di MoVimento 5 Stelle
La flat tax è una bufala. Sarebbe infatti il caso di chiamarla “flop tax”. Prendiamo quella elaborata (si fa per dire) da Forza Italia e vediamo in cinque punti perché applicarla sarebbe pura follia.
1) E’ incostituzionale perché non progressiva. Nella versione forzista (aliquota al 23% e deduzione fissa a 13mila euro che assorbe tutte le altre) i 24 milioni di contribuenti che guadagnano da zero a 20mila euro (oltre la metà dei 41 milioni totali) risparmieranno poche decine di euro l’anno. Invece, per fare un esempio, i 130mila fortunati che dichiarano tra 90 e 100mila euro, avranno un beneficio superiore ai 12mila euro annui. Insomma un favore ai ricchi, in pieno stile berlusconiano (un favore che aiuta poco domanda e consumi);
2) Scassa i conti dello Stato (una specialità del centrodestra). Costa almeno 60 miliardi l’anno e il recupero di evasione atteso in un secondo momento è alquanto aleatorio. Peraltro, qualcuno ricordi a Forza Italia che la tassa più evasa in Italia non è l’Irpef, ma l’Iva, che non c’entra nulla con questa riforma;
3) Le coperture citate da Berlusconi sono a dir poco campate in aria. Parlano di tagliare la cifra monstre di 175 miliardi sulle tax expenditures: pura fantasia. Poi vaneggiano di 30 miliardi di “cattivi trasferimenti alle imprese” da eliminare, quando il piano Cottarelli, come da noi correttamente citato, prevede al massimo 7 miliardi a regime da poter toccare;
4) In alcune versioni la proposta di Forza Italia, peraltro ballerina e cangiante, prevede di compensare l’esborso della “flop tax” con la revisione delle pensioni di reversibilità o del contributo alla sanità (a sua volta correlato all’intervento sull’Irap). Insomma, si massacra ancora il welfare per favorire i ricchi: un grande classico dei governi di centrodestra;
5) Nemmeno Berlusconi l’ha mai messa in pratica, pur avendola promessa sin dal 1994. Neanche durante il governo 2001-2006, quando ebbe tutto il tempo per realizzarla e ancora non era scoppiata la crisi globale. Ovvio, l’ex Cav ha tanti difetti, ma non è mica scemo.