizione a 90°.
Oddio come ti invidio…io mi laureo ad Aprile in Pianificazione Urbanistica (per semplificare dico così)…In un paese come l’italia è una professione che “dovrebbe” avere un futuro…dovrebbe…ma credo che la mia prima idea sia quella di fuggire all’estero, magari proprio in NZ a fare il velista!
A proposito degli “Schiavi Moderni”, segnalo lo speciale apparso su Courrier International n.798 del 16-22 Feb, dal titolo: Generation Low Cost
L’articolo che parla dell’Italia titola:
Italia: precari a vita.
Stefano Alderuccio
Ciao amici, ciao Beppe…
mi chiamo Claudio e lavoro come chirurgo in una struttura privata convenzionata con il pubblico. Vorrei segnalare che dopo la legge Biagi la mia struttura ha preferito incentivare l’allontanamento degli infermieri di ruolo preferendo quelli provenienti dalle cooperrative. Per l’amministrazione l’idea era buona: lei paga una quota fissa all’anno alla cooperativa che garantisce un numero di infermieri che possono servire a coprire i “buchi” che si possono creare per malattie, maternità, ecc. L’infermiere costa di base qualcosina in più all’ora (soldi che vanno alla cooperativa) ma … vuoi mettere il riparmio?? Se l’infermiere si ammala non viene pagato e ne subentra un’altro con garanzie di continuità di lavoro per la struttura ospedaliera. Se proprio vogliamo dirla tutta… anche il responsabile del servizio infermieristico è felice dell’iniziativa in quanto si toglie molte grane dalle spalle. Ed è ancor più felice quando la moglie diventa socia della cooperativa. Pensate quindi che bel servizio: infermieri che un giorno stanno in un reparto, o magari in sala operatoria ed il giorno dopo altrove, in un altra struttura.. pensate l’affiatamento con i colleghi, la qualità del servizio al paziente….
Bene, per dirla tutta, in giro di due anni siamo arrivati al punto che metà degli infermieri dell’ospedale sono della cooperativa, vengono pagati circa 30 euro all’ora ciascuno alla cooperativa ma in realtà ne percepiscono 8 dalla cooperativa stessa. Eh si… perchè la cooperativa deve guadagnarci. A quella cifra accettano solo extracomunitari che vogliono regolarizzarsi (o pensionati) e il sottoimpiego è il prezzo che devono pagare!!!! In più, non riuscendo a vivere con 8 euro all’ora tendono a lavorare 24h al giorno spostandosi di ospedale in ospedale, giorno e notte. Il risultato?? Sono triplicati gli infermieri necessari per eseguire lo stesso tipo di lavoro…. eh, si… dormono in piedi… poveretti… dove andremo a finire??
la flessibilità cosi come è stata voluta con la riforma…biagi….equivale a precarietà, e qui non ci piove.io lavoro in una nota azienda alimentare del nord est,
sono fortunato perchè lavoro a tempo indeterminato.
ma devo dire che il lavoro è diventato sempre più duro oramai ci siamo ritovati a lavorare settimanalmente con gente sempre diversa.non abbiamo più la possibilità di insegnare come si lavora alle persone,non ne abbiamo più neanche la voglia, dobbiamo lavorare il doppio ,senza ottenere nessun risultato (non parlo di soldi) perchè sul più bello cambiano il personale. hanno contratti di settimana in settimana logicamente chi dovrebbe imparare non gliene frega una mazza, pensano…oggi ci sono domani chissà.
noi facciamo pasta fresca non bulloni……
vi lascio immaginare. ad oggi i lavoratori con contratto interinale (METIS) sono circa il 50%(cinquantapercento)e sono in continuo aumento.se qualcuno cambia lavoro o va in pensione(parlo dei fissi)non viene sostituito. concludo, la sicurezza,l’igiene,e tutto il resto morto sepolto.dimenticavo per questi ragazzi orari impossibili,continui cambi turno ect.ect.in questo modo anche noi siamo diventati più deboli e ricattabili, cose turche. elenco nazionalità: italiani(pochi)
marocchini,tunisini, nigeriani, senegalesi poi messico, colombia,croati, bosniaci,sloveni,polacchi,rumeni e un gran numero di cingalesi, forse o dimenticato qualche nazione. adesso buon lavoro,e buona pasta fresca.
giancarlo girelli
Si fa un gran parlare della legge Biagi chi la difende a spada tratta chi la vorrebbe togliere è giusta è sbagliata e poi bla bla bla e ancora bla ma mi sembra che nessuno si pronunci o ci spieghi come si è arrivati alla legge Biagi.
Nessuno fa menzione a quegli accordi incresciosi del Luglio 1991 e 1992 dove la Triplice Sindacale firmò il nostro futuro che non è altro che la odiata legge Biagi.
In quel periodo per la prima volta si parlò e si scrisse e poi sottoscrisse il Lavoro Interinale la Mobilità la Cassa Integrazione su vasta scala l’inizio della privatizzazione del Collocamento al lavoro le contrattazioni di Formazione con i relativi Sgravi Fiscali tanto applauditi ed applicati dalle Aziende.
I firmatari di quegli accordi sono gli stessi che oggi difendono o almeno fanno credere di difendere i Contratti a tempo i co.co.co i contratti a progetto i contratti a prestazioni occasionali i lavoratori extracomunitari e chi più ne ha più ne metta il tutto nel nome della salvaguardia del diritto del rispetto dei lavoratori della qualità della vita del futuro dei nostri giovani e meno giovani che nel quotidiano si stanno arrampicando sugli specchi non per vivere ma per sopravvivere.
A parità dei nostri beneamati politici di qualsiasi colore anche questi paladini della società ben ancorati sulle loro poltrone e poltroncine sindacali seguitano il loro operato ben foraggiati sia dalle loro organizzazioni politiche di appartenenza sia da tutto l’enturage economico finanziario del paese e quello che è più avvilente che seguitano a far intercetta di tessere sindacali senza più nessuna etica e morale cavalcando tutto e tutti pur di rimanere in piedi.
Anche questa gente è colpevole dello sfascio del paese di tutti i danni che hanno sulle spalle e il più grande è quello di aver sotterrato La Classe Operaia di averla venduta per i loro interessi e per gli interessi di appartenenza politica senza distinzione alcuna.
Penso che sia bene fare una riflessione a 360°.
Ciao beppe, sono un lavoratore precario ed ho fatto vertenza alla società di ricerche di mercato Unicab s.p.a di Roma, la stessa che in diverse passate campagne elettorali ci faceva chiamare a casa degli italiani chiedendoci di spacciarci per volontari dell’Ulivo e invitando a votare per il centrosinistra.
In questo call center non è rispettata la 626 e ad oggi, 22 febbraio 2006, l’uscita di sicurezza è addirittura sbarrata!!
Sono uno dei due ( su 140) cui non fu rinnovato il contratto di collaborazione il 30 settembre 2004, dopo aver accusato Nidil-Cgil di connivenza con l’azienda.Già da gennaio 2004 avevo chiesto insieme ai miei colleghi che Nidil convocasse un’assemblea, tenendo conto che il 1 ottobre 2004 dello stesso anno sarebbe entrato in vigore il contratto a progetto di cui non si sapeva assolutamente nulla.
Fui accontentato: Nidil convocò l’assemblea il 30 settembre 2004!!!
Il giorno stesso sono stato allontanato.
Rimane la soddisfazione di aver saputo che Nidil è praticamente scomparso, per incapacità manifesta, dalla scena di questo call center col trucco.
Rimane il rammarico di non aver potuto querelare per diffamazione il cialtrone De Falco, ominicchio tra ominicchi, protetto dall’ignavia di omertosi compagni di lavoro.
” Una mia conoscente Co.Co.Pro è obbligata a un orario di lavoro giornaliero di 8 ore, e i giorni di assenza dall’ufficio sono contati come “ferie” (chiaramente non retribuite) ma fatte pesare e con un limite. Ma non dovrebbe esserci un progetto?
Mi sembra che la natura del contratto sia stata snaturata in molti casi ed è semplicemente diventato un contratto di lavoro a minor costo aziendale e con facilità di licenziamento, dove i minori costi aziendali e la maggior facilità di “ricatto” sono tutti sopportatati dal lavoratore.
Alessandro Gatti 20.02.06 19:33 ”
Caro Alessandro: tutto vero. Io non sono nemmeno passato a CO.CO.PRO.! Nel mio Comune hanno pensato bene di fare il Rinnovo CO.CO.CO. che seppur illegale è tutt’ora in vigore (da urlo). Lavoro da lunedì a sabato tutte le mattine, e pur non avendo orari da rispettare (ci dovrebbero essere i dipendenti… che invece accompagnano i figli a scuola o vanno a fare spesa o colazione) devo aprire e chiudere l’ufficio (siamo in 2 e ci siamo “organizzati solidalmente tacitamente”: se uno apre, l’altro chiude); mi inca..o sugli orari perchè devo finire di studiare e se una mattina ho un impegno con un prof non mi lasciano andare (se vai ti terrorizzano dicendo che “dietro di te fanno la fila per quel posto… quindi scegli.”; ed ho avuto non pochi problemi nel cambiare i 2 pomeriggi con il sabato). Non è nè la fatica, nè il lavoro, nè lo studio a mettermi paura, ma il tempo che vola! E non posso di certo dire che sto fermo a dormire.
Ti aspetto a Jesi, Beppe! Ciao.
Carissimi amici, sono Valentina studentessa universitaria con esperienza come centralinista con un contratto ovviamente co.co.co a 5 euro l’ora.
Ma quello che voglio dire non è tanto la mia esperienza visto che sono ancora giovane e sto studiando, ma quella di mio padre che è rimasto senza lavoro all’età di 48 anni. Adesso ne ha 56 e dopo aver girato mari e monti, da 3 anni è un co.co.co.che si rinnova ogni tre mesi (quando c’è lavoro) perchè fargli un contratto a tempo indeterminato costa al suo datore di lavoro più di 20.000 euro, quindi meglio il co.co.co.
Meglio, meglio per chi?
Perchè anche ai nostri dipendenti Berlusconi, Fini, Prodi, Rutelli ecc…non facciamo un bel co.co.co. senza malattie e ferie pagate, e soprattutto con uno stipendio di 700 euro al mese? Rendiamo precari i nostri dipendenti.
Se anche loro prendessero gli stipendi di noi comuni mortali, forse le leggi sarebbero più giuste e non come la legge Biagi e migliaia di altre leggi che sono una presa in giro verso tutti gli italiani.
ho 46 anni; da tre mesi lavoro per uno studio notarile molto famoso a torino; Vado nelle banche a ritirare e consegnare documenti e effetti in scadenza in trentacinque banche tutti i giorni. mi hanno proposto 1850 euro al mese ! fantastico. Solo che non sono a busta paga bensì a partita iva.
Uso la mia auto : 300 euro di benzina al mese, 370 di iva, 250 di inps, 180 di commercialista per la contabilità, 6o di telefono,40 per il pranzo al bar, non sò quanto per il 730 o il 74o o che diavolo pagherò di tasse, le multe eventuali, se non lavoro non vengo pagato, non ho mutua, t.f.r., assicurazione, e se boccio e tutto a carico mio.
non sono bravo in matematica, ma se non ho fatto i conti, e per non rendermi conto.
Dimenticavo, se faccio qualche errore nello svolgimento delle mie mansioni potrei essere esonerato da un momento all’altro. Non ‘ho un contratto e sono costantemente – in prova-. Non solo precario, sotto pagato, ma anche costantemente ricattato. Ad onor di cronaca e per completezza di informazione, devo aggiungere che lavoro dalle 9.30 del mattino alle 13.oo per riprendere alle 14.3o alle 17.oo. Esattamente l’orario che mi preclude qualsiasi altra occupazione per poter arrotondare lo stipendio.
A meno che non voglia lavorare nelle restanti ore libere. Abito ad un’ora di distanza dallo studio. Buona notte…..! Vi prego non commentate e non fatemi sapere che se rimango a casa risparmio, io pago volentieri per lavorare.
Saluti caro Beppe.
Non so nemmeno da dove cominciare, oramai sono più di due anni che passo da un lavoro a termina ad un altro, tra i complimenti dei colleghi e gli arrivederci e grazie di chi dovrebbe passarsi una mano sulla coscienza e offrirmi un contratto umano. Attualmente sono fermo dal 31 dicembre e proprio oggi ho avuto l’ennesimo colloquio di lavoro in una delle tante agenzie per il lavoro itinerale, della serie facciamoci del male, ma è doveroso visto che sono sposato, per fortuna non ho figli e mi guardo bene dal farli, visto che non ho la possibilità di offrirgli una esistenza decorosa. Lavoro negato, fimiglie ridotte alla sopravvivenza, speranza praticamente azzerata, qualcuno mi dica per favore CHE CAZZO DI VITA E’!!!!!!!!!!!!!
Carissimi amici, sono Valentina studentessa universitaria con esperienza come centralinista con un contratto ovviamente co.co.co a 5 euro l’ora.
Ma quello che voglio dire non è tanto la mia esperienza visto che sono ancora giovane e sto studiando, ma quella di mio padre che è rimasto senza lavoro all’età di 48 anni. Adesso ne ha 56 e dopo aver girato mari e monti, da 3 anni è un co.co.co.che si rinnova ogni tre mesi (quando c’è lavoro) perchè fargli un contratto a tempo indeterminato costa al suo datore di lavoro più di 20.000 euro, quindi meglio il co.co.co.
Meglio, meglio per chi?
Perchè anche ai nostri dipendenti Berlusconi, Fini, Prodi, Rutelli ecc…non facciamo un bel co.co.co. senza malattie e ferie pagate, e soprattutto con uno stipendio di 700 euro al mese? Rendiamo precari i nostri dipendenti.
Se anche loro prendessero gli stipendi di noi comuni mortali, forse le leggi sarebbero più giuste e non come la legge Biagi e migliaia di altre leggi che sono una presa in giro verso tutti gli italiani.
Caro beppe,
ho iniziato il mio precariato come consulente nel ’95 presso il servizio drogatel dell’allora Ministero degli Affari Sociali. Nel corso degli anni il servizio si è trasformato divenendo il Centro di Contatto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dove tra le altre tematiche noi consulenti rispondevamo proprio sulla legge 30. Il Ministero ha sempre dato in appalto a società diverse la gestione del servizio (anche se il lavoro si è sempre svolto al suo interno e sempre sotto il suo controllo). Dopo alcune proroghe alla società Enterprise Digital Architects, la Gepin S.p.A. capitanata dal Gruppo Poste ha vinto l’appalto per la gestione del servizio. Noi consulenti non siamo mai stati informati circa l’esito degli accordi intercorsi tra la società subentrante e il Ministero, anzi le disposizioni erano di non fornirci alcuna informazione al riguardo. Sotto le feste natalizie e senza alcuna comunicazione ufficiale mi sono ritrovata senza lavoro, e con me altri 19 colleghi. Ai 14 rimasti l’offerta lavorativa fatta è decisamente peggiore, infatti attualmente non se la passano tanto bene. Lavorano con un contratto sempre a progetto ma in un seminterrato, con più turni, con la presenza di un tutor e con una retribuzione decisamente ridotta, specie se si ammalano. Questa è la logica del mercato, così si applica la riforma Biagi, così funzionano i call center, e questo è diventato il Centro di Contatto del Ministero. Maroni dice “La legge si sta rivelando efficace sopratutto nella tutela dei segmenti deboli, in particolare per l’occupazione femminile” vorrei ricordargli allora che la maggior parte dei consulenti del Centro di Contatto del suo ministero erano donne, una delle quali incinta di otto mesi. Così dopo 10 anni di co.co.co non ho più un lavoro, sono ormai prossima ai 40 anni, amici e parenti mi dicono:”ma quando ti decidi a fare un figlio,il tempo passa…poi è troppo tardi!”… questo figlio dovrà aspettare ancora… e non solo lui.
Riesci a supportare con fatti e luoghi precisi queste tue affermazioni?
Io chiedo l’intervento di un ECONOMISTA! io non lo sono pero’ mi sembra strano che ancora nessuno (almeno io non ne ho sentito nulla ancora) abbia citato la CURVA DI PHILLIPS, e cioe’ in breve la relazione tra OCCUPAZIONE e aumento dell’INFLAZIONE… se negli ultimi anni, nonostante la crisi e il governo, non c’e’ stato un collasso del numero dei posti di lavoro e’ soltato perche’ si e’ lasciato (di proposito?) che l’aumento dei prezzi galoppasse!
prima o poi sentiremo dire da emilio fede che anche il presidente del consiglio a suo tempo è stato un precario o uno stagista…
non aspetto altro…
ma scherzi a parte la situazione è palesemente drammatica!
riassumo il mio iter lavorativo degli ultimi 4 anni tanto per andare ad accodarmi in piena solidarietà ai tanti post che ho letto fino ad ora:
ho lavorato per 3 anni in una società senza avere mai tra le mani uno straccio di contratto e per lavorare lì sono stato costretto ad aprire la partita iva; quando finalmente avevo creduto di trovare una posizione più stabile me ne sono andato e ho firmato un contratto a progetto di 3 mesi che contrariamente a quanto promesso non è stato rinnovato proprio il giorno della scadenza…
dopo qualche mese di “riposo” ho trovato un impiego part-time senza contratto, naturalmente, e che minaccia di esaurirsi alla fine di ogni mese quando il mio datore di lavoro decide di tenermi con se ancora per un po’… forse perchè invaso dalla pietà…non certo perché ha bisogno di me…e via un’altra collaborazione occasionale…
potrei passare le ore se non i giorni ad insultare i vari datori di lavoro per il trattamento che mi hanno riservato e mi riservano tutt’ora…
ma temo che alla fine la colpa sia solo di chi permette che tutto ciò avvenga.
Caro Beppe Grillo,
sono Simone Martino, sono un appassionato del tuo blog. Ti scrivo la mia storia lavorativa. L’8/3 mi laureo in Psicologia, vecchio ordinamento,5 anni di corso, divenuti 6. Prima ho fatto 2 anni di fisica, dove ho dato 3 esami,1 anno di radiologia. Mentre facevo psicologia ho preso un’abilitazione professionale in “Tecnico di sviluppo software in java e java script”,1200 ore di corso e una stage al Politecnico di Torino.
Dopo la laurea dal 15/3 per un anno dovrò fare un tirocinio gratuito per poter poi sostenere l’esame di stato per l’iscrizione all’albo professionale degli psicologi. Il tirocinio non è pagato, mi impegnerà almeno 4 ore al giorno e ho anche dovuto pagare 195 di tassa più 14.62 di marca da bollo.
Siccome i miei genitori sono solo due insegnanti, mia mamma maestra in pensione, mio papà professore in un itis, che si sono separati, devo anche lavorare, ma posso fare solo un part-time, perché altrimenti non posso fare il tirocinio per l’abilitazione. Che lavoro ho trovato part-time, con 10 anni universitari,diverse competenze acquisite e vari lavori svolti? Ovviamente addetto call-center, con la fortuna di avere un contratto come co.co.pro per 6 mesi con la paga di 400 più incentivi. Ho 28 anni e il 27/5 ne faccio 29, dove cavolo vado a vivere lontano da casa dei miei con questo budget? Anche la mia ragazza è un’umile supplente di scuola, che ogni tanto lavora e spesso no.
Se senti il nostro caro presidente operaio diGli di venire a divertirsi con me al call-center, presentandosi alle aziende con lo pseudonimo di Silvio Mantegna, per convincere le aziende a ricevere un consulente per un appuntamento per parlare di albacom, una delle tante compagnie telefoniche. I consulenti che guadagnano 3 volte quello che prendo io non sanno nemmeno cosa sia una laurea. Visto che il nostro presidente del consiglio afferma che basta un po’ di buona volontà ed un lavoro si trova, me lo trovi.
Grazie per il tuo blog e la tua passione.
Sinceramente
Hai ragione a sottolineare che le ditte sono miopi nella gestione delle risorse umane.
Però, bisogna anche tenere conto dei notevoli costi aggiuntivi insiti nell’operare in un sistema che non funziona–appunto in Italia.
Servizi (per citare un esempio evidente, quelli bancari), i trasporti, la burocrazia… sono tra i costi che in Italia incidono molto di più che in altri paesi anche europei.
Se si considera che l’economia italiana si basa principalmente su settori altamente esposti alla competizione di paesi emergenti, si evidenzia come la riduzione dei costi diventi indispensabile. Data l’ampia disponibilità di gente che cerca lavoro, risulta ovviamente facile ridurre gli stipendi. Molto meno facile che ridurre il costo della burocrazia, della corrente elettrica, …
Infine, sottolineerei come l’inefficienza del sistema Italia riduca il valore reale dello stipendio. In Germania, ad esempio, l’elettricità costa meno, l’autostrada è gratis, l’assicurazione auto costa meno, gli alimentari costano meno… Molte altre cose costano meno.
Il risultato: lo stesso importo in Italia permette di comprare meno che in Germania. Chiaramente una ditta italiana, anche volendo, ha maggiori difficoltà a garantire al dipendente un tenore di vita soddisfacente.
Eh sì, Silvio ha proprio ragione… la legge Biagi ha dato risultati straordinari. Se 4 anni fa mi avessero detto che saremmo tornati indietro di 40 anni non ci avrei mai creduto. Un anno fa ho lasciato il mio posto di lavoro perchè esausto dello sfruttamento a cui eravamo sottoposti io e i miei colleghi. 4 euro e rotti all’ora, 6 giorni lavorativi su 7, straordinarie non più pagate ma “da recuperare” e soprattutto svolgevamo in 3 il carico di lavoro di 5/6 persone. Ma la cosa peggiore è che mi sono accorto che a 33 anni sono già tagliato fuori dal mercato del lavoro! Alla mia età non puoi più fare l’apprendista quindi… “ci faremo risentire”. Adesso mi devo accontentare di un lavoro part-time a tempo determinato(a 600 al mese) rinunciando anche alla categoria che avevo da ben 8 anni pur di ottenerlo. E pensare che avevo intenzione di metter su famiglia con la mia ragazza(brillantemente laureata da 500 al mese)… E poi al tg5 dicono che gli italiani sono dei mammoni!
Ciao Beppe e grazie per lo spazio.
sono d’accordo con te!a destra e a sinistra sulla questione lavoro,c’è una gran confusione.Su una cosa però vorrei farti riflettere.Nel tuo commento dici così:”basta vedere con l’euro chi si è arricchito……”.A trent’anni dopo pellegrinaggi vari tra “call-center”,babysitteraggi e lavori serali in pizzerie varie,mi sono ritrovata a lavorare nel negozio di abbigliamento dei miei genitori, dove gia lavorai dal 94 al 99.All’epoca funzionava così:pagavamo lire 10.ooo + iva e rivendevamo a lire 20.000.Ora quello stesso capo che prima costava 10.000 ora costa a noi EURO 10, a rigor di logica dovrei rivendere a EURO 20(oppure potrei vendere a prezzo in lire cioè euro 10, chiedendo l’elemosina per mangiare).Tuttavia,scherzi a parte,la realtà e che i clienti non hanno la memoria corta e per punirti pensando che tu stia speculando guardano le vetrine ma comprano meno.Così gli incassi si sono dimezzati,l’affitto del negozio non diminuisce ma aumenta e mio padre a fine mese non arriva a pagarmi più di 800 euro,cifra con la quale non potrei neanche pagarmi un monolocale in affitto! aggiungo(sono il compagno della ragazza che ti ha appena scritto),che il grande messaggio di Beppe Grillo è che una puntuale,ricca,circostanziata informazione sui fatti della nostra società ci mette a riparo dalle insidie di questo nostro schizofrenico sistema.Ciò detto penso che in materia economica ciascuno di noi dovrebbe tentare di non semplificare dicendo chi si è arricchito e chi si è impoverito senza prima avere gli strumenti per poterlo affermare con certezza.condivido invece totalmente il giudizio sul lavoro precario.ciao grazie
Berlusconi, ma va a cagare. L’unico contratto a tempo determinato dovrebbe essere il tuo. Se non fossimo in Europa, ci avresti ridotto come l’Argentina.
Aumentano i precari, i senza lavoro, i senza tetto. Ma tutti fanno figli anche siamo il paese che ne fa di meno ma aumentano progressivamente grazie agli “immigrati”. Intanto Prodi promette 2500 euro l’anno per ogni nuovo nato. Ma che il pianeta stia scoppiando e non ci siano più risorse per tutti non frega niente a nessuno?
la situazione si fà imbarazzante: il punto non è prenderlo in mezzo alle chiappe formato “KING SIZE” … il punto è se il gioco del cetriolone comincia a piacerti!
in fondo il nostro destino è scritto nella parola che meglio ci identifica: LAVORATORI FLESSIBILI
si, flessibili a 90 gradi per prendrlo meglio!
a questo punto che fare?!
1)continuare a praticare l’ antica arte della sodomia
2)sterili lamentazioni
3)tattica sindacalista dello sciopero della prestazione-marchetta
oppure
mettiamoci d’accordo sul giorno e spediamo cento, duecento, cinquecento mila LETTERE DI LICENZIAMENTO
propongo il 1° di aprile come giornata nazionale del LICENZIAMENTO INTERINALE
proprio un bello scherzo
che cazzo abbiamo da perdere?!
uno GROSSO, quello in mezzo alle nostre chiappe!!!
EVVIVA LA GIOVENTU’ INTERINALE!
EVVIVA L’ITALIA CHE SI FLETTE!
LICENZIATI ANCHE TU!
E’ una delle cose più sensate che ho letto sul blog!
Caro Luca, io ho un lavoro fisso e ho 48 anni. Ti prego e prego tutti i ragazzi che hanno scritto sul tema di ricordare che NOI NON C’ENTRIAMO NIENTE! Questi bastardi di classi dirigenti hanno fatto tutto loro! NON SAREI MAI STATO D’ACCORDO A CREARE LAVORATORI DI SERIE A E LAVORATORI DI SERIE B!!!
Lottiamo insieme contro questi farabutti, facciamo sentire a tutti che noi non ci stiamo!
Ciao
figo…mi piace….. candidati…. grande proposta….. altro che cgil cisl uil vagisil e vasellin.
Credo sia inutile aggiungermi alla schiera delle storie di comune sfruttamento. Inutile che vi parli di amici che lavorano e producono per grandi aziende italiane, e non abbiano diritto a contratti più lunghi di 6 mesi(dopo 3/4 anni di contratti così).
Mia sorella ha compiuto una scelta più saggia. Dopo la laurea in Scienze della comunicazione si è trasferita all’estero, dove lavora per una grande azienda italiana(della quale preferirei non dire il nome, per riservatezza), e guadagna 1800 euro mensili, con contratto a tempo indeterminato.
In Italia, dopo quasi una anno di ricerche di lavoro, il massimo che era riuscita a trovare era un contratto con un piccolo studio, della durata di 4 mesi, a 800 euro mensili LORDI!
Conosco una persona che lavora a Milano per una grossa azienda di cosmetici, che svolge la stessa attività di mia sorella(Brand Manager jr.), e guadagna 1200 euro lordi, con contratto annuale.
Vorrei chiedere a tutti questi grandi imprenditori, di essere un pochino più lungimiranti, perchè a mio avviso, non bastano certo 4-6 mesi per formare un ragazzo di 20-25 anni.
Se volete regalare le nostre lauree a paesi stranieri più disposti ad investire sulla forza lavoro, fate pure. Ma non definitevi imprenditore. Qualunque ciuccio riuscirebbe a comprendere che anche la formazione del lavoratore è parte essenziale degli investimenti di un’azienda.
Lavoratori che non crescono = aziende che non crescono.
Come cavolo ha fatto tua sorella? anche io sono laureata in comunicazione ma non è che mi prendono a fare il brand manager a 1800… eppure ne ho le competenze!
Accidenti quante persone sono nella mia stessa situazione…!!! Certo, non mi rincuora, ma almeno non sono l’unica idiota che ha sempre accettato lavori a progetto! Dopo 11 anni di onesto e duro lavoro sono finita a lavorare ( e non che mi dispiaccia ) nell’azienda di mia madre che, per fortuna, su 8 ore ha potuto mettermi in regola almeno mezza giornata! Cioè per avere uno straccio di contratto regolare ( neanche intero ) ho dovuto fare affidamento ai famigliari..ma ci rendiamo conto?? Mai stata segnata a tempo indeterminato…o in nero o a progetto ( che è quasi la stessa cosa ! )..niente ferie pagate, niente tredicesime, niente maternità ( che per una donna è fondamentale!!! ). Il penultimo lavoro l’ha pagata..mi dispiace ma sono sbottata. Ho fatto vertenza! La prima volta in vita mia e posso affermare con fierezza che mi ci hanno costretto visto che l’accordo economico di fine rapporto era stato raggiunto ma il giorno in cui si doveva concludere sono quasi stata sbattuta fuori dall’ufficio senza un euro in mano! Quindi che fare?? Venerdì riscuoterò ciò che mi spetta…una parte a dire il vero..per i contributi mi sto attrezzando. 6 mesi e mezzo in nero in cui ogni mese mi si prometteva che quello dopo era quello BUONO per un misero contratto a progetto ( neanche chiedessi la luna!!! )…da Giugno a Dicembre..dove ho sbottato, ho preso la borsa e me ne sono andata lasciandolo nei casini + assurdi visto i bilanci che c’erano da chiudere.. Che soddisfazione!
Comunque capisco le aziende che non mettono subito in regola ( tranne mia madre che lo fa con tutti e sapeste quante fregature ha preso! )..Ci sono certi personaggi che di lavorare non hanno voglia..maternità che durano anche due anni e malattie frequenti..SE ORA STIAMO COSI’ RINGRAZIAMO, ANCHE ( PERCHE’ DI PRINCIPALI DISONESTI E’ PIENO SIA CHIARO! ), CHI NON HA RISPETTO PER IL DATORE DI LAVORO E PER CHI E’ COSTRETTO A LAVORARE IN NERO O A PROGETTO PERCHE’ CHI TI PAGA NON SI FIDA DI TE CAUSA FREGATURE! BRAVI!
Volevo inoltre aggiungere che per colpa di tutto questo casino che hanno armato ovviamente anche io sono in affitto da una vita ( aivoglia a dare acconti per un mutuo con tutti i soldi che ho speso ) e sebbene ci sia la voglia di un figlio la paura di non poterlo crescere come si deve è tanta. Ma io e mio marito abbiamo rispettivamente 29 e 33 anni e quanto dobbiamo aspettare ancora per avere anche noi la gioia di un bambino?? Che tirino fuori altre leggi idiote?? Che i ricchi siano pochi ed i poveri tanti?? Mah…scusate lo sfogo ma sono veramente stufa.
Sei grande Beppe!
Io una mamma che possa assumermi a tempo indeterminato e attribuirmi una paga decente non ce l’ho. Tu, nella tua infinita saggezza, cosa consigli di fare?
Saluti
Non credere che sia così fortunata visto che ho dovuto rinunciare al mio mestiere ( non attinente per nulla a quello che svolgo ORA )a cui ho dato 11 anni della mia vita per poter avere un contratto a tempo indeterminato part time! Non sono saggia, affatto, dico solo che non tutti sono seri..sia lavoratori che imprenditori!Per questo, oltre che per la legge Biagi, molti di noi ( per metà sono ancora in nero!! ) sono ancora alla ricerca di un posto serio.
Mi sono sorbito 5 anni di contratti precari, nello specifico:
– 1 CFL
– 3 Co.pro
– 1 Co.co.co
– 2 Collaborazioni occasionali (circa 4 mesi in ogni caso)
Alla fine sono riuscito ad avere un contratto a tempo indeterminato (finchè dura) e non perchè – come dicono quelli della CdL – i contratti a tempo siano l’anticamera di quelli indeterminati, ma perchè per pura casualità in un certo momento ho avuto la fortuna di trovarmi in una posizione di forza per cui ho potuto dettare legge. Ma se non fosse stato così, chissà quanti altri mini-contratti!!
Magari a vita!
I destrorsi, nella loro infinita stupidità (o forse no, sanno benissimo ciò che fanno, ahinoi!), non hanno creato più lavoro ma hanno distribuito il poco che c’era tra più gente.
Gli unici ad averci guadagnato in questo sono stati gli imprenditori liberi di pagarci tre lire e mandarci a casa a calci indipendentemente dal fatto che noi si produca uno o mille.
Il problema non è tra destra e sinistra. Destra o sinistra possono cambiare le sfumature, ma non la sostanza. Come cambiare la vernice ad una macchina rotta: rossa o blu, sempre rotta rimane.
I prodotti italiani si trovano a competere con i prodotti cinesi (tra gli altri). Nessuno lo può impedire. E la proposta di Berlusconi di forzare iport=export è un’idiozia economica. Aggreverebbe solo il problema.
L’Italia ha un sistema arretrato: chi ha interesse ad investire in un paese con una simile burocrazia, viabilità, costi d’impresa, sistema energetico…?
Altri paesi non hanno questi problemi. E non hanno nemmeno il mostruoso debito pubblico italiano. Se fosse più basso, il governo avrebbe potuto iniettare molta più liquidità nel sistema e stimolare maggiormente l’economia.
Anzi, se salgono i tassi di interesse (e saliranno), il problema rischia di diventare ingestibile.
Berlusconi doveva impegnarsi molto di più a ridurre il debito. La situazione è letteralmente pericolosa.
Invece, ha pensato bene di tagliare l’ICI ai preti.
Forse, penserà che se si mette male può sempre scappare in Vaticano…
Mi sono diplomato nel 98′ presso la scuola ferrari di Maranello, ho ovviamente fatto domanda alla ferrari, ho superato i primi 2 colloqui, poi non se ne fece più nulla, mi dissero, che a causa della crisi avevano bloccato le assunzioni, ed avevano anche assunto operai della ex Orlandi di Modena(autobus iveco) per rimediare ad una cassa integrazione.Ovviamente non feci il disoccupato perchè a modena non esiste questo tipo di problema, ma a distanza di alcuni anni ci ho riprovato almeno 2 volte.In queste ultime però sono stato io a rinunciare, a causa del fatto che per essere assunti si deve passare per forza da un’ agenzia interinale,e siccome io mi ritengo fortunato ad avere un contratto a tempo indeterminato, non mi sono fidato a lasciare il posto “sicuro” per uno della durata di 6-12 mesi poi si vedrà…mi hanno detto in agenzia, e siccome conosco un ragazzo che lavora in ferrari a cui è stato rinnovato di anno in anno il contratto interinale per 3 anni consecutivi, poi ora è stato assunto dalla ditta direttamente con un contratto della durata di un anno poi si vedrà…Ora considerando che come me e come tanti altri,questo ragazzo ha ormai 30 anni, e considerando il fatto che se oggi vuoi cercare o cambiare lavoro devi per forza farti assumere con un contratto interinale, chiedo ai nostri ministri come facciamo a farci una eventuale famiglia, visto che con questo tipo di contratti non ti danno un finanziamento nemmeno per comprare un telefonino??Attendo fiducioso una risposta.Grazie.
Mirko Campana.
Io sono un fortunato d’altri tempi, lavoro da trentasei anni per un’impresa e sono in dirittura d’arrivo, si, sono un fortunato. I miei figli ? La ragazza lavora da tre anni in nero e il maschio a ventisei anni è disoccupato, il meglio che ha trovato è di piazzare publicità sotto i tergicristalli. Viva la gioventù.
Il tuo amareggiato Augusto.
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Un saluto al blog……
Non ho letto tutti i post …ma da piccolo imprenditore posso forse avere una visuale diversa.
Premesso che la malattia è sacra e io ai miei collaboratori a progetto la retribuisco come faccio con quelli a tempo indeterminato, questo benedetto lavoro a tempo indeterminato, si deve conquistare ….. io con una piccola azienda di tre persone mi ritrovavo spesso a lavorare 15 ore al giorno per pagare gli stipendi degli opera che si mettevano furbescamente in malattia.
Vi sembra normale?
Ora le cose sono cambiate…. contratto a tempo determinato e se non meriti lasci il posto a uno più volenteroso di te……..
Un salutone a tutti.
Ps.. Tutte le persone che dimostrano di valere vengono alla fine assunte a tempo indeterminato ….. nell’interesse dell’azienda che per trovare veramente qualcuno che ha voglia di lavorare deve faticare molto. Quando lo trova lo cattura immediatamente .
Sono d’accordo con te. Molti non hanno voglia di fare un tubo e pretendono troppo. Per questo molti come te sono costretti a tenerci con contratti ridicoli.
allora come si spiegano i frequentissimi casi di persone che lavorano per 10 anni, anche una vita, a tempo determinato? Non è lavoro subordinato travestito da lavoro determinato? Non è arma di ricatto per licenziare le donne che dovessero rimanere incinte? Dieci anni dovrebbero essere sufficienti per stabilire che una persona è volenterosa, non crede?
Saluti
Ho lavorato sei mesi per una ditta di telemarketing,3 ore al giorno per 300 al mese,niente mutua,niente ferie pagate,niente assicurazione…100Mq di moquette con piu’di 60 pc accesi 24 ore su 24,sono svenuta 2 volta perchè c’era un condizionatore solo su 2 salette.
Ok magari per 300e non potevo pretendere granche’,ma come me c’erano diverse donne,madri che lavoravano per prendersi quei 300e al giorno,io mi facevo altre 3 ore in coda per tornare a casa,i 300 euro che prendevo nn bastavano per la benzina,morale della favola?
Un diploma di dirigente di comunita’ che posso usare tranquillamente per pulirmi il didietro e come futuro tanti tantissimi lavori come co.co.co o come si dice ora con contratto ” a progetto” e nessun “progetto” di avere una famiglia…ma solo perche’ non riuscirei a permettermi nemmeno un misero monolocale in affitto (minimo 500 al mese)
caro beppe grillo,
ho spesso “postato” sul tuo blog, riguardo ai vari argomenti che tratti.
per quanto mi riguarda questa tua nuova iniziativa è interessante, anche se non credo che possa servire a qualcosa.
purtroppo la nostra società, è una società fortemente vizziata dalle varie conoscenze che ognuno ha, e si possono trovare dei manager ignoranti figli di papà, e laureati con tre lauree con contratto di somministrazione.
io sono un diplomato e non ho molte pretese per ora, anche se intendo incominciare gli studi.
per ora ho un lavoro da dipendente da mille euri/o al mese, e devo pagare un affitto da 450 euro assieme alla mia ragazza che ne paga altri 450.
il contratto di lavoro ovviamente è determinato, e la sola idea di sposarmi aprire un mutuo per una casa, comprare una macchina, ecc., non mi solletica neanche un pò.
purtroppo so benissimo che la mia azienda non ha alcuna intenzione di trasformare in tempo indeterminato tale contratto, percui già so che tutti i soldi che verso in affitto ogni anno va perso (10000 euro).
dopo 30 anni di questa vita avrò buttato dalla finestra qualcosa come 300.000 euro, solo per avere un tetto sotto al quale dormire, senza considerare che per permetterlo non devo avere strane idee di proliferazione.
la cosa è triste…. e mi lascia senza aspettative…. ho smesso di sognare, mi rimangono le mie forze, e so di potere contare solo su quelle, sperando che non debba ridirottare i miei sforzi verso traguardi più familiari…. ho pensato spesso all’emigrazione come valida alternativa a tutte quelle problematiche che sono tali solo in italia, però questo rimane il mio bel paese… e prima di arrendermi, proverò a percorrere ogni strada possibile.
un abbraccio a tutti da un inguaribile sognatore italiano.
ciao beppe!ecco come funziona la legge biagi.Le aziende assumono giovani part time,iniziandoli al dio fatturato,un bel contratto part time e chi se ne frega se in un’aera di 400 mq dedicata all’informatica ci sono 2 e dico 2 dipendenti a servire un mole assurda di clienti(in centro a milano,in via torino).Tanto un 20-25 enne copre il lavoro di 3 persone!mia sorella ha 29 anni anni ,si è laureata in giurisprudenza.è pure avvocato!!E ancora non piglia na lira,fa tirocinio in un simpatico studio di avvocati che dutante le festivita’ le regalano spumante e panettone!A me fa letteralmente SCHIFO che un neolaureato che fa ricerca deve prendere qualcosa come 700 euro al mese.Facciamo ora l’analisi di un ragazzo che vieve a milano , con uno stipendio di,udite udite, 1000 euro!
Affito stanza singola a milano:mediamente 400 euro al mese.
spesa per mangiare:siamo buoni 200 euro al mese
spesa mezzi: 40 euro al mese
supponiamo che ci si voglia po’divertire ,andare addirirttura in qualche pub! 8o euro al mese?
mamma mia mi vorrei comprare quel pantalone! 40 euro (40?)
uhh le bollette!! lasciamo perdere!!
grazie silvio!!Grazie a te ho capito cos’è il sacrifico e la parsimonia!Valori di base che tu hai utilizzato nella tua vita!!!Ora inizio a capire che stai facendo tutto questo per me!! E se avro’ un bambino mi darai 1000 euro!!
Tanto chi se ne frega se mio figlio non avra’ un fratellino o una sorellina visto che a malapena riusciro’ a sfamarlo!(gli daro’ dei cereali della bic e un po di cibo per cani nordeuropeo).
Sei un anGELLIco benefattore!!
beppe so che è banale,ma candidati! Ciao!
BASTA con la mania dell’estero, io voglio restare quì E’ MIO DIRITTO! e se si SCEGLIE LIBERAMENTE (e non per disperazione o ricatto) di andare all’estero poi si DEVE avere la possibilità di tornare!!!
ma insomma siamo messi come i nostri BISNONNI cavolo! e poi? secono voi è una vera soluzione? poniamo per un secondo che sia possibile andarcene tutti a lavorare fuori … il paese COLLASSEREBBE in un attimo!!! ed il conto lo pagherebbero le famiglie meno abbienti!
FATELA FINITA!!! invece di scappare restiamo e protestiamo! DIAMOCI DA FARE per sbattere fuori TUTTI quelli che ci danneggiano!!! TUTTI!
Niente commenti personali. Lascio giudicare a chi legge per farsi una propria idea: sei mesi di stage GRATIS grazie alla riforma universitaria e altri TRE a 500 euro/mese dopo la laurea. Risultato: nove mesi a 1500 euro e neanche la certezza di un’assunzione A PROGETTO! Parbleu Berlusca! E pensare che è il meno peggio…ma ce la faremo…
NUOVA SCHIAVITU’
Non riesco a comprendere la miopia di sindacati e politici ( o forse sì, ci riesco…chi non sperimenta sulla propria pelle questa vergogna non può capire…e poi fa comodo così, per la stramaledetta e aberrante legge economica) di fronte a un DISASTRO CHE HA TRAVOLTO UN’INTERA GENERAZIONE DI GIOVANI il cui futuro è stato cancellato: impossibile progettare, paga miserevole, nessun diritto a maternità, malattia, a un trattamento paritario rispetto agli altri colleghi a tempo indeterminato, che godono di maggior rispetto e vengono pagati molto di più pur svolgendo la metà del lavoro che svolgo io. Ma forse, come mi diceva un alto dirigente statale, fa comodo avere una disponibilità infinita di paria che non possono protestare, che per bisogno di lavorare accettano qualsiasi condizione, che lavorano il doppio, senza orari per il timore di essere licenziati da un momento all’altro…i lavoratori a tempo indeterminato, dall’alto dei loro privilegi, mi dicono spesso che non sono flessibile, che non mi so adeguare ai tempi che mutano…vorrei che fossero al mio posto anche solo per un giorno, e che sperimentassero la SENSAZIONE DI SENTIRSI CITTADINI DI SERIE B, con la propria dignità continuamente messa in forse…La costituzione recita che l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro…questo è falso, falso adesso grazie alla legge Biagi, grazie al silenzio colpevole e connivente di chi osserva senza far nulla. Siamo ritornati al PIU’ DETERIORE SFRUTTAMMENTO, che ricorda i tempi di Dickens. Questa la verità che nessuno osa proclamare. E checché ne dicano i colleghi a tempo indeterminato, io a questa vergogna e inciviltà, alla RIDUZIONE DEL LAVORO A MERO OGGETTO DI SCAMBIO ECONOMICO, non potrò mai rassegnarmi.
BASTA CON LE MENZOGNE SULL’IDILLIACA CONDIZIONE DEI GIOVANI.
BASTA IMBARAZZATI E CONNIVENTI SILENZI.
ma perchè non rendiamo precario anche i nostri politici che di tutele del “loro lavoro” se ne sono create fin troppe. Dopo due legislazioni al massimo tutti a casa.
I sindacati: quando avevano potere hanno fatto solo danni.
Ora che magari servirebbero non hanno più potere!
(Che potere ha un sindacato quando la ditta può chiudere in Italia e trasferire la produzione?!?!)
la FLESSIBILITA’ NON E’ la PRECARIETA’!!! che la smettano tutti di CONFONDERLE (PERCHE’ GLI FA COMODO!) prima di tutti gli imprenditori!
mia madre E’ STATA UNA LAVORATRICE FLESSIBILE!!! 40 anni di lavoro 10 ditte diverse (media una ogni 4 anni). quando lasciava una ditta ne aveva già trovata un’altra, aveva la liquidazione, le ferie, la malattia e la maternità, ha potuto chiedere e pagare il mutuo, ha potuto mandarmi all’università e pagare le bollette! e poi ha avuto la pensione! e tutto questo col triennio professionale!!!!!!!!!!!!!!
IO SONO UNA LAVORATRICE PRECARIA!!!
ho la laurea, in tre anni di lavoro ho cambiato 5 ditte (media contratto 6 mesi) e tra un contratto (tutti a termine) ed un altro sono passati anche 2/3 mesi in cui ero disoccupata (WWW i miei genitori!!!). non ho nessuno dei diritti che ha avuto mia madre. alla mia età lei aveva un marito e due figlie, io non ho nemmeno un monolocale mio.
la FLESSIBILITA’ NON E’la PRECARIETA’!!!
Ma se non ci fossero i co.co.pro. come si creerebbero i posti di lavoro? Per creare un milione di posti di lavoro è sufficiente assumere un milione di giovani, ma solo per una settimana, e poi licenziarli. Sotto il profilo statistico sono stati creati un milione di posti di lavoro. Certo, peccato che vi siano stati altrettanti licenziamenti!!!!!!
CONDIVIDO,,,
siamo schiavi sottopagati…
schiavi di ogni cosa…..
MA LE COSE MIGLIRERANNO….
soprattutto dopo aver letto l’ennesima CAZZATA divulgata dal Governo..IL FANTASTICO OPUSCOLO …”l’INNOVAZIONE DIGITALE PER LE FAMIGLIE”… DA NON PERDERE….
Non ci sono speranze …ci considerano degli stupidi incapaci pronti a farsi sodomizzare…
Ma prima o poi ci rifaremi…
Quello che più mi fa andare in bestia è quando sento D’Alema, Fassino e via sinistrando, parlare del lavoro precario come di un regalo della destra !!!!! Niente di più falso !
Le fondamenta della legge Biagi sono state ideate,progettate e costruite dal governo di centro sinistra. Ancora peggiore è stato il comportamento dei sindacati e in particolare della cgil . Se venivano interpellati a riguardo da lavoratori preoccupati , anche quelli considerati tutelati, la risposta era : LASCIATELI LAVORARE CHE L’EPOCA DEL LAVORO FISSO DEVE FINIRE!!. A questo punto mi domando cosa serve che un lavoratore dipendente voti sinistra o destra quando è e rimarrà sempre l’anello debole e sacrificabile della catena sociale.
Basta vedere con l’euro chi si è arricchito o al massimo ha guadagnato meno ( commercianti, liberi professionisti ecc…) e chi è stato penalizzato ( solo lavoratori dipendenti e pensionati )
Tutto quello che dice la sinistra è uno slogan elettorale e pensa che i lavoratori abbiano la memoria corta o siano totalmente rincoglioniti !
Voglio dire una cosa , io sono di Genova. La prima riunione del consiglio regionale di Burlando , ha deciso di aumentare l’ICI sulla prima casa !!! Bella pensata e grande politica.
Condivido pienamente lo scontento verso entrambi gli schieramenti. Voglio però sfatare un luogo comune. Io lavoro come libero professionista ed oggi guadagno molto meno di quello che guadagnavo dieci anni fa: a fronte di un milione guadagnato nel ’98 oggi prendo 400. E non venitemi a dire (politici e sindacalisti) che un 1 = 2000L: sappiamo benissimo che 1 = 1000L. Quindi oggi porto a casa il 40% di quello che guadagnavo dieci anni fa. Ma c’è di peggio; nel ’98 avevo un rapporto diretto con il cliente finale ed ero sicuro di essere pagato, oggi mi tocca passare attraverso una catena interminabile di intermediari e so che faranno di tutto per non pagarmi. Ciascuno degli intermediari si intasca almeno il 20% dell’importo che gestisce (e ci sono sempre almeno due passaggi se non tre) e quasi sempre al momento di pagare le fatture qualcuno decide che oggi non ne ha voglia. Basta che uno degli intermediari decida di fare il furbo (e capita sempre più spesso) e per riuscire ad incassare il compenso di fine mese tocca far intervenire l’avvocato; risultato: i soldi, se va bene, li vedi dopo almeno un anno.
Non entro in merito al discorso sui commercianti ma vi assicuro che per i liberi professionisti non sono tutte rose e fiori: oramai sono rimaste solamente le spine.
caro Beppe
credo che sia facile incolpare sempre qualqun altro dei nostri probblemi anche se in molti casi abbiamo ragione,
credo anche però che un poco di tutto ciò sia anche da ricercare nel comportamento di ognuno di noi, nella nostra superficialita, nel menefreghismo piu assoluto che oggi è tanto di moda,nel rifiuto totale anche delle piu piccole responsabilita.
non possiamo stare a guardare il grande fratello ,(per di piu qualcuno anche a pagameno,poi magari non arriva a fine mese),e pensare sempre che ci sia qualcuno che metta tutto a posto.
se eliminassimo il superfluo ,risolveremmo gia parte dei nostri probblemi;
macchine di stralusso,celluari costosissimi e cambiati spesso vestiti firmati e chi piu ne ha piu ne metta.
ciao a tutti.
Bravo,
smettere di consumare, abolire il superfluo e conservare un po’ di dignità per rifiutare certe offerte di lavoro.
Mi fanno ridere quelli che piangono sempre miseria ma poi passano i fine settimana nei centri commerciali per avere l’ultimo telefonino, l’ultimo giubbotto, l’ultimo decoder e intanto i padroni se la ridono perchè l’ultimo fesso ha fatto di nuovo le rate per l’ultimo inutile oggetto superfluo!
Hai proprio ragione. Io e mio marito probabilmente neanche quest’anno ce ne andremo in vacanza e l’anno scorso per farci 3 giorni a Parigi abbiamo dovuto risparmiare per mesi. L’affitto, la macchina ( serve anche quella per lavorare ), la spesa e tutto il resto costano e rimane ben poco per permetterti di dire ” oggi ho pensato anche a me “.
In bocca al lupo.
Caro Beppe,
Sono un laureato fortunato: ora lavoro a tempo indeterminato ma non per questo dimentico – ci sono passato anch’io – tutte le donne e gli uomini coinvolti in questo dissennato progetto.
Quando ero impiegato con un contratto interinale mi recavo al lavoro senza stimoli perchè sapevo che ero o potevo essere una persona usa e getta. Ciò nonostante tutte le rassicurazioni e le illusioni che, ogni giorno, il mio capo mi infondeva. Non avevo stimoli ma molta voglia di dimostrare il mio valore: purtroppo, però, per molto tempo non dovevo fare altro che fotocopie o servire il capo trascrivendogli i fax e, aihmè, non potevo nemmeno corregerli (visto il pessimo italiano – ho notato che è una cosa comune per i manager di oggi). Facile intuire come, quasi da subito, ero in cerca di altre occupazioni, visto che dovevo anche sposarmi e mi serviva un piccolo prestito. Sappiamo tutti bene che quando una persona è occupata con i contratti tanto decantati dalla legge Biagi, questa persona non può sognare, non ha accesso a nessun prestito, non è un lavoratore normale. Si dice infatti che si tratta di lavoratore atipico. Direi, invece, che oggi, purtroppo questo lavoratore sta diventando, se non lo è già, un lavoratore tipico. E’ normale entrare in un’agenzia interinale, oggi “agenzia per il lavoro” ed imbattersi in donne e uomini di 40/50 anni che hanno perso il lavoro per varie cause e si affidano umilmente a queste mani. Ed è normale che le aziende sfruttino la loro superiorità nei nostri confronti, nei confronti di tutti noi lavoratori. Solo che, facendo così, secondo me, anche le aziende perdono in professionalità e qualità del lavoro.
Cambiano infatti le persone nell’ufficio, in reparto ma il risultato non cambia: si lavora sempre di più come schiavi un maggior numero di ore diviso per meno persone.
Berlusconi ci spieghi come è diminuita la disoccupazione! Forse nel periodo natalizio, quando gli interinali sono al massimo delle assunzioni.
Distinti saluti
Sono testimone delle parole che hai scritto.
Io al contrario di te,da tempo indeterminato a tempo mobilitato.Ho 52 anni,sono in mobilita da 2 anni e sta per terminare.Sono invalido civile al 50%.Mia miglie lavora a tempo determinato e ho una figlia che va a scuola.Quando avevo il lavoro “calzature “tutto bene.Adesso con la legge Biagi non ho più futuro.Io credevo di avere la poliomelite non la peste.Da poco mi sono iscritto alla legge 68/99,per avere un’occasione in più.. peggio…Sono stato chiamato da un piccolo imprenditore per sei mesi,e non ti dico l’umiliazione.Prima di me ne aveva assunti tre, dopo di me altri due.Il berlusca dice ,prima la ditta ti prova poi ti assume …..BALLE.Qui tutti fanno così.
E’ solo un circolo vizioso che fa danno sia al lavoratore che all’imprenditore.
A tutti i lettori del blog un saluto.
A Grillo… GRANDE…GRANDE….GRANDE…Grillo
Ho letto una parte dei vostri messaggi e vi esprimo tutta la mia solidarità: io ho un lavoro a tempo indeterminato solo perchè sono più vecchio e quando ho iniziato a lavorare non c’erano questi contratti truffa.
Vorrei però allargare la discussione perchè il lavoro credo che sia l’anello di un cerchio più grande. Abbiamo una dirigenza che è composta dai “padroni” ovvero da industriali, sistema bancario e politici che mirano solo al loro profitto.
Per questo sistema il “popolino”, cioè noi, siamo schiavi 3 volte:
– con i contratti co.co.co. co.co.pro etc… siamo diventati schiavi come lavoratori ai quali viene dato un salario da fame e siamo sempre ricattabili.
– Con le loro pubblicità ossessive i padroni ci rendono schiavi del consumismo e ci obbligano a comprare i loro inutili prodotti con i nostri miseri stipendi.
– se iniziamo a comprare a rate o con i mutui diventiamo schiavi anche delle loro banche fino a farci spolpare.
Il sistema è marcio e l’unica speranza è che esso collassi insieme a questa oligarchia di padroni, bancari e politici. Come fare?
– Rifiutare e opporsi ai lavori da miseria, in nero e sottopagati. Ho letto che qualcuno con lo stipendio non paga nemmeno la benzina per andare e tornare dal lavoro: allora meglio stare a casa. Lavorare serve per guadagnare (poco) e non per rimetterci!
– Smettere di consumare: comprare solo lo stretto necessario, comprare oggetti non pubblicizzati in tv, cercare di autoprodursi un po’ di cose e fare un po’ di scambio e baratto con amici e parenti.
– pagare in contanti, non accendere mutui, non fare rate per non finire nelle grinfie delle banche. Se voglio una cosa metto da parte i soldi e la compro quando ce li ho tutti, altrimenti non la compro.
Se tutti gli italiani facessero così, in un mese collasserebbe il sistema e si potrebbe costruire una società più onesta. Pensate a quello che è successo col crollo dei consumi del pollame. Sai che rivoluzione se crollassero i consumi di tutti i prodotti !!!!
Un post pacato e intelligente: come non applaudirlo e provare ad attuarlo?
Non c’è mica solo la legge Biagi.
Guardate con che offerte devono confrontarsi i giovani architetti che tentano di inserirsi nel mercato del lavoro (semprechè non dispongano di un santo in paradiso).
Richieste del datore di lavoro:
Laurea
Abilitazione professionale
Competenza professionale e uso di software
disponibilità giornaliera full time
motorino o macchina propri
Offerta economica:
…contratto di Stage a tempo determinato…con rimborso spese di 300 al MESE!!!!
INCREDIBILE VERO!!
No, non è incredibile, fatevi un giro sui siti degli ordini e vi accorgerete che questo è lo standard.
Ma la cosa più divertente è che la Comunità Europea proprio ultimamente ha additato l’ordine degli architetti italiani perchè applica le tariffe più alte d’Europa.
Ciao Beppe
sono un ragazzo di 32 anni sono laureato in Geologia con master ormai da 5 anni.
Ho lavorato (non da subito) “a singhiozzo” cioè con contratti di 6 mesi alternati da qualche mese di buco dove mi “dilettavo” in qualche call-center per raccimolare un pò di soldi per l’affitto.
Ho vissuto infatti per molti anni lontano da casa e purtroppo a volte mi è capitato di chiedere soldi a casa quando mi trovavo nei mesi di “buco”.
Ora sto svolgendo uno stage formativo rigorosamente gratis presso l’ARPA Basilicata ma almeno sono a casa mia quindi evito spese varie, compreso l’affitto.
Per fortuna ho una buona esperienza come cameriere e quindi qualche lavoro stagionale riesco sempre a trovarlo altrimenti da laureato nel 2006 avrei fatto davvero la “fame”.
Non voglio essere così pessimista e per questo avrò ancora pazienza di cercare un lavoro attinente al campo per cui ho studiato ed in questi anni fatto un pò d’esperienza; quest’ultima mi piacerebbe tanto metterla a disposizione del mio paese!
“riforme coraggiose”
Sicuramente uno dei governi più coraggiosi in assoluto, per fare certe riforme del resto, non
serve altro che un bel coraggio!!!
Sono anni che mi scontro con questa realtà. Sono insegnante di italiano per stranieri. Ho lavorato sempre in scuole private perché per lo stato NON ESISTIAMO! Esiste l’emergenza stranieri nelle scuole ma noi che siamo qualificati di fatto non abbiamo alcun riconoscimento.
Sono stato rappresentante sindacale in una scuola in cui si facevano contratti regolari, le nostre battaglie per legittimi aumenti di stipendio si scontravano con la possibilità di contrattare perché nel 99% delle scuole i colleghi erano e sono sotto il ricatto del co. co. co, che ha sostituito il nero a tutto vantaggio del datore di lavoro che così ha una carta firmata dal lavoratore che non può nemmeno fargli vertenza.
L’insegnamento nel privato (ripeto, per la mia qualifica UNICA strada) è così: laurea, mastr, esperienza all’estero di insegnamento e formazione di insegnanti in Istituti italiani di cultura, scuole, università, e il meglio che qui puoi trovare è un direttore che ti offre 10 o 11 (fortunato!) euro l’ora, senza diritti, senza ferie, senza malattia, senza un ca°°o di niente!
E’ vergognoso.
Il mio piccolo blog parla anche di questo…
🙁
Saluto tutti,
mi piaceva aggiungere la testimonianza di un 50enne che dopo 25 nella manutenzione ha tentato il salto di qualità come responsabile, tramite le agenzie interinali.
Sono sempre attirato dalle novità e poi accetto di mettemi in discussione.
Big mistakes!! Dopo 3 mesi di prova con una media di 11 ore/gg e qualche sabato mi hanno detto che non sarei stato confermato (senza motivare) ma mi concedevano una settimana aggiuntiva per trovarmi un lavoro… commovente.
Sarò breve: nello stesso anno ho girato 4 agenzie con relativi periodi di prova da me interrotti per incompetenza dei titolari(erano arroganti e icapaci di gestire il personale).
Scommetto che il nano li avrà conteggiati come 5 nuovi posti di lavoro!
Ora macino 80 km/gg per fare manutenzione ad una fabbrica quando il mio comune pullula di ditte ma quando busso alla porta mi chiedono:
– interinale per il periodo massimo possibile.
– 9/gg ore di lavoro
– sabato matina
– paga base 800 poi si vedrà.
– giovane età ma con tanta esperienza.
– non chiedono la 5° di reggiseno ma aiuterebbe.
Mi sono acquistato una diesel a rate.
Per i giovani: fatevi un’esperienza all’estero o vi rimarrà la voglia per tutta la vita.
Ciao Maria Gabriella (così si chiama anche mia sorella). Oltre a questa omonimia familiare, cio’ che mi accomuna a tua cugina e’ un’altra cosa importante : la laurea in Matematica!!
E da ora anche la precarietà…
Posso solo consigliarle una cosa, in relazione alla mia esperienza, la SSIS :quest’anno ci provo anche io…e’ l’unica soluzione possibile per noi poveri matematici…
Sai quale e’ il mio motto?…”tutto arriva per chi sa aspettare”
Coraggio!!!!!
Un abbraccio.
Gaetano
La mia esperianza è di precario per 2 anni e mezzo al Ministero del Lavoro, si proprio 4 piani sotto il sottosegretario al Welfare Sacconi. Insieme a me ce ne erano molti altri. Io avevo la paura che ogni 3 mesi mi si potesse mandare via. All’inizio ero co.co.co. poi con la famosa legge Biagi mi è stato chiesto di prendere la Partita IVA, per fortuna sono riuscito ad evitarlo.
Ho visto miei colleghi che il venerdì sera hanno ricevuto una telefonata con la quale dicevano che da Lunedì non servivano più, ed io con moglie, che tra l’altro si è ammalata, e due bambini potete benissimo immaginare i bocconi amari che ho dovuto ingoiare e le nottate insonni per la precarità del mio reddito oppure le vacanze evitate come la peste perchè non venivano pagate o il terrore di prendere il raffredore perchè altrimenti quei 2 giorni ti sarebbero potuti anche costare la non riconferma. Se questa è occupazione.
L’ITALIA FA SCHIFO,
MA NON E’ COLPA DI BERLUSCONI
O DELLA LEGGE BIAGI
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Se vi fanno contratti assurdi e dovete accettarli, è perchè l’economia italiana non non offre opportunità. L’offerta di lavoro, semplicemente, supera la domanda. Quindi, i datori di lavoro possono prendervi per il collo con contratti da schiavisti.
Probabilmente la legge Biagi si dovrebbe migliorare. Però il problema rimarrebbe. Una legge che tuteli maggiormente i lavoratori, purtroppo, non farebbe aumentare i posti di lavoro. Accelererebbe l’esodo verso l’estero.
La mancanza di competitività del sistema Italia non è colpa di Berlusconi, della legge Biagi o della sinistra. E’ il risultato di decenni di politiche dissennate.
Ora l’Italia si trova con un sistema non competitivo: basti guardare alla giustizia, ai trasporti, alla distribuzione, alle banche, all’istruzione, all’energia… Questi problemi non si possono risolvere con una legge e nemmeno con una legislatura. Con la competizione internazionale e con il terzo debito pubblico del mondo, secondo me, il problema è ormai irrisolvibile.
Specialmente con questa classe politica.
Per me, la soluzione migliore è emigrare. So che per molti è un trauma. Ma si può vedere anche come una opportunità. Io la vedo come un’opportunità.
hanno avuto il coraggio di farmi un contratto di una settimana senza proroga in un supermercato perchè dovevano spostare un reparto…e serviva uno in più..
una volta finito il lavoro… a casa… 6 euro l’ora la paga… i miei colleghi, erano increduli e fino al giorno dopo che non mi han visto arrivare.. pensavano che scherzassi.. che li prendessi in giro…fate voi…
spero che il tuo VA A CAGARE fosse rivolto al Nanetto Morale che ha passato i 5 anni di governo a fare i suoi interessi
Grande. Siamo in 2 …
la casa circondariale della libertà con i tanti suoi farabutti ha reso i poveri ed il ceto medio italiano più povero.
ragazzi mandiamoli a casa il 9 aprile altrimenti è meglio emigrare
Pubblicizzo il libro di mio padre sull’esperienza di vita della nostra famiglia nella città di New York nell’anno 2003.
Il libro si intitola “Vado a vivere a New York… e poi torno”. Mio padre si chiama Mauro Li Vigni. La casa editrice è la Sigma Edizioni e il costo del libro è di 7 . La distribuzione del libro si è limitata alla Sicilia, ma dal resto della penisola potete averlo tramite ordine presso la vostra libreria di fiducia.
Per qualsiasi informazione, potete contattarci a fabrizio_livigni@hotmail.com o a elviramauro@msn.com (che è l’e-mail di mio padre, ossia, ripeto, l’autore del libro).
Grazie per l’attenzione,
Fabrizio.
Il primo atto del governo Berlusconi e’ stato quello di indire un referendum per l’abolizione dell’art. 18 St. dei Lavoratori, quello per intenderci che vieta il licenziamento INGIUSTIFICATO visto che tutti i contratti i lavoro prevedono il licenziamento per giusta causa; obbiettivo quelo di lasciare libere le aziende di licenziare senza tutela alcuna per i lavoratori (la chiamano flessibilita’ in uscita..)e svuotare l’intera legge 300 a garanzia del lav. dipendente. La ragione? come ha detto il cav. quando le aziende assumono un lavoratore se lo sposa e non se ne puo’ piu’ liberare…. CAPITO IL CONCETTO? COME SI FA A VOTARLO ANCORA?
Sono un medico specialista di 36 anni e nella mia precarietà non sono riuscito nemmeno ad avere un contratto co.co.co o co.co.pro ma semplicemente un contratto libero professionale super precario, con partita iva e nessun diritto. Questa sarebbe la flessibilità? Non siamo ridicoli! Questo serve solo alle aziende sia pubbliche che private a risparmiare un mucchio di soldi sfruttando il tuo lavoro, la tua professionalità e i tuoi 10 anni di studi universitari! Hai detto bene gli schiavi almeno potevano farsi una famiglia, avere un tetto sotto cui abitare, ma oggi tutto questo non è possibile; ti danno il giusto per sopravvivere (9,6 euro nette l’ora) e temo che questo sia solo l’inizio di una spirale che ci porterà sempre più in basso. Perchè i nostri cari dipendenti e i nostri cari dipendenti sindacalisti non vanno a vedere quante violazioni di questa legge, che non tutela niente e nessuno, ci sono a livello privato? Tutto questo non interessa forse, ma interessa noi che forse saremmo costretti a lavorare fino a 70-80 anni perchè non riusciremo ad avere neanche una pensione, dato che si tratta di decidere se morire di fame ora pagandoci in proprio i contributi, o quando saremo vecchi e senza pensione. Questo è il segno della povertà di una nazione, il preludio di una crisi che forse ci porterà ad una fine argentina od anche peggiore e dove ora c’è la lotta tra il ricco (le aziende che ti sfruttano grazie alla legge Biagi) ed il povero (lavoratore atipico, ma farebbero meglio a chiamarlo sottopagato). Ma questi signori non capiscono che possono spremere fino all’ultima goccia nel tentativo di mantenere una certa ricchezza, ma quando il sistema che non si regge più su nulla crollerà, verranno trascinati giù anche loro. Grazie Beppe e continua così a dar voce alla gente, ai veri problemi ed alle possibili soluzioni, dato che la censura di regime, dei poteri finanziari, politici e religiosi oggi purtroppo lo impedisce.
Caro Beppe,
sono uno studente universitario, ho 21 anni e sono perfettamente in regola con i miei obblighi scolastici tenendo una media più che soddisfacente. Da un anno e mezzo, oramai, abito nella città dove mi sono trasferito (Varese, città della Lega…) per studio e credo che ci rimarrò un bel pò. Provengo da un paese piemontese, di campagna, e non mi sono mai tirato indietro se c’era da dare una mano per quanta riguarda il discorso di manutenzione della casa, lavori pesanti compresi. So tagliare il prato, potare le piante, cavare l’orto e riparare un motorino. So anche fare le equazioni e svolgere una versione di latino, pensa te. Quando mi sono recato, perchè sentivo il bisogno spirituale di lavorare (per i miei genitori, vorrei contribuire all’affitto..), in una delle agenzie interinali presenti sul territorio e ho compilato l’apposito curriculum vitae; mi sono anche iscritto via Internet alla stessa agenzia, oltretutto. Beh, nessuno si è preoccupato di me e del mio bisogno di lavorare, eppure non capisco: so fare praticamente tutto, so anche 3 lingue. Mi hanno mandato gli auguri di compleanno però, conservo ancora l’ SMS! Che odio, verso di loro e ancora di più verso le istituzioni. Non ci posso fare niente, mi etichetteranno come terrorista anarco-insurrezionalista marxista leninista a breve. Morale della favola, ho fatto un concorso formato da 1 scritto e 2 orali, e l’ ho passato: era un concorso dell’ ISTAT, e mi devono ancora chiamare. Credo che lo faranno a breve. Credo. Non mi vuole nessuno, e ppure passo i concorsi statali. Simpatici, molto. E’ proprio vero quello che diceva Orazio? “Dulce et decorum est pro patria mori”, è dolce e decoroso morire per la patria. Chi lo sa… Speriamo bene. Auguri a tutti, Alessandro
P.S. Se davvero come credo un ministro leggerà questa mio commento, si ricordi che sta lavorando per me. Per Noi.
Sì, va beh…
io ho lavorato per due anni e mezzo per la stessa azienda (contratto cococo rinnovato ogni 3/4 mesi), dopo 6 mesi di stage gratis presso la stessa, il mio lavoro non differiva per nulla da chi aveva un contratto a tempo indeterminato (eccetto i diritti che loro avevano ovviamente. Dopo tante promesse mi hanno lasciato a casa dalla sera al mattino (senza cassa integrazione, appelli alla solidarietà e cose varie…).
Peccato che la legge Biagi non fosse nemmeno ancora stata votata. Si chiamava “legge treu” (governo Prodi e sinistra tutta). Ma non gliene fregava a nessuno, sindacati compresi, per non disturbare i manovratori…
Ora possono fare quello che vogliono, abolirla, riformarla o crepare, tanto un altro lavoro non l’ho più trovato, se non occasionale e nemmeno lo troverò (e quell’unico me l’ero pure trovato da solo) per ragioni di età.
Quelli che parlano tanto della legge Biagi, allora dov’erano? cos’è? non era di moda protestare contro il governo?
I PROBLEMI SONO INZIATI CON LA FLESSIBILITA’ DEL LAVORO. I LAVORATORI DEVONO ESSERE FLESSIBILI E I SINDACATI HANNO DATO UNA MANO ALLE AZIENDE ED AI PADRONI. NON CREDO CHE L’IMPORTANTE SIA LAVORARE NON IMPORTA COME. PERCHE’ PENSO CHE LA DIGNITA’ DI UNA PERSONA PRIMA CHE DI UN LAVORATORE DERIVI ANCHE DAL POTERE AVERE UN LAVORO IN CUI SI E’ RISPETTATI E NON CONSIDERATI RISORSE UMANE. IL GRAVE ERRORE E’ CREDERE CHE CI SINO ANCORA INDUSTRIALI. UN INDUSTRIALE AMA LA SUA AZIENDA! ORA I MANAGER PASSANO DA UN’AZIENDA ALL’ALTRA ANCHE CONCORRENTI BASTA ESSERE PAGATI DI PIU’. MA PENSO CHE SIA PROPRIO MALATO IL SISTEMA E L’ECONOMIA CHE ORAMAI SI REGGE SUL DEBITO. LASCIARE AI PADRONI TUTTE QUESTE OPPORTUNITA’ VUOL DIRE RIDURRE IL LAVORATORE AD UN BURATTINO SEMPRE CONSENZIENTE
Lavoro da quasi un anno in un azienda informatica e non somo ancora assunto!! (ritenuta d’acconto)per 400 euro al mese!!
Il mio principale dice che devo ritenermi fortunato perche’almeno non sono disoccupato, sara’, ma penso che andra’ avanti cosi’ dovro’ emigrare come i miei bisnonni
Psicologo del lavoro -Storia vera al Ministero.
Cos’è il lavoro di digitazione dei Dati?E’ quel lavoro che implica la raccolta delle informazioni.X fare questo ci sono amministrazioni pubbliche,enti di Notevoli dimensioni che si rivolgono a privati.Un lavoro semplicissimo,al punto che molti disabili(anche con Handicap mentali)sono in grado di svolgerlo. La motivazione è sempre la stessa.”Diamo da lavorare a una popolazione svantaggiata”.La realtà è un’altra.La popolazione svantaggiata costa poco.Non si ribella.Non ha forza sindacale.
Fa qualsiasi cosa gli si chiede.Questa la dinamica.Il lavoro viene richiesto dal Capo Capo.Il Capo chiama il sottocapo e lo informa.
Il sottocapo,dopo aver esclamato “Ah la pensione ”Chiama un 6 livello crackomandato e lo informa.Il sesto livello,forte del suo sindacato,chiama la collega del 5°livello,e la informa mentre lei,distratta,parla al cellulare. La ragazza del 5°livello,molto giovane e intraprendente,va dal dirigente.Gli spiega che non aveva capito un cazzo perché occupata al cellulare. Non si fa spiegare un bel niente.Gli fa un Bocchino e se ne torna in stanza a parlare al cellulare. Di nuovo la palla passò al sottocapo.Così viene chiamata la cooperativa Sociale.A questo punto la gerarchia è chiara. Il 5°livello/addetto alle pubbliche relazioni.Il 6°livello/addetto alle ricerche Informatiche/Telematiche(Porno).Il livello quadro/addetto al controllo e all’organizzazione del lavoro.Il capo/addetto alle relazioni con le massime autorità.
Lo sfigato disabile/addetto all’immissione delle informazioni,vitali per l’Azienda.Così il sottocapo fa statistiche,conta i record inseriti nel Database, fa allontanare disabili troppo lenti (come quelli con una mano sola o i sordi che non sentono i suoi rimproveri).Fino a esiliarli in stanze senza tel.
Concluso il lavoro sono tutti felici.I giornali esaltano l’attività e il parlamento fa un plauso.Anche il disabile è felice, perchè dopo aver prodotto torna a casa a risposare. Disoccupato
ERRATA CORRIGE!
Nel mio commento intendevo ovviamente sindacato dei lavoratori!
Grazie alla biagi ho la possibilità STRAORDINARIA, MA MIGLIORABILE,di lavorare a 5.16 euro all’ora come assistente finanziario all’interno di un noto negozio di elettrodomestici. Il mio STRAORDINARIO, MA MIGLIORABILE contratto a progetto mi consente di agire come un lavoratore subordinato a tutti gli effetti (orari rigidi, giornalieri, sabato e domenica spesso compresi)con l’insignificante differenza che:- 1/3 dei contibuti è a mio carico,- la malattia non è coperta così come le ferie(non previste). In oltre la STRAORDINARIA, MA MIGLIORABILE flessibilità contrattuale mi rende vulnerabile alle continue riduzioni orarie e quindi salariali. Mi sembra dunque doveroso, da neo laureato, ringraziare la Biagi che mi proietta verso uno STRAORDINARIO, MA MIGLIORABILE FUTURO!!.
ciao beppe e grazie di esistere!
Devo riconoscere che sei l’unico a spendere delle parole sulla legge biagi e su noi precari.
Io lavoro col cosiddetto contratto a progetto da diverso tempo, sempre sotto-pagato, sempre sfruttato, senza un giorno di ferie o di malattia, con una indennità inps ridicola!
Mi fanno firmare che mi impegno a non lavorare come dipendente e invece mi trattano come tale non corrispondendomi però alcuno dei loro diritti.
Questa sarebbe la fantomatica democrazia invocata da questo governo? questi sarebbero i posti di lavoro tanto decantati? questo sarebbe il governo che ha fatto + di tutti in materia di occupazione, abbattendo il tasso di disoccupazione? sinceramente non posso fare a meno di ridere… siamo peggio degli schiavi hai ragione! eppure tutti hanno purtroppo il piatto di pasta pronto la sera che li aspetta e così nessuno si sogna di fare la rivoluzione. va bene x tutti, noi crepiamo senza uno straccio di diritto e non possiamo neanche lamentarci.
Poi tg e quotidiani tipo corriere della sera decantano le lodi di questa “riforma”, prendendoci in giro, dicendo addirittura che chi lavora a progetto oggi udite udite “si arricchisce”… e senza riconoscere che oggi x colpa di biagi le cose vanno molto peggio che nel dopoguerra! Ormai non ci resta che emigrare all’estero x avere una speranza di un futuro! questo stato o meglio questa repubblica delle banane la speranza ce l’hanno tolta da tempo!
Io sono un diplomato tecnico agrario. Ho trovato come lavoro, in una ditta di distibutori automatici, da circa 1 anno. Sono senza contratto a tempo indeterminato. il mio contratto va a ore. cioè dovrei lavorare 8 ma ne lavoro 10. di cui le ultime 2 non pagate. non ricevo buoni pasto, anche se tutti i giorni mangio fuori. se prendo le multe me le devo pagare. se faccio un incidente o mi rubano i soldi li devo restituire di tasca mia. ora la legge biagi fa schifo. la destra fa schifo. la sinistra fa schifo. so che i miei, e i vostri nonni sono morti per il suolo patrio. sono fiero di essere italiano. Ma se i nostri avi vedessero l’italia oggi, aprirebbero le porte all’esercito austriaco. So che in cina cercano pizzaioli da mettere dietro al forno. pagano 3000 euro al mese più vitto e alloggio. finchè non la impararno a farla da soli ci si potrebbe pensare…
Viva l’Italia comunque
Caro Beppe, leggendo i vari commenti al tuo post si ha la sensazione che tutti quanti, o quasi, dicano la stessa cosa. Cioè, tutti o quasi tutti, evidenziano il problema e nel giudicarlo, indicano la loro valutazione come unico ed esclusivo rimedio ad una situazione complessa.
Quello che si percepisce leggendo i commenti è che:
1- tutti hanno più o meno lo stesso problema;
2- tutti hanno una soluzione, che però è diversa nell’enunciazione, quindi la soluzione di ognuno è quella giusta, pertanto è l’unica da adottare;
3- c’è sempre qualche str…o di troppo;
Penso invece, che in Italia ci sia bisogno di grandi capacità ed impegno, per riuscire a fare una sintesi dei problemi, una sintesi articolata che abbracci le diverse esigenze di gran parte dei cittadini.
Una volta c’erano i grandi partiti e i grandi sindacati, che grazie alle ideologie su cui si reggevano, riuscivano in alcune occasioni a creare progetti abbastanza credibili.
Oggi invece ci ritroviamo nella situazione in cui si crede che basti delegare UNO, il quale dovrebbe risolvere i problemi di tutti. UNO solo, che grazie alle sue “divine doti” riuscirà a risolvere i guai di tutti.
Domanda: crediamo di aver bisogno del RE, del Duce o del RAIS, per risolvere i nostri problemi?
Io non credo, quello che penso è che noi dovremmo smettere di delegare qualcun’altro a ciò che compete a noi stessi, dobbiamo smettere di pensare che il nostro compito si esaurisce con l’esercizio del voto. Quello che dobbiamo fare, è trovare un modo di comunicare quasi in tempo reale, con chi amministra il potere, per dirgli che non siamo d’accordo con ciò che stà per fare e quindi deve desistere, altrimenti và a casa. Basta con l’atteggiamento servile che è ancora così diffuso. Basta, credo che noi cittadini Italiani dobbiamo pretendere il rispetto che c’è dovuto, da chiunque governi il paese.
La legislatura che stà volgendo al termine a dimostrato tutto e il contrario di tutto, tranne il rispetto dovutoci.
Saluti a tutti
18/02/1999 – 18/02/2006 …non è la data del mio anniversario di fidanzamento ma quella della mia vita da precaria….e se si pensa che sono nata nel 1980 praticamente stiamo parlando di tutta la mia vita lavorativa!!!!!!!!
7 anni e 13 contratti a tempo determinato ed ogni giorno è come fosse il 1° giorno di lavoro: niente ferie, niente anzianità e niente scatti di stipendio….lavoro circa 8/10 mesi l’anno con 2 giorni di preavviso per la firma del nuovo contratto senza la possibilità di rinuncia perchè altrimenti sei fuori ed hai vanificato tutti gli sforzi….e poi c’è la lotteria di dove orbito: dal marzo del 2005 al gennaio di quest’anno,per esempio, ho cambiato 3 comuni di residenza per poter lavorare: milano, roma, venezia….neanche volendo posso comprarmi una casa..rischio di pagare un mutuo nella mia città natale ed un affitto nella città dove mi mandano a lavorare …ma il problema non è solo sul piano economico: la frustrazione e l’incertezza di quello che sarò da grande hanno cominciato ad attaccare anche la mia sfera emotiva: incertezza e paura oramai mi accompagnano nelle mie scelte….tra mille difficoltà sto tentando di prendere una laurea…intanto di I° livello,poi si vedrà…. ma leggendo gli altri post oramai anche quella vale poco o niente…ma è l’unico aspetto della mia vita che al momento mi dà soddisfazioni….
Non so di chi sia la responsabilità di questo cancro sociale che colpisce noi giovani…destra e sinistra hanno equamente colpa…è inutile puntare il dito…oramai il danno è fatto…c’è da augurarsi solo che con la nuova legislatura qualcosa cambi…la speranza è l’ultima a morire …e almeno quella nessuno me la può togliere…neanche mamma ALITALIA,l’azienda per cui lavoro!!
grazie beppe per quello che vorrai fare per noi!!
Forse quello che scriverò ha poco a vedere con la legge Biagi, ma comunque è sintomatico di una situazione grave del sistema lavorativo italiano.
Sono un bi-laureato uscito da 15 anni di studi in un conservatorio italiano, ho alle spalle un notevole bagaglio di esperienze musicali, titoli artistici e professionali che mi permetterebbero d’insegnare nella stessa istituzione dalla quale derivano i miei titoli. HO presentato varie domande d’insegnamento, confidando che i miei titoli di studio, prima ancora di quelli artistico-professionali, fossero valutati obbiettivamente. E’ stata una grande delusione constatare che primi in graduatoria, sono invece persone che pur avendo un bagaglio artistico professionale, non possiedono alcun titolo di studio specifico: NESSUNO. Io mi domando: potrebbe fare il medico chi non fosse laureato in medicina? Io credo di no. Perchè, allora, permettere ad un non-laureato di diventare docente universitario in discipline musicali? La cosa incredibile, è che lo Stato pretende laurea ed abilitazione per insegnare educazione musicale nelle scuole medie, ma nessun titolo di studio per quanto riguarda i conservatori. Ultima beffa. I vecchi diplomi di conservatorio, sono stati equiparati a lauree di I° livello. Ciò significa che per ottenerne una di II° dovrei studiare per altri 2 anni e rinunciare alla mia carriera perchè lo studio mi occuperebbe gran parte della settimana. Morale della favola. Non ho abbastanza titoli artistici per insegnare in conservatorio (e pochi calci nel sedere) e non abbastanza di studio per insegnare eventualmente nella scuola media. Spesso lavoro in RAI come pianista e vi assicuro che non si guadagna più una lira nememno lì. Non veniamo assunti a tempo determinato dallo Stato, ma siamo dipendenti temporanei di una società appaltatrice esterna alla RAI. Guadagnamo una miseria (poco più di 100 Euro al giorno per trasmissioni in diretta di prima serata, senza rimborso spese) e a malapena arriviamo a fine mese.
Un capo di famiglia con 450 euro al mese…
il link: http://www.valelotto.com/download/guerra.pdf
Busta paga reale.
Caro Beppe,
Ho 30 anni e non sono mai uscito dal triste alveo del precariato. La mia tesi di laurea verteva sulla precarizzazione del mondo del lavoro, per cui ne conosco teorie e pratiche! Mi limito ad illustrare brevemente la mia situazione attuale. Sono un co.co.pro. della Amministrazione Provinciale di Sassari. Svolgo le stesse mansioni dei dipendenti, ma a differenza di questi non ho diritto alle ferie; i contributi che mi vengono versati nel fondo separato Inps farebbero maturare una pensione molto al di sotto della soglia di povertà se dovessi mantenere questa posizione per tutta la vita; se mi ammalo per un totale di giorni superiore ad 1/6 del periodo contrattuale possono dirmi grazie e arrividerci, oltre a non percepire un euro durante la malattia!; nonostante la legge e la giurisprudenza lo vietino, ho il vincolo di orario e se non lo rispetto subisco delle decurtazioni al mio compenso mensile, benchè la mia prestazione debba essere giudicata in funzione del risultato raggiunto e non delle ore prestate; non ho diritto al TFR. Ad onor del vero, in tutto questo Biagi e i suoi seguaci c’entrano poco. Anzi, la legge Biagi ha avuto l’unico merito di legare le collaborazioni ad un progetto e oggi i giudici non ci pensano su due volte a condannare i datori di lavoro che mascherano, come nel mio caso, una subordinazione. Peccato che siano in pochi a denunciare! In ogni caso, è vero che la legge Biagi ha introdotto forme di mercificazione e precarizzazione da far pensare ad una sorta di schiavitù moderna. Tuttavia, non dimentichiamoci mai, e ora piu che mai, che la maggior parte delle leggi che hanno consentito la precarizzazione del mondo del lavoro italiano le ha introdotte il centro-sinistra con il benestare dei sindacati dei datori di lavoro, imbarazzando,talvolta, persino i padroni!! Ricordiamolo ai nostri aspiranti dipendenti del centro-sinistra. E’ ora di finirla con le prese per il culo.
Un caro saluto
M. Santoni 21.02.06 18:07
Grazie per la legge o decreto che sia di cui hai messo il nome.
Invito anche gli altri abitanti del blog che sono troppo giovani per la pensione e troppo vecchi per lavorare ad andare a leggersi il decreto legislativo 9 luglio 2003 n 216.
Ora convinco mia mamma a farlo vedere a qualcuno che espone quei begli annunci del tipo
“Cercarsi segretaria d’ufficio con esperienza massimo 15 con diploma di scuola media superiore”
caro beppe ti porto il mio esempio lavoratore call center stipendio medio 400 euro(tanti vero!!).
e se non fai gia’ sai che a casa te ne andrei e purtroppo non e’ solo una rima.
pensa che come me tanti che fanno quel mestiere non sono laureati ma diplomoti, e con un eta’ avanzata.
non sai quanto darei per guadagnare 1000/1200 euro , altro che balle.
prima fare l’operaio era quasi una cosa schizzignosa, mal vista(dagli ignoranti) ormai il vero male della vita e’ quello di non trovare un posto fisso per quello fino a 30 anni stiamo in casa
chi dice che con questa legge c’e’ piu’ lavoro fisso mente sapendo di mentire.
non sai il danno psicologico facendo i lavori come il telemarketing, sei sempre sotto pressione, e se davvero non vendi ti mandano a casa, senza contare che con quel mestiere non puoi “farti”la pensione.
c’e’ gente che sogna il superenalotto,io sogno un lavoro onesto, anche umile che mi permetta di arrivare alla fine del mese ma forse di questi tempi io e molti miei coetanei chiediamo troppo.
legge biagi?NO GRAZIE
grazie beppe
Ciao Beppe ero dipendente della Getronics (azienda olandese di servizi informatici),dopo alcuni giorni dal varo della legge Biagi il nostro amministratore delegato ci ha rammentato che se avesse voluto avrebbe fatto di noi dipendenti(in tutto 1800), 1800 “aziendine”. Poco dopo è iniziato lo smembramento che ha gettato nel precariato me e altri 300 lavoratori.Con la legge Biagi hanno aggirato l’articolo 18.
Nel ‘ 99, a 47 anni, mi hanno rubato il lavoro, nel senso che la società ha potuto tranquillamente fallire, fregarsi le liquidazioni e buttarci in mezzo alla strada.
Dopo poco tempo ho ripreso a lavorare ma nessuno mi ha mai voluto fare un contratto anche se a termine. Solo CoCoCo. Sono un tecnico di estrazione petrolchimica ed ho sempre lavorato in società di ingegneria. Adesso lavoro sempre per lo stesso Committente (ENI e company) ma tramite società di ingegneria che a loro volta guadagnano su di me. insomma un caporalato. I contratti a progetto mascherano il lavoro subordinato. Nessuno, finchè esiste tale legge, stipulerà un contratto regolare. Sarebbe più opportuno applicare defiscalizzazione contributiva solo per contratti a termine scaglionati. Ovvero più sgravi fiscali in proporzione alla durata del contratto.
E’ proprio uno schifo.
Non controlla nessuno.
Grazie per l’attenzione.
nino lo presti
Ciao Beppe, al di la della bontà o non bontà della legge Biagi, concordo con chi sostiene che il problema sia l’utilizzo di queste forme contrattuali per situazioni lavorative che dovrebbero prevedere l’assunzione.
Io ho 27 anni, mi sono laureata quasi tre anni fa e a gennaio di quest’anno ho festeggiato la mia prima assunzione, benchè per sostituzione di maternità.
Ho sempre lavorato come Co.co.co o, ultimamente, come Co.pro. In associazioni ONLUS, in centri universitari, in call center, ecc.
A parte l’arricchimento che mi è derivato dalle varie esperienze e che mi sento di riconoscere, VOGLIO DENUNCIARE L’USO ILLEGALE DEI CONTRATTI EX CO.CO.CO E ATTUALI CO.PRO.
Perchè se tu, datore di lavoro, mi chiedi di essere presente in ufficio dalle 9.00 alle 18.00 con una pausa di un’ora, non mi assumi invece che farmi firmare un foglio pieno di menzogne e prese per i fondelli? Sì, perchè i co.co.co. – c’è scritto chiaro e tondo – non hanno vincoli di orario, non devono recarsi nella struttura di lavoro se non per motivi relativi al progetto che stanno svolgendo. E altre balle ancora.
La cosa mi fa ancora più incazzare pensando a quando i miei datori di lavoro sono stati associazioni no profit e cooperative. Associazioni e cooperative che al di fuori della propria realtà alzano bandiere in difesa dei lavoratori, dei giovani…..ma predicano bene e razzolano mooooolto male. In un paio di occasioni (e non faccio nomi) sono stata lasciata a casa con un preavviso di circa 10 giorni….TI PARE POSSIBILE??? Sì! E sai perchè? Perchè loro non ti stanno LICENZIANDO, ma semplicemente non ti RINNOVANO la collaborazione. AH! E io come mangio?
Comunque, io credo che in certi casi questi tipi di contratti siano utili e funzionali, ma allo stesso tempo dovrebbero esserci dei controlli…non pensi?
Ma ai nostri politici cosa vuoi che interessi…non credo sappiano cosa significhi prendere 800 euro al mese…
E chiudo il mio post precedente perchè tra me e me c’è molto di più.
Perchè ti capita di andare a vendemmiare per rimediare e quel mese che sei disoccupato e trovi anche in “trentenneoperaiocassaintegratoconduefigli” che cerca di mantenere una famiglia ( a conferma che le continue notizie di chiusura di imprese nel nord sono autentici genocidi occupazionali) o l'”immigratodelsuddisoccupatonelveneto” che odia gli extracomunitari perchè “gli rubano il lavoro”.
“Il povero contro il più povero – ci sono riusciti” – dico tra me.
E allora gli spieghi perchè gli stranieri gli rubano il lavoro:
perchè è una menzogna che gli italiani non voglino più fare certi lavori mentre è vero
che un italiano non accetterebbe certe condizioni di lavoro ne di prendersi parole in faccia per mezz’ora o addirittura insulti come vedi in alcune aziende o società interinali (perchè in Italia questo si chiama “mobbing”). Perchè lo straniero tira a campare a “casa sua” a condizioni peggiori delle nostre e questo lo accetta, oltre considerare che vivendo di espedienti molti di loro sanno che i loro tutori dell’ordine sono degli aguzzini in confronto ai nostri.
Così il datore di lavoro, il comerciante o il benestante vuole anche difendersi perchè non si sente “più sicuro” da questi stranieri – dopo averli sottopagati rispetto all’italiano.
E il governo ti autorizza a sparare per la tua proprietà. Perchè parliamoci chiaro: quanti possono e vogliono avere il porto d’armi? Solo chi si compra il medico dico io… considerando che un medico “non potrebbe” darti il nulla osta NEMMENO per un’arma d’epoca scarica se hai fatto uso di sonniferi o ansiolitici negli ultimi 5 anni…
Leggi per pochi a tutela dei pochi.
Leggi per creare gli schiavi e per sparargli quando alzano la testa.
Abramo Lincoln ha fatto letteratura in merito in occasione della guerra di secessione, se si tiene conto che l’abolizione della schiavitù era una delle ragioni della Guerra Civile Americana.
Ciao a tutti!
Io sono laureato da più di 1 anno in Ingegneria, e non son ancora riuscito a trovare un posto di lavoro che mi garantisca un’assunzione con un contratto dignitoso! Si va avanti con contratti (co.co.pro.) di tre mesi in tre mesi, e il bello è che a sentire altri miei coetanei mi sento pure fortunato! Ovviamente previdenza sociale, ferie e malattie sono tutte cose che mi sembrano un sogno!
Altro che puntare sulla ricerca…mi hanno fatto pentire anche di essere andato all’università!
Carissimo Beppe, ha perfettamente ragione riguardo quello che dici, come smentirti!!! Purtroppo questa legge insulsa ha solo aggravato la precarietà diffusa di un Paese che non ha mai dato molti sbocchi occupazionali! Sì ci ha reso degli schiavi. Se non accetti le condizioni di lavoro e di remunerazione ce ne sono molti altri dietro di te che sarebbero disposti a lavorare anche per meno pur di lavorare e “sopravvivere”!!! SI’ SOPRAVVIVERE!!! Perchè con 1000 euro al mese, se ti va bene, si può solo sopravvivere!!! Dico 1000 euro e non un’altra cifra perchè la mia ex cognata lavora a Modena con contratto a termine di 3 mesi in 3 mesi a 1000 euro al mese!!! Figurati che l’hanno licenziata il 23/12/2005 e l’hanno assunta il 1/1/2006 per non pagarle le ferie. Praticamente uno non si può ammalare e non può godere delle sacrosante ferie perche’ ti licenziano. BISOGNA LAVORARE COME SOMARI PER TUTTI I 365 GIORNI L’ANNO SECONDO LORO!!! Per non parlare di mia moglie che è stata licenziata poco dopo la maternità!!! Inizialmente le avevano chiesto di dimettersi, ma lei dicendo che non voleva e che loro non potevano se non dopo il primo anno della bimba, hanno chiuso la società aprendone un’altra con un’altro nome e ragione sociale! FATTA LA LEGGE TROVATO L’INGANNO!!! Come se non bastasse mia moglie ha fatto domanda di supplenza in molte scuole paritarie della zona chiedendo di fare supplenze essendo abilitata per le scuole materne, elementari e per diritto ed economia per le scuole superiori. Ebbene alcuni proprietari delle scuole interpellate, le hanno detto che avrebbe percepito solo il 20% della busta paga che comunque avrebbe firmato come ricevuta, con tutti i contro derivanti dal mancato sgravio fiscale e la perdita dell’assegno familiare da parte mia!!! qualche altro proprietario ha addirittura detto che non avrebbe percepito nulla e che lo stesso avrebbe firmato una busta paga!!! QUESTO E’ SCANDALOSO E INAMMISSIBILE!!! CHI LAVORA DEV’ESSERE PAGATO IN MANIERA CONGRUA!!!
Ciao Beppe,
sono siciliano, ho 30anni e ho già vissuto in diverse città italiane (Roma, Verona, Mestre…), facendo una piccola capatina anche in Germania. Adesso lavoro a Trento con contratti di supplenza e mi reputo abbastanza fortunato perché sono tra i vincitori di un concorso, sebbene aspetti ormai da due anni l’assegnazione del posto in ruolo a causa di una burocrazia a dir poco avvilente. Non scorgo grandi prospettive nel futuro se consideri che, novelli sposi, io e mia moglie ci trasferimmo qui pieni di speranza, mentre ora ci troviamo più precari di quanto non eravamo prima. Naturalmente chi si trova in certe condizioni, cioè a lavorare con contratti più o meno brevi, non credo faccia programmi a lunga scadenza, quali l’acquisto di una casa o di una macchina, né tantomeno come coppia possiamo fare previsioni su quando avremo dei figli. Se poi pensiamo alla situazione politica italiana, che quando non trabocca dalle str…ate stagna negli ideali, ci verrebbe voglia di trasferirci immediatamente all’estero, ma anche quello sarebbe un problema in quanto mia moglie è straniera e non avendo cittadinanza non ha neppure il diritto di conseguire la sua specializzazione in medicina o di poter aspirare ad un posto pubblico, né tantomeno di spostarsi liberamente. E non cito altri aspetti vergognosi del pacchetto Bossi-Fini. Sono estremamente esacerbato da tutte le fandonie propinateci dai mass-media, ma per fortuna conosciamo altri mezzi di informazione. Ti lascio con il triste pensiero che forse un giorno la nostra sarà chiamata la “generazione sperduta”…
Saluti
mi vengono i brividi nel leggere la stuazione di molti laureati come me.
Io ho 29, mi sono laureato in Calabria nel 2003, quindi sono andato in vacanza da alcuni cugini a San Francisco. Ho deciso di rimanerci e mettere su famiglia.
Lavoro come cameriere e manager di un ristorante italiano, guadagno quasi 4000 dollari e più al mese (dipende da quanto ho voglia di lavorare).
Lavoro anche in un altro ristorante due giorni a settimana, e vado ad aiutare un altro amico un giorno a settimana (sempre ristoranti italiani).
Sto progettando di aprire il mio ristorante, ma devo aspettare ancora un po’ (i miei amici dopo tre anni di esperienza hanno avuto finanziamenti di centinaia di migliaia di dollari senza NESSUNA garanzia, solo il 20% sotto, e con carte di credito).
Questa è flessibilità. Sono emigrato e felice della scelta, specie leggendo i vostri post.
Sapeste quanto sono rispettati gli italiani all’estero. Che tristezza, pero’ sentrsi incapaci di dare qualcosa indietro alla terra che mi ha dato i natali, educato e istruito con quel patrimonio culturale che posso sfruttare qui e fare una banca di soldi con una facilità davvero incredibile, a confronto con i vostri sacrifici.
Se siete liberi da legami sentimentali, pensateci seriamente all’idea di andare a vedere come è fatto il mondo. Potete sempre ritornare, con un grande bagaglio culturale e magari la conoscenza di una lingua.
Ciao,
lavoro per un’importante società telefonica a 5 euro l’ora più incentivi in base ai contratti venduti…. contratto a progetto di 6 mesi, ma il bello è che se sto a casa più di 2 giorni in un mese, non solo non vengo pagato per i due giorni di assenza, ma in più la mia paga oraria scende a 4 euro l’ora per l’intero mese, se rimango a casa più di 6 giorni la retribuzione scende a 3,5 euro l’ora….. se sto a casa non solo non vengo pagato ma devo restituire i soldi all’azienda…. GRAZIE LEGGE BIAGI il mio futuro a 38 anni ora è più roseo.
Claudio
Caro Beppe
La mia vita per un precario!
Riassunto:
Durante gli studi universitari (1998-2004)
20 Contratti a partita IVA (cadenza mensile), retribuzione a cottimo, No ferie, No malattia, No tredicesima, No quattordicesima, NO trattamento di fine rapporto (luogo di lavoro call center).
30 Contratti di collaborazione coordinata e continuativa (cadenza mensile) presso lo stesso call center, retribuzione a cottimo, No ferie, No malattia, No tredicesima, No quattordicesima; No trattamento di fine rapporto.
5 Contratto di collaborazione coordinata e continuativa presso due società archeologiche, retribuzione fissa (tempo medio di attesa per uno stipendio mensile da tre a sei mesi), No ferie, No malattia, No tredicesima, No quattordicesima; No trattamento di fine rapporto.
Dopo la Laurea in Lettere indirizzo archeologico 110/110 con lode (2004-2005)
3 Contratti a somministrazione a tempo determinato (cadenza bimestrale) presso una società interinale che mi ha “affittato” ad una società s.r.l. la quale mi ha destinato ad un servizio per una ulteriore società. Ferie, malattia, tredicesima, quattordicesima; trattamento di fine rapporto. (luogo di lavoro call center).
3 Contratti a tempo determinato CCNL “servizi e terziario” presso la stessa società s.r.l. Ferie, malattia, tredicesima, quattordicesima; trattamento di fine rapporto. (luogo di lavoro call center).
1 Contratto a tempo indeterminato CCNL “servizi e terziario” presso la stessa società s.r.l. Ferie, malattia, tredicesima, quattordicesima; trattamento di fine rapporto. (luogo di lavoro call center).
Licenziamento in data 1-11-2005 per ritiro del rapporto con società cliente, e impossibilità di reinvestire i lavoratori in altro servizio.
Oggi(2006) mi sto dedicando ad una Scuola di specializzazione post universitaria ma sono disoccupato.
P.S. Possiedo due faldoni solo per contenere i contratti! Governo di Sinistra da precario; Governo di Destra da precario; Voterò per un Governo di Sotto!
Scusate se correggo l’articolo di beppe ma lavorare a 5 euro l’ora in un call center è un lusso: per quanto ne so io la media è tra i 4 e 5 euro l’ora. Conviene quasi a non lavorare…. perchè lavorando ad una paga del genere quasi ci si rimette
Ho quasi 30 anni… e grazie alla flessibilità… dopo due anni di lavoro all’interno di una grande multinazionale americana… che ci fa sognare tutti i natali (perchè i sogni son desideri…a buon intenditor…) mi ritrovo con un nulla di fatto a parte l’esperienza maturata… “altrimenti l’azienda rischia di darti troppi elementi per vincere una eventuale causa” (come se non ne avessi a sufficienza). Ma non preoccuparti con un curriculum come il tuo non avrai problemi… in effetti un altro lavoro l’ho trovato… ma praticamente lavoro in nero… sempre in nome della crescità della mia professionalità…
e chissà quando riuscirò a metter su famiglia se lavoro 14 ore al giorno (per la flessibilità di orario… e cosa sono gli straordinari pagati?) e non ho abbastanza soldi per uscire la sera?
Flessibilità? Sfruttamento puro e semplice della nostra voglia di imparare… di diventare professionisti… e se poi incontri un capo incompetente? Chissà perchè quelli sono tutti assunti… fanno meno paura… sono più ricattabili…ma come fanno a diventare capi?
non capisco non capisco non capisco…
se qualcuno riesce a darmi una risposta….
nel 1999 la mia ragazza decise di intraprendere il percorso di laurea in scienze ambientali. Già all’epoca era ben chiara la scarsità di sbocchi lavorativi nel settore. Dopo anni di faticosi studi, si è laureata a pieni voti. Oggi fa due lavori, che solo in piccolissima parte la collegano a ciò che ha studiato, ma ringrazia che ci sia la possibilità di trovare una occupazione, e, consapevole, paga lo scotto di una scelta azzardata. Non c’è posto solo per laureati, non ci si può lamentare se non si hanno idee alternative al classico posto fisso, l’assistenzialismo all’italiana ha creato danni all’economia del nostro paese e di questo tutti siamo consci. Sono professionista e vengo dall’ ex “lavoro in ritenuta d’acconto”: poche certezze che mi sono creato da solo e la voglia la mattina di alzarmi e correre. Oggi ho una piccola impresa con un socio e non mi posso permettere il costo di un dipendente di cui avrei bisogno, considerando il momento nn certo felice. Dò un lavoro e da mangiare ad un collega che muove i primi passi, prima con un contratto a progetto, poi gli ho chiesto di aprire la sua partita iva. Lo pago bene ma in proporzione al suo impegno e risultati, garantendogli il minimo per sopravvivere, esattamente come successe e tuttora succede a me; gli insegno un lavoro, con la prospettiva futura di crescere e allargare la piccola impresa. Ho una Fiat punto del 2000 scassata e pago l’affitto. Non ci sono solo imprenditori faine o governi ladri, ma anche lavoratori che appoggiano il sedere sulla sedia e che pretendono molto più di quello che danno. Sta a noi trovare la mezza misura. Secondo me la cultura del lavoro parte dalla voglia di lavorare, qualunque sia la propria occupazione.
Hai ragionissima. Ora i co.co.co. sono quasi un lusso se paragonati a chi è obbligato ad aprirsi una partita IVA, per poi lavorare per un singolo datore di lavoro. Per carità la libera professione sarebbe una cosa bellissima, ma queste son solo prese per il culo. Visto che ti fan fare il dipendente. Si che allora ci dovrebbero essere di tariffari da rispettare. Invece con sta cosa, come mi han detto all’agenzia delle entrate, siamo per giunta diventati tutti potenziali evasori….. mavaffanculo… danno beffe e controbeffe.
Ciao
credo che la legge biagi sia buona correggibile ma buona non è la legge a creare precariato la legge crea lavoro il problema è trovare forme di tutela tra un lavoro e l’altro è questa la sfida che si giuocheranno i prossimi governi, perchè nessuno ipotizza di modificare la legge in maniera drastica ne a sinistra ne a destra .
Caro Beppe,
Appoggio pienamente la tua campagna contro i contratti CoCoCo e CoCoPro per esperienza diretta. Sono un ingegnere e lavoro in Germania da quasi un anno ormai nel settore della ricerca IT. Nonostante qui dicano che ci sia crisi, le opportunita` sono incredibilmente maggiori che in Italia, dove la scelta era tra il terzo CoCoPro consecutivo con una grande societa` di telecomunicazioni (prova ad indovinare quale!) e una collaborazione con un’Universita`, su cui comunque non sputavo e avrei accettato se non avessi ricevuto un’offerta migliore. Stando qui, ho maturato la convinzione che in Italia piu` studi e meno sei pagato e considerato. E questo e` il sintomo di qualcosa che non funziona, qualcosa che e` assurdo se non controproducente (vedi il mio caso) cercare di aggiustare aumentando la flessibilita`. Potrei accettare l’idea di flessibilita` come stimolo da una parte e risposta ad una difficolta` ad assumere dall’altra. Ma non posso accettare che alcune imprese ne traggano grande vantaggio, proponendo contratti scadenti anche dopo lunghi periodi di apprendistato.
Un abbraccio da chi ti segue dall’estero (e siamo in tanti!)
Roberto
@ Peter Ferrari
Non nego ci sia del vero in quello che Lei dice. Anche i sindacati dovrebbero, probabilmente, fare un serio esame di coscienza e rivedere la loro politica di tutela dei lavoratori, soprattutto con riferimento ai giovani che sono entrati in un mercato più dinamico e flessibile di quello che esisteva al tempo dei loro padri.
Sono altresì d’accordo che coloro che “non lavorano” non si ritrovino in una posizione inamovibile, e che i datori di lavoro debbano essere messi in condizione di scremare “la farina dalla crusca”.
Lei sollecita un intervento legislativo adeguato. Anche io! Il problema infatti è: la c.d. Legge Biagi, rappresenta quel genere di intervento volto a tutelare il lavoro con la L maiuscola e, aggiungo a questo punto, anche l’impresa con la I maiuscola?
Considerata la situazione del lavoro precario in Italia, considerato che coloro che sono veramente titolari di professionalità da vendere “fuggono” all’estero, tenuto conto che il sistema economico italiano non gode certo di un buono stato di salute, mi permetto di nutrire seri dubbi in proposito.
Se alla legge biagi, poi, si aggiungono altri interventi legislativi degli ultimi anni, come la depenalizzazione del falso in bilancio, ho il triste presentimento che, allo stato attuale delle cose, siano proprio quelli che Lei definisce “imprenditori-squali” a godere dei maggiori privilegi in questo paese. E considerando come vanno le cose, ho paura che queste persone rappresentino, purtroppo, la maggioranza all’interno della categoria (non mi riferisco a Lei personalmente, ci tengo a precisarlo per evitare possibili fraintendimenti).
quale professionista del settore non posso che essere d’accordo con il tuo commento alla legge Biagi.
Hanno tolto i (pochi) incentivi alle imprese per le assunzioni (leggi Contratti formazione lavoro ecc,)distrutto lo spirito dell’apprendistato in nome di un (falso) progresso assegnando alle
aziende obblighi difficili da gestire.senza contare i cocopro;precedentemente era pur vero
che i cococo spesso mascheravano forme di lavoro subordinato,ma ora siamo sicuri che esse siano sparite? non mi risulta,anzi!
Caro Beppe,
La precarizzazione del lavoro rappresenta l’ aspetto più doloroso e problematico della nostra società..
Molti meetup d’Italia mi conoscono, molti sanno che il mio messaggio è quello di lottare per un modello di protezione sociale delle fasce deboli che faciliti le tutele e, soprattutto, l’accesso al credito dei lavoratori atipici e dei precari..
Non si può cambiare il lavoro senza adottare strumenti che sistematicamente tutelino chi è più debole e privato di diritti, frutto di conquiste fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un paese che si definisce “civile”.
Ardita Mente Onlus è nata per rimuovere questa drammatica insensibilità che ha messo in discussione i presupposti stessi necessari a dare ad un giovane una serena visione del proprio avvenire o la possibilità di reinserimento lavorativo stabile a chi giovane non è più..
Queste riforme del lavoro, senza l’ adeguato supporto di una robusta rete di protezione sociale, stanno determinando un progressivo impoverimento della nostra società a vantaggio di imprese troppo spesso attente solo a farsi concorrenza sul costo del lavoro e mai sulla qualità di un prodotto.
Ardita Mente Onlus è un soggetto a disposizione di tutti, Pubbliche Amministrazioni centrali o locali, aziende socialmente responsabili, banche, associazioni, tutti coloro che vogliano condividere e replicare le “buone prassi”, i sistemi locali o territoriali adottati per contrastare l’impoverimento e favorire l’accesso al credito delle categorie deboli.
Con un presupposto: il credito non è e non può essere la soluzione definitiva, il credito è solo un modo in cui responsabilmente banche, amministrazioni locali, aziende socialmente responsabili possono far fronte all’emergenza sociale in atto, creando strumenti per debellare il precariato e ridare dignità e futuro a un paese.
Un saluto affettuoso a tutti,
Giuseppe Balsamo
http://www.arditamente.org
non capisco chi sia l’ignorante…
Salve,
a proposito di precariato, non posso assolutamente non partecipare a questo forum.
Sentirne parlare come ne parli te Beppe mi fa piacere perchè allora forse è vero.
Perchè devono tutti prendere per il culo e dire che c’è lavoro?
Vengo adesso da un’agenzia interinale che mi ha proposto a 33 anni un contratto a termine di un mese in una fabbrica. Per un mese!! Ma dove cazzo vado, come cazzo si permettono!!??
Ho provato a fare tutto da solo inventandomi un lavoro e per 4 anni ce l’ho fatta. Alla fine però a causa della grande e chiarissima crisi che c’è in Italia, ho fatto la botta!
Ho dovuto mio malgrado mollare perchè anche se un gran bel lavoro, quello della mia vita, cominciava a costarmi troppo. Aiuti zero.
Ora mi toccherà tornare a fare la “puttana”, facendomi comprare da questa e quest’altra fabbrica a prezzo zero e senza nessun diritto.
Noi ragazzi della mia generazione e non solo purtroppo, siamo solo delle puttane. Nessuno dice mai in tv o nei giornali a proposito del lavoro, che una volta assunto 1 mese, 15 giorni e cosi via, (parlo per la mia esperienza da operaio interinale), l’operaio perde tutti i propri diritti. Deve lavorare per forza il sabato, fare ore in più, non può fare scioperi in nessun modo. Nessuno ti obbliga ti dicono, ma se ti azzardi a farlo come ho fatto io, non ti confermano.
Bellissimo, un piano perfetto. Complimenti a Biagi al Berlusca, a Fini a Prodi, Bertinotti
voi andate avanti a parlare che noi ci mettiamo il culo! E questi stanno a parlare dei polli e dell’aviaria, i polli siamo noi e l’aviaria ci verrà dal nervoso e dalle bollette. Ciao Grillo, scusa per le parolaccie..
SALVE A TUTTI,
AUGURO A TUTTI I POLITICI E ALLE LORO FAMIGLIE CHE VANTANO QUESTO NUOVO SISTEMA DI LAVORO DI SUBIRE
QUESTA PRECARIETA’. ANNO RUBATO CINQUE ANNI DI FUTURO ALLE VECCHIE E NUOVE GENERAZIONI ANNO APPLICATO PER CINQUE ANNI UNA PARTE DI QUESTA LEGGE, QUELLA PIU’ COMODA, SENZA AMMORTIZZATORI SOCIALI, VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
COME SI PUO’ VIVERE, COME SI FA AD ACCUMULARE
QUARANTANNI DI CONTRIBUTI CON QUESTO SISTEMA
VERGOGNATEVI!…
ADESSO SCIPPANO ANCHE LA LIQUIDAZIONE PER AVERE
SEMPRE IL 70% DI PENSIONE CONSIGLIANDO A TUTTI UNA PENSIONE INTEGRATIVA, VERGOGNATEVI! IL BELLO CHE SI VANTANO DI QUESTO SCIPPO COME SE CI FACESSERO UN FAVORE, VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
LA VERITA’ E CHE SONO TUTTI DEI FALLIMENTI
NON SI GESTISCE COSI’LA VITA E IL PAESE
VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
IO E LA MIA FAMIGLIA NON VOTIAMO PIU’ PER NESSUNO
PERCHE’ VOGLIAMO FARVI DIVENTARE PRECARI.
SPERO DI CUORE CHE QUESTO MIO POST
VADA VERAMENTE A TUTTI I SEGRETARI NOSTRI
DIPENDENTI, DA LICENZIARE IMMEDIATAMENTE.
SALUTI E BUONA VITA A TUTTI.
Caro Beppe Grillo, Gentili utenti,
mi sento un po’ imbarazzato nel porvi questo invito (dal momento che sono fortunatamente un dipendente a tempo indeterminato ed ho uno stipendio buono), tuttavia mi preme sottolineare che la critica alla legge Biagi (che pure può essere espressa liberamente) non può indurci a ritenere l’autore di questa legge uno schiavista (come la nota iniziale del forum sembrava suggerire). Questo rispetto va in primo luogo alla persona Biagi, martire della follia omicida del terrorismo rosso (non dimentichiamolo), ed inoltre alla sua professionalità. Inoltre in troppi blog leggo la disperazione legata alla situazione di vita difficile che molti italiani stanno affrontando (legata questa più al caro prezzi, quindi all’EURO più che alla precarietà). Manca nella maggior parte dei casi un’analisi critica della reale situazione occupazione del paese. Ed è per questo motivo, caro Beppe Grillo, che la invito (visto che lei è promotore dell’utilizzo dei sistemi informatici con i quali si riesce a vedere tutto e tutti) a pubblicare sul suo sito il trend dell’andamento occupazione (suddiviso anche tra precario e non precario) dal 2000 ad oggi. Se poi mi opporrà, come sono indotto a ritenere, la non attendibilità delle fonti, beh… allora vuol dire che probabilmente dovremmo porci un altro quesito: perché dovremmo credere (senza riserva) alle sue affermazioni e non a quelle di chi afferma il contrario?
Concludo dicendo che sono vicino alle difficoltà di chi non ha molti mezzi per vivere, e nel mio piccolo cerco di aiutare le persone bisognose.
Il mio appello è solo al recupero di un certo equilibrio nella discussione, ed all’utilizzo della propria intelligenza nell’affrontare problematiche che hanno risvolti che riguardano tutti, ma hanno origini complesse, che meritano una riflessione più ponderata, razionale e lucida.
Saluti a tutti
Carissimo Silvestrini,
non credo che nella maggior parte dei casi ci sia una reale intenzione di “criticare” la Legge Biagi ed il buon nome al quale fa riferimento, se vogliamo ha dato un aiuto ai giovani per inseririli nel mondo del lavoro con un pizzico di tutela in più, anche se dall’altro lato ha aumentato in modo esponenziale la percentuale di precari presenti nel ns. paese.
Forse è proprio questo ultimo aspetto che viene criticato, il fatto di non applicare fino in fondo la legge, ma come al solito (siamo in Italia) si applica solo quello che più conviene.
Le indagini fatte, dall’attuale governo, sull’andamento dell’occupazione in Italia non dicono tutta la verità, ad esempio: si continua a considerare OCCUPATO chi magari ha lavorato solo sei mesi, nell’arco di un anno, ed ora invece è a spasso. Questo fenomeno non credo che sia da inserire nei dati sull’aumento dell’occupazione.
Il fenomeno diventa ancor più grave se si prendono in considerazione gli “over 40” (come il sottoscritto) considerati dalle aziende troppo “vecchi” difficili da reinserire e gestire, ma ancora troppo giovani per andare in pensione.
La saluto con molta cordialità
Massimo Colletta
Caro signor Silvestrini, mi scusi ma il suo commento mi ha fatto davvero arrabbiare. Non c’è dubbio che il prof Biagi sia stato una vittima di scellerati criminali e credo pure che lo scempio attuale non era previsto dalla bozza del prof. Ma proprio approfittando del nome di un serio professionista chi ci governa ne ha approfittato creando un sistema che arricchisce chi è già ricco, e questo mi potrebbe anche andare bene se però non avvenisse a scapito di chi prima onestamente riusciva a vivere con decoro. Caro signore credo che in atto viviamo in un clima che è fin troppo edulcorato, noi dobbiamo gridare altro che abbassare i toni!!! Ma lei forse è solo una persona non ben informata sulle condizioni dei nuovi schiavi e soprattutto credo che non l’abbia provato sulla sua pelle… sa che le dico non lo auguro nemmeno a lei di vedersi dopo 10 anni di studio trattato come un cane da parte di chi si arricchisce con i contributi che non ti paga… Saluti
quando si ha un posto di lavoro dignitoso e non si viene trattati come schiavi, è facile essere razionali e ponderati. Apra gli occhi e si guardi ponderatamente intorno!
Cordiali saluti
ciao beppe,
ho 29 anni, mi sono laureato al dams di bologna con il vecchio ordinamento. In seguito, non soddisfatto, ho avuto la geniale idea… di iscrivermi ad una laurea specialistica o come la chiama la signora moratti di secondo livello in discipline semiotiche. Ho finito la mia carriera universitaria un anno e mezzo fa, in questo periodo ho provato diversi lavoretti, ma tutti sottopagati e privi di ogni soddisfazione personale. Morale della favola, oggi mi ritrovo con una laurea e mezza e per vivere a bologna (pago treccento euro al mese per una singola con altre quattro persone) faccio il cameriere la sera con un contratto a chiamata…
Ma non mi voglio abbattere, io nel mio futuro ci credo, e, a qualunque costo, non permetterò a nessun incompetente-passatista e mafioso di rubarmelo !!!!
dovevi andare a fare i provini per il grande fratello: li anche se sei ignorante guadagni molto di più
😉
federico
Sono una docente di diritto ed economia presso un istituto di formazione professionale, sovvenzionato dalla Regione Lombardia.Ho un contratto a progetto sottoscritto nel settembre 2004:fino ad oggi non ho percepito un centesimo!!!Motivo:blocco al Fondo Sociale Europeo.Assurdo…scandaloso…Che fine hanno fatto i soldi stanziati?Quale è la causa di questo enorme ritardo?Risposte?Zero.
non giudico la riforma biagi, o quale sia stata, che ha introdotto i co.co.co. e co.co.pro, che sulla carta magari è pure valida, ma è il modo in cui viene usata dai datori di lavoro e/o aziende che è VERGOGNOSO.
un lavoratore a progetto non ha ferie malattia, quindi nessun diritto, in compenso ha tutti i doveri di un lavoratore normale e viene sfruttato come tale.
FATE DELLE RIFORME SERIE………….
i politici non ammetterranno mai questa realta’ e si nasconderrano sempre a dei dati sull’occupazione inn crescita mentre la realta’ è ben diversa….
Io sono un precario da 3 anni, e ringrazio Dio!!!
dopo anni e anni di lavoro NERO sottopagato e non garantito….Sono sreno e finalmente mi sento un uomo.
Meglio essere schiavo????? Ma sei pazzo??? Grillo dovresti misurare le parole se vuoi parlare seriamente, se ivece vuoi fare il comico esagera pure…. ma dillo chiaramente che scherzi!! Metti una scritta tipo “messaggio promozionale”
Ma tu vivi a Quarto Oggiaro?
Sono un Assistente di Volo Alitalia. In breve vi illustro la mia situazione,anzi la situazione di 1200 dipendenti Alitalia,ripeto 1200..
Ho 32 anni. Da 7 sono Assistente di volo per questa compagnia.Sono ormai arrivato al 15 contratto a tempo determinato.Veniamo sfruttati in maniera indicibile dalla compagnia. Durante il periodo in cui stiamo sotto contratto non abbiamo diritto a ferie,abbiamo problemi ad aprire malattie perche’ superata un certa soglia rischiamo di non essere piu’ richiamati,durante gli scioperi ci è capitato piu’ volte di essere mandati negli hangar pronti a sostituire i colleghi che scioperavano. Per non parlare del problema delle basi di amamento. Un contratto lo facciamo a Roma, un altro a Milano. Ora c’è anche uscita la base Venezia. Si puo’ vivere cosi’?e’ vita questa? Che Paese è mai questo che non riesce a garantire futuro e serenita’ ai giovani? Stiamo vivendo una situazione gravissima come potete ben capire,una situazione direi limite del precariato in Italia. Il mobbing all’interno della compagnia è all’ordine del giorno. Ormai siamo saturi.
Grazie per lo sfogo..
Ciao Beppe,
sei una fucina di genio e forza spaventosa… mantieniti così (certo di lottare per tutti sarai pure stanco, ma speriamo che una forte mano te la dia questo strepitoso blog)!
Ti lascio la mia testimonianza: archeologo, 36 anni, laurea, master, lavoro da sei anni da precario, senza ferie, malattia, 13esima, a 1100 euro al mese e penso di essere anche fortunato (non sono mica poche). Il fatto è che se il padrone di casa me ne prende 750 di affitto… Grazie al cielo (si fà per dire) ci sono i miei, altrimenti sarei sotto un ponte, ma penso a chi non può godere di aiuto…
@ALL’ITALIOTA PENOSO PETER FERRARI
Maurizio Tidu 21.02.06 17:27 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione
Maurizio TIDU
Perchè, a te che t’ha fatto Marcinkus?
Cosa cazzo hai da gioire ?
Non sai manco chi è e cosa ha fatto! riporti solo un comunicato stampa e gioisci, sei proprio l’esempio dell’italiota penoso .
Peter
peter ferrari 21.02.06 17:33 |
—————————————————
Ma a te, non viene la curiosità si sapere chi era Monsignor Marcinkus, cosa ha fatto? con chi intrallazzava? O son cose che, visto che a te direttamente non ha toccato nulla, non t’interessa sapere? Cosa ci vieni a fare in un blog, se di fronte ad una notizia che non conosci non t’informi? E se lo sapevi chi era, non credi che l’umanità non abbia perduto nulla con la sua morte?
“sei proprio l’esempio dell’italiota penoso .”
Ciao caro
Max Stirner
Ciao Beppe,
sei una fucina di genio e forza spaventosa… mantieniti così (certo di lottare per tutti sarai pure stanco, ma speriamo che una forte mano te la dia questo strepitoso blog)!
Ti lascio la mia testimonianza: archeologo, 36 anni, laurea, master, lavoro da sei anni da precario, senza ferie, malattia, 13esima, a 1100 euro al mese e penso di essere anche fortunato (non sono mica poche). Il fatto è che se il padrone di casa me ne prende 750 di affitto… Grazie al cielo (si fà per dire) ci sono i miei, altrimenti sarei sotto un ponte, ma penso a chi non può godere di aiuto…
mi verrebbe da chiederle perchè ha deciso di fare l’architetto, se pensava di fare un figlio a 27 anni.
ho già raccontato la mia storia, che non è diversa da quella di tanti altri (il nome è di fantasia ma non ci tengo alla pubblicità). passato da dove è passata lei (anzi mi sembra che le mie 200mila lire di dieci anni fa siano anche peggio dei 500 euro di oggi) per gli anni che “toccano”, a meno che tu non abbia lo studio del papi, pero’ oggi lo studio c’è e funziona, e non vedo perchè non dovrebbe andare sempre meglio, visto che tutti i miei amici e parenti si sono piano piano conquistati un posto decente nella nostra società, partendo da gente che ci diceva “ma perdi solo tempo a fare l’ingegnere, il dentista, lo psicologo, il web designer, ecc…”.
La maggior parte con origini più che umili.
Non le racconto neanche i culi che ci siamo fatti in questi anni…
Oggi bene o male abbiamo tutti la nostra stabilità, alcuni sono decisamente benestanti, ma ci sono voluti 10/15 anni, bisogna arrivare ai fatidici 40/45, proprio come dice lei.
Provi solo a mettersi anche nei panni dell’architetto (visto che anch’io ho un cocopro)… lei lo sa vero che normalmente si spunta 1/2 o 1/3 della parcella minima, o che spesso si incassano i lavori 2/3 anni dopo averli finiti?
E’ brutto riconoscerlo, ma tutto cio’ fa a pugni con la vita regolare, la famiglia, i mutui ecc.
Pero’ dà soddisfazione, cosa che nessun contratto con le garanzie le potrà mai dare, almeno secondo me.
E in fondo anche secondo lei, se ha studiato architettura.
Con rispetto
Capisco il suo punto di vista, sono ingegnere edile, non architetto ma non cambia molto.
Le dico di rileggere la prima riga del post dove dico che sono fortunata prima di tutto e che considero FORTUNATE E BUONE anche le due possibilità che mi aveva offerto l’architetto, quindi siamo daccordo sul fatto che ci siano sacrifici da fare (e glielo dice una che ha lavorato 7 anni come cameriera tutti sabati e tutte le domeniche fino alla laurea e che sa cosa sia il sacrificio..ma anche la soddisfazione di avere un timbro con su scritto Ordine degli ing..ecc,ecc..)però converrà con me che se non esistesse il co.co.pro lei la persona che ha assunto l’avrebbe tenuta in nero e quello che paga per i suoi contributi li avrebbe dati come compenso alla persona stessa..che avrebbe percepito di più che stipendio netto+contributi che ha ora. Non è sbagliato utilizzare una possibilità che le viene data, è sbagliato che questa le sia data in questo modo, è sbagliato che per assumere questa persona a tempo indeterminato lei dovrebbe spendere il doppio di quello che la paga, questo non è giusto.
E vorrei puntualizzare che non voglio fare un figlio a 27 anni ma sapere di POTERLO FARE PRIMA O POI senza aver paura di non poter pagare un mutuo o dover chiedere aiuto ai miei genitori.
Sono convinta che ci siano professionisti come suppongo essere lei e come era l’architetto dal quel lavoravo che si rendono disponibili a oltrepassare i paletti della legge e riconoscere le capacità dei dipendenti con un pò di umanità e flessibilità ma conosco anche professionisti spietati che utilizzano questa legge come un’arma e mietono “vittime” tra i miei coetanei..purtroppo il buonsenso non è obbligatorio per legge.
sono ingegnere edile anch’io.
e al mio collaboratore pago io i suoi contributi inps. e l’ho iscritto all’inail anche per infortuni in cantiere, oltre che per uso automobile.
Pero’ di più non posso fare, o forse un pochino potrei. Pero’, e qui faccio la figura dell’egoista meschino, non sarebbe giusto nei MIEI confronti, nei confronti del culo che mi sono fatto per arrivare qua, delle responsabilità che mi assumo ogni giorno e comunque del fatto che io lavoro 90 ore a settimana, lui 40. e cerco di non farlo mai venire il sabato mattina.
Come programmtore sono stato abituato ad essere venduto “a giornata” nel 1990: questo tipo di attività viene definita nel gergo informatico “body rent” (attività mercenaria in breve). Lavorando nel mondo dell’informatica, forse siamo stati tra i primi ad inaugurare la “mobilità”. Ora si è estesa anche a tutte le altre categorie… con molti MA.
“Ma non siamo l’Inghilterra” che con la sua economia se lo può permettere – “Ma esiste la Svezia” che ha degli ammortizzatori sociali fortissimi dimostrando che esistono realtà diametralmente opposte alla tanto sventolata mobilità.
Per farla beve accade questo: la crisi degli ultimi 3 anni ha creato una disoccupazione mostruosa che ha consentito alle società di “recruitment” di fare autentiche aste del prezzo minimo a zero garanzie: così mentre qualcuno raddopia il costo della vita, la mia tariffa giornaliera scende al 75% rispetto a quella in lire del 1998….
E ti ritrovi gente che ti fa balenare l’opportunità di 2.000 EUR LORDI al mese come TANTI soldi…
Bene allora ti metti li e li calcoli :
-irpef
-irap
-inps
-11 mensilità (perchè non ti pagano le ferie)
-assicurazione infortuni
-commecialista
e scopri che ti rimane in mano il 54% del lordo…..
Ma quanti sono capaci di dire NO e di fare questi calcoli?
A me capita di spiegarlo spesso a questi “acquirenti di manodopera” le bugie che raccontano …
Come mi capita spesso di far presente alle coloro che espongono annunci tipo “età ideale 30 anni” che: Aziende che pongono discriminzaioni sul limite di età o dell’età ideale del candidato sono in contrapposizione alla legge sulle pari opportunità secondo:
il Decreto Legislativo 9 luglio 2003, n. 216 – “Attuazione della direttiva 2000/78/CE parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro” ed inoltre in violazione all’articolo 3 della Costituzione Italiana che recita: « E’ compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine …»
Non solo è una guerra per il pane ma per la dignità e contro l’illecito.
Purtroppo a 32 anni faccio parte ormai da 2 anni di quella schiera che viene chiamata degli “Interinali” o “Precari” sempre nella speranza (fondata su promesse fatte dall’azienda) di essere assunto a tempo indeterminato. Sia ben chiaro lo stipendio che percepisco è totalmente a norma di legge, mi viene retribuito tutto ciò che mi spetta e di questo non mi posso lamentare.
Ma mi sorge un dilemma inquietante: ho 32 anni , sono felicemente fidanzato da 6 anni e vorrei sposarmi (come avrebbe detto il grande Totò: Obbrobbrio). Il primo problema la casa.Il mutuo non posso farlo con la mia busta paga; e se pure si riuscisse a farlo tramite aiuti esterni come si può essere sicuri di non ritrovarsi senza lavoro domani? (Dimenticavo che il mio contratto viene prorogato di mese in mese) ultimamente addirittura sono stati firmati contratti definiti weekend (venerdi, sabato e domenica) allora si può solo vivere come Minni e Topolino (fidanzati a vita). C’è da dire, però, che probabilmente senza la legge Biagi ora sarei senza lavoro, ma qual’è la cosa peggiore ?!La precarietà è una spada di Damocle che logora la mente.
VEDIAMO IN QUANTI SIAMO SU QUESTO BLOG:
Siete favorevoli o contrari alla presenza di Beppe Grillo al Festival di Sanremo?
Contrario: 10%
Favorevole: 89%
Non so: 1%
Totale voti: 1580
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
VOTAVOTAVOTAVOTAVOTA
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
Eccomi qua, vittima della legge biagi. Io ho lavorato interinale e precaria per anni, senza quindi avere mai uno scatto di anzianità, e pur avendo qualche laurea e qualche lingua nel taschino.Ora che voglio un figlio ho lasciato perdere perchè le pressioni erano enormi ( ovviamente se fossi rimasta incinta sarei stata a spasso) e comunque non avrei fatto un solo passo in avanti. La mia è stata una scelta folle, ma almeno potrò fare un bambino, godermelo e sperare che in futuro la follia si plachi e per me ci sia una speranza nel mercato.
E’ comunque una scelta netta, dolorosa, assurda ma non volevo stare in mezzo a tutte le persone scontente e stressate che oggi si trovano in qualunque azienda uno vada ( e io per mia disgrazia ne ho girate diverse ). Il lavoro è una questione di quantità, certo, ma anche di qualità, strutture e sopratutto ( da non dimenticare ) diritti e DIGNITA’.
Carissima, mi sembra di leggere la storia di mia miglie, anche lei (assunta a tempo determinato in una banca, con promessa di rinnovo per altri 12 mesi) rimanendo in cinta del secondo figlio, le promesse sono di colpo sparite…svanite.
E’ veramente uno schifo questa discriminazione nei confronti di voi donne.
Un caro saluto
Max
Ciao beppe, sono un ragazzo di venezia laureato in informatica da ormai un anno, per 4 mesi sono stato costretto a fare uno stage assolutamente non pagato (dovendo fare tra andata e ritorno 70 km a mie spese) dove non veniva assoluatemnte curata la mia formazione a scapito delle necessità dell’azienda (una nota multinazionale degli occhiali con sede a padova). Successivamente ho fatto 3 mesi tramite una agenzia interinale nell’importante azienda di scorzè nel veneziano produttrice d’acqua e di bevande. Adesso mi trovo ad avere un contratto a progetto dove le ferie e le malattie mi sono garantite solo dalla “magnanimità” dell’azienda per cui lavoro, dove un weekend di reperibilità me lo pagano 8 euro (con o senza intervento); in tale contratto che ho dovuto firmare c’è scritto che il contratto è annuale ma con un mese di preavviso mi possono lasciar a casa quando vogliono.
Si parla tanto in questo periodo di politiche per la famiglia, ditemi voi come sia possibile costuirsi una famiglia in queste condizioni di precariato!
@jack Giannotti 21.02.06 17:27 |
Banalmente ti dico che la colpa è davvero dell’ IGNORANZA, della VOLGARITA’ ed dell’ ARROGANZA delle persone comuni.
Fino a che il popolo penserà di avere un martello in testa, crederà sempre che i problemi sono tutti dei chiodi !!! E voterà sempre con convinzione solo che GRIDA di più !!!
Forse emigrerò anche io !
@ Massimo Listelli.
La penso esattamente come te, sei l’unica persona che ha centrato il problema (a mio avviso).
Purtroppo la maggior parte di noi indulge in sterili polemiche senza prendere realmente coscienza di quali sono i veri nemici di tutti i Popoli della Terra oggi.
Voce fuori campo (non la mia)
“Per la rubrica Divide Et Impera oggi presentiamo:
Contratto indeterminato Vs Contratti a termine, a Progetto!”
Ogni volta che leggo di contrapposizioni simili:( Nord-Sud, Civiltà del terrore-Democrazie, Destra-Sinistra, Imprenditori-Operai ecc.) in questo blog ed in altri contesti, non posso fare a meno di ricordare l’ultima scena de “I soliti sospetti” dove Kevin Spacey, alias Kaser Soze, ormai libero non zoppica più, e la voce prima dei titoli di coda dice: “Il più grande inganno del diavolo è far credere che non esiste.”
Mi dispiace apparir vago ma non posso scendere nei dettagli: in questo Paese vige la censura.
Leggere il tuo commento, comunque, mi ha confortato un po’…
“Welcome To The Royal Yacht Britannia!”
Caro Marcello, sono rimasta molto colpita dalle cose che scrive.
Ma invece di scrivere tanto, perché non va a ringraziare sua madre che quel giorno invece di andare a fare un aborto clandestino ha deciso di farla venire in questo mondo?
Perché, caro mio, le vorrei ricordare che la vita è difficile (a meno che lei non venga da una famiglia benestante, e allora si spiega tanto ‘cicalio’).
Che cosa sarebbe stato del mondo se nessuno avesse fatto più figli dopo la seconda guerra mondiale? Eppure stavamo veramente con ‘Le pezze al….’ come si dice dalle mie parti…
Cordialità
Rosanna
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
salve a tutti…io lavoro in un azienda e la mia mansione è responsabile del personale e capisco benissimo che cosa vuol dire stare in perenne ricatto.Io ho un contratto indeterminato e nella mia vita ho cambiato diversi lavori…diciamo che sono stato molto fortunato.Scrivo per confermare le migliaia di parole che sono state scritte dai ragazzi….vi posso confermare che nella mia azienda non si fanno contratti indeterminati , solo per convenienza e si va avanti ad assumere ragazzini a colpi di 3 mesi cercando di spremerli il piu possibile.Purtropo questi maledetti che hanno inventato questa macchina infernale quando parlano e dicono che va tutto bene, non si rendono conto della vera situazione…. perchè non ci mandano i propri figli al macello? senza diritti, elemosinando le ferie, e facendo molto piu’ di quaranta ore alla settimana…..tutto questo deve finire e presto…altrimenti, secondo me, succedera’ un bel casino…..scusate se non ho messo il mio vero nome e cognome…ma cercate di capire…
Io vorrei raccontare la schiavitù dei giovani architetti (o dei giovani laureati in architettura, situazione simile).
Una breve precisazione: per diventare ARCHITETTI si deve conseguire una laurea QUINQUENNALE = MAGISTRALE(che ha un costo in tempo, denaro e sacrifici) e superare un esame di abilitazione professionale (anch’esso ha un costo= 300 euro se non ricordo male). I laureati TRIENNALI sono DOTTORI JUNIOR e , dopo aver passato il loro esame di stato specifico, diveteranno architetti JUNIOR. Il laureato triennale che omette la dicitura JUNIOR commette reato.
Il giovane architetto per “lavorare” deve abbassarsi anche a farlo gratis! Ci sono studi, e non sono pochi, che sfruttano i giovani facendo passare quello che è schiavismo per una sorta di praticantato: secondo la legge, io non devo fare praticantato, quindi questo metodo è FUORI LEGGE.
Normalmente si comincia collaborando con studi già avviati (è giusto, nessuno pretende “tutto e subito”). In pratica si fa il lavoro del CADDISTA, con qualche capacità in più (non me ne vogliano i caddisti).
SE Il giovane architetto viene pagato le cifre sono circa queste: da 350 a 700/mese a cui si devono sottrarre le TASSE (x lavorare E’ OBBLIGATORIA la partita iva) e le cifre da versare per i CONTRIBUTI (x gli architetti c’è un minimo da versare, indipendentemente dalla cifra che si guadagna).
Tutto questo lavorando 8/10 ore al giorno davanti al computer (senza orari), senza ferie, senza malattia, ovviamente SENZA CONTRATTO, perchè si mette in atto la “collaborazione fra professionisti”: di fatto io sono lavoratrice dipendente, ma ho TUTTI gli svantaggi del lavoratore autonomo. In più sono donna, quindi a rischio maternità.
Guadagno poco e quando non posso lavorare, non guadagno. Se non servo più, o se c’è qualche studente pronto a prendere il mio posto anche solo per uno stage, il mio posto di lavoro salta, e io resto a casa.
Questa è la mia flessibilità.
Nessuna prospettiva.
Non posso permettermi di fare piani nella mia vita.
Per ora.
Non mi perdo d’animo, imparo dagli errori altrui e dai miei. Sono brava e posso migliorare molto. Ho molto da imparare, ma posso farcela. Non mi piango addosso, ma questa situazione mi fa rabbia, perchè ho molto da dare e in questo modo vengo “incatenata”.
Io ho rifiutato posti non retribuiti o retribuiti male e inviterei tutti a farlo. Fra le varie proposte ho cercato un buon compromesso fra “medio-alta” retribuzione (definizione che mi fa venire da ridere) e buona possibilità di imparare cose utili per una crescita professionale.
Noi giovani, in generale, non possiamo svenderci.
Siamo il futuro di questo, sciagurato, bellissimo paese.
Ho letto quanto riportato dal blog sulla legge Biagi, e condivido in pieno la definizione riassuntiva di Beppe: “Gli schiavi moderni”.
Sono un Manager di 42 anni, che vive la situazione di precarietà oramai da 3 anni. Non immaginavo che il reinserimento nel mondo del lavoro di una risorsa qualificata fosse cosi difficile, ed ora penso quasi impossibile.
Anche io come tutti coloro che si trovano nella mia situazione, sono passato per contratto “CoCoCo” ed ultimo il “CoCoPro”, almeno erano contratti, perchè delle volte vengo pagato a nero (e non immaginate l’umiliazione che si attraversa per farti riconoscere ogni fine mese il dovuto “compenso” per la tua attività lavorativa).
Dopo una disperata ricerca di un lavoro su Roma, ora lavoro a Reggio Calabria (mi definisco un “emigrante al contrario”), parto la notte in treno la Domenica sera (11 ore seduto in uno scompartimento, che di treno ha ben poco…..) e ritorno il Sabato all’alba a Termini, per uno stipendio da fame, ma ho famiglia moglie, due figli, e purtroppo il mutuo da pagare.
Questo periodo di disoccupazione mi ha portato via tutto: oramai la banca non mi concede neanche più “l’elasticità sul conto”.
Superati i 40 perdi tutti i diritti, anche per ricevere un minimo di assistenza. Nulla, ma proprio nulla.
Ho vissuto in Africa per 20 anni, ed un giorno un mio amico egiziano a Roma mi ha detto (in arabo): “Massimo ricorda…che dopo ogni notte viene sempre un’alba……tieni duro”. Io penso che oramai qualcuno sul “mio pianeta” abbia spento il sole !!!
E’ vero almeno gli schiavi potevano crearsi una famiglia, mentre a “noi precari” si corre il rischio di perderla !!!
Mi sono Informato, ed ho raccolto un dato che è veramente sconcertante: oggi in Italia ci sono quasi 980.000 famiglie, dove il capofamiglia (quasi tutti manager, laureati, e vicino ai 40)ha perso il lavoro, e vivono una situazione di estremo disagio sia familiare che economico.
Io vorrei tanto tornare uno SCHIAVO, avrei più diritti. Salve
Non sono disoccupato, perche’ è da quando avevo ventun’anni che mi organizzo da solo,ma la storia che racconti è simile alla mia.Con le cose che ho visto ci si potrebbe scrivere un libro.
fabio orsenigo 21.02.06 17:34
AHAHAHAHAH
Incredibile, c’e’ gente che pensa che ci vorrebbero piu’ muratori e meno laureati in questo paese!!!
I N C R E D I B I L E
ROBA DA TG 4, AHAHAHAHAHAH
Dunque i Finlandesi, gli Svedesi, i Norvegesi, gli Irlandesi saranno tutti muratori, altrimenti non si spiegherebbe come stiano reggendo meglio alla globalizzazione!!!!
lo sanno tutti che l’itaglia e’ un paese di analfabeti, o quasi. Di laureati ce ne vorrebbero molti di piu’. il problema e’ che i migliori se ne vanno perche’ per trovare un lavoro con high skills in quel paese di poveracci occorre la raccomandazione!!!!
Sarete costretti a importare indiani e cinesi laureati
Ragazzi le cose dette da Max su Marcinkus sono verissise, anche che approssimate per difetto.
Il banchiere di Dio è stato una delle forze più importanti della finanza mondiale, e i legami con la P2, la banda della magliana, e i golpe nell’america latina, sono fatti storici.
Ciao
Grazie della bella notizia della morte di Marcincus
….un deliquente in meno.
Doveva essere cacciato ancora con Giovanni Paolo I° ma poi inspiegabilmente il Papa è morto.
Io ho lavorato per 4 ANNI anno come co.co.co. con partita iva, poi sono stato assunto nel 2000 (non dalla ditta dove realmente lavoro, ma da una azienda di outsourcing). Quindi sono 6 anni che lavoro sempre “presso il cliente” ma assunto da una ditta terza con la quale ho pochissimo a che fare…
Rispetto a prima, a quando avevo la partita iva, la mia situazione è migliorata tantissimo.
Quello che volevo fare adesso è pensare a ricongiungere i contributi versati all’Inps come co.co.co. con quelli versati ora da dipendente.
Ma sembra che – avendo fatto solo quattro anni con partita iva – non sia possibile farlo: le decine e decine di milioni che avevo versato vanno in un calderone dal quale io non posso attingere!
Ecco cosa dice il sito dell’Inps:
“IL CONTRIBUTO PER LA GESTIONE SEPARATA
E’ il contributo dovuto all’INPS, previsto dalla legge di riforma del sistema pensionistico (legge 335 del 1995), dai lavoratori autonomi che esercitano un’attività professionale o di collaborazione coordinata e continuativa, per la quale non era prevista una forma assicurativa pensionistica.Il contributo confluisce in una Gestione separata ed ha lo scopo principale di finanziare un fondo obbligatorio che garantisce una pensione (invalidità, vecchiaia e superstiti) calcolata con il sistema contributivo in presenza di un minimo di 5 anni di versamenti.
Per effetto dell’entrata in vigore della RIFORMA BIAGI, a partire dal 24 ottobre 2003 le collaborazioni, per essere considerate tali, devono essere inquadrate in un progetto, programma, o fase di essi. In caso contrario, il rapporto si presume di lavoro dipendente”
dunque:
laureato da due anni (non ingegneria aerospaziale ma è una laurea, che dovrebbe dare un minimo di garanzie per un lavoro dignitoso, a meno che uno non sia laureato in “cecchino di guerra” che non è dignitoso come mestiere); un curriculum abbastanza fornito visto che anche durante gli studi ho lavorato in vari ambiti spesso concernenti i miei studi per cui dovrebbero anche contare.
risultato:
in due anni ho lavorato si e no 10 mesi (3 da pasticcere perchè conosco i proprietari dell’azienda) ovviamente non consecutivi.
sto cercando di mantenermi da solo e ogni periodo di disoccupazione è una crisi depressiva perchè i soldi nel conto si assottigliano e rischio ogni volta di fare i bagagli e tornare a casa da mammà.
non faccio altro che spedire curriculum per avere un qualsiasi tipo di lavoro anche non concernente la mia laurea ma si aspetta mesi e ogni volta è la solita dose di chemio che ti fa credere che le cose stiano per andare per il verso giusto
questo governo non ha prodotto occupazione, ha prodotto depressione nei giovani e meno giovani e
si sciacqua la bocca con dei dati posticci per i quali uno che lavora 3 mesi senza potersi permettere nulla (men che mai una famiglia) risulta occupato
grazie berlusconi
grazie a chiunque gli ha dato fiducia votandolo e a chiunque purtroppo gliene darà ancora forse facendolo vincere di nuovo
grazie a nome di tutti i precari d italia
Per prima cosa: Io sono fortunata.
Ho un contratto di inserimento (ex formazione lavoro) di 19 mesi, ho 27 anni e faccio IL LAVORO CHE AVREI VOLUTO FARE.
Ho lasciato lo studio dove lavoravo prima perchè avevo due possibilità, e chiedo attenzione perchè sono quelle che ha il 50% dei NEOlaureati ma anche PALEOlaureati in ingegneria/architettura e affini:
1)700 mensili con co.co.pro (“se continua ad andare bene”, come disse l’architetto)
2)apertura partita IVA “fatturando solo ogni tanto però”, come disse l’architetto.
Faccio notare che queste sono due possibilità molto buone perchè il restante 50% non ha scelta, e sopratutto non raggiunge i 500, con tutto ciò che ne consegue.
Quello che vorrei osservare è che i miei genitori, ex-maestra d’asilo e ex-muratore, di pensione percepiscono più del mio stipendio, partendo dal nulla adesso hanno due case, hanno mantenuto due figli laureati fino a poco fa e sopratutto hanno potuto farli questi figli..Hanno potuto avere un mutuo giovani, senza dover chiedere a nessuno garanzie che non fossero il loro lavoro.
Le osservazioni costruttive sono:
1)eliminare l’impedimento a chi ha già avuto esperienze lavorative di non poter accedere al regime agevolato dell’IVA per tre anni;
2)eliminare i contratti atipici così che non essere tutelati almeno porti guadagno, come succedeva prima della legge Biagi;
3)eliminare il vergognoso incentivo per i pensionabili a rimanere al lavoro;
4)finanziare la ricerca sulla fecondazione assistita e i metodi artificiali, perchè? perchè io vorrei tanto averlo un figlio con quel tesorino che ho accanto ma probabilmente mi risulterà difficile prima dei 45 anni..e si sa come vanno le cose a quella età.
BACIBACI
per errore ho postato più su la risposta
Ciao a tutti, io mi chiamo pietro e faccio il webdesigner, o almeno credo.
La legge biagi mi ha permesso di entrare nel mondo del lavoro subito, perchè costavo poco al datore di lavoro. Solo che nel tempo sono rimasto vittima di questo sistema di lavoro ed ora sembra che nessuno nell’ambiente IT assuma con un tradizionale contratto di lavoro a tempo anche determinato.
Ho cambiato diversi datori di lavoro e uno di questi non mi ha pagato dei mesi di lavoro. Rivolgendomi al sindacato mi è stato detto che il mio contratto tutelava il datore che poteva anche non pagarmi e io non avrei potuto farci niente.
Ora ho 27 anni e continuo a prendere 500 al mese con una percentuale sul fatturato a discrezione del capo. STABILE NO?! Io non mi arrendo e ad agosto mi sposo, farò la fame, ma almeno in compagnia 😉
DUE CUORI E UNA CAPANNA!
Come la legge Biagi non influenza solamente i gioavni ed i neo-laureati: ho 46 anni, sono (quasi) sempre stato un free-lance, consulente informatico, ma da 4-5 anni il mercato e’ diventato sempre piu’ un’asta “al ribasso”, grazie ai tanti lavori precari che sono venuti fuori dalla legge Biagi!
Quindi le aziende preferiscono prendere il neo-laureato con contratto a progetto per 3 mesi perche’ cosi’ hanno la possibilita’ di cacciarlo quando vogliono e di pagarlo poco, invece di affidarsi ad un professionista con esperienza pluriennale. Preferiscono dare (o ottenere, se, come sempre piu’ raramente accade, si tratta di progetti interni, e non il solito “body rental” presso cliente) un lavoro di bassa qualita’ ma sottopagato, perche’ cosi’ si crede di poter guadagnare di piu’.
Insomma, un po’ come in tanti altri campi, dove ci si preoccupa piu’ della concorrenza della manovalanza a basso costo dei cinesi, invece di puntare alla tecnologia, qualita’, innovazione e ricerca.
L’Italia, se continua questa politica (e questo tipo di governo) sara’ sempre pu’ un paese dove si dovra’ “sopravvivere”, e lavorare per un datore di lavoro che a sua volta e’ in sub-appalto da un’azienda che e’ in sub-appalto da un’altra, che ha vinto la gara perche’ ha chiesto tariffe bassissime. Col risultato che al vero lavoratore arrivano spiccioli, mentre tutta la “catena” di aziende si arricchisce senza fare in pratica assolutamente nulla.
Uno schifo.
pietro lascala 21.02.06 16:50
Pietruccio… fa il bravo.
Sempre cosi’ incazzato con tutti. Come va a donne? Sembri quasi una ivana qualunque.
Ma davvero credi che l’EURO l’ha voluto SOLO Prodi?
AHAHAHAHAH
Ma davvero credi che il marchio CE l’ha voluto SOLTANTO Prodi?
AHAHAHAHAH
Tornatene in bagno, a fare quello che stavi facendo.
dalle nostre parti (veneto – padova) un muratore porterebbe a casa anche 2500-3000 euri al mese.
certo non è laureato. ma se a 18 anni uno inizia a fare il muratore alla eta’ di 30 anni potrebbe mettersi in proprio e guadagnare di più ancora.
“Lo slogan “Lavorare tutti, lavorare meno” è stato quasi raggiunto. L’Italia si è trasformata in una nazione di precari, di sotto-occupati e di senza lavoro. Di universitari che rispondono nei call center a 5 euro all’ora.”
Questa frase, mi spiace dirlo, ma è una troiata galattica.
meno cervelli ingolfati e più braccia muscolose! altrimenti non ci lamentiamo che l’immigrazione è a livelli vomitevoli. quei lavori li fanno solo loro. noi pensiamo a STUDIARE e a diventare DISOCCUPATI con la lingua lunga e la tessera sinistrorsa in tasca.
Beh, certo, xchè non facciamo tutti gli operai o i manovali, xchè non ci aveva pensato nessuno prima? Aspettavamo te, caro Fabio. E poi i ns. bambini da chi li mandiamo? Ma da un operaio-maestro no? Poi da un operaio-professore. Andrà a lavoro su un autobus portato da un operaio-autista, se starà male sarà curato da un operaio-medico ed assistito da un operaio-infermiere. Ma daaii…..!
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QUALI SONO LE ALTERNATIVE A QUESTO GOVERNO?
COSA CI SARA’ DI NUOVO?
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Max Stirner 21.02.06 15:23 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione
Orca vacca….Olè!!
Ciao max.
francesco folchi 21.02.06 15:57 |
Ti riferisci alle notizie sul film “I banchieri di Dio” sul caso calvi?
manuela bellandi 21.02.06 15:56 |
da dove hai preso le notizie max?
ciao
giacomo padrin 21.02.06 15:49 |
ciao max*,
la fonte please…voglio leggere!
manuela bellandi 21.02.06 15:42 |
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Ragazzi, scherziamo? Sulla storia dei legami della banda della magliana con il Vaticano, per chi arriva in ritardo, ne parlò addirittura il TG! di oggi, riguardo al caso Manuela Orlandi. Il killer personale del capoccia della banda è stato riconosciuto a CHI L’HA VISTO, dal pentito collaboratore, di cui mi sgfugge il nome, ma se volete con un giretto in google o in qualche giornale on-line lo trovate.
Sul caso Calvi, anche la serva di Zoboli sa che Calvi curava gli “interessi” del Vaticano. (cercate in google cari)
Sindona non fu altro che il predecessore di Calvi (cercate)
Monsignor Marcinkus, vi debbo spiegare io? Cercate!
ODESSA? Cercate!
Ciao
Max Stirner
Si in questo caso la ricerca personale può dare angoli interessanti. Manuela questa mattina ti ho ringraziato perchè hai evidenziato un articolo (bellissimo) che rischiava di passare inosservato (per una semplice legge dei grandi numeri e non per disinteresse).
Ciao grazie Max.
…e tu Grillo quanti collaboratori hai? mica puoi assumerli tutti?
Perchè dobbiamo dimenticare che
LA SINISTRA HA GOVERNATO PER UNA BREVE PARENTESI DELLA VITA DEMOCRATICA DI QUESTA NAZIONE?
Perchè dobbiamo dimenticare che
LA SINISTRA DOVEVA ANDARE AL POTERE CON MORO, MA SAPPIAMO COME FINI’
Perchè dobbiamo dimenticare che
IL CAPO DELLA BANDA CRIMINALE DELLA MAGLIANA E’ SEPOLTO CON I PAPI E I SANTI?
Perchè dobbiamo dimenticare che
SILVIO BERLUSCONI E’ STATO UN INCAPPUCCIATO DELLA P2?
Perchè dobbiamo dimenticare che
SILVIO “NANOLEONE” SI ARRICCHISCE MENTRE NOI DIVENTIAMO PIU’ POVERI
——–
Facciamo che il 9 aprile sia la Waterloo di Silvio “Nanoleone” Berlusconi!
Ogni tanto una bella notizia:
Stati Uniti, è morto «il banchiere di Dio»
Monsignor Paul Marcinkus, l’arcivescovo americano legato allo scandalo del crack del Banco Ambrosiano, è morto la notte scorsa. La notizia è arrivata in Vaticano stamattina presto. La diocesi di Phoenix, Arizona, dove risiedeva da tempo, ha confermato all’agenzia Ansa l’avvenuto decesso.
Nato a Cicero, un sobborgo di Chicago, il 15 gennaio 1922, Marcinkus divenne sacerdote nel 1947 e arcivescovo nel 1981. Sotto il pontificato di Giovanni Paolo II ha ricoperto l’incarico di Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della città del Vaticano.
Maurizio TIDU
Perchè, a te che t’ha fatto Marcinkus?
Cosa cazzo hai da gioire ?
Non sai manco chi è e cosa ha fatto! riporti solo un comunicato stampa e gioisci, sei proprio l’esempio dell’italiota penoso .
Peter
Dopo un diploma superiore (liceo classico) sono riuscito fra varie peripezie a qualificarmi “sul campo” come disegnatore progettista.Dopo sei anni di esperienze varie come disegnatore, sono stato assunto in un’azienda abbastanza grande dove ho lavorato circa tre anni in ufficio tecnico.Ho dovuto lasciare il contratto a tempo indeterminato per vari motivi e mi ritrovo, da 2 anni a lavorare come co.co.pro. facendo il responsabile tecnicopreventivistadisegnatorebuier essendo l’unico impiegato tecnico in un’azienda che costruisce serre…
Cosa farò da grane?A 30 anni me lo chiedo,ma mi accorgo che posso solo sognare quello che farò perchè non posso programmare un futuro facendo conto su un contratto che non so se sarà rinnovato.
Chissà se Biagi, nell’aldilà, lo chiamano trottola da quanto si rivolta nella tomba per come è stato frainteso il suo modo di vedere il lavoro.
Caro Beppe,
finalmente mi sfogo!
Ho 28 anni e lavoro come Co.Co Co. a 900,00 euro mensili all’università. Mi occupo di formazione e per questo sono abbastanza informata anche su chi intraprende, dopo l’università, la carriera nell’industria. Anchè lì la situazione non cambia, alcuni miei colleghi, anche con qualche anno più di me, lavorano come tecnici (siamo tutti laureati)per 800-1000 euro al mese con contratti di co.co.pro.
Purtroppo non sono solo quelli dei call center che sono schiavizzati ma siamo tutti sotto il ricatto della scadenza dei nostri contratti, per questo si comincia a lavorare alle 9 di mattina e si finisce non si sa mai a che ora (io in media faccio 9-10 ore al giorno).Come vedi un contratto senza vincolo di orario non vuol dire che possiamo organizzarci il lavoro come vogliamo, il non-vincolo infatti non è per noi, ma per chi ci paga, nel senso che può tenerci alla scrivania finchè per quel giorno gli facciamo comodo, tanto mica sono previsti gli straordinari!Di ferie e malattia, ovviamente non ne parliamo è una lotta continua.Come si può investire prima sulla nostra formazione e poi lasciarci così allo sbaraglio? Ma come possiamo pensare al futuro se con queste leggi ci tolgono ogni respiro?Ma come cavolo li amministrano i nostri soldi? Siamo tantissimi in questa condizione, non un gruppo isolato come ci vogliono far credere!Temo stiamo diventando i cinesi d’Europa…
Oddio un esistenzialista!
Jules Bonnot 21.02.06 16:59
Un esistenzialista e’ uno di quelli che disprezza l’Italia ma intanto ci vorrebeb stare, especially perche’ non ne puo’ piu’ delle donne americane.
Abbi pazienza.
Ci vorrei stare? Neanche pitturato sui muri.
Le donne son donne, ovunque tu vada.
Che dire? prima ero apprendista sottopagata, ed ora una co.co.pro. sottopagata, con tanti sogni di mettermi via dei soldi per comprarmi una casa…con dei prezzi irraggiungibili!
Però..devo dire grazie alla legge Biagi…almeno lavoro…non gliene frega nessuno se mi sono spezzata la schiena sui libri e al lavoro, se a 25 anni ho 5 anni di esperienza e un titolo di studio…però lavoro…almeno se sei senza lavoro cerchi qualcosa…così…se ora ti metti a cercare puoi trovare sempre di peggio!!! e cos’ ci si accontenta!
Io vivo in Puglia ed ho la fortuna di avere un lavoro fisso, ma guardandomi intorno vedo che chi vuole fare i “mestieri” non ha molte alternative: o fa il muratore in nero contendendosi il lavoro con gli albanesi o prova a lavorare come bracciante, sempre in nero e in gara con i soliti poveri cristi di albanesi.
Ti assicuro che parecchi che sono qualificati per lavorare “in giacca e ravatta” han dovuto ripiegare su ben più umili pretese !
CAMBIA SPACCIATORE!!!!….ma dove vivi?…io ho 35 anni, vivo e mi mantengo da sola e lavoro da 16 anni….ho una qualifica di caddista oltre che una notevole esperienza d’ufficio….bè a tutt’oggi ho un posto precario e ti assicuro che sono una persona molto sveglia, professionale e che sa fare bene il proprio lavoro…ma ho un difetto…non vendo il mio corpo a datori di lavoro….il guaio è che sono una donna (e quindi sempre a rischio maternità), sono troppo vecchia (i contratti che convengono ai datori riguardano le più giovani) e poi finchè un povero cristo riesce a fare il lavoro per 10, a discapito della propria salute fisica e mentale e sottopagato, perchè assumerne 10 che con più serenità possano svolgere il lavoro in modo sicuramente più preciso?. E poi dite che non ci sono i soldi…non avete mai pensato che se la gente non lavora, poi non si realizza, non ha denaro da spendere nei negozi, non fa figli che spendono nei negozi ecc…morale le persone non fanno più girare denaro…ti rendi conto questo a cosa porta?….allora prima di dire stupidaggini alla Berlusca connetti il cervello perchè mi fai capire che tu di vita fuori casa non sai manco cosa vuol dire….c’è un detto che più o meno dice: meglio tacere e lasciare intendere di essere stupidi piuttosto che parlare e togliere ogni dubbio!!!!.
1) i TUTELATI ad ogni costo senza se e senza ma, dove si trovano ottime persone, ma anche inamovibili fancazzisti
peter ferrari 21.02.06 16:54
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Se esiste questa categoria di francazzisti, esiste solo perchè hanno imprenditori altrettanto francazzisti.
Franco Pace 55 21.02.06 17:10 | Rispondi al commento |
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Adesso è colpa degli imprenditori fancazzisti, categoria che non esiste (contraddizione in termini, se uno è imprenditore non è fancazzista, se invece è Finanziere, Immobiliarista, Amico degli Amici, Furbetto di quartierino allora …..)
Io francamente sono stufo di lottare con sindacalisti, giudici e comportamenti al filo della legge, e per quieto vivere mi impongo di ingoiare parecchi rospi, ivi compreso rispondere ad un im…..lle come Te
Peter
29 anni, una laurea in statistica da 3 anni e inoccupato dalla nascita, salvo delle esperienze come operatore call center di 2 mesi in totale.
passo le mie giornate su internet ad inviare curriculum, circa 100 al giorno, uff è proprio una fatica, dovrebbero pagarmi solo perchè lavoro a cercare lavoro.
I colloqui devo valutarli bene perchè una trasferta a Milano mi costa un occhio e spesso ho dovuto rinunciare proprio perchè la mia famiglia non poteva permettersi queste “spese superflue”.
C’è chi dice di non piangere, non sono abituato a farlo, soffro come questi disgraziati come me, che hanno troppa dignità per dirlo a qualcuno.
La legge Biagi, già..ma almeno se decido di andarmene in Francia non ci sarà una legge Bossi-Fini ad impedirmelo solo perchè non ho un contratto di lavoro?
Ciao Pino
@FRANCO60
Che te ne fai della chat attivata se poi non rispondi?
Max Stirner
Io sono un CO.CO.CO.CO.CO…
In realtà se non fosse per questo tipo di contratto non avrei un lavoro, perché la ditta che mi ha assunto ha potuto godere di agevolazioni fiscali/previdenziali e altrimenti non mi avrebbe ingaggiato.
Il mio caso è particolare, perché i miei datori di lavoro sono miei amici, quindi mi sento sereno per quanto riguarda l’aspetto precario del mio contratto.
Il problema, però, è sorto quando ho deciso di metter su casa con la mia fidanzata (che invece lavora in nero). Per fortuna la padrona dell’appartamento che ho preso in affitto non ha chiesto particolari garanzie, certo al giorno d’oggi piuttosto che buttare via i soldi in un affitto è meglio un mutuo e comprare una casa, ma chi fa un mutuo a un CO.CO.CO? Nessuno.
Inoltre: ho dovuto comprare i mobili. La spesa totale era troppo alta per pagare pronto cassa, così ho chiesto un finanziamento. Ma naturalmente la finanziaria che mi ha concesso il finanziamento me lo ha approvato solo se non più lungo del mio contratto (che quest’anno scade a dicembre 2006). Quindi mi sono ritrovato con delle rate molto alte.
Insomma, non mi lamento solo perché sono più fortunato di molti amici e coetanei, ma di certo mio padre stava meglio e qui mi sembra che stiamo sempre peggio… della serie stavamo meglio quando stavamo peggio 😉
Mario Apollonio 21.02.06 16:46
Ma chi sei? Il cugino scemo di Pietro Lascala?
Ti rispondo prima dal punto di vista tecnico: la riforma è stata creata per coloro che in alternativa sarebbero disoccupati o con un lavoro non assistito ai fini previdenziali e assicurativi.Ti sei letto il decreto 276/03 articolo per articolo,comma per comma? O parli per mentito dire?Hai idea della valorizzazione del lavoro accessorio, pagato coi buoni governativi? Adesso ti rispondo dal punto di vista sentimentale: spiritualmente non mi sento vicino a Berlusconi e Co…Tuttavia leggere ogni giorno sul tuo blog mi lascia intuire che il CentroDestra è la tua ragione di vita. E basta!!!!!!! Sei un militante comunista? Sei un antiberlusconiatuttiicosti? Perchè non torni ad esser quello di 20 anni fa?? Un saluto sincero da un ex ammiratore che continuerà a leggere il tuo blog e ad incavolarsi.
Dopo un diploma superiore (liceo classico) sono riuscito fra varie peripezie a qualificarmi “sul campo” come disegnatore progettista.Dopo sei anni di esperienze varie come disegnatore, sono stato assunto in un’azienda abbastanza grande dove ho lavorato circa tre anni in ufficio tecnico.Ho dovuto lasciare il contratto a tempo indeterminato per vari motivi e mi ritrovo, da 2 anni a lavorare come co.co.pro. facendo il responsabile tecnicopreventivistadisegnatorebuier essendo l’unico impiegato tecnico in un’azienda che costruisce serre…
Cosa farò da grane?A 30 anni me lo chiedo,ma mi accorgo che posso solo sognare quello che farò perchè non posso programmare un futuro facendo conto su un contratto che non so se sarà rinnovato.
Chissà se Biagi, nell’aldilà, lo chiamano trottola da quanto si rivolta nella tomba per come è stato frainteso il suo modo di vedere il lavoro.
caro giovanni bazoli, tutte queste cose si sapevano, ma vederle elencate nel dettaglio è davvero impressionante……..che quest’uomo abbia quella gran faccia di culo di ripresentarsi insieme a quelli , a questo punto più responsabili di lui, UDC, AN, complici consapevoli di questa autentica locusta di sani principi.
Io sono un CO.CO.CO.CO.CO…
In realtà se non fosse per questo tipo di contratto non avrei un lavoro, perché la ditta che mi ha assunto ha potuto godere di agevolazioni fiscali/previdenziali e altrimenti non mi avrebbe ingaggiato.
Il mio caso è particolare, perché i miei datori di lavoro sono miei amici, quindi mi sento sereno per quanto riguarda l’aspetto precario del mio contratto.
Il problema, però, è sorto quando ho deciso di metter su casa con la mia fidanzata (che invece lavora in nero). Per fortuna la padrona dell’appartamento che ho preso in affitto non ha chiesto particolari garanzie, certo al giorno d’oggi piuttosto che buttare via i soldi in un affitto è meglio un mutuo e comprare una casa, ma chi fa un mutuo a un CO.CO.CO? Nessuno.
Inoltre: ho dovuto comprare i mobili. La spesa totale era troppo alta per pagare pronto cassa, così ho chiesto un finanziamento. Ma naturalmente la finanziaria che mi ha concesso il finanziamento me lo ha approvato solo se non più lungo del mio contratto (che quest’anno scade a dicembre 2006). Quindi mi sono ritrovato con delle rate molto alte.
Insomma, non mi lamento solo perché sono più fortunato di molti amici e coetanei, ma di certo mio padre stava meglio e qui mi sembra che stiamo sempre peggio… della serie stavamo meglio quando stavamo peggio 😉
Io dopo il mio diploma preso a 18 anni con un onesto 80/100 credo di aver provato tutte le forme di precariato e inculate possibili.Avrei voluto fare il tecnico help desk perchè sono sempre stato bravo coi pc e ho fatto anche un corso di formazione professionale aggiuntivo finanziato dalla regione.In questo settore non ho trovato altro che pecarietà,insicurezza,fregature.
NOFERIENOTFRNOTREDICESIMANOMUTUANOCONTRIBUTI,ho girato gli uffici postali di piemonte e lombardia a installare software per 56 euro lordi e rimborso a km di 20 cent,1 macchina di mia proprietà sfasciata in un incidente e neanche 2 lire di rimborso.Ora ho 24 anni, dopo quell’episodio mi sono rassegnato e cercato un lavoro qualsiasi purchè con qualche possibilità di assunzione;un paio di mesi da commesso di qua(4ore-spesso 6 non in straordinario-part time a scaricare bancali alle 6 di mattina x 512 euro mese,della serie prima lavora e pi magari il contratto tra un paio d’anni si vedrà),un’estate da casellante di là(part time verticale stagionale…mah),adecco,vedior,manpower quanto basta.Finamente l’ho trovato in una delle poche fabbriche metalmeccaniche rimaste aperte nella zona,ovviamente prima 20 mesi da interinale con contratti rinnovati di mese in mese.Se mi guardo intorno vedo tanti coetanei che hanno fatto i bagagli e si sono trasferiti all’estero…Un si è trasferito a Dublino e nel giro di 6 mesi è stato assunto a tempo indeterminato,fa assistenza tecnica su pc/stampanti ecc.. e guadagna 1200 euro.Un altro è un ingegniere nucleare,per fare ricerca ha dovuto trasferirsi perchè in italia gli offrivano 800 euro(a progetto)al mese per fare simulazioni su computer…a Londra ha tovato un laboratorio vero in una università seria che lo paga 2000 euro e dà un appartamento a tutti ai suoi ricercatori per 400 euro al mese(a Londra è una manna dal cielo).Io ho preferito non abbandonare la terra che amo ed eccomi qui,un anonimo operaio con conoscienze spropositate rispetto alla mansione che ricopro(carica/scarica il pezzo per 8 ore)con la mia bella tuta blu sporca in perenne sommossa,la tessera sindacale nuova di pacca(se non la fai scordati partite di calcetto,cene coi colleghi e protezione dal “padrone”…)a sperare che questa fabbrica di merda non si trasferisca in cina se no devo ricominciare tutto da capo.
Ah dimenticavo, gran parte dei miei capi hanno la terza media o il diploma come me…
Italia il Paese dei bugiardi,dei falsi, degli ipocriti…ci hanno riempito la testa dicendo un mare di bugie sulla “legge Biagi”…..che avrebbe creato più lavoro ecc…ecc…invece ora ci troviamo una nuova o vecchia figura fate voi…….IL MODERNO SCHIAVO!!!!!!!!Sottopagati,senza un briciolo di garanzie sindacale,con diritti vicino allo zero!!!!!!Bene…..prendiamo tutti i politici che hanno sostenuto questa legge e mandiamoli in un call-center con quegli stipendi e garanzie(O)….non per tanto solo ma solo per un mandato parlamentare.Una cosa mi ferisce che poca gente si ribella….si questo mi ferisce,Un saluto a tutti voi popolo di questo BLOG.
La cosa più grave è che tutti (sindacato, intellighenzia, sinistra etc…) sono stati d’accordo sul fatto che il rigore del mercato andava applicato esclusivamente alle nuove generazioni. Su tutto: lavoro, casa, pensioni…
Lo scopo esplicito di queste “liberalizzazioni” a carico delle giovani generazioni è stato quello di conservare, tutti interi, i diritti acquisiti delle generazioni precedenti…
Così, per quanto riguarda il lavoro, si pagano salari infimi a giovani precari che lavorano il doppio dei loro colleghi più anziani, meglio pagati perchè protetti dai diritti acquisiti…
Si vedono proprietari di case acquistate a suo tempo a prezzi scontatissimi (dopo decenni di affitti ad equo canone), affittarle a 400 per stanza, senza vergognarsi…
Si tolgono dagli stipendi dei giovani dei contributi sociali che servono a pagare ai lavoratori anziani, salvaguardati dalla Dini, delle pensioni che i giovani non potranno avere, quando avranno terminato la loro vita lavorativa…
L’etica dei sacrifici e del rigore, spesso sbandierata per mascherare l’assenza di idee migliori, è stata applicata ad una parte soltanto della popolazione: per questo è iniqua.
Una sinistra che non sa fare i conti con questa iniquità, che sinistra è?…
Marco, abbiamo il nome in comune, purtroppo o meno male solo quello. Io appartengo agli anziani che tu definisci garantiti e contro i quali invochi la giustizia della sinistra o della politica in generale. Non credere che la tua preoccupazione non mi sfiori. Ho due figli che sono in balia degli eventi ! e non è giusto che i figli vivano peggio dei padri, è inconcepibile.
Però , permettimi di dissentire con te. Non dimenticare che l’origine di tutto non sta nel voler mantenere diritti acquisiti a noi vecchi, e di sicuro togliendoceli, non cambierebbe la situazione. E’ inutile ed è preoccupante questa aria di guerra generazionale, oltretutto fa perdere di vista i veri problemi che andrebbero affrontati insieme ( noi anziani siamo una bella forza quando si tratta di andare a votare ! )
La disparità di trattamento economico è una realtà inconfutabile. La mia stessa esperienza lavorativa me lo ha insegnato. A me hanno tolto il mio lavoro che amavo e messo da parte, perchè dovevano dare il via a questo processo infame.
Tu dici che siamo tutelati, sarà anche vero, ma ci hanno preso comunque tutti per i fondelli.
Bisogna combattere i furbi dalle pensioni d’oro , bisogna modificare i privilegi di quelli che Grillo chiama ” nostri dipendenti ” e fare in modo che alla politica si avvicinino uomini illuminati e comunque non parassiti e tantomeno inquisiti e per fare questo occorre una grande forza popolare che vada oltre gli schieramenti destrorsi o sinistrorsi che siano, perchè lo schifo c’è e prospera da tutte le parti.
Se le tasse le pagassero tutti in modo equo, se non avessero inventato le consulenze ” leggi tangenti ” e se si ridistribuissero le risorse forse potremmo incominciare a vedere qualche risultato. Un saluto. Marco ( quello anziano ).
Sono d’accordo con te. Non ho scritto che bisogna estendere alle generazioni più anziane la precarietà… ho scritto che le generazioni precedenti hanno accettato quasi passivamente la riduzione delle garanzie sociali purchè riguardassero gli altri, cioè le nuove generazioni, e questo in cambio della conservazione dei diritti acquisiti…
Ho scritto che la sinistra, per debolezza culturale, ha fatto molti passi indietro in nome di un malinteso ‘rigore’ (in realtà, ha subito l’offensiva ideologica dei neo-liberisti), almeno fino alla mobilitazione in difesa dell’articolo 18…
Concludo dicendo che l’esperienza degli ultimi anni insegna che bisogna lottare anche per i diritti degli altri, non solo per quelli che ci riguardano direttamente’…
ciao…
Ciao a tutti,
dalla rivoluzione industriale sappiamo che la nostra liberta’di scelta e’ legata al salario ed il trend attuale non sembra essere molto incoraggiante. Forse ideologicamente ed individualmente siamo pronti per una nuova rottura sociale, soprattutto in quei Paesi dove la coscienza intelletuale a riguardo e’ piu’ avanzata e marcata. Forse in un futuro prossimo si arrivera’ alla fine del capitalismo e le classi sociali…..cosa ne pensate?
Un settore strategico e fondamentale come quello del trasporto è quasi totalmente fondato sullo sfruttamento e la precarietà.
Ogni giorno migliaia e migliaia di lavoratori caricano, scaricano smistano, etichettano migliaia di tonnellate di merci prodotti dalle nostre industrie che devono essere consegnate subito immediatamente, altrimenti non c’è competitività, altrimenti non si fornisce un servizio di qualità come tutti i manager dei miei coglioni sono soliti riempirsi la bocca.
tutto questo lavoro è svolto da un esercito di sottopagati senza nessun tipo di tutela vedi malattia e ancor più scandaloso senza copertura per l’infortunio evento assai probabile e frequente in quel contesto.Io per 30 giorni di infortunio grave ho beccato le vecchie 420.000 lire a 0 ore senza una lira di stipendio.
Questo si può fare perche le cooperative di facchinaggio e servizi in molti casi ricettacolo di avventurieri e delinquenti che aprono e chiudono come spegnere l’interruttore del garage con la connivenza di commercialisti maiali, possono avvalersi ancora di vecchie leggi che prevedono regimi fiscali ridicoli e nessuna tutela per il lavoratore chiamato ipocritamente socio.
io mi domando come potrebbe un settore così cruciale per il sistema economico sopportare la regolarizzazione più volte annunciata e mai attuata di tutti quei lavoratori parificandoli come è sacrosanto che accada a normali dipendenti di srl. scandali infiniti che gridano vendetta.
@ Jules Bonnot 21.02.06 16:32
“””…D O M A N D O N A:
__________________
L’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione (quindi non della casa, dell’auto ecc… ma solo dei mezzi di produzione) è una proposta che vi fa proprio schifo?…”””
R. Cosa intendi per l’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione? Cosa rappresentano per te i mezzi di produzione?
Giovanni Senzitalia 21.02.06 16:56 | Rispondi al commento |
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Discussione
Oddio un esistenzialista!
Jules Bonnot 21.02.06 16:59 |
Cosa rappresenta per te un’esistenzialista?
Cara Isabella, come ti capisco!!
Caro Beppe Grillo, credo che tu non ti renda conto di quello che hai scatenato con il “problema lavoro-legge Biagi”, ti ritroverai con un esercito di uomini/donne, di età media compresa tra i 25 e i 45 anni, che sperano in un futuro migliore (proprio come i film degli anni ’60 a lieto fine) e che vivono la precarietà del loro pseudo-posto di lavoro con tutte la conseguenze sulla loro vita privata.
In sintesi ti racconto anche la mia esperienza: laureata in architettura all’Università “La Sapienza” di Roma, lavoro da quando avevo 18 anni per non pesare sulla mia famiglia, che già mi manteneva agli studi in una “facoltà per facoltosi” (ovviamente l’ho scoperto durante gli anni accademici) facendo i soliti svariati lavoretti degli studenti. Comincio a lavorare “seriamente” nel 1998 insegnando informatica nelle scuole parificate medie e superiori. Ma, nonostante avessi tutti gli oneri dell’insegnante, dipendevo da una società privata che aveva l’esclusiva in queste scuole e forniva il materiale didattico, i computers e gli insegnanti!! Però io ho firmato contratti di collaborazione occasionale “mensili” per ben due anni, trasformati successivamente in co.co.co. (Ahimè gallina anch’io) con una retribuzione media di 700 mila lire, lavoravo da ottobre a maggio; cosa sono le tredicesime, il TFR, ecc.? Dimenticavo: venivo mandata ad insegnare in scuole tra le più prestigiose di Roma (la società mi definiva tra le migliori, lo dico senza vanto alcuno), quelle dove vanno i figli dei ministri!! Di conseguenza arrotondavo, soprattutto in estate, negli studi di architettura, dove progettavo ed eseguivo lavori computerizzati tridimensionali con animazioni e rendering quasi immediati…anche qui contratti di collaborazione occasionale (se li facevano!) Anche qui tanti elogi dai vari datori di lavoro. I committenti spesso erano tra gli enti pubblici e privati più conosciuti ma, per me, mai rapporti con la committenza. Oggi lavoro come impiegata, e ne sono anche contenta, perché almeno ho un posto fisso!
1) i TUTELATI ad ogni costo senza se e senza ma, dove si trovano ottime persone, ma anche inamovibili fancazzisti
peter ferrari 21.02.06 16:54
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Se esiste questa categoria di francazzisti, esiste solo perchè hanno imprenditori altrettanto francazzisti.
Mentre Berlusconi si arricchisce con la riforma delle pensione (Mediolanum e pensioni integrative), sono 5 anni che sono part-time e per andare a vivere da solo devo dividere l’affitto con 3 colleghi e morire di fame per arrivare a fine mese. In questa terra sono più rispettabili i mafiosi come il caro Silvio che i figli degli onesti contribuenti (io sono l’esempio che l’onestà non paga). Non ho parole , anzi avrei voluto usare termini poco ortodossi. Perchè non me ne viene uno che si avvicini per descriverli, andrei troppo per difetto. In bocca al lupo a tutti, soprattutto se riconferemo per altri 5 anni questi ladroni.
Caro Beppe,ho quasi 27 anni e lavoro da più di due anni in un centro di formazione con contratto atipico. Ho iniziato come co.co.co e vuoi sapere qual’è stato il mio destino? Passare a co.co.pro senza nessun miglioramento o agevolazione. Ho la netta sensazione che andrà avanti così per molto tempo se non si abolisce la famigerata legge Biagi! Dieci giorni fa ero a Riccione per il congresso sugli atipici e oltre a discutere ed elencare i numerosi problemi che queste forme di lavoro hanno portato si parlava anche della pensione che ci spetterà. Ebbene ti comunico se se andrò in pensione a 60 anni, con 25 anni di contributi e un’aliquota del 20%, guadagnerò 216,05 euro. Se invece maturerò 40 anni di contributi, al pari dell’età e dell’aliquota, la mia pensione sarà di 345,68 euro!!!!Wow!!! Era proprio il mio sogno da bambina. Mi piacerebbe che ne venisse a conoscenza anche il dipendente Maroni.
Beh che problema c’è?Fatti una pensione integrativa,puoi scegliere una delle tante compagnie assicurative di sua maestà Silvio
Ciao Beppe, ciao a tutti.
Io rientro nella fortunata schiera dei lavoratori a tempo indeterminato: lavoro però da quando avevo 19 anni, un paio di anni in nero, tre in contratto di formazione e poi l’assunzione. Ora, alla veneranda età di 30 anni,ho il posto fisso e sono felice del mio lavoro.
Ma ho tanta voglia di raccontare le umiliazioni che come donna ho dovuto sopportare, i rospi che ho dovuto ingoiare durante i vari colloqui di lavoro.
Solo per il fatto di essere donna in più di una occasione mi sono sentita sbattere in faccia che non mi potevano assumere perchè poi, sai, avrei potuto restare incinta e quanti fastidi per il datore di lavoro!
In una di queste occasioni, di fronte ad un individuo particolarmente viscido gli ho risposto che se non era per una Str*+§ come me lui non sarebbe venuto al mondo, che forse sarebbe stato meglio che sua madre fosse andata a lavorare invece di partorirlo! Sarò stata esagerata ma se lo meritava, come se lo meritano tutti i datori di lavoro che con questa scusa impediscono alle donne come me di poter lavorare. E POI DICONO CHE NON FACCIAMO PIU’ FIGLI? MA COME FACCIAMO? CON CHE COSA LI POSSIAMO MANTENERE?
Quando io e il mio compagno siamo andati ad aprire un mutuo alla banca non è bastato il mio contratto a tempo indeterminato, (il mio compagno lo aveva a tempo DETERMINATO(, ha preteso la garanzia di una terza persona!
FORSE I PRIMI CHE DEVONO IMPARARE IL CONCETTO DI FLESSIBILITA’ SONO I BANCHIERI E &.
E PERCHE’ TUTTI GLI ONOREVOLI NON VENGONO ASSUNTI ANCHE LORO A PROGETTO? 500 AL MESE E ALLA SCADENZA UN BEL CALCIO IN QUEL POSTO…poi voglio ancora sapere se la flessibilità è un progresso in un paese come il nostro.
NOI SIAMO UN PAESE CHE FA UN PASSO AVANTI E TRE INDIETRO.
La legge biagi è un MONSTRUM partorito da mostri.
P.s. Visitate http://www.luogocomune.net per vedere le gesta dei nostri politici…
Non male ma non sono un puttaniere.
Lancio una proposta a tutti:
non accettiamo più qualsiasi tipo di lavoro che sia sottopagato o poco pagato o ai limiti della legalità come quei call center campati per aria.
Non accettiamo più nulla che non sia quantomeno umano e decente, che se li facciano loro i loro lavori per 4 soldi, noi impegnamoci per essere onesti e crearci delle alternative lavorative.
Lasciamoli soli senza forza lavoro, lasciamoli a piedi.
Sono laureato, ho scelto una facoltà senza troppi sbocchi, lo so, ma mi piaceva troppo e lo rifarei. Prima di laurearmi nel 2001 ho avuto l’opportunità di lavorare in una web agency. Presa al volo, mi piaceva troppo. Ho capito subito però che tanti di noi servivano solo per prendere i soldi della 488 infatti poco dopo fummo tutti “liquidati”. Mi sono messo in proprio e sono reputato abbastanza bravo ma qui da noi la bravura o la volontà servono a poco, servono le amicizie. Mi sono fatto sfruttare in molti posti, sempre a ricominciare da capo, sempre in prova. Assunzioni? Non scherziamo, per favore. L’anno scorso ho pagato più tasse che guadagni (da fame) al che l’inevitabile: il call center. Lì però si entra davvero per amicizia. E ti credo è un posto ambitissimo, la gente fa letteralmente a cazzotti per avere una opportunità e se ce l’ha se la tiene stretta subendo di tutto con “meridionale” rassegnazione. 5 l’ora, obiettivi sempre al rialzo irragiungibili, contratto LAP (rinnovato a 15 o 30 giorni) che ha di buono solo che puoi scegliere quando lavorare giacchè non hai diritti, ferie, malattia. Però ci sono i ricatti se non lavori tutti i giorni quante ore voglion loro, minacce, conti meno che zero, tanto altri sono già fuori che aspettano. Ma devi rendere sempre a 1000. Poi la svolta: incentivi su presenza e produttività, si ma abbassando prima il fisso a 4, al massimo puoi raggiungere i 5 come prima. Fantastico! Se parli, se dai fastidio, se non ti sta bene, nessuno è indispensabile…questa la risposta, quella la porta. Incrociando un mendicante ci siamo fatti un pò pena, magari lui guadagna quanto me. Mi dispiace per Biagi. Ce l’ho con chi ha sfruttato la situazione. Non ho futuro, un pò è colpa mia, un pò no. Non so rubare. Non avrò mai pensione ma pago il 17% di quel poco che ogni tanto guadagno all’INPS, si perchè è obbligatorio. Pensione “integrativa”, di cosa? Non posso avere un mutuo. Non voglio emigrare, sono testardo!
Ogni tanto ho paura.
Caro Beppe,ho quasi 27 anni e lavoro da più di due anni in un centro di formazione con contratto atipico. Ho iniziato come co.co.co e vuoi sapere qual’è stato il mio destino? Passare a co.co.pro senza nessun miglioramento o agevolazione. Ho la netta sensazione che andrà avanti così per molto tempo se non si abolisce la famigerata legge Biagi! Dieci giorni fa ero a Riccione per il congresso sugli atipici e oltre a discutere ed elencare i numerosi problemi che queste forme di lavoro hanno portato si parlava anche della pensione che ci spetterà. Ebbene ti comunico se se andrò in pensione a 60 anni, con 25 anni di contributi e un’aliquota del 20%, guadagnerò 216,05 euro. Se invece maturerò 40 anni di contributi, al pari dell’età e dell’aliquota, la mia pensione sarà di 345,68 euro!!!!Wow!!! Era proprio il mio sogno da bambina. Mi piacerebbe che ne venisse a conoscenza anche il dipendente Maroni.
Allora , ho letto con attenzione le diverse discussioni e sono giunto ad una conclusione : arrangiarsi ed adeguarsi. Molliamo l’idea dello stato assistenzialista o delle aziende che cercano un impiegato o un operaio. Pensiamo alla marea di lavori che nessuno fa mentre oggi tutti ambiscono a ruoli tipo key account manager , project manager o altr minchiate. Andate a mettere su cartongesso (per imparare con un po’ di manualità vi bastano 3-4mesi). Portate a casa 4000/mese. Riscopriamo il lavoro manuale che paga. Siamo una generazione di impiegati frustrati , con preparazioni mediocri , con stimoli pari a quelli che ha un lavoratore a 5 gg dalla pensione.
Io non mi lamento di quanto prendo anzi , se non abitassi nel ricco nordest potrei sfamare una famiglia completa di 6 persone al sud , mi lamento invece per la totale mancanza di stimoli che la nostra generazione di 30 enni laureati non ha.
Ciao,
perchè non mi indichi qualcuno che mi assuma li nel tuo nord est per quella cifra?(4000 euri/mese)
Non ho problemi di adattamento,ho voglia di lavorare e lo faccio da 3 anni,le cose più disparate.
Non ho paura di sporcarmi le mani ed ho rinunciato al lavoro sicuro in banca e anche ben pagato per rimettermi in gioco.
L’obiettivo sarebbe il giardinaggio e l’agricoltura,vorrei anche riscrivermi all’università ma non ho denaro da investire.Lo investirei,ma proprio non ce l’ho.
Quindi mi si dovrebbe dare l’opportunità di perlomeno una stanza.Eventualmente una doccia.Magari da mangiare.
Ma se mi si da questo,io risulto un costo.quindi devo prendere meno.
Oppure non posso fare pratica perchè “sai,i controlli…”
Tu conosci qualcuno che mi faccia provare e che mi pagni?Perchè se tu non lo conoscessi,allora sarebbe meglio evitare di sparar sentenze per sentito dire.
E ti parlo proprio di lavori anche di fatica.Di adattamento.Di sacrificio.
Li fai per qualche anno,anche una decina.Ma poi ad un risultato devi arrivare.Ecco,è quello che non c’è…
Ciao Beppe, ciao a tutti.
Io rientro nella fortunata schiera dei lavoratori a tempo indeterminato: lavoro però da quando avevo 19 anni, un paio di anni in nero, tre in contratto di formazione e poi l’assunzione. Ora, alla veneranda età di 30 anni,ho il posto fisso e sono felice del mio lavoro.
Ma ho tanta voglia di raccontare le umiliazioni che come donna ho dovuto sopportare, i rospi che ho dovuto ingoiare durante i vari colloqui di lavoro.
Solo per il fatto di essere donna in più di una occasione mi sono sentita sbattere in faccia che non mi potevano assumere perchè poi, sai, avrei potuto restare incinta e quanti fastidi per il datore di lavoro!
In una di queste occasioni, di fronte ad un individuo particolarmente viscido gli ho risposto che se non era per una Str*+§ come me lui non sarebbe venuto al mondo, che forse sarebbe stato meglio che sua madre fosse andata a lavorare invece di partorirlo! Sarò stata esagerata ma se lo meritava, come se lo meritano tutti i datori di lavoro che con questa scusa impediscono alle donne come me di poter lavorare. E POI DICONO CHE NON FACCIAMO PIU’ FIGLI? MA COME FACCIAMO? CON CHE COSA LI POSSIAMO MANTENERE?
Quando io e il mio compagno siamo andati ad aprire un mutuo alla banca non è bastato il mio contratto a tempo indeterminato, (il mio compagno lo aveva a tempo DETERMINATO(, ha preteso la garanzia di una terza persona!
FORSE I PRIMI CHE DEVONO IMPARARE IL CONCETTO DI FLESSIBILITA’ SONO I BANCHIERI E &.
E PERCHE’ TUTTI GLI ONOREVOLI NON VENGONO ASSUNTI ANCHE LORO A PROGETTO? 500 AL MESE E ALLA SCADENZA UN BEL CALCIO IN QUEL POSTO…poi voglio ancora sapere se la flessibilità è un progresso in un paese come il nostro.
NOI SIAMO UN PAESE CHE FA UN PASSO AVANTI E TRE INDIETRO.
A mio modesto avviso il problema è che il sistema produttivo italiano, in questo momento,
non puo’ competere se non tagliando i costi per il personale. Siccome gli stipendi di chi già
è a contratto indeterminato non possono essere abbassati, l’unica leva su cui operare è il costo dei neoassunti. Se non si fa cosi’, bisogna chiudere la baracca. Un’alternativa potrebbe essere una politica fiscale accomodante, ma dato il debito pubblico al 120% del PIL non è nemmeno pensabile. L’unica soluzione è nell’aumento della produttività legato a nuovi prodotti e processi, ma per fare cio’ occorrono ingenti investimenti in ricerca che le nostre piccole aziende non possono permettersi. E’ una spirale dalla quale si puo’ uscire solo al prezzo di enormi sacrifici rinunciando al tenore di vita al quale eravamo abituati. Oggi si tira avanti con le risorse dei genitori o dei nonni ma per quanto tempo cio’ sarà possibile ? Gli stipendi bassi e il precariato saranno una realtà per ancora molti anni secondo me. Chi puo’ e vuole scappi per qualche anno all’estero.
Non potrei essere piu daccordo. Non aggiungerei altro se non conferme al fatto che davvero i raccomandati in italia sono una piaga che spesso e volentieri ne bloccano il progresso ma è altresì vero che alla fine farsi il “culo”, come dici tu, paga, e molto anche.
Per quanto riguarda la mia esperienza personale , i contratti a progetto mi hanno dato occasione di farmi conoscere, e quindi far conoscere le mie qualità, negli ambienti giusti dove mai e poi mai, prima di queste riforme, sarei stato assunto.
Vedi Ale il problema è a monte. Vero che si è dato troppo per scontato che la situazione economica non si sarebbe evoluta. Falso che siano questi gli strumenti per affrontarla. Vero che tu ti sia fatto conoscere. Falso che tu possa decidere liberamente se gestirti da solo il tuo fondo pensione o no o la tua polizza integrativa. Perchè, a fronte di una necessità impellente che è il garantirsi un tenore di vita passabile per quando non si sarà più in grado di lavorare, abbiamo queste frotte di bounty killer delle polizze vita che fanno promesse che nessun uomo onesto potrà pensare seriamente di mantenere. Ciononostante chi è nella tua situazione deve stare al gioco, non importa in che forma, e inserire denaro che forse verrà gestito per arrivare a fare una patta e non incrementerà. La fregatura è che mentre per le forme previdenziali obbligatorie inps la quota a tuo carico è un terzo (cococo) o un quarto (dipendente) del totale con le polizze private l’onere è completamente tuo fatti salvi gli oneri deducibili del 19% e non potrai francamente avere la certezza matematica di prendere del denaro. L’inps, se hai i requisiti, del denaro, svalutato, insufficiente e stropicciato comunque te ne da. I privati? Forse. Dimenticavo i periodi come cococo e i periodi come dipendente non sono cumulabili. Qui prodest? Ai falchi di borsa che si ritroveranno con tanti di quei soldi da spendere che gli affaire Ricucci e Parmalat ci faranno sorridere
La legge biagi è un MONSTRUM e i dati sono spesso manipolati.
P.S. Visitate http://www.luogocomune.net per una bella panoramica sui…
Oggi Trichet (il Monarca della Banca Centrale Europea) ha esposto tre concetti:
1. I tassi di interesse saliranno
2. Bisogna sgonfiare la bolla sui prezzi delle case
3. Bisogna evitare una politica di aumenti del salario, perché ci toglie competitività.
Questo dice l’unica (per ora senza contrappesi politici) autorità centrale dell’Europa Unita.
Considerato che il 75% dei mutui sono a tasso variabile (perché tanti non potevano permettersi il fisso), che se salgono i tassi i prezzi delle case scendono, che chi ha comprato casa l’ha pagata a caro prezzo (fidando nei tassi bassi) e che si è indebitato per grossi capitali (i cui interessi associati lieviteranno enormemente con il crescere dei tassi) suggerisco un altro aspetto della schiavitù che ci attanaglia:
l’unica autorità europea costituita sta pianificando una politica monetaria ed economica tesa ad AFFAMARE i popoli che governa.
Tutto ciò in un momento di crisi pazzesca, almeno per noi.
Il contrappeso politico a livello Centrale Europeo è da chiedere a gran voce, perché altrimenti saremo SCHIAVI DELLE BANCHE (ma lo siamo già). I veri padroni del mondo moderno sono loro, le BANCHE. Gli abbiamo venduto anche il culo, alle banche. Comprano i nostri titoli di Stato, e noi ci indebitiamo, poi alzano i tassi e oltre ai mutui CRESCE ANCHE IL DEBITO PUBBLICO, d’un soffio, da un giorno all’altro. O.25% significa 6/7 miliardi di buco da coprire DA UN GIORNO ALL’ALTRO. Come fa uno stato come l’Italia, com i suoi problemi, a pianificare una politica di incentivi al lavoro se gli sfilano da sotto MILIARDI non preventivati in maggiori interessi da dare alle banche ?
Gli stupidi non perdeno occasione per dimostrare la propria stupidità.
E qui gli appartenenti a questa categoria si sprecano.
Allora a tutti quelli che stupidamente parlano dell’aricolo 18 dello statuto dei lavoratori come di un matrimonio, di un cappio al collo per le imprese, perchè chi è assunto a tempo indeterminato non potrà più essere lecenziato, ricordo una volta per tutte che l’articolo 18 sancisce che non si può licenziare un dipendente senza giusta causa, ossia non lo si può licenziare per: essere iscritto ad un sindacato, per essere non di religione cattolica, per essere gay,per essere di colore, per essere meridionale,etc.etc.
Per tutte le altre cause:furto,scarso rendimento, malattia falsa, falso infortunio, denigrare il prodotto della propria fabbrica, insultare i superiori, procurare danno intenzionalmente ai macchinari,rifiutarsi di eseguire le disposizioni di lavoro etc. etc., non esiste l’articolo 18. Si viene licenziati e basta.
Capito?
Inoltre la dichiarazione di cessione di ramo d’azienda , oppure l’outsourcing, sono di fatto licenziamenti di massa mascherati.
E informatevi prima di sparare cazzate a raffica.
Da un lato ci sono questi sfruttamenti da schiavo nubiano.
Dall’altro bisogna concedere che c’e’ un sacco di gente a cui non gliene frega niente del lavoro che fanno e addirittura ostacolano gli altri piu’ capaci di loro, costringendoli a pagare anche per le loro mancanze.
Il co.co.co e’ una nefandezza degna solo di una nazione del terzo mondo, la quale causa solamente paura, dipendenza e arresto dello sviluppo delle capacita’ della forza lavoro.
Come sempre bisogna incontrarsi a meta’.
Il mio precedente post era chiaramente una provocazione .
Però non posso che constatare che ad oggi i lavoratori sono divisi in due categorie :
1) i TUTELATI ad ogni costo senza se e senza ma, dove si trovano ottime persone, ma anche inamovibili fancazzisti.
2) I PRECARI per i quali purtroppo vedo una precarietà sempre più disperata e nera nella misura in cui la categoria dei TUTELATI continuerà nella sua inamovibilità.
Solo permettendo a noi imprenditori di separare la farina dalla crusca indipendentemente dall’appartenenza alla categoria 1 o categoria 2 porterà equilibrio al sistema.
Non nego che imprenditori “squali” continueranno a vedere le risorse umane come un costo da abbattere, ma un’adeguata azione legislativa (flessibilità sì, ma niente ricorso indiscriminato a pratiche precarie dopo un tot di tempo per la stessa persona) li costringerà a scegliere tra la sicura qualità del candidato e l’incertezza data della continua ricerca di nuove risorse.
Forse le microaziende di pulizie della professionalità se ne fregano, ma quasi tutti gli imprenditori eliminerebbero volentieri il fancazzista tutelato per un buon dipendente che apporta seria professionalità e competenza all’azienda.
Un ultima considerazione .
Ho avuto la fortuna di aprire una piccola azienda negli USA e, a parte il fatto che lavorare là per un imprenditore italiano equivale ad un giro in Paradiso, fatto mille lo stipendio di una segretaria il costo aziendale tutto compreso (tasse, contributi, assistenza sanitaria, indennità disoccupazione) era di milletrecentosettanta (+37%) .
Perchè qui è 2000 e più (+100%)?
Questo fattore, aggiunto all’inamovibilità della categoria 1, è il mostro che genera quell’inevitabile divide tra categorie di lavoratori.
E questo divide non lo toglie nè Prodi nè Berlusconi purtroppo , lo toglierà forse un cambio di mentalità generale ed un azione comune a favore del LAVORO con la maiuscola eliminando i soliti privilegi.
Meditate gente , meditate
Peter
Oggetto: Appello Elettorale
Amici elettori,
grazie al vostro voto ho potuto raggiungere l’obiettivo di raddoppiare il mio patrimonio
in soli 2 anni.
Ecco come:
1) grazie alla legge Gasparri, nel 2004 la pubblicità per Mediaset è aumentata del 3,8%
(circa 1 miliardo e 200 milioni di euro all’anno)
.
2) l’appalto concesso dal Governo alla Banca Mediolanum, senza asta, per potere utilizzare i
14.000 sportelli delle Poste Italiane, mi ha reso 1 milardo di euro all’anno.
3) nel 2001 la Presidenza del Consiglio (governo Prodi) aveva commissionato solo 1 milione e
750 mila euro di spot a Mediaset, nel 2002 la Presidenza Berlusconi ha commissionato 9 milioni
e 250 mila euro, ed ha aumentato ogni anno fino agli oltre 10 milioni di euro dell’anno scorso
(Economist-London).
4) come assicuratore avrò vantaggi per miliardi di euro dalla nuova legge sulla previdenza
assicurativa, già con una serie di norme a mio favore ho incassato qualche centinaia di milioni di
euro all’anno in più.
5) ho risparmiato dalla riduzione delle tasse diversi milioni di euro (e con me hanno risparmiato
mia moglie, mio fratello e i miei figli, tutti titolari di una fetta della mia redditizia
torta).
6) uno dei produttori italiani di apparecchi per ricevere il digitale terrestre è un’impresa controllata,
attraverso la finanziaria Pbf srl, da mio fratello Paolo Berlusconi, e giustamente usufruisce
dei contributi statali per il digitale terrestre. (Washington Post).
7) il decreto salva calcio mi ha fatto risparmiare 240 milioni di euro, e la riduzione delle plusvalenze
(Tremonti 2002) ha fatto risparmiare a Mediaset 340 milioni di euro.
Grazie a questo governo, ora io sono il 25esimo uomo più ricco del
mondo. Nel 2001 ero solo il 48esimo!
Ti chiedo il voto per altri 5 anni e così anche il nostro Paese potrà dire che un italiano è
TRA I PRIMI 10 UOMINI PIU’ RICCHI DEL MONDO
IL MIO PATRIMONIO AL 2005 E’ DI 12 MILIARDI DI $$
SB
tutto cambia.
sembrera’ secondario ma sono cambiate anche le risate di autocompiacimento di fabio fazio durante le sue comiche interviste
cambiata anche la volumetria della capigliatura di prodi nelle ultime inquadrature nazionalpopolari.
Ansa news express!
dopo l’ ultima sentenza della cassazione (!?) che restituisce un valore laico al crocifisso
anche il vaticano ha reso disponibile un numero verde (100 euro/sec evero) per poter negoziare direttamente con dio le proprie speranze di essere ‘eletti’ alle prossime confessioni elettorali. tariffa di 200 euro/seco per gli impresentabili.
amici, siamo ruinati!
edmond .
@ Jules Bonnot 21.02.06 16:32
“””…D O M A N D O N A:
__________________
L’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione (quindi non della casa, dell’auto ecc… ma solo dei mezzi di produzione) è una proposta che vi fa proprio schifo?…”””
R. Cosa intendi per l’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione? Cosa rappresentano per te i mezzi di produzione?
Oddio un esistenzialista!
AH, quasi dimenticavo…
Spesso accade che la gente venga assunta con un tipo di contratto che prevede un certo orario e una certa mansione che vengono DISATTESI in favore ad un orario completamente diverso,senza TICKET anche se ne avresti diritto e con mansioni ben piu’ importanti e di responsabilita’.
La paga, guarda caso, resta uniformata al tipo di contratto (di cacca) che ti fanno firmare…e lo firmi…hai una famiglia da gestire…e loro lo sanno bene.
Ragazzi, io dico che è anche un pò colpa nostra! Il Mercato è fatto da Domanda e Offerta. Perchè invece di lamentarci, non cominciamo a RIFIUTARE certe proposte? Resteremo qualche anno in più coi genitori, ma daremo il segnale che questa situazione non va bene. Mettetevi al posto di un imprenditore. Dal suo punto di vista cerca di tirare la corda, gioca al ribasso, tanto c’è sempre qualcuno più “morto di fame” (perdonatemi l’espressione) che alla fine accetta. Bene, bisogna far capire al Paese che la corda si è spezzata! Quando non troveranno più gente disposta a lavorare per 5-6 euro all’ora, saranno costretti ad aumentare l’offerta.
no, non mi sento offeso, ma tu cambia spacciatore
nicola solo 21.02.06 16:36 |
Amico solo, dai non fare così, sennò resterai solo per sempre… io nemmeno mi drogo, capisco che vuoi trovare clienti al tuo amico spacciatore, ma mica posso iniziare a drogarmi per lui… è precario questo spacciatore o spaccia a tempo indeterminato?
Il mio precedente post era chiaramente una provocazione .
Però non posso che constatare che ad oggi i lavoratori sono divisi in due categorie :
1) i TUTELATI ad ogni costo senza se e senza ma, dove si trovano ottime persone, ma anche inamovibili fancazzisti.
2) I PRECARI per i quali purtroppo vedo una precarietà sempre più disperata e nera nella misura in cui la categoria dei TUTELATI continuerà nella sua inamovibilità.
Solo permettendo a noi imprenditori di separare la farina dalla crusca indipendentemente dall’appartenenza alla categoria 1 o categoria 2 porterà equilibrio al sistema.
Non nego che imprenditori “squali” continueranno a vedere le risorse umane come un costo da abbattere, ma un’adeguata azione legislativa (flessibilità sì, ma niente ricorso indiscriminato a pratiche precarie dopo un tot di tempo per la stessa persona) li costringerà a scegliere tra la sicura qualità del candidato e l’incertezza data della continua ricerca di nuove risorse.
Forse le microaziende di pulizie della professionalità se ne fregano, ma quasi tutti gli imprenditori eliminerebbero volentieri il fancazzista tutelato per un buon dipendente che apporta seria professionalità e competenza all’azienda.
Un ultima considerazione .
Ho avuto la fortuna di aprire una piccola azienda negli USA e, a parte il fatto che lavorare là per un imprenditore italiano equivale ad un giro in Paradiso, fatto mille lo stipendio di una segretaria il costo aziendale tutto compreso (tasse, contributi, assistenza sanitaria, indennità disoccupazione) era di milletrecentosettanta (+37%) .
Perchè qui è 2000 e più (+100%)?
Questo fattore, aggiunto all’inamovibilità della categoria 1, è il mostro che genera quell’inevitabile divide tra categorie di lavoratori.
E questo divide non lo toglie nè Prodi nè Berlusconi purtroppo , lo toglierà forse un cambio di mentalità generale ed un azione comune a favore del LAVORO con la maiuscola eliminando i soliti privilegi.
Meditate gente , meditate
Peter
Dice Noam Chomsky uno dei più brillanti intellettuali del nostro tempo:-Il 1 maggio è la festa dei lavoratori. Fu istituito per manifestare la solidarietà agli operai americani che nel 1880 si batterono duramente e soffrirono molto per ottenere la giornata di 8 ore.Gli Stati Uniti sono una delle poche nazioni dove quel giorno di solidarietà con i lavoratori americani è quasi sconosciuto. Questa mattina nelle ultime pagine del “Boston Globe” ho trovato un breve articolo intitolato,” A Boston si celebra il 1 maggio”. Sono rimasto sorpreso, perchè non penso di avere mai visto qualcosa di simile negli Stati Uniti. E poi è saltato fuori che qualcuno celebrava realmente il 1 maggio, ma si trattava solo di lavoratori cinesi ed ispanici immigrati di recente nel paese.Questo è un esempio drammatico dell’efficienza con la quale il business controlla l’ideologia del popolo statunitense e di quanto sia efficace il suo apparato propagandistico e l’indottrinamento nel privare la gente di ogni consapevolezza dei propri diritti e della propria storia….. “”” Ed è quello che sta succedendo anche in Italia…. Italiani svegliamoci prima che sia troppo tardi. Anche nel nostro paese come gli Stati Uniti la democrazia è un sistema basato su bugie e falsi miti e ( dice Chomsky ) come quello dei fantasici vantaggi della flessibilità, che tradotto in parole povere significa solo ” se oggi avete un lavoro domani chissà”!!!!!!!!
Teresa Russo 21.02.06 09:18 |
Guarda che festeggiano il LABOUR DAY, giorno del Lavoro (con la L maiuscola) e non il primo maggio, oramai assunto a festa comunista (hai mai visto una bandiera azzurra il 1° maggio ?)
Se capiste un po’ meglio il Popolo americano non potreste che progredire .
Peter
SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…
Ma zitto ignorante!..Non è l euro che ci ha inchiappettato ma il tuo dio berlusca se forse anzi che pensare ai suoi interessi avesse pensato a quelli di tutti noi sopratutto con il controllo dei prezzi e la rivalutazione dei salari!.proprio per questo il governo di destra ha resistito alla crisi…e ti paragoni agli inglesi?ma lo sai quanto vale la sterlina?..ma dove vivi?o forse tu di soldi ne hai talmente tanti che non ti sei accorto di niente?..
Devo dire la verità…ci ho messo qualche minuto per decidere di rispondere; spero di aver preso la giusta decisione.
Che dire? Non so se comportarmi come una persona a conoscenza dei fatti che deve cercar di far capire a qualcuno che forse non ha…del tutto ragione, oppure se devo comportarmi come una persona abbastanza intelligente da capire che le tue parole sembrano quelle di un ragazzino simpatizzante per berlusconi e che magari ha appena letto superficialmente la sua homepage o uno dei suoi funclub. In ogni caso credo che non avro’ mai risposta da te ( lo dico solo per invogliarti a rispondere ). Magari accetti questa mia provocazione e mi spiegherai allora su quali fondamenta si regge quello che hai scritto e col quale non concordo…ma non posso continuare,mio zio che è co co co ha ancora bisogno di soldi per pagare l’affitto e devo assolutamente dirlo a mio padre…
18/02/1999-18/02/2006…non festeggio un anniversario di fidanzamento bensì quello da lavoratrice precaria! E se tieni presente che sono nata nel 1980 ti renderai conto che qui si parla di tutta la mia vita lavorativa!!!!
Lavoro circa 8/10 mesi l’anno…quindi il massimo che la legge 368 prevede, ma dopo 7 anni e 13 contratti ogni giorno equivale al primo giorno di lavoro…niente ferie, niente anzianità, niente scatti di stipendio…quello che però non manca mai è il brivido…tra il marzo del 2005 ed il gennaio del 2006 ho cambiato 3 volte residenza: milano, roma e infine venezia…anche se volessi comprare una casa non saprei dove…ogni 4 mesi rischio di dover cambiare comune di residenza…. e sinceramente pagare un mutuo ed un affitto non me lo posso permettere….ma non è solo sul piano economico il problema….il peso di questa situazione comincia a farsi sentire anche sulla mia stabilità emotiva…sono frustrata e delusa,spaventata da quello che potrebbe essere il mio futuro…sto anche tentando tra 1000 difficoltà di prendere una laurea..intanto di I° livello poi si vedrà…è l’unico aspetto della mia vita che sembra abba un senso!!!
Non voglio incolpare la destra o la sinistra di questo cancro sociale che colpisce i giovani….la colpa è equamente distribuita…oramai il danno è fatto ma ciò non vuol dire che la nuova legislatura non possa porvi rimedio…è quello che mi auguro con tutto il cuore…è l’unico pensiero che mi fa perseverare nella mia impresa!!!!
qui penso si tratti solo di un po d’amore e rispetto per il prossimo, non è vero che gli italiano pensano solo al lavoro in giacca e cravatta o con le mani pulite, ho amici che da anni lavorano e sudano 8 ore in fabbrica ed ogni fine mese sono preoccupati per il loro futuro… e da anni hanno le unghie nere!!!!!
In italia c’è gente DISPERATA che accetta di lavorare in nero senza garanzie per il futuro! o accetta di prendere dei contratti di Me®da pur di tirare su due lire!!!!! e non è giusto!
Ciao beppe,ho 27 anni,io non ho un contratto a progetto, ma sono assunto con un contratto di apprendistato che durera 5 anni. Quindi a 29 anni sarò ancora un’apprendista (il lavoro che svolgo non l’ho potrebbe fare un’apprendista vero) con un stipendio di 800 euro al mese.
Questo contratto non prevede, per i primi tre giorni di mutua nessuna pagamento dello stipendio e in più dal quarto giorno in poi la giornate mi viene pagata al 50%.
Gli straordinari non vengono previsti, quindi se il capo mi chiede di fermarmi, lo devo fare e in più non vengo pagato…..quindi cornuto e mazziato….!!!!
Qui invece di andare avanti e migliorare la situazioni dei lavoratori….si torna indietro come i gamberi!
Ciao sei una grande.
Caro beppe. Sono una ragazza di 21 anni,o lavorato da maggio del 2005 al 15/2/2005 in un call center ove si vendevano prodotti telecom del tronchetto nazionale, ero stata assunta con uno di quei contratti truffa cosi detti a progetto a cinque euro lora,sono stata licenziata senza motivo dopo nove mesi di vera schiavitu,da premettere che il contratto a progetto non e mai stato messo in essere dall’azienda, perche io avevo un orario fissato di sette ore al giorno per sei giorni settimanali e 24 giorni al mese, mentre il contratto a progetto prevede tuttaltra cosa.Queste vere e proprie baracche tirate su dal niente in mezzo al nulla,sono dei campi di concientramento con tanto di kapò che controllano gli schiavi incitandoli all’illegalita.Mi spiego meglio,questi kapò incitano cli schiavi ad imbrogliare gli utenti vendendogli i prodotti tel tronchetto,raccontandogli un muccio di fandonie per invogliarli al l’aquisto,se alla fine della giornata non riuscivano a vendere un tot di prodotti erano licenziati e sostituiti il giorno dopo con altri giovani. In nove mesi o visto passare centinaia di ragazzi piu onesti di me che erano cacciati perche non riuscivano ad imbrogliare gli utenti.La pressione psicologica e insopportabile,basta pensare che ad ogni turno ci guardavamo stralunati attendendo dall’azienda chi dovesse essere cacciato, piu volte ci siamo rivolti ai sindacati ma la risposta erano le prole di maroni, tra poco o nulla meglio poco. saluti a tutti Sabrina
Ciao Beppe,
grazie per il tuo interessamento a noi Cococo cocopro cocoqui e chicchirichi…
La situazione è drammatica.
Io ho quasi 29 anni. Mi sono laureata 3 anni fa e da allora lavoro per lo stesso ente e almeno il mio lavoro è attinente alla mia laurea. Per i primi nove mesi di lavoro non ho visto un quattrino…(giustamente…perchè bisogna attendere che il progetto sia finito), quindi ho campato d’aria. Adesso prendo lo stipendio ogni due mesi…forse. Sperando che non se ne dimentichino e non sapendo mai quale sarà la cifra (che comunque viaggia attorno ai 6/700 euro al mese). Conclusione: si vive in un costante stato d’ansia, nella totale impossibilità di pianificare la più piccola cavolata. Niente macchina e di andare a convivere non se ne parla. Devo fare un secondo lavoro in nero che mi toglie gli unici due giorni liberi. Che spettacolo! E ti dirò che quasi quasi, rispetto ad altri, mi ritengo anche fortunata…
Grazie dell’ascolto
Laura
Sono stato assunto con un contratto di 36 mesi per 700 euro al mese, si dico bene, 700 euro per 3 anni!!!!
Quando potrò sposarmi, avere un figlio?
Grazie Biagi e grazie Berlusconi.
NONONONO….assolutamente NO…!
Non fate l’errore di dare SOLO al mercato che non tira la colpa di quanto accade.
E’ una verita’ sacrosanta che la classe imprenditoriale attuale e’ una schifo, sono solo capaci di bruciare il terreno dove passano senza produrre nulla di veramente valido e duraturo nel tempo ma il problema sta’ nella natura intrinseca del “DATORE DI LAVORO”, un personaggio che TENDE a farsi i propri interessi e se gliene dai modo, per perseguire questo suo unico scopo divita, utilizzera’ QULSIASI MEZZO…quindi va’ CONTROLLATO e LIMITATO nelle sua azioni o,fatalmente, il lavoratore ne paghera’ le conseguenze.
A voi pare che si stia lavorando in questa direzione? A me pare di no, semmai ci si muove per fare l’esatto opposto.
Contro certa gente o si usano i forconi (meglio una bella randellata sui maroni…) oppure delle leggi CHIARE e DI MISURA! Non puoi condannarli a 1000 euro d’ammenda dopo aver sfruttato per anni della povera gente…li devi MASSACRARE! e non LA DITTA ma il CAPO…colui che intasca i soldi e se li conserva nelle isolette felici…i paradisi fiscali, quelli tanto cari al NANO PELATO IMBOSCATORE, un IMPRENDITORE che qualche mentecatto ha votato!Qualche? no…non bastano i QUALCHE per eleggere uno…ci vogliono PARECCHI “qualche”.
Come direbbe un noto comico savonese…C…TEVI in mano e prendetevi a schiaffi!
ECCO FEDERICO ALDROVANDI, LA POLIZIA SOSTIENE CHE SI SIA SUICIDATO.
http://federicoaldrovandi.blog.kataweb.it/
Per favore Beppe fai un posticino x questa vicenda. Gli assassini in galera, chiunque essi siano.
Secondo me il discorso sull’occupazione va affrontato all’origine, ossia nelle ragioni per cui non c’è spinta o meglio possibilità da parte delle imprese di assumere personale a tempo indeterminato. Il problema non è solo dei lavoratori non laureati, ma anche di quelli laureati, che volendo mettere a frutto gli insegnamenti universitari si trovano di fronte ad un vero e proprio dramma, tipico di una economia come quella italiana, il dramma di non riuscire a trovare uno sbocco economicamente valido a quanto appreso ed esercitato in ambito universitario. Se sono gli stessi impreditori del futuro a non riuscire a costruirsi un lavoro, basato sulle proprie aspirazioni e capacità, come si può sperare che si creino posti di lavoro stabili, fra l’altro nel nostro paese, luogo in cui persone come il ‘tronchetto’ o come (più in piccolo) Ricucci sono recensite (da loro stessi) come grossi imprenditori e finanzieri creatori di nuove ricchezze da redistribuire. Il lavoro da dare alla gente non si crea dal nulla (se non con le guerre), in Italia (colonia anglosassone) non si possono creare posti di lavoro che non esistono. Nell’era dell’incertezza e della conoscenza, in una nazione come la nostra (governata da ladri incapaci, con una scuola che più che formarti e darti conoscenza in tempi accettabili punta a svuotarti per bene le tasche e ad anteporre il raccomandato al meritevole, con un debito pubblico mortificante per ogni cittadino nato o concepito (clandestini inclusi), con un tessuto di piccole e medie imprese (peraltro in profonda crisi) concentrate tutte in uno spicchio del Paese (che fra l’altro si scinderebbe volentieri dal resto), con l’impossibilità di investire in Ricerca e Sviluppo, con un fastidio congenito verso i “cervelli”, con l’icertezza del Diritto, anzi con la certezza che chi ha fatto la legge è un delinquente) la legge Biagi è purtroppo solo la punta dell’iceberg.
Ciao Beppe!
Ecco a voi un’esperienza dall’estero.
I ho 29 anni e sono in Irlanda da 8 mesi.Quando ho finito le superiori (diploma in elettronica e telecomunicazioni) ho fatto due di corsi gratuti alla regione per entrare nel ramo dell’informatica.Appena finito sono stato chiamato a lavorare presso una compagnia con un contratto cococo.Io rinuncia ad un’assunzione a tempo indeterminato per un contratto a termine più remunerativo.Fatto sta che comincia la mia carriera da precario,ma volutamente.Dopo tre anni il mio stipendio raddoppiò.Poi però arrivò l’euro e l’europa. Le aziende cominciarono a dover risparmiare e lo facevano sulla qualità dei dipendenti e consulenti, in quanto ormai un neolaureato costa meno di un diplomato con un po’ di esperienza lavorativa. Fatto sta che il mio stipendio a gennaio dello scorso anno era lo stesso di quattro anni prima ma le mie spese erano quasi raddoppiate.Mi volevano anche assumere,ma il mio stipendio ne avrebbe molto risentito.Allora ho deciso di emigrare perche’ una delle cose buone dell’europa e’ che per lavorare all’estero non servono permessi.
Ora sto a Dublino, dove i cococo non esistono. Ho trovato un lavoro a tempo indeterminato dopo 4 mesi.Da quando sono in questa ditta (poco più di 3 mesi) 6 persone hanno lasciato il loro lavoro a tempo indeterminato anche non avendone un’altro a disposizione.Io guadagno il doppio che in Italia.
Adesso un po’ di domande.
1.Io decisi di non farmi assumere perchè io ne traevo vantaggio.Ma il mio vantaggio era la metà di quello che avevano le aziende.Allora perche’ di solito decide l’azienda che io debba essere precario?
2.Qui la flessibilità c’è più che in italia perchè la fa il dipendente che cambia lavoro per migliorare sempre, non il datore imponendogli di cambiare per ottenere LUI vantaggi economici.Servono davvero contratti di quel tipo per avere flessibilità?
3.Qui sono in pieno boom economico e potrebbero permettersi i cococo.Perchè non li fanno allora?
Grazie
Maurizio
Io non posso lamentarmi della paga.. non è il massimo ma un pelo sopra la media.. sono in gamba e mi sono sempre dato da fare.. il problema è la flessibilità.. sono “con partita IVA”.. ovvero un dipendente per quanto riguarda le cose brutte dei dipendenti ed un imprenditore per quanto riguarda le seccature degli imprenditore.. e le cose belel di nessuno dei due..
NOn rischio di perdere il lavoro per mie incapacità.. ma già altre volte anche pochi giorni fa alcuni “esterni” qui in banca sono stati cacciati per colpe degli intoccabili “interni”.. risultato? 32 anni.. spostato.. ma dal futuro sempre incerto..
Non dico nulla di nuovo e non so se i problemi della mia cattegoria nascano con la legge Biagi o ben prima. Sono un educatore professionale. Il mio lavoro, può svolgersi in convenzione diretta con un ente pubblico o tramite una cooperativa di servizi sociali. In entrambi i casi si lavora tramite co.co.pro.Difficilmente si trovano forme di contratto diverso.
Il fatto è che, parlando con chi lavora in questo settore ben prima di me e ben prima della legge biagi, ho scoperto che la situazione è sempre stata dettata dal precariato. Si viene “assunti” per un progetto finanziato da un ente pubblico. Si guadagna in base alle ore che si lavora. No ci sono ferie, malattia o tredicesime e, quando finisce il progetto (dopo uno,due o tre anni al massimo), si deve riinizare da capo. Ricercare un altro progetto così come quando si esce dall’università. Anche se si ha 40 o 50 anni. In più, i servizi che si riesce ad ottenere, spesso hanno un montante ore settimanale che, anche se pagato bene, non garantisce uno stipendio minimamente dignitoso, quindi bisogna cercare di ottenere due o meglio tre convenzioni. Ho pensato di cambiare settore in più di un’occasione, perchè, anche se la situazione è uguale ovunque, almeno altrove, esiste chi ha contratti “normali”.
Credo di aver detto tutto.
Massimo Sarigu
educatore professionale 🙂
Non dico nulla di nuovo e non so se i problemi della mia cattegoria nascano con la legge Biagi o ben prima. Sono un educatore professionale. Il mio lavoro, può svolgersi in convenzione diretta con un ente pubblico o tramite una cooperativa di servizi sociali. In entrambi i casi si lavora tramite co.co.pro.Difficilmente si trovano forme di contratto diverso.
Il fatto è che, parlando con chi lavora in questo settore ben prima di me e ben prima della legge biagi, ho scoperto che la situazione è sempre stata dettata dal precariato. Si viene “assunti” per un progetto finanziato da un ente pubblico. Si guadagna in base alle ore che si lavora. No ci sono ferie, malattia o tredicesime e, quando finisce il progetto (dopo uno,due o tre anni al massimo), si deve riinizare da capo. Ricercare un altro progetto così come quando si esce dall’università. Anche se si ha 40 o 50 anni. In più, i servizi che si riesce ad ottenere, spesso hanno un montante ore settimanale che, anche se pagato bene, non garantisce uno stipendio minimamente dignitoso, quindi bisogna cercare di ottenere due o meglio tre convenzioni. Ho pensato di cambiare settore in più di un’occasione, perchè, anche se la situazione è uguale ovunque, almeno altrove, esiste chi ha contratti “normali”.
Credo di aver detto tutto.
Massimo Sarigu
educatore professionale 🙂
SIGNORI E SIGNORE..RICORDIAMOCI CHI CI HA REGALATO L’EURO….CHE POI ABBIAMO NOI PAGATO L’EURO TAX..
TANTO FURBO CHE E PRODI..CI HA FATTO ENTRARE IN EUROPA..FACENDOCI PAGARE A NOI E INCHIPPETTANDOCI COL CAMBIO..
PERCHE’ NON ABBIAMO FATTO COME GLI INGLESI..CHE HANNO ASPETTATO PER L’EURO???
VOI DI SINISTRA CHE TANTO VOLETE CHE PRODI VADA AL GOVERNO….STIAMO TUTTI PAGANDO PER COLPA SUA E NON PER COLPA DI BERLUSCONI..
MA FOSSE L’UNICA COSA..HA FATTO IL MARCHIO CE..CHE I CINESI CI HANNO COPIATO…HA FATTO ENTRARE IN EUROPA PAESI ..TIPO SLOVENIA..CHE NON SANNO NEANCHE COSA SIA LA PAROLA EUROPA..GENTE CHE E ENTRATA IN EUROPA SOLO PER AVER SOLDI..
TANTO LUI E DI BOLOGNA ..SIAMO NOI A TRIESTE CHE APPENA CADONO I CONFINI..CI TROVIAMO UNA MEREA DI ZOTICONI IGNORANTI CHE VENGONO SOLO PER RUBARE E TORNARE A CASA SENZA I POSTI DI BLOCCO AL CONFINE…QUALCUNO HA DETTO CHE SE NON AVEVAMO L’EURO ..L’ITALIA SAREBBE CROLLATA PER COLPA DEI CIRIO E PARMALAT..
ANCHE PER QUESTO POSSIAMO RINGRAZIARE I GIUDICI AMICI DI PRODI..CHE ERANO TROPPO IMPEGNATI A TROVARE L’AGO NEL FIENILE DI BERLUSCONI..
E INTANTO CIRIO E PARMALAT FACEVANO QUEL CAZ..CHE VOLEVANO A NOSTRE SPESE..
SIETE PAZZI COMNISTI..STATE PRENDENDO IN GIRO ANCHE VOI STESSI…SPERO PER VOI CHE NON VINCA PRODI…
Non dico nulla di nuovo e non so se i problemi della mia cattegoria nascano con la legge Biagi o ben prima. Sono un educatore professionale. Il mio lavoro, può svolgersi in convenzione diretta con un ente pubblico o tramite una cooperativa di servizi sociali. In entrambi i casi si lavora tramite co.co.pro.Difficilmente si trovano forme di contratto diverso.
Il fatto è che, parlando con chi lavora in questo settore ben prima di me e ben prima della legge biagi, ho scoperto che la situazione è sempre stata dettata dal precariato. Si viene “assunti” per un progetto finanziato da un ente pubblico. Si guadagna in base alle ore che si lavora. No ci sono ferie, malattia o tredicesime e, quando finisce il progetto (dopo uno,due o tre anni al massimo), si deve riinizare da capo. Ricercare un altro progetto così come quando si esce dall’università. Anche se si ha 40 o 50 anni. In più, i servizi che si riesce ad ottenere, spesso hanno un montante ore settimanale che, anche se pagato bene, non garantisce uno stipendio minimamente dignitoso, quindi bisogna cercare di ottenere due o meglio tre convenzioni. Ho pensato di cambiare settore in più di un’occasione, perchè, anche se la situazione è uguale ovunque, almeno altrove, esiste chi ha contratti “normali”.
Credo di aver detto tutto.
Massimo Sarigu
educatore professionale 🙂
Concordo.
Ivano, ormai 24 anni.
Un diploma Classico (mi fossi fermato a quello elementare sarebbe stato meglio per quel che conta) e subito un tuffo nell’infinito baratro del precariato, per esigenza.
Prima Call Center, ovvero mal di gola e raffreddori cronici per 5,2 euro l’ora. Quando sei fortunato e ti chiamano. Poi la “svolta” (sempre all’interno della legge del Martire Santissimo, d’altronde le svolte vere si trovano solo sacrificando l’osso sacro, cosa auspicabile ma non sempre realizzabile) ovvero l’assunzione presso una stimata ditta (di cui ometto il nome) che lavora come consulente esterna per l’ENAV. Un anno di contratto secco (ma prima 4 mesi in nero, giusto per gradire ed aggiungere alla storia quel velo di tristezza tipico dei film di Polanski). Possibilità di carriera pari a 0. Per fare il lavoro di una scimmia, un’inserimento dati degno della più disumana catena di montaggio del primo Sig.Ford. 900 euro di retribuzione mensile, niente malattia, niente permessi retribuiti, NIENTE. 20 giorni di “ferie” l’anno (non che con questa retribuzione ci sia la possibilità di farle, le ferie, ma se in un anno ti becchi 3 volte l’influenza anziché solo 2 sono cavoli perché terminati quei 20 giorni le ulteriori assenze vengono detratte dallo stipendio 42,87 euro in meno per una giornata di 8h di lavoro) che sono anche una fortuna, non tutti le hanno, al call center non le avevo. Ma continuiamo.. 100km da percorrere (tra andata e ritorno per raggiungere il posto di lavoro), senza nessun rimborso benzina o buono pasto Praticamente, eliminate le spese rimani con una bella foglia di fico a coprire le tue vergogne! I sindacati non ti guardano nemmeno, perché la tua posizione è talmente misera che difficilmente pagherai 50 euro di adesione, e soprattutto in queste ditte i sindacati non esistono proprio e qualunque tentativo di introdurli è punito con la fantozziana CROCIFISSIONE in sala mensa. Se vuoi il biglietto dello spettacolo di Grillo al dopolavoro devi inviare emissari per ottenerlo, d’altronde tu sei un parassita
Inutile dire che non puoi comprare NIENTE perché con un contratto del genere non ti danno il finanziamento per comprare un frigorifero, figuriamoci una casa o una macchina
Di questo passo (io almeno) avrò la possibilità di metter su famiglia nel 2117, se tutto va bene. Anche perché con l’esperienza di lavoro da scimmia di cui posso far vanto sul curriculum, giusto al circo possono assumermi. Ma al circo non avrei comunque problemi, con 6 anni alle spalle di PRECARIATO in equilibrio sulla fune.. Ho un futuro assicurato come trapezista (Capito Moira??).
La cosa più “divertente” di tutto ciò è che l’azienda (ENAV) paga alla ditta di consulenza esterna per ognuna di noi scimmie l’iperbolica somma di OLTRE 200euro AL GIORNO(quando potrebbero pagarmi meno della metà di quella somma e sfruttarmi per lavori per cui sono qualificato), di cui noi percepiamo meno di 1/5. E il resto? Io lo so, lo vedo dove va a finire. Se comunque quanto detto dovesse essermi fatale, invito il Sig.Grillo ad adottarmi ed a provvedere per me.. In caso contrario, pubblico qui le mie ultime volontà: voglio un treppiedi di criptonite da sfracellare in fronte (previa rasatura della folta chioma da Sansone) all’Ultracorpo Onnipresente, chissà che possa avere qualche effetto (forse mi preoccupo invano, d’altronde in Italia siamo «percentualmente al livello più basso di disoccupazione»)..
Chiedo perdono per eventuali errori, ma scrivo nei 15 minuti di pausa che separano il primo lavoro (la scimmia) dal secondo (in nero) che mi porta a totalizzare la bellezza di 14 ore giornaliere di lavoro (con un versamento del 15% del primo stipendio per i contributi che mi consentirà ad 80anni, forse, di prendere 50 euro di pensione al mese). Purtroppo ho un vizio costoso: dopo il pranzo ESIGO PURE la cena. Confido di disintossicarmi al prima, chiederò consulenza al dietologo di Pannella.
Un Arcistufo
Ivano Nerini,
Scimmia a Tempo Determinato.
PS:
Mi sembra talmente utopistico parlare di Tredicesima e Quattordicesima che ho dimenticato di dire che, OVVIAMENTE, le mensilità sono 12 e te le pagano PURE il mese successivo a quello di lavoro (A fine marzo ti pagano il lavoro di febbraio….)!
è morto Marcinkus il “BANCHIERE DI DIO” …
Scusate ma qual’è la differenza tra lo sfruttamento della prostituzione e quello del lavoro schiavo? E’ il lavoro schiavo una forma di prostituzione o no? L’ unica differenza per me è il tipo di prestazione lavorativa, per il resto è tutto uguale.
Ecco la mia, fresca fresca!!!
Rispondo a un’inserzione, breve colloquio telefonico, ricercano operatori cad per digitalizzazione (trasformazione di un documento cartaceo in documento digitale) di impianti telecom di fibre ottiche: telecom da il lavoro in appalto a due service che, presso gli uffici della sirti di roma, dovranno lavorare con un software sviluppato da una softwarehouse romana, l’unico al mondo (giuro) in cui non esiste il tasto “annulla”, lentissimo perchè in remoto e perchè i file (trattandosi di cartografie) sono pesantissimi; lavoro snervante, 8 ore al giorno, contratto co. co. pro. di 15 giorni (cosiddetti di prova) a 25 euro (lordi) al giorno (chissà perchè il concetto di “netto” sembra essere astratto), quindi, a conti fatti 3,125 euro l’ora (lordi, sporchi, schifosi)!!! ultimo giorno di prova (ven 17 febb. 2006) il titolare, dopo aver promesso un anno di lavoro almeno, a 50 euro al giorno (sporchi) dopo aver invitato uno di noi a venire fin da taranto e cercare casa a roma perchè “il lavoro era garantito”, ci rassegna un bel calcio in culo dicendo che non ha più i soldi necessari per andare avanti col progetto. A voi i commenti!!!!!
Non ho mai sentito parlare in questo blog così tanto di Catania,la mia città,come in questa occasione.La ragione la intuisco facilmente visto che il tema di cui si parla riguarda lo sfruttamento dei lavoratori,quindi voglio parlarvi un pò della mia città.
A Catania “lavorano tutti” e stanno tutti bene.Naturalmente non è vero,Catania è la capitale dello sfruttamento dei lavoratori,il lavoro in nero è talmente diffuso che ha pure limitato i problemi del nuovo precariato,e qui ecco che si presenta il paradosso:è il lavoro in nero a smorzare gli effetti negativi della riforma biagi perchè “fortunatamente” i datori di lavoro della mia città piccoliimprenditoriMAFIAconniventi preferiscono ancora far lavorare in nero la gente visto che per “lo stato” non vogliono esistere e le condizioni del lavoro in nero sono più vantaggiose di quelle della riforma biagi.Nella prassi da queste parti il lavoro in nero garantisce un fisso mensile zero tasse zero contributi,che per alcuni è un vantaggio,e se ti capita di non lavorare un paio di giorni al mese per questioni di salute il salario fisso non cambia.
Risultati?
LA maggior parte degli sfruttati invece di sentirsi schiavizzata si sente furba ed è felice della propria condizione.Chi vuole lavorare ed avere una copertura dei propri diritti invece è costretto ad emigrare.
Per quanto riguarda i buoni posti di lavoro a tempo indeterminato è ovvio che quelli sono un esclusivo appannaggio dei raccomandati di tutte le risme:dai figli dei giudici ai nipoti dei mafiosi godono tutti dei medesimi favoritismi.
Gentilissimo Beppe,
dallo scorso anno sono ricercatrice, dopo più di dieci anni di precariato grazie a borse ed assegni di studio. Lo sanno i politici quanto guadagna un giovane ricercatore? Poco più di mille e cento euro al mese! E poi si parla di denatalità dell’Italia e del perché le donne non hanno più figli. Dovrebbero spiegarmi come mantenerlo un figlio con 1100 euro al mese!
Racconterò la storia di mio fratello perchè io sono ancora uno di quelli che ha avuto CULO a trovare lavoro prima che questa banda di IMPRESENTABILI creasse il disastro sociale che ha creato. Lui è più giovane di me. Quindi se l’è presa tutta l’in..lata com milioni di ragazzi/e in questa repubblica. Ha 27 anni, non è laureato anzi, non è nemmeno diplomato…e bhè! Ha voglia di lavorare ma ha anche voglia di vivere! In questi anni ha cambiato forse 20 lavori e nel frattempo i nostri genitori si sono separati…Quindiper farla breve la casa “di famiglia” va divisa tra i coniugi e a lui piacerebbe tanto farsi la sua vita, la sua casa e tutto quello che di minimo si possa fare in una esistenza. Ma come c…o fa!!! Gli rinnovano i vari lavori delle balle ormai settimanalmente!! Trova tutti posti in ste c…o di cooperative che si puppano la quota associativa dai dipendenti e poi falliscono al ritmo di una alla settimana…E’ già successo infatti che lavorava in un posto e aspettava lo stipendio di 1 MESE da quello che era già fallito!! Ormai è alla disperazione, non crede più in nessuno, nel futuro ZERO, vede solo MERDA! I suoi problemi sono i problemi miei e dei miei genitori e cosi per milioni di persone. Che stron..ata! Hanno dato la possibilità alle imprese di fare quello che volevano ma c…o se vai in banca a chiedere un mutuo le regole sono sempre le stesse, anzi. Anche un bambino capirebbe che non si può far viaggiare l’economia in un senso e il lavoro in quello opposto…volete il contratto di lavoro si rinnovi di settimana in settimana? Perfetto! Allora fate in modo che le banche e tutti quelli che danno credito la SMETTANO di chiedere GARANZIE!! Che c…o ti devo garantire…ti garantisco che NON TE LI RIDO’!! Caro Beppe, sai cosa si prova a sentire tuo fratello che ti chiede sempre se “conosci qualcuno” e lo stesso mia madre per lui. NO, NOI NON CONOSCIAMO NESSUNO!! E ALLORA?? Eccola, la legge Biagi, l’Italia…tutte stronzate, Siamo uno schaivo dell’altro!
Ne riparleremo tra una trentina d’anni, quando noi poveri co.co.co./co.co.pro. andremo in pensione, allora li si che ci sarà da ridere… consiglio a tutti di farsi il fondo pensionistico pallotta, 100 euro al mese sotto la fantastica mattonella!!!
Cari ragazzi che avete scritto fin qui e che scriverete ancora,ho già scritto della mia situazione, ma voglio ripermi.Dipendente della più grande azienda di TLC,la Italtel a partecipazione statale, di proprietà della telecom(prima SIP) che chiudeva ogni anno con buoni utili e con fabbriche a Milano,Aquila,S.M.Capua Vetere, Carini, con migliaia di dipendenti in tutto il territorio,nel 2001 fu privatizzata e venduta a Mutti, che nel giro di due anni l’ha portata al fallimento. Sono spariti anche i TFR e oggi siamo in una situazione Kafkiana per quanto riguarda le cause di lavoro per ottenere almeno lo stesso TFR.Molti di noi, specie al sud, con la riforma delle pensioni e con lo “scalone” non hanno più neanche la speranza di andare in pensione prima dei 65 anni;insomma un casino.
Eppure non posso fare a meno di soffrire per la tragica situazione di tantissimi, troppi ragazzi ai quali è di fatto precluso il futuro.Chi è precario sul lavoro diventa precario anche nella vita, e questo è un delitto che non può restare impunito.
Biagi non c’entra niente con questa applicazione, il suo libro bianco era ben diverso da quello che poi è stato fatto diventare, credetemi io l’ho letto.
E a tutti gli pseudo imprenditori che pur di difendere l’indifendibile scrivono enormi cazzate contro il lavoro dipendente, voglio ricordare che se i consumi che oggi sono preclusi ad intere generazioni per via del precariato, non tornano ad essere fruibili dal mercato, anche per gli imprenditori saranno,anzi già lo sono, tempi durissimi.
E soprattutto basta sentire dire che il poco è meglio di niente, perchè queste coglionerie vengono di solito sostenute da chi ha tanto, anche troppo, vero Tremonti, Brunetta,Baldassarre Sacconi?
Forza ragazzi, io faccio il tifo per voi, e per chi si è proposto di abolire questa famigerata legge.
Ciao
Francesco
OGNI TANTO C’HAI RAGIONE PURE TU !!! QUOTO !!!!!
Caro Beppe.Sono una ragazza di 21 anni,o lavorato da maggio 2005 al 15/2/2006 in un call center, ove si vendono prodotti telecom del tronchetto nazionale, ero stata assunta con uno di quei contratti truffa cosi detti a progetto a cinque euro lora, sono stata licenziata senza alcun motivo dopo nove mesi di vera schiavitu’, da premettere che il contratto a progetto non e mai stato messo in essere dall’azienda perche io avevo un orario stabilito di sette ore giornaliere per sei giorni settimanali e ventiquattro giorni mensili, mentre il contratto a progetto prevede tuttaltra cosa.Queste vere e proprie baracche tirate su dal niente in mezzo al nulla,sono dei campi di concentramento con tanto di kapò che controllano i lavoratori incitandoli all’ilegalita. Mi spiego meglio,questi kapò incitano gli schiavi ad imbrogliare gli utenti vendendogli i prodotti del tronchetto,raccontandoli un mucchio di fandonie per costringere gli utenti al l’aquisto,se alla fine della giornata non riuscivano a vendere un tot di prodotti erano licenziati sostituendoli il giorno dopo con altri giovani. In nove mesi o visto passare centinaia di ragazzi piu onesti di me che sono stati cacciati via perche non riuscivano ad imbrogliare gli utenti. La pressione psicologica e insopportabile,basta pensare che ad ogni turno ci guardavamo stralunati attendendo dall’azienda chi dovesse essere cacciato, piu volte ci siamo rivolte ai sindacati, ma la risposta era con le parole di Maroni, tra poco o nulla meglio poco.Ora da quando sono stata licenziata dormo piu tranquilla, e riesco di nuovo a guardarmi allo specchio anche se ci voranno mesi prima che mi rimetta conpletamente.Caro beppe tra il meglio poco che nulla,da oggi o scelto il nulla. ciao a tutti, Sabrina.
Ieri ho visto da Giuliano Ferrara un certo Professore Luca Rindolfi che presentava la sua teoria sulla parziale realizzazione del contratto agli italiani di Berlusconi(61 %). Mi ha fatto venire un´idea. Ho appena finito un dottorato di ricerca, sono occupata con due contratti a tempo determinato presso due università a Roma e con un altro presso un istituto di cultura. Pago 800 Euro di affitto mensile potrei quindi suggerire alla mia padrona di casa di pagarle 61% del contratto e abbassarmi l´orario al Goethe di 39% – per posticipare l´imminente crollo fisico (secondo il motto 61% è già qc.). Sono tedesca e se Berlusconi dovesse vincere, tornerei presto nel mio paese, dove si paga la gente ancora decentemente per un lavoro decente con contratti che non opprimono la gente in un continuo stato di schiavitù professionale. Mi stupiscono quei accademici che si rendono complici di un conduttore televisivo che è prima di tutto un dipendente di Berlusconi stesso e un sostenitore di un governo indecente.
Il 31 dicembre è finito il mio contratto (interinale) che da circa un anno e mezzo mi rinnovavano 3 mesi alla volta.Adesso sono disoccupata,passo le mie giornate a stampare curriculum,ricercare indirizzi dove poterli spedire,spendo un sacco di soldi per buste,francobolli,cartucce di inchiostro… Ho già spedito montagne di domande ma nessuno si è fatto sentire.E piano piano sto spendendo quei pochissimi soldi che avevo messo da parte.Ho 25 anni e quando qualcuno mi parla di matrimonio,famiglia,casa…mi viene proprio da ridere!
D O M A N D O N A:
__________________
L’abolizione della proprietà privata dei soli mezzi di produzione (quindi non della casa, dell’auto ecc… ma solo dei mezzi di produzione) è una proposta che vi fa proprio schifo?
Se vi sentite offesi scusatemi.
no, non mi sento offeso, ma tu cambia spacciatore
eh..
dove sono le avanguardie rivoluzionarie?
Fa schifo perché la proprietà pubblica verrebbe gestita dai politici, sicuramente in modo non collettivo!
Immagina Schifani amministratore delegato della FIAT… (Punto di sospensione, anzi di sospiro.)
MIA MOGLIE E’ DA 10 ANNI CHE LAVORA A CONTRATTO DETERMINATO, IN POCHE PAROLE LAVORA 7-8 MESI L’ANNO, CONTRIBUTI + O – UN CAZZO
PER GLI SCORREGGIONI AL GOVERNO RISULTA COME 3-4 POSTI IN PIU’ DI LAVORO NELLE LORO STATISTICHE (U.S.A.?), IN PRATICA E’ DISOCCUPATA, MALATTIA NIENTE ,FERIE NISBA ETC ETC.
LA BEFFA E’ CHE QUANDO VADO A FARE IL 730 PER RECUPERARE 4 SPICCIOLI PER LE SPESE MEDICHE E L’ASSICURAZIONE , RISULTA CHE DEVO PAGARE UN PACCO DI TASSE PERCHE’ LEI RISULTA CON 3 O 4 MOD.101, MAGARI DELLA DURATA DI 1 MESE O ANCHE DI 4 ORE SOLTANTO(E’ CAPITATO,AUCHAN VIMODRONE)
E COSI’ DOPO CHE MI FOTTONO I SOLDI IN BUSTA PER TUTTO L’ANNO, MI SI INCHIAPPETTANO PURE A GIUGNO….. DAL LORO PUNTO DI VISTA LA LEGGE BIAGI PARE OTTIMA.
IO AVREI UNA SOLUZIONE, MA SE SCRIVO QUALE MAGARI MI ARRESTANO……………….
caro Claudio,
la tua soluzione e’ molto probabilmente molto simile alla mia. E il punto della massa critica e’ vicino.
Sono laureato, ho quarant’anni. Ho sempre lavorato come autonomo e ho avuto una mia ditta che ho chiuso nel 2003. Il re-inserimento nel mondo del lavoro è stato possibile solo con un contratto co.co.co. (poi co.co.pro). Guadagno 1.200 Euro netti al mese. Rispetto a molti di voi sono un privilegiato, anche se non faccio una bella vita. La flessibilità è asimmetrica: i lavoratori sono tanto flessibili quanto le aziende e lo stato sono rigidi. Le aziende vogliono poter contare su manodopera flessibile (precaria), molto specializzata, motivata, disponibile, fedele all’azienda e soprattutto a basso costo! Questo atteggiamento è indicativo di una mentalità imprenditoriale retriva, stracciona e perdente.
Per poter maturare la pensione occorre avere almeno cinque anni di versamenti, ma questi non possono essere ricongiunti con (eventuali) altri versamenti (p. es. da contratto a tempo indeterminato). Ciò significa che al momento del pensionamento il lavoratore può trovarsi ad avere due pensioni (esigue) erogate da fondi distinti. Un altro luminoso esempio di flessibilità asimmetrica! Inoltre, quand’anche il lavoratore giungesse alla agognata pensione, il trattamento sarebbe pari all’incirca al 25% dello stipendio! Conosco l’obiezione: fatti una pensione integrativa. Rispondo: e con che cosa me la pago?
Faccio qualche modesta proposta:
1. I salari del lavoro flessibile non devono, per legge, essere inferiori a quelli previsti per la stessa posizione dal contratto nazionale maggiorato del 30-40%.
2. Aumentare i contributi INPS a carico delle aziende e congiunzione dei versamenti fino a garantire una pensione adeguata (50% dello stipendio).
3. Creazione di un fondo speciale per indennità di disoccupazione finanziato dallo stato e dalle aziende.
4. Eliminazione delle 50 (?) tipologie di contratti atipici e riconoscimento delle condizioni e dei diritti minimi per tutti i lavoratori.
Saluti a tutti.
Luigi
per alessandro abate.
Credo che tu abbia bisogno di cure psichiatriche urgenti ed i moderatori del blog di una strigliata da parte di Grillo.
A parte il fatto che il dott. biagi non ha fatto nessuna legge, ma ha presentato degli studi ai parlamentari che successivamente hanno elaborato traendone una pessima legge, e quindi la responsabilita’ della stessa è del parlamento, chiunque abbia la responsabilità della legge può essere democraticamente rimandato a casa ma non è accettabile che si possa scrivere quanto scritto da un fanatico istigatore alla delinquenza come alessandro abate.
Così si corre il rischio che il blog venga chiuso con grande soddisfazione dei provocatori.
La mia storia in realtà inizia con quella di mio padre prima e di mio zio poi.
A mio padre, 55 anni nell’85, dipendente fiat venne proposto il prepensionamento, c’era un calo di lavoro dicevano e qualcuno doveva starsene a casa, come contropartita gli sarebbero spettati gli stipendi degli anni mancanti alla pensione più un indennizzo, in totale circa 80.000.000 di lire, lui accettò e si beccò i quattrini con i quali poté comunque continuare a sfamare 3 figli.
Mio zio licenziato senza giusta causa nel 1987, fece lui causa alla fiat e dopo molti anni si beccò tutti gli stipendi che avrebbe percepito più altri indennizzi per un totale di 500.000.000 milioni di lire.
Ora veniamo a me operaio specializzato vengo licenziato, perché mi si dice non c’è più molto lavoro vado dai sindacati per chiedere quali sono i miei diritti e mi dicono che mi spettano 2,5 mensilità quale indennizzo per un totale di 3.000 euro ovvero poco meno di 6.000.000 di lire.
Questi sono i numeri e i dati di fatto, ognuno è in grado di capire a chi conviene la nuova situazione della tutela dei diritti dei lavoratori.
Se avessi figli da sfamare li porterei (con la fame) a casa dei signori segretari di partito che dichiarano le cose migliorate dopo l’approvazione della legge Biagi, ma fortunatamente non ho figli, perché il precariato, la sottoccupazione e gli stipendi ridicoli in confronto del reale costo della vita, per esempio il costo di un affitto di una casa decente per ospitare una famiglia, me lo hanno fino ad oggi impedito, nonostante oggi possa contare su un altrettanto ridicolo aiuto alla maternità di euro 1.000.
Bene signori segretari di partito se Grillo riuscirà a pubblicare quel volume e qualcuno di voi leggerà queste righe vada a leggersi la Costituzione Italiana e si faccia un proprio elenco di articoli che vengono sistematicamente da voi, rappresentanti della Repubblica Italiana, elusi e dimenticati, poi faccia per bene i compiti a casa e inizi a stilare un elenco di interventi concreti e realmente utili alla popolazione, se proprio non ci riesce si faccia pure aiutare da un cittadino qualunque con del sale in zucca.
Beppe, il 18 ero al palalottomatica… strepitoso!
oggi invece ho visto prodi in TV, su retequattro… che tristezza!!!! ma chi è? ma capisce o no cosa gli viene chiesto? non è possibile, non voglio crederci, sarebbe lui il nostro campione?… a posto… Dio ce la mandi buona… che tristezza
Carissimo,
Luca mi trovo anch’io nella tua stessa situazione…vorrei però aggiungere che poichè il signore mi ha dato (spero sia così ) la grande fortuna di poter generare mi trovo a dover scegliere tra lavorare e mettere al mondo un figlio perchè essendo precaria so bene che una gravidanza potrebbe compromettere tutto quello che ho fatto sino ad ora…
Ogni giorno, però, mi chiedo se ne vale la pena…spero che il prossimo governo possa dare anche alle co.co.pro. l’opportunità di mettere al mondo un figlio!!
Ce la faremo????
In bocca al lupo a tutti.
Grazie Beppe!!!
@ Nicola Cardinale 21.02.06 16:00 |
Non che, con questo tuo consiglio, hai aggiunto qualche sassolino in più nel mio “sacco della speranza” che seppur giovane è già logoro e bucato.
Ho una laurea in economia e due master. Ho iniziato a lavorare 5 anni fa con un co.co.co.. Oggi ho, nella stessa azienda, un co.co.pro. che mi viene rinnovato ogni tre mesi. Progetto di sposarmi e il viaggio di nozze lo farò nelle vacanze di natale perchè non posso assentarmi durante l’anno. Per lo stesso motivo mi sposo di sabato e il lunedì successivo sarò in ufficio.
Non posso progettare di avere figli perchè anche il mio fidanzato ha lo stesso tipo di contratto e con un solo stipendio già in due non ce la si fa.
Ma non posso neanche prendermela con l’azienda, di cui tengo la contabilità, perchè i costi di un’assunzione sarebbero eccessivi e, vista la precarietà del lavoro anche per l’azienda stessa, non è pensabile un tipo di contratto diverso. Mando curricula da oltre 3 anni per cercare stabilità altrove e quando faccio colloqui mi viene chiesto se ho intenzione di avere figli…io voglio dei figli, non posso nasconderlo, ma non posso nemmeno aspettare l’età della pensione per farli!
penso di aver battuto ogni record e di poter finire sull guinnes dei primati, mi hanno proposto un contratto a tempo determinato presso un’adecco immagginate un pò di quanti giorni!!!!!
2 dico due miserabili giorni
e che ca@@o!!!secondo voi cosa avrei dovuto fare?
per telefono gli ho risposto cosi:
PRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRRR
UN PERNACCHIONE COME QUELLI CHE FACEVA TOTO’
Avete rovinato il nostro futuro! La vostra generazione ha depredato e i nati dal ’70 in poi pagheranno. Questa legge è il vostro jolly che vi giocate per salvare il salvabile. Voglio avere una famiglia, dei figli, una casa e forse non potrò a causa vostra….bastardi!
basoli giovanni/Marina Mazzoni ##@@
Quello che lei dice, riguardo agli uffici postali è in parte vero, negli ultimi due anni infatti tali uffici sono stati aggravati di notevoli incombenze. Le poste che sono state trasformate in un ibrido tra banca, assicurazione, società di investimenti hanno però mantenuto i vecchi organici di persone con una scarsa formazione culturale e lavorativa che non riescono a seguire l’innovazione e tecnologica e lavorativa, essendo abituati ad un tipo di lavoro più che altro di concetto e senza le attuali pastoie tipiche delle aziende private cioè i budget.
Signora Marina hai sollevato quello che è il più importante problema del mercato del lavoro e cioè la scuola, altro segmento statale dove hanno attecchito le radici di numerosissimi dipendenti incompetenti, improduttivi, incapaci.
La categoria docenti/professori/insegnanti italiana è secondo mè tra le peggiori in assoluto, ed in un momento come quello attuale in cui i nodi vengono al pettine sarebbe ora di RIFORMARE PROFONDAMENTE l’istruzione, trasformando radicalmente anche l’istituzione stessa della scuola che deve essere FORMATIVA E SPECIFICA, in modo che l’accesso al mondo del lavoro sia una cosa automatica che non necessita di CONTRATTI FORMAZIONE e via discorrendo.
Una scuola in cui i migliori vengono premiati con l’accesso diretto al lavoro, e dove venga insegnato un concetto di economia DINAMICA sconosciuto in Italia.
Chiara di Roma.
Ho iniziato la mia vita di precariato grazie all’invenzione dello STAGE (400 euro al mese ferie, straordianri e malattie non pagate)e da quanto mi dicono mi è andata pure bene!poi la promessa dell’assunzione ed eccomi qui INTERINALE. E poi comincieranno i mesi del “MI ASSUMONO O NO?” (perchè dopo 2 anni per un massimo totale di 4 rinnovi,l’interinale o viene assunto o a casa)oppure ancora peggio “MI FANNO STARE A CASA PER 15 GG E POI CHE SI INVENTANO?”. Intanto ho una casa, un affitto e tante cose da voler realizzarei…tipo comprare una CASA!!! l’ultima volta (tra le tante)che sono andata in una banca a sentire,il tipo dietro al suo bel tavolo, mi ha guardato, mi ha sorriso e mi ha detto “beh, però il suo contratto non ci da tanta garanzie figuriamoci poi se chiedessimo il 100per100 come vorrebbe lei”. Persone come me?! ma io d’altronde lavoro!ed anche tanto!e dove lo trovo un garante?e se mi danno solo l’80per100 il resto dove lo trovo?
e poi quello che mi da maggiormente fastidio è la consapevolezza che precario, interinale, stagista, collaboratore,etc sono sinonimo di “persona da sfruttare”.
tanta gente si prende la briga di giocare troppo spesso con il terrore che fa perdere il posto di lavoro.dove lavoro io funziona:”vabbè facciamolo fare agli interinali”
e poi magari un giorno mi piacerebbe anche mettere su famiglia ma il solo pensiero mi mette paura:fare la mamma in queste condizioni significa incombere nel rischio di non avere il prossimo rinnovo o non trovare un altro impiego facilmente.ma a me lavorare piace davvero tanto, mi ha sempre dato forti soddisfazioni.è impossibile rivendicare dei diritti che neanche la legge ci riconosce.certo ci sono sempre e comunque delle eccezioni…persone normali che ci trattano normalmente ed aziende che non sottomettono il precario ma le ingiustizie rimangono troppe…
@ Nicola Cardinale 21.02.06 16:00 |
In questo momento sto ascoltando il convegno di “Serge Latouche: PIL negativo e decrescita, siamo sulla buona strada?”.
Sono quasi commosso che le mie intuizione, pur se scomposte o semplicistiche, come qualcuno ha detto, sono in realtà una pre-forma di un concetto che sta nascendo in me in questi giorni (sai sono relativamente giovane (32 anni)), che converge “punto a punto” nelle parole di questo Economista ILLUMINATO !!!
Grazie Nicola, mi hai fatto un regalo immenso.
Eccomi qui, sono Stefania, laureata da 3 anni e mezzo(con 110 e lode)e disoccupata se non fosse per quel ridicolo e misero stipendio di quasi (e ribadisco quasi)300 euro mensili, visto che lavoro con contratto part time a scadenza annuale.
Fra le altre cose la sede lavorativa è a 30Km di distanza da casa mia;quindi tolti i soldi per la benzina, fatevi i conti voi!!!
Ho accettato questo lavoro perchè, non trovandone altro, mi permette di svolgere la mia professione che amo tanto (pedagogista). Diciamo che lo considero una forma di volontariato, la qual cosa non mi rende per niente felice anzi mi fa arrabbiare parecchio.
Pur non appartenendo alla schiera dei contratti a termine, mio marito (ingegnere informatico)lavora con la qualifica di aiuto programmatore (e credetemi non è che a lavoro tiene il mouse del capo)per uno stipendio di euro 950 mensile. Come riusciamo a campare, tolti i soldi per la casa? boh, me lo chiedo pure io!Qualcuno lassù ci ama.
Io penso che questo tipo di contratto è uno scandalo ,…ed è ancora più scandoloso che ci sia gente che dice che va tutto bene, che è aumentatato il tasso di occupazione,….ma questa gente dove vive?? Il fatto è che i giovani d’oggi (me compreso) sono purtroppo disposti anche a lavorare a 800 euro al mese senza alcun tipo di prospettiva e (in alcuni casi, tipo il mio) anche andandoci a perdere, pur di non rimanere a casa a non fare niente!
E questa riforma gioca proprio su questo,…sulla nostra disperazione!
Il fatto è che prima l’imprenditore rischiava,…se aveva bisogno di forza lavoro per incrementare il proprio business la doveva assumere, ….doveva, appunto, sostenere un rischio, come è giusto che sia! Ora….questo rischio è passato in capo al lavoratore,…è questo non è giusto!
E’ poi c’è gente che dice che va tutto bene, che i giovani sono contenti,…mah….ma dove vivono!
Spero che il nuovo governo abolisca radicalmente questa ennesima forma di sfruttamento!
Caro Beppe,
mi occupo di organizzazione aziendale e passo le mie giornate a parlare di “vantaggio competitivo” ai Manager delle varie aziende che visito cei settori più eterogenei.
Mi sono, ovviamente fatto un’idea sulla legge e soprattutto dell’applicazione che i manager ne fanno oggi.
Le aziende si trovano in una situazione dove devono cercare di recuperare terreno puntando anche su una riduzione del costo del lavoro. Vero ma assolutamente inutile quando si compete con paesi come la Cina che hanno un costo del lavoro di qualche cent/ora. I Manager di oggi non riscono a capire il cambiamento e che devono lavorare sull’innovazione tecnologica perchè, anche se si riesce ad abbassare il costo del lavoro, non potrà mai essere paragonabile al costo cinese.
e allora?
e allora trasformano e usano questi “contratti di plastica” della legge Biagi per ridurre lo stesso il costo del lavoro. è ovvio che manca la cultura manageriale e che la legge viene distorta per cercare flessibilità: ma le aziende non hanno bisogno di flessibilità. serve cutura, lo ripeto!
E i lavoratori? i lavoratori non hanno ancora capito che, anche se bevono il caffè con i loro colleghi, il contratto è molto diverso!
I lavoratori devono “svegliarsi” e continuare a cercare nuovi lavori con contratti decenti.
La legge, alla fine, si ritorcerà verso le aziende che non riusciranno a “tenersi” le persone! e dovranno tornare a contratti più seri. STA AL LAVORATORE DECIDERE! smettiamo di aspettare “la divina provvidenza”.
A cosa anbiva il sig Biagi con la sua legge? Non lo sapremo mai, sicuramente però sappiamo come viene interpretato in Italia il suo lavoro.
Grazie dello spazio che mi dai.
ciao beppe,
ti scrivo come se scrivessi ad un vecchio amico per raccontargli la mia situazione lavorativa, ecco: dopo una laurea in scienze politiche e 5000 lavori a contratto(mort…!!!) interinale e a termine, mi trovo ora a lavorare IN NERO da un anno in una agenzia immobiliare, dove i normali canoni lavorativi non si sa quali siano, la legge 626 sulla sicurezza sul luogo di lavoro ah ah ah non ne parliamo, il tutto dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19.30 compreso il sabato, quando non ci sono le lunghe, il tutto per 700 euro al mese dove pagato l’affitto di 400, mi dici come posso arrivare a fine mese? qui oramai viene offesa la dignità umana poichè i padroni sfruttano il fatto che hai BISOGNO di lavorare, e ti spremono fino all’osso per pochi miserabili euro quando loro guadagnano cifre da capogiro. Ti mando un abbraccio e spero di rivederti presto. Grazie per lo sfogo
Laurea + MSc. Durante le lezioni del Master lavorare a 5 euro l’ora (e come me tanti). Durante lo stage del master ho lavorato per una nota azienda alimentare r&d. 600 euro al mese per un progetto di Ricerca e sviluppo che gestivo da solo. Dopo 6 mesi mi hanno offerto un posto da operaio finché non trovavo niente di meglio. Ho deciso di fare l’operaio lo stesso ma in un altro posto, giusto perché per fare l’operaio allora lo faccio vicino casa. Ora sono all’estero a fare un dottorato che mi paga più di due volte che in Italia. Perché sarei dovuto rimanere? Volete saperla tutta? Quando mi hanno preso all’estero ho pensato ad un bell’insulto per tutti quelli che hanno fatto di tutto per umiliarmi quando cercavo lavoro in Italia. Mi sono sempre rifiutato di lavorare gratis perché per non prendere niente allora sto a casa mia a dormire. Secondo voi é giusto che un dottorando in Italia guadagni meno di chiunque altro, col rispetto per il chiunque altro? NO. Soprattutto perché i soldi che dovrebbero andare alle giovani menti vanno impiegate per fare favoritismi. BLEAH
SCUSATE:
trovo che abbia ragione l’amico che ha detto che impiegando metà del tempo per scrivere i post, avremmo potuto fare una proposta di legge.
NON VI PIACE la legge biagi? Organizzate una raccolta di firme per indire un referendum per la sua abrogazione!
Io personalmente sono a favore, ma capisco che altri non possono condividere il mio punto di vista.
E quindi, l’unic strada è un referendum, e vinca il migliore!
Adesso vi state preoccupando, ma per i diritti di milioni di persone che lavoravano e lavorano in ditte con meno di 15 dipendenti, licenziabili in qualsiasi momento, non vi preoccupate?
Antonio Amati
Altrochè se ce ne preoccupiamo! L’art 18 ti dice nulla???????
Personalmente ho votato per l’allargamneto dell’art 18 alle ditte con meno di 15 dipendenti.
Basat con questa assurda lotta garantiti contro meno garantiti, contro per nulla garantiti, lottiamo tutti insieme contro chi sfrutta il lavoro altrui !!!!
Sapete cosa penso che se un’uomo e’ una merda in vita non vedo perche’ lo si debba perdonare in morte…
Hanno sbagliato ad ammazzare Biagi, solo perche’ lo hanno fatto troppo tardi dovevano scoppiarlo prima che facesse quelle leggi del cazzo…
Alessandro Abate 21.02.06 14:54
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SI CONTINUA?
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Ma dove sono i collaboratori di Grillo che censurano magari un intervento perchè contiene un vaf……o ma permettono a questa immondizia di circolare ?
Sapete che esiste anche il reato di APOLOGIA DI REATO ?
ABBIATE ALMENO RISPETTO per i suoi familiari, cerchiamo di correggere questa legge che Berlusconi e Maroni hanno fatto 1 anno dopo la sua morte sfruttandone la memoria ma non scadiamo in questa barbarie.
Io il 27 di marzo parto e mi trasferisco a Brisbane in Australia con la mia ragazza, e mando affanculo tutti…bye bye
Buona fortuna Mattè a te e alla tua ragazza e, ad ogni modo,…..grazie e vaffanculo pure a te!!
…ma andate affanculo tutti quanti
A fare in culo vacci tu e l’Australia che è un posto di merda. Vai in Francia od in Austria se vuoi vivere in posti stupendi. Sei il solito italiano che crede negli stereotipi del cazzo: in america si sta bene, in australia è una figata…. Vai vai, che mi viene già da ridere.
LEGGE BIAGI ED ABOLIZIONE DELLA LEGGE 1369/60 SULL’INTERPOSIZIONE DI LAVORO
L’impero del lavoro nero, sommerso e precario domina l’Italia fin dagli anni sessanta, ovvero dall’entrata in scena della legge 1369, voluta per regolarizzare le famigerate cooperative di lavoro conosciute col termine di “Coree” ( perchè queste si innestavano entro le realtà delle periferie cittadine italiote sorte in relazione alla Legge Fanfani sulle Case Popolari ideate come vespai per la collocazione della massa di manodopera destinata NON solo alle industrie del nord…).Quella legge, già allora non modificò nulla ed il sottoscritto ne ha subito sulla propria pelle i deliranti risultati. Nel 1990 entravo a far parte di una ferale cooperativa che apparentemente sembrava in regola. L’apparenza scompariva quando dall’oggi al domani venivo cacciato letteralmente a calci dal luogo di lavoro dove “prestavo manovalanza”. Il termine ultimo è importante perchè la cooperativa funzionava proprio in questo modo: ovvero girava a conto terzi uomini a lei facenti parte, senza alcuna tutela, in spregio proprio della legge 1369 che lo vietava. Il verbo passato è altrettanto importante perchè quella legge, di fronte alla sostanziale realtà NERA ED INTERPOSTA italiota, veniva stralciata proprio con la legge Biagi che in questo modo, così come per le leggi sulla depenalizzazione del falso in bilancio, LEGALIZZA UNA PRATICA ILLECITA. La gravità della Legge Biagi non sta solo nella legalizzazione di una illegalità ma anche nell’impedire così, a chi viene cacciato a calci, di poter impugnare il licenziamento facendo leva sull’ex 1369. Il mio licenziamento era datato 1996, e seppur lavoratore in nero e senza prove, riuscivo, proprio in relazione alla 1369 ad impugnare il licenziamento arrivando quantomeno ad una transazione. Oggi, per tutti coloro che si ritrovano a lavorare in queste cooperative di interposizione, VE NE SONO A MIGLIAIA DAL SETTORE ALIMENTARE A QUELLO EDILIZIO, rimangono solo i calci…
Ciao Beppe
Ti parlo da ragazzo invalido, leggendo i vari posts, e soprattutto guardando la paga di molti, in alcuni casi che non arriva nemmeno a 500 , mi viene in mente, che a me come invalido lo stato mi offre, indipendentemente dalle mie qualità professionali, ( in fondo sono invalido, come dire non conto un cazzo, e se ti assumiamo ti facciamo un favore ), mi dava 200 al mese ( si chiama BORSA LAVORO ), viaggio trasporto escluso, ovvero a mio carico, io mi sono sempre rifiutato, dicendo che piuttosto che andare a lavorare per 200 al mese preferisco rimanere a casa e vivere con 600 di pensione. Invece un mio amico invalido pure lui ha accettato, e addirittura in una struttura per 200 si prendeva dei nomi, no? ti rendi conto?
Allora dico, se questa legge da sfruttamento fatevi assumere per 1 o 2 mesi, e appena ottenuta l’assunzione cacciateglielo in quel posto, andate in mutua, oppure lavorate poco!!!
Sono un operaio che lavora a Siena e riesco a guadagnare circa 1200 euro al mese (facendo più di 30 ore di straordinario), e mi ritengo abbastanza fortunato considerando che ho il contratto a tempo indeterminato, ma pensando al mio futuro di coppia ho dei seri dubbi considerando che la mia ragazza lavora part-time in un call-center per circa 400 euro mensili. A Siena il costo di una casa varia dai 4 ai 6000 euro al mq oppure per una casa da 60 mq gli affitti arrivano a superare gli 800 euro mensili; quindi facendo due conti in casa entrerebbero 1600 euro mensili e 800 andrebbero per un affitto o rata mutuo, restano 800 euro da cui togliere ancora cibo, lucegasacquatelefono, vestiti e auto. Se tutto va bene senza spese extra in 2 si potrebbe pure vivere o per meglio dire sopravvivere, ma se arrivasse il 3°? uno di cosa vive? con i mille euro per il primo fglio? mmmmmmh….. la vedo buia.
FORUM POLITICO SULLA TELEVISIONE
CENSURE, BUGIE DEI POLITICI, PAR CONDICIO VIOLATA
PARTECIPATE ANCHE VOI E FATE LE VOSTRE SEGNALAZIONI
http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=82841
LA REGISTRAZIONE E’ RAPIDISSIMA
Sono stanca di stare tra i precari ma ci sto e con dignità. ho 33 anni, una laurea in sociologia appesa alla parete in casa dei miei… una loro piccola vittoria!ho debuttato nel mondo del lavoro in un call center aprendo la partita IVA, poi come segretaria con contratto CO.CO.CO. tra l’altro non più rinnovato causa “crisi economica” (500 al mese per 40h settimanali). Altre piccole esperienze tanto per non pesare ai genitori. Nel frattempo ho preso il tesserino da pubblicista, perchè il mio sogno nel cassetto “era” fare la giornalista sportiva… Sono finita nel ristorante di un mio parente con contratto a progetto per 800. A questo punto ho deciso di fare il grande salto: vivere da sola, anzi, insieme a un’amica, pur non avendo le famose certezze ma un affitto non al passo dei tempi!Stanca di lavorare sempre e solo la sera ho dinuovo cambiato per lavorare in un negozio di abbigliamento come commessa, finalmente assunta ma part time: 25h a settimana per 600 non male!Ma abbastanza frustrata. Alcune sere arrotondavo nel ristorante. Ora mi trovo in una delle più grandi società di telecomunicazioni italiana.. nella speranza di essere assunta a tempo indeterminato. L’occasione mi è stata data da un amico di famiglia forse perchè mi è riconoscente di essere stata una brava baby-sitter per sua figlia, gli euri sono quelli della media 5,11 l’ora…contratto CO.CO.PRO. rinnovabile ogni 3 mesi per la fantastica cifra di 900 al mese, fortunata perché mi vengono retribuiti anche gli straordinari 5 l’ora..
Vorrei andarmene da questo paese…
Cecilia Dovolich
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
oggi lavoro in un teatro e, “grazie” alla mobilità di cui ero vittima due anni fa quando l’azienda per cui lavoravo ha miseramente chiuso, il mio contratto a termine si è trasformato a tempo indeterminato …. già, una gran botta di culo … ma qui dove mi trovo è un tour continuo di gente, un via vai che nemmeno per il corso di domenica pomeriggio si riesce a vedere … ragazzi molto giovani, neo laureti o quasi … brava gente, persone capaci …. arrivano con questi stramaledetti contratti co.co…. ecc. e rimangono qui dai 3 ai sei mesi …. allo scadere, per evitare di assumerli, vengono mandati via e ne vengono ripresi altri … ogni volta tutto da rifare …. non appena qualcuno, anche bravo, ha capito il lavoro e sta imparando ad andare avanti da solo, ecco qua che tutto riparte. una nuova faccia, ma le stesse spiegazioni, le stesse perdite di tempo per spiegare il funzionamento di ogni cosa, ogni volta bisogna essere in due a fare lo stesso lavoro, uno insegna e uno impara … un circolo continuo e inutile ….. nessuno nasce “imparato” ma … così non si fa esperienza di niente … non riusciamo a far crescere nessuno qua dentro …
è davvero uno scandalo …..
e io mi ritengo davvero molto fortunata con i miei scarsi 1.000 euro al mese e un mutuo di 430 euro sempre al mese … vivo con poco, ma vivo … anzi … sopravvivo…
O.T.: LIBERTA’ D’INFORMAZIONE IN ITALIA:
http://www.disinformazione.it/liberta_di_stampa.htm
…molto interessante. Come cambiano le cose viste da dentro e da fuori.
Perchè nessuno parla più di Echelon…
Echelon fa perdere appalti per milioni di euro a tutte quelle aziende che fanno concorrenza agli U.S.A.
NESSUNO DICE NIENTE…
anche le nostre istituzioni sono spiate non soltanto per via del telefono ma direttamente negli uffici…
le nostre ambasciate sono spiate, le nostre aziende…
nessuno ne parla (tranne alcune trasmissioni coraggiose francesi sul satellite)
Echelon non serve a spiare il terrorismo come ci vogliono far credere, ma serve solo per fare interessi delle multinazionali americane a discapito d’aziende concorrenti…
la N.S.A. (NATIONAL SECURITY AGENCY)
a sul libro paga 38’000 dipendenti, più della C.I.A. e del F.B.I. messi insieme.
la N.S.A. non si concentra sul terrorismo (la prova 11/9) ma in gran parte sul spionaggio industriale…
salve, vorrei ricordare che a tutti quei lavori co co co ,a progetto, ecc., si aggiungono i cosiddetti socio lavoratori delle cooperative, che non ricevono alcun utile a fine anno, con i contributi che ricevono avranno un pensione da fameeeee, sono pagati a ore,le ferie sono ridotte all’osso, le malattie coperte solo in parte, liquidazione parziale,ecc. ecc. senza poi specificare che chi lavora in una coop con un subappalto, il + delle volte non ha nemmeno queste minime garanzie, tanto non controlla nessuno. le leggi che applicano flessibilità in questo modo senza garantire il lavoratore, dovrebbero essere eliminate, i contratti si devono dividere solo in 2 tipi, determinato e indeterminato con le stesse garanzie salariali, semplicissimo e senza caos.
Ma di che precariato parlate?
In Italia c’è forte carenza in alcuni settori, tipo di infermieri, ma io ho sentito molte persone, tra cui alcuni miei amici, che a loro non piace, fare l’infermiere!!!
Conosco persone, che laureatosi nelle lauree toste,, tipo chimica industriale, hanno trovato lavoro dopo una settimana, ottimamente retribuito, e non li caccia nessuno!
Se uno non sa fare un tubo, pretende di scegliere pure il lavoro in giacca e cravatta, ma che pretendete?
Per fare l’infermiere ci vuole una forte vocazione/passione, lì si ha a che fare con esseri umani e non è cosa buona che si vada a fare l’infermiere se non si è decisamente vocati a questa che ritengo una missione.
si pretende che anche chi non si è laureato in chimica industriale abbia la stessa dignità del chimico industriale di cui parli tu. possa abitare da qualche parte. mangiare. divertirsi un poco e vestirsi (anche senza la cravatta). si pretende di abolire la servitu della gleba, perché da tempo anche con una bassa scolarizzazione, chi vuole può rendersi conto del fatto
che l’alta scolarizzazione non coincide con un’ evoluzione metafisica dell’essere umano, né con l’apprendimento di saperi in qualche modo sacri, e più necessari;
l’alta scolarizzazione non è che l’apprendimento di un savoir faire, la logistica tramite la quale la struttura del potere cerca di replicare e riprodurre se stessa.
se credi che un chimico industriale sia beneficato da più alti emolumenti in virtù di un potere magico che lo rende simile al mago cagliostro, sono cravattini tuoi.
per me non c’è ragione che spieghi come mai un centralinista o una colf debbano avere paura di non poter mangiare e mandare i figli a scuola. l’unica ragione è una ragione di forza, e questa va rovesciata. il diritto, quando non si riduce a meccanismo regolatore ma afferma uno statu quo, è una tautologia per ammettere il sopruso.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
Bella provocazione, davvero. Mi piacerebbe molto leggere la risposta di Grillo, ma non lo farà perchè come al solito si sarà contraddetto da solo (come sul caso dei voli low cost, sul condono criticato ma prontamente sfruttato…). Stia in gamba.
Che dire…finalmente la possibilità di unire la mia breve esperienza a tutte le altre.Ci terrei a dire che il precariato esisteva anche prima della legge biagi sotto forma non solo dei co.co.co. ma anche in altre formule subdole e camuffate da sociale.E su questo vorrei dilungarmi visto che i nostri futuri dipendenti che metteranno,lo spero,mano ad una riforma seria del lavoro dovranno tener presente anche di queste situazioni.Io,durante gli studi universitari,ho lavorato per 3 anni in una cooperativa sociale di assistenza,dove avevo un contratto a tempo indeterminato ma venivo pagata ad ore senza fisso mensile (lavoravo a scuola:quando il bambino disabile non veniva,oppure a causa del lungo periodo estivo , io non venivo pagata…ecc.),non avevo diritto allo studio quindi quando facevo un esame nessuno mi dava un corrispettivo,percepivo 5.60 euro all’ora e svolgevo un lavoro da educatore con un inquadramento da operatore addetto all’assistenza.Laureata ho pensato di poter accedere ad uno status più alto avendo fatto la gavetta per tre anni…e invece o operatore oppure potevo cambiare lavoro.Allora mi decisi di cestinare la mia laurea per cambiare lavoro anche centralinista ma sperando di essere pagata un po’ meglio.Così ho fatto il giro delle agenzie interinali ops…ora agenzie che prestano lavoro dove mi sono stati offerti stages a gratis senza rimborso spese da 3 a 12 mesi, così per imparare il lavoro e per vedere se ero portata alla nuova mansione.Ultima spiaggia:i call centers.Ho passato la selezione in uno dove in quattro ore dovevo fissare più appuntamenti possibili per far conoscere una magica aspirapolvere.In quattro ore e non so quante telefonate sono riuscita a fissare 4 appuntamenti.L’inquadramento proposto per il lavoro un co.co.pro 6 mesi.Morale della favola:con un part time sarei potuta arrivare a 800 euro,ma dipendeva da quanti appuntamenti riuscivo a fissare.La mia paga dipendeva dalla bontà delle casalinghe interpellate.
Michela.
Cari amici sono d’accordo con voi ma parlo come imprenditore e vi posso dire che ‘non solo io’ma tutta la classe ha paura di assumere per una serie di ragioni fiscali , sindacali etc e di questo i nostri dipendenti al governo se ne sono accorti ma invece di dare agevolazioni fiscali sulle nuove assunzioni (il costo dipendente per l’azienda e doppio con un contratto a tempo ind.)hanno partorito questo contratto assurdo.
Ci vogliono piu uomini con la testa al governo altrimenti saremo costretti a chiudere baracca e burattini
@Fabio Neri
Purtroppo per tutti i politici l’unico parametro è la crescita del PIL. Ma esistono altri indicatori (sempre sul sito di prima) come il GPI -Indicatore di Progresso Genuino- che tiene conto dei beni sociali. Il programma dell’Unione sembra almeno dare un certo rilievo al risparmio energetico e alle energie rinnovabili e a sviluppare la ricerca solo sul nucleare “pulito”, perchè l’attuale ha costi ormai superiori anche all’eolico. Però è ancora troppo poco. Ci vuole un’opera di educazione, di sensibilizzazione e di giusti investimenti nei settori citati prima ,che può portare a nuovi posti di lavoro.
FMI, World Bank, Istat, Eurostat, OECD
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Queste cricche di massoni seguaci del neoliberismo e del neoschiavismo sarebbero le fonti serie? Ma queste sono bande malavitose peggio di Cosa Nostra, ma per carità…
L’FMI ha imposto piani di austerità, con conseguente taglio della spesa pubblica, licenziamenti e privatizzazioni come condizione per accedere ai propri fondi a diversi paesi, tra i quali l’Argentina che,m ci ricordiamo tutti com’è finita.
Queste sono vere e proprie lobbies, che tirano acqua al proprio mulino, FMI e World Bank hanno tutto l’interesse nell’affermare che licenziando aumenta l’occupazione, ma chi non si trova in uno stato vegetativo causato dalla troppa TV sa bene che sono tutte balle.
Elia Gordon,
mi spiace del fatto che tu viva in uno stato vegetativo per l’ecessivo utilizzo dell’apparecchio televisivo e che quindi non sei in grado di valutare correttamente la realtà. Tuttavia le istituzioni internazionali, come il Fondo monetario, hanno cercato fino in fondo di salvare paesi come l’Argentina e che solo la loro non volontà ad assumermersi le loro responsabilità ha causato i disastri che tutti conosciamo. Altrimenti spiegami cosa avrebbe dovuto fare un paese come l’Argentina che si stave indebitando troppo… se non tagliare il proprio livello di indebitamento, se poi, malgrado i consigli NON SEGUITI espressi dal FMI, abbia deciso di non farlo e ha dovuto ripudiare proprio per questo il proprio debito… bhe dimmi tu che colpa ne ha il fondo monetario…..
Comunque questo è un blog sulla Legge Biagi.
Cordiali saluti.
CREDO CHE SU QUESTO BLOG IL SIGNOR CRUDELI SI SIA FATTO DETETESTARE ABBASTANZA CON I SUOI COMMENTI CHE SEMBRANO USCITI DALLA BOCCA DI UNO FRUSTRATO CHE NON HA SAPUTO PRENDERE NIENTE DI BELLO CHE LA VITA OFFRE (PROBABILMENTE è COSì).. DUE CONSIGLI UNO SI IMPARI LA BUONA EDUCAZIONE E LEGGA MEGLIO LE REGOLE DEL BLOG, DUE LA PIANTI DI SPARARE SENTENZE CON FRASI CHE NEANCHE LEI PROBABILMENTE SA IL SIGNIFICATO: SI VERGOGNI.. NON VADO AVANTI PERCHè POTREI ANDARE CONTRO LE REGOLE DEL BLOG RISULTANDO OFFENSIVO
Sono un dottorando con borsa di studio di 800 euro al mese (cmq pagano ogni 2 mesi), lavoro tutti i giorni dalle 8:30 alle 18:30-19:00 (senza tornare a casa per pranzo).
Prima di fare il concorso vivevo con 600 euro al mese offerti gentilmente dai miei (emigrato), vivo con altri sventurati come me e per tutto l’anno scorso no ho preso unalira facendo volontariato (sfruttamento) all’Università, che detto tra noi non funziona perchè quelli assunti a tempo indeterminato, non essendo controllabili non ci sono maiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!! (specie i prof.).
Se potessi scapperei a gambe levate da questo covo di nullafacenti…….
Laureato + Master da 8.000,00 euro in Human Resource Management. Da due anni “collaboro” (non posso scrivere “lavoro” non essendo un dipendente)con una Società di Consulenza di Direzione. Sono un co.co.PRO. a poco + di mille euro lordi mensili che ha a che fare tutti i giorni con direttori del personale, dirigenti regionali, amministratori delegati…insomma con il management…gente di un certo peso delle organizzazioni nostre clienti. La mia (come le altre) società usa questa tipologia dicontratto “flessibile”, da “libero professionista” per averti come dipendente. Mi spiego meglio: mi hanno fatto svariati contratti su cui ufficialmente ero “caricato” su un progetto per 20-30 ore ma che in realtà mi spesava per 2-3 mesi di lavoro per 9-10 e anche 12 ore al giorno (fate voi un calcolo di quante ore effettive diventano)! Allora io mi chiedo come faccio a essere su + progetti contemporaneamente (come in teoria potrei visto quel che dice la legge Biagi) se il mio committente mi satura totalmente. Il fulcro del problema è questo. Se tutti noi co.pro. avessimo realmente la possibilità di avere + contratti a progetto contemporaneamente e quindi + committenti, allora forse economicamente non ce la passeremmo cosi male (potrei pure farmi una pensione integrativa che sogno!).
Poi magari incontri un tuo vecchio amico che a 26 anni ha vinto un concorso pubblico lavora si e no 3-4ore al giorno (per sua stessa ammissione)e a fine mese vede 3.400,00 euro lordi mensili per un contratto a vita (tutto lo spreco del pubblico, se recuperato eviterebbe la nostra situazione). Insomma la tristezza ti assale e l’impotenza dilaga…
L’unica speranza ? Ho dato un’occhiata ai punti toccati dal documento programmatico dell’Unione e effettivamente mi sembra che il problema sia toccato con serietà (abbassare notevolmente il costo del lavoro a tempo indeterminato per renderlo + conveniente e quindi spingere i datori di lavoro ad utilizzarlo maggiormente).
Buona fortuna a tutti noi..
CREDO CHE SU QUESTO BLOG IL SIGNOR CRUDELI SI SIA FATTO DETETESTARE ABBASTANZA CON I SUOI COMMENTI CHE SEMBRANO USCITI DALLA BOCCA DI UNO FRUSTRATO CHE NON HA SAPUTO PRENDERE NIENTE DI BELLO CHE LA VITA OFFRE (PROBABILMENTE è COSì).. DUE CONSIGLI UNO SI IMPARI LA BUONA EDUCAZIONE E LEGGA MEGLIO LE REGOLE DEL BLOG, DUE LA PIANTI DI SPARARE SENTENZE CON FRASI CHE NEANCHE LEI PROBABILMENTE SA IL SIGNIFICATO: SI VERGOGNI.. NON VADO AVANTI PERCHè POTREI ANDARE CONTRO LE REGOLE DEL BLOG RISULTANDO OFFENSIVO
Sono stanca di stare tra i precari ma ci sto e con dignità. ho 33 anni, una laurea in sociologia appesa alla parete in casa dei miei… una loro piccola vittoria!ho debuttato nel mondo del lavoro in un call center aprendo la partita IVA, poi come segretaria con contratto CO.CO.CO. tra l’altro non più rinnovato causa “crisi economica” (500 al mese per 40h settimanali). Altre piccole esperienze tanto per non pesare ai genitori. Nel frattempo ho preso il tesserino da pubblicista, perchè il mio sogno nel cassetto “era” fare la giornalista sportiva… Sono finita nel ristorante di un mio parente con contratto a progetto per 800. A questo punto ho deciso di fare il grande salto: vivere da sola, anzi, insieme a un’amica, pur non avendo le famose certezze ma un affitto non al passo dei tempi!Stanca di lavorare sempre e solo la sera ho dinuovo cambiato per lavorare in un negozio di abbigliamento come commessa, finalmente assunta ma part time: 25h a settimana per 600 non male!Ma abbastanza frustrata. Alcune sere arrotondavo nel ristorante. Ora mi trovo in una delle più grandi società di telecomunicazioni italiana.. nella speranza di essere assunta a tempo indeterminato. L’occasione mi è stata data da un amico di famiglia forse perchè mi è riconoscente di essere stata una brava baby-sitter per sua figlia, gli euri sono quelli della media 5,11 l’ora…contratto CO.CO.PRO. rinnovabile ogni 3 mesi per la fantastica cifra di 900 al mese, fortunata perché mi vengono retribuiti anche gli straordinari 5 l’ora..
Vorrei andarmene da questo paese…
Cecilia Dovolich
Io lavoro in una multinazionale e ho la fortuna di avere un contratto a tempo indeterminato. Leggendo le vostre storie mi sento quasi una “privilegiata”, anche se non so quanto ancora durerà: quando il mio responsabile andrà in pensione, è probabile che qui chiuderanno la filiale e io mio ritroverò a 34 anni senza lavoro. A differenza di voi laureati io ho solo un diploma, figuriamoci cosa troverò.
Quello che mi rattrista di più è leggere la vostra buona volontà e la vostra difficoltà di trovare lavoro. Molti di voi meriterebbero di lavorare con un posto fisso in un’azienda come la mia. Qui c’è gente che non fa UN CAVOLO e che lavora come uno statale e meriterebbe di essere cacciata a calci nel sedere domani! Prendono quanto me e anche di più, nonostante io lavori mettendoci l’anima, anzi! Meglio dire che ce la mettevo.
Ormai ho capito che alle alte dirigenze non interessa migliorare l’ambiente di lavoro, controllare la qualità del lavoro delle persone, razionalizzare i compiti…..Gli interessa solo fare i numeri.
Ogni tanto fanno qualche ristrutturazione e lì non guardano chi ha lavorato bene e chi no: guardano solo come abassare i costi. Io resterò senza lavoro molto probabilmente, qualcun’altro che ha lavorato da 6- lo manterrà….
Così adesso ho cominciato anch’io a non lavorare più come prima, a pensare solo allo stipendio che prendo lo stesso, diventare matta per migliorare la qualità del lavoro non è servito a nulla e allora mi sono adagiata. E’ inutile lottare contro i mulini a vento.
Siano maledette queste nuove classi dirigenziali che pensano solo ad abassare i costi e della qualità delle persone non gliene frega un caz.zo.
comprendo e condivido.
Pensa che da noi se non lecchi il deretano non avanzi di grado, se solo osi esporre cose che non vanno, resti nel dimenticatoio e ti vengono a dire che il problema della tua carriera sei tu. Solo perchè rispondi con la logicità e il buon senso all’ottusaggine dei colleghi e superiori.
Da noi risparmiano su tutto, provano anche ad addebitare per una macchia d’acqua sulla moquette, causata dalla pioggia infiltratasi a causa di lavori, addebitare dicevo il lavaggio di un intero piano, avendolo effettivamente fatto, appioppando i costi alla parte causante il danno.
Al di là di tutto, ci sarebbe da ribellarsi veramente tanto.
Laureato + Master da 8.000,00 euro in Human Resource Management. Da due anni “collaboro” (non posso scrivere “lavoro” non essendo un dipendente)con una Società di Consulenza di Direzione. Sono un co.co.PRO. a poco + di mille euro lordi mensili che ha a che fare tutti i giorni con direttori del personale, dirigenti regionali, amministratori delegati…insomma con il management…gente di un certo peso delle organizzazioni nostre clienti. La mia (come le altre) società usa questa tipologia dicontratto “flessibile”, da “libero professionista” per averti come dipendente. Mi spiego meglio: mi hanno fatto svariati contratti su cui ufficialmente ero “caricato” su un progetto per 20-30 ore ma che in realtà mi spesava per 2-3 mesi di lavoro per 9-10 e anche 12 ore al giorno (fate voi un calcolo di quante ore effettive diventano)! Allora io mi chiedo come faccio a essere su + progetti contemporaneamente (come in teoria potrei visto quel che dice la legge Biagi) se il mio committente mi satura totalmente. Il fulcro del problema è questo. Se tutti noi co.pro. avessimo realmente la possibilità di avere + contratti a progetto contemporaneamente e quindi + committenti, allora forse economicamente non ce la passeremmo cosi male (potrei pure farmi una pensione integrativa che sogno!).
Poi magari incontri un tuo vecchio amico che a 26 anni ha vinto un concorso pubblico lavora si e no 3-4ore al giorno (per sua stessa ammissione)e a fine mese vede 3.400,00 euro lordi mensili per un contratto a vita (tutto lo spreco del pubblico, se recuperato eviterebbe la nostra situazione). Insomma la tristezza ti assale e l’impotenza dilaga…
L’unica speranza ? Ho dato un’occhiata ai punti toccati dal documento programmatico dell’Unione e effettivamente mi sembra che il problema sia toccato con serietà (abbassare notevolmente il costo del lavoro a tempo indeterminato per renderlo + conveniente e quindi spingere i datori di lavoro ad utilizzarlo maggiormente).
Buona fortuna a tutti noi..
Stavo facendo l’ennesimo tirocinio gratuito, in un’agenzia pubblicitaria, sono un laureato in scienze della comunicazione e ho finito gli studi nel luglio del 2004. Un’azienda ha risposto favorevolmente alla mia autocandidatura, così sono andato ad occuparmi di vendite di prodotti informatici per un sito di e-commerce. Ho firmato un contratto di tre mesi di prova a 400 euro al mese, inizialmente, ad un primo colloquio mi avevano offerto addirittura 250 euro, dunque quasi mi ritenevo fortunato. Il contratto era uno di quelli a progetto, secondo il quale non si hanno vincoli di orari e non si sta agli ordini di nessuno. Obiettivo del progetto: l’implementazione di un sito web. E’ bello come con le parole si riesca a trasformare quello che è un lavoro totalmente impiegatizio di ordinaria amministrazione in un lavoro a progetto. La mia mansione consisteva infatti nel prendere gli ordini che arrivavano via telefono, rispondere alle e-mail, gestire gli ordini giunti on-line, dare informazioni tecniche sulle caratteristiche dei prodotti, chiamare i corrieri in caso di giacenze, ecc ecc. Il tutto per otto ore al giorno, se non di più. Con raccomandazioni di puntualità al mattino, quando sul contratto non compaiono assolutamente orari di lavoro prestabiliti. Così come non c’è scritto che io debba stare agli ordini di un capoufficio. Ovvio che ci sono stato agli ordini di un responsabile di ufficio (anche lei assunta a progetto, da due anni), non ci trovavo poi nulla di sbagliato, dovendo svolgere un lavoro impiegatizio avevo pur bisogno di qualcuno che mi dicesse cosa dovevo fare. Il problema è che la mia qualifica era di collaboratore e non di lavoratore subordinato. Morale: appena ho trovato un altro lavoro, sempre precario a tempo determinato, ma almeno con assunzione, ho lasciato quello sfruttamento. Voglio dire: va bene fare finta di non essere laureati, però fare dei contratti di prova di 3 mesi per imparare un lavoro che in una settimana capisci cosa ti è richiesto..
Sapete cosa penso che se un’uomo e’ una merda in vita non vedo perche’ lo si debba perdonare in morte…
Hanno sbagliato ad ammazzare Biagi, solo perche’ lo hanno fatto troppo tardi dovevano scoppiarlo prima che facesse quelle leggi del cazzo…
Alessandro Abate 21.02.06 14:54
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SI CONTINUA?
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Ma dove sono i collaboratori di Grillo che censurano magari un intervento perchè contiene un vaf……o ma permettono a questa immondizia di circolare ?
Sapete che esiste anche il reato di APOLOGIA DI REATO ?
ABBIATE ALMENO RISPETTO per i suoi familiari, cerchiamo di correggere questa legge che Berlusconi e Maroni hanno fatto 1 anno dopo la sua morte sfruttandone la memoria ma non scadiamo in questa barbarie.
L’EMIGRANTE NAPOLETANO (la solita tragedia) CANTA:E CE NE COSTA LACREMEEEEEEE STA’ AMERICA(FOSSE A’MARONNA)………A NUIE NAPULITANEEEEEEEE……. A NUIE CA CE CHIAGNIMMEE O’CIEL E’NAPULE COMME E’ AMARO STU PANEEEEE (LAVORO COCOPRO,A TERMINE ECC.ECC.). MA QUA,OGGI, SE LAVORI CHE LAVORI A FARE !!!! O NO !!!
Bella la legge Biagi, io a 40 anni devo combattere con chi mi offre un tempo determinato di un anno (e scopro che ho avuto culo), prima però sono stato licenziato da una società che fintamente in crisi e connivente con i sindacati mi ha messo prima in cassa integrazione (secondo “silvio primo” sono fortunato anche qui), poi in mobilità non rispettando nessun criterio di anzianità ne di carichi familiari(Connivente), tenendo in azienda colleghi giovani, giovanissimi ovviamente a stipendio base(buon per loro), e riassumendo giovani con contratti….(sapete quali).
Io dopo l’ovvia depressione, con un figlio a carico, un mutuo stipulato in tempi non sospetti, oggi, dopo tre anni di inattività rieccomi sul mercato, ad uno stipendio metà di quello di prima, a scadenza, con 20 anni di esperienza….(a chi serve se non alla mia depressione), a fare lo sguattero informatico.
Grazie Silvio primo(ma spero ultimo), grazie Biagi(pace all’anima tua).
Il vero fatto è che io non vorrei nemmeno andare a votare per scalzare “silvio primo”, già perchè io convinto uomo di sinistra non mi ritrovo a votare per mastella, non ci sto, e la verità è che mi sento assolutamente inutile per la causa, incredibilmente obsoleto, e soprattutto non voglio questi “dipendenti” ma poi ormai non sono più neanche miei dipendenti, ho solo voglia di lasciare questo paese che tanto amo e tanto amerò sempre.
IL POSTO FISSO è defunto, occorre metetrselo bene in testa.
GLI ASSURDI PRIVILEGI di cui godevano i dipendenti di alcune società (SIP, ENEL) in cui fino agli anni 80 vigeva nepotismo (padri che lasciavano il lavoro ai figli) ed una serie di privilegi assurdi, è defunto ed è GIUSTO che sia così, perchè ci stava portando allo sfacelo.
Adesso vi state preoccupando, ma per i diritti di milioni di persone che lavoravano e lavorano in ditte con meno di 15 dipendenti, licenziabili in qualsiasi momento, non vi preoccupate?
EH NO, voio speravate di entrare in grosse società, con tutti i diritti, illicenziabili, con gli stipendi aumentati ogni anno, garantiti dai sindacati.
E DI QUEGLI ALTRI non ve ne freagava e frega niente.
Penso che si sia un po’ IPOCRITI….
O no?
Personalmente sono andato a votare al referendum per estendere i diritti (art. 18) anche a te e a chi lavora in piccole aziende… purtroppo è andata male.
Ma che sensazione non sentirsi “gli unici” a fare moolta fatica ad arrivare a fine mese……
Siamo in tanti ……
…………………
grazie non so perchè, ma sto meglio……
Facciamo casinoooooooo
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni (ora ne ho 32). Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle lavapiatti, aiuto cuoca, operaia tessile, impiegata contabile, operaia metalmeccanica, commessa… non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa! Rignrazio la sinistra (l’interinale è una loro invenzione) ed il buon Biagi per tutto quanto hanno fatto per noi ex giovani, carne da macello nel mondo del lavoro.
Caro Beppe
Io sono una fortunata, ma penso ai nostri figli, ai giovani in genere e anche al futuro.
Con questi contratti senza garanzia di continuità, come potranno raggiungere i 35/40 anni di lavoro (bisogna saltare tutti i mesi no!) per avere diritto alla pensione? Mi risulta che i datori di lavoro faranno comunque i versamenti all’inps. E con gli stipendi per 10 mesi si e due no (quando va bene) come potranno pagarsi anche una pensione integrativa? E dove andranno a finire tutti i versamenti che non saranno mai “riscossi”?
Grazie in anticipo a chi saprà darmi qualche spiegazione.
Gloria
Cari amici sono d’accordo con voi ma parlo come imprenditore e vi posso dire che ‘non solo io’ma tutta la classe ha paura di assumere per una serie di ragioni fiscali , sindacali etc e di questo i nostri dipendenti al governo se ne sono accorti ma invece di dare agevolazioni fiscali sulle nuove assunzioni (il costo dipendente per l’azienda e doppio con un contratto a tempo ind.)hanno partorito questo contratto assurdo.
Ci vogliono piu uomini con la testa al governo altrimenti saremo costretti a chiudere baracca e burattini
Lavoro nel settore turistico (alberghiero) grazie alla legge Biagi ai neo assunti vengono SOLO offerti contratti a tempo DETERMINATO (6mesi)rinnovabile poi per altri 6 mesi , dopo o si viene
assunti a tempo indeterminato altrimenti a spasso
🙁
I contratti a progetto servono innanzitutto al datore di lavoro. Per evitare una causa di lavoro è la garanzia migliore, purché il progetto sia ben definito.
Ed è qui il punto debole: il contratto a progetto dovrebbe riguardare pochi soggetti con grandissime competenze a cui l’imprenditore affida un compito che non può essere fatto da personale interno. Allora il lavoratore a progetto esegue il suo compito ed è pagato non a ore, ma in base al risultato.
Ma se uno è così esperto magari apre la partita IVA e fattura in proprio. Quindi a cosa serve il progetto?
Leggendo i post (e non solo) è chiaro che il contratto a progetto camuffa, con la solita devozione italiana per la forma, quello che nella sostanza è un contratto di lavoro subordinato.
Lavoro nel settore turistico (alberghiero) grazie alla legge Biagi ai neo assunti vengono SOLO offerti contratti a tempo DETERMINATO (6mesi)rinnovabile poi per altri 6 mesi , dopo o si viene
assunti a tempo indeterminato altrimenti a spasso
🙁
Due parole sulla Legge Biagi.
Le leggi in quanto tali andrebbero contestualizzate,cioè inserite nel contesto giuridico in cui operano.In se la Legge Biagi ha portato alcuni elementi positivi che sono:
a)diminuzione della disoccupazione(si consulti qualsiasi fonte (seria)a riguardo(FMI, World Bank, Istat, Eurostat, OECD);
b)Emersione dal sommerso di molti lavoratori che prima operavano in nero;
c)aumento dell’occupazione(badate che questa non è una conseguenza del punto “a)”,in quanto questi due aggregati non sono complementari e non concorrono da soli a definire la popolazione attiva)e del tasso di parteciapazione,anche in questo caso invito a leggere le fonti statistiche(sempre serie)per trovare conferma di ciò.In particolare la forza lavoro femminile aumenta,in quanto la flessibilità introdotta da questa legge ha permesso a molte donne di rientrare su un mercato del lavoro che prima le emarginava(le donne sono ora il 36% degli occupati contro il 32% di 5 anni fa)
Ad onor del vero va detto che alcuni dati possono essere distorti dal fatto che alcuni aumenti occupazionali altro non sono che emersione dal nero:in ciò nulla di male,se qualcuno pensa che un lavoratore che prima non pagava le imposte e che adesso lo fa sia un male..no comment
Sul piatto negativo della bilancia dove si valuta questa legge,l’argomento verte principalmente sull’indescriminato aumento della precarietà del lavoro che essa ha causato.Ciò che mi preme sottolineare in questa sede è che questa conseguenza non è un frutto della legge in questione ma è conseguenza di tutta la normativa sul lavoro oggi presente in questo paese. In poche parole il problema non sta in contratti lavorativi(quelle create dalle leggi treu/biagi)troppo flessibili ma dall’insieme delle altre figure professionali troppo rigide e che creano notevoli costi di passaggio dall’uno all’altro relegando nella precarietà ampie fette di lavoratori.Concludendo sono i contratti a tempo indeterminato ad essere troppo rigidi.
Non parlo per me ma per mia moglie. Ha una laurea con 110 e lode. ha frequentato un master a Londra pagato (caro)dall’Università con borsa di studio. Un dottorato pagato (abbastanza) dall’Università con borsa di studio. Premi in denaro ricevuti da enti pubblici per la qualità degli studi. Il tutto in primarie università italiane ed estere. Ad oggi lavora per campare in tutt’altro settore con contratto a termine. La domanda da porsi è: ma con tutto quello che lo stato italiano ha investito su mia moglie per farla studiare perchè non la sbatte in qualche posto a farsi ridare indietro il proprio investimento? Lo stato deve volere indietro i suoi soldi!
Lavoro nel settore turistico (alberghiero) grazie alla legge Biagi ai neo assunti vengono SOLO offerti contratti a tempo DETERMINATO (6mesi)rinnovabile poi per altri 6 mesi , dopo o si viene
assunti a tempo indeterminato altrimenti a spasso
🙁
LA CURA DI TUTTO PUO’ ESSERE QUESTA:
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LA FLESSIBILITA’ E’ IMPORTANTE, PERMETTE AD UN PICCOLO IMPRENDITORE DI AVERE FORZA LAVORO A PREZZI CONCORRENZIALI, QUINDI E’ INDISPENSABILE RIDURRE IL COSTO DEL LAVORO.
SUGGERISCO DI NON APPLICARE LA LEGGE BIAGGI PER LE MEDIO-GRANDI AZIENDE O COSTRINGERLE NEL CASO AD ASSUMERE A TEMPO INDETERMINATO, ALMENO LA META’ DEI PRECARI NEL PROPRIO ORGANICO, O LIMITARE LE ASSUNZIONI A PROGETTO SE QUESTE VENGONO USATE FREQUENTEMENTE.
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PERO’ E’ MEGLIO LAVORARE PRECARIAMENTE CHE NON LAVORARE.
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IO SONO UN LAVORATORE CON UN CONTRATTO DI APPRENDISTATO CON 900 EURO AL MESE, SE NON VIVESSI CON I MIEI SAREI GIA’ IN MEZZO ALLA STRADA, NEL SENSO CHE SE DOVESSI PAGARE ANCHE UN AFFITTO DI 400EURO AL MESE PIU’ LE SPESE DI GAS ED ELETTRICITA’NON SO QUANTO MI RIMARREBBE.
E IO SONO FORTUNATO PERCHE’ CONOSCO GENTE CHE PRENDE MOLTO MENO DI ME 750EURO AL MESE.E’ PROPIO VERO SIAMO COME DEGLI SCHIAVI.
GRAZIE BIAGI E GRAZIE SILVIO PER AVERCI SCHIAVIZZATI!
ABROGARE LA LEGGE 30- ABROGARE LA BOSSI-FINI-ABROGARE LE MORATTI perchè sono tutte parti di uno stesso processo:frammentare dividere precarizzare sfruttare subordinare la forza lavoro sussumendola al dominio del capitale e dei padroni.BISOGNA ORGANIZZARE LA RIBELLIONE!
Ma il problema non si risolve nè a livello individuale nè offrendo “compensazioni” di varia natura ai “precari”.NO A QUALSIASI FORMA DI PRECARIETA’. IL lavoro flessibile deve essere “solo” una libera scelta.Quindi bisogna partire non dall’impresa dal mercato o dal profitto , ma dai bisogni delle persone. Tutti hanno diritto a vivere. Tutti hanno diritto alla felicità.Ora ! Subito !E’ possibile lavorare tutti e meno dando a tutti un reddito sufficiente.Il problema è culturale e politico.Il problema è il potere.TUTTE LE CLASSI DIRIGENTI SI SONO ARRICCHITE IN QUESTI ANNI.C’è stato un immenso travaso di reddito e di ricchezza dai lavoratori pensionati precari ai profitti e alle rendite.E’ inaccettabile che il sig. P2 ha risolto tutti i suoi problemi e quelli dei “suoi amici” usando la politica.E’ inaccettabile che il sig. Montezemolo che parla di concertazione per i lavoratori dichiari 12 milioni di reddito l’anno. Ecc. ecc. DIMEZZARE GLI STIPENDI DI PARLAMENTARI SENATORI CONSIGLIERI REGIONALI PARLAMENTARIEUROPEI DIMEZZARE GLI STIPENDI DI DIR. GEN.E DIRIGENTI PUBBLICI E PRIVATI -rendere stabili TUTTI “I PRECARI pubblici e privati-inseguire l’EVASIONE FISCALE (300 miliardi di euro l’anno)-eliminare le “plusvalenze”-tassare le rendite-una nuova scala mobile-no alla rif. delle pensioni-no anche al pacchetto treu-..RIDUZIONE GENERALIZZATA DELLORARIO DI LAVORO per lavorare tutti e di meno per vivere meglio per avere tempo per amare per riconquistare un rapporto con la natura per la contemplazione per valori di relazione e non acquisitivi..CACCIAMO IL PUZZONE ! IMPEDIAMO la sopravvivenza del “berlusco.”..mai più uno come lui in parlamento..non poteva neanche essere eletto !Diffondiamo le nostre idee !Ciao
Caro Beppe,
desidero aggiungere qualche particolare alle tue osservazioni
1. Oltre a co.co.co., co. pro. e affini, ci sono le partite iva. Molti sono stati costretti a iscriversi all’iva, anche per mestieri che non hanno nulla a che vedere con la libera professione. La partita iva viene presentata come una scelta del lavoratore (anche da esponenti della sinistra, che dovrebbero informarsi meglio), ma non è vero. Il pagamento dell’iva non spetterebbe al lavoratore, ma a chi commissiona il lavoro, solo che spesso è il lavoratore che deve accollarsela, togliendola dal proprio compenso. Quando un detentore di partita iva perde il lavoro, rimane iscritto all’iva nella speranza di trovarne un altro, quindi risulta comunque occupato. Detenere una partita iva significa essere liberi professionisti, e si è conseguentemente trattati dal punto di vista fiscale come se tutti fossimo notai, avvocati, commercialisti, attori, giornalisti, conduttori televisivi. Spesso, invece, si è solo normali lavoratori malpagati, che svolgono i mestieri più disparati, privi della minima tutela esercitata negli altri casi dai sindacati o dagli ordini professionali.
2. Il lavoro flessibile viene presentato come un avviamento alla professione per i più giovani che prelude ad una futura forma di stabilità. Questo è falso. Ci sono molte persone ben oltre i quaranta, alcuni con famiglia e figli, che da oltre dieci anni passano da un progetto all’altro (quando va bene) senza la minima speranza di una regolarizzazione, specialmente in certi settori, come ad esempio quello dei beni culturali e della ricerca, che si sono retti negli ultimi anni esclusivamente su questa forma di sfruttamento legalizzato, nel silenzio e con la connivenza di tutti, perché a tutti conveniva far stare in piedi la baracca. Ora che le risorse stanziate sono pari a zero, a chi si dirà “grazie e arrivederci”? Chi ha potuto se n’è andato via dall’Italia, e ha fatto bene.
VEDIAMO IN QUANTI SIAMO SU QUESTO BLOG:
Siete favorevoli o contrari alla presenza di Beppe Grillo al Festival di Sanremo?
Contrario: 10%
Favorevole: 89%
Non so: 1%
Totale voti: 1514
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
VOTAVOTAVOTAVOTAVOTA
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
Emanuele Biacca 21.02.06 14:47 | Rispondi al commento |
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Discussione
Ciao sono Beppe Grillo, si, sono proprio io, ma chi vi ha detto che io voglio partecipare al festival di San Remo?
Se avessi volevo partecipare a quella babele, sarei stato il primo io a farlo sapere, prima di prendere iniziative, siete pregati di chiedere il parere direttamente alla persona interessata!
Grazie.
Beppe Grillo.
Beppe Grillo 21.02.06 15:09 |
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CHE SIA LUI VERAMNETE?
IO SONO UN LAVORATORE CON UN CONTRATTO DI APPRENDISTATO CON 900 EURO AL MESE, SE NON VIVESSI CON I MIEI SAREI GIA’ IN MEZZO ALLA STRADA, NEL SENSO CHE SE DOVESSI PAGARE ANCHE UN AFFITTO DI 400EURO AL MESE PIU’ LE SPESE DI GAS ED ELETTRICITA’NON SO QUANTO MI RIMARREBBE.
E IO SONO FORTUNATO PERCHE’ CONOSCO GENTE CHE PRENDE MOLTO MENO DI ME 750EURO AL MESE.E’ PROPIO VERO SIAMO COME DEGLI SCHIAVI.
GRAZIE BIAGI E GRAZIE SILVIO PER AVERCI SCHIAVIZZATI!
Co.co.co presso una pubblica amministrazione. Ho avuto un contratto di 3 mesi a 600 euro al mese, dopo un rinnovo di 1 mese e poi hanno fatto scadere il contratto senza nemmeno convocarmi e darmi qualche spiegazione…Questo è uno schifo
antonino taravella 21.02.06 15:18 |
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Caro Antonino non vorrei pensassi che io sono favorevole alla precarizzazione del lavoro. Tra l’altro mia moglie lavora in un Call Center con contratto a tempo determinato e tutto quello che ne consegue (mobbing, turni insostenibili etc.) nei miei interventi precedenti ho spiegato più volte che la legge 30 ha un senso se serve a sbloccare un mercato del lavoro troppo INGESSATO che disincentivava i datori di lavoro ad assumere personale che magari poi non poteva più licenziare se non lo soddisfaceva professionalmente. MA questo deve essere il primo passo per poi approdare a un contratto a tempo indeterminato e qui deve intervenire lo stato con misure Fiscali (o di altro tipo) che INCENTIVINO i datori di lavoro ad assumere un dipendente piuttosto che tenerne 2 a Co.Co.Pro etc.
Il mio Commento di denuncia era solo per quelle persone che INNEGGIAVANO alla morte di Biagi o DANTONA.
Spero tu sia d’accordo di non appoggiare queste sciocchezze.
SALUTI
Questa legge, come altre, sono nate dalla nostra debolezza e della nostra incapacità come individui e come popolo di partecipare, di essere presenti quando è necessario, di capire e far capire in che contesto del lavoro questa legge avrebbe operato e quale sarebbe stato il contesto industriale di riferimento. Ricordiamo inoltre che i governi, ed i componenti degli stessi, rappresentano la copertina di un libro di cui noi cittadini siamo le pagine, ci assomigliano. Il nostro lamento, ormai, non serve più, non è tenuto in alcuna considerazione, non prelude a nulla,quindi, mentre noi ci lamentiamo, loro agiscono,anche molto rapidamente, essendo sempre presenti e attivissimi, non come noi. E’sicuramente utilissimo parlarsi attraverso le righe di un blog, ci aiuta a superare la paura di partecipare, paura che rappresenta la forza più grande di chi desidera e usa il potere per controllare gli altri, cioè noi. Oltre a scrivere, però,dobbiamo ricominciare ad incontrarci a parlarci guardandoci negli occhi reimparando a non temere le nostre emozioni ricreando luoghi, non solo virtuali di incontro come le piazze delle nostre belle città, i PC non mancheranno sono portatili. Dobbiamo ricominciare a non guardarci con odio, come,ad esempio, dai finestrni delle nostre auto già di prima mattina, accendiamo il cervello subito non aspettiamo le 9,00 dopo il caffè, ricominciamo a sorriderci il più possibile. I cittadini di Torino in questi giorni di Olimpiadi stanno scoprendo che essere allegri e stare un pò insieme, uno vicino all’altro è ancora possibile ed è forse meglio che rinchiudersi davanti ad un televisore. Stare insieme educatamente, considerando l’educazione un bene prezioso, uno degli strumenti più importanti per superare questo momento in cui tutto sembra uguale e senza via di uscita. L’educazione come un elicottero ci solleverà dal suolo e ci permettera di vedere con chiarezza questo finto labirinto fatto di nulla. Grazie per l’attenzione
basoli giovanni/Marina Mazzoni ##@@
Quello che lei dice, riguardo agli uffici postali è in parte vero, negli ultimi due anni infatti tali uffici sono stati aggravati di notevoli incombenze. Le poste che sono state trasformate in un ibrido tra banca, assicurazione, società di investimenti hanno però mantenuto i vecchi organici di persone con una scarsa formazione culturale e lavorativa che non riescono a seguire l’innovazione e tecnologica e lavorativa, essendo abituati ad un tipo di lavoro più che altro di concetto e senza le attuali pastoie tipiche delle aziende private cioè i budget.
Signora Marina hai sollevato quello che è il più importante problema del mercato del lavoro e cioè la scuola, altro segmento statale dove hanno attecchito le radici di numerosissimi dipendenti incompetenti, improduttivi, incapaci.
La categoria docenti/professori/insegnanti italiana è secondo mè tra le peggiori in assoluto, ed in un momento come quello attuale in cui i nodi vengono al pettine sarebbe ora di RIFORMARE PROFONDAMENTE l’istruzione, trasformando radicalmente anche l’istituzione stessa della scuola che deve essere FORMATIVA E SPECIFICA, in modo che l’accesso al mondo del lavoro sia una cosa automatica che non necessita di CONTRATTI FORMAZIONE e via discorrendo.
Una scuola in cui i migliori vengono premiati con l’accesso diretto al lavoro, e dove venga insegnato un concetto di economia DINAMICA sconosciuto in Italia.
Cari tutti, mi chiamo carlo da circa quattro anni lavoro per una nota multinazionale di bibite. Come tanti sono figlio della sciagurata legge biagi. Infatti fui assunto con la nuova prestigiosa riforma. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, sapete qui in sicilia avere un minimo di lavoro è un evento, ma dopo qualche mese e soprattutto ora SI c…o!!! la cosa che mi sta a cuore sottolineare non è tanto il famigerato co.co.co e affini in se stesso, ma a cosa ha portato tutto questo ovvero la maniera subdola con cui i nostri cari governanti siano riusciti a dare alle aziende un potere enorme sul lavoratore, lasciando a quest’ultimo solo delle amare briciole. Insomma morale della favola sono passato da un co.co.co ad un contratto di agente di commercio (il problema è che non posso vendere nulla per antitrust) senza nessun tipo di tutela. Infatti il mio stipendio è dato da misteriose provviggioni prese un po su questo e quello (allucinante…e naturalmente ferie, malattia neanche a parlarne), ma soprattutto con l’andare degli anni si è innescato un clima di terrore per cui o stai molto “servo” oppure a casa. Un ultima considerazione mi viene da azzardare ma chi è piu colpevole un organizzazione eversiva che ha ucciso un uomo per dei principi piu o meno condivisibili oppure uno stato che autorizza un tecnico ad avere sulla coscenza il destino di tanti “lavoratori schiavi” e soprattutto il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita affinche il popolo non fosse più schiavizzato???
Riflettiamo amici miei su questa banda di buffoni, ladri e approfittatori che ci governa…RIFLETTIAMO.
Cari tutti, mi chiamo carlo da circa quattro anni lavoro per una nota multinazionale di bibite. Come tanti sono figlio della sciagurata legge biagi. Infatti fui assunto con la nuova prestigiosa riforma. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, sapete qui in sicilia avere un minimo di lavoro è un evento, ma dopo qualche mese e soprattutto ora SI c…o!!! la cosa che mi sta a cuore sottolineare non è tanto il famigerato co.co.co e affini in se stesso, ma a cosa ha portato tutto questo ovvero la maniera subdola con cui i nostri cari governanti siano riusciti a dare alle aziende un potere enorme sul lavoratore, lasciando a quest’ultimo solo delle amare briciole. Insomma morale della favola sono passato da un co.co.co ad un contratto di agente di commercio (il problema è che non posso vendere nulla per antitrust) senza nessun tipo di tutela. Infatti il mio stipendio è dato da misteriose provviggioni prese un po su questo e quello (allucinante…e naturalmente ferie, malattia neanche a parlarne), ma soprattutto con l’andare degli anni si è innescato un clima di terrore per cui o stai molto “servo” oppure a casa. Un ultima considerazione mi viene da azzardare ma chi è piu colpevole un organizzazione eversiva che ha ucciso un uomo per dei principi piu o meno condivisibili oppure uno stato che autorizza un tecnico ad avere sulla coscenza il destino di tanti “lavoratori schiavi” e soprattutto il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita affinche il popolo non fosse più schiavizzato???
Riflettiamo amici miei su questa banda di buffoni, ladri e approfittatori che ci governa…RIFLETTIAMO.
Mitico Beppe,
sono stato dipendente di una amministrazione pubblica, governata da una giunta di sinistra, dal 1999 al 2004, per 5 anni sono passato da co.co.co. a dipendente a tempo determinato attraverso almeno 5 rinnovi di contratto. Nel frattempo però all’interno della stessa amministrazione venivano banditi concorsi e venivano assunti diversi dipendenti. Nel 2003 viene bandito un concorso per la mia professionalità(sono architetto)lo vinco, ma, dell’assunzione a tempo indeterminato, non se ne parla proprio colpa, dicono Loro, dei D.P.C.M. e della finanziaria. Mi guardo intorno e noto che negli altri enti continuano i concorsi e le assunzioni, dico a me stesso, qualche cosa non quadra. Decido di iniziare a fare concorsi negli altri enti mentre il dirigente di allora ironicamente commenta : “…tanto a Lei non la vogliono da nessun’altra parte…”. Dopo più di un anno di concorsi e di giorni di ferie usati per andare ai concorsi (Beppe!! il contratto dei dipendenti a tempo determinato previsto dalla legge Bassanini NON PREVEDE PERMESSI PER I CONCORSI!!) arrivo primo in graduatoria in una selezione per tecnico in un’altro ente pubblico SENZA ALCUNA RACCOMANDAZIONE!!! (miracolo!). La beffa arriva quando rassegno le mie dimissioni per prendere servizio dove avevo vinto il concorso: mi comunicano, con tanto di lettera raccomandata, che sono pronti ad assumermi. Bel gesto ma oramai era troppo tardi, dopo 5 anni ho deciso che era meglio cambiare aria. Ora, anche se non guadagno uno stipendio da nababbo (circa 1200 euro netti al mese) ho dei colleghi stupendi e non mi pesa affatto svegliarmi il mattino per andare a lavorare, anzi…
Quindi ragazzi: NON MOLLATE e soprattutto cerchiamo di partecipare più attivamente alla vita politica e sindacale del nostro paese, altrimenti continueranno sempre a mettercela in quel posto!!
Lavoro ormai da molti anni.Ho cominciato durante gli ultimi due anni del liceo.Ho fatto qualsiasi tipo di lavoro.Dalla segretaria amministrativa alla centralinista,dal facchino alla responsabile del personale,dalla barista all’impiegata in un ospedale. Difficilmente ho avuto opportunità differenti dalla formula “in nero” nell’ambito di eventi culturali e di spettacolo anche se sono i lavori effettivamente più remunerativi (non per compensi maggiori -la cifra varia sempre tra i 5 e i 7 euro l’ora – ma per il numero di ore giornaliere, dalle 15 alle 21)e questo ovviamente è un problema per persone come me che si stanno specializzando per entrare nel ramo cultura:nessuno può certificare la tua esperienza.Per quanto riguarda i cosiddetti lavori d’ufficio,i contratti sono prevalentemente co.co.co., a progetto, nei casi migliori contratti d’inserimento che non si tramutano in contratti a tempo indeterminato.In ufficio con la febbre alta per non trovarsi con uno stipendio da fame a fine mese,buste paga consegnate con mesi di ritardo,compensi sempre differenti… Mi sono ritrovata a dover fare tre lavori part time,studiando,pur di avere un compenso minimo di un lavoro full time.Ho guadagnato abbastanza per un mese talvolta per poi ritrovarmi a centellinare ogni spesa per i successivi tre di disoccupazione.Ho richiesto alla mia facoltà il riconoscimento di studente part time (con agevolazioni dal punto di vista didattico ed economico),ma mi hanno risposto che ciò è fattibile solo per gli studenti del nuovo ordinamento con contratto di lavoro di oltre un anno.Per cui,pur essendo rimasta nella stessa ditta per oltre un anno,i contratti di uno o due mesi rinnovabili non mi sono risultati sufficienti.Ho una madre con seri problemi di salute,non legalmente separata da mio padre(le spese di avvocato sarebbero troppe)ma comunque non più convivente,un unico stipendio in tre e da novembre invio ogni giorno curriculum in cerca di un occupazione discreta.Lascio immaginare i risultati…
INFATTI la colpa di alcuni aumenti dei prezzi non è dekll’euro, che è solo uno strumento, bensì dei mancati controlli da parte del governo.
Con la liraa e le varie crisi finanziarie,(Parmalat per citare la più famosa) ed il petrolio a 65 dollari, se avevamo ancora la lira la benzina adesso costava 3500 4000 lire al litro.
Inoltre questo non è il prezzo più alto della benzina mai regisdtrato: nell’81, la benzina stava 850 lire, che rapportata agli stipendi di allora, rea un prezzo molto più alto di quello di adesso.
Sono pienamente daccordo con te.
E’ facile chiedere all’imprenditore di rischiare tutto e troppo visto il periodo…poi quando le aziende assumono e il lavoro cala, non si può licenziare, si tira avnti un paio di anni fatiicando a pagare gli stipendi e poi tutti a casa. Forse il vero problema è che non abbiamo più vogli di sudare per guadagnarci il pane…
Lavoro ormai da molti anni.Ho cominciato durante gli ultimi due anni del liceo.Ho fatto qualsiasi tipo di lavoro.Dalla segretaria amministrativa alla centralinista,dal facchino alla responsabile del personale,dalla barista all’impiegata in un ospedale. Difficilmente ho avuto opportunità differenti dalla formula “in nero” nell’ambito di eventi culturali e di spettacolo anche se sono i lavori effettivamente più remunerativi (non per compensi maggiori -la cifra varia sempre tra i 5 e i 7 euro l’ora – ma per il numero di ore giornaliere, dalle 15 alle 21)e questo ovviamente è un problema per persone come me che si stanno specializzando per entrare nel ramo cultura:nessuno può certificare la tua esperienza.Per quanto riguarda i cosiddetti lavori d’ufficio,i contratti sono prevalentemente co.co.co., a progetto, nei casi migliori contratti d’inserimento che non si tramutano in contratti a tempo indeterminato.In ufficio con la febbre alta per non trovarsi con uno stipendio da fame a fine mese,buste paga consegnate con mesi di ritardo,compensi sempre differenti… Mi sono ritrovata a dover fare tre lavori part time,studiando,pur di avere un compenso minimo di un lavoro full time.Ho guadagnato abbastanza per un mese talvolta per poi ritrovarmi a centellinare ogni spesa per i successivi tre di disoccupazione.Ho richiesto alla mia facoltà il riconoscimento di studente part time (con agevolazioni dal punto di vista didattico ed economico),ma mi hanno risposto che ciò è fattibile solo per gli studenti del nuovo ordinamento con contratto di lavoro di oltre un anno.Per cui,pur essendo rimasta nella stessa ditta per oltre un anno,i contratti di uno o due mesi rinnovabili non mi sono risultati sufficienti.Ho una madre con seri problemi di salute,non legalmente separata da mio padre(le spese di avvocato sarebbero troppe)ma comunque non più convivente,un unico stipendio in tre e da novembre invio ogni giorno curriculum in cerca di un occupazione discreta.Lascio immaginare i risultati…
Cari tutti, mi chiamo carlo da circa quattro anni lavoro per una nota multinazionale di bibite. Come tanti sono figlio della sciagurata legge biagi. Infatti fui assunto con la nuova prestigiosa riforma. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, sapete qui in sicilia avere un minimo di lavoro è un evento, ma dopo qualche mese e soprattutto ora SI c…o!!! la cosa che mi sta a cuore sottolineare non è tanto il famigerato co.co.co e affini in se stesso, ma a cosa ha portato tutto questo ovvero la maniera subdola con cui i nostri cari governanti siano riusciti a dare alle aziende un potere enorme sul lavoratore, lasciando a quest’ultimo solo delle amare briciole. Insomma morale della favola sono passato da un co.co.co ad un contratto di agente di commercio (il problema è che non posso vendere nulla per antitrust) senza nessun tipo di tutela. Infatti il mio stipendio è dato da misteriose provviggioni prese un po su questo e quello (allucinante…e naturalmente ferie, malattia neanche a parlarne), ma soprattutto con l’andare degli anni si è innescato un clima di terrore per cui o stai molto “servo” oppure a casa. Un ultima considerazione mi viene da azzardare ma chi è piu colpevole un organizzazione eversiva che ha ucciso un uomo per dei principi piu o meno condivisibili oppure uno stato che autorizza un tecnico ad avere sulla coscenza il destino di tanti “lavoratori schiavi” e soprattutto il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita affinche il popolo non fosse più schiavizzato???
Riflettiamo amici miei su questa banda di buffoni, ladri e approfittatori che ci governa…RIFLETTIAMO.
questa legge biagi forse funzionerebbe se l’offerta di lavoro fosse cosi’ abbondante da invertire in un certo modo le parti. Se il lavoratore potesse finire una collaborazione e il giorno avesse subito una fila di datori di lavoro alla sua porta da avere solo l’imbarazzo della scelta sarebbe tutto piu’ semplice. E’ stata pensata dagli economisti proprio cosi’.
Tu sei di destr!Tu sei di sinistra!
Aho L’italia si fa insiemeeee!!!
Cari tutti, mi chiamo carlo da circa quattro anni lavoro per una nota multinazionale di bibite. Come tanti sono figlio della sciagurata legge biagi. Infatti fui assunto con la nuova prestigiosa riforma. All’inizio non ho dato molto peso alla cosa, sapete qui in sicilia avere un minimo di lavoro è un evento, ma dopo qualche mese e soprattutto ora SI c…o!!! la cosa che mi sta a cuore sottolineare non è tanto il famigerato co.co.co e affini in se stesso, ma a cosa ha portato tutto questo ovvero la maniera subdola con cui i nostri cari governanti siano riusciti a dare alle aziende un potere enorme sul lavoratore, lasciando a quest’ultimo solo delle amare briciole. Insomma morale della favola sono passato da un co.co.co ad un contratto di agente di commercio (il problema è che non posso vendere nulla per antitrust) senza nessun tipo di tutela. Infatti il mio stipendio è dato da misteriose provviggioni prese un po su questo e quello (allucinante…e naturalmente ferie, malattia neanche a parlarne), ma soprattutto con l’andare degli anni si è innescato un clima di terrore per cui o stai molto “servo” oppure a casa. Un ultima considerazione mi viene da azzardare ma chi è piu colpevole un organizzazione eversiva che ha ucciso un uomo per dei principi piu o meno condivisibili oppure uno stato che autorizza un tecnico ad avere sulla coscenza il destino di tanti “lavoratori schiavi” e soprattutto il sacrificio di tutti coloro che hanno perso la vita affinche il popolo non fosse più schiavizzato???
Riflettiamo amici miei su questa banda di buffoni, ladri e approfittatori che ci governa…RIFLETTIAMO.
@ BOTAZZI GIUSEPPE.
SE PRIMA CON 1.936,27 LIRE COMPERAVI UN LITRO DI BENZINA, ORA CON UN EURO ( PARI A 1936,27 LIRE), NE COMPERI TRE QUARTI DI LITRO.
VUOL DIRE CHE IL PREZZO E’ AUMENTATO. NON E’ DIMINUITO IL VALORE DEI SOLDI, SONO AUMENTATI I PREZZI CHE SONO RIMASTI SENZA CONTROLLO.
SE L’ITALIA FOSSE RIMASTA FUORI DALL’EURO, OGGI CON QUELLE 1936,27 LIRE NON CI COMPRERESTI NEANCHE MEZZO LITRO DI LATTE.
SE NON MI SONO SPIEGATO BENE, CHIEDI A TREMONTI O A BRUNETTA.
I DONI DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Caro Beppe, avevo scritto questa e-mail sotto le feste natalizie alla redazione del tuo blog. Non ho ricevuto risposta, ma comprendo la difficoltà a visionare e a rispondere alle innumerevoli e-mail che riceve il tuo blog, soprattutto in quel periodo. Ora la ripropongo così come l’avevo scritta in quei giorni, d’altronde nessun cambiamento è ancora intervenuto nonostante l’interessamento dei sindacati e l’uscita di un articolo sul Manifesto riguardo a questa vicenda. Mi sembra che sia adatta al blog di oggi dal titolo “Gli schiavi moderni”.
Caro Beppe,
volevo porre alla tua attenzione un increscioso fatto avvenuto in questi ultimi giorni. Il centro di contatto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sito in via Fornovo a Roma, ha subito in questi giorni un durissimo colpo. 20 lavoratori su 34 sono rimasti senza occupazione, ai rimanenti è stata invece proposta un’offerta lavorativa notevolmente peggiorativa rispetto a quella precedente con possibilità di trattative pressoché nulle. Il centro di contatto per anni ha svolto un importante ruolo d’interfaccia tra l’amministrazione ministeriale e i cittadini fornendo consulenza, informazione ed orientamento alle amministrazioni, enti pubblici, organizzazioni private e ai cittadini sulle tematiche relative alle politiche sociali e del lavoro. Si è sempre avvalsa di professionisti esperti e formati nel corso del tempo dallo stesso ministero. Personalmente ho iniziato a lavorare nel lontano 1995 come psicologa del servizio Drogatel esperta in counselling telefonico nell’ambito della tossicodipendenza e alcoldipendenza. Questo servizio, che nasceva da una collaborazione tra il Ministero degli Affari Sociali ( poi divenuto Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali) e l’Istituto Superiore di Sanità, sotto la ministra Turco ha conosciuto un periodo abbastanza positivo (anche se qualche epurazione non è mancata neanche allora). Nel corso degl
Ho 37 anni, mi sono laureata in architettura (Politecnico di Torino)nel 1997 con un discreto 106/110 ed ho iniziato a lavorare presso uno studio tecnico nel 1990.
Considero la mia esperienza professionale in questo primo studio tecnico una grande fortuna perchè è lì che ho imparato la professione di architetto progettista. Inizialmente venivo pagata in nero, poi mi sono iscritta alla gestione separata INPS ed avevo la ritenuta d’acconto; mi sono quindi laureata, ho dato l’esame di stato e mi sono iscritta all’Ordine e all’Inarcassa, apro la P. IVA. Tento la libera professione, nonostante alle mia spalle abbia una famiglia normale e quindi non in grado di supportarmi economicamente (quanto costa un plotter o un programma tipo autocad!), poichè un architetto conoscente di mio padre mi offre l’opportunità di lavorare con lui, inizialmente a costi zero (tu sei una brava, che rusca, ci sai fare con la DL, io non ho nessuno a cui lasciare la mia attività, e saresti una sicurezza, ecc…!)in una specie di società. OK, mi butto, mi licenzio dal mio vecchio lavoro nello studio tecnico ed inizio la mia nuova libera professione di “schiava”; mi do’ da fare per i grossi cantieri e per quelli minori (appena i clienti, costretti dagli impegni sportivi del titolare, cominciano a chiedere di parlare solo con me, il titolare comincia ad irrigidirsi) ed il mio stipendio ammonta a 700,00 euro lordi al mese con emissione di fattura. Mi stufo, riesco ad entrare con contratto a termine presso l’Ufficio Tecnico LLPP del Comune, nel 03/2003 scopro di apettare il mio bambino, il 09/2003 scade il contratto, non lo rinnovano (la maternità me la devono comunque corrispondere), rientro nel mio posto il 03/2004 con contratto di 2 anni che poi trasformano in contratto di professionista di fiducia dell’Amministrazione fino al 2009, nel frattempo chiudo la P. IVA. Ci avvertono che le previsioni sono pessime e nel 2009 io avrò 40 anni, 1 figlio, 1 casa in affitto e 0 lavoro (farò la tiralinee).
Rubo un po’ di spazio per raccontare una storia che purtroppo, in tempi di legge biagi, non avrà nulla di originale. Lo scorso maggio mia sorella e due sue amiche si sono laureate in economia con 110 e lode, dopo un corso di studi brillante e veloce. Le due ragazze hanno intrapreso, presso un’importante banca, uno stage di sei mesi con retribuzione di 500euro mensili. La banca si trova a circa 50km dalla città in cui abitano le ragazze; basteranno questi soldi a coprire per lo meno il costo della benzina? Ma oltre al danno, la beffa: sin dall’inizio è stato detto loro che non vi era nessuna possibilità di assunzione alla fine dello stage e che questa esperienza sarebbe servita loro solamente ad infoltire il curriculum. Una persona assennata consiglierebbe loro di cercare qualcos’altro; ma come si fa se questo stage è l’unica opportunità che è stata loro offerta dopo un’estate trascorsa ad inviare curricula? forse ha fatto bene mia sorella, che ha avuto il coraggio di fare i bagagli e andarsene in lussemburgo. non ancora laureata, una banca le ha offerto uno stage di sei mesi,durante i quali ha potuto lavorare alla sua tesi, alloggio pagato e mille euro mensili.Alla fine è stata assunta a tempo indeterminato, con uno stipendio maggiore di quello di mia madre che lavora da trent’anni per la stessa azienda. Grazie governo berlusconi, mi devi una sorella.
Parlare male delle legge biagi è di sinistra?
io sono di sinistra, ma ormai le mie idee cominciano a distanziarsi così tanto dal senso comune dei sinistrorsi che comincio a pensare di essere un aliena. voglio raccontare esperienze personali e dimostrare che nessuno dei contratti in essere ci garantisce se non c’è lavoro e soprattutto lavoro di qualità.
STAGE + variazioni sul tema
chiunque lavora con serietà sa che lavorare con persone che ruotano ogni due mesi è impossibile, a meno che non si imbuchino buste da lettera e la mansione da ricoprire consiste nel leccare i francobolli. forse in italia produciamo in malo modo cose che non servono a nessuno.
CONTRATTO A PROGETTO
tutti le grandi aziende, primo fra tutti lo Stato, usano queste forme di contratto o le fanno usare ai loro fornitori. E’questo il peggiore abominio che commettono? non penso proprio, per me consiste nel pagare a 120 giorni/ un anno!! mi spiego meglio. lavoro oggi… e piglio i soldi tra sei/dodici mesi, nel frattempo con cosa pago bollette, mutuo, assicurazione…? in realtà il pagamento non è nemmeno certo, perchè le grandi aziende italiane, al momento del pagamento, nel 90% dei casi chiedono un ulteriore sconto in vista di un rinnovo di contratto e della difficile congiuntura economica. secondo me il problema della forma di contratto è il minimo che ti possa succedere.
CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO
ho lavorato in un’azienda di 150 dipendenti. alcune grandi aziende hanno tagliato dalla notte al giorno i contratti (c’è stato un cambio di governo, non vi dico di quale, perchè questa situazione è veramente bipartisan) e poichè eravamo tutti a tempo indeterminato è stato molto meglio chiudere per tutti piuttosto che risparmiare qualcuno. tutto troppo complicato per tutti, sindacati compresi: avevamo un contratto ma ci siamo sentiti una pratica burocratica che era meglio archiviare. daccordo tutti.
e ora?
SONO UNA PARTITA IVA e alla pensione o alla mia formazione ci penso io!!!
…. “patto di non concorrenza” che significa che al termine del rapporto di lavoro io non posso lavorare per nessun cliente
della società per cui ho lavorato !!! Gia è difficile trovare lavoro pensa con queste clausole.
Fosse solo questo. Il problema è quando devi concordare la retribuzione che fanno veramente orecchie da mercante.
La legge dice genericamente “…compensi corrisposti per analoghe prestazioni di lavoro autonomo”, cioe praticamente va concordato tra le parti.
Sai cosa ti propongono questi strozzini? la cifra netta mensile che prendevi come dipendente o poco piu.
E chi è giovane e non ha esperienza ci casca, perche non sa che:
la 13à mensilita non te la daranno
il tfr non te lo daranno
la gravidanza non te la pagano
la malattia non te la pagano
le ferie non te le pagano
la previdenza è il 17% contro il 33% di un dipendente
non è vero che sei parasubordinato, sei SUBORDINATO !!!
che la flessibilita di orari non esiste perché devi adeguarti a quelli dell’azienda
ecco perche agli imprenditori piace questo contratto.
Allora chi sta al governo e che perora questa legge mi deve spiegare quali sono i benefici
che ha un lavoratore nello stipulare un contratto di questo tipo !!!
avete mai sentito qualcuno fare questo elenco ? E il bello è che i sindacati hanno accettato !!!
Ultima cosa e chiudo:
perché questo contratto, come dici tu Beppe, non lo applicano a se stessi se è cosi valido ?
mi piacerebbe avere l’elenco dei famigliari dei parlamentari che hanno un contratto a progetto.
Michele
Sono daccordo con Lei, le banche con la complicità dei Governi passati e Futuri, come al solito fanno il Bello o il cattivo Tempo.
C’è un altro dato di cui va tenuto conto quando si parla di occupazione nel nostro paese: da ogni parte politica (DX e SX) si parla tanto di allungamento dell’età pensionabile. In teoria, quindi, dovremmo lavorare fino e forse oltre i 70 anni (per gravare meno sul Sistema Pensionistico). Peccato che la realtà delle aziende è diametralmente opposta: lo sanno i nostri politici che le aziende tendono sempre più a mandare a casa i lavoratori al massimo a 55 anni (e gli va ancora bene!)? Guardatevi intorno, quante persone perdono il posto di lavoro fra i 45 e i 55 anni? E quanti di questi riescono a trovarne un altro più o meno equvalente? Grazie proprio alla Legge Biagi, è molto più economico sostituire un 50enne con un 30enne a Co.Co.Pro. E così, alla faccia della maggior occupazione sbandierata dai nostri governanti, il mondo del lavoro è sempre più precario, sia per i giovani che per i meno giovani. Non ci stupiamo, dunque, se il 37% degli italiani desidera emigrare.
Giuseppe
@Nicola Cardinale 21.02.06 15:08 |
…
Grazie Nicola del consiglio, penso che lo leggerò questo libro. Da Fisico-Informatico certi equilibri socio-energetici posso solo intuirli, accetto quindi molto volentieri tuoi consigli.
Ma io mi e ti chiedo, a tuo parere tra i vari consulenti di un governo, pensi ci sia gente che faccia riflessioni di questo tipo o abbracciano ciecamente la causa del progresso e dello sviluppo sfrenato, che a mio parere è contro natura e contro tutto e tutti tranne che per una ristrettissima casta di persone super-potenti che non possono permettersi neppure per una attimo di mollare la presa al collo di persone-schiave del lavoro alla quale se permetti di alzare la testa e di prendere coscienza, sarebbero in grado di arrestare questo volano per sempre ?
PER TUTTI E PER NESSUNO
Rapporti tra la Banda della Magliana ed il Vaticano; olè!
Rapporti tra Roberto Calvi (il bnachiere di Dio) ed il Vaticano; olè!
Rapporti tra Michele Sindona ed il Vativano; olè!
Rapporti tra l’orgnizzazione nazista ODESSA ed il Vaticano; olé!
Cordiali saluti da Monsignor Marcinkus
Max Stirner
ciao max*,
la fonte please…voglio leggere!
da dove hai preso le notizie max?
ciao
Ti riferisci alle notizie sul film “I banchieri di Dio” sul caso calvi?
Orca vacca….Olè!!
Ciao max.
Orca vacca….Olè!!
Ciao max.
caro beppe
io mi sono laureato in fisica nel marzo 2003. ho avuto la fortuna di trovare subito lavoro in belgio e sono partito. da due anni vivo e lavoro come fisico in Germania. qualche mese fa ho mandato per curiosita’ (e voglia di tornare nella cara bella italia) un cv e sono stato chiamato telefonicamente per un breve colloquio. bene, mi e’ stato offerto un co.co.quo (questo e’ il nome giusto) a 850 euro….
quando ho fatto notare che in germania avevo un contratto “vecchio stampo” che comprende tutte le garanzie del caso (malattia, ferie, etc, etc), mi e’ stato risposto che loro mi facevano una cortesia a farmi tornare in italia…caro beppe, cerca di capirmi se ti dico che l italia e’ un bel posto…. dove passare le vacanze!
Un mio amico spagnolo mi ha appena inviato la partecipazione al matrimonio con il suo ragazzo, matrimonio da qualche mese permesso in Spagna (Viva Zapatero!). Non potete credere l’invidia e la rabbia per il fatto di essere cittadino vaticano-garibaldino-sabaudo e non poter godere degli stessi sacrosanti diritti. Ma forse c’è speranza. Una settimana fa mi sono “sbattezzato”, che decida di “de-italianizzarmi”? Chissà che liberazione… lo spagnolo già lo parlo, divento cittadino spagnolo, cosa che probabilmente già sarei se non fossero arrivati Giuseppino e Vittorino Emanuele a rompermi le uova nel paniere…
Ecco bravo vai in Spagna a rompere i coglioni a qualcun altro
Eseguirò, caro Guido, e il più presto possibile. Tuo concittadino italiano? Fossi matto!
Eseguirò, caro Ugo, con la massima urgenza.
Tuo concittadino di questo paese da operetta? Fossi matto!
Finalmente un coglione di meno, capace solo di denigrare, vai vai non ti rimpiange nessuno e poi in Spagna dicono che hanno dei cazzi grossi così. Ricordati la vasellina
I vostri commenti si commentano da soli, dando peraltro l’idea della frutta morale di matrice catto-calvino-ratzingero-bushio-giussaniana a cui questo paese è arrivato. Liberi di sprofondare, ma senza il sottoscritto.
Caro Beppe,
cerco di riassumerti la mia esperienza in poche righe:
ho 37 anni, ne ho lavorati 12 a Parma con un contratto a tempo indeterminato nel settore del Software, poi
per vari motivi nel 2003 mi sono trasferito a Treviso (senza avere un lavoro) e qui sono iniziati i guai.
Saltiamo il dettaglio che per un anno sono stato con le mani in mano senza lavorare.
Nei pochi colloqui che facevo mi proponevano o contratti a progetto o di aprire una partita iva.
Finalmente nel 2004 ho fatto il primo contratto a progetto della durata di 3 mesi.
Ecco le caratteristiche del contratto che mi ha fatto questo bell’imprenditore del NordEst.
Retribuzione: 4500 euro lordi (per tutti e tre i mesi! se non ci credi ti invio una copia del contratto)
piu rimborsi di spese varie che arrotondavano il compenso netto;
Pagamento a 90 giorni !!!
L’accordo tacito era che la mia vera retribuzione non era il forfait stabilito ma venivo pagato a giornata, cioè a “cottimo”, come i minatori
a partire dalla fine dell’800.
Il meccanismo è questo:
queste società che ti assumono a progetto lo fanno quando hanno già in tasca una commessa da un cliente,
e la durata del tuo contratto coincide con quello della commessa.
Quindi l’imprenditore non rischia nulla, trasferisce il rischio su di te.
Sono diventate societa di lavoro interinale che fanno concorrenza a chi lo fa di mestiere come Adecco, ManPower etc.;
mettono un annuncio che cercano una persona per un certo periodo ti tempo.
Ti fanno il contratto e ti mandano da un cliente. Se al termine il cliente lo rinnova
allora te lo rinnovano anche a te altrimenti arrivederci e grazie.
Questi non sono imprenditori sono dei dilettanti; a fare l’imprenditore senza correre rischi con una legge che ti copre le spalle sono capaci tutti.
L’ultimo contratto che mi hanno fatto devo dire che è migliore, senza scherzi. Peccato che mi abbiano fatto firmare
il “patto di non concorrenza” ….
Eccomi, geometra, 27 anni, da 7 “impiegato” in studi di architettura a vario titolo, ed anch’io arruolato nella schiera degli schiavi moderni.
Percepisco 18.600 /annui lordi che si traducono in circa 950 /mese (forse!) con un contratto di collaborazione rinnovato di anno in anno. Si, sono un finto libero professionista con tanto di partita iva, tutti gli obblighi di un dipendente e gli oneri di un lavoratore autonomo:
niente 13esima, niente ferie, permessi o recuperi ore, niente indennità di malattia, niente TFR, spese per la tenuta della contabilità (circa 600/700 annui!), posso essere lasciato a casa in ogni momemento con un preavviso di 30 giorni, obbligo di presenza 8 ore al giorno(sono sempre almeno 9/10!), ma con orario flessibile ..si, a 90°!!!
Per me un contratto a tempo indeterminato è un sogno, una chimera che inseguo da anni. Ma ormai ho perso ogni speranza.
Spero, ma non credo, che il futuro mi riservi qualcosa di meglio.
…….non sarebbe un’ipotesi da tenere in considerazione prendere il coraggio a 4 mani e metterti per conto tuo?
Mio curriculum.
19/21 anni praticantato
22 lavori saltuari presso colleghi
23 esame abilitazione
24 inizio libera professione e mi metto in proprio.
35 anni libero professionista, titolare da 10 anni di uno studio, specializzato CTU, mantengo senza problemi di sorta una famiglia di 4 persone.
Nella vita ci si deve buttare, non avere paura!
Forza!!!
La legge Biagi, concettualmente non ha tutti i torti, ma la stragrande maggioranze delle aziende la utilizza in maniera erronea e a proprio comodo a discapito di noi poveri italiani.
Sono dimplomato geometra, ho lavorato in autogrill per 9 mesi con contratti a tempo determinato rinnovati di 3 mesi in 3 mesi (ridicolo), nella mia stessa situazione c’erano altri dipendenti autogrill che andavo avanti da 4 anni rinnovando come me il contratto trimestalmente rimanendo a casa quei 15 giorni obbligatori per il rinnovo del contratto.
Nei call center la situazione è anche peggio, gente obbligata ad attivare più promozioni possibili sulle linee telefoniche degli italiani (inclusi cellulari)altrimenti addio al rinnovo del contratto.
E quando dopo due anni (così mi hanno detto chi ci ha lavorato)la ditta deve decidere se rinnovarti il contratto per sempre o no, ti liquidano con un grazie e arrivederci (salvo se non hai delle conoscenze importanti).
Quindi la Legge Biagi secondo il mio modesto parere rappresenta il classico rovescio della medaglia, una legge fuori legge.
Io e mia moglie abbiamo lavorato entrambi per ben 3 anni a testa con contratti co.co.co. e collaborazione e partecipazione (identico)…quella miseria di contributi versati non li vedremo mai perche’quei contributi non possono essere conteggiati prima di 5 anni di versamenti contributivi. Grazie Biagi grazie Governo!
@ FRANCO ROSSO
A ME NON PARE POCO IL FATTO CHE LA SINISTRA ABBIA OTTENUTO QUALCHE AUMENTO SALARIALE.
PER GIUSTIFICARE I PRECARI DEI CALL CENTER, RICHIAMI I DEBITI DELLA TELECOM.
DEVI SAPERE CHE PRIMA DELLA PRIVATIZZAZIONE LA TELECOM ERA UN’AZIENDA SANA E SENZA DEBITI.
CON L’AVVENTO DEI PRIVATI ( COLANINNO PRIMA E TRNCHETTI PROVERA OGGI) CI SONO STATE DELLE OPERAZIONI FINANZIARIE CHE HANNO FATTO DELLA TELECOM UN’AZIENDA CON GRANDI DEBITI.
CHE TU VOGLIA GIUSTIFICARE LO SCHIAVISMO ED IL MOBBING PRATICATO NEI CALL CENTER ( NON SOLO TELECOM) COL FATTO CHE LE AZIENDE HANNO DEI DEBITI, MI PARE IRRAGIONEVOLE.
MOLTI IMPRENDITORI CON LA SCUSA DELLA CRISI , VISTO CHE LA LEGGE LO PERMETTE, ASSUMONO CON CONTRATTI CAPESTRO. E LE TESTIMONIANZE IN MERITO SONO RIPORTATE SU QUESTO BLOG.
TI SALUTO
Bella quella della “telecom azienda sana prima della privatizzazione”. Ma dove le leggete le notizie voi di sinistra: su STOP? su TOPOLINO?. Ma, anche se non sai nulla, i nomi STET, SIP, e soprattutto IRI non ti dicono nulla? Lo sai perchè TELECOM è stata privatizzata? Lo sai cosa disse il ministro ANDREATTA nel lontano 3 luglio 1997 (il sole 24 ore – vai a cercartelo, ignorante)? No, vero? Te lo dico io, così apri gli occhi: “L’IRI (Prodi ne sa forse qualcosa?) ha bruciato 150.000 MILIARDI (quante finanziarie sono, eh buffone?) senza ALCUN RITORNO PER I CONTRIBUENTI”. E chi faceva capo alla SIP; STET; ECT…? L’IRI, ignorante. LEGGI, IGNORANTE. STUDIA, IGNORANTE. E magari pensa di più con la tua testa e non con quella di “la repubblica”.
Ah, dimenticavo: IGNORANTE!
Non fate architettura a meno che non vogliate fare gli imprenditori!!! cercatevi un lavoro! in 5 anni certamente le vostre prospettive saranno certamente migliori!!! se non ve la sentite di fare gli imprenditori o se non avete un padre-zio-nonno-ecc. che ha uno studio già avviato lasciate perdere: la vostra prospettiva è lavorare a partita iva a 1200+iva al mese A VITA (per chi si illudesse: netti siamo intorno ai 700)!!! per 12 mensilità se prometti solennemente di non ammalarti!!!!
poi: se sei donna NON ti sposare!!!!
quando compili quei pochi form su internet che riguardano gli architetti ti immagini dall’altra parte un tremendo Access selezionatore istruito a scartare automaticamente una serie di curriculum:
ordine:
eliminare
descrizione:
età: 34
sesso: F
stato civile:coniugata
titolo: architetto
la cosa più bella è che le mie amiche non laureate hanno tutte un posto fisso………. anche il mio marito che è rinsavito a 4 esami dalla laurea ha un posto fisso….
ps: ora lavoro a co.co.co. fino a giugno… poi vedremo
firmato:
una donna piena di LUMINOSE prospettive per il futuro
Uso la macchina dei miei, vivo in tre stanze (sala-cucina camera e bagno), ma la posizione in campagna è invidiabile. Salto addosso la capo: avevo fatto i conti, e ora non tornano. Dopo 3 mesi apro la paritta iva, prendo 1000 euro lordi e comincio a guardarmi alle spalle. Un grosso randello è saldamente piantato tra le mie chiappe. Dopo litigi, un licenziamento (?) e una riassunzione (?) vedo i primi 1200 euro e lo saluto. Fanculo, mi metto per conto mio. La faccenda del patto di non concorrenza al momento è in mano agli avvocati, l’anno scorso ho fatturato meno di 8000 euro e l’inps l’ho pagata su 13300 euro di minimale. Come ho trovato i soldi? Pranzando dai miei negli ultimi sei anni, andando al cinema non più di tre volte all’anno, eliminando aperititvi ed uscite serali. Ora la sera scrivo racconti e romanzi, quello almeno è gratuito. Il giorno cerco clienti che non abbiano avuto contatti col mio vecchio datore di lavoro, perché non potrei permettermi porcedimenti che pure, probabilmente, mi vedrebbero alla fine vincitore. C’è una sola cosa positiva: in quell’ufficio eravamo in sei. Ora là ne sono rimasti 2, il mio ex capo pare navigare in pessime acque. Mal comune mezzo gaudio.
questo è il resto del post di mario rossi, scusate per la divisione in due puntate….
Concludo:
Caro beppe, mi firmo con uno pseudonimo: il mio capo ha accumulato un bel po’ di quattrini nel tempo, ha un paio di avvocati niente male per le mani e io ho paura di aver toccato un suo cliente. Provo a tirare avanti, per conto mio.
Comunque il problema è troppo semplificato. Nella realtà in cui mi trovo a lavorare non si assume a tempo indeterminato, ma non si assume neanche a progetto. SIAMO FERMI DOBBIAMO FARE CON QUELLO CHE ABBIAMO. Il problema è che molti costi di un’impresa oggi sono determinati da tutta una necessità di adempimenti(non tutti per carità) che non hanno senso (sicurezza, privacy, consulenze…..). Troppi enti ed imprese private che ruotano nel terziario, improduttive e mangiasoldi. E BASTA.
stipendio lire : 1.936.270 e tutto andava bene
stipendi in euro : 1000 e tutto va male
ma perche’ avete inneggiato all’euro ? come ne usciamo adesso ?
….il brutto deve ancora venire…non siete ancora al livello delle paghe cinesi, e non avete neanche piu’ le fabbriche
quei gnurant , rozzi, montanari della lega forse avevano visto il pericolo……
e ormai non si torna piu’ indietro …
Legge Biagi…
Scommettiamo che se quel poveraccio non fosse morto la “sua legge” non sarebbe mai stata approvata ??
Sindacati, Politici, Associazioni tutti sarebbero scesi in Piazza.
Ed Invece no, perchè qualche buontempone (dalle idee quantomeno bizzarre), che dice di voler difendere il proletariato ha combinato il casino !!!
Addirittura ci siamo inventati i precari nel “tempio del posto fisso” ovvero nella Pubblica Amministrazione che fenomeni!!.
Conosco gente che fa la schiuma da precario negli enti locali da anni………….e si sentono rispondere ogni giorno: “tanto per entrare devi fare il concorso!” pure! che sono gli unici che lavorano.
Io da interinale entrai in una grande azienda….venni assunto, ma poi l’azienda chiuse…….
Ora grazie a Biagi (si fa per dire), sono condannato al precariato………..
Sono propio uno fortunato………..
Per informazione:
I Francesi sono stati i primi ad approvare leggi sulla flessibilità ed hanno inventato l’interinalato.
Ora stanno facendo rapidamente marcia indietro….
Complimenti! …anche per le due bellissime lingue straniere che conosci..
Ma tornando al punto… a lavoro come sei messa???
@ FRANCO ROSSO
A ME NON PARE POCO IL FATTO CHE LA SINISTRA ABBIA OTTENUTO QUALCHE AUMENTO SALARIALE.
PER GIUSTIFICARE I PRECARI DEI CALL CENTER, RICHIAMI I DEBITI DELLA TELECOM.
DEVI SAPERE CHE PRIMA DELLA PRIVATIZZAZIONE LA TELECOM ERA UN’AZIENDA SANA E SENZA DEBITI.
CON L’AVVENTO DEI PRIVATI ( COLANINNO PRIMA E TRNCHETTI PROVERA OGGI) CI SONO STATE DELLE OPERAZIONI FINANZIARIE CHE HANNO FATTO DELLA TELECOM UN’AZIENDA CON GRANDI DEBITI.
CHE TU VOGLIA GIUSTIFICARE LO SCHIAVISMO ED IL MOBBING PRATICATO NEI CALL CENTER ( NON SOLO TELECOM) COL FATTO CHE LE AZIENDE HANNO DEI DEBITI, MI PARE IRRAGIONEVOLE.
MOLTI IMPRENDITORI CON LA SCUSA DELLA CRISI , VISTO CHE LA LEGGE LO PERMETTE, ASSUMONO CON CONTRATTI CAPESTRO. E LE TESTIMONIANZE IN MERITO SONO RIPORTATE SU QUESTO BLOG.
TI SALUTO
Che bella gente che c’è qui! Però complimenti! Una viene su questo blog per confrontare le opinioni e ne trova di questo tipo… Che dire? Votate sinistra mi raccomando! Persone così portano avanti l’Italia!
Giulia
Si e’ espresso molto male, ma non ha tutti i torti.Moltissimi la pensano cosi, solo si vergognano di dirlo.La sinistra non e’ molto meglio della destra, ma si accanisce di meno contro i ceti piu deboli. Non perche’ siano santi, cercano solo voti. Ma noi dobbiamo imparare a sfruttare loro come sfruttano noi. Meglio la sinistra, pur di prendere il mio voto mi incula un pochino meno. E poi a sinistra devono dire grazie a MOLTE meno persone, per cui sono piu liberi di fare cose positive. Puoi star certa non spenderanno mesi di attivita’parlamentare per tenere un amico del premier fuori dalla galera. E nemmeno imballeranno le due camere per cercare di arricchire Lunardi con i mille progetti fatti dalla SUA ditta privata. Fino a prova contraria il 99% di quelli della sinistra sono politici a tempo pieno e quindi molto meno interessati a fottere i lavoratori, visto che non ne impiegano nessuno. Se uno e’ imprenditore o legato agli imprenditori ed e ‘ pure politico, sara’ sempre portato a tutelare la parte che succhia il sangue. Se invece uno e’ solo politico , certo si guarda i cazzi suoi per bene, ma magari un pochino cerca pure di aiutare quelli che il sangue lo danno. Vota a sinistra e vedrai che ti sentirai meglio.
La legge Biagi, concettualmente non ha tutti i torti, ma la stragrande maggioranze delle aziende la utilizza in maniera erronea e a proprio comodo a discapito di noi poveri italiani.
Sono dimplomato geometra, ho lavorato in autogrill per 9 mesi con contratti a tempo determinato rinnovati di 3 mesi in 3 mesi (ridicolo), nella mia stessa situazione c’erano altri dipendenti autogrill che andavo avanti da 4 anni rinnovando come me il contratto trimestalmente rimanendo a casa quei 15 giorni obbligatori per il rinnovo del contratto.
Nei call center la situazione è anche peggio, gente obbligata ad attivare più promozioni possibili sulle linee telefoniche degli italiani (inclusi cellulari)altrimenti addio al rinnovo del contratto.
E quando dopo due anni (così mi hanno detto chi ci ha lavorato)la ditta deve decidere se rinnovarti il contratto per sempre o no, ti liquidano con un grazie e arrivederci (salvo se non hai delle conoscenze importanti).
Quindi la Legge Biagi secondo il mio modesto parere rappresenta il classico rovescio della medaglia, una legge fuori legge.
Sono dottorando di ricerca alla Federico II di Napoli. Più il tempo passa e più ho timore di cosa mi accadrà tra tre anni quando finirà la mia borsa di studio… In Italia la ricerca è la cosa più precaria che c’è, gli stipendi sono bassi ed è impossibile pensare di crearsi una famiglia… grazie alla Moratti anche il ricercatore diventerà precario e così getterò nel cesso una laurea quinquennale ed un dottorato quadriennale… Non voglio il posto fisso concepito come un vitalizio e mi sta pure bene la flessibilità in entrata per aumentare le possibilità di lavoro ma che speranza potremo mettere in una vita intera precaria?
Sono una precaria (laureata in architettura) del comune di Milano da 5 anni (con contratti di 8 mesi)affronto selezioni sempre più specialistiche per essere collocata sempre nello stesso posto.poichè appartengo ad un settore di progettazione di lavori pubblici dovrei percepire la “Merloni”ma guarda caso la stessa legge esclude i lavoratori a tempo determinato e la mia quota viene divisa a pioggia ai colleghi a tempo indeterminato.Voci dicono che da settembre il comune assumerà solo tramite agenzia interinale!!! Mi sono potuta sposare perchè mio suocero ci ha regalato un appartamento perchè il mutuo visto la mia situazione lavorativa non me lo avrebbero mai concesso.quando mi chiedono:”e un bimbo?quando lo fate???”ma se mi fanno un contratto che è più breve di una gravidanza!!!dovrò pianificare anche questo evento piacevole a seconda del mio nuovo contratto….sempre che ce ne sia uno!!!
Come faccio a riassumere la mia vita in 2000 cazzo di caratteri?
Semplice. Con due post.
OK, ecco la mia storia. Vado a memoria, probabilmente ci sono imprecisioni sulle date ma a grandi linee è così che è andata.
Studente in ingegneria chimica e appassionato di informatica inizio a dividermi tra studio e lavoro nel ’99. Lavoro part time, senza alcun contratto, per tre mesi “di prova” presso una società (la più grande della mia provincia) di sviluppo siti web. La retribuzione del primo mese è pari a 0, i successivi due prevedono un “rimborso spese” di circa 400.000 lire/mese. A questo punto inizio a lavorare 8 ore al giorno, che presto diventano 10. Niente contratto e la prospettiva di portare il salario a 700.000 lire /mese. Accetto per passione. I pagamenti vengono effettuati senza una scadenza fissa. Divento co.co.co. agli inizi del 2000, mi faccio due conti in tasca e scopro che un mese non mi è stato retribuito. Ne parlo col boss che mi assicura che si provvederà. Nel 2006 sto ancora attendendo 400.000 lire che ssendo in nero non so come reclamare. Intanto lo stipendio è fissato in 900.000 lire/mese. Firmo un contratto della durata di un anno che di fatto mi lega all’azienda per 8 ore la giorno 5 gg alla settimana. Alla scadenza del contratto chiedo l’assunzione e un piccolo aumento, tra promesse e chiacchiere si arriva al 2001. Raggiunta quota 1.200.000 lire/mese a suon di contratti mensili co.co.co subentyra il famigerato euro. Firmo un contratto biennale che prevede tra le altre cose un patto di non concorrenza, retribuito con la bellezza di 1000 euro annui. Il mio stipendio sale vertiginosamente a circa 800 euro al mese. Vivo con i miei, 800 euro sono un lusso sfrenato.
[…continua]
* Vengo anch’io – Jannacci anni 60
Si potrebbe andare tutti a fare,
un lavoro manuale….
dove ognuno è già pronto
a tagliarsi una mano
e vedere che la gente poi
sgobbi davvero
lavorare senza l’impiego
che gli si confà!..
Vengo anch’io, no tu no!
vengo anc’io, no tu no|
Ma perchèèèè?
Perchè no.
“VOJA DE LAVORA’ SARTEME ADDOSSO”!
Se dice a Roma. Ma, tutto u munnu e paese, dicono quell’antri e Napule.
***
Sono una ragazza di 23 anni… non molti per la verità, ma abbastanza per capire che se voglio avere una vita tutta mia e farcela solo con le mie forze ne deve passare di acqua sotto i ponti…
Faccio parte di quella generazione che ha subito varie riforme.. trovarne una degna di tale nome è dura:
– incominciamo alle superiori; nuovi esami di maturità, tutto il programma da preparare per l’esame, metà professori interni e metà esterni, votazioni in centesimi…etc,
– università e le lauree brevi; la grandiosa Moratti ha fatto si che si cadesse in un vuota culturale senza precedenti.
Non tutti sanno che come nel mio caso non ho potuto continuare la specializzazione della laurea poiché il caro governo Berlusconi a tagliato i fondi alle università. Mi trovo quindi con una laurea di primo livello che vale ben poco, un mondo del lavoro che richiede “giovani tra i 20-25 anni con 2 anni di esperienza e laurea specialistica” e zero euro in tasca, come tutti del resto!
Ti trovi così ad entrare nel mondo del “lavoro” , anche se sarebbe meglio chiamarlo sfruttamento dove ti ritrovi a lavorare il sabato e la domenica 8 ore lontano da casa tua, magari fuori al freddo, a servire cioccolata calda alle persone che la domenica non hanno nient’altro da fre che rinchiudersi con la famiglia nei supermercati. Tutto questo per 35 euro al giorno che si vedono soltanto 3 mesi dopo!
Grazie a tutti andando avanti così forse a 40 anni potrò avere una mia casa, un lavoro e una famiglia!!!!!
X Alfio Raffaelli
++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
6 Ore x 6 Giorni sono 36 ORE (ridicolo no).
Il lavoratore dipendente privato lavora minimo 48 ORE, quando gli va bene.
L’idea di rinnovarvi il contratto è ottima, ma vi devono ridurre lo stipendio in relazione a quanto non lavorate e visto i privileggi che avete (parassiti).
La produttività dell’ente pubblico fa ridere e ci fa piangere; lentezze, liste di attesa inteminabili e arroganza dei suoi dipendenti.
Poi Lei mi viene a parlare che addirittura fa parte del sindacato, non Le basta lo stipendio che ha?.
Il sindacato odierna è la vergogna della nostra società, corrotti e arcaici, speculate sui poveri lavoratori, pretendete la tangente sullo stipendio per non fare un c…o quando serve.
Lei come pubblico impiegato deve stare solo zitto, e se propio vuole parlare lo faccia con i suoi pari raccomandati del c…o.
+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
C’è un altro dato di cui va tenuto conto quando si parla di occupazione nel nostro paese: da ogni parte politica (DX e SX) si parla tanto di allungamento dell’età pensionabile. In teoria, quindi, dovremmo lavorare fino e forse oltre i 70 anni (per gravare meno sul Sistema Pensionistico). Peccato che la realtà delle aziende è diametralmente opposta: lo sanno i nostri politici che le aziende tendono sempre più a mandare a casa i lavoratori al massimo a 55 anni (e gli va ancora bene!)? Guardatevi intorno, quante persone perdono il posto di lavoro fra i 45 e i 55 anni? E quanti di questi riescono a trovarne un altro più o meno equvalente? Grazie proprio alla Legge Biagi, è molto più economico sostituire un 50enne con un 30enne a Co.Co.Pro. E così, alla faccia della maggior occupazione sbandierata dai nostri governanti, il mondo del lavoro è sempre più precario, sia per i giovani che per i meno giovani. Non ci stupiamo, dunque, se il 37% degli italiani desidera emigrare.
Giuseppe
Non è vero che il mercato del lavoro in Italia non offre prospettive!
Prendiamo il caso di Massimo Serafini a Livorno… pochi studi, nessuna competenza specifica, esperienza come guardia giurata e gestore di un cinema di terza categoria, è riuscito a diventare presidente dei Cantieri Orlando, a quel tempo una delle più importanti realtà della cantieristica italiana.
Vabbè… poteva contare sull’appoggio di tutti gli apparati del Partito (ex comunista) ed era amico del sindaco Lamberti.
I LAUREATI CON MASTER CHE SI RITROVANO A RISPONDERE A UN CALL CENTER SONO UNA VERGOGNA, MA ANCHE IL CLIENTELISMO SU CUI MARCIA E MARCISCE LA SINISTRA NELLE REGIONI ROSSE FA ALTRETTANTO SCHIFO !!!
BISOGNA FARE PULIZIA, SE POSSIBILE DI ENTRAMBI
PS
I Cantieri Orlando, sotto la gestione Serafini, sono ovviamente finiti in amministrazione controllata nel giro di sei mesi.
Quello che posso dire come universitario è che siamo sfiduciati e che dal futuro nel mondo del lavoro non mi aspetto nulla di buono
FORUM POLITICO SULLA TELEVISIONE
CENSURE, BUGIE DEI POLITICI, PAR CONDICIO VIOLATA
PARTECIPATE ANCHE VOI E FATE LE VOSTRE SEGNALAZIONI
http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=82841
LA REGISTRAZIONE E’ RAPIDISSIMA
x Fabio,
hai giustamente espresso in modo personale quello che per esempio un ‘economista come Latouche sostiene: il principio della decrescita (www.descrescita.it). Ti consiglio di leggere il suo ultimo libro “Come sopravvivere allo sviluppo”. Io insegno energetica e proprio ora ho letto un report che conferma l’enorme aumento del consumo di energia elettrica in Italia (il più grande dell’Europa ) per i condizionatori estivi. E’ un consumo spesso indotto dalla pubblicità. Un grande risparmio, come fanno in tutta Europa ormai, si potrebbe ottenere costruendo edifici con elevato isolamento complessivo e/o sfruttando anche l’energia solare per produrre freddo. Manca ormai nella nostra Italia il senso di una visione di un benessere sostenibile, equilibrato, rispettoso dell’ambiente e dei popoli che consumano meno.
ho 27 anni, mi sono laureato all’università cattolica di Milano in lettere. La mia esperienza? 6 mesi di stage a 250, poi altri 6 a 500 dopo 1 anno contratto a progetto 1000 mensili.
Lavoro da lunedì a sabato, per fare esperienza sono 2 anni che sacrifico il tempo libero per la gavetta perchè credo che imparare 2 lavori aumenti le possibilità economiche.
Vivo a Milano come potrei accendere un mutuo e mantenermi? Come potrei pensare di costruirmi una famiglia? Alla faccia dell’ottimismo, secondo me questo sistema limita la competitività e non incentiva i giovani ad inserirsi nel mondo del lavoro. E poi ci lamentiamo della fuga dei cervelli all’estero…forse noi laureati in Italia non siamo disposti ad accettare posti di lavoro umili, o forse c’è qualcosa che non va…….io rimpiango di non aver abbandonato gli studi a 18 anni per dedicarmi a lavori più umili ma certamente più dignitosi, alla fine di vestirmi bene per 500 al mese cosa m’importa?Meglio grasso e polvere……..
C’è una nuova invenzione che va oltre i co.co.co e i co.co. pro. e la segnalo dal momento che sono una giovane commercialista e ho clienti altrettanto giovani che sono entrati dopo l’università nel mondo del lavoro.
Ora le aziende, società e studi professionali invece di assumere, a tempo determinato, o fare contratti a termine tipo quelli indicati sopra, chiedono agli aspiranti dipendenti di aprire la P. IVA lavorando per loro in via esclusiva quali dipendenti ma fatturando le prestazioni quali professionisti. Il carico di tutto, contributi, tasse e rotture di scatole ulteriori tipo la necessità di avere un commercialista, ricade in capo al dipendenti/professionista.
Sono queste tutte le nuove iniziative produttive di cui parla tanto il governo???
Bella soluzione ai problemi dei giovani.
IO sono in stage presso una grande azienda di telecomunicazione che gode di un benessere diffuso e conclamato, da un anno, a 250 al mese, senza buoni pasto e con un progetto realizzato e vampirizzato da una collega assunta e 7q come livello…quando ho chiesto del mio futuro…mi hanno risposto c’è crisi…
niente di strano
Art. 39
L’organizzazione sindacale è libera.
Ai sindacati non può essere imposto altro obbligo se non la loro registrazione presso uffici locali o centrali, secondo le norme di legge.
È condizione per la registrazione che gli statuti dei sindacati sanciscano un ordinamento interno a base democratica.
I sindacati registrati hanno personalità giuridica. Possono, rappresentati unitariamente in proporzione dei loro iscritti, stipulare contratti collettivi di lavoro con efficacia obbligatoria per tutti gli appartenenti alle categorie alle quali il contratto si riferisce.
Art. 40
Il diritto di sciopero si esercita nell’ambito delle leggi che lo regolano.
Art. 41
L’iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali.
Art. 42
La proprietà è pubblica o privata. I beni economici appartengono allo Stato, ad enti o a privati.
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti.
La proprietà privata può essere, nei casi preveduti dalla legge, e salvo indennizzo, espropriata per motivi d’interesse generale.
La legge stabilisce le norme ed i limiti della successione legittima e testamentaria e i diritti dello Stato sulle eredità.
Art. 43
A fini di utilità generale la legge può riservare originariamente o trasferire, mediante espropriazione e salvo indennizzo, allo Stato, ad enti pubblici o a comunità di lavoratori o di utenti determinate imprese o categorie di imprese, che si riferiscano a servizi pubblici essenziali o a fonti di energia o a situazioni di monopolio ed abbiano carattere di preminente interesse generale.
Mi sono perso alla parola “Questo…..”;)))
@jack Giannotti 21.02.06 14:50 |
carissimo jack, però dimostri di aver capito il mio concetto, ma non credevo di essere stato così ermetico 😉 oltre che utopista. Temo quindi che pochi abbiano capito il mio intervento. Peccato
Ciao fabio,
non sò perchè ma il mio intervento è stato postato male (mezzo cancellato).
Cmq la tua argomentazione è molto valida.
Il problema è che gli inetti al Governo (Italia, Europa, mondo industrializzato) non hanno argomenti e si accontentano di obiettivi di brevissimo termine (es.crescita del PIL)facilmente rivendibile alle masse e non delle dinamiche macro economiche.
ciao
A tutti quelli che parlano di fare i lavori manuali. Allora mettiamo in chiaro alcune cose. I vari lavori manuali sono di due categorie, quelli che richiedono un lungo periodo di apprendistato per essere appresi e fatti bene, e quelli che si possono fare con poche ore di insegnamento.
I primi non sono fattibili da chiunque sia piu’ vecchio di 15 anni. Una artigiano qualunque, di qualunque livello, NON assumera’ MAI un giovane piu’ vecchio di 15/16 anni. Il giovinastro in questione si deve preparare ad ANNI di angherie NON retribuite. E’ verissimo che chi sopravvive(grazie ai genitori ovviamente, ricordate che molti non possono farlo)poi ha un mestiere molto redditizio e sicuro(idraulici e cassamortari, perche’ gia’ i meccanici tra poco non sapranno piu’ che fare visto che le officine ufficiali assumono solo ingegneri meccanici, 110/lode mai sopra i 25 annni, remember). I lavori manuali che non necessitano di lunghi periodi di apprendimento, LI FANNO GLI EXTRACOMUNITARI. Perche’ costano poco e non rompono i coglioni. Crepano(letterlamente) nei cantieri senza tante storie. Ma quali imbianchini da 70euri a stanza. Si, quelli disoccupati. Il polacco che si e’ fatto il tugurio dove “lavoro”ha preso 20 euri a locale e una birretta. La ditta di Italiani che voleva i 70euri se l’e’ presa nel culo. Meditate sapientoni. Meditate.
La cosa peggiore del contratti a progetto è la logica aziendale con cui questi sono sottoscritti. Io sono un Copro ma solo per gli oneri che l’azienda si assume nei miei confronti, nel senso che costo meno, non mi pagano tasse, ferie, contributi, malattie e infortuni…
Però se sto a casa un giorno lo devo segnare. Faccio 40 ore settimanali quando teoricamente il mio tipo di contratto ne prevederebbe 37,5 (ma tanto lo straordinario non esiste). Se sono malata devo recuperare le giornate, le ferie le devo ocncordare e l’anno scorso non le ho potute nemmeno fare, le tasse le pago (e salatissime) come tutti, peccato che nessuno contribuisca per me. Se mi faccio male non ho nessuna polizza, nessuna assicurazione che mi possa in qualche modo sostenere. Volevo comprare casa per non spendere troppo d’affitto (vivo a bologna) ma la banca propone tassi di interesse per me impossibili.
E se volessi poi portare la questione sul fututo: sono una donna, ho 27 anni e un figlio non mi dispiacerebbe averlo..ma se poi non mi rinnovano il contratto l’anno prossimo…chi paga???? poi si chiedono come mai in Italia ci sono poche nascite…
Inoltre, e questa è la cosa peggiore, il tipo di lavoro che svolgo non è per tipologia ammissibile come ‘progetto’…un conto se sono un consulente, allora posso pensare che mentre lavoro mi formo, mi posso vendere anche in altre aziende, quindi il mio profilo professionale si accresce e la flessibilità in fondo potrebbe convenire anche a me. Io invece svolgo un lavoro di gestione/coordinamento in cui la tipologia di contratto è controproducente, per me innanzitutto ma anche per l’azienda (io domani potrei stare a casa senza preavviso e buonanotte al secchio!)…questi contratti non sono flessibili, ma sono CONTRATTI A PROGETTO A TEMPO INDETERMINATO….i co.pro, e Grillo ha ragione da vendere, devono essere i nostri dipendenti a Roma!!!
non capisco come ci si possa vantare di certe leggi…nn sono vittima della riforma del lavoro solo grazie al fatto che mio padre ormai in pensione usa i suoi piccoli risparmi per far studiare me e mio fratello e farci laureare nei tempi brevi e imbecilli previsti dalla pessima riforma universitaria varata ahimè dal vecchio governo…visto il livello di tasse universitarie e le misere paghe orarie per i lavoratori è praticamente impossibile laurearsi “non eccessivamente fuori corso” per uno studente lavoratore..l’ho provata quella situazione..visto come ero ridotto mio padre ha visto bene di darmi una mano pagandomi almeno 3 anni di università..ma se lui non fosse stato previdente come cazzo avrei fatto?!forse non mi sarei mai laureato,avrei continuato con lavori precari,visto che oggi con un diploma di liceo nn si può pretendere altro..il risultato sarebbe di di nn riuscire mai a sistemarmi e mettere su famiglia..ma gli stessi che hanno fatto ‘ste leggi del cazzo sono i grandi portatori della sacralità della famiglia..non li mando affanc.. solo perchè ce li mando e spero ce li mandino tanto spesso che conoscono il posto a memoria…
Sapete cosa penso che se un’uomo e’ una merda in vita non vedo perche’ lo si debba perdonare in morte…
Hanno sbagliato ad ammazzare Biagi, solo perche’ lo hanno fatto troppo tardi dovevano scoppiarlo prima che facesse quelle leggi del cazzo…
co.co.co.co.sticazzi.co
Vorrei sapere se i suoi figli lavorano in co.co.co e se sarebbe felice se i suoi figli lavorassero ora in co.co.co
Alessandro Abate 21.02.06 14:54 | Rispondi al commento |
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Che bella gente che c’è qui! Però complimenti! Una viene su questo blog per confrontare le opinioni e ne trova di questo tipo… Che dire? Votate sinistra mi raccomando! Persone così portano avanti l’Italia!
TU VOTA A DESTRA INVECE CHE E’ MEGLIO… GENIO.
cara giulia, eri entrata nel blog per confrontare le tue opinioni con quelle degli altri, allora fallo invece di sentenziare!
4 anni come CO.Co.Co. i versamenti pagati per l’inps volatilizzati.
Costretto a fare partita iva altrimenti scaricato dall’azienda ora devo farmi le dichiarazioni 740 e …. varie da solo perchè non posso permettermi un commercialista.
In più essendo un lavoratore autonomo il mutuo per un appartamento me lo sogno.
Grazie governo.
Cara Daniela, ti auguro di trovarlo, il tuo lavoro. Questi ignoranti farabutti sputano sulle opportunità che potrebbero venire da tanta gente in gamba umiliata e soffocata nelle aspirazioni. Anche nelle aziende la meritocrazia è una utopia, e stiamo sempre più scadendo verso il “precariato morale” più che lavorativo. Non siamo più capaci di progettare a lungo-medio termine. Navighiamo a vista e nascondiamo la dabbenaggine e l’incapacità dei manager delle aziende dietro un “non me la sento di impegnarmi”. Tu NON HA LE PALLE per impegnarti. Sei un incapace, un inetto, NON SAI COSA FARAI OGGI ALLE CINQUE, potrai assumere me a tempo indeterminato ?
Che pena. Che pena.
POVERA ITALIA.
Dovremmo andarcene tutti all’estero e lasciare questi stronzi da soli con le loro società e i loro contratti precari.
4 anni come CO.Co.Co. i versamenti pagati per l’inps volatilizzati.
Costretto a fare partita iva altrimenti scaricato dall’azienda ora devo farmi le dichiarazioni 740 e …. varie da solo perchè non posso permettermi un commercialista.
In più essendo un lavoratore autonomo il mutuo per un appartamento me lo sogno.
Grazie governo.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
RICORDIAMO AI GRANDI SIGNORI COSA E’ SCRITTO NELLA COSTITUZIONE.
Titolo III: rapporti economici
Art. 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell’interesse generale, e tutela il lavoro italiano all’estero.
Art. 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Art. 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.
Art. 38
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
I lavoratori hanno diritto che siano preveduti ed assicurati mezzi adeguati alle loro esigenze di vita in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria.
Gli inabili ed i minorati hanno diritto all’educazione e all’avviamento professionale.
Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato.
L’assistenza privata è libera.
CONTINUA…..
Dear Beppe,
dicono che sono un farmacista, dicono che ho un contratto a tempo indeterminato, dicono che ho un lavoro sicuro, dicono che al pari dei miei coetani io sto da favola. Forse ma una cosa è certa da quando mi sono laureato, da circa 5 anni (attraverso tanti sacrifici fatti di vendita porta a porta, mercatini, industrie conserviere come operaio ecc. ecc.)ho cambiato 3 farmacie e forse non è ancora finita. Il contratto nazionale del lavoro per la mia categoria prevede una retribuzione mensile che arriva a stento a 1300 euro, ah… dimenticavo grazie alle ultime finanziarie ci hanno aggiunto una tantum di 400 euro all’anno. Davanti a queste cifre mi sento un precario, un co.co.co. un sottopagato, un sottostimato, la mia laurea (nulla togliendo agli altri che nominerò) pensavo dovesse garantirmi una volta trovato un lavoro una paga che superasse di qualcosina la paga di un metalmeccanico. A questo aggiungiamo che lavoro a Napoli e che qualche compromesso lo devi pur fare con i tuoi datori di lavoro, ti devi anche saper svendere, infine paghiamo le tasse all’ordine, perchè senza di quelle non sei un farmacista, non puoi esercitare, circa 150 euro, poi devi pagare l’empaf ente provvidenziale della categoria che circa 600 euro annui, aggiungiamo dulcisinfundo i corsi ECM una caciara commerciale dove ci dicono che servono per aggiornarsi, macchè servono casomai a riempire le tasche di qualcuno circa 250 euro annui. Come se un farmacista o un qualsiasi altro professionista non avesse già intrinsicamente la voglia di aggiornarsi da solo a casa sua nei suoi libri, con il web, perchè lui sa di essere responsabile nell’esercitare un’attività pubblica. Tra il dare e avere fatti tu i conti e vediamo che rimane. Sono indignato sono un co.co.co dentro che è forse peggio.
Credo che sia ora che il cococo lo scriviamo noi per i nostri cari dipendenti/candidati alle prossime elezioni politiche.
E’ giusto che provino anche loro l’ebbrezza della flessibilità (a gradi novanta) e pratichino un pò l’interianale (un pò per uno, diamine). L’agenzia a scelta.
Il meetup di Matera di Beppe Grillo l’ha scritto e pubblicato nella sezione files. Credo che sia una buona bozza di partenza, e per chi ha conosciuto nella sua vita solo collaborazioni, non avrà difficoltà a riconoscerlo.
In queste ore i partiti si stanno scannando per avere un posto al sole nelle liste bloccate e si sta impedendo alle liste civiche di scendere in campo.
Propongo a Beppe, o a qualche blogger influente, di chiedere la presenza degli osservatori ONU alle prossime politiche. O al presidente americano di esportare la democrazia in Italia.
Saluti ai bloggers
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi……
Caro Intini … Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini Marco Biagi è un oscuro economista… Della sua morte certo a pochi italiani importa…
————————————————-
ETC. ETC.
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Queste sono solo alcuni stralci dei Commenti al mio intervento di Sdegno riferiti a Marco Cucini che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
Vi sollevo dal leggere gli insulti (ci sono abituato) che sono arrivati.
PS. C’è anche un esilerante commento che mi elenca tutte le colpe di Craxi e come proprietà transitiva tutte quelle di Garibaldi (“personaggio squallido” come viene definito) che al comando di un centinaio di futuri leghisti (c’è scritto proprio così) ha candannato il Sud alla povertà, e di come sarebbe bello stare ancora sotto i “Borboni”.
(un connubio fra No-global Monarchia e lega sudista)
PROBABILMENTE mi scambiavano con l’Ugo Intini politico socialista, ORMAI SONO STUFO DI DIRE CHE SONO SOLO UN SUO OMONIMO e non ho mai votato socialista.
Un pò di rispetto almeno per i familiari delle persone uccise
MEDITATE GENTE MEDITATE
Co.co.co presso una pubblica amministrazione. Ho avuto un contratto di 3 mesi a 600 euro al mese, dopo un rinnovo di 1 mese e poi hanno fatto scadere il contratto senza nemmeno convocarmi e darmi qualche spiegazione…Questo è uno schifo
Sapete cosa penso che se un’uomo e’ una merda in vita non vedo perche’ lo si debba perdonare in morte…
Hanno sbagliato ad ammazzare Biagi, solo perche’ lo hanno fatto troppo tardi dovevano scoppiarlo prima che facesse quelle leggi del cazzo…
co.co.co.co.sticazzi.co
Vorrei sapere se i suoi figli lavorano in co.co.co e se sarebbe felice se i suoi figli lavorassero ora in co.co.co
La legge non l’ha fatta lui, l’hanno fatta Berlusconi, Maroni ecc… un anno dopo che era morto. Hanno dato il suo nome alla legge perché così la gente con un morto no se la può prendere.
Sono stato assunto x una ditta come Co.CO.CO. e prestato in outsourcing x una ditta molto conosciuta del quale nn faccio il nome, poi dopo 2 anni sono stato assunto come dipendente a tempo determinato x 2 anni, l’anno sucessivo mi è stato rinnovato il contratto x 1 anno…sono sempre stato ricattato dall’azienda x il rinnovo, con le solite conseguenze…straordinari nn pagati, trasferte nn pagate, ogni volta che andavo in giro dovevo pagare l’autostrada e mi veniva rimborsata 2 mesi dopo…aumenti mai concessi…ad essere precari nn si puo’ programmare il futuro e si vive sotto perenne ricatto…l’ultimo anno(2005) con moglie incinta, ero convinto nel rinnovo a tempo indeterminato,(erano 5 anni che lavoravo x loro) ho chiesto quali erano le intenzioni dell’azienda, mi è stato risposto di nn preoccuparmi, per poi lasciarmi a casa con un preavviso di 5 giorni…Grazie a chi ha varato la legge Biagi…grazie a i nostri politici che fanno tutto meno che occuparsi dei problemi della gente…E soprattutto complimenti a quei sondaggisti che se la menano che i giovani italiani d’oggi nn si sposano en nn fanno figli…ma ci mantenete voi?
volevo dare la mia opinione sui risultati della legge biagi. Ho 32 anni e sono laureato in giurisprudenza, sono disoccupato anche se grazie a qualche raccomandazione riesco a lavorare come interinale presso qualche azienda non più di 4-5-mesi l’anno.se ti interessa sapere con anticipo i vincitori di un concorso all’ospedale di lucera in provincia di foggia fammelo sapere.Purtroppo per noi comuni mortali oltre al danno anche la beffa.
Biagi ha sbagliato ad accettare quell’incarico, non si può giocare con il destino di milioni di ragazzi. Io sono il V di sei figli e mio padre è morto prima che mi laureassi.Loro hanno fatto molti sacrifici , hanno sacrificato parte della loro vita per me ed i miei fratelli ,e adesso io sono uno in affitto maltrattato e senza nessun diritto in azienda, vengo sbattuto da un ufficio all’altro senza nessun avviso.A volte mi chiedo se ne è valsa la pena.Certo immaginavo il mio avvenire diverso soprattutto dopo la laurea.Ma mi rendoconto che vivo in un paese di coglioni dove si manda al governo un gruppo di malfattori arrangiati della politica.
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
Egregio sig. Ferrari.
Se il criterio di gestione della sua azienda è il puro “spirito polemico”, beh, posso solo dirle: auguri! Fossi un suo dipendente, non aspetterei di essere pagato meno da lei. Andrei direttamente a percepire uno stipendio inferiore in un’altra impresa, sicuramente più solida e seria della sua in quanto non gestita in base ai soli capricci personali del suo proprietario.
In ogni caso, sono a ringraziarLa per aver confermato in diretta (se mai ce ne fosse stato bisogno), le mie opinioni in ordine allo spessore qualitativo ed intellettuale della classe imprenditoriale e manageriale italiana.
Cordiali saluti.
X CARLO DRAGONI
Caro signor Carlo Dragoni, io non so chi Lei sia nè se le cose che dice, le dice per provocazione… ad ogni modo, dato che ha tentato di darmi una risposta seria, pur dandomi del mostro, tenterò anch’io di darLe una risposta altrettanto seria… sì, sono l’Ingegnere sfigato di stanotte…
Ma sono più mostro io, che mi ammazzo di lavoro 16 ore al giorno senza pausa pranzo, in cantieri dove mi prendo ogni responsabilità quasi gratis, o chi come Lei, assume extracomunitari asiatici o africani (purchè non terroni!) o va ad aprire fabbriche in Bulgaria o in Cina, perchè lì può non dare ai suoi lavoratori, anche nessun diritto(come se qui ne avessimo qualcuno), oltrechè il tozzo di pane per arrivare a domani?
E sono più mostro io, che mi vedo scavalcato ogni giorno dagli inesorabili figli di papà, dalle alquanto dubbie capacità fuorchè il nome che portano, o quelli della Sua razza, che ai propri figli insegnano il disprezzo per gli altri che abbiano uno zero in meno sul conto corrente, rispetto al suo?
E sono più mostro io, che nonostante tutto lotto per il mio meridione, dove Lei si viene a godere ogni estate le nostre splendide spiagge, con il coltello nei denti e le lacrime agli occhi, o Lei, che va applaudire Calderoli e Borghezio ed i loro vergognosi insulti nei confronti di quella che è la manodopera Sua e dei Suoi illustri colleghi?
Nient’altro da dire…
solo una cosa: in quel di Bari, ci sono fior di aziende straniere che hanno aperto, come la Getrag e la Bosh, solo per fare due esempi… sempre meglio che le vostre imprese bergamasche, che vengono qui solo per FOTTERSI i soldi dei contributi statali, per poi chiudere dopo un paio di mesi!
… aggiungiamo inoltre che molte imprese del nord preferiscono pagare il trasporto di rifiuti tossici al meridione piuttosto che versare le tasse di smaltimento alla loro “civile” regione. Con la complicità della camorra, della mafia e dello stato cieco…
Ieri sera a La7 sul programma Otto e mezzo ho sentito un sociologo che ha scritto un libro sulle 5 promesse elettorali di Berlusconi. La conclusione che ne traeva il sociologo era che lui personalmente non avrebbe votato Berlusconi perché non aveva rispettato tutte e 5 le promesse, però sul discorso lavoro diceva che in realtà nel paese non è aumentata la precarietà (intesa come trasmigrazione dal lavoro a tempo indeterminato al lavoro a tempo determinato e perciò precario), bensì è aumentato il senso di precarietà avvertito dalla gente a causa dell’aumento dell’inflazione reale (non delle balle dell’istat) generato dall’introduzione dell’euro (che ha provocato nel giro di un anno, il 2002, un aumento netto dei prezzi al consumatore). Di qui discendeva, secondo il sociologo, il senso di smarrimento legato al fatto del totale decadimento del potere d’acquisto.
Cosa ne pensate?
caro Beppe
sono, mio malgrado, una precaria come tanti.
Anzi al momento sono in cerca di occupazione …giusto per essere corretti…ma stavolta ho deciso di cercare altrove…attualmente sono a Londra dove la ricerca si stà rivelando altrettanto difficile, ma quanto meno il sistema funziona bisogna solo avere pazienza di pescare nel posto giusto, sono certa alla fine pescherò!
Come tanti ho tutte le carte in regola: una laurea in economia, un master, uno stage ovviamente non retribuito e non confermato a fine mandato, perchè già qualcuno pronto a prendere il mio posto pur di fare esperienza, non importa se ci si fa il culo e non ci pagano, dicono che bisogna sacrificarsi per vedere i risultati….e così via dicendo…insomma una ragazza come tante, che vuole costruirsi un futuro, ma costretta ad abbandonare famiglia e affetti per trovare la sua strada.
Sono qui con tanti dubbi, io amo la mia terra (sono una orgogliosa ragazza del sud), ma con tanta amarezza ho preso questa decisione.Ricordo qualche mese fa quacuno ti ha scritto sul blog dicendosi costretto ad abbandonare l’Italia per un fututo migliore per se e la sua famiglia e ricordo bene la tua risposta….perchè anche io ci stavo pensando..ma credevo anche che le tue parole fossero giuste…non siamo noi a dover andare via…ma questi incompetenti che pensano solo ai loro affari a dover emigrare…comunque tornando al tuo post, siamo tutti d’accordo il sistema fa schifo e non ci rappresenta, va bene sacrificarsi e farsi le ossa ma qua si stà esagerando.grazie per lo sfogo…ne avevo bisogno.
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE..E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA..E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA..IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE..SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..NON POSSIAMO PERMETTERCELO..E IL NOSTRO CULO IN MEZZO..NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO..DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.E COSI SAREBBE SE CI FOSSE PRODI AL GOVERNO..
Gli antichi Faraoni egizi davano anche loro molto lavoro, proprio tanto, tanti posti erano disponibili per chi volesse rimboccarsi le maniche e partecipare alla costruzione delle piramidi!!!!!
ANZICHE’ DIRIGERCI VERSO UN PROMETTENTE AVVENIRE CI SEMBRA DI VIVERE ESPERIENZE AFFATTO NUOVE! QUALCOSA DI “DEJA’ VU”!
Ciao a tutti,
mi chiamo michele laureato nel 2004 in Disegno industriale … il famoso design italiano del made in italy… non ho mai trovato un lavoro fino ad oggi
a marzo finisce il mio contratto di stage formativo in 3, quella dei videofonini…
in un anno nessuno mi ha formato piuttosto ho lavorato come designer per una paga da fame i miei progetti sono utilizzati dall’azienda per guadagnare milioni ma io prendo 750 euro al mese e non sò nemmeno se la settimana prossima sarò ancora al lavoro… mi dispiace molto per il Dott. Biagi ma questa legge dimostra che in italia qualsiasi legge viene rigirata per far comodo ai potenti anche se dovrebbe tutelare i più deboli e noi precari dovremmo farci sentire
VEDIAMO IN QUANTI SIAMO SU QUESTO BLOG:
Siete favorevoli o contrari alla presenza di Beppe Grillo al Festival di Sanremo?
Contrario: 10%
Favorevole: 89%
Non so: 1%
Totale voti: 1514
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
VOTAVOTAVOTAVOTAVOTA
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
in italia c’è un conflitto
che fa più di 1000 morti all’anno tra lavoro e malasanità
e cos’è questa? pulizia etnica? come si chiama?
quando uno con i soldi può avere tutto e chi ne ha di meno non ha diritto nemmeno a un letto in ospedale quando sta male
e per farsi curare deve pagare
solo che coi soldi che ti danno quelli del lavoro interinale cosa cazzo vuoi pagare se fra tre mesi non sai neanche se avrai un fottuto lavoro
perchè il lavoro interinale non è altro che una prestazione di lavoro manuale non qualificato
esattamente il caso in cui il rischio sul lavoro che è quintupolicato
e tutto questo non è capitato ma è stato pensato progettato e ralizzato dal padronato in combutta con l’apparato decisionale dello stato per il quale la vita di un operaio non vale non dico niente, ma sicuramente non vale il costo di un corso di formazione professionale con tanto di assunzione a pieno salario
e dovremmo pure dirgli grazie perchè offrono lavoro?
povera vita mia chi coglie e magna chi se ne fa no rappo e chi na pigna ce sta chi zappa puta e chi vennegna chi votta l’acqua o zurfdo e chi l’uva se venne
Esasperato dalla mia pessima esperienza presso un Agenzia Interinale, mi sono permesso di dare le dimissioni.
Ho 29 anni, intelligenza nella media e una misera laurea in giurisprudenza, negli ultimi 7 mesi di ricerca ho ottenuto 2 proposte di stage (alcuni amici francesi ridono, lo stage da loro è previsto al massimo nel corso dell’università) e 1 proposta di Contratto di Apprendistato con tanto di frustazione all’idea di diventare apprendista a 29 anni!!!
Ma io che colpa ne ho se permettono di inserirmi come APPRENDISTA alla mia seppur giovane ma non troppo età?????
Meno male che la speranza è sempre l’ultima a morire.
Sciacalli, Biagi l’hanno lasciato morire e ora si nascondono dietro il suo martirio.
Adoro il mio paese ma rientro tra chi strizza sempre più l’occhio alla spagna o alla francia.
Povera italia…..
La legge Biagi è uno schifo, la precarietà è uno schifo, i Cocococococococo sono uno schifo… Solo i contratti a tempo indeterminato vanno bene. E sarei anche d’accordo. Ma sarei tanto curioso di sapere una cosa… I dipendenti che lavorano per Grillo, con che contratto li ha assunti?
Invito tutti a inviare questa mail a Beppe, giusto per chiarire…
“Caro Beppe, di fronte alla critica che muovi nei confronti della legge Biagi e del mercato del lavoro, vorrei che dicessi a me e a tutti gli amici del tuo blog con che tipo di contratto sono assunti gli impiegati che lavorano alle tue dirette dipendenze o nella tua società e quanto è la loro retribuzione media.
Certo che ci dirai che sono tutti assunti con contratti di lavoro a tempo indeterminato (perchè tu non sposi certo la precarietà), ti saluto con stima”.
Vediamo se magari risponde…
Ciao!
Il 37% degli Italiani vorrebbe emigrare all’estero… FATELO! C’e` tutto da guadagnare.
Che tristezza.
Saluti Francesi.
Ecco la mia citta’ Grosseto toscana
le opportunita’ di lavoro scarseggiano ,il sito del centro dell’impiego e’ da ottobre che non viene rinnovato con nuove offerte di lavoro .I negozi stanno man mano chiudendo, in grosseto ci sono piu’ negozi cinesi che panifici. I saldi dei negozi rimasti durano da mesi. A casa all’ora di pranzo in media di 3 giorni su sette chiamano le persone che lavorano per compagnie telefoniche ,e anche se assillanti cerco di rispondere cordialmente perche’ non credo che se avessero scelta farebbero un tale lavoro. Con la miseria che guadagno 350 euro al mese ,lavoro part time senza alcun tipo di contratto , mi pago un piccolo studio in affitto per dipingere . La notte ci sono almeno 6 senza tetto che dormono li’ vicino ,delle persone ogni lunedi’ gli portano vivande,vestiti e compagnia.
C’e’miseria .Ho fatto diversi lavori ,tutti non proprio inerenti alla mia passione ,ma li ho fatti per essere libera. Ma adesso lavori e non ti rimane che un pugno di mosche . diversita’ vuol dire anche opportunita’ diverse . IO amo creare ,dipingere ,so che e’la mia vita, e sono stata disposta a fare lavori anche da uomo , pur di alimentare la mia passione. Ma se questi lavori adesso non mi permettono di crescere ,mi sento una persona in gabbia. ognuno deve avere la propria opportunita’ , da chi vuole fare il meccanico a chi ama l’arte come me. Ci sara’ sempre malcontento se questo non viene dato. valentina
PER Stefano Pierucci.
Cosa c’entra il Killer con l’imbianchino ? Embé ? Fare lavori di muratura e pittura, cosa che faccio a casa mia, è divertente, economico e dà molta soddisfazione. Anzi, inizio a farlo anche io per 210 euro al giorno. Perché scusa, la laurea ti dà forse DIRITTO ad un lavoro da colletto bianco ? Il concorso ? Ma quale concorso ! Il concorso aspetti. I lavori manuali sono i più redditizi, sono lavori veri, e non producono “il nulla” come tanti lavori in voga oggi in Italia. Sapessi fare il meccanico ! Sapessi fare il fabbro ! Non si trovano più i fabbri ! L’altro giorno a mia madre serviva uno STAGNATORE. Per le pentole di rame che hanno perso lo smalto. L’unico che ha trovato è il signor Raffaele, tranquillo vecchietto di 83 anni che non lo fa più da almeno 20. La ditta ci avrebbe messo almeno “120 giorni” e con un risultato scadente (dopo un anno lo stagno non c’era più. Pentole pagate l’iradiddio). Il signor Raffaele ci ha detto “Vabbé, mo’ t’o’o faccio. Bbene però !”
Il signor Raffaele guadagnava tanto da poter vivere del suo lavoro, di comperarsi una casa, di tirar su una famiglia. Lavorava a 200 m da casa, ha 83 anni e scoppia di salute. Non è affetto da nevrosi, fuma 1 pacchetto di sigarette al giorno e va regolarmente in bicicletta. Tutte la mattine lo trovi al bar della piazza del paese. Io invidio da matti il signor Raffaele.
Oggi gli schiavi moderni lavorano come dei matti, sono “PROATTIVI”, sono “ALLOCATI” sui differenti “CENTRI DI COSTO”. Capito ? Tu dentro una azienda sei una voce di un “CENTRO DI COSTO”. Sei un costo. Ma VAFFANCULO !
Capito Pierucci ? Fallo l’imbianchino, e non sputare sulle professioni auree del domani !
Chi ha inventato parole come PROATTIVO DEVE MORIRE SUBITO!! (da leggere alla Grillo!!)
Caro Beppe
sono ingegnere,donna,35 anni.
Mi reputo brava,competente come purtroppo di ingegneri non ce ne sono più.
Le nuove leve vengono buttate fuori dall’università senza selezione perchè già l’universià fa schifo:è diventata una azienda per macinare soldi e quindi per avere iscritti non bocciano.Abbiamo problemi a trovare ragazzi validi,anche se non è colpa loro,illusi che basti fare un sito web per conoscere il sistema.
Detto questo non voglio dire che il precariato sia una bella cosa, ma che il marcio è fino all’osso a a partire dal sistema scuola.
Il precariato serve per i tappabuchi e le aziende ne approfittano per guadagnarci.
Non credete che tutti facciano fatica ad assumere:tantissimi che sfruttano selvaggiamente,e come in politica,i dirigenti fanno niente,fanno male e hanno un sacco di soldi.Aziende che non sanno più come reinvestire gli utili ma che non ve lo verrano mai a dire, anche medie,non necessariamente grandissime.
Credetemi:piangono miseria e basta.
Detto questo il problema del sistema precariato è culturale:nelle aziende serie(pochissime)fare straordinari è indice di un problema;se fai straordinari non sei capace di organizzare il tuo lavoro visto che lo hanno già organizzato per te.Culturalmente uscire in orario è indice di nulla-facenza SOLO IN ITALIA!!
Lavorare in emergenza nella migliore delle ipotesi è disorganizzazione, la norma è lo sfruttamento.
In Italia non c’è investimento:le aziende(quelle grandi che trainano e non i piccoli imprenditori spocchiosi senza background tecnico NECESSARIO che postano qui)non hanno interesse alle cose fatte bene e alle competenze.Vedo ingegneri che fanno i programmatori e pure male.Ma non interessa:orari massacranti per prodotti scadenti perchè venduti a prezzo basso.E’ l’era delle società di consulenza,dei commericali.Le softwarehouse sono fallite.Senza progresso rimescoliamo e basta.
Questa è la tecnologia italiana che necessita di ricerca e invece rimescola,figuriamoci gli altri settori!
Ti suggerirei di andare a vedere cosa dice il sociologo di sinistra su questo punto…
ma campate proprio tutti a rai3 e repubblica??
Accidenti se hai ragione, ho 47 anni sono sardo e lavoro da quando di anni ne avevo 23 nell’industria, un lavoro da operaio, senza pretese ma che ti consentiva di avere una famiglia e mantenerla in vita, da noi nel nuorese si è sempre aspettato il milanese o il bresciano di turno che colonizzasse gli schiavetti, risultato: i bresciani si hanno riempito le tasche e noi sardi siamo rimasti “per loro” i pastorelli da spennare, l’operaio è una razza in via di estinzione, sanno benissimo che non ci incazzeremo, perchè tutto si ritorce contro di noi, se alzi la voce offendi reclami, non più galera ma “sanzioni amministrative” che ingrassano le banche e ti portano via quel poco che avevi comprato con i tuoi??? soldi, sanzioni per tutti è il loro slogan, la galera costa allo stato, le multe rendono, i processi rendono, gli avvocati rendono, non è vero che hanno paura dei giudici(solo di alcuni) perchè gli altri rendono, pignorano mettono sotto sequestro,ecc ecc. Diciamo grazie a chi ci ha tolto anche la speranza, che notoriamente si sà era l’ultima chance.Buon Pro a lorsignori
Io ho 36 anni una moglie e 2 figli.
Nel 1995 ho iniziato a lavorare con una borsa di studio di 6 mesi.
Nel 1996 sono stato assunto col Contratto Formazione Lavoro.
Nel 1998 il CFL si è naturalmente convertito in Contratto a Tempo Indeterminato (Metalmeccanico) con relativo scatto al 5° Livello con aumento di stipendio.
Nel 2000 ho avuto un ulteriore scatto al 6° Livello e aumento di stipendio.
Un percorso professionale ed economico accettabile.
Poi arrivano il nano e i suoi servi.
Stop agli aumenti.
Alla fine del 2002 l’azienda per la quale lavoravo mi “invita” a dare le dimissioni per passare al Co.Co.Co. perché a loro costa di meno.
Nel 2004 mi viene proposto un Contratto a Progetto di 12 mesi.
Nel 2005 un Contratto a Progetto di 6 mesi.
Dopo 4 mesi vengo “invitato” a cambiare azienda.
Anche perché ho contestato più volte i loro tentativi di impormi un orario, chiedere ferie o permessi, ecc. dal momento che non sono previsti per quel tipo di contratto.
Essendo l’unico in tutta l’azienda a farlo, risulto scomodo.
Mi trovano una loro consociata (per fortuna migliore) che mi propone un Contratto a Progetto di 8 mesi con lo stesso stipendio.
Nel 2006 il contratto viene prorogato per altri 12 mesi con lo stesso stipendio.
In conclusione io sono passato da un Contratto a Tempo Indeterminato a varie forme di Contratto Precario, a differenza di quello che Ministri di questo Governo affermano continuamente in televisione.
Non prendo un aumento dal 2000, nel frattempo ho avuto 2 figli e il costo della vita è praticamente raddoppiato.
Se non cambia qualcosa a breve sono pronto ad andare all’estero.
Eurispes dice che quasi il 40% degli italiani emigrerebbe.
E la cifra arriva a 50% sotto i 45 anni.
E se ce ne andiamo noi, come cazzo va avanti ‘sto paese?
Come faranno i vari dirigenti sia pubblici che privati a continuare a fare i nababbi senza gli sfigati da sfruttare?
Dovranno cambiare la bossi-fini per far immigrare gente da sfruttare dal 3° mondo.
Siete favorevoli o contrari alla presenza di Beppe Grillo al Festival di Sanremo?
Contrario: 10%
Favorevole: 89%
Non so: 1%
Totale voti: 1507
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
VOTAVOTAVOTAVOTAVOTA
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Mi riesce difficile credere a questi qua intorno che insultano e maledicono…………di imprenditori(?) tronfi che leggendo di stipendi che schiavizzano le persone pensano di abbassare i gia bassi compensi che invece elargiscono ai loro dipendenti
Questo Governo è complice della situazione (o forse viceversa). L’opposizione ha opposto il nulla condito di zero.
Chi sta al timone della barca determina l’andatura della stessa. Poi il destino ci può mettere uno zampino, una tempesta….
Ma l’andatura della nave, e perciò la responsabilità, rimane sempre del Comandante e dei timonieri.
Molti Comandanti, forse i più coscienziosi, affondano insieme la loro nave.
Non speriamo da questi individui tali atti eroici non ne sono semplicemente e storicamente degni.
mi sono laureato in DAMS lo scorso luglio a 22 anni, senza la benche’ minima raccomandazione lavoro piu’ o meno nel mondo dello spettacolo da 3 anni. i soldi che girano in questo mondo sono davvero tanti, faccio una gavetta esagerata… eppure riesco a sopravvivere. credo che sia finita per sempre l’epoca del posto fisso e che tutti dobbiamo essere disposti a sacrificarci per quello in cui crediamo. credo che questo paese abbia bisogno di persone dotate di buon senso e non legate a vittimismi omnicomprensivi (dal vittimismo arbitrale del calcio a quello berlusconiano dell’11/9, a quello antiberlusconiano della sinistra). Sveglia! Alziamoci! prendiamo atto delle nostre potenzialità! Specializziamoci! Creiamo! non posso credere che ci si possa ancorare per sempre nel silenzio delle scrivanie dei nostri genitori.
Grillo sei davvero un grande.
Vorrei che anche in questo caso tu ci spronassi e non voglio credere che anche tu sei legato a questo vittimismo cosmico.Stefano Peccerillo
se ti sei laureato al dams vuole dire che sei un ignorante completamente sconnesso dalla società, non hai imparato un cazzo, sai parlare a malapena l’italiano e ti entusiasma la consorteria. vivi come un parassita in un ambiente popolato da gente come te. della politica, del lavoro, della società, non sai un accidente e passi il tuo tempo libero a scaricare barze su internet. se sei un leccaculo e hai qualche protezione forse rimedi un posticino, e il tuo intervento esprime bene la weltanschaaung del lacché cerebroleso. non fai neanche menzione del taglio gigantesco ai fondi per lo spettacolo che getta molti tuoi colleghi nella miseria e nell’incertezza più assoluta sul domani.
ma vai a cagare, pubblicista di merda, fermacarte da scrivania, addetto all’ufficio-stampa o organizzatore di oscuri eventi culturali di cui non frega niente a nessuno.
vai al cinema, vai a teatro, vai a rompere i coglioni da qualche altra parte. sei la schiumina della sovrastruttura, idiota.
Ho visto adesso l’articolo ed il post!
Sarò brevissimo, ma ritornerò in seguito, perchè devo scappare!!Un pensiero:
“L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro” se il lavoro manca, non esiste, appare e scompare, forse “non c’è neanche la repubblica”.
L’argomento è vastissimo, merita approfondimenti, e ci sarebbe tanto da discutere, devo andare ma ritornerò.
cari amici,saro’breve:ho 29 anni e senza occupazione oramai da 3.prima solo lavori occasionali,per breve periodo ed in nero(tranne 4 mesi).sono iscritto a tante agenzie per il lavoro(nate dopo la legge Biagi).Mi hanno chiamato solo una volta per un colloquio per un possibile lavoro di mesi due;durata del colloquio:7 minuti!come avranno fatto a stabilire che non ero idoneo?non valgo neanche 1.000 dollari del 1850!vi saluto.Ciro da Napoli. GRANDE BEPPE!
Grillo sono un tuo estimatore, sono alcuni giorni che miri a destra…a buon intenditor…
Sono d’accordo su tutto…tranne che sul prezzo del biglietto del cinema: qui a Pioltello (MI) è 7,75 euro e se lo richiedi da internet ti aggiungono 1 euro xkè hai risparmiato il tempo x andarlo a prendere!!!
…Medusa Multicinema…di Berlusconi…
…scusate mi sono finita il posto a disposizione….ci sarebbe tanto da dire…..ma credo che una parola riassuma bene il tutto: VERGOGNA a tutti quelli che hanno avuto il cu.o sistemato per anni e non hanno spostato nemmeno una paja per far sì che il futuro dei figli e dei giovani in generale fosse migliore; e con migliore non intendo barche, vacanze, cinema tutte le sere(come magari fanno i nostri dipendenti…..semplicemente arrivare a fine mese, senza doover lavorare giorno e notte e ritrovarsi con un pugno di mosche! Personalmente è una vita che non vado al cinema (gente 6.50 sono un’ora e mezza del mio lavoro, ci siamo?!?!? siamo connessi?!?!?), due vite che non mi mangio la pizza con gli amici…e potrei continuare. Anche se credo che, in questa crisi generale, siano soprattutto le donne ad essere penalizzate. Dopotutto forse è quello che ci meritiamo….cioè mi spiego….finchè il ministro per le pari opportunità si batte per le quote rosa e poi la prima proposta che fa è quella di dare la possibilità alle madri di dare il cognome al proprio figlio…beh….ragazzi ce n’è di strada da fare!!! ‘sta cogl..ma non si rende conto che tra un pò un figlio sarò UN LUSSO CHE SOLO QUALCUNO POTRA’ PERMETTERSI??? Ci pensate??….mio figlio avrà il mio cognome….ma non avrà niente sul piatto da mangiare! che tristezza dire una cosa del genere, ma è la verità nuda e cruda..sigh! pronto?? c’è qualcuno al parlamento che ci degna di una minima attenzione?…ah no…sono troppo impegnati con le t-shirt ed i sondaggi americani…e adesso censuratemi!!
Ciao a tutti
Lucia
Ho 25 anni (anzi, settimana prossima 26). Mi ritengo fortunato perchè ho navigato “solo” per 4 anni nel mare dei contratti atipici: ho cominciato con un Co Co Co, ho proseguito con un Contratto di Collaborazione Occasionale e quindi con un Contratto a Progetto. Mentre il co co co mi poteva stare bene all’epoca in cui lavoravo in quella condizione (era comunque un lavoro post-università), con i contratti a progetto e occasionali ho sperimentato tutte le furberie applicate a quei tipi di “occupazione”. Ho ex colleghi che, a 30-35 anni ancora si ritrovano in quella situazione, non sanno minimamente come tutelarsi anche perchè NESSUNO li tutela. Gli imprenditori sfruttano abilmente questa ignoranza e mancanza di tutela, i lavoratori non sono informati, non sanno cosa prevede il loro contratto e si rassegnano ad una condizione di precarietà pressochè totale.
I sindacati, non vorrei dire una scemenza, fino a qualche tempo fa consideravano quei tipi di contratti in una categoria a parte (un muratore co co co non rientrava nelle categorie degli edili, ad esempio). Quando mi rivolsi ad un sindacato mi dissero che non avrebbero potuto fare molto visto il tipo di contratto.
Ma e’ grave che, sempre per pagare le persone che andarono in pensione a 40 anni grazie a “paga pantalone”, questi contratti ai fini pensionistici (malgrado quanto si affermi) contino come il due di picche. Visto che poi gli stipendi sui quali si aggirano i contratti sono molto bassi, inutile parlare di pensioni integrative, anche perchè presumo che tali contratti dalle banche non vengano considerati come reddito fisso.
Ancora piu’ grave e’ l’assenza di malattia e di permessi. Un ex collega ebbe un ictus, per tre mesi non percepì assolutamente nulla di stipendio e venne licenziato senza una minima liquidazione, senza che potesse appellarsi a qualche diritto.
Chi lavora con questi contratti è a mio avviso, “senza”. Senza diritti, senza tutela, senza informazione.
Beato a chi guadagna 5 euro all’ora!
Io guadagno 3,16 euro orari e sono un falegname,uno dei mestieri piu duri che ci sia.
MA DOVE CAZZO ANDREMO A FINIRE DI STO PASSO?
DAVIDE FALCIONI 20.02.06 19:33 | Rispondi al commento |
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a sto punto direi meglio io qui…a S.Domingo..mi pagano l’ equivalente di 5,2 euro all’ ora!…insegno musica,altri professionisti sono pagati da fame!molti i disservizi ,ma l’ affitto di un appartamento va dai 95 euro ai 200 euro.Non si puo paragonare l’ america latina a quello che ti offre l’ Italia,ma leggevo da qualche parte che 1 su 3 italiani preferirebbe l’ estero!
Il capitalismo sfrenato ha fallito inesorabilmente!!…a quando una rivoluzione totale del sistema???…tanto la legge del “io sto bene,degli altri non mi interessa una ceppa”…non funziona in eterno!!!
Carissimo Beppe…
Intanto Volevo dirti che Stò ancora ridendo dopo aver visto il tuo ultimo Video che mi è arrivato a casa …come ironizzi sulle cose tu….Sei fantanstico.
Detto questo tralsciando le odi al Ministro alla Pubblica Risata Grillo vorrei soffermarmi per un istante sul concetto di Lavoro:
Il lavoro nobilita l’uomo.
Ora cosa vuol dire essere nobilitati? vuol dire che per quanto uno lavori viene poi ripagato dal suo sforzoa e si senta in un certo qualsenso appagato nel vedere che oltre ai guadagni il suo operato è servito a migliorare ed ad essere utile ad un fine.
Ora io sono un dipendente a tempo indeterminato e sono sicuramente un privilegiato rispetto a molti ma se guardassi ad esempio alle detrazioni della mia busta paga e pensassi per un istante che qualche eurino in + in saccossia mi farebbe certo bene.
Quindi se poi i numeri alla fine sono quelli che contano mentre i tedeschi sono molto precisi cosiccome i francesi…copiando il protagonista di questo blog affermo che “NOI SIAMO ANDATI IN LEGGERA CONTROTENDENZA…” ovvero che anche i numeri sono di creativa interpretazione…
A mio avviso come possiamo sapere se c’è + o – disoccupazione se il governo afferma che questa è calata…quando poi le assunzioni se si fatte sono a tempo determinato…vale a dire intanto ti do lavoro ma tra un tot resti a terra di nuovo? che cavolo di proposta è???? meglio di niente certo…ma allora non mi avete risolto il problema ci avete solo dato del fumo negli occhi…
Quindi è proprio il caso di mandarli a Fan…o quando li vediamo da Vespa o a MAtrix…io sinceramente se fossi un politico ed avessi un minimo di umiltà non avrei nemmeno il coraggio di parlare per irspetto di quelle persone che sbarcano il lunario e che si sobbarcano sacrifici per poter pagare l’affitto e mandare a studiare i propri figli….
Scusate lo sfogo..
Cari politicanti…concretezza no Televisioni..
OT–OT
Sto seguendo le Olimpiadi di Torino:Italia!
In Germania,Svizzera,Austria:Diretta!
Italia:Differita!
Mi riferisco all’incontro:Italia-Svizzera-Hockey sul ghiaccio.
Scusate l’interruzione!!
Io ho lavorato in un grosso magazzino internazionale di mobili alle porte di Milano in un anno ho avuto 13 contratti, ad un dibattito ho incontrato un politico della destra e gli ho spiegato la situazione e lui mi ha risposto che dovevo essere contenta dei miei 13 contratti perchè voleva dire che l’azienda mi apprezzava …
allora facciamo due calcoli ..per il governo i miei contratti sono calcolati come 13 posti di lavoro eravamo solo nel mio reparto in 4 quindi in una anno il mio reparto ha creato posti di lavoro per 52 persone, che io non ho mai visto.
i signori che votano a destra voteranno a sinistra perchè sono abituati a votare chi vince per sentirsi vincitori.
chi vota a destra non crede in una ideologia ma alla verità della massa.
come chi tiene per la juve solo perchè è una squadra che vince.
In un paese come il nostro perche’ sorprendersi se a fianco dell’esercito degli “scalda poltrona”, ora troviamo anche l’esercito dei “precari” !?!?!?
Io ringrazio il Creatore di averci mandato il Calderoli che dice testualmente “ma proseguirò,più convinto di prima,la mia battaglia a difesa delle nostre radici cristiane” (fonte RaiTelevideo).
Ma santo cielo, sto deficiente qui fino a ieri era a fare lo scemo con le ampolle alle sorgenti del Po e a santificare la tradizione celtica……Cosa c’entra lui con la “tradizione cristiana”!?!?!
cazzo figa tette culo….fermatelo prima che sia tardi!!!!
leggo da alcuni commenti che avete seguito l’intervista di ferrara a tale ricolfi sociologo, “di sinistra” (ma che fico!), ieri sera.
e chi poteva chiamare ferrara a due mesi dalle elezioni per parlare della politica del governo uscente?
se non altro, il ricolfisociologo ha ammesso qualcosa.
dopo aver detto che i dati dell’istat sono assurdi, ha detto anche che non c’è “più precarietà di prima”, ma che adesso la precarietà, AUMENTATA O DIMINUITA ( su questo ha le sue opinioni e ammette che c’è un gran casino tra le diverse inchieste fatte ) è una condizione assai più DISPERATA e INVIVIBILE di prima. per questo dà la colpa all’euro, allineandosi così alle “analisi” del nano e dei suoi alleati, ma senza darlo a intendere: addirittura suggerisce in tv di NON votare berlusconi, perché anche se NON NE HA COLPA (sic) non ha rispettato i termini del suo delirante contratto. E DICE CHE IL TASSO DELL’INFLAZIONE REALE è IL TRIPLO DI QUELLO AMMESSO UFFICIALMENTE, cioè siamo tutti sottopagati, per non dire derubati. E SUI TITOLI DI CODA PARLA DI INCAPACITA DEGLI IMPRENDITORI, DI MANCANZA DI IDEE PER RILANCIARE L’IMPRESA NOSTRANA O DI MEZZI E VOLONTA PER EFFETTUARE I RILANCI PROSPETTATI (vedi berlusca), cioè di ARGENTINIZZAZIONE DEL NOSTRO PAESE.
AVETE CAPITO? STIAMO DIVENTANDO ARGENTINA. preparate le pentole, gente.
Ormai i poteri, i consulenti dei poteri, i funzionari, i consulenti dei funzionari, hanno smesso di cacare scuse. AMMETTONO DIRETTAMENTE CHE IL PAESE STA COLLASSANDO e la gente può morire nelle fogne. l’importante è dire che il paese sta morendo per cause estrinseche all’opera dei poteri, dei consulenti, dei funzionari. che è colpa.. dell’economia, e di quattro tunca che piazzano bombe sugli autobus, deprimendo il sensibile mondo finanziario. è così che ci si fa eleggere. non si promette più il benessere, ma la dolce morte. se dobbiamo argentinizzarci, almeno votiamo per un governo con il senso dell’umorismo.
sono abbastanza giovane per risponderti che la tua idea sulla mia generazione è leggendaria. esistono sicuro animali come li descrivi tu, a nutrire il mito.
personalmente non possiedo scarpe da ginnastica firmate né cellulare con macchina fotografica digitale. non voglio tutto subito e certe cazzate non le voglio punto. vorrei che lavorare mi permettesse di pagare l’affitto di UNA STANZA, le poche spese per muovermi in città, i vestiti comprati al mercatino e il desco quotidiano. lasciandomi qualche euro e parte del mio tempo biologico per distrarmi, arricchire la mia stracciacazzo di cultura, uscire una sera con una baffa malefica che non me la darà mai. non vado in vacanza da tre anni e la cosa non mi uccide. il problema è che lavorando non riesco a pagarmi la stanza e il desco quotidiano. conosco altra gente, della mia età, che vive come me. la classe lavoratrice in questo paese è stata sterminata, esistono solo lavoratori, come monadi leibniziane. se i metalmeccanici organizzano un blocco stradale vengono osservati come buffi marziani, denigrati o peggio additati come criminali. abbiamo perso l’idea di unità dei salariati e anche del LEGITTIMO (AUTOLEGITTIMATO) RICORSO ALLA VIOLENZA. NESSUNO spaventa, minaccia o danneggia la proprietà e i proprietari, a prescindere dal modo in cui questi gestiscono il potere. Devono solo temere la magistratura, e anche quella ha sempre meno armi per spaventarli davvero. così si è perso il potere contrattuale. ci vanno a nozze certi orribili debosciati come i forzanovisti che provano a dirottare la rabbia operaia, e tutti gli altri soggetti interessati a predare il lavoratore, vincolato all’anomia, per farne un lumpen-proletario.
1)Tu non hai ancora abbandonato casetta, con la tua mamma che ti veste e ti campa, che ti fa trovare tutto pronto quando torni dall’univerità… ma parli con entusiamo dei giovani europei che viaggiano e sono indipendenti. Singolare.
2)Flessibilità, ma lo sai cosa vuol dire? Non vuol dire schiavismo ad esempio… Io ho lasciato casa dei miei genitori quando avevo diciotto anni, mi sono laureata, ho studiato all’estero, ho un master prestigioso. Lavoro a progetto, non ho nessuna possibilità di comprarmi una casa, non arrivo a fine mese. Vorrei cambiare lavoro, non posso. La flessibilità è poter cambiare, è mobilità, turn over… Quello che ci ha dato la legge biagi è solo… instabilità, diversa da flessibilità.
3)Dopo un segno di interpunzione ci vuole uno spazio… Lo so che voi studenti di ingegneria non siete molto abili in questo genere di cose(come tu mi confermi, date le difficoltà riscontrate nella lettura del libro bianco) ma sono certa del fatto che tu abbia fatto almeno le scuole elementari.
A TUTTI I BLOGHISTI.
RICORDATE IL “CONTRATTO CON GLI ITALIANI” FATTO DA BERLUSCONI A “PORTA A PORTA”?
IL PRESDELCONS DICE DI AVERE CREATO MIGLIAIA, MA CHE DICO, MILIONI DI NUOVI POSTI DI LAVORO.
SI ERA DIMENTICATO DI AGGIUNGERE CHE SAREBBERO STATI “LAVORI PRECARI SOTTO RICATTO”.
RICORDIAMOCELO IL 9 APRILE.
Ti suggerirei di andare a vedere cosa dice il sociologo di sinistra su questo punto…
ma campate proprio tutti a rai3 e repubblica??
Antonio L 21.02.06 14:10 |
Sono completamente d’accordo con te. Pensare che la situazione di precarietà dipenda solo dal governo attuale è il tipico atteggiamento della sinistra. Ma loro cosa hanno fatto per i lavoratori? Qualche aumento sindacale e poi? La gente non capisce che il problema di fondo è che il costo legato all’assunzione, in un momento di crisi come negli ultimi anni è insostenibile per tutte le aziende. Ci si lamenta del precariato nei call center? Ma andate a vedere i debiti che ha telecom italia e poi magari capite che se la baracca crolla anche quelle migliaia di posti precari vanno a fare in c**o. Stesso discorso per l’alitalia: ci sono 8000 esuberi, e allora, per i compagni è meglio scioperare un giorno si e l’altro pure in modo da farla fallire e così, tutti a casa! La sinistra non capisce che senza l’odiato imprenditore non ci sarebbe lavoro. E se l’imprenditore (non tutti) è alla canna del gas (in cina o nell’est europeo la forza lavoro costa un decimo) non può assumere a tempo indeterminato. Quando e se passerà la crisi allora sono convinto che il precariato diminuirà di molto.
Qual’e’ la mia storia?
Semplice semplice…mi sono fatto il c*** per diventare ingegnere elettronico rinunciando al divertimento che avrei potuto spendere nei migliori anni della mia vita.
Cosa mi ritrovo adesso? Un pugno di mosche, no? I tempi cambiano, c’e’ la crisi, non e’ colpa di nessuno, no?
E intanto mio padre all’eta’ mia (con un diploma) aveva gia’ un buon lavoro, una casa in affitto e una famiglia con un figlio.
Io invece niente, eppure una volta gli ingegneri elettronici trovavano lavoro subito.
Invece io mi ritrovo a sostenere colloqui con gente che ti vuole aziendalista ancora prima di averti assunto!! Chiede idiozie che somigliano quasi a giuramenti di fedelta’ e fanno fare prove RIDICOLE che dovrebbero in 10 minuti misurare il tuo livello intellettivo o la tua capacita’ di risolvere i problemi.
Tra idiozie come queste e, a volte, qualche colloquio serio, mi arrangio come pro-forma.
Si, perche’ insegnare in una scuola privata dove gia’ si sa che chi paga passa gli esami e’ proprio un pro-forma. E non e’ ne’ gratificante, ne’ tantomento formativo per la mia carriera professionale. C’e’ poco da fare, Beppe…Se ad Aprile dovesse succedere il fattaccio io riconsegno la carta d’identita’ e me ne vado in qualche altro posto.
come puoi pretendere che un povero disgraziato impari un lavoro e diventi competente e competitivo in esso in 3 mesi di co.co.co. o con uno stage di 6 mesi o con altre forme di lavoro precario mensile o part time? se gli imprenditori volessero davvero persone competenti non assumerebbero una gran quantità di co.co.co. per poi mandarli via dopo qualche mese e prenderne di nuovi ma assumerebbero poche persone con contratto a tempo determinato di uno o due anni(un contratto vero con busta paga, con le trattenute per la pensione, con le ferie pagate, con la malattia…), potrebbero così imparare davvero il lavoro, farlo proprio ed appassionarcisi e a quel punto il datore di lavoro avrebbe davvero modo di capire se la persona è competente e utile per l’azienda. In ogni caso da un’esperienza così il lavoratore ne verrebbe fuori arricchito d’esperienza lavorativa che potrebbe comunque servire per trovare un nuovo lavoro, magari migliore del precedente. Ora come ora non è così, facendo un co.co.co. di 3 mesi cosa impari? come accresci la tua competitività lavorativa?
per concludere: quanti anni credi che debba lavorare un lavoratore atipico prima della pensione? se fossero 40 dovrebbe solo ringraziare il cielo!
Lavoro per una ditta di distribuzione bevande della provincia di Varese. Guido tutti i santi giorni un furgone che credo risalga alla guerra 15/18 e tutti i furgoni presenti in ditta sono vecchi, malconci e certo non euro 5… Non solo i nostri datori di lavoro ci obbligano a viaggiare con questi catorci, ma ci impongono anche di caricarli oltre il limite previsto per legge e alle nostre rimostranze, ci siamo sentiti rispondere: “Voi fate così, se poi vi danno la multa la paghiamo noi”. Sì, e i punti tolti dalla patente? “Vi facciamo fare a spese della ditta il corso per recuperare i punti”. Prendo 900 euro al mese, ho un contratto a tempo determinato e mi è stato detto che se il modo in cui la ditta opera non mi sta bene posso andarmene che ci sono un sacco di Ahmed ed Alì pronti a prendere il mio posto. So che è vero, non sono laurato e mi tengo stretto il lavoro che ho, anche se secondo me imprenditori che la pensano come i miei capi meriterebbero la galera!
Il fatto e’ che voi siete invidiosi perche’ Lui puo’ scoparsi veline, letterine ed altre, quando, dove e come vuole !
Ve le sognate, cari comunisti !!!
Commenti così volgari sono esemplificativi della destra che ci ha governati. Una destra volgare ignorante e crassa.
Nicoletta non prenderlo sul serio, è un demente
5.Se si e’ carini, uomini o donne. Datela/datelo. Bando ai moralismi ipocriti. Chi ha la possibilità, in un mondo selvaggiamente clientelare come il nostro, DEVE sfruttare le sue qualità. Inoltre un campo quasi esclusivo per le donne, si sta’ adesso aprendo agli uomini. Sempre più omosessuali ottengono posti di rilievo, aprendo cosi la possibilità a giovani
piacenti di fare delle carriere decenti.
6.Evitare i corsi tipo cisco o microsoft se sia hanno più di trentanni. E sopratutto se non si hanno gia’ contatti nel settore IT. Le ditte cercano qualificati SOLO sotto i 26 anni per ovvi motivi di sfruttamento. Se uno ha trentenni, viene da un settore diverso dall’IT e fa’ uno di questi corsi butta i soldi dalla finestra. L’IT e’ una casta chiusa riservata ai giovani gia’ introdotti nel settore.
8.Ancora per i giovanissimi alle superiori. Medico, avvocato, notaio,commercialista, sono caste CHIUSE. A meno di parentele di primo grado con soggetti del settore, o avvenenza fisica,NON vi iscrivete a tali facoltà. Dopo 5 anni di culo vi ritrovereste a fare il call center. Con l’aggiunta di essere presi per il culo da quelli che non hanno mai studiato e prendo il doppio di voi.
9.Iscriversi a FI ed andare a leccare il culo in TV e’ una via da ambire e che porta sicuramente successi. Previa sgancio della passera e/o del culo, ca va sans dire.
10.Immergersi nell’illegalità’ .Soldi a palate, niente tasse,la soddisfazione di inculare chi prova ad inculare te. Il 99% degli imprenditori italiani ricade in questa categoria. Ah, in Italia la possibilità di essere arrestati e’ nulla. Se uno e’ tanto pirla da farsi beccare,una busta al posto giusto risolverà ogni problema. Nano docet
Tempo fa una grande Banca italiana (grande solo per numero di sportelli) aveva assunto con contratti a termine (trimestrali con rinnovo) degli operatori di sportello (alla faccia della professionalità, privacy e quant’altro). dopo sei mesi, ovvero passato il periodo estivo, il 90 per cento dei contratti non fu rinnovato. Ciò fu comunicato con 15 giorni di anticipo. Alla fine del sesto mese in circa 40 sportelli, si registrarono ammanchi di cassa per cifre dai 4 ai 6 mila euro. Ovviamente agli operatori non fu pagato l’ultimo mese di stipendio per risarcimento alla banca (circa 800 euro che è un bel risparmio confrontato ai 1200 euro minimo di un dipendente). Ovviamente quegli ammanchi non sono stati altro che dei “furti”, se così si può dire… Morale: ogni tanto, anche se raramente, certe furberie si ritorcono contro chi le pensa o le sfrutta (anche se la Banca c’ha sempre guadagnato!!! però so che ci sono rimasti male!!!)
saluti
pp
Antonio L 21.02.06 14:10
Prima di rispondere voglio chiederti..quanti anni hai?
No perchè uno che parla così deve avere minimo 50 anni o comunque esere quasi in età pensionabile perchè è impossibile non accorgersi di come è cambiato il mondo rispetto ad una volta.
Il lavoro che faceva una volta mia madre con la licenza media ora lo fa un laureato e viene cambiato almeno 1 volta ogni 3 mesi.Io e i miei ex compagni di scuola siamo periti in elettronica e telecomunicazioni e se troviamo qualche lavoro è in fabbrica e massimo 3 mesi rinnovabili 2 volte..dove si mettono le ambizioni?
Ora studio e spero di lavorare in futuro almeno sperando che qualcosa si muova.
Togli il paraocchi.
Non bastava la legge……ora funziona meglio
Con la legge n. 30/2003 (legge Biagi)
E’ stato poi modificato il regime del trasferimento del ramo d’azienda (ex art. 2112 c. c.), stabilendo che il requisito dell’autonomia funzionale non deve più essere preesistente al trasferimento, ma deve sussistere al momento del trasferimento. ciò significa che qualunque pezzo di un’azienda, sia o non sia autonomo, può essere ceduto all’esterno – insieme con i relativi dipendenti – senza possibilità di opporsi alla cessione: è sufficiente creare 5 minuti prima del trasferimento un gruppo di persone e dare loro una definizione organizzativa aziendale. Prima era necessario che il ramo d’azienda ci fosse e ci fosse realmente e fosse anche autonomo funzionalmente, molto prima della cessione: ora sarà facilissimo creare “rami d’azienda” da cedere, creandoli appositamente, un attimo prima della cessione. SE NE PARLA veramente poco sulle “cessioni di ramo di azienda” o, “outsorcing” è una vergogna!! I costi per le aziende aumentano, il livello del servizio precipita drasticamente in basso, i lavoratori – nel 2006 e non nel Medioevo – vengono venduti come merce, schiavi moderni. Parti politiche (di destra, ma, purtroppo, anche di sinistra) non fanno nulla, i sindacati avvallano… uniamoci in qualche modo, siamo tanti.
L’articolo 2112 è l’evidente prova che i diritti dei lavoratori vengono sistematicamente calpestati ed è ancora più grave la violazione di un diritto fondamentale, quello di informazione. E’ importante diffondere queste notizie per mezzo di internet in quanto i normali mezzi di stampa non lo fanno. Solidarietà da un esternalizzato svenduto dalla società Eni ad una s.r.l.
FANTASTICO… grazie Beppe… questo è uno dei modi di usare la rete, dando voce a chi altrimenti non l’avrebbe.
IO per fortuna faccio parte della categoria privilegiata (rispetto a molte altre) di chi ha un lavoro fisso ed in questo post non parlo (mi preoccupo solo per il futuro di mio figlio). Volevo solo dirti Grazzzie… 😉
p.s. se poi, naturalmente tutelando la privacy degli interessati, metti on line il libro ne sarei contento.
Il fatto e’ che voi siete invidiosi perche’ Lui puo’ scoparsi veline, letterine ed altre, quando, dove e come vuole !
Ve le sognate, cari comunisti !!!
Come disse il grande Giorgio Gaber…ma cos’è la destra? cos’è la sinistra?
Ciao Beppe, è la prima volta che scrivo su questo blog e spero di non incorrere in errori…
Il motivo che mi ha spinto a scrivere è semplice, lavoro da 3 anni per una società di Genova, prima da Co.Co.Co., poi come dipendente a tempo indeterminato. Se non ci fosse stata la legge Biagi non avrei iniziato e quindi non saei stato assunto.
A mio avviso la legge non è malaccio, da la possibilità alle aziende di assumere avendo meno costi e, sopratutto, permette di iniziare a lavorare. Il vero problema è che spesso le aziende non rispettano lo spirito reale della legge e lasciano i dipendenti in uno stato di precarietà che non permette una minima programmazione del futuro.
Credo che chi ci governa dovrebbe prestare più attenzione a come le leggi vengono applicate, in modo tale che i datori di lavoro non approfittino della situazione contrattuale debole dei dipendenti.
Siete favorevoli o contrari alla presenza di Beppe Grillo al Festival di Sanremo?
Contrario: 10%
Favorevole: 89%
Non so: 1%
Totale voti: 1484
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
VOTAVOTAVOTAVOTAVOTA
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
Allora occore dire le cose come stanno.Dopo aver letto i duemila(!) messaggi del blog sull’argomento e avendo io un’esperienza notevole del mondo del lavoro Italiano ed estero, della società Italiana e del mondo,ecco le mie considerazioni. In Italia occorre fare cosi
1.Se si e’ figli di papà,non fare i moralisti e sfruttare il culo di essere ricchi e legati ad un potente per ottenere i privilegi garantiti dalla societa’ berlusconiana ai soggetti in questione.
2.si e’ sotto i 25anni,laureati in materie tecniche utili(chimica industriale,ingegneria civile), se siete cosi bravi il lavoro trova voi, sempre che parliate Inglese,Tedesco come i madre lingua. Ma se uno e’cosi nel 99% dei casi ha i genitori ricchi per cui ricade nella categoria sopra
3.se si e’ ancora alle superiori. NON andate all’università’ a meno che non possiate confidare su ingenti capitali familiari che vi rendano possibile la laurea tecnica(Ingegneria civile, chimica industriale. Scordatevi invece: lettere, restauro, lingue, etc, non servono a un cazzo)ottenibile con 110 e lode entro e non oltre il 25esimo anno di età. Se non potete fare cio’ NON andate all’università’. Andate all’estero, SUBITO. Prediligete paesi anglosassoni dove s’impara l’inglese(che apre la mente oltre al mondo del lavoro,estero)e la meritocrazia premierà i più bravi(sul serio non come in Italia)
4.Se si hanno trenta anni e si ha una laurea vecchia e poco utile.Rinunciare ad usare la laurea. Basta il sogno e’ finito. Per chi ha le palle c’e’ solo l’estero. Per chi vuole restare a casa (o deve restare per assistere i genitori, tipo io) c’e’ solo il precariato. Ed il nero. Facciamocene una ragione e sfruttiamo il sistema a nostro vantaggio. MAI in affitto, meglio a casa con i vecchi. Le due lire che alzi te le pappi come vuoi. In culo ai locatori sionisti infami. NON si avrà mai una casa propria, figli,marito/mogli. E’ una realtà e non vi e’ via d’uscita. Punto e basta.
5.Se si e’ carini, uomini o donne. Datela/datelo. Bando
A parte il riferimento ai “sionisti ” che non centra un c..o per tutto il resto, purtroppo, quel che dici e’ sacrosanto e bisognera’ per i prossimi 10 15 anni farsene una ragione.
Tutto cio’ e’ molto…crudele, ma le soluzioni girano intorno alle cose che hai scritto.
sas
Sono quelli che la pensano come te che mandano a puttane il nostro paese
Sono quelli che la pensano come te che mandano a puttane il nostro paese: io vi chiamo vigliacchi
Osservazione:
Questo momento dovrebbe insegnarci qualche cosa! Prendiamo ad esempio la natura, un formicaio, il loro ciclo produttivo è diviso in momenti ben distinti, brevemente, la fase della raccolta e la fase del consumo. Le formiche così come molte altre specie. Pensiamo al letargo, alcuni animali fanno approvvigionamenti nei mesi caldi per consumarli nei mesi freddi. Adesso guardiamo la specie umana, produce 365 giorni l’anno per 8 ore al giorno tranne 2 giorni su sette. Questo a cosa conduce ? un eccesso di produzione (i magazzini di ogni bene sono stracolmi, guardate quanti capannoni ci sono nei vostri territori !) ed un collasso dei consumi! Altro esempio si nasce e si muore, insomma si va su e si va giù. L’analisi e la vita insegnano che per andare avanti o si va per linea retta o si deve giocoforza oscillare (una sinusoide). La linea retta non appartiene alla vita, in quanto soggetta al CAOS. Quindi il giusto orientamento è la SINUSOIDE. La società moderna occidentale invece TENDE verso un limite, una DERIVATA all’infinito, verso il progresso e la produzione COSTANTE, senza prevedere la fase di discesa, questa non è una sinusoide, e prima o poi se si TENDE in questa direzione si va appunto ad una DERIVA. Saggio e Moderno sarà il buon governo in grado di PRODURRE utili e beni nella fase ascendente della sinusoide e sarà in grado di ammortizzare la produzione con un periodo di caduta programmatico ed inevitabile in cui si deve CONSUMARE quel che è stato prodotto, pronti per una nuova risalita.
Non so voi cosa ne pensate ?
In definitiva penso che la colpa di questa situazione non sia di una o dell’altra legge, ma della tendenza che il ciclo produttivo ci impone, che è una tendenza che ci sta portando ad una deriva ! Ci affanniamo tutti a produrre e tanto, ma non siamo più in grado di affrontare la discesa che la vita ci impone ed è inevitabile ! e paradosso ! l’Africa muore di fame !
Gradirei dei vostri commenti !
Grazie
Mi sono perso alla parola “Questo…..”;)))
Una cosa è chiara, nell’era berlusconiana siamo in una fase di discesa….ma non naturale….bensì indotta (pur avendo come obiettivo quello da te riportato di derivata all’infinito vs produzione e progresso).
ciaoo
Contorto, confuso e semplicistico, ma non privo di senso. Davvero, riflettete su questo input originale.
Si, solo che l’andamento sinusoide in discesa è solo per la classe operaia che è in discesa libera,la biccola borghesia si arrabatta, la media borghesia (di cui non fanno parte i nostri dipendenti anche se hanno dichiarato, con la solita faccia da culo, di appartenere alla media borghesia non conoscono più vergogna) va in linea retta e i vari b. e compagni svettano sempre più in alto, e unica verità tra tutte le menzogne che racconta, dichiara che tutto va bene ci mancherebbe altro in piena crisi hanno decuplicato la loro ricchezza.
Bravo! ora torna a fare i compiti.
L’Italia è in crisi, gli italiani non hanno più i soldi.
Come mai siamo il paese col maggior numero di cellulari?
Come mai i ristoranti sono sempre pieni?
Io ho un buon lavoro, (tempo determinato sono un italiano a san marino ma il mio capo è onesto e paga bene) vendiamo cellulari e ne vendiamo veramente molti. C’è gente che s’incazza perchè non facciamo le rate sui cellulari.Ho anche una mia attività che gestisce mia moglie con 3 dipendenti.
Premetto che sono d’accordo con chi è contro la precarietà però vedo lavoratori che non hanno volgia di fare un ca..o, se non gli dai le ferie vanno in malattia (ma non si può fare il culo ai dottori?)Vedo anche imprenditori che assumono albanesi in nero e poi girano con slk da 60.000 euro. Diamoci tutti una regolata imprenditori e lavoratori.
Il segreto per migliorare le cose non è nelle leggi ma nel buonsenso dei cittadini
Bravo! Hai ragione noi siamo l’Italia e tra mille difficoltà cerchiamo di sopravvivere, noi siamo almeno in pace con noi stessi per essere onesti e questo non ce lo possono togliere con una legge.
Vorrei ricordare a tutti che i CO.CO.CO. sono una trovata della SINISTRA!!!
Caro Beppe,
innanzi tutto grazie per dar voce, come al solito, ad un tema scottante-interessante.
Sono laureata in biologia da dicembre 2005, ovviamente del lavoro da biologa non se ne parla…figuriamoci da ricercatrice..e allora mi arrabatto per arrivare a fine mese facendo ripetizioni ai bambini nel doposcuola e fare la cameriera in un pub. Da novembre sono rientrata in un progetto semestrale finanziato dalla provincia e dal fondo sociale europeo per “l’inserimento dei laureati in impresa”. ottima iniziativa se non venisse gestita all’italiana…ma questa è un’altra storia. Vengo or ora da un corso di formazione (parte integrante del progetto) , organizzato dalla provincia di macerata, in cui ci hanno spiegato “la nuova somministrazione del lavoro”, leggi “la nuova incul..a”: co.co pro. contratti part-time a tempo determinato, è chiaro no?, ….blabla..in sintesi: niente tutele, nessuna garanzia solo enormi vantaggi per i datori di lavoro che, ovviamente, sono abbastanza soddisfatti, e quando non lo saranno più trasferiranno completamente le loro aziende in romania. I diritti sindacali che sono in vigore restano sulla carta……..e con la legge Biagi vengono di fatto cancellati. Da qui la domanda spontanea di una mia collega: “ma se con questi tipi di contratto non ho alcuna tutela (sottolineo che in alcuni contratti non è prevista l’assenza pagata per malattia….ma c…o, non era scritto sulla costituzione???? diritto alla salute, assistenza in caso di malattia…bah…i misteri della giurisprudenza…)CONVIENE LAVORARE IN NERO!!” Ovviamente la risposta dell’insegnante, pensionato con 32 anni di servizio ma che si arrotonda la pensione (poverino..ex-statale….forse sarà solo di 1500 euro….e come fa ad arrivare a fine mese??)facendo questi corsi è stata negativa. Un parere personale e quindi opinabile….certo che conviene lavorare in nero….tanto la malattia non ce l’ho tutelata comunque! almeno piglierò due soldi di più!! alla faccia di Napoleon IV
Caro Pierpaolo Sparacino,
ringrazia il comunista Treu per il tuo contratto da co.co.co. e vota ancora il giulivo Prodi e non ti lamentare, hai quello che meriti!!!
Tu Anna,
purtroppo,
quello che ti meriti
non l’hai ancora avuto!
Ma non si sa mai…
Allarga tutto, anche il cuore!
Lavoro in nero da qualche mese, i commercialisti e gli uffici preposti non sanno trovare una soluzione per mettermi in regola ed avere la giusta retribuzione. Sto comprando casa e nonostante prenda il doppio di un operaio, ho bisogno di un contratto a tempo indeterminato…ok, ma quale? lavoro per una ditta individuale e la pressione fiscale sul mio capo e su di me dimezzerebbe il mio stipendio.
Cosa devo fare? Mi faccio il culo per qualche soldo in più, perchè dovrei pagare così tanto. E poi per chi? Per pagare servizi che non funzionano? Per pagare i leghisti e le loro idee xenofobe e le loro provocazioni da imbecilli?
Sinceramente sto valutando la spagna…
Quella dove lavoro è la 6° azienda che cambio in 3 anni scarsi di precariato (dopo laurea in economia e master in marketing). La cosa che mi spiace di più è il senso di colpa e frustrazione che mi perseguita per non essere in grado di trovare un posto fisso , il fatto di non poter dimostrare quello che valgo alle persone che mi vogliono bene, gli anni della giovinezza che scorrono e la mentalità da paghetta settimanale che non passa
e dire che Biagi era mio professore a Modena..
ps: sto pensando seriamente a emigrare all’estero in caso di vittoria del nano
ciao beppe!
chi scrive è un ragazzo 21enne di monza che si è diplomato un paio di anni fa or sono con una maturità scientifica tecnologica all’instituto enrico fermi di desio..dopo aver finito gli studi,contando che avevo tanto nella mente ma nulla nell’esperienza,ho deciso di seguire la strada che reputo sarà quella maestra nel prossimo futuro:l’informatica.
essendo un ambiente vatissimo ho deciso di specializzarmi perchè le mie ottime conoscenze nell’hardware(non hai idea di cosa vuol dire “giocare con un pc”se lasci un attimo da parte il gioco in se e ti applichi sulla configurazione dei dettagli grafici e sonori rischi di passare giornate a fare test su componenti con il fattore mamma che continua:”quand’è che finisci di giocare?piuttosto prendi un libro e studia!)non mi portavano a un livello elevato ma ad un approccio
piu commerciale come ad esempio un fornitore o un rappresentante(non che adesso disdegno i 2 lavori,ANZI!).
cosi ho deciso di seguire un corso convenzionato dalla comunità europea sulla protezione e amministrazione di reti informatiche della durata di 1 anno imparando i fodamentali e qualcosa di piu sull’argomento.
il corso doveva comprendere anche l’attestato ecdl con i 7 esami anche questi convenzionati a 15 euro a esame..probabilmente gli organizzatori del corso sono scappati con i soldi(non è una palla)e non si sono fatti piu sentire..con i miei compagni aspettiamo ancora un po e poi avvisiamo striscia(unico metodo per avere giustizia in queste cose,purtroppo!).
la gente non capisce(come tu sostieni da tempo)la straordinaria utilita della rete:velocità(email)e informazione(forum):
nel periodo in cui una vignetta puo inclinare i rapporti tra oriente ed occidente,che un virus kamasutra è capace di metterti a 90 ma è impossibile che ti trovi(solo 100.000 pc nel MONDO!)e che il comando dei vigili di milano sono in balia di 4 hacker novelli(un po godo…)la psicosi da internet è elavata..indovina dopo 1 anno cosa faccio?il call center!
gg
Continuazione MESSAGGIO precedente:
opportunità ma come COSTO. Ed esse non vedono i propri collaboratori come risorse
ma anch’esse come COSTO. Come si può quindi parlare di investimenti, qualità e capitale umano con quello che sta succedendo nella nostra terra?
A tal proposito vi racconto cosa è successo alla mia fidanzata.
Lei è perito.
Ha lavorato per PARECCHI anni in ambito tessile.
Ha iniziato a cercare un nuovo lavoro, sempre nel settore per cercare di migliorare le sue aspettative professionali (sembra strano in questo periodo vero?)
Ovviamente , dopo più di 9 anni, lei era a contratto a tempo INDETERMINATO.
Fatto sta che , tramite un’associazione “diciamo di settore” le viene
proposto un lavoro in linea con le sue aspettative.
Durante il colloquio le viene proposto un sicuro e deciso miglioramento
professionale ma a Tempo determinato di 8 mesi. Alchè la mia ragazza dice loro:
“scusate ma che convenenza ho a rinunciare al posto fisso? Va bene il
miglioramento professionale ma se tra 8 mesi mi lasciate a piedi che
cosa me ne faccio del miglioramento? A me serve un lavoro ed io in
questo momento ce l’ho e lo so fare, non dovete verificare se sono in grado, ci lavoro da più di 9 anni sulle cose che a voi servono”
Alchè l’azienda le dice : “Ma no non si preoccupi, lo facciamo solo
per nostri vantaggi fiscali. Vedrà che tra 8 mesi la riconfermeremo.”
La mia ragazza si informa presso questa “associazione” la quale le conferma questa versione dicendogli di non preoccuparsi.
Allora la mia ragazza si licenzia ed accetta la proposta A TEMPO
DETERMINATO.
Durante questi 8 mesi non solo lavora sempre e anche quando è malata, ma
le fanno fare anche un bel numero di ore di straordinario e di sabati.
Lei continua a chiedere informazioni sulla riconferma e l’azienda la
“tranquillizza”.
A 15 giorni dalla scadenza le dicono : “Il contratto non verrà rinnovato”
E la mia ragazza dice : “Ma scusate perchè? Ho lavorato male? Mi avevate
promesso che mi davate la riconferma durante il colloquio”
e questi “brillanti” industriali le dicono: “Ma noi non le abbiam mai
detto nulla del genere. Sul contratto che lei ha firmato non c’è nessun
obbligo di riconferma. Tra l’altro siamo in crisi e quindi se ne deve
andare”.
Una crisi che l’ha costretta a fare le straordinarie e sabati fino all’ultimo
giorno…………
Allora la mia ragazza chiama anche l’addetto “dell’associazione” dicendogli
quello che succede e questo gli risponde : “Ma scusi , era un contratto
a tempo DETERMINATO. E’ lei che ha deciso di rischiare. Nessuno l’ha
obbligata”.
Cioè oggi non solo si assume gente come pare e piace modalità USA E GETTA,
ma non si ha nemmeno il benchè minimo rispetto delle persone che il
lavoro ce l’hanno già e , pur di soddisfare i loro interessi, non ci si fa nemmeno
scrupolo di far perdere un lavoro preesistente per poter usufruire di
persone a loro piacimento.
Ed ora che sta cercando lavoro, e ci sono ogni tanto annunci di ricerca
sulla professione che lei svolgeva si sente dire che stanno cercando solo uomini.
Oppure che è troppo vecchia (Ha 29 anni).
Abbiamo comprato anche casa, fiduciosi delle promesse che ci erano state
fatte.
Anche perchè non avremmo mai pensato che ci si potesse prendere gioco
della vita delle persone in questo modo. Che almeno un po’ di rispetto
per le persone ci fosse ancora…
Se questo è il progresso………….
Ciao, mi chiamo Giovanni e mi sono laureato nel marzo del 2003. Sebbene laureato in corso (Economia del Turismo) ho cercato fin da subito di entrare nel mondo del lavoro, per non perdere altro tempo!!!
Ho iniziato con diversi lavori tra cui un lavoro in villaggio turistico, lavoro prettamente estivo e non riconfermato per la stagione invernale.. Ho deciso allora di abbandonare il settore del turismo in quanto già molto precario per ritornare nella città dove mi sono laureato, e nell’ottobre del 2004 ho iniziato a lavorare in una grossa azienda nel settore amministrativo.
Il lavoro è iniziato (dopo centinaia di curriculum inviati ad aziende in zona..)grazie ad una agenzia interinale, stranamente, contratto di due mesi ottobre-dicembre, dopo sono stato assunto direttamente dall’azienda a tempo determinato, da gennaio fino a giugno, e successivamente un rinnovo da giugno ad ottobre, c’era ancora bisogno e quindi mi hanno proposto un ulteriore contratto tramite agenzia interinale per ovviare al problema dell’obbligo dell’assunzione a tempo indeterminato….. sono stato obbligato ad accettare, altrimenti mi mandavano via.. quindi proroga da ottobre a novembre ed ulteriore assunzione da novembre 2005 a marzo 2006…. tra un po’ scade il quinto contratto e già mi hanno confermato che il prossimo contratto, il sesto sarà ancora determinato………
Ragazzi è veramente dura, ho comprato casa grazie a mia madre, dopo 8 anni di affitto… ma se non ci fosse stata lei, da solo avrei avuto poche speranze…
Il vero problema è dovuto al fatto che le aziende si sono perfezionate così tanto da rendere i lavoratori tutti uguali e nessuno indispensabile da porti permettere di far valere i tuoi diritti! Aziende che nel 2006 trovandosi tutte nelle stesse situazioni non hanno nessuno scrupolo ed utilizzano il coltello dalla parte giusta.. Ma sto aspettando il mio momento.. ed arriverà.. forse!!
Ciao
Personalmente non sono stato coinvolto, ma vedo giornalmente consulenti e colleghi neoassunti la cui professionalità e preparazione – a volte invidiabile – vengono schiacciate e rese nulle da un contratto “precario” e da retribuzioni che è riduttivo considerare insufficienti. Mi chiedo perchè si dovrebbe conseguire una laurea al giorno d’oggi quando gli stipendi sono così bassi e persone come Bossi (ad esempio) sono invece al Governo. Spesso me lo domando ma ancora non riesco ad inventarmi risposte soddisfacienti.
Lamentarsi,lamentarsi e solo lamentarsi.Caro Beppe,questo è quello che sento fare da te:di qualunquisti che si lamentano che niente va bene e poi magari si fanno le vacanze alle maldive e hanno ville lussuose,barche da 20m e macchine da sogno,ecc,ecc ne abbiamo piene le scatole.Io sono un ragazzo di quasi 24 anni che si sta per laureare in ingegneria elettronica:ho letto il libro bianco di Biagi aiutato da mio fratello(laureato in Economia aziendale)alla comprensione di alcuni passaggi che per non addetti ai lavori risultano incomprensibili.Esprime tutte le idee che un giovane come me dovrebbe apprezzare e far sue.Nessuno dice che il precariato sia una vacanza,e nemmeno sono uno di quelli che dice che “almeno si lavora”;tuttavia trovo che la flessibilità soprattutto per i giovani laureati sia fondamentale,perchè non ci si può a 25 anni fossilizzare sul fatto che “il primo lavoro che trovo me lo tengo e guai a chi me lo tocca”,stile sindacati.Ai giovani italiani manca quello che hanno molti giovani europei e americani:l’ambizione,il volersi migliorare,l’abitudine a pensare che se un lavoro non lo sai fare bene,o c’è qualcuno che lo fa meglio di te,perchè dovresti tenere il tuo bel culo su quella sedia e non essere mandato via a calci?I migliori vanno avanti,agli altri le briciole,questo è capitalismo.E poi,soprattutto,il mio coetaneo medio lunge dall’idea di andare fuori dal suo paese o dalla sua regione per stare attaccato alla mammina che stira le camicie e ti prepara il pranzetto quando torni stanco dal lavoro;il giovane europeo viaggia,impara nuove lingue,è disposto a molti più sacrifici di quanti sono disposto forse anche io…Seppure io non abbia intenzione di rimanere nella mia amata Sardegna ad aspettare che un lavoro piova dal cielo,magari a tempo indeterminato.
Questo per quanto riguarda le nuove generazioni.E’ su quelle a quelle che Biagi pensava quando parlava di flessibilità..
Mi dispiace Massimo,
ma a quanto pare vedi una realtà che è un po’ diversa da quella che vivono il resto delle persone.
(Poi magari hai ragione tu).
La legge Biagi, seppur lodevole nelle intenzioni, e questo nessuno (o almeno io) lo discute,
viene APPLICATA in modo tale da SFRUTTARE i lavoratori.
Offre TROPPE opportunità agli imprenditori di fare il bello ed il cattivo tempo. Gli imprenditori italiani (le cui aziendi x il 90% sono piccole o piccolissime) NON SONO E NON SONO MAI STATI SALVO RARISSIME ECCEZIONI, almeno negli ultimi 20 anni, capaci di affrontare le REALI situazioni di mercato. l’unica cosa che han saputo fare è TAGLIARE TAGLIARE TAGLIARE. Ma MAI di INVESTIRE INVESTIRE INVESTIRE.
E la soluzione quale’è stata? maggior flessibilità.
Qui bisogna intendersi su cosa significa flessibilità. Che tradotto dagli imprenditori significa FARE CIO’ CHE SI VUOLE IN TUTTI I SENSI.
ALTRO CHE STORIE.
Ma lo sai che la maggior parte delle aziende che ora stanno chiudendo NON LO FANNO perchè sono in crisi (ce lo fan credere a noi questo) ma perchè delocalizzando aumentano i profitti e SUBITO.
E noi ci ritroviamo la merce di minor qualità a prezzi uguali o che crescono + dell’inflazione.
Anche mia nonna disabile sarebbe capace di fare impresa cosi. Visto che citavi l’America: Mio cugino è in America da 12 anni e la flessibilità NON è cosi. Gli stipendi NON sono cosi. Gli americani NON sono quei mostri di flessibilità che ci voglio far credere. Sempre + persone “normali” stanno contestando il libero mercato e sono AMERICANI RESIDENTI IN AMERICA.
Mi dispiace ma vivi una realtà che non è quella delle persone comuni (ovviamente per trarre la conclusione mi baso su quello che hai scritto).
Dico,ma tu hai mai viaggiato?sai come vivono veramente in Inghilterra,Spagna,Francia?lo sai che se stai a piedi li ti aiutano economicamente?Che ci metti in media 2 mesi a trovare un buon posto contro i 2 anni italiani?
Vedi di non farti prendere per il culo:in Italia ci sono tanti volponi che sfruttano le situazioni contingenti,i soldi ci sono e sarebbero per tutti ma sono in pochi a saperlo e se ne guardano bene dal dirtelo.
Come mai non trovi lavoro in Sardegna?Perchè non ce n’è?Ma per favore…
Capitalismo significa anche inventiva,sopratutto nel caso italiano.Capitalismo vuol dire mettersi in proprio e rischiare con i propri piccioli.
Cosa che tu appena laureato ti guardi bene dal fare perchè non hai esperienza.E fai bene.Allora emigri.Per un anno,due,tre.Dopo 10 anni ti sei accorto che a casa tua non ci potrai piu tornare perche non c’è lavoro.
E te lo dice uno che ha rinuciato a tanti bei soldini in banca e dopo 4 anni di esperienza in giro per il mondo è tornato qui e prova a trasferisri in Sardegna e a crearlo il lavoro,visto che non c’è.
E’ vero che tanti ragazzi non hanno voglia di fare nulla.Ma chiediti sempre il perchè.Non giudicare a priori.Cosi non c’è crescita,c’è solo scontro
)Tu non hai ancora abbandonato casetta, con la tua mamma che ti veste e ti campa, che ti fa trovare tutto pronto quando torni dall’univerità… ma parli con entusiamo dei giovani europei che viaggiano e sono indipendenti. Singolare.
2)Flessibilità, ma lo sai cosa vuol dire? Non vuol dire schiavismo ad esempio… Io ho lasciato casa dei miei genitori quando avevo diciotto anni, mi sono laureata, ho studiato all’estero, ho un master prestigioso. Lavoro a progetto, non ho nessuna possibilità di comprarmi una casa, non arrivo a fine mese. Vorrei cambiare lavoro, non posso. La flessibilità è poter cambiare, è mobilità, turn over… Quello che ci ha dato la legge biagi è solo… instabilità, diversa da flessibilità.
3)Dopo un segno di interpunzione ci vuole uno spazio… Lo so che voi studenti di ingegneria non siete molto abili in questo genere di cose(come tu mi confermi, date le difficoltà riscontrate nella lettura del libro bianco) ma sono certa del fatto che tu abbia fatto almeno le scuole elementari.
Sei molto ignorante!
Ciao, mi chiamo Giovanni e mi sono laureato nel marzo del 2003. Sebbene laureato in corso (Economia del Turismo) ho cercato fin da subito di entrare nel mondo del lavoro, per non perdere altro tempo!!!
Ho iniziato con diversi lavori tra cui un lavoro in villaggio turistico, lavoro prettamente estivo e non riconfermato per la stagione invernale.. Ho deciso allora di abbandonare il settore del turismo in quanto già molto precario per ritornare nella città dove mi sono laureato, e nell’ottobre del 2004 ho iniziato a lavorare in una grossa azienda nel settore amministrativo.
Il lavoro è iniziato (dopo centinaia di curriculum inviati ad aziende in zona..)grazie ad una agenzia interinale, stranamente, contratto di due mesi ottobre-dicembre, dopo sono stato assunto direttamente dall’azienda a tempo determinato, da gennaio fino a giugno, e successivamente un rinnovo da giugno ad ottobre, c’era ancora bisogno e quindi mi hanno proposto un ulteriore contratto tramite agenzia interinale per ovviare al problema dell’obbligo dell’assunzione a tempo indeterminato….. sono stato obbligato ad accettare, altrimenti mi mandavano via.. quindi proroga da ottobre a novembre ed ulteriore assunzione da novembre 2005 a marzo 2006…. tra un po’ scade il quinto contratto e già mi hanno confermato che il prossimo contratto, il sesto sarà ancora determinato………
Ragazzi è veramente dura, ho comprato casa grazie a mia madre, dopo 8 anni di affitto… ma se non ci fosse stata lei, da solo avrei avuto poche speranze…
Il vero problema è dovuto al fatto che le aziende si sono perfezionate così tanto da rendere i lavoratori tutti uguali e nessuno indispensabile da porti permettere di far valere i tuoi diritti! Aziende che nel 2006 trovandosi tutte nelle stesse situazioni non hanno nessuno scrupolo ed utilizzano il coltello dalla parte giusta.. Ma sto aspettando il mio momento.. ed arriverà.. forse!!
Ciao
Sono una ragazza di 28 anni di Roma che ha avuto la sfortuna di rientrare nella legge Biagi da quando si e’ affacciata nel mondo del lavoro.ho collezionato un’infinita’ di contratti a tempo determinato ( di cui veramente non ricordo il numero) finche’ non mi sono imbattuta in un contratto Stage che mi sottopaga ancora di pi’ di un contratto Co.Co.Co. e cioe’ 10.00 euro al giorno pagati per giorni effettivi lavorativi quindi niente ferie o malattie pagate.Come potro’ mai pensare di comprare una casa o decidere di fare una famiglia con l’uomo che amo che come me e come altre migliaia di giovani in Italia e’ nella mia stessa situazione?
Salve,
Leggo oggi dell’ennesima chiusura di azienda del bergamasco (Brulli).
Ormai sembra quasi una moda.
Ormai non crediamo nemmeo più che queste aziende siano realmente in crisi.
Si ce ne saranno, ma sono convinto che la maggior parte delle chiusure siano
solo per cercare di aumentare il profitto il più possibile spostando le produzioni
all’estero. E’ questo il progresso’ La grande novità della globalizzazione? Il futuro?
Dio ce ne scampi.
Lavoro nell’information technology (quella che una volta era denominata la new economy, almeno nei mesi ruggenti), quindi portato alle novità GIORNALIERE praticamente per osmosi. Non credo quindi che mi si possa additare come
un nostalgico contrario al progresso…………
Ma qui bisogna distinguere. Che progresso è quello di chiudere aziende qui da noi ed aprirle in luoghi dove i costi sono inferiori, quindi la manodopera, quindi la qualità.
Perchè non ci vengano a raccontare che la qualità rimane invariata. E le merci ce le ritroviamo nei nostri supermercati ALLO STESSO PREZZO!!!!!!!!
E non ultimo si trasferice le aziende dove NON esistono tutele sindacali.
E’ QUESTO IL PROGRESSO?
Frasi come quelle di Fumagalli (credo riportate dal vostro giornale) che dice a proposito di Donore che la sua chiusura è una scelta “economicamente corretta”, dovrebbero
segnalare quale è la REALE mentalità della maggior parte degli imprenditori oggi.
ALTRO CHE QUALITA’, ALTRO CHE FORMAZIONE, ALTRO CHE VALORIZZAZIONE DEL CAPITALE UMANO. VIA NON SCHERZIAMO.
L’unica cosa che interessa non è il profitto, ma il PROFITTO IMMEDIATO.
Nel mio settore , dove la formazioni si presume debba essere fatta in modo massiccio,
la formazione praticamente NON ESISTE. dal 1995 sono in questo settore ed ho partecipato a 6 corsi di aggiornamento da 4 gg di media ogni corso. Ad oggi la maggior parte delle aziende bergamasche e milanesi che operano nell’ICT hanno “bloccato” le spese per la formazione proprio perchè esse non vedono la formazione come
Ingegnere del suono
Non vedo uno straordinario,
ne tredicesima,
ne quattordicesima.
Lavoro anche sabati e domeniche
ho fatto turni lavorativi di 20 ore di fila..
il tutto a 800 euro al mese.
Sono stata assunta con il contratto co.co.co per un’anno e mezzo, allo scadere sono rimasta incinta e mi sono ritrovata improvvisamente senza lavoro e con un bambino da sfamare. Dopo un anno sono tornata al lavoro e la ditta mi ha ripresa perchè il mio lavoro lo svolgevo bene…ma di nuovo con contratto co.co.co perchè avevo fatto lo sgarro all’azienda di restare incinta (e di restare a casa senza soldi!)….mi sono sentita togliere parte della mia dignità di essere umano……ma come fa una persona a farsi una famiglia ??!!
Diplomato
6 anni di lavori a progetto stipendio max percepito netto 800 euri/mese
ora sono a tempo determinato (1 anno) si spera in un indeterminato a dicembre
nn c’è molto da dire, livello medio di discussione è: “prendere o lasciare”
Personalmente non ce lho con i miei vari datori di lavoro… alla fine loro fanno i loro interessi… solo che io non ho le tutele necessarie per farmi i miei.
Ciau beli!!
Sono stata assunta con il contratto co.co.co per un’anno e mezzo, allo scadere sono rimasta incinta e mi sono ritrovata improvvisamente senza lavoro e con un bambino da sfamare. Dopo un anno sono tornata al lavoro e la ditta mi ha ripresa perchè il mio lavoro lo svolgevo bene…ma di nuovo con contratto co.co.co perchè avevo fatto lo sgarro all’azienda di restare incinta (e di restare a casa senza soldi!)….mi sono sentita togliere parte della mia dignità di essere umano……ma come fa una persona a farsi una famiglia ??!!
@ ANDRE’ LINOGE.
SONO FRESCO DELLE FILE AGLI UFFICI PUBBLICI, NE HO FATTO 2 STAMATTINA: UNA ALLE POSTE ED UNA ALL’INPS.
NON CONDIVIDO LE TUE OSSERVAZIONI SULLA CAUSA DELLE FILE PERCHE’LE STESSE SONO DOVUTE ALLA MANCANZA DI PERSONALE, NON ALLA PIGRIZIA OD INCOMPETENZA DELLO STESSO. ( I LAVATIVI CI SONO ANCHE NEL PRIVATO)
ALLE POSTE, CI SONO PER LE OPERAZIONI DI NORMALI VERSAMENTI O DI TIPO BANCARIO SOLO DUE IMPIEGATI PER UNA CITTADINA DI 12000 ABITANTI, ED ALL’INPS PER UN TERRITORIO DI 30000 ABITANTI UN SOLO
IMPIEGATO ADDETTO AL PUBBLICO.
LE FILE QUINDI SONO DOVUTE ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO, DELLA QUALE GLI IMPIEGATI NON SONO RESPONSABILI.
SE LA STESSA COSA SUCCEDESSE IN UN NEGOZIO PRIVATO, IL TITOLARE PER NON PERDERE CLIENTI AUMENTEREBBE IL PERSONALE.
NEGLI UFFICI PUBBLICI INVECE SI SONO BLOCCATE LE
ASSUNZIONI E SI CERCA DI SCARICARE LE RESPONSABILITA’ SUL PERSONALE.
I PRIVATI INVECE, UTILIZZANDO LA LEGGE “BIAGI” MODIFICATA, ASSUMONO CON CONTRATTI A BREVE PERIODO, CON L’INCOGNITA COSTANTE DEL MANCATO RINNOVO E CON UNA PRESSIONE PSICOLOGICA DEVASTANTE NEI CONFRONTI DEI “DIPENDENTI TEMPORANEI”.
IL LAVORO FLESSIBILE O TEMPORANEO HA CERTO UNA SUA VALIDITA’ (PENSIAMO AI NEGOZI DURANTE IL PERIODO NATALIZIO)MA CI DEVONO ESSERE DEI LIMITI E DELLE GARANZIE PER I LAVORATORI.
E’ ASSURDO CHE UN DIPENDENTE LAVORI PER ANNI NELLA STESSA AZIENDA CON CONTRATTI RINNOVATI OGNI TRE MESI.
LA GIUNGLA ATTUALE PORTA I GIOVANI ALL’INSICUREZZA SOCIALE ED ALLA SFIDUCIA NEL FUTURO.
TI SALUTO
Caro Beppe Grillo,
sono un non più giovanissimo laureato in Scienze dell’Educazione con indirizzo Esperto nei Processi Formativi, ho 32 anni e mi sono laureato nel 2001 con una votazione che definirei dignitosa 106/110. Sono stato ingannato, come tantissimi colleghi, dalle prospettive di questa, allora nuova, facoltà, infatti esiste ormai da circa 11 anni (io mi sono iscritto nel 97), ma gli sbocchi che dovrebbe avere sono del tutto fittizi. La grande bugia che è stata raccontata allora, riguardava la formazione di equipe socio/psico/pedagogiche che avrebbero trovato naturale collocazione nelle scuole di ogni ordine e grado, tuttavia come tutti sanno questo non è avvenuto e la figura professionale dell’esperto nei processi formativi che si dovrebbe occupare di organizzare la formazione di personale docente, ata, e non ultima la formazione degli studenti viene affidata a organismi privati, spesso improvvisati e senza alcuna qualifica, o provenienti dai vari CSA non più preparati di un semplice impiegato d’ufficio. Anche nel settore privato, soprattutto nelle grosse aziende, doveva essere prevista questa figura professionale, ma anche li non c’è stata una sorte migliore. L’altro sbocco infine è l’insegnamento storia e filosofia nei licei, scienze dell’educazione e psicologia negli istituti tecnici commerciali per il turismo (classi di concorso A036 ED A037). Ma come sappiamo per insegnare ci vuole l’abilitazione, corsi così detti SISSI, della durata di 2 anni e del costo di circa 1000 ad anno, nei quali corsi si sostengono gli stessi esami in forma ridotta (pedagogia,psicopedagogia,didattica speciale/interculturale ecc), della facoltà di scienze dell’educazione. Ora, a mio avviso, questa è una speculazione, da parte dello stato, alle spalle del disoccupato e soprattutto nei confronti dei laureati miei colleghi che in questo settore sono più che formati.Mi chiedo perché la specializzazione del medico viene pagata 900 al mese e l’aspirante insegnante deve pagare?
Vedi che razza di personaggio stai quotando, Francesco? C’è comunque un’altra bella sfilza di interventi su questo blog, del tale Ugo Intini, che ti dimostra chiaramente com’è e cosa “pensa” costui.
Un saluto a te
Mario Gabrielli Cossellu 21.02.06 11:58
***************
Si Mario tu hai ragione, Intini non meriterebbe questo. Meriti più te di essere quotato.
Forse dovevo leggere più giu e rendermi conto di tutta la scribbacchiata (chiacchierata).
Perciò non prendere la cosa come offesa personale, mi rincresce se ti ho fatto “franare la terra sotto i piedi”. Me e te ci si legge ed io ogni volta concordo con quel che dici.
Il tempo attuale, ad ogni modo, è ricco d’incomprensioni. Se una persona neutra si imbattesse in questo momento in questo blog e non conoscesse Intini e Cossellu, leggendo qua e la e quel blog in particolare, rimarrebbe sorpreso e ritengo parteggerebbe per l’Ugo e non per Mario
Bisogna essere più scaltri a mio avviso, dire le stesse cose per rimanere sempre verso la vertità (magari vicino, non proprio dentro) usando un po più di parole.
Ti faccio un esempio. Non frequento il blog da molto tempo. Ieri sera ho scoperto un Max inedito (per me), l’ho chiamato lo Sciamano del blog…..Di fatti ieri sera ho notato l’uomo pacato, usare la filosofia, e la cultura più in generale, come una mazza ferrata. Inequivocabilmente ragionevole, volgare quanto basta, e così, travolgente come uno tsunami…….Lo Sciamano guerriero appunto.
Capiscimi, un Vaffanculo non si lesina a nessuno, sono daccordo con te.
Ma avendo ragione e passare per quello che ha torto……Non te lo meriti amico mio.
Di fatti per il post in se per se, asetticamente letto, senza conoscenza degli individui partecipanti, sembrava quello che io e te sappiamo non essere.
Un caro saluto,
P.S.: parliamoci un po più spesso ti va?
Leggo post che non fanno che convincermi di piu’che in Italia siamo alla frutta !!! Ma visto che sono ancora un credulone,sono convinto che i colpevoli siamo noi !!! Fra poco piu’ di un mese andremo a votare due schieramenti che ci propongono come leaders due settantenni !!! Voi siete sul serio convinti che questi due tizi conoscano i problemi di noi italiani,i problemi dei giovani,i problemi del lavoro,come è difficile mettere su famiglia,quant’è difficile essere indipendenti.Berlusconi è un vecchio intrallazzatore che si è fatto i soldi a gomitate e aiuti politici negli anni ’80.Prodi,e voi che avete vent’anni non lo immaginate proprio,è il rappresentante di quei dirigenti economisti della prima repubblica che non sapevano fare 2+2,vedi le privatizzazioni a saldo ,e lo chiamano pure il “professore” !! Ma noi andremo tutti a votare come delle pecore,motivati da una telenovela “mediaticopolitica”.La destra e la sinistra sono due faccia di una stessa medaglia, NA’MEDAGLIA CHE E’ UNA MAPPINA E NA’ LATRINA !!!! HAI TORTO TU ! NO,HO RAGIONE IO! MA NON VI SIETE ROTTI LE PALLE DI QUESTO TIRA E MOLLA ? PS.Noto in molti post ripetere la parola “io,sono laureato”.Ma cosa vi credete che per lavorare ci vuole la laurea ? Per lavorare ci vogliono le palle,un fegato d’acciaio e un grossissimo coraggio!!!! Auguri !!!!!!!!!!!!!!
Sono precario anch’io, ma quello che chiedo è abbastanza off topic, nel senso, non c’entra niente con l’argomento del post di Grillo, ma con quello che stanno facendo della manifestazione di sabato a Roma per la Palestina.
Io c’ero, è stata una bella manifestazione, sentita anche, e quello che hanno riportato TUTTI i media è stato un solo dettaglio, estraneo al senso della manifestazione e alla sua finalità di solidarietà con il popolo palestinese e iracheno. Per l’iniziativa, anche discutibile ma non così estrema a fronte di provocazioni fatte quotidianamente da personalità istituzionali del nostro paese, di una sola persona la manifestazione è stata infangata e distorta completamente. Non siete stupidi, queste cose le sapete già, ma è anche importante conoscerne i dettagli: la situazione “bandiera bruciata” è ARTEFATTA, è stata creata in presenza dei fotografi, appostati lì per l’unico evento che avevano intenzione di riprendere. Io c’ero e ho fatto foto, non sentendomela di intervenire (e pentendomene in seguito) nonostante sapessi chiaramente il danno che quel gesto avrebbe arrecato, perchè credo che anche in una manifestazione unitaria un singolo possa esprimere una posizione, che non mi sento di condividere nei modi ma nella quale riconosco il tentativo di bypassare, con un gesto simbolicamente forte, le parole da utilizzare per descrivere la pazzesca situazione di status quo messa in piedi dal governo (e non dai cittadini) d’Israele, da noi appoggiato. Nell’ottica di generare uno squilibrio informativo, a fronte di quattro ore di corteo pacifico e rilassato, quell’istante diventa, (per es. in una didascalia della foto con la bandiera bruciata riproposta da la Repubblica di ieri), “il corteo per la Palestina”. Ho scritto tutto qui: http://khalasnews.splinder.com/post/7219402
Concludo, appellandomi a voi lettori del blog di Beppe Grillo per palesare, con tutti i mezzi a vostra disposizione, questa strumentalizzazione diffamatoria ai danni di persone pacifiche
Vedi che razza di personaggio stai quotando, Francesco? C’è comunque un’altra bella sfilza di interventi su questo blog, del tale Ugo Intini, che ti dimostra chiaramente com’è e cosa “pensa” costui.
Un saluto a te
Mario Gabrielli Cossellu 21.02.06 11:58
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Si Mario tu hai ragione, Intini non meriterebbe questo. Meriti più te di essere quotato.
Forse dovevo leggere più giu e rendermi conto di tutta la scribbacchiata (chiacchierata).
Perciò non prendere la cosa come offesa personale, mi rincresce se ti ho fatto “franare la terra sotto i piedi”. Me e te ci si legge ed io ogni volta concordo con quel che dici.
Il tempo attuale, ad ogni modo, è ricco d’incomprensioni. Se una persona neutra si imbattesse in questo momento in questo blog e non conoscesse Intini e Cossellu, leggendo qua e la e quel blog in particolare, rimarrebbe sorpreso e ritengo parteggerebbe per l’Ugo e non per Mario
Bisogna essere più scaltri a mio avviso, dire le stesse cose per rimanere sempre verso la vertità (magari vicino, non proprio dentro) usando un po più di parole.
Ti faccio un esempio. Non frequento il blog da molto tempo. Ieri sera ho scoperto un Max inedito (per me), l’ho chiamato lo Sciamano del blog…..Di fatti ieri sera ho notato l’uomo pacato, usare la filosofia, e la cultura più in generale, come una mazza ferrata. Inequivocabilmente ragionevole, volgare quanto basta, e così, travolgente come uno tsunami…….Lo Sciamano guerriero appunto.
Capiscimi, un Vaffanculo non si lesina a nessuno, sono daccordo con te.
Ma avendo ragione e passare per quello che ha torto……Non te lo meriti amico mio.
Di fatti per il post in se per se, asetticamente letto, senza conoscenza degli individui partecipanti, sembrava quello che io e te sappiamo non essere.
Un caro saluto,
P.S.: parliamoci un po più spesso ti va?
Vorrei rispondere al signor Martino, che ipotizza certezze di guadagno e lavoro a tutti i laureati che volessero diventare imbianchini…è un’idea grandiosa! 3 camere a 70 euro sono 210 euro al giorno!ma come ho fatto a non pensarci mai prima? ma perchè ho buttato tempo soldi e fatica sui libri? basta imbiancare le pareti! Ma, ora che ci penso, vorrei suggerire al signor Martino e a tutti voi un mestiere ancora più redditizio: il killer professionista! si lavora a cottimo, ma pagano bene! in contanti e puntuali! Credo che si abbiano anche le spese pagate in caso di lavoro all’estero! Che sciocco a non averci pensato prima….vi saluto, vado a vedere su http://www.cosanostra.it e su http://www.sacracoronaunita.com se sono usciti i concorsi da killer!
Prendo a spunto il tuo post ironico per focalizzare un’interessante verità. Hai scritto “vedo se sono usciti i concorsi”
Forse il punto è proprio questo. Molti, troppi aspettano il concorso per risolvere la propria vita.
Io credo che, oggi, sia più opportuno puntare sul proprio spirito di iniziativa.
Hai studiato? Hai buttato soldi sui libri? Bene, adesso mettiti sul mercato e prova a “venderti” senza aspettare che un’azienda ti debba per forza “sposare”.
Ingegnere Civile edile laureato nel 1999:
Nel mio CV ci sono:
Qualche prestazione occasionale;
1 stage;
2 contratti Co.Co.Co.
Ora ho aperto partita IVA.
Quando il portatore nano di democrazia dirà delle migliaia di nuovi imprenditori da lui creati saprò che sta parlando di me.
Saluti
Caro Pierpaolo,
i co.co.co li ha introdotti il governo Dini,
non votare più i rossi che vanno in giro con barche miliardarie e a te “garantiscono” stipendio da fame!
Caro Pierpaolo,
i co.co.co li ha introdotti il governo Dini,
non votare più i rossi che vanno in giro con barche miliardarie e a te “garantiscono” stipendio da fame!
Caro Pierpaolo Sparacino,
ringrazia il comunista Treu per il tuo contratto da co.co.co. e vota ancora il giulivo Prodi e non ti lamentare, hai quello che meriti!!!
Lavoro per una ditta di distribuzione bevande della provincia di Varese. Guido tutti i santi giorni un furgone che credo risalga alla guerra 15/18 e tutti i furgoni presenti in ditta sono vecchi, malconci e certo non euro 5… Non solo i nostri datori di lavoro ci obbligano a viaggiare con questi catorci, ma ci impongono anche di caricarli oltre il limite previsto per legge e alle nostre rimostranze, ci siamo sentiti rispondere: “Voi fate così, se poi vi danno la multa la paghiamo noi”. Sì, e i punti tolti dalla patente? “Vi facciamo fare a spese della ditta il corso per recuperare i punti”. Prendo 900 euro al mese, ho un contratto a tempo determinato e mi è stato detto che se il modo in cui la ditta opera non mi sta bene posso andarmene che ci sono un sacco di Ahmed ed Alì pronti a prendere il mio posto. Il primo che sento dire che noi giovani non troviamo lavoro perchè non sappiamo accontentarci lo mordo
Legge Biagi: sono una dei tanti tantissimi. Laurea, specializzazione post lauream, tirocinio all’estero, iscrizione all’albo, varie esperienze lavorative inerenti ai miei studi, incarichi di responsabilità, aggiornamenti continui, conoscenza di tre lingue etc.: per anni ho lavorato senza problemi, poi grazie alla flessibilità-precarietà da quando ho avuto due figli non riesco più a lavorare. Ma non doveva essere il contrario?!
caro beppe,hai lastessa ideadi queltizio ke volevainformare tuttigli italiani con1lettera diqualcosa ke nn ricordo, qlloke hai citato tudicendo dinon farloperk’ avrebbedisboscato boskie pagato1foltioin francobolli(enn mi riferisco a berlusca ma a1tizio ke haicitatonel tuospettacolodiroma)prediki benema… vabbe passaimo oltre: hounacompagniadicirca25amici e tuttihanno trovatolavoro a tempo indeterminato,ki prima ekipoi:lalegge biagi ke èstata fattadalla destra nonègiusta osbagliata. cometutto è damigliorare per tenere il PASSODEI TEMPI. cosa ke tunn vuoi fare se vuoitornare a cioke cera prima.cmq la sinistra ha rotto dicendo sempre disfattismo per tuttocioke lopposizione fa. sicomportano come i bambini etu li spalleggi? come fai?ela sinistra ke proponedi contropartita?hanno lasciato la scuola dellobbligo fino ai14anni eiragazzi potevano andare allavoro regolarmente solo a16 anni. misai dire se dai14ai16 facevano1cazzo iragazzi olavoravanoin nero? sipuo kelasinistra halasciatogliesami distato provvisorida40anni e invece la destrali ha cambiati? cazzo mastecose le guardiofailo gnorri? nn ti piacela destra e trovike tutto di lisia sbagliato?ok, vabene, ma dimmike lasx fà tutto bene e ti giuro ke nn ti scrivo+ perkè saresti 1ipocritas.nn vederesolo insenso unico ma guarda nel complesso. del programma della sx ho sentito solotanti paroloni ke in concreto servivano a confonderegli ascoltatori e nn dicevanoniente se non ipocrite parole. rientrare dal dewficit, fermareiclandestini, migliorare la scuola. CAZZO DITECI TERRATERRACOME E NON SOLO STRONZATE DEL GENERE PERKè COSI SON CAPACE ANKE IO A FARE IL POLITICO. VOGLIO PAROLE CHIARE E COMPRENSIBILI SEGUITE OVVIAMENTE DA FATTI. tutte le medaglie hanno il loro rovescio, ness1 fa 1 cosa ke èsologiusta dipende solo da ke parte la guardi. noncicascare pure tu caro beppe a guardare solo1lato di qsta medaglia. stammi bene, ma quel chedici nn mi piace + tanto perkè tu nn dovresti essere skierato ma solo denunciare il marciodeipartit
alla faccia delle parole chiare !
Figliuolo, cerchiamo di scrivere tricolore, capisci ? non skrivere trikolore.
E IO POSTO DI NUOVO
LA MIA ESPERIENZA INDIRETTA.
Sono responsabile di un’area che si occupa di Sistemi Gestionali Aziendali.
Abbiamo assunto varie persone che abbiamo conosciuto mentre erano dipendenti con contratti a progetto presso nostri clienti e che, dopo aver imparato ad usare il nostro prodotto come utenti, non è stato loro rinnovato il contratto.
Grazie alla Legge Biagi abbiamo potuto valutare i nostri futuri dipendenti prima di assumerli, scaricando sull’azienda nostra cliente i costi di formazione selezionando i migliori, i più curiosi (peggio per l’azienda se non ha tenuto collaboratori così validi …).
Senza la legge non avremmo mai potuto permetterci di assumere persone a busta chiusa …
Il Governo che spero stia per “sgombrare” ha adottato solo la parte di proposta di legge del Prof. Biagi che rende flessibile il lavoro omettendo tutta una serie di agevolazioni e ammortizzatori per dare la possibilità di gestire i periodi senza occupazione e renderlo meno precario.
Sarebbe bello se qualcuno raccontasse le proprie esperienze lavorative all’estero, penso all’Inghilterra o alla Svizzera, dove la politica della flessibilità è associata a quella della sussidiarietà.
Qualcuno racconta cos’è in paesi più civili la vera FLESSIBILITA’ DEL LAVORO rispetto alla SCHIAVITU’ ITALIANA ?
Grazie in anticipo.
P.S. MA DALL’ESTERO NON POSTA NESSUNO PERCHE’ STANNO TUTTI LAVORANDO ANZICHE’ POSTARE SUL BLOG ???????
JQ
Ciao Beppe!
Ecco a voi un’esperienza dall’estero.
I ho 29 anni e sono in Irlanda da 8 mesi.Quando ho finito le superiori (diploma in elettronica e telecomunicazioni) ho fatto due di corsi gratuti alla regione per entrare nel ramo dell’informatica.Appena finito sono stato chiamato a lavorare presso una compagnia con un contratto cococo.Io rinuncia ad un’assunzione a tempo indeterminato per un contratto a termine più remunerativo.Fatto sta che comincia la mia carriera da precario,ma volutamente.Dopo tre anni il mio stipendio raddoppiò.Poi però arrivò l’euro e l’europa. Le aziende cominciarono a dover risparmiare e lo facevano sulla qualità dei dipendenti e consulenti, in quanto ormai un neolaureato costa meno di un diplomato con un po’ di esperienza lavorativa. Fatto sta che il mio stipendio a gennaio dello scorso anno era lo stesso di quattro anni prima ma le mie spese erano quasi raddoppiate.Mi volevano anche assumere,ma il mio stipendio ne avrebbe molto risentito.Allora ho deciso di emigrare perche’ una delle cose buone dell’europa e’ che per lavorare all’estero non servono permessi.
Ora sto a Dublino, dove i cococo non esistono. Ho trovato un lavoro a tempo indeterminato dopo 4 mesi.Da quando sono in questa ditta (poco più di 3 mesi) 6 persone hanno lasciato il loro lavoro a tempo indeterminato anche non avendone un’altro a disposizione.Io guadagno il doppio che in Italia.
Adesso un po’ di domande.
1.Io decisi di non farmi assumere perchè io ne traevo vantaggio.Ma il mio vantaggio era la metà di quello che avevano le aziende.Allora perche’ di solito decide l’azienda che io debba essere precario?
2.Qui la flessibilità c’è più che in italia perchè la fa il dipendente che cambia lavoro per migliorare sempre, non il datore imponendogli di cambiare per ottenere LUI vantaggi economici.Servono davvero contratti di quel tipo per avere flessibilità?
3.Qui sono in pieno boom economico e potrebbero permettersi i cococo.Perchè non li fanno allora?
Grazie
Maurizio
Ciao Beppe!
Ecco a voi un’esperienza dall’estero.
I ho 29 anni e sono in Irlanda da 8 mesi.Quando ho finito le superiori (diploma in elettronica e telecomunicazioni) ho fatto due di corsi gratuti alla regione per entrare nel ramo dell’informatica.Appena finito sono stato chiamato a lavorare presso una compagnia con un contratto cococo.Io rinuncia ad un’assunzione a tempo indeterminato per un contratto a termine più remunerativo.Fatto sta che comincia la mia carriera da precario,ma volutamente.Dopo tre anni il mio stipendio raddoppiò.Poi però arrivò l’euro e l’europa. Le aziende cominciarono a dover risparmiare e lo facevano sulla qualità dei dipendenti e consulenti, in quanto ormai un neolaureato costa meno di un diplomato con un po’ di esperienza lavorativa. Fatto sta che il mio stipendio a gennaio dello scorso anno era lo stesso di quattro anni prima ma le mie spese erano quasi raddoppiate.Mi volevano anche assumere,ma il mio stipendio ne avrebbe molto risentito.Allora ho deciso di emigrare perche’ una delle cose buone dell’europa e’ che per lavorare all’estero non servono permessi.
Ora sto a Dublino, dove i cococo non esistono. Ho trovato un lavoro a tempo indeterminato dopo 4 mesi.Da quando sono in questa ditta (poco più di 3 mesi) 6 persone hanno lasciato il loro lavoro a tempo indeterminato anche non avendone un’altro a disposizione.Io guadagno il doppio che in Italia.
Adesso un po’ di domande.
1.Io decisi di non farmi assumere perchè io ne traevo vantaggio.Ma il mio vantaggio era la metà di quello che avevano le aziende.Allora perche’ di solito decide l’azienda che io debba essere precario?
2.Qui la flessibilità c’è più che in italia perchè la fa il dipendente che cambia lavoro per migliorare sempre, non il datore imponendogli di cambiare per ottenere LUI vantaggi economici.Servono davvero contratti di quel tipo per avere flessibilità?
3.Qui sono in pieno boom economico e potrebbero permettersi i cococo.Perchè non li fanno allora?
Grazie
Maurizio
Mi scusi ma lei in pratica dice che la sua attività procede grazie a contratti precari (con quasi zero tutele previdenziali e contrattuali per il lavoratore) e che pure sta poco con le sue figlie…non mi sembra così in attivo la sua azienda (non mi permetto di giudicare, sicuramente è una persona onesta, ma sono perplesso)
Saluti
Lavoro nel campo dello spettacolo da parecchi anni, pensavo che la flessibilità introdotta dalla legge Biagi mi desse più opportunità e non mi preoccupavo della sicurezza del posto di lavoro. Poi, un bel giorno Berlusconi ha deciso il taglio dei finanziamenti per il cinema, e mi sono trovata in mezzo ad una strada da un giorno all’altro. Sono dovuta emigrare negli Stati Uniti e grazie alle mie dote professionali sono riuscita ad affermarmi.
Hai ragione.Il sistema ci vuole ignoranti.Dobbiamo seguire televisione spazzatura e leggere cio che loro vogliono farci leggere.Per capire bisogna avere l elasticità mentale di vedere oltre documentarsi con la rete al momento risulta essere ancora un sistema libero e di tutti.
monica ti amo
in francia…
Mia cognata si è laureata in Economia e Commercio nel 2003. Ha anche un master in Marketing. Da allora ha lavorato sempre da precaria e con contratti a tempo determinato. Ha lavorato per un call center a 3 euro l’ora anche di sabato e domenica notte. Ora fa la commessa in un negozio di Roma. Contratto eccezionale: 6 mesi.
Sono un neolaureato che, grazie alla legge Biagi, è stato assorbito dal mercato del lavoro in un tempo record per il nostro paese: UN MESE PRIMA DI DISCUTERE LA TESI! Puoi quindi immaginare il mio entusiasmo, così come credo puoi immaginare quanto questo sia andato scemando col passare dei giorni.
In sede di colloquio (giugno 2005) mi erano stati prefigurati due soli scenari come passo successivo al periodo di formazione di 4 mesi per il quale ero stato reclutato:
a) risoluzione del rapporto per volere di una delle controparti (io potevo non piacere a loro come loro potevano non piacere a me)
b) assunzione a tempo indeterminato.
Pieno di entusiasmo inizio, assieme ad una decina di persone più o meno “neo”laureate, questa bella avventura nel settembre 2005, con un co.co.pro. a 500.
Durante il corso che seguivamo, un paio dei nostri vengono mandati “on the job” con anticipo…con un contratto di collaborazione a progetto a 850 lordi! Tutti, ovviamente, ci chiediamo che fine avesse fatto il contratto a tempo indeterminato che ci era stato promesso. Un nostro interlocutore accetta di riceverci per far luce sulle nostre perplessità: ci viene detto che rispetto al mese di giugno 2005 erano cambiate molte cose, che i progetti previsti non erano partiti (parliamo di una società di consulenza aziendale), che del resto eravamo tutte persone che avevano o studiato fuori sede o trascorso periodi di studio/lavoro all’estero e pertanto non dovevamo lamentarci se mamma e papà dovevano continuare a mantenerci. Finito il corso ci è stato fatto un co.co.pro. a 800 netti fino al 31/7/06. Il capo del personale ha giurato sul suo nome che non ci saranno aumenti o passaggi a tempo indeterminato prima di 18 mesi. Nel far questo ci ha (poco) gentilmente indicato la porta, invitandoci ad attraversarla nel caso in cui non fossimo d’accordo con le nuove condizioni. Laureati disposti a godere dei benefici della legge Biagi, del resto, fuori da quella stessa porta ce ne è a migliaia..
Sono laureata da un anno in giurisprudenza e sto facendo pratica penale…a parte la difficoltà di affermarsi in un settore tanto inflazionato e maschilista, mi viene la depressione ogni volta che mi ritrovo con i miei colleghi…con i quali combattiamo una feroce GUERRA DEI POVERI:non veniamo pagati 1 euro, le trasferte sono di tasca nostra e a volte ci tocca sborsare per pagare i diritti per le copie degli atti….soffro ma questa è la strada che ho sempre sognato di percorrere…naturalmente sono a carico della mia famiglia e ciò vale soprattutto per l’acquisto dei testi di studio…vorrei poter vincere un concorso pubblico, ma chissà come mai in Campania escono una volta ogni tanto e cmq già si sa come vanno a finire, del resto non sono stata mai fortunata alle lotterie (benchè sia mooolto preparata) Come me ce ne sono tanti: alcuni miei amici laureati in legge hanno dovuto abbandonare il sogno di un concorso in magistratura perchè per superarlo bisogna solo ed esclusivamente studiare, studiare, studiare e c’è chi a 28-30 anni si vergogna, letteralmente, di chiedere ancora a mamma e papà i soldi per comprare un codiceQuindi ci siamo trasformati in un’orda di aspiranti ad un posto fisso, anche se è una chimera per ora. Tra i miei amici non laureati non va certo meglio…se lavorano lo fanno a progetto, con contratti a tempo. Non è bello vedere ragazzi che si son sempre sudati il pane, sui cantieri e nelle fabbriche, SPESSO A LORO RISCHIO E PERICOLO (cautele antiinfortunistiche zero), stare in ansia ogni tre mesi, sperando che la Madonna faccia loro la grazia di un rinnovo contrattuale…il colmo è un mio amico, che si trova in mobilità ed e’ contento perchè dice che prende cmq qlcsina di soldi e arrotonda con i lavoretti a nero!!!Ed è triste sentire mio padre, ex FS ed ex DC,dire che quello che la sua generazione ha conquistato è andato perso e a noi toccherà fare il doppio se non di più per poter garantire ai ns figli un futuro al minimo decente….E’1 SCHIFO!!
Attualmente sono dottorando in Neurofisiologia. Dopo il dottorato è difficile che io possa trovare una qualunque occupazione in Italia, perchè nel pubblico ci sono pochi posti e nel privato il titolo di dottorato non fa alcuna differenza, anzi è quasi peggio. Soprattutto considerato il mio tipo di laurea e specializzazione, la cui applicazione è quasi esclusivamente limitata alla ricerca. Ho provato a fare ricerche per trovare un lavoro, anche lontano dall’indirizzo dei miei studi (ma più vicino ad altri miei interessi): quasi la totalità delle offerte di lavoro è a tre mesi, a progetto o stage formativi, molti anche non retribuiti. Quando c’è una retribuzione è anche più esigua della mia borsa attuale (800 euro a cui detrarre 300 solo per l’affitto e sono pure fortunato). In quasi tutti i casi il titolo che ho già acquisito, la laurea, praticamente non serve a niente.
Grazie.
Grazie a tutti gli intervenuti nel blog, ho scoperto così, da imprenditore pirla, che ho pagato troppo i miei co.co.pro.
Visto che la media del blog è di 500-600 eurini al mese, allo scadere dei contratti dei miei collaboratori (900-1100 eurini) li rinnoverò SOLO a 600 euri e quando mi chiederanno perchè, gli consegnerò copia degli interventi del Blog.
Grande cosa la comunicazione e la dissemina d’informazioni. PAGAVO TROPPO e non lo sapevo!!
GRAZIE DI CUORE A TUTTI !
e tu ci vorresti far credere che scopri l’acqua calda dal blob…
se sei davvero un imprenditore. cambia mestiere. perchè?
se questo è il livello di approfondimento che generalmente hai, allora la cosa ti dovrebbe mettere pensiereo. bei consulenti del lavoro hai..
se d’altra parte la tua logica è quella di agire per sentito dire e al ribasso, allora cambia mestiere.
personalmente non credo tu sia un imprenditore.
dicci che azienda hai, che ci mando i miei figli a lavorare da te
Per essere più “trasgressivo”, potresti però proporre che la legge preveda che tutti i datori di lavoro siano obbligati a garantire un minimo salariale uguale dignitoso per tutti i co.co.co, che eviti lo sfruttamento delle persone, e che consenta ai precari di vivere onestamente e di smettere di lamentarsi. Così tu conservi la tua dignità, anzi ti fai fautore di un bene collettivo, e nello stesso tempo consenti agli altri datori di lavoro, che evidentemente non hanno dignità, di acquisirne una.
Ma e’ il solito bauscione pirla che sogna.Onanista!
Beh, l’ha detto anche lui che non è un imprenditore, ma un imprenditore pirla! 😉
Pace e Bene
Ciò che scriverò sono le semplici opinioni personali di un cittadino.
Personalmente ritengo che sulla c.d. legge Biagi sia stata fatta molta opera di demagogia. Se il lavoro è lo strumento per ottenere il benessere personale, questa legge non ne dà affatto. So quello che dico perchè mia moglie è una precaria, e se riesce a portare a casa trecento euro al mese è davvero un miracolo. Credo che questa sia la drammatica situazione di molte altre persone. Onestamente non so quanto sia efficace sostituire la discoccupazione con la sotto-occupazione, e solo per poter dire che “si lavora di più”.
Inoltre, a fronte di costi sociali elevatissimi, il “sistema Italia” non è affatto decollato economicamente. Le nostre aziende sono in crisi e, rispetto all’Europa, siamo un’area depressa: dall’estero vengono sul nostro mercato mentre noi non siamo in grado di fare altrettanto.
E perchè tutto questo? Non, come dicono gli ipocriti sostenitori della Legge, perchè il lavoro costa troppo. La vera ragione è che in questo paese abbiamo una classe imprenditoriale e manageriale totalmente allergica al “vero” mercato , che non è mai stata in grado di essere veramente competitiva (tranne che sul piano delle truffe), che guarda alla propria impresa come i vecchi latifondisti guardavano al podere, e dedita soltanto a rosicchiare qualche soldo di qua e di la, tra precarizzazione del lavoro, lucrosi (quanto inutili per la collettività), appalti statali (vedi TAV e ponte sullo stretto), e truffe ai danni dei risparmiatori (Un caso su tutti: Fiorani & C).
Forse sarebbe il caso di guardare oltre la demagogia di uomini politici dediti alla tutela di una stretta minoranza di persone. E di puntare il dito sui veri responsabili del nostro impoverimento.
Caro Beppe,
il tuo messaggio sul lavoro precario mi ha colpita al cuore!
La mia breve storia di atipica-precaria-nonsochealtro è questa: mi sono laureata in lettere nel 2001 (a pieni voti, ma questo conta poco); mi sono specializzata come bibliotecaria (un anno di corso pagato con soldi UE); ho svolto i più svariati lavori durante il mio percorso di studi (cameriera, centralinista, impiegata, postina…) e “finalmente” è cominciata la mia vita da precaria: co.co.co./co.co.pro. presso biblioteche ed enti pubblici, fino all’attule contratto (atipico) a tempo determinato in un Comune della provincia di Firenze, dove svolgo mansioni di alta responsabilità/professionalità senza alcun riconoscimento (e senza alcuna attinenza con il mio percorso di studi!!!) Ho 30 anni, un compagno, un mutuo da pagare e comincio ad avere anche un po’ di voglia di essere madre… Ma chi ne ha il coraggio? Il futuro è molto bigio per noi precari…
Un abbraccio, francesca
Caro Beppe,
E’ il mio primo post, quindi lasciati fare i “complimenti per la trasmissione”, non te li farò più, ma sappi che ti seguo con grande stima e ammirazione.
A mio avviso, la legge Biagi è un danno totale. Innanzitutto DIVIDE i lavoratori, non solo in classi (brutta parola) diverse, ma li mette anche uno contro l’altro.
Sono un dipendente a tempo indeterminato nel settore informatico e telecomunicazioni, da quando c’è la legge Biagi ho meno capacità di trattativa sulle mansioni e sul trattamento economico perchè se non ti adatti “possiamo far fare questo lavoro a qualche precario, con meno soldi di quelli che diamo a te, e la tua carriera andrà in secca in 6 mesi”, naturalmente non c’è questa esplicita affermazione, ma le battute vanno tutte in un senso: ritenetevi fortunati se vi facciamo lavorare 13 ore al giorno, che ci sono tanti precari.
Quindi vengono usati i precari per schiavizzare anche noi, proprio un bel risultato !
Spero di avere presto dei figli, ma spero anche di non farli crescere in questo paese.
caro Beppe,
ho lavorato per le poste italiane a Catania tramite genzia interinale,ho cominciato con un contratto di 2 mesi poi di 3 poi di altri 2 insomma è durata per un anno e 3 mesi in totale ma ti immagini l’ansia di non sapere cosa fare della tua vita perchè non sai se tra 2 mesi sarai ancora lì a lavorare,in questo periodo ho raggiunto una buona competenza e gli ormai “anzianotti”dipendenti postali che non ne possono più sono ormai inefficenti e stanchi;e tanti ragazzi a casa!!!io ho 22 anni e con me hanno lavorato altri ragazzi anche solo per 1 mese o addirittura per un mese part time facendo solo 3 giorni a settimana!!ma come si può assumere una persona in questa maniera che non ha neanche il tempo di imparare che già si ritrova disoccupato…..il lavoro è alla base della vita…in questa maniera che vita ci si può creare?!
Caro Beppe,
il tuo messaggio sul lavoro precario mi ha colpita al cuore!
La mia breve storia di atipica-precaria-nonsochealtro è questa: mi sono laureata in lettere nel 2001 (a pieni voti, ma questo conta poco); mi sono specializzata come bibliotecaria (un anno di corso pagato con soldi UE); ho svolto i più svariati lavori durante il mio percorso di studi (cameriera, centralinista, impiegata, postina…) e “finalmente” è cominciata la mia vita da precaria: co.co.co./co.co.pro. presso biblioteche ed enti pubblici, fino all’attule contratto (atipico) a tempo determinato in un Comune della provincia di Firenze, dove svolgo mansioni di alta responsabilità/professionalità senza alcun riconoscimento (e senza alcuna attinenza con il mio percorso di studi!!!) Ho 30 anni, un compagno, un mutuo da pagare e comincio ad avere anche un po’ di voglia di essere madre… Ma chi ne ha il coraggio? Il futuro è molto bigio per noi precari…
Un abbraccio, francesca
A tutti quelli che se la prendono con la generazione dei padri che avrebbero avuto troppe garanzie, vorrei dire che è stupido farci una guerra fra poveri, quando le responsabilità sono di altri. Se abbiamo avuto di più, non è stato per fortuna, ma perchè ce lo siamo conquistato con lotte e sacrifici. Daccordo che i tempi erano diversi, il vento della storia spirava verso sinistra, ma anche noi abbiamo fatto la nostra parte per affermare più diritti e tutele.
Sono anche daccordo che sicuramente si è arrivati a tirare troppo la corda, estendendo tutele e diritti anche a chi non le meritava (profittatori e nullafacenti ci sono in ogni comunità e sotto qualunque bandiera)
Ma ora credo che si stia esagerando in quest’altra direzione. In tempi di crisi la flessibilità va bene, ma non può essere elevata a sistema, deve esserci comunque un limite allo strapotere dei datori di lavoro, ci deve essere una tutela a chi resta senza lavoro non per colpa sua, altrimenti stiamo crescendo una generazione senza futuro.
Io sono pensionata (non per mia scelta, mi ci hanno mandato), e posso essere daccordo che potevo continuare a lavorare fino a 65 anni, ma con la mia pensione, invece di meritarmi un riposo, secondo qualcuno immeritato, sto mantenendo 3 figli, una di 33 anni che anche se ha un lavoro, non so fino a quando, fisso, non ha nessuna possibilità di farsi una famiglia (500 al mese), e due che ancora studiano, non so con quali speranze e prospettive
Caro Beppe,
il tuo messaggio sul lavoro precario mi ha colpita al cuore!
La mia breve storia di atipica-precaria-nonsochealtro è questa: mi sono laureata in lettere nel 2001 (a pieni voti, ma questo conta poco); mi sono specializzata come bibliotecaria (un anno di corso pagato con soldi UE); ho svolto i più svariati lavori durante il mio percorso di studi (cameriera, centralinista, impiegata, postina…) e “finalmente” è cominciata la mia vita da precaria: co.co.co./co.co.pro. presso biblioteche ed enti pubblici, fino all’attule contratto a tempo determinato in un Comune della provincia di Firenze, dove svolgo mansioni di alta responsabilità/professionalità senza alcun riconoscimento (e senza alcuna attinenza con il mio percorso di studi!!!) Ho 30 anni, un compagno, un mutuo da pagare e comincio ad avere anche un po’ di voglia di essere madre… Ma chi ne ha il coraggio? Il futuro è molto bigio per noi precari…
Un abbraccio, francesca
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Ciao Sabrina
Definire Socci un “cervello” è troppo però…
Io ho un’idea, forse sono stati i mussulmani a far diventare una terra fertile in deserto… A forza di camminare con i cammelli su e giù l’erba è sparita. Si, forse è così…
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni (ora ne ho 32). Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle lavapiatti, aiuto cuoca, operaia tessile, impiegata contabile, operaia metalmeccanica, commessa… non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa! Rignrazio la sinistra (l’interinale è una loro invenzione) ed il buon Biagi per tutto quanto hanno fatto per noi ex giovani, carne da macello nel mondo del lavoro.
ecco un’altra vittima, tale Ricolfi, sociologo di sinistra. Ecco una citazione dal suo libro “Il Contratto con gli italiani alla prova dei fatti”, edizioni Il Mulino.
Quanto alla terza promessa, aumento dei posti di lavoro, il Contratto è stato rispettato all’81,7 per cento, un risultato che Ricolfi definisce “ragguardevole”. E alla sinistra che accusa il Cav. di aver precarizzato il lavoro, Ricolfi fa notare che “non è vero che in questi anni la flessibilità si è trasformata in precarietà. Semmai è vero il contrario: la precarietà selvaggia degli anni 90 ha cessato di crescere e anzi ha dato segno di voler regredire”. Al che Ricolfi commenta: “E’ difficile cacciare dalla mente un pensiero malizioso: e se dovessimo dire grazie (anche) alle più vituperate leggi del centrodestra?”
Oggi ne ho lette davvero di tutti i colori su questo blog sul tema “FLESSIBILITA'”.
Ma insomma, possibile che ancora si faccia confusione fra questa parola e l’altra, un pò meno simpatica di “PRECARIETA’?”
Il mondo del lavoro cambia, perchè la società cambia, e il mito del “posto fisso” deve essere abbandonato, in favore di forma flessibili di lavoro. In America, la gente cambia lavoro anche 10 volte in pochi anni, e così si evolve, impara, costruisce una professionalità poliedrica e si posizione sempre meglio sul mercato del lavoro, mentre qui, la gente si àncora al posto fisso, e non ne vuole sapere di sperimentare, figuriamoci di rischiare in proprio…
TUTTE BELLE PAROLE.
La flessibilità di cui parla chi invoca questi scenari è UN’ALTRA COSA, non si ottiene atraverso le leggi tipo la legge 30, ma con un mercato del lavoro dinamico, che è figlio di un’economia dinamica che IN ITALIA NON C’E’. Qui da noi questi sogni di flessibilità e cambiamneto si sono tradotti soltanto in PRECARIETA’ senza crescita professionale. Ricordo un intervento ad un convegno sui Call center del prof De Masi, sociologo, che disse come lavorare al call center fosse la cosa più frustrante e meno gratificante che si potesse immaginare. Parlando di questi nuovi impieghi precari sempre De Masi disse che la differenza fra noi e l’America è che il lavoratore americano che ha cambiato 10 posti di lavoro lo ha fatto arricchendo la sua professionalità nella maggior parte dei casi, mentre l’italiano, per il quale tutto il cambiamento significa solo passare da un posto di lavoro poco qualificato ad un altro ancora meno, arriva a 50 anni senza aver imparato nulla, senza essere cresciuto, e si ritrova con le cosidette mani una davanti e una di dietro.Qui come al solito si volgiono fare le nozze con i fichi secchi.
Capisco che non avere sicurezze non piace. Ma se leggete i post vi accorgete che un sacco di precari sono precari perché l’azienda per la quale lavoravano a tempo INDETERMINATO è fallita!!!
Io ho una piccola azienda che bene o male da ada vivere a 8 persone, lavoro dalle 9 di mattina alle 9 di sera, e poi dalle 11 alle 1, minimo 6 giorni la settimana. Ho pochissimo tempo per stare con le mie figlie, e vi assicuro che non navigo nell’oro, anzi. Ma sono soddisfattissimo.
I miei dipendenti, tutti con contratto a progetto, GIUSTAMENTE lavorano 5 giorni e alle 6 di pomeriggio vanno a prendersi l’aperitivo.
Se non esistesse la legge biaggi io semplicemente non potrei permettermi di assumere nessuno, e sarei costretto a trasferire l’azienda in Spagna, o in cina!
Fate voi!
Caro imprenditore,
……se non esistessero i contratti a progetto non saresti stato costretto ad inventarti progetti inesistenti per poter assumere i tuoi impiegati ed usufruire delle agevolazioni fiscali… avresti magari un bel lavoro precario e potresti ubriacarti di aperitivi tutte le sere della settimana! pensaci!
Gente che lavora oltre 300 ore al mese per 5 euro lordi l’ora, gente che non stacca nemmeno il sabato pomeriggio e a volte nemmeno la domenica.
Apprendisti, precari, manodopera facilmente ricattabile e sostituibile.
Il tg di casa ripete ai GGiovani che “va tutto bene”, i manifesti liftati e parruccati dicono “Niente paura, hai letto bene”. Tutti sono concordi nel ritenere che se uno critica la legge Biagi allora è contro Biagi, quindi è favorevole alla sua morte, ergo è un brigatista fanatico assassino comunista. E quindi non lo si deve nemmeno ascoltare.
Questi proprietari di tv, supermercati e imprese di trivellazione sono soddisfatti, e proprio non capiscono che chi guadagna (al mese) poco più di un milionesimo del loro “stipendio” mensile (ma solo nel caso del premier…gli altri guadagnano meno, eh) forse non è COSI’ soddisfatto di questa legge.
pv
Umberto Mas 21.02.06 08:06
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leggete!!!
Grazie cara.
Bellissimo, l’avrei probabilmente perso.
Caro Beppe e cari precari,
ecco la mia esperienza: mi sono laureato a 25 anni in scienze politiche (vecchio ordinamento); essendo già a conoscenza delle notevoli difficoltà che avrei incontrato nel mercato lavorativo con la sola laurea ho deciso di fare un finanziamento ed iscrivermi ad un Master iperpubblicizzato da numerosi ed importanti quotidiani. Il Master ed il conseguente stage si sono rivelati una gran fregatura!!! tornato desolato a casa (Milano) ho lavorato in ritenuta d’acconto per qualche mese per una ditta, poi ancora in ritenuta per un altra, poi… grazie ad una raccomandazione sono riuscito a lavorare in nero…. e ora lavoro in ritenuta senza nessun preciso obbiettivo e sopratutto senza alcuna speranza di stabilità!
ho quindi deciso di saldare i miei debiti, mettere da parte (molto faticosamente qualche migliaio di euro) ed emigrare all’estero! seguitemi tutti! emigriamo! abbandoniamo la nave prima che affondi!
Buongiorno a tutta la comunità che trova libero sfogo in questa realtà virtuale!
Leggendo e ascoltando i politici mi rendo conto che non camminano sulle stesse strade che percorro ogni mattina per andare a lavorare.
Non percorrono le ansie di sapere che il contratto a fine mese potrebbe scadere solo perchè non simpatico al “capo” o forse perchè ho dovuto inventare di saper lavorare per iniziare!
Certo l’italia ha bisogno delle bugie per credere nel futuro, la realtà è ben distante dalla televisione. La morte di una persona è sempre un dispiacere, ma considerare un martire colui che ha realizzato un contratto co.co.pr mi sembra eccessivo quanto il suo busto!
Mi spiace per coloro che non la pensano in questa maniera, ma credo che veri martiri sono coloro che camminano sulle strade che percorro ogni mattina.
Ma il lavoro per un cittadino non è un diritto che lo stato deve provvedere a dare?
Vorrei avere una famiglia, una casa, un lavoro è possibile?
Ciao a tutti i veri martiri…co.co.co
POVERA ITALIA…SINISTRA DESTRA CENTRO FANNO TUTTI SCHIFO.SONO SOLO Lì PER PRENDERE IL LORO STIPENDIO E FARSI I CAZZI LORO.NEL PARLAMENTO BISOGNEREBBE ENTRARE CON IL LANCIAFIAMME E BRUCIARLI TUTTI VIVI.RINNOVAMENTO CI VUOLE ALTRO CHE STRONZATE CHIACCHERE E DISTINTIVO…ITALIA, MA VATTENE A FANCULO!!!
la voce del popolo! 😀
Per una polica vera
http://repubblicautopia.altervista.org/lapoliticavera.htm
Finalmente ogni tanto (moooolto raramente) qualcuno che parla realmente.
Anche se non serve a niente, se vuoi una controprova,vai sul mio blog:
senzafreni2lavendetta.ilcannocchiale.it
I commenti calano fino a sparire quando dico la verità…
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Ciao Sabrina
ma pretendi che uno faccia il magazziniere PER PASSIONE, senza sapere quante ore deve lavorare e cosa gli torna in tasca???
MA DOVE CAZZO VIVI?
e COME cazzo vivi?
costruire, credere, combattere, produci, consuma, crepa
buona notte
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Renzo Martino 21.02.06 12:15
in base alle risposte incazzate che ti hanno dato….devi aver toccato sul vivo…con la semplice verita’
Sono ritenuto dalla maggior parte dei miei colleghi uno tra i migliori professionisti del settore in cui opero. Purtroppo, però i contratti di lavoro che mi vengono proposti sono tutti precari, riesco al massimo a lavorare 3-4 anni e poi il mio contratto viene stracciato. Da Bari mi sono dovuto trasferire a Roma per guadagnarmi il pane, ho avuto incarichi a livello NAZIONALE con risultati lodevoli, poi ad un certo punto, quando i miei dirigenti si sono stancati del mio contratto ritenuto “troppo oneroso” attraverso il più spietato mobbing mi hanno costretto ad andarmene. Siccome nel mio settore, l’Italia che Berlusconi ama tanto elogiare non offre delle valide possibilità e non dà certezze per il futuro (COME FACCIO A COSTRUIRMI UN FUTURO SENZA UN CONTRATTO STABILE?!) allora sono dovuto emigrare all’estero, a Madrid, nella Spagna di Zapatero e ora sono finalmente felice.
Grazie Zapatero.
Abbasso Berlusconi.
Troppo Figo!!
sei troppo un mito
Cara Valeria, anch’io ho fatto il modello per l’Accademia de Belle Arti G.B. Cignaroli a Verona. Ho iniziato nel 1996 con un contratto a ore o gettoni di presenza, tuttavia con ritenuta d’acconto. Il primo anno ho fatto tre/quattro contratti e fin li mi stave bene, poi i due anni successivi è andata peggio. L’ultimo anno, il 1999 se non ricordo male, ho fatto solo 40 gettoni di presenza o ore, chiamale come vuoi. Tu, a differenza del sottoscritto, sei stata fortunata, io, invece, dopo un anno di speranze l’ho presa in quel posto.
La mia Accademia è privata, forse questo spiega tante cose e, nonostante un’amministrazione di centro sinistra, i prof. hanno sempre fatto il loro porco comodo interesse. Quindi, se qualcuno di loro ti risponde i quel modo, tu mandali affanculo. Se la tirano perché insegnano e si permettono di schiaffeggiarti con battute cretine.
Ciao da Luca
Non racceonterò la mia storia simile a quella di tutti i neo-laureati non figli di professori che devono farsi spazio in campo accademico.
Ma faccio una proposta: lottiamo per introdurre il principio di meritocrazia in Italia. Non è una utopia!!! E’ qualcosa che permetterà al paese di sopravvivere altrimenti si estinguerà come i dinosauri!
Oggi, grazie alla combinazione Moratti-Biagi (povero Biagi, al quale hanno appioppato il peso mortale di una legge, in realtà voluta da Maroni) oggi un dottore in ingegneria informatica (al quale hanno insegnato in fretta cose che non servono nel mondo del lavoro) come me è costretto a mendicare di azienda in azienda un posto di lavoro. Per avere la speranza di tale posto prima però deve regalare all’azienda 6 mesi di stage (almeno i periodi di prova erano pagati, oggi nemmeno questo) e dopo “forse” ti mandano via “senza” calci nel sedere. Poiché tale manodopera è completamente gratuita (non mi vengono rimborsate nemmeno le spese di viaggio e sono fortunato che almeno sono assicurato contro gli infortuni, ma non dall’azienda, DALLO STATO) quale dovrebbe essere l’incentivo per l’azienda ad assumere un fesso che lavora 6 mesi quando può averlo gratis dal governo dopo altri 6 mesi? Alla fine, visto che questi soldi per assicurarmi li pagano i miei genitori (con le imposte), risulta che, in pratica, io sto pagando le aziende per lavorare…
LE AZIENDE VENGONO ANCHE PAGATE DA ME PER PERMETTERMI DI LAVORARE. PER QUALE MOTIVO DOVREBBERO ASSUMERMI??? CI PENSI BENE SIGNOR SEGRETARIO, E CERCHI DI CAMBIARE LE COSE… ED IN MEGLIO PER ME E PER TUTTI I DISOCCUPATI… NON PER LEI E PER I SUOI AMICI……
la legge biagi inventa una sorta di stupendo format a disposizione di tutti i governi a venire. è un eccellente espediente per nutrire gli istituti che si occupano di sondaggi e i sociologi del lavoro. risulta un aumento dell’occupazione. ma si tratta di lavoro morto.
ecco le mie esperienze tramite agenzia. si trova lavoro, come no. e uno può anche sentirsi in colpa, se finisce nella categoria dei LAVORATORI SCORAGGIATI. fannulloni..
io mi sono trovato a lavorare in autogrill part time per l’estate, con un contratto rinnovabile – fino ad accumulare credo due mesi di servizio- ogni due settimane, ricevendo circa 5/6 euro all’ora, con un mucchio di altri stagionali.
ma ho visto lavorare alle stesse condizioni contrattuali baristi esperti, uomini e donne di 40-50 anni, alcuni vivono in roulotte, e quando scade il loro contratto vanno alla ricerca di altri punti ristoro austostradali che li assumano part time. non sono studenti. sono padri di famiglia che non hanno il capitale per aprire un esercizio. la maggior parte dei colleghi che ho conosciuto durante l’esperienza rispondono a questo profilo. cioè gli viene garantita una faticosa sottovivenza per un breve periodo, prima di rimettersi alla cerca e così via.
il secondo che ho trovato con le agenzie era un lavoraccio come messo notificatore per conto di una agenzia recupero crediti al soldo della Uniriscossioni. l’ho lasciato dopo due settimane. oltretutto era sconveniente. con un inquadramento miserabile in termini di stipendio e di poco superiore agli emolumenti elargiti dall’autogrill, si trattava di andare a cercare gli insolventi al loro indirizzo e consegnare una cartella di notifica. benzina a carico del messo. contratto a termine con possibilità di assunzione dopo un mese, o due settimane, non ricordo.
sono un lavoratore scoraggiato, perché mi scoraggia il concetto di essere umano e di aspettativa di vita sotteso a queste leggi del lavoro.
Ciao Beppe e ciao a tutti,
io grazie a quella fantastica idea del “lavoro precario” lavoro 8 ore al giorno come apprendista per 5 giorni, e 4 ore a settimana come receptionist serale. Totale? 780 AL MESE NETTI.
E voglio sottolineare se tanta gente è in questa situazione è anche grazie a società come il RONDO’ DEI PINI FITNESS CLUB di Monza che avanti una palestra SOLO CON PRECARI (e con questa mi son firmato il licenziamento… ah, ma che sbadato, neanche ho il contratto!!!)
parli così perchè non hai ancora conosciuto il mondo del lavoro che ti aspetta dopo la laurea.
Devi sapere che per un laureato è ancora più difficile trovare lavoro, perchè devi fare i conti con le tue ambizioni e con quello che invece ti offrono.
Mi auguro che per te, laureando in ingegneria elettronica, sarà più facile trovare lavoro, ma se ti assumeranno con un contratto interinale parlerai anche tu come “quelli che si lamentono”.
Essere in una condizione precaria, ti assicuro, non fa venire voglia di sorridere alla vita, soprattutto se devi lavorare con contratto di tirocinio formativo dal lunedi alla domenica per 7 ore al giorno, con un solo giorno di riposo, per soli 310 euro mensili.
Alla fine dei miei studi di Ingegneria vista l’aria che tirava, sono ripartito da zero a Londra. Mentre in Italia aspettiamo ancora il milione di posti di lavoro, qui il contratto te lo scegli tu: part/full-time, temporaneo o a tempo determinato. A Berlusco`, un posto di lavoro e` tale quando dura piu` de venti minuti, se no io come me la compro la macchina? Come la costruisco una famiglia? Come lo chiedo un prestito? Con quale garanzia? Inoltre, dal momento che in Italia di lavoro non ce n’e`, che si faccia in modo che l’inglese venga insegnato come Dio comanda, cosi` la gente come me non si deve fare il mazzo doppio.
Ciao Beppe, ciao a tutti …
Sono Dottore in Scienze dell’Informazione (Informatica). Per pagarmi gli studi ho passato le estati “migliori” della mia vita a fare i turni in una fabbrica. Ho subito trovato lavoro, è vero, come consulente: lavoro di 8 (e più) ore al gg per la stessa ditta, compilando pure il timesheet con emissione di fattura a fine mese. Insomma, le sfighe del libero professionista unite a quelle del dipendente. Da un mese sono dipendente di una nuova ditta … per 1000 euro al mese; l’unica è sperare di andare in trasferta per 25 al gg in più … allora la cosa inizierebbe ad essere interessante.
E mi aspetta un bel mutuo …
Ma in Italia non mancano laureati ???
I miei hanno spinto tanto perchè studiassi, se avrò dei figli spingerò perchè imparino un buon mestiere!
See u,
dott.ES
Abbiamo raccontato le nostre storie, ci stiamo giustamnete incazzando… io vorrei anche fare una proposta. Sul mio sito che è linkato nel profilo stiamo discutendo proprio di quello, nel forum. Indietro non si tornerà, ma si può andare avanti in maniera più costruttiva e dignitosa. *Prima di tutto, la flessibilità serve anche in entrata nel mondo del lavoro, e non solo in uscita… vogliono copiare l’America e poi lo fanno solo a metà: basta limiti di età! Non ha senso sentirsi dire di essere vecchi a 27 anni e dopo anni di lavoro!Poi riforma dell’INPS, seria, com’è strutturata sta perdendo senso ogni giorno di più. Non dico di abolire i nuovi contratti, ma devono essere volti all’inserimento, non allo sfruttamento, alla violenza: ti spremo e ti butto via. La gavetta va bene, è sacrosanta, anzi, ve ne supplico, fatemela fare, ma deve avere un senso, un fine!E controlli severissimi su chi ha già un lavoro e non merita di averlo, per scarso impegno e scarsa competenza. Trasperenza e serità: chi sbaglia paga, chi non merita non abbia, ma non che i giovani debbano pagare per gli errori degli altri. Ci sono situazioni scabrose, saniamole. Con la mentalità italiana di fare sempre i furbi alla fine chi paga sono le persone che hanno voglia di lavorare ma sono nate nella generazione sbagliata.
E denunciate chi vi fa le proposte oscene, chi vi chiede la mazzetta o vi minaccia di licenziamento se fate un figlio! Denunciate! Uno solo che denuncia non ce la fa, ma se tutti siamo corretti ed esigiamo correttezza le cose possono cambiare…
(“Sign “Renzo Martino, io sono una laureata che fa le pulizie, mi vien da ridere perchè mia madre si arrabbia di questo, ma ho bisogno di soldi e stare a casa non mi piace.Non mi permetto, però,di giudicare chi aspetta: non è nel mio stile, ma sono scelte..Immagino,però, che lei sia un pensionato,quindi ho trovato un buon motivo per abbozzare sulla mia mancanza di contratto:almeno non verso i contributi per far campare il concime)
ECCO LA RAZIONE DI ARIA FRITTA QUOTIDIANA PER LA SERIE GRILLO E LA PROPAGANDA ELETTORALE.
Questa è una buona legge, che purtroppo viene male applicata, ciò non la sminuisce.
Ecco un esempio: chi di voi non si è mai lamentato per le code negli uffici pubblici??
Tutti almeno una volta abbiamo provato le lungaggini di questi uffici, e quale è stato il pensiero nei confronti delle persone incompetenti ed inefficaci che vi lavoravano?
Ora parlando di uffici pubblici si parla di conseguenza di stato, questa entità astratta che nei nostri pensieri tutto si può permettere, compreso l’avere dipendenti inoperosi,inefficaci,incompetenti,improduttivi e chi più ne ha….
Riportiamo questo discorso nel privato, quale azienda ha la possibilità di pagare perpetuamente dei dipendenti di questo genere?? NESSUNA!!!
Lo stato grazie a questa gestione aumenta il debito pubblico, i privati FALLISCONO.
Come proprietario di un’azienda ho degli obblighi sia nei confronti dei miei clienti ( che pretendono la qualità del prodotto o servizio ) sia nei confronti dei dipendenti buoni che fanno la loro parte e meritano lo stipendio, perchè se l’azienda FALLISCE anche i loro posti di lavoro sono a repentaglio.
Questa legge dovrebbe avere lo scopo di aumentare la meritocrazia nel lavoro, infatti nessun imprenditore si lascerebbe mai sfuggire il dipendente CAPACE, PRODUTTIVO E COMPETENTE sapendo poi di doverlo sostituire con uno nuovo del quale non si conoscono le capacità.
In Inghilterra questo sistema è cosa normalissima e chi è veramente capace di fare il proprio lavoro guadagna moltissimo perchè le varie aziende concorrenti se lo contendono.
L’ITALIA E’ STATA ROVINATA DALLA SUA STESSA MENTALITA’ ASSISTENZIALISTA, IL POSTICINO GARANTITO ( POSSIBILMENTE STATALE ) LA PAGHETTA ( POCCHI MA SICURI ) E LA PENSIONCINA, QUEST’ULTIMA CHE IN TEMPI NON SOSPETTI ANNI 70/80 VENIVA GENTILMENTE ELARGITA AGLI STATALI E ALTRE CATEGORIE DOPO 15-20 ANNI DI LAVORO.
IO DOVRO’ LAVORARNE 40
Ma tu sei un precario?
Perchè se lo sei (cosa di cui non credo, quelli che raccontano quanto è bella la legge biagi hanno al 99% il posto fisso), sognatelo di riuscire a lavorare 40 anni di fila!!! Ti piacerebbe….poi a 58 anni non ti rinnovano il contratto (come è successo al papà di uno che conosco)…voglio proprio vedere come arrivi alla pensione.
Si vede che hai poca esperienza…La Pirelli, la Brembo freni, La Henkel e tante altre ditte non la pensano come te… Prendono degli ingegneri neolaureati con 2 palle così e gli fanno fare dei lunghi bellissimi stage a 5-700 euro mese per un anno, poi un altro e poi arrivederci… ne prendono altri che possono pagare ancora 5-700 euro/mese senza diritti o quasi… Certo non è lo stesso che se avessero tenuto i primi e li avessero fatti continuare, ma così ottengono cmq il loro scopo col minimo ingombro… Io sono un ingegnere meccanico e mi devo sentire un ingombro per la ditta per cui mi faccio il culo??? Non credo sia proprio il meglio che si possa sperare… Vacci tu a fare stage se proprio ci tieni. Ho amici che fanno stage da 2 anni e a 30 anni non hanno alcuna chance di progredire, fare progetti per il futuro o pensare positivo… Complimenti vivissimi.
Si vede che hai poca esperienza…La Pirelli, la Brembo freni, La Henkel e tante altre ditte non la pensano come te… Prendono degli ingegneri neolaureati con 2 palle così e gli fanno fare dei lunghi bellissimi stage a 5-700 euro mese per un anno, poi un altro e poi arrivederci… ne prendono altri che possono pagare ancora 5-700 euro/mese senza diritti o quasi… Certo non è lo stesso che se avessero tenuto i primi e li avessero fatti continuare, ma così ottengono cmq il loro scopo col minimo ingombro… Io sono un ingegnere meccanico e mi devo sentire un ingombro per la ditta per cui mi faccio il culo??? Non credo sia proprio il meglio che si possa sperare… Vacci tu a fare stage se proprio ci tieni. Ho amici che fanno stage da 2 anni e a 30 anni non hanno alcuna chance di progredire, fare progetti per il futuro o pensare positivo… Complimenti vivissimi.
Ciao a tutti,
mi sono laureato in Economia e ho fatto un dottorato di ricerca in statistica. Nel corso degli studi ho sempre privilegiato una formazione che mi desse veramente delle competenze, scegliendo spesso, negli esami, le alternative più difficili; ho imparato le lingue e ho fatto l’Erasmus. Durante il dottorato ho lavorato con prestazioni occasionali come consulente, guadagnando anche discretamente. Alla fine del dottorato, rivolgendomi al mondo aziendale mi sono sentito dire, nonostante le mie esperienze pratiche, che la mia preparazione era forse troppo teorica e che quindi mi avrebbero assunto dopo sei mesi di stage. Ho accettato e continuato le mie ricerche di lavoro, anche all’estero, nonostante le 10 ore di lavoro al giorno (lavoravo come un normale dipendente) pagate 700euro al mese. Dopo 3 mesi sono stato contattato da una grande azienda energetica straniera che mi ha assunto direttamente come quadro valorizzando le mie competenze. Ora vivo all’estero e mi occupo di scenari energetici a lungo termine e risparmio energetico, settori in cui il nostro paese avrebbe bisogno di investire ma non lo fa. La mia opinione è che il sistema produttivo italiano è vecchio, chiuso e gerontocratico e che non ha bisogno di laureati perché non fa innovazione. Non facendo innovazione è destinato, nel lungo termine, a soccombere nella concorrenza internazionale. Il mio consiglio ai giovani laureati come me: imparate le lingue e partite. Vivrete più dignitosamente il presente e forse un giorno, se avrete voglia di tornare, forti delle esperienze acquisite, contribuirete a migliorare il nostro paese allo sbando.
Edilizia ? Ma possibile che in Italia c’è solo spazio per costruire palazzine.
Sembra che solo questo settore abbia successo. Abbiamio già un territorio che è una schifezza….
Ti faccio i complimenti ma non mi pare ci sia molta creatività. I palazzinari hanno successo da sempre in Italia.
Si dia finalmente spazio ai laureati per rendere l’Italia leader in produzioni ad alto contenuto tecnologico.
Se continuiamo a costruire solo palazzine e magari mutande e scarpe in competizione con la Cina possiamo solo aspettarci lavoro precario o nero con paghe da fame. Non c’è soluzione.
Si, hai ragione … ma porca puttana non possiamo diventare tutti liberi proffessionisiti o imprenditori … non abbiamo tutti le stesse qualità e una società che non è in grado di agevolare la maggior parte delle persneone (per non dire tutti) è una società che non può funzionare! Questo è il problema!
per Valentina Ruzzin:
“..29 anni, laureata in paleografia latina col massimo dei voti, archivista diplomata presso la scuola dell’Archivio di Stato di Genova”…..”Che puntellano, più o meno, le baracche culturali, i musei, le biblioteche, gli archivi. Facciamo ricerca, organizziamo mostre e convegni, teniamo corsi, pubblichiamo, ci passano le telefonate come se fossimo funzionari. Ma non siamo niente”…”La mia vita è una grande passione per la storia dell’Italia passata mista al disgusto per quella presente. Ed una grande tentazione di scappare via.”……………………… Ho sempre ammirato le persone come te che hanno delle vere passioni, coltivate negli anni e negli studi e che infine diventano il lavoro di una vita e per una vita. Peccato che le tue non siano tra quelle che diventano un lavoro! lo sarebbero se questa fosse un’italia diversa..ma comunque.. VATTENE! cerca un paese diverso..
e prima di andare, se sei carina, PASSA per casa che con un lavoretto di bocca ti tiri su un centino:).. non per denigrarti, Non vorrei mai! ma per insegnarti un po’ di sano PRAGMATISMO!!
un abbraccio
irdt
Laura Marchini 21.02.06 06:00
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Carissima Laura,
che dire…mi hai lasciato senza fiato!
Grazie,grazie,grazie
Ciao Beppe,
mi trovo a scriverti di nuovo perchè non riesco a non farlo visto che in Italia non abbiamo piu nessuna persona del governo che sappia effettivamente cosa significa vivere in una città.
Io sono fortunato perchè dopo circa 20 anni di rapporti lavorativi piu o meno stabili sono riuscito a comprare una casa di 50 mq dove viviamo in due,io e la mia compagna, vittima dei lavori Co.Co.Pro.Mi metto nei panni di tutti coloro che come la mia compagna hanno lasciato il loro piccolo paesino di provincia per cercare una crescita lavorativa nella città.Questo agglomerato di case costruite sensa una logica vera e propria vendute e rivendute a cifre sconvolgenti.Un bene di pochi e non come dice lo psiconano che gli italiani sono ricchi perchè il 75% ne è proprietario.L evoluzione del mondo lavorativo ha distrutto e continua a distruggere tutti i fondamenti di vita basilari.La famiglia,il credere nel futuro, e sopratutto la stabilità delle persone.Il lavoro italiano si sta evolvendo,la qualità del lavoro è migliorata notevolmente.Tutti ormai hanno un PC per lavorare e salvo qualche artigiano tutti piu o meno lo sanno usare.Ma i lavori umili chi li fa ?Gli imprenditori senza scrupoli ” SFRUTTANO ” le forze lavoro degli immigrati.Noi italiani non vogliamo piu farli,nessuno penserebbe di andare a raccogliere pomodori nei campi.Quindi tutti all università, tutti sulle spalle dei genitori.Chi fra questi non segue quella strada cosa fa ?I piu fortunati riescono a ricoprire incarica nella pubblica amministrazione, ma gli altri ?Quelli che non sono ” FORTUNATI “?Vagano tra aziende private e tra lavori a tempo.I ” GRANDI SIGNORI DEL GOVERNO ” dovrebbere spiegare a tutti noi come si fà a vivere basando la propria vita su di un lavoro non sicuro e/o a tempo.Forse qualche cosa non va oppure il sistema vuole cambiare il nostro modo di vivere.Mi spaventa tutto cio perchè l instabilità della vita modifica anche la persona.Come si evolverà la società ?Ciao e grazie per tutto….
La storia che voglio raccontare (la mia) è la seguente. Laureato in medicina e chirurgia a pieni voti e specializzato a pieni voti. Non trovo lavoro. Quando iniziai la Scuola di Specializzazione (SS) si diceva: ora con la normativa che prevede il numero chiuso nelle SS il lavoro si troverà facilmente e sicuramente; c’è la programmazione!!! Ora, molti colleghi come me non trovano lavoro. O meglio. Il lavoro ci sarebbe pure, basta spostarsi e per qualche mese lavori. Esempio: si fanno 600-800 chilometri e si va a lavorare per sei mesi (con contratto libero professionale, perchè gli ospedali si sono organizzati BENE, coi manager) in un luogo dove spendi i 3/4 di quello che guadagni per vivere e dove nessuna donna (fidanzata) che ha un altro posto precario da un’altra parte, ti seguirebbe. Ora. Io ricordo di aver studiato, quando ancora si studiava a scuola, il fenomeno dell’emigrazione. In quei tempi milioni di giovani capaci e volenterosi furono cacciati dalle loro terre dalla povertà e dalla mancanza di possibilità di lavoro post-bellica, oggi verremo cacciati dall’INCAPACITA’ TOTALE DEI NOSTRI GOVERNANTI PASSATI, PRESENTI E FUTURI di avere una visione (una qualsiasi!!!!) del futuro dei giovani italiani. Credo che non valga la pena di vivere in una terra (che amo moltissimo perchè è una terra di cui andare fieri) che è stata oltraggiata e vilipesa, derubata dell’anima e sputtanata da una congrega di arraffoni, arruffoni e lestofanti. Mi viene da ridere e da piangere insieme, se penso alla sorte di una larghissima fetta di gioventù italiana che è rimasta fuori dalla possibilità di lavorare e contribuire alla crescita della propria nazione. Quella gioventù (che dovrebbe essere la crema della società) a cui è stato negato un futuro e quello, il futuro, ogni giorno diventa passato e nessuno potrà mai restituirtelo. L’unica speranza è riposta in un Grande Uomo: Presidente Ciampi,vada in Parlamento e faccia il contrario del Papa: li faccia arrestare!!!AV
30 anni laurea scienze politiche 5 anni di lavoro come co.co presso un centro per l’impiego, oriento e cerco lavoro ad altri precari. Per me il problema del precariato nel nostro Paese viene da lontano e penso che legge 30 del governo (che ne ha tutte le responsabilità seppur tentando di nasconderle dando il nome ad una sua legge al Prof. Biagi che ben altro pensava del mercato del lavoro) sia solo la punta dell’iceberg. Le cause sono da rintracciare nell’illegalità, negli sprechi, nella corruzione, nelle clientele, nei favoritismi che fanno parte del nostro sistema, il tutto condito da 30 anni di debito pubblico strisciante che dagli anni 70-80-90 ha alimentato quel sistema gettando sulle future generazioni il conto da pagare. Ti ricordi quando la nostra economia era in crisi? I nostri governi svalutavano la lira per trainare le esportazioni, emettevano BOT per pagare il debito senza mai affrontare i problemi: era più facile oltre che permettere ai politici di avere liquidità per comprare consensi. Oggi quelli che vengono chiamati lavoratori ATIPICI e ai quali è ripetuta la retorica che bisogna essere “flessibili” vivono nel sistema Italia più TIPICO che possa esserci ordini professionali, mercato immobiliare, credito al consumo, sistema bancario, mobilità professionale ho comprato un portatile per 900 euri, con un contratto a progetto non mi volevano finanziare 30 euro al mese! è dovuto andare mio padre a garantire con la sua pensione per i mutui lasciamo stare Faccio una proposta ai nostri dipendenti e agli altri furbetti: facciamo il gioco che adesso “balliamo” tutti insieme? Giochiamo a essere tutti precari? Noi siamo abituati, vediamo un po’ chi è a non essere “flessibile” e a fermare lo sviluppo! Noi o voi? facciamo che l’affitto lo pago quando lavoro le bollette se ho i soldi il mutuo se mi rinnovano il contratto, il canone rai quando prendo la tredicesima, ci state? Maroni Sacconi? dove siete? State per essere licenziati!! Vi siete iscritti al sindacato??
COSTITUZIONE ITALIANA TITOLO III art.36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualtà del suo lavoro, e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sè e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.
Ciao, sono Michele di Siena.
Dopo aver lavorato per 5 anni in una azienda informatica locale appartenente ad un grosso gruppo italiano (TDGroup) con contratto Co.Co.Co, pur con lo stesso orario e stessi obblighi dei colleghi assunti (ovviamente il mio stipendio era più basso). All’inizio si stava bene: lavoro buono, pranzi pagati, qualche viaggetto di lavoro ogni tanto, progetti interessanti. Poi sempre peggio fino all’arrivo dei buoni pasto ed il contratto che non arrivava mai (dopo 5 anni !!!). Alla fine me ne sono andato, e con me anche altri colleghi. Sono rimasti in 3 e non chiudono grazie alla holding. Dopo aver lavorato 4 mesi in una TLC di Firenze con contratto a tempo indeterminato, adesso lavoro all’Università della mia città con contratto a 5 anni, e stò aspettando di essere assunto a tempo indeterminato essendo arrivato 16esimo al relativo concorso. Ho 27 anni e un diploma di perito in Elettronica e Telecomunicazioni, mi sono specializzato in software libero e grazie a quello ho sempre avuto lavoro. Anche se con molti sacrifici ce l’ho fatta a farmi un piccolo buco in questa società di schifo !
Osservazione:
Questo momento dovrebbe insegnarci qualche cosa! Prendiamo ad esempio la natura, un formicaio, il loro ciclo produttivo è diviso in momenti ben distinti, brevemente, la fase della raccolta e la fase del consumo. Le formiche così come molte altre specie. Pensiamo al letargo, alcuni animali fanno approvvigionamenti nei mesi caldi per consumarli nei mesi freddi. Adesso guardiamo la specie umana, produce 365 giorni l’anno per 8 ore al giorno tranne 2 giorni su sette. Questo a cosa conduce ? un eccesso di produzione (i magazzini di ogni bene sono stracolmi, guardate quanti capannoni ci sono nei vostri territori !) ed un collasso dei consumi! Altro esempio si nasce e si muore, insomma si va su e si va giù. L’analisi e la vita insegnano che per andare avanti o si va per linea retta o si deve giocoforza oscillare (una sinusoide). La linea retta non appartiene alla vita, in quanto soggetta al CAOS. Quindi il giusto orientamento è la SINUSOIDE. La società moderna occidentale invece TENDE verso un limite, una DERIVATA all’infinito, verso il progresso e la produzione COSTANTE, senza prevedere la fase di discesa, questa non è una sinusoide, e prima o poi se si TENDE in questa direzione si va appunto ad una DERIVA. Saggio e Moderno sarà il buon governo in grado di PRODURRE utili e beni nella fase ascendente della sinusoide e sarà in grado di ammortizzare la produzione con un periodo di caduta programmatico ed inevitabile in cui si deve CONSUMARE quel che è stato prodotto, pronti per una nuova risalita.
Non so voi cosa ne pensate ?
In definitiva penso che la colpa di questa situazione non sia di una o dell’altra legge, ma della tendenza che il ciclo produttivo ci impone, che è una tendenza che ci sta portando ad una deriva ! Ci affanniamo tutti a produrre e tanto, ma non siamo più in grado di affrontare la discesa che la vita ci impone ed è inevitabile ! e paradosso ! l’Africa muore di fame !
Gradirei dei vostri commenti !
Grazie
E’ un discorso troppo intelligente e di buon senso il tuo, per essere preso sul serio. Purtroppo non hai messo in conto la follia di un sistema come quello occidentale che permette a una sola singola persona,che ne so il Berlusca tanto per non fare nomi, di percepire un reddito che equivale a sei o sette miliardi di precari.
Ti saluto
Grande Beppe, volevo unirmi alla tua ennesima giusta lotta….in quasto paese di mafiosi e intrallazzatori (non più poeti e navigatori), io studente al II°anno di Scienze storiche voglio comunicarti la lista dei 3lavori più in voga nelle facoltà italiane:
1-spaccio di stupefacenti
2-call-center e recupero crediti
3-pr e mc
quindi ragazzi le scelte politiche universitarie hanno dato la possibilità di questi stage formativi come spacciatore, strozzino o sballato…poi dicono fuga di cervelli…ma vaff’
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Ciao Sabrina
il vero problema dei giovani d’oggi e’ che non c’e’ piu’ la mezza stagione e che, malgrado tutto, si stava meglio quando si stava peggio.
Sono di Bologna, ho il brevetto commerciale di velivolo, una abilitazione su un aereo a reazione e nel 2003 per poter finalmente lavorare come pilota dopo anni che ero in cerca di lavoro ho dovuto accettare un contratto co.co.co da parte di una compagnia di aerotaxi ormai fallita. Attualmente faccio l’imprenditore e non volo più per lavoro
Ciao Beppe sono Valeria.Ti ricorddi me? una volta ho avuto il piacere diconoscerti(grazie a Dario un ragazzo di Milano che ti ha fatto da autista) e la fortuna irripetibile di poter essere a cena con voi dopo lo spettacolo al palaeur di Roma.Ero proprio seduta accanto a te e la cosa che più mi ha colpita è stato vedere che quel Beppe del palco è lo stesso della vita reale: semplice,leale,schietto e per niente divo.Un amico di sempre col quale parleresti di qualsiasi cosa!Sappi che io conservo gelosamente questo bel momento della mia vita.Vengo al dunque: forse sono una vittima della legge Biagi, sicuramente lo sono di questo sistema di lavoro precario!Dopo aver cambiato più volte lavoro nel corso della mia vita, ora sono circa 8 anni che lavoro come modella nell’Accademia di Belle Arti di Roma.Una normativa del 17/01/00 ha distrutto la nostra categoria.Prima venivano fatti dei contratti annuali con tanto di stipendio mensile, malattia pagata, ferie ecc.Ma da quella data chi non ha maturato 5 anni di contratti annuali viene inquadrato con i famosi co.co.co o con contratti a prestazione d’opera che prevedono una paga oraria con la ritenuta d’acconto senza contributi e retribuzione per le sole ore di servizio svolte. Quando la scuola è chiusa, quando sei malata e l’estate niente stipendio niente tredicesima, niente pensione!Se sei fortunata che ti fanno un contratto di 20 ore a settimana da novembre a giugno e stai in buona salute riesci a guadagnare circa 9000 euro per un lavoro piuttosto duro! Ma spesso, ed è il mio caso, il contratto è solo di 12 ore e solo per 4 mesi!I docenti decidono il tuo destino possono cambiare modella come vogliono .Quest’anno avevo un contratto dal 7/11/05 al 28/02/06 con ore non segnate, orario modificabile in corso d’anno in diminuizione o in aumento.Ho iniziato con 24 ore, dopo un mese 6 da gennaio sono disoccupata con contrattocartaigenica.Il docente che mi ha rovinata si è permesso di dire che guadagno più di lui!altro che schiava
Ciao Beppe, sono Ivan, ho 26 anni e vivo a Milano. Da quasi un anno a questa parte ho la fortuna di lavorare con un contratto d’assunzione, anche se a tempo determinato. Dai 19 anni ai 25 però non è stata così facile. Finita la scuola (ragioniere fantoziano da 82/100) ho deciso di gettarmi a capo fitto nel mondo del lavoro… se così si può chiamare… Ho fatto i lavori più svariati: dai call center, help desk, interviste telefoniche e tanto tanto altro… Tutti i miei lavori sono stati con contratti precari: duravano dagli 1 ai 6 mesi e poi venivano rinnovati, oppure tanti saluti. Gli stipendi erano da fame (e solitamente il pagamento era a 60, 90 o 120 giorni). Il lavoro più remunerativo che ho fatto per ben 2 anni mi fruttava 1000 mensili… una discreta cifra… Peccato che dovevo fare i turni 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Niente ferie, malattia, permessi, tredicesima o altro…. Io credo che le condizioni e i salari andrebbero rivisti, ma che il concetto di partenza non sia sbagliato. E’ vero: non si ha la certezza di un lavoro costante, ma è anche vero che piuttosto che starsene a casa è meglio fare qualcosa. Nel mondo dei sogni sarebbe bello che tutti avessimo un lavoro a tempo indeterminato, ma questo non accadrà mai. Credo che l’attuale situazione andrebbe rivista dal punto di vista delle condizioni e stipendi, ma se si arrivasse ad un punto che si riesce a garantire un impiego costante in posti diversi (es. finisco dopo 2 mesi in un posto e vado per 6 in un altro) non sarebbe poi male… Almeno fino a un’età consona a fare questo… Non dimentichiamo che noi italiani abbiamo un bruttissimo difetto: appena assunti a tempo indeterminato abbiamo la tendenza ad adagiarci e non fare più niente… In questo dobbiamo correggerci secondo me, per incentivare le aziende ad assumere, nel farttempo bisognerebbe riuscire a migliorare le condizioni e gli stipendi di questi contratti… che sarebbero così un po’ meno precari.
Ciao Beppe, sono Ivan, ho 26 anni e vivo a Milano. Da quasi un anno a questa parte ho la fortuna di lavorare con un contratto d’assunzione, anche se a tempo determinato. Dai 19 anni ai 25 però non è stata così facile. Finita la scuola (ragioniere fantoziano da 82/100) ho deciso di gettarmi a capo fitto nel mondo del lavoro… se così si può chiamare… Ho fatto i lavori più svariati: dai call center, help desk, interviste telefoniche e tanto tanto altro… Tutti i miei lavori sono stati con contratti precari: duravano dagli 1 ai 6 mesi e poi venivano rinnovati, oppure tanti saluti. Gli stipendi erano da fame (e solitamente il pagamento era a 60, 90 o 120 giorni). Il lavoro più remunerativo che ho fatto per ben 2 anni mi fruttava 1000 mensili… una discreta cifra… Peccato che dovevo fare i turni 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Niente ferie, malattia, permessi, tredicesima o altro…. Io credo che le condizioni e i salari andrebbero rivisti, ma che il concetto di partenza non sia sbagliato. E’ vero: non si ha la certezza di un lavoro costante, ma è anche vero che piuttosto che starsene a casa è meglio fare qualcosa. Nel mondo dei sogni sarebbe bello che tutti avessimo un lavoro a tempo indeterminato, ma questo non accadrà mai. Credo che l’attuale situazione andrebbe rivista dal punto di vista delle condizioni e stipendi, ma se si arrivasse ad un punto che si riesce a garantire un impiego costante in posti diversi (es. finisco dopo 2 mesi in un posto e vado per 6 in un altro) non sarebbe poi male… Almeno fino a un’età consona a fare questo… Non dimentichiamo che noi italiani abbiamo un bruttissimo difetto: appena assunti a tempo indeterminato abbiamo la tendenza ad adagiarci e non fare più niente… In questo dobbiamo correggerci secondo me, per incentivare le aziende ad assumere, nel farttempo bisognerebbe riuscire a migliorare le condizioni e gli stipendi di questi contratti… che sarebbero così un po’ meno precari.
Cara Valeria, anch’io ho fatto il modello per l’Accademia de Belle Arti G.B. Cignaroli a Verona. Ho iniziato nel 1996 con un contratto a ore o gettoni di presenza, tuttavia con ritenuta d’acconto. Il primo anno ho fatto tre/quattro contratti e fin li mi stave bene, poi i due anni successivi è andata peggio. L’ultimo anno, il 1999 se non ricordo male, ho fatto solo 40 gettoni di presenza o ore, chiamale come vuoi. Tu, a differenza del sottoscritto, sei stata fortunata, io, invece, dopo un anno di speranze l’ho presa in quel posto.
La mia Accademia è privata, forse questo spiega tante cose e, nonostante un’amministrazione di centro sinistra, i prof. hanno sempre fatto il loro porco comodo interesse. Quindi, se qualcuno di loro ti risponde i quel modo, tu mandali affanculo. Se la tirano perché insegnano e si permettono di schiaffeggiarti con battute cretine.
Ciao da Luca
Ciao grillo anch’io ho lavorato per un breve periodo per una societa’ di cartomanzia telefonica nel pieno centro di varese.
In questa societa’ al limite della legalita’, che ha molta visibilità e si avvale di prestanome, tutte le persone che vi lavorano, vengono pagate in nero a provvigioni, qualche “dipendente”, durante i controlli della guardia di finanza, ha preso pure una multa perchè non in regola.
Io credo che in molti call-center addirittura non vengono applicati nemmeno i cococo! e le paghe sono da fame!
Siamo tutti vittime della legge Biagi!
Mi considero fortunata: ho un contratto a tempo determinato fino a luglio ’06 che all’80% verrà rinnovato. Sono educatrice (laurea in scienze dell’educazione), prendo 1000 euro al mese, e non ho possibilità di migliorare le mie condizioni economiche, perchè x gli educatori questo è lo stipendio standard fino a fine carriera. Sono fortunata perchè ho diritto a malattia e maternità e a permessi non retribuiti se mio figlio si ammala. Attualmente sono scontenta del mio lavoro ma non posso cambiare perchè le proposte che ricevo sono solo con contratti di co co pro. Non posso accettare perchè anche mio marito è senza contratto. Giornalista, licenziato 2 anni fa x fallimento dell’azienda x cui lavorava. Ora collabora con varie testate, solo se e quando ne hanno bisogno, senza entrate certe (e senza possibilità di contrattare molto sui contenuti con l’editore). Per arrotondare lo stipendio collabora con una scuola x disabili con contratto co. co. co(350 euro al mese).
Io mi sento schiava del mio lavoro. Vorrei cambiare e vorrei passare più tempo con mio figlio. Ma come? Vorrei altri bombi, ma chi li cura poi? Li affido alle scuole riformate dalla Moratti x dedicarmi al lavoro? Voi come risolvete questi conflitti? Io sono in crisi ultimamente. datemi idee!!! Grazie.
ATTI CONCRETI
Scusate la divagazione ma è importante!!
Domenica sera mi ero messo a letto e stavo guardando la tv quando all’improvviso, girando su RAI 1, ho visto l’immagine del PENTAGONO accompagnata da quella scritta: “P come Pentagono, M come mistero”.
Non credevo ai miei occhi!!! Sono saltato giù dal letto e mi sono guardato il programma fino all’ultimo.
Quello che più mi ha colpito non è stata tanto la trasmissione in sé, né il cumulo di FESSERIE che si sono scambiati gli “esperti militari” o presunti tali, quanto piuttosto il perché, all’improvviso, RAI1 abbia proposto un dibattito sull’episodio più grave accaduto negli ultimi anni.
PER LA PRIMA VOLTA UN MEDIA ITALIANO COMINCIA A METTERE IN DISCUSSIONE L’ASSURDA VERSIONE UFFICIALE SULL’11 SETTEMBRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Perché una domenica sera, tra le 11 e mezzanotte, si è ricominciato a parlare di 11 SETTEMBRE mettendone in discussione, per la prima volta qui in Italia, le stravaganti conclusioni della commissione d’indagine americana???
Perché???
Non è che, per caso, sta per “SCOPPIARE” qualcosa???
Spero con tutto il cuore che venga fuori tutto e la gente si renda conto di chi SIANO I NOSTRI GOVERNANTI!!!
Saluti
Io posso solo dire che vedo sempre più ragazzi che escono dall’universita potranno avere tutto meno che la certezza di lavaorare, e sarebbe gia qualcosa , lavorare nel ramo in cui hanno studiato sembra pura utopia. Comunque questo è quello che vedo quotidanamente d’altra parte la mia storia è una’altra : comincia nel 2001 il mio rapporto con una società , a partita iva, la quale forniva risorse per una multinazionale con la quale ho cominciato a lavorare come programmatore presso il ced di una banca, lo stipendio in fondo era buono non avevo certo sicurezze ma a 22 anni non me ne sono preocuppato troppo perchè pensavo : “crescerò!” . Tutto tranquillo fino a che nel 2003 sono state ridotte le commesse da parte della banca, tagli i soldi di conseguenza tagli le persone e mi sono ritrovato senza lavoro . Passano 6 mesi in cui ho fatto di tutto un pò e ho trovato un’altra azienda che lavorava presso la stessa banca e mi sono ritrovato negli stessi uffici con un datore di lavoro diverso con cui lavoro ancora adesso.
Con quest’ultima azienda ho iniziato a lavorare con un contratto a partita iva con la promessa che sarei stato assunto a breve ma era il 2003 siamo nel 2006 e io sono ancora a partita iva e devo chiedere il rinnovo ogni 6 mesi giusto per avere certezze.
In conclusione lavoro nella banca da 5 anni , ho un precariato praticamente perenne il tutto con l’indiffirenza di quest’ultima.
Vorrei dire che non ho messo nomi di aziende\banche che hanno fatto parte di questa storia perchè la colpa non è loro è di chi gli consernte di farlo.
Non è giusto lavorare in azienda per più di 2 anni e rimanere precari.
E SOPRATTUTTO Non è giusto lavorare per più di 5 anni con 2 diversi datori di lavoro(vorrei specificare che non c’è il minimo collegamento fra i 2 ) in una banca e rimanere precario.
Quasto è il mio punto di vista ma la legge biagi non mi ha certo aiutato anzi ho visto aumentare i precari come me.
Ciao a tutti!
Roma, 13:03
COSCIONI: CIAMPI, HA COMBATTUTO CON CORAGGIO MALATTIA
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…..MA QUEI MAIALI LERCI DEL VATICANO VI HANNO LAVATO IL CERVELLO E AVETE VOTATO CONTRO DI LUI !!!
POPOLO DI EBETI !!!
Ciao Beppe sono Valeria.Ti ricorddi me? una volta ho avuto il piacere diconoscerti(grazie a Dario un ragazzo di Milano che ti ha fatto da autista) e la fortuna irripetibile di poter essere a cena con voi dopo lo spettacolo al palaeur di Roma.Ero proprio seduta accanto a te e la cosa che più mi ha colpita è stato vedere che quel Beppe del palco è lo stesso della vita reale: semplice,leale,schietto e per niente divo.Un amico di sempre col quale parleresti di qualsiasi cosa!Sappi che io conservo gelosamente questo bel momento della mia vita.Vengo al dunque: forse sono una vittima della legge Biagi, sicuramente lo sono di questo sistema di lavoro precario!Dopo aver cambiato più volte lavoro nel corso della mia vita, ora sono circa 8 anni che lavoro come modella nell’Accademia di Belle Arti di Roma.Una normativa del 17/01/00 ha distrutto la nostra categoria.Prima venivano fatti dei contratti annuali con tanto di stipendio mensile, malattia pagata, ferie ecc.Ma da quella data chi non ha maturato 5 anni di contratti annuali viene inquadrato con i famosi co.co.co o con contratti a prestazione d’opera che prevedono una paga oraria con la ritenuta d’acconto senza contributi e retribuzione per le sole ore di servizio svolte. Quando la scuola è chiusa, quando sei malata e l’estate niente stipendio niente tredicesima, niente pensione!Se sei fortunata che ti fanno un contratto di 20 ore a settimana da novembre a giugno e stai in buona salute riesci a guadagnare circa 9000 euro per un lavoro piuttosto duro! Ma spesso, ed è il mio caso, il contratto è solo di 12 ore e solo per 4 mesi!I docenti decidono il tuo destino possono cambiare modella come vogliono .Quest’anno avevo un contratto dal 7/11/05 al 28/02/06 con ore non segnate, orario modificabile in corso d’anno in diminuizione o in aumento.Ho iniziato con 24 ore, dopo un mese 6 da gennaio sono disoccupata con contrattocartaigenica.Il docente che mi ha rovinata si è permesso di dire che guadagno più di lui!altro che schiava
Io posso solo dire che vedo sempre più ragazzi che escono dall’universita potranno avere tutto meno che la certezza di lavaorare, e sarebbe gia qualcosa , lavorare nel ramo in cui hanno studiato sembra pura utopia. Comunque questo è quello che vedo quotidanamente d’altra parte la mia storia è una’altra : comincia nel 2001 il mio rapporto con una società , a partita iva, la quale forniva risorse per una multinazionale con la quale ho cominciato a lavorare come programmatore presso il ced di una banca, lo stipendio in fondo era buono non avevo certo sicurezze ma a 22 anni non me ne sono preocuppato troppo perchè pensavo : “crescerò!” . Tutto tranquillo fino a che nel 2003 sono state ridotte le commesse da parte della banca, tagli i soldi di conseguenza tagli le persone e mi sono ritrovato senza lavoro . Passano 6 mesi in cui ho fatto di tutto un pò e ho trovato un’altra azienda che lavorava presso la stessa banca e mi sono ritrovato negli stessi uffici con un datore di lavoro diverso con cui lavoro ancora adesso.
Con quest’ultima azienda ho iniziato a lavorare con un contratto a partita iva con la promessa che sarei stato assunto a breve ma era il 2003 siamo nel 2006 e io sono ancora a partita iva e devo chiedere il rinnovo ogni 6 mesi giusto per avere certezze.
In conclusione lavoro nella banca da 5 anni , ho un precariato praticamente perenne il tutto con l’indiffirenza di quest’ultima.
Vorrei dire che non ho messo nomi di aziende\banche che hanno fatto parte di questa storia perchè la colpa non è loro è di chi gli consernte di farlo.
Non è giusto lavorare in azienda per più di 2 anni e rimanere precari.
E SOPRATTUTTO Non è giusto lavorare per più di 5 anni con 2 diversi datori di lavoro(vorrei specificare che non c’è il minimo collegamento fra i 2 ) in una banca e rimanere precario.
Quasto è il mio punto di vista ma la legge biagi non mi ha certo aiutato anzi ho visto aumentare i precari come me.
Ciao a tutti!
Centinaia di post,che certamente non mettono di buon umore.
Ma ancor piu’deprimente e’ sentire:Non ti “lamentare”almeno Tu
c’hai questo….Io invece…..
A’schifezz’e tutt’e govern’!!!!!
La mia è una storia comune: laurea a pieni voti, Master, un lavoro che adoravo nelle Risorse Umane.
Poi l’azienda per la quale lavoravo è stata acquisita da una più grossa e hanno tenuto solo una sede, eliminando quella dove ero io. Tutti in mobilità.
Ora mi trovo all’interno di un paradosso: sono troppo skillata per lavorare in un call center o fare la segretaria (in tutti i colloqui è sempre la stessa solfa). Le posizioni per le quali ho una preparazione profesionale adeguata sono relative a contratti aticipi e la retribuzione è da fame (tanto che a stare a casa in mobilità prendo di più!!!). E’ ridicolo!! Fino a qualche anno fa le aziende offrivano contratti seri e tutelanti per i lavoratori: ora si appellano ad un mercato imprevedibile…
Caro Beppe,
sono una ragazza di 29 anni della provincia di BR,San Pietro Vernotico e sono costretta ancora a rimanere a casa con i miei genitori(e farmi mantenere).
Ho fatto varie esperienze lavorative in questi anni.
Ho lavorato come cameriera in un pub e mi davano 35mila lire per una serata che andava dalle 19.00 della sera alle 01.30 circa,l’ho fatto anche in un ristorante e lì per la serata erano 50mila lire.
Finalmente avevo trovato un lavoro in una Az.Agricola nel mio paese in cui ho lavorato per 18 mesi e sperando che col tempo sarebbe cambiato ho accettato di lavorare per 310 euro al mese,quando ho cominciato a sollecitare per cambiare un pò le cose la scelta era o così o ci sarà qualcuno che lo farà al tuo posto!
Poi ho lavorato qua e là in dei negozi durante i periodi festivi per circa 15/20 euro al giorno.
Ho fatto l’esperienza in un frantoio locale dove prendevo 500 euro al mese(ed è stata l’esperienza più bella con uno stipendio quasi vero)ma è durata solo due mesi perchè anche nell’agricoltura c’è crisi,infatti dovevo tornarci quest’anno ma non si è lavorato abbastanza per introdurre altro personale.
Ho dato accompagnamento ad una ragazza disabile (o diversamente abile)per un anno e mezzo privatamente,perchè attraverso lo stato anche lei aveva grosse difficoltà perciò ha scelto di farlo da sola.
Ho dovuto smettere anche questa esperienza perchè io non riuscivo a realizzare molto con il compenso e non volendo approfittare delle sue già poche finanze.Siamo rimaste amiche ma non posso darle una mano se voglio realizzare me stessa.
Adesso,dopo tutto quello che ho elencato e con un diploma di Liceo Artistico cerco di realizzare qualche quadro per cercare di fare un lavoro che mi soddisfi ma se la gente non ha denaro che circola nelle proprie tasche non può permettersi molti lussi.
Per finire in tutti questi anni non ho accumulato un solo giorno di contribuzione perchè tutto in nero!
E’UN MONDO DIFFICILE,VITA INTENSA E FELICITà A MOMENTI!Saluti
salve
sono una ragazza di Grosseto ,laureata in accademia di belle arti ,le opportunita’di lavoro nella mia citta’ sono quasi inesistenti,soprattutto nei mesi invernali. e non parlo di opportunita’ inerenti al mio titolo di studio ,ma qualsiasi opportunita’ lavorative. in estate esce fuori qualche annuncio , ma la maggior parte sono al di sotto della mia eta’ 28 anni. Nella mia citta’ i negozi stanno chiudendo in maniera impressionante , i saldi di quelli rimasti durano gia’ da mesi. C’e’miseria . Si vede la notte andando in giro per le strade, le macchine hanno fanali rotti,uno si e uno no, gli affitti delle case sono improponibili , in citta’ ci sono piu’ negozi di cinesi che panifici.Per quanto riguarda me , la mia passione per l’arte e’ talmente forte che in qualsiasi maniera cerco di alimentarla, ma ho bisogno di opportunita’ per fare questo , come fa un individuo a crescere se non ce ne sono?
adesso lavoro per 5,16 euro all’ora . (MI RICORDA IL P GRECO DELLA MATEMATICA STA PAGA!)
non c’e’ peggior cosa per un’artista di sentirsi prigioniero , ne’ sa qualcosa la storia dell’arte . un saluto . valentina.
FORUM POLITICO SULLA TELEVISIONE
CENSURE, BUGIE DEI POLITICI, PAR CONDICIO VIOLATA
PARTECIPATE ANCHE VOI E FATE LE VOSTRE SEGNALAZIONI
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LA REGISTRAZIONE E’ RAPIDISSIMA
DALBLOG DI CHIARA FUORI :
“LA SIGNORA AGNESE”
C’è un libricino che va letto assolutamente, specie dopo la beatificazione in tempi record di Agnese Gonxha Bojaxhiu alias Madre Teresa.
Il titolo è “La posizione della missionaria” e l’ha scritto Christopher Hitchens. Noto saggista americano autore tra l’altro di rubriche su “Vanity Fair” e The Nation.
Il ritratto che viene fuori della “missionaria” è sconvolgente, ma non per com’era nella realtà la donna (quello me l’aspettavo), bensì per come se ne sia data SEMPRE per scontata ONESTA’ e BENEVOLENZA.
Rafforzato da testimonianze, affidabili e ben documentate, di alcune ex infermiere, nonché di un autorevole medico: Robin Fox, direttore di una delle più importanti riviste mediche del mondo «The Lancet», il libro si concentra sull’etica cattolica della sofferenza.
Quella macabra storiella che il dolore fisico avvicina a Dio, perché Gesù sulla croce ha sofferto perché chi sta male si guadagna le porte del paradiso.
A quanto pare nei suoi ospedali e centri d’accoglienza strafinanziati da donazioni miliardarie la signora Agnese pretendeva il rigore più stretto:
Nè poltrone né materassi, solo tavole di legno e coperte.
Nè antibiotici né antidolorifici solo preghiere e commiserazione.
“Dio li ha chiamati a sé attraverso la malattia, dunque le siringhe non si buttano, ma si riutilizzano e al massimo si sciacquano sotto l’acqua e si gettano via solo quando l’ago si spezza”.
Molte infermiere che hanno lavorato con lei hanno abbandonato la missione perché non sopportavano più di veder soffrire i malati sapendo che c’era un modo per evitarlo.
“Se ne curiamo uno, rispondeva Madre Teresa, tutti pretenderanno lo stesso trattamento”.
Un fanatismo da voltastomaco anche perché poi quando la nostra ha avuto bisogno di cure scrive Hitchens – si è rivolta alle migliori cliniche hollywoodiane, altro che tavole di legno a Calcutta.
E le hanno dato pure il Nobel per la pace
Caro Juan- Grazie per la segnalazione. Comprerò questo libro, anche se io sapevo già da tempo che Madre Teresa era solo una volgare mistificatrice. Una sensazione di pelle… quelle a cui io credo di più.
Cari Juan e Lorenzo,
ci sono anche le prove che la CIA, per abbattere le torri gemelle, si sia appoggiata all’organizzazione di Madre Teresa, mentre alle manifestazioni dei no-global, dirigenti di Forza Italia travestiti da punk-abbestia urlavano 10-100-100 Nassyria.
Bin Laden è in realta’ un bergamasco sfegatato leghista, per giunta giardiniere di Berlusconi (come d’altronde lo stesso Provenzano che si occupa dei vialetti alla villa di Arcore).
Biagi è stato giustiziato in seguito ad un processo democratico dei compagni.
Fareste piangere ma fate soprattutto ridere.
Ciao Beppe sono Valeria.Ti ricorddi me? una volta ho avuto il piacere diconoscerti(grazie a Dario un ragazzo di Milano che ti ha fatto da autista) e la fortuna irripetibile di poter essere a cena con voi dopo lo spettacolo al palaeur di Roma.Ero proprio seduta accanto a te e la cosa che più mi ha colpita è stato vedere che quel Beppe del palco è lo stesso della vita reale: semplice,leale,schietto e per niente divo.Un amico di sempre col quale parleresti di qualsiasi cosa!Sappi che io conservo gelosamente questo bel momento della mia vita.Vengo al dunque: forse sono una vittima della legge Biagi, sicuramente lo sono di questo sistema di lavoro precario!Dopo aver cambiato più volte lavoro nel corso della mia vita, ora sono circa 8 anni che lavoro come modella nell’Accademia di Belle Arti di Roma.Una normativa del 17/01/00 ha distrutto la nostra categoria.Prima venivano fatti dei contratti annuali con tanto di stipendio mensile, malattia pagata, ferie ecc.Ma da quella data chi non aveva maturato 5 anni di contratti annuali veniva inquadrato con i famosi co.co.co o con contratti a prestazione d’opera che prevedono una paga oraria con la ritenuta d’acconto senza contributi e retribuzione per le sole ore di servizio svolte. Quando la scuola è chiusa, quando sei malata e l’estate niente stipendio niente tredicesima, niente pensione!Se sei fortunata che ti fanno un contratto di 20 ore a settimana da novembre a giugno e stai in buona salute riesci a guadagnare circa 9000 euro per un lavoro piuttosto duro! Ma spesso, ed è il mio caso, il contratto è solo di 12 ore e solo per 4 mesi!I docenti decidono il tuo destino possono cambiare modella come vogliono .Quest’anno avevo un contratto dal 7/11/05 al 28/02/06 con ore non segnate, orario modificabile in corso d’anno in diminuizione o in aumento.Ho iniziato con 24 ore, dopo un mese 6 da gennaio sono disoccupata con contrattocartaigenica.Il docente che mi ha rovinata si è permesso di dire che guadagno più di lui!altro che schiava
Lamentarsi,lamentarsi e solo lamentarsi.Caro Beppe,questo è quello che sento fare da te:di qualunquisti che si lamentano che niente va bene e poi magari si fanno le vacanze alle maldive e hanno ville lussuose,barche da 20m e macchine da sogno,ecc,ecc ne abbiamo piene le scatole.Io sono un ragazzo di quasi 24 anni che si sta per laureare in ingegneria elettronica:ho letto il libro bianco di Biagi aiutato da mio fratello(laureato in Economia aziendale)alla comprensione di alcuni passaggi che per non addetti ai lavori risultano incomprensibili.Esprime tutte le idee che un giovane come me dovrebbe apprezzare e far sue.Nessuno dice che il precariato sia una vacanza,e nemmeno sono uno di quelli che dice che “almeno si lavora”;tuttavia trovo che la flessibilità soprattutto per i giovani laureati sia fondamentale,perchè non ci si può a 25 anni fossilizzare sul fatto che “il primo lavoro che trovo me lo tengo e guai a chi me lo tocca”,stile sindacati.Ai giovani italiani manca quello che hanno molti giovani europei e americani:l’ambizione,il volersi migliorare,l’abitudine a pensare che se un lavoro non lo sai fare bene,o c’è qualcuno che lo fa meglio di te,perchè dovresti tenere il tuo bel culo su quella sedia e non essere mandato via a calci?I migliori vanno avanti,agli altri le briciole,questo è capitalismo.E poi,soprattutto,il mio coetaneo medio lunge dall’idea di andare fuori dal suo paese o dalla sua regione per stare attaccato alla mammina che stira le camicie e ti prepara il pranzetto quando torni stanco dal lavoro;il giovane europeo viaggia,impara nuove lingue,è disposto a molti più sacrifici di quanti sono disposto forse anche io…Seppure io non abbia intenzione di rimanere nella mia amata Sardegna ad aspettare che un lavoro piova dal cielo,magari a tempo indeterminato.
Questo per quanto riguarda le nuove generazioni.E’ su quelle a quelle che Biagi pensava quando parlava di flessibilità..
Come dipendente pubblico vorrei solo ricordarti che lavoriamo 6 ore per sei giorni e con stipendi che sono al limite dell’indecenza.
Il nostro contratto dell’ultimo biennio non è stato ancora rinnovato ed è già scaduto prima di esserlo, questi luoghi comuni potete risparmiarveli, la pubblica amministrazione stà andando avanti, come tanti altri settori del lavoro, grazie al sacrificio dei lavoratori e se fosse vero quello che dicono i berlusconleghistifascisti come te molto probabilmente questo sarebbe un paese del tutto fermo. Per avere dei diritti non bisogna lottare e non fare in modo che gli stessi vengano tolti agli altri, io sono daccordo con tutti questi ragazzi che soffrono per la loro precarietà e mi impegno nel sindacato affinchè i diritti che ho io li abbiano anche loro e non perchè vengano tolti a chi ce li ha. Vedi caro Apollonio questi sono i luoghi comuni che rovinano i lavoratori, questo è il modo per mettere i lavoratori uno contro l’altro, la lotta deve avere una sola direzione, verso e contro chi sfrutta, se non l’hai capito fattelo spiegare e se vuoi impegnati a portare il sindacato di base li dove serve, fai qualcosa invece di chiacchierare a vanvera su cose che sicuramente non conosci.
Dimenticavo….
Con questi contratti si è schiavi delle aziende perchè spesso la paura di perdere il posto di lavoro prevale su tutto.
Ma provate a chiedere alle vostre società dei chiarimenti sui contributi da versare.
Io ho un dubbio: la stragrande maggioranza delle società cosiddette DI CONSULENZA ci tengono IN NERO! I contributi non li versano e così ANCHE LA PENSIONE VA A P…..E!!!!
Dannati siano i Politici!!
Da me si dice:
“I sordi s’anna fa tutti e merecine!!!!!”
“LA SIGNORA AGNESE”
C’è un libricino che va letto assolutamente, specie dopo la beatificazione in tempi record di Agnese Gonxha Bojaxhiu alias Madre Teresa.
Il titolo è “La posizione della missionaria” e l’ha scritto Christopher Hitchens. Noto saggista americano autore tra l’altro di rubriche su “Vanity Fair” e The Nation.
Il ritratto che viene fuori della “missionaria” è sconvolgente, ma non per com’era nella realtà la donna (quello me l’aspettavo), bensì per come se ne sia data SEMPRE per scontata ONESTA’ e BENEVOLENZA.
Rafforzato da testimonianze, affidabili e ben documentate, di alcune ex infermiere, nonché di un autorevole medico: Robin Fox, direttore di una delle più importanti riviste mediche del mondo «The Lancet», il libro si concentra sull’etica cattolica della sofferenza.
Quella macabra storiella che il dolore fisico avvicina a Dio, perché Gesù sulla croce ha sofferto perché chi sta male si guadagna le porte del paradiso.
A quanto pare nei suoi ospedali e centri d’accoglienza strafinanziati da donazioni miliardarie la signora Agnese pretendeva il rigore più stretto:
Nè poltrone né materassi, solo tavole di legno e coperte.
Nè antibiotici né antidolorifici solo preghiere e commiserazione.
“Dio li ha chiamati a sé attraverso la malattia, dunque le siringhe non si buttano, ma si riutilizzano e al massimo si sciacquano sotto l’acqua e si gettano via solo quando l’ago si spezza”.
Molte infermiere che hanno lavorato con lei hanno abbandonato la missione perché non sopportavano più di veder soffrire i malati sapendo che c’era un modo per evitarlo.
“Se ne curiamo uno, rispondeva Madre Teresa, tutti pretenderanno lo stesso trattamento”.
Un fanatismo da voltastomaco anche perché poi quando la nostra ha avuto bisogno di cure scrive Hitchens – si è rivolta alle migliori cliniche hollywoodiane, altro che tavole di legno a Calcutta.
E le hanno dato pure il Nobel per la pace
Ripeto:
MA CHE CAZZO STA SUCCEDENDO?
il post non fa una grinza. Aggiungerei soltanto che ai call center non rispondono soltanto universitari, ma anche moltissimi laureati
ciao a tutti i blogger:
ho 28 anni, laureato in Lettere con una tesi sul dibattito nel movimento operaio dopo il delitto Matteotti, il mio sogno è quello di insegnare; mi considero uno studente perenne perchè mi aggiorno di continuo, curo il mio linguaggio, ho una forte passione civile, volontà di apprendere. Non chiedo una vita da passare in tutti gli agi ma solo la possibilità di sposare la mia fidanzata e vivere dignitosamente, ma sembra che la decenza e la dignità dell’esistenza siano ormai un lusso per pochissimi selezionati e raccomandatissimi “fortunati”. NON SOLO CI HANNO RUBATO LA POSSIBILITA’ DI SOGNARE UN FUTURO MIGLIORE, MA CI HANNO RIDOTTI AD ELEMOSINARE LA NOSTRA STESSA DIGNITA’. A me hanno tolto la voglia dello sperare in me stesso a 28 anni e con una laurea…ed ogni sera le stesse facce, i soliti noti ed i soliti riciclati…BASTA! BASTA! BASTA!
Devo purtroppo esordire con la solita “solfa” del -Ti seguo da anni e bla bla bla- perchè comunque è vero. E’ vero però altresì che smetterò presto perchè da quando la tua fama si è ingigantita hai cominciato, tanto per cambiare anche tu il processo di attacco continuo alla destra (per altro giusto) tralasciando lo schifo ben più grave inerente al sempre crescente seguito di: no-global disubbidienti e comunisti, VERI, GRANDI, PERICOLOSI NEMICI DELLA DEMOCRAZIA DELLA SICUREZZA E SOPRATTUTTO DELLA NOSTRA CULTURA ANTICA E RISPETTATA.
Datti una mossa…
Marco … Licenziati!!!
STUFI DI REGALARE SOLDI AI SOLITI INTERMEDIARI FINANZIARI?
SE SIETE DEI TRADER PROFESSIONISTI O COMUNQUE POSSIEDETE SUFFICIENTE CONOSCENZA DEI MERCATI FINANZIARI PROVATE LA PIATTAFORMA DI TRADING DI FOREX47, http://WWW.FOREX47.IT SUL SITO E’ PRESENTE UNA DEMO GRATUITA.
FACCIO PUBBLICITA’ SOLO PERCHE’ CI CREDO, CREDO CHE PER CHI COME ME SE NE INTENDE SIA UN OTTIMO STRUMENTO DI TRADING E SOPRATTUTTO PERCHE’ SON STUFO DI VEDER LE BANCHE FAR SOLDI SENZA MUOVERE UN DITO!
Luiz Trish
SOLO I LAUREATI sono senza LAVORO?
Oppure sono quelli che perdono tempo scrivendo sui vari BLOG?
MEDITATE GENTE!
Nessuno di voi che scrivete sul BLOG del grillo ha aspirazioni del tipo: FALEGNAME,IMBIANCHINO,MECCANICO,IDRAULICO e cose varie?
SCARSEGGIA LA VOGLIA DI LAVORARE?
La richiesta è tanta ma la voglia di lavorare è POCA!
GLI STIPENDI sono MOLTO alti ma bisogna LAVORARE!
Cosa nedite di comperare 2 pennelli e 1 scaletta proponendosi come imbianchini?
70 euro a stanza 3 al giorno =210 euro al GIORNO anche pagando le tasse sono sempre TANTI!
Le lauree lasciatele nel cassetto e scrivete MENO sul BLOG del grillo!
Sicuramente ci si sporca ma…… il gioco ne vale la candela!
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Renzo Martino 21.02.06 12:33 | Rispondi al commento |
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Discussione
Di certo il problema di un’Italia piena di studentelli fancazzisti parcheggiati in Università che la frequentano solo per vantarsi di un titolo che ormai verrebbe regalato a chiunque è verosimile.
Ma dubito che i miei genitori la pensino come te, ridurre il tutto alla scarsa voglia di fare certi lavori (problema che c’è) mi pare appunto riduttivo, qualucnquista e non risolve granché.
Magari qualche scuola professionale meglio gestita, magari un’introduzioni in certe categorie di manovalanza meglio retribuita… io di amici che non fanno lavori d’ufficio ne ho, e a lor opiace fare i lavori che tu hai detto… ma si sentono sottopagati pure.
Elia Gardon 21.02.06 12:40 |
Tutti quelli che postano in questo blog sono persone che vorrebbero aver successo in una determinata attività e hanno sogni e progetti nei cassetti, fare l’imbianchino sì c’è il guadagno (forse), più facile a parole ovviamente, ma chi ha sogni e aspirazioni non penso che si accontentino dell’imbianchino a vita…
Michele Gioè 21.02.06 12:38 |
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Risposte INSENSATE
Fantastico.
L’Europa ci finanzia perché in Italia ci siano strumenti e politiche di innovazione.
La Cina inonda il mercato con prodotti a basso costo con i quali possiamo competere solo con la qualità.
Abbiamo un mondo globalizzato che chiede a piene mani risorse come tecnici, ricercatori, ingegneri e addetti alle nuove tecnologie.
E noi cosa offriamo loro? Imbianchini e meccanici.
Il discorso insensato è il suo!
Pace e Bene
Evidentemente chi non capisce parla spesso di “risposte insensate”, liquidando la faccenda, tranquillo non sei tu che non cogli il senso, sono le risposte che sono insensate. Bravo.
gentile Pietro,
purtroppo mi trovo in completa sintonia con quanto dici. A 23 anni vedo che la maggior parte dei ggiovani credono alle balle che vengono raccontate in tv, perchè il fatto che sia a colori induce a credere che ciò che avviene sia la realtà. Che un giorno vivremo in un isola sperduta, saremo tutti miliardari, ecc ecc..
Ci fanno cullare questo sogno, che è il fantastico sogno in cui sono assopiti gli statunitensi, e dai quali, forse, ci stiamo ispirando pure noi.
Il nostro governo racconta un sacco di balle, ci dicono quanto sono bravi, ma se l’opposizione non si oppone a tutto quello che dicono, il cittadino medio cosa fa? Fa il beota e crede a tutto ciò che gli viene propinato..
E quindi una cosa: rimbocchiamoci le maniche e cerchiamo di capirci un pò di più in questo guazzabuglio di farneticherie che ci propinano..
Caro Beppe,
La precarizzazione del lavoro rappresenta l’ aspetto più doloroso e problematico della nostra società..
Molti meetup d’Italia mi conoscono, molti sanno che il mio messaggio è quello di lottare per un modello di protezione sociale delle fasce deboli che faciliti le tutele e, soprattutto, l’accesso al credito dei lavoratori atipici e dei precari..
Non si può cambiare il lavoro senza adottare strumenti che sistematicamente tutelino chi è più debole e privato di diritti, frutto di conquiste fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un paese che si definisce “civile”.
Ardita Mente Onlus è nata per rimuovere questa drammatica insensibilità che ha messo in discussione i presupposti stessi necessari a dare ad un giovane una serena visione del proprio avvenire o la possibilità di reinserimento lavorativo stabile a chi giovane non è più..
Queste riforme del lavoro, senza l’ adeguato supporto di una robusta rete di protezione sociale, stanno determinando un progressivo impoverimento della nostra società a vantaggio di imprese troppo spesso attente solo a farsi concorrenza sul costo del lavoro e mai sulla qualità di un prodotto.
Ardita Mente Onlus è un soggetto a disposizione di tutti, Pubbliche Amministrazioni centrali o locali, aziende socialmente responsabili, banche, associazioni, tutti coloro che vogliano condividere e replicare le “buone prassi”, i sistemi locali o territoriali adottati per contrastare l’impoverimento e favorire l’accesso al credito delle categorie deboli.
Con un presupposto: il credito non è e non può essere la soluzione definitiva, il credito è solo un modo in cui responsabilmente banche, amministrazioni locali, aziende socialmente responsabili possono far fronte all’emergenza sociale in atto, creando strumenti per debellare il precariato e ridare dignità e futuro a un paese.
Un saluto affettuoso a tutti,
Giuseppe Balsamo
Aggiungo a tutte queste la mia storia…
e lo faccio solo per dare un briciolo di speranza in più a tutti noi.
Lavoro nell’informatica da circa un anno (in questo mondo ci sono lupi affamati!), il mio contratto è ovviamente a progetto e straprecario con alcune clausole che definirei illegali!!! Vengo a lavorare con la febbre per non perdere la giornata di retribuzione, niente giorni di permesso retribuiti e ad agosto scorso mi hanno lasciato un mese senza lavoro perchè il “cliente non aveva esigenze”.Però guadagno circa 1000 euro (dopo un anno di 650…) che non sono pochissimi quindi bisogna tenere duro e “sperare”, perchè è questo che ci rimane, che un giorno arrivi un contratto fisso.
La mia ragazza insegna inglese ai bambini…contratto? A progetto ovviamente e per 4-5 mesi l’anno è senza lavoro.
Se continuiamo così il nostro futuro quando cominceremo a costruirlo?
Spero che le cose cambino, dobbiamo mettercela tutta, resistere aspettando un aiuto….non sò a chi però!
Forza Beppe!
Siete favorevoli o contrari alla presenza di Beppe Grillo al Festival di Sanremo?
Contrario: 10%
Favorevole: 89%
Non so: 1%
Totale voti: 1450
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
VOTAVOTAVOTAVOTAVOTA
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
Caro Beppe,
ho 26 anni, sono laureato da nemmeno due . Ho fatto varie esperienze ed ora lavoro da un anno presso un ente che si occupa di formazione con un contratto co.co.pro. a 1100 euro lorde al mese. Mi ritengo fortunato, rispetto a quello che vedo e che sento in giro. Nel giro di dieci mesi sono riuscito a raddoppaire il mio stipendio che, comunque, non è sufficiente per arrivare a fine mese. Roma è carissima, il mercato immobiliare continua a lievitare ed una stanza singola costa in media 400 euro. Figurarsi affittare un appartamentino.
Ho letto molti post a questo aritcolo e debbo dire hce non sono contro la flessibilità, che contiene in se, o potrebbe farlo, un sacco di vantaggi. Mi preoccupa invece tutto il contesto: l’impossibilità di accedere a servizi direi primari, come quello abitativo, pensionistico, finaziario, ecc.
La legge BIagi rappresenta solo l’ultimo tassello di un malgoverno perpetrato da generazioni. Noi siamo gli eredi di tutto questo, simao quelli che per trovare contatti lavorativi ricorrono a master dal peso d’oro. Siamo comunque una generazione molto viziata, perchè ha avuto tanto e troppo. Siamo una generazione incapace di volersi bene, incapace di mostrare solidarietà. Siamo cresciuti nell’ovatta e nel consumismo sfrenato degli anni 80.
Credo che tutto questo debba essere preso in considerazione per fare valutazioni di questo tipo che investono una molteplicità di piani.
Ma sono anche quasi definitivamente convinto di trasferirmi all’estero, dove sicuraqmente troverò più opportunità e sicurezza.
Devo ammettere che la situazione è tragica e chi ci rimette siamo noi e le future generazioni.
Aggiungo la mia testimonianza sulla fantastica riforma del lavoro: grazie a suddetta riforma in una ditta sarda dove lavora la moglie di un mio caro amico vogliono licenziare tutti i dipendenti che prendono l’assegno familiare!!! Adesso i dipendenti stanno combattendo con i sindacati, persone con figli che riuscivano a sbarcare il lunario rischiano di trovarsi per strada… chissà come andrà a finire.
Purtroppo va detta una cosa: era tutto nel programma della casa delle libertà, ed è tutto perfettamente di destra, c’è poco da prendersela con loro (magari anche la sinistra facesse cose… di sinistra!!!): LA COLPA E’ TUTTA DELL’IGNORANZA DEGLI ELETTORI!
Odio. E’ questo il sentimento che provo per quei politici che si permettono di dire che questa riforma del lavoro ha portato benefici.
Odio chi parla e non sa.
Odio chi si ostina a non capire.
Odio chi crede che oggi sia facile sopravvivere.
Odio chi pensa che io sia un comunista e quindi stupido.
Odio.
Leggendo gli altri commenti, mi sono reso conto che in fin dei conti la mia storia è molto meno triste di altre, ma comunque sempre tanto lontata da quella realtà che il “portatore nano di democrazia” vuole farci credere.
La mia storia:
30 anni. Laureato il luglio scorso a Napoli in Ingengeria Informatica (rigorosamente vecchio ordinamento). Conoscenze informatiche buone (comunque molto migliori di quelle dei miei colleghi universitari). Mi offrono subito un lavoro a Napoli: consulente per una nota azienda di telecomunicazioni. Netto mensile con contratto a progetto 700 euro. Il problema è che io non sono di Napoli. Allora ho trovato di meglio a Roma. E’ vero che mi danno 60 euro al giorno (mese medio 20/21 giorni lavorativi). Non male! Abito con altri lavoratori e studenti a Roma, 400 euro solo per la camera, più di 100 per le spese tra condominio e bollette varie. All’inizio riesco ad “arrivare a fine mese”. Ma il bello è venuto a dicembre: tra ponte dell’Immacolata e mega ponte di Natale il risultato è stato 15 giorni lavorativi per 900 euro al mese. Gennaio 2006 sono stato a casa con l’influenza. 15 giorni lavorativi. Febbraio è corto per definizione ed ho avuto un lutto in famiglia. Sarà di 18 giorni lavorativi. Sono un ingegnere, 30 anni, l’anno prossimo mi sposo e devo ancora chiedere dei soldi per poter sopravvivere. Vorrei ribadire a tutti i politici del governo attuale: vi odio. Almeno i diritti minimi come ferie e malattie! A questo punto devo pensare che sia un furto se un politico ha la febbrina e se ne sta nel suo lettuccio nella sua casina al centro di Roma “ladrona”. Vi odio!
ma chi sei maga mago’.quanto odio!oddio
Vorrei sottolineare quello che credo sia il punto chiave della discussione.
E’ vero che prima l’occupazione era più bassa.
E’ vero che un anno fa non guadagnavo nulla.
Ma è anche vero che senza un limite o una regolamentazione di questi contratti mi vedo davanti una vita di lavoro precario perchè le aziende non mi proporranno MAI un contratto a tempo indeterminato che per loro si tramuta in un maggior carico fiscale.
Mi dite con un contratto in ASSOCIAZIONE IN PARTECIPAZIONE piuttosto che uno A PROGETTO come posso in futuro pensare di chiedere un MUTUO piuttosto che un PRESTITO??
Di conseguenza non potrò MAI programmare di acquistare una CASA o una MACCHINA(magari ecologica!!).
COME POSSO PROGETTARE IL MIO FUTURO IN QUESTE CONDIZIONI??
A 18 anni finisco il classico e mi iscrivo a giurisprudenza, ma dopo 1 anno capisco che laurearsi significa stare a casa con i genitori fino a 26 anni (se va bene). Amo la mia famiglia, ma ancora di più la mia indipendenza. Mollo l’università, entro in una sede dell’Unieuro e a un capoarea incaricato dei colloqui dico una cosa del tipo”voglio una casa, e per pagarmela lavorerò come una schiava.” Il tipo non è scemo e mi assume. Parto con 850 di stipendio mensili, faccio 3 mesi di prova e mi assumono subito a contratto indeterminato. Come promesso inizio a lavorare come commessa al reparto computer dalle 9 alle 19 dal lunedì pomeriggio al sabato sera, infilandoci2domeniche lavorative al mese. In breve tempo i miei stipendi toccano i 1100 , tra paga base e premi di produzione.Non è stato un bel vivere, considerato che scaricavo camion carichi di stampanti e pc ogni mattina, ma stando ancora con i miei ho messo via tutti gli stipendi…Sarei ancora lì adesso, se mio padre non fosse riuscito a mettersi in proprio e non mi avesse offerto un posto nella sua ditta. Adesso almeno ho sabati e domeniche liberi. Trovare una casa in affitto è stato un incubo….chiedevano 800 per dei monolocali schifosi. Come si fa a prendere1100 di stipendio per poi darne800d’affitto,50 d’amministrazione e100 in bollette?Il mio ragazzo voleva fare il grafico. Lavorava come uno schiavo, con il piccolo problema che alla fine non veniva mai pagato. Chi ti difende, se a fine progetto il tuo datore di lavoro ti dice che non ha i soldi?
I miei coetanei si stanno laureando in questi mesi, e parlano di andare a fare collaborazioni in varie ditte della zona per 200 al mese. Alla fine temono di dover andare a bussare alle porte di Unieuro, Mediaworld e Fnac. Abbiamo tutti25anni, ma io senza laurea convivo col mio ragazzo e ho una casa mia (anche se di figli non se ne può neppure parlare),loro sono sulle spalle di genitori sempre + anziani. detto questo: consigliereste a vs figlio di laurearsi?
Non ce la faccio più!
Mi sono trasferito a Torino 4 anni fa per cercare lavoro, l’avevo trovato, co.co.co.
Con l’Euro selvaggio mi sembra di percepire la metà di quanto guadagno facendo il calcolo in lire. Vivo alla giornata, non posso fare progetti futuri, non posso permettermi una famiglia perchè già da solo praticamente vivo per lavorare, senza riuscire a mettere niente da parte. Ma chi me lo fa fare? Sono lontano dai miei cari, e quella miseria che prendo a fine mese non giustifica la distanza che mi separa dalla famiglia. Lavoro 13 mesi all’anno per concedermi quelle 2-3 settimane dove non vado in ferie in villeggiatura ma torno nella mia città natale in Abruzzo.Non ha più senso.I miei coetanei sottopagati che sono rimasti a Chieti vivono meglio, perchè a 30 anni non si sono potuti staccare dalla famiglia, e con 500 ,senza pensare alle spese di vitto e alloggio,hanno più potere d’acquisto di me che prendo il doppio,ma col costo della vita a Torino,e spese varie, ho 200 euro scarsi nel portafoglio, da dividere col benzinaio. Ho 30 anni e mi sto ammalando di depressione perchè vivo in una città triste e inquinata, lontano dagli affetti,dove lo stress distrae dal notare il tempo che passa mentre la situazione non fa che peggiorare. Posso cercare la felicità ritornando in un posto con scarsissime risorse lavorative, affrontando nuovamente la disoccupazione, elemosinando un lavoro di chissà che genere, sicuramente sottopagato. Sono senza futuro,volevo solo vivere bene senza dare fastidio al prossimo. Volevo impegnarmi in qualcosa che mi garantisse un giorno o l’altro di formare una famiglia, ma ai miei datori di stipendio non interessa, non interessa che non ho diritto ad un pasto caldo a pranzo, non interessa che abbia una 13sima per le emergenze,la macchina che si rompe,un dente da curare…
vivo una settimana composta da 5 lunedì.
Ho paura. Ho paura che da solo non ce la faccio, non ho zii assessori,senatori,vescovi che mi sistemano.
Ho perso le speranze.
Da sostenere e far girare
Nella trasmissione di Canale 5, “Il senso della vita” Paolo Bonolis ha ri-proposto una rubrica che riprende pari-pari una “storica” iniziativa del settimanale Cuore (ricordate ? CUORE – Settimanale di resistenza umana) chiuso nel ’93 .
L’ultima pagina di CUORE era infatti riservata alla rubrica a cui i lettori scrivevano LE 5 COSE PER CUI VALE LA PENA VIVERE!
Vi giungevano le cose piu’ assurde ma le prime 5 risultarono essere:
1° L’AMORE
2° GLI AMICI
3° IL SESSO
4° LA FIGA
5° LA FINE DI ANDREOTTI
Scendendo nella graduatoria c’era davvero di tutto: ne ricordo alcune simpaticissime!
LA FIGLIA DI BOSSI CHE SPOSA UN SENEGALESE
IL LANCIO DI GIULIANO FERRARA SU BAGHDAD
APPENDERE SGARBI PER LE PALLE
ENZO CATANIA DETTO IL “TURBOMINCHIA”
(che non si è mai saputo chi fosse….ma arrivò sino alle soglie della Top Ten! Era infatti 13° in una graduatoria di quasi 100 posizioni!!) e molte altre ancora!! Quel poveraccio di Bonolis, dopo la “tranvata” di SERIE A, non ha trovato nulla di meglio che scopiazzare miserabilmente quella meravigliosa idea. Percio’ ora chi voglia partecipare all’iniziativa, deve inviare la propria preferenza al sito della trasmissione http://www.ilsensodellavita.tv.
Ogni settimana verrà pubblicata la classifica dei 10 motivi piu’ votati. Da qui è nata l’idea di coinvolgere più persone possibili per proporre la motivazione: “BERLUSCONI IN GALERA”.
Sarà molto divertente riuscire a vedere in una sua trasmissione (canale 5 = Mediaset = Berlusca) al primo posto la nostra scelta.
Votare è molto semplice. Basta accedere al link http://www.ilsensodellavita.tv/form_10motivi.php e nel campo “descrizione” scrivere: BERLUSCONI IN GALERA. E’ ovvio che siete pregati di inviare questo messaggio a più persone possibile invitandoli a votare!!!! Ce la possiamo fare, in fondo siamo in campagna elettorale!
l’arma per fare la rivoluzione ce l’abbiamo
è il voto
immaginate se tutti gli scontenti d’Italia , che abbondantemente sono la maggioranza del popolo, votassero per protesta o per coerenza ,tanto per fare un nome , Di Pietro , sarebbe la rivoluzione.
ma siamo un branco di ipocriti
bla bla bla ……..
Caro Beppe
Ho 44 anni e da poco mi sono trasferito in Inghilterra per trovare lavoro e rifarmi una vita. In poco piu’ di due settimane ho trovato lavoro fisso e permanente con un buon contratto, possibilita’ di carriera e benefits etc. In Italia, per via dell’eta’, non mi avrebbero mai preso in considerazione. Prima lavoravo in Banca. Dopo 10 anni mi sono licenziato perche’ ero arrivato a vergognarmi del lavoro che facevo, delle tattiche predatorie che il mio datore di lavoro, una banca toscana, tentava, invano, di farmi adottare. L’uomo dovrebbe ambire di piu’ che al posto fisso. Se i lavoratori si guardassero intorno e facessero veramente pesare la loro importanza le cose sarebbero diverse. Le troppe tutele uccidono il mercato, ma nessuna tutela non lo aiuta nemmeno. Peccato, a me piaceva starmene a casa, ma il prezzo da pagare e’ troppo caro. Ci vengo sempre in vacanza lo stesso. Un abbraccio. Vincent
ciao Beppe,
Ho 40 anni, una moglie e due spendidi bambini.
Mi sono laureato in Architettura nel 1997 e, dopo pochi mesi di lavoro (chiamiamolo così) come LSU al Comune di Palermo ho vinto un concorso a “tempo determinato” come Architetto al comune di Livorno. Dopo 15 mesi di lavoro e l’acquisizione (almeno credo) di competenze e qualità il mio contratto ha trovato compimento: ARRIVEDERCI E GRAZIE!!! Per fortuna avevo nel frattempo vinto un altro concorso “a tempo determinato” al Comune di Empoli dove ho lavorato, sempre come Architetto, per 22 mesi. Essendo venuto a conoscenza del fatto che anche questo contratto sarebbe arrivato a compimento nello stesso modo del primo (ARRIVEDERCI E GRAZIE e AL DIAVOLO LA COMPETENZA E I SOLDI SPESI SU UNA PERSONA) ho accettato una chiamata a “tempo determinato” dal Comune di San Miniato dove ho lavorato ache lì per circa due anni, arrivando sempre alla stessa conclusione. Non avendo altre chances (cioè altri contratti a tempo) in vista, ho aperto studio e faccio il professionista privato, cosa che, in una regione che non è la mia, avendo cominciato così presto, equivale ad avere un numero di lavori pari a ZERO e molte spese!!! (Non voglio parlare dello stato dell’architettura in Italia perchè ci vorrebbe un poema apparte!)
Per fortuna che il precariato mi aiuta ancora: avendo vinto nel passato un concorso per l’insegnamento nella scuola pubblica (per cui guarda un pò non c’erano cattedre disponibili)sono riuscito ad avere una supplenza (durata fino al 30 Giugno 2006) di 9 ore settimanali (praticamente un part-time che mi permette di guadagnare circa 600,00 mensili di cui spendo la metà per raggiungere il posto di lavoro.
Per fortuna che almeno mia moglie ha un posto di lavoro fisso!!
La cosa che mi brucia di più è che le AMMINISTRAZIONI DI SINISTRA sono proprio le più senza scrupoli nell’utilizzo di queste metodologie di precariato sociale.
Sono davvero SCONSOLATO!
Mi sa che nulla potrà comunque cambiare!
Saluti a tutti.
Ecco brava gente. L’esempio di chi è in pensione e se ne va in giro a fare lavoretti, come pure chi si compra una scala e due pennelli e fa l’imbianchino in proprio è veramente eloquente. Alzano un mucchio di soldi perchè NON HANNO LE TRATTENUTE e non pagano le tasse. Così le piccole imprese di imbianchini licenziano e, di conseguenza, la speranza di ritrovare un equilibrio fra servizi necessari alla società e risorse per pagarli va a farsi fottere. Bravi paparini miei, che avete vissuto i tempi migliori e che adesso pontificate dal calduccio della vostra pensione (che stiamo pagando noi); andiamo tutti a lavorare in nero, così loro i soldi della pensione vanno a prenderli direttamente ad Arcore (dove sono finiti grazie ad un vortice di passamano fra mezzogiorno, dell’utri – mangano – craxi – berlusconi). Non avete mai capito un cazzo, siete solo schiavi fin nel DNA. Ma lo sapete qual’è la verità? MORIREMO TUTTI. Fatevene una ragione e cominciate a vivere. E a lasciarci vivere.
ho 32 anni e sono laureato, lavoro da quando ne avevo 19, da quando cioè ho iniziato l’università, all’inizio lavori part-time di due o tre giorni alla settimana, poi dipendente per 5 anni in una società. Finiti gli studi (sono zootecnico) ho cercato di entrare nel mondo della zootecnia e dell’agricoltura, dopo un pò di gavetta come venditore ho trovato il posto giusto per crescere professionalmente.
Sono stato fortunato, sebbene nessuno abbia mai nemmeno citato la parola assunzione. Pur di non cascare nel trucco dei co.co.co, co.co.pro e qua.qua.qua, nei quali hai gli stessi obblighi di un dipendente ma nessun diritto nè tutela, ho deciso di aprire una mia partita iva e lavorare da libero professionista. Mi costa un botto (a propostito? ma a chi cazzo avrebbe ridotto le tasse il nano?), non ho alcuna tutela, i miei contratti di consulenza potrebbero essere considerati a mo’ di carta straccia, non ho nessun rimborso nonostante gli enormi esborsi che comporta la mia professione e non guadagno nemmeno di più dei miei colleghi assunti.
Ma sono libero… nessun compromesso, mi organizzo come voglio: lavoro domenica e i festivi e mi gratto lunedì se ne ho voglia, inizio alle 6 della mattina, ma alle quattro sono a casa a giocare con mia figlia.
bisogna ricordarsi che il nostro stile di vita è fortemente adattabile alle nostre possibilità!Invito tutti quelli che siano alle prese con una situazione del genere a pensarci seriamente: il miglior prodotto che potete vendere è la vostra professionalità, il miglior guadagno è la vostra libertà! è dura, ma dite fanculo alla loro flessibilità ed imponetegli la vostra.
Concludo dicendo che le colpe di questa situazione sono anche un pò nostre, perchè non siamo stati in grado di dire NO quando era necessario, NO a lavorare per tre e prendere per uno solo perchè ce la fila di persone disposte a farlo… pensate che forza se nessuno fosse disposto a farlo… i datori di lavoro sono migliaia…i lavoratori milioni.
Ma che davero davero
no dai ma che dici? Stai a scherzà?! Siamo pazzi io non credo che in Italia Nooo. Eh? Chi? Nooooo. Dai, maddechè. Non ci posso credere siamo italiani cazzo mica americani ma chi? È possibile che rivinca un’altra volta? Ma che davero? Ma stai scherzando ? Nooooo. E’ impossibile. I sondaggi? Quali sondaggi? La sinistra è a pezzi? Quale sinistra? Prodi affetta mortadelle…
IL RESTO SUL MIO BLOG.
baciuz
xxx
Chiara Fuori
Mi sento inutile e sfiduciato. Mi chiamo Diego, ho una
laurea importante (in Informatica), almeno dicono. Una
esperienza di lavoro quasi ventennale.
Ma avendo perso il posto di lavoro (30 giugno 2005), per la
chiusura dell’azienda nella quale lavoravo, ora sono
diventato uno dei tanti precari con il contratto a progetto.
Ci sarebbe molto da discutere su questa forma
di “schiavitù”, comunque, quello che voglio sottolineare
sono i diritti che non ci sono più.
Niente TFR, niente ferie pagate, nessuna indennità per
malattia, nessun premio di produzione, insomma riscuoti a
fine mese solo i giorni effettivamente lavorati.
Allora mi chiedo il perchè? sulla mia carta di identità è
scritto che sono un cittadino Italiano, ma i miei diritti
non sono uguali a quelli degli altri. Poi leggi che i
dipendenti del ministero del tesoro hanno ricevuto un
premio di produzione di almeno
5000 euro a testa con punte di 55 mila per i dirigenti.
Allora mi chiedo qual’è la mia colpa, forse quella di avere
46 anni, e questo giustifica il disprezzo di questa società
nei miei confronti e opera
delle discriminazioni di trattamento nei diritti delle
persone. Ho avuto la sfortuna di prendere il classico colpo
della strega, il medico mi ha fatto un certificato di 7
giorni, ma io ho dovuto lavorare perchè, non posso
rinunciare a 7 pesanti giorni lavorativi senza riscuotere.
In questi giorni la parola sulla bocca di tutti è “qualità”,
vacanze di qualità, scarpe di qualità, vino di qualità, cibo di qualità,
tutto deve essere di qualità, per far ripartire l’economia. Ma lo stipendio di qualità
quando arriva, la qualità della dignità di una persona non esiste ?
Allora mi chiedo, perchè tutto ciò vale solo per i
lavoratori a progetto, siamo così inutili? che meritiamo
solo un pò di elemosina.Però per i doveri siamo cittadini
italiani a tutti gli effetti.
Saremo in democrazia, ma io non capisco.
cordiali saluti
Curzi Diego
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni (ora ne ho 32). Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa!
Morigi Barbara – Dottore in Economia per il Turismo
ho 27 anni lavoro dal 2003 come collaboratore a progetto nella stessa ditta..ho la fortuna di fare un lavoro bellissimo e in un bell’ambiente, ma prendo 6,5 euro all’ora e non ho la malattia e le ferie pagate, in pù il mio ufficio è a 48 km da casa (e ho la macchina a benzina!!) Quest’estate ho collaborato anche con il Comune della mia città, Ravenna e ho conosciuto ragazze che lavorano per il Comune da 8 anni ancora con un contratto di collaborazione..voglio dire se la mia ditta o il Comune ritiene proficua la mia collaborazione e si fida di me (ed evidentemente è così dato che rinnova il contratto) perchè non assumerci e darci un pò di sicurezza?
Io e Marco vorremmo sposarci e avere bimbi ma l’ultimo direttore di banca che ho sentito per un mutuo, credo sia ancora là che ride dopo che gli ho fatto leggere il mio contratto, che abilmente si rinnova ogni sei mesi.
..mio padre che ha 65 anni e credeva nell’impiego statale, ed è da quando mi sono iscritta a Ragioneria che spera in un impiego in Comune, non si è ancora ripreso da quando gli ho detto che neanche in Comune fanno più i contratti “seri”.
Quasi quasi io a Biagi gli voglio bene… :o)
SOLO I LAUREATI sono senza LAVORO?
Oppure sono quelli che perdono tempo scrivendo sui vari BLOG?
MEDITATE GENTE!
Nessuno di voi che scrivete sul BLOG del grillo ha aspirazioni del tipo: FALEGNAME,IMBIANCHINO,MECCANICO,IDRAULICO e cose varie?
SCARSEGGIA LA VOGLIA DI LAVORARE?
La richiesta è tanta ma la voglia di lavorare è POCA!
GLI STIPENDI sono MOLTO alti ma bisogna LAVORARE!
Cosa nedite di comperare 2 pennelli e 1 scaletta proponendosi come imbianchini?
70 euro a stanza 3 al giorno =210 euro al GIORNO anche pagando le tasse sono sempre TANTI!
Le lauree lasciatele nel cassetto e scrivete MENO sul BLOG del grillo!
Sicuramente ci si sporca ma…… il gioco ne vale la candela!
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Tutti quelli che postano in questo blog sono persone che vorrebbero aver successo in una determinata attività e hanno sogni e progetti nei cassetti, fare l’imbianchino sì c’è il guadagno (forse), più facile a parole ovviamente, ma chi ha sogni e aspirazioni non penso che si accontentino dell’imbianchino a vita…
Di certo il problema di un’Italia piena di studentelli fancazzisti parcheggiati in Università che la frequentano solo per vantarsi di un titolo che ormai verrebbe regalato a chiunque è verosimile.
Ma dubito che i miei genitori la pensino come te, ridurre il tutto alla scarsa voglia di fare certi lavori (problema che c’è) mi pare appunto riduttivo, qualucnquista e non risolve granché.
Magari qualche scuola professionale meglio gestita, magari un’introduzioni in certe categorie di manovalanza meglio retribuita… io di amici che non fanno lavori d’ufficio ne ho, e a lor opiace fare i lavori che tu hai detto… ma si sentono sottopagati pure.
purtroppo sei un altro di quelli che parlano ripetendo a pappagallo il sentito dire !
Prova a mandare tuo figlio da un idraulico per imparare il mestiere e senti che ti dice . Cosi’ avrai un ‘ isea tua! Almeno una !
Fabbro?? perchè no??, Imbianchino? interessante, fallegname?? mi è sempre piaciuto fare e costruire cose in legno…peccato che dovunque vai ricercano SOLO quelli che hanno già esperienza in settore…ma se io vado in tutti gli annunci di sto tipo e cercano SOLO chi ha esperienza, come sperano di trovarlo se manco mi danno la possibilità di farla?
Prova a mandare tuo figlio da un idraulico per imparare il mestiere e vedi se te lo prende, senti che ti dice .
Cosi’ almeno avrai un’ idea tua!
Almeno una !
Poi della vernice e dei pennelli fanne l’uso che meglio credi.
Renzo.
A parte il tono credo tu non abbia tutti i torti.
Io penso che gli artigiani siano ben felici di assumere dei garzoni ed insegnargli il mestiere ma nel contempo penso che ci siano pochi giovani con umiltà disposti ad imparare e di prendersi ogni tanto qualche sano scappellotto dal maestro artigiano.
Ora la maggior parte pensa con miopia solo ai soldi facili, portare a casa uno stipendio anche senza saper fare niente. Un atteggiamento del genere non è gestibile dagli artigiani (che di solito sono imprese individuali) e preferiscono a priori non accollarsi eventuali “grane”.
ciao
Visto che sei così fortunato, perchè perdi tempo a scrivere nel blog, con tutto il lavoro che hai da fare, e con tutti i guadagni che dichiari di avere. Se le cose ti vanno così bene, perchè andare in giro a fare prediche perchè qualcuno ti porti via il lavoro ? goditi la vita visto che le cose ti vanno bene e ricordati che la ruota gira, non ti lamentare poi quando tocca a te. “Scagli la prima pietra chi è senza peccato”
Storia di Stage… stage su stage… bastaaaa!.. non se ne può più… ormai questa legge ha aumentato anche il bacino di utenza per fare gli stage.. le aziende ci prendono stagiaires, ci sfruttano per il massimo del tempo possibile, eppoi ci sostituiscono con altri stagiaires… Stava per succedere così anche a me in una società che si occupa di “risorse umane”…ma li ho salutati in anticipo!… nn se ne può più!!!!
STRALCIO LEGGE BIAGI
“Co.co.co. lavoro a progetto e collaborazioni occasionali
Con la Riforma Biagi il contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) viene sostituito dal lavoro a progetto. La collaborazione dovrà essere riconducibile a uno o più progetti (a un programma di lavoro o a fasi di un programma di lavoro) determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato.”
ciao Beppe,
ecco la mia testimonianza riguarda all’entrata in vigore della legge Biagi. Ho lavorato 4 anni in una piccola casa editrice di Milano come co.co.co., andando al lavoro tutti i giorni e rispettando gli orari imposti ai veri dipendenti come mi era stato chiesto fin dall’inizio. Solo nell’ultimo anno, io e altre due mie colleghe, dopo una serie di scorrettezze nei nostri confronti da parte dei titolari della Casa Editrice, abbiamo iniziato ad essere più elestiche sugli orari. Questo significava continuare a fare seriamente il nostro lavoro rispettando i tempi della redazione, senza per questo attenerci tassativamente agli orari di entrata e uscita che, a differenza di un dipendente, un collaboratore non è tenuto a rispettare. Dopo 4 anni di contratti rinnovati di anno in anno, nel settembre 2004 la nostra collaborazione si è conclusa , con un preavviso di 2 giorni. I nostri contratti co.co.co. avrebbero dovuto trasformarsi in contratti a progetto e invece non è successo nulla del genere. L’alternativa, quella che ci hanno proposto LORO, era quella di aprire una Partita Iva, soluzione per noi alquanto sconveniente e di rinunciare all’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti Pubblicisti.
Dopo la rabbia e lo sconforto iniziale, oggi fortunatamente lavoro come free lance.
E’ importante che queste cose si raccontino perchè questo sfruttamento deve finire e perchè i giovani che lavorano seriamente possono meritare qualcosa di più.
Un abbraccio
Chiara
Sig. Grillo,
Per questa riforma del lavoro io ne avrei tante e tante da scriverne, ma cercherò di riassumere in poche righe…
L’esperienza più memorabile che abbia mai avuto è stata quella di lavorare 6 ore al giorno per soli miseri 250 /lordi; dopo 3 mesi son scappato quando ho visto che più di così non si poteva andare, o questo a vita o niente, naturalmente un bel contratto di lavoro: no tutela, no sindacati, finchè lavori bene se no a casa.
Come prima citato io penso che sia il succo della situazione italiana, un luogo comune per tutti visto che i fatti, da dove si gira gira non cambiano; non cercate lavoro permanente, fatica sprecata, affidatevi a “papà raccomandazione” o state freschi.
Ogni qual volta che gli italiani spendono le loro due euro più veloci della loro vita (giornali di lavoro) non fanno altro che pagare tasse inutili, poichè non vi è la minima ombra di lavoro; non dico “schifo di lavoro” perchè anche solo quello “schifo di lavoro” sarebbe un progresso.
Spassionati consigli a tutti gli italiani:
1)Non pensate di mettere su famiglia, tempo perso;
2)Non fate progetti per il futuro, la parola “Contratti lap” oltre che a perseguitarvi ha il poter di far sciogliere i vostri sogni come lava che corrode e distrugge tutto quello che incontra nel suo scorrere;
3)Inutile dire di sperare nella quieta libertà di viver anche soli, perchè con la vostra misera paga da fame non ce la fareste neanche a far sopravvivere un singolo organo del vostro corpo;
4)Laureati, soldi buttati, beneficenza allo stato;
5)Studenti universitari, scappate finchè siete in tempo, potete ancora rendervi conto di quanto un pezzo di carta costato svariate migliaglia di euro ha la stessa utilità della carta igienica.
Soluzione?? Si’, c’è: potreste optare per far compagnia ai mendicanti davanti le chiese, guadagni assicurati per tutti, un impegno concreto!.
P.S.: Sig. Grillo: ha mica conoscenze nobiliari? Come schiavo sono disponibile visto che vivrei come un pascià…
La mia Africa. «Il Nordafrica, prima di Maometto, era una bellissima terra cristiana. Era verde di boschi e gialla di campi di grano. Quella grande cristianità dette i natali a santi dottori della Chiesa come Sant’Agostino e San Cipriano. Oggi è un deserto islamico
Antonio Socci, Libero, 19 febbraio
A proposito di Co.Co.Co e altro …
La legge sui cococo è nata sul disegno di legge N° 2049 approvata nel 1999 e realizzata nella presente legislatura.
La legge non è quindi del centrodestra o del centrosinistra ma è una legge pensata e voluta da tutti i delegati dei cittadini.
Vogliamo parlare di sfumature ?
Capisco la voglia di andare contro al Potere ma sono convinto che una po di equilibrio non farebbe così male. Certo non farebbe cassetta e farebbe vendere meno DVD.
Apprezzo invece, una persona che non conosco, di cui tutti parlano un gran bene, e che ho ascoltato in televisione ad otto e mezzo, un certo Ricolfi.
Cosa ha detto ?
Ha detto, contro la demagogia della politica, che Berlusconi ha realizzato il programma il 50% e che alcuni punti li ha realizzati all’80 altri al 60 e altri meno.
Ha detto che ciò che aveva promesso era assolutamente fattibile se non ci fosse stato l’11 settembre.
Ha anche detto che se avesse realizzato il programma avremmo avuto grossi problemi di finanza pubblica.
Berlusconi avrebbe voluto aprire cantieri per 125 miliardi di euro oggi lievitati a 250.
Ha detto che il governo che vincerà dovrà sobbarcarsi oltre ai soliti favori di fine legislatura ( vedi 15/20 miliardi lasciati dal precedente governo ) anche la necessità di reperire risorse per pagare i cantieri aperti.
NOn sono forse queste le cose sui quali i contendenti dovrebbero discutere ?
Invece Pecoraro si butta addosso alla TAV/TAC raccontandoci che non è necessario fare un secondo tunnel: mentre la presidenta della regione dice che questo eliminerebbe grosso traffico su gomma ( TIR ).
Ma di cosa stiamo parlando ?
Di Co.Co.Co: se li ha decisi la destra o la sinistra.
Ma è una battaglia di religlione o è questione di scelte sociali?
Vogliamo aumentare la occupazione? [si] [no]
Se si come lo vogliamo fare ?
Con i lavori socialmente utili? [si] [no]
Con i CoCoCo? [si] [no]
Quando avrete deciso votate, votate, votate “Antonio La Trippa”
Quanti scioperi ha indetto COFFERATI contro la legge Treu?
Ciao Beppe,
scusami ma non sono completamente d’accordo. Il mercato e’ cambiato, sta continumanete cambiando. Non solo quello del lavoro, tutto il mercato, in senso lato. Fa parte anche dei tuoi “credo”. Non possiamo pensare di continuare a ricercare gli stereotipi di occupazione che per anni hanno reso tranquilla la popolazione italiana. Se c’e’ subbuglio nel mercato, se c’e’ necessità di dinamicità, questa si riversa volente o nolente anche nel mondo dell’occupazione. Il classico posto da usciere dell’INPS o da postale “timbra8orealgiorno” non esiste piu’… La tecnologia ha permesso che queste mansioni di bassa lega venissero snellite.
Io quella volta ho deciso di fare l’imprenditore. Non ho cercato un posticino tranquillo da statale imboscato, mi sono preso una bella gatta da pelare…
Non me l’ha ordinato il dottore e tantomeno consigliato nessuno… Mia libera scelta.
Sai oggigiorno qual’e’ il mio problema ? Trovare collaboratori (i “dipendenti”, termine che io non uso mai). A te sembrera’ impossibile, ma la mia azienda arranca solo per il fatto che i miei collaboratori trovano sempre di meglio.
E non venirmi a dire che faccio parte della categoria degli sfruttatori: 40 ore la settimana di SANO LAVORO, retribuite regolarmente come da CCNLL ed a volte anche di piu’…
Ad ogni colloquio dico che porterei volentieri il collaboratore alla pensione, invece per tutta risposta dopo un anno o due il DIPENDENTE (a questo punto mi scade) se ne va, portandosi via tutto l’esperienza che aveva acquisito… ed io riparto da zero…
Che mezzi ho per difendermi ? Niente, giusto 20/30 giorni di preavviso…
Pero’, se per sfortuna trovo lo scansafatiche, Dio mi guardi dal dirgli qualcosa o fargli notare che dovrebbe sgambettare di piu’…
Ah, dimenticavo di dirti che ai colloqui molto spesso non mi viene chiesto com’e’ il lavoro, ma quanti soldi si prendono e quante ferie si fanno…
Questa e’ solo la mia campana…
Ciao e buon lavoro.
Cazzi tuoi, dovete assumere e stare zitti. I padroni devono stare a testa bassa. MORTE AL CAPITALISMO!!!
Che lavoro offri? Magari faccio un salto da te…
Solo una curiosità: se i tuoi collaboratori se ne vanno non è per caso perché altrove pagano meglio o vogliono anche loro fare gli imprenditori come te?
Caro Michele Masiero,
come hai detto tu questo e` il mercato!! Ogni medaglia ha sempre due facce. Io lavoro in Inghilterra dove, credo saprai la sicurezza del lavoro non esiste. Non me l`ha ordinato il medico di venire in questo paese ma, come tu ben saprai essendo imprenditore, quando c`e` qualcuno disposto a prendere un rischio, questo rischio dovrebbe essere remunerato maggiormente. Allora io ti chiedo essendo imprenditore, perche` mai io dovrei essere un tuo collaboratore a progetto, dipendente, etc con il rischio di essere sbattuto fuori in ogni momento e tu questo rischio non lo vuoi remunerare?
La legge biagi, in Italia non ha fatto altro che trasferire il rischio dal datore di lavoro al dipendente e poiche` in Italia non esiste una vera economia di mercato ma solo storture di economia di mercato che crea solo inefficienze ecco il risultato… Aziende che non investono sui dipendenti e dipendenti sfiduciati. Credo che continuando cosi` non si va da nessuna parte e questo i ragazzi italiani che vivono e lavorano all`estero lo vedeono meglio.
Rispettabile signor Masiero, la sua è un opinione + che condivisile tuttavia non è che la riprova di come questa legge favorisca gli interessi di chi come lei, ha potuto scegliere liberamente di fare l’imprenditore con le responsabilità ed i benefici annessi e connessi.
Saluti e in bocca al lupo.
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Ciao Sabrina
Non conosco alla perfezione la legge Biagi, so per certo che una occupazione CO.CO.CO. non è paritaria ad una occupazione da dipendente.
Io, fortunatamente, sono una dipendente con un disceto contratto a tempo indeterminato e, anche se il lavoro non mi piace, me lo tengo ben stretto.
Concordo però con il commento dell’imprenditore Masiero: è sempre più difficile trovare dei lavoratori interessanti ed appasionati al lavoro.
Io lavoro in una piccola azienda e mi è capitato di sostenere con il mio principale dei colloqui di lavoro per un posto da magazziniere… ne abbiamo presi 4 in 4 tempi diversi e quello che è durato di più è stato 9 mesi. Tutti prima di essere assunti chiedevano l’importo dello stipendio mensile e gli orari di lavoro. Del lavoro non gliene poteva fregare di meno.
Ora, non sono completamente contraria al post di Grillo, però c’è veramente un’altra faccia della medaglia… tutti vogliamo la sedia su cui appoggiare il sedere, imparare un lavoro invece no.
Questo l’ho verificato in questi anni di lavoro (ormai 16), la passione per un lavoro sta decadendo…
Ciao Sabrina
Caro Beppe grazie per aperto l’argomento..
alla grande.
Il problema del lavoro è un problema globale
in una economia globale, ma trovo molto
scandaloso la parte politica che sostiene
che questa legge non abbia effetti negativi
e viene a raccontare in TV balle grandi
quando in dirigibile solo con qualche
tabella statistica…
le persone in cerca di lavoro non sono
numeri ma debbono pur vivere assicursi un
futuro.. una propia indipendenza e forse
una famiglia….hai parlamentari basta
nemmeno un legislatura completa per aver
diritto a una pensione…invece a noi
persone normale dobbiamo lavorare un vità
…da un lavoro precario ad un’altro o
temporaneo come preferite, le conclusioni
sono ovvie…
Finche il costo del lavoro temporaneo non
sarà svantaggioso non vede perchè qualcuno
dovrebbe trasformarlo a tempo inderminato
…oppure ci prendono per ingenui.
Anchio ho lavorato per una agenzia interinale,
esercitando la mia professione in affitto..
non solo è poco qualificante lavorare in
questo modo ma diventi un emerginato della
società a vita.
ps.
si accettanno dai parlamentari offerte
di scambio di lavoro..
Anche la mia ragazza, laureata, con 2 master di cui uno pagato a proprie spese non riesce a trovare altro che stage …
C’è però un mio conoscente che faceva il dipendente di una grossa ditta che è fallita e si è ritrovato a piedi e con due figli da sfamare.
Si è buttato a fare l’imbianchino, poco per volta e lavorando veramente tanto nell’arco di 10 anni ora stà veramente bene!
Purtroppo da noi occorre arrangiarsi e come a detto qualcuno cercare sempre di reinventarsi.
Un altro caso che conosco ma l’esempio non è da prendere (perchè ovviamente parliamo di nero) ma un falegname che è andato in pensione ha incominciato a fare lavoretti in giro, aggistare tapparelle, avvolgitori, portoncini… ha detto che non ha mai guadagnato così tanto !!!
A volte penso a quanti lavori le persone (e qui ci metto pure io) non si fanno più e si richiede la prestazione ad altri, appunto come imbianchini, falegnami, piccoli lavori di idraulica …Forse occorre riscoprire questi settori …
Rimango comunque vicino a chi ha studiato una vita e si ritrova a fare l’operatore telefonico …
Grazie
LAVORO…..LAVORO…..LAVORO…..NON L’AVETE ANCORA CAPITO CHE IN ITAGLIA PER SOPRAVVIVERE BISOGNA RUBARE ?? O FARE IL GALOPPINO DI QUALCHE PARTITO !! QUALSIASI PARTITO !! E SE AVETE PIU’ PELO SULLO STOMACO DI ALTRI, FORSE UN GIORNO VERRETE PROMOSSI ALLO SCRANNO DA 45MILIONI AL MESE DI MONTECITORIO !!
RUBANO TUTTI, TUTTI RUBANO, VOI VOLETE …LAVORARE !! MA VA A FA ….N…(____@____)
Quello che posso raccontare è la mia esperienza; mi sono laureato a 25 anni per un anno sono stato a casa rifiutando offerte di lavoro ridicole quali call-center o peggio ancora il ruolo del promotore finanziario che ti “spiattellano” in faccia in tutte le salse.
oppure come non dimenticare il mitico Kirby, mi hanno chiamato per 3 anni consecutivi…..alla fine grazie al nostro governo (dx-sx-centro tanto è uguale)…sono entrato nell’oblio dello stage.
Bellissimo!! Sei un dipendente a tutti gli effetti, lavori come gli altri se non di più cercando di metterti in mostra perchè insegui un miraggio chiamato assunzione che forse dopo 3/5 anni di precariato ti possono offrire.
Come vanno a finire questi Teatrini??…intanto come minimo rinnovo stage per altri 6 mesi (mica so scemi,se c’è chi glielo permette rinnovano)…poi tanto tanto contratto di collaborazione (che alle aziende costa “2 lire”)….questi sono i posti di lavoro che hanno aumentato….Bravi!
Salve sono uno studente in informatica che per continuare la specialistica si è affacciato nel mondo del lavoro precario, lavoro per una azienda di “consumer scanning “, per ogni famiglia del panel che “intervisto” vengo pagato 4 e rimborsato di 3, solo che tra tempo perso per fissare appuntamenti e spostamenti con l’auto, il mio guadagno effettivo si aggira sulle 200 mensili :-(, vorrei smettere ma quei soldi sono un’importante fetta e mi danno anche se piccolo, un contributo per pagarmi almeno l’affitto (sono frequentante fuori sede), per vari motivi mi sono ritrovato anche a dover restituire la borsa di studio dell’anno scorso, adesso nella mia situazione non so nemmeno come poter aver un finanziamento (visto che ho un contratto co.co.pro) per la restituzione della suddetta, e non posso nemmeno permettermi di pagare a rate visto che sarebbero più di 250 al mese… A questo punto nasce spontanea una situazione catastrofica, la mia unica speranza e di trovare più famiglie per il panel e conseguentemente lasciare gli studi… il bivio in cui mi trovo mi ha distrutto certezze e ambizioni , almeno per il momento, se non è questa precarietà.
Ho 29 anni
Sono disoccupato da circa un anno e mezzo (ovvero da quando mi sono laureato). Mi sono laureato in filosofia con 108/110; date le scarse possibilità di un umanista ho deciso di intraprendere un Master post-universitario al termine del quale sono ancora qui, punto e da capo.
Ho una ragazza che è laureata anche lei in filosofia. Mentre io “lavoro” eseguendo quando capita dei lavori con la musica (la mia grande passione) lei fa la “lettrice” (legge i libri e li recensisce per quelli che devono decidere se pubblicarli o no) presso una grande casa editrice.
I libri sono in inglese.
La cosa interessante è che prende 50 euro LORDI a libro, e i libri sono in inglese o francese e vanno dalle 300 pagine in su. Ci mette, diciamo, 3 giorni (a esser veloci) per 8 ore al giorno; PRENDE MENO DI DUE EURO L’ORA!! LA COSA ASSURDA E’ CHE PER FARE QUEL LAVORO BISOGNA ESSERE LAUREATI!!!
Abbiamo già la casa da un anno, è l’eredità della nonna di Silvia. Ma non possiamo entrarci perchè nessuno ha un lavoro. Ed è difficile pure trovare un lavoro non da laureato. Domani ho un colloquio per un posto da commesso: una cosa che potevo fare 10 anni fa…
Ma spero tanto di essere preso…
Domanda. Ma perche’non fai il musicista a tempo pieno, se hai tanta passione ? Guarda che e’un mestiere anche quello anche se l’hai messo tra virgolette, atteggiamento tipico italiano (mio padre mi diceva “che mestiere vuoi fare ?” e io “voglio suonare” e lui “ma no, intendevo cosa vuoi fare di mestiere…”).
E’chiaro che non puoi fare il tour di Vasco come primo lavoro e il culo te lo devi fare come tutti (orchestre di liscio, pianobar, gruppi cover ecc.ecc.) ma lo puoi fare, no ?
Ciao
PS Io ho 42 anni, faccio il musicista da sempre e non sono mai morto di fame.
Riciao
Anche la mia ragazza, laureata, con 2 master di cui uno pagato a proprie spese non riesce a trovare altro che stage …
C’è però un mio conoscente che faceva il dipendente di una grossa ditta che è fallita e si è ritrovato a piedi e con due figli da sfamare.
Si è buttato a fare l’imbianchino, poco per volta e lavorando veramente tanto nell’arco di 10 anni ora stà veramente bene!
Purtroppo da noi occorre arrangiarsi e come a detto qualcuno cercare sempre di reinventarsi.
Un altro caso che conosco ma l’esempio non è da prendere (perchè ovviamente parliamo di nero) ma un falegname che è andato in pensione ha incominciato a fare lavoretti in giro, aggistare tapparelle, avvolgitori, portoncini… ha detto che non ha mai guadagnato così tanto !!!
A volte penso a quanti lavori le persone (e qui ci metto pure io) non si fanno più e si richiede la prestazione ad altri, appunto come imbianchini, falegnami, piccoli lavori di idraulica …Forse occorre riscoprire questi settori …
Rimango comunque vicino a chi ha studiato una vita e si ritrova a fare l’operatore telefonico …
Grazie
ciao Beppe,
Ho 40 anni, una moglie e due spendidi bambini.
Mi sono laureato in Architettura nel 1997 e, dopo pochi mesi di lavoro (chiamiamolo così) come LSU al Comune di Palermo ho vinto un concorso a “tempo determinato” come Architetto al comune di Livorno. Dopo 15 mesi di lavoro e l’acquisizione (almeno credo) di competenze e qualità il mio contratto ha trovato compimento: ARRIVEDERCI E GRAZIE!!! Per fortuna avevo nel frattempo vinto un altro concorso “a tempo determinato” al Comune di Empoli dove ho lavorato, sempre come Architetto, per 22 mesi. Essendo venuto a conoscenza del fatto che anche questo contratto sarebbe arrivato a compimento nello stesso modo del primo (ARRIVEDERCI E GRAZIE e AL DIAVOLO LA COMPETENZA E I SOLDI SPESI SU UNA PERSONA) ho accettato una chiamata a “tempo determinato” dal Comune di San Miniato dove ho lavorato ache lì per circa due anni, arrivando sempre alla stessa conclusione. Non avendo altre chances (cioè altri contratti a tempo) in vista, ho aperto studio e faccio il professionista privato, cosa che, in una regione che non è la mia, avendo cominciato così presto, equivale ad avere un numero di lavori pari a ZERO e molte spese!!! (Non voglio parlare dello stato dell’architettura in Italia perchè ci vorrebbe un poema apparte!)
Per fortuna che il precariato mi aiuta ancora: avendo vinto nel passato un concorso per l’insegnamento nella scuola pubblica (per cui guarda un pò non c’erano cattedre disponibili)sono riuscito ad avere una supplenza (durata fino al 30 Giugno 2006) di 9 ore settimanali (praticamente un part-time che mi permette di guadagnare circa 600,00 mensili di cui spendo la metà per raggiungere il posto di lavoro.
Per fortuna che almeno mia moglie ha un posto di lavoro fisso!!
La cosa che mi brucia di più è che le AMMINISTRAZIONI DI SINISTRA sono proprio le più senza scrupoli nell’utilizzo di queste metodologie di precariato sociale.
Sono davvero SCONSOLATO!
Mi sa che nulla potrà comunque cambiare!
Saluti a tutti.
Due conti sulla gestione separata INPS, a cui vengono devoluti i contributi di tutti i co.co.pro. (compresi anche gli amministratori di società, ma anche i liberi professionisti con partita IVA ma senza una cassa professionale).
Un amministratore iscritto dall’inizio (1996) riceve un emolumento annuo di circa 80.000 (olte questa somma non si pagano i contributi!). Nel 2005 smette di lavorare. In dieci anni la sua società gli ha versato contributi per circa 130.000 Euro. Ora riceve dalla Gestione Separata una pensione di circa 4.500 Euro annui (lordi).
Vuol dire che per recuperare soltanto i contributi versati ci vogliono 29 anni (130.000/4.500). La persona ne ha 66, quindi deve sperare di arrivare a 95!
Dei 130.000 di contributi 1/3 li ha pagati lui (43.333 Euro).
Saluti
ciao beppe!
chi scrive è un ragazzo 21enne di monza che si è diplomato un paio di anni fa or sono con una maturità scientifica tecnologica all’instituto enrico fermi di desio..dopo aver finito gli studi,contando che avevo tanto nella mente ma nulla nell’esperienza,ho deciso di seguire la strada che reputo sarà quella maestra nel prossimo futuro:l’informatica.
essendo un ambiente vatissimo ho deciso di specializzarmi perchè le mie ottime conoscenze nell’hardware(non hai idea di cosa vuol dire “giocare con un pc”se lasci un attimo da parte il gioco in se e ti applichi sulla configurazione dei dettagli grafici e sonori rischi di passare giornate a fare test su componenti con il fattore mamma che continua:”quand’è che finisci di giocare?piuttosto prendi un libro e studia!)non mi portavano a un livello elevato ma ad un approccio
piu commerciale come ad esempio un fornitore o un rappresentante(non che adesso disdegno i 2 lavori,ANZI!).
cosi ho deciso di seguire un corso convenzionato dalla comunità europea sulla protezione e amministrazione di reti informatiche della durata di 1 anno imparando i fodamentali e qualcosa di piu sull’argomento.
il corso doveva comprendere anche l’attestato ecdl con i 7 esami anche questi convenzionati a 15 euro a esame..probabilmente gli organizzatori del corso sono scappati con i soldi(non è una palla)e non si sono fatti piu sentire..con i miei compagni aspettiamo ancora un po e poi avvisiamo striscia(unico metodo per avere giustizia in queste cose,purtroppo!).
la gente non capisce(come tu sostieni da tempo)la straordinaria utilita della rete:velocità(email)e informazione(forum):
nel periodo in cui una vignetta puo inclinare i rapporti tra oriente ed occidente,che un virus kamasutra è capace di metterti a 90 ma è impossibile che ti trovi(solo 100.000 pc nel MONDO!)e che il comando dei vigili di milano sono in balia di 4 hacker novelli(un po godo…)la psicosi da internet è elavata..indovina dopo 1 anno cosa faccio?il call center!
gg
Credo di far parte di quella categoria, da te così ben descritta, di persone che, loro malgrado, hanno dovuto abituarsi all’idea che solo i soldi e/o i “compromessi”, possono risolvere certe situazioni: per uno come me l’iniziativa e il coraggio sono soltanto una favola che sentivo raccontare da qualcuno quando ero bambino.
La realtà è ben diversa: una moglie e due figli che crescono e un appartamento in affitto! E ogni volta che guardo i miei figli non riesco a fare a meno di pensare al mio lavoro precario (con scadenza ad Agosto di quest’anno!), senza sicurezza, senza speranza (almeno per adesso) per il futuro!
“Futuro”: Una di quelle parole che oggi hanno perso il loro vero significato.
Ogni volta che vedo quei due bambini, mi viene da chiedermi cosa riserva loro il “futuro”…
Ma non so trovare nessuna risposta!
Allora occore dire le cose come stanno.Dopo aver letto i duemila(!) messaggi del blog sull’argoemnto e avendo io un’esperinza notevole del mondo del lavoro Italiano ed estero, della societa’ Italiana e del mondo,ecco le mie considerazioni.In Italia occorre fare cosi
1.Se si e’ figli di papa’->non fare i moralisti e sfruttare il culo di essere ricchi e legati ad un potente per ottenere i privilegi garantiti dalla societa’ berlusconiana ai soggetti in questione.
2.si e’ sotto i 25anni,laureati in materie tecniche utili(chimica industriale,ingegneria civile)->se siete cosi bravi il lavoro trova voi, sempre che parliate Inglese,Tedesco come i madre lingua.Ma se uno e’cosi nel 99%dei casi ha i genitori ricchi per cui ricade nella categoria sopra
3.se si e’ ancora alle superiori.NON andate all’univerisita’a meno che non possiate confidare su ingenti capitali familiari che vi rendano possibile la laurea tecnica(Ingegneria civile, chicica industriale.Invece lettere,restauro,lingue.etc,non servono a un cazzo)ottenibile con 110 elode entro e non oltre il 25esimo anno di eta.Se non potete fare cio’ NON andate all’universita’,Andate all’estero,SUBITO.Prediligete paesi anglosassoni dove si impara l’inglese(che apre la mente oltre al mondo del lavoro,estero)e la meritocrazia premiera’ i piu’ bravi(sul serio non come in Italia)
4.Se si hanno trentanni e si ha una laurea vecchia e poco utile(lingue).Rinunciare ad usare la laurea.Basta il sogno e’finito.Per chi ha le palle c’e’ solo l’estero.Per chi vuole restare a casa(o deve restare per assistere i genitoritipo me)c’e’ solo il precariato.Ed il nero.Facciamocene una ragione e sfruttiamo il sistema a nostro vantaggio.MAI in affitto,meglio a casa con i vecchi.Le due lire che alzi te le pappi come vuoi.In culo ali locatori sionisti infami.NON si avra’ mai una casa propia,figli,marito/mogli.E’ una realta’ e non vi e’ via di uscita.Punto e basta.
5.Se si e’ carini, uomini o donne.Datela/datelo.Bando ai moralismi ipocriti.Chi ha la possibilita’, in un mondo slevaggiamente clientelare come il nostro,DEVE sfruttare le sue qualita’.Inoltre un campo quasi esculivo per le donne si sta’ adesso aprendo agli uomini.Sempre piu’ omosessuali ottengono posti di rilievo, aprendo cosi la poissibilita’ a giovani
piacenti di fare delle carriere decenti.
6.Evitare i corsi tipo Cisco o microsoft se sia hanno piu’ di trentanni.E sopratutto se non si hanno gia’ contatti nel settore IT.Le ditte cercano qualificati SOLO sotto i 26 anni per ovvi motivi di sfruttamento.Se uno ha trentanni viene da un settore diverso dall’IT e fa’ uno di sti corsi butta i sldi dalla finestra.L’IT e’ una casta chiusa riservata ai giovani gia’ introdotti nel settore.
8.Ancora per i giovanissimi alle superiori.Medico,avvocato,notaio,commercialista, sono caste CHIUSE.A meno di parentele di primo grado con soggetti del settore,o avveneza fisica,NON vi iscrivete a tali facolta’.Dopo 5 anni di culo vi ritrovereste a fare il call center.Con l’aggiunta di essere presi per il culo da quelli che non hanno mai studiato e prendo il doppio di voi.
9.Iscriversi a FI ed andare a leccare il culo in TV e’ una via da ambire e che porta sicuramente successi.Previa sgancio della passera o del culo,ca va sans dire.
10.Immergersi nell’iilegalita’.Soldi a palate,niente tasse,la soddisfazione di inculare chi prova ad inculare te.Il 99% degli imprenditori italiani ricade in questa categoria.Ah, in italia la possibilita’ di essere arrestati e’ nulla.Se uno e’tanto pirla da farsi beccare,una busta al posto giusto risolvera’ ogni problema.Nano docet
Si fa tutto ‘sto gran parlare delle ingiustizie provocate dalla Biagi e lo si fa da politicizzati, ideologicamente e faziosamente.
Si trascura che il problema è un altro. Come faccio ad assumere a tempo indeterminato se io stesso piccolo imprenditore non arrivo alla fine del mese?
Come posso pensare di offrire stabilità quando io per primo non so di che morte morirò?
E ancora: come posso pensare di pagare contributi altrui quando pur avendo dichiarato 0 negli ultimi tre anni lavorativi mi trovo a dover pagare 6000 euro di INPS?
E infine: non ho ancora 30 anni, ho progetti imprenditoriali validi (ovvio non sta a me dirlo) e nessunissimo Santo a cui votarmi.
Vorrei almeno li leggessero
Scusatemi ma il problema Biagio è una goccia nell’oceano.
Meno tasse è il problema!
Più aiuto nel conretizzare idee.
Altrimenti la flessibilità è l’unica alternativa.
STRALCIO LEGGE BIAGI
“Co.co.co. lavoro a progetto e collaborazioni occasionali
Con la Riforma Biagi il contratto di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.) viene sostituito dal lavoro a progetto. La collaborazione dovrà essere riconducibile a uno o più progetti (a un programma di lavoro o a fasi di un programma di lavoro) determinati dal committente e gestiti autonomamente dal collaboratore in funzione del risultato.”
ciao Beppe,
ecco la mia testimonianza riguarda all’entrata in vigore della legge Biagi. Ho lavorato 4 anni in una piccola casa editrice di Milano come co.co.co., andando al lavoro tutti i giorni e rispettando gli orari imposti ai veri dipendenti come mi era stato chiesto fin dall’inizio. Solo nell’ultimo anno, io e altre due mie colleghe, dopo una serie di scorrettezze nei nostri confronti da parte dei titolari della Casa Editrice, abbiamo iniziato ad essere più elestiche sugli orari. Questo significava continuare a fare seriamente il nostro lavoro rispettando i tempi della redazione, senza per questo attenerci tassativamente agli orari di entrata e uscita che, a differenza di un dipendente, un collaboratore non è tenuto a rispettare. Dopo 4 anni di contratti rinnovati di anno in anno, nel settembre 2004 la nostra collaborazione si è conclusa , con un preavviso di 2 giorni. I nostri contratti co.co.co. avrebbero dovuto trasformarsi in contratti a progetto e invece non è successo nulla del genere. L’alternativa, quella che ci hanno proposto LORO, era quella di aprire una Partita Iva, soluzione per noi alquanto sconveniente e di rinunciare all’iscrizione all’Ordine dei Giornalisti Pubblicisti.
Dopo la rabbia e lo sconforto iniziale, oggi fortunatamente lavoro come free lance.
E’ importante che queste cose si raccontino perchè questo sfruttamento deve finire e perchè i giovani che lavorano seriamente possono meritare qualcosa di più.
Un abbraccio
Chiara
ciao beppe!
chi scrive è un ragazzo 21enne di monza che si è diplomato un paio di anni fa or sono con una maturità scientifica tecnologica all’instituto enrico fermi di desio..dopo aver finito gli studi,contando che avevo tanto nella mente ma nulla nell’esperienza,ho deciso di seguire la strada che reputo sarà quella maestra nel prossimo futuro:l’informatica.
essendo un ambiente vatissimo ho deciso di specializzarmi perchè le mie ottime conoscenze nell’hardware(non hai idea di cosa vuol dire “giocare con un pc”se lasci un attimo da parte il gioco in se e ti applichi sulla configurazione dei dettagli grafici e sonori rischi di passare giornate a fare test su componenti con il fattore mamma che continua:”quand’è che finisci di giocare?piuttosto prendi un libro e studia!)non mi portavano a un livello elevato ma ad un approccio
piu commerciale come ad esempio un fornitore o un rappresentante(non che adesso disdegno i 2 lavori,ANZI!).
cosi ho deciso di seguire un corso convenzionato dalla comunità europea sulla protezione e amministrazione di reti informatiche della durata di 1 anno imparando i fodamentali e qualcosa di piu sull’argomento.
il corso doveva comprendere anche l’attestato ecdl con i 7 esami anche questi convenzionati a 15 euro a esame..probabilmente gli organizzatori del corso sono scappati con i soldi(non è una palla)e non si sono fatti piu sentire..con i miei compagni aspettiamo ancora un po e poi avvisiamo striscia(unico metodo per avere giustizia in queste cose,purtroppo!).
la gente non capisce(come tu sostieni da tempo)la straordinaria utilita della rete:velocità(email)e informazione(forum):
nel periodo in cui una vignetta puo inclinare i rapporti tra oriente ed occidente,che un virus kamasutra è capace di metterti a 90 ma è impossibile che ti trovi(solo 100.000 pc nel MONDO!)e che il comando dei vigili di milano sono in balia di 4 hacker novelli(un po godo…)la psicosi da internet è elavata..indovina dopo 1 anno cosa faccio?il call center!
gg
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi……
Caro Intini … Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini Marco Biagi è un oscuro economista… Della sua morte certo a pochi italiani importa…
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ETC. ETC.
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Queste sono solo alcuni estratti dei Commenti al mio intervento di Sdegno riferiti a Marco Cucini che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
Vi sollevo dal leggere gli insulti (ci sono abituato) che sono arrivati).
PS. C’è anche un esilerante commento che mi spiega tutte le colpe di Craxi e come proprietà transitiva tutte quelle di Garibaldi “personaggio squallido” come viene definito. e di come sarebbe bello stare ancora sotto i “Borboni”.
PROBABILMENTE mi scambiava con l’Ugo Intini politico socialista, ORMAI SONO STUFO DI DIRE CHE SONO SOLO UN SUO OMONIMO e non ho mai votato socialista.
Un pò di rispetto almeno per i familiari delle persone uccise
MEDITATE GENTE MEDITATE
Italiani brava gente,
italiani dal cuore d’oro,
l’Italia è una repubblica fondata sul lavoro, di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori,
ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori. Inglesi, professori che non imparano altra lingua,
inglesi, non dovranno mai cambiare moneta, inglesi, guideranno sempre dal lato sbagliato, per questo chi va a Londra so che torna un po’ cambiato,
i neri giocano bene a pallacanestro,
hanno il ritmo nel sangue ed il pisello grande, i bianchi su tavoli verdi li trovi ridotti in mutande, ogni bianco invidia il pisello grande. Dicono che gli arabi scrivono al contrario, Mohammed ha detto che io scrivo al contrario, dunque ogni cosa giusta rivela il suo contrario e se non sei daccordo mi dispiace per te.
Le camicie rosse ricucirono il paese,
le camicie nere lo portarono alla guerra,
le camicie verdi vi si son pulite il culo,
gli stilisti dello stivale sono quelli più apprezzati,
quando c’era lui i treni partivano in orario, quando c’era lui ci deportavano in orario, quando c’era lui non c’eravamo noi, che se c’eravamo noi saremmo stati impallinati, allora votami e vedrai, ti trovo un posto di lavoro, votami e vedrai, che non ti farai male,
votami e vedrai, da domani ti vorrò bene, figliolo, una volta qui era tutta campagna elettorale.
Vuoi fare il cantante? Ti servirà una spinta. Vuoi fare l’assessore? Ti servirà una spinta. Vuoi fare carriera? Ti servirà una spinta. Sull’orlo di un burrone avrò bisogno di una spinta!
Calciatori miliardari che rincorrono un pallone, musicisti miliardari che rincorrono il successo, industriali miliardari che rincorrono la gnocca, col superenalotto faccio il botto, mi tocca,
non sono sposato, diciamo che convivo,
non sono disoccupato, diciamo che sto studiando,
non sono un delinquente, diciamo che mi arrangio,
diciamo diciamo diciamo diciamo un sacco di cazzate,
non guardare Devilman diventi violento,
non leggere Spiderman, diventi violento,
non ascoltare Method Man, diventi violento, figurati cos’è restare un giorno in parlamento, i politici no no non sono più quelli di una volta, le donne no no non sono più quelle di una volta, io no no non sono più quello di una volta, solo la retorica è rimasta la stessa.
Sig. RezzaCapa
Caro Beppe,
magari 5 euro l’ora! Personalmente fui fortunato perchè nel mio contratto si prevedevano 3 euro l’ora, più le provvigioni (cioè le truffe che rifilavamo) Il mio era un callcentre che prestava l’opera la mattina all’Italgas e la sera alla Wind: potrei raccontare in un libro quello che ho visto. Comunque posso dire che ci cambiavano sempre l'”Allegato tecnico”, cioè il metodo di pagamento, che, non si sa perchè, riduceva sempre di più gli introiti che venivano sempre più legati alla presenza e alla rapidità di convincimento del cliente: la strada per le truffe! Ovviamente, qualora ci prendevamo anche solo un po’ di afonia dovevamo starcene a casa perchè non potevamo lavorare, quindi gudaganare.
Ho visto gente farsi 14 ore di lavoro consecutive, la domenica, per racimolare un po’ di soldi!
Gli stipendi erano assolutamente e totalmente variabili, un mese 800 euro, quello dopo 450!A Tizio 600, a Caio 1200…una cosa frustrante!
Dato che avremmo dovuto recuperare clienti fuggiti dalla Wind, se capitava quello moderatamente fregato era fattibile, se, invece, capitava quello al quale era stato dato un contratto mai accettato dovevamo pure prenderci gli insulti, di fatto gratuitamente.Non ho ami voluto scoprire come venivano assegnati i clienti da lavorare, per carità di patria!
Non ti racconto, poi, le condizioni igieniche di quel call centre, era una specie di scantinato senza aria; bastava un operatore influenzato e nel giro di due-tre giorni ce ne stavamo tutti a casa (ovviamente rimettendoci un bel po’ di soldi).
Grazie per lo spazio concessomi.
Carlo Zimmatore
PS: sono un laurato in lettere, con un master e l’abilitazione all’insegnamento delle materie letterarie…grazie Maroni per questi lavori!!
io penso che, per tanti, qst legge Biagi sia diventata una scusa. credo che spesso si pretenda di guadagnare molto senza però formarsi come si deve (non basta essere laureati nel “mondo del lavoro”) attraverso esperienze vissute, e di vario genere. io penso che l’autocritica sia sempre stata la strada per risolvere i problemi, così vi dirò che io sono un pigro/pauroso che si è sempre limitato alla sopravvivenza, senza mettersi mai veramente in gioco e senza farmi mai veramente il “culo”. forse faccio parte di un’intera generazione di persone “viziate”. detto qst, voglio anche dire, però, che i possibili “governanti” (di dx, di sx e di centro) mi hanno proprio rotto i coglion. ma tanto. magari sbaglierò io, ma quando li guardo in faccia, grazie alla tv, mi pare di vedere il muso di maiali sorridenti, e mi viene sempre più spesso in mente il libro “la fattoria degli animali”.
Lavoro da quando ho compiuto 17 anni (ora ne ho 32). Sono nata e cresciuta nella ricca Lombardia, quella della Milano-che-lavora. Mai avuto un lavoro a tempo indeterminato, nemmeno prima che ci fosse la riforma Biagi. Socia di cooperativa prima, per tre anni. Poi contratto di formazione. Baby sitter, rigorosamente in nero, per quasi tre anni. Poi co.co.co per cinque anni, nel corso dei quali mi sono pagata di tasca mia la scuola serale, per potermi diplomare. Mai ferie né malattia pagate, zero tutele e altrettanti privilegi. Impossibile infortunarsi o prendere l’influenza: se non lavori, non guadagni. Quando ho preso la bronchite e sono stata costretta a letto, in quel mese il mio stipendio è stato di 600 mila lire. Lavori interinali, mai confermati per più di un trimestre: Adecco, Temporary, General Industrielle Lavapiatti, cameriera, centralinista, operaia tessile, operaia metalmeccanica, impiegata contabile, aiuto cuoca… non mi son fatta mancare nulla! Poi di nuovo co.co.co. a 700 euro al mese. Attualmente, assunta come precaria in una pubblica amministrazione grazie ad un concorso. Vengono organizzati corsi di lingue, informatica, contabilità per il personale, ma solo per quello di ruolo. Vengono concessi permessi per motivi di studio, ma solo per il personale a tempo indeterminato. Non posso nemmeno cercare di migliorare la mia posizione. Sono fidanzata da 13 anni. Con un uomo anche lui precario. E naturalmente di sposarci non se ne parla nemmeno. Però nel 2005 ho avuto le mie prime ferie pagate. E mi sono commossa! Ringrazio la sinistra prima (l’interinale è tutto loro, eh!) e il buon Biagi poi per le vaccate che hanno fatto!
Volevo segnalare a Beppe e ai lettori del blog un libro sulla flessibilità, dove l’analisi è condotta proprio attraverso le testimonianze di lavoratori “flessibili”, lavoratori delle grandi catene di distribuzione come Auchan, Esselunga, ecc.
E’ di un sociologo: Renato Curcio, “Il Dominio Flessibile”, Ed. Sensibili alle Foglie.
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi……
Caro Intini … Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini Marco Biagi è un oscuro economista… Della sua morte certo a pochi italiani importa…
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ETC. ETC.
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Queste sono solo alcuni estratti dei Commenti al mio intervento di Sdegno riferiti a Marco Cucini che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
Vi sollevo dal leggere gli insulti (ci sono abituato) che sono arrivati).
PS. C’è anche un esilerante commento che mi spiega tutte le colpe di Craxi e come proprietà transitiva tutte quelle di Garibaldi “personaggio squallido” come viene definito. e di come sarebbe bello stare ancora sotto i “Borboni”.
PROBABILMENTE mi scambiava con l’Ugo Intini politico socialista, ORMAI SONO STUFO DI DIRE CHE SONO SOLO UN SUO OMONIMO e non ho mai votato socialista.
Un pò di rispetto almeno per i familiari delle persone uccise
MEDITATE GENTE MEDITATE
Ciao Beppe, sono Samuele Bonzio e ti scrivo da Venezia.
Ho ormai 30 anni e da più di 10 anni sono sul mercato lavorativo, la mia esperienza ce l’ho e devo dire onestamente, che nel mio ambito lavorativo, sono piuttosto bravo.
Sono uno Specialista Hardware e Software per le piccole e medie Imprese, mi diletto nel fare siti web e grafica.
In merito al contratti co.co.co o co.co.pro,
sono 6 anni ormai che lavoro, con tale “contratto” presso il Comune di Venezia e come me ce ne sono altri 300 (se non di più). Fortunatamente con una selezione pubblica sono riuscito a entrare in graduatoria ed essere assunto (ne assumevano 60) a tempo DETERMINATO per 9 mesi (da giugno a febbraio, ora come ora siamo in attesa di rinnovo contrattuale, sempre precario sono rimasto).
Nell’arco di sei anni ho imparato che tutti i diritti che hanno acquistato con le lotte sociali i miei genitori sono stati letteralmente calpestati e bruciati.
Come CO.CO.CO non abbiamo diritto nè alle ferie nè alla malattia. Se stiamo a casa per uno o per quell’altro motivo non si viene pagati. Tredicesima che non esiste e sopratutto discorsi del tipo “fai questo, fai quello” anche se magari non è nelle nostre competenze. Se una persona fa notare che non è compito proprio, con la scusa che: “sei precario, se ti va bene così, altrimenti potresti non essere rinnovato” ti fanno fare di tutto.
Naturalmente, gli orari del lavoro sono OBBLIGATORI 6-9 ore in ufficio per forza, mentre i lavori a progetto non si dovrebbero avere obblighi di presenza lavorativa e, dimenticavo, stipendi che vanno esattamente all’opposto dell’inflazione, invece di aumentare col tempo vengono sempre diminuiti.
Sinceramente, ho 30 anni, vorrei costruirmi una famiglia e invece questo mio pensiero rimane tutt’ora come una chimera.
Ti ringrazio per darci, parlo certamente anche per tanti colleghi con contratti di lavoro atipico del Comune di Venezia, la possibilità di dar forza alla nostra voce.
Vai avanti così! sei un mito
Ho trovato anche commenti, come è giusto, di chi trae effettivi e concreti benefici dalla flessibilità (spero propria, altrimenti è un gran bastardo e figlio di puttana). Può essere, per carità, che esistono contratti di collaborazione veri, quelli cioé che ti permettono di averne più d’uno contemporaneamente perché non vincolati alla sede fisica del lavoro. In quel caso chi si dà da fare, chi corre come un pazzo, chi è stato bravo a contrattare, ecc., può davvero trarre benefici.
Ma questo, se permettete, io lo chiamo libero professionista, uno che ha conoscenze professionali, doti e capacità tali che gli consentono di gestirsi un’assicurazione previdenziale privata da almeno 20-30.000 Euro all’anno, una copertura assicurativa per la salute sua e dei suoi famigliari che lo indennizzi abbondantemente se perde qualche giorno di lavoro per malattia o altro, ecc.
Ma l’archivista laureata (conosciuta direttamente) che da Pavia viene a Bergamo tutti i giorni (viaggio e pasti a proprio carico) per 7 Euro LORDI all’ora, l’unica assicurazione che può avere è quella di un futuro di merda.
I sindacati hanno commesso macroscopici errori in passato e il guaio è che continuano: l’aver accettato senza ribellarsi l’introduzione dei CoCoCo, dei Contratti di Formazione Lavoro, dell’Apprendistato fasullo e del lavoro interinale (tutta roba pre-Berlusconi) ha portato adesso (Legge Biagi, dicono anche se nel suo libro bianco non c’era) al lavoro a chiamata, ai lavoratori sqillo.
Complimenti a tutti.
STARE DAVANTI ALLA TV E SPERARE CHE IL ….VOTO..E PRODI O BERTINOTTI CAMBINO LA VOSTRA VITA E’ MERA STUPIDA ILLUSIONE !!
GUARDATE INDIETRO, SOLO LA LOTTA HA PORTATO QUEL PO’ DI BENEFICI CHE ORA STATE MANDANDO A FARE IN (____@____)
io ho fatto fino alla terza media quindi tanti cazzi non li so, percio’ tante fregne non ci arrivo… ma pero’ una volta camminavi e c’era sempre qualche pianta di mele per strada che anche tu non facevi un cazzo di fame non ci morivi… poi piano piano hanno segato tutte le piante di mele e piano piano sono spariti i nullafacenti perchè giustamente era troppo semplice la vita; no? adesso che la fatica non ce’ piu’ che almeno piantino qualche pianta di mele che essendo meno pericolose delle piante di marija ci mettono un po’ di piu’ a far scoppiare la rivoluzione; che tanto prima o poi scoppia perche’ anche buddah alla fine si è rotto le palle e si è tirato su… o no? e vengo al punto come dice bertinotti (a proposito ma quand’è che lo portiamo giu’ al ricovero? o aspettiamo che anche vendola diventi decrepito?)… il punto qualè? il punto è che mi sono scordato quello che volevo dire. ciao
Sono un impiegato di un ufficio personale di una media azienda nel terziario, mi occupo spesso di tali questioni.Penso che il problema della precarietà del lavoro in Italia non sia solo da ricondurre alla Legge Biagi: i cosiddetti CO.CO.CO. nascono dal 1996 nell’era dei governi di sinistra, quando per far quadrare temporaneamente i conti dell’Inps fu “inventato” il lavoro para-subordinato i cui contributi confluirono nella gestione separata. Da allora c’è stata una proliferazione di questi contratti anomali, che però facevano comodo a molti perché comunque permettevano di “regolarizzare” molti lavori in nero facendo emergere imposte e contributi. “Do ut des”. Come al solito in Italia si abusa delle possibilità offerte dalla legge ed eccoci alla necessità di rivedere la materia con i CO.CO. PRO. Il nome è cambiato ma sostanzialmente le aziende continuano a fare come prima, cioè a mascherare tanti rapporti subordinati anche se molti sono i casi di lavoratori che chiedono questa “qualificazione” contrattuale perchè a parità di costo guadagnano di più. Si Aggiunga poi che Il Ministro del Lavoro ha annunciato solo ora, alla vigilia delle elezioni, una forte campagna di controllo volta a reprimere le false co.co.pro.
Inoltre devo dire che nella Legge Biagi lo sforzo di inserire forme contrattuali nuove e diverse dal passato non è da valutare negativamente: in sostanza vengono forniti diversi strumenti per impiegare regolarmente manodopera. La disoccupazione è oggetivamente diminuita, anche, diciamocelo, ripulendo le vecchie liste di collocamento, ma comunque è aumentato il numero dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato. Non sarei così frettoloso da giudicare negativamente questa legge.La faraginosità dell’applicazione dei provvedimenti collegati a manovre di indirizzo politico, l’ostilità sindacale creata sull’inutile referendum sull’articolo 18, il generale clima di conflittualità e di sospetto tra aziende e lavoratori.Questa è la vera precarietà.
al signor ubaldo tebaldi
E’ vero, nella mia generazione c’è chi non ha voglia di faticare, come c’è nella sua gagliarda generazione molta gente che passa le sue otto ore a fare le parole crociate: gentaglia c’è ovunque!
Non so bene cosa dirle, considerando che sto perdendo la salute e la voglia di andare avanti per le condizioni in cui vivo. Adesso mangio una volta al giorno e ho rispolverato le lenticchie, ho dei jeans che forse la indignerebbero perché sembrano all’ultima moda tanto solo consunti, invece hanno 8anni di onorato servizio e per quanto mi riguarda andranno avanti finché potrò.
Però una cosa, la prego,con tutto il rispetto,me la spieghi:a me sta benissimo fare gavetta, ne ho fatta e continuo.Ma dopo tanti anni di gavetta che non mi ha portata a niente se non a cambiare un mucchio di lavori, in nero o sottopagata, vorrei iniziare una gavetta che mi porti a qualcosa, che mi faccia crescere professionalmente e mi conduca a un impiego in cui possa crescere e mi possa permettere di costruire positivamente un domani. Impegnandomi,facendomi il mazzo, credendoci.Invece quì si parla di lavori senza prospettiva, il che è diverso,e di contratti atipici fatti anche quando non ce ne sarebbe la necessità.Per quanto mi riguarda, a volte ho pensieri foschi sul mio futuro: per quanto risparmi anche sul cibo è grazie alla pensione dei miei che vado avanti.
Un pò di obiettività!
Una cosa, di cuore e sempre senza offesa,a tutti quelli che dicono che siamo una massa di debosciati perchè non vogliamo fare i muratori o le badanti.Io ho cercato di fare questi lavori,ma non sono stata assunta perchè italiana. questo era il motivo,e potrei -se non fosse scorretto oltre che illecito- darvi i cellulari di chi mi ha detto così.Se c’è bisogno d una persona seria e di buona volontà come muratore o donna delle pulizie,o come agricoltore, io sono disponibile, imparo in fretta e ho buona volontà.Però non posso darvi il permesso di soggiorno, perché PURTROPPO ho la nazionaltà italian
le chiedo scusa. sinceramente.
non so quanto le possa servire, pero’ intanto lo faccio.
ho premesso che scrivendo in una situazione del genere avrei potuto offendere e non avevo il diritto di giudicare nessuno.
Le auguro tutta la fortuna di questo mondo, mi creda.
Anzi, ti auguro tutta la fortuna di questo mondo, ciao
Caro Beppe,
sono scappato praticamente subito, dato che Dio ha voluto che mi venisse proposto nel frattempo un lavoro serio e adeguatamente remunerato.Però mi sono reso conto sulla mia pelle cos’è la flessibilità.E’ successo tutto l’anno scorso.Ho 23 anni.Ero da qualche mese senza lavoro e mi sono adattato a rispondere all’annuncio di una ditta che si occupava della distribuzione di volantini pubblicitari nelle cassette della posta.Niente di più facile: al colloquio mi si dice che i volantini saranno inizialmente 1000 al giorno e che aumenteranno man mano che farò esperienza, verrò assegnato a zone della provincia vicine a casa mia.La macchina, però ce la devo mettere io.Nessun rimborso: la benzina me la pago con lo stipendio.Fatti due conti non sembra nemmeno poi così terribile.Ovviamente il pagamento è, non a ore ma a volantino.Quindi, per farla breve, pagamento a forfait.Firmo il contratto.Il giorno dopo quando comincio scopro che i volantini sono sì 1000 ma per tipo.E ce ne sono di due tipi: sono quindi 2000.E il luogo di lavoro sta a 25 km da casa mia: in pieno centro città (Verona).Lo raggiungo con la mia macchina: parcheggio fuori mano.Il lavoro è pesantissimo: devo scarrozzarmi in uno zaino centinaia di volantini alla volta.E quando li ho finiti tornare all’auto a prenderne altri.E così per 9 ore abbondanti.Se mi fossi fermato per la pausa pranzo consentita (mezzora) il tempo sarebbe stato anche di più.Ho fatto due conti e mi sono reso conto di aver guadagnato all’ora poco più di 4 euro.Insomma: uno stipendio da fame, se rapportato alla pesantezza del lavoro e al fatto che avrei dovuto tirarci fuori pure la benzina.Se avessi voluto un guadagno/ora sensato (almeno 5 euro) avrei dovuto correre di più.Cosa *fisicamente* impossibile.E il giorno dopo i volantini da consegnare erano già diventati 3000!Li ho mollati subito.Se per i nostri dipendenti nel 2006 si può guadagnare 4 euro all’ora, ecco, allora siano loro i primi ad essere flessibili.
Saluti, Fabio.
Si sente dire,sempre e solo,modello alla francese,sistema alla tedesca,bon ton inglese.
Ma importare un po’di civilta’e diritti?
Vivo in Germaniae e le televisioni,propongono continuamente “reportage”
concernenti:Sistema lavoro,Sanita’,servizi sociali,criminalita’ecc:SUL PIANETA ITALIA!
In Italia ignoriamo completamente come si vive all’estero.
I piu’ELEMENTARI diritti sociali e civili,per noi sono CONQUISTE!
Perche’i TG italiani non mettono a conoscenza i cittadini sulle differenze
che esistono con i cugini europei?Per esempio i disoccupati:Devono dichiarare tutto cio’che possiedono e in base a cio’,percepiscono
la disoccupazione.Se non e’sufficiente,ti mettono a disposizione lavori part-time
volti a integrare,e quindi vivere dignitosamente.
Non ti lasciano solo!
E cosi’,assistenza sociale,sanitaria ecc:
In Europa si ride dell’Italia.Del governo!
Ma se Berlusconi,Fini,Maroni dicono,che tutto va bene;Chi puo’smentirli?
Forse Mimun o Rossella o Fede o Vespa o……
Caro Beppe,
Finalmente ho capito: in politica se dici l’esatto contrario della realtà ma lo dici con aria abbastanza seria e responsabile, indossando un doppiopetto, magari dalla televisione, allora quella diventa la realtà, per chi quella realtà non la conosce proprio.
Mi spiego meglio: le dichiarazioni che hai riportato, funzioneranno alla perfezione con chi percario non lo è mai stato: l’impiegato/operaio che non ha mai conosciuto altro che tempo indeterminato, i pensionati, le casalinghe, e purtroppo anche i giovani che sono illusi dalla televisione di diventare top manager/calciatori/modelle ma non sanno che il precariato toccherà anche a loro, “intanto però voto B. perchè è un grande imprenditore e io un giorno sarò come lui”.
Ora questo secondo me è fatto per puro calcolo: il raccontare balle simili porta più voti di quanto non ne sottrae, in quanto chi è precario all’80% comunque non vota cdl, mentre chi precario non lo è mai stato, ed è una grande fetta ancora, può credere a queste panzane.
Quindi ormai non conta più la realtà ma la malafede applicata alla statistica. In ogni caso i soggetti a cui viene negata la realtà non hanno visibilità e quindi non esistono.
Che tristeezza.
Nessuno di voi che scrivete sul BLOG del grillo ha aspirazioni del tipo: FALEGNAME,IMBIANCHINO,MECCANICO,IDRAULICO e cose varie?
SCARSEGGIA LA VOGLIA DI LAVORARE?
La richiesta è tanta ma la voglia di lavorare è POCA!
GLI STIPENDI sono MOLTO alti ma bisogna LAVORARE!
Cosa nedite di comperare 2 pennelli e 1 scaletta proponendosi come imbianchini?
70 euro a stanza 3 al giorno =210 euro al GIORNO anche pagando le tasse sono sempre TANTI!
Le lauree lasciatele nel cassetto e scrivete MENO sul BLOG del grillo!
Sicuramente ci si sporca ma…… il gioco ne vale la candela!
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Renzo, hai ragione ma manca qualcosa, manca la QUALIFICAZIONE del mestiere. Finchè basta prendere un cacciavite per essere elettricista e una chiave inglese per fare l’idraulico il lavoro per forza è squalificato. In Germania questi mestieri sono accompagnati TUTTI con un DIPLOMA che ti qualifica ESATTAMENTE come un medico, avvocato, architetto. Inoltre sei PREPARATO a fare bene il tuo mestiere, …sembra facile. Sono d’accordo a dire BASTA alla mentalità BOCCONI/MASTER/DOTTORE/UMANISTA del c..o, ben venga la cultura TECNICO/PRATICA/EFFICACE, non chiamiamoli più artigiani ma professionisti anche loro, OK?
Meccanico,idraulico,falegname.Se hai piu’ di 16 anni NON ti volgliono come apprendista.E basta,non dire cazzate.I piccoli che assumono si smazzano dieci(10)anni SENZA una lira.
Imbianchino.70euri,ma cosa cazzo dici?Il polacco che ha rifatto il tugurio dove lavoro se ne e’presi 20 a locale piu una birretta.Ma apri gli occhi,non gurdare solo il tg4.I genitori la penserebbero come noi se avessero 20 anni oggi.
Caro Renzo, il papà di una mia amica faceva l’operaio e quando la figlia ha finito la terza media le ha detto: “studia amore mio, così ti farai una posizione, nella vita bisogna cercare di migliorare.”. E non era solo lui a pensarla così lo dicevano anche i politici: “il futuro della nostra nazione sta nell’istruzione” (e non credo intendessero quella elementare). Comunque la mia amica si è presa una bella laurea in ingegneria e, in un immotivato soprassalto di orgoglio, ha cominciato a credere di poter cercare un posto di lavoro, non dico da ingegnere, ma anche da impiegata, possibilmente con un iter che la portasse ad una stabilità economica e lavorativa.
Alla fine quando si è resa conto che fare l’imbianchina o l’idraulica o la muratrice rende di più era ahimè troppo tardi. Sì perchè, non ci crederai, ma anche quelli sono mestieri da imparare: non puoi mica andare dalla Sig.ra Lucia e sfasciarle i muri a caso per riparare (?) una perdita in un tubo.
Tu come la vedi un’apprendista imbianchina di 33 anni? Secondo te trova una ditta che la prende?
Mi rimane un’ultima domanda: perchè continuano ad innalzare l’obbligo scolastico e a raccontarci fregnacce sull’importanza del pezzo di carta? Il papà della mia amica ora si darebbe dei pugni in testa perchè invece di consigliarle quel percorso non le ha suggerito di tornare a fare la contadina come i nonni.
Il sito del ministero del welfare esalta il nuovo part-time ma si dimentica di dire che di fatto la decisione di concedere il part-time è rimessa alla volontà e aggiungereri al buon cuore delle aziende. Io sono pendolare e ho 2 figlie che non avevano ancora compiuto 36 mesi quando sono rientrata al lavoro e sono riuscita ad ottenere solo una riduzione di 1 ora dell’orario di lavoro per 6 mesi… Ops, mi sono dimenticata di ringraziare il governo per il sostegno che mi sta dando!
Paola Manchi
La legge Biagi è una rispettabile legge di destra fatta da un governo di destra, sono molto più scandalose le leggi ad personam e le prime a cui si dovrebbe mettere mano con un colpo di spugna.
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
STARE DAVANTI ALLA TV E SPERARE CHE IL ….VOTO..E PRODI O BERTINOTTI CAMBINO LA VOSTRA VITA E’ MERA STUPIDA ILLUSIONE !!
GUARDATE INDIETRO, SOLO LA LOTTA HA PORTATO QUEL PO’ DI BENEFICI CHE ORA STATE MANDANDO A FARE IN (____@____)
Juan
PRIMA….Cambiamo.
E poi LOTTIAMO!!
VA BENE?
In italia TUTTI quelli che dicono di aver creato qualcosa dal nulla MENTONO.Basta grattare un poco la superfice.Si scoprono SEMPRE: genitori ricchi,amici potenti,mogli avventurose,ILLEGALITA selvaggia.Mai concosciuto uno che partendo da zero(quello vero,niente genitori,amici,eredita,collusioni)abbia sfruttato la sua iniziativa e coraggio per ottenere una stabilita’.Non guardi il mondo solo dal suo osservatorio privilegiato,usi la rete per cercare di capire come vive chi e’ meno fortunato.E la pianti di guardare il tg4.
franco crudeli 21.02.06 11:46
d’accordo al 100%
le banche danno soldi solo a chi li ha.
Io per aprire l’attività dove lavora mia moglie un investimento di circa 50.000(un finanziamento da 30.000 euro)ho dovuto fare da garante con la mia OTTIMA busta paga e anche suo padre altrimenti col cazzo che partiva.
L’ho sempre pensato.
Come mai uccidere un economista che sta ancora progettando una legge? Perchè poco prima gli era stata tolta la scorta? Come mai a seguito della sua morte c’è stato un coro unanime di dissenso che però inneggiava come oro colato una legge che era ancora in lavorazione? Come mai chi era al governo si è affrettato a far approvare la legge? Per cavalcare l’onda emotiva della morte? Come mai si è voluto far passare l’approvazione della legge come un tributo a un uomo assassinato? Come mai non si è parlato e non si è discusso delle riforme alle forme contrattuali?
Boh.
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
caro pietro, son d’accordo con tutto quello che hai detto e son d’accordo che 5 anni di prodi nn cambieranno nulla…ma nn ti sembra pericoloso concedere a chi posssiede l’informazione (che e’ il vero potere della societa’ moderna)di governare ancora?apparte noi che andando in giro su internet cerchiamo di autoinformarci, ma la grande maggioranza degli italiani crede a quello che giornali e televisioni gli dicono!infatti molti pensano che l’occupazione e’ aumentata perche i canali d’informazione dicono cosi’!Insomma berlusconi di nuovo al governo e’ un’altro passo verso un regime mascherato da democrazia!la priorita’ ora e’ salvare la democrazia vera che per ora e’ il modo migliore di governare.ciao
Nessuno di voi che scrivete sul BLOG del grillo ha aspirazioni del tipo: FALEGNAME,IMBIANCHINO,MECCANICO,IDRAULICO e cose varie?
SCARSEGGIA LA VOGLIA DI LAVORARE?
La richiesta è tanta ma la voglia di lavorare è POCA!
GLI STIPENDI sono MOLTO alti ma bisogna LAVORARE!
Cosa nedite di comperare 2 pennelli e 1 scaletta proponendosi come imbianchini?
70 euro a stanza 3 al giorno =210 euro al GIORNO anche pagando le tasse sono sempre TANTI!
Le lauree lasciatele nel cassetto e scrivete MENO sul BLOG del grillo!
Sicuramente ci si sporca ma…… il gioco ne vale la candela!
SVEGLIA ragazzi.. i Vostri GENITORI (che potrei essere Io) la pensano diversamente!
Bravo Renzo, sono con te, hai pienamente ragione.
Manca la voglia di lavorare e di sporcarsi le mani.
Che lavoro fai Renzo Martino?
L’imbianchino?
Hai una famiglia?
Mai avuto il piacere infinito di assistere alla laurea di tuo figlio?
Diresti forse meno sciocchezze
silvia
Bravo Renzo, sono con te, hai pienamente ragione.
Manca la voglia di lavorare e di sporcarsi le mani.
I miei genitori vedono che CULO mi son fatta nella disperata speranza di trovare un lavoro stabile! Vedono che nonostante il diploma e la laurea ho fatto la commessa, la cameriera, la barwoman, ho lavorato nei call center e ho dato ripetizioni in nerissimo! Vedono che porto a casa 900 euro al mese quando va bene! Vedono che non ho ferie pagate, ma nemmeno la malattia o l’infortunio! Caro il mio potenziale paparino, apri gli occhi e guarda come sono conciati i tuoi “figli”! Ora ci sfruttano e basta! Perchè dovrebbero assumere me se fra tre mesi possono gettarmi via e prendere un’altra persona usa-e-getta che non costa nulla in termini di previdenza ed assicurazioni?
Scaletta, mazzocche, colore di quello buono senza badare a spese, ce li ho già e li uso per amici e parenti che mi danno una mancia per il favore svolto. Aiuto il babbo nei campi. Laureato in statistica. Mi sporco i vestiti. Ufficialmente esperto in informatica. Pago le tasse. Scrivo sul blog di Beppe Grillo. Ho un mio blog. Libero pensatore. Ho 35 anni ma è così da anni. Studio teatro, leggo moltissimo.
L’unico pregio che ho, se vuoi?
Non guardo la tv.
Seee va là!! mi sembri l’Italia che gareggia nel tessile con la Cina.
Vai in un cantiere a fare il falegname e ti dicono che piuttosto che fare a te un contratto di sfruttamento preferiscono sfruttare senza contratto extracomunitari nord e sud africani, rumeni, ex-sovietici … vai … vai manda tuo figlio a provare…
Bravo Renzo, sono con te, hai pienamente ragione.
Manca la voglia di lavorare e di sporcarsi le mani.
Bravo Renzo, sono con te, hai pienamente ragione.
Manca la voglia di lavorare e di sporcarsi le mani.
a tanti manca la voglia di sporcarsi le mani e su questo possiamo anche essere d’accordo.
Ma io che con quelli che maneggiano mazzocca e taloggia ci convivo quotidianamente (ma c’ho il colletto bianco io, mica mi sporco le mani… peccato che sia già al lavoro da due ore stamane…) le dico solo una cosa.
NON E’ CHE DOBBIAMO RENDERE IGNORANTI GLI ITALIANI, DOBBIAMO RENDERE ISTRUITI GLI ARTIGIANI…
è poco poco diverso.
Io personalmente quando questi bifolchi evasori in grado a malapena di usare un congiuntivo hanno il coraggio (perchè ci va coraggio a dire che a tirare intonaco si prendono 35 euro l’ora, o a fare un punto idrico 300 euro…) di chiedere certe cifre gli rispondo che se vogliono chiedere quelle cifre da domani li voglio vedere con badge plastificato, in perfetto orario, parlare inglese e con la visura camerale stampata in 6 lingue.
E per ogni giorno di ritardo penale di 50 euro.
Le assicuro che per esempio in germania fanno così nei cantieri. E allora anche lì ci sono gli imbianchini, ma non hanno la partita iva che gli consente di fare grossi guadagni. Sono assunti da ditte strutturate che assorbono parte dei guadagni , e questa gente fa cio’ per cui è pagata: usare le mani. Per usare la testa è pagato qualcun altro.
Qui da noi siamo tutti furbi e gli artigiani pretendono di fare gli intenditori avendo solo le mani, senza la testa. Va bene, allora ti pago solo le mani, ovvero 15 euro l’ora. (A me che uso solo la testa non mi pagano molto di più, quindi non vedo perchè…)
Senza generalizzare per nessuno, ma se c’è qualcuno che avrebbe bisogno di 6 mesi di pala e picco, ce ne sono tanti altri che averbbero bisogno di 6 anni di scuola.
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
Per me sono frignacce! Spesso e volentieri le ditte assumono anche a più riprese con contatto a termine, così il “padrone” può avere il suo profitto (e non ho niente contro i profitti, badate bene, solo con chi guadagna sulla pelle degli altri). Il settore del turismo(la realtà che meglio conosco) è un esempio emblematico: a volte il non assumere va a scapito della qualità del servizio, con risultato finale la perdita della clientela e danni a chi impone il “risparmio” sui dipendenti.Si finisce di mettere sotto pressione il dipendente con impegni eccessivi, che fanno si che egli (o ella) lavori scontento perchè si sente (giustamente) sfruttato.
La precarietà dei posti di lavoro non è la risposta ai problemi di occupazione; lo sono molto di più le agevolazioni alle aziende sui costi dei dipendenti e l’investimento nel campo della ricerca,che rendono i prodotti appetibili e competitivi.
Caro Beppe,
ti scrive un tuo concittadino 39enne che crede nel tuo lavoro e nella rete. Beh forse la mia storia è stata un pò più fortunata di altre ma il risultato non cambia. Mi sono laureato a Genova nel 1994. Ho conseguito il titolo (!!!!!) di dottore di ricerca in geofisica tre anni dopo. Ho partecipato a 10 (!!!!!) campagne di misure in antartide per il Programma Nazionale di Ricerche (PNRA) su programmi relativi alla comprensione dei cambiamenti climatici. Bene forse non tutti sanno che grazie ai vari Biagi, e a chi prima di lui, per 8 anni ho vissuto con 800 euro al mese e dovevo arrangiarmi con lavoretti vari per poter vivere. Che quando parti per le missioni antartiche visto che sei un figlio di nessuno ti pagano pure metà diaria dei tuoi colleghi fortunati con un contratto vero (lasciando stare altri aspetti che se vuoi ti racconto in privato). Ed che le banche ti ridono in faccia quando vai a chiedere di poter accendere un mutuo oppure ti vergogni di andarci perchè sai come ti guardano. Oggi mi posso dichiarare fortunato perchè ho un contratto annuale da ricercatore per tre anni (cioè scade ogni anno e mi riassumono) e che quindi non vale per gli scatti di anzianità (cioè il mio stipendio è sempre lo stesso) e che per la pensione (è comico dirlo!) questi anni valgono la metà (cioè ne faccio 4 di questo tipo e me ne contano due). Ma, come dicevo, sono fortunato. La mia ragazza, laureata in biologia, sta lavorando gratis da più di un anno (non inorridire beppe!!! lo sò che la parola ti dà fastidio!!!) all’Istituto Superiore della Sanità con una promessa di avere un contratto Biagi!!!!!
Ho amici all’università (minuscolo) di Genova che hanno perso i loro 800-1000 euro al mese dopo 10 anni di promesse e di inganni. Poi noi paghiamo 30 mila euro al mese i nostri politici per farci prendere per il c..o ed insultare la nostra intelligenza. Mandiamoli a casa! Tutti!!!! Voglio che mi rappresenti e viene strapagato sia immacolato! neanche un divieto di sosta. Ciao
Ciao Beppe
[quote]Ormai il precariato è strutturale in molte aziende, vengono proposti contratti che non sono contrattati da nessuno, spesso non permettono non solo la serenità di un impiego fisso, ma neanche la possibilità di mantenersi dignitosamente quando si ha lavoro.
Si è venuta a originare una spaccatura tra due mondi dentro uno stesso paese, il mondo di chi assunto 4-5 fa ha trovato un contratto indeterminato e chi negli ultimi anni inserendosi nel mondo del lavoro si trova un posto che oltre a essere precario è alla merchè del datore di lavoro ogni mese.
Un posto di lavoro dove per esigenze della ditta possono abbassare lo stipendio, diminuire le giornate lavorative; e così nella stessa scrivania lavorano chi ha uno stipendio assicurato (magari non altissimo) e chi invece rode dalla rabbia non sapendo come fare, che vita l’aspetterà, quali incognite quali possibilità di poter vivere e non solo sapravvivere.
E’ un sistema al collasso dove i figli non vedono oltre al domani, dove la macchina è un lusso, la casa è lusso, il cibo è una possibilità oggi, ma non si sa domani.
E così ci si chiede se sia giusto, essere seduti vicino a chi ha meno di noi, se sia possibile concepire la vita con una forma di egoismo del tanto non tocca a me, del chi se frega, del devo pensare a me stesso, e viene voglia di alzarsi e gridare basta, di voler vedere più chi ha lacrime negli occhi avendo investito la propria giovinezza in una scuola, in un ufficio, in un azienda con la speranza di poter un giorno dire ‘ce l’ho fatta’ sono libera, autosufficente emancipata, perchè quel giorno non arriverà più e lo si sa non arriverà domani, ne tra un anno , ne tra due e l’unica cosa è sperare, sperare che tutto funzioni di non dover cadere nella miseria, dove non c’è misericordia non c’è umanità.
Ci si chiede se giusto essere diversi, diversi da quella ragazza che fino a ieri sorrideva e oggi non sa dove andare, scossa e attonita capisce solo che da domani non potrà più sognare.[/quote]
Ciao, quello che ho scritto (che non ci stava in un messaggio tutto) è una parafrasi semi-inventata, comunque reale, ma non vissuta in prima persona.
Quello che voglio aggiungere è che ormai non c’è speranza, non andrà meglio, anzi peggiorerà, sia che vinca cdl che unione, non facciamoci illusioni inutili.
E’ un invito a riprendere la vera vita, spegnere le televisioni, incontrarci, parlare, fare l’amore, ridere, e amare, facciamolo fino a quando si può perchè è più probabile che tra 10 anni staremo peggio che non meglio, e in ogni caso a 30-35 anni si può amare e essere amati, giocare, uscire, avendo acqua, riscaldamento, non morendo di fame insomma, godiamoci questo.
Peace and love si diceva, invece ora siamo tutti dietro a dei discorsi semi politici che ci rubano l’anima, la vita, fuck the system si diceva, ora system fuck us.
Ragazzi l’amore è quel che conta, magari un giorno andremo a coltivare patate con tre lauree, l’importante è essere felici e liberi
Volevo solo fare notare due cose. Il precariato non è stato inventato da Biagi (che lo ha solo peggiorato) ma dalla sinistra. Il sindacato ne è uno dei più ignobili fruitori perchè, al contrario dei datori di lavoro che, ovviamente devono solo pensare a se stessi ed alla loro azienda, il sindacato si spaccia per essere dalla parte dei lavoratori e dei più deboli. Balle, ai sindacalisti interessa solo la politica e la loro carriera personale non certo la tutela dei più deboli (altrimenti non ci sarebbero lavoratori schiavizzati all’interno del sindacato). Come cittadini italiani abbiamo un solo potere: smetterla di votare per il più bello, simpatico, famoso o telegenico ma votare finalmente per chi, di qualunque schieramento faccia parte, sia veramente onesto, al di sopra di ogni sospetto ed abbia un programma che veramente voglia rendere la vita migliore ai più deboli e non solo, come sempre, a se stesso.
Osservazione:
Questo momento dovrebbe insegnarci qualche cosa! Prendiamo ad esempio la natura, un formicaio, il loro ciclo produttivo è diviso in momenti ben distinti, brevemente, la fase della raccolta e la fase del consumo. Le formiche così come molte altre specie. Pensiamo al letargo, alcuni animali fanno approvvigionamenti nei mesi caldi per consumarli nei mesi freddi. Adesso guardiamo la specie umana, produce 365 giorni l’anno per 8 ore al giorno tranne 2 giorni su sette. Questo a cosa conduce ? un eccesso di produzione (i magazzini di ogni bene sono stracolmi, guardate quanti capannoni ci sono nei vostri territori !) ed un collasso dei consumi! Altro esempio si nasce e si muore, insomma si va su e si va giù. L’analisi e la vita insegnano che per andare avanti o si va per linea retta o si deve giocoforza oscillare (una sinusoide). La linea retta non appartiene alla vita, in quanto soggetta al CAOS. Quindi il giusto orientamento è la SINUSOIDE. La società moderna occidentale invece TENDE verso un limite, una DERIVATA all’infinito, verso il progresso e la produzione COSTANTE, senza prevedere la fase di discesa, questa non è una sinusoide, e prima o poi se si TENDE in questa direzione si va appunto ad una DERIVA. Saggio e Moderno sarà il buon governo in grado di PRODURRE utili e beni nella fase ascendente della sinusoide e sarà in grado di ammortizzare la produzione con un periodo di caduta programmatico ed inevitabile in cui si deve CONSUMARE quel che è stato prodotto, pronti per una nuova risalita.
Non so voi cosa ne pensate ?
In definitiva penso che la colpa di questa situazione non sia di una o dell’altra legge, ma della tendenza che il ciclo produttivo ci impone, che è una tendenza che ci sta portando ad una deriva ! Ci affanniamo tutti a produrre e tanto, ma non siamo più in grado di affrontare la discesa che la vita ci impone ed è inevitabile ! e paradosso ! l’Africa muore di fame !
Gradirei dei vostri commenti !
Grazie
Il 9 aprile sarà la
WATERLOO di NANOLEONE!
:-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-)) :-))
La mia situazione lavorativa è la seguente:
faccio il giornalista musicale per una testata on-line senza alcun contratto di lavoro ma tramite ritenuta d’acconto. Idem per un’altra rivista della mia città. Poi, per mantenermi un appartamento che condivido, lavoro in una multisala cinematografica con contratto a tempo determinato a 5 euro all’ora. E ogni volta che il contratto sta per terminare bisogna essere bravi e buoni e sperare che il direttore non abbia le palle girate!. Purtroppo dal suo umore dipende il mio mantenimento economico!! Che mondo fantastico!
Io voglio fare il giornalista di mestiere, ho 24 anni e voglio sognare e credere che questo sia possibile. E mi piacerebbe un giorno poter avere delle semi-certezze dal punto di vista lavorativo!!
Ciao.
Ercole (Brescia)
caro Beppe,
sono studentessa e mi mantengo da sola facendo la cameriera…è un lavoro che mi piace, la fatica fisica non mi mette paura e conoscere sempre gente diversa è divertente….
ma soprattuto pagano bene!
ho iniziato dopo le superiori più per gioco che per necessità ma dopo il primo mese lo stipendio mi ha fatto capire che potevo permettermi una stanza in un appartamento affittato in nero a 4, 5, anche 6 studenti(lo tralasciamo il discorso degli studenti e gli affitti??si, tralasciamolo….)
il fatto è che comincio ad invecchiare, la laurea in scienze politiche è sempre più vicina e vorrei poter fare qualcosa di “diverso”, inserirmi in un contesto più consono ai miei studi.
è del tutto impossibile: contratti di formazione, esperienza richiesta, contratti cococoddè…
una mia amica è laureata all’accademia d’arte e fa la cameriera; un’altra è laureata in conservazione dei beni archeologici ed ha avuto un paio di esperienze terrificanti nei call center della banca di roma; mio cugino è geometra e vende contratti telefonici; un’altra laureata in lingue fa la cassiera in un alimentari.
esemplare, per finire, è un’altra amica che dopo dieci anni di lavoro nella contabilità a londra, è rimasta senza lavoro per un anno fino a che un’azienda(straniera, non italiana) l’ha assunta come segretaria/centralinista con contratto a tempo determinato rinnovabile!
questo paese fa schifo!e non è colpa nostra, noi non siamo schifosi, noi siamo succubi di quegli schifosi, vecchi, viscidi, menefreghisti, ignoranti, bavosi (quanti onorevoli maiali ho servito che volevano fumare dove non si poteva, che non volevano più pagare la bottiglia di vino da 100 euro, che si facevano accompagnare da povere ragazzine ingenue, che puzzavano e che facevano di tutto per impedirti di fare il tuo lavoro). Ci comandano in così tanti modi che riescono a farci perdere il senso del tempo e dello spazio che poi per sfogarci veniamo qui, sul tuo blog, caro beppe.
viva la revolucion!
@ francesco folchi 21.02.06 11:39
Ecco appunto Francesco: l’intervento criticato è ambiguissimo. Ma quello che non è ambiguo è l’intervento criminalizzante di un idiota come il tale Ugo Intini che prende la palla al balzo per gettare fango gratuito su chi protesta e si lamenta, agitando subito lo “spettro del terrorismo”. E questo non lo accetto, e confermo ciò che si merita una persona del genere: abbia almeno un minimo di rispetto per chi racconta la sua storia, e abbia la decenza di stare zitto, se quando scrive solo scrive cazzate.
Perché poi, oltre che idiota, è anche ignorante, perché se crede che firmarsi con due cognomi significa essere un “Lord”, allora in Spagna, in Portogallo, in Brasile, dove tutti hanno due o più cognomi – per rispetto a quelli di entrambi i genitori – cosa sono, tutti lord?
Vedi che razza di personaggio stai quotando, Francesco?
C’è comunque un’altra bella sfilza di interventi su questo blog, del tale Ugo Intini, che ti dimostra chiaramente com’è e cosa “pensa” costui.
Un saluto a te
Salve,
il mex che sto postando non è inerente al post del giorno, io volevo avere alcune info su Skype…ma prima mi presento…
Sono Daniele, ho 19 anni e sono al primo anno di Università e studio “Scienza Della Comunicazione”…sono un rapper emergente, e ho sfornato da poco un mio ep (naturalemte un autoproduzione)…Ora passiamo oltre…Mi è stato regalato da poco il suo dvd “Beppegrillo.it ….spett.28 aprile 2005″…e sono rimasto colpito…interessato e anke…Inc*****o nero nei confronti dei cartoni animato che dovrebbero essere per bambini…OSceno tutto questo…”MA IN MANO A CHI STIAMO”…cmq. non voglio rubare tempo prezioso a lei…e passo al dunque…Sapevo l’esistenza di Skype…perchè sono appassioanto di informarica e quindi mi tengo sempre abbastanza aggiornato…io ho scaricato il programma…vorrei sapere su per giù dove posso comprare il telefono se su ebay o quant’altro..o dove…perchè voglio cambiare gli usi quotidiani…basta dare soldi a sti ladri…La ringrazio dell’attenzione e della disponibilità…Buon Lavoro…Pace & Rispetto…
Mi trovi d’accordo.
La Legge Biagi tra l’altro era venduta, dagli esponenti del centrodestra, come legge che avrebbe modificato sostanzialmente l’art.18, come riportato dal famoso “libro bianco” dello stesso Biagi.
In realtà il libro bianco non menzionava assolutamente la necessità di modifica dell’art.18.
in nessuno dei suoi punti.
Pace e Bene
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Non è detto che se vince Prodi si ripartirebbe da zero. Come ho scritto in un post precedente basterebbe integrare la flessibilità con una politica di sussidiarietà utilizzata da molti paesi più civili del nostr, ad esempio l’Inghilterra.
Dire che la legge del governo Berlusconi sia ciò che Biagi aveva in mente è pura propaganda, anzi è vero a metà, la metà degli sfruttatori.
JQ
Dividi e domina… Più noi italiani siamo l’uno contro l’altro, più e facile governarci dicendoci quello che vogliamo che ci venga detto.
…mi sembra leggerissimamente incoerente il tuo post…(a meno che il finale non fosse ironico)
Pietro!!.. hai appena detto che l’esempio deve venire dall’alto…….
ORGANIZZIAMOCI!
BASTA LAMENTARSI ED INDIGNARSI SENZA FARE NULLA!
I problemi in questa Italia sono tanti ma la causa una sola: i soldi!
Se vogliamo cambiare lo stato delle cose dobbiamo colpire i soldi! E’ la stessa logica adottata dal pool antimafia… (Il paragone non è assolutamente casuale!).
In che modo? “Basterebbe” che qualche milionata di italiani cominciasse a non pagare più determinate tasse, imposte, bollette, ecc.
So che non è semplice ma se ci organizziamo e prendiamo qualche mese di tempo si potrebbe provare.
L’importante è agire nello stesso momento, magari fissando una data da quando non pagare, e verso lo stesso obiettivo.
Esempio: ho sulle palle il tronchetto e voglio che vada via da Telecom. Quindi decidiamo che da giugno non paghiamo più le bollette. Volete che stacchino il telefono ad 1 milione di italiani? Credete che blocchino l’economia? Le azioni Telecom cominceranno a scendere di brutto e qualcosa dovranno pur farla!
Sarebbe importante fare pr verso i mass media in modo da diffondere la notizia. E se non ci ascoltano allora mandiamo email ed sms ad amici.
Se lo Stato rimane senza soldi i politici non potranno “governare” e non saranno interessati a restare ai loro posti.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Francesco De feudis
io ci sto beppe pensaci tu avanti che possiamo farcela
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
Cavolo funziona!
Anche se è difficile da capire per alcuni.
Mi spiace dirlo…ma purtroppo la scarsità degli stipendi dipende non tanto dalla legge biagi quanto dalla asfittica condizione dell’economia italiana. Un management patetico, i debiti, un sindacalismo esasperato rendono rachitico il PIL e con esso il mercato del lavoro e gli stipendi. Non c’è nulla di più monolitico del sistema Italia (alcune statistiche lo definiscono a più basso tasso di permeabilità sociale, ovvero se nasci povero rimani tale), nessun governo ha fatto o farà mai passi verso la liberalizzazione del mercato al fine di favorire le nuove energie produttive (avete mai visto uccidere la gallina dalle uova d’oro?). Gli stessi liberi professionisti godono di un mercato chiuso e rigidamente regolato dagli ordini e dalle forche caudine delle tariffe professionali. Insomma in perole povere sgretolare il monolite comporterà anni e anni di lacrime e sangue, ma badate bene la legge biagi è l’ultimo dei nostri problemi.
Ciao, sono Michele di Siena.
Dopo aver lavorato per 5 anni in una azienda informatica locale appartenente ad un grosso gruppo italiano (TDGroup) con contratto Co.Co.Co, pur con lo stesso orario e stessi obblighi dei colleghi assunti (ovviamente il mio stipendio era più basso). All’inizio si stava bene: lavoro buono, pranzi pagati, qualche viaggetto di lavoro ogni tanto, progetti interessanti. Poi sempre peggio fino all’arrivo dei buoni pasto ed il contratto che non arrivava mai (dopo 5 anni !!!). Alla fine me ne sono andato, e con me anche altri colleghi. Sono rimasti in 3 e non chiudono grazie alla holding. Dopo aver lavorato 4 mesi in una TLC di Firenze con contratto a tempo indeterminato, adesso lavoro all’Università della mia città con contratto a 5 anni. Ho 27 anni e un diploma di perito in Elettronica e Telecomunicazioni, mi sono specializzato in software libero e grazie a quello ho sempre avuto lavoro. Anche se con molti sacrifici ce l’ho fatta a farmi un piccolo buco in questa società di schifo !
Caro Beppe,
magari 5 euro l’ora! Personalmente fui fortunato perchè nel mio contratto si prevedevano 3 euro l’ora, più le provvigioni (cioè le truffe che rifilavamo) Il mio era un callcentre che prestava l’opera la mattina all’Italgas e la sera alla Wind: potrei raccontare in un libro quello che ho visto. Comunque posso dire che ci cambiavano sempre l'”Allegato tecnico”, cioè il metodo di pagamento, che, non si sa perchè, riduceva sempre di più gli introiti che venivano sempre più legati alla presenza e alla rapidità di convincimento del cliente: la strada per le truffe! Ovviamente, qualora ci prendevamo anche solo un po’ di afonia dovevamo starcene a casa perchè non potevamo lavorare, quindi gudaganare.
Ho visto gente farsi 14 ore di lavoro consecutive, la domenica, per racimolare un po’ di soldi!
Gli stipendi erano assolutamente e totalmente variabili, un mese 800 euro, quello dopo 450!A Tizio 600, a Caio 1200…una cosa frustrante!
Dato che avremmo dovuto recuperare clienti fuggiti dalla Wind, se capitava quello moderatamente fregato era fattibile, se, invece, capitava quello al quale era stato dato un contratto mai accettato dovevamo pure prenderci gli insulti, di fatto gratuitamente.Non ho ami voluto scoprire come venivano assegnati i clienti da lavorare, per carità di patria!
Non ti racconto, poi, le condizioni igieniche di quel call centre, era una specie di scantinato senza aria; bastava un operatore influenzato e nel giro di due-tre giorni ce ne stavamo tutti a casa (ovviamente rimettendoci un bel po’ di soldi).
Grazie per lo spazio concessomi.
Carlo Zimmatore
PS: sono un laurato in lettere, con un master e l’abilitazione all’insegnamento delle materie letterarie…grazie Maroni per questi lavori!!
La verità è che l’ISTAT ha raccontato delle balle per 5 anni, l’inflazione è stata del 6/8% in questi anni. Il problema non è la precarietà, ma la perdita del potere di acquisto. La flessibilità è una realtà in tutti i paesi sviluppati, quello che manca all’Italia è una adeguata retribuzione e predenre atto del fatto che l’Italia è un paese de-industrializzato dal ruolo decrescente e marginale nell’economia europea e mondiale. Quindi alcune professioni avanzate sono inapplicabili nel notro paese. Tante lauree semplicemente non servono più perchè il nostro paese è un paese de-industrializzato di consumatori. La realtà è che chi ha le capacità ed il merito per fare un lavoro dall’elevato valore aggiunto intellettuale sempre di più nel futuro, dovà andare là dove queste professioni sono realmente spendibili. E l’Italia non fa più parte di questi luoghi, e forse non ne farà mai più parte.
… io dovrei avere 4 anni di Inps versati come “libero professionista” (ovv.nte falso), poi sono stato assunto.
Questi 4 anni li ho persi o riesco in qualche modo a recuperali e ricongiungerli alla pensione?
LA MIA ESPERIENZA INDIRETTA.
Sono responsabile di un’area che si occupa di Sistemi Gestionali Aziendali.
Abbiamo assunto varie persone che abbiamo conosciuto mentre erano dipendenti con contratti a progetto presso nostri clienti e che, dopo aver imparato ad usare il nostro prodotto come utenti, non è stato loro rinnovato il contratto.
Grazie alla Legge Biagi abbiamo potuto valutare i nostri futuri dipendenti prima di assumerli, scaricando sull’azienda nostra cliente i costi di formazione selezionando i migliori, i più curiosi (peggio per l’azienda se non ha tenuto collaboratori così validi …).
Senza la legge non avremmo mai potuto permetterci di assumere persone a busta chiusa …
Il Governo che spero stia per “sgombrare” ha adottato solo la parte di proposta di legge del Prof. Biagi che rende flessibile il lavoro omettendo tutta una serie di agevolazioni e ammortizzatori per dare la possibilità di gestire i periodi senza occupazione e renderlo meno precario.
Sarebbe bello se qualcuno raccontasse le proprie esperienze lavorative all’estero, penso all’Inghilterra o alla Svizzera, dove la politica della flessibilità è associata a quella della sussidiarietà.
Qualcuno racconta cos’è in paesi più civili la vera FLESSIBILITA’ DEL LAVORO rispetto alla SCHIAVITU’ ITALIANA ?
Grazie in anticipo.
JQ
ma quali pregi? gli imprenditori assumono perchè sanno che col co.co.pro. pagano i lavoratori 3 soldi e basta, la legge biagi è una vergogna e non mi si venga e dire che è male applicata, dal momento che dai all’imprenditore la possibilità di sfruttare l’operaio legalmente costui lo farà sempre e la legge biagi serve proprio a questo, a ridurre l’operaio niente di più che uno schiavo!
la mail non merita commento. solo un consiglio,guarda meno il tg4
Ciao a tutti ho 20 anni sono al secondo anno di univ. a Milano più lavoro in un call center a 5 euro all’ora bhe io non mi sento uno schiavo,perchè non mi piace il vittimismo tipico dell’Italiano perchè mi è stato insegnato di rimboccarmi le mani perchè oggi fare gli spazzini è non è da laureati,i muratori,imbianchini,elettricisti….non è da laureati posti di lavoro secondo me ce ne sono non ci permetteranno di comprare lo yacht ma di vivere si!!!Mio padre fa l’imbianchino non è un dirigente….
Ecco appunto Francesco: l’intervento criticato è ambiguissimo. Ma quello che non è ambiguo è l’intervento criminalizzante di un idiota come il tale Ugo Intini che prende la palla al balzo per gettare fango gratuito su chi protesta e si lamenta, agitando subito lo “spettro del terrorismo”. E questo non lo accetto, e confermo ciò che si merita una persona del genere: abbia almeno un minimo di rispetto per chi racconta la sua storia, e abbia la decenza di stare zitto, se quando scrive solo scrive cazzate.
Perché poi, oltre che idiota, è anche ignorante, perché se crede che firmarsi con due cognomi significa essere un “Lord”, allora in Spagna, in Portogallo, in Brasile, dove tutti hanno due o più cognomi – per rispetto a quelli di entrambi i genitori – cosa sono, tutti lord?
Vedi che razza di personaggio stai quotando, Francesco? C’è comunque un’altra bella sfilza di interventi su questo blog, del tale Ugo Intini, che ti dimostra chiaramente com’è e cosa “pensa” costui.
Un saluto a te
non capisco perchè non riesci mai a restare nel tema proposto…e sì che non mi sembra non offra spunti di riflessione…in effetti dopo un po stufi!
Teresa
teresa donaggio 21.02.06 08:28
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RIFLETTI RIFLETTI !! A VOI PIACE RIFLETTERE MENTRE VI TRATTANO COME SERVI DELLA GLEBA !!
IL TEMA PROPOSTO ?? SE VUOI AVERE RISPETTATI I TUOI DIRITTI DI ESSERE UMANO DEVI SCENDERE IN PIAZZA….COME HANNO FATTO I TUOI E I MIEI GENITORI…..MA VOI PREFERITE …IL VOTO……..E STARE A VEDERE INSTUPIDITI…..SANREMO E TUTTE LE STRONZATE CHE VI PASSANO I MEDIA !!
STATE ANNULLANDO 5O ANNI DI LOTTE !!
VI STATE MANGIANDO IL FUTURO !!
STATE DIVENTANDO..SIETE GIA’ ….SCHIAVI !! E LA COLPA NON E’ DI BELRUSCONI, MA VOSTRA !!
Dopo la denuncia di un penalista e della Federconsumatori
Calderoli indagato per un reato estinto
La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta: avrebbe offeso una confessione religiosa mediante vilipendio
francesca cassani
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A quanto pare le agitazioni e le sommosse in Libia, le bandiere bruciate in giro per il mondo e gli attacchi mortali ai cristiani che, per loro sfortuna, vivono in paesi musulmani non sono bastati. Ci mancava anche la magistratura per esacerbare gli animi. L’esibizione della maglietta con le vignette sull’islam da parte dell’ex ministro per le Riforme Roberto Calderoli è finito anche sul tavolo della Procura di Roma. L’esponente del Carroccio è infatti indagato in base all’articolo 404 del codice penale che riguarda l’offesa ad una confessione religiosa mediante vilipendio. Un’inchiesta, quella aperta dai giudici della capitale che ha dell’incredibile o, come ha sottolineato il coordinatore nazionale di Forza Italia Sandro Bondi «rasenta il ridicolo». Così come senza parole lascia la decisione di iscrivere agli atti anche la registrazione del programma «Dopo Tg1», condotto da Clemente Mimun, trasmissione durante la quale è accaduto il fattaccio. Il tutto perchè la striscia quotidiana era stata registrata e quindi la Rai avrebbe potuto decidere di non mandare in onda le immagini dell’ex ministro con la t-shirt incriminata o addirittura censurare l’intera intervista.
Per quanto riguarda Roberto Calderoli, però, va sottolineato che tutto è partito da due denunce di qualche giorno fa, una presentata ai danni dell’ex ministro dal penalista Tommaso Mancini e l’altra dalla Federconsumatori. Soggetti la cui presa di posizione lascia ancora una volta un tantino perplessi. In seguito l’ufficio del pubblico ministero di Roma ha deciso di iscrivere Calderoli nel registro degli indagati.
In base al codice l’ex ministro avrebbe rischiato, fino al mese scorso, da uno a tre
Cara Ivana,
ma ti pare che dobbiamo pagare un ministro della Repubblica che non trova niente di meglio da fare che rompere i coglioni a Maometto !
e dire che se leggi qua’ di problemi sembra che ce ne siano !
Dai Ivana, dai il meglio di te
Ciao a tutti,
Un po’ di dietrologia.
Biagi (come anche D’Antona) era un tecnico.
Mi sento di poter supporre che avesse preparato la legge in buona fede nel senso che avesse lavorato su una legge funzionale in un’economia di mercato liberale. Ma siamo in Italia. Supponiamo che qualcun altro analizzando la legge Biagi ne abbia trovato le grandi potenzialità di favorire i soliti noti in un mercato distorto come quello italiano (magari aiutandosi con qualche modifica qua e là). Ora cosa sarebbe successo se Biagi avesse avuto la possibilità di vedere la sua legge apllicata all'”Italiana”? Secondo ne sarebbe stato il primo oppositore mettendo ben in evidenza le storture e le mostruosità che nel sistema italiota una riforma tecnicamente ineccepibile può subire. A questo punto quale miglior soluzione che mettere a tacere preventivamente la voce più autorevole contro le modalità di realizzazione delle legge stessa? Ora comincio a capire: quel “rompicoglioni” dato a Biagi da Scajola era forse in commento in potenza più dettato sulle richieste del giuslavorista in quel momento.
Che ne pensate?
sono un ragazzo di collegno,prov di TO.oramai a 25 anni ho perso le speranze d trovare un lavoro stabile qui infatti tra un po emigrero’ all’estero(questo e’ il futuro degli italiani,sian tornati indietro di cento anni!).vorrei denunciare quello che fanno le societa’ VALEO e TYCO electronics di collegno che tengono sul filo del rasoio noi poveri interinali per tempi lunghissimi (fino a tre anni!!!!) con contratti di 1-2 settimane ,1 mese se sei fortunato…nn credo che ci voglia tre anni per capire se una persona abbia imparato a lavorare davanti ad una pressa!la situazione di torino e’ surreale,oramai noi senza futuro siamo in maggioranza credo.io son giovne e libera da famiglia quindi posso scegliere…ma chi ha figli come fa a nn impazzire e a reagire con atti estremi?io al loro posto lo farei!tutti noi dovremmo essere risarciti moralmente per essere costretti a vivere una vita di merda!
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Forti anche dell’arroganza delle dichiarazioni di Oliviero Diliberto che chissà come domenica si era permesso di dire che “quei quattro imbecilli erano stati pagati da Calderoli” (dimostrando una rara propensione alla maramaldaggine, convinto forse che ormai del povero ex ministro leghista si possa dire di tutto), i capi di Forum Palestina si sentono ormai onnipotenti. Magari non sanno che l’avvocato Luciano Randazzo proprio ieri li ha denunciati tutti, insieme allo stesso ex ministro guardasigilli Diliberto (che sabato sera in tv accusava l’ex ministro leghista di scarsa sensibilità istituzionale, dimenticandosi di quanto fece il comitato di accoglienza per la terrorista Silvia Baraldini, ndr), per conto dell’associazione vittime del terrorismo di Bruno Berardi, figlio di un maresciallo ucciso dalle Brigate rosse a Torino nella seconda metà degli anni ’70, per reati gravissimi quali l’istigazione a delinquere, il vilipendio di stato estero e l’apologia di reato. La sinistra, da Bertinotti in giù, che furbescamente già da venerdì aveva preso le distanze guardandosi bene dall’aderire a una manifestazione che anche i sassi sapevano che sarebbe finita così, ora tende ad autoassolversi cercando di focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’assai sopravvalutato caso Calderoli. E Prodi, che è più realista e cinico del re, sembra avere intenzione di volere strafare con l’ islamically correct. E negli ambienti politici si parla addirittura di fantomatico “partito islamico” che dovrebbe presentarsi insieme alle liste dell’Ulivo sotto la veste di liste civiche un po’ ovunque in tutta Italia, specie a Torino. Ancora non si sa chi ci sia dietro, qualcuno però fa il nome di Adel Smith. Sarebbe veramente il colmo persino per gli elettori del centro sinistra.
Sono Francesco Guastella, ho 22 anni laureato in design al politecnico di Milano, Mi sono appena licenziato da Spizzico per cercare un’occupazione diciamo non così dignitosa: il cameriere (non per scelta)
Forum Palestina non lascia. Raddoppia. E sabato 18 marzo si replica: nel comunicato firmato dal giornalista Stefano Chiarini ieri a nome di questo famigerato comitato, si invitano i soliti no global, che costituiscono il nerbo di queste associazioni che simpatizzano con tutte le guerriglie terzomondiste, a scendere di nuovo in piazza “contro tutte le… …guerre” in una giornata che si preannuncia come il bis di quella vergognosa di sabato scorso. E i comunisti con la kefiah non solo non chiedono scusa dei cori infami su Nassiriya e delle bandiere bruciate dello Stato di Israele e degli Usa, ma pretendono di essere ringraziati per avere risollevato l’immagine dell’Italia, scossa dai “sostenitori nostrani dello scontro di civiltà”. Perché, questo è il ragionamento consegnato alla storia e anche alla geografia dal giornalista del manifesto Stefano Chiarini, che è da anni uno degli agit prop di queste pagliacciate, «grazie a noi tutte le tv arabe che hanno ripreso la manifestazione di sabato hanno trasmesso un’immagine dell’Italia diversa da “quella delle scelte di questo governo” contribuendo così “a ridare un minimo di credibilità all’Italia in quel mondo e alla sicurezza dei nostri cittadini». Ergo, diteci grazie e tenetevi gli oltraggi. Se non fosse da metterli tutti in galera, ci sarebbe anche da ridere per una simile faccia di bronzo: i grandi imputati, anche presso la comunità ebraica romana (non molto in vena di politically correct, almeno nelle dichiarazioni rilasciate lunedì ai giornali dal portavoce Riccardo Pacifici che ha detto che non se ne può più di questa gente come Diliberto che si ricorda di noi solo per la giornata della memoria e poi si comporta da nemico dello Stato di Israele per tutto il resto dell’anno”), rovesciano la frittata e vogliono venire trattati da martiri dell’idea.
ciao Michele Rosa, molti come te non capiscono che non e’ campagna elettorale.beppe ci sta dando la possiblita’, (che tutti i politici non fanno) di dire come stanno veramente le cose.E poi le pubblichera’, e come se stesse dando voce a miglaia di gente che non puo’ parlare direttamente con questi furbi.Cosa cavolo centra la campagna elettorale?Quello che tu dici e’ vero, ma semplicemente non viene applicato.Prova a chiederlo un muto se sei precario, vedari coem ti sbatteraano la porta in faccia e ti diranno che al momento non si puo accedere ai fondi al momento.Che non sono stati stanzionati.E poi anche se te lo concedono sto benedetto mutuo, se perdi il lavoro precario sai cosa succede? che si tengono i soldi che hai pagato finche’ potevi e si tengono pure la casa.E chi divaolo si metterebbe a fare un mutuo sapendo che improvvisamente perde il lavoro e ogni sicurezza economica? Guarda il mondo con i tuoi ochhi e non con gli occhi degli altri, basta guardarti intorno per vedere come siamo ridotti.
DestrorsiLeghistiForzitalioti!
Ve lo do io un argomento
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
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Lorenzo Palazzo 21.02.06 11:45
crazy ???
A guardare la situazione nell’intero globo mi sento a disagio nel lamentarmi della mia.
Però credo sia lecito chiedersi: è mai possibile?
Prima di tutti precisiomo che vivo a Roma.
Io lavoro dal 1999 con contratto a tempo indeterminato.
Sono impiegato e quindi non posso evadere il fisco come chi ha un attività e riesce ad entrare nelle graduatorie delle case popolari……..
Insomma io lavoro da 6 anni e con le lire mi sentivo un vero benestante e stando ai prezzi delle case mi sentivo in potere di potermi permettere una casetta.
Poi sapete bene come sono cambiate le cose, euro, potere d’acquisto e prezzi delle case.
La mia ragazza è da poco riuscita a trovare un lavoro stabile, anzi un vero lavoro. Dal fratello!!!!!!!!
Altrimenti contratti di tre mesi, pagamenti molto in ritardo. Personaggi che vanno girando con mercedes da centinaia di migliaia di euro ma che allo stesso tempo non trovano 500 euro da dare ad una persona che lavora. Sono i veri pezzenti del
nostro tempo, gente inetta che non ha senso nel mondo. Devono sparire.
La nostra scelta deve ricadere in una casa piccola, fuori roma (almeno a 20 km, la distanza di sicurezza). Ma avrò il diritto di pensare? a questo punto il tragitto per raggiungere il lavoro diventa un viaggio al mare. In media più di
un ora solo andata. Naturalmente dovrei andare con i mezzi.
Allora il dilemma è: iniziare un mutuo e smettere di vivire o stare a casa con mamma e papà che amo? Ma sapete a quasi 30 anni una piccola voglia di starsene per conto proprio c’è. I figli? Insomma è mai possibile che un cittadino che lavora regolarmente,che non ruba,che non corrompe,non mafieggia, non possa
permettersi di tirare su una famiglia?
La mia situazione non è grave in termini assoluti, ma quando diventerà più grave i governanti dovranno trovare un posto sicuro per loro e le loro famiglie, perchè a giorcare col fuoco alla fine ci si brucia sempre, anche quando un popolo come quello itialiano sembra pensare solo al calcio e alle macchine.
Noi abbiamo in testa un’idea meravigliosa:
Siete favorevoli o contrari alla presenza di Beppe Grillo al Festival di Sanremo?
Contrario: 10%
Favorevole: 89%
Non so: 1%
Totale voti: 1420
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
VOTAVOTAVOTAVOTAVOTA
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
ho 21 anni.
Ho dovuto lasciare l’università per pulire i cessi in un albergo 12 gg al mese per 8h al giorno a 7.50 all’ora netti. Mi trattavano di merda. Veramente uno schiavo con un contratto truffa.
Ora sto dietro ad una scrivania… vedo numeri tutti i giorni e dopo 8h (che non sono mai 8)torno a casa e non so neanche quanto mi daranno perchè sto in prova (forse 5 ma non so se netti o lordi).
Riccardo Petillo 21.02.06 09:26
=========================================
Caro Riccardo, scusa se prendo te come esempio..
Qui ci sono storie di persone di mezza età con un futuro insicuro davanti, ma a 20 anni credo che ci si debba rimboccare un pochino le maniche:
alla tua età io ero a fare le pulizie e la baby sitter a Londra per 4 soldi, ma la sera frequentavo un corso di inglese, e i posti di lavoro che ho trovato successivamente sono stati grazie soprattutto alla conoscenza delle lingue.
NON CREDO CHE AL GIORNO D’OGGI BASTI UNA LAUREA, il momento è duro per tutti e in attesa che la situazione migliori (io lo spero, con un NUOVO GOVERNO che sia più attento anche al tema del Lavoro e non faccia solo gli interessi di pochi come questo che deve andare a casa) bisogna sviluppare la fantasia, fare LAVORI RITENUTI UMILI all’inizio non è degradante, fa capire prima come ci si dovrà muovere poi..
Ho visto laureati che non sapevano mandare un fax e direttori che non sanno spedire una raccomandata..
Secondo: prima di iniziare qualsiasi rapporto di lavoro, la prima cosa è anche domandare “Quanto mi date?” “Che tipo di contratto avrò?”.. Così, loro possono pure fare gli schiavisti, ma almeno sanno che noi sappiamo..
Terzo: quando le condizioni sono veramente umilianti può sempre partire una bella denuncia, i sindacati hanno gli AVVOCATI DEL LAVORO, ci sono dei limiti a tutto imposti per legge!
SU LA TESTA!! ciao
Paola Bassi 21.02.06 10:19
****
E’ il più bel consiglio trovato finora.
Da te era ovvia la richiesta di ricerca di verità.
Ciao. Grazie
Io penso che sia arrivata l’ora di organizzare un movimento dato che il precariato ormai è una realtà che caratterizza (e caratterizzerà) la nostra società.
Iniziamo a manifestare a scendere in piazza, cerchiamo di ritrovare quella passione per la lotta contro tuutto ciò che schiaccia i nostri diritti e il nostro futuro.
Senza distinzione di laurea e non laurea nord e sud tanto a “quelli” non gliene frega un emerito c..zo di chi sei e da dove vieni.
Caro Beppe organizziamo una bella manifestazione e facciamogli vedere quanti siamo e quanto siamo incazzati……..
IO HO 38 ANNI,
25 ANNI FA L’ELETTRONICA ERA IL FUTURO,
MI SONO DIPLOMATO PERITO ELETTRONICO E NEL FRATTEMPO LAVORAVO IN UN DISTRIBUTORE DI BENZINA,UNA VOLTA DIPLOMATO HO TROVATO DEI POSTI DI LAVORO INERENTI ALLA MIA SPECIALIZZAZIONE,MA MI SONO SUBITO ACCORTO CHE GUADAGNAVO POCO E SOPRATUTTO NON ERO SODDISFATTO,PERCHè AVEVO UN CAPO.
QUINDI HO MOLLATO TUTTO,HO ACQUISTATO FACENDO DEBITI IL DISTRIBUTORE DOVE LAVORAVO ED A 21 ANNI ERO GIà SULLA STRADA,POI L’HO VENDUTO ED HO FATTO MOLTI ALTRI LAVORI,IL MANOVALE,LAVAVO LE MACCHINE E VI ASSICURO CHE FARLO A GENNAIO QUANDO CI SONO 10 GRADI SOTTOZERO è PEGGIO CHE STUDIARE SUI LIBRI O TIROCINIO,HO FATTO L’IMBIANCHINO,IL VENDITORE DI AUTO,L’AGENTE IMMOBILIARE,
ORA HO ACQUISATO UN TERRENO IPOTECANDO LA CASA CHE MI SONO COMPRATO ROMPENDOMI IL CULO,CI STO COSTRUENDO DELLE CASE CHE VENDERò,NON SONO INGEGNERE,NON SONO MURATORE,NON SONO ARCHITETTO,MA HO SEMPRE AVUTO UNA GRAN VOGLIA DI IMPARARE,DI FARE E DI SPERIMENTARE,NESSUNO MI HA MAI AIUTATO PERCHè I MIEI GENITORI SONO POVERISSIMI E NON HANNO NULLA,LE BANCHE MI STANNO STROZZANDO,HO 600 MILA EURO DI MUTUO A SCADENZA FISSA E IL MERCATO IMMOBILIARE NON PROMETTE NULLA DI BUONO,
MA SONO SICURO CHE CE LA FARò,PERCHè IO HO VOGLIA DI FARCELA E NESSUNO POTRà MAI FARMI FARE CIò CHE NON VOGLIO.
Ciao a tutti!
Sono Federico, mi laureo il prossimo anno e lavoro a tempo determinato per necessità. Tra rate universitarie e affitto mi restano 50 euro di margine. Ho la fortuna di ricevere una grossa mano dai miei genitori.
Non sono spaventato dalla flessibilità, ma dal suo trasformarsi in precarietà e, quasi sempre, in una mancata tutela dei diritti dei lavoratori.
Alla stipula del mio ultimo contratto mi hannno presentato il modulo per la devoluzione dell’1 per cento della mia retribuzione ad una organizzazione sindacale. Presentandomelo mi hanno consigliato di evitare di dare il contributo e, con estrema naturalezza mi sono sentito dire: ” Forse più avanti potremmo avere bisogno di una persona con le tue caratteristiche, ma preferiamo non lavorare con i sindacalizzati… vedi tu..”. Io ho firmato lo stesso, ma non so se essere felice o rammaricato per essere stato escluso dalle liste.
Il mio contratto era un contratto di SOMMINISTRAZIONE lavoro: cosa sono io? un farmaco? mi somministrano all’azienda che ha bisogno di me! Penso che già la denominazione spieghi molte cose.
In sintesi, concludendo, penso si possa chiedere a un uomo di cambiare tre o quattro lavori nella sua vita, ma di certo non si può chiedergli di rimanere precario per tutta la vita e di rinunciare ai suoi diritti. Non si può somministrare la forza lavoro e il lavoro deve tornare ad essere l’attività che connota la vita di un uomo, che lo rende utile alla società tutta.
Come fa una società a progredire se i suoi giovani sono costretti a vivere il presente e non hanno le possibilità per progettare il futuro? Come farò ad accendere un muto per una casa se i mutui non vengono concessi a chi ha un lavoro a termine?
Mi rendo conto scrivendo questa mail che se non fosse per la mia famiglia non avrei la possibilità di studiare. Non è anche questo, per il paese tutto, un danno?
quanti anni hai enrico?
Caro Beppe,
anch’io sto per “beneficiare” della Legge Biagi. Sono vicina ai 40 anni e sono, ancora per poco, dipendente da più di 10 anni di una associazione culturale molto nota e vicina al centro-sinistra. Per farla breve… sono costretta ad accettare un contratto a termine (co.co.pro.) di 2 anni, e sono già fortunata che non è di un solo anno, in questi due anni devo inoltre dimostrare il mio “grado di affezione” all’associazione e sperare che allo scadere del secondo anno ci sia lavoro per me…. sempre che sarò riuscita a dimostrare un alto grado di affezione all’associazione.
Essendo in una fase “delicata” e avendo comunque bisogno di lavorare sono costretta a firmare questo post con un nome falso, spero che tu e tutti coloro che mi leggeranno comprenderanno le mie ragioni.
Ma se il “Poro Biagi” (espressione Romana), non fosse stato sparato la legge sarebbe stata approvata?
Secondo me no !!!
Ci Sarebbero state sommosse di piazza e sindacati sul piede di guerra.
Ringraziamo quindi quelle teste di c…. che si dicono brigatisti (e che nelle loro abberranti tesi sostengono di difendere i proletari ed i lavoratori), che gli hanno sparato.
Io da interinale sono stato assunto in una azienda che poi purtroppo ha chiuso,ora grazie alla legge Biagi faccio il precario, e l’alternativa è….fare il precario!
Ma la beffa più grande è per coloro che fanno i precari negli enti pubblici,ovvero nel “tempio del posto fisso”, e che spesso lavorano pure per gli altri, e poi si sentono rispondere “per entrare (magari dopo 3 anni che fai la schiuma), devi ”
Precari di tutto il Mondo Uniamoci !!
Non Servirà a nulla, ma almeno possiamo organizzare i tornei di calcetto………
Ps. I Francesi che hanno inventato il lavoro interinale stanno facendo un grosso dietro-front
a livello legislativo…..
Come al solito arriviamo sempre dopo……….
Proprio oggi ho firmato l’ennesimo contratto a progetto con l’università per lavorare come “ricecatore” in un laboratorio. L’anno scorso guadagnavo in un’altra universià, sempre come co.co.pro., 1150 euro al mese ma mi facevo 4-5 ore di treno al giorno.
Quest’anno ho deciso di avvicinarmi (anche perchè ho un secondo lavoro serale) ma mi sono visto ridurre lo stipendio a 980 euro al mese. Il mio stipendio come “ricercatore” dal 2000 ha avuto il seguente trend (leggermente positivo): 750*, 850*, 900, 930, 950, 1150, 980 euro/mese (*da lire a euro). Fino a 2 anni fa lavoravo in un laboratorio ospedaliero (dove si faceva anche attività diagnostica) ed ero uno tra quelli che guadagnavano di più. Penso che la ricerca (e non solo), in italia, sia diventata principalmente un’attività per persone benestanti che traggono un sustentamento parziale dallo stipendio e che possono permettersi lunghi periodi lavorando senza stipendio (psicologia degli eterni studenti). Questo per due motivi: 1) I laboratori non hanno il vincolo di produrre lavori di qualità e quindi ogni laureato è intercambiabile. 2) A causa del punto 1 i vari laureati non hanno la convenienza a fare la voce grossa e si adeguano… quelli che non si adeguano o emigrano (fuga di cervelli) o cambiano lavoro (perdita di cervelli). Per quanto mi riguarda cercherò di andarmene quanto prima, sempre che le mie conoscenze siano realmente appetibili all’estero (non ne sono così sicuro).
emilio marini
Caro signore ma quante ne dice!Tipico esempio di uno che ha il culo coperto(genitori ricchi,ditte ereditate,posti di lavoro ereditati etc.)che fa la morale.Mi puo’cortesemente dire come si fa’ad ottenere qualcosa a trentanni.Mica siamo tutti fenomeni come lei.Chi si laurea a trentanni lo fa’ magari perche’ non ha i gentori che pagano e si e’dovuto mantenere e quindi dilatare i tempi di studio.La dobbiamo finire di dire che in Italia bisogna “inventarsi” il lavoro.Che occoree iniziativa e coraggio.Allora io ho iniziativa,vado in banca e chiedo soldi(si ricordi non tutti hanno i soldi di famiglia come lei)per una nuova attivita.Quando il sionista di turno allo sportello ha finito di ridere e si e’ asciugato le lacrime mi informa che senza “sicurezze”niente soldi.Ma se io ho coraggio ed iniziativa presto ripaghero’ il debito.Altre risate,si aggiungono pure i colleghi del bancario nelle rise generali.Allora vado da un imprenditore,sono volenteroso,coraggioso,inesperto ma pieno di voglia di fare.Il signore mi assume.Mi paga 5 euro l’ora in nero.Devo lavorare come un mulo per NIENTE.La mia iniziativa e’castrata dal fatto che il signor imprenditore piazza nei posti chiave SOLO i suoi figli/amici/amanti/astucci penici.Mi fa’ un contratto da un mese senza:assicurazione,malattia,ferie,contributi,speranza.E la mia iniziativa,il mio coraggio?In italia TUTTI quelli che dicono di aver creato qualcosa dal nulla MENTONO.Basta grattare un poco la superfice.Si scoprono SEMPRE: genitori ricchi,amici potenti,mogli avventurose,ILLEGALITA selvaggia.Mai concosciuto uno che partendo da zero(quello vero,niente genitori,amici,eredita,collusioni)abbia sfruttato la sua iniziativa e coraggio per ottenere una stabilita’.Non guardi il mondo solo dal suo osservatorio privilegiato,usi la rete per cercare di capire come vive chi e’ meno fortunato.E la pianti di guardare il tg4.
io mi chiedo per quale assurdo motivo dei geni come lei,che giudicano con sicurezza le persone e ne fanno un quadro dettagliato senza neppure conoscerle,non hanno ancora trovato un posto di primo piano nella società,
forse forse lei spara solo cazzate?
mah…lasci perdere i giudizi avventati e muova il culo,è troppo facile dormire e poi giudicare negativamente chi ha più coraggio di lei,
continui pure a frignare…vedrà che rpima o poi arriverà anche il suo momento.
cambierà qualcosa quando gli imprenditori capiranno che hanno un ruolo sociale e non solo di profitto personale. Il lavoro costa sì meno in Cina, ma come mai in Finlandia il lavoro costa più che da noi e non c’è disoccupazione, il tenore di vita è più alto?
Perchè la cultura dell’imprenditore medio italiota è del “prendi i soldi e scappa” in un ottica di breve periodo. Finchè sarà così la politica resterà a guardare…co.co.co o non co.co.co gli imprenditori troveranno sempre uno strumento per frodare il fisco e i lavoratori…con altri contratti o andando altre confine…
Ma ringrazia che lavori. Pensa che c’è chi non lavora.
Prima di sputare nel piatto in cui si mangia bisognerebbe essere più accorti.
Giù da me da mesi si vive vendendo olive interattive, di noccioli geneticamente prive. D’estate ragazzine schive, hanno le zinne accennate ma fanno le dive con vestitini carini, nei camerini non le distingui dai manichini, ma sono vive? Bush, Saddam, Arafat, Sharon, mah, la nuova collezione Benetton, yu-huu. Vi auguro una vita elettrizzante, fulminante dalla corrente di un phon. Ma che futuro come Tron, siamo ancora ai Flinstones, accidenti l’occidente ha vinto, l’uomo verace del sud è estinto, ora è tonto e tinto. Non ti siedi, resti in piedi, giù giù giù giù giù da me, hey, se non ci credi vieni, giù giù giù giù giù da me, è inutile che ti dimeni, giù giù giù giù giù da me, e giù di un giuda, sù di un suda, nuda e cruda giù da me. E non ci sta la fatica ma c’è chi dice stica, mica vado in una fabbrica, andateci voi dalla mentalità antica, io firmo per la liberalizzazione della fica. Chi ficca in testa che questa è la vita, chi glielo spiega che non siamo in gita. E c’è chi se ne va, c’è chi resterà, sempre c’è chi prende ma non sempre c’è chi da, check out! Il politico di turno ci fa il suo bla bla bla sul Mezzogiorno, già crede che qua si sta su Marte, “prego, per andare affanculo da quella parte…”. Come ti giri ti si chiudono le porte, ma se appartieni a quelli della corte sei forte, gli altri, si son fatti da parte mentre i fatti da party ancora muovono gli arti. Non ti siedi, resti in piedi, giùgiùgiù da me, hey, se non ci credi vieni, giùgiùgiù da me, è inutile che ti dimeni,giùgiù giù da me, e giù di un giuda, sù di un suda, nuda e cruda giù da me. La realtà giù da me è una realtà virtuale eccome, ho la netta sensazione che tutto si dissolva in una bolla di sapone… flop..la chiamano emancipazione quella di farsi le lampade nel meridione, quella di farsi le barche, quella di farsi le marche, quella di farsi può darsi sia la soluzione.(CAPAREZZA)UNO CHE HA CAPITO LA REALTA’ DEL MONDO IN CUI VIVIAMO ! Cococo COCCODE? SOGNA SOO’! TE LO DO’ IO IL POSTO FISSO!
DestrorsiLeghistiForzitalioti!
Ve lo do io un argomento
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
10 100 1000…. AVEMARIA!!!!
Non voglio offendere la sensibilità di nessuno.
Dietro alla disoccupazione ed alla miseria c’è sempre una situazione drammatica che va valutata caso per caso e non ho il diritto di farlo.
Pero’ io a 35 anni ho l’impressione di trovarmi alle spalle un po’ una generazione di debosciati (parlo di quelli che oggi hanno 10-12 anni meno di me).
Sicuramente io posso ritenermi fortunato, ho un’attività che bene o male funziona, ho preso un co.co.pro anch’io (ebbene si, e non mi sento stronzo. Se non ci fosse questa possiblità semplicemente non avrei nessuno e l’ufficio lavorerebbe molto peggio. punto).
Pero’ la gavetta va fatta, e la famiglia, se hai deciso di andare all’università, dev’essere l’ultimo dei tuoi pensieri.
Io e mia moglie non abbiamo ancora figli e non so quando ne avremo, ma la priorità nel mondo di oggi non è quella. Non è mai morto nessuno perchè ha fatto un figlio a 40 anni.poi sento gente che si lamenta perchè non puo’ comprarsi una casa… follia… (esistono gli affitti)
Io p.e. dico mia moglie ma non ci siamo sposati ancora. Preferisco pagare il co.co.pro che il pranzo di nozze… tanto per capirsi.
Dodici anni fa lavoravo anche 80 ore a settimana in P IVA per 300 mila lire al mese(fatturate) pagate con assegni postdatati, ma ero contento… perchè lavoravo in una delle più grosse società di engineering della zona. e oggi ringrazio.
perchè ho imparato quello che l’università non ti insegna. il sacrificio e la professionalità. con un po’ di intelligenza tutti possono prendere una laurea. ma nel mondo di oggi serve ben altro. a cominciare dall’umiltà e dalla voglia di imparare.
Ho amici medici che nei primi anni di ospedale pulivano anche le corsie e il primario gli diceva “non è mozzo di stalla chi striglia il suo cavallo”. Condivido in pieno. Oggi le stesse persone sono dei medici più o meno affermati e più o meno benestanti. Ma a 40 anni suonati, non a 29-30, come pretenderebbe qualcuno qui sul blog…
con rispetto per le situazioni difficili
Capisco il suo intervento ed in parte lo condivido, ma, per quanto mi riguarda, la differenza oggi sta nella totale mancanza di prospettiva: cioè, quando al suo amico dicevano di pulire la corsia, quello aveva probabilmente la speranza/certezza di fare un investimento comunque per il proprio futuro. Oggi, secondo me, non è così. Ci sono persone di 45 anni che sono precarie o che hanno contrattini. Che quindi sono “davanti” a noi trentenni. Senza contare che oggi, in Italia, chi fa un lavoro “di cultura” o ha studiato tanto e vorrebbe mettere a frutto il sacrificio che ha fatto, si deve quasi scusare e giustificare.Roba che si vede solo in Italia.
saluti
…gli affitti????? esistono anche gli affitti?????????????? mai sentito parlare degli affitti che chiedono a roma??????
purtroppo si, e riconosco che in città come roma o milano la situazione sia veramente difficile.
questo pero’ non mi fa nè giustificare nè condividere chi a 30 anni vuole certezze, soldi, mutui, figli…
con la prima parcella decente guadagnata ci ho comprato un plotter e due software, mentre vivevo ancora con i miei. avevo 30 anni. ancora oggi viene prima l’attività di molte cose, compreso comprarsi una casa. sono in affitto anch’io, sia a casa che in studio. ma cerco di pensare sul lungo periodo. oggi va cento volte meglio di dieci anni fa, fra altri 6/7 anni probabilmente potro’ cominciare a pensare di comprarmi una casa, a fare dei figli eccetera. Avro’ 43 anni e non mi sembra così strano, avendo iniziato una carriera di professionista dal niente.
La mia polizza professionale mi applica la “tariffa giovani” fino a 45 anni, molti studi di settore ti considerano “giovane” fino a 50 anni, un motivo ci sarà…
Rispetto le situazioni veramente difficili ma in giro c’è tanta gente che pensa di partire subito da livelli medio-alti.
La normalità, per certi lavori, è fare la fame 7/8 anni, mantenersi per altri 7/8 e cominciare a guadagnare bene dopo i 50. Dico solo che mi sembra che ci sia chi non si rende conto di questo banale assioma, che esisteva anche prima della legge biagi.
Anch’io condivino buona parte del suo intervento, soprattutto il fatto che non si può pretendere subito dopo la laurea di trovarsi a dirigere un’azienda (altrui). Ma anche il suo punto di vista secondo me esagera, sia pur all’opposto. Non tutti infatti possono permettersi di inizare a mantenersi a 40 anni, non tutti hanno una famiglia alle spalle che può sostenere un sotto occupato per tutto quel tempo. Spesso già madare i figli all’università è un grande sacrificio, ed è difficile mantenere i neo laureati già per qualche anno dopo la laurea. Il problema è che alle aziende di oggi non viene dato alcun incentivo ad investire sui propri dipendenti, questi sono visti solo come risorse a perdere, da usare il più possibile dando il meno possibile. Questo è NORMALE, solo così le aziende vivono e sopravvivono, quindi sta al legislatore porre dei limiti comuni, per evitare la corsa al ribasso nel salario dei dipendenti.
Io ho un piccolo laboratorio di produzione artigianale, ho 3 dipendenti + mia moglie e mia suocera in tutto 5.
Ora, le dipendenti tutte donne non vogliono essere messe in regola perchè non prenderebbero una mazza di stipendio. Le ho messe in regola ugualmente alla loro tariffa e gli do 2 euro l’ora fuori busta in + rispetto alla loro tariffa. Una ha due figli ed è sempre dietro a chiedere aumenti vari e a segnare i 10 minuti in + che fa e mai i 10 che arriva tardi alla mattina.
Io capisco la sua situazione ma non è che navighiamo nell’oro non posso pagarla ancora di più come si può risolvere?
Se la metto in nero mi fanno il culo
Se le aumento lo stipendio pago anche molte più tasse senza che lei ottenga grossi cambiamenti e vorranno l’aumento anche le colleghe.
Se non le do l’aumento mi fa una testa cosi
Se la licenzio sono uno stronzo
Ripeto è in regola, inoltre prende 2 euro in puù rispetto alla tariffa fuori busta cosi sono tutti suoi. La paga non è alta capisco ma cosa bisogna fare?
Tenete presente che l’attività è nuova meno di 4 anni, mia moglie mia suocera non hanno stipendio stiamo pagando le attrezzature e ci scappa di fare la spesa per tutti e qualche piccolo extra ma io lavoro ancora fuoricome dipendenti e nel wekk end aiuto.
Caro Beppe,
La precarizzazione del lavoro rappresenta l’ aspetto più doloroso e problematico della nostra società..
Molti meetup d’Italia mi conoscono, molti sanno che il mio messaggio è quello di lottare per un modello di protezione sociale delle fasce deboli che faciliti le tutele e, soprattutto, l’accesso al credito delle fasce deboli ed, in particolare, dei lavoratori atipici e dei precari..
Non si può cambiare il lavoro senza adottare strumenti che sistematicamente tutelino chi è più debole e privato di diritti, frutto di conquiste fondamentali per lo sviluppo economico e sociale di un paese che si definisce “civile”.
Ardita Mente Onlus è nata per rimuovere questa drammatica insensibilità che hanno messo in discussione i presupposti stessi necessari a dare ad un giovane una serena visione del proprio avvenire o la possibilità di reinserimento lavorativo stabile a chi giovane non è più..
Queste riforme del lavoro, senza l’ adeguato supporto di una robusta rete di protezione sociale, stanno determinando un progressivo impoverimento della nostra società a vantaggio di imprese troppo spesso attente solo a farsi concorrenza sul costo del lavoro e mai sulla qualità di un prodotto.
Ardita Mente Onlus è un soggetto a disposizione di tutti, Pubbliche Amministrazioni centrali o locali, aziende socialmente responsabili, banche, associazioni, tutti coloro che vogliano condividere e replicare le “buone prassi”, i sistemi locali o territoriali adottati per contrastare l’impoverimento e favorire l’accesso al credito delle categorie deboli.
Con un presupposto: il credito non è e non può essere la soluzione definitiva, il credito è solo un modo in cui responsabilmente banche, amministrazioni locali, aziende socialmente responsabili possono far fronte all’emergenza sociale in atto, creando strumenti per debellare il precariato e ridare dignità e futuro a un paese.
Un saluto affettuoso a tutti,
Giuseppe Balsamo
volevo aggiungere dei dettagli al mio post.
Spesso mi chiedo i giovanotti italiani che a 30 anni circa si laureano con voti mediocri e non hanno nessuna esperienza di lavoro e di vita COSA SPERANO DI TROVARE dopo…
Tornando al discorso inglese dobbiamo considerare anche il fatto che quella e’ gente, ma tutti i nordici in generale, che a 18 anni inizia a fare i “lavoretti” per “andarsene di casa”, che viaggia, che studia velocemente, che non si lamenta…
Certo questo non e’ il punto…sono d’accordo che la mobilita’ in Italia e’ un problema sociale e che tutta la situazione lavorativa sfiora il paradossale…Pero’ dobbiamo anche fare un piccolo ESAME DI COSCIENZA e chiederci che cosa ci meritiamo quando spediamo un curriculum! Voglio inoltre sottolineare che un lavoratore senza esperienza e’ pezza da piedi in tutto il mondo. CHe per chiedere denaro bisogna avere un cv valido, chi inizia tardi ha piu’ problemi, mi sembra normale.
INoltre tutti sanno che il meccanismo per crescere professionalmente e guadagnare di piu’ e’ sempre quello di cambiare compagnia, di maturare esperienza, di imparare a vendersi. Meccanismi che si imparano con la mobilita’.
Non scordiamo infine che siamo in un contesto in cui siamo invasi da lavoratori dell’est, polacchi, russi, slavi, da africani, da cinesi che non vengono solo a prostituirsi e rubare…ma vengono anche a LAVORARE e sono spesso preparati.
percio’ CORAGGIO!
Dopo 5 anni passati all’università (con il fantistico sistema dei 3+2, cha ha costretto chi come me si è ha finito la triennale nel 2003 a fare la specialistica all’univeristà privata) ho avuto la fortuna di entrare nel mondo del lavoro con la riforma biaggi in vigore.
Questo significa che dopo più di un anno continuo a passare di stage in stage, senza che nessun’azienda mi paghi i contributi.
Se mi ammalo perdo giorni di lavoro e quindi retribuzione. La chiamano formazione…
Tutto questo perchè la legge prevede forme semi contrattuali come lo stage…
se sarò fortunata riuscirò ad ottenere un contratto a progetto….o a tempo determinato…da rinnovare anno dopo anno….
Come posso pensare di avere un futuro, di crescere e fare famiglia se continuo così?
Siamo un paese a bassa crescita a scarsa produttività, ma come si può pensare ad essere produttivi e creativi (cosa che ci ha caratterizzato nei secoli) se non abbiamo la minima speranza per il futuro?
Se qualsiasi barlume di miglioramento viene spazzato via dall’impossibilità di immaginarsi un’esistenza a medio termine.
…questa è la grande innovazione della riforma Biaggi….
L’Italia è al Macello!!!! So solo questo! E so che dopo un diploma in Elettronica e Telecomunicazioni, il servizio di Leva nei Vigili del Fuoco (niente Università per via Economica Familiare) e anni di lavoro in nero qua e la, mi ritrovo a Torino (1400Km da casa) a prendere una specializzazione in Reti Informatiche LAN sperando che qualche porta si apri!!! Odio chi dice che bisogna alzarsi le maniche (e parla tanto per parlare)…io credo che ormai bisogna abbassarsi i pantaloni di questo passo!!
scusa Beppe ma hai scritto una GRANDE CA..ATA.
Il lavoro precario è in molte occasioni una via al lavoro fisso, per chi lo merita e un’esperienza lavorativa in più nel CV dei giovani e…. è un modo per non obbligare i piccoli imprenditori ad assumere subito (cosa molto onerosa in un momento di m…a come l’attuale).
Dato che anche tu hai una piccola impresa, mi piacerebbe vedere che contratti hai con i tuoi collaboratori. Sono tutti assunti a tempo indeterminato e regolari????
Meglio un lavoro precario con l’obiettivo di farlo diventare meno precario in futuro che nessun lavoro!
Che lavoro fai Luigi?
ciao! sono una delle “schiave moderne”. Laureata in archeologia (anche 2 anni di specializzazione) ho un favoloso contratto a progetto da 2 anni. devo “ringraziare” i miei datori di lavoro che mi pagano anche se non vengo al lavoro, mi pagano agosto anche se facciamo 2 settimane di chiusura e a Natale mi danno la tredicesima, ma prendo uno stipendio da fame (550 x 20 h settimanali), sono rientrata dalla maternità 2 mesi più tardi dell’astensione obbligatoria e x quei due mesi non ho visto un soldo. oltretutto, sebbene sul contratto c’è scritto che posso gestirmi il mio tempo, ho in realtà un preciso orario d’ufficio. non ho nessun tipo di “sicurezza”, visto che il mio contratto viene rinnovato di anno in anno’ non prenderò la liquidazione quando me ne andrò… per non parlare della pensione!!! Almeno si potrebbero “obbligare” le aziende dopo 3 anni di contratto a progetto (che mi sembrano abbastanza come periodo di prova!!) ad assumere a tempo determinato!! ciao!!
Ma ringrazia che lavori. Pensa che c’è chi non lavora.
Prima di sputare nel piatto in cui si mangia bisognerebbe essere più accorti.
Qualcuno lo ha già fatto notare, ma lo voglio ribadire. Stiamo parlando della Legge numero 30 del 14 febbraio 2003 “Delega al governo in materia di occupazione e mercato del lavoro”. Questa legge, promulgata quasi un anno dopo l’uccisione di Marco Biagi (19 marzo 2002), è stata fortemente volute da Maroni, Brunetta e, ovviamente, da Berlusconi. Biagi aveva scritto un “libro bianco sul mercato del lavoro in Italia” in cui ci può essere qualcosa che è stato ripreso nella legge, ma ha anche sempre parlato di ammortizzatori sociali del tutto ignorati da chi ha voluto la legge. Fin dall’inizio è stato attribuito alla Legge il nome di “Legge Biagi”, cosa che sicuramente non sarebbe successa se Biagi non fosse stato ucciso. Questo voler attribuire ad un morto, ad un “martire” come si disse allora, la paternità della legge la dice lunga sul livello di farabuttaggine dell’attuale governo.
@ guido daghetti 21.02.06 10:59
Ciao Guido,
Ammirazione e complimenti per quello che hai fatto, il salto da un lavoro dipendente malpagato a una attività in proprio con sacrifici e rischi pagati di persona, mi sembra ottimo. Ma c’è un particolare che credo ti sfugga: a te è andata bene, ma, anche pure mettendoci la stessa o anche maggiore quantità di sacrifici e di rischi che ci hai messo tu, non a tutti può andare bene allo stesso modo. Se vuoi è una semplice questione statistica: tu monti un’azienda, ti lanci al mercato, ma è come una corsa di atletica, solo uno vince – o al massimo tre, quelli del podio – ma gli altri cinque no. Ti immagini d’altra parte avere un’altra decina di piccole ditte nel campo dell’edilizia nella tua zona, create da altri dieci compaesani tuoi anch’essi decisi a fare lo stesso tuo salto, e con la stessa tua voglia, sacrifici e rischi compresi? Magari, i tuoi stessi dipendenti, che già conoscono il mestiere, si rompono di prendere solo uno stipendio, e decidono mettersi in proprio, seguendo il tuo esempio, facendo tutto quello che hai fatto tu a suo tempo, perché no? Ma, sai già come finirebbe: che di quella decina di nuove ditte edilizie nella stessa zona, sopravviverebbero al massimo due o tre, e le altre andrebbero in malora, con i loro sacrificati e rischiosi protagonisti rovinati. Perché sono incapaci? No, magari semplicemente perché non c’è mercato per tutti…
Morale: la creazione d’impresa non è la panacea, può andare bene per qualcuno ma solo per una esigua minoranza – e non necessariamente la migliore – e comunque non è un’alternativa seria per una persona tra i venti e i trent’anni che non ha ancora né un’esperienza solida, né tanto meno soldi e mezzi da rischiare – salvo che non usi la “liquidazione del padre”, come fece un tale che oggi dà di matto e si fa chiamare napoleongesù. Non basta la “creatività”, la “voglia di fare” etc., se il sistema economico e produttivo è un disastro totale.
Un saluto e tanti auguri!
ciao! sono una delle “schiave moderne”. Laureata in archeologia (anche 2 anni di specializzazione) ho un favoloso contratto a progetto da 2 anni. devo “ringraziare” i miei datori di lavoro che mi pagano anche se non vengo al lavoro, mi pagano agosto anche se facciamo 2 settimane di chiusura e a Natale mi danno la tredicesima, ma prendo uno stipendio da fame (550 x 20 h settimanali), sono rientrata dalla maternità 2 mesi più tardi dell’astensione obbligatoria e x quei due mesi non ho visto un soldo. oltretutto, sebbene sul contratto c’è scritto che posso gestirmi il mio tempo, ho in realtà un preciso orario d’ufficio. non ho nessun tipo di “sicurezza”, visto che il mio contratto viene rinnovato di anno in anno’ non prenderò la liquidazione quando me ne andrò… per non parlare della pensione!!! Almeno si potrebbero “obbligare” le aziende dopo 3 anni di contratto a progetto (che mi sembrano abbastanza come periodo di prova!!) ad assumere a tempo determinato!! ciao!!
@ Lord Mario Gabrielli Cossellu
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Non ho assolutamente criminalizzato i fruitori del Blog ma quella persona che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
VAFF….LO STR..ZO
(scusate ma ogni tanto la pazienza scappa pure a me)
Ugo Intini
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Ugo Intini 21.02.06 10:42
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Io quoto l’intervento di Ugo. Rabbrividisco all’idea che un domani, magari, chiudano questo blog perché “covo di istigatori a delinquere” come pretesto. L’intervento criticato è ambiguissimo, prima dice ha meritato e poi il contrario (sembra quasi un pentimento), Mario Gabrielli penso tu non abbia letto bene il tutto.
Mario rileggi perfavore.
Ciao a tutti e due.
Caro Beppe, io ho iniziato a lavorare 20 anni fa e ho cambiato un bel po’ di posti di lavoro.
In 20 anni ho avuto il piacere di avere 2 contratti a tempo determinato mediamente retribuiti, 2 contratti a tempo indeterminato scarsamente retribuiti, svariati co.co.co e co.co.pro assurdamente retribuiti. Io non mi sono mai arresa a questa realtà e ho continuato a girovagare in questi 20 anni alla ricerca di un lavoro che fosse non necessariamente stabile ma giustamente retribuito e che contribuisse alla mia pensione.
Al momento attuale tutti i versamenti contributivi dei miei co.co.co e co.co.pro sono svaniti nel nulla, devo essere io a dimostrare che qualcuno me li ha versati… e comunque già so fin da ora che se non muoio prima, di sicuro mi dovrò suicidare perché non so come camperò senza la pensione….
Ro
P.S. Al momento attuale fra i miei amici ce ne sono ben 10 dell’età che varia fra i 35 e i 42 anni che stanno ben occupati con il co.co.pro… e sono molto grati a questo governo
Ciao Beppe,
sono un ragazzo ormai 33enne che ha studiato informatica all’Università degli studi di Pisa e si è laureato nell’anno 2002. Ho avuto la “fortuna” sfacciata di trovare un’occupazione dopo appena un mese dal giorno della discussione della tesi. L’azienda dove avevo svolto il tirocinio mi propose un contratto Co.co.co. di 6 mesi (luglio-dicembre). Durante questi mesi la ditta (una S.r.l.) è stata inglobata da una S.p.A. e a dicembre mi hanno rinnovato il Co.co.co. per un altro anno. Poco prima della scadenza di questo mi viene detto che l’azienda, in crisi economica già da un paio di anni, non può rinnovare l’impegno con me. Dopo appena una settimana mi chiamano… era il 7 gennaio del 2004 e mi propongono un altro Co.co.co. il quale, non essendo continuativo rispetto al primo… beh, sappiamo tutti cosa vuol dire (niente continuità, niente assunzione a tempo determinato). A giugno 2004 mi rinnovano il Co.co.co. che nel frattempo è diventato Co.Pro, per altri 6 mesi. A Dicembre 2004, infine, mi comunicano che non possono rinnovarmi il contratto, ma stavolta sul serio. A questo punto, dopo che già da tempo avevo provveduto ad inviare pacchi di Curriculum Vitae in giro per l’Italia, resto senza lavoro per 6 mesi. A Febbraio vado all’Inps per chiedere il sussidio di disoccupazione e, con mia poca sorpresa, apprendo dall’impiegato che il sussidio spetta soltanto a chi era assunto a tempo determinato o indeterminato. Assunto però. Io, essendo un Co.Pro, non ho diritto al sussidio. Subito mi sono detto: “Ci credo che il tasso di disoccupazione cala, non esistono più disoccupati!”. Il lavoratore con un contratto Co.Pro scaduto non è un disoccupato ma un “senza lavoro” e c’è una bella differenza. Un saluto a tutti e un grazie a te per la possibilità che ci dai di far sentire anche le nostre voci.
Buongiorno,
sono nel settore dell’informatica da 10 anni e nonostante tutti siano soddisfatti del mio operato quando cerco di farmi assumere nascono un sacco di problemi e scusanti per evitare il discorso. I guadagni sono a limite della sopportazione considerando che a Salerno (la mia città) non c’è uno straccio di lavoro sono costretto a lavorare a Roma, pagato l’ affitto e le varie spese non riesco a mettere un euro da parte. La parte meno divertente è quello di avere gli obblighi di un dipendente e i diritti di un intoccabile indiano. Ultimamente mi sono reso conto che noi co.co.pro siamo costretti a pensare morte tua vita mea e questo porta all’ isolamento dell’ individuo ed è il più grande danno che una società civile può subire. Speriamo che vengano messi al bando questi tipi di contratti. Grazie beppe…
Volevo solo segnalare a beppe grillo che la sua idea di raccogliere i racconti dei vari precari è già stat fatta sul sito http://www.generazione1000.com andate a vederlo è davvero interessante. Ciao
Nei call-center non si impara un mestiere. Non si costruisce il proprio futuro. Si aspetta una telefonata che permetta di guadagnare meno di un euro, e se la telefonata non arriva non si guadagna. Si sta lì, in attesa che il telefono squilli. Oppure che qualcuno risponda, e si faccia convincere ad attivare linee, tariffe, a comprare prodotti, sottoscrivere abbonamenti. E la flessibilità d’orario comincia presto ad andare in un’unica direzione. Se in sei ore non si guadagna abbastanza per poter sopravvivere, si resta seduti sette, otto, nove ore. Si fa richiesta per il doppio turno. E nonstante ciò, non si costruisce nulla. Il futuro resta un discorso ancora da affrontare. Ma non oggi. Oggi bisogna chiamare. Vendere. Capita talvolta, a taluni fortunati, di ricevere un vero stipendio. Una busta paga. Che c’è per tre, quattro mesi. E poi chissà. E poi puoi restartene a casa perchè il contratto è scaduto. A cercare lavoro, sperando di trovare l’impiego per il quale anni di studio sono stati investiti. E finire in un altro call-center. Ho la fortuna di aver finalmente trovato un impiego vero, ma vedo mia moglie, e molti dei miei amici arrancare fra una cornetta e l’altra. Si capisce questo quando si parla di precariato? Che non si tratta di cambiare semplicemente lavoro ogni tanto, ma di lavorare spesso praticamente gratis, chiusi in cubicoli alienanti innanzi ad un pc?
Ciao Beppe.42 anni, laureato con 110/110 e lode in sociologia, dopo anni di piccoli lavori saltuari, approdo come co.co.co presso un call center di una nota compagnia telefonica.Si guadagna a chiamata, ma si è ben formati, e se si vuole, si offre un ottimo servizio al cliente..Lo scorso anno con la legge Biagi il contratto diventa di somministrazione..550 euro al mese per 4 ore..da allora il cliente che chiama non conta nulla..la formazione precipita..conta solo vendere..c’è una pressione psicologica su noi addetti da parte di chi gestisce il call center pazzesca..l’obiettivo è solo uno:vendere servizi e prodotti, e guai se non ci si riesce..Resisto un anno..poi mi dimetto..ora sono senza lavoro..
Quando il giullare diventa re
Spettacoli. Si è conclusa domenica la tappa romana del tour di Beppe Grillo. Politica, multinazionali, inquinamento: il comico genovese ne ha per tutti. E il suo blog è il più letto di Italia
V. S.
Viviamo in un mondo strano. Un mondo in cui, grazie a Internet e alle nuove tecnologie, abbiamo a portata di mano qualunque informazione cerchiamo, ma in cui giornali, televisioni e mezzi di comunicazione in genere sono sempre più appiattiti intorno alle stesse notizie. E, stretti tra logiche di potere e di mercato, hanno perso di vista cosa voglia dire fare veramente informazione. Un mondo in cui i politici si mostrano sempre più incapaci di comunicare alla gente, di dare una risposta ai problemi reali che ci circondano, e la politica vera si ritrovano a farla i comici, gli antichi giullari di corte che avevano l’incarico di rasserenare il sovrano e distrarlo dalle questioni che angustiavano lui e il suo popolo. Oggi i ruoli si sono capovolti: i “sovrani” sono diventati dei distrattori professionisti, imbonitori, showmen e venditori di ogni genere di sogno, e ad occuparsi della politica vera non c’è rimasto nessuno, se non la satira di personaggi come Beppe Grillo.
http://www.aprileonline.info/articolo.asp?ID=8738&numero='106‘
Art. 1 della Costituzione Italiana
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Come ha già scritto qualcuno ieri, se il lavoro è precario lo è anche la Repubblica democratica Italiana?
LAVORO…..LAVORO…..LAVORO…..NON L’AVETE ANCORA CAPITO CHE IN ITAGLIA PER SOPRAVVIVERE BISOGNA RUBARE ?? O FARE IL GALOPPINO DI QUALCHE PARTITO !! QUALSIASI PARTITO !!
RUBANO TUTTI, TUTTI RUBANO, VOI VOLETE …LAVORARE !! MA VA A FA ….N…(____@____)
la precarizzazione dei posti di lavoro è un’ovvia conseguenza dell’intoccabilità del lavoratore con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Mettiamoci nei panni di un datore di lavoro che si trova tra le palle un lavoratore fannullone o inetto, che non può essere licenziato neanche con l’intervento di Gesù Cristo. Cosa fà? Il successivo contratto lo farà a tempo determinato. Non basta? Ricorrerà al co.co.co. Vuoi lavorare per me? solo come collaboratore esterno.
La soluzione? fare a tutti un solo contratto di lavoro: a tempo indeterminato ma con la facoltà per il datore di lavoro di licenziare, senza grane sindacali, quel lavoratore che non si dimostra capace o si rivela un fannullone.
marco giusti 21.02.06 11:06
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Mi pare un’osservazione giusta. Quanti lavoratori, soprattutto nel pubblico, magari assunti pure per raccomandazione, hanno pensato che stavano in una botte di ferro e ne hanno approfittato (malattie, permessi ecc.) a scapito di chi faceva il lavoro pure per loro? Nel privato la cosa è sempre stata in “leggera controtendenza”.. rispetto al pubblico, anche se c’è anche lì specie in grosse aziende
Il famoso risvolto della medaglia dell’ITALIA DEI FURBI, scusate ma un colpo al cerchio e uno colpo alla botte..
Però non è giusto lasciare nella precarietà tanti che vorrebbero lavorare sul serio. Sottoscrivo: contratti a tempo indeterminato, con possibilità di licenziare (giusta causa o quant’altro) il famoso fannullone
Quoto.
Ci vorrebbe una reale meritocrazia e presa di responsabilità.
se non ti sta bene cercati un altro lavoto oppure apriti uno studio tutto tuo e smettila di frignare.
Questa mattina attorno alle 7,30 su questo argomento vi erano all’incirca 800 interventi ora sono le 11,35 e siamo a quota 2200 e rotti.
Quasi tutti gli interventi sono daccordo con il denunciare questa insostenibile situazione lavoro, ma dico vi rendete conto della grande forza che abbiamo tutti, certo è importante parlarne qui sul blog del Grillo, ma poi occorre agire, per agire non intendo ne buttare molotov, fomentare violenze e/o agitazioni sconsiderate, ma occorre fare qualcosa e se le persone che da stamane bestemmiano contro questa situazione qui sul blog sono migliaia chissà quante altre la pensano come noi e non stanno parlando. Occorre scendere in piazza e raccontare a questi signori che a noi così non va bene e finchè ci limiteremo a farlo qui al calduccio davanti al simpatico faccione del Grillo poco accadrà ed è proprio questo che i ns. “signori” vogliono.
Parlando poi dell’attuale imprenditoria, beh mi viene in mente una frase da una canzone di Paolo Conte: TROPPE CRAVATTE SPRECATE.
ho lavorato in nero per 10 anni, mentre mi laureavo. poi ho fatto 2 anni da interinale presso il call-center della TIM. ora lavoro sempre in nero. nel frattempo mi sono laureato e frequento un dottorato senza borsa di studio, che sto per finire. dopo questo dovro’ solo sperare in qualche borsa di studio, aseegno di ricerca e simili. ovvero rimanere nella condizione di ricercatore-precrio-che-per-mantenersi-lavora-in-nero-o-con-un-lavoro-atipico-flessibile-a-termine….
che dire? legge biagi, figlia di pacchetto treu, parente di riforma moratti, conoscente di rifeorma berlinguer-zecchino, ovvero chi sta al governo spesso e’ uguale!!!
ciao
Ho 29 anni diplomato ragioniere programmatore, lavoro come informatico dal 1997, dipendente dal 1998 (con 2 anni di formazione), la mia società (circa 400 dipendenti) è FALLITA nel 2003, il cliente presso il quale lavoravo mi fece stipulare un contratto (e quindi perdendo i diritti di cassa integrazione e mobilità) con una piccola società di 12 dipendenti con il fine di proseguire il lavoro x loro e la “promessa” di assunzione in una spa loro partner. Dopo 8 mesi la società di 12dipendenti mi ha liquidato x problemi di budget e non ho potuto far altro che aprire un contratto di consulenza (partita iva).
Siete favorevoli o contrari alla presenza di Beppe Grillo al Festival di Sanremo?
Contrario: 10%
Favorevole: 89%
Non so: 1%
V O T A V O A T V O T A
http://www.sanremonews.it/it/polls.php
Caro Beppe,
complimenti per il post pulito conciso e pratico.
Ho fiducia in te ma ugualmente voglio mettere in chiaro che desidero che nessuna triste storia venga strumentalizzata per fini politici. Tu dici “le stamperò in un volume che invierò a tutti i segretari di partito”. Così sia e niente più, altrimenti depennami.
Da aprile del 1999 (sono sette anni) vivo di borsa di studio a scadenza annuale o contrattini a termine presso una struttura ospedaliera di Padova.
Il rapporto con l’azienda non è mai stato continuativo. Spesso ho prestato servizio senza essere coperto da alcuno stipendio.
Un paio di volte ho atteso, per mesi interi, l’attivazione di un qualche fondo regionale da cui i miei dirigenti potessero “succhiare” il mio giusto compenso.
So di non essere il Re dei Precari ma mi sento un po’ un piccolo nobile della corte dei “segmenti deboli”.
Tutt’oggi è così. Io mi sento in credito. Per logica, qualcun altro dovrebbe sentirsi in debito.
Ad onor del vero, devo dire che non va tutto male. Anzi.
Pure mia moglie lavora con un contratto a termine. Ciònondimeno, siamo ugualmente riusciti, l’anno scorso, a realizzare il nostro matrimonio e a gestire la nostra cuccia.
Ma, diavoloporco devo dirlo!, se ci stiamo riuscendo è solo GRAZIE alle nostre famiglie di origine che, rinunciando a del loro, si sono offerte per garantire il nostro futuro.
Se avessimo aspettato che qualche istituto di credito aspettasse che qualche legislatore… insomma… saremmo ancora ad aspettare.
Ho 35 anni. Ciao.
Alessandro
@ Lord Mario Gabrielli Cossellu
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Non ho assolutamente criminalizzato i fruitori del Blog ma quella persona che si COMPIACEVA del delitto Biagi.
VAFF….LO STR..ZO
(scusate ma ogni tanto la pazienza scappa pure a me)
Ciao, ho 28 anni e un diploma di laurea in pianoforte(in Italia non c’e’ possibilita’ di trovare un lavoro decente e continuativo) quindi mi sono arresa davanti a questa triste realta’ ed ho deciso di provare ad adattarmi ad altre esperienze: sono stata assunta tramite agenzia iterinale in una ditta che produce mobili,il mio contratto,di tre mesi in tre mesi,e’ stato rinnovato,tramite escamotages vari,per ben quattro volte;una cosa vergognosa!!!Inoltre non c’era un progetto o una lacuna temporanea all’interno del comparto del personale,mancava proprio un’impiegata!!Morale:non potendo piu’ rinnovare il contratto, dopo un anno e mezzo in cui veniva rinnovato di tre mesi in tre mesi, mi e’ stato proposto un contratto direttamente dall’azienda con le seguenti condizioni: assunzione in prova per tre mesi e stipendio da fame cioe’ di 200 in meno di quello che percepivo dall’agenzia che si aggirava sugli 850. Nel momento in cui mi sono state dette queste cose mi sono messa a ridere e li ho mandati tutti a quel paese,ragazzi una soddisfazione cosi’ grande non l’ho mai provata!!!
Ora ho cambiato completamente lavoro,è sempre a progetto,ma non tramite agenzia, ma mi da molte piu’ soddisfazioni.
Inviterei i nostri cari amministratori a provare cosa vuol dire lavorare a progetto,pagare un affitto,tasse,auto ecc..e non sapere cosa ne sara’ della tua vita!!
Salve a tutti, mi chiamo Andrea Mariani e ho quasi 40 anni, ho fatto ogni tipo di lavoro (prevalentemente in nero) nel 1999 entro con un contratto mensile alla Erg Petroli di Roma come data entry, di seguito il contratto mi viene rinnovato di mese in mese per circa sei mesi. Dopo questo periodo la società che mi gestisce vende il contratto ad un’altra società che mi fa aprire la partita iva e che guadagna su di me esattamente il doppio del mio stipendio, successivamente vengo assorbito dall’Adecco e alla fine dopo quasi tre anni di premanenza come precario alla Erg Petroli discuto animatamente con un capo ufficio che per quasi 2 anni mi prometteva l’assunzione definitiva poichè ero un elemnto validissimo (gestivo tantissimi compiti tanto che gli impiegati di quell’area non facevano quasi nulla). In questi tre anni ho provato ad acquistare a rate uno scooter (rate da 100,00 mensili) ma in banca hanno voluto comunque la busta paga di mio fratello poichè io avevo un contratto a scadenza. Immagino la risposta se chiedevo un mutuo per la casa.
Nel 1999 non c’era ancora la legge Biagi ma mi sentivo uno schiavo lo stesso. Ho fatto un calcolo che con questi 3 anni di permanenza alla Erg Petroli la società ha speso eattamente un importo pari a 11 anni di stipendio compreso di 13ª 14ª e liquidazione.
@ MARCO GIUSTI
Si, ma non è vero quel che dici.
Se uno non lavora lo puoi licenziare (lo dicono le sentenze).
Se le commesse diminuiscono puoi licenziare.
Togliere l’articolo 18 serviva solo a mettere paura agli operai e a far fuori i sindacati.
La mia storia assomiglia a quella di molti (tutti?) gli altri precari, perciò non cerco nemmeno di riassumerla. Dirò solo che a causa della Legge Biagi non posso chiedere un mutuo, non posso permettermi di avere un figlio, non posso nemmeno pensare di fare niente di quanto possono fare le persone che hanno uno stipendio fisso su cui contare. A 30 anni dovrei mantenermi, perché ho un’istruzione, molte ambizioni e tanta voglia di lavorare; invece faccio la factotum part time per 6 euro l’ora in un ufficio dove il titolare, che volge le stesse mansioni che ha delegato a me, piglia 2000 cucuzze al mese. E, per orgoglio, non accetto soldi nemmeno da mia madre.
Legge Biagi? Per me è sinonimo di dignità calpestata.
Non sono affatto d’accordo con questo post, non dico che la Legge Biagi sia il massimo in fatto di occupazione e in fatto di sicurezza all’occupazione. Soprattutto va detto che la maggior parte delle aziende ci hanno indecorosamente marciato, questo è vero. Tuttavia ritengo che il precariato sia sempre auspicabile rispetto al niente; chiaramente il rapporto lavoratore-azienda dipende dai casi particolari del lavoratore e dell’azienda. Perchè mai un’azienda dovrebbe sposarsi un dipendente in sede di assunzione?
Il problema vero è pagare di più il lavoro dipendente, il vero nodo è riuscire a sbarazzarsi di tutte le tassazioni sul lavoro dipendente e trasferire ciò che si risparmia, o almeno una consistente percentuale di questo, in busta paga.
Se la mettiamo sul piano dell’ideale, come mi sembra sia il clima del sito, allora io sono da sempre per una giusta e sana disoccupazione. Ma le masse mi sa che non saranno tanto d’accordo.
Io ho avuto una morosa che ha fatto un paio d’anni di precariato, dopo di che si è rotta i coglioni ha preso armi e bagagli e dal sud arretrato si è trasferita a Torino con la sua Laurea e da sola adesso in piena crisi lavora come dirigente, nel giro di 5 anni LEI SI è TOLTA DAI COGLIONI IL PRECARIATO!..
IL PRECARIATO è DI CHI è PRECARIO PER NATURA…
IL COMUNISTA è PRECARIO PER DAFAULT!…
QUINDI A TUTTI I COMUNISTI PRECARI VAFFANCULO !
ASSASSINI ! ASSASSINI VAFFANCULO !
Ma e’ stata bravissima.Ha mollato te,ha dato la fica a mezza azienda ed ha avuto grandi risultati.Ecomiabile,io nel mio decalogo(presente sul blog)dico appunto di abbandonare inutili ed ipocriti moralismi.Devi pero’ considerare che darla via come ha fatto la tua morosa e’ comunque una fortuna.Moltissime donne non hanno questa possibilita’.Moltissimi uomini darebbero il culo,ma il mercato e’ oramai inflazionato.
e brava,
anche darla via fa parte dell’iniziativa e dell’intelligenza unita alla voglia di fare,
tu invece sarai uno di quellic he non fa un cazzo tutto il giorno ed è sempre pronto a criticare chi ha fatto carriera per meriti,
vergognati e prima di sparare giudizi fatti un esame.
sei la cosa più fastidiosa che si possa leggere su questo blog.
Inizio con una precisazione: si parla sempre di “Legge Biagi”, ma sarebbe più corretto parlare di “Legge 30” o, se proprio vogliamo, di “legge Biagi-Maroni”, perché molte delle idee di Biagi sono state stravolte nel testo definitivo della legge, rendendo ancor più odiosa la strumentalizzazione post-mortem del giuslavorista ucciso.
Ora, la legge 30 interviene su vari aspetti del c.d. “pacchetto Treu”, voluto dal centrosinistra per una maggiore flessibilità del mercato del lavoro, cui però si sarebbe dovuta affiancare un’ampia serie di garanzie e tutele per evitare di trasformare la flessibilità in precarietà. Garanzie e tutele che non solo non sono arrivate, ma che la legge 30 ha ulteriormente contribuito a ridurre (i provvedimenti a favore dei lavoratori flessibili sono del tutto insufficienti, mentre le forme di lavoro non standard si sono moltiplicate).
Ciò detto, la mia situazione è questa. Sono borsista post-dottorato in sociologia del lavoro (quindi la legge 30, ahimè, l’ho letta quasi in anteprima…), 860 al mese e qualche ricerca sui temi più disparati per arrotondare, con pagamenti variabili da un mese a due anni (!) dopo la fine della ricerca. Spero di poter proseguire il mio iter accademico, anche se l’aria è tale che il mio prof. in persona mi ha suggerito di “mettere il naso fuori dell’Università” (evviva la ricerca… quella sociale sta persino peggio di quella scientifica). Mia moglie fa la supplente nei nidi comunali, guadagna 400 al mese e non può insegnare nelle materne e nelle elementari perché è LAUREATA in Scienze dell’Educazione; se avesse invece il DIPLOMA magistrale potrebbe… Un paradosso assurdo. Ora vuol laurearsi in Formazione primaria (che ha sostituito la fallimentare Scienze dell’Educ.), ma come può studiare se la chiamano la mattina stessa in cui si richiede la supplenza, e a malapena può organizzarsi la giornata?
Chissà perché, quando litighiamo è sempre per questioni di soldi… e di progetti di vita.
troll.
ci vuole un microsecondo per sgamarti.
sono titolare di un impresa artigiana per l’appunto un parrucchiere,uno dei problemi che assillano le piccole imprese e la difficoltà ad avere risorse per investire, io che ho tre dipendenti in busta paga per il sistema fiscale sono un pollo da spennare, non c’è cultura produttiva sta morendo tutto siamo tutti fagocitati dalla grande distribuzione, ripeto essendo artigiano spesso guardo le mie mani e spero che non succeda mai niente ….
Un mio amico parucchiere e artigiano come te è arrivato al limite dei versamenti per andarsene in pensione e ha fatto fare i conteggi per sapere quanto sarebbe andato a prendere.
Non mi ha voluto dire la cifra perchè si vergognava dopo una vita a farsi un culo così pagando tasse su tasse e contributi una pensione da miseria.
Pensava di chiudere bottega e godersi il meritato riposo e invece dovrà lavorare ancora se non vuole mangiarsi quei 4 risparmi che ha messo da parte.
Stefano
Sul Corriere è pubblicato un sondaggio Eurispes secondo il quale un italiano su tre andrebbe a vivere all’estero. tra i giovani la percentuale sale al 55%!!
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/20/eurispes.shtml
VINCA CHI VINCA, ANDIAMOCENE VIA DA QUESTO PAESE! ANDIAMO A PORTARE FUORI (SPAGNA, FRANCIA, UK, USA, CINA, INDIA, GIAPPONE) LA NOSTRA INTELLIGENZA, IL NOSTRO SAPERE, IL NOSTRO TALENTO.
LASCIAMO CHE QUESTO PAESE MARCISCA CON LA SUA CLASSE POLITICA!
Caro Emilio Marini
adesso possiamo anche dire che non ci sono più le mezze stagioni e che qui una volta erano tutti prati. Hai ragione tu. Interi TIR di laureati fancazzisti capaci solo di piangere, dici… Bene: se fossimo l’america (che tu sicuramente apprezzi ed invidi) i laureati con voti altissimi che oggi hanno affollato questo blog occuperebbero le posizioni che spettano a chi ha le capacità, mentre i semianalfabeti che si inventano imprenditori (e in Italia, con i tempi che corrono, solo evadendo le tasse questo è possibile) sarebbero presumibilmente in prigione. QUESTA NON E’ L’AMERICA, CAZZO!!!!! E piantala (tu come gli altri) di rompere le palle agli “statali” in quanto entità non meglio definite: solo a Roma o al Sud orde di parenti di politici scaldano poltrone inventate ad hoc. Vieni a vedere come si lavora in un ospedale del nord….
Mi sono laureato due anni fa e subito dopo ho cominciato a lavorare in una srl “spin-off” della mia università. Pensai che era un’ottima occasione per fare la mia prima esperienza nel mondo del lavoro.
Dopo 4 mesi assolutamene in nero ho ricevuto un misero rimborso spese di 1000 euro (per 8-9 ore al giorno di lavoro fuori sede). Dopo diverse lamentele i miei colleghi ed io abbiamo finalmente firmato un co.co.pro di 6 mesi per 750 euro al mese. In questo periodo siamo stati solo sfruttati. Il contratto a progetto non impone subordinazione,l’obbligo di un orario fisso (tanto più che dovevamo lavorare con mezzi informatici hardware e software nostri) o di giustificare le assenze per malattia con certificati medici. L’importante è portare a termine il progetto per la data stabilita. Il problema era che in realtà, per la maggior parte della giornata, nessuno di noi “moderni schiavi” svolgeva il lavoro scritto sul contratto. Venivamo impiegati per lavori assolutamente non qualificanti e nemmeno lontanamente attinenti al contratto: fare fotocopie, portare a riparare il motorino del capo, strappare la moquette dal pavimento della futura sede, ecc.
E’ ovvio questi lavori/favori possono anche essere chiesti in un’azienda piccola come quella dove ho lavorato. Quello che non va bene è dire (anche esprimendosi termini molto maleducati) che, tanto per fare un esempio, se la moquette non la strappi tu ci sono tante altre persone disposte a farlo e ti possono cacciare senza motivo quando vogliono non rinnovandoti i mini-contratti (ebbero anche la faccia di propormi un contratto di un mese -luglio- per non pagarmi agosto per poi rinnovare a settembre).
Questo malcostume di nascondere dietro contratti co.co.pro., ecc. situazioni di lavoro subordinato deve finire! Un lavoratore è una risorsa e ,specie nei primi anni, deve essere formato, non umiliato con lavori che non farebbe nemmeno uno con la licenza media! La legge 30 (strumentalmente detta Biagi) così com’è è solo un piaga!
IN GERMANIA UN DISOCCUPATO HA UN SUSSIDIO DI DISOCCUPAZIONE PARI A CIRCA IL 180% DELLO STIPENDIO MEDIO DI UN PRECARIO ITALIANO …
CAPITO?? PIUTTOSTO CHE PRECARI, CONVIENE EMIGRARE IN GERMANIA A FARE IL DISOCCUPATO !!!!!
Ciao Beppe, in parte sono daccordo con ciò che dice Lanfranco Fossà, ce ne sono troppi di fannulloni in giro, per cui per un imprenditore è importante poter provare un nuovo assunto per poi decidere se assumerlo o meno. PERO’,credetemi, io ho lavorato per un periodo al Centro per l’Impiego, dove arrivano le richieste di personale, vengono comunicate le assunzioni, si gestiscono i tirocini, molti datori di lavoro approfittano di questa legge, come? I modi sono diversi e non sto qui a fare un romanzo. Io personalmente sono stata danneggiata; attraverso i centri per l’impiego gli Enti Pubblici possono assumere personale a tempo determinato, prima della riforma biagi veniva utilizzato un calcolo diverso per i punteggi, cioè si considerava il reddito personale, con la legge biagi ora si utilizza il reddito ISEE che comprende tutto il reddito familiare, naturalmente in questo modo il punteggio sarà più alto e questo vuol dire essere sempre più in basso nelle graduatorie. In questo io non ho più la possibilità di lavorare in un ente pubblico, tanto più non ce l’avranno i miei figli quando arriveranno all’età per lavorare. Questa, naturalmente, riguarda solo una parte della legge biagi.
A mio parere il mercato del lavoro ha bisogno di una gran bella riforma.
Anna Rita
Di precariato si muore ed il futuro del paese non lascia intravvedere cambiamenti nel breve.
Se non hai amicizie facoltose , non hai l’anima spregiudicata dell’ imprenditore e la sua capacita’ di gestire il rischio e l’illegalita’, ma sei solamente una persona semplice che ha studiato con zelo laureandosi con ottimi voti e volonta’ lavorare e vivere una vita semplicemente credo, con molta tristezza nel cuore, che non ci siano molte possibilita’ : E’ TEMPO DI MIGRARE !
Marina, 39 anni laureta in cinese e hindi all’Istituto Orientale di Napoli, 108/110. Prima assistente didattico alle lingue non comunitarie presso il laboratorio linguistico dell’orientale con un bel co.co.co finito in gloaria. Giornalista proessionista dal 96 con soli contratti a tempo determinato. Attualmente con co.co.pro a 1000 euro al mese. un figlio. Il mio compagno è ingegnere informatico disoccupato con gavetta nei call center della Cos a 70 centesimi a chiamata.
Ce ne fottiamo e andiamo avanti uguale perchè nessuno ci può rubare i sogni: aspettiamo un bambino.
Ciao Beppe.
caro beppe, come meglio di me saprai, a queste persone non interessa preprio niente della vita della gente comune. io, sono uno studente di 23 anni,che da rimini, fa il pendolare a bologna. frequento le lezioni che posso, pago i miei 80 euro di abbonamento mensile (perchè gli studenti non hanno sconti sulle fs), mentre nei weekend devo per forza lavorare! altrimenti non potrei permettermi di studiare (cosa che invece mi dovrebbe essere garantita). Poi, il mio lavoro ora, per fortuna va bene, anche se la domenica, finisco verso l’1:00 di notte, e la mattina ho il treno alle 7:05 in stazione, ho una titolare che capisce le mie esigenze e se devo prendere un giorno per studiare o fare un cambio turno no mi cra problemi. comunque, ho perso già un lavoro per questa situazione del contratto a chiamata con il quale sono stato assunto, ovvero, non ho diritti, non ho tredicesima e non ho tutele da parte di nessuno! la legge “biagi” io la applicherei ai politici, e se fanno come il portatore nano, visto che tutti abbiamo (mio malgrado) un cellulare, lo sbattiamo fuori a calci in cu.o con un sms! perchè devo essere io il precario? perchè devo subire le decisioni di gente che non ha nessuna intenzione di fare il mio interesse? (intendiamoci, mio x intendere quello della comunità). Bene, io mi sono stufato, ma la cosa che mi sconvolge più di tutte, è quella che molta gente, non riesce a capire i fini (o i doppi fini) della politica, e quando ne parliamo, sembra sempre di essere degli estremisti. Io non sono estremista, voglio solo che le cose ripartano x il verso giusto. Non voglio ministri, che di onorevole non hanno nemmeno la voce sul loro vocabolario. sinceramente, non ho fiducia nemmeno nell’altra parte di governo, perchè vedo che assomigliano a quelli attualmente in carica, quasi tutti. se non si distaccheranno dagli interessi di pochi, per incontrare gli interessi di tutti non prevedo un bel futuro nemmeno per costoro. ciao e continua così!
Caro Beppe,
mi unisco volentieri alle testimonianze finora raccolte sperando che un giorno qualcuno le possa leggere, magari qualcuno che abbia in mente di far progredire questo Paese davvero. Sono laureato ormai da cinque anni in una materia scientifica all’avanguardia (almeno in Europa): le Biotecnologie. Devo dire che da quando sono laureato non ho mai smesso di lavorare..a volte gratis a volte pagato. Ovviamente all’Università e nel campo della Ricerca. Visto che le biotecnologie in campo medico sono il maggior serbatoio nella zona mi sono impegnato in questo ramo…tengo a precisare che l’indirizzo qui a Verona è Agro-industriale e non sono l’unico ad aver fatto questa scelta. Detto questo mi ritengo MOLTO fortunato ad applicare le conoscenze per cui sono stato formato dall’Università. Putroppo, nota dolente, questa strada mi sembra un vicolo cieco ed alquanto buio: ovviamente si procede per borse di studio e contrattini vari, e quando non ci sono soldi/finanziamenti a voglia ad essere bravo, devi fare il nomade con periodi di non lavoro, magari sei anche ricattabile..ma il tempo passa e poi ti diranno che sei troppo vecchio per na borsa di studio. Le scelte non sono vaste se non si vuole fare l’immobiliarista, almeno per i laurati del mio settore che lavorano in ambito medico: o ci si accontenta di diventare un tecnico di labratorio (magari! ma dequalificante per la laurea e le mansioni da svolgere) ma non è banale, oppure andare all’estero come molti miei colleghi ed essere un precario giustamente pagato (con buona pace degli investimenti italiani nella mia formazione ed abbraccio della filosofia Vita X Lavoro)..per il momento ho deciso di ritornare ad essere uno studente a 30 anni..con il dottorato. I problemi sono rimandati. Non farò girare molto l’economia ma almeno per tre anni riuscirò ad avere la sicurezza di 800 euro al mese!!!La Moratti un giorno ci suggerirà utili soluzioni con un biglietto di sola andata. La RICERCA è ANCHE IMPIEGO
The Student
Il ns capo non sopporta due categorie:-
-GLI OPERAI (E RELATIVI SINDACATI)
-I MAGISTRATI
e purtroppo voi fate parte di una di queste categorie-
Qualcuno forse dimentica, o meglio, fa finta di dimeticarsi, di come il lavoro rivesta, o debba rivestire, un ruolo sociale.
Purtroppo l’Italia è il paese dei più furbi, pronti tutti a mettercelo nel …., dove non vi è una classe imprenditoriale degna di questo nome, e quando c’era, vedi OLIVETTI, è stata miseramente fatta fuori. Fintanto che continueremo ad inseguire la Cina nel suo campo, fintanto che il lavoratore sarà solo un numero, fintanto che converrà più investire alla Bahamas che mettere su un impresa, con tutte le beghe che questo comporta, non ci potrà essere nulla di nuovo e buono all’orizzonte.
Quindi:
la politica faccia il suo, finalmente, ridistrubuendo un po di quel reddito dall’alto al basso, e non come ora, dal basso in alto.
Spero che chi deve capire, capisca.
Ps. A tutti gli imprenditori: coraggio, perchè, senza di esso, cosa significa essere imprenditori?
Breve storia: mi laureo a novembre. A dicembre trovo lavoro come postino per dieci giorni presso un’agenzia di lavoro interinale, con la promessa che sarebbe stato rinnovato perché avevano bisogno di qualcuno che sostituisse il vecchio portalettere. Inizio a lavorare: nessuna formazione, nessuno tipo di equipaggiamento eccetto il casco per il motorino, ed era dicembre, quindi o pioveva o nevicava o era sotto zero. A proposito del motorino: un trappolone mezzo scassato; la prima cosa che mi hanno detto? “Guarda che con il freddo che c’é l’acceleratore si blocca, per cui stai attento quando arrivi agli incroci.” Ora le cose si fanno chiare: quando mi é stata spiegata la legge sulla sicurezza mi hanno detto che “é tuo diritto/dovere rifiutarti di uscire con un mezzo non sicuro. Considera che se lo fai e ti succede qualcosa é colpa tua, e ti facciamo causa per i giorni di lavoro che perdi. Inoltre stai attento perché se ti rifiuti troppo di usare il mezzo, naturalmente ti mandiamo a casa. In via ufficiosa ti consiglio di non lamentarti mai del mezzo e di dire che va tutto bene, cosí se succede qualcosa non é colpa tua e ti prendi i soldi.” Cominciamo bene… Comunque comincio a lavorare, con ore e ore di straordinari, che peró non vengono pagati perché… no, punto e basta. Dopo 7 giorni me ne sono andato. Nuovo lavoro per le assicurazioni: non so che tipo di contratto: otto ore al giorno di inserimento dati, 6 euro all’ora senza contributi, malattia, ferie. In teoria il contratto vale per 30 giorni all’anno e per un massimo di 5000 euro. Per me valeva solo la seconda parte. Quindi sei mesi a 800 euro (ero ricco, lo so) e poi il salto di qualitá: proposta di apertura di partita iva. Cooosa? Orario da impiegato, lavoro da impiegato, vita da impiegato, stipendio metá di quello da impiegato (perché senza trattenute) e mi chiedi di farmi la partita iva? Ma vaff..!!! Adesso sono fuori dell’Italia e per il futuro si vedrá.
Ho 25 anni. Mi sono laureato in Economia Politica (in corso, con il massimo dei voti) l’anno scorso a Bologna nel mese di marzo. Sono andato in Australia per fare uno stage presso l’Ambasciata Italiana a Canberra (non retribuito, ovviamente). E’ stato il mio “viaggio di laurea”. Sono tornato ad ottobre 2005 e ho cercato lavoro per due mesi. A dicembre (19 dicembre) ho trovato lavoro: stage presso una banca di credito finanziario a Milano. Contratto fino a giugno 2006. Settecentotrentaeurimensili. Che culo mi son detto. Ma davvero! Non so se sentirmi coglione o contento. Se preso per il culo o cosa. Caro Beppe, di sigle di contratti non ci capisco proprio niente. Sono nato nel periodo delle riforme. Mi hanno riformato al militare. Mi hanno riformato la scuola superiore e l’Università. Mi riformeranno la pensione (cioè non l’avrò mai). Aspetto e sento parlare di riforme da quando sono nato. Al futuro non ci penso e non ci posso pensare. Il mio futuro sarà precario asei mesi. Di volta in volta. Oppure mi rompo i coglioni e me ne vado. Chissà! Nonostante tutto sono contento dei miei settecentoesblisgaeuri al mese. Che significa esser nella merda ma, siccome sono fortunato, i miei genitori mi danno una mano. Senza il loro aiuto avrei dovuto rifiutare questa offerta. Precari si nasce oppure ci si diventa. Io ci sono nato. Saluto.
Certo che chi spara non è un uomo ma un topo e della peggior specie, ma non bisogna confondere un omicidio ignobile come lo sono tutti gli omicidi, con una legge che è atrettanto ignobile e palesemente iniqua, ingiusta e che lede la dignità della persona. Certo è vero che aumenta l’occupazione, bella forza, anche quando si caricavano le stive delle navi di schiavi la percentuale di disocupazione nelle piantagioni era azzerata!!!! Col disagio e con il terrore non ci sarà mai alcuna crescita nè professionale e nè sociale e questa legge ha creato ulteriore ricchezza per chi era già ricco, terrore e mancanza di diritti per chi è costretto ad arrancare con i problemi quotidiani di spese vive. Certi politici farebbero meglio a stare zitti, perchè purtroppo a queste panzane c’è anche chi ci crede. Mi piacerebbe metterli otto ore di file in un call center con 38 di febbre oppure fargli fare un pò di trafila in qualche agenzia interinale.
Chiara, 30 anni.
Laureata Accademia di Belle Arti di Brera nel 2001 con 110/110 e Lode in Scenografia.
La stessa Brera di cui lo stato italiano si fa vanto all’estero.
La stessa Brera di Fo, Varisco, Piero Manzoni, Fontana.
La stessa dove abita la Cena in Emmaus di Caravaggio.
Da otto anni corro e corro e corro, e ho ormai lavorato in mille teatri e mille set e mille cantine.
SENZA TUTELA.
SENZA RETE.
SENZA RACCOMANDAZIONI.
SENZA SINDACATI.
SENZA PAURA.
O forse dovrei cominciare ad avere paura anch’io..?
NON ESISTE TUTELA PER I PROFESSIONISTI DELLA FANTASIA.
Grazie, governo ladro.
Chiara.
RITENGO CHE OGGI CHI LAVORA E’ SOPRATTUTTO STRESSATO…NON SI HA PIU’ NEANCHE IL TEMPO DI DEDICARSI A NULLA…SOLO TANTO LAVORO (Per chi ne ha)CON SCARSA RETRIBUZIONE!!!!!!!! INCREBIDILE CHE NEL 2006 CON L’ERA MULTIMEDIALE SI DEVE LAVORARE OLTRE LE 8 ORE…E MI IMBESTIALISCO QUANDO I NOSTRI “CAPI” CHA NON FANNO ALTRO CHE GUARDARSI IN GIRO SENZA MUOVERE UN DITO E NON AVERE NEANCHE UN DIPLOMA, LI SI DEVE VEDERE CON MACCHINONI, VILLE, POSSIBILITA’ DI GITE EXTRA ECC ECC., SI ASSUME SOLO E SOLTANTO PER L’APPARENZA!!!!!!!!!NON PER LE QUALITA’
E’ PAZZESCO..DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE RIPRENDERCI IL NOSTRO LAVORO CHE ABBIAMO SEMPRE ESEGUITO DIGNITOSAMENTE E MODIFICARE QUESTA BENEDETTA LEGGE!!!!
Tanti saluti
FRANCESCO
29 anni, laureata in paleografia latina col massimo dei voti, archivista diplomata presso la scuola dell’Archivio di Stato di Genova. Curriculum formativo e lavorativo (che tralascio) degno di nota. Grandi passioni e speranze. Conoscenza settoriale e materie d’elite, lo ammetto. Ma al mondo serve anche chi studia la storia, accanto a chi avvita i bulloni.
A ciascuno il suo.
5 anni da co.pro., con un reddito che nel 2005 non ha superato i 5000 euro lordi. Alla faccia della gavetta, che sappiamo necessaria nel campo accademico. Nessun concorso, nessun sogno, nessuna aspettativa. Neanche la delusione di averlo fallito. Calma piatta.
Nessuna assistenza sanitaria, nessuna maternità, nessun mutuo per la casa. Non ieri, non ora, non domani.
Come me, molti; quasi mandiamo avanti gli istituti di cultura della Repubblica Italiana, che hanno poco personale scientifico. Siamo “statali” sommersi, facenti funzione,a migliaia forse. Che puntellano, più o meno, le baracche culturali, i musei, le biblioteche, gli archivi. Facciamo ricerca, organizziamo mostre e convegni, teniamo corsi, pubblichiamo, ci passano le telefonate come se fossimo funzionari. Ma non siamo niente.
La mia vita è una grande passione per la storia dell’Italia passata mista al disgusto per quella presente. Ed una grande tentazione di scappare via.
non esiste una legge che potrà far guadagnare soldi e rispetto a chi noin ha iniziativa e coraggio,
è vero che ci sono alureati che guadagnano nei call center 5 euro all’ora,ma è anche vero che ci sono semianalfabeti che gestiscono imprese,
la differenza sostanziale è che chi ha volgia di fare,inventiva,iniziativa,coraggio che sia laureato o analfabeta prima o poi realizza i suoi sogni,chi invece ha studiato per modo di dire, sino a 30 anni sotto le ali dei genitori e lo ha fatto solo per tirare a campare,ha come unico destino quello di finire in un call center.
è ora di finirla con queste cazzate e con questa ideologia prettamente di sinistra che incentiva l’assistenzialismo,non avete ancora capito che se siamo nella merda oggi è solo perchè in passato si ha dato asilo a lazzaroni che scaldavano e scaldano sedie negli uffici statali?
paga le tasse! emilio paga le tasse!
paga le taaaaaaaaasse!
emilio paga le tasse!
Sono anche io tra le vittime della legge Biagi.
Fortunatamente il mio stipendio è abbastanza alto da consentirmi di pagare l’affitto e le tasse, ma se volessi fare dei progetti più a lungo termine (a quasi 30 anni vorrei sposarmi con la mia fidanzata e comprare una casa da poter chiamare “mia”) non posso. Infatti, sapendo che l’attuale contratto scade a settembre e senza certezze per il futuro, quale banca mi darebbe mai un mutuo? Nemmeno io me lo darei!
Ed è tutto merito della legge Biagi. Adesso, chi prova a cercare lavoro nel mio campo (l’informatica) trova solo a Progetto / Tempo determinato o Categorie protette. Forse se mi tagliassi un piede avrei la soluzione ideale per i miei sogni!
Dunque…
liceo scientifico,
durante la scuola e l’universita’ ho fatto un po’ di tutto, aiutocuoco, bacciante agricolo, sportellista Snai con co.co.co a 7800 lire l’ora e disponibilita’ tutti i giorni (abolite i co.co.co., abolite chi li ha fatti,cioe’ D’alema-Prodi con finta distrazione di Bertinotti e sindacati, abolite la SNAI !!! VANDALIZZATELA!!!), volantinaggio a 5000 lire l’ora,
postino trimestrale (bellissimo lavoro e ben retribuito, peccato che le poste sono una rete di qualche migliaia di famiglie che fanno entrare solo i loro parenti), benzinaio, operaio, promoter TIM, animatore centro estivo, cameriere…
una volta laureato a 27 anni in relazioni pubbliche), un breve periodo di relax, poi mi sono detto “io di stage non ne voglio sapere, e cv non ne invio che sono solo una frustrazione” (tra l’altro la mia zona sta vivendo un periodo di dismissione delle gia’ poche attivita’ produttive) ho contattato tutte le agenzie interinali nel raggio di 30km e gli ho detto “raccatto tutto!”… ora da un tre mesi passo di posto in posto, operaio, impiegato, magazziniere, quello che c’e’,anche a 40 km da casa coi turni, non discuto neanche, ho ancora il mio lavoro da weekend da cameriere (in nero) a 6,20 euro, lavoro 60 ore alla settimana (70 contando i viaggi in macchina) e arrivo a 1400 al mese, da cui togliere la benzina…ho finalmente provato l’ebrezza della malattia pagata (2 gg di raffreddore),
sul lavoro tengo sempre a mente il piu’ grande consiglio che abbia mai ricevuto (da un mio istruttore durante la Naja): RUBA CON GLI OCCHI…
a fine mese e’ pronto il passaporto (DOPO 47 EURO E 3 SETTIMANE DI BUROCRAZIA, SE NON CI SONO CONTRATTEMPI!!! VOGLIA DI UCCIDERE CRESCENTE,VOGLIA DI UCCIDERE CRESCENTE,…), e mi tengo pronto…
se dopo il 9 aprile vince Prodi me ne vado dall’Italia.
Se vince Berlusconi cambio emisfero…
complimenti a Grillo per il migliore post di sempre (anke Pietro Lascala ha risposto in difensiva, mi sa che lavora in un call center)
io sono sui tre e mezzo l’ora come apprendista, ma non voglio parlare di questo ,
per me biagi si sta rivoltando nella tomba prima che venisse ammazzato lui aveva un progetto in mente di rinnovare istruzione e mondo del lavoro di pari passo per adattarsi alla situazione economico mondiale e renderci ancora competitivi nel mondo.
con la sua morte il suo disegno è stato reinterpretato da chi probabilmente era meno consapevole della nostra situazione e di come sarebbe dovuta diventare, ritengo che la legge così come è stata partorita sia uno frutto di uno stupro del pensiero di un bravo economo italiano.
Marco
certo, se scendi in piazza con le molotov
i giornali e i tg titoleranno:
“No global invadono la piazza e scagliano
molotov sui passanti per protestare contro
l’ordine e il lavoro”..
Si e’vero
Ma se le lanciamo prima
sui giornali e le televisioni
…avremmo risolto il problema!
Ciao a tutti. sono un’infermiera laureata nel 2004.Lavoro in ospedale con un contratto di un anno rinnovabile.il concorso l’ho fatto e sono in graduatoria ma non mi hanno ancora chiamato. Lavorare a incarico vuol dire fare le sostituzioni, i peggiori rientri, non hai diritto a un turno fisso,ti possono spostare dove gli pare.Io mi chiedo:ma se hanno bisogno di infermieri perchè non li assumono di ruolo?se volessi prendere un mutuo chi me lo darebbe? E io nsono già fortunata a lavorare. e penso:la pensione me la daranno?
certo, se scendi in piazza con le molotov
i giornali e i tg titoleranno:
“No global invadono la piazza e scagliano
molotov sui passanti per protestare contro
l’ordine e il lavoro”..
non c’è più niente da inventarsi…forse insegnare a fare i pozzi in africa…ma posso andare a chiedergli i soldi?…
segnalare al centro nazionale, qualora ne vengano a conoscenza, le imprese o i soggetti che diffondono, distribuiscono o fanno commercio, anche in via telematica, di materiale pedopornografico, nonché a comunicare senza indugio al Centro, che ne faccia richiesta, ogni informazione relativa ai contratti con tali imprese o soggetti;
conservare per almeno 45 giorni il materiale oggetto della segnalazione;
pagare una multa salata in caso di mancata segnalazione;
adottare i filtri decisi dal ministero delle comunicazioni e dalle associazioni dei provider;
pagare una multa salata per mancata adozione dei filtri.
Inoltre, è fatto obbligo ai gestori di sistemi di pagamento di segnalare alle banche o agli uffici postali l’uso di sistemi di pagamento per l’acquisto di materiale pedopornografico, al fine di convocare il cliente a fornire chiarimenti.
In sintesi, quindi, questa inqualificabile normativa:
Sposta l’applicazione della sanzione dalla detenzione e diffusione di immagini reali prodotte vessando i minori, a ipotesi estremamente vaghe in cui le immagini possono essere anche artificiali e non presuppongono l’impiego di immagini a sfondo sessuale (per cui è punita anche l’elaborazione grafica di un disegno o di una foto “normale”). Con il chiaro intento di sanzionare penalmente ANCHE disfunzioni patologiche meritevoli di trattamento psichiatrico e non di sanzioni penali (come era da sempre stato nel codice penale, che punisce fatti e non malattie).
Istituisce un Moloch (il centro nazionale antipedopornografia) che al di fuori di ogni controllo della magistratura esegue attività di indagine, segnalazione, ed è destinatario di una impressionante mole di informazioni sulle attività di imprese e cittadini, oltre ad avere il potere di segnalare a istituti di credito e poste italiane gli usi degli strumenti di pagamento finalizzati all’acquisto di materiale pedopornografico (e non si capisce come lo possa fare senza “entrare nel merito” delle transazioni
….
primo compito del prossimo governo
L’EVASIONE
DIPIETRO, PENSACI TU………….
E’ ora di finirla di raccontare frottole a noi giovani, è ora di finirla con le false promesse, bisogna agire, dare speranze e futuro…Ci chiamano mammoni italiani perchè a trent’anni siamo ancora in casa…e con quali soldi possiamo farci una vita nostra, ma soprattutto a che età dovremo ridurci ad arrivare prima che riusciremo a guadagnare a sufficenza da poterci mantenere e quindi crearci una famiglia?…Con l’occasione esprimo la mia stima nei confronti del Sig. Grillo che si sforza di creare un mondo migliore.
Grazie.
La mia storia è questa: mi sono trasferito dal sud per cercare lavoro al nord, dopo aver fatto tantissimi lavori interinali dalla durata variabile di 1-2 e quando andava bene 3 mesi.
Da un anno e mezzo sto lavorando come lavoratore primo a tempo determinato, poi interinale, somministrato ecc, alle Poste italiane come portalettere.
Ogni tre mesi mi rinnovano il contratto, ma ad un certo punto non me lo rinnoveranno più.
Non posso pensare di avere una famiglia perchè non potrei permetterla, nè una casa, nè una macchina perchè domani potrei non lavorare.
La differenza tra me e i miei colleghi (assunti a tempo indeterminato) è che io non posso avere malattie, nè vacanze e devo lavorare duramente perchè c’è il ricatto psicologico del non rinnovo del contratto.
I miei colleghi si assentono per lunghi periodi e per malattie, il più delle volte, immaginarie.
Dovrebbe esserci equità.
Come vedo il mio futuro?! buio, ho già 36 anni e mi sento escluso da tutto.
Alla fine quello che vogliamo è soltanto la sicurezza di un lavoro a tempo indeterminato, o almeno un contratto più lugno di tre mesi.
Mario.
“Per questo carnevale ho da proporre un originale travestimento.
È facilissimo. Un lenzuolo blu scuro, una paletta schiacciamosche, un buco…..”
su:
http://medica.altervista.org
Questo è il più bel post di tutti i tempi!
QUESTO E’ IL BLOG MIGLIORE DEL MONDO!
Grazie Beppe.
BEPPE guarda cosa fanno a CAMERE CHIUSE!!!
da PI di oggi:
Peggiorata una pessima legge
Ancora norme incivili con il pretesto della “protezione di minori”
Il 23 gennaio 2006 il Parlamento ha approvato definitivamente la modifica alla sciagurata legge 269/98 (che, con la scusa della tutela dei minori, stabiliva inaccettabili estensioni dei poteri di polizia, come per esempio la possibilità dello spaccio di pornografia di Stato).
Le Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornografia anche a mezzo internet (questo il nome della legge) aggiungono altra “barbarie legale” allo stato di fatto e riducono ulteriormente i confini dell’applicabilità dei principi di civiltà del diritto e di libertà fondamentali del cittadino.
L’articolo 4 della legge introduce il reato di pornografia virtuale definita come “immagini virtuali realizzate utilizzando immagini di minori degli anni diciotto, non associate in tutto in parte a situazioni reali, la cui qualità di rappresentazione fa apparire come vere situazioni non reali”. La vaghezza dei concetti espressi nella norma (la cui definizione implicherebbe serie considerazioni di tipo filosofico, e di notevole rilevanza pratica, sul significato di alcuni concetti) si presta a interpretazioni strumentali e discrezionali che vanno a incidere addirittura sul condizionamento del pensiero.
L’articolo 14 bis istituisce l’ennesimo Centro nazionale, questa volta per il “contrasto della pedopornografia sulla rete INTERNET” (il maiuscolo è nel testo della legge). Che serve a raccogliere, catalogare e verificare le segnalazioni dei siti “incriminati”, i gestori e i beneficiari dei pagamenti.
La norma sopra citata “fa il paio” con nuovi obblighi dei provider che vengono di fatto e di diritto trasformati in veri e propri “poliziotti” con obblighi di controllo e segnalazione.
I provider sono obbligati a:
Non date la colpa a Berlusconi!
Non perchè non ne abbia, di colpe, ma perchè non l’ha certo inventato lui il co.co.co. …
Sono stato schiavo di questi contratti per qualche anno nel periodo che al goveno c’era la sinistra, non molti anni fà quindi, e non mi sentivo certo più protetto con Prodi o D’alema alle redini. L’ingordigia di molti datori di lavoro non nasce certo con i contratti a progetto nè può esserne una diretta conseguenza!
Ho visto molti passare da dipendente a imprenditore e cambiare radicalmente filosofia, da sfruttati cronici a sfruttatori autocompiacenti.
Sara’ stato il governo Berlusconi a far bere tutto d’un fiato il cervello a questi nostri ‘padroni’?
La legge Biagi non c’era nel ’98 quando lavoravo per un milione al mese 10 ore al giorno con un contratto rinnovato di mese in mese e sottoscritto solo alla fine di ogni mese!
L’avidità non l’ha portata la casa delle libertà
e tentomeno la sinistra. Cerchiamo di cambiare noi stessi prima di tutto, in meglio. Magari un giorno creeremo nuove generazioni di persone (e dunque anche di politici) migliori di quello che siamo e siamo stati. Fino ad allora (cioè per qualche centinaio d’anni?) votiamo consci che chi ci rappresenta altro non è che un prodotto (interno lordo…?) di noi stessi e della nostra società, bella o brutta che sia.
va bene niente colpa al signor Berlusconi per aver generato la situazione..
pero’ era lui che prometteva, e continua a farlo, di risolvere tutti i problemi dei cittadini italiani se gli avessero dato fiducia e mandato…
fatto.
risultato:
ha pensato, in 5 anni a risolvere i SUOI problemi e quelli di pochi altri.
comportamento esemplare direi! ma non e’ colpa sua, nooo?! sotto, diamogli altri 5 anni di possibilita’…
comunque…
Io, come dici tu, cechero’ di cambiare me stesso in meglio, cominciando a non votare il peggio del prodotto di noi stessi e della nostra societa’.
L’evidenza oggettiva mi porta a identificare la CDL come il peggio.
ma se tutto questo fosse almeno servito. Ovvero se tutto il risparmio sul costo lavoro fosse stato trasferito sui prezzi al pubblico, si sarebbe avuto la possibilità di aumentare i consumi che poi avrebbero dato vita ad ulteriori investimenti produttivi, quindi ulteriore mano d’opera e via dicendo. Invece cosa è successo? che i prezzi INVECE DI SCENDERE hanno avuto una impennata (e non diamo la colpa all’euro ma ai commercianti, ovvero a chi invece di dividere per 1936.27 ha diviso per 1000,00). E se i prezzi al consumo hanno avuto una impennata, in un contesto in cui i costi della mano d’opera ha avuto un deciso calo, VUOL DIRE CHE NEL PAESE CI SARA’ UNA ALTISSIMA PERCENTUALE DI ITALIANI CHE SI IMPOVERISCONO ED UNA BASSISSIMA PERCENTUALE CHE SI ARRICCHISCHE MOOOOOOOLTISSIMO! A questo punto verrebbe una domanda facile facile. Ma tutto questo trasferimento di ricchezza che dovrebbe essere assogettata prima ad IVA e poi a imposta sul reddito, dove cavoli è finita? perchè allo stato non è arrivata? tutta in svizzera? tutta evasa? ECCO LA SOLA CULTURA DELL’IMPRENDITORE ITALIANO E DI QUESTO GOVERNO:- MARTELLARE IL DIPENDENTE-AUMENTARE I REDDITI SENZA REINVESTIRLI-EVADERE LE TASSE E PORTARLE NEI PARADISI FISCALI
PRIMO COMPITO DEL GOVERNO PROSSIMO:-l’evasione-
Tutto quello che hai detto può essere vero, tanti imprenditori evadono le tasse per arricchirsi in modo spropositato. Ma quanti lavoratori dipendenti e peggio ancora quanti in cassaintegrazione fanno altri lavori in nero? I cattivi non sono sempre e solo gli imprenditori. Ci sono onesti e disonesti ovunque.
la precarizzazione dei posti di lavoro è un’ovvia conseguenza dell’intoccabilità del lavoratore con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Mettiamoci nei panni di un datore di lavoro che si trova tra le palle un lavoratore fannullone o inetto, che non può essere licenziato neanche con l’intervento di Gesù Cristo. Cosa fà? Il successivo contratto lo farà a tempo determinato. Non basta? Ricorrerà al co.co.co. Vuoi lavorare per me? solo come collaboratore esterno.
La soluzione? fare a tutti un solo contratto di lavoro: a tempo indeterminato ma con la facoltà per il datore di lavoro di licenziare, senza grane sindacali, quel lavoratore che non si dimostra capace o si rivela un fannullone.
Si, ma non è vero quel che dici.
Se uno non lavora lo puoi licenziare (lo dicono le sentenze).
Se le commesse diminuiscono puoi licenziare.
Togliere l’articolo 18 serviva solo a mettere paura agli operai e a far fuori i sindacati.
Ciao Beppe,
sono un ragazzo di 21 della provincia di Ravenna.
Ho conseguito un diploma di perito capotecnico in meccanica industriali presso l’istituto tecnico della mia città.
Dopo aver provato un po’ di università, con scarsi risultati, ho deciso di tuffarmi nel dorato mondo del lavoro…
Risultato: contratto da apprendista come impiegato metalmeccanico, sovrasfruttato, sottopagato e pure con un capoufficio(che poi è il titolare dell’azienda) che è uno stronzo di prima categoria.
Tutti le lezioni di organizzazione industriale seguite con passione durante le scuole superiori si sciolgono davanti alla disorganizzazione che regna sovranna: non esiste fare magazzino, le consegne sono sempre di corsa, gli operai sono costretti a fare anche 10/11 ore al giorno e vengono pure il sabato mattina(che normalmente sarebbe un giorno di riposo ma che il boss ritiene cosa normale).
Probabilmente entro luglio mi licenzierò ma sono ancora incerto se fare un soffiata alla guarda di finanza riguardo certi conti della ditta…
P.S: a volte torno a casa alla sera che ho i tremori….
Grandioso popolo del blog,vi ri-invito ad usare http://www.voipstunt.com come suggerito giorni fa dal mitico Beppe,sono all’estero per lavoro e non avete idea di quanta soddisfazione dia chiamare gratis con la qualita’ di un telefono tutti i propri cari e non dare i soldi a chi ce li ruba.Vi ricordo che anche le chiamate nazionali in Italia con questo software sono gratis,senza limitazioni!!!Grazie per l’attenzione, grazie Beppe da mia madre…
MA allora perché CAZZO votiamo questi politici?
DOVE SONO QUELLI CHE VOGLIONO ANDARE CONTRO QUESTO SISTEMA? RIFONDAZIONE i VERDI? e poi?
IO sono fortunato, comunque NON capisco la logica politica italiana!
Ma come mai, in mezzo a questo mare di lacrime,
IL NANO HA RADDOPPIATO IL SUO PATRIMONIO!?
Ragazzi ma mica crederete a Grillo???? Lui è minimo impazzito, ma dove vive? Ma allora è pessimista cronico? Ma lo sai lei che oggi con i mille euro che guadagniamo possiamo fare tutti una vita da nababbi? Se non ce la fate ad arrivare a fine mese, se il fitto vi toglie piu della meta dello stipendio, credetemi me lo conferma un sondaggio americano, è colpa dei comunisti, E se guardate bene tg4 emilio vi confermera tutto.
P.s Se volete veramente finire di sentire assurdita e stronzate ogni secondo e volete veramente voltare pagina, non votate tutti i vecchi partiti, votate Antonio Di Pietro e visitate il suo bellissimo blog http://www.antoniodipietro.com
Ma non c’è la IORIO oggi? Mi aspettavo che desse la colpa del lavoro precario all’Islam….
quella deficente….
Pietro M. 21.02.06 10:11
SONO QUI’ !! ..ero passata un’attimo da tua sorella per vedere cosa ha guadaganato oggi
…e’ ormai evidente…! TI AMA !!!!
sicuramente molto più di te perché sei pure brutta e non ti caga nessuno neanche come tr0ia! ‘na schifenz’e femmena!
Mi fa piacere vedere tutti d’accordo sugli effetti negativi della legge Biagi. Mi chiedo pero’: se non ci fosse la legge Biagi come saremmo oggi? Quanti di quelli che scrivono hanno cognizioni economiche per spiegare perche’ reputano negativa la legge Biagi e quanti invece si sfogano per le LORO posizioni precarie? Mi fa oltremodo incazzare questo coro di si’, hai ragione, e’ vero, l’ho vissuto anch’io, ma possibile che mai nessuno vada a fondo dei problemi invece di usarli per giustificare i propri drammi personali? Non ce l’ho con te Mr. Grillo, tutti possono sbagliare (io per primo), ma chi non ha mette in dubbio le proprie convinzioni per potersi atteggiare a martire… consiglio “L’arte di tacere” di Dinouart. Devo leggerlo anch’io.
bravo! e auguri
Vittima legge Biagi? decidilo tu:
ho sempre trovato lavoro da solo, poi x una coincidenza sono finita a lavorare per una società di lavoro interinale..dopo 2 esperienze andate male sono stata chiamata a Bologna ruolo coordinatrice centrallinista. Contratto co.pro. per finire l’anno e poi mi avrebbero assunto. 1° mese col contratto di 18 gg con i soldi pattuiti per il 2°mese in nero perchè non si poteva fare un contratto e poi il futuro di altri 3 mesi a collaborazione. Sono scappata. Mi chiama una agenzia di assicurazioni casa/auto e investimenti: mi voleva tenere tutta la vita a co.pro., assicurandomi che se rimanevo in cinta, mi avrebbero allungato il contratto… Questo non è un nuovo modo per agevolare il lavoro, questa è la nuova balla per prendere una persona come se avesse la partita iva, cambiandola o lasciandola a casa quando gli pare e piace. Non hai sicurezze e il ruolo lo possono occupare in molti visto che non cercano esperienze pregresse o almeno per le ditte, l’importante è che acetti il contratto… Oltre a questo, riescono a farti passare lo stipendi come uscita in nero perchè così spiegano allo stato che tu non sei sempre lì e quindi sembra al di fuori una vera e propria collaborazione per dei progetti definiti nel tempo. In più, con questi contratti, finchè non fai il 730 o simili, non sai mai se ti hanno versato veramente i contributi: società di servizio che mi ha versato i contributi dopo mie interminabili telefonate alla sede centrale e anche se ho lavorato da loro fino a dicembre, per lo stato ho lavorato x loro fino a marzo. Un’altro mi ha detto che facevamo una collaborazione e alla fine il foglio che mi dava era falso e son dovuta andare dall’avvocato della CISL per avere lo stipendio che non mi pagava (la CIGL mi ha lasciato a piedi). Con i co.pro. le aziende possono venir su come illegali e prendere personale e nessuno si accorge di nulla, quindi per me è solo un modo per truffare lo stato e la salute dei cittadini. Grazie
Lavoravo per l’892 per meno di 5 euro l’ora. Io studio e vivo coi miei, quindi ancora ancora mi poteva andare bene. Ma le storie che vedevo in quel call-center erano paurose. Studenti ma anche laureati, operatori turistici, ingegneri, gente in gamba, con famiglia, che conosceva 5 lingue, costretti a sottostare a contratti che cambiavano (in peggio) ogni mese a piacimento dei datori di lavoro e senza preavviso, e in sostanza a un lavoro monotono e sottopagato (300-350 euro al mese in media). Tutto ciò fino a quando un giorno siamo stati avvisati che dal giono dopo non ci saremmo + dovuti presentare al lavoro perchè il call-center sarebbe chiuso. fine del gioco, tutti a casa e non importa se senza preavviso magari non hai un’altra offerta pronta sottomano e per un mese o due magari non lavori affatto e devi trovarti un modo per mangiare e pagare le bollette. Le aziende chiaramente fanno il loro gioco ma sono le leggi che devono tutelare i lavoratori ca**o!
Caro Beppe e cari blogger,
premetto che la mia attuale condizione lavorativa non è direttamente figlia delle legge Biagi ma penso sia comunque emblematica delle attuali logiche del mondo del lavoro.
Con una laurea, una specializzazione post-laurea di 2° livello, un’esperienza di due anni e mezzo come Area Manager per un (ex) importante Gruppo Industriale operante nel campo dei Servizi, un aggiornamento professionale continuo (6 corsi di formazione frequentati negli ultimi 16 mesi) ora, alle porte dei 36 anni, mi ritrovo disoccupato di lunga durata e senza realistiche prospettive di migliorare a breve (?) la mia condizione.
Cerco lavoro con ogni mezzo da oltre tre anni ma, pur dando disponibilità a tutto, per i lavori non qualificati sono sempre “troppo formato” mentre per tutti gli altri la mia esperienza è “troppo specifica” e “poco spendibile”.
E intanto gli anni passano.
Così, in questo momento, (non) arrivo alla fine del mese lavoricchiando occasionalmente come factotum a circa 5 l’ora.
Tra un po’ sarò costretto a rivolgermi ai Servizi Sociali.
Ma mi assale un dubbio: che sia troppo “formato” anche per loro?
Ciao Beppe.
Ho 27 anni, laureato in ingegneria, vittima della “flessibilita”, come tanti altri miei coetanei.
Premetto col dirti che mi ritengo ancora fortunato, per retribuzione. Forse e’ perche’ di anni ne ho 27 e non 33, e il progetto della mia vita e’ ancora nebuloso e le necessita’ meno pressanti. Comunque ti racconto la mia esperienza.
Il mio primo contatto con il mondo del lavoro precario si e’ verificato circa 2 anni fa, in un ufficio di progettazione ben avviato, con clienti molto grossi (diciamo pure enormi). Non ero ancora laureato, paga tipica da co.co.co., un sostanzioso guadagno dello studio grazie al mio lavoro. Quando periodicamente il cliente passava a controllare l’andamento del progetto, io venivo sistematicamente dirottato in un’altra stanza, e delle spiegazioni si occupava il mio diretto superiore. Durata del tutto un paio di mesi.
Ora sono assunto (a progetto), e la situazione e’ migliorata, dal punto di vista umano, non certo retributivo, perche’ sicuramente guadagno meno del mio vicino di casa, piu’ giovane di me, che a 18 anni ha cominciato a fare l’elettricista e due anni fa si e’ comprato la spider. Tre anni fa ho lavorato per otto mesi in svizzera come ricercatore (sempre non ancora laureato), inutile dire che la paga era doppia, c’era l’assistenza sanitaria eccetera..
Vorrei concludere riportando il commento di una persona che lavora all’INPS da 30 anni e della quale mi fido (mio padre), che mi ha rivelato che lo striminzito 18% di contributi sul nostro tipo di contratto (nel mio caso circa 1000 Euro l’anno), a meno di spettacolari congiunzioni astrali (tipo che percepisci almeno 24000 Euro l’anno, e per la durata di 4 anni), viene spedito al Fondo Solidarieta’, quello per le persone che raggiungono i limiti di eta’ pensionabile ma non hanno abbastanza contributi per la minima. Insomma, soldi che non rivedro’ piu’.
Spero che mio padre si sbagli.
Spero con tutto il cuore che cambi.
Il problema vero è che con quello che guadagni non ci campi. Se andate in altri paesi la situazione del precariato non è tanto diversa, ma esiste un sistema equilibrato all’interno del quale è possibile vivere con il proprio stipendio. Un ragazzo di 20 anni che lavora deve essere in grado di andare via di casa e campare. come facevano i nostri genitori o i nostri nonni. Il precariato è frutto di un garantismo lavorativo eccessivo degli anni passati nei confronti dei nulla facenti. In passato un qualunque impiegato che aveva voglia di non fare nulla stava nella posizione otimale per diventare un fanc@§§]sta stipendiato. Ovviamente in Italia invece di trovare un metodo per punire chi non lavora e quindi lodare chi fa il suo dovere, abbiamo punito tutti. Che bel sistema, che bella soluzione!!!
Ciao a tutti, Massimiliano Russo
Mi chiamo Andrea, sono laureato in Filosofia, da quasi un anno, sto seguendo un Master in consulenza del lavoro, sono un co.co.co. presso una scuola elementare dove organizzo il servizio di prescuola, ad aprlie comincerò uno stage alla Cgil di Lecco e nel week-end spesso, ma ahimè non sempre volentieri, faccio il barista in un locale notturno. Ovviamente sono ancora dipendente dai miei genitori e al momento non vedo come fare a ritagliarmi qualche margine d’indipendenza economica.
Al giorno d’oggi due dei beni di “consumo” da considerare necessari per poter essere indipendenti, ossia casa e automobile, si comprano a rate previo contartto a tempo indeterminato. Sto parlando di mutui trentennali e finaziamenti assassini che ormai vedo come compromessi accettabili se solo mi venisse data la possibiltà di adottarli! Ma come si fa’ con una tipologia contrattuale come quella imposta da Mr. Treu e da Mr. Biagi? Qualcuno conosce una banca che mi fa un mutuo con un contratto a progetto o con un contratto a termine?
Qualcuno conosce un neo-laureato che si compra casa o automobile dopo aver trovato lavoro?
E come cazzo fa uno a farsi una famiglia senza una casa dove metterla e senza un auto con cui andare al lavoro?
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LO SCANDALO SONO I DIPENDENTI STATALI,
“LAVORANO” O DICONO DI FARLO SEI ORE AL GIORNO, SABATO E DOMENICA ESCLUSI,
HANNO TUTTO GARANTITO,
NON FANNO UN C…O, SI LAMENTANO PURE,
NON POSSONO ESSERE LICENZIATI, E
SONO LA CAUSA DELLE NOSTRE MAGGIORI TASSE, PERCHE’ LO STATO LI CONSIDERA SPESE, NON VALUTA IL LORO RENDIMENTO, QUINDI POSSONO FARE QUELLO CHE VOGLIO ANCHE LA SPESA AL MERCATO, DURANTE IL LAVORO!
VERGOGNA!!!
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premetto che non sono dipendnete statale; posso condividere il fatto delle sei ore al giorno con i week end a casa (anche se al 90 per cento lavorano anche il sabato); sicuramente c’è chi non fa nulla e ci sarà chi lavora, chi timbra il cartellino e va a casa e chi esce la sera alle otto e non ha staccato tutto il giorno. Però… e ripeto però… non sono solo loro il problema … i finanziamenti a pioggia su decoder, scuole private, computer ai sedicenni, quote latte, finanziamenti al mezzogiorno, finanziamenti al cinema ed a teatro (vedi ultimo film di franco nero omaggio a sergio leone) ed ultimi i cento milioni per la crisi dei polli; vogliamo parlare della tav e del ponte sullo stretto? potrei continuare per ore… a prescindere dagli statali… i soldi vengono usati in modo indiscriminato e senza una strategia di prevenzione, ma solo per tamponare… il problema degli statali (non so in che percentuale) e che ci sono una marea di raccomandazioni ed un sotto utilizzo vergognoso…. tutto qui.
con stima
paolo
E’ proprio questo il gioco di questo governo: dipendenti privati contro dipendenti pubblici, precari contro garantiti, disoccupati contro precari, la GUERRA FRA I POVERI, cioè fra i lavoratori facendo a gara a chi è più “privilegiato” mentre i privilegiati sono SOLO LORO!
Il fatto che esistano sacche di malcostume dipende in primo luogo da chi ha in mano le redini dell’organizzazione, e per ultimo dai lavoratori. Tra l’altro, se non ci fossero questi tanto odiati “dipendenti statali” che insegnano ai vostri filgi, che vi curano negli ospedali, che vi danno la pensione, che vi fanno i certificati di cui avete bisogno, cosa fareste?
BASTA con questa assurda guerra fra poveri, il nemico E’ UN ALTRO!!!!!!!!
Come dipendente pubblico vorrei solo ricordarti che lavoriamo 6 ore per sei giorni e con stipendi che sono al limite dell’indecenza.
Il nostro contratto dell’ultimo biennio non è stato ancora rinnovato ed è già scaduto prima di esserlo, questi luoghi comuni potete risparmiarveli, la pubblica amministrazione stà andando avanti, come tanti altri settori del lavoro, grazie al sacrificio dei lavoratori e se fosse vero quello che dicono i berlusconleghistifascisti come te molto probabilmente questo sarebbe un paese del tutto fermo. Per avere dei diritti non bisogna lottare e non fare in modo che gli stessi vengano tolti agli altri, io sono daccordo con tutti questi ragazzi che soffrono per la loro precarietà e mi impegno nel sindacato affinchè i diritti che ho io li abbiano anche loro e non perchè vengano tolti a chi ce li ha. Vedi caro Apollonio questi sono i luoghi comuni che rovinano i lavoratori, questo è il modo per mettere i lavoratori uno contro l’altro, la lotta deve avere una sola direzione, verso e contro chi sfrutta, se non l’hai capito fattelo spiegare e se vuoi impegnati a portare il sindacato di base li dove serve, fai qualcosa invece di chiacchierare a vanvera su cose che sicuramente non conosci.
Carissimo Mario…. é troppo facile fare dello sterile qualunquismo. Non mi arrabbierò con te per quello che pensi e dici. In parte posso anche considerarlo vero. Purtroppo, e dico purtroppo perchè vivo quotidianamente a cointatto con la gente che or ora hai descritto sommariamente, sono anche io un dipendente statale. A dispetto della mia giovane età, 28 anni, lavoro da ben 9 anni. Ho cambiato 5 pubbliche amministrazioni, sempre perchè ne avevo una gran voglia… A 19 anni, mentre mi iscrivevo all’università, ho fatto parecchi concorsi….e magia delle magie, senza mai avere una benchè minima idea di quello che volesse dire essere raccomandato e ovviamente senza mai conoscere uno straccio di politico e di “angelo custode” ma studiando ( perchè a quell’età studiare per me era un vero e proprio lavoro!), dicevo a 19 vinsi diversi concorsi….e scelsi il posto che in quel momento credevo più adatto….
Ci sono diverse realtà in quelle che tu chiami “statali”… Di solito le pubbliche aministrazioni, per ovvi problemi di budget, sono sotto-organico. Dipende molto da quanti abitanti ha il Comune da amministrare. Spesso e volentieri, anche se non precario per fortuna mi sono trovato a svolgere mansioni e incarichi che non avrei dovuto fare…. ma che il senso del dovere ( che pochi hanno nelle p.a.) mi portava a compiere. Spesso e volentieri mi sono ritrovato anche a pagare errori che mio malgrado ho commesso…perchè, si sa, più lavori e più hai possibilità di sbagliare! E nessuno, politico e non mi ha mai riconosciuto meriti o demeriti. Il problema è tutto racchiuso in quest’ultima riga… la professionalità o la NON professionalità non sono non è riconosciuta o riconoscibile ma non è nemmeno economicamente corrisposta. A distanza di 9 anni il mio sytipendio ha solo perso potere d’acquisto. E la mia voglia di fare bene il mio lavoro è scemata con esso. Se avessi lavorato per un’azienda privata…. bhè sicuramente sarebbe stato diverso…
Saluti.
Fabio
mia moglie lavorava come co.co.co in un azienda ospedaliera. Quando è rimasta in cinta abbiamo scoperto che la figura del co.co.co, che pensavamo scomparsa con la legge Biagi, in realtà è stata cancellata solo per le aziende private e non quelle pubbliche. Il risultato è che, grazie ad un articolo della legge Biagi, è riuscita a conservare il posto di lavoro, ma non ha percepita nulla dall’azienda, solo rimborso IRPEF calcolato sulla base dei versamenti effettuati dal datore di lavoro (che per un co.co.co sono ridicoli) e interruzione del contratto per 4 mesi senza traslazione della data di fine rapporto. In pratica ha perso 4 mesi di stipendio.
Ora, va bene la flessibilità, ma se l’accetto, allora devo essere pagato in proporzione di più rispetto al dipendente. Inoltre, per flessibilità si dovrebbe intendere non precarietà, ma offerta diversificata di tipologie di contratto. Ciao a tutti.
Stefano, 30 anni, laureato, CoCoCo per enti pubblici dal 01/09/2001
Concorsi effettuati: 3 – 1 in graduatoria;
blocco assunzioni nel pubblico=0 attinti dalla graduatoria.
Grazie Berluska
L’unica attività che rende è la gestione di soldi e risorse altrui. Ma non crea ricchezza e soprattutto non sviluppa ricerca e tecnologia che darebbe lavoro a tutti.
Angelo De Poli 21.02.06 10:42
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Bravo Angelo! grandi profitti di grandi aziende investiti non nell’innovazione dell’azienda, ma in finanziarie non meglio identificate, che poi falliscono… sudore della fronte di tanti..
società all’estero, scatole cinesi, evasione delle tasse, con spremitura dei soliti fessi
Grandi imprenditori che diventano grandi immobiliaristi (e quale legge glielo impedisce?).. ma i soliti fessi non trovano uno straccio di casa in affitto e devono indebitarsi con i mutui
Tassazione delle rendite?? Oh no!! scandalo, ragioni come una comunista!!
Che grande cosa il sistema capitalista.. ma soprattutto quello italiano dei GRANDI FURBI!
Eppure c’è qualcuno che li vuole rivotare, ma che abbia forse qualche interessuccio?
La legge Biagi è una presa per il culo.Contratti cococo……una truffa legalizzata come tante in Italia.E poi perche i giovani non vogliono vivere quà…..perche emigrano…..perche il nostro paese pewr quanto bello è una grossa presa per il culo.
Marcello Bello, la tua presunzione mi rivolta lo stomaco, sapere che esistono persone come te mi urta, si può non condividere le idee di altri ma la tua presunzione cosmica fa rivoltare anche i lombrichi sottoterra. le parolacce non bastano a esprimere il disgusto, per cui non ne uso, e non ho tempo per rispondere per punti alla mail, solo esprimo disgusto.
Tutto vero. Sono laureato, in un settore pieno di possibilità (dicono), e lavoro con P.I.- IMPOSTA dai datori di lavoro – dopo essere stato co.co.co.
Che bello, sei libero profesionista! mi dicono…
Tutte balle.
Come la storia dell’occupazione. Se essere occupati vuol dire questo, allora le regole sono truccate.
Non è cambiato nulla. Stessa retribuzione, più spese, mancanza di forza contrattuale, sfruttato. Libero dove?
Ai datori di lavoro è stato dato un mezzo che permette loro di avere il coltello dalla parte del manico. Sempre.
E la mia compagna è messa peggio di me.
Di quelli che parlano di leggi coraggiose per l’occupazione, non voglio nemmeno sentir parlare. E hanno tutti i figli già sistemati.
Io e la mia compagna viviamo insieme, bollette, spese varie, rate, tasse e arriviamo a pelo a fine mese. Dobbiamo programmare le uscite.
Chissà quando decideremo di fare un figlio.
E gli unici sistemati che conosco, come sempre, lo sono per agganci o amicizie. E io che non ne ho? Così questa legge ha amplificato anche questo problema.
Ma, nonostante tutto, sono felice sono sereno.
Bene Beppe !
l’inchiesta sul vissuto reale che diventa conoscenza consapevolezza e possibilità di TRASFORMAZIONE ! I soggetti reali che “parlano” e che non vengono “interpretati”.. ma nel dibattito nessuno coglie la “radice”..perchè ?
RIDUZIONE GENERALIZZATA DELL’ORARIO DI LAVORO
(redistribuzione del lavoro!)-
REDISTRIBUZIONE DELLA (E) RICCHEZZE-
CAMBIARE STILE DI VITA ..no alla competizione all’egoismo all’individualismo al consumismo ,nuovi valori per un mondo nuovo..
Il LIBERISMO “PRECARIZZA” .
Non è una necessità “oggettiva”. Una cosa neutra. Sono gli uomini che fanno la storia. Quindi le “scelte si possono “cambiare”. E’ una questione culturale politica sindacale . Siamo di fronte alla più grande rivoluzione tecnologica della storia dell’umanità ,o la mettiamo al servizio dell’uomo dei suoi bisogni , o diventa strumento di “oppressione”
sfruttamento manipolazione ecc.
Oggi più che mai : LAVORARE MENO (molto meno!) LAVORARE TUTTI!
Bisogna “organizzarsi” per un nuovo mondo possibile.
Il sig. B. prima di scendere “in campo” era nella merda . Oggi è “il più ricco d’Italia” e uno dei più ricchi del mondo.
MONTEZEMOLO l’anno scorso ha dichiarato 12 milioni di euro . Consorte “guadagnava” 1 milione e mezzo di euro l’anno. Bonolis per 3 anni ha avuto 24 milioni di euro (da Rai a Med.!). Il “mio ” dir. gen. guadagna 135 mila euro l’anno . Il 10% della popolazione possiede il 42% delle ricchezze..oltre 11 % sono poveri..i precari sono milioni e non arrivano a 800 euro.. SOLO LE LOTTE POSSONO CAMBIARE tutto questo . I lavoratori vanno da 1000 a 1300 euro.. i rinnovi contrattuali a inflazione programmata la concertazione ecc. hanno trasferito reddito dai poveri ai ricchi..B. ha fatto il resto..condoni scudo fiscale Biagi Bossi-Fini.. Lottare insieme !!
Gaetano, sei grande!
Sono un delegato sindacale del “S.in.COBAS”, un sindacato di base che opera prevalentemente nella pubblica amministrazione, vorrei riprendere un discorso iniziato da Stefano Pizzigati in un post precedente.
Caro Stefano, purtroppo il sindacato non è apolitico, ma soprattutto non è DEMOCRATICO, la confederazione CGIL CISL UIL si è arrogata il diritto di fare i contratti e le trattative pur non essendo più la sola a rappresentare i lavoratori.
Quando si eleggono i rappresentanti delle RSU i sindacati di base sono sempre il primo o il secondo sindacato, la CISL e la UIL sono quasi scomparse in molte RSU specialmente al centro nord eppure non è possibile svolgere elezioni a livello nazionale per decidere chi effettivamente ha diritto a fare le trattative con governo, confindustria ecc.
La confederazione fa comodo a chi governa, destra o sinistra perchè, come si è visto, continua a svendere tutti i diritti conquistati dai lavoratori con le lotte degli anni 60 e 70 e questo accade soprattutto quando al governo c’è il centrosinistra perchè la CGIL, fortemente politicizzata, tende a non intralciarne il cammino e, è successo alla fine degli anni 90, accetta co co co e quant’altro arrivando persino a limitare il diritto di sciopero.
Ricordo il “grande” Cofferati, che qualcuno vorrebbe ben più in alto di dov’è ora, all’uscita di una riunione col governo di centrosinistra in cui furono decise le limitazioni al diritto di sciopero che disse “ora bisogna pensare a come fermare quei sindacatini che con quattro iscritti creano disagi a tutti bloccando ogni servizio”!
Era il periodo in cui scoppiarono alcune bombe davanti a sedi di sindacato e in cui, velatamente, del fatto furono accusati i sindacati di base.
Certamente avere di fronte i sindacati di base sarebbe deleterio per qualsiasi governo e sarebbe molto più difficile arrivare a quegli obrobri di contratti che continuano ad essere firmati.
Questa purtroppo è la situazione in italia dove ci si lava la bocca con la democrazia!
Alfio io sono piuttosto confederale e poco Cobas.. ma li rispetto e credo che specie nella scuola siano molto forti.
Però mi si è spezzato il cuore l’ultima volta a Roma vedere due manifestazioni separate, e quella dei cobas che praticamente sembrava manifestasse contro il sindacato e non contro il governo.
Credo il momento sia troppo serio, la congiuntura internazionale drammatica, e sia giunta l’ora che tutti i movimenti sindacali si mettano attorno a un tavolo, come del resto è avvenuto a livello politico, non senza difficoltà, presenti e future.
Ma certamenti conosci anhce tu il motto “divide et impera”.. Ciao
Buongiorno,
sono un 30enne che da poco è entrato nel mondo del lavoro. Mi sono laureato tardi, è vero; non ho esperienze lavorative precedenti, è vero; c’è la crisi, è vero; l’azienda in cui lavoro è appena nata, è vero, fattosta che sono stato preso per fare uno stage di 3 mesi “a gratis” dopodichè mi è stato fatto un contratto “a progetto” (figlio della legge Biagi- se non erro-) per 300euro al mese.
Non sto qui a fare i conti su quanto spendo ogni giorno tra andare, mangiare, parcheggiare (a Roma) e altre facezie, rimane il fatto che comunque non sto versando dei contributi, lavoro ma non risulta da nessuna parte nè quando entro, nè quando esco, nè quando lavoro (a volte anche il sabato) e comunque all’interno dell’agenzia lavoro come e quanto gli altri.
Ovviamente la mia non è una critica all’azienda, è il sistema che non funziona. Anche perchè molto spesso mi ritrovo a parlare con amici o conoscenti della mia stessa età o anche più giovani o, peggio, anche più grandi che si trovano nelle stesse condizioni.
Al momento sinceramente non vedo ‘ste gran prospettive!
La legge Biagi non sarebbe stata compresa dal mondo globalizzato economico se avesse posto gli accenti sui punti più cari ai lavoratori.
Ed é per questo che é una buona legge, poiché finché il mondo girerà attorno agli interessi economici non potranno esserci leggi buone.
Lavorare 6 giorni su 7 é é giusto? Questa società divisa in CASTE é giusta? pensare diversamente sarebbe come andare contro la logica dei profitti.
Un’economista che ragiona con il cuore fa l’infermiere o volontariato o cambia mestiere…?
Non capisco comunque questa vanità dei laureati, se la situazione é difficile é giusto che sia difficile per tutti, no? é giusto che tutti facciano dei sacrifici, non é perché uno é laureato abbia più diritti di un manovale, l’economia se funziona funziona perché tutte le parti fanno bene il loro lavoro, anche se non capisco perché uno che ha studiato debba guadagnare più di un bracciante!!!!
Questa legge, come altre, sono nate dalla nostra debolezza e della nostra incapacità come individui e come popolo di partecipare, di essere presenti quando è necessario, di capire e far capire in che contesto del lavoro questa legge avrebbe operato e quale sarebbe stato il contesto industriale di riferimento. Ricordiamo inoltre che i governi, ed i componenti degli stessi, rappresentano la copertina di un libro di cui noi cittadini siamo le pagine, ci assomigliano. Il nostro lamento, ormai, non serve più, non è tenuto in alcuna considerazione, non prelude a nulla,quindi, mentre noi ci lamentiamo, loro agiscono,anche molto rapidamente, essendo sempre presenti e attivissimi, non come noi. E’sicuramente utilissimo parlarsi attraverso le righe di un blog, ci aiuta a superare la paura di partecipare, paura che rappresenta la forza più grande di chi desidera e usa il potere per controllare gli altri, cioè noi. Oltre a scrivere, però,dobbiamo ricominciare ad incontrarci a parlarci guardandoci negli occhi reimparando a non temere le nostre emozioni ricreando luoghi, non solo virtuali di incontro come le piazze delle nostre belle città, i PC non mancheranno sono portatili. Dobbiamo ricominciare a non guardarci con odio, come,ad esempio, dai finestrni delle nostre auto già di prima mattina, accendiamo il cervello subito non aspettiamo le 9,00 dopo il caffè, ricominciamo a sorriderci il più possibile. I cittadini di Torino in questi giorni di Olimpiadi stanno scoprendo che essere allegri e stare un pò insieme, uno vicino all’altro è ancora possibile ed è forse meglio che rinchiudersi davanti ad un televisore. Stare insieme educatamente, considerando l’educazione un bene prezioso, uno degli strumenti più importanti per superare questo momento in cui tutto sembra uguale e senza via di uscita. L’educazione come un elicottero ci solleverà dal suolo e ci permettera di vedere con chiarezza questo finto labirinto fatto di nulla. Grazie per l’attenzione
Salve, sono Concetta Riccardi, dopo anni di lavoro in nero a Napoli ho deciso di andarmene al nord.Prima di tutto vorrei dire che al sud non esiste nessuno contratto.Smettetela di dire che la legge Biagi funzione, semmai se funzione e’ solo al nord che viene applicata, al sud si continua a lavorare a nero.Potete fare tutte le leggi del mondo sul lavoro al sud se ne fregano, NON LE APPLICANO questo vi e chiaro oppure no?Quindi cominciate a rendervi conto che al sud c’e’ gente che come me ha lavorato e lavora otto ore al giorno per 300 euro al mese, e dico al MESE, gente che lavora per 800 euro al mese con moglie e figlio a carico, quindi che la pianti Berlusconi di parlare di ripresa, perche al sud non c’e’ nessuna cavolo di ripresa, anzi le cose sono peggiorate, perche’ prima erano 500 mila lire al mese per un povero cristiano che faceva 8 ore al giorno, ora sono diventate 300 euro con il costo della vita che e’ aumentato con introduzione non controllata dell’Euro.Ora passiamo al nord, ci sono una marea di contratti a tempo determintao.Io ho lavorato anche per una sola settimana in 6 mesi.E poi non assumano mai, dopo un anno ti mandano via per non assumerti e pagare le tasse che sono troppo alte, le aziende lavorando poco, non assumono.Quindi riprendono un altra persona che dopo un anno viene regolamente licenziata.A volte ti assumono a tempo detrminato per 1 anno, poi ti licenziano per riassumerti nuovamente a tempo detrminato…cosi facendo non ti assumono mai a tempo indeterminato.non parliamo del call center…..ti fanno solo co.co.co e tu come compri casa?, come fai a crearti la famgilia?Tra l’altro io sono passata da Bologna a Milano, il lavoro a Bologna e veramente calato rispetto a 4 anni fa…quindi piantatela di dire bagianate sul mercato del lavoro. Le leggi di Biagi magari sono anche leggi che potrebbero funzionare se le aziende italiane le applicassero nel modo giusto e con criterio. Concetta Riccardi
Il mio nome e’ Massimo e sono un’uomo precario di 34 anni.
Vivo con 1000 al mese, in una citta’ come firenze dove una stanza in affitto costa 350/400 euro.
Se si fa’ due conti si puo’ ben capire come e’ difficile arrivare a fine mese ed avere una vita sociale dignitosa.
Prima di diventare un precario a progetto ero un precario interinale ( almeno li’ c’era una quasi normale busta baga )dove invece di dodici mesi l’anno ne lavori 8/9 (lavoro a missione ).
IN QUESTI GIORNI DI CAMPAGNA ELETTORALE VEDO CON STUPORE I NOSTRI DIPENDENTI PARLARE DI FAMIGLIA ,UNA PAROLA CHE FA’ SEMPRE COLPO PER PRENDERE QUALCHE VOTO IN PIU’,
MA QUALE FAMIGLIA MANTIENI SE NEL DOMANI NON VE’ CERTEZZA.
COSA DEVO FARE UNA FAMIGLIA A PROGETTO O UNA FAMIGLIA INTERINALE?
QUANDO NON MI SERVE PIU’ LA DO’ A CHI LA PUO’ MANTENERE….????
UN BEL SISTEMA DI LAVORO AVETE INVENTATO , LA FAMOSA LEGGE BIAGI , E NE ANDATE PURE FIERI.
AVETE RILANCIATO L’IMPRESE , QUALI ?
DOVETE RILANCIARE LA VITA SOCIALE DELLE PERSONE.
NEL 1999 IL MIO STIPENDIO ERA DI 2.000.000 MILIONI
OGGI E’ DI CIRCA 70 MILA LIRE IN MENO..
COME DITE VOI, NOSTRI DIPENDENTI, IL COSTO DELLA VITA E’ AUMENTATO PER COLPA DELL’EURO….
NO CAVOLO E’ IL MIO STIPENDIO CHE SI E’ ABBASSATO…
ALLORA !!!!!
RACCONTATE UN SACCO DI MENZOGNE !!!!!!!
TANTO A VOI A FINE MESE LO STIPENDIO VE LO PAGO IO E ALTRI MILIONI DI DISGRAZIATI COME ME…
E NON SIETE A PROGRAMMAPROGETTOINTERINALE.
PERCHE’ VISTO CHE LA DECANTATE TANTO QUESTA LEGGE PERCHE’ NON VI METTETE AL PARI DI MILIONI DI ELETTORI CAMBIANDO IL VOSTRO CONTRATTO DI LAVORO ?
POTREBBE ESSERE UNA BUONA MANOVRA PER PRENDERE NUOVI VOTI E PER ACCORGERVI DEGL’ERRORI FATTI.
P.S.LA LEGGE BIAGI SERVE HA :
NON MANDARE IN FERIE I PRECARI,
NON PAGARE LA PENSIONE,
FARE TERRORISMO PSICOLOGICO ,
NON PERMETTERE LA CREAZIONE DELLA TANTO DECANTATA FAMIGLIA,
CREARE POVERTA’,
FAR GUADAGNARE SEMPRE DI PIU’ I TRONCHETTI ,I NANI,I MONOPOLISTI, LE BANCHE , CIOE’ QUELLI CHE I SOLDI GLI HANNO GIA’.
Biagi era una brava persona!
I suoi assassini non sono uomini, ma topi!
La galera è la loro tana.
Dove si trova la forza di sparare a un uomo inerme!?
Ho un contratto cococo coccodè!
Sono 6 anni che lavoro come grafica e webmaster per una associazione culturale che mi paga, appunto 5,10 euro all’ora e, nota bene, solo le ore in cui sono presente in ufficio.
Non esistono ferie, non esiste malattia, non esiste tredicesima.
Ho due figli e, per fortuna, un compagno che lavora e porta a casa la pagnotta!
Detto ciò vi racconto brevemente il mio percorso:
Ho studiato Psicologia all’Università di Roma e poi ho iniziato a lavorare nel 1986, per caso (anzi per bisogno) nella redazione di un giornale locale di Nettuno come segretaria, dato che sono sempre stata bravina con l’italiano mi hanno chiesto di li a poco di scrivere qualche articolo. Abbastanza presto sono passata ad occuparmi sia della segreteria che della redazione e relativa impaginazione dei vari pezzi del giornale. Dopo di che mi sono occupata anche di trasportare a Roma, con la mia macchina, le pagine A3, stampate con le prime stampanti laser, in tipografia. Volete sapere quanto guadagnavo al mese 800.000 lire, ma incrementavo un po’ con articoli inviati al Tempo che mi pagava ben 15.000 lire l’uno . A un certo punto ho lasciato quel lavoro e sono andata a finire in un’altra redazione locale, più o meno stessa scena, ma mi hanno anche fatto “capo redattrice”… e li, oltre che scrivere, occuparmi della redazione in generale e reperire le notizie ho imparato anche ad impaginare con il pc: che c..o!!! sempre per 800.000 lire.
Poi è nato il mio primo figlio, ho lasciato la redazione in cui più o meno vivevo, dato il numero di ore improponibile che ci passavo e, dopo qualche anno mi sono riciclata come grafica. Col pc ci sapevo fare, erano anni che ci lavoravo ed ho studiato l’html. Ho trovato un lavoro, faccio la grafica, mi piace e quanto guadagno? 800 euro al mese, ma solo nei mesi in cui sto bene e i miei figli non si ammalano, altrimenti molto meno!
Grazie Italia, sono fiera di te e di tutti noi!
ops.. ho fatto casino scusate…
Questo post è un bello ‘spaccato’ della nostra società.Bisognerebbe inviarlo per conoscenza al Ministero del Lavoro.
Peccato che il Ministero del Lavoro non si occupi di ‘lavoro’, ma solo di ordine pubblico.
Mi spiego: se i precari che hanno partecipato a questo post scendessero in strada con le molotov, otterrebbero sicuramente l’attenzione degli organi pubblici, Ministero del Lavoro in primis.
Cari ragazzi, dobbiamo adeguarci ai tempi che cambiano – e sono tempi dove contano solo le notizie che finiscono in prima pagina, il resto, come direbbe Califano .. ‘è noia.. ‘
Caro Beppe,
il mio nome è Angelo, nato il 23 luglio 1971,ho la maturità classica, sono pugliese e risiedo a Bologna da 3anni insieme a mia moglie anche lei pugliese. Già, sono sposato,con la mia donna dal giugno del 2003.Abbiamo fatto questo passo forse per incoscienza, ma io penso per fiducia e speranza in un futuro migliore.Infatti prima di fare ciò siamo andati a Bologna alla ricerca del nostro futuro:abbiamo trovato lavori precari;nel 2002 a BO sono entrato nel grande mondo Tim come interinale,rinnovi contratt. di 6 mesi in 6 mesi,nel 2004 mi hanno messo fuori per prendere altri(stessa procedura); poi altra azienda,per attività da impiegato,piccolo particolare però:costretto ad aprire P.I. come consulente (senza il becco di un contributo versato)per 9 mesi del 2005;continuano a farmi lavorare con loro, ma con contratti di 3 mesi in 3 mesi a Progetto;mia moglie(laureata in legge, 37 anni)che con costoro lavorava da 3 anni ora è stata sbattuta fuori senza un grazie, non riesce a trovare lavoro per via dell’età;io mando curriculum anche per fare qualsiasi cosa, anche l’operaio, nessuno chiama,troppo dispendioso prendere una persona volenterosa ma non formata? Siamo credenti cristiani,e il matrim.è la partenza di un progetto:un figlio, che non ci decidiamo ad avere, cosa possiamo offrirgli,quale futuro?, la nostra è una sopravvivenza tenuta salda dall’amore che ci lega. Ah,abbiamo comprato casa, spinti dai genitori che ci sostengono a distanza, ma fino a quando ciò sarà possibile,il rischio è quello che ci venga tolta se non potessimo più pagarla rimanendo con un pugno di mosche in mano. Mi domando ogni giorno perchè farlo, forse sarebbe stato pù saggio starsene a casa con i nostri genitori? Ad apettare cosa? Credo che ci stiano privando della vita, della gioia di vivere, di quell’entusiasmo che permette a ognuno di costruire e gioire nel farlo, vivo alla giornata sperando di poter lavorare anche il giorno dopo.
Un grazie sincero per tutto quanto fai.
Il giorno del diploma lo ricordo quasi fosse ieri, esaltata
immaginandomi
le porte del mondo del lavoro spalancate di fronte a me, esaltata
nell?immaginare finalmente i frutti degli sforzi durante la carriera
scolastica, esaltate nel vedermi finalmente catapultata nel mondo dei
grandi. Oggi 5 anni dopo sono moralmente a terra, 5 anni e un?infinità
di
contratti a tempo determinato che occupano i ¾ del mio curriculum
vitae,
ormai sono costretta a scremare le esperienze lavorative altrimenti
dovrei
sottoporre ai colloqui una risma di carta in formato a4 anzichè un
semplice
foglio di presentazione. E? frustrante nonchè immotivante ogni volta
dover
ricominciare dal principio, è deprimente affezionarsi al lavoro, ai
colleghi, all?ambiente lavorativo e sapere che allo scadere del
contratto
si dovrà stringere mani e ringraziare e andarsene nella nebbia. E?
debilitante ogni volta imparare da zero ed essere trattati come QUELLA
TEMPORANEA. E? debilitante non esssere inclusi in riunioni, seminari,
corsi
solo perchè tanto poi non mi serviranno visto che devo andarmene.
Come posso in coscienza pensare di metter su famiglia sapendo di non
avere
la possibilità di garantire un bel niente se non un contratto a tempo
determinato e poi boh. Sono dell?idea che se dovessi chiedere un mutuo
o un
finanziamento già il metal detector all?entrata della banca si
metterebbe a
ridere al mio passaggio. Ma allora perchè, mi chiedo, fanno sondaggi
ITALIANI MAMMONI, ITALIANI NON SI SCHIODANO DALLA FAMIGLIA, ITALIANI
TARDI
FUORI CASA…. mi prendono in giro!?!??!?!?!?!??
Ora sono assunta ancora a tempo determinato, il lavoro mi piace molto i
colleghi anche e l?ambiente è costruttivo, sono già triste al pensiero
che
fra alcuni mesi dovrò NUOVAMENTE salutare tutti, comprare uno stock di
carta e cartucce della stampante, finanziare le poste italiane e
affrontare
colloqui su colloqui, imparare di nuovo tutto dal principio conoscere i
colleghi e di nuovo salutarli e ringraziare.
E mi chiedo, forse era meglio non studiare… forse non sarò mai in
grado
di crearmi una famiglia mia, forse dovrò continuare a salutare
ringraziare
e andarmene. E mi chiedo per quanto ancora riuscirò a reggere.
infatti! a te è andata bene quindi che cosa te ne frega di quelli che non sono stati in gamba o fortunati come te ?
Approposito dell’elemosina che ti hanno fatto in busta, probabilmente non ti sei accorto che te li hanno presi da un’altra parte 😉
Il giorno del diploma lo ricordo quasi fosse ieri, esaltata
immaginandomi
le porte del mondo del lavoro spalancate di fronte a me, esaltata
nell?immaginare finalmente i frutti degli sforzi durante la carriera
scolastica, esaltate nel vedermi finalmente catapultata nel mondo dei
grandi. Oggi 5 anni dopo sono moralmente a terra, 5 anni e un?infinità
di
contratti a tempo determinato che occupano i ¾ del mio curriculum
vitae,
ormai sono costretta a scremare le esperienze lavorative altrimenti
dovrei
sottoporre ai colloqui una risma di carta in formato a4 anzichè un
semplice
foglio di presentazione. E? frustrante nonchè immotivante ogni volta
dover
ricominciare dal principio, è deprimente affezionarsi al lavoro, ai
colleghi, all?ambiente lavorativo e sapere che allo scadere del
contratto
si dovrà stringere mani e ringraziare e andarsene nella nebbia. E?
debilitante ogni volta imparare da zero ed essere trattati come QUELLA
TEMPORANEA. E? debilitante non esssere inclusi in riunioni, seminari,
corsi
solo perchè tanto poi non mi serviranno visto che devo andarmene.
Come posso in coscienza pensare di metter su famiglia sapendo di non
avere
la possibilità di garantire un bel niente se non un contratto a tempo
determinato e poi boh. Sono dell?idea che se dovessi chiedere un mutuo
o un
finanziamento già il metal detector all?entrata della banca si
metterebbe a
ridere al mio passaggio. Ma allora perchè, mi chiedo, fanno sondaggi
ITALIANI MAMMONI, ITALIANI NON SI SCHIODANO DALLA FAMIGLIA, ITALIANI
TARDI
FUORI CASA…. mi prendono in giro!?!??!?!?!?!??
Ora sono assunta ancora a tempo determinato, il lavoro mi piace molto i
colleghi anche e l?ambiente è costruttivo, sono già triste al pensiero
che
fra alcuni mesi dovrò NUOVAMENTE salutare tutti, comprare uno stock di
carta e cartucce della stampante, finanziare le poste italiane e
affrontare
colloqui su colloqui, imparare di nuovo tutto dal principio conoscere i
colleghi e di nuovo salutarli e ringraziare.
E mi chiedo, forse era meglio non studiare… forse non sarò mai in
grado
di crearmi una famiglia mia, forse dovrò continuare a salutare
ringraziare
e andarmene. E mi chiedo per quanto ancora riuscirò a reggere.
E poi oggi i DESTRORSI LEGHISTI FORZITALIOTI
hanno vergogna (e questo gli rende onore) ha postare il loro unico stupido e inutile tedioso argomento:
LUXURIA, FERRANDO, CARUSO,LUXURIA, FERRANDO, CARUSO,LUXURIA, FERRANDO, CARUSO,LUXURIA, FERRANDO, CARUSO,LUXURIA, FERRANDO, CARUSO,LUXURIA, FERRANDO, CARUSO,LUXURIA, FERRANDO, CARUSO,LUXURIA, FERRANDO, CARUSO,LUXURIA, FERRANDO, CARUSO…..
Oggi si parla di code serie!
LAVORO PRECARIO, VITA PRECARIA, PRESENTE PRECARIO FUTURO PRECARIO….
Caro Beppe, cari amici,
sarò il più breve e conciso possibile nell’illustrarvi la mia situazione lavorativa (alla quale posso aggiungere qualsiasi riscontro se necessario).
Ho 26 anni e un titolo di studio da geometra. Lavoro come letturista del gas, ormai da quasi 3 anni, con un contratto che prima era co.co.co. ed ora è co.co.pro., in una ditta che fa parte dell’ennesimo appalto della ditta del gas e dell’acqua di Genova (che un tempo era pubblica).
Percepisco all’incirca 35 centesimi a lettura. Vengo sguinzagliato per tutta Genova e a volte anche per i paesini (in cui i contatori sono completamente sparsi, introvabili e “imbriccati”) senza mutua, senza ferie, senza il minimo indennizzo spese nonostante i km fatti al giorno, neanche a parlare di buoni pasto; in 3 anni ho ricevuto solo un paio di scarpe anti-infortunistica e un gilet catarifrangente di 6 taglie + grande! Inoltre nel periodo estivo e natalizio (3 mesi in tutto) la ditta è ferma e non percepisco stipendio.
Quali possono essere le speranze per il futuro nei giovani?
Sia chiaro, è solo una testimonianza, non un piangersi addosso o un inno al pessimismo (se mai al fare qualcosa).
Nonostante tutto cerco sempre di lavorare con dignità e buon umore, alla fine del mese (cioè dei mesi buoni) risco a portare a casa i miei 1000 euro circa (sudati al centesimo), non ho vizzi nè mogli e vivo sereno!
Ma per quanti è sopravvivere?
un abbraccio a tutti
infatti! a te è andata bene quindi che cosa te ne frega di quelli che non sono stati in gamba o fortunati come te ?
massima stima per il signor Aldo Mariani che ha postato “aldo mariani 21.02.06 10:06”!
sono questi gli imprenditori che vogliamo, sono queste le problematiche che è giusto affrontare! ha perfettamente ragione, quello che lei dice è sacrosanto, vorrei che riflettesse però da quale parte pende l’ago della bilancia. Mi complimento con lei, l’imprenditore è la causa “sine-qua-non”, è lui che si deve accollare (per definizione) tutti i rischi della propria iniziativa, ecco perchè la stimo, ma è proprio questa la differenza col lavoro dipendente: questione di soddisfazioni, di motivazione, di totale padronanza della propria vita e quando gira non dico bene ma benino i guadagni sono elevati! le faccio il mio in bocca al lupo, per lei, per chi lavora per lei e per il nostro Paese che con le iniziative come la sua si migliora, cresce! i rischi di un imprenditore stanno soprattutto nella scelta del proprio personale e se fossero tutti come lei gli imprenditori non ci sarebbe bisogno di leggi troppo rigide. Sappiamo tutti però qual è la situazione e sappiamo tutti da quale parte penda l’ago della bilancia, ecco perchè si dovrebbe tutelare di più una delle parti in causa: per ragioni di statistica! non sono per i proletari e non sono per i capitalisti….sono per entrambi! ecco perchè, prendendo atto dell’intero sistema bisogna tutelare proporzionalmente le parti, è ovvio che il bene comune deriva dal raggiungimento della max soddisfazione possibile. Il datore di lavoro è l’iniziativa, i lavoratori sono la sua linfa vitale….sono strettamente correlati, nessuno dei due può esistere senza l’altro!
oggi, mi sembra, che il sistema sia estremamente sbilanciato e questo porta e porterà problemi troppo grandi da affrontare, per tutti.
Vabbuò! Accetto ogni tipo di discorso e di esperienza soggettiva…..di sicuro ognuno ha le sue giuste ragioni, ma chi governa è obbligato a pensare a cosa è giusto per l’intero sistema: è questa la situazione in Italia oggi?
salvatore, evito il “lei”, se leggiamo questo stesso blog avremo ben qualcosa in comune! insisto, ci sono eccessive tutele per chi è assunto, gli altri, le forze nuove, la linfa, a causa di questo sono fuori e non possono entrare. è proprio questa una evidente causa, lo so che sembra un rischio ed un assurdo ma se liberiamo dai vincoli il mercato del lavoro non saranno più necessari legge biagi o cooperative. rifletterei poi sul fatto che oggi non trovo più operai specializzati, persone giovani che vogliano sporcarsi le mani ed abbiano una preparazione tecnica di base decente. spesso, troppo spesso i nuovi, desiderano immediatamente una scrivania ed un computer, il desiderio di emergere è scarso, la sfida latita, la voglia di emergere è scarsina, c’è qualcosa che non va… oppure trovi persone completamente prive di alcuna preparazione tecnica che devi formare da zero! riflettiamo sul fatto che costiamo troppo come sistema paese, stiamo vivendo e soprattutto abbiamo vissuto oltre le nostre possibilità, un debito pubblico assurdamente alto, procurato da una classe dirigente criminale, ora impedisce quei tagli vitali e sottolineo vitali, al costo del lavoro che sono la base, insieme alla vera concorrenza (anche nei servizi, notai, avvocati, giornalisti, classe dirigente…!!) per una sana competizione. il guaio è che non abbiamo ancora grattato il fondo…non parliamo poi della qualità dell’istruzione, dell’insegnamento e della “cultura d’impresa”…
mi fermo qui, ciao salvo.
Lavoro nel campo informatico dove si pensa di trovare l’oro. La mia azienda mi sottopaga da 6 anni, non spende una lira nella mia formazione da 4 anni facendomi firmare progetti da .mila euro e responsabilità accluse. Non mi vengono pagati gli straordinari e non ho diritto a recuperi compensativi di nessun genere. Ogni 3 giorni di malattia perdo un giorno di retribuzione.
Fanno solo i furbi perchè sono separato ed ho moltissime spese che non mi permettono di fare un salto nel vuoto per rilanciarmi sul mercato. Mercato dove altri squali ti assumono per pochi mesi e poi ti lasciano a piedi.
So fare il mio lavoro, e da presuntuoso dico anche molto bene, ma non vedo una tutela, non vedo nulla che mi porti ad avere una visione buona del mio futuro.
Tanta fortuna a tutti e si salvi chi può.
Hai perfettamente ragione ed anche io sono molto dubbioso sulla validita’ ed utilita’ per i lavoratori, della legge Biagi. Pero’ hai scritto di essere un neo-diplomato e da che mondo è mondo all’inizio è dura, ed è normale non trovare subito un posto fisso ma lavoretti saltuari. Abbi un minimo di pazienza, impegnati a fondo, investi sul tuo futuro e vedrai che magari otterrai risultati soddisfacenti. Te lo auguro. Ma dai tempo al tempo.
@ Silvano Bedin
Certo Lei oggi è un gran protagonista di questo post… Personalmente non ho il problema di tutte le persone che da ieri cercano di dare la loro testimonianza, grazie a dio ho preferito non seguire la strada universitaria e iniziare a lavorare a 19 anni. Che io possa considerare questo “un colpo di culo” è aberrante. Comunque, le consiglierei di cuore di pensare che, magari, i datori di lavoro non siano tutti come Lei. Già con un lavoro fisso non è facile togliersi l’insicurezza di essere licenziati, figuriamoci con questi contratti-carta-igienica. Lei sostiene fra le righe che la soluzione a tutto sia lavorare di più, meglio, e accontentarsi di quello che c’è. Come se queste persone che scrivono non siano già costrette a farlo. Mi creda, fa già male sentirli in queste condizioni, non occorre che ci si metta anche Lei a condannarli solo perchè vorrebbero essere un po’ più certi del loro futuro. Sono una che si accontenta. Vivo in 35 metri quadri, ma sono tutti miei. A fine mese grazie al cielo riesco ancora ad arrivarci, e magari (chissà) mi posso pure permettere di comprare quello che Lei produce. Perchè mai non sperare che possa essere così anche per loro? Li lasci in pace, per piacere, che di questi discorsi da magnaccia nord-estano non se ne può più.
infatti se a te è andata bene che cosa te ne frega di quelli che non sono stati in gamba come te ?
Ho 29 anni, ingegnere elettronico, lavoro da quando ne avevo 25. Prima ricercatore universitario, poi in un’azienda padronale che fa caldaie, dipendente metalmeccanico a tempo determinato 4° livello per 6 mesi (il cococo era momentaneamente sospeso) fino a passare ad indeterminato 4° superando un mio collega assunto 3 mesi prima che aveva il cococo per 2 anni. Sono passato in una multinazionale francese dove facevo l'”operaio” su un treno e lì mi hanno passato al 5° super. Dopo tre mesi consumati dentro le motrici dell’Eurostar a 300km/h ho trovato in una multinazionale tedesca dove sono passato al 6° e progetto software di test per microchip. Ho uno stipendio nella media nazionale non male ma non eccezionale.
Mi ritengo fortunato comunque perché il lavoro è buono e l’ambiente è civile.
Più fortunato sicuramente di una coppia di amici laureati in chimica: lui, 28, 6 mesi in una multinazionale pagato 400 per 40 ore settimanali in piedi in un laboratorio non riscaldato con la promessa di 800 e un determinato di 1 anno. I 400 erano dovuti al fatto che era in formazione e aveva anche una persona che lo seguiva… lui l’ha vista una volta! Adesso fa il rappresentante farmaceutico a 1250 con auto/cell/adsl/pc. Lei, chimica pure, ha fatto 6 mesi in uno zuccherificio, cocopro, 1000 per 40 ore settimanali ma ne faceva 65 compresi sabato e domenica mattina. Adesso si è licenziata perché non ce la faceva più.
Un mio amico, ingegnere anche lui, invece da tecnico è passato a commerciale, 29 anni 45000 lordi annui, auto/cell/pc. Ampie possibilità di carriera.
Ho concluso che il mercanteggiamento di lauree e specializzazioni ad alto livello a fronte di un mercato del lavoro principalmente di basso livello ha creato false aspettative e delusioni nelle persone che hanno studiato e sgobbato per anni. L’unica attività che rende è la gestione di soldi e risorse altrui. Ma non crea ricchezza e soprattutto non sviluppa ricerca e tecnologia che darebbe lavoro a tutti.
SONO POI 3 I PUNTI FONDAMENTALI PER UN VELOCE RILANCIO DELL’ECONOMIA NOSTRANA:
1-CREDERE NELLE PERSONE CAPACI,INTELLIGENTI ED ANCHE UN POCO ECCENTRICHE,IN QUALSIASI CAMPO LAVORINO….SONO STUFO DI VEDERE FIOR DI SCIENZIATI O ARTISTI ANDARSENE A FARE LA FORTUNA DEGLI STATI UNITI…O DEL CANADA…O DELLA SPAGNA…O DELLA GERMANIA….O ADESSO DELLA CINA….(DA NOI FANNO FORTUNA SOLO I CALCIATORI….)
2-FERMARE L’ASSISTENZIALISMO DANNOSO ED INUTILE CHE AFFLIGE DA SEMPRE IL NOSTRO PAESE…
3-COMINCIARE UNA POLITICA ENERGETICA CHE CI VEDA MENO DIPENDENTI DA PETROLIO E FONTI ESAURIBILI…
ORA NON MI SEMBRA CHE DEBBA VENIRE GIU’ IL SIGNORE DAI CIELI PER ATTUARE QUESTE TRE COSE…
IL PROBLEMA CARO BEPPE E’ CHE…A LORO (AI POLITICI)PUOI MANDARE ANCHE UN’ENCICLOPEDIA INTERA DI STORIE DI CO.CO.CO…..MA TANTO E’ INUTILE….IL 99% DEI POLITICI NON HANNO MAI SPALATO NEANCHE LA NEVE FUORI DA CASA O LAVATO LA MERCEDES AL PAPA’ DA PICCOLI…IN PRATICA DI LAVORO NON SANNO UN CAZZO…SONO QUASI TUTTI FIGLI DI PAPA’ CHE HANNO AVUTO LA FORTUNA DI STUDIARE E FINIRE IN PARLAMENTO…..QUESTO VALE DA ALESSANDRA MUSSOLINI AL CARO BERTINOTTI…..
COME SI FA AD AVERE IN GIRO ANCORA GENTE COME MASTELLA,CIRINO POMICINO O BUTTIGLIONE CHE SONO FERMI ANCORA A 50/60 ANNI FA?
UN ALTRO PROBLEMA E’ CHE I NOSTRI POLITICI SUPERPAGATI NON SI EVOLVONO E SE LO FANNO DIVENTANO TUTTI BERLUSCONES….CHE PARLANO A SLOGAN…VENDONO FUMO….E INTANTO FANNO SOLDI A PALATE….NON SEMBRANO NEANCHE UMANI….
La legge Biagi con tutto rispetto per una persona che non c’è più (ma ha meritato la fine che ha fatto)……. Certo la legge Biagi purtroppo c’è, ma chi ha sparato meritava di più che una condanna.
marco cucini
————————————————-
MA VI RENDETE CONTO
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Questo St….o ha appena detto che Biagi SI MERITAVA di essere ucciso. Sono Schifato di continuare a leggere su questo Blog, slogan demagogici e soprattutto istigazioni a delinquere (che sfociano addirittura nel compiacimento per un omicidio). Cose simili le ho lette (e denunciate) durante la protesta NO TAV quando alcuni galantuomini si auguravano la MORTE di LUNARDI, dei Poliziotti Manganellatori etc.
BEPPE BISOGNA FARE QUALCOSA per impedire che certe idee circolino sul TUO blog.
chi è meno giovane si ricorderà come è iniziata la spirale del TERRORISMO negli anni 70. Tutto è partito dalle proteste del 68 (legittime e sostanzialmente NON VIOLENTE) che alcuni (DELUSI E ARRABBIATI) hanno trasformato in quel periodo nerissimo della NOSTRA STORIA.
IMPEDIAMO CHE SUCCEDA NUOVAMENTE!!!!!!!!!!!!!!!
Ma piantala… abbi un minimo di rispetto per persone che stanno qui raccontando le loro storie e sono cose allucinanti. Ci manca solo uno come te che li “criminalizzi”… ma abbi almeno la decenza di stare zitto, idiota!
Io quoto l’intervento di Ugo. Rabbrividisco all’idea che un domani, magari, chiudano questo blog perché “covo di istigatori a delinquere” come pretesto. L’intervento criticato è ambiguissimo, prima dice ha meritato e poi il contrario (sembra quasi un pentimento), Mario Gabrielli penso tu non abbia letto bene il tutto.
Rileggi perfavore.
Ciao a tutti e due.
Caro Intini (che suppongo essere l’esponente ex-PSI)-
Secondo il suo ragionamento, allora dovremmo essere comprensivi anche verso personaggi come Benito Mussolini, e condannare quindi l’esecuzione di Piazzale Loreto, no perché sa, poi certe cose come la Resistenza sfociano in una guerra civile… che cose sono queste?
Marco Biagi è un oscuro economista il cui unico merito è quello di aver gettato nella disperazione milioni di lavoratori italiani con una legge criminale, è solo questa la verità. Della sua morte certo a pochi italiani interessa (ed è bene che sia così), preoccupati come siamo a far quadrare bilanci familiari con stipendi vergognosi e indegni di un paese civile.
Ma d’altronde, parlo con qualcuno che invece cerca di riabilitare la memoria di un altro criminale chiamato Bettino Craxi, che dopo aver gettato l’Italia sul lastrico con politiche economiche dissennate si è inventato un ruolo da vittima di un sistema che lui stesso aveva contribuito a creare. Bettino Craxi fan di un altro personaggio squallido chiamato Giuseppe Garibaldi, che con i suoi Mille bergamaschi (gli stessi che ora votano Lega) ha per sempre ridotto il Sud ad una colonia del Nord, e quindi di personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi.
Se ci fossere ancora i Borboni, ma guarda, io cittadino spagnolo ed omosessuale potrei sposarmi civilmente, invece così sono un suddito di B16 e dei vari Marco Biagi e Bettino Craxi.
Ma che storia…
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi (della parola in questo caso).
Si svegli! Alle favolette da libro Cuore ormai non ci credono neanche più i bambini.
Salve,
più che di vergogna io parlerei di esperienza vergognosa…quella che forse a lei la vita nn ha riservato (le auguro di non averla mai)e che tutti questi poveri ragazzi/e (me compreso tempo fa)sono costretti a subire!Sono certo della sua buona fede ma mi creda nn è così,cerchiamo tutti di rispettare un pochino di più tutti coloro i quali lavorano per portare una ventata di positività e speranza a queste persone, saluti massimiliano
IL SILENZIO DEI SOLITI DESTRORSI LEGHISTI FORZITALIOTI DI OGGI LA DICE LUNGA!
CODA DI PAGLIA.
Come si fa ad intervenire qui se si ha:
REDDITO GARANTITO VITA NATURAL DURANTE
RICCHEZZA ATAVICA
CIUCCIAMENTO GARANTITO ALLE POSSENTI MAMMELLE DELLO STATO!
Io mi ritengo fortunato, mi sono laureato a luglio in architettura con 110 e lode e subito a fine settembre ho trovato lavoro…ma sai qual’è la curiosità: tutti erano interessati alla mia esperienza di due anni come tirocinante geometra, come se tutta l’università fatta dopo contasse il giusto, ma non è questo il punto! Dicevo che mi ritengo fortunato…infatti la mia situazione familiare agiata mi ha permesso di avere già prima della fine degli studi una casetta dove ora viviamo io e mia moglie…quindi niente mutuo o affitto da pagare, logico che possono bastare 6 euro netti l’ora per un totale di 1000 euri al mese…ma chi non ha questa fortuna? Siamo o no un paese cattolico che mette la famiglia al primo posto? Ecco, la legge del povero Biagi ( che se avesse avuto la scorta sarebbe ancora vivo e forse sarebbe il solito rompicoglioni come diceva Scajola…) è una legge che taglia le gambe a chi vuol essere un minimo indipendente…basta con queste baggianate dell’italiano mammone, dateci più sicurezza e vedrete come cambieranno le cose!!!
COMUNQUE PER COME VANNO LE COSE E PER COME LA SINISTRA SI PRESENTA SAREBBE UN BENE SE SI RIAFFERMASSE LA DESTRA.
ho 25 anni, da 4 lavoro nel settore dell’informatica, vi lascio indovinare il tipo di contratto…..
il problema è che spesso il co.co.pro viene usato anche quando non esiste un vero progetto, è solo un modo che le aziende usano per limitare i costi dei propri dipendenti. può essere utilizzato al massimo per un ventenne universitario in cerca un lavoro temporaneo non per chi deve mantenere una famiglia o costruire il proprio futuro!!!
Salve,
più che di vergogna io parlerei di esperienza vergognosa…quella che forse a lei la vita nn ha riservato (le auguro di non averla mai)e che tutti questi poveri ragazzi/e (me compreso tempo fa)sono costretti a subire!Sono certo della sua buona fede ma mi creda nn è così,cerchiamo tutti di rispettare un pochino di più tutti coloro i quali lavorano per portare una ventata di positività e speranza a queste persone, saluti massimiliano
BISOGNA FAR PAURA AI BLOGGER!!
ecco la filosofia, si querelano tutti quelli che danno fastidio.
quelli che non stanno alle regole di palazzo.
se poi sono deboli è anche meglio.
si shiacciano più facilmente.
scusate è fuopri tema, ma è sempre in tema..
l’articolo è dell’unità.
vi prego, fate sentire la vostra solidarietà a questi ragazzi. l’eroico sior moncalvo li ha querelati per aver deto che cose che non gli piacciono…
anna di http://solotesto.splinder.com/
nick di http://televisiono.blogspot.com/
siamo o non siamo una comunità? noi ci crediamo e non ci possiamo far intimorire così!
io sono un imprenditore.Ho iniziato la mia come installatore elettrico.Vi posso garantire che il mercato dei furbi e degli speculatori ci marcia su questo sistema.Le aziende usano i precari per non avere legami (..)
Un buon dipendente ha bisogno di cinque sei anni per diventare maturo per il lavoro che fa.Il fatto che un impresario abbia scelto di rischiare in un attività non ha nessun diritto di frodare.Il sistema menageriale studia metodi di coercizione che non hanno nulla a che vedere con il lavoro.In italia premiamo i furbi non i capaci.Abbiamo tutti un sacco di probblemi caratteriali e per superarli dobbiamo digerire che vedere la punta di un iceberg non vuol dire sapere cosa c’è sotto.Ci vuole costante impegno nell’tentativo di apprendere e rimettersi in gioco costantemente.
fausto del pin 21.02.06 10:24
====================================
Fausto hai messo molta carne al fuoco e io concordo sul tuo commento.
L’imprenditore quando inizia la sua attività deve farsi il suo bel preventivo e mettere in conto le varie voci: io ho sempre trovato scandaloso che per mantenere comunque il suo livello di profitto si debba risparmiare sulla voce forza lavoro..
I lavoratori contribuiscono al suo arricchimento e se lui ha dalla sua parte la “genialità”, senza i lavoratori non può fare niente!
Le grandi aziende di inizio secolo sono state avviate da grandi famiglie illuminate che “consideravano” il lavoratore come persona e lo valorizzavano, un lavoratore esperto è una risorsa non un costo.
Altro che contratti di 3 mesi in 3 mesi..
Qui c’è qualcosa sotto che puzza e molto
Mi chiamo Vincenzo sono un ingegnere,
per trovare un lavoro decente ho dovuto lasciare la mia terra ed emigrare nel nord Italia in un periodo (2000) ancora prospero per il mercato del lavoro (la famosa bolla della New Economy).
Ho un contratto a tempo indeterminato, non guadagno molto ma mi ritengo fortunato.
So benissimo che se la mia azienda dovesse chiudere anche a io mi troverei nelle condizioni di precarietà come la maggior parte dei lavoratori giovani di oggi.
Ho avuto modo di conoscere tantissimi lavoratori giovani, dipendenti, co.co.co, co.co.pro e posso garantirvi che hanno tutti una grandissima voglia di lavorare e non rifiutano MAI di prolungarsi al lavoro fino alla sera quando è necessario e di lavorare anche al w-end.
Sono il primo a dire che il lavoro è un diritto ma è anche e sopratutto un DOVERE, ma questo non deve essere detto a noi giovani, sfruttati dalle aziende, dalle università (che per qualche anno di retta in più ti fanno laureare a trenta anni), ma a chi guadagna più di quanto produce e a chi ci specula!!!
Forse ci sono ancora milioni di lavoratori della vecchia generazione (quelli che falsano alcune delle statistiche della campagna elettorale) super tutelati, super pagati e qualcuno anche super ASSENTEISTA, ma tutto questo oramai non è più sostenibile ed è disgustoso che siano i giovani, i loro figli a pagarne le conseguenze.
Perché continuare a tutelare quegli stipendi e quel benessere quando lo stato e le imprese non riescono più a sostenerli?
Perché un pilota di Alitalia guadagna quanto TRE ingegneri con tanto di specializzazioni e Master?
SE FLESSIBILITA’ DEVE ESSERE, ALLORA DEVE ESSERE PER TUTTI!
DEVE ESSERCI RIDISTRIBUZIONE DEL REDDITO E DEI DIRITTI!!!
NON DEVE ESSERCI UN’ITALIA DI SERIE A ED UNA DI SERIE B!
Ed io sarei felice di mettere il mio contratto a tempo indeterminato su un piatto se lo facessimo tutti, giovani e soprattutto meno giovani.
Il precariato non è bello, forse è il modo di applicare i contratti che deve essere rivisto, ma molti giovani comunque riescono ad avere le prime esperieze lavorative, prima si avevano a NERO!
VOGLIAMO AVERE PIU’ LAVORO, TAGLIAMO I RAMI SECCHI.
– PERCHE’ ALLORA NON SI FA’ UNA RIFORMA DEI DIPENDENTI STATALI, ESCLUSE LE FORZE DELL’ORDINE IN SUL CAMPO.
– PERCHE’ QUESTI SIGNORI SONO PRIVELEGIATI E NON FANNO UN C…O DALLA MATTINA ALLA SERA.
– PERCHE’ NON POSSONO ESSERE LICENZIATI SE NON LAVORANO.
– PERCHE’ DEVONO “LAVORARE” SOLO SEI ORE AL GIORNO.
– QUINDI DIAMO SPAZIO AI GIOVANI CON LA VOGLIA DI LAVORARE ED ELIMINIAMO QUESTI PARASSITI CHE VANNO A FARE LA SPESA NELL’ORARI DI UFFICIO.
Io non credo nel martirio ma credo alla retribuzione carmica e penso che la retribuzione che Biagi ha avuto per aver inventato una nuova forma di schiavitù sia stata equa.
Ciao
Stefano Crema
‘Lavorare tutti, lavorare meno’ Bene bene. A chi governa e dice di lavorare sempre 24 ore su 24 magari, e per noi cittadini (e io che pensavo che i parlamentari stessero in Parlamento solo per scaldare le sedie…che ingenuo che sono!), bisognerebbe suggerire di lavorare meno.
Ho lavorato in un’emittente tv due giorni a settimana (per odierne 40.000 Lire al mese) e in un Call Center (per meno di 5 Euro l’ora). E nn parliamo del lavoro non retribuito. Datemi una seggiola pure a me ! …che cosa ne vuoi fare ?? Ma nulla, no ? Tanto per lavorare meno!
Il problema vero è che con quello che guadagni non ci campi. Se andate in altri paesi la situazione del precariato non è tanto diversa, ma esiste un sistema equilibrato all’interno del quale è possibile vivere con il proprio stipendio. Un ragazzo di 20 anni che lavora deve essere in grado di andare via di casa e campare. come facevano i nostri genitori o i nostri nonni. Il precariato è frutto di un garantismo lavorativo eccessivo degli anni passati nei confronti dei nulla facenti. In passato un qualunque impiegato che aveva voglia di non fare nulla stava nella posizione otimale per diventare un fanc@§§]sta stipendiato. Ovviamente in Italia invece di trovare un metodo per punire chi non lavora e quindi lodare chi fa il suo dovere, abbiamo punito tutti. Che bel sistema, che bella soluzione!!!
Non sono d’accordo su come è stata attuata la legge Biagi,su buona parte dei suoi contenuti, e soprattutto sull’uso strumentale che di Biagi e della sua legge ha fatto il centro destra, ma ritengo che giudizi come quelli espressi da Stefano Crema non dovrebbero neppure essere pensati, e tanto meno pubblicati. La violenza che esprime è mostruosa così come è mostruoso trasformare in odio personale e viscerale la normale dialettica politica, di cui accetto quotidianamente il duro scontro e l’aggressività. Irridere alla morte violenta, soprattutto con frasi ad effetto tanto shoccanti quanto vuote e gratuite, è dimostrazione di grande immaturità e confusione.
C’era bisogno di Einstein per capire che dando uno strumento simile in mano agli imprenditori italiani, che sono una manica di farabbutti, l’avrebbero usato nel modo peggiore possibile ?
Conosco ragazzi che per conservare il lavoro hanno dovuto girare più agenzie di lavoro temporaneo, risultato che invece di essere assunti hanno continuato a restare precari, imprenditori ma questi non sono nemmeno imprendivacche , bastardi vigliacchi senza un briciolo di etica, ma anche per loro ci sarà la giusta retribuzione carmica, la legge di causa ed effetto vale per tutti e nessuno può sfuggirgli, se non sarà una pallottola sarà un tumore a loro e ai loro figli.
stefano crema
C’era bisogno di Einstein per capire che dando uno strumento simile in mano agli imprenditori italiani, che sono una manica di farabbutti, l’avrebbero usato nel modo peggiore possibile ?
Conosco ragazzi che per conservare il lavoro hanno dovuto girare più agenzie di lavoro temporaneo, risultato che invece di essere assunti hanno continuato a restare precari, imprenditori ma questi non sono nemmeno imprendivacche , bastardi vigliacchi senza un briciolo di etica, ma anche per loro ci sarà la giusta retribuzione carmica, la legge di causa ed effetto vale per tutti e nessuno può sfuggirgli, se non sarà una pallottola sarà un tumore a loro e ai loro figli.
stefano crema
La retribuzione equa di Biagi sarebbe la morte per mano delle brigate rosse ?
Ma bravo.
Andiamo avanti così sinistra, che il paese lo risolleviamo alla grande.
Abbiamo i migliori pensatori del mondo, che “pensano” di risolvere i problemi eliminando fisicamente gli oppositori politici. Che pena, che strazio. Io sono un elettore di sinistra, e quando vedo che la MIA coalizione è votata da intellettuali come te, che scrivono simili baggianate in un blog letto da migliaia di persone mi incazzo e mi verrebbe da non mischiarmi con tanta feccia.
Già è troppo sopportare Diliberto nella coalizione. Oltre non ce la faccio.
io lavoro a progetto da tempo nell’ambito informatico, ho 26 anni non sono laureato e da 5 sviluppo software per piccole/medie/grandi società, dalle banche alla formula uno e ovviamente sempre col contratto a progetto.Ho cambiato in tutto circa 7 società e su 7 4 si comportate malissimo : pagamenti in ritardo , pagamenti non pervenuti , sfruttamento , mobbing con ovviamente tutto quello che ne consegue ossia denuncie stress e via dicendo. tuttavia quelle 3 società in cui mi son trovato bene in cui pagare regolarmente i consulenti era ed è un MUST, mi hanno permesso di guadagnare e mettere da parte una quantità di soldi decente, cosa che invece , non riscontro con i miei colleghi laureati e assunti a tempo indeterminato. A favore del contratto a progetto (nell’ambito informatico ) posso quindi dire che SE sei pronto a girarti molte società , a stressarti , e a metterti in gioco puoi riuscire realizzare molte + cose rispetto all’assunzione a tempo indeterminato. Tutto quanto detto sopra vale nell’ambito informatico, negli altri casi conosco poco, a parte i call center dove la mia ragazza ha avuto esperienza a progetto e in cui confermo il richiamo alla schiavitù espresso dal Beppe.
cmq tra meno di un mese mollo tutto ed emigro in australia…….ciaooooooooooooooooooooo
Anche io sono informatico e sono stato COCOCO, prova a comprarti una macchina vedi cosa ti dicono …
Se vivi a casa di mamma e papà, se non hai bisogno di nulla e hai tutto quello che ti serve e non hai progetti per il futuro la legge Biagi è una fikata assurda … prova a vivere così fino a 80 anni.
Ciao a tutti,
io ho una laurea (da ormai quasi due anni)e parlo 4 lingue e da ormai quasi due anni (appena laureato ma già lavoravo anche prima) lavoro in una nota agenzia pubblicitaria che essendo tale attua la politica del “tu devi essere felice di lavorare per un grosso nome come il nostro” e, forte di questa legge discriminatoria, percepisco 950 (negli ultimi 6 mesi grazie a d un pietoso aumento!!) al mese senza possibilità di sbocco e con contratto di 6 mesi in 6 (grandi garanzie di crescita e di stabilità!!Grazie Biagi).
Fate voi il calcolo di quant prendo per ora (dalle 9/9.30 alle 18.30/19).
Ci manderei il figlio del cavaliere con un bel Co.co.co…one
Lavoro in una azienda statale e forse sono la più fortunata: nessun (o quasi) capo a cui fare riferimento e scelta completa degli orari di lavoro, piccolo particolare, il mio progetto non è fasullo come tanti altri quindi, in quanto “dipendente”, lavoro al mio progetto e anche a tutto il resto, risultato: doppio lavoro e scadenze non rispettate, un incubo!
Poi “noi” statali facciamo anche la figura di quelli che non lavorano……
Buona giornata!
Segue – Cooperativa in Sicilia vuol dire spesso dare un bene pubblico in gestione ad una cordata di disperati, pagati con denaro pubblico tardi e male, magari dopo aver versato una tangente per un finanziamento da denaro pubblico: di emanciparsi e produrre ricchezza per tale tipo di cooperativa non se ne parla, altrimenti non sarebbe gregge elettorale Altro potere… Che fanno i partiti e le istituzioni? Prima del devastante Governo Berlusconi, la parola d’ordine in Sicilia era “va tutto bene”: il disagio, che è da Terzo Mondo, non è mai emerso dai media, e tutt’al più se ne accennava come di un retaggio dela Questione Meridionale. Ma molto prima di Berlusconi, la cosiddetta ristrutturazione è passata come un uragano sul Sud, disoccupandolo in massa. Senza colpo ferire. Sarebbe stato conseguente, per quanto criticabile, avviare la manodopera al Nord: il Nordeste ci ha chiuso la porta in faccia ed ha preferito gli Albanesi. Ancora oggi, mio nipote per introdursi nel lavoro si è dovuto spostare fisicamente a Milano: è accettabile, nell’epoca delle telecomunicazioni e dell’informatica, che non ci sia l’accesso (nei fatti e malgrado quello che ci dicono) alla offerta di lavoro? Avere smantellato gli uffici di collocamento è criminale. Adesso questi schiavi sono rassegnati e totalmente ignorati da uno stato che non gli offre nemmeno assistenza sociale. Non sarebbe bene ridiscutere la spesa militare, per assegnare risorse ad un fondo di solidarietà? E scusate l’OT: fratelli d’Italia, diffidate di un borghese, piccolo o grande, gaudente o benpensante, rosso o nero, ma pur sempre siciliano, perchè questa specie di mostro con la cravatta è la peggiore classe media italiana: è l’intellighenzia che ha chiuso il cordone sanitario sulla nostra miseria e controlla l’opinione; è colui che cospira con Mafia e Politica appena entra in ballo il suo interesse; è quello che tradisce da sempre lotte e conquiste; è quello che compone una burocrazia sordida come non immaginate; è la spina dorsale di ogni baronia nella Sanità, nell’Università, nel mondo del lavoro; è una borghesia incapace di produrre benessere e progresso, ottusa all’arte e ad ogni sentimento. Non stringete la mano ad un siciliano con l’aria per bene, nemmeno se ha un profilo politicamente corretto, perchè quaggiù di scheletri negli armadi ne abbiamo parecchi.
Punto secondo: questa maledetta riforma del lavoro è un ordine mondiale. Ci saranno tre classi: padroni, tecnici e precari. Tra i tecnici ci sono ovviamente gli esperti di comunicazione ed i politici, che svolgono il loro ruolo di mediatori del consenso già da oggi. Tra i precari c’è il Terzo Mondo, che rientra nelle periferie industriali e si confonde col nostro proletariato. Tutti uguali, ragazzi, è questa la nuova eguaglianza. Così siamo peggio che schiavi: totalmente inermi e neppure tutelati come merce che ha valore intrinseco. QUEST’ORDINE MONDIALE SI CHIAMA FASCISMO.
Grillo non esagerare con le cazzate, il precariato selvaggio è stato introdotto con la riforma Treu del governo Prodi (1996-97), la riforma Biagi nella peggiore delle ipotesi ha limitato i danni…
e tu cerca di non esagerare con le parole schiavo della destra
Se ciccio!! Guarda che se l’interinale dura qualche mese, un apprendista si fa il mazzo per 5-6 anni senza nessuna sicurezza o garanzia di lavoro, ferie quando te le da il padrone, mutua da schifo. Per non parlare di quelli a progetto o con la partita iva … ma che lavoro è questo?
Quello che dice che la riforma era Treu…leggesse la legge Biagi!!
Che su richiesta pressante dei lavoratori ha detto a questi: Ah! Va bene avete ragione..allora facciamo che al terzo contratto consecutivo bisogna essere assunti…contenti?”..e tutti i poveracci che siamo “ooohhh…si si”…poi si è girato verso le aziende…”Voi al terzo contratto inserite una qualsiasi cosa…anche solo un articolo ho un verbo che renda quindi il contratto differente dai primi due e…oplà! Ecco che siamo di nuovo alprimo contratto..Secondo voi quando mi offrono un contratto di lavoro (il terzo era stato nel mio caso) con quel piccolo aumento che tanto hai agognato…secndo voi io davanti a capi e uff. personale mi metto a vedere se nell 12 pagine di contratto di lavoro hanno aggiunto un “hanno” o un “la” che lo rende differente dai primi??…vorrei sapere che lavoro fai tu…
Sono un cinquantenne e da 30 anni ho un buon lavoro fisso come impiegato in una nota azienda milanese di energia.
Leggendo i post mi sono meravigliato della situazione attuale del lavoro dei giovani.
Mi spiace molto che i giovani d’oggi siano costretti a lavorare in queste condizioni precarie e mal retribuite.
Mi domando con preoccupazione come faranno questi giovani a crearsi un futuro.
Mi chiedo anche come faranno questi giovani, con il loro lavoro precario e mal retribuito, a sostenere il peso dei pensionati.
L’Italia rischia seriamente un crack finanziario peggiore dell’Argentina.
Scusa Beppe, ma mi sembra che questo post sia una semplicistica provocazione che non stimola ad approfondire il tema, ma a sfogare più o meno civilmente le proprie frustrazioni: Il paragone con lo schiavismo americano è un pò esagerato. Vogliamo dire che la legge Biagi è per la sua gran parte inattuata! Staff Leasing, Job sharing, Lavoro a chiamata, il part time rinnovato, non li applica quasi nessuna azienda. I CO.CO.PRO esistevano già prima ma si chiamavano CO.CO.CO. ed erano anche peggio.Comprendo la frustrazione di chi non riesce a progettare il suo futuro, ma forse ce la dobbiamo prendere con le aziende che cercano in tutti i modi eludere la legge inventandosi i “progetti” e che non hanno interesse ad investire sui giovani e sulla loro professionalità. Probabilmente senza legge Biagi, con i tempi magri che corrono, moltissimi “precari” (laureati e non) sarebbero a spasso!
Ciao,
io non ho vissuto la legge Biagi. Ma l’ho vista arrivare. Quando al governo c’era la SINISTRA!
Ero co.co.co. in un istituto di ricerca. En co.co.co. fortunato perche’pagato bene fra l’altro. Molti altri avevano la stessa situazione ma non lo stesso stipendio. TUTTI non sapevano se l’anno dopo avrebbero continuato.
Purtroppo cambiano i nomi delle leggi e le idee nei programmi o gli interventi alla televisione, ma da tutte le parti ci spingono a essere precari.
Soluzione: sono emigrato.
A me va bene essere precario. Basta solo che i prestiti o i mutui delle banche, le tasse, gli affitti, etc. si possano pagare in modo altrettanto precario. Poi siamo tutti a posto. O NO?
Un abbraccio a tutti
Franz
Scusa Beppe, ma mi sembra che questo post sia una semplicistica provocazione che non stimola ad approfondire il tema, ma a sfogare più o meno civilmente le proprie frustrazioni: Il paragone con lo schiavismo americano è un pò esagerato. Vogliamo dire che la legge Biagi è per la sua gran parte inattuata! Staff Leasing, Job sharing, Lavoro a chiamata, il part time rinnovato, non li applica quasi nessuna azienda. I CO.CO.PRO esistevano già prima ma si chiamavano CO.CO.CO. ed erano anche peggio.Comprendo la frustrazione di chi non riesce a progettare il suo futuro, ma forse ce la dobbiamo prendere con le aziende che cercano in tutti i modi eludere la legge inventandosi i “progetti” e che non hanno interesse ad investire sui giovani e sulla loro professionalità. Probabilmente senza legge Biagi, con i tempi magri che corrono, moltissimi “precari” (laureati e non) sarebbero a spasso!
Caro Beppe,
Su questo blog si leggono post tanto tragici (dei cococo) quanto ridicoli (dei cosiddetti imprenditori – strano non credevo esistessero ancora gli imprenditori in italia).
Frasi ridicole del tipo “ti sei chiesto quanto frutti all’azienda’?
Ricole perche’ se uno si becca 300 euro al mese significa che qualsiasi cosa faccia, PRODUCE UN REDDITO ma NON LO PERCEPISCE.
Se uno fa uno stage gratis, significa che c’e’ qualche FURBETTO che guadagna su di lui.
Se ti rinnovano il contratto ogni 3 mesi significa che il reddito lo produci per loro… ma NON LO PERCEPISCI.
Mi sembra che in ITAGLIA si sono dimenticati le cose piu’ banali, del tipo SE PRODUCI UN REDDITO HAI IL DIRITTO SACROSANTO DI PERCEPIRLO.
Ma ancora una volta le responsabilita’ sono nella gente, i tanti ignoranti che votano i miliardari senza pensare alle conseguenze sulla SOCIETA’.
SOCIETA’ : vi siete dimenticati il significato di questa parola?
A forza di votare i Calderoli, i Borghezio, i 100 avvocati difensori del premier, i Previti, i Dell’Utri, avete DIVISO IL PAESE FORSE IRRIMEDIABILMENTE.
Dico FORSE perche’ in un paese con le palle, tipo la Norvegia, chi sostiene che i COCOCO sono benefici verrebbe PRESO A CALCI NEL CULO.
In un paese con le palle se la destra fa cazzate le gente vota in massa per l’altra parrocchia. Semplice no?
E invece nel vostro paese dubito che questo succedera’ mai. Tutti votano per la propria squadra, figuriamoci un leghista, che e’ una testa di **** per definizione, possa cambiare idea su Calderoli.
Non addossiamo tutte le colpe ai politici. Il vostro paese cambiera’ solo quando la gente tornera’a pensare e si sbarazzera’ da sola degli incompetenti.
Condivido al 100 %
Laureato in corso a 23 anni, master in relazioni internazionali a 24. Due corsi di specializzazione, di cui uno pagato lavorando come “tutor”. Attualmente sono al terzo (3!!!) stage, ovviamente non pagato, chiamato gentilmete “periodo di formazione”…in realtà passo la giornata a riempire database, fare telefonate, fotocopie, etc. NON HO NESSUN PERCORSO FORMATIVO = NON STO IMPARANDO NULLA. Tra un mese forse, così mi hanno promesso ma non sarebbe la prima volta che poi vengo scaricato, avrò il mio primo contratto co.co.pro. a 950 Euro al mese!!! Tutto questo ovviamente a 600 Km. da casa e con affitto da pagare!!
Tra l’altro c’è anche chi ha avuto il coraggio di dirmi “ma lei ha studiato troppo!! era meglio imparare un mestiere!!”. Giuro.
Con stima sincera,
Nicola Bergonzi
Barbara Pivetta 21.02.06 09:23
—————————
Scusate un secondo,
mi “rivolgo” a voi come coppia, con tutto il rispetto, si intende, ma visto che giá siete in una situazione “delicata”, vi mettete pure a fare un altro figlio!?
E no dai, questo é da terzo mondo!
Poi non ci si puó lamentare!
..non é che i figli nascono “per sbaglio”, per un malauguato “caso”, se non avete o avevate le possibilitá (economiche, etc etc) di portare avanti una famiglia (con dei bambini), la PRIMA e D-O-V-E-R-O-S-A “cosa” da fare é:
non FARE BAMBINI,
questo é CHIARO; ma dai..
Non si fanno i figli, per poi “lamentarsi” delle situazioni “congenturali” avverse, che giá si poteva facilissimamente “immaginare” a priori.
Il vostro, PERDONATEMI, é un atteggiamento inammisibilmente I-R-R-E-S-P-O-N-S-A-B-I-L-E.
In tutto onestá, sono disgustato dalla gente come voi (come coppia intendo) che “si permette” di fare figli, senza averne la possibilitá, é un gesto terribile,
una VIOLENZA,
in primo luogo per questi BAMBINI stessi, che si “ritroveranno” sicuramente in un ambiente (anche psicologicamente, intendo, non parlo solo di soldi) questo non sempre, ma spesso, NEGATIVO (l´ho visto io sulla mie pelle e dai miei studi, ahimé).
Come se non bastasse, poi lei ha l´ARDIRE di “venire qui” e di lamentarsi per le sue condizioni!
“Mi spiace”, ma lungi dall´essere e non lo sono assolutamente un INQUISITORE-MORALISTA-PERBENISTA, la sua storia, come tante altre ahimé in ITALIA di questo “genere”, mi ha disgustato.
..(non mettiamoci poi ad inveire con i “discorsi” sullo “Stato” assistenzialista, perché questo é un discorso che non voglio nemmeno sentire, qui si parlá di luciditá, di uso della “ragione”, di ragionevolezza appunto)..
La gente come voi é “pericolosa” e soprattutto senza dignitá, parole pesanti, ma terribilmente calzanti.
Marcello Bello 21.02.06 09:48
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a me disgusta il tuo modo di vedere la vita e il mondo
la cosa più bella è mettere al mondo dei figli e donare tutto quello che si può a loro…..
per cosa credi che veniamo al mondo??? per comprarci la mercedes o per mettere al mondo qualcuno e donargli la cosa più bella e importante: la vita!
cinico che non sei altro
ignobile personcina comprati il bmw
andrea maffeo 21.02.06 10:02 |
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Senta incivile-vigliacchetto, in primo luogo, smonto o meglio ditruggo tutta la sua invettiva cattolico-misericordiosa-stereotipata-cialtroneria.
Dove sta scritto che la cosa “piú bella al mondo sia fare figli?” sul manuale del perfetto essere seguace del ….? da quale religione o dogma monoteista “ha preso” questa dottrina?
La sua “visione-antropocentrica”, o meglio il buchetto dal quale lei scorge il mondo, le permette di “notare” soltanto gli aspetti, piú “comuni” e grossolani, tralasciando (per mancanza di sensibilitá e intelletto) i milioni di “stimoli” attraverso i quali l´esistenza passa quotidianamente, lei non crea nulla con le su mani, con la sua testa, con il suo cervello, lei per creare appunto a bisogno del mezzo attraverso il quale anche gli animali sono in grado di creare: la carne.
Lei é di una superficialitá brutale, lei difendendo il “valore del fare figli” in realtá lo annienta e lo sminuisce nella piú volgare delle modalitá. La vita in sé non ha alcun “significato”, il significato lo si deve andare a cercare, col tempo, la fatica, lo studio, il dubbio, il coraggio, spesso la “controtendenza”, visto che coloro i quali (vedi religioni) e gli “sceriffi” difensori della vita e del generare vita, sono in realtá i primi antagonisti della vita, con la loro IGNORANZA e il LORO ODIO recondito.
Secondo, lei dice (e sembra una frase “pensata”, da un “uomo” direttamente pescato dal medioevo) “..se non si fanno i figli, che cosa si é al mondo a fare?..”
Questa é una “confessione” a tout-court, lei sta dicendo che la sua vita non é niente, non vale niente, non porta niente, e non aggiunge niente, la sua VITA e NIENTE, e ce lo dice lei, nella “maniera” piú sbottonata e triste possibile.
Come se non bastasse, lei con il suo atteggiamento di VALORIZZATORE compie un ERRORE MOSTRUOSO, andando a SOVRACCARICARE di SIGNIFICATI la vita di un suo eventuale FIGLIO, questo é quel che si dice un concetto malato e pericoloso, frutto di una “mente” contorta, insana e frustrata, ma questo é nella norma nell´Italia dei nostri giorni, non si preoccupi,
e vada in pace.
Sig. Marcello, concordo appieno con quello che ha scritto! E aggiungerei; BASTA piangersi adosso, è un dovere per senso civile assumere le responsabilità di quello che si fà sia con la testa sia con il …..!
Marcello Bello vacci piano. Devi essere una persona veramente disgustosa, fredda, cinica. Non la vorrei mai essere tuo figlio.. brrr che senso… che incubo..
Assolutamente d’accordo con Beppe. Ma. amici del blog, considerate due punti.
Il primo è che i partiti che formano l’attuale Centrosinistra, ad eccezione di RC (di cui, a scanso di equivoci, non faccio parte) hanno voluto fortemente la riforma Biagi. Per cui mi sento preso per il culo quando mi trovo un cartellone pubblicitario gigante che proclama il loro impegno contro il precariato. Un uomo della cultura e della esperienza sindacale come Biagi sapeva perfettamente a quali abissi di miseria consegnava il SUD d’Italia. Vedo scene che starebbero in Oliver Twist: commessi a trecento euro al mese, lavoro nero a volontà, turnazioni massacranti, organici dimezzati, avvicendamento indiscriminato di personale sfruttando le norme che agevolano le imprese che farebbero formazione: in tale caso, anziché fargli licenziare e riassumere a ruota, non sarebbe stata una semplice precauzione impedire che una ditta che licenzia senza giusta causa copra immediatamente il posto vuoto? Vedo gente che, in aperta campagna, mangia a sacco fuori dai cancelli della ditta, che non vuole gestire la mensa, e incontro il proprietario di questo piccolo regno farmaceutico, orgoglioso di far lavorare la gente anche di domenica, malgrado un flebile appello del parroco del suo paese, tutto contento sulla barchetta nuova di 36 metri… Non ci sono denunce, soltanto cause di lavoro. Perché il cittadino è debole e la politica ed il sindacato omertosi o conniventi. Se leggi la pagina del lavoro di un giornale siciliano, non ci trovi nemmeno un lavapiatti: anche per i lavori più umili ci vuole una raccomandazione diretta, che vuol dire altro potere. Le agenzie di lavoro interinale non servono a niente e fiorisce la vendita di sedicenti corsi di formazione ai disoccupati. I fondi strutturali sono disastrati da speculazioni ed una politica economica inconsistente.
SEGUE
Caro beppe,
Ho 32 anni e la mia storia non è tanto diversa da quelle che i miei colleghi precari hanno raccontato. Mi sono laureata in scienze dell’educazione 3 anni fa, laurea a pieni voti alla Cattolica di Milano, ho fatto corsi di formazione, stage e successivo contratto a progetto con tanto di mobbing allegato al contratto. Ho lasciato il lavoro da educatrice perchè non avevo, e ancora oggi non ho, più fiducia in me stessa; ho fatto la centralinista per un anno e ora sono senza lavoro. Convivo con una persona che si trova nella mia stessa situazione e che prende 800 euro al mese.
Vorrei avere un figlio, non pesare più sui miei genitori che continuano a sperare e ad aiutarmi per costruirmi un futuro… che tristezza!!
Nell’azienda presso la quale ho lavorato come centralinista ero una delle poche laureate ma purtroppo non avevo un parente che mi poteva aiutare ad entrare con una mansione decente.
La laurea conta meno di zero… sono più importanti le conoscenze.
Altra motivazione per la quale non assumono un laureato è la poca esperienza. Senza contare che il fatto di avere 32 anni presuppone una maternità… che convenienza può trovare un’azienda?
Cmq ho notato che cercano tante centraliniste laureate… caspita come faccio a spiegare ai miei genitori che per rispondere al telefono serve una laurea?
Adesso che faccio? devo chiedere a silvio o a maroni se mi pagano uno psicologo?
Ci stanno facendo davvero tanto male… si possono chiedere i danni? questo è danno esistenziale o sbaglio?
saluti a tutti
Grazie beppe..
Assolutamente d’accordo con Beppe. Ma. amici del blog, considerate due punti.
Il primo è che i partiti che formano l’attuale Centrosinistra, ad eccezione di RC (di cui, a scanso di equivoci, non faccio parte) hanno voluto fortemente la riforma Biagi. Per cui mi sento preso per il culo quando mi trovo un cartellone pubblicitario gigante che proclama il loro impegno contro il precariato. Un uomo della cultura e della esperienza sindacale come Biagi sapeva perfettamente a quali abissi di miseria consegnava il SUD d’Italia. Vedo scene che starebbero in Oliver Twist: commessi a trecento euro al mese, lavoro nero a volontà, turnazioni massacranti, organici dimezzati, avvicendamento indiscriminato di personale sfruttando le norme che agevolano le imprese che farebbero formazione: in tale caso, anziché fargli licenziare e riassumere a ruota, non sarebbe stata una semplice precauzione impedire che una ditta che licenzia senza giusta causa copra immediatamente il posto vuoto? Vedo gente che, in aperta campagna, mangia a sacco fuori dai cancelli della ditta, che non vuole gestire la mensa, e incontro il proprietario di questo piccolo regno farmaceutico, orgoglioso di far lavorare la gente anche di domenica, malgrado un flebile appello del parroco del suo paese, tutto contento sulla barchetta nuova di 36 metri… Non ci sono denunce, soltanto cause di lavoro. Perché il cittadino è debole e la politica ed il sindacato omertosi o conniventi. Se leggi la pagina del lavoro di un giornale siciliano, non ci trovi nemmeno un lavapiatti: anche per i lavori più umili ci vuole una raccomandazione diretta, che vuol dire altro potere. Le agenzie di lavoro interinale non servono a niente e fiorisce la vendita di sedicenti corsi di formazione ai disoccupati. I fondi strutturali sono disastrati da speculazioni ed una politica economica inconsistente.
SEGUE
IORIO, il tuo silenzio di oggi è assordante!
La mia piccola storia e’ questa.
Sono una studentessa e lavoro part-time per pagarmi gli studi. Rispondo ad un annuncio e trovo posto in un call-centre che si occupa della nuova campagna pubblicitaria di una serie di autovetture.
La campagna parte con settanta addetti. Due settimane dopo si scopre che il marketing doveva essere stato fatto molto male: le telefonate sono proprio poche, e l’azienda dice al call centre che deve tagliare personale. Quindi, 15 GIORNI dall’inizio del contratto, il risultato e’ il seguente: 2 persone sono spostate su un altro progetto inbound; 25 persone su un outbound; 10 persone restano a lavorare per la campagna con orari ridotti – fino a meno della meta’ delle ore inizialmente prospettate. Il resto, 33 persone, sono lasciate a casa.
E per chi resta non e’ tutto rose e fiori: dato che il datore di lavoro non ha obbligo di farti lavorare per il numero di ore per il quale sei stato nominalmente assunto, in 4 mesi non ho MAI fatto 20 ore. Mai, ne’ io, ne’ il resto dei dipendenti.
Ah, tra parentesi: se lo stesso lavoratore firma per la stessa azienda tre contratti co.co.co. in un anno per lo stesso posto di lavoro, questi vengono contati come tre nuovi contratti? se si’, ecco spiegati i magici numeri del Presidente.
Il padre di tutti i co.pro.co o co.co.co o come cavolo si chiama…
il dottorato di ricerca,
mentre nelle univ. europee e americane il dottorato è una cosa seria, e viene pagato in media 12-1400 euro al mese (ma anche di più dipende dalla nazione) in italia: 840 euro, un bel calcio in culo, esami, didattica, progetti e pubblcazioni, lavori 8-12 ore al di, spesso anche 3-4 ore sabato e domenica, e forse un giorno diventerai ricer, prof, o chissà cosa altro…
ovviamente con tutti i dipendenti posto fisso tipo poste, banche e amministrazioni che ti guardano come un poveraccio sfigato…
EVVIVA LA RICERCA IN ITALIA!!!!!!
… politici dei miei stivali, basta che continuano ad amunetarsi i compensi… se chiudessero il parlamento siciliano il senato e la presidenza della republbica con i risparmi (circa 1 mld di euro…) finanziaremmo la ricerca alla grande
Siamo una “giovane” coppia di 32 e 33 anni, io ho un lavoro a progetto (per fortuna con un contratto lungo), la mia lei contratto interinale (pardon somministrato) in una multinazionale che nello stabilimento dove lavora ha più precari che assunti.
Non possiamo comprare casa, non possimo comprare una macchina, non possiamo pianificare il futuro.
Ci sentiamo dei cittadini di serie B.
Buongiorno vorrei a questo proposito rendere nota la situazione di un call center,premetto che fortunatamente io ho un lavoro a tempo indeterminato da oltre 13 anni, quindi scrivo a nome di una mia amica trentacinquenne vedova con un bambino di 6 anni che passa da un lavoro a progetto ad un altro e che ultimamente si è imbattutta in questo call center, le è stato fatto un corso di formazione dopodichè le è stato fatto un contratto part time a progetto per 3 mesi con la promessa che sicuramente allo scadere dei 3 mesi sarebbe stata assunta regolarmente e a tempo indeterminato.
La stessa promessa è stata fatta a centinaia di altri “malcapitati”
Adesso è venuto fuori che la ditta in questione prende le sovvenzioni statali per questi corsi di formazione e pertanto allo scadere dei 3 o 6 mesi di contratto a progetto solo a pochi conferma il contratto sempre a progetto e sempre per soli altri 6 mesi per poterne assumere dei nuovi ma soprattutto per poter fare altri corsi di formazione e usufruire così di queste sovvenzioni statali.
Ci sono state proteste sindacali a tal proposito ma purtroppo ad oggi la situazione rimane la stessa.
Credo che la cosa si commenti da sola, ad esempio di come oggi vengano trattati coloro che hanno bisogno di lavorare.
io sono un imprenditore.Ho iniziato la mia come installatore elettrico.Vi posso garantire che il mercato dei furbi e degli speculatori ci marcia su questo sistema.Le aziende usano i precari per non avere legami e in caso di controversia chi perde perde poco o molto ma perde. Grazie alle leggi italiane prendono tempo.Per la legge dei numeri sono più quelli che cedono ai ricatti che quelli che dichiarano guerra. Se un dipendente è solo e non si affiata con gli altri non ha potere almeno che non si chiami S.B. .I tempi perchè questo affiatamento avvenga sono lunghi.I contratti a temine sono brevi.Inoltre le più grosse aziende, per non avere alcun rischio,usano i terzisti senza assumere.Grazie a questa legge il ricatto ha forza.E come un cane che si morde la coda.Il gioco è semplice,le aziende grosse danno lavoro,spiegano come fare per abassare i prezzi ai terzisti assumendo personale in maniera flessibile( se io ti lascio fermo un mese hai i dipendenti sul groppone).Il terzista,di solito un artigiano che non ha basi commerciali,accetta.Il precario non ha esperienza,non fa il lavoro con professionalità e i lavori vengono giustamente contestati.L’artigiano ci rimette caccia il precario e ci riprova.Se il”bluff”della grossa impresa non funziona,di solito si aggrappano ad inezie,giocano sul fatto che tu hai bisogno di pagare i fornitori e che la legge ti fa saltare tanto che aspetti che tutti si muovano.Un buon dipendente ha bisogno di cinque sei anni per diventare maturo per il lavoro che fa.Il fatto che un impresario abbia scelto di rischiare in un attività non ha nessun diritto di frodare.Il sistema menageriale studia metodi di coercizione che non hanno nulla a che vedere con il lavoro.In italia premiamo i furbi non i capaci.Abbiamo tutti un sacco di probblemi caratteriali e per superali dobbimo digerire che vedere la punta di un iceberg non vuol dire sapere cosa c’è sotto.Ci vuole costante impegno nell’tentativo di apprendere e rimettersi in gioco costantemente. Fausto
Vedersi negare il diritto alla maternità e non per il fatto di essere sterile..
ho 31 anni, lavoro precario, mutuo di 20 anni da pagare ed una mamma che prende 200 di pensione al mese perchè il mio dolcissimo papà è morto prima di aver versato i contribuiti necessari al raggiunto di una dignitosa(??) pensione.
A dicembre scadrà il mio contratto.. Siamo in piena campagna elettorale e le promesse che non verranno mai mantenute incominciano a fioccare.. Dopo lo slogan “UNA CASA, UN DIRITTO DI TUTTI” chissà se leggeremo anche “UNA FAMIGLIA, ONORE DI POCHI”… un saluto a tutte le donne precarie!
Chissà come siete contente quando sentite dire a Berlusconi che ha portato le pensioni a 516 euro per tutti e che le porterà a 800. E i giornalisti che non hanno mai niente da obiettare di fronte a tali bugie….
Questa legge ha favorito l’occupazione, soprattutto quella femminile?? Infatti io ho 36 anni, l’anno scorso l’azienda per cui lavoravo (ex Telecom, svenduta da Tronchetti e portata alla chiusura dagli acquirenti!) ha licenziato tutti a causa della crisi; ora ho un contratto a progetto in cui mi hanno chiarito che se mi ammalo (e quindi sto assente per più di un giorno o due!) perdo il lavoro!! Niente male per una donna che potrebbe, e dico potrebbe, pensare di avere un figlio…. non danno i bonus per chi partorisce?????? Che schifo!!!!!!!!
Carissimo Beppe, primissima considerazione su questo blog: visto che quando si parla di cose serie, della vita delle persone, della nostra vera realtà i trolli puff! scompaiono? Seconda considerazione: proporrei di tenere questo argomento per tre o quattro giorni sempre per lo stesso motivo. Ributtiamo l’agenda che mediaraiset ci impone con i suoi tg del cavolo e imponiamola noi l’agenda di ciò di cui si deve parlare. Per quanto riguarda l’argomento del lavoro, penso che in questi ultimi anni, in tutte le realtà,
ma soprattutto nella realtà del lavoro dipendente abbiamo avuto una involuzione formidabile. In pochi anni stiamo tornando indietro di decenni in tema di diritti. Mai come ora i padroni sono stati padroni e i dipendenti, dipendenti.
LA GLOBALIZZAZIONE!!!
Pare sia un meteorite che ci sia arrivato dagli spazi siderali e contro cui non si possa fare nulla! Fu già un filosofo greco che ci disse che l’uomo è misura di tutte le cose. La globalizzazione, se significa fine dei diritti, schiavismo, regressione civile, politica, sociale, IO LA COMBATTO CON TUTTE LE MIE FORZE!!!
Se tutti quanti facessimo così i nostri cari padroni, che ci vogliono fare lavorare sempre di più e pagarci sempre di meno, e se dipendesse da loro ci toglierebbero pure ferie e malattia, dai loro villoni al mare e i loro chalets in montagna, sdraiati nelle loro Ferrari, avrebbero vita molto più dura.
Avrà mai voglia qualcuno di spiegare perchè a Valeria Marini siano stati dati 200 mila euro (fonte Vittorio Cecchi Gori) per dire videochiamami in uno spot? Che ognuno che abbia la ventura di lavorare con un microfono in mano debba sgraffignare da solo quanto un’impresa intera?
Chi decide queste cose? Perchè le accetttiamo?
Master in responsabilità sociale d’impresa
Stage presso un quotidiano economico della Campania (finaniato con soldi pubblici: ultimo anno (2005) 2,5 milioni e passa di euro)
Mi fanno una proposta a fine stage: vuoi collaborare con il giornale dalla tua citta?
Io accetto. Tre mesi senza stipendio poi, dopo averlo fatto notare, mi hanno fatto firmare una lettera in cui cedo il diritto d’autore.
Oggi mi danno meno di dieci euro ad articolo.
In pratica un mese uguale 300 euro.
Alla faccia della responsabilità sociale d’impresa 🙂
Ciao a tutti!
E’ ormai un anno che sono stata assunta col contratto Co.Co.pro.
Grazie alla “fantastica”legge Biagi io ho uno stipendio mensile di 750 per 38 ore settimanali senza diritto a ferie, malattia, permessi,tredicesima,ecc.!
Per fortuna che ho solo 22 anni e ancora abito coi miei genitori..ma come posso anche solo pensare di farmi una vita autonoma se lo stipendio è da miseria e soprattutto il lavoro è precario?
Ormai i cari vecchi contratti a tempo indeterminato non esistono più e ora ci si ritrova spesso senza lavoro anche per mesi..
Un’altra cosa che propio nn mi va giù è la questione dei contributi…ora spiegatemi 1 buon motivo per lavorare in regola!Per prendere 1 stipendio basso e oltretutto non aver diritto neppure ai contributi!!
Questa legge è una vera e propia fregatura
C’è un articolo interessante su L’espresso della scorsa settimana che potrebbe interessare gli imprenditori che stanno facendo i conti con le difficoltà del mercato. Perchè non riducete un i costi andando ad evadere un pò l’iva e fare false fatture a san marino?
Ti posto la mia esperienza:
sono un professionista nel campo informatico, sviluppo software ad alto livello nel campo delle telecomunicazioni. Ebbene circa una anno fa sono stato contattato da una piccola azienda di Milano per lavorare in un importante progetto legato al Digitale Terrestre, mi è stato proposto un contratto a Progetto di un anno rinnovabile. Fin qui tutto regolare, se non che, già dopo il primo mese iniziavano a non arrivare i soldi, il datore di lavoro o non parlava o diceva di aver già effettuato i bonifici ! Palla colossale in quanto i soldi non arrivavano; avevano un ritardo fisso di 30/40 giorni. In più veniva richiesto un grossissimo sforzo fisico e mentale, in quanto lavoravo dalle 9.30 alle 20 quasi tutti i giorni e quasi tutti i Sabati e Domeniche. e i soldi non arrivavano. Sono rimasto in questa società per 4 mesi e gli ultimi tre stipendi sono stati dati con “assegni” due dei quali scoperti! Coperti dopo più di 10 giorni! Quindi su questi soldi non ci ha pagato ne tasse ne pensione e spetta farlo a me quindi ! In questa situazione ho perso l’affitto, ho ritardato pagamenti di rate della macchina e mi è venuta la gastrite e un inizio di ulcera. Sono andato via in fretta e furia, ma rispettando gli accordi, tuttavia senza nemmeno avere lo stipendio degli ultimi 15 giorni di lavoro. Ma non finisce qui !!! visto che questa azienda (di truffatori) non riusciva a vendere nulla, in quanto i clienti erano tutti alla finestra a guardare cosa accadesse, la azienda si vuole rivalere sui collaboratori, dicendo che abbiamo fatto un danno alla azienda stessa, visto che chi ha preso in mano il progetto dopo di me non era in grado di farlo funzionare, dicendo che la colpa era mia. Adesso io mi trovo senza soldi e minacciato dagli avvocati di questa azienda. Ho parlato con un avvocato del lavoro che mi ha detto che non devo preoccuparmi, che sta solo cercando di minacciarmi per impedirmi di rivendicare quanto mi spetta. Questa è la situazione lavorativa!
Non voglio entrare nel merito specifico della mia situazione che probabilmente è migliore di molte altre ma vi sono alcune considerazioni generali sul discorso “contratti di collaborazione” o “a progetto” che vanno assolutamente chiarite. Innanzitutto le aziende (soprattutto le Imprese Medio Piccole) assumono con contratti a Progetto che implicherebbero una certa “libertà di azione” del collaboratore ma pretendono poi sottobanco un comportamento da “dipendente” vero e proprio: rispetto degli orari di lavoro, impedimento a svolgere altre attività professionali etc. dall’altra parte ci si trova privati di ferie, malattia, infortunio (se mi ammalo, mi faccio male o se semplicemente volessi prendermi qualche giorno per tenere a bada un probabile esaurimento nervoso devo sperare nella “infinita bontà” del datore di lavoro che non mi “tagli i viveri”…) e anche dei permessi (io vivo da solo e non ho nessuno che possa svolgermi commissioni come semplicemente fare la spesa….). Inoltre ovviamente spesso viene chiesto di rimanere al lavoro 9 o 10 ore o più senza parlare delle trasferte che ovviamente rimangono tutti sacrifici “per la gloria” ufficializzati. Sinceramente non riesco a vedere un beneficio in questa legge che a mio parere serve solamente ad aumentare gli introiti delle case farmaceutiche per la vendita di psicofarmaci. Si da agli imprenditori “l’impressione” di avere uno strumento di risparmio quando invece lo stress causato ai collaboratori riduce sostanzialmente l’entusiasmo e la resa professionale. I costi generali del dipendente non sono poi così ridotti. In definitiva i contratti di collaborazione o a progetto non sono altro che ipocriti tentativi di dare un contentino agli imprenditori sacrificando le figure professionali emergenti e collaborative ed è frutto di una mentalità ottusamente “borghese” caratteristica dello spero ancora per poco attuale governo (purtroppo c’è qualcuno anche dall’altra parte che ha sostenuto questa linea assurda….)
Vorrei ringraziare coloro che hanno condiviso con i lettori del blog le proprie difficoltà. La casa, il lavoro, le strutture come gli asili, la difesa dello stato sociale: quante battaglie da affrontare!!
in merito al post vorrei dire:
– bisogna semplificare (non svilirne i contenuti) le università perchè è sbagliato entrare nel mondo del lavoro dopo i 25 anni
– un periodo come un anno (non di più) a Progetto o a collaborazione ci può stare, concordo con Duccio A., ma poi basta, poi l’azienda (ma anche la pubblica amministrazione) deve fare il suo investimento oppure cominciare da capo
– per creare occupazione e sviluppo bisogna programmare le scelte future con lungimiranza e sul medio-lungo periodo. Serve perciò un governo all’altezza e politici all’altezza…Beppe sei avvisato
Cordialità
Mattia
mi hai profondamente deluso beppe!
questa è campagna elettorale!
E PURTROPPO TU LO SAI BENISSIMO!
I CONTRATTI ATIPICI ARRIVANO DAL GOVERNO DI SINISTRA!!!
LA LEGGE BIAGI CHE PIACCIA O NO LI HA MIGLIORATI.
E TU LO SAI BENISSIMO!
CI SONO FONDI ISTITUITI PER CONSENTIRE A CHI HA QUESTO TIPO DI CONTRATTO DI CONTRARRE MUTUO PER LA PRIMA CASA, E LA GARANZIA E’ SEMPRE LA CASA STESSA, COME PER CHI HA UN CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO…SI CHIAMANO MUTUI IPOTECARI.
E TU LO SAI BENISSIMO!
VERGOGNA BEPPE!
UN TUO EX AMMIRATORE.
Scusa, ma ti sbagli di grosso. E’ vero sì che il cosidetto “lavoro atipico” è stato introdotto dal famoso “pacchetto Treu”, ma la legge 30 (non volgio nemmeno chiamrama legge Biagi perchè anche questa “paternità” così sbandierata è stata secondo me una bella manovra della CDL, guarda caso quando Biagi era già morto)ha notevolmente peggiorato le cose, sancendo per legge la “normalità” di questi contratti, invece che la loro atipicità. Mentre nella prima versione il “lavoro” era inteso come a tempo indetreminato, e le varie forme atipiche erano considerate un “passaggio”, questo governo non ha fatto altro che portare il precariato agli onori della normalità, con la scusa della lotta alla disoccupazione e per la felssibilizzazione del mercato del lavoro. Ma qui non siamo in America, dove chi viene licenziato oggi trova un lavoro domani stesso (e anche lì le cose non sono più come una volta) Qui le aziende utilizzano gli escamotage dati loro dalla legge 30 per nascondere rapporti di lavoro subordinato a tutti gli effetti, risparmiando così in vario modo. E’ facile dire che in Italia la disoccupazione è diminuita, quando (dati ISTAT) nel 2004 il 44% degli ingressi sul lavoro sono stati a tempo detreminato, il 10% con contratto di formazione, , l’12% stagionali e solo 34% a tempo indterminato.
La legge Biagi con tutto rispetto per una persona che non c’è più (ma ha meritato la fine che ha fatto), ha fatto si che l’Italia è entrata in una via che porta alla fame e chi è più fortunato va in Spagna, in Inghilterra, all’estero non solo per mangiare, ma anche per lavorare, perché qui non ci sono più sbocchi. Mi duole dire che conosco stranieri che sono qui a sognare ancora un lavoro che non è più gratificante di quello che potevano trovare nel loro paese. L’oro italiano si è trasformato ora puzza e ripeto chi ha la fortuna di andarsene lo faccia. La gioia del lavoro la remuratività non c’è più, oggi tutto si instaura sulla carriera e sui soldi, chi vuole lavorare bene è fuori dagli schemi. Conosco persone che hanno risorse e fanno cose che potrebbero fare qualsiasi persona, non solo, ma, perché non sono nella cerchia vincente sono messe da parte, si intende guadagnando quanto li spetta. Sono sicuro che quei soldi sono buttati al vento. Certo la legge Biagi purtroppo c’è, ma chi ha sparato meritava di più che una condanna.
cosa sei? un provocatore? un anarchico insurrezionalista? o un sostenitore di quelli che risolvono i problemi con la forza e con l’abbattimento selettivo? non c’è posto per gli estremisti violenti.. voglio credere che ti sei espresso male…
ha meritato di morire? ma non ti vergogni ?
ho 21 anni.
Ho dovuto lasciare l’università per pulire i cessi in un albergo 12 gg al mese per 8h al giorno a 7.50 all’ora netti. Mi trattavano di merda. Veramente uno schiavo con un contratto truffa.
Ora sto dietro ad una scrivania… vedo numeri tutti i giorni e dopo 8h (che non sono mai 8)torno a casa e non so neanche quanto mi daranno perchè sto in prova (forse 5 ma non so se netti o lordi).
Riccardo Petillo 21.02.06 09:26
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Caro Riccardo, scusa se prendo te come esempio..
Qui ci sono storie di persone di mezza età con un futuro insicuro davanti, ma a 20 anni credo che ci si debba rimboccare un pochino le maniche:
alla tua età io ero a fare le pulizie e la baby sitter a Londra per 4 soldi, ma la sera frequentavo un corso di inglese, e i posti di lavoro che ho trovato successivamente sono stati grazie soprattutto alla conoscenza delle lingue.
NON CREDO CHE AL GIORNO D’OGGI BASTI UNA LAUREA, il momento è duro per tutti e in attesa che la situazione migliori (io lo spero, con un NUOVO GOVERNO che sia più attento anche al tema del Lavoro e non faccia solo gli interessi di pochi come questo che deve andare a casa) bisogna sviluppare la fantasia, fare LAVORI RITENUTI UMILI all’inizio non è degradante, fa capire prima come ci si dovrà muovere poi..
Ho visto laureati che non sapevano mandare un fax e direttori che non sanno spedire una raccomandata..
Secondo: prima di iniziare qualsiasi rapporto di lavoro, la prima cosa è anche domandare “Quanto mi date?” “Che tipo di contratto avrò?”.. Così, loro possono pure fare gli schiavisti, ma almeno sanno che noi sappiamo..
Terzo: quando le condizioni sono veramente umilianti può sempre partire una bella denuncia, i sindacati hanno gli AVVOCATI DEL LAVORO, ci sono dei limiti a tutto imposti per legge!
SU LA TESTA!! ciao
Cara Paola,
Molte cose che hai detto trovano la mia piena condivisione, altre un po’ meno.
Una delle cose dove non mi trovo in accordo è il discorso dei sindacati, purtroppo sono corruttibili e guardano bene se posso no prendere più soldi facendo i favori dell’azienda o prendere più soldi difendendo i porei tapini lavoratori. Spesso accade che più è grossa l’azienda è più stanno dalla parte dell’azienda, soprattutto se la creatura sacrificale è un singolo individuo.
Esperienza personale indiretta.
Ciao ciao.
La mia esperienza: ho lavorato in un call-center vendendo tariffe telefoniche per Telecom, a parte la schiavitu’ e la paga da fame (quando c’era, ma ogni mese dovevi andare a pietirla come se ti avesssero fatto l’ elemosina, arrivava con ritardi mostruosi: pochi, maledetti e tardi) c’erano i “affan..” che ti dicevano molti clienti che chiamavi all’ora dei pasti. Del resto solo all’ora dei pasti era previsto il tuo orario di lavoro. Vorrei sottolineare quanto e’ umiliante (oltre che scomodo e sottopagato) tutto cio’. Paola
La mia storia è quella di tanti: lavoro dall’aprile 2004 presso una società di servizi con un contratto a progetto. Pur essendo stata assunta per svolgere attività di segreteria, ricopro mansioni diverse con sempre maggiori responsabilità. Sono legata ad una sede e ad un orario. Per semplice merito del mio superiore, i giorni di malattia non vengono decurtati dallo stipendio. Insomma, a parte piccole eccezioni, noi co.co.pro siamo equiparati in tutto ai dipendenti, ad esclusione dei diritti. Ho a lungo ritenuto che la laurea ottenuta con impegno potesse un giorno essere utile. A nulla serve esibire conoscenze in campo lingiustico, informatico, specialistico c’è sempre un sottile ricatto cui sottostare: oggi il mondo del lavoro tende alla flessibilità ed ognuno deve reinventarsi ogni giorno. Dunque l’alternativa è accettare un contratto di tal genere oppure restare a casa, sperando che chi ci gorverna ritorni a pensare davvero alle fasce deboli. Mi domando cosa mi riserva un futuro pieno di incognite non dovute alla mia (possibile) inadeguatezza ma dovute alla assenza totale di chances…Sono amareggiata. Giorni fa ascoltavo una famosa canzone che ha risvegliato in me un antico sentimento: la rabbia di quelli che subiscono da sempre l’ingiustizia sociale, vorrei poterla canalizzare. Intanto ho ben chiaro a quale partito affidare il mio voto ad aprile
Io ho la fortuna di essere stato assunto a contratto indeterminato nel lontano 1991,dopodichè la mia azienda(società leader nelle tlc) ha praticamente cancellato l’assunzione a tempo indeterminato.
Anch’essa sta attingendo a piene mani alla legge 30 sia per i contratti,sia per quanto riguarda le cessioni dei rami d’azienda;visto che ogni anno il bilancio(nonostante abbia un debito di 40.000.000 di euro,avete capito che azienda è???)è in spaventoso attivo,e quindi non potrebbe ricorrere ai licenziamenti(o ai prepensionamenti),il suo presidente la sta vendendo a pezzi,dipendenti inclusi, per fare cassa.
E questi miei ex colleghi si ritrovano di colpo senza un futuro lavorativo.
In più sta ricorrendo massicciamente alla mobilità(o prepensionamento) tipo Fiat, per liberarsi di altro personale,in barba alla nuova riforma delle pensioni.
Ma l’INPS non era in crisi?
Saluti
Aiutiamo i nostri politici ad immedesimarsi nel ruolo di precario. Pretendiamo una legge che ne imponga la scadenza(come il latte) senza possibilità di riciclaggio.
Mia moglie lavora in un’Azienda che per via del tipo di attività deve scegliare di pagare dei ragazzi che forniscono attività occasionale con ritenuta d’acconto.Poi l’ispettorato del lavoro decide di multarli perchè non sono abbastanza occasionali,ma neanche regolari da poterli assumere con contratto.Arriva 2 anni dopo Biagi,che pensa ad una legge a “progetto”.Requisiti fondamentali e non assolutamente derogabili:fornire un progetto che il lavoratore porterà avanti in autonomia, con orari decisi in autonomia, con strumenti di lavoro autonomi e con decisioni autonome di sviluppo.Il contratto può anche subire con una certa AUTONOMIA lo scioglimento da entrambe le parti.Ad un certo punto un ragazzo non proprio tra i più volenterosi, e per questo e molto altro,allontanato pre sfinimento del titolare,decide che la sua autonomia non era abbastanza:non poteva alzarsi al mattino all’ora che voleva,spesso doveva lavorare con altra gente,a volte gli mancavano degli strumenti e l’azienda glieli forniva e questo offendeva la Sua autonomia.Spesso faceva attendere dei fornitori e dei clienti e questo offendeva la sua autonomia temporale.Allora in un aula di tribunale decide di raccontare la sua schiavitù occasionale e il Giudice decide che ha ragione,che probabilmente, pur lavorando 5-10 giorni al mese dovrebbe essere assunto,perchè ogni tanto gli vengono detti orari,date e scadenze,perchè quando il Suo computer è rotto l’azienda per non fermarsi gli ha fornito il suo.E che giustamente la causa per un anno di lavoro di questo tipo doveva portare,anche per il danno morale e mancata possibilità di recuperare altro lavoro OCCASIONALE,al risarcimanto di 15.000 Euro. Cifra che sommata ai compensi dati in un anno risulta superiore ad un dipendente assunto con contratto tradizionale.Vista la motivazione della sentenza come si può fare lavorare un ragazzo senza mai dargli un orario,una scadenza.Fatta la leggina,in tribunale,luogo dove si deve far rispettare,da noi è sempre un’altra cosa.
Ho 31 anni, laurea e master in marketing, lavoro da 5 anni come co.co.co (e ora pro) e sono ancora costretto a dividere la casa con amici, perchè non guadagno abbastanza per vivere da solo a Bologna.
Figuriamoci che tra i miei amici sono anche quello messo meglio!
I nostri genitori si godono una meritata (a volte) pensione e noi quando finiremo di lavorare?
Godiamoci la pensione anticipata: laureamoci tardi!
Ciao Beppe,
seguo il tuo invito e ti racconto una storia, quella di mia moglie. Non è né co.co.co né co.co.pro ma è molto simile: fa la ricercatrice!
Non come i vari capoccioni famosi nel mondo, una di quelli che lavorano nei loro staff, una qualsiasi. Nel piccolo mondo italiano della ricerca, attualmente, una come lei sulla trentina, con esperienza all’estero e riconosciute buone capacità, trova lavoro nella ricerca di base soltanto accontentandosi di borse di studio. Significa che il ricercatore capo di laboratorio, quindi il datore di lavoro, non riesce a disporre di meglio che una somma iniziale di denaro che andrà “spalmata” mensilmente sulla durata del contratto di borsa di studio, tipicamente di 12, 18 o al massimo 24 mesi. Tutto senza ferie pagate, malattia, contributi pensione, ecc. Come dicevo, molto simile ad un lavoro a progetto: ti pago per fare una cosa e quando finisci sono cavoli tuoi. Se va bene, alla fine il capo propone un’altra borsa di durata simile, altrimenti si va in giro in cerca di un’altra offerta. Assunzioni non se ne parla, le università sono sature e senza soldi e gli enti pure! Devo ammettere che la paga non fa così schifo, ma potrebbe sempre venire a mancare. Attualmente abbiamo in progetto un figlio: ho un po’ paura, la maternità, la fine del contratto… chissà come andrà a finire ma mi ostino ad esser fiducioso nelle possibilità che ci offre la vita. Non di certo in quelle che ci offrono i nostri governanti.
Caro Beppe
sono un geometra della provincia di Avellino ed ho circa 39 anni. Lavoro presso uno studio tecnico della provincia con uno stipendio mensile di 700 lavorando 9,5 ore al giorno dal lunedi al venerdì, compreso il sabato mattina per 4,5 ore, per un ammontare complessivo di 52 ore. Come ben sai dalle mie parti hanno fatto solfi a palate i tencici con la ricostruzione seguita al simsma dell’80, ma io sono arrivato quando il “pollo era già bello che spennato”, per cui c’era poco da scegliere o stare a spasso o adattarsi come ho scelto di fare. Purtroppo il problema del precariatoè un virus sempre + diffuso. Tu ti chiederai ma xchè nn ti trovi qualcos’altro, facile a dirsi visto che le nostre zone sono tra quelle a + altop tassi di disoccupazione per la mancanza totale di opportunità. Grazie di questa possibilità di sfogarmi, continua così Beppe, dai man forte a tutti noi.
Faccio notare che i giornalisti, con “grande coerenza”, dopo aver magnificato la legge Biagi scioperano perché non venga applicata nel loro contratto, perché -sentite un po’- limita la libertà di stampa! Gli editori, ovviamente, si rifiutano di inserire nel contratto una norma che viola una legge dello stato, ancora una volta dobbiamo ringraziare la libera stampa e “la schiena dritta” dei nostri giornalisti. Meglio l’autoinformazione su internet!
bravo grillo.
ciao volevo raccontare un paio di storie che riguardano me e i miei amici. ho 23 anni ,sono al termine del corso di laurea di giurisprudenza(per la cronaca ho cambiato dalla laura 3+2 a quella a 4 anni perchè migliore) ma ho sempre voluto avere una mia indipendenza. Così hop rovato a cercare lavoro insieme ai miei amici, che per la cronaca sono tutti laureati, chi in ingegneria aerospaziale,chi in psicologia. dopo un pò di ricerca ci hanno assunto in una catena di bricolage per una settimana lavorando 10 ore al giorno con una pausa di 1 ora e mezza!!! Non potevamo parlare tra noi altrimenti venivamo rederguiti, se andavamo lenti ci minacciavano di licenziamento!!! al che,al terzo giorno, dovevo andare al bagno(fortunatamente non ho bisogno della roba della novartis) e non mi ci mandavano!A quel punto io ci sono andato comunque e all’uscita mi dicono” sei licenziato”,tra l’altro da un cafone di milano che non capiva nulla. E li sono scoppiato. LA mia risposta è stata la seguente:” senti caro, io studio legge, te sei qui per motivi che non conosco, ma dato che sei il mio supervisore dimmi in base a cosa mi licenzi” la sua risposta:” ti licenzio per ti comando”. Al che gli ho riso in faccia e gli ho detto:” sai che ti dico? ora vado da un avvocato ,ho dei testimoni e vediamo come finisce.” al che lui:” vabbè per questa volta lascio correre”. è normale?
passiamo ai miei amici:
alessio,.laureato in psicologia= call center
nico, laureato in ingegneria = disoccupato
antonio, laureato in psicologia= se non ha uno psciologo che lo raccomanda non può fare tirocinio
emanuela, laureata in scienze della comunicazione=disoccupata
PER CONCLUDERE: SONO STATO IN SVEZIA ,A STOCCOLMA, DA UN MIO AMICO IN ERASMUS. SAPETE COME FUNZIONA? GLI STUDENTI VENGONO STIPENDIATI DALLO STATO PER 6 ANNI A 800 EURO AL MESE!!!IN PIù IL MIO AMICO PER UN PROGETTO CON L’UNIVERSITà SVEDESE IN AFRICA, HA RICEVUTO 1200 EURO PEWR 3 SETTIMANE VOLO E ALLOGGIO COMPRESO!!!! PERCHè LO SI NOI NO?
Abbiamo tutti ottime ragioni per essere incavolati e furiosi sulla legge biagi, quando si parla di diritti dei lavoratori, non dovrebbero esserci colori rossi, neri e azzurri. Indipendentemente dalle proprie idee politiche, siamo tutti onesti lavoratori, almeno credo, che cercano di arrivare alla fine del mese e che sperano di arrivare alla fine dei giorni facendo poi un reso conto della propria vita e poter dire orgogliosamente:”Ho fatto questo, ho fatto quello, ecc. ecc.” Non dobbiamo dimenticare che la catastrofe del lavoro, non è iniziata 5 anni fa con questo governo e la legge Biagi e se siamo onesti con noi stessi, possiamo dire che il problema è nato almeno 10, 15 e se non di più anni fa. Io personalmente per iniziare a lavorare dovetti aprire una partita iva (1999) e lavorare come libero professionista e pagando allo stato + del 50% del misero fatturato, perchè già allora andava di moda schiavizzare, con in cambio: niente ferie pagate, niente straordinari pagati e peggio ancora niente mutua. Insomma, niente diritti e solo doveri. Il mio lavoro era già allora precario con contratti di anno in anno e possibilità di essere lasciato a casa da un momento all’altro. Sebbene questa legge sia migliorabile, oggi ho un contratto a tempo determinato di 6mesi, che ha come riferimento un contratto nazionale del lavoro e che apparentemente tutela i miei diritti. Ora dico, dove sono i sindacati, che non dovrebbero avere un colore politico,ma dovrebbero difendere i lavoratori sia con contratto a tempo indeterminato che a contartto determinato? Dico ciò, perchè lavorando per una grossa ditta qui a Torino, che ha come sindacato la cgil, in un’assemblea il sindacalista ci ha esplicitamente detto che si stava muovendo per migliorare la situazione delle persone con contratto a tempo indeterminato. Quando si è reso conto che nell’azienda c’era una percentuale superiore al 50% di contratti a tempo derminato, ha esaurito le argomentazioni. Mi auguro che arrivino tempi migliori…..
dopo 1 anno e mezzo di lavoro IN FABBRICA e ben 4 contratti non sanno ancora se assumermi o rinnovare per qualche mese…e lavoro alla stessa macchina 8 ore al giorno più i sabati
nessuna possibilità di affittare una casa di fare un finanziamento,per comprare la macchina ho avuto bisogno di un garante(ì miei)…a 30 anni mi sembra UN UMILIAZIONE.
VOGLIO MANDARE A FANCULO QUELLE AZIENDE CHE TI CHIEDONO 5 ANNI DI ESPERIENZA ETA’ MAX 25 ANNI
Piccola azienda, con due apprendisti e due Co.Co.Pro.
I collaboratori sono a 1.800 euro lordi (1.300 netti circa) su dodici mensilità fisse.
Se voglio stare sul mercato è così, se no lascio a casa anche quelli.
La realtà aziendale Italiana è in una crisi tale che poche strutture si possono permettere “dipendenti”.
Il lavoro va e viene, i clienti pagano malissimo (quando pagano), ed in Italia se devi percorre vie legali per un credito ci vogliono almeno 2 anni… intanto?
La legge Biaggi (il suo nome è strumentale ricordaelo!) è solo la risposta ad un’economia che singhiozza sempre di più.
Facciamoci poche ilusioni, tutte le figure professionalizzate devono diventare “auto-imprenditoriali”, che piaccia o meno.
Io personalemente non sono favorevole a questo andazzo, ma provateci voi a fondare un’azienda e farla stare a galla con l’economia di oggi, poi mi fate sapere.
L’italia è schiava di grnadi monopoli e le risorse tecnologiche e creative stanno ormai appiattendosi.
Se non si risolve il problema di rinnovare le tecnologie e le risorse che muovono l’economia, il mercato del lavoro non può che peggiorare.
Guariamo l’economia e poi si avranno mezzi per “sanare” l’instabilità del lavoro.
Marco
C’è un articolo interessante su L’espresso della scorsa settimana che potrebbe interessare gli imprenditori che stanno facendo i conti con le difficoltà del mercato. Perchè non riducete un i costi andando ad evadere un pò l’iva e fare false fatture a san marino?
Anch’io ho seguito i discorsi di Luca Ricolfi. Ricolfi insegna Analisi dei Dati e Statistica all’Università di Torino, è una persona preparata, uno studioso attivo, non uno scalda sedia. Credo che ci si possa fidare di ciò che dice. Ora io sinceramente questo mostro abnorme che chiamate “precarietà” non lo vedo, come non lo vede Ricolfi. Forse sarò fortunato ma tutte le persone che conosco, parenti e amici, sia laureati che diplomati hanno trovato immediatamente lavoro a tempo indeterminato seguendo un iter tipo: formazione lavoro -> tempo indeterminato, oppure stage -> tempo indeterminato, oppure co.co.pro -> tempo indeterminato o ancora persone che hanno cominciato a lavorare prima ancora di laurearsi (ingegneria) poichè sono state le stesse aziende a contattarli. Questo succede qui a Sud, certo le persone di cui parlo adesso sono sparse in giro per l’Italia da Roma in su. A mio parere chi si da da fare trova ciò che cerca, chi si lamenta della precarietà è precario in partenza.
Caro Beppe,
mi sono laureata l’anno scorso a 23 anni e da allora ho fatto tanti lavoretti a nero ovviamente e ora finalmente una grande opportunità:uno stage presso un’ente pubblico a roma….ovviamente GRATIS!!Se il nano viene rieletto mando cento lettere al giorno ad arcore per essere messa nel suo milione di posti di lavoro!!
Leggendo i commenti ci ho trovato la mia vicina e un amico…..è un disastro!!!
A chi ha detto che bisogna rimboccarsi le maniche bene… me le rimbocco…. ma gratis!!!
grazie beppe sono stata al tuo spettacolo sei un grande
ps.
per chi ha detto che beppe tradisce i suoi ideali vendendo il dvd sul sito: informati idiota perchè grillo invita anche a scaricare le sue esibizioni appunto per dimostrare che vende lo stesso anche se si può scaricare e che la legge a riguardo è troppo restrittiva!
Vi dico francamente che se non era per mia suocera/o io famiglia me la facevo tra 20 anni.
prima della leggina io lavoravo a nero ovviamente adesso il datore di lavoro paga una cazzata di tasse ed ho un co.co.co.co.pro.
Risultato quando mi vuole mandare a fancalulo e’ libero di farlo!!!!!
mi sono laureato nel marzo 2004 in chimica, ho subito fatto uno stage in un laboratorio di analisi ambientale per un mese, una borsa di studio all’università per sette mesi, uno stage all’ospedale in un laboratorio di igiene industriale lavorando anche in una cooperativa per riuscire a mangiare, adesso un corso del fondo sociale europeo e relativo stage = 2 anni e non ho ancora firmato un contratto. Padova 21/02/2006
caro beppe…
precariato, contratto a termine, co.co.co..ecc.ecc. ecc…SONO STANCO!!! Mi chiamo Simone ho 33 anni, diplomato tecnico, da quando sono uscito da scuola ho sempre lavorato, in posti più o meno “prestigiosi” in condizioni di precarietà..(vogli precisare che ogni lavoro che ho cambiato nella mia vita è stata semprre una mia scelata e non quella dei miei datori di lavoro, se fosse stato per loro mi avrebbero tenuto tutti, ma “precario”)
Ho lavorato in associazioni di categoria, enti pubblici, aziende private e tutti, dico tutti, non sono riusciti a farmi vedere un futuro diverso da quello dell’eterno precariato…la cosa più antipatica che mi è successa è stato quando una associuazione di categoria dove lavoravo precario a 890 euro il mese per 5 anni, mi ha offerto un lavoro a tempo determinato a meno di 700 euro al mese… meglio precario allora!!!.
L’anno scorso ho lavorato (e tuttora lavoro) in un’ente pubbblico; anche quì le cose non vanno per la migliore come saprei (finanziaria),ma almeno lo stipendio è migliore (non di molto), essendo single, vivendo da solo su casa di proprietà dovrei essere un signore e godermi la vita…bè…non è così….solo per le tasse della casa, la benzina per andare al lavoro, pranzi obbligati fuori, luce, tel, ecc. ecc. ecc. …mi è toccato chiedere ai miei genitori un prestito di 2500 EURO altrimenti restavo al freddo tutto l’inverno in quanto un normale stipendio da lavoratore in ente pubblico non basta per mantenere un tenore di vita decente…aggiungo che io non ho fatto vacanze, non ho fatto acquisti folli e non sono uno spendaccione,….come faccio a finire quest’anno quando so già che sono assunto fino a luglio?…se volessi farmi una famiglia e fare dei figli, con cosa li mantengo? ..non mangio?…resto al freddo d’inverno?…stacco luce e telefono?…o cosa…?
io faccio parte di quegli italiani che abbandonerebbero tutto e andrebbero su di un’isola tropicale…ma sono testardo e spero nel cambiamento.salutì
Ciao Beppe,
è da tempo che leggo il blog ma è la prima volta che lascio un commento; mi sento proprio chiamato in causa. Per carattere non mi sento vittima di nessuno, tantomeno della Legge Biagi, ma sicuramente ha condizionato in negativo sia il mio percorso professionale, sia quello personale. Dopo una corposa serie di co.co.co. (cinque o sei) sono riuscito a far mio un contratto di assunzione a tempo determinato di un anno. Questo contratto mi è stato poi rinnovato ancora con un anno di durata. Terminato il secondo contratto, non essendo più previsto per legge il rinnovo, dopo qualche settimana di pausa forzata sono stato assunto, sempre a tempo determinato, da un’altra società facente parte del gruppo per il quale lavoro. Faccio notare che non sono alle prime esperienze di lavoro, ho 35 anni, sono laureato in una disciplina tecnica e condivido questo percorso con la maggior parte dei miei colleghi di lavoro. Le conseguenze, di natura economica, professionale e psicologica derivanti da questo atteggiamento nei confronti della “forza lavoro” non sono di certo quelle prospettate dai nostri governanti, i quali si limitano a descrivere una discutibile prospettiva teorica della legge, che invece nella pratica si è rivelata un fallimento.
Un caro saluto.
gianfranco 27 anni, di caserta, da quasi quattro lavoro in un ente STATALE che dal 01/09/2001 mi ha sempre rinnovato il contratto co.co.co.
Ma in questi 4 anni sono stato comunque obbligato a effetuare 36 ore settimanali senza ferie ne malattie ne tredicesima, obblighi che nel contratto non ci sono ma che uno è tenuto a rispettare se vuole il rinnovo altrimenti………..
appunto la cosa grave è che non parliamo di un ente privato(che già sarebbe grave) ma bensi pubblico, oltretutto siamo arrivati guasi alla frutta in quanto il contratto di co.co.co non si può più fare e si dovrebbe trasformare in co.co.pro., ma questa forma mette dei vincoli che loro non vogliono avere e quindi si parla di futuri licenziamenti, e visto che dopo anni di lavoro continuativo qualcuno potrebbe avere a che dire si vocifera che tutti gli attuali co.co.co. verrano assunti da un agenzia diventando interinali del suddetto ente che non avrà più nessun obbligo con i suoi ex-collaboratori.
Grazie al nostro governo che continua con gli slogan “quale precarietà solo flessibilità” aha…aha..aha–dopo il danno la beffa.
salve signor Bedin!
il suo discorso di sicuro racchiude concetti fondati! però, se lei considera esagerati certi post, il suo lo è altrettanto, da un punto di vista opposto. Le ricordo che il rapporto impresario/lavoratore non è di 1:1! per ogni datore di lavoro si va dai 4-5 lavoratori alle centinaia di lavoratori! Basta, dunque, una testa di minkia e numerosissimi lavoratori passeranno le pene dell’inferno. Poi, faccio un esempio,se lei possiede 3 negozi di arredamento, darà lavoro diciamo ad una dozzina di persone. Questa persone saranno dei commessi/e….non ha bisogno di fisici nucleari per vendere cucine. In cosa consisterebbe la voglia di lavorare bene? Ecco, le faccio notare che nel mio piccolo, su 3 proprietari di negozi di arredamento che ho conosciuto, 3 erano veri e propri negrieri! Contratti di apprendistato (non si chiamano nemmeno più di formazione-lavoro) e fatti firmare anche se il dipendente aveva 4 anni di esperienza nel settore (e non so quanto sia legale), orari indicibili (pena possibile licenziamento, visto l’elasticità a favore di lavoro sancita con la legge Biagi) e praticamente tutti i giorni aperti! Di grazia, mi vuol dire cosa c’entra la voglia di lavorare? mi vuol dire in questo caso cosa c’entra una laurea? è questa la realtà più diffusa signor Bedin. La mia esperienza si riferisce ad un piccolo contesto di 3 datori di lavoro e 35 dipendenti in tutto. La loro vita è completamente assorbita dal loro lavoro in cui il contratto a tempo indet. riguarda solo 3 lavoratori(ovviamente parenti),altri tipi di contratto che ora non è il caso di spiegare ed il resto(ovviamente raggiungendo il più alto numero consentito dalla legge) di contratti di apprendistato. Le assicuro che è una vita totalmente condizionata dal lavoro, in cui le uniche ore libere della giornata sono dopo le 21 fino alle 9 del mattino(dalle 13e30 alle 16 ovviamente le necessità sono: farsi da mangiare, riposare e prepararsi)Mi dica sign Bedin,mi dica! manca la voglia a quei 35?
Il nano ha fatto buoni affari anche durante i 5 anni di CSX.
Ma nella norma, come molti altri imprenditori.
Ma, cazzo, nei 5 anni del suo governo
HA RADDOPPIATO IL SUO PATRIMONIO MENTRE IL NOSTRO SI E’ DIMEZZATO!
azienda di 30 persone, tecnologicamente all’avanguardia nella produzione di componenti industriali, organizzata. tutti gli utili sono investiti nell’azienda, non posseggo conti all’estero, casa al mare od in montagna, mercedes o similari ma una laguna del 1995. l’azienda fatica e lotta duramente per sopravvivere in un mercato dove si compete con aziende straniere che hannno costi di manodopera infinitamente inferiori e partecipa ad un gioco dove le regole sono profondamente inique.
io conosco le difficoltà, le preoccupazioni e le notti insonni di chi mette in gioco tutto e conosco il valore delle persone che lavorano e collaborano con me. alcuni di loro sono validi, capaci, onesti, altri semplicemente disonesti ed approfittatori..eh si, anche nella categoria “lavoratori dipendenti” esistono queste realtà. mi avvalgo poi di una cooperativa per 5 persone e vorrei non doverlo fare, vorrei poter licenziare liberamente le persone disoneste e tenermi quelle oneste e capaci, invece posso separarmi da mia moglie ma non posso separarmi da chi scientificamente non compie il proprio dovere e danneggia azienda e colleghi perchè ipertutelato. vorrei invece assumere a tempo indeterminato i validi e capaci con tutte le tutele. invece pago persone precarie ed insoddisfatte per non rischiare eccesso di personale nei momenti duri, per me il costo del personale è il 50% dei costi! vorrei una tutela vera per i lavoratori momentaneamente senza lavoro, in altri paesi hanno sussidi importanti ma anche l’obbligo di accettare il posto di lavoro che lo stato trova loro! è necessario un costo del lavoro davvero competitivo per far crescere le aziende ed il paese, ma questo presupporrebbe una classe politica di alto livello capace di scelte razionali ed un fisco umano. non si licenzia per “massimizzare il profitto”, la persona è una risorsa vitale, non se ne può fare a meno, ma se ne deve fare a meno quando è disonesta ed incapace, per fare spazio a chi vuole emergere e ne ha le capacità.
Il 50% non mi sembra una percentuale tanto alta. Anzi. Il valore del lavoro umano è sempre sminuito … valgono di più le materie prime ?
Il suo, egregio imprenditore, è un discorso scarsamente persuasivo. Lo sa che esiste il licenziamento per scarso rendimento? Non è forse che i lavoratori “disonesti” sono quelli che sanno di avere, oltre a dei doveri, anche dei diritti, quali quello di sciopero, di fare 40 ore settimanali e non 50 o 60, che vogliono essere pagati normalemnte ed altre cose del genere????Vuol forse far scendere il “costo del lavoro” su standard cinesi???Non è possibile…Se la sua azienda è all’avanguardia, la cponcorrenza straniera sarà americana, giapponese o europea e noi abbiamo un costo del lavoro nettamente inferiore rispetto a quello di quasi tutti questi Paesi.
Siamo tutti lavoratori COPROfagi…:-(
per avere posti di lavoro serve un’econmia che gira;
l’europa ancora non ha capito che i paesi asiatici ci stanno inculando in maniera molto fine;
ha ragione tremonti riguardo il pericolo cina e simili;
e’ ora che a livello europeo ci si svegli un po’;
servono i dazi etici: caz.o tratti il tuo popolo
come schiavi e produci senza nessuna norma di sicurezza allora vaffan2ulo!
loro hanno bisogno di noi;
noi di loro ma solo perchè ci fanno concorrenza sleale e quindi molte vanno là ad usare la
merce umana;
quindi il problema è semplice:
l’europa deve tirare fuori le palle e mettere
i dazi antischiavitu’:
se sfrutti noi non compriamo;
allora in cina come reagiranno?
si adegueranno le imprese per non perdere i loro profitti o faranno rivalsa e come se noi chiediamo solo piu’ diritti;
Sì però cacchio… se le diverse opinioni si confrontano in questo modo, viene fuori solamente che siamo tutti, da una parte e dall’altra una manica di estremisti esagitati!
Credo sia fuori discussione che in molti (assolutamente non tutti) stati arabi le donne abbiano delle limitazioni delle proprie libertà, così come certe scelte statunitensi non si confanno assolutamente ad un paese totalmente civile.
Dare del coglione o augurare la morte (che mi pare veramente un’assurdità matteo!) non penso consenta di esprimere altre opinioni sensate…
Da un anno e 3 mesi ho un contratto a progetto. Sono schiavo di un sistema dal quale non vedo possibilità di uscita. In azienda sono l’ultima ruota del carro senza possibilità di miglioramento nè economico nè di carriera. Il lavoratore precario vive in un limbo non meglio precisato che in un secondo può trasformarsi in un inferno. posso perdere il lavoro se per caso faccio qualche sbaglio, ma nessuno mi ha formato perchè tanto sono carne da cannone. E se perdo il lavoro non è così facile trovarne un altro. E poi chi mi paga l’affitto? COme faccio a creare una famiglia?Questa vi sembra una politica che incentivi le famiglie? Basta col lavoro precario fatto in questa maniera!E’ solo un metodo per le aziende di reclutare persone competenti ad un prezzo e a condizioni ridicole e offensive della dignità umana!
Sono 3 anni che lavoro in aziende diverse. Prima con contratto di tipo co.co.co. e poi in ultimo con co.pro. Ho 30 anni e con questi tipi di contratti mi vergogno a dirlo ma riesco a malapena a vivere. Sono domiciliato a Roma,dove spostarsi non è facile,gli affitti sono altissimi, la vita non è economica etc.. Mi vergogno perché alla mia età mi devo ancora far aiutare dai miei genitori,perché da solo non ce la faccio. Né tantomeno pensare di comprarmi una casa,una macchina,crearmi una famiglia. Io e la mia fidanzata,stiamo pensando di andare a vivere insieme,ma,io Laureato in Informatica e lei dottoranda in un prestigioso laboratorio di Biologia,non sappiamo se possiamo farcela in due.In più lei,prende uno stipendio da fame,considerando che lavora dalle 10 alle 12 ore al giorno per quasi 800 al mese.Se facesse la commessa forse guadagnerebbe di più(senza alcuna offesa per queste ultime).In quest’ultima azienda in più io, sono già al TERZO contratto a progetto!!!E poi si vedrà! Ditemi voi cosa devo fare? Poi sento di amici che hanno deciso di trasferirsi all’estero e guadagnare bene, prendere casa, crearsi una realtà di stabilità,nonostante siano STRANIERI in uno stato ospite. E la mia situazione è la stessa di tutti i miei amici e coetanei. Grazie per avermi dato questa possibilità.
che vi devo dire?? dopo quasi 25 anni di spaccamento di schiena nelle strutture private dove si fà assistenza agli anziani mia moglie si ritrova a 42 anni senza lavoro perchè con la legge biagi sono nate coop. a bizzeffa che ti spremono come un limone e poi ti buttano via co stipendi da schiavi… che vergogna.Il sorriso stampato sulla faccia di quel maledetto nano mi fà incazzare come una bestia.Temo la sua ricandidatura. Grazie Beppe.
Ma come mai, in mezzo a questo mare di lacrime,
IL NANO HA RADDOPPIATO IL SUO PATRIMONIO!?
Non sono un precario ma sono, cmq, una vittima della “moderna flessibilità” che colpisce quei lavoratori che hanno oltre 50 anni dei quali spesso ci si dimentica.Nel 1986 entro a far parte di un piccolo gioiello di SIM dove faccio tutta la carriera da promotore finanz a dirigente, prima in Toscana poi Direttore di Filiale di Roma. La banca viene acquistata dalle Generali che mi fanno subito capire che i “costi fissi” vanno eliminati:tutti a provvigione!! Non serve aver sempre raggiunto gli obiettivi, aver diretto 2 regioni inserendo 40 neo laureati e portandoli ad alti livelli professionali. Il nostro motto era: IL CLIENTE AL PRIMO POSTO. Sciocchezze! Al primo posto devi mettere l’interesse delle Generali. Lo sai che il patrimonio immobiliare delle Generali è pari all’intera città di Bologna? Meglio un baldo giovane a cui insegnare a “vendere”, la competenza serve a poco. Non sei d’accordo su questa impostazione? Ti licenziamo? No. Una grande azienda non licenzia: Il venerdì ti dice che dal lunedì vai ad Udine.Prima avevi 3 segretarie e 80 collaboratori ora ne hai 3 ed una segretaria ma…part time. Forse non sono gradito.. Forse è meglio cambiare aria.Allora ricominci come promotore finanz in un’ altra banca e torni indietro di 20 anni, ti senti un fallito, una nullità. Ma non basta: scoppia lo scandalo Parmalat e leggo su “Repubblica” che in un Fondo di investim delle Generali ci sono obbligaz Parmalat. Ma Generali non ha mai finanziato Parmalat, a differenza delle varie banche che hanno a loro volta le stesse obblig nei loro fondi.. Non un interesse dunque, ma un semplice errore di gestione?. Scrivo ad alcuni ex clienti allego l’art. di giornale e li invito verificare se hanno quel fondo in portafoglio. La mia lettera arriva all’amm del di Banca Generali (che mi conosce molto bene!!) e vengo querelato dalla società di Gestione delle Generali!! Sono in attesa di sapere che fine farò!Un abbraccio e scusa per lo spazio che ti ho sottratto. Massimo Molinari
Direttamente dal mondo del precariato Davide da Pavia.
Proprio così, 18 anni passati a studiare tra elementari medie superiori e università ed ora quello che la vita mi prospetta è un lavoro precario che, ahimè, mi accompagnerà per gran parte della mia vita.
Ma la cosa alquanto divertente è che oggi ti fanno un contratto a CoCoPro ma non ha nulla a che vedere con un progetto, devi fare orari di ufficio e il progetto è .”SE C’è BISOGNO DEVI ANCHE RAMAZZARE LA STANZA!”
Ma la cosa alquanto divertente è che quando fai capire che i tuoi diritti li conosci, del tipo che se il lavoro è vincolato da orario non è più a progetto ma subordinato e quindi implica l’assunzione, il titolare ti dice .”Non sei affine al progetto!”
Ma se vogliamo continuare a ridere ditemi cosa vi risponde la mamma quando, orgogliosi, esclamate:”Vado a vivere da solo, ho 30anni sono pronto?”.
Sicuramente, con sguardo compassionevole e con quel sarcasmo vigliacco vi dirà:” ma ando vai!” e tu, nella tua mente ti ripeti:” ma ando vado, già..!”
Le vecchie generazioni sono pronte a giudicare, ad additarci come viziati e non capaci di sacrifici, intanto i loro diritti li hanno acquisiti, noi siamo una generazione che sta pagando il “bengodi” del passato!
L’unica cosa che mi sento di suggerire è di denunciare questa falsa perché se Ricucci, laureato on line all’università di San marino, grazia alla legge Tremonti sulle rendite finanziare non ha pagato un euro su una speculazione dei vecchi 2500 miliardi, noi siamo qui a sobbarcarci i problemi strutturali di questa amata Italia, non ci resta che scendere in piazza e di dare vita ad un nuovo ’68!!!
Dimenticavo, nuovi assunti CoCoPro Manifestazione in Piazza!!!
Un cordiale saluti a tutti e al mitico Grillo Parlante!!!
le brigate rosse, nonostante siano terribilmente anacronistiche, hanno sempre avuto una buona mira.
…sei Psikotico
Buongiorno Beppe,
ho letto alcuni commenti sul tema “Legge Biagi” e schiavi moderni e mi sono sentito chiamato in causa.
Ritengo doveroso, quindi, portare una testimonianza.
Ho concluso gli studi universitari nel Dicembre 2003 (a soli 23 anni una laurea quadriennale) e nel Gennaio 2004 ho avuto la fortuna e, credo, il merito di trovare un lavoro.
Da due anni esatti sono assunto con contratto di APPRENDISTATO a tempo DETERMINATO e con uno stipendio assolutamente non commisurato al livello di responsabilità e di impegno che, nel corso di questi anni, sono andati via via aumentando.
Questo contratto, che consente all’azienda di non pagarmi i contributi per i primi 4 anni di rapporto e non permette a me neppure di ammalarmi poichè la mutua e la malattia NON SONO PIU’ UN DIRITTO in base al mio inquadramento, non mi sembra che vada nella direzione di una maggiore tutela nei confronti del precariato.
Quanto allo stipendio, non voglio dare i numeri visto che ci pensa già qualcun’altro, ma siamo ben lungi dalla soglia dei 1000 Euro.
Mi sono sentito di portare la mia testimonianza, perchè sono stanco, come tanti miei coetanei in Italia, di essere preso in giro.
A quanto pare, vivo nel paese della flessibilità, dove “grazie ai contratti a termine i precari sono più tutelati”.
Secondo questa logica, aspetto che arrivi Robin Hood alla porta del mio ufficio per portarmi un aumento.
Ti ringrazio per lo spazio di libertà concesso e spero che anche tu in prima persona possa leggere questo messaggio.
Fabio 1981
Ho conosciuto un ragazzo che ha lavorato con me 4 mesi in ferrovia nella manovra e poi è stato mandato a casa perchè appunto aveva questo “contrattino” di pochi mesi e poi arrivederci e grazie. Un ragazzo di 20 anni che le è stata chiusa la porta in faccia! Nonostante ciò si sono pure tenuti il libretto di lavoro almeno per un’anno promettendogli un posto fisso che poi non è arrivato e quindi è rimasto anche senza lavoro per un anno aspettando e sperando che qualcuno dalla ferrovia lo chiamasse e invece…
Io personalmente ho il posto fisso, fortunatamente sono stato assunto prima della legge Biagi.
Ci sono tanti altri casi in ferrovia dove ci sono giovani lavoratori precari che vengono assunti nel periodo delle ferie estive, ragazzi e ragazze, tutti sui 20 anni.
Non è questo il futuro che volevamo.
Chi controlla queste società del LAVORO PRECARIO? Adecco, ManPower, etc.
Forse la mafia?
Ciao a tutti,
ho lavorato come Co.co.co., naturalmente con tutti i doveri dei dipendenti a tempo indeterminato e con nessun diritto. Per colpa del governo di SINISTRA che li ha inventati, per colpa dei SINDACATI che hanno taciuto. Insomma per colpa di tutti quelli che si battono per i diritti dei lavoratori contro la schiavitù dei padroni…Ma finiamola! Io sono di sinistra, ma alle prossime elezioni voterò la vera destra, scusate ma tra uno che mi dice che mi tromberà con delicatezza e un altro che mi dice che eviterà che gli altri mi trombino e poi me lo ritrovo in quel posto senza pietà e con il silenzio di tutti, scelgo la coerenza, che almeno non mi si prenda in giro, che almeno non si pensi che sono anche cerebroleso.
Marco Grati
ciao marco
volevo commentare il tuo post
1)tu dici “ho lavorato come Co.co.co” vuol dire che adesso non lo sei piu
2)vorrei ricordarti che le sigle sindacali sono tre e che con l’ultima legge biagi o patto per l’italia dove sono state introdotte ulteriori forme di precarieta ed e’ stata fatta la battaglia su l’articolo 18 una sigla non l’ha firmata.
3)tu dici che sei di sinistra ma voterai a destra per colpa di questa legge(scusami se mi ripeto)vorrei ricordarti che dal governo di sinistra sono passati 5 anni percui il male che tu attribuisci alla legge sulla flessibilita l’hai gia potuta penalizare dando il tuo voto a il governo che e’ attualmente in carica.
(francamente non so come tu possa accettare,per essere benevoli, questa banda ….)
ti saluto
capisco il tuo disagio, ma votare bellachioma è un suicidio politico. Lo sò, il centrosinistra non fà impazzire neanche me, ma togliere di mezzo Belusconi è la priorità. Tieni duro
Non si può fare una legge come la Biagi (anche se mi sembra , e non vorrei sbagliare, che il primo pacchetto di leggi che hanno fatto fiorire le agenzie iterinali le ha approvate e fatte il centro-sinistra) senza avere degli ammortizzatori sociali.Per esempio in Germania possono permettersi di usare il lavoro temporaneo perchè se un 50enne perde il posto precario nel momento in cui resta senza lavoro ed è in attesa di trovarne un altro riceve un contributo dallo stato che lo aiuta a sopravvivere. Lui non ha bisogno cosi di prostituirsi al primo datore di lavoro che gli capita perchè non ha soldi per sfamare la famiglia. Troppi ragionano nella maniera “se sei sveglio ce la fai” ma si dimenticano che non tutti sono “giovani, dinamici e imprenditori di se stessi”…purtroppo o per fortuna…
Il lavoro tamporaneo è una buona soluzione che va integrata con il lavoro tradizionale. Ma l’italia ha uno stato sociale allo sfascio e quindi è troppo indietro per il lavoro temporaneo…
Laura Fen e Silvano Bedin:
avete veramente la presunzione di aver salvato il mondo del lavoro? Solo voi avete fatto lavori di merda da giovani? Ma chi cazzo siete? Chi vi ha dato lo scettro della ragione universale? Mentre studiavo ho fatto la barista, la commessa, la cameriera (ristorante, gelateria e paninoteca), la venditrice, la pubblicista per il giornale locale. Ho ingoiato tonnellate di merda perche in cibque anni, oltre ad essere stata sottopagata, a volte non pagata, senza uno straccio di assicurazione, ho ingrassato stronzi come voi che alzavano soldi a palate con i soliti espedienti del nero. Non è Bedin che mi dà da lavorare. E’ solo il culo che mi sono fatta negli anni. CAPITO INFAMI?
O siamo capaci di sconfiggere le idee contrarie con la discussione, o dobbiamo lasciarle esprimere. Non è possibile sconfiggere le idee con la forza, perché questo blocca il libero sviluppo dell’intelligenza.
Ci sono persone che sanno tutto e purtroppo è tutto quello che sanno
Ho 32 anni, sono laureata in Scienze Politiche e sono sposata.
In più di 5 anni che lavoro ho cambiato 8 società.
Quando mi è andata bene mi hanno assunto con un contratto a progetto, quando mi è andata male mi hanno pagato in nero, non mi hanno versato i contributi, o sono stata pagata con ritenuta d’acconto. Avanzo ancora soldi da una società.
La difficoltà a farmi assumere a tempo indeterminato aumenta in funzione dell’etaà e del” Rischio” che decida di avere un figlio.
Ho PAURA! Se fossi sola non potrei vivere con lo stipendio di 1000,00 euro che, sottolineo, ho raggiunto dopo 5 anni!
Tutti questi anni a studiare per avere meno di quello che avevano i miei genitori!
Mi trasferisco in un’altro paese se continua così!
Ciao a tutti
Buongiorno a tutti…la mia esperienza è simile a quella di molti che scrivono su questo blog ed a migliaia di ragazzi che faticano ad entrare nel mondo del lavoro. Ho fatto 5 anni di tirocinio,senza contributi e con stipendi da “fame”. Ho chinato la testa convinto che l’esperienza era un valore che a scuola non potevano insegnare. Mi sono trovato a 30 anni che non potevo aprire una mia attività perchè, tra tasse e mercato chiuso,non riuscivo a sbarcare il lunario. Sono riuscito ad entrare nel pubblico impiego…sono fortunato,ma questo non mi fa stare bene. Mi guardo intorno ed i rospi da mandare giù sono tanti. Mi sento dire che sono un mantenuto dello Stato…a 1000 euro al mese…eppure lavoro e mi prendo responsabilità che un libero professionista…con tessera politica…si fa pagare ben più che 1000 .
Questa Italia fa schifo…si buttano via risorse in continuazione. Si strapagano dirigenti pubblici che non sanno fare un c…o,che non firmano e non si prendono responsabilità e che scialacquano migliaia di a causa della loro incompetenza,senza risponderne a nessuno.
Questa è l’Italia che ci hanno lasciato…prima o poi qualcuno doveva pagarne il conto…io non voglio che i miei figli sopportino questo,non voglio che loro paghino i miei sbagli…voglio…fare qualcosa…voglio ribellarmi a questo schifo…voglio essere migliore di chi ha rovinato questo paese.
Ho cominciato a lavorare nel 2000. All’epoca andavano di moda i CFL (contratti di formazione lavoro), di berlusconiana memoria. Quella era una buona idea: assumevi per 2 anni un giovane, avevo delle agevolazioni fiscali, e poi dovevi assumerne una quota parte per continuare a sfruttare la cosa. C’era un minimo di tutela … Negli anni seguenti la mia azienda ha sempre assunto giovani neolaureati, tutti a tempo indeterminato. Ha assunto perché non poteva fare altrimenti. Assumeva, con oculatezza, dava lavoro e creava opportunità. Oggi non assume più NESSUNO a tempo indeterminato. La mia azienda fa esattamente come le altre, sfrutta la “flesibilità”, che si è rivelata tutto un meccanismo a suo vantaggio. Ho colleghi confermati per la TERZA VOLTA con contratti a termine. Questo significa sfruttamento. Il discorso è che alla precarietà non è seguito un aumento delle retribuzioni, nel senso: sei precario, perà rispetto ad un tempo indeterminato guadagni di più, perché ti gestisci il rischio. Oggi le aziende dicono: in fondo ti paghiamo COME gli altri. Ecco il punto, dovrebbero pagare di più i precari.
Oggi il posto fisso è visto come un privilegio, e chi ce l’ha se lo tiene strettissimo. Io ce l’ho, e mi ritengo un PRIVILEGIATO. Non mi piace.
Altro aspetto inquietante: nel 2000 si lavorava molto a Roma e Milano, un po’ meno altrove, però si lavorava. Oggi a Roma è difficile trovare un lavoro di qualità: non dico un salario assistenziale, dico un lavoro di qualità, che sia in linea con le aspettative di un laureato o di una persona che abbia voglia di crescere professionalemente. Resta solo Milano: anche dalle altre città del NORD vengono tutti a Milano per lavorare. L’Italia che lavora è ferma al capoluogo lombardo, e la cosa va sempre più accentuandosi. Le altre città non le considero neppure. SONO MORTE, oltre al commercio ed al turismo non si muove foglia. Il paese è in declino, e i responsabili non sono licenziabili. Ricordiamocelo il 9 Aprile. Ricordiamocelo.
Sono un ingegnere elettronico.
Dopo mesi di inutile attesa, sono stato chiamato da un’azienda bresciana che aveva scaricato il mio curriculum da un sito internet e mi offriva un interinale di 3-4 settimane. Il periodo finí, ma i soldi arrivarono solo dopo tre-quattro mesi. La segretaria dei proprietari dell’azienda (due miliardari brasiliani, con superattico a Rio…) mi chiedeva di avere pazienza, perché non avevano i soldi! Un disoccupato per riscuotere 1000 euro deve avere la pazienza di aspettare un miliardario…
Dopo qualche altro mese senza lavoro giunse la grande (?) occasione. Fui assunto per 6 mesi in un’azienda in cui si perpetravano una serie di porcate sia dal punto di vista professionale (diciamo che ci veniva chiesto di “arronzare” e molto…), ma soprattutto contro i dipendenti. Ovviamente del minimo sindacale pattuito (850 ) non vedevo tutto, in quanto firmavo una busta paga, ma riscuotevo meno. Inoltre c’era obbligo di straordinario e ottenere un giorno di ferie era un’impresa complicatissima.
Gli Ingegneri avevano di norma contratti e retribuzioni da operaio di I livello, il più basso e in azienda tutti si lamentavano, ma nessuno diceva o faceva niente: tutti difendevano il loro posto di lavoro e nessuno voleva far arrabbiare il “padrone”.
E il Padrone me lo fece capire il giorno del colloquio (“Tutto ciò che vedi qui è MIO!”) e quando mi “dimise” dopo due mesi per essermi rifiutato di falsificare un documento (“Qui o fai quello che dico io o te ne vai!” – “Se vuoi ti licenzio io, ma ti farò mettere una segnalazione sul libretto del lavoro”). Riscuotere i miei soldi fu difficile, ma per fortuna il tocco d’attenzione di un conosciuto avvocato amico di famiglia sbloccò la situazione.
Dopo questa esperienza più nulla fino al mio trasferimento all’Estero (a Barcellona). Nemmeno qui ti regalano niente e ho dovuto aspettare… ma ho trovato lavoro e, dopo la mia giusta gavetta, potrò fare esperienza e forse carriera. Senza padroni.
ho 27 anni e ad aprile mi laurererò in scienze dell’educazione. sono 7 anni che lavoro part-time, da 5 come cococo o cocopro per una cooperativa sociale. faccio l’educatrice nelle scuole, in pratica riempio le ore lasciate vuote dalle insegnanti di sostegno pagate dalla scuola (che la moratti continua a tagliare…). va da sè che non ho malattia, ferie (i giorni di ferie in una scuola sono tanti….dicembre è un mese nero per me). sono molto sfiduciata per il mio futuro, anche quando sarò laureata per me ci saranno solo lavori simili…i racconti parlano chiaro. se vince ancora la destra mi sa che mi trasferisco…sul serio…
Queste leggi, figlie del libero mercato, rendono noi lavoratori merce, certo già prima lo eravamo, ma i nostri genitori (nel mio caso), cioé la generazione del 1970, erano riusciti ad ottendere, dopo molte lotte, dei diritti… ora questi diritti vengono aggirati in nome del Libero Mercato.
Ma questo maledetto Libero Mercato da chi è stato deciso? Dai popoli? E’ stato deciso democraticamente?
Niente affatto, è stato deciso da un’elite di economisti liberisti, senza che la gente potess emetter becco, prima lo hanno deciso e poi propagandato e presentato come “progresso”, “miglioramento”… ed eccolo il progresso: lavoro precario, flussi di disperati i cui paesi d’origine sono stati prosciugati da un capitalismo selvaggio giustificato appunto dal Libero Mercato, come se questo fosse un must, come se il mondo avesse il Mercato come unico scopo.
Peccato, ripeto, che i politicanti si riempiono la bocca con la parola “democrazia”, ma a Bretton Woods tutta questa democrazia non mi pare che ci fosse, quando si devono prendere le decisioni serie la democrazia è un’optional?
ritento
alle 21,29 ho scritto un post che regolarmente e’ stato visibile e che adesso e’ sparito
era di questo tenore:
Bell’Italia, amate sponde? Macché, il 40% degli italiani vorrebbe emigrare
Italia bel Paese? Secondo i dati diffusi dall’Eurispes si direbbe proprio di no. L’istituto di ricerca ha condotto un’analisi sul fenomeno dell’emigrazione ed è emersa una situazione, per molti versi sorprendente: un italiano su tre andrebbe a vivere all’estero. I motivi di questa decisione? Una scelta radicale, dettata per lo più dalla convinzione di avere più chances occupazionali.
A pensarla così, ben il 37,8% della popolazione. Primi nella lista il 55,2% dei laureati seguiti dal 54,1% degli under 24. Anche il credo politico fa la differenza, infatti, si dichiara più favorevole a cambiare Paese gli elettori di centro-sinistra e di sinistra (46,1% e 42,7%) seguiti da coloro che si collocano al centro (39,3%). Meno motivati gli elettori di destra (20,6%) e centro-destra (21,3%)……………..
fonte http://www.unita.it
poi rilevavo(leggendo i post) il pessimismo che c’e’ in molti giovani e alla fine ringraziavo il governo per il nuovo MIRACOLO ITALIANO
un saluto
Questo post è bellissimo e terribile.
L’immagine è autentica e disperata.
COSA ASPETTIAMO A MANDARE A CASA IL NANO!?!?!?
LUI SI E’ NUTRITO DEL NOSTRO PASSATO, HA DIVORATO IL NOSTRO PRESENTE E STA DIGERENDO IL NOSTRO FUTURO.
BASTA UN SEMPLICE E PREZIOSO GESTO DEMOCRATICO.
IL VOTO.
Lorenzo Palazzo 21.02.06 09:52
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Si certo……….. cosi ci ritroviamo il MORTADELLA che con le sue riforme RADICALI ahahahahhahhahah
Ci manda allo sfascio TOTALE!
Il governo di centrosinistra “CADE” in MENO di 100 Giorni ….. quindi………… meglio non cambiare GOVERNO e tornare a VOTARE centrodestra!
Cari ragazzi, mai ho visto nella mia vita un governo simile. Ho visto fior di governi democristiani che, allora, giudicai i peggiori governi possibili; ho conosciuto governi socialisti di Craxi travolti da scandali; ma questo governo democristevolfasciosocialistoide li batte tutti.
Nessun politico della “prima” repubblica, per quanto coinvolto nel peggiore degli scandali, è stato così capace nel crearsi un look “democratevole” come i nostri del centro-destra che, a ben vedere, mi sembra di conoscere già dalla “prima” repubblica. Del resto se ti piace l’amaro in bocca serviti pure, io preferisco la mortadella.
IO HO UN LAVORO A TEMPO INDETERMINATO PERO’ HO UN FASTIDIOSO PERIODO DI PROVA DI SEI MESI IN QUANTO AL SESTO LIV.IMPIEGATO POSSONO FARLO, LAVORO DA QUASI VENT’ANNI EPPURE ORA IN QUESTI SEI MESI ANCHE SE NON MI MANDERANNO A CASA PROVO IL DISAGIO DI NON FARE ALCUN PROGETTO DI SPESA O PER LA CASA O PER ALTRO E’ UN MINIMO DISAGIOSENSAZIONE MAI PROVATO, MA MI FA RIFLETTERE SU CHI OGNI GIORNO DEVE CONFRONTARSI SUL PRECARIATO IO NON MI SENTO UN PRECARIOMA SOLO IL PERIODO DI PROVA CONTRATTUALE RIESCI A DARMI INSICUREZZA QUINDI IMMAGINO I POVERI CRISTI CHE NON POSSONO AVERE NULLA SU CUI BASARSI!
vengo mandato in giro per l’Italia da nord a sud(spesso capita di partire da casa alle 4 di mattina con ritorno alle 20 di sera), di straordinari neanche se ne sente parlare, a vendere ed a incassare crediti(senza commissione alcuna) con un contratto di apprendistato(ma non esisteva più???)… il tutto per la straordinaria cifra di 6,57 /ora.
ringrazio Dio che sto facendo un pò d’esperienza…ah, le imprecazioni e stime d’incapacità che mi prendo regolarmente
sono comprese nel “prezzo”…
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DICO LA MIA
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la Legge Biagi (come del resto la ex legge Treu) hanno avuto il pregio di SBLOCCARE il mondo del lavoro che altrimenti risultava troppo INGESSATO. Conosco piccoli imprenditori che non assumevano dipendenti, nonostante ne avessero bisogno, per paura poi di non poterli licenziare se, per caso, non fossero adatti al lavoro (o peggio). Da questo punto la legge ha avuto un suo beneficio. PERO’ bisogna impedire che questo tipo di assunzioni diventi la norma, in pratica bisogna FISCALMENTE (o in altro modo) rendere più economicamente redditizio assumere con contratti a tempo indeterminato. sul COME farlo lascio al futuro Ministro l’incombenza (ogniuno deve fare quello che sà)
CHE NE PENSATE ?
Si, per la verità Prodi ha fatto un discorso molto simile al tuo quando ho sentito una sua intervista non mi ricordo più dove (forse a SKY NEWS 24). Speriamo che vinca il centrosinistra e glielga di non tradire questa politica. 🙂
Secondo me no, sono leggi, la Treu in primis del tutto contro i lavoratori, i contratti tendono a diventare individuali, il che comporta meno coesione tra i lavoratori ergo meno potere contrattuale, meno capacità di rivendicare i propri diritti.
Nel caso non se ne fosse accorto, caro Intini, l’Italia è in uno stato di virtuale guerra civile anche grazie a personaggi come Marco Biagi e Bettino Craxi. E le guerre si combattono con le armi (della parola in questo caso).
Si svegli! Alle favolette da libro Cuore ormai non ci credono neanche più i bambini.
Caro Beppe,
dopo essere stato assunto come apprendista per 4 anni aver lavorato come uno specialista nel mio campo(Tecnico Informatico)per l’intero periodo,facendomi pagare come tale dai clienti della ditta, vivendo i questo periodo di promesse e nell’utopia di un misero contratto indeterminato da parte dell’azienda per la quale lavoro,per poter creare una famiglia o almeno una stabilita economica, mi sono visto proporre come unica soluzione un co.co.pro ( o se no a casa) di un progetto per il secondo anno ho rinnovato (fai diverso),tale progetto non esiste o meglio non l’ho mai seguito se esiste, costretto a lavorare 8 ore al giorno con orari specifici, allo stesso salario di prima ma con tutte le “sfighe”, concedimi la parola che comporta tale contratto
Ho un ottima visione del futuro.. nei miei sogni..
La legge Biagi è una legge tampone.
Non è la soluzione, non ha futuro. Non crea nuovi posti, ma redistribuisce quelli vecchi. E’ certamente un passo indietro dal punto di vista del diritto del lavoratore, ma è allo stesso tempo l’unico meccanismo ad oggi grazie al quale si può sperare di lavorare, almeno per un po’. Penso che lo stesso Biagi non avesse come massima aspirazione quella di un paese dove ci sono 10 posti di lavoro e 500 persone che si danno i turni per un misero stipendio e per di più senza tutele. Non c’è legge che tenga, l’unico modo per aumentare l’occupazione è creare imprese, creare lavoro, inventarsi un’occupazione. E oggi è molto difficile, sia per lo scarso senso comunitario e per l’oggettiva incompetenza di molti impreditori, che per le immani difficoltà in cui versa l’economia, soprattutto quella europea.
MA NON SI PUO’ ATTRIBUIRE LA COLPA DI TUTTI I MALI ALLA SOLA LEGGE BIAGI.
E’ ora che chi può fare qualcosa la faccia, senza chiedere sempre agli altri. Chi ha le capacità, che le metta a disposizione! Chi ha le risorse economiche , che le impieghi!
Basta a lagnarsi con lo stato, lo abbiamo capito che non sanno neanche da dove cominciare per rilanciare il nostro paese! Bisogna scendere in campo in prima persona, ognuno con i mezzi che ha a disposizione, altrimenti l’alternativa è sperare in una qualche botta di culo come una classe dirigente assennata, un’europa in ripresa che faccia da traino ecc…
Questo post è bellissimo e terribile.
L’immagine è autentica e disperata.
COSA ASPETTIAMO A MANDARE A CASA IL NANO!?!?!?
LUI SI E’ NUTRITO DEL NOSTRO PASSATO, HA DIVORATO IL NOSTRO PRESENTE E STA DIGERENDO IL NOSTRO FUTURO.
BASTA UN SEMPLICE E PREZIOSO GESTO DEMOCRATICO.
IL VOTO.
Ha ragione Grillo, la schiavitù al tempo della confederazione sudista era sicuramente più dignitosa di questi contratti precari. Propongo di dirottare tutti i lavoratori precari nelle varie aziende agricole del Sud Italia e di mantenerli alla maniera degli schiavi neri di “Via col vento”: sono sicuro che saranno più soddisfatti di quanto siano adesso e che potranno dedicarsi con profitto alla procreazione e alla creazione di nuovi generi di canto popolare.
tu si sulu ‘na minkia
“Quando non si può attaccare il ragionamento, si attacca il ragionatore.” Paul Valery
Un corso universitario da 3 crediti (24 ore di
lezione frontale piu’ esami e assistenza agli
studenti) all’Università “Federico II” di Napoli
mi viene pagato a contratto co.co.co, al netto
delle tasse e ritenute, intorno ai 1000 euro.
Un professore universitario di ruolo può fare
in un anno due corsi simili e guadaga come minimo,
appena assunto, circa 2000 euro al mese più tredicesima, ossia circa 26000 euro netti.
Quindi un professore a co.co.co-ntratto viene pagato circa 13 volte meno di un professore
di ruolo.
Una vera miseria!
Da 6 anni lavoro per la stessa azienda che mi fa lavorare in outsourcing per grandi realtà industriali (Telecom, Fiat). Sono un sistemista informatico con oltre 10 anni di esperienza alle spalle! Sono sposato e non ho figli (e chi se li può permettere?)
In 6 anni ho cambiato tutti i contratti possibili ed immaginabili: di collaborazione, di associazione, determinato, a progetto, ecc. ecc. Ma di assunzione neanche l’ombra!!! I soldi mi bastano giusto per pagare affitto e bollette. Da oltre tre anni non vado più al cinema e le serate tra amici in pizzeria me le sogno. Le ferie poi si fanno dai parenti che costa meno! Ho trentasei anni e sono incazzato come un bestia!!! Se avessi saputo di finire così col cazzo che rimanevo in questo Paese di merda!
E poi dicono che non hanno fatto bene a farlo fuori (avete capito chi!!!)!
Ragazzi non è possibile che continuino a trattarci così. Dobbiamo svegliarci e reagire pesantemente!!!
Barbara Pivetta 21.02.06 09:23
—————————
Scusate un secondo,
mi “rivolgo” a voi come coppia, con tutto il rispetto, si intende, ma visto che giá siete in una situazione “delicata”, vi mettete pure a fare un altro figlio!?
E no dai, questo é da terzo mondo!
Poi non ci si puó lamentare!
..non é che i figli nascono “per sbaglio”, per un malauguato “caso”, se non avete o avevate le possibilitá (economiche, etc etc) di portare avanti una famiglia (con dei bambini), la PRIMA e D-O-V-E-R-O-S-A “cosa” da fare é:
non FARE BAMBINI,
questo é CHIARO; ma dai..
Non si fanno i figli, per poi “lamentarsi” delle situazioni “congenturali” avverse, che giá si poteva facilissimamente “immaginare” a priori.
Il vostro, PERDONATEMI, é un atteggiamento inammisibilmente I-R-R-E-S-P-O-N-S-A-B-I-L-E.
In tutto onestá, sono disgustato dalla gente come voi (come coppia intendo) che “si permette” di fare figli, senza averne la possibilitá, é un gesto terribile,
una VIOLENZA,
in primo luogo per questi BAMBINI stessi, che si “ritroveranno” sicuramente in un ambiente (anche psicologicamente, intendo, non parlo solo di soldi) questo non sempre, ma spesso, NEGATIVO (l´ho visto io sulla mie pelle e dai miei studi, ahimé).
Come se non bastasse, poi lei ha l´ARDIRE di “venire qui” e di lamentarsi per le sue condizioni!
“Mi spiace”, ma lungi dall´essere e non lo sono assolutamente un INQUISITORE-MORALISTA-PERBENISTA, la sua storia, come tante altre ahimé in ITALIA di questo “genere”, mi ha disgustato.
..(non mettiamoci poi ad inveire con i “discorsi” sullo “Stato” assistenzialista, perché questo é un discorso che non voglio nemmeno sentire, qui si parlá di luciditá, di uso della “ragione”, di ragionevolezza appunto)..
La gente come voi é “pericolosa” e soprattutto senza dignitá, parole pesanti, ma terribilmente calzanti.
a me disgusta il tuo modo di vedere la vita e il mondo
la cosa più bella è mettere al mondo dei figli e donare tutto quello che si può a loro…..
per cosa credi che veniamo al mondo??? per comprarci la mercedes o per mettere al mondo qualcuno e donargli la cosa più bella e importante: la vita!
cinico che non sei altro
ignobile personcina comprati il bmw
Marcello, rimbombi vuoto e altisonante come una grancassa, ma non solo:
hai dei pregiudizi talmente grossi che non solo di fanno perdere di vista la buona educazione e il buon senso, ma anche il senso di quello che stai leggendo e commentando.
Percepisco inoltre nella tua aggressività delle frustrazioni profonde e radicate che per il tuo bene-magari facendoti aiutare-sarebbe meglio che imparassi a riconoscere e a gestire, prima che diventino un pericolo per te e per gli altri.
Per il tuo disgusto ti consiglio di fare due cose:
1-leggi attentamente la mia lettera e poi la tua, lentamente:non crogiolarti nel roboante suono del tuo trito moralismo, cerca di capire il significato di quello che hai scritto. Se non riesci a vergognarti neanche un pochino, ripeti l’esercizio.
2-usa meglio in futuro il tuo tempo e la tua energia: commenta solo i testi che riesci veramente a capire, invece di farti trasportare in fantasiose e arzigogolate interpretazioni di quello che leggi da una mente gretta e poco abituata a pensare e da un cuore duro e poco abituato ad amare.
buona giornata
ciao. ho una ragazza di Praga lei lavora al ministero dell’ambiente come giurista è stata assunta appena dopo la laurea,prende uno stipendio di circa 500 euro netti al mese ma li van bene è come se fosse un nostro 1500 euro..ho riflettuto molto sul farla venire qui con me..purtroppo credo che non me la sentirò mai di farle fare una cosa del genere in italia non troverebbe altro che centralinista in un call center..noi pensiamo che loro siano più poveri di noi..invece no li hanno ancora uno stato che li tutela i lavoratori e i giovani laureati.
quindi a questo punto penso che andrò io li da lei tanto il mio lavoro che è il pianista posso farlo anche li..ciao itali ciao italiani..avete voluto il berluska ora tenetevelo spero sia rieletto ancora così morite tutti 🙂
Sono laureata in Scienze Geologiche da piu’ di un anno e credo che non lavorerò mai nel mio campo. Vengo sfruttata ogni tanto con qualche STAGE (ovviamente non retribuito) ma per pagarmi l’affitto ed essere indipendente devo per forza lavorare in altri campi: ora faccio la segretaria con un contratto a progetto….e sono fortunata…
Vorrei sposarmi e avere una casa ma non so se è piu’ improbabile questo sogno o quello di fare la geologa…che tristezza!!!!
Mi ricordo un D’Alema, presidente del consiglio, che disse “Giovani, scordatevi il posto fisso”. I co.co.co esistevano gia’ ai tempi di Prodi, con l’aggiunta dei lavori socialmente utili. Mi sembra che i vari governi si assomiglino parecchio!
Eccomi qui….27 anni e una preparazione culturale che alla mia famiglia è costata anni di sacrifici. Le mie scelte non sono state scelte di convenienza tantomeno è stato facile studiare in Italia quello che volevo studiare. La mia passione è partita dalla letteratura portoghese….inevitabilmente il mio orizzonte si è aperto alle letterature dei paesi africani denominati PALOP (Paises Africanos de Lingua Oficial Portuguesa). Capo Verde, Guinea Bissau, Sao Tomé e Principe, Angola, Mozambico…senza ovviamente tralasciare il Brasile e non quello europeo di San Paolo ma quello di Recife e più legato all’Africa. Mi sono laureata con una tesi sul lusotropicalismo di Gilberto Freyre. Negli anni universitari ho vinto varie borse di studio tra le quali quella (meritatissima e speratissima) del famoso Erasmus in terra lusitana dove mentre il 99% dei miei amici e compagni d’avventura si apprestavano a farsi un erasmus/orgasmus io mi sono fatta la mia bella tesi perchè in Italia nessuno ne sapeva nulla…in realtà manco si sa che ci sono paesi dell’Africa che sono stati colonizzati dal Portogallo! Insomma…na fatica di niente per essere dove? Dietro alla scrivania di un’agenzia immobiliare di periferia a fare da coordinatrice interna(ste parole ti fregano proprio…in realtà vuol dire la “tutto fare”)per poche centania di euro al mese con un contratto di due anni….
GRAZIE ALLA LEGGE BIAGI…GRAZIE AL GOVERNO CHE INCENTIVA CHI, COME ME, AVREBBE VOLUTO LAVORARE NEL SOCIALE, MAGARI AIUTANDO AD INTEGRARE IN QUESTA SOCIETA’ GLI IMMIGRATI.lo posso fare si…e in qualche modo lo faccio…ovviamente non retribuita eh…!per la grande soddisfazione e gioia di mio padre che per farmi studiare si è alzato per 30 anni alle 5 di mattina e ha scaricato tonnellate di robba sotto il sole, sotto il caldo e sotto padrone anche lui. Lui che oggi mi guarda e mi chiede “perchè non hai fatto architettura o ingengeria?”. eh..perchè speravo in un mondo più giusto!
Arianna
Eccomi qua!
Io sono diplomato come ragioniere programmatore.
Terminata la scuola ho fatto un corso di specializzazione FSE (con il contributo del Fondo Sociale Europeo) per imparare a creare siti web.
Lasciamo stare il discorso del fondo per il quale ho dovuto chiamare il presidente della regione per poter avere i soldi che mi spettavano e che ho avuto dopo 1 anno e mezzo dalla fine del corso.
Ora sono a tutti gli effetti un webmaster.
Ho 25 anni e da quasi uno sono assunto regolarmente con contratto di FORMAZIONE LAVORO.
Si, dopo 4 anni di CO.CO.CO e CO.CO.PRO con una paga misera devo anche subire il contratto di formazione.
Per poter cambiare contratto ho dovuto scegliere in peggio…lavoro meno gratificante però posto più sicuro.
Il bello è che con i contratti precedentemente indicati la mia posizione era come di un assunto.
Accordo con l’azienda di fare 8 ore al giorno, di 3 settimane di ferie e 2 di malattia all’anno.
L’impossibilità di fare dei progetti concreti e la fatica di arrivare a fine mese pur vivendo con i miei genitori era frustante.
Ora la mia paga è comunque bassa vista l’esperienza che ho, ma almeno non sono più precario.
Di questo passo e Se tutto va bene, sperò di avere la possibilità economica di sposare la mia ragazza a 40 anni e di avere un figlio magari a 45.
Prima farei la fame!
Saluti Beppe…bello il tuo ultimo spettacolo…ti ho visto a Treviso!
Paolo
Laureato a pieni voti in ingegneria civile, 27 anni, ho lavorato per un anno come co.co.co in uno studio di engineering…..lo stipendio? 500 euro !!! e con compiti di responsabilità!
Loro il contratto l’avrebbero rinnovato anche per l’anno successivo: sono stato io a dire: no grazie, mi avete preso in giro a sufficienza…
P.S. chiamare la legge sui lavoratori precari “legge Biagi” è stata una gran carognata!!!
Caro Beppe
Sono laureato da quasi tre anni in ingegneria. Dopo la laurea ho trovato subito lavoro con un contratto co.co.pro.. Alla scadenza del contratto il mio datore di lavoro mi ha assunto a tempo inderteminato.
Scrivo questo commento perchè vorrei sottolineare che nel mio gruppo di amicizie, che garantisco essere molto esteso,sono l’unico caso di lavoro co.co.co o co.co.pro, che effettivamente si è trasformato in contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Volevo fare un’osservazione circa l’aumento dell’occupazione di cui si vanta la destra durante il suo governo:prima che il servizio militare fosse abolito, era possibile essere congedati se si disponeva di un contratto di lavoro (che doveva avere particolari carattristiche su cui non mi soffermo). All’epoca ero studente e posso dire che tutti i fuori corso si sono fatti assumere, pagando di tasca propria i contributi, da delle imprese per non fare il militare. Sarebbe interessante contare qunate persone “hanno trovato” lavoro così. Secondo me non è affatto una percentuale trascurabile.
Caro Beppe,
dopo essere stato assunto come apprendista per 4 anni aver lavorato come uno specialista (Tecnico Informatico) per l’intero periodo,facendomi pagare come tale dai clienti, vivendo i questo periodo di promesse e nell’utopia di un misero contratto indeterminato da parte dell’azienda per la quale lavoro per potermi creare una famiglia o almeno una stabilita economica, mi sono visto proporre come unica soluzione un co.co.pro ( o se no a casa) di un progetto che per il secondo anno è stato rinnovato, non esiste tale progetto o meglio non lo seguo, costretto a lavorare 8 ore al giorno con orari specifici, allo stesso salario di prima ma con tutte le “sfighe” concedimi la parola che comporta tale contratto
Ho un ottima visione del futuro.. nei mie sogni..
Ciao Beppe,
ti illustro il mio presente:
27 anni, Laureato con 106/110 in Scienze dell’educazione, Progettista in formazione;
7 mesi di STAGE a ZERO euro il mese dove non mi hanno insegnato nulla e in 8 ore di lavoro giornaliere facevo fotocopie e affrancavo francobolli;
8 mesi di contratto a progetto 8 ore al giorno a 500 euro mensili, no ferie, no malattie, no permessi no ponti no straordinari(lavoro non inerente gli studi fatti);
ora sono a contratto determinato a 750 euro 6 ore il giorno,( sempre solito lavoro non inerenrente gli studi fatti) se dico qlc di troppo o un permesso di troppo sono fuori, i 5 giorni della settimana faccio 8 ore (2 di straordinario non retribuite) ed è di ieri la novita che dal prossimo mese o prendo la partita iva o vado a casa! Forse sto meglio di tanti altri ma qui con la scusa che devo crescere lavoro come un pazzo e nemmeno sul mio settore. rimando sempre piu la mia voglia di sposarmi (dove li trovo i soldi?). Per ora convivo e i miei genitori ci danno una mano. se non avessi l’amore della mia compagna penso che non riuscirei ad arrivare in fondo al mese…giuro!!!
E’ UN POCO FUORI POST…
UN’ALTRA COSA CHE MI FA INCAZZARE DI BESTIA ADESSO SONO I FAMOSI “SMS” DA UN EURO DI SOLIDARIETA’….MA CON TUTTI I SOLDI CHE GUADAGNANO I VARI CALCIATORI,COSTANZI,VESPA,BONOLIS,MENTANA,PROPRIO A NOI DEVONO ROMPERCI LE PALLE CON STE EURINO DI BENEFICENZA…???
PER L’AMOR DEL SIGNORE NON CHE SIA CONTRO LA BENEFICENZA….MA ULTIMAMANTE SEMBRA CHE UN POCO CI MARCINO….NON VORREI CHE QUALCUNO SI COMPRASSE ALBERGHI IN CANADA….!!!
SCUSATE IL FUORI POST!!!
Salve,
Cari laureati e laureandi, la situzione lavorativa sta arrivando ad una situazione insostenibile.
Persino iol settore militare è diventato precario…..
Cmq è stata creata un associazione laureati italiani . ALi con il sito : laureatitaliani.interfree.it.
aspetto inscrizioni.
Avremmo bisogno di gente che investa su nuovi campi, che investa sulla ricerca
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e chi la fa ? le industrie che sono delocalizzate ?
lo stato ?
per ricercare cosa ?
e quando hai trovato qualcosa ? dopo sei mesi la cina te lo immette sul mercato con una semplice variante ?
dovevamo teneri il lavoro, chiudere le frontiere ai barbari economici..!!!!!!
cosa reclamate adesso ? stiamo vivendo sugli allori e il lavoro diminuisce sempre piu’
grazie euro
Ah bene vediamo che torniamo all´autarchia fascista………
Non vi sembra un po´antistorico?? Il problema non e´come chiudersi all´avvento di nuove merci (che tra parentesi fanno star meglio tutti……chi non ha mai comprato una maglietta dai cinesi?), ma come differenziare e trovare una nicchia. Compro una golf invece di una subaru per determinati motivi, comprero´gucci invece di ho chi min perche´magari Gucci e´per sempre, mentre la maglietta cinese mi dura due giorni………certo se anche Gucci la fa fare dagli stessi e dura due giorni, questo e´un problema……….BISOGNA SPECIALIZZARSI NON TORNARE A POLITICHE CHE HANNO GIA´FALLITO NEI SECOLI PASSATI. Per quanto riguarda la ricerca. si´quella di base spetta allo stato, perche´solo con quella si fanno i brevetti e si hanno nuove idee per le industrie. Occorre avere pero´delle teste pensanti nelle diverse industrie che sfruttino questo bene! Ma fino a che la nostra ricchezza saranno i call center (il 187 e´un buon esempio) che non producono assolutamente niente e danno anche meno (chi non si e´mai incazzato con il 187 quando si ha un problema scagli la prima pietra), questo e´il vero problema del non arricchimento. Uno stato deve produrre qualcosa per diventare ricco, se facciamo solo terziario (dove vi e´ la maggior parte dei nuovi assunti: banche, assicurazioni, telecom) spostiamo solo carte e soldi, ma ci impoveriamo. Serve piu´produzione specializzata, non barriere! Una sana competizione ci vuole nel mercato!!! Avvantaggia anche noi! Non torniamo al proibizionismo vi prego!
E’ vero che gli scaldasedie con contratto a tempo indeterminato esistono… Chi lavora a progetto in una azienda spesso è persino odiato dai colleghi a tempo indeterminato perché evidentemente si da parecchio più da fare… Quindi ben vengano forme contrattuali che attraverso la sana competizione consentono ai migliori di mettersi in evidenza.
MA: gli svantaggi per il lavoratore sono innegabili. E al datore di lavoro solo vantaggi?
DA FARE:
1) Condivido la proposta di Prodi: il lavoro a progetto deve costare più caro di quello che costa attualmente. Possibile che al lavoratore: precarietà, stipendi bassi, contributi ridotti ad un terzo. Al datore di lavoro: risparmio fiscale, contributivo, ricattabilità del cocopro. E’ un po’ sbilanciato non credete?
2 – ma anche più importante della 1) CONTROLLI A TAPPETO! Non è possibile che si tolleri l’uso di cocopro, con quello che c’è scritto nel contratto (tu porti a termine UN PROGETTO, tempi e modi c…i tuoi, e io ti pago), per posizioni manifestamente dipendenti: luogo e orari fissati, se sgarri a casa (vedi call center), lavori non qualificati coperti con questi contratti che non c’entrano nulla, eccetera, eccetera. E’ pieno, PIENO, di aziende così, se entri nel mondo del lavoro oggi ESISTESOLOILCOCOPRO, e andando avanti te lo tieni! Con buona pace di Sacconi e della sua microcefalia. Vogliamo una indagine! Un nuovo libro bianco! Persino le pubbliche amministrazioni abusano di questi contratti, e ci vengono a raccontare che servono solo all’inserimento…
Ho utilizzato la legge Biagi per dare lavoro a due persone nella mia attività.
Non ho giocato al ribasso, perchè sono retribuiti come da CCNL, quindi credo nel pieno rispetto del “non” sfruttamento.
Tuttavia il mercato nel quale opero non mi avrebbe consentito di fare assunzioni a tempo indeterminato, perchè non c’è veramente certezza di continuità : potevo scegliere se NON prendere del lavoro e NON assumere, preferendo invece TENTARE di acquisire lavoro TENTANDO di assumere con le incertezze del caso ragazzi che altrimenti erano ancora a casa ad aspettare le famose “certezze”.
Non per nulla uno di loro attende fiducioso la raccomandazione parentale per entrare in un’azienda pubblica dove – sostiene – potrà lavorare sette ore al giorno e “avere tempo anche di fare un secondo lavoretto” che è in realtà la sua vera passione….
Possiamo anche abolire la legge Biagi, e credo che il prossimo governo lo farà abbastanza celermente.
Non mi pongo io – che sono il titolare – il problema di come vivere avendo da vent’anni il mio giro di affari consolidato che almeno a me consente di stare in piedi.
Però andrebbe spiegato a questo mercato “emergente” di giovani iper laureati, masterizzati e specializzati che di certo nel mondo del lavoro del terzo millennio non c’è più nulla, e che – piaccia o meno – la figura del dipendente va legata al rischio imprenditoriale che fino a un po’ di tempo fa era ad esclusivo appannaggio dell’azienda.
Certo, si può rifiutare tutto questo e stare comodamente in poltrona ad aspettare una legge che dia più certezze, dipende da quanto ci si può permettere di riempire poi il carrello della spesa e pagare l’affitto di casa con queste “attese”
Io credo, per quanto non sia ormai più nemmeno insegnato dalle famiglie, che l’importante nel ns periodo storico sia FARE, e solo dopo potremo permetterci di chiederci se ne sia valsa la pena, a che prezzo e con che garanzie….
ho 25 annia mi sono laureato a maggio 2005 in Scienze della Comunicazione (una facoltà che sforna disoccupati annualmente, in pratica Sienze della Disoccupazione). A fine estate ero terrorizzato dai nuovi contratti, ma mi è andata bene solo perchè sono titolare di Partita Iva e il mio datore di lavoro ha ritenuto interessante la cosa (non poteva essere altrimenti dato che tutte le spese toccano a me). Non mi posso lamentare per me, ma lo faccio per i miei colleghi di lavoro: sono 6 senza contratto, forse una riesce a strapparne uno di sei mesi, gli altri sono ancora formalmente in prova dopo 4 mesi di lavoro (peggio che precari, non sono neanche Co.Co.Co).
Gentile Sig. Bedin, anche Lei scrive sul blog del grillo e lo legge. Nessuno intende mettere in dubbio che Lei dia lavoro a 5 persone ma, se è persona onesta come credo, riconosca la difficoltà oggettiva per noi co.co.pro. a trovare un’occupazione degna di questo nome. E’ il sistema che va cambiato, a partire dalle banche a cui tentiamo di rivolgerci per strappare un qualsivoglia mutuo o prestito (loro vogliono garanzie !!!). Aggiunga a cio’ il fatto che stiamo parlando della fascia d’età più bistrattata, laddove o sei troppo “vecchio” (ho 36 anni) o sei troppo qualificato o sei poco qualificato. Non è la laurea che fa la differenza od un diploma, è questo tipo di legge : in sostanza, insieme al martire Biagi, stiamo morendo anche noi. Cordiali saluti.
questa volta hai esagerato Beppe.
pensavo davvero fossi apolitico, ma evidentemente non è cosi; ma soprattutto stai mentendo……lo sai vero!?
E poi il paragone con la schiavitù………..che schifo!
un tuo delussissimo ex ammiratore
Caro Beppe,
ho 36 anni, mi sono laureato a 27 anni in Scienze Politiche indirizzo economico all’università di Padova, lavorando in azienda e studiando contemporaneamente. Anch’io dopo la laurea sono diventato vittima del precariato. Dopo vari lavori precari, compreso un call center di una banca, ho deciso di intraprendere la professione di dottore commercialista perchè mi piaceva. Così ho svolto un tirocinio triennale per poter accedere all’esame di stato. Alla fine ho trascorso quasi 4 anni tra vari studi, sottopagato e i primi tempi senza beccare un soldo, senza versare alcun contributo previdenziale (non è previsto per il tirocinio). Alla fine l’unica strada possibile dal momento che l’esame di stato è un terno al lotto e passa si e no il 20% degli iscritti senza contare i soliti “raccomandati” è ripiegare ad un co.co.pro. Ad un certo punto mi sono rifiutato di continuare con queste forme di schiavismo che negli studi professionali sono ancora più marcate. Ho vinto un concorso pubblico (per diplomati) anche questo a tempo determinato. La laurea e soprattutto le varie esperienze lavorative accumulate non sono servite a nulla.
Evviva la flessibilità.
ho 32 anni e ho lavorato per 2 anni e mezzo in un call center operativo 24 ore: ho lavorato di notte, a natale a capodanno a ferragosto (i clienti chiamavano e dicevano che volevano vedere se c’eravamo davvero…), anche per 7 giorni di seguito. come interinale. per 9 mesi. alla fine dei 9 mesi visto che l’azienda non mi faceva sapere nulla, ho chiesto se avevano intenzione di rinnovarmi il contratto. mi hanno detto che dipendeva da me. dalla mia voglia di rimanere. dopo almeno 30.000 chiamate trattate la qualità del mio lavoro non interessava a nessuno. voglia? se la necessità è sinonimo di voglia, sì avevo “voglia” di rimanere e me l’hanno rinnovato. io sono stata molto fortunata perchè in seguito sono stata assunta.
a un certo punto ha cominciato a circolare la voce che l’azienda aveva dovuto pagare forti multe per l’eccessiva presenza di interinali. multe. la legge non ti obbliga all’assunzione, ti fa le multe. 2 mesi dopo hanno spostato 50 interinali in un colpo solo assumendoli in una consociata. finite le multe.
viva la legge biagi ….
Salari, stipendi, pensioni e redditi delle famiglie sono erosi dal carovita mentre l’Istat ed il Governo per moltissimo tempo hanno detto che l’inflazione era sotto controllo. I politici “veraci” evidentemente non fanno la spesa quotidiana e non sono toccati dall’aumento dei prezzi dovuti alla sostituzione delle vecchie mille lire con 1 euro.
L’inflazione reale oscilla ad ottobre 2005 tra il 4,2 per cento ed il 7,9 per cento, mentre per i redditi annui sotto i 10.000 euro, per i pensionati al minimo e per quel 20 per cento delle famiglie che non abita nella casa di proprietà e deve pagare il “caro affitti”, il carovita è addirittura superiore al 18 per cento.
Secondo dati forniti da Codacons, dal 2001 al 2005 i funerali costano il 20% in più mentre altre fonti dicono che i crisantemi sono aumentati del 400% negli ultimi 4 anni e i lumini sono aumentati nello stesso periodo di quasi il 479%.
Fonte articolo: http://www.vegetus.net
Ho 26 anni, laureato da tre con in mezzo un anno di servizio civile. Non ho mai avuto problemi a trovare qualcosa da fare, forse per puro culo. Adesso ho un lavoro che mi piace ma sono co.co.pro, a ottobre 2006 devo solo sperare che mi rinnovino il contratto e forse un giorno pregando potrò entrare in una banca a chiedere un mutuo per comprarmi una casa e andare a vivere con la mia ragazza. Comunque nella mia ancora breve esperienza nel mondo del lavoro posso annoverare già quattro bellissimi stages, assolutamente non retribuiti (e senza alcuna possibilità di restare: te lo dicono già all’inizio, ormai negli uffici esistono mansioni riservate esclusivamente agli stagisti), e sei mesi presso l’amministrazione provinciale della mia città, in un ufficio di un certo peso. Come tutti i miei colleghi, si andava avanti a circa 800 euro al mese con Co.co.co. rinnovabili semestralmente, lavorando per dipendenti degli elettori che prendevano all’incirca il quintuplo o il sestuplo e andavano in giro a predicare la flessibilità. Sempre positiva la flessibilità, quando tocca agli altri!
Federico, 28 anni, laurea, master conseguito in una università prestigiosa, un anno di lavoro in una società di consulenza, la Mythos spa a Milano pagato 1000 euro, straordinari non retribuiti, costretto a lavorare per 11 ore al giorno, sabato lavorativo imposto dal datore di lavoro, minacce, mobbing, insulti, trattato come una pezza da piedi! Ah, la società è del fratello del tronchetto dell’infelicità!
Poi ho fatto una settimana in un call center…allucinante! mi hanno pagato dopo due mesi e mezzo!!
Ora ho un contratto di sostituzione di maternità presso una multinazionale dove però sono trattato con i guanti, anche se purtroppo questa esperienza finirà a fine luglio perché non hanno la possibilità economica di tenermi!
GRAZIE BIAGI, GRAZIE BELUSCONI!! MA I VOSTRI FIGLI SONO NELLE NOSTRE CONDIZIONI?? AH NO, I VOSTRI FIGLI UN LAVORO FISSO LO HANNO…SONO IO, UN POVERO PEZZENTE, CHE NON HO DIRITTI MA SOLO DOVERI!!
@ Riccardo Petillo
Caro Riccardo è un modo adulto. E’ duro. Ma hai vent’anni!
Sii Rivoluzionario. Non qualunquista.
VOTA! E MANDA VIA IL NANETTO MALVAGIO CHE HA DIVORATO PASSATO PRESENTE E FUTURO!
Coraggio e buona fortuna.
Lorenzo Palazzo 21.02.06 09:34
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Certo manda via l’attuale GOVERNO che poi arriva il MORTADELLA ed avrai 3000 euro al mese senza fare un ca**o
SVEGLIATEVI! non serve a nulla cambiare governo senza VOGLIA DI LAVORARE!
La CINA è vicina
Caro Bedin
Credo di poter affermare che non si tratta di voglia di lavorare o meno, ma semplicemente di una pessima applicazione di una legge che non e’ confacente alla realta’ italiana. Personalmente lavoro oltre 60 ore settimanali e nonostante questo mi considero un privilegiato, ho un ottimo stipendio ed un lavoro che mi piace anche se mi fa passare 9 mesi l’anno all’estero. Ho invece amici che stimo e che considero tutt’altro che dei fannulloni che sono intrappolati a 41 anni dentro contratti Co.Co.Pro. senza un minimo di possibilita’ di crescita, senza vere prospettive. Le banche in Italia poi legano il mutuo allo stipendio facendo finta di dimenticare che un mututo e’ un’ipoteca sul 150% del valore dell’immobile e che questa e’ la sua garanzia e non lo stipendio.
In Norvegia, dove ho vissuto per molto tempo, questo tipo di contratti esiste, ma e’ sostenuto da una forte partecipazione dello stato nell’assicurare la continuita’ e nel dare alle due parti (lavoratore e datore di lavoro) maggiori certezze pur nella flessibilita’, nella forma di sgravi fiscali, asili all’interno dell’azienda stessa, assicurazioni sanitarie etc.
La verita’ non e’ ne rossa ne blu, semplicemente e’ un dato di fatto che molti lavoratori con contratto Co.Co.Pro. o simili vivono situazioni difficilissime e che il costo della vita e’ decisamente superiore a quanto lo stipendio lascerebbe credere. E’ anche un dato di fatto che la Cina sta aggredendo i mercati a suon di produzione a basso costo e “schiavitu'” semilegalizzata, ma non siamo noi a dover rivedere verso il basso le garanzie, sono i governi europei che devono imporre a chi si affaccia al nostro mercato il rispetto di certe regole etiche (che dovrebbero essere normali per noi…) anche alla cosiddetta tigre asiatica (tipo: per operare qui queste son le regole..). Io, come chiunque, lavoro per vivere e per garantire un futuro alla mia famiglia, non solo per sopravvivere!
La situazione è triste, da ex co.co.co. sono passata a lavoratrice autonoma perchè il costo della mia assunzione è troppo alto e poi a 32 anni, non sposata e senza figli, è molto facile che li freghi con una gravidanza… E il mio futuro, l’ acquisto di una casa, della macchina o anche solo del frigorifero, è nella mani del fidanzato/convivente a stipendio fisso da dipendente…Che speranza vuoi che abbia x il futuro???
estenderei la legge biagi anche al parlamento, al governo..in tutto il mondo politico..
così il primo che non viene a lavurar, o che non gli sta bene uno stipendio da fame, è fuori per la flessibilità che lui stesso esalta.
a Roma avete mai preso la metro alle 7.15 di mattina..
beeeeeeh che dire..pecore al macello!
Ho paura perchè anche i beni primari sono divenuti inraggiungibili..la casa per esempio..
vorrei piangere ma ho paura che mi tassino anche le lacrime !
il loro 8×1000 dovrebbero darlo a Noi forse staremo meglio.
Sono laureato da circa un anno ma lavoro già da 10 anni nel settore informatico, sempre come collaboratore, prima come co.co.co, adesso come co.co.pro :). Un collaboratore dovrebbe essere pagato di più di un dipendente, ma spesso succede esattamente il contrario.Se poi ci metto che adesso lavoro per una azienda che mi paga il giusto, ma lo stesso non riesco a mettere via due lire…anzi, faccio fatica ad arrivare a fine mese….figuriamoci pensare di mettere su famiglia. che tristezza….
Attenzione. Il problema non è nella legge Biagi in sè, il problema sta nel fare in modo che il ricorso a co.co.co e co.co.pro non sia sistematico.
Bisognerebbe imporre ad un’azienda di dare un contratto stabile ad una certa percentuale di dipendenti con contratti atipici.
Questa volta devo dare ragione a Silvio: la legge Biagi integrata con regole di questo tipo può essere un ottimo strumento per inserire i giovani nel mondo del lavoro.
Sono un datore di lavoro e contemporaneamente un co.co.co. come Amministratore di società, quindi sono schiavo e padrone al tempo stesso. Obiettivamente non ho notato nessuna differenza sostanziale tra la situazione ante legge biagi e post legge biagi: l’unica incombenza aggiuntiva è che, per assumere uno “schiavo”, oggi devi compilare un progetto che, per altro, trovi già predisposto su internet. La legge biagi non ha cambiato nulla: LA VERGOGNA ESISTEVA GIA’ DA ANNI.
Facile fare il co.co.co. da diregente. Il problema è per chi guadagna 800 euro al mese da precario, non ti danno la possibilità di comprare una bicicletta a rate, figuriamoci una casa per crearti un futuro. Beh certo, fermo restante che se mio padre è un General Manager co.co.co. può sempre farmi da garante… e per chi non garantisce nessuno?
Racconto la mia storia:
Prima di Berlusca guadagnavo 2500 netti circa dopo il suo avvento ho fatto la fame per 7 mesi cioè senza stipendio ed adesso mi ritrovo con un contratto interinale di 2 anni in scadenza a 1100 netti al mesi e mi devo ritenere anche fortunato.
Settembre sarà la mia rovina io che adesso ho quasi 40 anni una moglie e nessuna speranza per il futuro, ogni volta che sento dire che i contratti a tempo determinato diventano indeterminato mi domando ma è vero??
No signori non è vero per niente e vivo nel Sud quel Sud che non mi da speranze per il futuro.
Se vince di nuovo l’Unto del Signore dovrò emigrare all’estero mi sa.
Avrei tanta voglia di avere dei figli ma come si fa?
Avrei tanta voglia di comprarmi una casa ma cose si fa cosi???
Grazie Signor Berluska Grazie di CUORE….
Eccomi:
laureato a 24 anni con 110 e lode in Ingengeria, 3 anni di Dottorato, 2 di assegno di ricerca, ora con un cococo (sempre pagato dall’università) faccio i salti mortali per mantenere moglie, figlia e mutuo.
Anche mia moglie lavora, come precaria. E’ stata assunta a termine e a cococo da 8 tra enti/comuni/cooperative in 4 anni. Tra una settimana le scade l’ultimo contratto e poi chi sa.
Grazie Biagi
Gianluca, 27 anni-Catania.
Non avevo mai scritto sul blog.Questa volta lo farò.
Ho lavorato per quattro anni per conto di una grande azienda milanese che gestisce prodotti editoriali nelle grandi catene di supermercati.Per intenderci, quando entrate al supermercato e trovate il reparto con le riviste.Lo stipendio mensile era di 400 euro, variabili a seconda di non ho mai ben capito cosa.
Loro calcolavano circa una giornata lavorativa di due ore e mezza, mentre in realtà la giornata poteva oscillare tra le 4 ore alle 7(raramente, ma capitava)senza differenze di compenso.
4-5 giorni di ferie l’anno, in quanto il lavoro era vincolato ai giorni di apertura del supermercato, il quale ha la turnazione del personale che lavorava il giusto, mentre io dovevo recarmi quasi tutto l’anno, escludendo 25Dicembre 1Gennaio, e altri tre giorni dell’anno.
Malattia non pagata, potevo assentarmi e la mia paga giornaliera veniva ceduta al sostituto(sostituti che mancavano sempre con il conseguente quasi obbiglo di recarmi sul posto di lavoro anche se indisposto).
Ho guadagnato una tendinite al polso sinistro(per via delle riviste che prendevo in modo meccanico e sistemavo sul bancone) e una allergia asmatica dovuta alla polvere della carta quotidianamente respirata.
Ho avuto anche un periodo di forte depressione in quanto la direzione del supermercato per motivci aziendali, mi faceva soggetto di continue vessazioni che non ho paura a chiamre mobbing.
Gestivo interamente il reparto,sistemazione,resi,ordini,rapporti con distributori,aziende.
Una attività da caporeparto, pagata da merchandiser.
Ho scritto una canzone su questo, l’ho intitolata Co.co.co. se qualcuno volesse ascoltarla può contattarmi.
Gianluca Anastasi.
Catania.
@ Riccardo Petillo
Caro Riccardo è un modo adulto. E’ duro. Ma hai vent’anni!
Sii Rivoluzionario. Non qualunquista.
VOTA! E MANDA VIA IL NANETTO MALVAGIO CHE HA DIVORATO PASSATO PRESENTE E FUTURO!
Coraggio e buona fortuna.
Cari tutti. Rispondo anche al signor Bedin Silvano. Purtroppo il problema degli imprenditori di “oggi” e´l´anafalfabetizzazione o meglio l´ignoranza. Ho letto che lei fa lavorare 5 persone, ma fino a quando? Avremmo bisogno di gente che investa su nuovi campi, che investa sulla ricerca e sui giovani che hanno idee e non solo di “manager” che pagano extra comunitari con senz´ altro molta voglia di lavorare, ma purtroppo sempre sulle stesse cose (vedi settore tessile che e´in pesante crisi visto che qualunque stato e paese riesce a fabbicare magliette per meno soldi). Come datore di una azienda sarei contento di avere persone che usano internet non solo per giocare, ma anche per ampliare le loro conoscenze…..piu´teste ci sono meglio e´, piu´conoscenza c´e´meglio e´, magari si riesce a migliorare qualcosa. Se invece si continua a fare sempre le stesse cose vediamo tutti dove si va a finire. La volkswagen in Germania apre una SUA universita´non solo per ingegneri, ma anche per scienziati e filosofi. Loro hanno capito che nel futuro le macchine non saranno cosi´tanto importanti e stanno reinvestendo su altri settori, ma prima hanno bisogno di conoscenza! Ho gia´scritto su questo blob. Ho un dottorato di ricerca in genetica umana co co co pro fino a 31 anni in Italia. Sono andato negli Stati Uniti ben pagato (anche se precario) ma con tutti i diritti e doveri di un lavoratore “normale” (vacanze, pensione ecc ecc)….e quello non ´certo uno stato sociale. Adesso sono in Germania sempre come collaboratore per un paio di anni, ma anche qui ho una paga dignitosa e l´unica differenza con un lavoratore a tempo indeterminato e´la durata del mio contratto. Inoltre godo di diverse facilitazioni. Credo che chiedero´la cittadinanza tedesca, devono ancora passare molti anni prima che in Italia cambi qualcosa e avere un governo che invece di vedere nella diversita´una fonte di ricchezza inneggia alla guerra santa certo mi rende felice di essere da un´altra parte! Bye!!
Caro Beppe,
la precarietà ormai è diventata un fenomeno sociale, avere il famigerato “posto fisso” è ormai un miraggio.
Io sono riuscito ad ottenerlo, ma col sudora sulla fronte!
Ecco la mia storia:
mi sono fatto sei mesi come consulente esterno presso una banca, poi la banca è entrata in crisi
(era una notizia presumibilmente vera andata su tutti i giornali) e non mi hanno rinnovato il contratto.
Dopo un mese ho iniziato come co.co.co. presso un’altra azienda (stipendio da fame: 908 ,
almeno prima mi pagavano decentemente) fino a metà anno. Successivamente mi hanno rinnovato
il contratto ancora a co.co.co per altri sei mesi ma con la promessa che al prossimo rinnovo sarei passato
a tempo indeterminato.
Ovviamente non è andata così: mi hanno rinnovato per un altro anno a tempo determinato,
e poi ancora un altro anno a tempo determinato e…sorpresa delle sorprese ad un certo punto mi
hanno proposto, finalmente, dopo quasi due anni di promesse, il tempo indeterminato che ho accettato subito.
Comunque il mio stipendio resta molto basso, proprio da fame.
Ora che sono “a posto” (cioè povero una volta per tutte) comunque non voglio dimenticare la depressione,
la fatica ad avere motivazione di lavorare durante il mio precariato e spero lo dimentichi nessuno
che abbia avuto una storia come la mia.
Il vero problema è che il primo stipendio del precario si abbassa continuamente…è come se qualcuno
avesse deciso di sostituire la svalutazione programmata della lira con la svalutazione programmata dei giovani!
Questa legge biagi (che secondo me non ha nulla a che vedere con il povero Marco Biagi) sta impoverendo
la società in modo continuo e infermabile perché non prevede un minimo di tutela dell’individuo!
Ma avete letto i contratti del co.co.pro.?
Se hai spese: sono affari tuoi.
Se ti ammali: affari tuoi.
Se resti incinta: ti tengo il posto per 18 mesi ma lo stipendio?Nada, o lavori o non mangi tu e tuo figlio fin da quando è in pancia!
quando l’ignoranza regna sovrana..
Sveglia! Il lavoro interinale l’ha portato in Italia la sinistra, non Marco Biagi, nè Berlusconi!
Rif. Legge 196/1997 (pacchetto Treu)
QUESTO NON E’ UNO SPOT TERRORISTICO!
Consiglio a tutti di leggere un libro dal titolo “Mara, Renato ed io”, l’io è Alberto Franceschini che insieme a Margherita Cagol (mara) e Renato Curcio sono i fondatori storici delle brigate rosse.leggete con la vostra testa quali erano gli obbiettivi, gli scopi…e i mezzi. lottavano come noi non riusciremmo mai, in prima persona…con la propria persona…
DESIDERO CHE LASCINO COMMENTI LE PERSONE CHE HANNO GIA’ LETTO IL SUDDETTO LIBRO…GLI ALTRI PRIMA LO LEGGANO.
Giordano
Salve, io insieme ad altre 17 persone siamo vittime della fantomatica legge Biagi.
Allora tutto inizia 2 anni fa’, quando la nostra azienda ha deciso di terzializzare il nostro settore (grazie alla legge Biagi), quindi siamo finiti da una azienda di 800 dipendenti ad una s.r.l. da 17 dipendenti e con tre tipologie di contratti (chimico, commercio e metalmeccanico).
La nuova azienda ha ora un contratto di 10 anni e poi..mmmm… si vedra’ (se nn e’ precariato questo, spiegatemi cos’ è allora ?!?)
Insomma ci siamo salvati in corner perche’ volevavo farci un contratto di mxxda e perdere il chimico, molto piu’ favorevole per noi.
Insomma ci hanno fatto patire due anni, con continui tira e molla, avvocati e stress a non finire e qualcuno ci ha anche “rimesso la pelle”.
Boh…. nn e’ questa la strada giusta…almeno in ambito occupazionale.
Saluti
La legge Biagi, come tutte le cose va limata, e perfezionata.
Il problema è tutto nei costi, costi fissi che sono esorbitanti, e improponibili.
Basti pensare all’ intervento di un tecnico qualsiasi, e come si ricorre all’ amico dell’ amico al 50-60% in meno, questi solo perchè a nero.
ormai si compra tutto in fabbrica, dalla pasta al materasso, tagliando la filiera e l’occupazione.
ciao cinesi
Mi chiamo Maria, laureata in biologia ed ho 41 anni.
E’ da quando avevo 27 anni che lavoro con contratti “atipici”, ed ho avuto modo di provare sulla mia pelle i cambiamenti in negativo che la legge Biagi ha portato con se.
Ho iniziato a lavorare come co.co.co con il CEPU. Ero perfettamente consapevole di essere sfruttata, e che il mio contratto nascondeva in realtà caratteri di subordinazione, ma pur di lavorare mi andava bene. La mia incertezza era legata al fatto che non avevo tutele, che non potevo ammalarmi, che non avevo orari, che il mio stipendio era legato ad un risultato (gli esami superati)… ma accettavo il rischio perchè conoscevo le mie capacità, l’amore con cui svolgevo il mio lavoro e la mia testardaggine. In un certo senso mi sentivo sicura fintanto che davo risultati, e riuscivo a non farmi troppi “nemici”.
Le cose nella vita cambiano… il rapporto con l’azienda si in crinava ed ho deciso di mollare. Ho fatto molte altre cose, prevalentemente telemarketing, sempre come cococo: le cose erano sempre uguali. Finchè riuscivo a dare risultati mi sentivo tranquilla.
Oggi lavoro per delle persone eccezionali, brave persone che hanno lasciato che compilassi io il mio contratto, insieme con la CGIL, perchè potessi introdurre forme di tutela. Ma non basta. Il cocopro impone un progetto a termine, che deve cambiare nei contratti successivi. E’ legato di fatto ad un risultato che deve essere inserito nel contratto, e che il mercato rende al momento irragiungoibile: sono in scadenza di contratto, ma per fortuna so che intendono rinnovarmelo nonostante il progetto non sia giunto a termine. Dovremo trovare un nuovo progetto cui legare il nuovo contratto… ma sarà l’ultimo, perchè la Biagi non consente di ripetere un cocopro per più di due volte. Dovrebbero modificare formula contrattuale, assumermi… ma se il mercato non cambia non hanno i margini per farlo.
Ho 41 anni,biologa, ho due bambini di quasi 5 anni (gemelli) e non so domani come sarà il mio futuro!
Secondo il mio parere non è la legge Biagi che ha introdotto il precariato è il lavoro che è precario.
Quale azienda può assumerti se poi il carico fiscale e il mercato non gli permettono di mantenere il Lavoratore.
Non diamo la colpa alla Legge Biagi di un problema che non è suo.
nel tuo post di oggi parli di universitari che rispondono ai call center per 5 l’ora, io prendo 33 in 8 ore piene di lavoro (fate voi i conti) e tra un anno potrò essere con il culo per terra.
grazie al martire biagi
W la legge Biagi!!
Grazie a questa legge ho trovato lavoro come Co.Co.Co., ed ora sono stato assunto a tempo indeterminato.
Questa legge va bene a chi ha VOGLIA DI LAVORARE, chi ODIA FARSI MANTENERE(dai genitori o dallo Stato)…anche se sono univeristario non mi vergogno di fare un lavoro che poco c’entra con la mia futura professione. Si impara a stare ne mondo del lavoro, QUELLO VERO..e non si è di peso a nessuno.
Certo, se uno perchè è ingegnere, avvocato, medico aspetta di lavorare SOLO nel suo campo…e si lamenta e basta..bhè, si vede che gli fa comodo star a casa e lamentarsi…come si dice dalle nostre parti Oìà dè làùrà sàltèm adòss…(voglia di lavorare saltami addosso!!!)
Sei semplicemente stato fortunato.
Immagino tu sia molto giovane, oltre che fortunato.
Io sono laureata e non faccio il lavoro per cui ho studiato. Per necessità ho fatto di tutto (pensieri malsani inclusi), e di tutto continuo a fare, lavorando un numero spopositato di ore, togliendo di conseguenza tempo e forze alla mia famiglia.
Il tuo commento è ingiusto ed offensivo… sembri un pò avere la pappa pronta, ma può essere solo una impressione.
Esco dall’oggetto di questo post per un attimo.
Ma non trovi ingiusto che nella nostra società, gli anni di lavoro (non so per te… lo studio è impegno sacrificio e lavoro!) spesi sui libri non debbano essere ricompensati con una giusta collocazione?
Non so cosa studi, ma se in futuro, una volta laureato, non dovessi avere la possibilità di fare quello per cui hai studiato, non ti sentiresti un pò frustrato? Se ciò non dovesse essere, vorrebbe dire che probabilmente non c’era passione in quello che facevi, altrimenti avresti voglia di urlare contro il mondo intero!
Chiudo la parentesi chiedendoti solo un pò di umiltà: le storie di vita sono tante e tutte diverse… abbi rispetto per i problemi altrui!
Complimenti per l’analisi che hai fatto sul mondo del lavoro.Trovo assurdo come una persona intelligente possa sorridere ad un’economia basata sullo sfruttamento ma visto come parli devi essere molto vicino a personaggo come Calderoli,Maroni,Bossi etc: e questo potrebbe già essere una motivazione del tuo ragionamento.
Povera Italia!!!!!!!!!!!!!!
Perchè non applichiamo ai nostri dipendenti contratti a progetto? magari rinnovabili ogni sei mesi, in cui dovranno raggiungere gli obiettivi proposti nel contratto. Ovviamente anche noi useremo il contratto di collaborazione mascherando uno subordinato, quindi con orari precisi e obblighi vari (oggi tutti fanno così, compresi comuni, provincie, regioni…peccato che la collaborazione DEVE GARANTIRE AUTOGESTIONE DI TEMPI E MODALITA’…)
Il progetto non è stato raggiunto, o non ci soddisfa? bene addio rinnovo.
Ricordiamo sempre che i vari parlamentari sono persone che vivono con migliaia e migliaia di euro al mese GARANTITI E SICURI, sanno un c..o della precarietà.
Leggendo i post emergono 3 considerazioni principali:
1-La legge Biaggi non é del tutto sbagliata, anzi: é una legge che andava fatta, perché prima i lavoratori “scaldasedia” erano troppo tutelati, ed ora in effetti c’é anche meno disoccupazione.
2-UNA FETTA (grande, piccola, non si capisce) di datori di lavoro se ne approfittano troppo: la loro mentalità Mafio-Italica gli permette di utilizzare la nuova legge per tramutare i lavoratori in schiavi di cui abusare (anche sessualmente).
3-Il governo permette a questa fetta di datori di lavoro di restare impuniti.
Elezioni alle porte.
Legge BIAGI non BIAGGI stai confondendo il professore con il pilota di MotoGP!!
Errata corrige: Legge Biagi… Sigh!
Anche motoGP alle porte…
ho 21 anni.
Ho dovuto lasciare l’università per pulire i cessi in un albergo 12 gg al mese per 8h al giorno a 7.50 all’ora netti. Mi trattavano di merda. Veramente uno schiavo con un contratto truffa.
Ora sto dietro ad una scrivania… vedo numeri tutti i giorni e dopo 8h (che non sono mai 8)torno a casa e non so neanche quanto mi daranno perchè sto in prova (forse 5 ma non so se netti o lordi).
Sto seriamente pensando di tornare a pulire i cessi anche se qui mi trattano da essere umano.
Vivo ancora con i miei e i miei studi di grafico pubblicitario sono inutili in quanto una professoressa RACCOMANDATA (ce lo ha confessato lei) ed incapace di usare il computer(come si fa a fare grafica oggigiorno senza computer?)non mi ha insegnato niente.
Mi sento l’escremento della società. e i miei sogni? be quelli me li do in faccia mentre vedo i miei dipendenti che si fanno i cazzi loro (destra sinistra centro)
BASTA!!!!!!!!
Levatevi dalle palle e lasciateci vivere!!!
scusate lo sfogo.
Grazie Beppe dello spazio che lasci a chi vuole gridare
Buona fortuna a tutti quanti sopratutto quelli che stanno come me.
Riccardo P.
Vogliono convincere il popolo italiano che quello della precarietà è solo una percezione. Siccome non si vive all’interno di un monastero di clausura con le persone si parla. Bene, non ve ne è una, dico una, che m’abbia riferito che il proprio figlio, nipote, ecc…, dopo il diploma/laurea, abbia trovato un lavoro dignitoso almeno a livello del titolo di studio conseguito.Dai 35 anni in giù è questa la situazione. Dai 40 in su, se la tua azienda ti ha licenziato (quanti fallimenti!), nessuno ti assume più. L’esperienza non interessa, oppure interessa se hai meno di 23 anni ed almeno quindici di lavoro alle spalle. Vogliono ridurre il popolo alla fame, hanno tolto ai giovani la speranza non solo di un futuro dignitoso ma anche di una vecchiaia serena. Ci vogliono “argentinizzare”. Un popolo affamato, ignorante, senza lavoro è manovrabile e più facilmente governabile. Si, si sta ritornando alla schiavitù.
Credo che invece che parlare genericamente di questi problemi sia più interessante portare dei dati precisi. Ad esempio quello che ha fatto ieri sera il Prof. Ridolfi alla trasmissione di Ferrara.
Pur non essendo favorevole a questo governo il professore ha detto che numericamente il lavoro precario è stato ridotto negli ultimi anni e che l’insofferenza verso queste forme di lavoro è dovuta ad altri fattori.
Presentati come in questo blog questi dati non fanno altro che campagna elettorale.
Non si può sfruttare la credibilità raggiunta con un progetto come quello di questo blog per una ‘vecchia’ campagna elettorale. Sarebbe sprecare una possibilità importantissima per tutti noi cittadini.
Io personalmente sono laureato e lavoro con un contratto ‘atipico’, ma non posso lamentarmi come invece fanno, giustamente, tanti altri.
Ciao a tutti,
sono un tecnico informatico e ho iniziato a lavorare nel 2000 con un contratto a tempo determinato, non venivo pagato tanto, ma avevo tredicesima, quattordicesima e ferie pagate. Grazie alla leggi biagi ora sono diventato un precario. Lavoro a 7,5 euro lorde all’ora (32 settimanali), non ho ferie, non ho malattia, non ho garanzie sul futuro, perchè lavoro in un ced come esterno grazie ad un appalto vinto dalla mia ditta che scade ogni anno. Nei tre pomeriggi liberi sono riuscito a trovare un lavoro part-time. Alla fine lavoro 44 ore a settimana, senza considerare le ore per andare a lavorare o spostarmi da una ditta all’altra. Usuro la mia auto, perchè in media faccio 100 km al giorno. Il tutto per riuscire a mettere insieme uno stipendio minimo per sopravvire. Scusate ma dove sono i benefici della legge? Il problema più grosso è che sono costretto ad accettare questa situazione, perchè se mi impunto e chiedo di più mi lasciano a casa, tanto un altro che accetta quelle condizioni misere lo trovano sempre….
Oggi il mondo del lavoro è quello che tutti sappiamo, cioè precario e senza futuro. La cosa che mi ha indignato di più, del mio precariato, è il fatto che pure i colleghi a contratto indeterminato, per paura di ritorsioni del datore di lavoro, si schierano contro gli interinali con azioni di mobbing. E’ necessario che il governo intervenga in questa situazione insostenibile altrimenti prevedo che L’Italia tornerà come negli anni 70.
Caro Beppe,
Non so se il Professor Biagi si rendesse veramente conto di quello che faceva ed a che punto si sia reso conto di essere stato USATO come una piccola importante pedina in mezzo ad un grande scacchiere. Certo è che con la “sua” legge ha creato una situazione medioevale nella complessa situazione del mercato del lavoro. Dico complessa, ma in realtà sino a che punto lo è davvero? Marco Biagi ha dato la possibilità del ritorno di tutta l’arroganza e la vigliaccheria di chi con “due soldi” in mano sfrutta le condizioni di bisogno altrui per potergli dire: “Non ti va così? Bene, guarda che coda c’è fuori dalla porta…”…”Avanti un altro!”. Questa è l’amara conclusione: lo SFRUTTAMENTO. Dove si assumeva non si assume più e dove si potevano realmente formulare contratti a progetto, quando li richiedi, ti sbattono la porta in faccia, perchè non ti vogliono pagare.
Sono uno delle tante vittime del precariato. Sbattuto con questi contratti a Co.Co.Pro. per 3 lunghi anni, ora sono senza neanche quelli!! Due aziende mi hanno rimbalzato a loro gusto e piacimento.La flessibilità significa fletterci a pigrecamezzi nei confronti delle aziende.Ti prendono, ti usano e ti buttano.Senza contare che ho 31anni, laureato e progetti futuri neanche a parlarne.Non posso neanche entrare in un ipermercato e comprarmi un televisore a rate perchè il Co.Co.Pro. me lo sputano in faccia.
Siamo una famiglia composta di padre, madre, una bimba di due anni e un altro bimbo in arrivo. Abbiamo sempre lavorato entrambi, ma io dopo la nascita di Alice ho dovuto abbandonare il lavoro, perchè non abbiamo nonni “disponibili” e vicini, gli asili nido o sono dei bunker o non sono disponibili per i comuni mortali, e le baby sitter costano troppo.Tiriamo avanti con uno stipendio, quello di mio marito e sacrifici sempre più grandi.Adesso per motivi familiari (mio suocero è malato) siamo costretti a trasferirci di città. Mio marito, ingegnere 8 anni di esperienza “seria”, non riesce più a trovare un lavoro vero, che ci garantisca la sopravvivenza oltre i 6 mesi di contratto a termine che gli vengono continuamente proposti. Io sono incinta e non posso lavorare. Più che altro perchè chi mi assumerebbe? Noi siamo una famiglia, non possiamo sperare negli aiuti dei parenti abbiamo bisogno di una casa, di comprare il latte e i pannolini per i bambini, le medicine e di mandarli a scuola: non so come faremo.
Sono un impiegato a tempo indeterminato quindi non facccio testo ma sono molto perplesso per i miei coetanei che sono difronte a una sitiazione assurda : la legge Biagi ha pro e contro ,ma io invidio quelli che usciti dalle universita’ riescono a inserirsi con un contratto co co co con speranze aseguito, io ad esempio non ho mai avuto questa opportunita’ non esisetvano e quindi lavoravo in nero ove si poteva e a prestazione straordinaria ove non si poteva , cmq non avevi nessun riscontro e potevi rimanere a csa dal giorno alla notte , almeno il co co co sono a scadenza , ma sono cmq un indecenza dato che si sente di troppi ragazzi sfruttati per anni con i co coc o perche’ el aziende li rinnovano all’infinito e con i sotterfugi delle aziende di tlavoro interinale , ti fanno assumere a=da una per 6 + 6 poi ti dirigono ad una’ytra azienda interinale per un’altro contrattpoa 6+6 , ma si puo’ essree cosi’ infami? Ecco qui potrebbe intervenire il governo con una modifica sulla legge che oblighi l’azienda ad assumere chi lavora a co co co per TOT tempo ( 3, 6 ,9 ,12 mesi non so ….o comunque qualcosa di simile che tuteli i ragazzi in cerca di lavoro e che con un co co co NON posssono farsi una famiglia)
questa sarebbe una ottima cosa..non credi Beppe?
ciao a tutti e ….teniamo duro!
Caro Beppe,mia moglie me lo diceva sempre,quando lavoravo in Francia ed in Belgio,non torniamo in Italia non ne vale la pena.Ma io testardo sono rientrato in Italia ed ora………..Ho passato i cinquanta anni e mi preparo a vendere la casa per mantenermi,l’unico bene rimastomi…………di lavoro alla mia eta non se ne parla neanche con i cococde…..di questo governo di Megalomani……Queste leggi sono fatte apposta per rendere schiavi i giovani che vanno a lavorare per le GRANDI….si fà per dire aziende in mano ai soliti noti……..cosi’ finalmente hanno raggiunto lo scopo che nessuno piu’ si ribella ((((attanagliati dalla paura di perdere il poco lavoro ed i pochi soldi))))per fortuna c’è la Rete 4 dove tutto e bello e Biutifol….cosi’ non ci penso che fine faro’.
Speriamo che non ti oscurino come in Cina.
Saluti
C’è anche il problema dell’età.
Quella dannata maledetta età “di mezzo o sandwich” che va dai 45 anni in su…… persone con figli che crescono e genitori che invecchiano e tutti i problemi gravano nel fulcro e non c’è un cane che ti dia lavoro se non sei giovane.
Ciao a tutti,
sono un tecnico informatico e ho iniziato a lavorare nel 2000 con un contratto a tempo determinato, non venivo pagato tanto, ma avevo tredicesima, quattordicesima e ferie pagate. Grazie alla leggi biagi ora sono diventato un precario. Lavoro a 7,5 euro lorde all’ora (32 settimanali), non ho ferie, non ho malattia, non ho garanzie sul futuro, perchè lavoro in un ced come esterno grazie ad un appalto vinto dalla mia ditta che scade ogni anno. Nei tre pomeriggi liberi sono riuscito a trovare un lavoro part-time. Alla fine lavoro 44 ore a settimana, senza considerare le ore per andare a lavorare o spostarmi da una ditta all’altra. Usuro la mia auto, perchè in media faccio 100 km al giorno. Il tutto per riuscire a mettere insieme uno stipendio minimo per sopravvire. Scusate ma dove sono i benefici della legge? Il problema più grosso è che sono costretto ad accettare questa situazione, perchè se mi impunto e chiedo di più mi lasciano a casa, tanto un altro che accetta quelle condizioni misere lo trovano sempre….
Beppe,
Personalmente posso ritenermi fortunato, anche se il lavoro non mi garba, e lo stipendio è proprio il minimo di settore. Ma ho un lavoro a tempo indeterminato.
Comunque, solidalmente con tutti gli sfortunati del pollaio dei cococococodè, (e la sottintesa offesa è rivolta al contratto, non agli sventurati, non sia mai!) occorre aggiungere anche gli STAGER.
Universitari laureati, freschi diplomati, vengono assunti dalle aziende dei centri città (parlo per Milano), aziende che non avrebbero problemi, e vengono assunti, pardon, ingaggiati con un bel contratto di stage anche di 18 e a volte 24 mesi, a 500/600 euro netti con magari ticket giornaliero da 5 miserrimi euro che in centro non bastano nemmeno per un panino. evabbè.
Ma parlando di schiavi: i risultati della nuova legge repressiva sulla droga, de facto creeranno la schiavitù, supportata dall’inquisizione delle strutture private che potranno bollarti come tossicodipendente e rinchiuderti in una comunità a LAVORARE GRATIS per loro. Questo per il bene dell’individuo, e della società. Dimenticavo, tutto ciò anche se il soggetto utilizza quella “maledetta” pianta medicinale e utile che è la canapa.
La schiavitù si presenta sotto diverse forme… che dici, ce la si fa a cambiare le cose?
Si parla di imprenditori sempre come persone che stanno bene, che si grattano la panza e che con il frustino “schiavizzano” i poveri dipendenti..ma fatemi il piacere!! L’imprenditore non è solo Tronchetti Provera o Berlusconi, l’imprenditore è anche quello che si fa il culo 15 ore al giorno nella propria azienda e che quando i dipendenti vanno a casa, giustamente, dalle moglie e dai figli, egli continua a lavorare e ad organizzare il lavoro per il giorno successivo, e che quando torna a casa deve trovare il tempo e la forza per stringere in un abbraccio i figli e la moglie. L’imprenditore non è solo chi ha 500 dipendenti ma lo è anche chi ne ha 5 e lotta per andare avanti e a volte prende a fine mese meno del dipendente e a volte i triplo. E’ vero questo è il rischio d’impresa..ma se stamattina ha un mal di testa trememdo e la febbre a 38, deve alzarsi prendere un’aspirina (si poò dire aspirina o è pubblicità occulta? no perchè non vorrei prendermi un cazziatone dal signor Grillo) e andare a lavorare, non posso chiamare in azienda e dire che sto male e che mando subito un certificato medico…ATTENZIONE,la visita viscale è dalle 10 alle 12 del mattino e dalle 17 alle 19, nelle restanti ore puoi andare tranquillamente a giocare al bar a scopa…
La verità è che si vuol dare a tutti i costi una versione e una visione distorta della realtà, questo lo fanno tutti i politici, essi siani di destra o di sinistra…e questo lo fa anche il signor Grillo! Della tournè del 2005 del suo spettacolo, ho visto quello di Roma, Lei parla dello straordinario giro di parole che si usa a volta per cambiare una legge o quant’altro, quanto sia acuto il raggiro per dire una cosa mentre la realtà potrebbe essere totalmente opposta!alla fine di questo post lei ha scritto :”Invito tutti coloro che sono VITTIME della legge Biagi a raccontare la loro storia con un commento a questo Post.
Le stamperò in un volume che invierò a tutti i segretari di partito.”SECONDO LEI CI SONO SOLO VITTIME?
Non posso che darti ragione. Ho un cugino imprenditore la cui situazione è più precaria dei suoi dipendenti(oggi si fanno affari,domani non sai neanche se il tuo capannone esisterà ancora…), ho visto fallire un imprenditore che è uno zio di un mio amico, sono andato nel suo capannone e l’ho aiutato a smontare quel che rimaneva degli scaffali e delle attrezzature… Queste persone sembra non valgano quanto un onesto povero operaio. Il tutto per colpa del divario economico che c’è tra le 2 categorie. Fidati, se l’imprenditore guadagnasse 900 euro al mese diventerebbe il martire di questo secolo!
Essendo un dipendente pubblico (impiegato comunale, non un parlamentare!) mi trovo spesso sulla casella di posta elettronica, anche perchè qualche volta mi è servito, offerte di prestiti e cessione quinti.
Mi è capitato di indirizzare queste offerte verso un amico LSU.
GLI HANNO SBATTUTO LA PORTA IN FACCIA!
Queste società finanziarie, dietro cui ci sono le Banche e dietro di loro c’è pure Silvio, si rendono conto che, tra qualche anno, non troveranno più a chi prestare soldi.
Allora si sono inventati i prestiti che cominci a pagare tra due anni, per comprarti il televisore al plasma. Ma perchè, forse tra due anni le cose andranno meglio? Chi non può permettersi un prestito oggi, ha la certezza di poterlo fare domani?
Certo, le finanziarie si fanno forti dei soldi che avanzano dai dipendenti come me che, con gli interessi, coprono pure il mancato recupero dei crediti creati da chi, possibilmente, riesce a fregarli. E il cerchio si chiude. Ma quanto durerà? Forse, quando questo cerchio non riuscirà a più chiudersi, potrebbe finire come in Argentina qualche anno fa, ancor peggio di parmalat, cirio e fiorani. MMah!
Credo che la mia storia sia come tante altre,
mi sono laureato a 23 anni, a 24 avevo gia’ terminato un Master e ora da due anni lavoro in una grossa multinazionale = 9 mesi di stage e una anno come interinale… Ora finalemte mi faranno un contratto di inserimento (grazie al fatto che ho meno di 29 anni), tra 18 mesi (a meno che non faccia cazzate) mi assumeranno a tempo indeterminato!!!
La cosa che piu’ di da fastidio e’, dopo tanti sacrifici, sentirmi dire da piu’ parti che sono stato fortunato, che dovrei solo ringraziare e non dire altro! Io non mi sento fortunato, io devo solo ringraziare me stesso e i miei che mi hanno sostenuto.
Ne riparliamo tra 18 mesi.
La mia esperienza lavorativa…
Mi sono diplomato geometra con un voto scarsino (dovuto piu’ ad intemperanze che a disinteresse per la materia).
Dopo aver fatto gavetta (praticamente gratis per diversi anni) sono “stato chiamato” da un’impresa edile dell’Emilia-Romagna, con la quale ho lavorato per cinque anni.
La paga era decente (un milione e mezzo dieci anni fa erano tanti), giravo per l’Italia, mi veniva concesso un mini-appartamento nella sede dove ero allocato, ferie pagate. Insomma vivevo bene anche perche’ non ero sposato.
L’azienda chiude – per chi non se lo ricorda a quei tempi di imprese edili ne chiudevano a bizzeffe – ed io devo cercare un altro lavoro. Sono cominciati i “guai” visto che le offerte di lavoro che mi proponevano erano scandalose (cinque-seicentomilalire mensili per oltre sessanta ore la settimana); di assistenza sociale, ferie ed altro inutile parlarne (tutto lavoro a nero).
Decisi di muovermi.
Sono andato direttamente in Irlanda dove dopo un periodo di nuova gavetta mi sono imposto come cuoco. Quarantadue ore settimanali, cinque giorni, tremila euro al mese. Ti fai il c..o ma ne vale la pena.
Oggi sono in Cina dove guadagno qualcosa in meno (ma il costo della vita e’ irrisorio).
La morale?
Ragazzi, sfruttate il sistema. Se vi dicono che di lavoro a tempo indeterminato non ce ne e’ (la tendenza comunque e’ quella), muovetevi.
Fuori dall’Italia il lavoro a tempo determinato e ben retribuito. La meritocrazia non e’ una parola vuota.
Buona giornata a tutti.
Caro Beppe,
in questa italietta da 4 soldi la precarietà ha divorato una generazione. Esattamente quella tra i 25 e i 35 anni. Anno più anno meno. Dieci anni, quelli che sono intercorsi tra il 1996 (primo governo Prodi) e il 2006 (ultimo, speriamo, governo Berlusconi).
E’ come se si fosse combattuta una guerra, una di quelle che decimano una generazione. La mia, la nostra generazione è stata sterminata dal punto di vista intellettuale, dal punto di vista della dignità personale, dal punto di vista delle aspettattive per il futuro.
Lavoro precario, stage a tempo indeterminato, laureati con 110 e lode che vendono abbonamenti adsl a 2/ora, zero fondi per la ricerca, giovani ricercatori costretti a emigrare, consorsi pubblici bloccati (una volta li truccavano, adesso manco li fanno, assumono direttamente i raccomandati in barba alla Costituzione … a proposito Beppe di questo ti dovresti interessare!) e questi sono solo esempi di questa raccolta indifferenziata di orrori commessi da una classe politica vecchia, arretrata, antiquata, preistorica, giurassica contro la mia e la nostra generazione!
Grazie per l’attenzione
Per tutti coloro che appoggiano il governo “Americanista” ecco un’altra bella novità. E’ molto grave. Leggete quest’articolo e pensate al nano quando dice che gli stati uniti e l’italia sono uniti e solidali.
“BUSH SI, ABBIAMO INTERCETTATO TUTTI!
Washington (USA) – Gli amanti delle teorie della cospirazione, almeno questa volta, potranno
esultare soddisfati: ‘L’avevamo detto’. Come nella peggior distopia postmoderna, il presidente di
uno stato democratico del calibro degli Stati Uniti è diventato l’artefice della più grande violazione
sistematica della privacy mai registrata: Bush ha ammeso pubblicamente di aver autorizzato
segretamente la National Security Agency (NSA) a tenere sotto controllo le comunicazioni di
migliaia d’individui. Il motivo? Naturalmente nobile: ‘Salvare la vita a molti cittadini americani
dopo la tragedia del’11 settembre 2001’.
A distanza di oltre quattro anni dai tragici fatti di New York e Washington, Bush ha svelato l’arcano
durante il tradizionale discorso radiofonico settimanale rivolto al popolo americano: ‘Nelle
settimane a ridosso degli attacchi terroristici contro gli Stati Uniti’, ha dichiarato, ‘ho autorizzato la
National Security Agency ad intercettare le comunicazioni internazionali di persone notoriamente
collegate al network globale di al Qaeda’. Le comunicazioni internazionali di migliaia di cittadini
statunitensi sono state violate ma, sostiene Bush, se è stato fatto è perché era necessario ‘preservare
la sicurezza della nazione’.
(parte 1) fonte: http://www.biello.it
Non credo che la soluzione sia buttarti giù dal viadotto ma… come mai questo tono nelle risposte così…”acido” per usare un eufemismo???
Ognuno scrive la sua esperienza come la vive…è vero che ci sono molte persone che si lamentano e non hanno voglia di fare nulla ma…magari tra i tanti…uno qualche problemino vero ce l’avrà anche…che dici?
Forse un pò di tolleranza in più non guasterebbe…da tutte le parti!
Buona giornata a tutti
Ciao a Beppe e a tutti i precari qua intervenuti.
Anche io come molti miei amici e colleghi che non possono o vogliono contare su appoggi clientelari per avere un lavoro “sicuro” sono prigioniero di una realtà lavorativa troppo flessibile, mal pagata e poco riconosciuta che si scontra con ricatti e pretese di datori che non si rendono conto di questa situazione o a cui non importa un gran che di fronte al proprio tornaconto. D’altra parte questa situazione sarebbe positiva in un paese in cui ci fosse mobilità lavorativa;potremmo cambiare lavoro spesso e crescere professionalmente ed economicamente. In Italia è questo che manca, è rimasto un sistema a caste e non si può applicare una filosofia occupazionale di questo tipo su una “struttura” non adeguata. Risultato: pochi soldi, poche soddisfazioni, stati depressivi, necessità di ulteriori lavori se si ha esigenza di abitare per conto proprio dovendo pagare un affitto, il miraggio di una famiglia…..pensare che credevo in un futuro molto diverso.
Biagi non era un consulente (pure lui co.co.co.? …avrà voluto vendicarsi) di centrodestra, lavorava già con Treu, segno che la precarizzazione è piuttosto un obiettivo perseguito da un potere trasversale (che temo sia costituito proprio da chi trarrà beneficio dall’eventuale attuazione della promessa di Prodi di ridurre il cuneo fiscale). Visco da parte sua ritenne bene di colpire questi ricchi consulenti con partita IVA introducendo l’Irap anche per loro. Sarà ma non sembra che ci sia veramente una alternativa.
Avevo ragione quando ho scritto a proposito delle droghe leggere.
Come fanno a risolvere i problemi dell’Italia se non li conoscono?
Io non voglio credere a ciò che leggo, a ciò che questi dichiarano!
Raccontare della mia esperienza lavorativa potrebbe creare delle invidie al giorno d’oggi purtroppo.
Io lavoro all’Acquedotto Pugliese, un lavoro sicuro, non precario, duraturo. Ho una qualifica paragonabile a quella funzionale e prendo uno stipendio netto di 1.250,00. Se striscerò per tutta una vita potrei arrivare a prendere max 1.400,00 tra 20 anni. Sicuramente avrò bisogno di una donna ricca per tirare su famiglia.
Con un po’ di capacità di immedesimazione chiunque potrebbe capire come si vive con un lavoro precario…………tranne loro!!
Sono tranquillo!?!?!?!?!
@ Silvano Bedin
Grazie a Dio un buon lavoro, un datore di lavoro illuminato, un uomo che amo, una casa mia e tanti amici mi danno un senso della vita che, purtroppo, la maggior parte delle persone che oggi stanno scrivendo in questo blog non proveranno mai. Provo tristezza per loro e, particolarmente, per chi anche solo per un attimo è stato accarezzato dall’idea di abbandonare questa vita.
Comunque non preoccuparti: il sistema che tu appoggi collasserà nel momento in cui nessuno avrà più i soldi per comprare ciò che produci. Ma a te fregherà relativamente, visto che probabilmente ti sei già messo il sederino al caldo sulla pelle dei tuoi dipendenti. VERO?
Maria Teresa Rancati 21.02.06 09:00
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Se il sistema collasserà sarà colpa di chi non ha voglia di lavorare!
Vi SIETE mai chiesti: IO QUANTO RENDO alla MIA azienda?
Quando ero giovane durante le mie ore libere andavo a vendere i giornali sulla spiaggia e scaricavo cassette al mercato ……
VOI come massimo scrivete sul BLOG di grillo
Quello che Vi rovina è……. IO SONO LAUREATO quindi voglio un lavoro adeguato!
Ho letto pochissimi post fatti da, Muratori Imbianchini ecc……. forse loro lavorano?
SVEGLIA ragazzi nessuna ditta vi pagherà MAI x scrivere sul blog del grillo!
Non capisco perchè tanto accanimento contro una persona che “si è già messo il sederino al caldo sulla pelle dei suio dipendenti”…a te cosa manca?!?!? Lui, almeno da il lavoro a 5 persone, tu probabilmente aspetti le h.18.00 per andare a casa e il fine mese per lo stipendio…cerca di essere coerente e ringrazia le persone come il Sig. Bedin che ti danno lavoro e tranquillità….
Ah lavoratore inde(fesso)!
ma perchè tu che stai facendo? non scrivi sul blog?!?
fammi il favore di tornare a vendere i giornali e di lasciar stare chi si è fatto il culo per prendersi una laurea.
rispetto per gli imbianchini… ma non vorrei laurearmi per andare a pittare i muri!!!
Caro Beppe, hai ragione. Mi sono laureato da pochi mesi con 110/110 in Economia Aziendale (in teoria una delle facoltà che dà maggiori prospettive per il futuro) ma temo proprio di essere una prossima vittima della legge Biaggi. Per capire come si stiano facendo grandi passi indietro nel nostro Paese, basti pensare a come mio padre, laureato 30 anni fa con la stessa laurea e stessa votazione sia stato cercato dalle maggiori aziende e banche italiane dell’epoca: fu lui a scegliere dove lavorare!!!
Io credo dovrò accontentarmi e cedere alle loro “condizioni”.
Tante volte mi pervade il pensiero di trovare lavoretti per passare il tempo e tirare su due lire (che di quelle si parla), ma poi mi dico di non cedere ai loro ricatti.
Per quanto posso resistere?
Sono un grafico. Sono stato assunto (si fa per dire) da un’agenzia di pubblicità con un contratto a progetto di 12 mesi “rinnovabile”. Prendo 800 euro al mese e non accenna a migliorare, le offerte nell’ambiente (quando ce ne sono) non sono migliori. Gli straordinari non mi vengono pagati e di ferie ne ho potute prendere due settimane in due anni. Se continua così dovrò cercare lavoro come operaio edile, niente di sconvolgente ma non è quello per cui ho studiato (un’apprendista operaio del congo semi-analfabeta percepisce 850 euro con contratto in regola). Ho quasi 30 anni, gli affitti sono stellari e un mutuo è difficile ottenerlo. Si aggiunga che non avendo scadenze per il pagamento delle mie mensilità l’agenzia spesso paga quando le è più comodo. Per due mesi di fila è arrivata in ritardo di 20-25 giorni e il mese scorso in ritardo di un mese… Inutile parlare di tredicesima o liquidazione. Vorrei capire perchè a trent’anni non posso avere un contratto e una paga che consentano di costruirmi una vita.
mmmh, chissà perché, ma non avevo dubbi che qualche “amico di maurizio o.” l’avrei trovato qui prima o poi!!! 😉 sei tu, no?! ciao e salutami anche andrea!!!
Coraggio ragazzi…
Salve a tutti, a tal proposito non racconto nulla ma segnalo solo un recente libro di Luciano Gallino edito da Laterza – Italia in frantumi. Racconta, attraverso gli articoli dell’autore pubblicati su Repubblica e altri quotidiani, come l’Italia ha rinunciato, rapidamente e con convinzione assoluta, alla stabilità lavorativa a favore della precarietà spacciata da tanti come flessibilità. A tal proposito rammento anche che i paesi che da anni risultano essere i più competitivi, quelli con i maggiori tassi di inoovazione e di produttività sono la Danimarca, la Finlandia, l’Olanda, paesi dove il costo del lavoro e la protezione sociale dell’impiego è decisamente maggiore che in Italia. Quindi anche sentir parlare di riduzione del costo del lavoro, di sistema eccessivamente garantista e altre cose del genere porta a pensare che si tratti dell’ennesima bufala per nascondere che il nostro paese non ha un sistema industriale, non ha ricerca né cultura della ricerca e che forse ce lo meritiamo di essere terra di conquista per paesi con economie più aggressive.
LAUREIFICIO DI MASSA: SIAMO ALLA SAN PIO V
(La laurea ormai ha perso il suo valore, ma solo per chi la “prende”, non certo per chi la .. VENDE!!!)
C’è sempre meno lavoro per i giovani e il pezzo di carta
non fa più la differenza. I laureati hanno quasi gli stessi stipendi
dei diplomati. Due laureati su tre non trovano lavoro.
Tanti giovani “scappano” dalle università. Ma non
sarà perché ha perso di valore la laurea?
Vediamo come si prende l’ambita pergamena. Ormai con la storia dei crediti
basta munirsi di una calcolatrice e mettere mano al portafoglio:
se ti manca qualche credito scegli un esame che vale i
punti mancanti e vai; inoltre se sei un poliziotto, un carabiniere o un travet,
potresti accorgerti alla fine che ti manca solo
qualche credito e con due chiacchiere alla San Pio V
e un mucchio di euro sei già LAUREATO!
Il PEZZO di carta è tuo. Non vale un C O, ma è tuo!
Certo ci sono molti studenti “da fare” in uno stesso giorno.
Ma niente paura : IL LAUREIFICIO DI MASSA,
che ha snaturato il valore stesso dell’università, non ti deluderà!!!
Alla San Pio V hanno il ciclostile, un pò caro, ma “S I C U R O”!!!
Sia io che la mia donna siamo stati e con ogni probabilità resteremo a lungo, co.co.co/co.co.pro.
Io ho lavorato per quasi un anno in uno di quei call-center di cui parla Grillo: 4 euro all’ora, diventati 5 quando sono diventato responsabile del call-center (non dimenticherò mai la faccia di tolla del direttore che di fronte alle mie lagnanze economiche, ebbe il coraggio di dirmi: “ti abbiamo già aumentato la paga del 20%”!).
Ora la mia donna è incinta: a 36 anni, non potevamo più rimandare. Lei lavora da 4 anni, nella scuola: in pratica è una insegnante di sostegno, però a progetto, per il comune dove viviamo. Ora che è incinta, cosa ne sarà del suo lavoro?Non abbiamo diritto ad alcuna protezione. Prenderà una indennità, per 5 mesi, dall’INPS: l’80% della media dello stipendio degli ultimi 12 mesi, compresi quelli di gravidanza in cui, essendo una gravidanza a rischio per l’età e problemi di salute, non sta più riuscendo a lavorare…dunque prenderà l’80% di quasi zero!
E, già che c’erano: le hanno tolto metà delle ore di lavoro – perchè è incinta e con il co.co.pro possono fare quello che vogliono – e non abbiamo alcuna certezza, che dopo la gravidanza, le rinnoveranno il contratto.
Ah, in tutto questo io sono rimasto senza lavoro: per 5 euro all’ora, il direttore di cui sopra avrebbe voluto tenermi lì 50 ore a settimana, tanto con il contratto co.co.pro mi teneva sotto ricatto. Ho sbattuto la porta e li ho mandati dove già sono in tanti.
E ora, trovo solo lavori a partita IVA…
E’ triste avere un figlio in arrivo e, in due, non avere nemmeno un lavoro – a 35 anni.
@ Paolo Graziani
non vorrei scoraggiarti ma quando mia moglie è rimasta in cinta, lavorando con un contratto co.co.co. scadenza annuale, è stata mandata a casa dall’azienda con tanti ringraziamenti per l’impegno profuso e tanti saluti, da lì, dopo sei mesi dal parto, è cominciata la processione alla ricerca di una nuova occupazione. risultato: contratto stagionale con una azienza aeroportuale, alla scadenza assunzione a tempo determinato (annuale) presso un azienda nazionale che poi per fortuna e capacità lavorativa ha tramutato il contratto in tempo indeterminato con una paga media quindi l’unico consiglio che ti posso dare è mai abbattersi e rompere le palle sempre a tutte le aziende che prima o poi qualche bravo cristiano si trova… buona fortuna
@ Paolo Graziani
non vorrei scoraggiarti ma quando mia moglie è rimasta in cinta, lavorando con un contratto co.co.co. scadenza annuale, è stata mandata a casa dall’azienda con tanti ringraziamenti per l’impegno profuso e tanti saluti, da lì, dopo sei mesi dal parto, è cominciata la processione alla ricerca di una nuova occupazione. risultato: contratto stagionale con una azienza aeroportuale, alla scadenza assunzione a tempo determinato (annuale) presso un azienda nazionale che poi per fortuna e capacità lavorativa ha tramutato il contratto in tempo indeterminato con una paga media quindi l’unico consiglio che ti posso dare è mai abbattersi e rompere le palle sempre a tutte le aziende che prima o poi qualche bravo cristiano si trova… buona fortuna
Invece di essere un trampolino di avvio al lavoro a tempo indeterminato, i contratti a progetto stanno diventando la norma, il prezzo massimo che il datore è disposto ad investire per i propri dipendenti.
Ho lavorato per circa un anno con un contratto a progetto presso una piccola azienda di siti web. Pur non avendone diritto, mi sono sempre state retribuite ferie e malattie, ma ero costretto ad accettare mille altri compromessi, e mi son sempre domandato cosa avrei fatto in caso di infortunio grave o di malattia debilitante (mi tocco le palle).
Dopo un anno ho deciso di aprirmi la partita iva: sembra assurdo, ma mi dava più garanzie di stabilità. Proponendo al mio (ex)datore di continuare a collaborare, mantenendo il mio guadagno netto pari a quello che prendevo in co.co.pro, e aumentando invece il lordo dal momento che con la partita iva mi sarei pagato maggiori tasse che con il contratto a progetto, m’è stato risposto che non era colpa sua se io avevo deciso di aprire la partita iva, e che non capiva perché lui dovesse pagare di più per qualcosa che non ha chiesto lui.
Questo è il mondo del precariato: la norma dello sconto sul lavoro, i saldi perenni sulle vetrine delle nostre ore. I contratti a progetto non sono più una concessione occasionale, sono la norma. Non conosco nessun ragazzo della mia età che lavori con un contratto a tempo indeterminato. Eppure vivo nel nord-est.
I nostri imprenditori santificano la “flessibilità” ( come hai ragione Beppe quando dici che ci fregano con la parole ) come uno status nel quale il cittadino dovrà abituarsi , che è una cosa normale negli USA , che è l’unico modo per far progredire la nostra società.Quando pero’ cambiano casacca e si mettono quella di un qualsiasi membro di un CdA di una banca ecco che con gli stessi ragionamenti essi negano anche un fido di 1000 euro. Allora vien da dire che non è poi cosi’ vero che la “flessibilità” sia una cosa buona. Il problemA vero è che il termine flessibilità deve essere necessariamente coniugato con Stato Sociale ovvero con un percorso realmente guidato nel quale il cittadino che abbia voglia di lavorare possa trovare le sue sicurezze.Beppe , il problema vero , e lo dico con rassegnazione , è che stiamo vivendo una rivoluzione epocale nell’economia per la quale nessun econonomista , nessun politico di qualsiasi colore , nessun imprenditore sà realmente come tale situazione. Ognuno di essi rincorre modelli macroeconomici validi nell’800 e che oramai risultano obsoleti.Quello che ti chiedo pertanto Beppe è cercare di fare , con la tua forza , ciò che stai facendo per la sanità : riunire le migliori teste pensanti in campo economico e cercare di trovare nuove risposte a questo dramma del ns secolo. Probabilmente la cosa non è ancora percepita come grave ma ti posso assicurare che , da tali tensioni sociali , alla lunga , potrebbero scaturire anche fenomeni di guerra civile che coglierebbero tutti noi impreparati.
Grazie per lo spazio e …tieni duro Beppe
Ciao a tutti, ho quasi 28 anni e sono laureata (vecchio ordinamento) in lingue e letterature straniere. Ho sempre lavorato studiando e purtroppo quasi sempre in nero. Avere una “somministrazione” di qualche mese (si chiama così: sembra una dose di tranquillante…) per me è già un passo avanti… So che lavorerò fino a metà ottobre e poi si vedrà! Il mio percorso di studi non ha niente a che spartire con quello che faccio ora o con le attività svolte in passato, ma sono fortunata perché al momento guadagno abbastanza bene. Non so però quanto sia vera in assoluto questa affermazione: i risparmi che riesco ad accantonare (comunque pochissimi) dovranno essermi da “sussidio di sopravvivenza” per chissà quanto tempo dopo la mia “data di scadenza”. E allora chiedo a chi sostiene la validità di questa legge Biagi… Come sperate di convincerci ad apprezzare un sistema in cui i progetti che possiamo attuare sono i vostri (co.co.pro.)? Che progetti può fare una persona che non può pensarsi, immaginarsi tra solo qualche mese (e magari è meglio che neanche ci provi)?! Ora, se mi guardo attorno mi sento fortunata ad avere un contratto di lavoro interinale pagato decentemente, ma penso ai sogni di dieci, quindici anni fa… Penso alla fatica dei miei genitori e alla mia poi per lavorare e studiare… Se quella volta qualcuno ci avesse detto “Evelin, alla soglia dei 30 anni, sarà fortunata perché almeno fino ad ottobre 2006 avrà un lavoro” come avremmo reagito?! Io non mi ero immaginata così quella volta, ora non posso più neanche immaginarmi, punto. E non ho famiglia a carico… ma se ne volessi una? Non riesco, come tanti, a fare un viaggio… Non riesco a rassicurare i miei genitori o a smettere di vedere quella fatica nei loro occhi… Non riesco… Non posso… Chissà… Vedremo… Forse poi… Magari se…
Grazie Beppe!
Essendo un pubblico dipendente mi trovo spesso sulla casella di posta elettronica, anche perchè qualche volta mi è servito, offerte di prestiti e cessione quinti.
Mi è capitato di indirizzare queste offerte verso un amico LSU.
GLI HANNO SBATTUTO LA PORTA IN FACCIA!
Queste società finanziarie, dietro cui ci sono le Banche e dietro di loro c’è pure Silvio, si rendono conto che, tra qualche anno, non troveranno più a chi prestare soldi.
Allora si sono inventati i prestiti che cominci a pagare tra due anni per comprarti il televisore al plasma. Ma perchè, forse tra due anni le cose andranno meglio?
Ci sono purtroppo sempre più precati. Anche secondo me la legge Biagi ha portato insicurezza e stipendi da fame.
Oggi come oggi vedo soltanto persone che vengono assunte solo perchè si conosce già qualche persona di alto grado all’interno della stessa azienda(es. capi/dirigenti…); non importa il grado di preparazione…si vede solo gente che ha determinate conoscenze oppure cerca di tenere il posto “pagando” con qualche piccolo pensiero, come potrebbe essere un orologio per esempio, pur di non perdere l’occupazione.
Vedo che la maggior parte delle persone (donne in questo caso), vengono assunte solo PERCHE’ DI BELL’ASPETTO…NON PER QUEL CHE SANNO FARE OPPURE ANNI DI STUDI
E ALLORA C’E’ VERAMENTE DA INC….RSI!!!!!!!!!!!!!
Tutto è alla rovescia, si va avanti solo se “lecchi il c..o” oppure “la dai a qualcuno…”
Siamo tutti impauriti, NIENTE CERTEZZE, TUTTI INDEBITATI…MA E’ POSSIBILE TUTTO QUESTO???
DOVE ANDREMO A FINIRE?????????
Per non parlare di MOBBING silinzioso….
Per non parlare di Natale e tutto che ruota intorno agli “splendidi regali” CHE SI DEVONO PER FORZA FARE solo per tenersi buono il CLIENTE e/o FORNITORE…Cose da pazzi se si pensa alla maggior parte delle persone che muoiono da fare..
Meglio che mi fermi qui…
Tanti cari saluti a tutti i blogger.
FRANCESCO
P.S.: Una cosa non riesco a percerpire…Quasi tutti siamo precari, e ne siamo a conoscenza, e allora come è possibile farsi un mutuo di 100000,00 euro??? Non è meglio che ci si accontenti un pò di piu’ visto i tempi???
Beppe questo tuo post è forse il migliore,ho 26 anni,e su il precariato potrei scrivere un libro,di come sfruttano noi giovane senza darci niente.
Complimenti per aver focalizzato il problema nella giusta direzione,dovresti xo’secondo me dire queste cose piu’di frequente…perchè non vai mai in tv?secondo me non dovresti vergognarti,perchè dici cose giuste.
siamo in una dittatura,sia a destra che a sinistra su certe cose sono tutti d’accordo,ed è questo che spaventa,siamo d fronte ad un partito unico incrollabile…io non ho futuro,non posso avere una famiglia ne niente x colpa del meccanismo del cocococo etc…ciao
non va in televisione perché i nostri “dipendenti” superpagati non ce lo vogliono. Considera che non guarda in faccia a nessuno ne a dx ne a sx. Mettici che in italia le reti nazionali sono solamente canali di propaganda e trai le tue conclusioni.
P.S.
forse LA7 è esclusa, ma conta poco.
LAUREIFICIO DI MASSA: SIAMO ALLA SAN PIO V
(La laurea ormai ha perso il suo valore, ma solo per chi la “prende”, non certo per chi la .. VENDE!!!)
C’è sempre meno lavoro per i giovani e il pezzo di carta
non fa più la differenza. I laureati hanno quasi gli stessi stipendi
dei diplomati. Due laureati su tre non trovano lavoro.
Tanti giovani “scappano” dalle università. Ma non
sarà perché ha perso di valore la laurea?
Vediamo come si prende l’ambita pergamena. Ormai con la storia dei crediti
basta munirsi di una calcolatrice e mettere mano al portafoglio:
se ti manca qualche credito scegli un esame che vale i
punti mancanti e vai; inoltre se sei un poliziotto, un carabiniere o un travet,
potresti accorgerti alla fine che ti manca solo
qualche credito e con due chiacchiere alla San Pio V
e un mucchio di euro sei già LAUREATO!
Il PEZZO di carta è tuo. Non vale un C O, ma è tuo!
Certo ci sono molti studenti “da fare” in uno stesso giorno.
Ma niente paura : IL LAUREIFICIO DI MASSA,
che ha snaturato il valore stesso dell’università, non ti deluderà!!!
Alla San Pio V hanno il ciclostile, un pò caro, ma “S I C U R O”!!!
Caro Beppe, a proposito di legge Biagi, lavoro flessibile e schiavitù di lavoro, invito te e i lettori del blog interessati a leggere questi due libri:
– “Il bluff. Viaggio nell’Italia del lavoro flessibile”, di Rizzo Domenico V., Editori Riuniti
e
– “Una paga da fame. Come (non) si arriva alla fine del mese nel paese più ricco del mondo”, di Ehrenreich Barbara, Feltrinelli
Forse alcuni dei nostri parlamentari e giornalisti dovrebbero fare il medesimo esperimento descritto dalla giornalista americana Barbara Ehrenreich.
Sono laureato e da circa un anno lavoro con questi contratti a progetto rinnovabili di volta in volta. Difficoltà nel pianificare tutto e un senso di profonda inferiorità nei confronti di persone che anche se con una scolarità più basse, ma entrate nel mondo del lavoro in tempi antecedenti ai miei, adesso si ritrovano con una occupazione stabile e sicuramente meglio remunerata della mia.
Volevo dire che la mia situazione è la stessa che molti altri laureati stanno vivendo.
LA LEGGE BIAGI VA CAMBIATA…..
Sono un ragazzo di 20 anni che dovrebbe finire a breve l’università e leggendo i commenti di questo blog non mi resta che dire una cosa : AIUTO!
caro Beppe e cari bloggers,
cominciata l’università , come tanti ho iniziato a lavorare per guadagnare qualche soldo e aiutare i miei genitori con le spese…
sono una ex-nuotatrice e presi i miei bravi brevetti di assistente bagnanti , istruttore di nuoto , ginnastica in acqua (che costavano e costano tutt’ora una cifra …) ho cominciato a lavorare in una piscina…
correva l’anno del Signore 1995…e da allora mi è presa questa passionaccia per questo lavoro e non ho più smesso , lasciando perdere lo studio e dedicandomi a mille ad imparare ad insegnare.Nel frattempo ho fatto altri mille corsi dal nuoto per i disabili a quello per le gestanti…fino ad arrivare ad imparare a gestire una piscina e ad avere responsabilità.
Sono passati 11 anni e il “MIGLIOR” contratto che ho avuto nella mia vita è stato il cococo…adesso ho una cosa scandalosa che si chiama lettera d’incarico…
Nel frattempo mi sono sposata e non posso pensare di avere dei figli , quello che io prendo come stipendio serve per le spese di casa e quello di mio marito per il mutuo e per le emergenze (tipo devi andare dal dentista…)…
Ma è giusto vivere così?
Se hai voglia Beppe prova ad andare a vedere che bel mondo è quello degli impianti sportivi e quanta gente , magari professionisti e ottimi insegnanti, hanno un contratto”normale”…
ciao
Flavia
Beppe chiama, la “dottoressa” Morganti risponde. Laurea in Legge, vecchio ordinamento, in tempi regolamentari, e subito tanta voglia di andare all’estero, impedita da una malattia che ha colpito mio padre.
E poi l’affitto – 30 mq, 500 al mese senza riscaldamento a Tor Pignattara- i call center (200-300 al mese co.co.pro.) per vendere l’ADSL della Telecom sempre agli stessi nominativi che ti insultano, e affianco, alle cuffie, giuristi, archeologi, psicologi, economisti. Le pulizie, in nero, e forse ora un co.co.pro. da segretaria a 300 al mese. Convivo con un’altra persona, nelle mie stese condizioni: speranza nel futuro? Bah, se trovo un pollo infetto lo bacio, così mi chiama Costanzo per intervistarmi e rubo un po’ d soldi, oppure divento criminale, un bell’ergastolo e ho risolto vitto e alloggio. Sui miei non posso contare, sono malati, che farò? Vado avanti così dal 2001 e sono stanca. Vivo giorno per giorno, non posso pensare a un domani.
Mi sento tanto presa in giro… molti mi hanno detto “ma che ti sei laureata a fare se non avevi conoscenze?” oppure “Ma hai ventotto anni, sei troppo vecchia” o “Questo alvoro lo lasci ai diplomati e vada a fare il giudice!” e ancora “Sei laureata, non possiamo metterti in regola”, e ci tengo a specificare che ho sempre fatto lavori di ogni genere, mai detto “non mi abbasso”, eppure la laurea è una discriminante in peius per me. Non voglio diventare una ricchissima manager furbetta, vorrei solo vivere… non chiedo poi tanto, e voglio impegnarmi giorno dopo giorno per farlo…ma non mi si da nemmeno la possibilità.
Beppe anche io sto portando avanti un’iniziativa simile alla tua… non ho avuto il tuo seguito, ma se serve materiale sto accudendo un sito a riguardo:
http://precarichefare.altervista.org
C’è anche un forum, delle proposte concrete… diamoci tutti insieme una mano.
P.s. Ciao Isabella, grazie della segnalazione
Laurea 110 e lode. Per me un co.co.pro è ancora un obiettivo. sono stagista, per la seconda volta. la prima non avevo neanche il rimborso spese. adesso invece prendo 100 euro al mese, ovvero 0,45 euro l’ora per fare l’addetto marketing e comunicazione.
se l’italia è una repubblica fondata sul lavoro, oggi siamo uno stato precario, senza sicurezza, senza possibilità di progetti, sogni, aspirazioni. però poi dicono che i giovani sono mammoni, viziati, eterni adolescenti… che vadano a dirlo a piersilvio che prende milioni di euro l’anno…lui sì che è un figlio di papà…e che papà! se non abrogano questa legge, è veramente ora che spegniamo la televisione, il computer e facciamo veramente sentire e vedere che non ci stiamo a farci condizionare così la vita in nome della flessibilità che permette ai confindustriani di mantenere il loro status e i loro privilegi sulle nostre spalle! perchè quando la fiat faceva grandi utili si sono arricchiti a dismisura gli agnelli, e quando invece è stata in crisi, ha pagato lo stato (cioè noi) e gli operai e loro famiglie con la cassaintegrazione, mentre gli agnelli ancora possono permettersi di mandare lapo a new york pagando migliaia di euro al giorno per le sue cure!!!che seguano l’esempio di lapo…che vadano a farselo….
Mia moglie dal 2000 che è prima co.co.co. e poi co.co.pro.: per fare un figlio abbiamo dovuto fare programmi sulle scadenze dei contratti. Mia moglie non ha potuto usufruire del congedo per maternità perchè non è contemplato, così come per la malattia del bambino (oggi ha 2 anni e mezzo), non usufruisce di ferie, ne di malattia, ogni assenza dal lavoro viene vissuta come una possibilità di un non rinnovo di contratto.
Che dire poi della pensione, con una buona parte del suo stipendio, mia moglie si sta facendo una pensione privata,ma se non gli viene rinnovato il contratto non potrà più versare.
E se vuoi comprarti casa e vai a chiedere un mutuo,non è facile trovare una banca che prenda come garanzia lo stipendio di un Co.Co.Pro. ( di solito tengono in considerazione il 30% dello stipendio).Però lo stipendio viene considerato tutto per quanto riguarda pagamenti e contributi vari (vedi asilo del bambino) E’ una vita lavorativa fatta di ansie, di paure, di costrizioni e all’età di 44 anni tutto ciò e molto avvilente.
Ciao Beppe,
posso dirti che anche chi ,come me, ha un contratto ora a tempo indeterminato,dopo averne avuti a co.co.co,interinale e determinato,rischia il posto tutti i giorni,poichè essendo impiegato c/o una multinazionale di TLC sto subendo una esternalizzazione o cessione di ramo d’azienda.
Tutti sappiamo quale sia il futuro prossimo quando ciò succede.
Sono operazioni fatte ad hoc ,concesse dalle Legge Maroni(non sono sicuro sia stato Biagi), per far licenziare da altri ,quello che ufficialmente i datori originali non fanno,ma lo fanno fare ad altri.
Sono dei Sicari maroniani aziendali.
Nel mio caso l’azienda è stata molto indebitata nel tempo in operazioni di borsa assurde ,senza regole,ed oggi per pagarne i debiti, i dipendenti devono dare il proprio c..o.
Aboliamola e costringiamo le aziende che hanno fatto queste operazioni pazzesche a danno dei lavoratori , a riassorbire gli stessi con una Legge che sia retroattiva.
E’ utopia?
Non me ne frega un c…o.
Almeno questo mi è consentito.
OH BEPPE…A LORO PUOI MANDARE ANCHE UN’ENCICLOPEDIA INTERA DI STORIE DI CO.CO.CO…..MA TANTO E’ INUTILE….IL 99% DEI POLITICI NON HANNO MAI SPALATO NEANCHE LA NEVE FUORI DA CASA O LAVATO LA MERCEDES AL PAPA’ DA PICCOLI…IN PRATICA DI LAVORO NON SANNO UN CAZZO…SONO QUASI TUTTI FIGLI DI PAPA’ CHE HANNO AVUTO LA FORTUNA DI STUDIARE E FINIRE IN PARLAMENTO…..QUESTO VALE DA ALESSANDRA MUSSOLINI AL CARO BERTINOTTI…..
Sacrosanta verità, non sanno neanche che cosa cazzo vuole dire guadagnarsi da vivere!ciao bello
Ho 33 anni!
Quando ero all’università leggevo annualmente le statistiche sull’occupazione dei giovani laureati.
I dati erano quasi ogni anno questi: mediamente si riusciva a trovare un impiego entro 1/2 anni dalla laurea; per la precisione i laureati in ingegneria avevano la fortuna essere assunti entro l’anno, mentre i laureati in materie umanistiche dovevano avere la pazienza di aspettare anche fino a due!
Nel 2002 io e la mia ragazza (dopo la laurea conseguita a Bari) siamo ‘emigrati’ a Bologna (io salentino, lei materana) perchè ci offriva maggiori opportunità.
Ad oggi siamo ancora qua a elemosinare delle proroghe ai contratti a tempo determinato che ci vengono proposti fin dall’inizio di questa avventura (presso varie aziende e quasi sempre tramite agenzie di lavoro interinale).
La cosa ancor più umiliante è che i nostri genitori percepiscono una pensione di gran lunga superiore ai nostri stipendi e certamente non era questo che si aspettavano per noi quando decisero di sostenerci economicamente all’università.
Si rischia di apparire dei falliti anche ai loro occhi e di questo non dobbiamo che ringraziare i nostri ‘dipendenti’ sia di Sinistra (co.co.co. e lavoro interinale) sia di Destra (legge Biagi).
Grazie e a buon rendere!
@ Silvano Bedin
Grazie a Dio un buon lavoro, un datore di lavoro illuminato, un uomo che amo, una casa mia e tanti amici mi danno un senso della vita che, purtroppo, la maggior parte delle persone che oggi stanno scrivendo in questo blog non proveranno mai. Provo tristezza per loro e, particolarmente, per chi anche solo per un attimo è stato accarezzato dall’idea di abbandonare questa vita.
Comunque non preoccuparti: il sistema che tu appoggi collasserà nel momento in cui nessuno avrà più i soldi per comprare ciò che produci. Ma a te fregherà relativamente, visto che probabilmente ti sei già messo il sederino al caldo sulla pelle dei tuoi dipendenti. VERO?
Il punto di svolta è stata la precedente legge voluta dal centrosinistra. All’epoca mi era sembrato solo uno stratagemma per far pagare l’INPS a quelli come me che non la pagavano (lavoro dal ’90 e non ho mai avuto un contratto), ma era anche peggio, era l’ufficializzazione della precarietà e dell’assenza dei diritti. Grazie ai nostri politici (se fossero dipendenti, farei loro un bel contratto a progetto), soprattutto per il coraggio dimostrato nel varare riforme che difendono solo gli interessi dei più forti e affondano le speranze dei più deboli di avere una vita dignitosa.
La precisione a mio avviso aiuta a capire. Marco Biagi non si è mai seduto in parlamento. Le leggi, giustamente, portano il nome del redattore della proposta.
La legge in questione si chiama quindi legge TREU, non vedo perchè in questo caso si debba cambiare il criterio di denominazione di una legge.
Che poi sia un danno non si discute ma è sicuramente fatto a due mani, una di centrosinistra prima ed una di centrodestra poi.
Così anche in passato riepilogando tutti gli elementi che hanno concorso a danni POLITICI quali:
– spinta della sanità sempre più verso parametri di profitto e non verso una efficienza della cura sia pure in un regime di efficienza della spesa
– smantellamento del sistema pensionistico causato da mille eventi insostenibili per cui i fondi per l’erogazione della PENSIONE DI VECCHIAIA sono stati gravati da oneri assistenziali e clientelari di varia natura e di notevole entità compresi quelli per il pensionamento anticipato, quelli per il trattamento economico degli ex dirigenti IMPS con almeno 5 anni di dirigenza ecc.
– smantellamento della scuola pubblica con continuo alimentare una polemica ideologica tra scuola pubblica e privata, e qui gli italiani beccano sempre con niente. Basterebbe fare della scuola pubblica una scuola che insegna, che ha i suoi insegnanti già definiti all’inizio dell’anno scolastico come serve innanzi tutto alla continuità didattica mezzo necessario all’efficienza dell’insegnamento, con programmi meno segnati da interessi ideologici o di categoria, per esempio all’università ai medici non si insregna la iridologia, strumento testatissimo ed efficientissimo tranne che per le casse delle multinazionali farmaceutiche e la scuola privata chiuderebbe ma si fa prima a tuonare contro qualcuno che non a risolvere di fatto qualcosa e qui destra e sinistra davanti ai fatti sono POLITICAMENTE inconcludenti quando va bene.
La prossima boiata a due mani è la riforma delle rendite catastali solo quallificata ma non quantificata.
Ero Operaio in una fabbrichetta di 15 operai, prima della legge c’era modo di parlare con il “Padrone” (dei miei coglioni!) dopo la legge addio’ diritti e’ diventato un super tiranno! Me ne sono andato e adesso faccio mercatini d’artigianato, guadagno na sega non sono tutelato da nessuno…, pero’ almeno non ho tiranni che mi fanno Mobbing.
Io odio queste forme contrattuali, ma voglio portare l’esempio di quanto il contatto università-aziende possa essere utile.
Io, laureato con 110 e lode, ho vinto un concorso per una borsa di studio per un master in ricerche di mercato e data mining, tre mesi di stage previsti nel master (ovviamente gratis, ma sinceramente, la possibilità al datore di lavoro di conoscerti e capire se vale la pena investire su di te la devi anche dare) e, assunto a tempo indeterminato in banca a fare il responsabile dello sviluppo algoritmi di controllo dell’audit interno (molto altisonante…l’inquadramento è comunque quello da impiegato, anche se le responsabilità sono diverse).
Ho scritto solo per ricordare ai nostri dipendenti che, uccidendo l’università, pagheranno a caro prezzo questa scelta fatta di laureati vecchi e incompetenti!
Saluti a tutti
RAGAZZI
NON CI AMMORBIAMO CON IL DISCORSO CINESI, RUMENI
NON POSSIAMO PARAGONARCI CON CHI DIVIDE UN LETTO CON ALTRE 6 PERSONE .NON PUO’ ESSERE UNA GUERRA AL RIBASSO.
PREMESSO QUESTO VORREI RISPONDERE A CHI DICE CHE LA LAUREA NON SERVE ( CERTO NON SERVE A CHI NON CE L’HA ) E IL SOLITO DISCORSO CHE LA ” LAUREA LOGORA CHI NON CE L’HA.
IO LAUREATO IN INGEGNERIA + MASTER VIVO UNA VITA QUASI DA RUMENO …….
Una vita da Co.Co.Co. (coccodé?) Ho 33 anni e mi occupo di pre-stampa e impaginazione della pubblicità di un grosso gruppo editoriale, sono “atipico” dal 2000, ho cambiato 3 società, ho buttato dalla finestra fino ad ora 35 mila euro in affitto visto che nonostante un salario medio-alto non riesco ad ottenere un mutuo… Gli ultimi due contratti sono quadrimestrali… Rendo l’idea?
il problema stà nel fatto che molti ci credono che Berlusca e il suo governo abbiano aumentato le possibilità di lavoro…il cococo& co vanno bene per chi studia quindi può e deve fare esperienza e contribuire alle spesse familiari…poi basta! La precarietà del lavoro equivale ad una precarietà della vita…e poi ci si lamenta della perdita dei valori…ma come si fanno a coltivare valori, interessi,cultura (ovvero la vera ricchezza di una società)se l’unico obiettivo che uno si può porre è quello di arrabbattarsi sperando? E’ ovvio che l’economia va a rotoli se nessuno o quasi è messo nelle condizioni di risparmiare e investire(parlo di investimenti “normali” tipo una casa dove vivere)…credo che la legge Biagi sia stata disattesa in buona parte…morto Biagi la si è manipolato ad uso e consumo di pochi…bello specchietto per le allodole! E c’è pure chi ci crede quando quello scemo dice “noi abbiamo fatto per l’italia!”
Teresa
Questo commento lo so già farà “incazzare tutti”
Quanti di noi, io per primo, stanno leggendo e commentando dall’ufficio??
Stiamo insomma, facendoci gli affari nostri, durante le ore di lavoro.
Insomma ci stanno pagando per “cazzeggiare”!
E poi non lamentiamoci della legge Biagi (che secondo meè è una legge schiavista!!)
La parola cazzeggio riservala per i siti porno.
E adesso torna a lavorare, schiavo senza cultura
Buttiamo Bedin dal viadotto!!!
Ah.. la laurea serve almeno a garantire la drastica diminuzione dei semianalfabeti come te. Pezzo di stronzo.
Maria Teresa Rancati 21.02.06 08:44
———————————————-
Carissima maria Teresa
Io con la Mia IGNORANZA faccio lavorare 5 PERSONE!
Tu con la Tua Laurea cosa FAI…. scrivi sul blog del grillo?
SVEGLIA RAGAZZI!
caro beppe,
sono un perito tecnico industriale di 21,un quasi neo-diplomato con una buona valutazione.Appena terminata la scuola ho deciso di andare a lavorare e ho dato un’occhiata in giro.Quassi subito ho trovato un lavoro come operaio 5 livello addetto alla manutenzione.Il fatto però che quella era la dicitura sul contratto poi mi toccava impacchettare le buste che venivano mandate via.anche se ero apprendista facevo straordinare pagati in busta tramite cavilli legali per un totale di 55 ore settimanali.Totale? 690 euro lorde.per fortuna poi ho trovato un lavoro come disegnatore meccanico (cioè quello per cui ho studiato) e ho dato il preavviso.il giorno dopo mi chiama in ufficio il capo e mi dice che il mio preavviso non è otto giorni ma tre settimane.Cioè un povero apprendista di 19 anni,senza arte nè parte,senza sapere fare il mestiere è così importante per l’azienda da dover dare 3 settimane di preavviso.e anche i sindacati non mi hanno aiutato.Per fortuna mi ha mandato a casa prima perchè non voleva mandarmi a donare il sangue.Per fortuna sono uscito dall’inferno del contratto formazione lavoro e sono arrivato in una ditta dove mi pagano tutto,con contratto a tempo determinato e quattordicesima ,ma solo perchè il mio principale nuovo è una gran brava persona come ce ne sono poche.
Grazie Silvio per avermi dato un motivo in più per odiare lo Stato italiano.ma grazie anche a tutti quei datori di lavoro che si credono degli dei e che trattano i dipendenti come merda.
Ciao a tutti.Grande Beppe
Giovanni e Simona vogliono comprare casa per vivere insieme, premettendo che lui lavora Part Time con uno stipendio di 650 e lei è apprendista con uno stipendio di 800. Hanno visto una casa da 200.000, assicurando il loro mutuo con la firma di un genitore, spendono circa 1.200 al mese di mutuo.
Come faranno Simona e Giovanni a sopravvivere e a pensare al futuro?”
Svolgimento: ?????????
si viveva in un monolocale in affitto fino quando non arrivano figli, magari a qualche km dal lavoro cosi’ si spendeva meno, non si comprava il cellulare ultima moda, la mega tv, sky, si facevano le ferie sul lago a basso costo, si risparmiava un poco, e dopo qualche anno con qualche risparmio e un’aiuto dei genitori si poteva pensare ad acquistare casa …come si faceva una volta
ovvio che viaggi all’estero, mangiare al ristorante, voler riempire la libreria per far vedere il livello di cultura, andare in discoteca ecc ecc, avere la guida satellitare: COSTA !!!
Cara natalia, ti do 4 sulla soluzione del problema. Ti saresti meritata uno zero spaccato, ma non hai tutti i torti: è vero, ci sono delle persone che fanno il passo + lungo della gamba, ma molte altre non posso contare su nessun aiuto economico. Forse credi che tutti i genitori abbiano la possibilità di aiutare i figli? Non è così, come esempio ti posso portare il mio caso.
E poi mi sembrano Giovanni e Simona ce la stiano mettendo tutta.
ho paura che nel leggere queste nostre disperate parole…”qualcuno” si metterà a ridere…perchè chi ha instaurato ciò sapeva benissimo come avrebbe cambiato la vita del dipendente…è che non glie ne frega un c…o!vorrei che codeste persone bruciassero nei nostri disagi…urlando il dolore del loro egoismo.
Giordano
Ciao Beppe ed un saluto a tutti i frequentatori del blog. Sono un ragazzo di 31 anni diplomato in ragioneria che ha cominciato a lavorare intorno ai 20. Da allora ho fatto di tutto: operaio su turni, magazziniere stagionale, agente immobiliare, fino a fare l’impiegato.
Oggi lo sono ancora in uno studio professionale di commercialisti: si impiegato ma con la partita iva. Non avevo scelta o co.co.pro o partita iva: altrimenti via. Vi tralascio la parte della mia situazione familiare.
Perchè a questa età e nonostante i tanti lavori mi tocca ancora essere precario? perchè non capiscono i governanti che il vero problema è il costo del lavoro? dove sono i sindacati per quelli come noi costretti a diventare necessariamente autonomi? ce ne sono tanti… Speriamo che cambi qualcosa dal prossimo 9 aprile…. ma ho i miei dubbi.
Grazie e ciao a tutti – scusate per lo sfogo
io sono d’accordo:
lavorare tutti lavorare meno…a parità di stipendio.
perchè non si lavora 35 ore come in francia?
GUARDA SE TI/CI PUO’ ” CONSOLARE ” SE COSI’ VOGLIAMO DIRE ( MA NON E’ COSI) MIA MOGLIE LAVORA DA PIU DI UN ANNO CON UN CONTRATTO CHE ORA E’ CO.CO.CO.-POI CO.CO.PRO COMUNQUE UN DISASTRO
NON POSSIAMO PIANIFICARE PIU DI TANTO UN FUTURO VERAMENTE FAMIGLIARE, PERDEREBBE IL POSTO SICURAMENTE !!!!!!!!
AH DIMENTICAVO LAVORA IN UNO DI QUESTI ISTITUTI RELIGIOSI !!!!!!
ALLA FACCIA DELLA TUTELA DELLA FAMIGLIA .
SONO SOLO PAROLE .
SE VOLETE VE LO SOTTOSCRIVO PURE
Code di immigrati agli sportelli degli uffici postalidi TUTTA italia, con proteste, malumori, frustrazioni. Così è finita l’operazione “kit permesso di soggiorno”, lanciata dal ministero degli Interni in collaborazione con Poste italiane.
Sono stati ASSUNTI circa 1 milione di extracomunitari….. AVRANNO piu voglia di lavorare e “usano”meno internet?
IO penso di SI!
RIMBOCCATEVI LE MANICHE e LAVORATE TUTTI QUANTI!
io sono un lavoratore a progetto, guadagno 1480 euro al mese, lavoro comodamente da casa, non ho grossi vincoli di orario, so che ho un progetto da sviluppare, so che, se non svolgerò bene il mio lavoro, il contratto (giustamente) non mi verrà rinnovato.
in questo anno ho partorito (e percepito 5 mesi di maternità pagati all’80% del mio stipendio) grazie a questo contratto ho potuto seguire mia figlia sino al compimento dell’anno con l’aiuto di una baby sitter.
cosa dire? io credo che nn sia così male, forse dipende dall’onestà di chi ti fa il contratto non tanto dalla legge…
ho letto alcuni commenti..dispiace vedere tanti laureati che sono giornalmente presi per c..o..
Anche io faccio parte di questa schiera: laurea in ingegneria per l’ambiente e il territorio, per lavorare ho dovuto aprire partita iva e non arrivo a 1000 euro a mese.. per quanto riguarda il futuro, boh.. come faccio a pensare a farmi una casa in queste condizioni?? Bisognerebbe avere proprio il coraggio di emigrare, di andare via, dove puoi costruirti un futuro.. tante volte penso che stare qui e continuare a vivere così è come lottare contro i mulini a vento!!!
E’ vero: siamo tutti schiavi del lavoro, siamo come delle trottole che devono continuamente girare da un posto di lavoro all’altro per poter tirare avanti… ma che c…o di vità è?? a me va bene lavorare per vivere, ma non vivere per lavorare (e non guadagnare niente!!!).
Ciao Beppe,
hai tutto il diritto di vendere le tue cose (dvd, etc…), tuttavia io gradirei se queste cose fossero gestite in un sito a parte e sul tuo blog non ci fosse più di un link al tuo sito commerciale. Altrimenti la tua attività di denuncia, culturale, politica, sembra inestricabilmente legata alla tua, pur legittimissima attività economica, il solito conflitto di interessi!
Carlo.
Buttiamo Bedin dal viadotto!!!
Ah.. la laurea serve almeno a garantire la drastica diminuzione dei semianalfabeti come te. Pezzo di stronzo.
Non sono affatto felice di avere l’Euro.
Il perchè sarebbe troppo lungo a spiegarlo, ma basti ricordare che il potere di acquisto della ns moneta si è dimezzato, i prezzi e i costi a tutti i livelli sono raddoppiati se non triplicati o quadruplicati; E’ inutile ricordare chei due leader DX e SX continuano a scaricare le colpe all’altro (gioco del ping pong), non hanno saputo gestire la nascita e lo svilupppo dell’Euro. Secondo il mio modesto parere sia Berlusca sia Prodi dovrebbero andare a pascolare le pecore sui monti degli Abruzzi, non sono in grado di gestire il Paese con coerenza, serietà, capacità professionale, politica e soprattutto buon senso, quello che manca un po a tutta la classe politica, dirigenziale e imprenditoriale.
Quanti errori anche dal sindacato, dai lavoratori, quanta cecità. Comunque si sperava che almeno con l’euro + forte del dollaro almeno il costo della benzina scendesse, invece……
Che disastro! OK ci salva il debito pubblico, ma allora ci vorrebbe una seria politica sociale, ma chicomincia la DX? la SX? non credo. Staremo a vedere le prossime elezioni per le quali nulla cambierà se non qualche piccolo accorgimento. Perchè? semplice non abbiamo uomini politici preparati, seri, competenti ed obiettivi. Lasciatemelo dire parte delle responsabilità risalgono agli anni ’68: lauree x tutti, voto minimo garantito ecc così abbiamo creato solodegli ignoranti che ci stanno portando alla catastrofe tipo leggi Biagi, grandi opere inutili (ci aveva già pensato Stalin), precariato sul lavoro ecc.. e per finire l’Euro crea seri problemi ad arrivare effettivamente a fine mese, ma non credo che la SX al potere cambierà radicalmente le cose.
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Problema per bimbi delle elementari:
Testo:
“Giovanni e Simona vogliono comprare casa per vivere insieme, premettendo che lui lavora Part Time con uno stipendio di 650 e lei è apprendista con uno stipendio di 800. Hanno visto una casa da 200.000, assicurando il loro mutuo con la firma di un genitore, spendono circa 1.200 al mese di mutuo.
Come faranno Simona e Giovanni a sopravvivere e a pensare al futuro?”
Svolgimento: ?????????
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Silvio rispondi ti prego stiamo cercando la soluzione a questo problema da un po’ e non riusciamo a trovarla, forse non siamo tanto bravi in matematica… però … Tremonti, se Silvio non riesce facci 2 conti tu vedi che puoi fare, hai salvato l’Italia, covo di bolscevichi, sull’orlo della rovina, adesso è un giardino verde e rigoglioso, fai qualcosa per noi!!!
Poi dicono che questi debosciati di giovani se ne vanno di casa a 40 anni, sono proprio mammoni… già … già…
caro beppe, oltre la legge biagi c’è un dramma silenzioso e latente di cui nessuno parla, che è quello dei disoccupati over 40 e ti lascio immaginare lo sconforto. la contraddizione di questa condizione sta nel fatto che tutta l’ esperienza lavorativa, nel mio caso oltre 20anni, non vale nulla per le aziende; prova a leggere le offerte di lavoro, età richiesta max 35anni…però di contro la classe politica e i grandi manager non si svecchiano mai perché l’età è un valore aggiunto…40anni è l’età più bella per la formazione di un uomo, perché hai visto e provato tutto acquisendo quella saggezza utile al prossimo in campo lavorativo e non…ma il mondo del lavoro non sa che farsene di questa saggezza…non aggiungo altro ma sono sicuro che tu non sei indifferente a questo ‘dramma’ e magari un giorno ne farai un articolo sul tuo blob o un sondaggio per constatare la portata del ‘dramma’…
cordialmente,
marcello
mia moglie è olandese(patria del vero lavoro flessibile PROTETTO dallo stato perchè ytutti pagano le tasse e nei momenti di magra ogni lavoratore ha il suo fondo garantito dallo stato)è laureata parla 4 lingue ed ha esperienza.
attualmente ha un contratto di consulenza CO,CO,FUCK come lo chiama lei per 4 mesi a 480 euri LORDI.
Spesso mi vergogno di farla vivere in un paese del 4°mondo(non vorrei offendere il 3°paragonandolo alla repubblica delle bandane nane)
Caro Giorgio, mi sa che dovresti imparare l’inglese e andare la. Mia moglie è altotesina, conosce il tedesco come madrelingua. Attualmente siamo fortunati e non c’è bisogno di trasferirsi, però io sto imparando ugualmente il tedesco…
in bocca al lupo
Ciao Beppe,
io parlo da imprenditore.
Ma non ti sembra che la cultura ipertutelazionista degli ultimi 20 anni abbia prodotto dei risultati a livello di brillantezza economica e quindi di mercato del lavoro alquanto piatti?
ciao
Ciao Fabian,
io parlo da dipendente.
Ma non ti sembra che negli ultimi 20 anni voi imprenditori che vi siate mossi in modo da aumentare lo sfruttamento dei dipendenti e arricchirvi le tasche, senza portare beneficio alcuno al mondo del lavoro??
ciao
Ciao Beppe! è la prima volta che scrivo, anche se sono mesi che ti leggo. Grazie di tutto, e grazie per questa opportunità. Sono un architetto di 36 anni di torino. Mai avuto contratto da dipendente, mai avuto contributi per pensione. Solo lavoro nero, co.co.co e lavori saltuari. Ieri il commercialista mi ha sconsigliato di iscrivermi all’ordine, perchè per lavorare come libero professionista con partita iva dovrei cercare di fatturare MINIMO 2000 euro al mese, per sempre inoltre, dati gli studi di settore! Inutile dire che ne guadagno 1200 con contratto a progetto…Credo che chi sta lassù e scrive le leggi per noi ogni tanto dovrebbe farsi una scappata qua sotto, tra noi normali lavoratori, laureati e non. Così..tanto per farsi un’idea della realtà! Potrebbe giovare a tutti! Intanto torno al mio lavoro, che anche se non sono dipendente, tutti i giorni sono qui dalle 8.30 alle 18.30. Grazie ancora!! Sei eccezionale. ^__^
Vorrei riportare una testimonianza relativa non a me, ma a mia moglie. E’ maestra di danza classica e lavora da 14 anni presso una prestigiosa (forse la più prestigiosa) scuola di Napoli. Inizio’, come molti, senza contratto e pagata in nero. Dopo due o tre anni le vennero proposti i primi contratti a tempo determinato, che iniziavano a settembre e terminavano a giugno. Ah, forse dimenticavo di dire che mia moglie percepisce 9 mensilità, dato che luglio, agosto, metà settembre e metà ottobre non lavora. Ad ogni modo, 4 o 5 anni fa, fu approvata una legge che riconosceva sgravi fiscali alle aziende del sud che assumevano a tempo indeterminato; detto-fatto: il datore di lavoro le presenta un contratto a tempo indeterminato, che le fa firmare “unitamente” ad una lettera di dimissioni senza data. Anche in questi anni di tempo indeterminato, le mensilità restavano 9, benché venissero prodotte regolari buste paga anche per i mesi in cui non veniva pagata.
Due anni fa, il datore di lavoro decide che i tempi sono maturi perché i suoi dipendenti si “dimettano”, e tira fuori le predette letterine a suo tempo estorte. Ricomincia, quindi, il bailamme di contratti e contrattini capestro, in cui non è mai chiaro come calcolare la tredicesima, a quanti giorni di ferie avrebbe diritto, etc. etc.
La situazione attuale, comunque, è un contratto a tempo determinato, con busta paga di 600 euro netti circa, 500 euro di “contributo” in nero, per 9 mensilità, più una tredicesima calcolata però sulla busta paga, non sul totale.
Aggiungo che vorremo avere un figlio, ma non vi nascondo (anche se a lei non lo dico, perché ci tiene da morire) che sono molto preoccupato….
Ora smetto, che mi viene da piangere.
Ciao beppe,
io appena dopo diplomato ho cominciato a lavorare come geometra presso un’impresa di costruzione
Risultato….dopo tre anni di 10 ore di lavoro al giorno al 727 euro al mese (Senza tredicesima e quattt.) me ne sono andato, cambiando impresa.
Niente liquidazione, niente contributi, niente di niente!!
E per giunta quando ho chiesto un’attestazione di lavoro che mi sarebbe servita per l’iscrizione a l’albo mi è stato risposto che le attestazioni non possono venire fatte ai “collaboratori”…..Grazie CO.CO.CO
laureata in economia e marketing.
3 lingue parlate alla perfezione per i periodi di studio e lavoro all’estero.
5 anni di esperienza lavorativa e da giugno 2005 disoccupata, costretta a lavori di pochi mesi a tempo detrminato o a progetto per cifre mai supriori a 1000 euro al mese netti.
30 anni.
come pensare a mettere su famiglia, comprare casa, avere un futuro in queste condizioni?
Ieri ho letto un articolo che diceva che 1 italiano su 3 vuole andare all’estero a vivere…ecco..forse io sono una di queste.
45 anni, una famiglia, un muto e la macchina ancora da pagare, ho lavorato per dodici anni da dipendente, poi hanno deciso che potevano fare a meno di me, lavoro come agente di commercio per una mega azienda che, nell’ultimo mese, mi ha liquidato 500 euro lordi di provvigioni e, fra poco, probabilmente mi manderà a casa per scarso rendimento.Dimenticavo, ho una laurea, vari corsi di specializzazione e un libro pubblicato alle spalle Ho pensato seriamente alla stipula di una assicurazione sulle vita e ad un salto da un viadotto autostradale, almeno potrò garantire un minimo di futuro a mio figlio. Quel futuro che in cambio del mio lavoro, nessuno dei moderni schiavisti è disposto ad offrirmi.
Franco Bellè 21.02.06 08:20
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Se la ditta Ti ha liquidato con 500 euro e ti vuole licenziare per scarso rendimento …..
Dovresti porti alcune domande:
1°Non sei capace a fare il Tuo lavoro
2°Non hai voglia di lavorare
3°La Laurea serve veramente a qualche cosa?
P.S. Le aziende non licenziano una persona che “rende”!
Non puoi pretendere che una azienda Ti paghi anche se nn Lavori!
Quindi lascia perdere il viadotto (non ne avresti il coraggio) e rimboccati le maniche
Frequenta meno il beppe nazionale e lavora di piu
le aziende non licenziano chi non rende????
ma dove diavolo vivi nel regno di oz?!?!?!?!?
veramente non licenziano i raccomandati e i passacarte che non fanno nulla tutto il giorno ma da che mondo è mondo a venire licenziati sono i lavoratori che rendono…..i lavoratori le cui mansioni possono venire terzializzate…….di certo dai piani alti non viene cacciato nessuno, perchè cacciare un componetne della propria lobby?????
il problema è che le grandi aziende e le sedi e del potere sono in mano alle lobby ragazzi miei
… ma sei sicuro che la ruota non gira.. e non ti viene un ictus e ti ritrovi su una sedia a rotelle con la bocca storta e l’emiparesi ???
Sai tutto puo’ accadere…forse oggi stesso…
ASSUNZIONI??
Forse siete stati troppo critici rigurdo la legge Biagi!
Non è vero che ha portato solo danni e svantaggi per tutti.
Grazie a questa legge io ho cambiato il mio punto di vista: prima mi sentivo uno sfigato che laureato in ingegneria e con 5 anni di esperienza non riusciva a trovare un posto più decente dell’attuale (dove guadagno l’enorme cifra di 1200 euro a contratto a tempo indeterminato, ripeto bene: a contratto indeterminato). Ora invece grazie a questa legge mi sento fortunatissimo, posso dire che ho un contratto a tempo indeterminato, è una fortuna che capita a pochi!!!
Il fatto che poi non riesca a trovare un’altro posto di lavoro a tempo indeterminato con uno stipendio più decente perchè nessuna ditta sceglierebbe me al posto di un’altra persona che accetta il contratto a progetto ha poca importanza.
W il martire biagi e tutti i suoi sostenitori!
caro Beppe, ecco la mia esperienza:
finite le scuole, ho studiato ragioneria con votazione 52/60,ho iniziato a frequentare l’università,ma come ho scoperto ben presto,i soldi non bastavano,figlia della popolazione con medio reddito ho iniziato a lavorare con contratti a tempo determinato e questo è bene perchè continuavo a studiare,purtroppo per tanti motivi non sono arrivata alla laurea e così ho cercato di inserirmi nel mondo del lavoro in maniera per manente,RISULTATI ZERO!
ho lavorato per 4 anni come cassiera in vari supermercati sempre con contratti a termine,non ti puoi ammalare, la mutua non puoi utilizzarla perchè il pensiero è questo: e se poi non mi chiamano più perchè faccio mutua quando sto male? sono andata a lavoro anche con la febbre a 39,meno male che sono una tipa resistente!
finito l’ultimo contratto a tempo determinato direttamente stipulato con l’azienda sono rimasta di nuovo senza lavoro, mi sono dinuovo rivolta ad un’agenzia di lavoro interinale,il colloquio è stato una vergogna, mi proponevano il lavoro di cassa in un supermercato e fin qui ok,ma sorpresa sorpresa volevano che facessi lo stage,a 26 anni con 4 anni di esperienza volevano 40 ore di lavoro regalate!!
oggi alla soglia di 29 anni grazie solo ai miei genitori e ai loro 30 anni ddi sacrifici per costruirmi un futuro sono riuscita a mettermi in proprio ma le difficoltà sono tante in questo momento di crisi,riesco a malapena a rientrare delle spese e se non fosse per i miei genitori non riuscirei neanche a mangiare, vorrei crearmi una vita mia ma non posso!questo è quello che io vivo e ho vissuto, la mia esperienza come quella di tanti altri e quando sento gli esponenti della DESTRA CIRCONDARIALE mi inc…o perchè non possono dirmi che con il lavoro interinale si sta bene, si starebbe bene se loro diventassero i NOSTRI DIPENDENTI INTERINALI, basta prese per il c..o
spero che x la prossima legislatura non ci saranno prese x il c..o, grazie x la possibilità di dire quello che penso
Caro Beppe,
ho un diploma da geometra conseguito nel 2001.
Ora ho 23anni. Fin’ora ho tentato 4 concorsi nei Comuni della mia zona e ne ho vinti 3. Tutti e tre a tempo determinato. Ho in programma altri concorsi. Una volta l’ente pubblico era un posto ambito. Ora invece non più…
La sera, mi tocca fare volantinaggio, oppure fare il parcheggiatore nelle discoteche pur di stare a galla. Quasi mi vergogno.
Ho comprato casa e pago un rata di un mutuo di 610 euro (fortunatamente MIO PADRE mi ha dato l’opportunità per accendere un mutuo). Guadagno 950 euro,ho una macchina per andare al lavoro (+assicurazioni, +carburante, +usura generale, +manutenzione), lavoro a 45km da casa, pago le bollette e… ogni tanto vorrei mangiare (vivo da solo a 750km dal mio paese di origine). La cosa più bella è che ho un contratto che mi scade fra 1 mese e non ho un lavoro!!!
Purtroppo questa situazione del tempo determinato va avanti da molto.
I nostri dipendente hanno anche il coraggio di dire che sono contenti della riforma Biagi??????????
Vorrei tanto vedere i loro figli, se stessero in queste condizioni, cosa farebbero!
(sono sicuro che i loro figli non hanno di questi problemi). Evito di fare commenti sboccati per non essere cacciato dal blog ma se potessi dire tutto quello che penso…
GRILLO FOR PRESIDENT, GRILLO FOR LIFE!!!!
PEPPE CANDIDATI!
C’è bisogno di gente come te al governo!
La mia situazione va controcorrente, ho 25 anni e vivo attorno a Milano, dopo 6 anni di liceo, uno di università, uno di diploma da analista programmatore ed uno di servizio civile, ho deciso che era meglio iniziare a lavorare! Per due anni scarsi ho dovuto aprire la partita iva per fare il consulente presso la sede di una famosa catena di supermercati, guadagnando piuttosto bene. Certo, avevo il problema del pagamento all’ora ma fortunatamente non ho mai perso un giorno (se non per qualche giorno di ferie, ovviamente non pagate), portando a casa dai 1500 ai 1800 euro netti mensili. Il fatto di essere precario non mi ha impedito di rischiare e di trasferirmi con la mia fidanzata quando avevo 23 anni. Un anno fa circa arrivò la “botta di culo”: una mia ex collega mi chiamà e mi fa mandare il curriculum al suo responsabile, due colloqui ed eccomi qui, assunto a tempo indeterminato, in un’azienda francese del campo energetico. Io chiedo al mio nuovo capo come mai si prendessero la briga di assumermi a tempo indeterminato e lui mi dice che non vuole che io lavori per qualche mese non sapendo se rimango o no, con conseguenze sulla qualità del mio lavoro. Vuole che mi “affezioni” al mio lavoro e alla mia azienda.
Paga buona (anche se lontana da quella precedente), ambiente internazionale, finalmente la possibilità di pensare al futuro più serenamente. Ribadisco che i miei meriti sono davvero limitati, tutto ciò è stato un dono del destino. Ma pensate che io sia appagato e soddisfatto da tutto ciò? Manco per sogno: la mia ragazza, è di un paese del Nord Europa e in questi tre anni in Italia è riuscita a racimolare nel suo curriculum uno stage e un contratto di 3 mesi. Tutti contenti di come lavorava, ma arrivederci. Ora vorrebbe iniziare a studiare all’ università, ma qui costa un occhio della testa! Nel suo Paese invece è gratis e la aiutano pure a pagarsi l’ affitto. Per qualità della vita ci straccia 100 a 0. E anch’io mi ci vorrei trasferire, se solo ne avessi il coraggio!
veramente anche le altre…
Paolo Desa 21.02.06 08:15 |
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PERCHE’ ????? NON CONOSCO NESSUN’ALTRA RELIGIONE CHE SI ARROGHI LA VERITA’ ESCLUSIVA, ASSOLUTA, MONOMANDATARIA, RIVELATA E TUTTE LE ALTRE BALLE DEL CRISTIANESIMO E DELL’ISLAM !!!
Sono laureato in ingegneria informatica e lavoro come precario da quasi due anni. Niente ferie , niente malattie. Vengo rivenduto ogni sei mesi “un tot al chilo”, come un pacco di patate. E capisco chi chiede se si ha presente cosa vuol dire essere un imprenditore con un dipendente che non vuole lavorare. Sicuramente la legge Biagi ha avuto un ruolo devastante nell’ottica delle sicurezze future sul posto di lavoro. Un ruolo ancora più schiacciante, però, lo hanno avuto i lavoratori lavativi che hanno approfittato spudoratamente delle conquiste delle generazioni passate, delle garanzie che è giusto concedere ma, secondo me, sole a fronte di un cosciente impegno nel lavoro che si è deciso di fare. Altro grosso problema è che il sistema economico/lavorativo italiano continua ad avanzare per raccomandazioni. Nella maggior parte delle grosse società le assunzioni sono chiuse eppure ogni mese vengono assunti elementi dai cognomi altisonanti ( figlio di questo, amico dell’altro ) che, messi in posizioni di rilievo, possono dar prova della propria incopetenza. Un tempo mi ritenevo di sinistra, convinto che la garanzia del lavoro fosse alla base di una società civile. Oggi spero in una più vera meritocrazia che premia chi si fa il c**o e da un calcio a chi dimostra di scaldare solamente una sedia ma soprattutto che abbatta il solito sistama nepotico e mafioso che intacca il nostro mondo del lavoro. Finchè non liberiamo le sedie ingiustamente occupate non ci sarà posto per noi
45 anni, una famiglia, un muto e la macchina ancora da pagare, ho lavorato per dodici anni da dipendente, poi hanno deciso che potevano fare a meno di me, lavoro come agente di commercio per una mega azienda che, nell’ultimo mese, mi ha liquidato 500 euro lordi di provvigioni e, fra poco, probabilmente mi manderà a casa per scarso rendimento.Dimenticavo, ho una laurea, vari corsi di specializzazione e un libro pubblicato alle spalle Ho pensato seriamente alla stipula di una assicurazione sulle vita e ad un salto da un viadotto autostradale, almeno potrò garantire un minimo di futuro a mio figlio. Quel futuro che in cambio del mio lavoro, nessuno dei moderni schiavisti è disposto ad offrirmi.
Mi son laureata nel 2000 con una buona votazione in scienze geologiche,figlia di un infermiere e di una sarta,mi sembrava di aver vinto alla lotteria e mi son buttata subito nel mondo del lavoro:
2000-2001 co.co.co. con Legambiente Lazio
2001-2003 co.co.co con una cooperativa di didattica ambientale
2003-2004 co.co.pro. con L’Agenzia Regionale Parchi del Lazio (ente regionale!!!!)
2004-2006 co.co.pro. con la Provincia di Roma!!!!!!!,
Fino al 2003 mi sentivo una gallina a furia di fare co..co…co
ora l’hanno cambiato in co…co…pro( pro….per chi?)
ah! ovviamente il mio contratto arriva a Giugno, se la Provincia avrà i soldi arriverò fino a Dicembre, e poi, Dio vede e provvede!!!
Per il resto ho 34 anni, sono sposata ed ora vorrei un bimbo ed una casa, aspiro a troppo, forse?
Emanuela Ferretti
ROMA – Se Manuela Arcuri fosse la vostra fidanzata, la lascereste sola, a casa, per partecipare a un reality? Forse sì, se vi danno un milione di euro.
A svelare i compensi dei vip scritturati per questa nuova avventura è il settimanale Eva Tremila che le pubblica, in esclusiva, nel prossimo numero in edicola. Cifre, sottolinea il settimanale, “che i protagonisti dei primi reality show, disposti a tutto per una ripresa, non si sognavano nemmeno”.
Veniamo ai numeri. Che, inevitabilmente, sono anche un indice di popolarità di un personaggio rispetto all’altro. Ron Moss, da quindici anni “il bello di Beautiful”, sarebbe quello che è riuscito a strappare il compenso più elevato dopo quello di Montano: ben 750 mila euro. Fra le donne invece, Katia Ricciarelli, che parla di La fattoria come “un’occasione per divertirmi e una rivincita”, percepirà “solo” 500 mila euro.
Le showgirl Randi Ingerman e Justine Mattera hanno invece accettato per 300 mila euro. Mentre dovranno accontentarsi di “molto meno” – scrive il settimanale, ma senza precisare – i tre “giovani” del gruppo: l’ex letterina Alessia Fabiani, il modello Markus Schenkeberg e l’ex tronista Francesco Arca.
Basta non guardare quell’indecente spettacolo chiamato rality ed il gioco è fatto.Finiscono i mega ingaggi,giustificati forse dal successo di ascolti.
45 anni, una famiglia, un muto e la macchina ancora da pagare, ho lavorato per dodici anni da dipendente, poi hanno deciso che potevano fare a meno di me, lavoro come agente di commercio per una mega azienda che, nell’ultimo mese, mi ha liquidato 500 euro lordi di provvigioni e, fra poco, probabilmente mi manderà a casa per scarso rendimento.Dimenticavo, ho una laurea, vari corsi di specializzazione e un libro pubblicato alle spalle Ho pensato seriamente alla stipula di una assicurazione sulle vita e ad un salto da un viadotto autostradale, almeno potrò garantire un minimo di futuro a mio figlio. Quel futuro che in cambio del mio lavoro, nessuno dei moderni schiavisti è disposto ad offrirmi.
Nella ditta in cui lavoro una certa percentuale di persone viene costantemente tenuta sotto graticola in un divertente gioco di contratti da un mese, sostituzioni di maternita, passaggio da una coperativa all’altra, ricevendo l’informazione se il contratto continua l’ultimo giorno a fine turno cosicche uno non puo nemmeno prepararsi al peggio… una bella legge davvero, gente con 50 anni che non sa se il mese successivo entrera qualcosa in casa oppure no!!! Bravi ragazzi rivotatelo che secondo me lo rimeritate.
FINCHE’ STATE A GRATTARVI LE BALLE DAVANTI ALLA TV DI MAMMA’, ALTROCHE’ LEGGE BIAGI E COCOCCOOCOO !!! IL VOTO !!!! PROVATE A MIGLIORARE LA VOSTRA SITUAZIONE DI MERDA CON….IL VOTO !!!
UNA CROCE E TUTTO CAMBIERA’!!
AVETE ANNULLATO 50 ANNI DI LOTTE DEI VOSTRI GENITORI !!! COGLIONI !!!
SIETE PANE PER L’ISLAM !!!
tutto vero complimenti,loro giocano sulla nostra pelle e noi pensiamo pensiamo
Sono Luca ho 25 ed abito ad Assisi.
Io ed altri 3 ragazzi siamo stati assunti lo stesso giorno 01/03/05 da una azienda del centro Italia con contratto di formazione a due anni con la promessa di essere integrati nel posto di lavoro.
Decorso il periodo lavorativo e ormai ben rodati siamo stati rispediti a casa con unico avviso una letterina una settimana prima della scadenza del termine.
Vorrei sottolineare che in due anni io ho fatto 5 giorni di ferie perchè i colleghi dicevano (“se vai in ferie non ti riconfermano”).
Ora dopo quasi un anno di ricerca e decine di colloqui sono riuscito a trovare un altro posto d’ufficio in un altra azienda, sapete cosa mi è stato proposto come contratto? per iniziare 3 mwsi part time con uno stipendi di 400 E mensili poi di sei mesi in sei mesi.
Vi chiedo come cavolo si può considerare lavoro questo? Con quali possibilità potrò esercitare i diritti che dovrebbero essere riconosciuti a noi lavoratori se devi stare con la quasi certezza che al primo sgarro o magari ad un influenza ti segano via senza un minimo di rispetto per la persona?!
Hai avuto la mia stessa esperienza (che ho gia’ inserito qui) purtroppo la situazione non puo’ che peggiorare,mentre si lavora e si procede da un contratto ad un altro il tempo passa…noi si diventa piu’ vecchi e meno appetibili per il mercato del lavoro 🙁
Una correzione l’inizio del periodo lavorativo è 01/03/03 e non 01/03/05
x signor laterza
concordo pienamente con quanto da lei scritto
uno dei problemi della nostra societa’ e’ la mancanza di umanita’ da parte di tutti a cominciare dai datori di lavoro (per i quali l’unica cosa che conta e’ il profitto).mentre invece dal mio punto di vista dovrebbero spendere piu’ tempo a creare un bel gruppo affiatato-motivato, perche’ bisogna ricordare che sono gli uomini a far grandi le aziende.
Con la Legge Biagi, chi l’ha inventata partiva dal presupposto che modulare il mercato del lavoro sulle esigenze dela datore di lavoro, fosse un sistema ottimale per ampliare le possibilità di lavoro, perchè poi l’imprenditore preso atto delle potenzialità della persona assunta, avrebbe avuto interesse ad accaparrarselo…!
Invece, ignorava che la prima legge dell’imprenditore è “Massimo risultato, minimo sforzo” cioè spendo poco (per dare a chi mi consente di produrre ricchezza)e cerco di ottenere molto ( incremento del reddito personale e flessibilità nel licenziare)
Infatti, non capiva chi ha partorito questa follia, che se l’imprenditore è davvero “buono” al massimo consentirà di tenersi a vita il lavoratore, ma meno che mai a tempo indeterminato, sapendo che lasciarlo appeso finchè gli aggrada al “filo” del tempo determinato è un ottimo sisema per averne la completa totale e incondizionata dipendenza.
Mi piacerebbe sapere chi sia stato della “sinistra” che ha generato questo bel risultato…a meno che l’obbiettivo non fosse di prepararsi il piattino su misura…solo che le elezioni successive le ha vinte Berlusconi.
E infatti ci sono voluti 5 anni di questa vergogna perchè a sinistra qualcuno iniziasse a lamentarsi di quello che loro stessi avevano preparato, forse fidandosi della scarsa memoria del “popolo”
Ma finiamola con queste cavolate bolsceviche.
Oggi le aziende hanno come alternativa ai lacci e lacciuoli del mondo del lavoro l’emigrazione all’estero.
E a quel punto nessuno potrà più lamentarsi dello sfruttamento.
Voglio vedere i sindacati, Bertinotti, tutti i falsi populisti cosa dicono quando una azienda lascia il suolo italiano per cercare all’estero un posto dove lavorare senza tutti i vergognosi vincoli che sono ancora in Italia.
Meditiamo a fondo su questi aspetti prima di lamentarci del lavoro flessibile, il domani bolscevico potrebbe essere molto ma molto peggio.
Basta Precariato !
Finalmente con il governo Bertinotti finira’ questo scandalo, verremo tutti assunti a vita con stipendi parificati agli statali. Alla faccia di quei cattivoni di imprenditori che nuotano nell’ oro a caviale e champagne !
Viva l’Italia viva il posto fisso !!
(ma mi raccomando Totti a posto per i mondiali, che quelle sono le cose veremente importanti per gli italioti) bevete bevete
@Marco Montanari
Te lo dico francamente, ho 23 anni e la mia generazione non ha i coglioni. Al liceo ero una delle poche che scioperava e ha rischiato sospensioni su sospensioni perchè non rinunciavo finchè non chiamavano il tecnico per sistemare i termosifoni (a dicembre, in piemonte, fa freddo). Ma dopo un po’ perdi la voglia. Siamo moralmente debosciati, e non è un mistero.
GIAPPONE: ABUSO’ DI RAGAZZINE, SACERDOTE CONDANNATO A 20 ANNI
Per anni ha abusato di sette ragazzine dicendo loro che sarebbero andate all’inferno se gli avessero resistito. Un sacerdote cristiano di Kyoto e’ stato condannato a 20 anni di carcere per le violenze, andate avanti dal marzo del 2001 fino al settembre del 2004. Gli abusi erano compiuti da Tamotsu Kin, oggi sessantaduenne, nella sacrestia della Chiesa Centrale del Santo Signore e le vittime avevano tutte tra i 12 e i 16 anni. Il tribunale ha inflitto il massimo della pena sottolineando che “le ragazzine non potevano rifiutarsi perche’ per loro Kin rappresentava quanto di piu’ vicino a Dio ci fosse sulla Terra.
$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$$
25.000 PRETI CATTOLICI NEL MONDO !!
4.500 CONDANNATI ….CONDANNATI E IN GALERA…. NEGLI USA PER PEDOFILIA ED E’ LA PUNTA DI UN ICEBERG IN QUANTO NON POSSONO AVERLI PRESI TUTTI !!
google: ‘crimine solicitationies
non capisco perchè non riesci mai a restare nel tema proposto…e sì che non mi sembra non offra spunti di riflessione…in effetti dopo un po stufi!
Teresa
le mele marce ci sono dappertutto… cosa vorresti dire con le tue affermazioni? che tutti i preti sono pedofili?
il tuo cervello atrofizzato è la morte di ogni sana discussione.
Ciao a tutti. Sono un ragazzo neo diplomato in informatica. Dopo diverse domande di lavoro sono stato chiamato da un’azienda informatica del posto che mi ha inviato in un presidio presso l’amministrazione comunale della mia città. Il mio compito, come già citato nel post, è quello di rispondere al callcenter per l’assistenza tecnica informatica. Ho un contrato co.co.pro a 4 ore al giorno per 580 al mese circa. NON HO TROVATO NESSUN’ALTRO IMPIEGO. Il contratto mi è stato fatto inizialmente di 4 mesi (15 sett 2005- 15 gen 2006) successivamente rinnovato per altri 8 mesi fino al 14 Settembre 2006. Forse sono fortunato perchè dalle voci che sento dire l’azienda vuole cercare di formarmi al fine di uscire da questo buco di ufficio e rispondere in continuazione al telefono. E meglio ancora da quello che sento dire, teoricamente l’azienda dopo circa un anno di co co pro cerca di assumere tutti con un contratto a tempo indeterminato. Sta di fatto però che io per un’anno non posso concedermi nulla, ne una macchina ne nulla. Anche perchè con 500 non si va molto lontano.
Vorrei sottolineare che anche l’amministrazione comunale stessa non assume più, ma sempre co co co co co co co pro e compagnia bella. A VOLTE MI CHIEDO… MA CON TUTTI QUESTI CO CO CO CO CO FORSE NON SIAMO NOI I POLLI? E POTREMMO PARAGONARE LA LEGGE BIAGI AD UN’AVIARIA CHE NON CI DA SPERANZE DI CRESCITA! Vado via salutando tutti con un cocococococo DE!
Per maggiore informazione aggiungo che sono di REGGIO EMILIA. In piena pianura padana!
Anche i morti parlano! Non è uno scherzo! Io ne ho uno in casa (dopo essersi separato è tornato a casa) di 43 anni: laureato con il massimo dei voti, abilitato all’insegnamento ed un curriculum profesionale quasi…da fare invidia.
Tutti i giorni lo sento parlare…da solo perchè non trova nemmeno un… call center da dove parlare (la cooperativa per la quale lavorava ha chiuso)! Non è solo una questione di “legge Biagi”; qui vige ancora la “legge del più forte” e del “più raccomandato”, del “più lecchino”, “ruffiano” o “portaborse” iscritto a qualche partito!Ho chiesto a questo…”morto” di darmi qualche…numero al lotto, ma ancora non lo ha fatto.Sicuramente è un “morto”, e sta aspettando una legge che autorizzi i morti a …parlare!Grazie per l’ospitalità.
caro signor penzo
felice perche’ abbiamo l’euro !?!???
invece di cercare errori grammaticali nei post altrui (peraltro voluti) si sforzi di comprenderne il significato altrimenti ogni suo commento potrebbe risultare banale
LE RELIGIONI MONOTEISTE SONO IL CANCRO DELL’UMANITA’ !
veramente anche le altre…
Gente che lavora oltre 300 ore al mese per 5 euro lordi l’ora, gente che non stacca nemmeno il sabato pomeriggio e a volte nemmeno la domenica.
Apprendisti, precari, manodopera facilmente ricattabile e sostituibile.
Il tg di casa ripete ai GGiovani che “va tutto bene”, i manifesti liftati e parruccati dicono “Niente paura, hai letto bene”. Tutti sono concordi nel ritenere che se uno critica la legge Biagi allora è contro Biagi, quindi è favorevole alla sua morte, ergo è un brigatista fanatico assassino comunista. E quindi non lo si deve nemmeno ascoltare.
Questi proprietari di tv, supermercati e imprese di trivellazione sono soddisfatti, e proprio non capiscono che chi guadagna (al mese) poco più di un milionesimo del loro “stipendio” mensile (ma solo nel caso del premier…gli altri guadagnano meno, eh) forse non è COSI’ soddisfatto di questa legge.
pv
Il problema è che secondo me si deve trovare un Lavoro, non un posto di lavoro!
Quello che va difeso non è il posto di lavoro, ma il Lavoro.
Non è semplice spiegare il mio pensioro, ma senza dubbio avete compreso la sottigliezza.
La legge Biagi ha cambiato si qualche cosa, non so se in meglio oppure in peggio.
L’unica cosa che dico, che le persone che entrano in azienda devono ricevere dalla società lo stesso trattamneto, dal punto di vista “umano”.
La dignità del lavoraotre, e soppratutto del suo lavoro, non deve esser misurata dal tipo di contratto con cui è “entrato” in azieda.
Anidamo a vedere quanto “guadagna” una persona “entrata” ina zienda grazie alla legge Biagi, oppure una persona assunta “protempore”
E’ vero, è meglio poco che niente, ma…
Iniziamo a mandare a casa, le persone che hanno raggiunto l’età pensionabile (in molte aziende, si tende, sopratutto se persone di un “certo livello” a tenersele come “consulenti”)
Inziamo a mandare a casa i “fancazzisti” che entrano in ufficio e per 8 ore “tirano sera”.
Iniziamo a Lavorare con la L maiuscola.
Se però per un momento mi metto dalla parte dell’imprenditore, mi accorgo che la legge Biagi è una grande cosa.
Che il lavoro precario e il precariato sono ottime cose.
Un schiavismo legalizzato!
Caro Beppe (sono una moderata?)
La legge Biagi l’ho letta appena uscita,e ho amici che lavorano nei call-center con la laurea a 600,00 al mese.Quello che non va in Italia non è la flessibilità si o no, a mio(inutile sig!) parere ma la totale mancanza :
-sul territorio: degli ex uffici di collegamento
_nella nostra mentalità: di vedere il lavoro come LAVORO.
Quando si va in un pubblico ufficio in Italia si fa la fila aspettando che l’addetto torni dalla spesa al supermercato.
Quando esistevano gli operai (oggi non ci sono più è una figura in via d’estinzione) c’era chi percepiva lo stipendio ma era a casa a fare il 2° lavoro.
E C’ERA ANCHE CHI LAVORAVA E CHI ANCORA OGGI LAVORA.
PERO’: PERCHE’ IO IN PRIMA PERSONA NON HO PIANTATO GRANE IN QUELL’UFFICIO? PERCHE’ HO ASPETATO PASSIVAMNETE?
perchè avevo paura che se mi fossi arrabbiata ed avessi protestato l’addetto non avrebbe mandato avanti la mia pratica:MAFIOSA SONO STATA UNA MAFIOSA.
Se avessi avuto una mentalità svizzera e non “Italiana” l’addetto sarebbe stato ripereso e sanzionato ela mia pratica avrebbe seguito il suo percorso.
Non è giusto percepire uno stipendio per qualcosa che non si fa e neanche un doppio stipendio con tanta gente a spasso.
Ma dove è il controllo in Italia???
Prima di cambiare qualsiasi legge bisogna prima cambiare mentalità.
Caro Penzo, vuoi n’idea??
Crea un Blog tutto tuo e dedicalo alle radici ed alla sintassi della lingua italiana….
I miei lavori mi hanno portato a fare di tutto,dall’assistente di base
per gli anziani alle coibentazioni edilizie,dal meccanico di moto al
responsabile della manuntenzione,eppure non sono ancora riuscito a
trovare una posizione stabile lavorativa con la conseguenza che anche
la mia situazione di vita e’ precaria.
Lavoro da sempre perche’ ho 2 genitori a carico,per cui non e’
accettabile (non me lo posso permettere) l’idea di mettersi in
proprio.
L’ultimo lavoro mi e’ durato 2 anni,contratto formazione, come
operativo (con servizi di logistica) come ho gia’ scritto,due anni vissuti
interamente di notte,finita la formazione finito il lavoro,nessuna assunzione
a tempo indeterminato.
La stessa storia,seppure con modalita’ diverse (calo del
lavoro,chiusura dell’azienda,acquisizione da parte di una
multinazionale,etc…) si e’ ripetuta piu’ volte durante la mia
carriera lavorativa.
E’ da Luglio che sono senza lavoro.
Una persona nella mia situazione che prospettiva puo’ avere per il futuro?
Ve lo dico io,nessuna,se e’ fortunato puo’ continuare a tirare avanti
lavoricchiando qua e la’,ma un posto fisso…no grazie.
Non e’ possibile per i motivi che ho gia’ scritto in questo
thread,leggi balorde che incentivano lo sfruttamento del turn over dei
precari,sindacati che non esistono o fanno il minimo e aziende che
ovviamente se ne aprofittano.
Il discorso del ” se uno ha voglia il lavoro lo trova” e’ sbagliato,se
io trovo lavoro lo trovero’ sempre e comunque come dipendente “usa e
getta” ma le banche (se voglio accendere un mutuo) con il mio lavoro
temporaneo ci si puliscono il didietro.
Lo Stato se da una parte incentiva le aziende a praticare queste forme
di lavoro atipiche dall’altra dovrebbe incentivare anche le persone
che di questo precariato ne sono soggette e che si vedono precluse
tutte una serie di possibilita’ che sono peculiari solo di chi ha un indeterminato in mano.
Espongo i fatti:
Gli ultimi due anni ho lavorato presso la DHL
con un Contratto di Formazione Lavoro della durata di due anni.
Nonostante abbia ricevuto molte promesse verbali al termine del
contratto mi e’ stato comunicato che non era intenzione della ditta
(non della filiale che mi avrebbe assunto subito,ma della sede
centrale nazionale) assumere personale a tempo indeterminato e quindi
mi sono trovato a spasso senza preavviso (mi e’ stato detto il giorno
dopo il termine nonostante avessi chiesto news gia’ da un mese prima),
Il mio sindacalista ha proceduto per una conciliazione (la
ditta ha offerto un tot mensilita’ per cavarsi possibili rogne) ma e’ stata
una magra consolazione.
Mi chiedevo,vista la durata del contratto e la tipologia (lavoravo
part time 7 ore e mezza + straordinari tutte le notti ) se la ditta
non avesse qualche vincolo per non abusare di questi tipi di
contratto.
Nel senso che l’obiettivo di cfl e’ quello di formare una persona per
un incarico (e per questo hanno degli sgravi fiscali) per poi
assumerla,ovviamente la formazione non c’e’ stata e sono diventato
operativo nel giro di un mese ma la risposta e’ stata:
Si,possono fare quello che vogliono.
Conisderando inoltre il fatto che mi sono giocato la possibilita’ di
altri lavoro sotto Cfl a causa dei limiti di eta’,e’ questo e’ un frosso svantaggio.
Ovviamente il morale e’ sotto ai piedi,l’aver letteralmente buttato
via 2 anni della mia vita mi ha portato ad avere ancora piu’ sfiducia
del mercato del lavoro e delle istituzioni italiane che permettono a
queste ditte di comportarsi come piu’ gli aggrada..
Tra co.co.co,cfl e contratti vari possono fare quello che
vogliono,quelli che ci rimettono siamo noi,i sindacati sono
inesistenti o con le mani legate,non riesco a capirlo.
Io lavoro da quando avevo 16 anni ed ora ne ho 33.
Non sono mai stato fermo per piu’ di qualche mese,quando non trovavo
da lavorare per ditte mi arrangiavo per conto mio.
(continua)
Sono letteralmente sbalordita e schifata dalla sentenza che aveva attribuito la minor gravità agli stupri che avvengono su ragazzine non più vergini; è veramente un’offesa profonda, inammissibile, psicologicamente traumatizzante nei confronti delle donne che purtroppo ancor oggi sono vittime degli uomini quando quest’ultimi in modo ignobile, inumano, bastardo, approfittano della nostra unica debolezza…non poter rispondere alla loro forza fisica…purtroppo in quasi la totalità dei casi di stupro è questo il problema…..e comunque chi ha deliberato tale sentenza dovrebbe provare cosa significa farsi togliere l’anima…..sono d’accordo con i paesi nei quali chi è l’artefice di azioni condannabili viene sentenziato a subire la stessa identica cosa…per cui avanti uomini….siete pronti? stavolta non scegliete bambolette gonfiabili o carne e mente viva dal profumo di donna…posizionatevi ben bene su ciò che di più pervertito avete nel cuore e nella mente, ma non cercate la solita fessura, andate oltre, dimostrate la forza che imponete su chi invece potrebbe farvi veramente del male, ma non avete coraggio perchè vi fa schifo, quello stesso schifo che imponete a chi non la gli strumenti per difendersi, un cosa ignobile vhe andrebbe punita a sangue, ma il vero sangue, quello che una donna stuprata si ritrova a dover asciugare insieme alle lacrime che versa per un tale atto…non ho più parole…..
il tuo grido di allarme e disperazione non fa una grinza, ma attenta a rispondere a questa gentaglia chiedendo pene del tipo che scrivi. La vendetta deve essere semplicemente l’applicazione giusta, severa delle Leggi senza sconti nè alibi. Purtroppo chi governa non pensa molto a questi problemi. l’Italia negli ultimi 10 anni ha perso molte occasioni x rivedere l’ordinamento giudiziario, invece sia la SX con Dalema prima, sia la DX con Berlusconi dopo, hanno pensato bene di consolidare solo il loro potere, legiferando solo a favore dei loro accoliti ed approvando Leggi ad personam. E’ triste, veramente triste doverlo ammettere, ma è così.
Come vedi pur essendo un uomo sono decisamente al tuo fianco e di tutte quelle donne che hanno subito violenza e che quindi giudico primaria la battaglia contro ogni sorta di prevaricazione, di prepotenza e di violenza per far si che la ns.società sia sempre + civile e laica.
Ciao alla prossima e grazie dell’attenzione.
Almeno avessi il coraggio di firmarti …..
Secondo te è vero che in Italia non c’è voglia di lavorare? Vieni nel nord-est …..
Ma a te piace andare a fare i viaggetti in Romania ….
…Ma come si fa a non rivolgere il pensiero verso tutti coloro che negli anni ’60/’70 hanno lottato, scioperato, invaso le piazze, spesso e volentieri randellati e pure ammazzati proprio qui dalla città dalla quale vi scrivo ed ai quali vi è dedicata una piazza “Martiri del 7 Luglio” era il 1966, semplicemente per rivendicare, ottenere diritti, dignità per i lavoratori tutti.
Possibile tanta miopia nell’ accettare di perdere tutto ciò che con tanta fatica si era ottenuto, tanta miopia nell’accettare che ci raccontino baggianate come quelle relative alla legge Biagi, così senza inkazzarci, senza tornare di nuovo in piazza, nemmeno qui nella rossa Reggio Emilia, dove sembra siano spariti gli operai e dove si è troppo attenti a preparare il passaggio della TAV con le colossali vele di Kalatrava. Dove sono i giovani laureati e non, trattati a suon di 4/5 euro l’ora, senza diritti ne futuro? Possibile non vederli scendere in piazza e fare davvero casino per piantarla con sta cosa vergognosa? Quel che è più incredibile è che spesso parlo con loro; 22/23/25 anni e sento dire che sono di destra e che questo governo a loro stà bene, ma come si fa??? Ragazzi credo vi stia bene il Cav. finchè il babbo vi mette sotto al culo l’automobile e arriva coi quattrini la dove non arrivate voi, ma guardate avanti. Porca miseria quanta miopia.
Te lo dico francamente, ho 23 anni e la mia generazione non ha i coglioni. Al liceo ero una delle poche che scioperava e ha rischiato sospensioni su sospensioni perchè non rinunciavo finchè non chiamavano il tecnico per sistemare i termosifoni (a dicembre, in piemonte, fa freddo). Ma dopo un po’ perdi la voglia. Siamo moralmente debosciati, e non è un mistero.
Il nuovo contratto a progetto si può rinnovare al max per due anni con il medesimo datore di lavoro. I contributi versati invece, che vanno su un conto previdenziale separato rispetto a quelli dei dipendenti a tempo determinato, devono essere versati per almeno cinque(5)anni, altrimenti non contano ai fini dei versamenti per la pensione e quindi si perdono… Questo significa protrarre all’infinito la mobilità ? E’ vero anche che il lavoratore può fare richiesta di rimborso allo stato per il proprio terzo versato. Restano due anni di “buco” nel contaggio degli anni lavorati: quante persone sono al corrente di questa bella trovata ?
Io ho dovuto accettare prima un contratto a progetto e successivamente un compenso del 30% inferiore al mio stipendio precendente per potere essere assunto come impiegato (prima ero quadro). Ma siccome tengo famiglia e di alternative non ne ho, che dovevo fare ?
Ps. se potessi, dall’Italia me ne andrei e senza troppi rimpianti. Ci tornerei, forse, solo per le vacanze…
Innanzitutto voglio salutare e ringraziare quelli che mi hanno aiutato con skype. Per quanto riguarda i co.co.pro, ex co.co.co ho un’opinione disordinata ma che spero qualcuno mi aiuti a sistemare: Lavoro nel mondo della comunicazione da anni e sempre con lo stesso inquadramento (Biagi). Onestamente credo che dietro la parola secondo me inflazionata di “precariato” , si sia data comunque alle aziende una facilitazione riguardo le assunzioni. Che poi i singoli responsabili delle suddette attivita’ abbiano amministrato con libero arbitrio la legge, beh questo e’ sicuramente accertato e punible. Questo pero’ e’ capitato per la solita mancanza di controllo da parte degli organismi preposti. Io credo, rischiando di vincere la medaglia d’oro del qualunquismo, che lavorare in modo “precario” e’ meglio che non lavorare affatto. Mi sbaglio?
caro bebbe
il problema e’ che l’itagliano medio non vuole lavorare….
vuole solo il posto di lavoro.
e tutti, te per primo, a dire lavorare meno e cazzate del genere inneggiando al fancazzismo generale di gente svogliata che va al lavoro demotivata solo per tirare sera.
il lavoro dovrebbere essere visto non come un peso ma come un’opportunita’ di essere utili per la societa’ .cooperare per creare qualcosa, con entusiasmo….. se il lavoro lo si subisce allora si diventa macchine..
a napoli dicono andiamo a fatica’ e non a lavorare…. e’ evidente che il lavoro lo subiscono lo fanno xche’ costretti altrimenti muoiono di fame.
la vita e’ sacrificio si fa fatica tutti i giorni
certo se come esempio-modello di vita prendiamo calciatori e veline allora ragazzi continueremo a fare i somari che inseguono la carota attaccata al bastone.
Per Sergio Casagrande
scusa ma per fare in modo che i lettori del blog rispettino la tua opinione bisognerebbe che tu fossi almeno in grado di scrivere correttamente la parola ITALIANI anzichè itaGLIani.
Il problema non è solo la voglia di lavorare, ma ancor prima la voglia di studiare……
La mia storia non differisce molto da quelle finora riportate. Sono una 23enne vercellese diplomata al liceo linguistico che fino a dicembre 2004 aveva un posto fisso come impiegata amministrativa part time da 600/650 euro mensili a Milano, in un’azienda onestissima. Ho voluto osare, e nel gennaio 2005 mi sono trasferita a Roma dal mio ragazzo. Qui ho lavorato 2 mesi come commessa in un negozio di pc a 750 al mese (co.pro.), e il contratto non mi è stato prorogato per motivi a me sconosciuti. Subito dopo ho lavorato per circa 40 giorni in un’agenzia immobiliare dicendomi che 250 al mese di fisso erano sempre meglio di niente: qua in teoria ero co.pro, in pratica nonostante le insistenze non ho mai visto l’ombra di un contratto, i “dipendenti” si sono sentiti dire “se non fate quello che dico io, vi inc..o” in un paio di occasioni, e alla fine non sono stata pagata. Non ho trovato altro fino a giugno, quando in un supermercato a conduzione familiare non sono durata che 5 giorni perchè il titolare insultava e minacciava pesantemente i dipendenti. A fine luglio sono stata chiamata in un autogrill dov’era già impiegato il mio ragazzo (che all’anno è circa 8-10 posti di lavoro x le statistiche), ma dopo 9 giorni mi sono sentita dire che non avevo superato il periodo di prova. E sono andata anche con 38 di febbre e piegata dal dolore per un’infezione. Da allora ho mandato curriculum in ogni dove ma ai quei rari colloqui che ho fatto (discount o supermercati) mi sono sempre sentita rispondere che o ero troppo in gamba e dovevo cercare altro o che non avevo esperienza nel settore. Venerdì tornerò dai miei genitori sperando di iniziare a ottobre l’università, nel frattempo mi arrangerò, traduzioni, call center, ripetizioni, riparazioni pc. In QUESTA Italia non ho fiducia, se potrò emigrerò. In bocca al lupo a tutti i precari, soprattutto se con famiglia. Non facciamoci togliere la dignità personale, è l’unica cosa che ci rimane.
In una trasmissione a premi un giovane studente in giurisprudenza non ha saputo rispondere ad una domanda semplice:indicare il complemento oggetto di una frase.
Il pubblico chiamato in aiuto,avendo 4 opzioni,ha dato quasi il 25% alle 4 opzioni stesse.Ha superato la prova per pura fortuna.Alla domanda successiva bisognava rispondere sulla carriera di un calciatore,ebbene sorrideva durante la formulazione della domanda stessa, perchè sapeva la risposta.Conclusione,sapeva tutto su Vieri ma non riconosce il complemento oggetto in una frase in lingua italiana,insieme al 75% degli spettatori presenti.Per me è stata la rivelazione del perchè il “NANO” possa avere considerazione,con menti come quelle si ha buon gioco con slogan,barzellette e cotillion.
Per questo è un uomo pericoloso, perchè la democrazia,le regole non sono nel suo dna.Come si fa ha spiegare che il suo programma è quello della P2,facile controllare,ha persone solo telediprìendenti e senza cultura?
Ma Beppe Grillo, sei peggio di quando avevi 14 anni , mi provochi , mi fai andare a dormire alle 8 DI MATTINA.
IN REALTA’ A LEGGERE IL TUO BLOG DI OGGI C’E’ VERAMENTE DA PERDERE IL SONNO
.
DIO MIO, QUANTA TRISTEZZA, TUTTA QUESTA GIOVENTU’ VIOLATA, VIOLENTATA, MACINANATA DALLA MACCHINA INFERNALE DELLA POLITICA,CHE CI HA GOVERNATO, CI GOVERNA E CI GOVERNERA’, COMUNQUE VADANO LE COSE
.
QUESTA GIOVENTU’ CHE SI VERGOGNA DI VIVERE A CARICO DEI GENITORI,DI AVERE PRESO UNA LAUREA,DI NON POTERE FORMARE UNA FAMIGLIA,DI ESISTERE.
E INTANTO lUCA COSCIONI E’ MORTO A 39 ANNI.
DIO MIO CHE TRISTEZZA .
Laura Marchini Giomi
è grande perche ci sono gli asserviti lacchè come tè che lo sorreggono
si mia moglie lavora e con ciò?
BERLUSCA HA 10 MARCE IN PIU’
E’ VERO! …e hanno anche un nome!!!
Marcia n. 1 – LICIO GELLI
Marcia n. 2 – SALVATORE MANGANO
Marcia n. 3 – BETTINO CRAXI
Marcia n. 4 – OSCAR MAMMI’
Marcia n. 5 – PARECCHI GIUDICI CORROTTI
Marcia n. 6 – PARECCHI FINANZIERI CORROTTI
Marcia n. 7 – COSA NOSTRA
Marcia n. 8 – NUOVE MASSONERIE
Marcia n. 9 – PARECCHI FESSI CGE LO VOTANO
Marcia n.10 BERTINOTTI e comp.
caro grillo sono un ragazzo di 25 anni anchio vittima della lege biagi:
Vengo assunto da una azienda che produce pneumatici per trattori il 28/04/04 .
ora sono due anni che lavoro in questa azienda ed ogni volta che timbro mi viene da piangere a pensare come vengo trattato li dentro con uno stipendio da schifo ,poi ilbello e che se gli dai il c..o se uno di loro altrimenti sei fuori e tante altre belle cose che non voglio stare a dire perchè non sono l’unico che come me si trova con un contratto interinale quindi si puo immaginare cosa significa stare in una azienda in quelle condizioni di precarietà, quello che vedo in quella fabbrica mi sembra di vederlo nel mio governo, chi si guarda gli interessi suoi chi passa ad altri reparti meno faticosi , il mio assistente poi ti fa capire che tu non sei un uomo sei una macchina un numero devi fare solo quello schiattare davanti ad una macchina che fa gomme ed incollarsi le fasce batti strada sopra alle slitte che anno un peso assurdo da una media di 35-80 kg ed io sono stufo di tornare a casa con mal di schiena e dolori alle braccia e ai polsi…. E STUFO di sindacati che non ti guardano neanche in faccia perchè si vergognano di se stessi.
Concludo dicendo , mandiamo a casa questa gente che ci governa è non permettere mai più a gente simile che gioca con la nostra pelle , perchè abbiamo bisogno un po di serenità e dormire la notte , non farci sentire frustrati dalle loro tigne o interessi
Ringrazia di averlo trovato un lavoro. Altrimenti stai a casa a non far nulla invce di lamentarti.
Non si può sempre avere la sindrome degli sfigati.
Lavoro come precario da ormai 5 anni.
La storia che stò per raccontare è quella di una ragazza che lavorava con me e che faceva gruppo con la nostra compagnia di precari.
Nell’autunno del 2005 fummo assunti alla Meneghetti SpA, fabbricano piani di cottura e forni.
Gli occupati fissi sono soprattutto extracomunitari di colore (tranne i capireparto), gli altri quasi tutti precari.
Le linee vanno al massimo possibile, tanto che se un operaio si dovesse soffiare il naso perderebbe produzione.
La mia amica è giovane e bella, e, scusate il linguaggio, ma ha un gran bel sedere.
Alle 10 del mattino, il padrone della fabbrica, di circa 60 anni con famiglia; scende dal suo appartamento e si fa il giro dei suoi “possedimenti”, palpando quà e là qualche bel culetto.
La mia amica non può fare altro che continuare a montare piastre di cottura, se si girasse per mollare uno schiaffo al laido proprietario perderebbe produzione e SOPRATTUTTO il lavoro.
L’unica cosa che può fare è piangere sulla mia spalla nell’ora di pranzo.
Ma Beppe Grillo sei peggio di quando avevi 14 anni , mi provochi , mi fai andare a dormire alle 8 DI MATTINA.
IN REALTA’ A LEGGERE IL TUO BLOG DI OGGI C’E’ VERAMENTE DA PERDERE IL SONNO.
DIO MIO QUANTA TRISTEZZA TUTTA QUESTA GIOVENTU’ VIOLATA ,VIOLENTATA, MACINANATA DALLA MACCHINA INFERNALE DELLA POLITICA,CHE CI HA GOVERNATO, CI GOVERNA E CI GOVERNERA’, COMUNQUE VADANO LE COSE.
QUESTA GIOVENTU’ CHE SI VERGOGNA DI VIVERE A CARICO DEI GENITORI,DI AVERE PRESO UNA LAUREA,DI NON POTERE FORMARE UNA FAMIGLIA,DI ESISTERE.
E INTANTO lUCA COSCIONI E’ MORTO A 39 ANNI.
DIO MIO CHE TRISTEZZA .
Laura Marchini Giomi
Scusa ma non ho l’abitudine di parlare con chi non si presenta con nome e cognome.
@ Arturo Gianfranceschi
Caro Signore,
E’ VERO CHE ALL’ESTERO SI LAVORA DI PIU’ E CI SI LAMENTA DI MENO.VERISSIMO. CONSTATATO DI PERSONA.
Ma chi l’ha costruita questa Italia.
Noti la parabola crescente di Berlusconi e soci innominabili,
e vedrà come corrisponde alla parabola decrescente di questo sventurato paese.
QUESTA NON E’ UNA QUESTIONE DI DESTRA O SINISTRA.
QUI’ C’E’ CHI FOTTE E CHI E’ FOTTUTO.
IL NANO NAPOLEONICO FOTTE DA UN QUARTO DI SECOLO!
Caro Beppe non sono tanto sicuro che in Italia non ci sia lavoro. Certamente non c’è gente che vuole fare i lavori che ci sono.
Le universita italiane hanno prodotto onde anomali di psicologi, pr, medici, avvocati, economisti eccetera eccetera.
prova un po a cercare un idraulico un eletricista un muratore un pizzaiolo dillo a loro che gli vuoi dare 5 euro l’ora senti i vaffa che ti arrivano.
Come puoi facilmente capire del mio scritto non sono un medico ho 40 anni e da quanto ne avevo 15 ho sempre lavorato. in nero in griggio con contratti stagionali mai in una azzienda con più di 15 dipendenti, lo stipendio l’ho sempre contrattato io e ho sempre quadagnato più della paga sindacale.
Per costruire un palazzo ci vogliono 100 operai ed 1 ingegniere in italia abbiamo 100 ingegneri frustrati ed 1 operaio e nessuno lavora perche il palazzo non si può fare, mancano le maestranze
scusi se mi intrometto, ma faccio parte di quell’1 ingegnere che costruisce i palazzi (infatti sono già al lavoro da un’oretta… come gli artigiani) e, le posso assicurare, che se c’è un male dell’edilizia in italia è proprio la mancanza di professionalità delle maestranze che guadagano 13 o 15 o 20 euro l’ora senza meritarsele. Non certo l’ingegnere che si danna il fegato a “inquadrare” questa gente, e se è frustrato lo è per quello.
Questa gente (senza generalizzare, ci sono anche validissimi artigiani e imprese, parlo pero’ di una larga fetta) chiede cifre da capogiro e, nel 2006, non ha la più pallida idea di cosa sia l’organizzazione del lavoro, non conosce nemmeno le norme a cui il suo lavoro è soggetto, non ha la più pallida idea di cosa sia la giurisprudenza sull’igiene e sicurezza del lavoro, non solo non conosce l’inglese, ma spesso nemmeno l’italiano, non prende ordini da nessuno ed è solo capace di lamentarsi, a volte non sa nemmeno accendere un pc (nel 2006…….. no ma dico ci siete mai stati in un paese anglosassone?) eccetera.
Pero’ i conti se li sanno fare, eccome se se li sanno fare, sanno quanto chiedere (sempre troppo), sanno come si evadono le tasse, sanno comprarsi il macchinone immatricolato autocarro eccetera.
Spesso queste cose le imparano anche se sono extracomunitari, nel giro di due mesi al massimo.
Pero’ a lavorare seriamente a volte non imparano mai.
Senza entrare nel merito dei laureati che tutto pretendono, sui quali in parte condivido, si ricordi che lo sviluppo di un paese parte proprio dalla sua istruzione e scolarizzazione.
Fino a quando lasceremo larga fetta del PIL in mano a gente a cui io non darei il mio cane allora si che saremo un paese del terzo mondo.
Corriamo con lo sguardo fisso e idiota verso l’inimmaginabile declino. Siamo fottuti.
Il nano indemoniato ha divorato con troppa foga per 25 anni!
E’ un buco nero.
Indecoroso e vergognoso. E’ nauseante sentirli ancora parlare! sono certo che il co.co.pro. sia stato creato con le migliori intenzioni, ma è dato più che certo è che è applicato immoralmente. Detrazioni INPS?! ma che cosa! da quei due euro maledetti!? Magari fossero 5 euro Beppe. No, saranno quattro euro e “spicci”! questi non sono stipendi, sono paghette settimanali, con la differenza che sono tassate!Oggi si lavora per 40 al giorno! che non sono 80.000 lire, ma 40.000 lire considerando il cambio lira/euro – 1 euro=1.000 lire! e non ci vengano a dire minchiate, perchè chi si fotte 50.000 EURO al mese non ne sa niente di quanto vale l’euro, di questo schifo che stà succedendo! loro la benzina la pagano in dollari al barile, non come noi in euro alla pompa, con la mancia per l’immigrato clandestino! hanno fatto emergere il lavoro nero? o si certo, ma hanno ucciso l’economia e noi in prima persona! e non è neanche la punta dell’isberg!!! la partita iva!!!! si. si sono inventati di far aprire la partita iva ai lavoratori, hanno dato la benedizione ai datori di lavoro per illudere i loro “collaboratori” che la partita iva, sia una “scelta adeguata” per lavorare,un ricatto bello e buono! partite iva a 1000 euro +iva! uno scandalo! che in un anno fanno 550 euro di media al mese! il secondo “anno” la vittima paga tutto doppio, ad esempio uno sfigato da 12.000 euro anno+iva paga, il secondo anno, 4.000 e rotti euro di inps!!! senza considerare inail, camera di commercio, commercialista e tasse(di cui lasciam perdere i tassi disastrosi)! i poveri cristi a partita iva si indebitano per pagare!!!!!!! uno fa i debiti per pagare l’inps!!!! c’è stato un incremento “pazzesco” di società!? eccole le società, società di “persone fisiche” che hanno una partita iva come fossero imprenditori, invece son sfruttati e mazziati poi dallo stato! si vergognino del “macello” che hanno creato! c’hanno provato a dare innovazione a questo paese? ora per favore, fuori dalle palle!!! co.co.pro
C’è un sacco di gente che non sà fare un cazzo e pretende uno stipendio.
Altro che cocopro io non li voglio nemmeno all’ uscio. Ma andate a vedere all’ estero come si lavora e con che dignità si affrontano le difficoltà della vita debosciati!
Caro grillo la tua demagogia è stucchevole.
Per capire il nostro destino imminente, potrebbe aiutarci la lettura di un bellissimo libro del grandissimo KURT VONNEGUT, PIANO MECCANICO (o DISTRUGGETE LE MACHINE) di 60 anni fa.
Amare risate.
La società divisa in:
– INGEGNIERI
– MILITARI
– PUZZI E ROTTAMI
Quest’ultima qualifica molto simile ai lavori precari di oggi (socialmente utili, co.co.co.).
ILLUMINANTE
Io ho avuto una morosa che ha fatto un paio d’anni di precariato, dopo di che si è rotta i coglioni ha preso armi e bagagli e dal sud arretrato si è trasferita a Torino con la sua Laurea e da sola adesso in piena crisi lavora come dirigente, nel giro di 5 anni LEI SI è TOLTA DAI COGLIONI IL PRECARIATO!..
IL PRECARIATO è DI CHI è PRECARIO PER NATURA…
IL COMUNISTA è PRECARIO PER DAFAULT!…
QUINDI A TUTTI I COMUNISTI PRECARI VAFFANCULO !
ASSASSINI ! ASSASSINI VAFFANCULO !
Marchese del grillo
A si, penso si sia fatta anche una bella esperienza di letto per poter arrivare dov’è
e infatti ti ha piantato fallito e cornuto
Call Center di Milano: con me decine e decine di laureati che (talvolta per arrotondare il lavoro serale al bar) si facevano andar bene il turno diurno al Call Center.
Una volta ci fu inoltrata una circolare che annunciava un aumento di 2 centesimi di euro all’ora e ci sembrò una vittoria incommensurabile. Gente di 20, 30, 40 e pure 50 anni che si piegava ai ritmi alienanti di sondaggi su assorbenti e guerra al terrorismo. Questa è la prospettiva riservataci dai piani alti.
Laura Marchini 21.02.06 06:00
solo per curiosita: adesso che lavoro fate ?
Per manuela bellandi,
da tempo vedo e leggo i tuoi commenti e mi sei veramente simpatica e ,credimi ,non per il tuo cognome che potrebbe coinvolgermi ,dato che sono genovese. Mi sei propio simpatica., per la tua capacità di sintesi, per il tuo spirito pungente.Mi fai sentire anch’io della*** tribù*** e mi addormento prima se auguri buonanotte.
Non ti offendere se metto in evidenza soltanto certe tue frasi impulsive e generose, visto che sei capace di esprimere pensieri profondi e manifesti delle idee e dei principi socialmente validissimi e li sai proporre con molta pazienza quando qualcuna o qualcuno ha le idee un pò con
fuse. Mi sei simpatica e del Blog di Beppe Grillo
sei propio la “persona” più simpatica. Buonanote e Grazie,
Laura Marchini Giomi.
Scusate l’ora: questioni di fuso (orario intendo). Vorrei raccontare la mia esperienza a riguardo. Positiva, ma semplicemente perche’ ho deciso di emigrare verso terre (di) “promesse”. Vivo e lavoro ormai da anni fuori Italia. Sono stata 5 anni a Londra poi Brisbane ed ora Melbourne. Grazie alla scelta fatta ho avuto modo di perseguire una carriera di successo senza dover necessariamente leccare culi, appellarmi a raccomandazioni, subire nepotismi e abusi di potere, sottostare a bieche ripicche o, ancor peggio, venire penalizzata (da ingegnere civile) per il mio sesso. Spinta dalla nostalgia di casa e dal desiderio di non rimanere un “esiliata” a vita, lo scorso anno ho valutato l’opportunita’ di tornare in Italia. Mi chiaramente sono scontrata con un muro di gomma: arroganza, disinteresse, maleducazione (non rispondono neache alle e-mails), maschilismo, cirscospezione e spocchiosita’. I posti permanenti non esistono (tutti co.co.co). La gente che tiene in considerazione la tua esperienza non c’e’. A detta di molti sono “troppo” qualificata che significa? Ve lo dico io che significa. Significa che se uno mi dovesse assumere sulla base del mio curriculum allora dovrebbe offrirmi una posizione manageriale (probabilmente la sua!). Ma tutti vogliono assumerti da schiava (l infausta “gavetta”, poco importa se gia’ l’hai fatta), e’ chiaro. Saremo sempre troppo qualificati per i baronetti del mercato italiano e per i politicanti di turno. Noi “giovani” (a proposito: ma quando scadono i termini di gioventu’?) siamo inutili a prescindere. Troppi grilli (!!!) per la testa dicono. Risultato? Me ne sono andata si’, ma in Australia. Qui, come a Londra, ho un’ottimo lavoro, guadagno bene, faccio una vita di lusso e non devo dire “grazie” a nessuno. Quello che ho me lo sono MERITATO. Alla faccia di Mr B e di tutta la banda Bassotti. Silvio…ognuno ha quel che si merita, hai ragione. E tu ti meriti un gran bel vafff…ed anche un po’ di galera.
>seguito del commento di Laura Marchini Giomi:
3o)Matteo:ha 42 anni,diplomato perito chimico.ind.;1 anno di Veterinaria a Pisa,1 anno di Lettere moderne.a Genova decide di non laurearsi e cerca un lavoro,mediante l’aiuto del padre Medico Chirurgo riesce ad essere assunto da una compagnia marit. mercantile di una multinazionale svizzera(non faccio nomi)dove da ultimo fattorino riesce a fare le funzioni di comandante d’armamento.E’fortunato per 18 anni,anche se non è assolutamente in regola tanto è vero che ufficialmente è un marittimo.Ha un buon stipendio.Dopo 18 anni la multinaz. chiude l’agenzia marit.di Ge. e gli propone di fare un nuovo programma per tenere in vita la sede di Ge.Lo fà,ci lavora per circa un anno.La multinaz. cambia idea e chiude.Non ha mai ricevuto la liquidaz.Decide di cambiare lavoro in maniera radicale e apre un pub in Val d’Ossola,usando i suoi risparmi per arredare il pub,attrezzarlo.Sbaglia ha una socia che gli crea delle difficoltà. Lascia il pub.Viene a Ge.prende alla Camera di Commercio,la patente per gestire un nuovo pub,da solo,sempre in Val d’Ossola,per arredarlo,attrezzarlo,chiede un prestito a una Banca di Ge.con il fido di un pacchetto di obblligazioni della madre,paga degli interessi e delle spese non indifferenti. Lo apre e lo gestisce,ha delle gratificazioni morali valide dato le tradizioni della vallata.Per risparmiare fa con la sua compagna Lucia,5 giorni su 7 la pulizia del locale avendo chiuso alle 2 o alle 3 di notte.La gente ha,da un pò di tempo,pochi soldi da spendere e quindi è misurata nelle consumazioni. Tiene duro e resiste,anche se il fitto che paga non è indifferente,i Gruppi che suonano vanno e devono essere pagati equamente. Se la situazione diventerà insostenibile,tornerà a Genova e cercherà un lavoro.4a)Lucia:ha 30 anni,è nata in Val d’Ossola,da una famiglia modesta e numerosa,non ha particolari titoli di studio dopo la scuola dell’obbligo perciò fa la badante,conosce Matteo s’innamorano,vivono insieme,si aiutano a vicenda.Fa domanda di lavoro e,da mesi,le fanno contratti interinali,come saldatrice in fabbrica.Forse queste persone hanno fatto degli sbagli,hanno avuto aiuto,ma la loro storia è questa.Il futuro?
Laura Marchini Giomi
Risposta a Carlo Dragoni:
caro amico, tu che dici che sposarsi è impossibile per chi ha 1000 o 2000 al mese, tu che dici che l’amore dura due o tre anni, tu che dici che sono solo soldi buttati per una cerimonia ed un ristorante, tu che dici che sono solo soldi che andranno agli avvocati…
…caro amico, tu sei figlio del vittimismo che hai appresso, del pessimismo che la classe politica ci ha regalato!
I numeri ti danno ragione…ma la vita è già amara con pochi soldi al mese, quasi quasi mi vien voglia di dirti di non rompere i coglioni, ma capisco che stai sotto un treno…
ascolta Morelli con maurizio costanzo, mi dispiace
>SEGUITO DEL COM. di Laura Marchini Giomi
3o)Matteo:ha42 anni,diplomato perito chim.ind.,1 anno di Veter. a Pisa,1 anno di Lett.mod.a Ge.,decide di non laurearsi e cerca un lavoro,mediante l’aiuto del padre Medico Chirurgo riesce ad essere assunto da una compagnia marit. mercantile di una multinaz.sviz.(non faccio nomi)dove da ultimo fattorino riesce a fare le funzioni di comandante d’armamento.E’fortunato per 18 anni,anche se non è assolutamente in regola tanto è vero che uffic. è un marittimo.Ha un buon stipendio.Dopo 18 anni la multinaz. chiude l’ag. marit.di Ge. e gli propone di fare un nuovo programma per tenere in vita la sede di Ge.Lo fà,ci lavora per circa un anno.La multinaz. cambia idea e chiude.Non ha mai ricevuto la liquidaz.Decide di cambiare lavoro in maniera radicale e apre un pub in Val d’Ossola,usando i suoi risparmi per arredare il pub,attrezzarlo,la socia gli crea delle difficoltà. Lascia il pub.Viene a Ge.prende alla Camera di Com.la patente per gestire un nuovo pub,da solo,sempre in Val d’Ossola,per arredarlo,attrezzarlo,chiede un prestito a una Banca di Ge.con il fido di un pacchetto di obblligazioni della madre,paga degli interessi e delle spese non indifferenti Lo apre,ha delle gratificazioni morali valide dato le tradizioni della vallata.Per risparmiare fa con la sua compagna Lucia,5 giorni su 7 la pulizia del locale avendo chiuso alle 2 o alle 3 di notte.La gente ha,da un pò di tempo,pochi soldi da spendere e quindi è misurata nelle consumazioni. Tiene duro e resiste,anche se il fitto che paga non è indifferente,i Gruppi che suonano vanno e devono essere pagati equamente. Se la situazione diventerà insostenibile,tornerà a Ge. e cercherà un lavoro.4a)Lucia ha 30anni,è nata in Val d’Ossola,da una famiglia modesta e numerosa,non ha particolari titoli di studio dopo la scuola dell’obbl.perciò fa la badante,conosce Matteo s’innamorano,vivono insieme,si aiutano a vicenda.Fa domanda di lavoro e,da mesi,le fanno contratti interinali.come saldatrice in fabbrica.Forse queste persone hanno fatto degli sbagli,hanno avuto aiuto,ma la loro storia è questa.Il futuro?
Laura Marchini Giomi
Aprire un PUB in Val D’Ossola? Forse è come tentare di fr entrare nella testa di berluskoni il concetto di legalità!
Leggiti la mia replica dell’01:35
fondamentalista-integralista-leghista-stagista(diClinton)
-camorrista…”I PAESI ARABI CHE TU CHIAMI MODERATI NON HANNO MAI VOLUTO FIRMARE LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO”.
Che ne pensi di Guantanamo? Cos’è per te, un hotel a 5 stelle?
nn meriti più le mie repliche.. nè (a mio avviso) di vivere..
matteo la torre
——————
E VISTO CHE SIAMO IN TEMA DI INDIGNAZIONI E CHE L’ARGOMENTO PARE VI STIA PARTICOLARMENTE A CUORE, INDIGNATEVI ANCHE PER QUELLO CHE SUCCEDE NELLE CARCERI CUBANE, O FORSE LE TESTIMONIANZE DI CHI FUGGE IN FLORIDA PER SCAPPARE DALLE PERSECUZIONI DI CASTRO SONO SOLO BAGGIANATE? L’ERA DI BATISTA E’ FINITA, SOSTITUITA DA QUELLA CASTRISTA, PEGGIORE DELLA PRIMA. COME SI DICE IN QUESTI CASI: DALLA PADELLA ALLA BRACE.
COGLIONI DEL CENTRO SINISTRA
***************
Ciao, in questo caso intervengo all’anglosassone (Noi di qua tutti buoni voi di là brutti e cattivi)
Matteo è (per me) noi di qua perciò tu brutto e cattivo.
Brutto IRAQ con le sue carceri
Brutto Guantanamo
Brutte torture a Cuba sia con Fidel Castro che con Batista.
Tu vuoi continuare a essere Brutto di la?
O vuoi venire ad essere bello di qua adesso?
Pensaci caro mio.
Ciao amico di centro destra (?!)..Ancora sicuro?
(Matte’ nun ce l’ho fatta dovevo proprio farlo.
>SEGUITO DEL COM. di Laura Marchini Giomi
3o)Matteo:ha42 anni,diplomato chim.ind.,1 anno di Veter. a Pisa,1 anno di Lett.mod.a Ge.,decide di non laurearsi e cerca un lavoro,mediante l’aiuto del padre Medico C. riesce ad essere assunto da una compagnia marit. mercantile di una multinaz.sviz.(non faccio nomi)dove da ultimo fattorino riesce a fare le funzioni di comand. d’armamento. E’ fortunato per 18 anni,anche se non è assolutamente in regola tanto è vero che uffic. è un marittimo. Ha un buon stipendio.Dopo 18 anni la multinaz. chiude l’ag. marit.di Ge. e gli propone di fare un nuovo programma per tenere in vita la sede di Ge.Lo fà,ci lavora per circa un anno.La multinaz. cambia idea e chiude.Non ha mai ricevuto la liquidaz.Decide di cambiare lavoro in maniera radicale e apre un pub in Val d’Ossola,usando i suoi risparmi per arredare il pub,attrezzarlo,la socia gli crea delle diffic. Lascia il pub.Viene a Ge.,prende alla Camera di Com.la patente per gestire un nuovo pub,da solo,sempre in Val d’Ossola per arredarlo,attrezzarlo,chiede un prestito a una Banca di Ge.con il fido di un pacchetto di obbllig. della madre,paga degli interessi e delle spese non indefferenti.Lo apre,ha delle gratificazioni morali valide dato le tradizioni della vallata,per risparmiare fa con la sua compagna Lucia,5 giorni su 7 la pulizia del locale avendo chiuso alle 2 o alle 3 di notte.La gente ha,da un pò di tempo,pochi soldi da spendere e quindi è misurata nelle consumazioni. Tiene duro e resiste,anche se il fitto che paga non è indifferente,i Gruppi che suonano vanno e devono essere pagati equamente.Se la situazione diventerà insostenibile,tornerà a Ge. e cercherà un lavoro.4a)Lucia ha 30anni,è nata in Val d’Ossola,da una famiglia modesta e numerosa,non ha particolari titoli di studio dopo la scuola dell’obbl.perciò fa la badante,conosce Matteo s’innamorano,vivono insieme,si aiutano a vic.Fa domanda di lavoro e,da mesi,le fanno contratti inter.come saldatrice in fabbrica.Forse queste persone hanno fatto degli sbagli,hanno avuto aiuto,ma la loro storia è questa.Il futuro?
Laura Marchini Giomi
NOTIZIA ANSA: h 5:15,
Il noto comico attore Grillo Giuseppe, ha aperto
una nuova università, ha fondato l’università di
Grillologia, gli studenti si possono iscrivere dopo il liceo e sostenendo 15 esami si laureano in GRILLOLOGIA, fondamentale il test psicologico di accesso. I requisiti sono:
1) senso critico.
2) spirito di osservazione.
3) quel pizzico di follia.
Dopo la trafila universitaria i Grilliani,
potranno iniziare a lavorare negli uffici del catasto e nelle panetterie……..
a regà !…………..
va be’ Franco, nel 95% dei casi puo’ esser vero… pero’al 100% il meno peggio e’ lavorare… eh!
Sono partito, tu Beppe diresti emigrato, da Pescara a Torino per cercare lavoro. L’unica cosa che sono stato in grado di trovare è un posto come teleseller in un call center. La paga è veramente misera, meno di 5 euro al giorno , ed è pieno zeppo di studenti universitari, laureati e casalinghe che cercano di tirare avanti. Una serie di mini contrattini della durata di non più di un mese seguiti in alternanza da alcuni con scadenza quindicinale non sono più un miraggio per me. Forse sarebe meglio che tornassi al sud dove si lavora in nero, ma almeno si lavora. Se dobbiamo ringraziare Biagi perchè martire, bene se lo merita, ma per il resto soprassediamo.
questo commento verra’ sicuramente cancellato…
sorry about that!
>SEGUITO DEL COM. di Laura Marchini Giomi
3o)Matteo:ha42 anni,diplomato chim.ind.,1 anno di Veter. a Pi.,1 anno di Lett.mod. a Ge.,decide di non laurearsi e cerca un lavoro,mediante l’aiuto del padre Medico C. riesce ad essere assunto da una compagnia marit. mercantile di una multinaz.sviz.(non faccio il nome)dove da ultimo fattorino riesce a fare le funzioni di comand. d’armamento. E’ fortunato per 18 anni,anche se non è assolutamente in regola tanto è vero che uffic. è un marittimo. Ha un buon stipendio.Dopo 18 anni la multinaz. chiude l’ag. marit.di Ge. e gli propone di fare un nuovo programma per tenere in vita la sede di Ge.Lo fà,ci lavora per circa un anno.La multinaz. cambia idea e chiude.Non ha mai ricevuto la liquidaz.Decide di cambiare lavoro in maniera radicale e apre un pub in Val d’Ossola,usando i suoi risparmi per arredare il pub,attrezzarlo,la socia gli crea delle diffic. Lascia il pub.Viene a Ge.,prende alla Camera di Com.la patente per gestire un nuovo pub,da solo,sempre in Val d’Ossola per arredarlo,attrezzarlo chiede un prestito a una Banca di Ge.con il fido di un pacchetto di obbllig. della madre,paga degli interessi e delle s. non indefferenti.Lo apre,ha delle gratificazioni morali valide dato le tradizioni della vallata,per risparmiare fa con la sua compagna Lucia,5 giorni su 7 la pulizia del locale avendo chiuso alle 2 o alle 3 di notte.La gente ha,da un pò di tempo,pochi soldi da spendere e quindi è misurata nelle consumazioni. Tiene duro e resiste,anche se il fitto che paga non è indifferente,i Gruppi che suonano vanno e devono essere pag.Se la situazione diventerà insost.tornerà a Ge. e cercherà un lavoro.
4a)Lucia ha 30 anni,è nata in Val d’Os.,da una famiglia modesta e numerosa,non ha particolari t. di studio dopo la scuola dell’obbl.perciò fa la bad.,conosce Matteo s’innamor.vivono insieme,si aiutano a vic.Fa domanda di lavoro e,da mesi,le fanno contratti inter.come saldatrice in fabbrica.Forse queste persone hanno fatto degli sbagli,sono stati aiutati,ma
la loro stoia è questa.Laura Marchini Giomi
Ciao a tutti,
è da poco che seguo il forum ed è la prima volta che intervengo siccome, anch’io come molti giovani in Italia, ho a che fare con contratti atipici (credo si chiamino cosi’). Sono un ragazzo di 22 anni e dal 2001 che lavoro con un contratto di collaborazione coordinata e continuativa. Inizialmente la retribuzione e le prospettive mi facevano “gola”, siccome sono ben pagato e vivendo ancora con i miei sono anche riuscito a metter via qualche risparmio. Il problema è giunto poi, ho iniziato a pensare al mio futuro! Ho letto molti forum di gente che non riesce a trovare lavoro o gli vengono offerti i soliti call center, purtroppo questi contratti non sono totalmente sbagliati, ma è sbagliato quello che ci sta attorno, per fare un esempio i finanziamenti molte volte influisce anche il continuo cambiare lavoro e non riuscire mai a legare completamente con i colleghi. Mi fanno ridere molte offerte che richiedono lavoro di squadra, leggendo un po’ più in basso si scopre che questo lavoro dura un mese, ma dico io come faccio a lavorare in una squadra se devo “convivere” con queste persone solo un mese (con proroga???). Il continuo cambio d’ambiente lavorativo, influisce indubbiamente sul morale della persona e inevitabilmente sulla sua produttività, per non parlare se ci si ritrova a collaborare con dei colleghi (dipendenti dell’azienda) che non hanno nessuna voglia di collaborare con te, ma solo di usarti per scaricare su di te colpe e lavoro in più ti opponi? Faccio la spia al capo! Le conseguenze sono ovvie. Questo e’ l’allegro quadretto del lavoratore co.co.co. Oltre ad amare il proprio lavoro, chi lo offre deve mettersi in testa che non siamo dei robot e come tutti abbiamo la voglia e la necessità di crescere per farci strada in questa giungla!! Devono cambiare molte cose, la tutela di questi contratti, la sicurezza di continuare a lavorare e la mentalità della gente se vogliano cambiare le cose per il 50%, siamo coivolti anche noi (come lavoratori)!
@ Davide Caiaffa
“””…Giova’…non sono le ginocchia a fare giacomo -giacomo…ma i testicoli a fare tracisio-tarcisio!!!
Ci siamo sfucugliati i genitali a vedere sti personaggi politici guerrafondai nel sangue,che fomentano l’ odio in nome di una superiorita’ della razza o della posizione geografica)…io non mi pertmetto di usare il termine musulmano in termini razzistici.E’ la religione ,il loro credo.Non li definisco inferiori,come non definisco i cattolici cristiani superiori.Ognuno si crea il suo Dio.Per la necessita’ comune di credere in qualcosa che ci aiuti a non essere irrimediabilemete nudi e abbandonati.
Calderoli,come tutti i fomentatori dell’ odio verso il diverso sono solo individui che vivono nella paura e coinvolgono gli altri nella stessa paura,l’ odio e’ solo la paura scitta con altre lettere.Senno’,facciamola finita una volta per tutte, e prega il tuo amico Bush di sganciare una mega bomba che polverizzi il mondo dal salento in giu’.(digli di risparmiare il sud italia, il salento e la sicilia…in fin dei conti sono ottimi produttori di vino e olio a basso costo,e donne con la D maiuscola)!
Ma mi raccomando che non rimanga un filo di vita,senno’ ricominciamo co ste stronzate!!!!…”””
R. Non ho nessun dubbio che quanto fatto da quel’ex-ministro sia stato assolutamente stupido. Un conto e’ affermare la liberta’ d’opinione e d’espressione, un’altra e’ buttare benzina su un fuoco che sta’ andando fuori controllo. Chissa’ perche’ qui in America, con una comunita’ mussulmana abbastanza vasta, non c’e’ stato nessun putiferio. Piu’ tolleranti? Mah, non so!
Non sono contro alla guerra a priori, se usata come ultima risorsa. Da qui a usare “La Bomba” per polverizzare il mondo dal Salento in giu’ ce ne passa pero’. Lasciamo lavorare la diplomazia, sperando che le teste calde che oggi sembrano cercare lo scontro a tutti i costi abbiano un lampo di genio e rinsaviscano. Pece e piume per il signor Calderoli. Ciao
sempre colpa di Calderoli
ANSA) -KANO (NIGERIA), 20 FEB- E’ di almeno 10 morti e 40 feriti il bilancio degli scontri causati da una presunta profanazione del Corano in una scuola in Nigeria .
La violenza a Bauchi, nel nord del Paese, secondo alcuni residenti e’ cominciata quando si e’ sparsa la voce che il Corano era stato profanato da un’insegnante di scuola superiore, che avrebbe confiscato una copia del testo sacro ad uno studente che lo stava leggendo durante una lezione.
Breve testimonianza.
Ho 24 anni , tento di vivere di quello che dovrebbe essere il mio lavoro-il musicista-cosa ovviamente impossibile in italia (e che meriterebbe una trattazione a parte,tale è la portata dell’argomento)e mi ritrovo dunque costretto,come la TOTALITA’ delle persone che mi circondano e che amo,a dovermi arrabattare tra mille forme di precariato avvilente.
Attualmente sono il più fortunato-lavorativamente parlando-tra tutte le persone che conosco;lavoro in nero presso alcune famiglie,impartendo lezioni private ad alcuni ragazzini(sono un laureando in filosofia)e riuscendo cosi’ a guadagnare una cifra che oscilla tra i 6 e i 700 eur mensili.
E’ semplicemente il miglior lavoro che io abbia mai trovato,e mi duole correggerti beppe;la retribuzione in un call center per un operatore appena assunto nn è di 5 eur ma di 4,16 ( quegli 84 centesimi in meno l’ora , dopo 8 ore al telefono pesano come un macigno).
Ci tengo a ribadire che in questo momento io rappresento cio’ che di meglio il mondo del lavoro possa offrire;amici carissimi vivono in situazioni assai peggiori.
Qualche esempio.
PATRIZIA,29 ANNI:tecnico del suono diplomato dopo 2 anni di corso specializzato(costo del corso 2000/eur annui);passate esperienze lavorative-frutto della necessità,of course-in ogni ambito possibile.Attualmente collaboratrice in una agenzia di booking e managment.retribuzione mensile=0 eur
DANIELE,24 ANNI:tecnico del suono diplomato dopo due anni di corso specializzato(costo del corso 3000 eur/annui);Attualmente effettua montaggi audio-video per alcuni registucoli raccomandati nella speranza di poter lavorare con loro su qualche futuro set.retribuzione mensile = 0 eur
FRANCESCA,27 ANNI:laureata al DAMS indirizzo cinema.Dopo diverse ricerche, ha trovato lavoro come comessa in una panetteria,dove ha lavorato part time-ma,caso strano,in regola- per circa un anno e mezzo.Licenziata la scorsa settimana.
Quei pezzi di stronzi nn sanno di cosa cazzo parlano.
Ciao,
D.
X folchi
Prima che questa classe politica rissosa e incompetente trovi un accordo per una nuova costituente, la mafia avrà occupato definitivamente tutti i gangli (òscia parlo come scilvio) dei poteri della Regione.
Per modificare la Costituzione senza avere i 2/3 dei voti parlamentari, si vota semplicemente a maggioranza e si sottopone il tutto ai cittadini con un referendum SENZA quorum..
e i cittadini nn voteranno contro a delle privazioni temporanee di libertà, se queste saranno volte ad eliminare privazioni di libertà permanenti da 2 secoli!
Ps:Se una cosa così rimarrà nella Costituzione, stai tranquillo che ndrangheta e camorra si cagano subito in mano, finendo di fare i gradassi con l’ordine costituito (scusa, mi è tornato un po’ di fascio)
Caro Matteo, allora mi sa che sto parlando così per parlare. Tu se non sbagli sei siciliano e mentre io faccio teorie…a cazzo, tu la mafia ce l’hai a casa…. Si penso tu abbia ragione sul problema mafia. E’ l’emergenza delle emergenze sotto molti aspetti.
Anche del mio ragionamento sono convinto.
Ti ricordi il film Forrest Gump?……Forse abbiamo ragione tutti e due.
Se rispondi presto sono contento di leggere, se no Carissimo buonanotte. Ciao a domani…..c’ho l’influenza e sto a casa a curarmi.
X francesco folchi 21.02.06 02:49
Si può sempre modificare la Costituzione, nn è mica la Bibbia..nei casi in cui uno Stato nn ha il controllo del proprio territorio poi, nn ti sembra che la Costituzione sia l’ultimo dei problemi?
Nn sn mica Putin che schiaccia i ceceni.. qui si parla di mafia.
Ps: nel cesso leggo solo la riforma del federalismo.. se leggo i primi 12 art. non cago per 3 giorni, vista la situazione attuale
Scusami Matteo, quella del cesso me la potevo risparmiare, hai ragione.
Cambiare la Costituzione?
A mio avviso, contrariamente a quanto fatto nelle ultime due legislature, (nell’ultima poi altro che andare al cesso…..ci hanno fatto e non fatto TUTTO con la povera Carta Cost.), e visto che è cambiato molto del vecchio sistema, prima di fare (mamma che grande fare sarebbe, non fare nulla per poco tempo e ……appunto snellire (perciò grande fare) quello che c’è)qulasiasi cosa ci vorrebbe una assemblea costituente che riscrivesse per bene le regole del gioco…non ti sembra….se no, a mio avviso, l’emergenza attuale (che dura da quando sono nato e non se ne po più) sarà così ancora per 100 anni.
“Scusami Matteo, quella del cesso me la potevo risparmiare, hai ragione ”
Meno male.. scuse accettate
lavoro da quattro anni in un call center,faccio sondaggi.non perchè mi piaccia ma perchè mi serve per mantenermi agli studi e avere la possibilità di staccare se ne ho bisogno per preparare gli esami o per tornare a casa (sono fuori sede).lavoravo anche prima dell’introduzione della legge e prima sapevo che al toale lordo mensile doovevo sottrarre la ritenuta d’acconto del 20%:alta,per carità.
questa grandiosa legge ha fatto si che,lavorando lo stesso numero di ore di prima (100/120 al mese)abbia una ritenuta media del 23% ovvero quello che viene detratto a mia madre che però fa la bidella ed è dipendente dello stato a tempo indeterminato con ferie,contributi degni di quel nome,malattia e tutto quello che la civiltà vuole che venga garantito ad un lavoratore.
Con quello che costano gli affitti poi…ma rischierei di allargare il discorso ad una serie innumerevole di problemi correlati che non hanno niente a che vedere con questa legge obrobriosa.
I co.co.co. li ha introdotti la sinistra con il ministro Treu. Biagi gli ha solo cambiato il nome e limitato il campo d’azione, in quanto prima i co.co.co. erano ormai diventati il contratto sibolo delle nuove assunzioni. Ma almeno di assunzioni ce ne sono state 4 milioni!
Vedo che nn scrivi più..è tardi,eh?
O ti sei accorto delle stronzate che dici?
Anche Biagi si rivolterebbe nella tomba sentendoti..
Te lo dico io!
Se Hitler avesse avuto 6 TV avrebbe agito con molto più intelletto ed acume di questo faccendiere nano.
X francesco folchi 21.02.06 02:49
Si può sempre modificare la Costituzione, nn è mica la Bibbia..nei casi in cui uno Stato nn ha il controllo del proprio territorio poi, nn ti sembra che la Costituzione sia l’ultimo dei problemi?
Nn sn mica Putin che schiaccia i ceceni.. qui si parla di mafia.
Ps: nel cesso leggo solo la riforma del federalismo.. se leggo i primi 12 art. non cago per 3 giorni, vista la situazione attuale
Ho sentito qualcuno parlare di sposarsi?
Ma siete pazzi? Con 1000 o 2000 euro al mese è impossibile.
Inoltre è una scelta sbagliata e contro-natura.
Quanto durano le coppie oggi? max 2-3 anni. E poi vi vlete pure pagare l’avvocato e gli alimenti?
Convivere è la soluzione oggi, senza tutte quelle decine di migliaia di euro spese in chiesa e nel ristorante che vi farà pagare 150 euro a testa, per una cena mediocre.
Sposarsi per poi divorziare in tre anni e 10.000 euro di avvocati?
Ma chi se lo caga più il matrimoio? E’ un’invenzione culturale e non naturale, tipicamente cattolica.
Carissimo,io mi sono sposato 5 anni fa ed eravamo disoccupati…certo avevamo una casa (onestamente è qualche punto in più); ora abbiamo 3 figli e io guadagno 1000 euri al mese e ti dico che si puo’fare basta crederci. Ciao
be’ non si puo’ valutare l’amore in base ai soldi: e’ contronatura.dimmi qualcosa in questo mondo che non e’ contronatura!!!ci vuole molto cervello per ragionare bene.tu ne hai poco.quindi e’ meglio che i pensieri tu li tenga per te stesso e per la tua cerchia di amicizie che probabilmente la pensa come te.sei venuto al mondo grazie ad una famiglia.be’ se non ci fosse stata questa condizione tu non saresti mai nato…e noi del blog avremmo ringraziato la tua non-nascita!
http://www.deathcamps.org/websites/pic/big1401%20KL%20Auschwitz%20Work%20makes%20free%20Arbeit%20macht%20frei%201945.jpg
ecco.. è qui il tuo What?
Ma se Hitler avesse avuto la televisione?
Ma se Hitler di televisioni ne avesse 6?
Berluskoni, Sacconi, Maroni & la loro Italia cialtrona mi fanno ribrezzo, ma i CoCoCo, poi diventati i lavoratori a progetto della Biagi non li ha introdotti il centro sinistra? Mi sto sbagliando?
giulia tissera 21.02.06 02:51
***************
Ciao Giulia, si i co co co li ha introdotti la sx.
Poi queste perline celticopadanofascistocattocanogallinoyukyuk…zum!..zum!…Facciamo un po come c…o ci pare!!
Hanno preso e completato l’opera da par loro (Ti ricordi ad inizio legislatura i casini bestiali con i sindacati con la CISLI e la UIL che vollero credere al detto di parrocchia “Lasciamolo lavorarare”? Ecco allora fecero la riforma del lavoro (guarda caso il buon scilvio di questa grande riforma non si vanta (AGHRGHRGGGHGHYURRRGGGG!!!!).
Per questo che in questo blog non si è teneri ne con sx ne con dx.
Qua si voterà (in prevalenza) csx solo perchè il male minore Poi………………….Ciao cara spero di essere stato chiaro.
L’unica soddisfazione e’ che l’hanno appulizzato a quel bastardo!!
😉
Berluskoni, Sacconi, Maroni & la loro Italia cialtrona mi fanno ribrezzo, ma i CoCoCo, poi diventati i lavoratori a progetto della Biagi non li ha introdotti il centro sinistra? Mi sto sbagliando?
I 5 PASSI PER COMBATTERE LA MAFIA
(SOTTOTITOLO: SONO DI SINISTRA, MA ANCHE ABBASTANZA FASCIO QUANDO VOGLIO)
matteo la torre 21.02.06 02:31
********************
A Matteo scusa, ma (ora non mi va di andare a controllare) la Costituzione che dice a tal riguardo?
Oppure anche per te ti ci chiudi nel bagno portandotela dietro come carta da culo?
Si può sempre modificare la Costituzione, nn è mica la Bibbia..nei casi in cui uno Stato nn ha il controllo del proprio territorio poi, nn ti sembra che la Costituzione sia l’ultimo dei problemi?
Nn sn mica Putin che schiaccia i ceceni.. qui si parla di mafia.
Ps: nel cesso leggo solo la riforma del federalismo.. se leggo i primi 12 art. non cago per 3 giorni, vista la situazione attuale
mi cala la palpebra, non reggo più
A domani
Notte a tutti i sopravvissuti
Max Stirner
Buonanotte Sciamano del Blog………..
(Si scherza nèh!!)
Ciao carissimo.
Notte Max!
matteo la torre 21.02.06 02:31 |
—————————————
QUOTO! Altro che le ronde padane!
ciao
Max Stirner
Caro Beppe, dunque… mi chiedi di raccontare la mia esperienza lavorativa? Vediamo un po’…
Laureato nel marzo 2004 in Scienze Politiche, comincio a praticare uno stage nel febbraio del 2005 a 258 euro mensili presso l’agenzia di comunicazione Burson Marsteller di Milano. Lo stage dura sei mesi.
La persona che, per legge, dovrebbe seguirmi (il tutor), una certa insignificante Viola Violi, non alza un dito per aiutarmi ad entrare nei meccanismi dell’azienda, ma essendo anzi una persona frustrata, fa di tutto per mettermi i bastoni tra le ruote. Comunque, piano piano, riesco ad imparare come funziona un Ufficio Stampa (perchè tale era la mia mansione) e mi adatto, grazie anche all’aiuto di validi colleghi.
Per farla in breve: al termine di 6 mesi di buono e onesto lavoro, 2 giorni prima della scadenza del mio contratto di stagista, il capo reparto Adele Bandera, una persona leggermente squilibrata e moralmente infima, mi comunica che il mio tempo lì è finito e che me ne posso anche andare.
Fantastico, vero?
Ovviamente non mi sono dato per perso, questa è l’ultima cosa che potrebbe fare una persona tenace e combattiva come me. Ma è solo un esempio di come, grazie a questa società di precari, siano le persone meschine e arroganti a dettare legge.
Tutto questo deve finire, caro Beppe. E se penso che noi, qui in Italia, pur con tutti i gravi problemi che ci affliggono, siamo dei privilegiati rispetto a quello che succede in molte altre parti del mondo, la situazione si fa davvero raccapricciante.
Max? E buonasera……quando si pugna si pugna nèh?
Ti posso coprire le spalle, si pugna un po insieme?
A tutti gli istinti repressi che non sanno cosa dire e lo dicono offendendo……
CARICAAAAAA!!!!!
E che guerra sia!
I 5 PASSI PER COMBATTERE LA MAFIA
(SOTTOTITOLO: SONO DI SINISTRA, MA ANCHE ABBASTANZA FASCIO QUANDO VOGLIO)
1) Attivare un serio lavoro di intelligence che duri almeno 2 o 3 anni;
2) proclamare lo stato d’emergenza (o d’assedio, vai..)
3) Commissariare tutte le istituzioni della regione per almeno 5 anni, sospendendo temporaneamente tutte le elezioni e destituendo le cariche presenti;
4) Riformare le prefetture, le procure, e le questure.. Cambiando da subito i vertici; Amnistiare le forze dell’ordine che si dichiarano colluse in partenza, e punire con l’ergastolo eventuali altre collusioni future;
5) Mandare l’esercito, comprese le teste di cuoio, ed evacuare ,se necessario, i territori più a rischio.
eppoi, cosa volete che vi dica…volevano la guerra? E che guerra sia!
Per quel “pignolo” di Foschi:
Punto 0 : Cambiare la Costituzione, e prevedere forme straordinarie di repressione nei casi in cui
lo Stato nn controlli + parte del territorio.
Ciao a tutti.
Non so se qualcuno a quest’ora c’è ancora.
Paola forse tu….Max?
Franco? Pasquale? Leo di solito a quest’ora è fra le braccia di Morfeo…Ma..ci sei?
Raffaella?….Buonanotte Manuela.
Questa influenza è un po rognosetta, ogni tanto mi vado a stendere e….l’ultima volta è stata lunghetta.
Non vorrei esser stato frainteso.
Non mi posso assolutamente permettere una ferrari. Semplicemenete Grillo, nell ospettacolo del 2005, mi ha abbagliato con quel paragone e da allora, quando vedo uno con un macchinone potentissimo, non posso far ameno di puntare l’attenzione sullo sciocco all’interno piuttosto che sulla bellezza relativa dell’automobile.
Tutto qui.
Pasquale Rezza mi racconti del problema di tuo figlio, del motorino, della solitaria auto.
Si questa è le tristezza del blog, a fortune alterne si deve riflettere di più per non urtare i sentimenti di nessuno.
E se qualcuno è stato urtato dal mio intervento, mi spiace non ho usato abbastanza il mio intelletto.
A volte queste chiacchierate lasciano il mio mondo nascosto contento.
E’ sbagliato, non è corretto.
Per questo che Grillo è nu Brav’omm. Se vuoi stare qui, ci devi stare a patto che la coordinazione delle funzioni umane (Intelletto, Emozione, Istinto) siano ben coordinate (coscienza eh Max?). Se qua una di esse prevale,
è a nudo e fai una pessima figura.
Qui si il Re è nudo!!
Poi per l’argomento trattato se si fa bella o brutta figura……invece a tutti i nostri giovani, a tutti quelli che hanno problemi a trovare lavoro. A quelli che un lavoro in casa l’hanno o sono pensionati ma è difficile arrivare a fine mese………………………….
Mi riesce difficile credere a questi qua intorno che insultano e maledicono…………
Questo Governo è complice della situazione (o forse viceversa). Chi sta al timone della barca determina l’andatura della stessa. Poi il destino ci può mettere uno zampino, una tempest….Ma la responsabilità è di Comandante e timonieri. Ciao
Visto che in Italia la censura non esiste e siamo un paese libero (per chi ci crede!) vorrei sapere se qualcuno di voi sa dove reperire il film “bye bye berlusconi” proiettato in Germania e non in Italia perchè secondo quanto detto dal regista, nessuno lo ha voluto proiettare per non mettersi contro il Berlusca.
grazie
Sarebbero gli unici sbirri che vedrei di buon occhio qua a Palermo.
legge biagi, legge treu…c’è comunque qualcosa che non va.
ho 28, lavoro nel sociale, campo di per se non molto ricco, da 8 anni. a parte i primi due anni con contratto a tempo determinato (il periodo più ricco della mia vita!!), poi sempre e solo contratti a collaborazione prima e a progetto poi, rinnovati di tre mesi in tre mesi. a parte lo stipendio, la cosa più brutta è non poter avere ferie pagate, permessi di lavoro, maternità, paternità, malattia pagata. io sono uno che non mi approfitto delle cose, e credo che sia giusto che, se sto male, mi si paghi ccomunque uno stipendio. e poi, la domanda che spesso mi viene in mente: ma tra 30/40, quando tutti quelli della mia età o giù di lì andranno in pensione, cosa succederà? mi picerebbe chiederlo a prodi, d’alema, berlusconi, fini. avremo un esercito sterminato di vecchietti senza un soldo?
io non voglio un sacco di soldi.voglio campare. felice.
Caro Beppe Grillo,non posso raccontarti la storia del mio lavoro , perchè sarei disonesta e bugiarda, infatti negli ultimi anni,prima di andare in pensione ho fatto la COBAS( dopo essere uscita dalla C.G.I.L-insegnanti perchè mi ero resa che se volevo avere una attività da intellet. era meglio che andassi al Circolo Gramsci in piaz. Campetto e perchè il segret. region. della C.G.I.L.in una assemblea ci aveva detto che in fondo noi non avremmo potuto mai essere per il Governo,(democristiano) una controparte,perciò scrissi una lettera di dimiss.,motivandole e non ebbi mai risposta.)I Cobas dei lavoratori era un numeroso gruppo di estremisti che,con i loro scioperi,riuscirono ad ottenere l’ultimo aumento degli stipendi dei lavorat. della scuola italiana.Perciò in realtà io non mi lamento,anche se attualmente la mia pensione è di e. 1560,84 per 13 mensilità,dopo 40 anni anni di lavoro,più il riscatto dei 5 an. degli studi univ.che mi sono pagata di tasca mia con una tratt. sullo stipendio per 23 anni.
Ti posso raccontare la storia della vita di lavoro dei miei due figli,viventi,Francesca e Matteo e dei loro compagni,rispettivamente:Tomaso e Lucia.
1a) Francesca ha 42 anni:diploma liceo artist. ,laurea in lett. antic.a indirizzo archeolog,specializ.in archeol.preistor.a Aix en Provence(dove visse e studiò)con una borsa di studio.Ha,per alcuni anni fatto la libera profes.,pagandosi i vers.prev.volont. andando a scavare in Sard.Sic.Cal.ect.con solo l’alloggio.Assunta da una Società,di cui non faccio il nome,lavora finchè dura e ce la fà,a temp.det.con una retribuzione di circ. 1000 e. al mese per 13 mens.,2 euro rimborso pasto al g. Non esiste in I.l’ordine degli archeol.perciò dipendono dall’ ord. del’ediliz. Fra tutti e 4 è quella che sta meglio. 2o)Tomaso ha 40an.lavora da geometra da 18 anni,ha fatto 2 annni di archittetura all’Univ.Per diversi anni ha lavorato,non messo in regola.Da 2 anni ha lavorato ,messo in regola a tempo indeterminato, propio nel momento che doveva passare a tempo determinato è stato liceziato. Cerca lavoro. Laura Marchini Giomi
segue>
COMPLIMENTI a Gianni Liuzzi:
avrai fatto anche le serali, ma parli meglio di tanti laureati!
azzo questo è pieno di spocchia e è pure disoccupato…. namo bene. bono co le canne che te fanno male e poi so pure proibite….
@GIACOMO CIRIANI alias HO DETTO
L’uomo del SUD…FRIULI.
Vigliacchetto dove ti sei cacciato? Sei tornato nella tua fogna? cerca di rimanerci!
Max Stirner
Nn ti preoccupare.. tra un po’ torna.
E’ andato a cercare “guantanamo” su google, visto che replicando alle sue farneticazioni (i diritti umani nn recepiti dai paesi arabi) gli ho ricordato l’hotel a 5 stelle che sta a Cuba.
BASTA—- CARISSIMO Carlo Dragoni lo vuoi capire che quando parlate male del sud sputate sul piatto dove mangiate?
Craxi, Berlusconi e tutti i BRAVI RAGAZZI HANNO VOTI GARANTITI DAL SUD, DAI MAFIOSI!!!
61 SEGGI SU 61 PER IL NANO NEL 2001 – CUFFARO (UDC) E’ INDAGATO PER MAFIA – CAMMARATA (Sindaco di Palermo di centrodestra) NON HA FATTO UN CA*ZO PER PALERMO E PROVINCIA – GIULIA ADAMO (Presidente provincia di Trapani) NON HA MIGLIORATO NIENTE… ECC… ECC… ECC…
TUTTI QUESTI POLITICI DI DESTRA VENGONO ELETTI GRAZIE ALLA MAFIA E GRAZIE AI VOTI DI COLORO CHE SPERANO NEI “FAVORI”. IL PIZZO LO PAGHIAMO A LORO!!! (PS: sciolto il consiglio comunale di marsala per infiltrazioni mafiose,l’ On. Fratello è indagato per appalti dati a mafiosi trapanesi) BASTAAAAAA…..!!!!!!
VOGLIAMO L’ONU CHE COMBATTE LA MAFIA!!!!!!!!!!
Quoto e straquoto!
Quando vedo Casini prendere le difese di Cuffaro diventerei una bestia!!!
Proteggere i segmenti più deboli come le donne???? Io ho 36 anni, laurea e esperienza ma non trovo lavoro, neanche in un call centre serio! Niente indipendenz, niente famiglia! E come me la maggioranza delle donne! Poi si chiedono come mai non si fanno più figli…
ma sta banda di cazzoni quando viene mandata a fan…..???
Mi scuso per i miei francesismi (davvero sentiti)
Buonanotte a tutti!
Carissimi tutti, mi racconto. Lavoro in regola dal 1980, avevo 14 anni. Ho lavorato per 2 anni come fresatore, per 17 anni come saldatore, ho rinunciato al posto fisso per fuggire una certa realtà e a contratto a termine per 1 anno ho pulito i cessi sugli aerei, poi assunto definitivamente, per 2 anni ho scaricato bagagli sugli aerei, da 4 lavoro nella sicurezza aeropotuale. Mi sono diplomato alle serali quando lavoravo in fabbrica (5 anni, 60km al giorno per 6 giorni la settimana) a 31 anni. Ho 40 anni, il tempo è passato, Sono sicuro che se rimanessi senza lavoro saprei trovare una soluzione perchè ho fiducia in me stesso ma ritengo che il popolo venga formato da: i genitori, gli insegnanti, i maestri di ogni genere (religiosi e laici), i governi centrali e locali e tutte le istituzioni preposte. Detto questo, come deve fare un ragazzo ad essere intraprendente se la formazione che ha ricevuto non è stata sufficiente a far sì che fosse così? Come deve fare a capire quale dev’essere la strada migliore da percorrere, a quale obiettivo puntare e a cosa saper rinunciare? Il tessuto sociale viene costruito e mantenuto sano da tutti sì, ma soprattutto se tutti hanno un certo bagalio di conoscienza. Al contrario avviene il cancro. Il PROBLEMA è che chi ha il potere di governare, di informare, di comunicare, di persuadere e di istruire un popolo ha la RESPONSABILITA’ degli effetti che ne scaturiranno. Se si pensa che per migliorarsi bisogna accantonare più denaro possibile o bisogna avere più cose possibili, bhè questa secondo me è una via sbagliata. Finchè avremo questa visione continueremo a scivolare nel baratro. Quindi l’individuo punti ad avere più tempo libero e a vivere in ambienti più sani, più belli e più armonici. Dobbiamo combattere contro la FRETTA. E l’impresa tenga conto della vera ricchezza che non è l’ultima riga del bilancio ma sicuramente il benessere e la formazione di tutti i suoi operatori. I governi guardino all’uomo e combattano i grandi criminali.
“E l’impresa tenga conto della vera ricchezza che non è l’ultima riga del bilancio ma sicuramente il benessere e la formazione di tutti i suoi operatori.”
Grazie per la tua saggezza e il tuo buon senso. Questa parte del tuo discorso bisognerebbe ricordarla a quella grande fetta marcia di imprenditori del Sud che, trattando male i lavoratori (da tutti i punti di vista), si crede onnipotente. E sti cazzoni al governo li lasciano anche condonare..roba da Zimbabwe!
Ci sara’ forse una versione nazipadana dei Vangeli non comprensibile ai piu’ perche’ scritta in ruttato celtico?
Calderola, facci sapere, dicci finalmente a che mazza di religione dobbiamo rivolgerci per pregare un Dio a scelta di mandarti affangala, te Scilvio e la ghenga.
Divinita’ Padanoceltiche 21.02.06 01:54 | Rispondi al commento |
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BUAHAHAHAHAH…GRANDE COMMENTO!
Mills: i pm non mi hanno estorto nulla
L’avvocato inglese ha spiegato al suo difensore italiano di non aver mai lasciato le dichiarazioni riportate
Il berlusca si era subito appellato, ma è rimasto fregato!
la mia ragazza lavora per meno di cinque euro all’ora.
ogni annuncio di lavoro in facoltà (torino, scienze della comunicazione) propone tramite agenzia contratti a tempo determinato per lavori con orario flessibile (fin troppo, perchè deve essere flessibile secondo i comodi di chi ti dà lavoro) e paga inferiore ai cinque euro l’ora.
ho detto tutto, se lavoro ci rimetto. e che cazzo racconto ai miei? io vorrei studiare e mantenermi, non pesare sulla mia famiglia ma non ce la faccio perchè non mi va di fare lo schiavo e non guadagnare niente. vorrei solo andarmene di casa e non rompere i coglioni a nessuno.
ma quanto prendeva calderoli?
qualcuno è disposto a pagarmi se lo prendo a calci in culo?
grazie
Leggiti la mia replica dell’01:35
fondamentalista-integralista-leghista-stagista(diClinton)
-camorrista…”I PAESI ARABI CHE TU CHIAMI MODERATI NON HANNO MAI VOLUTO FIRMARE LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO”.
Che ne pensi di Guantanamo? Cos’è per te, un hotel a 5 stelle?
nn meriti più le mie repliche.. nè (a mio avviso) di vivere..
BRAVO Paolo Micheli, condivido in pieno.
Scusate se non c’entra tanto con l argomento del post di oggi ma sono allibito e inorridito.
Al Tg 1 dell’una e mezza (di notte , quello più spietato e chiaramente CHIARAMENTE!!!! venduto) hanno appena annunciato (meglio:un presentatore fornito di super-parrucchino-modello-medusa) la notizia dei 26 morti di oggi in Iraq (notizia riportata oggi da tutti i principali notiziari internazionali) per poi far vedere un filmato dove veniva elogiato ed esaltato un nuovo modello di aereo D A G U E R R A appena comprato dall esercito italiano , ovviamente con i nostri soldi.
AAAAAARGHHHHHHH!Ma come fa ad esserci ancora gente che non crede e non Percepisce il controllo dell informazione che c’e ormai oggi in Italia? O sono solo io che lo percepisco???DITEMELO cosi almeno mi faccio ricoverare..
VAI Beppe
No non preoccuparti, non sei il solo: i tg della notte sono i peggiori!!
Ho detto l’infermiere per fare un esempio, so che è un lavoro duro, ma chi è a spasso da anni non credo possa fare molti distinguo.
Ci sono molte persone poi, che non farebbero mai alcuni lavori, non perchè pagati male, ma perchè troppo umili per le lor signorie….
IO una volta fui ripreso da alcuni amici, perchè “sorpreso” a lavorare in campagna: e che cazzo, adesso ti metti a zappare in campagna! mi dissero…Premetto che lo stavo facendo per hobby.
Ma ci sono persone che non andrbebro a raccogliere i pomodori nemmeno per tre milioni al mese con tutti i diritti sindacali, perchè troppo infimo, e che cavolo!
E parlo così perchè conosco personalmente molte eprsone che la pensano così.
Non credo che possano essere un valido campione statistico, ma credo che ci sono molti che la pensano come loro.
Personalmente credo che sia più dignitoso e salutare – anche se faticoso – raccogliere i pomodori che stare in un call-center…
Ma tu da laureato che alternative ti dai ? Al call center sfrutti il tuo titolo di studio ? Hai la possibilità di mettere in pratica le tue conoscenze ? Dalla descrizione della tua giornata lavorativa credo proprio di no. Allora che ci stai a fare lì ? Ci sono tanti lavori , forse meno qualificati ma meglio retribuiti. Perchè non sento mai nessun giovane che racconta di una realtà che non siano i call center o l’assicuratore o il venditore di case ? Perchè nessuno va mai nelle piccole realtà artigiane a portare i curriculum ? ?erchè le mani non se le vuole sporcare (di grasso e di fatica) nessuno ?.
Perchè paradossalmente un’ immigrato africano, guadagna più di un laureato italiano ? Il perchè è semplice: loro hanno voglia di rimboccarsi le maniche… loro ! Loro credono in un sogno che era il sogno dei nostri genitori del boom economico. Hanno lo stesso onore degli immigrati del sud che ci hanno fatto grandi, in barba alle nostre prese per il culo. La stessa dignità degli operai in piazza negli anni 70.
Invece noi fighetti italiani ? Sento solo storie di giovani che scappano dalla concretezza della provincia, per noia o per chissà quale illusione, inghiottiti dalla grande città . Forza ragazzi,non ce l’ha ordinato il dottore di lavorare al call center, ci sono lavori meglio retribuiti,più sani, più dignitosi, certo forse meno new economy, ma sono concreti…. ed il progetto, ce lo facciamo noi a tempo indeterminato.
Ma ti sei risposto da solo.TANTI ragazzi parlano solo dei callcenter, perche’ ci sono SOLO i call center.Ma di quali artigiani parli?Se hai + di 18 anni non ti vogliono nemmeno gratis.Se ne hai meno ti fanno lavorare per ANNI senza stipendio, perche’ ti insegnano.La voglia c’e’, perche’ vi incaponite a dire di no.Quali sono questi lavori che abbonderebbero?Facci i nomi delle aziende, e non tirare fuori che hai letto annunci nelle agenzie.Sarebbe come credere che il nano e’ onesto.Tutte quelle belle caselline che vedi nelle finestre delle agenzie sono FINTE.Iscriviti, manda il cv poi vedi chi ti chiama.L’africano gudagna di + perche’ e’ in NERO.LAvora 18 ore la giorno per 7 giorni a settimana.NON funziona cosi,sono proprio loro con le loro richieste minime che hanno distrutto il mercato del lavoro per noi.Ma tu ci andresti a lavorare in quelle condizioni.Ma quanti ne muoiono senza assicurazione?I nostri genitori,gli operai che evochi tu avevano una cosa in + di.la SPERANZA.Quando trovavi un lavoro era per sempre, non per una settimana.Converrai che lo spirito con cui uno affronta la cosa e’ ben diverso nei due contesti, per altro non equiparabili.Se avete un lavoro buono, bene.Ma non assumete l’attitudine del cazzo che vi porta a dire che tutti i precari sono dei fannulloni. Avete solo avuto CULO. Culo a nascere bene,culo and avere i soldi,culo ad avere il cervello,culo ad aver avuto le amicizie giuste.
Caro Beppe Grillo,non posso raccontarti la storia del mio lavoro , perchè sarei disonesta e bugiarda, infatti negli ultimi anni,prima di andare in pensione ho fatto la COBAS( dopo essere uscita dalla C.G.I.L-insegnanti perchè mi ero resa che se volevo avere una attività da intellet. era meglio che andassi al Circolo Gramsci in piaz. Campetto e perchè il segret. region. della C.G.I.L.in una assemblea ci aveva detto che in fondo noi non avremmo potuto mai essere per il Governo,(democristiano) una controparte,perciò scrissi una lettera di dimiss.,motivandole e non ebbi mai risposta.)I Cobas dei lavoratori era un numeroso gruppo di estremisti che,con i loro scioperi,riuscirono ad ottenere l’ultimo aumento degli stipendi dei lavorat. della scuola italiana.Perciò in realtà io non mi lamento,anche se attualmente la mia pensione è di e. 1560,84 per 13 mensilità,dopo 40 anni anni di lavoro,più il riscatto dei 5 an. degli studi univ.che mi sono pagata di tasca mia con una tratt. sullo stipendio per 23 anni.
Ti posso raccontare la storia della vita di lavoro dei miei due figli,viventi,Francesca e Matteo e dei loro compagni,rispettiv. Tomaso e Lucia.1a)Francesca ha 42 anni:diploma liceo artist. ,laurea in lett. antic.a indirizzo archeolog,specializ.in archeol.preistor.a Aix en Provence(dove visse e studiò)con una borsa di studio.Ha,per alcuni anni fatto la libera profes.,pagandosi i vers.prev.volont. andando a scav. in Sard.Sic.Cal.ect.con solo l’alloggio.Assunta da una Società,di cui non fac. il nome,lavora finchè dura e ce la fà,a temp.det.con una retribuz. di circ. 1000 e. al mes per 13 mens.,2 euro rimbor.pasto al g. Non esiste in I.l’ord. degli archeol.ma dipend. dal ord. del’ediliz. Fra tutti e 4 è quella che sta meglio. 2o)Tomaso ha 40an.lavora da geometra da 18 anni,ha fatto 2 an.di archit.Per diversi anni non messo in reg., ultimamente a temp.indet.in reg. propio nel momento che doveva pas.a temp.deter.è stato liceziato. Cerca lavoro. Laura Marchini Giomi
segue>
Sono di Catania e lavoro in NERO come quasi tutti quelli che conosco. Mi danno 800 al mese, e capisco solo adesso che sono fortunato. Non ho certezze sul mio futuro. Lavoro grazie alla raccomandazione di mio fratello che sta con la sorella della moglie del capo!
Mi hanno sempre detto che il lavoro nobilita. Ma io mi vergogno di questa situazione. Io e la mia ragazza pensiamo di andarcene dalla Sicilia appena si laurea. Avrei voluto laurearmi anche io, ma devo lavorare per sopravvivere, e non ci arrivo.
Perchè non sono nato in una casa di capitalisti? Così anche io mi sarei lamentato come tutti, si ma di che costume mettermi fra tanti per il pomeriggio in piscina con gli amici e me ne sbattevo dei problemi del 90% d’Italia! Avrei potuto farmi una famiglia, avrei studiato, avrei fatto lo stesso lavoro di mio padre, avrei fatto 200000 sport, avrei avuto un’utilitaria a 18 anni, fregandomene di quanto consumasse, 2 3 viaggietti l’anno, avrei regalato un bel gioiello per S.Valentino.
Anche io me ne frego dell’italia perché siamo tutti dei pecoroni accompagnati dal cane e dal pastore, ma ormai mungono cercando il latte che non c’è!
Se non scoppia una guerra civile entro un anno io scappo!
Mi capita di sognare spesso un assalto al potere dove io faccio parte!
Adesso è tardi e mi vado a coricare, magari rifaccio un bel sogno!
Emmanuele io ti conoscoooooooooo!
tu sei di valverde cazzo!
sono un tuo vecchio amico e ti voglio tanto bene
ti penso spessisimo
vacci piano coi sogni di attacco al potere m’bare!
non mi rivelo perchè non mi va di tenere i contatti coi miei ex compagni di classe
ma tu sei uno dei pochi ai quali voglio bene
l’altra è la mia ragazza mary
ciao
Gli schiavi di una volta erano sicuramente più fortunati di noi, schiavi di oggi.
Loro quando nascevano non avevano nessun debito nei confronti delle banche e del sistema monetario internazionale. Noi invece, dal momento della nostra nascita veniamo marchiati con una sorta di peccato originale: il debito pubblico, che ci viene estorto dalle banche con la truffa che si chiama “signoraggio” e che viene permessa, senza battere ciglio, da tutte le forze politiche, da tutti i mezzi di informazione e da quasi tutte le istituzioni.
Chissà se un giorno si arriverà ad avere la Democrazia in sostituzione di questo sistema di schiavitù.
Un giorno forse riusciremo a ripristinare la Costituzione Italiana e a riappropriarci del diritto di emettere le banconote senza dover avere intermediari quali le banche centrali.
La schiavitù sarà debellata solo quando il signoraggio sarà un brutto ricordo.
Totti è un patrimonio dell’Italia»
Berlusconi interviene dal capezzale del campione della Roma. Lippi: gli arbitri siano più severi
Ammazza: non si è fatta sfuggire neanche questa!
Antonio amati
Il becerissimo nanerottolo ha pronunciato una frase che se fossimo in un regime di stampa libera, sarebbe un clamoroso autogol.Il merdone ha definito Totti “il nostro capitano”.NOSTRO de che? Totti NON e’ il capitano della nazionale, quello e’ Cannavaro.Allora se ne dovrebbe desumere che Berlusconi e’ della Roma…Comunque una scena da vomito.In un paese serio l’opposizione lo farebbe nero, un tentativo di imbonire le folle degno del piu’ effimero “tappetaro”. Ma i giornali nemmeno lo riporteranno, quindi…
per marco fiorani 20.02.06 19:38
il freelance (che mi attrae come soluzione) non è quello che vivo io.. sono costretto a stare tutti i giorni in ufficio a fare quello che farei se fossi assunto e non potendomi quindi gestire una serie contigua di lavori. Il mio lavoro non ha una scadenza, perchè il contratto è lì per finta solo per gestificare la mia presenza: un’alternativa meno dispendiosa anche a livello burocratico dell’assunzione a tempo determinato. Il mio lavoro non mi permette di trovare una nuova collaborazione per sostituirla con quella attuale assorbendo completamente il mio tempo e soprattutto non mi da più soldi che un’assunzione fissa. Il freelance è più simile al libero professionista che è per mia esperienza scartato a priori perchè COSTA TROPPO. Con la mia situazione possono sfruttarmi. Un libero profesionista mette giù le ore e quelle in più le fa pagare.
Come ho già detto da qualche parte: tutti lgi svantaggi nessun vantaggio
Qualcuno parlava di fare l’infermiere… io sono infermiere dal 1997 e so bene cosa voglia dire fare questo lavoro. Dicono bene quelli che sostengono che si passa la vita tra escrementi, persone mezze morte, fuori di testa e sangue. Un tempo scegliere la professione di infermiere voleva dire assicurarsi un posto di lavoro ma poi troppe persone scelsero questa strada, e fu così che tanti neo-infermieri si ritrovarono a spasso senza un lavoro fisso, vittime di cooperative spremisoldi nella cieca attesa di un concorso per entrare in un ospedale pubblico. Poi i tempi cambiarono ed ora trovare un infermiere è come scovare un politico onesto. Ma perchè nessuno vuole più fare questo lavoro? In Italia la figura dell’infermiere è per lo più considerata alla stregua di colui che se ne sta alla perenne ombra del medico, senza alcun riconoscimento sociale e quasi sempre vittima della malagestione delle aziende ospedaliere (es. un infermiere solo che deve gestirsi un reparto di oltre 30 posti letto). Le voci corrono e forse tanti di coloro mezzi interessati a questa professione finiscono per cambiare idea e rivolgersi ad altro.
Oggi come oggi alcune aziende ospedaliere, vittime delle loro stesse sciagurate politiche gestionali e dei continui tagli alla sanità, scelgono di rivolgersi alla manovalanza in affitto allo scopo do rosparmiare risorse economiche, per cui anche qui la possibilità di un posto fisso viene meno scoraggiando di fatto quelle persone che vorrebbero diventare infermieri. Di per sé fare l’infermiere porta a dover fare scelte importanti che ti cambiano la vita, ma se alla tua prima mossa trovi chi ti taglia le gambe chi te lo fa fare?
> gianluca troiani puoi smentire il fatto
> che sei di comunione e liberazione ?
>
> se si fallo in fretta
Smentisco in modo fermo, l’allusione non mi tange.
I santi in paradiso non li ho, nel mio settore ho una certa notorietà dovuta ad un percorso chiaro e cristallino che mi ha permesso di crescere e avere buoni lavori (compreso quello attuale, che ho sempre sognato).
> la tua superficialità è una mancanza di
> rispetto nei confronti di chi vive con 500 euro
> al mese lavorando 8 ore al giorno in regime di
> parasubordinazione co co pro
Io lavoro almeno 8/9 ore (spesso 10) in più lavoro a casa, ho alcuni progetti aperti e altri che non ho tempo di seguire. Guadagno un po’ più di 500 euro al mese, ma lavoro parecchio e parecchio ho fatto per formarmi.
> nella fattispecie la tua è una mancanza di
> rispetto nei miei confronti
Non era mia intenzione offendere nessuno, chiedo scusa se ciò è accaduto. Che le cose non vadano sempre bene è inevitabile (pure per me comincia ad andare bene solo ora che ho trenta anni).
> quindi fammi sapere se sei di cl
> così in caso smetto di sentirmi fuori
> dal mondo e di credere di avere pretese
> troppo alte e mi godo la certezza di sapere
> che quello fuori dal mondo sei tu
Guarda, ti auguro che tutto possa migliorare, ho passato anni terribili di grandi incertezze, ma ho cercato di costruire e (quasi senza accorgerme ne) mi sono trovato più lavoro di quanto non possa gestirne.
Ripeto, non voglio offendere nessuno, ma troppo spesso si sente gente che si lamenta perché non il lavoro non è un paradiso: lavorare stanca (ma va?) e per alcuni è un castigo divino (ripeto che non ho nulla a che vedere con la chiesa).
Anche tenersi un lavoro non è facile, bisogna formarsi molto (e su questo ho basato molta delle mia attuale fortuna) e avere un pizzico di fortuna (da alimentare con l’impegno): troppi fannulloni si vedono in giro!
Ora come ora sono piuttosto felice, in bocca al lupo a tutti.
> ok ok
> ti credo
> ma se hai detto una bugia
> gesù si incazza talmente tanto
> che altro che vignette!!!
Ho già risposto a queste tue allusioni. IO ho scritto indicando NOME e COGNOME, se hai dei dubbi sulla veridicità delle miei risposte hai modo di documentarti, tu scrivi in modo ANONIMO e fai allusioni sull’altrui sincerità.
Io non ho nulla da nascondere, tu cosa nascondi?
dico questo e vado a cena
io sono originario del sud
la cosa che mi fa più paura
è che la cosidetta “gente a spasso” oramai la trovi anche nelle aree più sviluppate del paese
nelle quali in ogni caso anche riuscendo a trovare un lavoro la vita ha un costo troppo alto per essere sostenuto con un lavoro di ripiego
una volta si emigrava all’interno dei confini nazionali
si restava in italia
e si costruiva qualcosa qui
tutti insieme
anche se c era chi stava bene e chi stava peggio i diritti c erano per tutti
adesso non si riesce più a vivere emigrando entro i confini nazionali dalle aree meno sviluppate a quelle più floride
e si ripropone il problema della speculazione sul lavoro
come negli anni 50
ed io per lavorare ed avere un trattamento dignitoso invece di emigrare a milano a brescia o a torino
sono andato a toronto
ed il mio lavoro se lo gode uno straniero
ah per la cronaca
faccio l avvocato
in italia 2000 euro al mese 12 ore di lavoro al giorno
in canada 6000 euro al mese lavorando 52 ore a settimana
il tasto apostrofo del mio pc non funziona
@ GIACOMO CIRIANI alias HO DETTO 21.02.06 01:11 |
MAX STIRNER, MI RISPOSE TEMPO FA’ ESORDENTO CON UN “ALLA FECCIA LEGHISTA” (A ME CHE LEGHISTA NON SONO, ESSENDO DEL SUD LA COSA NON HA FATTO EFFETTO, PERO’ UN RAGIONAMENTO LO POSSO FARE UGUALMENTE)
————————————————-
@ MAX STIRNER
BRAVO MINCHIONE, ANCHE STAVOLTA GRILLO TI HA DATO LO SPUNTO DI SPARARE LA TUA FATMA RELIGIOSA CONTRO I NEMICI DELLA RELIGIONE (DIREI CONTRO LE IDIOZIE RELIGIOSE, QUELLE CHE TI VIETANO ANCHE IL SOLO CALPESTARE PER SBAGLIO L’IMMAGINETTA DEL DIO). MA NON ERI TU QUELLO CHE SI SCAGLIAVA CONTRO QUESTE COSE?
OGGI INVECE NON TI PARE VERO CHE UN MINISTRO LEGHISTA SIA AL CENTRO DELLE POLEMICHE PER AVERE MANIFESTATO PUBBLICAMENTE CIO’ CHE TU STESSO, POCO TEMPO FA’, CONDANNAVI COME MONDEZZA RELIGIOSA.
MAX STIRNER DEI MIEI COGLIONI, ABBI ALMENO UN PO’ DI COERENZA, IL TUO SCULETTAMENTO LECCHINEGGIANTE DI FRONTE AD OGNI POST DI GRILLO E’ LETTERALMENTE VOMITEVOLE.
BELLA LA TUA LETTERA DI PROSTRAZIONE E DI SCUSE DI FRONTE AL DIO MUSSULMANO, NEANCHE IL CARDINAL RUINI AVREBBE FATTO DI MEGLIO.
Giacomo Ciriani 20.02.06 15:38
—————————————————
Certo che ti risposi FECCIA LEGHISTA, bastardo che non sei altro e bugiardo! Tu mi attaccasti nel modo che si può leggere.
Aggiungo inoltre che tu sei uno dei topi di fogna che escono quotidianamente dal blog che tutti qui conosciamo, sacco di merda.
Tu non sei del sud, nessun uomo del sud sarebbe infame ed infimo come te, neppure un mafioso d’infimo rango, sarebbe vile come te da nascondersi affermando di essere quello che non è.
Solo un pidocchio leghista dell’alto nordest può agire da cagasotto come fai tu; hai paura di venire scovato? Vuoi mascherarti? La feccia come te trasuda ciò che è, ed a nulla ti serve mascherarti.
Torna nella tua fogna, che qui non semini nulla che possa servirti.
Max Stirner
Davvero Max? Nn è del Sud questo palle mosce? E io che dosavo gli insulti.. X Giacomo Ciriani: sei un fondamentalista-integralista-leghista-stagista(diClinton)
-camorrista…
E nn meriti di vivere..
No Matteo, ti assicuro che questo cagasotto è dell’alto nordest e siccome trancia, si maschera da sudista. Questo merdoso, uscito da un certo blog, non sa che un uomo del sud, se decide di esporsi con merdate come fa lui, ha almeno il coraggio di risponderne; non come questo pezzo di merda friulano.
Ciao
Max
Max? E buonasera……quando si pugna si pugna nèh?
Ti posso coprire le spalle, si pugna un po insieme?
A tutti gli istinti repressi che non sanno cosa dire e lo dicono offendendo……
CARICAAAAAA!!!!!
Max? E buonasera……quando si pugna si pugna nèh?
Ti posso coprire le spalle, si pugna un po insieme?
A tutti gli istinti repressi che non sanno cosa dire e lo dicono offendendo……
CARICAAAAAA!!!!!
I sindacati in Italia hanno fatto cartello con i partiti, alla stessa stregua delle assicurazioni:
poi, ogni tanto fanno un po’ di scena, ma dove erano quando d’alema inventava i co.co.co.?
icordi la canzone di Ligabue?
Tutti vogliono viaggiare in prima,……
tutti al posto finestrino……
chiaramente non è possibile.
Se ad un infermiere diamo 2000 euro al mese posso anche essere d’accordo: ma lla medico dobbiamo dargliene 5000, o no?
Antonio amati
Ma sai leggere?Ho scritto che il sistema DEVE premiare chi e’ piu’ bravo.Io vengo da un paese(Inghilterra) dove la meritocrazia e’ uno stile di vita.Pero’ nei paesi civili non si scordano di quelli che a certi livelli non ci possono arrivare.Mica tutti sono bravi come Dragoni.Taluni sono sfortunati,poveri,stupidi.Ma tutti hanno il diritto di vivere una vita decente.I piu’ meritevoli l’avranno bella, ma non sulle spalle dei meno capaci.
il bello di queste contratti interinale arriva quando devi fare il 730 quasi tutto che hai guadagnato va via in tasse, poi non è finita se hai fatto un mutuo e per scaricare le spese varie non avendo una busta paga fissa (sost. imposta)lo stato non ha dove versarti i soldi e se sei fortunato in 5 anni ti arrivano i soldi dopo di aver fatto domanda.
Il sindacato di per se nasce come coalizzazione spontanea dei lavoratori in difesa dei propri diritti e si traforma negli anni in professione al soldo degli stessi investitori.
Giudicare quindi il principio sindacale come il sindacato attuale è ERRATO.
La superficialità non giova.
francesco sartor 21.02.06 01:03 |
======================================
Io credo che questo sindacato non sarà il sindacato perfetto, ma senza staremmo ancora peggio.
Credo che quando si contratta qualcosa tra due parti, nella fattispecie i contratti dei lavoratori con gli industriali, si deve comunque giungere a una mediazione, altrimenti sarebbero scioperi di mesi e questo nessuno può permetterselo.
In ogni caso è solo facendo le lotte da dentro, e non attaccandolo da fuori senza proporre altre soluzioni, che qualcosa può cambiare. Ciao
Totti è un patrimonio dell’Italia»
Berlusconi interviene dal capezzale del campione della Roma. Lippi: gli arbitri siano più severi
Ammazza: non si è fatta sfuggire neanche questa!
Sei laureato in comunicazione: occhio alle parole! La tua azienda non può assumere? La tua azienda non VUOLE assumere… è più comodo lo schiavo del collaboratore…
Ma in che mondo vivi, tutti laureati e con la fortuna di avere a casa mamma e papà che gli parano il culo i tuoi amici?
Guarda che il mondo non è fatto solo da voi “fortunati”, più del 90% sono persone normali, il più delle volte senza grandi titoli di studio e con magari una povera famiglia alle spalle che a 14 anni, come è capitato a me, gli fa il libretto di lavoro e li manda a cercarsi qualcosa da fare dopo la scuola e durante le vacanze.
Prima di sparare sentenze, guardati un pò attorno o rischi solo di far incazzare chi è meno fortunato di te.
perche insultate pietro? non mi sembra che abbia sbagliato, e anche se avesse, non mi sembra abbia offeso. comunque il punto lo ha centrato in pieno secondo me.. tu che a caratteri cubitali scrivi i Cinesi, i cinesi, io dico, si’ i cinesi. la nostra capacita’ produttiva rischia di essere schiacciata in pochissimi anni, purtoppo e’ sulla buona strada. La cina e’ solo un concorrente, fortissimo e ingiustissimo, che sta mettendo a nudo la nostra stoffa. Il sistema si deve adattare a questa apertura dei mercati, situazione che premia chi e’ in grado di adattarsi. il mercato del lavoro doveva cambiare, questo e’ un fatto. Poi che in Italia ci sia un etica del lavoro da parte dei datori che trova analogie con le classi imprenditoriali sudamericane, anche questo e’ un fatto. I politici vengono a ruota. L’Europa e’ sulla via delle riforme, chi piu chi meno. Irlanda e Spagna sono esplose grazie agli aiuti della UE,(li stessi dati all’Italia per il mezzogiorno che frutti stanno dando? datteri?). In un sistema in cui i sindacati sono finti, ingessati e dediti a scopi prettamente politici, chi ha i soldi si para il proprio culo, e i politici assecondano il tutto, ingigantendo l’ingiustizia sociale, non vedo un futuro. Ma che cazzo gli racconteremo ai nostri figli? io dico che il cervello lavato lo ha qualcun’altro che pensa che, in questo clima, andando alle urne possa cambiare qualcosa.
ciao
sono stato anch’io in germania e mi sono trovato bene e probabilmente ci tornerò.
mi sembri una persona seria, e condivido le tue opinioni.
ma di certo non mi vergogno di essere italiano e di certo l’ITALIA fa parte del primo mondo!
posso farti una domanda?tu cosa fai per migliorare la situazione in Italia?
in amicizia
Antonio
L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro.
La maggior parte del lavoro in Italia è di tipo precario. L’Italia è fondata su qualcosa di precario.
L’Italia è una Repubblica precaria.
Ciao!
Per MARCH:
Io vivo in Germania da 4 anni, qui se hai voglia di lavorare il lavoro non manca e la paga é buona. Comunque é vero che gli italiani vogliono avere un lavoro dove non si fa un c…o e essere strapagati, in questi 4 anni ne ho conosciuti tanti. Qui riesco a pagarmi l´affitto di una casa decente in un posto decente, la gente é piú fredda rispetto all´Italia ma almeno sono persone serie. All´inizio pensavo che sarei stato 1 o 2 anni ma adesso dopo 4 anni sto pensando che forse sarebbe meglio restare qua.
Penso che in Italia l´unica cosa che si dovrebbe cambiare é la mentalitá della gente (lo so che é un utopia) a prescindere da quale governo c´é.
In Italia tutti dovrebbero pagare le tasse, e tutti dovrebbero smetterla di fare i furbi, sembra che facciano a gara a chi é piú furbo a fregare lo stato e poi si lamentano.
Se volete correttezza dovete essere corretti.
HAI PROPRIO RAGIONE!
A HO DETTO 21.02.06 01:11
AD OGNI MODO: COERENZA NECESSITA, NESSUN FIATO SI E’ MAI LEVATO DAL SUO (DI MAX STIRNER) PERTUGIO CHIAMATO BOCCA QUANDO SI PARLO’ DI RELIGIONE PEDOFILA, DI PAPA PEDOFILO, DI PRETI DA BRUCIARE E DI RELIGIOSI DA IMPICCARE; NESSUN DISCORSO SULLA NECESSITA’ DEL RISPETTO DELLA RELIGIONE E DEL CULTO
————————————————–
STUDIATI UN PO’ DI STORIA E IMPARA LE BUONE MANIERE
Voglio risponderti dicendoti subito che questo ragionamento fila.. Ma noi cristiani (mi ci metto pur’io) per sviluppare una laicità di Stato che consentisse agli atei di prendere per il culo perfino Gesù (leggiti il Vernacoliere DI LIVORNO) ci siamo ammazzati qui in Europa..E a milioni.. per capire che
Dio e Cesare sono due cose diverse. Ci sei?
I musulmani invece hanno visto crescere il loro Stato con la loro religione, tant’è che ancora in alcuni Stati la religione=diritto (come da noi 1000 anni fa).
Gli Stati arabi che si sono laicizzati, lo hanno fatto da troppo poco tempo per far assorbire questo concetto ai loro cittadini musulmani!
E’ una civiltà diversa, ancora immatura.. ma nn inferiore! E va trattata col buonsenso.. non come fa Calderoli!
PS:Prima della sparata del ministro, e cmq dopo la storia delle vignette, un esponente dell’UDC (Volontè) ha detto una cosa intelligente.. senza volersi togliere la camicia in prima serata: “Un governo (qllo danese) non può vietare la pubblicazione di alcune vignette, frutto della libertà di pensiero “.
Non conta solo cosa dici, ma anche come , in quale contesto e perchè lo fai!
Per Franco Crudeli:
Ricordi la canzone di Ligabue?
Tutti vogliono viaggiare in prima,……
tutti al posto finestrino……
chiaramente non è possibile.
Se ad un infermiere diamo 2000 euro al mese posso anche essere d’accordo: ma lla medico dobbiamo dargliene 5000, o no?
Mamma mia questi stimoli sono troppo forti non resisto debbo correre al bagno……….
Ciao a te! sempre lieta di leggerti, nonostante il fuso differente
Dopo aver guadagnato (con o senza lode è irrilevante) una laurea in lingue straniere ed una seconda laurea in interpretariato e traduzione, decido (ahimè) d’intraprendere la professione di giornalista…dopo due anni di gavetta in redazioni televisive e radiofoniche romane, divento giornalista regolarmente iscritto all’albo continuando a non ricevere stipendio alcuno ne minimo rimborso; Con l’esperienza cresce anche la responsabilità: passo dunque a lavorare per un importante testata giornalistica nazionale rimanendo tuttavia privo di contratto e ricevendo un modesto bonifico di 50euro ad articolo…(del resto per crescere professionalmente avevo bisogno di scrivere e non potevo sottrarmi a questo ricatto legalizzato), entro in seguito in una importante rete televisiva dove firmo un contratto a progetto (so bene che possono liberarsi di me quando vogliono ma conosco anche l’importanza della palestra televisiva e allora…ci casco) che mi lega a prestazioni dure d’orario (spesso 7 giorni su 7 senza festivi ne ferie pagate, o minima garanzie assicurate…) ma si sa; il lavoro del giornalista è fatto di sacrifici e allora…mando giù anche questo schiavistico sfruttamento per una cifra di poco superiore ai 700 euro mensili con un contratto da stracciare che non mi permette d’acquistare neanche un frullatore con finanziamento..! Dopo 2 anni di lavori forzati e contratti scaduti e rifirmati ogni 6 mesi, una sera una vocina al telefono mi comunica che non avrei più lavorato come giornalista in quel posto…senza preavviso, senza paracadute..! Naturalmente, la pausa fiscale utile a resettare le spese dura giusto il tempo di 3 mesi…dopodichè la stessa testata si sentirà legalmente e fiscalmente abile ad assumere altre vittime da spremere grazie all’esca dell’esperienza e della gavetta necessaria…ogni testata giornalistica radio-televisiva o stampata lavora allo stesso modo…La qualità non interessa più l’unica cosa importante per loro è lo sfruttamento ed il guadagno!
Aggiungo solo una cosa:
Che la battaglia del 9 aprile abbia preso strade poco opportune questo era chiaro ma finché in Italia non verranno smascherate le lobbies poco o nulla cambierà.
http://antoniopersia.splinder.com
@ Puddu
Tu non puoi dare ogni volta del razzista a chi odia il fanatismo religioso da qualunque parte esso arrivi, sia da nord che da sud che da est o da ovest.
Io invece posso darti del coglione perchè tu lo sei realmente. Impara a rispettare le idee degli altri senza scadere sempre negli stessi epiteti che oramai fanno parte del vostro frasario standard e che starebbero piu a pennello se applicati a voi.
BRAVO MARCH!
Guarda qui!
http://medica.altervista.org/
Ma di che precariato parlate?
In Italia c’è forte carenza in alcuni settori, tipo di infermieri, ma io ho sentito molte pèersone, tra cui alcuni miei amici, che a loro non piace, fare l’infermiere!!!
Conosco persone, che laureatosi nelle lauree toste,, tipo chimica industriale, hanno trovato lavoro dopo una settimana, ottimamente retribuito, e non li caccia nessuno!
Se uno non sa fare un tubo, pretende di scegliere pure il lavoro in giacca e cravatta, ma che pretendete?
Antonio amati
Ma tu lo sai che vuol dire fare l’infermiere?Una vita passata tra merda sangue e pisco per 900euri al mese.E’ una vocazione non un lavoro.Le lauree toste non tutti le possono prendere.Molti non hanno le possibilita’ economiche per studiare 6 anni a tempo pieno.E non te ne uscire con la cazzata che ci si puo laureare lavorando.Una laurea tosta deve essere ottenuta con il massimo dei voti,presto(entro i 25 anni)e con le persone giuste.Se lavori in un cazzo di callcenter per 8 ore al giorno,quando cazzo studi?E quelli che non hanno il cervello per avere una laura simile?Quelli devono morire di fame.Bella filosofia del cazzo.Che il sistema premi i bravi, E FORTUNATI, che ottengo la laurea tosta.Che li faccia dirigenti.Ma il sistema deve pure includere tutti quelli che ste lauree del cazzo NON le possono avere.Per un infinita’ di motivi di cui la pigrizia e’ di gran lunga l’ultimo.E le cazzate tipo fate gli infermerieri risparmiatele.Allora si puo’ fare pure il prete.Ti pagano,NON FAI UN CAZZO,scopi e ti rispettano pure.Pero’anche li ci devi essere portato.
bhe per quanto riguarda i soldi non lo so… qua a torino, ma credo che per le altre università sia la stessa cosa, se la famiglia ha un reddito basso l’EDISU (l’ente epr il diritto allo studio universitario) ti paga le tasse e ti da borse di studio, basta metterci un po di voglia e/o passione per quel che si studia e non rimanere troppo indietro con gli esami!
@ Antonio amati
purtroppo c’è da tenere presente che gli studi universitari devono piacere o almeno interessarti un po, gia è pesante se pure ci mettiamo a fare qualcosa che non ci piace è finita! se chimica industriale non mi piace non la faccio! forse una facoltà umanistica da meno prospettive di lavoro ma penso che se ho passione per quel che ha studiato forse anche nel lavoro saprò rendere meglio!
ale
sfido chiunque a trovare un paese in Europa dove questi problemi non ci sono!
solo che magari i tedeschi non sono così lamentosi.
lo sport nazionale non è il calcio, ma è lamentarsi.
ps: non sopporto la stupidaggine di chi offende l’ITALIA e quindi offende in modo diretto tutti gli italiani.
ops, notte Manuela, ti avevo appena quotato.. a domani
hai provato a fare il professore di matematica
so che cominciano a scarseggiare
ciao
Il sistema è corrotto,ma siamo vicini al caos totale.
(..) Non voglio credere che Prodi intenda ancora una volta perdere credibilità con una crisi di governo fra sei mesi…forse nel centro sinistra un pò di speranza c’è, ma a patto che stiamo svegli e vigiliamo.
manuela bellandi 21.02.06 00:45 |
==========================================
Manuela.. uff mi tocca sempre quoartiti.. 😀
Io credo che:
1) Prodi ntanto ha messo nero su bianco, su tanti punti, incluso il Lavoro, e questo programma lo ha fatto firmare a TUTTI i partiti della sua coalizione.
Il primo che nelle parole e nei fatti andrà contro il programma è fuori, crisi di governo, e siamo tutti (partiti e italiani) nelle piste.
2) Il problema del lavoro è UNO DEI PROBLEMI, anche se determinante che il nuovo governo dovrà affrontare, come tu mi insegni c’è poi il RIPRISTINO DELLA LEGALITA’ e tutte quelle altre leggi che berl. si è fatto a suo piacimento..
Poi sistemare il BILANCIO, trovare le risorse per tutti quei servizi indispensabili alla gente.
Ci vorrà tempo.. saranno cavoli amari per tutti ancora per un po’, l’importante è che vengano dati DA SUBITO SEGNALI POSITIVI, e in primis… occorre che il centrosinistra vinca
(attenta che ora, è un clacssico, esce il solito anonimo con gli insulti ai comunisti e viva il duce..)
Ma di che precariato parlate?
In Italia c’è forte carenza in alcuni settori, tipo di infermieri, ma io ho sentito molte pèersone, tra cui alcuni miei amici, che a loro non piace, fare l’infermiere!!!
Conosco persone, che laureatosi nelle lauree toste,, tipo chimica industriale, hanno trovato lavoro dopo una settimana, ottimamente retribuito, e non li caccia nessuno!
Se uno non sa fare un tubo, pretende di scegliere pure il lavoro in giacca e cravatta, ma che pretendete?
E tu avresti tutti questi soldi per pagare marketing e promozione dell’evento?
Altrimenti produciti da sola e paga tutto quello che c’è da pagare (con il mutuo). Madonna lo fa, e tu?
COGLIONI DI SINISTRA
HO DETTO 21.02.06 00:36
———–
Scrivi maiuscolo per via del tuo complesso di inferiorità?
O perché se non urli non ti ascolta nessuno?
Io con la legge Biagi ci lavoro, e pure bene.
Ci guadagno e pure bene.
Ho cambiato posti di lavoro, perché IO volevo migliorare; nei vari posti in cui sono stato non mi hanno cacciato a fine progetto, mi hanno chiesto di restare.
Il problema è che per mantenersi un lavoro precario bisogna saper fare e saper lavorare, mentre troppi giovani (miei coetanei) non sanno fare nulla e nulla hanno voglia di fare.
————————————————-
Anchio voglio imparare e migliorare. Anchio ho cambiato posti di lavoro perchè mi stavano stretti. Anche a me non mi hanno cacciato.. ma a quale prezzo.. hanno sempre fatto finta di niente di fronte alla mia buona volontà. Alle mie 12 ore di lavoro, al mio carico autonomo di responsabilità, peggio l’hanno apprezzata ed elogiata… tranne che sull’assegno a fine mese…
sarebbero scemi a cacciare uno che si spezza in 4 per loro e che viene pagato come il più fancazzista dei loro dipendenti. Ma prova a dire: signori , mi servono soldi perchè mi voglio prendere un appartamento.. siete contenti di quel che faccio.. perfavore datemi delle garanzie..
e qui veniamo al dunque.
Non lavoro gratis. Voglio sì migliorare ed avere soddisfazioni, ma il lavoro non è fine a se stesso, mi serve per campare ed avere una famiglia ed una casa, una vita, che poi PER SCELTA il mio lavoro e la mia vita siano parecchio intrecciate questa è solo una scelta.
Ma dove mi porta il miglioramento personale se ai fini pratici quelli non vogliono accorgersene e non arrivo a fine mese… che ci faccio con la sola soddisfazione ? Ora sono giovane e posso mettere via le conoscenze per il futuro e “ignorare” il liquido. Ma dopo i 40/45 anni con tante piccole persone come me ora e la mia capacità di migliorare ridotta rispetto alla loro goventù… come li tiro i 75 anni? Le conoscenze messe via, senza la possibilità di sfruttarle, dove le metto?
Farò ancora contratti a progetto dopo i 40 anni pagato 850 euro al mese ?
Simile alla mia vita!!!
gianluca troiani puoi smentire il fatto che sei di comunione e liberazione ?
se si fallo in fretta
la tua superficialità è una mancanza di rispetto nei confronti di chi vive con 500 euro al mese lavorando 8 ore al giorno in regime di parasubordinazione co co pro
nella fattispecie la tua è una mancanza di rispetto nei miei confronti
quindi fammi sapere se sei di cl
così in caso smetto di sentirmi fuori dal mondo e di credere di avere pretese troppo alte e mi godo la certezza di sapere che quello fuori dal mondo sei tu
> gianluca troiani puoi smentire il fatto
> che sei di comunione e liberazione ?
>
> se si fallo in fretta
Smentisco in modo fermo, l’allusione non mi tange.
I santi in paradiso non li ho, nel mio settore ho una certa notorietà dovuta ad un percorso chiaro e cristallino che mi ha permesso di crescere e avere buoni lavori (compreso quello attuale, che ho sempre sognato).
> la tua superficialità è una mancanza di
> rispetto nei confronti di chi vive con 500 euro
> al mese lavorando 8 ore al giorno in regime di
> parasubordinazione co co pro
Io lavoro almeno 8/9 ore (spesso 10) in più lavoro a casa, ho alcuni progetti aperti e altri che non ho tempo di seguire. Guadagno un po’ più di 500 euro al mese, ma lavoro parecchio e parecchio ho fatto per formarmi.
> nella fattispecie la tua è una mancanza di
> rispetto nei miei confronti
Non era mia intenzione offendere nessuno, chiedo scusa se ciò è accaduto. Che le cose non vadano sempre bene è inevitabile (pure per me comincia ad andare bene solo ora che ho trenta anni).
> quindi fammi sapere se sei di cl
> così in caso smetto di sentirmi fuori
> dal mondo e di credere di avere pretese
> troppo alte e mi godo la certezza di sapere
> che quello fuori dal mondo sei tu
Guarda, ti auguro che tutto possa migliorare, ho passato anni terribili di grandi incertezze, ma ho cercato di costruire e (quasi senza accorgerme ne) mi sono trovato più lavoro di quanto non possa gestirne.
Ripeto, non voglio offendere nessuno, ma troppo spesso si sente gente che si lamenta perché non il lavoro non è un paradiso: lavorare stanca (ma va?) e per alcuni è un castigo divino (ripeto che non ho nulla a che vedere con la chiesa).
Anche tenersi un lavoro non è facile, bisogna formarsi molto (e su questo ho basato molta delle mia attuale fortuna) e avere un pizzico di fortuna (da alimentare con l’impegno): troppi fannulloni si vedono in giro!
Ora come ora sono piuttosto felice, in bocca al lupo a tutti.
Scusa Beppe ma ne approffitto per far conoscere questa bella iniziativa !
MARIO IL PRECARIO ALLA RISCOSSA!
Nell’ambito della settimana di mobilitazione contro la precarietà
promossa da Articolo 1 e Sinistra Giovanile
VENERDI’ 24 FEBBRAIO DALLE 18h00 ALLE 21h30
IL CIRCOLINO DELLA MALPENSATA A BERGAMO
via Luzzati 6/C,
diventa SITO DEPRECARIZZATO
per un rutilante APERITIVO con DJ SET E RICCO BUFFET!
E se anche tu sei un lavoratore flessibile a diritti zero
strappa anche tu un privilegio… PRIMA CONSUMAZIONE OFFERTA!
Non mancate, concentriamo le nostre
insubordinate energie!
credimi, con la sinistra sara’ anche peggio!
la destra a preparato un bel piatto di merda dove
quelli dell’ulivo ci pisceranno pure!
spero che ti cambi un po la vita…oppure vattene dall’Italia! trova una nuova vita all’estero!
e che si fottessero tutti…
michele
PS
prova la Finlandia…non c’e’ il sole tutto l’anno
come in Italia ma la percentuale di teste di cazzo
e molto molto inferiore alla nostra.
Dubito che i segretari di partito vogliano leggere il tuo libro sulle disavventure dei nuovi schiavi. Sono loro i principali sostenitori della legge. Ci vuol altro…
*** buona notte a tutta la tribù ***
I soliti luoghi comuni,te lo dice uno del sud !!!
ciao dade,
bentrovato !
manuela bellandi 21.02.06 00:53 |
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Ciao Manu… e ciao a tutti gli aficionados…vi leggo sempre,ultimamento sono un po’ impegnato.Trovo giusto il tempo di passare da qui e indignarmi per la stupidita’ di molti copn la coscienza sporca…ma i vari Max,Paola Bassi,Puddu,Manu,senzitalia, etc etc sono sempre i preferiti(che fine ha fatto Paolo Rivera?
Quì si sentono solo lagne, tutti si lamentano oddio oddio, a lavurà barbun, come ho fatto io per 35 anni, accettando di fare qualsiasi lavoro,porca l’oca, ho cominciato a tirare via i gramostini dalle saldature con martello e scalpello, (ed ero diplomato al liceo artistico)
ho girato tutta l’italia a lavorare bei cantieri, poi dopo anni ho cominciato a fare il lavoro per quello che avevo studiato, ovvero il disegnatore meccanico, e l’ho fatto per 20anni, in ufficio prima con il tecnigrafo, poi con il computer, ma bisogna cominciare dall’inizio, sacrificarsi quando si è giovani, è troppo comodo andare a fare subito il manager, ma basta con questa tiritera, il lavoro c’è basta cercarlo, e se bisogna andare in Canadà si va la, e basta rompere con queste lagne, c’è poca voglia di sacrificarsi, dice bene Grillo, tanto il suo impero lo ha gia costruito, supportato da ottimi conti in banca, andate a fare i comici anche voi,
non lo vieta nessuno, ghe brisa voia ad lavurar, altarchè mistuchina…
Paolo Franceschini
Uno come te se avesse 20 oggi farebbe la lagna come noi, bauscia.Proprio perche’ dici di essere uno che ha voglia di lavorare, il farlo in ambienti dove NON viene apprezzato ti farebbe infuriare.Quando cominciasti tu le cose erano MOLTO diverse.Virtualmente nessuna concorrenza estera,nessun lavoratore esxtracomunitario disposto a lavorare per il cibo e non per i soldi.Imprenditori semi-seri(quelli seri in Italia non ci sono mai stati)che ancora credevano nel lavoro serio e nell’investimento nelle persone.Ti vorrei vedere a lavorare con la tua voglia in posto dove dopo 3 mesi di culo selvaggio di sfanculano perche’ POSSONO.E basta.Ti ammazzeresti.La volgia di lavorare ce l’abbiamo piu’ di te,se non chi ci andava a lavorare per 4 euri l’ora lordi.10 ore la giorno,senza speranza.Tu la speranza ce l’avevi e tanta e sicura.Questo e’ un fattore determinante che oggi NON esiste piu’.Non parlare di cose che non conosci.E scrivi in Italiano che fai piu bella figura.
La precarietà esiste ovvio (un professionista o un artigiamo lo vogliamo includere fra i precari a vita per definizione?).
Il fatto è che per tenersi un lavoro bisogna essere in grado di farlo: conviene tenere chi sa fare e cercare di sostituire chi è portato per fare altro.
Non si può pretendere che il lavoro cada dal pero, non si può pretendere un lavoro perché si ha un pezzo di carta, che il pezzo id carta (ormai) l’hanno un po’ tutti.
ma come fate ad essere miopi: mentre qualche ragazzo si vanta della sua carriera iniziata come co.co.co ed andata avanti perchè di buona volonta, altri cinque sono a passeggio (benchè muniti di buona volontà) perchè l’imprenditore è una razza bastarda. Un esempio:
Pastificio Poiatti di Mazara del Vallo:
Ogni mese tanti ragazzi fanno domanda di assunzione come operaio per imballaggio della pasta, ne vengono assunti tanti ogni settimana ma SE NE LICENZIANO TANTI AL GIORNO- PERCHE’?
Perchè l’orario è massacrante, il lavoro pesante e la paga da fame. TUTTO CIO’ E’ A NORMA DI LEGGE E LE PERSONE PREFERISCONO ANDARE A LAVORARE COME MURATORI VISTO CHE E’ UL LAVORO MEGLIO REMUNERATO.
Il centro-sud ne è pieno di questi casi, lo ammetto che 2 giovani su 5 non vogliono lavorare ma 3 hanno volontà e capacità. è per questo ke emigriamo al nord, a farci sfruttare lì su ma almeno ci trattano meno dei privati del SUD!!!
Flessibilita’? Calo della disoccupazione? Non hanno senso nel nostro paese, e vi giuro amici, non sono un irresponsabile o un bugiardo, ma in “italia” stiamo per arrivare al collasso totale. Poi non ci saranno piu’ soldi per nessuno, nessuno andra’ piu’ al SuperMegaIperScontoCentroCommercialeTecnoMercatone ad acquistare il cellulare e/o qualche altra cazzata che la TV inutile ti suggerisce di comprare per essere “trendy”!
Io so solo una cosa, 10 (DIECI!!!) anni fa sono stato assunto in un’azienda elettronica, nei primi 5 anni quest’azienda si e’ ingrandita ed arricchita dando lavoro a circa 400 persone SOLO in Friuli, avevamo tutto ed era bellissimo, poi e’ stata acquistata da una societa’ in stile NEW ECONOMY “compra-qui vendi-li” e nei 5 anni successivi 3000 persone in tutta “italia” sono rimaste a casa.
Oggi sono 5 mesi che sto in cassa-integrazione, l’azienda dove ho imparato gran parte di cio’ che so fare, dove sono diventato giorno per giorno un uomo, dove ho capito quale sarebbe stata la mia professione…e’ chiusa. Fallita. Nessun colpevole. Nessuno paga. Nessuno mi chiede scusa se non riesco a pagare il mutuo. Nessuno mi dice mai quando avro’ i miei soldi della lquidazione di dieci anni di lavoro…se li avro’. Nessuno.
In compenso verro’ assunto a tempo determinato (co.co.pro.co..proco…boh!) presso un’altra micro azienda che importa e ripara computer dalla Cina. Ora per andare a lavoro prendo l’autostrada, 3.20 euro, faccio i miei bei 50Km andata e 50Km ritorno,4.50 Euro di parcheggio, per mangiare un panino in un bar pago 5 euro, e quando torno a casa la sera accendo la TV e sento il coglionazzo che mi dice “…abbiamo abbassato la percentuale di disoccupazione!”…e mi spengo sul divano. Quando apro gli occhi e’ gia’ ora di ripartire. Forse e’ un incubo e sto ancora dormendo.
Uno di questi giorni mi svegliero’. Lo so.
ps: “italia” e’ scritto in piccolo di apposta. Un paese con un governo che permette tutto cio’ che rispetto puo’ meritare?
signori
noto con amarezza che nei post si parla sempre più spesso di ricorrere all uso delle armi
riposto questo pezzo
leggetelo!
L’omicidio di Marco Biagi è arrivato puntuale come un treno svizzero in un momento cruciale da parte delle brigate rosse,proprio come l’omicidio di Aldo Moro è arrivato puntuale come un treno svizzero in un momento cruciale da parte delle stesse brigate rosse.
Colui che era ministro dell’interno (cossiga) all’epoca dell’omicidio Moro ha accusato il rappresentante sindacale più importante d’italia (cofferati) di essere il mandante morale dell’omicidio Biagi.
Voi teste di cazzo che auspicate il ritorno delle p38 e non solo voi
tirate le conclusioni
non bisogna cadere ancora nelle trappole dei cattivi maestri
Bulgaria, India, Cina, Estonia, Lituania, Lettonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Sud Italia?
Sud Italia all’ultimo posto (gli altri sono gente seria e che lavora).
Non sanno l’inglese, non sanno accendere un computer, trovano escamotage continui per non lavorare e scioperare, tasse al 120%?
Italia del Sud all’ultimo posto. Infatti potetete citarmi una multinazionale che vi abbia investito negli ultimi 10 anni?
Aridaje!Perche’ non mi rispondi sui debiti?Sei coperto di cambiali di la verita’!Come tutti voi cimiciosi imprenditorini del cazzo.Tutta bocca e niente palle.Hai assunto 3 tedeschi, ma a chi la racconti buffone.Che i crucchi venivano a lavorare per un Italiano, ma fammi il piacere.Certo che nessuna multinazionale investe al sud.Wind ha un mega centro in Sicilia, la HP possiede una filiale in Sicilia per assitere la sudetta Wind.Tutte le ditte di autonoleggio internazionale hanno da anni grosse sedi a Catania e Palermo.Investimenti per miliardi.Leggiti il sole24,non sei abbonato?E class lo leggi?Capital ce l’hai in uffico?Bloomberg fisso sulla tele…Ma come vi concosco bauscioni!A proposito ma tu sti Inglese del cazzo lo sai davvero?O sei come tutti i bauscia che dicono cetriol invece di cucumber?Fai un figurone con gli amici pirla, digli che in Inglese pavement significa marciapiede e non pavimento.
Un messaggio a tutti quelli che vedono tutte rose e fiori e dicono che la precarietà è inesistente perchè bisogna solo darsi da fare: …O FINO ADESSO SONO VISSUTI SU UN’ISOLA DEL PACIFICO O HANNO I COSIDDETTI “SANTI IN PARADISO”…abbiate la decenza di tacere almeno
HANNO I COSIDDETTI “SANTI IN PARADISO”.. o qui, sulla terra.. gli amici dei vescovi… i ciellini!
caro anonimo 2, non ti ha mai sfiorato il sospetto che:
– le tasse che vengono pagate allo Stato sarebbero meno alte se le pagassero tutti;
– i datori di lavoro piangono spesso miseria, poi fuori della porta hanno il gippone con cui andare il weekend nella seconda o terza casa?
Per carità, il profitto dell’imprenditore è lecito – lo insegna l’Economia Politica – ma a volte ho il sospetto che in questa nostra società il profitto sia fatto “leggermente” sulle spalle dei lavoratori, tu no?
Quì si sentono solo lagne, tutti si lamentano oddio oddio, a lavurà barbun, come ho fatto io per 35 anni, accettando di fare qualsiasi lavoro,porca l’oca, ho cominciato a tirare via i gramostini dalle saldature con martello e scalpello, (ed ero diplomato al liceo artistico)
ho girato tutta l’italia a lavorare bei cantieri, poi dopo anni ho cominciato a fare il lavoro per quello che avevo studiato, ovvero il disegnatore meccanico, e l’ho fatto per 20anni, in ufficio prima con il tecnigrafo, poi con il computer, ma bisogna cominciare dall’inizio, sacrificarsi quando si è giovani, è troppo comodo andare a fare subito il manager, ma basta con questa tiritera, il lavoro c’è basta cercarlo, e se bisogna andare in Canadà si va la, e basta rompere con queste lagne, c’è poca voglia di sacrificarsi, dice bene Grillo, tanto il suo impero lo ha gia costruito, supportato da ottimi conti in banca, andate a fare i comici anche voi,
non lo vieta nessuno, ghe brisa voia ad lavurar, altarchè mistuchina…
Sono una studentessa di 25 che non sa che fare.o meglio,so quello che vorrei fare ma non quello che in realta’faro’.il futuro e’ un vero dilemma,e non penso di essere un’ unica “particella di sodio”scontenta della legge biagi,e per par condicio dico di essere altrettanto scontenta delle legge sulla leggittima difesa(autodifesa?!=?)e sulla parificazione delle droghe:quanto investiranno i contribuenti per “Reintregrarci nella Societa’?”(potrebbe diventare lo slogan per un iniziativa,o magari per una pubblicita’PROGRESSO da trasmettere durante lo show”BUONA DOMENICA” !!!RIPETO:sono una studentessa e non so cosa faro’, ma so che faro’ per i prossimi mercoledi’ e giovedi fino alla laurea:serviro’ ai tavoli di un ristorante per 7 ore circa dopo le 7p.m x 40 miseri euri a serata….oh,speriamo di non dover finire a far la fila x 5miseri euri alla prima sede del qual che sia operatore telefonico!..per poi magari sentirmi dirmi dire:”signorina,i nostri operatori hanno tutti Seguito un corso di dizione!”E IO:”CAVOLI STAI A VEDERE CHE IL MIO ACCENTO SARDO NON ACCHIAPPA!”e lui continua:”non si preoccupi…offriamo noi il servizio per la modica cifra di 100 euro alla settimana!”E SEMPRE IO”ACCIDERBOLINA,STA A VEDERE CHE DEVO LAVORARE UNA TERZA SERATA AL RISTORANTE…”.MORALE DELLA FAVOLA:E POI QUALCUNO HA PURE IL CORAGGIO DI DIRE CHE C’ E’ POCO LAVORO….IO SONO DISPOSTA A PAGARE PER FARNE 2!!!!!!!!
ti ficcherei una p38 nel culo
a te ed a tutti gli stronzi con il pepe al culo come
straccione
E’ ovvio che se devo cercare un lavoro lo cerco che mi piaccia, poi pian piano che non trovo scendo nella mia lista e se non trovo nulla mi accontento.
Il problema sta qui.
In qualunque voce nella mia ipotetica lista vi è la stessa situazione.
Voglio una famiglia, uscire di casa, so fare bene il lavoro che vorrei fosse “IL LAVORO”, ma mi voglio accontentare di altro, ma l’altro non lo so fare e quindi la dall’altra parte è: facciamo un periodo di prova e… via così, si torna daccapo, perchè dopo la prova non ti assumono etc etc.
Mettiamo anche che sia io lo sfigato
Se trovassi un lavoro che mi permette di fare casa e famiglia lo accetterei.. perlomeno mi darebbe la possibilità di mettere via qualcosa, avere delle sicurezze, mi darebbe la possibilità di fare dei progetti, di poter scegliere di fare grossi sacrifici e chissà, un giorno poter permettermi di lanciarmi prorpio nel settore che mi appassiona, esattamente come hanno fatto i miei genitori prima di me. Invece così non posso scegliere di fare grossi sacrifici.. anche se lavoro 12 ore al giorno NON MI PAGANO per quelle 4 ore in più.. non mi pagano a sufficenza per le 8! Figuriamoci arrivare alla fine del mese con affitto spese e magari bambini..
So fare il mio lavoro. Sono disposto a sacrificarmi, ma dove sono le infrastrutture che me lo permettono potendo avere ache una vita ?
Ho il brutto vizio di cercare tutte le responsabilità in me stesso. Ma forse la responsabilità in questo caso non è proprio tutta mia… o forse non la vedo. Non mi frega che la colpa sia di governo, ex governo, berlusconi, biagi, prodi, dalema, fini
Mi appello. Ragguagliatemi. Cosa posso fare?
CREDERE AI SINDACATI E COME CREDERE ANCORA ALLA BEFANA,ORMAI SONO COLONIE DI POLITICA PURA !!
Antonio Cataldi 21.02.06 00:37 |
ripulendolo….
manuela bellandi 21.02.06 00:30
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D’accordo e d’accordo: però questo si può fare solo da dentro .. oppure creandone uno nuovo che ci piaccia di più.. a scelta, oppure affossando tutto, una bella bomba come dice Davide?..
Ci sono i nuovi schiavi? Ricordate i minatori di inizio ‘900, che lavoravano, incluse donne e bambini, 14 ore al giorno? qualcosa da allora è un po’ cambiato, credo, grazie alle lotte dei lavoratori stessi
Aspettiamo di tornare a lavorare 14 ore??
quando bellachioma suggerì di lavorare 14 ore al giorno io pensai “finalmente mi riducono l’orario”, io sto qui dentro almeno 16 ore al giorno, senza contare banca, postaa, commercialisti e acquisti ….
è cambiato nella forma ma non nella sostanza.
Ti ricordo che il capitalismo indistriale è stato contrastato da un forte movimento di lavoratori organizzati, furono organizzati così bene da sfociare in una organizzazione internazionale appunto, (L’INTERNAZIONALE I e II), ma il capitalismo si è sviluppato e così i rapporti sociali e la società stessa, il benessere non un assioma ma è uno stato di fatto relativo, cioè soggetto ad oscillare e anche a sparire.
Il sindacato di per se nasce come coalizzazione spontanea dei lavoratori in difesa dei propri diritti e si traforma negli anni in professione al soldo degli stessi investitori.
Giudicare quindi il principio sindacale come il sindacato attuale è ERRATO.
La superficialità non giova.
Se fai qualcosa che ti piace, di cui sei convinta, che è tuo, sì Manuela il tempo passa quasi in fretta, e io ti ammiro per la tua scelta!
Penso che ognuno bene o male, oltre a lamentarsi, dovrà mettersi in cammino per la sua strada .. la strada che intravede come la migliore.. anche lottando e anche sudando un po’ che dici?
Io con la legge Biagi ci lavoro, e pure bene.
Ci guadagno e pure bene.
Ho cambiato posti di lavoro, perché IO volevo migliorare; nei vari posti in cui sono stato non mi hanno cacciato a fine progetto, mi hanno chiesto di restare.
Il problema è che per mantenersi un lavoro precario bisogna saper fare e saper lavorare, mentre troppi giovani (miei coetanei) non sanno fare nulla e nulla hanno voglia di fare.
Nessuno dei miei amici è disoccupato, tutti hanno un lavoro più o meno sicuro, sono ragazzi seri, con voglia di fare e fare bene.
Le persone così un lavoro lo trovano (pure buono) e sono in grado di tenerselo.
Scusate lo sfogo.
ciellino!
SE fossi un po’ meno qualunquista magari ?
come si fà una pernacchia by mail? ce ne sono in molti che vorrebbero inviartela
scusa posso chiederti che lavoro fai e per chi lavori? anche io ho tanta voglia di fare, e pure bene!….fortunello che sei!!!!
ma tu vivi ad arcore?
sono con te ! Bel commento !
E’ vero !
Non ascoltare la tribù degli eterni disoccupati
ciao
L’ultima stronza prima di dormire, c’è chi prega
i coglioni sono due, uno a sinistra e uno a destra
io giampiero, non posso sapere se quello che hanno scritto sul programma lo hanno anche in testa, ma al loro posto, se dovessi rosicchiare ampia maggioranza nell’intento di annullare gli effetti di questa legge elettorale truffa, parlerei come loro…
Non voglio credere che Prodi intenda ancora una volta perdere credibilità con una crisi di governo fra sei mesi…forse nel centro sinistra un pò di speranza c’è, ma a patto che stiamo svegli e vigiliamo.
La precarietà è una vergogna! quei pochi posti che garantiscono un futuro invece sono preda di quall’ignobile clientelismo che vige in Italia da sempre
faccio l’animatore turistico dal 1999.sono passato dal co.co.co. alla legge biagi.non e’ cambiato nulla,anzi……
forse propio il mio e’ un lavoro che non ha orari di inizio e fine e nonostante tutto non esiste neanche un contratto adeguato a questa qualifica.i sindacati quindi non possono riconoscerti.
come possiamo fare?
questa estate con trattenute varie per spese di alloggio (false) e vitto (false) la mia agenzia di animazione dichiara con il mio contratto allo stato di versarmi in tasca circa 380 euro.
come si puo’ far finta di chiamarlo lavoro?
lo stato puo’ permettere tutto questo?
io da milionesimo disoccupato avrei due soluzioni:1=garantire un minimo fissato dallo stato.magari facendo prima una lista (graduatoria) di paga giornaliera stabilita per ogni tipo di lavoro.
2= stabilire obbligatoriamente un periodo minimo di giornate lavorative di un contratto a progetto.dopodiche’ assumere obbligatoriamente a tempo indeterminato.
non si puo’ collaborare da esterno all’azienda,quando ci collabori ogni anno.si puo’ fare un contratto a progetto inteso come “prova per il lavoratore”(vecchio contratto di formazione).
io ammetto di aver votato a destra negli ultimi anni.adesso cambiero’ a sinistra.ma penso che utilizzino questo argomento solo per propagandarsi.
ricordo per finire a tutti,che stabilendo un minimo statale nel contratto,ci guadagna anche la qualita’ del collaboratore.
in animazione si utilizza l’entusiasmo dei giovani ragazzi per sottopagarli,scartando cosi’ chi ha piu’ esperienza.
non si guarda nemmeno il propio curriculum personale.l’importante e’ colpire il bisogno di lavoro e soldi.e’ logico che c’e’ qualcuno che sta peggio di te.
grazie a beppe grillo per la rivoluzione in atto.
aiutiamolo e aiutiamoci.
firmato da un povero disoccupato di 30 anni con tanta voglia di uscire dalla vita dei genitori,e perche’ no,magari farsi una famiglia.
gianluca rizza (da caltanissetta)
Volevo scrivere un lungo commento su questo argomento. Perche mi riguarda e lo trovo importante. Ma improvvisamente mi rendo conto che la maggior parte di voi che scrivete siete ippocriti. Perche denigrate cio che votate. Perche sotenete il sitema mafioso al sud, semplicemente facendo finta di non vedere o non sapere. Perche sostenete gli estremismi e tacciate di fascismo la forza publica, quando siete voi i primi a prendere i bastoni e a fare i casini. La Politica italiana non è altro che lo specchio della società che la vota. Cioè un connubio di ippocrisia,arroganza e ignoranza.
ippocrita, pl. ippocriti = chi esercita un potere sui cavalli ? 🙂
Ma dove sei vissuto negli ultimi 50 anni? nello Zimbawe??!!
l’equazione è semplice :
disoccupati = mobilità
il sindcato ? non fatemi ridere,persone che di professone devono mitigare le rimostranze dei lavoratori.
La forza dei lavoratori ? era lo sciopero
Hanno risolto anche questo problema trasforamdo i lavoratori in aspiranti a vita.
a 25 anni sto sbattendo la testa a destra e a sinistra per torvare una borsa estera, per non tornare mai più perchè l’Italia ha le ore contate.
La soluzione Bloccare tutto
È importante sottolineare anche che il precariato nonché i contratti a tempo determinato creano un regime di terrore e la conseguente impotenza tra chi deve conservare lo status dal quale proviene. Ovviamente i più colpiti da questo regime sono i figli della Terza (classe “operaia”) e una larga parte della Seconda classe (classe media). Per una delle tante contraddizioni del sistema i figli di queste due classi giocano quasi ad armi pari. Infatti, il sistema scolastico pubblico, anche se sempre più indebolito a favore di quello privato, può condurre tali figli ad una laurea. Il raggiungimento di tale titolo ha diversi significati. Il primo indica che il lavoratore moderno deve essere sempre più specializzato, ma esiste in generale un’incongruenza tra il numero di laureati e il numero di posti disponibili. Quindi in seconda istanza una parte dei figli delle due classi e le loro famiglie subiscono una frode, in quanto hanno investito del danaro e vengono ripagati con lavori sottodimensionati all’investimento e alle competenze acquisite. Vi sono poi paesi “in via di sviluppo” dove il grado di istruzione ha poco senso una volta che i loro abitanti emigrano in paesi “sviluppati” (a onor del vero anche quando decidono di restare, visto lo stato di miseria in cui vivono tali paesi). Chi ha notato la penuria di lavoro qualificante e ha una certa disponibilità economica, ovviamente cerca di immettere i propri figli nei cosiddetti canali preferenziali, simbolo delle “pari” opportunità del sistema economico capitalistico…
Anonimo ..veneziano?
Il bello è che se i musulmani avessero fatto delle vignette su Cristo, tu saresti stato il primo a tirare i sassi contro le ambasciate arabe..
sei come loro: un’integralista!
E’ giusto andare a votare, ma il problema è che quì siamo in una democrazia “apparente”…gli attori da votare sono sempre gli stessi e la gente comincia a scocciarsi, anzi a svegliarsi
p.s. al commento di poco prima:
sono anch’io contro la Tav!!! e mi batterò -come tanti- fino alla fine perché non si faccia, o meglio non si faccia come quella inizialmente proposta (nuovo buco nella montagna), mi sono spiegata ora?
Questi contratti rappresentano un nuovo tipo contraccettivo.
E dal Vaticano S.p.A. dicono di far figli!
ti adoro!
Graaaaaaaaande!
Oramai il diritto alla discendezza ce l’hanno solo i ricchi…
Darwin è entrato nel terzo millennio
Ciao Beppe, sono uno dei tanti musicisti professionisti (insegnante e concertista) che da anni convive con il più totale disinteresse da parte di politici, istituzioni, sindacati per la propria categoria (…categoria?!..).
In quanto insegnante di musica (in possesso di due diplomi+diploma di scuola superiore, corsi di perfezionamento e bla bl bla) godo ogni anno dei benefici della legge Biagi e dei suoi contratti lavorando in varie scuole civiche di musica. Ogni anno c’è un contratto da rinnovare o meglio che si spera di rinnovare, a meno che la scuola non chiuda o riduca il personale. La pensione è un tema che fa sorridere visti i contributi versati con i co.co.co. /pro; i mesi di ferie però non mancano…tanto non sono pagati. Lo stipendio è simpaticamente variabile di mese in mese a seconda dell’umore degli studenti (e dell’insegnante) e quando arriva alla nona mensilità è un successo. La mutua…non esiste e questo alla fine è divenuto un bene: il musicista difficilmente si ammala…
Quello che però mi ha inferto il colpo di grazia è vedere che anche le prostitute hanno un sindacato. W la musica, comunque.
Sono di Sinistra, nn del centro-sinistra.
Percui non rispondo a nessun tipo di integralista religioso.. cristiano o musulmano che sia.
(a dire la verità mi vengono i brividi al solo pensiero che tu possa essere davvero un cristiano)
Io ho 24 anni lavoro per la compagnia della luce a roma faccio le letture dei contatori per la cifra di 15 centesimi a rilevazione con un contratto a progetto di due mesi sono riuscito a farne 300 negli ultimi 3 giorni quindi ho guadagnato 60 euro in tre giorni questo mese sarà tanto se arrivo a 400 euro.
Le aziende hanno sempre il coltello dalla parte del manico non è cambiato niente anzi con la legge biagi le loro posizioni si sono rafforzate ancora di più grazie a tutti e nn molliamo ragazzi!!!
oddio Giampiero come sei contraddittorio.. prima hai detto che sostieni Rifondazione, la quale si dà il caso abbia firmato il programma dell’Unione che contiene il capitolo sul Lavoro!
DRAGONI, IMPICCATI! RILEGGITI LE STRONZATE CHE DICI E VERGOGNATI!
(Quelli del sud,tra cui me che sto postando su questo blog) Non sanno l’inglese, non sanno accendere un computer(!), trovano escamotage continui per non lavorare e scioperare, tasse al 120%?
————————————————
Non sei degno nemmeno di una risposta.. nn sai nemmeno che l’economia sommersa al sud è quasi il 40% del totale.. Parla di lotta alla mafia e di recupero dell’evasione fiscale.. e nn scrivere insulti da quinta elementare (che nn hai).. ti deridono tutti!
PS:MUORI
Salve a tutti, visito sempre questo grande sito ma è la prima volta che scrivo: 29 anni, laurea, praticantato da commercialista gratuito (la legge lo permette), poche occasioni di lavoro decenti (un po’ per la crisi, un po’ per il malefico stage gratis, la legge lo permette), e così per dare l’esame, avviarmi per bene e non pesare troppo sui miei da un paio d’anni faccio il merchandiser part-time. Contratto co.co.pro., prendo una cifra ridicola, considerando che non ho ferie, 13°, malattia ecc, che uso la mia macchina, e che quei furbi della mia agenzia, una delle più grandi d’Italia, fanno figurare il mio compenso per il 40% come rimborso spese (esentasse) e il 60% come imponibile irpef per risparmiare su quei ridicoli contributi che mi versano. E questi almeno pagano ogni mese, al contrario di altre pseudoagenzie del settore servizi alla g.d.o. Questo lavoro per me è funzionale ad altro e quindi non mi lamento troppo.
La mia opinione però è questa: legge Biagi e stage gratuiti sono allo stato attuale strumenti in mano a imprenditorucoli per sottopagare, precarizzare, non formare a vere professionalità e creare una miriade di lavoretti da sopravvivenza per un esercito di perdenti, spesso laureati, a carico dei genitori. Tali leggi vanno abolite e stracciate con disprezzo.
Comunque la tutela dello Stato nei confronti dei lavoratori precari è sintetizzabile in questo aneddoto: lavorando in un centro commerciale, è passato un controllo dell’ispettorato del lavoro; chi sei, cosa fai qui, che contratto hai, ecc. Ebbene i due ispettori non sapevano neanche dell’esistenza della figura professionale del merchandiser (presente da 10 e passa anni nella g.d.o. dove loro fanno periodiche ispezioni!), sono stati a dibattere se il mio contratto fosse, “in realtà”, “somministrazione di manodopera”, mi hanno fatto a riempire due pagine di verbale per spiegare il mio lavoro e il mio contratto. Ho detto loro: il contratto è quello del vostro capo Maroni; e voi che lavoro fate?
@ Max Stirner
“””…PER TUTTI I MUSSULMANI DEFINITI ESTREMISTI
(solo per i puristi che non scrivono una cippa, ma su decine e decine di post vengono a correggerti la cappella, grazie comunque)
Cari signori che vi considerate offesi da un individuo che corrisponde al cognome di Calderoli e che è, purtroppo, ministro del governo italiano.
Non discuto sulle vostre ragioni e quanto, gesti come quello compiuto da tale Calderoli, siano da voi tollerabili o meno ma, se proprio doveste (errata corrige) lanciare una fatwa, conoscendo lo stile con cui, a torto o a ragione voi, come molti estremisti religiosi, siete soliti regolare questioni del genere, vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibile, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia.
Il popolo italiano, io credo che sia vittima di costui quanto ritenete di esserlo voi e non troverei nè giusto nè corretto, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano.
Vi auguro che vi venga concessa soddisfazione per quanto da voi subito e, nella speranza che ogni vostro legittimo desiderio possa esaudirsi, vi saluto cordialmente.
Max Stirner…”””
R. Buonasera Max, vedo che questo argomento ti sta’ particolarmente a cuore. Ginocchia che fanno giacomo-giacomo?
Giovanni Senzitalia 21.02.06 00:03 | Rispondi al commento | Chiudi discussione Discussione
Ciao Giovanni
Io non ho nulla da temere dai mussulmani e, sinceramente non m’interessa una cippa nè delle loro ire, nè del loro profeta, ma questo argomento disturba assai una categoria di gente che non mi riesce simpatica. Il fatto che questa gente vada continuamente a sfrugugliare un mondo che si trova su una montagna esplosiva, m’induce a metter loro innanzi i risultati del loro sfrugugliare; tutto qui.
Ciao
Max
Max Stirner 21.02.06 00:14 |
@@@@@@@@
Giova’…non sono le ginocchia a fare giacomo -giacomo…ma i testicoli a fare tracisio-tarcisio!!!
Ci siamo sfucugliati i genitali a vedere sti personaggi politici guerrafondai nel sangue,che fomentano l’ odio in nome di una superiorita’ della razza o della posizione geografica)…io non mi pertmetto di usare il termine musulmano in termini razzistici.E’ la religione ,il loro credo.Non li definisco inferiori,come non definisco i cattolici cristiani superiori.Ognuno si crea il suo Dio.Per la necessita’ comune di credere in qualcosa che ci aiuti a non essere irrimediabilemete nudi e abbandonati.
Calderoli,come tutti i fomentatori dell’ odio verso il diverso sono solo individui che vivono nella paura e coinvolgono gli altri nella stessa paura,l’ odio e’ solo la paura scitta con altre lettere.Senno’,facciamola finita una volta per tutte, e prega il tuo amico Bush di sganciare una mega bomba che polverizzi il mondo dal salento in giu’.(digli di risparmiare il sud italia, il salento e la sicilia…in fin dei conti sono ottimi produttori di vino e olio a basso costo,e donne con la D maiuscola)!
Ma mi raccomando che non rimanga un filo di vita,senno’ ricominciamo co ste stronzate!!!!
ciao dade,
bentrovato !
O beppe sembri il portatore nano di autobiografie con questa smania di spedire cose a tutti!
Octavio Vladimir 21.02.06 00:06
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hai detto molte cose interessanti, ma non sono convinta che sia tutto giusto.
Il mio dubbio per esempio è nel fatto che ci sono persone che hanno una vera passione per il loro lavoro, sono quelli che hanno potuto sceglierselo, alcuni lo farebbero anche senza stipendio, se avessero di che vivere.
Però concordo che non è giusto non poter scegliere…
ALL’IGNORANTE
NESSUN PAESE ARABO HA VOLUTO FIRMARE LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO, NE HANNO INVECE FIRMATA UN’ALTRA NELLA QUALE SI SANCISCE CHE L’UOMO E LA DONNA NON POSSONO ESSERE CONSIDERATI ALLO STESSO LIVELLO.
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Capra! Ci sono molti paesi arabi, non uno soltanto..
E molti riconoscono i diritti delle donne.Anche il Marocco, va bene?!
Sei rimasto alla dinastia araba degli Omayyadi del Medioevo.. ah già… dimenticavo: cosa ne puoi capire tu di storia, ignorante!
ALL’IGNORANTE
NESSUN PAESE ARABO HA VOLUTO FIRMARE LA CARTA DEI DIRITTI DELL’UOMO, NE HANNO INVECE FIRMATA UN’ALTRA NELLA QUALE SI SANCISCE CHE L’UOMO E LA DONNA NON POSSONO ESSERE CONSIDERATI ALLO STESSO LIVELLO.
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Capra! Ci sono molti paesi arabi, non uno soltanto..
E molti riconoscono i diritti delle donne.Anche il Marocco, va bene?!
Sei rimasto alla dinastia araba degli Omayyadi del Medioevo.. ah già… dimenticavo: cosa ne puoi capire tu di storia, ignorante!
Ma il sindacato?.. parliamone..
quanti dei ragazzi che si lamentano hanno una vaga idea di quello che ha fatto negli anni per i lavoratori, pur con tutti i suoi limiti?
forse rafforzandolo, cambiandolo, portando le nostre istanze.. chissà..
dall’1 al 4 marzo a Rimini
XV Congresso della CGIL
(Cofferati, i 3.000.000 a Roma.. cavolo se ci ripenso, ancora mi commuovo e mi incxxo!!)
http://www.cgil.it/congxv/documenti/Tesi-5.pdfda
ripulendolo….
CREDERE AI SINDACATI E COME CREDERE ANCORA ALLA BEFANA,ORMAI SONO COLONIE DI POLITICA PURA !!
Mi aspettavo un commento per ricordare le battaglie civili di Luca Coscioni… peccato.
Bulgaria, India, Cina, Estonia, Lituania, Lettonia, Rep. Ceca, Slovacchia, Sud Italia?
Sud Italia all’ultimo posto (gli altri sono gente seria e che lavora).
Non sanno l’inglese, non sanno accendere un computer, trovano escamotage continui per non lavorare e scioperare, tasse al 120%?
Italia del Sud all’ultimo posto. Infatti potetete citarmi una multinazionale che vi abbia investito negli ultimi 10 anni?
Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
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un pò di speranza allora c’è, però non avere fretta…con le catene al piede si è lenti.
azzeccato, come sempre! Triste non intravedere futuro.. sono riusciti anche in questo.
Ma la storia non si ferma, se non si muovono loro, dovranno aspettare che si muovano gli schiavi cinesi..
bhe’ non c’è che dire… davvero angosciante arrivare alla fine dei commenti.
per quel che mi riguarda, fortunatamente sono fisso da 8 anni nell’artigianato (sono elettricista) ma negli ultimi tempi sto cominciando a vederne troppi di ragazzi assunti con quei contrattini; è preoccupante vedere che non assumono più giovani da formare in modo da ottenere bravi elettricisti e garantire affidabilità e qualità ai clienti; ultimamente siamo sempre quei tre, quttro coglioni ad essere sobbarcati di responsabilità e mandati in giro con ragazzini con contratto ad orologeria, per cui:
1- ad insegnargli qualsiasi cosa perdiamo solo tempo e gli facciamo fare solo cazzate (anche se nella maggior parte dei casi sono diplomati e meriterebbero più considerazione);
2- sanno benissimo qual è la loro situazione e la metà di loro se sbatte le balle di fare della fatica per il misero salario che prendono e le belle prospettive che anno.
3- a forza di stringi stringi sui prezzi (perchè nell’ artigianato la concorrenza c’è eccome) stanno cominciando a limare anche lo stipendio di chi come me è fisso anche con mirabolanti contestazioni del mio operato.
e a me va anche bene, da quel che ho letto!
ragazzi ed egregi difensori della legge biagi(non era proprio così che la intendeva per quel che ne so), la questione è essere presi per il culo! questo maledetto precariato potrà anche essere figlio dei tempi ma un povero cristo che lavora deve mantenere la sua dignità! non possiamo più permettere che vada avanti così, dobbiamo farlo capire chiaramente a chi propone di governarci che non è sostenibile questa situazione, che non l’accetteremo ancora per molto.
ora basta, mi si è gonfiata una venuzza nella tempia destra ed è segno che mi devo fermare.
scusate lo sfogo, un saluto a tutti, ciao beppe!
Grazie alle condizioni che si sono create in conseguenza alla legge Biagi, ho chiuso una partita iva da consulente informatico che avevo aperto 9 anni fa.
Ho 42 anni, mi trovo al palo di partenza, come se non avessi fatto nulla fino ad oggi ma non ho piu’ 20 anni.
Le offerte di lavoro prendono in considerazione persone che abbiano al massimo 35 anni.
Le aziende che offrono lavoro nel mio “EX” settore si possono permettere di “OTTIMIZZARE” i carichi di lavoro al meglio.
La flessibilita’ nel mondo del lavoro esiste, ma e’ rigorosamente unilaterale e si ferma ad un’angolazione di non piu’ di 90 gradi (bastano).
Le aziende informatiche sono in grande crisi, molte hanno chiuso riversando sul mercato del lavoro un esercito di disperati pronti a tutto pur di lavorare e le aziende rimaste in piedi “pescano” da questo stagno scegliendo i “pesci” migliori pagandoli come pesce ammuffito.
Le universita’ continuano a sfornare nuove leve di informatici che si uniranno ai neo licenziati.
Grazie… a chi non lo so ma ….grazie.
Giampieroooo !!! Ti si è incantato il discooo!!!
ciao beppe
proprio stasera ho scritto una lettera alla responsabile del personale della mia ditta dove lavoro da un anno e sono stato assunto con un contratto a tempo determinato che mi scade tra 10 giorni.un mese fa ho iniziato a chiedere informazioni sul rinnovo e l’unica risposta e’ stata che la loro intenzione era di non rinnovarlo per motivi futili tipo ‘ci aspettavamo di piu da te’ che non comprendo dato che il mio lavoro l’ho fatto sempre bene.tuttora a 10 giorni dalla scadenza non mi hanno confermato la decisione nonostante abbia chiesto piu di una volta un ulteriore colloquio.
IL LAVORO PRECARIO E’ PROPRIO QUESTO,loro hanno la legge dalla loro parte e POSSONO FARE CIO’ CHE VOGLIONO.
p.s. l’azienda in questione si chiama “OIKOS”
ed ha appena regalato 1.000.000 di euro a quel poveretto di Fisichella per una scritta di 5/10 cm. sul suo casco.
non vedo l’ora di vederti sabato 18 marzo a pesaro.
un saluto mauro
La legge Biagi a mio modesto pare è una rovina .
Con tutto rispetto per la defunta persona Biagi che ha svolto il suo lavoro di consulente , mi permetto di dire che la sua consulenza a lungo termine ha avuto per il paese un effetto catastrofico.
1 Italiano su 3 vorrebbe fuggire dall’italia.
Laureati supercazzuti ci lasciano , ci facciamo sfuggire il loro preziosissimo talento (quello fa progredire , non il cambiamento politico) che regala agli altri paesi Genio e Creatività.
Vai in inghilterra in un giorno ti fai i documenti per lavorare. Lavori con contratto , paghi i contributi e quando torni in Italia TE LI RIMANDANO INDIETRO.
Ma perchè da noi non è così ?
Perchè ci deve essere questa PRECARIETA’?
Perchè una società deve pagare una persona 40 euro al giorno e incassarne 300 ? Non è schiavismo , E’ PEGGIO , qua si commercia la vita , la speranza , la giovinezza e la felicità della gente.
Siamo diventati le chiglie e le vele delle loro barche… e ci domandiamo perchè poi la gente si buca.
Sono studente al primo anno di laurea specialistica di ingegneria informatica a pisa. lavoro part time in un’azienda del mio settore che lavora per grandi realtà istituzionali. Il mio stipendio è di 470 euro netti al mese circa, per un lavoro altamente specializzato (faccio il programmatore di applicazioni web per portali di servizio ai cittadini) ma che non è uno degli sbocchi ideali del mio percorso di studi. ma questo passa il convento… un contratto di 3 mesi in 3 mesi.. dove sta la possibilità di comprarsi una casa o farsi una famiglia per i giovani signor Berlusconi? io non le ho mai creduto ma mi dispiaccio molto per quelli che hanno scommesso su di lei …alla fine si sono rovinati anche quel poco che avevano, mentre lei triplicava le ricchezze della sua famiglia mentre era al governo.. complimenti per l’interesse del bene comune (a lei e ai suoi famigliari) non certo agli italiani.. soprattutto non hai giovani!
IL PRECARIATO NELLA FIAT DI MELFI
(per quella capra ignorante di Dragoni)
Un mio amico (e meno male nn io!) è stato contattato il 26/12 da uno dei tanti responsabili del personale dello stabilimento FIAT di Melfi.
Ebbene : gli hanno proposto 2 giorni di lavoro!!! Il 28 e il 29/12! Le prospettive lavorative? Lì per lì questo (ir)responsabile nn si è sbilanciato.. ma alla fine dei 2 giorni di lavoro ha avuto il coraggio di dire al mio amico: molto probabilmente ti chiameremo anche per un’altro giorno. E così è stato: il 2/1/2006 è stato il suo ultimo giorno di lavoro.. strano, viste le prospettive!
PS: uno potrebbe dire: perchè farsi sfruttare? Ma vi garantisco che quando si è costretti (per avere
un minimo di indipendenza economica, anche se in questo caso solo per una settimana) uno accetta.
Se avesse rifiutato nn avrebbero avuto problemi a trovarne un altro.. Nel Sud-ozioso , come tanti ignoranti lo definiscono (vedi Dragoni), tanto è il bisogno di lavorare che molti sono disposti a farsi sfruttare anche per soli 3 giorni.E di esempi ne avrei tanti..
x Alessandro Pivetti 21.02.06 00:30
no
C’è qualcosa che non quadra.
E’ arrivato core d’arcore ed è andato via carlo dragoni.
Da quando in qua i coglioni sono singoli?
E’ mancato uno d’improvviso.. si sarà seccato per la discussione..
Sono tornato,in questo momento,da una convention.
Carissimo Beppe, accolgo il tuo invito e vengo subito al dunque raccontandoti la mia storia.
Mi laureo in Matematica a Bologna nel lontano 2001. Felice per il risultato raggiunto faccio “il pieno di grinta” e comincio a cercare lavoro, principalmente sul “canale per laureati”. Sono stato un anno intero a sfogliare riviste, giornali, pagine web…
Risultato: nel 2003 conosco il co.co.co a seguito di un lavoro riguardante la vendita di servizi di telefonia fissa e mobile. Intanto continuo sempre a guardarmi intorno non disdegnando i miei lavoretti saltuari di cameriere nei catering, durante i mesi estivi.
Continuo su questa strada e cambio Gestore, per un anno e qualche mese. Risultato : avanzo circa 1000 euro di provvigioni non corrisposte, per vizi contrattuali, da parte di un uomo che piu’ dello sterco non vale…Spero che stia leggendo (se sa leggere, l’ignorante)…Incassato il colpo, cambio Gestore nuovamente…questa volta sono nella squadra del Tronchetto del Ca…..
Di male in peggio: per via dei loro meccanismi perversi, malati di burocrazia, e per l’incapacità dei “lacchè di corte” (che vi posso garantire che e’ come se uscissero da una catena di montaggio di pezzi fatti male) che altro pensiero non hanno se non quello di intascare lo stipendio, anche qui ho fatto della “beneficenza” per circa 1500 euro…
Attualmente, lavoro per l’ultima Compagnia telefonica che mi e’ rimasta sperando in bene…
Sono “procacciatore d’affari”; svolgo il lavoro piu’ esecrabile che esista:
NIENTE DIRITTI,
NIENTE FERIE,
NIENTE FUTURO,
NIENTE SOGNI,
NIENTE FAMIGLIA,
NIENTE STABILITA’….NIENTE.
I miei sogni, insieme a quelli di tanti altri ragazzi che vivono il dramma del NIENTE, sono svaniti nel nulla.
Di questo “ringrazio” infinitamente quei DELINQUENTI e venditori di fumo che siedono nei banchi del Parlamento: gente infame e bugiarda che predica di capire e comprendere i disagi di chi guadagna 800 euro al mese quando loro nella realtà dei fatti portano a casa 10 volte tanto…
VERGOGNA.
Grazie Beppe per lo spazio che mi hai concesso.
Gaetano.
gaetano, consiglio!
molla la telefonia!
dobbiamo imparare a dire di no
spendiamo il meno possibile
compriamo il meno possibile
Sono uscito col massimo dei voti dalla scuola, lo stesso da un corso post maturità, adoro il mio lavoro e concedo sempre di più (ore) perchè mi diverte quel che faccio e voglio imparare. Il mio lavoro (a parole) viene elogiato da chi me lo da e a livello di conoscenze pratiche mi sento più preparato di tanti miei colleghi attuali.. ma: è la quarta volta in tre anni che faccio stage di tre mesi (o “sono qui in prova”) e nessuno dimostra un minimo interesse per tenersi stretto il know how del sottoscritto. Il ragionamento è.. se chiede troppo, lo sostituisco quando voglio perchè è più importante guadagnare su tutto quello che dovrei dargli in + piuttosto che vendere un servizio di qualità.. vista + in grande una cosa così è utile per indovinare tra 10 anni il livello di competività delle nostre aziende.
Comunque, alcune frasi al colloquio:
1-non ti assumo , mi costi troppo però voglio da te responsabilità e flessibilità (ore in più, qualche weekend(gratis))
2-non ti faccio il tempo determinato perchè è troppo vicino all’assunzione. Sai, ferie pagate, malattia, contributi.. quindi fai ferie quando te lo dico io se te lo dico io.. e se ti ammali.. bè vediamo quando succede
3-il contratto a progetto te lo faccio quando sono finiti 5000 euro(6 mesi + o meno) che posso darti con la ritenuta d’acconto: INVENTARSI un progetto sembra sia uno spreco di risorse.. sì perchè signori.. il contratto a progetto il 90% delle volte è INVENTATO e usato come scusa per giustificare la tua presenza per un tot periodo.. in verità io faccio altro e mille progetti in più rispetto a quello segnato nel contratto (se c’è)
4-il contratto a progetto non te lo faccio perchè poi devo pagare il commercialista.. apri partita IVA così fatturi e ti scarichi le spese.. ti do un budget di 1000 euro IVATO e stai qui comunque tutti i giorni 8 ore e disponibilità al 100%(vedi punto 1). Tutti gli svantaggi del libero professionista e dell’assunto messi insieme. Insomma pago per lavorare.
Magari schiavo..
ma cristo!!! che sara ora che gli sputi in faccia??
giusto, le aziende italiiane non hanno un campo
visivo a lungo orizzonte, non te lo puoi permettere
poiche’ sti bambocci propio non ci arrivano…
sara’ il risultato della politica italiana?! oppure
e’ la politica il risultato dell’italiano?!
diciamo tutti e due!
che palle l’Italia, ma a me non fregano, io vado
all’estero!!
Michele
Mio figlio Luca diplomato in grafica grazie a quella legge l’altranno è stato chiamato da un’agenzia fornitrice di schiavi e grazie a loro è riuscito nel mese di giugno ad ottenere un contratto di ben dieci giorni consecutivi part time presso un supermercato molto importante di Roma alla favolosa cifra di ben 6,98 euro lordi l’ora, peggio di così.
A parte il nano, che detesto, mi aspettavo che, in mancanza di argomenti avresti parlati di cazzi e culi. Ovviamente voi siete i più omofobi al mondo. I ricchioni vi fanno schifo.
Perchè non chiedete l’annessione alla Libia?
Sono sempre il consegnatore di pizze!
Stavo arrivando al dunque sulla legge Biagi ma mi son finite le lettere da scrivere!
Volevo dire solamente ch e in Scozia in due anni ho cambiato almeno 4 posti di lavoro tutti assicurati e nessuno con contratto a tempo determinato. In Italia in un anno ho lavorato 3 mesi da AUTOg++ll duante l’estate mi hanno preso e poi non avendo più bisogno di me non mi hanno rinnovato il contratto!
In più ho lavorato 6 giorni come rappresentante con un’agenzia di Parma neanche di Bologna, che mi ha fatto un contratto lampo e poi mi ha scaricato come un pezzo di me++a!
Questo è il mio piccolo pensiero sulla legge Biagi_!!
non è certamente più gradevole di fare l’amore, no?! Per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana… certo c’ho il mitra alla nuca… lo faccio, perché faccio il discorso: “Meglio leccare il pavimento o morire?”
“Meglio leccare il pavimento” ma quello che è orrendo in questa cultura è che “leccare il pavimento” è diventata addirittura una aspirazione, capisci?
Ma è mostruoso che il tipo debba andare a lavorare 8 ore al giorno e debba essere pure grado a chi gli fa leccare il pavimento, capisci?
Tutto ciò è “oggettivamente” mostruoso, ma la dove la coscienza produce coscienza, tutto ciò è “effettivamente” mostruoso…
“SI VABBE’ MA ORMAI E’ IRREVERSIBILE LA SITUAZIONE”
Si, tu fai giustamente un discorso in difesa di chi ti opprire, perché è il tipico dello schiavo, no?! Il vero schiavo…il vero schiavo difende il padrone, mica lo combatte. Perché lo schiavo non è tanto quello che ha la catena al piede quanto quello che non è più capace di immaginarsi la libertà.
Ma rispetto a quello che tu mi hai detto adesso: quando Galileo ha enunciato che era la Terra a girare intorno al Sole, ci sarà sicuramente stato qualcuno come te, che gli avrà detto:
“Eh si! sono 22 secoli che tutti dicono che è il Sole che gira intorno, mò arrivi te a dire questa stronzata… e come farai a spiegarlo, a tutti gli esseri umani?” e lui: “Non è affar mio, signori…”
“Allora guarda, noi intanto ti caliamo in un pozzo e ti facciamo dire che non è vero, così tutto torna nell’ordine delle cose”… hai capito? Perché tutto l’Occidente vive in un’area di beneficio perché sta rubando 8/10 dei beni del resto del Mondo. Quindi non è che noi stiamo vivendo in un regime politico capace di darci la televisione, la macchina.. no! E’ un sistema politico che sa rubare 8/10 a 3/4 di Mondo e da un pò di benessere a 1/4 di Mondo, che siamo noi.quindi, signori miei, o ci si sveglia… o si fa finta di dormire… o bisogna accorgersi che siete tutti morti…
Io veramente grazie alla legge Biagi posso lavorare e studiare, cosa che non potrei fare se fossi obbligato ad aprire una partita IVA per quei pochi siti che faccio. Invece con i contratti a progetto posso farlo. Capisco che ci sia chi se ne approfitta, ma non è lo strumento che è sbagliato in sé, è chi lo usa…
Ho 26 anni non mi hanno mai assunto ho lavorato e lavoro in nero… ormai non mi faccio più illusioni credo che non lavorerò mai in maniera pulita e avendo tutti i diritti che mi spettano… Coraggio coraggio coraggio…
a Carlo Dragoni 20.02.06 23:56 |
Evasivo come sempre…
dimmi il nome di UNA azienda!
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Ah, ma allora ci conosciamo.. Chi sei, Giacomo il Leghista? Cmq se ci tieni a saperlo HAI RAGIONE! Ma se il problema è la mafia, mi dici che cazzo centra l’altra gente, quella onesta (e ce n’è, fidati) che è costretta a convivere con la mafia per colpa dell’inettitudine dello Stato?
Questo, caro il mio chiorba, è il problema..
Proponici una tua idea per combattere la mafia, che dei tuoi commenti sui siciliani nn ce ne frega
un cazzo..
Non voglio prendere assolutamente le difese del nano, nè tantomeno della coalizione, vorrei solo ricordare che l’INVENZIONE dei primi co.co.co. è stata del governo PRODI !! il peggio e il meno peggio…..fantasie…..notte a tutti
Uno degli aspetti più micidiale dell’attuale cultura, è di far credere che sia l’unica cultura… invece è semplicemente la peggiore.
Bèh gli esempi sono nel cuore di ognuno… per esempio il fatto che la gente vada a lavorare sei giorni alla settimana è la cosa più pezzente che si possa immaginare.
Come si fa a rubare la vita agli esseri umani in cambio del cibo, del letto, della macchinetta…
Mentre fino ad ieri credevo che mi avessero fatto un piacere a darmi un lavoro, da oggi penso:
“Pensa questi bastardi che mi stanno rubando l’unica vita che ho, perché non ne avrò un’altra,
c’ho solo questa.. e loro mi fanno andare a lavorare 5 volte, 6 giorni alla settimana e mi lasciano un miserabile giorno.. per fare cosa? come si fa in un giorno a costruire la vita?!”
Allora, intanto uno non deve mettere i fiorellini alla finestra della cella della quale è prigioniero
perché sennò anche se un giorno la porta sarà aperta lui non vorrà uscire…
Deve sempre pensare, con una coscienza perfetta:
“Questi stanno rubandomi la vita, in cambio di due milioni e mezzo al mese, bene che vada,
mentre io sono un capolavoro il cui valore è inenarrabile”
Non capisco perché un quadro di Van Gogh debba valere 77 miliardi e un essere umano due milioni e mezzo al mese, bene che vada.
Secondo me, poi, siccome c’è un parametro che, con le nuove tecnologie, i profitti sono aumentati almeno 100 volte… e allora il lavoro doveva diminuire almeno 10 volte! Invece no! L’orario di lavoro è rimasto intatto. Oggi so che che mi stanno rubando il bene più prezioso che mi è stato dato dalla Natura. Pensa alla cosa più bella che la Natura propone, che è quella di, mettiamo, di fare l’amore, no?!
Immagina che tu vivi in un sistema politico, economico e sociale dove le persone sono obbligate, con quello che le sorveglia, a fare l’amore otto ore al giorno… sarebbe una vera tortura… e quindi perché non dovrebbe essere la stessa cosa per il lavoro che non è certamente più
Beppe mi sa che qui scateni l’inferno!
quoto in pieno Silvia Martini.
Ecco la mia storia: laurea in conservazione dei BB.CC. nel 2002 stage presso un museo (fine a se stesso : “quando finisci prendiamo un altro stagista perchè non abbiamo soldi…”)
poi lavoro a tempo determinato presso vodafone (negozio e call center) e Tim (call center) tra contratti e rinnovi ho avuto almeno 6 posti di lavori (per cui Silvio deve ringraziarmi perchè ho contribuito pesantemente al suo 1,500,000).
Ora mi offrono un posto da merchandiser (new economy dei nomi…) a 800 euro/mese contratto a progetto senza feriemalattialiquidazionetredicesima. praticamente le condizioni dell’epoca presindacale. Proverò in Alabama, tra i campi di cotone.
La flessibilità mi sta bene se è flessibile anche il datore di lavoro, altrimenti sono flessibile solo io: piegabile a 90°…
e ribadisco il quote di Silvia Martini le prospettive sono squallide… si può solo vendere vendere vendere, e possibilmente roba di valore nullo e a caro prezzo (telefonia, “servizi alle imprese”, assicurazioni, banche, investimenti, prestiti, finanziamenti…) Andiamo tutti ai colloqui a dirgli come la pensiamo e lasciamoli SENZA DIPENDENTI, stringiamo un po’ i denti, sono loro ad avere bisogno di noi!
sono laureato in scienze motorie e lavoro come insegnante presso palestre…non ho mai avuto contratti diversi dal co.co.co(oggi co.pro.)….lavoro ora presso un grosso centro fitness nella città di roma per la signora cifra di 7 l’ora…il contratto co.pro mio e di altri 30 collaboratori è scaduto lo scorso 31 agosto 2005……da quel giorno noi tutti stiamo a collaborazione “occasionale”…nel frattempo una grossa multinazionale del settore ha acquisito il centro e dovrà chiuderlo per svariati mesi per ristruttirarlo completamente……Noi tutti collaboratori il giorno 31/3 vedremo chiudere il nostro posto di lavoro per una durata minima di 4 mesi…e data la nostra “forzata” situazione di collaboratori occasionali ci ritroveremo tutti in mezzo ad una strada……poi leggi sul giornale dell’anomalia tutta italiana degli ultra trentenni che stanno ancora a casa dei genitori, che non si sposano, che non fanno figli….ma va va!!!
@ Max Stirner
“””…PER TUTTI I MUSSULMANI DEFINITI ESTREMISTI
(solo per i puristi che non scrivono una cippa, ma su decine e decine di post vengono a correggerti la cappella, grazie comunque)
Cari signori che vi considerate offesi da un individuo che corrisponde al cognome di Calderoli e che è, purtroppo, ministro del governo italiano.
Non discuto sulle vostre ragioni e quanto, gesti come quello compiuto da tale Calderoli, siano da voi tollerabili o meno ma, se proprio doveste (errata corrige) lanciare una fatwa, conoscendo lo stile con cui, a torto o a ragione voi, come molti estremisti religiosi, siete soliti regolare questioni del genere, vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibile, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia.
Il popolo italiano, io credo che sia vittima di costui quanto ritenete di esserlo voi e non troverei nè giusto nè corretto, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano.
Vi auguro che vi venga concessa soddisfazione per quanto da voi subito e, nella speranza che ogni vostro legittimo desiderio possa esaudirsi, vi saluto cordialmente.
Max Stirner…”””
R. Buonasera Max, vedo che questo argomento ti sta’ particolarmente a cuore. Ginocchia che fanno giacomo-giacomo?
Ciao Giovanni
Io non ho nulla da temere dai mussulmani e, sinceramente non m’interessa una cippa nè delle loro ire, nè del loro profeta, ma questo argomento disturba assai una categoria di gente che non mi riesce simpatica. Il fatto che questa gente vada continuamente a sfrugugliare un mondo che si trova su una montagna esplosiva, m’induce a metter loro innanzi i risultati del loro sfrugugliare; tutto qui.
Ciao
Max
Allora aveva ragione la Bellandi quando affermava che hai gettato la lenza….ok, capito.
…ma chi è questo? tuo padre?
sono laureato in scienze motorie e lavoro come insegnante presso palestre
non ho mai avuto contratti diversi dal co.co.co(oggi co.pro.)
lavoro ora presso un grosso centro fitness nella città di roma per la signora cifra di 7 l’ora…il contratto co.pro mio e di altri 30 collaboratori è scaduto lo scorso 31 agosto 2005.
da quel giorno noi tutti stiamo a collaborazione “occasionale”…nel frattempo una grossa multinazionale del settore ha acquisito il centro e dovrà chiuderlo per svariati mesi per ristruttirarlo completamente.
Noi tutti collaboratori il giorno 31/3 vedremo chiudere il nostro posto di lavoro per una durata minima di 4 mesi…e data la nostra “forzata” situazione di collaboratori occasionali ci ritroveremo tutti in mezzo ad una strada.
poi leggi sul giornale dell’anomalia tutta italiana degli ultra trentenni che stanno ancora a casa dei genitori, che non si sposano, che non fanno figli….ma va va!!!
Aggiornamento da Bruxelles (salutoni Paola! 🙂
Da http://euobserver.com/?aid=20938&rk=1
Ministro italiano si dimette per i disordini in Libia dovuti alle vignette (20/02/2006)
[Dopo aver descritto i fatti, e sottolineando che l’ex-ministro ha dichiarato che “continuerà a distribuire e a vendere le controverse magliette”, continua:]
La scelta di una tale maglietta da parte del ministro Calderoli ha avuto ripercussioni anche a Bruxelles, dove i rappresentanti della Lega Nord nel Parlamento Europeo hanno ricevuto un ultimatum da parte del loro gruppo politico, Indipendenza/Democrazia (IND/DEM).
Un voto formale di tutti i membri del gruppo è previsto per giovedì prossimo, avendo bisogno di due terzi dei voti per escludere il partito italiano dal gruppo.
Nota: complimenti alla stampa italiana che ha IGNORATO completamente, finora, la notizia che i legaioli saranno verosimilmente cacciati ignominiosamente dal gruppo politico del Parlamento Europeo nel quale erano integrati.
BERLUSCONI E LEGA NORD = VERGOGNA D’ITALIA NEL MONDO
Ciao Mario, grazie dell’info: era ora, via pure dall’Europa, capiranno dove sbagliano?..
Capiranno? Macchè… vorranno la secessione anche dall’Unione Europea per mettersi a fare affari direttamente con la Cina! Insomma, l’ampolla del Yang-Tze-Kiang e le magliettine sui Taiwanesi…
Madonna mia cara amica, le cose che si devono sopportare………….. ma perché tutto ció?
è una bella notizia!
ma Silvio nei cartelloni non diceva
“L’italia oggi forte e rispettata nel mondo”
hahahaha
La legge Biagi nasce per tutelare gli interessi dei datori di lavoro nei ocnfronti di lavoratori disonesti e scansafatiche che manipolano i loro diritti per ottenerne privilegi (è vero che esiste l’indennità per malattia ma possibile che ci sono lavoratori che stanno sempre male??) Credo i primi colpevoli di questa legge siano proprio i lavoratori (quelli truffaldini, s’intende).
LA MIA STORIA:
Ad Ottobre mi sono specializzata con il massimo dei voti dopo aver conseguito una laurea (sempre con il max dei voti – che noiosa che sono, eh?!?-). La mia Università non prevede tirocini o stage post-laurea per far incontrare laureati ed imprese (ed i tirocini per acquisire i crediti necessari per laurearsi sono una farsa) perciò ho cominciato a cercare lavoro (essendo disposta anche a fare un periodo di prova non retribuito). E’ solo grazie a questa mia “disponibilità” che sono riuscita ad essere inserita in una struttura. Lavoro part-time dal lunedì al venerdì, naturalmente in nero!
Dal 1 febbraio mi è stata promessa una retribuzione a percentuale ed un contratto a progetto (“perchè se devo pagarti anche i contributi secondo un normale contratto…”; “con questo contratto sei più libera….”; sarebbe meglio se aprissi una partita IVA e lavorassi come libero professionista”). Morale della favola:
1) Non posso dirti quanto prenderò perchè la percentuale varia in base al numero delle persone che seguo (se queste si assentano io non prendo nulla). Cmq la mia retribuzione all’ora può andare dagli 0 euro ai 15 euro (ma quest’ultima ipotesi non si è mai verificata ad oggi!
2) Di contratto non se ne è più parlato. Sono ancora in nero e, per come si stanno mettendo le cose, mi conviene (secondo la Legge Biagi, i contratti a progetto permettono di maturare una “pensione” solo se questi contratti vengono rinnovati per almeno 5 anni, altrimenti i contributi versati vengono persi!!! Inoltre non rientrano nel computo degli anni per andare in pensione!!!
E’ uno schifo!!!
dal Programma dell’Unione Pag. 111
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Reagire al declino. Una nuova economia, una nuova qualità ambientale, una nuova società
La sfida della concorrenza globale non può essere affrontata con successo sfruttando la riduzione dei costi, in particolare di quelli del lavoro.
Occorre imboccare con decisione una “via alta alla competitività” che faccia leva sulla ricerca, sulla diffusione delle conoscenze, sulle risorse dei nostri territori e sulla coesione sociale. A questo obiettivo devono contribuire tutte le energie del paese: dei cittadini e dei lavoratori, delle parti sociali e delle istituzioni.
Allo stesso fine saranno indirizzate tutte le politiche di governo espresse in questo programma: quelle industriali come quelle del territorio e ambientali, gli indirizzi di politica fiscale e di finanza pubblica.
( io vi voto, ma occhio! .. )
non sono mai riuscita a scaricarlo…tu pedali più forte!
da qui si capirebbe che visto che lo sfruttamento esagerato della mano d’opera senza investimenti ha dato esiti catastrofici, è più conveniente anche per le aziende ricominciare ad utilizzare il denaro versato in tasse per costruire una mano d’opera professionale ed efficente.
Bisogna vedere cosa pretende l’industria in cambio della disponibilità ad investire qui, ma una cosa è certa, l’alternativa anche per loro è rinunciare all’italia, perchè se non si realizza tutto ciò che è previsto da questo programma non se ne esce.
e basta, se sei uno stalinista non è mica colpa nostra. gli unici che fanno le lodi del lavoro siete voi stalinisti e berlusconi. siete fuori dalla realtà, il 95% di chi lavora odia lavorare, non raccontiamoci palle.
ho un secondo lavoro,sgobbo la media di 10 ore al giorno,per arrotondare lo stipendio basso e permettermi l’affitto…Insomma mi sono stancata di NON ESISTERE pur facendomi un mazzo così!!!!!!!!!!!!!!
francesca cardarelli 20.02.06 23:05 | Rispondi al commento |
fatti coraggio francesca… sii sempre positiva e non ti abbattere e rovinare la vita per il ‘sistema’. ciao
Bene, è andato a suicidarsi.
A.L. ci sei riuscito.
Bravo
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
[…]
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
[…]
DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
————
Pietrino, sei la star del blog, lascialo dire ad un ammiratore che ti segue sempre, questo post e’ nel suo genere un capolavoro, sprizzi intelligenza da tutti i pori. Certamente uno che non vuole ladri deve mandare a casa i DS e votare Scilvio, e’ ovvio, come darti torto quando hai sempre ragione? Scilvio, lasciamelo dire, non solo supera indenne il test sull’onesta’ personale, ma ha prestazioni elevate anche sul terreno della pura intelligenza, e’ insuperabile nella competenza con la quale affronta ogni problema, risolvendolo in percentuali di volta in volta variabili tra il 99 e il 100% certificate da sondaggisti americani. Soltanto uno potrebbe fare meglio di Scilvio, uno e basta, ma che dico basta, non basta, pero’ e’ sempre uno. E’ lui o non e’ lui? Ceeeeeeerto che e’ lui, sei tu, proprio tu, il Pietrino nazionale! Scendi in campo, cosi’ en passant diamo pure due legnate a “i slavi”, hai visto mai?
a giacomo zanitti 20.02.06 23:52
non si può ottenere il lavoro votando personaggi che non hanno mai lavorato!
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E’ la frase più demagogica,e più breve allo stesso tempo ,che io abbia mai letto.. sicuramente nn lo hai fatto apposta,vero?
@PIETRO LASCALA
pietro lascala 20.02.06 23:45
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Sì Pietro, tranquillo, pat, pat, pat, vedrai che vince il tuo Berlusconi. Poi vedrai che gran parte del merito della sua vittoria sarà tuo; con tutti i post che hai inviato, sai quanta gente hai convinto a votare il Berlusca? Dai adesso fai il bravo, spegni il caps lock e scrivi una poesia, magari breve, dai prova. Te la suggerisco io, vedrai che ci riesci, eccola:
“M’illumino d’immenso”
Aspetto che tu la riscriva così, con il caps lock spento.
Ciao Pietro
Max Stirner
magari una checca non sarebbe contenta del paragone…
Lavoro nel turismo da cinque anni e pur essendo questo un settore che meriterebbe molte più attenzioni da parte di tutti i legislatori ( siano essi di destrasinistracentro ) nessuno o pochi si concentrano su quella che dovrebbe essere una delle più normali vocazioni nazionali: l’arte e la storia del nostro Paese, appanaggio di pochi che si godono una torta troppo grande per loro, inesistente per chi ci vive!
La competenza professionale dei vari addetti al settore alberghiero viene spesso tralasciata e non ascoltata! Anche noi abbiamo una voce e nessuno l’ha mai udita – vedi ad es. quando ci è stato l’aumento salariale prevista dal Contratto Nazionale una miseria nell’ ancor più triste realtà di tutti i giorni.
Almeno io lavoro e mi ritengo fortunato…ma il potere di acquisto dei nostri salari è sempre più basso e il futuro appara incerto, voler creare una famiglia diventa quasi un’utopia e non un sogno da realizzare con sacrificio.
Meno male che pratico il training autogeno fai da te, ossia mi consolo ogni giorno da solo dicendomi che ce la farò a realizzarmi, nonostante queste buste paga ferme al minimo, nonostante lo Stato o chi lo rappresenta se ne infischi dei soldi che portiamo al Paese intero attraverso il lavoro competente e serio di chi Lo rappresenta di fronte alla clientela che viene a visitare le nostre città!
Non mi sento uno schiavo per fortuna, ma trovo molto arrogante pensare che questa sia occupazione! Gente che lavora significa gente che può tutelarsi, gente che può sperare di fare un investimento per comprare qualcosa di decente, gente che lavora è gente che non ha paura di parlare e non si vergogna di chi sta in Parlamento e prende 10.000 al mese e poi dicono che non c’è lavoro!
Saluti.
ps per beppe: ho cercato di vederti a Roma ma non sono riuscito a trovare neanche un biglietto, se ritorni mi fai sapere come fare a vederti? grazie
Dimmi solo una azienda straniera che abbia aperto laggiù… con la mafia, le strade con le voragini, la gente che se ne fotte del lavoro.
Meglio la Bulgaria… ma molto meglio
Carlo Dragoni
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Chissa’ perche’ mi vengono in mente tanti politici anche e soprattutto del nord che con la storia del mezzogiorno si son messi una marea di soldi in tasca …
L’infimo coi sottotacchi ne sa qualcosa … visto che nessuno parte da zero …e nemmeno le buone idee fanno strada senza soldi…
cos’era la banca “raspini”??
la verita’ è che se al sud avessero voluto aiutarlo veramente ci sarebbero riusciti …invece i soldi li hanno solo fatti girare …si ..in tasca loro !
son cose che ormai sono conosciute a tutti anche ai padani…
per quanto riguarda le tasse …fosse per me tolleranza zero !!io sono dipendente e quindi le pago !!!
in realta’ è anche qui che lo stato è vacante se si cominciasse a fare controlli a tappeto a cominciare dai ceti medio alti in su …. si perche’ chi è alla fame non uo’ pagare tasse ma secondo me l’80% degli evasori son quelli che c’hanno soldi loro lo sanno come fare il nero vai …
Perchè al posto di aspettare la manna da cielo e gli aiuti (mai arrivati) non vi siete dati da dare per conto vostro, come hanno fatto nel Triveneto? Pensare che di risorse ne avete tante e la gente è aperta e simpatica. Il turismo per esempio, perchè non lo avete mai sviluppato? Aspettavate la cassa del Mezzogiorno?
caro Beppe la mia esperienza è questa: sono stato assunto tramite agenzia interinale in una nota compagnia telefonica come ”risponditore automatico”,contratto terminato dopo un anno al terzo rinnovo consecutivo,stipendio medio mensile circa 650 euro.Dopo di che vengo chiamato da un’azienda di prodotti internet,e qua viene l’assurdo: selezionato direttamente dall’azienda con colloquio in sede e richiamato il giorno dopo dall’ennesima agenzia interinale per offrire un contratto da 20 ore settimanali per 400 euro netti al mese sempre per la stessa azienda.A 30 anni una persona non può chinarsi agli insulti 24 ore su 24 per 600 euro mensili come me perchè vive in Sardegna,posto sciagurato per l’occupazione (come tutto il sud).Grazio Silvio e alla legge Biagi…….V-A-F-F-A-N-C-U-L-O
Ciao Beppe e grazie per farci aprire gli occhi
Si va be’ ma sei nato in Sardegna, vivi in Sardegna, questo e’ gia’ un premio a se stesso… immagina uno che e’ nella tua situazione ma e’ vive in un’altra zona d’Italia… che tristezza!
A me infatti non me ne frega nulla, piu’ che votare Di Pietro non posso fare altro.., e allora ho imparato a surfare e quando spesso non lavoro me ne vado al mare e mi godo la sua bellezza e potenza!
aiuto … ho trovato il titolo di un blog dove si ipotizza la candidatura di grillo in forza italia…ditami che e’ una bufala. era libero.it o virgilio.it, ma spero sia la solita balla tra le mille
Ciao Beppe, questa è la mia storia lavorativa italiana iniziata nel novembre del 2004 dopo una soddisfacente esperienza in Scozia e dopo una brutta storia che mi ha fatto passare tre mesi in Francia (questa se mai la racconto su qualche post che si occupa di “droghe leggere”).Ho deciso di riiniziare la mia vita nella mia amata terra cioè l’Italia, che ora quasi schifo per la vita che faccio qui, a Bologna, città piena zeppa di lavoro…infatti io lavoro, e il problema è proprio questo lavoronero di merda (scusate per la parolaccia di solito sono + educato).
Io appartengo alla sotto classe o classe sfigata dei consegnatori di pizza! Un lavoro pericolosissimo che ti costringe a stare con il c+lo sul sedile, in mezzo al traffico, tra spericolati vari per portarti a casa “la pagnotta” (e la vita) 20/30 euro che nel weekend a volte aumentano a 30/40 euro. In un mese appena porto a casa tra le 800/900 euro lavorando davvero ogni fot++tuto giorno. Personalmente pago 300 euro di affitto in un monolocale con la mia fanciulla. In più ci sono le spese: altra mazzata! In questa catena di pizzerie siamo vari consegnatori, veniamo tutti da Potenza e siamo sparsi per varie pizzerie che hanno lo stesso nome (una sorta di franchising), e siamo schiavizzati anche se tra virgolette “onestamente” da un nostro paesano. “Onestamente” perchè c’e’ sicuramente gente che sta peggio di noi e quindi ci dobbiamo ritenere anche fortunati a fare sta vita di merda. Non faccio lo sfigato e solo che qui in Italia mi sento in una trappola: se voglio indipendenza e quindi stare lontano da mamma e papà non lo posso quasi fare a meno che non sono disposto a fare “sta vita di merda”. Mi sento solamente abbandonato al mio destino che spero mi porterà non un altro lavoro, mi andrebbe bene anche lo stesso ma con ferie e tutte le provvigioni che mi spettano. Non posso neanche ammalarmi o prendere un paio di giorni di ferie pagati! Me ne torno in Scozia dopo le elezioni!GRAZIE BEPPE!
Puoi essere orgoglioso quanto vuoi. Ma se ti guardassi intorno… scopriresti molte cose
IL PRECARIATO NELLA FIAT DI MELFI
(per quella capra ignorante di Dragoni)
Un mio amico (e meno male nn io!) è stato contattato il 26/12 da uno dei tanti responsabili del personale dello stabilimento FIAT di Melfi.
Ebbene : gli hanno proposto 2 giorni di lavoro!!! Il 28 e il 29/12! Le prospettive lavorative? Lì per lì questo (ir)responsabile nn si è sbilanciato.. ma alla fine dei 2 giorni di lavoro ha avuto il coraggio di dire al mio amico: molto probabilmente ti chiameremo anche per un’altro giorno. E così è stato: il 2/1/2006 è stato il suo ultimo giorno di lavoro.. strano, viste le prospettive!
PS: uno potrebbe dire: perchè farsi sfruttare? Ma vi garantisco che quando si è costretti (per avere
un minimo di indipendenza economica, anche se in questo caso solo per una settimana) uno accetta.
Se avesse rifiutato nn avrebbero avuto problemi a trovarne un altro.. Nel Sud-ozioso , come tanti ignoranti lo definiscono (vedi Dragoni), tanto è il bisogno di lavorare che molti sono disposti a farsi sfruttare anche per soli 3 giorni.E di esempi ne avrei tanti..
lavoro come tecnico helpdesk per una grande società di Roma, una S.p.A. con contratto co.co.pro.
Mi vengono corrisposti circa 50 euro netti al giorno, quando il cliente paga alla mia società, per il mio lavoro, 250 netti al giorno, 5 volte tanto, e quando ho chiesto un aumento perchè ho quasi 30 anni, una fidanzata e vorrei potermi creare un futuro, mi è stato risposto che per guadagnare di più dovevano assegnarmi altri compiti, dovevo lavorare di più!!!!!!!!!
Nn è vero che i soldi nn ci sono, che c’è la crisi, i soldi ci sono e come, siete VOI che state al potere che ve li mangiate tutti.
…fanculo in medicine!
caro Beppe la mia esperienza è questa: sono stato assunto tramite agenzia interinale in una nota compagnia telefonica come ”risponditore automatico”,contratto terminato dopo un anno al terzo rinnovo consecutivo,stipendio medio mensile circa 650 euro.Dopo di che vengo chiamato da un’azienda di prodotti internet,e qua viene l’assurdo: selezionato direttamente dall’azienda con colloquio in sede e richiamato il giorno dopo dall’ennesima agenzia interinale per offrire un contratto da 20 ore settimanali per 400 euro netti al mese.A 30 anni una persona non può chinarsi agli insulti 24 ore su 24 per 600 euro mensili come me perchè vive in Sardegna,posto sciagurato per l’occupazione (come tutto il sud).Grazio Silvio e alla legge Biagi…….V-A-F-F-A-N-C-U-L-O
Ciao Beppe e grazie per farci aprire gli occhi
non si può ottenere il lavoro votando personaggi che non hanno mai lavorato!
Carlo Dragoni 20.02.06 23:40
Dimmi solo una azienda straniera che abbia aperto laggiù… con la mafia, le strade con le voragini, la gente che se ne fotte del lavoro.
Meglio la Bulgaria… ma molto meglio
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Non sai quello che dici caro il mio pallette mosce.
Spero che ti ammazzi qualche mafioso per sbaglio.. sì,sì, anche nella tua ridente provincia bergamasca. Tu appartieni alla gente che se ne fotte del proprio cervello.
Evasivo come sempre…
dimmi il nome di UNA azienda!
La cosa che più mi fa inc. è che il lavoro ha perso DIGNITA’: in giro ci sono solo offerte di lavoro per promotori, venditori, call-center… tutta aria fritta, marketing, aziende multilevel, motivatori (sigh), ignorantoni, corsi di leadership, ‘siamo un gruppo vincente’, ‘mi indebito con la finanziaria-strozzina per andare in vacanza’ (non continuo perchè vomito): chissà chi è che ha importato questa cultura nel nostro paese? che nome vi viene in mente?
Io ho deciso o di andare a mungere le vacche, che si guadagna bene, o di mettermi a battere, visto che è esentasse!
..la legge Biagi. Il bello è che se non sei con loro, con quelli della “legge biagi” ti dicono che sei comunista, che sei uno delle br, per fare un po’di confusione e alzare il solito polverone mediatico.
Sono uno studente universitario, al terzo anno di corso,a Milano,Università Statale; fra poco (facendo i debiti scongiuri) mi laureerò, allungando la lunga lista dei disoccupati probabilmente.E’ da dopo la maturità che lavoro, d’estate come operaio o nei centri commerciali, tutto il giorno (anche la notte a seconda del turno, che non puoi scegliere, ma già ti fanno trovare sia la domenica che i festivi, senza farti domande);durante l’anno, durante i corsi universitari, lavoro in un call-center la sera, fino alle 21.30, tranne il lunedì, in cui presto servizio per “Il processo di biscardi” fino alle 0.30.Il mio “flessibile e moderno” contratto progetto non prevede ferie o malattia pagate.Prima si lavora, poi due settimane(quando va bene, altrimenti quando è comodo a loro)dopo che il “contratto flessibile” è scaduto te ne presentano un altro..le condizione le hanno già fatte,e tu avendo lavorato già per un periodo senza contratto cosa fai..rifiuti?E accetti di aver lavorato gratis?Certo..Poi ogni tanto, qualche sera, qualcuno arriva e dice “Ragazzi, stasera a casa alle 19.00, perché non c’è più lavoro”.E tu quella sera vai a casa a testa bassa, e non sei pagato.Già, ma pagato quanto?Quando va bene 6,20 euro/ora LORDI, altrimenti 6,5,4,addirittura 3,con incentivi..di centesimi, avete sentito bene.E poi che bello lavorare dopo aver fatto i “corsi di formazione” in cui chi ti “insegna” ha la licenza media e di un pc conosce giusto la forma;che bello essere formato ma non pagato;che goduria essere poi sbattuto al telefono e prendersi gli insulti degli italiani schiavi della tv e presi in giro per colpa delle loro capacità intellettive pari al livello di palinsesto per cui godono.Ecco,questi sono solo alcuni degli aspetti; questa è l’occupazione permanente della L.B. ..
Ho un contratto co.co.co con un giornale locale dal 2000. All’epoca guadagnavo 20mila lire lorde per un articolo di cronaca e 15mila lire lorde per un articolo di sport. A distanza di quasi sei anni, pur cambiando la moneta, il compenso non è mutato: 10,33 euro lordi per articolo di cronaca, 7,74 euro lordi ad articolo sportivo.
Fate voi i calcoli di quanti articoli dovrei scrivere in un mese per mettere insieme una somma decente. naturalmente quello di giornalista è diventato ben presto un secondo lavoro da fare nei ritagli di tempo. Arrotondo un pò, ed è buono, ma anche lo stress aumenta a dismisura (corri di qua, corri di là).
Non ci sono doveri, ma neanche grossi diritti. Che speranza diamo ad un giovane che vuole fare il giornalista?
Che commento superficiale!
L’Istat dice che i laureati sono meno pagati dei diplomati… informati!
Imprenditori sionisti? E chi ti paga lo stipendio, pieno di regalini?
E chi ha sostenuto l’Italia? Gli imprenditori, che lavorano 15 ore al giorno, non certo voi, sanguigughe!
E così disprezzi il tuo piccolo imprenditore che fa sacrifici per pagare il tuo stipendio ed altrettanto in tasse e contributi?
Fallo tu l’imprenditore e poi vedremo… che fine farai, caro impiegato.
Ma allora sti debiti ce li hai o no?Ma dai che ce li hai.Fai lo sborone sul blog ma sei alla canna del gas.Io il mio datore di lavoro lo rapino letteralmente!Lui e’ contento non paga le tasse,manco tu le paghi,i contributi,le ferie,la malattia.Io sono contento perche’ non faccio un cazzo e lui mi paga tre volte di piu’ che se lavorassi in regola.Chi e’ lo stronzo.Tutti e due ovviamente.Io mi sono adattato.Oramai o principi li ho buttati nel cesso.Tanto anche se lavorassi come un mulo, il mio imprenditorino mi inculerebbe ben benino enon mi darebbe nulla di piu’,non c’e’ la meritocrazia in Italia.Guarda te,non vali un cazzo ma sei,beh dici di essere,un imprenditore.E come hai cominciato,ma con i soldi di papa’ ovviamente.Magari hai ereditato la ditta e ora dici a tutti che ti sei fatto da solo.Guarda che vi conosco a voi.Tutti uguali.Mi son fatto da solo.Poi scavi e trovi, padri ricchi, madri avventurose, ditte ereditate, etc. etc. etc. Impiega chi cazzo vuoi te, ma ricordati che se gli Italiani in alcuni casi sono poco efficenti e’ per colpa vostra.Ma chi cazzo me lo fa’ fare a lavorare come un mulo quando ti prendi tutto te.Mi puoi cacciare quando vuoi.Il tuo amico sionista in banca mi nega tutto perche’ tu non mi vuoi fare il contratto.La carriera la fanno solo i tuoi figli e le di loro mogli.Ma investi nelle persone e vedrai i risultati.Dai una possibilita’ ad un giovane invece di aiutare solo te stesso.Venditi la Cayenne e paga i debiti, barbone!
Ho lavorato per un anno e due mesi preso un’ufficio dell’azienda Easycaritalia s.p.a, azienda che si occupa di autonoleggi.
Gli effetti della legge biagi? Lavorare 42 ore al mese, se full time, o 21 ore al mese, se part-time, con uno stipendio da fame (800 al mese se full time, 400 al mese se part-time), senza alcuna tutela per quanto riguarda la malattia (infatti i contratti a progetto non prevedono retribuzione in caso di malattia), poche tutele in caso di maternità e di infortunio, possibilità di essere ricattati costantemente per il rinnovo del contratto (“se non fai il bravo coi sindacati non ti diamo più lavoro”), ecc. ecc.
Un obiettivo Berlusconi lo ha raggiunto certamente: rendere schiavi i lavoratori in maniera del tutto legale, avvantaggiando ovviamente gli imprenditori.
Ma…siamo sicuri che questo porti ad avere aziende sane? Siamo sicuri che trattare male i lavoratori, invece che “coltivarli” sia, nel lungo periodo, un vantaggio per le aziende?
Domanda retorica ovviamente.
Saluti,
Francesco Lettich
Mi fa piacere leggere che stai bene, per me non preoccuparti ho problemi che sono abituata a risolvere…
Di pietro non è un uomo di sinistra, non devi meravigliarti se non appoggia il prc.
Comunque ricordati che il bertinotti che ascolti parlare adesso non è lo stesso che parlava allora.
Oggi mantiene quella signorilità di pensiero che lo contraddistingue, ma ha capito la lezione, come l’hanno capita gli altri.
Inutile oggi SOGNARE, Fausto dovrebbe insegnarti che oggi si può solo rosicchiare in silenzio per riacquistare un pò di forza…dopo si vedrà.
Penso che fausto abbia capito finalmente che questo non è più il momento per trattare prezzi e trattamenti migliori per la forza lavoro, ma bisogna salvare il lavoro, l’italia, le aziende se ne sono quasi tutte andate, e altre lo faranno se non cambia velocemente qualcosa.
L’obiettivo ora è esserci al momento giusto.
Per favore questi dipendenti politici che definiscono la leggi Biagi in modo cosi positivo mi potete dire che erba fumano? Perchè vedono tutto rosa, candido, splendido.
Gliela farei provare a loro la precarietà:
magari si può fare: contratti coccoricò, chicchirichi’ a loro. Anche se bisogna ricordare che D’Alema più di una volta ha definito il lavoro interinale come il lavoro del futuro. Magari arrivasse il giorno di una politica del futuro senza D’Alema, ovvio anche senza questi politici che definiscono un portento la legge Biagi. Licenziati!
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Ma cosa hai al posto del cervello? Prima ti lamenti che chi sta al potere ruba, che l’esempio dovrebbe venire dall’alto e poi sostieni che deve vincere Berlusconi, uomo onesto per eccellenza! Ma sei proprio deficiente!
Ma no perchè poverino è un po nervoso e ha le idee un pò confuse, vedrai che si farà,dagli tempo che so 40 o 50 anni e comincerà a capire forse….
Caro Pietro, certo che sei proprio inc….. nero eh?!? E poi però “consigli” di ri-votare Silvio? Ma allora penso che tu abbia le idee un pò confuse. Mi spiego meglio: non so che lavoro tu faccia, ma pensi davvero che il n° 1 degli imprenditori possa fare i tuoi/nostri interessi? Legge Biagi a parte, cosa è stato fatto x noi che usciamo di casa alle 8 e torniamo a casa alle 8 (abitiamo fuori città, xchè in città la vita costa troppo)? Caro Pietro, parli di yacht (fai un giretto in qualche porto turistico e guarda quanti ce ne sono. E non sono tutti di D’Alema!), di sciarpe di Gucci (fino a lì ci possono arrivare in tanti); parla, invece, di tasse non pagate, di corruzione x fare + soldi, di leggi ad hoc x re-investire capitali in proprie Aziende pur di dedurli dll’attivo, di processi e “decorsi” termini. Parla di Previti, di Dell’Utri di Piersilvio e Marina, degli insediamenti turistici in Albania (ricordi i viaggetti di Silvio in veste ufficiale?), delle 7,8 o 9 ville in Sardegna (lavori di ampliamento permessi e coperti dal top secret dei servizi segreti). Chiunque, ma non Silvio … per favore!
Più informazione; visto che frequenti il blog significa che hai il PC! Se vuoi posso darti i siti di moolte testate giornalistiche (destra, sinistra, centro e siti alternativi). Informati, documentati, poi parla pure liberamente. Chiunque, ma non Silvio, per favore.
Maurizio
“La Casa circondariale delle Libertà” però è bella, ancora non l’avevo sentita. Avevo sentito di tutto, ma questa è senza dubbio la più adatta.
Grande Beppe!
Ma perchè ogni volta che si parla di precariato senza regole si volge lo sguardo all’estero?
Si vuol capire una volta per tutte che laddove il costo del lavore è minore non esiste democrazia, ancora non si e’ usciti da un rapporto feudale padrone-lavoratore. E’ vero che non sono da demonizzare i call center, danno lavoro a molti giovani. Io non mi scandalizzo neanche per i bassi salari, quello che non sopporto sono le odiose angherie che i giovani lavoratori devono subire:
SE STAI MALE NON MANGI.
SE HA PRESO FREDDO E HAI PROBLEMI DI INCONTINENZA METTITI IL PANNOLINO.
SE NON STAI CONTATTANDO NESSUNO ABBRUTISCITI GUARDANDO LA TASTIERA DEL COMPUTER E NON PROVARE A SOCIALIZZARE CON NESSUNO.
Ha ragione Beppe quando dice che i sudisti americani trattavano bene i loro schiavi, perchè erano un investimento da curare. Mentre oggi i giovani sembrano essere diventati dei vuoti a perdere
Io ho dovuto lasciare la mia città, Salerno ed arrivare fin qui a Barcellona per vedermi riconosciuto dei diritti quali le ferie pagate, i giorni di malattia e gli straordinari PAGATI. In Italia ho lavorato anche a Roma nelle poste in un equipe di lavoratori interinali.La nostra produttività era il triplo dei lavoratori fissi in vista di un’assunzione promessa ma mai mantenuta. Ricevevamo complimenti tutti i giorni dai dirigenti, poi scaduti i 6 mesi “ci dispiace, ma le politiche interne….sapete come vanno certe cose!”
6 mesi nei quali sono andato a lavorare anche con la febbre a 40 per non perdere il giorno. Qui in Spagna ho lavorato da interinale 10 giorni. All’undicesimo giorno l’impresa mi ha fatto la proposta di passare fisso come loro dipendente. Non dico che qui è tutto oro…anzi ! Ma per lo meno sanno apprezzare il lavoro svolto bene e non solo a chiacchiere ma con contratti seri. Non con contratti a un anno ma che ti pagano solo le giornate effettivamente lavorate.
Lavoro fianco a fianco con marocchini,equatoriani, turchi,etc. tutti regolarmente contrattualizzate alle mie stesse condizioni.Questa è concorrenza corretta (che poi non c’è visto che non dobbiamo rubarci il pane l’uno con l’atro) altro che in Italia che pagano i muratori polacchi, ucraini,rumeni pochi centesimi e poi pretendono che le case(da loro costruite) le comprino gli italiani ! E con quali soldi se ci rubano il lavoro?
Lo so che i terroni ti fottono.
Carlo Dragoni 20.02.06 23:35.
————————————————-
Ah ecco spiegato tutto. I terroni, ma credo anche i polentoni, fottono in casa Dragoni.
Va bene Carlo hai, ma non tutti in famiglia si lamentano.
A.L.
Non ti permettere!
Non mi conosci!
Dimostri solo di essere un superficiale e di non aver mai letto un giornale.
Si tratta di un argomento talmente complesso che trattarlo con la superficialità di queste poche righe è un insulto all’intelligenza di chi legge.
O forse è solo un modo per far sfogare la gente.
Ho vinto un concorso pubblico. In una
azienda pubblica. La selezione era per un posto a TEMPO INDETERMINATO. Tutto questo nel 2000. Dopo 6 anni sono ancora precario presso quell’azienda pubblica (la RAI) e non ho garanzie su quando avverrà la mia assunzione in via definitiva.
Abbiamo vinto il concorso in 30 circa e solo 15(in 6 anni)sono stati assorbiti in organico con contratti a tempo determinato. Lavoro su “trasmissioni tv” e se questa va male (se non fa audience o non è politicamente corretta), viene di conseguenza chiusa insieme al contratto. Viviamo quindi con la speranza che la trasmissione tv che ci viene offerta nel contrata sia di gusto agli italiani sennò rimaniamo senza un lavoro.
Neanche più un concorso pubblico può farti arrivare ala stabilità.
La beffa sta nel fatto che non è un’azienda privata qualsiasi ma lo stesso Stato che pratica questo sopruso a volte con il placet dei sindacati.
Grazie beppe.
racconto la mia. premetto che l’idea di lavorare mi ha sempre fatto schifo e che dopo aver fatto tutti gli esami in 5 anni a ing. aeronautica l’ho tirata per le lunghe con la tesi proprio per ritardare l’entrata nel magico mondo del lavoro, ma alla fine dopo 6 anni e mezzo di università mi sono laureato con 86/100. all’università avevo molto tempo libero, stavo dietro ai corsi semestrali e davo subito gli esami con qualsiasi voto, mai rifiutato niente. così dopo anni di graditissima semi-nullafacenza universitaria nel febbraio 99 a 26 anni ho cominciato a lavorare: il lavoro era proprio come me l’aspettavo, una merda totale, ma almeno mi è servito per andare a vivere da solo dall’ottobre 99. ho cambiato lavoro 4 volte fino al marzo 2003, sempre con contratti rigorosamente temporanei o in semi-nero, tra antipatie con i capetti che mi capitavano e grossa rottura di coglioni, con stipendi in lieve salita dal 1.600.000 iniziale ai 1000 euri circa. dal marzo 2003 ho trovato una piccola ditta metalmeccanica (come le prime 4 che ho frequentato) appena aperta, quindi ho avuto il vantaggio di partecipare direttamente all’organizzazione e alla gestione del lavoro, e nonostante i soliti contatti temporanei e le solite rotture di coglioni, sono riuscito a ottenere un contratto definitivo dall’agosto 2005, con 1000/1100 euri mensili. considerando la voglia di fare un cazzo e il carattere non proprio solare e accomodante che ho è già tanto. se dovessi pagare l’affitto, che non pago perchè ho una casa mia, lo stipendio sarebbe da acqua alla gola. così invece me la cavo tranquillamente. inutile dire che non ho notato nessun cambiamento nel mondo del lavoro tra governo di s. (99-01) o di d. (01-06): merda era e merda rimane, la vita è al di fuori delle 8orex5 di carcere settimanale. ricorderei anche che fu p. a introdurre una maggiore possibilità di fare contratti temporanei, poi ulteriormente ampliata da b. politicamente tendo a essere anarchico e non vado mai a votare.
Quoto:
“Forse siamo ancora a casa dei genitori perché non siamo disposti a fare i sacrifici che loro hanno fatto e che fanno ancora per camparci. Provate a chiedere loro se avevano l’automobile, la moto, il cellulare, e se uscivano a prendere da bere tutti i giorni, tranne il lunedì. Forse guardiamo troppi film[…]. Dovremmo parlare di più con i nostri genitori, guardare meno film e sentire meno le c…..e di Prodi & C. sulla legge Biagi.”
i miei genitori, figli di contadini,infanzia povera, hanno cominciato a lavorare a poco più di vent’anni, finiti gli studi. da quell’età hanno avuto un lavoro stabile, che gli ha permesso di risparmiare, comprare l’automobile, mettere al mondo figli, comprar casa, andare in pensione a 60 anni.
mio padre alla mia età aveva due figli, lavorava, e nel tempo libero si permetteva il lusso di allenare una squadretta di pallone.
Io, che sono un privilegiato, ho avuto un lavoro fisso a 31 anni. ora lavoro molto meno, posso a volte concedermi 2 weekend al mese -di riposo, non di vacanza-. per comprare un lurido bilocale a Baronissi, non a Parigi, dovrei indebitarmi fino a dopo essere andato in pensione. ah, già, non avrò pensione, non che mi dispiaccia, mi rode però che già si stia studiando come fregarmi il TFR, che ovviamente andrà dappertutto tranne che in busta paga.
Dimmi solo una azienda straniera che abbia aperto laggiù… con la mafia, le strade con le voragini, la gente che se ne fotte del lavoro.
Meglio la Bulgaria… ma molto meglio
Caro Grillo…
Lo sai che quelle persone a cui ti riferisci, non hanno la possibilità di avere un pc, o di andare in un internet café per cantargliele…io x fortuna lavoro, ma ho passato pure io quella vita per qualche anno, può diventare drammatica! Se hai qualche problemino fisico rischi di diventare un rifiuto della società, quella società di alti valori umani…
La Legge Biagi ha la grande capacità di unire in sè i due lati negativi delle due tipologie di lavoro (dipendente e indipendente):
dei “lavori dipendenti” abbandona la “certezza” e la tutela per abbracciarne salario poco elevato;
dei “lavori indipendenti” abbandona i salari elevati per abbracciare l’incertezza e l’assenza di tutele.
Non hai copertura sanitaria e non ti offrono i pasti.
Pensa un po’ che pretese.. pure il mangiare!
Se lo fai presente ti sbattono fuori additandoti come pretenzioso ma mi chiedo allora cosa sia il contratto di “formazione e lavoro” (legge 863/84).
Grazie a tutti
Mio fratello ha 31 anni,è dottore di ricerca, ha attualmente un assegno di ricerca all’università di Catania. Riceve una borsa di studio di poco più di 650 al mese. Come può comprarsi una casa? come può pensare a mettere sù famiglia? (dico queste cose non perchè le considero valori assoluti, ma perchè sono i sogni a cui aspira mio fratello).
Maturità classica nel 1992 con un votaccio che mi impedisce di entrare a medicina (eppure rispondo correttamente a tutte e dico tutte le domande del test x il numero chiuso) dopo aver avuto una carriera scolastica da uefa. Opto x biologia (facoltà in cui sono recentemente passato alla triennale) e per mie lacune e vizi nn faccio esami e devo partire x il milite(x l’accademia di sanità militare arrivo 33 su 40 ed i posti sono 30) niente AUC, militare di truppa (che con qualche santo in paradiso faccio a Roma) Fine del militare mi metto a studiare e arbitrare la pallacanestro (anche per guadagnare qualcosa). Tre anni fa trovo lavoretto presso una videoteca e nel 2005 dopo stage di sei mesi presso IKEA retail srl (rimborso spese 310 euro x 40 ore settimanali x il primo trimestre e la stessa cifra ma x 30 ore settimanali x il trimestre successivo). Di 10 stagisti alla fine veniamo assunti in 3 con contratto semestrale. Inizialmente ci dicono che il contratto sara di inserimento, 5°livello del commercio e turismo, durata un anno; in seguito diventa semestrale xkè 2 dei 3 stagisti rimasti sono troppo avanti con l’età. Arriva quindi il contratto semestrale 20 ore settimanali IV livello del commercio e turismo. Il 31 dicembre il contratto finisce (l’azienda paga tutto, è serissima, tredicesima, quattordicesima, premio di partecipazione, ferie e permessi non usfruiti)e per decisioni della casa madre ci mandano a casa:andranno avanti solo con le risorse che hanno contratto a tempo indeterminato. Il 10/02/06 ci richiamano xkè saranno sottoposti a verifica dalla casa madre: il nuovo contratto scadrà il 12/03/06. Tempo fa su radio due ascoltando SeiUnoZero con Lillo&Greg sento una delle loro spassosime finte pubblicità:”Sei stanco di fare il parcheggiatore?Sei stanco di fare l’operatore ecologico?Sei stanco di fare il commesso dei grandi magazzini?…POTEVI STUDIA’!!!”
Eggià potevo o meglio DOVEVO studiare ma se ora volessi lavorare e costruirmi un futuro con le braccia?
la nostra economia non esiste piu’;
se non c’è economia non ci sono posti di lavoro;
e per quei pochi ci sono file di ragazzi facilmente sostituibili;
quindi il problema numero 1 è l’economia morente;
tutti i licenziamenti sono semplicemente dovuti al fatto che le aziende chiudono e vanno in cina
o in altri paesi dove possono avere schiavi quasi gratis;
quindi per risolvere il problema, tutta l’europa deve vietare alle industrie che vanno in cina a sfruttare gli schiavi di non poter rivendere i prodotti nel loro paese d’origine;
e per i prodotti che arrivano dalla cina, di non fare entrare quelli in cui gli operai che li producono sono trattati come schiavi;
a quel punto i cinesi che fanno?
1 le aziende che iniziano ad alzare e a dare diritti e stipendi maggiori ai loro operai
riavranno il mercato europeo e la concorrenza sarà meno spietata;
2 invece le aziende europee costrette a non sfruttare gli schiavi per fare profitto (o per restare competitivi) avranno interesse a rimanere in europa senza soffrire della competività dei prodotti cinesi a causa del punto 1.
si riquilibria tutto;
in cina e in europa;
credo
ma io non sono berluscon e posso aver detto
cazzat.
non le hai dette.. sono d’accordo che il tutto si potrà riequilibrare quando i lavoratori-schiavi del mondo meno sviluppato si ribelleranno, come fecereo i lavoratori-schiavi a inizio ‘900, e si batteranno per migliori salari e migliori condizioni di vita.
A quel punto non converrà più tanto all’imprenditore occidentale spostare la sua azienda in quei paesi.. ma ho paura che il processo non sia affatto breve
Lo so che i terroni ti fottono. Ho assunto tedeschi ultimamente = 3X produttività in più per l’etica del lavoro, la serietà e l’organizzazione.
Cosa che voi non avete nel modo più assoluto.
Caro Beppe,tu non ci crederai, per gli strani incroci che la vita ci mette davanti, mi sono trovato in una situazione che anche un co.co.co., è stata una “faticosa conquista”….fà ridere è? Lavoravo (4 anni or sono…) in una cooperativa che si occupava di assistenza domiciliare a persone disabili a Roma nord. Dopo essermi sgrullato i miei tre anni di precariato/ricattato di cococo, sono diventato socio, ho accettato di pagare una quota, e una volta fatto, ho cominciato a fare questioni, pacate e spesso per iscritto, a tutte le assemblee, lavorando attivamente anche per prepararle, facendo in modo che quanti più colleghi/soci possibile sapesse realmente i risvolti di quello che si discuteva, mooooolto di rado, si votava. Ebbene,come si dice, alla fine la prova dei fatti ci chiama sempre…Dopo aver vinto , io ed altri colleghi assistenti domiciliari, le elezioni per il rinnovo del cda, cosa che non succedeva da 9
anni.(!). mi sono trovato ad affrontare i problemi che comportava essere “responsabile del personale”….c’erano lavoratori, che non avevano neanche una posizione INAIL, ma una responsabilità civile con una assicurazione privata, solo per l’accompagnato, che poi è quello che si fà male di meno in questo genere di lavoro. Aprire una posizione INAIL ed un CoCoCo ad ogni lavoratore, l’accogliere le richieste di part-time da parte di socie anziane e stanche o mamme da poco, mi è costata l’eterna “AMICIZIA” e quotidiani “ATTESTATI DI STIMA”da parte di tutti gli assistenti sociali e di tutto il personale “D’UFFICIO”…Una richiesta di scissione, una richiesta del collegio sindacale per una ispezione ministeriale, peraltro passata a pieni voti, ed anche i rimproveri della “psicologa” sul metodo da me scelto nel valutare i “candidati”…..cioè,lei mi rimproverava il mio essere “troppo dialogante” e non sopportava il mio “sedermi di fianco e non difronte..”. Bè,lo spazio è finito, un saluto a tutti!…e comunque sta cosa della schiavitù, la condivido.CiaoBeppe!
Vai a letto che magari stasera tua moglie ce la trovi da sola.
franco crudeli 20.02.06 23:29
————————————————-
Caro Franco, non ha voluto ascoltare il tuo disinteressato consiglio e si è attardato a scrivere cazzate.
Anche stanotte dormirà su divano.
Che dovrei dire? Che con un contratto co.co.pro. ho rischiato di morire di fame, quando infortunandomi alla schiena sono stato costretto all’immobilità per un bel periodo di tempo a casa, senza una lira, anzi un euro. Non avevo nulla da parte visto che con 800 al mese è difficile risparmiare! Se non ci fossero stati i miei genitori ad aiutarmi mi sarei suicidato.
Biagi è uno come Cirami, non sapeva neanche perchè tale legge portasse il suo nome.
Grazie della precarietà…governanti a tempo determinato.
Ciao Gianni, eri Assistente domiciliare? io lo sono stato per più di 10 anni, ho appena postato su sta cosa…..io sono stato fermo per quattro mesi, e la mia “fortuna” è stata quella di essere appena diventato socio di quel cesso di cooperativa, e quelle due briciole mi hanno permesso di non tirare il collo, e solo chi ci è passato sa cosa si prova in quei momenti,….auguro a tutti i politici, per il loro bene, di poterlo provare sulla propria pelle.
Ciao.
Non voglio replicare: voglio solo dirti che la battuta “governanti a tempo determinato” calza a pennello… finisce il 9 aprile il contratto!
La legge Biagi è riservata ad un paese evoluto dove gli imprenditori sono capaci e non persone, come in Italia, che tendono a privatizzare i profitti e a collettivizzare le perdite. Le nuove figure istituite, co.co.pro, job on call,lavoratori somministrati etc., non hanno dato una risposta ai ragazzi in cerca del primo lavoro o a quelli espulsi dal ciclo produttivo,che vengono ancora utilizzati in nero, ma sono state utilizzate per trasformare i precededenti rapporti di lavoro; i datori di lavoro cercano di intervenire sul costo del lavoro comprimendo la spesa contributiva. Il vero problema sarà quando tutta questa generazione andrà in pensione con una miseria. Il nostro sistema previdenziale, così come quello sanitario è frutto della spinta solidaristica degli anni 70, sicuramente avrà delle storture ma non è con queste leggi che si risolve il problema. Io che per lavoro controllo la regolarità delle aziende ne vedo di tutti i colori (lavoro nero, evasione contributiva e fiscale buste paga inferiori ai .700,00 mensili etc.) e vedo anche come ci sia un alto grado di impunità. L’INPS è stato l’unico ente in grado di intervenire su queste anomalie (dati ministeriali alla mano) eppure ne stanno smantellando l’attività ispettiva . Adesso che siamo in campagna elettorale preparatevi a leggere di grandi retate di aziende cinesi con un esorbitante numero di clandestini. Questo è solo un gran polverone per le conferenze stampa del Ministro. Come dicono a Napoli facimmo a mmoina.
PER TUTTI I MUSSULMANI DEFINITI ESTREMISTI
(solo per i puristi che non scrivono una cippa, ma su decine e decine di post vengono a correggerti la cappella, grazie comunque)
Cari signori che vi considerate offesi da un individuo che corrisponde al cognome di Calderoli e che è, purtroppo, ministro del governo italiano.
Non discuto sulle vostre ragioni e quanto, gesti come quello compiuto da tale Calderoli, siano da voi tollerabili o meno ma, se proprio doveste (errata corrige) lanciare una fatwa, conoscendo lo stile con cui, a torto o a ragione voi, come molti estremisti religiosi, siete soliti regolare questioni del genere, vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibile, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia.
Il popolo italiano, io credo che sia vittima di costui quanto ritenete di esserlo voi e non troverei nè giusto nè corretto, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano.
Vi auguro che vi venga concessa soddisfazione per quanto da voi subito e, nella speranza che ogni vostro legittimo desiderio possa esaudirsi, vi saluto cordialmente.
Max Stirner
“..vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibil(ment)e, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia”.
“..e non troverei nè giustA nè correttA, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano”.
Eh no, non ci siamo proprio Max. Sbagli il genere degli aggettivi e non usi gli avverbi quando servono. 2!
Caro Max Striner, per educazione eviterò di dirti che sei un deficente, dico solo che per quanto anch’io trovi il gesto di Calderoli sbagliato e inadatto, soprattutto considerando la carica che ricopre(..ooops..ricopriva) ti ricordo che vivi in un paese favorevole alla libertà di espressione, ciò implica l’inalienabile diritto di manifestare la propria opinione, giusta o sbagliata che sia, senza dover temere la rappresaglia di gruppi fondamentalisti ciucciaca..i che usano due pesi e due misure… noi non possiamo fare, a casa nostra, due vignette e un po’ di satira (sottolineo di cattivo gusto) mentre nessuno dice niente se gli adepti delle scuole coraniche bruciano le nostre bandiere e uccidono i nostri preti e gli arabi cristiani che nei loro stessi paesi vivono una forma di apartheid che in confronto quello sudafricano pre-Mandela sembra un quiz di Mike Buongiorno. E ricordo a te, e a tutti, che giustificare i loro atteggiamenti è indice di una forma di presunzione culturale che mette noi su un livello superiore al loro, come se la nostra presunta superiorità ci desse degli obblighi che loro, ancora in pieno medioevo, hanno il diritto di non considerare, perchè, se siamo uguali, dobbiamo pretendere lo stesso rispetto che loro pretendono da noi. Dal mio punto di vista non esistono medioevi, viviamo tutti nello stesso mondo e nello stesso tempo; diritti e sanzioni devono essere uguali, per tutti.
sono di Roma, ho 28 anni e sono alla ricerca di un lavoro….ho trovato tantissime soluzioni per creare un futuro e reinventarmi ad ogni nuova occasione lavorativa…..si proprio così….tanti call center mi hanno offerto DUECENTO EURO AL MESE per lavorare dal lunedì al sabato compreso per sei ore al giorno, ovviamente ci sono gli incentivi, pensate che alcuni mi caricavano anche cinque euro di traffico telefonico ogni cento contratti portati a termine…..poi…poi…poi più niente, la mia ragazza mi parla di futuro ed io mi vergogno a darle una risposta perchè per me ora il futuro è un’utopia.
i giornali di annunci ci prendono in giro e si approfittano della nostra disperazione sparando titoli in prima pagina che poi si rivelano falsità!
insomma grazie per questa legge Biagi grazie, pensate che da un pò soffro anche d’insonnia per la voglia di inventarmi un futuro possibile.
IL PRECARIATO NELLA FIAT DI MELFI
Un mio amico (e meno male nn io!) è stato contattato il 26/12 da uno dei tanti responsabili del personale dello stabilimento FIAT di Melfi.
Ebbene : gli hanno proposto 2 giorni di lavoro!!! Il 28 e il 29/12! Le prospettive lavorative? Lì per lì questo (ir)responsabile nn si è sbilanciato.. ma alla fine dei 2 giorni di lavoro ha avuto il coraggio di dire al mio amico: molto probabilmente ti chiameremo anche per un’altro giorno. E così è stato: il 2/1/2006 è stato il suo ultimo giorno di lavoro.. strano, viste le prospettive!
PS: uno potrebbe dire: perchè farsi sfruttare? Ma vi garantisco che quando si è costretti (per avere
un minimo di indipendenza economica, anche se in questo caso solo per una settimana) uno accetta.
Se avesse rifiutato nn avrebbero avuto problemi a trovarne un altro.. Nel Sud-ozioso , come tanti ignoranti lo definiscono, tanto è il bisogno di lavorare che molti sono disposti a farsi sfruttare anche per soli 3 giorni.E di esempi ne avrei tanti..
Ho 26 anni, laurea 110/110 più master.
Ho lavorato per 2 anni durante l’università in un’azienda informatica. Stage all’estero per il Ministero (ovviamente non retribuito). Ulteriore stage in azienda.
Poi cominciano i “lavori”: tutte collaborazioni, della durata massima di 5 mesi. Faccio anche 4 lavori insieme (di cui uno in nero), quasi sempre lavoro il sabato e/o la domenica e riesco a portare a casa al massimo 700 euro (più spesso sono 450), ma non posso quantificare quanto prenderò tra due mesi.
Non ho ferie pagate. Non ho la malattia pagata. Niente maternità. Se verso i contributi alla gestione separata INPS dopo 40 anni di lavoro posso sperare di avere forse 400 euro di pensione (naturalmente un terzo dei contributi sono a carico del collaboratore).
Non solo non posso chiedere un mutuo ma neanche un finanziamento per comprare un frigorifero.
La cosa più difficile è spiegare a mia madre che ci sono delle leggi che rendono questo sfruttamento LEGALE e non sono io ad essere sfortunata o incapace.
Mi sento in colpa, stanca, frustrata.
Non riesco a immaginare un futuro.
Non voterò nessuno che nel suo programma non scriva a chiare lettere che vuole ABROGARE la legge 30 (per favore, smettetela di chiamarla legge Biagi)
Che commento superficiale!
L’Istat dice che i laureati sono meno pagati dei diplomati… informati!
Imprenditori sionisti? E chi ti paga lo stipendio, pieno di regalini?
E chi ha sostenuto l’Italia? Gli imprenditori, che lavorano 15 ore al giorno, non certo voi, sanguigughe!
E così disprezzi il tuo piccolo imprenditore che fa sacrifici per pagare il tuo stipendio ed altrettanto in tasse e contributi?
Fallo tu l’imprenditore e poi vedremo… che fine farai, caro impiegato.
Ma da quando a Catania si pagano le tasse, parassiti?
Pagate pure il pizzo, non siete nemmeno più in Italia ma nella repubblica della mafia
Vergognatevi ed andatevene da quel posto orribile
Ma ancora sei alzato?Guarda che in ditta domattina si apre alle 6.O sei uno di quelli che delega.Attento perche’ i terroni ti fottono se non sei li col fiato sul collo.Vai a letto che magari stasera tua moglie ce la trovi da sola.
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Salve..
Sono un italiano che se ne e’ andato dall’italia.
Vivo in canada e dopo quasi dua anni qui’ vorrei riportare agli italiani che leggono, le mie esperienze lavorative in Canada.
Premesso che non sono laureato, comunque, in italia dopo dieci anni di lavoro come ‘bidello’ la mia paga raggiungeva nel 2004 circa 770 euro netti mensili, dieci anni prima percepivo circa 100 euro in meno!
Qui’ in Canada, primo impiego lavorativo con nessuna esperienza come operaio, sono arrivato ad avere circa 800 euro netti mensili.
Ma la vera cosa che vorrei dire e’ che, se si parla di lavoro da operaio siamo sui livelli italiani, ma la vita qui’ costa molto meno in generale (un litro di benzina adesso costa 0.77 dollaro canadese) se invece si inizia ad avere una esperienza maturata in un certo lavoro, o avere un diploma o ancor meglio la laurea, le cose cambiano molto!
I riconoscimenti scritti, del proprio saper fare e del proprio sapere viene remunerato, dopo due o tre anni di esperienza tramite curriculum, a livelli impensabili in italia.
Il semplice avere un diploma, ripeto diploma non laurea, qui’ porta ad un benessere economico che il governo italiano non riuscira’ MAI a portare ai lavoratori italiani.
Ma voglio pure farvi vedere i livelli stipendiali che esistono in canada nella provincia dell’Ontario tramite questo motore di ricerca canadese del lavoro.
http://www.jobbank.gc.ca/Search_en.asp?ProvId=06&Student=false
date semplicemente un’occhiata nell’area di Toronto la mole di lavori disponibili e che retribuzioni vengono concesse. leggete con i vostri occhi.
Dopo due anni che sono andato via sono sicuro di aver fatto la scelta giusta perche’ ora sto meglio economicamente e guardo ad un futuro che in italia non potevo.
Io non credo proprio che Biagi l’avesse pensata in questo modo quella legge .. penso che invece sia stata manipolata ad uso e consumo delle imprese soprattuto multinazionali che in base al mercato allargano o restringono la forza lavoro …
e devo dire che da questo punto di visto ho notato che anche le coop adottano questo metodo alla faccia della coop sei tu …
ti fanno 3 contratti a termine di 3 mesi dopodicche’ dovrebbero assumerti o mandarti via ( se non sei interessante per loro) invece ti tengono sul filo con una marea di promesse ….c’è gente che è quasi due anni che va avanti cosi’ dopo 3 mesi ti lasciano a casa un mese …e poi ti rifanno il contratto…
che tutela ha un giovane ..ma soprattutto che vita è!?
se uno ha un’affitto da pagare come fa se sta un mese ogni 4 a casa? inoltre nessuno gli presta un centesimo con un contratto del genere …
forse che vogliono per forza creare una generazione di annichiliti, depressie magari anche malviventi ?!?!
un milione e rotti posti di lavoro ….ma dove ?!?!
un certo borzacchini sul Vernacoliere scriveva : ” da retta ….Palle !!! “
Salve..
Sono un italiano che se ne e’ andato dall’italia.
Vivo in canada e dopo quasi dua anni qui’ vorrei riportare agli italiani che leggono, le mie esperienze lavorative in Canada.
Premesso che non sono laureato, comunque, in italia dopo dieci anni di lavoro come ‘bidello’ la mia paga raggiungeva nel 2004 circa 770 euro netti mensili, dieci anni prima percepivo circa 100 euro in meno!
Qui’ in Canada, primo impiego lavorativo con nessuna esperienza come operaio, sono arrivato ad avere circa 800 euro netti mensili.
Ma la vera cosa che vorrei dire e’ che, se si parla di lavoro da operaio siamo sui livelli italiani, ma la vita qui’ costa molto meno in generale (un litro di benzina adesso costa 0.77 dollaro canadese) se invece si inizia ad avere una esperienza maturata in un certo lavoro, o avere un diploma o ancor meglio la laurea, le cose cambiano molto!
I riconoscimenti scritti, del proprio saper fare e del proprio sapere viene remunerato, dopo due o tre anni di esperienza tramite curriculum, a livelli impensabili in italia.
Il semplice avere un diploma, ripeto diploma non laurea, qui’ porta ad un benessere economico che il governo italiano non riuscira’ MAI a portare ai lavoratori italiani.
Ma voglio pure farvi vedere i livelli stipendiali che esistono in canada nella provincia dell’Ontario tramite questo motore di ricerca canadese del lavoro.
http://www.jobbank.gc.ca/Search_en.asp?ProvId=06&Student=false
date semplicemente un’occhiata nell’area di Toronto la mole di lavori disponibili e che retribuzioni vengono concesse. leggete con i vostri occhi.
Dopo due anni che sono andato via sono sicuro di aver fatto la scelta giusta perche’ ora sto meglio economicamente e guardo ad un futuro che in italia non potevo.
Pagate pure il pizzo, non siete nemmeno più in Italia ma nella repubblica della mafia
Vergognatevi ed andatevene da quel posto orribile
Carlo Dragoni 20.02.06 23:23
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Non c’è bisogno che i catanesi vadano via da Catania, basterà che ad aprile vada via Cuffaro, e la mafia starà col culo a terra. 2001 Sicilia 61 seggi alla casa circondariale della libertà condizionata.
Certo che comanda la mafia, per ora.
Tu sei mafioso e amico dei mafiosi, pirlun.
Salve a tutti !
Volevo, innanzitutto ringraziare Beppe Grillo che ci da la possibilita’ di poter esprimere liberamente cio’ che pensiamo e che, purtroppo, per spirito di sopravvivenza, spesso siamo obbligati a nascondere.
Io sono un dipendente, a contratto a tempo determinato,quindi precario, del servizio 187 e volevo segnalare e sotolineare la mia situazione di totale disagio che accompagnia le mie giornate lavorative.
Come ben sapete, ossia, come vi fanno credere, il nostro lavoro dovrebbe essere quello di dare assistenza tecnica ai clienti Telecom Italia.
Purtroppo, la realta’ e’ diversa da come ve la dipingono in quanto, io e i miei colleghi, siamo stati assunti per svolgere attivita’ prettamente commerciale mirata alla vendita dei prodotti Telecom Italia.
Infatti, per ogni chiamata entrante, riceviamo l’ordine dai nostri superiori di limitare i tempi di conversazione a max 4 minuti e vendere vendere vendere!!!!
La cosa buffa e’ che, le provvigioni che ci spetterebbero sui prodotti venduti, vengono calcolate conteggiate solo a partire dal raggiungimento di una soglia minima di vendita, stilate trimestralmente, alla quali, noi dipendenti non abbiamo accesso!
Roba d’altro mondo!
Inoltre, essendo una pesona sensibile,
mi rendo conto perfettamente dello stato di disagio che arrechiamo ai clienti, ma, il mio sfogo era indirizzato a rendervi partecipe della realta’ in cui tanti come me si trovano a dover subire ogni giorno.
Saluti
IL CALCOLO DEL IL REDDITO MINIMO DI SUSSISTENZA.
Es. si apre una miniera di diamanti in Africa o sud America: i minatori vivono in condizioni disumane rispetto ai ns. parametri.
Lavorano tutto il giorno e riescono appena a tirare avanti. Lo stesso vale per chi setaccia fuori dalla miniera: chi trova una pietra se la rivende al misero prezzo deciso dai ricettatori.
La multinazionale che ha in concessione la miniera è Europea o Americana; il suo compito è sempre di ridurre le spese al massimo.
Mettiamo il caso che questa miniera di diamanti si trovasse nel centro dell’Europa cosa succederebbe?
I minatori (europei) avrebbero un guadagno proporzionato al loro standard di vita occidentale, ma paradossalmente anch’essi, come i colleghi del terzo mondo, andrebbero incontro agli stessi problemi.
Lo stipendio, pari a tutta la categoria dei ‘subalterni’, basterebbe appena per tirare avanti e ti darebbe quel tanto che basta per resistere alla tentazione di andare via.
Credo fermamente che le grandi lobby economiche facciano questo calcolo perverso (che dovrebbe avere un nome specifico) adeguandosi agli standard dei paesi in cui operano; i guadagni sono sempre altissimi e occulti.
Ti ingabbiano, ti danno il minimo per sopravvivere ma è un minimo sufficente a legarti all’azienda con una palla al piede.
Il rinnovo del contratto incide proprio su quel calcolo. Tirano fino allo spasimo, non cedono di un millesimo, ti calcolano ogni movimento quotidiano per lasciarti il minimo e a loro tutto il resto.
E ancora. Ci fu un tempo in cui il capofamiglia non tollerava il fatto che la moglie lavorasse. Lo stipendio del marito bastava a mantenere una famiglia numerosa.
Poi avvenne la parità femminile e lentamente le entrate in famiglie divennero doppie…
Adesso cosa è avvenuto? Che i coniugi sono costretti a lavorare entrambi e a dare uno stipendio alla banca e l’altro al supermercato, 2 al prezzo di 1, w il capitalismo, w la democrazia…
Siamo governati da ladri!
Tanto per dirne una, ma quanti miliardi ha regalato il governo alla microsoft!?
Non poteva destinare quei soldi alla realizzazione di software italiani sviluppati da italiani?!
Sono tutti nazionalisti col culo degli alri!
LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI LADRI
Buonasera.. concordo con chi diceva -ciao Leo, Pasquale, Francesco F, Manuela, Raffaella- che stasera c’è tristezza in giro..
Mi verrebbe quasi da chiedere a Beppe anche un post su chi ha un lavoro a tempo indeterminato, sui professionisti, sui meccanici, elettricisti, tecnici TV..!
Vorrei invitare tutti però a NON SCORAGGIARSI, alcuni hanno anche dato suggerimenti pratici
fabio m 20.02.06 21:26, claudio pesenti 20.02.06 21:33
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forse perché nella mia vita lavorativa ho cambiato almeno 16 posti di lavoro, lasciavo io se non mi piacevano.. ho scioperato da sola in una società americana (infatti mi arrivò la lettera dalla casa madre..), ho creato con alcuni colleghi la RSU (rappresentanza sindacale unitaria) dove non c’era per aiutare i lavoratori a riprendersi un po’ della dignità calpestata e quando ho capito che il presidente continuava a prenderci in giro l’ho mandato pubblicamente a quel paese.. ho lasciato l’ufficio dove il capo toccava la coscia alla segretaria.. ho trovato un po’ di pace lavorando nella COOPERAZIONE INTERNAZIONALE .. qui cercano ancora medici, agronomi e altre figure professionali.
Il TERZO SETTORE (cooperative sociali, ong e onlus) va potenziato perché supplisce a tanti servizi che lo Stato non è in grado di offrire!!
CORAGGIO! io ho risposto a centinaia di INSERZIONI, fatto decine di colloqui, ho migliorato le LINGUE STRANIERE, lavorando anche all’estero (conoscere altri paesi apre la mente).
Non ho mai lavorato in un call center, non saprei farlo, ma mi sarebbe piaciuto anche fare l’animatrice turistica, o lavorare con i bambini, o in un agriturismo.. ho seguito delle lezioni all’università, anche se poi non ce l’ho fatta a fare due cose insieme, ed è l’unica “invidia” che ho per un laureato, la cultura che ti dà più strumenti per capire la realtà, prima che te la diano gli anni che passano..
Coraggio amici!!!!
Ma da quando a Catania si pagano le tasse, parassiti?
Pagate pure il pizzo, non siete nemmeno più in Italia ma nella repubblica della mafia
Vergognatevi ed andatevene da quel posto orribile
Nel sito http://www.antimafiaduemila.com/ , che dà informazioni contro Cosa Nostra (difficili da reperire in TV, dove sembra che la mafia non esista più) ho trovato un’ìniziativa per l’abolizione delle leggi ad personam. Si può lasciare la propria firma; più si è, meglio è. Hanno firmato tanti magistrati, tra cui Borrelli, Davigo e Ingroia, e mi onoro che tra questi nomi ci sia anche il mio. Questo link riporta alla pagina sulla quale si può firmare.
http://www.arcoiris.tv/appello/?lb=0
Ma dove vivi? A catania, nella città governata dalla mafia.
Al Nord le ricevute le fanno tutti eccome… certo dalle tue parti di tasse nemmeno se ne parla.
Carlo Dragoni 20.02.06 23:11
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Catania è governata dal medico personale di Berlusconi, conosci?
Sulle tasse tu sei solo un aspirante tronista dalla defilippi, ragioni alla stessa maniera.
A laurà barbun!
Voi cazzoni italiani, solo capaci a cazzeggiare, a guardare le partite e a mettervi in mutua, che cazzo volete?
Ci sono decine di paesi dove la manodopera è migliore della nostra. Perchè dovremmo stare qua, in questa massa di fancazzisti viziati?
E poi volete il lavoro in banca o al ministero con 16 mensilità?
I bei tempi sono finiti, per questo popolo di imbecilli.
Carlo Dragoni 20.02.06 22:53
Ma dai che fai finta! Ma chi ti crede. Hai pure risposto “seriamente” ad un ingegniere. E dici di che assumi diplomati,ma vai a cagare bauscione!Ma che ci provi a far incazzare la gente.Mica speri che qualcunio creda alle tue cazzate!Ma anche se fosse vero,dimostri di essere ancora piu’ coglione.Sarai indebitato fino agli occhi come il 99% dei cosidetti imprenditori Italiani.Quelli si che sono Italiani di merda.Tutti in bolletta,pieni di debiti dal Provera giu’ ai pirla come te.Cosa guidi la Cayenne Turbo coeprda di cambiali?In Italia non esistono imprenditori seri e con i soldi.Siete tutti pieni di debiti e collusi con le banche sioniste.Questo e’ il dramma dell’Italia,gente come quella che vorresti essere tu.Tizi pieni di debiti che danno lavoro dirigenziale solo a loro consaguinei, indipendentemente dalle loro capacita.Fiat docet, si e’ ripresa(per modo di dire)solo dopo che hanno smesso di assumere raccomandati(si fa’per dire)ed hanno preso qualcuno veramente bravo,da fuori la loro cerchia.Sono le merde come te hanno votato il nano e rovinato l’Italia.Paga i debiti e dai da lavorare agli Italiani in maniera seria e civile.Ma che cazzo mi fai dire,tu sei il solito onanista che sogna.Vatti a vedere i tg4 bauscione col cazzetto.
Intanto non sono fancazzista dipendente subordinato come lei.
In secondo luogo alla pensione ci penso in maniera alternativa, non mi aspetto nulla dall’Italia.
Piutoosto la critica la legga allo specchio di fronte a se stesso.
Mi posso ritenere fortunato, ho un contratto di 4 anni in un centro commerciale, part time, 650 al mese, studio all’università.
Lavoro abbastanza pesante, ve lo assicuro…
Ma sarebbe nulla se quei soldi potessi usarli!
-prestito per comprarmi la moto (usata ovviamente, ho solo ed esclusivamente quella, la macchina è una scatola per restare in coda in questi tempi, lasciamo perdere i mezzi pubblici), risultato: negato. Ok, 5000 possono essere abbastanza.
-finanziamento a quella m***a di unieuro per una macchina digitale da 200 (famosa iniziativa, prendi adesso, paghi fra 6 mesi): negato, non ho un lavoro sicuro. Lasciamo perdere che mi sono sentito una m***a, trattato come un extracomunitario senza permesso di soggiorno, io lavoro e studio per questo paese ed è così che mi ringrazia?
MA QUELLA VACCA DELLA MISERIA, come posso avere un futuro se non posso nemmeno avere un prestito per 200, in che razza di mondo siamo???
Quando mai mi comprerò una casa? Sono 200000 per un appartamento qui!!! Mille volte tanto.
Poi gente, non fate gli ipocriti, a che serve licenziare la gente? per mandare avanti l’economia o per sfruttare a più non posso i dipendenti e farli vivere nel terrore del licenziamento? Vedo quanti soldi girano nel settore del commercio, di sicuro le aziende non fanno la fame, c’è solo quell’insensato gioco del cane che si morde la coda: investire per fare altri soldi… con qualsiasi mezzo!
Cos’ha fatto la legge Biagi? Ci ha reso schiavi senza futuro e senza cervello (quelli scappano in america, che ringrazia). Peccato che Biagi è morto, perchè vorrei prenderlo a calci in c**o personalmente!
Ringrazio l’azienda che mi compra le scarpe con la punta di ferro, prenderei a calci qualsiasi politico!
Caro Beppe, tu hai girato tanti centri di ricerca, e forse non hai visto il sottobosco di quei posti.
Fanno finta di fare ricerca, ma esistono soltanto per attirare fondi dello stato, poi inventano una cavolata inutile per giustificare i fondi, e il resto dei soldi chissa’.
Li dentro trovi una concentrazione enorme di risorse sprecate : soprattutto risorse umane!
Fior di ingegneri messi a lavorare dapprima come tesisti, poi come borsisti, poi interinali e poi …. mandati a casa!.
Lavorano gratis, e non fanno tesi o borse, ma il lavoro dell’azienda , e senza stipendio!!!.
Certo si fanno anche esperienza, si fanno le ossa, ma alle aziende non interessa e a fine ciclo spesso li mandano a casa.
Molti di loro vanno all’estero, e portano li le loro esperienze, le mettono a disposizione della concorrenza straniera, che poi fa il cu.lo a noi.
Cosi’ lo stato finanzia la formazione di ricercatori, che,mandati a casa dalle aziende che prendono finanziamenti pubblici, finiscono per arricchire i paesi stranieri : tanto paga lo stato !!!.
Beppe, torna a farti un giro in questi posti, fai finta di essere interessato alle loro ricerche, o a chissacche’.. e poi intervista i giovani borsistitesistiinterinali, senza farti vedere : ne scoprirai delle belle.
Per qunto sia anceh io contro il lavoro precario trovo offensivo fare questo tipo di ironia sulla schiavitù. Ponendo in termini assurdi il concetto, esso diventa meno comprensibile e condivisibile.
FIAT e ancora FIAT… guardando le olimpiadi di Torino, mi sono reso conto che mancava qualcuno nelle squadre di bob… I GIAMAICANI!!! Eggià, perchè la Fiat non si è accontentata di inventare una pubblicità, la squadra giamaicana di bob è VERAMENTE sponsorizzata dalla FIAT, è una SQUADRA VERA!!!! E come tutte le cose della FIAT… non sono riusciti a qualificarsi per le Olimpiadi! (vedi link http://it.news.yahoo.com/06022006/58/torino-bob-giamaicano-sponsorizzato-fiat-per-feste.html) Ma dico io… il Sig. Lapo, non ha pensato che forse i Giamaicani non sono proprio portati per il bob??? COn tutto il rispetto per loro, ma fossero stati una squadra di nuoto, di atletica la pubblicità sarebbe stata più credibile! o no?
Scusa ma se ne stai parlando e hai anche perso tempo per fare delle ricerche su questo… non ti viene il sospetto che forse sta pubblicitá ha funzionato?
Negli anni ottanta nacque una categoria di stronzi chiamati yuppies i quali, da decerebrati assuluti, usavano indossare l’orologio sopra il polsino della manica della camicia, e credevano di essere perciò alla pari di Gianni Agnelli.
Stanno ancora pagando i debiti!
Oggi è nata una brutta copia di quelli stronzi, che vestendo un finto Caraceni ed immaginandosi estremamente ricchi, pensano di essere alla pari di Piersilvio o Marina B.
Finiranno di pagare i loro debiti intorno al 2050.
se tutto va bene.
ahimé .. ciao Franco
VERO !!!!!
PER TUTTI I MUSSULMANI DEFINITI ESTREMISTI
Cari signori che vi considerate offesi da un individuo che corrisponde al cognome di Calderoli e che è, purtroppo, ministro del governo italiano.
Non discuto sulle vostre ragioni e quanto, gesti come quello compiuto da tale Calderoli, siano da voi tollerabili o meno ma, se proprio dovrete lanciare una fatwa, conoscendo lo stile con cui, a torto o a ragione voi, come molti estremisti religiosi, siete soliti regolare questioni del genere, vorrei pregarvi di lanciarla, magari irreversibile, contro il ministro Calderoli e la sua famiglia.
Il popolo italiano, io credo che sia vittima di costui quanto ritenete di esserlo voi e non troverei nè giusto nè corretto, un’azione di violenza indiscriminata contro qualsiasi altro cittadino italiano.
Vi auguro che vi venga concessa soddisfazione per quanto da voi subito e, nella speranza che ogni vostro legittimo desiderio possa esaudirsi, vi saluto cordialmente.
Max Stirner
“se proprio dovrete”.. sì certo, se dovrei-se dovrete-ecc.ecc. Prima di esprimere un concetto impara l'”itagliano” Max!
ciao max***
che fai lanci di nuovo la lenza????
preso!
Ogni anno vengono stabilite delle quote di immigrati che possono avere ingresso in Italia per lavorare. Come mai tutti questi immigrati trovano lavoro e noi italiani no? E’ proprio vero che il lavoro manca o certi lavori ci puzzano? Forse siamo ancora a casa dei genitori perché non siamo disposti a fare i sacrifici che loro hanno fatto e che fanno ancora per camparci. Provate a chiedere loro se avevano l’automobile, la moto, il cellulare, e se uscivano a prendere da bere tutti i giorni, tranne il lunedì. Forse guardiamo troppi film americani di uomini manager che fanno carriera in pochi mesi e un sacco di soldi. Dovremmo parlare di più con i nostri genitori, guardare meno film e sentire meno le c…..e di Prodi & C. sulla legge Biagi.
Ma dove vivi? A catania, nella città governata dalla mafia.
Al Nord le ricevute le fanno tutti eccome… certo dalle tue parti di tasse nemmeno se ne parla.
Intanto segnalo che, nonostante i toni trionfalistici della destra e catastrofii della destra la legge Biagi ostanzialmente non cambia nulla rispetto al vecchio pacchetto Treu. Come segnalato dal Sole 24 Ore i nuovi istituti previsti sono praticamente inutilizzati (perchè scriti troppo male e che creerebbero più complicazioni legali che benefici) mentre il co.co.pro. è un operazione di cosmesi sotto cui rimane la sostanza del co.co.co.
I veri problemi comunque non sono dei dispositivi legali più o meno flesibili ma del pessimo andamento dell’economia e dalla propensione deleteria degli pseudocapitalisti italiani di puntare più sullo sfrutamento che sullo sviluppo (umano, tecnologico, di prodotto ecc.)
SONO SOLIDALE con tutti quelli che hanno partecipato e parteciperanno a questo blog, anche con quelli che in continuazione offendono o che non sanno cio che dicono.
Puddu, meriti l’applauso!
giampiero puddu 20.02.06 22:48
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vuoi parlare della crisi dell’ottobre 1997?
scendi
Il signore in questione non beneficerà della nuova legge che è applicabile solo in casi di “LEGITTIMA DIFESA” e non quando uno ti spara mentre gli stai rubando il tappetino dall’uscio di casa…!!
Vi prego non generiamo inutili allarmismi… non ce n’è davvero bisogno!
Tutto il mondo è paese.
Vivo in Austria, e insegno italiano in varie istituzioni, durante il semestre ho lavoro per 6-7 istituzioni. 2 ore qui 4 ore lì, ecc.
In estate non ci sono corsi, quindi non lavoro, non sono assicurato e non pago contributi per la pension. 4 anni di lavoro sono per me 3 anni di contributi…
Non solo le istituzioni private anche con l’università e il centro di formazoine per insegnati elementari e medie (Pädak) ho lo stesso tipo di contratto…
Ma ti pagano 5 euro all’ora? O sei pagato bene per quello che fai? Questo é importante.
Avere diverse occupazioni ed essere a contratto non é il punto. Puo andare anche bene se sei pagato adeguatamente. ciao.
@Aldo
No, per fortuna no, la paga è buona e probabilmente sopra la media di molte scuole di lingue italiane…
Comunque bisogna fare una differenza. Mi comincio a stancare del “biosgna essere contenti di avere qualcosa…”. Ho 30 anni, divido l’appartamento con altre 4 persone per ammortizzare le spese, non mi posso permettere un appartamento da solo, di un mutuo per comprarne neanche a parlarne. Quando/se ci sono risparmi se ne vanno nei periodi in cui non lavoro e spesso non bastano. E’un eterna corsa a risanare il conto. Dobbiamo sempre guardare a quelli che stanno peggio, non abbiamo più diritto di guradare e sperare in qualche minima sicurezza?
Il signore in questione non beneficerà della nuova legge che è applicabile solo in casi di “LEGITTIMA DIFESA” e non quando uno ti spara mentre gli stai rubando il tappetino dall’uscio di casa…!!
Vi prego non generiamo inutili allarmismi… non ce n’è davvero bisogno!
sinceramente credo che il discorso sia troppo complicato per noi plebei, perchè il problema non si risolve vietando i co.co.co e simili. bisognerebbe capire anche le realtà delle aziende… e poi procedere, cheè quello che manca in questo paese: L’AZIONE ED IL COORDINAMENTO!
certo che la situazione non è semplice e non riesco a ringraziare chi mi ha dato le briciole, perchè forse oggi non potevo avere neanche quelle. Le briciole lasciamole ai passeri, alle persone serve il pane intero ed il cento per cento dell’impegno dei politici di qualsiasi colore…
ed aggiungo, per chi non l’avesse capito, che berlusconi è il sintomo dei malesseri della sinistra. è la sinistra che ha dato la possibilità a berlusconi di controllare le tivù, le grandi opere sono della sinistra, il precariato è della sinistra, la riforma moratti è sulla linea di quella di berlinguer… non occorre sostituire berlusconi, occorre sostituire gli esponenti della sinistra (o presunta tale).
saluti nomose a tutti…
… Il dipendente, cioè quello che lavorava 8 ore al giorno in una azienda privata, e guadagnava per vivere una vita per lo meno dignitosa, adesso viene chiamato collaboratore da molti imprenditori.
Mi sono chiesto, ma cazzo, continuo a lavorare 8 ore al giorno, e grazie a sti contratti di lavoro merdosi guadagno sempre meno, e com’è, che rispetto il “collaboratore” l’imprenditore va “leggermente” in controtendenza aumentando il suo tenore di vita?
A prescindere dalla legge “stronza Biagi” e l’egoismo il male più grande. Utilizzare una nuova legge per fare soldi a discapito di uomini onesti che lavorano onestamente. Ma come sappiamo l’onestà non viene spesso pagata.
Maurizio
Che paese è quello dove le energie migliori, i giovani laureati, vengono usati come carne da cannone nei call center?
I giovani laureati nei paesi competitivi li mettono dove possano far fruttare la loro capacità di innovare, non a fare una gavetta del cazzo a rispondere al telefono. E infatti quelli più in gamba scappano e vanno a Londra, in Irlanda, negli USA, dovunque funzioni così.
Quando arrivano a 35/40 anni e quel momento è passato ciao, sono stati belli e spremuti.
Che paese è quello dove un giovane senza laurea o si fa trovare il lavoro nella p.a. da una raccomandazione o va a spasso? Ci saranno dei lavori dove la laurea non serve, a questo mondo. O gli indiani e i cinesi sono tutti geni?
Siamo un paese che, iniziata già la discesa verso il declino, non riuscirà a fermarla. E’ in arrivo la scomparsa dell’Italia dal G8! E il sottoscritto, come tutti quelli già oltre i 40, se perderà il lavoro non troverà un cazzo d’altro, andra a vendere i souvenir al Colosseo.
Ciao giampiero,
inutile dirti che mi stai preoccupando, il tuo modo di scrivere stà degenerando giorno dopo giorno come se fossi sull’orlo di una crisi…dov’è finito il giampiero frizzante? ora sei solo arrabbiato e non più lucido.
Come ti avevo scritto ho letto il tuo post, prima di giudicare quello che hai letto ricordati bene DOVE lo hai letto.
Il prc non è una vittima di quella situazione, e come priorità nelle sue azioni non c’è stato l’interesse per il mondo dei lavoratori, ma il tentativo di conquistare potere all’interno del governo.
Se fosse riuscito nel suo intento, non sappiamo quanti benefici potremmo aver avuto…possiamo solo fare suppusizioni.
Dimmi la tua senza innondare il blog di notizie, cerchiamo di non disturbare gli altri che hanno problemi ben più concreti dei nostri.
Scommettiamo! questo dei . . . . cazzi e cazzoni non può essere altro che uno di quei “lavoratori autonomi” che non rilascia ricevute fiscali né fatture o figlio di un tal lavoratore.
Altrimenti saprebbe cosa vuol dire lavorare veramente.
Ho 25 anni e lavoro come educatrice negli asili nido.Dopo circa tre anni in nero e varie difficoltà mi hanno “assunta” con contratto a progetto.Da circa due anni a questa parte mi rinnovano questo contratto ogni 4-6 mesi.Quando sto male,non avendo diritto a malattia, mi devo recuperare le ore,non ho ferie nè permessi.Amo il mio lavoro,ma sto perdendo la voglia di fare..Per prendere una casa in affitto,(non parliamo poi di richiedere un mutuo)ho dovuto coinvolgere mio padre per la garanzia; ho un secondo lavoro,sgobbo la media di 10 ore al giorno,per arrotondare lo stipendio basso e permettermi l’affitto…Insomma mi sono stancata di NON ESISTERE pur facendomi un mazzo così!!!!!!!!!!!!!!
ho provato a perendere la partita iva…
Risultato? Ho dovuto chiudere con LE OSSA ROTTE perchè in giro nessuno paga e perchè ero soffocato dalle tasse!
paolo console 20.02.06 22:52
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Caro Paolo ti dovevi far spiegare da Frederic Bruel come si evadono le tasse.
Lui deve essere un maestro del condono
ho lavorato per due mesi in un call center /sky), assunto tramite un’agenzia di lavoro interinale.
Paga lorda, 6,70 euro l’ora, con due pause da un quarto d’ora. non potevi chiaccherare se nessuno chiamava, non potevi sentirti libero di andare al bagno, non potevi nemmeno protestare se qualcosa non era giusta. Il clima era più simile a quelo di una scuola elementare, con la perfida maestrina che cazziava tutti coloro i quali non si conformassero a sufficienza. siono stato ripreso per aver osato mangiare una caramella tra una telefonata e l’altra, (NB:non mentre rispondevo).
In caso di contestazione, sempre queste parole: “oè, _intestinali_… entrate dalla porta principale ma uscite dalla porta di servizio, e nessuno ci farà caso. ricordatevelo”.
Ho lavorato per due mesi, giusto per coprire il boom di contratti. poi, appena inutile, di nuovo a casa. però mi hanno costretto a fare la media di 70 attivazioni al giorno. penso che se avessi lavorato meno, magari avrei ancora quel lavoro…
Oggi? disoccupato, con una laurea, un master da pagare (si… ma come???), esperienza, tirocini gratuiti in tutte le salse, ma quando si tratta di chiedere la tua “pagnotta” ti si ride in faccia. ultima offerta di lavoro, 20 euro per 8 ore al giorno, per seguire un ragazzo autistico. IN NERO. al peggio non c’è mai fine.
Coraggio.
Che in Italia ci siano problemi strutturali di arretratezza, corruzione, privilegi ingiusti è verissimo. Ma caro Grillo, è irresponsabile far credere che, solo cambiando una legge, d’incanto e per magia i giovani italiani potrebbero avere tutti contributi, pensione, assistenza, tredicesima, quattordicesima, quindicesima e infine il sogno ultimo dell’italiano medio, il posto sicuro dove ti pagano per non fare una mazza.
Perchè il problema è proprio che in Italia nessuno ha voglia di fare una mazza, compresi molti dei nostri giovani, che aspirano solo a trovarsi a loro volta un posto a tempo indeterminato dove possano mettersi in mutua alle prime due linee di influenza e pensare solo ad organizzarsi le ferie. Così a quelli (e comunque non sono pochi) che hanno voglia di fare, non resta che adeguarsi al ribasso, o andare all’estero. D’altra parte perchè sbattermi per poi scoprire che basterebbe essere cugino di un politico per farsi imboscare in qualche posto di sottogoverno, o che a un cinquantenne in esubero danno il doppio del tuo sudato stipendio per stare a casa a non fare niente?
E in queste condizioni in cui nessuno più si sbatte, messi in competizione con paesi dove si lavora il doppio e ci si lamenta la metà, è chiaro che, non importa chi governi, i soldi per garantire i livelli di diritti e di protezione sociale a cui eravamo abituati non ci sono e ci saranno sempre meno.
E’ che italiani vogliono avere lo stipendio e non fare un cazzo!
Perfettamente d’accordo con te; la rovina della nostra societa e’ la diffusa incapacita’ di responsabilizzarsi, la colpa e’ di qualcun altro; come se i nostri problemi nascessero da quello o da quell’altro politico, da quella o quel’altra legge. Come se tutti pagassero le tasse e quella cifra che va dal 27 al 48 % del nostro PIL ( http://www.lavoce.info/news/view.php?id=32&cms_pk=1938&from=index ) venisse a mancare per malcostume dei cattivi, che sono gli altri. Poi comunque e’ vero che in un paese senza regole, ognuna bada ai cazzi suoi, e i chi ha i soldi puo curare meglio i cazzi propri a discapito della comunita: su questo non c’e dubbio, purtroppo.
OFF TOPIC: COMPLIMENTI PER L’AUTOGOL BEPPE!!!
provate a cercare “PRODI” sul http://www.google.it
e cercatelo poi con http://www.google.cn
Nel primo caso esce la ben nota faccia da mortadella, nel secondo…..vi lascio il gusto di scoprirlo da soli!
‘notte
…a me vien fuori romanoprodi.it….
Ciao Beppe, ciao tutti!
Marco Biagi e’ stato assassinato, per questo solo fatto si dovrebbe avere il buon gusto di tacerne il nome, per semplice rispetto, prima che per il pericolo di strumentalizzare…..
Il tumulto legislativo che ha riformato il mondo del lavoro mi ha colpito solo di striscio: sono professionista agli inizi, ho avuto il dispiacere di lavorare per un uomo ricchissimo interessato solo ai soldi e al proprio prestigio, come ce ne sono, credo, molti. Dopo quattordici mesi a 500 euro, spariti i cococo, ha avuto l’ardire di chiedermi di accettare un contratto da tirocinante per pagare meno tasse ma le mie capacita’ rimanevano sottoutilizzate. La voglia di andare all’estero e’ divenuta intollerabile, ed ora, solo dopo un anno, la voglia di tornare si limita alle vacanze!
A mio parere e per la mia esperienza e’ difficile che una legge sia del tutto giusta o del tutto sbagliata, sicche’, a seconda di come viene applicata, l’effetto puo’ essere piu’ o meno catastrofico.
Ciao, sono Riccardo.
Nel 2003 mi sono laureato in Ingegneria Informatica. Per 1 mese ho aggiustato computer rotti per 500 euro/mese, per un ulteriore mese ho fatto il programmatore per una ditta di informatica per 1000 euro al mese, per un altro mese sono tornato ad aggiustare i computer rotti per 500 euro/mese. Ho quindi deciso di tornare all’università dove ho lavorato per 3 mesi per 700 euro/mese.
Ho infine trovato la mia opportunità: faccio il dottorato in Francia per 1500 euro/mese (esattamente il doppio di quanto darebbero al massimo in Italia per la stessa borsa di studio).
non può mancare il mio commento..
…dopo che nel 2004 è chiusa l’azienda dove lavoravo, che siccome non raggiungeva i 15 dipendenti non avevi diritto a niente , mi sono ritrovato anch’io a lavorare in un call center..
ecco, io non c’è l’ho con la flessibilità che con il mercato di oggi pare sia necessaria, ma con quella che chiamano legge biagi.già chiamarla cosi , è pura ipocrisia ideologica, poi è cosi complicata che di tutte le forme contrattuali non se ne fanno di nulla neanche gli imprenditori.
invece il mio co co pro è stra utilizzato.
faccio 40 ore settimanali (orario 12:30 -15:30 17:30-21:30 sabato 11:00-13:00 e 14:00-17:00)
6 euro netti l’ora, cioè vado a prendere quanto prendevo più o meno come operaio, ma con la differenza che non c’è niente altro (13a,ferie pochissime ecc ecc, contributi).lavoro in un call center out bound, cioè quelli che rompono le palle chiamando al telefono, i privati e le aziende.
ci lavoro da poco più di un anno(è tutto stabile, l’orario, il contratto ,la ripetitività del lavoro, l’unica cosa flessibile è lo stipendio che se manco un giorno di troppo, o c’è una festività diminuisce )sono pagato il 28 del mese successivo(gennaio me lo pagano a fine febbraio), non è prevista neanche una visita medica annuale(alla fine le cuffie tutto il giorno bene non fanno, e neanche il pc).
quello che mi da più noia e che sindacati e sinistra sottovalutano l’adattabilità delle persone e che quindi se nessuno si darà una mossa , sarà cosi per tutti.vedi annunci contro l’uso del tfr da parte dei sindacati , ma non vedi alzare barricate contro l’uso sempre più massiccio di questo contratto.
anche una mia amica adesso fa la commessa a co copro .ma il progetto sta nel fare la commessa, o nel fatto che cosi l’azienda risparmia anche il 70 per cento su un lavoratore? a me più ci penso e più mi pare una cosa incostituzionale.
siamo il paese con la caduta dello stipendio più alta d’europa. e lo vedo sulle mie tasche…
Voi con le vostre lauree di nessun valore
– Voi che non sapete l’inglese
– Voi che non sapete come accendere un PC
Sveglia!!!
Carlo Dragoni 20.02.06 22:47 |
————————————————–
Ma tu che dici sempre voi, voi voi, perchè non ci spieghi che cazzo fai nella vita?
Coraggio, puoi anche confidarci che sei un fallito e non solo nel lavoro, ma soprattutto nella vita.
P.S. sto aspettando ancora che mi spieghi quale privilegio sia la liquidazione, come arcaicamente la chiami tu!
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
sei un cervello lavato
I CINESI I CINESI
AIUTO
AIUTOOOOO I CINESI
I CINESI
I COMUNISTI CHE ORA SONO CAPITALISTI
AIUTOOOOOOOO
AIUTO I COMUNISTI MI VOGLIONO FARE CONCORRENZA
sei un cervello lavato
e sei pericoloso in primo luogo per te stesso
e poi anche per l’italia
ed io non ti insulto perchè sono un coglionaccio
ti insulto perchè gli stronzi che ci impoveriscono al potere glieli mandano quelli come te
è dai tre mesi che leggo qui ed è da tre mesi che sei in preda al delirio
non c’è tempo per cambiare quelli come te
dobbiamo sopportarli e basta
ciccio, l’esempio etico invece lo dà il tuo capo berlusconi vero?
o la ministra moratti visto che di errori da asilo a scrivere ne fai tanti…
la legalizzazione della furberia l’ha inventata berlusconi-tremonti-fini ….
va a cuba..da castro..e dopo quando torni con la coda tra le gambe ..chiedi scusa..per tutte le offese…
Ma come mai il caro vecchio Beppe non appare più in TV?
Perchè non si fa sentire più come una volta?
Sono convinto che servino più persone come lui che persone come quelle al governo Italiano, che offendono paesi ed etnie differenti alla nostra proprio in questi periodi di tensioni, che non elencano MAI i pregi e i difetti delle proprie legislature ma sempre i difetti delle legislature altrui, che pensano che il nemico da battere sia lo schieramento politico avversario e non la povertà, la disoccupazione, lo sviluppo economico del paese, l’ambiente, la sanità ecc ecc.
L’opposizione non deve fare sempre l’opposizione! Dovrebbe essere una opposizione costruttiva e regolare, come il governo deve essere un governo solido e progressista, osservando sempre gli interessi del cittadino e dell’ambiente in cui vive! Non importa se il “POTERE” sta in mano della Destra o della Sinistra, l’importante è che si cammini verso lo sviluppo di tutta la comunità!
In una canzone di un famoso cantante italiano c’è questa frase: >.
Frase stupida, ma rende il senso della ricchezza in Italia! Aviaria permettendo!
Stasera il post di grillo mi deprime,tanto più che non leggo le signore,avranno da fare???
quindi auguro la ************************
*******************BUONA NOTTE*****************
alle belle signore…………….e al resto del blog.
Caro Beppe, vuoi una bella storia?
Laureato in Ingegneria Civile, con il massimo dei voti; un anno disoccupato, un anno di Borsa di Studio per attività di Ricerca all’università, per poi venire buttato fuori, al primo concorso utile, dai figli dei professori…
Tre anni di progettazione di infrastrutture stradali ed idrauliche, per oltre 80 milioni di euro di lavori pubblici, guadagnando (a nero) la bellezza di 2000 euro ALL’ANNO…
La voglia di mollare tutto, e di mettermi a fare il pizzaiolo… e poi grazie al cielo, un amico con un’impresa in famiglia, che mi prende a lavorare per 400 euro al mese (da fatturare)… e devo anche dirgli grazie…
Nessun commento…
Resto a disposizione di chiunque voglia offrirmi qualcosa di dignitoso… grazie…
g.fianda@libero.it
Vedi, gli ingegneri hanno un handicap. Sanno troppo o troppo di quello che era il mondo 20 anni fa.
Preferisco assumere e pago di più i diplomati.
E’ un peccato che ti sia laureato in ingegeneria, toglilo dal curriculum e non dirlo a nessuno, perchè la vostra reputazione è pessima, noi diciamo “vi hanno fatto il lavaggio del cervello”, peccato che abbiano sbagliato ciclo di lavaggio e vi abbiano fatto diventare dei mostri. Un laureato (vecchio ordinamento).
Già… peccato che il tizio presso cui lavoravo, ha guadagnato (sul MIO lavoro) i suoi buoni 100.000 euro/anno…
Ciao, anch’io laureato vecchio ordinamento
Carlo, anche io sono un vecchio ordinamento, ingegnere. Voi dite ” vi hanno fatto il lavaggio del cervello”. chi siete voi? qual’e’ la tua accolita? io sono all’estero perche li’ ci siete voi che preferite un diplomato. Qui, loro, ci trattano bene e ci premiano quando facciamo i bravi, la nocciolina per gli elefanti, pero la nocciolina ha il gusto della sterlina e il premio viene data da persone che hanno dimostrato cosa vuol dire costruire, lavorare. Il sistema e’ diverso. Una persona con alle spalle anni di studi e’ visto come una spinta, qualcuno con idee fresche in questo mercato in evoluzione continua, non un peso con il cervello lavato. Mi fa malissimo pensare che ci sia qualcuno che la pensa cosi. Buonanotte
Caro Beppe, vivo a Salerno. Ieri ad Eboli, un paesino in provincia di Salerno un tabaccaio, per difendere tre piante, ha ucciso un ragazzo di venticinqwue anni. E’ il primo devastante effetto della riforma della legittima difesa. Il messaggio recapitato ai cittadini è inquietante: si può sparare.
Ciao da Sergio Francese
Voi cazzoni italiani, solo capaci a cazzeggiare, a guardare le partite e a mettervi in mutua, che cazzo volete?
Ci sono decine di paesi dove la manodopera è migliore della nostra. Perchè dovremmo stare qua, in questa massa di fancazzisti viziati?
E poi volete il lavoro in banca o al ministero con 16 mensilità?
I bei tempi sono finiti, per questo popolo di imbecilli.
Dragoni hai rotto il cazzo.Si e’ capito che sei un coglione che scrive cazzate per fare il figo. Se eri l’imprenditore che dici col cazzo che leggevi grillo.Se gli Italiani ti fanno schifo allora sposta la tua produzione all’estero.Ricordati pero’ che alla lunga gli Italiani che fanno la fame la tua merce non la compreranno piu’.E valla a vendere ai Cinesi che hanno un budget di 1 euro all’ANNO da spendere. O sei uno di quelli che fanno “consulenze”?Ma vai a vederti il tg4,bauscione impotente!
Stasera il post di grillo mi deprime,tanto più che non leggo le signore,avranno da fare???
quindi auguro la ************************
*******************BUONA NOTTE*****************
alle belle signore…………….e al resto del blog.
Stavolta caro Beppe ti sbagli grosso. Chi ha trovato un posto di lavoro con la legge Biagi dovrebbe solo ringraziare di averlo trovato.
L’alternativa in una società come quella attuale è la disoccupazione.
Oggi una impresa che viene vessata dal costo del lavoro ci impiega pochissimo ad emigrare all’estero, in Albania, in Romania, in Polonia per non scomodare Cina ed India.
Allora il problema non è di schiavitù, bensì di disuguaglianze a livello planetario.
Leggo di alcune persone che lavorano nei call center che si lamentano. Ma lo capite o no che dovete ringraziare se il call center è nella vostra città?
Oggi ad aprire un call center in Romania si paga 1/10 di quanto si paga in Italia. E vi posso assicurare che se si continua a demonizzare la legge Biagi, ad imporre lavoro a tempo indeterminato, a vessare le aziende, in Italia rimarrà solo un pugno di mosche.
Quindi questa volta Beppe non sono daccordo.
Tutti vorremmo un lavoro stabile e sicuro. Ma il mondo è profondamente cambiato.
Quello che hanno avuto i nostri padri (lo stesso lavoro per 40 anni) non è più attuale nel mondo moderno. Le aziende devono essere libere e solo così possono essere libere di assumere.
Infine nei post leggo di tanti laureati disillusi. Cominciamo a chiederci se oggi la laurea in Italia sia un titolo di prestigio o se sia diventato solo un business per le Università e Cepu e la fabbrica dei sogni di giovani che escono anche a 30 anni senza un mestiere.
Biagi è anche morto per la legge che ha creato, ed era uomo di sinistra. Era un esperto del settore e sapeva bene che oggi per il bene di tutti occorre più libertà, anche di licenziare.
Non si sta parlando di fare lo stesso lavoro per 40 anni (sai che palle) ma di poter vivere dignitosamente con quello che si fa. In Italia potremmo essere tutti dei signori se i nostri maiali (si sa a chi mi riferisco) non favorissero certe prese per i fondelli.
Quello che dici è giusto, molto giusto,ma ce un però, per giunta ovvio, il sistema del lavoro in Italia e in special modo nella grande industria e in in particolare quella dove la qualità non è discriminante chiuderà comunque e non sarà certo una maggiore flessibilità. Nel lungo/breve periodo a Il precariato non serverà a nessuno.
Mah, purtroppo allora per questa generazione non c’è più niente da fare, punto. Con i vecchi attaccati con la colla al loro posto di lavoro fino ai 120 anni, con i contratti coccoccò che ti accompagnano fino ai 40 anni senza nessuna sicurezza per il futuro ti ritrovi nella nuova Europa disoccupato a 40 anni perchè qual’è il datore di lavoro che assume qualcuno a 40 anni?
Come al solito ci vuole fortuna e qualche calcetto nel sedere… VIVA L’ITALIA!
VEDIAMO DOMANI SE E COME USCIRA’ QUESTA BELLA NOTIZIA NEI NOSTRI TG!!!
E’ indagato nell’ambito dell’inchiesta Mediaset sui diritti televisivi
Mills: i pm non mi hanno estorto nulla L’avvocato inglese ha spiegato al suo difensore italiano di non aver mai lasciato le dichiarazioni riportate dai giornali britannici
MILANO – Dietrofront, arriva una nuova versione dei fatti. «I pm non mi hanno estorto nulla. Non mi sono mai espresso in questi termini». Così l’avvocato David Mills, indagato nell’ambito dell’inchiesta Mediaset sui diritti televisivi, ha spiegato al suo avvocato Federico Cecconi di non aver mai rilasciato dichiarazioni ai giornalisti inglesi nei termini riportati in un’intervista pubblicata nei giorni scorsi nella quale si attribuiva a Mills l’accusa di esser stato costretto dalle pressioni dei pm milanesi a firmare il verbale in cui diceva di avere «protetto Silvio Berlusconi in vari processi e indagini».
«Ho sentito il mio cliente – dice Federico Cecconi – e mi ha smentito di aver reso in quei termini l’intervista». Mills aveva dichiarato ai pm di aver ricevuto da Berlusconi 600.000 dollari per il modo in cui era riuscito a proteggerlo nel corso delle indagini giudiziarie e dei processi rigardante l’inchiesta Mediaset sui diritti tv.
20 febbraio 2006
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/02_Febbraio/20/mills.shtml
Ma lo sapete che i cinesi e gli indiani sono più bravi di voi?
– Voi con le vostre lauree di nessun valore
– Voi che non sapete l’inglese
– Voi che non sapete come accendere un PC
Sveglia!!!
Sera a tutti..
sono un ragazzo si 19 anni…forse fuori luogo qui..ma volevo dire la mia…o meglio..sulla legge biagi nn so praticamente nulla…volevo solo fare i piu sentiti complimenti a Beppe Grillo che e l’unica persona affidabile…ho seguito nel 2005 al palalottomatica lo show e mi sono perso questo del 2006 ma provvedero a rimediarlo appena disponibile…continua cosi Beppe…paladino di un mondo utopico…almeno nell’italia di oggi…
PS:ma il nostro Mastro Nano quando lo cacciamo?
ciao. Ho 25 anni e sono educatrice di asilo nido. Amo il mio lavoro ma sto perdendo entusiasmo e voglia di fare.Da quasi 2 anni mi mandano avanti rinnovandomi il cosiddetto”contratto a progetto”, ogni 4-6 mesi.Sono stanca di dovermi fare problemi se sto male, perchè non ho diritto a giorni di malattia e le ore che eventualmente sarei assente, le devo recuperare.Inoltre sto facendo un secondo lavoro come baby-sitter,sgobbando in media 10 ore al giorno, per dover arrotondare lo stipendio basso e potermi permettere un affitto(troppo alto, ma ormai i prezzi di oggi sono questi).Naturalmente per avere l’affitto(non parliamo poi di un mutuo) ho dovuto farmi dare la garanzia di mio padre perchè è un contratto a tempo determinato…Insomma sono stanca di NON ESISTERE pur facendomi un mazzo tanto!!!!!!!!Quello che mi lascia più perplessa è che è già la quarta volta che mi rinnovano questo tipo di contratto dicendo”l’obiettivo non è stato raggiunto”, arrivati a un certo numero non sono costretti ad assumerti???
Provate a prenedere una partita IVA così poi vi rendete conto di cosa vuol dire lavorare, comunisti!
l’è ura de finila con sto garantismo del posto fisso!
Frederic Bruel 20.02.06 21:43
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Ehi Fred, se avere il posto fisso è tutta sta bazza, ma chi te l’ha fatto fare di prendere la partita IVA?
è ora di finirla con le cazzate, altrochè!
ho provato a perendere la partita iva…
Risultato? Ho dovuto chiudere con LE OSSA ROTTE perchè in giro nessuno paga e perchè ero soffocato dalle tasse!
Chissà perchè certe sinistre
europee attaccano sempre il debole.
Ora si parla dell’operaio forse per puro
caso, o perchè, si va a votare?
Nooooooooooo!
Un pò trascurati nel passato si, sai com’è!
Un pò con gli zingari un pò con quell’altri…
pianificare è dura. Abbiate pazienza che tutti lì finiremo.
Però, bloccare una fiaccola olimpica, no,
non mi dice niente.
E voler essere protagonisti a tutti i costi e dove ci si può facilmente mettersi in mostra ecco, pronto il becero.
Chiedete al Beppe di fare un film con tutte le proteste, le richieste, le suppliche, e quello che uno vuole…
57 milioni di diversi.
Io ne prendo 4 e mezzo all’ora.
🙂 grande beppe.
L’Italia è anomala: tutti vogliono tutto, ma l’ERBA VOGLIO non cersce nemmeno nel giordino del re…..
In Italia, l’alitalia appena è stata salvata dal fallimento (grave errore) abbiamo assistito a scioperi a raffica….
In Germania, i sindacati e le industrie stanno studiando un sistema per aumentare le ore lavorative (senza retribuirle) per salvare l’industria tedesca dalla crisi in cui versa.
Qui si vogliono gli stipendi dei tedeschi (quante volte abbiamo sentito: occorre allinearci ai salari europei), ma quando occorre fare un passo indietro, nessuno lo fa mai.
Sono più intelligenti di noi: gli operai capiscono che se la germania va in crisi, anche gli operai passeranno guai seri.
Avete visto con la Bolkstein che volevano fare? Si poteva assumere un ingegnere lettone in Italia o Inghileterra dandogli lo stipendio lettone….
Le industrie si stanno trasferrendo altrove, purtroppo o per fortuna, vige la legge del mercato: non a caso si parla di mercato del lavoro….
Volevano fare una volta…
La Bolkestein è stata approvata due giorni fa!
Perfettamente daccordo. La legge Biagi va difesa, è una legge che ci ha portato ad essere più competitivi. L’alternativa è la fuga delle imprese dall’Italia.
Ragazzi qui occorre capire che la nostra non è una economia chiusa.
Le imprese hanno bisogno di lavorare ed essere competitive. E la legge Biagi ha fatto trovare lavoro a molte persone.
Caro Beppe non sono daccordo con te. Invece di puntare sugli argomenti Bertinottiani, che come tu stesso dici, vive un secolo indietro, dovresti puntare a difendere il lavoro.
La legge Biagi crea lavoro e Bertinotti è contro i lavoratori, anche se lui pensa di essere il loro difensore. Caro Bertinotti farai fuggire le imprese dall’Italia e purtroppo quando le aziende fuggono abbiamo perso tutti, i lavoratori in testa.
E secondo te perche’ i coglioni accettano i co.co.co.?Non sara’ perche’ non hanno alternativa.Non e’ che tu sei legato ai bastardi della Adecco?Io sono iscritto da ANNI, mai una chiamata.Al colluquio quel coglione del selettore(!) mi ha detto che voleva verificare il livello del mio Inglese(sono diplomato a Cambridge, massimo dei voti ed il tutto offerto da sua maesta’).Mi attacca a parlare come CecchiGori,mi sono scompisciato dal ridere.Gli ho chiesto se sapeva il significato della parola “verisimilitude”,scena muta.Poi gli ho chiesto se sapeva cosa voleva dire”pavement”. Pavimento…Ma vai a cagare te e la Adecco.Se poi ti trovano lavoro perche’ ti fotti la manager, sei un ,mito
Certo che se al colloquio ti presenti così, per forza non ti prendono.
grande franco!! crudelissimo!!
Nel 2002 ho fatto il co.co.co. in un’azienda come commerciale e pigliavo 8 Euro all’ora (20 ore settimanali).
Nel 2004 ho cambiato lavoro fatto il co.co.pro. e pigliavo 3 Euro all’ora (40 ore settimanali). Ma il 70% dello stipendio era per pagarmi l’affitto, visto che avevo cambiato città. Finito il lavoro, sono tornato a 27 anni a casa dei miei.
Ora sono disoccupato e prendo 10 gocce di Xanax (medicinale per l’ansia) al giorno per continuare a cercare un lavoro…
Non ho più stimoli, non sogno e non spero più. Mi alzo, cerco lavoro, torno a dormire.
Ho 33 anni, sono interinale da due e mezzo con la prospettiva fantastica di farne almeno altri due ( se va bene )da precario.
Per circa un anno ho lavorato sette giorni su sette sotto la neanche tanto velata minaccia ” sennò stai a casa”…
Mutui? Non se ne parla…
Mutua? E’ meglio non rischiare…
Famiglia? A far figli c’è sempre tempo….
Un grazie particolare a questa meravigliosa classe dirigente con un consiglio per il prossimo Natale…
PERCHE’ NON CI REGALATE UNA BELLA CORDA?
Il nano è servo mio!
Arturo Gianfranceschi 20
————————————————-Allora andatevene aff……lo tu e il tuo servo.
ciao beppe,io sono un ragazzo di roma con un esperienza di lavoro molto particolare una specie di co co co extracomunitario.
Lavoro in una ditta di circa 20 dipendenti a roma,con sede a riccione.La mia mansione e trasportare del materiale di foto al negoziante una specie di rappresentante.Tu ti domanderai ma dove’ il problema? te lo spiego subito:il mio contratto di lavoro a come residenza SAN MARINO e gia’….. con una societa’ di autotrasporti (s.r.l.) ovviamente… alla quale e stata affidata la gestione del personale di roma.
Questo x farti capire che x lo stato italiano io sono un extracomunitario anche se in effetti opero in italia con una ditta registrata nello stato italiano.L’unica certezza e non avere un futuro sicuro….ma solo un futuro incerto… Vi rendete conto che bisogna fare x poter lavorare….
con tutte quelle maledizioni che mi avete tirato voi comunistelli…vivrò in eterno…ciao e grazie
ragazzi non voglio fare il drastico ma qua se non blocchiamo tutto per un po, tipo 2 anni fa in venezuela finiamo a metterci la vasellina nel culo per non sentire il dolore……………………………………………….facciamoci sentire,con onore e con rabbia, non aiutiamoli a scavarci la fossa.
christian esposito
Ho 33 anni, sono interinale da due e mezzo con la prospettiva fantastica di farne almeno altri due ( se va bene )da precario.
Per circa un anno ho lavorato sette giorni su sette sotto la neanche tanto velata minaccia >…
Mutui? Non se ne parla…
Mutua? E’ meglio non rischiare…
Famiglia? A far figli c’è sempre tempo….
Un grazie particolare a questa meravigliosa classe dirigente con un consiglio per il prossimo Natale…
PERCHE’ NON CI REGALATE UNA BELLA CORDA?
SVEGLIATI BEPPE FAI QUALCOSA PER NOI……………….SIAMO TOTALMENTE IMMERSI NELLA MERDA…………
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGlIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Ma che c.a.zz.o campi a fare: solo per consumare ossigeno.
Salve a tutti. Finalmente Beppe ha preso in esame un argomento che a me, palermitano 26enne, sta molto a cuore. Questa legge fa sì che tutti i miei coitanei non potranno mai avere una vera busta paga, mutui, prestiti, previdenza sociale, un futuro insomma. Dopo 3 inutili e sottopagati anni di co.co.co, dal 2004 lavoro in nero nel settore video sperando al più presto di avere la forza di andarmene altrove, laddove posso sperare di avere un futuro, creare la mia famiglia. La mia ragazza lavora presso la COS.MED, un’azienda di call center che svolge i propri servizi per più aziende. Quando aprì era un vero gioiello del settore, ma grazie alla legge Biagi è andata “in leggera controtendenza”. Questi i motivi di contestazione. Primo: oltre gli sgravi fiscali pazzeschi, si fregano ingenti incentivi dalla regione per i propri assunti(ahi ahi on.Cuff…!), incentivi tra l’altro raddoppiati poichè spostano il personale da una sede all’altra facendo credere di assumere ragazzi in più quando in realtà il numero è invariato. Secondo: la “manovalanza” non gli costa nulla, essendo i ragazzi pagati per singola telefonata. Terzo: fanno una formazione ridotta a poche ore sufficienti a non sapere nulla lavoroda svolgere, poikè il tempo è denaro. Quarto: i ragazzi si stufano delle paghe irrisorie e lasciano il lavoro ma COS.MED, grazie alla disoccupazione palermitana, trova più ragazzi di quanti la abbandonino e il vizioso circolo ricomincia. Non voglio scendere in altri dettagli per evitare costose querele che da disoccupato non posso permettermi ma lascio alla vostra fantasia e alla ricerca su Internet le notizie taciute a riguardo. Quando mi lascio prendere dallo sconforto di ciò, preferirei morire piuttosto che vivere di mer.., ma forse è meglio far morire loro, anche se da un’altra lontana nazione. A causa della politica corrotta, la mia patria non è più un bel posto dove vivere. Un abbraccio a tutti e buona serata.
A.L. CRETINO !!!
Il nano è servo mio!
ho 25 anni e ho lavorato per un anno in una libreria in centro a Milano, in un famoso museo. Nei periodi di grandi mostre lavoravano con me fino a 7 persone, tutti ragazzi che facevano turni di otto ore e venivano pagati in ritenuta d’acconto nonostante collaborassimo molto più di 30 giorni e per un valore complessivo molto più alto di 5000… La gratifica era una cena aziendale e un bonus a natale. io ho lavorato per un’anno ininterrottamente (agosto compreso), a Settembre ho finalemente ottenuto il contratto di apprendistato, ma magicamente non mi venivano pagati gli straordinari, appena ho provato a protestare (sopratutto per le quasi dieci ore di lavoro giornaliere nel week-end pagato come orario normale intrasettimanale) sono stato elegantemente licenziato e messo alla porta.
Che cacchio di farabutti.
Ciao,
per mia enorme fortuna non appatengo alla schiera dei co co pro e affini ma da 20 anni lavoro in agenzia di viaggi (ne ho cambiate diverse).
Confermo che negli ultimi 4/5 anni assisto a una esagerata e ingiustificata diffusione di questo generi di contratti anche a favore di persone son esperienza sufficiente a giustificare un’assunzione a tempo indetermianto. purtroppo anche in questo settoe la crisi e’ spaventosa e nessuno di arrischia quasi piu’ ad assumere in via pressoche’ definitiva. Anzi da qualche mese il ns datore di lavoro sta esercitando un veo e proprio mobbing nei confronti del personale assunto con contratto a tempo indeterminato con la chiara intenzione di sostituirli con contratti di apprendistato/interinali/LAP etc…
Adesso fortunatamente e per altri 6 mesi, vista l’aria che tira sono in maternita’ ma al mio rientro so gia’ cosa mi aspetta….guardarmi intorno serve a poco, comunque contratti LAP o affini e stipendi idicoli. Dove vado con una figlia e un mutuo contratto in tempi ‘non sospetti’ da pagare? Ho provato diverse volte a cecare lavoro in altri ambiti ma so fare solo biglietti aerei, e’ troppo specifico come lavoro per riciclarsi, l’alternativa sono i call center, la cameriera o le pulizie…comunque nessun’Azienda assume un’impiegata di 38 anni con le mie competenze…Mi sa che pur di mantenere il posto accettero’compromessi mai accettati prima.
Ma una domanda mi sono sempre posta: ma tutto cio’ non sara’ dovuto anche ad un costo del lavoro esageratametne alto in italia? Qualcuno mi sa dire se all’estero un dipendente costa al datore di lavoro come da noi???
Grazie per l’attenzione
Sono ritornato da 3 anni in Italia dopo esser sfuggito da una guerra civile in Africa e non ho trovato ancora lavoro. Per alcuni sono troppo qualificato, per altri troppo poco e per tutti troppo vecchio (sono del 1970). Non so più a che santi votarmi ma per fortuna ho i miei che mi aiutana. Mia moglie dopo 2 anni ha trovato un impiego grazie alla borsa regionale in un ufficio come segretaria a 310 euro al mese per mezza giornata. Il problema è che è valido solo un anno e dopo non possono assumerla perchè le tasse da pagare sono troppo alte. Dunque caro Grillo non solo il governo sarà ladro ma pure i sindacati che vogliono sempre di più con il risultato che nessuno vuole impiegare nessuno se non in nero, Attualmente sto seguendo l’università grazie ad alcune agevolazioni che mi danno e dopo la laurea se posso BYE BYE, me ne vado all’estero…
Caro Beppe,
io non sono affatto favorevole ai contratti a progetto, anche se credo siano migliori dei precedenti co.co.co. Rispetto alla situazione precedente ritengo sia stato fatto un passo avanti, anche se siamo lontani da una situazione realmente buona. Innanzitutto manca una certa rigidezza con cui si possa definire il “progetto”. Di fatto qualunque azienda può assumere con questo tipo di contratto, e mancano tutele per gli assunti. La flessibilità viene usata male, a danno di tutti.
Il lavoro interinale, infine, lo difendo. E’ un modo per trovare un’occupazione. Grazie alle agenzie ho fatto più di un colloquio per un lavoro a tempo indeterminato. Inoltre dopo aver perso il lavoro i lavori di pochi giorni mi hanno permesso di tirare avanti per un po’. Miei amici dopo un periodo di qualche mese con le agenzie sono stati assunti definitivamente. Ovviamente il punto sta nell’abuso di questo strumento, e negli abusi contro i lavoratori.
Mattia
Non voglio fare commenti sulla legge Biagi, in quanto non la conosco nei suoi dettagli, anche se da più parti, soprattutto fra i giovani, assisto a testimonianze, anche di persone a me vicine, di impieghi a tempo pieno, retribuiti con 300-400 euro al mese e spesso si tratta di persone laureate che sono costrette a mantenerli per diversi anni poiché non ne trovano di altri.
Questa è una situazione che ingenera, soprattuto nei giovani, una sfiducia totale nel proprio futuro, nonché un calo dell’autostima con ripercussioni gravissime, soprattutto nel lungo termine, sulle capacità assertive e sulla possibilità di pensare alla propria vita in termini di progetto.
Sono d’accordo su una logica anche competitiva e meritocratica del lavoro, ma in un contesto generale in cui la professionalità sia un concetto intrinseco della persona, non deciso dal mercato ma stabilito da parametri culturali condivisi. L’attuale, diffuso modo di concepire il lavoro è entrato ormai nella logica delle cose quotidiana. Ci stiamo abituando a una visione distorta della vita e delle sue regole comuni, tra cui quella del lavoro. Uno studente compie il suo percorso, con passione e capacità, viene anche gratificato e riconosciuto nell’università; però, quando si affaccia sul mercato del lavoro è costretto a entrare in un’altra logica, prima a lui sconosciuta, per cui si trova inevitabilmente disorientato e deve acquisire nuove capacità, quelle dell’adattamento, sperando di poter entrare in quella piccola rosa di “fortunati” a cui, dopo un periodo di “gavetta” (lavoro precario) capita un contratto sicuro e adeguatamente, cioè dignitosamente, retribuito.
Credo che la flessibilità nel lavoro sia un concetto evoluto, però in una condizione etica, nella quale a giudicare la professionalità o le capacità potenziali di un lavoratore non siano le semplici logiche di mercato o di sfruttamento da parte di una classe ristretta.
Vorrei far notare a tutti i padroni delle ferriere che hanno intasato il blog con i loro commenti sul lavoro, che è giustissimo licenziare e assumere quando e come si vuole, anche pagando i dipendenti quando e come si vuole. Questo se si rischiano i propri soldi.
Nel caso si prendano soldi dal Comune, dalla Provincia, dalla Regione, dallo Stato, e dall’Europa, sotto qualsasi forma, (finanziamenti, contributi a fondo perduto, mutui agevolati, sconti fiscali e tassazioni ridotte ecc.) si dovrebbe produrre solo occupazione e non biciclette, servizi, macchine o prodotti.
Altrimenti per quale motivo lo stato dovrebbe pagare gli imprendidori. Potrebbe dare direttamente i soldi ai disoccupati.
Per quanto riguarda poi le industrie italiane che vanno a costruire le fabbriche all’estero, è giusto che scoprano fino in fondo come funziona la globalizzazione totale, c’e sempre qualcuno che vende ad un prezzo inferiore a loro, ed il dipendente disoccupato che ha perso il posto, è molto attento anche al centesimo di differenza e molto probabilmente non è un cliente “fidelizzzato”.
quoto
Come mai quelli come te vogliono solo difendere i diritti acquisiti di quelli che si sono presi di più di quanto il sistema poteva dare????
lol e allora Berlusconi?
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cito Luttazzi: Biagi non aveva progettato la legge così, mancano gli ammortizzatori sociali a controbilanciare il precariato…
Chiamare una lege col nome della vittima delle BR e come dire “Se non vi piace questa legge allora siete con le BR, contro un uomo che si è sacrificato”. Bastardi, sono solo dei bastardi
La vita in Italia comincia a farmi schifo.
Tra mafia, vaticano, clienterismo sfrenato non si può più campare!
Ho già in progetto di fare un esperienza in Spagna, lavorerò quest’estate per il terzo anno consecutivo come salvataggio stagionale in uno stabilimento a rimini e tirando un po la cinghia metterrò da parte un gruzzoletto per i primi tempi lontano da casa che probabilmente non saranno dei migliori.
A ottobre raggiungerò mio cugino a valencia e VAFFANCULO A TUTTI I POLITICI CORROTTI MAFIOSI CHIESAIOLI XENOFOBI BIGOTTO OTTUSI!
Signori, se speriamo che il politico di turno salvi il nostro paese dalla deriva catastrofica verso la quale si dirige moriremo disperati!
PS: Spero che il nano non mi inculi anche il TFR, che varrebbe a dire circa 1000, per dirottarlo in un fondo pensionistico presso le sue assicurazioni!
CARCARLO PRAVETTONI DOCET!
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La colpa è dei lavoratori che sono esosi,
noi industriali diamo loro un posto di lavoro, e loro vogliono essere pure pagati!
E che caxxzo, sono incontentabili!
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Carcaro Pravettoni è un personaggio di Paolo Hendel
Lavoro lavoro lavoro….lavoro..sto pensando due alternative: una non la posso dire per motivi di sicurezza, l’altra è di prostituirmi. Sì, siamo arrivati a questo punto. Affitto, bollo, gas e tutto quello che avete da pagare tutti voi, o la maggior parte di voi, ormai non mi fa pensare più a nulla… sulla riforma biagi, tremonti il nano..adesso comincio a sentirmi allo stato brado. Adesso comincio a diventare selvaggio e più lo scrivo e più mi ci sento..mi sto innervosendo con molta calma.. Ma cosa sta succedendo…ma è tutto vero? una massa di tumori al governo sta succhiando tutto il nostro sangue e noi a farci le flebo di cazzate in tv. Forse non propongo alternative e soluzioni all’emergenza lavoro …e qusto post può sembrare uno sfogo di rabbia …con voi però che mi capite, con voi che siete quì a leggere a quest’ora perchè se aveste avuto un lavoro adesso stavate a dormire per la stanchezza…e anche se oggi avete lavorato penso che non siete soddisfatti.( parlo della maggioranza in modo che il solito precisino non scriva: io sono soddisfatto e prendo 1700 euro al mese..bene ma adesso non rompere). In conclusione volevo dirvi che ho buttato la mia laurea il mio master con tutta la specializzazione e adesso passo ai forconi..adesso sono veramente incazzato..
Ingegnere Elettronico, 26 anni
“Lavoro” presso una società di Information Technology:
– primi 4 mesi GRATIS
– dopodichè contratto Co.Co.Pro. rinnovabile ogni 6 mesi (non se la sentono di assumermi con uno stipendio da Ing.!!!E siamo già al terzo rinnovo!)
531 al mese
NB = Il mio part time di circa 25 ore sfora sempre di almeno 6/7 ore settimanali, ovviamente non retribuite.
Pasti e trasferte brevi non sempre pagati……
Fatti un po’ di gavetta, hai 26 anni e i titoli di studio non hanno più alcun valore.
Tra qualche anno le cose ti andranno meglio, avrai imparato molto.
Non si può diventare miliardari a 26 o 30 anni… un po’ di pazienza… è sempre sempre stato così… non è solo oggi
il problema non è la legge biagi, o qualsiasi altro tipo di legge sul lavoro.
il punto è la capacità del sistema di creare lavoro.
il nostro sistema è inchiodato a terra.
la domanda è superiore all’offerta.
una semplice legge di mercato.
a me, personalmente, poco importa di cambiare lavoro ogni 2 anni, anzi, lo trovo stimolante.
il punto è trovarlo.
cambiare lavoro un uk (almeno è quello che dicono siti tipo reed.co.uk) è una questione di alcuni mesi.
in ogni offerta di lavoro è descritto:
il ruolo,
la pag
e non è minimamente menzionata l’età limite
il voto di laurea limite
andate a vedere i portali di offerte italiane
pietose
demotivanti
ridicole
LAUREATO CON OTTIMI VOTI (MIN\110\110) MAX 26 ANNI CON PROVATA ESPERIENZA NEL SETTORE E PREFERIBILMENTE MASTER CON SECONDA LINGUA FLUENTE
Perche’ la merda,come tutte le cose negative, da’ assuefazione e abbiocca il cervello. Hanno inventato il moto perpetuo,piu’ ti mandano nella merda piu’ ne vuoi.
Faccio parlare mio padre:
Ho 51 anni (con 2 figli a carico) e sono 2 anni che mi trovo in una situazione di totale precariato; lavoravo all’ interno di una multinazionale, nel settore metalmeccanico, “la quale mi da la possibilità” di far mangiare i miei figli 6 mesi all’anno poiché il mio contratto di lavoro è valido 2 mesi (al massimo 6mesi, con rinnovo di 2+2+2!) dopodichè mi ritrovo senza una retribuzione mensile!
In realtà, dice l’ INPS, che usufruisco a spese del governo dell’ indennità di disoccupazione; quindi (secondo loro) ho la possibilità nell’arco di 10mesi di trovare un nuovo lavoro che mi procuri un reddito per poter sfamare la mia famiglia! Questo è vero, ma vorrei sapere quale azienda assumerebbe un lavoratore che ha 51 anni e 2 figli a carico!?
In una intervista di Gianfranco Fini a Porta a Porta (ma non ne sono sicuro al 100%), ha asserito che le nuove forme di contratto di lavoro danno nuovo stimolo al lavoratore,il quale, dando più produttività, riceverà poi un contratto sicuramente migliore!
Beh questo con me non è avvenuto, ho fatto nell’ azienda in cui lavoravo ogni giorno 2 ore di straordinario e per 3 settimane il turno di notte, ricompensa LICENZIAMENTO PER MANCANZA DI LAVORO ( Il giorno dopo il mio licenziamento sono entrati 2 nuovi operai, con il medesimo contratto)!
Operaio metalmeccanico deluso!!
Fuori tema. Ma chi dice la verità!!?
Il corriere della sera dice che l’UE ha dato l’ok per il rimborso agli allevatori di pollame
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/02_Febbraio/20/aviaria.shtml
Invece in Spagna El Mundo da altre notizie totalmente opposte, vedi.
http://www.elmundo.es/elmundosalud/2006/02/20/medicina/1140462271.html
ragazzi di questo passo ci venderanno anche la cacca e la spaccerano per roba americana, roba buona cosi come fa El Nano.
Questa rilettura della legge Biagi è un FALSO.
Caro Beppe Grillo sei proprio fuori strada, o non conosci la legge, o non conosci la legislazione precedente. In entrambi i casi SEI UN IGNORANTE.
Torna a leggertela!!!
Come mai quelli come te vogliono solo difendere i diritti acquisiti di quelli che si sono presi di più di quanto il sistema poteva dare????
E perchè dovremmo pagare noi e tutti i giovani che iniziano ora a lavorare le cazzate che avete fatto voi??? Il sistema pensionistico e contributivo creato dai sindacati è stato la più grande cazzata del secolo scorso. Una vera scemata finanziaria. E’ questo che vuoi difendere?
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..HO GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MENTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’, L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
IL MIO SCHIERARMI SEMPRE A DESTRA E UN FATTO DI SOPPRAVIVENZA..MA NON SOLO PER ME PER L’ITALIA..
IN ITALIA ABBIAMO 2 SCHIERAMENTI CHE SONO ..IN MODO ANOMALO IN GUERRA L0UNO CONTRO L’ALTRO..
NELLA LORO GUERRA L’ITALIANO E SOLO IL COGLIONE CHE OGNI 5 ANNI ..PER QUALCHE GRAZIA DIVINA…VA A VOTARE…
SE VINCE PRODI PERDERA ANNI A CAMBIARE QUELLO CHE A FATTO BERLUSCONI..SIGNIFICA RIPARTIRE DA ZERO CON ALTRE LEGGI ECC..,,NON POSSIAMO PERMETTERCELO..
E IL NOSTRO CULO IN MEZZO…NON C’E TEMPO PER CAMBIARE TUTTO….DEVE VINCERE BERLUSCONI E BASTA.
Mah guardate secondo me la mentalita’ italiana va proprio bene cosi’. Non pensate che dovremmo essere come l’america perche’ pagano un prezzo altissimo per far funzionare tutto a meraviglia: non puoi fare un passo senza una legge che ti dica come farlo, competizione a qualsiasi livello, un’atmosfera che non avete idea. Certo da noi ci vorranno sempre due ore di coda all’ufficio postale, ma fidatevi viviamo molto meglio.
Noto con profonda delusione una buona dose di miopia, nonché ignoranza:
sbandierare la Legge Biagi come l’unico rimedio per conservare la competitività del sistema Italia è una menzogna bella e buona.
Andate a vedere i profitti delle aziende e vedrete come in Italia, con un progetto ben definito e una politica lungimirante, si sia passati da un reddito nazionale ripartito fra 75% ai redditi derivanti da lavore dipendente e 25% ai “capi” ad un sistema come quello odierno dove le due quote si equivalgono.
Ciò che significa?
Che l’acqua è andata verso l’alto e cioè, che i nostri “capi” non si sono accontentati più di una bella quota di profitto, ma come lupi bramosi, hanno voluto sempre di più, e sempre di più vorranno.
Che tristezza, vedere tanti ragazzi costretti a lavorare con contratti umilianti, spersonalizzanti, che fanno di tutto per farti sentire una mersa, un numero inutile del quale l’azianda può sbarazzarsene quando vuole. E il valore sociale del lavoro? E tutto ciò che sta dietro e ingloba il lavoro? La vita? La famiglia? Le relazioni sociali? Niente, di tutto questo se ne sta perdendo traccia, in nome di illuminismo alla rovescia che ci sta portando verso un mondo del tutti contro tutti, o meglio, del si salvi chi può.
E, ciliegina sulla torta, molti giovani come me si accingono a rivotare il cavaliere napoleonico, convinti che il suo successo sia pure il loro.
Ma se ci vogliamo fare del male, facciamolo.
Ciao Beppe, continua così, perchè solo il sapere e l’informazione possono risollevarci da cotanta bassezza..
salve,
ho 23 anni e da tre mesi colaboro al quotidiano IL TIRRENO. per fortuna mi hanno fatto un contratto a progetto che mi permetterà di avere entro due anni il tesserino di pubblicista se scrivo almeno 60 articoli. e fin qui tutto ok.
il brutto è che vengo pagato 21 centesimi ogni 100 caratteri spazi inclusi. ovvero ogni quattro righe di giornale. lo scorso mese ho scritto 16 articoli che mi hanno fruttato 81euro. che ancora non mi hanno pagato… significa che ho passato 15 giorni a intervistare commercianti, passanti, assessori, medici a girare per bar, ristoranti,circoli arci in cerca di notizie.
il fatto è che solo di benzina, parcheggio, telefono ho speso almeno la stessa cifra. vabbè che mi hanno detto di non prenderlo come un lavoro ma così non posso prenderlo nemmeno come una cosa seria.
mi sembra di esser preso in giro ad aver passato l’ultimo mese a spaccarmi in due per fare bene il lavoro per cui mi pagavano e vedere sulla calcolatrice gli 81euro e 67 che mi spettano.
da qualche giorno colaboro anche con un fotografo che mi insegna il mestiere. gratis. un corso di fotografia professionale costa almeno qualche migliaio di euro…e all’università si guardano bene da farne uno…mi sento un po’ stressato e sfigato.
teniamo tutti duro..qualcosa dovrà cambiare.
gianluca gliori
Bravo questo è il posto giusto per questa domanda. Chiedilo ai compagnucci ed ai sindacalisti di merda perchè devi pagare uno 2,5 volte il netto percepito.
Sudo anche bannato
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Sesquipedaloe ignorante, spiega tu cosa cxxzo c’entrano i sindacati col costo ndel lavoro.
Ma a suicidarti non ci pensi proprio?
Sei un asino. Ah non lo sai cosa c’entrano??? dov’eri fino a ieri all’ asilo nido? o invece sei tra quella ghenga di falsi che vogliono dare la colpa di tutto a Berlusconi?
Se l’ Italia s’è bruciata tutte le occasioni che ha avuto si deve alla sinistra ed ai sindacati.
Chi ha guidato l’INPS per quarant’anni immobilizzando capitali enormi senza reinvestirli nel ciclo produttivo per mantenere un egemonia e bloccare la libertà d’impresa???
La legge biagi ha ulteriolmente aggravato le condizioni di lavoro ma sono la multinazionali che investono in italia si comprano una azienda con le sue lavorazioni studiate e sviluppate anche con i soldi di tuti i cittadini e dopo pochi anni trasferisce le lavoirazioni nie paesi dell’est ” polonia ” un operaio percepisce 150 mensili un ingegniere 200 come possiamo competere con questi salari: Un esempio drammatico e la DELPHI di LIVORNO con 400 operai licenziati via E.mail.
La fabbrica ex Fiat ora DELPHI delocalizza come fa la FIAT con fabbriche in Polonia ma le auto le vuole vendere in Italia.
Caro beppe,
Sono un ragazzo di 24 anni appena compiuti che lavora da quasi 2 anni nel call center di TIM 119 a Roma proprio nella sede centrale. Nonostante abbia avuto la fiducia dei miei superiori, il contratto é stato sempre rinnovato ad ogni scadenza e ho anche partecipato ad una selezione per passare dipendente che ahime non é andata a buon fine, ad aprile precisamente il 13 mi ritrovero senza lavoro perche avendo un contratto interinale la legge prevede che dopo i 24 mesi ci debba essere l’assunzione diretta da parte dell’azienda oppure mandato a casa. Beh inutile dire che la seconda ipotesi é la piu probabile cosi mi ritrovero ancora una volta senza lavoro con delle scadenze da pagare e rispettare, senza contare che dovro ricominciare da capo con un altro lavoro e non é facile perche in 2 anni ho fatto molta esperienza sentendomi competente ed all’altezza del mio attuale lavoro grazie al mio impegno. Oltretutto sono anche impiegato part time quindi non potrei proprio permettermi di costruirmi un futuro che temo sia piu nero di quanto io abbia potuto immaginare. Spero che le cose cambieranno anche se ne dubito e spero tu legga questa mia segnalazione perche non é solo a nome mio ma a nome di tutta la categoria che come me é e andra’ a casa per colpa della ‘legge’.
Grazie beppe sei tutti noi e ti seguiro sempre.
Antonello da Roma
Caro Beppe ho letto ciò che ha scritto Antonello Portera ed a tal proposito vorrei rispondere a quel fenomeno intelligente di Lara Croffi.
Purtroppo in Italia le persone capaci come dici di essere tu ce ne sono poche, beata te che hai trovato chi ti ha fatto un contratto a tempo indeterminato, posso comunque dirti che conosco diversi ragazzi veramente in gamba laureati con 110 e lode,nonostante questo sono più di tre anni che si trascinano il fardello del precariato.
Premesso che sono d’accordo con chi dice che con i contratti della Biagi o co.co.co. che siano non andiamo molto lontano.
Infatti da un lato non si danno certezze ai giovani per il futuro; dall’altro accade che quando un soggetto, dopo un pò di normale apprendistato ha acquisito dell’esperienza per essere “redditizio” per chi lo ha assunto, viene liquidato.
Praticamente la negazione totale del concetto naturale di imprenditoria…. E’ come se un agricoltore pianta degli alberi da frutto e dopo 3-4 anni che li cura, li annaffia li concima, e finalmente iniziano a produrre, li sradica!
Fatta questa premessa devo però dire che mi lascia perplesso ciò che oggi tale prof. Ricolfi, collocato nell’area politica di sinistra, ha affermato a “8 e 1/2” di Ferrara. Secondo lui la precarietà non è aumentata rispetto al governo Prodi, ma che con l’introduzione dell’euro è aumentata l’inflazione ben più di quanto dichiarato dall’Istat (ha parlato di “cucche” dell’Istat dicendo che è un termine Piemontese). Tale aumento esagerato dell’inflazione da “la sensazione” a chi già era precario, e che magari con la Lira riusciva a barcamenarsi, di essere ancora più precario (????).
Sarà, ma se uno è precario, tale è con o senza euro. E con la precarietà molto lontano non va…
Resto poi sconcertato del fatto che un esperto in materia di economia, smentisce i dati ufficiali dell’Istat sull’inflazione affermando che quella reale è il doppio o addirittura il trplo di quella dichiarata (quindi circa il 5-7%, a livello fine anni 80). E allora l’Istat che sta a fare se come cide lui, spara delle “cucche”? E allora perchè i TG di ogni colore vanno gridando che abbiamo l’inflazione più bassa degli ultimi 20 anni? Ci prendono per il sedere (tanto per cambiare)?
Caro Beppe
Ho cercato lavoro in Italia per circa due anni dopo l’universita’. Ho trovato solo collaborazioni a progetto (e perlopiu’ questi progetti erano in nero!) della durata massima di un mese.
Da poco piu’ di un anno vivo in Olanda dove nel giro di due mesi ho “incredibilmente” trovato lavoro via internet. Mi hanno offerto un contratto di 6 mesi che e’ gia’ stato rinnovato per un anno. Qui funziona che ti possono fare al massimo 3 contratti temporanei, il tuo datore di lavoro e’ poi obbligato a fartelo a tempo indeterminato. In ogni caso se non riesci a trovare lavoro o non ti rinnovano il contratto c’e’ sempre la possibilita’ di un sussidio statale che credo si aggiri intorno agli 800 euri…Mica male, no?
Al consolato ho scoperto che gli italiani che vivono in Olanda (che, badabene: e’grande come la Lombardia) sono gia’ circa 30.000! …Viene da chiedersi cosa li spinge a questa migrazione.
Leggendo il tuo Blog mi convinco ogni giorno di piu’ della scelta che ho fatto, Grazie!
Un abbraccio, 6 il migliore.
Marco
Visto che siamo in tema di “ringraziamenti” al nano pelato portatore di insicurezze e fame nel mondo, diro’ la mia.
Sono un sistemista, tecnico hardware e programmatore di 37 anni, ho una moglie, 2 figli e ancora mi chiedo chi me lo ha fatto fare di metterne al mondo 2…poi li guardo e capisco che piuttosto faccio la fame ma guai a chi me li tocca.
Mia moglie e’ stata licenziata, meno di 15 dipendenti, perche’ NON era simpatica al capo.
LAureata, sta’ cercando un lavoro ma trova solo lavoretti da qualche mese e pagati meno del meno.
Il sottoscritto vive con un contratto A PROGETTO che ogni anno da al mio capo (un mentecatto che crede di essere un imprenditore e invece e’ solo un fungo parassita) la possibilita’ di darmi un calcio nel culo senza dovermi nulla, una volta spremutoa dovere.
Lo stipendio e’ ridicolo, 900 euro, e con questi dovrei pagarci anche il mutuo…se mia moglie non trova lavoro in fretta vado da quel GENIO di Maroni e gli chiedo altri 10.000 euro…visto che vuole figli dagli italiani spero sia pronto a sostenrli visto che a causa dell’attuale governo NON ne siamo piu’ in grado.
GRAZIE NANO a te e a tutti quei leccaculo che ti seguono e ti danno manforte.
PS:a causa vostra stanno sparendo anche i nonni…spariscono loro e quel ruolo importante che da sempre rivestono nell’ambito di una famiglia…FAMIGLIA…avete presente eh?
Farabutti…
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Invito tutti coloro che sono vittime della legge Biagi a raccontare la loro storia con un commento a questo Post.
Le stamperò in un volume che invierò a tutti i segretari di partito.
– – –
Vai Beppeeee, sei un mito, continua cosiii.
La legge Biagi è una m… e basta.
Per Paolo Fantuzzo…sei sicuro che non puoi permettertelo? Non sei convinto che con qualche sacrificio, magari rinunciando a qualche cosa di tuo, potresti assumere un nuovo operaio che alla lunga ti farebbe guadagnare di più?
Continua il decalogo del lavoratore reale.
6.Se avete i genitori benestanti,sfruttateli.Non fate i coglioni moralalisti,specialmente le femmine.Sfruttate tutto,loro l’hanno avuto meglio di noi,molto meglio.Rimanete a vivere a casa coi genitori e spendetevi quelle due lire che si guadagnano in cose per voi.Un giorno non potrete piu’ e il rammarico e terribile.
7.La bellezza e’cruciale.Se siete belli,maschi e femmine,sfruttate la cosa la massimo.Recentemente uno studio Americano(non quelli del nano)ha provato che i brutti faticano in triplo al lavoro.Per cui bando ai moralismi,siamo in Italia per Dio,e giu’ a fottere la vostra via al lavoro ideale.
8.Cuochi,camerieri e i vari sommelier sono lavori massacranti.Ti fai TUTTE le feste al pezzo.Pensateci quando guardate “gusto” e dite “pero mica male il cuoco”.Io l’ho fatto, evitare come la peste.In italia poi le paghe sono da callcenter, ma ti smazzi 12 ore in un inferno di calore e fatica.Senza menzionare il pericolo che in una cucina Italiana e’ elevatissimo.Trovatemi un ristoratore che spende le migliai di euro necessari a mettere una cucina in sicurezza.Pure i tre stelle michelin rompono il culo al personale.I mega chef sono fenomeni,uno su un milione e comunque sono passati per anni di culo inverecondo.
9.Se avete + di 23 anni scordatevi le speciallizzazioni tipo Cisco e compani.Le fanno tutti(si pagano,passi pure se sei di legno)e le ditte vogliono solo 25enni.Si inculano meglio e rendono di piu.Trentenni che fanno i Cisco o i Microsoft perdono soldi(tanti)e tempo.
10.Se propio volete lavorare in Italia dovete fare cosi:leccare il culo a morte.Darla.Darlo(il culo ben inteso.Di questi tempi va piu che il darla…).Capire che a trentanni e senza nessuno, un call center col lap e meglio che la metro col piattino.
Invito tutti a visitare il sito: http://www.arcoiris.tv/
e scaricare il video di TRAVAGLIO:
Informazione politica: cronaca di una rinuncia a raccontare i fatti
Caro Puddu, di terra sana e protetta come tu sai, non certo come napoli,roma,milano ecc. fai presto a tirar conclusioni sane e leggittime. Ma, deduco io da bastardo, che tu mi sembri un’ingenuo che però, quando devi farti sentire diventi patriotta. Ma come i miei amici sardi che… sempre se si ha ragione. Altrimenti uno può essere di dove le pare, musulmano, ortodosso, buddista, cristiano, mafioso, minchioso… non ce ne per nessuno.
Salutame fausto ex navigli milano, c’ero anch’io,
ormai scarpette e cashemer
berlusca ha detto che lui una soluzione al problema cinese ce l’ha:
a livello europeo fare l’import = all’export;
la proposta ha detto l’ha lasciata sul tavolo di bruxell; non è che si è impegnato a discuterne a cercare di farla attivare etc.. Ma l’ha semplicemetne lasciata lì in parlamento; tra l’altro qualcuno dovrebbe verificare se è vero;
per altre cose pero’ si è impeganto anche 15 ore al giorno;
non so se l’idea è buona anche perchè tramite altre vie i cinesi potrebbero incular_i comunque
facendo arricvare a noi i loro prodotti non direttametne ma tramite altre nazioni;
pero’ caz.o, berlusca dice di avere peso nel mondo , mi aspettavo piu’ impegno.
Scrivo da parte di mio fratello che grazie alla legge Biagi e alla Signora Moratti ,sta LETTERALMENTE!!!!sulla strada!!!si fa ospitare a turno da amici!!!Grande musicista, ha insegnato musica hai bambini con una passione e una serità che sfido chiunque a trovarne uno uguale…ma la mumusica nelle scuole,con le nuove leggi, diventa inutile e così ti ritrovi a 42 anni a fare qualsiasi lavoro.Sta facendo di tutto, tanto che gli si sta spezzando la schiena e non ha nemmeno i soldi per un’antinfiammatorio!!!la beffa poi è quando, in quei posti di merda chiamate agenzie di lavoro interinale, chiedono cosa hai fatto in precedenza, non ti prendono neanche come lavavetri perchè IL MUSICISTA non ha nulla a che vedere!MA C…O sta cercando qualsiasi lavoro!!!deve mangiare!!! Daniele tieni duro! Laura
scusate se dico la mia, molti mi daranno dell’uomo di destra… ho un piccolissima azienda (chiamta MICROimpresa) siamo in 3, due soci (io e mio fratello) e un operaio.. non so molto della legge biagi.. leggo che le aziende grosse ci guadagnano tanto a discapito dei piccoli e dei deboli… però il costo del lavoro è eccessivo.. io do al mio operaio 1100 euro al mese, e dalle tasche me ne escono 2100… ho il lavoro sufficiente per avere un altro operaio ma non me lo posso permettere… come faccio?
TUTTOVERO LA LEGGE BIAGI E’ UNA FREGATURA..PECCATO CHE IN CINA CI SONO 500.000 MILIONI DI PERSONE CHE LAVORANO A 1 EURO AL MESE….
E CON QUESTO DATO DI FATTO CHE DOBBIAMO CONFROTARCI..
ALLORA COSA FACCIAMO ..O GLI IMPRENDITORI INVESTONO IN INNOVAZIONE..ALLORA PRODUCIAMO COSE CHE I CINESI NON RIESCONO A COPIARE..A PRODURRE..
PRODURRE SIGNIFICA NON FARE I FURBETTI E DARSI MALATI PER OGNI STRONZATA COM’E’ ABITUDINE IN ITALIA….
E LA MNTALITA’ DELL’ITALIANO CHE BISOGNA CAMBIARE GRILLO….A QUALSIASI LIVELLO E’ L’ITALIANO FREGA IL PIU’ POSSIBILE..FA IL FURBETTO E ALLA FINE IN UN PAESE DI FURBETTI C’E LA METTIAMO NEL DIDIETRO TRA DI NOI..
NON PENSO SIA UN FATTORE GENETICO..DI RAZZA ..PENSO SIA UN FATTO CHE LA NOSTRA CLASSE DIRIGENTE NON CI DA L’ESEMPIO..
NON C’E ETICA COME A DETTO MONTEZEMOLO..,
PERCHE’ L’ITALIANO CHE GUADAGNA MILLE EURO AL MESE DEVE ESSERE SERIO MENTRE IL SUO PADRONE O POLITICO CHE SI BECCA 5000 EURO AL MESE.. RUBA’????
L’ESEMPIO DEVE VENIRE DALL’ALTO…
APPENA VANNO AL POTERE..SPUNTANO LE BARCHETTE..GLI YACHT..LE SCIARPE DI GUCCI(D’ALEMA.BERTINOTTI)
E A NOI CI TASSANO ..NOI CHE SIAMO QUA COME COGLIONACCI AD INSULTARCI E ALLA FINE SIAMO TUTTI NELLO STESSA PENTOLA ..
IL CAMBIAMENTO NON SIGNIFICA CHE PRODI VADA AL POTERE..IL CAMBIAMNENTO E CHE TUTTA LA CLASSE DIRIGENTE VADA VIA DAI COGIONI..TUTTI GLI EX DC.PCI TIPO BINDI E TUTTA LA MARMAGLIA ACIDA CHE STA DIETRO AI DS..A CASA…
Caro Beppe,
io sono uno studente universitario ormai quasi al termine dei tre anni della laurea breve, e ho grosse paure e infinite incertezze sul mio futuro. Riuscirò a farmi una famiglia?
In questo momento non lavoro, nonostante stia cercando qualcosa, e so già che se inizierò a lavorare non supererò i sei mesi o al massimo un anno. Poi sarò licenziato. Grazie alla legge Biagi e a quegli incopetenti che ci governano senza accorgersi che i cittadini non vivono nel paese delle meraviglie che loro ci descrivono.
In Italia oggi la maggior parte dei negozi e delle aziende assume solo con cotratti di stage, ovvero per sei mesi, visto che così loro non pagano i contributi che sono a carico dello Stato (noi). Questo tipo di contratto tra le altre cose offre uno stipendio da fame, che non permette di vivere da soli neanche in un monolocale. Ma i politici sanno quanto costa una casa a Roma? Scaduto il contratto le aziende e i negozi preferiscono assumere nuove persone, così da poter rifare il contratto di stage e continuare a non pagare tasse. Lo sanno i politici che queste aziende vanno avanti così da anni? Il risultato è che noi siamo senza lavoro e non con un lavoro flessibile. Esprimo tutto il mio odio per quei politici, a destra e a sinistra, che non si rendono conto che i cittadini che dovrebbero rappresentare vivono di fatiche, se non di stenti. Il mio desiderio ora è quello di andare a vivere con la mia ragazza, ma prima di trovare la stabilità economica necessaria credo passerà molto molto tempo.
Sto seriamente pensando di andare a vivere in un paese estero, e che nel paese delle meraviglie ci restino i politici corrotti e criminali. Stiamo toccando il fondo, anzi stiamo scavando il fondo.
Grazie per l’attenzione.
Studio all’università di Genova Economia Marittima e dei Trasporti. Ovviamente di fermarsi alla laurea triennale non se ne parla, sono praticamente costretta a conseguire anche la laurea specialistica per avere qualche possibilità in più. Ma sto passando questi anni con una costante paura del futuro, sto vivendo con il terrore di non riuscire a realizzare i miei desideri. A dire il vero i desideri non ho quasi avuto il tempo nemmeno di sognarli. C’è una marea di persone che fanno mille sacrifici per studiare e per ottenere un lavoro decentee in cambio hanno solo briciole. Ormai vivere nel lusso sfrenato significa avere un lavoro fisso e una casa di proprietà.
…io sono un artigiano e pago il mutuo per la casa e ti assicuro che questo non basta per poter sperare in un futuro decente purtroppo il peso fiscale e il costo della vita non ti permettono di “ballare”…e allora?……c’è tanto da fare per poter sperare…
claudio pesenti 20.02.06 21:33
Se uno dovesse scigliere quello che vuole fare nella vita leggendo il giornale non vive più e questo lo sai anche tu.
Se il mio sogno è fare il pompiere perchè devo studiare da ingeniere nucleare?Che senso ha?
Tu hai scelto scienze politiche guardando il giornale?
E’ comodo parlare ora che hai un lavoro in mano che ti prende 11 ore al giorno (che poi in fin dei conti saranno almeno 12 e mezzo) e spero che ti frutti anche abbastanza.
Mia mamma ha 47 anni, licenza media corso per segretaria.Ha lavorato in un negozio di calzature e dopo per 9 anni in un IRM (istituto di ricerche mediche) dove si prenotavano visite come l’asl.Ma mia mamma non faceva la centralinista ma gestiva il personale, le paghe e i contributi, teneva i contatti con i fornitori di materiale sanitario compresi i macchinari e teneva i contatti con i medici.
Lavora anche lei 11 ore al giorno finchè ha iniziato a subire del mobbing dalla principale (si vede che 11 ore non bastavano) e mia madre come le sue colleghe si sono dovute dimettere.Oggi in sostanza sono tutti assunti a tempo determinato e il lavoro che svolgeva mia madre ora è svolto da un laureato.
Oggi però mia madre gira da un call center all’altro ha già fatto non ho nemmeno idea quanti corsi di formazione e si è cercata lavori lontano da casa di quelli che ti fanno uscire di casa almeno due ore prima dell’ingresso.
Per arrotondare va a fare le pulizie in casa di privati..
Mio padre è carpentiere edile in un’impresa che gli ha già detto che lo manda a casa alla fine del conratto annuale.E’ finito lì perchè l’impresa di prima ha chiuso i battenti..dopo averlo fatto girare anche a più di 50 km da casa..a volte anche un’ora e mezza di autostrada vuota.
Va bene prendere in giro ma a volte si esagera.
Francesco folchi@@@@@@@@@@@@
Ciao francesco, quoto il tuo post
ti ricordo però che c’è gente (tantissima) che non desidera affatto la ferrari, si accontenterebbe di un motorino, ma non lo può avere.Da una settimana il mio primogenito di 22 anni che è cuoco ha trovato lavoro, solo che è un posto dove praticamente ci vai solo se motorizzato perchè non esiste servizio di trasporto pubblico,per non perdere l’opportunità gli ho dovuto dare l’unica macchina della famiglia, (la mia) e andare io a lavorare con i mezzi pubblici perchè un’altra macchina non possiamo comprarla, tre mezzi al mattino e tre la sera sono un bel sacrificio. Altro che ferrari, mi basterebbe un macchinetta per mio figlio.
Inutile sperare che le Leggi che si chiamino Biagi o meno non ha importanza possano modificare
il tasso di disoccupazione di lungo periodo.
In realtà le più moderne teorie econometriche
sostengono che il lavoro può essere creato solo
dall’economia e che in un determinato momento
un ” posto ” può essere o libero o occupato.
E’ semplice : la legge Biagi riduce il tempo in
cui quel posto è libero ….non aumenta e non
aumenterà mai l’occupazione.
E’ solo statistica, e quindi un modo di fotografare la realtà i posti sono sempre quelli
di prima e troppo pochi.
Saluti e a presto
Caro Beppe,
la mia esperienza sulla legge Biaggi:
mia moglie, a seguito del fallimento della societa’ per cui lavorava, e’ stata assunta (non c’erano alternative: o a progetto o a casa) con contratto a progetto continuando a fare esattamente lo stesso lavoro (mia moglie e’ laureata in fisica e lavora da analista nel settore informatico) con lo stesso stipendio netto (i contributi versati per la pensione sono ridicolmente inferiori) e con lo stesso orario di lavoro (non prendiamoci in giro: anche se hai un contratto a progetto svolgi sempre il lavoro da subordinato [ma approfondire questo punto mi farebbe finire i caratteri disponibli…]).
Mentre aveva questo fantastico contratto e’ rimasta in attesa del nostro primo figlio ha dovuto quindi sospendere per 5 mesi il contratto; per una serie di alchimie contabili invece del 80% per questi mesi ha percepito circa il 50%. Per evitare di mandare il bimbo all’asilo nido a 3 mesi, mi sono preso io l’astensione facoltativa al 30% di stipendio per 6 mesi….
Quando doveva riprendere il lavoro si e’ ammalata pittosto seriemante (polmonite+empiema polmonare: ha subito un’operazione di decorticazione della pleura), e’ rimasta ferma circa un mese e mezzo nel quale non ha, ovviamente, percepito nulla.
In tutto cio’ noi ci riteniamo fortunati perche’ avevamo dei risparmi da parte e abbiamo potuto far fronte a quest’emergenza (e se volessimo fare un secondo figlio… per ora abbiamo fatto scorta di preserbativi :-(, inoltre la societa’ per cui lavora non ha annullato il contratto (per legge poteva cancellare il contratto a causa della malattia).
…ops dimenticavo la fortuna piu’ grande: esiste il contratto a progetto!
Un saluto
ho quasi 28 anni, dal 1997 lavoro in una fabbrica chimica vicino Roma la quale, negli ultimi anni, ha incrementato l’utilizzo dei contratti a tempo in tutte le forme ultimamente concepite. vedo signori di 45 anni farsi in quattro per tre mesi e poi sentirsi dire…mi dispiace!a me personalmente hanno fatto dare le dimissioni durante uno dei molti contratti a termine, perchè in questo modo tutto l’iter di obblighi si poteva riazzerare. e così è stato…tranquillo…firma! Sapevo, come so oggi, che chi decide al posto mio non potrebbe farlo, che in quel momento, insieme, stavamo aggirando la legge…ma le mie necessità mi travolgono e quindi ho abbassato la testa. Ma vorrei gridare a tutto il mondo e davanti alle loro facce quanto mi fanno schifo. lo hanno fatto per risparmiare le tasse, le stesse tasse che sulla mia busta paga vengono detratte a priori…ma del resto le persone speciali sono veramente rare e in Italia chi fa le leggi non lo è…nella mia mente costoro si presentano come viscidi mostri pregni di muco, ma in realtà sono piccoli uomini con un pochino di cultura che li rende altezzosi, tronfi e boriosi. Avvolte mi fanno pena altre rabbia,ma continueranno sempre a farmi schifo.
P.S.: dimenticavo…tutti i mesi dalla mia busta-paga mancano circa 150 lordi (dal 1997) e per questo motivo sono in causa con l’azienda, io come un’altro centinaio di lavoratori dipendenti.
Questo è solo uno dei casi delle realtà lavorative…io vorrei scendere qui è vivere la mia vita con persone più brave. solo che sono legato ad una catena.e quindi resto. ma vorrei scendere…e vorrei che tutti gli stanchi di questo scendano con me…vorrei lasciarli senza di noi “risorse umane”…vorrei guardarli in faccia…vorrei vederli disperati alla ricerca d’un compromesso…ma il sogno finisce e domani devo andare a lavorare ed a sopportare le loro infantili arie da tiranni.
Ho 25 anni e sono del Sud,nel 2004 mi iscrissi al Centro Territoriale per l’Impiego del mio paese non riuscendo a trovare lavoro per conto mio e non avendo mai lavorato in vita mia;mi iscrissi a tutte le agenzie interinali che incontravo,mai una chiamata è pervenuta da allora,pensare che non sono una povera idiota,sono diplomata col massimo,conosco 3 lingue e le parlo molto bene e so usare il computer a un certo livello.L’altro giorno mi sono recata ad un’altra agenzia interinale:la segretaria mi ha detto:”Guarda se non hai esperienze è meglio che non mi lasci il tuo curriculum,anche se è buono,non ti chiamerà nessuno” e gli ho risposto:”Scusa ma se nessuno mi da l’oppurtunità di cominciare,come faccio?Controrisposta:”Fai uno stage”=lavorare gratis.Mi sono informata,è pure difficile farne uno,sono a numero chiuso,ora devi pregare pure per lavorare gratis…siamo al paradosso,ragazzi;ma quando arriverò più in là con gli anni e non avrò ancora nessuna esperienza,chi mi darà lavoro?Chi mi sostenterà?I miei genitori dall’oltretomba?Potrò mai avere una pensione se dovrò lavorare 40 anni,e come raggiungerli 40 anni visto che inizio tardi ed esistono solo lavori precari?Io non voglio il lavoro precario, voglio un’occupazione stabile,voglio certezze che mi diano sicurezza nel programmare il mio futuro, è per questo che mi sono data da fare a scuola,non per far aumentare gli introiti delle aziende e per far arricchire quattro capitalisti.Al momento se non fosse per la mia famiglia morirei di fame sotto un ponte con tutti i sacrifici che ho fatto,pensare che venticinque anni fa ottenevi un posto statale con la terza media…Ringrazio chi è di dovere per la situazione in cui mi trovo.Quando in televisione ascolto la storiella dei numerosi posti di lavoro creati,non so se mi viene più da ridere o da piangere…Aiuto voglio scappare dall’Italia,SUBITO…la peggiore cosa per un disgraziato è essere deriso delle sue disgrazie.
Caro Beppe,
sono una tua fan da anni. Condivido da anni le tue idee, ti stimo e ti apprezzo per la tua costanza, coerenza e determinazione.
Il mio commento sull’occupazione “atipica” è già apparso, in altra forma, su Repubblica ti qualche tempo fa…
Eccomi di nuovo qua a rendere pubblica la mia esperienza per fornire un contributo al rischiaramento delle coscienze.
Sono laureata, ho conseguito un Master, il Dottorato di Ricerca, varie qualifiche e sono precaria.
Ho persino pubblicato un libro, ne ho un altro in lavorazione ma… Bando alla forma! Veniamo alla sostanza: la mia esperienza con il contratto a progetto o, anteriore a questa, un contratto CO.Co.Co. Già il nome dovrebbe incutere delle perplessità, ma, colta dall’entusiasmo per i miei primi incarichi, nel 1999 accettai una docenza per una società di formazione che mi fece pagare due volte l’iva e mi pagò circa 6000 lire l’ora (circa gli odierni 3,5 ). In più non mi rimborsarono le spese di viaggio (insegnavo a 80 km da casa). Insomma, un impiego kafkiano a tutti gli effetti.
Poi venne la volta di una nota società di formazione della mia città, che mi offrì più denaro, per docenze sul territorio nazionale, ma non mi rimborsò nessuna spesa, seppure il contratto lo prevedesse e, a conti fatti, guadagnai circa 700 al mese!!!
Ma non è finita. Ho sperimentato anche il call center di un noto corriere, assunta tramite una nota agenzia di lavoro interinale, a 5 l’ora, con una pausa di 5 minuti ogni quattro ore di lavoro, nonché dopo aver risposto a circa 140 telefonate!!!
Ma c’è qualcosa di più interessante: qualche mese fa, risposi ad un annuncio nel quale si cercava un formatore, laureato, con esperienza, disposto a lavorare 10 h al giorno. Mi presentai. La società era gestita da una persona della mia età, con la mia laurea, che si faceva chiamare drssa ma si rivolgeva a me chiamandomi “Signora” e mi chiedeva, di fare marketing per lei. Dovevo procurarle clienti per i suoi corsi. A tre l’ora!!!
Lo stato italiano serve il vaticano
…..e allora, a questo punto, avranno finalmente pagato i nostri eroi porporati? Macché, altro colpo di bacchetta magica legislativa. Un emendamento alla legge finanziaria 2004, proposto dal senatore di Forza Italia Mario Ferrara, fa decadere anche questi oneri. L’emendamento, comma 13 dell’art. 3, prevede lo stanziamento di 25 milioni di euro per il 2004 (e di 4 milioni di euro per il 2005) per dotare il Vaticano di un sistema di depurazione proprio. E poi c’è chi non crede ai miracoli
Altra quisquilia. 50milioni di euro sono stati stornati dal fondo speciale per il disinquinamento delle acque di Venezia e versati direttamente nelle casse della Curia Patriarcale. La santa decisione è stata presa nel febbraio 2004 dal presidente della Regione Veneto Giancarlo Galan (Forza Italia). Già l’anno prima la proposta era stata approvata all’unanimità nella riunione per la salvaguardia di Venezia, tenutasi a palazzo Chigi e presieduta dal presidente del Consiglio.
Altra quisquilia ancora. Nella finanziaria 2005, al comma 206, è previsto un finanziamento di un milione di euro “allo scopo di promuovere il potenziamento della strumentazione tecnologica e l’aggiornamento della tecnologia impiegata nel settore della radiofonia”. Per quanto riguarda i soggetti che possono beneficiarne, si rimanda al comma 190 della finanziaria precedente. E, guarda guarda, si scopre che le uniche due emittenti a possedere i requisiti per godere del cospicuo regalino sono Radio Padania Libera e Radio Maria, il cui progetto editoriale è “diffondere il messaggio evangelico in comunione con la dottrina e le indicazioni pastorali della Chiesa Cattolica e nella fedeltà al Santo Padre, usando tutte le potenzialità del mezzo radiofonico…”.
Nel mio forum laureati e lavoro ho raccolto molte storie che possono essere utilizzate, il link è:
http://www.freeforumzone.com/viewforum.aspx?f=78497
sabato 18 febbraio ho realizzato una conferenza per parlare di questi problemi, ho filmato tutto, ho raccolto alcune testimonianze, presto sarà scaricabile il filmato e spero che beppe grillo inserirà un link per renderlo scaricabile anche dal suo blog. Ieri ho aperto un blog anche io è :
http://www.bloggers.it/movimentolaureati/
mi sto battendo per risolvere questi problemi, ho creato un movimento, spero che saranno in molti a scrivermi per reagire tutti insieme a questo schifo che dobbiamo subire…
Ho 25 anni e sono del Sud,nel 2004 mi iscrissi al Centro Territoriale per l’Impiego del mio paese non riuscendo a trovare lavoro per conto mio e non avendo mai lavorato in vita mia;mi iscrissi a tutte le agenzie interinali che incontravo,mai una chiamata è pervenuta da allora,pensare che non sono una povera idiota,sono diplomata col massimo,conosco 3 lingue e le parlo molto bene e so usare il computer a un certo livello.L’altro giorno mi sono recata ad un’altra agenzia interinale:la segretaria mi ha detto:”Guarda se non hai esperienze è meglio che non mi lasci il tuo curriculum,anche se è buono,non ti chiamerà nessuno” e gli ho risposto:”Scusa ma se nessuno mi da l’oppurtunità di cominciare,come faccio?Controrisposta:”Fai uno stage”=lavorare gratis.Mi sono informata,è pure difficile farne uno,sono a numero chiuso,ora devi pregare pure per lavorare gratis…siamo al paradosso,ragazzi;ma quando arriverò più in là con gli anni e non avrò ancora nessuna esperienza,chi mi darà lavoro?Chi mi sostenterà?I miei genitori dall’oltretomba?Potrò mai avere una pensione se dovrò lavorare 40 anni,e come raggiungerli 40 anni visto che inizio tardi ed esistono solo lavori precari?Io non voglio il lavoro precario, voglio un’occupazione stabile,voglio certezze che mi diano sicurezza nel programmare il mio futuro, è per questo che mi sono data da fare a scuola,non per far aumentare gli introiti delle aziende e per far arricchire quattro capitalisti.Al momento se non fosse per la mia famiglia morirei di fame sotto un ponte con tutti i sacrifici che ho fatto,pensare che venticinque anni fa ottenevi un posto statale con la terza media…Ringrazio chi è di dovere per la situazione in cui mi trovo.Quando in televisione ascolto la storiella dei numerosi posti di lavoro creati,non so se mi viene più da ridere o da piangere…Aiuto voglio scappare dall’Italia,SUBITO…la peggiore cosa per un disgraziato è essere deriso delle sue disgrazie.
A parte il disorso sul TFR,
sono convinto che tutte le parti sociali debbano fare un passo indietro per sopravvivere:
– Lo Stato deve abbassare il costo del lavoro, perchè da nessuna altra parte costa il 210% del netto in busta
– Lo stato deve incentivare la trasformazione dei co.co.pro in contratti a tempo indeterminato, con incentivi
– Le aziende che lavorano bene e con profitti, non devono abusare di contratti interinali, cui sono contrario
– I lavoratori dovrebbero rinunciare ad es. alla 14a
Uno sforzo comune ci renderebbe più competitivi, ma come al solito siamo uno contro l’altro.
Lo stato italiano serve il vaticano
Non bastava l’8 per mille e il suo perverso meccanismo di moltiplicazione dei soldi, non bastava l’esonero dell’Ici, esteso anche alle strutture commerciali della Chiesa, non bastava l’assunzione in ruolo di migliaia di insegnanti di religione nelle scuole pubbliche e dei cosiddetti assistenti religiosi negli ospedali pubblici, non bastava il massiccio finanziamento alle scuole private, i privilegi concessi agli oratori e addirittura il 7% degli introiti delle opere di urbanizzazione secondaria che i comuni sono tenuti a versare alle diocesi non bastava.
Dall’ultimo numero di MicroMega, apprendo con sconcerto e vana indignazione anche l’esistenza di queste quisquilie: in base ai Patti Lateranensi, il Vaticano non ha mai pagato una lira per il consumo dell’acqua; consumo, si badi bene, che ammonta a ben 5 milioni di metri cubi annui, la maggior parte utilizzati per irrigare i megagalattici giardini vaticani.
Ma non basta: fino agli anni ’70, le acque di scarico, sacre sicuramente (ma inquinanti altrettanto sicuramente), confluivano direttamente nel Tevere. Poi furono costruiti i depuratori ma il comune di Roma non ha mai ricevuto il pagamento del costo del servizio che, nel 1999 aveva raggiunto la bella cifretta di 44 miliardi di lire.
Quando l’azienda municipalizzata Acea è stata quotata in Borsa, gli azionisti hanno giustamente richiesto il pagamento degli arretrati vaticani. Ma a quel punto il Ministro dell’Economia dell’epoca è provvidenzialmente intervenuto, accollandosi l’onere del pagamento ed ottenendo in cambio l’assicurazione che il servizio di smaltimento acque sarebbe stato per il futuro regolarmente pagato (costo attuale 2 milioni di euro l’anno).
Il problema non è la legge Biagi di per sé, ma una questione di
mentalità e affari. E’ stata scritta, emendata e regolata per
fare unicamente gli intressi degli imprenditori, è questo che
ci fa incazzare. Ce la raccontano e c’è pieno di fessi che se la beve.
La flessibilità va bene, ma da noi lavorare precari significa fame,
all’estero perché uno si faccia assumere precario lo devono pagare
4 VOLTE TANTO UN IMPIEGATO NORMALE. Più o meno.
Uno lavora precario, ma se poi non lavora per un po’ non deve
finire direttamente in miseria, e questo è evidente per popoli più
consapevoli di noi. Noi se ci offrono un lavoro sembra che ci
facciano la carità. Che fessi.
questa è la globalizzazione del caz.o;
praticamente in Italia le aziende licenziano e vanno ad aprire in cina o altri paesi per poi rivendere in Italia;
il bello è che non è vero che lo fanno per restare sul mercato (è solo una scusa per poter licenziare)
ma solo per poter aumentare i profitti (praticamente quello che risparmiano pagando poco gli schiavi dell’est se lo intascano)
tra l’altro le stesse ditte rivendono poi in Italia allo stesso prezzo i prodotti che facevano da noi;
è una grande presa per il culo;
Ma perchè pensate ancora che le piccole e medie imprese (la spina dorsale dell’economia italiana) navighino nell’oro?
Se vanno in Cina non è certo per far soldi ma per sopravvivere alla competizione internazionale.
sono un laureando in architettura, lavoro in uno studio di ingegneria insieme ad altri tre laureati nel settore (architettura e ingegneria), siamo stati assunti con un contratto a progetto, ognuno a 500 euro al mese, due anni fa, adesso ci è stato chiesto di prendere la partita iva, non ci hanno ancora detto quanto prenderemo, ciclicamente ci viene fatto notare che non siamo “professionali”, capita di fare la notte nello studio a lavorare fino al pomeriggio del giorno dopo, straordinari? no, neanche il rimborso della pizza mangiata nello studio, e se fai la notte è colpa tua che non hai finito il progetto alle sette di sera…
c’è tanta amarezza e poco futuro…e negli studi tecnici è così, non siamo l’eccezione…
a dicembre sono andato a fare un rilievo a sessanta chilometri da casa mia e sono stato li tutto il giorno…ho pranzato in un self-service (l’unico posto che c’era in zona)….
quel giorno io e la mia collega abbiamo lavorato gratis…
noi due in due settimane hanno portato a casa lo stipendio annuale per tutti e quattro i precari
stiamo imparando il mestiere? sicuro
beh se uno è giovane ha almeno la speranza.
A cinquanta anni passati hai la certezza…che non trovi nulla. Se poi hai una o due lauree non dirlo. Se hai fatto lavori di una certa responsabilità, negalo. Insomma stiamo a vedere cosa farà la sinistra se va al governo, poi se saranno degli incapaci ( e la cosa non è da sottovalutare in fin dei conti Treu le sue colpe le ha tutte: si chiama legge Treu!!) al cinquantenne non rimane che la villa….ma da ripulire!
Legge Biagi, basterebbe una virgola.
Chi scive ha conosciuto di persona “le delizie della flessibilità” supportate dalla Normativa Biagi e le ho conosciute in uno dei laboratori più specialistici del settore (oltre 4000 LAP in forza alla data odierna distribuiti su diversi call-centre sparsi lungo il territorio nazionale)di cui ometto il nome per evidenti ragioni.I compensi da fame, le 50/52 ore a settimana (compresi festivi e lavoro notturno), i rinnovi di contratto rigorosamente trimestrale che avveniva solo negli ultimi giorni utili, i cambi repentini da un tipo di lavoro/prodotto da vendere ad un altro proceduti da corsi di formazione bisettimanali mal pagati ( 30 euro una tantum .. )mal fatti e – spesso – strumentali a un cattivo funzionamento dei servizi di assistenza al cliente (povero cristo che richiamava due, tre, dieci volte per avere risolto un problema = tante chiamate/molto guadagno per la Società che gestisce questo servizio in appalto per volumi numerici) hanno la capacità di far passare la buona volontà anche al miglior giovane e/o lavoratore (indefesso o bisognoso, non importa ..) d’Italia.
Voterò PRODI ma chiedo al Centrosinistra – se vincerà, come sembra, le Elezioni – un atto di concretezza politica da fare entro i primi 100 giorni:non grandi riforme, non grandi, estenuanti ed infiniti (in senso temporale .. )ragionamenti su come cambiare l’Italia o il Mondo ma “una virgola” alla Legge Biagi, seguita dalla semplice aggiunta giuridica: chiunque continui ad assumere LAP può farlo solo alla condizione di confermare, quali lavoratori dipendenti. almeno il 50% dei Lap avuti in forza nel semestre precedente.
La flessibilità è necessaria alle Aziende per farle crescere e sciegliere con serenità i futuri dipendenti ma è impensabile che continuino a prosperare tanti pescecani sul bisogno di giovani e lavoratori italiani.
Saluti a Te Beppe e grazie per l’ospitalità.
Provate a prenedere una partita IVA così poi vi rendete conto di cosa vuol dire lavorare, comunisti!
l’è ura de finila con sto garantismo del posto fisso!
Frederic Bruel 20.02.06 21:43
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Ragionier FANTOCCI…mi spieghi il termine…PIRLONE !!!!
ahiahahhiaaaaaa….come è umano lei…
Ah ora ricordo…ahiaaaahh…E’ un famoso animale della foresta amazzonica con il grosso pirloneee…..anzi, anzi no no no, un grattacielo di Milano…dicasi Pirlone di Milano…no eh ! Allora…si ahiaaaahhh, si ricordo, un famoso giocatore di calcio del campionato italiano……ahiaaaaaa
Ah no ecco, ci sono ahiaaaaaaa, mi ricordo si…..Frederic Bruel !
Bravo Fantozzi, lei è promosso leccafrancobolli di grado secondo barra Bissssssssss…. !!!
COME E’ UMAAAAAAAAANO LEIIII !!!
A 22 anni avevo un contratto a tempo determinato ma con 13esima, 14esima, ferie, tfr, malattia etc. etc.. Ho deciso però che volevo una formazione universitaria. Ora di anni ne ho 26, mi sono laureato ma ora la stessa società dove lavoravo prima (e dove ho continuato a lavorare occasionalmente durante l’univesità) mi propone solo un contratto a progetto per un anno perché per ora non assume…. poi si vedrà…. grazie flessibilità!!!
Io ho tenuto per un anno il corso di bridge della mia scuola per due-tre ore la settimana e sono stato pagato 120euro per tutto l’anno. Grazie ai Co.Co.Co.
Ho spesso sentito dire (ed in teoria sarebbe vero) che nei contratti Co.Co.Pro. sono previste le ferie pagate. Quello che non è previsto è che il contratto (e questo è il mio caso e immagino di molti altri) può essere fatto per un tempo determinato e rinnovato più volte durante l’anno (basta cambiare nome al progetto), e le pause tra un contratto e l’altro si possono far coincidere con il periodo estivo e natalizio. Inoltre per il datore è possibile stabilire un compenso che non deve coincidere per forza con la durata del contratto (es. 1 mese = 1.000 euro; 4 mesi = 4.000 mila euro) ma può essere inferiore di modo che ad esempio all’interno di un periodo di 9 mesi percepisci 4.000 euro cioè il compenso di 4 mesi. In sostanza i periodi in cui non servi non lavori, non percepisci stipendio, non hai ferie ne malattie pagate, non puoi costruirti un futuro, sei solo utile a “far girare l’economia”.
A meno che la tua società abusi del contratto a progetto e lo mascheri come contratto subordinato, le ferie non hanno senso in questo contratto.
L’importante è completare il progetto in ampia autonomia ed in modo coordinato con il datore di lavoro, che però non deve mai esercitare il suo potere disciplimare.
Se vuoi prenderti le ferie lo devi solo comunicare al tuo committente (datore di lavoro), perchè tu sei autonomo e ti gestisci il lavoro come meglio credi, a patto di rispettare il progetto pattuito.
Caro Giampiero
non riseco a capire il senso della tua risposta, o per lo meno colgo solo una comoda offesa alle opinioni articolate di Gianni.
Pensi di riuscire ad aiutarmi a capire il tuo pensiero o conosci solo l’offesa?
Carlo Dragoni 20.02.06 21:48
————————————————–
Carlo, di tutte le caxxte che hai detto, vuoi spiegare cos’e la liquidazione?
Grazie, pendo dalle tue labbra-.
Ciao a tutti,
io sono dipendente WIND Telecomunicazioni(Part Time) a tempo INDETERMINATO….oggi come oggi niente male (ho 32 anni però…), ma considerato che faccio l’operatore Call Center e che sono laureato in Ingegneria…..
In Azienda vige soltanto la LEGGE DELLA RACCOMANDAZIONE…per fare carriera (o diventare FULL TIME pensate un pò…) è obbligatorio conoscere e amalgamarsi col mondo politico altrimenti picche!!! La meritocrazia non esiste e non esisterà mai e l’azienda se ne frega di motivarti perchè se non ti sta bene quello che fai, fuori c’è una fila infinita di gente che vorrebbe prendere il tuo posto anche con contratto L.A.P. o simile…e così si lavora male, i clienti si lamentano del pessimo servizio offerto e noi lavoriamo ancora peggio.
Ma un Ingegnere laureato con un ottimo voto non dovrebbe aspirare a qualcosa di meglio? magari anche dentro l’azienda dove già lavora?
Se chiamate il Call Center WIND abbiate un pò di pietà e insultateci meno…….dall’altra parte risponde gente che in certi casi è con l’acqua alla gola, che vorrebbe fare altro nella vita ma non può e deve sopportare precariato, insulti e una vita di m…a in generale.
Saluti.
Beppe ti voglio sfidare. Facciamo una scommessa. Io dico che dall’urna di aprile uscirà vincitore Prodi e il centrosonistra. Voglio proprio vedere se il nuovo governo eliminerà i contratti COCOCO COCOPRO.
Secondo me tra un anno potrai comodamente scrivere che i “nuovi” governanti sono peggio di quelli vecchi.
Per quanto riguarda la mia esperienza devo dire che nella nostra azienda sono stati presi l’anno scorso dei neolaureati come “borsisti”. Questi ragazzi hanno lavorato come noi e forse più di noi, sono stati isolati dagli altri dipendenti a causa della loro precarietà e sono stati buttati fuori dopo il periodo di lavoro.
Ciao
**COME TROVARE LAVORO: RICETTA**
(parte seconda)
Riassumo per chi ancora non ha letto il mio post:
1) MOBILITA’ TERRITORIALE = alzate il sederino e muovetevi. Il lavoro c’è ma non è davanti casa Vostra. A Bergamo e provincia cercano centinaia di operai specializzati oppure che vogliano specializzarsi. Avanti i candidati.
2) FORMAZIONE: la conoscenze diventano ogni giorno obsolete, si invecchiano e sgualciscono. Quindi abituatevi all’idea della formazione continua,su temi possibilmente spendibili nel mercato del lavoro: esempio –> corso di inglese commerciale/ corso di paghe e contributi / corso di lettura disegno meccanico e autocad 2d e 3d / corso di tornitore a c.n.c. etc.
3) INFORMAZIONE: tenetevi costantemente informati sulle occasioni di lavoro. Cercate di capire QUALI sono le figure professionali richieste e smettetela di ambire a posti di lavoro che non esistono;
4) UMILTA’ : fare l’operaio arricchisce, fare il magazziniere arrichisce, fare l’aiuto cuoco arricchisce. Tutto arrichisce e vi socializza al lavoro. Abbiate passione e speranza. E buona volontà. I datori di lavoro aspettano solo genete onesta e volenterosa e NON sono degli schiavisti come dice Beppe Grillo.
5) VELOCITA’ : è un mondo veloce e competitivo. Il posto fisso non c’è più.. è inevitabile. E’ un po’ come la scoietà multi-etnica: è inevitabile un mondo fatto di bianchi-neri-gialli-rossi. Inutile pensare che non sia altrettento inevitabile che il mercato del lavoro debba APRIRSI. Perchè così è CHIUSO, è DIVISO fra INSIDERS (chi sta dentro il castello blindato del contratto sicuro e tutelato) e OUTSIDERS (chi sta col culetto di fuori dal castello, senza diritti e senza lavoro).
La verità è che per aprire il castello dobbiamo facilitare la FLUIDITA’ nei rapporti di lavoro e cioè permettere alle aziende di assumere ma anche di licenziare. Perchè solo in questo modo VOI brillanti, umili e volenterosi laureati schioderete dalla sedia tutti i vostri principali concorrenti: I FANNULLONI
Mio caro concittadino, spero che lei abbia gia formato una famiglia. Con un contratto di quelli che dice lei vada a chiedere un mutuo ad una banca, poi mi dirà… E’ vero che bisogna avere disponibilità a spostarsi e fare tutto cio necessario per andare incontro al lavoro.Non venga a dirmi che ora come ora con il lavoro dipendete da operaio si possa andare avanti.Glielo dice uno che è figlio di un operaio metalmeccanico in pensione, Lui com il posto fisso ha costruito una casa e cresciuto 3 figli facendone diventare 2 ingegneri e un dottore in informatica! E se vuol sapere nonostante siamo tutti e 3 laureati(uno di noi è stato anche all’estero), uno di noi è titolare di una ditta, ciònonostante non riesce ad avere la disponibilità per costruire una sua casa e crescere una famiglia.
In un mondo ipotizzato da lei oggi mi servi=lavori, domani non mi servi=”arrivederci e grazie”
Ps
Mi sono mantenuto gli studi facendo il cameriere e mi creda che a 30Euro a serata non si può andare avanti
PPS
Spero che nella vita le vada sempre bene…
“Quando le macchine fecero la loro comparsa, ogni essere pensante maturò la convinzione che fosse scomparsa la necessità di qualsiasi lavoro pesante e che contestualmente fosse svanita ogni necessità di preservare l’ineguaglianza fra gli uomini. Se l’impiego delle macchine fosse stato direttamente indirizzato a tal fine, nell’arco di alcune generazioni mali come la fame, il superlavoro, la sporcizia, l’analfabetismo e le malattie sarebbero stati eliminati.
Era però altrettanto chiaro che un incremento generalizzato del benessere avrebbe avuto come effetto indesiderato la distruzione di una società organizzata gerarchicamente. Già in un mondo in cui tutti avessero lavorato solo poche ore, avuto cibo a sufficienza, vissuto in case fornite di bagno e frigorifero, posseduto un’automobile o addirittura un aereo, sa-rebbero scomparse le forme di ineguaglianza più ovvie e forse più im-portanti. Una volta, poi, che una simile condizione fosse divenuta generale, la ricchezza non sarebbe stata più un segno di distinzione fra un individuo e l’altro.”
Queste parole risalgono al 1948..
Che ci andasse Berlusconi me lo potevo anche immaginare, ma Veltroni….Veltroni….cazzo, veltroniiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!
scusa Beppe quando recapiterai il tomo ai segretari di partito tutti, potresti anche inviargli il mio personalissimo “va a cagare cosmico”? grazie ed ossequi…
Visto che l’esperto di “risorse umane” ci da’ un mano ecco il mio di decalogo, esperienza pluriennale in un paese civile (Inghilterra)ed esperienza pluriennale in un paese incivile (qui).
1.Gli imprenditori per loro stessa natura tendono ad inculare i dipendenti.E’ naturale,avviene in ogni parte del mondo,si anche nella civilissima Inghilterra.PERO’,nei paesi anglosassoni tale tendenza inevitabile e’ arginata da apposite leggi,in Italia tali leggi non esistono,anzi ne esistoto altre atte a FAVORIRE una simile tendenza.
2.Scordatevi quello che sapete fare,volete fare. Non serve a un cazzo!I lavori buoni sono solo per i raccomandati.Mai visto in Italia un dirigente che non sia il figlio/nipote/amico/amante/leccaculo di un altro dirigente.Basta guardare la cima,tutto il resto viene a cascata.Da Montezemolo al pirlone che vi comanda nel callcentre,tutti raccomandati.
3.Se siete a scuola,NON vi laureate.Leggete i commenti del blog,non serve a un cazzo!Tanto chi comanda e’li solo perche’ raccomandato.I posti tecnici sono coperti dai fenomeni che si laureano con 110 in ingegneria chimica a 24 anni e sanno gia’ l’inglese e il Tedesco(sottovalutato invece cruciale in Europa).Ma avere una preparazione simile implica avere il papa’ ricco,per cui il lavoro non sarebbe comunque un problema! Andate invece ad imparare un mestire.Certo bisogna avere 15 anni ed essere pronti a non vedere una lira per almeno altri dieci,ma dopo lo mettete in culo a tutti.Pure il Tronchetti si inginocchia dinanzi all’idraulico.
5.Ricordate:avvocato,notaio,commercialista,sono caste CHIUSE.Se non avete parenti di sangue in una di queste categorie NON vi laureate in queste materie.NON entrereste MAI ai livelli che contano e finireste nei call center a farvi prendere per il culo da quelli che non hanno mai studiato.
Continua…
mmm… sul punto della laurea non sarei del tutto d’accordo, la conoscenza è potenza… bisogna favorire la potenza di ogni singolo cittadino… piuttosto l’impegno sarebbe di cambiare un sistema del genere… che il prossimo governo ci aiuti… anche se credo che in ogni caso saremo nella merda fino alle orecchie… ricordo che per l’articolo 71 della costituzione se 50000 cittadini propongono una legge questa verrà discussa in parlamento… IMPEGNAMOCI
non è che hai un link dove ci sono mille di queste perle di saggezza e di cruda realtà?
tanto per ricordarsi di come funziona veramente il mondo e da far vedere ad amici convinti che la laurea è garanzia di lavoro;
Prego tutti quelli che scrivono sul blog di non confondere mai l’uomo Biagi con la legge Biagi! Chi ha ucciso Biagi oggi è in galera, quindi la giustizia ha funzionato. Non criticare questa legge perché chi l’ha fatta non c’è più sarebbe comunque un grave errore, dato che da quando è stata fatta ad oggi le condizioni sono decisamente cambiate.
Cari dipendenti,
è bello lavorare 8 ore al giorno, con 14 mensilità, 1 mese di ferie, 2 settimane di permessi, la liquidazione E SENZA ASSUMERSI ALCUN RISCHIO IMPRENDITORIALE.
Sono finiti i bei tempi, vedete di darvi da fare, altrimenti è finita… con la nostra produttività tra le più basse al mondo, non è anche un po’ colpa di qualcuno che il Lunedì e il Venerdì e sempre in malattia?
Caro dragonE, se tu hai dei dipendenti così vuol dire che te li meriti così. Cosa fai per migliorare le cose? Con discorsi così ho capito tutto di te….. Non ti offendo perchè non ne vale la pena…. Lo fai da solo.
vergognati di quello che hai detto io e’ da 23 anni che subisco gente come te mi fate schifo
Ragazzi… io sono ancora liceale e sto soffrendo di questa enorme mancanza nell’istruzione scolastica: uno studente medio pensa che con un buon titolo di studio il futuro sarà roseo… si… SE EMIGRI!!!…
Del resto da un governo così non si può pretendere troppo: ogni governo produce leggi a lui simili… aiutatemi nel sillogismo: governo di berlusconi, quindi leggi di m….
Carissima Grazia,la tua battaglia DEVI vincerla, e lo farai alla grande, poi hai visto mai che le cose cambino per davvero e si ricominci a parlare di dignità della donna e dell’uomo che lavora?
Ti abbraccio fortissimamente e voglio risentirti al più presto, sicuro che ci dirai che hai licenziato tu, stavolta, il co.co.co carci.
Ciao
Francesco
Sarà una mia impressione, ma mi sembra che da qualche giorno a questa parte i post stanno diventando sempre più commenti agli avvenimenti politici e sempre meno legati alle proposte concrete e innovative in cui Grillo si distingueva prima.
Di giudizi sulla legge Biagi ce ne sono stati tanti, non si ha bisogno di averne altri, sappiamo che è negativa. Grillo non dirmi che ti stai facendo prendere dalla tentazione di predicare a 360 gradi, perché altrimenti il tuo blog perde la sua forza di un tempo
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Chiudere le frontiere
e andare tutti in cantiere
e invece di far carriera
tutti a zappar la terra.
Tutti profeti e professori
a lavorar soltanto i dottori.
la terra è bassa e si sa
chinar la schiena non ci va!
E sì!
**
in DO maggiore –
…Tutti tenori e tutti gran poeti
ma che ce frega d’esse un pò stonati…
son queste le dorcezze della vita
me manco t’arivorti è già finita
è tanto poco quello che ce dà
allora dai mettemese a cantà
e allora dai…mettemose a cantà…
lalalalalalalalà…
Questa sopra, per chi non lo sa, è una “canzona” del Grande Fiorenzo Fiorentini (ha avuto modo di conoscerlo, una persona degnissima), di Velletri e sfuggito, in quanto origine ebraica, quindi rifugiatosi a Trastevere.
Altri tempi.
Ormai…. dovevi dirmelo prima!
Fatece largo che passamo noi
sti giovanotti de sta roma bella
semo ragazzi fatti cor pennello
e le ragazze famo innamorà….
ma che ce frega ma che c’emporta
se la lega se fa ‘na sega
e noi je dimo e noi je famo
ciavemo li cvasini e vi ch…mo.
Ce piaciono i fascisti i diccì
e i comunisti perchè so come noi
che ce piace de magnà!
La società dej magniaccioni
la società de li ladroni…
toccatece tutto…puro a moje
ma nun toccatece li sordi…
Zazzà.
Mazzalavecchia corcricesenonbastacolflirt?
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Alle 22 sono già presenti 280commenti, sono in buona compagnia a quanto vedo, forse siamo noi che ci sbagliamo e “loro” hanno ragione ma io dopo aver conseguito una laurea in Scienze Forestali, con voto quasi massimo,ho un lavoro solo precario con durata mensile “a volte” rinnovabile… e poi la più bella è che se voglio un nuovo contratto devo fare un tirocinio formativo di 6 mesi,per un lavoro che so già fare, retribuito solo 350euro mensili… chissà perchè vivo ancora con i miei genitori a 28anni… Grazie Silvio, ti voglio bene…
Sono un ragazzo di 23 anni,in quasi 3 anni di lavoro in fabbrica mi hanno fatto 35 contratti di lavoro dando la possibilità al ministro maroni di dire che ha creato 35 posti di lavoro!
sono arrivato a fare anche 60 ore settimanali in fabbrica,con quella voce sorridente di merda del dipendendente dell’adecco che mi diceva il lunedi dopo che dovevo stare fuori due settimane che la fabbrica aveva un calo di produzione!
Un giorno mi hanno umiliato facendomi un contratto solo per un giorno,minacciandomi(come fanno sempre) che se nn ci fossi andato questa fabbrica nn mi avrebbe chiamato più e nn avrei lavorato più..quel giorno era il 24 dicembre 2005 mattina con sveglia alle 4.30!
perche nn dovrei credere nel terrorismo???
Per fortuna non faccio più parte della categoria dei disoccupati ma, per anni mi sono stati offerti solo lavori in nero.
La tragedia è che attorno a me vedo molti, anzi troppi coetanei angosciati per il futuro che, nonostante ciò che dice Berlusconi, non possono programmare nulla. Vorrei vedere lui lavorare dodici ore al giorno, sei giorni la settimana e guadagnare 600-700 euro con contratti a termine e aspettare sempre con angoscia la data di scadenza del contratto. Ha davvero un gran pelo sullo stomaco a dire che meglio questo che nulla!
Intanto vorrei che mi spiegasse come può un giovane pensare di farsi una famiglia. E i giovani si sentono pure presi in giro perchè si sentono dire che sono viziati, non vogliono andare via da casa e tantomeno fare figli. Ma che vada a…..
io in parte ho subìto, in parte gli ho fregati.
Laureato in economia, ho deciso di fare praticantato professionale in studio di commercialisti se volevo veramente imparare qualcosa: 3 anni a 10 ore/giorno per 500 euro/mese LORDI.
Poi la mini-riscossa. vado in una grande azienda e mi assumono per 1100 euro/mese. Il contratto? lo faremo. Dopo una settimana di lavoro mi dicono che volevano farmi un co.co.co.pro.co.pro.pro. Io dico: “siccome ho la partita iva calcoliamo il lordo di un dipendente e ve lo fatturo” Accettano. I miei calcoli si rivelano corretti. I 1100 euro netti di un dipendente corrispondono a 2500 + iva contando ferie, 13esima, malattia, TFR. Sono stati onesti e corretti e me gli hanno dati .
Forza Beppe !!!
OH GRULLO ne ha parlato perfino il TG1 dell’11 settembre te quando arrivi, nel 2020?
Buonanotte e saluta Stiglitz.
Io non posso raccontare la mia esperienza perché sono andato via prima, molto prima che tutto ció accadesse. Lo avevo previsto, visto che vengo dal Sud, io non sono mai, dico mai, riuscito ad avere il “classico” posto sicuro. Al solito, stranamente, c’erano coetanei all’epoca che il “posto” lo trovavano.Io no.Strano.Tutto ció che ho provato, tentato, concorsi, domande, si é sempre risolto in un nulla di fatto, é chiaro ho lavorato anch’ io, ma erano sempre: lavoretti,lavori in nero, a cottimo, ma mai lavori “normali”. Poi un giorno dissi basta! Chiesi ai miei genitori i soldi per un biglietto ferroviario, me li negarono,perché non dovevo “andare via”. Soprattutto mia madre. Chiesi al mio migliore amico, lui mi disse: “te li presto ma fai un’errore”. In poche parole eccomi qua: lavoro all’estero, mi sono fatto un culo cosí ma ce lo fatta, da solo, senza questi politicanti da 4 soldi, poveracci senz’anima.E il mio é un LAVORO!! Guadagno bene sono apprezzato, certo ho studiato, ma che c’ entra!? Vivo e lavoro in terra straniera e mi vogliono bene, non sono “razzisti” come lei “SCALDEROLI”, mi apprezzano perché sono ITALIANO, perché sono IO. potrei continuare, ma non voglio annoiarvi…
Un sondaggio, ho letto su un quotidiano italiano, dice che il 37% dei giovani vorrebbe andare all’ estero, fatelo. Anche se mi dispiace per chi resta, ma tant’é….
Cordiali saluti da lontano,lontano, lontano….
Provate a prenedere una partita IVA così poi vi rendete conto di cosa vuol dire lavorare, comunisti!
l’è ura de finila con sto garantismo del posto fisso!
Frederic, ma sei testa di cazzo lo sai?
Dopo la laurea in Ingegneria Informatica a Padova sto avendo la possibilità di partecipare nel mio piccolo al progetto LHC che piano piano sta prendendo forma al Cern di Ginevra e nei centri di ricerca di tutto il mondo.
Sarei felicissimo di poter dire che questo mi fa stare tranquillo, che il curriculum ne giova e ne gioverà. Purtroppo anch’io, come tutti i nuovi “assunti” all’interno dell’INFN (Istituto Nazionale per la Fisica Nucleare) rivesto l’incerto ruolo del precario. E’ un bel privilegio! Ancor di più se penso che vorrei presto pensare a concretizzare in una famiglia il cammino che stiamo facendo io e la mia ragazza. Noi non ci arrendiamo di certo. Resta il fatto che fare progetti a medio-lungo termine diventa quasi un azzardo.
BRAVO GRILLO
Hai colto nel segno. La cosa più assurda è assumere uno in modo precario e pagarlo meno di uno assunto a tempo indeterminato (anche solo 5-600 euro al mese). Doverbbe essere almeno il contrario!
APRITE GLI OCCHI, LA MENTE, I PANORAMI.
ciao a tutti
Lanfranco Fossà
Lanfranco Fossà 20.02.06 19:46
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Moltissimi ragazzi hanno provato ad aprire gli occhi, la mente, i panorami(poi mi spieghi come si fa), solo che nel frattempo gli aprivano per davvero il culo.
E non è facile sai, fare poesia con queste cose preSUPPOSTE.
P.S.
Se la vita ti sorride adesso, non è detto che debba farlo sempre!
Caro Davide,
studia il tedesco per bene e vai in Germania, presentandoti come un buffone italiano.
In bocca al lupo
Straperfettamente d’accordo! Abbiamo già passato il segno..
Questo tipo di capitalismo e’ da fetenti imbecilli e ci sarebbe da offenderli di piu’.Se la gente i soldi in tasca non li ha,i produttori di merci e servizi i loro beni a chi li vendono? Un capitalismo sano si basa sulla giusta redistribuzione del denaro. La mia sensazione e’ che questi politici vivono in un merdaio mentale nel quale vogliono fare sprofondare anche noi, qui stiamo parlando di persone malsane che godono nel togliere la dignita’ alla gente, chissa’, forse cosi’ si sentono superiori.
Sarebbe interessante che i laureati disoccupati specificassero il genere di laurea che hanno conseguito.
Io mi laureo a breve in ingegneria industriale, sto facendo un tirocinio presso un azienda: sviluppo un progetto che se si dimostrerà competitivo commercialmente potrebbe costituire l’inizio della mia carriera lavorativa. In seguito alla laurea vorrei però specializzarmi, sono così nella situazione di poter scegliere sia la specialistica sia il lavoro, con mesi di anticipo e senza oneri.
Non è che c’è qualcosa che non va se il sistema sforna quantità sproporzionate di laureati nelle facoltà umanistiche rispetto ai posti di lavoro disponibili nel settore?
Una società civile non è tale senza storici, linguisti, archivisti, filosofi, teologi, filologi, psicologhi… ma se siamo in 10, 3 sono pensionati, 2 sono casalinghe, 4 sono laureati in scienze politiche… e il rubinetto che perde chi lo aggiusta?
Perchè non lo aggiusti tu il rubinetto che perde??? Sono una madre ed è forse troppo cercare di dare ai figli un futuro migliore?? Mio figlio è iscritto al primo anno di architettura e non è stato facile, per niente, visto i test che fanno e i soldi che si prendono comunque senza rimborsarteli ( 50)se non lo superi, da Milano è andato al politecnico di Torino dove si è iscritto senza problemi (qualcuno mi spiega come mai??? a Torino si può entrare senza test??), ha già dato due esami (26 e 28), e stiamo facendo i salti mortali(tripli) visto che mio marito è disoccupato (lavora saltuariamente in nero per qualche settimana) e il mio stipendio è stato dimezzato!!
Hai detto bene: SE SI DIMOSTRERA’COMPETITIVO POTREBBE ESSERE L’INIZIO….”
bel dubitativo…..
ma hai mai lavorato? Sai quante sono,le possibilità che quel tuo progetto si dimostri competitivo e che tu ne possa sfruttare i risultati?
te lo dico io : lo 0.00000000001 °/ooo perchè se sarà competitivo (e lo credo perchè ti ritengo capace… mi fido… ;-)…) sicuramente verrà sfruttato dall’azienda che ne trarrà profitto e a te un bel calcio in culo….
mi spiace inizia a preoccuparti per il tuo sedere, fai una bella imbottitura e preparati a rimanere col culo per terra… e…..
c’est la vie!!!!
.. poi ci sarà un altro progetto competitivo e via così….
Ciao,niente da dire se non che sono laureato da quasi 2 anni e ho sempre lavorato, anche su una multinazionale(a termine).Per ora guido i pulmini (part-time)per i disabili mi pare “coincidente” con le mie aspettative.In questi 2 anni nonostante l’esperienza non ho ancora ricevuto una proposta di lavoro che preveda una remunerazione minima.Mio padre pensionato mia madre con l’alzheimer…Dovrei accettare di lavorare senza guadagni…Solo stages di 3 mesi e se vai bene sarai assunto altrimenti arrivederci,cosi rischi di stare senza guadagnare per 3 mesi e in più anche senza lavoro…Intanto il tempo passa,e tra un po’ mi verrà detto che sono troppo anziano per il mercato del lavoro.O come mi è già successo,mi è stato consigliato da una adetta di un’agenzia interinale di omettere la laurea dal curriculum…visto che i datori di lavoro spesso non vedono di buon occhi i laureati!!
**COME TROVARE LAVORO: RICETTA
Ecco una ricetta per trovare velocemente lavoro e possibilmente fare tanti bei soldini:
1) smettere di piangersi addosso e pensaqre che tutto è dovuto, che ogni cosa è un diritto e niente è un dovere;
2) accettare di lavorare anche a 50km da casa: si va dove c’è il lavoro, perchè il lavoro non ci corre dietro. In una parola:mobilità territoriale;
3) Inevestire più su sè stessi. In una parola: FORMAZIONE. Non ho detto scuola. Non ho detto università. Non ho detto stage. Ho detto FORMAZIONE. Ci sono molti corsi seri finanziati da fondi come FORMA.TEMP, oppure dall’Unione Europea o dalle stesse aziende. Le aule sono sempre VUOTE.
4) Informazione: siete proprio sicuri di voler fare lavori come: ‘il corrispondente in lingue estere’ oppure il ‘consulente d’immagine’ oppure l’esperto di marketing??? Aprite bene le orecchie: sceglietevi una professione RICHIESTA. Come si fa sapere quali sono le mansioni più gettonate? Semplice, basta che sfogliate un giornale di annunci di lavoro.
5) Rivolgetevi CON UMILTA’ e BUONA VOLONTA’ a gente seria. Non tutte le Agenzie Interinali sono uguali.
Io ho fatto i seguenti lavori:
– elettricista
– idraulico
– venditore e riparatore di biciclette
– operaio metalmeccanico
– magazziniere
– call center
Nel frattempo mi sono laureato in Scienze Politiche con 108/110. Ho trovato lavoro in un mese dalla laurea.
Adesso ho 29 anni: lavoro 11 ore al giorno e dopo il lavoro per due giorni alla settimana frequento un corso serale di paghe e contributi.
Ah..dimenticavo: lavoro A 42 KM da casa.
Forza forza forza…..
claudio
Bravo ci voleva un po di energia!!
scusa ma tu riesci a vivere cosi?
oppure sei ancora a carico dei tuoi?
11 ore al giorno? 150 anni di conquiste sindacali buttate nel cesso…
ciao Beppe,
sono un ingegnere elettronico (di quelli veri, non me ne vogliano i 3+2). La mia storia è una via crucis nel mercato del lavoro impazzito.
Ebbene sono di Padova e devi sapere che qui c’è il Data Center (CED) della tua tanto amata TIM/TELECOM. Tutto cominciò qualche mese fa, a metà novembre fui contattato da una azienda, con cui avevo già fatto il colloquio tempo fa, di servizi informatici per un lavoro al CED della TIM a Padova Est. Il contratto proposto era a progetto e lo stipendio non male. Per ottenere questo lavoro ho fatto un colloquio prima con un project manager di Siemens, poi con un dirigente TIM. A quel punto ho iniziato a lavorare… a progetto? ma neanche per idea, ero un dipendente a tutti gli effetti di TIM (e pure Siemens), facevo i turni di notte e pacchetti di otto ore filate per controllare tutto il traffico dati di TIM, con a fianco sia dipendenti TIM che altri come me (a progetto e di altre aziende poi passato a Siemens e così via). Beh è passato l’ispettorato del lavoro ed ha verificato che era tutto illegale, contratti e lavoro. Dovevamo essere dipendenti TIM. Allora cosa è successo? TIM ci ha assunti tutti (circa 25 in questa condizione)? Macchè!… mi è arrivata una telefonata da un collega alle ore 22:30 del 12 gennaio per dirmi che a partire dal 13 (wow!) non c’era più il lavoro, eravamo tutti a casa e TIM aveva trasferito il servizio (per lei fondamentale in quanto garantiva la tariffazione) da un’altra parte, con le stesse modalità (illegali)! …Questo è il risultato della legge Biagi e di come la usano i potenti! Sono stato a casa io e altri 25.
Con la CGIL è stato fatto un incontro e i dirigenti TIM sai che hanno risposto? Che non gli interessa e che se vogliamo che facciamo pure causa.
Insomma che bella azienda questa TIM! Che rispetto per le persone…
TIM… vivere senza confini… al peggio!!
Mauro
Cari amici,so di non essere in tema sull’argomento in questione.
Voglio però proporvi di andare un secondo a votare un sondaggio da me proposto su http://www.sondaggi.org/ in proposito all’argomento nostro originario, Parlamento pulito. Credo sia importante in ogni dove far conoscere le nostre idee e cercare di divulgarle il più possibile. Spero che Grillo non me ne voglia, se temporaneamente vi mando su un altro sito. Dopo però tornate subito su questo Blog.
Grazie
Mi sono laureato con 107 in biologia, subito dopo ho lavorato (!) come ricercatore di biochimica e biologia molecolare per un’università ma solo a rimborso spese. Passato un anno sono finiti i fondi e io ho dovuto lasciare. Ho fatto per 3 mesi l’informatore scientifico, ma proprio non era il mio mestiere, bisogna avere troppo pelo sullo stomaco e vendersi troppo.
Da allora ho fatto il tecnico dei computer, il sistemista, con contratto co.co.co. e co.pro.Ora ho 37 anni, e sono veramente stanco di non avere nessuna prospettiva.
Non mi interessa fare l’imprenditore,non voglio guadagnare milioni di euro, non mi interessa una carriera folgorante, voglio solo trovare un lavoro che mi dia un’idea di futuro, già so che non avrò una pensione ma almeno vorrei poterci provare ad arrivare ad un’età da pensione. Come sono ora non posso nemmeno pensarci. Faccio una vita molto normale, sono da solo, ho una casa lasciatami dai miei, ma nonostante tutto non riesco nemmeno a mettere da parte i soldi per comprarmi una macchina nuova (da 8000 non 30.000). E’ vita questa?
D’accordissimo con Beppe Grillo. Dopo 5 anni di università l’unica cosa che potrò trovare sarà un lavoro sottopagato e probabilmente non nel mio settore e forse, quando arriverò a 45 anni, avrò uno stipendio ragionevole con cui iniziare a pagare una casa e a costruirmi una famiglia tenendo conto che visto che qui la fecondazione assistita tra vent’anni sarà ancora fuori legge, non potrò neanche aspirare ad avere un figlio…bel futuro mi ha garantito la legge Biagi e il caro Sig. B.
Caro Beppe ,
sono un assiduo lettore del blog, difficilmente commento (troppi insulti, è questo che significa per voi libertà di stampa, cari lettori?), ma il post di oggi è come una chiamata alle armi…
sono ingegnere delle telecomunicazioni, teoricamente punta di diamante di una nazione che guardasse al futuro, ottima votazione e reputazione, grande impegno ed umiltà nell’accettare qualsiasi occasione mi venga proposta.
Ho lavorato per qualche tempo in un isp, contratto a progetto 880 euro al mese, no malattia quindi no ferie no tredicesima e quattordicesima no panettone a natale e continuate voi se vi va.
Ok, mi dico, è l’inizio, tutti si devono rimboccare le maniche e poi in fondo un neolaureato non sa fare nulla…
dopo 8 mesi scade il contratto (che mi era stato proposto come prova)…quello che mi viene proposto il gg stesso (in 8 mesi almeno ci si poteva pensare un pò prima) della scadenza è semplicemente lo stesso contratto per altri 2 anni(dico io, arriva almeno a 900 euro…fai che vedi un miglioramento, minimo, ma un miglioramento…)
ho cambiato orizzonte, ho vinto una borsa di studio per un gran bel master e francamente sto molto meglio anche dal punto di vista fisico e morale.
penso di andarmene o forse no, mi piacerebbe aiutare questo paese a svoltare pagina, sono membro della prima generazione che non vede migliorare la propria condizione di vita ma non mi rassegno.
Se pensate che questa sia una storia unica, sappiate che in questo master ci sono altri 70 ingegneri informatici e tlc con storie molto, troppo simili alla mia da tutte le parti di Italia, per non parlare di colleghi dottorandi che lottano con raccomandati e via dicendo..
e meno male che sono ingegnere, se ero laureato in lettere antiche come diventerà fra poco mio fratello… fate voi..
Beppe, Ho centrato il tema?
P.S. con i tuoi post ultimamente stai colpendo un pò qualunquisticamente tutto il mondo politica. Non è che alla fine non andrai a votare? Spero proprio di
A tutti gli ingegneri: contattate lo Iaeste, associazione no-profit che promuove l’interscambio di studenti (e laureati) a livello mondiale. Io l’ho fatto l’anno scorso e mi sono trovato a lavorare 10 settimane in Svizzera a 2000 CHf (circa 1300 ) al mese, casa pagata, ferie e contributi pagati. Per i laureati in materie economiche contattate l’Aiesec che è più o meno come lo Iaeste. Per tutti: provate a andare a lavorare all’estero!!! In Germania TUTTI gli stage sono retribuiti, dai 600 agli 800 al mese, più un contributo per la casa.
Qui in Italia è raro che vi propongano qualcosa di decente e non è solo a causa della legge Biagi. E’ semplicemente che l’imprenditoria all’italiana si basa sull’incassare il massimo concedendo il minimo, forti del fatto che “fanno tutti così”.
Per inciso ci tengo a ricordare che Biagi non ha scritto la legge che porta il suo nome: ci stava lavorando sopra prima di essere ucciso. La stesura definitiva della legge non rispecchia il suo progetto originario. Come si dice, cornuto e mazziato.
Potrei dire che dopo anni di lavoro ed esperienza oggi sono costretto ad avere un co.co.co.
In un altro paese con l’esperienza ed i titoli potrei aspirare a ben altro…qui grazie a queste forme di precariato i datori di lavoro hanno un arma in piu per ricattarci ed avere a costi molto ridotti professionalità di un certo livello. Qui le cose sono due o si accetta di vivere precari per sempre, con la spada di damocle del rinnovo…che ci costringe pure a subire in silenzio, oppure si prende e si pensa di trasferirsi all’estero…qui ci hanno levato pure la speranza.
ho provato a lavorare in un call center che lavorava per fastweb…una vergogna.un lavoro assurdo. a parte che devi prendere in giro la gente e rubare le zone di telefonata alle altre società, un contratto a progetto, con nessuna garanzia. un lavoro-truffa che ti cuoce il cervello che va avanti solo a contratti realizzati. non è un lavoro, è una sofferenza. questi sono tra i fantasmagorici lavori che ha promosso questo governo. il lavoro vero scarseggia, soprattutto quello a norma, con contratto e con tutti i diritti del caso che ti spettano.
Stavolta caro Beppe ti sbagli grosso. Chi ha trovato un posto di lavoro con la legge Biagi dovrebbe solo ringraziare di averlo trovato.
L’alternativa in una società come quella attuale è la disoccupazione.
Oggi una impresa che viene vessata dal costo del lavoro ci impiega pochissimo ad emigrare all’estero, in Albania, in Romania, in Polonia per non scomodare Cina ed India.
Allora il problema non è di schiavitù, bensì di disuguaglianze a livello planetario.
Leggo di alcune persone che lavorano nei call center che si lamentano. Ma lo capite o no che dovete ringraziare se il call center è nella vostra città?
Oggi ad aprire un call center in Romania si paga 1/10 di quanto si paga in Italia. E vi posso assicurare che se si continua a demonizzare la legge Biagi, ad imporre lavoro a tempo indeterminato, a vessare le aziende, in Italia rimarrà solo un pugno di mosche.
Quindi questa volta Beppe non sono daccordo.
Tutti vorremmo un lavoro stabile e sicuro. Ma il mondo è profondamente cambiato.
Quello che hanno avuto i nostri padri (lo stesso lavoro per 40 anni) non è più attuale nel mondo moderno. Le aziende devono essere libere e solo così possono essere libere di assumere.
Infine nei post leggo di tanti laureati disillusi. Cominciamo a chiederci se oggi la laurea in Italia sia un titolo di prestigio o se sia diventato solo un business per le Università e Cepu e la fabbrica dei sogni di giovani che escono anche a 30 anni senza un mestiere.
Biagi è anche morto per la legge che ha creato, ed era uomo di sinistra. Era un esperto del settore e sapeva bene che oggi per il bene di tutti occorre più libertà, anche di licenziare.
Ma che cavolo di paragoni fai?
La Romania, l’Albania? MA dove vivi?
Siamo in Italia! Amico, è da 50 che c’è democrazia nel nostro Paese. I confronti li devi fare con Germania, Francia, Spagna, Danimarca……
Dovrei ringraziare un sistema per cui l’unico costo che le aziende calcolano è quello del lavoro? Quando sono le aziende che non riescono ad agire efficacemente nel mercato?
Guarda che se un paese come la germania accetta laureati da un altro stato , e li fa lavorare come laureati, vuol dire che qualcosa non funziona!
E poi Biagi aveva firmato in parte quella legge, e il suo essere di sinistra era latente. Il nome della legge l’hanno dato a lui almeno così non possiamo più prendercela con nessuno!
Manuela Bellandi
Raffaella
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Ciao care compagne d’avventura.
Aleggia tristezza nel Blog stasera. Sembra quasi che grillo voglia supplementi di tristezze?
Cita argomenti che ci stringono “spalle al muro” vicini all’angolo…vero? Chi fortunato chi meno. E quelli fortunati che meditano le loro risposte perchè Beppe ci accompagna per mano verso qualcosa di…….chissà cos’è.
Manuela un mio caro amico mi ha detto ultimamente che è andato a trovare una sua amica 85enne in punto di morte. Quando si sono incontrati lei gli ha confidato “E’ stato un soffio”…E lui mi ha raccontato “Vedi anche se avesse vissuto cento anni sarebbe stato un soffio”. Sei coraggiosa, si capisce da quel che scrivi. Ma se stai arrivando ad una saggezza così grande (come traspare da quel che scrivi e dalle tue angosce), perchè te la prendi?
Mi sembra che in questo blog c’è gente che, andando contro le tendenze, ha trovato che la vera ricchezza è nel farsi bastare quel che si ha.
Mi reputo ancora fortunato per il fatto che sono privilegiato rispetto a tanti altri.
Per esempio sto su un computer mio allacciato ad internet e…….Il mio lavoro è un buon lavoro, mi permette………
Posso desiderare una Ferrari? Cioè essere uno dei fessi che si fanno trascinare da 290 Cavalli (quanti fessi ci sono qua? Abbiate il coraggio di dirlo) vapore quando ( come ci illustra Grillo) un solo cavallo trasporta nove uomini?
Fan culo…….
Grillo dice: ci vuole pazienza, pazienza, calma molta calma.
Dobbiamo esportare noi li (Cina, India, ma dico io invece dei carri armati anche Iraq Iran Medio oriente) I NOSTRI DIRITTI CIVILI e non i non diritti da questi posti verso di noi. Ma chi sono sti dirigenti privati e pubblici che inventano ste cose!!!
Beppe guarda che non è solo tuo figlio tredicenne che sta sempre con il pistolino in mano pure questi ce se so annacquati er cervello.
Poi dice le quote rosa.
Io solo di donne lo farei un Governo.
Ragionare col cazzo è deleterio!!!
Ciao Francesco, in effetti stasera aleggia una certa tristezza. E’ brutto pensare che tanti nostri concittadini vivono quasi ai margini, a volte come “nuovi schiavi”. E che qualcuno è costretto ad emigrare.
Mi hai fatto anche venire in mente Pirandello che diceva più o meno le stesse cose della signora del tuo messaggio…che la vita è un soffio, è leggera e che noi così dobbiamo viverla, perché altrimenti sarebbe sporcata da inutili preoccupazioni…insomma accontendandosi e gioiendo in leggerezza.
Ritornando al discorso di prima, però capisco anche chi non arriva a fine mese; noi forse siamo fortunati, ma tanta gente…ahimé
La situazione nel nostro paese è gravina, certo né tu né io siamo tipi da Ferrari, che usano 290 cavalli per andare in giro, quando ne basta uno….come per il nostro paese dove perfino un asino è sufficente.
Tutti per uno !
IL MITO DEL LAVORO A TEMPO INDETERMINATO
Il minimo contrattuale per un impiegato nel settore commercio/servizi al IV livello è di 850 euro al mese, ovvero circa 1.650.000 lire.
Se l’affitto costa già 450 euro (se va bene), ne rimangono circa 400 per tutte le altre spese.
E questo non sarebbe precario?
Chiamatelo come volete, ci sono co.co.co. a 2000 euro al mese e contratti a tempo indeterminato a 850 euro al mese.
Il problema non è il contratto ma il potere d’acquisto.
ALICOS / PALERMO -Call Center che lavora per TIM –
Contratto di apprendistato triennale (III livello telecomunicazioni, meno di 5 euro/ora).
Ricevo l’80% dello stipendio che percepisce un regolare dipendente ma se mi ammalo l’azienda non mi paga i giorni di malattia.
E’ obbligatorio effettuare 1 mese di formazione (pagata da me con il 20% dello stipendio che l’azienda si trattiene) ad un anno dall’assunzione, ma durante la famigerata formazione non c’è un c..o da fare e ci giriamo i pollici per 4 ore consecutive (figurarsi…e che formazione dobbiamo fare? Rispondiamo al telefono e dopo un anno di lavoro ne sai abbastanza…non c’è altro da aggiungere…)
finito il mese di “formazione” si ritorna in cuffia a rispondere;
certo se l’alternativa deve essere la disoccupazione allora è un risultato straordinario….ma l’alternativa non dovrebbe essere un lavoro a tempo pieno e stabile e qualificante?
PS: ovviamente sono laureato, ma questa è un’altra storia….
Ciao Beppe ti ringrazio infinitamente per lo spettacolo di ieri sera…
Sono un giovane di 20 anni e quello che vedo nel nostro futuro lavorativo è il nulla…Vedo contrattini con stipendi che fanno ridere anche l’uomo piu’ depresso del mondo…Vedo maledette aziende che ti sfruttano facendoti fare il call center che a mio avviso rappresentano una gran fregatura…Vedo gente che va in pensione sempre piu’ tardi cosi noi giovani visto che non abbiamo un cazzo da fare inizieremo a lavorare a 40 anni….Vedo che non avremo piu’ contributi cosi oltre a iniziare a lavorare a 40 anni finiremo per morire dentro un ufficio…sigh!!
Ciao Beppe e ciao a tutti i blogger, che dire, con me sfondate una porta aperta!!Ho 29 anni (compiuti ieri), lavoro dal 1997 e sono iscritto all’ università dallo scorso anno.
Tanto per farvi capire la mia posizione, nel 1997, dopo sei mesi di naja, ho vinto un concorso pubblico e sono diventato ufficiale di complemento dell’ aeronautica militare, nel 1999 ho vinto un altro concorso per l’ulteriore ferma di due anni, nel 2001 ho deciso che non avrei mai più impugnato un arma in vita mia e dopo essermi congedato ho iniziato a cercare lavoro.
Nel luglio del 2001 ho iniziato la mia carriera lavorativa presso l’emittente televisiva La7 (allora stava cambiando nome da Tmc a La7 e stava cambiando padroni, da Cecchi Gori e Seat pagine gialle);ho iniziato così un interminabile valzer di rinnovi contrattuali, proroghe, fermi contrattuali, cambi di società da cui dipendevo (ma il mio posto di lavoro era sempre lo stesso), ho ottenuto dapprima un contratto di tre mesi come autista, poi licenziato, riassunto a Novembre del 2001 come impiegato; a furia di contratti interinali sono arrivato così al Dicembre del 2003(già era avvenuto il passaggio di proprietà da seat a telecom), quando a seguito di rinnovo(smembramento ed esternalizzazione) del settore in cui lavoravo (servizi generali) non mi è stato rinnovato il contratto. Per un anno e mezzo ho naufragato nel mare del lavoro sommerso (lo chiama così il lavoro nero il nano, vero?), facendo di tutto, dal cameriere all’ imbianchino, sfruttato, sottopagato, non tutelato. Nel Maggio dello scorso anno sono riuscito ad essere riassunto a La7 ed ho ottenuto il “privilegio” di passare da interinale a tempo determinato, a Gennaio ho già subito uno stop contrattuale di 23 giorni ed ora sono ancora qui….chissà fino a quando (eh Beppe?)….viste le acque in cui naviga la telecom!Per il momento fino a Settembre, poi chissà….intanto, ieri ho anche iniziato a convivere con la mia ragazza(precaria anche lei), in affitto ovviamente!…Ciao
Io lavoro in un call center outbound (vendita telefonica). Il lavoro è part-time per scelta mia, e la retribuzione oraria è di 7 euro + un buono pasto giornaliero di 6 euro (rarissimo nel part-time), inoltre al raggiungimento degli obbiettivi (budget di vendita) ci sono anche dei premi che permettono di aumentare lo stipendio anche di un buon 20%. L’azienda è di prim’ordine e storicamente conosciuta nell’ambito del servizio che offre (per intenderci spazi editoriali e non bond argentini). L’ ambiente di lavoro è sicuramente un po’ “freddino”, all’americana con i tutor che ti controllano e t’ incentivano alla vendita. Ho anche lavorato in ambienti meno sani, sottopagato, e schiavizzato da ex impiegati di call center che diventati una volta tutor sono alla stregua dei secondini. Io, per mia scelta e per tutta una serie di motivazioni extra lavoro, non ho grossi problemi o insoddisfazioni, ma ciò non toglie che la situazione non possa e non debba essere migliorata. Innanzi tutto il caro e vecchio sciopero anche se non tutelato o autorizzato, procurerebbe a queste aziende danni economici notevoli rispetto alla perdita, da parte dell’ impiegato, di qualche giorno di stipendio, se non alla perdita dello stesso impiego (questi posti sono sempre alla ricerca di qualcuno da assumere quindi trovare un’altra posizione di m…. non sarebbe poi così difficile). Volendo esagerare un bel licenziamento in massa sarebbe ancora più efficace, in quanto non bisogna dimenticare che solitamente in certe aziende, una volta assunti si fanno dei corsi di formazione della durata di almeno una settimana, lasso di tempo che in caso di un assenteismo totale provocherebbe danni considerevoli ai fatturati delle stesse (aziende telefoniche, assicurative, etc. etc.)
E queste sono solo alcune soluzioni, chissà quanti di voi potrebbero dalla loro esperienza proporne altre…. o forse il problema è proprio questo ?
In parte ti do ragione. Forse non si dovrebbe dare la colpa a Biagi, ma a chi fa ancora mancare tutto il contesto di mercato libero e ammortizzatori sociali necessario per far funzionare davvero la legge.
Mi pare che tu esageri un po’ con l’ottimismo, però. Oggi come ieri i contratti a termine hanno fortuna perché comportano meno oneri per il datore di lavoro; non solo oneri economici, parlo anche di responsabilità sociali e umane. Non abbiamo sempre a che fare con lavori dove ‘se sei bravo, ti assumono’. Esistono anche lavori dove la produttività non è controllata o controllabile, lavori a bassa specializzazione. Ti assicuro che in questi casi mantenere uno stato di precarietà del lavoratore è un vantaggio enorme er il datore di lavoro, un vantaggio al quale, stai certo, non rinuncerà mai.
Dimentichiamoci la parola precario. Ci sono co.co.co. ben pagati e che lavorano da 10 anni nella stessa azienda.
Quello a cui andremo incontro è un mercato del lavoro più libero… come tutta Europa ci auspica.
Se il costo della vita è aumentato a sproposito, non è certo colpa degli imprenditori, che anzi sono sempre più in difficoltà (tranne i soliti pirati che conosciamo).
Con un co.co.co. non te lo fanno un mutuo!
Le tue affermazioni sono senza senso!
L’unica cosa sensata è che per dieci anni puoi lavorare con un co.co.co., e per dieci anni non avrai un mutuo.
Evidentemente tu hai un buon contratto o non hai problemi di casa, vero?
Sono una mamma, ho una bimba di 2 anni, lavoro in un call center con il famigerato LAP (lavoro a progetto) e riesco a malapena a coprire i costi dell’asilo e portare un minimo contributo in famiglia. Purtroppo era l’unico posto disponibile x chi, come me, vuole conciliare famiglia e lavoro. Sono pochi (io non li ho trovati) a prendere persone con le mie “esigenze”. Stipendio da fame sì, ma libertà di potermi assentare x la febbre di mia figlia senza dovermi sentire in colpa, o peggio, sentirmi negare il permesso. Ho accettato il compromesso…non ne sono particolarmente fiera…ma spero nel futuro.
P.S. Grazie Beppe x lo spettacolo di ieri a Roma!
lavoro al call center di poste italiane (803.160) contratto a progetto di tre mesi rinnovato, quando scaduto, ad altri tre. 6.52 euro l’ora senza ferie, malattia (per l’appunto sono stato dieci giorni con la febbre, chi stà male è costretto ad andare perchè non li pagano e così si ammalano tutti), le ore di straordinario pagate come ordinarie,nessuna garanzia su niente.. ancora mi chiedono perchè non vado a votare..
stasera ad 8 e mezzo c’era il sociologo Luca Ricolfi
ha scritto il libro ‘ a che punto è il contratto con gli italiani’
in sostanza dice che è stato realizzato al 60%.
e ha detto da ferrara che berlusconi non deve ripresentarsi come candidato.
domani vado a comprare questo libro.scritto da un sociologo che non è di parte,tant’è che neppure ferrara ha potuto dire qualcosa.se tutta l’italia avesse visto 8 e mezzo stasera…altro che recupero di forza italia…
in nostri dipendenti politici devono essere dei co.co.co.l’innovazione politica di berlusconi è che ha fatto il contratto.ha detto che se non l’avesse rispettato non si sarebbe ripresentato.
dovranno fare sempre cosi tutti i prossimi governi,ma almeno avere l’onesta intellettuale di ammettere gli errori.
Grillo ha ragione.politici dipendenti co.co.co. a progetto.
se ci sono i risultati ok,sennò,FUORI DALLE BALLE!!
ciao a tutti, è la prima volta ke scrivo. laureato, come tutti, come tutti perennemente disoccupato, lavori iperprecari.. ho trovato da fare l’impiegato in una concessionaria per 3 mesi, poi ho mollato a causa dell’ambiente interno e del titolare, e dei poki soldi, e degli straordinari non pagati (2 ore e mezza ogni giorno). ormai negli ambienti di lavoro sono tutti pazzi. risultato: un anno e mezzo a prendere sanax tutte le mattine solo per poter affrontare la gente, grande sfiducia nel futuro, colloqui settimanali con psicologo. persino il mio medico di base mi ha detto: – tu nn hai niente, è l’italia ke è fottuta..
adesso sn a posto. portiere d notte il fine settimana in un albergo di periferia. prendo 900 euro al mese xkè mi pagano notturno e festivo. nn vedo ne padroni ne colleghi d lavoro. sn pagato x fare niente e per dormire..
la cosa + squallida è ke fino a qualke anno fa era considerato un mestiere di m…a, ora trovo anke qualcuno ke mi invidia..
p.s. la mia ragazza è gia partita x londra (nn so se c siete stati ultimamente, ma i prezzi sono ormai impressionantemente simili ai nostri, ormai anglosassoni, direi, qui nel nordest), molti amici se ne sono andati in spagna. io tiro su gli ultimi soldi e taglio ankio..
un ciao a tutti
Anche io vittima della precarietà…laurea brillante in lingue e letterature straniere a meno di 24 anni con 110…nella più prestigiosa università per le lingue che abbiamo in Italia, l’Orientale di Napoli, a quasi 7 anni da quel maggio 1999 ho collezionato 6 contratti stagionali part-time, un tempo determinato, una sostituzione maternità e, allo stato attuale un co.co.pro della durata di un anno. Nel frattempo mi sono sposata (per fortuna mio marito non è precario) ma a quasi 31 anni la stabilità è ancora un miraggio lontano…figuriamoci un figlio!
Grandiosa inizativa Beppe! Lascio spazio ai racconti degli amici del blog.
Grande Beppe!
Anche io laureato, vecchio ordinamento…ho 33 anni e mi ritrovo a sperare in un contratto a tempo determinato… senza nessuna prospettiva!!! Però ho una domanda…. che lavoro fanno i figli dei vari promotori della legge biagi…e suo figlio poi…sarà un precario!
ma vaffà…..
Io sono emigrato dodici anni fa, a Londra.Si a lavare i piatti. Poi sono andato un pochino meglio,sempre contratto a tempo indeterminato,pero ti possono cacciare con una settimana di preavviso.Almeno ti programmi un po’ il futuro,se righi dritto non ti caccia nessuno. Nepotismo zero,raccomandati zero,solo meritocrazia feroce.Lavori,ti fai il culo vai avanti e nessuno si sogna di cacciarti.Pero devi lavorare come un mulo, anche da dirigente.Io dirigevo un autonoleggio,un culo biblico per sei giorni a settimana.Ma enormi soddifazioni, soldoni(8000 sterline al mese!)macchina della societa. Il tutto per uno che ha preso 45/60 alla scuola di recupero.Meritocrazia selvaggia,l’unica soluzione.Ho i genitori vecchi,soli,sono dovuto tornare.Mi volevo ammazzare.Per mesi sono stato a lavorare per una ditta di autonoleggio come impiegato di banco(dieci ore di insulti e litigate per 1000 euri al mese)con contratti di un mese(!)alla volta.Poi un contratto di otto mesi.Poi mi incazzo.Polemizzo coi capi,insulto i raccomandati(dozzine, subito assunti a tempo indeterminato e con ruoli dirigenziali),litigo con tutti,sopratutto con gli inutili,parassitari,leccaculisti dei sindacalsiti.Risultato?Contratto non rinnovato, cacciato con 24 ore di prevviso.Sono felice,ora lavoro in nero,nerissimo.Lavoro tre giorni a settimana,per sei,sette ore.Guadagno come prima! Fatti i conti all’ora guadagno il triplo di prima. Certo nessun futuro, ma coi co.co.co. il futuro non c’e’ lo stesso.In Italia manca la rettitudine morale,indipendentemente dal governo.Gli imprenditori sono delle belve,succhiano tutto e ti inculano.Ai giovani,meno di 30 anni,dico scappate all’estero. Solo paesi anglosassoni,dove la meritocrazia e’ selvaggia,non ci sono i raccomandati ed i padri importanti mandano i figli a lavorare dagli altri per evitari conflitti di interesse.In Italia devo restare quelli che se ne fottono delle regole,oppure i raccomandati.La sinistra NON eliminera’ il precariato.Fuggite voi che potete.
Sottoscrivo in pieno quanto detto da Franco Crudeli. Anche io ho fatto la scelta di venire a lavorare in Inghilterra ed effettivamente mi e’ capitato di potere osservare la quasi totale mancanza di raccomandazioni e/o sfruttamenti del lavoratore. Qui, come dice Franco, la meritocrazia esiste realmente e se ti impegni vieni ricompensato adeguatamente; se non rendi, invece, vieni mandato via. Ricordo che quando lavoravo come sguattero in un pub (all’inizio, con l’inglese scolastico non puoi fare molto ma poi impari) fino a tarda notte, se c’era l’esigenza, anche la manager dava una mano e passava lo straccio per terra! Vorrei sapere in quale Italia possa avvenire tutto cio’. Adesso insegno Chimica in un liceo inglese e la storia e’ sempre la stessa: piu’ lavori e piu’ guadagni.
Mio fratello e’ rimasto in Sicilia ed e’ ancora alle prese con un bel contratto capestro che gli “consente” di lavorare 10-12 ore al giorno a mille euro al mese…
non capisco perché accettate questi lavori del cazzo tipo call center con questi contratti assurdi e poi vi lamentate. anch’io sono un lavoratore adecco, ma rifiuto tutti i contratti del cazzo, accetto solo tempo determinato. alla fine non vengo riconfermato dall’azienda, e pazienza, adecco mi trova un altro contratto a t.d. da un’altra parte e continuo a lavorare, ho le mie ferie, la mia malattia, il mio tfr, la 13a e il ccnl. i contratti tipo cococo li lascio agli altri, penso che se la gente smettesse di accettare questo ricatto il sistema collasserebbe in 5 minuti.
Caro Beppe,
oltre alle tue sacrosante considerazioni di carattere economico vorrei aggiungerne un’altra che ritengo fondamentale.
In base alla mia breve esperienza(contratto di tre mesi e venti giorni da interinale)come portalettere presso le poste italiane, non posso non affermare che i lavoratori con contratto a tempo determinato(interinali o meno) sono considerati lavoratori di serie B rispetto agli assunti.
Gli interinali sono pagati meno rispetto agli assunti dalle poste e oltre a non avere nessuna certezza per il futuro, anzi, proprio per questo, sono costretti a lavorare in condizioni peggiori.
Per gli assunti dalle poste come portalettere esiste, infatti, il concetto di titolarità di zona, mentre i precari devono fare da tappabuchi e a saltare di zona in zona da un giorno all’altro a seconda delle assenze dei titolari.
Questo comporta una fatica nettamente superiore, senza parlare dell’inevitabile diminuzione del livello di qualità della del lavoro prestato.
C’è, inoltre, un accordo sindacale che prevederebbe un monte ore di 10 ore mensili di straordinari(sono definiti così, ma in realtà si tratta di ore di lavoro sottopagate).
Ovviamente non c’è nulla di scritto o di detto apertamente, ma l’unica, remota, speranza per un precario di ottenere se non altro un prolungamento del contratto(di assunzione non parliamo neanche…), è quella di accettare di fare straordinari ben oltre il monte ore stabilito, cosa che gli assunti possono tranquillamente evitare.
Risultato finale: i precari lavorano di più e in condizioni peggiori, ma sono pagati meno.
In conclusione, credo sia limitativo parlare solo dei danni che il precariato ha portato dal punto di vista delle condizioni economiche e delle prospettive future. Penso sia altrettanto importante evidenziare come, molto spesso, ad esso si accompagni lo sfruttamento e la creazione di lavoratori di serie A e B per quanto riguarda le condizioni di lavoro.
Ciao, e grazie per il tuo impegno.
Antonello.
Meglio lavoro precario che nessun lavoro.
Il fatto è che un dipendente a tempo indeterminato guadagna magari 1200 euro ma costa all’azienda 2500 euro. A chi vanno quei 1300 euro di differenza? Allo stato, con la sua Irpef, addizionale regionale, addizionale comunale, contrinuti e mille altre tasse.
Era prevedibile che con simili contratti, con 14e mensilità, liquidazione e un mese di ferie, gli imprenditori si siano un po’ stufati.
I sacrifici li devono fare tutti. Pirati della finanza a parte, questa è una situazione pessima per i piccoli imprenditori e per i loro dipendenti.
Forse i contratti “pieni” erano un po’ troppo generosi ed onerosi, rispetto a quelli europei?
********************BUONA SERA*******************
alle belle signore………. e al blog.
Tra i tanti lavori precari ce ne uno che ritengo il più infame perchè mortifica i lavoratori non solo economicamente , ma anche moralmente. E’ il lavoro cosiddetto “INTERINALE”.
Trattasi di vero e proprio caporalato autorizzato dallo stato. Il più infame dicevo perchè costringe lavoratori a prestare la loro opera a fianco di lavoratori a tempo indeterminato ,facendo lo stesso lavoro ma percependo una paga inferiore di moltissimo, per fare un esmpio in molti ospedali specie nel sud, lavorano fianco a fianco infermieri interinali e regolari, fanno lo stesso lavoro, gli stessi orari, stessi rischi,ma gli interinali pagano alle agenzie centinaia di euro, inoltre non possono aprir bocca perchè un qualsiasi collega o superiore che gli fa rapporto vengono buttati fuori seduta stante, quindi sono vittime di ricatti anche di altri lavoratori, costretti a lavorare molto di più per paura, insomma se non sono schiavi in certi casi ci manca poco. Spesso leggo nei loro occhi il terrore di sbagliare o non fare abbastanza che per loro significa andare via. Mi chiedo quale considerazione, in questi casi c’è per la dignità dell’uomo.
Quoto !
Siamo in balia dei nuovi barbari.
Ciao Pasquale,
non lo sapevo questo. Grazie e bravo.
ASSOLUTAMENTE D’ACCORDO CON ‘LARA CROFT’.
CLAUDIO
10 100 1000 beppe grillo!!!!
Vorrei parlare di Marco Biagi
Marco Biagi é l’ideatore di un sistema quasi perfetto di flessibilizzazione del rapporto di lavoro che è stato STRAVOLTO da chi lo ha trasformato in legge.
Marco Biagi aveva studiato un sistema di ammortizzatori sociali sostenibile e di agevolazioni bancarie a garanzia statale vincolante che è stato integralmente ignorato da chi si è servito della sua opera e della sua morte per togliere i diritti ai più deboli.
L’omicidio di Marco Biagi è arrivato puntuale come un treno svizzero in un momento cruciale da parte delle brigate rosse,proprio come l’omicidio di Aldo Moro è arrivato puntuale come un treno svizzero in un momento cruciale da parte delle stesse brigate rosse.
Colui che era ministro dell’interno (cossiga) all’epoca dell’omicidio Moro ha accusato il rappresentante sindacale più importante d’italia (cofferati) di essere il mandante morale dell’omicidio Biagi.
Voi teste di cazzo che auspicate il ritorno delle p38 e non solo voi
tirate le conclusioni
ciao a tutti, è la prima volta ke scrivo. laureato, come tutti, come tutti perennemente disoccupato, lavori iperprecari.. ho trovato da fare l’impiegato in una concessionaria per 3 mesi, poi ho mollato a causa dell’ambiente interno e del titolare, e dei poki soldi, e degli straordinari non pagati (2 ore e mezza ogni giorno). ormai negli ambienti di lavoro sono tutti pazzi. risultato: un anno e mezzo a prendere sanax tutte le mattine solo per poter affrontare la gente, grande sfiducia nel futuro, colloqui settimanali con psicologo. persino il mio medico di base mi ha detto: – tu nn hai niente, è l’italia ke è fottuta..
adesso sn a posto. portiere d notte il fine settimana in un albergo di periferia. prendo 900 euro al mese xkè mi pagano notturno e festivo. nn vedo ne padroni ne colleghi d lavoro. sn pagato x fare niente e per dormire..
la cosa + squallida è ke fino a qualke anno fa era considerato un mestiere di m…a, ora trovo anke qualcuno ke mi invidia..
p.s. la mia ragazza è gia partita x londra (nn so se c siete stati ultimamente, ma i prezzi sono ormai impressionantemente simili ai nostri, ormai anglosassoni, direi, qui nel nordest), molti amici se ne sono andati in spagna. io tiro su gli ultimi soldi e taglio ankio..
un ciao a tutti
ITALIA FORZA…
NCULO VAFFA !!!
Miss K Lorina 20.02.06 21:06 | Rispondi al commento |
bhuahahahahahahaha
ah ah ah ah ah ah ah
grazie Davide cha l’hai portata quassù.
***LARA CROFT***
Ho letto tutti i messaggi e devo dire che le aspettative di Grillo sembrano andare disilluse.
Chi si lamenta soprattutto della legge è chi accusa i Padroni di trarre maggior profitto e agevolazioni.
Una legge sul lavoro che favorisce i datori di lavoro?
E cosa c’è di strano?? È proprio la ragione a cui è destinata!
L’occupazione del lavoratore è una conseguenza. Non ci può essere lavoro senza datore di lavoro.
Io ho sempre lavorato con contratti a termine e 15 anni fa facevo gli stage gratuiti. Mi pagavo anche il biglietto della metro, il pranzo, tutto e compenso ZERO.
“Il tuo periodo di stage è finito” mi ha risposto una grande agenzia. “Fosse stato 5 anni fa seresti assunta all’istante adesso, ma quest’anno l’agenzia ha diminuito il 60% del personale. Buona fortuna.”
Ho lavorato precaria saltando da un posto all’altro. Quando ero stufa o avevo capito che non c’era più niente da prendere, mandavo un curriculum e cominciavo da un’altra parte.
Adesso guadagno 3500 euro al mese. Quando ho fatto il colloquio il boss mi ha detto: 1 anno. Ok, ho risposto. Poi ho scoperto che nel contratto mi ha scritto A TEMPO INDETERMINATO, senza neanche comunicarmelo.
Questo mi frega. Alla fine dell’anno sarei andata a ritrattare il mio contratto e non avrei ceduto per un aumento inferiore alle 1000 euro al mese. Invece con la storia dell’indeterminato sono fregata, dovrò chiedere più soldi in un altro modo. e se non me li da, ciao ciao, addio a tutti.
Questo per dire che la nuova legge ha solo migliorato la situazione: chi vale è ricercatissimo e ben pagato, chi non vale, meno. Ma meglio un lavoro a 300 euro al mese che niente.
Cosa ne pensate?
La gente qua si lamenta perchè prende 4 euro l’ora lavorando nei call center. Mio papà, in agricoltura paga i suoi operai 10 euro l’ora, assicurati, gli deve fornire una casa e preoccuparsi di tutti i permessi perchè per la sua azienda trova solo operai albanesi, polacchi, o rumeni.
>>>>
se il tuo’ papa’ paga cosi’ tanto allora non hai mai avuto problemi finanziari..
conosco albanesi che vengono pagati un terzo di quello che racconti tu..
puoi evitare commenti
e chi non ha avuto niente dalla vita?
con chi se la deve prendere?
chi ha soltanto le mani come unica garanzia?
è giusto che si accontenti di 300 euro?
e poi magari vediamo che i portaborse prendono anche 1500 euro al mese!
quelli che cosa hanno più di noi secondo te?
cosa sa fare Calderoli?
il lavoro deve rendere l’uomo libero non schiavo gli deve permettere una vita soddisfacente, buon per te che sai fare e puoi passare da un lavoro ad un altro.
la nuova legge ha fatto solo più confusione per i lavoratori niente di più
ha ragione laura! anch’io ero nella tua situazione e alla fine con un buon aiuto sono diventato imprenditore!!!! chi si lamenta di questa legge è perchè ragiona come 20 anni fa!!!! se unpo è bravo e sa vendrsi può farcela!!!
il tono di lara croft è un po’ aggressivo, ma c’è del vero, come avevo già scritto poc’anzi.
io ho cominciato 12 anni fa, con culi stratosferici e soldi niente. ho cambiato 6 lavori in 1 anno e mezzo, pensavo di essere sfruttato invece la verità è che non sapevo fare niente, avevo solo la mia bella laurea in ingegneria in tasca. e non ho genitori abbienti, anzi.
oggi guadagno discretamente ma i culi stratosferici non sono diminuiti, anzi aumentati.
si lavora spesso il sabato, la domenica… anche 75/80 ore a settimana, chiunque abbia una partita iva lo sa…
mia moglie non è da meno e, anche se abbiamo rispettivamente 35 e 36 anni non ci compriamo la casa e chissenefrega, non abbiamo figli perchè la priorità è lavorare, imparare, crescere, lavorare e imparare ancora.
Ho recentemente assunto una persona (ebbene si, un co.co.pro) che pago 600 euro al mese (e non mi parlate di paga oraria, per cortesia… cosa producete in un’ora per dire che vale 10 euro?) e non mi sento stronzo, ai miei tempi mi davano meno di un terzo. Non gli faccio mai fare un minuto di straordinario e, cmq, lui li fa senza che io glieli chieda.
Perchè sa di avere davanti la vita e che a 24 anni è il momento di imparare. Non di guadagnare, comprarsi la casa, fare i figli eccetera…
Queste cose si fanno a 40, non a 25, se si è scelto di andare all’università.
Mia cugina fa il dentista. Origini umili come le mie. Oggi a 40 anni è una persona benestante.
A 25 lavorava GRATIS in clinica universitaria anche 12 ore al giorno, e non le pagavano neanche la benzina e il panino. Ma non si è mai lamentata, e ha fatto il primo figlio a 39 anni.
Ripeto, il discorso è diverso se invece fai la commessa o l’operaio, allora lì in cambio del lavoro umile devi avere tutte le sacrosante garanzie di questo mondo.
Ma se vuoi il pezzo di carta devi prepararti a 5/6 anni duri, se non ne sei consapevole allora forse è meglio che lasci perdere…
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Andassero quelli ai quali non piace il call center a zappare la terra nei capannoni con servizi igienici riservati, cucina e tutto a strettissima norma di legge 626, in mezzo alla natura, all’aria aperta, con flessibilità assoluta di lavoro. Ci andassero. Perchè non ci andate? Io ci son stata. Sto meglio in ufficio. Capito che culi molli siamo diventati?
Poi leggo che non si può comprare una casa. Ma vi rendete conto? Chi è che ha una casa di proprietà fuori dall’Italia? Solo chi ha più di 50 anni e non di sicuro la maggioranza. È una pretesa ESOSA! Chi può farlo è un capitalista!
Ma poi se la banca non vi da il mutuo per la casa la colpa non è del lavoro precario ma DELLA BANCA!!! Sono loro che non vogliono dare i soldi! Sono loro che NON VI PRESTANO I VOSTRI SOLDI! Anzi vi fanno pagare anche perchè loro possano investirli! Una follia.
E poi “non posso avere figli perchè non ho un posto fisso”
Ma che sciocchezza è mai questa? I figli nascono in qualsiasi condizione, senza casa, senza soldi, senza lavoro, tanti. Non si è mai visto un figlio morire di fame perchè il padre o la madre non avevano il lavoro fisso. MAI.
Io mia figlia l’ho avuta senza che il padre avesse un posto fisso, senza casa, senza l’aiuto della famiglia perchè era lontana, ma mia figlia non è diversa dalle altre, non ha mangiato meno, non è rimasta senza vestiti. È bastato buttare qualche cellulare, qualche doppia macchina, qualche capriccio e ne è uscito il mantenimento di un figlio.
A parte che il mondo è già sovraffollato e se facciamo meno figli tanto meglio per tutti, ma se vuoi avere un figlio lo fai e basta, è da irresponsabili pensare al posto di lavoro. I figli nascono dovunque, anche nel piscio della miseria più assoluta.
Piangetevi meno addosso e datevi da fare, chi il lavoro se lo merita non ha nessun problema a sceglierselo.
***LARA CROFT***
ciao beppe,
sono una studentessa laureata in comunicazione e sto per prendere la laurea magistrale (il prossimo marzo)…quindi mi sono dedicata per cinque anni ai miei studi, lavorando saltuariamente nel frattempo, non tanto per necessità quanto per la voglia di n on dipendere in tutto e per tutto dai miei genitori. Purtroppo da un anno ho iniziato a sentire l’esigenza (credo normale) di dare un senso al tempo dedicato allo studio, mettere in pratica tutto quello che hai sentito per anni e non da ultimo ho iniziato a sentire l’esigenza di trovare un mio spazio, una mia casa (alla fine ho 25 anni!)…Purtroppo ben presto è arrivata la doccia fredda!ho iniziato a lavorare per aziende (in tutto 3 stage) nessuno dei quali retribuito!la cosa divertente è che uno di questi l’ho svolto presso un’azienda che notoriamente non dovrebbe avere problemi di liquidità: Cartier!grazie alla legge Biai le aziende si sentono in diritto di fare quello che vogliono, non conviene più prendere uno stagista, formarlo e farlo crescere in azienda…oramai ne prendono uno ogni tre mesi, per fare dei lavori banali (io all’ufficio stampa dovevo ritagliare articoli!)in un continuo turnover, da cui alla fine secondo me nessuno ne esce avvantaggiato: lo studente non ha tempo per accumulare esperienza e l’azienda si trova continuamente persone inesperte da formare…be in effetti,un vantaggio c’è, per loro l’investimento è solo di tempo e non finanziario…boh io mi sono stufata di dedicare 12, 13 ore della mia giornata a persone o posti di lavoro da cui non ottieni ne gratificazioni personali ne tantomeno finanziarie…sai che farò? ad aprile parto e vado in australia…
Saluti a tutti!
Io quest’anno faccio 29 anni, e prima di diventare troppo vecchio parto anch’io per il paese di OZ.. Tanti auguri e buona fortuna, be easy!
Caro Beppe,
distruggere e criticare l’altrui lavoro è cosa molto facile. Non credo che le tue critiche siano spinte dalla malafede, ma forse più dalla frustrazione di chi, incosapevolmente, rincorre chimere.
Il filosofo Greco Eraclito, vissuto fra il VI e V secolo A.C., giusto un paio di migliaia e mezzo di anni fa, pose all’attenzione dei sui lettori uno straordinario concetto: l’inscindibilità dei contrari.
Secondo questo concetto, un assioma tanto semplice quanto verace, la notte non può esistere senza giorno; il bianco non può esistere senza il nero; il ricco non può esistere senza il povero.
Non si può pertanto essere tutti ricchi, non si può essere tutti sereni, non ci può essere un buon posto per tutti, non si può aprire la speranza a tutti – aggiungi pure qui altre boiate da campagna elettorale. I concetti stessi di povertà e ricchezza perdono senso se separati l’uno dall’altro.
Da questo ragionamento discende, con grande semplicità, che è necessario, perché noi si viva bene, che qualcuno viva male e soffra. Perché il nostro sistema regga abbiamo bisogno di un popolo di schiavi negri, albanesi o slavi che lavorino in nero nei campi.
Ma non è solo un problema epocale o capitalistico. Semplicemente non si può accontentare tutti.
Per esempio, Non si possono avere pensioni TUTTE dignitose. Una pensione è dignitosa se vi è una pensione da fame. L’idea di poter essere tutti felici e in pace è una cazzata pazzesca.
Biagi non avrebbe mai potuto accontentare tutti. Perché non si può accontentare tutti. Qualcuno, ahimé caro Beppe, sarà lasciato a bocca asciutta, perché qualcun altro si ingozzi. Appianiamo le differenze? Pensa all’Unione Sovietica.
Ho fatto diversi lavori pesanti in vita mia, ho lavorato anche 12 ore al giorno e, miei parenti laureati, quando non hanno avuto un’occupazione si sono arrabattati con qualsiasi cosa. E’ inutile dare la colpa al governo. Bisogna darsi da fare, tutti. La vita è sopravvivenza e il mondo è una giungla. Da sempre. E lo sarà sempre.
Allora trasferiamoci tutti in indonesia in mezzo alle agognate palme…
ITALIA FORZA…
NCULO VAFFA !!!
LAVORATORI! LAVORATORI DELLA MALTA ! PRRRRRRRR…
Storica pernacchia con gesto dell’ombrello di Scilvio Berlusconi, rivolta a un gruppo di operai…
psicologa , co.co.pro .concordo con chi ha scritto che la legge biagi può andare bene nei paesi dove il mercato del lavoro è + evoluto ed esistono gli ammortizzatori sociali. da noi , chi ha questo tipo di contratto vive male . saluti
La legge in se se ben applicata e utilizzata potrebbe ogni tanto fare del bene il problema è che i 9 decimi dei datori di lavoro la utilizzano per pagare poco e niente chi lavora come una schiavo. ho fatto un’anno di lavoro a progetto, senza progetto, e con una quantità di soprusi enorme tipo straordinario obbligatorio (si esatto obbligatorio pena sparizione del progetto) non pagato, giornate in cui ero malato scalate a botte di 50 euro al giorno anche se il mio stipendio medio era di 40 euro al giorno, pur essendo la mia retribuzione fissa in base ai risultati, se mancavo mi venivano scalate le giornate di lavoro…
Mi chiamo Francesco, sono un laureato in comunicazione con la votazione di 108/110.
A settembre comincio una stage presso il sito web di un importante quotidiano nazionale. Sostengo tutte le spese correnti della mia vita per 3 mesi, la durata dello stage gratuito, con i risparmi dei lavori fatti durante gli anni dello studio e con l’aiuto di mia madre, l’unica persona della mia famiglia. Mi viene offerto il rinnovo contrattuale con la formula “a progetto” x la durata di 2 mesi. Questi scadranno con la fine di febbraio, ma, dato che l’azienda non può assumere, mi è stato comunicato che sarei stato richiamato (forse) fra 2 mesi, il tempo di rendermi riassumibile con un nuovo contratto di 2 mesi, sempre a progetto, sempre con difficile possibilità di rinnovo.
Nelle altre aziende da cui sono stato contattato, ho ricevuto solo offerte di stage gratuiti oppure con un rimborso spese di massimo 300 euro, o direttamente un contratto con stipendio al 100% a provvigione.
Beh, che dire, sono fortunato che la mia fidanzata va ancora all’università: altrimenti, come mi sposavo?
Caro Beppe,
ti stimo moltissimo e condivido molte delle tue battaglie.
Mi trovi, però in totale disaccordo sulla Legge Biagi. Sono di sinistra e al contempo sono il direttore di filiale di una nota agenzia per il lavoro (o di lavoro interinale, come si chiamavano prima). Nell’anno 2005 la mia filiale ha assunto con contratti cosiddetti precari circa 400 lavoratori e lavoratrici. Di questi, più di 250 oggi lavorano con contratti non più precari nelle aziende in cui erano entrati per ‘picco di lavoro’ o per ‘situazioni di mercato’. L’ufficio di collocamento del comune in cui lavoro, invece, ha ‘collocato’ meno di 50 persone sempre nel 2005. Cosa significa, caro Beppe?
Te lo dico io:
1) la mia azienda non lavora per beneficienza, non è un ente benefico…anzi!! La mia azienda persegue un utile economico. E per arrivare a questo obiettivo mi spinge tutti i santi giorni a uscire dall’ufficio e suonare i campanelli delle aziende, a cercare di ‘piazzare’ sempre più lavoratori, sempre più candidati. Caporalato? naaaaaaaaaaaaaaaa Le spese le pagano le aziende. Noi paghiamo al centesimo il nostro candidato, contributi, ferie e malattia. Nel collocamento invece si celano personaggi STATALI. FANNULLONI e che se ne fregano della sorte di un discoccupato. E non collocano!
2) La legge Biagi non ha introdotto nuove forme di precarietà, semmai ha cercato di stimolare a smascherare i FINTI co.co.co (obbligando le aziende ad assumere a tempo indeterminato laddove erano effettivamente dei lavoratori subordinati LOW COST). Quindi, io che ho sempre militato a sinistra, che ho manifestato, che ho un nonno partigiano etc etc …io che oggi vado a suonare i campanelli delle aziende e lo faccio per il MIO stipendio..indirettamente AIUTO tanta tanta gente a trovare lavoro. I migliori poi verranno assunti a tempo indeterminato.
E allora..basta disinformazione, Beppe.
Con affetto,
claudio pesenti
Il collocamento statale non ha mai funzionato, e’ solo un posto dove i partiti politici piazzano la loro clientela dandogli uno stipendio. Ma comunque, ho dei fortissimi dubbi sul fatto che le agenzie di collocazione interinale aiutino le persone. Aiutano le aziende, non i lavoratori.
…ha cercato di stimolare a smascherare i FINTI co.co.co (obbligando le aziende ad assumere a tempo indeterminato laddove erano effettivamente dei lavoratori subordinati LOW COST)…
OBBLIGANDO??? E chi obbliga chi? E chi controlla? E chi non può darti il benservito se vuoi essere assunto? E chi decide se sei “meritevole” di essere assunto? Sarebbe stupendo se fosse tutto vero ma ……….
Con affetto x Beppe e con mooolti dubbi x Claudio.
Maurizio
Ciao Claudio Pesenti,prima di tutto mi sono chiesto perchè hai scritto il tuo nome e cognome
tutto a lettere minuscole,l’umiltà si mostra in altro modo.Comunque se tu stai operando onestamente e svolgi la tua attività di servizio con impegno e diligenza continua così molti altri che svolgono la tua stessa attività nò.Come ad esempio anche nella Guardia di Finanza o nella Polizia c’è chi si comporta male.Forse devi comprendere che ogni legge dell’uomo è fatta per il bene suo non di quello che viene governato da essa:ciò è questa legge ha spianato la via a molti rapaci che si approfittano della necessità delle persone.
Inoltre la vita non è una gara che solo il migliore deve vivere,o avere il lavoro.Infatti a causa di questo 20.000 persone ogni giorno MUOIONO di fame perchè nel mondo c’è la competizione del migliore.O di quello che regge il gioco del titolare d’azienda che magari e un malvivente,nel senso che con questi tempi di stres(difficili)possono agire in modo losco,è meglio un d’iseredato povero che un trafficone ricco.Ricordati chi si arricchisce in fretta non è esente da colpe.
Immagina questo:un sistema misto tra stato e privati dove lo stato paga sistematicamente tutti.Es.chi è in cassa integrazione viene utilizzato dallo stato quando un’azienda ha bisogno prende una persona che non è inattiva ma che stà già operando,in base alle qualitaà che gli servono quando si abbassa l’attività che svolge lo ridà allo stato.per cui chi ha la mente di imprenditore fara l’imprenditore chi nò,sarà di servizio a secondo delle necessità.Esultando riguardo alla sua opera e non in paragone con l’altra persona.Inoltre si potrebbero assegnare incarichi a funzionari capi di decine,capi di 100,capi di1000.Senza portafoglio ma con tessera che gli permetta di usufruire dei mezzi necessari;tutto condito con la meritocrazia.Immaggina comitati scentifici o tecnici per un obiettivo non per scopo di lucro.
Vale la regola:Chi non vuole lavorare neppure mangi non chi non trova lavoro
Cervello: ormone fame aumenta memoria nei topi
ROMA – A stomaco vuoto forse si impara meglio, infatti l’ormone della fame, la grelina, migliora le prestazioni cognitive nei topi agendo come una sorta di doping per la mente. Lo ha dimostrato in uno studio pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience e condotto negli Stati Uniti, nell’università di Yale.
Nella ricerca, diretta da Tamas Horvath, la grelina è stata iniettata in un gruppo di topi normali, dopodichè questi hanno dimostrato dio riuscire ad apprendere e memorizzare meglio. Inoltre nel loro ippocampo, centro nervoso con un ruolo chiave per memoria e apprendimento, è aumentata la formazione di nuove connessioni tra neuroni (sinapsi), un processo indispensabile per i processi di apprendimento e memoria.
Ormone che stimola l’appetito, la grelina è un ormone che stimola l’appetito, viene messo in circolo dallo stomaco vuoto per segnalare al cervello che l’organismo ha bisogno di nutrirsi. Per studiare il funzionamento di questo ormone gli esperti hanno prima esaminato il cervello di topolini incapaci di produrre grelina ed hanno scoperto che nell’ippocampo di questi animali c’è il 25% di sinapsi in meno.
Sospettando che il problema fosse nella mancanza di grelina i ricercatori hanno eseguito la controprova, questa volta su topi del tutto normali: hanno iniettato loro un surplus di grelina e notato che la presenza dell’orme aumenta le loro performance in numerosi test che coinvolgono memoria e apprendimento. Gli esperti hanno inoltre registrato un aumento considerevole delle sinapsi nell’ippocampo dei topolini.
Non solo questo studio evidenzia un modo inaspettato in cui la funzione del cervello può essere influenzata da qualcosa che avviene da tutt’altra parte del corpo, hanno sottolineato gli esperti. Ma suggerisce anche che la fame, attraverso la grelina, potrebbe migliorare le capacità cognitive.
http://www.tio.ch/common_includes/pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=259230&idtipo=2
Caro Marzio,
non serviva questo studio per evidenziare come la funzione del cervello può essere influenzata da qualcosa che avviene da tutt’altra parte del corpo. Sappiamo da sempre cosa accade nel cervello del maschio italiaco durante un’erezione….il sangue affluisce nella parti basse, al cervello manca nutrimento, ed ecco che il rinc…….mento è assicurato. Bellachioma ha commissionato degli studi in merito, per questo nelle sue tv, da sempre, albergano culi e tette a non finire. Maschietti attenzione, vogliono anestetizzare le vostre menti (hanno cominciato a fare lo stesso anche con noi femminucce).
meditate gente…..
http://www.tio.ch/common_includes/pagine_comuni/articoli_search.asp?formtype=semplice&p_testo=Cervello%3A+ormone+fame+aumenta+memoria+nei+topi&x=9&y=6
L’astinenza da eroina è molto più stimolante della grelina…
Ciao Beppe,
sono un dipendente pubblico a tempo indeterminato e quindi sono veramente fortunato ad avere avuto questo posto, anche se ho dovuto studiare tantissimo e fare ben 3 anni di precariato. Lavoro in uno sportello di informazione e orientamento al lavoro e francamente trovo vergognose le panzane che ci rifilano sulla stabilità dell’occupazione grazie alla legge biagi. Soprattutto la tutela dei cd. soggetti “svantaggiati” . Provino questi signori a chiedere agli immigrati (categoria svantaggiata) in provincia di varese quando vanno in una delle agenzie di lavoro cosa gli rispondono. Oppure a signori di 40 anni assunti con un contratto co.co.pro licenziati dopo 15 giorni. Oppure a signori di 50 anni che si sentono sempre rispondere “troppo vecchio” nonostante ci sia uno strumento della legge biagi “il contratto di inserimento” che è stato introdotto anche a favore di questa categoria con agevolazioni e possibilità di riqualificazione. La legge biagi è solo un bluff. Viene applicata sono quando fa comodo agli imprenditori. Altri strumenti, come le Agenzie sociali art.13 del D.Lgs 276/2003, sempre per la tutela di soggetti svantaggiati, non sono neanche presi in considerazione. L’unica cosa caro Beppe è fare un libro bianco sull’applicazione di questa legge e diffonderlo a tutti, per far capire tutte le bugie che sono state dette fino adesso. Io ci sto lavorando, spero tu approvi questa mia idea.
@ raffaella
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La possibilità di scegliere dovrebbe essere garantita…ma siamo governati dagli imprenditori e io so bene come ragionano i moderni imprenditori…quelli che dicono: “che importa se non è legale…tanto poi si fa ricorso e passano 5 anni”, ne ho sentiti tanti parlare così sulla pelle dei loro operai…
Io ho investito quello che avevo, la testa e le braccia…cerco solo il necessario, che generalmente non è in vendita, con qualche strappo alla regola quando si può e quando serve.
Ti invidio molto per il tuo lavoro, mi sarebbe piaciuto molto…ma la vita è lunga (pure troppo).
è vero… la vita è lunga!
Il mio lavoro è bello, ma anche molto difficile…
credo di averlo scelto naturalmente, perchè sono sempre stata interessata alla natura umana…
un campo vasto, e molto contradditorio, forse questa consapevolezza mi fa sempre pensare che esista un altro punto di vista, oltre il mio, e che la verità in tasca non ce l’ha nessuno…
ciao cara, e buona serata!
Caro Beppe Grillo, ti scrivo perché trovo la tua proposta divertente. Ti scrivo dall’Inghilterra, dove io e la mia futura moglie abbiamo trovato un lavoro dignitoso. Siamo entrambi laureati io in fisica e lei in lingue e letterature straniere. In Italia, non riusciavamo ad avere un contratto più lungo di 6 mesi e naturalmente non nel nostro campo. Qui dove sto ora faccio ricerca e la mia futura moglie ha un buon lavoro con contratto a tempo indeterminato. Quando ho letto tempo fà, la tua risposta ad una persona disperata che affermava di emigrare, mi sono commosso. Purtroppo, non sono d’accordo con te, l’Italia è sempre stata così, rimangono i farabutti e la brava gente deve cercar fortuna fuori.
Un saluto
PS
Ci stiamo sposando e, ti prego di credermi, con tutti gli sforzi possibili non era possibile laggiù.
ciao, anche io sono laureata in fisica, vorrei chiederti da totale ignorante com’è la situazione in inghilterra (o anche in qualche altro paese estero se lo sai)per i fisici, anche nel privato (io sto facendo il dottorato, ma altri 2 anni in italia, non penso proprio di farcela)
grazie
Cara Elena,
il lavoro per i fisici in Europa c’è. Dal punto di vista professionale sei gratificato anche se essendo in qualche modo un emigrante(comunque, questo lo avverti) devi lavorare più degli altri. Ricorda però che poi il difficile tornare se ne hai voglia. Ti sconsiglierei l’industria italiana e tantomeno le società di consulenza. Purtroppo, tranne rare eccezioni, vai incontro a gente poco seria (come puoi leggere).
In bocca al lupo
…c’è poco da dire se non che è una valle di lacrime!!! 27 anni,laurea in scienze dell’educazione, lavoro come educatrice per due comuni della zona con contratto co.co.co o co.pro…non so quale dei due sia peggio!!! ogni anno scaga pazzesca che il contratto non venga rinnovato…ferie nulle (oppure tantissime, quante ne vuoi, in ogni caso non pagate!!!), malattia inesistente (è colpa mia se mi viene???!!!), garanzie per la gravidanza sotto il minimo necessario valide solo perchè tuo figlio possa lontanamente percepire che non è orfano….previdenza sociale nulla che quando andrò in pensione dovrò morire il giorno dopo….tfr fatto di grandi sorrisi o pedate nel di dietro…possibilità di accedere ad un mutuo valida solo per chi ha il babbo benestante di suo (…povero mio padre che non si chiama silvio e ha il suo di mutuo da pagare!!!…e poi si lamentano che i giovani non crescono mai!!!!)….tutto condito dal fatto che ora le amministrazioni pubbliche hanno l’urgenza di esternalizzare i servizi e quindi ci svendono all’ULSS che ci promette lo stesso calvario…se non peggio…
ciliegina sulla torta: il mio ragazzo è mio collega e quindi siamo sulla stessa barca….che se non è già affondata è perchè vogliamo cambiare da dentro quest’italia sott’acqua!!!!
…è una valle di lacrime….
Caro Beppe,
sono un ragazzo di 28 anni della provincia di Foggia che adesso si sta per sposare.Tre anni fa lavoravo a Bologna come impiegato e ho inviato il curriculum ad una azienda che si è insediata nel contratto (illusione) d’area del Gargano questa azienda mi ha subito impiegato con il contratto a tempo indeterminato.Giuro su ciò che ho di piu’ caro che non ho avuto raccomandazioni!E gia’ dai primi giorni si parlava di cassa integrazione , non racconto tutta la mia storia perche’ sarebbe molto lunga voglio soltanto denunciare il fatto che i nostri amministratori non ci rappresentano per niente pensano solo ai c….i loro.Io oggi è 1 anno che sono in cassa integrazione e nessuno ha fatto niente!Nemmeno quei c……i dei sindacati.I soldi di tutti vengono spesi per far arricchire i pochi pseudo datori di lavoro che poi scappano!Se questa è occupazione!!!!!!!!!!!!!!!E possibile che i raccomandati vanno avanti pur non sapendo fare niente e coloro che hanno un mestiere nelle mani devono subire queste umiliazioni?Ma soprattutto è possibile che da parte di chi amministra i nostri soldi non ci sia un effettivo controllo su chi ha voglia e capacita’ di lavorare e che tutto viene fatto decidere a chi ha conoscenze varie?Con questo ti saluto e ti pregherei di focalizzare l’attenzione su ciò che accade qui in Puglia…..Grazie per aver messo a disposizione una “fetta” del tuo blog per discutere e denunciare la realtà dei fatti non tutte quelle c…..e che si sentono dire da quel nano di Berlusconi!!!!!!
Distinti Saluti
da domani mettetevi tutti in malattia in massa e dopodomani sono fallite queste ditte di parassiti
Se vai in malatia l’azienda non ti paga. La gente purtroppo ha bisogno di soldi per sopravvivere, c’è gente che deve pagare un mutuo, mandare a scuola i figli e dargli da mangiare e secondo te si permettono di perdere quel poco lavoro che c’è ? Se non vai a lavoro loro non ci mettono ne due ne tre a trovare un’altro povero disgraziato (della quale faccio parte anche io) che vad al posto tuo a lavorare.
Sono laureato in Scienze Naturali e nel lontano 1997 partecipai ad una selezione “ENEA-Comune di Catania” per il progetto Comune Solarizzato. Dopo varie selezioni furono scelti 15 Disoccupati tra cui anch’io. Il primo anno siamo stati inquadrati come L.P.U. e il Comune ci parcheggiò in locali fatiscenti aspettando il momento propizio per sbarazzarsi di noi ovviamente aspetto fino al momento in cui non fu sicura di mettere la mani sul finaziamento che per metà metteva a disposizione l’enea e l’altra meta il comune stesso per una cifra complessiva di circa 900.000 euro. Terminato l’anno di lpu il comune bandi un Bando che fu vinta da una ditta virtuale che si accollo i lpu ed ovviamente i denari. Sono passati due anni, più il terzo da lpu, ed al comune di Catania abbiamo consegnato circa 700 mq
di pannelli solari fatti e montati da noi ne rimangono da realizzare circa altri 700 mq, ma la nostra situazione non è cambiata precari eravamo e precari siamo rimasti. Il contratto di lavoro con la ditta è part-time, la paga oraria è circa 5,8 euro l’ora, si lavora sui tetti in qualsiasi condizione meteo tranne in caso di vera pioggia, sui tetti saliamo i pannelli di 2 mq piuttosto pesanti con le corde e le forza delle braccia non
avendo altri mezzi a disposizione, per proteggere le mani siamo costretti a comprarci i guanti da lavoro con quei pochi soldi che non ci vengono dati neanche puntualmente. E ci sarebbe tanto altro da dire ma neanche il Sindacato “cisl” riesce a dire o a difenderci perche le nuove leggi non sono fatte per difendere gli schiavi precari ma solo chi il posto fisso c’è l’ha.
In conclusione devo dire che sulle energie alternative io ci credo cosi come sulle nuove tecnologie, ma bisogna poter VIVERE possibilmente non da schiavi è non può esserci tolta la speranza di avverare quache sogno dai politici o classi dirigenti che non riescono a capire i PARADOSSI che hanno creato e che nel prossimo futuro non porteranno a niente di buono.
GRAZIE GRILLO
Caro quasi omonimo, rispondo anch’io all’appello. Ho 27 anni e da O T T O lavoro come precario.
Dal novembre ’97 ad oggi, passando per vari tipologie contrattuali nel mercato cosidetto flessibile, ho cambiato diversi lavori:
Call Center,
Addetto manutenzione del campo e Speaker per gare di atletica leggera,
Operatore notturno di portineria,
Operatore sociale,
e questo nonostante (o devo pensare “a causa di…” )una laurea in sociologia conseguita con il massimo dei voti.
Qualche considerazione:
La legge n 196 del 24 giugno 1997 nota ai più (me compreso) come “pacchetto Treu”, se andiamo a vedere nella sostanza, non era affatto meglio. è questo che mi sento di affermare alla luce della mia personale esperienza lavorativa, cominciata appena diplomato e proseguita sinora che, come dicevo, ho in tasca quelle”sudate carte” da ormai un pezzetto. Mi sembra però, alla luce di una serie di interviste che ho realizzato ad alcuni dirigenti sindacali, una sensazione assai condivisa in quegli ambienti, che comunque continuano ad essere del tutto inefficaci verso quella multiforme tipologia di lavoratori (la nostra), a causa di un’assoluta assenza di diritti da difendere (infortunistica, ferie, malattia e via dicendo…).
Da quando facevo l’operatore telefonico ad oggi che faccio l’operatore sociale (da co.co.co. a co.co.pro.), è cambiato davvero poco. Questo mese, per arrivare a 1100 euro, dovrò lavorare 220 ore… e febbraio ha solo 28 gg!!
Cip Cip Cip, cinguettava l’uccellino;
Cri Cri Cri rispondeva la cicala;
MUU MUU faceva la mucca
Bee BEE Bee lamentava pecorella che danzando per la via
il lupo poi a tutti portò via.
La gallina co co co ora ora poi a chi la do?
Se lè presa biagiosconi che c’ha rotto li C…..!!
E’ abbastanza intelligente com un salvagente?
Caro Beppe, prima esistevano i co.co.co(ora solo nella funzione pubblica) poi sono diventati co.co.pro, adesso si stanno spingendo i collaboratori ad aprire la partita iva!!!!!!!!!!!!!
Il Governo può dire sicuramente che ci sono nuovi giovani imprenditori, peccato che ciò che guadagnano è meno della pensione sociale!!!!!!!!!!!!!!
laurea a 23 anni in ingegneria ambientale, politecnico di milano. sei mesi di lavoro, non ho guadagnato niente. prima occupazione 0,80 euro all’ora (>1000 ore per un compenso di 1000 euro una tantum ALLA FINE DEL TIROCINIO) presso un ente comunale come tirocinante. durante questo tirocinio mi è stata promesso un posto come disegnatore (AH AH AH avessi studiato per questo!), ma poi dopo 10 giorni vengo lasciato a casa per “un imminente controllo” da parte della G.d.F…. risultato? niente soldi. niente di niente. lavorato in totale 500 ore, pagato euro 0,00. ora che faccio? incendio, minaccio o che faccio? n.b. ho inviato quasi 400 C.V. e ho ottenuto 3 risposte, tutte dalla svizzera.non c’era posto. grazie italia. ti odio. morirai.
BEPPE, PER FAVORE, INVIA ANCHE QUESTO AI SEGRETARI DI PARTITO
–
http://www.ricostruire.it/per_chi_suona_campana.htm
–
Da staccare ed appendere nei seggi elettorali
fare una legge con il nome Marco Biagi è solo un tentivo infantile di renderla inattaccabile…chi oserebbe mai criticarla?
se qualcuno la provasse a criticare, non verrebbe minimamente ascoltato e verrebbe poi accusato di infangare la memoria di un,come lo definisce fini,”martire”…
BEPPE GRILLO PRESIDENTE
La prima batosta berlusconiana me la presi con i famigerati contratti a termine di formazione, grazie ai quali godevo di trattamenti allucinanti (allora di mobbing non si parlava ancora), ero soctretta a far straordinari su straordinari, dormire 4 ore per notte per riusicre a star dietro ai turni massacranti e, una volta lasciata a casa mi sentii dire che non avevo diritto nemmeno al sussidio di disoccupazione, per via proprio di quel genere di contratto.
Sono passati più di 10 anni da allora, ora ho 29 anni e li ho visti tutti: co.co.co, contratti a chiamata ecc. ecc.
Uno peggio dell’altro, l’ultimo che ho dovuto firmare era addirittura ridicolo in quanto mi vincolava ad un azienda per un giorno lavorativo a settimana costringendomi però a d esser reperibile anche per i rimanenti sei giorni, pena pagamento di una penale (o risarcimento) corrispondente al mio stipendio mensile.
Ora mi trovo a quasi 30 anni a far sacrifici per poter tirare alla fine del mese, senza la possibilità di sposarmi perchè il mio ragazzo si trova nelle mia medesima situazione (nonostante una laurea).
E come se non bastasse devo anche sorbirmi le lavate di capo dei miei genitori che non riescono a capire per quale motivo loro alla mia età erano sposati, con due figli alle elementari, con due auto e una casa di proprietà.
E’ preferibile lavorare in nero, almeno non si viene presi in giro con contratti che non ci danno nessun diritto, niente ferie, niente malattia o tredicesima ed alla fine di una vita lavorativa non ci garantiscono nemmeno una pensione.
Caro Beppe,
sono uno studente universitario ed è ormai da più di un anno e mezzo che lavoro in un call center con il Co.Co.Co (o meglio dire Co.Co.Ca = Contratto Col Ca..o!!!), come ben saprai non ha diritto a nulla: niente ferie, niente malattia, niente permessi studio, niente di niente, a parte la retribuzione da fame che possono darti in un call center.
Lavoro ad orari fissi, con materiale che non è solo “il mio sapere”, ho anche dovuto fare un corso per conoscere i sistemi dei vari servizi che vengono gestiti dall’azienda (OVVIAMENTE IL TUTTO NON RETRIBUITO!!!), devo avvisare quando non vengo a lavoro, ed ho molto spesso piu servizi di chi è assunto ormai da anni SENZA VEDERE ANCHE SOLO UNA PICCOLISSIMA DIFFERENZA ECONOMICA NELLA BUSTA PAGA!!!..
Mi sono informato sui vari contratti Co.Co.Co. o a Progetto e ci sono molti punti che NON vengono rispettati dalle aziende che li utilizzano.
CARO BEPPE MI SA TANTO CHE QUI ORMAI LA SOSTANZA DEL CONTRATTO CHE HO ABBIA SUPERATO NOTEVOLMENTE LA FORMA, purtroppo però di meglio non riesco a trovare, spero di laurearmi nel più breve tempo possibile anche se grazie alla Moratti adesso con la triennale mi ci posso giusto…va beh poi divento volgare.
UN SALUTO A TUTTI GLI AMICI CO.CO.CO. E A PROGETTO.
THOMAS
P.S.: vorrei far provare a chi parla bene del co.co.co. 3 mesi come lavoro io, poi voglio vedere se si sente ancora così fiero del suo contratto!!…
La storia inizia alla fine del liceo, la mia famiglia è in un periodo di ristrettezze, mio padre ha cambiato lavoro, (avendo lavorato all’estero in passato la pensione chissa chi gliela riconosce..), sono venuti a mancare i genitori di mia madre. In questa situazione mi sono messo a lavorare, sperando di riuscire a conciliare il lavoro con lo studio universitario che mi aspettava..Il mio primo anno di lavoro ho ricevuto proposte di part time a 4 euro l’ora per fare l’apprendista pizzaiolo…no grazie, ho lavorato in nero per un’anno, girando tra pub e pizzerie, sempre con una precarietà pazzesca, addirittura ho lavorato in certi posti solo per una sera.poi ho trovato “finalmente” un lavoro “in regola”..in regola non troppo perché oltre alla mansione scritta sul contratto ne facevo molte altre…
Ma naturalmente a tempo determinato, 6 mesi, dopo i quali ero di nuovo sulla strada. Per fortuna che con un po di conoscenze sono riuscito a trovare un lavoro stagionale la scorsa estate…ovviamente in nero, ma almeno strapagato questa volta..finita l’estate (oltretutto piovosa e quindi poco proficua) di nuovo sulla strada..Inverno: un’altro contratto di 6 mesi che come l’anno scorso IRONIA DELLA SORTE, mi scade il 1 maggio, così non posso neanche festeggiare il mio lavoro…
La prossima estate chissa che lavoro farò…finora pizzaiolo, barman, cassiere, maschera, cineoperatore, magazziniere, aiuto cuoco, operaio…
Il lavoro a tempo indeterminato per ora è solo un miraggio…meno male che sono giovane…e che faccio kung fu!
La chiamano flessibilità , si legge precarizzazione ad libitum.
dicono che ha dato risultati straordinari, io sostengo che il binomio treu prima legge biagi poi hanno disintegrato le prospettive di lavoro tutelato per piu’ di una generazione.
dicono che ha ridotto la disoccupazione:per dimostrare cio’ hanno inserito nei nuovi occupati anche gli immigrati che avevano già un lavoro e che, con la sanatoria ,si sono regolarizzati: oltre ai vari falsi (in bilancio….) dovremo contabilizzare quest’altro falso.
dicono che la legge ha garantito eccezionali risultati per cio’ che riguarda l’occupazione femminile: oggi l’italia ha la percentuale di donne occupata piu’ bassa dell’europa occidentale, vergogna!!!
sostengono che potranno fare di piu’ nella prossima legislatura: cioè continuare la precarizzazione estendola ad altre fasce d’età, magari in forma retroattiva per incamerare i magri “benefici” che una vita di lavoro potrebbe dare ad un impiegato o un operaio.
Ho sentito parlare di gabbie salariali per aree geografiche. dopo la delocalizzazione in est europa e cina, ci godremo la delocalizzazione interna, sancendo cosi’ la totale separazione di un paese veramente alla frutta.
Ma forse hanno ragione loro, sono i lungimiranti: tra 15 anni l’italia , forse, non sarà in grado piu’ di produrre nessun prodotto low tech o high tech, tutte le produzioni di beni e servizi saranno localizzate in asia ed america latina.
Ci siamo cullati per anni credendo che sarebbe bastato produrre , fondamentalmente, (le essezioni, fiat, olivetti le abbiamo disintegrate!!)scarpe o salsa di pomodoro per creare benessere .oggi i nodi vengono al pettine, forse loro stanno solo abituandoci al nostro futuro ruolo marginale nell’economia mondiale….
Il lavoro atipico e le collaborazioni a progetto sono una vendetta generazionale.Tutti i diritti conquistati in 40 anni di scioperi e trattative sono stati bocciati in un colpo solo come in un tiro di bowling.Chi aveva ceduto parte del suo sovrabbondante benesere negli anni 60 e settanta adesso se lo sta riprendendo.A scapito dei nuovi lavoratori,e pensare che quando si è organizzato lo sciopero contro l’articolo 18 Berlusconi lo ha definito uno sciopero dei padri contro i figli.
A voi capire la verità
Diamoci appuntamento con le armi in pugno organizziamoci
io ci sono.bisogna finirla,manifestare non porta a nulla
Ciao A tutti, sono Paolo: perito elettronico a buoni voti;
certificato come progettista e manutentore di reti informatiche (Cisco Systems) Gia’, perche’ avrei frequentato l’ Universita’, ma in Italia il diritto allo studio e’ una favola. E’ un po’ come le parole democrazia, libertà: belle parole.
Lavoro da quando ho 16 anni (ora 24) mi sono diplomato lavorando,ho preso la certificazione Cisco (16 mesi di corso) lavorando.Insomma la storia di tante persone, ma comunque,ragazzi,un culo cosi! Ho fatto il possibile, lo giuro!
ora lavoro con un CO.Co.PRO. per un’ azienda che il mobbing e’ incluso nei BENEFIT, la paga e’ misera,il lavoro sottoqualificato.Se ad esempio dal mio stipendio ne tolgo una parte per ammortizzare ferie, permessi, mutua, LIQUIDAZIONE ,tredicesima, rimangono “600 EURO”!!
Prima di questo lavoro ne avevo un altro: un altro maledetto CO.CO.PRO… piu’ o meno stesse condizioni di schiavitu’.
Vorrei prima o poi comprare una casa, una macchina, andare in ferie pensando che quando torno il lavoro mi aspetta, prendermi l’ influenza, andare a sciare un Martedi’, ma non posso perche’ lavoro con un CONTRATTO A PROGETTO.
Confido in una rivoluzione.
Ciao. Paolo
non leggo nemmeno gli altri post di quest’argomento.
dico solo che Marco Biagi avrebbe certamente vomitato dall’idignazione per sentire il suo nome affiancato ad una legge che legalizza la schiavitù.
La flessibilità del lavoro non può essere scambiata con la precarietà dei contratti a tre mesi.
Si è voluto dare il nome di un uomo della sinistra ad una legge modificata dal liberismo più sfrenato che di sinistra non ha nulla.
Il primo primo primo nodo da affrontare dal prossimo governo di centrosinistra è proprio questo. Ridare dignità ai lavoratiori precari che non possono programmare neanche il giorno di domani ( martedì 21 febbraio) perchè continuamente sotto ricatto dai datori di lavoro.
Ho avuto la fortuna di un lavoro a tempo indeterminato che mi ha consentito di programmare la mia vita. Vorrei la stessa cosa per tutti i giovani precari per un’Italia migliore di quella voluta da Berlusconi e complici ( O BANDA) di governo.
giusto il confronto con gli schiavi: vedere Queimada di Gillo Pontecorvo per credere. Gli schiavi sono a carico del padrone, i co.co.pro no. Se si ammalano, restano incinta o simili amenità e tutto a carico loro. La legge Biagi sviluppa la tesi del negriero/Marlon Brando nel film ed è una vera manna per i “datori di lavoro” (macchè carini, ti danno anche qualcosa…): ti caccio quando non mi servi e ti pago anche di meno degli altri. Perchè un datore di lavoro dovrebbe più fare assunzioni? Qualche balengo filantropo?
la mia ragazza lavorava in un ristorante e il suo datore di lavoro non era il ristoratore stesso ma la cooperativa, con la quale il suo datore l’aveva iscritta.
gli ordini li impartiva il ristoratore ma il suo datore era quindi la cooperativa.
stanco dei continui comportamenti da gestapo di questo tizio che, a questo punto non poteva accampare grandi pretese perchè alla stregua di un intermediario;
in primis gli ho fatto sentire la mia voce! facendogli capire che dietro ad una ragazza bisognosa di lavoro(perchè questa gentaglia fà leva proprio sul bisogno!)c’era qualcuno che la tutelava;
che per 600 euro al mese con tutte le angherie e pretese dovevano lavorarci i suoi figli e non la mia donna.
in secundis mi sono rivolto alla cooperativa e li ho giocati con il loro stesso meccanismo perverso:( le cooperative secondo il loro statuto, al momento di un cessato rapporto di lavoro non devono al lavoratore il TFR e durante il rapporto non pagano neanche la tredicesima)questo è quel che dicono loro!
provai a chiedergli di licenziarla
e non lo fecero e sapete perchè? perchè nel contratto c’era scritto contratto tipo 0 che si rifà in tutto al ccnl,dove tredicesima e TFR sono previsti in toto! quindi da subito pretesero che la mia ragazza si licenziasse, io non glielo permisi.
qualche mese fà sono andato a denunciarli al sindacato ed ora non solo le dovranno il tfr e la tredicesima ma anche il risarcimento per non averle permesso di lavorare in regola nei mesi successivi al cessato rapporto di lavoro e il riconoscimento ad una retribuzione maggiorata per le mansioni svolte in qualità di aiuto cucina e non di addetta alle pulizie come c’era scritto su quel contratto (perchè fanno anche questo).
come possiamo difenderci?
informazione e denuncia!
dobbiamo avere il coraggio di denunciare
di andare sotto questi”padroni a muso duro e far valere la nostra persona”
dobbiamo prendere per le palle il nostro futuro!
ciao beppe, innanzitutto complimenti per questa tua avventura…ti scrivo come vittima della nuova legislazione sul lavoro..e purtroppo non sono il solo…il mio ultimo contratto è durato 5 ORE!!! per una trentina di euro…non male per un ventenne universitario che li spende in una settimana da pendolare in eterna attesa dei treni in ritardo…e che vorrebbe pagarsi gli studi per non succhiare ai genitori centinaia di euro per poter studiare…e che in ateneo incontra professori e laureati che mi invitano a specializzarmi all’estero perchè in italia mancano gli investimenti e soprattutto un futuro
Vivo a Napoli.Nel 1999,dopo la laurea,ho speso due anni per l’esercito Italiano come Ufficiale.Allora c’era l’obbligo della leva. Mi ritrovai nel 2001 ad affrontare il mondo del lavoro.Intuii subito che non c’era scelta se volevi lavorare. Tutto passava per le agenzie interinali che come caporalati con il sorriso, attraverso loro dipendenti il piu’ delle volte anche molto poco professionali,arruolavano e arruolano persone nei periodi di “punta”. I periodi in cui il picco della produzione nelle aziende aumenta e quindi per aumentare il fatturato si “addestrano” individui per poi sbatterli dallo stesso contesto aziendale, il piu’ delle volte senza nemmeno aver detto un semplice “grazie per la collaborazione”. Capisci che sei un numero,un individuo senza voce lavorativa, senza potere decisionale all’interno del gruppo. Capisci di non avere dignità perchè ti senti parte di un sistema produttivo a cui vorresti dare il tuo apporto in termini di energie e di idee e poi puntualmente, allo scadere del contratto, torni a casa con un nuovo stress, una nuova giornata da inventarti per andare avanti. Capisci che il mercato rende l’uomo non libero,che non contano i rapporti interpersonali e che con l’interinale riescono a emarginarti o provano a farti autoemarginare perchè speri come un codardo che lavorando di piu’ e meglio qualcuno potrà accorgerti di te e premiarti ma i piu’ intelligenti e i piu’ esperti capiscono che nessuno si accorgerà di te perchè le aziende non utilizzano questo strumento per valutare il lavoratore e capire se è idoneo per quella mansione ma le aziende usano quel lavoratore solo per succhiare la sua forza lavoro e poi scartarlo e sostituirlo da un nuovo illuso che continuerà a non chiedere permessi, a non chiedere ferie a non chiedere nessun diritto perchè per lo meno si vedrà un rinnovo per un altro mese pur di portare qualche soldo a casa.
Siamo schiavi moderni ma diceva Voltaire: “Amo e rispetto i grandi quando lo sono di per sé”.
Caro Beppe,
ho 26 anni e sono laureato in Architettura al Politecnico di Milano. Oggi lavoro in uno studio privato, con buona soddisfazione, per mia fortuna. Alcuni ragazzi che si sono laureati assieme a me oggi lavorano come co.co.co. per l’università: il loro stipendio è di 1100…Che diviso per i quattro mesi del loro contratto fa 275 al mese. E sono “fortunati” perchè, siccome sono bravi, hanno delle prospettive. Ad altri è andata anche peggio, perchè non hanno ancora trovato un lavoro. E’ questo, mi chiedo, il risultato della politica che il governo ha portato avanti per cinque anni, nei confronti di noi giovani? Tanto valeva giocarsi tutto alla roulette.
Son sempre più convinto, e lo dico a malincuore, che l’unico modo per farsi strada in questa Italia sia quello di emigrare. C’è qualcuno che sa farmi cambiare idea?
Ho lavorato presso un call center di Torino: una schifezza. 5,50 euro all’ora, lordi, contratto in prova, a loro dire durante la formazione, che poteva andare da una settimana a 2 mesi ma che poi si rivela durare necessariamente 2 mesi onde evitare malumori e scontri interni. Tutti in uno stanzone, tutti che urlano a ‘sto benedetto microfonino, che poi, voglio dire, c’hai il microfono apposta per non urlare ed invece tutti ad urlare, un caldo allucinante, pausa di 10 minuti dopo 2 ore e poi dritti fino alla fine ed obbligo di fare 4 contratti al giorno. Spingevano addirittura a non dire tutto quanto e i miei “capi” erano meno informati di me sul mondo delle tlc. Sono durato 3 giorni. Poi me ne sono andato, a tutto c’è un limite. Insomma, meglio in cantiere, davvero..
Siate Sinceri: se io vi dicessi
“ammazziamoli tutti”
Voi pensereste davvero che sono pazzo?
Anche a non ammazzarli…si è pazzi lo stesso !
No fratello nn sei pazzo…
no non sei pazzo, sarebbe da aiutarti!!!!
no per un semplice fatto; verrebbero mitizzati e se con l’informazione, il voto ,gli strumenti democratici (che abbiamo a disposizione ma di cui gli italiani non nè fanno uso o nei casi migliori nè fanno un cattivo uso)potremmo toglierli di mezzo; da martiri non ce li toglierebbe più nessuno!
immaginate:s.Silvio Berlusconi
Mi sono laureato in economia e commercio a 23 anni e mezzo, 110 e lode. Ho il contratto di un anno, piglio mille euro al mese, e rispetto a tanti miei amici ed ex colleghi universitari è un lusso, il che lenisce le mie lamentele. Ma faccio un lavoro da impiegato in una moderna catena di montaggio. Cazzo: io ho studiato per capire!!!
Laurea in Ingegneria Biomedica.
Ho “lavorato” un anno per una piccola ditta che vende elettromedicali.
Un po’ a nero, poi mesi di pressioni per farmi aprire la partita IVA.
Alla fine con collaborazione occasionale.
“A Gennaio ci mettiamo in regola…”
Ma ad Ottobre “Ciao ciao, saluti e baci”.
Ora son tornato in fase manda-il-curriculum-in-giro-ma-nessuno-ti-caga.
MI associo Grazia C.
con tutto il Cuore che posso!!!!
Dai Grazia , il “carci” e “noma” stanno la …………tanto cuore e………….
CARICAAAAAA!!!!! ROMPILOOO!!!
Dai Chiara siamo tutti con te!!!!
Ciao cara, tanti tanti auguri di guarigione.
Nel marzo del 2000 ho lavorato come lavoratore “in affitto” per la ditta interinale Adecco come magazziniere generico nella costruzione di una profumeria, la Sephora, a Livorno.
Lunghezza dell’incarico lavorativo, 5 giorni, 8 ore + 2 ore di strordinari al giorno, lo “stipendio” x un totale di 45 ore circa; 290.000 lire nette, una vera fortuna!!! il bello è che la sede Adecco a quel tempo era a Pisa in Via Roma e per andare a prendere l’assegno mi son dovuto fare due viaggi, la prima volta per la dimenticanza della gentile signorina addetta ai pagamenti che si era dimenticata alcuni assegni (fra i quali il mio) e la seconda finalmente per riscuotere quei pochi spiccioli; totale 2 biglietti andata e ritorno livorno centrale-pisa centrale 20.000 lire! 290.000 – 20.000= 270.000 lire nette per 45 ore di lavoro, si può chimare stipendio secondo te? io la chiamerei elemosina.
p.s. per legge le ditte interinali trattengono dallo stipendio del disgraziato lavoratore anche una percentuale (credo intorno al 5%) credo per avergli trovato…lavoro! perfetto, pagare per lavorare ed in più lavorare con paghe da fame!
p.s.2: metti nell’elenco insieme ai vari Maroni e Sacconi anche il compagno Dilemma che nel 1997 firmò la legge sull’interinale! GRAZIE MASSIMO, COMPAGNO IN BARCA A VELA!!!
Stefano Fiocchi da Livorno.
io sono fortunato; conosco un mestiere, il tecnico progettista, e sono discretamente capace. ma in officina, gli operai sono calati. ci affidiamo a persone inviateci da qualche agenzia di lavoro temporaneo. ci mettono buona volontà, ma i prodotti finiti a volte sono da ritoccare, ogni tanto fanno qualche pasticcio. e ci credo! non è colpa loro! come fa uno a imparare se ogni mese, o ogni settimana, cambia ditta, mansione, settore? però al mio padrone conviene….
già, padrone….il “datore di lavoro” è scomparso, è tornato di moda il padrone! Lui, il padrone, si incazza…ma io non posso fare a menom di rispondendergli “si padrone!”, anche quando ci sono i Clienti presenti…:-)
***buona sera alla tribù***
Io ho scelto dopo molti anni di lavoro dipendente di diventare una lavoratrice autonoma.
Il mio stipendio come dipendente era molto soddisfacente, ma non sono pentita di averlo lasciato.
Ora guadagno molto meno di un co.co.co/co.co.pro non ho mutua, ho una marea di soldi da pagare al socio occulto che è lo stato…ma non me ne frega niente!
Mi ero stufata di dare l’anima per far funzionare aziende che imprenditori incompetenti rovinavano!!
Sono povera e felice! sono fuori dal tunnel del divertimento!
…una volta un operaio (esistono ancora?) sudava sognando la pensione…io sudo sapendo che nel domani non vi è certezza…ma almeno vivo il mio quotidiano 24 ore al giorno con la mia famiglia, che è la mia unica ricchezza.
E’ triste però pensare che io sono fortunata, perchè ho potuto scegliere.
infatti, Manuela, è triste dover pensare questo. molte persone non possono scegliere perchè non sono abbastanza qualificate, oppure perchè non hanno un minimo di capitale iniziale per dar avvio ad un’atticità in proprio, oppure perchè oberate dai debiti, o per mille altre ragioni…
Anche io sono una privilegiata, perchè ho potuto scegliere, e ho scelto di svolgere la mia professione (la psicologa) nel settore pubblico. Sono garantita. A volte penso che se avessi scelto la srada della libera professione sarebbe stato meglio, ma poi penso che non era adatta a me, preferisco la tranquillità e non dover pensare a procacciarmi i clienti…
Ma il nocciolo è: noi abiamo potuto scegliere.
Sarebbe bello se lo potessero fare tutti, speriamo in un futuro migliore!
Mi domando: ma come si fa a dire che il lavoro precario ha migliorato la situazione del lavoratore?
Quando ascolto questi deficienti che affermano queste cose, mi vien su un nervoso, perchè inevitabilmente mi sembra che mi/ci stiano prendendo in giro.
Lavoratore a tempo determinato fino a Giugno 2006.
Devo comunque ritenermi un professionista fortunato perchè l’azienda mi ha DETTO che a Giugno non ci saranno problemi per la riconferma di ulteriori 6 mesi.
Ma come si fa ad andare avanti.
Vivono in una dimensione tutta loro.
Saluti a tutti
Ciao Beppe, volevi storie da raccontare circa la legge Biangi da mandare ai segretari di partito? Ok… eccoti il mio caso:
Ho lavorato per mesi (quasi 1 anno) in un grande negozio di informatica di una catena molto famosa in Italia, il negozio ha sede a Fidenza (PR).
Ero in nero, il titolare continuava a dirmi che mi avrebbe assunto… e intanto mi diceva cosa avrei dovuto dire in caso di ispezione (!!!).
Arriva la chiamata per il servizio militare, chiedo che, visto che chi ha un contratto di lavoro a tempo determinato full time da almeno 10 mesi viene esonerato e visto che lavoravo da lui da tempo, di essere regolarmente assunto…
Niente da fare! Al massimo potevo aprirmi una ditta individuale per fare con lui una “collaborazione”. Così sarei anche risultato come responsabile di azienda e avrei “saltato” il militare lo stesso. Ovviamente così non potevo (i segretari sanno perchè) e sapete come è finita?
Mi sono licenziato (per quanto si possa licenziare uno mai assunto), niente liquidazione ovviamente (manco i soldi di un mese intero e nessun giorno di ferie pagato), nessun contratto di lavoro manco come collaborazione e, per necessità, ho chiesto di fare il servizio civile.
Da notare che nonostante la richiesta di servizio civile sono stato processato come “renitente di leva”, processo chiuso visto che ho fatto la richiesta di fare il servizio civile, ma intanto ho dovuto pure pagare l’avvocato.
Cornutissimo e mazziatissimo.
Sauti e vai avanti così che sei un grande!
Felice Marra
Caro Beppe,
sono un giovane attualmente disoccupato. Se no nricordo male la stessa moglie di Biagi aveva criticato in parte la riforma che porta il nome di suo marito in quanto sottoposta a diverse “variazioni” prima di essere definitivamente approvata. Comunque io ho amici co.co.pro e co.co.co che non se la passano molto bene. Mi riferiscono di stipendi da fame (ca. 600 euro) e sono tutte persone laureate…mi domando che faccia tosta hanno i politici quando parlano di 1000 euro come esempio di stipendio basso. MA DOVE VIVONO. Qui nel Nord-Est la paga media base di un operaio da qunato ho sperimentato io stesso è di 850 euro magari fossero 1000. E poi parlano di incentivare le imprese! Ma i lavoratori come li incentivi con questa precarietà e questi salari bassi. Non voglio generalizzare, volendo si puo trovare anche un buon posto ma più passa il tempo e più è difficile. Basta, occorrono politiche sul lavoro serie mirate alla persona e non solo al profitto.
Francesco Magnabosco 20.02.06 19:59 | Rispondi al commento |
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Questa la dedico a tutti coloro, soprattutto meridionali, che descrivono la gioventù del Nord come una generazione viziata, parassita dei propri genitori, arrivista, mammona, fighetta, riccona, sborona, truzza, ignorante, bifolca, perditempo, cocainomane, strafatta, annoiata e cullata nella bambagia…
Eh già, ragazzi, Nord e Sud….
Siamo messi bene…
ciao beppe,
mi sto per laureare in comunicazione e fin’ora sono andata avanti a stage e tirocini, NON retribuiti oppure pagati una miseria. e so che il meglio deve ancora arrivare: i cinque anni in cui ho sputato sangue a studiare e farmi sfruttare contemporaneamente, per avere un po’ di esperienza, serviranno ad aprirmi un luminoso futuro dietro una scrivania e sotto trenta capi diversi… se mi va bene!
da quando è in vigore la legge biagi, mia zia sta andando avanti di sei mesi in sei mesi, con il terrore ogni riconferma e una bambina piccola a casa.
quando sento il povero silvio e gli altro che dicono BUGIE mi chiedo dove caxxo vivano!
BUGIARDI, dovete solo VERGOGNARVI per quello che ci state facendo passare… se più della metà dei giovani italiani vorrebbero vivere all’estero è solo colpa vostra… FATE SCHIFO! non so in che alttro modo esprimere la mia rabbia per i nostri futuri NERI usati come fiches su un tavolo verde.
caro beppe, era ora che qualcuno lo dicesse e anche forte. Pur essendo addolorati per l’incredibile fine del Dott. Biagi non si può non constatare il fallimento della sua legge. Dopo essermi laureato ho lavorato come CO CO CO presso una società di assicurazioni. Il risultato? diritti zero, possibilità di un inserimento nel gruppo? zero
obblighi? tantissimi e non giusti….altrimenti, come alternativa c’era il lavoro nero x la società. “tanto hanno iniziato tuti così”…testuali parole…
adesso sto continuando a studiare x specializzarmi…ma dopo la moratti…….
ciao beppe e grazie!!!!!!
Vicinissima alla laurea in lettere…e sulle prospettive di lavoro ho moltissimi dubbi …dopo la riforma non si capisce più niente..
Per accedere alla specialista del MIO STESSO RAMO dovrò recuperare degli esami (dopo i 28 che ho già sostenuto).
Poi per accedere all’ex ssis (anche questo in via di transizione) pare (a quanto ci hanno detto) che dovremo recuperare altri esami…in particolare diversi di latino (che poi non potremo insegnare perchè lo stanno togliendo da tutti i licei (o forse ex licei). Insomma il caos più totale. Inoltre la nostra preparazione rasenta l’assurdo in quanto a forza di esami da 5 crediti delle materie più disparate studiamo tutto in modo così frammentario da perdere totalmente di vista ciò che stiamo facendo.
Quindi un totale di 7 anni di studio con relative spese di tasse universitare elevate, senza parlare dei costi degli affitti di appartamenti in città- tutto questo per forse un giorno insegnare.
Risultato->
insegnanti poco preparati e sottopagati
C’è da pensare che forse la cultura non sarà il sostegno del futuro
Quanto ti capisco!! Anche io mi sto laureando in lettere, laurea triennale, ma che senso ha continuare per specializzarmi qua in Italia, dove le specializzazioni sono quasi tutte basate sugli esami non sscelti durante il triennio”? ma in cosa mi specializzo così??? e difatti a gambe levate verso la frontiera, insegnante di italiano per stranieri all’estero…piccoli ( ma numerosi) cervelli in fuga crescono
L’italia grazie a questi emendamenti rischia di trovarsi in un terzo mondo.Esisteva un tempo in cui si imparava un lavoro e tutti ci rispettavano in questo perchè eravamo abili nel farlo.Questo grazie a buoni insegnanti e prospetti sul futuro rosei.Ora,mille lavori,insegnamenti scadenti,niente esperienza.Cosa potranno mai imparare dalla societa’ d’oggi i giovani?Sicuramente via via col tempo l’intelletto giovanile che poteva semmai negli scorsi anni portare ad idee innovative e gestioni di nuove aziende che vuole dire “cercare di farcela con le proprie forze e autonomamente” e quindi benessere sara’ solo un utopia per noi.
Questo taglio netto sociale è una vergogna.Nessun stato ha la nostra situazione e cosi facendo le persone saranno sempre piu’ restie nel approffittare di tentare la ricchezza sperperando il denaro preso in servizi di cui non abbiamo bisogno! Italia attenta!
ci provo.
ho 36 anni, dopo 7 anni di lavoro, sempre fatto da professionista, facendo notti, trasferte impossibili, et similaria, una laurea e mezza, mi ritrovo a dover ogni anno [e sottolineo il fatto che gia’ mi va bene che non sia ogni sei mesi o meno] non sapere se mi rinnovano il contratto, se potro’ ancora pagare l’affitto [perche’ di comprare la casa non se ne parla, a meno di chiedere un mutuo agli strozzini], se dovremo, io e mia madre, andare a finire sotto i ponti, visto che gia’ lei con la sua pensione di reversibilita’ non riuscirebbe a sopravvivere, figurarsi in due. e devo ringraziare che da quets’anno lavoro davvero a progetto, ovvero la cosa importante e’ che ci siano i risultati, se sono assente per malattia per pochi giorni non me li conteggiano [cosa assolutamente NON prevista dalla legge Biagi]. certo, potrei sempre farmi sposare da un milionario, ma no, io voglio fare la ‘strana’ e quindi non ho nemmeno uno da sfruttare per avere due stipendi e riuscire a fare qualcosa della mia vita.
e ogni santo giorno ringrazio santo biagi per questo.
Io una laurea non ce l’ho. Ho frequentato ma poi…va bè. Comunque parlo tre lingue oltre alla mia, sono spigliata, mi piace il contatto con la gente… Ho girato 4 agenzie interinali. Niente. Le imprese vogliono l’ESPERIENZA (ma io dove cazzo la trovo se nessuno me la fa fare, dal fruttivendolo?!?), o ti vogliono più giovane di 24 anni sennò gli costi troppo.. Ho quasi 28 anni mi piacerebbe tanto fare progetti, essere indipendente. Qui da noi è molto difficile.
Scusa, di dove sei ?
“State a sentire: quando il lavoro dei nostri padroni sarà finito, ogni essere vivente avrà lo statuto di una MACCHINA.
Niente più creatività, solo produttività. Invece dell’amore ci saranno paura e diffidenza. Invece della resa ci sarà la sottomissione. Sostituiremo al contatto l’isolamento, alla gioia la VERGOGNA. Il concetto di speranza cesserà di esistere.
Copriremo la terra di acciaio e cemento. L’intero pianeta diverrà una fabbrica per produrre coglioni destinati all’alimentazione e alla manutenzione delle fabbriche e quindi dei nostri padroni.
Ci sarà un poliziotto elettronico in ogni testa. I vostri figli nasceranno schiavi e nasceranno solo per servire e moriranno nell’ignoranza e nel tormento.
Guardatevi attorno. Il processo è arrivato alla sua fase finale. E VOI, come tutti gli altri, prenderete posto nella catena di montaggio. Magari vi potremmo nominare COMANDANTI dei campi di lavoro.E’ incredibile quel che un breve assaggio del POTERE e un’UNIFORME scintillante possono produrre anche nel più strenuo difensore della libertà…”
(tratto da: G. Morrison/AA.VV., “Gli Invisibili – Inferno in America” – Ariccia, Ed. Magic Press/Vertigo 2005)
E TU, DA CHE PARTE STAI?
Faccio 20 anni ad aprile, lo scorso anno, da aprile a settembre, ho digitalizzato il magazzino di un negozio di elettronica di Arezzo, non era un vero lavoro: ci andavo il pomeriggio dopo la scuola quando non avevo da studiare e riuscivo a racimolare sui 200 “euri” al mese, ora ho un contratto di formazione presso un’industria al quale dovrebbe seguire uno a tempo indeterminato… Ottimo uso della legge Biagi. La mia ragazza lavora in un piccolo supermercato in provincia di Arezzo: 5gg pieni a 8ore e mezza più una mattinata (altre 5h) alla settimana. Contratto a progetto, 1000 e rotti “euri” fissi, 2settimane all’anno di ferie NON pagate, 31 dicembre, Ferragosto, vigilia di Natale, Pasqua, e tante altre festività non utilizzabili, in casi di feste tipo Natale 1 Maggio… deve tenere aperto il pomeriggio del giorno di riposo: Pessimo ABUSO della legge Biagi
non è un abuso della legge biagi
la legge biagi è proprio cosi
Cortesemente, vista la possibilità di avere confronto con molteplici persone che operano o hannop operato nei call center, vi sarei grato se postreste darmi una specifica informazione, vengo al dunque.
La maggior parte di voi si lamenta che con un contratto a tempo determinato non fai futuro, stessa cosa se parlate di guadagno percependo a vostro dire 6 . ora, abbiate pazienza ma non credete di esservelo cercati da soli il cappio che vi strozza il collo? possibile che non vi siate mai chiesti – cosa ca##o ci vado a fare a lavoro se non riesco egualmente a sopravviverci? c’è chi paga più d’affitto che di stipendio recepito, ma davvero pretendete che io commiseri voi che non sapete farvi neanche i conti in tasca, piuttosto che i datori di lavoro che hanno trovato il pollo (sappiate che sono stato moooolto parco con l’aggettivo da rimettervi, ma in fondo volevate solo lavorare e non infierisco anche se in parte lo meritate) no dico, nessuno che abbia pensato di dire al colloquio chiudi l’attività se non puoi pagare gli operai che assumi, infatti tutti a lamentarsi dopo il licenziamento di cui avete firmato l’assenso, essendo un contratto a tempo determinato.
E qui i casi sono due, o ve ne fregate del futuro se non quando vi ci trovate, o tifate per gli imprenditori.
E’ notorio da tempo immemorabile, che i furbi esistono perchè esiste la categoria avversa e non ditemi che questo non lo sapete anche voi…
Almeno avessi il coraggio di darti un nome!!!
I lavori a 6 euro l’ora non sono solo quelli al call center. Ad esempio nella maggior parte delle associazioni che lavorano nel sociale, gli stipendi non superano le 6 euro l’ora e ti assicuro che il culo che ti fai li neanche alla catna di montaggio. Io studio fisica, che forse, ignorante come sei scambierai per educazione fisica, e faccio il volontario in una di queste associazioni una volta alla settimana per 3 ore, quando esco mi sento stanco come 10 ore davanti ai libri, quelli che prndono 6 euro l’ora lo fanno anche per 7 giorni alla settimana. Se non ci fossero loro molta gente vivrebbe molto peggio!!!! Ricorda che la disgrazia di avere un figlio malato, di riamanere paralazzito etc etc può capitare a chiunque, anche a te. Forse in quel caso saresti più comprensivo verso chi guadagna 6 euro l’ora.
Pensa la prossima volta prima di dire quelle idiozie.
Beppe continua così che SEI IL MIGLIORE!
Per quelli che dicono che non e’ prevista la malattie per i lavoratori parasubordinati
http://www.inps.it/home/default.asp?sID=%3B0%3B4740%3B&lastMenu=4750&iMenu=1&itemDir=4964
Avendolo postato presumo che tu lo abbia letto:
Per ottenere l’indennità di malattia l’ assicurato deve:
——————————————————————————–
essere in possesso di un reddito non superiore al 70% del massimale su cui si versano i contributi all’Inps;
——————————————————————————–
avere un accredito contributivo di almeno tre mensilità;
——————————————————————————–
essere affetto da una malattia che comporta un ricovero ospedaliero presso strutture pubbliche o private che sono accreditate al Servizio sanitario nazionale oppure presso strutture estere ospedaliere autorizzate o riconosciute dal Servizio sanitario nazionale.
Filosofo
108
Pistoia
vari lavori…e poi un pensiero, per pagare la macchina, bollette, vitto (l’alloggio è mio) e un cinema…1000 euro al mese (giù di lì).
Lavori che ho trovato? è tanto se arrivano a 500 euro. Morale: IO NON LAVORO NON MI CONVIENE, non faccio niente, non mi conviene, vengo mantenuto per il vitto dai miei e le bollette le pago con del lavoro al nero (che oggi non esiste più in quanto non detraibile dalle tasse).
IO SCIOPERO, non compro, non investo, non faccio circolare la moneta, a casa mia il mercato è fermo.
Caro Beppe,a proposito di precariato volevo raccontarti questa: C’era una volta un’amministrazione pubblica a cui la finanziaria impediva di assumere personale.Si decise di fare una magia ed ecco apparire i “fortunati(?)” cococo o cocopro. Giovani e volenterosi per 12 mesi presero uno stipendio da fame ma poterono assistere ad una seconda magia. Già perchè nel frattempo arrivarono altri giovani, solo che la loro collaborazione doveva essere molto più “preziosa” perchè il loro stipendio non era da fame, anzi! E’ passato un po’ di tempo eppure i primi baldi giovani (eroi del nostro tempo senza macchia e senza paura) continuano ancora a farsi una domanda: come mai questa disparità? Io non faccio parte di loro, non sono un’eroina, mi serve meno coraggio per vivere ogni giorno e molto più semplicemente mi chiedo: Vuoi vedere che anche il voto di scambio si è adeguato ai tempi moderni?
Grazie per quello che fai e scusa se per stavolta metto un nome di fantasia (tanto tu hai la mia mail) ma domattina (sig) ci devo rientrare in quell’ufficio.
Ciao
3)
– Mi dice che occorre votare leggi in parlamento che fissino un minimo
dignitoso delle retribuzioni.
Mi dice anche che, nelle cooperative, deve essere superato l’inganno
giuridico (e il lavoro dipendente deve essere considerato come tale, anche
dal punto di vista sindacale). (rifondazione comunista)
– Caro amico,
la mia coscienza individuale è assolutamente tranquilla. La mia
coscienza collettiva all’opposto non è affatto tranquilla pensando non solo
ai comportamenti penalmente perseguibili di Consorte e compagni, ma anche ai
livelli retributivi di cui gli stessi godevano, assolutamente inaccettabili
in una struttura che si richiama ai principi di solidarietà. Cionondimeno
sono assolutamente convinto che il movimento cooperativo è una grande cosa e
largamente sano. Purtroppo la finanziarizzazione dell’economia non ha
lasciato immune neanche questa realtà pure così eticamente e socialmente
valida.
Sono certo comunque che i mercanti saranno scacciati dal tempio.
Coriali saluti e molti auguri (margherita, dl-l’ulivo)
– Prima ancora della mia coscienza è la mia idea di “giustizia sociale”che mi
fa trovare d’accordo con lei. (democratici di sinistra – l’ulivo)
– La mia coscienza mi fa scendere in piazza con i metalmeccanici per un
rinnovo dignitoso del loro contratto.
Ovviamente mi batto anche per tutti quei lavoratori a contratto mal pagati e
con pochi o nulli diritti.
Ovviamente difficile che della sua situazione se ne occupi chi voleva
cancellare l’art. 18 o chi le risorse le ha date ai redditi superiori ai
100.000 euro l’anno…
saluti (democratici di sinistra – l’ulivo)
– Che sarebbe meglio prenderne 6 all’ora!
Cordialmente. (forza italia)
– Che è una vergogna. Cordialmente, (margherita, dl-l’ulivo)
fine!
Caro Beppe,
per quanto io spesso non condivida i tuoi toni da tribuno della plebe, spesso sono costretto a chinare il capo ed a darti ragione. Non è una cosa personale, il fatto è che io diffido sempre di chi mi si presenta affermandosi detentore di verità. a meno che non sia nato duemila anni fa in una zona del mondo adesso come allora non proprio tranquilla.
Sul problema dal lavoro concordo pienamente con te, anche se debbo dire che la legge Biagi è solamente la positivizzazione di una prassi che ormai si ripete da anni.
Debbo dire che i principi della legge in realtà sono pienamente condivisibili! Il problema è che oggetto della legge medesima non sono casse di materiali o macchine ma persone con una dignità e spesso con tanta voglia di farsi una famiglia.
Gli obbiettivi della legge sono sacrosanti, ma il modo di perseguirli, pienamente efficace, è insultante.
Ti racconto la mia storia, breve per la verità, ma significativa.
Io mi sono laureato in giurisprudenza all’età di 23 anni appena compiuti, con il massimo dei voti e la lode. Subito molte grandi aziende, anche ex enti pubblici, hanno cominciato a contattarmi offrendomi stage formativi della durata in genere di sei mesi, e con l’eventualità della assunzione al termine di quel periodo. Dato che lo stage è formativo non è prevista retribuzione, ma solo rimborsi spese più o meno miserabili (dai 200 ai 600 il mese). Io mi sono sempre recato ai colloqui ai quali sono stato invitato, ma ho sempre sdegnosamente rifiutato ogni offerta.Sapevo perfettamente che passati sei mesi sarei stato sbattuto fuori a calci nel culo!Meglio allora restare a casa a studiare sperando di vincere quanche concorso nella P.A. e non assecondare quelli che prendono per il collo giovani laureati offrendogli stage formativi che hanno il solo scopo di eludere le normative sul lavoro.Mi rendo conto di essere fortunato a potermi permettere di studiare ancora,ma ESORTO TUTTI A RIFIUTARE LE OFFERTE DA LADRI CHE FANNO LE GRANDI AZIENDE!
Sono laureata in Lingue, ho lavorato in una libreria per 5 euro all’ora senza contratto. L’ultima offerta che ho ricevuto è stata di lavorare 60 (SESSANTA) ore a settimana senza pausa pranzo in un’agenzia di viaggi.
Niente comunque che abbia a che fare con ciò che desidero o ciò che ho studiato…
La frustrazione e l’isoddisfazione aumentano. E noi precari pure.
2)- Più che la mia coscienza, la mia ragione ritiene inaccettabile un mercato
del lavoro in cui l’intero peso della flessibilità è caricato sulla spalle
dei più deboli (e mi sembra che lei rientri in questa categoria), un paese
in cui si può morire perchè il 118 non funziona o in cui si può vedere
cambiata la propria vita perchè si capita in una scuola piuttosto che in un
altra. Non che la coscienza sia silente, ma con la sola coscienza e senza
ragione non si fa politica. E – nonostante tutto – è di politica che abbiamo
bisogno. (democratici di sinistra – l’ulivo)
– Egregio Signore comprendo le sue difficoltà e la sua amarezza. Mi occupo da tempo delle problematiche del mondo del lavoro e dei relativi drammi personali che spesso queste comportano, senza la pretesa di risolvere tutte le situazioni ma sperando di contribuire a dare più risposte positive possibili.
Casi come il suo non sono purtoppo una rara eccezione. Il Ministro del Lavoro Maroni ha fatto e sta facendo tutto quanto è nei suoi poteri e spero che anche per lei possa presentarsi una prospettiva lavorativa migliore.
Forse lei ritiene che che questo non sia suffciente, non la contesto e rispetto la sua opinione. Comunque le posso garantire che il nostro impegno verso i lavoratori in diccoltà non verrà mai meno.
Cordialmente (lega nord federazione padana)
– Gentile Signor Zanitti,
la domanda dovrebbe porla alla sua cooperativa. Io sono d’accordo sul fatto
che Lei è un lavoratore sfruttato.
Saluti cordiali (alleanza nazionale)
continua…
un giovane laureato che prospettive ha se:
in Italia non produciamo e non siamo specializzati in niente;
io in tv non ho mai sentito da nessuno argomentare sul rilancio o sviluppo di un solo settore dell’economia;
ad esempio perchè nel nord europa progettano e vendono i nokia e in italia niente?
eppure l’abbiamo inventato noi il tlefono;
nel settore tv abbiamo la mivar; marca buona ma in declino perchè oramai i tv sono al plasma o lcd;
i pannelli solari: possiamo diventare anche produttori e innovatori; ma se neanche li installiamo ancora oggi;
etc.. le energie alternative potrebbero creare moltissimi posti di lavoro;
il turismo: si pensa in Italia solo ad alzare i prezzi e basta;
i poiitici quando vanno in tv non parlano di cose CONCRETE tipo:
è ora che in Italia sorga un polo di ricerca per creare e sviluppare e vendere i tv al plasma etc… (per fare solo un esempio)
conosco ragazzi bravissimi nel settore dell’ingegneria biomedicale che hanno già deciso di andare all’estero, perche’ in questo settore, in fortissima crescita, non sappiamo fare nulla;
Non vorrei fare il bastian contrario e il puntiglioso, ma la colpa non è della legge, ma di chi non la fa applicare in modo corretto!
Io ho 25 anni e mi sono laureato in economia lo scorso luglio. Ho fatto passare le ferie estive e poi mi sono messo di buona leva a cercare lavoro.
Dopo neanche una settimana ho trovato uno stage tramite un’agenzia preposta a questo (non è un’agenzia di lavoro interinale).
Ricapitolando: senza “raccomandazione” e in pochissimo tempo ho trovato un primo impiego in un ufficio amministrativo di una S.p.A.
Pensavo dentro di me: “Ma allora non è così difficile trovare il primo impiego, c’è la possibilità concreta e immediata di mettere in pratica gli sforzi accademici!”
Aggiungo che non vorrei lavorare in amministrazione, ma per iniziare, consapevole della crisi odierna, ho accetato senza indugi.
Poi è iniziato il mio piccolo incubo.
Alla modica cifra di 300 al mese, mi fanno espletare le pratiche che in ufficio non vuole fare nessuno (mettere a posto carta su carta) e in aggiunta sono anche esclusivista della qualifica di fattorino!!
Bello stage! Bella formazione che sto ricevendo! Chissà quanti posti di lavoro troverò quando finirà grazie all’esperienza acquisita sul campo!
Giungo alle conclusioni.
Capisco che le aziende devono diminuire i costi del personale; si portano dietro gli errori di anni, di scelte sbagliate, di posti assegnati in modo clientelare, di sperperi dei proprietari, di congiunture economiche sfavorevoli, ecc. ecc.
La legge dovrebbe proprio venie incontro a questa drammatica situazione, ma la follia e l’incuranza dell’uomo non fanno altro che alimentare il fuoco della precarietà.
Senza contare che più passa il tempo e più ci si laurea facilemte (grazie alla riforma -questa veramente da condannare!-) e che saremo sempre di più a credere di valare qualcosa e di voler mettere in pratica gli studi fatti.
In questo Paese causa maggiore di tante crisi è l’assenza di controlli!!!
Condannare i disonesti! Multa dopo multa cambieranno anche loro!
K: Sono un giovane di ventisette anni:
oggi ho iniziato un LAVORO INTERINALE: un uomo in camice bianco, senza sorriso, mi ha dato delle disposizioni precise che ho seguito scrupolosamente per l’arco della giornata. Ho scoperto – perché prima non mi era stato detto (forse, meglio non fare domande di questo tipo, si può essere scambiati per persone dalla poca buona volontà) -, che nel corso delle otto ore di lavoro alienante e ripetitivo, senza pause (con il tempo di mangiarsi un panino portato da casa mia- che dista più di venti chilometri), l’importo che guadagnerò nel corso della giornata NON ARRIVA A 50 euro.
Mi pare che i farmaci che controlliamo siano destinati alla Bayer (si cavolo, quella che sia adoperava a ‘gasare’ gli ebrei, quella di Buna Monovitz, quella che ho letto nelle indimenticabili pagine di Primo Levi).
Mi sono detto (ma forse, più precisamente, ho avvertito una sensazione del tipo): ma cavolo K, come persona vali veramente poco, quasi niente! (dove sono le TUE idee, quelle idee che sono parte della tua identità, quella sensazione di rifiuto che avevi, e che ti dava il senso di essere distinto da gente come ‘quelli’ della Bayer?? Dove sono? Le hai sppresse con te stesso, a scapito della tua identità, ti sei mutilato). Guarda come SEI PIEGATO: aprire scatolette e poi richiuderle fino a divenire scemo, per una ditta con un passato criminoso per una cifra irrilevante (una cifra che ti permette di pagarti la benzina, mangiare, fare una ricarica del telefono per parlare un poco con la fidanzata) per il tuo datore di lavoro, ma, anche per te purtroppo!!
So che lavorerò domani, ma per la prossima settimana è assolutamente un’ incognita.
Mio padre morì due anni fa, e mia madre riceve una pensione che non arriva ai 700 euro.
Se sei povero, non c’è niente da fare, non puoi permetterti nemmeno il “lusso” di avere delle idee, delle posizioni, e senza di esse naufraga anche il tuo senso d’identità……..
(comm. postato qualche mese fa)
Il paradosso italiano è che tanta gente danneggiata, svilita e umiliata da leggi inadeguate specialmente nel campo del lavoro,voterà o peggio rivoterà per coloro che queste leggi le hanno varate. Senza informarsi dei programmi di governo dei vari partiti candidati.Senza documentarsi sulle persone a cui daranno il voto.Senza considerare il passato di tante candidature e i loro sviluppi. Perpetuando la tradizione che si tramanda dal 1946.E che viene presa a modello da tanti politici stranieri, che purtoppo per loro non riescono ad attuare nei rispettivi paesi.All’estero in politica chi sbaglia paga quasi sempre. In Italia chi sbaglia NON PAGA QUASI MAI! Anzi continua in quanto modello di inpunità e FURBIZIA. A proposito;cercate nei vocabolari stranieri la parola “furbizia”, scoprirete che è un termine che viene usato raramente se non dai giornali, in occasione di articoli SULLA POLITICA ITALIANA.
1)
ho 57 anni. precario. il contratto scade a giugno. 400 euro al mese.
Alcuni giorni fa ho inviato alla coscienza di tutti i deputati un quesito, della serie “la Cina è sempre più vicina”.
Non era la semplice denuncia di una situazione personale, ma voleva essere una denuncia rappresentativa di situazioni
vissute da tante migliaia di operai e pensionati costretti a lottare ogni giorno per poter sopravvivere.
Premesso che per motivi tecnici la mia email non ha raggiunto tutte le cassette di posta elettronica, fra tutti i
deputati ho ricevuto 15 (QUINDICI!!!) risposte.
Qui di seguito, i vari testi. Mi sono permesso, per la privacy, di tralasciare i relativi nominativi:
– Ho sempre lottato per avere condizioni di vita migliori per chi sta peggio e continuerò a farlo (democratici di sinistra – l’ulivo)
– Per poter effettuare delle verifiche ho bisogno di sapere per quale cooperativa lavora, le garantisco assoluta riservatezza per quanto riguarda il suo nome (se lei ritiene).
Attendo risposta, distinti saluti (democratici di sinistra – l’ulivo)
– mi dice che è sbagliato, come moltissime altre cose in questo mondo, purtroppo. (democratici di sinistra – l’ulivo)
– che è mio dovere cercare di aiutarLa, ma non so come (alleanza nazionale)
– rispondo che è un’ingiustizia e che dovrebbe denunciare il fatto al sindacato. (democratici di sinistra – l’ulivo)
– Che è uno scasndalo, ma anche che io vengo da una Città in cui molti cercano un posto come il Suo, vergognosamente sottopagato, senza riuscire a trovarlo. (alleanza nazionale)
continua…
Caro Beppe,
Ti racconto la mia storia. Ho una laurea in una disciplina scientifica e lavoro presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Io e altri miei colleghi facciamo attività di ricerca nel settore della biodiverità forestale. E’ tutto molto bello ed interessante ed i risultati scientifici non mancano, peccato che l’unico inquadramento previsto sia quello di OPERARIO AGRICOLO a TEMPO DETERMINATO. Questo significa uno “stipendio” sui 1000 euro, malattia pagata al 50% dal III giorno, niente ferie, mancato riconoscimeto del titolo di studio e altre amenità del genere. Grazie a questa legge capestro i nostri contratti sono fissati di durata trimestrale, in pratica in un anno ne firmi 4! Ovviamente siamo in balia delle finanziarie (questi tre mesi lavoro, i prossimi tre…chissà, e poi magari non mi riassumeranno da subito), siamo ricattabilissimi (è evidente che se sgarri sai come va a finire) e l’unica prospettiva concreta (ovviamente con tempi biblici) è quella di passare a OPERAIO AGRICOLO A TEMPO INDETERMINATO con lo stesso trattamento. Ovviamente manco si parla di nuovi ruoli adeguati per i laureati e diplomati ma, udite udire, di introdurre dei nuovi CONTRATTI A PROGETTO.
E’inoltre paradossale che uno Stato come il nostro ti conferisca una laurea e poi sia il primo a non riconoscertela assumendoti in questo modo ignobile. La legge Biagi è purtroppo diventata una scappatoia per le aziende per fare ancora più soldi a scapito dei dipendenti ma nel mio caso è lo Stato italiano che si comporta esattamente allo stesso modo.
Non ho parole.
dott. Operaio Agricolo
La legge Biagi e la diretta conseguenza degli accordi segreti avvenuti sul palfilo Britannia,
levatevi i paraocchi, smettetela di seguire le indicazioni dei partiti venduti al potere bancario, e non date retta ai capibranco se non siete pecore.
http://www.signoraggionetwork.it
Il futuro dell’Italia è roseo. Ma io, che c…o ci faccio ancora qui? Mi sono fatta un mazzo all’università per che cosa? Certo, bisogna farsi l’esperienza. Nessuno ti dà niente gratis. Ma non ho mica intenzione di vivere per anni con quattro soldi!Io conosco 3 lingue: quasi quasi me ne vado all’estero. Che dici Beppe?
non sono beppe ma ti consiglio lo stesso di andar via se puoi e hai voglia fallo pure! L’italia non ci ama quanto la amiamo noi!
E no! E’ lì l’errore, non devi andare via perchè così loro si cullano e continuano a fare i fatti loro invece che i fatti di tutti.
Lo spirito è quello: se ti piace rimani sennò te ne vai all’estero; ma qui non stiamo nel dopoguerra, il ns. è uno dei paesi più ricchi del mondo: dove dovremmo andare, su Marte?
Invece devi rimanere e lottare percchè le cose cambino…
mi associo, se davvero conosci tre lingue e hai la possibilità di andare in un paese civile che può darti la possibilità di esprimere le tue potenzialità vai via il prima possibile, non dare retta alla retorica “rimani e combatti per cambiare l’italia” perchè alla fine raccogliamo solo ciò che seminiamo quindi auguri e in bocca al lupo.
Dal 07/02/06, non ricevo le vostre E-mail,anche se mi collego lo stesso con voi, ho per caso fatto il cattivo?
franco.
maledetti politici.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
ho un odio dentro che potrei uccidere
si li uccidero’
Avercelo un lavoro!
Io sono laureata in Lingue e desidererei – se possibile – trovare un lavoro che mi permetta di mettere a frutto il mio percorso di studi (chiedo tanto?), ma niente..richiesta impossibile da soddisfare.
L’unico lavoro disponibile è quello nei call center o come promotore immobiliare.
Sottolineo che vivo al nord.
Sono ormai disperata. Non c’è futuro, non c’è possibilità di rendersi indipendenti dalla famiglia.
Peppone e Don Camillo
*********************
Chi di noi ha visto i film di Peppone e Don Camillo, sa che Peppone era un sindaco di una cittadina “rossa” dell’ Emilia Romagna che guardava con simpatia alla “madre” Russia.
E trovava come massimo oppositore il simpatico Don Camillo…
Il diavolo e l’ acqua santa…
Erano bei tempi in cui esisteva il bianco ed il nero senza sfumature, anzi il rosso ed il nero…
Il mondo era piacevolmente più semplice…
Tutti sappiamo come è andata a finire. Il muro di Berlino è crollato insieme al comunismo.
Sembrava finito un incubo, invece ne è cominciato un altro. E ci siamo ancora dentro.
Il mondo si è rimpicciolito ed è arrivata la globalizzazione.
Che non ha portato solo aspetti positivi come altre opportunità di commercio e nuovi mercati, come speravano le multinazionali e gli imprenditori, bensì ha portato in casa nostra tutte le contraddizioni del mondo in cui viviamo.
L’ingiustizia sociale, la povertà, lo sfruttamento che tanto affliggono molti paesi del Terzo mondo, ma anche tanti paesi emergenti, condizionano le nostre vite.
Che cosa stà capitando ultimamente anche nel nostro mercato del lavoro ?
Sta succedendo che i nostri salari, il nostro livello di vita, i nostri diritti acquisiti stanno crollando in caduta verticale.
Siamo più noi che andiamo verso i paesi emergenti che non loro che vengono verso di noi.
Ed è solo l’inizio, ne vedremo delle belle.
Insomma le contraddizioni del mondo in cui viviamo, nei prossimi anni diventeranno un’emergenza…
Se in Cina la gente è “costretta” a lavorare 14-16 ore al giorno, magari dormendo anche sul banco di lavoro, questa “ingiustizia” è anche nostra e ne paghiamo le conseguenze.
Tutti conosciamo il problema cinese…
Dovremmo essere meno latitanti verso quello che capita lontano da noi.
Dobbiamo finalmente renderci conto che siamo una cosa sola, un’entità sola.
Bisogna cambiare prospettiva.
Il mondo intero è casa nostra, ed un’ingiustizia all’altro capo del mondo è un’ingiustizia che prima o poi ci troveremo a dover affrontare.
Meglio iniziare a muoversi presto in questa direzione che essere costretti dalla storia.
Pensa leo che tu cerchi di spiegare questo e poi ti tocca pure pugnare con i barbari che ti dicono:” A casa mia c’ho le mattonelle rotte, anzi, la terza dall’alto è scolorita che il comune non me la cambia che è tutta colpa dei marocchini che Bossi l’è un galantuomo che ieri mi ha regalato la forchetta che mi ero persa nel praticello di casa mia che qui siete tutti cummunisti e il scilvio bello mi fa diventare ricca che…..l’Africa???!! e cos’è lAfrica!!!”
Néh!!
Bello il tuo pensiero come sempre amico mio!!
CARICAAAA!!!
Tutti per uno?
Vai avantu tu Francesco…io ti copro le spalle…
Ciao ed a presto.
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C’e’ un nemico piu’ grande e pericoloso all’orizzonte della legge Biagi:
quel nemico si chiama ‘Microsoft’ – La piu’ grande organizzazione criminale del mondo.
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La Microsoft e’ la vera regina degli abbonamenti Adsl e di miliardi di posti da precari nei Call Center di tutto il mondo.
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Una volta distrutta la Microsoft il mondo riparte, compresa l’Italia.
Ma nessuno vuole ammetterlo e neanche dirlo.
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Che mondo omertoso….
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Beppe, io ormai sono a un anno e mezzo di co.pro, praticamente rinnovato ogni 3 mesi. ho un orario uguale a quello dei dipendenti normali, faccio lo stesso lavoro di un dipendente normale, solo che da un giorno all’altro posso “sparire nel nulla” se per caso i miei padroni (io rifiuto l’inganno semantico di “datori di lavoro”) decidano che il “progetto” per cui mi è stato fatto il contratto sia stato raggiunto anzitempo. Pensa che per esigenze dell’azienda mi hanno mandato due mesi in un altro continente: in questi due mesi mi hanno chiuso il contratto a progetto qui in italia e io non risultavo nemmeno lavoratore dell’ufficio estero. Ufficialmente ero un turista in viaggio, in realtà entravo nell’ufficio alle 8 del mattino e ne uscivo alle 7-8 di sera. Questo in cambio di un alloggio e delle spese di sopravvivenza pagate. facendo una vita casa-ufficio sono riuscito a risparmiare solo 200 euro in due mesi (ed ero a 15.000 km da genova). Al mio rientro mi hanno offerto di tornare nell’altro continente, ovviamente senza contratto italiano, avrei dovuto avere un contratto locale, e con uno stipendio pari a circa 800-900 euro. Ovviamente non ho accettato ed ecccomi di nuovo co.pro a genova. Beppe, io lo “schiavo” non intendo farlo (sono laureato con il massimo dei voti e con dignità di stampa, voglia di lavorare no ho tantissima, voglia di scommettere su me stesso pure) quindi ho deciso che comunque vadano le cose entro fine anno lascerò l’italia, o con un contratto e un lavoro già ottenuto da qui, oppure farò come hanno fatto tanti nostri vecchi: partirò con uno zaino pieno di speranze e vedrò, di sicuro ci sarà da mangiare tanta merda, ma perlomeno avrò più possibilità di crescita e di realizzazione che non qui a genova dove le aziende campano con la barbarie degli “stage” dei contratti di apprendistato professionalizzante, con i co.pro come preferiscono chiamarli, dove “pagare gli straordinari non è politica dell’azienda” ma te sei comunque costretto a farli
ciao diego,
benvenuto nel club…merda ne mangerai tanta , ma almeno sara’ per uno scopo in bocca al lupo e che vada bien!
maledetti politici.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
ho un odio dentro che potrei uccidere
Luca stai calmo di qualsiasi colore tu sia…..Buono troppo odio.
Ti ricordi/conosci la rivista Totem?
C’era Edika (un fumettista) che gli faceva le copertine ed una no e tante si c’era scritto:
“Perchè tanto odio?”
Ciao.
la legge Biagi è una cagata megagalattica e non fa altro che sancire la precarietà, non soltanto nel lavoro, ma dell’intera vita dei malcapitati che rientrano nelle sua maglie (cioè il 60% dei nuovi ingressi nel mondo del lavoro nel 2004)
Per esempio: un lavoratore a progetto, o un lavoratore interinale non hanno alcuna possibilità di ottenere un mutuo da una banca per acquistare una casa, sono considerati cittadini di serie B perchè non garantiti. Inoltre, e questo è risaputo, la maggior parte dei contratti a progetto nascondono dei veri e propri rapporti di lavoro subordinato, mascherati in questo modo per risparmiare sui contributi e per non superare la soglia dei 15 dipendenti che significherebbe per le aziende rientrare nella normativa dell’art. 18 sui licenziamenti, prevedere la rappresentanza sindacale etc…
Questo lo sanno tutti, e per primi i lavoratori a progetto stessi, che però sono contretti a sottostare al ricatto, altimenti disoccupazione!
Un bello schifo, non vi pare?
Studente, lavoratore in una pizzeria per 4.65 euro all’ora….
ciao a tutti, non so se è questo il posto giusto per scrivere questa cosa, perchè non so se siamo già ai tempi “moderni” della stracensura, ma perchè noi ragazzi del blog del grillino non ci facciamo un bel regalo divertente? perchè tra una parola e l’altra non ci organizziamo una bella manifestazione apartitica di domenica? sarebbe bello no? non credo che nessuno dall’alto possa promuoverla, però uno spazio web è ancora libero.. parliamone, prima di aprile.. ci siamo capiti, non sarebbe per far vincere prodi, ma per non far vincere “l’altro” baci a tutti!!
Ascolta…
Da anni – tanti – tento di coinvolgere le masse a “fare” qualcosa piuttosto che “parlare” di fare qualcosa.
Sono una giornalista free lance.
Non temo nulla, ma è il resto del mondo intorno che teme qualsiasi cosa, persino il diritto di riappropriarsi della dignità sociale…
Vuoi davvero FARE qualcosa?
Io, oggi come oggi, mi ritengo Anarchica e non per mancanza di ideologia.
Non posso accettare nulla di ciò che viene dai personaggi di qualsiasi colore che attualmente riempiono le fila politiche nel nostro paese.
Tu hai detto “apartitico”.
Ok: facciamo qualcosa.
Mi rendo responsabile dell’organizzazione di azioni non rivoltose che tendano a voler davvero smuovere le acque.
Ho un blog, se vuoi leggimi anche li, anche se ultimamente tende allo pseudoludico…
senzafreni2lavendetta.ilcannocchiale.it
Un saluto
Emilia
Sono laureata in lettere moderne ed ora sto studiando(per altri due anni)per prendere la specializzazione in italianistica.Il mio obiettivo era quello di insegnare nella scuola media superiore…ma grazie alla simpaticissima mrs Moratti penso proprio che lascerò perdere..e questo non vuol dire che sono una che si arrende tanto facilmente ma per diventare professore(non importa se elementari,medie o superiori)devi prima prendere la laurea triennale poi la magistrale di 2 anni poi tramite esame entrare a scienze dell educazione e fare altri 2 anni di studio più un anno di tirocinio affiancando un professore(povera mummia..visto a che età vanno in pensione)e se ti va bene entrare al suo posto.Insomma dopo SOLO 8 anni potrei(se sono fortunata)insegnare e portarmi a casa un bello stipendio da fame non contando in che situazioni DISASTROSE vessa la scuola pubblica(per inciso:danno pure i contributi alle scuole private..poverine se no come vanno avanti?!)…C***O 8 anni neanche diventassi chirurgo cardiovascolare…e questo non vuol dire che non ci sia bisogno di una buona preparazione ma è molto difficile entrare nell’ insegnamento(ormai saturo)e magari dopo anni di studio se ti va male che fai?hai buttato via tanto tempo,in più con l’autonomia scolastica si è alla mercè dei presidi(esaltati!).La riforma è fatta da schifo(iniziata dallla cara Sinistra!)e per giunta la cambiano in continuazione non se ne vede la fine!!!
maledetti politici.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
maledetti.
Il diritto ad essere malati e sacrosanto e deve essere coperto e garantito da tutte le agenzie itermediarie per il lavoro temporaneo, anche quelle che dicono che non si e’ coperti, altrimenti gli stati membri non possono rilasciare le licenze per l’esercizio di tali attivita’.
Fategli causa se non riconoscono il diritto alla malattia, maternita’ o inabilita’ al lavoro.
laurea 110 e lode nell’ambito delle arti visive nel 2004. da quel luglio c’è mia sorella che deve continuare a studiare, esco di casa e comincio la mia vita di 24 enne emancipata economicamente. a sentire la destra cacchio, son tutti lì che m’aspettano.
spasmodica ricerca del lavoro nel mio campo, durata tutta l’estate. cazzo, dopo una settimana ho già un lavoro! allora è proprio vero, aspettavano tutti me!
un call center di un corriere espresso. bene, per sentirmi cazziare al telefono quattro ore al giorno, meno di cinque euro all’ora. spazio lavorativo circa trenta centimetri quadrati, in cui gestire telefono anteguerra e computer antidiluviano.
un caldo boia. per refrigerarci ci si piantava i ventilatori nella schiena. le finestre non si aprivano completamente. se il tuo collega posto alle tue spalle è ciccione ti tocca stare tumulato nella tua postazione con pochissima possibilità di movimento, le sedie cozzano tra loro.
dopo una settimana mi rompo decisamente i coglioni.
comincio a girare per i laboratori artigianali, di scenografia, in cerca di lavoro e quando va bene mi offrono uno stage per qualche mese in cui mi dicono che, cazzo, lo stage è gratis, cioè non devi pagarli per lavorare, e che un pranzo non mi verrà negato. manco un’opera di mutuo soccorso…
trovo finalmente un lavoro in uno studio scenografico, l’esperienza finisce a gennaio. a gennaio punto e a capo.
altro call center, altra storia. altro contratto mensile rinnovabile. dopo un mese a vendere alimentari e a sentirmi dire che sono la peggiore del call center, checcavolo, prendo 5.20 all’ora, potevo auotconvincermi di che privilegio fosse smerciare burrate per telefono, mi rompo di nuovo le palle.
eripunto e a capo.
tra un lavoretto e l’atro per tirar su 700 euro devo fare due lavori.
ho trovato un buon lavoro a fine primavera 2005, con contratto sempre a termine. per me ormai è un alibi per mettere da parte soldi, e in futuro aprire un laboratorio tutto mio. al 26 sera!!!
laureata, lavora con un contratto co.co.co. ha orari fissi, si reca ogni giorno nello stesso luogo di lavoro, svolge sempre le stesse mansioni. ci sono altri colleghi che svolgono il suo stesso, identico, lavoro, ma sono assunti come dipendenti: se si ammalano li pagano, se si assentano per una visita medica li pagano, se hanno un figlio li pagano e hanno diritti che lei può solo sognare, se vanno in vacanza li pagano, se lavorano delle ore in più li pagano. non sono costretti a farsi la pensione da soli (integrativa), per ora ci pensa ancora lo stato. non devono pagarsi il commercilista, possono rivolgersi ad organizzazioni che costano meno. alla fine dei conti la paga oraria dei colleghi è superiore alla sua; eppure lavora le loro stesse ore (comprese quelle in più). vorrebbe comprarsi (affitti? costano più cari del mutuo!) un bilocale, vivere da sola, ma non le concedono un mutuo è una co.co.co.!, ai suoi colleghi lo concederebbero subito. ogni anno alla scadenza del contratto trema … non le dicono mai con chiarezza ed anticipo che glielo rinnoveranno. di solito la chiamano il giorno stesso per firmare. questa storia dura da 3 anni. e ve ne potrei raccontare altre simili.
il punto non è solo la PRECARIETA’, ma anche che NON CI SONO GLI STESSI DIRITTI per persone che fanno LO STESSO IDENTICO LAVORO. in pratica ci sono lavoratori che sono discriminati, lavoratori di serie A e di serie B.
e non possiamo tutti emigrare, tutti partire, tutti vagabondare alla ricerca di un altro paese in cui vivere e poi non sarebbe NEMMENO giusto, perchè devono privarci della possibilità di scegliere di restare in Italia?
Caro Beppe
inutile perdersi in inutii descrizioni, arrivo subito al sodo citando i dati, nudi e crudi, nelle mie ore lavorative e della mia retribuzione.
Attualmente lavoro 36 ore settimanali, sabato mattina e pomeriggio compreso, presso 4 cooperative diverse come educatore professionale seguendo ragazzi diversamente-abili e zingari.
Sommando tutti i vari guadagni, al mese, raggiungo la somma lorda di 1080 euro.
Sono tutti contratti a progetto che al massimo durano 8-9 mesi.
Sono in precariato continuo nella speranza di vedermi rinnovato il contratto.
Il dramma è l’estate, luglio e agosto, dove le scuole sono chiuse e sono sempre senza lavoro e devo arrangiarmi in mille modi diversi per tirare avanti, accettando incarichi da 4-5 colonie, sacrificando la mia vacanza, i miei amici e la fidanzata…
Non ho altro da aggiungere !
🙁
No, no, no, no! Acciderbola!
La riforma Biagi è forse la cosa migliore che è uscita da questo pessimo governo!
Certo, può e deve essere migliorata, ma rimane una buona legge nel suo impianto, che governa il precariato.
Ti prego Beppe vai a leggere tutti i complimenti che questa legge ha preso da tutte le parti e anche all’estero (in Germania l’hanno addirittura in parte copiata!).
Leggi gli articoli di http://www.lavoce.info sul lavoro:
http://www.lavoce.info/news/index.php?id=15
Non è possibile che dai ascolto a lavoce.info solo quando danno torto alla TAV e non quando elogiano la riforma Biagi!
Dammi speranza e rifletti ancora sul tuo giudizio a questa legge.
Un saluto affettuoso!
Francesco Baiesi
Ass. Organizer – Amici di Beppe Grillo Bologna
Scusa Francesco, ma se tutti dovessero essere sempre d’accordo con il sito “lavoce” perché non facciamo chiudere questo e ci spostiamo tutti lá? Ti piace la legge Biagi perché ha ricevuto complimenti? Dimmi qualcosa in piú!!
La legge Biagi ha creato povertá e precariato. Ha tolto speranza ai giovani. Ê una legge incompleta! Secondo me é piu che altro una maniera furba (ma non troppo) di aggiustare le statistiche sulla disoccupazione. E poi viene venduta come legge che dovrebbe salvaguardare i deboli!! Ma é evidente che li rende ancora piu deboli…
In Italia si fanno le cose al contrario. Uno che ha il lavoro fisso viene pagato di piu di uno che in 2 o 3 mesi é per strada. Io ho lavorato a contratto in inghilterra e ti assicuro che li funzionano in un’altra maniera le cose. Un progetto te lo pagano fior di quattrini! Perché sanno che poi sarai (probabilmente) per la strada… e quello che ti danno ti dovrá bastare fino a quando non trovi altro. In Italia é una presa per il culo vera e propria. Uno non solo non sa dove andra a sbattere la testa alla fine del suo progetto… ma nel frattempo deve anche fare la fame!
Senza parlare poi della mancanza di riforme nel campo bancario dove per tutti questi poveracci é diventato praticamente impossibile essere considerati per un mutuo… ad esempio.
booooo… ti ripeto. Sono con beppe su questa. Ma poi di molto!
ciao.
Dai post letti mi sono accorto che se Biagi non lo avessero ucciso le BR, pace all’anima sua lo avrebbe fatto uno di questi disperati.
W Silvio.
Il vero problema è l’identità italiana che manca del tutto!
Abbiamo una classe politica che pensa solo ad arricchirsi e si sa, quando si prende troppo da un lato, l’altra parte fa la fame. Il Popolo ha Fame, Berlusconi è straricco, Bossi si è comprato mezzo nord, ovviamente non escludo la sinistra che a parer mio è anche peggio. Tutti salgono al palazzo solo per riempirsi le tasche.
La nostra politica a suon di leccate ormai è nota a tutti, l’Europa per questo motivo ci schifa e fa bene
Calderoli è una persona che non esprime altro che antipatia e come politico è ancora peggio.
Il Berlusconi tende la mano a fascisti e razzisti, lo stesso fa casini ex democristiano, solo per vincere le elezioni.
Colui che si erige a gesù della politica è da ricovero! Di questi tempi poi, meglio lasciar perdere certe battute.. si rischia troppo.
La politica di destra ci martella con i seguenti slogan: Abbiamo fatto le grandi Opere.. ma dove e quando? Su carta il governo di destra ha fatto tante belle cose.. ma di fatto l’Italia viene ripresa con piglio da tutta l’economia mondiale.. Incredibile, c’è chi crede ancora a Babbo BerLusconi, c’è chi crede che i nostri politici (destra o sinistra) possono risolvere i problemi dei cittadini onesti, quelli che lavorano 10 ore al gg. per 800 al mese.
Nel frattempo, il caro premier, fa volare il menestrello a nostre spese sull’aereo della repubblica italiana.. e qui non si riesce a tirare avanti
Per cortesia, la politica, questa politica, non merita nulla nemmeno un voto.
Bisogna creare il politico a risultato, se raggiunge gli obbiettivi allora ok, altrimenti a casa senza avere una seconda possibilità.
Protesta civile: NON VOTATE CON QUESTE REGOLE!
Ma bisogna capirli politici e dirigenti, si arricchiscono, si coprono il culo perchè hanno paura di fare la nostra stessa fine… i co.pro…. una fine di merda.
Presente!
Assunto Co.Co.Pro in un call center a 6 euro l’ora. Sulla carta potevo lavorare quando volevo e non avevo l’obbligo di lavoro presso la sede.
In pratica eravamo come dei dipendenti.
– Gli orari erano fissati dalla direzione
– Si lavorava fino a mezzanotte (natale, pasqua e festivi compresi)
– Dovevamo essere pagati, da contratto, a 2 mesi, ma in realtà ci pagavano a 3-4 mesi (che tradotto in soldoni significa lavorare 4 mesi senza vedere un euro)
– Quando ci siamo ribellati per il pagamento così ritardato hanno chiuso il servizio e ci hanno mandato tutti a casa.
Fortuna che sono una persona intraprendente, così mi sono aperto un’azienda mia e oggi le cose mi vanno bene.
Per Marco Fiorani,
ho letto quello che hai scritto e qualche dubbio mi e’ venuto. Lavoro come te all’estero e ne conosco i vantaggi. Perche’ non aggiungiamo che qui le tasse vengono pagate e che flessibilita’ significa stipendi adeguati al costo della vita? Perche’ non aggiungiamo che vantaggio competitivo significa investimenti in ricerca e sviluppo piuttosto che riduzione del costo del lavoro sulle spalle dei piu’ deboli? Perche’ non sottolineamo che la legge Biagi era stata fatta per far emergere il sommerso e invece e’ stata utilizzata per creare precariato? Perche’ non aggiungiamo che questo governo ha promesso grandi opere e non se ne vede traccia? Conosci la differenza tra i costi di gestione di un conto corrente in Olanda/Irlanda e Italia? Quello che si nasconde e’ che una fetta di popolazione che ha raggiunto un certo livello culturale, provenendo da ceti della piccola borghesia, si ritrova a quasi trenta anni senza un futuro dignitoso e a contare ancora sulla propria famiglia. Gli altri, i furbetti da quartierino, possono spassarsela perche’ non esiste meritocrazia, disponibilita’ all’investimento nel capitale umano da parte delle aziende e scarsa mobilita’ territoriale. Potrei anche io rispondere dicendo venite all’estero, ti sembra cosi’ facile per chi vuole costruirsi un futuro nel proprio paese? E credi che dopo aver maturato una esperienza significativa all’estero, tornando in Italia, ti garantiranno le stesse condizioni contrattuali? Smettiamola di essere ipocriti e facciamo luce su quello che e’ avvenuto negli ultimi dieci anni poiche’ ci sono delle responsabilita’ anche nostre. Ho 28 anni per la cronaca e non potro’ mai dimenticare con quale acquiscenza si salutavano i potenti di turno all’universita’ solo perche’ si doveva coltivare il sogno del contatto giusto al momento giusto…bellla l’Italia della nostra generazione:
ALL THE BEST (ne abbiamo bisogno)
….aggiorno sulla “Pubblicità” del vino…CALDEROLI.
Sul mio blog cominciano a commentare e sembra che non siamo stati i soli a “notare” la pubblicità subliminale…
40 anni , psicologa , contratto a progetto.560 euro mensili , la scuola di specializzazione in psicoterapia da pagare mensilmente (300 euro).se non vivessi con i miei starei a chiedere l’elemosina in strada visto che devo ancora percepire la paga di GIUGNO 2005.saluti
PS dalle 9:30 alle 19:30 compresa pausa pranzo di 10 minuti davanti al monitor consistente in un panino… grazie Biagi!
…..non volevo partecipare alla discussione, ma leggendo un post, “i miei diti” hanno incominciato a scrivere;
volevo rispondere innanzitutto a quel premio nobel per la “intelligenza artificiale applicata alle minchiate” che risponde al nome di Marco Fiorani (……forse è il suo cognome che lo porta a parlare così); caro Marco (….a proposito, non hai niente di meglio da fare che aspettare il post di beppe per scrivere :””PRIMO”” ?) se per capire qualcosa dobbiamo dare un’occhiata alla “precarietà ” dei nostri colleghi cinesi, siamo a cavallo!!!! La precarietà nel resto del mondo è subordinata ad un semplice concetto:MERITOCRAZIA, alias se sei in gamba ok, altrimenti grazie e cercati qualcos’altro!!! In Italia il lavoro è precario non perchè siamo tutti delle teste di cazzo che vogliono andare al mare durante le ore di lavoro, ma semplicemente perchè alle aziende conviene assumere gente per pochissimo tempo, pagando tasse in meno e potendo fare progetti a brevissimo tempo….ci sarebbe da scrivere un libro.
Saluti a tutti e Marco Fiorani in Cina.
si,” alle aziende conviene assumere gente per pochissimo tempo, pagando tasse in meno e potendo fare progetti a brevissimo tempo”
e’ vero
e’ uno dei principi base del capitalismo:abbassare i costi per massimizzare i profitti.
E’ vero in tutto il mondo capitalista, bravo!
la meritocrazia di cui parli tu e’ un mito italiano! da vero provincialotto…
ma figurati se gli inglesi non ci sanno fare con gli schiavi! gli hanno inventati loro!
sei un provinciale.
Salve, sono Emilia la Giornalista.
Ho già commentato su questo blog, mi sono iscritta (anche se non ricevo le mail di aggiornamento)
Vado fuori tema ma….
Ieri sera, su rete4, con mio marito abbiamo seguito il film in prima serata e…
…è accaduto qualcosa che vorremmo sapere se qualcun’altro ha notato: una strana pubblicità che reclamizzava “Vignette il vino in brick di CALDEROLI” !!
Ho riportato sul mio blog, se volete andate su:
senzafreni2lavendetta.ilcannocchiale.it
Qualcuno ha visto niente??
Nel caso fatemi sapere……..
……c’è di che far mettere in mutande il garante…
Riassumo brevemente la mia situazione:
– 28 anni, laurea in informatica
-lavoro dall 9:30 di mattina alle 19:30 di sera come come programmatore, per gestire i conti di una delle più grandi compagnie di assicurazione italiane (più tutte quelle acquisite) di cui non faccio il nome.
-1000 EUR al mese, una sla delle gestioni per cui lavoro (una decina) ne fattura mediamente 100mila, chi ha avuto la fortuna di essere assunto anni or sono ne prende il doppio
-Grazie Biagi!
Ho 33 anni e lavoro da 13. L’unico contratto a tempo indeterminato che ho avuto è stato nel 1993 quando lavoravo presso il fast food Italy and Italy. Al tempo lavoravo per mantenermi agli studi e oggi lo ricordo come il periodo più ricco della mia vita… poi… co.co.co e contratti a tempo determinato. Ho lavorato per 1 anno a tempo determinato presso un famoso tour operator italiano ma l’11 settembre ha fatto chiudere gli uffici a Bologna, poi dopo altri tempi determinati sono approdata in aeroporto a Bologna come impiegata di scalo (agente di rampa), con tanto di professionalità acquisita con corsi IATA ed esperienza. Dopo 3 anni e ben 7 o 8 contratti a tempo determinato, (scusate, ho perso il conto) mi hanno lasciato a casa insieme ad altri 40 colleghi. La società per la quale lavoravo è in rosso, ma nessuno ne parla…anzi l’aeroporto di Bologna è ormai considerato un aeroporto internazionale. Da settembre sono praticamente disoccupata… ah, no.. lavoro presso un call center per 5,30 euro lorde l’ora… e mi piacerebbe mettere su famiglia. Ma con quale coraggio?
qualche anno fa giocavo a calcio con ragazzi universitari alunni del Biagi qui a Modena: mi raccontarono che proprio loro stavano collaborando strettamente col Prof. alla stesura del progetto di queste leggi sul lavoro; quando fu ucciso il progetto venne spostato e concluso a Roma da qualcuno che cambiò profondamente quel progetto, mi dissero amareggiati, allontanandolo dalle vere idee fondamentali iniziali sul lavoro e sulle condizioni dei lavoratori.
Mi dissero anche che il Biagi veniva spesso richiamato da qualcuno ‘in alto’ da Roma perchè il progetto era troppo morbido su lavoro e condizioni del lavoratore: negli ultimi tempi non si sentiva sicuro.
Magari quel ministro che lo definì, post mortem, un rompiballe aveva il numero del cellulare di quei tre baldi che l’hanno accoppato davanti a casa …
Purtroppo anche la mia situazione di lavoro è in uno di quei nuovi tipi di contratto: purtroppo in questo modo non ho accesso a nessuna forma di pagamento rateale per acquistare un’auto nuova o altro.
Se questa cosa è vera dovresti andarla a testimoniare o quantomeno a diffonderla!
Salve, sono Emilia la Giornalista.
Ho già commentato su questo blog, mi sono iscritta (anche se non ricevo le mail di aggiornamento)
Vado fuori tema ma….
Ieri sera, su rete4, con mio marito abbiamo seguito il film in prima serata e…
…è accaduto qualcosa che vorremmo sapere se qualcun’altro ha notato: una strana pubblicità che reclamizzava “Vignette il vino in brick di CALDEROLI” !!
Ho riportato sul mio blog, se volete andate su:
senzafreni2lavendetta.ilcannocchiale.it
Qualcuno ha visto niente??
Nel caso fatemi sapere……..
……c’è di che far mettere in mutande il garante…
mmm… e se fosse lo scherzo di qualche tecnico tv sovversivo??
certo che è davvero da diffondere, spero che qcn segnali a beppe qs post
“La Vignetta di Calderoli” è un vino venduto da qualche anno e fino a poco tempo fa solo nei discount.Io l’ho sempre usato per cucinare, è tipo il Tavernello 🙁
Le pubblicità comunque sono cominciate prima dello scandalo vignette…sembra paradossale ma è così!
Lavoravo per una società del gruppo Caltagirone, vendevo Tele2 e mi pagavano (udite udite) 30 CENTESIMI A CONTATTO UTILE (cioè la telefonata chiusa con un “no grazie”) e 10 EURO AD ATTIVAZIONE. Quindi zero euro fissi. Lavorando 3 ore al giorno 5 giorni arrivavo in periodi di grazia a 200euri, negli ultimi mesi invece, quando erano finiti i nomi da chiamare e riciclavano i numeri di gente che aveva rifiutato (e che continuava a rifiutare), prendevo max 50 euro. Insomma era possibile che se in un giorno nessuno rispondeva tornavi a casa con un pugno di mosche.Lavoravi gratis anzi facevi pubblicità gratis.
Il mio contratto era di 3 mesi rinnovato ogni volta di 3 mesi se mantenevi una media di attivazioni l’ora superiore ad un tot:una logica che portava alcuni biechi colleghi a raccontare cazzate al telefono per vendere.
In finale: lavoravi col patema del rinnovo, col patema di attivare e di riuscire a spiegare il prodotto a chi rispondeva altrimenti manco pagavano! Meglio fare come i rumeni, aspetti che la mattina ti raccolga qualcuno e ti porti al cantiere, almeno ti metti in tasca 50 euro con un giorno non con un mese!
IL PROBLEMA NON E’ LA LEGGE
Le condizioni di lavoro che hai descritto, in effetti, non sono soddisfacenti.
Ma il problema, a mio avviso, non è la legge. E’ l’incompetenza di chi gestisce la ditta in questo modo.
La disaffezione dei dipendenti si riflette nella qualità del servizio e nell’efficacia della proposta di vendita. Aumentano i costi di turnover del personale. Inoltre, questo sistema può facilmente incentivare abusi: il dipendente che non è pagato adeguatamente potrebbe decidere di rifilare al cliente servizi non richiesti o non concordati.
Un management competente difficilmente farebbe scelte di questo tipo.
Il calcolo della disoccupazione e il tasso di criminalità.
Nel dopoguerra, al sud e anche nel Veneto, per vivere c’erano tre possibilità: primo emigrare all’estero e ci fu un esodo, secondo farsi assumere nel pubblico impiego e terzo fare il mariuolo.
In Italia la disoccupazione non si calcola come ad es. in Germania; qui vige la regola che chi non vuole lavorare deve essere libero di farlo non iscrivendosi alle liste di collocamento.
Quindi, non essendo nelle liste, non compari neanche nel famoso tasso di disoccupazione che è l’indice della salute di un paese e l’indice “dell’efficacia dell’operato dei governanti”.
In Germania chi non vuole lavorare deve dichiarare come si mantiene… ci sarà un motivo?
Quanti di noi conoscono persone nulla facenti che conducono una vita dignitosa se non benestante?
Avevo un conoscente disoccupato da lunga data. Questi aveva anche dei precedenti di non so quale natura. Annunciò che finalmente andava al nord per lavoro, e io mi chiesi: un altro che si trasferisce. Questi mancò appena dieci giorni e quando tornò aprì un’attività commerciale.
Cosa era andato a fare al nord? Vi lascio a voi immaginare…
Per ovviare a ciò, all’assoluta mancanza di sicurezza, la società si arrocca sulla famiglia, si chiude.
Si difendono cari e amici con i denti senza far entrare alcuno estraneo. Le lobby seguono la stessa dinamica: per evitare la strada, il nulla tagliano i ponti dietro di loro.
L’attaccamento alla famiglia non è un valore come ci vogliono far credere, ma è una chiusura verso il prossimo che è visto spesso come un intruso che minaccia la propria ‘conduzione familiare’.
Bastano delle semplici regole: tutti dovrebbero dichiarare lavoro e guadagni.
Il giuduce Falcone disse che il sistema non funziona perchè non vogliamo rinunciare alla grande libertà che abbiamo. Ma questa è libertà o libertinismo? O caos?
Caro Beppe,
sono un giovane attualmente disoccupato. Se no nricordo male la stessa moglie di Biagi aveva criticato in parte la riforma che porta il nome di suo marito in quanto sottoposta a diverse “variazioni” prima di essere definitivamente approvata. Comunque io ho amici co.co.pro e co.co.co che non se la passano molto bene. Mi riferiscono di stipendi da fame (ca. 600 euro) e sono tutte persone laureate…mi domando che faccia tosta hanno i politici quando parlano di 1000 euro come esempio di stipendio basso. MA DOVE VIVONO. Qui nel Nord-Est la paga media base di un operaio da qunato ho sperimentato io stesso è di 850 euro magari fossero 1000. E poi parlano di incentivare le imprese! Ma i lavoratori come li incentivi con questa precarietà e questi salari bassi. Non voglio generalizzare, volendo si puo trovare anche un buon posto ma più passa il tempo e più è difficile. Basta, occorrono politiche sul lavoro serie mirate alla persona e non solo al profitto.
Caro Beppe,
Io sono uno specializzando di Medicina. Il mio stipendio e’ una borsa di studio bimestrale di 1900 euro circa (= 950 euro al mese!).
Tutto questo per stare in ospedale tutti i giorni dalle 8 alle 18.30 e un week end ogni tanto a discrezione del primario.
Ti assicuro che come me ce ne sono a migliaia. Sottopagati, iper-sfruttati, schiavi capaci solo a fare scartoffie e incapaci alla fine della specializzazione di curare anche la piu’ banale unghia incarnita!
Il nostro “stipendio” e’ stato instaurato nel 1993 e da quel giorno non e’ piu’ cambiato.
Ma non e’ finita qui:
– niente malattia
– niente maternita’
– niente pensione
– non viene specificato quante vcacanze abbiamo
e questo sarebbe un sistema capace di formare giovani professionisti?
tutto cio’ non è piu’ sopportabile.
aiutaci tu
con grande stima
Massimo
Ricordo quando tutti i politici, si facevano belli con il termine mobilità e disquisivano sull’orrore del posto fisso e sulle splendide oppotunità di cambiare tanti lavori… “Come in America”. Personalmente io, come tanti, non sono un fanatico del posto fisso, ma il fatto è che le persone che hanno messo un palo in quel posto a tutta una generazione, lo han fatto per mantenere i loro diritti di stipendiati a vita, pensionati baby e mutuati costanti. Questa è stata una riforma contro i giovani fatta dai vecchi. La loro generazione si è messa ogni tipo di tutela, e poi le ha tolte ai giovani perchè si erano accorti di aver rubato troppo. E’ questo che personalemnete trovo indigesto. Perchè essere precari non è tanto una questione di nostalgia del posto fisso, ma di possibilità negate, MUTUO, VACANZE, TUTELE, PRESTITI, sono cose che gli stessi vecchi che si fottuti tutto per loro ci han tolto per il futuro. In un mercato del lavoro deviato dalle vecchie tutele , ingolfato da una ripresa economica che è bloccata per colpa delle lor ruberie, ci han detto.. Arrangiatevi !!
Questa dei vecchi beppe, secondo me è una generazione che si è voluta fottere tutto, prima con le loro baby pensioni e mille tutele da furbetti, poi tagliando i soldi e le speranze ai giovani.
Se penso che poi criticano i giovani che vivono coi genitori, mi verrebbe da menarli.
Ciao
Con questo tuo atteggiamento riesci solo a fomentare una guerra fra poveri di due generazioni diverse…Cos’ha secondo te, di così notevole il pensionato medo (che naviga a 500 euro al mese, o anche meno)???Cos’ha rubato, magari dopo 40 anni di lavoro in fabbrica o nei campi???Vedi, prima di scrivere, è molto meglio riflettere
Prova anche a considerare che adesso quella classe di privilegiati che sono il pensione (beati loro) devono però continuare a mantenere, sorreggere, finanziare ecc .. i loro stessi figli!! Non credo che siano i ns. padri (insegnanti, impiegati, operari) ad averci poi guadagnato così tanto. Oltretutto con la mancanza di servizi che c’è (asili per dirne una) devono pure fare i baby-sitter fino a ottant’anni!
Non ho un’esperienza personale da raccontare, ma posso segnalare dei link, per quanto riguarda il lavoro precario che, manco a dirlo, “colpisce” soprattutto le donne:
http://www.universitadelledonne.it/a_casa_di_ilaria.htm
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20040308_00/testointegrale.pdf
Vorrei sapere se quello dei nostri dipendenti è un gioco.
Sì, il gioco di dire esattamente il CONTRARIO di come stanno le cose.
E la cosa un po’ inquietante è che sembriamo ASSUEFATTI alle loro ca..ate!
Ciao a tutti.
Il mio nome e BILLY THE KID.
Da bambino sognavo di fare il postino. Ma la legge Biagi mi ha fatto capire che era meglio rapinarle le poste.
Forse un giorno mi prenderanno. Ma scommetto sulla prescrizione.
Hasta luego.
In Italia la flessibilità fa solo gli interessi dei padroni, data l’assoluta mancanza di rispetto delle regole a tutti i livelli. Parti come “freelance” e il giorno dopo sei già dipendente e se ti ribelli ti cacciano. Allora meglio andare in Inghilterra. Ma come può andare avanti un paese dove i giovani intelligenti e onesti sono costretti alla fuga?
INPS e’obbligata a pagare la malattia dei lavoratori parasubordinati deve essere coperta per effetto di una direttiva Europea.
Mettetevi tutti in malattia per 52 settimane e dopo ricominciate di nuovo.
Noi in Olanda abbiamo fatto fallire le aziende intermediarie di lavoro temporaneo che sono sul mercato da molto tempo prima di quelle Italiane.
Fatele fallire
ecco, come al solito certe idee geniali non vengono mai dall’italia… forse in olanda è rimasta la voglia di fare qualcosa insieme, da noi nemmeno più questo…
Scrivo per conto di mia moglie che non possiede il computer.
Per la precisione devo dire che la suddetta e’ vittima non solo della legge Biagi ma anche di leggi varate dal centro-sinistra.
Andiamo al sodo:
Nel 2000 mia moglie lavorava con regolare contratto di formazione presso un negozio di pasta all’uovo come commessa, nel 2001 il negozio ha chiuso ed e’ quindi cessato il rapporto di lavoro.
Nel 2001 mia moglie viene assunta in nero presso un altro negozio di pasta all’uovo, dopo un paio di mesi le viene fatto un contratto co.co.co, cioe’ mia moglie che a tutti gli effetti era una commessa dipendente veniva fatta passare come una libera professionista o quasi, una roba da ridere se non fosse tragica.
Dopo qualche mese di illusorie promesse decide di andarsene e di fare vertenza appoggiandosi alla CGIL, dopo piu’ di 2 anni vincera’ la causa ma ricevera’ praticamente 2 lire.
Nel 2004 lavora presso un autogrill dove svolge il lavoro di tuttofare part-time (pulizie, commessa, cassiera etc etc) con contratto mensile a tempo determinato rinnovabile di mese in mese, dopo 3 mesi in questa situazione e dopo altrettanti mesi di promesse vane da parte del datore di lavoro decide di andarsene per l’impossibilita’ pratica di andare al lavoro, infatti non le era possibile raggiungere il lavoro con i mezzi pubblici e non poteva comprarsi un’ auto per ovvia mancanza di soldi (fino ad allora le prestavo io l’automobile).
Dal 2004 in poi non ha piu’ lavorato tranne 4 mesi in nero in un negozio di generi alimentari.
Insomma questa e’ la storia lavorativa di mia moglie, ma conosco almeno altre 10 persone che hanno vissuto e vivono storie come queste di ordinaria schiavitu’.
Grazie a tutti i politici per questo schifo di situazione, grazie a chi dovrebbe controllare e non controlla, grazie ai sindacati che pensano solo ai pensionati ed a chi ha gia’ mille tutele e grazie soprattutto ai datori di lavoro evasori e disonesti.
Beppe le facciate della SETTIMANA devi portale da 4 a 2, così da utilizzare un figlio solo per la stampa. Cosa credi sono genovese anch’io!
Spero tu accolga il mio suggerimento. Ciao
Caro Beppe,
non faccio parte nè del popolo dei Co.co.co nè di quello dei Co.co.pro. Sono una “fortunata”. Sì, proprio così, fortunata perchè ho un contratto a tempo indeterminato firmato dalla Signora Telecom, dopo aver “gavettato” per 4 anni nei call center: 2 anni con contratto interinale (rinnovato di 6 mesi in 6 mesi), 2 con il famoso C.F.L. e finalmente, dopo 4 anni, arriva il tanto agognato tempo indeterminato. Ma per una strana legge economica (e, visto che sono solo una laureata in lingue qualcuno dovrebbe spiegarmela…) le nostre ore di lavoro sono rimaste 4, pagate 6 euro all’ora in quanto, essendo del Sud, il mio stipendio è più basso rispetto a quello dei colleghi del resto dello stivale. So che un tempo indeterminato è meglio di un lavoro precario, ma lo troviamo qualcuno disposto a concedermi un mutuo con una busta paga di 530 euro al mese?? Un saluto
Caro Beppe,
ho lasciato l’Italia perchè schifato dall’ambiente universitario e dalle possibilità quasi nulle che mi dava.
Ho deciso di perdere un anno di studio universitario in Italia per iniziare da zero a Londra.
Qui, da solo, riesco a seguire le lezioni all’Università, lavoro e mi mantengo.
E tra due anni avrò una laurea inglese, decisamente più “pesante” di una laurea italiana.
Tra due anni potrò lavorare in mezzo mondo o continuare a studiare in mezzo mondo.
Se fossi rimasto in Italia cosa avrei ottenuto? Non parlerei l’inglese (qui studio anche una terza lingua) e a fine laurea mi troverei un -quasi-inutile pezzo di carta in mano.
Permettimi di dirti che la laurea italiana è ASSOLUTAMENTE la migliore che sista la mondo. Uno studente italiano viene formato per lavorare, per apprendere velocemente ed adattarsi al lavoro. Questo viene fatto diversamente che negli altri stati , cioè dandoti una formazione mentale un modo di ragionare e non facendoti vedere come si fà. In inghilterra ho visto compiti di FISICA dove si chiedeva di rispondere ad un problema con delle risposte multiple, senza fornire il risultato esatto del problema setsso, ma “orientativamente” il risulatto probabile. Ma poi gli permettono di costruire e progettare accumulatori oppure condensatori, ma solo con l’aiuto del computer. Questo significa che i fisici inglesi non possono assolutamente scostarsi da quello che hanno imparato a fare particamente in università perchè non hanno le conoscenze teoriche e la formazione mentale, il modo di ragionare di un vero fisico: IL RISULTATO PERFETTO. E questo è solo un esempio. Semmai il problema si ritrova nelle imprese che nn sono in grado di valorizzare al meglio le menti italiane, ragazzi che usciti dall’università possiedono un bagaglio di conscenze favoloso (se hanno studiato con coscenza) e che sono in grado di adattarsi ed apprendere le conoscenze pratiche molto più velocemente di chiunque altro, proprio perchè nessuno ha mai cercato di inculcargliele!!! Il lavoro precario sarebbe utile se permettesse alle persone di poter vedere le diverse sfaccettature dello setsso lavoro (e per ogni lavoro ve ne possono essere diverse) senza dover stentare nella vita quotidiana.
Permettimi di replicare.
Concordo sul fatto che le università italiane forniscano ai loro studenti un bagaglio TEORICO eccezionale, senza rivali in tutto il mondo. Questo è ancora più valido ed importante per le materie scientifiche, come fisica, matematica, ingegneria, medicina etc…
Ciò che però è altrettanto vero è che le università italiane NON danno ALCUN bagaglio PRATICO ai propri studenti. Non è colpa delle aziende se un neo laureato in ingegneria non sa prendere due misure, per non parlare d’altro.
Hai ragione quando prendi quell’esempio negativo degli esami di fisica in inghilterra. Però ti posso dire che i miei cari amici che ho conosciuto negli States, dove ho studiato per un semestre, mi hanno raccontato di quanti mesi hanno impiegato ad imparare ad utilizzare strumenti (ti parlo di laureati in medicina, farmacia e simili) tecnici, che in Italia non avevano mai visto. E mi han detto anche di quanti esami inutili, STUDIATI A MEMORIA e DIMENTICATI IL GIORNO DOPO, han dovuto dare in Italia.
Poi non parliamo delle aule sovraffollate (leggi l’ultimo economist), professori che non si sa che ci facciano lì, etc etc…
Insomma, l’Italia ha tutto TRANNE che la migliore università del mondo, anzi…
Però ciò che volevo dire io è un’altra cosa. Io studio economia e si sa quanto contano a livello internazionale, in campo economico, le università italiane: zero (bocconi esclusa, anche se in costante calo).
Quindi fatto 2+2, una laurea in economia nella migliore università italiana, oggi forse non vale una laurea in economia (preparazione inclusa, per non contare il prestigio e i fattori come lingua e internazionalizzazione) nella peggiore università inglese.
Permettimi di replicare.
Concordo sul fatto che le università italiane forniscano ai loro studenti un bagaglio TEORICO eccezionale, senza rivali in tutto il mondo. Questo è ancora più valido ed importante per le materie scientifiche, come fisica, matematica, ingegneria, medicina etc…
Ciò che però è altrettanto vero è che le università italiane NON danno ALCUN bagaglio PRATICO ai propri studenti. Non è colpa delle aziende se un neo laureato in ingegneria non sa prendere due misure, per non parlare d’altro.
Hai ragione quando prendi quell’esempio negativo degli esami di fisica in inghilterra. Però ti posso dire che i miei cari amici che ho conosciuto negli States, dove ho studiato per un semestre, mi hanno raccontato di quanti mesi hanno impiegato ad imparare ad utilizzare strumenti (ti parlo di laureati in medicina, farmacia e simili) tecnici, che in Italia non avevano mai visto. E mi han detto anche di quanti esami inutili, STUDIATI A MEMORIA e DIMENTICATI IL GIORNO DOPO, han dovuto dare in Italia.
Poi non parliamo delle aule sovraffollate (leggi l’ultimo economist), professori che non si sa che ci facciano lì, etc etc…
Insomma, l’Italia ha tutto TRANNE che la migliore università del mondo, anzi…
Però ciò che volevo dire io è un’altra cosa. Io studio economia e si sa quanto contano a livello internazionale, in campo economico, le università italiane: zero (bocconi esclusa, anche se in costante calo).
Quindi fatto 2+2, una laurea in economia nella migliore università italiana, oggi forse non vale una laurea in economia (preparazione inclusa, per non contare il prestigio e i fattori come lingua e internazionalizzazione) nella peggiore università inglese.
Non so come sia per Fisica, ma sono laureata in Lingue e sento di aver sprecato tre anni della mia vita ad averlo fatto qui in Italia. Ora voglio proseguire gli studi in Inghilterra, per studiare in un posto dove devo pensare con la mia testa e non imparare a memoria e sperare che il prof. quel giorno sia di buon umore… L’università italiana è stata l’esperienza meno stimolante della mia vita, dove ho imparato a prendere le stesse scorciatoie che prendono gli altri, a cosa mi serve studiare se l’esame lo riesco a passare anche senza? A Lingue c’è gente che si lamenta se deve leggere un libro in Inglese, che mi prendeva in giro quando leggevo in lingua originale… Ma siamo impazziti? Ora ho una laurea triennale che vale quanto un diploma, anzi meno visto che sono già più vecchia, vorrei avere un lavoro legato a ciò che ho studiato e penso che una specializzazione sia necessaria, ma farla qui significherebbe rifare gli stessi esami, con lo stesso sistema inutile… Ho avuto la fortuna di viaggiare, di studiare all’estero per un semestre, di conoscere gente di diversi paesi, e mi sento di dire che in nessun paese l’uni è peggiore che in italia, probabilmente nemmeno nel terzo mondo.
Ho un po’ paura ad andare a studiare in England, paura di dover ancora pesare economicamente sui miei, ma voglio tentare questa carta ora che posso, potrei pentirmi di non averlo fatto se mi ritrovassi a 40 anni in questo paese ritardato a fare la telefonista frustrata… x ora non me ne frega nulla di farmi una famiglia, ma l’indipendenza la vorrei, e prima dei 30 anni…
Grazie Riccardo per aver raccontato la tua esperienza, mi da’ un po’ di coraggio in più nel tentare questa esperienza per la quale tutti mi guardano come una pazza furiosa… Ma ho sempre sognato di fuggire da questo “migliore dei mondi possibili”… E scopro di non essere sola.
La legge Treu era una apertura alle esperienze di lavoro.Gli imprenditori volevano persone con esperienza,i giovani non avendo sperienza non lavoravano.Il cerchio non si chiudeva.In accordo con sindacati ed imprenditoria si trovo’ quella formula che serviva ad ambo le parti.Tempo stabilito(2 anni)per il contratto di formazione,riduzione della fiscalità e chiusura con contratto indeterminato.E’diventata una faccenda al’italiana e per gli imprenditori si è risolta a risparmio di tasse e persone a disposizione.Poi è arrivata la legge Biagi(applicata a metà perche’ prevedeva nuove tipologie di contratto,43 se ricordo bene,ma anche un sistema di protezione per chi perde il lavoro ed accompagnamento ad un nuovo lavoro.Bene cosa hanno fatto i furbastri della destra e quale parte hanno applicato?
Sono un geologo, massimo dei voti, abilitato, contratto a progetto, mi sono sentito dire che “l’assunzione è l’ultima delle risorse e che solo quelli assolutamente indispensabili vengono assunti”, perchè i CoCoPro costano meno.
Questo non per la flessibilità, ma solo per far risparmiare gli imprenditori.
Vorrei comprare casa ma le banche mi spernacchierebbero dietro, i contributi versati sono una miseria, questa non è flessibilità, è una fregatura.
http://greenhouseffect.blogspot.com
Vorrei poter comprare casa, ma come cazzo si fa in una città dove mediamente un lavoro ti viene restribuito 700 Euro ? A volte anche Lorde…
Comprare Casa è Impossibile, e non sarò mica scemo da indebitarmi con una Finanziaria Strozzus..vabbè che col mio stipendio mi danno solo un calcio nel culo.
Ribadisco il VAFFANCULO a chi dice che i co CO CO CO COCOCO sono un passo Avanti.
Io Ho le Valigie Pronte, se vince il nano, lascio l’Italia.
In ricordo di
LUCA COSCIONI
morto per il disinteresse ed il menefreghismo della gente, troppo impegnata a guardarsi nello specchio della propria morale cattolica per andare a votare al referendum sulle staminali; per dare una speranza ad una persona che è morta a 39 anni.
Vergognatevi.
Provoca in me una gran tristezza nel venire a conoscenza della dipartita di un Uomo (con la U maiuscola, per distinguerlo da quelli che gli hanno tolto l’ultima speranza, facendo in modo di boicottare il referendum del giugno scorso) Oggi sul mio blog http://killthesystem.blog.excite.it/, nonostante avevo molte cose da scrivere, ho preferito dedicare il post a Luca, al suo coraggio, alla sua voglia di vivere. Per fortuna ci sarà sempre qualcuno a rimpiazzare il vuoto creato da Luca.
Mi permetto di replicare ancora una volta a chi non sa cosa siano le staminali.
Sono uno studente in medicina, preciso che sono anti-chiesa, anti-Ruini, anti-astensione.
Sabato mattina ho avuto l’occasione di assistere ad un corso del professor Buflone, docente di embriologia molecolare nonchè ricercatore proprio sulle staminali del San Raffaele di Milano (insomma, uno che ci capisce parecchio…).
Mi è stata data conferma di quanto già sapevo e di quanto mi era stato spiegato dal mio docente alla mia facoltà.
Le staminali sono una vasta gamma di cellule presenti in molti tessuti, che presentano un differente grado di differenziamento:
-Staminali embrionali (non utilizzabili per legge): dallo zigote alla morula (3 cicli mitotici), se isolate possono dare origine a tutti i tessuti, anche quelli embrionali (es. placenta). Sono completamente incontrollabili, in quanto nessuno è in grado di indirizzare la differenziazione verso uno specifico tessuto.
Se impiantate danno origine a RIGETTO e METASTASI (tumore).
Staminali pluripotenti: blastocisti e gelatina di Worthon (cordone ombelicale). Non sono in grado di dare origine ai tessuti embrionali (inutili per scopi clinici), ma possono differenziarsi in TUTTI gli altri tessuti. Sono secondo me, ma soprattutto il prof. Buflone, le più promettenti, in quanto possono produrre ogni tessuto adulto, ma soprattutto, instituita una banca del cordone ombelicale, permetterebbero di evitare il non trascurabile problema del rigetto.
-Staminali multipotenti, monopotenti: midollo osseo, muscoli, ependima celebrale, cute, miocardio, etc…
Sono quelle che provvedono al regolare rinnovo dei tessuti adulti.
Il problema della metastasi è comune sia alle embrionali che alle multipotenti, le potenzialità sono le stesse. L’unica differenza è che le embrionali sono utilizzabili per la clonazione di un intero essere umano.
Con tutto il rispetto, Pannella le sapeva queste cose? Mi dispiace per chi si fa strumentalizzare.
Ho lavorato quattro anni per un famoso call center di Bologna. Per carità la paga era accettabile ed ero assunta (una delle ultime fortunate) a tempo indeterminato. Ma, superati i 27 anni, mi sono sentita addosso una specie di “pressione” dall’alto. Diciamo che sentivo che comunque qualcuno stava dando al mio lavoro una data di scadenza. Risultato: la maggior parte del mio stipendio è servita per la psicanalisi, i corsi di Yoga, ecc.. Ora mi sono licenziata, vivo in campagna e amo la vita. Figuriamoci quei poveri ragazzi che vendono Adsl & Co per 200 euro al mese: BASTA…NON LASCIATE CHE RUBINO IL VOSTRO PREZIOSO TEMPO.
La precarietà è la piaga di questi ultimi anni. Lavoro precario = no casa, no famiglia (o almeno no figli), no sicurezza per il domani!
Una bella schifezza
By http://blog.virgilio.it/home/roby2901
Si parla sempre di co.co.co.dei co.co.pro. degli operai FIAT ma non ho mai sentito parlare mai nessuno dei borsisti. Io ho lavorato per 4 anni usufruendo di 2 borse di studio in 2 enti di ricerca percependo una “specie” di stipendio (circa 1000 euro al mese) con gli stessi obblighi dei lavoratori normali. Ma per lo Stato in questi 4 anni non ho fatto nulla (insomma non ho lavorato) sono stato disoccupato e quindi niente pensione e privilegi di cui godono i lavoratori “normali”.
Bravo Marco Fiorani. Hai centrato il punto. Qui la gente sogna ancora in posto in posta a fare un cazzo e con la mezza giornata libera. Io la penso come te. APRITE GLI OCCHI, LA MENTE, I PANORAMI.
ciao a tutti
Lanfranco Fossà
e bravo cosi ci confermi che i mancanti di neuroni sono due ansichè uno, spera di non cadere mai nella vita che non meriti nessuno che ti raccolga.
mando il mio curr alla mafia,li si che il posto è sicuro:lo stato garantisce…..
Cosa rispondere a queste assurdità??
Che a 32 anni ci si trova ancora Co.Co.Pro.
Che quelli che loro dichiarano assunti dopo il determinato sarebbero stati assunti comunque, ma una volta non avrebbero fatto prima due anni di precariato nell’azienda, che così risparmia e non ha impegni a lungo termine con i dipendenti.
Che ci si ritrova a 30anni senza la possibilità di comprare casa, o anche solo una macchina, un motorino, una tv,.. tutto quello che per venderti a rate richiedono un lavoro sicuro.
Che non puoi avere figli perchè non sai se domani lavori.
Che ti ritrovi a passare da un lavoro all’altro, da un’azienda all’altra, sempre trattata da ultima arrivata, snobbata perchè tanto non resterai, e ti ritrovi a fare le ferie in periodi improbabili, perchè nelle date appetibili se le prendono i dipendenti.
E che dire degli stipendi??
Beh, per esperienza personale dico che tutto è meglio del Co.Co.Pro.!! Almeno da interinale hai delle garanzie, dei diritti per il periodo in cui lavori.
Il Co.Co.Pro. invece fa figurare che devi svolgere un compito particolare nell’azienda e vieni pagato per quello, e in teoria non hai orari particolari, basta che a fine contratto tu abbia fatto il tuo dovere.
Ma… nei fatti, fai gli orari dei dipendenti, fai di tutto, cose che non c’entrano niente con quello per cui sei stato preso, ma se ti ammali sono affari tuoi, o guarisci velocemente o ti lasciano a casa.
E ti pagano da fame, peggio dell’interinale (io ora 700/mese, se non mi ammalo!), perchè in teoria dovresti lavorare molto meno.
Direi che è la manna per i datori di lavoro.
Grazie davvero per queste leggi sul lavoro da parte di tutti noi, noi che ormai non siamo più così giovani da poterci permettere di essere precari!
e con l’aria che tira devi anche cercare di tenertelo stretto, nel mio ambiente di lavoro la maggior parte sono extracomunitari che in molti casi lavorano con stipendi da fame e facendo orari non proprio comodi, ed anche noi ci dobbiamo in qualche modo adeguare.
W la globalizzazione! Dall’Italia alla Cina tutti con lo stesso stipendio!
… quello cinese, ovviamente. Noi siamo di meno, dovremo adeguarci alla maggioranza, no?
caro Dario Solera,
ti auguro con tutto il cuore che tu abbia trovato una ditta onesta!!!
però permettimi di sospendere il giudizio fino a dopo la tua laurea, non saresti il primo ad aver ottenuto un titolo, ma a non veder cambiare la tua posizione e contribuzione!!! succede più spesso di quel che si pensa, il punto d’inizio diventa anche quello di arrivo, ma ripeto ti auguro che non sarà così!!! però alla mia amica Silvia è successo proprio questo. il tipo di lavoro che fa ora richiede la laurea e le competenze e responsabilità del caso, ma ha la stessa paga e contratto di prima … ormai sono passati due anni … dicono di pazientare, che le faranno un altro contratto, ma non è vero … andarsene? e dove? il lavoro non c’è e chi ce l’ha se lo tiene stretto.
Per la verità so già che questo “lavoro” non può durare a lungo, per alcuni motivi. Questa ditta si occupa di tutt’altro rispetto a quello che sto facendo io, inoltre uno studente costa meno di un laureato…
Comunque per il momento mi va di lusso: mi pagano davvero e puntualmente NON in nero, e questa esperienza servirà in ogni caso a far curriculum.
Mia moglie… era in cinta e aveva un contratto co.co.co. non le è stato pagato niente durante la “maternita’” ed è stata licenziata in quel periodo..Poi in quel periodo sentivamo al tg dei famosi 1000 euro dati per i secondi figli (COMPRESI I SECONDI FIGLI DEI MILIARDARI!!!!!!!!!!!!!). Un piccolo passo verso la Cina e il comunismo pro-industriali…
ma quanto ci hai messo a scrivere PRIMO! ?????
il commento precedente (il primo vero..) e’ stato postato 4 (quattro) minuti prima del tuo!!??!!
Ciao Beppe,
Io sono Claudio. Una laurea in statistica e un master alle spalle finito da poco. Da universitario ho trovato solo lavori da commesso, in un call center e come cameriere nel week end. Fin qui tutto normale… credo… il fatto è che il cameriere lo faccio tutt’ora (sempre nei week end). E’ da poco che cerco lavoro ma trovo solo collaborazioni occasionali o a progetto. Non so quando quando arrivano i soldi, non posso fare programmi, giro come una trottola sperando che un giorno possa dare un senso a tutto questo gran girare. Vivo una vita alla rovescia lavorando nei week end. Ho vinto in passato un posto in un dottorato in una Università di Milano. Ma il posto è senza borsa di studio e ho dovuto rinunciare e continuare a cercare lavoro.
Claudio
Caro Beppe, allego un commento riguardante il precariato nel settore scuola.
Sono un precario e come me migliaia! Abbiamo studiato, ci siamo laureati, abbiamo superato il concorso e qualcuno ha anche frequentato il corso di specializzazione per il sostegno, a pagamento, sia chiaro! E si! Perché oltre che essere precari dobbiamo versare “il contributo” annuale che varia dai mille ai tremila euro) per specializzarci, perfezionarci o masterizzarci (permettimi questa espressione). I politici hanno inventato questo sistema: non finanziamo le università ma facciamo che le finanziano gli insegnanti precari pagandosi i corsi di formazione. In cambio i corsi valgono punti e si può salire in graduatoria. E cosi tutti alla corsa dei punti, dei master, dei perfezionamenti, pagando e ricevendo in cambio una formazione inutile.
Siamo sottopagati, spesso costretti a lasciare la nostra terra per emigrare al nord dove ci sono maggiori possibilità lavorative.
Caro Beppe, parla qualche volta anche di questa categoria che sta scendendo sempre più in basso, perdendo la sua importanza. E’ importante che gli nsegnanti siano assunti a tempo indeterminato, siano ben pagati; molte volte gli alunni, solo per fare un esempio, vengono a scuola con macchine costosissime e impossibili per noi. Che rispetto credi possano darci in una società dove l’apparire conta più dell’essere? Messi gli uni contro gli altri, ridotti alla fame, costretti ad emigrare per trovar lavoro. Noi professionisti e punti di riferimento per il futuro dei giovani, gli educatori del domani ridotti a inutili lavoratori del nuovo millennio.
Ingegnere di 26 anni
6 mesi di contratto Co.Co.Co. con l’Università.
1 mese di contratto (prolungato a 4 mesi)con agenzia interinale presso una multinazionale
Attualmente contratto a tempo determinato di 1 anno con la stessa multinazionale.
Quando uno sa, sa fare e sa lavorare il lavoro se lo riesce mantenere.
Se non si sa lavorare, a contratto scaduto si è cacciati (tanto un altro che non sa fare lo si trova, ma magari si trova uno capace); se si sa lavorare il contratto è rinnovato o definitivo.
Complimenti!
Si e no.
Dipende da cosa fa l’azienda e cosa devi fare tu.
Se il tuo posto implica capacità e c’è anche una formazione, all’azienda farà più comodo utilizzare la risorsa a tempo indeterminato.
Se l’azienda opera una politica di contenimento forte dei costi (a favore del profitto, di solito), e la professionalità richiesta è limitata, fai i tuoi 3 mesi, se sei capace poi magari ne fai altri 3 e poi forse altri 3, e così via, senza però essere mai assunto.
Beppe,
io sono un universitario e ancora mi mantengono i miei genitori. Ma non vedo prospettive future…a volte mi sento veramente abbattuto.
Le prospettive in Italia sono pessime.
Se studi in Italia, assicurati di imparare qualcosa che apra sbocchi lavorativi, possibilmente anche all’estero.
Anzi, se hai la possibilità (ci sono anche molte borse di studio), ti consiglierei di completare gli studi all’estero.
ti capisco benissimo, sono anch’io uno studente universitario e conosco molto bene quella sensazione che provi. A volte mi chiedo perché non me ne sono andato subito a cercare un lavoro, cosa mi laureo a fare se tanto dovrò fare un lavoro che potevo benissimo fare anche solo col diploma? a volte mi sembra di perdere tempo
siamo veramente messi male,…davvero…che Dio ce la mandi buona….si salvi chi può
la precarizzazione del lavoro e’ uguale o perlomeno simile in tutta Europa.
In UK esiste allo stesso modo. Fa parte delle riforme introdotte dalla Tatcher negli anni 80. Questo pero’ non impedisce ai precari(freelance) di accendere un mutuo o in generale di farsi una vita…infatti i compensi dei freelance sono generalmente piu’ alti, e comunque non hanno complessi rispetto agli assunti.
Precarieta’/mobilita’ e’ anche la possibilita’ di avere piu’ lavori contemporaneamente. DI viaggiare elavorare in EU facilmente, di evadere le tasse in maniera esemplare…in generale crea una vita piu’ dinamica.
Trovo che la gente sia spaventata, anzi terrorizzata dalla mobilita’ che invece nel mio caso ha avuto solo vantaggi.
Il tempo dei ministeri, del posto fisso, dell’ufficio fantozziano dove timbri il biglietto e vai al mare(nell’ufficio di mia madre qualcuno lo faceva) per fortuna e’ finito.
I tempi cambiano, consiglio a tutti di viaggiare e vedere come sono i soldi dove si fanno i soldi.
In Cina per esempio.
avresti perfettamente ragione, se il modello britannico fosse stato copiato integralmente.
Peccato che in Italia abbiamo adottato un modello ibrido…. stipendi da turchia, prezzi da gran bretagna e orari da Cina.
Porto alla tua conoscenza che una segretaria, che lavora a tempo pieno (e spesso un po’ di più, ovviamente a gratise) inquadrata con contratto co.co.pro., prende 750 euro netti al mese, nel pieno rispetto delle leggi.
Continua a pensare di vivere nel migliore dei mondi possibili ma sappi che il modello britannico, da te auspicato, si basa sul fatto che le persone non occupate percepiscono uno indennità di disoccupazione superiore agli anzidetti 750 euro, per cui le aziende, per impiegarti, devono per forza offrire più di quella cifra.
avresti perfettamente ragione, se il modello britannico fosse stato copiato integralmente.
Peccato che in Italia abbiamo adottato un modello ibrido…. stipendi da turchia, prezzi da gran bretagna e orari da Cina.
Porto alla tua conoscenza che una segretaria, che lavora a tempo pieno (e spesso un po’ di più, ovviamente a gratise) inquadrata con contratto co.co.pro., prende 750 euro netti al mese, nel pieno rispetto delle leggi.
Continua a pensare di vivere nel migliore dei mondi possibili ma sappi che il modello britannico, da te auspicato, si basa sul fatto che le persone non occupate percepiscono uno indennità di disoccupazione superiore agli anzidetti 750 euro, per cui le aziende, per impiegarti, devono per forza offrire più di quella cifra.
Dal 6 luglio che ho preso il diploma ad oggi sono riuscito a trovare solo una misera cooperativa dove mi fanno lavorare 10 giorni per un totale di 400-430-450 euro mensili.
Penso che mi arruolerò nell’esercito…
Ti sconsiglio l’esercito. Meglio povero ma vivo (e sano).
Fai la valigia piuttosto. Meglio andare all’estero a cercare lavoro che a fare il bersaglio.
Per Alessandro Fini
Quando sono andato a naja ho visto tanti ragazzi mettere firma perchè non avevano lavoro e quella del dire meglio povero che soldato mi pare una gran str…ata !!
Per Davide
Vai negli Alpini !!! io mi sono trovato benissimo
caro Davide, è proprio quello che vogliono.
Caro Beppe… Sei sicuro che la qualità della vita di un lavoratore precario di oggi sia paragonabile a quello di uno schiavo americano del 1850?
;-))
Sul resto hai ragione!!!
Quello almeno poteva farsi una famiglia.
Perchè hai ancora qualche dubbio?
Basta che ti fai un giro nei Call-Center pieni di ragazzi laureati che per una giornata al di sotto della paga normale fanno 15-a16 ore con il rischio al mattino successivo di non trovare più la sede di lavoro ed è successo a Napoli.
Pensa un pò se uno di questi si può formare una famiglia se deve arrabbattarsi per sopravvivere lui.
Art. 1.
L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.
Se oggi questo articolo, il principale, il primo e più importante di tutti, che unisce semplicità e rigore, è stato traviato, dobbiamo intervenire tutti e cercare di fare qualcosa, qualunque cosa, anche la più infima piccola cosa, per contrastare l’andamento attuale del paese.
Serviranno rigore morale, coraggio, pazienza e solidarietà, una grande solidarietà. Per compiere la Democrazia diretta, c’è da aspettare moolto tempo, ma dobbiamo smuoverci, dobbiamo scendere dalle nostre torri d’avorio e ipegnarci seriamente per la nostra repubblica ed i valori che stanno alla base di essa, come il lavoro.
Dobbiamo tenere sempre a mente che la libertà è una conquista dei cittadini, non qualcosa di dovuto ai cittadini.
Per leggere e ascoltare un discorso di un grande personaggio che la pensava così, Sandro Pertini, vi consiglio di andare sul sito http://www.manipulite.it e cercare il discorso tenuto dal presidente intitolato Il coraggio dell’onestà
Ciao
Luca
Mi sa che Beppe sara’ TRAVOLTO dai messaggi stavolta…altro che volume, qui ci esce la Treccani!!!
Io non vivo in Italia, ma in un paese dove i contratti a tempo determinato FUNZIONANO perche’ e’ diverso il SISTEMA, basato sulla meritocrazia. Non e’ precariato, e’ flessibilita’. Se hai un contratto di due anni, in Italia sei un poveraccio, qui ti puoi comprare casa. Ricevi lo stesso stipendio di uno che e’ assunto a tempo indeterminato. Ricevi lo stesso stipendio di chi fa IL TUO STESSO LAVORO.
In Italia e’ il sistema nella sua interezza che non lo permette, in Italia questi mezzi evoluti non funzionano.
PEr fortuna non l’ho dovuto sperimentare sulla mia pelle ancora, ma le mille e una avventure dei miei amici mi fanno pensare due volte prima di rimettere piede in Italia. Anche se ovviamente prima o poi tocchera’ anche a me se voglio morire sul suolo natio.
Un salutone a tutti e coraggio!
Ciao raga sono laureato in economia indirizzo finanza e mi domando perche’ non sono andato a fare il garzone da un panettiere!!!
Perche’??
Semplice un panettiere in Italia ha statisticamente molte piu’opportunita’ di carriera di me!!!
A 28 anni mi sono reso che ci hanno preso in giro, tutti, anche a scuola con la classica frase:”studia, per il tuo futuro!!”
Andrebbe corretta con “studia, per il futuro!!”
di qualcun’ altro pero’!
ciao in bocca al lupo a tutti quelli che ogni giorno come me si sentono dei rifiuti ogni volta
che spediscono un c.v. per strappare un misero contratto!!
Beppe
è una vergogna lo so e come direbbero Chomsky o Giulietto Chiesa, la grande fabbrica del consenso, cioè tutti i grandi media si stanno dando da fare per dire che la precarietà è bella e figa!
Non possono dire altro che tutto va bene e che le cose vanno per il verso giusto: è la politica di Goebbels “Di alla gente una cosa non vera per diverse volte e vedrai che la gente ci crederà”.
Ecco perchè questa rete è meravigliosa, ognuno puo’ dire quello che vuole, anche se c’è da dire che molte cose si perdono per strada.
Beppe vorrei farti una proposta: forse non leggerai questa email, ma se dovessi leggerla senti qua:
SCRIVIAMO SU QUESTO SITO UNA LISTA DI PRIORITA’ DI CUI HANNO BISOGNO GLI ITALIANI. ANZI PER NON CREARE MILLE PRIORITÀ, SCRIVILA TU E METTI UNA BELLA CASELLA ELETTORALE DOVE POSSIAMO VOTARE.
GLI ARGOMENTI ORAMAI SONO NOTI:
1)AFFITTI
2)ENERGIA
3)TRASPORTI
4)EDUCAZIONE E FORMAZIONE
5)SANITÀ
6)TRASPARENZA IN CAMPO ISTITUZIONALE
7)ANTITRUST
8)ACQUA
9)GUERRA
10)INTERNET
11)EUROPA
Vediamo alla fine che cosa interessa alla gente e cosa i nostri politici hanno in comune con queste cose.
Ti ringrazio per lo spazio concessomi.
ciao a tutti
Ti sei dimenticato 12) Berlusconi in Galera..
Il contratto a progetto è uno sfruttamento autorizzato dallo stato.
ho deciso,faro la puttana:prendero’tanto e non dichiarero’ una mazza!!
Mia sorella Elena (perito chimico di laboratorio) si, si , si, anzi zi zi badrone, oltre tre anni di lavoro come commessa, coco cosa? niente ferie, malattia? cavolacci suoi, meno male che dicono che in sardegna o al sud non abbiamo volglia di lavorare, ma come si fa’ cosi’ cazzarola!!!!
come berlusca …
Elena, perito chimico… che fa la commessa.
Ma le prospettive di lavoro sono cambiate da quando ha scelto di diventare perito chimico?
A me pare che gli sbocchi per questo tipo di qualifica in Italia siano pressochè nulli da lungo tempo.
il Berluska è soprattutto un imprenditore……
per le sue aziende e quelle di tanti altri il cococo è una mano santa……..
anche per le amministrazioni pubbliche, te l’assicuro.
Beato a chi guadagna 5 euro all’ora!
Io guadagno 3,16 euro orari e sono un falegname,uno dei mestieri piu duri che ci sia.
MA DOVE CAZZO ANDREMO A FINIRE DI STO PASSO?
Caro amico, io che sono un Ingegnere Civile, se mi faccio i conti in tasca, prendo 2,30 euro/ora… NON LAMENTARTI!!!
Una mia conoscente Co.Co.Pro è obbligata a un orario di lavoro giornaliero di 8 ore, e i giorni di assenza dall’ufficio sono contati come “ferie” (chiaramente non retribuite) ma fatte pesare e con un limite. Ma non dovrebbe esserci un progetto?
Mi sembra che la natura del contratto sia stata snaturata in molti casi ed è semplicemente diventato un contratto di lavoro a minor costo aziendale e con facilità di licenziamento, dove i minori costi aziendali e la maggior facilità di “ricatto” sono tutti sopportatati dal lavoratore.
5,60 euro l’ora, call center di $noto_operatore_telefonico, come supporto informatico ai centralinisti….
Da due anni, con uno splendido contratto (che non ho avuto) di “partecipazione associativa con apporto di solo lavoro”. Pagamento tramite “anticipi sugli utili di fine anno, anche nel caso questi non ci fossero”. In pratica, sono socio di me stesso, vengo pagato quando lavoro, se mi ammalo sono fatti miei. Nessun rimborso “ticket” ne, ovviamente, trattamenti di favore (presenti per i dipendenti).
Ovviamente, per chi mi paga, la “promessa” e’ che dopo pochi mesi sarei dovuto essere assorbito dall’azienda. Dopo due anni, posso solo ringraziare chi ha permesso questo tipo di contratti. Sinistra e destra. Perche’ non e’ che prima di Berlusconi si stava tanto meglio…
Beppe che ne pensi?
http://jacqdegliark.blog.deejay.it/idea/
Faccio l’esempio opposto. Ho lavorato all’estero, ero un immigrato, dopo sei mesi di lavoro sono stato licenziato perché lì non c’è l’articolo 18 e anche se tutti sono a tempo indeterminato, il datore di lavoro non ha bisogno di giusta causa. Anche se immigrato ho avuto gli stessi diritti di un indigeno, indennità pari al 70% dell’ultimo stipendio e aiuto a trovare un nuovo lavoro. Per motivi personali sono rientrato in Italia, ma se fossi rimasto mi avrebbero pagato ancora l’indennità per perfezionare la lingua. W questa flessibilità, la vera flessibilità costa, fare 53 nuove forme contrattuali del cavolo a costo zero porta appunto a una nuova schiavitù…
Sì, però se ci fosse stata la legge italiana…
…NON TI AVREBBERO NEANCHE ASSUNTO!!!
il link non funziona
Mia cugina, laureata con 110 e lode in matematica non riesce a trovare lavoro, le hanno proposto però un bell’impiego allo stupendo stipendio mensile di 300 euro al mese! Meraviglioso!
Ci sta pensando….siamo proprio alla frutta.
Caro Beppe, gli anni passano, le cose cambiano. Il mondo corre veloce. Se questi precari non avessero avuto la legge Biagi forse non avrebbero lavorato nemmeno un giorno. Forse avrebbero vissuto solo della disoccupazione che gli passa lo stato. Un po’ di flessibilità fa bene. Hai mai provato a fare l’imprenditore e ad avere qualche dipendente nella tua azienda che oltre a non fare il suo lavoro come dovrebbe coinvolge anche gli altri dipendenti? Oggi le aziende devono contenere tutti i costi compresi quelli del personale se vogliono sopravvivere. Perchè non parli mai dei sindacati e di come hanno rovinato il sistema Italia???? Parlane qualche volta anche di loro. Io non ho mai lavorato a stipendio. Ogni mattina mi alzo e so che dovrò correre perchè altrimenti non porto a casa la pagnotta. La flessibilità del lavoro forse ha creato anche qualche stimolo. Non essere sempre così lapidario con tutto e tutti!!! Cazzo!!!
Ciao
Lanfranco
pensi veramente che gli imprenditori stiano tirando la cinghia?, loro?!!, siamo uno dei paesi che paga i manager e amministratori delegati più di tutti, i piccoli imprenditori dalle mie parti (nordest) in questi 5 anni hanno preso tutti l’ audi e la porsche nuova! non ci tolgono stipendi e indennità per ridurre i costi ma solo perchè ora possono farlo.
In parte concordo, ma non del tutto.
Il precariato è un po’ una schifezza, ma bisogna anche vedere cosa si vuole fare nella vita.
Il precariato per un operaio o un commesso è una schifezza, pienamente d’accordo.
Pero’ il precariato per un laureato che ha voglia di imparare è normale e qui forse c’è qualcuno in giro che, con una laurea in tasca, pretenderebbe di mantenersi e metter su famiglia nel giro di un anno, o peggio di esser pure pagato bene solo perchè è laureato, magari con 110…
Forse nel mondo di alice, in quello reale non è mai stato così.
Io ho cominciato più di dieci anni fa, per lavorare mi hanno chiesto IMMEDIATAMENTE di aprire la partita iva e guadagnavo 400.000 lire FATTURATE al mese. E più o meno tutti i miei amici hanno cominciato così, anche in settori diversi dal mio.
Oggi le cose vanno meglio per tutti, pero’ ci vuole una quintalata di pazienza, fortuna e almeno 6/7 anni di schiavitù. A sentire i racconti di quelli un po’ più vecchi di me era così anche 20 anni fa.
Il precariato per i lavori “da catena” è una vera schifezza, ma il precariato per accedere ai lavori di profilo medio-alto è sempre esistito, chiunque oggi faccia l’imprenditore o il professionista puo’ confermarlo.
Dato che la scolarità media si è parecchio innalzata, a volte ho l’impressione che ci sia anche gente che, dall’alto della sua laurea, non abbia più voglia di “ruscare” e di farlo per poco o niente, come abbiam fatto tutti, anche in passato.
Senza nulla togliere a chi è veramente sottopagato e umiliato, a cui va tutta la mia solidarietà.
il nome è di fantasia, ma non mi piace passare per “despota”, 12 anni fa anch’io pensavo di essere sfruttato, oggi mi rendo conto che per quello che sapevo fare mi pagavano pure troppo…
Se è così duro fare l’imprenditore e così rosea è la vita del dipendente cosa ti spinge a continuare in quella direzione? Lascia perdere tutto e cerca un lavoro da precario tanto abbiamo capito che grazie a questa legge c’è molta flessibilità quindi anche se hai più di 50 anni verrai sicuramente “riciclato”… magari con un bel contratto a progetto facile facile da 5 euro l’ora.
Buona Caccia
Luca
Le persone disoneste e svogliate esistono da entrambi i fronti ma questo non vuol dire che il precariato sia una spinta a migliorarsi!!!
20 anni fa chi faceva l’università trovava lavoro già qualche anno prima di finire. La “gavetta” era quasi un lusso. Non so chi vi ha raccontato diversamente.
Oggi, a 25 anni, mi ritrovo a fare stage con persone di 45 anni che ancora lavorano in nero!!
Se questa è la prospettiva!!!
Sig. Fossa,
Lei non dice stupidaggini riguardo alla necessità di strumenti flessibili per garantire la sopravvivenza delle aziende italiane.
IL PROBLEMA PERO’ E’ CHE LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DI QUESTE UTILIZZA LE NUOVE FORME CONTRATTUALI IN MANIERA ABOMINEVOLE. UN LAVORATORE FLESSIBILE DOVREBBE AVERE UNA PAGA ALMENO UN 20-30% + ELEVATA RISPETTO AD UN DIPENDENTE TIPICO, ALTRIMENTI MI SPIEGA COME CI SI PAGA UNA PENSIONE INTEGRATIVA (VISTO CHE L’INPS NON ESISTE), COME SI SUPERA IL FATTO CHE NON SI POSSONO FARE ACQUISTI A RATE (PER NON PARLARE DEI MUTUI CASA) ? Qui invece ti danno 300-500-1000 euro lordi al mese chiedendoti di lavorare come un dipendente (almeno 8 ore al giorno tutti i giorni…ma il co.pro. non erava un freelance che può lavorare contemporaneamente per + committenti e quindi guadagnare da + parti?).
Caro signore questa è la realtà….
…che mi risponde?
Bravo, complimeni. Tipico ragionamento del tipico pseudoimprenditore italiano per il quale il problema è solo il costo del lavoro, non un’azienda in cui non reinveste una lira di quello (molto in genere) che gli ha fatto guadagnare, fa i conti come la serva quando va a fare la spesa, ovvero sulla carta da macellaio, si sorprende quando trova concorrenti che gli fanno barba e capelli (senza essere orientali) e l’unica trovata che ha è quella di fare concorrenza ai cinesi lavorando come i cinesi. E poi ci chiediamo perchè in questo paese l’imprenditoria vera non esiste…
UN GRANDISSIMO V-A-F-F-A-N-C-U-L-O A QUELLI CHE SONO CONVINTI CHE IL PRECARIATO non è stato un danno per noi giovani…….
LA DESTRA DICE CHE TUTTO VA BENE…… LASCIAMOLI SPUTTANARSI……
UN GRANDISSIMO V-A-F-F-A-N-C-U-L-O A QUELLI CHE SONO CONVINTI CHE IL PRECARIATO non è stato un danno per noi giovani…….
LA DESTRA DICE CHE TUTTO VA BENE…… LASCIAMOLI SPUTTANARSI……
L’importante è che i parlamentari abbiano stipendi d’oro, macchine di lusso, duemilaottocento privilegi di ogni tipo possibile e immaginabile…caro Beppe, sono venuto allo spettacolo del 16 che hai fatto al palalottomatica, a fine spettacolo mi sono alzato per batterti le mani perchè sei un grande, meriti tutta la mia stima e il mio affetto…fai presente a questi “ononrevoli” ( che poi di ononrevole non si è capito bene cosa hanno ) che oggi le ditte schiaffano in faccia ai ragazzi contratti a progetto o ancor peggio al max stage, insomma alla fine sei tu che dev ipagare l’azienda per farti fare l’esperienza, perchè oggi se nn hai esperienza non ti fanno fare un cazzo! a 25 anni già pretendono che tu sappia usare 8 milioni di strumenti o che magari già sei un respoansabile di reparto, senza capire che se nessuno ti assume mai la potai fare l’esperienza…siamo nella merda insomma Beppe!!
è uno schifo!!non si fanno piu figli perche’ nn ci sono soldi per mettere su famiglia e comprarsi casa–mi tocchera diventare un delinquente per tirare avanti,chi è onesto muore di fame oggi
La legge Biagi, Co.Co.Co. e Co.Co.Pro hanno portato insicurezza e stipendi da fame. Fare lo schiavo sudista era meglio. Quello almeno poteva farsi una famiglia.
BEPPE CO.co.co è la legge Treu
Ti ho smepre detto di fare informazione corretta.
Ma il “tomo” della Legge Biagi lo hai letto? Ma ti pare che i berluscoidi vari si sarebbero potuti fare “belli” con leggi e normative non promulgate durante il governo di Silvio?
Informazione corretta eh?
Maurizio
non mi sembra che nel post di Beppe ci sia scritto che co.co.co. sia una legge di silvio
UN GRANDISSIMO V-A-F-F-A-N-C-U-L-O A QUELLI CHE DICONO CHE IL PRECARIATO è UN PASSO IN AVANTI
Mi associo!!!!
Die Arbeit macht frei….
azz !
What?
Dice Noam Chomsky uno dei più brillanti intellettuali del nostro tempo:-Il 1 maggio è la festa dei lavoratori. Fu istituito per manifestare la solidarietà agli operai americani che nel 1880 si batterono duramente e soffrirono molto per ottenere la giornata di 8 ore.Gli Stati Uniti sono una delle poche nazioni dove quel giorno di solidarietà con i lavoratori americani è quasi sconosciuto. Questa mattina nelle ultime pagine del “Boston Globe” ho trovato un breve articolo intitolato,” A Boston si celebra il 1 maggio”. Sono rimasto sorpreso, perchè non penso di avere mai visto qualcosa di simile negli Stati Uniti. E poi è saltato fuori che qualcuno celebrava realmente il 1 maggio, ma si trattava solo di lavoratori cinesi ed ispanici immigrati di recente nel paese.Questo è un esempio drammatico dell’efficienza con la quale il business controlla l’ideologia del popolo statunitense e di quanto sia efficace il suo apparato propagandistico e l’indottrinamento nel privare la gente di ogni consapevolezza dei propri diritti e della propria storia….. “”” Ed è quello che sta succedendo anche in Italia…. Italiani svegliamoci prima che sia troppo tardi. Anche nel nostro paese come gli Stati Uniti la democrazia è un sistema basato su bugie e falsi miti e ( dice Chomsky ) come quello dei fantasici vantaggi della flessibilità, che tradotto in parole povere significa solo ” se oggi avete un lavoro domani chissà”!!!!!!!!
Per Francesco, traduzione:
Die Arbeit macht frei (leggi: di arbait mact frai) è tedesco e significa “Il lavoro rende liberi”, era scritto all’ingresso dei campi di concentramento…
Precariato,cococo,flessibilita’.
Numeri da manovrare.
Per “sfoltire”gli uffici di collocamento.
ho lavorato in un call center a catania per un mese.
Vendevo adsl telecom via telefonica.
Si, venivo mandata perennemente affanculo 🙂 …
cmq non avevo un fisso ma un guadagno di circa 2 euro x adsl venduta..
Ho lavorato un mese x 4 ore al giorno…il mio stipendio e’ stato di 70 …si 70 euro x un mese di lavoro.
Grazie Silvio.
Adsl telecom?? ma va f…..
Telecom vaff… però la colpa è di Berlusconi.
A parte lo sfruttamento, ma è vero che se non vendi abbonamenti ti “cacciano”? E’ per questo che TANTA gente riceve abbonamenti che non ha MAI richiesto?
Ciao,
Maurizio
Io studio e collaboro con un’azienda di progettazione industriale qualche ora a settimana, con un rapporto di Collaborazione Occasionale. Mi pagano 11 Euro l’ora netti, che reputo ottimi, per quello che faccio e dato che sono ancora uno studente universitario.
Secondo me dipende molto dalle singole aziende.
4 euro l’ora…
ho lavorato per 2.. e se mi chiedi perchè l’ho fatto, ti rispondo che non ci credevo. Non credevo potessero dare alla vita umana così poco valore. Eppure è la realtà, la realtà di una città come Roma. Servivo mediamente ogni ora portate per un milgiaio di euro, ne ricevevo due in cambio. mille – due. sono laureando in economia, e la cosa mi diverte terribilmente. amico, te vali più di 4 euro l’ora. e se non li vali te li vale la tua vita. pensaci sù.
ho lavorato per 2.. e se mi chiedi perchè l’ho fatto, ti rispondo che non ci credevo. Non credevo potessero dare alla vita umana così poco valore. Eppure è la realtà, la realtà di una città come Roma. Servivo mediamente ogni ora portate per un migliaio di euro, ne ricevevo due in cambio. mille – due. sono laureando in economia, e la cosa mi diverte terribilmente. amico, te vali più di 4 euro l’ora. e se non li vali te li vale la tua vita. pensaci sù.
mannaggia?