Quando arrivo a studiare il problema delle risorse energetiche, cito sempre
l’ing. Andrea Rossi di Milano che una ventina di anni fa (credo) brevettò
un sistema di trasformazione chimica dei rifiuti solidi urbani.
Ciao Beppe, ho visto il tuo post su ecologia e economia. Ti informo che ho appena pubblicato un libro su questo, si chiama: Economia senza natura. La grande truffa. L’editore è Codice Edizioni. Il messaggio è semplicissimo. Se le regole dell’economia sono in contrasto con le regole della natura (e lo sono, visto che l’economia pretende la crescita infinita in un sistema finito) alla fine quali regole prevarranno? La grande truffa è che non ce lo dicono, e ci fanno credere che sia possibile crescere all’infinito. Perfino il papa dice che bisogna insegnare l’ecologia nelle scuole. Invece hanno tolto persino la geografia. Ah, il libro non è scritto per gli scienziati, è scritto per tutti, in modo che lo capisca persino un economista. Ci fanno credere che l’uomo possa vivere senza la natura. Ma lo sai che la Natura non c’è nella nostra Costituzione? C’è solo il paesaggio, inteso come “bel panorama”, ovviamente modificato dall’uomo, in modo da ingentilire la natura.
Forse questo è un messaggio pubblicitario al mio libro… e allora non metterlo! Ciao
nando
ciao, riguardo alla raccolta differenziata, mi chiedo come mai quando porto i miei figli di 6e9 anni al fast food,(per non far nomi)si svuotano i vassoi senza differenziare,cosa le rispondo quando mi chiedono come mai a casa gli facciamo separare i rifiuti?, forse dovrei rispondere come tutti, SIAMO IN ITALIA?ciao ciao siete grandi!!
Giorni fa ho fatto ad Esselunga una segnalazione sulla sulla possibilita’ di avere delle ECO isole all’interno dei loro supermercati per i detersivi. Recarsi al supermercato con la propria bottiglia di detersivo/ammorbidente sicuramente aiuterebbe chi ancora e’ restio all’abbandono del detersivo almeno al risparmio di Plastica…. questa e’ stata la loro risposta… GIUDICATE VOI!!
“Gentile Signora,
in merito alla Sua cortese segnalazione, La informiamo che, per il momento, non prevediamo di proporre il servizio da Lei richiesto, ritenendolo poco igienico e non in linea con il nostro stile distributivo.
La mancanza della confezione ingenera, infatti, un’ampia serie di problematiche:
– riduce notevolmente la vita dei prodotti che vanno quindi consumati in tempi brevi;
– non garantisce in modo efficace la qualità delle referenze commercializzate, impedendoci così di tutelare a pieno la nostra clientela;
– non permette al consumatore di ottenere, tramite l’etichetta, informazioni esaurienti sulla composizione e sulle modalità di utilizzo del prodotto stesso.
Le assicuriamo però che la nostra azienda è molto attenta alle problematiche ecologiche e relative allo sviluppo sostenibile. Proprio per questo abbiamo introdotto da tempo la lin ea a marchio “Per chi ama la natura”, con certificazione Ecolabel. Si tratta di prodotti rispettosi dell’ambiente non solo per il basso impatto ambientale degli ingredienti formulistici, ma anche per il tipo di materiali utilizzati per il packaging, assolutamente riciclabili e quindi eco compatibili. La invitiamo dunque a provarli, augurandoci che possano essere rispondenti alle Sue esigenze.
RingraziandoLa per l’attenzione accordataci, cogliamo l’occasione per porgerLe cordiali saluti.
ciao, qualcuno ha provato e sa dirmi come faccio ad ordinare la biowashball, la pallina che lava il bucato senza detersivi? beppe ne parla nel suo ultimo tour…e parla anche di cisterne per il riutilizzo dell’acqua piovana….qualcuno sa qualcosa in piu’?
Ciao Beppe, volevo chiederti se è ipotizzabile che nascano imprese non pubbliche che raccolgano rifiuti differenziati, magari con il porta a porta, e che paghino (non sò quantificare) i rifiuti prelevati al cittadino per poi rivenderli direttamente a chi si occupa di riciclaggio. Ad esempio potremmo raccogliere le bottiglie non rotte e rivenderle come vuoto a rendere. Sai se qualcosa è già stato fatto in europa?. Grazie fin da ora.
Luca Sonno
Ciao Beppe,e ciao grillini. sono molto attenta alla differenziazione dei miei rifiuti domestici ma alle volte mi trovo in difficoltà. Allora pensandoci bene mi chiedo: non sarebbe possibile mettere su ogni prodotto (escluso magari l’alimentare) una sorta di bollino che permetta di capire subito la destinazione del rifiuto nella differenziata? Grazie.
Sono pienamente daccordo con la grillina Sheila, spesso e volentieri mi ritrovo con involucri a cui non so dare una destinazione sicura…andrà nella carta…o forse nella plastica…
La case produttrici potrebbero venirci in contro, basterebbero dei simboli nella confezione per indicarci dove smaltire correttamente il contenuto da buttare!
Brava Sheila…ottima idea!
Certo che esistono, i piu’ comuni sono i cosiddetti “triangoli” da mettere sotto le fascie li trovi nei negozi per bambini o in quelli di biancheria intima ben forniti. Sono piuttosto “impegnativi” lavaggio, disinfezione, asciugatura, piegatura…..
un’alternativa accettabile sono i pannolini usa e getta ecocompatibili, interno in cotone assorbente ed esterno in plastica al mais, ottimi anche per sederini allergici o sensibili. in tutti i negozi prima infanzia.
VORREI PORRE UN QUESITO: VISTO CHE SI PARLAVA TEMPO FA DI ASSORBENTI ECOLOGICI LAVABILI E NON MONOUSO PER LE DONNE, IO E MIO MARITO (E ANCHE LA BIMBA…) CI CHIEDEVAMO SE ESISTESSERO L’EQUIVALENTE SUPPORTO PER I NEONATI. E’ BEN ACCETTO QUALSIASI SUGGERIMENTO GRAZIE.
Si ne esistono in commercio se volete venite a visitare il nostro sito http://www.vivoeco.it siamo in contatto con i migliori fornitori di prodotti ecologici, pannolini lavabili, detergenti ecologici. Non abbiamo altra via che la rete per diffondere le nostre idee..
Caro Beppe, spero che quanto da me visto su blob la settimana scorsa rispetto ad un tuo intervento sul rispetto dell’ambiente, sia un effetto taglia e cuci, perchè sarebbe molto triste scoprire che anche tu ti permetti di intevenire sul nostro già tanto martoriato corpo di donne. Non basta infatti che infieriscano sulla 194, ci tocca anche sentire te che annunci che non so quale idiota ha trovato un sistema per sostituire gli assorbenti con un bicchierino da usare, lavare e riciclare durante le mestruazioni. E no, caro Beppe, una delle scoperte e delle conquiste che hanno portato alla liberazione della donna ed alla sua lontananza dal focolare domestico è stata proprio quella degli assorbenti e dei pannoloni per neonati. Perchè credi che non ci potessimo muovere da casa, per il volere di padre o marito padrone? Anche, ma non solo. Provaci tu a muoverti con litri di sangue tra le gambe ed un bambino pieno di merda sgocciolante ovunque al collo, e panni sporchi da lavare ogni cinque minuti. Prima di parlare, per cortesia, rifletti. Pulisciti tu con un bicchierino, oppure falla direttamente lì, e lascia in pace noi donne che in questo periodo abbiamo già troppi problemi. Grazie
Credo che sia la lavatrice che ci ha liberate e forse dovremmo smetterla di essere egoiste e poco lungimiranti (come gli uomini) e usare assorbenti e pannolini lavabili! Io partorirò tra poco meno di due mesi e ho già comprato i pannolini lavabili per la mia bimba, che oltre ad essere bellissimi e pratici, mi fanno dormire senza l’incubo dei 500 anni che ci sarebbero voluti a smaltire i suoi pannolini…immagina la scena: i nipoti dei nipoti di mia figlia che camminano sulla sua merda, trasformata in palline di gel e plastica. Mia madre, lavoratrice, mi ha allevata a ciripà e non solo non è morta di fatica, ma io ho imparato ad usare il vasino a 1 anno e mezzo. Come mai i bimbi di adesso se la fanno addosso ben oltre i tre anni? Riflettiamoci su.
Caro Beppe molti professori e industriali continuano a sottovalutare il problema,alcuni esperti hanno avanzato l ipotesi di spedire i rifiuti nello spazio evidentemente il problema diventerà sempre più insostenibile…poi vedremo l astronauta della publicità del castellino che ce la ributterà indietro
Io penso che con piccole cose qui e la…senza pretendere di trovare una unica ricetta per tutti i mali, si puo’ trovare una mare di soluzioni che possono ottenere risultati ancora piu grandi di una unica politicizzata ricetta. Il mio pallino e’ il TRITARIFIUTI, mi chiedo…e se tutti i rifiuti vegetali e provenienti dagli scarti del cibo, triturabili e biodegradabili, finissero tutti nello scarico del lavandiono, triturati, e una volta raggiunto i depuratori, estratti e utilizzati come fertilizzante? Io solo vorrei sapere se sono state fatte ricerche sull’impatto positivo che potrebbe avere un tritarifiuti (magari manuale..e non elettrico) sulla riduzione della massa di rifiuti delle nostre citta?
Ecco…questo e’ il mio messaggio , ho scritto la stessa cosa nel Blog di Pecoraro Scanio, ma ho paura che una ideina cosi’ piccolina piccolina, non la fuma nessuno..con i problemi ben piu grossi che ha ora il nostro pianeta.
caro beppe, sono un operatore del campo ambientale, mi occupo di rifiuti, in particolare riciclo carta da macero, ovvero lavoriamo la carta raccolta dai comuni per poi inviarla alle cartiera che ne fanno carta nuova. Ne hai dette tante su chi opera nei rifiuti… e Vero non sono tutti santi nel nostro settore, ma almeno una volta dacci ragione..perchè è anche vero che le leggi non ci aiutano..senti questa..
Alcuni impianti che lavorano la carta da macero hanno avuto problemi ed alcuni sono stati posti sotto sequestro perchè da analisi chimiche fatta sulla carta consegnata come rifiuto è stata riscontrata la presenza di formaldeide nelle scatole dello zucchero, perchè ritenuta dalla legge dannosa per l’ambiente..GIUSTO!!!! ma sai quale è la cosa simpatica?? che quando contiene lo zucchero sugli scaffali è TUTTO OK, poi la buttano diventa un rifiuto e senza che noi addetti facciamo alcuna operazione è dannosa per l’ambiente e gli organi di controllo ci sequestrano gli impianti. Abbiamo fatto notare questa cosa ai parlamentari ma …ancora nulla…VIVA L’ITALIA
Vi chiedo attenzione per l’amianto.
domanda : se lo Stato autorizzo’ la vendita di tale prodotto sul territorio nazionale, perche’ non interviene economicamente per lo smaltimento?
Non e’ giusto che siano i cittadini privati a pagare le spese di smaltimento.
Una curiosita’: i giornali della provincia di caserta hanno descritto l’incendio scoppiato nella ditta di Salvatore Bizzarro con sede Maddaloni(CE). I Pompieri durante lo spegnimento hanno rinvenuto tantissime lastre di aminato. Il titolare si e’ difeso dicendo che lui e’ solo uno dei soci, ma ad oggi nessuno sa ancora nulla. Potete far fare un servizio nazionale su questo caso? Il sig. Bizzarro e’ anche impegnato politicamente nella zona. politica-imprenditoria!!!
ciao, abito in campagna, ho restaurato e fatto due tetti nuovi, mi è rimasto un tetto di 100mq. tutto in amianto, mi sono informato, e figuriamoci, mi costa + smaltirlo che fare un tetto nuovo. e i soldi li ho solo per farlo,come faccio?.Poi si chiedono come mai la gente lascia in giro rifiuti così pericolosi.ITALIANIIIIIIIIIIIII!!!!!!
Salve a tutti,
ci sono innumerevoli modi x salvare questo pianeta dal disastro completo, io preferisco questo: http://www.firmiamo.it/salvalacanapasalvailmondo cliccate e firmate la petizione spiegazioni all’interno del sito
Aiutateci a non far aprire la discarica Lo Uttaro in provincia di Caserta…rischiamo il disastro ambientale…inquinerà la falda acquifera e moriremo in tanti!!!!
Salve a tutti.
Se tutti voi ci tenete davvero a qst mondo e siete segli ottimi ecologisti e se volete ridurre il numero delle discariche potete acquistare un composter.Si tratta di un contenitore di plastica a forma di campana, molto grande, ke va posto in giardino(pure se piccolo) nel quale si possono buttare i rifiuti organici(e ce ne entrano per anni)ke si trasformeranno poi in un fertilizxzante 100%organico.Però bisogna mantenere sempre l’intruglio di rifiuti ben aereato mescolandolo cn un bastone dato in dotazione; inoltre bisogna aggiungere un composto azotato ke favorisce la biodegradazione dei rifiuti.
mio padre lo ha comprato 2 anni fa cn delle sovvenzioni provinciali.posso aiutarvi unicamente dicendovi ke è della Mattiussi.
per altro potete contattarmi : TimDuncan21@hotmail.it
Ciao Beppe salve a tutti, mi/V’interrogavo (a proposito della raccolta differenziata dei rifiuti) sul fatto che ho notato (e v’invito a fare altrettanto)che nella zona dove vivo tanti comuni si sono dotati ormai da tempo di cassonetti differenziati per colore ma non per raccolta. Mi spiego meglio, le postazioni raccolta rifiuti sono dotate di cassonetti verdi per i rifiuti generici, gialli per la carta, blu per la plastica e le campane per il vetro. Tali cassonetti sono utilizzati correttamente dagli utenti che dividono i rifiuti a seconda del tipo ma per un magico gioco di prestigio si ritrovano (vetro a parte) tutti nello stesso camion quando viene effettuata la raccolta. Chi mi sà spiegare come funziona questo gioco? Non sarebbe meglio anche (per avere meno inceneritori) formare delle cooperative che operino alla suddivisione dei rifiuti in modo che sia solo ” l’umido ” ad andare nelle discariche ed avere quindi più riciclo dei materiali e meno disoccupati? Cordialmente…
Siamo tutti protagonisti dell’inquinamento!Sono stato in Sardegna per le ferie,ero contentissimo perchè non c’ero mai stato,ma puttoppo sono rimasto subito deluso.Troppe grosse barche che si sà inquinano molto, troppi turisti cafoni , la vegetazione antistante la spiaggia è diventata una latrina piena di fazzoletti per pulissi,le spiagge sono piene di rifiuti portati dal mare e di cicche,le quali impiegano 5 anni prima di scomparire.La Sardegna e il suo mare sono bellissimi ma inquinati e anche se in piccola parte ,la colpa è anche la nostra
Informazione per Beppe! BEPPE GRILLO in RESET, ANFITEATRO AL CASTELLO-ESTE, 14.7.09
Carissimo Beppe, mi scuso per non averti contattato prima. Sono un tuo sostenitore, iscritto al blog dove appoggio le tue iniziative, che condivido pienamente. Mi preme che tu sappia dove verrai domani sera. Siamo in un territorio dove sono presenti già 3 cementifici, 1 ad Este e 2 a Monselice (=zona già ad alta concentrazione di polveri PM10), 1 mangimificio ad Ospedaletto Euganeo (considerata ” attività insalubre” per la “materia prima” utilizzata), una discarica – dove convergono rifiuti da tutta Italia, ed 1 impianto di compostaggio tra i + grandi di Europa, senza scordare la concentrazione paurosa di antenne sui colli sovrastanti Este (= inquinamento magnetico). Ora, per risolvere la questione della “pollina”, che esce come sottoprodotto da una ventina di allevamenti avicoli (polli e tacchini) della zona, la amministrazione di sn ad Este ha avuto la brillante idea di studiare l’argomento ai fini di valuare un nuovo impianto di smaltimento, (= inceneritore) che chiamano “termovalorizzatore” ai fini di rientrare nelle sovvenzioni delle rinnovabili e alle assimilabili. Noi siamo contrari e con tutte le ns forze, in consiglio comunale ad Este, dove la componente ambientalista è + di facciata che di sostanza e dove sei stato da me già richiamato a baluardo e a difesa dell’ambiente – , in conferenze stampa, con articoli sui giornali ma.. scarsa risonanza.. CI RESTI SOLO TE A DARCI UNA MANO!! Abbiamo già presentato in Consiglio Comunale, ad Este, Ospedaletto Euganeo e Baone, una richiesta di indagine epidemiologica sul ns territorio, con dati da pubblicare in rete e non riservati… perchè non vogliamo che i ns figli si ammalino di tumore.. i ns figli sono il futuro, come sai! Cosa facciamo senza futuro, se ce lo vogliono togliere?? E’ importante la conoscenza dei problemi e, se puoi, darci una mano, un supporto alle ns e tue idee un grande grazie1000 di cuore da tutti.Maurizio Lucca
Informazione per Beppe.
Ogg.: spettacolo BEPPE GRILLO in RESET, 14.9.07, presso ANFITEATRO AL CASTELLO-ESTE.
Carissimo Beppe,
sono un tuo sostenitore da molto tempo che, iscritto al blog, segue sempre le tue campagne e sostiene le tue proposte.
Mi scuso per non averti contattato prima a proposito di tematiche ambientali che stanno a cuore a me, come a molte altre persone che abitano ad Este e in tutti i paesi limitrofi.
Ci troviamo in un territorio – quello dell’Estense – dove sono già presenti un cementificio (che assieme a ben altri 2 a Monselice, rappresenta una delle aree a maggiore intensità di polveri sottili), un mangimificio (dalla elevata capacità produttiva e considerata “attività insalubre”), una discarica (tra Este ed Ospedaletto Euganeo), continuamente ampliata per dare spazio e poter accogliere i rifiuti di molte altre zone, ed 1 impianto di compostaggio tra i + grandi di Europa.
Ora, dal momento che nel territorio ci sono una ventina di allevamenti avicoli (tacchini e polli) per risolvere il problema della “pollina”, amministrazioni di sn hanno avuto la brillante idea di studiare l’argomento ai fini di valutare un nuovo impianto, un inceneritore, che chiamano “termovalorizzatore” per riallacciarsi alle sovvenzioni relative alle rinnovabili e alle assimilate, proprio in un’area intensamente abitata come la ns, sapendo o no? che la questione polvere fini (PM10) inquina zone con raggio di < 20 di km.
Ora che fare? noi non siamo stati a guardare ma abbiamo fatto quanto possibile - interventi in consiglio comunale ad Este, dove ti ho già citato come baluardo a salvaguardia e difesa dell'ambiente, (e dove la componente ambientalista è + di facciata che di sostanza), articoli sui giornali, conferenze stampa.. ORA RIMANI SOLO TE!! Ci appelliamo alla tua comprensione dei problemi ambientali per sostenerci!! Importante che tu sappia dove sei venerdì e che tipo di problemi ci sono sul piatto, a dispetto del tutto OK. Grazie, forza e avanti! Maurizio Lucca
E con l’affare della raccolta porta a porta tanto decantata nel Trevigiano ci troveremo un sacco di lavoratori oggi chiamati autisti raccoglitori ex (netturbini)con ginocchia rotte braccia e tunel carpali allo sfascio. Cosi con le pensioni sempre più lontane una massa di ex lavoratori non in’eta da pensione ma non più in grado di lavorare negli anni 2000 siamo tornati alla raccolta inventata dalla repubblica Serenissima
con l’unico scopo di fare quello che oggi potrebbe benissimo fare una macchina.
Ciao Mi Chiamo Rocco ho 61 anni e vivo a San Giuliano M.se.
A proposito dei rifiuti che tutti noi produciamo qualcuno mi può spiegare cosa dobbiamo farne? Non sarebbe bene che ogni paese o un consorzio ben definito di paesi si accordassero per il loro smaltimento? Naturalmente senza che ci entri l’ECO-MAFIA
Saluti
Ciao sono Alessandro e vivo a Scandicci (fi),una volta era una bellissima cittadina con poco traffico e quindi poco smog lontana da zone industriali.Da circa due anni però le cose sono cambiate,aumento del traffico,abbattimento ingiustificato di alberi secolari (ce ne sono rimasti veramente pochi)e la messa in opera del progetto della tranvia ,che a Scandicci prevede anche la stazione.Questultimo progetto non ha distrutto solo Scandicci ma tutta Firenze e a mio avviso inutilmente visto che i binari rimangono ben lontani dalle zone industriali,dove forse c’è più bisogno di mezzi publici.Ultimamente gira voce della costruzione del nuovo stadio di Firenze propio a Scandicci,non avranno portato la tranvia a Scandicci per lo stadio spero…Ho veramente tanta paura per il futuro dei miei figli.un saluto e a presto
“Bellissimo” servizio per tg2 dossier andato in onda domenica 29 aprile al pomeriggio: esaltazione termovalorizzatori, rifiuti che da problema si trasformano in risorsa, diossine ed altri inquinanti a norma di legge, nocività delle nanopolveri ancora tutte da dimostrare, dai camini non escono fumi fastidiosi.(caso preso in esame vocino Brescia da imitare.) Vicino Napoli lavorano notte e giorno per costruirne uno e salvere il così detto triangolo della morte. Poi qualche minuto anche per la differenziata. Documentario istituzionale.
Carissimo amico , volevo farti sapere che a Pozzuoli , provincia di Napoli , stanno circolando dei bei volantini su come fare la differenziata . Lo sai che dove abito la campana per la differenziata non l’ho mai vista ; ma vedo un continuo sversatoio di rifiuti industriali anche davanti alle scuole di questo meraviglioso quartiere (Agnano) . Una terra di confine , una conca bellissima dove c’è una riserva wwf (Astroni), ma ci sono ancora tanti capannoni con coperture D’AMIANTO .
E’ tutto vero .
Ho provato a smettere di fumare con i cerotti e solo dopo che ho finito la terapia ,spendendo diversi soldini ,mi è stato detto che servono solo a far aumentare la possibilità ad avere un cancro-chiaramente non ho smesso di fumare,Ma perchè si permette di far circolare certi medicinali
Ciao sono Alessandro e vivo a Scandicci (fi),una volta era una bellissima cittadina con poco traffico e quindi poco smog lontana da zone industriali.Da circa due anni però le cose sono cambiate,aumento del traffico,abbattimento ingiustificato di alberi secolari (ce ne sono rimasti veramente pochi)e la messa in opera del progetto della tranvia ,che a Scandicci prevede anche la stazione.Questultimo progetto non ha distrutto solo Scandicci ma tutta Firenze e a mio avviso inutilmente visto che i binari rimangono ben lontani dalle zone industriali,dove forse c’è più bisogno di mezzi publici.Ultimamente gira voce della costruzione del nuovo stadio di Firenze propio a Scandicci,non avranno portato la tranvia a Scandicci per lo stadio spero…Ho veramente tanta paura per il futuro dei miei figli.un saluto e a presto
carissimi grillini
tra un mese 1/2 diventero’ mamma e come poche ( pultroppo ) mi sono informata sulla possibilita’ di acquistare dei prodotti riciclabili.
Il mio stupore e’ stato grande ,quando ho visto che esistono moltissime ditte che producono pannolini riciclabili, cioe’ biodegradabili o addirittura lavabili.
Premetto; a prezzi minori/uguali di marche conosciute.
Quindi vorrei sfatare il mito dei prezzi altissimi.
Ho trovato molte persone solidali con me ,sui vari forum, ma la delusione piu’ grande e’ stata parlare con la gente attorno a me ;che mi ha dato addirittura della pazza ..perche’ sfiorassi solo l’idea di dovermi lavare montagne e montane di pannolini.
Un’ altra risposta che mi e’ stata data e’:
ma che senso ha reciclare se sei l’unica e gli altri se ne fregano??
Questa frase mi ha fatto riflettere molto.. e mi chiedo:ma dove stanno gli italiani con la testa?
Mi piacerebbe sentire le vs opinioni perche’ credo sia importante non pensare solo a noi, ora ,ma a cio’ che daremo ai nostri figli..
Gia’ non abbiamo una societa’ favolosa!
ciao a tutti
anche io fra un mese diventerò mamma, e anche io ho optato per i pannolini ecologici. La stessa cosa è successa anche a me. La gente ci considera se non pazzi almeno strani. Sapete che in tre anni di pannolini usa e getta si consumano 800 kg di plastica!
in bocca a lupo per il tuo bimbo/a
anche io fra un mese diventerò mamma, e anche io ho optato per i pannolini ecologici. La stessa cosa è successa anche a me. La gente ci considera se non pazzi almeno strani. Sapete che in tre anni di pannolini usa e getta si consumano 800 kg di plastica!
in bocca a lupo per il tuo bimbo/a
ciao beppe sono di alassio ,da un anno vivo in uruguay ho comprato un pezzo di terra con mia moglie per farci una piccola azienda agricola e allevare i miei figli in campagna,.
per rispondere alla ragazza dei pannolini,anche io e mia mogliealla nascita del primo bambino ci siamo posti il problema, siamo andati su internet e abbiamo acquistato pannolini lavabili risparmiando parecchi soldi ed evitando di usare pannolini usa e getta,per quanto riguardaquello che pensano gli altri ,fregatene,lo so che e sconfortante pensare che sei l’unica e a che cosa serve,invece no non sei la sola,io nel mio piccolo hoincominciato a rompere il belino ad amici e conoscenti che sono ho stanno diventando genitori e qualcuno lo convinto,quidi non ti buttare giu e prosegui cosi un abraccio ate e famiglia .
un abraccio al grande beppe continua cosi
Anche a me è successa la stessa cosa. Sono lo zimbello del corso pre-parto e delle mie zie. Io vado avanti, con la mia scelta MORALE, sostenuta da un martito intelligente e da una mamma formidabile, che con un sorriso mi ha detto “Era ora che tornassimo al sistema con cui sei stata allevata tu!”
Elena
LE FRITTATE NON SI FANNO SENZA ROMPERE QUALCHE UOVA (nemmeno le rivoluzioni(OSSIA ROMPERE LE PALLE A CHI STA PORTANDO QUESTO MONDO VERSO catastrofi )! BRAVO!
E’ IL MOMENTO DELLA RIVOLUZIONE ECOLOGICA X LA SOPRAVVIVENZA DEL PIANETA
PROIBIRE IL “RIFIUTO”!
NIENTE SU QUESTA TERRA E “IMMONDO” SE NON C’è LO FACCIAMO DIVENTARE NOI ESSERI UMANI. QUINDI L’IMMONDEZZA DEVE CESSARE DI ESSERE PRODOTTA. QUANDO SI PRODUCE OGNI COSA PER POI IMMETTERLA NEL MERCATO SI DOVRà OSSERVARE UNA REGOLA . LA DESTINAZIONE . CIOè OGNI PRODOTTO AL FINE DELL’UTILIZZO NON SI POTRà PIù GETTARE . SI RICONSEGNERà AL MITTENTE PER ESSERE RICICLATO !MA COSA ANCORA PIù IMPORTANTE OGNI PRODOTTO REALIZZATO SU QUESTA TERRA NON DOVRà ESSERE PIù INQUINANTE , MA SOLO ECOLOGICO ! ISTITUIRE PENE PENE CIVILI E PENALI PER I TRASGRESSORI!
LE MULTINAZIONALI E GLI STATI EGEMONI NON HANNO NESSUNA INTENZIONE DI REALIZZARE CIò . BISOGNERà IMPORGLIERLO ! COME ? TOCCANDO I LORO INTERESSI, per ora . ATTRAVERSO IL BOICOTTAGGIO ! BOICOTTARE IL PETROLIO ! ASTENERSI ANCHE SOLO PER DUE TRE GIORNI AL’UTILIZZO DELL’AUTOMOBILE E QUINDI ALL’AQUISTO DI BENZINA . BOICOTTARE TUTTE QUELLE INDUSTIE E MARCHI BEN CONOSCIUTI CHE INQUINANO E SFRUTTANO
ASTENERSI X 2 3giorni (più tempo è meglio è)A FARE LA SPESA AL SUPERMERCATO (escluso alimentari),ALL’AQUISTO DI QUALSIASI PRODOTTO INQUINANTE , SOPRATTUTTO PLASTICA E CHIMICA , DETERSIVI ecc.. ASTENERSI DALL’USO DI QUALSIASI PRODOTTO INQUINANTE , SOSPENDENDONE GLI AQUISTI.
PROIBIRE IL PETROLIO E COMUNQUE OGNI PRODOTTO INQUINANTE ! IMPORRE L’UTILIZZO DELLE SOLE ENERGIE ECOLOGICHE E COMPATIBILI .PROIBIRE SCARICHI INDUSTRIALI INQUINANTI! CIò SARà REALIZZATO FORSE SOLO DOPO L’ISTITUZIONE DELLA “REPUBLICA DEMOCRATICA TERRESTRE “DOVE OGNI POPOLO DELLA TERRA SI ESPRIMERà E AVRà PESO,IN MANIERA PROPORZIONALE DEMOGRAFICA E NON ECONOMICA O MILITARE. AVRà VOCE NEL “PARLAMENTO PLANETARIO” DOVE SI DISCUTERANNO TUTTI I TEMI GLOBALI PIù IMPORTANTI. CIAO …CONTINUA
in tema di scorie lo sapevate che oggi 14 aprile 2007 a saluggia (vc) qualcuno a inquinato con scorie radioattive della vicina ex centrale atomica di trino (vc) il terreni proprio dove pescano i pozzi dell acquedotto dell monferrato che da da bere a centinaia di migliaia di persone ? grazie di questo ai nostri politici di
merda .pensateci bene a quello che ci viene fatto sotto il naso,tutti i giorni ……….
Ciao ti concordo con te ma vorrei anche proporre di vietare nei centri delle città l’uso dei Sub, Fuoristrada ..Andrebbero vietati. Inquinano come 10 macchine. In america ci stannoprovando as eliminarli. Mi spiegate in Italia (a Roma dove abito io) ma dove ci devono andare questi quattro esaltati? E’ risaputo che a Roma il traffico e i pargheggi sono uin problema e loro per fare i figoni devono occupare due posti, non li sanno sempre portare (esperienza personale). Insomma dove devono andare al Camel Trophy? ELIMINATELI. Facciamo una petizione.
ciao sono Terence, vivo a san vito al Tagliamento e vorrei sapere perchè nel mio comune di residenza obbligano alla raccolta differenziata, e fin qui tuto bene, ma devi pagare per farlo!!!non è una cosa un po’ facista???!!! nel senzo che è giusto farla ma nel momento in cui mi obbligano a farla perchè devo anche pagare i costi di smaltimento quando tanto lo smaltimento così come viene fatto è più dannoso che altro??? non è paradossale e fascista???
Ciao, ho un collega di lavoro che ha una bimba di 6 mesi, gli ho parlato di questo tipo di pannolini, ma non so dove posso trovarli. Mi potreste aiutare indicandomi un sito per aquistarli?
Ciao, ho un collega di lavoro che ha una bimba di 6 mesi, gli ho parlato di questo tipo di pannolini, ma non so dove posso trovarli. Mi potreste aiutare indicandomi un sito per aquistarli?
Esistono tre ragioni fondamentali per scegliere i pannolini in materiali riutilizzabili per i propri figli: la tutela dell’ambiente, il risparmio economico e il maggior benessere del bambino.
LA TUTELA DELL’AMBIENTE
I pannolini usa e getta sono costituiti in gran parte di plastica ed inquinano pesantemente l’ambiente già dalla loro produzione. Al mondo si utilizzano ben 3.5 miliardi di galloni di olio, 82.000 tonnellate di plastica e 1.3 milioni di tonnellate di polpa di legno per produrre 18 miliardi di pannolini di plastica. Questi pannolini necessitano di circa 500 anni per decomporsi.
Per produrli serve il 37% di acqua in più rispetto a quella per il lavaggio dei pannolini riutilizzabili e da una ricerca svolta dall’Università di Vienna nel 1992 risulta che l’energia utilizzata è maggiore di oltre il 70%. In più si consumano molte risorse naturali e si impiegano prodotti inquinanti (plastica, idrogel, ). La produzione elimina nell’acqua solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani. Vengono abitualmente sbiancati al cloro.
Ogni giorno in Italia si usano almeno sei milioni di pannolini usa e getta, che, in un anno, significa 2 miliardi e 190 milioni di pannolini di plastica. Il “contributo” da parte dei singoli bambini (forse sarebbe più opportuno dire dei loro genitori) è di circa 1 tonnellata al compimento del terzo anno (circa 4500-5000 pannolini). Bisogna anche prendere in considerazione il rischio igienico legato allo smaltimento di questo tipo di rifiuti dato che quasi nessuno segue la regola di pulire il pannolino dal suo contenuto solido prima di gettarlo (forse perché questo sensato consiglio ridurrebbe di molto la comodità dell’usa e getta). L’accumulo di rifiuti organici (urine e feci) in situazioni spesso non predisposte al loro smaltimento crea forti rischi di contaminazione.
Salve,
io abito a Ronchi dei Legionari e da noi (Ronchi, Sagrado, Romans, gradisca, Gorizia etc) abbiamo la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Fico direte voi ma ci fa venire p…e così in quanto le nostre cucine o terrazze sono diventate delle discariche. Mi spiego: noi differenziamo vetro (1 contenitore), carta (2 contenitore), rifiuto umido (3 contenitore), rifiuto secco residuo non riciclabile (4 contenitore) e il riciclabile (e 5). Siccome passano due volte la settimana per l’umido, 1 volta per il secco residuo ed una settimana si ed una no per la carta e per il riciclabile. Per il vetro abbiamo le consuete campane. Riassumendo ho dovuto creare una piccola (piccola per modo di dire!) isola ecologica. Ovviamente il costo della tassa sui rifiuti non è diminuita. Io sono single quindi non è che produco questa gran quantità di rifiuti quindi i due metri quadri di isola ecologica non sono un fastidio eccessivo. Ma per una famiglia di tre persone l’isola diventa quasi un piccolo stato. A Trieste la differenziata non è ancora stata attivata quindi la gente stufa cosa fa? Usa i cassonetti che si trovano in città o sulla costiera perchè se per sbaglio (mea culpa mea culpa) si dimentica di mettere fuori le immondizie il giorno indicato per la raccolta (di solito il riciclabile) vuoi per l’alzhaimer o altro, a fine mese ti ritrovi con i sacchi anche in bagno. Sorvolo sul fatto che da noi c’è la bora che porta a spasso i sacchi dell’immondizia per le strade con i relativi problemi di schivarli per le strade. La soluzione? In Sardegna hanno la raccolta differenziata porta a porta e sapete perchè funziona? Perchè passano ogni giorno a raccogliere tutta la differenziata. Capisco perfettamente i problemi logistici della raccolta (risolvibile penso) ma eviterebbe un fastidio non indifferente alla gente che ormai sta già raccogliendo firme per abolirla (grave errore!). Io sono disposto anche a pagare uguale ma se passasero ogni giorno sarebbe meglio. Saluti. LF
Bisogna che tutti noi facciamo pressione sui nostri ammministratori affinchè vadano ad imparare come si gestiscono i rifiuti nei paesi civili che nel mondo oramai sono rimasti slo quelli nordici.Se non facciamo così, anche il Friuli Venezia Giulia sarà perduto,come oramai lo è tutto il resto d’Italia.
Bisogna che tutti noi facciamo pressione sui nostri ammministratori affinchè vadano ad imparare come si gestiscono i rifiuti nei paesi civili che nel mondo oramai sono rimasti solo quelli nordici.Se non facciamo così, anche il Friuli Venezia Giulia sarà perduto,come oramai lo è tutto il resto d’Italia.
Segue:
del petrolio e le case costruttrici, senza che “l’informazione” ufficiale dica mai nulla, presa com’è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo….
Segue:
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l’idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia. A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant’è che anche oggi, se scrivete su Google la parola “Eolo”, nella prima pagina dei
risultati trovate diversi riferimenti a questa stranastoria. Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un’auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l’inizio della produzione a datada destinarsi, di anno in anno.
Oggi si parla, forse della prima metà del 2007… Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina oggi, l’idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos’altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di
gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire
Postato il Monday, 12 February @ 12:43:26 CET di leo
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la “Eolo” (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all’interno dell’auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta. Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l’ha mai vista in Tv? Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato
di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno deitanti a mettersi in lista d’attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina,
dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull’autodistruzione di tutti per il profitto di pochi. Insomma l’attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Dopo circa 20 anni che seguo bambini affetti da asma bronchiale non riesco a nascondere la delusione più completa verso questa società.
La scienza ha fatto progressi enormi nella cura delle patologie infantili riducendo la mortalità nei paesi più sviluppati a livelli impensabili fino a poco tempo fa. I reparti ospedalieri di ricovero per bambini, una volta affollati per l’elevato numero di piccoli malati, oggi hanno pochi pazienti.
Di fronte a questo successo della Medicina la risposta della società è ripugnante: l’uso del carbone come combustibile. In una città come Civitavecchia dove è già molto alta l’incidenza delle patologie respiratorie infantili, dove l’inquinamento industriale ha inciso fortemente sullo stato di salute della popolazione, i responsabili vedono senza guardare, odono senza ascoltare, si nascondono e imperano, tiranni, seguendo un unico obbiettivo: il lucro.
Cos’altro può suscitare nell’animo una notizia come quella da poco pubblicata sugli effetti del carbone nei bambini.
Uno studio effettuato dal prof. Dubnov ha dimostrato che l’inquinamento dell’aria causato da una centrale a carbone, sebbene nei limiti di legge, ha un effetto negativo sulla maturazione e la crescita polmonare dei bambini che vivono nella stessa area (Environ Res 2006,4).
Come si rimane dopo essere a conoscenza di questi risultati? Molti scrolleranno le spalle, ignavi, mormorando “Tanto non c’è più niente da fare”; altri si chiederanno “Ma cosa possiamo fare?”; pochi, ma onesti, continueranno a lottare ed a difendere quella dignità che, aimè, molti hanno svenduto.
Dr. Giovanni Ghirga
Pediatra Portavoce Coordinamento dei Comitati dei Medici del Comprensorio di Civitavecchia per l’Ambiente e la Salute
Carissimo Beppe,
e’ da molto tempo che ti voglio scrivere, ma per un motivo o per un altro non sono mai riuscito a trovarne il tempo. Ti volevo solo dire che grazie al tuo ultimo spettacolo, Incantesimi, ho deciso di dedicarmi inqualita’ di scienziato di dedicarmi alla ricerca sulla nanoparticelle presso una Universita’ della Scozia. Sei stato la mia ispirazione. Qui le cose si stanno muovendo per migliorare la salute ambientale. Sono gia’ iniziati i lavori, sempre in Scozia mica in Italia, per la costruzione di una centrale elettrica che sfrutta le onde del mare e le maree, ed un’altra ad idrogeno verra’ presto iniziata. In Inghilterra, e’ gia’ partita la prima linea ferroviaria propulsa a bio-metano (generato dallo sterco delle mucche), e presto avremo macchine a etanolo e bio-diesel. C’e’ sempre piu’ insistenza per ottenere le macchine a idrogeno, anche se le compagnie petrolifere mettono sempre i bastoni tra le ruote. In tutto questo fermento, io ho deciso di dare il mio piccolo contributo, speriamo solo che riesca ad essere utile.
Saluti a tutti,
Caro Beppe,
ti scrivo dalla “BEDDA SICILIA”…degna di chiamarsi tale se non consideriamo “l’ipotesi” della presenza di scorie radioattive, rifiuti tossici-di non so che tipo- e altre porcherie nei territori tra la prov. di ENNA e CALTANISSETTA.
Per esser maggiormente esplicito, mi riferisco alla celeberrima “ipotesi” di siffatti depositi presso giacimenti di sali potassici-leggi PASQUASIA-particolarmente adatti,si dice, a ridurre il rischio di contaminazione da parte di questi rifiuti speciali. mi hanno sempre insegnato che se questi rifiuti sono prodotti dalla attività della mia comunità,vengono trattati adeguatamente, e riducono al minimo le conseguenze sulla salute degli abitanti non dovrei dare fastidio più di tanto…ma la cosa che mi fa trasformare in un essere abominevole è proprio “l’ipotesi” che questi rifiuti siano stati prodotti da centrali nucleari che nella sicilia centrale NON ESISTONO, che siano stati depositati ILLEGALMENTE in miniere-oggi chiuse- che davano il lavoro a una terra che ne patisce l’insufficienza e SOPRATTUTTO che “probabilmente” siano la causa dell’incremento esponenziale dei tumori agli organi interni nella nostra zona…considerando il fatto che NOTORIAMENTE le prov. di en e cl non sono le più industrializzate d’Italia.
ti ho scritto semplicemente per metterti un GRILLO PER LA TESTA e se lo ritieni opportuno di aiutarmi nel dimostrare la COMPLETA INFONDATEZZA DI QUELLA “IPOTESI”.
ps. perdona il tono informale e il linguaggio forse poco elegante,ma ti parla uno studente di giurisprudenza che a forza di sentir parlare dei rapporti tra ECOmafia e politica e di veder morire la mia gente in questo modo…sinceramente non ce la fa più.
grazie per l’attenzione.
VOGLIO RIPORTARE IL MIO COMMENTO ANCHE IN QUESTA SEZIONE PERCHE’ L’ARGOMENTO RIGUARDA TANTO L’ECOLOGIA QUANTO LA SALUTE.
Caro Beppe,
ti scrivo dalla “BEDDA SICILIA”…degna di chiamarsi tale se non consideriamo “l’ipotesi” della presenza di scorie radioattive, rifiuti tossici-di non so che tipo- e altre porcherie nei territori tra la prov. di ENNA e CALTANISSETTA.
Per esser maggiormente esplicito, mi riferisco alla celeberrima “ipotesi” di siffatti depositi presso giacimenti di sali potassici-leggi PASQUASIA-particolarmente adatti,si dice, a ridurre il rischio di contaminazione da parte di questi rifiuti speciali. mi hanno sempre insegnato che se questi rifiuti sono prodotti dalla attività della mia comunità,vengono trattati adeguatamente, e riducono al minimo le conseguenze sulla salute degli abitanti non dovrei dare fastidio più di tanto…ma la cosa che mi fa trasformare in un essere abominevole è proprio “l’ipotesi” che questi rifiuti siano stati prodotti da centrali nucleari che nella sicilia centrale NON ESISTONO, che siano stati depositati ILLEGALMENTE in miniere-oggi chiuse- che davano il lavoro a una terra che ne patisce l’insufficienza e SOPRATTUTTO che “probabilmente” siano la causa dell’incremento esponenziale dei tumori agli organi interni nella nostra zona…considerando il fatto che NOTORIAMENTE le prov. di en e cl non sono le più industrializzate d’Italia.
ti ho scritto semplicemente per metterti un GRILLO PER LA TESTA e se lo ritieni opportuno di aiutarmi nel dimostrare la COMPLETA INFONDATEZZA DI QUELLA “IPOTESI”.
ps. perdona il tono informale e il linguaggio forse poco elegante,ma ti parla uno studente di giurisprudenza che a forza di sentir parlare dei rapporti tra ECOmafia e politica e di veder morire la mia gente in questo modo…sinceramente non ce la fa più.
grazie per l’attenzione.
seconda parte
L’anno scorso abbiamo cercato di ovviare a questa situazione facendoci pagare l’intero importo della trasformazione dal cliente finale e facendolo aspettare l’incentivo fino a che il ministero non avesse mandato il famoso attestato del creditod’imposta a noi, cosi nel frattempo noi riuscivamo a pagare gli incentivi di altri clienti con il contante ricevuto dai clienti’ma anche questo escamotage e’ risultato vano, in quanto alla finre dell’fondo incentivi (maggio 2006) piu’ nessuno ha trasformato l’automobile quindi a settembre quando abbiamo finito di installare gli impianti prenotati, ci siamo trovati davanti a tutti quanti quelli che doveveno ricevere indietro i soldi, giustamente, e noi abbiamo comincato a pagare questi soldi che nostri non erano, perche’i nostri sono a Roma come pagamento dell’Iva anticipata per i prossimi 5 anni.
Ora volevo fare una piccola spiegazione economica, ossia tradotto in cifre quello che Vi ho appena spiegato:
Io acquisto il kit di trsformazione che mi costa in media 1100 euro lo installo sull’auto (circa 20 ore di lavoro che a 25 euro l’ora sono 500 euro), lo rivendo a 2000/2100 euro pero’incasso solo 1350 (2000 euro dell’impianto meno i650 euro dell’incentivo) da questi 1350 togliamo il costo del kit 1100 euro rimangono 250 euro.
Noi l’affitto del capannone, l’energia elettrica, le spese telefoniche e tutte quelle spese di gestione dell’attivita’ le dobbiamo pagare lo stesso e non le possiamo pagare con gli attestati del credito d’imposta.
Ora noi ci trviamo davanti a due strade o recuperare i 45000 euro che avanziamo dall’IVA o rinunciare a questo lavoro perche’manca la liquidita’ per continuare a gestire l’attivita’.
Da tre anni a questa parte ogni anno il ministero delle amette a disposizione un fondo per incentivare la trasformazione delle auto da benzina a GPL.
Noi siamo una piccola azienda composta da tre soci lavoratori e il nostro lavoro e’ quello dell’installazione dell’impianto GPL sulle vetture.
ttivita’ produttive Il sistema per accedere a questi incentivi e’ stato studiato per agevolare il consumatore, o cliente finale, in modo che possa da subito usufruire di questi soldi.
In pratical’utente finale viene da noi installatori chiede di trasformare l’auto noi avviamo una pratica di richiesta dell’incentivo presso il Consorzio Ecogas di Roma che gestisce il fondo per il ministero, loro ci danno un codice numerico che la domanda e’ stata accettata, dopo di che il cliente fa installare l’impianto GPL da noi e una volta collaudato l’impianto dalla Motorizzazione Civile, noi (non il cliente) mandiamo tutta la pratica cartacea al Consorzio Ecogas, che una volta visionata e controllata e vista regolare la inoltrera’ al Ministero il quale la rendera’ come approvata e cosi il consorzio potra’ inviare a noi, dopo 8/9 mesi un” Attestato di Approvazione” con il quale noi a nostra volta lo allegheremo al ns dichiarazione Iva mensile (o trimestrale come nel nostro caso specifico) e da li’ scaleremo questo importo di euro 650,00 per ogni autovettura trasformata.
Fino a qui’ tutto funzionerebbe regolare, aparte i 9 mesi di attesa, il problema nacse quando noi nel 2006 riusciamo a trasformare ben 72 vetture a questo punto dopo un anno di lavoro ci ritroviamo un credito d’imposta di 45000 euro che non possiamo richiedere in quanto il ministero non ha in programma la restituzione del contante ma solo un credito di imposta.
Ora ditemi Voi come noi possiamo iniziare un nuovo anno con questo sistema?
per ritrovarci l’anno prossimo ad vantare un credito di altri 40000 euro
Ciao Beppe sono una madre di 37 anni giustamente preoccupata del futuro mondo di suo figlio.Ho abitato per 10 anni a SCROCE SULL ARNO in provincia di Pisa.Questo posto fa parte delCOMPRENSORIO DEL CUIO che ospita ben 359 e più concerie , lamaggior parte delle quali vicinissime alle abitazioni, alle scuole, agli asili, alle strutture sanitarie.Se non ci sei mai stato ti invito a passarci .Ti accorgerai da subito di essere li per le nauseabonde maleodoranze che occupano l aria.Non a caso questa è la zona italiana e forse anche europea a più alta intensità di malattie tumorali.Ho fatto questo presente anche a STRISCIA LA NOTIZIA che non mi ha mai degnato di una risposta.Esiste qualcuno a cui interessi qualcosa di questo grave problema intorno al quale tutto tace?
inanzitutto veramente complimenti!!sei proprio forte!!Bisonna agire per rispettare la natura!! Ti stimo molto. probabile che diventero’ un tuo vero compagno in azione!! Ti auguro tante belle cose e soddisfazioni!!!!! Ti stimo molto!
Inquinamento visivo : ROMA è ormai una giungla di cartelloni pubblicitari abusivi. Li piazzano di notte sui marciapiedi e sulle aiuole. Rubano lo spazio pubblico. Il povero sindaco Veltroni lotta contro questa bruttura ma i suoi avversari sono gente da Far West che non si scoraggia affatto. Ci sono poi le pubblicità(legali) che coprono i monumenti in restauro, magari giustificate dal finanziamento privato del restauro. Passando di sera davanti ad uno di questi monumenti non si vede altro che la pubblicità, illuminata da qualche miliardo di watt. L’ultima che ho visto riguarda l’obelisco di piazza S. Giovanni. E’ della Renault e recita così ‘se ci siamo riusciti qui’ (e si vede una macchina di formula 1) ‘possiamo riuscirci ovunque’ (e si vede una utilitaria).
A me viene da pensare che il significato inconscio della frase sia : se siamo riusciti a piazzare la pubblicità qui, possiamo riuscirci ovunque (alla basilica di S.Pietro o all’altare della patria ?).
Uno studio effettuato da studiosi dell’Università di Leicester, Regno Unito, ha messo in evidenza che anche bambini sani da un punto di vista respiratorio presentano nei polmoni particelle derivate dalla combustione di combustibili fossili.
I bambini, tutti senza alcun disturbo respiratorio, sono stati sottoposti ad un lavaggio dei bronchi prima dell’inizio di un intervento chirurgico necessario per varie patologie.
Ebbene tutti questi innocenti avevano un deposito carbonioso nei polmoni. Di particolare risalto è il fatto che questi depositi sono stati trovati in bambini che non avevano manifestato alcun sintomo a carico delle vie respiratorie.
Le particelle ritrovate nelle cellule polmonari erano tutte ultrafini, diametro inferiore a 0.1 micron, vale a dire migliaia di volte la sezione di un capello.
Le particelle ultrafini non possono essere filtrate in alcun modo dopo la loro formazione in seguito alla combustione dei fossili.
Quello che lascia il mondo scientifico internazionale molto preoccupato è il fatto che se depositi di particelle carboniose sono presenti in tutti i soggetti sani, cosa dovremmo aspettarci se un esame analogo fosse effettuato in pazienti con disturbi respiratori importanti?
L’addattamento all’ambiente degli esseri viventi fa parte della natura stessa, ma il pensare che possa essere ritenuto in buona salute un bambino che abbia le pareti dei bronchi rivestite da materiale carbonioso, purchè non manifesti sintomi respiratori, sembra veramente una pazzia.
Le polveri ultrafini, inoltre, sono capaci di causare disturbi anche a carico dell’apparato cardiovascolare, come infarto e turbe del ritmo cardiaco (es. fibrillazione atriale).
Le particelle ultrafini hanno mostrato la capacità di raggiungere organi
LO SAPEVATE?
Ho in casa tre orologi da parete alimentati dalle tradizionali pile stilo da 1,5 volt. Ho scoperto che le pile che noi usiamo per fotocamere digitali radioline e quant’altro quando sono scariche in realtà non lo sono del tutto. Gli apparecchi sopra citati hanno bisogno di un certo quantitativo di energia quando questa diviene insufficiente per l’ordinario funzionamento l’apparecchio si ferma e noi deduciamo che la pila è scarica. In realtà questi piccoli elettrodomestici non “raschiano il barile” e il residuo di energia può ancora essere utilizzato. Prendete una pila stilo scarica, inseritela in un orologio da parete, che richiede una quantità di energia irrisoria, e vedrete che l’orologio funzionerà regolarmente per almeno 6 o 8 mesi (sono arrivato anche a 15 mesi). Solo dopo questa ulteriore spremitura di energia la pila potrà definirsi “scarica completamente” ed essere indirizzata verso gli appositi contenitori stradali preposti al riciclaggio di quel tipo di rifiuti. Eliminare gli sprechi, diminuire l’inquinamento e risparmiare denaro proprio. Grazie. Giacomo
TUTTI GLI ANNI IN PIAZZA S.PIETRO VIENE ERETTO- DOPO AVERLO ABBATTUTO – UN ABETE SECOLARE.
QUEST’ANNO AVEVA 300 ANNI !.
IL VATICANO CHE ORA DICE QUALCOSA SULL’AMBIENTE PARLA BENE E RAZZOLA MALE. O NO ?
Penso che un’educazione diversa più rispettosa dell’ambiente bisognerebbe darla già ai bambini che poi diverranno adulti, pensare che ciò che ci circonda è di tutti invece che DI NESSUNO sarebbe già una buona conquista (le scuole dovrebbero educare anche in questo senso)…. secondo me siamo arrivati dove siamo, anche perchè molte persone pensano che i danni che creiamo ora all’ambiente, si faranno sentire quando noi saermo vecchi o addirittura già defunti da un pezzo! Bravi, bravissimi distruggiamo questa terra così meravigliosa, distruggiamo luoghi e popolazioni solo perchè al momento non siamo noi i diretti interessati ……
Gli animali si estinguono per nostra mano …. a volte penso che solo l’uomo per come si comporta con tutto ciò che lo circonda, meriterebbe di estinguersi ….. e se non facciamo qualcosa tutti insieme prima o poi succederà.
Chiedo a tutti voi e a Beppe Grillo, che cosa si può fare di concreto per cambiare la mentalità delli giovani che tra un po’ saranno adulti. La scuola potrebbe insegnare l’importanza del rispetto dell’ambiente? Far conoscere le meraviglie che ci circondano? Far capire che non devono essere perdute?
Le famiglie potrebbero fare di più?
Tutti possiamo fare qualcosa, a partire dai piccoli gesti di tutti i giorni, rispettando tutto cio che ci circonda perchè è nostro!!!!
Servono mezzi,idee e lotta per sensibilizzare la nostra generazione e le generazioni che verranno perchè non ripetano i nostri errori.
vorrei porre l’attenzione su un tema di sconcertante attualià, ovvero la prossima realizzazione dell’ impianto di rigassificazione olt di fronte alla costa livornese, nel parco naturale dell’arcipelago toscano. Beppe aiutaci tu per favore
Per fortuna i nostri governi sono sempre lungimiranti in merito al rispetto dell’ambiente e cercano sempre con le finanziarie di incentivare l’acquisto di auto ecologiche (o solo di nuove auto?). In questi giorni mi sto informando perchè dovrei acquistarne una e vorrei fosse più ecologica e risparmiosa possibile (tra l’altro è banale capire che le due cose vanno nella stessa direzione).
Incentivi dello stato:
-Chi rottamerà auto Euro 0 o Euro 1 avrà diritto ad un fenomenale incentivo pari a (udite udite!) 80 euro! E’ già per un paio di mesi forse mi pagherei l’abbonamento del treno, se non fosse che c’è modo di andare a lavoro con i mezzi visto che in treno dovrei fare il “giro dell’oca” ed in autobus per fare 45Km mi ci vorrebbero circa 2 ore.
-Chi vorrà rottamare la propria auto per acquistarne una euro 4 potrà usufruire di 800 euro (mi pare in passato siano riusciti a fare di meglio…).
-Chi vorrà aquistare un’auto che si possa cominciare a definire “ecologica” ovvero un’auto che nasca già con impianto a metano o gpl(non c’è altro sul mercato se non una, non proprio economica, auto ibrida della Toyota) avrà diritto ad un incentivo di 1500 euro. Chi invece convertirà a gas la propria auto (entro 3 anni dall’immatricolazione) avrà diritto a 650 euro (ma questi incentivi esistevano già dal 2004, a cosa serviva parlarne così tanto su questa finanziaria?). Nota aggiuntiva: il governo ha giustamente pensato di dare un maggior incentivo per l’acquisto di auto gpl o metano che producano meno di 120 g/km di CO2! Ho scoperto che l’unica auto (certo che l’industria si sta dando veramente da fare!) che soddisfa questo requisito è la Panda a metano! Un regalino anche questo per la Fiat che l’ha presentata di recente al motorshow?
Un governo serio dovrebbe incentivare o obbligare gli industriali a produrre auto ecologiche, invece cosa fa? Finanzia con qualche “barbatrucco” la realizzazione di inceneritori! Servono leggi nuove altrimenti noi molto non possiamo fare…
Caro Beppe,
chi ti scrive è da anni che combatte per l’ecologia. Come? E’ stata costruita una macchina, all’interno di un progetto totale di recupero e valorizzazione dei rifiuti, che dalla plastica ottiene un idrocarburo che bruciato può produrre energia termica e elettrica. Il processo si chiama pirolisi controllata e non inquina.
Il progetto totale è molto lungo a spiegarlo, ma i motivi per cui non si vuole portare avanti sono molto semplici.
Mafia, politica soprattutto. Complici i giornali.
Che fine ha fatto l’eliminazione dell’associazione giornalisti? La libertà di stampa, come altre sono calpestate con violenza.
E’ ovvio che i politici ne sono complici se non mandanti.
Vorrei poter avere un incontro con te ed ottenere la possibilità di spiegare all’intera nazione il progetto. Credimi la gente capirebbe che non serve la raccolta differenziata (soldi a chi costruisce i bidoni con relative mazzette),
capirebbe che la racolta si può fare gratis, non solo, dai soldi risparmiati per avere gratis energia elettrica e termica si potrebbe fare tante cose. Se vuoi darmi una chanche a me e una alla nazione forse forse…….
Aspetto fiducioso, nessun telegiornale da me reso edotto, si è premurato, forse era più importante sapere quanta merda hanno fatto quelli del Grande Fratello o di Pupi e Pupe o dell’Isola dei fottuti e così via
Cell3282778253 Mariano Riefolo
Credo e da sempre ho creduto che il mondo e in generale il sistema concentrico delle galassie e soprattutto del nostro sistema solare, rispecchino in modo affascinantemente strano la logica biologica della costituzione base del tessuto vitale, con cellule e a,biente in cui le cellule gravitano.
mi sono sempre figurato il Pianeta Terra come una cellula, con membrane sterne e composizioni interne. Cos’è l’uomo? Forse un virus, dato l’alto contenuto di scorie che stanno deteriorando i “tessuti” di questa enorme cellula? non credo. Credo che il futuro dell’uomo e del pianeta passi da questa presa di consapevolezza, da questo salto di conoscenza e di qualità: capire che tutto è concatenato, dalle nostre cellule alle “cellule” planetarie. un sistema nel sistema, in cui murphy direbbe che ogni azione ha conseguenze che si ripercuotono su tutto.
E’ affascinante dal punto di vista della complessità che rappresenta, ma anche immenso e spaventoso dal punto di vista umano, pensare che se in una cellula del mio corpo comincia a svilupparsi un deficit, allora forse sta iniziando a propagarsi un tumore…
La stessa cosa immaginiamola a livello di sistema planetario. A che punto siamo del tumore? quando ci verrà reso pubblico un check up reale e vero, senza informazioni celate o nascoste?
Mi sembra che siamo allo stesso punto, uomini e terra, di fronte a “medici” e potenti che sacrificano la trasparenza delle informazioni della nostra salute a fini commerciali (industrie farmaceutiche oppure multinazionali del consumo, il meccanismo è quello)o a scopi teorici.
Personalmente, voglio sapere la verità e i dati reali, senza mezzi fini politici o di merchandising. Perchè i tumori sono proprio questi…
Come sta la terra??
io ho in men te da sempre la data del 2015…non so perchè ma lo sento come un punto ulimo, una linea di non ritorno sin da che ho anni adatti per pensare…
Che ne dite?
Ciao Beppe sono un amico del mondo che ha scelto di vivere in Messico gestisco un Ristorante posada (4 camere) sulla coste pacifica nello stato di Oaxaca a Mazunte vficino a Puerto Escondido il villaggio é dalla sua nascita votato alla ecologia ,esiste un centro per la salvaguardia della tartaruga marina creato quando fu resa effettiva la proibizione della caccia alle madesime . Essendo questo una zona di riproduzione fino a 12 anni fa per i pescatori questa caccia era una importantissima risorsa, in seguito proibita il governo creó questo centro detto anche Museo della tartaruga per generare occupazioni e sviluppare il turismo.Sentita cosí semra bellissimo , finalmente un’operazione intelligente, BUONA. La realtá é che manca ancora molto a che in tutti gli abitanti di quá ci sia una cultura e una volontá veramente protezionistica, e la realta é che veramente ci sarebbe ancora moltissimo da preoteggere, l’ambiente é ancora pieno di vita, uccelli mare che sembra ancora un acquario gli ultimim boschi pieni di animali.Nei 20 anni che ho passato vedo che la distruzione del tutto si muove con una velocitá esponenziale . Non sono un esperto , lancio un appellom a che qualcuno ci aiuti a me e altri amici a fare qualcosa consigli su come muoverci……. Spero che non cada nel nulla anche se non é un commento inerente al post ma non ho capito dove poter mandarlo scusa …saluti e grazie LUCA e AMICI
..qualcuno potrà pensare che ormai da tempo studiosi si interrogano sul futuro delle energie alternative e sulla ecosostenibilità da una vita.Forse ero ceca…ho sempre reputat quello dell’energia un tema fondament ma vi ho guardat come alla pietra angolare di un meccanismo complesso che confina con altri problemi,legati alla macroeconomia,ai gruppi finanziarii,alle multinazionali pescecane,al capitale transnazional ed alla politica becera,sporca..quella che deciderà,tra un paio di anni,di vederci tutti coinvolti in una guerra senza frontiere per l’assalto alle ultime sorgimenti petroliferi in medio oriente,agli ultimi depositi di gas in russia…perchè siamo così idioti da non aver mai voluto prender in seria considerazione il probl dello sviluppo delle energie alternative,un investimento reale in questo campo,una progettualità concreta..sono cinque anni che si “voci di corridoio”ululano che si sta vagliando l’ipotesi di riaprire la partita”nucleare”…ecco…la cosa non mi è mai andata giù..ma ero scettica.Paland con diversi fisici mi ero persuasa del fatto che un qualsiasi sviluppo dell’energie alternative non riuscisse a coprire il dispendio energetico di cui necessita la nostra capacità produttiva…e in parte,ALL’OGGI è vero…ma questo non vuol dire che il gioco si liquida così…se crisi dovrà essere,dobbiamo cercare di comprimere i danni e EDUCARCI a risparmiare da qualche parte..fare “economia”di energia..e NON PARLO PIù SOLO DEL CINICO E PRAGMATICO PROBLEMA ENERGETICO,MA STO PARLANDO ANCHE DELLA QUALITA’DELLA NOSTRA VITA,UN ALTRO ASPETTO,FATTORE CHE CHIAMEREI PRIORITARIO.Le case…possiam partire dalle case.Torno adesso da Stoccolma,e sono strabiliata.Esiste un intero quartiere completamente ecologico..Rivendico una qualità della vita,e allora riparto da una domanda semplice:perchè li,o in Germania esistono le case (tutte a pannelli solari)che girano in base agli spostamenti del sole e NOI in italia,dove veram non manca sole,vento,NON FACCIAMO NULLA?????
Siamo a novembre e vado ancora in giro con la maglietta a maniche corte;mi verrebbe di pensare che sia una stagione eccezzionalmente mite,poi mi guardo intorno e mi accorgo che anche gli altri sono tentati di pensare la stessa cosa….ma la cosa più inquietante è, che molti di loro ci credono davvero. Se in strada pensando a voce alta dici “però che caldo non è normale per il mese di novembre”,allora qualcuno ti guarda e poi risponde con assoluta tranquillità,”ah,sai…il buco dell’ozono”, e con la stessa calma,continua a passeggiare, come se nulla fosse. Allora la domanda giunge spontanea; Siamo semplicemente inconsapevoli o totalmente lobotomizzati?O forse solo semplicemente disinformati? Voglio pensare e sperare che questo atteggiamento sia dovuto solo al fatto che la gente non sà,o che sappia solo quello che qualcuno vuole farci credere e che allora forse basterebbe solamente spiegarglielo, che il buco dell’ozono, non lo richiuderemo con ago e filo,o chiamando un impresa edile…e che se aspettiamo ancora, i cambiamenti non si limiteranno solo alle belle giornate in Dicembre,…perchè le persone e questo che pensano.
Si dice che, tanti piccoli passi riescano a colmare grandi distanze,e io vorrei cominciare a compiere quel primo piccolo passo partendo dalla scuola elementare di mia figlia dove sono rappresentante di classe,e dove mi piacerebbe poter avviare insieme ad altri genitori e persone competenti in materia una campagna informativa ed educativa rivolta in primo luogo ai genitori stessi sulle conseguenze prossime future prodotte dal surriscaldamento della terra dovuto all’emissione dei gas di scarico, sull’adozione di energie alternative,e modi comportamentali da tenere per favorire il risparmio energetico e contenere i danni ambientali.
Forse non ci riuscirò,o forse non servirà a nulla
ma il solo fatto di provarci mi fa sentire meglio.Se avete qualche suggerimento sono quì.
Grazie per l’opportunità di sfogo concessami.
Caro Beppe, ma dovesono finite le eolo auto, le macchine ad aria compressa???Cerco informazioni su internet, ma trovo solo articoli che ne decantano le qualità. Niente recapiti, niente info prenotazioni o simili. il loro sito è in via di smantellamento. Tu che sei un comico…
Lupi uccisi, bracconaggio, grifoni avvelenati, cervi fucilati, pini loricati bruciati, incendi, centri visita e punti informativi chiusi, centrali a biomassa, idroelettriche sul fiume Lao, eolico, strade di montagna asfaltate, recinzioni, spazzatura, cementificazione della montagna, sentieri senza segnaletica, mulattiere occupate dai rovi, turisti che si perdono e perdono la vita, rifugi di montagna abbandonati, teatri e gabinetti in montagna, servizi turistici inadeguati, emarginazione dell’associazionismo, emarginazione delle risorse intellettuali, emarginazione culturale delle nuove generazioni dai processi culturali: più che un parco sembra il bollettino di un territorio invaso dai nuovi barbari . Per migliaia di cittadini il Pollino rappresenta già da tempo una, se non l’unica risorsa economica. Non è vero che il parco non funziona: i numero dei posti letto e ristorazione e la qualità dei servizi offerti dimostrano il contrario. Il Pollino è ormai meta consolidata per turisti provenienti non solo da tutte le regioni italiane, ma anche da molte nazioni europee ed extra europee. Tutto questo nonostante L’ENTE PARCO. La causa del degrado culturale, etico e morale degli organi del parco è da imputarsi prevalentemente agli amministratori, troppo distratti ad inseguire interessi clientelari, politici e campanilistici adanno di una collettività che invece si dimostra vivace ed intelligente.
Continua sul sito della OLA – ORGANIZZAZIONE lUCANA AMBIENTALISTA
Mi sono particolarmente allarmato quando l’altro giorno, ascoltando una radio locale (radio GAMMA) , premetto che provengo da jesolo (VE) , sentivo parlare di irrorazioni in atmosfera di prodotti tossici come bario ed alluminio,elementi chimici questi altamente nocivi se inalati, purtroppo nn ho potuto ascoltare del tutto la trasmissione , ma sembrerebbe che ad irrorare in atmosfera questi pericolosi agenti siano mercenari, pronti a tutto, il risultato di tutto questo è la notevole diminuzione delle pioggie, e un effetto tipo arcobaleno tra le nuvole, oltre che gli inestimabili danni derivati per l’uomo. Vorrei saperne di più ! Ma a questi bastardi nn possiamo fargliela pagare!!!! ALBERTO da jesolo
CARISSIMI TUTTI IL PROBLEMA è IRRISOLVIBILE.
AI GOVERNI NON INTERESSA,ALLE MULTINAZIONALI NEMMENO, E QUI è LOGICO.NON è COMPRENSIBILE IL MOTIVO PER IL QAULE TANTI COMUNI CITTADINI MAGARI CON FIGLI PICCOLI, CONTINUINO A VOLER ESSERE PARTE DI QUESTO CANCRO DI SISTEMA IMPOSTOCI,è NECESSARIO NON CONSUMARE MA SOPRATTUTTO CREARE UN SISTEMA ALTERNATIVO A QUESTO, CREDO CHE IL SOLO FATTO DI ELIMINARE IL DENARO, TANTO PER CAPIRCI, POSSA ESSERE FATTO. INIZIALMENTE MAGARI DA PICCOLE COMUNITà…. LE BARRICATE IN PIAZZA LE FACCIAMO SOLO PER CONTO DELLA BVORGHESIA CHE CREA FALSI MITI DI PROGRESSO. CI VUOLE VERAMENTE ARIA NUOVA. SOLIDARIETà.SORRISI E AMICIZIA. SCUOLE DOVE VIENE INSEGNATO A COLLABORARE, ANZICHE NO.
NON DOBBIAMO CREDO CAMBIARE IL SISTEMA DALL’INTERNO, MA CREARNE UNO DIVERSO, NON RENDIAMOCI PIù COMPLICI, CERCHIAMO DI ALLONTANARCI DALLE CITTà TORNIAMO A ZAPPARE LA TERRA. IO SONO AGRICOLTORE, PRIMA ERO UNO DI LORO,ORA HO TUTTO CIò CHE MI OCCORRE TRANNE LO STRESS A CUI ERO SOTTOPOSTO IN FABBRICA. LA TERRA COSTA CARA, è VERO MA L’UNIONE DI PIù NUCLEI è POSSIBILE. CON LA SOLA AGRICOLTURA POSSONO ESSERE SFAMATE 12MLD DI PERSONE.
LA TERRRA è UN DIRITTO LA TERRA è DI CHI LA LAVORA è DI CHI LA RENDE FERTILE E PRODUTTIVA COL SUO DURO LAVORO, NON è DI CHI COSTRUISCE ORRENDE PALAZZINE E VILLETTE, TAGLIANDO COME HA FATTO LA DITTA BOTTONI A LICVORNO CON IL BENESTARE DI FORESTALE VIGILI E COMUNE, OLIVI SECOLARI, PLATANI E LECCI. ORA GLI AMICI MI VEDONO SERENO E TANTI STANNO PENSANDO CON ANIMO ALL’ALTERNATIVA CHE è.
IL SANTO PADRE HA DETTO PURE CHE LA TERRA è NOSTRA E DOBBIAMO DISPORNE.COME? OCCUPIAMO MA PRODUCIAMO IN CONCORRENZA ALTERNATIVA. GANDHI FECE IL SALE NEL OCEANO INDIANO E DISSE CHE TUTTI LO PRETENDANO.QUINDI PRETENDIAMO CIò CHE è NOSTRO LA NOSTRA TERRA, LA NOSTRA ACQUA, IL NOSTRO PANE, LA NOSTRA VITA. SE I MEZZI SONO ONESTI E PORTANO SOLO IL BENE NESSUNO POTRà OPPORSI.
Le misure contro l’inquinamento auto tutte balle:
da anni circolo con auto a metano nel rispetto ambientale,ed ho installato l’impianto su più di un automobile di proprietà in questi anni;ciò mi ha permesso di essere attento nel mio piccolo all’ecologia,e di risparmiare sui costi poichè ogni anno per lavoro mediamente percorro 30000 km. Ma l’istallazione di un’impianto a metano provoca una perdita di potenza dell’ordine del 20% rispetto alla benzina,quindi risulta difficile circolare con un auto di piccola potenza trasformata a metano: così all’inizio del 2006 ho comprato un’auto usata a benzina di 103 Kw e l’ho trasformata a metano usufruendo per parte dei costi di istallazione degli incentivi del ministero dell’ambiente.
Ora vorrei farti fare 2 riflessioni.
La prima: oggi a distanza di 10 mesi con un governo di centro-sinistra in teoria più attento alle tematiche ambientali leggendo la finanziaria si scopre che le macchine euro 0-1-2 pagheranno di più di bollo ancora di più quelle superiori ai 100 Kw perchè inquinanti (fin quì tutto bene): purtroppo non viene esentato da questi aumenti chi circola a metano e gpl!
In questo modo ci stanno prendendo in giro: non è una tassa contro chi inquina ma è solo una tassa che serve a fare maggiori entrate nelle casse dello stato, che ne prende già tante, e per di più vuole costringere i poveri cittadini a comperare nuove auto euro 4 (molto costose e non alla portata di tutti)favorendo i costruttori di auto soliti amici dei potenti.
La seconda: si è sempre sostenuto che il costo del metano per auto varia in base alle variazioni di prezzo della benzina,e ad oggi la benza continua a scendere e il metano continua a salire. La realtà che nella distribuzione del metano per auto non c’è concorrenza poichè monopolista è l’Eni e quindi lo stato ci frega 2 volte.
La conclusione: chi aiuta l’ambiente (come me)in questo stato governato da chi fa demagogia sempre verrà preso in giro.
E’ da meditare.
Ciao
Vorrei che lanciassi una iniziativa, come quelle che hai gia lanciato e di cui hai gia parlato, che ha lo scopo di far ridurre i costi dell’auto. In vista degli ulteriori aumenti sui bolli, dico siamo veramente stanchi.
Smettiamo di usare l’auto, diamo un taglio alle spese di carburante, e costringiamo chi di dovere ad abbassare tutte le tariffe che satellitano intorno alle auto; ma questa volta seriamente.
So che e’ difficile, ma e’ anche vero che se una piccola percentuale della popolazione smettesse di usare l’auto, i risultati si ferebbero di certo sentire, e poi si unirebbero di certo sempre più persone.
Saluti
Ciao Beppe, spero vivamente che tu torni a fare “un pò di (sano) casino” nel centro di Ferrara come lo scorso giugno, perchè qui si sono davvero messi in testa che la TURBOGAS sia una realtà ineludibile, e io mi rifiuto di crederci… Me ne sono sempre andata io quando nella mia città o addirittura nel mio paese qualcosa non andava, ma ho capito sulla mia pelle che così il mondo non si migliora, nè il proprio nè quello altrui. Dammi e dacci una mano a fare qualcosa, i cittadni della mia zona sono poco avvezzi alla ribellione aperta e alla fiducia, poco avvezzi alla speranza e spesso incastrati nella rassegnazione: io sono convinta che volere sia potere e che nulla è impossibile! Solo che sono abituata a immaginarmi gesta eclatanti e plateali, faccio fatica a muovermi per i labirinti dei cavilli burocratici e degli arcani giochi di potere, quindi ricerco con ansia la maniera più adatta per rendermi utile… Spero davvero di rivederti presto… Grazie, cari saluti
Vivo a Andorra da ormai 11 anni, sai Andorra, quel piccolo stato abbarbicato sui Pirenei, dove le donne hanno raggiunto il diritto al voto nel ’71 e vigono ancora leggi e soprattutto usanze politiche e sociali di stampo medioevale.
Bene, in seguito a uno scandalo enorme, circa due anni fa si è deciso di chiudere l’inceneritore del paese per l’emissione di sostanze tossiche, ben oltre il massimo consentito dalla legge.
Un inciso: il mio secondo figlio, nato 5 anni fa in pieno funzionamento dell’inceneritore, è nato con una lieve, meno male, malformazione alla mano. Non sapremo mai a cosa sia stato dovuto, ma mi chiedo, se hanno dovuto eliminare tutto il bestiame che pascolava intorno al forno, e decimare la poca produzione di vegetali contivata nelle vicinanze, forse qualcosa centra, la malformazione di mio figlio con le emissioni tossiche, ma é chiaro se sono tutte speculazioni!
Ma ecco qua la bella notizia: ce ne stanno costruendo uno nuovo, bello, ecologico, lo chiamano! Servirà a smaltire la “spazzatura” dei paesi vicini, oltre che al nostro, naturalmente per un modico prezzo.
Caro Beppe, in questo paese dove regna solo la legge del piú ricco, sarà molto difficile che una straniera possa far sentire la sua voce, ma quegli studi di cui hai parlato nei tuoi spettacoli, realizzati dalla Dottoressa Gatti e il Dr. Montanari (se non mi sbaglio) sono in qualche modo pubblici, potrei disporre d’alcun documento da presentare al governo locale, qualche informazione inconfutabile che potrebbe almeno, rimuovere un poco la coscienza.
Grazie per l’enorme lavoro che svolgi, ho lasciato l’Italia anni fa per ragioni personali ma anche perchè non me la sentivo piú di vivere in un paese morto (anche se mi sembra di essere caduta dalla padella alla brace, te lo dico a titolo di consolazione). Oggi, con il lavoro tuo e dei vari meetup, vedo per il mio povero paese qualche barlume di speranza.
Stiamo lottando per far chiudere la discarica di Guidonia (rm) , che da 20 anni sta’ devastando il territorio , cittadini compresi.
Le motivazioni di questa lotta , le toverete nel sito sotto riportato , sarebbero troppo lunghe da spiegare.
Siamo il terzo mondo , mettiamocelo in testa !!!
Ma stavolta non accetteremo i compromessi mafiosi dei politicanti . NO ALL’INCENERITORE !!!
…stavolta succede un macello tipo TAV .
Sara’ una battaglia dura , ma la porteremo avanti fino in fondo .
Chiunque e’ della zona partecipi alle iniziative contro la discarica,lo faccia per il futuro di questa citta’ , per i suoi figli,per poter sopravvivere …
Se siamo tanti abbiamo la possibilita’ di avere “visibilita’” e quindi di frenare qualche decisione per noi drammatica .
…visitate il sito ….
Non ce la faccio più…direbbe il caro Beppe…il male peggiore però in questi casi è l’assuefazione, cioè ci pensiamo si ma dopo un pò la vita quotidiana riprende e ci dimentichiamo di come sarebbe un mondo più pulito, più leggero. E per fortuna vivo in un piccolo paese di 13000 abitanti, figuriamoci se vivessi in una delle grandi, ricche, produttive e TOSSICHE città del nord…vorrei che il blocco del traffico ci fosse per 3-4 giorni la settimana, che i ragazzi usciti da scuola si ritirassero in bici a casa, che le signore utilizzassero sempre lo stesso carrello per portare la spesa a casa e non centinaia di buste plastificate, quando vedo qualcuno che getta qualcosa per terra vorrei spaccargli la faccia, ma sono un pacifista, … quando vedo centinaia di ciminiere e camion sputare nell’aria fumi neri penso alla politica. Ma scusa queste teste di c… non sono uomini e donne come gli altri???? Quando si saranno strarricchiti con tangenti, lobby, potere cosa c….se ne faranno in un mondo ormai agli sgoccioli? Speriamo che trovino subito il sistema x organizzare un gran bel razzo che conduca tutta questa gentaglia su un altro pianeta. Grazie.
Sono stanco anche di sentire la parola “purtroppo”, quindi non sarà con questa che inizierò il pensiero sul tema che ho scelto di commentare.
Preferisco sottolineare le certezze del disastro che vedo giornalmente, alimentate dal comportamento DISSENNATO delle persone che abitano le città, e mai più lontane dal senso sociale che dovrebbe essere loro.
Ogni volta che getto qualcosa differenziando mi sento un alieno e sorrido, sorrido delle assurde parole di scoraggiamento che mi vengono rivolte, a me come credo al 50% delle persone che fanno lo stesso.
Eppure vedo l’olanda, la danimarca, la penisola scandinava, che malauguratamente per noi sono ben lontani dall’essere un modello, mantengono un livello di civiltà sempre più alto.”Il denaro” si sente dire che fa la differenza e nessuna scusa mi è mai sembrata altrettanto opportunista: non è assolutamente necessario avere soldi per dividere i materiali artificiali dai rifiuti organici.
Mi chiedo fino a quando potremmo continuare ad avere modelli politicamente e mediaticamente sostenuti che tanto si distanziano dalla realtà: auto sempre più veloci e di cilindrata maggiore ma nessuna pubblicità agli oli naturali(peraltro acquistati dalle compagnie di vendita dei carburanti e a questi sempre mescolati); nessun risalto all’importanza di usare il nostro corpo come mezzo di trasporto almeno per i tragitti a noi possibili(berlino, stoccolma, dublino sono città più fredde) senza nascondersi sietro la frase “manca la pista ciclabile”.
Ho deciso di non soffocare nel disprezzo per tanta pura ignoranza gli argomenti che riguardano la vita socio-ambientale.
Non siamo mai completamente soli: perchè il sistema ci ha resi tanto separati e distinti?..perchè possiamo ancora unire le idee che hanno un valore legale per direzionare lo Stato Italiano. Farlo tornare da impresa economica a quello che è: terra e popolo, giustizia e felicità.
Mi è arrivata questo allegato lo giro a Te Beppe ed al blog, credo si a vero, che possiamo fare?
L’auto ad aria è… volata via ,
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?
VIVAMO IN UN MONDO DOVE CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E’ IMPORTANTE QUANTO L’ACQUA
QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO!
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la “Eolo” (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore dell’auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice. Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato da prenotazioni: lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all’inizio del 2002.L’attesa era grande, eppure da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
il sito scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it risulta essere in vendita..I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione, l’inizio della produzione rimandato chissà quando!
Sono alquanto deluso dalla scarsa attenzione che la finanziaria rivolge alla tutela dell’ambiente. In particolar modo trovo vergognoso che non si investa sui veicoli con alimentazione a metano, come si faceva in passato. Inoltre non sarebbe meglio, come fanno i francesi, definire la sovratassa per i SUV basandosi sulle emissioni di CO2, anzichè sul peso? Spero che Pecoraro si faccia valere e non voti la manovra così come si presenta oggi. Daniele
Come già altri ti avevano scritto io lo faccio da Aprilia e proprio da Campo di Carne ove la giunta Marrazzo ENI ENEL ha dichiarato e firmato l’approvazione per la costruzione di una centrale turbogas su un sito ove a centocinquanta metri possediamo un asilo e a trecento metri un elementare con i nostri piccoli. Ieri abbiamo bloccato per tre ore la SS 207 nettunense ma non ci fermeremo a questo, la cosa più brutta è la cattiva informazione che ne viene data alla gente e l’aasoluto menefreghismo da parte delle forze politiche della città ove tra l’altro erano partite come partito ( scusa il gioco di parole ) era di centro destra ma il sindaco è riuscito a portarlo con una giunta di centrosinistra dopo vari ribaltoni. Quello che chiedo è la partecipazione di chiunque voglia evitare questo nuovo disastro ambientale che riguarderà i comuni nell’area di 45 chilometri in ogni direzione di nanopolveri cancerogene. grazie perl’attenzione ciao a tutti Carlo.
Si Carlo anch’io c’ero e sono tra quelle mamme preoccupate che oggi ha il suo piccolo all’asilo e domani alla scuola vicina al sito scelto per LO SCEMPIO. Spero che in tanti leggeranno i nostri messaggi da dove emerge tutta la nostra preoccupazione. Vorrei solo ricordare che non è solo un problema degli abitanti di Campo di Carne ma di tutti coloro che nell’area di 50 km circa vi abitano e, invitare gli stessi ad andare su un qualsiasi motore di ricera digitando TURBOGAS e leggere quale orribile situazione ci si prospetta…. una mamma pronta a tutto per fermare questo scempio!!!!
Perchè dobbiamo pagare la tassa sui rifiuti in base ai mq quando i comuni pagano la discariche al kg?
Al fine di eliminare il metro quadrato come impropria e ingiusta unità di misura per il calcolo della tassa sulla produzione dei rifiuti urbani, vi sottopongo un metodo pratico, efficace e giusto per la riduzione dei rifiuti ed il calcolo della relativa tassa.
Sulla totalità dei beni in commercio venga applicata un’imposta “smaltimento rifiuti”.
qualità e durabilità dei beni
Ogni bene entrato in commercio “pesi” di un valore di smaltimento.
Ciò vuol dire che alla fine del suo “servizio”, il bene impegnerà l’attività di smaltimento in base al componente , alla struttura e alla durabilità. Si preveda dunque di distinguere i beni in varie categorie: ai beni biologici sarà applicata l’aliquota smaltimento più bassa, ai beni di plastica o di dispendioso smaltimento sarà applicata l’aliquota più alta. I beni dovranno essere classificati anche in base alla durabilità d’uso.
Al momento dell’acquisto, nelle casse dei supermercati, mercati, attività al dettaglio e all’ingrosso, saranno così riscossi i proventi che verranno poi versati all’Amministrazione di Competenza. Le A. C. così disporranno dei denari per affrontare la spesa di smaltimento che i suddetti beni richiedono.
costi – benefici
Il cittadino acquisterà beni con confezioni “più intelligenti” per lo smaltimento perchè li pagherà meno o risparmierà sulle confezioni razionali.
Il cittadino pagherà cifre equilibrate ai consumi e non in base alle superfici calpestate di dove abita o di dove lavora, pur pagando un canone base di servizio poiché il Servizio Nettezza Urbana ispezionerà anche i cassonetti vuoti (pensiamo alle località turistiche nei mesi di bassa stagionei).
L’Amministrazione riscuoterà denari di smaltimento anche dalle utenze di passaggio (turisti) che consumando e producendo immodizia nei luoghi visitati non sono soggetti a tasse smaltimento.
Il beneficio tratto dalla comunità a livello ecolo
segue da sopra: Il beneficio tratto dalla comunità a livello ecologico ci sarà semplicemente perché si eviteranno i comportamenti perversi che l’attuale unità di misura (il Mq) comporta: “tanto devo pagare quindi getto senza criteri”.
Complimenti, mi sembra una soluzione intelligente e quindi dubito che possa essere presa in considerazione dai nostri rappresentanti.
In linea di massima, mantenere la diretta proporzione tra impatto ambientale e costi(tasse) per lo smaltimento mi sembra la cosa più degna ed efficiente.
Anche se poco demagogicamente io proporrei un aumento delle tassse dei carburanti ‘inquinanti’, in modo da penalizzare, di conseguenza, in modo lineare, chi ha il veicolo più pesante, la cilindrata maggiore o una potenza esuberante.
Abito a Lagonegro, cittadina lucana di 6000 abitanti circa, dove l’amministrazione comunale ha stipulato un contratto con Telecom per l’istallazione, in pieno centro abitato, di tre antenne per videotelefonia. Volevo sapere che incidenza sulla salute dei cittadini e cosa possiamo fare per evitare cio? Mi rivolgo a te per avere la giusta informazione sul da farsi.
Grazie per le indicazioni che mi darai.
Abito a Lagonegro, cittadina lucana di 6000 persona, dove l’amministazione comunale ha stipulato un contratto con Telecom per l’istallazione, in pieno centro abitato, di tre antenne per videotelefoni. Come ci possiamo difendere? Come possiamo attivarci per evitare ciò? mi rivolgo a te per saperne di più sul da farsi.Aspetto con ansia tua risposta
SONO UN RAGAZZO DI PESCARA APPENA LAUREATO IN GEOLOGIA, NELLA MIA CITTà è STATO SCOPERTO UNO SCANDALO CHE COINVOLGE IL 90% DELLE CAVE PRESENTI NELL’INTERA PROVINCIA.
PRATICAMENTE DOPO AVER COLTIVATO L’AREA DI CAVA, GLI IMPIANTI RICOPRIVANO LO SCAVO CON RIFIUTI DI TUTTI I TIPI (ANCHE QUELLI COSì DETTI PERICOLOSI)NATURALMENTE ILLEGALMENTE E SENZA ADIBIRE L’AREA A DISCARICA CON LE DOVUTE PRECAUZIONI.
ORA, A PESCARA LA MAGGIOR PARTE DELLE CAVE SI TROVA SU GHIAIE E SABBIE DI FONDOVALLE IN ZONE ADIACENTI A FIUMI, E TUTTE LE CAVE SI TROVANO SU FALDE E L’ACQUA VENIVA FORTEMENTE INQUINATA. ANCHE SE NON SI TRATTA DI ACQUA PER USO POTABILE VIENE COMUNQUE USATA NEGLI STABILIMENTI BALNEARI PER LE DOCCE E SOPRATUTTO PER USO AGRICOLO.
LA MIA SPERANZA è QUELLA CHE I FIGLI DEI SIGNORI CHE HANO PERMESSO TUTTO QUESTO NON VENGANO MAI A CONTATTO CON L’ACQUA CHE I LORO GENITORI HANO SELVAGIAMENTE ED IGNORANTEMENTE INQUINATO A LORO ED A TUTTI NOI……GRAZIE BEPPE CON L’USO FREQUENTE DEL TUO BLOG ALMENO RIESCO A SFOGARMI.
Vorrei aiutare mio padre, dargli la possibilità di smaltire i ricambi auto che il suo magazzino ha sullo stomaco, inconsapevolmete, lui ci ha cresciuti grazie alle economie date dal negozio di ricambi auto, ci ha dato ogni giorno da mangiare grazie alle 10 ore e più spese nel magazzino per tirare fuori la massima rendita dal capitale investito, lui così lo vede il modno…almeno ho trovato negli anni in lui, molti insegnamenti morali che in realtà non lo fanno cattivo, anzi, solo che come tutti rincoglionito dall’avvento del capitalismo post guerra con tutti i suoi “benefici”…ora forse posso far cambiare direzione a questo suo fare….se sapete come si può venire a conoscenza delle ditte più serie per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non ve ne sarei immensamente grato…….info@acasaduviaggiaturi.org..grazie
si parla di raccolta differenziata,volevo sapere dove vanno a finire i rifiuti cosiddetti selezionati dato che non si hanno informazioni di tali depositi di smaltimento e lavorazione? Non sarà che continuano a finire nelle grandi discariche? E poi, che senso ha dovere tenere dentro le proprie abitazioni una serie di cassonetti dell’immondizia,non era meglio una buona educazione fin dal principio? ci vorrebbe così poco ad essere civili senza incrementare i conti dello Stato.
Ciao Beppe
scrivo a te che sei un comico …
su wikipedia scopro che la FIAT PALIO e’ la macchina piu venduta in Brasile perche’ in Brasile hanno fatto la versione ibrida che va a benzina o ad alcool (!!!).Ma prche non la portano in Italia???
Ciao e complimenti
Patrizio
Oggi sono contento: finalmente i politici hanno deciso di affrontare (speriamo una volta per tutte) uno dei problemi più gravi che il nostro Paese si sia mai trovato ad affrontare, un vero pericolo per tutti, che costa ogni anno migliaia di morti e feriti e danni colossali: i caprioli! Era ora che si ponesse un freno a questa piaga immonda, a questi ungulati clandestini; i nostri beneamati agricoltori subiscono danni alle colture per decine e decine di euro; i caprioli causano molti incidenti, piombando a folle velocità sulle automobili di passaggio; si ha notizia anche dell’investimento di due pedoni (fonte ANSA); predano il nostro bestiame, mordono i bambini, pisciano nei nostri ruscelli e inoltre girano nudi in barba alla nostra normativa sul buon costume. Finalmente la Regione Piemonte e altre hanno ordinato circa 50000 abbattimenti (pochi! Io conto tutte le sere 50000 pecore per prendere sonno!). Si può e si deve fare di più! E i Verdi finalmente non hanno rotto le scatole come loro abitudine, ben vedendo le giuste ragioni della compagna presidente Mercedes Bresso: sicurezza per le strade, cacciatori felici! Sono sarcastico!
Al signor Grillo (se mai leggerà): non smetta mai di martellare i nemici della natura e della verità e i servi del potere! Lei è nella posizione per farlo! moretto.francesco@tiscali.it
Ultimamente si sta intensificando la raccolta differenziata dei rifiuti. Ogni casa viene dotata di diversi contenitori per plastica, vetro, carta ecc. Ma tutta sta roba chi e’ che la va a prendere? Tutto il personale impegnato deve essere pagato e i vari camioncini hanno dei costi. Morale: la raccolta differenziata va a beneficio di coloro che gestiscono gli impianti di riciclo i quali si ritroveranno gli scarti gia’ belli che separati con minor spesa per la lavorazione. E a noi che lavoriamo per loro cosa danno?
Ciao,
dal 1995 sono una Guardia Ecologica Ittica e Venatoria Volontaria della Provincia di Milano.
Praticamente le GEV sono quelle che accertano illeciti riguardanti l’abbandono abusivo dei rifiuti, gl’inquinamenti in generale, la raccolta dei funghi, della flora protetta,la cattura delle rane e delle lumache ecc., la viglianza sulla pesca e sulla caccia.
Diciamo che siamo gli unici pubblici ufficiali che si interessano e si dedicano anima e corpo a questo tipo di illeciti.
Da alcuni anni, lentamente ma non troppo, vediamo i nostri poteri di vigilanza scomparire con abrogazioni inspiegabili di leggi che fino a qualche tempo fa ci permettevano di controllare efficacemente il territorio da gente con poca attenzione nei confronti dell’ambiente.
Per fare un banalissimo esempio hanno abrogato una legge di nostra competenza, che puniva chi smaltiva tramite combustione i rifiuti.
Non avete idera di cosa riesce a smaltire col fuoco la gente!!!!!
Abbiamo fatto centinaia di verbali (200.000 delle vecchie lire)a gente che bruciava fili elettrici per estrarre il rame, tonnellate di paraurti di plastica con nubi nere che impestavano km quadrati di zona, batterie al piombo, pneumatici e quant’altro.
Ora se li vediamo dobbiamo voltarci dall’altra parte perchè non possiamo nemmeno chiedergli i documenti…
E’ solo un esempio, ce ne sono molti altri.
Penati, il Pres. della Provincia non sa neppure che esistiamo, e l’Assessora Brembilla è troppo occupata a farsi notare ai TG.
Noi intanto mettiamo il nostro tempo libero, i nostri soldi e la nostra faccia ed incolumità, facendo persino appostamenti notturni nel tentativo di colpire chi di notte riversa liquidi od altro materiale pericoloso nelle rogge o agli angoli delle strade, ed essendo disarmati il rischio è ancora più alto.
Potrei continuare ma come assaggio penso basti, per far capire che ci siamo anche noi in balia di gente che si vanta di averci creato senza la voglia di apprezzare quanto facciamo.
OGM – COESISTENZA IMPOSSIBILE: PARLIAMONE ….. NON LASCIAMOLA PASSARE NEL SILENZIO
Beppe, potresti invitare in anche Giorgio Celli (Bologna), Giuseppe Altieri (Perugia) e Manuela Malatesta ……… a parlare dei rischi degli ogm?
A S.Rossore, il 20 luglio, ho CHIESTO A BEPPE GRILLO: >, lo sò, è stata la risposta chiara di Beppe Grillo.
RIVOLGO LA STESSA DOMANA A VOI: .
Mi aspetto diverse espressioni/punto interrogativo. Di OGM si parla poco alla massa dei consumatori dei super/iper mercati. Li si bombarda di immagini pubblicitarie per convincerli che possono scegliere liberamente tra una quantità diversissima di prodotti uguali. Mentre le multinazionali hanno già scelto per noi e ci propinano i loro articoli su misura, quelli che ti fanno usare poi i loro farmaci, i loro pesticidi, i loro semi ……….. un Dna studiato ad hoc da loro, ma per noi ………….. Nell’era della libera circolazione, della concorrenza ad ogni costo, delle scelte preconfezionate al super market, diventa sempre più difficile potere scegliere liberamente.
Rivolgo un appello agli ambientalisti, agli attivisti: . Diffondiamo l’informazione all’interno delle reti (No agli inceneritori Rifiuti zero, No all’abuso di centrali elettriche).
Ciao Angela Donati-Alberi non antenne Comitati antielettrosmog-Bologna (portavoce al Tavolo di partecipazione per la telefonia cellulare promotrice della delibera popolare dal basso, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2004, che poneva, attorno ad un unico obiettivo gruppi di pressione diversissimi tra loro. angela.mamma@libero.it
Sono una genovese della ex bellissima Val Varenna, dico ex perchè da qualche anno d’estate la valle è invasa da decine di equdoregni che vanno ai laghetti. Nulla in contrario se non per il fatto che lasciano rumenta ovunque, hanno scritto su tutti gli scogli e sono perennemente ubriachi e fanno fracasso. Ormai nessun abitante della zona può accedere in quella tratta del torrente ne può prendere l’autobus nel pomeriggio perchè è colmo e essendo ubriachi a qualcuno fanno paura. Così hanno aggiunto un pullman alle 18 (sono anni che richiediamo qualche mezzo in più) ch e oltretutto non pagano il biglietto. Quelli con la macchina la posteggiano ovunque intralciando il passaggio e viaggiano spesso in 7/8 per auto. Io mi chiedo, sperando di non essere presa per razzista, se fossero degli italiani a fare tutto questo?
Sono una Guardia Ecologica Ittica e Venatoriadella Provincia di Milano.
Da anni combattiamo per avere leggi chiare.
Sentite questa sulla pesca che potrebbe anche essere detta durante uno show…: L.R.n° 12 del 30/7/2001 art. 17 c. h ” è vietato pescare durante l’asciutta completa.
Quanti pescatori avete visto andare a pescare sui sassi secchi o sul letto del fiume sulla sabbia????
Un breve intervento sull’uccisione prossima dei “bambi”. Ho letto su La Stampa una dichiarazione della Presidente Bresso : “con tutti i bambini che vengono uccisi in Libano, perchè tanti si preoccupano dei cerbiatti?”. Sono turbato, in primo luogo mi viene in mente che la Bresso è tanto delicata quanto è bella, in secondo luogo mi viene in mente che molti dicono che le armi nucleari dovrebbero essere controllate dalle donne, poichè mamme e più consapevoli del valore della vita. Per carità, non diamo nemmeno un fucile alla Bresso la quale, secondo me, per accontentare le opinioni di propri elettori (cacciatori, agricoltori dell’ultima ora, amanti della polenta e camoscio etc.) non esita minimizzare sulla mattanza di animali che, spendendo denari che altrimenti andrebbero sprecati, potrebbero essere trasferiti altrove. Sono un piemontese e per ora mi consolo leggendo gli interventi di chi come me è contrario all’assurda cacciagione e, non ultimo, con il fatto che la Presidente Bresso non avrà mai più il mio voto.
Caro Beppe mi sei simpatico e ti seguo molto, anche nei tuoi spettacoli, pero questa volta sui caprioli non sei documentato abbastanza.
Se gli ungulati si trovano ad essere in forte aumento non lo si deve al niente che fanno gli ambientalisti, che oltre a chiudere un’area altro non fanno, lo si deve ai selecontrollori, cacciatori che dopo avere fatto un corso partecipano alla gestione di questi animali.
Gestione non significa solo abbattimento, ma sopratutto censimenti e pianificazione di una data zona che offre per questi animali un certo carico sopportabile alla loro sopravvivenza, che in forti concentrazioni provocano la decadenza di un bosco, in quanto la riplantumazione naturale viene bloccata in più cè il danneggiamento provocato alla corteccia con i morsi e con lo sfregamento delle corna.
Fatti i censimenti, in questi piani di abbattimento si privilegiano animali non sani , con anomalie, giovani deboli, vecchi, femmine sterili cosichè il patrimonio genetico di una popolazione è sempre in miglioramento, da qui si evince l’aumento di questi animali.
E’ vero si potrebbero catturare e portare in altre zone, si fa anche questo, ma un riconoscimento a ciò che viene fatto gratis da questi amanti della natura, bisogna pur darlo, criticare e basta stando comodamente seduti in poltrona è facile, nei boschi bisogna andarci e sopratutto conoscere gli animali e dare un giusto peso ad un’abbattimento di un bellissimo animale, ma bello quanto un vitello o un capretto.
La mia non è polemica, è solo informazione.
ciao
Gianni Monicelli
discarica abusiva in Abruzzo, a Bussi… non ho ancora trovato nessun cenno su questo blog! Mi piacerebbe saperne di più, e magari che con l’aiuto del buon Beppe si faccia qualcosa per risanare la regione verde…
Non so caro Beppe ma ormai 6 diventato una droga x l’Italia ed il fatto è che noi siamo diventati TUTTI DROGATI!!!!!Scherzi a parte,qui in Abruzzo stiamo,per quanto riguarda l’ecologia,messi “in mano a Cristo” quando passi in provincia di Teramo mi piacerebbe,ovviamente dopo un pranzo casereccio in famiglia,mostrarti le pessime anzi orrende condizioni di alcuni corsi d’acqua della mia zona:dove 2 anni fa (immaginami a pesca sotto il Gran Sasso d’Italia) pescavo trote stupende,ora…..scorre acqua nera!!!!Colpa del laboratorio?non m’importa ma la situazione sta degenerando.grazie per avermi letto
Saluti dalla mia stupenda terra
Esposito Marco(338/9508513)
siamo stati fortunati a Cairo Montenotte (savona è venuto beppe a farci ridere sulle disgrazie ambientali e sociali che ci stanno capitando ….proposte di discariche ,dicentrali a carbone (la risorsa del terzo millennio) presentate come ricatto occupazionale e c’erano davvero tante persone ad applaudire ..a ridere tante anche le autorità ! gente che gliene frega niente della salute , dell’occupazione , delle proposte alternative …gente che userà l’evento come occasione per mettersi in mostra .
mentre è lodevole l’attività di beppe grillo e dei suoi collaboratori lo è molto meno quello di quelli che mettono in atto e usano gli altri a fini meramente propagandistici.
i promotori di quest’ultima azione contro centrali un insieme di persone che fino al 1 luglio 2006 altro non hanno fatto che legarsi chi per uno scopo chi per altro(politici ds si son sempre eclissati abilmente da fare dichiarazioni pubbliche contro le centrali -con l’arma della contrattazione i sindacati confederali hanno siglato l’accordo che prevede la centrale a ferrania un lavoro perfetto a favore di gambardella e dei suoi partner- Ci sono forse interessi personali nella località ferraniese di chi in passato ha avuto benefici e che adesso riscopre una vocazione ambientalista ..associazioni composte a volte da 1 persona sola presidente compreso, hanno boicottato il referendum popolare tenutosi nel 2001 contro le centrali e gli inceneritori.il primo luglio scorso c’è stata la manifestazione a seguito di un convegno e di un’assemblea sulle energie rinnovabili con la presentazione di un progetto di sviluppo diverso per la valle bormida …per farla breve questa gente non c’era nè al convegno nè alla
assemblea e alla manifestazione che ha contato 102 persone NO TAV di Susa compresa .
la lotta era la stessa
L’ho visto quel posto. tutti avevano una casa a piano terra, senza ascensore. non c’erano serrature alle porte, antifurti, polizia e armi. tutti si dividevano le risorse. le macchine avevano motori ibridi metano-elettrico. ognuno aveva un piccolo giardino con ortaggi, piante da frutto, una mucca per avere ogni mattina il latte fresco e le galline per le uova. gli ampi pannelli solari sui tetti fornivano gratis energia elettrica. l’acqua piovana veniva raccolta dai canali di scolo e usata per tutti i servizi tranne doccia e rubinetti. gli avanzi organici dei cibi venivano mescolati agli scarti umani per fare concime per i giardini e i campi. si produceva solo quel che serviva o poco di più. petrolio, smog e polveri sottili parevano un ricorso lontano. PIL, economia, sommerso e deficit non esistevano. non era una società perfetta, ma l’interesse comune per la salute e il benessere sociale avevano la priorità dentro la testa di ogni uomo. armi, gendarmi, stupri e violenze non erano nei pensieri di nessuno. poi un giorno arrivò un tizio, che estasiato guardò quella meraviglia di posto e disse: “bravi, ma adesso questo è tutto mio. io vi dominerò, lavorerete per me d’ora in avantri. avanti, chi di voi è così cattivo da opporsi?” Tutti usicirono dalle loro case, si guardarono negli occhi, ma non reagirono. adesso quella gente in stato di schiavitù legalizzata, ma nessuno si ribella, perchè l’unico modo per ribellarsi sarebbe ucciderle, ma nessuno là è capace di uccidere.
Salve a tutti!
In tema di ecologia e di rifiuti mi sembra significativo segnalare l’esempio di Potenza. Da qualche mese sono stati rimossi tutti i bidoni d’immondizia presenti nel centro storico della città. Al loro posto sono state disegnate sulla pavimentazione stradale aree colorate, segnalate con un cartello. Queste aree sono, per così dire, i nuovi cassonetti dell’immondizia. Praticamente ora la spazzatura va lasciata a terra ai bordi delle strade, là dove indicato. A parte i facili commenti sull’assenza di igienicità di un simile modo di gestione della spazzatura, bisogna tener presente che Potenza è una città di montagna, con strade in pendenza. In alcuni punti del centro storico la gente è costretta ad ammassare la spazzatura vicino ai muri degli edifici per evitare che rotoli via.
Come detto all’inizio quello di Potenza è solo un esempio…ma da non seguire!
Caro Beppe
Sono tuto ammiratore da tantissimo ancor di più ora che denunci apertamente e con cognizione di causa i vari soprusi nel mondo.
Attualmente soamo alle prese con l’avviamento della raccolta differenziata e devo ammettere che la parte più ostica è capire come dividere i rifiuti e in quale cassonnetto depositarli. Penso anche alle persone anziane che si ritrovano questo quesito e parlandone in famiglia mia moglie ha proposto una soluzione ottimale, “perche i produttori non indicano chiaramente sulle confezioni dove dovrà essere smaltito il residuo del prodotto??
Mi sembra un’ottima idea, almeno si sensibilizzano i produttori ad utilizzare materiali residui riciclabili.
L’inquinamento dei fiumi con sostanze tossiche è sicuramente il problema più grave, poichè la durata nel tempo delle sostanze tossiche immesse nel circolo acquatico è enorme.
Ma dove non colpisce l’ industria o l’insediamento urbano, l’ uomo, ovvero l’animale più bestia che c’è, invece di progredire nella difesa del territorio dalle alluvioni o piene stagionali dei fiumi, si inventa di modificare le sponde dei torrenti costruendo le cosidette “sponde piacentine”. Ricordi lontani di quando andavo a pescare nei torrenti orco e malone (in prov. di torino) mi fanno vedere quelle “lame” d’acqua dove la domenica numerosi pescatori potevano pescare barbi cavedani e quant’altro. Queste lame dove da un lato esisteva una bluchera (ammasso di sassi a protezione della sponda in erosione) e in mezzo una buca profonda dove l’acqua scorreva tranquilla e sull’altra sponda una discesa tipo spiaggia (quanti si facevano il bagnola domenica) aveva lo scopo di decantare durante la piene il torbido delle acque.
Terminato il temporale e la piena del fiume, si faceva la manutenzione del fiume, asportando il materiale decantato nella lama il quale serviva per la costruzione di strade o di rifacimento dei terreni corrosi.
La stessa fauna ittica è in pericolo poichè questi torrenti sono diventati dei canali dove l’acqua scorre veloce e non offre (che in pochissime zone) habitat naturali per la riproduzione della fauna ittica.
Complimenti ai vari ministri dell’ ambiente, tanto loro i soldi per andare a pescare salmoni in canada o finlandia ce li hanno.
Ma di politica dell’ambiente ne sa di più sicuramente il contadinop di 80 anni che sta vicino a casa mia.
Anche se questa mia non servirà a nulla…
Ciao
Valter
Caro Beppe,
grazie per questa serata che ci hai offerto a Genova in Piazza Matteotti. Molto importante. Ho provato dolore quando hai riconosciuto che “nemo in patria progeta est”. Ma, questa volta, spero tu lo sia e che non si faccia nulla a Scarpino. tutti, anche tu possibilmente, il 27 in Via Garibaldi davanti al comune.
Sabato 15 abbiamo fatto una gita coi kayaks (seguendo le disposizioni della Capitaneria di Porto) che ha portato noi e nostri amici milanesi, da Nervi a Genova Porto Antico, per ammirare Genova dal mare. L’acqua, sino a Punta Vagno, era smeraldo trasparente e ricca di pesci. Poi, schifosa. In porto, oltre ad avere un colore terrificante, era coperta da immondizia che andava dalle bottiglie di plastica ai topi morti ed i milanesi hanno commentato:”Sembra di essere a Hong Kong!” Ho obbiettato che però noi la nebbia da smog non l’abbiamo…mi sono sentita un verme, io che ho camallatodall’anno scorso per avere permessi ed organizzare la gita in modo legale e che si vedesse quanto ospitali fossero i genovesi (il circolo del Mandraccio è stato molto ospitale!)…
Cosa possono fare i cittadini perchè nel nostro porto almeno non galleggi rumenta che dovrebbe essere messa negli appositi cassonetti con raccolta differenziata? A tal proposito propongo il cassonetto in centro storico anche per i topi: come sai, ne dovremmo avere 7 a testa, anche se penso molti di più (prolificano…come topi!).Di notte, è pericoloso depositare la rumenta: aprendo un cassonetto si potrebbe esser morsi!
Ciao
Luisella
Più che un commento su quello che ho visionato sulla pagina dell’ecologia, vorrei che fosse data una maggiore considerazione all’aria condizionata, al suo utilizzo indiscriminato e al fatto che tra le automobili che hanno questo impianto, i negozi, le abitazioni ed insomma quasi ovunque l’aria che si respira d’estate e maggiormente cattiva ed è sicuramente più caldo del solito. Le stradine medievali del centro di Firenze che anni fa erano veramente rifugio di
frescura oggi quando ci si passa sono dei veri forni e l’aria è irrespirabile.
Grazie e cordiali saluti da Liana Malavasi
parlando con un amico ci siamo chiesti:
perché non creare un codice forma/colore per gestire i rifiuti solidi urbani (escludendo quindi la frazione cosiddetta umida)?
Mi spiego meglio con una serie di esempi:
vetro – cerchio giallo;
alluminio – quadrato verde;
plastica – triangolo blu.
La combinazione di forma e colore consentirebbe a tutti (anche ai bambini, ai daltonici, agli analfabeti, agli stranieri) di identificare immediatamente la tipologia di rifiuto e di indirizzarla verso il contenitore più appropriato.
E’ forse troppo auspicare che un sistema del genere sia esteso a tutta l’Europa?
Mi è arrivata questa E-Mail e penso che sia un dovere far conoscere a tutti e cercare di fermare questa atrocità verso poveri animali indifesi, che hanno la sola colpa di avere “LA PELLICCIA”.
PS: Il link, porta ad un video molto cruento di alcuni cacciatori.
Re il riscaldamento del pianeta,mi è venuto un lampo di genio.Se mezzanotte di tutti i giorni in tutto il globo si spegnessero tutte le luci fino alle 6 del mattino quanto calore in meno si produrebbe?e quanti barili di petrolio in meno si brucerebbero?Qualche altro beneficio?! il ladri dovrebbero andare a rubare con la lanterna poi ci si accorgerebbe che ci sono molte stelle in più di quelle che si vedono dalle citta super illuminate.(Io abito in una zona dove ci sono pochissime luci stradali e di notte vedo molte più stelle che quando vengo a Genova)
Ciao JR
PS Oggi ho sentito che non é vero che a Camogli sotterrano i morti con la testa fuori per non comprare le lapidi.
Ciao, adoro il mare, pratico occasionalmente vela e detesto che le ns. acque siano trattate con tanto disinteresse, soprattutto in merito all’inquinamento da combustibile per la mobilità di merci e persone. Mi sono sempre chiesta perchè non fare barche con pannelli solari??…quindi spero che interessi e inoltro… dal n. 5 di maggio 2006 anno XIII della rivista di settore “Ilsoleatrecentosessantagradi”, riporto in breve un articolo inerente il solare per il mare: La Solar Seylor, una società australiana che si occupa di progetti legati alla mobilità marina sostenibile, ha sviluppato una nuova imbarcazione che funziona con un sistema di propulsione ibrido a energia solare in grado di sfruttare anche la forza del vento mediante l’impiego dei “solar wings” (ali solari), che grazie alla loro regolazione, permettono di sfruttare al max l’insolazione e la risorsa eolica. Una di queste imbarcazioni, la Sydney Solar Seilor, E’ IN SERVIZIO DAL 1999 NEL PORTO DI SIDNEY!!! (un modello è stato presentato in Italia ed attualmente proposto sul ns. mercato). I vantaggi derivanti dall’impiego di questa nuova forma propulsiva riguardano i BASSI COSTI D’ESERCIZIO E MANUTENZIONE, L’EMISSIONE NULLA DI GAS NOCIVI E NESSUNA RUMOROSITA’. Nel mese di maggio la società Solar Sailor ha proposto al governo australiano un progetto per realizzare una imbarcazione di grandi dimensioni in grado di trasportare MEZZO MILIONE DI TONNELLATE DI ACQUA dalla zona monsonica della regione di Kimberley ad ovest, alla città di Peth che soffre di scarsi rifornimenti idrici. Si chiama AQUATANKER, dotata di pannelli solari giganteschi che possono alzarsi sul pontile (e fare da vela!! ndr) permettendo di risparmiare dal 40 al 60% di carburante tradizionale, considerando che i costi e l’impatto ambientale per un progetto di desalinizzazione sarebbero certamente maggiori.
per info: Solar Sailor http://www.solarsailor.com
E’ l’Italia, penisola bagnata quasi totalmente dal mare, paese di navigatori e commercianti?????
Caro Beppe, da anni vivo una realtà a dir poco sconcertante. Si legge e si sente ormai dovunque della necessità di gestire al meglio i rifiuti per limitare l’inquinamento. Ebbene io svolgo un’attività commerciale nella provincia di Milano e provvedo allo smaltimento dei miei rifiuti a norma di legge e non senza pagare cara la mia tassa per lo smaltimento. Il mio vicino anch’egli impreditore ha deciso di smaltire i suoi rifiuti in modo molto più veloce e meno oneroso. Infatti sono anni che denuncio al comando della Polizia Municipale (organo competente)che questo imprenditore anzichè smaltire i rifiuti come dovrebbe…accende un bel fuoco e sopra ad esso butta di tutto… legna, plastica, carta etc. Denunciato il fatto in maniera scritta più volte, denunciato il fatto verbalmente tramite telefonate all’ente suddetto, denunciato il fatto al sig. Sindaco del nostro paese (con tanto di foto dimostrative). Ebbene ancora oggi questo imprenditore continua la sua opera di inquinamento dell’aria che io come tutti gli altri siamo costretti a respirare….(assicuro a tutti che respirare i fumi di plastica bruciata non è affatto piacevole oltre a portare il rischio di malattie polmonari).
In conclusione…. Si pensano giornate nelle quali far rispettare il divieto di circolazione delle autovetture per limitare l’inquinamento e.. di fronte a denuncie come la mia nulla succede??? Affettuosamente e cordialmente la saluto e… VIVA L’ITALIA
io sono un operaio che lavora nell’igiene ambientale ,e faccio il mono operatore, in poche parole guido un mezzo con patente c, e nello stesso momento mi carico i rifiuti da solo.
Mi chiedevo ,se mi succede qualcosa e sono da solo chi mi soccore???
ce la legge sulla sicurezza sul lavoro perche permette a queste azziende di usare questo sitema .
perche la cgil. csl.uil ecc,ecc,fanno finta di non vedere!!!
nel mio cantiere in 6 mesi di lavoro un morto investito mentre il mezzo andava in retro 2 cadute con progniosi di 10 e 90 gi,e per ultimo l’amputazione di un pollice.(l’azienda in cui mi trovo ha appena iniziato questo lavoro e si e valsa interpellare un esperto che ha progettato tutto questo.)
Ciao a tutti, vorrei far conoscere il famigerato progetto Mediapolis, un parco divertimento e relativo centro commerciale che verrà costruito in una stupenda zona nel canavese. Questo “circo” stravolgerebbe completamente l’equilibrio ambientale di un’area verde, trauquilla e bellissima. Invito tutti ad informarsi ed eventualmente ad intervenire come possibile x osteggiare questo irrimediabile stupro. Il progetto è in via di definitiva approvazione dalle giunte regionale e provinciale piemontesi. Grazie a tutti x la collaborazione.
p.s. vi invito eventualmente a passare nella zona x capire meglio. fabrizio
Abbiamo vinto!!!!
Per chi non lo sapesse, la SNAM aveva intenzione di attraversare la Valnerina, Norcia e Parco nazionale dei monti Sibillini, con un enorme gasdotto, creando uno scempio non indifferente. Grazie alla nostra battaglia durata un anno abbiamo fatto deviare il percorso.
Per ulteriori notizie: http://www.norciaperlambiente.4000.it
grazie
ma siamo proprio un paese di stupidi
non vogliamo le centrali nucleari ma compriamo l’elettricita in francia che ha le centrali nucleari sui nostri confini
produciamo rifiuti piu di qualunque altro e paghiamo la germania per prenderceli e lei ci fa la corrente elettrica e il teleriscaldamento
ci lamentiamo che non c’e lavoro e comperiamo la fiat 600 costruita in polonia oppure la 16 costruita nei paesi dell’est
abbiamo alla guida del paese la piu grane schiera di indagati e accusati di vari crimini
e per finire
abbiamo ( anno) votato 1 imprenditore x dirigere il paese e sono stato molto bravo perche o detto solamente imprenditore.
ci lamentiamo dell’inquinamento e prendiamo l’auto per fare 100 mt
ci facciamo debiti x andare in ferie o per cambiare 1 volta al mese il telefonino
siamo o non siamo un paese di pagliacci????????????
Ciao Beppe
ti segnalo un sito dove puoi trovare un articolo dedicato alle scie chimiche che solcano i nostri cieli. Da vedere!
Il sito: Nexusitalia.com
qui trovi anche una petizione che non servirà ma almeno sapranno che sappiamo….
Grazie. Angela
Ciao Beppe
ti segnalo un sito dove puoi trovare un articolo dedicato alle scie chimiche che solcano i nostri cieli. Da vedere!
Il sito: Nexusitalia.com
qui trovi anche una petizione che non servirà ma almeno sapranno che sappiamo….
Grazie. Angela
Caro Beppe, abito a Civitavecchia ( Roma )ti volevo informare, non so se lo sai, che dal 1999 presso il nostro comune è stato messo da noi a protocollo il “Progetto Albero” per lo smaltimento dei rifiuti.L’impianto di smaltimento è composto da una sezione per il trattamento, cernita e stoccaggio della frazione secca e da una sezione di fermentazione anaerobica di biomasse per la frazione umida/organica integrato ad un impianto di serricoltura termica intensiva.
La sezione di fermentazione anerobica di biomasse è costituita da un processo di preparazione dei rifiuti umidi seguito da un impianto di fermentazione anaerobica ad alimentazione bilanciata e da un numero variabile di gruppi di generazione elettrica alimentati a biogas.
Il progetto ha già impedito di far realizzare la costruzione di due inceneritori di immondizia che sviluppavano diossina…….!
TI CHIEDO DI VISITARE IL NOSTRO SITO http://www.associazionemichelangelo.it e magari se hai qualche commento da fare…..fallo!!!Grazie a nome di tutti i ragazzi che fanno parte dell’associazione e di tutte le persone che credono in noi.Forza e coraggio!!!
Caro Beppe,
non ce la faccio più! mi tocca pagare ben 285 euro per un servizio che qui in campania è praticamente inesistente, quello dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. quando va bene, siamo in emergenza rifiuti 3-4 volte l’anno, subendo per questo un danno biologico inquantificabile. paghiamo la tassa sull’immondizia in base alla quadratura della casa – una follia, ma cambierà mai questo sistema?. dove abito io, non esiste più, gia da almeno tre anni il servizio di raccolta differenziata. nonostante questo, io continuo a farla, ammucchiando la roba riciclabile e gettando poi solo l’umido. i rifiuti da riciclare me li carico in macchina una volta a settimana per portarli in un altro comune vicino, a 3-4 km, dove esistono le campane per la raccolta, ma poi non si sa dove le vanno a svuotare. a fronte di tutto questo devo pure pagare una tassa così salata. sto seriamente pensando di non pagare più, smaltire l’umido per farne compost e citare il comune o la regione per la mancata erogazione di un servizio praticamente indispensabile. credi che ci siano le basi per poterlo fare, o è una battaglia persa in partenza?
possiamo fare qualcosa per NON mandare a manetta l’aria condizionata nei locali pubblici/cinema/ect e riscaldare il mondo inutilmente?
C’è una regola per il riscaldamento invernale ma non mi risulta che ci sia nulla per il…raffreddamento estivo
Sono in ufficio con il golfino….ciao e grazie
Brunella Gardini
ciao beppe sono un ragazzo di cesena ho appena compiuto i 18 anni .
sono un appassionato di ecologia e di fonti di energia alternative.
per questo mi sono inscritto alla specialazazione di termotecnica all’itis di forli.guardando i tuoi servizi (citandone uno…un grillo per la testa….)mi sonocallarmato molto non capisco come lagente non riesca a capire come è importante l’ecologia.sopatutto però non capisco come non si possa amare i proteggere il nostro pianeta perche in fondo è nostro è casa nostra tutto il pianeta.
Ho aquistato un appartamento in un piccolo condominio,era mia intenzione montare i pannelli solari, non quelli fotovoltaici, ma i pannelli termici, molto più economici e semplici, si collegano con la caldaia e la resa è molto buona, il mio vicino di casa aveva la mia stessa intenzione, solo che l’architetto giudica anti estetico l’inpianto sul tetto e non ne vuole sapere, io faccio l’artigiano e conosco molte delle norme che dal gennaio 2006 devono essere aplicate nella costruzione delle nuove case per il risparmio energetico, praticamente la casa quasi non deve respirare, mi riesce quindi difficile accettare di non poter montare a MIE spese un inpianto che senza inquinare mi farebbe risparmiare e avere tutta l’acqua calda che voglio per 7 mesi all’anno! tra l’atro mi sono informato e mi è stato detto che la resa migliore si ha con un impianto grande, l’ideale sarebbe farlo a livello condominiale, ricordo che anni fa durante una vacanza a Budapest vicino al lago Balaton avevamo affittato una casa dove la doccia consisteva in una cisterna d’acqua riempita al mattino e usato la sera in 5 persone per la doccia, il tutto gratis e senza inquinare! penso che sarebbe utile una campagna di informazione per spiegare come risparmiare con una semplicità assoluta se usato da tutti un’infinità di metri cubi di gas e gasolio, se qualcuno ha montato inpianti come quello che era mia intenzione montare e volesse
darmi qualche informazione in più ne sarei felice.
grazie per lo spazio che mi è stato concesso.
Caro Beppe, Tre inceneritori in 30 km. Sembra un film di Pozzetto ma c’è poco da ridere: è quello che i nostri amministratori pubblici e privati stanno cercando di realizzare in Garfagnana e Valle del Serchio (provincia di Lucca) con l’ammiccante assenso di Regione Toscana e Provincia. E’ la solta devastante tattica dei piccoli passi: in Garfagnana, a Castelnuovo, abbiamo già un inceneritore (90% pubblico) che, stando ai nostri amministratori, è “normale” ampliare (di ben 4 volte !). Poco più in là, a Gallicano, esiste un impianto privato che essicca rifiuti preparandoli per l’incenerimento, presso il quale, dicono, è “normale” installare un inceneritore, che permetterebbe di “termovalorizzarli”, come a loro piace tanto dire, sul posto. Infine, fatto qualche altro chilometro, a Diecimo, la cartiera Lucart, quella che produce la carta igienica “ecologica” (pubblicizzata anche in TV) ritiene “normale” installare un inceneritore per smaltire i fanghi di cartiera propri e del distretto cartario di Lucca, uno dei più vasti d’Italia. Proprio tutto normale e, soprattutto, sicuro ? Recentemente sono emersi alcuni dati sanitari, raccapriccianti, secondo cui la Valle del Serchio detiene primati non proprio invidiabili: mortalità totale, malattie apparato circolatorio e respiratorio, tumori totali. La Garfagnana non è da meno: mieloma e linfoma non hodgkin in eccessi statisticamente significativi. Per quest’ultimo, un recente studio del Prof. Biggeri di Firenze, dimostra un più 100% di mortalità a Castelnuovo, il paese dove è attivo l’inceneritore. Il Dott. Montanari, che hai già affiancato nella tua battaglia contro questo tipo di violenze alle persone e all’ambiente, ha già dato la sua preziosa disponibilità per un intervento pubblico il 27 maggio, durante il quale cercheremo ancora una volta di farci ascoltare da chi non vuole sentire. Se anche tu potessi fare qualcosa per noi, ti preghiamo, fallo presto. Ci contiamo molto. Grazie.
Comitato Amb/Salute Gallicano
Dobbiamo tutti controllare che si inquini il meno possibile,ma tutti dovremmo cominciare a reciclare il più possibile.
Solo così possiamo mettere in crisi chi non lo spera.
Ciao atutti Gianca.
Faccio parte da molti anni di una Associazione di Volontariato che si occupa dell’ospitalità ed accoglienza di bambini orfani provenienti da orfanotrofi e/o famiglie disagiate dell’Ucraina.
Da sempre( o meglio dal 1997 – anno in cui ho cominciato ad occuparmi di questo servizio) ho appreso dai vari esperti (ricercatori del CNR,
professori universitari nonchè responsabili di associazioni che si occupano di ambiente) che le radiazioni sprigionatesi a seguito dell’esplosione nucleare di Chernobyl della notte del 26 aprile 1986 hanno mietuto miglia di vittime subito e che sucessivamente i suoi effetti hanno prodotto delle vere stragi.
Ho sempre sentito parlare di centinaia di migliaia di morti!!
Ora,a venti anni da quell’immane e luttuoso evento, da tutte le parti non si fa che parlare di Chernobyl: servizi televisivi, carta stampata, riviste, settimanali. Insomma tutti trattano l’argomento, ma ahimè, mi da l’impressione che ci sia molta improvvisazione, molto pressapochismo e che i veri “esperti” se ne stiano in disparte.
Personalmente ritengo che la “verità” presentata sia “sottostimata” sperando ciò non dipenda da ” tattiche” e da “strategie” a favore o contro il nucleare.
Quello che deve emergere è la verità. La scienza e la ricerca devono far sentire la loro voce e non lasciare nel dubbio molta gente che si interroga e
“vuole sapere”.
sto scrivendo per pura informazione!Abito in una coperativa agricola a borgo san lorenzo e un pò di anni fa l’alta velocità a deciso di distruggerci molto terreno per la costruzione di una strda che serve ai camion per risparmiare un pò di chilometri,i nostri sforzi per non farla costruire sono stati vani ed ormai la strada è stata costruita ormai da 5 anni!ma la cosa che irrita me e tuuti i componenti della coperativa è che l’accesso a questa strada è consentita ai soli camion e noi che abbiamo sacrificato il nostroterreno non ci vogliono far passare (anno messo addirittura dei vigilanti) la strada doveva essere pubblica ma nel costruirla hanno sbagliato a fare un uscita e con questo pretesto l’hanno fatta diventare privata giudicandola pericolosa per la circolazione quando potevano benissimo in questi 5 anni rimediare l’errore!!!vi sembra giusto questo?
Ciao Grillo!
Mi chiamo Daniele Stephan e sono una ragazza brasiliana che da 7 anni vive a Bologna cercando di divulgare un’arte ecologica che fanno in Brasile. Si tratta di costruire oggetti di uso quotidiano come cesti ad esempio usando materiale di recupero come quotidiani e reviste usate. Io reciclo quello che leggo(e non solo) e poi lo regalo oppure lo vendo a qualcuno che preferisca spendere i suoi soldi in un pezzo fatto a mano invece di comprare un cesto di vimine fatto in Cina…
Da due anni ho creato con altre due amiche la “Vagalumeart”, un’Associazzione di Promozione Sociale dove abbiamo un piccolo spazio per poter insegnare a chi ha voglia di mettersi a lavorare per migliorare l’ambiente dove viviamo.
Vorrei poter inviarti qualche foto dei miei lavori ma non so come fare…
Ti saluto e venerdì 21 vengo a vederti!
Grazie!
Decreto “Norme ambientali” n. 152/06 in vigore dal 29/04/2006. Contraria nuova maggioranza. Regioni e Associazioni ricorreranno alla Corte Costituzionale.
Il S.O. n.96 alla G.U. n. 88 del 14/4/2006 annuncia il D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale”. Si tratta di un ultimo atto di arroganza di un Governo dimissionario. Contraria la nuova maggioranza. Associazioni e Regioni ricorreranno a Corte Costituzionale.
Precedentemente, il Presidente della Repubblica Ciampi NON aveva firmato il testo del che decreto legislativo, rinviandolo al Governo con la richiesta di chiarimenti, anche in relazione al parere negativo espresso dalla Conferenza StatoRegioni, sul mancato invio del testo al Consiglio di Stato (le associazioni avenvano dichiarato l’assenza della loro obbligatotria consultazione). La richiesta di chiarimenti al governo ha rappresentato, di fatto, come una bocciatura da parte del Presidente della Repubblica. D’altra parte, nel corso della lunga battaglia parlamentare sono stati denunciati i numerosi vizi di costituzionalità del decreto. Il governo non solo ha stravolto la legislazione su rifiuti, acqua,aria,difesa del suolo, bonifiche e danno ambientale, ma come ha dichiarato il portavoce di sinistra ecologista “ha calpestato le competenze costituzionali delle Regioni ed ha aperto nuovi contenziosi con l’Europa. L’intervento del Presidente della Repubblica appare dunque opportuno e fondato” nei confronti di una legge delega che rappresenta un mostro giuridico, e le perplessità del Presidente Ciampi hanno dichiarato Rino Pavanello ed Ermete Realacci,- “ne sono l’ennesima conferma”.
Ciao.
Giustissimo quello che dici, e come al solito assistiamo a veri e propri prepotenti inciuci legislativi.
Io ti parlo da Guardia Ecologica Ittica e Venatoria, della Provincia di Milano e ti dico che questa legge, per quanto riguarda l’ecologia, è stata fatta senza avere la più pallida idea di sapere cosa necessita ad un paese come il nostro.
Sembra che chi legiferi viva in una altro stato, in un’altra epoca e con altri problemi.
Nel mio (nostro) caso personale di Guardie, non riusciamo più a far rispettare leggi che dovrebbero essere il Dogma per paesei civili.
E’ un continuo abrogare leggi che possono funzionere con altre nuove che non servono a nulla.
Servono solo a creare vuoti legislativi che altro non fanno che mettere noi Pubblici Ufficiali, in condizioni di non poter applicare le leggi contro comportamenti che stanno rovinando il Paese.
Ti faccio un piccolo esempio: 2 anni fa hanno abrogato una legge di nostra competenza (L.R.94/80) che vietava lo smaltimento dei rifiuti tramite combustione, senza sostituirla con altre.
Non hai idea di cosa la gente riesca a bruciare per fare “pulizia”… batterie d’auto, pneumatici, elettrodomestici, olii, vernici, qualsiasi plastica, abbiamo verbalizzato gente che bruciava tonnellate di fili elettrici per ricavarne il rame, quasi da rimanerne soffocati dal fumo tossico!!! Ma questa è solo la punta dell’iceberg.
Questa nuova legge ambientale in vigore da 3 giugno, che ha abrogato la legge Ronchi (22/97)non ci è stata data ancora in carico, e praticamente per quanto riguarda l’ambiente siamo pressochè gli unici a dover far rispettare le leggi sull’ecologia…quindi al momento tutti possono fare tutto…e noi stiamo a guardare.
Scusa lo sfogo, ma quando ci tieni molto a preservare quel poco di buono che è rimasto e vedi politici senza conocenza e rispetto che amno solo riempirsi la bocca con parole come “Ecologia”, “Ambiente” “Acque”, ti viene proprio voglio di mandarli a lavorare in qualche discarica abusiva..
A proposito di ecologia….
Lo sapete che quando usate i saponi per il corpo, senza volerlo inquinate l’ambiente? uguale per le creme corpo, viso, i prodotti per bébé, etc….e non sempre sono inocui anche per la nostra pelle.
A volte le grande ditte di cosmetici vi fanno pagare molto caro dei derivati di pretroleo (parrafina, propylen glicol, ecc)…a loro costa niente…ma per la pelle non é cosi buono…e per l’ambiante; un disastro!
Oggi si é in grado di fare prodotti con eccipienti vegetali, ma nessuno (o quasi!) lo vuole fare!!!!
Perché costa troppo. Un buon olio essenziale costa di piu che un po di parrafina…
Sicome il naturale va un po di moda ultimamente…comunicano lo stesso sul naturale. Pero cambia poco. Scrivonno sul etichetta: al olio di mandorle….pero troverete solo una gocce di questo olio, immersa in una marea di prodotti sintetici.
Francia, Canada, germania…per fortuna cominciano a propore prodotti di qualité migliore. Vegetali e anche biologici!!!!Speriamo che l’Italia e le italiani ci pensonno pure!!!
bisogna combattere con tutte le forze il problema dell’ inquinamento, dal vietare la circolazione delle auto almeno 3 giorni a settimana, e spingere i cittadini di buonsenso ad usare i saponi vegetali x la pulizia del corpo, in modo da non avvelenare la pelle con i classici bagnoschiuma, shampo, ecc.pieni di additivi chimici,e derivati del petrolio,e cosi’evitare che gli scarichi velenosi vadano nell’acqua di scarico e poi tornino a noi sotto altre forme, avvelenandoci 2 volte. è inutile provare nuove cure, peraltro inutili riguardo ai tumori, se non si combatte la causa primaria, cioè l’inqinamento
carissimo condivido in pieno quello che urli purtroppo inascoltato ma a proposito dell auto all idrogeno non sono totalmente con te perche non si farà se sarà che trasferire il cappio dai petrolieri agli “idrogenieri” gli stessi che si attrezzeranno per produrlo E ‘ più difficile invece strozzarci con l’aria:Si proprio l aria è stata presentata da anni una auto la EOLO che va ad aria Ne ho il servizio su una rivista Emissioni zero (penso fatta fallire)la fabbrica è a Rieti in stalloPer caricare le bombole ci vuole pochissimo petrolio e lo puoi fare da casa tua Possibile che te non ne sia a conoscenza?ciao
ciao beppe, ho visto che il 26 aprile sei di scena qui a livorno. ti mando questo messaggio per metterti al corrente del problema della piattaforma o gasiera offshore.
una nave gasiera ancorata a 12 miglia marine a largo del porto di livorno, con la funzione di serbatoio di stoccaggio per gas naturali liquefatti.
a prima vista non c’è niente di preoccupante ma vai appena puoi sul sito e ti spaventi dalla pericolosità, sia per gli abitanti nel raggio di 50KM sia per l’impatto ambientale che può avere sul nostro litorale.
spero che tu possa aiutarci a sensibilizzare la cittadinanza in questa lotta che tanti vedono persa in partenza anche xchè il comune è stato “lubrificato” ed ha accettato la proposta della multinazionmale (che ha il proprietario sotto processo per frode fiscale ecc…),e la stampa locale ha la bocca tappata dalle autorità.
grazie mille http://www.offshorenograzie.it/
Le immagini che ho visto oggi nel sito http://www.nonlosapevo.it mi hanno lasciato letteralmente scioccato !!! Come possono degli uomini fare questo a degli animali assolutamente indifesi ? Come si può usare tanta crudeltà su degli esseri viventi ??? Per favore guardate e fate girare queste immagini…per favore cercate in tutti i modi di far si che queste atroci sofferenze non riempiano più le tasche di affaristi senza scrupoli e che la pelle di queste creature senza nessuna possibilità di difendersi non finisca più nei guardaroba di nessuna persona sulla faccia della terra…Nessun uomo può dirsi tale se non si oppone a tutto questo…
ciao beppe e ciao a tutti.
mi sento colpito al cuore ogni volta che vedo qualche servizio sui piccoli di foca che strofinano il muso contro il ventre della loro madre uccisa a bastonate, per poi poco dopo fare la medesima fine…con chi li scuoia mentre ancora sono vivi e cercano di fuggire mentre la neve sotto di loro si fa rosso sangue..
vi prego cerchiamo di fare tutti qualcosa…
oltre quello che diceva beppe riguardo il commerci di prodotti canadesi,PROTESTIAMO!!!
dire “povere bestie, ma noi cosa ci possiamo fare?” non salverà le loro vite..
non vi chiedo di imbarcari per il canada a prendere a bastonate chi lo fa con loro ma facciamo sentire la nostra voce qui: http://www.savecanadianseals.org/action.html#automailer
da questo link possiamo mostrare il nostro sdegno scrivendo al primo ministro,e al ministro responsabile per la tutela della regolamentazione marina.
occorreranno 2 min per fermare uno scempio che dura da troppo tempo….
Queste parole mi sono arrivate direttamente da un’amica che è andata in Luanda (Africa) a fare volontariato per la ONU.
Non ha poesia la mia vita, in un ufficio efficiente con gente efficiente. Capiamoci: mi piace da morire il lavoro. Il programma di merenda è iniziato ufficialmente il 1 marzo. In realtà sto ancora correndo dietro a questo e a quell’impiccio. Ci vorrà tempo prima che tutto ingrani. In alcune scuole sparizioni di cibo sospette. In altri villaggi una spettacolare partecipazione della comunità che ha creato tettoie di legna e paglia per cucinare e far mangiare i bimbi. Questi qui a volte li amo, a volte li odio.
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In una scuola funzionava tutto alla meraviglia e i bimbi mangiavano alla grande. Poi alziamo lo sguardo ma scopriamo che il tetto della scuola era di Eternit, amianto insomma cancerogeno potenziato dal sole africano. Ho cominciato a farci caso e tutte le scuole hanno il tetto in eternit soprattutto quelle nuove costruite dalla Banca Mondiale. Da qualche parte lo dovevamo anche riciclare l’amianto
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Il resto della lettera è personale ma la parte che interessa a modo di denuncia è solo quella.
Sono una ragazza di 12 anni dopo che ho letto questo articolo sull’ecologia,
l’ho messo a confronto con la realtà e mi sono detta “in che mondo viviamo”! Nella mia città spesso la domenica e il lunedì non fanno circolare le auto per circa 3 ore. Però in 3 ore l’inquinamento non sparisce e quando finalmente passate le 3 ore le macchine possono circolare si vede un auto che corre a 100 all’ora che lascia una scia di fumo che esce dal motore. SEcondo me è questa la gente che non dovrebbe circolare, e non è giusto che tutta la città deve ritardare i suoi impegni per colpa di una sola macchina che inquina. Oltre che una serie di altri problemi di altro genere che non sto a raccontare. Spero solo che un giorno il mondo possa migliorare in tutti i campi; ma soprattutto quello ecologico che è importante anche per la nostra salute
2a parte: La reazione di ossidazione dell’idrogeno spiegano dalla Giacomini riguarda solo la sua combinazione con l’ossigeno dell’aria, senza interessare l’azoto e quindi impedendo la formazione di sostanze inquinanti. La temperatura dell’acqua di riscaldamento così ottenuta è tra 35°C e 40°C, perfettamente idonea per gli impianti radianti sia a pavimento che a soffitto proposti dalla stessa Giacomini. “La potenza dell’impianto commentano dall’area Ricerca e Sviluppo dell’azienda è attualmente limitata a 35 KW per ragioni di sicurezza, dal momento che non esistono ancora dei provvedimenti normativi che indichino degli standard per l’idrogeno. Ma è in elaborazione una norma internazionale Iso che scioglierà ogni dubbio”. L’impianto sarà installato all’interno dell’H2Otel, una struttura alberghiera sulle sponde del Lago d’Orta i cui lavori di realizzazione sono giunti quasi al termine. L’albergo è destinati a diventare uno show room permanente della tecnologia Giacomini: sistemi radianti per riscaldamento e raffreddamento a pavimento e soffitto, componenti per il riscaldamento e distribuzione sanitaria.
1a parte: 16 marzo 2006, Edil Portale, News – Energia alternativa per riscaldare senza inquinare: una caldaia che funziona a idrogeno ed è alimentata dall’energia solare. Non si tratta di un progetto allo stato embrionale, bensì di un impianto già prodotto e brevettato dalla Giacomini, azienda piemontese operativa nel settore idro-termosanitario, la cui produzione è da diversi anni ispirata all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. È dunque realtà la “caldaia a idrogeno”, un impianto in grado di produrre calore a bassa temperatura attraverso un processo di combustione catalitica che evita la formazione nell’aria di sostanze dannose. Il progetto è stato presentato a Torino in occasione dei Giochi Olimpici, ed ha fornito riscaldamento ecologico al Castello del Valentino, ribattezzato per l’occasione “Casa Italia”. Il funzionamento della caldaia messa a punto da Giacomini è basato su un processo di combustione catalitica che, attraverso la reazione di idrogeno e ossigeno in un generatore termico, produce calore a bassa temperatura. Questo impedisce la formazione di NOx nell’aria, sostanze nocive alla salute. Il ciclo energetico parte dall’energia solare: pannelli fotovoltaici alimentano un elettrolizzatore che scinde l’acqua nei due elementi costituenti la sua molecola, cioè idrogeno ed ossigeno, e fa assorbire l’idrogeno prodotto in eccesso su speciali sostanze, chiamate idruri. L’idrogeno viene quindi mandato in un generatore termico dove reagisce con l’ossigeno. La reazione avviene a temperatura bassa (intorno ai 350°C), e quindi senza produzione di NOx e altre sostanze dannose. All’uscita dal processo si ha soltanto acqua distillata, ed il calore formatosi dalla reazione è trasferito ad un circuito idraulico che lo trasporta all’impianto di utilizzo.
—– Divulgate questo scandalo!!! Notizia del 28 febbraio 2006 – 14:49
L’auto ad aria è… volata via
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?
VIVAMO IN UN MONDO DOVE DEI BASTARDI CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E’ IMPORTANTE QUANTO L’ACQUA QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO! Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la “Eolo” (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina,leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Kmc on 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/he funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all’interno dell’auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata
poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice. Qualcuno l’ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione:lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insoppor tabile.Oggi si parla, forse della prima metà del 2006…
Oggi si parla, forse della prima metà del 2006..
Ciao Beppe,
non so se sei a conoscenza delle “EOLO” un’auto ad aria compressa che venne presentata nel febbraio 2003 al Salone di Parigi, dall’ing. francese Guy Negre.
Il sito http://www.eoloauto.it fu subissato di richieste, ma ad un certo punto scompare nel nulla così come le notizie sullo sviluppo di questa auto rivoluzionaria che prima dell’idrogeno (che poi verrà venduto allo stesso prezzo della benzina dalle stesse compagnie) avrebbe non dico rivoluzionato ma cambiato i trasporti urbani del 21° secolo.
Ci sono tanti link su internet a riguardo uno dei quali è questo.
facciamo circolare la buone idee…a Pesaro da pochi giorni esiste un distributore del latte….ci si presenta lì con la bottiglia, si riempe e si paga ( un euro….)il latte proviene da un allevamento nei pressi di Carpegna…è buono e il metodo di vendita molto ecologico! (il distributore è in una piccola gastronomia in Via Cecchi)
sara bigonzi
…commenti…
mah..la stanchezza invade il corpo…
..e dopo 55 anni..e li che ti prendono..
ma l’entusiasmo non muore…
certo che informarsi leggere dopo che ti sei fatta un.. cosi’..
..quote rosa…che balle…
ci vuole una vita a dimensione umana..per permettere che la gente normale abbia la possibilita’ di conoscere…
..sapete..qui nella mia splendida.. …citta’ stanno per distruggere un ambiente naturale..faunistico marino e terrestre…
..e io cerco sul lavoro e con amici che stanno al di la del confine..provo da persona semplice..
senza titoli di studio…solo col buon senso e facendo ragionare la materia grigia..di fermare questo scempio…parlando
..si sto parlando del rigassificatore..
..mi hanno anche insegnato che si scrive con due ..s.. cazzo..adesso si che sto meglio..
..si la citta’ e’ trieste…
..ma coinvolge tutto il golfo…insomma la parte finale di questo adriatico..
..monfalcone muggia grado capodistria ancarano…
posti che anno dopo anno deficenti dopo deficenti…vengono distrutti… nel nome del progresso…
..micro fauna e flora di stamare…che verra’ disintegrata nel nome del divertimento..sembra…gocart…o che cavolo so io..super mega magazzini…che annullano il rapporto umano…ma hanno un vantaggio…
..ti tolgono la visuale rinchiusi li dentro…di cio’ che viene fatto fuori…
e paghi pure.. per respirare..aria .condizionata…paghi pure per avere una vita condizionata…
e li all’esterno…costruiscono a terra oleodotti in piu’..e rigassificatori ..in mezzo al mare..alterando la temperatura modificando l’ambiente marino…con scarichi di prodotti del tipo candeggina per pulire i tubi a tonnellate..
impedendo per un raggio non indifferente la pesca..
..si io vivo qui..in questa strana splendida terra ..dove le sbarre del confine…non fermano la gente..e le loro culture…
..mentre ..ci sono sbarre che non hanno confine..
..ci stiamo provando..gridate con noi..
..fermiamoli..
non e’ progresso..
nada
Quando i nostri nipoti ci chiederanno cosa facevamo mentre il petrolio si stava esaurendo dovremo ammettere che eravamo impegnati a cercare i modi più fantasiosi per sprecarlo, dalla produzione di neve artificiale per i giochi invernali all’impiego dei camion leggeri – i famigerati Suv – per andare a fare la spesa. In pool position fra i comportamenti più demenziali spicca, senza dubbio, l’innamoramento planetario per l’acqua imbottigliata il cui consumo è salito del 57 per cento negli ultimi cinque anni. Una moda che piace ai governi perché li dispensa dal bonificare le forniture idriche – che restano appannaggio dei poveracci – operazione per la quale si spende infatti un settimo dei 100 miliardi di dollari buttati in acqua minerale. Cosa c’entra l’acqua con il petrolio lo spiega molto bene un rapporto dell’Earth Policy Institute di Washington nel quale, fra le altre cose, compaiono le prime stime del costo energetico dell’ubriacatura da minerale.Viene fuori che l’acqua in bottiglia – nel 40 per cento dei casi semplice acqua di rubinetto con l’aggiunta di qualche sale minerale – rosicchia circa un milione e mezzo di barili di greggio ogni anno soltanto per produrre delle bottiglie di plastica che ci metteranno circa 1000 anni a biodegradarsi, quasi tutte utilizzate una sola volta. Ora, considerando che con un milione e mezzo di barili si mandano avanti 100 mila automobili per un anno, siamo nel campo di quegli inesplicabili comportamenti che spingono alcune specie come i lemming, piccoli roditori simili a criceti, a suicidarsi gettandosi in massa dalle scogliere.
Non si spiega altrimenti una scelta demenziale da ogni punto di vista.Secondo gli organismi internazionali che si occupano di salute l’acqua in bottiglia prodotta dai grandi marchi dell’imbottigliamento – Nestlè, Danone, Coca Cola e PepsiCo, tanto per non fare nomi – spesso non è affatto più salubre anche se costa la bellezza di diecimila volte di più di quella del rubinetto ed il suo consumo è decisamente inspiegabile in paesi come l’Italia, che dispongono di una riserva idrica di qualità eccellente. Il guaio è che la diffusione dell’acqua in bottiglia ha buon gioco in paesi come l’India e la Cina , dove la potabile è ancora un lusso che i governi non riescono a garantire. Il che, oltre al greggio impiegato per fabbricare le bottiglie, aggiunge un altro po’ di sprechi per il trasporto e infine lo stoccaggio di un’enorme quantità di rifiuti. La cosa divertente – si fa per dire – è che l’alternativa c’è da parecchio tempo e, almeno nei paesi industrializzati, può contare su di un sistema articolato e capillare – gli acquedotti – che presenta anche il vantaggio di essere facilmente monitorabile. In questo, come in altri numerosi casi, l’idolatrata modernizzazione va all’indietro, mentre un esercito di consumatori rincoglioniti da una valanga di spot buttano via i soldi con la benedizione dei decisori politici che guardano soltanto al Pil – quella dell’imbottigliamento è un’industria che tira – e, da più di trent’anni, confezionano normative che privilegiano le minerali rispetto alla vituperata “acqua del sindaco”.
fonte sabina morante http://www.liberazione.it
salve a tutti, volevo far convergere l’attenzione di peppe grillo su un tema che sicuramente gli sta a cuore:
il riscaldamento globale.
Se consideriamo internet come una fonte di informazioni attendibili possiamo tranquillamente dire che mentre in oriente si stanno scannando, berlusconi organizza i suoi piani, e l’europa fa i cavoli suoi e tutto il resto
bush sta costruendo un muro alto 13 metri che probabilmente circonderà gli usa.
motivo?
tra al massimo una 50 di anni ci avvicineremo alla fine dei tempi…
siamo praticamente spacciati e nessuno ne parla,
tra i media piu’ diffusi fa piu’ notizia annamaria franzoni che la fine di tutto?
informatevi bene sul riscaldamento globale,
osservate come il polo nord si stia sciogliendo ad una velocità spaventosa,
andate a visitare fonti autorevoli,
e capiamo ORA che cosa sta per succedere.
facciamo seriamente luce su questo argoment.
perchè se tutto sta per finire, permettete che me ne vado in america dove stanno costruendo un muro per ripararsi dalle sicure indazioni!
informatevi tutti e fatemi sapere ilredeiretraire@libero.it
ciao peppe
salvaci…
Ieri 1.3.06 Beppe Grillo ha consegnato una mozione per permettere al dott. Montanari di parlare nella sala del Tricolore dei rischi che si corrono col nuovo inceneritore. Un solo commento: Grazie Beppe, sinceramente, di cuore.
D’altra parte però è triste rendersi conto che dopo 5 anni che si protesta contro il nuovo inceneritore, è necessario l’intervento di un personaggio “scomodo” come Grillo per riuscire a dire a chi ci “governa” che sta mettendo a rischio la nostra salute
Ciao a tutti io abito a Cernusco s/N in provincia di milano e voglio sollevare una questione che non è solo del mio paese ma di quasi tutto il nord Italia
IL PIANO URBANISTICO…. Non è infatti possibile che i sindaci permettano di costruire palazzine ovunque ci sia un minimo di spazio … ormai tra una casa e l’altra non passa neanche più l’aria, ci si affaccia direttamente nelle stanze del vicino (non siamo più vicini di casa ma conviventi) e soprattutto costruiscono solo case quindi aumenta la popolazione ma i servizi sono gli stessi (i posti per gli asili gli ospedali i parcheggi…).Stanno trasformando il nostro territorio speculandoci e rovinandolo senza che possiamo fare niente.
Credo non ci siano molte parole.
Solo vi chiedo di spendere un minuto del vostro tempo, per fermarvi a pensare…
Firmate, e nel vsotro piccolo mettete fine a tutto questo.
Salve a tutti,
vorrei rubarvi un attimo, e farvi vedere questo: http://www.nonlosapevo.com
Credo non ci siano molte parole.
Solo vi chiedo di spendere un minuto del vostro tempo, per fermarvi a pensare…
Firmate, e nel vsotro piccolo mettete fine a tutto questo.
Grazie.
Credo non ci siano molte parole.
Solo vi chiedo di spendere un minuto del vostro tempo, per fermarvi a pensare…
Firmate, e nel vsotro piccolo mettete fine a tutto questo.
Grazie.
Ciao a Tutti,
ieri sera ho partecipato al show di Grillo ad Assago (MI) e devo dire che ha catturato la mia attenzione – strano di questi tempi. E’ una persona concreta, quindi penso che meriti il contributo di tutti nel divulgare la Sua parola.
Sul tema dell’ecologia ritengo che sarebbe utile avere la possibilità di darVi delle informazioni su quello che è in atto nel mio settore di attività – PRODUZIONE DI CELLULOSA E CARTA – perchè ritengo che Vi sia grande disinformazione. Infatti la paura che i consumi di carta in aumento nel mondo asiatico possano essere una minaccia per le foreste è assolutametne falso – per non parlare dello slogan “ricicla e salvi gli alberi” (il processo di disinchiostrazione della carta dagli inchiostri inquina molto di più che non produrre fibre vergini), anzi oggi le lobbies più grandi per la conservaizone delle foreste risiede proprio nei produttori di materie prime fibrose per l’industria cartaria che vedono nella gestione “industriale” della foresta, e con ciò intendo la ripiantumazione delle piante, il vero obbiettivo. Non ultimo è l’impatto molto “positivo” su KYOTO che oggi infatti mette in chiaro che il ciclo di vita delle foreste “industriali” produce più ossigeno di quanto CO2 venga prodotto nel processo di “combustione” del legno scartato nel processo produttivo della cellulosa e del processo produttivo stesso. Non solo per produrre una Tonnellata di cellulosa vengono consumati circa 600KW ma il processo stesso che basa sul recupero della BIOMASSA (scarto della produzione, corteccia, ceneri, fanghi…) produce ben 650KW che vengono di solito immessi nella rete civile e venduti. Ultimo punto è una provocazione: sapete che oggi per la prima volta si parla di foresta per creare biomassa? Cioè parallelamente alla carta la foresta serve per tagliare gli alberi trasformali blandamente e venderli per biomassa civile e/o industriale; molte banche stanno spostando pacchetti azionari su questi progetti.
Se vi interesa questo punto sarei lieto di condividere i dati e l’esperianza in ns possesso.
In ongi caso un saluto a questo inteligente strumento di comunicazione ed a tutti voi.
Umberto
tra qualche giorno nel consiglio comunale della mia città discuteremo di biomasse e di installazione di un termovalorizzatore, vorrei da te o da da altri utenti del blog competenti in materia qualche indicazione in più sulla dannosità di un tale sito e i danni che potrebbe arrecare all’ambiente e alla salute. Il sito dovrebbe sorgere a 2/3 km dalla città e sarebbe localizzato la dove oggi esiste una bellissima macchia mediterranea.
La responsabilità è solo nostra. Basta gurdarsi in giro. Sfottiamo gli Svizzeri per la loro pulizia ma a me fa solo piacere poter fare il bagno nei loro fiumi cristallini dall’acqua così pulita che la si può bere. Godo delle spiaggiette lussureggianti ove non trovi nemmeno i mozziconi di sigarette, figuriamoci il resto. Al contrario, mai fatto un giro in Sardegna? Le spiaggie, anche quelle più discoste fanno schifo: si trovano mozziconi, bottiglie, confezioni di tubetti vari, resti di picnic, rifiuti sotterrati frettolosamente, bivacchi stracolmi di lattine, vetri rotti. Escrementi umani e canini, poi, decorano la macchia circostante con tutto il corollario di fazzolettini, bende igieniche, tampax, pannolini. Dai traghetti, i passeggeri gettano di tutto e una volta a destinazione si comportano come gli selvaggi. In Corsica se si incontrano automobili e motociclette parcheggiate in zone protette, potete stare tranquilli che le targhe sono italiane. E i boschi? Buoni solo da usare come discariche abusive per i rifiuti domestici, frigoriferi, pezzi di motore, sacchetti o per razziare funghi in quantità industriali, lasciando dietro di se pattume e chiasso dopo aver parcheggiato ogni dove. Senza parlare dei motori delle nostre auto accesi inutilmente: il mattino per scaldarli, d’estate per la climatizzazione, d’inverno per non avere freddo. Auto sovente usate a sproposito per pochi metri o fuori contesto: mi spiegate a cosa serve un fuori strada a Milano? Perché, insomma, dare la colpa alle grandi aziende, che pure hanno la loro bella responsabilità, quando noi stessi ci comportiamo egoisticamente?
andando a prendere un giornale, o qualsiasi cosa al supermarket, mi viene spontaneo pensare: “ma perche’ tutto sto materiale non riciclabile.. che va ad aumentare le montagne di schifezze nel mondo? Allora è vero che chi butta rifiuti non nei cassonetti ma per le strade compie un crimine
ma chi produce quintali di inutili imballaggi a mio avviso compie una strage ambientale pianificata e chi permette ciò (politici vari…) compie un atto di grave miopia nei confronti di chi verrà domani
LUCA
Puoi sembre scegliere di non comperare la merce imballata e prendere la roba sfusa andando al mercato con il vecchi sacchetto di tela non comperare lo yougurt il prosciutto già affettato, la pasta fresca, poichè gli imballi di plastica sono sembre più complessi e difficili da riciclare.parola di un riciclatore di materie plastiche.
BUON GIORNO,
UNA CORTESIA HO LETTO NEL BLOG DI UN SAPONE O DETERSIVO ECOLOGICO, MA NON RIESCO PIù A RISALIRE ALL’INFORMAZIONE LETTA TEMPO Fà.
POTETE AIUTARMI AD AVERE NOTIZIEA A RIGUADO.
VI RINGRAZIO MOLTISSIMO.
Caro Beppe,abito in Lucania,precisamente a Ferrandina(MT).La nostra è una terra bellissima,a vocazione prettamente agricola,turistica e con qualche piccola impresa industriale.Un paio di anni fa,il governo voleva rifilarci il deposito unico per i rifiuti nucleari(Scanzano,ricordi?).L’anno scorso,dopo le rivelazioni di un pentito di mafia,si è appreso che nella nostra zona sarebbero stati interrati 100 fusti di rifiuti radioattivi,non ancora ritrovati.
In queste ore,si è costituito un comitato contro la realizzazione di una mega discarica di rifiuti pericolosi,in agro diFerrandina.L’intera regione,produce 6.000 tonnellate l’anno di rifiuti pericolosi,ma non si è dotata di un piano di smaltimento degli stessi.La discarica in oggetto,ha una capacità di 368.000metricubi!!!capace di accogliere 40.000 Tonn.all’anno di rifiuti pericolosi(c’è di tutto di più).Inoltre,pensa che intorno al luogo dove dovrebbe sorgere il MOSTRO,c’è un’azienda agricola che produce biologico!!!!Ma è mai possibile che dobbiamo sempre e soltanto lottare,lottare e lottare per non diventare a nostra volta rifiuti?Sarà che siamo pochi e quindi non abbiamo un grande peso elettorale,che ci trattano sempre cosi’?Però,se ci inc…iamo..!!!
Ci piacerebbe conoscere il tuo pensiero su queste storie .Se vuoi,puoi aderire al nostro comitato antidiscarica,ci saresti di grande aiuto.Comunque GRAZIE per l’attenzione,sei un grande!!!!!!!!!!!!!!!!!!ciao.
di solito non scrivo commenti….mi limito a leggere….. ma questa volta ho deciso di partecipare in prima persona…….
guardate un po’ questo sito e fatevi una idea…..
una bella idea: http://www.electrosilicagroup.com/heat/technology.php
mi piacerebbe sviluppare inoltre questo argomento e sapere se anche in Italia abbiamo chi produce cose simili!
Salve in quanto al progetto di cui sopra(scaldabagno a microonde) in Italia c’è un importatore o quelli del settore non sanno neanche che esiste o è solo questione di tempo? saluti Mario
A proposito di comportamenti virtuosi, buoni esempi e degenerazione…
PEr circa tre anni mi sono ostinata ad accompagnare i figli (3) a scuola con i mezzi pubblici o, il più piccolo, in bicicletta; ad andare in ufficio, al supermarket, in giro in bicicletta (con il risultato che il mio cappottino bianco diventava grigio – ma principalmetne davanti – nel giro di una settimana. Ero perennemente in ritardo ed affaticata, però felice perchè IO NON INQUINAVO!Quando però sono iniziate le domeniche senza auto mi è venuto un gran nervoso: dal lunedì al venerdì codo chilometriche di auto (forse invisibili ad occhio politico?)ed alla domenica, quando circolano solo pochi milanesi (i più “sfigati” o i più “pirla” o i più affezionati alla città, NON LO SO…)la grande idea per ridurre l’inquinamento: NO AUTO IN CITTA’.
Mi sono sentita trattata male, presa in giro. Anzichè diminuire il numero degli utilizzatori di auto quando il loro numero è enorme e problematico, gli illuminati amministratori cercavano di ridurlo quando è pressochè minimale!
Allora mi sono detta: perchè essere perennemente in ritardo, ripresa in ufficio, fare una gran fatica per non usare 1 auto? Ho fatto fatica, lo ammetto. Mi dava fastidio l’idea di inquinare anch’io con la mia scatola per sardine umane, ma poi ce l’ho fatta! Son diventata anch’io un’inquinatrice, una produttrice di PM10 e non solo un’approfittatrice del PM10 prodotto da altri!
Ma perchè veramente non si cerca di dissuadere i comportamenti dannosi anzichè quelli virtuosi? (Però non sono “guarita” del tutto: appena posso uso ancora la bicicletta, anche per portare a casa il mio figlioletto di 9 anni…)
Saluti!
Caro Beppe Grillo ti pongo una domanda? Ma noi in Europa abbiamo bisogno di stati microscopici come San Marino o di Comuni da meno di mille abitanti, in una società dove le distanze si sono ridotte, grazie alla tecnologia? Perchè a mio avviso siamo in una situazione del tutto paradossale..perchè pagare assessori per gestire si e no i beni di poche persone? Per esempio nel Trentino Orientale esistono Comuni con meno di 700 abitanti che a mio avviso non hanno ragione di esitere, sia per la posizione geografica, sia per la dimensione. Questa anomalia resiste ancor oggi perchè gli abitanti di queste zone, che comunque fanno parte dell’ Europa e in primis dell’Italia, sono sorrette da ideali medioevali.
Non conosco altre situazioni simili in Italia, ma spero presto che questo spreco di risorse economiche finisca presto…perchè le risorse sono di tutti, sopratutto quando si tratta di risorse pubbliche. Quindi penso sia ora di fare una crociata contro queste bizzarrie geopolitiche che si trovano qua e la nel nostro territorio.
unica suluzione possibile la nostra estinzione !!!il mondo e una grande palla di pelo piena di pulci uomo …… forse anche un collare gigante e una soluzione….ciao uno di noi.
il sole 24ore ha pubblicato ieri sei febbraio un articolo del giornalista vito di bari nel quale è spiegato che il professore bryan roberts dell’ università di sidney ha progettato dei “mulini a vento” ipertecnologici da inviare ad un altezza di 10.000 metri dove iventi sono costanti ed intensi. Non pare abbiano controindicazioni.Producono in modo pulito energia pari al triplo della più grande centrale nucleare americana; il costo di realizzazione è di tremilioni di euro, la manutenzione è facilissima e conveniente. Perchè non si fanno?
Perchè non si trovano 30 chilometri di cielo sgombro da linee aeree!!!!!! vorrei che qualcuno mi dicesse che non è vero….
grazie mauro
Ciao Beppe,
quando dici di essere un veggente c’è da crederti veramente, ma con gli amministratori che ci ritroviamo il 90% degli italiani potrebbe diventare mago doc.
Basta visitare il sito: http://www.discaricatreponti.it
per capire quello che sta succedendo in CAMPANIA sul tema dei rifiuti e sui soldi che ruotano intorno a questo trasporto, stoccaggio,ritrasporto, imballaggio …. dei rifiuti.
Dopo una protesta durata un anno intero,in condizioni ambientali assurde e dopo accordi precisi da parte della politica regionale e locale, la situazione discarica è ancora avvolta dal mistero.
Nicola
Ciao Beppe,
quando dici di essere un veggente c’è da crederti veramente, ma con gli amministratori che ci ritroviamo il 90% degli italiani potrebbe diventare mago doc.
Basta visitare il sito: http://www.discaricatreponti.it
per capire quello che sta succedendo in CAMPANIA sul tema dei rifiuti e sui soldi che ruotano intorno a questo trasporto, stoccaggio,ritrasporto, imballaggio …. dei rifiuti.
Dopo una protesta durata un anno intero,in condizioni ambientali assurde e dopo accordi precisi da parte della politica regionale e locale, la situazione discarica è ancora avvolta dal mistero.
Nicola
Ciao Beppe e ciao a tutti gli amici del blog,
Vi voglio scrivere per porvi una domanda secondo voi in tutti i comuni d’italia e in tutte le zone d’italia e’ possibile installare panelli solari sopra al tetto? Sembra una domanda stupida ma il mio geometra mi avrebbe detto che dove e’ sita la mia casa non si puo mettere niente per colpa dell’impatto ambientale.
Che non mi darebbero mai l’approvazione a metterli, gia il comune o la regione Liguria non so ancora chi dei 2 mi ha imposto il colore della casa e il tetto a capanna.
A PROPOSITO DI CACCA… Chi ha uno o più bambini in età da pannolino ha sicuramente confidenza con la quantità abnorme di rifiuti maleodoranti e soprattutto non smaltibili che i piccoli sono in grado di produrre… (in realtà ciò che i bimbi producono è la cosa più biodegradabile del mondo, sono i pannolini ad essere un problema). ogni bimbo prima di arrivare al vasino ne consuma tonnellate che si riversano nell’ambiente, senza contare il danno ecologico provocato all’origine, per la loro produzione, e il danno a quei poveri sederini che si trovano a contatto con sostanze chimiche, gel assorbenti e quant’altro… io ho scoperto i PANNOLINI LAVABILI e mi trovo benissimo, non solo perchè sono in pace con la mia coscienza, ma perchè sono davvero più comodi ed efficienti dei pannolini usa e getta… non pensate ai vecchi ciripà, ci sono ditte che producono pannolini a mutandina veri e propri, che vestono perfettamente e trattengono benissimo le popò esplosive di mio figlio, si lavano in lavatrice senza troppo impegno. Certo, c’è da lavare un po’ di cacca, ma non più di quella che prima dovevo rimuovere dai vestiti che con i pannolini usa e getta (anche “di marca”) si imbrattavano spessissimo… E non è da trascurare il risparmio economico! cercate su un motore di ricerca “pannolini lavabili” e troverete molti siti dedicati, o se volete consigli scrivetemi pure!
Anche noi siamo in attesa di una bimba ed abbiamo già pensato di utilizzare fin da subito pannolini lavabili.
In Italia, purtroppo, si riescono a rimediare poche info (solo qualche sporadico comune tosco-emiliano ha mosso lodevoli passi in questa direzione), mentre su siti britannici, francesi o tedeschi si abbonda fin troppo.
Vorremmo, previa sperimentazione personale, sensibilizzare a riguardo il Comune di Milano, assessorato all’ambiente.
Jessica sai dirmi qualcosa in piu’: quali usi, strategie di lavaggio (pensavamo alle “noci lavabucato” dalla pianta della saponaria, viste sia su siti dedicate che da D-Mail)e soprattutto assorbenza/ritenzione. Forse meglio se mi scrivi direttamente, grazie, per non intasare il blog.
ciao silvia, mi sono accorta solo ora che il mio commento ha ricevuto un messaggio… non so come risponderti direttamente, sul blog è possibile risalire alle mail?
comunque, immagino che ormai la vostra piccola sia nata: avete già sperimentato alcuni pannolini? io ho provato le marche “bellicomeilsole” e “i popolini”, e devo dire che i popolini, nel modello “easyfix” sono decisamente più pratici perchè in un unico pezzo, assorbono meglio, si asciugano più in fretta. Hanno un tessuto particolare, in cotone con una lavorazione che trattiene i liquidi, mentre gli altri sono in spugna normale. per la mia esperienza consiglierei decisamente quelli, non costano nemmeno molto di più. io sono friulana, li ho trovati a udine. sul sito c’è l’elenco delle rivendite. non so se lo trovate ancora, ma sul sito dei bilanci di giustizia c’era un dossier che prendeva in considerazione anche altre marche, confrontandole tra loro.
per quanto riguarda i lavaggi, ho usato per un periodo delle sfere di zeolite (comprate per corrispondenza con la ditta bellicomeilsole) che permettono di ridurre del 70% la dose di detersivo, e devo dire che funzionano. per le macchie ho provato il sapone di bile. in ogni caso con il tempo gli aloni restano, anche perchè io non ho insistito più di tanto nel rimuovere le macchie, altrimenti diventa un lavoraccio! comunque la parte esterna del pannolino è ancora bella bianca, non si è ingrigita con i lavaggi, e sono ancora morbidi.
tanti auguri!
vorrei sapere se qualche persona riesce a spiegarmi come aprire una attivita’ di smaltimento di rifiuti visto che il mio comune ha uno scarso senso della raccolta e del recupero anche perche’ se non esiste concorrenza lo stato si fossilizza nel suo piacere di guadagno , dopo tante ricerche e tentativi di informarmi con le solite risposte vaghe e i soliti link a vuoto mi chiedo e vi chiedo quali sono i requisiti e le autorizzazioni necessarie per intraprendere una attivita’ del genere che intendo piu’ presente e attenta in questo ambito? vi prego datemi speranza visto che la mia famiglia ed io differenziamo fino da tempi remoti e ligi al nostro compito adesso diciamo basta vogliamo costruire qualche cosa di diverso e che soprattutto sia efficente
grazie a tutti quelli che escono di casa con tre borsine diverse
p.s la punteggiatura e’ stata omessa a proposito come una cosa che esplode e non si comanda
come ti capisco…io mi sento come te allo stesso modo!!!io mi sento già programmata, incanalata in una vita non scelta, senza tempo per se stessi e i propri cari, oppressi solo ed esclusivamente dal lavoro come costante della sopravvivenza,con una società che calpesta ogni valore in nome di un qualcosa che non riesco a comprendere.
ecco, hai detto bene: dobbiamo essere PERSONE. tutto qui.voglio , da qui a cent’anni, passare a miglior vita consapevole di aver vissuto per dei valori, non solo per poter sopravvivere. rivoglio il mio tempo.
caro simone, mi trovi veramente d’accordissimo.
scrivi quando vuoi.
saluti
Caro Beppe invio copia della lettera che ho inviato ad ASL Genova, Sindaco, Polizia Municipale.
Gentili Signori,
ieri pomeriggio alle ore 13,10 mio figlio ed i suoi compagni di classe, appena usciti dall’Istituto Fermi di Piazza Duca degli Abruzzi, sono andati a giocare nei giardini della medesima Piazza.
Il gioco è durato circa 15 minuti ma tanto è bastato ai bambini per insozzarsi di escrementi di cane, di cui il giardino è invariabilmente pieno.
Sottolineo che il s.s. aveva già fatto presente la situazione al Secolo XIX (che ci legge in copia) in data 1 maggio 2004, il quale aveva gentilmente provveduto a pubblicare la lettera circa la sporcizia regnante nei giardini in riferimento.
Nella mia triennale presenza ai giardini di Piazza Abruzzi devo constatare che non ho MAI visto un Vigile Urbano della sezione di Nervi mettere in atto alcuna restrizione nei confronti di tutti coloro che, specie nelle ore del mattino, portano i loro cani grandi e piccoli a scorrazzare nei giardini.
Chiedo a Voi come cittadini: “Chi vogliamo proteggere nella nostra educazione civica: i nostri figli e bambini oppure i nostri cani ? Notate che nei pomeriggi di sole a volte vi sono un centinaio di bambini della scuola Fermi che giocano in tali giardini.Chiedo al Comune di provvedere a definire la destinazione di detti giardini mettendo transenne, aumentando il numero dei cartelli di divieto e di provvedere ad una costante pulizia dei giardini visti i numerosi piccioni (vedi influenza aviaria), ai Vigili Urbani sezione di Nervi di fare SERIAMENTE rispettare il divieto di fare lordare i cani in tali giardini,al Direttore dell’A.S.L. 3 di GE di effettuare azioni di monitoraggio affinché la salute e l’igiene dei bambini nei giardini in riferimento sia protetta
Informo i destinatari ed i genitori dei bambini che frequentano i giardini di Piazza Abruzzi che se qualsiasi malattia proveniente da detti escrementidovesse comparire in uno qualsiasi dei bambini che giocano nei giardini: avvocati !
Ciao beppe ho appena visto il dvd del tuo ultimo spettacolo e mi è venuta una gran voglia di parlare…. certo fatico un pò con questo coso, scrivo poco a mano libera e con questi tasti mi intreccio parecchio…. non sono una persona molto istruita e nemmeno più intelligente degli altri, ma sono sempre stato molto curioso insomma sò un cazzo di tutto e ritengo che sia sempre meglio che sapere tutto di un cazzo…. faccio l’operaio da più di dieci anni, prima avevo una piccola attività che ho poi chiuso per vari problemi ma lasciamo stare, beppe dobbiamo cambiare le cose!!! abbiamo bisogno di persone come te, che hanno la capacità di esprimere tutti i nostri concetti le nostre passioni, qualcuno in cui credere che ci dia la forza e la voglia di cambiare, di andare avanti…. abbiamo poco tempo, tra qualche anno saremo macchine programmate per fare l’uomo, codici prestabiliti, istruzioni, numeri (tristezza)…. l’anno scorso mi sono innamorato per la terza volta è andata male, ma sono felice significa che ancora non sono una macchina, sono sensibile, emotivo, buono…. la mia vita è molto simile ai tuoi spettacoli, mi agito, scalpito, sostengo le mie idee cercando di non imporle, ancora voglio recepire imparare, il cambiamento fa parte della nostra evoluzione, ti voglio bene credo in te perchè il resto fa schifo…. ti abbraccio….ah se qualcuno dovesse legere questa mail mi piacerebbe saperlo così appena mi viene un altro sfogo dopo una cena o un film o boh vengo e pigio questi tasti e sò che sono ascoltato altrimenti addio
non ho commenti ma solo una domanda di natura ecologica: vi sembra tollerabile una politica che sovvenziona l’acquisto dei decoder digitali per poter vedere uno schifo di televisione e, di contro è impossibile reperire informazioni o peggio agevolazioni e sovvenzioni per l’installazione dei pannelli solari? ma questo non era il paese del sole? con quello che costa l’energia elettrica, non sarebbe ora incoraggiare (anche economicamente) i cittadini all’uso di energie alternative?
Ciao Angela, ho letto la tua domanda. Proprio questa mattina ho avuto modo di reperire delle informazioni circa la Campagna di incentivazione alla produzione di energia fotovoltaica che il Governo pare stia facendo per chi (anche privati cittadini)intende produrre energia fotovoltaica. Si tratta però di incentivi per la PRODUZIONE di energia e non di agevolazioni e sovvenzioni per l’istallazione di pannelli solari. Comunque, nel caso che la cosa fosse di tuo interesse il sito dove puoi andare a vedere è: http://www.grtn.it
il tel. dove puoi chiedere è: 800161616
La domanda va inviata entro il 31.3.2006 e entro giugno escono le graduatorie degli ammessi agli incentivi.
Anch’io sono interessata alle sovvenzioni o agevolazioni per l’installazione di pannelli solari perchè ho scoperto che un impianto di 20 mq. viene a costare circa 16.000,00 (??!!!!), io non ce li ho. Mi piacerebbe, però, passare all’energia alternativa. Abito vicino Roma (Castelli Romani). Auguri e buona ricerca. Anna
Lo sterminio animale sta continuando: le tigri stanno estinguendosi,i giapponesi cacciano nelle zone di riserva delle balene e forse i lKenya sta per ripermettere la caccia libera agli animali.
Dal sito LE SCIENZE
16.01.2006_Il grido d’allarme di Jane Goodall
Domani verrà conferita a Parigi la Legion d’onore a Jane Goodall come riconoscimento per il suo lavoro pionieristico per la conoscenza delle scimmie antropomorfe, per la sua battaglia a favore della biodiversità e del rispetto delle popolazioni, e per i suoi sforzi per la mobilitazione del maggior numero possibile di persone contro le gravi minacce che attentano all’equilibrio ecologico del pianeta.
La Goodall, che è stata tempo addietro nominata anche ambasciatrice delle Nazioni Unite per la pace, ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulla situazione di grave pericolo in cui versano tutte queste specie di primati.
La sopravvivenza delle grandi scimmie è messa a rischio dal bracconaggio, dai conflitti armati e dalle epidemie. Si stima che agli inizi degli anni sessanta la loro popolazione complessiva toccasse il milione di unità, mentre oggi gli scimpanzé non arrivano ai 100.000 individui, e il numero di bonobo è compreso fra i 10.000 e i 20.000. Ancora più drammatiche le cifre relative ai gorilla, mentre per gli oranghi si profila addirittura il concreto rischio di estinzione a partire dal 2015.
Buongiorno l’argomento ecologia non elude la parte animalista! consiglio il sito http://www.nonlosapevo.it per vedere (se ce la fate) con i vostri occhi quello che succede per produrre abiti e non solo con pelli di animali.
Ringrazio tutti quelli che avranno il coraggio di vedere il video e di non dimenticarlo
caro beppe sono un cittadino di roma da poco entrato nel tuo blog e devo dire che è veramente una cosa meravigliosa poter finalmente esprimere il proprio parere apertamente, perciò un grazie enorme per questa tua iniziativa. Questo mio breve messaggio è per comunicare la mia grande preoccupazione per il futuro e la sorte del nostro pianeta. Sembra che a molta gente non interessi questo problema (distruzione foreste,inquinamento ecc.)come se i loro figli e nipoti fossero degli estranei. Vorrei tanto avere una bacchetta magica per risolvere questi problemi ma purtroppo e solo fantasia.Gli indiani d’America, uno dei più grandi popoli della terra, dicevano “prendi dalla foresta solo quello che ti serve e lascia stare il superfluo, altrimenti Lei ti si rivolterà contro”.
Scusa questo mio sfogo ma vorrei sapere dagli esperti noi poveri cittadini che cosa possiamo veramente fare di concreto per collaborare in parte a questo enorme problema.
Ti invio un grande saluto e spero di poter venire a vederti a Roma a Febbraio.
Oreste
Un contributo alla protezione dell’ ambiente : Ricavare energia dal traffico
da Repubblica.it del 18.12.05
L’idea è semplice e geniale: sfruttare l’inutile passaggio delle auto nel traffico per fargli produrre corrente. Senza aumentare l’inquinamento e senza richiedere nessuno sforzo aggiuntivo ai motori delle auto: basta farle passare su una speciale pedana che grazie al peso delle vetture si abbassano di qualche centimetro e attivano un meccanismo che produce corrente.
Questa in sintesi l’invenzione dell’inglese Hughes Research Ltd che si appresta a montare su alcune strade (in via sperimentale) questo su dispositivo battezzato Electro Kinetic Road Ramp: sono già 200 i comuni che si sono dichiarati interessati alla cosa. E già perché la Hughes Research ha già messo in vendita il suo dispositivo: 37 mila euro chiavi in mano. Poco, tutto sommato, rispetto ai vantaggi che promette l’Electro Kinetic Road Ramp: ad ogni passaggio di auto (a seconda del suo peso) si generano in modo del tutto gratuiti da 5 a 10 Kw, che finiscono immediatamente in uno speciale accumulatore, pronti per essere poi riutilizzati.
In questo modo ci si potrebbero far funzionare – in modo del tutto gratuito – pannelli luminosi per segnalazioni agli automobilisti o perfino lampade per illuminare la strada. In realtà la pedana che aziona il generatore è divisa in tre pezzi, per ottenere un doppio movimento al passaggio dei due assali dell’automobile.
Realizzato in acciaio ad alta resistenza l’Electro Kinetic Road Ramp è poi rivestito di un materiale antisdrucciolevole per evitare di trasformarsi (con il bagnato) in una terribile trappola per motociclisti) e non compromette in nessun modo la sicurezza di marcia delle vetture. Secondo il costruttore poi la sua manutenzione è praticamente inesistente e la sua robustezza a tutta prova: in migliaia di test non ha mai dato nessun problema. Vista la semplicità del meccanismo, difficile dare torto alla Hughes Research…
x il satanismo di bianca e bernie… c’è molto più marcio di quello che si pensa e parlo di simbologia sulle confezioni di cibo/detersivi c’è gente che fà delle ricerche su multinazionali come una tedesca di biscotti o una olandese dei detersivi sarebbe curioso sapere chi sono i soci
ce ne sarebbero di cose da dire… da l’azienda sotto casa che scarica rifiuti nelle fogne alla italcementi che si mangia montagne intere (vedi progetto di ampliamento sede a Rezzato – gli abitanti stanno dando battaglia)
ciao beppe,
scusa se ti do del tu ma da quando ti ho conosciuto(tramite internet,ed il tuo spettacolo che hai fatto a Roma nell’aprile 2005)praticamente sei diventato uno di famiglia..ovvero quello che hai detto ci ha illuminati un po’ tutti…..
io ti conoscevo poco xche’ ho solo 23 anni ma mia madre mi raccontava sempre che eri e’ soppatutto sei uno veramente in gamba….io vivi a palermo….bella senza dubbio ma difficilissima da vivere….un po come anche le altre citta ma sotto alcuni punti di vista anche peggio…..l’ambiente mi sta molto a cuore ma ho tantissima paura che tra pochissimi anni cio che vediamo(che a volte gia adesso non ci piace piu’…)non lo vedremo proprio….perche’ tutti coloro che potrebbero impegnarsi a fare veramente qualcosa se ne fregano altamente….e questo mi fa proprio “incazzare”…. scusa se mi sono riscaldata tanto …..comunque spero tu leggerai la mia e-mail con affetto una ragazza che e’ molto contenta che vi sia un uomo come te….che spara a zero sulle cose giuste da sapere…ciao da una ragazza del sud!!!!
incredibile ma vero…
mi piacerebbe aprire un’azienda che si occupa di fonti rinnovabili energia solare sia per il riscaldamento che la produzione di energia elettrica… so che ci sono anche finanziamenti europei per aziende di questo tipo però vai tu a cercare le leggi e i finanziamenti alle quali puoi accedere….
è una giungla sia per chi vuole aprire un’azienda sia per un privato che vuole accedere ai rimborsi, infatti spesso i soldi finiscono solo ad enti pubblici (come al solito)…
x il satanismo di bianca e bernie… c’è molto più marcio di quello che si pensa e parlo di simbologia sulle confezioni di cibo/detersivi c’è gente che fà delle ricerche su multinazionali come balzehn (tedesca – biscotti) henkel (olandese – monopolio quasi mondiale dei detersivi-sarebbe curioso sapere chi sono i soci)
ce ne sarebbero di cose da dire… da l’azienda sotto casa che scarica rifiuti nelle fogne alla italcementi che si mangia montagne intere (vedi progetto di ampliamento sede a Rezzato – gli abitanti stanno dando battaglia)
Ho da poco finito di leggere il libro bellissimo di Jared Diamond “Collasso” da cui ho appreso dell’esistenza del MSC, Marine Stewardship Council, organismo internazionale indipendente che tra l’altro attribuisce la propria certificazione ai prodotti (pesce ecc) pescati in aree non soggette a sfruttamento intensivo o a specie non in pericolo. Questa certificazione è molto conosciuta e richiesta in altri paesi (ad es. Sviizzera)..e in Italia?
Caro Beppe,
perchè non metti un link anche al sito della LAV (Lega Anti Vivisezione)? Nei giorni del terrore aviaria al telegiornale passano come se niente fosse queste immagini di polli trattati come merce, certo non è una novità, ma come se fosse normale mettere degli animali vivi in buste di plastica e gettarli in una fossa per poi seppellirli vivi, mentre urlano di dolore…Possibile che sia considerato normale? Sul sito della LAV ci sono molte informazioni sulla realtà degli allevamenti di polli (al momento c’è una campagna per migliorare le condizioni degli allevamenti intensivi, si può firmare una petizione), sull’orrore della vivisezione (esistono metodi alternativi ma fa molto comodo alle inquietanti industrie farmaceutiche), sull’aberrante realtà delle pellicce prodotte in Cina a basso costo e sulla caccia alle foche in Canada (anche qui si può fare qualcosa firmando una petizione)…le informazioni sono tante, chiaramente scritte da animalisti (qualcuno le potrebbe considerare troppo radicali), e il sito è : http://www.infolav.org .
Grazie,
Valentina Tudisca
Per ogni metro quadro ti superficie terrestre (alle latitudini alla quale è posta l’Italia) irraggiata da luce solare a mezzo giorno sono contenuti circa 1,3 Kw (altro dato che parla da solo).Purtroppo tramite i pannelli fotovoltaici i quali hanno rendimento del 12-13% e un costo molto elevato è possibile prelevare una quantità di energia non molto elevata da tele superficie(un pannello di un metro quadro produce 75w).In questo caso possiamo sperare che la ricerca ci porti alla possibilità di avere pannelli con rendimenti più alti a prezzi accessibili.Comunque tramite i pannelli solari termici è possibile arrivare a rendimenti anche dell’85%, questo vuol dire che possiamo produrre lo stesso effetto termico di uno scaldabagno che dalla rete elettrica assorbe la potenza di circa 1kw. Non so a voi,…Ma a me non sembra affatto male!!!
Il fabbisogno energetico dell’intero pianeta attualmente è di 15000 TWh (terawattora)e il potenziale eolico totale del pianeta è di 50000 Twh.
I dati parlano da soli.
Nelle sue trasmissioni si è spesso parlato di idrogeno come propellente ecologico per auto , ma da quanto mi risulta per produrre idrogeno necessita l’uso di corrente elettrica che a sua volta e prodotta con il petrolio. Risultato , non inquiniamo in citta ma inquiniamio di più in campagna.
Sarebbe un ‘ ottima soluzione se si producesse idrogeno solamente con elettricità idroelettrica nelle ore di basso utilizzo da parte degli utenti.
Poi le dico una fantasia che ho in mente riguardo alla produzione di energia elettrica ecologica. Giocando una lente d’ingrandimento in un giorno di sole limpido sono riuscito orientando il fascio di luce a scaldare una monetina da 10 centesimi. Mi sono chiesto:se aumentassi le dimensioni e avessi una lente del diametro di 10 metri che concentrasse il fascio di luce in in diametro di 10cm quanto sarebbe caldo il centro del fascio? Con quel calore si potrebbe creare acqua calda? si potrebbe anche creare del vapore e di conseguenza energia da trasformare in idrogeno? Creando idrogeno si potrebbe creare energia d’estate da consumere d’inverno. Forse l’energia prodotta sarebbe poca ma ad inquinamento zero assoluto e nessun materiale dannoso da smaltire. Fantasia?
Salve a tutti,
volevo solo informare l’autore del messaggio riguardante l’esperimento delle lente di ingrandimento che in Spagna hanno preso molto in considerazione il fatto di poter concentrare un fascio di luce solare, basti veder lo svilluppo che hanno avuto negli ultimi tempi nel campo dell’energia solare.
Sto leggendo un libro che si intitola
Energia Pulita scritto dall’Ing.Pietro Menna e lo consiglio perchè pur essendo semplice e sintetioco è un grado di dare chiarimenti.
Grazie dell’attenzione.
Caro Beppe, cari amici, voglio raccontare la storia di un sogno che faccio sempre più spesso ad occhi aperti.
Da quasi un anno ho conosciuto una ragazza, sapete, proprio quella che che non ti devi far scappare, insomma, un alter ego al femminile e con lei ho deciso di mettere su casa ma non una casa qualsiasi, un appartamento o un loculo in centro nemmeno una villetta a schiera, niente di tutto questo ma . Ma . Si insomma, una casa di legno, con tutti i comforts ma dicasi fatta da profumato legno di abete rosso.
E non solo comodità : io e la fidanzata l’abbiamo pensata completamente biocompatibile : intercapedine isolante di canapa (non indiana!!!) al posto della lana di vetro, riscaldamento e acqua calda sia dei sanitari che dei termosifoni mediante termostufa o termocamino a legna per l’inverno e pannelli solari per l’estate, allacciamento alla rete elettrica solo per sicurezza in quanto è prevista l’istallazione di un “girasole solare” che provveda al fabbisogno domestico
Insomma tecnologia, rispetto per l’ambiente e tradizione allo stesso tempo.
E fin qui la favola si perché nonostante queste idee per ridurre l’impatto ambientale al minimo (è richiesta solo una soletta di cemento sulla quale poggiare la casa) un progetto simile è realizzabile esclusivamente su un terreno edificabile (e non agricolo) con dei costi di acquisto che in provincia di Milano sono realmente proibitivi.
Abbiamo bussato le porte dei vari comuni illustrando il nostro progetto, formulando una proposta di acquisto (e non di regalo!) per i vari ritagli di terreno demaniale l’unica cosa che i vari uffici tecnici hanno saputo fare è stata quella di riderci in faccia.
Come contropartita ulteriore abbiamo perfino proposto ai vari comuni facenti parte del parco Nord Milano di utilizzare casa nostra come “sito di bioedilizia” visitabile da tutti per comprendere i vantaggi ma niente risate. E se Putin chiudesse ancora il rubinetto del gas… chi riderà ?
carissimo la raccolta diferenziata va bene ma non si possono mettere in circolazione decine di mezzi tutti i giorni per ritirarla è un continuo via vai per carta plastica e rifiuti per alcuni di questi basterebbe una volta al mese o più ti scrivo da un paese di sedicimila abitanti
caro Beppe Grillo,
una piccola segnalazione su di un piccolo problema di piccoli rifiuti domestici: le pile elettriche.
da anni uso quelle ricaricabili, ma ogni tanto quando sono in giro compro delle pile normali.
spesso me ne servono solo due ma devo comprarne 4 (come i chiodi – te ne servono 12 e ne compri mezzo chilo!). così mi ritrovo con tante pile e non ricordo più se sono nuove o vecchie.
per questo mesi fa ho comprato un tester (4,5 euri) che ti indica lo stato di carica di qualsiasi pila (funziona senza pile!).
un giorno ho svuotato la radiolina perchè non andava più: ho testato le 4 pile mezzatorcia e ho scoperto… che 1 era completamente scarica, le altre 3 come nuove!
pensa quante pile cariche buttiamo via! e se anche vengono smaltite bene, comunque costano tantissimo! bastano meno di 5 euri per togliersi il pensiero.
un abbraccio
e un ringraziamento per quello che fai
che la tua pila sia sempre carica!
claudio
Dopo le minacce di Gazprom tutti i giornali parlano di ritorno al nucleare.
Io, invece, penso di auto-convertirmi all’energia solare.
Ma come posso fare?
Dove trovo informazioni sull’energia solare (strumnti, costi…?
Aiutatemi
Sono uno studente in ing. ambiente e territorio alla Sapienza di Roma.Riassunto dei miei 30 esami conseguiti : è certo che di questo passo ci estingueremo solo per colpa nostra , tutto il resto sono solo cazzate. Faccio solo un esempio per vivere come in paradiso, se vivete a Roma , a 20 minuti di treno (in macchina faresti 500 metri nello stesso tempo), alla stazione di Poggio Mirteto, c’è la piana del tevere (meraviglia indescrivibile), con due panini e chi vuoi tu puoi passare una delle giornate piu belle della tua vita . E’ GRATIS e vaff l’euro . P. s. sul treno potete portare anche le biciclette (su portaportese quasi le regalano) . IL PARADISO E’ DIETRO L’ANGOLO SE LO VOGLIAMO!!!!!!!
Un caro saluto Save the Dogs onlus
ECCO IL MESSAGGIO DA INVIARE:
Lafarge Roofing S.p.A.
Via Valle Pusteria, 21
39030 Chienes (BZ)
Tel. 0474 560000
Fax 0474 565385
e-mail:webmaster@lafarge-roofing.it
SPETTABILE LA FARGE,
LO SCORSO 9 DICEMBRE 2005 E’ AVVENUTO UN FATTO ESTREMAMENTE GRAVE A
MEDGIDIA, IN ROMANIA.
ALCUNI VOSTRI DIPENDENTI SONO STATI VISTI ENTRARE CON UNA DACIA ALLE ORE
8.00 ACCOMPAGNATI DA UOMINI DEL VOSTRO SERVIZIO DI SICUREZZA E RECARSI
NELL’AREA DEL PORTO FLUVIALE. QUI NUMEROSI TESTIMONI CONFERMANO DI AVERLI
VISTI DEPOSITARE IN UNA ZONA ESTESA PICCOLI PACCHETTI BIANCHI CONTENENTI
SALAME TAGLIATO A PICCOLI PEZZI RICOPERTO DA UNA SOSTANZA ROSA. DOPO UN’ORA
10 DEI 20 CANI DEL PORTO ERANO CADAVERI CON CHIARI SEGNI DI AVVELENAMENTO
(BAVA ALLA BOCCA, VOMITO E CONVULSIONI). VI ALLEGHIAMO SOLO DUE DELLE FOTO
SCATTATE DALLA PRESIDENTE DI SAVE THE DOGS, L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CHE DA
TRE ANNI LAVORA NELLA ZONA CON IL PARTNER ROMENO PER TROVARE UNA SOLUZIONE
MORALMENTE ACCETTABILE AL PROBLEMA DEL RANDAGISMO CANINO.
PREMESSO CHE SAPPIAMO CHE LA FARGE ROMCIM HA PRECEDENTEMENTE ELIMINATO IN
QUESTO MODO TUTTI I CANI RANDAGI PRESENTI SULL’AREA DEL PROPRIO IMPIANTO DI
MEDGIDIA E HA RIFIUTATO LA RICHIESTA DI COLLABORAZIONE AVANZATA NEL GIUGNO
2004 DALL’ASSOCIAZIONE LOCALE GAIA, VI SCRIVIAMO PER RICORDARVI CHE:
1) I CANI DI MEDGIDIA SONO PROTETTI DA UNA REGOLARE CONVENZIONE STIPULATA
TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E L’ASSOCIAZIONE LOCALE GAIA E CHE LA LEGGE
PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI ROMENA PUNISCE COLORO CHE SI MACCHIANO DI
TALI CRUDELTA’
2) TUTTI I CANI ELIMINATI ERANO VACCINATI, STERILIZZATI E NON AVEVANO MAI
DATO PROBLEMI A COLORO CHE FREQUENTANO IL PORTO
3) TALI AZIONI AD OPERA DI UNA MULTINAZIONALE STRANIERA COSTITUISCONO UN
GRAVE DANNO ALL’IMMAGINE DELL’UNIONE EUROPEA E DI TUTTI GLI STRANIERI CHE
CERCANO, LORO MALGRADO, DI AIUTARE LA SOCIETA’ ROMENA A GESTIRE TALI PROBLEMATICHE IN MODO CIVILE.VI CHIEDIAMO PERTANTO DI PRENDE
beppe dimmi qualcosa sui gatti imbottigliati in giappone!!!come si può permettere una schifezza del genere??ma sono esseri umani gli autori di queste torture???!cosa si puo fare!!!!!??????guardate il sito http://www.bonsaikitten.com e giudicate voi
Questi sono matti, mi chiedo, di sto passo dove si va a finire? Poi dicono dei serial killer che torturano gli animali e questi cosa sono? Personalmente mi meraviglia di più, chi spende soldi per comprare ste cose perverse!!! Io ci avrei messo dentro loro nella bottiglia vedevi come si divertivano!!! fanculizzateli
caro blog,
ho scritto un articolo (tre cartelle) dal titolo “ecologia delle migrazioni”, una proposta provocatoria che mi sembra abbia a che fare con i temi del blog. la domanda e’: sono migrati prima i pomodori o i latinoamericani? e se dovessimo pagare loro il brevetto per i pomodori e il mais, dove finirebbe la pianura padana (in cui risiedo)? e’ una proposta con intenti didattici, ma credo possa interessare un pubblicio piu’ ampio. probabilmente verra’ ospitato dalla rivista “cem-mondialita’” di brescia, ma questo, per me, non e’ un problema.
aspetto tue notizie
buon lavoro (e complimenti)
mauro, da piadena (CR)
Il petrolio finirà fra non più di 20 anni. Ciò significa che per le nazioni più povere il petrolio scomparirà prima. E’ un bene? Pensate forse che le energie alternative possano bastare?
Credo che basterebbero, se soltanto riducessimo la nostra sfrenata voglia di CONSUMARE. Il consumismo è la peggiore piaga per l’ecologia, significa non conoscere le più semplici regole della natura. SMETTETELA SUBITO DI CONSUMARE ALL’ECCESSO. SCEGLIETE AZIENDE CHE NON SI MACCHIANO DI CRIMINI CONTRO L’UMANITA’. Non pensiamo sempre e solo al nostro borsellino. Quando il petrolio finirà, i poveri saranno sempre più poveri, e moriranno più giovani, perchè le risorse saranno sempre nelle stesse mani. Soffriranno per il nostro 534° videogioco o il 76° maglioncino di cui “NON POTEVAMO FARE A MENO”. Consumare meno e meglio permette di dare una lezione al potere politico ed alle grandi aziende, poche altre cose lo permettono. Quando entrate in un supermercato VOI ANDATE A VOTARE. E smettetela di ripetervi “tanto non è mica colpa mia”, lo è e come, siamo NOI i RICCHI. Loro, i poveri, sono quegli “s…zi terroristi” di cui tutti parlano, o forse semplicemente uomini e donne che non accettano più di morire di fame ed essere i nostri schiavi a distanza?
vedi che terza guerra mondiale scoppia quando in medio oriente finisce il petrolio…cosa credi che possano mangiare tutti quei poveracci? che alternative avranno, si mettono tutti a costruire clessidre!!!
spero che il mondo si dia una ragguagliata, e anche velocemente perchè abbiamo toccato il fondo da parecchio tempo, e invece di cercare di rialzarci abbiamo iniziato a scavare!!! 🙁
Insegno ET nella scuola media.
Quando arrivo a studiare il problema delle risorse energetiche, cito sempre
l’ing. Andrea Rossi di Milano che una ventina di anni fa (credo) brevettò
un sistema di trasformazione chimica dei rifiuti solidi urbani.
Il suo utilissimo processo, realizzato in autoclave con catalizzatori, produceva
due tonnellate di petrolio greggio ogni dieci di rifiuti.
Credo addirittura che fu ostacolato nel suo progetto di applicare industrialmente il suo brevetto.
Ora non so più nulla, nemmeno se è ancora vivo.
Lascio a voi l’amaro commento che ad ogni persona di buon senso viene spontaneo.
I ragazzi mi chiedono poi sempre il perché ed io mi trovo a disagio a parlare di
questioni morali.
Vorrei rimanere distaccato ma più che invecchio mi ci arrabbio.
Insegno ET nella scuola media.
Quando arrivo a studiare il problema delle risorse energetiche, cito sempre
l’ing. Andrea Rossi di Milano che una ventina di anni fa (credo) brevettò
un sistema di trasformazione chimica dei rifiuti solidi urbani.
Il suo utilissimo processo, realizzato in autoclave con catalizzatori, produceva
due tonnellate di petrolio greggio ogni dieci di rifiuti.
Credo addirittura che fu ostacolato nel suo progetto di applicare industrialmente il suo brevetto.
Ora non so più nulla, nemmeno se è ancora vivo.
Lascio a voi l’amaro commento che ad ogni persona di buon senso viene spontaneo.
I ragazzi mi chiedono poi sempre il perché ed io mi trovo a disagio a parlare di
questioni morali.
Vorrei rimanere distaccato ma più che invecchio mi ci arrabbio.
Ciao beppe,
a quanto pare quest’anno i nostri cari amici politici voglio veramente far cambiare volto all’ITALIA.
Oltre al caso TAV, da me, nel SALENTO solo qualche tempo fa hanno firmato un’accordo tra Turchia, Grecia ed ITALIA per far arrivare sulle nostre stupende spiagge salentine un tubone di 800KM dalla TURCHIA.
Ti mando l’articolo scaricato internet preso un un giornale locale, visto che in tv non ne ho sentito parlare.
Accordo per il gasdotto euroasiatico, la firma è avvenuta a Lecce
È stato siglato in Prefettura a Lecce: dal 2010 la struttura trasporterà 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno in Italia, partendo da mar Caspio e Azerbaijian
È stato siglato nel pomeriggio di venerdì in Prefettura a Lecce l’accordo intergovernativo per l’interconnessione delle reti di trasporto di gas naturale tra Grecia e Italia. L’accordo è stato sottoscritto dal ministro delle Attività produttive Claudio Scajola e dal ministro dello sviluppo greco Dimitri Sioufas, presente il ministro dell’Energia turco Hilmi Guler. Con l’intesa si avvia la realizzazione di un gasdotto tra la rete italiana e quelle greca e turca, un’infrastrutura sostenuta dall’Ue ed indicata come uno dei cinque assi prioritari di sviluppo del sistema energetico transeuropeo.
Il gasdotto sarà in grado di trasportare 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno ed entrerà in servizio a partire dal 2010 con l’import di gas proveniente dalla zona del mar Caspio, Azerbaijgian ed Iran, dove si concentra il 20% delle riserve mondiali.
«Con l’accordo oggi – ha commentato il ministro Scajola – si conferma l’importanza strategica dell’Italia quale Paese ponte tra il bacino del Mediterraneo e l’Europa, un percorso che ribadisce l’impegno del governo Berlusconi verso la ricerca di fonti alternative per arrivare alla riduzione dei costi energetici nelle imprese e nelle famiglie. È un accordo di grande importanza – ha aggiunto – considerando il comune impegno di Italia, Grecia e Turchia.
CIAO e aspetto tue nt
Credo che il problema sia la mentalità o coscienza di tutti noi che va corretta.
Un vecchio di un villaggio sperduto ha detto, ad un nostro archeologo: “per le vostre comodità state distruggendo il mondo”, ed è vero.
Quanto inquiniamo quando utilizziamo l’auto anche se potremmo utilizzare la bici?
Ti assicuro che guardandomi intorno sono tantissime le persone che non ci pensano: impiegate che temono problemi per l’acconciatura o non trovano abiti “confacenti” per l’andare in bici senza perdere immagine nel posto di lavoro, impiegati che lo fanno per abitudine, mamme iperprotettive che portano i figli alla scuola dietro l’angolo.
Così come chi installa l’idromassaggio in casa (fosse per me lo proibirei) sprecando, in tal modo, quintali di acqua e Kw di energia per riscaldarla.
Chi riempire strade ed autostrade per andarsi a fare un giro nei weekend.
Chi crede, riscaldandosi con la legna, di inquinare meno (!?)
Chi acquista una macchina di maggiore cilindrata quando potrebbe utilizzarne una di cilindrata minore.
Quando acquistiamo un ferro da stiro da 1500 W mentre uno da 1000 potrebbe bastare.
Quando acquistiamo un phon da 2000 watt quando ne basterebbe uno da 500.
Quando acquistiamo aspirapolvere da 1500 watt mentre ne basterebbe uno da 400.
Ecc. ecc.
E’ la nostra cultura che dobbiamo perfezionare, siamo così stupidi che non ci rendiamo conto che con piccoli, se non insignificanti, sacrifici si potremmo fare molto per il futuro dell’ambiente.
caro beppe grillo,
abbiamo bisogno di dare la massima pubblicità a quello che accade a Savigliano in provincia di Cuneo, dove un gruppo di amministratori hanno deciso di cancellare un tratto di torrente Maira che passa incantevole in mezzo alla città. Ecco il testo del Comitato per la difesa del Maira e grazie per l’attenzione.
I lavori di “messa in sicurezza” del Maira sono cominciati, la vigilia dell’Immacolata Concezione. Le le ruspe sono entrate nel greto ed hanno iniziato la devastazione. Il più grande lavoro inutile che la città di Savigliano (Cuneo) potrà annoverare è cominciato. Non hanno neppure atteso che l¹Aipo spiegasse, raccontasse, indicasse le variazioni progettuali. La volontà d’iniziare è stata forte, fortissima! Il desiderio di distruzione, anche!
L’alterigia e la protervia di chi comanda non hanno sentito ragione e neppure ascolto per le più di tremila (3000) firme di cittadini che scongiuravano di ripensarci sono valse a fermare la canalizzazione e la cementificazione.
Speravamo che la Giunta avesse anche la sensibilità alla supplica che le giungeva da larga parte della popolazione. Così non è stato. Non alzeremo barricate, non insceneremo manifestazioni, non creeremo presidi, né blocchi stradali.
Il Comitato spontaneo nato per la difesa del Maira, trasversale, apartitico, apolitico, ha cercato di richiamare l’attenzione sul progetto e di dare quelle informazioni che l’Amministrazione comunale aveva omesso.
È stata raccolta, una ricca documentazione sull’inutilità e sull’inopportunità dell’intervento. La Giunta ci ha regalato le draghe nel fiume, ma anche noi abbiamo in serbo una strenna, di certo più in sintonia con il nostro pensiero, con i nostri atteggiamenti nei confronti della natura e con il clima della festività natalizia. I cittadini sapranno giudicare, ma allora per il fiume sarà troppo tardi. Per saperne di più visita il sito http://www.pmnet.it
cerca Savigliano nelle città
oppure http://www.saviglianocn.it/maira/maira.html
Italia dei Valori della Provincia di Lecce esprime la propria più completa solidarietà ai cittadini italiani che in Val di Susa protestano democraticamente contro scelte unilaterali imposte da una logica politica irriverente dei diritti dei cittadini e delle loro preoccupazioni, che pretende di decidere tutto per tutti. Da Lecce solidarizziamo con le donne, i bambini, gli anziani, con tutti i cittadini e con i rappresentanti delle municipalità di quella valle che in queste ore sono impegnati a difendere il diritto all´autodeterminazione ed in particolare il diritto alla salute. Stigmatizziamo in maniera netta e decisa l’uso di metodi autoritari che non possono assolutamente essere accettati, specialmente quando la protesta, come nel caso in esame, si svolge con la massima civiltà e coinvolge anche istituzioni locali.
Lecce, 10 dicembre 2005
Il Coordinatore Provinciale
Avv. Piergiorgio Provenzano
Ciao Beppe, cosa ne pensi della macchina ad aria compressa, di Marco Pagani Guy Negre, presentata
nel 2001 al Motorshow di Bologna,
Sò che questa macchina rivoluzionaria: la Eolo (questo il nome originario dato al modello),
era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed
ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore ecc…..
Ma è vero??? E se lo è che fine ha fatto??
Grazie
Giorgio
Ho ricevuto 15 fatture telecom così composte:
. fatture 72 grammi;
. buste 66 grammi;
.comunicazione allegata 72 grammi.
Mi domando, con i mezzi odierni: non era possibile visto che l’utente è lo stesso, inviare sì 15 fatture ma tutte in una busta e con una sola comunicazione?
Si sarebbe risparmiato qualcosina!
LEGGETE COSA SI PUò FARE CON LA TECNOLOGIA DEL SOLARE A CONCENTRAZIONE CAPIRETE CHE SE L’ITALIA VOLESSE L’INDIPENDENZA ENERGETICA POTREBBE RAGGIUNGERLA IN POCHI ANNI A COSTI EQUIVALENTI A QUELLI DEL PETROLIO, MA DANDO UN PO DI LAVORO AGLI ITALIANI:
FONTE ENEA:
· Specchi parabolici lineari – Denominati con il termine SEGS, essi sono usati per focalizzare su un singolo asse i raggi solari su un lungo tubo ricevente posizionato lungo la linea focale dei concentratori. Un mezzo portatore di calore, ad esempio olio, pompato attraverso i tubi ricettori, alimenta una stazione di potenza localizzata centralmente. Il calore solare è trasformato in vapore allo scopo di far funzionare un turbogeneratore elettrico. La temperatura tipica di operazione è di 390 °C. Tali impianti oggi hanno potenze tipiche dell’ordine di 30-80 MW elettrici e bruciano anche una certa quantità di combustibile fossile (gas naturale) per produrre energia quando l’energia solare è deficitaria. · Accumulo dell’energia termica: il calore prodotto viene usato per riscaldare un mezzo dal quale, al momento opportuno, si estrae il calore per produrre l’energia elettrica. Questi dispositivi sono di basso costo, alta efficienza e permettono di mantenere l’impianto operativo durante i picchi della domanda e durante le ore notturne. Essi hanno anche il vantaggio di eliminare le fluttuazioni dovute ai transienti (nubi).
COSA STIAMO ASPETTANDO !!
FACCIAMO IL PARTITO DELL’ENERGIA ? I NOSTRI DIPENDENTI NON SONO INTERESSATI A RENDERE L’ITALIA UN PAESE LIBERO DALLA DIPENDENZA ENERGETICA DAI PAESI PETROLIFERI !
CHI VUOLE SOTTOSCRIVERE L’IDEA DEL PARTITO DELL’ENERGIA PUò SCRIVERMI ALL’INDIRIZZO : geom.porcu@inwind.it
Buon giorno Sig. Grillo.
Sono un semplice cittadino di serie “Z” ma mi unisco alle proteste senzaltro , più importanti della mia.
Io abito a Voltri, in provincia di Genova (per gli altri, Lei sà di sicuro dov’è), e siamo rimasti gli ultimi ad avere la spiaggia.
Ora deve sapere che su questa spiaggia si trovano diverse societa di pesca sportiva, e vi sono le relative baracche dei soci, su cui si è polemizzato, ma non si è detto che queste societa fanno anche servizi socialmente utili, (di questo tutti zitti) delle scolaresche che vengono a conoscere il mare , le nostre usanze e l’ecologia marina, spiegata direttamente sulla spiaggia.Dei ragazzi con endicap, portati in barca a pescare da soci volenterosi, ecc…
Ora tutto questo sta per finire, nel senso che il porto non avendo ottenuto l’autorizzazione all’ampliamento, ha delegato il comune a costruire una “PASSEGGIATA” sull’arenile, di fatto sloggiando le varie società dalla spiaggia, e sono sicuro che dopo pochi anni si vedrà sparire anche l’ultima spiaggia , inghiottita dal porto petroli.
Visto che i pochi che stanno sulla spiaggia non ci saranno più per “sobillare la folla” ed i bagnanti quando si accorgeranno di quello che sta succedendo ormai sarà tardi.
Ma oramai siamo rassegnati, all’inevitabile distruzione di ques’ultima oasi naturale e gratuita( i bagni ad Arenzano sono a pagamento).
Non so neppure io perche scrivo….il BUON SENSO E’ MORTO
vi sembra possibile che, di fronte alle proteste fatte in modo civile da tutti gli abitanti di una valle contro un opera (TAV)che provocherà sicuri danni all’ambiente e alle persone, sia per la presenza di radon, uranio, amianto nelle montagne in cui dovrà passare il tunnel dell’alta velocità (la Valle di Susa è molto ventilata, con correnti che spirano verso Torino e l’amianto è un materiale leggerissimo e qundi volatile), sia per la distruzione delle falde acquifere oltre che per l’inquinamento da uranio delle rimanenti, vi sembra possibile, ripeto,che la risposta data ai cittadini sia la militarizzazione del territorio con tutti i disagi che ne conseguono?
se pensate che sia la solita valsusina contro il progresso, andate a leggere il documento firmato da oltre 50 medici della Valle, oltre alle relazioni che analizzano costi/benefici reali. Il pericolo è anche quello di finire come con il tunnel sotto la Manica: 9 miliardi di euro di debiti.
ecco un problema che nessuno affronta neanche Beppe, il problema delle SCIE CHIMICHE l’unico che ne parla è il sito http://www.fottilitalia.com/
il sito anti-italiano per eccellenza
praticamente in esclusiva
Sono molto sensibile allo spreco quotidiano d’acqua. Ho pensato quindi di mettere il pedale al lavandino di cucina, e, oltre al risparmio d’acqua,lo trovo pure molto comodo. Purtroppo non ho fatto dei calcoli e quindi non posso riportare dati a supporto delle mie impressioni. Ad occhio e croce, mi sembra funzioni. Se non altro, non mi capita piu’ di lasciar scorrere inutilmente l’acqua, neanche per il risciacquo dei piatti.
Non ho mai trovato questo metodo (del pedale al rubinetto) tra le indicazione per diminuire lo spreco d’acqua. Mi piacerebbe sapere se e’ solo una mia fantasia ho se e’ realmente cosi’. Qualcuno sa dirmi qualcosa in merito?
Grazie
Vorrei solo sottoporre ai futuri cadidati alle primarie di Milano (ma anche ad altre città), in special modo a Dario Fo, la seguente osservazione. Parecchi anni fa sono stato a Cuba per studiare Sanità Pubblica. Era il 1992, un periodo molto difficile per l’economia cubana, che in ogni modo cercava di sopravvivere alla carenza di petrolio. In quel periodo, il municipio de La Habana, per rendere più sicuro ed agevole il trasporto su due ruote, aveva reso ciclabili alcune arterie di attraversamento della città. Io avevo una pesantissima bicicletta cinese con la quale mi muovevo per la città e trovai geniale questa soluzione.
Perchè quindi, invece di parlare solo di piste ciclabili, abbastanza costose, spesso strette, se non invase da auto in sosta…. pensare a strade interamente ciclabili (con l’ovvia esclusione dei residenti) ?. In una città come Milano, con una struttura a ragnatela, perchè non assegnare alcune strade che permettano di attraversare la città in varie direzioni, solo ai cicli ?. Il costo di realizzazione sarebbe quasi zero, e l’incentivo all’uso della bicicletta realmente efficace
Vorrei solo sottoporre ai futuri cadidati alle primarie di Milano (ma anche ad altre città), in special modo a Dario Fo, la seguente osservazione. Parecchi anni fa sono stato a Cuba per studiare Sanità Pubblica. Era il 1992, un periodo molto difficile per l’economia cubana, che in ogni modo cercava di sopravvivere alla carenza di petrolio. In quel periodo, il municipio de La Habana, per rendere più sicuro ed agevole il trasporto su due ruote, aveva reso ciclabili alcune arterie di attraversamento della città. Io avevo una pesantissima bicicletta cinese con la quale mi muovevo per la città e trovai geniale questa soluzione.
Perchè quindi, invece di parlare solo di piste ciclabili, abbastanza costose, spesso strette, se non invase da auto in sosta…. pensare a strade interamente ciclabili (con l’ovvia esclusione dei residenti) ?. In una città come Milano, con una struttura a ragnatela, perchè non assegnare alcune strade che permettano di attraversare la città in varie direzioni, solo ai cicli ?. Il costo di realizzazione sarebbe quasi zero, e l’incentivo all’uso della bicicletta realmente efficace
Caro Beppe riguardo alla questione del “chi inquina paghi”, sono pienamente d’accordo con il discorso che fai, tuttavia volevo solo precisare che in realtà la legge prescrive l’istituzione obbligatoria di consorzi per le aziende che utilizzano e quindi producono direttamente o indirettamente imballaggi. Stesso discorso anche per i produttori di olii e carburanti che al pari del primo caso attraverso l’istituzione dei consorzi dovrebbero pagare anticipatamente per poi risolvere il problema dello smaltimento una volta che il ciclo vitale del prodotto si è esaurito.Questa legge chiamata “Decreto Ronchi” evidentemente non viene applicata , almeno nella parte riguardante il funzionamento dei consorzi e quindi come al solito i costi di smaltimento li paghiamo tutti noi.Le leggi molto spesso esistono già ……..basterebbe applicarle. Bravo Beppe continua così!!
Caro Beppe riguardo alla questione del “chi inquina paghi”, sono pienamente d’accordo con il discorso che fai, tuttavia volevo solo precisare che in realtà la legge prescrive l’istituzione obbligatoria di consorzi per le aziende che utilizzano e quindi producono direttamente o indirettamente imballaggi. Stesso discorso anche per i produttori di olii e carburanti che al pari del primo caso attraverso l’istituzione dei consorzi dovrebbero pagare anticipatamente per poi risolvere il problema dello smaltimento una volta che il ciclo vitale del prodotto si è esaurito.Questa legge chiamata “Decreto Ronchi” evidentemente non viene applicata , almeno nella parte riguardante il funzionamento dei consorzi e quindi come al solito i costi di smaltimento li paghiamo tutti noi.Le leggi molto spesso esistono già ……..basterebbe applicarle. Bravo Beppe continua così!!
Caro Beppe riguardo alla questione del “chi inquina paghi”, sono pienamente d’accordo con il discorso che fai, tuttavia volevo solo precisare che in realtà la legge prescrive l’istituzione obbligatoria di consorzi per le aziende che utilizzano e quindi producono direttamente o indirettamente imballaggi. Stesso discorso anche per i produttori di olii e carburanti che al pari del primo caso attraverso l’istituzione dei consorzi dovrebbero pagare anticipatamente per poi risolvere il problema dello smaltimento una volta che il ciclo vitale del prodotto si è esaurito.Questa legge chiamata “Decreto Ronchi” evidentemente non viene applicata , almeno nella parte riguardante il funzionamento dei consorzi e quindi come al solito i costi di smaltimento li paghiamo tutti noi.Le leggi molto spesso esistono già ……..basterebbe applicarle. Bravo Beppe continua così!!
Caro Beppe,a volte uno ci prova anche a non inquinare, ma poi….Il mio fidanzato deve comprare una macchina aziendale.Decidono per una fiat Multipla a metano,consapevoli tutti della difficoltà e l’impegno che ci vuole poi per fare rifornimento.Essendo un uso aziendale la devono omologare 5 posti,anche se sarebbe da 6.
La ditta predispone il bonifico e, attenzione, una settimana prima della consegna il concessionario telefona al mio fidanzato dicendo che la Fiat ha deciso di punto in bianco che non omologano piu l’auto a 5 posti, ma a 4.La domanda sorge spontanea:perchè comprare un’auto così voluminosa che serve per il lavoro e poterci salire solo in 4 persone??? A quel punto uno si compra un’auto diversa!!! La ditta ha optato per la stessa auto a benzina:sarebbe bello potersi comprare l’auto che hai tu ad idrogeno della Toyota,ma non ce la possiamo permettere.Comunque il nostro impegno andrà avanti,pero’è sempre una gran fatica!!!
Complimenti per dvd:sempre un pugno nello stomaco,
una secchiata d’acqua gelata e lacrime agli occhi dalle risate!!!
ciao a tutti
Ciao caro Beppe Grillo! Prima di tutto grazie per il servizio che solo tu hai saputo offrire sei un grande. ti scrivo perche’ sono molto confusa riguardo un argomento che mi interessa molto.
Si tratta della vendita di cuccioli di cane e gatto e della loro esposizione nelle vetrine dei negozi di animali..io non capisco prima a studio aperto dicono che non si puo’ piu’ esporli come se fossero oggetti e dopo un paio di settimane mostrano in occasione del natale l’atteso acquisto di cuccioli ed i relativi negozi senza piu’ menzionare le relative nuove leggi..
illuminami ti prego !!!..grazie ancora
Finalmente delle buone notizie per noi Tecnici Forestali. In un anno abbiamo 100 MILA ETTARI DI BOSCO IN PIU’. Anche se nel mondo diminuisce, PURTROPPO, e in Italia la Superficie Boschiva è di 9,98 Milioni di ettari pari ad un terzo del territorio italiano e al 5% della Superficie Boscosa Europea e l’Italia è al sesto posto in Europa per estensione Forestale e c’è un’appoggio della FAO anche se questo Governo non lo merita perchè il Ministro dell’Ambiente è solo un fantoccio INCOMPETENTE di An, in che mani siamo capitati. Gli Enti Locali, a parte quelli con la testa sulle spalle, pensa solo a fare cemento con la scusa degli Agriturismi e far circolare in bosco automezzi a tutto spiano solo per portare fuori il legname e fare, ahimè, dei fottutissimi soldi in barba allo Sviluppo Sostenibile di quel bosco e di tutti gli altri.
Grazie.
Ciao.
Caro Beppe,sono anni che mi danno l`anima per via dell`inquimento e per i rifiuti. In un tuo spettacolo anni addietro avevi accennato ai rifiuti solidi urbani che noi cittadini produrremmo, allora io non mi trovavo d`accordo.Poi quando nello stesso spettacolo hai tirato fuori quella bottiglia di poliuretano se non vado errato, allora li ho pensato ma perchè non obblighiamo tutte le fabbriche del mondo a riprendersi i resti di quello che loro stessi producono. Tipo tutti gli imballaggi e tutte le cose che mi danno al momento dell`acquisto di un qualsivoglia prodotto. Allora si che comincieremo a fare un pò di pulizia. Quindi avremmo gli imballaggi con i coperchi, nel senso che tu vai li con il tuo piccolo contenitore, loro ti riempiono che so la pasta o lo zucchero,e tu vai a casa con solo la pasta e lo zucchero e ti rimane il contenitore che puoi adoperarlo 100 mila volte. E non come succede che debbo essere ancora io a dover pagare e smaltire un imballaggio o bottiglia o non so quale altro rifiutu che loro producono. Perchè personalmente io come tutti, gli unici rifiuti che produciamo, sono quelli che facciamo quando andiamo al bagno. A loro volta riutilizzabili come concime per la terra.Mi chiedo quando viene fabbricata una cosa, sia essa un`automobile o alimento o cosàltro, che poi rimane invenduto a spese di chi viene poi smaltito? avrei ancora centinaia di esempi da scrivere, ma il mio come milioni di altri pareri non interassano a nessuno, se non a grandi personaggi come te BEPPE, che mi dai la possibilità di esprimere il mio di parere. Vi ringrazio e GRAZIE CHE ESISTETE. Distinti saluti Sorrentino Salvatore.
E’ veramente terrificante il filmato mandato in onda ieri dal telegiornale della rai sull’uccisione cruenta in Cina di poveri animali per produrre pellicce.
Si tratta in genere di visoni e volpi,che vivono in condizioni vergognose in piccolissime gabbie, e i poveri animali passano il poco della loro triste esistenza rigirandosi tra le reti metalliche.Addirittura alcuni animali sono scuoiati vivi,e l’italia è colpevole perchè importa pellice costate sofferenze indicibili a tanti animali.In un paese non ci sarà mai civilta’ finche anche la natura soffrira’ a causa dell’uomo.La Cina,devo ammettere con rammarico,è uno dei paesi che più maltratta gli animali.E’ ancora vivo il braconaggio nei confronti delle tigri per esempio,ma l’elenco delle specie a rischio è lungo.L’Italia deve fare la sua parte,cercando di non guardare solo all’interesse economico.
Ciao,
oggi ho visto su un tg un video della LAV su gli allevamenti di animali da pelliccia in cina. Atroce e immorale, un OLOCAUSTO. Ovviamente sapevo già queste cose e l’elenco di mostruosità sarebbe lunghissimo, ma oggi è stato veramente doloroso. Prima di scrivere questa lettera mi sono iscritto alla LAV e vorrei chiederti se TU puoi dare una mano a modo tuo.GRAZIE
Con stima.
Francesco Raspa
vogliamo iniziare una raccolta di firme contro una distilleria a Caldari – Ortona che da 29 anni inquina aria terreni ed acqua. da che parte dobbiamo iniziare.
saluti
Rosalba
Sul corriere della sera di oggi si parla del maltrattamento degli animali in Cina ed in paesi orientali in genere, per usarne le pelli,li scuoiano vivi,li massacrano,li torturano….per la vanità di chi poi li indosserà come capi di abbigliamento.
Il blog di Beppe Grillo ne aveva parlato già qualche mese fa, ed un lettore aveva dato il sito web che ora non ricordo.
Inviamo più siti e sensibilizziamo ancora molte più persone…
Quel che succede è un orrore.
Caro Beppe,complimenti per la tua tenacia nel dire le cose come stanno senza guardare in faccia a nessuno!Soprattutto oggi,che concetti quali destra e sinistra credo siano totalmente superati.Oggi quello che conta e’ riuscire a migliorare l’uomo,nei suoi valori, al fine di dare un futuro (speriamo)migliore ai nostri figli.E tu, devo dire tra tantissimi ostacoli,tra una battuta e l’altra ci stai provando da tanti anni.Quindi continua cosi!!!
Solo un appunto:Ho acquistato il video del tuo spettacolo.Bellissimo!Mi dispiace solo una cosa:che tu te la prenda con la religiosita’ crescente.Non trovi che probabilmente in un mondo fatto di schifezze e di”nulla”dilagante,il ritorno a valori veri ed il rispetto di chi di questi valori ne fa motivo di vita,per se stesso ma anche per gli altri sia una spinta importante verso un mondo migliore da non sottovalutare?Non credi che la rinascita di una spiritualita’,
qualunque essa sia,basata sul rispetto reciproco e non sul contrasto aprioristico potrebbe forse togliere dalla testa a molti il falso concetto che chi e’ musulmano sia per forza un kamikaze o che chi creda in Dio ed in Gesu’ Cristo,parta con le lancie e gli scudi alla volta di Gerusalemme per liberarla dall’invasore?Non ti chiedo di metterti a fare il prete.Ma forse, piu’ che dare contro con una battuta alla crescita spirituale dell’uomo che,siamo d’accordo,e’ facilmente manipolata da sempre da molti furbi, sarebbe meglio dare un contributo positivo affinche’ questo ritorno allo spirituale sia un deciso inizio di una convivenza pacifica tra popoli e culture diverse.
Tu sei sempre stato critico e mai di parte,hai colpito destra e sinistra,politica e cultura,economia e finanza creandoti per questo tanti nemici.Bravo!Bravissimo!!Ma ti prego,non ci ficcare in modo diretto o indiretto il Padreterno che da li su’ti protegge per il tuo coraggio nel lanciare sempre e comunque messaggi mirati e precisi per un miglioramento dell’Uomo.
Ciao Vittorio
Caro Beppe,complimenti per la tua tenacia nel dire le cose come stanno senza guardare in faccia a nessuno!Soprattutto oggi,che concetti quali destra e sinistra credo siano totalmente superati.Oggi quello che conta e’ riuscire a migliorare l’uomo,nei suoi valori, al fine di dare un futuro (speriamo)migliore ai nostri figli.E tu, devo dire tra tantissimi ostacoli,tra una battuta e l’altra ci stai provando da tanti anni.Quindi continua cosi!!!
Solo un appunto:Ho acquistato il video del tuo spettacolo.Bellissimo!Mi dispiace solo una cosa:che tu te la prenda con la religiosita’ crescente.Non trovi che probabilmente in un mondo fatto di schifezze e di”nulla”dilagante,il ritorno a valori veri ed il rispetto di chi di questi valori ne fa motivo di vita,per se stesso ma anche per gli altri sia una spinta importante verso un mondo migliore da non sottovalutare?Non credi che la rinascita di una spiritualita’,
qualunque essa sia,basata sul rispetto reciproco e non sul contrasto aprioristico potrebbe forse togliere dalla testa a molti il falso concetto che chi e’ musulmano sia per forza un kamikaze o che chi creda in Dio ed in Gesu’ Cristo,parta con le lancie e gli scudi alla volta di Gerusalemme per liberarla dall’invasore?Non ti chiedo di metterti a fare il prete.Ma forse, piu’ che dare contro con una battuta alla crescita spirituale dell’uomo che,siamo d’accordo,e’ facilmente manipolata da sempre da molti furbi, sarebbe meglio dare un contributo positivo affinche’ questo ritorno allo spirituale sia un deciso inizio di una convivenza pacifica tra popoli e culture diverse.
Tu sei sempre stato critico e mai di parte,hai colpito destra e sinistra,politica e cultura,economia e finanza creandoti per questo tanti nemici.Bravo!Bravissimo!!Ma ti prego,non ci ficcare in modo diretto o indiretto il Padreterno che da li su’ti protegge per il tuo coraggio nel lanciare sempre e comunque messaggi mirati e precisi per un miglioramento dell’Uomo.
Ciao Vittorio
Caro Beppe premetto che, pur agendo professionalmente, hai coraggio da vendere nell’affrontare temi e personalità delicate, mentre ci informi e mentre ci intrattieni nei tuoi spettacoli. Un bel percorso, se mi ricordo un agosto del 1984 quando ti strinsi la mano, all’esordio della tua carriera, presso il Savioli di Riccione. Sempre simpatico.
Vengo al punto. Sono angosciato dal consueto massacro dei cuccioli di foca che avviene annualmente in uno stato del nord europa, mi pare l’islanda o l’alaska. E’ possibile far vergognare pubblicamente, in qualche modo, chi consente una carneficina del genere? Dal momento che sono amministratore comunale in un piccolo comune del Piemonte, ti chiedo se esiste una formula legislativa che permetta di nominare, almeno simbolicamente, quale persona indesiderata un politico di uno stato europeo. sarei lieto, fosse possibile, di promuovere un tale gesto nel consiglio comunale nei confronti dell’autorità europea (se sai dirmi nome e cognome) la cui inerzia sul tema è di una oscenità enorme, inferiore solo alla misericordia di Dio. Ti sono grato per avermi letto. Cari saluti. Marco
rimango sempre più perplesso e più demoralizzato quando penso che la storia sia tremendamente ciclica: le guerre, le più grandi ingiustizie, si riperquotono su questa povera terra ormai priva di ogni speranza; quando i grandi del mondo decidono, tu piccolo abitante indigeno perdi il valore, la dignità, la stessa essenza dell’essere! In Valsusa si sta per dare il via ad un secondo Vajont Amiantifero e a parte noi che ci viviamo, i media sembrano dare poca importanza a questo problema; l’alta velocità deve andare avanti, 13 miliardi di euro per un buco che porterà via tante vite; per qualcuno questi “nullafacenti” valsusini vogliono ribellarsi per gioco, hanno due statali, un’autostrada, una ferrovia che li collegano al resto d’europa, perchè allora non inserire una linea ad alta velocità? Magari un giorno faranno anche una pista d’atterraggio per dischi volanti chissà…… LA VALSUSA VUOLE VIVERE NON MORIRE!!! Magari un giorno lontano faranno un film anche sulla nostra valle….a memoria!!!
Si tratta di un’artista che ho avuto il piacere di vedere in un suo spettacolo in calabria, durante il quale ho scoperto molte cose che non sapevo riguardo i depositi di scorie radioattive.
Un artista coraggioso come te,beppe.
Grazie per questo spazio a noi dedicato,
Emma.
sul sito http://liberoblog.libero.it/spettacoli/bl1696.phtml
ho letto un articolo contro Beppe Grillo che, dal momento che è solo un comico, fa della sana informazione.
qualcuno sa a cosa si riferisce Schedabianca?
da valsusina che segue da tempo il problema TAV (Treno alta velocità),
anche
se ammetto di non essere un’attivista, in questi giorni ne ho lette
e sentite
veramente tante, TG nazionali e regionali, quotidiani, commenti
sull’autobus,
direi che la disinformazione la fa da padrone.
Non sto qui a tediarvi con lunghe spiegazioni, di cui alcuni che
leggono
conoscono meglio di me, però se avete un po’ di curiosità vi
suggerisco
di andare a sbirciare sul sito: http://www.notav.it, troverete documenti
redatti
da tecnici sulla presenza naturale di amianto nelle rocce, ragioni
economico
finanziarie, articoli e molto altro.
Solo una precisazione a cui tengo molto, le persone contrarie a questo
progetto non sono solo quattro ambientalisti invasati o qualche ragazzo
no global. La maggior parte (per non dire tutti) gli abitanti della
Valle
di Susa inclusi sindaci, medici, industriali, scienziati, concordano
che
questo progetto è nocivo per la salute dei cittadini, senza portare
reali
vantaggi economici o infrastrutturali.
Salve io volevo solo commentare una cosa che ho notato ieri guardando il telegiornale, riguarda le nuove forme energetiche italiane che verranno utilizzate al posto del uso in massa del petrolio,
Mentre ascoltavo queste nuove forme di energia dalla voce del giornalista una cosa mi ha fatto quasi piangere, le nuove forme energetiche saranno: Gas, Carbone ed altre schifezze ottocentesche, be io sono per meta italiano e mi rendo conto che non posso dare un opinione diciamo neutrale, poiché la mia parte italiana ha voglia di andare dal ministro italiano e dargli un “coppino” cioè un colpetto dietro la nuca, e dirgli sveglia!!! Come è possibile che ormai alle soglie del 2006 l’Italia pensi che il carbone sia una risorsa migliore del petrolio, se cercate su google queste due parole troverete articoli di mezzo mondo che le definiscono dannosi ed la stessa unione europea a proposto una riduzioni dell’uso di entrambi. invece noi italiani proponiamo di darci dentro con il carbone.
Io a questo punto mi chiedo che scuole abbiano i nostri ministri, poiché se io chiedo ad un bambino se queste sostanze sono dannose lui mi risponde di si, vi sono energie pulite a cui Beppe grillo ed altri molte volte hanno fatto pubblicità per sensibilizzare la gente, ma il governo italiano e sordo e furbo. Sono 20 anni che destra e sinistra ci prendono per i fondelli, l’Italia a votato no al nucleare e l’enel compra da Francia e Germania energia prodotta dal nucleare. Invece di creare energia eolica,idrica, solare, noi usiamo il carbone e finanziamo le centrali nucleari estere.
probabilmente sta per giungere nella nostra terra quello che alcuni hanno definito”un’opera colossale che apporterà uno sviluppo colossale”io…preferisco definirla una Catastrofe Colossale!!!Il ponte sullo stretto di messina…esso non rappresenterà solo una catastrofe a livello di impatto ambientale ma servirà soprattutto a rubarci i soldi per darli a mafia e camorra…mentre quì in sicilia spesso l’acqua d’estate non arriva per via degli acquedotti vecchi,o dove la malasanità negli ospedali regna sovrana e dove per costruire un’autostrada ci vogliono 20 anni perchè i finanziamenti vanno e vengono!nessuno ci ha chiesto se noi siciliani,calabresi,italiani vogliamo questo stramaledettissimo ponte…ebbene la risposta è NO!
Il treno che ogni giorno percorre gli 80 km da da Linnkoeping a Vaestervik
funziona con il metano prodotto dagli scarti di un mattatoio
Tratta ferroviaria svedese
alimentata con il biogas bovino
Il carburante alternativo costa ancora più del diesel
ma combatte l’effetto serra e crea posti di lavoro
Il treno svedese a biogas
STOCCOLMA – Un treno alimentato con gli scarti di macelleria. E’ l’ultima trovata che arriva dalla Svezia a dimostrazione della spiccata attitudine ecologista dei paesi scandinavi da sempre all’avanguardia nella ricerca di fonti energetiche pulite e alternative. La novità è che questo non è né un progetto né un prototipo, ma una tratta ferroviaria perfettamente funzionante: un esempio unico al mondo.
Il treno è stato realizzato dalla società Svensk Biogas che ieri, attraverso il suo direttore marketing Peter Unden, annunciava con una certa soddisfazione all’agenzia di stampa France Presse: “Il treno è partito in orario, alle 14:42, e tutto sta andando bene”. Il convoglio, che collega le città di Linnkoeping (a sud di Stoccolma) e Vaestervik (costa est della Svezia), distanti circa 80 chilometri, farà d’ora in poi “un tragitto quotidiano, ma l’ambizione è che più avanti ne faccia due, se non di più”, ha precisato Unden.
Composto da un solo vagone – una ex automotrice Fiat i cui motori diesel sono stati sostituiti con due motori a biogas Volvo – il treno può trasportare una sessantina di passeggeri, secondo quanto aveva spiegato Svensk Biogas in occasione della sua inaugurazione, nel giugno scorso.
Il biogas utilizzato dal convoglio è quello realizzato attraverso circa un mese di decomposizione delle parti di bovino scartate da un grande macello di Linnkoeping: prevalentemente grasso, interiora e organi. Secondo un calcolo approssimativo, dagli avanzi di una sola mucca si ricava biogas sufficiente a percorrere circa 4 chilometri.
Sono di sinistra.Purtroppo,al di là
dei discorsi ,chi comanda pensa solo a convenienze che spesso non sono quelle dei cittadini.
A Firenze e comuni limitrofi hanno
avuto la bella idea di costruire un bel [ termovalorizzatore]
Soprattutto la zona prescelta è già
abbondantemente inquinata e ovviamente con patologie sopra la media.
Ma loro dicono che non ci sono problemi,anzi.
E sono ,purtroppo, di sinistra.
Siamo quattro gatti che proviamo
a convincerli a desistere.
Ma non possiamo chiedere una mano neanche all’opposizione.
Loro sono ancora più favorevoli al progetto.
SiAMO PROPRIO MESSI MALE
SALUTI SERGIO
seguito… Toccherebbe ai governanti creare le condizioni per un mondo migliore, ma purtroppo la politica non solo in Italia ma in tutto il mondo è in mano a persone che sono avide di potere e non fanno il loro lavoro per vocazione ma solo per interesse proprio, e siamo noi a consentire che ciò avvenga eleggendo piu’ o meno sempre le stesse persone che si candidano e che, chissà perchè, non vogliono mai mollare la sedia del potere. Ribadisco, questo sito è davvero geniale e rappresenta almeno un tentativo per migliorare questo mondo gravemente malato. Scusa Beppe se mi sono dilungato, credevo di scrivere un paio di riche ed invece… Tanti saluti Alberto Pizzini
Caro Beppe, voglio ringraziarti sinceramente per avere avuto il coraggio di creare un sito di questo genere cha da la possibilità di parlare alla gente comune. Io sono una persona molto sensibile ai problemi ambientali e sono molto rammaricato nel vedere come l’ambiente in cui vivo viene deturpato continuamente senza che nessuno reagisca. Io abito in un paesino della bassa bresciana e mi sto rendendo conto che la nostra bella pianura si sta sempre più ricoprendo di cemento e di asfalto; sempre più verde lascia il posto a nuove strade a nuove case e nuovi capannoni e spesso mi chiedo per quanto tempo si potrà continuare ad estrarre materiale quale ghiaia e sabbia dalle sempre piu’ numerose cave (un mio amico abita a Montirone, un paesino vicino a Brescia, mi ha detto scherzando che questo paese è praticamente una penisola circondata da queste cave). Chissà per quanto tempo la natura potrà sopportare tutto ciò. Io credo che dovremmo renderci conto che questo capitalismo sfrenato ha la grossa pecca di portarci ad uno sfruttamento indiscriminato delle risorse oltrettutto spesso e volentieri per costruire opere inutili. A volte mi chiedo se in natura l’uomo sia davvero l’animale dotato di maggiore intelligenza; io non conosco nessun animale che distrugga ed inquini l’ambiente in cui vive e. Se non ci fosse l’uomo l’animale vivrebbe in perfetta armonia con i meccanismi meravigliosi della natura, uccidendo sicuramente altri animali, ma solo per cibarsi e non per odio e cattiveria o per contendersi un fazzoletto di terra. Provate ad immaginarvi se tutte le energie che l’uomo spende per le guerre e per prevaricare su i propri simili fossero impiegate per la pace;
sicuramente non esisterebbe più la fame, ci sarebbe meno inquinamento, si potrebbe cercare di volerci più bene e di instaurare un cultura del rispetto verso l’ambiente in cui viviamo e verso i nostri simili. Purtroppo non esiste una entità superiore, continua…
Caro Beppe, voglio ringraziarti sinceramente per avere avuto il coraggio di creare un sito di questo genere cha da la possibilità di parlare alla gente comune. Io sono una persona molto sensibile ai problemi ambientali e sono molto rammaricato nel vedere come l’ambiente in cui vivo viene deturpato continuamente senza che nessuno reagisca. Io abito in un paesino della bassa bresciana e mi sto rendendo conto che la nostra bella pianura si sta sempre più ricoprendo di cemento e di asfalto; sempre più verde lascia il posto a nuove strade a nuove case e nuovi capannoni e spesso mi chiedo per quanto tempo si potrà continuare ad estrarre materiale quale ghiaia e sabbia dalle sempre piu’ numerose cave (un mio amico abita a Montirone, un paesino vicino a Brescia, mi ha detto scherzando che questo paese è praticamente una penisola circondata da queste cave). Chissà per quanto tempo la natura potrà sopportare tutto ciò. Io credo che dovremmo renderci conto che questo capitalismo sfrenato ha la grossa pecca di portarci ad uno sfruttamento indiscriminato delle risorse oltrettutto spesso e volentieri per costruire opere inutili. A volte mi chiedo se in natura l’uomo sia davvero l’animale dotato di maggiore intelligenza; io non conosco nessun animale che distrugga ed inquini l’ambiente in cui vive e. Se non ci fosse l’uomo l’animale vivrebbe in perfetta armonia con i meccanismi meravigliosi della natura, uccidendo sicuramente altri animali, ma solo per cibarsi e non per odio e cattiveria o per contendersi un fazzoletto di terra. Provate ad immaginarvi se tutte le energie che l’uomo spende per le guerre e per prevaricare su i propri simili fossero impiegate per la pace;
sicuramente non esisterebbe più la fame, ci sarebbe meno inquinamento, si potrebbe cercare di volerci più bene e di instaurare un cultura del rispetto verso l’ambiente in cui viviamo e verso i nostri simili. Purtroppo non esiste una entità superiore, continua…
Caro Beppe,
La Citta’ di Sarzana, come anche Lerici e tanti altri posti hanno riempito i muri con manifesti e striscioni dedicati al riciclaggio come “scelta obbligata”. A Sarzana si celebra la domenica ecologica che io aborro per questi semplici motivi:
Riciclare è una scelta idiota, costosa ed inutile e finisce per inquinare ancora di piu’. Nessuno parla del ri-uso o ri-utilizzo che è molto piu’ saggio. Ho 44 anni, non sono vecchissimo…ma ancora ricordo molto bene quando a Genova, quando ero bambino, veniva tutte le mattine il lattaio a casa. Prendeva la bottiglia vuota del latte e lasciava quella piena. Anche gli spazzini venivano a casa a prendere la spazzatura col sacco di juta!!! Adesso produciamo quantita’ industriali di materiali inutili e riciclarli comporta solo costi, trasporti, altre fabbriche puzzolenti, ancora trasporti e rivendita di prodotti (piu’ scadenti) e paradossalmente piu’ cari perche’ riciclati!!!!! Ma siamo proprio scemi!!!! Fai la spesa, arrivi a casa scarti i prodotti ed hai riempito un sacco condominiale di carta, plastica e poli-materiali vari….a che pro? Perche’ non vendono i prodotti un po’ piu’ “nudi”. In Germania ed Olanda, hanno cominciato da almeno 10 anni ad eliminare le confezioni piu’ palesemente inutili. Ad esempio le scatole dei dentifrici! I dentifrici si vendono in un contenitore infilati nei buchi, lo estrai e te lo prendi senza inutile scatola. Se poi chiedi una busta di plastica ti guardano come un assassino!!! Qui cercano di rifilartela anche quando non la vuoi proprio…. ed attenti allo scontrino perche’ spesso te la fanno pagare anche se non la prendi!
Nel Nord-Europa si riutilizzano tutti i tipi di bottiglie, comprese quelle di plastica che vengono prodotte con materiali piu’ resistenti. Il vuoto ha un costo molto alto di modo che la gente li riporti indietro e funziona alla grande!
Qui’ mi piange il cuore a gettare le bellissime bottiglie del vino che sarebbe cosi’ bello riportare ai produttori… Marco Carolei
Buon giorno Beppe,
sto seguendo un progetto, per ora del tutto ipotetico, per un’ azienda che vuole riutilizzare la propria materia prima di scarto: carta da regalo.
La ditta produce l’equivalente di un tir di scampoli e rifili di carta inchiostrata al mese. Fino ad ora vengono spesi dei soldi e risorse per far riciclare tale scarto da una cartiera della zona, ma indubbiamente trovare un utilizzo di tale scarto, e quindi una seconda vita di esso piuttosto che spendere energie per trattarla con mezzi chimici e poco economici/ecologici sarebbe una buona iniziativa da prendere ad esempio.
Ringrazio in anticipo chiunque abbia qualche idea o conoscenza a riguardo, e chi semplicemente ha letto questo articolo.
Uno sprovveduto Disegno di Legge della Regione Sicilia (ddl 986)
prevede la costruzione di nuovi impianti sciistici
all’interno del Parco dell’Etna e dei Nebrodi; ciò implica la
trasformazione di zone A ( zona di riserva integrale ) e B (
zona di riserva generale) della riserva del Parco dell’Etna
in zone C
per consentire “trasformazioni edilizie”, la
costruzione di “strutture turistico-ricettive” nonché di “aree
di parcheggio”.
E’ evidente che tali provvedimenti comprometterebbero in modo
irreversibile l’attuale stato del vulcano attivo più alto
d’Europa sotto il profilo ecologico, geologico e
paesaggistico. L’Etna è un bene ambientale (e culturale )
prezioso e unico, non possiamo permetterne uno sfruttemnto
selvaggio secondo
modelli di sviluppo economico-turistici insostenibili.
Su http://www.etnaviva.it trovate informazioni e il modulo raccolta firme per la petizione da
presentare
Ministro dell’Ambiente ove si chiede l’istituzione del Parco
Nazionale Dell’Etna, al fine di garantirne una doverosa
protezione. Troverete anche qualche documento per saperne di più!
Datemi ( diamoci ) una mano.
Grazie!
Ps i fogli compilati possono essere restituiti ( o inviati) presso le sedi lipu,legambiente,etnaviva,cai di Catania o se volete alla sottoscritta ( a mano o per posta)!
Grazie a tutti
Claudia Cascio
Via G. B. de la Salle 15
95125 Catania
PPS presto, presto che la Regione Sicilia( per certe cose) non aspetta!!
Lunedì scorso , 10.10 , ho fatto un giro al Salone Nautico di Genova , per sola curiuosità (anzi no , cercavo un Wind Surf , ma al Salone Nautico non li ho trovati , forse sono distratto).
Qualche curiosità , la tavola a motore a getto , unica tavola visibile al Salone , con dimostrazione nello specchio d’ acqua fianco salone. Patetica. Ma alla tv sento qualcuno che dice che la “nautica minore” (ovvero scafi di prezzo inferiore ai 500.000 euro) è in crisi per:
– pochi posti barca disponibili
– prezzo del carburante elevato
– e.. il proliferare (Sic) in mare delle zone protette.
Bè , qualcuno prima o poi riuscirà a vendere anche l’ aria che respiriamo. Forse aiuta il Pil.
Adriano
Sono a scriverVi la presente, per esporVi la mia esperienza.
Volevo portare il mio piccolo cane dal Messico in Italia, visto il mio rientro dopo qualche anno di lavoro speso all’estero. Le leggi attuali prevedono un banale esame di un campione di sangue dell’animale, da eseguirsi però solamente nei centri riconosciuti dalla Comunità Europea, i quali si trovano solamente nel numero di due in USA e il resto in Europa. Nessun centro in Latino America è riconosciuto.
Ho preso contatto con i centri in USA, ma nessun courier (contattati DHL, Fedex, TNT tra altri) spedisce in USA materiale biologico per via di una nuova convenzione antiterrorismo biologico partorita da poco da Bush e compagni. L’unica soluzione è spedirlo in Europa, e quindi tanto vale scegliere l’Italia. La spedizione di questo campione, tra diritti doganali, courier ecc. costa circa 500 Euro. Considerato che spedire l’animale costerà circa 400 Euro, il legislatore europeo ha reso l’importazione degli animali un costo insostenibile.
Una volta bastava solo dimostrare l’antirabbia, ora invece hanno scoperto come rubarci 500 Euro.
La vergogna non ha limiti.
Caro Beppe,ho notato che quando i media trattano l’argomento’ecologia’per quanto riguarda i trasporti,vince un sentimento di rassegnazione per il presente,mentre per il futuro si aspetta la manna-idrogeno che piova dal cielo e risolva tutto.
Esistono da decenni sistemi per ridurre drasticamente gli agenti inquinanti, e non parlo dell’auto ad acqua.Mi riferisco all’alimentazione gassosa ed in particolare all’eterna promessa metano,che invece di essere incentivato subisce rincari immotivati(uso questa parola a ragione non essendo il metano un derivato del greggio come ad esempio il gpl).
+53% dal’89 ad oggi nonostante un’accisa ridicola ( 0.12%),e ci si lamenta della benzina..(+43,8% nello stesso periodo).
Altre profonde riflessioni insorgono quando si analizza la situazione gpl(accisa del 228%,ha avuto un rincaro solo del +23,6% nello stesso periodo nonostante il prezzo del greggio).
Possibile non ci sia qualcuno che dica qualcosa in proposito?
Chi decide il prezzo del metano in Italia? L’Eni,essendo in regime di monopolio, assieme alla sua partecipata Srg.Forse dovrebbe fissarlo qualcun altro il prezzo.
Aggiungiamo che il metano si estrae in abbondanza in Italia, ma qui il discorso si farebbe troppo grande per questo script.
Ci sarebbero troppe cose da dire a riguardo, sugli impianti di distribuzione; sulla Grande Nuova Punto priva di una versione bi-fuel al contrario della Piccola Vecchia Punto; al fatto che le auto bi-fuel hanno i serbatoi di benzina sovradimensionati che rubano spazio alle bombole(chi compra queste macchine usa l’alimentazione a benzina solo per andarsi a rifornire di metano),alle tassebollino blu’sull’inquinamento anche se di fatto non si inquina.
Non credo di aver detto nulla di utopico, trovo strano che il resto del mondo occidentale incentivi veramente il gas,e noi che siamo esportatori di metano siamo addormentati,e la cosa che più mi intristisce è che non ci sia un solo giornalista che scriva niente a riguardo.Spero tu ti appassioni,MB
Salve e complimenti Beppe Grillo,
le propongo un quesito per cui vorrei una risposta non demagogica (com’è nello stile del sito): ho sentito di recente un noto politico verde proporre la chiusura o la drastica riduzione dell’importazione di energia dall’estero (Francia, Russia ecc) con la contestuale (ovviamente) costruzione di centrali solari. Secondo me tale ipotesi è una mera propaganda demagogica in pieno stile politico italiano. Sebbene non sia neanche lontamente un tecnico in grado di valutare la portata di tale affermazione ho visitato solo una volta la centrale solare di Adrano che occupava una superficie immensa e generava un quantitativo di Megawatt sufficiente ad un minuscolo paesino. Mi chiedo pertanto se per alimentare l’Italia intera autocraticamente sia necassaria una superficie pari a qualche grossa regione italiana (su tra l’altro credo che a causa della presenza di specchi che riflettono la luce solare sui boiler non potrebbe esserci sfruttamento agricolo o pascolo).
Se fosse vero ciò quali sarebbero secondo lei le possibili reali alternative alla produzione energetica attuale?
Grazie mille
Gigi
sono molto arrabbiato in particolare con gli ambientalisti che a chiacchiere vanno forte(non solo loro purtroppo)ma in quanto a fatti….scarseggiano.Abito a cornigliano citta’di genova.Quando ero adolescente il punto di ritrovo di molti ragazzini erano i giardini melis e gia’allora(30 anni fa’)non ricordo di aver mai visto nu giardiniere,ricordo pero’lo spazzino.A distanza di tutto questo tempo le cose sono cambiate…non c’e’neppure lo spazzino il luogo e’diventato territorio di non italiani,e’un territorio a se’e quel poco che c’era da distruggere e’ stato distrutto…erano carini quegli scivoli per bimbi per altro l’unica cosa fatta dall’amministrazione.ora mi chiedo…ma se non si riesce a mettere a posto dei giardini!possono veramente fare qualcosa su’tematiche molto piu’importanti? vedi inquinamento,deforestarizzazzione,xke’anche(anzi sopratutto loro)non alzano la voce sulle energie alternative? lo faccio io mi affaccio dalla finestra e lo urlo ma a me’nessuno mi ascolta al massimo mi prendono x pazzo (mi manca poco)
tra l’altro i suddetti giardini sono sede del comune e del comando dei vigili
Caro beppe,
quando si parla di ecologia mi viene in mente subito un problema molto grave quello della raccolta differenziata.
Essa è molto importante ma è anche molto difficile .
Vivendo vicino a persone anziane mi sono reso conto di come sigle come PET siano pressochè incomprensibili per gran parte della popolazione che,nel dubbio, butta tutto nel vecchio cassonetto.
Io propongo che si faccia una legge che obblighi i produttori a mettere sulle etichette dei prodotti destinati al reciclaggio un numero (supponiamo 1 per il vetro)e questo numero venga messo anche sui cassonetti così da facilitare la raccolta differenziata.
Sarebbe un modo intelligente e pratico per insegnare ai bambini (ma non solo) a reciclare.
posto nuovamente nella sezione giusta questo piccolo contributo:
Vorrei sottoporre all’ attenzione di tutti il seguent link : http://www.santillimagnegas.com/europe/italiano/index.htm
Questa e’ la sezione in italiano di una piccola industra statunitense messa su da un ingegnere italiano (sempre la solita fuga dei cervelli…) che pare riesca a riciclare per intero olii esausti o rifiuti fognari in un gas bassamente inquinante (a suo dire meno del metano) e inoltre, facendo questo, a emettere come “scarto” nella produzione del gas ossigeno puro da reimmettere nell’ atmosfera. In definitiva sembrerebbe che questo processo trasformi la m***a in aria pulita e combustibile pulito.
Ci sono ingegneri, fisici, chimici in grado di avvalorare o confutare tali tesi??
p.s.: questa tecnologia che risolverebbe un pò di poblemi, non tutti, ma un pò si, è gia disponibile in commercio e addirittura un comune dell’ alta Italia dovrebbe essere già in lista per adottarla. Non è che se veramente funziona, i nostri politici, verdi in testa, dovrebbero farne un loro vessillo ? Un loro marchio di fabbrica ???
Circa 10 fa mia moglie ha chiamato la ASIA, azienda che anni fa prese il posto della Nettezza Urbana di Napoli. Chiedeva, da onesta e cosciente cittadina, il ritiro di “rifiuti ingombranti” per non depositare per strada un materasso matrimoniale e due reti singole. Telefonando per prenotare il ritiro di questi articoli si sente rispondere che la sera del 5 Ottobre, fra le 20 e le 22 avrebbe dovuto depositare, per l’appunto, questi rifiuti ingombranti. Morale della favola; dopo avere tenuto nel corridoio di casa queste cose per ben 10 giorni le ha trasportate da sola (ero fuori per lavoro) fino ai bidoni condominiali, zona di ritiro accordato con l’operatrice telefonica.
Oggi, a quasi due giorni dalla data fissata per il ritiro, il nostro materasso matrimoniale e le reti sono ancora li e in compagnia di altri due materassi singoli (non nostri) e qualche mobile rotto; qualcuno ha preso coraggio e ha approfittato per confondere i suoi rifiuti con i nostri. Oggi pomeriggio ha ritelefonato (per la seconda volta) alla ASIA, lamentando il disservizio. Intanto fuori diluvia e il materasso aumenterà di peso notevolmente, creando ulteriori difficoltà per gli poeratori che dovranno (si spera) ritirarlo.
Intanto fuori al condominio sembra una discarica. Lo è quasi sempre anche grazie alle maniere poco riguardose di alcuni pochi vicini, ma ora è inguardabile e inoltre intralcia l’ingresso al viale.
Da Napoletani dovremmo essere abituati a questo tipo di disservizio, ma allora che lo offrono a fare un simile servizio? Trovato un servizio, creato il disservizio? Che bel paese…pizza, madolini e rifiuti!
Nel comune dove vivo (Spoltore (PE)) stanno consegnando dei contenitori per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti motivandola con un ambiente più pulito e un risparmio da parte dell’amministrazione locale. Orbene se è vero ciò che dicono perchè non riducono la tassa sui rifiuti????!!!!! Inoltre se dopo il nostro impegno il fiume Pescara è ancora di colore marrone e il mare è pieno di sporcizia ho il diritto quanto meno di inc….rmi? Come sempre il nostro care Beppe ha sempre ragione; ci prendono per il sedere con temi attuali e di interesse comune ma in realtà a loro non frega niente di noi e dell’ambiente in cui viviamo noi e vivranno i nostri figli.
il risparmio energetico… bella idea, ma vaglielo a dire ai 19 stati membri (compresa l’italia) che non accettano che l’Unione Europea fissi quote, seppur assai timide, di efficenza energetica per il 2020. Caro Beppe, un’altra cosa: come la vedi tu sull’idrogeno? la prima volta che ne ho sentito parlare ero un bambino di fronte alla tv, c’era uno strano comico che spalmava vicks dentro ad un tubo di scappamento di un furgone prototipo e che faceva fare i fumenti a Formentini, a quel tempo sindaco di milano. pensi ancora che abbia grosse potenzialità? io sto cercando di farmi un’idea sulla politica dell’Unione a riguardo. Settimo programma quadro, piattaforma dell’idrogeno, progetto CUTE, che dici ce la faremo? Rifkin dice di si, la Shell dice di investirci, te che ne pensi?
Non è vero che bisogna fare spese folli per risolvere il problema dei consumi di acqua e di energia nelle case.
Consiglio di visionare il sito http://www.tonix.it
poi mi darete ragione
Non so se vado un pochino fuori tema ma vorrei porre l’attenzione sulle forme societarie con cui si realizzano le aziende chiamate a gestire i servizi pubblici (inclusi quelli di igiene ambientale). La formula ritenuta migliore è quella della SpA a maggioranza pubblica con un socio privato tipo al 35% o qualcosa del genere, questa situazione, a detta degli amministratori pubblici dovrebbe dare garanzie di sicurezza ambientale, imprenditorialità ed efficienza. Ho verificato con mano che questi assetti sono abbastanza pericolosi perchè appunto difficilmente controllabili dal cittadino fruitore del servizio e interessato in prima persona alla salute propria e del territorio. Mi domandavo allora, non sarebbe meglio se i capitali di cui giustamente queste aziende necessitano per il loro funzionamento fossero conferiti dai cittadini/fruitori del servizio? In tale modo questi non sarebbero più responsabilizzati e sensibilizzati al problema ambiente, nei suoi vari aspetti? E, non ultima osservazione, non è che questi cittadini potrebbero essere interessati ad effettuare dei buoni investimenti in aziende locali dei rifiuti che notoriamente sono notevole fonte di utili? E ancora non è che magari i cittadini potrebbero voler partecipare anche alla nomina di amministratori affidabili, ricevere/chiedere informazioni sull’andamento del del servizio, monitorare controllare in maniera diffusa, etc.. lo so lo so forse è chiedere troppo.
Ciao beppe
Vorrei segnalarti ed attenzionarti quello che
succede a Priolo(sr).Hanno costruito una centrale elettrica di nuova concezione modernissima ,direttore Rubia mica il solito
raccomandato ,tanto moderna che lo stato non ha
ancora approvato il tipo di energia che dovrà produrre la centrale.Morale la centrale rischia di chiudere e Rubia vuole andare in Spagna dove già la producono. MINCHIA….
Il comune di Barcelona, cittá in cui vivo, ha giá previsto con un decreto legge che i nuovi edifici pubblici (non sono sicura dei privati) abbiano installato un sistema di solare termico. In risposta a un bloggista che scriveva perché si pensa tanto al solare fotovoltaico e non al termico, mi sento di rispondere che é perché si spende molto di piú per produrre energia elettrica che acqua calda (una amica isolana mi raccantava che i suoi genitori scaldavano l’acqua in un serbatoio verciato di nero al sole).
Qui le case vecchie non sono riscaldate generalmente, quindi mi interesserebbe molto la questione delle lampade IR per scaldare ambienti. Se qualcuno ha indirizzi di aziende che producono…
Caro Bebbe, e cari tutti….
ho appena spento la tv dopo essermi sorbita uno dei tanti Tg,oggi sono disgustata più del solito, (per quel che vale!!!) ho appreso che il Ns (preferirei dire Loro)paese è l’unico al mondo che continua a sovvenzionare l’ampliamento degli inceneritori…. e sapete dove trova tutti questi soldi??? Siniscalco e Tremonti sono dei veri geni…. ci fanno pagare sulla bolletta una piccola tassa…. CONTRIBUTO PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVE CENTRALI PER ENERGIA RINNOVABILE !!!!!
Fate Voi….
io non sò… che altro dire???
Ciao a tutti. Studio Scienze Ambientali all’Università di Trieste, prossima a trasferirmi a Genova per la laurea specialistica, ma mantenendomi sempre vicina ai confini di stato, perchè poi mi sia più facile scappare. Beh, volevo dire che io non ho la minima intenzione di continuare a vivere in uno stato dove, se voglio fare ricerca devo pregare in ginocchio e dove il problema dell’ambiente è considerato una seccatura. Mi dispiace per il mio Paese, ma la mia mossa di protesta sarà quella di andarmene dove non si continua a tenere le palle fra incudine e martello e continuare a pestare, ma sempre più forte, eh!
Quindi, volevo chiedere a tutti quelli che hanno intenzione di fare come me ed andarsene, di mandare una lettera di saluti almeno al Ministero dell’Istruzione, ringraziando per le possibilità che ci sono state date.
Inoltre vorrei segnalare un problema allarmante: in Asia (Cina, Indonesia, Vietnam, Thailandia…), dove la cultura millenaria si basa sull’armonia con la natura, rendendosi perfettamente conto che siamo noi che dipendiamo da essa e che non possiamo dominarla, e dove non c’è la separazione fra i concetti di bene e male, che fanno entrambi parte di un unicum inscindibile, stanno cambiando le cose. Stanno cercando di diventare più felici nel modo sbagliato: si stanno occidentalizzando; costruiscono come noi, cominciano a vivere come noi, insomma, sta aumentando drasticamente la percentuale di gente infelice, la cui unica grande ambizione nella vita è quella di diventare ricco. Prestiamo molta attenzione a queste cose, perchè stiamo perdendo alcune fra le culture più meravigliose e affascinanti, le uniche su cui ci potremo appoggiare quando la natura si riprenderà tutto ciò che le stato tolto ( questa è in assoluto la cosa su cui ho più fiducia).
Grazie per l’attenzione. Sara
Ciao Beppe!
Volevo porti una domanda che probabilmente già ti avranno fatto in molti: ma la Eolo, la famosa macchina che dovrebbe funzionare ad aria compressa che hanno progettato degli ingegneri francesi più di due anni fa e che sarebbe dovuta entrare in produzione nel 2003 con l’apertura di uno stabilimento in Abruzzo, che fine a fatto?
Nel 2002 se non ricordo male era stato annunciato al mondo intero l’avvento di questa automobile dalle possibilità straordinarie: 200 km di autonomia con costi ridottissimi (un pieno meno di 3 euro), velocità massima di 110 km/h, lubrificanti vegetali, il tutto ottenuto con emissioni inquinanti pari a 0; anzi l’aria usciva dal tubo di scappamento addirittura più pulita! E poi?
In questi due ultimi anni ho cercato notizie su internet, e mi sono dimenato tra articoli di fisici che si sbizzarrivano in formule e calcoli per dimostrare che il funzionamento della Eolo è impossibile e persone che davano colpa ai soliti cartelli del petrolio che sono riusciti ad insabbiare tutto.
Tu e il tuo staff sareste in grado di darmi notizie a riguardo?
Vorrei dire due cose sull’argomento acqua:
1- La tendenza attuale, sopratutto in SudAmerica è quella di affidare la gestione delle reti distributive E delle sorgenti alle aziende USA.
A chi queste aziende facciano capo lo possiamo ben immaginare. Queste società ,che normalmente se ne infischiano delle leggi, rovesciano governi legittimamente eletti per sostituirli con loro caudillos, si trincerano dietro le stesse leggi per vedere protetti i loro “investimenti”.
In Italia, che è così amica dell’America, non dobbiamo aspettarci niente di diverso, a meno che….
2- La risposta più efficace alla politica delle multinazionali dell’acqua (Unilever e Coca-cola) è arrivata dal governo del venezuelano Chavez e dai rebeldes del Chiapas, ossia il sequestro delle installazioni da parte del governo, la vituperata nazionalizzazione, e dove ciò non è possibile, perchè il governo è pagato dalle companies, lo sparare nel sedere ai “rappresentanti” delle multinazionali stesse.
Credo che altre risposte, allo stato attuale non siano possibili.O almeno io non ne vedo.
col caro benzina che ci svuotano le tasche sempre di più a tutti, ho deciso di cambiare machina o fare il cambio a metano per risparmiare qualche soldino e inquinare un po meno, valutando tra i prezzi e soluzioni disponibili in internet per caso ho trovato questa maquina que si chiama EOLO e funziona con AREA COMPRESA con una autonomia di 200km a 100km/h di pieno, niente hidrogeno, niente metano, niente combustione interna, solo con area compresa, emisioni zero solo area, di questa machina si parla dal 2001 ovviamente in italia i giornali non ne parlano; comercializazzione di questa maquina in europa ancora non ho trovato niente, comunque non avrei i soldi disponibili per poter comperarla (stessa fine dei panelli solari). Ma non capisco come mai sempre quando la fiat è quasi al fallimento spuntano subito nuovi modelli con stetica nuova ma non fanno una piega per quello che interesa al popolo cioè i CONSUMI!!!!!!!!!!!Come fanno vendere una grande-punto che come cilindrata minima è 1.2benzina!!! io che ho una panda1.1 non ce la faccio più. Pensa il mercato vergine che avrebbe la fiat vendendo solo machine ecologiche di questo tipo. il sito si chiama http://www.motordeaire.com in spagnolo.
Caro Beppe ci vuole una rivoluzione in questo paese. Bisogna rivoluzionare il sistema.
Ciao a tutti.Vorrei ricordarevi di mandare la mail al comune di milano contro la distruzione del Bosco di Gioia.Nella mia citta’,Terni,alcuni giorni fa e’ stato bloccato il traffico nel centro ed il comune ha organizzato una bella passeggiata in bici con in testa il nostro sindaco Raffaelli.Tutto molto bello.LO scopo e’ molto nobile,per carita’,puliamo per un giorno la citta’ dallo smog.Peccato,pero’,che pochi metri piu’ in la’,oltre le transenne,centinaia di automobili hanno fatto lunghe file ai semafori con i motori accesi (causa alcune strade chiuse) riportando nella media il livello d’inquinamento.Complimenti all’amministrazione ed all’assessore al traffico.
Ho letto ora la sdegnosa notizia del bosco di Gioia di Milano.Ho inviato le e-mail agli indirizzi citati nell’articolo nella speranza che i “governatori” ne tengano conto.Ti ringrazio caro Beppe per tutto quello che fai, perchè permetti ad ogni libero cittadino che ti segue di poter essere utile, partecipe e soprattutto soggetto attivo nella vita di questo nostro troppo spesso bistrattato Paese.Con sincera ammirazione e gratitudine.Piera Tomassina Sini.
Voglio parlare di detersivi ecologici; visto che è la prima volta che scrivo nel blog spero di farlo nel posto giusto e nel modo giusto.
Basta una breve informazione per sapere quanto è dannoso ed inquinante l’utilizzo di detersivi convenzionali: per questo indico un semplice link esplicativo: http://www.mostramida.it/cartelli/detersivi.htm
Ho comprato dei detersivi Ecocompatibili… all’inizio ho ovviamente pensato all’aspetto pecuniario, pensando di dover spendere di più (ma per l’ecologia e la salute personale si possono fare sacrifici..). Poi facendo bene i calcoli con le dosi da usare e il prezzo dei prodotti, ho scoperto di stare pure risparmiando.
Di marche di detersivi ‘ecologici’ ce ne sono diverse, io ne ho trovata solo una (non dico la marca per pubblicità occulta, però la conf è verde) in un negozietto di ricambi per elettrodomestici; cmq ho notato che il prezzo di tali prodotti rimane invariato indipendentemente dal luogo di vendita.
Un link dove trovare delle marche di detersivi Ecocompatibili: http://www.progettogaia.it/bioshop1.htm
No so che dire se non cambiare i vostri detersivi casalinghi, poichè non c’è niente da perdere, anzi..
Spero di essere stato di aiuto per qualcuno
Forza e coraggio.
Mi occupo di ambiente o di interspazio climatico.Sono stato un’attivista di democrazia proletaria.Mi occupo di ossidazione aerobica:avvelenamento urbano o da combustione domestica:vedi camini.Mi occupo di smaltimento di C02,di acque iperclorate e della loro nefasta tossicita e alterazione sui prodotti della panificazione,caseari,e alimentari in generale.Per lunghi anni mi sono occupato di latte degradato consoda e venduto ai cseifici per filati e mozzarelle.Mi occupo di arseniotici volatili in percolazione sulle aree orografiche innevate.Mi occupo di fenoli,o di aromatizzanti cangerogeni contenuti nei profumi,deodoranti,lacche,vino e carburanti.volevo parlarti dell’uso dipiangte e alberi sempre verdi per limitare l’uso delC02nelle aree urbane meno controlate. A presto
Caro Beppe Grillo, sono un ragazzo di 25 anni che ha sempre pensato e riflettuto sul problema “ETERNIT”…..Mio padre ha una ditta di nome N.E.A. (NordEstAmbiente) che si occupa di smaltimento di qualsiasi tipo di rifiuto! come faccio secondo te a sensibilizzare un pò le persone nello smaltimento di questo terribile materiale? Ti ringrazio di essere sempre così esplicito e sincero per tutti i problemi che la nostra società nasconde o non vuol far credere tali! Continua sempre così!
sarebbe entusiasmante poterti conoscere dal vivo! niente è impossibile, ma incontrarti mi sembra alquanto difficile! Certo di un tuo piccolo consiglio ti saluto calorosamente e ti faccio l’in bocca al lupo per tutti i procesi ingiusti che sicuramente avrai! ciao!
Luca Morgagni
Complimento al nostro governo che in tempi di crisi per l’inquinamento atmosferico, invece di aumentare gli incentivi per l’installazione d’impianti a gas gpl o metano sulle auto, li ha proprio eliminati e non si sa quando verranno ripristinati!! Ammiro quei comuni in cui i sindaci ha emanato degli incentivi di loro iniziativa. Ovviamente il comune di Roma, in cui la situazione delll’inquinamento è molto grave, non ha fatto niente del genere!! L’unica cosa che sanno fare a Roma è emanare giorni di blocco auto…iniziativa che non serve a nulla perchè è dimostrato che la percentuale di inquinamento scende pochissimo al centro della città e in periferia, dove la macchine possono circolare, aumenta lo smog!! L’unica cosa a cui servono questi blocchi è a creare disagi alle persone!
VOGLIAMO GLI INCENTIVI PER IMPIANTI GAS AUTO!!! V’informo che si può fare una petizione dal sito metano.it.
Anch’io mi dico che sui prodotti che compriamo dovrebbe esserci un codice di riciclaggio, un’indicazione per gettarlo nel giusto cassonetto. Ma c’è anche un altro grande problema che riguarda la raccolta differenziata.Poiché non tutti la fanno, a volte, o spesso, nei bidoni si trova quello che non dovrebbe esserci e quindi immagino che gli operai che vanno a recuperare i rifiuti si ritrovano in un gran casino. In un paese vicino al mio hanno adottato il metodo del ritiro immondizia casa x casa. L’operatore che viene a ritirarla controlla che sia ben differenziata prima di prenderla e portarla via.In questo modo si eliminano anche i cassonetti marciscenti per strada.
Dovrebbe esserci una legge nazionale che obbliga i comuni a prendere provvedimenti simili e a costriure i propri impianti di smaltimento senza mandarli in c..o al mondo. Invece ogni comune fa come gli pare e chi ha le mani legate dagli ecomafiosi..non può adottare strategie intelligenti pur volendolo.
Anch’io mi dico che sui prodotti che compriamo dovrebbe esserci un codice di riciclaggio, un’indicazione per gettarlo nel giusto cassonetto. Ma c’è anche un altro grande problema che riguarda la raccolta differenziata.Poiché non tutti la fanno, a volte, o spesso, nei bidoni si trova quello che non dovrebbe esserci e quindi immagino che gli operai che vanno a recuperare i rifiuti si ritrovano in un gran casino. In un paese vicino al mio hanno adottato il metodo del ritiro immondizia casa x casa. L’operatore che viene a ritirarla controlla che sia ben differenziata prima di prenderla e portarla via.In questo modo si eliminano anche i cassonetti marciscenti per strada.
Dovrebbe esserci una legge nazionale che obbliga i comuni a prendere provvedimenti simili e a costriure i propri impianti di smaltimento senza mandarli in c..o al mondo. Invece ogni comune fa come gli pare e chi ha le mani legate dagli ecomafiosi..non può adottare strategie intelligenti pur volendolo.
Ciao Beppe ho 26 anni ti scrivo da Reggio Emilia ed da 10 che ormai ti seguo sono persino riuscito a intrufolarmi quando sei stato invitato dall’UNIECO(ci siamo anche parlati)…..”mio Dio proprio l’UNIECO” a fare uno spettacolo qui a Reggio.Dico proprio l’UNIECO perchè forse non lo sai ma l’UNIECO a Reggio è imbarbescata con tutte O QUASI le porcherie edilizie di Reggio e Provincia,pompa perchè si costruisca un bel inceneritore sovradimensionato,possiede parte della discarica di Novellara che insieme ai comuni importa 180 mila tonnellate di rifiuti da fuori provincia…insomma un indecenza che adesso non sto a raccontarti nei minimi particolari…noi come coordinamento dei diversi comitati sorti a Reggio negli ultimi anni abbiamo fatto proposte alternative all’incenerimento e alle dicariche chiamando esperti tecnici medici …..ma non c’è niente da fare siamo famosi per il Parmigiano Reggiano i vini lambruschi doc il prosciutto di Parma che sono la nosta storia e siamo destinati a diventare famosi per l’inceneritore meno inquinante e SICURO!!!!?? d’Italia!! Cos’altro dire…AIUUTOOOOO noi come comitati non possiamo di certo permetterci di invitarti…ci autofinanziamo…..ma se ti capita di passare qua vicino…. CIAO BEPPE a presto e viva il tronchetto………..
qualcosa che stà a metà tra affari delle amministrazioni locali pubbliche ed ecologia. A roma nelle strade piantano gli alberi nuovi a giugno, li innaffiano per 2 /3 giorni e poi puntualmente si seccano. Dopo 2/3 anni la storia si ripete. Perchè non li piantano in ottobre verso il periodo delle piogge in modo che attecchiscano con molta più probabilità piuttosto che quando si và incontro all’estate? Forse per dare appalti ai vivai?
ciao
Nella mia città, Moncalieri in provincia di Torino come in quelle limitrofe è iniziata la raccolta differenziata, ad essere sincero la aspettavo da anni, ma ora mi accorgo che la differenziazione che ai miei occhi è semplice non lo è per i più, mi chiedevo allora come mai visto che il riciclaggio è oramai deciso per legge, non vengano costrette le aziende produttrici ad indicare sulle confezioni dei prodotti il corretto smaltimento, cosa che renderebbe più facile e più preciso il recupero degli imballaggi..
sono nato e ho scelto di vivere in valle scrivia dove tu hai vissuto una parte della tua giovinezza (ricordo una nottata fino all’alba con te pochi amici ed un pianoforte al LEM protodiscoteca di BUSALLA negli anni 70.Tu sai certamente che viviamo il paradosso della raffineria in mezzo alle case e che recentemente abbiamo corso il rischio catastrofe.e’ Neppure nel terzo mondo verrebbe accettata una simile situazione.Da noi invece tutti zitti (strano no?)
L’incredibile poi sono i finanziamenti Europei PER POTENZIARLA e la protezione politica che di fatto rende invulnerabile la Raffineria. Pecunia non olet diceva vespasiano, qui a Busalla invece c’è una puzza terribile.E’ una brutta storia.Dacci una mano!!
E’molto interessante l’informativa sulle celle fotovoltaiche. Suggerivo, se possibile. l’inserimento di una scheda sul principio di funzionamento di queste celle.
Spesso le cose tecniche non interessano a nessuno tuttavia credo che, in un’area del sito magari un po’ più defilata, valga la pena inserire queste informazioni
Come vorrei..
Il sindaco mafioso della mia piccola città vende la nostra acqua ai mafiosi di un’altra città, le grandi industrie della mia piccola città scaricano la monnezza nella natura perché mandarle al depuratore costa troppo.Gli amministratori della mia piccola città sfasciano monti e strade per farsi la mazzetta sulle spese.Nella mia piccola città paghiamo troppo per la spazzatura..e quella rimane in strada perché gli operatori ecologici sono in sciopero..
Vorrei tanto che il sindaco e gli altri pezzi di merda sapessero che si può rubare anche con gusto..vorrei un giorno poter affittare un elicottero e scaricare tonnellate di rifiuti sulla casa del sindaco..che l’acqua di casa sua lo mandasse in ospedale..e che si illuminasse.
I miei coetanei emigrano.Io spero che qui al sud ci resti almeno la natura.
FERMIAMO UNA INGIUSTIZIA – FIRMA E DIFFONDI ANCHE TU L’APPELLO
Il nostro appello vi giunge dal cuore di un sogno diventato realtà, il Parco Rurale Nazionale dell’Alta Murgia.
Un sogno che non avrebbe potuto esserci senza la splendida intuizione che tanti anni fa ebbero una associazione di Altamura, il Centro Studi “Torre di Nebbia” ed il suo ispiratore, Piero Castoro. Essi, insieme a tantissime altre realtà associative, a movimenti, ad amministrazioni pubbliche, a uomini politici, a personalità del mondo religioso e laico del territorio pugliese hanno avuto il coraggio, la determinazione e la caparbietà di credere che “un’altra Murgia è possibile”.
Costruendo, di fatto, un Parco che dal basso, prima ancora che dal legislatore, è stato obiettivo per il riscatto della nostra memoria storica.
Oggi questa associazione e lo stesso Piero Castoro, vengono di fatto esclusi da ogni possibile intervento di gestione perché non fanno parte del Comitato di Gestione dell’Ente Parco.
Riteniamo tutto ciò un’ingiustizia duplice: anzitutto perché esclude dal Comitato proprio coloro che quel Parco l’hanno voluto per primi, inserendo invece personalità che, al di là dei meriti tecnico-scientifici, non solo non hanno mai fatto alcunché per costruire il Parco ma in alcuni casi, addirittura, ne sono stati fieri avversari!
In questi anni siamo stati abituati a tutto, anche a vedere calpestate le nostre più elementari esigenze ma la caparbietà e la forza della verità ci hanno condotto a vincere battaglie apparentemente senza speranza.
Se anche tu credi che questa ingiustizia non può essere sopportata, sottoscrivi l’Appello Pro Torre di Nebbia: verrà inviato a tutte le Autorità che possono far qualcosa per cambiare la situazione.
GIRANDO NEL BLOG SONO VENUTA A SAPERE CHE IN VALLE DI SUSA LA COSTRUZIONE DEL TAV PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI DUE GALLERIE NELLE QUALI SI TROVERA’ AMIANTO. CON BUONA PACE DEI TORINESI E PIEMONTESI PERCHE’ SI SA CHE L’AMIANTO E’ UN MOSTRO BUONO SOLO QUANDO DORME. SE VIENE LASCIATO STARE NON FA MALE MA SE VIENE SCAVATO…..DI AMIANTO SI MUORE. E’ SUFFICIENTE RESPIRARNE POCHISSIME INFINITESIMALI FIBRE PER MORIRE DOPO QUALCHE ANNO DI MESOTELLIOMA.
“Come dimostra il rapporto di un gruppo di geologi dell’Universtita’ di Siena, Il Musine e ricco di amianto 1 milione e 151mila metri cubi di macerie contenenti amianto verranno estratte per realizzare i 23 km di galleria e verranno stoccate qui in valle, esposte ai costanti venti verso Torino.” http://www.legambientevalsusa.it
CERCANDO SU INTERNET HO POI TROVATO QUESTA INTERROGAZIONE DALLA QUALE SI EVINCE CHE LA
SOCIETA’ CHE VENNE INCARICATA DELLA PROGETTAZIONE DEL TUNNEL DELLA LINEA FERROVIARIA ERA LA ROCKSOIL. IL MAGGIORE AZIONISTA DELLA ROCKSOIL E’,ANZI ERA (!)? IL MINISTRO LUNARDI, IL NOSTRO MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI. http://www.governo.it/Governo/Biografie/lunardi_pietro.html
ALLEGO INTERROGAZIONE.
MI SCUSO SU EVENTUALI INESATTEZZE MA HO ALLEGATO TUTTI GLI INDIRIZZI AFFINCHE’ OGNUNO POSSA RITROVARE SU INTERNET LE FONTI DA CUI IO HO EVINTO TALI DATI.
Legislatura 14º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 834 del 05/07/2005
Interrogazione
DONATI, ZANCAN – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’economia e delle finanze e dell’ambiente e per la tutela del territorio
Premesso che:
la realizzazione della “Linea ferroviaria Torino-Lione” è un progetto ritenuto strategico dal Governo e dal ministro Lunardi ed è incluso nella lista delle opere strategiche della legge obiettivo, così come previsto dalla delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 21 marzo 2002). Il progetto preliminare della sezione internazionale, tratta “Bruzolo-Confine di Stato”, è stato approvato dal CIPE in data 5 dicembre 2003, con un costo della parte comune “St. Jean de Maurienne-Bruzolo” quantificato in 6,957 miliardi di euro;
il progetto è fortemente contestato dai sindaci della Valle di Susa e dell’area Ovest di Torino e dalle comunità montane della Valle di Susa e della Val Cenischia, nonché da numerosi cittadini, comitati e associazioni ambientaliste, che hanno presentato studi ed osservazioni critiche che dimostrano l’inutilità odierna del nuovo tunnel di base ed il suo elevato impatto ambientale, proponendo, in alternativa, investimenti per l’adeguamento ed il potenziamento dell’attuale linea ferroviaria;
a seguito di numerose manifestazioni di protesta che hanno coinvolto migliaia di cittadini (come, ad esempio, quella del 4 giugno 2005, cui hanno partecipato circa 30.000 persone), nonché di un presidio pacifico che ha impedito l’esecuzione dei saggi di carotaggio e l’avvio del cantiere per il tunnel esplorativo di Venaus, la Regione Piemonte ha dato avvio ad una serie di colloqui interlocutori e di confronto con i sindaci della Valle di Susa;
in occasione di un recente incontro che si è svolto il 21 giugno 2005, la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha accolto le proposte avanzate dagli amministratori della Valle di Susa per una moratoria di tre mesi con la sospensione delle attività di carotaggio e dei lavori del cunicolo esplorativo, al fine di promuovere un tavolo di confronto con le comunità locali;
la presidente Bresso si è dichiarata disponibile ad avviare tavoli di confronto e di valutazione delle varie criticità riguardanti la sicurezza su valichi e trafori per affrontare in maniera complessiva l’argomento dell’attraversamento delle Alpi, come ad esempio quello dell’attraversamento della “Gronda ovest” e dell’impatto ambientale;
a seguito di questa decisone, la presidente della Regione Piemonte ha annunciato di voler sostenere la proposta di moratoria in sede di Conferenza Intergovernativa, informando il presidente Masera, ed ha avviato contatti con il Ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi per avanzare analoga proposta al Governo;
considerato che:
la società Rocksoil è una delle principali società italiane di geoingegneria per la progettazione in particolare di gallerie, di cui risultava proprietario sostanziale, quale maggiore azionista, Pietro Lunardi;
il ministro Lunardi, già azionista di maggioranza della società Rocksoil, ha ceduto le proprie azioni a suoi stretti familiari nel momento in cui ha acquisito responsabilità di governo come Ministro (come egli stesso ha dichiarato alla stampa ed in sede parlamentare);
la società Rocksoil nel 2002 è stata incaricata della progettazione del tunnel della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, come si evince dal bilancio societario del 2002;
si arriva alla Rocksoil attraverso una cascata di subincarichi e consulenze: la committente originaria è la società francese LTF, che è pariteticamente controllata dalla francese RFF e dall’italiana RFI, le omologhe società che gestiscono le reti ferroviarie in Francia ed in Italia. La LTF ha incaricato la società francese Effage, la quale ha incaricato la Rocksoil;
la società RFI (Rete Ferrovia Italia), che cogestisce l’erogazione dei finanziamenti, è una società controllata da FS SpA, ovvero direttamente dal Governo italiano, e la realizzazione del tunnel investe per una parte il territorio italiano e quindi le competenze governative del ministro Lunardi;
considerato, infine, che:
l’orientamento espresso dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 303 del 25 settembre 2003, relativamente alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, richiama all’imprescindibilità dell’intesa tra Stato e singola regione ai fini dell’attuabilità del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l’intesa possa anche essere successiva ad un’individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all’opera sono da considerarsi inefficaci finché l’intesa non si perfezioni;
sono in corso indagini della magistratura di Torino per presunta turbativa d’asta nella procedura di aggiudicazione dei lavori relativi al cunicolo di Venaus che vedono coinvolti il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Ugo Martinat («La Repubblica» del 3 maggio 2005) e i vertici della società Lyon-Turin Ferroviarie;
ad oggi non risulta in alcun modo superato il manifesto conflitto di interessi sopra descritto né attraverso una interdizione delle competenze del ministro Pietro Lunardi rispetto all’intero iter di progettazione, approvazione e finanziamento del progetto della tratta dell’alta velocità ferroviaria Torino-Lione, né attraverso la separazione tra le proprie competenze e le attività italiane della società Rocksoil,
si chiede di sapere se il Governo:
intenda accogliere la positiva ed opportuna richiesta della Regione Piemonte per una moratoria di tre mesi sull’iter procedurale e di cantiere del progetto AV Torino-Lione finalizzata ad aprire un tavolo di confronto con le istituzioni locali della Val Susa sull’impatto ambientale dell’opera e sulla politica dei valichi nell’arco alpino;
intenda superare il manifesto conflitto di interessi sopra descritto attraverso un’interdizione delle competenze del ministro Lunardi rispetto all’intero iter di progettazione, approvazione e finanziamento del progetto della tratta dell’alta velocità ferroviaria Torino-Lione.
Se si parla di ecologia sostenibile ,una fonte importante di inquinamento sono i concimi chimici,
naturalmente nessuno lo vuole ma è necessario per l’agricoltura e così non si risolve niente.So per esprienza diretta che tutti i parametri di concimazione chimica sia nel terreno che in idroponica sono enormemente sbilibrati e dunque un grande spreco di concimi che finiscono nel sistema acqua.Basterebbe seguire la natura,peccato che gli agronomi non se ne sono accorti.
Ci stanno costringendo con inganno a produrre una quantita di sostanze alimentari pagandole poco e con una scarso valore alimentare,Diminuendo la nostra capacità di produrre alimenti di qualità Ciao Beppe Un agricoltore
Sono di Faenza città toccata dal tuo spettacolo e vorrei parlare di un disastro ecologico che tutti gli anni viene prodotto dai nostri cari imprenditori agricoli, da noi si chiamano così.
A Faenza scorre un fiume che si chiama Lamone che io sin da piccolo ho sempre frequentato in quanto ho l’hobby della pesca. Preciso che la stragrande maggioranza dei pescatori della nostra zona effettua la tecnica di pesca no kill, cioè cattura con ami privi di ardiglione i pesci, li conserva in nasse speciali e a fine battuta li rimette in libertà senza farli morire.
Nella nostra zona l’agricoltura viene svolta in maniera intensiva e tutte le coltivazioni sono fornite di irrigazione, anzi fertirrigazione in maniera di produrre frutta standardizzata e perfetta. Inoltre le coltivazioni che si effettuano non sono quelle che potrebbero crescere meglio nel nostro clima ecc. ma quelle che fanno guadagnare di più a seconda della richiesta di mercato. Che cosa piantano i nostri cari imprenditori agricoli: il Kiwi una pianta che viene da un altro continente e che fra le varie cose ha bisogno di una quantità di acqua impressionante.
Così tutti gli anni in estate lunghi tratti di fiume vengono messi a secco compiendo stragi di pesci e di tutto un sistema ecologico legato al fiume. Il problema è stato segnalato varie volte alla provincia perchè vi è una legge che prevede che durante il periodo di secca al fiume debba essere sempre conservato il minimo vitale di acqua, ma chi è che controlla? Nessuno.
La regione ha stanziato fondi pubblici per la costruzione di bacini che molti nostri Imprenditori agricoli hanno costruito ma che anche d’estate risultano sempre pieni in quanto vengono utilizzati solo in ultima istanza, in quanto se si svuotano il fondo essendo costituito da argilla crepa al sole e il bacino non tiene più ed inoltre si spende energia per riempirlo dal fiume d’inverno e per svuotarlo d’estate.
Ora la cosa che mi da più fastidio di tutto questo non è il fatto che in estate io non posso pescare e se voglio prendere un pesce devo andare in un laghetto a pagamento ma è la male educazione imperante e cioè in Italia si può fare tutto non ci sono regole da rispettare, e se ci sono sono ingiuste e quindi si possono eludere.
Ciao
…in tema di rifiuti… inquinamento termico volevo solo dare una dritta…provate ad informavi sulle case prefabbricate ecologiche in legno e vi si aprirà davvero un mondo!si utilizzano materiali rinnovabili e biologici…si risparmia fino al 60% sulla bolletta del metano e si vive in una casa da sogno che costa molto meno di una casa tradizionale in muratura!…c’è davvero molto da imparare…e sopratutto c’è da entrare in una nuova mentalità!ciao a tutti!nadia.
chiedo aiuto!mi devo fidare di installare un addolcitore dell’acqua a casa mia o è una bufala? una grande ditta mi permetterebbe di avere 0°F di durezza ma so che a MI MANDA RAITRE la stessa ditta è stata ripresa per l’osmosi inversa che dicono faccia più danni che altro. dove posso avere informazioni chiare? grazie.
Giusto Nadia
Vi è mai capitato di vedere nei supermercati banconi di animali morti o peggio ancora boccheggianti perchè gli manca l’a cqua, si parlo proprio dei pesci che non sono a quanto pare riconosciuti a pieno diritto nella categoria degli animali come il fagiano, non hanno il diritto sacrosanto alla vita come la lepre, non li degniamo di uno sguardo di compassione perchè non cantano come il merlo o il tordo eppure sono od erano vivi anche loro, qualcuno li ha generati, nuotavano liberamente nel loro ambiente prima che qualcuno li prendesse per noi, perchè diventassero le prelibatezze che noi amiamo gustare ai cenoni, pero non siamo noi a procurarceli, deleghiamo a qualcun’altro questo compito, lo deleghiamo ai PESCATORI!!!!!!
E cosa sono i pescatori se non cacciatori di animali che non vivono nel nostro ambiente, che non ci deliziano col loro canto, che non ci meravigliano con i loro colori, che non ci fanno nessuna compagnia, non sono insomma come la rondine il passero, il capriolo, come insomma tutti i mammiferi e gli uccelli che vivono nel nostro ambiente, non siamo abituati a conviverci in alcun modo insomma e proprio perchè cosi alieni al nostro mondo. Nessuna compassione per i crostacei che per avere un gusto “migliore” devono essere bolliti vivi, nessuna pietà per i molluschi che rimangono vivi per ore o giorni magari immersi nel ghiaccio, non sono degni di nessuna considerazione i prelibati tonni nelle cruente mattanze, i milioni di aringhe, sarde, merluzzi, spigole, cernie,
e pazienza per questi sventurati animali che quantomeno ci serviranno come cibo, ma quando nelle rete che non fa distinzione alcuna ci finiscono animali di nessun pregio che vengono salpati con il pesce buono, con esso muoiono per nessun motivo e vengono ributtati a mare…ma è tardi perchè sono morti ormai; e le migliaia di delfini e testuggini che muoiono soffocati in reti di migliaia di metri che servono a pescare i pescespada, capodogli e balene che finiscono intrappolati in queste reti a volte abbandonate ma non per questo smettono di svolgere il compito cui sono destinate: trappole perenni in giro per gli oceani!.
Sono stato anche pescatore e come fanno tanti pescatori, dopo averlo pescato liberavo quasi tutto il pescato salvo qualche esemplare se avevo voglia di mangiarlo,ma con la pesca questo è possibile, con la caccia no!
Paradossalmente la legge come strumenti per la caccia consente l’arco, il falco ed il fucile e sono tutti strumenti che non lasciano altro fine se non la morte dell’animale, strano vero?Si obbietta che gli animali che noi cacciamo non sono solo nostri, non ci appartengono, non abbiamo l’esclusiva di goderceli con la caccia, ed i pesci dei pescatori, i funghi, i tartufi,i fiori, i frutti di bosco che vengono raccolti nelle scampagnate sono forse proprietà esclusiva di chi li raccoglie o sono anche miei?
E cosa dire delle coste cementificate dapprima abitate da stuoli di uccelli, della riviera ferrarese che solo meno di mezzo secolo addietro era tutta palude ed era un ambiente eccezionale abitato da migliaia di uccelli d’acqua, allora vi si praticava la caccia e gli uccelli erano presenti ora la caccia non la si pratica piu ma non ci sono piu nemmeno gli uccelli; ora questo territorio ci serve solo tre mesi l’anno per le vacanze; le piste da sci non erano forse una volta boschi secolari abitati da caprioli, cervi, cedroni, orsi, tutti animali che rifuggono la rumorosa presenza dell’uomo; i campi da golf, ettari ed ettari di prati monoculturali che non tollerano la presenza di nessun animale per non rovinare prati, che richiedono enormi sprechi di acqua.
Fonti ufficiali dichiarano che ogni giorno scompaiono sulla terra migliaia di specie animali e vegetali, ma la caccia in Italia è consentita ad una cinquantina di specie ed anche se così non fosse chi si sognerebbe di sparare ad un pioppo piuttosto che ad una quercia, ad un grillo, una farfalla, una lumaca, un fiore; quando tutto sarà cemento sarà ancora nostra la colpa?
Molte specie stanno scomparendo a causa della caccia anche questo è vero, ma si tratta di una caccia su commissione che nulla ha a vedere con la caccia da noi praticata; gli elefanti, le tigri,gli orsi, e molti animali che hanno la sfortuna di possedere organi o parti del loro corpo che per noi rivestono un certo interesse, sono uccisi da persone che noi chiamiamo bracconieri, ma sono persone anche spinte dalla fame e da queste morti ricavano a malapena da nutrire le famiglie, mentre alle loro spalle trafficanti di avorio o quant’altro si arricchiscono fornendoci palle da bigliardo, statuine, pelli e trofei per i nostri salotti, corni di rinoceronti per farcelo tirare,ecc. ecc.; ci forniscono insomma per una legge di mercato, di domanda ed offerta, ciò che noi gli richiediamo. Senza le nostre richieste queste morti non ci sarebbero, di chi la colpa???????
L’uomo sfrutta gli animali in tutti i modi egli ritiene possibile gli offrano una qualsiasi pur piccola utilità; si diletta vederli ammaestrati nei circhi, porta i bambini a vederle animali esotici negli zoo mentre non conoscono una mucca o una gallina, tiene canarini nelle gabbie, pesci negli acquari, ragni e rettili nei terrari (non soffrono perchè sono nati in gabbia dice per sentirsi apposto con la coscienza, ammesso ne sia dotato)cani e gatti per le mostre: li avete mai osservati stì poveri simulacri di animali, pettinati, profumati, vestiti come bimbi, zimbelli della cupidigia o della vanità umana, privati della loro pur ridotta selvatici, non hanno piu, specialmente i gatti, la dignità di essere considerati una cosa viva, con bisogni che non hanno niente a vedere con le cure che gli sono fornite e che sono certo eviterebbe volentieri. I cani ci servono, oltre che per la caccia, che è e rimane la piu normale delle cose che farebbe anche in natura, per la ricerca di dispersi, per il salvataggio in acqua, per fare la guardia alle nostre case, per la difesa personale, o nella peggiore delle ipotesi nei combattimenti per farci sopra delle scommesse, per denaro insomma; Abbiamo polli da carne o da uova,pecore da lana, maiali e conigli da carne, colombi viaggiatori, mucche da latte; se non sono “da” non sono nulla, se non hanno qualcosa da dare, non hanno motivo di esistere, sono inutili e vengono nelle migliore delle ipotesi tollerati. Se hanno, invece la sventura di finire nelle liste dei dannosi si fa di tutto e con tutti i mezzi sono buoni per distruggerli.
Usiamo gli animali per sacrificarli a un qualsiasi Dio, perché Egli sia con noi misericordioso, perché ci conceda ogni nostra richiesta; alla vittima sacrificale non chiediamo certo il consenso, non potremmo tagliarci il c o per fare un sacrificio invece di uccidere un animale cui la cosa non interessa affatto.
Siamo giudici che emettono sentenze inappellabili su tutto il mondo animale e vegetale.
Una decina di anni fa, in un caldo pomeriggio d’estate presi con me il binocolo ed in bicicletta mi recai lungo una strada di campagna per osservare i fagiani che erano stati rilasciati il mattino stesso a scopo di ripopolamento; la strada costeggia un fosso di scolo delle acque piovane; dopo un po’ di tempo incontrai un mio conoscente il quale, dopo avere scambiato qualche parola, visto il binocolo a tracolla richiese cosa stessi facendo: “Vado ad osservare i fagiani che hanno rilasciato stamattina” gli dissi, al ché lui replicò “Ma lasciateli
Vivere questi poveri fagiani, che cosa vi hanno fatto di male?”
Volete sapere cosa stava facendo mentre mi redarguiva? Stava catturando dei ranocchi con una canna da pesca munita di ancorino: non gli risposi e me ne andai sconsolato da tanta ipocrisia.
Vi siete mai visti in faccia amici cari, che dopo avermi rimproverato per la mia passione, allargate la bocca da un orecchi all’altro quando vi regalo un fagiano o vi invito a mangiare una lepre in salmì o del cinghiale in umido?
Proprio oggi mi è arrivata la rivista della mia associazione venatoria e un articolo titolava: Cara licenza quanto mi costi. L’articolo in questione riguarda l’addizionale che le regioni possono applicare ai cacciatori per potere esercitare la caccia e va da un minimo del cinquanta ad un massimo del cento per cento.
Ebbene non sarebbe un gran male se come prescrive la legge, questi soldi venissero utilizzati per cose inerenti la caccia stessa (lanci di selvaggina, compensi all’ agricoltura, stipendi alla vigila Vi è mai capitato di vedere nei supermercati banconi di animali morti o peggio ancora boccheggianti perchè gli manca l’a cqua, si parlo proprio dei pesci che non sono a quanto pare riconosciuti a pieno diritto nella categoria degli animali come il fagiano, non hanno il diritto sacrosanto alla vita come la lepre, non li degniamo di uno sguardo di compassione perchè non cantano come il merlo o il tordo eppure sono od erano vivi anche loro, qualcuno li ha generati, nuotavano liberamente nel loro ambiente prima che qualcuno li prendesse per noi, perchè diventassero le prelibatezze che noi amiamo gustare ai cenoni, pero non siamo noi a procurarceli, deleghiamo a qualcun’altro questo compito, lo deleghiamo ai PESCATORI!!!!!!
E cosa sono i pescatori se non cacciatori di animali che non vivono nel nostro ambiente, che non ci deliziano col loro canto, che non ci meravigliano con i loro colori, che non ci fanno nessuna compagnia, non sono insomma come la rondine il passero, il capriolo, come insomma tutti i mammiferi e gli uccelli che vivono nel nostro ambiente, non siamo abituati a conviverci in alcun modo insomma e proprio perchè cosi alieni al nostro mondo. Nessuna compassione per i crostacei che per avere un gusto “migliore” devono essere bolliti vivi, nessuna pietà per i molluschi che rimangono vivi per ore o giorni magari immersi nel ghiaccio, non sono degni di nessuna considerazione i prelibati tonni nelle cruente mattanze, i milioni di aringhe, sarde, merluzzi, spigole, cernie,
e pazienza per questi sventurati animali che quantomeno ci serviranno come cibo, ma quando nelle rete che non fa distinzione alcuna ci finiscono animali di nessun pregio che vengono salpati con il pesce buono, con esso muoiono per nessun motivo e vengono ributtati a mare…ma è tardi perchè sono morti ormai; e le migliaia di delfini e testuggini che muoiono soffocati in reti di migliaia di metri che servono a pescare i pescespada, capodogli e balene che finiscono intrappolati in queste reti a volte abbandonate ma non per questo smettono di svolgere il compito cui sono destinate: trappole perenni in giro per gli oceani!.
Sono stato anche pescatore e come fanno tanti pescatori, dopo averlo pescato liberavo quasi tutto il pescato salvo qualche esemplare se avevo voglia di mangiarlo,ma con la pesca questo è possibile, con la caccia no!
Paradossalmente la legge come strumenti per la caccia consente l’arco, il falco ed il fucile e sono tutti strumenti che non lasciano altro fine se non la morte dell’animale, strano vero?Si obbietta che gli animali che noi cacciamo non sono solo nostri, non ci appartengono, non abbiamo l’esclusiva di goderceli con la caccia, ed i pesci dei pescatori, i funghi, i tartufi,i fiori, i frutti di bosco che vengono raccolti nelle scampagnate sono forse proprietà esclusiva di chi li raccoglie o sono anche miei?
E cosa dire delle coste cementificate dapprima abitate da stuoli di uccelli, della riviera ferrarese che solo meno di mezzo secolo addietro era tutta palude ed era un ambiente eccezionale abitato da migliaia di uccelli d’acqua, allora vi si praticava la caccia e gli uccelli erano presenti ora la caccia non la si pratica piu ma non ci sono piu nemmeno gli uccelli; ora questo territorio ci serve solo tre mesi l’anno per le vacanze; le piste da sci non erano forse una volta boschi secolari abitati da caprioli, cervi, cedroni, orsi, tutti animali che rifuggono la rumorosa presenza dell’uomo; i campi da golf, ettari ed ettari di prati monoculturali che non tollerano la presenza di nessun animale per non rovinare prati, che richiedono enormi sprechi di acqua.
Fonti ufficiali dichiarano che ogni giorno scompaiono sulla terra migliaia di specie animali e vegetali, ma la caccia in Italia è consentita ad una cinquantina di specie ed anche se così non fosse chi si sognerebbe di sparare ad un pioppo piuttosto che ad una quercia, ad un grillo, una farfalla, una lumaca, un fiore; quando tutto sarà cemento sarà ancora nostra la colpa?
Molte specie stanno scomparendo a causa della caccia anche questo è vero, ma si tratta di una caccia su commissione che nulla ha a vedere con la caccia da noi praticata; gli elefanti, le tigri,gli orsi, e molti animali che hanno la sfortuna di possedere organi o parti del loro corpo che per noi rivestono un certo interesse, sono uccisi da persone che noi chiamiamo bracconieri, ma sono persone anche spinte dalla fame e da queste morti ricavano a malapena da nutrire le famiglie, mentre alle loro spalle trafficanti di avorio o quant’altro si arricchiscono fornendoci palle da bigliardo, statuine, pelli e trofei per i nostri salotti, corni di rinoceronti per farcelo tirare,ecc. ecc.; ci forniscono insomma per una legge di mercato, di domanda ed offerta, ciò che noi gli richiediamo. Senza le nostre richieste queste morti non ci sarebbero, di chi la colpa???????
L’uomo sfrutta gli animali in tutti i modi egli ritiene possibile gli offrano una qualsiasi pur piccola utilità; si diletta vederli ammaestrati nei circhi, porta i bambini a vederle animali esotici negli zoo mentre non conoscono una mucca o una gallina, tiene canarini nelle gabbie, pesci negli acquari, ragni e rettili nei terrari (non soffrono perchè sono nati in gabbia dice per sentirsi apposto con la coscienza, ammesso ne sia dotato)cani e gatti per le mostre: li avete mai osservati stì poveri simulacri di animali, pettinati, profumati, vestiti come bimbi, zimbelli della cupidigia o della vanità umana, privati della loro pur ridotta selvatici, non hanno piu, specialmente i gatti, la dignità di essere considerati una cosa viva, con bisogni che non hanno niente a vedere con le cure che gli sono fornite e che sono certo eviterebbe volentieri. I cani ci servono, oltre che per la caccia, che è e rimane la piu normale delle cose che farebbe anche in natura, per la ricerca di dispersi, per il salvataggio in acqua, per fare la guardia alle nostre case, per la difesa personale, o nella peggiore delle ipotesi nei combattimenti per farci sopra delle scommesse, per denaro insomma; Abbiamo polli da carne o da uova,pecore da lana, maiali e conigli da carne, colombi viaggiatori, mucche da latte; se non sono “da” non sono nulla, se non hanno qualcosa da dare, non hanno motivo di esistere, sono inutili e vengono nelle migliore delle ipotesi tollerati. Se hanno, invece la sventura di finire nelle liste dei dannosi si fa di tutto e con tutti i mezzi sono buoni per distruggerli.
Usiamo gli animali per sacrificarli a un qualsiasi Dio, perché Egli sia con noi misericordioso, perché ci conceda ogni nostra richiesta; alla vittima sacrificale non chiediamo certo il consenso, non potremmo tagliarci il c o per fare un sacrificio invece di uccidere un animale cui la cosa non interessa affatto.
Siamo giudici che emettono sentenze inappellabili su tutto il mondo animale e vegetale.
Una decina di anni fa, in un caldo pomeriggio d’estate presi con me il binocolo ed in bicicletta mi recai lungo una strada di campagna per osservare i fagiani che erano stati rilasciati il mattino stesso a scopo di ripopolamento; la strada costeggia un fosso di scolo delle acque piovane; dopo un po’ di tempo incontrai un mio conoscente il quale, dopo avere scambiato qualche parola, visto il binocolo a tracolla richiese cosa stessi facendo: “Vado ad osservare i fagiani che hanno rilasciato stamattina” gli dissi, al ché lui replicò “Ma lasciateli
Vivere questi poveri fagiani, che cosa vi hanno fatto di male?”
Volete sapere cosa stava facendo mentre mi redarguiva? Stava catturando dei ranocchi con una canna da pesca munita di ancorino: non gli risposi e me ne andai sconsolato da tanta ipocrisia.
Vi siete mai visti in faccia amici cari, che dopo avermi rimproverato per la mia passione, allargate la bocca da un orecchi all’altro quando vi regalo un fagiano o vi invito a mangiare una lepre in salmì o del cinghiale in umido?
Proprio oggi mi è arrivata la rivista della mia associazione venatoria e un articolo titolava: Cara licenza quanto mi costi. L’articolo in questione riguarda l’addizionale che le regioni possono applicare ai cacciatori per potere esercitare la caccia e va da un minimo del cinquanta ad un massimo del cento per cento.
Ebbene non sarebbe un gran male se come prescrive la legge, questi soldi venissero utilizzati per cose inerenti la caccia stessa (lanci di selvaggina, compensi all’ agricoltura, stipendi alla vigilanza); la legge stessa pero non obbliga le regioni o le province a giustificare le spese motivo per il quale queste tasse vengono stornate per sanare bilanci costantemente in rosso e non mi risulta che qualche anticaccia abbia mai rispedito al mittente
quei soldi sporchi del sangue di lepri e fagiani.
Voglio concludere questa lunga lettera che voleva essere una risposta di poche righe con un pensiero: mio figlio ha 26 anni e per sua e nostra fortuna non si droga non beve alcolici e ha persino smesso di fumare; ebbene piuttosto che usi la siringa o il bicchiere o la sigaretta, preferisco regalargli una doppietta!!!!!
P.S. leggendo certi commenti non mi meraviglio che abbiamo messo il nano di Arcore a capo del governo
ciao,
volevo segnalare questo sito nel quale mi sono
imbattuta casualmente… penso sia giusto dare una voce in più, per permettere alle persone di conoscere e di conseguenza di poter scegliere, quello che mangiano in special modo.
un saluto
ciao Beppe
sei una delle poche voci libere,complimenti.
Ti voglio raccontare una storiella accaduta al mio paese Civitanova marche.1992 la città si sveglia con le autobotti d’acqua potabile in ogni angolo.Che era successo? la falda idrica da doive attiungeva l’acquedotto comunale era stata avvelenata da Tricloroetano.Si tratta di una solvente chimico in uso presso le industrie della gomma per calzature.Una sostanza cancerogena e mutagena.Come è finita nell’acqua che per anni prima del 1992 i civitanovesi hanno bevuto? semplice alcuni “capitani” d’industria invece di smaltire i solventi in discariche speciali li sversavano attraverso pozzi nel sottosuolo.Risultato.Gli industriale spendevano quasi niente per smaltire,il PIL cresceva e i cittadini si avvelenavano.Ora beviamo acqua potabile solo perchè depurata con un costo miliadario.Un costo che pagano i soliti cittadini attraverso la tariffa dell’acqua. perchè depurata con un costo miliardario.Chi paga? i cittadini sulla bolletta.Chi non ha mai pagato i “capitani” d’industria che oggi delocalizzano e avvelenano popolazioni senza diritti e fano i mecenati nella provincia di macerata.E la politica? tace anzi in alcuni casi brinda assieme al nuovo mecenatismo.
sul caso Fazio e sullo scandalo che ha colpito anche la banca d’Italia vorrei dire solo che trovo vergognoso che Fazio riscaldi ancora la poltrona di presidente si dovrebbe vergognare,poi che razza di ministri abbiamo!emerge un caso del genere e invece di silurarlo e di rassicurare i cittadini che la legge non fa sconti a nessuno…che fanno!difendono (per il momento)Fazio e si scagliano contro la magistratura per via delle intercettazioni telefoniche!siamo proprio messi male.
Questo paese ormai non è più credibile io personalmente non ho più interesse nel finire gli studi in legge,tanto in Italia la legge è un optional.
Riciclo del vetro. Oggi mentre siamo arrivati molto felicemente alla raccolta differenziata del vetro, vorrei segnalare un piccolo disagio che questo comporta, almeno a Milano dove io risiedo. Fino a qualche anno fa, il vetro doveva essere gettato nelle grosse campane presenti più o meno ovunque sulle strade;poi sono state introdotti i contenitori verdi condominiali e da quel momento, eliminato il disagio di dover portare il vetro fino alle campane in strada, abbiamo avuto in cambio un bel po’ di inquinamento acustico, dato che sia nel momento in cui il vetro viene inserito nei contenitori condominiali (evidentemente da persone poco educate che non si preoccupano di quanto rumore producono e a quale ora, anche della notte), sia quando gli addetti alla movimentazione degli stessi (dal cortile ai marciapiedi nei giorni di raccolta) che involontariamente muovendoli producono un movimento all’interno dei contenitori che è molto rumoroso, se poi si considera che questo avviene appena dopo le sette del mattino, rispettando comunque le regole comunali relative al rispetto della quiete pubblica, chi per svariati motivi potrebbe o avrebbe bisogno di dormire qualche ora in più al mattino, ormai può scordarselo. Siamo sicuri a questo punto di aver migliorato la qualità della nostra vita? Robero Muti
vogliono coprire di merda la sardegna e i sardi, pur avendo avuto la possibilità , con il referendum ,di dire no alle scorie ,non recandosi a votare hanno dato il consenso ……..tu che sei un comico parla loro di questa sporca faccenda e illuminali ciao da cagliari
vogliono coprire di merda la sardegna e i sardi, pur avendo avuto la possibilità , con il referendum ,di dire no alle scorie ,non recandosi a votare hanno dato il consenso ……..tu che sei un comico parla loro di questa sporca faccenda e illuminali ciao da cagliari
Oggi ho visto un’altra notizia raccapricciante: si vuole introdurre (o forse è già stata introdotta) una norma per impedire la vendita di mele di dimensioni troppo piccole! E’ sottoposto a studio quale sia il giusto livello di maturazione delle mele, per regolamentare per legge la vendita (non potranno essere vendute altro che mele che rispettino certi parametri! A me piacciono le mele acerbe: sono forse un criminale? La mela piccola, croccante, biologica non è certamente di qualità inferiore. Certo, a mio parere è una truffa raccogliere frutti acerbi e farli maturare “sulla paglia”, ma la normativa dovrebbe obbligare a vendere il frutto entro un certo termine dalla raccolta, non ad un dato punto di maturazione. E esistono varietà piccole che finitanno per scomparire, come sono scomparse molte qualità di pomodori, che non rientrano nelle tabelle ddelle qualità che possono essere commercializzate. E soprattutto scompare la bio-diversità, e il gusto personale…solo alcuni frutti sono “buoni” e possono essere commercializzati, e se io no preferisco altri, se non mi adeguo, sono evidentemente stupido. Con questa logica spariscono anche le vecchie trattorie, quelle che magari facevano una sola, buonissima ed esclusiva pietanza, con una tradizione familiare di lustri, e sorgono fast-food dove mangiare sempre la stessa cosa, in locali di plastica e acciaio tutti uguali.
Paolo
Mi chiedo quale sia il motivo per cui si continuano a produrre e soprattutto a reclamizzare le batterie usa e getta(avete mai visto una pubblicità delle batterie ricaricabili?) anche se, a mio parere, sono ormai da qualche tempo superate dalle loro cugine riutilizzabili sia in senso economico, di prestazioni e naturalmente di inquinamento.
Per quanto mi ricordo una decina di anni fà hanno smesso di scrivere sulle batterie alcaline la capacità che per tutte le marche si aggirava sui 1500-1600 mA/h come mai? Forse avevano paura che la gente capisse che le varie versioni “plus” o “ultra” della stessa batteria non fossero così migliori della versione “normale” o che la marca più costosa non avesse niente in più da offrire rispetto a quella più economica? Comunque sia con questo accorgimento le batterie non sono direttamente confrontabili soprattutto con le ricaricabili di nuova generazione che rispetto alle vecchie NiCd da 700mA/h ora con la tecnologia
NiMH o altro raggiungono capacità di 2100,2600 fino a 3200mA/h!
E’ vero che le ricaricabili erogano una tensione massima di 1,2v rispetto alle alcaline 1,5v e che
la corrente massima erogata può variare a seconda del modello ma la capacità di una batteria intesa come lavoro che può generare di ottiene dalla formula v * mA/h = mW*h (milliwattora)cioè lavoro:
normale alcalina 1,5v * 1600mA/h = 2400 mW*h, normale NiMH 1,2v * 2100mA/h = 2520 mW*h,
alta capacità NiMH 1,2v * 3200mA/h = 3840 mW*h.
In questo confronto (non molto rigoroso) ho sottointeso che la capacità delle alcaline non
sia molto variata negli ultimi anni (forse un errore ma a occhio la durata mi sembra più o meno uguale).Comunque anche ammettendo un imporbabile raddoppio della capacità bisogna ricordare che se le normali NiMH costano 4/5 volte di più delle alcaline si possono ricaricare fino a 500 volte!
Anche tenedo conto che se ricaricate in modo errato la vita delle NiMH si accorcia il risparmio economico è evidente.
Per quanto riguarda i materiali e i processi di produzione non ho mai trovato informazioni pro o contro le ricaricabili che se anche contenessero materiali dannosi comunque sarebbero prodotte in minor quantità e spero verrebbero riciclate o smaltite con processi poco dannosi.
Invito chiunque possa ottenere dati più precisi soprattutto rispetto alla capacità delle alcaline e all’impatto ambientale delle ricaricabili a scrivere su queso forum.
VI prego Aiutatemi!
Non so come fare ,per risvegliarmi e risvegliare una citta’ morta dentro.
Vivo a Caserta da 25 anni e mai come in questi ultimi tempi ,vedo persone che sono indifferenti a tutto cio’ che gli capita .
Il problema piu’ grande ultimamente e’ lo smaltimento dei rifiuti ,non li raccolgono piu’ per i motivi che ,di tanto in tanto ,i tg regionali e non, raccontano.Chiudono questa o quella discarica, EcoMafia, non ci sono ne’ volonta ne’ fondi per costruire inceneritori, o altri dispositivi.Intanto la gente che vede i rifiuti puzzolenti e accatastati vicino ai cassonetti per giorni e giorni..decide di bruciarli e farsi cosi’ giustizia..(non pensando ai propri polmoni e a quelli degli altri).
Basta! la situazione e’ insostenibile.
Se qualcuno mi legge , mi dica se c’e’ un modo per fare una petizione o in qualke modo cercare di risolvere questa situazione che sembra irrisolvibile…Grazie per l’attenzione e per l’eventuale aiuto..
Ripeto Aiutateci Per Favore!!!
Pongo un problema che a livello nazionale non se ne sente più parlare,ma che qui in Campania è ancora rimasto irrisolto.Il problema dei rifiuti.Credo,caro nostro ultimo vate,che tu ne sia a conoscenza,ma a molti è ignaro.Io sono di Salerno,e qui la situazione rifiuti è allarmante.Adesso vorrebbero costruire una centrale termoelettrica,il chè non sarebbe sbagliato,ma è solo che l’ubicazione è sbagliata,in quanto vicina alla popolazione,e non solo,ma con una specie di tubo,che non so come venga chiamato in termini tecnici,si andrebbe a rovinare il parco naturale dei picentini.Dico io ,possibile mai che non si riescano a trovare soluzioni politiche che non portino altri danni?e nessuna che porti ad una soluzione giusta?Qui si parla di rifiuti,che si accumolano quasi ogni settimana davanti a scuole,per strada,e certe volte non si può camminare sui marciapiedi,per non parlare del tanfo.Invece di trovare una soluzione seria,si propone una cosa che non si conoscono le conseguenze.Solo come un tappo momentaneo.Senza investire su altre soluzioni,come sul riciclaggio,anche su una centrale termo elettrica,ma che la si faccia bene senza ulteriormente danneggiare la salute dei cittadini.Intanto la camorra campa,grazie a queste inadempienze…e il mondo così andrà a finire in una discarica ABUSIVA
Salve,volevo chiedere che fine hanno fatto i “tetti fotovoltaici” e la legge del 93(credo)che obbligava a montare pannelli solari su tutti gli edifici di nuova costruzione aventi determinate altezze con contributo statale.Legge fra l’altro che risulta essere adottata da altri paesi europei
vogliono costruire ad aragona in sicilia una discarica grande quasi 300.000 mq….con vicino un inceneritore ….anche chi dice che non sarà nociva non dice PERCHè ….nè che si farà la raccolta differenziata ma solo che incenerire i rifiuti non fà male….io mi chiedo MORIREMO TUTTI perchè poi si scopra che faceva male???
A proposito di scorie, soprattutto quelle nucleari e il loro smaltimento, mai sentito parlare del Gas di Brown?? Pare che faccia miracoli per lo smaltimento, oltre a servire per innumerevoli altri usi, dalla semplice saldatura tipo ossiacetilene al taglio di metalli. Produce una fiamma ottenuta bruciando una combinazione di idrogeno e ossigeno in proporzione 2 a 1(la stessa dell’acqua). Pare che la utilizzino quasi esclusivamente in Cina, ma su internet si vende l’apparecchiatura per produrlo. Ha un’unico grandissimo inconveniente (commercialmente!): una volta comprata l’apparecchiatura non costa praticamente niente.
Proprio a proposito di rifiuti domestici, vorrei attirare l’attenzione su un particolare aspetto della questione che molto spesso viene del tutto taciuto: quello dei pannolini usa e getta per neonati. Sto per diventare mamma ed è per questo che mi sono interessata dell’argomento, altrimenti devo confessare che, con tutta probabilità, avrei continuato a restare immersa nella mia ignorante cecità che non vedeva altra soluzione per la raccolta delle cacche e delle pipì della propria creatura se non nei pannolini usa e getta.
In realtà esistono anche in commercio i pannolini lavabili in materiali assolutamente naturali (cotone sopratutto), che sono ugualmente pratici, igienici e, sorpresa delle sorprese, più economici!
Non lavoro per alcuna ditta che produca simili prodotti (la mia quindi non vuole essere pubblicità commerciale), ma guardando i dati relativi al tasso di inquinamento che i pannolini usa e getta contribuiscono ogni anno a creare (per questo invito a visitare il sito di greenpeace e a leggere i numerosi articoli di associazioni, soprattuto inglesi, sensibili al problema…è sufficiente digitare pannolini naturali in un qualsiasi motore di ricerca) mi sento obbligata a cercare di far circolare un po’ di più una simile informazione…tanto più che nemmeno ai corsi di preparazione al parto si sente mai affrontare questo argomento.
Insomma, chi come me sta per diventare genitore, che possa cominciare da subito a fare in modo che questo mondo sia per i propri figli un bel posto in cui vivere e non una discarica!
Grazie e buona lettura.
Siamo disperatamente alla ricerca di qualcuno che ci aiuti a portare avanti la nostra battaglia contro l’ampliamento della discarica su cui abitiamo!!!!!!
Praticamente,ormai,abitiamo dentro ad una discarica e gli amministratori locali (che non sembrano essere interessati ad aiutarci), vogliono ancora aumentare sia la superficie che la qualità dei rifiuti che vengono portati in casa nostra!!!!! La discarica in questione è del CIRSU (un consorzio di alcuni comuni teramani di cui fa parte anche Notaresco,il nostro comune di residenza) e si trova in località Grasciano,del comune di Notaresco appunto, in provincia di Teramo,Abruzzo.E’ situata proprio sugli argini del fiume Tordino che scarica in Adriatico(a pochi km in linea d’aria),tra Giulianova e Roseto (BANDIERE BLU 2005!!!!!!) e dove scaricano tutte le industrie del lungofiume. Ogni giorno viviamo dentro ad un olezzo nauseabondo e questo AROMA si incanala e si propaga per tutta la valle Tordino. Parecchie abitazioni sono a 200 mt da essa. Ma il problema è anche che non sappiamo quanto di regolare abbia questa discarica,chi vive a ridosso vede giorno e notte camion sospetti,molto profumati,di provenienza sconosciuta, dirigersi lì e scaricare il loro PREZIOSO carico. Noi abitanti del posto vorremmo solo una mano a capire se tutto è in regola e non vogliamo altri ampliamenti ed altri rifiuti che ci sommergano e si impadroniscano dei nostri averi ambientali e dell’aria che respiriamo!!!! VENITE AD AIUTARCI . Certi di avere al più presto un Vs risposta (anche perchè abbiamo tempi molto stretti prima che sia commesso l’irreparabile!!!) porgiamo distinti saluti.
COMITATO TUTELA VAL TORDINO
Fax e segreteria: 178 276 3488 (solo da tel fisso )
La RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha presentato, nel mese di dicembre 2003, il progetto preliminare della linea TAV/TAC per la tratta nazionale della Torino-Lione.
La tratta, da Settimo Torinese a Bruzolo, ha una lunghezza complessiva di circa 44 km, e prevede, rispetto al precedente progetto, una galleria unica da Grange di Brione a Borgone (galleria Musinè-Gravio) di quasi 23 km con il passaggio in galleria anche nella zona di Caprie.
Allo scavo principale andrebbero inoltre ad aggiungersi almeno tre “finestre di sicurezza”, ovvero gallerie secondarie in località Rivera, Caprie e Grangetta.
Per quanto riguarda invece la tratta internazionale, il progetto prevede il cosiddetto tunnel “di base” di 53 km, da Venaus a St. Jean-de-Maurienne.
L’AMIANTO
Nel gennaio 2003 un’equipe di geologi del centro di Geotecnologie dell’Università di Siena ha svolto, per conto di RFI, un’indagine finalizzata alla ricerca di amianto nelle rocce della bassa valle, con prelevamento di 39 campioni in 29 punti di osservazione, ubicati nel territorio compreso fra Grange di Brione e Condove. In circa la metà dei campioni esaminati è stata riscontrata la presenza di amianto in diverse forme.
Sulla base di questo studio RFI ha valutato l’estrazione di materiale roccioso contentente amianto: il volume previsto è di 1.150.000 metri cubi (per avere un’idea si pensi ad un grattacielo di base 50 per 50 alto 460 metri); è previsto che circa la metà (500.000 mc) di questo materiale venga stoccato in località Tetti S. Mauro (Almese); dal progetto non risulta previsto un piano di sicurezza che possa impedire la dispersione di fibre d’amianto durante le fasi di lavorazione e di stoccaggio.
IL MESOTELIOMA
Tra le malattie causate dall’amianto, il mesotelioma, tumore maligno della pleura, è sicuramente la più grave. Si manifesta dopo 15-20 anni dall’inalazione di particelle di amianto, ma ha una mortalità del cento per cento e conduce a morte in media entro nove mesi dalla diagnosi. Non esiste esposizione sicura, cioè non esiste una soglia di esposizione al di sotto della quale l’amianto sia innocuo. Nella nostra provincia si verificano ogni anno 5 decessi per mesotelioma ogni 200.000 abitanti: è una percentuale molto più alta rispetto a quella nazionale. Nel caso di una prolungata esposizione ambientale, come quella che dovrebbe derivare dalla movimentazione di più di un milione di tonnellate di rocce contenti amianto, i casi di questa malattia potrebbero aumentare di molto.
L’URANIO
Nel massiccio d’Ambin attraversato dal traforo sono presenti numerosi giacimenti di uranio, come documentato dal CNR fin dal 1965; per maggior precisione il materiale presente è pechblenda, forma notevolmente radioattiva; non è conosciuta per il momento una previsione di LTF (la società che gestirà la costruzione della tratta internazionale) sulla quantità di uranio che potrà essere contenuto nel materiale estratto (cosiddetto smarino): ben 15 milioni di metri cubi, pari a sei volte il volume della piramide di Cheope.
L’uranio si disperde nell’aria e può essere inalato, ma soprattutto contamina le falde acquifere e va ad inquinare i corsi d’acqua che possono essere utilizzati per l’irrigazione.
I LINFOMI
L’uranio, se inalato o ingerito, provoca contaminazione interna e può essere causa di linfomi. Un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato un incremento di linfomi di Hodgkin nei militari impiegati in missione di pace nei Balcani ed esposti all’uranio impoverito: ben il 236% in più rispetto alla popolazione non esposta.
L’uranio che potrebbe essere estratto nelle nostre zone è notevolmente più radioattivo di quello impoverito a fini bellici.
CONCLUSIONI
La situazione che si prospetta per il nostro territorio è, a nostro avviso, estremamente preoccupante, tale da configurare la concreta possibilità di severi danni alla salute pubblica.
Come medici operanti in Val di Susa crediamo sia nostro dovere pretendere che siano attivate misure di sicurezza tali da impedire la contaminazione del nostro territorio.
Fonte: medici di base in Val di Susa.
Pubblicato da Promiseland .it TAV: amianto e uranio”
Come vedete l’ingresso sul mercato globale delle nuove auto low-cost? Va bene che costano poco e questo è cosa buona, ma l’impatto ambientale? Consumano poco? Inquinano poco?
Si sa qualcosa di più?
Ogni tanto per farmi del male (psicologico)o quando mi sento troppo ottimista, onde ritornare nei ranghi entro nel sito di Beppe Grillo il famoso comico del “Chi più ne ha” e mi metto a leggere tutte le amare realtà contro le quali possiamo solo incavolarci o piangere!?!?
Sono uscito di casa per andare a votare nella tua Genova (abito a Begato paese) ed ho rischiato di morire per ben tre volte…non c’è bisogno di una rapina o di uno scippatore che ti spinga (come nella mia degradata Napoli)…basta una cacatella di cane al posto giusto. La strada in discesa, leggermente stretta, un autobus che sale, un’automobile che scende e tu che scendi a piedi e per camminare e non pestare cacchette devi essere un pò più decentrato rispetto all’inesistente marciapiede.
Ora, nulla contro i cani, ma se con il DNA si riesce a risalire all’essere fautore del deposito (suo malgrado)perchè non istituire un’anagrafica degli animali mediante DNA???
Un bel campione delle feci lasciate in strada o nei giardini dagli animale ed i proprietari multati senza remissione e/o costretti a ripulire dove le loro bestie, inconsapevoli, hanno sporcato……è così assurda la cosa???
Ogni tanto per farmi del male (psicologico)o quando mi sento troppo ottimista, onde ritornare nei ranghi entro nel sito di Beppe Grillo il famoso comico del “Chi più ne ha” e mi metto a leggere tutte le amare realtà contro le quali possiamo solo incavolarci o piangere!?!?
Sono uscito di casa per andare a votare nella tua Genova (abito a Begato paese) ed ho rischiato di morire per ben tre volte…non c’è bisogno di una rapina o di uno scippatore che ti spinga (come nella mia degradata Napoli)…basta una cacatella di cane al posto giusto. La strada in discesa, leggermente stretta, un autobus che sale, un’automobile che scende e tu che scendi a piedi e per camminare e non pestare cacchette devi essere un pò più decentrato rispetto all’inesistente marciapiede.
Ora, nulla contro i cani, ma se con il DNA si riesce a risalire all’essere fautore del deposito (suo malgrado)perchè non istituire un’anagrafica degli animali mediante DNA???
Un bel campione delle feci lasciate in strada o nei giardini dagli animale ed i proprietari multati senza remissione e/o costretti a ripulire dove le loro bestie, inconsapevoli, hanno sporcato……è così assurda la cosa???
Ogni tanto per farmi del male (psicologico)o quando mi sento troppo ottimista, onde ritornare nei ranghi entro nel sito di Beppe Grillo il famoso comico del “Chi più ne ha” e mi metto a leggere tutte le amare realtà contro le quali possiamo solo incavolarci o piangere!?!?
Sono uscito di casa per andare a votare nella tua Genova (abito a Begato paese) ed ho rischiato di morire per ben tre volte…non c’è bisogno di una rapina o di uno scippatore che ti spinga (come nella mia degradata Napoli)…basta una cacatella di cane al posto giusto. La strada in discesa, leggermente stretta, un autobus che sale, un’automobile che scende e tu che scendi a piedi e per camminare e non pestare cacchette devi essere un pò più decentrato rispetto all’inesistente marciapiede.
Ora, nulla contro i cani, ma se con il DNA si riesce a risalire all’essere fautore del deposito (suo malgrado)perchè non istituire un’anagrafica degli animali mediante DNA???
Un bel campione delle feci lasciate in strada o nei giardini dagli animale ed i proprietari multati senza remissione e/o costretti a ripulire dove le loro bestie, inconsapevoli, hanno sporcato……è così assurda la cosa???
E’ vero, …è l’ennesima mail informativa sui disastri ambientali ed economici annunciati, che la realizzazione dell’alta velocità (TAV-TAC) Torino-Lione produrra’ nel nostro territorio e nelle nostre tasche….però è importante, molto importante essere pienamente al corrente e consapevoli e soprattutto non dimenticare ciò che stà per succedere nel nostro territorio piemontese, dal momento che i nostri mezzi d’informazione,volutamente, non ne parlano!!!
E’ IMMINENTE (SE NON CI SI MOBILITA) UN ALTRO “DISASTRO ANNUNCIATO”, STILE “VAJONT”, …..QUESTA VOLTA A TORINO!
………………………………………..
…e’ scontato dire che, come al solito, la cosa farà “ingrassare” le tasche di qualcuno, ma questa volta il bottino e’ piu grosso.
…e dire che è ben noto agli interessati l’esistenza accertata,studiata e ben esaminata, di una VIA ALTERNATIVA, oltre che meno pericolosa e meno onerosa, e cioè quella di utilizzare la linea già esistente, naturalmente migliorandola.
Sarà forse che fà muovere molti meno soldi???
Questa “opera” costa quanto una intera finanziaria,…se tutto procederà per il meglio, ma si sà,…siamo in Italia e i costi, saranno inevitabilmente destinati a salire.
Nonostante tutto ciò, i “nostri” governanti continuano imperterriti nelle loro decisioni assurde…..e la nostra “cara” Mercedes Bresso (attuale presidente della regione Piemonte) tanto “sensibile” ai problemi dell’ambiente (cosi’, almeno, diceva in campagna elettorale),…appoggia e persegue, la linea politica del governo per la realizzazione di questa INUTILE opera. Lei stessa ha ammesso: “è una questione tutta politica!”
E’ una vergogna!!! Perche’ di fronte alla questione politica c’è l’ormai certezza del PERICOLO URANIO E AMIANTO a TORINO documentata da numerosi docenti e studi universitari.
Se il treno ad alta velocita (TAV), si farà, si dovranno perforare le nostre montagne, dal confine francese fino al monte Musinè (ai piedi di Torino): agli uni il “Ponte sullo Stretto di Messina”; agli altri “la mega galleria” più lunga al mondo (con le varianti proposte in alta val di susa si parla di circa 70 Km).
E’ praticamente certo che realizzando le due gallerie previste, si libereranno nell’aria, durante l’esecuzione dei lavori, inevitabilmente, enormi quantità di polveri di AMIANTO e URANIO.
Di amianto si muore. E’ sufficiente respirarne pochissime, infinitesimali fibre, per morire dopo qualche anno di MESOTELIOMA (tumore maligno della Pleura polmonare).
Come dimostra il rapporto di un gruppo di geologi dell’Universtita di Siena, Il monte Musinè è ricco di rocce amiantifere (1 milione e 151mila metri cubi di macerie contenenti rocce amiantifere verranno estratte per realizzare i 23 km di galleria del Musiné e verranno stoccate qui in valle ed ai confini della cintura torinese, esposte così ai costanti venti verso Torino.)
Un rapporto meteorologico sulla zona, spiega chiaramente che per 21 ore al giorno una brezza leggera spira dai versanti in ombra della valle a quelli soleggiati, mentre correnti piu forti spirano dalla Francia verso la citta.
Inoltre per piu di 30 giorni all’anno tira il phoen, il proverbiale vento con raffiche fino a 100 km sempre verso Torino.
Le fibre di amianto che e un materiale estremamente leggero e per questo molto volatile prendera il volo verso la citta.
E pensare che a causa della sua estrema pericolosità, una legge del 1992 ne vieta l’estrazione, l’importazione e la commercializzazione !!!!!!: come mai i progettisti ed gli amministratori preposti che pagano questi “progetti” ignorano così il problema ? I progetti preliminare Li paghiamo tutti a quanto sembra, non sono Gratis !
Per quanto poi riguarda l’uranio, forse la situazione e ancora piu grave. Dai siti di stoccaggio delle macerie, non solo voleranno le polveri d’uranio (per capirci quelle di Cernobyl), ma rischierebbero anche di contaminare le acque della Dora, che si sà, vengono usate per irrigare. Se i nostri soldati nei balcani muoiono a causa dell’uranio impoverito, che ne sarà di noi a contatto con quest’uranio che impoverito non e?
Da oltre 10 anni Legambiente e la comunità montana della Valle Susa, le associazioni ed i comitati di cittadini sia della Val di susa che della Cintura Nord di Torino lottano per difendere anche la tua salute: ma ora serve la collaborazione di tutti !!!.
Prendiamo esempio da Scanzano Jonico, dove la gente è scesa in strada a protestare pubblicamente contro lo stoccaggio delle scorie radioattive nel loro territorio.
E’ solo manifestando apertamente la volontà popolare che verremo ascoltati.
Una direttiva europea stabilisce che per la realizzazione delle grandi infrastrutture ci deve essere il consenso del territorio.
Contattaci, ti spiegheremo come collaborare, anche solo inviando una semplice e-mail di dissenso.
Aiutaci a salvaguardare la salute dei nostri figli.
………………………………………
Vieni a manifestare pacificamente nei luoghi dove cercheranno di fare i sondaggi dei terreni
Le associazioni ed i comitati NO-TAV hanno indetto in questi luoghi, dopo i CONSIGLI COMUNALI APERTI, una manifestazione di protesta PACIFICA.
I consigli comunali inizieranno alle ore 8,30-9.00.
I cittadini si ritroveranno alle ore 7.30-8.00
Lunedì 20 Borgone di Susa zona Maometto
Lunedì 27 Bruzolo SS25 davanti al parcheggio dei Tir
Mercoledì 29 Venaus area cantiere Aem.
E’ vero, …è l’ennesima mail informativa sui disastri ambientali ed economici annunciati, che la realizzazione dell’alta velocità (TAV-TAC) Torino-Lione produrra’ nel nostro territorio e nelle nostre tasche….però è importante, molto importante essere pienamente al corrente e consapevoli e soprattutto non dimenticare ciò che stà per succedere nel nostro territorio piemontese, dal momento che i nostri mezzi d’informazione,volutamente, non ne parlano!!!
E’ IMMINENTE (SE NON CI SI MOBILITA) UN ALTRO “DISASTRO ANNUNCIATO”, STILE “VAJONT”, …..QUESTA VOLTA A TORINO!
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…e’ scontato dire che, come al solito, la cosa farà “ingrassare” le tasche di qualcuno, ma questa volta il bottino e’ piu grosso.
…e dire che è ben noto agli interessati l’esistenza accertata,studiata e ben esaminata, di una VIA ALTERNATIVA, oltre che meno pericolosa e meno onerosa, e cioè quella di utilizzare la linea già esistente, naturalmente migliorandola.
Sarà forse che fà muovere molti meno soldi???
Questa “opera” costa quanto una intera finanziaria,…se tutto procederà per il meglio, ma si sà,…siamo in Italia e i costi, saranno inevitabilmente destinati a salire.
Nonostante tutto ciò, i “nostri” governanti continuano imperterriti nelle loro decisioni assurde…..e la nostra “cara” Mercedes Bresso (attuale presidente della regione Piemonte) tanto “sensibile” ai problemi dell’ambiente (cosi’, almeno, diceva in campagna elettorale),…appoggia e persegue, la linea politica del governo per la realizzazione di questa INUTILE opera. Lei stessa ha ammesso: “è una questione tutta politica!”
E’ una vergogna!!! Perche’ di fronte alla questione politica c’è l’ormai certezza del PERICOLO URANIO E AMIANTO a TORINO documentata da numerosi docenti e studi universitari.
Se il treno ad alta velocita (TAV), si farà, si dovranno perforare le nostre montagne, dal confine francese fino al monte Musinè (ai piedi di Torino): agli uni il “Ponte sullo Stretto di Messina”; agli altri “la mega galleria” più lunga al mondo (con le varianti proposte in alta val di susa si parla di circa 70 Km).
E’ praticamente certo che realizzando le due gallerie previste, si libereranno nell’aria, durante l’esecuzione dei lavori, inevitabilmente, enormi quantità di polveri di AMIANTO e URANIO.
Di amianto si muore. E’ sufficiente respirarne pochissime, infinitesimali fibre, per morire dopo qualche anno di MESOTELIOMA (tumore maligno della Pleura polmonare).
Come dimostra il rapporto di un gruppo di geologi dell’Universtita di Siena, Il monte Musinè è ricco di rocce amiantifere (1 milione e 151mila metri cubi di macerie contenenti rocce amiantifere verranno estratte per realizzare i 23 km di galleria del Musiné e verranno stoccate qui in valle ed ai confini della cintura torinese, esposte così ai costanti venti verso Torino.)
Un rapporto meteorologico sulla zona, spiega chiaramente che per 21 ore al giorno una brezza leggera spira dai versanti in ombra della valle a quelli soleggiati, mentre correnti piu forti spirano dalla Francia verso la citta.
Inoltre per piu di 30 giorni all’anno tira il phoen, il proverbiale vento con raffiche fino a 100 km sempre verso Torino.
Le fibre di amianto che e un materiale estremamente leggero e per questo molto volatile prendera il volo verso la citta.
E pensare che a causa della sua estrema pericolosità, una legge del 1992 ne vieta l’estrazione, l’importazione e la commercializzazione !!!!!!: come mai i progettisti ed gli amministratori preposti che pagano questi “progetti” ignorano così il problema ? I progetti preliminare Li paghiamo tutti a quanto sembra, non sono Gratis !
Per quanto poi riguarda l’uranio, forse la situazione e ancora piu grave. Dai siti di stoccaggio delle macerie, non solo voleranno le polveri d’uranio (per capirci quelle di Cernobyl), ma rischierebbero anche di contaminare le acque della Dora, che si sà, vengono usate per irrigare. Se i nostri soldati nei balcani muoiono a causa dell’uranio impoverito, che ne sarà di noi a contatto con quest’uranio che impoverito non e?
Da oltre 10 anni Legambiente e la comunità montana della Valle Susa, le associazioni ed i comitati di cittadini sia della Val di susa che della Cintura Nord di Torino lottano per difendere anche la tua salute: ma ora serve la collaborazione di tutti !!!.
Prendiamo esempio da Scanzano Jonico, dove la gente è scesa in strada a protestare pubblicamente contro lo stoccaggio delle scorie radioattive nel loro territorio.
E’ solo manifestando apertamente la volontà popolare che verremo ascoltati.
Una direttiva europea stabilisce che per la realizzazione delle grandi infrastrutture ci deve essere il consenso del territorio.
Contattaci, ti spiegheremo come collaborare, anche solo inviando una semplice e-mail di dissenso.
Aiutaci a salvaguardare la salute dei nostri figli.
………………………………………
Vieni a manifestare pacificamente nei luoghi dove cercheranno di fare i sondaggi dei terreni
Le associazioni ed i comitati NO-TAV hanno indetto in questi luoghi, dopo i CONSIGLI COMUNALI APERTI, una manifestazione di protesta PACIFICA.
I consigli comunali inizieranno alle ore 8,30-9.00.
I cittadini si ritroveranno alle ore 7.30-8.00
Lunedì 20 Borgone di Susa zona Maometto
Lunedì 27 Bruzolo SS25 davanti al parcheggio dei Tir
Mercoledì 29 Venaus area cantiere Aem.
Hey Ragazzi volevo solo informarvi di un prodotto che ho appena scoperto si chiama solatube ed è proprio uno spettacolo.Avevo un soggiorno tenebroso da quanto buio era,ora ho risolto il mio problema utilizzando questo prodotto. E’ una specie di lampada solare che è ingrado di raccogliere dal tetto la luce naturale e trasportala quasi dove vogliamo tramite dei condotti ad altissima riflettenza. Il risultato e che ora in soggiorno devo andare con gli occhiali da sole, ed ho un soggiorno illuminato a giorno. Dategli un occhiata http://www.solatube.com o il rivenditore italiano http://www.infinitymotion.com. Alla faccia della bolletta della luce e del mio soggiorno extenebroso ciao in bocca al lupo
Si reciclano e si dividono i rifiuti. Ma la plastica rimane il nemico numero uno, la più difficile da riciclare (e sicuramente una tra le più inquinanti in ambito domestico)ma allora COM’E’ CHE ME LA RIFILANO TUTTI??? .
Al supermercato formaggi e ortaggi preconfezionati sono su vaschetta di polistirolo ( o tipo) avvolti in film. Le confezioni sono i tetra-pack (non tanto lontano dalla plastica). Ma la cosa incredibile sono i banchi della verdura: non solo ci sono i sacchetti per riporla, ti chiedono di usare il guanto per toccarla….e mi è pure capitato che mi riprendessero perchè toccavo le arance con le mani nude…. MA LA GENTE NON LA LAVA LA VERDURA A CASA SUA ????? inoltre, COME CAVOLO PENSANO CI SIA FINITA LA VERDURA LI? CON UN CONTADINO VESTITO TIPO E.R.??? io ricordo un tempo in cui la verdura era nei sacchetti di carta, o arrotolata nela giornale. Da quel tempo arrivo io, e mi ricordo ampi sorrisi, e pochi bacilli.
NB: impazza la mania dell’igene, ma mai come adesso ci sono problemi (bottiglie d’acqua, latte, OGM) nel campo alimentare….
Da qualche tempo ho un piccolo dubbio… il riciclaggio è una sana e civilissima abitudine o l’ennesimo abuso verso i cittadini?.
Dividere i rifiuti permette di riciclare plastica, vetro, carta, metallo: e questo già lo sappiamo è buono. Dividere i rifiuti è un piccolo sforzo che ogni persona civile può fare per contribuire ad aiutare l’ambiente:e questo è buono. Se si sbaglia il sacchetto, è giusto farlo notare, in modo da non rifare lo stesso errore: e questo è buono. Se nel contenitore dell’umido c’è un pezzo di plastica, il contenitore non viene svuotato e il condominio si prende fino a 600 di multa (http://www.chiamaroma.it/public/forum/index.php?showtopic=2282) e questo non è bene… I sacchetti sono diversi di diverso colore, e per l’umido è in materiale differente, e lo pago IO 0,13 (http://www.esselungaacasa.it/ecommerce/loadBaseCatalog.do): e questo non è bene.
Dal riciclaggio si ottiene humus, carta, metallo, vetro, pvc e plastiche varie, mi viene da pensare che dietro a questo ci debba essere un (pur minimo) guadagno, ma la tassa sui rifiuti non cala mai: e questo non è bene….
Ma sopratutto non si può scegliere se si vuole aderire o no… lo sceglie il comune. Ma a me non ha chiesto niente nessuno (Non sarà importante come la costituzione europea…ma il problema di fondo sembra lo stesso, non chiedono niente)… e questo magari non è bene .
Solo un minuto per sensibilizzare il blog su un argomento: le balene. Il loro numero totale si sta dimezzando in questi anni ed il Giappone ed altri paesi, amministrati sicuramente da qualche satanasso, hanno chiesto di aumentare la pesca per scopi scientifici del tipo vogliono sapere che tipo di pesci sono abituate a mangiare (ero piccolo e già sapevo che le balene non mangiano pesci)ed altre cazzate del genere. Ci prendono anche per il c…lo. Hanno delle navi che catturano la balena a prua e fanno scappare le scatolette di conserva a poppa. Sul sito di Greenpeace c’è la possibilità di inviare e-mail ai capi di questi governi per cercare di impedirne la caccia. Per ulteriori informazioni a riguardo: http://www.greenpeace.org. Ho una bimba di due anni che probabilmente rischia di conoscere determinati animali solo sull’enciclopedia perchè ormai estinti. Stiamo perdendo tutti i valori dell’uomo solamente per correre dietro ai soldi. Ma è meglio che mi fermi qui. Per ora.
Girando per il web alla ricerca di foto di animali (li adoro) ho trovato questa notizia sconvolgente. Possibile che nessuno sia a conoscenza di questi crimini? Mi chiedo se sarà mai possibile fare realmente qualcosa contro la violenza gratuita sugli animali visto che in tempi di “guerra preventiva” nessuno si preoccupa più dei diritti umani , non tanto alla pace, ma alla vita.
Spero lo pubblicherai…non so se servirà a qualcosa ma almeno ci provo.
La Tragedia degli Orsi.
La Cina mantiene oggi 10.000 (diecimila)
orsi prigionieri, per l’estrazione della
bile dalla cistifellea di questi animali.
Gli orsi sono collocati orizzontalmente in
gabbie che sembrano piuttosto delle bare;
viene messo loro un collare di ferro e
sono trattenuti da sbarre a pressione; nel
corpo di questi animali viene introdotto
un catetere, che assorbe continuamente il
liquido dalla cistifellea.
Gli orsi non possono cambiare minimamente
la loro posizione e rimangono in questa
condizione di sofferenze interminabili dai
15 ai 20 anni!
Non possiamo accettare che questa
crudeltà, tortura e barbarie, continui
formando parte della vita di questi poveri
orsi, nemmeno per un minuto.
Ogni istante che passa è decisivo per loro
tra Soffrire e Vivere
Con la zampa attirano il cibo attraverso
una piccola apertura della gabbia.
Per placare la sete, devono allungare la
lingua per leccare le sbarre della loro
prigione.
Soffrono dolori allucinanti per rimanere
una media di 15 anni nella stessa posizione
che deforma loro le ossa.
Stiamo parlando di 15 anni, o 180 mesi, o
5.475 giorni, o 131.400 ore o 78.844.000
minuti di continuo dolore.
Per ottenere la bile, si sta promovendo
un commercio terribile: la bile viene
usata per confezionare shampoo,
afrodisiaci e rimedi “miracolosi”.
Durante l’estrazione del liquido, si
impianta un tubo nella cistifellea;
l’altro estremo resta fuori della pancia
dell’orso, collegato ad un apparecchio che
estrae la bile.
I dolori dell’orso sorpassano ogni limite
dell’immaginazione: brama di dolore, si
mutila e cerca di suicidarsi.
Le lobby del petrolio non sanno più cosa inventarsi! Quando avevamo la Lira , dicevano che il petrolio costava tanto perchè dovevamo comprarlo in dollari. Adesso che avremmo uno scambio favorevole, la benzina continua ad aumentare: PAZZESCO! In Brasile la nostra cara azienda Fiat è uscita con la Palio ( sì quell’aborto di Macchina) con un motore che è molto meglio della carrozeria : si chiama Flex Fuel e con che cosa và? Con ETANOLo o miscele di ALcool e benzina, CAPITE? Noi che con la nostra agricoltura non è più redditizio neanche più raccogliere i pomodori, perchè non tassare la Benzina e detassare l’alcool etilico per renderlo competitivo? Non sarà certo la tecnologia del Futuro, ma almeno inquineremo molto meno! Infatti l’etanolo ( io studio Farmacia all’università di Padova e capisco “qualcosa di Chimica”!) nella combustione produce molta più acqua dei combustibili ortodossi, quindi è una combustione molto più fredda non creando così il monossido di Carbonio e Azoto. PErchè vedete il problema è che questi ossidi si formano in presenza di Alte temperature, quindi si formerebbero andando male neanche un decimo della combustione del combustibile fossile. LE potenze raggiunte magari saranno inferiori, ma scusate, dovete fare il Gran Premio di montecarlo o dovete solo andare a fare la spesa? Dicono che poi si formerebbe formaldeide, un prodotto TOSSICO ( E il BENZENE cos’è?), ma le normali marmitte catalitiche lo eliminerebbero subito, ancora meglio di quanto fanno con le benzine normali!Quindi è chiara una cosa: Le tecnologie esistono ma qualcuno non vuole fargli prendere piede….Vogliamo trovare questo qualcuno? I nostri figli ce ne saranno grati..
Un piccolo contributo sul riciclaggio dei rifiuti……..Tempo addietro, ho frequentato un corso sul riciclaggio dei rifiuti, dove si teorizzava parecchio circa tariffe a “peso”, raccolte differenziate molto spinte etc.
Quando ho espresso la mia opinione circa la possibilità di introdurre il vuoto a rendere per il recupero del vetro, mi è stato risposto che “le multinazionali si oppongono perchè sarebbe troppo oneroso per le loro tasche”!!!!!!!! Ora, dopo aver verificato che in Germania non solo il vetro ma anche certi tipi di plastica hanno il vuoto a rendere (8 cent a bottiglia)ed i supermercati, anche i più modesti, hanno un sistema per la raccolta automatica (tu metti la bottiglia o addirittura la cassetta di bottiglie intera in una macchinetta tipo macchina del caffe’ e questa ti rilascia un buono da spendere nell’esercizio stesso)non posso fare a meno di chiedermi: ma le multinazionali in Germania sono più deboli o forse è solo che i tedeschi sono più furbi di noi? Oppure, molto più semplicemente, quello dei rifiuti è un business che fa gola a troppa gente?
Beppe continua così che sei sempre il migliore.
Lettera di protesta all’ambasciata Canadese contro la caccia alle foche!
Vai su questo sito: http://hope.lav.it/
Clicca sul cerchio con scritto “YOU CAN STOP IT” e, se sei d’accordo, come spero, invia la tua protesta.
CIAO, SONO GIUSEPPE ED HO BISOGNO ASSOLUTO DI VERITA’….. SUL TEMA DEGLI INCENERITORI.
AD IVREA IL SINDACO DI “SINISTRA” CON LA COLLABORAZIONE DEI “VERDI” CHE TACCIONO PER NON INQUINARE L’AMBIENTE, QUELLO ACUSTICO OVVIAMENTE… STANNO PER APPROVARE L’INSTALLAZIONE DELL’INCENERITORE INSIEME AD UN SITO DI SCORIE RADIO ATTIVE PER UN AZIENDINA CHE SI CHIAMA ABC FARMACEUTICA CHE HA BISOGNO DI STOCCARE SCORIE………..
PENSATE ALLA CITTA’ CHE AI TEMPI DELL’OLIVETTI ERA IL CENTRO DELL’INFORMATICA….. OGGI DIVENTEREBBE IL CENTRO DELLA SPAZZATURA..
I GRANDI POLITICI DEL LUOGO SPONSOR DI TUTTO QUESTO AFFERMANO CHE L’INCENERITORE AD ALTA TECNOLOGIA…..AD IVREA… PRODURRA’ ENERGIA PULITA!!!INCREDIBILE…. E LE SCORIE NON DARANNO PROBLEMI… DORMIRANNO SOLO AD IVREA…
TUTTO QUESTO PER RISANARE I DEBITI DEL CANAVESE E QUELLI DELLO STATO OVVIAMENTE, SI PERCHE MOLTI CITTADINI MORIRANNO IN ANTICIPO RISPETTA ALLA MATURAZIONE DEI DIRITTI PENSIONISTICI…
IL 17 GIUGNO 2005 ALLE ORE 21.OO IN IVREA NELLA SALA ” SANTA MARTA ” IN PIAZZA SANTA MARTA CI SARA’ UN INCONTRO CON I CITTADINI CHE SONO ASSOLUTAMENTE DI QUALUNQUE INFORMAZIONE, LA STAMPA LOCALE è ASSENTE E I VERDI SONO A CONCIMARE I PRATI……GRILLO!!! ILLUMINACI!!!
ABBIAMO BISOGNO DI INFORMAZIONI SULL’ABC FARMACEUTICA E DI TUTTO QUELLO CHE SERVE …..GRAZIE .. NOI TI VOGLIAMO UN MONDO DI BENE..
E’ semplice. Io e il professor Veronesi ci mettiamo in un garage senza finestre e a porta chiusa, come mio costume in un oretta mi fumo un bel pò di sigarette (mineros cubane per l’esattezza) dopo un ora e qualche colpo di tosse io e Veronesi usciamo dal garage.
Rientriamo e questa volta il professor Veronesi, sempre a porta chiusa accende il mortore della sua auto che è nel garage. Entro cinque secondi me la do a gambe dopo averlo tramortito con una legnata alla testa e chiudo la porta, la riapro dopo un ora.
Il fumo fa male eh…………………..
Buongiorno a tutti; vorrei brevemente parlare del gas metano per autotrazione. Da oltre 50 anni l’Italia è al primo posto in quanto a capacità tecnologica nello sviluppare motori di autovetture capaci di funzionare solo ed esclusivamente a metano (proprio quello che si usa in cucina). Il metano non è totalmente “pulito” come l’idrogeno (ma anche per produrre l’idrogeno dovranno sviluppare tanta di quella CO2 che la metà basterebbe!)ma è attualmente , credo, il carburante per auto più ecologico. Ridotte emissioni di anidride carbonica, assenza di benzene e particolati (quindi addio alle odiate polveri sottili) ed un sacco di punti a favore rispetto alla benzina, diesel e GPL (costa anche meno!). Ebbene, nessuno ne parla. Io capisco che l’idrogeno appaia una grande speranza per il futuro ma mi pare davvero che sia l’ennesimo pensare in là per non affrontare i problemi di oggi. Perchè parlare dell’idrogeno che , forse, verrà quando potremmo aumentare la circolazione di auto a metano con la conseguente riduzione dell’inquinamneto? Perchè non tutti i taxi ed i mezzi pubblici di tutte le città del Bel Paese non possono funzionare a metano?
Io ci vado da 3 anni (la mia macchina era normalmente a benzina e ci ho spesso 2 milioni “del vecchio conio” per fare il nuovo impianto) e mi devo adeguare alla distribuzione che abbiamo in Italia (ottima in Lombardia, eccellente in Emilia e via discorrendo). Anche se con un minimo di sacrifici (volume bagagliaio ridotto, autonomia 350 Km) credo di fare bene all’ambiente e se mi sbaglio sono pronto ad ascoltare opinioni contrarie altrui.
Scopro l’acqua calda se dico che spesso per le aziende l’impegno ecologico è solo un’altra maniera di farsi pubblicità, ma il caso di Ikea mi sembra macroscopico.
Ho acquistato un blocco cucina ATTITYD MINICUCINA e vi ho trovato:
Istruzioni per l’uso: 284 pagine, di cui sui solo 15 in italiano.
Informazioni sulla garanzia: 164 pagine, di cui solo 16 in italiano (ma fornivano due volte le stesse informazioni, quindi 8 pagine sarebbero state più che sufficienti).
Inserire in ogni imballaggio le istruzioni nelle lingue di tutti i paesi in cui si esporta è senza dubbio un caso di ottimizzazione delle strategie commerciali, ma non mi sembra che possa conciliarsi con tanto decantanta attenzione di Ikea ai problemi ambientali e di contenimento degli sprechi.
Dal 2 al 5 giugno 2005 Ex Allevamento di Cavalli
contrada Pietralunga Paternò (CT)
Una festa sulle sponde del fiume più grande della Sicilia per dire NO al termovalorizzatore (inceneritore da 500.000 Tonnellate/anno + discarica da 6.000.000 di metri cubi) nella Valle del Simeto a 100 metri dal più grande e importante Fiume della Sicilia.
Crediamo che il futuro della Valle del Simeto, in un’ottica di sviluppo sostenibile, sia legato ad un’agricoltura di qualità (produzioni biologiche, arancia rossa igp, ficodindia dell’etna dop, oliva nocellara dell’etna dop, olio monte etna dop, allevamenti zootecnici per la produzione di formaggi tipici, ecc.) ed ad un turismo attento e sensibile alla valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, storiche, architettoniche, archeologiche ed agroalimentari.
Per questi motivi, diciamo con grande determinazione e motivazione che non è possibile e non ha nessun senso la realizzazione del termovalorizzatore e delle trivellazioni in quest’area di così grande pregio.
Desideriamo, in maniera propositiva e nonviolenta, dimostrare concretamente gli usi alternativi e sostenibili da un punto di vista sociale, economico ed ambientale di questo territorio, per sensibilizzare i nostri uomini politici, gli imprenditori del territorio, i professionisti e le famiglie dei paesi che si affacciano sul Simeto, sul fatto che le risorse naturali del pianeta non sono infinite e quindi dobbiamo tutelarle e consegnarle alle generazioni future nelle stesse condizioni in cui sono state consegnate a noi.
Sogniamo, proponiamo, lavoriamo affinché si realizzi nella Valle del Simeto un sistema integrato di Parchi tematici (agricolo, archeologico, naturalistico e ricreativo) collegato da itinerari percorribili a piedi, in bicicletta, a cavallo, .. per poter godere tutti dei saperi, dei sapori, dei colori e dei profumi di quest’area unica nel suo genere.
Rispetto e amore per il fiume più grande della Sicilia. Non dimentichiamoci che un tempo era venerato come un dio!
Per quanto riguarda il problema dei rifiuti, riteniamo che la strada maestra da percorrere sia, innanzitutto la riduzione del consumo di imballaggi a perdere, il loro riutilizzo tutte le volte che è possibile, la diffusione dei sistemi di raccolta differenziata (come sta avvenendo in tutti gli altri Paesi europei), il riciclaggio, il compostaggio della frazione organica e la sua restituzione ai terreni agricoli.
Infine, per la distruzione di quella parte dei rifiuti non riciclabile, la costruzione di termovalorizzatori nelle aree industriali e non certo in quelle agricole, per ovvi motivi di impatto ambientale e di logistica dei trasporti.
*******PROGRAMMA********
Giovedì 2 giugno 2005
“Pedala con noi” a cura di Etna free bike e Critical Mass
“A cavallo lungo le rive del Simeto” a cura del Centro Equituristico San Marco
ore 09,00: Raduno presso lo stadio “Falcone-Borsellino” di Paternò
“Gara amatoriale di pesca sportiva” a cura dell’Associazione “Lenza del Simeto”
“Risalita del fiume a piedi” a cura della Comunità Capi AGESCI
“Gara di corsa campestre” a cura dell’Associazione Athletic Club Futura
“Raduno di canoa fluviale” a cura dello Sport Club Ognuna (Federazione Italiana Canoa e Kayak)
ore 09,00: Raduno presso il Ponte di Pietralunga sul fiume Simeto
Ex Allevamento di Cavalli, contrada Cannizzola-Pietralunga
ore 13,00: Degustazione di prodotti biologici e tipici (possibilità di pic nic sul fiume) a cura di AIAB Sicilia
ore 18,00: Tavola rotonda con le associazioni ambientaliste e culturali, i produttori agricoli e l’Amministrazione comunale
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Venerdì 3 giugno 2005
“Operazione Simeto Pulito” a cura di Angelo Caruso
ore 09,00: Raduno presso il Ponte di Pietralunga sul fiume Simeto
Ex Allevamento di Cavalli, contrada Cannizzola-Pietralunga
ore 13,00: Degustazione di prodotti biologici e tipici (possibilità di pic nic sul fiume) a cura di AIAB – Sicilia
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Sabato 4 giugno 2005
“Visita guidata” ai siti di interesse ambientale, archeologico ed architettonico nella Valle del Simeto a cura di Archeoclub d’Italia e SiciliAntica
ore 09,00: raduno presso il parcheggio di Corso Italia di fronte Parco Giovanni XXIII
Ex Allevamento di Cavalli
ore 13,00: Degustazione di prodotti biologici e tipici (possibilità di pic nic sul fiume) a cura di AIAB – Sicilia
ore 17,00: Inaugurazione della mostre tematiche e della personale di pittura di Ignazio Vitale
ore 17,30: Premiazione dei partecipanti alle attività sportive
ore 18,30: Convegno – La Valle del Simeto: un sistema integrato di parchi per lo sviluppo sostenibile del territorio a cura della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
ore 19,00: “No Dimension”: meditazione nello spazio “Fiume Interiore” a cura di ” Casa delle Acque”
ore 20,00: Proiezioni di immagini e documentari a cura dell’Associazione FAQ
ore 21,00: “Crimini di pace”, documentario sul polo industriale Melilli-Priolo-Augusta a cura di ARCI Ibla Major
ore 22,00: Musica dal vivo a cura del Gruppo Batarnù
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Domenica 5 giugno 2005
“Visita guidata” ai siti di interesse ambientale, architettonico ed archeologico nella Valle del Simeto a cura del Circolo Professionisti “G.A. Rizzo”, Paternò
ore 09,00: raduno presso il parcheggio di Corso Italia di fronte Parco Giovanni XXIII
ore 11,00: visita del Museo Civico di Centuripe
“Gara provinciale di pesca sportiva” a cura dell’Associazione “Lenza del Simeto”, Paternò
ore 8,00: raduno presso il Ponte Barca sul fiume Simeto
“BiciinFiume” Prima Giornata Nazionale della Mobilità Ciclistica lungo i Fiumi Italiani a cura della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta): itinerario in bici lungo le strade della Valle del Simeto, organizzato dall’Associazione Montainbike Sicilia
ore 9,00: raduno presso l’Azienda Agricola Costantina
“A cavallo lungo le rive del Simeto” a cura del Centro Equituristico San Marco
ore 09,00 raduno presso lo stadio “Falcone-Borsellino” di Paternò
Ex Allevamento di Cavalli
ore 7,00: “Nadabrama”: meditazione nello spazio “Fiume interiore” a cura di “Casa delle Acque”
ore 12,00: Santa Messa celebrata sulle rive del fiume Simeto
ore 13,00: Degustazione di prodotti biologici e tipici (possibilità di pic nic sul fiume) a cura di AIAB – Sicilia
ore 17,30: Premiazione dei partecipanti alle attività sportive
ore 18,30: Convegno Il Simeto tra ambiente, sviluppo e rifiuti: proposte alternative all’inceneritore
ore 19,00: “Kundalini”: meditazione nello spazio “Fiume Interiore” a cura di “Casa delle Acque”
ore 20,00: Proiezioni di immagini e documentari a cura dell’Associazione FAQ
ore 21,00: “Crimini di pace”, documentario sul polo industriale Melilli-Priolo-Augusta a cura di ARCI Ibla Major
ore 22,00: Musica dal vivo a cura del Gruppo Batarnù
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Contatti
Per l’operazione “Simeto Pulito”: Angelo Caruso (348 5282612)
Per le gare di pesca sportiva: Enzo Longo (347 8667221)
Per la discesa del fiume in canoa: Edoardo Finocchiaro (347 0847585)
Per la gara di corsa campestre: Luigi Puglisi (340 5976236)
Per la risalita del fiume a piedi: Orazio Caruso (336 924083)
Per gli itinerari a cavallo: Maurilio Vaccaro (328 8265351)
Per gli itinerari in mountain bike: Giuseppe Juvara (333 1624449) e Giampaolo Schillaci (320 4328344)
Per le visite guidate: Franco Uccellatore (3471454239) e Domenico Arcoria 3287047340
Per le mostre espositive: Franco Scandura (328 9486653)
Per la musica dal vivo: Alfredo Marino (340 2457569) e Alessandro Nicolosi (340 5981560)
Per l’organizzazione logistica: Salvo Pappalardo (338 7467048)
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Aderiscono
Legambiente, WWF, LIPU, Archeoclub, Sicilia Antica, ARCI Ibla Major, ARCI Sicilia, Confagricoltura, CIA, Coldiretti, CGIL, CISL, UIL, Gruppo Batarnù, UISP, Manitese, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB Sicilia), Consorzio Euroagrumi, Consorzio Terre di Sicilia, Azienda agricola biologica Masseria San Marco, Agriturismo Busetta, Comunità Capi AGESCI, Coop. Agricola Valle Etnea, Circolo Professionisti “G.A. Rizzo” Paternò; Amici della Terra – Club dell’Etna; ARSECAO (Associazione dei commercianti di agrumi Paternò); Ditta artigiana produzione gesso Fichera Sebastiano; Associazione Ailantos, Associazione Sportiva MontaInbike Sicilia, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Associazione Faq, ALPA CGIL, Oleificio Natale Cuscunà Biancavilla, APOC (Associazione Produttori Olivicoli Catanesi), ANPAS Paternò, Cooperativa Sociale Eurofamiglia, Cooperativa Sociale Noi Giovani, Cooperativa Sociale San Marco, Cooperativa Sociale Solaria, Centro Equituristico San Marco, Associazione Etna Free Bike, Critical Mass, Azienda Bio-agrituristica Corte Aragonese, Azienda Agricola Biologica SciaraViva, Associazione Ornitologica Paternese, Amatori Avifauna Autoctona Paternò, Ente Fauna Siciliana, ALPA CGIL, UGC CISL, Cooperativa Costantina Paternò, Aziende Agricole Santangelo, Studio Agronomico Borzì Calluso Nicolosi, AITNA MED (Escursioni guidate sull’Etna e sul Simeto), Ristorante CUTILISCI Catania, Sport Club Ognuna, Polisportiva Nautica Katana, FICK (Federazione Italiana Canoa e Kayak), Agriturismo Gianferrante Paternò, DEA (Difesa Ecologica Ambientale), Cooperativa Sociale VERDEGEL – Acireale.
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Organizzazione
Centro Studi e Cultura “Valle del Simeto” (095 842819) – Comitato per il referendum (348 5282612) – Comitato per lo sviluppo sostenibile (349 0698467) http://www.paternonuova.com
APPELLO PER CHI ABITA IN SARDEGNA: IL 12 GIUGNO I SARDI DOVRANNO ESPRIMERE IL LORO PARERE ANCHE SUL FATTO SE LA SARDEGNA DEBBA ESSERE DEPOSITO DI SCORIE O MENO. PER FAVORE NON ASTENETEVI ALMENO DA QUESTA SCHEDA… FACCIAMOLO PER LA SALUTE DELLE GENERAZIONI FUTURE. GRAZIE
Paese Ë un Comune a ridosso di Treviso, il suo territorio Ë caratterizzato dalla presenza di cave di ghiaia che ha superato di gran lunga il limite massimo fissato al 3%. Ma essendo gi rovinato la Regione continua a rilasciare permessi spesso impugnati dalla nuova giunta, non pi˘ leghista, ma senza successo. Le cave dismesse poi diventano discariche. Di tutto. Ora Ë stato autorizzato, sempre dalla Regione, la discarica dell’amianto cominciata di notte poco fa. Nel frattempo l’acqua della falda viene venduta alla San Benedetto che qui ha costruito un megaimpianto e poi la vende in bottiglia…Per questi e altri misfatti, la vecchia giunta leghista Ë appena stata cacciata.
Una parte del territorio agricolo si Ë salvata, si trova nella centuriazione romana, Ë attraversata da magnifici troi (sentieri) fra i campi di grano e mais circondati da antiche siepi di robinie e gelsi abitate da quaglie, picchi. gufi. upupe, falchi…al centro una borgatella di 5,6 vecchie casette che si chiama Troian. E’ vicina alla citt e la gente di Treviso ci viene in bici o a raccogliere erbe curatrici.I troi sono percorsi a tutte le ore da bimbi in bici, cercatori di bruscandoli ed erbe curative, persone a spasso col cane, comitive di culone allegre col passo celere, sportivi in footing. Paese, territorio prostrato da infiniti stupri di cave e discariche e capannoni qui si concedeva il lusso di una pausa allíingordigia dei ìschËiî.
Ma ora arrivano le ruspe e dietro a queste i capannoni della “Padana”. Quella che negli anni settanta era nata come una piccola serra per la coltivazione della piantine da orto Ë oggi una multinazionale: il capitale olandese ne fa una testa di ponte per fare tutto quello che non puÚ in una patria senza terra. Compra tutta la campagna che puÚ, ora i capannoni occupano uno spazio pi˘ ampio dellíintera borgata, sono stati gi coperti 80.000 mq (dove lavorano un centinaio di cinesi) ma si sta spianando ancora. E’ drammatico vedere come sta operando questa “azienda agricola” nel cuore di una splendida zona di campagna. Le ruspe raschiano via la buccia dei campi, siepi, piante e il buon humus prodotto dalle stagioni di millenni. Poi sulla spianata viva scavano profonde buche per estrarvi la ghiaia sottostante che stendono sulla superficie come il sale: un alto zoccolo di crosta che per giorni i rulli compressori rendono duro e consistente. Grandi pale scavano solchi lunghi e profondi che pronte betoniere riempiono di cemento sul quale si alzeranno le pareti dei capannoni di ferro e di vetro (le serre). Il suolo Ë irrorato di diserbante che non lascia crescere neanche un filo d’erba naturale. LÏ dentro ai capannoni di vetro imbiancato di calce, si stende poi un mare di bancali su cui posano miriadi di contenitori di un compost assai elaborato, venuto dall’Olanda opportunamente sterilizzato e ormonizzato in cui presto compare una piantina artificiale che crescer senza nessun contatto con la terra o con l’aria o con la luce naturali. L’aria infatti Ë riscaldata d’inverno e condizionata d’estate da potenti motori che bruciano carburante (per il nuovo ampliamento Ë gi pronto il progetto di un inceneritore) una serie impressionante di immense ventole, con un rumore sordo e continuo come quello di un’autostrada allineate lungo il sentiero investono i malcapitati passanti dei miasmi dei capannoni.
Il nuovo sindaco ai cittadini esasperati risponde sui giornali di Treviso che si trova con le mani legate da una legge regionale varata da Galan nel 1999, la N∞ 19 che autorizza i coltivatori di piantine a costruire le loro serre senza nessun vincolo. Ha solo potuto bloccare, per ora, la richiesta della Padana di allargare il sentiero principale della borgatella per agevolare il passaggio dei tir che ritirano il prodotto soffocando nel polverume la gente e le case. Ma lui stesso si chiede se possa considerarsi “agricola” un’attivit che per impiantarsi deve prima annientare completamente “l’ager” e la sua storia millenaria.
Noi trevigiani, amici del Troian (dovreste vedere le immagini della bellezza e dello scempio) vogliamo che la Regione Veneto annulli l’ imbroglio di questa legge e fermi la residua distruzione di un’area verde di particolare rilievo ambientale e sociale.
Distruggere tanta buona terra per far piantine di ciclamini Ë come uccidere la pecora per farsi un calzino.
Chiediamo una mano, un consiglio, un aiuto perchÈ questo non diventi l’ ennesimo episodio della nostra decadenza.
Mario Martinelli
Paese Ë un Comune a ridosso di Treviso, il suo territorio Ë caratterizzato dalla presenza di cave di ghiaia che ha superato di gran lunga il limite massimo fissato al 3%. Ma essendo gi rovinato la Regione continua a rilasciare permessi spesso impugnati dalla nuova giunta, non pi˘ leghista, ma senza successo. Le cave dismesse poi diventano discariche. Di tutto. Ora Ë stato autorizzato, sempre dalla Regione, la discarica dell’amianto cominciata di notte poco fa. Nel frattempo l’acqua della falda viene venduta alla San Benedetto che qui ha costruito un megaimpianto e poi la vende in bottiglia…Per questi e altri misfatti, la vecchia giunta leghista Ë appena stata cacciata.
Una parte del territorio agricolo si Ë salvata, si trova nella centuriazione romana, Ë attraversata da magnifici troi (sentieri) fra i campi di grano e mais circondati da antiche siepi di robinie e gelsi abitate da quaglie, picchi. gufi. upupe, falchi…al centro una borgatella di 5,6 vecchie casette che si chiama Troian. E’ vicina alla citt e la gente di Treviso ci viene in bici o a raccogliere erbe curatrici.I troi sono percorsi a tutte le ore da bimbi in bici, cercatori di bruscandoli ed erbe curative, persone a spasso col cane, comitive di culone allegre col passo celere, sportivi in footing. Paese, territorio prostrato da infiniti stupri di cave e discariche e capannoni qui si concedeva il lusso di una pausa allíingordigia dei ìschËiî.
Ma ora arrivano le ruspe e dietro a queste i capannoni della “Padana”. Quella che negli anni settanta era nata come una piccola serra per la coltivazione della piantine da orto Ë oggi una multinazionale: il capitale olandese ne fa una testa di ponte per fare tutto quello che non puÚ in una patria senza terra. Compra tutta la campagna che puÚ, ora i capannoni occupano uno spazio pi˘ ampio dellíintera borgata, sono stati gi coperti 80.000 mq (dove lavorano un centinaio di cinesi) ma si sta spianando ancora. E’ drammatico vedere come sta operando questa “azienda agricola” nel cuore di una splendida zona di campagna. Le ruspe raschiano via la buccia dei campi, siepi, piante e il buon humus prodotto dalle stagioni di millenni. Poi sulla spianata viva scavano profonde buche per estrarvi la ghiaia sottostante che stendono sulla superficie come il sale: un alto zoccolo di crosta che per giorni i rulli compressori rendono duro e consistente. Grandi pale scavano solchi lunghi e profondi che pronte betoniere riempiono di cemento sul quale si alzeranno le pareti dei capannoni di ferro e di vetro (le serre). Il suolo Ë irrorato di diserbante che non lascia crescere neanche un filo d’erba naturale. LÏ dentro ai capannoni di vetro imbiancato di calce, si stende poi un mare di bancali su cui posano miriadi di contenitori di un compost assai elaborato, venuto dall’Olanda opportunamente sterilizzato e ormonizzato in cui presto compare una piantina artificiale che crescer senza nessun contatto con la terra o con l’aria o con la luce naturali. L’aria infatti Ë riscaldata d’inverno e condizionata d’estate da potenti motori che bruciano carburante (per il nuovo ampliamento Ë gi pronto il progetto di un inceneritore) una serie impressionante di immense ventole, con un rumore sordo e continuo come quello di un’autostrada allineate lungo il sentiero investono i malcapitati passanti dei miasmi dei capannoni.
Il nuovo sindaco ai cittadini esasperati risponde sui giornali di Treviso che si trova con le mani legate da una legge regionale varata da Galan nel 1999, la N∞ 19 che autorizza i coltivatori di piantine a costruire le loro serre senza nessun vincolo. Ha solo potuto bloccare, per ora, la richiesta della Padana di allargare il sentiero principale della borgatella per agevolare il passaggio dei tir che ritirano il prodotto soffocando nel polverume la gente e le case. Ma lui stesso si chiede se possa considerarsi “agricola” un’attivit che per impiantarsi deve prima annientare completamente “l’ager” e la sua storia millenaria.
Noi trevigiani, amici del Troian (dovreste vedere le immagini della bellezza e dello scempio) vogliamo che la Regione Veneto annulli l’ imbroglio di questa legge e fermi la residua distruzione di un’area verde di particolare rilievo ambientale e sociale.
Distruggere tanta buona terra per far piantine di ciclamini Ë come uccidere la pecora per farsi un calzino.
Chiediamo una mano, un consiglio, un aiuto perchÈ questo non diventi l’ ennesimo episodio della nostra decadenza.
Mario Martinelli
Fin dai tempi delle superori e poi dell’università sono stato un fervido sostenitore del metano per autotrazione. Quando ero studente ero più attento all’aspetto economico ed ora a quello ambientale. Mi chiedo: quanto sarebbe semplice se tutte le auto fossero alimentate a metano. Quanto risparmierebbero i cittadini italiani?! Magari potrebbero andare in vacanza gratis con i risparmi e così alimentare le zone turistiche, che investirebbero di più in attrezzature e via dicendo….
In fondo il metano produce nella combustione solo quantità minime di CO2 (peraltro non nociva) ed acqua e non benzene (accertato cancerogeno) ed altri gas non combusti come invece produce la benzina, per non parlare di chi viaggia ancora senza marmitta catalitica…Criminali!
E poi è l’unico gas naturale che abbiamo!
Invece no! Importiamo petrolio, lo raffiniamo noi in bellissime raffinerie tipo Falconara Marittima dove il treno ci passa attraverso e via dicendo.
Perchè non andiamo tutti a metano?
Boh!
Ciao Beppe
un paio di giorni fa mi capitato di sentire per radio il fatto che era successo un incidente nucleare in Inghilterra. Subito dopo, nonostante l’estrema attenzione che il problema mi aveva suscitato, non si è saputo più (dico su nessuna testata) nulla. Ho pensato di essere rincoglionito (cosa indubbiamente vera), poi oggi (per scherzo, perché immaginavo che almeno di un incidente nucleare si sarebbe parlato…) ho fatto un giro sulla rete ed ecco cosa ho trovato:
Gb: fuga materiale radioattivo, chiude centrale nucleare. Perdita ammonta a 20 tonnellate di uranio e plutonio
LONDRA – La fuga di un’enorme quantità di combustibile radioattivo ha portato alla chiusura temporanea della centrale nucleare di Sellafield (nord-ovest Inghilterra). Secondo il Guardian la perdita, che ammonta ad oltre 20 tonnellate di combustibile all’uranio altamente arricchito e plutonio, sciolto in acido citrico, sarebbe avvenuta per colpa della rottura di una tubatura. Il liquido radioattivo è quindi confluito in una cella di acciaio inossidabile, ora inaccessibile a causa delle radiazioni.
Saranno dunque necessari mesi di riparazioni, e la costruzione di particolari robot per la bonifica dell’impianto, dal valore di circa tre miliardi di euro, prima che la centrale possa riprendere il suo regolare funzionamento.
I responsabili di Sellafield si sono affrettati a tranquillizzare gli abitanti delle zone limitrofe, sottolineando che non c’è alcun pericolo di contaminazione ambientale, ma resta comunque il problema dei costi di riparazione del guasto, che si prevedono altissimi.
volevo segnalare un’idea che mi è venuta da un pò di tempo e che vorrei sottoporre al vostro blog , per applicarla se possibile ;
l’idea riguarda l’acqua scaricata in varie occasioni nei nostri bagni ; noi utilizziamo acqua pulita sia per lavarci che per l’uso del water ; perchè non si raccoglie l’acqua utilizzata nella doccia , nel bagno , nei lavaggi vari che facciamo , utilizzandola poi negli scarichi del water ?
la cosa sarebbe molto furba nei condomini , nei quali l’acqua raccolta in un appartamento ad un piano potrebbe essere utilizzata nell’appartamento al piano inferiore per semplice caduta ; in tal modo risparmieremmo tanta acqua buona e anche soldi , a meno che … la nostra … merda non meriti solo acqua di prima qualità , nel qual caso suggerisco di passare all’acqua minerale FIUGGI.
Tra le tante scorie domestiche ci sono anche le tanto utili, ed altrettanto dannose per l’ambiente, pile! A gesto proposito volevo mettervi a conoscenza di una torcia ecologica, funziona senza pile, é sufficente scuoterla per 30 secondi per avere 5 minuti circa di luce. Mio padre ce l’ha e vi assicuro che di luce ne fa veramente tanta! Anche perché non utilizza le normali lampadine, ma un LED ad alta luminosità. Controllate su internet, basta inserise su un motore di ricerca “eternity flashlight”.
Ciao a tutti!
ho spesso sentito parlare di “Ottimo Inquinamento”.Si riferisce a quel livello di inquinamento che permette ai produttori di inquinare fino ad un livello tale in cui l’attività di disinquinamento è costosa quanto inquinare. Premetto che per molti settori inquinare non rappresenta un costo per l’azienda ma solo un costo per chi viene danneggiato.
Questi concetti di economia ambientale sono stati introdotti proprio per studiare questo livello di ottimo inquinamento. Ciò perchè disinquinare costa e rallenta il progresso tecnologico.
Il mio croccio però è questo: ma se tutti quanti, di comune accordo ci imponessimo di non inquinare o perlomeno di ridurre al minimo le immissioni, che svantaggi ne avremmo?
1- Meno lavoro dovuto ai minori guadagni, ma ci pensate a quanti settori nuovi nascerebbero nel campo della produzione pulita? (settori che oggi sono ben nascosti da i nobili interessi dei petrolieri)
2- Meno soldi da spendere. Sarà un bel guaio per case farmaceutiche ma se ci pensate a quanti malati dovuti all’inquinamento ci sono, provate ad immaginarvi se uscissero dagli ospedali, i costi della sanità scenderebbero e di molto. Ma ai governi i costi bassi non piacciono, il rapporto deficit/PIL deve rimanere un problema, sennò che gusto c’è?!
3- Si rallenta il progresso tecnologico di tutti i paesi del mondo……..ma siamo in concorrenza con Saturno o Mercurio????
Alla luce di pochi aspetti qui citati, mi viene da chiedere se davvero il benessere di 5 miliardi e mezzo di persone e il destino del nostro clima valgono davvero meno del portafoglio di una manciata di scorie umane
Recentemente sono stato in Turchia, ad Istanbul.
Come sempre, quando visito un posto, sono andato a curiosare nei centri commerciali.
Ho notato subito una cosa: i flaconi di shampoo, balsamo, bagno schiuma, delle stesse note marche presenti sugli scaffali dei nostri supermenrcati, sono disponibili in formati molto più grandi di quelli disponibili in Italia. Ovviamente i prezzi per litro sono sensibilmente più bassi.
A parte il prezzo lievitato, viene subito in mente quanto spreco di materie plastiche e trasporto comportino queste assurde politiche di marketing.
Sembra che i “marchettari” delle grandi industrie abbiano perfettamente calcolato sul modello del “pollo medio italiano” la capacità dei flaconi, in modo da ottenere il massimo profitto.
– Quotidianamente sono sempre a disquisire sul trattamento dell’olio esausto di cucina che, se non sbaglio deve essere anche lui opportunamente trattato e/o raccolto.
Invece come al solito tante, tantissime massaie buttano l’olio nel lavandino…
Esiste una legge che imponga il recupero di questo olio e/o simile anche per le massaie ???
mi potete aiutare così almeno finisco una volta per sempre la discussione con mia moglie e vicini.
Agrienergie, la mostra convegno ad Arezzo delle energie rinnovabili
In tema ambientale si apre domani (26 maggio) al Centro Affari di Arezzo (fino a venerdì 27) la mostra-convegno Agrienergie. Dall’India una tecnologia che grazie alla combustione di piccoli pezzetti di legno produce energia elettrica per un intero quartiere. Mentre in estate per produrre aria fresca per le case e gli uffici basterebbe installare uno speciale assorbitore ad un impianto a “cippato”, collegato ad una rete di teleriscaldamento di media potenza, che abbiamo usato per riscaldarci in inverno. Sono soltanto due delle novità di energia rinnovabile provenienti dal settore agricolo e forestale al centro di Agrienergie, organizzato dall’Arsia (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo-forestale), con il supporto tecnico di Aiel (Associazione Italiana Energia dal Legno).
«La manifestazione – spiega Maria Grazia Mammuccini, amministratrice dell’Arsia – sarà caratterizzata da tre appuntamenti convegnistici in cui verranno affrontati i temi delle diverse fonti energetiche rinnovabili provenienti dall’agricoltura: i combustibili solidi (legno), i combustibili liquidi (biocarburanti) e i combustibili gassosi (biogas). Nell’ambito dell’iniziativa è inoltre prevista una sezione espositiva che metterà in evidenza i progetti, le attività più significative e le innovazioni tecniche e tecnologiche che sono già disponibili per gli utenti». La manifestazione è rivolta agli operatori del settore con particolare riferimento al mondo scientifico, ai tecnici che operano nella pubblica amministrazione e nelle organizzazioni professionali agricole, ai liberi professionisti, alle imprese del settore agro-forestale e al mondo cooperativo.
La partecipazione ai convegni e l’ingresso alla mostra è gratuita (www.arsia.toscana.it).
Su questo link, che segnalo a tutta la comunità del blog, vi è un interessante progetto di realizzazione di un’auto alimentata ad aria compressa.
Se ne era parlato uno due anni addietro come qualcosa di pronto per l’uso con tanto di immagini e prove su strada, ma poi misteriosamente caduto nell’obblio al punto da far pensare a molti di interventi di poteri economici e servizi segreti volti a bloccare lo sviluppo di una tale tecnologia capace di rivoluzionare l’intera economia legata al mondo dell’auto (che un tale intervento sia possibile non ci sarebbe certo da meravigliarsi quando si toccano degli interessi di persone cosidette importanti).
Ora sembra che l’auto ad aria compressa stia uscendo dall’obblio anche se una certo freno agli entusiasmi è consigliabile ma sembra che qualcosa di vero c’è.
Vi rimando al link sperando di aver fatto una cosa gradita. saluto cordialmente.
Ruzzante: “è innegabile che queste scie non siano fenomeni naturali e non siano normali scie di condensazione…”
Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della salute, al Ministro della difesa,
premesso che:
– sono rilevabili a quote diverse nel nostro spazio aereo scie persistenti di natura non determinata, denominate dagli organi di stampa e da associazioni specializzate con il termine di chemtrails;
– sulla base di osservazioni dirette riportate anche dagli organi di stampa l’evoluzione di tali scie determinerebbe anche cambiamenti nelle condizioni del cielo con la formazione di strati nuvolosi o di piccoli nembi;
– non appare univocamente definita la natura e l’origine di tali scie dove comunque sono rivelabili tracce di silicio e metalli di altra natura con la possibilità di produrre effetti sui sistemi di comunicazione e controllo a fini militari e di difesa;
– secondo ricerche condotte da vari soggetti privati non sono da escludere pericoli per l’ambiente e conseguenze sulla stessa salute delle persone;
– la presenza delle scie chimiche e la loro concentrazione appare inoltre significatamene correlata all’intensificazione del traffico aereo con valori più elevati in prossimità dei grandi aeroporti -:
per sapere:
se il fenomeno sia oggetto di rilevazione o di studio, per la parte di competenza di ciascun dicastero direttamente o attraverso ricerche affidate a soggetti specializzati;
se siano già in possesso dei dicasteri interessati, ciascuno per la parte di competenza, dati o ipotesi che possono in qualche modo far luce sul fenomeno;
se in particolare il Ministro della difesa sia in possesso di elementi raccolti direttamente o indirettamente sul fenomeno sopra descritto.
Le tracce degli aerei sono tutti i giorni nel cielo, sopra le nostre teste. E se nuocessero alla salute
(articolo tratto da Avvenimenti – n.44, novembre 2003)
“Era una domenica limpida. Verso le 12.30 tanti aerei iniziano a passare; ci affacciamo alla finestra di casa. Verso nord-est notiamo una croce nel cielo, tipo una croce di Sant’Andrea. Probabilmente chi si trovava più a nord-est di noi avrebbe visto una griglia. Non sono l’unica persona ad aver notato la cosa; a Perugia c’era la manifestazione di Eurochocolate e tanti avranno visto il cambiamento repentino delle condizioni atmosferiche”. La lettera firma S.G. risale al 28 ottobre 2001ed è solo una delle numerose segnalazioni di scie chimiche pubblicate dalla rivista Nexus sul proprio sito (www.nexusitalia.com).
Le scie chimiche, conosciute all’estero con il termine Chemtrails, somigliano alle tradizionali scie rilasciate dagli aerei: molto simili ma non uguali. Se le seconde si formano solo in determinate condizioni quota elevata (8 mila/9 mila metri), temperature molto basse, particolari percentuali di umidità e al massimo durano per qualche minuto, le Chemtrails vengono prodotte anche a bassa quota (4 mila metri) e sono visibili da orizzonte ad orizzonte con una persistenza temporale oltremodo superiore. Le testimonianze nel nostro Paese coprono un periodo che dal 2000 giunge fino ad oggi e provengono soprattutto da centri urbani e dintorni del centronord Milano, Monza, Torino, Vicenza, Cagliari, Como, Bologna, Perugia, Urbino, Reggio Emilia con una particolare incidenza nel Veneto e nella zona di Padova. Nelle fotografie le scie, invece di disperdersi nell’aria, acquistano colori tenui, si espandono e si allargano centralmente, a volte unendosi tra loro o mescolandosi con corpi nuvolosi. Le formazioni nei cieli seguono percorsi non rettilinei e non giustificabili da un traffico aereo di routine, assumendo alcune disposizioni ricorrenti: parallele, curve con più evoluzioni, a ics, a “cancelletto”, a griglia, a croce. Molti testimoni descrivono rapidi cambiamenti climatici successivi alla comparsa delle scie, addensamenti nuvolosi a strati e, in qualche caso, precipitazioni piovose. Le Chemitrails non nascono in Italia, da anni gli avvistamenti riguardano anche Stati Uniti, Nuova Zelanda, Olanda, Svezia, Australia, Messico, Porto Rico, Bahamas, Sud Africa, Francia, Inghilterra, Scozia, Croazia. Le prime foto documentate ritraggono le striature del cielo di Las Vegas il 10 gennaio 1996 e negli USA i media indipendenti ne parlano da tempo, in quanto l’attività è più intensa che altrove. I ricercatori nordamericani che hanno avuto la costanza di perseguire nelle osservazioni e nelle ricerche si sono scontrati con il muro di gomma degli organi competenti e sono stati etichettati dalla stampa filogovernativa “teorici della cospirazione”. Tuttavia, le spiegazioni ufficiali della Environmental Protection Agency, della Nasa, della Federal Aviation Administration e della National Oceanic And Atmospheric Administration secondo cui le scie sarebbero normali, dovute allo scarico di carburante delle aviocisterne KC135 e KC10 oppure a irrorazioni di pesticidi sono state smentite dal rapporto del ricercatore Mark Steadham, pubblicato sul sito http://www.chemtralcentral.com. Steadham ha osservato per tre mesi i cieli di Houston, Texas, basandosi sul Flight Explorer Personal Editino, servizio on-line di controllo del traffico aereo che rilascia informazioni su tutti i voli commerciali passeggeri e privati, con l’esclusione dei piccoli aerei (che non interessano le linee aeroportuali) e delle rotte riservate (aerei militari, governativi ecc.). La misurazione delle scie degli aerei presenti sul Flight Explorer in una media giornaliera di 53 casi ha raggiunto in un caso la persistenza massima di 25 minuti, in 5 casi i 2 minuti circa, nei restanti casi non ha superato i 20 secondi; questo schema con leggere variazioni si è ripetuto costantemente. Le scie dei voli non identificati, non presenti sul Flight Explorer, hanno manifestato comportamenti del tutto imprevedibili con persistenze oscillanto tra i 20 secondi e le 5 ore. Scie di 5 ore rilasciate da voli non identificati (cioè non di uso civile) non si spiegano né con gli scarichi di carburante né con i pesticidi, tanto meno con la normale condensazione.
“Tra il 1998 e il 1999 ci occupammo delle Chemtrails, che in quel momento interessavano solo gli USA e più limitatamente il Canada. Poi, una mattina di maggio 99, mi trovavo nelle campagne di Rovigo e vidi arrivare 2 aerei che volavano tra i 4 mila e 5 mila metri: finalmente constatavo di persona il fenomeno. Ho il brevetto di volo e quello di pilota commerciale americano, quindi non dovrei ingannarmi facilmente. Sono sicuro che gli aerei erano troppo bassi per formare in quella giornata una scia di condensazione. Da allora l’attività nei cieli italiani è impressionante, nella zona di Padova quasi quotidiane. Sono stato quest’estate in Sardegna a cavallo tra agosto e settembre e sono rimasto a bocca aperta: sulla costa nord la presenza delle scie era intensissima. In realtà, siamo sommersi da documentazioni fotografiche provenienti da quasi tutta al penisola. So che molti cittadini hanno cercato di richiamare l’attenzione dei giornali, invano”. Il giornalista Tom Bosco lavora per l’edizione italiana della rivista australiana Nexus, organo di informazione alternativa e di divulgazione scientifica e tecnologica (fu la prima a parlare in Italia delle free energy). Da poco ha ricevuto una prova scientifica: “è un filmato girato il 6 ottobre scorso a Torino. Mostra diverse scie appena prodotte, ma soprattutto inquadra un aereo a una quota di circa 3 mila metri. Zoomando sull’apparecchio, ecco che lo spettacolo diventa interessante: si vede chiaramente come la scia rilasciata abbia una larghezza pari all’apertura alare, si notano delle sostanze emesse a distanze intervallate lungo i bordi di uscita delle ali, come se ci fossero degli augelli”. Se Bosco constata un’attività intensa nella zona di Padova non dovremmo stupirci dell’interrogazione parlamenta del 2 aprile 2003, nella quale l’On. Italo Sandi chiede al Ministro della salute di: “chiarire se vi è stato un aumento del traffico aereo che sorvola la Regione del Veneto in particolare sulla Val Belluna” e “se sia a conoscenza che siano stati mai effettuati esperimenti per variazioni microclimatiche con sostanze chimiche”.
Più recentemente in un’altra interrogazione, Sandi e Piero Ruzzante, entrambi diessini e veneti, hanno allargato l’inchiesta anche ai ministeri della Difesa, dell’Ambiente e delle Infrastrutture. “E’ innegabile che queste scie non siano fenomeni naturali e non siano normali scie di condensazione” dichiara Ruzzante “a questo punto va chiarita l’origine. Non ho nessuna tesi anche se ne esistono diverse, per questo abbiamo coinvolto vari ministeri. Le mie domande sono precise e rispondono al bisogno di chiarezza dei cittadini. Finora nessuno ha dato le dovute risposte: prima di rivolgermi al Governo ho interpellato soggetti civili e militari, ma nessuno ha saputo fornire una spiegazione esauriente. Senza dimenticare che il senso della mia interrogazione comprende soprattutto la valutazione di una probabile pericolosità nei confronti della popolazione”.
Per Ruzzante trovare risposte chiare sembra impossibile. E in effetti la comunità scientifica tende a minimizzare e bollare le scie come una leggenda metropolitana. All’istituto di scienze dell’atmosfera e del Clima del CNRArea della Ricerca di Bologna non sanno risponderci nulla. Ma se la massima autorità scientifica italiana che studia l’atmosfera non sa cosa accade sulle nostre teste, chi può fornire delle ipotesi di spiegazione?
“Un altro tassello del puzzle” racconta il giornalista Bosco “è che in Croazia le scie sono comparse per la prima volta il giorno successivo alla domanda formale di adesione alla Nato. Coincidenza? Le segnalazioni di scie riguardano Paesi che appartengono alla NATO o vi orbitano attorno. In Cina e in Russia, ad esempio, le Chemtrail non sono mai comparse. Sembra che le scie contengano solfati di alluminio o sali di bario, forse utili per aumentare la conducivibilità elettromagnetica. Di sicuro, influenzano il clima. Probabilmente, aumentano l’efficacia del sistema globale di controllo del clima Haarp”. Haarp? Congiuntamente amministrato da Aviazione e Marina e sotto il controllo dell’Iniziativa di Difesa Strategica degli Stati Uniti, l’High Frequency Active Auroral Research Program (Programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza) ha sede dall’ottobre 1993 presso Gakona in Alaska, circa 200 chilometri a nordest del Golfo del Principe Guglielmo, in un terreno di proprietà del Dipartimento della Difesa. Nelle foto del sito ufficiale (www.haarp.alaska.edu) svettano oltre 170 piloni di alluminio alti 22 metri; ogni pilone ha doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa (da 2.8 a 7 megahertz) e l’altra per la banda alta (da 7 a 10 megahertz); le antenne sono capaci di trasmettere onde fino a quote di 350 chilometri. Lo scopo ufficiale è lo studio delle proprietà e del comportamento dell’atmosfera tramite lanci di onde elettromagnetiche in grado ricreare “modificazioni locali controllate dalla ionosfera”. Inutile aggiungere che sul progetto manca la trasparenza. Nel 1996 il rapporto “Air Force 2025” sui futuri scenari di difesa dell’aereonautica militare americana indica la necessità di “possedere il clima capitalizzando le emergenti tecnologie e concentrandosi sullo sviluppo di quelle tecnologie per le applicazioni di guerra” ed assicura che “negli Stati Uniti, la modificazione del clima diventerà verosimilmente una parte della politica di sicurezza nazionale con applicazioni sia interne che internazionali. Il nostro governo persegue questa politica, a seconda dei suoi interessi, a vri livelli”. Nel febbraio 1998 il comitato per gli Affari Esteri, la Sicurezza e la Difesa del Parlamento europeo ha denunciato il “rammarico per il reiterato rifiuto dell’Amministrazione degli Stati Uniti di fornire pubblicamente informazioni sui rischi pubblici ed ambientali del programma Haarp”. Nell’agosto 2002 anche 90 parlamentari della Duma di Mosca hanno firmato un appello rivolto all’ONU in cui si esortava la fine degli esperimenti elettromagnetici. I Deputati esprimono qualcosa di più di un sospetto: “Sotto il programma Haarp, gli Usa stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari”.
Vuoi vedere che dietro gli ultimi cambiamenti climatici, le inondazioni nel Centro Europa di un anno fa e le siccità dell’ultima estate, si nascondono gli esperimenti di qualche mago della pioggia?
Beppe vogliamo che tutti conoscano…..
E’ ora di finirla di mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi!!!
Salve a tutti,
Vi vorrei mettere al corrente di un breve articolo pubblicato sulla recessione e sul signoraggio in Italia e in Europa: il signoraggio e le banche sono le vere fonti di tutti i mali!
Ciao Beppe, questo mio breve intervento vuole portare alla tua attenzione un bellissimo ed emozionante spettacolo di Ulderico Pesce, grande attore di teatro nato alla corte di Anatoli Vassilev, riguardante proprio le scorie nucleari. In due ore di spettacolo riesce ad emozionarti sul drammatico problema delle scorie e sul disastro sfiorato di Scanzano Ionico. Ma non basta! Lo sapevi che a pochi Kilometri da Roma si sta tentando il più sconvolgente esperimento sulle scorie mai concepito prima? Bruciare le scorie, è possibile? Ci sono i livelli di sicurezza? L’Italia non ha rifiutato il nucleare, e quindi tutte le possibili dinamiche legate ad esso? Il sito di Pesce, se tu avrai la pazienza di andarlo a visitare, ti sarà molto utile per qualsiasi intervento che vorrai mettere in campo. A tua disposizione e a presto. Alex
Un saluto a tutta la comunità, è la prima volta che scrivo ma di Beppe mi fido, come tanti sto cercando di fare il possibile per almeno non peggiorare le cose dal punto di vista ecologico a questo mondo. Voglio ristrutturare degli alloggi ricevuti in eredità ma ho notato che, ristrutturare in modo ecologico, oltre a non trovare professionisti capaci costa decisamente di più.
Io vorrei ma vi assicuro che costa molto di più attuare questi miei propositi. Esiste una soluzione praticabile? Grazie Ivan
Belìn Beppe!
Sono stato ancora una volta vittima di disinformazione!!
Io ero un grande sostenitore dei termovalorizzatori perché avevo sentito dire che potevano essere la soluzione ideale allo smaltimento dei rifiuti per ottenere anche energia (v.teleriscaldamento). Dico “ero” perchè dopo aver letto un articolo sulla rivista Regioni & Ambiente di marzo mi sono ricreduto.
In pratica viene fuori che i laboratori che fanno le analisi dei fumi delle discariche utilizzano dei sistemi che rilevano picogrammi di diossina solo a partire da una certa quantità. Ciò porta a dire numerose persone che queste centrali spesso non inquinano! Ma non è vero, anche se rimangono nei limiti di legge (comunque troppo alti per la nostra salute e mai ritoccati anche dopo nuovi test per non perdere i soldi spesi per queste centrali) queste spargono diossina eccome! E va ancora bene se sul territorio nazionale ce ne sono due o tre, ma sempre in questo illuminante articolo c’è scritto che ne vogliono costruire 103:uno per ogni provincia italiana!!
E il problema è che continueranno a dire che non inquinano!!!!!!!
Da circa 12 anni sono titolare di un brevetto per la separazioni e riduzione di volume dei rifiuti prodotti nell’ambito domestico, la maggiore quantità di rifiuti urbani prodotti, dove mantenendoli separati non andranno più in discarica ma sarà un prodotto da rivendere per prodotti primari o sotto prodotti. Per avere un’idea del mio brevetto vedi il mio sito http://www.c-servizi.it (novità). Buon lavoro e congratulazioni. nazzareno 3355776258.
sono un produttore di agricoltura biologica perche’ credevo che biologico volesse significare maggior attenzione e maggior rispetto anche per l’ambiente,visto che da queste parti di concimi per aumentare le produzioni e di diserbanti per facilitare i raccolti se ne usano molti.devo confessare pero’che dopo aver aperto l’ultima balletta di fertilizzante “rigorosamente certificato biologico” dal nauseabondo odore petrolifero e dal colore scuro come la morte,ho avuto la sensazione che anche questo fosse un sistema per raccogliere i peggiori scarti di qualsiasi tipo di produzione e disseminarli sui nostri amati terreni.E’verissimo che pensavo di spargere cacca;pero’ intendevo una cosa diversa,sempre di produzione animale,ma a 4 non a 2 zampe.
Cara Lezi Emanuela (e ovviamente tutti i simpatici adepti di Nexus),
in tv purtroppo da tempo hanno smesso di occuparsi di informare la gente; al contrario chi dirige i telegiornali sembra sempre più interessato a “distrarre” la mente degli spettatori dai temi che più infastidiscono chi alla fine paga gli stipendi o gestisce le nomine del CdA. E così non si parla di processi giudiziari scomodi, delle guerre in Africa, o delle rivendicazioni del popolo argentino dopo il crollo economico dovuto ad una politica improntata al liberismo… magari se ne avete l’occasione andate a vedervi The Take di Naomi Klein. E ripensateci bene se qualcuno vi dirà che per migliorare l’economia di un paese bisogna innanzitutto favorire gli imprenditori.
Uff… e io che volevo parlare d’altro. Insomma, cara Emanuela, gli aerei non vanno a petrolio, ma a cherosene (ok, un derivato del petrolio, ma so che gli amici di Nexus ci tengono alla precisione, e mai debordano nella pseudo-cultura scientifica), ed è normale che si formino delle scie bianche di acqua condensata (non vapore) quando l’acqua che si genera nei reattori (e non fare quella faccia: ebbene sì, so che è scioccante, ma si forma anche un po’ d’acqua quando si ossida un idrocarburo) fuoriesce a quell’altitidine, dove la temperatura è di molto inferiore allo zero.
e queste striscie possono anche essere lunghe alcuni chilometri, altro che dieci metri… mi chiedevo se tu l’hai davvero mai visto un’aereo volare.
e poi non so lì a Rimini, ma qui (Padova) non smette di piovere da mesi: come mai queste forze misteriose ce l’hanno tanto con la riviera romagnola? non sarà mica che se la sono presa per i prezzi troppo alti delle vostre strutture alberghiere?
Consiglio caldamente a tutte le persone intelligenti di dare un’occhiata prima alla pagina segnalara da Emanuela, e poi al sito della Nexus. Se avete sempre sospettato che il vostro vicino sia un alieno mutante o che la CIA sia interessata a spiarvi mentre andate al bagno, è il sito che fa per voi.
Ciao a tutti,
Marco Di Marino.
Caro Beppe,
vorrei sottoporre alla tua cortese attenzione il fenomeno dei jet commerciali in alta quota che scaricano i loro gas di combustione a 12.000 metri di altezza. Di conseguenza non mi si venga poi a dire che la vecchina che usa la bombola di lacca sia responsabile del buco nell’ozono. I 150.000 litri di kerosene dei serbatoi dei jet commerciali produrranno o no dei gas di scarico in atmosfera di per se povera d’ossigeno? Oppure è pribito parlare e toccare gli interessi delle grandi compagnie.
Grazie. Ciao
Appello
Ponte sullo stretto: No alla tassa sulle Ferrovie
Rilanciare gli investimenti che servono al Mezzogiorno
Saranno le Ferrovie dello Stato a finanziare il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, e questo sottrarrà risorse ingentissime all’opera di ammodernamento e potenziamento del sistema ferroviario, quanto mai urgente soprattutto nel Mezzogiorno.
In base alla Convenzione stipulata con la Società Stretto di Messina, le FS pagheranno un canone annuo per far passare i treni sul Ponte: la tariffa sarà di 100 milioni di Euro il primo anno e poi andrà ulteriormente crescendo. Complessivamente, in trent’anni le FS dovrebbero pagare circa 4 miliardi di Euro, 8mila miliardi delle vecchie Lire. Ma non basta: nella Convenzione è previsto che le FS finanzino tutte le opere di collegamento, e che le risorse che attualmente le Ferrovie ricevono dal Ministero delle Infrastrutture per il servizio di traghettamento dei treni (38 milioni di Euro l’anno) vengano trasferite alla Società Stretto di Messina.
Saranno interamente risorse “pubbliche” a consentire la realizzazione dell’opera, mentre nessun privato rischierà un solo Euro.
Lo Stato oltre a investire direttamente 2,5 miliardi a fondo perduto attraverso Società che controlla direttamente (Fintecna, Anas, FS) e a “girare” un canone annuo di oltre 150 milioni di Euro (attraverso il Ministero delle Infrastrutture e le FS), si impegna a coprire l’eventuale differenza tra quanto previsto dal piano finanziario e il ritorno di cassa dai flussi. Questo a riprova dell’infondatezza delle proiezioni sulla domanda di traffico sul Ponte e della conseguente necessità di garantire in via preliminare il rimborso del prestito ottenuto sul mercato.
Una sola grande opera, dal pesante impatto ambientale e dalla scarsissima utilità per le concrete esigenze della mobilità, concentrerà su di sé molti miliardi di denaro pubblico, che verranno così sottratti ai veri deficit infrastrutturali del Sud.
In Sicilia metà della rete ferroviaria non è ancora elettrificata;in tutto il Mezzogiorno la rete sia stradale che ferroviaria versa in un degrado penoso, con velocità commerciali che non hanno paragoni nel resto d’Europa. Questi sono i problemi prioritari del Sud, la realizzazione del Ponte sullo Stretto impedirebbe per altri decenni di affrontarli
Da molto tempo cerco di reperire informazioni ma sembra che cio’ che sta accadendo sulle nostre teste non interessi a nessuno, eppure da quello che leggo dalle poche informazioni sui giornali o su internet e su siti americani,dove il fenomeno e assai diffuso e conosciuto oltrechè, anche se in maniera soft
politicalmente dibattuto,qui in italia sembra che, nonostante ci siano state piu di una interrogazione parlamentare “Interrogazione sulle Scie Chimiche rilasciate dagli aerei nr. 405922″ non ci viene fatto sapere praticamente nulla, se non che alcuni esperimenti per la modifica del clima siano in atto.
Nulla a che vedere a mio parere sul fenomeno che ricopre oramai parecchie zone del cielo visibili a tutti in diverse aree geografiche.
Mi chiedevo sabato scorso mentre osservavo dalla finestra e in seguito nella mattinata dalla spiaggia ” daccordo che il traffico aereo sopra Genova è aumentato negli ultimi anni, ma quasi tutte quelle striscie bianche che da semplici striscioline col passare delle ore si traformano in coperte per il cielo e formano reticolati che si allargano sino alla scomparsa?! .. ecco, mi chiedevo:prima o poi quella robina li scenderà e allora me la dovrò un p’ò “assimilare” diciamo, anche io.. quindi visto che con i carburanti da trasporto aereo e non, ormai ho e abbiamo fatto tutti un patto al momento del nostro arrivo al mondo e ne conosciamo gli aromi e tutti i pregi salutari che ne derivano dalle loro scorie, non conosco invece nulla delle componenti di questi ” modificatori del clima”ne sò in cosa si trasformano, anzi no! sò! ..Leggo.. sembrerebbe ci sia bario,alluminio e altri materiali con nomi da incubo… ma anche questi li conoscevo già ..erano nel patto assieme ai carburanti e moltre altre…. eddai! chi non si sarà mai aspirato un po di alluminio o di bario senza manco saperlo nell’aria magari passando vicino a qualche “fabrichètta” e sta benissimo!
Ad agni modo rimane il dubbio che ciò che respiriamo possa in qualche maniera provocare allergie e magari patologie diverse nel tempo senza che nessuno ne sia a conoscenza se non superficialmente.
Possibile che in una mattinata di sole bellissima si debba “modificare il clima “?!? e se si, perchè???…
Sarà mica che testavano su chi si crogiolava al sol di maggio,una nuova formula di protettivo solare spray da vendere tra qualche anno quando lo strato protettivo della terra dal sole sarà troppo sottile per poterci proteggere da raggi nocivi?!? …ciao e grazie.
Ciao, vorrei esporre alcuni temi di riflessione.
Abito a Nichelino, paesone di 47.000 abitanti alla periferia di Torino. Nel mese di luglio 2005 partirà anche qui la raccolta differenziata dei rifiuti domestici. Contemporaneamente l’amministrazione comunale ha preannunciato un aumento del 30% delle tariffe per tale servizio. I cassonetti, quasi tutti nuovi, spariranno dalle strade per far posto a piccoli contenitori condominiali collocati nei cortili e negli androni dei palazzi privi di cortile.
Prima considerazione: vorrebbero farci credere che l’aumento ingiustificato delle tariffe sarebbe dovuto ai maggiori costi derivanti dalla raccolta “porta a porta”. Ma come?? Siamo noi cittadini i primi “operatori ecologici” che trasformeranno i balconi in immondezzai privati permanenti visto che altri da destinare allo scopo sono assenti. E saremo sempre noi cittadini a differenziare la raccolta, lasciando al buon senso del singolo la discrezione di separare i vari rifiuti. E tutto questo pagando di più!!
Inoltre i singoli condomini dovranno incaricare e pagare una persona che di volta in volta esporrà in strada il contenitore pieno da svuotare
Seconda considerazione: per chi effettua materialmente la raccolta i costi diminuiranno poichè il prodotto sarà già suddiviso per materiale, per cui facilmente rivendibile a terze parti che già ora processano e riciclano (pagando)carta, ferro, vetro, tessuti.
Ecco ora una proposta, soggettiva magari ma sicuramente concreta: perchè non creare per legge dei centri appositi di smistamento dei rifiuti? si creerebbero in questo modi posti di lavoro veri, la cernita dei rifiuti sarebbe certificata e non più soggetta al singolo buon senso e si risparmierebbe denaro. Certo, perchè si industrializzerebbe un processo, quello del lavaggio dei contenitori e delle scorie, che effettuato in ambito domestico comporta uno spreco enorme di acqua potabile. Riflettiamoci e pensiamoci quando sarà ora di andare alle urne
Ciao Beppe!Perchè non cerchi un pò di informazioni per quanto riguarda le SCIE CHIMICHE? In pochi ormai hanno l’accortezza di alzare gli occhi al cielo, quando c’è il sole a Rimini corrono tutti al mare!
Io invece ho la pelle d’oca, mi chiedo cosa cavolo combinano, dove fanno le scie chimiche le nuvole si dissolvono..Neanche a dirlo in tv non se ne sente parlare, e la gente crede che siano le scie di vapore che lasciano gli aerei….MA QUALE VAPORE????
Gli aerei non usano il petrolio per volare come ogni altra cosa che si muove su questo pianeta?VAPORE??Osservate bene un aereo che vola, lascia una scia dietro di se, che si dissolve subito e sarà lunga una decina di metri. Una scia chimica persiste nel cielo molto a lungo,e lo stesso l’aereo passa avanti e indietro “pennellando” scie di continuo che si intrecciano andando a formare dei reticolati.
Ho voglia di urlare!APRITE GLI OCCHIIII!!!
Nell’estate del 2003 abbiamo avuto una siccità in Italia come non si vedeva da tempo, quest’anno è maggio e gli agricoltori già piangono.
Se possono in qualche modo, e chissà con quali sostanze (state tranquilli ci respiriamo tutto noi e i nostri figli…)far sparire le nuvole… QUESTI CONTROLLANO IL CLIMA DEL PIANETA
Ma chi c’è dietro?Cosa ci nascondono?Perchè non ce lo chiedono se ci sta bene di andare al mare tutti i giorni da maggio ad ottobre senza più una nuvola?Cosa spruzzano sopra casa vostra?
Ti segnalo questo sito per approfondire l’argomento http://www.nexusitalia.com/Scie%20chimiche.pdf
Questo lo scrissi qualche anno fa su un forum; nonostante alcune ingenuità (La Natura idealizzata e benigna) penso che sia ancora valido ed in linea con questo blog….
Cari ragazzi, dovete sapere che l’ecosistema terrestre è come un immenso organismo vivente, con tutte le sue esigenze e i suoi bisogni. E si, anche la Terra, come tutti i suoi abitanti, deve soddisfare alcune impellenti necessità…..
Insomma, diciamolo pure, anche Lei deve “cacare”…!!!!
Ma mentre noi lo facciamo più volte al giorno, nel giro di qualche minuto, Lei se la prende comoda, e “caca” lentamente, negli anni, nei secoli, nei millenni…..
Ma è una Signora!
Lo fa con discrezione, celando la Sua “merda” lontano dalla vista e dall’olfatto degli altri esseri viventi, giù nelle Sue viscere, nelle più remote profondità del Suo corpo, sotto cumuli e cumuli di terra e rocce, come un tenero gattino che ligio sotterra i suoi bisognini….
Ma ecco che arriva “l’homo occidentalis”, una delle creature che la Terra benignamente ospita, dividendo con lui le Sue risorse e le Sue meraviglie.
E cosa fa questa creatura dotata di grande acume, inteligenza, responsabilità, sensibilità, tatto, etc. etc., il tutto frutto di migliaia e migliaia di anni di evoluzione? Cosa fa? Lo volete proprio sapere?
Va a scavare nelle viscere del Pianeta per estrarne la “merda”, un pastone nero, oleoso e puzzolente; dopodiche la brucia, oscurando con i suoi fumi l’azzurro del cielo e la versa nelle incantate acque del mare, riducendole ad una fogna a cielo aperto.
Geniale!!!!
E sapete perché la brucia? Ragazzi tenetevi, questa è proprio forte!
Per alimentare orrendi agglomerati di grigio cemento e contorto metallo chiamati fabbriche, nelle cui catene di montaggio lavorano come automi migliaia di poveri “homini operandi” alle dipendenze di alcuni ricchi “homini cavalieri”…..
Poi in un sublime slancio poetico “l’homo occidentalis” redige carte costituzionali in cui afferma che “il lavoro è un diritto di tutti” e si profonde in sagaci motti del tipo “il lavoro nobilita l’uomo”! ALLUCINANTE!!!!!!
Non contento, in nome della solita “merda” perpetra guerre (come quella attuale), distruzione, violenze e terrorismo.
Ebbene si! E’ il caso di dirlo! Siamo letteralmente nella “merda”! Ma cosa pretendevate da una società che si basa e si regge davvero sulla “merda” ?!
Cosa ci rimane da fare? Tapparci il naso?!
Sapete che vi dico? Aprite bene le orecchie! (A nanna i bambini!)
COL CAZZO CHE ME LO TAPPO IO IL NASO!!!!!!!!!!
Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente “causale” e volutamente provocatorio. Esprimete le vostre rimostranze o il vostro disprezzo scrivendo su questo forum.
Ciao a tutti.
Volevo portare una mia idea sull’argomento aria pulita nelle città. Vivendo e lavorando a Milano non ne posso più del traffico.
Basterebbe decentrare il lavoro su tutto il territorio italiano, perchè un calabrese deve lasciare la sua famiglia i suoi ricordi la sua vita e venire al nord a lavorare quando invece potrebbe lavorare al suo paese vicino ai sui cari e vivere più sereno?
Decentrare il lavoro significa meno città affollate meno macchine meno scarichi da riscaldamento, migliora la viabilità treni e dei mezzi di trasporto pubblico ,meno mezzi pesanti che portano materiali sulle autostarade. Ma è possibile che questi ricconi industriali e politici che fanno piani regolatori non ci arrivano a queste piccole conclusioni?Viviamo uno attaccato all’altro in palazzoni di periferia che sono una vergogna un insulto alla dignità umana. Ciao Grillo grazie per questo spazio libero
caro Grillo, solo una flebile considerazione sulla situazione energetica/inquinamento. E’ semplicemente ridicolo e oltremodo offensivo per l’intelligenza comune che dopo un TG( RAI) in cui viene strombazzato il caro benzina, le polveri, le bronchiti e non ultima la chiusura di un’altra fabbrica, segua a ruota candidamente il servizio della rubrica motori che ti propina che cosa: una auto a idrogeno, a gas, a legna ??? NOOO… una belva Cherokee da 5,7 litri BENZINA oppure una AUDI da 6. Tutte auto che consumano come delle alcolizzate irlandesi e costano dai 50 mila in su. Se già prima non si parlava quasi di propulsioni alternative, da qualche anno (CASO STRANO!!) il silenzio più assoluto. Per non parlare dell’olio di colza di cui tu ti sei occupato. FANTASTICO!! se lo usi per friggere e distruggi il fegato della gente va bene e lo paghi poco, mentre se lo usi per farci andare il motore e inquinare meno allora è tassato come combustibile. COME FACCIAMO AD USCIRNE GRILLO?? raccogliamo delle firme ….
Questo post non ha diretta attinenza con il problema dei rifiuti ma vorrei attirare l’attenzione sull’utilizzo indiscriminato degli alberi per la produzione di carta.
Il problema sarebbe facilmente risolvibile adoperando la canapa indiana per produrre il prezioso ed indispensabile materiale.
Dalla canapa si ottiene una carta pregiata in piu’ e’ una pianta stagionale,questo fatto permetterebbe di avere ogni circa 4 o 5 mesi grandi quantita di carta senza abbattere alberi e a costi relativamente bassi.
Percio’ spero che questa opportunita’ venga considerata al piu’ presto con serieta’e non ci si faccia fuorviare da pregiudizi stupidi verso questa pianta che ha veramente infiniti utilizzi in numerosi campi.
Percio’ confido in te Beppe e spero che porterai all’attenzione al piu’ presto questa opportunita’
Sarete sicuramente a conoscenza dell’esistenza del “Conto Energia” (Dlgs 387 del 2003) e del ritardo dei decreti di attuazione da parte del Governo.
Esiste,per dovere d’informazione, una petizione online indetta dall’associazione ecologista NIM – Pisticci (MT),per chiedere al Governo di emanare entro il 2005 le tariffe di acquisto incentivate per l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari FV.
Dal 27 Aprile sono state raccolte 2060 firme circa…non male direi…ma col vostro ausilio, non oso immaginare!
è cosa buona insistere per la raccolta differenziata, però esiste una macchina U.S.A. che recupera il 90% dai rifiuti indifferenziati,
però gli amministatori pubblici fanno finta di non sapere e continuano con le discariche…..
la macchina è prodotta dalla LUNDELL.
Abito a Reggio Calabria e penso che dal punto di vista climatico di essere uno dei dei più fortunati di questo paese. Per questo mi fa rabbia vedere come gli svizzeri possano sfruttare in modo intelligente e consapevole quello che invece hanno in misura molto più limitata. Parlo dell’energia solare.
Ti mando un articolo di un sito svizzero che credo che meglio delle mie parole ti possano dare un altro spunto per le tue proposte.
ciao, ho una peugeot 206 hdi ed ho già fatto 4000 km con 20% di diesel e 80% di colza.
non ho avuto nessun problema,ho fatto il tagliando ed era tutto a posto.Per scrupolo gli ho chiesto se mi faceva la prova inquinamento e abbiamo notato che gli inquinanti gassosi(biossido d’azoto-NO2- e monossido di carbonio-CO-erano praticamente nulli!!!
Il commento del meccanico è stato:inquini come la mia padella di patatine fritte.
Perchè non poni,caro beppe,… all attenzione di quanti è in tuo potere raggiungere,…il problema del mondo animale ? Spero tu possa trovare il tempo di guardare anche solo per pocjhi minuti i video presenti nella apposita sezione di metà pagina.
Ciao http://www.animalliberationfront.com/
Perchè non poni,caro beppe,… all attenzione di quanti è in tuo potere raggiungere,…il problema del mondo animale ? Spero tu possa trovare il tempo di guardare anche solo per pocjhi minuti questi video.
Ciao http://www.AnimalFreedom.org)
Caro Beppe;
Gestisco insieme a mio padre e a mio fratello un’aziendina di commercio per ricambi per auto.
Da otto anni circa abbiamo allestito (c’è comunque una legge che lo obbliga) il nostro centro di raccota di rifiuti speciali e tossici la nostra decisione è comunque nata spontaneamente (prima dell’obbligo) dall’esigenza di far qualcosa per inquinare il meno che sia possibile, quindi noi ritiriamo tutto cio’ che i ns clienti acquistano Filtri olio, filtri aria, contenitori metallici e di plastica, accumulatori e olio esausto. Sapresti dirmi perche iper e super mercati non hanno questo obbligo? La tenuta dei registri ei trasporto alle discariche come puoi immaginare costituiscono (giustamemte) un costo, allora come faccio io ad offrire (oltre al servizio) un prezzo che sia in concorrenza col i grandi centri di distribuzione se i medesimi non hanno i costi di smaltimento? Come posso far conoscere agli organi competenti questa mancanza di rispetto delle regole, senza considerare che il consumatore che acquista un filtro dell’olio al supermercato poi per imbarazzo probabilmente non consegna il filtro ad una struttura autorizzata come la nostra (saremmo comunque obbligati al ritiro) gettando il filtro stesso chissa’ dove. Ne potresti parlare qualche volta ti ringrazio sin da ora.
Ciao a tutti,
noto con entusiasmo che aumentano le prese di coscenza nei confronti dell acqua minerale. Però su questo tema anche se affrontato dai media, con tutte le cautele del caso (visti gli introiti pubblicitari) molti non conoscono chi sono i veri antagonisti di questa lobby.
Bene si chiamano Depuratori D’ Acqua.
L’ acqua amici, è l’ unica sostanza che il nostro corpo necessita (siamo fatti 70% di H2O) ma che non si rigenera, non si crea, è sempre la stessa, a meno che, non partiamo e andiamo a sciogliere i due poli.
Bene precisato questo: quella che arriva nelle nostre case è acqua controllata dall Usl locale quotidianalmente, visto che ci sono dei valori massimi a cui ci si deve attenere. Purtroppo però, l’ unico sistema di debatterizazzione si chiama Cloro. Piu’ cancerogeno del tabacco se assimilato abitualmente. Ragazzi, quando facciamo la pasta il thè il caffè ecc, in ebollizione il cloro non scompare, si cristallizza, quindi se non lo beviamo lo mangiamo. Senza dimenticare che attraversando la rete distributiva idrica, l’ acqua è costretta a passare in tubazioni fatiscenti, alcune in piombo, ferro, e addirittura nei centri piu’ evoluti eternit.
I depuratori quindi ci preservano da tutta una serie di sostanze nocive, ma allo stesso tempo rompono i coglioni alle industrie di acque minerali. Di li la battaglia. Non si vuole consegnare al paese la verità. Puo suonare come il solito ritornello che tutti conosciamo, anzi si fà pubblicità ingannevole.
Qui di seguito vi voglio stilizzare le sostanze considerate idonee nei valori consentiti per poter dire che abbiamo l’ acqua potabile. Non ci vuole un genio per capire che basta innalzare i valori per accedere ad una potabilità nazionale
DPR n. 236/1988 e decreti leg. n.31/2001 e n. 27/2002
PAURA???? Non è nulla, qualcuno mi spiega perchè le acque minerali non riportano questa tabella????
Perchè l’ acqua pubblica è controllata ogni giorno in base a questi valori, mentre quella in bottiglia un esamino da farsi privatamente una volta all anno???
Caro Signor Grillo,
mi trovo a Madrid per lavoro e sono rimasto fulminato nel vedere che effettivamente esistono in questa città bus ad idrogeno…
Allora non ho sognato!Chissà se ne nascerà uno anche un Italia
Vincenzo
questo è l’indirizzo del sito di una azienda agricola messicana che fa agriturismo responsabile, alimenti organici biologici, riciclaggio, biodiesel ed una economia di totale sostentabilità (campano di quello che producono). Se vi interessa dateci un’occhiata http://www.bosquedeniebla.com.mx
Ps. chiaramente se vai a lavorare lì ti danno vitto e alloggio gratuito
Salve,
Sono un CalatabianeseMi chiamo Pietro Murganti e vi scrivo in veste di membro del comitato cittadino nato contro un abominio ecologico. E’ stata approvata la costruzione di un centro di trasferenza rifiuti In Sicilia in provincia di Catania tra 3 comuni a crescente sviluppo turistico a 8 km (via aria) da Taormina alle falde dell’Etna sulla costa Jonica. Questo centro di trasferenza sorgerà nel parco dell’Alkantara, ad una decina di km dal parco dell’Etna, dalla riserva Naturale Fiumefreddo ed il Parco Tematico di marina di Cottone (fraz Fiumefreddo di Sicilia). 47 comuni saranno autorizzati a scaricare i loro rifiuti giornalmente in quetso centro percorrendo strade che non possono contenere il traffico di 150 camion al giorno contenenti i rifiuti. Il centro inoltre sorgerà a 20 meetri da due torrenti che alimentano i pozzi per l’irrigazione delle campagne e che tralaltro sfociano a mare in zona balneare. Le prime case sorgono a 120 mt dalle vasche IMOF, vasche previste per la raccolta dei percolati. E’ un vero disastro!!! Dacci un sostegno Beppe anche solo con uno dei tuoi grandiosi consigli. Andremo avanti nella lotta contro questa indegna speculazione incontrollata.
Grazie per l’ascolto
Pietro
Caro Beppe Grillo,
a proposito di vendere le spiagge Italiane, Ti segnalo che in Sardegna proprio oggi (28/04) vedi unionesarda.it, si scopre che la giunta SORU(centrosinistra), attraverso un bando nascosto tra gli annunci legali dei quotidiani nazionali ha ceduto in concessione pluriennale parte del “Poetto” la spiaggia per eccellenza dei Cagliaritani.
Cosa ne pensi?
Forse non tutti sanno che a TREVISO nel comune di paese si concentrano il piu’ alto numero di discariche di ogni tipo….. di recente, la provincia ha autorizzato la piu’ grande discarica d’europa (500.000mc)di amianto….. per la cronaca in mezzo ad un centro abitato di 20.000 persone!!!
Considerando che il controllore per la corretta gestione della discarica e’ lo stesso organo che l’ha approvata e che ne trae profitto…….. chi garantisce la salute dei cittadini ed il rispetto delle norme in vigore?
Concludo aggiungendo che l’iter della provincia per l’autorizzazione e’ stato lacunoso sotto diversi punti…. autorizzazione asl, piano VIA, studio dei venti… e potrei continuare……
Dulcis in fundo gli stessi politici che l’hanno approvata, hanno sbandierato in campagna elettorale la loro predilizione per la salute dei cittadini e per la qualita della vita.
Alcuni dei residenti in zona “discarica” stanno combattendo lecitamente quanto sopra e continueranno a farlo fino a che sara’ necessario!!!
Il Bosco di Gioia a Milano anche se non sono di Milano mi sta troppo a cuore per la salute del futuro che qui sta andando a farsi friggere se non andrete a firmare la petizione in una roulotte bianca allestita da Rocco Tanica (noto pianista di Elio e le Storie Tese) che oltre a prendere l’iniziativa sta facendo anche lo sciopero della fame da quasi un mese.
Altrimenti se non potete recarvi a Milano mandate raccomandate con ricevuta di ritorno altrimenti vengono distrutte con le petizioni firmate che si possono scaricare qui http://www.boscodigioia.it/
E’ IMPORTANTE NON FARE TAGLIARE IN UNA CITTA’ GIA’ INQUINATA COME MILANO CA. 200 ALBERI SECONDO VOI????
Antonella S.
GE
mi piacerebbe tanto che tu ti interessassi ad un aspetto trascurato sul problema OGM: il rapporto tra paesi che forniscono i semi e i paesi dove gli OGM vengono coltivati. non mi permetto di aggiungere nulla alla tua cultura e alla tua intelligenza.personalmente credo che questo aspetto del problema sia molto serio e potrebbe da solo convincere le persone a non usare gli OGM emandare a quel paese chiunque li propone. Grazie, ti stimo ti sono amico anche se non mi conosci.
Caro Beppe,
vorrei avere informazini sul cromo esavalente. Per ora so solo che è una sostanza altamante nociva e che, nonostante la sua pericolosità, continua ad essere riversata nei nostri fiumi.
Io abito vicino a Perugia e sembra che alcune tracce di cromo esavalente siano state rinvenute nei nostri fiumi. Ma non una denuncia! Tutto tace!!!!
Visto che vai a follonica puoi far sapere a chi abita nella provincia di grosseto che sono vittime inconsapevoli di una grande truffa che riguarda le case.Li si vendono le case a prezzi stratosferici ma costruite peggio che in romania non ce ne una costruita a norma dal punto di vista termico ne acustico.Potresti esordire dicendo:FATEVI RESTITUIRE I SOLDI!
se vuoi saperne di più 392 / 0582167
Caro blog ovvero caro beppe grillo concordo su tutte le tue inc****ture ma aldilà del constatare che la potenza del denaro possa comprare tutte le istituzioni, e oltre al tentativo di aprire gli occhi alla massa delle persone , che tra l’altro ti è tutta favorevole, come pensi che si potrebbero cambiare lo stato delle cose se il primo è lo stato stesso che le tutela e ne vara leggi a sua protezione????????? resto in attesa di una tua risposta……………………
Basta sprecare acqua!
..questo è un argomento,che almeno un paio di volte a settimana,viene fuori parlando con amici,fidanzata,genitori ecc.. già dalle piccole cose quotidiane come lavarsi i denti facendo scorrere l’acqua,oppure quando tre volte la settimana vado a fare allenamento un paio di amici,anche se ci sono solo loro sotto la doccia, le tengono aperte tutte perchè dicono che altrimenti “è troppo calda”!!…(basta regolare la temperatura!)…un’altro spreco di cui non ho ancora trovato soluzione è lo sciaqquone del bagno,è un peccato buttare nel cesso acqua potabile,quando per esempio quest’anno anche qui in provincia di Modena è nevicato un casino e quella era tutta acqua,come quella piovana,utilizzabilissima!
Viva l’acqua..fin che ce nè
saluti Yuri
Mi sembra che nella città di Parma ormai ci sia l’invasione di cartelloni 6*3 e che il limite massimo si sia già superato da tempo. Addirittura li illuminiamo con fari potentissimi per essere sicuri che li vediamo.
Ora chiedo: se cominciassimo a capire come è e cosa dice la legge sulle affissioni, si potrebbe chiedere al comune di applicarla… qualcuno può illustrarmi se anche in altre parti d’Italia succede lo stesso.
Il grande Beppe accennò di quest problema quando venne a Parma in febbraio.
SALERNO: un solo nome su tutti: FONDERIE PISANO.
Il 60% della città è satura da decenni, di polveri sottili e gas scaricati dalla fonderia, oltre che piena di rifiuti tossici scaricati nel fiume Irno e di conseguenza a mare. Spesso in alcune ore e in alcuni quartieri, le esalazioni sono tali da non permettere il respiro…..e nessuno ha mai fatto niente…
Speriamo che i cardinali in Conclave eleggano subito il nuovo Papa : qualche irriducibile ecologista potrebbe insorgere contro tutte ‘ste fumate nere che “inquinano” il cielo di Roma.
Sono un giovane laureato ed emigrato ormai da anni dalla mia citta’. Ciononostante sono molto attaccato al mio territorio ed alle suer condizioni pietose e disastrate dovute alla presenza di industrie inquinanti come l’ ILVA! Parlo di Taranto, città che potrebbe essere un gioiello coricato sul mare ma che invece è+ dilaniata dall’inquinamento e dall’ignoranza. queste due ultime componenti sono così determinanti che hanno permesso al Comune di Taranto ed alla Provincia di ritirarsi dal ruolo di parte civile nel processo contro i morti causati dall’inquinamento prodotto dall’azienda in cambio di circa 600000 euro presto donati alla società Taranto Calcio per permetterle di riordinare le finanze del club!!!
Per i tarantini il problema num.1 si chiama Nocerina, quello num.2 retrocessione! e L’Ilva???
So che lei, sig.Grillo, è stato a Taranto ultimamente ed ha aperto il suo spettacolo con il tema. purtroppo non ho potuto esserci ma ci sarò il 30 a Roma! sarebbe molto gentile se mi rispondesse o facesse un suo commento sull’argomento.
UTILIZZO DELL’OLIO DI COLZA IN SOSTITUZIONE DEL
GASOLIO DA AUTOTRAZIONE
L’Agenzia delle Dogane informa che l’utilizzo di oli vegetali come
quello di colza in autotrazione è sottoposto a pagamento dell’accisa.
Per cui, in base all’art. 21 del Decreto legislativo n. 504 del 26/10/1995, è
tassato come carburante qualsiasi altro prodotto destinato ad essere
utilizzato, messo in vendita o utilizzato come carburante o come additivo
per accrescere il volume finale dei carburanti.
In base all’art. 40 del decreto sopra citato è punito con la reclusione da
sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta
evasa, non inferiore in ogni caso a 7.500,00, chiunque destina ad usi
soggetti ad imposta o ad a maggiore imposta, prodotti esenti o ammessi ad
aliquota agevolata. Ne consegue che l’utilizzo di oli vegetali come l’olio di
colza senza l’assolvimento dell’imposta è punito ai sensi dell’articolo di cui
sopra.
UTILIZZO DELL’OLIO DI COLZA IN SOSTITUZIONE DEL
GASOLIO DA AUTOTRAZIONE
L’Agenzia delle Dogane informa che l’utilizzo di oli vegetali come
quello di colza in autotrazione è sottoposto a pagamento dell’accisa.
Per cui, in base all’art. 21 del Decreto legislativo n. 504 del 26/10/1995, è
tassato come carburante qualsiasi altro prodotto destinato ad essere
utilizzato, messo in vendita o utilizzato come carburante o come additivo
per accrescere il volume finale dei carburanti.
In base all’art. 40 del decreto sopra citato è punito con la reclusione da
sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta
evasa, non inferiore in ogni caso a 7.500,00, chiunque destina ad usi
soggetti ad imposta o ad a maggiore imposta, prodotti esenti o ammessi ad
aliquota agevolata. Ne consegue che l’utilizzo di oli vegetali come l’olio di
colza senza l’assolvimento dell’imposta è punito ai sensi dell’articolo di cui
sopra.
Non so se ci avete mai pensato!Con la scusa della spazzatura differenziata,mandandoti messaggi che se non la fai oltre che fuorilegge sei anche un incivile,loro si ritrovano tutti i prodotti belli differenziati pronti per il riciclaggio,(businnes da miliardi di euro, e non ti riconoscono neppure 1 euro sulla bolletta come incentivo,ricompensa per il servizio svolto.Non è una questione di soldi, ma di rispetto,il mio tempo ha senz’altro almeno il valore di quello degl’altri.Perchè devo perdere almeno 5 minuti per dividere plastica,vetro,carta,lattine,alimenti ecc.ecc quando dall’altra parte neppure una minima considerazione dell’attenzione che noi tutti mostriamo??? In qualità di titolare di una società di prodotti per l’edilizia, voglio rendervi consoni che ci sono aziende che percepiscono a fondo perso il 50% dei costi di impianti per il riciclaggio del pvc, con il quale realizzano scale,ringhiere,sedie,tavoli ecc.ecc. immessi sul mercato con una redditività del 70%….cazzo!!!! me li vuoi dare 1 euro per il servizio che ti offro???
ciao Mercurio
Ciao Beppe, ciao a Tutti, ieri sera ero tra i 6000 spettatori di Palermo.
Ho appena scritto un commento su altri argomenti ma non riesco a trattenermi..
IL TERMOVALORIZZATORE e il riciclaggio dei rifiuti a Palermo.
In merito al primo tema, Domenica mattina, durante una delle mie escursioni in montagna mi ritrovo nei pressi di Bellolampo ( beautiful flash simpaticamente detto).
Per i non Palermitani, a Bellolampo c’è la discarica comunale di Palermo. Innanzitutto descrivo i luoghi: la discarica occupa una ampia porzione di una gola naturale e di un altipiano retrostante, adibito a parco giochi per l’esercito e le forze dell’Ordine (poligono di tiro).
Tale gola, che incombe sul quartiere palermitano di Cruillas (con rischio di frana a valle), è stata colmata di rifiuti tanto da essere visibile dalla città. Essa è stata oggetto d’arte tanto che per circa un anno abbiamo visto una installazione di.. (non mi ricordo) che consisteva in un traliccio di 20 metri con scritto “HOLLYWOOD”.
Questa ” vasca” , così le chiamano, è stata bonificata mediante rinterro e piantumazione di conifere (inutile dire che sono tutte morte entro sei mesi). Inoltre è permesso alle vacche di pascolarvi sopra (ho personalmente oltrepassato tre carcasse di animale putrescenti).
Alle spalle di questa diga di ” munnizza”, come la chiamiamo in dialetto, la festa continua con svariate vasche ormai divenute montagne di oltre 50 metri per un chilometro. Dietro ancora, verso quel che resta di ” Campo Onorato” cioè l’altipiano, si sta realizzando una gabbia di calcestruzzo di cemento armato, sembra il guscio di un qualcosa…forse il “termovalorizzatore” spero di no, ma mi hanno detto di sì, delle vocine…
Beh, ho ascoltato e condiviso le parole di Beppe sul riuso, sul riciclaggio e sui posti di lavoro, sull’ambiente…..(la mia tesi di laurea trattava di un “riserva orientata a San Martino Delle Scale” a 15 km dalla città) e sono sconsolato e indignato più di lui.
Ho visto svuotare le campane con il vetro e la plastica , dentro i camion. Bene, peccato che erano piene di immondizia indifferenziata.
Ho visto campane bruciate per divertimento.
NON ho visto contenitori per raccolta differenzata per chilometri, quando li ho cercati e, lo confesso, ho buttato tutto nel cassonetto, sfinito dalla ricerca.
Ho visto ripulire un’area davanti la mia casa. La mia casa si trova davanti al mare, bello, sotto le grotte Neolitiche dell’Addaura, con pitture rupestri dell ‘8000 a.c. (e del 2000 d.c.). Bene, quando sono arrivate le ruspe davanti casa ho detto: ” finalmente qualcosa canbia” E INVECE NO!!! MENTRE LE RUSPE DELL’AMIA(azienda municipalizzata igiene ambientale-credo- ovvero nettezza urbana) LAVORANO, ARRIVANO 5 PICCOLI FURGONCINI DELL’AMIA STESSA E SCARICANO AI PIEDI DELLE RUSPE DECINE DI ELETTRODOMESTICI RITIRATI PRESSO LE ABITAZIONI DI CITTADINI RISPETTOSI DELL’AMBIENTE, ignari della fine dei propri rifiuti ingombranti.
Per chi non lo sapesse, c’è per legge un diverso trattamento degli inerti naturali, degli sfabbricidi, etc. e tutti quei camion dovevano essere colmi di inerti da bonifica, riempimenti e quant’altro,ma se scavi sotto sotto.. trovi la sorpresina. Ma tanto chi vuoi che scavi se siamo sommersi di rifiuti fino al collo.
Che dire, da dove cominciare, è un problema culturale, tutti noi siciliani non vediamo oltre il nostro naso, vedo ancora oggi gente che svuota per terra la sporcizia dell’auto al semaforo in pieno centro. Come fare?
Se non ricordo male a Copenaghen (si scrive così?) c’è l’inceneritore, però:
in esso si conferiscono esclusivamente rifiuti organici. Essi producono biogas che viene fornito alla città e vengono bruciati tali rifiuti organici producendo il 20 % dell’acqua calda e da riscaldamento dell’intera città.
Si potrebbe riproporre da noi, se proprio si deve costruire l’inceneritore…
Da noi si dice ” U pisci fete da tiesta” (il pesce puzza dalla testa, per i padani), quindi…..
Un saluto nuovamente e grazie per l’opportunità concessa,
Fulvio Lo Piccolo, Palermo
Ciao Beppe, ti scrivo dalla valtellina,in merito al rapporto conflittuale che esiste tra Ecologia e Energia. Riporto qui sotto il comunicato rilasciato dal Comitato spontaneo per la difesa della Val Masino e della Val di Mello. Non voglio aggiungere nulla, se non grazie per quello che fai.
Un nuovo incubo…
La Direzione Generale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia ha dato parere favorevole alla costruzione di due centrali idroelettriche: nella straordinaria Foresta dei Bagni Masino e nei pressi della suggestiva piana ai piedi del ghiacciaio del Disgrazia.
Sono state inoltre presentate altre due domande di captazione dei torrenti che scendono dal Pizzo Badile e dal monte dell’Oro.
Sembra di assistere alla più spudorata, forsennata ed indegna rapina del territorio di Val Masino. Oltre all’aspetto ambientale, storico e turistico: è stata dimostrata, da parte degli organi predisposti alla tutela, l’assoluta mancanza di buon senso.
Probabilmente in Regione Lombardia non conoscono la foresta dei Bagni, uno dei biotopi lombardi più integri e decantati della Lombardia. Probabilmente non sanno che questa piccola foresta è il centro di 4 laboratori di monitoraggio ambientale e con la cascata del Porcellizzo è un punto di meta per decine di migliaia turisti l’anno.
L’ottanta percento di tutte le acque superficiali della Val Masino sono già state captate dall’Enel; alle quali si sono aggiunte le centrali private della Valle Spluga, del basso Masino e di Sasso Bisolo.
Queste nuove domande vanno ad invadere le uniche aree che fino ad oggi si sono salvate: la testata dell’alta Val Masino e del Disgrazia che tra l’altro sono zona SIC (Sito di Interesse Comunitario) e fanno parte del nascente Parco del Bernina Disgrazia.
La Val Masino è una valle povera con mezzi limitati che ha nell’integrità del territorio l’unica sua risorsa.
Il Sindaco e la nuova Amministrazione Comunale si stanno battendo con eroica determinazione. Ma c’è un netto squilibrio di forze: siamo alle mazze e lance contro i carri armati: un poverissimo Comune di montagna contro imponenti studi di avvocati, di ingegneria, di politici; tutti compatti a spartirsi il business delle acque.
Ciao, sembra che l’attenzione sull’olio di colza sia sempre maggiore… e ti credo!
In questi giorni ho sentito sia pareri favorevoli, che contrari (scarsi vantaggi a fronte di possibili guasti alla pompa e agli iniettori delle auto). Volevo sapere dove stava la verità…
Questo articolo forse mi ha dato la risposta:
Ciao Beppe, ho ricevuto questa e-mail che riporta un appello che ti viene attribuito.
Il testo della mail è quello preceduto dalle freccette.
Parla dell’olio di colza e del suo possibile utilizzo con i motori diesel.
Allego anche un link che esprime un parere contrastante. http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4031
Ho visto che nel blog l’argomento è abbastanza gettonato.
Buonanotte.
Complimenti per il tuo lavoro.
Fabio.
> >> > > Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa.
> >> > >
> >> > > Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze,
> >> > > inoltre e’ considerato “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere
> >>in atto
> >> > > quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili
> >> > > e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e
> >>nel
> >> > > dettaglio cosa NON fare.
> >> > >
> >> > > La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori
> >> > > diesel vennero ideati,
> >> > > non esisteva ancora il carburante che oggi noi
> >> > > definiamo “diesel”. Non
> >> > > esisteva perche’ non esistendo i motori diesel,
> >> > > nessuno (escluso il buon
> >> > > Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
> >> > >
> >> > > Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo
> >> > > come combustibile
> >> > > degli olii vegetali, come l’olio di semi, l’olio di
> >> > > soia, l’olio di
> >> > > girasole, l’olio di semi vari, e cosi’ via. Si’,
> >> > > proprio cosi’, quelli che
> >> > > usate in casa per friggere.
> >> > >
> >> > > La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’ :
> >> > > idem. La stragrande
> >> > > maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere
> >> > > dei problemi con quelli
> >> > > turbocompressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi
> >> > > degli olii che si usano
> >> > > in cucina, con l’eccezione dell’olio di oliva
> >> > > (dovreste prima
> >> > > surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e
> >> > > poi ossidare alcune
> >> > > sostanze facendoci gorgogliare dell’aria mentre bolle.
> >> > > Far passare
> >> > > dell’ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle
> >> > > non e’ mai saggio,
> >> > > quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di
> >> > > cognome. Perdipiu’ il
> >> > > numero di esano e’ alto, quindi il botto lo
> >> > > sentirebbero molto lontano).
> >> > >
> >> > > Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava
> >> > > oggi e’ la seguente. La
> >> > > gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire
> >> > > l’olio di colza. L’olio di
> >> > > colza e’ un oliaccio di merda che le industrie usano
> >> > > per friggere su larga
> >> > > scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che rovina il
> >> > > fegato molto lentamente
> >> > > , il secondo e’ che costa poco. Costa poco nel senso
> >> > > che all’ingrosso e nei
> >> > > discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65
> >> > > euri/litro.
> >> > >
> >> > > E quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il
> >> > > tam tam su internet”
> >> > > inizia a prendere d’assalto i discount per comprare
> >> > > questo olio. Dopodiche’
> >> > > lo si ficca nel motore.
> >> > >
> >> > > Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che
> >> > > l’olio vegetale e’
> >> > > leggermente piu’ denso degli altri, e quindi potrebbe
> >> > > dare dei problemi
> >> > > all’accensione. L’ideale sarebbe partire con il diesel
> >> > > petrolifero, e poi
> >> > > iniziare con l’olio di semi vari, o l’olio di colza.
> >> > > Questo significa che la
> >> > > cosa migliore da fare e’ testare sul vostro motore
> >> > > quale sia la percentuale
> >> > > massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne
> >> > > aggiungete il 10% e
> >> > > edete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40%
> >> > > e vedete come va,
> >> > > eccetera.
> >> > >
> >> > > LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in
> >> > > accensione. I vecchi
> >> > > motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le
> >> > > candelette di
> >> > > preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun
> >> > > problema e ci potrete
> >> > > cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli
> >> > > common rail invece vanno
> >> > > verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente
> >> > > percentuali sempre piu’
> >> > > alte di olio vegetale.
> >> > >
> >> > > Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come
> >> > > la maggior parte, ad
> >> > > aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di
> >> > > colza, possono costare
> >> > > anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel…
> >> > >
> >> > > Tutto qui, direte voi?
> >> > > No, non e’ tutto qui. Perche’ lo stato considera
> >> > > questa cosa una truffa,
> >> > > cioe’ un reato. Se voi, cioe’, comprate
> >> > > legalissimamente un litro di olio di
> >> > > colza e anziche’ friggerci i calamari lo infilate nel
> >> > > serbatoio del vostro
> >> > > diesel per lo stato state compiendo un reato che e’
> >> > > truffa, perche’ state
> >> > > evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.
> >> > >
> >> > > Non importa il fatto che l’automobile sia VOSTRA e
> >> > > anche l’ olio sia VOSTRO
> >> > > e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che
> >> > > nel momento in cui
> >> > > diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle
> >> > > accise. Quindi nel
> >> > > momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino
> >> > > nella stufa, sto
> >> > > compiendo una truffa perche’ il resto del carlino NON
> >> > > paga l’accisa sui
> >> > > carburanti ad uso domestico.
> >> > >
> >> > > Allora, qual e’ il problema? Il problema e’ che il
> >> > > carlino vorrebbe dare la
> >> > > notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che
> >> > > teme che la gente
> >> > > sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi’, i
> >> > > giornalisti sono minacciati
> >> > > di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora
> >> > > dicessero che tale
> >> > > operazione sia possibile, e che tale operazione sia
> >> > > vantaggiosa.
> >> > >
> >> > > Quindi, mi adeguo.
> >> > >
> >> > > Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai
> >> > > 0.45 ai 0.65 euri al
> >> > > litro. Siccome il diesel petrolifero , come e’ noto,
> >> > > costa MENO di cosi’,
> >> > > allora l’operazione e’ svantaggiosa.
> >> > >
> >> > > Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero.
> >> > > Inquina zero perche’
> >> > > siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il
> >> > > CO2 che buttate
> >> > > nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha assorbito
> >> > > per crescere, e il
> >> > > bilancio per il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi
> >> > > mostrano come il tasso
> >> > > di zolfo sia pressoche’ nullo, e le polveri sottili
Questa sera alle 23.30 su TSI 1 seconda parte
di beppegrillo.it.
metto il timer del video e quando torno verso le
00.15 che vedo? nero. OSCURATO.In Svizzera? sto delirando? e che sfaccimma, quindi mi sento come il personale di quell`albergo di castagnola quando sentivano i NOSTRI?Ministri cantare a squarciagola. forse è un caso ma mi preoccupo per te.
Avrà tagliato i cavi che produce?
Spero che produrrai lo spettacolo su video, ci terrei tanto a vederlo tutto, grazie di cuore per le informazioni che ci dai.
Antimo Russo da Berna
1.ho visto il tuo show ieri sera su ts1 e ringrazio loro e te.
2.non ho potuto fare a meno di cercere il tuo blog stamattina e l’ho trovato (ne ignoravo l’esistenza!): eccomi.
3. ho letto sul blog: “i rifiuti di una azienda sono materia prima per un’altra” qualcuno sa spiegarmi (mi interessa davvero!)come questo può avvenire senza infrangere alcuna legge, ammesso che la definizione di rifiuto sia stata correttamente attribuita (se è equivalente ad una materia prima e te la pagano è rifiuto?)?
grazie grazie grazie
franz
Per Vincenzo e il suo post del 14.04.2005 delle ore 02.22
Quello che descrive lei nel punto 1 e che si chiama solare a concentrazione, rientra nel discorso più ampio della produzione distribuita di energia. In Andalusia (Spagna), sono state costruite diverse centrali di questo tipo che hanno potenze anche di 50 MW e stanno valorizzando quella zona della Spagna che è tra le più arretrate di quel paese, proprio come la Sicilia in Italia. E questo a dimostrazione che il solare, se sfruttato come si deve insieme ad altre fonti di energia alternativa pulita, può permettere di produrre l’energia necessaria alla nostra società. Il problema non è che il solare non conviene rispetto al petrolio, è che se viene delegato solo alle istituzioni italiane, allora il solare e le altre fonti alternative pulite, ce le possiamo scordare del tutto. Inoltre per usare le fonti alternative pulite, come condizione necessaria, la gente si DEVE mettere in testa che DEVE evitare gli sprechi, DEVE usare tecnologia più evoluta (esempio micro-cogeneratori, caldaie a condensazione, etc), CHE ESISTE, che permetta di risparmiare permettendo sempre gli stessi usi necessari e non gli sprechi. Rispettando queste semplici cose, già si immette una quantità molto inferiore di gas serra. Poi se si usano le fonti alternative pulite in un ambito di produzione distribuita di energia, allora saremmo a cavallo!
Gli ostacoli maggiori sono nella testa di chi è convinto che non ci sono alternative al petrolio e nelle istituzioni che parlano di nucleare, carbone e schifezze simili.
Vorrei che si parlasse di scie chimiche. I nostri cieli ne sono infestati e da recenti studi è risultato che dal cielo ci piovono in testa alluminio, bario, argento e tracce di amianto. Quello che non ci respiriamo ce lo mangiamo poi con la frutta e la verdura che ne vengono abbondantemente irrorate. C’è un libro con DVD di Gambino che illustra quali sono i pericoli per la nostra salute. Allargando la ricerca, scopriremo che queste scie fanno parte del Progetto HAARP che è cosa tutt’altro che rassicurante…
Ho letto molte lettere dove si parla di installare i pannelli solari sulle case dei motori disel alternativi ecc.
due piccole considerazioni :
1) il problema dell’energia elettrica (con relativi problemi di inquinamento)non DEVE essere delegato ai privati. Sarebbe meglio convertire – o stabilire che da una data in poi- invece di installare nuove centrali convenzionali si debba installare delle centrali meno inquinanti
Esempio : esiste gia in sicilia una centrale che per muovere le turbine usa degli specchi che concentrano i raggi solari su di un tubo posto al loro centro. All’interno del tubo scorre un liquido che espandendosi va in pressione.La pressione è tale da far girare le turbine.
Esiste e funziona ma per adesso non è interessante almeno non quanto il petrolio!!!
2) le nostre comuni macchine con motore diesel possono gia camminare con oli vegetali !!!
Ed adesso il mio pensiero tra 50/70 anni gli emirati vari finiranno il petrolio (forse anche le guerre come diretta conseguenza.
L’america che sta stipando petrolio da 20 anni diverrà l’unica fonte di petrolio praticamente un monopolio (controllo mondiale delle borse.
I tedeschi (che non sono fessi)ed altri paesi sono gia pronti per passare a fonti alternative e noi?……..ditemelo voi!!!!
URGENTE!
Incredibile ma vero! Hanno fatto un bando di gara per illuminare il Monviso in modo che sia visibile da Torino nelle notti durante le olimpiadi invernali del prossimo anno. E’ tutto vero (vedete su: http://www.lastampa.it//_web/_rubriche/cielo/default_cielo.asp oppure: http://www.vallipo.cn.it/appalti.htm)
Il bando di gara scade il 20 aprile, quindi per una settimana dobbiamo (x favore aiutateci) sommergere di lettere e mail e fax la comunità montana del comune di paesana. Indirizzi:
Comune Paesana, v. Barge 6 12034 Paesana info@paesana.it
Comunità Montana Valli Po Bronda Infernotto v. S. Croce 412034 Paesana tel. 0175.94273 fax 0175.987082 segreteria@vallipo.cn.it (att. responsabile area tecnica Cristano Savoretto)
Sul sito delle valli po si trovano poi altri indirizzi utili.
Se volete far prima, ecco li testo della lettera/mail/fax da mandare:
“Consultando il vostro sito internet ho appreso con amaro sconcerto l’intenzione della comunità montana della valle Po di indire una gara d’appalto per l’illuminazione del Monviso nelle ore notturne durante il periodo delle olimpiadi del 2006.
Tale provvedimento, anche se limitato a una decina di giorni, comporterebbe:
-un elevato consumo energetico
-l’installazione e trasporto di strutture semi permanenti con inevitabile sconvolgimento del territorio circostante
-alterazione di cicli biologici naturali importanti per flora e fauna che proprio in tale periodo, l’inverno, vivono i loro momenti più difficili
-un cattivo esempio per altre comunità montane
-uno schiaffo a tutti gli amanti della montagna che proprio nel suo silenzio e nella sua oscurità trovano pace interiore.
In considerazione anche del fatto che la valle Po è sempre stata attenta a osservare una politica ambientale defilata rispetto ad altre comunità montane, che con la costruzione di grandi opere e l’organizzazione di grandi eventi hanno compromesso per sempre l’integrità naturale e la bellezza del territorio -subordinandole al vantaggio economico e a una forma di turismo insostenibile- VI CHIEDO DI ABBANDONARE E NON CONSIDERARE NUOVAMENTE QUESTA INIZIATIVA.
I miei più cordiali saluti.”
Possibile che nessuno si accorga che c’é gente nel mondo disposta a pagare per vedere (e farci vacanza) la natura intatta e paesaggi incontaminati? Che tristezza…
I nostri “commenti” sul tema del diritto all’acqua sono tutti contenuti nel progetto editoriale de “La Profezia di Arcadueò” primo titolo della collana di narrativa per educare alla cittadinanza attiva: “IL COLORE DEI DIRITTI”. Con questo kit didattico non solo abbiamo co-finanziato un progetto di approvvigionamento idrico in Honduras ma il libro è stato anche adottato da da circa 4.000 ragazzi delle scuole medie di Napoli. Anche noi ce la mettiamo tutta.
salve, avete mai provato a fare la lavatrice senza usare detersivo? Io si e vi devo dire che funziona!! Utilizzo una essenza profumata ed ecologica ed un filtro anticalcare posto nel tubo di entrata dell’acqua. Senza calcare gli indumenti restano morbidi e la sola acqua elimina il sudore e lo sporco!!
Mentre il mondo intero va in rovina grazie alle “disattenzioni” a scopo di lucro della nostra benedetta economia:
1) Gli uccelli non sanno più se rimanere o migrare, nei loro piccoli corpicini si annidano forme di diossina sufficienti a compromettere il loro DNA.
2) Il governo ha reso obbligatorio l’uso delle bottiglie, bottigliette, mini involucri di diossina (plastica) per divulgare il più semplice dei beni di largo consumo: l’acqua. Evidentemente al nostro governo sta a cuore il nostro futuro, ma ahimè gli sta a cuore ancor di più il beneplacido dei commercianti di acqua che dalla plastica traggono “profitto”, ricordatevi questa parola quando dovrete spiegare ai vostri nipotini il PERCHE’ state sottoterra, nel vostro bunker del futuro…
La logica dell’inquinare per risollevare l’economia, è sempre stato di grande effetto sulla popolazione, vedi voce tumori, capitolo estinzione degli uccelli e degli umani.
3) Il centro-sinistra non vuole elezioni anticipate!
Ciao Beppe,
ti scrivo nel reparto “Ecologia”, ma avrei potuto scriverti anche in quello “Energia” o “Viabilità”. Vorrei renderti partecipe di un’idea che, da tempo, si fa viva nel mio cervello. E un’idea che, secondo me, se realizzata, porterebbe alla soluzione, se non totale almeno maggioritaria, del problema dell’inquinamento ad un costo bassissimo per la collettività. E’ chiaro che per renderla operativa ci vorrebbe soprattutto “volontà politica” e so bene che, soprattutto in questi tempi bui, proprio questa è quella che manca, in ossequio ai padroni del petrolio. Spiego ciò che da tempo ho in testa: “Una legge, regionale o nazionale, che obblighi i comuni con più di 30.000 o 20.000 o 50.000 (insomma il numero ha un’importanza relativa e lo lascio decidere a chi ne sa più di me di queste cose)abitanti, ad aprire e gestire in proprio almeno un distributore di Gas metano, uno appunto ogni 20.00/30.000/50.000 abitanti”. In questo modo molta gente potrà constatare con mano, direttamente nel proprio comune, l’utilità di acquistare una vettura a metano e tu sai bene come il passaparola e il “toccar con mano”, possano essere le armi che smuovono popoli interi. L’impianto, gestito direttamente dal comune, potrebbe anche sopportare un primo momento di perdita (un dipendente ed u po’ di corrente non dovrebbero incidere in modo eclatante sul bilancio di un comune con più di 20/30.000 abitanti) ma col tempo sono sicuro che gli incassi non mancheranno e che verrebbe affiancato da altre iniziative similari, magari anche private, dando così il via ad una nuova era di carburanti per la viabilità. So che forse è un’utopia ma, visto che sei un comico…perchè non ne parli tu?
Ciao e grazie per tutto quello che dici e che fai. Daniele
Trasformare la merda (scarto industriale) in energia è un concetto che mi ha sempre affascinato, tuttavia sono combattuto dal fatto che ogni tipo di combustione genera inquinanti, e in questo caso avviente tramite i tanto celebri termo-valorizzatori(inceneritori). Sarei curioso di sapere cosa ne pensa Beppe, visto che ogni cittadino non ne vorrebbe uno vicino casa.
Pier
Ho visto un programma su rai 3 (Alle falde del Kilimangiaro) condotto da Licia Colò.
Parlavano di un viaggio fatto in Scozia alla guida di un furgonne con motore disel.
La cosa strana e che come carburante veniva usato olio di semi comprato al super mercato… Qualcuno ne sà qualcosa di più?
Mi chiamo Moreno e vivo da 15 anni in Svizzera sono sardo.Alcuni mesi fa la TSI ha trasmesso un importante documento suî test di bombe all`uranio che si tengono in Sardegna in vari poligoni militari,il filmato si chiama-OLTRE IL GIARDINO-è veramente molto interessante,la TSI sarà contenta di potertelo fornire.
sono andato a leggere per cercare di capire quali potessero essere le motivazioni che spingessero a questa INDISPENSABILE miglioria igenica…
“IGIENE E SICUREZZA – Lo scopo principale della normativa, spiegano dal Ministero, è quello di garantire agli esercenti l’assunzione di minori responsabilitá in fatto di sicurezza, grazie all’entrata in vigore del Regolamento Europeo 178/2002 sulla «rintracciabilitá dei prodotti»”
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Che gentili, vogliono tutelare gli esercenti che se sbagliassero a versare un bicchiere di acqua con uno di detersivo incorrerebbero in gravi sanzioni…
“In caso di acqua adulterata, ad esempio, sará infatti possibile risalire con facilitá ai produttori, consentendo il recupero delle partite a rischio ed evitando che le responsabilitá ricadano sui pubblici esercizi”.
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Che paladini della giustizia! In questo modo riusciranno a colpire il male direttamente “alla fonte” e a punirli severamente… Saranno intransigenti e inflessibili: se le analisi sui campioni incriminati dovessero riscontrare dei valori fuori limite, immediatamente verranno alzati in modo che il valore rientri nella norma!
“«L’acqua è in assoluto la bevanda più diffusa in Italia – spiega la Federazione – ed è giusto che ai consumatori venga garantita massima igiene ed elevata sicurezza anche nei consumi fuori casa.”
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L’acqua è acqua, non è “una bevanda”, e se volete garantire l’igiene ai consumatori dovete spiegarci perchè nessuno (o quasi) ci informa del fatto che l’acqua proveniente dagli acquedotti è sottoposta a controlli multipli quotidiani, e quando ci viene somministrata non ha subito nessun tipo di “stoccaggio”, mentre per quanto riguarda l’acqua in bottiglie di plasitca basta un’analisi chimico-fisica certificata ogni 4 anni e non si sa praticamente nulla sul suo “stoccaggio” prima di essere consumata.
“Gli esercenti trarranno vantaggio da questa norma: guadagneranno infatti maggior prestigio nell’offrire prodotti sicuri, in confezioni eleganti e piacevoli»”
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Ho come l’impressione che non siano solo gli esercenti a trarne vantaggio… ma forse mi sbaglio…
Per quanto riguarda la confezione “elegante e piacevole” sapete dove potete mettervela?!?
“…Le nuove confezioni – assicura il ministero – saranno più igieniche ed eleganti del classico bicchiere d’acqua stillato dal rubinetto o versato da bottiglie già aperte. In più, saranno facilmente smaltibili ed eliminabili negli appositi cassonetti di recupero”
Ciao Beppe, leggo or ora che Dal 19 luglio in tutti i locali pubblici italiani l’acqua minerale o di sorgente non potrà più essere servita in bicchiere ma solo in contenitori ad hoc monodose .
Ecco , ora quanto inquineremo in piu’ con questa nuova intelligente trovata??
Mi ricordo che nel tuo spettacolo del ’94 dicevi che quando ognuno di noi butta lo spazzolino ,che sono pochi grammi, è come se in italia buttassimo una petroliera piccola,dato che siamo milioni.
Ecco , lo spazzolino lo buttiamo una volta al mese, queste bottiglie una volta al giorno.
Buttiamo ogni giorno la flotta navale americana :-))
questo contenitore è focalizzato su argomenti di ecologia estremamente importanti, tuttavia ciò su cui mi preme dire la mia è il brutale massacro di migliaia di cuccioli di foca davanti alle loro madri.
Se volete fare qualcosa contro questo scempio , la petizione LAV la trovate all’indirizzo http://www.infolav.org/allegati/3/4505_Petizione_Foche.pdf
potete stamparla e inoltrare il più possibile a vostri amici o mailing list, il cartaceo con tutte le firme va poi inviato alla LAV, indirizzo in calce. La petizione serve per rendere effettivo e non solo ‘intenzionale’ il bando all’importazione di prodotti derivanti dalle foche.
In particolare, DOLCE E GABBANA e PRADA acquistano in maniera consistente le pelli dalla Società BIRGER CHRISTENSEN, danese, che non nasconde nemmeno di commercializzare queste pelli
( vedi http://www.birger-christensen.com/sites/furs_eng.htm) , dopo averle comprate dai diretti carnefici e trattate.
Facciamo sapere la nostra indignazione all’ambasciata del Canada:
AMBASCIATA DEL CANADA
Ambasciatore Robert Fowler
Via G.B. De Rossi 27 – 00161 Roma
c’è la lettera dove la LAV e tutti noi possiamo contestare le istanze dell’ambasciatore sulla positività di questa caccia, e questa stessa lettera possiamo inviarla a tutti i programmi più dinamici e sensibili, per promuovere inchieste , sensibilizzazione, visite mirate. Io personalmente l’ho già fatto presso le Iene, Report, Striscia.
Due siti interessanti , sono coloro che vanno sul ghiaccio e rischiano la propria pelle per salvare le foche nella baia si San Lorenzo, e dal 12 aprile davanti alla costa di Terranova, da soli contro centinaia di cacciatori
Ciao Beppe, vorrei sollevare un problema “nell’aria” ormai da mesi e reso ufficialmente noto da due quotidiani locali in questi giorni.
A Manerbio (BS) verrà collocato un “brucia-rifiuti” dove saranno sterilizzati gli scarti ospedalieri di tutta la Lombardia!!!
L’impianto sarà una sorta di centrale termica a vapore e nella fase di sterilizzazione e trattamento dei rifiuti produrrà emissioni aeree e scorie da smaltire in notevole quantità. Pensate all’impatto ambientale di questa macchina!!!!
Nella bassa bresciana da due anni si sta conducendo la lotta contro la centrale elettrica di Offlaga e le cave ed ora si pone il problema del collocamento di questo nuovo impianto. Da non sottovalutarsi la collocazione: lo sterilizzatore andrà a finire in un’area già gravata da un’azienda ad alto rischio ambientale come la Finchimica.
Beppe… aiutaci tu!!!
Diego
RELAZIONE SU RIFIUTI/ENERGIA
(se volete reinoltratela a chi volete, è adattabile a tutti i territori)
Per i tecnici di Ato/Provincia di Ravenna
CC, per tutti i politici ravennati
Hera Ravenna
Tutti i portatori di interesse possibili
media locali e nazionali
(alla Commissione ambiente giorno 11 marzo ero presente, e pur invitato a parlare nel finale dal Presidente Casadio, non avrei avuto il tempo di esporre questa relazione.
Lo faccio con la presente nota)
I rifiuti sono un tema multidisciplinare che merita ogni approfondimento, e
mai come in questo ambito, le P.A. locali possono scegliere autonomamente quale strada seguire, anche di tipo diversissimo fra loro.
L’ autonomia gestionale dei territori è richiamata nel decreto Ronchi, ma sarebbe limitativo riferirci al solo ambito territoriale ottimale, quello che desideriamo per Ravenna, è maturo per tutta Italia, e Parma ha già deciso di passare alla raccolta domiciliare, prima in Regione. E, appreso per voce del Consigliere Comunale sig. Mignola, anche Riccione… città turistica anch’essa…..
(l’alibi della città turistica non regge più se lo fa anche Venezia…)
Io spero che la prossima stagione turistica vedrà l’immediato e tempestivononchè urgente impegno di Ato, il tempo stringe, e non è pensabile di sprecare tonnellate di alluminio, vetro, umido come nella stagione 2004.
Gli Assessori Pezzi e Mengozzi lo sanno già, la scorsa estate ho testato personalmente
il comportamento di un ristorante pub del viale principale di Marina, lavorandoci come extra per tre sabati.
I rifiuti finivano INDISTINTAMENTE nei sacchi neri, Non si riciclava assolutamente NIENTE, mentre si potrebbe intervenire ad intercettare la gran parte delle frazioni, e avviarle al riciclaggio.
(Vedasi filmato Comune di Venezia, e a Marina non abbiamo i loro problemi di spazio)
Negli stabilimenti balneari si può intercettare il 90% del vetro e alluminio, molte delle bevande per motivi di ordine pubblico sono servite in bicchieri di plastica alle feste.
Basta assegnare un valore di 50cent al bicchiere perchè si implementi il vuoto a rendere.
Si può fare moltissimo, basta volerlo fare.
Chi dice il contrario implicitamente afferma che Marina è frequentata solo da incivili.
Tematiche così complesse non possono essere a carico dei cittadini più informati, nè soltanto dei gestori del servizio di raccolta, ma necessitano di conoscenze approfondite da parte di chi deve perseguire gli interessi della collettività, così da ottenere performance sempre migliori.
Chi si adopera adesso per la raccolta differenziata lo fa per puro senso civico, ma il suo impegno non viene minimamente riconosciuto.
Le attività commerciali, la grande distribuzione, scaricano molti dei loro costi di smaltimento sulla collettività, semplicemente perché gli conviene: non sono messe nelle condizioni di smaltire correttamente ed equamente i propri rifiuti, avviandoli al riciclaggio. I cassonetti di Ravenna sono fuori da ogni controllo, ci finisce veramente di tutto, dentro e accanto, nuocendo financo al decoro cittadino.
Il ritardo della politica italiana tutta su questi temi è davvero imperdonabile. Poi se guardiamo alle problematiche locali, a Rimini, a Forlì… notiamo che la consapevolezza raggiunta nella nostra città non è poca cosa in confronto.
Quello che pare inspiegabile, visto che il gestore è il medesimo… è: per quale motivo in quelle province a pochi km da noi il piano industriale di Hera non ha trovato le critiche costruttive che invece abbiamo a Ravenna?
La situazione italiana è davvero inspiegabile. C’è un politico come l’On Paolo Russo della commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, che con obiettività sta cercando di risolvere i nodi a livello legislativo che ci pongono in contrasto con le normative europee e finiscono con l’agevolare le ecomafie
e, nella stessa maggioranza
Raffaele Vanoli, vicecommissario all’emergenza (perenne) dei rifiuti in Campania, di cui ignoro l’appartenenza partitica…..
che gira di conferenza in conferenza a raccontare che l’impianto proposto ad Acerra, produce diossina come 15 automobili/gg. Un valore che non ha alcun riscontro scientifico, che è lontano anni luce da quanto denuncia la comunità europea.
Leggenda metropolitana, quella delle “15 auto”, che circola anche a Ravenna.
I CERTIFICATI VERDI ALL’INCENERIMENTO, OLTRE AD ESSERE ILLEGALI NELLA UE, AGGRAVANO LE SANZIONI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO. PAGHIAMO 2-3-4-5 VOLTE, SENZA ESSERNE CONSAPEVOLI.
Mille volte se pensiamo a tutti gli investimenti in energie pulite che abbiamo perso in 15 anni, a causa della mala applicazione della legge 9 del 91 / Cip 6 e seguenti.
Come questo non sia comprensibile a chi parla di competitività, primi gli industriali, è sconcertante. Lo status quo, conviene solo e soltanto ad alcuni colossi senza concorrenza, ma chi ci rimette è tutta la collettività e l’intero sistema-Paese; prime fra tutte le piccole imprese che sono la maggioranza, in Italia, i cui prodotti costano sempre di più anche a causa dei costi energetici.
Una precisa richiesta di Greenpeace Italia AGLI ENTI LOCALI è di non applicare la legge delega sui rifiuti.
Il Ministro Matteoli è il primo ed entusiasta sponsor all’incenerimento, mentre tutta l’Unione Europea e gli USA etc, perseguono altre strade, consci dell’inutilità e dei danni che questa tecnologia obsoleta e pericolosa porta con se.
L’entusiasmo con cui L’On. Matteoli annuncia (Corriere della sera 26 novembre 2004)
che sceglierà, sue esatte parole, i “24 saggi per la delega ambientale” innanzitutto fra membri di CONFINDUSTRIA, commercio, artigiani, professori universitari, INFINE
(grazie tante…) ambientalisti (non OSO immaginare QUALI) chiarisce le sue intenzioni.
è come se il WWF o GreenpeaceItalia dovessero scegliere il nuovo direttore esecutivo, e la scelta, la PRIMA scelta, fosse Montezemolo. Vi pare un discorso serio?
Ma il Ministro dell’ambiente non è un monarca assoluto, nella stessa maggioranza non tutti la pensano come lui, ed è smentito continuamente dalle indicazioni UE, e dalle procedure di infrazione accumulate in materia ambientale: ben 14 (quattordici!), anche se i giornali queste cose non le scrivono e allora non le sa nessuno.
E’ lo stesso codice civile!: fra 2 norme in contrasto, prevale quella che pone sullo stesso piano tutti i cittadini, e utilizzando la lungimiranza del buon padre di famiglia.
Il caro vecchio buon senso
A parità di tariffa Priula – Hera, SE avessimo un bilancio energetico provinciale, vedremmo che le due realtà non sono minimamente paragonabili neppure come costi complessivi per i cittadini, lasciando un attimo da parte i costi ambientali (vedasi in seguito).
E mentre a Treviso la Tarsu può calare nel tempo, col sistema attuale di Hera, a Ravenna, non può far altro che aumentare.
Ricordo ai tecnici di Ato che erano presenti ai lavori della commissione ambiente che
il decreto legge 36 del 2003 accoglie la direttiva comunitaria 1999/31. L’articolo 5 pone i limiti di utilizzo delle discariche per i prossimi anni. In particolare si legge: “ciascuna Regione elabora ed approva un apposito programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica”. I rifiuti biodegradabili in discarica dovranno seguire questo andamento:
Anno Kg/abitante
2008 173
2011 115
2018 81
Saranno permessi i conferimenti del rifiuto solo se trattato con digestione aerobica/anaerobica. Questo in pratica innalzerà il costo di smaltimento, per la necessità di utilizzare impianti di trattamento del rifiuto tal quale, o di adottare raccolte differenziate che lo separeranno dal rifiuto indifferenziato.
Come si vuole raggiungere questo risultato che la legge imporrà?…
(I costi esterni di discarica secondo studi UE del 2000 variano da 13 a 20 /tonn a seconda se con recupero di gas o senza)
Ciao, io so che l’olio di colza si può trovare nei grandi magazzini tipo “C+C” Cash & Carry (anche se qui dalle mie parti si fa fatica a trovare perchè pare che vada a ruba!)
qualcuno per piacere mi dica dove si acquista sto benedetto olio di colza. altra domanda: l’olio che usa gente come mcdonald per friggere dopo si puo utilizzare come carburante?
L’ italietta è un paese culturalmente arretrato il cui sviluppo civile è indietro di ca 100 anni rispetto alla media europea. Grazie a Bossi e Berlusconi stiamo perdendo ancora contatto con in ns vicini. Basta vedere la penosa situazione della raccolata differenziata dei rifuti.Mentre p. es. in Germania il cittadino è chiamato a differenziare tra 4 o 5 diverse tipologie e lo fa con coscienza, nelle ns citta del sud sopratutto la stragrande maggioranza butta tutto insieme: esattamente come sua nonna gettava la cacca dalla finestra 50 anni fa.
concordo con te beppe, su quanto dici di legambiente. ho personalmente inviato varie denucie alla mail di legambiente abruzzo per denunciare il perdurare di annuali inquinamenti del fiume sagittario nella valle peligna. nessuno ha mai indagato, e perentoriamente il patrimonio fluviale viene decimato, soprattutto la microfauna e la bellissima trota del sagittario, specie autoctona e unica in italia.
altra cosa molto, molto strana è che il telefono di legambiente abruzzo o era perennemente occupato, o non rispondeva nessuno. mistero o si fanno solo i c…. loro?
ci vediamo il 27/04 a roma
sei il migliore
Ormai non mi sorprende purtroppo più niente.
Poco tempo fà ho potuto constatare a mie spese(100euro non rimborsabili di iscrizione ) la poca qualità offerta da legambiente per un servizio che offrono: il car sharing.Questa idea di noleggiare auto è idealmente geniale.Purtroppo la qualità del servizio è bassissima paragonata al costo e allo scarso numero di auto messe a disposizione(2 per garage!).Considerando che le gli svantaggi del servizio non vengono dette mi chiedo questo: se non ci si può fidare più neanche di una ONLUS come legambiente di chi ci si può fidare?
ecologia e economia, a ceccano (fr) questo binomio sembra poter permettere uno dei più scellerati atti degli ultimi decenni, in controtendenza con tutto il mondo e anche con quanto di buono era stato fatto negli ultimi anni in quella stessa zona.
In nome del progresso e di fantomatici “posti di lavoro” stiamo per perdere in modo irreversibile un bosco di 300 ettari, il Bosco Faito, situato in pianura (quindi un vero sopravvissuto-miracolato!) tra ceccano e frosinone.
Questo perchè è caduto in mano a dei privati che vogliono utilizzare dei vecchi capannoni di una fabbrica di armi ormai in disuso dal 1986, situati all’interno del bosco per motivi strategico-mimetici, e creare villini a schiera, centro commerciale e altre belle cosette in cemento armato.
Tutto stupendo, peccato che però l’area in questione non è una normale zona industriale da convertire a commerciale o abitativa ma… un Bosco! e di querce secolari!
Un bosco che è stato oggetto di studi da 4 Università negli ultimissimi anni, che è patrimonio della collettività per via delle risorse che regala, che è un agente fondamentale per regolare il microclima dell’area e soprattutto per contrastare l’inquinamento acustico, idrico, atmosferico che generato dalle industrie della Valle del Sacco.
A frosinone quest’anno si è registrato un notevole peggioramento della qualità dell’aria, tanto da arrivare ad imporre ai cittadini la circolazione a targhe alterne e alle domeniche senz’auto, più o meno come milano nonostante ci si trovi in ciociaria!
Bene, il polmone verde di frosinone è questo “Bosco Faito” che dista dal capoluogo meno di 4 km, e cosa si vuole fare visti i peggioramenti dell’aria? tagliarlo per costruire ancora cemento!!!
I proprietari dicono di utilizzare principalmente le strutture esistenti, che hanno una cubatura di 125.000 metri, mentre il progetto prevede qualcosa come 1.333.350 metri cubi di cemento!! quasi 11 volte tanto!
Siamo tutti pronti a deplorare lo sfruttamento delle foreste nel mondo, e alle nostre chi ci pensa? Se siamo i primi noi a consentire uno sfruttamento del genere, come potremo mai condannare chi non rispetta il protocollo di Kyoto o adotta politiche economiche del tutto in spregio alle principali norme di rispetto ambientale?
Per favore chi voglia o possa… faccia qualcosa!
Abbiamo istituito un comitato a ceccano, per sensibilizzare la popolazione ma nonbasta, ci occorre l’aiuto, il sostegno di chiunque di voi.
Beppe aiutaci anche tu!
vi lascio il sito del comitato http://www.boscofaito.net
fatevi sentire perchè la partita è ancora da giocare e non è detto che la debbano vincere gli speculatori …
Ho visto nel mio comune una cosa curiosa riguardo alla raccolta differenziata:
passa un furgone e butta tutto insieme,mi domando io cosa li divido a fare?
Ti dò ragione, Mario, infatti anche io e mio marito spegniamo sempre qualsiasi led e stacchiamo i trasformatori. Mio marito ha anche messo due interruttori per interrompere l’elettricità in due punti specifici: uno che utilizziamo per la tv (per vederla una o due ore al giorno, perchè tenere sempre accesi tutti quei led di tv, videoregistratore e robe varie? e così abbiamo l’interruttore a parete che isola tutti i fili che vanno in tal senso). Il secondo è all’entrata della camera, così alla sera quando andiamo a dormire non c’è presenza di elettricità in camera da letto. Esiste il disgiuntore, che serve a questo scopo, ma è piuttosto costoso. Se lo preferite, ne abbiamo visto uno “intelligiente”, nel senso che si accorge di quando spegni l’ultima lampadina della zona a cui lo dedichi e automaticamente interrompe la corrente; appena fai il gesto di riaccendere una delle lampadine lui automaticamente riattiva la corrente.
Ieri sono andata allo spettacolo di Beppe a Bologna, c’erano un sacco di persone e lo spettacolo è stato meraviglioso. Però ho una domanda che mi frulla ancora in testa: quante di quelle persone metteranno in atto i più semplici gesti di risparmio energetico e di principi ecologici o ancora di lotta al consumismo e alla politica che stiamo subendo? Alla fermata dell’autobus, di 4000 circa che eravamo dentro il palazzetto, c’erano una ventina di persone…
Le parole sono come macigni, dice Beppe, perchè possono avere un notevole peso.
Non facciamo uscire da noi quelle che ha pronunciato, mettiamo in pratica quello che ci sembra così fantastico che lui dica.
Siamo noi che possiamo cambiare le cose, ma dobbiamo impegnarci in prima persona!
concordo pienamente col sig. Domenico Barranca che per salvaguardare l’ambiente sia fondamentale limitare i consumi e soprattutto evitare gli sprechi di energia. per quanto possano infatti apparire promettenti (e per ora purtroppo lo sono in misura piuttosto limitata) le fonti di energia alternativa, servono davvero a poco se poi continuiamo ad incrementare di anno in anno il consumo energetico pro-capite. Senza contare che la fonte energetica “ad impatto ambientale nullo” non esiste: riempire una vallata di turbine eoliche non è certo un bello spettacolo, e soprattutto avete idea del rumore che fanno? Per quanto riguarda la mia critica ad un certo uso che si fa di questi blog, intendevo dire che l’ecologista-sapiens non dovrebbe mai rifugiarsi dietro al confortevole sospetto di un complotto internazionale volto ad impedire la diffusione di sistemi “puliti”: fintanto che non si inventa il “motore ad acqua”, il modo migliore per combattere l’inquinamento è quello di staccare le spine dei trasformatori (radio, caricabatterie, et al.) dalle prese di corrente quando non sono utilizzati: consumano energia anche a circuito aperto (infatti si scaldano).
Caro Beppe, che ne pensi di un Comune come Riccione, in cui l’Amministrazione ha deciso di eliminare il “troppo” verde per fare palazzine, mostri di cemento? Ora si chiama “project financing”: lo sapevi? In realtà è speculazione edilizia. Vogliono costruire su una collina di terreno argilloso, a rischio frane, per pagare la piscina olimpionica! Per piacere, vieni a leggere su questo blog: http://www.ciaoriccione.splinder.com
Ci daresti una mano? Se puoi e se vuoi, ovviamente… Grazie. Ciao.
Mi piacerebbe sapere che ne pensa Beppe Grillo delle centrali nucleari ; ci sarebbe effettivamente meno inquinamento atmosferico e più risparmio per gli Italiani?
Poi vorrei farti una domanda : Senigallia (AN) a
che posto è in Italia per il consumo di cemento procapite?
Ciao a tutti
Per Francesco Di Marco e il suo post del 29/03/2005 22:50
L’unica cosa sensata da fare è di contribuire nel proprio piccolo, che non è poco, assumendo uno stile di vita tale che, come primo passo, permetta di evitare gli sprechi in senso lato. Esempi banali: le lampade a basso consumo anche se costano di più delle lampadine classiche, però quando le usi non solo recuperi i soldi in più spesi, ma poi risparmi i soldi della bolletta; stesso discorso per gli elettrodomestici di classe energetica A o superiore, caldaie a condensazione, mezzi di trasporto non inquinanti; acquistare tovaglioli di carta riciclata o fazzoletti di carta riciclata; spegnere le luci degli stand-by dei vari televisori, videoregistratori; etc. In questa maniera io non mi sento ne coinvolto ne travolto per niente dal consumismo più sfrenato. Anzi, con il mio comportamento sono riuscito a convincere con i fatti diverse persone tra amici, parenti e colleghi di lavoro ad assumere abitudini diverse e più responsabili. Perché che ci piaccia o no, viviamo in una società (per me è un’unica società estesa a livello mondiale) e ogni nostro piccolo comportamento ha conseguenze dirette e/o indirette su tutti gli altri esseri viventi (umani e non). Se tutti incominciassero ad evitare gli sprechi, di qualunque tipo essi siano, già si contribuirebbe ad immettere meno gas serra nell’atmosfera, ad evitare di far abbattere altri alberi anche per soffiarci il naso tra le altre cose, se la smettessimo di comprare oggetti costruiti con pelli di animale, si contribuirebbe a non far uccidere le foche e altri animali in generale. E’ ovvio che siamo noi con i nostri comportamenti quotidiani che facciamo il bello e il cattivo tempo a casa nostra alias pianeta terra. Se non ci credete, allora ditemi di chi è la colpa di tutti i disastri elencati dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) nella ricerca (www.repubblica.it/2005/c/sezioni/cronaca/faoamb/faoamb/faoamb.html) durata 4 anni, se non nostra????? Dove sta la presunta superiorità dell’uomo quando stiamo mandando il nostro ambiente e quindi noi stessi in malora? Bisogna fare un’autocritica il più obiettiva possibile e poi informarci e agire basando i nostri comportamenti su un consumo critico!!!
Io suggerisco, tanto per cominciare:
Inoltre nelle librerie ci sono diversi libri che permettono di informarsi e di capire come muoversi. Ne potrei suggerire qualcuno, ma non vorrei essere accusato di fare pubblicità.
Così come la somma di tutti i nostri iniqui comportamenti hanno creato inquinamento e schifezze simili, così la somma di tutti i nostri comportamenti responsabili possono cambiare in meglio le cose. Evitando di essere qualunquisti e apatici.
Nonostante tutto, continuo ad essere ottimista perché la consapevolezza della gente aumenta sempre più, anche se l’attuale sistema ( evidentemente in declino grazie all’aumentata consapevolezza della gente) è imperniato sul consumismo ad ogni costo. Sarà anche per il fatto che lo scorso febbraio è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto, sarà perché vedo sempre più spesso pubblicità di prodotti che hanno un impatto ambientale nullo o quasi (tipo l’auto con motore ibrido elettrico-benzina e i pannelli solari prodotti da un’azienda che è lo sponsor di una nota trasmissione di raitre che viene trasmessa il fine settimana), ma io credo che ce la faremo, e l’ostacolo più grosso è solo nella nostra testa.
Inoltre vorrei chiedere a chi dice che le informazioni vanno filtrate, chi deve filtrare le informazioni e in base a cosa se non vengono prima di tutto verificate (ma da chi poi)? Se scegliamo il signor Tizio che verifica le informazioni e quindi le filtra, chiedo se Tizio può essere “convinto” a far passare certe informazioni mentre cestinare le altre
Infine, per estrarre l’idrogeno ci vuole energia, ma tale energia può essere ottenuta da fonti rinnovabili con impatto ambientale nullo come l’energia eolica. Questa cosa succede già. Infatti un’azienda italiana (di cui non faccio il nome anche se la notizia è apparsa sui giornali) produce idrogeno sfruttando il vento. Tale idrogeno lo userà per gli automezzi che hanno intenzione di costruire. Automezzi che appunto useranno l’idrogeno per muoversi.
Sul sito della LAV http://www.lav.it c’è la possibilità di firmare una petizione per fermare l’importazione delle pelli di foca in Italia,sinceramente sono rimasto stupito, cosa ne facciamo delle pelli di foca? La cosa incredibile è che a perpetrare la mattanza, per di più in modo disumano/umano, siano stati ricchi come il Canada o come il Giappone nel caso delle balene.
Ciao Davide
ciao a tutti. è davvero bello vedere tanta gente preoccupata per l’ambiente, e vogliosa di far qualcosa per migliorare (o almeno per non peggiorare) la situazione del nostro pianeta. mi ritengo anch’io un ecologista, nel senso che prediligo i mezzi di trasporto pubblici, cerco di evitare gli sprechi, e sto attento a cosa consumo. però leggendo qualche post presente in questo blog noto che si fa spesso confusione sul tema dell’energia cosiddetta pulita. ad esempio, per quanto riguarda il cosidetto motore ad idrogeno, è vero sì che le emissioni di questo propulsore avrebbero un basso impatto ambientale, ma spesso ci si dimentica che l’idrogeno non si trova facilmente in natura, e che produrlo costa energia, quindi il problema di trovare una fonte di energia rimane. così come i motori ad aria compressa: certamente una bella idea per immagazzinare energia, ma comprimere l’aria implica consumare un’energia che prima dev’essere prodotta. per non parlare di quell’incredibile motore ad acqua… ho dato un occhio al progetto, ed è davvero sorprendente pensare che qualcuno possa credere che un sistema di quel tipo possa funzionare. e comunque dovrebbe bastare scorrere il sito-fonte di quell’articolo per farsi un’idea di chi abbiamo di fronte: un sito che -oltre ad ingegnosi motori ad acqua- offre inedite rivelazioni su alieni, poltergeist, e tutto il meglio della moderna dietrologia… apprezzo il lavoro del sig. Beppe Grillo e del suo staff, e comprendo lo spirito democratico di quest’iniziativa, però forse sarebbe il caso di filtrare un po’ questi messaggi, per evitare di perdere gli appelli e le informazioni importanti (che indubbiamente ci sono!) in mezzo a notizie false che alimentano solo inutili sospetti.
Spero che non me ne vogliano gli autori dei succitati post, e mi auguro piuttosot di promuovere un dibattito sull’argomento.
Saluti, marco.
Caro Beppe,
ammiro molto quello che fai e cerchi di fare per noi.
volevo segnalare la dubbia politica ecologista della mia città (BARI)quando si parla dell’ormai famoso Pane e Pomodoro. Una spiaggia sorta sulle ceneri (è proprio il caso di dirlo) della discarica abusiva della vecchia fabbrica Fibronit che produceva amianto. con l’arrivo del nuovo sindaco scoppia lo scandalo (in realtà si è sempre saputo ma all’altro sindaco faceva comodo “insabbiare”) e all’improvviso km e km di costa vengono rese inaccessibile da delle reti “zona contaminata da amianto” si legge a lettere cubitali. dopo nemmeno un anno vengono tolte affermando che la bonifica è stata fatta.
sarò ignorante ma so che decontaminare una zona di tali proporzioni dall’amianto richiede tempo e denaro. non ho mai visto nemmeno un operaio con il retino quando mi è capitato di passare. mi sorge un dubbio.
non è che conviene anche all’attuale amministrazione “reinsabbiare”?
per inciso, sarò ignorante e anche lo ammetto purtroppo poco informata e magari il mio dubbio è illegittimo.
certo è che da un po’ di anni ho notato nella cerchia degli amici, conoscenti nonchè parenti un incremento di malattie legate al cancro e alla tiroide oltre a malattie della pelle più o meno gravi (ricordo che la spiaggia più frequentata di Bari sorge anche accanto all scolo delle fogne).
Cittadini masochisti o poco informati certo ma la colpa è di chi è al governo che intasca miliardi grazie a parcheggi, appalti e subappalti vari.
Bari è una città che vuole crescere ma è tenuta a freno da persone che pensano solo a riempire le proprie tasche e a sistemare la propria famiglia. Tutto il resto è …noia.
Caro Beppe,
in Canada hanno riaperto la caccia alle foche. Sul web ho trovato delle immagini atroci delle sofferenze a cui queste inoffensive creature, che non sanno nemmeno difendersi, vengono sottoposte. Bastonate, e scuoiate ancora vive in mezzo al loro stesso sangue, mentre con gli occhi grandi implorano solo pieta’.
Sono immagini che mi danno i brividi e mi fanno stare male, non solo psicologicamente.
Mi chiedo, dove puo’ arrivare la “natura” umana, che di naturale ha ben poco? Possibile che l’essere “senza scrupoli” si spinga a tanto? Quegli “uomini” non sentono di fare male anche a se stessi?
Si puo’ fare qualcosa per fermare questa ennesima atrocita’ che l’uomo infligge alla (anche propria) “natura”?
Lo avevano già annunciato. Più o meno tutti i vari TG radio/tv hanno inserito oggi, tra un gossip e un altro, la notizia della riapertura in Canada della stagione di caccia alle foche bianche.Chissà se tutti sanno che le foche, curiose di natura, non fuggono ma ti vengono incontro. Chissà se tutti sanno come avviene la caccia. Lo hanno definito un eccidio, un massacro di massa. Uccideranno 300.000 esemplari solo quest’anno. Tanta indignazione però dura solo un giorno… il tempo di leggere o sentire la notizia e poi tutto passa… Tanto come al solito è meglio non pensarci, tanto non possiamo farci nulla. Eh già il giro di affari è di 16 milioni di euro.. chi può fermare una macchina tanto potente ? E l’Italia è il secondo importatore al mondo di pelli di foca…
vorrei chiedere un tuo parere sulle condizioni in cui versano alcune piccole tartarughe che “vivono” nella fontana sita a sesto san giovanni(mi) in largo lamarmora. secondo te il comune di sesto,che si eleva a strenuo difensore dell’ambiente,come gestisce la vita di queste tartarughe se la fontana viene sistematicamente riempita di schifezze senza che nessuno intervenga a pulirla? e poi mi pongo una domanda:il comune si preoccupa di dare nutrimento alle suddette tartarughe,visto lo stato di degrado della fontana?(la cui realizzazione fu commissionata dal comune ad un fantomatico architetto giapponese ed è costata migliaia di euro)
motore ad ACQUA (conversione di un motore a benzina)
…forse Beppe Grillo è buon amico dei petrolieri oppure se ne frega di quanti scrivono in questo sito.
in ogni modo, il link x il progetto di conversione di un propulsore a benzina in h2o è
La cosa che mi far star male e’ limpotenza che ho nel trovarmi coinvolto e travolto nel consumismo piu’ sfrenato e avere poche ancore di salvataggio nonostante io non vogli , e quidi x gioco forza essere anche io partecipe dello sfascio piu totale dei paesi del sud del mondo , della natura e degli animali !
Caro Beppe, volevo sapere la tua su un principio che recentemente sta prendendo piede nel diritto internazionale e comunitario: il principio di precauzione. E´quello che sposta lònere di provare che una determinata condotta e´ potenzialmente dannosa a carico di chi quella attivitá intende intraprendere, mentre prima era richiesto a chi voleva impedirla. Ti sarei per altro grato se mi dicessi la fonte dalla quale affermi che il farmaco piu´venduto al mondo é la eroina. Scusami se gli accenti sono tutti sballati ma ti scrivo con una trastiera tedesca e non ci sto capendo nulla!!!! Per inciso ti informo che sto recuperando materiale per la mia tesi di laurea in giurisprudenza che e´come avrai capito sul principio di precuazione. Un saluto, Gio.
Paradosso: sono arrivato su questo sito attraverso un link del sito di Bubbico, Presidente uscente della mia Regione, la Basilicata. Lo stesso Bubbico che, ostinatamente, ignora che migliaia di cittadini si oppongono alla realizzazione di una mega-centrale a turbogas a Pisticci ( Lui vorrebbe una 400 Mwe l’intero fabbisogno energetico della Lucania!!),in una zona già fortemente degradata dal punto di vista ambientale, a due passi da popolosi centri abitati.
Lo stesso Bubbico che ha strenuamente difeso e attuato un progetto di cementificazone e devastazione di una delle ultime coste quasi incontaminate d’Italia, quella jonica lucana, per realizzare ( sic!) un turismo di qualità, realmente sostenibile ;e vai coi due porti turistici a 15 km di distanza l’uno dll’altro ( ma ne sono in arrivo altri due), vai con decine di mega-villaggi a sommergere ( caro Grillo) di cemento Sic e Zps; il tutto nello spregio delle norme Comunitarie e degli strumenti di pianificazione ( vedi Piano Paesistico del metapontino, all’uopo modificato per consentire la costruzione dei Porti, altrimenti vietati: lo stesso Bubbico che negli ultimi due giorni di legislatura ha concesso all’Ecoil ( si veda anche articolo sul’Espresso della penultima settimana di marzo 2005), lautorizzazione a smaltire e stoccare 65.000 tonnellate all’anno di oli esausti ( altro che la colza!): dove? Ma tra Pisticci ( ricordate la mega-centrale a turbogas?) e Ferrandina dove, sempre grazie ad uno degli ultimi atti amministrativi di Bubbico, la Società Tecnoparco, ubicata a Pisticci ( ancora!! ma è proprio una fissazione) ha ottenuto una nuova deroga alla legge regionale per importare e smaltire 1000 tonnellate al giorno di reflui industriali che finiscono nel fiume Basento, il terzo più inquinato d’Italia.
Per decenza, evito di parlare degli accordi sul petrolio firmati, orgogliosamente, da Bubbico, il paladino dell’ambiente lucano.
E l’ho pure votato nel 2000.
Alla faccia dello sviluppo sostenibile!!
E pensare che ho trovato il link di questo sito sul suo blog elettorale.
Ciao.
Max
Il mio commento riguarda il nucleare in Italia.Ultimamente dalle mie parti piu precisamente a Rondissone –TO– si è venuti a scoprire che ci potrebbe essere la costruzione di un nuovo sito per le ricerche di fusione.
Questo nuovo progetto è stato intitolato IGNITOR.Dalle informazioni che o trovato sembrerebbe uno scarto di progetto da parte degli Stati Uniti,ma perchè dobbiamo provare noi ad accendere questa lampadina? Sarà mica perchè il progettista è un italiano spedito a casa e magari prossimo presidente dell’ Enea.
Tra l’altro sembra che tra i finanziatori ci sia un certo Sella …… si .. si .. quello della Banca.Comunque dalle nostre parti si cominciano a fare delle riunioni nei comuni grazie a lega ambiente per informarci, ma poi stiamo scherzando ,il nucleare in Piemonte era stato bandito con un referendum.Inoltre il Piemonte mi sembra che abbia già pagato dazio per gli anni precedenti e ne portiamo ancora le conseguenze ora con Centrali di Saluggia e Trino – VC- . Speriamo che questo nuovo tentativo venga abbandonato al piu presto,in caso contrario li aspetteremo agguerriti piu che mai. Distinti saluti da Paolo.
Beppe ti 6 mai domandato dove finisca l’olio che il privato compra nei centri commerciali?non è ora che incominciamo a domandarcelo?xchè non si obbliga come soluzione ai centri commerciali di smaltirlo e prendere i nomi di chi lo acquista visto che è un rifiuto classificato PERICOLOSO.Lavorando nel campo automobilistico è una domanda che mi sono sempre fatto vista la ferrea legge che vige sulle concessionari di auto in materia rufiuti
rispondo a lucio gambirasio.
non è facile,ma bisogna averne voglia,tanto per cominciare col gas non solo ci suicida ma si riducono del 75% le emissioni;uno spettacolo di grillo mostrava un bedfor* che andava ad acqua,pericoloso? si sta pensando di andare su marte e la tecnologia non permette di fare un motore sicuro,anchesì ad idrogeno? una conversione da nafta a gas di tutti gli stabili della provincia? produzione di energia con la risacca del mare? difficile ma i nippo già lo fanno
siamo seduti su un bidone di monnezza ok , va bene l’inquinamento ci devasta fisicamente e psicologicamente?(anche biologicamente intendo)ma se i grandi del mondo hanno il petrolio da vendere è colpa loro? se le multinazionali chimiche per riuscire ad avere un’attivo sono costrette a buttare sostanze tossiche nel terreno del demanio o della mafia è colpa loro? adesso non possono neanche più esportarle,poveracci dopo il casino con la Alpi,bisogna stare in cesta. parlando con un mio amico,della questione NIKE,cosa mi ha detto
Interessante spunto di riflessione sull’utilizzo di carburanti biologici. Andate su http://www.google.ch/search?hl=it&q=olio+di+colza+nel+motore&btnG=Cerca&meta=cr%3DcountryCH
cliccate tenendo premuto tasto il SHIFT sul link di google
Sfamare le macchine, non le persone – edo.swisse.ch – Domenica …
appena si apre la pagina parte in automatico la stampa, ma è sufficiente annullare! Buona lettura!
Gli olii vegetali non sono una soluzione ecologica.
Perchè?
Semplice, mettiamo che tutte le auto diesel ora funzionino ad olio vegetale, per produrre una tale quantità di carburante servirebbero milioni di km2 di culture intensive, quindi: 1)desertificazione dei terreni e disboscamento
2 necessaria enorme produzione di fertilizzanti e pesticidi.
Ho notato che nei blog di Grillo quasi tutti pensano che per salvare il mondo basti un nulla.
Come nulla è la soluzione degli olii vegetali.
Ciao a tutti.
Scrivo da Taranto, una città in cui il tasso di inquinamento è secondo solo a quello di disoccupazione. Una città deturpata dagli stabilimenti ILVA da un lato e dall’arsenale della Marina Militare dall’altro.
Ho un’automobile a benzina, quindi per ora sono “condannato” ad inquinare anche io. Però, siccome sono un progressita, la prossima la comprerò col motore diesel, così potrò usare l’olio vegetale, che fa meno male all’aria ed al portafogli.
Quindi per fare il pieno andrò al discount per comperarne almeno 10 taniche, che nella migliore delle ipotesi saranno di latta. Spero di trovare il parcheggio vicino al supermercato perchè, nonostante sia un progressista, non so se sarei capace di andare in giro con 50 litri d’olio nella sporta. Con un imbuto riempirò il serbatoio, e con questo gesto darò pubblicamente un esempio di progressismo e, diciamocelo, di ottimismo. Spero solo che vicino al supermercato ci sia uno dei cassonetti per il riciclo del metallo, altrimenti mi toccherà caricarle nel portabagagli per andarle a smaltire nel modo più giusto. E spero anche che il cassonetto sia molto capiente e che venga svuotato ogni giorno… si sa, l’ottimismo e contagioso…
Poi un giorno le istituzioni ascolteranno la tacita preghiera di tutti noi progressisti ottimisti e pianificheranno l’impianto di pompe di distribuzione di olio vegetale. Questo significherà acquisirne il monopolio. E siccome loro (le isituzioni) saranno più ottimiste di noi, applicheranno una tassa tale che l’olio, pur continuando a non danneggiare -troppo- l’ambiente, comicerà a nuocere al nostro portafogli. Contemporaneamente depenalizzeranno i carburanti tradizionali, così i meno progressisti torneranno al “buon” vecchio gasolio, a beneficio dell’ottimismo delle istituzioni. Alcuni di noi, i più progressisti, lasceranno l’auto in garage e prenderanno la bicicletta. Quel giorno pioverà. W l’ottimismo!
Riporto quanto arrivatomi via email: che ne pensate? La solita Bufala o verità? C’è di che esserne inquietati o è meglio farci una scorta di olio vegetale? “La colza danneggia gravemente Siniscalco. Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e’ considerato “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo “diesel”. Non esisteva perche’ non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli olii vegetali, come l’olio di semi, l’olio di soia, l’olio di girasole, l’olio di semi vari, e cosi’ via. Si’, proprio cosi’, quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’ : idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l’eccezione dell’olio di oliva (dovreste prima
surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell’aria mentre bolle. Far passare dell’ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e’ mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu’ il numero di esano e’ alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano). Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e’ la seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l’olio di colza. L’olio di colza e’ un oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su
larga scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che rovina il fegato molto lentamente , il secondo e’ che costa poco. Costa poco nel senso che all’ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro. E quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il tam tam su internet” inizia a prendere d’assalto i discount per comprare questo olio.
Dopodiche’ lo si ficca nel motore. Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che l’olio vegetale e’ leggermente piu’ denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all’accensione.
L’ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l’olio di semi vari, o l’olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e’ testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va,
poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu’ alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel… Tutto qui, direte voi? No, non e’ tutto qui. Perche’ lo stato considera questa cosa una truffa, cioe’ un reato. Se voi, cioe’, comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche’ friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e’ truffa, perche’ state evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti. Non importa il fatto che l’automobile sia VOSTRA e anche l’ olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui
diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche’ il resto del carlino NON paga l’accisa sui carburanti ad uso domestico. Allora, qual’e’ il problema? Il problema e’ che il parlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente
sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi’, i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo. Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e’ noto, costa MENO di cosi’, allora l’operazione e’ vantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche’ siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che buttate nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche’ nullo, e le polveri sottili siano la meta’ del diesel petrolifero.
Siccome inquinare e’ BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l’olio di colza e’ SBAGLIATO perche’ rispetta l’ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e’ giusto fare. Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero di esano leggermente
(il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera’ di piu’, ma avra’ una resa migliore e brucera’ meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e’ MALE, perche’ dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’ ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e’ ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e’ BELLO, rende di piu’, e non c’e’ bisogno che vi elenchi le insidie del
risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e’ una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona in italia le cui gonadi stanno piu’ a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l’espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un “piezz’e’core” del genere? Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l’ho detto!), risparmiando per di piu’ di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento. La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero “annuncio funerario” attorno, come nelle aigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche’ sia una novita’, ma perche’ e’ una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita’ di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita’ di aziende
che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche’.
Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia’ nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto “non faccio piu’ pubblicita’ sul tuo giornale se non dici cosa voglio
io”.
Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche’, ma a me Siniscalco non fa tanto sesso. In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l’olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il costo al litro, il che esclude l’olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita’.”
Ecologia, forse non si dovrebbe pensare alle foreste tagliate e massacrate nel brasile e vicinato, alle centrali nucleari che illuminano le città e i terreni che ospitano le loro scorie, alle montagne di eco- balle che nel sud italia richiedono interventi prima del cartografo delle truppe del genio (ma come, prima questa collina non c’era…) e poi del magistrato e poi del capo mafia che l’ha fatta erigere a suo mausoleo e poi del proprietario del terreno che tanto disturba poco…
Cominciamo da piccolo, dal nostro ufficetto, dalla nostra attività, mettiamocela un po’ di buona voglia, e se proprio non sappiamo dove mettere qualcosa, che quel qualcosa sia l’ipocrisia di noi stessi che scassiamo i maroni per i motivi sopracitati e poi sputiamo la cicca di sigaretta in piazza, aspettando che un povero piccione ci si strozzi, vadi a crepare in un angolo e marcendo e putriscendosi crei un bel focolare di qualche malattia antipatica che te la consiglio proprio…
L’ipocrisia di buttare rifiuti secchi e umidi nel medesimo cestino… no, qui é idiozia, lo sanno anche i sassi che poi il cestino inizia a tanfare…
Lasciamo il vetro per le bottiglie di vino e champagne, e acquistiamo le bibite in PET, basta che poi ci ricordiamo di buttarle nell’apposito contenitore…
L’ipocrisia di chi ammucchia le monnezza durante gli scioperi dei netturbini… Bestie, comprate meno, razionalizzate gli acquisti, premiate coloro che non vi nascondono un biscottino fra otto strati di carta e plastica, che oltre a scassarvi i maroni per recuperare l’acquistato inquinerete pure meno.
Basta con questa Ipocrisia che ci fa scaricare i problemi di Gaia (la terra) sui grandi del pianeta, un uomo a cui spari via un braccio con un colpo di obice può sopravvivere, ma un piccolissimo virus lo può ammazzare, quindi anche se é criptico e poco azzeccato come esempio, fregatevene, passate oltre e cercate di cominciare nel piccolo quotidiano a salvare prima il tinello di casa, poi due o tre stanze, l’intero appartamento/casa/magione/villa, il quartiere e via via che piano pianino arriveremo assieme ad una Gaia lucente e felice.
Certo, se poi noi ci smazziamo a fare la raccolta separata, e poi il pistola del comune mischia tutto nello stesso secchio, allora armatevi di mochetto e baionetta e reclamate il riciclo!
come professionista ne vedo troppe di “cazzate” ambientali.
Dal Bosco di Olmè alle autostrade che passano in mezzo ad aree SIC o ZPS ai vari piani urbanistici che costruiscono TORRI (mega palazzi) su aree umide come la laguna di bibione ecc ecc…
Comun denominatore: lo SVILUPPO SOSTENIBILE…!!!
Pongo il seguente quesito: un paese che si ritiene EVOLUTO può permettersi certe azioni?
Perchè ignoro se al bravissimo giornalista bergamasco del mondo dell’ auto sia mai capitato di salire su di uno sferragliante mezzo pubblico a corrente.
So invece che Almidano Artifoni il tram lo prende, nella finzione letteraria dell’ Ulisse di Joyce.
Molti anni sono passati dal geniale parto di James, e molto scappamento ha nugolosamente borbottato sotto i ponti & non.
Da cognome/cognome a nome/nome.
Leggo su mensile dell’ auto, lettera al direttore di un Duccio lodigiano (erede semantico e natalico del Duccio asso del volante):
se non erro, il giorno della punta/2005 del PM10, nella mia città era un giorno di targhe alterne.
Come dire: meglio emettere che non emettere.
Come non dire: se le targhe fossero state piene, lo sforamento sarebbe stato ancora maggiore.
Come ignorare: l’ euro 4 è un’ottima cosa, ma son sempre stufe parzialmente depurate.
Che poi: c’è euro 4 ed euro 4, se il Co2 al grammo per chilometro non è solo una minuscola strisciolina nelle pubblicità dei costruttori.
Che poi: questa strisciolina – al pari di tutte le altre informazioni significative per il consumatore – non la mettessero più eterea e di sghimbescio.
Non amo l’auto?
L’ amo, eccome, visceralmente.
Ma prendo a prestito le parole di Kevin Roberts, n.1 Saatchi & Saatchi.
Uno che dice che la Ferrari è sexy.
Ma che avverte:
se l’ impegno contro le emissioni inquinanti non sarà profondo e coordinato, si profila messa sotto accusa sulla falsariga di quanto occorso all’industria del tabacco.
Ed allora salire sul tram non sarà più esercizio letterario.
Si! Gli imbrattamenti sui muri possono considerarsi una offesa all’ecologia, nella maggior parte dei casi rovinano l’estetica degli edifici quindi peggiorano l’ambiente e favoriscono il degrado.
Paolo Ramella invece potrebbe considerarsi benissimo un’ offesa alla subcultura urbana, nel caso specifico quella dell’ hip hop, per cui ignoranti come lui non sanno distinguere manco se gli fai il disegnino uno scarabbocchio del tipo “luca ama laura” da un hall of fame fatto da veri writers. Le persone come Paolo ramella sono fuori luogo in fatto di proposte sull’ ambiente e l’energia, dal mio canto ho fatto installare i pannelli solari sul tetto e faccio la raccolta differenziata. saluti cordiali a beppe grillo, sto gia’ prenotandomi per il suo spettacolo del 16 maggio!!
Scusate, ma non riesco a capire una cosa. L’olio di colza funziona veramente come carburante sostitutivo del diesel? E nel caso in cui funzioni, pienamente o parzialmente, perchè nessun politico ne parla mai come possibile rimendio all’inquinamento così gravoso per tutte le nostre città?
Sono molto preoccupato per quello che sta succedendo. Il capitalismo distruttivo sta portando l’uomo a riconsiderare i valori tipici ( o così credevo ) della natura umana.
Stiamo trattando la Terra in modo disgustoso. Sfruttare è l’unico motto con cui ci si confronta con il pianeta. Non credo possa durare ancora molto.
Ma vi sembra possibile che, in tempi di targhe alterne, blocchi del traffico, inquinamenti vari (che tu stesso hai ampiamente descritto nei tuoi spettacoli), traffico congestionato, ecc. ecc.
Insomma, in un momento del genere, vi sembra plausibile che si vedano, in giro per Milano, i “camion elettorali”, cioè quei camioncini (ma nemmeno troppo piccoli) con un enorme cartello elettorale?????????
Insomma, questi inquinano, contribuiscono a peggiorare il traffico (ma è una cosa intelligente farli viaggiare in pieno orario di punta alla mattina???????) e spesso sono ABUSIVI: stamattino ho assistito a un blocco di uno di questi camion da parte della polizia, con conseguente affissione, sul cartellone portato, di cartello “MANIFESTO ABUSIVO”………
Volevo rendere noto a tutti (per chi non lo sapesse già) il massacro dei cuccioli di foca perpetrato sistematicamente in modo barbaro (con le mazze!) da Paesi civili e all’avanguardia sulle tematiche ecologiche come Canada e soprattutto Norvegia.
Il Canada ha programmato per i prossimi tre anni l’uccisione di UN MILIONE DI CUCCIOLI DI FOCA.
Ecologia della vita quotidiana: come smettere di farsi “rompere” dalla pubblicità.
Sei stanco di vedere i programmi televisivi interrotti da una pubblicità che ritieni invadente e a volte anche di cattivo gusto o idiota?
Ti irrita sentirti “offrire” il segnale orario, “invitare all’ascolto” delle previsioni del tempo o la “partecipazione” di qualcuno ai bollettini del traffico?
Sei stufo di non poter posare occhio su un qualcosa di diverso da un cartellone pubblicitario, ormai anche in autostrada?
Ti disturba sempre di più svuotare la cassetta delle lettere da tutti quei volantini pubblicitari che ti promettono incredibili sconti o mirabolanti offerte speciali?
Ti si consumano le dita a forza di girare le pagine pubblicitarie delle riviste o dei giornali?
ALLORA ROMPI LA PUBBLICITA’ !
– USA il telecomando come arma: salta gli spot con il telecomando cambiando canale o azzerando il volume della radio o della TV (cancellare uno spot con la pressione di un dito significa bruciare in una frazione di secondo centinaia di milioni: quelli pagati da te con l’acquisto dei prodotti reclamizzati!!!);
– NON leggere più le pagine pubblicitarie (di norma sulle riviste si trovano spesso sul lato destro: abituati a riconoscerle con un colpo d’occhio e a saltarle);
– SE ritieni che il paesaggio, sia urbano che extraurbano, sia rovinato dalla pubblicità, non comprare il prodotto pubblicizzato e invita chi conosci a non comprarlo. Costringiamo i Comuni, i pubblicitari e gli enti gestori delle strade a ridurre la quantità di pubblicità in città e lungo le strade!
– NON andare più nel negozio o nell’ipermercato che “bombarda” con insistenza la tua cassetta delle lettere, o almeno mettili a conoscenza della tua irritazione.
E soprattutto:
– NON comprare più i prodotti di quelle pubblicità che ti sembrano più invadenti.
Ricorda che se è vero che ognuno di noi è l’oggetto di tutte la campagne pubblicitarie, è anche vero che ognuno può “spegnere” nel suo piccolo la pubblicità con una formidabile arma dalla quale dipendono tutte le aziende che fanno pubblicità, e cioè l’atto di spendere. Cambiare la direzione delle nostre spese può convincere le aziende e i pubblicitari a cambiare rotta sulla pubblicità.
chi legge questo se vuole premere sui media è ben accetto…
basta reinoltrare ai media!
Ciao a tutti, Roberto
INTERVISTA IMMAGINARIA
Intervista immaginaria fra un giornalista indipendente e i decisori politici (dagli Assessorati ambiente e attività produttive del più piccolo Comune italiano fino al Ministro dell’ambiente Matteoli e al Ministro attività produttive Marzano, con i diversi gradi di responsabilità e potere decisionale)
Il giornalista è immaginario nel senso che probabilmente non esiste, non nel senso di “qualunque giornalista”. Sono mesi che di queste cose si parla solo “in rete”, e nessun media si azzarda ad accennare questo fatto pur avendo tutte le informazioni e i documenti ufficiali a riprova…
Qualunque altro tipo di “risposta immaginaria”, imporrebbe ulteriori domande, sempre più incisive e documentate. Giustificherebbe polemiche, e, in caso di risposte elusive, anche le dimissioni…
In altri Paesi, ricordo, i politici si dimettono per non aver versato i contributi alla colf!…, o per aver subaffittato un appartamento le cui spese erano coperte dello Stato. Cose ridicole in confronto.
Nel nostro Paese, quello vero, non immaginario, ci sono ancora politici che insistono a voler costruire altri inceneritori, che dicono ai cittadini che così si risolve il problema dei rifiuti e si risparmia energia. (errate, pietoso eufemismo, entrambe le affermazioni) Primo fra tutti il Ministro dell’ambiente (?) Matteoli.
Ce lo dimentichiamo, ma gli inceneritori sono un incentivo formidabile (e indecente)
alle guerre per le risorse, causano svariate volte lo spreco di energia di una buona raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale, vedi Treviso – Consorzio Priula ed altri.
gli Inceneritori in Italia, Senza i “certificati verdi” (il pagamento dell’energia a tariffa incentivata al triplo del prezzo di mercato) , chiuderebbero DOMANI MATTINA, mentre per anni ci hanno raccontato a media unificati che servono a produrre energia.
Non deve ingannare la cifra di rendimento del 18.5% diffusa da chi installa gli impianti: quella è la resa termoelettrica dell’impianto, ma per il cittadino, che pagherà per tutto il petrolio necessario a riprodurre gli oggetti che vengono bruciati, la resa è 1/3 del già basso rendimento dichiarato.
OGNI GIORNO, in Italia, inceneritori e grandi gruppi tipo Moratti si spartiscono proprio quei fondi in teoria raccolti per sviluppare energie pulite:
5.479.452 euro/gg!!!
Ogni giorno che passa, questa cifra per energie pulite si trasferisce a fossile e spreco irreversibile di rifiuti.
Diretta correlazione.
La UE dice: A. L’Italia risponde: Z Vedasi le NOTE A SEGUIRE
Leggasi qualunque bolletta dell’Enel, alla voce:
Comparto A3 COSTRUZIONE IMPIANTI FONTI RINNOVABILI
che si traduce in:
Comparto A3, QUESTI SOLDI LI DIAMO A CHI CI PARE A NOI… (il 7% di ogni bolletta Enel!)
per sapere come è potuto succedere: Atti ufficiali (sono pubblici!) della X Commissione del ministero attività produttive, Presidente l’On. Tabacci, novembre 2003
AGGRAVANTI…. (se mai ve ne fosse bisogno…):
direttiva 2001/77/CE, (L’Italia deve adeguarsi, le chiacchiere stanno a zero)
dispositivo sanzionatorio del Protocollo di Kyoto per gli sforamenti,
Convenzione di Stoccolma, che impegna i Paesi firmatari…
LIBRI: di Massimo Mucchetti “Licenziare i padroni?”
di M. Ruzzanenti “L’Italia sotto i rifiuti”
Trasmissione di Report sulle privatizzazioni, ultima settimana di ottobre 2004
tra i vari intervistati proprio l’On. Tabacci…
Su internet si trova questo e altro, basta volerlo cercare…
Il problema principale è che la gente non si rende conto dell’enorme potere che noi comuni cittadini abbiamo. Se ci rendessimo conto che siamo noi cittadini, e anche elettori, a fare il bello e il cattivo tempo nella nostra società, allora le cose andrebbero molto ma molto meglio. Ciò che manca è la consapevolezza che noi, nel nostro piccolo che non è poco, possiamo fare moltissimo e senza aspettare che siano i politici e le multinazionali a darsi da fare per migliorare le cose, perché loro non lo faranno. Siamo noi a dare il potere sia ai politici che alle multinazionali con le crocette che mettiamo sulle schede elettorali quando andiamo a votare e i prodotti che compriamo, siano essi indumenti che prodotti alimentari che mezzi di trasporto etc Noi possiamo mettere in moto una rivoluzione pacifica, civile e potente perché viene da noi cittadini. Quello che importa è informarsi per poi agire. E non c’è niente di male se si cerca di convincere gli amici, i parenti, i colleghi di lavoro, magari con i fatti, che noi possiamo cambiare in meglio la nostra società creando la domanda di tecnologia utile che non inquina che ci permetta di avere veramente un certo benessere. Perché il benessere non è la possibilità di comprarmi il digitale terrestre quando non mi si dà la possibilità di usare auto non inquinanti. E questo solo per fare dei favori alle multinazionali. Roba da medioevo, altro che ventunesimo secolo. La cosa buffa è che gli italiani si credono dei “furbacchioni” quando, ad esempio, vanno a fare le code e cercano di passare avanti agli altri comuni cittadini. Quando in realtà questi stessi presunti “furbacchioni” si fanno fregare quando si fanno convincere dalla pubblicità a comprare cose inutili e dai politici a votarli quando si sa che pensano a ben altro e non al bene dei cittadini e quindi del paese.
Io consiglio:
esiste una catena di negozi sparsa per tutta Italia che vende pannelli solari a rate a tasso 0%. Per chi è interessato, mi scriva a domenico.barranca@tiscali.it, per evitare di fare pubblicità.
ciao, ho letto che hai mandato il materiale per la conversione dell’auto da benzina ad H2O a Beppe. Ti dispiacerebbe mandarlo anche a me quando puoi? (In attesa che lo pubblichi lui…)
Egregio Signor Grillo,
mi scusi, ma io insisto e continuerò ad insistere, ho fiducia in lei;
sono un 35enne di Taranto e faccio parte di un’associazione di Tarantini (Associazione TarantoViva http://www.tarantoviva.it – una cinquantina di iscritti ufficiali, di cui il 70% non residenti) che da un paio di anni si sono incontrati ed hanno deciso di fare qualcosa (può verificare le nostre iniziative sul nostro sito) per il nostro adorabile territorio che così tanto amiamo e che così tanto, purtroppo, è stato usurpato e maltrattato da decenni di incuria, sfruttamento fine a se stesso e medievale conduzione politico/amministrativa che hanno fatto in modo che non solo da un punto di vista ambientale, ma ancor più grave culturale, oggi la nostra situazione in generale sia a dir poco drammatica! Non creda che stia esagerando con le mie affermazioni, anzi le garantisco che, a causa del dover esser conciso in questa sede, drammatica è un termine fin troppo soft per chi giornalmente convive con le problematiche (anzi la principale causa del problema) che qui andiamo ad esporle.
Proprio a nome della nostra associazione (apartitica e senza fini di lucro) mi accingo a farle questo appello;lei, essendo genovese, sicuramente conoscerà almeno in parte (mi scusi la presunzione, ma essendo del Nord, penso che almeno in parte dalle sue parti il problema sia stato risolto) l’argomento di cui vogliamo parlarle.
L’ILVA, EX ITALSIDER, DEL SIGNOR RIVA!
Taranto è uno dei siti a rischio ambientale di interesse nazionale. Ciò significa che ospita complessi industriali il cui impatto inquinante è forte. Tra essi l’Ilva, le cui acciaierie, estese su un’area più che doppia della città e situate a ridosso delle abitazioni, condizionano la vita e la salute dei cittadini. Taranto è una città di 240.000 abitanti; il numero dei residenti è sceso fino a tornare al livello degli anni 60; una città da cui si è ripreso ad emigrare in maniera massiccia. Questo perché la presenza industriale non basta ad assicurare il lavoro ed anche perché molti preferiscono spostarsi in paesi più vicini dove l’aria è più respirabile. Allergie, intolleranze alimentari, disturbi gastrointestinali, insonnia, mal di testa, orticarie, tosse, congiuntivite, asma, cattivo umore hanno lo stesso responsabile a Taranto: l’inquinamento. L’enorme aumento nel nostro territorio di persone colpite da questi fenomeni non sembra lasciare dubbi.Negli ultimi due anni consecutivi la classifica del Sole24ore sulla qualità della vita ha assegnato a Taranto il penultimo posto cioè il centoduesimo. Quest’anno andiamo un po’ meglio, 83^ evviva!
La OMS ha indicato Taranto come la città con maggior incidenza di neoplasie polmonari oltre ad affermare che da sola l’Ilva immette nell’aria quantità di PM10 pari al 10% di tutta Europa!
La città di Taranto convive con questa azienda, la ingloba. Interi quartieri adiacenti hanno una esposizione alle polveri minerali sconcertante: 250 grammi ad anno per metro quadro (dati estratti dal processo sui parchi minerari dell’Ilva).E per il resto, Ingiunzioni di chiusura del Sindaco, sentenze emesse dalla procura della repubblica nel senso della chiusura di alcune cokerie altamente inquinanti, sentenze di condanna per il mobbing, continui incidenti sul lavoro spesso mortali (4.200 solo nel 2004), un patto d’intesa tra Regione, Comune ed azienda, che prevede 56m di euro per interventi vari; patto siglato nel 2002 ed ancora non concretizzatosi è questo il quadro della situazione a Taranto.
Purtroppo noi con questa azienda ci dobbiamo convivere, vorremmo farlo al meglio. In questo stabilimento lavorano persone che sacrificano la propria salute per guadagnare e vivere onestamente. Le generazioni che sono cresciute in questo territorio stanno pagando per le scelte sbagliate prese a livello nazionale e locale 40 anni fa senza ascoltare i cittadini, senza valutare i danni all’ambiente.Ed allora è importante che il patto d’intesa trovi immediata esecuzione, che le leggi siano sempre fatte rispettare anche di fronte al ricatto occupazionale perpetrato nei confronti di una città senza alternative alla monocultura industriale, occorre che i parchi minerari siano ricoperti o spostati e che i nastri trasportatori di minerale siano coperti. Le persone di questa città hanno scritto, denunciato ma non hanno avuto risposta, hanno pregato ma non sono stati ascoltati, hanno pianto invano.
Ci pare un argomento di sicuro interesse collettivo e che può essere approfondito.
Quale la situazione attuale, cosa migliorerà con gli interventi previsti dal patto d’intesa e poi, saranno questi interventi in grado di far fronte alla stringente normativa sulle BAT che presto saranno recepite dal nostro ordinamento? LA DIRETTIVA COMUNITARIA 61/96/CE ha stabilito le regole per identificare le cosiddette BAT e cioè le migliori tecnologie disponibili.
Ora, ma l’Ilva di Taranto può realmente rispettare questi parametri e può abbattere del 40% le sue emissioni inquinanti? In tempi brevi? Con questa mentalità? Con queste persone ed in questo scenario locale?
Premesso che, è terribile pensare che come massimo risultato si voglia raggiungere una riduzione di solo il 40% di polveri, noi riteniamo che mai sarà possibile raggiungere un risultato che sia solo una piccola parte di questa percentuale.
La sensazione è che questo sia un virus difficile da debellare.
Non ne usciamo più se non si fa riferimento a normative rigide a livello nazionale, ad una consapevolezza dello stato reale delle cose.
Questa azienda va monitorata, controllata a vista, nessuna fiducia verso chi non ha rispettato il prossimo.
Occorre parlarne!
Ci piacerebbe parlare di questo, vorremmo che lei ci desse una mano ad informare la gente, con le sue modalità.
Crediamo che si debba riprendere in mano un vecchio progetto intrapreso un po’ di tempo fa e cioè portare questo problema all’attenzione nazionale.
Uscire dai confini tarantini per dare visibilità a questa situazione di degrado ambientale, economico, imprenditoriale e pure istituzionale è quello che vorremmo fare, è quello che le chiediamo. Sono solo degli spunti di riflessione; ci rimettiamo ovviamente ad una sua valutazione di merito sulla fattibilità e sulle tematiche da trattare.Per noi è una importante occasione per continuare nella nostra opera di sensibilizzazione, una occasione per portare il problema della nostra città all’attenzione del grande pubblico. Purtroppo abbiamo capito che non basta più muoversi solo a livello locale, sono troppi anni ormai che si segue questa strada e nulla solo fiumi straripanti di parole cariche di buone intenzioni pre-elettorali e poi .è da quando ero un piccino che sento parlare di inquinamento a Taranto, di turismo ed altro e oggi ancora sento persone diverse dire le stesse cose di trent’anni fa ci siamo stufati, ma soprattutto serve educare, far capire ai giovani di oggi che sono loro che decidono il loro futuro, che non è vero che devono per forza andare altrove per realizzarlo, ma bisogna volerlo e noi lo vogliamo. Abbiamo una storia che da sola basterebbe a portare turismo in città, non si può fare un buco per terra che affiora qualche segno di antiche e gloriose civiltà che abitavano il nostro territorio; avevamo un anfiteatro e lo abbiamo coperto per farci abitazioni, tutto è grigio e cupo e così si tende a far diventare anche il nostro cervello, inerte ed insensibile ai soprusi da idioti! e che dire del folklore, del cibo, delle condizioni climatiche; ha mai fatto un bagno nel nostro mare???? Fantastico, certe giornate sembrano da cartolina caraibica. Il Sole ed il Vento da soli basterebbero a darci energia senza ricorrere a nient’altro, e cosa più importante, sarebbe energia pulita, tutto a nostro vantaggio. E di contro ecco le affermazioni del sig. Riva in un’intervista cosa dice? Testuali parole “A Taranto quando sei stato due giorni ed hai visto gli Ori e la città vecchia, cos’altro c’è più? Beh, prima diano lavoro a tutti i disoccupati e poi propongano magari di fare i bagnini ai 13.000 che sono qui e vediamo se accettano”. Ma si rende conto signor Grillo? Le dico che sarebbe il sogno della mia vita vedere 13.000 bagnini in costume e zoccoletti andare in giro per la città sotto il nostro sole. E’ a dir poco intollerabile la strafottenza con cui Riva gestisce la sua fabbrica; ho sempre pensato che se mai e quando l’Ilva dovesse essere costretta a cambiare strategia a Taranto, vorrà dire che abbiamo deciso di non essere più da terzo mondo (con tutto il rispetto per il terzo mondo).
E qui entrerebbe in causa lei! Sig. Grillo ho avuto la possibilità di seguire i suoi spettacoli, anche se non è mai venuto nella città dei due mari, e altro che ridere ma come dice lei, c’è ben poco da ridere, piano piano ce la stanno mettendo in quel posto con la sabbia, e noi non ce ne accorgiamo nemmeno, tanto stiamo diventando insensibili ed egoisti. Pensiamo che sarebbe cosa importantissima per il nostro territorio che lei ci degni di un piccolo spazio nei suoi spettacoli in giro per il Paese. Questo problema non riguarda solo noi Tarantini ma è una questione di civiltà e rispetto per i più importanti valori umani, tra cui spicca la Salute come diritto acquisito e garantito dalla nostra Costituzione. Sarebbe bellissimo averla qui a Taranto con un suo spettacolo, sarebbe un segnale forte per tutti, cittadini compresi, che smetterebbero di sentirsi soli e dimenticati!
Qualora interessato abbiamo la possibilità di fornirvi tutto il materiale e la collaborazione possibile per il buon esito dell’iniziativa.
Ritengo che il suo spettacolo tenutosi a Taranto lunedì scorso sia un punto di partenza…non ci dimentichi e torni a trovarci più spesso. La saluto calorosamente .
Piero Battista
(socio Associazione TarantoViva http://www.tarantoviva.it)
Il discorso sui mezzi tecnici da utilizzare per giungere alla risoluzione del problema (che è quello di un migliore utilizzo delle risorse e di un miglioramento della qualità della vita) è molto lungo e in questa sede non serve granchè puntualizzare i modi che sono innnumerevoli, alcuni dei quali impiegano tecnologie anche vecchie di alcuni decenni e mai utilizzate.Servirebbe invece, a mio avviso, una presa di coscienza della popolazione sulla situazione sopratutto italiana.Se è vero che le grandi corporazioni influenzano gravemente la politica dei paesi un pò in tutto il mondo, in Italia ciò è ancora più evidente in quanto le decisioni prese dal nostro paese riguardanti la medicina,l’energia,l’edilizia etc. sono sempre state tese a favorire le grosse compagnie, le “solite sospette”.Chi ha tentato di proporre vie nuove e nuovi modi di raggiungere l’indipendenza energetica (e quindi economica) non ha certo avuto vita facile.
L’unico modo per cambiare è che la spinta venga dal basso, smettendo di aspettare che le innovazioni (positive e negative) vengano somministrate, bensì incoraggiando le innovazioni positive (investendoci se vi è la possibilità) e scoraggiando prodotti o servizi che danneggiano l’ambiente e le persone.
Siamo noi che li paghiamo e incrementiamo così il loro potere, quando compriamo i loro prodotti e aderiamo ai loro servizi.Basterebbe solo smettere..
E’ la concezione che abbiamo della società e dell’economia che è distorta.
Il nostro capitale dovrebbe essere il pianeta Terra con tutte le sue risorse, l’aria che respiriamo,etc. non i nostri soldi nè il valore della nostra casa, il nostro capitale dovrebbe essere la qualità della nostra vita e quella dei nostri figli.
Mi farebbe davvero piacere che passasse qualcosa in più dall’informazione.. ma purtroppo i monopoli non lo permettono quindi .. mi si consenta 😉 di consigliare un libro su questi temi.. davvero una buona lettura per chi tenta di trovare delle “alternative” : “Capitalismo naturale” (Hawken/Lovins) http://www.capnat.org
Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto
per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre è
considerato “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in atto
quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e
io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel
dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori diesel vennero
ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo
“diesel”. Non esisteva perché non esistendo i motori diesel, nessuno
(escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come
combustibile degli olii vegetali, come l’olio di semi, l’olio di soia,
l’olio di girasole, l’olio di semi vari, e così via. Sì, proprio
cosi’, quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’ : idem. La
stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei
problemi con quelli turbo compressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi
degli olii che si usano in cucina, con l’eccezione dell’olio di oliva (dovreste
prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare
alcune sostanze facendoci gorgogliare dell’aria mentre bolle. Far
passare dell’ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e’
mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome.
Per di più il numero di esano e’ alto, quindi il botto lo sentirebbero
molto lontano).
Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e’ la
seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l’olio
di colza. L’olio di colza e’ un oliaccio di merda che le industrie
usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che
rovina il fegato molto lentamente , il secondo e’ che costa poco.
Costa poco nel senso che all’ingrosso e nei discount il suo prezzo
oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.
E quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il tam tam su
internet” inizia a prendere d’assalto i discount per comprare questo olio.
Dopodiche’ lo si ficca nel motore.
Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che l’olio vegetale e’
leggermente piu’ denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei
problemi all’accensione. L’ideale sarebbe partire con il diesel
petrolifero, e poi iniziare con l’olio di semi vari, o l’olio di
colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e’ testare sul
vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che
potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e vedete come va, poi
il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
La cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in accensione. I
vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette
di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci
potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common
rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente
percentuali sempre piu’ alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte,
ad aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di colza, possono
costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel…
Tutto qui, direte voi?
No, non e’ tutto qui. Perché lo stato considera questa cosa una
truffa, cioè un reato. Se voi, cioè, comprate legalissimamente un
litro di olio di colza e anziché friggerci i calamari lo infilate nel
serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che
e’ truffa, perché state evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.
Non importa il fatto che l’automobile sia VOSTRA e anche l’ olio sia
VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento
in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise.
Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella
stufa, sto compiendo una truffa perche’ il resto del carlino NON paga
l’accisa sui carburanti ad uso domestico.
Allora, qual’è il problema? Il problema e’ che il carlino vorrebbe
dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che
La gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi’, i giornalisti sono
minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero
che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo.
Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65
euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e’ noto, costa
MENO di così, allora l’operazione e’ svantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero
perché
siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che buttate
nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e
il bilancio per il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi mostrano come il
tasso di zolfo sia pressoché nullo, e le polveri sottili siano la metà del
diesel petrolifero. Siccome inquinare e’ BELLO, allora ovviamente (in
ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l’olio di colza
e’ SBAGLIATO perche’ rispetta l’ambiente, cosa che , come sappiamo
tutti, non e’ giusto fare.
Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero di esano
leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro
motore non solo durerà di più, ma avrà una resa migliore e brucerà meno
combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e’ MALE,
perché dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’ ancora migliore
rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa
contro lo stato, e’ ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti
sappiamo che inquinare e’ BELLO, rende di piu’, e non c’e’ bisogno che
vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come
se non bastasse, e’ una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona
in italia le cui gonadi stanno piu’ a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi
occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l’espressione
viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un
“piezz’e’core” del genere?
Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche
consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo
(coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio
della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l’ho
detto!), risparmiando per di piu’ di inquinare il pianeta (che come
sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.
La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero “annuncio
funerario” attorno, come nelle sigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche’ sia una novita’, ma
perché e’ una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare,
e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il
numero di pubblicità di aziende che fanno carburanti, e il numero di
pubblicità di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perché.
Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe
fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene già nota
a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che
usa il ricatto “non faccio più pubblicità sul tuo giornale se non
dici cosa voglio io”.
Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo
articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perché, ma
a me Siniscalco non fa tanto sesso.
In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a quello di canapa
che sono gli ideali, vanno bene anche l’olio di semi di girasole,
quello di semi vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il costo
al litro, il che esclude l’olio di oliva, oltre ai problemi legati
alla densità.
Il ministro Matteoli in occasione della presentazione degli autobus funzionanti ad idrogeno avvenuta lo scorso gennaio, ha sostenuto che per vedere circolanti nelle nostre città tali veicoli bisognerà aspettare almeno 10 anni, perchè non è ancora disponibile una rete sufficente di distributori per idrogeno lungo le nostre strade. Allora mi è sorta una domanda molto logica a mio avviso, perchè se è soltanto un problema di rifornimenti non possiamo sin da ora alimentare le centrali elettriche (siti permaneti che non devono spostarsi)con tale combustibile? Oppure è soltanto la solita scusa per non dire che finche c’è il petrolio non bisogna guardare altrove? grazie
Sono una signora di 40 anni. Per il mio daffare quoticiano non ho partecipato a nessuno spettacolo di Beppe Grillo, ed ho ricordi degli spettacoli televisivi che non rivedo più. Sono legata a qualsiasi tema che riguardi la salute morale, mia e altrui, la salute fisica, mia e altrui, il consumo consapevole…e sono consapevole di tutti i miei euro che ho nel portafoglio. (Ho tre figli studenti) Vivo in campagna e utilizzo la legna per riscaldamento (è altamente inquinante?9
Più va avanti e più credo che l’unico modo per combattere guerre e inquinamento è quello di tornare ai cavalli…purosangue. comprare al supermercato di casa propria, quello dell’orto. Perchè? I cittadini sono nulla, in milioni sono una piccola voce… Scoprire oggi che già nel 2000 si parlava di olio di colza, e a distanza di cinque anni non c’è stata altro che…il nulla. Dove la sperimentazione, dove la regolamentazione fiscale…dove tutto il resto. Ecco, vai avanti tu Beppe, perchè io non posso fare nulla.
sono una naturalista (nel senso di laureata in scienze naturali) che, tanto per cambiare, per vivere fa un altra cosa. Abito in Mugello, splendida conca intermontana alle spalle di Firenze, una meravigliosa piccola valle in cui tante specie selvatiche vivono ancora relativamente indisturbate. Non passa sera che quando torno a casa non incontri una volpe, una coppia di istrici, un rapace notturno, una donnola…
Una conca intermontana è, per definizione, ciò che resta di un lago dell’epoca glaciale, si suppone quindi che l’area sia ricchissima d’acqua, tant’è vero che in Mugello si trovano varie sorgenti tra cui la sorgente Panna. E’ quindi facilmente riconoscibile, ma se non fosse sufficiente ci sono altri indizi: il suolo è prevalentemente calcareo (marne e arearia), gli alberi e le piante autoctoni sono quelli tipici di un tale ambiente, è una zona molto umida, c’è spesso la nebbia e non c’è mugellano che non debba combattere con la muffa in casa… Altri indizi??
A questo punto pare chiaro a chiunque che scavare una galleria in Mugello significa:
1- scavare in un terreno friabile
2- rischiare di forare una vena d’acqua.
E’quello che è successo grazie ai famosi lavori per l’alta velocità. Risultato: le gallerie si sono riempite d’acqua e da esse continuano a fuoriuscire centinaia e centinaia di litri d’acqua sorgiva al minuto.
A Luco di Mugello sono rimasti senz’acqua, la falda acquifera si è inquinata, le sorgenti si stanno seccando.
Chi riparerà questo enorme danno ambientale?
Chi è stato l’incompetente che ha permesso tutto questo?
Chi pagherà i danni?
E soprattutto: tutto questo era davvero necessario?
Per ulteriori commenti ti rimando all’articolo “L’acqua dell’Appennino e i lavori TAV” sul sito di Radio Mugello http://www.radiomugello.it, unica voce di noi mugellani inascoltati.
Un bacio,
Francesca
l’ essere umano nasce cattivo!!!!!!!
è senza una buona educazione fa presto a divenire sadico.
beppe potrebbe educare almeno gli italiani!!!!
come?????
con la sua notorietà!!!?? dandosi alla politica e non nascondendosi dietro a un comico!!!!!!!
beppe esciti le palle se ce l’hai…….
io come tanti ragazzi non aspettiamo altro. facci sperare e non deluderci!!!!
sono Laura di Rapallo, dal lontano ’79 sei il mio beniamino, da anni contribuisco alla diffusione dei tuoi spettacoli e interventi video e, finalmente, ti vedrò dal vivo il 5 maggio al palasport in prima platea ( sì, x il mio idolo mi voglio rovinare!!!!). Ti scrivo x attirare la tua attenzione sulla discussione, prossima alla Camera ,sulla proposta di modifica della legge 157 sulla caccia. Se hai un pò di tempo potrai leggere i dettagli sul sito del wwf [spero non ti stia sulle scatole come greenpeace :o)]. Ti ringrazio per quello che fai quotidianamente per cercare di farci vivere con un pò + di buon senso.
Saluti da laura
PER CASO C’è UN INGEGNERE TRA VOI ?
SE C’è VORREI PORGLI UN QUESITO .
COSTRUENDO UNA CALDAIA A MICROONDE ( COME
QUELLE DEI FORNI A MICROONDE )SI RISPARMIEREBBE
DENARO ED ENERGIA RISPETTO QUELLE A GAS ?
Io credo che il cercare di inquinare meno dipenda anche e soprattutto da uno stile di vita improntato ad evitare gli sprechi. Se qualcuno pensa di non voler usare un’auto ad impatto ambientale nullo o quasi, che sia ad idrogeno o a pannelli solari o ad altro, solo perché magari non ha le stesse prestazioni di una 5800 CC di cilindrata, sinceramente credo che sia fuori dalla realtà, ma anni luce fuori dalla realtà! Qui si parla si salvaguardare la nostra salute e quella di casa nostra che è il pianeta terra. Quindi, i capricci vengono molto ma molto dopo, sempre che ci sia la possibilità di soddisfarli questi capricci
Se i politici non danno l’esempio, è un motivo in più affinchè il buon esempio venga da noi cittadini. Se altri sporcano, non è certo un motivo per continuare a sporcare anche noi comuni cittadini. Anzi, dato che siamo noi cittadini alias elettori a dare il potere ai politici, incominciamo a far capire loro cosa vogliamo con i nostri comportamenti di vita quotidiana, evitando gli sprechi e laddove possibile, usare tecnologia ad impatto ambientale nullo o quasi. Facendo così capire cosa vogliamo, non solo in quei pochi minuti che ci vengono concessi quando si vota, ma tutti i santi giorni della nostra vita! Senza mai abbassare la guardia. Tra l’altro risparmiare ha come effetto collaterale avere soldi in più in tasca.
Questo nostro comportamento equivale a una maggiore “domanda” dei cittadini di un mondo non inquinato, e attraverso i nostri acquisti si modificano anche i prodotti forniti dalle aziende che dipenderanno sempre dalle nostre scelte (è sempre stato così). Anche se loro vogliono far credere il contrario bombardandoci con la pubblicità.
Già il fatto che si parla in maniera sempre più diffusa di ecologia, di inquinare sempre meno e così via, mi fa ben sperare. La settimana scorsa, ad una nota trasmissione di raitre, lo sponsor era una ditta che vende pannelli solari termici! Sinceramente una cosa del genere non l’avevo mai vista. Ieri sera guardando un telefilm su italia1 ho visto la pubblicità dell’auto di una nota marca giapponese che ha il motore ibrido elettrico-benzina. Anche questa cosa non l’avevo mai vista. Sarà che quest’anno è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto, sarà perché l’inquinamento nelle città fa sempre più parlare di sé, ma io sono sempre più ottimista sul fatto che la consapevolezza di noi comuni cittadini sta aumentando e porterà solo benefici. Ovviamente, non sarà dall’oggi al domani avere un mondo migliore, vista la disinformazione, gli scienziati di parte e “simpaticoni” simili.
E’ vero che l’idrogeno può essere ricavato da un sistema eolico, il problema è sempre quello:
Quanto idrogeno si produce con tale sistema?
Per far funzionare l’auto di FORMIGONI (BMW 5800 CC ad idrogeno) ci vogliono pannelli solari grandi come un campo di calcio!!!
L’energia non si crea e non si distrugge, ma si trasforma. Pertanto tanta energia consuma la nostra auto tanta ne devono fornire i generatori eolici, o pannelli solari, o centrali nucleari.
Così come si parla dell’idrogeno, si potrebbe parlare del carbone, ricavato però dalla CO2 dell’aria!!! Il CO2 è crbone bruciato, e l’acqua è idrogeno BRIUCUATO.
Caro Beppe, oltre che sperimentare olio di colza nel nostro motore diesel, come possiamo far capire a chi conta che applicare pochi accorgimenti risolleverebbero le condizioni degli individui e le sorti economiche di questo nostro paese.
Ciao con tantissimo affetto…Amedeo
Caro Beppe,
ho assistito al tuo spettacolo di ieri sera e sono felice del fatto che almeno tu non demorda nel pubblicizzare, se così si puo dire, una coscienza più ecologica… io stò frequentando un corso di tecnico per l’ambiente e purtroppo mi sono resa conto che noi tutti non facciamo abbastanza, anzi niente in alcuni casi, per salvaguardare noi e soprattutto le generazioni che verranno… pensavo che fare la raccolta differenziata fosse sufficiente ma non è proprio così…. quella che dovrebbe cambiare, oltre alla mentalità, è l’educazione che si ha davanti a certi problemi… forse la gente non conosce(e questo fa molto comodo) tutti gli aspetti legati alla spazzatura… in fondo si creerebbero anche posti di lavoro e comunque da qualche parte dovremmo metterla.. non è facile cambiare la testa della gente soprattutto quando questa è convinta che tutto ciò che ne può derivare è puzza e non si sa bene che altre diavolerie….. tu continua sempre così che vai forte…. un bacione.
Qualcuno, giustamente, si è lamentato della eccessiva vicinanza delle antenne per la telefonia mobile alle abitazioni. Consiglio di leggere il documento “effetti biologici e sanitari RF.pdf” che si trova sul sito http://www.applelettrosmog.it. In questo documento sono stati raccolti, da uno scienziato italiano, gli studi fatti sugli effetti dei campi elettromagnetici a cui siamo sottoposti 24 ore su 24 tutti noi generati dalle antenne per la telefonia mobile. Gli effetti non sono per niente salutari!!!
A chi è interessato c’è un interessantissimo convegno il 19 marzo 2005 dalle 9.15 alle 13.30 nell’Auditorium del Centro di Solidarietà di Firenze in via dell’Anconella n. 3. Verranno spiegati gli effetti dell’esposizione alle antenne per la telefonia mobile, come si può agire secondo la legge per difendere se stessi contro queste installazioni e infine come dovrebbero fare le amministrazioni comunali per tutelare la salute dei cittadini e permettere ai cellulari di funzionare lo stesso (visto che la gente si è convinta, sbagliando, che non si può vivere senza mah!).
A proposito della proposta di legge sulla caccia ora in discussione in parlamento vorrei segnalare a tutti il sito http://www.cacciailcacciatore.org soprattutto nella sezione della associazione vittime (testimonianze): questa è la caccia oggi!
Ancora non riesco a rassegnarmi al fatto che una lobby che rappresenta una minoranza di invasati debba avere tanto potere…
Questo era un Americano… però l’hanno fatto fuori… ciao a tutti * * *
A proposito di Sviluppo Sostenibile: un brano di Bob Kennedy
“Siamo chiari fin dall’inizio: non troveremo né un fine per la nazione né la nostra personale soddisfazione nella mera continuazione del progresso economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi nazionali sulla base del prodotto interno lordo. Perché il prodotto nazionale lordo comprende l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine. Mette nel conto le serrature speciali con cui chiudiamo le nostre porte, e le prigioni per coloro che le scardinano. Il prodotto nazionale lordo comprende la distruzione delle sequoie e la morte del lago Superiore. Cresce con la produzione di napalm e missili e testate nucleari, e comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica. Il prodotto nazionale lordo si gonfia con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte nelle nostre città; e benché non diminuisca a causa dei danni che le rivolte provocano, aumenta però quando si ricostruiscono i bassifondi sulle loro ceneri. Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck e la trasmissione di programmi televisivi che celebrano la violenza per vendere merci ai nostri bambini. E se il prodotto nazionale lordo comprende tutto questo, molte cose non sono state calcolate. Non tiene conto dello stato di salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro giochi. E’ indifferente alla decenza delle nostre fabbriche e insieme alla sicurezza delle nostre strade. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei nostri matrimoni, l’intelligenza delle nostre discussioni o l’onestà dei nostri dipendenti pubblici. Non tiene conto né della giustizia dei nostri tribunali, né della giustezza dei rapporti tra noi. Il prodotto nazionale lordo non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né le nostre conoscenze, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta; e può dirci tutto sull’America, eccetto se siamo orgogliosi di essere americani”.
Ciao Beppe,
appena puoi rendici disponibili il file postato da Fabio Fo il 15.03.05 alle 15:36 su come trasformare la propria auto da benzina ad acqua. Non ne possiamo piu’ dei petrolieri (e dei loro amici). A proposito di amici: lo sai che una multinazionale petrolifera legata a Dick Cheney (quel signore che a tempo perso fa il vice di GeorgeW, laggiu’ in America)ha ottenuto 27.000.000$ (venti-sette-milioni-di-dollari) per trasportare dall’Iraq al Kuwait un carico di combustibile del valore di 80.000 $ (ottanta-mila-dollari). Poi noi ci lamentiamo dei costi dei trasporti! PS: la notizia è stata diffusa dal GR1 RAI del 16-3-05 alle 19.
Ciao a tutti,
sto guardando un programma “primo piano” su rai 3, si parla di eco-diesel e olio di colza. Contrariamente a quanto letto in alcuni commenti uno degli esperti intervistati dice “l’olio di colza va bene su motori diesel di vecchia generazione, l’utilizzo dell’ o.c. su motori di nuova generazione e sconsigliato poichè il motore (iniettori in particolar modo) è sensibile a carburanti diversi etc etc”.
L’unico distributore di o.c si trova nei dintorni di Perugia,pare che possa vendere solo grandi quantità di prodotto!
Non c’è verso di respirare aria pulita!!!
Voglio rispondere a chi dice che per avere l’idrogeno è necessario usare energia ottenuta da combustibili fossili. Ciò non è vero e nemmeno necessario. Infatti un’azienda (di cui non faccio il nome per non essere accusato di fare pubblicità) di Pontedera (Pisa) ha intenzione di produrre in serie autoveicoli che usano l’idrogeno come carburante. Tale idrogeno viene e verrà prodotto da un sistema eolico!!! Quindi impatto nullo o quasi sull’ambiente! Inoltre la sostituzione della propria auto con una meno inquinante o per niente inquinante è sempre un vantaggio, in quanto l’inquinamento sarà sempre, prima o poi inferiore, a quello che si avrebbe se si butta letteralmente l’auto vecchia.
Io credo che non esisterà un unico combustibile per i mezzi di trasporto (idrogeno, motori elettrici-benzina, biodiesel, ) specialmente nei prossimi anni quando la domanda di auto meno inquinanti, che sta aumentando, inizierà ad essere soddisfatta. A tale domanda dobbiamo contribuire tutti noi nel nostro piccolo. E solo così potremmo cambiare i comportamenti sia delle aziende e in particolare delle case automobilistiche sia dei politici che vorrebbero metterci i bastoni tra le ruote impedendoci di usare combustibili con un impatto ambientale nullo o quasi. Come cittadini, ad esempio, potremmo evitare di comprare auto fino a quando le case automobilistiche non iniziano a produrre in serie le auto così come le vogliamo noi o male che vada comprare solo auto usate. E come elettori potremmo “dare una lezione elettorale” a chi vorrebbe riproporre il nucleare e/o il carbone, a chi ci prende per i fondelli dicendo semplicemente che gli autobus di tutta Italia verranno sostituiti da autobus che usano sempre combustibili fossili anche se inquinano meno. Ma così non solo non si risolve il problema dell’inquinamento in città, ma ci prendono pure in giro pensando forse che noi siamo così stupidi da crederci e di accontentarci con così poco. Noi, con il nostro stile di vita, dobbiamo far vedere innanzitutto che vogliamo un mondo molto ma molto meno inquinato. Cominciando dalle nostre piccole abitudini che se prese singolarmente forse sono innocue, ma se sommate alle brutte abitudini di tutti gli altri sono devastanti! Noi con i nostri consumi siamo riusciti nella non lodevole impresa a modificare il clima di casa nostra e cioè del pianeta terra. Il caldo asfissiante di due estati fa ci ha “costretto” ad usare i climatizzatori che ovviamente consumano energia prodotta da combustibili fossili che quindi peggiorano ancora di più il clima un bel circolo vizioso direi. Ma possiamo rompere questo circolo vizioso incominciando a modificare le nostre piccole abitudini quotidiane per avere un mondo migliore senza aspettare che i politici diano l’esempio. Evitando gli sprechi, saremmo già a metà dell’opera verso un mondo meno inquinato. Così non daremo la scusa a chicchessia di introdurre il nucleare, il carbone e altri veleni.
Se non agiamo in questa maniera, allora continueremo ad essere presi per i fondelli giustamente perché ce la siamo andati a cercare!
Quanti di voi si sono resi conto che noi siamo già riusciti a creare la domanda per avere, ad esempio, sempre una maggiore varietà di prodotti ecologici e biologici? La quantità di questi prodotti è aumentata perché siamo stati noi ad aver aumentato la richiesta!
Per chi è interessato a sapere qualche eco consiglio, consiglio i siti
esiste inoltre una catena di negozi sparsa per tutta Italia che vende pannelli solari anche a rate con tasso 0%. Non dico il nome di tale catena di negozi per evitare di essere accusato di fare pubblicità. Per chi lo vuole sapere può scrivermi a domenico.barranca@tiscali.it
Ciao a tutti
Io amo il mare di Sardegna e sono preoccupata per l’ “incidente” del famoso sottomarino che ha disperso il TORIO nell’arcipelago della Maddalena (e mi viene da ridere quando si circoscrive solo all’arcipelago il danno….come se l’acqua fosse ferma….)
Mi piacerebbe che qualcuno mi dicesse: “tranquilla…non c’è pericolo nè per la natura sottomarina, nè per i bagnanti”…qualcuno è in grado di fare una simile affermazione ??????Provata, avviamente!!!!!!!!!!!!!
Una grande catena di supermercati (SMA) ha iniziato a sostituire i prezzi dei prodotti sugli scaffali con display a batteria(uno per ogni prodotto, che vuol dire migliaia per un solo punto vendita!). Vorrei sapere se era proprio necessario aumentare di così tanto e così stupidamente la massa di batterie scariche che inquinano il nostro pianeta.
Giammarco da Montecarotto(AN)
ogni tanto riusciamo anche a spuntarla….
Tratto dalla Redazione Valdimello 28 giugno 2004
ABBIAMO VINTO !
Con un comunicato ufficiale del Pirellone, il Consiglio Ufficiale dei Lavori Pubblici presieduto da Carlo Lio ha dato parere negativo alla realizzazione della centrale idroelettrica (proposta da una grossa società) di captazione di tutte le acque della sponda meridionale della Val di Mello: in particolare dei torrenti Ferro, Qualido, Zocca, Torrone, Cameraccio.
Abbiamo vinto una battaglia sacrosanta contro una speculazione idiota e distruttiva di una delle valli più straordinarie, amate e protette delle Alpi.
Abbiamo vinto grazie alla straordinaria bellezza della Val di Mello e delle sue cascate che non possono finire dentro i tubi di una condotta forzata.
Abbiamo vinto grazie al coinvolgimento di tutta la popolazione indignata di come questi gravissimi tentativi di speculazione sul territorio passino sopra le teste dei cittadini.
Abbiamo vinto grazie ai giornalisti che ci hanno dato voce.
Abbiamo vinto su un’amministrazione locale che ha sempre sostenuto la non esistenza di progetti di sfruttamento delle acque in Val di Mello e che ci ha accusato di diffondere notizie false per interesse personale e politico.
Il Comitato spontaneo in difesa della Val di Mello non è mai stato un soggetto politico e come tale avendo terminato il suo scopo torna silente, passando la mano alla nuova Amministrazione Comunale di Val Masino perché abbia la forza di presentare la candidatura della Val di Mello all’UNESCO.
La Val di Mello bene di tutta l’umanità perché rappresenta un ambiente assolutamente unico ed irripetibile non solo nelle Alpi ma in tutto il mondo. Un ecosistema delicato, di enorme valore ecologico e paesaggistico, arricchito dalla secolare presenza dell’uomo che ha saputo viverlo in perfetto equilibrio con la natura.
Vorrei infine ringraziare le migliaia di amici che hanno firmato il nostro appello, le associazioni che ci hanno appoggiato e i formidabili ……..(qui dovrebbero esserci i nomi di chi si è prodigato per il successo)
Per chi come mè ama la montagna questo è un grande successo e spero che ci siano altre iniziavive di questo genere (anche sugli impianti di risalita che deturpano l’ ambiente vedi mondiali pista nuova creata a santa caterina)
Caro gestore del blog , mi piacerebbe sentire un tuo commento riguardante l’iquinamento elettromagnetico ed in particolar modo le antenne di telefonia mobile ,visto che adesso è l’unica cosa che vedo quando mi affaccio dal balcone di casa
«Bombe atomiche alla Maddalena piazzate dai sovietici negli anni ’70»
Sconvolgente “rivelazione” del senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti Il presidente del Parco: «Sono sconcertato, fosse vero bisognerebbe tacere»
Di STEFANO LENZA Altro che inquinamento radioattivo provocato da sommergibili americani a propulsione atomica. Da circa trent’anni, nelle acque intorno a Santo Stefano ci sarebbero bombe nucleari sparse qua e là dai sovietici. Più che un’ipotesi, è quasi una certezza, almeno per il senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti. «Non ho ancora in mano i documenti che provino tutto questo, ma conto di venirne in possesso al più presto. Gli elementi che ho raccolto sono comunque sufficienti per parlarne», ha detto ieri a La Spezia, rivelando in un convegno, l’esistenza di questa sorta di arsenale rosso sommerso. «Negli anni Settanta l’Unione Sovietica posò bombe nucleari sui fondali di fronte alle coste italiane, per usarle come mine in caso di guerra e per provocare inquinamenti radioattivi, dei quali incolpare la flotta Usa e questi ordigni sarebbero ancora in fondo al mare», ha spiegato Guzzanti, presidente della commissione d’inchiesta sul dossier Mitrokhin. «Queste bombe – ha precisato – oggi non sono più una minaccia militare, ma un pericolo per l’ ambiente, in caso di perdite di materiale radioattivo». Ha quindi ipotizzato che alcuni di questi ordigni si trovino di fronte alle basi navali americane in Sardegna. «In caso di inquinamento radioattivo – ha denunciato – sarebbe stato possibile accusare la flotta statunitense». L’idea che tra i coralli dell’arcipelago possano celarsi ordigni atomici non è proprio il massimo per l’immagine di La Maddalena e di tutto il nord est della Sardegna. Il presidente del Parco Marino, l’avvocato Gianfranco Cualbu (An) lo sa bene e commenta con insolita durezza le affermazioni di Guzzanti. «Sono sconcertato. Se una notizia simile fosse vera, bisognerebbe tacere per non creare allarme e, in gran segreto, intervenire immediatamente per rimuovere gli ordigni. In ogni caso non ho mai sentito niente del genere», dice Cualbu. «Se affermazioni di questo tipo le facesse un senatore dell’opposizione – osserva – non le giustificherei ma potrei capirle. Mi cascano invece le braccia a sentirle da un rappresentante della maggioranza: avrebbe fatto meglio ad andare dal ministro della Difesa, tra l’altro uomo del suo stesso partito, informarlo e chiedergli di verificare con la dovuta cautela. Per quanto mi riguarda non posso che smentire e stigmatizzare un comportamento assolutamente irresponsabile». L’avvocato Cualbu e un aficionado dell’Arcipelago. «Ci vado da ben prima del 1972, anno in cui venne concessa la base agli Usa, e ricordo che una volta fu avvistato un sommergibile russo. Venne inseguito e andò via per sempre. Stessa sorte toccò a una nave da crociera stracciona: era dei servizi segreti bulgari e dovette prendere rapidamente il largo. Se in fondo al mare ci fossero delle bombe, credo che sarebbero state notate dalla Marina americana. Quando a fughe radioattive, con tutti i controlli che si fanno nel nostro mare sarebbero state sicuramente rilevate. Il problema è che troppi stanno portando il cervello all’ammasso e parlano senza rendersi conto del danno che provocano. L’ho detto anche di recente nell’audizione alla commissione Ambiente del Senato denunciando la pubblicità negativa di troppe voci in libertà, e in malafede, che insistono sull’inquinamento nucleare senza alcun dato certo». Salvatore Sanna, esperto di problemi militari, la prende con un pizzico di ironia: «Guzzanti parla di basi Usa in Sardegna. Se su questo dettaglio dovessimo basare la veridicità delle sue affermazioni ci sarebbe solo da ridere: in Sardegna, l’unica base americana è quella di Santo Stefano». Ciò detto, diventa fin troppo serio: «È un’ipotesi folle e di estrema gravità perché mette in allarme la popolazione. Un atto irresponsabile che danneggia la nostra economia turistica e non solo. Poi lamentano che facciamo male al nord est sardo noi che ci battiamo contro le basi. Questo del senatore di Forza Italia è un atto di terrorismo mediatico, tanto più grave visto che lui è un giornalista ed è quindi perfettamente consapevole degli effetti. Indigna, poi, la leggerezza nel dire cose tanto gravi precisando di non poterle ancora provare». Sanna guarda alla vicenda anche dal punto di vista degli Stati Uniti: «E vi leggo un antiamericanismo scandaloso. Trovo volgare pensare che siano così insicuri mentre è fuor di dubbio che sappiano tutelarsi molto bene. Ricordo che negli anni ’70 i loro impianti d’allarme scattarono per delle testuggini: i sensori avvertirono la loro presenza e a Santo Stefano si sospettò che potessero essere sommergibili russi. I controlli scattarono immediatamente. Figuriamoci se si son fatti piazzare le bombe atomiche davanti alla base senza accorgersene». Un altro esperto di vicende militari, l’onorevole Falco Accame, ex presidente della commissione Difesa della Camera, parla di «notizia superesplosiva, se fosse vera. È la prima volta che sento qualcosa del genere. Non la trovo folle e inattendibile. Su queste vicende è difficile dare valutazioni certe. Posso dire, però, che le mine marine sono incontrollabili e quindi vengono usate con molta cautela, più che mai se atomiche. Sul loro impiego tutto è stato sempre coperto da assoluto segreto. Può darsi che Guzzzanti sia venuto a conoscenza di particolari indagando sul caso Mitrokhin. La base di La Maddalena è un grande mistero fin dalla nascita. Ancora oggi non si sa perfino chi ha firmato il decreto di cessione agli Usa, se il Governo oppure si è trattato di una accordo tra alti comandi».
Caro Beppe (scusa il “TU” ma mi viene spontaneo), naviga e rinaviga mi sono imbattuto nella scoperta di un semplice progetto per convertire ad acqua qualsiasi auto a benzina esistente.il progetto sembra alquanto semplice (come tutte le cose geniali) al punto da poter ipotizzare la costruzione nel garage di casa….
Il file che ho scaricato contenente l’intero progetto, non è più disponibile in rete e quindi vorrei inviartelo in modo che tu possa metterlo a disposizione di tutti e magari pubblicizzare e sensibilizzare il tuo grande pubblico.
…se il potere sta nell’informazione, tu hai un buon potere e potresti utilizzarlo a fin di bene con dei suggerimenti diretti.
Grazie
Finalmente il governo ha trovato la soluzione al problema dell’inquinamento urbano…
Leggete qui:
“Con un decreto il Governo ha aumentato il costo delle accise sulla benzina ( 0,05 centesimi) e sul gasolio (0,1 centesimi). L’operazione, illustrata dal titolare dell’Ambiente, Altero Matteoli, Si pone l’obiettivo di recuperare 350 milioni di euro, che andrebbero ad aggiungersi ai 110 milioni di euro già disponibili per il trasporto pubblico locale. Questi soldi, ha spiegato, Matteoli, saranno subito disponibili per consentire ai Comuni di acquistare bus più nuovi da immettere in circolazione atti a ridurre la condizione di forte inquinamento delle città. Il Governo si è preso una settimana di tempo per presentare ai sindaci una proposta “organica” per risolvere il problema dello smog. Si è concluso così, l’incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e i ministri dell’Ambiente, Altero Matteoli, e delle Infrastrutture, Pietro Lunardi.”
Allego un articolo di oggi sul corriere.it (spero il corriere non me ne voglia). Mi piace l’ultima battuta …
Michael
L’inquinamento Usa? Colpa degli stranieri Secondo Harvard e altri atenei, gli States sarebbero contaminati dallo smog messicano, dal mercurio cinese e dalla sabbia africana
Smog a Los Angeles (Ap)
NEW YORK – Gli americani importano di tutto automobili, vestiti, birra ma ultimamente gli scienziati hanno scoperto che esiste un altro tipo d’importazione, assai meno gradito: l’inquinamento. Secondo una mezza dozzina di studi realizzati da alcune autorevoli università americane (tra cui Harvard e l’Università di Washington), l’aria respirata da milioni di americani è contaminata dallo smog messicano, dal mercurio cinese e dalla polvere africana.
«Il vento trasporta questi elementi inquinanti oltre i confini degli Stati Uniti», scrive Usa Today, che dà ampio spazio a queste ricerche. Gli effetti della contaminazione sono tangibili. A partire dal mercurio emesso da fattorie e centrali elettriche in Cina, Corea ed altri paesi asiatici, che si deposita nei laghi e nei fiumi Usa, rendendo i pesci non commestibili. La sabbia dal deserto del Sahara è trasportata dal vento, oltre l’Atlantico, alzando il livello di particelle nell’aria oltre le norme federali a Miami e in altre città del sud.
Ad inquinare l’aria nei parchi nazionali in California e Texas ci pensano le nubi e l’ozono provenienti da fattorie, centrali elettriche e falò di Messico e Asia. «Il 30% dell’inquinamento americano è d’importazione – afferma David Parrish dell’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica. Secondo Daniel Jacob, della Harvard University -, nel 2020 l’inquinamento che viene dall’estero sarà il fattore primario di degrado ambientale nei nostri parchi nazionali e nel resto del paese».
L’articolo d’Usa Today cerca di giustificare e persino scagionare l’amministrazione Bush, nel mirino per aver abbandonato il protocollo di Kyoto. Mentre gli Stati Uniti negli ultimi tempi hanno cercato di diminuire le proprie emissioni di gas pericolosi, – teorizza l’autorevole quotidiano, – alcune nazioni, specialmente la Cina, emettono sempre più aria contaminata”. “L’inquinamento di altri paesi, – conclude il quotidiano – potrebbe annullare, di conseguenza, il miglioramento della qualità dell’aria in Usa, che è costata miliardi di dollari”. La colpa, in altre parole, è solo degli altri.
Alessandra Farkas
15 marzo 2005
Non posso crederci…usare l’olio di colza significa evadere le tasse sui carburanti? Possibile che non ci sia mai scampo? Ogni volta che scopriamo qualche cosa che possa portare un po’ di giovamento, deve sempre essere ostacolato? Perchè io sulla mia macchina non posso usare il carburante che voglio? Cosa vuol dire evadere le tasse sui carburanti? Se non usufruisco più del gasolio per autotrazione perchè devo pagare dei tributi relativi ad un bene smetto di utilizzare? É come pagare il canone anche se non hai la tv! Se rimango senza carburante all’estero sono un evasore perchè non faccio gasolio in Italia? Qualcuno riesce a spiegarmelo?
a me sta troppo a cuore l’ecologia, al punto di “incazzarmi” veremente nel caso di sprechi di acqua, riscaldamento, carta, etc…
esiste una cura?
in fin dei conti non posso prendermela per ogni volta che il prossimo fa qualcosa d’ingiusto…
anche se in effetti inquinando fa un torto (indirettamente ovviamente) anche a me essendo la natura un bene comune… o no? o_O
ciao, sei una persona senza la quale le tenebre sarebbero profondissime come la puzza che avvolge questa prigione-camera a gas (milano)…non farti eliminare dagli agenti del male (ci siamo capiti), nonostante tutto noi schiavi abbiamo ancora un cuore ed un cervello…
Caro Beppe, l’inquinamento ambientale ha ormai raggiunto livelli catastrofici. Abito, anzi, abitavo in una località tranquilla e con molto verde, ma attualmente hanno sacrificato il terrirtorio per costruire un’infinità di capannoni e cave di estrazione della ghiaia in nome di chissà quale progresso e benessere. Le aziende orami si trasferiscono tutte (o quasi tutte) all’estero, i capannoni rimangono sfitti, eppure continuano a costruirne ancora a scapito dell’agricoltura locale e dei cittadini che si vedono sempre più assediati dal cemento. Per non parlare delle cave, un giro di affari di milioni di euro per l’interesse di pochi che gestiscono il giro di estrazioni di ghiaia. La tanto acclamata bellissima provincia di Treviso è diventata una zona a rischio per le continue cementificazioni, estrazioni, tutto in nome del benessere per la comunità. Questo benessere non so dove sia, visto che abbiamo strade pericolose,con un alto tasso di inquinqmento cittadino e sempre meno zone agricole e boschive.
Tanti saluti, spero che continui nella tua lotta per tutti i problemi che ci riguardano, e non sono solo l’inquinamento.Ciao.
Io sto cercando qualcuno che possa darmi delle informazioni riguardo allo smaltimento di eternit e amianto, vorrei sapere a chi devo rivolgermi senza dover spendere delle cifre allucinanti per lo smaltimento di questo materiale che mi sono ritrovata in casa senza saperlo.
Spero che qualcuno sappia darmi delle dritte.
Il mio indirizzo per scrivermi è: elyluna@yahoo.it
Grazie mille per avermi dato questa opportunità di chiedere informazioni.
Elisa
Mi è stato detto che le cittadine italiane stanno metendo rotatorie come se nulla fosse solo perchè la UE li finanzia per la diminuzione dell’inquinamento. Me lo puoi confermare? E si può sapere a quanto ammonta la cifra, ad ogni rotatoria che viene aggiunta? E si può anche sapere perchè nessun sindaco dice: “Questa rotatoria porterà nelle casse del nostro comune 10 in più nel prossimo bilancio!”?
Qualcuno ha provato a mettere questo olio nel motore diesel della propria auto…funziona!
Sensibili riduzioni di inquinamento e costo irrisorio, certo non vai in pista con le altre formula uno ma in compenso risparmi e hai la coscienza un tantino più pulita.
Finalmente si smuove qualcosa nel mondo dei motori diesel.
Tempo fa guardando in un programma di diskovery scienze vidi un tizio che aveva convertito una datsun,auto storica giapponese a benzina in una ad olio fritto, ovviamente montando un motore diesel.
Questo ottenne il carburante con una reazione chimica a base di soda caustica, creando il biodiesel dall’olio dei fast food, ora si scopre che nei supermercati si vende e lo si può usare.
Ovviamente i vecchi diesel non digeriscono bene la conversione a patto di farne delle modifiche, i nuovi d’estate filano via lisci,(grazie alle nuove tecnologie di iniezione a pressioni elevate) mentre d’inverno causa gelo hanno bisogno di essere miscelati con i diesel del distributore.
Sta crescendo, promosso da Legambiente, il “car sharing” in Italia.Contento per la novità mi iscivo fiducioso.Scopro con delusione disorganizzazione,macchine NON ECOLOGICHE,alte spese che non consentono ai più giovani di avvicinarsi all’iniziativa,bassa qualità del servizio,contratti che cambiano deventanto più restrittivi….CHE DELUSIONE!chiedo consiglio e lancio l’allarme.. se non ci si può fidare più neanche di Legambiente….meno male che c’è il muro del pianto…
Simone
D’accordo beppe ma accetta anche questa critica.
Sbaglio o tu giravi sempre con un grosso fuoristrada a benzina?
Non pensi che dovresti tu per primo un esempio?
facciamo causa alle case produttrici di sigarette perchè ci ammazzano quando fumiamo. non possiamo fare causa alle case costruttrici di auto che vanno oltre i 130 km/h? non è lo stesso discorso? un genitore può far causa ad una casa costruttrice se suo figlio si ammazza a 200 km/h? quella macchina non dovrebbe andare così veloce, instighi chi guida a farlo. se vincessimo su questo campo sarebbero costretti a fare le macchine che vanno meno e che inquinano meno…
sono stato a Praga la scorsa settimana e nel corso di una visita alla Sinagoga Spagnola nel quartiere ebraico sono andato in bagno.
Sono rimasto colpito dall’insolita posizione dello scaldacqua per il lavabo che era al di sotto del lavabo stesso. Allora ho verificato e ho immaginato che si tratta di uno scaldacqua da sifone con recupero del calore dall’acqua di scarico. Poichè se ne è parlato molto di recente come esempio di risparmio energetico ho potuto constatare che funziona benissimo e che, ancora una volta, le cose più intelligenti mi capita di vederle applicate all’estero.
saluti a tutti
Oggetto:citta a misura d’uomo
Caro Beppe Grillo
nell’estate 2002 ,ero a Lecce come turista e ne sono rimasto incantato,non solo dalla bellezza della città ,ma per l’ordine,la pulizia e la sua organizzazione.In particolare ho potuto costatare che una citta del sud-Italia si e’dotata di lampioni ad energia solare e cosa strabiliante di macchine Piaggio(se non ricordo male ,con 5 posti + l’autista) a energia elettrica con autista ,per il trasporto di turisti e non,per attraversare il centro della citta’.(centro pedonale)
Ora mi domando,se questa è un’idea geniale ,o solo un’idea prodotta da un cervello dotato di buon senso.(questo si che e’eccezionale)
E’chiaro il concetto?
PS.
Sabato 12/03/05 ero al forum di Assago e nonostante le risate Amare ti dico “GRAZIE DI ESISTERE”1-2-100 -1000-1.000.000 DI VOLTE E TIENI DURO
UN’ABBRACCIO
Massimo
Lo so, sono ripetitivo, c’è qualcuno che mi può
dire dove finisce la “bufala” e inizia la verità
sull’agomento auto ad aria compressa??
Andate a vedere questo sito… http://www.ecotrasporti.it/eolo.html ha dell’incredibile
che questa notizia sia passata solo alle 16,30 di pomeriggio su Rai Tre (Geo&Geo) per 3 minuti, seguita forse da 500 persone….
Sono sconfortato
Caro Beppe,
ieri mattina facevo colazione a Prato (in Toscana). Sulla prima pagina del giornale locale troneggiava l’annuncio della giunta di aver ritoccato verso l’alto le tariffe per i rifiuti. Un bel salasso per tutti. Mi è andata la brioche di traverso ripensando alla manovra che questi figli di buona donna stanno facendo. Nei programmi del Comune già da anni c’è un impianto di combustione rifiuti (con cogeneratore) ma non lo hanno mai sbandierato un granchè (elezioni provinciali e comunali troppo ravvicinate e tra poco le regionali) temendo di perdere fondamentali bacini di voti, dal momento che il sito è già deciso da tempo. Come fare allora a rendere più dolce la pillola??? Si aumentano a dismisura le tariffe, così quando troveranno la soluzione geniale, ovvero bruciare i rifiuti per produrre anche un po’ di corrente e abbassare le tariffe (lo faranno mai?) la gente sarà felice, e riusciranno anche a chiudere la bocca ai cosiddetti ambientalisti (in zona sono contrari a priori a tutto) ed a far digerire ai residenti la presenza di un impianto di rilevanza interprovinciale con tutto ciò che comporta in termini di infrastrutture.
Proprio vero che la fame aguzza l’ingegno…
Ho assistito allo spettacolo di Beppe Grillo dell’8 marzo a Treviglio.
Nell’occasione è stato citata la problematica relativa all’uso di acqua in bottiglia e nello specifico è stato fatto cenno alla possibilità di filtrare l’acqua in ingresso ed addizionarla anche con anidride carbonica.
La mia esperienza è che il sistema è valido ed efficiente, ma ad oggi quasi tutti i sistemi in oggetto prevedono l’utilizzo di una bombola usa e getta in ferro (quanto più anti igenico..), e quindi in perfetta antitesi con una logica di “riutilizzo” dei materiali!!!!
Alcune brevi note sull’anti-ecologismo delle giunte comunale e regionale a Milano:
– abbiamo il parco autobus più vecchio e più inquinante d’Italia e tra i peggiori in Europa, eppure l’ultima finanziaria non prevede nulla in termini di “svecchiamento” del parco mezzi pubblici.
– E’ stato riaperto già dalla giunta Formentini il centro a tutte le auto, nonstante il 70% dei milanesi con un apposito referendum si fossero espressi in maniera contraria. Ora il centro di Milano è una camera a gas e Albertini dice che chiuderlo “sarebbe un’assurdità”.
– Nei giorni di targhe alterne (che come abbiamo visto non portano alcun risultato) siamo l’unica città in cui non possono circolare nemmeno le auto Euro 4 se non hanno la targa corrispondente al giorno, mentre i TIR e i camion di 30 anni ultrainquinanti hanno mano libera sempre.
– A che serve far circolare le auto a targhe alterne se la maggior parte dei condomini di Milano è ancora riscaladata a gasolio e qualcuno addirittura a carbone?
– Il trasporto ferroviario è uno sfacelo. Basta guardare qualsiasi TG Regionale ogni sera. Ritardi, guasti, cancellazioni. CORSARO (Ass. regionale ai trasporti) VATTENE!!!!!!
– Il nostro “governatore”, intanto, gira per Milano con una BMW serie 7 ad idrogeno che costa 400.000 Euro, pagata con i soldi dell’ICI.
10 anni di Formigonismo hanno distrutto la Lombardia.
Nel nord Italia si sono superati i livelli massimi di inquinanti consentiti per 35 giorni consecutivi (per molti piu’ giorni a mio parere!).La reazione dei politici a Roma e’ stata cambiamo i valori dei livelli massimi allora! I politici locali invece hanno detto che ci vogliono piu’ soldi per finanziare l’ammodernamento dei mezzi pubblici (non sapevo che i soldi filtrassero l’aria!).Non e’ stata applicata la normativa europea dello stop ad oltranza perche’ senno’ gli Italiani si spaventano e non sono piu’ comodi! Ma siamo cosi’ stupidi? Quanto denaro ci vuole per fare un regolamento sul riscaldamento delle case nei centri urbani, in modo da non avere 30 gradi in casa perche’ il vecchiettino dell ultimo piano non riesce a stare in maniche corte?…E non far pagare il biglietto dell’ autobus nei giorni di limitazione del traffico(come succede a Torino)? Non risolvono la situazione questi provvedimenti ma dimostrebbero che i politici possono usare il cervello.La gente si dimentica che questa aria malsana e’ respirata da tutti..ma soprattutto la gente dimentica…
Petrolio: l’impennata dei costi rilancia il “biodiesel”: dati motoristici, statistiche, produzione e prospettive in Italia del carburante alternativo
di Stefano Mortara
L’aumento del costo del petrolio (35$ il barile nell’ultima settimana) ha rappresentato, al rientro dalle vacanze, uno degli argomenti più dibattuti sia sugli organi d’informazione sia nelle chiacchiere di tutti i giorni, in quanto questa situazione ha implicazioni notevoli sul costo della vita a causa dell’aumento di tutti i derivati diretti ed indiretti dell’oro nero: benzina, elettricità, gas, trasporti ..
Queste ed altre considerazioni economiche, a volte in accordo anche con considerazioni ambientali, hanno fatto sì che negli ultimi anni si intensificasse in tutto il mondo la ricerca nei confronti di forme alternative d’energia.
Infatti, il principale responsabile della recente crescita nelle emissioni globali di carbonio – 6,2 miliardi di tonnellate nel 1996, ben circa quattro volte superiore rispetto al valore del 1950 – è il settore dei trasporti, che ha rappresentato, tra l’altro, la fonte di inquinamento con il più rapido accrescimento negli ultimi vent’anni.
Ciò è dovuto in massima parte all’aumento del parco di autovetture, che è passato da 50 milioni di unità nel 1950 a 500 milioni di unità nel 1996.
Come conseguenza, se si vorrà diminuire l’emissione globale di carbonio dovuta al settore dei trasporti, si dovrà adottare una politica mista fatta di sistemi di tassazione sui combustibili da trasporto – un ritocco sia pur minimo delle tasse sulla benzina potrebbe portare entro il 2020 a una riduzione delle emissioni di carbonio del 12% – e di ricerca e uso di combustibili da trazione alternativi ai derivati dal petrolio.
In anni recenti, i ricercatori hanno dedicato larga parte delle loro attenzioni all’esplorazione dei biocombustibili sorgenti di energia a base di piante in particolare per l’utilizzo in motori diesel.
I biocombustibili sono rinnovabili, e i motori che funzionano con questi combustibili emettono meno fumo e monossido di carbonio di quelli che viaggiano a diesel, e non producono anidride solforosa (SO2).
I biocombustibili possono essere prodotti da oli vegetali e grassi animali, mediante la conversione a esteri metilici od etilici. Gli esteri di oli vegetali e grassi sono usati perché hanno una minore viscosità e migliori proprietà combustibili rispetto agli oli ed ai grassi puri.
Gli oli vegetali, quali quelli di soia, di colza, di girasole, di palma, di noce di cocco e di ricino sono stati studiati e riportati quali potenziali materie prime per la produzione di biodiesel. Grassi animali, ad esempio sego, ed oli alimentari esausti sono stati considerati anch’essi per gli stessi propositi.
Sono state scoperte svariate tecnologie per la produzione di biodiesel da oli vegetali contenenti una quantità variabile di acidi grassi liberi. Molti studi dimostrano che i motori diesel standard possono funzionare con il biodiesel, sia puro sia miscelato con diesel petrolifero, e gli sviluppi in questo settore sono ben documentati in tutto il mondo.
Produzione di biodiesel
L’olio di colza è la principale materia prima utilizzata nella produzione di biodiesel, la seconda è l’olio di girasole, seguito dall’olio di semi di soia. Altre materie prime sono l’olio di palma, l’olio di semi di lino, il grasso animale e l’olio da cucina esausto.
Il biodiesel è prodotto commercialmente mediante transesterificazione di oli vegetali, o grassi, con alcool. Lo scambio di esteri sostituzione dei componenti alcolici (gliceroli) con metanolo avviene abbastanza facilmente a basse temperature (50-70°C), a pressione atmosferica, in eccesso di metanolo e in presenza di catalizzatori alcalini, ad esempio idrossido di sodio (NaOH).
Comunque, queste condizioni blande richiedono un olio che sia stato neutralizzato mediante raffinazione alcalina o distillazione in corrente di vapore. E’ anche possibile convertire l’olio di palma vergine con varie quantità di acidi grassi liberi in un processo continuo, combinando i processi di esterificazione e transesterificazione.
Caratteristiche del combustibile
Le proprietà del biodiesel sono comparabili a quelle del diesel petrolifero. Il peso specifico di tutti i biodiesel è leggermente superiore a quello dei diesel, la fluidità dipende dalla composizione degli acidi grassi o dalla insaturazione degli oli vegetali.
Le caratteristiche combustibili dei carburanti diesel sono espresse in termini di numero di cetano, una misura del ritardo di accensione il tempo compreso tra l’iniezione del combustibile nella camera di combustione e la sua accensione.
Tutti i biodiesel presentano un numero di cetano più elevato ed un più alto punto di infiammabilità (flash point). L’elevato numero di cetano significa un più basso ritardo nell’accensione, che è desiderabile per motori a basso numero di giri. L’elevato flash point rappresenta una maggior sicurezza nello stoccaggio e nel trasporto.
L’efficienza termica del biodiesel dipende dalla struttura delle molecole alchiliche e gliceroliche. Per esempio, l’introduzione di un doppio legame comporta un aumento nell’efficienza.
La scelta dell’olio vegetale da utilizzare dipende dal costo di produzione e dalla disponibilità. L’olio di palma è il migliore dal punto di vista della resa nella coltivazione, ma gli esteri degli oli vegetali liquidi hanno punti di fusione inferiori e quindi sono più vantaggiosi per l’uso del biodiesel in climi rigidi.
Test motoristici
L’utilizzo di biodiesel come sostituente del diesel è stato riportato estensivamente e molti ricercatori hanno effettuato test di durata al banco con biodiesel di vari oli vegetali.
In generale, il biodiesel produce emissioni con una minor opacità dei fumi, idrocarburi incombusti e monossido di carbonio che il diesel. In più, non si è rivelata l’emissione di anidride solforosa, ad eccezione che nel combustibile prodotto da olio di palma, che è di qualità inferiore rispetto agli altri oli (tranne forse dell’olio di colza poco raffinato) e contiene un trascurabile quantità di zolfo.
Sono stati ottenuti risultati contrastanti per quanto riguarda gli ossidi di azoto (NOx) nelle emissioni, ma la maggior parte dei test hanno evidenziato un incremento nell’emissione di questi ossidi nel biodiesel.
Tutte le prove dimostrano una riduzione nella potenza del motore ed un aumento nei consumi, ma questa discrepanza è considerata trascurabile considerando che il contenuto energetico del biodiesel è solo circa il 10% inferiore rispetto a quello del diesel.
La maggior parte delle differenze riportate, specialmente nel processo di combustione, sono state attribuite principalmente a differenze nel ritardo dell’accensione tra le due benzine.
Sono stati osservati problemi di compatibilità del biodiesel con alcuni materiali: vernici, alcune plastiche di basso valore e materiali di gomma vanno incontro a degradazione attraverso indurimento e/o deterioramento. Queste osservazioni suggeriscono che i componenti che vanno a contatto con il biodiesel debbano essere costruiti in altri e più appropriati materiali.
Prove su strada
Esistono un numero limitato di pubblicazioni su test effettuati sul biodiesel. In Francia, il biodiesel ottenuto da olio di colza e miscele di biodiesel/diesel viene utilizzato sperimentalmente in bus e camion in trenta città.
In Italia, si riporta l’utilizzo in 19 città (tra le quali Ravenna, Milano, Cremona, Genova e Roma) di 72 bus funzionanti a biodiesel. Il test è cominciato nel 1991 e fino ad ora ha portato a percorrere 520000 Km.
I risultati finora raccolti indicano che la potenza espressa e i costi sono comparabili con quelli del diesel. Si osserva una marcata riduzione nelle emissioni di fumi, idrocarburi incombusti e particolato, ed una leggera diluizione dell’olio lubrificante del motore.
In Germania, in seguito ai favorevoli risultati ottenuti sia con motori mono che multicilibndri, la Mercedes-Benz ha condotto una serie di test sul campo sul biodiesel da olio di colza in camion, bus e taxi dal gennaio 1991 a ottobre 1992.
I consumi di combustibili e oli lubrificanti sono comparabili con quelli del diesel e i guidatori intervistati si sono dichiarati soddisfatti delle prestazioni dei veicoli. Negli Stati Uniti miscele di biodiesel da olio di semi di soia e diesel in rapporto 20:80 o 30:70 sono stati utilizzati per far funzionare 1200 veicoli in 400 città, per un chilometraggio totale di cinque milioni di chilometri tra il 1992 e il 1993.
Le osservazioni sono state simili a quelle ottenute nei test europei. Si è infatti osservato che il biodiesel non presenta problemi tecnici e offre vantaggi ambientali, particolarmente nelle aree urbane, quali la riduzione dell’anidride solforosa. I risultati delle prove su strada hanno confermato che il biodiesel ed il gasolio si comportano nella stessa maniera, e che l’uso del primo non comporta la necessità di modificazioni nella struttura dei motori.
Quale futuro per il biodiesel?
Tutti gli studi effettuati, da quello al banco di prova ai test su strada, hanno dimostrato che non esiste una significativa differenza in prestazioni motoristiche e consumo di carburante sostituendo il biodiesel al gasolio.
Oltretutto, le emissioni sono più pulite; negli ultimo 15 anni, 28 nazioni si sono cimentate nel progetto biodiesel e la produzione di questo combustibile vegetale è passata dagli impianti pilota alla produzione su larga scala. Ad oggi esistono in totale 85 siti produttivi per il biodiesel, dislocati tra l’altro in Austria (10000t/a), a Livorno (80000t/a) ed in Francia (120000t/a).
Il biodiesel può essere utilizzato in motori che siano stati costruiti prevedendo l’utilizzo di elastomeri ad esso resistenti. Un numero crescente di costruttori hanno previsto la possibilità dell’uso di biodiesel nei loro motori, incluse Mercedes-Benz, Volkswagen, Massey Ferguson e John Deere.
Il biodiesel è correntemente in commercio in Francia, Germania, Italia, Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Slovenia e Stati Uniti. In Austria e Germania viene utilizzato biodiesel puro, in Francia e USA miscele rispettivamente al 5 e 29%.
A pesare negativamente sulla diffusione di questo carburante ”verde” in Italia sono i limitati incentivi fiscali, finora limitati a 125 mila tonnellate l’anno. Il biodiesel comunque potrebbe essere rilanciato a breve. Il piano di riconversione dei carburanti, che è al vaglio del Governo, prevede infatti l’utilizzo, entro il 2002, 320.000 tonnellate di biodiesel, che raggiungeranno nel 2006 le 640.000 tonnellate.
E’ stato infine riconosciuto che il biodiesel è:
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una fonte di energia rinnovabile che potrebbe diventare la più importante tra i progetti non-food, a causa delle costose eccedenze agricole dell’Europa e del surplus di olio di soia negli Stati Uniti
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ecologico, poiché contribuisce alla riduzione dei gas serra di almeno 3,2 kg di CO2 equivalente per 1 kg di biodiesel
*
un composto con una bassissima tossicità, dato che ha una biodegradabilità di oltre il 90% in tre settimane.
Un altro vantaggio del biodiesel è che esso porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro attraverso la produzione locale di bioenergia sotto forma di combustibile liquido. Sotto questo aspetto, il Programma Etanolo Brasiliano è stato un successo, anche se non è ancora economicamente conveniente. Questo programma ha altresì consentito di abbassare del 20% le emissioni di carbonio in Brasile negli ultimi vent’anni.
Il Biodiesel ha, in conclusione, da giocare un ruolo strategico nel prossimo futuro, soprattutto se, come già detto, il costo del petrolio continuerà a salire così impetuosamente come negli ultimi tempi.
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Nostra singolare prova con un nuovo carburante vegetale
400 KM. CON L’OLIO DI COLZA NEL SERBATOIO AL POSTO DEL GASOLIO
Non è stato un ponderoso “test tecnico”. Bensì, un imprevisto, casuale “viaggio di prova” con un nuovo carburante vegetale che propone inusitati traguardi per le auto Diesel. La vicenda è partita durante le “4 Ore di Vallelunga” dove la nuova “Bora” Diesel “Common rail” della Volkswagen ha vinto (in versione “Superturismo”) a mani basse la gara infliggendo ben otto giri di distacco a tutte le rivali a benzina. Mentre i dominatori, “Dindo” Capello e Walter Sanduz, effettuavano l’unico rifornimento (contro i tre degli altri concorrenti) mi ero reso conto che nel loro serbatoio non veniva versato gasolio ma un oleoso liquido vegetale. Che poi apprendevo esser estratto dalla colza: una ‘crocifera’ largamente diffusa in agricoltura e detta anche “cavolo oleaginoso”. Un prodotto di chiara origine “agreste” che nulla ha a che vedere con quelli che si ottengono dalla raffinazione degli idrocarburi che fino ad oggi hanno fatto marciare i nostri motori. Una novità non da poco di questi tempi, dove l’invenzione della “Carbon Tax” con la benzina ad oltre 2.000 lire al litro, e con i continui provvedimenti restrittivi (sempre più severi e spesso sopra le righe) si tenta di limitare l’inquinamento dei grandi centri urbani. Questo carburante definito “Biodisel” viene prodotto da una nostra mezza dozzina di specifiche “mini raffinerie” tra cui quella della “Estereco” di Umbertide.
E quando un tecnico di quest’ultima, che sponsorizza le competizioni in pista della Bora Diesel, mi ha offerto di provarlo sulla mia Diesel personale (per la cronaca una Citroen ZX turbodiesel intercooler), ho accettato al volo di comprare, come si dice “sul tamburo”, questa innovativa prova. Così la “Biodisel” (che non richiede alcun accorgimento per esser usato in sostituzione oppure miscelato al gasolio) ha fatto il pieno del mio serbatoio che era quasi “in riserva”. Occorre precisare che il “Biodisel” (inodore e poco infiammabile) ha un rendimento energetico eguale a quello del gasolio ma la sua arma vincente è costituita dal fatto che non aggiunge anidride carbonica in atmosfera (una corresponsabile del temuto “effetto serra” per il nostro pianeta, non contiene zolfone, componenti aromatici e riduce del 50% i residui incombusti emessi dai motori Diesel. E’ quindi un carburante altamente ecologico che non richiede costosi e poco durevoli “catalizzatori”, ma solo il consueto impianto EGR di riciclo dei gas di scarico. Usando per oltre una settimana questo carburante sia su strada che in città non ho mai avvertito la minima differenza sia negli avviamenti a freddo, sia nelle prestazioni velocistiche e di ripresa che solitamente fornisce la mia “ZX turbo D”. Forse, ad esser pignolo, qualche chilometro in meno nella velocità di punta che viene dichiarata dalla Citroen in 185 Km/h . Quando ho rifatto il “pieno ” con il gasolio riportando perfettamente a livello il serbatoio il parzializzatore kilometrico azzerato in precedenza, segnava 460 Km per percorrere i quali avevo consumato 30 litri di Biodisel. Pari a 15,300 km con un litro. Un risultato straordinariamente probante che è confermato dall’esito delle competizioni e dal fatto che in Francia, l’olio di colza (oppure quello di girasoli che ha un costo di raffinazione più alto) viene miscelato in percentuale del 5% in tutto il gasolio posto in vendita nella rete stradale. Il costo del Biodisel dovrebbe aggirarsi sulle 1000 lire al litro (più IVA ed oneri accessori) in quanto è stato esentato dal pagamento delle accise di fabbricazione. Ma il problema è ora quello della sua distribuzione e dello specifico utilizzo che per caratteristiche e disponibilità produttiva dovrebbe esser soprattutto urbano. Non è, infatti, pensabile con 125.000 tonn. di Biodisel esentate dalle accise per il trimestre 99/2001 (Legge 22-5-98 M° Finanze) si possa fare molto per sopperire ad oltre 10 milioni di tonnellate di gasolio per autotrazione distribuite annualmente dalla rete italiana.
Preferenziale sarà certamente il suo uso per i trasporti pubblici, per i taxi ed “auto blu” nell’intricato e velenoso traffico delle grandi. città. Ma è già in marcia un altro progetto ancor più avanzato. La “Estereco” sta realizzando un nuovo sistema di ripulitura e raffinazione degli olii alimentari “esausti” che friggitorie ristoranti e cucine domestiche, gettano via, inquinando cloache, tubazioni e fiumi. Raccolti da “Consorzio Olii vegetali usati” potranno servire al pari dell’attuale Biodisel a far marciare ecologicamente i propulsori a gasolio. Così dopo aver usato, durante le sanzioni e la guerra, motori a “ciclo Otto” (benzina) alimentati dal gasogeno e “carbone vegetale” e dopo aver provato a lungo il Biodisel, potrò forse, col tempo, immettere nel serbatoio i risiduati delle fritture di patatine, di pesce e di altre nostre raffinatezze alimentari.
Sergio Ferraguti
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Ieri ero al Forum di Assago ……
Tu non sei solo un comico ma soprattutto sei un divulgatore e questo è importantitissimio.
Io sono convinto che ci vuole più verde, più alberi per affrontare il problema dell’inquinamento.Solo gli alberi ci regalano l’ossigeno che ci è indispensabile e purificano l’aria. Ok ai blocchi del traffico, ma ci vogliono anche più alberi.
Nello spettacolo si parla del divieto di fumo… solo qualche dato in piu’ sulla situazione milanese:
mi hanno detto che camminare a piedi, a passo sostenuto, a Milano equivale a fumare 60 sigarette … !
Ora, i dati riportati dal portale “www.chiamamilano.it”, il sito di Milly e Massimo Moratti, che ha effettuato rilevamenti autonomi in merito all’inquinamento a Milano, riporta i seguenti dati:
“Negli ultimi venti giorni la media dei valori del PM 10 si è attestata ad oltre 86 microgrammi per metrocubo con punte di oltre 146 microgrammi.
Dall’1 gennaio al 6 marzo ovvero in 65 giorni la nuova soglia stabilita dall’Unione Europea in 50 microgrammi per metrocubo da non superare più di 35 volte in un anno, è stata superata, secondo quanto rilevato da Chiamamilano, per 41 giorni.
Per ben 14 volte il valore del PM 10 ha superato i 100 microgrammi, cioè il doppio della soglia limite e il quintuplo della soglia di 20 microgrammi indicata come limite di pericolo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; limite che verrà adottato dalla normativa a partire dall’1 gennaio 2010” !
E noi passiamo il tempo ad occuparci di sigarette ?
Caro Beppe
Grazie alla associazione la Boscaglia – Viaggi a Piedi nella natura (www.boscaglia.it) ho scoperto un grande poeta e una versione profonda dell’ecologia.
Il poeta si chiama Gary Snyder, una americano di 75, ultimo erede della Beat Generation, eccone un breve ritratto a cura di Barbara Frequenti.
Nel suo libro “Ri-abitare nel grande flusso”, l’autore chiarisce come l’Ecologia profonda si fondi su una soluzione fortemente etica e spirituale della crisi ambientale (e umana) prodotta dal sistema di sviluppo industriale. Non si tratta, come vorrebbe l’ambientalismo superficiale ed incapace di uscire dalle logiche progressiste, di risanare “semplicemente” l’ambiente, magari utilizzando per fare ciò la stessa tecnologia di cui si avvale la civilizzazione moderna, bensì di una vera e propria conversione spirituale dell’uomo che ristabilisca la consapevolezza delle intime connessioni con la Natura, di cui l’umanità stessa è parte. I valori dell’Ecologia profonda e la visione del mondo di Snyder ci esortano, in sostanza, a considerare come la contrapposizione mortifera fra civilizzazione e selvaticità possa essere positivamente superata solo comprendendo come il senso dell’essere uomini sia da ricercare nella relazione che unisce tutte le cose viventi nella totalità della Natura. In altre parole: l’uomo che ha la forza di preservare la propria identità è colui che sa di “abitare” i cicli eterni della Natura.
Ma poiché la Natura cantata nelle stupende poesie di Snyder non è affatto un’astrazione – come non lo è l’immagine, a noi tanto cara, dell’Uomo Selvatico (a differenza del concetto di “cittadino del mondo”, mera invenzione razionalistica della modernità borghese) – abitare la Terra non può che significare soprattutto appartenere ad un luogo, essere radicati in un posto. La Natura è infatti il regno della biodiversità, dei diversi ecosistemi, che rimandano all’eterogeneità delle comunità umane. Di qui l’idea del bioregionalismo, ampiamente approfondita da Snyder negli scritti raccolti in questo libro, che va intesa anche come un’opzione capace di sfidare la globalizzazione economica e politica, la quale minaccia la sopravvivenza stessa delle diversità biologiche e culturali. La bioregione spiega Snyder è uno spazio, un ecosistema che «possiede una propria coerenza funzionale e strutturale», per esempio un bacino fluviale. E’ lo spazio locale, il posto vivo in cui oggi può rinascere e vivere il senso di appartenenza alla Comunità composta dagli uomini vivi, da quelli morti e da quelli che verranno, ma anche da tutti gli altri esseri che partecipano della Natura meravigliosa. Secondo il bioregionalismo, solo su scala ridotta può rinascere una coscienza ecologica profonda: non esiste dunque una soluzione universale alla crisi della modernità, così come sono inservibili le organizzazioni statali moderne costruite artificialmente senza badare all’importanza della relazione fra l’uomo e l’ambiente in cui l’uomo vive.
Ma le riflessioni di Snyder ci invitano anche ad una profonda trasformazione interiore, la quale non può che essere il frutto di una pratica quotidiana, dello studio dei miti, delle leggende, dell’habitat naturale del proprio posto. Si tratta come ricorda Snyder – soprattutto di onorare il selvatico che è in noi: «Il nostro corpo è selvatico. L’istantaneo, involontario volgere la testa quando udiamo un grido; la vertigine, che ci coglie guardando giù in un precipizio; il cuore, che batte in gola nei momenti di pericolo; il riprendere fiato; i momenti di riposo, di contemplazione e di riflessione sono tutte risposte universali di questo corpo di mammifero».
Molti dei suoi ultimi lavori si concentrano su alternative alla vita nelle città e mostrano una riverenza per la natura e un profondo interesse nei confronti delle filosofie orientali.
Caro Beppe tra le tante cose vere che dici durante le tue splendide serate aggiungi anche questo…..io ho visto le immagini e mi è venuto mal di stomaco!!!!
Fate qualcosa anche voi….è un avera crudeltà!!!
Oggetto: I: Foche. Leggete e perpiacere sottoscrivete È un sito sicuro
da qui ai prossimi 3 anni almeno un milione di cuccioli di foca (dai 12
giorni ai 3 mesi di età!!!!!) verrano
sterminati barbaramente sulle coste del Canada per rifornire i Paesi
“CIVILI” di pelli ed altre materie prime.
Ho visto le foto ed i filmati di questa orrenda mattanza e Vi assicuro
che non sono affatto piacevoli, soprattutto se pensiamo che le vittime
sono poveri cuccioli innocenti. Per questo motivo Vi invito
calorosamente a firmare, come ho fatto io, la petizione on-line che la
LAV sta portando avanti per convincere il nostro governo a vietare
l’importazione ed il commercio di materie prime (pellami, carne, ecc)
che provengono da quella barbarie. Vi chiedo di collegarVi al sito della
LAV, http://www.infolav.org, di guardare, magari, le foto ed il video e poi di
FIRMARE ANCHE VOI PER RIUSCIRE A SALVARE QUESTI POVERI CUCCIOLI! :qui
trovate il link per accedere direttamente alla petizione on line http://www.infolav.org/nn-home-page-ie.htm
VI PREGO, AIUTATELI!!! E fate girare il messaggio!
Grazie di cuore.
Ci hanno raccontato per anni che l’incenerimento serve a produrre energia…
abbiamo letto sui giornali locali, che lo smaltimento “ottimale” sarebbe
50% riciclaggio e 50% incenerimento.
Io semplice cittadino, queste cose le ho lette sui giornali, locali e nazionali.
Ora si scopre che non è vero, che senza gli incentivi pubblici gli inceneritori
non potrebbero stare sul mercato. Chiuderebbero.
Come si fa a non considerarla (anche) una notizia locale, con tutte le prese di posizione che si sono succedute negli ultimi mesi a Ravenna?
OGNI GIORNO, da più di 15 anni in Italia, inceneritori e grandi gruppi
come Moratti, Falck, Garrone etc si sono spartiti questa cifra:
5.479.452 euro/giorno! (La fonte è la XCommissione Ministero attività produttive, novembre 2003!, mica una associazione ambientalista… Si può scrivere su un giornale con il dovuto rispetto per la fonte istituzionale?!)
Questo accade ogni giorno, in contrasto alla precisa normativa 2001/77/CE, al rispetto del Prot. di Kyoto, financo al minimo buonsenso: abbiamo 2 miliardi di euro all’anno per le energie pulite. Che facciamo di questi fondi? Li diamo a inceneritori e petrolieri.
Incredibile.
Chi ha permesso tutto questo deve avere un senso dell’umorismo tutto suo.
Non si sapeva? Bene, ORA si sa. Che facciamo?
Quanto ancora dovremo attendere perchè i politici del nostro territorio
si schierino dalla parte dei cittadini, e non delle lobby che da 15 anni si
sono impadronite di fondi pubblici per 32 miliardi di euro senza nemmeno renderlo noto?… (facendo business a rischio zero sulle tasche dei contribuenti, e questo è spiegato con dovizia da Massimo Mucchetti, giornalista del Corriere della sera nel suo libro “Licenziare i padroni?”),
Come potete permettere tutto questo e ritenervi al servizio dei cittadini?
Ai tempi della proposta in commissione ambiente di Hera
di costruire un altro inceneritore, ormai un anno fa, chi sosteneva quel progetto
chiese a chi si opponeva “l’alternativa”.
Bene, dopo la conferenza stampa della Rete nazionale rifiuti zero
del 9 marzo a Roma, in cui si è finalmente
detto con chiarezza come si sostengano
gli inceneritori (tramite aggravio bolletta Enel del 7%), ricordo a tutti
che l’alternativa già esiste e funziona e nel tempo migliora le sue performance:
riduce la produzione dei rifiuti,
consuma meno risorse (che non sono illimitate!),
risparmia energia ed emissioni inquinanti,
riduce quantità e pericolosità delle discariche,
insegna a rispettare l’ambiente e ad avere più senso civico,
responsabilizza i cittadini (che pagano in base a quanto rifiuto producono!),
crea molti posti di lavoro e nuove imprese! etc etc.
Si chiama raccolta domiciliare con tariffa puntuale, il Direttore del Consorzio
Priula (TV) sarà ricevuto in commissione ambiente a Ravenna venerdì 11 marzo.
Forse sarebbe il caso di andarlo ad ascoltare, e fargli domande.
Ci hanno raccontato per anni a media unificati che l’incenerimento serve a produrre energia: è vero l’esatto contrario!
Incenerendo i rifiuti si spreca molto più petrolio del necessario, dovendo ricreare continuamente prodotti e imballaggi a perdere, da zero, in un circolo vizioso e antieconomico.
Chi si ostina, da oggi in poi, (DX,SX, Centro, Partito dei consumatori e Partito dei pensionati, tutti, senza distinzione) a sostenere tecnologie obsolete
come l’incenerimento dei rifiuti urbani, è tenuto a darne motivazione.
Un rappresentante dei cittadini risponde del suo operato nei fatti.
Nel mio piccolo lo informo che si pone in contrasto con le direttive comunitarie in materia, ed è fuori da ogni semplice logica: ETICA, economica, sociale e ambientale.
Ce lo dimentichiamo, ma gli inceneritori sono un incentivo formidabile
(e indecente) alle guerre per le risorse, ed ora che ne siamo consapevoli
aspettiamo che finalmente il ritardo della politica (italiana) su questo
tema di strategica importanza sia colmato.
Le scelte che facciamo oggi a Ravenna e in Italia, sui rifiuti e l’energia, hanno dirette conseguenze sulle nostre vite, non soltanto nostre, ma di ogni altro individuo e specie sul pianeta, anche delle prossime generazioni.
Fin dal 2000 la UE riconosce in 44euro/tonnellata i costi ambientali
degli inceneritori, che vanno quindi TASSATI, così come fanno in Danimarca, mentre in Svezia, Olanda e Inghilterra si sta discutendo la stessa misura.
Al contrario, in Italia sono stati e vengono tuttora sovvenzionati contravvenendo alla direttiva 2001/77/CE.
È necessaria una presa di posizione non equivocabile, dei rappresentanti dei cittadini.
Prima, delle prossime elezioni possibilmente, vista l’esiziale importanza di questo fatto.
Cordiali saluti, Roberto Pirani – dagonet@libero.it
Uno dei tanti cittadini della Rete Nazionale Rifiuti zero
PS
In Germania un cittadino può scegliere la fornitura di energia, se pulita o no.
In Italia siamo obbligati tramite Enel a sovvenzionare energia fossile, quando sappiamo di dover rispettare il Protocollo di Kyoto e non sarà facile, visto l’andazzo.
Non so, a me sembra semplicemente di una gravità inaudita, non so che altro dire.
Come questi fatti, a distanza di mesi dalle prime conferme ufficiali,
non finiscano in prima pagina, non smette, sinceramente, di sbalordirmi.
Visto che qui si segnalano siti, vorrei segnalarne uno anch’io, utile soprattutto a chi ama la montagna: http://www.mountwild.it
cioé il sito dell’associazione Mountain Wilderness. Tra Bormio e Torino olimpica per la montagna questo è un periodaccio…
Salve a tutti.
Per chi fosse interessato a capire cosa è il biodiesel, esiste il sito http://www.assobiodiesel.it (non sto facendo pubblicità a nessuna azienda) dove spiega molto. Il biodiesel a quanto ho capito può essere già usato sia nelle auto a gasolio (anche se non per tutti i modelli credo) sia per il riscaldamento. Infatti converrebbe chiedere a un meccanico di fiducia o alla casa produttrice(?), forse, se è possibile usarlo per la propria auto. Ad ogni modo l’impatto ambientale del biodiesel è molto basso e questo potrebbe anche essere usato nei mezzi di trasporto pubblico di ogni città. Per chi è veramente interesato ad avere un comportamento responsabile, potrebbe incominciare ad usare il biodiesel per l’auto e per il riscaldamento, dove possibile.
Anzi, visto che siamo in periodo di elezioni, chi è veramente interessato ad avere meno inquinamento possibile, attraverso eventuali comitati di cittadini, potrebbe fare pressione sulle proprie amministrazioni comunali ad assumere tale combustibile nei mezzi di trasporto pubblico, altrimenti alle prossime elezioni si potrebbero cambiare le proprie idee…
Inoltre credo che ci siano anche dei finanziamenti da parte di alcune regioni (controllate su http://www.fonti-rinnovabili.it) nel caso si volesse comprare caldaie a biodiesel o biomassa.
Sono fermamente convinto che un mondo meno inquinato si possa avere agendo su almeno due fronti: con il nostro comportamento e il comportamento delle istituzioni. Però il nostro comportamento può influenzare le istituzioni se noi ci comportiamo in maniera responsabile creando “la domanda” di un mondo migliore. E con lo stesso comportamento influenziamo anche le aziende piccole o grandi che siano. Anni fa non c’erano tutti questi prodotti senza conservanti e prodotti biologici ed ecologici, che tra l’altro sono spesso abbordabili economicamente. Ora ci sono perchè la domanda dei cittadini alias consumatori, riguardo a questi prodotti, è aumentata! E quindi le aziende si sono adeguate!!! Se nel nostro piccolo, che non è poco in quanto se sommato al comportamento di tutti gli altri può avere effetti devastanti, ci comportiamo in maniera più responsabile, cercando di inquinare molto meno (si può, basta volerlo) attraverso un consumo sensato, allora il risultato della somma di tutti questi comportamenti responsabili è che le aziende si adeguaranno alla nostra domanda e i partiti, se non vogliono perdere voti, devono abbassarsi ai nostri desideri. Sono le aziende e i partiti che dipendono dai nostri desideri, anche se loro fanno di tutto per farci credere il contrario cercando in tutti i modi di inculcarci le abitudini e i comportamenti che vogliono loro!!! basta informarsi e agire di conseguenza!!! internet è la risorsa migliore per informarsi in quanto è libera da certi controlli 😉
io posso consigliare, tanto per cominciare:
c’è anche una catena di negozi sparsi per tutta Italia che vende pannelli solari a rate con tasso 0%. L’indirizzo non lo dico per evitare di essere accusato di fare pubblicità. Chi lo vuole sapere mi scriva a domenico.barranca@tiscali.it
Cambiare abitudini non è possibile dall’oggi al domani, però se c’è una vera convinzione in ciò, allora le difficoltà diventano ostacoli presenti solo nella propria testa o quasi. Poi se c’è da fare un sacrificio economico, pazienza, per un anno non farò viaggi ai tropici e non andrò in settimana bianca, ma in compenso si fa qualcosa per un mondo più pulito, per noi stessi, per le nostre famiglie e per le generazioni future! Inoltre consumando in maniera sensata, significa anche risparmiare e quindi avere più soldini in tasca. Perchè se uso lampadine a basso consumo, se uso un impianto solare termico e/o fotovoltaico, se spengo anche le lucine di stand-by, etc.., di sicuro non dovrò più pagare certi enti che si preoccupano solo di prenderci per i fondelli. Se invece di usare la macchina ma prendo la bicicletta, di sicuro inquino meno e quindi dovrò spendere meno soldi per il carburante, qualunque esso sia.
Se invece ce ne freghiamo di tutto ciò, allora non lamentiamoci se ricominciano a costruire centrali nucleari o se continuano a costruire centrali a carbone e schifezze simili. Perchè la colpa principale è nostra, siamo stati noi a volerlo per non avere assunto un comportamento responsabile!!!
Ciao Beppe,
ieri sera c’ero anch’io al Forum a Miilano… sei un fenomeno!
Ecologia…
Esiste il modo per escludere completamente l’utilizzo dei derivati del petrolio: la Canapa.
Il mio non vuole essere un incitamento a fumare Marijuana, assolutamente.
Ma ci sono cose che gli italiani non conoscono e che invece dovrebbero sapere.
Grazie a questa pianta è possibile sviluppare carbiranti ecologici, medicinali, tessuti, cibo..
Per quale motivo non è legale?
Potrebbe salvare il nostro paese, anzi il mondo, dal virus dell’inquinamento!!!
Ma forse ho una risposta.
Chiaramente per permettere a “certe persone” di arricchirsi con il rincaro della benzina.
Una cosa curiosa è come lo Stato abbia deciso di aumentare il costo di questi carburanti per finanziare mezzi pubblici elettrici (non soffermiamoci sui detentori delle aziende che forniscono i mezzi pubblici.. 🙁 , vedi ATM di Milano).
Perchè?
Perchè non rendere legale la coltivazione della canapa?
Forse perchè i soldi finirebbero nelle tasche dei contadini, nelle tasche del popolo???
A tal proposito vorrei segnalare l’articolo apparso in prima pagina sul Corriere della Sera ieri, e il documentario “L’erba Proibita”.
Ciao beppe,
sono un ragazzo di finale ligure trapiantato a milano (che culo!!!) per motivi di lavoro….vorrei segnalarti lifegate, un portale bio-etico che ha lanciato un’iniziativa davvero interessante che si chiama impatto zero…ovvero ad una data un’azienda che possiede tot auto, tot computer, tot dipendenti ecc…viene conteggiata la quantita’ di anidride carbonica prodotta e il num. di alberi necessari a compensarla. A questo punto l’azienda che aderisce al progetto compra alberi e li rimpianta (ad es. nel parco del ticino)….cosa ne pensi?
ciao
che fine ha fatto la produzione della auto ad
aria compressa ?
Lo stabilimento era stato già insediato in provincia di Frosinone, ma dalle voci gli operai
si trovano già in mobilità senza aver lavorato
nenche un giorno
Salve a tutti.. vorrei porre all’ attenzione una questione riguardo uno dei principi fondamentali dell’ economia.. non ho scoperto l’acqua calda, ma secondo me è giusto riflettere su una contraddizione!!Il famigerato P.I.L.(prodotto interno lordo, che aggiungerei tra le parole terribili lassù in alto..) è il pricipio da cui si può, secondo l’economia, quantificare il benessere.. così paradossalmente, una fabbrica inquinante, producendo un certo Pil, produce benessere.. ma cosa succede se andiamo a considerare un parco urbano, un bosco o le tante aree destinate a verde pubblico?? Esse non producono Pil e quindi non concorrono alla quantificazione del benessere di una società.. come dire: se vuoi andare a vivere in mezzo al benessere ti consigliano di comprarti una casa vicino ad una ferriera o ad una centrale nucleare, mentre è meglio evitare quei parchi urbani residenziali dove troppo verde rischia di limitare la tua qualità della vita!!Ma se poi andate a chiedere ad un’agenzia immobiliare (che a sua volta produce Pil) ti fanno pagare di più le abitazioni circondate dal verde rispetto a quelle site nelle ormai diffusissime zone industriali!?!?!Perchè?? Beh, a tutti consiglio di dare un’occhiata al significato di Pil ‘verde’ che in futuro, forse, ci salverà dalle ‘scovazere’.. (Kyoto, aiutaci tu!)
Non si può credere all’ecologia.
E’ impossibile dare una ragione assoluta per azioni ecologiche, perche ogni pensiero è inquinato e inquina.
Perchè scegliere la macchina elettrica o quella
a gas o quella ad olio di colza.
E’ poetico perchè noi abbiamo inventato tutto
quello che ci serve per vivere.
Possiamo limitare le nostre scorie ma non potremo mai eliminare la cosa più naturale perchè sarà sempre la più impossibile da eliminare e la più utile da conservare:
IL PENSIERO.
Esiste un argomento di estrema attualità e di un importanza sconcertante per cui non è possibile chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie…..
Le persone muoiono di cancro alle vie respiratorie, tutto quello che mangiamo ci fa male perchè inquinato, l’acqua che beviamo non è pulita (spesso); sembra che ogni semplice gesto naturale ci si ritorca contro per qualche strano motivo. E’ possibile tutto questo? E’ possibile che nessuno parli veramente di ciò che alla gente sta a cuore? Tu si, Beppe, tu l’hai già fatto, ma sei uno dei pochi! Tutto il resto del mondo dell’informazioe, o quasi, sembra ignorare il seguente argomento:
ESISTE GIA’ LA TECNOLOGIA PER FAR MUOVERE I VEICOLI A MOTORE SENZA INQUINARE!
E’ incredibile; quando si guarda la pubblicità di un’automobile alla televisione, si sente sempre parlare di estetica, prestazione, rumorosità, optional, sicurezza (e questo è giusto….. una ogni tanto), ma mai di ecologia, perchè? Non ho mai sentito nessuno spot affermare:”Questa è la macchina che consuma di meno al mondo”, perchè???
Vorrei farti questa segnalazione: http://www.cacaonline.it/auto/, ovviamente non è l’unica fonte di informazione sull argomento, ce ne sono a bizzeffe ma la tanto amata TV non ce lo dice….
Allora se le automobili possono andare a metano, metanolo, GPL, elettricità, idrogeno, OLIO DI COLZA (questa è veramente incredibile), eliminando quasi totlamente le emissioni (ed in alcuni casi TOTALMENTE) mi sembra il caso che la gente lo sappia! Credo che la maggior parte delle persone siano ignoranti (a volte per colpa loro, a volte no – OMERTA’ da chi dovrebbe renderci meno ignoranti) e questo è il vero motivo dell’inquinamento!
Proporrei l’unica legge antinquinamento che sia veramente utile: Che lo smaltimento differenziato diventi obbligatorio in tutta Italia, sono pronto a pagare una giusta tassa perchè il mio piatto, il mio bicchiere, o la mia bottiglia di plastica sia veramente smaltito in maniera corretta, e all’occorrenza diventi altro materiale. Grazie. Francesco
CARISSIMO,
SCUSA NON SEI UN DENTISTA…
MI RIVOLGO A TUTTI COLORO CHE COME ME SONO A CONOSCENZA DEL BIODIESEL.NON QUELLO CHE TROVATE NEI VARI ESSO ERG TAMOIL.
MA QUELLA SPECIE DI MISCELA DI OLI DI COLZA ECC DI CUI NESSUNO PARLA COME ALTERNATIVA REALE E ATTUALISSIMA AI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE E PER RISCALDAMENTO IL CUI IMPATTO AMBIENTALE E’ MOLTO VICINO ALLO ZERO!!!!!!!!!!!!!!!
INTANTO CHE ASPETTIAMO L’IDROGENO ????
PERCHE’ NON UTILIZZARE SUBITO,ANZI DA IERI,QUESTO BIODIESEL NELLE NOSTRE AUTO,FURGONI,TIR,CASE,INDUSTRIE!!!!!!!!!!!!
INVECE CHE VENDERE I LORO TERRENI ALLE AGENZIE IMMOBILIARI PER CONDOMINI PERCHE’ NON INCENTIVARE L’AGRICOLTURA SEMPRE PIU’ IN CRISI?????????????
PER FARLA BREVE VORREI FARE UN APPELLO A TUTTI COLORO I QUALI COME ME VORREBBERO METTERE NEL SERBATOIO DELLA LORO AUTO FURGONE ECC STO CRISTO DI BIODIESEL!!!!!
HELP ME !
GRAZIE CIAO
Vorrei sottoporre a chi legge un quesito che potrà sembrare banale: perchè nelle fontanelle pubbliche (i famosi “draghi verdi”) l’acqua (potabile) scorre sempre, anche senza che nessuno la beva? Non sarebbe più logico metterci un rubinetto, invece che sprecare questa risorsa? Chi le progetta? E perchè le progetta così? Succede solo a Milano o anche in altre città?
buongiorno sono un privato che scrive queste sue idee riguardo l’ecologia in particolare le automobili perchè le case automobilistiche sono cosi in ritardo nel progettare auto ecologiche che funzionano a idrogeno?
E perchè il comune di milano ha ancora in s ervizio autobus inquinanti 3 4 volte di piu di un auto normale?
Gentili signori,
sono una Azienda Agricola, che coltiva ed alleva secondo il metodo della agricoltura biologica; mi trovo in una splendida valle, quella del fiume Agri, in terra Lucana.
Questa regione d’Italia per molti è difficile da localizzare con immediatezza, ma da poco abbiamo dato prova di carattere e chi non ci conosceva ancora ci ha conosciuto per una particolare “intolleranza ” alle scoria nucleari.
La responsabile dell’ Azienda IL QUERCETO, Francesca Leggeri, ha deciso da qualche anno di dedicarsi anima e corpo alla mia conduzione. Sono perciò una giovane azienda, sebbene già da dieci e più anni, qui in Lucania ho messo le prime radici per quell’ attività collaterale che è l’ospitalità agrituristica. Nessuno sapeva bene cosa fosse un agriturismo, nemmeno le amministrazioni locali erano pronte alle “stravaganze” della intrepida signora Nancy Musacchio, la mia fondatrice; per cui è stato tutto un cammino in salita, con grande impiego di coraggio, pazienza, risorse e olio di gomiti.
Finalmente oggi sono ormai a regime, Francesca, la figlia di Nancy, è davvero in gamba, una di quelle giovani imprenditrici donne che tanto piacciono all’ UE. Ho un posto in tutte le guide del settore, ed un articolo nelle più diverse riviste. Sono un riferimento per molti che cercano una vacanza per lo spirito. Oltre a offrire ospitalità agrituristica, diamo lavoro a manodopera extracomunitaria e non, coltiviamo dei terreni che ormai solo pochi anziani del luogo riconoscono degni delle proprie fatiche, ed alleviamo il bestiame sotto il cielo, curiamo il bosco, in modo da donare ai nostri ospiti un’ esperienza forte come un abbraccio ricco di energia della natura.
Da qualche tempo uno strano animale a sei zampe, mai visto prima nei dintorni, dagli orribili colori giallo nero e rosso, giusto a sottolineare il pericolo, ha invaso il territorio lucano con il terribile obiettivo di far passare un oleodotto che mi attraverserà. Accade il disastro.
Con lettera del 20/11/03 e del 17/12/03 l’ENI S.p.A. nell’ambito di coltivazione di idrocarburi così come concesso dal Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato, mi comunica di aver deciso che una striscia di terreno larga m 33,9 circa, lunga m 719 e profonda per tutta la lunghezza m 1,5 sarà interessata per i lavori di stesura di un oleodotto che collega i pozzi di estrazione all’area innesto del Centro Olio. Una superficie di circa 2,5 ettari rasa al suolo, e circa 36.500 metri cubi di terreno totalmente sconvolto.
Saranno sacrificati per il passaggio dell’oleodotto una parte di bosco, un oliveto, un vigneto, i prati e i pascoli permanenti, i campi coltivati a cereali e a fagioli di Sarconi (IGP), e saranno interrotte le recinzioni per il bestiame e il paddock per cavalli, verrà inoltre sconvolta ed alterata la struttura e la tessitura del terreno, il profilo e le pendenze, e sarà deviato il corso naturale delle sorgenti superficiali e sottterranee.
Ho le idee chiare su cosa è una Azienda Agricola Biologica, ho una lunga esperienza sul campo, ma a volte dopo le visite dell’ENI S.p.A. mi viene una gran confusione.
Mi è stato detto che Francesca per poter tagliare a regola d’arte un po’ di legna da ardere dal suo bosco deve richiedere l’autorizzazione dietro presentazione di un gran bel mucchio di documenti, e non è sempre facile averla. Invece l’ ENI S.p.A. taglierà completamente interi boschi che non potranno più essere ripiantati finchè ENI vorrà. C’ è qualcosa che non mi è chiaro, come Azienda Agricola ho la funzione ed il compito di salvaguardare il territorio e l’ ambiente, e per farlo devo perdermi nei labirinti delle norme, ed invece l’ENI che distrugge il bosco in nome di chissà quale utilità, va giù tranquilla con l’aiuto delle norme? L’azienda agricola a fatica oggi mantiene un’economia da pochi riconosciuta e quindi aiutata.
L’ Agricoltura Biologica ha tra i suoi sacrosanti punti fermi quello di mantenere la fertilità del terreno anche con l’apporto di sostanza organica agli strati superficiali che sono esplorati dagli apparati radicali delle piante coltivate e spontanee. Un fascio di condotte all’ interno delle quali scorre petrolio è la stessa sostanza organica di cui parla il Reg. CE 2092/91 sul metodo dell’agricoltura biologica? Come verrà giustificato agli occhi dei miei ospiti, che sono fuggiti dal caos delle città europee, l’ impatto ambientale che avrà la striscia di terreno spoglia di alberi e da qualsiasi altro abbia un carattere di permanenza, che attraverserà il mio ed i nostri boschi di querce?
L’Associazione Italiana Agricoltura Biologica ha steso un disciplinare su gli agriturismi ecocompatibili premiando con una margherita le attività e i servizi offerti in un criterio di ecosostenibilità. Un oleodotto in azienda fa guadagnare una margherita agli Agriturismi bioecologici?
Ed ancora non mi è chiaro se questa striscia di terra, interessata dalla servitù di oleodotto, mantenuta libera, sgombra e debitamente segnalata deve essere protetta per tutta la sua lunghezza e la sua larghezza per i pericoli che gli agricoltori biologici possano procurare alle tubazioni; o gli agricoltori biologici devono dormire sonni agitati perché sotto, a pochi metri corre una condotta forzata che può e continua a dare un danno all’ambiente?
Alcuni esperti assicurano che per quanto le condotte siano date per affidabili e stagne, trasudano comunque sostanze che poco hanno a che fare con gli strati superficiali del terreno, dove pascolerà il bestiame, dove scorrono le sorgenti, e dove gli ospiti dell’Azienda faranno le escursioni?
La Lucania un tempo era famosa per le sorgenti di acqua, per la bellezza delle montagne e dei boschi, da domani grazie all’ ENI S.p.A. la Valle dell’Agri sarà famosa per il petrolio. E l’Azienda Agricola Biologica Il Querceto spenderà la misera indennità di servitù ricevuta dall’ENI S.p.A. per chiudere l’attività e abbandonare la montagna.
Permettete che adesso sia io, Francesca Leggeri, titolare dell’Azienda, a prendere la parola, aprire un agriturismo in Lucania è stata opera da pionieri. Allora non si conosceva nemmeno la parola e i visitatori erano piuttosto diffidenti. Il Querceto, con gli anni, è diventata un’azienda modello e la sua esperienza germogliò in altre parti del Val d’Agri e dell’intera regione. Così avvenne con l’agricoltura biologica: la strada aperta da pochi è stata via via seguita da tanti altri. Per questo “Il Querceto” non è solo un agriturismo, ma è il simbolo positivo di un’esperienza di successo che propone un rapporto innovativo con il territorio.
Pertanto, l’ipotesi di chiudere, perché ciò sarò costretta a fare, è per conto mio inaccettabile. Avendo riposto una enorme fiducia nell’ Agricoltura Biologica, sia per passione che per scelta d’impresa, chiede a chi si fa garante dei principi e del metodo biologico tramite il controllo e la certificazione ad ICEA, quale Organismo di Controllo e ad AIAB, quale associazione dei produttori agricoli biologici, e a voi chiede una risposta che soddisfi un quesito tecnico ed etico: come è possibile conciliare l’ecosostenibilità di un territorio con la sua devastazione certa? Come conciliare l’esistenza di una Azienda Agricola Biologica con la costruzione di un oleodotto?
Cordiali Saluti.
Azienda Agricola IL QUERCETO & Francesca Leggeri
AZIENDA BIOECOLOGICA IL QUERCETO *La Terra di Nancy *
Podere Querceto, 85050 Marsicovetere (Potenza) Ilquerceto@tiscali.it * http://www.ilquerceto.it *
tel +39 0975 69339 * Fax +39 0975 69907
secondo una stima di nn ricordo quale ente mondiale per la salvaguardia delle risorse umane la nostra civiltà, se nn si attueranno dei cambiamenti decisi e radicali alle politiche di sfruttamento delle risorsa mondiali, ha una periodo di vita staimabile in circa……50 anni…!
vedremo se io che ho venti anni appena riuscirò almeno a morire di morte naturale… checco
..ho scoperto da poco che nella bolletta Enel è prevista una percenutale di non so bene quanto e non ricordo da quanti anni viene pagata destinata alla ricerca di fonti energetiche alternative .. ma quanti di questi soldi hanno effivamente preso quella direzione? e nel caso (e qui cado nell’utopia) che fossero effettivamente stati utilizzati allo scopo per il quale ci sono stati richiesti, dove sono i riusltati?? insomma, sono soldini nostri, sudati, risparmiati .. non dovremmo avere il diritto di sapere .. non dovrebbe esserci maggiore chiarezza?
un saluto
A proposito dei temi cari a Beppe Grillo e tutti noi, volevamo segnalarvi “Terra Futura”, mostra-convegno sulle buone pratiche di sostenibilità che si terrà a Firenze il prossimo aprile (dall’8 al 10) presso la Fortezza da Basso. L’ingresso è gratuito. La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, vuole far conoscere, far sperimentare e diffondere le “buone pratiche” di sostenibilità sul fronte economico, sociale e ambientale. Oltre all’intenso calendario culturale sarà allestita una vasta area espositiva per far conoscere da vicino le esperienze di finanza etica, consumo critico, responsabilità sociale e di impresa, parteciapzione democratica, diritti delle persone e dei popoli, turismo sostenibile, tutela dell’ambiente, utilizzo intelligente di fonti naturali, costruzione di relazioni, di reti e di polticihe che consentano di ridurre le disparità economiche e sociali.
Hai ragione però bisogna stare molto attenti perché non sempre ciò che in apparenza sembra più efficace lo è veramente.. il rendimento di quella caldaia risulta così alto perché l’ammoniaca ha un potere frigorigeno molto alto.. però se dispersa nell’ambiente è molto nociva e questo è il motivo per cui è stata sostituita nei processi industriali.. non sempre ciò che viene fatto risulta essere un passo indietro per fortuna!!
Marco
L’ecologia è un problema politico e sociale di enorme importanza. Ma anche personale, individuale. Quando saranno fatte delle scelte concrete per l’ecologia a discapito dell’attuale economia e per un progetto economico innovativo e per una vita presente e futura migliore. Auto a gas o idrogeno. Inceneritori validi… ecc. ecc.
Questo è il nostro futuro, sociale, economico, politico e individuale.
Navigando in internet ho trovato sul sito robur http://www.robur.it/pag_scelta_gahp.jsp
Una caldaia che, sfruttando il ciclo frigorifero dell’ammoniaca ed il princippio della pompa di calore, ottiene rendimenti del 160%.
Tale caldaia funziona a gas, non ha parti in movimento (come le pompe di calore tradizionali), ed oltre il caldo in inverno funziona da condizionatore in estate.
Se poi si considera che sfrutta una tecnologia dei primi del 1900…. Capperi che progresso!!!
Ciao Beppe. Grazie innanzitutto per la bellissima serata passsata ad ascorlarti a Bellinzona in Ticino. Mi hai lasciato con molte riflessioni e timore per l’ignoranza che abbiamo su molti argomenti. L’essere umano è paragonabile ad un virus. Si moltiplica per distruggere tutto ciò che gli sta attorno. Nella nostra confederazione lo stato si prende 86 centesimi al litro di benzina (attualmente la benzina costa 1.45 franchi). Ho fatto un rapido calcolo e mi sono reso conto che lo stato incassa circa 4 miliardi di franchi svizzeri all’anno. Trattasi di entrate per stazioni di servizio e quindi sono escluse le entrate riguardanti le economie domestiche (in Svizzera la maggior parte delle case è riscaldata dalla nafta). Prova ad immaginare tutti gli altri stati! E’ una cifra terribile. Se un giorno il nostro petrolio finisse davvero (spero succeda al più presto), l’economia mondiale andrebbe a rotoli!! Nel frattempo, gli stati governati da deficienti al cubo, se ne fregano dell’inquinamento che questo provoca! Ho una Peugeot 807 diesel che ha un filtro anti particolato. Mi chiedo se le case automobilistiche debbano aspettare ancora molto prima di introdurlo su ogni auto diesel. Che società allucinante. A quando una rivoluzione?
Domanda forse ingenua, spero che qualcuno mi risponda:
Il problema dei rifiuti mi sembra sempre di più quello della coperta troppo corta o troppo lunga
Se incentivo e se miglioro la raccolta differenziata ma a che cavolo mi serviranno tutti gli inceneritori, i termodistruttori o termovalorizzatori o chiamateli come volete che già ci sono e tutti quelli che le nostre (miopi) Amministrazioni stanno costruendo sul nostro povero territorio?
Già ora mi sembra che gli inceneritori non vengano utilizzati al massimo della loro capacità e in futuro, migliorando la raccolta differenziata, non ce ne sarà forse sempre meno bisogno?
Ciao Beppe ci vediamo venerdì al Forum.
IL BIODIESEL E’ MEGLIO DEL DIESEL!
a chi interessa saperne di più, nel sito http://www.oder.tk c’è la mia tesi di laurea al riguardo. x altre informazioni contattatemi.
Per Mauro Agliardi e il suo post del 09/03/2005 12:59.
Ti capisco. Io quest’anno dovrei comprare una auto. Se la compro nuova allora la compro solo se posso usare il biodiesel (www.assobiodiesel.it), altrimenti la compro usata. Perché mi sono ripromesso che comprerò una macchina nuova solo se ha un impatto ambientale nullo o quasi, proprio come il biodiesel o quella con motore ibrido (elettrico e benzina). Dato quello che hai detto sulla finanziaria, allora l’unica speranza è che creando una maggiore domanda di biodiesel, allora i produttori di questo carburante abbassino i prezzi. Così facendo in parte, forse, si aggira l’ostacolo. Se poi il governo ha deciso così, noi cittadini abbiamo due poteri: quello di voto e quello come consumatori. Quello di voto lo possiamo mettere in pratica il mese prossimo o sbaglio???? Quello come consumatori tutti i giorni e quindi tutti i giorni possiamo dimostrare che vogliamo un mondo pulito, senza inquinamento. Poi se dobbiamo spendere di più, pazienza, cerchiamo di risparmiare in altri modi. Tipo evitando gli sprechi, perché consumando di più è ovvio che si inquina di più. Per questo consiglio anche http://www.wwf.it e http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm
Attraverso la creazione della domanda oggi ci sono un maggior numero di alimenti senza conservanti e prodotti biologici a prezzi abbordabili da tutti. Noi, comuni cittadini possiamo far tendere l’ago della bilancia verso il vero benessere basato su un mondo pulito, attraverso i nostri comportamenti responsabili e critici nei confronti di chi ci prende per i fondelli.
volevo solo segnalare un articolo pubblicato circa dieci giorni fa sul sole24ore nel quale viene segnalato che con la finanaziaria 2005 comma 527 (mi pare) sono stati drasticamente ridotti gli sgravi fiscali per la produzione di carburante ottenuto dall’ olio di semi…la produzione dello stesso costa meno del gasolio e chiaramente non inquina . Può essere utilizzato sia per riscaldamento che per autotrazione.Ai produttori nostrani non rimane che esportarlo in germania od in francia dove l’ utilizzo non è tassato ma incentivato.Mi sento impotente di fronte a questa ennesima presa per i fondelli ….cosa si può fare?
Ciao a tutti
volevo chiedere il vostro aiuto per sensibilizzare produttori e consumatori sul tema del riciclo dei rifiuti
si tratta di mandare una mail alle ditte produttrici per chiedergli di usare solo materiali riciclabili e scrivere chiaramente sulle confezioni dei prodotti come queste devono essere riciclate
attualmente non viene indicato come riciclare le confezioni e molte persone, per ignoranza o pigrizia, non fanno la raccolta differenziata. Se le ditte produttrici scrivessero sulle confezioni come smaltirle avremmo delle informazioni chiare e tutti i consumatori verrebbero invogliati a fare la raccolta differenziata (che, per me, è l’unico modo serio per risolvere il problema dei rifiuti. Se la maggior parte dei rifiuti che produciamo venisse riciclata non sarebbe necessario aprire nuove discariche o costruire nuovi bruciatori e ridurremmo notevolmente lo sfruttamento delle risorse ambientali, l’inquinamento e le spese che ne conseguono)
SE VI SEMBRA UNA COSA UTILE potete:
1) mandare il testo che trovate sotto (o uno scritto da voi) agli indirizzi che trovate in fondo a questa mail (che non costa nulla)
2) mandare questa mail a tutte le persone che conoscete (che non costa nulla, mal che vada vi mandano a stendere)
e ovviamente
3) FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA (questo richiede un piccolo sforzo oraganizzativo ma, per una volta, soldi zero)
se le ditte riceveranno molte mail è possibile che adottino questo piccolo accorgimento e che, lentamente, il mondo cambi in meglio
grazie
Roberta
*************** testo mail ***************
Carissime ditte
vi scrivo per chiedervi di adottare una piccola iniziativa che non richiederà costi elevati ma potrebbe avere importanti risvolti sulla nostra società
si tratta semplicemente di scrivere (in modo sufficientemente visibile) sulle confezioni dei vostri prodotti in quale contenitore della raccolta differenziata possono essere buttate per venire riciclate
vi faccio degli esempi: “RICICLAMI NEL VETRO” oppure “CONFEZIONE DA SMALTIRE NELLA PLASTICA” oppure “BUTTAMI NELLA CARTA”
nel caso in cui l’oggetto da riciclare fosse composto da materiali diversi sarebbe opportuno indicare che vanno smaltiti separamente
questa iniziativa parte dal presupposto che voi utilizziate materiale riciclabile per le confezioni dei vostri prodotti e ha due scopi:
1) indicare chiaramente in quale cassonetto la confezione può essere smaltita, togliendo ogni possibile dubbio al consumatore (non sempre è evidente la categoria di riciclo a cui una certa confezione può appartere)
2) sensibilizzare i consumatori alla raccolta differenziata (che, secondo me, è l’unica soluzione seria al problema dei rifiuti)
nel caso utiliziate delle confezioni non riciclabili vi chiedo di cambiare tipo di confezione (immagino che questa sia una scelta costosa ma si potrebbe considerare come un investimento sul lungo periodo)
spero vorrete prendere in considerazione queste mie proposte dimostrando così la vostra attenzione verso l’ambiente in cui viviamo e contribuendo a migliorare la gestione della nostra società
ATTENZIONE: alcune ditte non hanno un indirizzo mail ma chiedono di compilare un form sul loro sito. Se avete tempo e voglia potete inviare la segnalazione a uno dei siti che vi riporto sotto
pensandoci bene… sarebbe più semplice se ci fosse una legge che obbligasse le ditte a fare quanto richiesto. Se ce la fate ancora potete inviare una mail al partito che preferite. Vi scrivo un esempio
Carissimi
vi scrivo per chiedervi di presentare una legge che obblighi tutte le ditte che producono qualsiasi cosa da vendere in Italia a scrivere sulle confezioni dei loro prodotti a quale categoria della raccolta differenziata la confezione stessa appartiene (carta, vetro, plastica, indifferenziato, ecc.) e, entro una data stabilita, ad utilizzare solamente confezioni riciclabili
questo per incrementare la raccolta differenziata dando una corretta informazione ai cittadini che già la fanno e invogliando tutti gli altri a questa pratica di civiltà (che mi sembra l’unico modo per risolvere il problema dei rifiuti)
E’ quasi un anno che medito su un argomento che mi pare non si senta spesso né nei discorsi tra conoscenti ed amici, né sui media, ma che ritengo di vitale importanza.
Le mie considerazioni partono dal disagio che provo nei confronti dell’ambiente in cui vivo, sia geografico che sociale, per estendersi alle situazioni di disagio ben più gravi che posso osservare sui media, o con qualche viaggio fuori dalle rotte turistiche.
Ho deciso ora di esporvi, se vi interessa, quello che è scaturito da molte letture e un atteggiamento critico verso ciò che passa dai media, e soprattutto verso ciò che il filtro così commerciale dei media non lascia passare.
Voglio provare qui a raccogliere i fattori che hanno determinato le mie osservazioni, e che più incidono sul mio disagio:
– i disastri ecologici locali e mondiali
– l’abissale squilibrio tra i paesi ricchi ed i poveri
– il sistema economico e sociale in cui siamo inseriti
– i bisogni reali ed immaginari dell’uomo
– le proposte dei pensatori globali per la risoluzione degli squilibri
– le proposte per la soluzione al problema ambientale
– la reale esistenza di una coscienza comune a tutti i paesi del mondo
– le proposte rivolte ai singoli da sociologi, ecologisti, religiosi, politici ed economisti
Questi fattori, posti a confronto con la classica domanda “ed io cosa posso farci ?” hanno dato origine a molteplici riflessioni, alcune delle quali ora vi esporrò.
Chi di noi non ha mai avuto una storta ad una caviglia, o male a un dente ?
Bene, e chi di noi nel momento in cui non poteva camminare, o masticare, non si è detto :
“come mi gusterò il camminare, il correre, il mangiare, quando sarò guarito !” ?
Bene, e chi di noi adesso che legge queste righe, e non ha una storta, né un dente dolorante, si gusta il fatto di camminare, correre, mangiare, esattamente tanto quanto aveva pensato che avrebbe fatto quando era indisposto ?
La risposta è probabilmente nessuno. Dopo qualche giorno dalla guarigione, ci sembra addirittura ovvio, scontato che le nostre membra funzionino.
Non siamo più abituati a provare più nessuna gioia nel camminare, correre, mangiare, perché sono diventate appunto azioni ovvie e scontate, e condizionate dalla nostra fretta sempiterna.
Ma cosa c’entra con lo squilibrio ambientale e della ricchezza mondiale ?
C’entra in questa maniera:
Occorre che noi ci rendiamo conto di quanto siamo ricchi, ricchissimi, anche solo potendo soddisfare i nostri più comuni ed elementari bisogni.
Non solo, occorre che ci gustiamo a fondo la soddisfazione che viene data ai nostri bisogni.
Non è difficile, ma non vi siamo proprio stati educati
Soggiacendo incoscienti al condizionamento della fretta, mangiamo correndo, ingozzandoci come nessun altro animale fa, gustandoci pochissimo quanto mangiamo, e quindi mangiando il doppio di quanto ci è necessario (“altrimenti che pasto è?”).
Soddisfiamo il bisogno di spostarci comprando una macchina, ma non ce la gustiamo e non appena l’abbiamo desideriamo il modello successivo o con l’accessorio in più.
Comperiamo il computer o il cellulare, ed operiamo la scelta non commisurandoli alle nostre reali necessità (essere reperibili, fare calcoli o giocare), ma scegliendo quello con più funzioni, quello più bello, e appena usciamo dal negozio esso è superato e vale la metà di quello che l’abbiamo pagato.
E quando arriviamo a casa con il nuovo acquisto, e leggiamo le istruzioni, scopriamo che se avessimo atteso dal concessionario il modello con la X nel codice, avrebbe avuto quella funzionalità in più che ora ci fa immalinconire.
Se vogliamo liberarci da questi meccanismi, dobbiamo osservare sempre bene quali sono i nostri veri bisogni, senza lasciarceli creare da altri.
Ad esempio, il messaggio recondito di ogni pubblicità è:
“tu non puoi essere felice senza questo prodotto o servizio”
Il vero scopo di un creativo pubblicitario non è far vendere il prodotto, è farci sentire infelici senza di esso.
Ma noi abbiamo pochi veri bisogni
I bisogni primari dell’uomo sono sempre gli stessi sin da quando viveva nelle caverne:
mangiare, bere, dormire al coperto ed all’asciutto, il bisogno di sicurezza.
Anche i secondari:
socialità, amore, relazioni.
Con la “modernità”, se ne sono aggiunti altri, tra i quali è difficile discernere i bisogni dai capricci.
Per oltre cento anni l’uomo ricco occidentale si è procurato, accanto alla soddisfazione dei bisogni, anche quella dei capricci.
Inutile misurare quanto lo abbia fatto a discapito di altri, perché le emergenze di adesso non lo permettono.
Ma ora è arrivato il momento che anche l’uomo “occidentale” diventi adulto, e che nel momento in cui mette in pericolo le sue stesse risorse apra gli occhi e cominci a comportarsi da adulto.
Il suo storico egoismo gli permette forse di adoperarsi in tal senso solo quando viene minacciato su un piano personale, non dalla sua coscienza (ché non si pretende tanto) quanto dalla scarsezza di risorse.
A livello globale sembra impossibile sovvertire un sistema che per sua stessa natura è ermeticamente chiuso, soprattutto dati gli incommensurabili interessi di pochi che la natura stessa del sistema protegge.
Ma a livello del singolo permane un grande potere.
Un immenso potere se indirizzato da una comune coscienza civile.
Possiamo liberarci dai falsi bisogni.
La parola che riassume tutto questo è: sobrietà.
La maniera più semplice di raggiungerla non è sottoporsi a sacrifici che sembrano alla nostra portata ma non lo sono di fatto, perché a lungo andare cediamo alle lusinghe del desiderio
La maniera più semplice è rieducarci a ciò di cui si diceva prima, il gustarsi le cose.
Non è difficile, lo può aver già provato chi si sia accorto che mangiava troppo velocemente ed abbia deciso di rallentare un pochino, ed ha ricominciato invariabilmente a gustarsi i cibi.
Costoro si saranno accorti anche che ulteriore conseguenza del gustarsi i cibi è il mangiare meno.
Questo piccolo trucco funziona anche in altri campi.
Gli esempi sono molteplici.
Ho un elettrodomestico in casa, o una parte della casa malfunzionante.
Il messaggio dei media è: “cambialo, cambialo butta il vecchio e comprati una nuova lavastoviglie, la nuova porta blindata, il nuovo bidet che fanno questa e quest’altra funzione in più.”
In moltissimi casi si risolve il problema smontando quattro viti, leggendo le istruzioni, e praticando una MANUTENZIONE che dalle istruzioni, scritte in piccolissimo, è sempre consigliata periodicamente.
In altrettanti casi, se non si è capaci, si chiama un amico che se ne intende, e si risolve in ogni caso avendo imparato una cosa in più, magari, e risparmiato molto denaro.
Ma il messaggio dal quale siamo oppressi è di buttare l’elettrodomestico e comprarne uno nuovo, o la porta vecchia e metterne una nuova.
Per questo non passa giorno che non si trovino grandi rifiuti a fianco del bidone della normale spazzatura.
Dobbiamo resuscitare la cultura della qualità, perché la cultura della quantità illimitata non è supportata dalle risorse del pianeta
Un esempio calzantissimo ci proviene dall’Isola di Pasqua.
Sembra accertato che la civiltà ivi insediata si sia estinta anche a causa del taglio di tutti gli alberi.
Noi, sulla terra, siamo quasi allo stesso punto in cui si trovò quella civiltà in decadenza.
L’uomo ha raggiunto quello stesso punto di incisività sull’ambiente, vicino al non ritorno, vicino all’estinzione di qualche risorsa vitale.
Ma mentre l’uomo dell’Isola di Pasqua poteva pensare a lasciare l’isola per ricominciare, noi non abbiamo alternative.
Abbiamo soltanto questa terra, quindi è questa terra dobbiamo salvare.
Che ripercussioni può avere il consumare meno ?
Se si guarda alla catena di azione reazione del consumismo, è evidente che l’ultimo anello di questa azione siamo noi.
Tutta la catena si regge sul consumo.
Se un anello di questa catena smettesse di reggersi sul consumo e si orientasse, per dire, sulla qualità, sull’azzerare l’impatto ambientale, la catena si spezzerebbe.
Ma anche noi siamo un anello, e pertanto abbiamo il grande potere di sovvertire il sistema.
Una risposta alla domanda “ed io cosa posso farci ?” è:
– posso consumare solo quello di cui ho bisogno;
– posso essere critico con chi cerca di inculcarmi un nuovo bisogno;
– posso gustarmi a fondo ogni cosa che ho, senza desiderarne la versione successiva;
“che risultati posso ottenere ?”
– arriverò alla fine del mese qualche volta in più con lo stipendio;
– se guadagnavo bene, può darsi che abbandoni la corsa alla carriera e possa permettermi addirittura un part-time (quanti dopo 12 ore di lavoro giornaliere non hanno il tempo di gustarsi il benessere conquistato ?);
– mi sentirò molto più libero dai condizionamenti e attivo sul piano della consapevolezza;
“ma a livello globale cosa avrò fatto ?”
Il mio intervento sommato a quello di molti altri può fare tanto.
Sappiamo tutti che nel mondo intero è ormai l’economia che regola la politica nazionale ed internazionale.
Tutti i sistemi economici mondiali, le borse, le monete e gli scambi si basano sulla crescita.
La crescita in un sistema consumistico si basa su una crescita dei consumi.
Le risorse del pianeta però sono limitate, anzi sono assai scarse perché attualmente quattro quinti delle persone hanno bisogni primari insoddisfatti.
Ne deriva che il modello economico attuale è inadatto a questo pianeta e per questo numero di persone, e va quindi cambiato.
Il cambiamento potrà avvenire prima o dopo la mancanza di qualche risorsa di primaria importanza.
Tutti sono capaci di immaginare cosa succederebbe se il cambiamento avvenisse dopo.
Perciò è meglio cambiare qualcosa prima.
Noi possiamo contribuire a frenare la corsa di questo mondo occidentale, invertendo la tendenza e facendo sì (a lungo andare) che l’economia si basi sul soddisfare i bisogni primari (possibilmente di tutti) con il minimo consumo possibile, con un tetto massimo di consumi entro la completa rinnovabilità delle risorse del pianeta.
Carissimo Beppe Grillo
sto cercando in giro per il web “i numeri di tutte le guerre” tuttora in corso nel mondo … bombe sganciate, morti, sfollati, … pian pianino sto recuperando questi numeri… nella ricerca mi sono imbattuta nel tuo blog e allora ho pensato di lasciare un mio messaggio qui, nell’angolo dedicato all’ecologia.
Non so se sai che la mia terra sta per essere martoriata dal CTM, Corridoio Tirrenico Meridionale. Un’opera faraonica, voluta dal signor Storace, tanto faraonica quanto inutile. Si vorrebbe collegare Roma-Fiumicino a Formia. 200 km o forse qualcosa in più di asfalto che taglierà di netto la pianura pontina, un bel pò di aziende agricole, alcune falde acquifere, e soprattutto passerà a meno di 50 metri dal Lago di Fondi, zona protetta, denominata SIC.
A questi signori non importa nulla di tutto questo e vanno avanti …
Vorrei invitarti a venire al mio paese per farti vedere la bellezza della natura di cui godo, la veduta spettacolare che mi fa guardare tutta la piana, il lago, e il mare … e vorrei lasciare alla tua immaginazione quel che potrà accadere da qui a poco … un enorme serpentone nero, sopraelevato, trancerà di netto tutto ciò!
Ma forse non potremo vederci, o magari si, ma in incognito, sai la mia amministrazione ora è di centrodestra, ed è d’accordo con questo scempio!
Vabbè il mio è stato solo uno sfogo … scusa.
Comunque informati sulla cosa, cerca materiale, se vuoi io ne ho molto, e da solo, anche senza venire qui, capirai l’assurdità della cosa e lo scempio ecologico che si andarà a perpretare.
Buona serata.
Caro Sig.Grillo le mando questa mail per avere il suo aiuto su una materia che desta la sua attenzione da anni. Recentemente una nota compagnia di telecomunicazioni mobili ha deciso di installare una antenna nel mio paese,tralasciando il fatto che l’ubicazione è nei pressi di un asilo e di una più “nota” struttura per le cure di bambini “LA NOSTRA…..” (fisca lei il nome della struttura ), cosa potremmo fare per evitare la posa di questa antenna.
Mi rivolgo a lei perchè sono certo di un suo più “VERO” iteressamento.
La ringrazzio e la saluto Maurizio da Rogeno(LC)
Caro Beppe, ti mando una mia idea per risolvere il problema delle polveri sottili.
Fammi sapere!
Nella società moderna c’è un tema che perennemente è citato dalla cronaca: l’inquinamento dell’aria dalle polveri sottili. Attanaglia piccole e grandi città, che aspettano vento o pioggia per ritornare in un ambiente perlomeno vivibile.
Per molto tempo ho pensato ad un modo per migliorare l’aria nelle città e sono arrivato un’unica conclusione: un modo pulito economico e invisibile per salvare definitivamente la questione!
Il primo problema era il modo di poter trasportare fuori delle città gli inquinanti dell’aria, senza creare strutture che potessero deturpare o creare intralci nelle vie e la scelta è caduta sulla nostra rete fognaria.
Come noi ben sappiamo le nostre fogne sono collegate ad ogni parte delle città da una serie infinita di tombini; in questo modo abbiamo una rete sicura e invisibile per sfruttarla come condotto d’aria.
Le fognature a valle finiscono nei nostri depuratori, che con economiche modifiche possono funzionare da aspiratori, (fuori della città) ma correlati a lei da una rete capillare d’aspirazione, è il principio dell’aspirapolvere.
Un altro problema è lo smaltimento di questi inquinanti e qui ci viene in aiuto la natura per comportarsi come lei, lavando l’aria con il sistema dell’idromassaggio, in altre parole immettendo l’aria aspirata nel fondo di una di queste vasche per portare a liquido i vari agenti inquinanti come avrebbe fatto la pioggia normalmente.
Per lo smaltimento di queste sostanze, il depuratore d’acque nere farà il resto.
Un altro problema è il poter decidere dove e quando aspirare e la cosa è ancora più semplice; ogni tombino ha il suo sifone, (per non permettere il ritorno degli odori) noi riempiendolo o togliendogli l’acqua dallo scarico possiamo decidere se quel tombino funzionerà da aspiratore o no, salvaguardando le aree che non necessitano d’eliminazione d’inquinanti e dando la priorità alle zone più trafficate.
La costruzione di questa mia idea è economicissima e non sarebbe più un tamponare i problemi ma risolverli.
Ciao a tutti.
P.S. Se ritenete il caso telefonatemi 3282174325
Area Pero-Rho. Nuovo Polo Fiera. Otto megapadiglioni per la “Fiera più grossa d’Europa”.
L’area fu venduta dall’AGIP (prima c’era una raffineria) all’Ente Fiera (Ente di diritto pubblico, e quindi con tutti i favori e le intermediazioni istituzionali del caso). Ente Fiera di lì a poco diventa Fondazione Fiera e si quota in Borsa.
Il costo dell’operazione (fonte http://www.nuovopolofieramilano.it) 750.000.000 di euro da parte di Fiera.
Per i collegamenti (metropolitana, ferrovie, strade, autostrade e nuova tangenziale) 800.000.000 di euro pubblici.
Grandi promesse per l’occupazione, “risarcimento ambientale”, nuovi collegamenti e mezzi pubblici per ora abbiamo potuto constatare l’enorme crescita del valore d’immobili e terreni tanto da far chiudere e/o migrare diverse aziende oltrechè l’enorme sacrificio delle famiglie nel comprare o affittare casa.
Inoltre su 2.000.000 di mq di superficie fondiaria, di cui espositivi 530.000 (con 200.000 mq di vetrate), non c’è un pannello solare ! E pur passando la ferrovia lungo il perimetro le merci accedono solo coi TIR !
Ah dimenticavo, la Fiera si inaugurerà il 31 Marzo, due giorni prima delle elezioni regionali, alla presenza del “governatore” Formigoni, dell”unto” Berlusconi e da tutti quei portatori d’acqua (con le orecchie) degli amministratori locali del centrosinistra. Continuiamo a farci del male !
I collegamenti viabilistici sono pronti? Andate a farvi un giro da quelle parti, sarete presi da una sensazione che va dallo sconforto all’indignazione, dal “rido per non piangere” al “ora non mi fregano più”. Un po’ come nei tuoi spettacoli.
Se la cosa vi interessa scaricatevi la brochure “La trasformazione di Fiera Milano”dal sito sopra.
Sempre su questo territorio
A Milano-Figino, sul confine con Pero, è stato costruito un “termovalorizzatore” (occhio alle parole!) al posto di un inceneritore puzzolente. Può “termovalorizzare” 1450 ton/giorno (!), circa 450.000 ton/anno di rifiuti. I cittadini vista l’esperienza precedente (nel vecchio si bruciò il terreno di Seveso, do you remember?) si opposero con tenacia. Inutile dire che non si è mai fatta una Valutazione d’Impatto d’Area (necessaria per tener conto della congestione di fonti d’inquinamento già presenti nel territorio) ma lo sfruttamento dell’incenerimento dei rifiuti per la produzione di teleriscaldamento, anche per i comuni limitrofi, ed elettricità (definite “energie pulite”) ha fatto sì che le amministrazioni pubbliche titubanti (i comuni vicini, tutti del centrosinistra) mettessero da parte i loro maldipancia e scendessero a patti.
Risultato: l’inceneritore viaggia quasi al massimo della sua potenzialità, i filtri contro i peggiori inquinanti saranno installati entro il 2007, il teleriscaldamento funziona solo per una parte di un quartiere di Milano (la Nuova Fiera è rimasta a piedi)
E se domani (e sottolineo se) Milano facesse veramente una seria raccolta differenziata dove reperiremmo 1450 ton/giorno per far funzionare tutto l’ambaradan ? Milano diverrebbe importatore di rifiuti per la “termovalorizzazione”, per far funzionare il teleriscaldamento ?
Dove ci porterà il business sui rifiuti ?
caro Beppe, so che ad aprile sarai a Livorno e volevo sollecitarti questo tema: la Toscana è una regione polivalente, un po’ America, se vai a La California, un po’ Paperopoli se vai a Paperino ed un po’ caraibi se vai alle SpIagge BIanche di Rosignano Solvay…ecco appunto, le spiagge bianche:
non so se ti è mai capitato di andarci, sono incredibili, nel senso che non ci credi che la natura sia stata l’arteficie di tutto ciò, poi basta che alzi un po’ lo sguardo, vedi le ciminiere della Solvay e capisci che la natura è stata violentata.
C’è anche un bel fiumiciattolo bianco lattiginoso che si riversa in mare.
Ed uno dice: “vabbè ma è solo carbonato”, no, è anche mercurio, ed altre sostanze cancerogene e mutagene che si riversano nel mare e nell’aria.
E’ anche la morte di un fiume, il Cecina.
Ti invio un sito, ma basta cercare su internet per trovare molti altri siti di controinformazione, rispetto a quelli che spacciano Rosignano per un luogo di villeggiatura.Ti dico solo che la Posidonia,un indicatore biologico importante, non abita più lì e non riesce neanche più a reinsediarsi.
Il bianco non è sempre sinonimo di pulito.
Ciao Beppe,
ti scrivo riguardo al “progetto Archimede” (mi sembra si chiami così), cioé all’impiego della tecnologia definita “termodinamica solare”. Ne ho sentito parlare una volta sui Rai3 per caso e poi più nulla. A capo del progetto c’è Rubbia.
Ero rimasto affascinato da una sua frase, secondo cui se un millesimo dell’Arabia Saudita fosse coperto di specchi (necessari per ricavare energia secondo questto sistema, penso tu sappia come funzioni), l’energia prodotta ogni anno in questo modo, sarebbe equivalente a quella che, sempre ogni anno, si ricava da tutto il petrolio dall’Arabia. Un millesimo di Arabia è un territorio enorme, ma in ogni caso Rubbia affermava che questo modo di produrre energia era davvero in grado, almeno potenzialmente, di sostituire completamente il petrolio.
Spero tu non ne stia già parlando nello spettacolo, altrimenti ti sto solo occupando spazio sulla pagina. Sono uno studente e ancora per un po’ sarò all’estero a studiare (mi sarebbe facile anche parlare dei due mondi universitari, italiano e non, ma non finirei più), e non ho modo di venire a vederti dal vivo.
Ho visto comunque che sul tuo “muro del pianto” non si parla di questo progetto e allora ho pensato di aggiungere un post, che credo possa interessare a chi legge sul tuo sito.
Hai avuto una grande idea con questo blog. Spero sopravviverà e che partirà qualcosa di buono da qui. Ormai leggo i giornali “normali” per sapere come le cose non sono. Ciao.
Stefano
sig.grillo condivido ampiamente il 99% di tutto quello che dice anche se trovo che a tralasciato “eolo” un macchina ad aria ed non sento mai che lei nomini il “biodiesel” olio vegetale con agiunta di 10% alcol per far camminare le auto diesel gia da subito cambiando solo l’anticipo spero che in futuro nomini anche queste 2 cose. grazie emiliano pecci
È ORA DI CAMBIARE !
GLI ULTIMI AVVENIMENTI MERITANO UNA RIFLESSIONE!
ABBIAMO IL CORAGGIO DI ESSERE CONSAPEVOLI DELLE CONSEGUENZE, SE CONTINUIAMO L’AGRESSIONE A MADRE TERRA ? RICONQUISTIAMO LA NOSTRA UMILTÁ!!!
DOBBIAMO UNIRE LE NOSTRE FORZE E TROVARE SOLUZIONI EFFICACI ED APPLICABILI, CON DELLE SCELTE COERENTI.
COLLABORIAMO PER UN FUTURO SOSTENIBILE PER LE PROSSIME GENERAZIONI !
TUTTI MERITIAMO UN ARIA PURA E RESPIRABILE SENZA POLVERI CANCEROGENE !
BASTA CON IL COMODISMO, NON FACCIAMO GLI STRUZZI, AFFRONTIAMO CON SPERANZA E POSITIVITÁ OGNI NUOVO GIORNO ! TOGLIAMO LA MASCHERA E RISCOPRIAMO FINALMENTE NOI STESSI ED IL VALORE DELLA VERITÁ !
LA SITUAZIONE ODIERNA È INSOPPORTABILE ! DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE APPLICARE ALTERNATIVE SOSTENIBILI, INCENTIVARE ED AGEVOLARE L’USO DI ENERGIE RINNOVABILI. PER DIMINUIRE SETTORIALMENTE ED IN MODO CRESCENTE, TUTTE LE FORME DI INQUINAMENTO, FINO ALL’ELIMINAZIONE TOTALE DELL’ARROGANTE STUPIDITÀ UMANA.
SIAMO CONVINTI CHE L’IMPEGNO DI TUTTI È NECESSARIO E CON VOLONTÀ PROPIZIA AVREMO RISULTATI IMMEDIATI.
Ciao Beppe, ma che fine ha fatto il mio amico dott. Morosini? segnalami qualche convegno o evento per andare a sentire le sue lezioni….come vorrei vederlo qualche volta in tv in Italia a parlare di tutte le sue idee sulla tutela ambientale, in germania potrebbe elaborare le lezioni e poi venire a fare qualche convegno in Italia, a parte che non si sa esattamente di dove sia visto che parla 5 lingue perfettamente, se non si trova a prelevare qualche campione d’acqua al polo nord…..aspetto notize del grande Morosini , un mio mito,ciao Paolo.
Ciao Beppe,
per dar seguito a quello che penso e che pensi anche tu, leggo da tempo libri sull’idrogeno (quello di Rifkin è una palla ma merit!!!)
cosa ne pensi di cominciare a dare indirizzi utili di aziende che hanno prodotti validi?
Del tipo se volete avere un’imèpianto ad idrogeno andate a vedere http://www.autoidrogeno.it e sevolete farvi un impiantino ad idrogeno sulla vostra macchina andate dalla società XXX. Magari cominciamo anche a spendere i nostri soldini in modo utile e ci arricchiamo di cultura.
Attendo un tuo commento!magari!
non so se ho fatto bene a mettere l’indirizzo di una società, ma parto da quello che conosco e se un gruppo di 10 famiglie si unisce chiede anche degli sconti. Sai che bello?
Non son genovese, ma sui soldi non mi toccate!
in questi giorni di blocco del traffico mi sono tornate tra le mani le video cassette di Emivideo ” un grillo per la testa ” e ” un futuro sostenibile ” che parlavano delle esperienze di un falegname svizzero che si costrui’ un furgone funzionante con motore ad idrogeno prodotto dall’impianto elettrolitico di casa sua e del paesino tedesco di schonau che si produce autonomamente l’energia elettrica senza bisogno di sottostare al ricatto delle centrali nucleari o turbogas che oggi i ns politici vorrebbero imporrre.
qualcuno sa che fine hanno fatto questi progetti e come mai nessuno ne parla in una pianura padana che sta morendo, dove non si puo’ piu’ respirare l’aria, bere l’acqua e mangiare i frutti della terra.
ciao, il tono non è dei più allegri, sono appena uscito fuori dall’ennesima ssociaciazione bioedile. è uno sconforto continuano a parlare di come far denaro. oggi io socio fondatore ho esordito parlando dei prezzi che propongono per materiali in fondo poveri e s’era detto che tutti dovevvvano poter accedere a questo modo di fare case e poi si incazzano perchè fanno fatica a tenere le spese bla bla bla. correggimi : ha senso far spendere il 50 -70 % in più ad un povero sprovveduto coi soldi per fargli fare una casa ecologica, quando per costruire tutte le altre che ha attorno sono stati utilizzati prodotti poco “controllati” che per essere realizzati hanno a loro volta inquinato. perchè prendere per il cuolo la gente?
Ho deciso di strambare e faccio quest’anno la fiera della termoidraulica a padova con un’idea che farà piangere tutti i biocazzoni italiani, ho pensato di offrire un sistema di riscaldamento a pavimento che nell’industria permette di abbattere di oltre il 15% il consumo dei combustibili, con la possibilità di avere un mutuo per pagare a rate,con il denaro risparmiato sul consumo di combustibile, l’aquisto della tecnologia. vuoi risparmiare da me gratis per chi non vuole inquinare. credo che la coscenza umana sia molto più attento all’ecologia se questa gli pemette di guadagnare. io ci provo ti farò sapere come reagiscono alla possibilità di vere il pavimento gratis che inquina meno. è l’ultimo tentativo che faccio poi cambio lavoro.
(ho 40 anni faccio ricerca ed applicazioni bioedili da oltre vent’anni, da quando l’anab era quasi una cosa bella da creare, cioè quando anche lei non si prostituiva per la fama ed il denaro. l’ultima associazione da cui sono fuori uscito si chiama GENIULOCI pensa gli ho offerto un sito gratuito e invece prova a cercare e poi dimmi cosa. il mio ultimo progetto è un portale che stò progettando che si chiamerà BASTABIO)
A PRESTO SE POSSO FARE QUALCOSA PER AIUTARE LA TUA OPERA DI INFO DIMMI HO UN SITO MOLTO FREQUENTATO DA USARE PER FAR GIRARE INFO. A PRESTO MATTEO
ciao beppe, sono una laureanda in scienze dell’educazione presso il peggior ateneo di tutta la nazione (o forse e’ l’impressione che hanno tutti i laureandi della propria universita’). comunque volevo chiederti una opinione rispetto alla politica dei parchi regionali. dal tuo punto di vista SONO EFFICACI? POTREBBERO ESSERLO SE EFFETTIVAMENTE FINANZIATI E SONSTENUTI? sto facendo la tesi sul parco dell’alto garda e mi sto rendendo conto che i parchi sono SOLO SULLA CARTA MA NON NELLA TESTA DEGLI AMMINISTRATORI … tu che ne pensi mi piacerebbe leggere un tuo parere…so che hai tante cose per la testa ma anch’io ho tante aspettative e speranze deluse. un abbraccio giovanna la mia mail…giolandi@hotmail.com
Sostenibilità è una parola meravigliosa, ah che splendido pianetino potrebbe essere la Terra… la scienza non è un’opinione e i numeri per farlo ci sono. Purtroppo è un discorso troppo lungo, non credo troverò mai la forza di scrivere un post esaustivo sull’argomento sopratutto perchè nessuno vuole capire, vuole sentire. Fiato sprecato, i TG hanno la salute del Papa come prima notizia, altro che esaustivo.
Un saluto
Doc
Volevo solo segnalare questa notizia, alla quale oggi il TG5 delle 13 ha dedicato un servizio.
Mi sembra piuttosto importante perché venga insabbiata fra le mille altre inutili notizie con le quali i mass media ogni giorno infarciscono i nostri (sclerotizzati) cervelli:
“Il maremoto che il 26 dicembre scorso ha sconvolto il sud est asiatico ha scaricato sulle spiagge della Somalia, anch’essa colpita dall’onda lunga dello tsunami, i rifiuti tossici che da anni giacevano sui fondali dell’Oceano Indiano a largo delle sue coste. Lo riferisce un rapporto delle Nazioni Unite, nel quale si sottolinea anche che “nelle aree interessate dallo ‘spiaggiamento’ di barili e rifiuti tossici si stanno registrando insoliti problemi di salute: infezioni acute alle vie respiratorie, alla bocca e alla pelle”.
“La costa della Somalia è stata usata per anni come una grande discarica da altri Paesi che dovevano sbarazzarsi di scorie tossiche, radioattive o nucleari e che hanno approfittato della lunga guerra civile (dal 1991, anno della caduta del dittatore Siad Barre, il Paese è privo di una qualsiasi autorità statale e versa in un vero Stato di anarchia, ndr) e dell’assenza di controlli che impedissero queste attività” si legge nel documento stilato dal Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (Unep).
Secondo gli esperti lo smaltimento illegale di rifiuti tossici a largo coste africane costerebbe 2,50 dollari a tonnellata, contro i 250 dollari necessari per smaltire le stesse scorie in Europa. Sono almeno 300 le vittime causate dal maremoto in Somalia.”
Esistono in commercio impianti per il riciclaggio dei RSU “chiavi in mano” del costo di circa 10 milioni di per una linea che tratta 64.000 tonnellate all’anno, senza raccolta differenziata, con una efficacia pari al 90% (resta solo un 10% di inerte, non pericoloso, non trattabile). Il resto é tutto materiale commerciabile. Perché in Italia non si puo’? Domanda retorica.
Mi piacerebbe che portassi all’attenzione di tutti anche il problema del dissesto idrogeologico. Mi sono laureato 8 anni fa in una materia di pianificazione paesaggistica e dopo le alluvioni che si ripetono costantemente continuo a sentire parlare di contromisure che non hanno un senso, anzi vanno contro ogni criterio logico (si parla di rinforzare gli argini, pulire gli alvei dei fiumi, briglie e dighe….) basterebbero pochi semplici accorgimenti urbanistici e ambientali. Ma è possibile che nessuno spieghi il perchè le alluvioni sono in costante aumento? (avete provato a contare quanti mq di nuove superfici impermeabili -aree industriali, nuovi centri commerciali, nuove aree residenziali, ecc… – si costruiscono ogni anno nei vostri paesi?)
Forza e coraggio
M. Varetto
Ho conosciuto un contadino che raccontava di come fossere morte trenta vacche a causa di alcune batterie gettate nel campo dove pascolavano. Mi sembra sia stata risarcita in parte dall’associazione agricoltori, anche se un danno tipo questo non è quantificabile. Anche perchè l’ acqua nei dintorni resterà inquinata per decenni.
RDR SYSTEM
L’Amministrazione Comunale intende andare ben oltre gli attuali risultati della raccolta differenziata dei rifiuti, pensando all’adozione di sistemi alternativi di tipo obbligatorio .
Gli attuali sistemi attuati a livello nazionale sono:
– Sistema con contenitori personalizzati più l’uso di campane vetro-ferro, carta, plastica più bidoni per l’organico ( come avviene nel Comune di Gonzaga) ;
– sistema porta a porta per le frazioni secche;
– sistema porta a porta spinto.
Questi metodi richiedono un certo impegno da parte delle famiglie senza ottenere vantaggi economici sull’intero servizio.
Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale ha deciso di sperimentare l’avvio di un sistema innovativo che dovrebbe consentire una alta raccolta differenziata pari al 90% circa, senza l’aggravio dell’attuale tariffa, anzi con riduzioni significative della stessa.
Il nuovo sistema, unico nel suo genere, prevede la dotazione di un elettrodomestico ad uso famigliare e di un unico cassonetto stradale accessibile con chiave, per gruppi di famiglie.
R.D.R. SYSTEM ha conseguito il brevetto d’invenzione EUROPEO e AMERICANO, inoltre, ha ottenuto il 1° premio al concorso europeo ” Inno Tender”.
Attualmente è oggetto di studio per una tesi presso l’Università di Parma.
Pegognaga è il primo Comune d’Europa ad adottare questa sperimentazione.
Elettrodomestico RDR – modello per esterno
Con R.D.R. System i rifiuti secchi saranno tutti in un unico cassetto, divisi e compattati.
L’organico, invece, verrà immediatamente eliminato tramite la rete fognaria, evitando la formazione di cattivi odori e di insetti fastidiosi.
Elettrodomestico RDR – modello ad incasso
Il cassonetto contiene nove frazioni di rifiuto completamente separate tra di loro: vetro, metalli, plastica eterogenea, P.E.T., carta e cartone, indifferenziato, pile, medicinali scaduti, olio vegetale, ( la decima frazione, l’organico, viene eliminata tramite la rete fognaria).
I cassonetti vengono svuotati in collaborazione con TEA s.p.a.
Il cassonetto
Con l’acquisto di venti elettrodomestici R.D.R. e tre cassonetti stradali R.D.R. il Comune di Pegognaga , in collaborazione con lo studio R.D.R. di Pegognaga, ha dato avvio, a partire dal giorno 19 luglio 2004, al progetto pilota sperimentale coinvolgendo venti famiglie che per la durata di un anno utilizzeranno il nuovo sistema per la raccolta differenziata dei rifiuti.
I nuclei famigliari sono stati individuati in tre gruppi appartenenti a quartieri diversi, essi hanno una composizione di membri che varia per numero e per età. Il totale delle persone coinvolte è 80.
Una commissione nominata dall’amministrazione comunale svolge il compito di seguire l’andamento dell’anno sperimentale, sia per quanto riguarda la qualità e l’entità della raccolta differenziata, sia come i cittadini dediti alla sperimentazione recepiranno questa innovazione.
L’andamento della sperimentazione per la raccolta differenziata dei rifiuti che si sta attuando nel Comune di Pegognaga è in atto da sei mesi, i risultati fin qui ottenuti sono molto positivi:
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lo svuotamento dei cassonetti è avvenuto ogni 15 giorni
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la divisione delle singole frazioni è risultata ottima
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la raccolta differenziata ha raggiunto il 92%
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le famiglie stanno utilizzando l’elettrodomestico con diligenza e giudicano il nuovo sistema semplice e molto utile allo scopo
Parlare di RDR SYSTEM e limitarsi alla sola percentuale di raccolta differenziata è molto riduttivo in quanto siamo di fronte ad una innovazione che consente il raggiungimento di notevoli risultati positivi per l’ambiente, per l’economia energetica e per le famiglie.
I dati in nostro possesso ci consentono di stimare una proiezione attendibile su base annua per l’intero comune:
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tutti i materiali post consumo, riciclabili, il 65% circa del totale dei RSU, vanno all’industria in ottimo stato pronti per la loro trasformazione in nuova materia quindi in nuovi prodotti
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l’organico di cucina, che rappresenta poco meno del 30% del totale dei RSU, viene eliminato attraverso la rete fognaria, arricchendo l’apporto organico al depuratore e migliorandone il funzionamento.
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dal 6 al 9% sono rifiuti non riciclabili (residuo) con destinazione termovalorizzazione.
La drastica riduzione del numero degli svuotamenti dei cassonetti, 24 annui contro gli attuali 160, campane incluse, consente un risparmio del 70% circa di carburanti con relativa riduzione delle immissioni in atmosfera.
Le entrate che derivano dalla vendita dei materiali riciclabili rappresentano il 12% delle attuali entrate del servizio.
Il costo di conferimento e smaltimento sarà ridotto di oltre il 90% rispetto al costo attuale.
Il costo del solo servizio sarà inferiore dell’80% circa rispetto al costo attuale.
Il costo per l’investimento delle nuove tecnologie viene stimato nel 45% circa dell’intero costo dell’attuale sistema.
Il risparmio energetico, che si ottiene dalla produzione di nuovi prodotti utilizzando materiali riciclabili per circa 1800 tonnellate annue, è stimabile in alcune decine di migliaia di Mw.
Le famiglie, oltre ai vantaggi in termini di gestione in ambito abitativo, a quelli di tipo igienico sanitario, avranno anche un minor costo del servizio (con possibile riduzione della tariffa) che oscilla dal 25 al 35% rispetto alla tariffa attuale.
In risposta al post di Francesco Bianchi del 02.03.05 12:48.
Purtroppo il problema dell’elettrosmog in Italia è molto sottovalutato e la gente non è abbastanza informata. L’elettrosmog fa tanti danni e in particolare le antenne per la telefonia mobile sono incredibilmente pericolose! A te e agli interessati consiglio di leggere il documento “effetti biologici e sanitari RF.pdf”, presente sul sito http://www.applelettrosmog.it, scritto da uno scienziato italiano che ha partecipato ad un convegno svoltosi nella città in cui vivo. In questo documento ci sono notizie a dir poco preoccupanti sull’elettrosmog che sono i risultati di studi effettuati da diversi scienziati in tutto il mondo. E non solo. C’è anche riferita una notizia di due o tre anni fa in cui si riportava come i valori dei campi elettromagnetici all’interno DEL PARLAMENTO ITALIANO debbano essere molto più bassidi quelli imposti ai cittadini perchè i deputati hanno avuto dei malesseri a causa di campi elettromagnetici. Mentre noi dobbiamo subire, perché siamo quasi abilmente disinformati ma anche qualunquisti e apatici!!!
La telefonia mobile è uno degli ultimi affari delle multinazionali (il cui unico interesse è il profitto e non il nostro benessere) che avendo tanti soldi, attraverso la pubblicità, hanno convinto moltissimi italiani a non poter più vivere senza cellulare. Quando il suo uso è spesso inutile, secondo la mia opinione.
Comunque, per rispetto a chi si è fatto convincere che senza i cellulari non si possa vivere, le antenne possono essere installate lontane da abitazioni, scuole, ospedali e luoghi di lavoro senza con ciò compromettere il funzionamento dei cellulari. L’Italia è il terzo o quarto paese al mondo per numero di cellulari per abitante e questo aumenta l’interesse delle multinazionali ovviamente e lo si vede con la continua pubblicità sulle nuove offerte da parte dei gestori con gente che è sempre felice…e pensare che certi genitori hanno comprato i cellulari ai propri figli senza sapere le conseguenze che possono avere sulla loro salute.
CI SONO DIVERSI COMUNI ITALIANI CHE HANNO EFFETTUATO LA COSIDETTA PIANIFICAZIONE DELLE ANTENNE CHE PERMETTE LA MINIMIZZAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA PARTE DELLE PERSONE PUR PERMETTENDO L’USO DEI CELLULARI SENZA PROBLEMI. Questo per applicare il Principio di Precauzione che è LEGGE ITALIANA!!!
Io e la mia famiglia viviamo benissimo senza cellulare e vi assicuro, oltre a guadagnarci in salute (e soldi), ci sentiamo più liberi senza nevrosi come quella di camminare a piedi tenendo sempre in mano il cellulare come se fosse il prolungamento degli arti.
Ma come ha fatto la civiltà umana ad arrivare fino al ventesimo secolo senza cellulare???? Cercate la parola progresso su un qualunque vocabolario della lingua italiana e noterete che progresso è sinonimo di miglioramento. Con l’introduzione della tecnologia dei cellulari (telefono e antenne), che è una tecnologia militare introdotta per uso commerciale, la nostra salute non ci ha guadagnato e quindi non c’è stato nessun miglioramento! L’articolo 32 della Costituzione Italiana sancisce il diritto alla salute. Ma in Italia è garantito il “diritto” (se è tale) alle aziende di vendere qualunque cosa e solo POI di preoccuparsi se fa male o no e solo molto ma molto tempo dopo si provvede a risolvere seriamente (ma solo a chiacchere) il problema. L’esempio più lampante di ciò è l’amianto che è tuttora molto ma molto presente nel nostro vivere quotidiano!
Mi sono rotto i gioielli con sta storia dei SUV in centro: non passa settimana che qualche testa di pseudo ecologista non proponga di vietare l’accesso ai “gipponi” nelle città. Mia moglie ed io abitiamo in campagna, abbiamo solo una macchina, un fuoristrada, turbodiesel, con il “bollino blu” regolamentare: ma cosa volete? che compri un’altra macchina solo per venire in centro? Che carichi due cani grandi su una berlina di quattro metri? poi faccio guidare direttamente loro, nel baule ci vado io! Ma cosa centra se una macchina ha le ruote grandi o piccole, se è alta o bassa? Dicono, i saputi, i SUV sono troppo ingombranti! Ah sì? perchè le BMW e le Mercedes (per es.) berlina sono forse più corte? la Multipla è forse più stretta? I tremila turbodiesel non sono forse ormai normali sulle berline di lusso? Beh io ho 101 cv da far girare in città, e 150 km/h di velocità massima, in 4.33 metri di lunghezza, una 530d ha 218 cv e 245 km/h in 4,84 metri di lunghezza…
Eppure nessuno si sogna di dire basta alle Multipla in città (e ci mancherebbe!) o alle auto più lunghe di 4 metri e mezzo (almeno accorcieremmo le code…).
A proposito di TARGHE ALTERNE.
Pare che l’usanza delle targhe alterne non serva molto e, secondo me, è anche anti costituzionale.
Allora, se proprio dobbiamo rinunciare ad usare l’auto, perché non facciamo anche le AZIENDE ALTERNE? Un giorno rimangono aperte quelle dalla A alla L, il giorno successivo quelle dalla M alla Z.
Si sa che le industrie inquinano molto di più delle auto e inoltre, restando chiuse, comunque un bel numero di persone non la userebbero.
Partirei ovviamente dalle industrie ad alto inquinamento.
caro Beppe, sapevi che già dagli anni 40 èstato depositato un brevetto di un motore a scoppio, a benzina, che reisce a percorrere 48 km a litro?
ti segnalo il sito di Marcello Creti geniale epigono di Leonardo da Vinci. Intuizioni, studi, invenzioni geniali e stupefacenti. Nel passato c’è la soluzione per il futuro.
salve a tutti io avrei un idea x la sardegna ma nn ho ne fondi nn godo di simpatia fra i politici l’idea qmnque e di fare una raccolta differenziata in ogni casa cn delle buste colorate x ogni cosa vetro,batterie,plasica,ecc.e magari dare lavoro alle persone facendoli ritirare le buste x riciclare il tutto lo so lo so eun sogno e io ci spero e ki lo sa mai.A vorrei sapere ripeto sono ignorante se ce un motore ecologiko x le makine quale conviene e sopratutto x i miei fondi quale costa meno e ki lo sa magari rottamo la mia e mi danno una makina a idrogeno ehhhhh magari hihihih insomma una fonte alternativa di carburante ke nn sia il petrolio grazie
Sapevate che in Norvegia vi è un sistema di incentivazione della raccolta differenziata?
All’interno dei negozi di generi alimentari vi sono delle macchinette al cui interno inserire i rifiuti riciclabili : latte, lattine bottiglie di vetro e di plastica. La macchinetta riconosce il tipo di rifiuto e la sua grandezza, finito di inserire l’immondizia si schiaccia un tasto e la macchinetta emette uno scontrino, con il quale si può ritirare il relativo importo alla cassa. Ovviamente non sono cifre esorbitanti, si tratta di monetine, ma vi assicuro che i senza tetto e non solo loro, facevano da ausiliari alla nettezza urbana cercando tali rifiuti anche all’interno dei cestini, la notte si incrociavano persone, in abiti civili , in bicicletta che , sacco in spalla, raccoglievano ai bordi delle strade bottiglie abbandonate, che già erano poche.
Non so sé è una spesa che la nostra nazione può permettersi, ma sicuramente vi sono anche dei guadagni, strade più pulite, un minimo di appoggio economico per chi è volenteroso e ne ha bisogno (sicuramente poca cosa ma sempre meglio che niente), minore spreco e quantità di rifiuti da smaltire, guadagno diretto dal riciclo (visto che l’alluminio delle lattine vale parecchio) e poi potrebbero ridurre le spese dando al posto di soldi la possibilità di spenderli in determinati negozi per generi di necessità, accordandosi con i negozi convenzionati per dividersi con essi gli oneri e gli onori?! Ma come mai al nostro governo non è mai venuta l’idea di copiare un po’ da paesi più avanzati del nostro?
Non sò se era il punto più adatto dove scrivere ma ..ci provo
Problema passato di moda l’elettrosmog !
Ricevendo a casa le riviste dell’ Airc e della Lega Italiana Ricerca Contro il Cancro, mi sono chiesto come mai si accanissero tanto ad informare i loro sostenitori che le onde elettromagnetiche sono poco dannose “ELETTROSMOG: NESSUNA CERTEZZA, USARE SOLDI PER ALTRO”, articolo di U.Veronesi su una rivista, faccia di U. Veronesi e articolo sullo stesso argomento di un suo subordinato nell’altra L’ effetto che hanno ottenuto su di mè, con la loro insistenza è stato esattamente l’opposto! Mi sono chiesto: – Perché anziché cercare cure per il cancro (motivo per cui sono o almeno dovrebbero essere finanziati) perdono il loro tempo a dirci questo? Io i tralicci li ho proprio accanto a casa e i malati di tumore, e di depressione nel condominio si sprecano! proviamo ad informarci !- Ho cercato in internet su Google: “Enel Veronesi” ed il primo risultato è stato la pubblicizzazione sul portale dell’ENEL del concerto di Alberto Veronesi a Palermo (figlio del famoso Dott.) ma evidentemente poco centrava! Ho riprovato: “Enel Airc” è qui la ricerca mi ha chiarito molte cose: ho notato in basso a destra sull’immagine di un volantino dell’Airc il logo dell’Enel e continuando la ricerca ho scoperto sul sito dell’ENEL la seguente frase : Energia per la Ricerca. Uno slogan che è un impegno. Per il terzo anno consecutivo Enel collabora alla realizzazione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro, in programma per domenica 10 novembre. Una scelta che nasce dalla presa di coscienza della “responsabilità sociale” quale fondamentale indicatore di performance e dal riconoscimento dell’utilità collettiva – sociale ed economica – delle attività culturali. (dal sito http://www.enel.it/eventi/ricercaSulCancro/speciale.asp) Alla lettura di tale comunicato l’espressione Luttazziana è uscita spontanea : – Hanno la faccia come il Culo – Quindi mi sono letto un po di legislazione riguardante il problema dell’Elettrosmog ed ho visto che il Governo in pratica ha abolito norme del ’92 (sulle distanze dei tralicci elettrici da abitazioni e luoghi a lunga permanenza di persone) per la tutela dai campi elettromagnetici ma solo dopo avere dato incarico di studiare i pericoli a scienziati di fama internazionale al di sopra delle parti ed averli ascoltati. Non soddisfatto ho voluto constatare quali erano le posizioni di questi studiosi e chi erano questi prestigiosi consulenti! (da http://www.elettrosmog.org/html/home.asp?Page=4) Nella relazione di questi esperti si parla in tema di elettrosmog di parola inventata dagli italiani, psicosi collettiva e peste Manzoniana (ed all’indirizzo sopra indicato potete leggere parti di questo interessante dialogo). Ma non essendo un esperto fisico ho preferito cercare qualche informazione su questi scienziati e l’esito di tale ricerca è stato davvero interessante.Ho “scoperto” interessanti legami tra il Dott.Gandolfo, il Dott.Vecchia ed alcune delle maggiori aziende di telefonia mobile : “Come già accennato, è oramai ben noto il legame esistente tra il dott. Grandolfo (e altri componenti dell’Istituto Superiore di Sanità) e le società che operano nel mondo della telefonia, infatti: – lo stesso dott. Grandolfo ha organizzato il Convegno promosso e finanziato dalla TIM e della OMNITEL il 20 ottobre 1997 a Milano; il suo diretto collaboratore dott. Paolo Vecchia, ha accettato milioni dalla Motorola nel 1995 per finanziare la propria associazione privata AIRP; – dopo questo finanziamento i ricercatori dell’I.S.S. hanno scritto e diffuso il documento ISTISAN 96/2 con il quale hanno diffuso notizie assolutamente tranquillanti circa i rischi connessi alla telefonia cellulare, tant’è che molte Regioni hanno emesso circolari autorizzative a tali impianti basate proprio su quel documento;” (dal sito” http://www.codacons.it/comunicati.asp?id=2638“) in cui la faccenda è descritta con precisione) Mentre il terzo scienziato il Dott.Greco era già stato impegnato in consulenze a fini pubblici riguardanti la cura Di Bella (come del resto da lui stesso vantato nella relazione sopra citata) dimostrando tutta la sua “affidabilità”venendo per quel frangente indagato per “somministrazione di medicinali guasti o imperfetti” insieme ad altri tre dirigenti dell’ Istituto Superiore di Sanità! (Che è possibile visionare al sito http://www.assoprodibellamentana.org/archivio16.htm articolo apparso sul” la Repubblica” ma tenendo presente che ho letto in rete un articolo di “panorama” che descriveva fatti riguardanti quella vicenda con toni simili) Sono rimasto, a questo punto senza parole, i conti tornano tutti! Io non sò se voi eravate a conoscienza di questi fatti, spero di divulgare la notizia, del resto non saprei proprio cosa fare per contrastare un azienda potente come l’Enel! Tra l’altro destinata ad essere data in mano privata per la sua totalità
Ciao Beppe ciao a tutti..
Volevo far sapere che l’amministrazione comunale di Grosseto, dove vivo e che per la precisione è di centroDESTRA ha fatto una cosa scandalosa (e presumo che la stessa cosa possa esser stata fatta anche in altri comuni)…
A Grosseto sono stati tagliati (non potati ma proprio eliminati) moltissimi alberi ed i circa 5.000 quintali di legna tagliata sono serviti per far risultare aumentata la raccolta differenziata dei rifiuti del Comune ed avere così la possibilità di percepire i contributi legati proprio all’aumento di questa rccolta.
Mi spiego meglio..
La legna degli alberi è stata considerata un RIFIUTO ed essendo ben 5.000 quintali, il Comune di Grosseto risulta esser stato così bravo da aver raccolto (fra l’altro) 5.000 quintali di rifiuti differenziati (legna).
Questo scandaloso giochino è stato fatto lo scorso anno ed è ripetuto proprio in questi giorni (la notizia si può trovare anche su alcuni giornali locali ad esempio “IL TIRRENO”).
Ricordo, solo per la precisione, che la giunta di Grosseto è di centroDESTRA.. (ovviamente la tesi della giunta è diversa e cioè che gli alberi sono stati tagliati perchè rovinavano i marciapiedi.. GLI ALBERI ERANO LI DA DECINE DI ANNI)
Segnalo a Beppe e a chi sta leggendo, la bellissima storia di Benki, un giovane indios Ashaninka del Brasile (uno stregone 33/enne, figlio di un capo tribù e di una donna bianca) che si sta dando da fare concretamente per difendere la foresta amazzonica.
Ciao a tutti
fabio
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LA LOTTA DEGLI INDIOS ASHANINKA IN AMAZZONIA
INTERNET NEI VILLAGGI PER SALVARE LA GIUNGLA
SAN PAOLO – Stanno mostrando nella pratica la strada per salvare l’Amazzonia i 500 ultimi indios Ashaninka del Brasile, la tribù indigena più “ecologista” del pianeta che difende con arco e frecce l’impareggiabile selva dell’Acre dalle motoseghe dei “madeireiros” e dalle prospezioni di petrolio internazionali. Sono arrivati persino a ripiantare alberi nella foresta già distrutta dai bianchi.
A guidarli è Benki, uno stregone 33/enne, figlio di un capo tribù e di una donna bianca. A lui il cantante brasiliano Milton Nascimento ha addirittura dedicato una canzone. Vive in una delle foreste più belle del mondo, diversa dal resto dell’Amazzonia perchè collinosa e a meno di 400 chilometri dalla costa peruviana sul Pacifico lungo il fiume Amonia.
Da sei anni Benki guida la resistenza degli Ashaninka contro i madeireiros (trafficanti di legname pregiato) che invadono dal Perù la loro riserva di 85 mila ettari per rubare l”‘aguano”, come chiamano nella loro lingua il sempre più prezioso mogano. Si oppongono con imboscate nella giungla, frecce contro fucili a ripetizione, anche ai narcotrafficanti che percorrono la zona a bordo di veloci cabinati, o tracciano piste nascoste per far atterrare gli aerei della cocaina.
“Per noi se la foresta non esiste più, la nostra cultura non esiste più – ha affermato Benki in un suo recente viaggio di denuncia a Brasilia – La foresta è il vestito del pianeta e l’Amazzonia è la sua gonna. Ci siamo resi conto che da soli non riusciamo a difenderla. Abbiamo bisogno del mondo esterno perchè è da lì che vengono le invasioni”.
Secondo gli usi della sua gente di origine Incas, Benki ha dovuto vivere alla fine dell’adolescenza un anno intero di isolamento dentro la foresta per sviluppare in solitudine la sua sensibilità sciamanica. Nonostante questo, negli ultimi mesi ha installato internet satellitare nei villaggi “perchè il mondo deve sapere quello che ci sta succedendo”.
È considerato uno dei maggiori “curandeiros” amazzonici, capace di utilizzare piante medicinali per ogni tipo di malattia. La prima vittoria della sua straordinaria gente è stata alla fine degli anni ottanta quando sono riusciti a cacciare la Madeireira Cameli, una delle maggiori imprese di legname brasiliana. Ma adesso, ad una nuova ondata di invasioni si unisce anche il rischio che prospezioni alla ricerca di petrolio inquinino il paradisiaco fiume Amonia.
“Il governo di Lula trova difficoltà a difenderli – spiega l’anziano missionario italiano Ettore Turrini che vive nella stessa zona – È arrivata una commissione governativa per esaminare la loro situazione, ma se non si fa presto faranno la fine dei loro predecessori che sono stati decimati all’80 per cento durante l’epoca del boom del caucciu”‘ (184-1913).
È così che nel maggio dell’anno scorso Benki e un gruppo di suoi Ashaninka hanno intrapreso un lungo viaggio-inchiesta, inedito per ogni tribù indigena che si conosca, attraverso tutta la remotissima estremità occidentale dell’Amazzonia.
“Abbiamo voluto capire cosa stia succedendo”, ha spiegato. Dopo mesi di vagabondaggi nella selva, sono tornati con le idee chiarissime. Senza l’aiuto di nessuna ong o di enti pubblici hanno creato posti di controllo dentro la giungla, hanno avviato progetti di piscicultura con allevamenti di tartarughe acquatiche, piantato alberi fruttiferi della regione come cupuacù e taperebà, e stanno recuperando la foresta con tecnologie che fanno invidia all’analogo esperimento che il fotografo brasiliano Sebastiao Salgado sta mandando avanti nella Mata Atlantica,lungo la costa oceanica brasiliana.
“I ministri di Brasilia mi hanno detto che stavo mostrando senza saperlo il futuro del Brasile e dell’Amazzonia”, racconta Benki che nella capitale brasiliana è riuscito ad organizzare poche settimane fa una festa Ashaninka, con diritto a registrazione su cd delle loro canzoni, che ha lasciato a bocca aperta la stessa ministro brasiliano dell’ambiente, Marina Silva, figlia di “seringueiros” (raccoglitori di caucciù) dello stesso Acre. “Ma io sto facendo solo quello che i mie nonni e i miei bisnonni avrebbero fatto per salvare la foresta”.
“Gli Ashaninka ci stanno indicando il cammino – tira le somme Romulo Mello dell’Ibama, istituto governativo brasiliano per l’ambiente – Non ci stanno solamente invitando ad aiutarli, ma a partecipare direttamente alle loro idee, condividendo la lezione che ci sta dando la vera cultura indigena”.
John Denway, un attivista dell’associazione “Amici per la terra”, si è mascherato da Tony Blair, ieri, durante la conferenza sui cambiamenti climatici di Exeter (Regno Unito), per protestare contro l’inattivismo del premier britannico. Ma un gruppetto di facinorosi attivisti ecologici, scambiando John per il ministro (“una maschera di gomma ben fatta, con un sorriso impeccabile” ha commentato un bobby) l’ha isolato e malmenato. Il povero John Denway ne avrà per almeno 20 giorni. Il ministro Blair, prima di iniziare la sua relazione, ci ha riso su, sottolineando come “ effettivamente non posso negare…la maschera mi assomigliava”. Poco prima, d’altra parte, sua moglie Cherie aveva baciato in bocca John Denwey, scambiandolo per il marito.
L’Artico, comunque, sta perdendo il suo strato di ozono. Così, ecco, mi piaceva chiudere in bellezza l’articolo.
Sai cosa mi ha fatto cadere le braccia??? Sentire un professore 80enne di ecologia, una persona che la cultura se la mangia a colazione, pranzo e cena, esprimersi a braccia aperte e affermare sconsolato “siamo in decadenza”!!! Lui sostiene che il protocollo di Kyoto sia una bufala… Buoni intenti e scarsissime applicazioni. Come funziona? Il sistema è a carbon credits, ci sono nazioni “debitrici” all’ambiente di ossigeno e nazioni “creditrici”… La Russia, ad esempio, in rapporto alla superficie quadrata del suo territorio, produce una quantità di CO2 minore del tetto fissato dal protocollo… così accumula carbon credits che può vendere… A chi? A nazioni come l’Italia debitrici, le quali si preoccupano ben poco di ridurre le emissioni di CO2, comprando crediti dalla Russia e portando a zero il loro eco-bilancio. Ma è un sistema che si riversa solo ed esclusivamente sull’ambiente. Perchè (non ricordo i numeri precisi)negli ultimi anni l’Italia non solo non ha rispettato il tetto massimo di emissione reale, ma lo ha addirittura superato, cioè… produceva ad esempio 500, gli era imposto di scendere a 450 ed invece grazie all’acquisto dei crediti si è arrivati a 600!!! Cioè s’è comprata 150 crediti tali da far quadrare i conti a 450 virtuali… ma in realtà emettiamo più di prima… TUTTO CIO’ E’ ASSURDO!!!
Caro Beppe, vorrei proporti un tema che nessuno ha mai citato in nessun programma televisivo,radio e quotidiano, se non in qualche trafiletto sfigato.
Io da circa dieci anni lavoro nel settore meravigliso della progettazione e cura di giardini e sono veramente stufo di vedere piante mutilate da idioti vestiti di verde che si fanno chiamare giardinieri!
E’possibile che in Italia l’idraulico e l’elettricista ti rilasciano la conformità sul lavoro svolto e chiunque abbia 10.000/15.000 euro da spendere in attrezzatura si trasforma magicamente in giardiniere, solo perchè suo nonno era contadino e quindi la professione è trasferita geneticamente?
Ho provato di tutto per fare emergere questo problema, pensa che ho mandato messaggi fino alla moglie di Maria de filippi, ma niente!
Sono stufo di dover viaggiare in auto con il paraocchi perchè le piante vengono trasformate in attaccapanni!
Ricordiamoci che specialmente in una città, il paesaggio è la somma di tanti piccoli giardini che se maltrattati degradano l’ambiente in cui viviamo.
Sai che male che fa quando vedi un cedro di 50/80 anni capitozzato perchè il proprietario ha paura che cada sulla casa! Al proprietario bisognerebbe spiegare che una pianta come quella ha un’apparato radicale fittonante e che una volta fatta selezione delle ramificazioni secondarie e ripulito dal secco interno, è più stabile della sua villetta! Invece lo si monca orribilmente facendo svariati quintali di legna che motivano la grande spesa per il lavoro svolto.
TUTTO QUELLO CHE POSSO FARE E’ SVELARVI COME FARE PER CERTIFICARE IL GIARDINIRE PROFESSIONISTA:
Partiamo dal non professionista: se dovete far potare le vostre piante in giardino e fortuna vuole avete un esemplare alto dai 10/15 mt in su; imponetegli di ridurla della metà, se accetta, accompagnatelo alla porta e ditegli di cambiare mestiere!
Il professionista: deve farvi ragionare consigliandovi una potatura contenitiva da effettuare magari ogni anno ma paragonata al vostro taglio delle unghie e non all’amputazione degli arti.Piuttosto di massacrare un’esemplare, se da fastidio è meglio per tutti abbatterlo!
Per maggiori informazioni consultate il sito della scuola del parco di Monza, una delle prime scuole nella formazione di giardinieri. http://www.monzaflora.net
Carissimo Beppe,
Ti vorrei parlare delle Aree Marine Protette (AMP)che stanno proliferando in Italia e che chiaramente sono fatte “all’italiana”; la prima differenza con le AMP “vere” (cioè quelle francesi, croate etc) è la suddivisione in zone, cioè in Italia ci sono la zona A (riserva integrale, limitatissima), la zona B dove possono pescare i professionisti (!!!!), e la zona C dove possono pescare sia i professionisti che i pescasportivi (tranne i subacquei in apnea): il solito clientelismo italiano. In Corsica, dove sono stato quest’estate, ci sono 7 riserve marine dove non si pesca punto e basta ! Invece qui dobbiamo accontentare la categoria dei pescatori professionisti che già stanno devastando il mare con lo strascico e le turbosoffianti, in particolare dalle mie parti (Ancona) i “vongolari” con le turbosoffianti fanno dei veri e propri disastri: pensa che (mi dicono) la legge impone una potenza nella pompa turbosoffiante di 1 atmosfera mentre praticamente tutti hanno 5 atmosfere (la turbosoffiante praticamente “spara” l’acqua sul fondale sollevando di tutto, e poi il deposito viene filtrato da una specie di gabbia che trattiene le vongole ma viene distrutto tutto!): beh questi “signori” in Italia possono pescare nelle AMP, se poi li osservi dalla riva (infatti pescano sempre a 50 max. 100 metri dalla riva) hanno sempre i numeri di matricola coperti (chissà perchè). I pescherecci poi dovrebbero pescare ad almeno 3 miglia dalla costa… pensa che qualche anno fa quando finì il fermopesca (ovviamente finanziato dallo Stato)nella notte un peschereccio pescò un altro …peschereccio a 1 miglio e mezzo dalla costa (rilevato dalla capitaneria di porto di Ancona): forse per questo hanno rifiutato il rilevatore satellitare della loro posizione (oltreutto utilissimo in caso di difficoltà). Questa categoria poi (ricchissima oltretutto) non ha rischio d’impresa, infatti per ogni pippa (mucillaggini etc.) hanno dei finanziamenti, è come se io, consulente finanziario, chiedessi dei contributi perchè il mercato azionario è andato male
Il massimo del minimo viene raggiunto in Sardegna nell’arcipelago della Maddalena: e cioè nel parco possono pescare i Maddalenini e… udite udite ! i turisti che vanno alla Maddalena ! chi và a Palau o Cannigione NO ! Sul sito di lega ambiente c’è chi addirittura propone di usare come guardiani… i PESCATORI !!! Siamo messi male perchè chi gestisce queste cose non ha proprio idea…
Caro Grillo, vorrei parlare di rifiuti.
Ho letto di riciclaggi vari fra i quali alcuni sono addirittura vantaggiosi nel senso che quest’attività produrrebbe utili. Visto che nessuno vuole la monnezza alle porte di casa, sarebbe opportuno che in mancanza di un accordo fra più soggetti politici( Regioni, province e comuni), anche i comuni più piccoli si dovrebbero dotare di una discarica legale. Così si otterrebbe
l’eliminazione del trasporto dei rifiuti all’estero che è semplicente scandalosa per i costi ma anche per l’incapacità di governare in casa propria. Se invece ogni comunità provvedesse a smaltire i propri rifiuti dove vive, la preservazione del territorio sarebbe automatica.
Si stimolerebbe la ricerca per trovare forme di smaltimento durature e finanziariamente sostenibili. Sarebbe anche una dimostrazione di vivere civile in democrazia. Forse si riuscirebbe anche ad elimina l’intrusione della delinquenza organizzata che senza meno sguazza nei rifiuti succhiando soldi agli italiani.
Quanto il signor Rossi va all’estero, Austria, Svizzera, Germania, il povero rimane sempre
stupefatto dalla pulizia. Sembra tutto perfetto. Loro si, sono popoli puliti, organizzati. Da loro
la raccolta differenziata funziona dappertutto, ahh che meraviglia .
Il signor Rossi mi e’ venuto in mente, perché nella mia zona (Nord-Sardegna) sta per arrivare
la raccolta differenziata con tanto di battimano dei politici e loro giornalisti.
Io sono un sardo “acquistato” e provengo proprio dalla “zona pulita” d’europa, e vedo tante cose
osannate dal signor Rossi, da una angolazione diversa.
Vediamo un po’ come funziona la raccolta differenziata in Germania:
Esiste un’associazione “der grüne Punkt = Duales system”. (il marchio e’ visibile a tutte confezioni di provenienza tedesca). L’industria paga un obolo l’anno per aderire al “grünen Punkt” per la certificazione dell’imballaggio nel senso della sua riciclabilita’ . Una volta ottenuta quella certificazione, l’industria può emettere a piacere sempre nuovi e lussuosi imballaggi che nessuno (suppongo) di noi consumatori ha richiesto.
( Vi siete gia’ chiesto perché le sigarette sono confezionati cosi complicati, basterebbe una
semplice scatola e via, come una volta. Tanto per citare un esempio. Per i non fumatori:
Perché quanto compro una confezione di CD-RW, devo prima levare il fastidioso involucro di
plastica, pio trovarmi con il stesso rivestimento per ogni singola CD ? )
Chi non ha fatto la spesa (per esempio) per una settimana e si trova alla fine con un altro carrello
pieno solo di imballo?
Non fa niente, adesso c’e’ la raccolta differenziata!
Vediamo allora:
Io devo pagare non solo il prodotto, ma anche l’imballaggio.
Io devo dividere ( nel esempio delle sigarette sono: cellofan, scatola di carta, foglio
di carta con alluminio, in fine il filtro)
D’avanti casa mia devo ospitare una pila di cassonetti puzzolenti e di conseguenza.
il rumore delle mezzi di raccolta (per ogni tipo di cassonetto un mezzo) o vivendo
in citta’, devo recarmi nei vari cassonetti e smaltire i miei rifiuti oramai divisi.
Io devo pagare la nettezza urbana.
Infine, se sbaglio la divisione, scatta una multa (ci sono vigilantes che frugano nei cassonetti, roba da matti!!) se mi peccano.
Con i miei rifiuti poi si fabbricano nuovi prodotti. Va bene.
Domanda:
Non devono pagare a me, visto io fornisco la materia prima, selezionata, pulita?
Ritorniamo in Germania:
Tanti Comuni e Länder si staccano gia’ dal sistema della raccolta differenziata (costoso non solo
a causa della per la logistica complicata e del problema della materia plastica) e sostituiscono
con la vecchia raccolta non differenziata.
La divisione avviene poi centralizzato, perché le nuove tecnologie permettono una divisione,
per esempio, della materie plastica in ben sette categorie, fatto impossibile per la casalinga.
(intanto, la Germania trasporta la “sua” plastica in Cina o nelle Fillipine, dove non esistono
leggi in merito )
Poi dalla materie plastica si fabbricano cosiddetti “pellets”, materia prima per il metanolo.
Il recyling e garantita con massima efficacia e il resto s’ingenera. Il calore ottenuto riscalda
le case o produce energia elettrica.
(Questi inceneritori sono cosi evoluti, che le aziende acquistano volentieri i rifiuti dall’estero)
Nella comune di Dresda costava una tonnellata di raccolta differenziata 1000 , mentre la raccolta non differenziata, come prima con un container solo, solo 200 !
Perché il comune risparmia i costi sempre maggiori per la raccolta differenziata
(meno cassonetti, meno mezzi, meno gasolio, meno traffico dei mezzi, meno mano d’opera ecc.).
Gia’ si parla dalla fine della raccolta differenziata.
Perché allora il signor Rossi e famiglia desidera ad ogni costo una tecnologia superata?
Alla fine un’altra domanda:
Perché devono essere sempre i consumatori a “tirare fuori il carro dalla merda”. ???
come ho già scritto sul muretto della politica, penso che tu sia l’unico vero leader progressista che può risollevare la vecchia e snaturata sinistra italiana!!!
ma non è di questo che voglio parlarvi.
sto completando un corso online in economia dello sviluppo e come tesina finale devo parlare del Digital divide.
intendo mettere in rilievo, quello che secondo me è uno dei vincoli maggiori per la diffusione e corretto utilizzo dell’IT nei paesi in via di sviluppo: l’energia.
insomma il tuo vecchio caro ritornello dei due cavi fondamentali per la democrazia e lo sviluppo: ENERGIA e INFORMAZIONE.
premetto che io sono una persona assolutamente al di fuori dei movimenti ong e di cooperazione internazionale, che ha deciso di partecipare da vero profano e incasinato con il mio lavoro ufficiale (commerciale servizi IT). Ho affrontato il corso con lo spirito del “free lance”, con l’obiettivo di prendere coscienza e conoscenza dell’economia dello sviluppo un passo imprescindibile per poter sperare un giorno di poter essere utile a chi al suo equilibrio dedica la sua vita professionale e personale.
Il motivo di questo obiettivo era la presa di coscienza che OCCORRE dedicarsi a qualcosa che abbia un senso più vasto del semplice profitto. ma avendo abbandonato da tempo le utopie .volevo cercare una strada concreta per realizzare “piccole utopie”.
concludo:
approfitto di questo blog per sapere se mi potete segnalare notizie/documenti/link a progetti legati al Digital divide in medio oriente e soprattutto se ci sono esperimenti che leghino in questi contesti:
Energia pulita (idrogeno ricavato dal riciclaggio dei rifiuti) + Informatica (con dotazione Open Source).
(l’idea non è male: se non c’è energia non posso accendere un pc. Se ognuno può procurarsi energia sufficiente, pulita, in modo autonomo e a basso costo allora posso usare un pc in modo relativamente più libero e più economico (open source) .
Grazie mille per il tuo intervento Domenico.
In effetti auspico anch’io che la nostra dipendenza dalla distribuzione centralizzata di energia sarà ridotta in un futuro prossimo a favore di celle di produzione indipendenti.
L’unica perplessità che ho sulla diffusione, nella fattispecie, dei pannelli solari è la loro interazione col microclima locale. Difatti i pannelli sono responsabili della creazione di correnti ascensionali sulla loro verticale che danno luogo all’innalzamento di masse d’aria calda negli strati inferiori dell’atmosfera e conseguente variazione locale delle condizioni fisiche naturali (lo stesso effetto è indotto anche dai palazzi pannellati esternamente con cristalli riflettenti) con possibili formazioni di corpi nuvolosi altrimenti assenti. Purtroppo non sono ancora abbastanza informato sulla portata quantitativa del fenomeno, ma mi chiedo cosa potrebbe succedere alla stabilità atmosferica di una regione integrando l’effetto di centinaia di migliaia di pannelli solari cercherò di informarmi in merito.
Riguardo al discorso delle “chem trails” personalmente finora ho notato solo passaggi di aeromobili ad alta quota ai quali segue la formazione delle innocue “con trails”, le quali sono caratterizzate da periodi di persistenza di pochissimi minuti, difatti iniziano a dissolversi subito dopo la loro produzione, appena la diminuzione di pressione indotta dall’ala dell’aeroplano in transito si attenua. Le “chem trails” dovrebbero avere dei periodi di persistenza maggiori e quindi dovrebbero essere riconoscibili senza ombra di dubbio sarà paranoia, oppure ci stanno realmente innaffiando con sostanze pericolose? In effetti guardare più spesso in alto potrebbe aiutarci a scoprire la verità, ma occhio ai tombini aperti!
Perfavore datevi una calmata con questa storia delle scie “chimiche” degli aerei.
A me sembrano solo delle fisse (ossia paranoie) comunque dato che questa storia mi ha incuriosito ora vorrei saperene qualcosa di piu’.
Per esempio quanto deve durare la persistenza di una scia? Come varia la persistenza al variare dei parametri atmosferici (temperatura, pressione, umimidita ecc.)?
Sarei curioso a questo punto di sapere da cosa dipende la durata della persistenza delle scie.
PM10, polveri sottili, io faccio una proposta molto stupida a chi potesse esaudirla; analizziamo queste famigerate polveri sottili e scopriremo grosse percentuali di bario, cadmio e alluminio, che sono prodotti solo in minima parte da riscaldamento e auto, responsabili invece di tutte le restanti porcate che respiriamo; dopodiche alziamo gli occhi al cielo e osserviamo la quantità MOSTRUOSA di scie degli aerei che in questo periodo della storia affollano i cieli…belle vero? Bene, anche se non ce ne accorgiamo ci piovono in testa e sono tutte ad alto contenuto..indovina un po’? Di Bario, cadmio e alluminio…che, lo dico en passant, sono sostanze altamente cancerogene…
Aprite gli occhi!Nulla nella società di oggi è informazione..se dicono di guardare a terra (gli scarichi delle auto) è perchè non vogliono che guardiamo in aria (gli scarichi degli aerei o “chemtrails” o scie chimiche)
A tutti coloro che mi hanno chiesto notizie sulla Firepower, ovvero la pillola che riduce le emissioni e i consumi.
Parte di documentazione la ho pubblicata ed è scaricabile dalla sezione Aria Pulita che ho creato sul mio sito http://www.iepartners.it
Cercherò di incrementarla il più presto possibile.
Abbiamo scelto questa soluzione (in collaborazione con l’azienda importatrice) per evitare di far chiudere la stessa per mano di qualche politico di cui non faccio nome.
Questo stesso ha avuto modo di testare il prodotto, ha asserito che funziona ma ha detto anche che ha una controindicazione: fa risparmiare.
C Loro.
Vorrei rispondere ad Antonio D’Angelantonio e il suo post 23.02.05 10:58.
La tua domanda mi sembra di avere capito che parta dal presupposto che quando ci saranno queste automobili ecologiche, i nostri appartamenti saranno sempre riforniti da centrali elettriche e che quindi sarà dura dover
soddisfare il fabbisogno energetico sia delle case, specialmente nei periodi particolari di alcune stagioni (estate), sia le nuove automobili. Io preferisco pensare che col passare del tempo, sempre più spesso, a livello di singolo appartamento o di condominio saremo autosufficienti nel fabbisogno energetico almeno a livello di energia elettrica senza considerare il riscaldamento. Anche perchè questo già accade, anche se ancora deve esserci questo
boom negli acquisti di pannelli solari. O comunque, se non attraverso i pannelli solari, attraverso mini centrali casalinghe all’idrogeno come ha ipotizzato qualcuno, che è anche autore di un interessantissimo libro sull’economia
basata sull’idrogeno. Ad ogni modo, io credo che oltre ad essere possibile staccarci da una fornitura centrale dell’energia elettrica, sia anche la cosa migliore da fare in quanto NON mi sembra che sia una cosa sensata dal punto di vista della sicurezza come abbiamo tutti notato con il blackout accaduto in estate. Se un blackout del genere durasse una settimana o più invece di una giornata scarsa? la nostra società sarebbe in ginocchio e vulnerabile a tutto e a tutti!!! Inoltre chi dice che le future (o già esistenti?) auto ecologiche avranno la necessità di rifornirsi in un qualche modo così come fanno le attuali automobili inquinanti? non può essere che le future auto ecologiche possano muoversi con dei speciali pannelli solari (che forse possiede solo la NASA) più forse altra tecnologia, che permetta loro di essere autosufficienti? Oppure ancora potrebbero essere rifornite a casa nostra dal nostro sistema di fornitura di energia? Non sò se ci facciamo prendere in giro da chi propone false soluzioni. Però sò che alcune di queste soluzioni
esistono concretamente. Ad esempio i pannelli solari che se usati insieme ad un oculato uso degli elettrodomestici e di altri oggetti casalinghi, potrebbero risolvere già qualche problema, a cominciare dal trasferimento delle
centrali nucleari nel dimenticatoio!
Se qualcuno è interessato a inquinare meno, consiglio i seguenti due link:
Concludo dicendo che ho trovato il sito di una catena di negozi (31 punti vendita sparsi per tutta Italia) che vendono pannelli solari. Sottolineo il fatto che è una catena di negozi e quindi mi viene da pensare che ci sia già
una spesa più abbordabile per molte famiglie in quanto i costi generalmente si abbassano quando un prodotto è venduto da una catena di negozi. Per evitare di essere accusato di fare pubblicità (sia dell’autore del libro che
della catena di negozi), chi li vuole sapere mi scriva a domenico.barranca@tiscali.it
Ciao Beppe.
Ti scrivo perchè mi è venuto in mente un tuo spettacolo RAI dove chiedevi alle ditte di dentifricio di fare i tubetti ricaricabili,o qualcosa del genere.
Sono un parrucchiere e da tempo mi preoccupo di avere sempre più rispetto dell’ambiente e quindi dei miei clienti. Per questo spesso vado alle presentazioni di nuovi prodotti del settore,ma nessuno finora mi ha dato una concreta novità.Tutt’altro.O meglio le grandi aziende multinazionali (che potrebbero avere i soldi per le ricerche)non danno nulla di valido,ma solo “IMMAGINE”, ovvero fumo negli occhi.Propinano prodotti innovativi semplicemente cambiando il “packaging”.
L’altro giorno invece, una azienda mi ha presentato una nuova linea di prodotti che,a parte le caratteristiche veramente innovative, fa in modo che con pochi prodotti ci mette in grado di operare risolvendoci molti problemi.Primo con questo sistema ci porta a fare poco magazzino.Secondo, e cosa non da poco,i prodotti da rivendita saranno ricaricabili.Per esempio se compri uno shampoo, la seconda volta anzichè ricomprarlo,ti verrà ricaricato il flacone(pagando anche meno). Ritengo sia un piccolo passo verso una civiltà migliore.
Grazie di esistere sei un mito:::
Ciao Beppe, ho scoperto da poco il tuo Blog, ma meglio tardi che mai!
Voglio ringraziarti anch’io per il fatto che ogni giorno ci apri gli occhi sulle nefandezze del mondo e che ci fai prendere delle belle e sane incazzature per questo.
Ora vorrei riferirvi una questione che mi attanaglia da parecchio tempo, nella speranza che mi aiutiate a dipanare dubbi & perplessità.
Riguardo alle automobili elettriche, o ad aria fritta, o a quel cavolo che vi pare, mi sono sempre posto una domanda, soprattutto alla luce dei recenti problemi correlati all’erogazione di energia elettrica nel nostro “bel paese”(mi riferisco ai “black out” della scorsa estate):
Se questo tipo di veicoli “alternativi” saranno prodotti in serie raggiungendo una diffusione capillare & saranno adottati dalla popolazione & magari anche dalle imprese, quale potrà essere il nuovo fabbisogno energetico necessario a muovere tutti i veicoli?
Le attuali centrali energetiche saranno in grado di soddisfare la nuova richiesta quando i fatti ci dimostrano che è impossibile alimentare simultaneamente i condizionatori d’aria di una città (solo per citare un esempio)?
In caso di necessità di ulteriori centrali di produzione energetica dove potranno essere costruite sul nostro territorio, & soprattutto quali ostacoli politico/sociali & di impatto ambientale dovranno essere superati?
Ci dovremo rassegnare ad un incremento dell’importazione energetica dai nostri cugini d’oltralpe?
La termodinamica ci insegna che se la movimentazione dell’attuale parco macchine richiede un dato quantitativo di energia, si presume che questo quantitativo energetico, se non è più prodotto dai motori a combustione interna, debba comunque essere fornito dalle centrali energetiche (supponiamo anche di avere un miglioramento dell’efficienza dei motori elettrici, degli accumulatori & di ridurne la potenza media in modo da aver bisogno di meno energia rispetto ad oggi ma io ci credo poco), ora questa considerazione mi fa pensare che il nostro temutissimo inquinamento sia stato invitato ad uscire gentilmente dalla porta, ma si stia apprestando a rientrare con un balzo dalla finestra ancor prima che la porta sia chiusa…
Insomma la soluzione dei motori elettrici in realtà non mi pare affatto una soluzione.
Forse la produzione dei nuovi veicoli “ecologici” potrà far girare l’economia, ma pensando a ciò che ho appena scritto, a me fa girare anche qualcos’altro
Vi prego di illustrarmi dove il mio ragionamento pecca, o perché ci ostiniamo a farci prendere per il culo da gente che propone false soluzioni.
A proposito di rifiuti…navigando su Internet sono capitato per caso con grande piacere su http://www.quibio.it, un negozio che vende prodotti a perdere come piatti, bicchieri etc.. rigorosamente biodegradabili e compostabili al 100% di uso e consumo quotidiano che sicuramente faranno tirare un sospiro di sollievo a tutti coloro che rispettano l’ambiente e l’uomo.
Cosa ne pensate?
Auto ecologiche
Per chi non lo sapesse la Fiat produce già un auto “abbastanza ecologica” ad un prezzo abbordabile. Infatti senza escogitare soluzioni avveniristiche tipo l’idrogeno in serbatoi a 300 atmosfere e a -270 °c (che tralaltro andrebbe comunque ricavato dal petrolio e non dall’acqua!!!), o veicoli con 800kg di batterie al piombo, o come fanno i giapponesi autovetture ibride con motori tradizionali integrati con motori elettrici e batterie tampone, hanno semplicemente messo un impianto a metano sulla Punto. Le auto a metano nella mia zona sono almeno 50 anni che esistono, anche se in passato la leva principale che spingeva verso questa soluzione era quella del risparmio sul carburante.
Oggi con 10.600 si può comprare la punto natural power ma nessuno lo sa. infatti la fiat non la reclamizza, nelle concessionarie FIAT hanno solo gipponi tedeschi e giapponesi (grazie alla liberalizzazione del settore), e i venditori la sconsigliano.
Io l’ho presa comunque e devo dire che sono contentissimo della mia scelta.
Sarò breve e conciso anche perchè sembra che proprio nessuno ne vuole parlare pubblicamente, ma basterebbe gurdarsi sopra la testa per capire che qual’cosa non và! Le scie chimiche sono una realtà e la vogliono far passare come una legenda metropolitana, unico modo forse per levar risalto a un caso che se uscisse in TV o su qualche rivista seria farebbe venir a tutti la pelle d’oca. Per approfondire la questione i siti su internet sono tanti, questo forum ne è solo un esempio:http://www.tempozero.net/Forum/viewtopic.php?t=9 .
GRILLO almeno te di qual’cosa anche se credi sia una sciocchezza ma almeno dacci un cenno che la parola:”chemtrails” non sia censurata dalla bocca di tutti.
Ciao Beppe,
come promesso ti invio le informazioni relative ad Aksai Kazakhstan dove ci sono dei pozzi di estrazione del petrolio e del gas dove un tempo si facevano esperimenti nucleari nel sottosuolo.
Tale petrolio viene estratto ad Aksai, raffinato ad Atyrau (Kazakhstan) poi attraverso le pipline arriva in Europa, naturalmente anche in Italia.
Non sara’ che ci facciamo un pieno di benzina o gasolio radioattivo e noi non lo sappiamo?
Prova ad indagare a fondo se ci riesci.
In bocca al lupo.
alcuni riferimenti: http://www.nnc.kz/e_index.php?id=160 http://www.wecf.de/cms/articles/2004/11/ecosit_kazah.php
“Through ISTC project #K-053, we have been researching and monitoring the radioactive environment in the former Semipalatinsk nuclear test site for over two years. Radio-ecological work in such a unique, natural laboratory permitted the Institute to establish a modern, instrumented base for conducting any form of radio-ecological research. Executing our ISTC project allowed us to regroup our scientific efforts and quickly respond to market requests.
The Institute settled a unique problem set before the Republic of Kazakstan by a strategic alliance of the oil companies Agip, British Gas,Texaco, and Lukoil. For the first time, it was necessary to evaluate and monitor the safe storage of oil products in underground caverns where six nuclear explosions had been detonated. Following earlier refusals by investors to use these caverns, the Government of Kazakstan and the oil alliance recognized our Institute’s scientific skill and experience to responsibly manage their safety.
The radio-ecological monitoring work plan developed by our Institute was approved by a joint committee of Kazakstan and alliance representatives. Based on the approved work plan, a 40 year, $80 million contract was concluded which provides for ecological research and constant monitoring of the caverns to limit their influence on the surrounding environment. At the present time, we have successfully completed the first steps in this work: a new project office, 1,200 square meter laboratory, and a new branch of our Institute in the city of Aksai with 25 staff members.”
Excerpts of letter from Dr. Kairat Kadyrzhanov,
Director, Institute of Nuclear Physics in Kazakstan,
to the ISTC Executive Director
Ciao a tutti e ciao Beppe Grillo..
Io ho sempre più domande e sempre meno risposte.
Come mai l’ecologia è un argomento sempre molto marginale nei programmi e nelle campagne politiche?..
Perchè mai nessun candidato ha mai detto cose del tipo “se mi votate mi impegnerò a far mettere in commercio un’auto ad idrogeno”?
Perchè il governo ha messo una vera e propria tassa sul carburante (sbandierando giustificazioni alquanto fantasiose legate all’acquisto di autobus ecologichi) senza che nessuno l’abbia chiamata “TASSA”?
Perchè quando ultimamente Berlusconi ha parlato di una sua apertura al nucleare nessuno gli ha chiseto “Sarebbe disposto costruire una centrale a pochi km da Arcore”? (il nucleare non è a mio modo di vedere un’idea cattiva dipersè.. ma non so come mai mi sento più tranquillo se una centrale si trova in Germania gestita da tedeschi piuttosto che in Italia gestita da italiani)
Vabè..
potrei sbagliarmi, ma è possibile che nei tuoi spettacoli non hai mai fatto cenno del fiume + sporco d’Europa (nel mondo lo supera solo il gange in India se non vado errato)che sfocia quasi nel bel mezzo del bellissimo lungomare della mia città?!?!?!(CASTELLAMMARE DI STABIA)(NA).
Il fiume è lindo fino a Solofra dove si congiunge con la SOLOFRANA, nella quale vengono espulsi tutti i residui della lavorazione delle concerie. Sono stati installati depuratori in tutta la città e, per quanto è dato sapere, anche le fabbriche di pelli ne sono state dotate. Ma la situazione non migliora.
Saluti e complimenti per tutta la tua carriera.
nb quando 6 a napoli???
noi paghiamo la UE per farci dire quali politiche ambientali dobbiamo attuare per ridurre i danni all’ambiente.
sul punto di vista teorico, noi Italiani quasi quasi ci crediamo a questa “nuova Europa più verde”,dove potremmo respirare e vivere più a lungo, andare in bibicletta nel centro delle città, fare la raccoltà differenziata….bello cosi bello che rimane un miracolo.
noi abbiamo una politica ambientale pessima che si riduce a bloccare le auto pari e dispari e dà la possibilità alle solo vetture del quartiere “Eur 4” di roma a circolare. io lascerò la mia auto in garage solo quando avrò a Roma un servizio di trasporti pubblici decente assicurato ogni 5 minuti, dove non deve fare Fantozzi per riuscirci a salire. andrei in giro con la bici salvo che le piste ciclabili finiscono sulle autostrade, nei campi nomadi o sulla tangenziale….
acoltate l’ultima canzone di Veltroni: “verdi per caso”
Al fine di eliminare lo sperequato e improprio utilizzo del metro quadrato come unità di misura per il calcolo della tassa sulla produzione dei rifiuti urbani, indico di seguito un metodo pratico, efficace e giusto per la riduzione dei rifiuti ed il calcolo della relativa tassa.
filosofia della proposta
Sulla totalità dei beni in commercio venga applicata un’imposta “smaltimento rifiuti”.
Al momento dell’acquisto, dunque, nelle casse dei supermercati, mercati, attività al dettaglio e all’ingrosso, saranno riscossi denari che verranno poi versati all’Amministrazione Comunale di competenza. Le A. C. così disporranno dei denari per affrontare la spesa di smaltimento che i suddetti beni richiedono.
qualità e durabilità dei beni
Ogni bene entrato in commercio “pesa” di un valore di smaltimento.
Ciò vuol dire che alla fine del suo “servizio”, il bene impegnerà l’attività di smaltimento in base al componente , alla struttura e alla durabilità. Si preveda dunque di distinguere i beni in varie categorie: ai beni biologici sarà applicata l’aliquota smaltimento più bassa, ai beni di plastica o di dispendioso smaltimento sarà applicata l’aliquota più alta. I beni dovranno essere classificati anche in base alla durabilità d’uso.
costi – benefici
Il cittadino acquisterà beni con confezioni “più intelligenti” per lo smaltimento perchè li pagherà meno o risparmierà sulle confezioni razionali.
Il cittadino pagherà cifre equilibrate ai consumi e non in base alle superfici calpestate di dove abita o di dove lavora, ma pagherà un canone base di servizio poiché il Servizio Nettezza Urbana ispezionerà anche i cassonetti se pur vuoti (pensiamo alle località turistiche nei mesi di bassa stagionei).
L’amministrazione riscuoterà denari di smaltimento anche dalle utenze di passaggio (turisti) che consumando e producendo immodizia nei luoghi visitati non sono soggetti a tasse smaltimento.
Il beneficio tratto dalla comunità a livello ecologico ci sarà semplicemente perché si eviteranno i comportamenti perversi che l’attuale unità di misura (il Mq) comporta: “tanto devo pagare quindi getto senza criteri”.
Il 28 feb. si terrà un esperimento di fusione fredda in sala Gramsci a Ravenna, divertente no?
Vi terrò informati di questa creazione del Sole. In attesa, riscopriamo non solo il Sole nell’Acqua, ma riscopriamo anche con la meditazione il Sole che è dentro di noi: http://www.atmanyoga.it
SCIE CHIMICHE: guardo molto spesso il cielo.
E anche io mi sono documentato su internet.
E anche io e miei conoscienti le vediamo molto spesso sopra Torino. Cosa possiamo fare? Giosuele Volante
Egregio signor Beppe Grillo, le scrivo questa lettera per chiedere la divulgazione riguardo ad un progetto ecologico di nostra proprietà, poiché presentandolo alle case automobilistiche sembra dare fastidio, quando tutti parlano di ecologia quando cercano di speronare i soldi come sui finanziamenti dello stato per sostituire i mezzi pubblici perché in questo modo loro risolvono l’inquinamento.
Facciamo anche presente che abbiamo fatto anche una lettera alla Mediaset riguardo questo problema ma non si sono nemmeno degnati di risponderci.
Chiediamo la sua collaborazione riguardo questo brevetto ecologico, per rendersi conto di ciò che stiamo parlando la invitiamo a visitare il sito internet http://www.generative.it, per ulteriori informazioni: informazioni@generative.it.
Prendo pertanto l’occasione per augurarle Distinti Saluti.
Ciao Beppe , ieri sera ero a Piacenza al tuo spettacolo.
Devo ringraziarti perche’ mi hai risveglata da un torpore che mi faceva rimanere con gli occhi chiusi davanti ad un grave problema che interessa il luogo dove vivo cioè il delta del Po.
Hai parlato del delta e della provincia di Rovigo come della provincia con maggior casi di cancro in Italia ed è vero.Questo non certo per strani virus che si diffondono nella zona ma per l’inquinamento ambientale in cui siamo costretti a vivere.Ora io voglio fare qualcosa nel mio piccolo ma con un grande mezzo come la rete che , come hai detto , scavalca tutti i potenti e quelli che ti vogliono far tacere. La mia battaglia personale la faro’ cosi.Ho due parenti che si sono ammalati di cancro giovani, molte amiche che hanno il cancro.
Da oggi cominciero’ad informarmi in maniera approfondita sui danni causati dagli insediamenti industriali nel mio luogo e poi qui faro’ conoscere a piu’ persone possibili la realta’.
Grazie Maria Tersa Guarnieri
Caro Beppe, a parte il fatto che a Porto San Giorgio ero seduto proprio davanti a Della Valle con i suoi tre gorilla (fila 17)che non ha fatto neanche mezza risatina (e ci credo bene!) volevo informarti che sul sito http://www.trigallia.com esiste una petizione on line per evitare la deturpazione di “MONTEFRORTINO” dalla costruzione di una cava!!
A Marzo ci sarà anche una manifestazione! Di la tua a riguardo, il tuo blog è molto importante per chi non ha neanche un megafono per farsi sentire!! Grazie, Michele Lelli.
Inneschiamo le energie pulite!
Forse quest’idea è già uscita nel blog, non ricordo. Comunque perché non chiediamo tutti insieme per esempio a Banca Etica (o a chi preferite) di attivare – come in Germania – prestiti agevolati per l’installazione di impianti fotovoltaici? Il prestito si potrebbe restituire negli anni con la vendita all’Enel dell’energia elettrica prodotta in eccesso, e chi contrae il prestito non dovrebbe mai sborsare un euro! Questo meccanismo credo sia già attivo in Germania, ditemi se sbaglio.
Pensiamoci, non aspettiamo ancora.
Ciao a tutti
Stefania Ging
sono estremamente felice di riferirti alcune scoperte che negli ultimi mesi ho fatto.
Tu per me sei stato come un padre, mi ricordo da bambino che le tue sporadiche apparizioni televisive venivano seguite in casa mia come se fossero le finali dei mondiali di calcio, e ricordo anche lo sgomento e l’indignazione dei miei genitori quando meschinamente ti hanno fatto fuori. Dicevi e dici tuttora le cose come stanno realmente, ma purtroppo se una cosa non appare in televisione è come se non esistesse per cui le tue voci rimangono un pò strozzate. So per certo che qualcuno già 14 anni fà si è iniziato a rompere le scatole di un mondo alla rovescia ed ha comniciato a portare avanti un discorso di cambio radicale in campo economico, tecnologico, sociale, morale, e culturale ed ora è in procinto di dare un svolta. L’energia pulita esiste, esiste la possibilità di portare il benessere anche a quelle popolazioni “volutamente” lasciate nella miseria, esiste la possibilità di fare vero sviluppo sostenibile, esiste la possibilità di eliminare il problema dei rifiuti, esiste la possibilità di eliminare il problema del nucleare, esiste la possibilità di portare l’acqua nei luoghi dove scarseggia, esiste la possibilità di dare le giuste cure e i giusti medicinali alle persone malate e tanto altro ancora…….. Tutto questo si può ottenere senza l’ausilio della politica, delle multinazionali, degli oligopoli e così via, tutto ciò si ottiene mettendo a disposizione del popolo le tecnologie sviluppate nell’arco di 50 anni che mai sono state rese pubbliche perchè troppo economiche e poco remunerative per le multinazionali!
C’è qualcuno che per portare avanti queste possibilità ha pagato con la propria vita (vedi Eugene Mallove.
Caro Beppe, vedrai che le tue speranze e le tue prediche a breve troveranno soddisfazione!
OGGETTO;la vera AUTO ECOLOGICA:
Nel 2002 su Internet c’era un sito in cui si annunciava la imminente produzione di un’auto ECO; La famosa EOLO . Ti posso inviare le foto scaricate a suo tempo e pubblicate anche da qualche giornale, con tutte le catratteristiche tecniche del motore ad ARIA COMPRESSA.
Parlei anche con l’allora a.d. volendo acquistarne una, ma non erano ancora pronti.
Nel 2003 in sito INT. sparì e così pure l’auto EOLO,
Cosa è successo??? Sono intervenute le “7 SORELLE”??? o gli ARABI???
Una produzione su larga scala di quell’Auto fatta dalla FIAT avrebbe risollevato le sue sorti e risolto i gravi problemi da inquinamento delle ns. città.
Se Vuoi far scoppiare un bel casino Ti posso inviare le foto.
In attesa cordialissimi saluti Luigi Cirone
tel.0873 365055 328 8867099
OGGETTO;la vera AUTO ECOLOGICA:
Nel 2002 su Internet c’era un sito in cui si annunciava la imminente produzione di un’auto ECO; La famosa EOLO . Ti posso inviare le foto scaricate a suo tempo e pubblicate anche da qualche giornale, con tutte le catratteristiche tecniche del motore ad ARIA COMPRESSA.
Parlei anche con l’allora a.d. volendo acquistarne una, ma non erano ancora pronti.
Nel 2003 in sito INT. sparì e così pure l’auto EOLO,
Cosa è successo??? Sono intervenute le “7 SORELLE”??? o gli ARABI???
Una produzione su larga scala di quell’Auto fatta dalla FIAT avrebbe risollevato le sue sorti e risolto i gravi problemi da inquinamento delle ns. città.
Se Vuoi far scoppiare un bel casino Ti posso inviare le foto.
In attesa cordialissimi saluti Luigi Cirone
tel.0873 365055 328 8867099
Ciao Beppe! Sai che l’ ineffabile Regione Siciliana ha dato in pasto la Sicilia sud-orientale (e in particolare la Riserva naturale di Vendicari che ospiterà una piattaforma petrolifera) alle multinazionali americane del petrolio Sarcis, Panther Oil e Edison? I petrolieri si sono già messi all’ opera per stuprare questa terra (che, come la Regione Sicilia dimentica, è stata dichiarata Patrimonio dell’ Umanità dall’ Unesco) per farne un’ altra desolata landa industriale come è avvenuto per Gela, per la zona di Siracusa nord/Augusta, per Milazzo ecc.. Tu che conosci un po’ di gente lì in Italia, perchè non spargi un po’ la voce e ci aiuti a cacciare questi signori petrolieri a calci in culo? Sai, qui la stampa locale ha messo il silenziatore e di tutto questo la gente qui non sa una benemerita ceppa…! Tanti cari saluti,
Pierpaolo Marescalco.
Ciao Beppe,son Marika.Ieri sera ho assistito al tuo fantastico monologo al palazzetto di Urbino. Tra le prime cose che hai fatto notare c’era la notizia che la giunta di Pesaro ha deciso che NON SI POTRA’ + bruciare legna nel proprio camino perchè INQUINA!!!! Mio padre “vive ” praticamente dentro il camino perchè è un pò freddoloso e perchè le salsicce cotte alla brace nel camino non le batte nessuno!!!Cosa dici provo a farle assaggiare al sindaco? Chissà che non si convinca che noi abbiamo “bisogno” del camino (specie per risparmiare un pò sul calorifero!) e chissà che non si offra per venirci a girare le salsicce sul fuocone!!! Saluti e complimenti. Ciao, ciao, M.!!
Caro Beppe Grillo, ritengo che l’arte tua è quella di evidenziare il paradosso, ne vuoi uno preconfezionato per la tua data di Catania? Eccolo, leggi un po’…
Hai mai sentito parlare di una area marina protetta dove perfettamente al suo interno, si, proprio al centro scarica una condotta fogniaria senza depuratore? Si, hai sentito bene, un’area marina dove tutto dovrebbe essere bello e tutelato, proprio li scarica la “merda” di migliaia di cittadini, questa è l’AMP Isole Ciclopi di Acitrezza, e dopo oltre 20 anni di chiacchiere le amministrazioni comunali non sono riuscite a costruire una condotta o un depuratore ed inoltre, altro paradosso, ci fanno pagare pure la depurazione, si hai ancora sentito bene, ci fanno pagare una depurazione che non esiste. Se vuoi saperne di più collegati sul mio sito e se hai bisogno di info o testimonial al tuo spettacolo mi offro senza problemi. Basta contattarmi via e-mail.
Ci vediamo ad aprile.
In bocca al lupo
Anche a Padova si agita la Critical Mass!
Sabato pomeriggio una biciclettata per dire no allo smog e al cemento.
SABATO 19 FEBBRAIO ORE 15.00
TROVIAMOCI TUTTI – CON LA BICICLETTA – IN PIAZZALE AZZURRI D’ITALIA, SEDE DEL MERCATO SETTIMANALE (DI FRONTE ALLA CHIESA DI SAN CARLO).
Anche a Padova si agita la Critical Mass!
Sabato pomeriggio una biciclettata per dire no allo smog e al cemento.
SABATO 19 FEBBRAIO ORE 15.00
TROVIAMOCI TUTTI – CON LA BICICLETTA – IN PIAZZALE AZZURRI D’ITALIA, SEDE DEL MERCATO SETTIMANALE (DI FRONTE ALLA CHIESA DI SAN CARLO).
Hiroshima, Chernobyl, Seveso, Bhopal: sono i nomi di alcune città tragicamente venute alla ribalta nella storia dell’umanità.
I nomi di queste città si sono ormai stampati nella nostra memoria per i tragici avvenimenti di cui sono state vittime.
Ma esiste anche un altro luogo della Terra, dell’Italia in particolare, di cui nessuno parla od osa parlare, di cui nessuno si interessa; un luogo che potrebbe aggiungersi ai quattro sopra ricordati: Augusta.
Una pesante coltre di silenzio grava su vicende che, tutti, invece, dovremmo conoscere.
Qualche volta, ma sempre in seguito a gravi disastri accaduti o solo sfiorati, abbiamo sentito pronunciare le parole Augusta – Priolo – Melilli al Ministro dell’Ambiente Ruffolo, ai Ministri per la Protezione Civile, all’annunciatrice del telegionale.
La maggior parte degli italiani non sa neanche cosa siano o dove si trovino.
Non sono in molti in Italia a sapere che tra le province di Catania e Siracusa esiste una zona che in fatto di rischi veri non è seconda a nessun altra su tutto il territorio nazionale: rischio sismico, rischio chimico-industriale, rischio militare.
Oltre duecentomila persone che vivono a diretto contatto con una polveriera pericolosamente innescata.
Attorno al porto di Augusta troviamo la più alta concentrazione di raffinerie di petrolio dell’intera Europa, dove viene raffinata la quasi totalità del greggio importato in Italia; due basi militari di grande importanza strategica al centro del Mediterraneo: l ‘una della Marina Militare italiana e l’altra della Nato (su quest’ultima il silenzio è impenetrabile per via degli arsenali ivi custoditi).
Un grande deposito di carburante in pieno centro abitato a diretto contatto con le abitazioni civili; tredici industrie chimiche e petrolchimiche di cui ben sette “ad alto rischio di incidente rilevante” in appena 15 chilometri di costa, su un territorio già soggetto più volte a catastrofici terremoti, definito dal Ministero della Protezione Civile ad “alto rischio sismico” e che appena tredici giorni prima del terremoto del 13 dicembre 1990 era stato ufficialmente definito ad “elevato rischio di crisi ambientale” dal Ministero dell’Ambiente. Un territorio che, oggi, vede Priolo con i suoi 15.000 abitanti come epicentro, ma che abbraccia città come Augusta (42.000 ab.), Siracusa Nord (70.000), Melilli (10.000), Belvedere (5.000), e Città Giardino (1.000).
Una testimonianza della grave situazione di degrado ambientale fu data nel 1979, quando Marina di Melilli (1.000 ab.) fu evacuata e rasa al suolo perché circondata e soffocata dalle ciminiere degli stabilimenti del progresso che incredibilmente vi erano stati installati a sole poche decine di metri di distanza!
Tutto cominciò con la militarizzazione del porto di Augusta agli inizi del secolo per continuare poi nel 1949, quando l’industriale Moratti, approfittando della particolare posizione geografica del porto di Augusta vi installò la prima raffineria.
Oggi Augusta ed il territorio circostante pagano pesantemente il prezzo degli errori commessi quarant’anni fa da alcuni politici sprovveduti di allora che, con il miraggio del facile benessere, applaudendo alle ciminiere, pensavano di far uscire dal sottosviluppo la provincia di Siracusa sfruttando il porto di Augusta, dando così inizio ad un insensato processo di industrializzazione.
Su un’area ristrettissima, ad immediato ridosso di centri urbani densamente abitati, sorse quell’agglomerato industriale che, contravvenendo a tutte le leggi, con i suoi scarichi inquinanti durati quarant’anni, ha devastato forse irrimediabilmente tutto l’ecosistema della fascia costiera tra Augusta e Siracusa. L’avvento dell’industria segnò pure la fine dell’agricoltura, della pesca, dell’estrazione del sale che costituivano le attività portanti dell’economia lavorativa locale.
Va ricordato pure che gran parte della zona industriale sorge su una vasta area archeologica e su una stupenda costiera che, opportunamente valorizzate, avrebbero potuto fare di questo territorio un polo d’attrazione turistica senza rivali in tutto il Meridione.
Ma agli errori del passato oggi se ne sono aggiunti altri: nonostante la situazione di grave degrado, che ha fatto dichiarare la zona ad elevato rischio di crisi ambientale, nonostante la vibrata protesta della Città di Augusta, espressa sempre con metodi di concretezza esemplari e nel pieno rispetto della legalità, il Governo della Regione Sicilia ha permesso il sorgere di un grande impianto di incenerimento per i rifiuti speciali ospedalieri dell’intera Regione a pochissima distanza dal centro abitato di Augusta; ha dato parere favorevole al sorgere di una piattaforma polifunzionale che dovrebbe smaltire i rifiuti tossici e nocivi prodotti non solo dalle industrie di Siracusa, ma anche da quelle di Catania e Ragusa e, quasi come una cinica beffa, alcuni giorni dopo il terremoto del 13 dicembre 1990, ha finanziato la realizzazione di altri quattro impianti nella zona industriale di Augusta; vale adire è stato aggiunto altro “esplosivo” su una “polveriera” che per miracolo nella notte del terremoto non è esplosa.
Cosa rappresenta per l’economia nazionale l’area industriale di Augusta-Priolo-Melilli?
Da queste industrie l’intera Italia preleva il 60% del suo fabbisogno di carburanti; il 100% dei lubrificanti senza contare i detergenti, le paraffine, zolfo, ecc. per le lavorazioni di altre raffinerie come Manfredonia, Marghera, Gela, ecc.; vale a dire che la fermata di questo polo petrolchimico coinvolgerebbe a catena il sistema produttivo industriale italiano.
A livello tributario basti ricordare che tramite il porto di Augusta, lo Stato italiano incassa, mediamente, oltre 1.100 miliardi ogni anno di soli diritti doganali a cui vanno aggiunti i circa 20.000 miliardi l’anno di imposte di fabbricazione e gli utili delle industrie e delle altre ditte ad esse collegate. Ma il dramma di Augusta e del territorio circostante è dato dalle cifre che la maggior parte degli italiani non conoscono: nella sola città di Augusta si muore per neoplasie (specie dell ‘apparato respiratorio) più che in ogni altra parte d’Italia: secondo le statistiche ufficiali le morti per cancro sono oltre il 30% delle morti complessive!
Ogni anno si registra la nascita di bambini malformati in misura notevolmente superiore alla media nazionale; gli aborti spontanei sono aumentati; i medici del locale ospedale hanno accertato un forte e progressivo aumento delle malattie allergiche delle vie respiratorie e l’aumento delle dermatiti atopiche; la durata media della vita nella zona è di cinque/sei anni inferiore a quella nazionale.
Le varie morie di pesci degli anni passati succedutesi nel porto di Augusta, a partire dal 1976, non hanno avuto la stessa eco delle mucillagini dell’Adriatico, ma di queste morie non se ne è mai saputo nulla per colpa di una informazione volutamente carente: il sud serve per il benessere del Nord per cui non ha diritto a far sentire la propria voce!
Anche l’informazione sul terremoto del 13 dicembre 1990 che ha avuto come epicentro proprio Augusta è stata “pilotata”: prima hanno fornito un epicentro di comodo spostandolo a 55 km più a sud, attirando l’attenzione sul barocco di Noto; poi hanno mentito sull’entità della scossa (che è stata superiore all ‘ottavo grado e non del settimo); poi, hanno, prudentemente, dirottato stampa, tv e l’attenzione dell ‘opinione pubblica a Carlentini, perché in essa si erano avuti i morti, poi hanno taciuto l’entità dei danni della zona industriale e fatto silenzio sui danni della base Nato nelle viscere della terra proprio sotto l’abitato di Melilli, altro centro gravemente danneggiato dal terremoto.
È proprio contro questa omertà di Stato che ci stiamo battendo: è proprio questa voce che finora abbiamo cercato di far sentire! La notte del 19 maggio 1985 in seguito al grave disastro dell’Icam (diventato poi Enichem Anic) cinque esplosioni distrussero i serbatoi di etilene con fiamme alte più di 600 metri che illuminarono a giorno l’intera zona provocando il panico.
La gente di Augusta tentò invano di evacuare la città, ma non fu possibile per la mancanza di un secondo ponte già richiesto da tempo e riconosciuto necessario perfino dallo stesso Zamberletti allora Ministro per la Protezione Civile! In caso di nube tossica quella notte molte migliaia di persone avrebbero potuto perdervi la vita, ma le autorità, che già da diverse ore sapevano della situazione di emergenza dell’Icam, non fecero nulla per avvisare la popolazione né prima né dopo.
La richiesta di sicurezza per Augusta si canalizzò verso una grande petizione popolare che fu sottoscritta da undicimila cittadini; fu inviata a tutti i parlamentari siciliani una ampia documentazione sui rischi di Augusta, ma solo uno di essi, l’on. Rallo senatore MSI, di sua iniziativa fece un’interpellanza parlamentare a risposta scritta, che non ha avuto alcun esito.
Ricevemmo anche la solidarietà di un altro senatore on. Pietro Ferrara (Psi), appartenente ad un’altra circoscrizione, ma la Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa bloccò il progetto del secondo ponte vedendovi la “pagliuzza dell’impatto ambientale” mentre non sempre riuscì a vedere “la trave della devastazione ambientale selvaggia dei 15 chilometri di costa intasati dagli stabilimenti industriali, del mare irrimediabilmente inquinato, dalle oltre seicento tonnellate di veleni scaricati ogni ventiquattro ore dalle ciminiere, dei fiumi assorbiti dalle industrie, della falda acquifera ormai irrangiungibile dalle trivelle dei contadini che non possono più irrigare i loro campi se non con l’acqua salata che si è infiltrata nel sottosuolo”. Ciò vuol dire che la nostra vita e la nostra salute valgono meno del paesaggio, che il profitto deve sempre prevalere “ad ogni costo e a qualunque costo” e che non importa a nessuno se oltre duecentomila persone rischiano ogni giorno la loro vita per mantenere l’opulenza di tanti altri. Ma quello che più ci fa rabbia è la congiura delle menzogne e del silenzio sulla nostra questione ambientale ordita dalla stampa, dalla televisione, dai mezzi di comunicazione che ci ignorano.
Le undicimila firme raccolte in poche settimane inviate a tutti gli ordini “competenti” non hanno scosso nessuna coscienza: le quattromila raccomandate al capo dello Stato, alle massime Autorità nazionali e regionali, ai Sindacati sono rimaste senza risposte; così pure le settemila firme contro l’inceneritore; per tutto ciò numerosi sono stati gli esposti alla Magistratura mentre qui la gente continua ad ammalarsi e a morire di cancro.
E come se ciò non bastasse dopo il terremoto altri quattro impianti industriali nella zona già definita a rischio. Abbiamo corso il rischio di veder sbarcare qui anche i rifiuti tossici e nocivi delle famose «navi dei veleni», ma nessuno sa spiegarsi quale fine abbiano fatto e facciano le sessantamila tonnellate di rifiuti tossici e nocivi prodotte ogni anno dalla zona industriale di Augusta, né esiste una vera Autorità che controlli.
Evidentemtnte siamo troppo lontani dai centri di potere, di informazione, siamo troppo al Sud per far sentire la nostra voce. Ma del nostro Sud si accetta volentieri ciò che giova al benessere di tutti: i prodotti petroliferi.
Ma quanti sono a sapere su quale prezzo (di sangue) si fonda il loro “benessere”?
L’operazione Cloverleaf (scie chimiche) e’ un progetto mondiale a scopi militari e per riduzione della popolazione (aumento della mortalita’).
Il governo incolpa la popolazione per le polveri sottili che in realta’ sono spruzzate da aerei NATO
24 ore al giorno. Vogliono fare rottamare automobili perfettamente funzionanti per venderne di nuove. I criminali incolpano le vittime dei propri crimini.
Sono proprio contento, verrà finalmente attuato il famoso PROTOCOLLO DI KYOTO, bene ……
Peccato che non serva assolutamente a niente visto che già qualche hanno fa’ molti scienziati avevano affermato che quello che fu deciso a Kyoto era già inutile poco dopo la sua pubblicazione, le misure da prendere dovrebbero essere molto più drastiche e sembra che ormai sia tardi per qualsiasi cosa che dipenda da noi, infatti gli oceani, grandi accumulatori di calore hanno assorbito negli scorsi decenni molto del calore che si é accumulato grazie all’effetto serra percui si é ormai creato un automatismo per il quale indipendentemente dalle nostre future azioni gli oceani accumulano ma rilasciano nello stesso tempo il calore, insomma si comportano come un volano che ci tornerà indietro il calore in eccesso nei prossimi 500 anni!!!
Come é stato affermato in un film di fantascienza di qualche anno fa’ la specie umana mi ricorda tantissimo il virus…..
Perchè ogni cosa che tocchiamo la roviniamo??, pensate a qualsiasi cosa che abbiamo fatto su questo pianeta da quando siamo usciti dalla logica di vita della natura, e rispondete con sincerità se c’é stato mai un momento che abbiamo migliorato l’ambiente nel quale abbiamo vissuto, io ci ho pensato spesso e non ne ho mai trovato uno!
PER DOMENICO BARRANCA e il suo post 15.02.05 12:07
Dimenticavo, non faccio pubblicamente il nome dell’azienda italiana, che comunque avuto il nome di quella australiana potreste facilmente rintracciare, solo perchè abbiamo saputo che se ci muoviamo con poco rumore ci lasciano fare altrimenti ci stroncano.
Ci stronca chi?
Indovinate.
PER DOMENICO BARRANCA e il suo post 15.02.05 12:07
Il nome dell’azienda Australiana è FIREPOWER, il nome di quella italiana e tutta la documentazione che attesta il funzionamento del prodotto posso darla a chiunque me ne faccia richiesta telefonica o via e-mail all’indirizzo el_chino20@yahoo.it
Beppe , ma tu hai sentito nominare il progetto “Haarp”?La base militare che gli Stati Uniti hanno in Alaska e con cui sembra facciano esperimenti per utilizzare il clima come arma offensiva mondiale(sotto le sembianze di tranquilli studi dell’ atmosfera terrestre)?Sai qualcosa in più? Succede veramente una cosa del genere?
Ciao Beppe,
una nota positiva (almeno penso):
ho visto poco fa al tg1 una ditta di Viadana (Mn) che produce pannelli in legno completamente riciclato. C’era il proprietario, un simpatico signore dallo spiccato accento emilio-mantovano che diceva che non viene impiegato nemmeno un chilo di legno “vergine”, che cosi’ facendo si risparmiano dall’abbattimento 10.000 ALBERI AL GIORNO!!! e che tra 30 anni gli stessi pannelli si possono riutilizzare per farne altri…
Mi pare una bella cosa
ciao, volevo rispondere al post di Anna Ergi del 13/02 sulle scie chimiche. anna, non sei sola, anch’io, come te e pochissimi altri, mi sono accorta da qualche mese di questo strano fenomeno, che si è via via intensificato ed ora sui cielo di milano è quasi quotidiano. qualche giorno fa, dal mio terrazzo nel giro di due ore ho contato 35 passaggi aerei a bassa quota proprio sopra la mia testa, con relativi enormi rilasci di scie di roba bianca un pò opalescente che hanno reso velato e lattigginoso il cielo che prima era limpido e azzurro.Hanno fatto voli insensati, formando croci, cerchi, griglie di linee rette.In centro poi, specialmente sul castello e parco sempione era una cosa pazzesca, e la gente non ci faceva minimamente caso, continuando tranquillamente lo shopping senza neppure alzare gli occhi. Poichè nessuno sapeva darmi la minima spiegazione, ho provato a digitare “scie chimiche” su google, scoprendo così che c’è stata persino un interrogazione parlamentare su questo strano “fenomeno”, alla quale però, nessuno ha mai dato una risposta. Ora, mi chiedo a cosa serva un’attività tanto dispendiosa e quotidiana, e soprattutto che cos’è questa tonnellata di roba bianca che ogni giorno ci versano in testa e sulle città. una spesa immensa… qual’è lo scopo? qual’è la contropartita?
Parlando di ecologia, sapevi che esiste una lavatrice per uso domestico che lava senza detersivo ?
E’ stata brevettata dalla Sanyo il sistema si chiama Denkaisui System, pulisce i tessuti da qualsiasi macchia con una combinazione di elettrolisi e ultrasuoni.
Io non sono riuscito ad importarne nemmeno una per me. Provaci tu e se ci riesci comprane due una è già venduta
Questa è una innovazione incredibile.
qui la documentazione http://www.s-line.de/homepages/keppler/ultraschall.htm
Riporto una notizia trovata su slashdot.org oggi (16-2-2005):
“”California has a new excuse for more taxes. Claiming losses due to fuel-efficient cars, such as Gasoline/Electric Hybrids, California is cooking-up a new system to punish people who aren’t using enough gasoline. They want to tax commuters by the mile. How would this be accomplished? By requiring everyone to install a GPS device in their vehicle, and charge them their “taxes” every time they fuel-up. From the article: ‘Drivers will get charged for how many miles they use the roads, and it’s as simple as that.. [a] team at Oregon State University equipped a test car with a global positioning device to keep track of its mileage. Eventually, every car would need one.'”
Invece di premiare chi cerca di limitare le emissioni utilizzando veicoli ibridi, li si punisce!!!
COSE DA PAZZI o meglio… COSE DA AMERICANI 🙂
HO SENTITO ULTIMAMENTE UNA PUBBLICITA’ AD UNA RADIO MOLTO NOTA CHE VENDONO UN’ AUTO DI UNA MARCA MOLTO NOTA E IL RICAVATO DELLA VENDITA SARA’ DATO IN BENEFICENZA ALLA RICERCA CONTRO I TUMORI. SECONDO ME E’ COME SE UN PRODUTTORE DI SIGARETTE DICESSE ” VENDIAMO 5.000 PACCHETTI DI SIGARETTE E IL RICAVATO LO DIAMO IN BENEFICENZA ALLA RICERCA CONTRO I TUMORI AI POLMONI “
Grillo sei fortissimo!! Grazie di esistere e grazie per avere aperto questo bellissimo blog! Veniamo al dunque: MANUTENZIONE CALDAIE RISCALDAMENTO ED AUTOCERTIFICAZIONE…
Giustamente lo Stato ci obbliga a fare manutenzione preventiva agli impianti ed a mantenere un libretto di impianto, tutto a spese nostre… giustamente. Del resto paghiamo anche per i tagliandi dell’auto ecc. ecc. Domanda: l’autocerificazione come la dobbiamo considerare?! Dobbiamo pagare 5 per cosa?! In pratica lo Stato ci dice:
1) dovete mantenere in regola gli impianti a spese vostre;
2) potrei mandare i miei tecnici a controllare che tutto sia in regola (a spese vostre);
3) se volete evitare di pagare salato il mio tecnico allora datemi il pizzo… mi accontento di soli 5.
Di questo passo dove arriveremo?
Se ci dovesse fermare un vigile urbano per un normale controllo e se la nostra auto fosse in regola? Dovremmo pagare anche il tempo impiegato dal vigile per effettuare il controllo?!
Ritengo assurda questa cosa!
Un conto è obbligare a mantenere in efficienza un impianto; un’altro è chiedere il pizzo sulle autocertificazioni!
PS: ovviamente io mi sono ben guardato dal pagare i 5 e spero che tantissimi altri come me facciano la stessa cosa!!
In questi giorni si sta parlando di un progetto di legge sulla caccia, che permetterebbe ai cacciatori, categoria già privileggiatissima, di caciare pressoché ovunque (anche nelle aree protette), per periodi più lunghi e più specie.
Vi invito tutti a visitare il sito http://www.cacciailcacciatore.org soprattutto la parte dedicata alla associazione vittime: leggete le testimonianze!
In generale trovo spregevole che una lobby che tutto sommato rappresenta solo una minoranza debba avere tutto questo potere.
Banana Republic (Italia)… che tristezza.
Per Mario Greco e il suo post del 14.02.05 18:54
Potresti dirci il nome dell’azienda italiana che importa questa cosa e il nome di quella australiana? Credo che così forse si potrebbe diffondere l’uso di questa cosa se è effettivamente come affermi, no?
Grazie.
Inoltre, sul sito del wwf (www.wwf.it) ci sono i cosidetti ecoconsigli che credo possano tornare utili a tutti. E sulla pagina http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm , che qualcuna aveva postato qui tempo fa, ci sono altri interessanti consigli.
Saluti e muoviamoci 🙂
1. DIMINUISCI l’uso della televisione. Scegli solo i programmi che ti interessano veramente, e mantieni un alto livello critico nei loro confronti. Il tempo che risparmierai non guardando programmi insulsi, dedicalo a te stesso! (leggendo, incontrando persone o facendo quel che più ti piace e hai sempre rimandato).
2. RIDUCI il tempo che dedichi ad assistere alle partite o a vedere film ed impiegalo nel praticare un’attività fisica o manuale. Dedica metà del tempo che impieghi ad ascoltare musica ad imparare a suonare uno strumento: la pratica musicale è parte integrante dell’equilibrio psichico.
3. NON leggere più le pagine pubblicitarie. Salta gli spot con il telecomando. Non dare mai il consenso per la diffusione dei tuoi dati personali. Sabota sistematicamente le telefonate degli istituti di ricerca o delle vendite dirette. Scegli da solo i prodotti che ti servono e compra solo quelli che non sono pubblicizzati: meritano di essere premiati per il solo fatto che non ti hanno importunato. Non comprare prodotti con regali, non partecipare ai concorsi a premio e non partecipare alle raccolte di punti: ciò che pensi di vincere o che ti venga regalato, finisci per pagarlo lo stesso come maggior costo del prodotto.
4. BOICOTTA le marche, a maggior ragione se la loro pubblicità offende la tua intelligenza, se il prodotto non corrisponde a quello che la pubblicità ti fa credere, se la promessa non basta a compensare altri svantaggi, e soprattutto se non ti senti rispettato come consumatore. Ti rovinano il paesaggio con un cartellone? Invita chi conosci a non comprare il prodotto. Ti riempiono la cassetta postale di volantini? Non andare più nel negozio che te li manda. Ti “offrono” il segnale orario o le previsioni del tempo? Non comprare i prodotti di chi te li “offre”. Costringi i pubblicitari ad escogitare qualche cosa di più intelligente di quello che hanno fatto finora. Costringi le marche a cambiare idea sulla pubblicità.
5. USA il telecomando come arma. Manda all’aria le pianificazioni dei pubblicitari. Durante gli spot pubblicitari, cambia canale o azzera il volume del televisore. Cancellare uno spot con la semplice pressione di un dito su un tasto, significa bruciare in una frazione di secondo centinaia di milioni: quelli pagati da te con l’acquisto dei prodotti reclamizzati.
6. CONSUMA il minimo indispensabile. Non aver paura di apparire “povero”. Non è affatto detto che i nuovi prodotti siano migliori dei vecchi. Rivaluta la tua auto, il tuo computer, la tua macchina fotografica, i tuoi elettrodomestici. Non cambiarli finché fanno bene il loro lavoro.
7. SCEGLI preferibilmente prodotti della tua regione: contribuirai a ridurre l’ormai enorme movimentazione di merci su strade e autostrade e di conseguenza il traffico, il rumore e l’inquinamento atmosferico. Paga quando possibile in contanti. Se proprio non puoi farne a meno usa solo la tua carta di credito bancaria. Ricorda che i dati relativi ai movimenti di denaro e agli acquisti effettuati con la carta di credito sono utilizzati dalle società che le gestiscono per aggiornare i loro dati e indirizzare meglio le loro strategie di marketing verso di te.
8. EDUCA i tuoi figli al consumo critico cercando di spiegare loro cosa si cela dietro la pubblicità, che spinge gli individui all’omologazione mediante la diffusione di stili di vita uniformi. Favorisci in loro la formazione di una mente che ragiona e non si ferma alla superficie di uno slogan pubblicitario.
9. RIFIUTA le mode e tutto ciò che ti omologa in “riti collettivi”. Questi riti sono qualcosa di abilmente modificato o appositamente inventato per creare un “business”.
10. CONTRIBUISCI, se sei d’accordo, alla diffusione di questo messaggio. Lavoriamo oggi per la costruzione di una società più umana, non dipendente dalle cose.
Ciao Beppe,
io da due anni ordino, via internet, un prodotto che un’azienda australiana produce in collaborazione con la Shell in Australia. E’ una pillola dal basso costo che mi permette di abbassare gli agenti inquinanti fino a portarli a valori impensabili neanchè dall’euro4. Con una azienda italiana che ora lo importa (di Genova)abbiamo fatto diverse prove facendo i test dei fumi prima e dopo l’uso di questo prodotto. La documentazione che abbiamo è notevole e soddisfacente.
Il problema è che nessuno ci ascolta perchè il prodotto ha una controindicazione.
Quale?
Riduce le emissioni nocive perchè migliora la combustione e di conseguenza permette di risparmiare sul carburante.
Ma non dirlo in giro vorrei vivere ancora a lungo.
Allora invece delle targhe alterne se inserissero il prodotto in tutte le cisterne il carburante costerebbe 3 cent. in più ma consumeremmo e inquineremmo meno.
A presto.
Caro Beppe,
Bellissimo spettacolo, ho portato anche la mia morosa olandese, che mi fa andare a lavorare tutti i giorni in cicclo… (cicclo con due elle fa molto di modena)… sei piaciuto anche a lei..
però all’uscita a constatato che gli unici in bici eravamo noi…
a buon intenditor
Sulle scie chimiche.
Possibile che nessuno ne sappia di più?
Vorrei solo capire cosa sono.
Anche oggi ci sono e coprono quasi tutto il cielo. Me ne sono accorta un mese fa durante un viaggio in auto tra Belluno e il Passo San Pellegrino. Il cielo era azzurrissimo, il paesaggio da cartolina; poi sono arrivati due aerei bianchi che hanno cominciato a disegnare il cielo. Ho trovato strani i ripetuti passaggi di questi aerei e soprattutto le lunghe scie bianche che si lasciavano dietro, che poi si allargavano e venivano intersecate da altre scie lasciate da altri aerei (ne ho contati almeno 6 in tutto). Mi sono chiesta che scopo poteva avere l’emissione volontaria di “qualcosa” che poi si espandeva tanto da trasformare un cielo terso in un cielo completamente velato. Ho documentato con delle foto (digitali) i passaggi incrociati, l’espandersi delle nuvole, il confronto di uno di questi aerei con un aereo di linea che passava, ma quando ho guardato le foto le ho trovate finte: se non le avessi fatte io stessa direi che sono ritoccate perchè le scie bianche sembrano eccessive.
Quando esco di casa ora guardo sempre in alto. Gli aerei bianchi li ho visti anche di notte con la luna piena.
Vorrei che un vero esperto mi spiegasse il perchè di quest’insolito traffico aereo… chi è l’organo competente per il traffico aereo nei nostri cieli? Se non c’è niente da nascondere, come vivamente spero, perchè nessuna autorità dà risposte?
volevo solo parlare dello scioxo delle macchine, organizzato per domenica 13 marzo dalla mia associazione.
non serve solo come debole tentativo di affrontare il problema delle polveri sottili, ma anche per criticare chi ha in mano il commercio e la produzione automobilistica, è arrivato il tempo dell’idrogeno (da un sondaggio risulta che è una risorsa che conoscono bene anche i bambini delle scuole elementari) e di mesterla di combattere x il petrolio!!!!!
se potete il 13 03 2005 non usate la macchina, ci aiuterete a mandare e a rafforzare questo messaggio!
sono sicuro che il grande Beppe aderirà!
per qualunque informazione al riguardo sono disponibile alla mia mail o a quella di Francesca (altra socia) francesca_magnani@libero.it
basta con le fantasie come le macchine volanti, il futuro sono le macchine ad idrogeno, ci sono già……il futuro è oggi!!!!!!!!!!!!!!
Riguardo alle chemtrails, premetto che bazzico poco Internet, anch’io non mi fido delle foto digitali, però guardo in cielo e mi chiedo: se quelle che vedo sono semplici scie di condensazione, come mai ci sono a bassa quota ? tipo 2000 o addirittura 1000 metri ? A quella quota la temperatura e la densità dell’aria non sono tali da generare condensa con i gas di scarico dei jet, e se c’è una traccia, questa ha una persistenza che dopo 1 minuto è sparita.
E sparisce anche a 10000 metri, basta osservare gli aerei di linea.
Invece ho visto aerei che, volando veramente bassi, lasciano in coda strisce bianche che non solo non se ne vanno ma persistono per ore espandendosi: gli stessi velivoli, effettuavano il passaggio di ritorno, dopo una virata, alla medesima quota senza poi emettere alcuna scia.
Allora condensa in un senso e non-condensa nell’altro a parità di quota e di condizioni atmosferiche?
Traffico aereo intenso? Da quando in qua gli aerei di linea hanno aerovie a 2000 3000 metri?
Si tratta di aerei militari mi si dirà.
Benissimo, ma allora perché a Gioia del Colle, dove c’è la base aeronautica sede del 36° stormo caccia, dove c’è un traffico aereo militare intensissimo, e dove dovrei vedere un cielo pieno di scie in realtà non vedo scie?
Si tratta di nuvole non di scie mi si dirà.
Si ma le nuvole possono disporsi a strisce si, ma mai a scacchiera, a maglia romboidale o quadrata!
Un’idea su questi fenomeni me la sono fatta riflettendo su una frase di un amico: “c’è gente convinta di poter andare a funghi col GPS: illusi! Nel sottobosco il GPS non funziona!”
Secondo me, si tratta esperimenti militari che attraverso svariati passaggi di aerei mirano a creare una barriera fisica ed elettromagnetica, contro i satelliti spia ed ogni altro tipo di strumento di rilevazione. Per ottenere ciò è necessario irrorare una determinata zona con sostanze chimiche che reagiscono (espandendosi)con l’atmosfera.
Il problema è che queste sostanze poi cadono a terra, i vertici militari italiani se ne strafregano della salute persino dei loro soldati, (ved. uranio impoverito, e chissa quali altre cover-up) figuriamoci se si fanno scrupoli per i civili!
Non so se facciano male, ma nel dubbio se vedo scie in cielo non esco a respirare a pieni polmoni. Voi fate come vi pare.
scusate la mia ignoranza in ingegneria.
uno dei problemi del’idrogeno è quello della
reperibilità e del trasporto ?
Allora perchè non produrlo direttamente dentro le automobili attaccando la spina ?
con una normale spina da 220 si produce l’elettrolisi direttamente dentro un serbatoio dell’automobile appositamente studiato.
a livello nazionale aumenterebbe il consumo di energia elettrica ma se ogni tetto avesse il fotovoltaico il problema sarebbe ammortizzato.
chiedo scusa per la semplicità ma alla fine forse qualcosa di buono nella mia idea c’è.o no ?
Caro Beppe Grillo, ieri sera (10/02/05)siamo stati al tuo spettacolo al Palasport di Ferrara e ci siamo veramente divertiti. Mi piacerebbe sapere se sei interessato a scendere nelle piazze e venire a trovarci da aprile a luglio prossimi per sostenere insieme la causa dell’edilizia a basso consumo energetico (un pò come le auto ad idrogeno); spesso si ignora che il settore dell’edilizia è il maggiore responsabile dell’inquinamento delle nostre città, ancor più dell’industria e del settore trasporti. Per questo nel 2006 entrerà in vigore una nuova Direttiva (2002/91) per il risparmio energetico degli edifici; a Bolzano e nel resto d’Europa questi criteri vengono già adottati; con il sistema CASAKLIMA le case vengono classificate in categorie (A, B, C) come le lavatrici innescando un sistema efficace per una migliore qualità costruttiva dell’edificio.
Giacomo, sono io che sostengo che le scie chimiche sono problemi inesistenti. Almeno in questo specifico forum.
Sai, e` vero che abbiamo le stesse fonti di informazione ma, come tu saprai benissimo, tutte le fonti di informazione vanno esaminate attentamente e non accettate acriticamente. Se tu lo facessi e se tu magari avessi qualche conoscenza di dinamica dei fluidi (mica tanto, roba semplice) ti accorgeresti che alcune delle foto (quelle piu` eclatanti) pubblicate sui siti che parlano di questo cosiddetto problema sono 1) normali fenomeni atmosferici e 2) immagini “photoshoppate” a morte e fisicamente impossibili.
Non voglio neppure commentare la notizia che i “sylph”, dopo aver abbandonato il loro “corpo cometario” su Giove, sono venuti sulla Terra a ripulirla dalle scie chimiche. Penso che non sia necessario. Vai a cercare la storia se vuoi farti due risate. (Almeno, spero di cuore che ti faccia ridare.)
Tra parentesi, informati su quanto e` aumentato in anni recenti e sta ancora aumentando il traffico aereo e capirai come mai da 4-5 anni si vedono cosi` tante scie in cielo (e come mai non si riesce mai a partire e arrivare in orario). Tra l’altro la differenza tra queste “scie chimiche” e i normali “contrail” sembra essere chiara solo ai teorici delle “chemtrails”. A me francamente e per quanto mi sforzi sembrano solo e semplicemente contrails.
Per fare una citazione colta, un invito: “Meditate gente, meditate!” 🙂
A chi sostiene che le scie chimiche sono tutte baggianate e che parlandone si fa scadere il tono del Blog rispondo solo che sarebbe per me e per tutti di gran sollievo sapere che si tratta di bluff. Non ho mai detto che ci credo, sostengo solo che i jet hanno iniziato a solcare i cieli d’Italia da più di 40 anni, ma scie di quel tipo le si vedono solo da 4-5 anni…e solo al centro nord. Posso essere quantomeno incuriosito da ciò, posso avere quantomeno un dubbio sulla natura di queste scie o devo per forza essere tacciato di creduloneria da chi disponendo delle mie stesse fonti (internet) crede di avere la verità in tasca?
Visto che si parla di ecologia, vorrei fare una piccola segnalazione. Se andate sul sito della associazione Mountain Wilderness (www.mountwild.it) potrete leggere dell’ultima incredibile (per chi come me ama la montagna, ma l’ambiente è tutto a rischio con certi ministri…) proposta di legge di questo governo, che prevede per fuoristrada, motocross e chissà che altro la possibilità di scorrazzare liberamente su sentieri e mulattiere d’alta quota! Pazzia che in realtà è solo una cornice delle cementificazioni e devastazioni varie già perpetrate e di quelle a venire.
Che tristezza.
Gentile Signor Grillo,
ho partecipato alla serata “Cambieresti?” all’ormai mitico palasport Taliercio di Mestre.
Manifestando apprezzamenti per l’abile risvolto ludico-educativo della serata e sperando di essere nella sede corretta (ho conosciuto ora il blog e devo ancora stringere amicizia), amerei apprendere maggiori dettagli sul funzionamento ecologico del frigorifero, da Lei descritto durante la serata.
RingraziandoLa, La saluto cordialmente,
Sabina Rizzardi
Per favore, non facciamo scadere il tono di questo blog: quella delle scie chimiche e` tutta una baggianata. Cercate informazioni con Google (chemtrails) e troverete tutta una serie di pagine una piu` balorda dell’altra. Alcuni sostengono che degli extraterrestri buoni stanno combattendo queste cosiddette “scie chimiche”. Robe da pazzi. Letteralmente.
Per non parlare poi del fatto che diverse foto di queste “scie chimiche” non sono altro che normali contrails (condensation trails: vapore acqueo prodotto dai motori degli aerei che condensa in quota lasciando le note scie bianche) o semplicemente nuvole! In specifiche condizioni le nuvole possono formare strutture parallele molto regolari che, a chi vuole farsi illudere, possono sembrare artificiali. Sono fenomeni assolutamente naturali.
Altre foto di aerei “modificati” per scaricare queste sostanze chimiche nell’aria sono palesemente ritoccate. Ne ho viste alcune che sono fisicamente impossibili (ad esempio, i vortici delle scie, originate da parti opposte dell’aereo, rotanti nello stesso senso, invece che controrotanti).
Signori, non lasciatevi prendere per il naso da mitomani, imbecilli o creduloni. Non fidatevi, controllate le informazioni prima di propagarle per buone.
Diffondere informazioni false e gridare al lupo per nulla non aiuta nessuno. Tantomeno l’ambiente. Di problemi VERI ce ne sono abbastanza senza che ce ne andiamo a inventare di falsi e, oltretutto, palesemente ridicoli.
Scusate lo sfogo, ma sono impegnato in una crociata contro la stupidita`. Penso che ne avro` per un po’ di millenni.
Ciao Ciao
Ieri sera ero a padova per lo spettacolo.
Sinceramente ho riso poco.
Scrivo qui perchè cerco una informazione.
Ho comprato un appartamento, che sta per essere costruito, e desideravo chiedere che fossero utilizzate alcune tecnologie. Per migliorare “il mondo” e per FARE qualcosa.
Beppe, mi permetto di dare del tu, parlava di un materiale utilizzato in giappone per la costruzione di palazzi che aiuta ad abbattere le polveri sottili presenti nell’aria.
Qualcuno sa dirmi di che materiali si parla?
Lascio un link per avere altre info sulla questione casa/ecologia/risparmio http://www.jacopofo.it/jacopofo/ecologia/ecologiasubito.html
Se qualcuno pensa ancora che il Protocollo di Kyoto, o qualunque altro accordo che trasforma un problema globale (come è la sopravvivenza di questa palla di fango lanciata nel cosmo) in una serie di transazioni economiche, vorrei ricordare quanto sia semplice per una multinazionale, che di fatto possiede vasti territori nel sud del mondo, quando non interi Paesi, “scambiarsi le quote” un pò come in nuovo gioco di società, quando non gli convenga pagare la multa, un pò come fanno e hanno sempre fatto in presenza di illeciti di tutti i tipi (Bophal insegna). So che sembra pessimista, ma non lo è: è “ottimismo apocalittico”.
Il mio commento è solo un pensiero sulla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, e avevo proprio voglia di esprimerlo in qualche modo. Eccolo:
LA SEDICENTE COMMISSIONE-AGRICOLTURA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Che cos’è una Commissione-Agricoltura e perché si occupa di caccia e non di agricoltura? Le “teste pensanti” che si sono riunite per fare proposte di legge pro-bracconieri, ed esempio, quale pubblica utilità possono mai avere? Bracconieri, vale a dire cacciatori di frodo. Quindi, sciacalli.
Il problema è naturalmente sempre quello della competenza. Metti degli incompetenti in una commissione qualsiasi, e il risultato darà vita ad una serie di decisioni a dir poco raccapriccianti. Sì, perché i bracconieri sono la parte più bieca e molesta della nostra società, ed aiutarli non fa che rendere altrettanto biechi e molesti coloro che li fanno passare per degli individui con una qualche dignità. Pericolosi piccoli terroristi il cui passo successivo è facile da intuire.
L’Italia costituisce un patetico esempio a livello europeo in fatto di civiltà nei confronti dell’ambiente. Mi stupisce che a dirigere lo specifico ministero, ad esempio, ci sia un ragioniere, che non ha competenze specifiche in materia ambientale e che non è neppure dotato di una dialettica adeguata. In pubblico, egli si esprime in un pessimo italiano, sgrammaticato e incerto, il più delle volte.
Competenza! Conoscenza! Cultura!
Quale Commissione-Agricoltura? Perché?
Leggo che tale Francesco Onnis è un cacciatore, nonché relatore della proposta di legge in questione. Davvero straordinario! Che cosa potrebbe mai capire un cacciatore di problemi ambientali, di fauna, di conservazione del territorio, di specifiche competenze relative al delicato eco-sistema nel quale egli si muove goffamente? Niente, non capisce assolutamente niente. Lo so con certezza, entrambi i miei genitori sono stati cacciatori, parlo perciò con cognizione di causa. Naturalmente, la differenza tra questi ultimi e i cretini che si armano ancora al giorno d’oggi (il che di per sé è un comportamento da malati di mente) – per sopperire all’assenza di personalità e riempire il tempo che altrimenti si dovrebbe dedicare al miglioramento di sé, – sta nel fatto che i miei erano persone intelligenti, capaci di comprendere l’errore di fondo e decisi a non passare più per dei mentecatti. Essi hanno cominciato così ad imparare, un verbo meraviglioso, purtroppo usato poco e male, ma che vale la pena adoperare più spesso. Mettere in atto un processo di apprendimento, fondamentale passo in avanti verso l’evoluzione, il progresso, la conoscenza. Socrate diceva “l’unico bene è la conoscenza, il male assoluto è l’ignoranza”.
Un relatore-cacciatore nella Commissione-Agricoltura è perciò un’assurdità, un ridicolo paradosso. Questi possiede la stessa credibilità che avrebbe un pesce in un nido di passeri. Per piacere, abbiate almeno un po’ di buon senso. Ah ma per quello occorre dedicare del tempo al miglioramento di sé (di cui sopra), e quando il sé è mediocre, insulso, superficiale, è più facile armarsi (così ci si sente onnipotenti, per mascherare la propria stupidità) e mirare a distruggere ciò che non si conosce.
Chi sono i componenti di questa Commissione? Mi rappresentano? Annichilisco al pensiero di aver (inconsapevolmente) delegato qualcuno tanto impreparato a sostenere un compito così delicato. Qualcuno che non ha mai lavorato per l’ambiente o speso anche un solo minuto della propria esistenza per sostenere e valorizzare ciò che non è un oggetto da manipolare come si vuole, bensì un elemento vitale, del quale siamo tutti equamente linfa e supporto.
L’ignoranza, appunto, la nemica di tutto, il male assoluto, come affermava Socrate. Un male da estirpare, poiché ne genera di nuovo e in continuazione.
Ma quale Commissione? Quale legge?
Mi viene in mente una battuta di Fred Allen. “Una commissione è un gruppo di uomini che individualmente non sa fare nulla, ma che come gruppo decide che nulla può essere fatto.”
A volte quel nulla, il nulla delle “teste pensanti”, dei cacciatori obsoleti, dei professionisti della mediocrità, avvolge e sgretola anche il più perfetto, il più divino dei sistemi. E questo, ahimé, è un male semplicemente irreparabile.
Credo proprio che questa idea del muro del pianto sia azzeccata caro Beppe. Probabilmente il rischio più grosso per l’equilibrio del nostro ecosistema è, ed è stato, rappresentato dall’ignoranza in materia. Sono convinto che nella stragrande maggioranza dei casi si sia giunti alla fabbricazione di prodotti altamenti inquinanti senza avere presente quali fossero le conseguenze alle quali si andava incontro. Vivo l’ambiente industriale da diversi anni oramai e trovo difficile incolpare un giovane ingegnere gestionale “bocconiano” del fatto di analizzare il miglioramento di un processo esclusivamente sotto l’aspetto funzionale ed economico, anziché dal punto di vista del rapporto energetico derivato. Leggi, decreti, normative, ecc. piovono su di noi senza che nessuno ci spieghi nulla (i maligni potrebbero pensare che forse qualcuno le dovrebbe prima spiegare a chi le dovrebbe spiegare a noi). Sono convinto della necessità di diffondere il principio del valore energetico ed ecologico affinché esso venga a far parte del sentire comune, solo allora si potrà seriamente pensare ad una politica tesa al miglioramento del sistema ambiente. Si c’è molta ignoranza, c’è anche tra noi che ambiamo ad un mondo migliore, bisogna prenderne atto ed il modo migliore per evolvere è quello di confrontare le proprie idee. Il livello tecnologico c’entra poco con la possibilità di rispettare o meno l’ambiente. E’ l’indirizzo d’innovazione tecnologica che è importante. 50 anni fa quando la tecnologia era inferiore a quella di oggi si inquinava meno, il problema è nato nel momento in cui ricercatori e sviluppatori hanno perso di vista il valore energetico quale parametro fondamentale di sviluppo per privilegiare il risparmio di tempi e costi. Io sono però piuttosto fiducioso che le cose migliorino nei prossimi anni. L’ultima leva di ingegneri (soprattutto chi di loro ha scelto come indirizzo di specializzazione “energia”) ha spesso a cuore il rispetto dell’ambiente e questo è il primo passo……
Ciao a tutti, il mio post solo per dire anche io la mia:
Altro che blocco del traffico!
Che facciano chiudere i vecchi riscaldamenti condominiali a gasolio e incentivino l’installazione di riscaldamenti “ecologici” con l’ausilio di pannelli solari! Dopo allora potrei anche accettare la “buona fede” dei consigli comunali che chiudono il traffico per ridurre l’inquinamento. Allora potrei lasciare anche la macchina a casa.
Possibile che ancora oggi non ci sia nessun sindaco con le palle che proponga una legge che obbligha i costruttori edili a rendere totalmente autonomo un condominio?
Parlo di autonomia elettrica con pannelli fotovoltaici e perché no, magari anche i pannelli solari per scaldare l’acqua; il recupero di acqua piovana per gli scarichi dei bagno dovrebbe essere un must nelle nuove costruzioni.
Probabilmente si verrebbero a creare anche nuovi posti di lavoro perché chi si occupa di questo avrà bisogno di personale per l’installazione e la manutenzione.
Invece cosa facciamo noi? ci facciamo dare il “contributo statale” per il decoder digitale terrestre…..
Ma siamo davvero sicuri di volere questo?
Altro che blocco del traffico!
Che facciano chiudere i riscaldamenti condominiali a gasolio e incentivino l’installazione di riscaldamenti “ecologici” con l’ausilio di pannelli solari
Grande Bebbe !!!!!
Io e la mia signora siamo in procinto di chiedere un mutuo per la nuova casa visto che da poco siamo diventati genitori.
Siamo alla ricerca di un riscaldamento alternativo per la casa nuova ( pannelli solari etc) e anche di una banca che non sia immischiata con traffici loschi .
Attendo notizie e per ora grazie, Andrea Gatti.
Per Alessandro Gatto. Ho letto il tuo/suo post del 08.02.05 09:35. Due cose. Non hai tutti i torti a incavolarti. Però è anche vero che l’inquinamento è dovuto da varie fonti e quindi bisognerebbe agire su tutte queste fonti, anche se forse il blocco del traffico non è la soluzione ottimale. C’è una città dell’Emilia Romagna, di cui non ricordo il nome, in cui in centro l’inquinamento è molto basso anche perché i mezzi pubblici e quelli del comune sono tutti elettrici. Se non ricordo male il servizio televisivo, la gente lì ha deciso di usare i mezzi pubblici, così sono tutti contenti. Siccome sono interessato anche alla faccenda dell’inquinamento domestico, potresti scrivermi all’indirizzo domenico.barranca@tiscali.it
Se poi la fonte di questa informazione è pubblica, forse è meglio dirla a tutti così sarà utile al maggior numero possibile di persone, no?
Grazie assai.
Saluti
La signora/signorina Gabriella Canova con il post del 07.02.05 17:35, conferma che i modi, se uno li cerca, per fare di meglio nel nostro piccolo, ci sono. L’unica cosa che resta da fare è AGIRE! Perchè agendo facciamo qualcosa per noi stessi, per i nostri cari e per tutto il pianeta che come abbiamo visto le conseguenze dell’inquinamento avvengono anche sopra la nostra testa!
Per chi fosse interessato, ho letto questa notizia:
Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia hanno deciso di sottolineare l’importanza del 16 febbraio 2005, una data storica dal momento che proprio in questa occasione entra in vigore il Protocollo di Kyoto, sottoscritto da 136 nazioni. E’ questo un passo in avanti sostanziale nella politica e nella legislazione ambientale internazionale, un’importante vittoria per i cittadini e per la Natura sulla strada dello sviluppo sostenibile. Il trattato e’ il primo passo per la riduzione delle emissioni dei gas serra e si basa su meccanismi economici, dando alla riduzione dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera un valore monetario. I paesi che hanno ratificato il protocollo, e le loro industrie, dovranno considerare l’inquinamento tra i costi e il disinquinamento tra i benefici, e questo sara’ un formidabile volano perche’ si scelgano le fonti energetiche pulite e rinnovabili e l’efficienza energetica. Con il protocollo di Kyoto, i Paesi che non rispetteranno i propri target si troveranno di fronte a sanzioni. Finalmente il mondo inizia ad affrontare l’enorme e urgente minaccia dei mutamenti climatici. Per questo le tre associazioni ambientali invitano la societa’ civile, le associazioni ambientaliste e non, i sindacati, le categorie, i cittadini, a festeggiare questo evento con un party alla Galleria Colonna a Roma, proprio mercoledi’ 16 febbraio, dalle ore 12 alle 14.
Con 50 Euro l’energia di un milione di litri di benzina
Scusa Iacopo, mi dispiace continuare a fare l’avvocato del diavolo, ma chi ha scritto questo articolo (http://www.nexusitalia.com/50euro.html) e` molto male informato. Il fenomeno descritto e` ancora oggetto di seri studi, ma il fatto che si possa produrre energia facendo implodere delle bolle in acetone deuterato non e` per nulla provato. Anzi, altri scienziati hanno cercato di replicare l’esperimento senza riuscirci.
Ci sono, e` vero, dei segni che qualcosa di inusuale capiti in questi esperimenti, ma cosa esattamente sia non lo si e` ancora capito.
Prima di illuderci troppo (ricordo la sbronza epica che io e Alberto, un mio caro amico, ci siamo presi all’annuncio di Fleischmann e Pons, tanti annetti fa) aspettiamo… Se son rose fioriranno.
Mi spiace deludere Jacopo ma il generatore descritto dalla “Environ Energy” (http://www.environenergy.co.uk/) non puo` funzionare. Molto banalmente, non si puo` creare energia dal nulla ed e` quello che, alla fine, loro affermano di poter fare.
Molto probabilmente sono semplicemente venditori di aria fritta che cercano di raccogliere fondi da ingenui investitori e poi fallire o scomparire. Ci sono purtroppo parecchi di questi furboni in giro che promettono “vaporware” solo per trovare partner commerciali e fare due soldi rapidi. Il problema e` che trovano quasi sempre chi glieli da`, i soldi.
Manipolazione del linguaggio, quindi dei cervelli: alla voce ecologico, vedi pelliccia. Pelliccia ecologica è definita quella fatta con i sottoprodotti della lavorazione del petrolio. Cosa non si fa per vendere! E quella di animale (peraltro orrendo esempio di umana nonché crudele sciocchezza)che diavolo è?
Ciao,
volevo fare un commento sul blocco totale delle auto effettuato a Vicenza (4 giorni senza auto). VAFFAN…..O.
Che senso ha?
Se è vero che le auto sono i maggiori produttori delle famose PM 10 (polveri sottili) è anche vero che le PM 10 non si disperdono perchè tutto il resto dell’aria è inquinato. In pratica è come voler sciogliere un iceberg con un phon partendo dalla parte emersa.
Il vero problema e lo dico anche perchè sono parte in causa è il riscaldamento domestico.
Pensate a quanti inquinanti vengono quotidianamente immessi nell’aria dalla vostra caldaia.
Quindi nonostante nessuno ne parli sappiate che una delle soluzioni è il solare termico. Attenzione non quello fotovoltaico (che produce energia elettrica) che è ancora troppo costoso e poco efficiente.
Perchè nessuno ne parla?
E’ pazzesco, oggi un impianto solare per la produzione di acqua sanitaria te lo ripaghi in 5/7 anni, quindi è anche economico.
Ma nessuno ne parla.
Tra le altre cose se qualcuno vuole posso mandargli la relazione sullo stato dell’energia solare in europa dove persone più colte ed intelligenti di me dicono la stessa cosa (oltre a dire che l’italia è il fanalino di coda).
Ciao,
Alessandro Gatto
Carissimi,
da poche settimane è stato edito da Nuovi Mondi Media un libro importante sull’ambiente. Si intitola “Salva la terra… o tutti giù per terra”. Piccolo ma esaurientissimo parla di tutti i guai del pianeta ma anche a come si potrebbe risolverli. In alcuni casi le soluzioni sono geniali.
Non si parla solo di inquinamento ma anche di commercio di armi, di economia ed è semplice, comprensibile anche per chi come me di economia ne ha sempre capito poco.
L’ho trovato illuminante e un’ottima partenza per iniziare a capirne un po’ di più.
Grazie per questo blog e buon tutto
Gabriella Canova
Personalmente preferisco una enorme distesa di generatori eolici e/o di pannelli solari che una centrale nulceare a 500 metri da casa mia. E nemmeno a migliaia di chilometri da casa mia se per questo. Preoccuparsi del punto di vista estetico di un tipo di generazione o di un altro tipo è senza senso dato che la cosa seria è la salvezza del nostro ambiente, del nostro pianeta e non certo l’estetica (roba da matti). Come se vedere delle ciminiere di una centrale a carbone e/o nucleare sia una bella opera d’arte. E non capisco perché si debbano per forza avere delle produzioni di energia centralizzate quando è già possibile provvedere al proprio fabbisogno con pannelli solari. Se si consumasse meno (e di conseguenza se si inquinasse meno) con i fatti, sono sicuro che “l’esigenza” di qualche politico di costruire centrali nucleari e/o al carbone sparisce come neve al sole. Perché se la gente invece di chiaccherare e sperare in un qualche politico coraggioso che faccia una qualche rivoluzione o che un qualche centro di ricerca (finanziato da multinazionali) tiri fuori l’invenzione che permetterà all’umanità di produrre energia senza inquinare (cosa a cui non crederò mai) o nella Divina Provvidenza, allora siamo fritti. Io continuo ad essere convinto che se la gente alias elettori alias consumatori alias ciascuno di noi, praticamente, consumasse meno con i fatti, allora finalmente imboccheremmo la strada giusta! Per sconfiggere i nostri incubi, più che di nuovi incantesimi e profeti, abbiamo bisogno di precise scelte sociali: di batterci subito contro i nostri modelli di vita e di consumo, di impostare seri programmi per il controllo dell’energia, in breve di coinvolgerci in quanto cittadini e consumatori nella riflessione e nell’azione collettiva.
Non c’è da meravigliarsi se, specialmente all’inizio di un cambiamento di uno stile di vita che ci permetta di consumare meno, c’è da fare qualche sacrificio economico. Non possiamo pretendere che dopo aver consumato come dei forsennati, dall’oggi al domani si risolvano i problemi ambientali di tutto il pianeta senza un minimo di sacrificio. Il fatto che noi occidentali che siamo il 20% della popolazione mondiale, consumiamo ben l’80% delle risorse di tutto il pianeta, la dice lunga sul fatto che sicuramente ci sono molte cose che non vanno nel nostro stile di vita occidentale. Se i pannelli solari costano tanto, sarà perché siamo ancora agli inizi? Nel senso, che se fossero prodotti in serie, come i tanto amati cellulari (si fa per dire), costerebbero di meno ma anche di molto. Anche i cellulari all’inizio costavano tantissimo, però non abbiamo avuto nessun problema a comprarli!!! Quindi non cerchiamo ostacoli’ che esistono a volte solo nalla nostra testa e non sempre nella realtà.
Poi, se qualcuno vuol farsi prendere in giro da chi dice che dobbiamo ripensare al carbone, nucleare e roba simile, allora buona notte. Mi dispiacerebbe solo per chi si dà da fare, nel proprio piccolo, che non è poco, per migliore questo mondo.
Se ciascuno di noi, nel nostor piccolo, si desse veramente da fare per rendere più vivbile la nostra casa alias il pianeta terra, allora la somma di tutti questi piccoli miglioramenti sarebbe una vera e propria rivoluzione pacifica, civile e potente perché fatta dai cittadini e cioè da chi con il proprio consenso, consapevole o meno, dà il proprio piccolo potere ai politici (tutt’altro che interessati a noi e a un mondo migliore) e alle multinazionali che non fanno altro che pensare solo ed esclusivamente al profitto! Il punto è se vogliamo barattare la nostra dignità e coscienza per un mondo migliore’ che esiste solo nella pubblicità e nella testa di chi si fa prendere per i fondelli, oppure concretamente nel nostro piccolo fare di tutto per migliorare casa nostra alias pianeta terra.
Già molti di noi comuni cittadini si danno da fare. Questo perché si informano e poi agiscono di conseguenza. Internet, forse perché non assoggettata al potere di nessun tipo, è una ottima fonte di informazione.
Tanto per cominciare suggerisco http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm che qualcuno/a aveva già dato, forse nella tematica ENERGIA’. Ma anche sul sito http://www.wwf.it ci sono dei consigli che sicuramente torneranno utili per chi è veramente interessato a fare qualcosa.
Saluti
Ho letto molti commenti interessanti in questo BLOG… e con molti interventi mi trovo daccordo… La Terra è una sola e dobbiamo rispettarla e proteggerla per noi stessi e per le generazioni future! Non sopporto però gli ambientalisti radicali che predicano “non inquinare” ma che non accettano i generatori eolici (perchè deturpano l’ambiente) i generatori solari (sono brutti da vedersi in mezzo ad 1 vallata) le centrali nucleari (le scorie radioattive dove le mettiamo) ecc ecc. Non capiscono questi signori che se vogliono fare delle radiografie in un ospedale producono loro stessi dei rifiuti nucleari??? Non capiscono i cari cittadini di scanzano che chi vuole i pregi della tecnologia (TAC, radioterapia ecc) deve anceh accettarne i difetti? Personalmente se mi dicessero “ti costruiamo una centrale nucleare a 500 m da casa tua” io accetterei senza particolari problemi… per il semplice motivo che preferisco 1 centrale nucleare che una a carbone che inquina centinaia di volte di più…. ci sarebbe molto altro da dire, ma nel frattempo attendo risposte!!! ciao a tutti!!! GRANDE BEPPE, ti aspetto a Torino!!!
Caro Beppe,
Poche settimane fa è saltato un oleodotto della shell vicino a Milano: 150.000 litri di benzina sparsi in giro. A causa del freddo invece di evaporare come doveva ha cominciato a infiltrarsi nel terreno e si è pure sversato in un canale.
Tutto sotto controllo: il rifiuto (terreno inquinato e materali di assorbimento usati nel canale) viene raccolto in big bags impermeabili.
Verrà però portato ad incenerimento in Germania dato che nel nsotro paese di inceneritori per rifiuti speciali non ne esistono.
Quando è che i verdi del nostro paese accetteranno che vera ecologia vuol dire sopratutto gestire e smaltire i rifiuti che creiamo invece di urlare che non si deve inquinare.
Vi prego! meno massimalismo e più senso pratico.
Grazie
A tutti quelli che sono contrari alle fonti di energia alternative perchè “tanto di petrolio ce n’è ancora per anni” bisognerebbe ricordare che l’età della pietra non è finita perchè sono finite le pietre…
qualcosa da fare subito.
quando chiudono i centri cittadini al traffico
le automobili a metano o a gpl possono circolare
perchè inquinano molto poco.
allora basta fare una legge che dal 2006 in italia
siano vendute solo auto a metano o gpl.
In questo modo le lobby del petrolio ( g.p.l. significa gas di petrolio liquefatto ) e del metano non subiscono grosse perdite e quindi non dovrebbero fare ostruzionismo e i gestori della distribuzione avrebbero tempo di adattare gli impianti con gradualità.
questo è solo un cerottino sulle numerose ferite
dell’ecologia però è fattibile e non dovrebbe subire grossi ostacoli dalle lobby………..
…….in attesa dell’idrogeno
Mi spieghi come mai non si vuole che il cittadino produca immondizie e poi ti obbligano a comperare una bistecca avvolta da polistirene e polipropilene grandi il doppio della tua bistecca?
Quando arrivi alla cassa puoi scegliere tra il sacchetto in plastica e quello in carta riciclata: peccato quest’ultimo costi più del doppio del primo! Cosa vuol dire, che riciclare costerebbe di più che produrre ex novo? o che siamo tutti fessi, e quindi se vogliamo essere più ecologici dobbiamo anche sobbarcarcene gli oneri, oltre a non avere scelta quanto a confezionamento dei beni…?
Infine, una volta gettate le immondizie, nessuno ne vuol più sapere nulla, neppure a volerle incenerire ricavandoci per esempio energia e dopo aver separato la parte riciclabile o riutilizzabile.
Succede a Trento… ciao, ci vediamo stasera a Rovereto!
finalmente ho deciso di cominciare l’avventura del “costruire casa” e nei prossimi anni butterò energie, soldi, incazzature, insonnie….. nella costruzione di una splendida mansarda in un ridente paesino alto atesino.
Memore di un illuminante spettacolo di Beppe, vorrei utilizzare nella mia casa tecnologie ecologiche come i classici pannelli solari che, grazie a Dio, godono di contributi provinciali ma anche come il famoso, e da me mai dimenticato, frigo ecologico… quello che evita quello strano giro vizioso del “raffredda l’aria che scaldiamo con il riscaldamento per riportarla al freddo originale”!!!
Ma questo benedetto frigo dove cappero è???
Aiuuuuuuutooooo
Ciao Beppe! Non vedo l’ora di vederti:
Sarò allo spettacolo del 16/2 a Porto San Giorgio (AP).
Un mio amico frequenta un master universitario in ingegneria promosso dall’ENI. Oltre ad avere il problema di dover giungere a compromessi con la propria coscienza (cosa che, mi ha confessato, non sa se riuscirà mai a fare…), si sente dire cose (parole testuali) “che gridano vendetta”: secondo loro il problema attualmente più importante delle raffinerie è il troppo rumore… a te ogni commento…
Ciao, Matteo.
ho appena finito un corso su ADBLUE (urea sintetizzata liquida da inserire negli scarichi dei camion per abbattere gli Nox). L’aziendas è scandinava e la sicurezza del business traspare proprio dalla fermezza quasi vichinga con la quale mi hanno fatto capire che questo è il futuro entro ottobre 2009 e che solo loro hanno l’egemonia del prodotto avendo anche acquisito uno stabilimento (più di uno per la verità) montedison a Ferrara. Credo sia da controllare tutto sto artifizio che stanno mettendo in piedi. Se vi interessa vi invio brochure e nome dell’Azienda
Caro Beppe,
ti è piaciuta Belluno, aria fresca di montagna ai piedi del Parco delle Dolomiti Bellunesi.
Aria pulita, così tutti pensano. Record italiano di tumori a Feltre e Belluno che hanno a suo tempo fatto aprire un’inchiesta dalla locale procura. Articoli del Corriere delle Alpi e dottoroni che da anni, come nel 2004, girano e rigirano attorno al problema che serve una spiegazione scientifica secondo i canoni della scienza per giungere ad affermare che la causa di un aumento dell’incidenza dei tumori è esattamente una piuttosto che un’altra.
Sono stati eseguiti importanti studi che dimostrano come una valle come la nostra non avendo un sufficiente ricircolo d’aria viene ad accumulare alcuni tipi di sostanze inquinanti in modo più rilevante che in città con grossi centri industriali. La stessa ARPAV di Provincia(a detta di una loro guardia ambientale di mia conoscenza)ha rilevato come ci siano nell’aria sostanze inquinanti “a sorpresa” che non rientrano tra quelle tipicamente monitorate nei centri abitati.
E veniamo al punto: in località Cadola nel comune di Ponte nelle Alpi ad est di Belluno esiste un impianto industriale (a cui vertici c’è anche la FIAT) visibile all’uscita dall’autostrada per il grande ed alto comignolo fumoso.
Questi signori sono autorizzati ad usare una gamma di sostanza chimiche residue di altre industrie fino ad un 40% del totale come carburante per la combustione che creano per le loro lavorazioni. Ho letto personalmente la delibera(mi pare dicembre 2003) che aumentava queste quantità e tra le sostanze si parlava anche di peci e molte altre micidiali che non ricordo(per questi dati devi chiedere all’assessore all’ambiente del comune di Ponte nelle Alpi).
Spero davvero di averti dato utili informazioni e che tu possa toccare un problema che da queste parti in termini di lutti famigliari è molto sentito ma che il tenace lavoratore bellunese temo non affronterà di petto da solo nè ora nè mai!
ERRATA CORRIGE: ho dimenticato alla fine dell’ultimo post di aggiungere la parola NO. Scusatemi.
Rispondete. Se aumentassero le persone che producono da soli l’energia di cui hanno bisogno, chi ci perde? Noi di sicuro NO, perché ci guadagniamo in salute e portafoglio dato che non diamo più soldi a chi ci fornisce l’energia
Inutile!? direi proprio di no! Se i vostri vicini di casa sporcano, allora vi mettete a sporcare anche voi? Se qualcuno con la sua macchina si mette sotto casa vostra col motore acceso e i gas di scarico entrano a casa vostra, lo farete anche voi sotto casa sua? E’ evidente che se succede un casino nucleare in francia, quasi sicuramente, il casino succede anche da noi. Ma se qualcuno non comincia a produrre una volta per tutte, smettendola di chiaccherare e passando ai fatti, energia pulita, come si fa a smettere di rischiare di mettere a repentaglio la salute propria e quella degli altri? L’unico ostacolo secondo me sono gli interessi economici di aziende che “convincono” i politici a prenderci per il culo.
Intanto si potrebbe, noi cittadini, incominciare a risparmiare nel nostro piccolo evitando gli sprechi. Usando lampadine che consumano meno, usare solo il necessario gli elettrodomestici, provare ad installare pannelli solari sui condomini, anche se costano tanto, ne vale la pena perché di mezzo c’è la nostra salute (vorrà dire che per un anno invece di andare in vacanza ai tropici, vado a fare una vacanza a dua passi da casa mia risparmiando e guadagnandoci in salute), etc. Perché chi consuma tanta energia siamo principalmente noi cittadini. Se giustamente non vogliamo le centrali nucleari, non vogliamo quelle al carbone o altre che inquinano, allora incominciamo a modificare, nel nostro piccolo, il nostro stile di vita per evitare il peggio! Altrimenti, se continuiamo a inquinare e consumare come forsennati, allora non lamentiamoci se i poltici fanno quello che vogliono prendendoci per i fondelli e mandando a puttane la salute nostra e dei nostri cari, perché vuol dire che ce lo siamo meritati!!! Se in Italia i cittadini incominciano a far vedere ai paesi confinanti che noi riusciamo ad andare avanti senza bisogno del nucleare, del carbone e di altri combustibili inquinanti, secondo voi, loro non sarebbero tentati di imitarci???? Secondo me si, perché non siamo solo noi a lamentarci dell’inquinamento. Intanto diamoci una mossa nel nostro piccolo dando l’esempio anche ai vicini di casa, agli amici, ai parenti. E non scoraggiamoci se non abbiamo seguito, perché altrimenti le cose possono solo peggiorare. Se invece il seguito ci sarà, come io credo, dato che a lamentarsi siamo in milioni in Italia, i cambiamenti saranno visibili e allora i politici si cacheranno sotto se non vogliono perdere i voti di chi si è sentito preso in giro! Dal punto di vista tecnico, credo che le produzioni di energia centralizzate finiranno di esistere. Cioè credo che saremo noi a produrre energia a livello di condominio o di piccole comunità senza usare combustibili inquinanti. Altrimenti perché le aziende e politici ci mettono i bastoni tra le ruote facendoci credere che dobbiamo ricorrere al nucleare???? SVEGLIAMOCI!!!
Altra idea. Supponiamo che il signor Tizio abbia abbastanza soldi, da mettere su una fabbrica per costruire automobili che non inquinano ma che possono essere usati solo nella città in cui lui vive creando anche i punti di distribuzione del carburante NON inquinante usato da questa automobile. Dando l’esempio e facendo in modo che l’inquinamento in città, e nel centro storico in particolare SPARISCA! Sarebbero contenti tutti i cittadini, compresi i commercianti. Molti di voi hanno saputo, informandosi, che diversi scienziati, ingegneri e tecnici hanno creato in passato auto che non inquinano. Che ci vuole a coinvolgere anche loro in un progetto del genere? L’unico ostacolo a fare ciò è solo la volontà di chi ha i soldi e basta perché le idee ci sono! E non diamo la colpa a chi ci governa e a chi detiene il potere economico perché questo binomio (potere politico-economico) ha l’interesse principale di prenderci per i fondelli e di aumentare i propri profitti. La storia ci insegna che l’unica modo per volere dei miglioramenti è scuotere la volontà della gente. Il vantaggio del binomio suddetto è che ci hanno rincoglioniti con il “benessere” che ci hanno rifilato. In questo “benessere” c’è compreso l’inquinamento di ogni tipo (smog, elettrosmog, indoor, ) servizi sanitari non sempre all’altezza di una società che si arroga di essere civile, etc fate voi i conti e decidete cosa sia meglio fare. Se aspettare che venga qualcuno a migliorare il mondo o se è meglio darci una mossa nel nostro piccolo che sommato tra tutti diventa una vera e propria rivoluzione, pacifica, civile, e così potente da impaurire chi ci vuole succubi e idioti! Rispondete. Se aumentassero le persone che producono da soli l’energia di cui hanno bisogno, chi ci perde? Noi di sicuro, perché ci guadagniamo in salute e portafoglio dato che non diamo più soldi a chi ci fornisce l’energia
Ciao a tutti e soprattutto a Beppe Grillo che ieri sera ho potuto vedere finalmente dal vivo.io avevo un quesito che vorrei proporre a tutti a proposito delle centrali nucleari.il quesito è il seguente:io sono contrario alle centrali nucleari in Italia e all’estero, ma mi sembra inutile fare una guerra contro il nucleare in Italia quando ce lo abbiamo fuori dalla porta di casa grazie ai nostri “cugini” francesi non vi sembra una guerra inutile?
Dimenticavo. Io e la mia famiglia non abbiamo cellulari e viviamo benissimo senza. Se vogliamo telefonare lo possiamo fare senza problemi ovunque ci troviamo e non abbiamo la classica nevrosi di chi guarda continuamente il cellulare per vedere se qualcuno l’ha cercato o meno. Sapeste che libertà stare senza cellulare.
Alla prossima.
Continuo il discorso lasciato in sospeso nel post del 2 febbraio alle ore 16:03
Quando parlo di informarsi, il modo migliore per farlo è utilizzare internet che è forse l’unico modo per essere informati senza che le informazioni vengano manipolate a favore di qualcuno. Ad esempio per chi dice che dagli ogm non bisogna preoccuparsi, andate a leggere ciò che c’è scritto sul sito di GreenPeace (www.greenpeace.it) e vedrete che se gli ogm non fossero pericolosi allora perché le multinazionali che lo commerciano fanno pressioni sui governi affinchè lo coltivino? Semplice, così saranno le multinazionali che decideranno cosa dobbaimo mangiare. Così come fanno alcune multinazionali che vendono indumenti per i bambini e che contengono alcune sostanze chimiche potenzialmente cancerogene o che provocano seri danni al sistema riproduttivo. MA CAZZO STIAMO PARLANDO DEI BAMBINI CHE SONO IL NOSTRO FUTURO!!! E ci vogliono ficcare in gola pure alimenti che in natura non esistono e che possono provocare problemi alla salute!!! Ma secondo voi da dove cazzarola li prendono i soldi, che gli permettono di aprire tante “porte”, se non dalle nostre tasche???? Quanti di voi sanno da dove arriva la tecnologia dei cellulari? È una tecnologia militare introdotta per l’uso civile senza che qualcuno dicesse ATTENZIONE E’ UNA TECNOLOGIA DANNOSA PER I DANNI CHE PUO’ PROVOCARE ALLA SALUTE DEI CITTADINI. Andate a leggere il documento “effetti biologici e sanitari RF.pdf” presente nel sito http://www.applelettrosmog.it Il documento in questione, di 120 pagine, è una raccolta di studi fatti da diversi scienziati sugli effetti dei campi elettromagnetici dei ripetitori per la telefonia mobile. Si, perché si parla solo ed esclusivamente del fatto se i cellulari fanno male o meno, mentre delle antenne usate per farli funzionare mai. Chi ha raccolto questi studi è uno scienziato italiano che ha partecipato ad un convegno svoltosi nella mia città lo scorso anno. Poco prima di Natale, venne furoi che uno studio italiano aveva assolto i cellulari dicendo che non facevano male o quasi. Andate a leggere la notizia (http://tecnologia.tiscali.it/telefonia/articoli/2004/ottobre/cellulari_assolti_problemi_salute.html) e fate caso alla frase “Per ora, infatti, la ricerca è stata condotta a livello di semplice simulazione.” SIMULAZIONE!?!?!?
Ma se anche non facessero male, prima immettono nel mercato i cellulari e le relative antenne e POI fanno gli studi!?!?!? Tenete conto che di studi che parlano della pericolosità dei cellulari ce ne sono tanti! Chissà perché il ministro gasparri ha fatto spostare un’antenna della telefonia mobile allontanandola dalla sua casa al mare (notizia apparsa sul supplemento “Il Venerdì” de “La Repubblica” il 5 marzo 2004 a pagina 40 se non ricordo male)! Lo stesso ministro che ha dato il via all’installazione delle antenne ovunque. Guarda caso la pubblicità ci vuole far credere che senza cellulari non si possa più vivere. Mi chiedo come abbiamo fatto ad arrivare al ventesimo secolo senza di loro??? Questo è semplicemente l’ennesimo lavaggio del cervello fatto non solo dalle multinazionali E i comuni cittadini che ci sono cascati come niente.
Ripeto, quello che dovremmo fare per migliorare il nostro mondo è informarci e agire di conseguenza. Altrimenti non lamentiamoci se ci prendono per il culo i padroni delle multinazionali e i politici a loro asserviti!!!
I motivi per cui nascondono le tecnologie che ci permetterebbero di vivere meglio, secondo me, possono essere vari. Uno potrebbe essere che certa tecnologia rivoluzionaria causerebbe il fallimento di alcune multinazionali che con tutta la valanga di soldi che hanno possono “convincere” qualunque ente istituzionale nazionale o internazionale a non introdurre ciò. Un altro motivo può essere che i politici stessi spesso e volentieri non sono persone che si preoccupano di risolvere i problemi dei cittadini ma semplicemente sono specializzati nel prenderci in giro e si limitano solo a fare favori agli amici, parenti e a quelli che magari cacciano fuori i soldi per avere dei favoritismi. Altri invece hanno paura di fare “rivoluzioni” anche banali per tutelare la salute dei cittadini. Basta che un sindaco di una piccola città ordini che i veicoli non possono circolare nel centro storico a causa dell’elevato inquinamento per qualche giorno che allora i commercianti (che poverini non hanno tutti i torti) protestano e cosa possono fare se non votare più per quel sindaco e per i partiti che l’appoggiano?
La mia idea è che non dovremmo limitarci a scaricare le colpe sui politici a cui diamo i nostri voti, ma dobbiamo pensare che in realtà anche e soprattutto con i nostri comportamenti di vita quotidiana possiamo cambiare tante cose in meglio. Come? Semplice, basta informarsi e agire di conseguenza. Se l’azienda “tizio” vende il prodotto alimentare x che contiene ogm mentre l’azienda “caio” per lo stesso prodotto non contiene ogm, allora io e per la mia famiglia preferisco il prodotto dell’azienda “ciao”. Le case automobilistiche, e chi facilita loro la vendita, continuano a produrre macchine che inquinano, anzi, ci prendono in giro con la benzina verde (che di verde ha solo il nome), allora perché non smettiamo di comprare macchine nuove per, facciamo dieci anni almeno? E non mi venite a dire che così verrebbero licenziati gli operai perché tanto li licenziano lo stesso e se la produzione di una casa automobilistica viene spostata in paesi dove gli operai non hanno certe pretese sindacali e salariali, allora questo è un motivo in più per boicottare i modelli prodotti da questa casa automobilistica. Secondo voi, se la maggior parte degli italiani la smettesse di comprare auto nuove per almeno dieci anni, le case automobilistiche lo capirebbero che devono cambiare rotta e finalmente costruire in serie macchine che NON INQUINANO PIU’???? secondo me si, dato che alcuni di voi stessi hanno letto che le macchine che non inquinano possono essere costruite e se le hanno inventate dei comuni cittadini, di sicuro lo possono fare anche le case automobilistiche con i loro ingegneri, tecnici e tutti i soldi che hanno (che provengono dalle nostre tasche)! Perché sta sempre di più aumentando il numero di prodotti provenienti dall’agricoltura biologica? Semplice, perché le richieste della gente (leggi consumatori) aumentano. E per farle aumentare sempre più è necessario che noi ci informiamo e agiamo di conseguenza perché in realtà, anche se qualcuno non l’ha ancora capito, sono le aziende che dipendono dai nostri desideri!
io penso in verità che se non cerchiamo produzioni alternative, come la merda in energia, qui ci lasciamo un mondo infestato di gas e asfalto.. oppure un giorno ci costringeranno a trasferirci sulla lune di Giove.
la fantomatica sostenibilità, ci deve divenire d’ obbligo se non vogliamo rovinare tutto. il fatto è che non mi sembra carino che se la scienza ogni tanto fa delle belle scoperte, se riesce davvero a far funzionare l’auto con l’idrogeno invece della banzina, non dovrebbe esserci qualche politicante egoista che ci mette i bastoni tra le ruote. Perchè noscondere l’esistenza dei pannelli solari, o renderne difficile la diffusione? perchè ci vogliono far pagare così cara la possibilità di preservarci il pianeta???
salve..
non sò se si tratta di materia ecologica…sicuramente stà nella categoria”buon senso”
chi vi scrive vive in sardegna,amore e odio per una terra che per secoli è stata via vai di arraffoni…ora nn meno di ieri!
il buon presidente della regione soru ha fatto 1legge che vieta di costruire 2km dal mare in poi…questo perchè molti hanno il vizzietto di farsi la casa”al mare”…a 3metri dall’acqua(soru compreso intendiamoci)!
dove stà il problema?che se buchi le scogliere e le riempi di cemento..quelle rimangono così x l’eternità…e siccome è 1regione che cerca nel turismo la sua fonte di sostentamento,sarebbe quanto meno sciocco che 1turista venga qui a vedere le villette dei milanesi sul mare(o il teatro greco del premier)tanto più che il bello della sardegna molti non la conoscono e stà all’interno!
cmq senza divagare…questa legge è fatta per avere 1piano turistico che tocchi tutta la sardenga…interno e coste…poi magari qualcuno con il tempo si accorgerà che australiani e tedeschi stan studiando i nuraghi e tra poco se li comprano e noi sardi,come al solito, a lamentarci come successe x l’attuale porto cervo regalata agl’impreditori del nord italia…
ho divagato..
volevo solo far sapere che i problemi della sardegna arrivano per la maggior parte dallitalia…il governo impedisce l’attuazione di questa legge(e di molte altre cose)perchè mosso da interessi personali(chi sà di chi sarebbero le ville da costruire)impedendoci di fatto di dare un turismo realmente alternativo all’europa…non grattacieli e metropolitane…ma verde e archeologia dellla popolazione più antica e più misteriosa d’europa..atlantide
sono un giovane studente (universitario, di Fisica), che la segue da anni, con interesse e piacere. Le sue critiche e denuncie contro certi meccanismi economici, e più in generale contro lo stesso sistema a economia di mercato in cui viviamo mi han fatto sempre pensare. E vorrei ringraziarla per questo.
Nei suoi spettacoli, però, come nelle sue varie apparizioni pubbliche, spesso lei parla della questione OGM. Sottolineando l’importanza dell’etichettatura obbligatoria, ma facendolo sullo sfondo di una più o meno marcata e sicura preoccupazione per la loro pericolosità.
Vede, io non sono un esperto della materia (cerco di studiare un po’ di fisica e matematica, ma non di più), ma se sono d’accordo, e trovo ragionevole applicare un’etichettatura ai prodotti OGM, cosa che tra l’altro l’Unione Europea ha ratificato, seppur non in formula piena, la mia conoscenza e lettura di varie fonti autorevoli e indipendenti di divulgazione scientifica sull’argomento, prime fra tutte la rivista “Le Scienze” (di cui tra l’altro ho la fortuna di conoscere personalmente il direttore, prof. Bellone, in quanto mio docente), mi fa pensare che questa grande e terribile pericolosità degli OGM, di fronte a cui da parte di tanti movimenti ambientalisti e di consumatori si erigono barricate, è semplicemente antiscientifica.
Quello che gli ambientalisti fanno, e anche lei fa mi sembra, è prendere un caso particolare e sporadico in cui un certo cibo OGM abbia nuociuto ad una o un certo numero di persone, e assurgerlo a generalità: la noce brasiliana OGM anni fa ha fatto venire il mal di pancia a Tizio e Caio, allora tutti gli OGM fanno male alla pancia.
Se è vero che un controesempio basta per dimostrare la falsità di un teorema matematico, non basta più però dimostrare quella di una legge fisica, e men che meno per una teoria biologica. Non è così che funziona la scienza.
Il mio invito, e concludo, è di andarci un po’ più piano su quest’argomento, e più in generale di stare più attento al come parlare di “scienza” al suo pubblico (me compreso). Vede, se ne renderà conto, ma lei ha più potere divulgativo di tutte le riviste scientifiche messe insieme: in Italia infatti è risaputo ci sia un grande e diffuso “analfabetismo scientifico”, che affonda le sue radici anche in precise scelte dei decenni passati, etc. etc.
E, spero di sbagliarmi, ma la mia paura è proprio che lei possa contribuire in maniera purtroppo significativa su questo analfabetismo scientifico tutto italiano.
Grazie per l’attenzione, buon lavoro, e cordiali saluti.
Nel 2001 per la prima volta scrivevamo così dell’auto ad aria compressa:
E SE PER MUOVERCI IN CITTA’ BASTASSE SOLO UN POCO D’ARIA?
L’idea nasce in Francia e potrebbe rivoluzionare il mondo dell’automobile.EOLO è una macchina che al di fuori sembra una delle tante monovolume che girano nelle nostre città, ma all’interno nasconde una grande innovazione.
L’automobile cammina grazie a delle bombole di aria compressa che alimentano un motore MDi ( Motor Development International ) di 567cc da 25 CV. Il motore non funziona a combustione ma semplicemente grazie alla espansione dell’aria compressa.
La ricarica dell’aria avviene in 4 ore tramite un compressore elettrico montato a bordo del veicolo; la stessa operazione potrà eseguirsi in stazioni di servizio dove avverrà in soli 3 minuti. L’unico consumo sarà quello di energia elettrica (corrente a 220 V).
Il costo del pieno si aggirerà intorno alle 3000 lire. La velocità massima è di 110 km/h più che sufficiente per il circuito urbano.
L’autonomia è di circa 200 km o 10 ore di funzionamento ininterrotto.
Le dimensioni della vettura sono :
– lunghezza : 3,84 m;
– larghezza : 1,72 m;
– altezza : 1,75 m.
Molti saranno i modelli e tutti avranno l’aria condizionata di serie sfruttando quella che fuoriuscirà dal tubo di scappamento a -30°. L’unica emissione allo scarico sarà infatti aria.
La vettura entrerà in produzione verso la fine del 2001 inizi 2002 presso lo stabilimento francese di Nizza.
In Italia dovrebbe essere realizzata una fabbrica nella provincia di Rieti.
La commercializzazione inizierà nel giugno 2002 con prezzi dai 18 ai 20 milioni e con probabili incentivi, se i test ambientali daranno esito positivo, da parte dei governi europei.
Non avendo provato la vettura non possiamo essere sicuri del suo perfetto funzionamento e della sua affidabilità nel tempo. Aspettiamo che la vettura entri finalmente in produzione, sia testata anche a “fatica” e sia commercializzata per dare un giudizio definitivo.
ED EOLO SI TINGE DI GIALLO: CHE FINE HA FATTO?
Nel febbraio 2003 al Salone di Parigi, incontrammo colui che ha progettato questo veicolo: il francese Guy Negre. Era anche l’unico che ci potesse dare qualche informazione utile sul progetto.
Niente non c’è stato modo di saperne di più. Gentilmente riusciva ad evitare le nostre domande. Dopo tanta fatica siamo riusciti solo a farci dire che la sperimentazione stava continuando ad avere risultati positivi, che avevano delle difficoltà economiche per aprire gli stabilimenti di produzione ma che comunque tutto si sarebbe risolto entro la fine del 2003.
Siamo ad aprile 2004 e non ci sono novità se non quella che i dipendenti della Eolo Italia ( hanno mai lavorato alla produzione della vettura ??? ) sono in cassa integrazione e che il sito internet italiano non esista più.
Vi terremo comunque aggiornati su questa straordinaria invenzione, che si sta trasformando giorno dopo giorno in un grande giallo automobilistico.
Personalmente credo che sia possibilissimo avere un mondo meno inquinato e in generale migliore. Sembrerà forse banale, ma secondo me dobbiamo fare il possibile, nel nostro piccolo (che NON è poco!) per contribuire a creare “domanda”. Esempio. Come può essere che l’Italia sia il quarto (se non ricordo male) paese al mondo per numero di cellulari per abitante???? Semplice, perché gli italiani vogliono il cellulare anche se in maniera esagerata (per me troppo esagerata). Di esempi simili se ne possono fare tanti. E’ ovvio che gli interessi economici delle aziende e delle multinazionali a non inquinare meno siano elevati, ma questi interessi economici pendono dai nostri desideri!!! Tenete a mente che le aziende e le multinazionali fanno di tutto per convincerci a fare quello che vogliono loro, cercano di farci il lavaggio del cervello con la pubblicità che è più appunto un lavaggio del cervello che una semplice informazione sull’esistenza di certi prodotti. Quindi secondo me intanto cominciamo nel nostro piccolo, dove possibile e se necessario con qualche sacrificio, a inquinare meno, a usare prodotti riciclabili a utilizzare mezzi di trasporto non inquinanti, a sprecare meno e così via. Perché è evidente che non basta scegliere una particolare coalizione di partiti a cui demandare la responsabilità per avere un mondo migliore. Ma dobbiamo contribuire in maniera decisiva noi con i nostri piccoli, ma potenti, comportamenti! E non solo. “Rompiamo le scatole” ai nostri amici, parenti, colleghi di lavoro parlando con loro che se si cambiano nel nostro piccolo i comportamenti e le abitudini consolidate, apparentemente innocui, ma nell’insieme devastanti, allora c’è più di una semplice speranza di avere un mondo migliore per noi e per i nostri cari. Un altro esempio. Io dieci anni fa non trovavo tanti prodotti al supermercato che NON contengono conservanti. Oggi invece si. E perché questo? Ovviamente perché la gente ha sempre più chiesto, attraverso gli acquisti, i prodotti che non contengono conservanti. E così via.
Per concludere, non cerchiamo scuse dicendo che gli interessi delle aziende e anche di una parte della politica che facilita l’operato delle aziende, sono così grossi che non possiamo farci niente. Perché noi comuni cittadini abbiamo almeno due poteri: la possibilità di comprare un determinato prodotto o no e il diritto di voto. Usiamoli in maniera più efficace.
tempo addietro lessi un articolo, non ricordo dove, in merito ad un’automobile ad aria compressa. Ai tempi era solo un progetto sulla carta, ma le interessanti prospettive di impatto ambientale zero (almeno in termini di emissioni) ed costi di esercizio pressoché nulli avevano solleticato la mia curiosità.
Sai nulla di questa meraviglia? Che fine ha fatto? Chi l’ha inventata o finanziata?
Caro Beppe, a proposito di Ecologia e Energia.
Ho appena visto la tua “Prima” a Pordenone, e vedo che la tua (mi permetti il “Tu”?) sensibilità nei confronti dell’Ecologia e sempre molto forte, per nostra fortuna. Ti voglio passare una informazione. Ricordo, diversi anni fa, di aver visto nel programma di Enzo Tortora “Portobello”, due ricercatori del C.N.R. che presentavano una sorta di trasformatore che permetteva di far funzionare vari elettrodomestici con un terzo dell’energia necessaria (immagina il risparmio). Inoltre abbassava notevolmente gli ampere ad un livello tale (esperimento fatto in studio)che si poteva mettere un fon acceso in un secchio pieno di acqua senza che l’utente rimanesse fulminato, ed una volta estratto dall’acqua il fon riprendeva a funzionare tranquillamente. Se ti può servire, per screditare una volta di più il “nano” ne sono ben felice.
SOLO ALCUNE RIGHE PER FARE I COMPLIMENTI A QUESTO SITO E ALLO SPETTACOLO DELL’ ULTIMO TOUR DI BEPPE GRILLO. SAPERE CHE CI SONO PERSONE CHE COSI’ LUCIDAMENTE, MA ANCHE CON IRONIA AFFRONTANO PROBLEMI CHE RIGUARDANO TUTTI NOI, DA UN SENSO DI INQUIETUDINE PRIMA PERCHE’ FANNO RIFLETTERE, MA ANCHE DI SICUREZZA POI PERCHE’ PERSONE DEL GENERE FANNO RITORNARE LA VOGLIA DI CREDERE DI NUOVO CHE TUTTE LE VERE INGIUSTIZIOE DI QUESTO PIANETA POSSANO ESSERE VINTE. CIAO A TUTTI E CONTINUATE COSI’!
Sono un tuo carissimo sostenitore già dai tempi del “Drive in” e sei sempre mitico! Di temi che mi stanno a cuore ce ne sono tanti. Non ho nulla da dire in particolare, ma volevo far sapere che ci sono anch’io fra quelli che provano a pensare con la sua testa e comunque, essendo um soggwoetto allergico sono molto sensibile ai temi ambientali. Tra l’aktro penso che non si faccia ancora nulla di soddisfacente e ci vuole una svolta coraggiosa………perciò…..diamoci dafare!!!!!!!
…mi sarò sempre comportato in modo “ecologico”?..Avrò sempre smaltito i miei rifiuto secondo norma?…A pensarci bene una volta….. Ma chi se ne frega! Tanto lo dicono anche in TV,”…Fai girare l’economia!..”, …..(e inieme ad essa, tutta la merda che c’è dentro!)
E’ proprio vero: l’Ecologia è l’altra faccia dell’Economia!! Girano insieme! (pietà di me per il termine “merda”).
Parlare di ecologia oggi è sempre più inquietante e risibile…
Quel che intendo dire, è che fino ad un certo numero di anni fa, non c’erano alternative valide alle fonti di energia utilizzate, ragion per cui si sapeva di fare male, ma non si poteva fare altrimenti.
Ma le cose sono enormemente cambiate, e non grazie al wto (assocciazione di tutte le multinazionali, banche e poteri economici forti), ma grazie allo studio di migliaia e migliaia di cervelli, che hanno fornito delle risposte a molte delle domande.
Ciò nonostante, e cioè che oggi ci siano le conoscenze tecnologiche ed i mezzi, non si pone rimedio ai danni causati, ma anzi se ne creano di nuovi.
Un breve esempio.
Da quando sentite parlare di polveri sottili ?
Da un paio di mesi dopo la scomparsa della benzina rossa.
Perchè milioni di veicoli non adatti all’utilizzo della benzina verde (che contiene il cancerogeno benzene al posto dell’inquinante piombo come antiesplosivo), usano la benzina verde, liberando queste sostanze cancerogene in atmosfera invece che trattenerle nella “catalitica” (che comunque costituisce un grave problema di stoccaggio).
O si obbligava tutti a dotarsi di marmitte catalitiche, o si permetteva la coesistenza della benzina rossa…
Per risolvere il problema causato, l’unica soluzione è incolpare le sigarette dei tumori mentre un bambino dopo 20 minuti di passeggiata presenta i sintomi di intossicazione…
La stupidità e la grettezza non lasciano il posto alla scienza e allo sviluppo sostenibile di un umanità schiava di se stessa e delle proprie debolezze egoistiche.
Eppure si potrebbero installare pannelli solari sui tetti di tutti gli edifici (acqua calda gratis e anche una certa quantità di energia elettrica), ripristinare i mulini e costruire turbine nei mari e sui maggiori fiumi, cercare di immagazzinare l’energia dei fulmini…
Oggi tutto questo è possibile.
Ma ancora di più…
sostituire il diesel con il biodiesel di origine vegetale (sopratutto per alimentare le vecchie caldaie a gasolio), estrarre ed utilizzare l’enorme quantità di metano disponibile, cominciare a sostituire la benzina con il metanolo.
Ma anche solo seguire l’esempio della california -auto poco spinte e rigidi limiti di velocità- che con metodi convenzionali ha ridotto il proprio inquinamento drasticamente.
Invece mi si parla dell’unica fonte di energia verso la quale ancora non abbiamo conoscenze sufficienti per il salto di qualità…quella nucleare.
Se potessimo costruire reattori di fusione a freddo (anche se temo che in realtà potremmo) allora sarei acceso sostenitore di questa fonte energetica, ma di incidenti nucleari il nostro pianeta non può sopportarne ancora molti…e i reattori a fissione sono delle piccole stelle che bruciano…e le loro scorie finiscono in fondo al mare per essere poi recuperate magari da uno tsunami che te le risbatte sulla terraferma !!!
Vogliamo fare come in una nota serie di telefilm degli anni 70 e portare la nostra spazzatura atomica e/o cancerogena sulla luna o nello spazio ?
E badate bene che non parlo dell’idrogeno (che si produce con un po’ di corrente che viene da un pannello solare) per fare elettrolisi dell’acqua che viene scomposta in ossigeno ed igrogeno.
Proprio un articolo di Grillo di alcuni anni fa pubblicato se non erro su Panorama (veramente sono almeno più di dieci anni fa) parlava di un signore svizzero che con questo sistema aveva delle trote enormi nel suo laghetto sovraccarico di ossigeno e con l’idrogeno alimentava la casa e il suo furgone.
Fantascienza ? no roba di dieci anni fa signori…
Eppure nessuna grossa azienda si è creata nel settore, e non mi pare che nessuna grossa compagnia stia trasformando la sua produzione, ne di carburanti ne di motori ne di veicoli ne quant’altro.
Qualcuno ha cercato di inserire il biodiesel in italia, ma di tre distributori sul terrirorio nazionale non ne è rimasto neanche uno, perchè siccome deve essere venduto in miscela con il diesel tradizionale i produttori di biodiesel (che sono italiani e lo esportano in Francia e Germania dove è d’obbligo), non essendo anche produttori di diesel non possono aprire pompe per la distribuzione….che altro aggiungere ?
Concludo come ho iniziato, finchè non c’erano le tecnologie si poteva sperare nel futuro, ma ora che le tecnologie ci sono e comunque non si fa niente…ditemi…quale speranza rimane ???
Potremmo fare, modulo politica ed interessi economici, delle cose abbastanza radicali e migliorare tantissimo: per esempio potremmo ricoprire i tetti di tutte le case, almeno nelle zone urbane, di pannelli solari, e ritrovarci con una superficie enorme dedicata al rifornimento energetico pulito senza occupare lo spazio “inutilmente”; potremmo cominciare a riciclare gli escrementi come rifiuti organici e trasformare le fogne in fonti di metano; combinato magari con un’iniziativa per obbligare tutte le aziende di confezioni ad utilizzare solo le “plastiche” ed i materiali compatibili con il riciclaggio dei rifiuti organici in modo da neutralizzare la massa dei rifiuti non riciclabili destinati alla combustione e trasformare il flusso consumistico in un riciclaggio totale, almeno per la competenza familiare. Per quanto riguarda le aziende e le industrie che producono rifiuti totalmente incompatibili con l’ambiente c’è poco da fare: o la clientela rifiuta di acquistare prodotti COLPEVOLI di inquinare o si sviluppano tecnologie pulite :molte già ne esistono, il vero problema sarebbe introdurle: la carta potrebbe essere prodotta da una lavorazione assolutamente ecobiologica della canapa, ma la canapa ha subito negli anni 30 una campagna di diffamazione sponsorizzata dal più grosso colosso statunitense della carta che lavorava gli alberi inquinando… ed oggi ancora ne paga le conseguenze, eppure non si tratta della stessa canapa da cui si ricava la maria; le plasiche si riciclano già, in molte zone d’italia, completamente (credo anche il carone di latte); potremmo proibire l’utilizzo delle pile non ricaricabili ed usare solo quelle al nichel-cadmio o nichel-metal-idruro, che invece lo sono, e ridurre la produzione di sostanze inquinanti (povere aziende)…
Poi non so, ma mi pare già molto…
Nonostante siamo entrati in europa, i “fratelli grandi” ci provino ad istruirci e qualche nostro politico dica: ” vedete come siamo bravi?” credo che insegnare il senso civico agli italiani “è come insegnare ad un orso di ca…re nel cesso” (per usare una frase di un celebre film). Senza speranza…
purtroppo viene da dire Del senno di poi…. Sarebbe già un bene se usassimo davvero le nostre scorie e rifiuti per qualcosa di utile o le trasformassimo quantomeno in qualcosa di non dannoso…ma la vedo dura, gli interessi econonmici sono troppi!!!
Paola
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Quando arrivo a studiare il problema delle risorse energetiche, cito sempre
l’ing. Andrea Rossi di Milano che una ventina di anni fa (credo) brevettò
un sistema di trasformazione chimica dei rifiuti solidi urbani.
Ciao Beppe, ho visto il tuo post su ecologia e economia. Ti informo che ho appena pubblicato un libro su questo, si chiama: Economia senza natura. La grande truffa. L’editore è Codice Edizioni. Il messaggio è semplicissimo. Se le regole dell’economia sono in contrasto con le regole della natura (e lo sono, visto che l’economia pretende la crescita infinita in un sistema finito) alla fine quali regole prevarranno? La grande truffa è che non ce lo dicono, e ci fanno credere che sia possibile crescere all’infinito. Perfino il papa dice che bisogna insegnare l’ecologia nelle scuole. Invece hanno tolto persino la geografia. Ah, il libro non è scritto per gli scienziati, è scritto per tutti, in modo che lo capisca persino un economista. Ci fanno credere che l’uomo possa vivere senza la natura. Ma lo sai che la Natura non c’è nella nostra Costituzione? C’è solo il paesaggio, inteso come “bel panorama”, ovviamente modificato dall’uomo, in modo da ingentilire la natura.
Forse questo è un messaggio pubblicitario al mio libro… e allora non metterlo! Ciao
nando
ciao, riguardo alla raccolta differenziata, mi chiedo come mai quando porto i miei figli di 6e9 anni al fast food,(per non far nomi)si svuotano i vassoi senza differenziare,cosa le rispondo quando mi chiedono come mai a casa gli facciamo separare i rifiuti?, forse dovrei rispondere come tutti, SIAMO IN ITALIA?ciao ciao siete grandi!!
Giorni fa ho fatto ad Esselunga una segnalazione sulla sulla possibilita’ di avere delle ECO isole all’interno dei loro supermercati per i detersivi. Recarsi al supermercato con la propria bottiglia di detersivo/ammorbidente sicuramente aiuterebbe chi ancora e’ restio all’abbandono del detersivo almeno al risparmio di Plastica…. questa e’ stata la loro risposta… GIUDICATE VOI!!
“Gentile Signora,
in merito alla Sua cortese segnalazione, La informiamo che, per il momento, non prevediamo di proporre il servizio da Lei richiesto, ritenendolo poco igienico e non in linea con il nostro stile distributivo.
La mancanza della confezione ingenera, infatti, un’ampia serie di problematiche:
– riduce notevolmente la vita dei prodotti che vanno quindi consumati in tempi brevi;
– non garantisce in modo efficace la qualità delle referenze commercializzate, impedendoci così di tutelare a pieno la nostra clientela;
– non permette al consumatore di ottenere, tramite l’etichetta, informazioni esaurienti sulla composizione e sulle modalità di utilizzo del prodotto stesso.
Le assicuriamo però che la nostra azienda è molto attenta alle problematiche ecologiche e relative allo sviluppo sostenibile. Proprio per questo abbiamo introdotto da tempo la lin ea a marchio “Per chi ama la natura”, con certificazione Ecolabel. Si tratta di prodotti rispettosi dell’ambiente non solo per il basso impatto ambientale degli ingredienti formulistici, ma anche per il tipo di materiali utilizzati per il packaging, assolutamente riciclabili e quindi eco compatibili. La invitiamo dunque a provarli, augurandoci che possano essere rispondenti alle Sue esigenze.
RingraziandoLa per l’attenzione accordataci, cogliamo l’occasione per porgerLe cordiali saluti.
Servizio Clienti Esselunga”
ciao, qualcuno ha provato e sa dirmi come faccio ad ordinare la biowashball, la pallina che lava il bucato senza detersivi? beppe ne parla nel suo ultimo tour…e parla anche di cisterne per il riutilizzo dell’acqua piovana….qualcuno sa qualcosa in piu’?
Ciao Beppe, volevo chiederti se è ipotizzabile che nascano imprese non pubbliche che raccolgano rifiuti differenziati, magari con il porta a porta, e che paghino (non sò quantificare) i rifiuti prelevati al cittadino per poi rivenderli direttamente a chi si occupa di riciclaggio. Ad esempio potremmo raccogliere le bottiglie non rotte e rivenderle come vuoto a rendere. Sai se qualcosa è già stato fatto in europa?. Grazie fin da ora.
Luca Sonno
Ciao Beppe,e ciao grillini. sono molto attenta alla differenziazione dei miei rifiuti domestici ma alle volte mi trovo in difficoltà. Allora pensandoci bene mi chiedo: non sarebbe possibile mettere su ogni prodotto (escluso magari l’alimentare) una sorta di bollino che permetta di capire subito la destinazione del rifiuto nella differenziata? Grazie.
Sono pienamente daccordo con la grillina Sheila, spesso e volentieri mi ritrovo con involucri a cui non so dare una destinazione sicura…andrà nella carta…o forse nella plastica…
La case produttrici potrebbero venirci in contro, basterebbero dei simboli nella confezione per indicarci dove smaltire correttamente il contenuto da buttare!
Brava Sheila…ottima idea!
Certo che esistono, i piu’ comuni sono i cosiddetti “triangoli” da mettere sotto le fascie li trovi nei negozi per bambini o in quelli di biancheria intima ben forniti. Sono piuttosto “impegnativi” lavaggio, disinfezione, asciugatura, piegatura…..
un’alternativa accettabile sono i pannolini usa e getta ecocompatibili, interno in cotone assorbente ed esterno in plastica al mais, ottimi anche per sederini allergici o sensibili. in tutti i negozi prima infanzia.
VORREI PORRE UN QUESITO: VISTO CHE SI PARLAVA TEMPO FA DI ASSORBENTI ECOLOGICI LAVABILI E NON MONOUSO PER LE DONNE, IO E MIO MARITO (E ANCHE LA BIMBA…) CI CHIEDEVAMO SE ESISTESSERO L’EQUIVALENTE SUPPORTO PER I NEONATI. E’ BEN ACCETTO QUALSIASI SUGGERIMENTO GRAZIE.
Si ne esistono in commercio se volete venite a visitare il nostro sito http://www.vivoeco.it siamo in contatto con i migliori fornitori di prodotti ecologici, pannolini lavabili, detergenti ecologici. Non abbiamo altra via che la rete per diffondere le nostre idee..
Caro Beppe, spero che quanto da me visto su blob la settimana scorsa rispetto ad un tuo intervento sul rispetto dell’ambiente, sia un effetto taglia e cuci, perchè sarebbe molto triste scoprire che anche tu ti permetti di intevenire sul nostro già tanto martoriato corpo di donne. Non basta infatti che infieriscano sulla 194, ci tocca anche sentire te che annunci che non so quale idiota ha trovato un sistema per sostituire gli assorbenti con un bicchierino da usare, lavare e riciclare durante le mestruazioni. E no, caro Beppe, una delle scoperte e delle conquiste che hanno portato alla liberazione della donna ed alla sua lontananza dal focolare domestico è stata proprio quella degli assorbenti e dei pannoloni per neonati. Perchè credi che non ci potessimo muovere da casa, per il volere di padre o marito padrone? Anche, ma non solo. Provaci tu a muoverti con litri di sangue tra le gambe ed un bambino pieno di merda sgocciolante ovunque al collo, e panni sporchi da lavare ogni cinque minuti. Prima di parlare, per cortesia, rifletti. Pulisciti tu con un bicchierino, oppure falla direttamente lì, e lascia in pace noi donne che in questo periodo abbiamo già troppi problemi. Grazie
Credo che sia la lavatrice che ci ha liberate e forse dovremmo smetterla di essere egoiste e poco lungimiranti (come gli uomini) e usare assorbenti e pannolini lavabili! Io partorirò tra poco meno di due mesi e ho già comprato i pannolini lavabili per la mia bimba, che oltre ad essere bellissimi e pratici, mi fanno dormire senza l’incubo dei 500 anni che ci sarebbero voluti a smaltire i suoi pannolini…immagina la scena: i nipoti dei nipoti di mia figlia che camminano sulla sua merda, trasformata in palline di gel e plastica. Mia madre, lavoratrice, mi ha allevata a ciripà e non solo non è morta di fatica, ma io ho imparato ad usare il vasino a 1 anno e mezzo. Come mai i bimbi di adesso se la fanno addosso ben oltre i tre anni? Riflettiamoci su.
Caro Beppe molti professori e industriali continuano a sottovalutare il problema,alcuni esperti hanno avanzato l ipotesi di spedire i rifiuti nello spazio evidentemente il problema diventerà sempre più insostenibile…poi vedremo l astronauta della publicità del castellino che ce la ributterà indietro
Io penso che con piccole cose qui e la…senza pretendere di trovare una unica ricetta per tutti i mali, si puo’ trovare una mare di soluzioni che possono ottenere risultati ancora piu grandi di una unica politicizzata ricetta. Il mio pallino e’ il TRITARIFIUTI, mi chiedo…e se tutti i rifiuti vegetali e provenienti dagli scarti del cibo, triturabili e biodegradabili, finissero tutti nello scarico del lavandiono, triturati, e una volta raggiunto i depuratori, estratti e utilizzati come fertilizzante? Io solo vorrei sapere se sono state fatte ricerche sull’impatto positivo che potrebbe avere un tritarifiuti (magari manuale..e non elettrico) sulla riduzione della massa di rifiuti delle nostre citta?
Ecco…questo e’ il mio messaggio , ho scritto la stessa cosa nel Blog di Pecoraro Scanio, ma ho paura che una ideina cosi’ piccolina piccolina, non la fuma nessuno..con i problemi ben piu grossi che ha ora il nostro pianeta.
i RIFIUTI NN VANNO NE SCAMBIATI NE ACCANTONATI VANNO RECICLATI SE POSSIBILE
caro beppe, sono un operatore del campo ambientale, mi occupo di rifiuti, in particolare riciclo carta da macero, ovvero lavoriamo la carta raccolta dai comuni per poi inviarla alle cartiera che ne fanno carta nuova. Ne hai dette tante su chi opera nei rifiuti… e Vero non sono tutti santi nel nostro settore, ma almeno una volta dacci ragione..perchè è anche vero che le leggi non ci aiutano..senti questa..
Alcuni impianti che lavorano la carta da macero hanno avuto problemi ed alcuni sono stati posti sotto sequestro perchè da analisi chimiche fatta sulla carta consegnata come rifiuto è stata riscontrata la presenza di formaldeide nelle scatole dello zucchero, perchè ritenuta dalla legge dannosa per l’ambiente..GIUSTO!!!! ma sai quale è la cosa simpatica?? che quando contiene lo zucchero sugli scaffali è TUTTO OK, poi la buttano diventa un rifiuto e senza che noi addetti facciamo alcuna operazione è dannosa per l’ambiente e gli organi di controllo ci sequestrano gli impianti. Abbiamo fatto notare questa cosa ai parlamentari ma …ancora nulla…VIVA L’ITALIA
Vi chiedo attenzione per l’amianto.
domanda : se lo Stato autorizzo’ la vendita di tale prodotto sul territorio nazionale, perche’ non interviene economicamente per lo smaltimento?
Non e’ giusto che siano i cittadini privati a pagare le spese di smaltimento.
Una curiosita’: i giornali della provincia di caserta hanno descritto l’incendio scoppiato nella ditta di Salvatore Bizzarro con sede Maddaloni(CE). I Pompieri durante lo spegnimento hanno rinvenuto tantissime lastre di aminato. Il titolare si e’ difeso dicendo che lui e’ solo uno dei soci, ma ad oggi nessuno sa ancora nulla. Potete far fare un servizio nazionale su questo caso? Il sig. Bizzarro e’ anche impegnato politicamente nella zona. politica-imprenditoria!!!
ciao, abito in campagna, ho restaurato e fatto due tetti nuovi, mi è rimasto un tetto di 100mq. tutto in amianto, mi sono informato, e figuriamoci, mi costa + smaltirlo che fare un tetto nuovo. e i soldi li ho solo per farlo,come faccio?.Poi si chiedono come mai la gente lascia in giro rifiuti così pericolosi.ITALIANIIIIIIIIIIIII!!!!!!
Salve a tutti,
ci sono innumerevoli modi x salvare questo pianeta dal disastro completo, io preferisco questo: http://www.firmiamo.it/salvalacanapasalvailmondo cliccate e firmate la petizione spiegazioni all’interno del sito
Aiutateci a non far aprire la discarica Lo Uttaro in provincia di Caserta…rischiamo il disastro ambientale…inquinerà la falda acquifera e moriremo in tanti!!!!
Salve a tutti.
Se tutti voi ci tenete davvero a qst mondo e siete segli ottimi ecologisti e se volete ridurre il numero delle discariche potete acquistare un composter.Si tratta di un contenitore di plastica a forma di campana, molto grande, ke va posto in giardino(pure se piccolo) nel quale si possono buttare i rifiuti organici(e ce ne entrano per anni)ke si trasformeranno poi in un fertilizxzante 100%organico.Però bisogna mantenere sempre l’intruglio di rifiuti ben aereato mescolandolo cn un bastone dato in dotazione; inoltre bisogna aggiungere un composto azotato ke favorisce la biodegradazione dei rifiuti.
mio padre lo ha comprato 2 anni fa cn delle sovvenzioni provinciali.posso aiutarvi unicamente dicendovi ke è della Mattiussi.
per altro potete contattarmi : TimDuncan21@hotmail.it
Ciao Beppe salve a tutti, mi/V’interrogavo (a proposito della raccolta differenziata dei rifiuti) sul fatto che ho notato (e v’invito a fare altrettanto)che nella zona dove vivo tanti comuni si sono dotati ormai da tempo di cassonetti differenziati per colore ma non per raccolta. Mi spiego meglio, le postazioni raccolta rifiuti sono dotate di cassonetti verdi per i rifiuti generici, gialli per la carta, blu per la plastica e le campane per il vetro. Tali cassonetti sono utilizzati correttamente dagli utenti che dividono i rifiuti a seconda del tipo ma per un magico gioco di prestigio si ritrovano (vetro a parte) tutti nello stesso camion quando viene effettuata la raccolta. Chi mi sà spiegare come funziona questo gioco? Non sarebbe meglio anche (per avere meno inceneritori) formare delle cooperative che operino alla suddivisione dei rifiuti in modo che sia solo ” l’umido ” ad andare nelle discariche ed avere quindi più riciclo dei materiali e meno disoccupati? Cordialmente…
Siamo tutti protagonisti dell’inquinamento!Sono stato in Sardegna per le ferie,ero contentissimo perchè non c’ero mai stato,ma puttoppo sono rimasto subito deluso.Troppe grosse barche che si sà inquinano molto, troppi turisti cafoni , la vegetazione antistante la spiaggia è diventata una latrina piena di fazzoletti per pulissi,le spiagge sono piene di rifiuti portati dal mare e di cicche,le quali impiegano 5 anni prima di scomparire.La Sardegna e il suo mare sono bellissimi ma inquinati e anche se in piccola parte ,la colpa è anche la nostra
Informazione per Beppe! BEPPE GRILLO in RESET, ANFITEATRO AL CASTELLO-ESTE, 14.7.09
Carissimo Beppe, mi scuso per non averti contattato prima. Sono un tuo sostenitore, iscritto al blog dove appoggio le tue iniziative, che condivido pienamente. Mi preme che tu sappia dove verrai domani sera. Siamo in un territorio dove sono presenti già 3 cementifici, 1 ad Este e 2 a Monselice (=zona già ad alta concentrazione di polveri PM10), 1 mangimificio ad Ospedaletto Euganeo (considerata ” attività insalubre” per la “materia prima” utilizzata), una discarica – dove convergono rifiuti da tutta Italia, ed 1 impianto di compostaggio tra i + grandi di Europa, senza scordare la concentrazione paurosa di antenne sui colli sovrastanti Este (= inquinamento magnetico). Ora, per risolvere la questione della “pollina”, che esce come sottoprodotto da una ventina di allevamenti avicoli (polli e tacchini) della zona, la amministrazione di sn ad Este ha avuto la brillante idea di studiare l’argomento ai fini di valuare un nuovo impianto di smaltimento, (= inceneritore) che chiamano “termovalorizzatore” ai fini di rientrare nelle sovvenzioni delle rinnovabili e alle assimilabili. Noi siamo contrari e con tutte le ns forze, in consiglio comunale ad Este, dove la componente ambientalista è + di facciata che di sostanza e dove sei stato da me già richiamato a baluardo e a difesa dell’ambiente – , in conferenze stampa, con articoli sui giornali ma.. scarsa risonanza.. CI RESTI SOLO TE A DARCI UNA MANO!! Abbiamo già presentato in Consiglio Comunale, ad Este, Ospedaletto Euganeo e Baone, una richiesta di indagine epidemiologica sul ns territorio, con dati da pubblicare in rete e non riservati… perchè non vogliamo che i ns figli si ammalino di tumore.. i ns figli sono il futuro, come sai! Cosa facciamo senza futuro, se ce lo vogliono togliere?? E’ importante la conoscenza dei problemi e, se puoi, darci una mano, un supporto alle ns e tue idee un grande grazie1000 di cuore da tutti.Maurizio Lucca
Informazione per Beppe.
Ogg.: spettacolo BEPPE GRILLO in RESET, 14.9.07, presso ANFITEATRO AL CASTELLO-ESTE.
Carissimo Beppe,
sono un tuo sostenitore da molto tempo che, iscritto al blog, segue sempre le tue campagne e sostiene le tue proposte.
Mi scuso per non averti contattato prima a proposito di tematiche ambientali che stanno a cuore a me, come a molte altre persone che abitano ad Este e in tutti i paesi limitrofi.
Ci troviamo in un territorio – quello dell’Estense – dove sono già presenti un cementificio (che assieme a ben altri 2 a Monselice, rappresenta una delle aree a maggiore intensità di polveri sottili), un mangimificio (dalla elevata capacità produttiva e considerata “attività insalubre”), una discarica (tra Este ed Ospedaletto Euganeo), continuamente ampliata per dare spazio e poter accogliere i rifiuti di molte altre zone, ed 1 impianto di compostaggio tra i + grandi di Europa.
Ora, dal momento che nel territorio ci sono una ventina di allevamenti avicoli (tacchini e polli) per risolvere il problema della “pollina”, amministrazioni di sn hanno avuto la brillante idea di studiare l’argomento ai fini di valutare un nuovo impianto, un inceneritore, che chiamano “termovalorizzatore” per riallacciarsi alle sovvenzioni relative alle rinnovabili e alle assimilate, proprio in un’area intensamente abitata come la ns, sapendo o no? che la questione polvere fini (PM10) inquina zone con raggio di < 20 di km. Ora che fare? noi non siamo stati a guardare ma abbiamo fatto quanto possibile - interventi in consiglio comunale ad Este, dove ti ho già citato come baluardo a salvaguardia e difesa dell'ambiente, (e dove la componente ambientalista è + di facciata che di sostanza), articoli sui giornali, conferenze stampa.. ORA RIMANI SOLO TE!! Ci appelliamo alla tua comprensione dei problemi ambientali per sostenerci!! Importante che tu sappia dove sei venerdì e che tipo di problemi ci sono sul piatto, a dispetto del tutto OK. Grazie, forza e avanti! Maurizio Lucca
E con l’affare della raccolta porta a porta tanto decantata nel Trevigiano ci troveremo un sacco di lavoratori oggi chiamati autisti raccoglitori ex (netturbini)con ginocchia rotte braccia e tunel carpali allo sfascio. Cosi con le pensioni sempre più lontane una massa di ex lavoratori non in’eta da pensione ma non più in grado di lavorare negli anni 2000 siamo tornati alla raccolta inventata dalla repubblica Serenissima
con l’unico scopo di fare quello che oggi potrebbe benissimo fare una macchina.
Ciao Mi Chiamo Rocco ho 61 anni e vivo a San Giuliano M.se.
A proposito dei rifiuti che tutti noi produciamo qualcuno mi può spiegare cosa dobbiamo farne? Non sarebbe bene che ogni paese o un consorzio ben definito di paesi si accordassero per il loro smaltimento? Naturalmente senza che ci entri l’ECO-MAFIA
Saluti
Ciao sono Alessandro e vivo a Scandicci (fi),una volta era una bellissima cittadina con poco traffico e quindi poco smog lontana da zone industriali.Da circa due anni però le cose sono cambiate,aumento del traffico,abbattimento ingiustificato di alberi secolari (ce ne sono rimasti veramente pochi)e la messa in opera del progetto della tranvia ,che a Scandicci prevede anche la stazione.Questultimo progetto non ha distrutto solo Scandicci ma tutta Firenze e a mio avviso inutilmente visto che i binari rimangono ben lontani dalle zone industriali,dove forse c’è più bisogno di mezzi publici.Ultimamente gira voce della costruzione del nuovo stadio di Firenze propio a Scandicci,non avranno portato la tranvia a Scandicci per lo stadio spero…Ho veramente tanta paura per il futuro dei miei figli.un saluto e a presto
Alessandro Falugi 27.05.07 19:03
Vorrei sapere che fine anno fatto i miei primi commenti
Volevo semplicemente trascrivervi una bellissima frase dipinta su un murales nei pressi di Torino
QUANDO L’ULTIMO ALBERO SARA’ ABBATTUTO E L’ULTIMO FIUME SARA’ AVVELENATO, SCOPRIRETE CHE NON POTRETE MANGIARE I VOSTRI SOLDI
“Bellissimo” servizio per tg2 dossier andato in onda domenica 29 aprile al pomeriggio: esaltazione termovalorizzatori, rifiuti che da problema si trasformano in risorsa, diossine ed altri inquinanti a norma di legge, nocività delle nanopolveri ancora tutte da dimostrare, dai camini non escono fumi fastidiosi.(caso preso in esame vocino Brescia da imitare.) Vicino Napoli lavorano notte e giorno per costruirne uno e salvere il così detto triangolo della morte. Poi qualche minuto anche per la differenziata. Documentario istituzionale.
Carissimo amico , volevo farti sapere che a Pozzuoli , provincia di Napoli , stanno circolando dei bei volantini su come fare la differenziata . Lo sai che dove abito la campana per la differenziata non l’ho mai vista ; ma vedo un continuo sversatoio di rifiuti industriali anche davanti alle scuole di questo meraviglioso quartiere (Agnano) . Una terra di confine , una conca bellissima dove c’è una riserva wwf (Astroni), ma ci sono ancora tanti capannoni con coperture D’AMIANTO .
E’ tutto vero .
Umberto S.
Ho provato a smettere di fumare con i cerotti e solo dopo che ho finito la terapia ,spendendo diversi soldini ,mi è stato detto che servono solo a far aumentare la possibilità ad avere un cancro-chiaramente non ho smesso di fumare,Ma perchè si permette di far circolare certi medicinali
Ciao sono Alessandro e vivo a Scandicci (fi),una volta era una bellissima cittadina con poco traffico e quindi poco smog lontana da zone industriali.Da circa due anni però le cose sono cambiate,aumento del traffico,abbattimento ingiustificato di alberi secolari (ce ne sono rimasti veramente pochi)e la messa in opera del progetto della tranvia ,che a Scandicci prevede anche la stazione.Questultimo progetto non ha distrutto solo Scandicci ma tutta Firenze e a mio avviso inutilmente visto che i binari rimangono ben lontani dalle zone industriali,dove forse c’è più bisogno di mezzi publici.Ultimamente gira voce della costruzione del nuovo stadio di Firenze propio a Scandicci,non avranno portato la tranvia a Scandicci per lo stadio spero…Ho veramente tanta paura per il futuro dei miei figli.un saluto e a presto
riciclare l’acqua
carissimi grillini
tra un mese 1/2 diventero’ mamma e come poche ( pultroppo ) mi sono informata sulla possibilita’ di acquistare dei prodotti riciclabili.
Il mio stupore e’ stato grande ,quando ho visto che esistono moltissime ditte che producono pannolini riciclabili, cioe’ biodegradabili o addirittura lavabili.
Premetto; a prezzi minori/uguali di marche conosciute.
Quindi vorrei sfatare il mito dei prezzi altissimi.
Ho trovato molte persone solidali con me ,sui vari forum, ma la delusione piu’ grande e’ stata parlare con la gente attorno a me ;che mi ha dato addirittura della pazza ..perche’ sfiorassi solo l’idea di dovermi lavare montagne e montane di pannolini.
Un’ altra risposta che mi e’ stata data e’:
ma che senso ha reciclare se sei l’unica e gli altri se ne fregano??
Questa frase mi ha fatto riflettere molto.. e mi chiedo:ma dove stanno gli italiani con la testa?
Mi piacerebbe sentire le vs opinioni perche’ credo sia importante non pensare solo a noi, ora ,ma a cio’ che daremo ai nostri figli..
Gia’ non abbiamo una societa’ favolosa!
ciao a tutti
Non credo che tutti gli italiani se ne freghino ,forse è la nostra politica che è sbagliata non credi?
anche io fra un mese diventerò mamma, e anche io ho optato per i pannolini ecologici. La stessa cosa è successa anche a me. La gente ci considera se non pazzi almeno strani. Sapete che in tre anni di pannolini usa e getta si consumano 800 kg di plastica!
in bocca a lupo per il tuo bimbo/a
anche io fra un mese diventerò mamma, e anche io ho optato per i pannolini ecologici. La stessa cosa è successa anche a me. La gente ci considera se non pazzi almeno strani. Sapete che in tre anni di pannolini usa e getta si consumano 800 kg di plastica!
in bocca a lupo per il tuo bimbo/a
ciao beppe sono di alassio ,da un anno vivo in uruguay ho comprato un pezzo di terra con mia moglie per farci una piccola azienda agricola e allevare i miei figli in campagna,.
per rispondere alla ragazza dei pannolini,anche io e mia mogliealla nascita del primo bambino ci siamo posti il problema, siamo andati su internet e abbiamo acquistato pannolini lavabili risparmiando parecchi soldi ed evitando di usare pannolini usa e getta,per quanto riguardaquello che pensano gli altri ,fregatene,lo so che e sconfortante pensare che sei l’unica e a che cosa serve,invece no non sei la sola,io nel mio piccolo hoincominciato a rompere il belino ad amici e conoscenti che sono ho stanno diventando genitori e qualcuno lo convinto,quidi non ti buttare giu e prosegui cosi un abraccio ate e famiglia .
un abraccio al grande beppe continua cosi
Anche a me è successa la stessa cosa. Sono lo zimbello del corso pre-parto e delle mie zie. Io vado avanti, con la mia scelta MORALE, sostenuta da un martito intelligente e da una mamma formidabile, che con un sorriso mi ha detto “Era ora che tornassimo al sistema con cui sei stata allevata tu!”
Elena
LE FRITTATE NON SI FANNO SENZA ROMPERE QUALCHE UOVA (nemmeno le rivoluzioni(OSSIA ROMPERE LE PALLE A CHI STA PORTANDO QUESTO MONDO VERSO catastrofi )! BRAVO!
E’ IL MOMENTO DELLA RIVOLUZIONE ECOLOGICA X LA SOPRAVVIVENZA DEL PIANETA
PROIBIRE IL “RIFIUTO”!
NIENTE SU QUESTA TERRA E “IMMONDO” SE NON C’è LO FACCIAMO DIVENTARE NOI ESSERI UMANI. QUINDI L’IMMONDEZZA DEVE CESSARE DI ESSERE PRODOTTA. QUANDO SI PRODUCE OGNI COSA PER POI IMMETTERLA NEL MERCATO SI DOVRà OSSERVARE UNA REGOLA . LA DESTINAZIONE . CIOè OGNI PRODOTTO AL FINE DELL’UTILIZZO NON SI POTRà PIù GETTARE . SI RICONSEGNERà AL MITTENTE PER ESSERE RICICLATO !MA COSA ANCORA PIù IMPORTANTE OGNI PRODOTTO REALIZZATO SU QUESTA TERRA NON DOVRà ESSERE PIù INQUINANTE , MA SOLO ECOLOGICO ! ISTITUIRE PENE PENE CIVILI E PENALI PER I TRASGRESSORI!
LE MULTINAZIONALI E GLI STATI EGEMONI NON HANNO NESSUNA INTENZIONE DI REALIZZARE CIò . BISOGNERà IMPORGLIERLO ! COME ? TOCCANDO I LORO INTERESSI, per ora . ATTRAVERSO IL BOICOTTAGGIO ! BOICOTTARE IL PETROLIO ! ASTENERSI ANCHE SOLO PER DUE TRE GIORNI AL’UTILIZZO DELL’AUTOMOBILE E QUINDI ALL’AQUISTO DI BENZINA . BOICOTTARE TUTTE QUELLE INDUSTIE E MARCHI BEN CONOSCIUTI CHE INQUINANO E SFRUTTANO
ASTENERSI X 2 3giorni (più tempo è meglio è)A FARE LA SPESA AL SUPERMERCATO (escluso alimentari),ALL’AQUISTO DI QUALSIASI PRODOTTO INQUINANTE , SOPRATTUTTO PLASTICA E CHIMICA , DETERSIVI ecc.. ASTENERSI DALL’USO DI QUALSIASI PRODOTTO INQUINANTE , SOSPENDENDONE GLI AQUISTI.
PROIBIRE IL PETROLIO E COMUNQUE OGNI PRODOTTO INQUINANTE ! IMPORRE L’UTILIZZO DELLE SOLE ENERGIE ECOLOGICHE E COMPATIBILI .PROIBIRE SCARICHI INDUSTRIALI INQUINANTI! CIò SARà REALIZZATO FORSE SOLO DOPO L’ISTITUZIONE DELLA “REPUBLICA DEMOCRATICA TERRESTRE “DOVE OGNI POPOLO DELLA TERRA SI ESPRIMERà E AVRà PESO,IN MANIERA PROPORZIONALE DEMOGRAFICA E NON ECONOMICA O MILITARE. AVRà VOCE NEL “PARLAMENTO PLANETARIO” DOVE SI DISCUTERANNO TUTTI I TEMI GLOBALI PIù IMPORTANTI. CIAO …CONTINUA
in tema di scorie lo sapevate che oggi 14 aprile 2007 a saluggia (vc) qualcuno a inquinato con scorie radioattive della vicina ex centrale atomica di trino (vc) il terreni proprio dove pescano i pozzi dell acquedotto dell monferrato che da da bere a centinaia di migliaia di persone ? grazie di questo ai nostri politici di
merda .pensateci bene a quello che ci viene fatto sotto il naso,tutti i giorni ……….
Ciao ti concordo con te ma vorrei anche proporre di vietare nei centri delle città l’uso dei Sub, Fuoristrada ..Andrebbero vietati. Inquinano come 10 macchine. In america ci stannoprovando as eliminarli. Mi spiegate in Italia (a Roma dove abito io) ma dove ci devono andare questi quattro esaltati? E’ risaputo che a Roma il traffico e i pargheggi sono uin problema e loro per fare i figoni devono occupare due posti, non li sanno sempre portare (esperienza personale). Insomma dove devono andare al Camel Trophy? ELIMINATELI. Facciamo una petizione.
ciao sono Terence, vivo a san vito al Tagliamento e vorrei sapere perchè nel mio comune di residenza obbligano alla raccolta differenziata, e fin qui tuto bene, ma devi pagare per farlo!!!non è una cosa un po’ facista???!!! nel senzo che è giusto farla ma nel momento in cui mi obbligano a farla perchè devo anche pagare i costi di smaltimento quando tanto lo smaltimento così come viene fatto è più dannoso che altro??? non è paradossale e fascista???
Ciao, ho un collega di lavoro che ha una bimba di 6 mesi, gli ho parlato di questo tipo di pannolini, ma non so dove posso trovarli. Mi potreste aiutare indicandomi un sito per aquistarli?
Ciao, ho un collega di lavoro che ha una bimba di 6 mesi, gli ho parlato di questo tipo di pannolini, ma non so dove posso trovarli. Mi potreste aiutare indicandomi un sito per aquistarli?
I PANNOLINI LAVABILI IN TESSUTO RIUTILIZZABILI
Dal sito http://www.bilancidigiustizia.it:
Esistono tre ragioni fondamentali per scegliere i pannolini in materiali riutilizzabili per i propri figli: la tutela dell’ambiente, il risparmio economico e il maggior benessere del bambino.
LA TUTELA DELL’AMBIENTE
I pannolini usa e getta sono costituiti in gran parte di plastica ed inquinano pesantemente l’ambiente già dalla loro produzione. Al mondo si utilizzano ben 3.5 miliardi di galloni di olio, 82.000 tonnellate di plastica e 1.3 milioni di tonnellate di polpa di legno per produrre 18 miliardi di pannolini di plastica. Questi pannolini necessitano di circa 500 anni per decomporsi.
Per produrli serve il 37% di acqua in più rispetto a quella per il lavaggio dei pannolini riutilizzabili e da una ricerca svolta dall’Università di Vienna nel 1992 risulta che l’energia utilizzata è maggiore di oltre il 70%. In più si consumano molte risorse naturali e si impiegano prodotti inquinanti (plastica, idrogel, ). La produzione elimina nell’acqua solventi, metalli pesanti, polimeri, diossine e furani. Vengono abitualmente sbiancati al cloro.
Ogni giorno in Italia si usano almeno sei milioni di pannolini usa e getta, che, in un anno, significa 2 miliardi e 190 milioni di pannolini di plastica. Il “contributo” da parte dei singoli bambini (forse sarebbe più opportuno dire dei loro genitori) è di circa 1 tonnellata al compimento del terzo anno (circa 4500-5000 pannolini). Bisogna anche prendere in considerazione il rischio igienico legato allo smaltimento di questo tipo di rifiuti dato che quasi nessuno segue la regola di pulire il pannolino dal suo contenuto solido prima di gettarlo (forse perché questo sensato consiglio ridurrebbe di molto la comodità dell’usa e getta). L’accumulo di rifiuti organici (urine e feci) in situazioni spesso non predisposte al loro smaltimento crea forti rischi di contaminazione.
Salve,
io abito a Ronchi dei Legionari e da noi (Ronchi, Sagrado, Romans, gradisca, Gorizia etc) abbiamo la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Fico direte voi ma ci fa venire p…e così in quanto le nostre cucine o terrazze sono diventate delle discariche. Mi spiego: noi differenziamo vetro (1 contenitore), carta (2 contenitore), rifiuto umido (3 contenitore), rifiuto secco residuo non riciclabile (4 contenitore) e il riciclabile (e 5). Siccome passano due volte la settimana per l’umido, 1 volta per il secco residuo ed una settimana si ed una no per la carta e per il riciclabile. Per il vetro abbiamo le consuete campane. Riassumendo ho dovuto creare una piccola (piccola per modo di dire!) isola ecologica. Ovviamente il costo della tassa sui rifiuti non è diminuita. Io sono single quindi non è che produco questa gran quantità di rifiuti quindi i due metri quadri di isola ecologica non sono un fastidio eccessivo. Ma per una famiglia di tre persone l’isola diventa quasi un piccolo stato. A Trieste la differenziata non è ancora stata attivata quindi la gente stufa cosa fa? Usa i cassonetti che si trovano in città o sulla costiera perchè se per sbaglio (mea culpa mea culpa) si dimentica di mettere fuori le immondizie il giorno indicato per la raccolta (di solito il riciclabile) vuoi per l’alzhaimer o altro, a fine mese ti ritrovi con i sacchi anche in bagno. Sorvolo sul fatto che da noi c’è la bora che porta a spasso i sacchi dell’immondizia per le strade con i relativi problemi di schivarli per le strade. La soluzione? In Sardegna hanno la raccolta differenziata porta a porta e sapete perchè funziona? Perchè passano ogni giorno a raccogliere tutta la differenziata. Capisco perfettamente i problemi logistici della raccolta (risolvibile penso) ma eviterebbe un fastidio non indifferente alla gente che ormai sta già raccogliendo firme per abolirla (grave errore!). Io sono disposto anche a pagare uguale ma se passasero ogni giorno sarebbe meglio. Saluti. LF
Bisogna che tutti noi facciamo pressione sui nostri ammministratori affinchè vadano ad imparare come si gestiscono i rifiuti nei paesi civili che nel mondo oramai sono rimasti slo quelli nordici.Se non facciamo così, anche il Friuli Venezia Giulia sarà perduto,come oramai lo è tutto il resto d’Italia.
Bisogna che tutti noi facciamo pressione sui nostri ammministratori affinchè vadano ad imparare come si gestiscono i rifiuti nei paesi civili che nel mondo oramai sono rimasti solo quelli nordici.Se non facciamo così, anche il Friuli Venezia Giulia sarà perduto,come oramai lo è tutto il resto d’Italia.
auto ecologica ad aria compressa
http://www.youtube.com/watch?v=_GZTDhDsf4U&mode=related&search=
Segue:
del petrolio e le case costruttrici, senza che “l’informazione” ufficiale dica mai nulla, presa com’è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo….
Segue:
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l’idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia. A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant’è che anche oggi, se scrivete su Google la parola “Eolo”, nella prima pagina dei
risultati trovate diversi riferimenti a questa stranastoria. Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un’auto. I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l’inizio della produzione a datada destinarsi, di anno in anno.
Oggi si parla, forse della prima metà del 2007… Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti.
La benzina oggi, l’idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati. Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio,che sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos’altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di
gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire
Postato il Monday, 12 February @ 12:43:26 CET di leo
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la “Eolo” (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all’interno dell’auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta. Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
Qualcuno l’ha mai vista in Tv? Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato
di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno deitanti a mettersi in lista d’attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina,
dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull’autodistruzione di tutti per il profitto di pochi. Insomma l’attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
Dopo circa 20 anni che seguo bambini affetti da asma bronchiale non riesco a nascondere la delusione più completa verso questa società.
La scienza ha fatto progressi enormi nella cura delle patologie infantili riducendo la mortalità nei paesi più sviluppati a livelli impensabili fino a poco tempo fa. I reparti ospedalieri di ricovero per bambini, una volta affollati per l’elevato numero di piccoli malati, oggi hanno pochi pazienti.
Di fronte a questo successo della Medicina la risposta della società è ripugnante: l’uso del carbone come combustibile. In una città come Civitavecchia dove è già molto alta l’incidenza delle patologie respiratorie infantili, dove l’inquinamento industriale ha inciso fortemente sullo stato di salute della popolazione, i responsabili vedono senza guardare, odono senza ascoltare, si nascondono e imperano, tiranni, seguendo un unico obbiettivo: il lucro.
Cos’altro può suscitare nell’animo una notizia come quella da poco pubblicata sugli effetti del carbone nei bambini.
Uno studio effettuato dal prof. Dubnov ha dimostrato che l’inquinamento dell’aria causato da una centrale a carbone, sebbene nei limiti di legge, ha un effetto negativo sulla maturazione e la crescita polmonare dei bambini che vivono nella stessa area (Environ Res 2006,4).
Come si rimane dopo essere a conoscenza di questi risultati? Molti scrolleranno le spalle, ignavi, mormorando “Tanto non c’è più niente da fare”; altri si chiederanno “Ma cosa possiamo fare?”; pochi, ma onesti, continueranno a lottare ed a difendere quella dignità che, aimè, molti hanno svenduto.
Dr. Giovanni Ghirga
Pediatra Portavoce Coordinamento dei Comitati dei Medici del Comprensorio di Civitavecchia per l’Ambiente e la Salute
Andate tutti a visitare il sito http://www.stopglobalwarming.org/ e FIRMATE!!!
a proposito di ecologia …economia…sucurezza… http://www.youtube.com/watch?v=WyvGHR2tBwQ
Usiamo batterie ricaricabili, costano quanto quelle normali, cosi non le disperderemo nell’ambiente, e risparmieremo costi.
Carissimo Beppe,
e’ da molto tempo che ti voglio scrivere, ma per un motivo o per un altro non sono mai riuscito a trovarne il tempo. Ti volevo solo dire che grazie al tuo ultimo spettacolo, Incantesimi, ho deciso di dedicarmi inqualita’ di scienziato di dedicarmi alla ricerca sulla nanoparticelle presso una Universita’ della Scozia. Sei stato la mia ispirazione. Qui le cose si stanno muovendo per migliorare la salute ambientale. Sono gia’ iniziati i lavori, sempre in Scozia mica in Italia, per la costruzione di una centrale elettrica che sfrutta le onde del mare e le maree, ed un’altra ad idrogeno verra’ presto iniziata. In Inghilterra, e’ gia’ partita la prima linea ferroviaria propulsa a bio-metano (generato dallo sterco delle mucche), e presto avremo macchine a etanolo e bio-diesel. C’e’ sempre piu’ insistenza per ottenere le macchine a idrogeno, anche se le compagnie petrolifere mettono sempre i bastoni tra le ruote. In tutto questo fermento, io ho deciso di dare il mio piccolo contributo, speriamo solo che riesca ad essere utile.
Saluti a tutti,
Francesco Paolo Dal Rio
Caro Beppe,
ti scrivo dalla “BEDDA SICILIA”…degna di chiamarsi tale se non consideriamo “l’ipotesi” della presenza di scorie radioattive, rifiuti tossici-di non so che tipo- e altre porcherie nei territori tra la prov. di ENNA e CALTANISSETTA.
Per esser maggiormente esplicito, mi riferisco alla celeberrima “ipotesi” di siffatti depositi presso giacimenti di sali potassici-leggi PASQUASIA-particolarmente adatti,si dice, a ridurre il rischio di contaminazione da parte di questi rifiuti speciali. mi hanno sempre insegnato che se questi rifiuti sono prodotti dalla attività della mia comunità,vengono trattati adeguatamente, e riducono al minimo le conseguenze sulla salute degli abitanti non dovrei dare fastidio più di tanto…ma la cosa che mi fa trasformare in un essere abominevole è proprio “l’ipotesi” che questi rifiuti siano stati prodotti da centrali nucleari che nella sicilia centrale NON ESISTONO, che siano stati depositati ILLEGALMENTE in miniere-oggi chiuse- che davano il lavoro a una terra che ne patisce l’insufficienza e SOPRATTUTTO che “probabilmente” siano la causa dell’incremento esponenziale dei tumori agli organi interni nella nostra zona…considerando il fatto che NOTORIAMENTE le prov. di en e cl non sono le più industrializzate d’Italia.
ti ho scritto semplicemente per metterti un GRILLO PER LA TESTA e se lo ritieni opportuno di aiutarmi nel dimostrare la COMPLETA INFONDATEZZA DI QUELLA “IPOTESI”.
ps. perdona il tono informale e il linguaggio forse poco elegante,ma ti parla uno studente di giurisprudenza che a forza di sentir parlare dei rapporti tra ECOmafia e politica e di veder morire la mia gente in questo modo…sinceramente non ce la fa più.
grazie per l’attenzione.
VOGLIO RIPORTARE IL MIO COMMENTO ANCHE IN QUESTA SEZIONE PERCHE’ L’ARGOMENTO RIGUARDA TANTO L’ECOLOGIA QUANTO LA SALUTE.
Caro Beppe,
ti scrivo dalla “BEDDA SICILIA”…degna di chiamarsi tale se non consideriamo “l’ipotesi” della presenza di scorie radioattive, rifiuti tossici-di non so che tipo- e altre porcherie nei territori tra la prov. di ENNA e CALTANISSETTA.
Per esser maggiormente esplicito, mi riferisco alla celeberrima “ipotesi” di siffatti depositi presso giacimenti di sali potassici-leggi PASQUASIA-particolarmente adatti,si dice, a ridurre il rischio di contaminazione da parte di questi rifiuti speciali. mi hanno sempre insegnato che se questi rifiuti sono prodotti dalla attività della mia comunità,vengono trattati adeguatamente, e riducono al minimo le conseguenze sulla salute degli abitanti non dovrei dare fastidio più di tanto…ma la cosa che mi fa trasformare in un essere abominevole è proprio “l’ipotesi” che questi rifiuti siano stati prodotti da centrali nucleari che nella sicilia centrale NON ESISTONO, che siano stati depositati ILLEGALMENTE in miniere-oggi chiuse- che davano il lavoro a una terra che ne patisce l’insufficienza e SOPRATTUTTO che “probabilmente” siano la causa dell’incremento esponenziale dei tumori agli organi interni nella nostra zona…considerando il fatto che NOTORIAMENTE le prov. di en e cl non sono le più industrializzate d’Italia.
ti ho scritto semplicemente per metterti un GRILLO PER LA TESTA e se lo ritieni opportuno di aiutarmi nel dimostrare la COMPLETA INFONDATEZZA DI QUELLA “IPOTESI”.
ps. perdona il tono informale e il linguaggio forse poco elegante,ma ti parla uno studente di giurisprudenza che a forza di sentir parlare dei rapporti tra ECOmafia e politica e di veder morire la mia gente in questo modo…sinceramente non ce la fa più.
grazie per l’attenzione.
giorno che ne pensate? http://www.magic-panel.com
seconda parte
L’anno scorso abbiamo cercato di ovviare a questa situazione facendoci pagare l’intero importo della trasformazione dal cliente finale e facendolo aspettare l’incentivo fino a che il ministero non avesse mandato il famoso attestato del creditod’imposta a noi, cosi nel frattempo noi riuscivamo a pagare gli incentivi di altri clienti con il contante ricevuto dai clienti’ma anche questo escamotage e’ risultato vano, in quanto alla finre dell’fondo incentivi (maggio 2006) piu’ nessuno ha trasformato l’automobile quindi a settembre quando abbiamo finito di installare gli impianti prenotati, ci siamo trovati davanti a tutti quanti quelli che doveveno ricevere indietro i soldi, giustamente, e noi abbiamo comincato a pagare questi soldi che nostri non erano, perche’i nostri sono a Roma come pagamento dell’Iva anticipata per i prossimi 5 anni.
Ora volevo fare una piccola spiegazione economica, ossia tradotto in cifre quello che Vi ho appena spiegato:
Io acquisto il kit di trsformazione che mi costa in media 1100 euro lo installo sull’auto (circa 20 ore di lavoro che a 25 euro l’ora sono 500 euro), lo rivendo a 2000/2100 euro pero’incasso solo 1350 (2000 euro dell’impianto meno i650 euro dell’incentivo) da questi 1350 togliamo il costo del kit 1100 euro rimangono 250 euro.
Noi l’affitto del capannone, l’energia elettrica, le spese telefoniche e tutte quelle spese di gestione dell’attivita’ le dobbiamo pagare lo stesso e non le possiamo pagare con gli attestati del credito d’imposta.
Ora noi ci trviamo davanti a due strade o recuperare i 45000 euro che avanziamo dall’IVA o rinunciare a questo lavoro perche’manca la liquidita’ per continuare a gestire l’attivita’.
Da tre anni a questa parte ogni anno il ministero delle amette a disposizione un fondo per incentivare la trasformazione delle auto da benzina a GPL.
Noi siamo una piccola azienda composta da tre soci lavoratori e il nostro lavoro e’ quello dell’installazione dell’impianto GPL sulle vetture.
ttivita’ produttive Il sistema per accedere a questi incentivi e’ stato studiato per agevolare il consumatore, o cliente finale, in modo che possa da subito usufruire di questi soldi.
In pratical’utente finale viene da noi installatori chiede di trasformare l’auto noi avviamo una pratica di richiesta dell’incentivo presso il Consorzio Ecogas di Roma che gestisce il fondo per il ministero, loro ci danno un codice numerico che la domanda e’ stata accettata, dopo di che il cliente fa installare l’impianto GPL da noi e una volta collaudato l’impianto dalla Motorizzazione Civile, noi (non il cliente) mandiamo tutta la pratica cartacea al Consorzio Ecogas, che una volta visionata e controllata e vista regolare la inoltrera’ al Ministero il quale la rendera’ come approvata e cosi il consorzio potra’ inviare a noi, dopo 8/9 mesi un” Attestato di Approvazione” con il quale noi a nostra volta lo allegheremo al ns dichiarazione Iva mensile (o trimestrale come nel nostro caso specifico) e da li’ scaleremo questo importo di euro 650,00 per ogni autovettura trasformata.
Fino a qui’ tutto funzionerebbe regolare, aparte i 9 mesi di attesa, il problema nacse quando noi nel 2006 riusciamo a trasformare ben 72 vetture a questo punto dopo un anno di lavoro ci ritroviamo un credito d’imposta di 45000 euro che non possiamo richiedere in quanto il ministero non ha in programma la restituzione del contante ma solo un credito di imposta.
Ora ditemi Voi come noi possiamo iniziare un nuovo anno con questo sistema?
per ritrovarci l’anno prossimo ad vantare un credito di altri 40000 euro
fine prima parte segue su prossimo invio
Ciao Beppe sono una madre di 37 anni giustamente preoccupata del futuro mondo di suo figlio.Ho abitato per 10 anni a SCROCE SULL ARNO in provincia di Pisa.Questo posto fa parte delCOMPRENSORIO DEL CUIO che ospita ben 359 e più concerie , lamaggior parte delle quali vicinissime alle abitazioni, alle scuole, agli asili, alle strutture sanitarie.Se non ci sei mai stato ti invito a passarci .Ti accorgerai da subito di essere li per le nauseabonde maleodoranze che occupano l aria.Non a caso questa è la zona italiana e forse anche europea a più alta intensità di malattie tumorali.Ho fatto questo presente anche a STRISCIA LA NOTIZIA che non mi ha mai degnato di una risposta.Esiste qualcuno a cui interessi qualcosa di questo grave problema intorno al quale tutto tace?
inanzitutto veramente complimenti!!sei proprio forte!!Bisonna agire per rispettare la natura!! Ti stimo molto. probabile che diventero’ un tuo vero compagno in azione!! Ti auguro tante belle cose e soddisfazioni!!!!! Ti stimo molto!
Inquinamento visivo : ROMA è ormai una giungla di cartelloni pubblicitari abusivi. Li piazzano di notte sui marciapiedi e sulle aiuole. Rubano lo spazio pubblico. Il povero sindaco Veltroni lotta contro questa bruttura ma i suoi avversari sono gente da Far West che non si scoraggia affatto. Ci sono poi le pubblicità(legali) che coprono i monumenti in restauro, magari giustificate dal finanziamento privato del restauro. Passando di sera davanti ad uno di questi monumenti non si vede altro che la pubblicità, illuminata da qualche miliardo di watt. L’ultima che ho visto riguarda l’obelisco di piazza S. Giovanni. E’ della Renault e recita così ‘se ci siamo riusciti qui’ (e si vede una macchina di formula 1) ‘possiamo riuscirci ovunque’ (e si vede una utilitaria).
A me viene da pensare che il significato inconscio della frase sia : se siamo riusciti a piazzare la pubblicità qui, possiamo riuscirci ovunque (alla basilica di S.Pietro o all’altare della patria ?).
Cosa stiamo facendo ai nostri figli !!
Uno studio effettuato da studiosi dell’Università di Leicester, Regno Unito, ha messo in evidenza che anche bambini sani da un punto di vista respiratorio presentano nei polmoni particelle derivate dalla combustione di combustibili fossili.
I bambini, tutti senza alcun disturbo respiratorio, sono stati sottoposti ad un lavaggio dei bronchi prima dell’inizio di un intervento chirurgico necessario per varie patologie.
Ebbene tutti questi innocenti avevano un deposito carbonioso nei polmoni. Di particolare risalto è il fatto che questi depositi sono stati trovati in bambini che non avevano manifestato alcun sintomo a carico delle vie respiratorie.
Le particelle ritrovate nelle cellule polmonari erano tutte ultrafini, diametro inferiore a 0.1 micron, vale a dire migliaia di volte la sezione di un capello.
Le particelle ultrafini non possono essere filtrate in alcun modo dopo la loro formazione in seguito alla combustione dei fossili.
Quello che lascia il mondo scientifico internazionale molto preoccupato è il fatto che se depositi di particelle carboniose sono presenti in tutti i soggetti sani, cosa dovremmo aspettarci se un esame analogo fosse effettuato in pazienti con disturbi respiratori importanti?
L’addattamento all’ambiente degli esseri viventi fa parte della natura stessa, ma il pensare che possa essere ritenuto in buona salute un bambino che abbia le pareti dei bronchi rivestite da materiale carbonioso, purchè non manifesti sintomi respiratori, sembra veramente una pazzia.
Le polveri ultrafini, inoltre, sono capaci di causare disturbi anche a carico dell’apparato cardiovascolare, come infarto e turbe del ritmo cardiaco (es. fibrillazione atriale).
Le particelle ultrafini hanno mostrato la capacità di raggiungere organi
LO SAPEVATE?
Ho in casa tre orologi da parete alimentati dalle tradizionali pile stilo da 1,5 volt. Ho scoperto che le pile che noi usiamo per fotocamere digitali radioline e quant’altro quando sono scariche in realtà non lo sono del tutto. Gli apparecchi sopra citati hanno bisogno di un certo quantitativo di energia quando questa diviene insufficiente per l’ordinario funzionamento l’apparecchio si ferma e noi deduciamo che la pila è scarica. In realtà questi piccoli elettrodomestici non “raschiano il barile” e il residuo di energia può ancora essere utilizzato. Prendete una pila stilo scarica, inseritela in un orologio da parete, che richiede una quantità di energia irrisoria, e vedrete che l’orologio funzionerà regolarmente per almeno 6 o 8 mesi (sono arrivato anche a 15 mesi). Solo dopo questa ulteriore spremitura di energia la pila potrà definirsi “scarica completamente” ed essere indirizzata verso gli appositi contenitori stradali preposti al riciclaggio di quel tipo di rifiuti. Eliminare gli sprechi, diminuire l’inquinamento e risparmiare denaro proprio. Grazie. Giacomo
TUTTI GLI ANNI IN PIAZZA S.PIETRO VIENE ERETTO- DOPO AVERLO ABBATTUTO – UN ABETE SECOLARE.
QUEST’ANNO AVEVA 300 ANNI !.
IL VATICANO CHE ORA DICE QUALCOSA SULL’AMBIENTE PARLA BENE E RAZZOLA MALE. O NO ?
Penso che un’educazione diversa più rispettosa dell’ambiente bisognerebbe darla già ai bambini che poi diverranno adulti, pensare che ciò che ci circonda è di tutti invece che DI NESSUNO sarebbe già una buona conquista (le scuole dovrebbero educare anche in questo senso)…. secondo me siamo arrivati dove siamo, anche perchè molte persone pensano che i danni che creiamo ora all’ambiente, si faranno sentire quando noi saermo vecchi o addirittura già defunti da un pezzo! Bravi, bravissimi distruggiamo questa terra così meravigliosa, distruggiamo luoghi e popolazioni solo perchè al momento non siamo noi i diretti interessati ……
Gli animali si estinguono per nostra mano …. a volte penso che solo l’uomo per come si comporta con tutto ciò che lo circonda, meriterebbe di estinguersi ….. e se non facciamo qualcosa tutti insieme prima o poi succederà.
Chiedo a tutti voi e a Beppe Grillo, che cosa si può fare di concreto per cambiare la mentalità delli giovani che tra un po’ saranno adulti. La scuola potrebbe insegnare l’importanza del rispetto dell’ambiente? Far conoscere le meraviglie che ci circondano? Far capire che non devono essere perdute?
Le famiglie potrebbero fare di più?
Tutti possiamo fare qualcosa, a partire dai piccoli gesti di tutti i giorni, rispettando tutto cio che ci circonda perchè è nostro!!!!
Servono mezzi,idee e lotta per sensibilizzare la nostra generazione e le generazioni che verranno perchè non ripetano i nostri errori.
doniamo al blog le nostre IDEE!!!!!!
vorrei porre l’attenzione su un tema di sconcertante attualià, ovvero la prossima realizzazione dell’ impianto di rigassificazione olt di fronte alla costa livornese, nel parco naturale dell’arcipelago toscano. Beppe aiutaci tu per favore
Per fortuna i nostri governi sono sempre lungimiranti in merito al rispetto dell’ambiente e cercano sempre con le finanziarie di incentivare l’acquisto di auto ecologiche (o solo di nuove auto?). In questi giorni mi sto informando perchè dovrei acquistarne una e vorrei fosse più ecologica e risparmiosa possibile (tra l’altro è banale capire che le due cose vanno nella stessa direzione).
Incentivi dello stato:
-Chi rottamerà auto Euro 0 o Euro 1 avrà diritto ad un fenomenale incentivo pari a (udite udite!) 80 euro! E’ già per un paio di mesi forse mi pagherei l’abbonamento del treno, se non fosse che c’è modo di andare a lavoro con i mezzi visto che in treno dovrei fare il “giro dell’oca” ed in autobus per fare 45Km mi ci vorrebbero circa 2 ore.
-Chi vorrà rottamare la propria auto per acquistarne una euro 4 potrà usufruire di 800 euro (mi pare in passato siano riusciti a fare di meglio…).
-Chi vorrà aquistare un’auto che si possa cominciare a definire “ecologica” ovvero un’auto che nasca già con impianto a metano o gpl(non c’è altro sul mercato se non una, non proprio economica, auto ibrida della Toyota) avrà diritto ad un incentivo di 1500 euro. Chi invece convertirà a gas la propria auto (entro 3 anni dall’immatricolazione) avrà diritto a 650 euro (ma questi incentivi esistevano già dal 2004, a cosa serviva parlarne così tanto su questa finanziaria?). Nota aggiuntiva: il governo ha giustamente pensato di dare un maggior incentivo per l’acquisto di auto gpl o metano che producano meno di 120 g/km di CO2! Ho scoperto che l’unica auto (certo che l’industria si sta dando veramente da fare!) che soddisfa questo requisito è la Panda a metano! Un regalino anche questo per la Fiat che l’ha presentata di recente al motorshow?
Un governo serio dovrebbe incentivare o obbligare gli industriali a produrre auto ecologiche, invece cosa fa? Finanzia con qualche “barbatrucco” la realizzazione di inceneritori! Servono leggi nuove altrimenti noi molto non possiamo fare…
Caro Beppe,
chi ti scrive è da anni che combatte per l’ecologia. Come? E’ stata costruita una macchina, all’interno di un progetto totale di recupero e valorizzazione dei rifiuti, che dalla plastica ottiene un idrocarburo che bruciato può produrre energia termica e elettrica. Il processo si chiama pirolisi controllata e non inquina.
Il progetto totale è molto lungo a spiegarlo, ma i motivi per cui non si vuole portare avanti sono molto semplici.
Mafia, politica soprattutto. Complici i giornali.
Che fine ha fatto l’eliminazione dell’associazione giornalisti? La libertà di stampa, come altre sono calpestate con violenza.
E’ ovvio che i politici ne sono complici se non mandanti.
Vorrei poter avere un incontro con te ed ottenere la possibilità di spiegare all’intera nazione il progetto. Credimi la gente capirebbe che non serve la raccolta differenziata (soldi a chi costruisce i bidoni con relative mazzette),
capirebbe che la racolta si può fare gratis, non solo, dai soldi risparmiati per avere gratis energia elettrica e termica si potrebbe fare tante cose. Se vuoi darmi una chanche a me e una alla nazione forse forse…….
Aspetto fiducioso, nessun telegiornale da me reso edotto, si è premurato, forse era più importante sapere quanta merda hanno fatto quelli del Grande Fratello o di Pupi e Pupe o dell’Isola dei fottuti e così via
Cell3282778253 Mariano Riefolo
Credo e da sempre ho creduto che il mondo e in generale il sistema concentrico delle galassie e soprattutto del nostro sistema solare, rispecchino in modo affascinantemente strano la logica biologica della costituzione base del tessuto vitale, con cellule e a,biente in cui le cellule gravitano.
mi sono sempre figurato il Pianeta Terra come una cellula, con membrane sterne e composizioni interne. Cos’è l’uomo? Forse un virus, dato l’alto contenuto di scorie che stanno deteriorando i “tessuti” di questa enorme cellula? non credo. Credo che il futuro dell’uomo e del pianeta passi da questa presa di consapevolezza, da questo salto di conoscenza e di qualità: capire che tutto è concatenato, dalle nostre cellule alle “cellule” planetarie. un sistema nel sistema, in cui murphy direbbe che ogni azione ha conseguenze che si ripercuotono su tutto.
E’ affascinante dal punto di vista della complessità che rappresenta, ma anche immenso e spaventoso dal punto di vista umano, pensare che se in una cellula del mio corpo comincia a svilupparsi un deficit, allora forse sta iniziando a propagarsi un tumore…
La stessa cosa immaginiamola a livello di sistema planetario. A che punto siamo del tumore? quando ci verrà reso pubblico un check up reale e vero, senza informazioni celate o nascoste?
Mi sembra che siamo allo stesso punto, uomini e terra, di fronte a “medici” e potenti che sacrificano la trasparenza delle informazioni della nostra salute a fini commerciali (industrie farmaceutiche oppure multinazionali del consumo, il meccanismo è quello)o a scopi teorici.
Personalmente, voglio sapere la verità e i dati reali, senza mezzi fini politici o di merchandising. Perchè i tumori sono proprio questi…
Come sta la terra??
io ho in men te da sempre la data del 2015…non so perchè ma lo sento come un punto ulimo, una linea di non ritorno sin da che ho anni adatti per pensare…
Che ne dite?
Ciao Beppe sono un amico del mondo che ha scelto di vivere in Messico gestisco un Ristorante posada (4 camere) sulla coste pacifica nello stato di Oaxaca a Mazunte vficino a Puerto Escondido il villaggio é dalla sua nascita votato alla ecologia ,esiste un centro per la salvaguardia della tartaruga marina creato quando fu resa effettiva la proibizione della caccia alle madesime . Essendo questo una zona di riproduzione fino a 12 anni fa per i pescatori questa caccia era una importantissima risorsa, in seguito proibita il governo creó questo centro detto anche Museo della tartaruga per generare occupazioni e sviluppare il turismo.Sentita cosí semra bellissimo , finalmente un’operazione intelligente, BUONA. La realtá é che manca ancora molto a che in tutti gli abitanti di quá ci sia una cultura e una volontá veramente protezionistica, e la realta é che veramente ci sarebbe ancora moltissimo da preoteggere, l’ambiente é ancora pieno di vita, uccelli mare che sembra ancora un acquario gli ultimim boschi pieni di animali.Nei 20 anni che ho passato vedo che la distruzione del tutto si muove con una velocitá esponenziale . Non sono un esperto , lancio un appellom a che qualcuno ci aiuti a me e altri amici a fare qualcosa consigli su come muoverci……. Spero che non cada nel nulla anche se non é un commento inerente al post ma non ho capito dove poter mandarlo scusa …saluti e grazie LUCA e AMICI
..qualcuno potrà pensare che ormai da tempo studiosi si interrogano sul futuro delle energie alternative e sulla ecosostenibilità da una vita.Forse ero ceca…ho sempre reputat quello dell’energia un tema fondament ma vi ho guardat come alla pietra angolare di un meccanismo complesso che confina con altri problemi,legati alla macroeconomia,ai gruppi finanziarii,alle multinazionali pescecane,al capitale transnazional ed alla politica becera,sporca..quella che deciderà,tra un paio di anni,di vederci tutti coinvolti in una guerra senza frontiere per l’assalto alle ultime sorgimenti petroliferi in medio oriente,agli ultimi depositi di gas in russia…perchè siamo così idioti da non aver mai voluto prender in seria considerazione il probl dello sviluppo delle energie alternative,un investimento reale in questo campo,una progettualità concreta..sono cinque anni che si “voci di corridoio”ululano che si sta vagliando l’ipotesi di riaprire la partita”nucleare”…ecco…la cosa non mi è mai andata giù..ma ero scettica.Paland con diversi fisici mi ero persuasa del fatto che un qualsiasi sviluppo dell’energie alternative non riuscisse a coprire il dispendio energetico di cui necessita la nostra capacità produttiva…e in parte,ALL’OGGI è vero…ma questo non vuol dire che il gioco si liquida così…se crisi dovrà essere,dobbiamo cercare di comprimere i danni e EDUCARCI a risparmiare da qualche parte..fare “economia”di energia..e NON PARLO PIù SOLO DEL CINICO E PRAGMATICO PROBLEMA ENERGETICO,MA STO PARLANDO ANCHE DELLA QUALITA’DELLA NOSTRA VITA,UN ALTRO ASPETTO,FATTORE CHE CHIAMEREI PRIORITARIO.Le case…possiam partire dalle case.Torno adesso da Stoccolma,e sono strabiliata.Esiste un intero quartiere completamente ecologico..Rivendico una qualità della vita,e allora riparto da una domanda semplice:perchè li,o in Germania esistono le case (tutte a pannelli solari)che girano in base agli spostamenti del sole e NOI in italia,dove veram non manca sole,vento,NON FACCIAMO NULLA?????
Siamo a novembre e vado ancora in giro con la maglietta a maniche corte;mi verrebbe di pensare che sia una stagione eccezzionalmente mite,poi mi guardo intorno e mi accorgo che anche gli altri sono tentati di pensare la stessa cosa….ma la cosa più inquietante è, che molti di loro ci credono davvero. Se in strada pensando a voce alta dici “però che caldo non è normale per il mese di novembre”,allora qualcuno ti guarda e poi risponde con assoluta tranquillità,”ah,sai…il buco dell’ozono”, e con la stessa calma,continua a passeggiare, come se nulla fosse. Allora la domanda giunge spontanea; Siamo semplicemente inconsapevoli o totalmente lobotomizzati?O forse solo semplicemente disinformati? Voglio pensare e sperare che questo atteggiamento sia dovuto solo al fatto che la gente non sà,o che sappia solo quello che qualcuno vuole farci credere e che allora forse basterebbe solamente spiegarglielo, che il buco dell’ozono, non lo richiuderemo con ago e filo,o chiamando un impresa edile…e che se aspettiamo ancora, i cambiamenti non si limiteranno solo alle belle giornate in Dicembre,…perchè le persone e questo che pensano.
Si dice che, tanti piccoli passi riescano a colmare grandi distanze,e io vorrei cominciare a compiere quel primo piccolo passo partendo dalla scuola elementare di mia figlia dove sono rappresentante di classe,e dove mi piacerebbe poter avviare insieme ad altri genitori e persone competenti in materia una campagna informativa ed educativa rivolta in primo luogo ai genitori stessi sulle conseguenze prossime future prodotte dal surriscaldamento della terra dovuto all’emissione dei gas di scarico, sull’adozione di energie alternative,e modi comportamentali da tenere per favorire il risparmio energetico e contenere i danni ambientali.
Forse non ci riuscirò,o forse non servirà a nulla
ma il solo fatto di provarci mi fa sentire meglio.Se avete qualche suggerimento sono quì.
Grazie per l’opportunità di sfogo concessami.
Caro Beppe, ma dovesono finite le eolo auto, le macchine ad aria compressa???Cerco informazioni su internet, ma trovo solo articoli che ne decantano le qualità. Niente recapiti, niente info prenotazioni o simili. il loro sito è in via di smantellamento. Tu che sei un comico…
Lupi uccisi, bracconaggio, grifoni avvelenati, cervi fucilati, pini loricati bruciati, incendi, centri visita e punti informativi chiusi, centrali a biomassa, idroelettriche sul fiume Lao, eolico, strade di montagna asfaltate, recinzioni, spazzatura, cementificazione della montagna, sentieri senza segnaletica, mulattiere occupate dai rovi, turisti che si perdono e perdono la vita, rifugi di montagna abbandonati, teatri e gabinetti in montagna, servizi turistici inadeguati, emarginazione dell’associazionismo, emarginazione delle risorse intellettuali, emarginazione culturale delle nuove generazioni dai processi culturali: più che un parco sembra il bollettino di un territorio invaso dai nuovi barbari . Per migliaia di cittadini il Pollino rappresenta già da tempo una, se non l’unica risorsa economica. Non è vero che il parco non funziona: i numero dei posti letto e ristorazione e la qualità dei servizi offerti dimostrano il contrario. Il Pollino è ormai meta consolidata per turisti provenienti non solo da tutte le regioni italiane, ma anche da molte nazioni europee ed extra europee. Tutto questo nonostante L’ENTE PARCO. La causa del degrado culturale, etico e morale degli organi del parco è da imputarsi prevalentemente agli amministratori, troppo distratti ad inseguire interessi clientelari, politici e campanilistici adanno di una collettività che invece si dimostra vivace ed intelligente.
Continua sul sito della OLA – ORGANIZZAZIONE lUCANA AMBIENTALISTA
Mi sono particolarmente allarmato quando l’altro giorno, ascoltando una radio locale (radio GAMMA) , premetto che provengo da jesolo (VE) , sentivo parlare di irrorazioni in atmosfera di prodotti tossici come bario ed alluminio,elementi chimici questi altamente nocivi se inalati, purtroppo nn ho potuto ascoltare del tutto la trasmissione , ma sembrerebbe che ad irrorare in atmosfera questi pericolosi agenti siano mercenari, pronti a tutto, il risultato di tutto questo è la notevole diminuzione delle pioggie, e un effetto tipo arcobaleno tra le nuvole, oltre che gli inestimabili danni derivati per l’uomo. Vorrei saperne di più ! Ma a questi bastardi nn possiamo fargliela pagare!!!! ALBERTO da jesolo
CARISSIMI TUTTI IL PROBLEMA è IRRISOLVIBILE.
AI GOVERNI NON INTERESSA,ALLE MULTINAZIONALI NEMMENO, E QUI è LOGICO.NON è COMPRENSIBILE IL MOTIVO PER IL QAULE TANTI COMUNI CITTADINI MAGARI CON FIGLI PICCOLI, CONTINUINO A VOLER ESSERE PARTE DI QUESTO CANCRO DI SISTEMA IMPOSTOCI,è NECESSARIO NON CONSUMARE MA SOPRATTUTTO CREARE UN SISTEMA ALTERNATIVO A QUESTO, CREDO CHE IL SOLO FATTO DI ELIMINARE IL DENARO, TANTO PER CAPIRCI, POSSA ESSERE FATTO. INIZIALMENTE MAGARI DA PICCOLE COMUNITà…. LE BARRICATE IN PIAZZA LE FACCIAMO SOLO PER CONTO DELLA BVORGHESIA CHE CREA FALSI MITI DI PROGRESSO. CI VUOLE VERAMENTE ARIA NUOVA. SOLIDARIETà.SORRISI E AMICIZIA. SCUOLE DOVE VIENE INSEGNATO A COLLABORARE, ANZICHE NO.
NON DOBBIAMO CREDO CAMBIARE IL SISTEMA DALL’INTERNO, MA CREARNE UNO DIVERSO, NON RENDIAMOCI PIù COMPLICI, CERCHIAMO DI ALLONTANARCI DALLE CITTà TORNIAMO A ZAPPARE LA TERRA. IO SONO AGRICOLTORE, PRIMA ERO UNO DI LORO,ORA HO TUTTO CIò CHE MI OCCORRE TRANNE LO STRESS A CUI ERO SOTTOPOSTO IN FABBRICA. LA TERRA COSTA CARA, è VERO MA L’UNIONE DI PIù NUCLEI è POSSIBILE. CON LA SOLA AGRICOLTURA POSSONO ESSERE SFAMATE 12MLD DI PERSONE.
LA TERRRA è UN DIRITTO LA TERRA è DI CHI LA LAVORA è DI CHI LA RENDE FERTILE E PRODUTTIVA COL SUO DURO LAVORO, NON è DI CHI COSTRUISCE ORRENDE PALAZZINE E VILLETTE, TAGLIANDO COME HA FATTO LA DITTA BOTTONI A LICVORNO CON IL BENESTARE DI FORESTALE VIGILI E COMUNE, OLIVI SECOLARI, PLATANI E LECCI. ORA GLI AMICI MI VEDONO SERENO E TANTI STANNO PENSANDO CON ANIMO ALL’ALTERNATIVA CHE è.
IL SANTO PADRE HA DETTO PURE CHE LA TERRA è NOSTRA E DOBBIAMO DISPORNE.COME? OCCUPIAMO MA PRODUCIAMO IN CONCORRENZA ALTERNATIVA. GANDHI FECE IL SALE NEL OCEANO INDIANO E DISSE CHE TUTTI LO PRETENDANO.QUINDI PRETENDIAMO CIò CHE è NOSTRO LA NOSTRA TERRA, LA NOSTRA ACQUA, IL NOSTRO PANE, LA NOSTRA VITA. SE I MEZZI SONO ONESTI E PORTANO SOLO IL BENE NESSUNO POTRà OPPORSI.
Caro Beppe Grillo,
Le misure contro l’inquinamento auto tutte balle:
da anni circolo con auto a metano nel rispetto ambientale,ed ho installato l’impianto su più di un automobile di proprietà in questi anni;ciò mi ha permesso di essere attento nel mio piccolo all’ecologia,e di risparmiare sui costi poichè ogni anno per lavoro mediamente percorro 30000 km. Ma l’istallazione di un’impianto a metano provoca una perdita di potenza dell’ordine del 20% rispetto alla benzina,quindi risulta difficile circolare con un auto di piccola potenza trasformata a metano: così all’inizio del 2006 ho comprato un’auto usata a benzina di 103 Kw e l’ho trasformata a metano usufruendo per parte dei costi di istallazione degli incentivi del ministero dell’ambiente.
Ora vorrei farti fare 2 riflessioni.
La prima: oggi a distanza di 10 mesi con un governo di centro-sinistra in teoria più attento alle tematiche ambientali leggendo la finanziaria si scopre che le macchine euro 0-1-2 pagheranno di più di bollo ancora di più quelle superiori ai 100 Kw perchè inquinanti (fin quì tutto bene): purtroppo non viene esentato da questi aumenti chi circola a metano e gpl!
In questo modo ci stanno prendendo in giro: non è una tassa contro chi inquina ma è solo una tassa che serve a fare maggiori entrate nelle casse dello stato, che ne prende già tante, e per di più vuole costringere i poveri cittadini a comperare nuove auto euro 4 (molto costose e non alla portata di tutti)favorendo i costruttori di auto soliti amici dei potenti.
La seconda: si è sempre sostenuto che il costo del metano per auto varia in base alle variazioni di prezzo della benzina,e ad oggi la benza continua a scendere e il metano continua a salire. La realtà che nella distribuzione del metano per auto non c’è concorrenza poichè monopolista è l’Eni e quindi lo stato ci frega 2 volte.
La conclusione: chi aiuta l’ambiente (come me)in questo stato governato da chi fa demagogia sempre verrà preso in giro.
E’ da meditare.
Ciao
CIAO CON LA MERDA DI MUCCA O LA NOSTRA è POSSIBILE PRODURRE TUTTO IL METANO CHE OCCORRE.
Beppe, scusa ma vorrei sapere che fine ha fatto la macchina ad aria, visto che doveva aprire uno stabilimento nel nord Italia.
Vorrei che lanciassi una iniziativa, come quelle che hai gia lanciato e di cui hai gia parlato, che ha lo scopo di far ridurre i costi dell’auto. In vista degli ulteriori aumenti sui bolli, dico siamo veramente stanchi.
Smettiamo di usare l’auto, diamo un taglio alle spese di carburante, e costringiamo chi di dovere ad abbassare tutte le tariffe che satellitano intorno alle auto; ma questa volta seriamente.
So che e’ difficile, ma e’ anche vero che se una piccola percentuale della popolazione smettesse di usare l’auto, i risultati si ferebbero di certo sentire, e poi si unirebbero di certo sempre più persone.
Saluti
!!!!!!BEVETE ACQUA DEL RUBINETTO, E’ OTTIMA E CONTROLLATISSIMA. SPENDETE I VOSTRI SOLDI IN COSE PIU’ INTELLIGENTI CHE BOTTIGLIE IN PET. !!!!!!!
VERAMENTE GLI ACQUEDOTTI SONO PIENI DI MERCURIO PIOMBO E PESTICIDI VARI, SI TRA 2 O 3 ANNI NON POTREMMO PIù BERE NULLA.
Ciao Beppe, spero vivamente che tu torni a fare “un pò di (sano) casino” nel centro di Ferrara come lo scorso giugno, perchè qui si sono davvero messi in testa che la TURBOGAS sia una realtà ineludibile, e io mi rifiuto di crederci… Me ne sono sempre andata io quando nella mia città o addirittura nel mio paese qualcosa non andava, ma ho capito sulla mia pelle che così il mondo non si migliora, nè il proprio nè quello altrui. Dammi e dacci una mano a fare qualcosa, i cittadni della mia zona sono poco avvezzi alla ribellione aperta e alla fiducia, poco avvezzi alla speranza e spesso incastrati nella rassegnazione: io sono convinta che volere sia potere e che nulla è impossibile! Solo che sono abituata a immaginarmi gesta eclatanti e plateali, faccio fatica a muovermi per i labirinti dei cavilli burocratici e degli arcani giochi di potere, quindi ricerco con ansia la maniera più adatta per rendermi utile… Spero davvero di rivederti presto… Grazie, cari saluti
Caro Beppe,
Vivo a Andorra da ormai 11 anni, sai Andorra, quel piccolo stato abbarbicato sui Pirenei, dove le donne hanno raggiunto il diritto al voto nel ’71 e vigono ancora leggi e soprattutto usanze politiche e sociali di stampo medioevale.
Bene, in seguito a uno scandalo enorme, circa due anni fa si è deciso di chiudere l’inceneritore del paese per l’emissione di sostanze tossiche, ben oltre il massimo consentito dalla legge.
Un inciso: il mio secondo figlio, nato 5 anni fa in pieno funzionamento dell’inceneritore, è nato con una lieve, meno male, malformazione alla mano. Non sapremo mai a cosa sia stato dovuto, ma mi chiedo, se hanno dovuto eliminare tutto il bestiame che pascolava intorno al forno, e decimare la poca produzione di vegetali contivata nelle vicinanze, forse qualcosa centra, la malformazione di mio figlio con le emissioni tossiche, ma é chiaro se sono tutte speculazioni!
Ma ecco qua la bella notizia: ce ne stanno costruendo uno nuovo, bello, ecologico, lo chiamano! Servirà a smaltire la “spazzatura” dei paesi vicini, oltre che al nostro, naturalmente per un modico prezzo.
Caro Beppe, in questo paese dove regna solo la legge del piú ricco, sarà molto difficile che una straniera possa far sentire la sua voce, ma quegli studi di cui hai parlato nei tuoi spettacoli, realizzati dalla Dottoressa Gatti e il Dr. Montanari (se non mi sbaglio) sono in qualche modo pubblici, potrei disporre d’alcun documento da presentare al governo locale, qualche informazione inconfutabile che potrebbe almeno, rimuovere un poco la coscienza.
Grazie per l’enorme lavoro che svolgi, ho lasciato l’Italia anni fa per ragioni personali ma anche perchè non me la sentivo piú di vivere in un paese morto (anche se mi sembra di essere caduta dalla padella alla brace, te lo dico a titolo di consolazione). Oggi, con il lavoro tuo e dei vari meetup, vedo per il mio povero paese qualche barlume di speranza.
Grazie
Stiamo lottando per far chiudere la discarica di Guidonia (rm) , che da 20 anni sta’ devastando il territorio , cittadini compresi.
Le motivazioni di questa lotta , le toverete nel sito sotto riportato , sarebbero troppo lunghe da spiegare.
Siamo il terzo mondo , mettiamocelo in testa !!!
Ma stavolta non accetteremo i compromessi mafiosi dei politicanti . NO ALL’INCENERITORE !!!
…stavolta succede un macello tipo TAV .
Sara’ una battaglia dura , ma la porteremo avanti fino in fondo .
Chiunque e’ della zona partecipi alle iniziative contro la discarica,lo faccia per il futuro di questa citta’ , per i suoi figli,per poter sopravvivere …
Se siamo tanti abbiamo la possibilita’ di avere “visibilita’” e quindi di frenare qualche decisione per noi drammatica .
…visitate il sito ….
http://www.legambienteguidonia.org
Non ce la faccio più…direbbe il caro Beppe…il male peggiore però in questi casi è l’assuefazione, cioè ci pensiamo si ma dopo un pò la vita quotidiana riprende e ci dimentichiamo di come sarebbe un mondo più pulito, più leggero. E per fortuna vivo in un piccolo paese di 13000 abitanti, figuriamoci se vivessi in una delle grandi, ricche, produttive e TOSSICHE città del nord…vorrei che il blocco del traffico ci fosse per 3-4 giorni la settimana, che i ragazzi usciti da scuola si ritirassero in bici a casa, che le signore utilizzassero sempre lo stesso carrello per portare la spesa a casa e non centinaia di buste plastificate, quando vedo qualcuno che getta qualcosa per terra vorrei spaccargli la faccia, ma sono un pacifista, … quando vedo centinaia di ciminiere e camion sputare nell’aria fumi neri penso alla politica. Ma scusa queste teste di c… non sono uomini e donne come gli altri???? Quando si saranno strarricchiti con tangenti, lobby, potere cosa c….se ne faranno in un mondo ormai agli sgoccioli? Speriamo che trovino subito il sistema x organizzare un gran bel razzo che conduca tutta questa gentaglia su un altro pianeta. Grazie.
Sono stanco anche di sentire la parola “purtroppo”, quindi non sarà con questa che inizierò il pensiero sul tema che ho scelto di commentare.
Preferisco sottolineare le certezze del disastro che vedo giornalmente, alimentate dal comportamento DISSENNATO delle persone che abitano le città, e mai più lontane dal senso sociale che dovrebbe essere loro.
Ogni volta che getto qualcosa differenziando mi sento un alieno e sorrido, sorrido delle assurde parole di scoraggiamento che mi vengono rivolte, a me come credo al 50% delle persone che fanno lo stesso.
Eppure vedo l’olanda, la danimarca, la penisola scandinava, che malauguratamente per noi sono ben lontani dall’essere un modello, mantengono un livello di civiltà sempre più alto.”Il denaro” si sente dire che fa la differenza e nessuna scusa mi è mai sembrata altrettanto opportunista: non è assolutamente necessario avere soldi per dividere i materiali artificiali dai rifiuti organici.
Mi chiedo fino a quando potremmo continuare ad avere modelli politicamente e mediaticamente sostenuti che tanto si distanziano dalla realtà: auto sempre più veloci e di cilindrata maggiore ma nessuna pubblicità agli oli naturali(peraltro acquistati dalle compagnie di vendita dei carburanti e a questi sempre mescolati); nessun risalto all’importanza di usare il nostro corpo come mezzo di trasporto almeno per i tragitti a noi possibili(berlino, stoccolma, dublino sono città più fredde) senza nascondersi sietro la frase “manca la pista ciclabile”.
Ho deciso di non soffocare nel disprezzo per tanta pura ignoranza gli argomenti che riguardano la vita socio-ambientale.
Non siamo mai completamente soli: perchè il sistema ci ha resi tanto separati e distinti?..perchè possiamo ancora unire le idee che hanno un valore legale per direzionare lo Stato Italiano. Farlo tornare da impresa economica a quello che è: terra e popolo, giustizia e felicità.
Mi è arrivata questo allegato lo giro a Te Beppe ed al blog, credo si a vero, che possiamo fare?
L’auto ad aria è… volata via ,
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?
VIVAMO IN UN MONDO DOVE CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E’ IMPORTANTE QUANTO L’ACQUA
QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO!
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la “Eolo” (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore dell’auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice. Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato da prenotazioni: lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all’inizio del 2002.L’attesa era grande, eppure da un certo momento in poi non si hanno più notizie.
il sito scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it risulta essere in vendita..I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione, l’inizio della produzione rimandato chissà quando!
Sono alquanto deluso dalla scarsa attenzione che la finanziaria rivolge alla tutela dell’ambiente. In particolar modo trovo vergognoso che non si investa sui veicoli con alimentazione a metano, come si faceva in passato. Inoltre non sarebbe meglio, come fanno i francesi, definire la sovratassa per i SUV basandosi sulle emissioni di CO2, anzichè sul peso? Spero che Pecoraro si faccia valere e non voti la manovra così come si presenta oggi. Daniele
Come già altri ti avevano scritto io lo faccio da Aprilia e proprio da Campo di Carne ove la giunta Marrazzo ENI ENEL ha dichiarato e firmato l’approvazione per la costruzione di una centrale turbogas su un sito ove a centocinquanta metri possediamo un asilo e a trecento metri un elementare con i nostri piccoli. Ieri abbiamo bloccato per tre ore la SS 207 nettunense ma non ci fermeremo a questo, la cosa più brutta è la cattiva informazione che ne viene data alla gente e l’aasoluto menefreghismo da parte delle forze politiche della città ove tra l’altro erano partite come partito ( scusa il gioco di parole ) era di centro destra ma il sindaco è riuscito a portarlo con una giunta di centrosinistra dopo vari ribaltoni. Quello che chiedo è la partecipazione di chiunque voglia evitare questo nuovo disastro ambientale che riguarderà i comuni nell’area di 45 chilometri in ogni direzione di nanopolveri cancerogene. grazie perl’attenzione ciao a tutti Carlo.
Si Carlo anch’io c’ero e sono tra quelle mamme preoccupate che oggi ha il suo piccolo all’asilo e domani alla scuola vicina al sito scelto per LO SCEMPIO. Spero che in tanti leggeranno i nostri messaggi da dove emerge tutta la nostra preoccupazione. Vorrei solo ricordare che non è solo un problema degli abitanti di Campo di Carne ma di tutti coloro che nell’area di 50 km circa vi abitano e, invitare gli stessi ad andare su un qualsiasi motore di ricera digitando TURBOGAS e leggere quale orribile situazione ci si prospetta…. una mamma pronta a tutto per fermare questo scempio!!!!
Perchè dobbiamo pagare la tassa sui rifiuti in base ai mq quando i comuni pagano la discariche al kg?
Al fine di eliminare il metro quadrato come impropria e ingiusta unità di misura per il calcolo della tassa sulla produzione dei rifiuti urbani, vi sottopongo un metodo pratico, efficace e giusto per la riduzione dei rifiuti ed il calcolo della relativa tassa.
Sulla totalità dei beni in commercio venga applicata un’imposta “smaltimento rifiuti”.
qualità e durabilità dei beni
Ogni bene entrato in commercio “pesi” di un valore di smaltimento.
Ciò vuol dire che alla fine del suo “servizio”, il bene impegnerà l’attività di smaltimento in base al componente , alla struttura e alla durabilità. Si preveda dunque di distinguere i beni in varie categorie: ai beni biologici sarà applicata l’aliquota smaltimento più bassa, ai beni di plastica o di dispendioso smaltimento sarà applicata l’aliquota più alta. I beni dovranno essere classificati anche in base alla durabilità d’uso.
Al momento dell’acquisto, nelle casse dei supermercati, mercati, attività al dettaglio e all’ingrosso, saranno così riscossi i proventi che verranno poi versati all’Amministrazione di Competenza. Le A. C. così disporranno dei denari per affrontare la spesa di smaltimento che i suddetti beni richiedono.
costi – benefici
Il cittadino acquisterà beni con confezioni “più intelligenti” per lo smaltimento perchè li pagherà meno o risparmierà sulle confezioni razionali.
Il cittadino pagherà cifre equilibrate ai consumi e non in base alle superfici calpestate di dove abita o di dove lavora, pur pagando un canone base di servizio poiché il Servizio Nettezza Urbana ispezionerà anche i cassonetti vuoti (pensiamo alle località turistiche nei mesi di bassa stagionei).
L’Amministrazione riscuoterà denari di smaltimento anche dalle utenze di passaggio (turisti) che consumando e producendo immodizia nei luoghi visitati non sono soggetti a tasse smaltimento.
Il beneficio tratto dalla comunità a livello ecolo
segue da sopra: Il beneficio tratto dalla comunità a livello ecologico ci sarà semplicemente perché si eviteranno i comportamenti perversi che l’attuale unità di misura (il Mq) comporta: “tanto devo pagare quindi getto senza criteri”.
Complimenti, mi sembra una soluzione intelligente e quindi dubito che possa essere presa in considerazione dai nostri rappresentanti.
In linea di massima, mantenere la diretta proporzione tra impatto ambientale e costi(tasse) per lo smaltimento mi sembra la cosa più degna ed efficiente.
Anche se poco demagogicamente io proporrei un aumento delle tassse dei carburanti ‘inquinanti’, in modo da penalizzare, di conseguenza, in modo lineare, chi ha il veicolo più pesante, la cilindrata maggiore o una potenza esuberante.
Ciao Beppe,
volevo, se possibile, ricevere da te notizie sulla fine che ha fatto la “Eolo” vettura ad aria compressa.
Grazie infinite.
Continua così.
Sarò sempre tra i tuoi seguaci.
Giuseppe.
Abito a Lagonegro, cittadina lucana di 6000 abitanti circa, dove l’amministrazione comunale ha stipulato un contratto con Telecom per l’istallazione, in pieno centro abitato, di tre antenne per videotelefonia. Volevo sapere che incidenza sulla salute dei cittadini e cosa possiamo fare per evitare cio? Mi rivolgo a te per avere la giusta informazione sul da farsi.
Grazie per le indicazioni che mi darai.
Abito a Lagonegro, cittadina lucana di 6000 persona, dove l’amministazione comunale ha stipulato un contratto con Telecom per l’istallazione, in pieno centro abitato, di tre antenne per videotelefoni. Come ci possiamo difendere? Come possiamo attivarci per evitare ciò? mi rivolgo a te per saperne di più sul da farsi.Aspetto con ansia tua risposta
parola inventata alla lettera E del vocabolario di tutto il mondo, dicesi ecologia una grande invenzione del ‘900…..
SONO UN RAGAZZO DI PESCARA APPENA LAUREATO IN GEOLOGIA, NELLA MIA CITTà è STATO SCOPERTO UNO SCANDALO CHE COINVOLGE IL 90% DELLE CAVE PRESENTI NELL’INTERA PROVINCIA.
PRATICAMENTE DOPO AVER COLTIVATO L’AREA DI CAVA, GLI IMPIANTI RICOPRIVANO LO SCAVO CON RIFIUTI DI TUTTI I TIPI (ANCHE QUELLI COSì DETTI PERICOLOSI)NATURALMENTE ILLEGALMENTE E SENZA ADIBIRE L’AREA A DISCARICA CON LE DOVUTE PRECAUZIONI.
ORA, A PESCARA LA MAGGIOR PARTE DELLE CAVE SI TROVA SU GHIAIE E SABBIE DI FONDOVALLE IN ZONE ADIACENTI A FIUMI, E TUTTE LE CAVE SI TROVANO SU FALDE E L’ACQUA VENIVA FORTEMENTE INQUINATA. ANCHE SE NON SI TRATTA DI ACQUA PER USO POTABILE VIENE COMUNQUE USATA NEGLI STABILIMENTI BALNEARI PER LE DOCCE E SOPRATUTTO PER USO AGRICOLO.
LA MIA SPERANZA è QUELLA CHE I FIGLI DEI SIGNORI CHE HANO PERMESSO TUTTO QUESTO NON VENGANO MAI A CONTATTO CON L’ACQUA CHE I LORO GENITORI HANO SELVAGIAMENTE ED IGNORANTEMENTE INQUINATO A LORO ED A TUTTI NOI……GRAZIE BEPPE CON L’USO FREQUENTE DEL TUO BLOG ALMENO RIESCO A SFOGARMI.
Vorrei aiutare mio padre, dargli la possibilità di smaltire i ricambi auto che il suo magazzino ha sullo stomaco, inconsapevolmete, lui ci ha cresciuti grazie alle economie date dal negozio di ricambi auto, ci ha dato ogni giorno da mangiare grazie alle 10 ore e più spese nel magazzino per tirare fuori la massima rendita dal capitale investito, lui così lo vede il modno…almeno ho trovato negli anni in lui, molti insegnamenti morali che in realtà non lo fanno cattivo, anzi, solo che come tutti rincoglionito dall’avvento del capitalismo post guerra con tutti i suoi “benefici”…ora forse posso far cambiare direzione a questo suo fare….se sapete come si può venire a conoscenza delle ditte più serie per quanto riguarda lo smaltimento dei rifiuti pericolosi e non ve ne sarei immensamente grato…….info@acasaduviaggiaturi.org..grazie
si parla di raccolta differenziata,volevo sapere dove vanno a finire i rifiuti cosiddetti selezionati dato che non si hanno informazioni di tali depositi di smaltimento e lavorazione? Non sarà che continuano a finire nelle grandi discariche? E poi, che senso ha dovere tenere dentro le proprie abitazioni una serie di cassonetti dell’immondizia,non era meglio una buona educazione fin dal principio? ci vorrebbe così poco ad essere civili senza incrementare i conti dello Stato.
Ciao Beppe
scrivo a te che sei un comico …
su wikipedia scopro che la FIAT PALIO e’ la macchina piu venduta in Brasile perche’ in Brasile hanno fatto la versione ibrida che va a benzina o ad alcool (!!!).Ma prche non la portano in Italia???
Ciao e complimenti
Patrizio
forse perchè in brasile producono alcool dalle canne da zucchero no? e poi, ti risulta che l’alcool, in italia, costi meno della benzina?
SI CERTO COSTA MENO MICA CI DEVI METTERE IL MARTINI, BASTA UN Pò DI TAVERNELLO O QUALSIASI COSA FERMENTI TIPO TUTTE LE VERDURE E LA FRUTTA AMICO MIO
Oggi sono contento: finalmente i politici hanno deciso di affrontare (speriamo una volta per tutte) uno dei problemi più gravi che il nostro Paese si sia mai trovato ad affrontare, un vero pericolo per tutti, che costa ogni anno migliaia di morti e feriti e danni colossali: i caprioli! Era ora che si ponesse un freno a questa piaga immonda, a questi ungulati clandestini; i nostri beneamati agricoltori subiscono danni alle colture per decine e decine di euro; i caprioli causano molti incidenti, piombando a folle velocità sulle automobili di passaggio; si ha notizia anche dell’investimento di due pedoni (fonte ANSA); predano il nostro bestiame, mordono i bambini, pisciano nei nostri ruscelli e inoltre girano nudi in barba alla nostra normativa sul buon costume. Finalmente la Regione Piemonte e altre hanno ordinato circa 50000 abbattimenti (pochi! Io conto tutte le sere 50000 pecore per prendere sonno!). Si può e si deve fare di più! E i Verdi finalmente non hanno rotto le scatole come loro abitudine, ben vedendo le giuste ragioni della compagna presidente Mercedes Bresso: sicurezza per le strade, cacciatori felici! Sono sarcastico!
Al signor Grillo (se mai leggerà): non smetta mai di martellare i nemici della natura e della verità e i servi del potere! Lei è nella posizione per farlo!
moretto.francesco@tiscali.it
Ultimamente si sta intensificando la raccolta differenziata dei rifiuti. Ogni casa viene dotata di diversi contenitori per plastica, vetro, carta ecc. Ma tutta sta roba chi e’ che la va a prendere? Tutto il personale impegnato deve essere pagato e i vari camioncini hanno dei costi. Morale: la raccolta differenziata va a beneficio di coloro che gestiscono gli impianti di riciclo i quali si ritroveranno gli scarti gia’ belli che separati con minor spesa per la lavorazione. E a noi che lavoriamo per loro cosa danno?
Ciao,
dal 1995 sono una Guardia Ecologica Ittica e Venatoria Volontaria della Provincia di Milano.
Praticamente le GEV sono quelle che accertano illeciti riguardanti l’abbandono abusivo dei rifiuti, gl’inquinamenti in generale, la raccolta dei funghi, della flora protetta,la cattura delle rane e delle lumache ecc., la viglianza sulla pesca e sulla caccia.
Diciamo che siamo gli unici pubblici ufficiali che si interessano e si dedicano anima e corpo a questo tipo di illeciti.
Da alcuni anni, lentamente ma non troppo, vediamo i nostri poteri di vigilanza scomparire con abrogazioni inspiegabili di leggi che fino a qualche tempo fa ci permettevano di controllare efficacemente il territorio da gente con poca attenzione nei confronti dell’ambiente.
Per fare un banalissimo esempio hanno abrogato una legge di nostra competenza, che puniva chi smaltiva tramite combustione i rifiuti.
Non avete idera di cosa riesce a smaltire col fuoco la gente!!!!!
Abbiamo fatto centinaia di verbali (200.000 delle vecchie lire)a gente che bruciava fili elettrici per estrarre il rame, tonnellate di paraurti di plastica con nubi nere che impestavano km quadrati di zona, batterie al piombo, pneumatici e quant’altro.
Ora se li vediamo dobbiamo voltarci dall’altra parte perchè non possiamo nemmeno chiedergli i documenti…
E’ solo un esempio, ce ne sono molti altri.
Penati, il Pres. della Provincia non sa neppure che esistiamo, e l’Assessora Brembilla è troppo occupata a farsi notare ai TG.
Noi intanto mettiamo il nostro tempo libero, i nostri soldi e la nostra faccia ed incolumità, facendo persino appostamenti notturni nel tentativo di colpire chi di notte riversa liquidi od altro materiale pericoloso nelle rogge o agli angoli delle strade, ed essendo disarmati il rischio è ancora più alto.
Potrei continuare ma come assaggio penso basti, per far capire che ci siamo anche noi in balia di gente che si vanta di averci creato senza la voglia di apprezzare quanto facciamo.
OGM – COESISTENZA IMPOSSIBILE: PARLIAMONE ….. NON LASCIAMOLA PASSARE NEL SILENZIO
Beppe, potresti invitare in anche Giorgio Celli (Bologna), Giuseppe Altieri (Perugia) e Manuela Malatesta ……… a parlare dei rischi degli ogm?
A S.Rossore, il 20 luglio, ho CHIESTO A BEPPE GRILLO: >, lo sò, è stata la risposta chiara di Beppe Grillo.
RIVOLGO LA STESSA DOMANA A VOI: .
Mi aspetto diverse espressioni/punto interrogativo. Di OGM si parla poco alla massa dei consumatori dei super/iper mercati. Li si bombarda di immagini pubblicitarie per convincerli che possono scegliere liberamente tra una quantità diversissima di prodotti uguali. Mentre le multinazionali hanno già scelto per noi e ci propinano i loro articoli su misura, quelli che ti fanno usare poi i loro farmaci, i loro pesticidi, i loro semi ……….. un Dna studiato ad hoc da loro, ma per noi ………….. Nell’era della libera circolazione, della concorrenza ad ogni costo, delle scelte preconfezionate al super market, diventa sempre più difficile potere scegliere liberamente.
Rivolgo un appello agli ambientalisti, agli attivisti: . Diffondiamo l’informazione all’interno delle reti (No agli inceneritori Rifiuti zero, No all’abuso di centrali elettriche).
Ciao Angela Donati-Alberi non antenne Comitati antielettrosmog-Bologna (portavoce al Tavolo di partecipazione per la telefonia cellulare promotrice della delibera popolare dal basso, approvata all’unanimità dal Consiglio comunale nel 2004, che poneva, attorno ad un unico obiettivo gruppi di pressione diversissimi tra loro.
angela.mamma@libero.it
Sono una genovese della ex bellissima Val Varenna, dico ex perchè da qualche anno d’estate la valle è invasa da decine di equdoregni che vanno ai laghetti. Nulla in contrario se non per il fatto che lasciano rumenta ovunque, hanno scritto su tutti gli scogli e sono perennemente ubriachi e fanno fracasso. Ormai nessun abitante della zona può accedere in quella tratta del torrente ne può prendere l’autobus nel pomeriggio perchè è colmo e essendo ubriachi a qualcuno fanno paura. Così hanno aggiunto un pullman alle 18 (sono anni che richiediamo qualche mezzo in più) ch e oltretutto non pagano il biglietto. Quelli con la macchina la posteggiano ovunque intralciando il passaggio e viaggiano spesso in 7/8 per auto. Io mi chiedo, sperando di non essere presa per razzista, se fossero degli italiani a fare tutto questo?
Sono una Guardia Ecologica Ittica e Venatoriadella Provincia di Milano.
Da anni combattiamo per avere leggi chiare.
Sentite questa sulla pesca che potrebbe anche essere detta durante uno show…: L.R.n° 12 del 30/7/2001 art. 17 c. h ” è vietato pescare durante l’asciutta completa.
Quanti pescatori avete visto andare a pescare sui sassi secchi o sul letto del fiume sulla sabbia????
…E non finisce qui…
Alla prossima
Ciao.
Gilberto Panigada
Un breve intervento sull’uccisione prossima dei “bambi”. Ho letto su La Stampa una dichiarazione della Presidente Bresso : “con tutti i bambini che vengono uccisi in Libano, perchè tanti si preoccupano dei cerbiatti?”. Sono turbato, in primo luogo mi viene in mente che la Bresso è tanto delicata quanto è bella, in secondo luogo mi viene in mente che molti dicono che le armi nucleari dovrebbero essere controllate dalle donne, poichè mamme e più consapevoli del valore della vita. Per carità, non diamo nemmeno un fucile alla Bresso la quale, secondo me, per accontentare le opinioni di propri elettori (cacciatori, agricoltori dell’ultima ora, amanti della polenta e camoscio etc.) non esita minimizzare sulla mattanza di animali che, spendendo denari che altrimenti andrebbero sprecati, potrebbero essere trasferiti altrove. Sono un piemontese e per ora mi consolo leggendo gli interventi di chi come me è contrario all’assurda cacciagione e, non ultimo, con il fatto che la Presidente Bresso non avrà mai più il mio voto.
Caro Beppe mi sei simpatico e ti seguo molto, anche nei tuoi spettacoli, pero questa volta sui caprioli non sei documentato abbastanza.
Se gli ungulati si trovano ad essere in forte aumento non lo si deve al niente che fanno gli ambientalisti, che oltre a chiudere un’area altro non fanno, lo si deve ai selecontrollori, cacciatori che dopo avere fatto un corso partecipano alla gestione di questi animali.
Gestione non significa solo abbattimento, ma sopratutto censimenti e pianificazione di una data zona che offre per questi animali un certo carico sopportabile alla loro sopravvivenza, che in forti concentrazioni provocano la decadenza di un bosco, in quanto la riplantumazione naturale viene bloccata in più cè il danneggiamento provocato alla corteccia con i morsi e con lo sfregamento delle corna.
Fatti i censimenti, in questi piani di abbattimento si privilegiano animali non sani , con anomalie, giovani deboli, vecchi, femmine sterili cosichè il patrimonio genetico di una popolazione è sempre in miglioramento, da qui si evince l’aumento di questi animali.
E’ vero si potrebbero catturare e portare in altre zone, si fa anche questo, ma un riconoscimento a ciò che viene fatto gratis da questi amanti della natura, bisogna pur darlo, criticare e basta stando comodamente seduti in poltrona è facile, nei boschi bisogna andarci e sopratutto conoscere gli animali e dare un giusto peso ad un’abbattimento di un bellissimo animale, ma bello quanto un vitello o un capretto.
La mia non è polemica, è solo informazione.
ciao
Gianni Monicelli
discarica abusiva in Abruzzo, a Bussi… non ho ancora trovato nessun cenno su questo blog! Mi piacerebbe saperne di più, e magari che con l’aiuto del buon Beppe si faccia qualcosa per risanare la regione verde…
Non so caro Beppe ma ormai 6 diventato una droga x l’Italia ed il fatto è che noi siamo diventati TUTTI DROGATI!!!!!Scherzi a parte,qui in Abruzzo stiamo,per quanto riguarda l’ecologia,messi “in mano a Cristo” quando passi in provincia di Teramo mi piacerebbe,ovviamente dopo un pranzo casereccio in famiglia,mostrarti le pessime anzi orrende condizioni di alcuni corsi d’acqua della mia zona:dove 2 anni fa (immaginami a pesca sotto il Gran Sasso d’Italia) pescavo trote stupende,ora…..scorre acqua nera!!!!Colpa del laboratorio?non m’importa ma la situazione sta degenerando.grazie per avermi letto
Saluti dalla mia stupenda terra
Esposito Marco(338/9508513)
siamo stati fortunati a Cairo Montenotte (savona è venuto beppe a farci ridere sulle disgrazie ambientali e sociali che ci stanno capitando ….proposte di discariche ,dicentrali a carbone (la risorsa del terzo millennio) presentate come ricatto occupazionale e c’erano davvero tante persone ad applaudire ..a ridere tante anche le autorità ! gente che gliene frega niente della salute , dell’occupazione , delle proposte alternative …gente che userà l’evento come occasione per mettersi in mostra .
mentre è lodevole l’attività di beppe grillo e dei suoi collaboratori lo è molto meno quello di quelli che mettono in atto e usano gli altri a fini meramente propagandistici.
i promotori di quest’ultima azione contro centrali un insieme di persone che fino al 1 luglio 2006 altro non hanno fatto che legarsi chi per uno scopo chi per altro(politici ds si son sempre eclissati abilmente da fare dichiarazioni pubbliche contro le centrali -con l’arma della contrattazione i sindacati confederali hanno siglato l’accordo che prevede la centrale a ferrania un lavoro perfetto a favore di gambardella e dei suoi partner- Ci sono forse interessi personali nella località ferraniese di chi in passato ha avuto benefici e che adesso riscopre una vocazione ambientalista ..associazioni composte a volte da 1 persona sola presidente compreso, hanno boicottato il referendum popolare tenutosi nel 2001 contro le centrali e gli inceneritori.il primo luglio scorso c’è stata la manifestazione a seguito di un convegno e di un’assemblea sulle energie rinnovabili con la presentazione di un progetto di sviluppo diverso per la valle bormida …per farla breve questa gente non c’era nè al convegno nè alla
assemblea e alla manifestazione che ha contato 102 persone NO TAV di Susa compresa .
la lotta era la stessa
L’ho visto quel posto. tutti avevano una casa a piano terra, senza ascensore. non c’erano serrature alle porte, antifurti, polizia e armi. tutti si dividevano le risorse. le macchine avevano motori ibridi metano-elettrico. ognuno aveva un piccolo giardino con ortaggi, piante da frutto, una mucca per avere ogni mattina il latte fresco e le galline per le uova. gli ampi pannelli solari sui tetti fornivano gratis energia elettrica. l’acqua piovana veniva raccolta dai canali di scolo e usata per tutti i servizi tranne doccia e rubinetti. gli avanzi organici dei cibi venivano mescolati agli scarti umani per fare concime per i giardini e i campi. si produceva solo quel che serviva o poco di più. petrolio, smog e polveri sottili parevano un ricorso lontano. PIL, economia, sommerso e deficit non esistevano. non era una società perfetta, ma l’interesse comune per la salute e il benessere sociale avevano la priorità dentro la testa di ogni uomo. armi, gendarmi, stupri e violenze non erano nei pensieri di nessuno. poi un giorno arrivò un tizio, che estasiato guardò quella meraviglia di posto e disse: “bravi, ma adesso questo è tutto mio. io vi dominerò, lavorerete per me d’ora in avantri. avanti, chi di voi è così cattivo da opporsi?” Tutti usicirono dalle loro case, si guardarono negli occhi, ma non reagirono. adesso quella gente in stato di schiavitù legalizzata, ma nessuno si ribella, perchè l’unico modo per ribellarsi sarebbe ucciderle, ma nessuno là è capace di uccidere.
Salve a tutti!
In tema di ecologia e di rifiuti mi sembra significativo segnalare l’esempio di Potenza. Da qualche mese sono stati rimossi tutti i bidoni d’immondizia presenti nel centro storico della città. Al loro posto sono state disegnate sulla pavimentazione stradale aree colorate, segnalate con un cartello. Queste aree sono, per così dire, i nuovi cassonetti dell’immondizia. Praticamente ora la spazzatura va lasciata a terra ai bordi delle strade, là dove indicato. A parte i facili commenti sull’assenza di igienicità di un simile modo di gestione della spazzatura, bisogna tener presente che Potenza è una città di montagna, con strade in pendenza. In alcuni punti del centro storico la gente è costretta ad ammassare la spazzatura vicino ai muri degli edifici per evitare che rotoli via.
Come detto all’inizio quello di Potenza è solo un esempio…ma da non seguire!
Caro Beppe
Sono tuto ammiratore da tantissimo ancor di più ora che denunci apertamente e con cognizione di causa i vari soprusi nel mondo.
Attualmente soamo alle prese con l’avviamento della raccolta differenziata e devo ammettere che la parte più ostica è capire come dividere i rifiuti e in quale cassonnetto depositarli. Penso anche alle persone anziane che si ritrovano questo quesito e parlandone in famiglia mia moglie ha proposto una soluzione ottimale, “perche i produttori non indicano chiaramente sulle confezioni dove dovrà essere smaltito il residuo del prodotto??
Mi sembra un’ottima idea, almeno si sensibilizzano i produttori ad utilizzare materiali residui riciclabili.
Un cordiale saluto da Mario e Olga
L’inquinamento dei fiumi con sostanze tossiche è sicuramente il problema più grave, poichè la durata nel tempo delle sostanze tossiche immesse nel circolo acquatico è enorme.
Ma dove non colpisce l’ industria o l’insediamento urbano, l’ uomo, ovvero l’animale più bestia che c’è, invece di progredire nella difesa del territorio dalle alluvioni o piene stagionali dei fiumi, si inventa di modificare le sponde dei torrenti costruendo le cosidette “sponde piacentine”. Ricordi lontani di quando andavo a pescare nei torrenti orco e malone (in prov. di torino) mi fanno vedere quelle “lame” d’acqua dove la domenica numerosi pescatori potevano pescare barbi cavedani e quant’altro. Queste lame dove da un lato esisteva una bluchera (ammasso di sassi a protezione della sponda in erosione) e in mezzo una buca profonda dove l’acqua scorreva tranquilla e sull’altra sponda una discesa tipo spiaggia (quanti si facevano il bagnola domenica) aveva lo scopo di decantare durante la piene il torbido delle acque.
Terminato il temporale e la piena del fiume, si faceva la manutenzione del fiume, asportando il materiale decantato nella lama il quale serviva per la costruzione di strade o di rifacimento dei terreni corrosi.
La stessa fauna ittica è in pericolo poichè questi torrenti sono diventati dei canali dove l’acqua scorre veloce e non offre (che in pochissime zone) habitat naturali per la riproduzione della fauna ittica.
Complimenti ai vari ministri dell’ ambiente, tanto loro i soldi per andare a pescare salmoni in canada o finlandia ce li hanno.
Ma di politica dell’ambiente ne sa di più sicuramente il contadinop di 80 anni che sta vicino a casa mia.
Anche se questa mia non servirà a nulla…
Ciao
Valter
Caro Beppe,
grazie per questa serata che ci hai offerto a Genova in Piazza Matteotti. Molto importante. Ho provato dolore quando hai riconosciuto che “nemo in patria progeta est”. Ma, questa volta, spero tu lo sia e che non si faccia nulla a Scarpino. tutti, anche tu possibilmente, il 27 in Via Garibaldi davanti al comune.
Sabato 15 abbiamo fatto una gita coi kayaks (seguendo le disposizioni della Capitaneria di Porto) che ha portato noi e nostri amici milanesi, da Nervi a Genova Porto Antico, per ammirare Genova dal mare. L’acqua, sino a Punta Vagno, era smeraldo trasparente e ricca di pesci. Poi, schifosa. In porto, oltre ad avere un colore terrificante, era coperta da immondizia che andava dalle bottiglie di plastica ai topi morti ed i milanesi hanno commentato:”Sembra di essere a Hong Kong!” Ho obbiettato che però noi la nebbia da smog non l’abbiamo…mi sono sentita un verme, io che ho camallatodall’anno scorso per avere permessi ed organizzare la gita in modo legale e che si vedesse quanto ospitali fossero i genovesi (il circolo del Mandraccio è stato molto ospitale!)…
Cosa possono fare i cittadini perchè nel nostro porto almeno non galleggi rumenta che dovrebbe essere messa negli appositi cassonetti con raccolta differenziata? A tal proposito propongo il cassonetto in centro storico anche per i topi: come sai, ne dovremmo avere 7 a testa, anche se penso molti di più (prolificano…come topi!).Di notte, è pericoloso depositare la rumenta: aprendo un cassonetto si potrebbe esser morsi!
Ciao
Luisella
Più che un commento su quello che ho visionato sulla pagina dell’ecologia, vorrei che fosse data una maggiore considerazione all’aria condizionata, al suo utilizzo indiscriminato e al fatto che tra le automobili che hanno questo impianto, i negozi, le abitazioni ed insomma quasi ovunque l’aria che si respira d’estate e maggiormente cattiva ed è sicuramente più caldo del solito. Le stradine medievali del centro di Firenze che anni fa erano veramente rifugio di
frescura oggi quando ci si passa sono dei veri forni e l’aria è irrespirabile.
Grazie e cordiali saluti da Liana Malavasi
parlando con un amico ci siamo chiesti:
perché non creare un codice forma/colore per gestire i rifiuti solidi urbani (escludendo quindi la frazione cosiddetta umida)?
Mi spiego meglio con una serie di esempi:
vetro – cerchio giallo;
alluminio – quadrato verde;
plastica – triangolo blu.
La combinazione di forma e colore consentirebbe a tutti (anche ai bambini, ai daltonici, agli analfabeti, agli stranieri) di identificare immediatamente la tipologia di rifiuto e di indirizzarla verso il contenitore più appropriato.
E’ forse troppo auspicare che un sistema del genere sia esteso a tutta l’Europa?
Mi è arrivata questa E-Mail e penso che sia un dovere far conoscere a tutti e cercare di fermare questa atrocità verso poveri animali indifesi, che hanno la sola colpa di avere “LA PELLICCIA”.
PS: Il link, porta ad un video molto cruento di alcuni cacciatori.
Re il riscaldamento del pianeta,mi è venuto un lampo di genio.Se mezzanotte di tutti i giorni in tutto il globo si spegnessero tutte le luci fino alle 6 del mattino quanto calore in meno si produrebbe?e quanti barili di petrolio in meno si brucerebbero?Qualche altro beneficio?! il ladri dovrebbero andare a rubare con la lanterna poi ci si accorgerebbe che ci sono molte stelle in più di quelle che si vedono dalle citta super illuminate.(Io abito in una zona dove ci sono pochissime luci stradali e di notte vedo molte più stelle che quando vengo a Genova)
Ciao JR
PS Oggi ho sentito che non é vero che a Camogli sotterrano i morti con la testa fuori per non comprare le lapidi.
Ciao, adoro il mare, pratico occasionalmente vela e detesto che le ns. acque siano trattate con tanto disinteresse, soprattutto in merito all’inquinamento da combustibile per la mobilità di merci e persone. Mi sono sempre chiesta perchè non fare barche con pannelli solari??…quindi spero che interessi e inoltro… dal n. 5 di maggio 2006 anno XIII della rivista di settore “Ilsoleatrecentosessantagradi”, riporto in breve un articolo inerente il solare per il mare: La Solar Seylor, una società australiana che si occupa di progetti legati alla mobilità marina sostenibile, ha sviluppato una nuova imbarcazione che funziona con un sistema di propulsione ibrido a energia solare in grado di sfruttare anche la forza del vento mediante l’impiego dei “solar wings” (ali solari), che grazie alla loro regolazione, permettono di sfruttare al max l’insolazione e la risorsa eolica. Una di queste imbarcazioni, la Sydney Solar Seilor, E’ IN SERVIZIO DAL 1999 NEL PORTO DI SIDNEY!!! (un modello è stato presentato in Italia ed attualmente proposto sul ns. mercato). I vantaggi derivanti dall’impiego di questa nuova forma propulsiva riguardano i BASSI COSTI D’ESERCIZIO E MANUTENZIONE, L’EMISSIONE NULLA DI GAS NOCIVI E NESSUNA RUMOROSITA’. Nel mese di maggio la società Solar Sailor ha proposto al governo australiano un progetto per realizzare una imbarcazione di grandi dimensioni in grado di trasportare MEZZO MILIONE DI TONNELLATE DI ACQUA dalla zona monsonica della regione di Kimberley ad ovest, alla città di Peth che soffre di scarsi rifornimenti idrici. Si chiama AQUATANKER, dotata di pannelli solari giganteschi che possono alzarsi sul pontile (e fare da vela!! ndr) permettendo di risparmiare dal 40 al 60% di carburante tradizionale, considerando che i costi e l’impatto ambientale per un progetto di desalinizzazione sarebbero certamente maggiori.
per info: Solar Sailor
http://www.solarsailor.com
E’ l’Italia, penisola bagnata quasi totalmente dal mare, paese di navigatori e commercianti?????
Caro Beppe, da anni vivo una realtà a dir poco sconcertante. Si legge e si sente ormai dovunque della necessità di gestire al meglio i rifiuti per limitare l’inquinamento. Ebbene io svolgo un’attività commerciale nella provincia di Milano e provvedo allo smaltimento dei miei rifiuti a norma di legge e non senza pagare cara la mia tassa per lo smaltimento. Il mio vicino anch’egli impreditore ha deciso di smaltire i suoi rifiuti in modo molto più veloce e meno oneroso. Infatti sono anni che denuncio al comando della Polizia Municipale (organo competente)che questo imprenditore anzichè smaltire i rifiuti come dovrebbe…accende un bel fuoco e sopra ad esso butta di tutto… legna, plastica, carta etc. Denunciato il fatto in maniera scritta più volte, denunciato il fatto verbalmente tramite telefonate all’ente suddetto, denunciato il fatto al sig. Sindaco del nostro paese (con tanto di foto dimostrative). Ebbene ancora oggi questo imprenditore continua la sua opera di inquinamento dell’aria che io come tutti gli altri siamo costretti a respirare….(assicuro a tutti che respirare i fumi di plastica bruciata non è affatto piacevole oltre a portare il rischio di malattie polmonari).
In conclusione…. Si pensano giornate nelle quali far rispettare il divieto di circolazione delle autovetture per limitare l’inquinamento e.. di fronte a denuncie come la mia nulla succede??? Affettuosamente e cordialmente la saluto e… VIVA L’ITALIA
Da notare cosa c’è scritto su repubblica sulle auto elettriche, hanno fatto un documentario.
http://www.repubblica.it/2006/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/macchine-elettriche/macchine-elettriche/macchine-elettriche.html
io sono un operaio che lavora nell’igiene ambientale ,e faccio il mono operatore, in poche parole guido un mezzo con patente c, e nello stesso momento mi carico i rifiuti da solo.
Mi chiedevo ,se mi succede qualcosa e sono da solo chi mi soccore???
ce la legge sulla sicurezza sul lavoro perche permette a queste azziende di usare questo sitema .
perche la cgil. csl.uil ecc,ecc,fanno finta di non vedere!!!
nel mio cantiere in 6 mesi di lavoro un morto investito mentre il mezzo andava in retro 2 cadute con progniosi di 10 e 90 gi,e per ultimo l’amputazione di un pollice.(l’azienda in cui mi trovo ha appena iniziato questo lavoro e si e valsa interpellare un esperto che ha progettato tutto questo.)
Ciao a tutti, vorrei far conoscere il famigerato progetto Mediapolis, un parco divertimento e relativo centro commerciale che verrà costruito in una stupenda zona nel canavese. Questo “circo” stravolgerebbe completamente l’equilibrio ambientale di un’area verde, trauquilla e bellissima. Invito tutti ad informarsi ed eventualmente ad intervenire come possibile x osteggiare questo irrimediabile stupro. Il progetto è in via di definitiva approvazione dalle giunte regionale e provinciale piemontesi. Grazie a tutti x la collaborazione.
p.s. vi invito eventualmente a passare nella zona x capire meglio. fabrizio
Abbiamo vinto!!!!
Per chi non lo sapesse, la SNAM aveva intenzione di attraversare la Valnerina, Norcia e Parco nazionale dei monti Sibillini, con un enorme gasdotto, creando uno scempio non indifferente. Grazie alla nostra battaglia durata un anno abbiamo fatto deviare il percorso.
Per ulteriori notizie: http://www.norciaperlambiente.4000.it
grazie
ma siamo proprio un paese di stupidi
non vogliamo le centrali nucleari ma compriamo l’elettricita in francia che ha le centrali nucleari sui nostri confini
produciamo rifiuti piu di qualunque altro e paghiamo la germania per prenderceli e lei ci fa la corrente elettrica e il teleriscaldamento
ci lamentiamo che non c’e lavoro e comperiamo la fiat 600 costruita in polonia oppure la 16 costruita nei paesi dell’est
abbiamo alla guida del paese la piu grane schiera di indagati e accusati di vari crimini
e per finire
abbiamo ( anno) votato 1 imprenditore x dirigere il paese e sono stato molto bravo perche o detto solamente imprenditore.
ci lamentiamo dell’inquinamento e prendiamo l’auto per fare 100 mt
ci facciamo debiti x andare in ferie o per cambiare 1 volta al mese il telefonino
siamo o non siamo un paese di pagliacci????????????
toglietici la nave da ostuni la nave turca che ci rovina il mare
Ciao Beppe
ti segnalo un sito dove puoi trovare un articolo dedicato alle scie chimiche che solcano i nostri cieli. Da vedere!
Il sito: Nexusitalia.com
qui trovi anche una petizione che non servirà ma almeno sapranno che sappiamo….
Grazie. Angela
Ciao Beppe
ti segnalo un sito dove puoi trovare un articolo dedicato alle scie chimiche che solcano i nostri cieli. Da vedere!
Il sito: Nexusitalia.com
qui trovi anche una petizione che non servirà ma almeno sapranno che sappiamo….
Grazie. Angela
Caro Beppe, abito a Civitavecchia ( Roma )ti volevo informare, non so se lo sai, che dal 1999 presso il nostro comune è stato messo da noi a protocollo il “Progetto Albero” per lo smaltimento dei rifiuti.L’impianto di smaltimento è composto da una sezione per il trattamento, cernita e stoccaggio della frazione secca e da una sezione di fermentazione anaerobica di biomasse per la frazione umida/organica integrato ad un impianto di serricoltura termica intensiva.
La sezione di fermentazione anerobica di biomasse è costituita da un processo di preparazione dei rifiuti umidi seguito da un impianto di fermentazione anaerobica ad alimentazione bilanciata e da un numero variabile di gruppi di generazione elettrica alimentati a biogas.
Il progetto ha già impedito di far realizzare la costruzione di due inceneritori di immondizia che sviluppavano diossina…….!
TI CHIEDO DI VISITARE IL NOSTRO SITO http://www.associazionemichelangelo.it e magari se hai qualche commento da fare…..fallo!!!Grazie a nome di tutti i ragazzi che fanno parte dell’associazione e di tutte le persone che credono in noi.Forza e coraggio!!!
Caro Beppe,
non ce la faccio più! mi tocca pagare ben 285 euro per un servizio che qui in campania è praticamente inesistente, quello dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. quando va bene, siamo in emergenza rifiuti 3-4 volte l’anno, subendo per questo un danno biologico inquantificabile. paghiamo la tassa sull’immondizia in base alla quadratura della casa – una follia, ma cambierà mai questo sistema?. dove abito io, non esiste più, gia da almeno tre anni il servizio di raccolta differenziata. nonostante questo, io continuo a farla, ammucchiando la roba riciclabile e gettando poi solo l’umido. i rifiuti da riciclare me li carico in macchina una volta a settimana per portarli in un altro comune vicino, a 3-4 km, dove esistono le campane per la raccolta, ma poi non si sa dove le vanno a svuotare. a fronte di tutto questo devo pure pagare una tassa così salata. sto seriamente pensando di non pagare più, smaltire l’umido per farne compost e citare il comune o la regione per la mancata erogazione di un servizio praticamente indispensabile. credi che ci siano le basi per poterlo fare, o è una battaglia persa in partenza?
possiamo fare qualcosa per NON mandare a manetta l’aria condizionata nei locali pubblici/cinema/ect e riscaldare il mondo inutilmente?
C’è una regola per il riscaldamento invernale ma non mi risulta che ci sia nulla per il…raffreddamento estivo
Sono in ufficio con il golfino….ciao e grazie
Brunella Gardini
ciao beppe sono un ragazzo di cesena ho appena compiuto i 18 anni .
sono un appassionato di ecologia e di fonti di energia alternative.
per questo mi sono inscritto alla specialazazione di termotecnica all’itis di forli.guardando i tuoi servizi (citandone uno…un grillo per la testa….)mi sonocallarmato molto non capisco come lagente non riesca a capire come è importante l’ecologia.sopatutto però non capisco come non si possa amare i proteggere il nostro pianeta perche in fondo è nostro è casa nostra tutto il pianeta.
Ho aquistato un appartamento in un piccolo condominio,era mia intenzione montare i pannelli solari, non quelli fotovoltaici, ma i pannelli termici, molto più economici e semplici, si collegano con la caldaia e la resa è molto buona, il mio vicino di casa aveva la mia stessa intenzione, solo che l’architetto giudica anti estetico l’inpianto sul tetto e non ne vuole sapere, io faccio l’artigiano e conosco molte delle norme che dal gennaio 2006 devono essere aplicate nella costruzione delle nuove case per il risparmio energetico, praticamente la casa quasi non deve respirare, mi riesce quindi difficile accettare di non poter montare a MIE spese un inpianto che senza inquinare mi farebbe risparmiare e avere tutta l’acqua calda che voglio per 7 mesi all’anno! tra l’atro mi sono informato e mi è stato detto che la resa migliore si ha con un impianto grande, l’ideale sarebbe farlo a livello condominiale, ricordo che anni fa durante una vacanza a Budapest vicino al lago Balaton avevamo affittato una casa dove la doccia consisteva in una cisterna d’acqua riempita al mattino e usato la sera in 5 persone per la doccia, il tutto gratis e senza inquinare! penso che sarebbe utile una campagna di informazione per spiegare come risparmiare con una semplicità assoluta se usato da tutti un’infinità di metri cubi di gas e gasolio, se qualcuno ha montato inpianti come quello che era mia intenzione montare e volesse
darmi qualche informazione in più ne sarei felice.
grazie per lo spazio che mi è stato concesso.
Davide Razza Piacenza
Caro Beppe, Tre inceneritori in 30 km. Sembra un film di Pozzetto ma c’è poco da ridere: è quello che i nostri amministratori pubblici e privati stanno cercando di realizzare in Garfagnana e Valle del Serchio (provincia di Lucca) con l’ammiccante assenso di Regione Toscana e Provincia. E’ la solta devastante tattica dei piccoli passi: in Garfagnana, a Castelnuovo, abbiamo già un inceneritore (90% pubblico) che, stando ai nostri amministratori, è “normale” ampliare (di ben 4 volte !). Poco più in là, a Gallicano, esiste un impianto privato che essicca rifiuti preparandoli per l’incenerimento, presso il quale, dicono, è “normale” installare un inceneritore, che permetterebbe di “termovalorizzarli”, come a loro piace tanto dire, sul posto. Infine, fatto qualche altro chilometro, a Diecimo, la cartiera Lucart, quella che produce la carta igienica “ecologica” (pubblicizzata anche in TV) ritiene “normale” installare un inceneritore per smaltire i fanghi di cartiera propri e del distretto cartario di Lucca, uno dei più vasti d’Italia. Proprio tutto normale e, soprattutto, sicuro ? Recentemente sono emersi alcuni dati sanitari, raccapriccianti, secondo cui la Valle del Serchio detiene primati non proprio invidiabili: mortalità totale, malattie apparato circolatorio e respiratorio, tumori totali. La Garfagnana non è da meno: mieloma e linfoma non hodgkin in eccessi statisticamente significativi. Per quest’ultimo, un recente studio del Prof. Biggeri di Firenze, dimostra un più 100% di mortalità a Castelnuovo, il paese dove è attivo l’inceneritore. Il Dott. Montanari, che hai già affiancato nella tua battaglia contro questo tipo di violenze alle persone e all’ambiente, ha già dato la sua preziosa disponibilità per un intervento pubblico il 27 maggio, durante il quale cercheremo ancora una volta di farci ascoltare da chi non vuole sentire. Se anche tu potessi fare qualcosa per noi, ti preghiamo, fallo presto. Ci contiamo molto. Grazie.
Comitato Amb/Salute Gallicano
perchè la fiat non costruisce un’auto ibrida?
Dobbiamo tutti controllare che si inquini il meno possibile,ma tutti dovremmo cominciare a reciclare il più possibile.
Solo così possiamo mettere in crisi chi non lo spera.
Ciao atutti Gianca.
Faccio parte da molti anni di una Associazione di Volontariato che si occupa dell’ospitalità ed accoglienza di bambini orfani provenienti da orfanotrofi e/o famiglie disagiate dell’Ucraina.
Da sempre( o meglio dal 1997 – anno in cui ho cominciato ad occuparmi di questo servizio) ho appreso dai vari esperti (ricercatori del CNR,
professori universitari nonchè responsabili di associazioni che si occupano di ambiente) che le radiazioni sprigionatesi a seguito dell’esplosione nucleare di Chernobyl della notte del 26 aprile 1986 hanno mietuto miglia di vittime subito e che sucessivamente i suoi effetti hanno prodotto delle vere stragi.
Ho sempre sentito parlare di centinaia di migliaia di morti!!
Ora,a venti anni da quell’immane e luttuoso evento, da tutte le parti non si fa che parlare di Chernobyl: servizi televisivi, carta stampata, riviste, settimanali. Insomma tutti trattano l’argomento, ma ahimè, mi da l’impressione che ci sia molta improvvisazione, molto pressapochismo e che i veri “esperti” se ne stiano in disparte.
Personalmente ritengo che la “verità” presentata sia “sottostimata” sperando ciò non dipenda da ” tattiche” e da “strategie” a favore o contro il nucleare.
Quello che deve emergere è la verità. La scienza e la ricerca devono far sentire la loro voce e non lasciare nel dubbio molta gente che si interroga e
“vuole sapere”.
Grazie. Giuliano Berton
sto scrivendo per pura informazione!Abito in una coperativa agricola a borgo san lorenzo e un pò di anni fa l’alta velocità a deciso di distruggerci molto terreno per la costruzione di una strda che serve ai camion per risparmiare un pò di chilometri,i nostri sforzi per non farla costruire sono stati vani ed ormai la strada è stata costruita ormai da 5 anni!ma la cosa che irrita me e tuuti i componenti della coperativa è che l’accesso a questa strada è consentita ai soli camion e noi che abbiamo sacrificato il nostroterreno non ci vogliono far passare (anno messo addirittura dei vigilanti) la strada doveva essere pubblica ma nel costruirla hanno sbagliato a fare un uscita e con questo pretesto l’hanno fatta diventare privata giudicandola pericolosa per la circolazione quando potevano benissimo in questi 5 anni rimediare l’errore!!!vi sembra giusto questo?
Ciao Grillo!
Mi chiamo Daniele Stephan e sono una ragazza brasiliana che da 7 anni vive a Bologna cercando di divulgare un’arte ecologica che fanno in Brasile. Si tratta di costruire oggetti di uso quotidiano come cesti ad esempio usando materiale di recupero come quotidiani e reviste usate. Io reciclo quello che leggo(e non solo) e poi lo regalo oppure lo vendo a qualcuno che preferisca spendere i suoi soldi in un pezzo fatto a mano invece di comprare un cesto di vimine fatto in Cina…
Da due anni ho creato con altre due amiche la “Vagalumeart”, un’Associazzione di Promozione Sociale dove abbiamo un piccolo spazio per poter insegnare a chi ha voglia di mettersi a lavorare per migliorare l’ambiente dove viviamo.
Vorrei poter inviarti qualche foto dei miei lavori ma non so come fare…
Ti saluto e venerdì 21 vengo a vederti!
Grazie!
Ciao Daniele mi puoi dare ulteriori notizie sulla vostra associazione?
grazie
Forse non tutti sanno che …. c’è un nuovo Testo Unico sull’Ambiente, in vigore dal 29 aprile 2006 …….
tratto da http://www.amblav.it
Decreto “Norme ambientali” n. 152/06 in vigore dal 29/04/2006. Contraria nuova maggioranza. Regioni e Associazioni ricorreranno alla Corte Costituzionale.
Il S.O. n.96 alla G.U. n. 88 del 14/4/2006 annuncia il D.Lgs. 3 aprile 2006, n.152 “Norme in materia ambientale”. Si tratta di un ultimo atto di arroganza di un Governo dimissionario. Contraria la nuova maggioranza. Associazioni e Regioni ricorreranno a Corte Costituzionale.
Precedentemente, il Presidente della Repubblica Ciampi NON aveva firmato il testo del che decreto legislativo, rinviandolo al Governo con la richiesta di chiarimenti, anche in relazione al parere negativo espresso dalla Conferenza StatoRegioni, sul mancato invio del testo al Consiglio di Stato (le associazioni avenvano dichiarato l’assenza della loro obbligatotria consultazione). La richiesta di chiarimenti al governo ha rappresentato, di fatto, come una bocciatura da parte del Presidente della Repubblica. D’altra parte, nel corso della lunga battaglia parlamentare sono stati denunciati i numerosi vizi di costituzionalità del decreto. Il governo non solo ha stravolto la legislazione su rifiuti, acqua,aria,difesa del suolo, bonifiche e danno ambientale, ma come ha dichiarato il portavoce di sinistra ecologista “ha calpestato le competenze costituzionali delle Regioni ed ha aperto nuovi contenziosi con l’Europa. L’intervento del Presidente della Repubblica appare dunque opportuno e fondato” nei confronti di una legge delega che rappresenta un mostro giuridico, e le perplessità del Presidente Ciampi hanno dichiarato Rino Pavanello ed Ermete Realacci,- “ne sono l’ennesima conferma”.
Ciao.
Giustissimo quello che dici, e come al solito assistiamo a veri e propri prepotenti inciuci legislativi.
Io ti parlo da Guardia Ecologica Ittica e Venatoria, della Provincia di Milano e ti dico che questa legge, per quanto riguarda l’ecologia, è stata fatta senza avere la più pallida idea di sapere cosa necessita ad un paese come il nostro.
Sembra che chi legiferi viva in una altro stato, in un’altra epoca e con altri problemi.
Nel mio (nostro) caso personale di Guardie, non riusciamo più a far rispettare leggi che dovrebbero essere il Dogma per paesei civili.
E’ un continuo abrogare leggi che possono funzionere con altre nuove che non servono a nulla.
Servono solo a creare vuoti legislativi che altro non fanno che mettere noi Pubblici Ufficiali, in condizioni di non poter applicare le leggi contro comportamenti che stanno rovinando il Paese.
Ti faccio un piccolo esempio: 2 anni fa hanno abrogato una legge di nostra competenza (L.R.94/80) che vietava lo smaltimento dei rifiuti tramite combustione, senza sostituirla con altre.
Non hai idea di cosa la gente riesca a bruciare per fare “pulizia”… batterie d’auto, pneumatici, elettrodomestici, olii, vernici, qualsiasi plastica, abbiamo verbalizzato gente che bruciava tonnellate di fili elettrici per ricavarne il rame, quasi da rimanerne soffocati dal fumo tossico!!! Ma questa è solo la punta dell’iceberg.
Questa nuova legge ambientale in vigore da 3 giugno, che ha abrogato la legge Ronchi (22/97)non ci è stata data ancora in carico, e praticamente per quanto riguarda l’ambiente siamo pressochè gli unici a dover far rispettare le leggi sull’ecologia…quindi al momento tutti possono fare tutto…e noi stiamo a guardare.
Scusa lo sfogo, ma quando ci tieni molto a preservare quel poco di buono che è rimasto e vedi politici senza conocenza e rispetto che amno solo riempirsi la bocca con parole come “Ecologia”, “Ambiente” “Acque”, ti viene proprio voglio di mandarli a lavorare in qualche discarica abusiva..
bellissimo blog…..perchè nn parlare anche delle scommesse clandestine con animali?
A proposito di ecologia….
Lo sapete che quando usate i saponi per il corpo, senza volerlo inquinate l’ambiente? uguale per le creme corpo, viso, i prodotti per bébé, etc….e non sempre sono inocui anche per la nostra pelle.
A volte le grande ditte di cosmetici vi fanno pagare molto caro dei derivati di pretroleo (parrafina, propylen glicol, ecc)…a loro costa niente…ma per la pelle non é cosi buono…e per l’ambiante; un disastro!
Oggi si é in grado di fare prodotti con eccipienti vegetali, ma nessuno (o quasi!) lo vuole fare!!!!
Perché costa troppo. Un buon olio essenziale costa di piu che un po di parrafina…
Sicome il naturale va un po di moda ultimamente…comunicano lo stesso sul naturale. Pero cambia poco. Scrivonno sul etichetta: al olio di mandorle….pero troverete solo una gocce di questo olio, immersa in una marea di prodotti sintetici.
Francia, Canada, germania…per fortuna cominciano a propore prodotti di qualité migliore. Vegetali e anche biologici!!!!Speriamo che l’Italia e le italiani ci pensonno pure!!!
bisogna combattere con tutte le forze il problema dell’ inquinamento, dal vietare la circolazione delle auto almeno 3 giorni a settimana, e spingere i cittadini di buonsenso ad usare i saponi vegetali x la pulizia del corpo, in modo da non avvelenare la pelle con i classici bagnoschiuma, shampo, ecc.pieni di additivi chimici,e derivati del petrolio,e cosi’evitare che gli scarichi velenosi vadano nell’acqua di scarico e poi tornino a noi sotto altre forme, avvelenandoci 2 volte. è inutile provare nuove cure, peraltro inutili riguardo ai tumori, se non si combatte la causa primaria, cioè l’inqinamento
carissimo condivido in pieno quello che urli purtroppo inascoltato ma a proposito dell auto all idrogeno non sono totalmente con te perche non si farà se sarà che trasferire il cappio dai petrolieri agli “idrogenieri” gli stessi che si attrezzeranno per produrlo E ‘ più difficile invece strozzarci con l’aria:Si proprio l aria è stata presentata da anni una auto la EOLO che va ad aria Ne ho il servizio su una rivista Emissioni zero (penso fatta fallire)la fabbrica è a Rieti in stalloPer caricare le bombole ci vuole pochissimo petrolio e lo puoi fare da casa tua Possibile che te non ne sia a conoscenza?ciao
ciao beppe, ho visto che il 26 aprile sei di scena qui a livorno. ti mando questo messaggio per metterti al corrente del problema della piattaforma o gasiera offshore.
una nave gasiera ancorata a 12 miglia marine a largo del porto di livorno, con la funzione di serbatoio di stoccaggio per gas naturali liquefatti.
a prima vista non c’è niente di preoccupante ma vai appena puoi sul sito e ti spaventi dalla pericolosità, sia per gli abitanti nel raggio di 50KM sia per l’impatto ambientale che può avere sul nostro litorale.
spero che tu possa aiutarci a sensibilizzare la cittadinanza in questa lotta che tanti vedono persa in partenza anche xchè il comune è stato “lubrificato” ed ha accettato la proposta della multinazionmale (che ha il proprietario sotto processo per frode fiscale ecc…),e la stampa locale ha la bocca tappata dalle autorità.
grazie mille
http://www.offshorenograzie.it/
Le immagini che ho visto oggi nel sito http://www.nonlosapevo.it mi hanno lasciato letteralmente scioccato !!! Come possono degli uomini fare questo a degli animali assolutamente indifesi ? Come si può usare tanta crudeltà su degli esseri viventi ??? Per favore guardate e fate girare queste immagini…per favore cercate in tutti i modi di far si che queste atroci sofferenze non riempiano più le tasche di affaristi senza scrupoli e che la pelle di queste creature senza nessuna possibilità di difendersi non finisca più nei guardaroba di nessuna persona sulla faccia della terra…Nessun uomo può dirsi tale se non si oppone a tutto questo…
ciao beppe e ciao a tutti.
mi sento colpito al cuore ogni volta che vedo qualche servizio sui piccoli di foca che strofinano il muso contro il ventre della loro madre uccisa a bastonate, per poi poco dopo fare la medesima fine…con chi li scuoia mentre ancora sono vivi e cercano di fuggire mentre la neve sotto di loro si fa rosso sangue..
vi prego cerchiamo di fare tutti qualcosa…
oltre quello che diceva beppe riguardo il commerci di prodotti canadesi,PROTESTIAMO!!!
dire “povere bestie, ma noi cosa ci possiamo fare?” non salverà le loro vite..
non vi chiedo di imbarcari per il canada a prendere a bastonate chi lo fa con loro ma facciamo sentire la nostra voce qui:
http://www.savecanadianseals.org/action.html#automailer
da questo link possiamo mostrare il nostro sdegno scrivendo al primo ministro,e al ministro responsabile per la tutela della regolamentazione marina.
occorreranno 2 min per fermare uno scempio che dura da troppo tempo….
Queste parole mi sono arrivate direttamente da un’amica che è andata in Luanda (Africa) a fare volontariato per la ONU.
Non ha poesia la mia vita, in un ufficio efficiente con gente efficiente. Capiamoci: mi piace da morire il lavoro. Il programma di merenda è iniziato ufficialmente il 1 marzo. In realtà sto ancora correndo dietro a questo e a quell’impiccio. Ci vorrà tempo prima che tutto ingrani. In alcune scuole sparizioni di cibo sospette. In altri villaggi una spettacolare partecipazione della comunità che ha creato tettoie di legna e paglia per cucinare e far mangiare i bimbi. Questi qui a volte li amo, a volte li odio.
—
In una scuola funzionava tutto alla meraviglia e i bimbi mangiavano alla grande. Poi alziamo lo sguardo ma scopriamo che il tetto della scuola era di Eternit, amianto insomma cancerogeno potenziato dal sole africano. Ho cominciato a farci caso e tutte le scuole hanno il tetto in eternit soprattutto quelle nuove costruite dalla Banca Mondiale. Da qualche parte lo dovevamo anche riciclare l’amianto
—-
Il resto della lettera è personale ma la parte che interessa a modo di denuncia è solo quella.
Saluti
Gustavo
Sono una ragazza di 12 anni dopo che ho letto questo articolo sull’ecologia,
l’ho messo a confronto con la realtà e mi sono detta “in che mondo viviamo”! Nella mia città spesso la domenica e il lunedì non fanno circolare le auto per circa 3 ore. Però in 3 ore l’inquinamento non sparisce e quando finalmente passate le 3 ore le macchine possono circolare si vede un auto che corre a 100 all’ora che lascia una scia di fumo che esce dal motore. SEcondo me è questa la gente che non dovrebbe circolare, e non è giusto che tutta la città deve ritardare i suoi impegni per colpa di una sola macchina che inquina. Oltre che una serie di altri problemi di altro genere che non sto a raccontare. Spero solo che un giorno il mondo possa migliorare in tutti i campi; ma soprattutto quello ecologico che è importante anche per la nostra salute
2a parte: La reazione di ossidazione dell’idrogeno spiegano dalla Giacomini riguarda solo la sua combinazione con l’ossigeno dell’aria, senza interessare l’azoto e quindi impedendo la formazione di sostanze inquinanti. La temperatura dell’acqua di riscaldamento così ottenuta è tra 35°C e 40°C, perfettamente idonea per gli impianti radianti sia a pavimento che a soffitto proposti dalla stessa Giacomini. “La potenza dell’impianto commentano dall’area Ricerca e Sviluppo dell’azienda è attualmente limitata a 35 KW per ragioni di sicurezza, dal momento che non esistono ancora dei provvedimenti normativi che indichino degli standard per l’idrogeno. Ma è in elaborazione una norma internazionale Iso che scioglierà ogni dubbio”. L’impianto sarà installato all’interno dell’H2Otel, una struttura alberghiera sulle sponde del Lago d’Orta i cui lavori di realizzazione sono giunti quasi al termine. L’albergo è destinati a diventare uno show room permanente della tecnologia Giacomini: sistemi radianti per riscaldamento e raffreddamento a pavimento e soffitto, componenti per il riscaldamento e distribuzione sanitaria.
1a parte: 16 marzo 2006, Edil Portale, News – Energia alternativa per riscaldare senza inquinare: una caldaia che funziona a idrogeno ed è alimentata dall’energia solare. Non si tratta di un progetto allo stato embrionale, bensì di un impianto già prodotto e brevettato dalla Giacomini, azienda piemontese operativa nel settore idro-termosanitario, la cui produzione è da diversi anni ispirata all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili. È dunque realtà la “caldaia a idrogeno”, un impianto in grado di produrre calore a bassa temperatura attraverso un processo di combustione catalitica che evita la formazione nell’aria di sostanze dannose. Il progetto è stato presentato a Torino in occasione dei Giochi Olimpici, ed ha fornito riscaldamento ecologico al Castello del Valentino, ribattezzato per l’occasione “Casa Italia”. Il funzionamento della caldaia messa a punto da Giacomini è basato su un processo di combustione catalitica che, attraverso la reazione di idrogeno e ossigeno in un generatore termico, produce calore a bassa temperatura. Questo impedisce la formazione di NOx nell’aria, sostanze nocive alla salute. Il ciclo energetico parte dall’energia solare: pannelli fotovoltaici alimentano un elettrolizzatore che scinde l’acqua nei due elementi costituenti la sua molecola, cioè idrogeno ed ossigeno, e fa assorbire l’idrogeno prodotto in eccesso su speciali sostanze, chiamate idruri. L’idrogeno viene quindi mandato in un generatore termico dove reagisce con l’ossigeno. La reazione avviene a temperatura bassa (intorno ai 350°C), e quindi senza produzione di NOx e altre sostanze dannose. All’uscita dal processo si ha soltanto acqua distillata, ed il calore formatosi dalla reazione è trasferito ad un circuito idraulico che lo trasporta all’impianto di utilizzo.
—– Divulgate questo scandalo!!! Notizia del 28 febbraio 2006 – 14:49
L’auto ad aria è… volata via
Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?
VIVAMO IN UN MONDO DOVE DEI BASTARDI CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E’ IMPORTANTE QUANTO L’ACQUA QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO! Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la “Eolo” (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina,leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Kmc on 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/he funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all’interno dell’auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata
poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice. Qualcuno l’ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione:lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insoppor tabile.Oggi si parla, forse della prima metà del 2006…
Oggi si parla, forse della prima metà del 2006..
Dovremmo imparare, anche in quello , dai tedeschi, a cominciare dal partito dei verdi
Ciao Beppe,
non so se sei a conoscenza delle “EOLO” un’auto ad aria compressa che venne presentata nel febbraio 2003 al Salone di Parigi, dall’ing. francese Guy Negre.
Il sito http://www.eoloauto.it fu subissato di richieste, ma ad un certo punto scompare nel nulla così come le notizie sullo sviluppo di questa auto rivoluzionaria che prima dell’idrogeno (che poi verrà venduto allo stesso prezzo della benzina dalle stesse compagnie) avrebbe non dico rivoluzionato ma cambiato i trasporti urbani del 21° secolo.
Ci sono tanti link su internet a riguardo uno dei quali è questo.
http://www.ecotrasporti.it/eolo.html
Cosa ne pensi?
facciamo circolare la buone idee…a Pesaro da pochi giorni esiste un distributore del latte….ci si presenta lì con la bottiglia, si riempe e si paga ( un euro….)il latte proviene da un allevamento nei pressi di Carpegna…è buono e il metodo di vendita molto ecologico! (il distributore è in una piccola gastronomia in Via Cecchi)
sara bigonzi
…commenti…
mah..la stanchezza invade il corpo…
..e dopo 55 anni..e li che ti prendono..
ma l’entusiasmo non muore…
certo che informarsi leggere dopo che ti sei fatta un.. cosi’..
..quote rosa…che balle…
ci vuole una vita a dimensione umana..per permettere che la gente normale abbia la possibilita’ di conoscere…
..sapete..qui nella mia splendida.. …citta’ stanno per distruggere un ambiente naturale..faunistico marino e terrestre…
..e io cerco sul lavoro e con amici che stanno al di la del confine..provo da persona semplice..
senza titoli di studio…solo col buon senso e facendo ragionare la materia grigia..di fermare questo scempio…parlando
..si sto parlando del rigassificatore..
..mi hanno anche insegnato che si scrive con due ..s.. cazzo..adesso si che sto meglio..
..si la citta’ e’ trieste…
..ma coinvolge tutto il golfo…insomma la parte finale di questo adriatico..
..monfalcone muggia grado capodistria ancarano…
posti che anno dopo anno deficenti dopo deficenti…vengono distrutti… nel nome del progresso…
..micro fauna e flora di stamare…che verra’ disintegrata nel nome del divertimento..sembra…gocart…o che cavolo so io..super mega magazzini…che annullano il rapporto umano…ma hanno un vantaggio…
..ti tolgono la visuale rinchiusi li dentro…di cio’ che viene fatto fuori…
e paghi pure.. per respirare..aria .condizionata…paghi pure per avere una vita condizionata…
e li all’esterno…costruiscono a terra oleodotti in piu’..e rigassificatori ..in mezzo al mare..alterando la temperatura modificando l’ambiente marino…con scarichi di prodotti del tipo candeggina per pulire i tubi a tonnellate..
impedendo per un raggio non indifferente la pesca..
..si io vivo qui..in questa strana splendida terra ..dove le sbarre del confine…non fermano la gente..e le loro culture…
..mentre ..ci sono sbarre che non hanno confine..
..ci stiamo provando..gridate con noi..
..fermiamoli..
non e’ progresso..
nada
Quando i nostri nipoti ci chiederanno cosa facevamo mentre il petrolio si stava esaurendo dovremo ammettere che eravamo impegnati a cercare i modi più fantasiosi per sprecarlo, dalla produzione di neve artificiale per i giochi invernali all’impiego dei camion leggeri – i famigerati Suv – per andare a fare la spesa. In pool position fra i comportamenti più demenziali spicca, senza dubbio, l’innamoramento planetario per l’acqua imbottigliata il cui consumo è salito del 57 per cento negli ultimi cinque anni. Una moda che piace ai governi perché li dispensa dal bonificare le forniture idriche – che restano appannaggio dei poveracci – operazione per la quale si spende infatti un settimo dei 100 miliardi di dollari buttati in acqua minerale. Cosa c’entra l’acqua con il petrolio lo spiega molto bene un rapporto dell’Earth Policy Institute di Washington nel quale, fra le altre cose, compaiono le prime stime del costo energetico dell’ubriacatura da minerale.Viene fuori che l’acqua in bottiglia – nel 40 per cento dei casi semplice acqua di rubinetto con l’aggiunta di qualche sale minerale – rosicchia circa un milione e mezzo di barili di greggio ogni anno soltanto per produrre delle bottiglie di plastica che ci metteranno circa 1000 anni a biodegradarsi, quasi tutte utilizzate una sola volta. Ora, considerando che con un milione e mezzo di barili si mandano avanti 100 mila automobili per un anno, siamo nel campo di quegli inesplicabili comportamenti che spingono alcune specie come i lemming, piccoli roditori simili a criceti, a suicidarsi gettandosi in massa dalle scogliere.
Non si spiega altrimenti una scelta demenziale da ogni punto di vista.Secondo gli organismi internazionali che si occupano di salute l’acqua in bottiglia prodotta dai grandi marchi dell’imbottigliamento – Nestlè, Danone, Coca Cola e PepsiCo, tanto per non fare nomi – spesso non è affatto più salubre anche se costa la bellezza di diecimila volte di più di quella del rubinetto ed il suo consumo è decisamente inspiegabile in paesi come l’Italia, che dispongono di una riserva idrica di qualità eccellente. Il guaio è che la diffusione dell’acqua in bottiglia ha buon gioco in paesi come l’India e la Cina , dove la potabile è ancora un lusso che i governi non riescono a garantire. Il che, oltre al greggio impiegato per fabbricare le bottiglie, aggiunge un altro po’ di sprechi per il trasporto e infine lo stoccaggio di un’enorme quantità di rifiuti. La cosa divertente – si fa per dire – è che l’alternativa c’è da parecchio tempo e, almeno nei paesi industrializzati, può contare su di un sistema articolato e capillare – gli acquedotti – che presenta anche il vantaggio di essere facilmente monitorabile. In questo, come in altri numerosi casi, l’idolatrata modernizzazione va all’indietro, mentre un esercito di consumatori rincoglioniti da una valanga di spot buttano via i soldi con la benedizione dei decisori politici che guardano soltanto al Pil – quella dell’imbottigliamento è un’industria che tira – e, da più di trent’anni, confezionano normative che privilegiano le minerali rispetto alla vituperata “acqua del sindaco”.
fonte sabina morante http://www.liberazione.it
complimenti, vi ammiro un tot
mi date sempre la voglia di alzare la testa
e di far rivivere i sogni
ciao
salve a tutti, volevo far convergere l’attenzione di peppe grillo su un tema che sicuramente gli sta a cuore:
il riscaldamento globale.
Se consideriamo internet come una fonte di informazioni attendibili possiamo tranquillamente dire che mentre in oriente si stanno scannando, berlusconi organizza i suoi piani, e l’europa fa i cavoli suoi e tutto il resto
bush sta costruendo un muro alto 13 metri che probabilmente circonderà gli usa.
motivo?
tra al massimo una 50 di anni ci avvicineremo alla fine dei tempi…
siamo praticamente spacciati e nessuno ne parla,
tra i media piu’ diffusi fa piu’ notizia annamaria franzoni che la fine di tutto?
informatevi bene sul riscaldamento globale,
osservate come il polo nord si stia sciogliendo ad una velocità spaventosa,
andate a visitare fonti autorevoli,
e capiamo ORA che cosa sta per succedere.
facciamo seriamente luce su questo argoment.
perchè se tutto sta per finire, permettete che me ne vado in america dove stanno costruendo un muro per ripararsi dalle sicure indazioni!
informatevi tutti e fatemi sapere
ilredeiretraire@libero.it
ciao peppe
salvaci…
Ieri 1.3.06 Beppe Grillo ha consegnato una mozione per permettere al dott. Montanari di parlare nella sala del Tricolore dei rischi che si corrono col nuovo inceneritore. Un solo commento: Grazie Beppe, sinceramente, di cuore.
D’altra parte però è triste rendersi conto che dopo 5 anni che si protesta contro il nuovo inceneritore, è necessario l’intervento di un personaggio “scomodo” come Grillo per riuscire a dire a chi ci “governa” che sta mettendo a rischio la nostra salute
Ciao a tutti io abito a Cernusco s/N in provincia di milano e voglio sollevare una questione che non è solo del mio paese ma di quasi tutto il nord Italia
IL PIANO URBANISTICO…. Non è infatti possibile che i sindaci permettano di costruire palazzine ovunque ci sia un minimo di spazio … ormai tra una casa e l’altra non passa neanche più l’aria, ci si affaccia direttamente nelle stanze del vicino (non siamo più vicini di casa ma conviventi) e soprattutto costruiscono solo case quindi aumenta la popolazione ma i servizi sono gli stessi (i posti per gli asili gli ospedali i parcheggi…).Stanno trasformando il nostro territorio speculandoci e rovinandolo senza che possiamo fare niente.
Salve a tutti,
vorrei rubarvi un attimo, e farvi vedere questo:
http://www.nonlosapevo.com
Credo non ci siano molte parole.
Solo vi chiedo di spendere un minuto del vostro tempo, per fermarvi a pensare…
Firmate, e nel vsotro piccolo mettete fine a tutto questo.
Salve a tutti,
vorrei rubarvi un attimo, e farvi vedere questo:
http://www.nonlosapevo.com
Credo non ci siano molte parole.
Solo vi chiedo di spendere un minuto del vostro tempo, per fermarvi a pensare…
Firmate, e nel vsotro piccolo mettete fine a tutto questo.
Grazie.
Salve a tutti,
vorrei rubarvi un attimo, e farvi vedere questo:
http://www.nonlosapevo.com
Credo non ci siano molte parole.
Solo vi chiedo di spendere un minuto del vostro tempo, per fermarvi a pensare…
Firmate, e nel vsotro piccolo mettete fine a tutto questo.
Grazie.
Ciao a Tutti,
ieri sera ho partecipato al show di Grillo ad Assago (MI) e devo dire che ha catturato la mia attenzione – strano di questi tempi. E’ una persona concreta, quindi penso che meriti il contributo di tutti nel divulgare la Sua parola.
Sul tema dell’ecologia ritengo che sarebbe utile avere la possibilità di darVi delle informazioni su quello che è in atto nel mio settore di attività – PRODUZIONE DI CELLULOSA E CARTA – perchè ritengo che Vi sia grande disinformazione. Infatti la paura che i consumi di carta in aumento nel mondo asiatico possano essere una minaccia per le foreste è assolutametne falso – per non parlare dello slogan “ricicla e salvi gli alberi” (il processo di disinchiostrazione della carta dagli inchiostri inquina molto di più che non produrre fibre vergini), anzi oggi le lobbies più grandi per la conservaizone delle foreste risiede proprio nei produttori di materie prime fibrose per l’industria cartaria che vedono nella gestione “industriale” della foresta, e con ciò intendo la ripiantumazione delle piante, il vero obbiettivo. Non ultimo è l’impatto molto “positivo” su KYOTO che oggi infatti mette in chiaro che il ciclo di vita delle foreste “industriali” produce più ossigeno di quanto CO2 venga prodotto nel processo di “combustione” del legno scartato nel processo produttivo della cellulosa e del processo produttivo stesso. Non solo per produrre una Tonnellata di cellulosa vengono consumati circa 600KW ma il processo stesso che basa sul recupero della BIOMASSA (scarto della produzione, corteccia, ceneri, fanghi…) produce ben 650KW che vengono di solito immessi nella rete civile e venduti. Ultimo punto è una provocazione: sapete che oggi per la prima volta si parla di foresta per creare biomassa? Cioè parallelamente alla carta la foresta serve per tagliare gli alberi trasformali blandamente e venderli per biomassa civile e/o industriale; molte banche stanno spostando pacchetti azionari su questi progetti.
Se vi interesa questo punto sarei lieto di condividere i dati e l’esperianza in ns possesso.
In ongi caso un saluto a questo inteligente strumento di comunicazione ed a tutti voi.
Umberto
urge-urge-urge-urge-urge- help- help-help
Ciao Beppe,
tra qualche giorno nel consiglio comunale della mia città discuteremo di biomasse e di installazione di un termovalorizzatore, vorrei da te o da da altri utenti del blog competenti in materia qualche indicazione in più sulla dannosità di un tale sito e i danni che potrebbe arrecare all’ambiente e alla salute. Il sito dovrebbe sorgere a 2/3 km dalla città e sarebbe localizzato la dove oggi esiste una bellissima macchia mediterranea.
La responsabilità è solo nostra. Basta gurdarsi in giro. Sfottiamo gli Svizzeri per la loro pulizia ma a me fa solo piacere poter fare il bagno nei loro fiumi cristallini dall’acqua così pulita che la si può bere. Godo delle spiaggiette lussureggianti ove non trovi nemmeno i mozziconi di sigarette, figuriamoci il resto. Al contrario, mai fatto un giro in Sardegna? Le spiaggie, anche quelle più discoste fanno schifo: si trovano mozziconi, bottiglie, confezioni di tubetti vari, resti di picnic, rifiuti sotterrati frettolosamente, bivacchi stracolmi di lattine, vetri rotti. Escrementi umani e canini, poi, decorano la macchia circostante con tutto il corollario di fazzolettini, bende igieniche, tampax, pannolini. Dai traghetti, i passeggeri gettano di tutto e una volta a destinazione si comportano come gli selvaggi. In Corsica se si incontrano automobili e motociclette parcheggiate in zone protette, potete stare tranquilli che le targhe sono italiane. E i boschi? Buoni solo da usare come discariche abusive per i rifiuti domestici, frigoriferi, pezzi di motore, sacchetti o per razziare funghi in quantità industriali, lasciando dietro di se pattume e chiasso dopo aver parcheggiato ogni dove. Senza parlare dei motori delle nostre auto accesi inutilmente: il mattino per scaldarli, d’estate per la climatizzazione, d’inverno per non avere freddo. Auto sovente usate a sproposito per pochi metri o fuori contesto: mi spiegate a cosa serve un fuori strada a Milano? Perché, insomma, dare la colpa alle grandi aziende, che pure hanno la loro bella responsabilità, quando noi stessi ci comportiamo egoisticamente?
vorrei un pò più di senso civico da parte di tutti noi
RIFIUTI? DI CHI LA RESPONSABILITA’
andando a prendere un giornale, o qualsiasi cosa al supermarket, mi viene spontaneo pensare: “ma perche’ tutto sto materiale non riciclabile.. che va ad aumentare le montagne di schifezze nel mondo? Allora è vero che chi butta rifiuti non nei cassonetti ma per le strade compie un crimine
ma chi produce quintali di inutili imballaggi a mio avviso compie una strage ambientale pianificata e chi permette ciò (politici vari…) compie un atto di grave miopia nei confronti di chi verrà domani
LUCA
Puoi sembre scegliere di non comperare la merce imballata e prendere la roba sfusa andando al mercato con il vecchi sacchetto di tela non comperare lo yougurt il prosciutto già affettato, la pasta fresca, poichè gli imballi di plastica sono sembre più complessi e difficili da riciclare.parola di un riciclatore di materie plastiche.
BUON GIORNO,
UNA CORTESIA HO LETTO NEL BLOG DI UN SAPONE O DETERSIVO ECOLOGICO, MA NON RIESCO PIù A RISALIRE ALL’INFORMAZIONE LETTA TEMPO Fà.
POTETE AIUTARMI AD AVERE NOTIZIEA A RIGUADO.
VI RINGRAZIO MOLTISSIMO.
Caro Beppe,abito in Lucania,precisamente a Ferrandina(MT).La nostra è una terra bellissima,a vocazione prettamente agricola,turistica e con qualche piccola impresa industriale.Un paio di anni fa,il governo voleva rifilarci il deposito unico per i rifiuti nucleari(Scanzano,ricordi?).L’anno scorso,dopo le rivelazioni di un pentito di mafia,si è appreso che nella nostra zona sarebbero stati interrati 100 fusti di rifiuti radioattivi,non ancora ritrovati.
In queste ore,si è costituito un comitato contro la realizzazione di una mega discarica di rifiuti pericolosi,in agro diFerrandina.L’intera regione,produce 6.000 tonnellate l’anno di rifiuti pericolosi,ma non si è dotata di un piano di smaltimento degli stessi.La discarica in oggetto,ha una capacità di 368.000metricubi!!!capace di accogliere 40.000 Tonn.all’anno di rifiuti pericolosi(c’è di tutto di più).Inoltre,pensa che intorno al luogo dove dovrebbe sorgere il MOSTRO,c’è un’azienda agricola che produce biologico!!!!Ma è mai possibile che dobbiamo sempre e soltanto lottare,lottare e lottare per non diventare a nostra volta rifiuti?Sarà che siamo pochi e quindi non abbiamo un grande peso elettorale,che ci trattano sempre cosi’?Però,se ci inc…iamo..!!!
Ci piacerebbe conoscere il tuo pensiero su queste storie .Se vuoi,puoi aderire al nostro comitato antidiscarica,ci saresti di grande aiuto.Comunque GRAZIE per l’attenzione,sei un grande!!!!!!!!!!!!!!!!!!ciao.
di solito non scrivo commenti….mi limito a leggere….. ma questa volta ho deciso di partecipare in prima persona…….
guardate un po’ questo sito e fatevi una idea…..
una bella idea:
http://www.electrosilicagroup.com/heat/technology.php
mi piacerebbe sviluppare inoltre questo argomento e sapere se anche in Italia abbiamo chi produce cose simili!
Salve in quanto al progetto di cui sopra(scaldabagno a microonde) in Italia c’è un importatore o quelli del settore non sanno neanche che esiste o è solo questione di tempo? saluti Mario
A proposito di comportamenti virtuosi, buoni esempi e degenerazione…
PEr circa tre anni mi sono ostinata ad accompagnare i figli (3) a scuola con i mezzi pubblici o, il più piccolo, in bicicletta; ad andare in ufficio, al supermarket, in giro in bicicletta (con il risultato che il mio cappottino bianco diventava grigio – ma principalmetne davanti – nel giro di una settimana. Ero perennemente in ritardo ed affaticata, però felice perchè IO NON INQUINAVO!Quando però sono iniziate le domeniche senza auto mi è venuto un gran nervoso: dal lunedì al venerdì codo chilometriche di auto (forse invisibili ad occhio politico?)ed alla domenica, quando circolano solo pochi milanesi (i più “sfigati” o i più “pirla” o i più affezionati alla città, NON LO SO…)la grande idea per ridurre l’inquinamento: NO AUTO IN CITTA’.
Mi sono sentita trattata male, presa in giro. Anzichè diminuire il numero degli utilizzatori di auto quando il loro numero è enorme e problematico, gli illuminati amministratori cercavano di ridurlo quando è pressochè minimale!
Allora mi sono detta: perchè essere perennemente in ritardo, ripresa in ufficio, fare una gran fatica per non usare 1 auto? Ho fatto fatica, lo ammetto. Mi dava fastidio l’idea di inquinare anch’io con la mia scatola per sardine umane, ma poi ce l’ho fatta! Son diventata anch’io un’inquinatrice, una produttrice di PM10 e non solo un’approfittatrice del PM10 prodotto da altri!
Ma perchè veramente non si cerca di dissuadere i comportamenti dannosi anzichè quelli virtuosi? (Però non sono “guarita” del tutto: appena posso uso ancora la bicicletta, anche per portare a casa il mio figlioletto di 9 anni…)
Saluti!
Caro Beppe Grillo ti pongo una domanda? Ma noi in Europa abbiamo bisogno di stati microscopici come San Marino o di Comuni da meno di mille abitanti, in una società dove le distanze si sono ridotte, grazie alla tecnologia? Perchè a mio avviso siamo in una situazione del tutto paradossale..perchè pagare assessori per gestire si e no i beni di poche persone? Per esempio nel Trentino Orientale esistono Comuni con meno di 700 abitanti che a mio avviso non hanno ragione di esitere, sia per la posizione geografica, sia per la dimensione. Questa anomalia resiste ancor oggi perchè gli abitanti di queste zone, che comunque fanno parte dell’ Europa e in primis dell’Italia, sono sorrette da ideali medioevali.
Non conosco altre situazioni simili in Italia, ma spero presto che questo spreco di risorse economiche finisca presto…perchè le risorse sono di tutti, sopratutto quando si tratta di risorse pubbliche. Quindi penso sia ora di fare una crociata contro queste bizzarrie geopolitiche che si trovano qua e la nel nostro territorio.
unica suluzione possibile la nostra estinzione !!!il mondo e una grande palla di pelo piena di pulci uomo …… forse anche un collare gigante e una soluzione….ciao uno di noi.
il sole 24ore ha pubblicato ieri sei febbraio un articolo del giornalista vito di bari nel quale è spiegato che il professore bryan roberts dell’ università di sidney ha progettato dei “mulini a vento” ipertecnologici da inviare ad un altezza di 10.000 metri dove iventi sono costanti ed intensi. Non pare abbiano controindicazioni.Producono in modo pulito energia pari al triplo della più grande centrale nucleare americana; il costo di realizzazione è di tremilioni di euro, la manutenzione è facilissima e conveniente. Perchè non si fanno?
Perchè non si trovano 30 chilometri di cielo sgombro da linee aeree!!!!!! vorrei che qualcuno mi dicesse che non è vero….
grazie mauro
Ciao Beppe,
quando dici di essere un veggente c’è da crederti veramente, ma con gli amministratori che ci ritroviamo il 90% degli italiani potrebbe diventare mago doc.
Basta visitare il sito: http://www.discaricatreponti.it
per capire quello che sta succedendo in CAMPANIA sul tema dei rifiuti e sui soldi che ruotano intorno a questo trasporto, stoccaggio,ritrasporto, imballaggio …. dei rifiuti.
Dopo una protesta durata un anno intero,in condizioni ambientali assurde e dopo accordi precisi da parte della politica regionale e locale, la situazione discarica è ancora avvolta dal mistero.
Nicola
Ciao Beppe,
quando dici di essere un veggente c’è da crederti veramente, ma con gli amministratori che ci ritroviamo il 90% degli italiani potrebbe diventare mago doc.
Basta visitare il sito: http://www.discaricatreponti.it
per capire quello che sta succedendo in CAMPANIA sul tema dei rifiuti e sui soldi che ruotano intorno a questo trasporto, stoccaggio,ritrasporto, imballaggio …. dei rifiuti.
Dopo una protesta durata un anno intero,in condizioni ambientali assurde e dopo accordi precisi da parte della politica regionale e locale, la situazione discarica è ancora avvolta dal mistero.
Nicola
Io sull’energia la penso come questoarticolo: BEPPE GRILLO E L’ENERGIA sul fatto che Grillo o si adegua al sistema lo fanno fuori
http://www.fottilitalia.com/index.php
il sito antitaliano per eccellenza
marcello
Ciao Beppe e ciao a tutti gli amici del blog,
Vi voglio scrivere per porvi una domanda secondo voi in tutti i comuni d’italia e in tutte le zone d’italia e’ possibile installare panelli solari sopra al tetto? Sembra una domanda stupida ma il mio geometra mi avrebbe detto che dove e’ sita la mia casa non si puo mettere niente per colpa dell’impatto ambientale.
Che non mi darebbero mai l’approvazione a metterli, gia il comune o la regione Liguria non so ancora chi dei 2 mi ha imposto il colore della casa e il tetto a capanna.
A PROPOSITO DI CACCA… Chi ha uno o più bambini in età da pannolino ha sicuramente confidenza con la quantità abnorme di rifiuti maleodoranti e soprattutto non smaltibili che i piccoli sono in grado di produrre… (in realtà ciò che i bimbi producono è la cosa più biodegradabile del mondo, sono i pannolini ad essere un problema). ogni bimbo prima di arrivare al vasino ne consuma tonnellate che si riversano nell’ambiente, senza contare il danno ecologico provocato all’origine, per la loro produzione, e il danno a quei poveri sederini che si trovano a contatto con sostanze chimiche, gel assorbenti e quant’altro… io ho scoperto i PANNOLINI LAVABILI e mi trovo benissimo, non solo perchè sono in pace con la mia coscienza, ma perchè sono davvero più comodi ed efficienti dei pannolini usa e getta… non pensate ai vecchi ciripà, ci sono ditte che producono pannolini a mutandina veri e propri, che vestono perfettamente e trattengono benissimo le popò esplosive di mio figlio, si lavano in lavatrice senza troppo impegno. Certo, c’è da lavare un po’ di cacca, ma non più di quella che prima dovevo rimuovere dai vestiti che con i pannolini usa e getta (anche “di marca”) si imbrattavano spessissimo… E non è da trascurare il risparmio economico! cercate su un motore di ricerca “pannolini lavabili” e troverete molti siti dedicati, o se volete consigli scrivetemi pure!
Anche noi siamo in attesa di una bimba ed abbiamo già pensato di utilizzare fin da subito pannolini lavabili.
In Italia, purtroppo, si riescono a rimediare poche info (solo qualche sporadico comune tosco-emiliano ha mosso lodevoli passi in questa direzione), mentre su siti britannici, francesi o tedeschi si abbonda fin troppo.
Vorremmo, previa sperimentazione personale, sensibilizzare a riguardo il Comune di Milano, assessorato all’ambiente.
Jessica sai dirmi qualcosa in piu’: quali usi, strategie di lavaggio (pensavamo alle “noci lavabucato” dalla pianta della saponaria, viste sia su siti dedicate che da D-Mail)e soprattutto assorbenza/ritenzione. Forse meglio se mi scrivi direttamente, grazie, per non intasare il blog.
ciao silvia, mi sono accorta solo ora che il mio commento ha ricevuto un messaggio… non so come risponderti direttamente, sul blog è possibile risalire alle mail?
comunque, immagino che ormai la vostra piccola sia nata: avete già sperimentato alcuni pannolini? io ho provato le marche “bellicomeilsole” e “i popolini”, e devo dire che i popolini, nel modello “easyfix” sono decisamente più pratici perchè in un unico pezzo, assorbono meglio, si asciugano più in fretta. Hanno un tessuto particolare, in cotone con una lavorazione che trattiene i liquidi, mentre gli altri sono in spugna normale. per la mia esperienza consiglierei decisamente quelli, non costano nemmeno molto di più. io sono friulana, li ho trovati a udine. sul sito c’è l’elenco delle rivendite. non so se lo trovate ancora, ma sul sito dei bilanci di giustizia c’era un dossier che prendeva in considerazione anche altre marche, confrontandole tra loro.
per quanto riguarda i lavaggi, ho usato per un periodo delle sfere di zeolite (comprate per corrispondenza con la ditta bellicomeilsole) che permettono di ridurre del 70% la dose di detersivo, e devo dire che funzionano. per le macchie ho provato il sapone di bile. in ogni caso con il tempo gli aloni restano, anche perchè io non ho insistito più di tanto nel rimuovere le macchie, altrimenti diventa un lavoraccio! comunque la parte esterna del pannolino è ancora bella bianca, non si è ingrigita con i lavaggi, e sono ancora morbidi.
tanti auguri!
vorrei sapere se qualche persona riesce a spiegarmi come aprire una attivita’ di smaltimento di rifiuti visto che il mio comune ha uno scarso senso della raccolta e del recupero anche perche’ se non esiste concorrenza lo stato si fossilizza nel suo piacere di guadagno , dopo tante ricerche e tentativi di informarmi con le solite risposte vaghe e i soliti link a vuoto mi chiedo e vi chiedo quali sono i requisiti e le autorizzazioni necessarie per intraprendere una attivita’ del genere che intendo piu’ presente e attenta in questo ambito? vi prego datemi speranza visto che la mia famiglia ed io differenziamo fino da tempi remoti e ligi al nostro compito adesso diciamo basta vogliamo costruire qualche cosa di diverso e che soprattutto sia efficente
grazie a tutti quelli che escono di casa con tre borsine diverse
p.s la punteggiatura e’ stata omessa a proposito come una cosa che esplode e non si comanda
come ti capisco…io mi sento come te allo stesso modo!!!io mi sento già programmata, incanalata in una vita non scelta, senza tempo per se stessi e i propri cari, oppressi solo ed esclusivamente dal lavoro come costante della sopravvivenza,con una società che calpesta ogni valore in nome di un qualcosa che non riesco a comprendere.
ecco, hai detto bene: dobbiamo essere PERSONE. tutto qui.voglio , da qui a cent’anni, passare a miglior vita consapevole di aver vissuto per dei valori, non solo per poter sopravvivere. rivoglio il mio tempo.
caro simone, mi trovi veramente d’accordissimo.
scrivi quando vuoi.
saluti
Caro Beppe invio copia della lettera che ho inviato ad ASL Genova, Sindaco, Polizia Municipale.
Gentili Signori,
ieri pomeriggio alle ore 13,10 mio figlio ed i suoi compagni di classe, appena usciti dall’Istituto Fermi di Piazza Duca degli Abruzzi, sono andati a giocare nei giardini della medesima Piazza.
Il gioco è durato circa 15 minuti ma tanto è bastato ai bambini per insozzarsi di escrementi di cane, di cui il giardino è invariabilmente pieno.
Sottolineo che il s.s. aveva già fatto presente la situazione al Secolo XIX (che ci legge in copia) in data 1 maggio 2004, il quale aveva gentilmente provveduto a pubblicare la lettera circa la sporcizia regnante nei giardini in riferimento.
Nella mia triennale presenza ai giardini di Piazza Abruzzi devo constatare che non ho MAI visto un Vigile Urbano della sezione di Nervi mettere in atto alcuna restrizione nei confronti di tutti coloro che, specie nelle ore del mattino, portano i loro cani grandi e piccoli a scorrazzare nei giardini.
Chiedo a Voi come cittadini: “Chi vogliamo proteggere nella nostra educazione civica: i nostri figli e bambini oppure i nostri cani ? Notate che nei pomeriggi di sole a volte vi sono un centinaio di bambini della scuola Fermi che giocano in tali giardini.Chiedo al Comune di provvedere a definire la destinazione di detti giardini mettendo transenne, aumentando il numero dei cartelli di divieto e di provvedere ad una costante pulizia dei giardini visti i numerosi piccioni (vedi influenza aviaria), ai Vigili Urbani sezione di Nervi di fare SERIAMENTE rispettare il divieto di fare lordare i cani in tali giardini,al Direttore dell’A.S.L. 3 di GE di effettuare azioni di monitoraggio affinché la salute e l’igiene dei bambini nei giardini in riferimento sia protetta
Informo i destinatari ed i genitori dei bambini che frequentano i giardini di Piazza Abruzzi che se qualsiasi malattia proveniente da detti escrementidovesse comparire in uno qualsiasi dei bambini che giocano nei giardini: avvocati !
Ciao beppe ho appena visto il dvd del tuo ultimo spettacolo e mi è venuta una gran voglia di parlare…. certo fatico un pò con questo coso, scrivo poco a mano libera e con questi tasti mi intreccio parecchio…. non sono una persona molto istruita e nemmeno più intelligente degli altri, ma sono sempre stato molto curioso insomma sò un cazzo di tutto e ritengo che sia sempre meglio che sapere tutto di un cazzo…. faccio l’operaio da più di dieci anni, prima avevo una piccola attività che ho poi chiuso per vari problemi ma lasciamo stare, beppe dobbiamo cambiare le cose!!! abbiamo bisogno di persone come te, che hanno la capacità di esprimere tutti i nostri concetti le nostre passioni, qualcuno in cui credere che ci dia la forza e la voglia di cambiare, di andare avanti…. abbiamo poco tempo, tra qualche anno saremo macchine programmate per fare l’uomo, codici prestabiliti, istruzioni, numeri (tristezza)…. l’anno scorso mi sono innamorato per la terza volta è andata male, ma sono felice significa che ancora non sono una macchina, sono sensibile, emotivo, buono…. la mia vita è molto simile ai tuoi spettacoli, mi agito, scalpito, sostengo le mie idee cercando di non imporle, ancora voglio recepire imparare, il cambiamento fa parte della nostra evoluzione, ti voglio bene credo in te perchè il resto fa schifo…. ti abbraccio….ah se qualcuno dovesse legere questa mail mi piacerebbe saperlo così appena mi viene un altro sfogo dopo una cena o un film o boh vengo e pigio questi tasti e sò che sono ascoltato altrimenti addio
non ho commenti ma solo una domanda di natura ecologica: vi sembra tollerabile una politica che sovvenziona l’acquisto dei decoder digitali per poter vedere uno schifo di televisione e, di contro è impossibile reperire informazioni o peggio agevolazioni e sovvenzioni per l’installazione dei pannelli solari? ma questo non era il paese del sole? con quello che costa l’energia elettrica, non sarebbe ora incoraggiare (anche economicamente) i cittadini all’uso di energie alternative?
Ciao Angela, ho letto la tua domanda. Proprio questa mattina ho avuto modo di reperire delle informazioni circa la Campagna di incentivazione alla produzione di energia fotovoltaica che il Governo pare stia facendo per chi (anche privati cittadini)intende produrre energia fotovoltaica. Si tratta però di incentivi per la PRODUZIONE di energia e non di agevolazioni e sovvenzioni per l’istallazione di pannelli solari. Comunque, nel caso che la cosa fosse di tuo interesse il sito dove puoi andare a vedere è:
http://www.grtn.it
il tel. dove puoi chiedere è: 800161616
La domanda va inviata entro il 31.3.2006 e entro giugno escono le graduatorie degli ammessi agli incentivi.
Anch’io sono interessata alle sovvenzioni o agevolazioni per l’installazione di pannelli solari perchè ho scoperto che un impianto di 20 mq. viene a costare circa 16.000,00 (??!!!!), io non ce li ho. Mi piacerebbe, però, passare all’energia alternativa. Abito vicino Roma (Castelli Romani). Auguri e buona ricerca. Anna
Lo sterminio animale sta continuando: le tigri stanno estinguendosi,i giapponesi cacciano nelle zone di riserva delle balene e forse i lKenya sta per ripermettere la caccia libera agli animali.
Dal sito LE SCIENZE
16.01.2006_Il grido d’allarme di Jane Goodall
Domani verrà conferita a Parigi la Legion d’onore a Jane Goodall come riconoscimento per il suo lavoro pionieristico per la conoscenza delle scimmie antropomorfe, per la sua battaglia a favore della biodiversità e del rispetto delle popolazioni, e per i suoi sforzi per la mobilitazione del maggior numero possibile di persone contro le gravi minacce che attentano all’equilibrio ecologico del pianeta.
La Goodall, che è stata tempo addietro nominata anche ambasciatrice delle Nazioni Unite per la pace, ha colto l’occasione per richiamare l’attenzione sulla situazione di grave pericolo in cui versano tutte queste specie di primati.
La sopravvivenza delle grandi scimmie è messa a rischio dal bracconaggio, dai conflitti armati e dalle epidemie. Si stima che agli inizi degli anni sessanta la loro popolazione complessiva toccasse il milione di unità, mentre oggi gli scimpanzé non arrivano ai 100.000 individui, e il numero di bonobo è compreso fra i 10.000 e i 20.000. Ancora più drammatiche le cifre relative ai gorilla, mentre per gli oranghi si profila addirittura il concreto rischio di estinzione a partire dal 2015.
Buongiorno l’argomento ecologia non elude la parte animalista! consiglio il sito http://www.nonlosapevo.it per vedere (se ce la fate) con i vostri occhi quello che succede per produrre abiti e non solo con pelli di animali.
Ringrazio tutti quelli che avranno il coraggio di vedere il video e di non dimenticarlo
caro beppe sono un cittadino di roma da poco entrato nel tuo blog e devo dire che è veramente una cosa meravigliosa poter finalmente esprimere il proprio parere apertamente, perciò un grazie enorme per questa tua iniziativa. Questo mio breve messaggio è per comunicare la mia grande preoccupazione per il futuro e la sorte del nostro pianeta. Sembra che a molta gente non interessi questo problema (distruzione foreste,inquinamento ecc.)come se i loro figli e nipoti fossero degli estranei. Vorrei tanto avere una bacchetta magica per risolvere questi problemi ma purtroppo e solo fantasia.Gli indiani d’America, uno dei più grandi popoli della terra, dicevano “prendi dalla foresta solo quello che ti serve e lascia stare il superfluo, altrimenti Lei ti si rivolterà contro”.
Scusa questo mio sfogo ma vorrei sapere dagli esperti noi poveri cittadini che cosa possiamo veramente fare di concreto per collaborare in parte a questo enorme problema.
Ti invio un grande saluto e spero di poter venire a vederti a Roma a Febbraio.
Oreste
Un contributo alla protezione dell’ ambiente : Ricavare energia dal traffico
da Repubblica.it del 18.12.05
L’idea è semplice e geniale: sfruttare l’inutile passaggio delle auto nel traffico per fargli produrre corrente. Senza aumentare l’inquinamento e senza richiedere nessuno sforzo aggiuntivo ai motori delle auto: basta farle passare su una speciale pedana che grazie al peso delle vetture si abbassano di qualche centimetro e attivano un meccanismo che produce corrente.
Questa in sintesi l’invenzione dell’inglese Hughes Research Ltd che si appresta a montare su alcune strade (in via sperimentale) questo su dispositivo battezzato Electro Kinetic Road Ramp: sono già 200 i comuni che si sono dichiarati interessati alla cosa. E già perché la Hughes Research ha già messo in vendita il suo dispositivo: 37 mila euro chiavi in mano. Poco, tutto sommato, rispetto ai vantaggi che promette l’Electro Kinetic Road Ramp: ad ogni passaggio di auto (a seconda del suo peso) si generano in modo del tutto gratuiti da 5 a 10 Kw, che finiscono immediatamente in uno speciale accumulatore, pronti per essere poi riutilizzati.
In questo modo ci si potrebbero far funzionare – in modo del tutto gratuito – pannelli luminosi per segnalazioni agli automobilisti o perfino lampade per illuminare la strada. In realtà la pedana che aziona il generatore è divisa in tre pezzi, per ottenere un doppio movimento al passaggio dei due assali dell’automobile.
Realizzato in acciaio ad alta resistenza l’Electro Kinetic Road Ramp è poi rivestito di un materiale antisdrucciolevole per evitare di trasformarsi (con il bagnato) in una terribile trappola per motociclisti) e non compromette in nessun modo la sicurezza di marcia delle vetture. Secondo il costruttore poi la sua manutenzione è praticamente inesistente e la sua robustezza a tutta prova: in migliaia di test non ha mai dato nessun problema. Vista la semplicità del meccanismo, difficile dare torto alla Hughes Research…
x il satanismo di bianca e bernie… c’è molto più marcio di quello che si pensa e parlo di simbologia sulle confezioni di cibo/detersivi c’è gente che fà delle ricerche su multinazionali come una tedesca di biscotti o una olandese dei detersivi sarebbe curioso sapere chi sono i soci
ce ne sarebbero di cose da dire… da l’azienda sotto casa che scarica rifiuti nelle fogne alla italcementi che si mangia montagne intere (vedi progetto di ampliamento sede a Rezzato – gli abitanti stanno dando battaglia)
ciao beppe,
scusa se ti do del tu ma da quando ti ho conosciuto(tramite internet,ed il tuo spettacolo che hai fatto a Roma nell’aprile 2005)praticamente sei diventato uno di famiglia..ovvero quello che hai detto ci ha illuminati un po’ tutti…..
io ti conoscevo poco xche’ ho solo 23 anni ma mia madre mi raccontava sempre che eri e’ soppatutto sei uno veramente in gamba….io vivi a palermo….bella senza dubbio ma difficilissima da vivere….un po come anche le altre citta ma sotto alcuni punti di vista anche peggio…..l’ambiente mi sta molto a cuore ma ho tantissima paura che tra pochissimi anni cio che vediamo(che a volte gia adesso non ci piace piu’…)non lo vedremo proprio….perche’ tutti coloro che potrebbero impegnarsi a fare veramente qualcosa se ne fregano altamente….e questo mi fa proprio “incazzare”…. scusa se mi sono riscaldata tanto …..comunque spero tu leggerai la mia e-mail con affetto una ragazza che e’ molto contenta che vi sia un uomo come te….che spara a zero sulle cose giuste da sapere…ciao da una ragazza del sud!!!!
incredibile ma vero…
mi piacerebbe aprire un’azienda che si occupa di fonti rinnovabili energia solare sia per il riscaldamento che la produzione di energia elettrica… so che ci sono anche finanziamenti europei per aziende di questo tipo però vai tu a cercare le leggi e i finanziamenti alle quali puoi accedere….
è una giungla sia per chi vuole aprire un’azienda sia per un privato che vuole accedere ai rimborsi, infatti spesso i soldi finiscono solo ad enti pubblici (come al solito)…
x il satanismo di bianca e bernie… c’è molto più marcio di quello che si pensa e parlo di simbologia sulle confezioni di cibo/detersivi c’è gente che fà delle ricerche su multinazionali come balzehn (tedesca – biscotti) henkel (olandese – monopolio quasi mondiale dei detersivi-sarebbe curioso sapere chi sono i soci)
ce ne sarebbero di cose da dire… da l’azienda sotto casa che scarica rifiuti nelle fogne alla italcementi che si mangia montagne intere (vedi progetto di ampliamento sede a Rezzato – gli abitanti stanno dando battaglia)
Ho da poco finito di leggere il libro bellissimo di Jared Diamond “Collasso” da cui ho appreso dell’esistenza del MSC, Marine Stewardship Council, organismo internazionale indipendente che tra l’altro attribuisce la propria certificazione ai prodotti (pesce ecc) pescati in aree non soggette a sfruttamento intensivo o a specie non in pericolo. Questa certificazione è molto conosciuta e richiesta in altri paesi (ad es. Sviizzera)..e in Italia?
Caro Beppe,
perchè non metti un link anche al sito della LAV (Lega Anti Vivisezione)? Nei giorni del terrore aviaria al telegiornale passano come se niente fosse queste immagini di polli trattati come merce, certo non è una novità, ma come se fosse normale mettere degli animali vivi in buste di plastica e gettarli in una fossa per poi seppellirli vivi, mentre urlano di dolore…Possibile che sia considerato normale? Sul sito della LAV ci sono molte informazioni sulla realtà degli allevamenti di polli (al momento c’è una campagna per migliorare le condizioni degli allevamenti intensivi, si può firmare una petizione), sull’orrore della vivisezione (esistono metodi alternativi ma fa molto comodo alle inquietanti industrie farmaceutiche), sull’aberrante realtà delle pellicce prodotte in Cina a basso costo e sulla caccia alle foche in Canada (anche qui si può fare qualcosa firmando una petizione)…le informazioni sono tante, chiaramente scritte da animalisti (qualcuno le potrebbe considerare troppo radicali), e il sito è :
http://www.infolav.org .
Grazie,
Valentina Tudisca
Vorrei fornire un altro dato energetico:
Per ogni metro quadro ti superficie terrestre (alle latitudini alla quale è posta l’Italia) irraggiata da luce solare a mezzo giorno sono contenuti circa 1,3 Kw (altro dato che parla da solo).Purtroppo tramite i pannelli fotovoltaici i quali hanno rendimento del 12-13% e un costo molto elevato è possibile prelevare una quantità di energia non molto elevata da tele superficie(un pannello di un metro quadro produce 75w).In questo caso possiamo sperare che la ricerca ci porti alla possibilità di avere pannelli con rendimenti più alti a prezzi accessibili.Comunque tramite i pannelli solari termici è possibile arrivare a rendimenti anche dell’85%, questo vuol dire che possiamo produrre lo stesso effetto termico di uno scaldabagno che dalla rete elettrica assorbe la potenza di circa 1kw. Non so a voi,…Ma a me non sembra affatto male!!!
Vorrei solo dire che:
Il fabbisogno energetico dell’intero pianeta attualmente è di 15000 TWh (terawattora)e il potenziale eolico totale del pianeta è di 50000 Twh.
I dati parlano da soli.
Nelle sue trasmissioni si è spesso parlato di idrogeno come propellente ecologico per auto , ma da quanto mi risulta per produrre idrogeno necessita l’uso di corrente elettrica che a sua volta e prodotta con il petrolio. Risultato , non inquiniamo in citta ma inquiniamio di più in campagna.
Sarebbe un ‘ ottima soluzione se si producesse idrogeno solamente con elettricità idroelettrica nelle ore di basso utilizzo da parte degli utenti.
Poi le dico una fantasia che ho in mente riguardo alla produzione di energia elettrica ecologica. Giocando una lente d’ingrandimento in un giorno di sole limpido sono riuscito orientando il fascio di luce a scaldare una monetina da 10 centesimi. Mi sono chiesto:se aumentassi le dimensioni e avessi una lente del diametro di 10 metri che concentrasse il fascio di luce in in diametro di 10cm quanto sarebbe caldo il centro del fascio? Con quel calore si potrebbe creare acqua calda? si potrebbe anche creare del vapore e di conseguenza energia da trasformare in idrogeno? Creando idrogeno si potrebbe creare energia d’estate da consumere d’inverno. Forse l’energia prodotta sarebbe poca ma ad inquinamento zero assoluto e nessun materiale dannoso da smaltire. Fantasia?
Salve a tutti,
volevo solo informare l’autore del messaggio riguardante l’esperimento delle lente di ingrandimento che in Spagna hanno preso molto in considerazione il fatto di poter concentrare un fascio di luce solare, basti veder lo svilluppo che hanno avuto negli ultimi tempi nel campo dell’energia solare.
Sto leggendo un libro che si intitola
Energia Pulita scritto dall’Ing.Pietro Menna e lo consiglio perchè pur essendo semplice e sintetioco è un grado di dare chiarimenti.
Grazie dell’attenzione.
La casetta in Canadà
Caro Beppe, cari amici, voglio raccontare la storia di un sogno che faccio sempre più spesso ad occhi aperti.
Da quasi un anno ho conosciuto una ragazza, sapete, proprio quella che che non ti devi far scappare, insomma, un alter ego al femminile e con lei ho deciso di mettere su casa ma non una casa qualsiasi, un appartamento o un loculo in centro nemmeno una villetta a schiera, niente di tutto questo ma . Ma . Si insomma, una casa di legno, con tutti i comforts ma dicasi fatta da profumato legno di abete rosso.
E non solo comodità : io e la fidanzata l’abbiamo pensata completamente biocompatibile : intercapedine isolante di canapa (non indiana!!!) al posto della lana di vetro, riscaldamento e acqua calda sia dei sanitari che dei termosifoni mediante termostufa o termocamino a legna per l’inverno e pannelli solari per l’estate, allacciamento alla rete elettrica solo per sicurezza in quanto è prevista l’istallazione di un “girasole solare” che provveda al fabbisogno domestico
Insomma tecnologia, rispetto per l’ambiente e tradizione allo stesso tempo.
E fin qui la favola si perché nonostante queste idee per ridurre l’impatto ambientale al minimo (è richiesta solo una soletta di cemento sulla quale poggiare la casa) un progetto simile è realizzabile esclusivamente su un terreno edificabile (e non agricolo) con dei costi di acquisto che in provincia di Milano sono realmente proibitivi.
Abbiamo bussato le porte dei vari comuni illustrando il nostro progetto, formulando una proposta di acquisto (e non di regalo!) per i vari ritagli di terreno demaniale l’unica cosa che i vari uffici tecnici hanno saputo fare è stata quella di riderci in faccia.
Come contropartita ulteriore abbiamo perfino proposto ai vari comuni facenti parte del parco Nord Milano di utilizzare casa nostra come “sito di bioedilizia” visitabile da tutti per comprendere i vantaggi ma niente risate. E se Putin chiudesse ancora il rubinetto del gas… chi riderà ?
carissimo la raccolta diferenziata va bene ma non si possono mettere in circolazione decine di mezzi tutti i giorni per ritirarla è un continuo via vai per carta plastica e rifiuti per alcuni di questi basterebbe una volta al mese o più ti scrivo da un paese di sedicimila abitanti
caro Beppe Grillo,
una piccola segnalazione su di un piccolo problema di piccoli rifiuti domestici: le pile elettriche.
da anni uso quelle ricaricabili, ma ogni tanto quando sono in giro compro delle pile normali.
spesso me ne servono solo due ma devo comprarne 4 (come i chiodi – te ne servono 12 e ne compri mezzo chilo!). così mi ritrovo con tante pile e non ricordo più se sono nuove o vecchie.
per questo mesi fa ho comprato un tester (4,5 euri) che ti indica lo stato di carica di qualsiasi pila (funziona senza pile!).
un giorno ho svuotato la radiolina perchè non andava più: ho testato le 4 pile mezzatorcia e ho scoperto… che 1 era completamente scarica, le altre 3 come nuove!
pensa quante pile cariche buttiamo via! e se anche vengono smaltite bene, comunque costano tantissimo! bastano meno di 5 euri per togliersi il pensiero.
un abbraccio
e un ringraziamento per quello che fai
che la tua pila sia sempre carica!
claudio
Dopo le minacce di Gazprom tutti i giornali parlano di ritorno al nucleare.
Io, invece, penso di auto-convertirmi all’energia solare.
Ma come posso fare?
Dove trovo informazioni sull’energia solare (strumnti, costi…?
Aiutatemi
Francesca
Sono uno studente in ing. ambiente e territorio alla Sapienza di Roma.Riassunto dei miei 30 esami conseguiti : è certo che di questo passo ci estingueremo solo per colpa nostra , tutto il resto sono solo cazzate. Faccio solo un esempio per vivere come in paradiso, se vivete a Roma , a 20 minuti di treno (in macchina faresti 500 metri nello stesso tempo), alla stazione di Poggio Mirteto, c’è la piana del tevere (meraviglia indescrivibile), con due panini e chi vuoi tu puoi passare una delle giornate piu belle della tua vita . E’ GRATIS e vaff l’euro . P. s. sul treno potete portare anche le biciclette (su portaportese quasi le regalano) . IL PARADISO E’ DIETRO L’ANGOLO SE LO VOGLIAMO!!!!!!!
Un caro saluto Save the Dogs onlus
ECCO IL MESSAGGIO DA INVIARE:
Lafarge Roofing S.p.A.
Via Valle Pusteria, 21
39030 Chienes (BZ)
Tel. 0474 560000
Fax 0474 565385
e-mail:webmaster@lafarge-roofing.it
SPETTABILE LA FARGE,
LO SCORSO 9 DICEMBRE 2005 E’ AVVENUTO UN FATTO ESTREMAMENTE GRAVE A
MEDGIDIA, IN ROMANIA.
ALCUNI VOSTRI DIPENDENTI SONO STATI VISTI ENTRARE CON UNA DACIA ALLE ORE
8.00 ACCOMPAGNATI DA UOMINI DEL VOSTRO SERVIZIO DI SICUREZZA E RECARSI
NELL’AREA DEL PORTO FLUVIALE. QUI NUMEROSI TESTIMONI CONFERMANO DI AVERLI
VISTI DEPOSITARE IN UNA ZONA ESTESA PICCOLI PACCHETTI BIANCHI CONTENENTI
SALAME TAGLIATO A PICCOLI PEZZI RICOPERTO DA UNA SOSTANZA ROSA. DOPO UN’ORA
10 DEI 20 CANI DEL PORTO ERANO CADAVERI CON CHIARI SEGNI DI AVVELENAMENTO
(BAVA ALLA BOCCA, VOMITO E CONVULSIONI). VI ALLEGHIAMO SOLO DUE DELLE FOTO
SCATTATE DALLA PRESIDENTE DI SAVE THE DOGS, L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CHE DA
TRE ANNI LAVORA NELLA ZONA CON IL PARTNER ROMENO PER TROVARE UNA SOLUZIONE
MORALMENTE ACCETTABILE AL PROBLEMA DEL RANDAGISMO CANINO.
PREMESSO CHE SAPPIAMO CHE LA FARGE ROMCIM HA PRECEDENTEMENTE ELIMINATO IN
QUESTO MODO TUTTI I CANI RANDAGI PRESENTI SULL’AREA DEL PROPRIO IMPIANTO DI
MEDGIDIA E HA RIFIUTATO LA RICHIESTA DI COLLABORAZIONE AVANZATA NEL GIUGNO
2004 DALL’ASSOCIAZIONE LOCALE GAIA, VI SCRIVIAMO PER RICORDARVI CHE:
1) I CANI DI MEDGIDIA SONO PROTETTI DA UNA REGOLARE CONVENZIONE STIPULATA
TRA L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE E L’ASSOCIAZIONE LOCALE GAIA E CHE LA LEGGE
PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI ROMENA PUNISCE COLORO CHE SI MACCHIANO DI
TALI CRUDELTA’
2) TUTTI I CANI ELIMINATI ERANO VACCINATI, STERILIZZATI E NON AVEVANO MAI
DATO PROBLEMI A COLORO CHE FREQUENTANO IL PORTO
3) TALI AZIONI AD OPERA DI UNA MULTINAZIONALE STRANIERA COSTITUISCONO UN
GRAVE DANNO ALL’IMMAGINE DELL’UNIONE EUROPEA E DI TUTTI GLI STRANIERI CHE
CERCANO, LORO MALGRADO, DI AIUTARE LA SOCIETA’ ROMENA A GESTIRE TALI PROBLEMATICHE IN MODO CIVILE.VI CHIEDIAMO PERTANTO DI PRENDE
beppe dimmi qualcosa sui gatti imbottigliati in giappone!!!come si può permettere una schifezza del genere??ma sono esseri umani gli autori di queste torture???!cosa si puo fare!!!!!??????guardate il sito http://www.bonsaikitten.com e giudicate voi
Questi sono matti, mi chiedo, di sto passo dove si va a finire? Poi dicono dei serial killer che torturano gli animali e questi cosa sono? Personalmente mi meraviglia di più, chi spende soldi per comprare ste cose perverse!!! Io ci avrei messo dentro loro nella bottiglia vedevi come si divertivano!!! fanculizzateli
quella dei gatti e una bufala che gira da qualche hanno cmq e solo uno scherso discutibile ma innoquo
caro blog,
ho scritto un articolo (tre cartelle) dal titolo “ecologia delle migrazioni”, una proposta provocatoria che mi sembra abbia a che fare con i temi del blog. la domanda e’: sono migrati prima i pomodori o i latinoamericani? e se dovessimo pagare loro il brevetto per i pomodori e il mais, dove finirebbe la pianura padana (in cui risiedo)? e’ una proposta con intenti didattici, ma credo possa interessare un pubblicio piu’ ampio. probabilmente verra’ ospitato dalla rivista “cem-mondialita’” di brescia, ma questo, per me, non e’ un problema.
aspetto tue notizie
buon lavoro (e complimenti)
mauro, da piadena (CR)
Il petrolio finirà fra non più di 20 anni. Ciò significa che per le nazioni più povere il petrolio scomparirà prima. E’ un bene? Pensate forse che le energie alternative possano bastare?
Credo che basterebbero, se soltanto riducessimo la nostra sfrenata voglia di CONSUMARE. Il consumismo è la peggiore piaga per l’ecologia, significa non conoscere le più semplici regole della natura. SMETTETELA SUBITO DI CONSUMARE ALL’ECCESSO. SCEGLIETE AZIENDE CHE NON SI MACCHIANO DI CRIMINI CONTRO L’UMANITA’. Non pensiamo sempre e solo al nostro borsellino. Quando il petrolio finirà, i poveri saranno sempre più poveri, e moriranno più giovani, perchè le risorse saranno sempre nelle stesse mani. Soffriranno per il nostro 534° videogioco o il 76° maglioncino di cui “NON POTEVAMO FARE A MENO”. Consumare meno e meglio permette di dare una lezione al potere politico ed alle grandi aziende, poche altre cose lo permettono. Quando entrate in un supermercato VOI ANDATE A VOTARE. E smettetela di ripetervi “tanto non è mica colpa mia”, lo è e come, siamo NOI i RICCHI. Loro, i poveri, sono quegli “s…zi terroristi” di cui tutti parlano, o forse semplicemente uomini e donne che non accettano più di morire di fame ed essere i nostri schiavi a distanza?
vedi che terza guerra mondiale scoppia quando in medio oriente finisce il petrolio…cosa credi che possano mangiare tutti quei poveracci? che alternative avranno, si mettono tutti a costruire clessidre!!!
spero che il mondo si dia una ragguagliata, e anche velocemente perchè abbiamo toccato il fondo da parecchio tempo, e invece di cercare di rialzarci abbiamo iniziato a scavare!!! 🙁
Insegno ET nella scuola media.
Quando arrivo a studiare il problema delle risorse energetiche, cito sempre
l’ing. Andrea Rossi di Milano che una ventina di anni fa (credo) brevettò
un sistema di trasformazione chimica dei rifiuti solidi urbani.
Il suo utilissimo processo, realizzato in autoclave con catalizzatori, produceva
due tonnellate di petrolio greggio ogni dieci di rifiuti.
Credo addirittura che fu ostacolato nel suo progetto di applicare industrialmente il suo brevetto.
Ora non so più nulla, nemmeno se è ancora vivo.
Lascio a voi l’amaro commento che ad ogni persona di buon senso viene spontaneo.
I ragazzi mi chiedono poi sempre il perché ed io mi trovo a disagio a parlare di
questioni morali.
Vorrei rimanere distaccato ma più che invecchio mi ci arrabbio.
Insegno ET nella scuola media.
Quando arrivo a studiare il problema delle risorse energetiche, cito sempre
l’ing. Andrea Rossi di Milano che una ventina di anni fa (credo) brevettò
un sistema di trasformazione chimica dei rifiuti solidi urbani.
Il suo utilissimo processo, realizzato in autoclave con catalizzatori, produceva
due tonnellate di petrolio greggio ogni dieci di rifiuti.
Credo addirittura che fu ostacolato nel suo progetto di applicare industrialmente il suo brevetto.
Ora non so più nulla, nemmeno se è ancora vivo.
Lascio a voi l’amaro commento che ad ogni persona di buon senso viene spontaneo.
I ragazzi mi chiedono poi sempre il perché ed io mi trovo a disagio a parlare di
questioni morali.
Vorrei rimanere distaccato ma più che invecchio mi ci arrabbio.
Ciao beppe,
a quanto pare quest’anno i nostri cari amici politici voglio veramente far cambiare volto all’ITALIA.
Oltre al caso TAV, da me, nel SALENTO solo qualche tempo fa hanno firmato un’accordo tra Turchia, Grecia ed ITALIA per far arrivare sulle nostre stupende spiagge salentine un tubone di 800KM dalla TURCHIA.
Ti mando l’articolo scaricato internet preso un un giornale locale, visto che in tv non ne ho sentito parlare.
Accordo per il gasdotto euroasiatico, la firma è avvenuta a Lecce
È stato siglato in Prefettura a Lecce: dal 2010 la struttura trasporterà 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno in Italia, partendo da mar Caspio e Azerbaijian
È stato siglato nel pomeriggio di venerdì in Prefettura a Lecce l’accordo intergovernativo per l’interconnessione delle reti di trasporto di gas naturale tra Grecia e Italia. L’accordo è stato sottoscritto dal ministro delle Attività produttive Claudio Scajola e dal ministro dello sviluppo greco Dimitri Sioufas, presente il ministro dell’Energia turco Hilmi Guler. Con l’intesa si avvia la realizzazione di un gasdotto tra la rete italiana e quelle greca e turca, un’infrastrutura sostenuta dall’Ue ed indicata come uno dei cinque assi prioritari di sviluppo del sistema energetico transeuropeo.
Il gasdotto sarà in grado di trasportare 8 miliardi di metri cubi di gas l’anno ed entrerà in servizio a partire dal 2010 con l’import di gas proveniente dalla zona del mar Caspio, Azerbaijgian ed Iran, dove si concentra il 20% delle riserve mondiali.
«Con l’accordo oggi – ha commentato il ministro Scajola – si conferma l’importanza strategica dell’Italia quale Paese ponte tra il bacino del Mediterraneo e l’Europa, un percorso che ribadisce l’impegno del governo Berlusconi verso la ricerca di fonti alternative per arrivare alla riduzione dei costi energetici nelle imprese e nelle famiglie. È un accordo di grande importanza – ha aggiunto – considerando il comune impegno di Italia, Grecia e Turchia.
CIAO e aspetto tue nt
Credo che il problema sia la mentalità o coscienza di tutti noi che va corretta.
Un vecchio di un villaggio sperduto ha detto, ad un nostro archeologo: “per le vostre comodità state distruggendo il mondo”, ed è vero.
Quanto inquiniamo quando utilizziamo l’auto anche se potremmo utilizzare la bici?
Ti assicuro che guardandomi intorno sono tantissime le persone che non ci pensano: impiegate che temono problemi per l’acconciatura o non trovano abiti “confacenti” per l’andare in bici senza perdere immagine nel posto di lavoro, impiegati che lo fanno per abitudine, mamme iperprotettive che portano i figli alla scuola dietro l’angolo.
Così come chi installa l’idromassaggio in casa (fosse per me lo proibirei) sprecando, in tal modo, quintali di acqua e Kw di energia per riscaldarla.
Chi riempire strade ed autostrade per andarsi a fare un giro nei weekend.
Chi crede, riscaldandosi con la legna, di inquinare meno (!?)
Chi acquista una macchina di maggiore cilindrata quando potrebbe utilizzarne una di cilindrata minore.
Quando acquistiamo un ferro da stiro da 1500 W mentre uno da 1000 potrebbe bastare.
Quando acquistiamo un phon da 2000 watt quando ne basterebbe uno da 500.
Quando acquistiamo aspirapolvere da 1500 watt mentre ne basterebbe uno da 400.
Ecc. ecc.
E’ la nostra cultura che dobbiamo perfezionare, siamo così stupidi che non ci rendiamo conto che con piccoli, se non insignificanti, sacrifici si potremmo fare molto per il futuro dell’ambiente.
caro beppe grillo,
abbiamo bisogno di dare la massima pubblicità a quello che accade a Savigliano in provincia di Cuneo, dove un gruppo di amministratori hanno deciso di cancellare un tratto di torrente Maira che passa incantevole in mezzo alla città. Ecco il testo del Comitato per la difesa del Maira e grazie per l’attenzione.
I lavori di “messa in sicurezza” del Maira sono cominciati, la vigilia dell’Immacolata Concezione. Le le ruspe sono entrate nel greto ed hanno iniziato la devastazione. Il più grande lavoro inutile che la città di Savigliano (Cuneo) potrà annoverare è cominciato. Non hanno neppure atteso che l¹Aipo spiegasse, raccontasse, indicasse le variazioni progettuali. La volontà d’iniziare è stata forte, fortissima! Il desiderio di distruzione, anche!
L’alterigia e la protervia di chi comanda non hanno sentito ragione e neppure ascolto per le più di tremila (3000) firme di cittadini che scongiuravano di ripensarci sono valse a fermare la canalizzazione e la cementificazione.
Speravamo che la Giunta avesse anche la sensibilità alla supplica che le giungeva da larga parte della popolazione. Così non è stato. Non alzeremo barricate, non insceneremo manifestazioni, non creeremo presidi, né blocchi stradali.
Il Comitato spontaneo nato per la difesa del Maira, trasversale, apartitico, apolitico, ha cercato di richiamare l’attenzione sul progetto e di dare quelle informazioni che l’Amministrazione comunale aveva omesso.
È stata raccolta, una ricca documentazione sull’inutilità e sull’inopportunità dell’intervento. La Giunta ci ha regalato le draghe nel fiume, ma anche noi abbiamo in serbo una strenna, di certo più in sintonia con il nostro pensiero, con i nostri atteggiamenti nei confronti della natura e con il clima della festività natalizia. I cittadini sapranno giudicare, ma allora per il fiume sarà troppo tardi. Per saperne di più visita il sito
http://www.pmnet.it
cerca Savigliano nelle città
oppure
http://www.saviglianocn.it/maira/maira.html
COMUNICATO STAMPA
Italia dei Valori della Provincia di Lecce esprime la propria più completa solidarietà ai cittadini italiani che in Val di Susa protestano democraticamente contro scelte unilaterali imposte da una logica politica irriverente dei diritti dei cittadini e delle loro preoccupazioni, che pretende di decidere tutto per tutti. Da Lecce solidarizziamo con le donne, i bambini, gli anziani, con tutti i cittadini e con i rappresentanti delle municipalità di quella valle che in queste ore sono impegnati a difendere il diritto all´autodeterminazione ed in particolare il diritto alla salute. Stigmatizziamo in maniera netta e decisa l’uso di metodi autoritari che non possono assolutamente essere accettati, specialmente quando la protesta, come nel caso in esame, si svolge con la massima civiltà e coinvolge anche istituzioni locali.
Lecce, 10 dicembre 2005
Il Coordinatore Provinciale
Avv. Piergiorgio Provenzano
_____________________________________________________________________________________________
Viale Lo Re n° 46 73100 LECCE tel. e fax 0832/332968 3898066824
http://www.puglia.antoniodipietro.it e mail: idv.le@virgilio.it
Ciao Beppe, cosa ne pensi della macchina ad aria compressa, di Marco Pagani Guy Negre, presentata
nel 2001 al Motorshow di Bologna,
Sò che questa macchina rivoluzionaria: la Eolo (questo il nome originario dato al modello),
era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima ed
ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore ecc…..
Ma è vero??? E se lo è che fine ha fatto??
Grazie
Giorgio
Quello che voglio fare qui in breve e´un breve appello, andate a vedere il sito :
http://www.importstop.at
la pagina e´in inglese e tedesco.
Grazie.
Ho ricevuto 15 fatture telecom così composte:
. fatture 72 grammi;
. buste 66 grammi;
.comunicazione allegata 72 grammi.
Mi domando, con i mezzi odierni: non era possibile visto che l’utente è lo stesso, inviare sì 15 fatture ma tutte in una busta e con una sola comunicazione?
Si sarebbe risparmiato qualcosina!
INDIPENDENZA ENERGETICA ??
LEGGETE COSA SI PUò FARE CON LA TECNOLOGIA DEL SOLARE A CONCENTRAZIONE CAPIRETE CHE SE L’ITALIA VOLESSE L’INDIPENDENZA ENERGETICA POTREBBE RAGGIUNGERLA IN POCHI ANNI A COSTI EQUIVALENTI A QUELLI DEL PETROLIO, MA DANDO UN PO DI LAVORO AGLI ITALIANI:
FONTE ENEA:
· Specchi parabolici lineari – Denominati con il termine SEGS, essi sono usati per focalizzare su un singolo asse i raggi solari su un lungo tubo ricevente posizionato lungo la linea focale dei concentratori. Un mezzo portatore di calore, ad esempio olio, pompato attraverso i tubi ricettori, alimenta una stazione di potenza localizzata centralmente. Il calore solare è trasformato in vapore allo scopo di far funzionare un turbogeneratore elettrico. La temperatura tipica di operazione è di 390 °C. Tali impianti oggi hanno potenze tipiche dell’ordine di 30-80 MW elettrici e bruciano anche una certa quantità di combustibile fossile (gas naturale) per produrre energia quando l’energia solare è deficitaria. · Accumulo dell’energia termica: il calore prodotto viene usato per riscaldare un mezzo dal quale, al momento opportuno, si estrae il calore per produrre l’energia elettrica. Questi dispositivi sono di basso costo, alta efficienza e permettono di mantenere l’impianto operativo durante i picchi della domanda e durante le ore notturne. Essi hanno anche il vantaggio di eliminare le fluttuazioni dovute ai transienti (nubi).
COSA STIAMO ASPETTANDO !!
FACCIAMO IL PARTITO DELL’ENERGIA ? I NOSTRI DIPENDENTI NON SONO INTERESSATI A RENDERE L’ITALIA UN PAESE LIBERO DALLA DIPENDENZA ENERGETICA DAI PAESI PETROLIFERI !
CHI VUOLE SOTTOSCRIVERE L’IDEA DEL PARTITO DELL’ENERGIA PUò SCRIVERMI ALL’INDIRIZZO : geom.porcu@inwind.it
Buon giorno Sig. Grillo.
Sono un semplice cittadino di serie “Z” ma mi unisco alle proteste senzaltro , più importanti della mia.
Io abito a Voltri, in provincia di Genova (per gli altri, Lei sà di sicuro dov’è), e siamo rimasti gli ultimi ad avere la spiaggia.
Ora deve sapere che su questa spiaggia si trovano diverse societa di pesca sportiva, e vi sono le relative baracche dei soci, su cui si è polemizzato, ma non si è detto che queste societa fanno anche servizi socialmente utili, (di questo tutti zitti) delle scolaresche che vengono a conoscere il mare , le nostre usanze e l’ecologia marina, spiegata direttamente sulla spiaggia.Dei ragazzi con endicap, portati in barca a pescare da soci volenterosi, ecc…
Ora tutto questo sta per finire, nel senso che il porto non avendo ottenuto l’autorizzazione all’ampliamento, ha delegato il comune a costruire una “PASSEGGIATA” sull’arenile, di fatto sloggiando le varie società dalla spiaggia, e sono sicuro che dopo pochi anni si vedrà sparire anche l’ultima spiaggia , inghiottita dal porto petroli.
Visto che i pochi che stanno sulla spiaggia non ci saranno più per “sobillare la folla” ed i bagnanti quando si accorgeranno di quello che sta succedendo ormai sarà tardi.
Ma oramai siamo rassegnati, all’inevitabile distruzione di ques’ultima oasi naturale e gratuita( i bagni ad Arenzano sono a pagamento).
Non so neppure io perche scrivo….il BUON SENSO E’ MORTO
vi sembra possibile che, di fronte alle proteste fatte in modo civile da tutti gli abitanti di una valle contro un opera (TAV)che provocherà sicuri danni all’ambiente e alle persone, sia per la presenza di radon, uranio, amianto nelle montagne in cui dovrà passare il tunnel dell’alta velocità (la Valle di Susa è molto ventilata, con correnti che spirano verso Torino e l’amianto è un materiale leggerissimo e qundi volatile), sia per la distruzione delle falde acquifere oltre che per l’inquinamento da uranio delle rimanenti, vi sembra possibile, ripeto,che la risposta data ai cittadini sia la militarizzazione del territorio con tutti i disagi che ne conseguono?
se pensate che sia la solita valsusina contro il progresso, andate a leggere il documento firmato da oltre 50 medici della Valle, oltre alle relazioni che analizzano costi/benefici reali. Il pericolo è anche quello di finire come con il tunnel sotto la Manica: 9 miliardi di euro di debiti.
ecco un problema che nessuno affronta neanche Beppe, il problema delle SCIE CHIMICHE l’unico che ne parla è il sito
http://www.fottilitalia.com/
il sito anti-italiano per eccellenza
praticamente in esclusiva
Invito ancheBeppe Grillo ad occuparsene
Marcello
Sono molto sensibile allo spreco quotidiano d’acqua. Ho pensato quindi di mettere il pedale al lavandino di cucina, e, oltre al risparmio d’acqua,lo trovo pure molto comodo. Purtroppo non ho fatto dei calcoli e quindi non posso riportare dati a supporto delle mie impressioni. Ad occhio e croce, mi sembra funzioni. Se non altro, non mi capita piu’ di lasciar scorrere inutilmente l’acqua, neanche per il risciacquo dei piatti.
Non ho mai trovato questo metodo (del pedale al rubinetto) tra le indicazione per diminuire lo spreco d’acqua. Mi piacerebbe sapere se e’ solo una mia fantasia ho se e’ realmente cosi’. Qualcuno sa dirmi qualcosa in merito?
Grazie
Vorrei solo sottoporre ai futuri cadidati alle primarie di Milano (ma anche ad altre città), in special modo a Dario Fo, la seguente osservazione. Parecchi anni fa sono stato a Cuba per studiare Sanità Pubblica. Era il 1992, un periodo molto difficile per l’economia cubana, che in ogni modo cercava di sopravvivere alla carenza di petrolio. In quel periodo, il municipio de La Habana, per rendere più sicuro ed agevole il trasporto su due ruote, aveva reso ciclabili alcune arterie di attraversamento della città. Io avevo una pesantissima bicicletta cinese con la quale mi muovevo per la città e trovai geniale questa soluzione.
Perchè quindi, invece di parlare solo di piste ciclabili, abbastanza costose, spesso strette, se non invase da auto in sosta…. pensare a strade interamente ciclabili (con l’ovvia esclusione dei residenti) ?. In una città come Milano, con una struttura a ragnatela, perchè non assegnare alcune strade che permettano di attraversare la città in varie direzioni, solo ai cicli ?. Il costo di realizzazione sarebbe quasi zero, e l’incentivo all’uso della bicicletta realmente efficace
Grazie per lo spazio
Alberto Porro
Vorrei solo sottoporre ai futuri cadidati alle primarie di Milano (ma anche ad altre città), in special modo a Dario Fo, la seguente osservazione. Parecchi anni fa sono stato a Cuba per studiare Sanità Pubblica. Era il 1992, un periodo molto difficile per l’economia cubana, che in ogni modo cercava di sopravvivere alla carenza di petrolio. In quel periodo, il municipio de La Habana, per rendere più sicuro ed agevole il trasporto su due ruote, aveva reso ciclabili alcune arterie di attraversamento della città. Io avevo una pesantissima bicicletta cinese con la quale mi muovevo per la città e trovai geniale questa soluzione.
Perchè quindi, invece di parlare solo di piste ciclabili, abbastanza costose, spesso strette, se non invase da auto in sosta…. pensare a strade interamente ciclabili (con l’ovvia esclusione dei residenti) ?. In una città come Milano, con una struttura a ragnatela, perchè non assegnare alcune strade che permettano di attraversare la città in varie direzioni, solo ai cicli ?. Il costo di realizzazione sarebbe quasi zero, e l’incentivo all’uso della bicicletta realmente efficace
Grazie per lo spazio
Alberto Porro
Caro Beppe riguardo alla questione del “chi inquina paghi”, sono pienamente d’accordo con il discorso che fai, tuttavia volevo solo precisare che in realtà la legge prescrive l’istituzione obbligatoria di consorzi per le aziende che utilizzano e quindi producono direttamente o indirettamente imballaggi. Stesso discorso anche per i produttori di olii e carburanti che al pari del primo caso attraverso l’istituzione dei consorzi dovrebbero pagare anticipatamente per poi risolvere il problema dello smaltimento una volta che il ciclo vitale del prodotto si è esaurito.Questa legge chiamata “Decreto Ronchi” evidentemente non viene applicata , almeno nella parte riguardante il funzionamento dei consorzi e quindi come al solito i costi di smaltimento li paghiamo tutti noi.Le leggi molto spesso esistono già ……..basterebbe applicarle. Bravo Beppe continua così!!
Caro Beppe riguardo alla questione del “chi inquina paghi”, sono pienamente d’accordo con il discorso che fai, tuttavia volevo solo precisare che in realtà la legge prescrive l’istituzione obbligatoria di consorzi per le aziende che utilizzano e quindi producono direttamente o indirettamente imballaggi. Stesso discorso anche per i produttori di olii e carburanti che al pari del primo caso attraverso l’istituzione dei consorzi dovrebbero pagare anticipatamente per poi risolvere il problema dello smaltimento una volta che il ciclo vitale del prodotto si è esaurito.Questa legge chiamata “Decreto Ronchi” evidentemente non viene applicata , almeno nella parte riguardante il funzionamento dei consorzi e quindi come al solito i costi di smaltimento li paghiamo tutti noi.Le leggi molto spesso esistono già ……..basterebbe applicarle. Bravo Beppe continua così!!
Caro Beppe riguardo alla questione del “chi inquina paghi”, sono pienamente d’accordo con il discorso che fai, tuttavia volevo solo precisare che in realtà la legge prescrive l’istituzione obbligatoria di consorzi per le aziende che utilizzano e quindi producono direttamente o indirettamente imballaggi. Stesso discorso anche per i produttori di olii e carburanti che al pari del primo caso attraverso l’istituzione dei consorzi dovrebbero pagare anticipatamente per poi risolvere il problema dello smaltimento una volta che il ciclo vitale del prodotto si è esaurito.Questa legge chiamata “Decreto Ronchi” evidentemente non viene applicata , almeno nella parte riguardante il funzionamento dei consorzi e quindi come al solito i costi di smaltimento li paghiamo tutti noi.Le leggi molto spesso esistono già ……..basterebbe applicarle. Bravo Beppe continua così!!
Caro Beppe,a volte uno ci prova anche a non inquinare, ma poi….Il mio fidanzato deve comprare una macchina aziendale.Decidono per una fiat Multipla a metano,consapevoli tutti della difficoltà e l’impegno che ci vuole poi per fare rifornimento.Essendo un uso aziendale la devono omologare 5 posti,anche se sarebbe da 6.
La ditta predispone il bonifico e, attenzione, una settimana prima della consegna il concessionario telefona al mio fidanzato dicendo che la Fiat ha deciso di punto in bianco che non omologano piu l’auto a 5 posti, ma a 4.La domanda sorge spontanea:perchè comprare un’auto così voluminosa che serve per il lavoro e poterci salire solo in 4 persone??? A quel punto uno si compra un’auto diversa!!! La ditta ha optato per la stessa auto a benzina:sarebbe bello potersi comprare l’auto che hai tu ad idrogeno della Toyota,ma non ce la possiamo permettere.Comunque il nostro impegno andrà avanti,pero’è sempre una gran fatica!!!
Complimenti per dvd:sempre un pugno nello stomaco,
una secchiata d’acqua gelata e lacrime agli occhi dalle risate!!!
ciao a tutti
Ciao caro Beppe Grillo! Prima di tutto grazie per il servizio che solo tu hai saputo offrire sei un grande. ti scrivo perche’ sono molto confusa riguardo un argomento che mi interessa molto.
Si tratta della vendita di cuccioli di cane e gatto e della loro esposizione nelle vetrine dei negozi di animali..io non capisco prima a studio aperto dicono che non si puo’ piu’ esporli come se fossero oggetti e dopo un paio di settimane mostrano in occasione del natale l’atteso acquisto di cuccioli ed i relativi negozi senza piu’ menzionare le relative nuove leggi..
illuminami ti prego !!!..grazie ancora
Finalmente delle buone notizie per noi Tecnici Forestali. In un anno abbiamo 100 MILA ETTARI DI BOSCO IN PIU’. Anche se nel mondo diminuisce, PURTROPPO, e in Italia la Superficie Boschiva è di 9,98 Milioni di ettari pari ad un terzo del territorio italiano e al 5% della Superficie Boscosa Europea e l’Italia è al sesto posto in Europa per estensione Forestale e c’è un’appoggio della FAO anche se questo Governo non lo merita perchè il Ministro dell’Ambiente è solo un fantoccio INCOMPETENTE di An, in che mani siamo capitati. Gli Enti Locali, a parte quelli con la testa sulle spalle, pensa solo a fare cemento con la scusa degli Agriturismi e far circolare in bosco automezzi a tutto spiano solo per portare fuori il legname e fare, ahimè, dei fottutissimi soldi in barba allo Sviluppo Sostenibile di quel bosco e di tutti gli altri.
Grazie.
Ciao.
magari mille come beppe sei grande
magari mille come beppe sei grande
Caro Beppe,sono anni che mi danno l`anima per via dell`inquimento e per i rifiuti. In un tuo spettacolo anni addietro avevi accennato ai rifiuti solidi urbani che noi cittadini produrremmo, allora io non mi trovavo d`accordo.Poi quando nello stesso spettacolo hai tirato fuori quella bottiglia di poliuretano se non vado errato, allora li ho pensato ma perchè non obblighiamo tutte le fabbriche del mondo a riprendersi i resti di quello che loro stessi producono. Tipo tutti gli imballaggi e tutte le cose che mi danno al momento dell`acquisto di un qualsivoglia prodotto. Allora si che comincieremo a fare un pò di pulizia. Quindi avremmo gli imballaggi con i coperchi, nel senso che tu vai li con il tuo piccolo contenitore, loro ti riempiono che so la pasta o lo zucchero,e tu vai a casa con solo la pasta e lo zucchero e ti rimane il contenitore che puoi adoperarlo 100 mila volte. E non come succede che debbo essere ancora io a dover pagare e smaltire un imballaggio o bottiglia o non so quale altro rifiutu che loro producono. Perchè personalmente io come tutti, gli unici rifiuti che produciamo, sono quelli che facciamo quando andiamo al bagno. A loro volta riutilizzabili come concime per la terra.Mi chiedo quando viene fabbricata una cosa, sia essa un`automobile o alimento o cosàltro, che poi rimane invenduto a spese di chi viene poi smaltito? avrei ancora centinaia di esempi da scrivere, ma il mio come milioni di altri pareri non interassano a nessuno, se non a grandi personaggi come te BEPPE, che mi dai la possibilità di esprimere il mio di parere. Vi ringrazio e GRAZIE CHE ESISTETE. Distinti saluti Sorrentino Salvatore.
E’ veramente terrificante il filmato mandato in onda ieri dal telegiornale della rai sull’uccisione cruenta in Cina di poveri animali per produrre pellicce.
Si tratta in genere di visoni e volpi,che vivono in condizioni vergognose in piccolissime gabbie, e i poveri animali passano il poco della loro triste esistenza rigirandosi tra le reti metalliche.Addirittura alcuni animali sono scuoiati vivi,e l’italia è colpevole perchè importa pellice costate sofferenze indicibili a tanti animali.In un paese non ci sarà mai civilta’ finche anche la natura soffrira’ a causa dell’uomo.La Cina,devo ammettere con rammarico,è uno dei paesi che più maltratta gli animali.E’ ancora vivo il braconaggio nei confronti delle tigri per esempio,ma l’elenco delle specie a rischio è lungo.L’Italia deve fare la sua parte,cercando di non guardare solo all’interesse economico.
Ciao,
oggi ho visto su un tg un video della LAV su gli allevamenti di animali da pelliccia in cina. Atroce e immorale, un OLOCAUSTO. Ovviamente sapevo già queste cose e l’elenco di mostruosità sarebbe lunghissimo, ma oggi è stato veramente doloroso. Prima di scrivere questa lettera mi sono iscritto alla LAV e vorrei chiederti se TU puoi dare una mano a modo tuo.GRAZIE
Con stima.
Francesco Raspa
vogliamo iniziare una raccolta di firme contro una distilleria a Caldari – Ortona che da 29 anni inquina aria terreni ed acqua. da che parte dobbiamo iniziare.
saluti
Rosalba
Sul corriere della sera di oggi si parla del maltrattamento degli animali in Cina ed in paesi orientali in genere, per usarne le pelli,li scuoiano vivi,li massacrano,li torturano….per la vanità di chi poi li indosserà come capi di abbigliamento.
Il blog di Beppe Grillo ne aveva parlato già qualche mese fa, ed un lettore aveva dato il sito web che ora non ricordo.
Inviamo più siti e sensibilizziamo ancora molte più persone…
Quel che succede è un orrore.
http://www.nonlosapevo.com
http://www.petatv.com/tvpopup/Prefs.asp?video=jcruel_china_dog
Sign.Grillo vorrei avere una sua opinione su l’articolo di oggi sul quotidiano IL TEMPO che dichiara che lei predica bene e razzola male !
Caro Beppe,complimenti per la tua tenacia nel dire le cose come stanno senza guardare in faccia a nessuno!Soprattutto oggi,che concetti quali destra e sinistra credo siano totalmente superati.Oggi quello che conta e’ riuscire a migliorare l’uomo,nei suoi valori, al fine di dare un futuro (speriamo)migliore ai nostri figli.E tu, devo dire tra tantissimi ostacoli,tra una battuta e l’altra ci stai provando da tanti anni.Quindi continua cosi!!!
Solo un appunto:Ho acquistato il video del tuo spettacolo.Bellissimo!Mi dispiace solo una cosa:che tu te la prenda con la religiosita’ crescente.Non trovi che probabilmente in un mondo fatto di schifezze e di”nulla”dilagante,il ritorno a valori veri ed il rispetto di chi di questi valori ne fa motivo di vita,per se stesso ma anche per gli altri sia una spinta importante verso un mondo migliore da non sottovalutare?Non credi che la rinascita di una spiritualita’,
qualunque essa sia,basata sul rispetto reciproco e non sul contrasto aprioristico potrebbe forse togliere dalla testa a molti il falso concetto che chi e’ musulmano sia per forza un kamikaze o che chi creda in Dio ed in Gesu’ Cristo,parta con le lancie e gli scudi alla volta di Gerusalemme per liberarla dall’invasore?Non ti chiedo di metterti a fare il prete.Ma forse, piu’ che dare contro con una battuta alla crescita spirituale dell’uomo che,siamo d’accordo,e’ facilmente manipolata da sempre da molti furbi, sarebbe meglio dare un contributo positivo affinche’ questo ritorno allo spirituale sia un deciso inizio di una convivenza pacifica tra popoli e culture diverse.
Tu sei sempre stato critico e mai di parte,hai colpito destra e sinistra,politica e cultura,economia e finanza creandoti per questo tanti nemici.Bravo!Bravissimo!!Ma ti prego,non ci ficcare in modo diretto o indiretto il Padreterno che da li su’ti protegge per il tuo coraggio nel lanciare sempre e comunque messaggi mirati e precisi per un miglioramento dell’Uomo.
Ciao Vittorio
Caro Beppe,complimenti per la tua tenacia nel dire le cose come stanno senza guardare in faccia a nessuno!Soprattutto oggi,che concetti quali destra e sinistra credo siano totalmente superati.Oggi quello che conta e’ riuscire a migliorare l’uomo,nei suoi valori, al fine di dare un futuro (speriamo)migliore ai nostri figli.E tu, devo dire tra tantissimi ostacoli,tra una battuta e l’altra ci stai provando da tanti anni.Quindi continua cosi!!!
Solo un appunto:Ho acquistato il video del tuo spettacolo.Bellissimo!Mi dispiace solo una cosa:che tu te la prenda con la religiosita’ crescente.Non trovi che probabilmente in un mondo fatto di schifezze e di”nulla”dilagante,il ritorno a valori veri ed il rispetto di chi di questi valori ne fa motivo di vita,per se stesso ma anche per gli altri sia una spinta importante verso un mondo migliore da non sottovalutare?Non credi che la rinascita di una spiritualita’,
qualunque essa sia,basata sul rispetto reciproco e non sul contrasto aprioristico potrebbe forse togliere dalla testa a molti il falso concetto che chi e’ musulmano sia per forza un kamikaze o che chi creda in Dio ed in Gesu’ Cristo,parta con le lancie e gli scudi alla volta di Gerusalemme per liberarla dall’invasore?Non ti chiedo di metterti a fare il prete.Ma forse, piu’ che dare contro con una battuta alla crescita spirituale dell’uomo che,siamo d’accordo,e’ facilmente manipolata da sempre da molti furbi, sarebbe meglio dare un contributo positivo affinche’ questo ritorno allo spirituale sia un deciso inizio di una convivenza pacifica tra popoli e culture diverse.
Tu sei sempre stato critico e mai di parte,hai colpito destra e sinistra,politica e cultura,economia e finanza creandoti per questo tanti nemici.Bravo!Bravissimo!!Ma ti prego,non ci ficcare in modo diretto o indiretto il Padreterno che da li su’ti protegge per il tuo coraggio nel lanciare sempre e comunque messaggi mirati e precisi per un miglioramento dell’Uomo.
Ciao Vittorio
Ho un commento a riguardo del sistema “salva sprechi” di purificazione dell’aria.
Citando il post:
“Nel suo percorso dentro il davanzale attrezzato l’aria in ingresso viene purificata da filtri fonoassorbenti e deodorata con carboni attivi.”
Questi filtri fonoassorbenti non purificano l’aria, ma assorbono i suoni (fono).
Di solito mi insospettisco quando leggo dei paroloni. Voi no???
Comunque vorrei avere della bibliografia a riguardo degli studi fatti su questo davanzale.
grazie
Gianluca
Caro Beppe premetto che, pur agendo professionalmente, hai coraggio da vendere nell’affrontare temi e personalità delicate, mentre ci informi e mentre ci intrattieni nei tuoi spettacoli. Un bel percorso, se mi ricordo un agosto del 1984 quando ti strinsi la mano, all’esordio della tua carriera, presso il Savioli di Riccione. Sempre simpatico.
Vengo al punto. Sono angosciato dal consueto massacro dei cuccioli di foca che avviene annualmente in uno stato del nord europa, mi pare l’islanda o l’alaska. E’ possibile far vergognare pubblicamente, in qualche modo, chi consente una carneficina del genere? Dal momento che sono amministratore comunale in un piccolo comune del Piemonte, ti chiedo se esiste una formula legislativa che permetta di nominare, almeno simbolicamente, quale persona indesiderata un politico di uno stato europeo. sarei lieto, fosse possibile, di promuovere un tale gesto nel consiglio comunale nei confronti dell’autorità europea (se sai dirmi nome e cognome) la cui inerzia sul tema è di una oscenità enorme, inferiore solo alla misericordia di Dio. Ti sono grato per avermi letto. Cari saluti. Marco
Caro Beppe,
rimango sempre più perplesso e più demoralizzato quando penso che la storia sia tremendamente ciclica: le guerre, le più grandi ingiustizie, si riperquotono su questa povera terra ormai priva di ogni speranza; quando i grandi del mondo decidono, tu piccolo abitante indigeno perdi il valore, la dignità, la stessa essenza dell’essere! In Valsusa si sta per dare il via ad un secondo Vajont Amiantifero e a parte noi che ci viviamo, i media sembrano dare poca importanza a questo problema; l’alta velocità deve andare avanti, 13 miliardi di euro per un buco che porterà via tante vite; per qualcuno questi “nullafacenti” valsusini vogliono ribellarsi per gioco, hanno due statali, un’autostrada, una ferrovia che li collegano al resto d’europa, perchè allora non inserire una linea ad alta velocità? Magari un giorno faranno anche una pista d’atterraggio per dischi volanti chissà…… LA VALSUSA VUOLE VIVERE NON MORIRE!!! Magari un giorno lontano faranno un film anche sulla nostra valle….a memoria!!!
caro beppe,
volevo segnalare il sito
http://www.uldericopesce.com
Si tratta di un’artista che ho avuto il piacere di vedere in un suo spettacolo in calabria, durante il quale ho scoperto molte cose che non sapevo riguardo i depositi di scorie radioattive.
Un artista coraggioso come te,beppe.
Grazie per questo spazio a noi dedicato,
Emma.
sul sito
http://liberoblog.libero.it/spettacoli/bl1696.phtml
ho letto un articolo contro Beppe Grillo che, dal momento che è solo un comico, fa della sana informazione.
qualcuno sa a cosa si riferisce Schedabianca?
Cari amici,
da valsusina che segue da tempo il problema TAV (Treno alta velocità),
anche
se ammetto di non essere un’attivista, in questi giorni ne ho lette
e sentite
veramente tante, TG nazionali e regionali, quotidiani, commenti
sull’autobus,
direi che la disinformazione la fa da padrone.
Non sto qui a tediarvi con lunghe spiegazioni, di cui alcuni che
leggono
conoscono meglio di me, però se avete un po’ di curiosità vi
suggerisco
di andare a sbirciare sul sito: http://www.notav.it, troverete documenti
redatti
da tecnici sulla presenza naturale di amianto nelle rocce, ragioni
economico
finanziarie, articoli e molto altro.
Solo una precisazione a cui tengo molto, le persone contrarie a questo
progetto non sono solo quattro ambientalisti invasati o qualche ragazzo
no global. La maggior parte (per non dire tutti) gli abitanti della
Valle
di Susa inclusi sindaci, medici, industriali, scienziati, concordano
che
questo progetto è nocivo per la salute dei cittadini, senza portare
reali
vantaggi economici o infrastrutturali.
Giulia Bevione
E’ bello sapere che la FIAT fa dei motori Flex fuel che funzionano ad alcool.. e li vende all’estero
http://www.fiat.com.br
e cliccate su “novo Palio”.
http://www.disinformazione.info/alcoolbenzina.htm
Salve io volevo solo commentare una cosa che ho notato ieri guardando il telegiornale, riguarda le nuove forme energetiche italiane che verranno utilizzate al posto del uso in massa del petrolio,
Mentre ascoltavo queste nuove forme di energia dalla voce del giornalista una cosa mi ha fatto quasi piangere, le nuove forme energetiche saranno: Gas, Carbone ed altre schifezze ottocentesche, be io sono per meta italiano e mi rendo conto che non posso dare un opinione diciamo neutrale, poiché la mia parte italiana ha voglia di andare dal ministro italiano e dargli un “coppino” cioè un colpetto dietro la nuca, e dirgli sveglia!!! Come è possibile che ormai alle soglie del 2006 l’Italia pensi che il carbone sia una risorsa migliore del petrolio, se cercate su google queste due parole troverete articoli di mezzo mondo che le definiscono dannosi ed la stessa unione europea a proposto una riduzioni dell’uso di entrambi. invece noi italiani proponiamo di darci dentro con il carbone.
Io a questo punto mi chiedo che scuole abbiano i nostri ministri, poiché se io chiedo ad un bambino se queste sostanze sono dannose lui mi risponde di si, vi sono energie pulite a cui Beppe grillo ed altri molte volte hanno fatto pubblicità per sensibilizzare la gente, ma il governo italiano e sordo e furbo. Sono 20 anni che destra e sinistra ci prendono per i fondelli, l’Italia a votato no al nucleare e l’enel compra da Francia e Germania energia prodotta dal nucleare. Invece di creare energia eolica,idrica, solare, noi usiamo il carbone e finanziamo le centrali nucleari estere.
probabilmente sta per giungere nella nostra terra quello che alcuni hanno definito”un’opera colossale che apporterà uno sviluppo colossale”io…preferisco definirla una Catastrofe Colossale!!!Il ponte sullo stretto di messina…esso non rappresenterà solo una catastrofe a livello di impatto ambientale ma servirà soprattutto a rubarci i soldi per darli a mafia e camorra…mentre quì in sicilia spesso l’acqua d’estate non arriva per via degli acquedotti vecchi,o dove la malasanità negli ospedali regna sovrana e dove per costruire un’autostrada ci vogliono 20 anni perchè i finanziamenti vanno e vengono!nessuno ci ha chiesto se noi siciliani,calabresi,italiani vogliamo questo stramaledettissimo ponte…ebbene la risposta è NO!
PONTE DI MESSINA
STOP: DALLA UE
http://www.ansa.it/main/notizie/fdg/200510251608218082/200510251608218082.html
Hai visto caro Beppe cosa fanno in Svezia!!!
Il treno che ogni giorno percorre gli 80 km da da Linnkoeping a Vaestervik
funziona con il metano prodotto dagli scarti di un mattatoio
Tratta ferroviaria svedese
alimentata con il biogas bovino
Il carburante alternativo costa ancora più del diesel
ma combatte l’effetto serra e crea posti di lavoro
Il treno svedese a biogas
STOCCOLMA – Un treno alimentato con gli scarti di macelleria. E’ l’ultima trovata che arriva dalla Svezia a dimostrazione della spiccata attitudine ecologista dei paesi scandinavi da sempre all’avanguardia nella ricerca di fonti energetiche pulite e alternative. La novità è che questo non è né un progetto né un prototipo, ma una tratta ferroviaria perfettamente funzionante: un esempio unico al mondo.
Il treno è stato realizzato dalla società Svensk Biogas che ieri, attraverso il suo direttore marketing Peter Unden, annunciava con una certa soddisfazione all’agenzia di stampa France Presse: “Il treno è partito in orario, alle 14:42, e tutto sta andando bene”. Il convoglio, che collega le città di Linnkoeping (a sud di Stoccolma) e Vaestervik (costa est della Svezia), distanti circa 80 chilometri, farà d’ora in poi “un tragitto quotidiano, ma l’ambizione è che più avanti ne faccia due, se non di più”, ha precisato Unden.
Composto da un solo vagone – una ex automotrice Fiat i cui motori diesel sono stati sostituiti con due motori a biogas Volvo – il treno può trasportare una sessantina di passeggeri, secondo quanto aveva spiegato Svensk Biogas in occasione della sua inaugurazione, nel giugno scorso.
Il biogas utilizzato dal convoglio è quello realizzato attraverso circa un mese di decomposizione delle parti di bovino scartate da un grande macello di Linnkoeping: prevalentemente grasso, interiora e organi. Secondo un calcolo approssimativo, dagli avanzi di una sola mucca si ricava biogas sufficiente a percorrere circa 4 chilometri.
http://www.theecologist.org/archive_detail.asp?content_id=475
Fateci un giro e guardate un po’ cosa fa il teflon secondo una delle più autorevoli riviste ecologiste del mondo…ciao a tutti
http://www.theecologist.org/archive_detail.asp?content_id=475
Fateci un giro e guardate un po’ cosa fa il teflon secondo una delle più autorevoli riviste ecologiste del mondo…ciao a tutti
Sono di sinistra.Purtroppo,al di là
dei discorsi ,chi comanda pensa solo a convenienze che spesso non sono quelle dei cittadini.
A Firenze e comuni limitrofi hanno
avuto la bella idea di costruire un bel [ termovalorizzatore]
Soprattutto la zona prescelta è già
abbondantemente inquinata e ovviamente con patologie sopra la media.
Ma loro dicono che non ci sono problemi,anzi.
E sono ,purtroppo, di sinistra.
Siamo quattro gatti che proviamo
a convincerli a desistere.
Ma non possiamo chiedere una mano neanche all’opposizione.
Loro sono ancora più favorevoli al progetto.
SiAMO PROPRIO MESSI MALE
SALUTI SERGIO
seguito… Toccherebbe ai governanti creare le condizioni per un mondo migliore, ma purtroppo la politica non solo in Italia ma in tutto il mondo è in mano a persone che sono avide di potere e non fanno il loro lavoro per vocazione ma solo per interesse proprio, e siamo noi a consentire che ciò avvenga eleggendo piu’ o meno sempre le stesse persone che si candidano e che, chissà perchè, non vogliono mai mollare la sedia del potere. Ribadisco, questo sito è davvero geniale e rappresenta almeno un tentativo per migliorare questo mondo gravemente malato. Scusa Beppe se mi sono dilungato, credevo di scrivere un paio di riche ed invece… Tanti saluti Alberto Pizzini
Caro Beppe, voglio ringraziarti sinceramente per avere avuto il coraggio di creare un sito di questo genere cha da la possibilità di parlare alla gente comune. Io sono una persona molto sensibile ai problemi ambientali e sono molto rammaricato nel vedere come l’ambiente in cui vivo viene deturpato continuamente senza che nessuno reagisca. Io abito in un paesino della bassa bresciana e mi sto rendendo conto che la nostra bella pianura si sta sempre più ricoprendo di cemento e di asfalto; sempre più verde lascia il posto a nuove strade a nuove case e nuovi capannoni e spesso mi chiedo per quanto tempo si potrà continuare ad estrarre materiale quale ghiaia e sabbia dalle sempre piu’ numerose cave (un mio amico abita a Montirone, un paesino vicino a Brescia, mi ha detto scherzando che questo paese è praticamente una penisola circondata da queste cave). Chissà per quanto tempo la natura potrà sopportare tutto ciò. Io credo che dovremmo renderci conto che questo capitalismo sfrenato ha la grossa pecca di portarci ad uno sfruttamento indiscriminato delle risorse oltrettutto spesso e volentieri per costruire opere inutili. A volte mi chiedo se in natura l’uomo sia davvero l’animale dotato di maggiore intelligenza; io non conosco nessun animale che distrugga ed inquini l’ambiente in cui vive e. Se non ci fosse l’uomo l’animale vivrebbe in perfetta armonia con i meccanismi meravigliosi della natura, uccidendo sicuramente altri animali, ma solo per cibarsi e non per odio e cattiveria o per contendersi un fazzoletto di terra. Provate ad immaginarvi se tutte le energie che l’uomo spende per le guerre e per prevaricare su i propri simili fossero impiegate per la pace;
sicuramente non esisterebbe più la fame, ci sarebbe meno inquinamento, si potrebbe cercare di volerci più bene e di instaurare un cultura del rispetto verso l’ambiente in cui viviamo e verso i nostri simili. Purtroppo non esiste una entità superiore, continua…
Caro Beppe, voglio ringraziarti sinceramente per avere avuto il coraggio di creare un sito di questo genere cha da la possibilità di parlare alla gente comune. Io sono una persona molto sensibile ai problemi ambientali e sono molto rammaricato nel vedere come l’ambiente in cui vivo viene deturpato continuamente senza che nessuno reagisca. Io abito in un paesino della bassa bresciana e mi sto rendendo conto che la nostra bella pianura si sta sempre più ricoprendo di cemento e di asfalto; sempre più verde lascia il posto a nuove strade a nuove case e nuovi capannoni e spesso mi chiedo per quanto tempo si potrà continuare ad estrarre materiale quale ghiaia e sabbia dalle sempre piu’ numerose cave (un mio amico abita a Montirone, un paesino vicino a Brescia, mi ha detto scherzando che questo paese è praticamente una penisola circondata da queste cave). Chissà per quanto tempo la natura potrà sopportare tutto ciò. Io credo che dovremmo renderci conto che questo capitalismo sfrenato ha la grossa pecca di portarci ad uno sfruttamento indiscriminato delle risorse oltrettutto spesso e volentieri per costruire opere inutili. A volte mi chiedo se in natura l’uomo sia davvero l’animale dotato di maggiore intelligenza; io non conosco nessun animale che distrugga ed inquini l’ambiente in cui vive e. Se non ci fosse l’uomo l’animale vivrebbe in perfetta armonia con i meccanismi meravigliosi della natura, uccidendo sicuramente altri animali, ma solo per cibarsi e non per odio e cattiveria o per contendersi un fazzoletto di terra. Provate ad immaginarvi se tutte le energie che l’uomo spende per le guerre e per prevaricare su i propri simili fossero impiegate per la pace;
sicuramente non esisterebbe più la fame, ci sarebbe meno inquinamento, si potrebbe cercare di volerci più bene e di instaurare un cultura del rispetto verso l’ambiente in cui viviamo e verso i nostri simili. Purtroppo non esiste una entità superiore, continua…
Caro Beppe,
La Citta’ di Sarzana, come anche Lerici e tanti altri posti hanno riempito i muri con manifesti e striscioni dedicati al riciclaggio come “scelta obbligata”. A Sarzana si celebra la domenica ecologica che io aborro per questi semplici motivi:
Riciclare è una scelta idiota, costosa ed inutile e finisce per inquinare ancora di piu’. Nessuno parla del ri-uso o ri-utilizzo che è molto piu’ saggio. Ho 44 anni, non sono vecchissimo…ma ancora ricordo molto bene quando a Genova, quando ero bambino, veniva tutte le mattine il lattaio a casa. Prendeva la bottiglia vuota del latte e lasciava quella piena. Anche gli spazzini venivano a casa a prendere la spazzatura col sacco di juta!!! Adesso produciamo quantita’ industriali di materiali inutili e riciclarli comporta solo costi, trasporti, altre fabbriche puzzolenti, ancora trasporti e rivendita di prodotti (piu’ scadenti) e paradossalmente piu’ cari perche’ riciclati!!!!! Ma siamo proprio scemi!!!! Fai la spesa, arrivi a casa scarti i prodotti ed hai riempito un sacco condominiale di carta, plastica e poli-materiali vari….a che pro? Perche’ non vendono i prodotti un po’ piu’ “nudi”. In Germania ed Olanda, hanno cominciato da almeno 10 anni ad eliminare le confezioni piu’ palesemente inutili. Ad esempio le scatole dei dentifrici! I dentifrici si vendono in un contenitore infilati nei buchi, lo estrai e te lo prendi senza inutile scatola. Se poi chiedi una busta di plastica ti guardano come un assassino!!! Qui cercano di rifilartela anche quando non la vuoi proprio…. ed attenti allo scontrino perche’ spesso te la fanno pagare anche se non la prendi!
Nel Nord-Europa si riutilizzano tutti i tipi di bottiglie, comprese quelle di plastica che vengono prodotte con materiali piu’ resistenti. Il vuoto ha un costo molto alto di modo che la gente li riporti indietro e funziona alla grande!
Qui’ mi piange il cuore a gettare le bellissime bottiglie del vino che sarebbe cosi’ bello riportare ai produttori… Marco Carolei
Buon giorno Beppe,
sto seguendo un progetto, per ora del tutto ipotetico, per un’ azienda che vuole riutilizzare la propria materia prima di scarto: carta da regalo.
La ditta produce l’equivalente di un tir di scampoli e rifili di carta inchiostrata al mese. Fino ad ora vengono spesi dei soldi e risorse per far riciclare tale scarto da una cartiera della zona, ma indubbiamente trovare un utilizzo di tale scarto, e quindi una seconda vita di esso piuttosto che spendere energie per trattarla con mezzi chimici e poco economici/ecologici sarebbe una buona iniziativa da prendere ad esempio.
Ringrazio in anticipo chiunque abbia qualche idea o conoscenza a riguardo, e chi semplicemente ha letto questo articolo.
SOS ETNA
Ciao a tutti,
chiedo il vostro aiuto per un’mergenza siciliana!
Uno sprovveduto Disegno di Legge della Regione Sicilia (ddl 986)
prevede la costruzione di nuovi impianti sciistici
all’interno del Parco dell’Etna e dei Nebrodi; ciò implica la
trasformazione di zone A ( zona di riserva integrale ) e B (
zona di riserva generale) della riserva del Parco dell’Etna
in zone C
per consentire “trasformazioni edilizie”, la
costruzione di “strutture turistico-ricettive” nonché di “aree
di parcheggio”.
E’ evidente che tali provvedimenti comprometterebbero in modo
irreversibile l’attuale stato del vulcano attivo più alto
d’Europa sotto il profilo ecologico, geologico e
paesaggistico. L’Etna è un bene ambientale (e culturale )
prezioso e unico, non possiamo permetterne uno sfruttemnto
selvaggio secondo
modelli di sviluppo economico-turistici insostenibili.
Su http://www.etnaviva.it trovate informazioni e il modulo raccolta firme per la petizione da
presentare
Ministro dell’Ambiente ove si chiede l’istituzione del Parco
Nazionale Dell’Etna, al fine di garantirne una doverosa
protezione. Troverete anche qualche documento per saperne di più!
Datemi ( diamoci ) una mano.
Grazie!
Ps i fogli compilati possono essere restituiti ( o inviati) presso le sedi lipu,legambiente,etnaviva,cai di Catania o se volete alla sottoscritta ( a mano o per posta)!
Grazie a tutti
Claudia Cascio
Via G. B. de la Salle 15
95125 Catania
PPS presto, presto che la Regione Sicilia( per certe cose) non aspetta!!
Lunedì scorso , 10.10 , ho fatto un giro al Salone Nautico di Genova , per sola curiuosità (anzi no , cercavo un Wind Surf , ma al Salone Nautico non li ho trovati , forse sono distratto).
Qualche curiosità , la tavola a motore a getto , unica tavola visibile al Salone , con dimostrazione nello specchio d’ acqua fianco salone. Patetica. Ma alla tv sento qualcuno che dice che la “nautica minore” (ovvero scafi di prezzo inferiore ai 500.000 euro) è in crisi per:
– pochi posti barca disponibili
– prezzo del carburante elevato
– e.. il proliferare (Sic) in mare delle zone protette.
Bè , qualcuno prima o poi riuscirà a vendere anche l’ aria che respiriamo. Forse aiuta il Pil.
Adriano
Gentili Signori,
Sono a scriverVi la presente, per esporVi la mia esperienza.
Volevo portare il mio piccolo cane dal Messico in Italia, visto il mio rientro dopo qualche anno di lavoro speso all’estero. Le leggi attuali prevedono un banale esame di un campione di sangue dell’animale, da eseguirsi però solamente nei centri riconosciuti dalla Comunità Europea, i quali si trovano solamente nel numero di due in USA e il resto in Europa. Nessun centro in Latino America è riconosciuto.
Ho preso contatto con i centri in USA, ma nessun courier (contattati DHL, Fedex, TNT tra altri) spedisce in USA materiale biologico per via di una nuova convenzione antiterrorismo biologico partorita da poco da Bush e compagni. L’unica soluzione è spedirlo in Europa, e quindi tanto vale scegliere l’Italia. La spedizione di questo campione, tra diritti doganali, courier ecc. costa circa 500 Euro. Considerato che spedire l’animale costerà circa 400 Euro, il legislatore europeo ha reso l’importazione degli animali un costo insostenibile.
Una volta bastava solo dimostrare l’antirabbia, ora invece hanno scoperto come rubarci 500 Euro.
La vergogna non ha limiti.
Ho letto qualcosa di interessante su Beppe ed invito anche lui ed i navigatori a farlo
BEPPE GRILLO: IL “BUFFONE DI CORTE” DEL MONDIALISMO in
http://www.fottilitalia.com/
che si definisce “il sito anti-italiano per eccellenza”
skyuno@tin.it
Caro Beppe,ho notato che quando i media trattano l’argomento’ecologia’per quanto riguarda i trasporti,vince un sentimento di rassegnazione per il presente,mentre per il futuro si aspetta la manna-idrogeno che piova dal cielo e risolva tutto.
Esistono da decenni sistemi per ridurre drasticamente gli agenti inquinanti, e non parlo dell’auto ad acqua.Mi riferisco all’alimentazione gassosa ed in particolare all’eterna promessa metano,che invece di essere incentivato subisce rincari immotivati(uso questa parola a ragione non essendo il metano un derivato del greggio come ad esempio il gpl).
+53% dal’89 ad oggi nonostante un’accisa ridicola ( 0.12%),e ci si lamenta della benzina..(+43,8% nello stesso periodo).
Altre profonde riflessioni insorgono quando si analizza la situazione gpl(accisa del 228%,ha avuto un rincaro solo del +23,6% nello stesso periodo nonostante il prezzo del greggio).
Possibile non ci sia qualcuno che dica qualcosa in proposito?
Chi decide il prezzo del metano in Italia? L’Eni,essendo in regime di monopolio, assieme alla sua partecipata Srg.Forse dovrebbe fissarlo qualcun altro il prezzo.
Aggiungiamo che il metano si estrae in abbondanza in Italia, ma qui il discorso si farebbe troppo grande per questo script.
Ci sarebbero troppe cose da dire a riguardo, sugli impianti di distribuzione; sulla Grande Nuova Punto priva di una versione bi-fuel al contrario della Piccola Vecchia Punto; al fatto che le auto bi-fuel hanno i serbatoi di benzina sovradimensionati che rubano spazio alle bombole(chi compra queste macchine usa l’alimentazione a benzina solo per andarsi a rifornire di metano),alle tassebollino blu’sull’inquinamento anche se di fatto non si inquina.
Non credo di aver detto nulla di utopico, trovo strano che il resto del mondo occidentale incentivi veramente il gas,e noi che siamo esportatori di metano siamo addormentati,e la cosa che più mi intristisce è che non ci sia un solo giornalista che scriva niente a riguardo.Spero tu ti appassioni,MB
Salve e complimenti Beppe Grillo,
le propongo un quesito per cui vorrei una risposta non demagogica (com’è nello stile del sito): ho sentito di recente un noto politico verde proporre la chiusura o la drastica riduzione dell’importazione di energia dall’estero (Francia, Russia ecc) con la contestuale (ovviamente) costruzione di centrali solari. Secondo me tale ipotesi è una mera propaganda demagogica in pieno stile politico italiano. Sebbene non sia neanche lontamente un tecnico in grado di valutare la portata di tale affermazione ho visitato solo una volta la centrale solare di Adrano che occupava una superficie immensa e generava un quantitativo di Megawatt sufficiente ad un minuscolo paesino. Mi chiedo pertanto se per alimentare l’Italia intera autocraticamente sia necassaria una superficie pari a qualche grossa regione italiana (su tra l’altro credo che a causa della presenza di specchi che riflettono la luce solare sui boiler non potrebbe esserci sfruttamento agricolo o pascolo).
Se fosse vero ciò quali sarebbero secondo lei le possibili reali alternative alla produzione energetica attuale?
Grazie mille
Gigi
sono molto arrabbiato in particolare con gli ambientalisti che a chiacchiere vanno forte(non solo loro purtroppo)ma in quanto a fatti….scarseggiano.Abito a cornigliano citta’di genova.Quando ero adolescente il punto di ritrovo di molti ragazzini erano i giardini melis e gia’allora(30 anni fa’)non ricordo di aver mai visto nu giardiniere,ricordo pero’lo spazzino.A distanza di tutto questo tempo le cose sono cambiate…non c’e’neppure lo spazzino il luogo e’diventato territorio di non italiani,e’un territorio a se’e quel poco che c’era da distruggere e’ stato distrutto…erano carini quegli scivoli per bimbi per altro l’unica cosa fatta dall’amministrazione.ora mi chiedo…ma se non si riesce a mettere a posto dei giardini!possono veramente fare qualcosa su’tematiche molto piu’importanti? vedi inquinamento,deforestarizzazzione,xke’anche(anzi sopratutto loro)non alzano la voce sulle energie alternative? lo faccio io mi affaccio dalla finestra e lo urlo ma a me’nessuno mi ascolta al massimo mi prendono x pazzo (mi manca poco)
tra l’altro i suddetti giardini sono sede del comune e del comando dei vigili
Caro beppe,
quando si parla di ecologia mi viene in mente subito un problema molto grave quello della raccolta differenziata.
Essa è molto importante ma è anche molto difficile .
Vivendo vicino a persone anziane mi sono reso conto di come sigle come PET siano pressochè incomprensibili per gran parte della popolazione che,nel dubbio, butta tutto nel vecchio cassonetto.
Io propongo che si faccia una legge che obblighi i produttori a mettere sulle etichette dei prodotti destinati al reciclaggio un numero (supponiamo 1 per il vetro)e questo numero venga messo anche sui cassonetti così da facilitare la raccolta differenziata.
Sarebbe un modo intelligente e pratico per insegnare ai bambini (ma non solo) a reciclare.
posto nuovamente nella sezione giusta questo piccolo contributo:
Vorrei sottoporre all’ attenzione di tutti il seguent link : http://www.santillimagnegas.com/europe/italiano/index.htm
Questa e’ la sezione in italiano di una piccola industra statunitense messa su da un ingegnere italiano (sempre la solita fuga dei cervelli…) che pare riesca a riciclare per intero olii esausti o rifiuti fognari in un gas bassamente inquinante (a suo dire meno del metano) e inoltre, facendo questo, a emettere come “scarto” nella produzione del gas ossigeno puro da reimmettere nell’ atmosfera. In definitiva sembrerebbe che questo processo trasformi la m***a in aria pulita e combustibile pulito.
Ci sono ingegneri, fisici, chimici in grado di avvalorare o confutare tali tesi??
p.s.: questa tecnologia che risolverebbe un pò di poblemi, non tutti, ma un pò si, è gia disponibile in commercio e addirittura un comune dell’ alta Italia dovrebbe essere già in lista per adottarla. Non è che se veramente funziona, i nostri politici, verdi in testa, dovrebbero farne un loro vessillo ? Un loro marchio di fabbrica ???
Giusto appunto…
Circa 10 fa mia moglie ha chiamato la ASIA, azienda che anni fa prese il posto della Nettezza Urbana di Napoli. Chiedeva, da onesta e cosciente cittadina, il ritiro di “rifiuti ingombranti” per non depositare per strada un materasso matrimoniale e due reti singole. Telefonando per prenotare il ritiro di questi articoli si sente rispondere che la sera del 5 Ottobre, fra le 20 e le 22 avrebbe dovuto depositare, per l’appunto, questi rifiuti ingombranti. Morale della favola; dopo avere tenuto nel corridoio di casa queste cose per ben 10 giorni le ha trasportate da sola (ero fuori per lavoro) fino ai bidoni condominiali, zona di ritiro accordato con l’operatrice telefonica.
Oggi, a quasi due giorni dalla data fissata per il ritiro, il nostro materasso matrimoniale e le reti sono ancora li e in compagnia di altri due materassi singoli (non nostri) e qualche mobile rotto; qualcuno ha preso coraggio e ha approfittato per confondere i suoi rifiuti con i nostri. Oggi pomeriggio ha ritelefonato (per la seconda volta) alla ASIA, lamentando il disservizio. Intanto fuori diluvia e il materasso aumenterà di peso notevolmente, creando ulteriori difficoltà per gli poeratori che dovranno (si spera) ritirarlo.
Intanto fuori al condominio sembra una discarica. Lo è quasi sempre anche grazie alle maniere poco riguardose di alcuni pochi vicini, ma ora è inguardabile e inoltre intralcia l’ingresso al viale.
Da Napoletani dovremmo essere abituati a questo tipo di disservizio, ma allora che lo offrono a fare un simile servizio? Trovato un servizio, creato il disservizio? Che bel paese…pizza, madolini e rifiuti!
John Ryan
Nel comune dove vivo (Spoltore (PE)) stanno consegnando dei contenitori per effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti motivandola con un ambiente più pulito e un risparmio da parte dell’amministrazione locale. Orbene se è vero ciò che dicono perchè non riducono la tassa sui rifiuti????!!!!! Inoltre se dopo il nostro impegno il fiume Pescara è ancora di colore marrone e il mare è pieno di sporcizia ho il diritto quanto meno di inc….rmi? Come sempre il nostro care Beppe ha sempre ragione; ci prendono per il sedere con temi attuali e di interesse comune ma in realtà a loro non frega niente di noi e dell’ambiente in cui viviamo noi e vivranno i nostri figli.
mi spiace Don Chisciotte ma l’ecologia per i ns
governi non è profitto
il risparmio energetico… bella idea, ma vaglielo a dire ai 19 stati membri (compresa l’italia) che non accettano che l’Unione Europea fissi quote, seppur assai timide, di efficenza energetica per il 2020. Caro Beppe, un’altra cosa: come la vedi tu sull’idrogeno? la prima volta che ne ho sentito parlare ero un bambino di fronte alla tv, c’era uno strano comico che spalmava vicks dentro ad un tubo di scappamento di un furgone prototipo e che faceva fare i fumenti a Formentini, a quel tempo sindaco di milano. pensi ancora che abbia grosse potenzialità? io sto cercando di farmi un’idea sulla politica dell’Unione a riguardo. Settimo programma quadro, piattaforma dell’idrogeno, progetto CUTE, che dici ce la faremo? Rifkin dice di si, la Shell dice di investirci, te che ne pensi?
Ciao Beppe domani (8 ottobre) è la giornata nazionale sull’inquinamento luminoso. Farai finta di niente anche tu come tutti gli altri?
A presto Luca.
Non è vero che bisogna fare spese folli per risolvere il problema dei consumi di acqua e di energia nelle case.
Consiglio di visionare il sito http://www.tonix.it
poi mi darete ragione
Non so se vado un pochino fuori tema ma vorrei porre l’attenzione sulle forme societarie con cui si realizzano le aziende chiamate a gestire i servizi pubblici (inclusi quelli di igiene ambientale). La formula ritenuta migliore è quella della SpA a maggioranza pubblica con un socio privato tipo al 35% o qualcosa del genere, questa situazione, a detta degli amministratori pubblici dovrebbe dare garanzie di sicurezza ambientale, imprenditorialità ed efficienza. Ho verificato con mano che questi assetti sono abbastanza pericolosi perchè appunto difficilmente controllabili dal cittadino fruitore del servizio e interessato in prima persona alla salute propria e del territorio. Mi domandavo allora, non sarebbe meglio se i capitali di cui giustamente queste aziende necessitano per il loro funzionamento fossero conferiti dai cittadini/fruitori del servizio? In tale modo questi non sarebbero più responsabilizzati e sensibilizzati al problema ambiente, nei suoi vari aspetti? E, non ultima osservazione, non è che questi cittadini potrebbero essere interessati ad effettuare dei buoni investimenti in aziende locali dei rifiuti che notoriamente sono notevole fonte di utili? E ancora non è che magari i cittadini potrebbero voler partecipare anche alla nomina di amministratori affidabili, ricevere/chiedere informazioni sull’andamento del del servizio, monitorare controllare in maniera diffusa, etc.. lo so lo so forse è chiedere troppo.
Ciao beppe
Vorrei segnalarti ed attenzionarti quello che
succede a Priolo(sr).Hanno costruito una centrale elettrica di nuova concezione modernissima ,direttore Rubia mica il solito
raccomandato ,tanto moderna che lo stato non ha
ancora approvato il tipo di energia che dovrà produrre la centrale.Morale la centrale rischia di chiudere e Rubia vuole andare in Spagna dove già la producono. MINCHIA….
P.s
vi daro appresso ulteriori notizie
Il comune di Barcelona, cittá in cui vivo, ha giá previsto con un decreto legge che i nuovi edifici pubblici (non sono sicura dei privati) abbiano installato un sistema di solare termico. In risposta a un bloggista che scriveva perché si pensa tanto al solare fotovoltaico e non al termico, mi sento di rispondere che é perché si spende molto di piú per produrre energia elettrica che acqua calda (una amica isolana mi raccantava che i suoi genitori scaldavano l’acqua in un serbatoio verciato di nero al sole).
Qui le case vecchie non sono riscaldate generalmente, quindi mi interesserebbe molto la questione delle lampade IR per scaldare ambienti. Se qualcuno ha indirizzi di aziende che producono…
Caro Bebbe, e cari tutti….
ho appena spento la tv dopo essermi sorbita uno dei tanti Tg,oggi sono disgustata più del solito, (per quel che vale!!!) ho appreso che il Ns (preferirei dire Loro)paese è l’unico al mondo che continua a sovvenzionare l’ampliamento degli inceneritori…. e sapete dove trova tutti questi soldi??? Siniscalco e Tremonti sono dei veri geni…. ci fanno pagare sulla bolletta una piccola tassa…. CONTRIBUTO PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVE CENTRALI PER ENERGIA RINNOVABILE !!!!!
Fate Voi….
io non sò… che altro dire???
Saluti a tutti Alice & Daniele
Ciao a tutti. Studio Scienze Ambientali all’Università di Trieste, prossima a trasferirmi a Genova per la laurea specialistica, ma mantenendomi sempre vicina ai confini di stato, perchè poi mi sia più facile scappare. Beh, volevo dire che io non ho la minima intenzione di continuare a vivere in uno stato dove, se voglio fare ricerca devo pregare in ginocchio e dove il problema dell’ambiente è considerato una seccatura. Mi dispiace per il mio Paese, ma la mia mossa di protesta sarà quella di andarmene dove non si continua a tenere le palle fra incudine e martello e continuare a pestare, ma sempre più forte, eh!
Quindi, volevo chiedere a tutti quelli che hanno intenzione di fare come me ed andarsene, di mandare una lettera di saluti almeno al Ministero dell’Istruzione, ringraziando per le possibilità che ci sono state date.
Inoltre vorrei segnalare un problema allarmante: in Asia (Cina, Indonesia, Vietnam, Thailandia…), dove la cultura millenaria si basa sull’armonia con la natura, rendendosi perfettamente conto che siamo noi che dipendiamo da essa e che non possiamo dominarla, e dove non c’è la separazione fra i concetti di bene e male, che fanno entrambi parte di un unicum inscindibile, stanno cambiando le cose. Stanno cercando di diventare più felici nel modo sbagliato: si stanno occidentalizzando; costruiscono come noi, cominciano a vivere come noi, insomma, sta aumentando drasticamente la percentuale di gente infelice, la cui unica grande ambizione nella vita è quella di diventare ricco. Prestiamo molta attenzione a queste cose, perchè stiamo perdendo alcune fra le culture più meravigliose e affascinanti, le uniche su cui ci potremo appoggiare quando la natura si riprenderà tutto ciò che le stato tolto ( questa è in assoluto la cosa su cui ho più fiducia).
Grazie per l’attenzione. Sara
Ciao Beppe!
Volevo porti una domanda che probabilmente già ti avranno fatto in molti: ma la Eolo, la famosa macchina che dovrebbe funzionare ad aria compressa che hanno progettato degli ingegneri francesi più di due anni fa e che sarebbe dovuta entrare in produzione nel 2003 con l’apertura di uno stabilimento in Abruzzo, che fine a fatto?
Nel 2002 se non ricordo male era stato annunciato al mondo intero l’avvento di questa automobile dalle possibilità straordinarie: 200 km di autonomia con costi ridottissimi (un pieno meno di 3 euro), velocità massima di 110 km/h, lubrificanti vegetali, il tutto ottenuto con emissioni inquinanti pari a 0; anzi l’aria usciva dal tubo di scappamento addirittura più pulita! E poi?
In questi due ultimi anni ho cercato notizie su internet, e mi sono dimenato tra articoli di fisici che si sbizzarrivano in formule e calcoli per dimostrare che il funzionamento della Eolo è impossibile e persone che davano colpa ai soliti cartelli del petrolio che sono riusciti ad insabbiare tutto.
Tu e il tuo staff sareste in grado di darmi notizie a riguardo?
Vorrei dire due cose sull’argomento acqua:
1- La tendenza attuale, sopratutto in SudAmerica è quella di affidare la gestione delle reti distributive E delle sorgenti alle aziende USA.
A chi queste aziende facciano capo lo possiamo ben immaginare. Queste società ,che normalmente se ne infischiano delle leggi, rovesciano governi legittimamente eletti per sostituirli con loro caudillos, si trincerano dietro le stesse leggi per vedere protetti i loro “investimenti”.
In Italia, che è così amica dell’America, non dobbiamo aspettarci niente di diverso, a meno che….
2- La risposta più efficace alla politica delle multinazionali dell’acqua (Unilever e Coca-cola) è arrivata dal governo del venezuelano Chavez e dai rebeldes del Chiapas, ossia il sequestro delle installazioni da parte del governo, la vituperata nazionalizzazione, e dove ciò non è possibile, perchè il governo è pagato dalle companies, lo sparare nel sedere ai “rappresentanti” delle multinazionali stesse.
Credo che altre risposte, allo stato attuale non siano possibili.O almeno io non ne vedo.
Carissimo Beppe G.
col caro benzina che ci svuotano le tasche sempre di più a tutti, ho deciso di cambiare machina o fare il cambio a metano per risparmiare qualche soldino e inquinare un po meno, valutando tra i prezzi e soluzioni disponibili in internet per caso ho trovato questa maquina que si chiama EOLO e funziona con AREA COMPRESA con una autonomia di 200km a 100km/h di pieno, niente hidrogeno, niente metano, niente combustione interna, solo con area compresa, emisioni zero solo area, di questa machina si parla dal 2001 ovviamente in italia i giornali non ne parlano; comercializazzione di questa maquina in europa ancora non ho trovato niente, comunque non avrei i soldi disponibili per poter comperarla (stessa fine dei panelli solari). Ma non capisco come mai sempre quando la fiat è quasi al fallimento spuntano subito nuovi modelli con stetica nuova ma non fanno una piega per quello che interesa al popolo cioè i CONSUMI!!!!!!!!!!!Come fanno vendere una grande-punto che come cilindrata minima è 1.2benzina!!! io che ho una panda1.1 non ce la faccio più. Pensa il mercato vergine che avrebbe la fiat vendendo solo machine ecologiche di questo tipo. il sito si chiama http://www.motordeaire.com in spagnolo.
Caro Beppe ci vuole una rivoluzione in questo paese. Bisogna rivoluzionare il sistema.
Con stima.
caupo.
Ciao a tutti.Vorrei ricordarevi di mandare la mail al comune di milano contro la distruzione del Bosco di Gioia.Nella mia citta’,Terni,alcuni giorni fa e’ stato bloccato il traffico nel centro ed il comune ha organizzato una bella passeggiata in bici con in testa il nostro sindaco Raffaelli.Tutto molto bello.LO scopo e’ molto nobile,per carita’,puliamo per un giorno la citta’ dallo smog.Peccato,pero’,che pochi metri piu’ in la’,oltre le transenne,centinaia di automobili hanno fatto lunghe file ai semafori con i motori accesi (causa alcune strade chiuse) riportando nella media il livello d’inquinamento.Complimenti all’amministrazione ed all’assessore al traffico.
Ho letto ora la sdegnosa notizia del bosco di Gioia di Milano.Ho inviato le e-mail agli indirizzi citati nell’articolo nella speranza che i “governatori” ne tengano conto.Ti ringrazio caro Beppe per tutto quello che fai, perchè permetti ad ogni libero cittadino che ti segue di poter essere utile, partecipe e soprattutto soggetto attivo nella vita di questo nostro troppo spesso bistrattato Paese.Con sincera ammirazione e gratitudine.Piera Tomassina Sini.
Voglio parlare di detersivi ecologici; visto che è la prima volta che scrivo nel blog spero di farlo nel posto giusto e nel modo giusto.
Basta una breve informazione per sapere quanto è dannoso ed inquinante l’utilizzo di detersivi convenzionali: per questo indico un semplice link esplicativo: http://www.mostramida.it/cartelli/detersivi.htm
Ho comprato dei detersivi Ecocompatibili… all’inizio ho ovviamente pensato all’aspetto pecuniario, pensando di dover spendere di più (ma per l’ecologia e la salute personale si possono fare sacrifici..). Poi facendo bene i calcoli con le dosi da usare e il prezzo dei prodotti, ho scoperto di stare pure risparmiando.
Di marche di detersivi ‘ecologici’ ce ne sono diverse, io ne ho trovata solo una (non dico la marca per pubblicità occulta, però la conf è verde) in un negozietto di ricambi per elettrodomestici; cmq ho notato che il prezzo di tali prodotti rimane invariato indipendentemente dal luogo di vendita.
Un link dove trovare delle marche di detersivi Ecocompatibili: http://www.progettogaia.it/bioshop1.htm
No so che dire se non cambiare i vostri detersivi casalinghi, poichè non c’è niente da perdere, anzi..
Spero di essere stato di aiuto per qualcuno
Forza e coraggio.
prova
Mi occupo di ambiente o di interspazio climatico.Sono stato un’attivista di democrazia proletaria.Mi occupo di ossidazione aerobica:avvelenamento urbano o da combustione domestica:vedi camini.Mi occupo di smaltimento di C02,di acque iperclorate e della loro nefasta tossicita e alterazione sui prodotti della panificazione,caseari,e alimentari in generale.Per lunghi anni mi sono occupato di latte degradato consoda e venduto ai cseifici per filati e mozzarelle.Mi occupo di arseniotici volatili in percolazione sulle aree orografiche innevate.Mi occupo di fenoli,o di aromatizzanti cangerogeni contenuti nei profumi,deodoranti,lacche,vino e carburanti.volevo parlarti dell’uso dipiangte e alberi sempre verdi per limitare l’uso delC02nelle aree urbane meno controlate. A presto
Caro Beppe Grillo, sono un ragazzo di 25 anni che ha sempre pensato e riflettuto sul problema “ETERNIT”…..Mio padre ha una ditta di nome N.E.A. (NordEstAmbiente) che si occupa di smaltimento di qualsiasi tipo di rifiuto! come faccio secondo te a sensibilizzare un pò le persone nello smaltimento di questo terribile materiale? Ti ringrazio di essere sempre così esplicito e sincero per tutti i problemi che la nostra società nasconde o non vuol far credere tali! Continua sempre così!
sarebbe entusiasmante poterti conoscere dal vivo! niente è impossibile, ma incontrarti mi sembra alquanto difficile! Certo di un tuo piccolo consiglio ti saluto calorosamente e ti faccio l’in bocca al lupo per tutti i procesi ingiusti che sicuramente avrai! ciao!
Luca Morgagni
Complimento al nostro governo che in tempi di crisi per l’inquinamento atmosferico, invece di aumentare gli incentivi per l’installazione d’impianti a gas gpl o metano sulle auto, li ha proprio eliminati e non si sa quando verranno ripristinati!! Ammiro quei comuni in cui i sindaci ha emanato degli incentivi di loro iniziativa. Ovviamente il comune di Roma, in cui la situazione delll’inquinamento è molto grave, non ha fatto niente del genere!! L’unica cosa che sanno fare a Roma è emanare giorni di blocco auto…iniziativa che non serve a nulla perchè è dimostrato che la percentuale di inquinamento scende pochissimo al centro della città e in periferia, dove la macchine possono circolare, aumenta lo smog!! L’unica cosa a cui servono questi blocchi è a creare disagi alle persone!
VOGLIAMO GLI INCENTIVI PER IMPIANTI GAS AUTO!!! V’informo che si può fare una petizione dal sito metano.it.
X luca alunni/tutti:
Anch’io mi dico che sui prodotti che compriamo dovrebbe esserci un codice di riciclaggio, un’indicazione per gettarlo nel giusto cassonetto. Ma c’è anche un altro grande problema che riguarda la raccolta differenziata.Poiché non tutti la fanno, a volte, o spesso, nei bidoni si trova quello che non dovrebbe esserci e quindi immagino che gli operai che vanno a recuperare i rifiuti si ritrovano in un gran casino. In un paese vicino al mio hanno adottato il metodo del ritiro immondizia casa x casa. L’operatore che viene a ritirarla controlla che sia ben differenziata prima di prenderla e portarla via.In questo modo si eliminano anche i cassonetti marciscenti per strada.
Dovrebbe esserci una legge nazionale che obbliga i comuni a prendere provvedimenti simili e a costriure i propri impianti di smaltimento senza mandarli in c..o al mondo. Invece ogni comune fa come gli pare e chi ha le mani legate dagli ecomafiosi..non può adottare strategie intelligenti pur volendolo.
X luca alunni/tutti:
Anch’io mi dico che sui prodotti che compriamo dovrebbe esserci un codice di riciclaggio, un’indicazione per gettarlo nel giusto cassonetto. Ma c’è anche un altro grande problema che riguarda la raccolta differenziata.Poiché non tutti la fanno, a volte, o spesso, nei bidoni si trova quello che non dovrebbe esserci e quindi immagino che gli operai che vanno a recuperare i rifiuti si ritrovano in un gran casino. In un paese vicino al mio hanno adottato il metodo del ritiro immondizia casa x casa. L’operatore che viene a ritirarla controlla che sia ben differenziata prima di prenderla e portarla via.In questo modo si eliminano anche i cassonetti marciscenti per strada.
Dovrebbe esserci una legge nazionale che obbliga i comuni a prendere provvedimenti simili e a costriure i propri impianti di smaltimento senza mandarli in c..o al mondo. Invece ogni comune fa come gli pare e chi ha le mani legate dagli ecomafiosi..non può adottare strategie intelligenti pur volendolo.
Trovo legittimo che il mercato, prima di permetterci l,acquisto di vetture ad idrogeno, ci stia costringendo all’acquisto di tende ad ossigeno
Ciao Beppe ho 26 anni ti scrivo da Reggio Emilia ed da 10 che ormai ti seguo sono persino riuscito a intrufolarmi quando sei stato invitato dall’UNIECO(ci siamo anche parlati)…..”mio Dio proprio l’UNIECO” a fare uno spettacolo qui a Reggio.Dico proprio l’UNIECO perchè forse non lo sai ma l’UNIECO a Reggio è imbarbescata con tutte O QUASI le porcherie edilizie di Reggio e Provincia,pompa perchè si costruisca un bel inceneritore sovradimensionato,possiede parte della discarica di Novellara che insieme ai comuni importa 180 mila tonnellate di rifiuti da fuori provincia…insomma un indecenza che adesso non sto a raccontarti nei minimi particolari…noi come coordinamento dei diversi comitati sorti a Reggio negli ultimi anni abbiamo fatto proposte alternative all’incenerimento e alle dicariche chiamando esperti tecnici medici …..ma non c’è niente da fare siamo famosi per il Parmigiano Reggiano i vini lambruschi doc il prosciutto di Parma che sono la nosta storia e siamo destinati a diventare famosi per l’inceneritore meno inquinante e SICURO!!!!?? d’Italia!! Cos’altro dire…AIUUTOOOOO noi come comitati non possiamo di certo permetterci di invitarti…ci autofinanziamo…..ma se ti capita di passare qua vicino…. CIAO BEPPE a presto e viva il tronchetto………..
qualcosa che stà a metà tra affari delle amministrazioni locali pubbliche ed ecologia. A roma nelle strade piantano gli alberi nuovi a giugno, li innaffiano per 2 /3 giorni e poi puntualmente si seccano. Dopo 2/3 anni la storia si ripete. Perchè non li piantano in ottobre verso il periodo delle piogge in modo che attecchiscano con molta più probabilità piuttosto che quando si và incontro all’estate? Forse per dare appalti ai vivai?
ciao
Nella mia città, Moncalieri in provincia di Torino come in quelle limitrofe è iniziata la raccolta differenziata, ad essere sincero la aspettavo da anni, ma ora mi accorgo che la differenziazione che ai miei occhi è semplice non lo è per i più, mi chiedevo allora come mai visto che il riciclaggio è oramai deciso per legge, non vengano costrette le aziende produttrici ad indicare sulle confezioni dei prodotti il corretto smaltimento, cosa che renderebbe più facile e più preciso il recupero degli imballaggi..
Salve. Qualcuno saprebbe darmi dettagli per quanto riguarda l’olio di colza utilizzato come carburante per automobili??
Grazie
Roberta
sono nato e ho scelto di vivere in valle scrivia dove tu hai vissuto una parte della tua giovinezza (ricordo una nottata fino all’alba con te pochi amici ed un pianoforte al LEM protodiscoteca di BUSALLA negli anni 70.Tu sai certamente che viviamo il paradosso della raffineria in mezzo alle case e che recentemente abbiamo corso il rischio catastrofe.e’ Neppure nel terzo mondo verrebbe accettata una simile situazione.Da noi invece tutti zitti (strano no?)
L’incredibile poi sono i finanziamenti Europei PER POTENZIARLA e la protezione politica che di fatto rende invulnerabile la Raffineria. Pecunia non olet diceva vespasiano, qui a Busalla invece c’è una puzza terribile.E’ una brutta storia.Dacci una mano!!
E’molto interessante l’informativa sulle celle fotovoltaiche. Suggerivo, se possibile. l’inserimento di una scheda sul principio di funzionamento di queste celle.
Spesso le cose tecniche non interessano a nessuno tuttavia credo che, in un’area del sito magari un po’ più defilata, valga la pena inserire queste informazioni
un saluto
Aldo
Come vorrei..
Il sindaco mafioso della mia piccola città vende la nostra acqua ai mafiosi di un’altra città, le grandi industrie della mia piccola città scaricano la monnezza nella natura perché mandarle al depuratore costa troppo.Gli amministratori della mia piccola città sfasciano monti e strade per farsi la mazzetta sulle spese.Nella mia piccola città paghiamo troppo per la spazzatura..e quella rimane in strada perché gli operatori ecologici sono in sciopero..
Vorrei tanto che il sindaco e gli altri pezzi di merda sapessero che si può rubare anche con gusto..vorrei un giorno poter affittare un elicottero e scaricare tonnellate di rifiuti sulla casa del sindaco..che l’acqua di casa sua lo mandasse in ospedale..e che si illuminasse.
I miei coetanei emigrano.Io spero che qui al sud ci resti almeno la natura.
FERMIAMO UNA INGIUSTIZIA – FIRMA E DIFFONDI ANCHE TU L’APPELLO
Il nostro appello vi giunge dal cuore di un sogno diventato realtà, il Parco Rurale Nazionale dell’Alta Murgia.
Un sogno che non avrebbe potuto esserci senza la splendida intuizione che tanti anni fa ebbero una associazione di Altamura, il Centro Studi “Torre di Nebbia” ed il suo ispiratore, Piero Castoro. Essi, insieme a tantissime altre realtà associative, a movimenti, ad amministrazioni pubbliche, a uomini politici, a personalità del mondo religioso e laico del territorio pugliese hanno avuto il coraggio, la determinazione e la caparbietà di credere che “un’altra Murgia è possibile”.
Costruendo, di fatto, un Parco che dal basso, prima ancora che dal legislatore, è stato obiettivo per il riscatto della nostra memoria storica.
Oggi questa associazione e lo stesso Piero Castoro, vengono di fatto esclusi da ogni possibile intervento di gestione perché non fanno parte del Comitato di Gestione dell’Ente Parco.
Riteniamo tutto ciò un’ingiustizia duplice: anzitutto perché esclude dal Comitato proprio coloro che quel Parco l’hanno voluto per primi, inserendo invece personalità che, al di là dei meriti tecnico-scientifici, non solo non hanno mai fatto alcunché per costruire il Parco ma in alcuni casi, addirittura, ne sono stati fieri avversari!
In questi anni siamo stati abituati a tutto, anche a vedere calpestate le nostre più elementari esigenze ma la caparbietà e la forza della verità ci hanno condotto a vincere battaglie apparentemente senza speranza.
Se anche tu credi che questa ingiustizia non può essere sopportata, sottoscrivi l’Appello Pro Torre di Nebbia: verrà inviato a tutte le Autorità che possono far qualcosa per cambiare la situazione.
ASSOCIAZIONE “OFFICINE DEL SUD”
Giuro che la prossima volta che vado in bagno, me la metto nel freezer e me la tengo per vendermela in caso di black-out.
GIRANDO NEL BLOG SONO VENUTA A SAPERE CHE IN VALLE DI SUSA LA COSTRUZIONE DEL TAV PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI DUE GALLERIE NELLE QUALI SI TROVERA’ AMIANTO. CON BUONA PACE DEI TORINESI E PIEMONTESI PERCHE’ SI SA CHE L’AMIANTO E’ UN MOSTRO BUONO SOLO QUANDO DORME. SE VIENE LASCIATO STARE NON FA MALE MA SE VIENE SCAVATO…..DI AMIANTO SI MUORE. E’ SUFFICIENTE RESPIRARNE POCHISSIME INFINITESIMALI FIBRE PER MORIRE DOPO QUALCHE ANNO DI MESOTELLIOMA.
“Come dimostra il rapporto di un gruppo di geologi dell’Universtita’ di Siena, Il Musine e ricco di amianto 1 milione e 151mila metri cubi di macerie contenenti amianto verranno estratte per realizzare i 23 km di galleria e verranno stoccate qui in valle, esposte ai costanti venti verso Torino.”
http://www.legambientevalsusa.it
CERCANDO SU INTERNET HO POI TROVATO QUESTA INTERROGAZIONE DALLA QUALE SI EVINCE CHE LA
SOCIETA’ CHE VENNE INCARICATA DELLA PROGETTAZIONE DEL TUNNEL DELLA LINEA FERROVIARIA ERA LA ROCKSOIL. IL MAGGIORE AZIONISTA DELLA ROCKSOIL E’,ANZI ERA (!)? IL MINISTRO LUNARDI, IL NOSTRO MINISTRO DELLE INFRASTRUTTURE E TRASPORTI.
http://www.governo.it/Governo/Biografie/lunardi_pietro.html
ALLEGO INTERROGAZIONE.
MI SCUSO SU EVENTUALI INESATTEZZE MA HO ALLEGATO TUTTI GLI INDIRIZZI AFFINCHE’ OGNUNO POSSA RITROVARE SU INTERNET LE FONTI DA CUI IO HO EVINTO TALI DATI.
Legislatura 14º – Aula – Resoconto stenografico della seduta n. 834 del 05/07/2005
Interrogazione
DONATI, ZANCAN – Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell’economia e delle finanze e dell’ambiente e per la tutela del territorio
Premesso che:
la realizzazione della “Linea ferroviaria Torino-Lione” è un progetto ritenuto strategico dal Governo e dal ministro Lunardi ed è incluso nella lista delle opere strategiche della legge obiettivo, così come previsto dalla delibera CIPE n. 121 del 21 dicembre 2001 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 68 del 21 marzo 2002). Il progetto preliminare della sezione internazionale, tratta “Bruzolo-Confine di Stato”, è stato approvato dal CIPE in data 5 dicembre 2003, con un costo della parte comune “St. Jean de Maurienne-Bruzolo” quantificato in 6,957 miliardi di euro;
il progetto è fortemente contestato dai sindaci della Valle di Susa e dell’area Ovest di Torino e dalle comunità montane della Valle di Susa e della Val Cenischia, nonché da numerosi cittadini, comitati e associazioni ambientaliste, che hanno presentato studi ed osservazioni critiche che dimostrano l’inutilità odierna del nuovo tunnel di base ed il suo elevato impatto ambientale, proponendo, in alternativa, investimenti per l’adeguamento ed il potenziamento dell’attuale linea ferroviaria;
a seguito di numerose manifestazioni di protesta che hanno coinvolto migliaia di cittadini (come, ad esempio, quella del 4 giugno 2005, cui hanno partecipato circa 30.000 persone), nonché di un presidio pacifico che ha impedito l’esecuzione dei saggi di carotaggio e l’avvio del cantiere per il tunnel esplorativo di Venaus, la Regione Piemonte ha dato avvio ad una serie di colloqui interlocutori e di confronto con i sindaci della Valle di Susa;
in occasione di un recente incontro che si è svolto il 21 giugno 2005, la presidente della Regione Piemonte, Mercedes Bresso, ha accolto le proposte avanzate dagli amministratori della Valle di Susa per una moratoria di tre mesi con la sospensione delle attività di carotaggio e dei lavori del cunicolo esplorativo, al fine di promuovere un tavolo di confronto con le comunità locali;
la presidente Bresso si è dichiarata disponibile ad avviare tavoli di confronto e di valutazione delle varie criticità riguardanti la sicurezza su valichi e trafori per affrontare in maniera complessiva l’argomento dell’attraversamento delle Alpi, come ad esempio quello dell’attraversamento della “Gronda ovest” e dell’impatto ambientale;
a seguito di questa decisone, la presidente della Regione Piemonte ha annunciato di voler sostenere la proposta di moratoria in sede di Conferenza Intergovernativa, informando il presidente Masera, ed ha avviato contatti con il Ministro delle infrastrutture Pietro Lunardi per avanzare analoga proposta al Governo;
considerato che:
la società Rocksoil è una delle principali società italiane di geoingegneria per la progettazione in particolare di gallerie, di cui risultava proprietario sostanziale, quale maggiore azionista, Pietro Lunardi;
il ministro Lunardi, già azionista di maggioranza della società Rocksoil, ha ceduto le proprie azioni a suoi stretti familiari nel momento in cui ha acquisito responsabilità di governo come Ministro (come egli stesso ha dichiarato alla stampa ed in sede parlamentare);
la società Rocksoil nel 2002 è stata incaricata della progettazione del tunnel della linea ferroviaria ad alta velocità Torino-Lione, come si evince dal bilancio societario del 2002;
si arriva alla Rocksoil attraverso una cascata di subincarichi e consulenze: la committente originaria è la società francese LTF, che è pariteticamente controllata dalla francese RFF e dall’italiana RFI, le omologhe società che gestiscono le reti ferroviarie in Francia ed in Italia. La LTF ha incaricato la società francese Effage, la quale ha incaricato la Rocksoil;
la società RFI (Rete Ferrovia Italia), che cogestisce l’erogazione dei finanziamenti, è una società controllata da FS SpA, ovvero direttamente dal Governo italiano, e la realizzazione del tunnel investe per una parte il territorio italiano e quindi le competenze governative del ministro Lunardi;
considerato, infine, che:
l’orientamento espresso dalla Corte costituzionale nella sentenza n. 303 del 25 settembre 2003, relativamente alla legge n. 443/2001 ed ai decreti legislativi attuativi, richiama all’imprescindibilità dell’intesa tra Stato e singola regione ai fini dell’attuabilità del programma delle infrastrutture strategiche interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l’intesa possa anche essere successiva ad un’individuazione effettuata unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi all’opera sono da considerarsi inefficaci finché l’intesa non si perfezioni;
sono in corso indagini della magistratura di Torino per presunta turbativa d’asta nella procedura di aggiudicazione dei lavori relativi al cunicolo di Venaus che vedono coinvolti il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti Ugo Martinat («La Repubblica» del 3 maggio 2005) e i vertici della società Lyon-Turin Ferroviarie;
ad oggi non risulta in alcun modo superato il manifesto conflitto di interessi sopra descritto né attraverso una interdizione delle competenze del ministro Pietro Lunardi rispetto all’intero iter di progettazione, approvazione e finanziamento del progetto della tratta dell’alta velocità ferroviaria Torino-Lione, né attraverso la separazione tra le proprie competenze e le attività italiane della società Rocksoil,
si chiede di sapere se il Governo:
intenda accogliere la positiva ed opportuna richiesta della Regione Piemonte per una moratoria di tre mesi sull’iter procedurale e di cantiere del progetto AV Torino-Lione finalizzata ad aprire un tavolo di confronto con le istituzioni locali della Val Susa sull’impatto ambientale dell’opera e sulla politica dei valichi nell’arco alpino;
intenda superare il manifesto conflitto di interessi sopra descritto attraverso un’interdizione delle competenze del ministro Lunardi rispetto all’intero iter di progettazione, approvazione e finanziamento del progetto della tratta dell’alta velocità ferroviaria Torino-Lione.
(4-09005)
http://www.notavtorino.org/documenti/interr-to-lione-5-7-05.htm
Se si parla di ecologia sostenibile ,una fonte importante di inquinamento sono i concimi chimici,
naturalmente nessuno lo vuole ma è necessario per l’agricoltura e così non si risolve niente.So per esprienza diretta che tutti i parametri di concimazione chimica sia nel terreno che in idroponica sono enormemente sbilibrati e dunque un grande spreco di concimi che finiscono nel sistema acqua.Basterebbe seguire la natura,peccato che gli agronomi non se ne sono accorti.
Ci stanno costringendo con inganno a produrre una quantita di sostanze alimentari pagandole poco e con una scarso valore alimentare,Diminuendo la nostra capacità di produrre alimenti di qualità Ciao Beppe Un agricoltore
Sono di Faenza città toccata dal tuo spettacolo e vorrei parlare di un disastro ecologico che tutti gli anni viene prodotto dai nostri cari imprenditori agricoli, da noi si chiamano così.
A Faenza scorre un fiume che si chiama Lamone che io sin da piccolo ho sempre frequentato in quanto ho l’hobby della pesca. Preciso che la stragrande maggioranza dei pescatori della nostra zona effettua la tecnica di pesca no kill, cioè cattura con ami privi di ardiglione i pesci, li conserva in nasse speciali e a fine battuta li rimette in libertà senza farli morire.
Nella nostra zona l’agricoltura viene svolta in maniera intensiva e tutte le coltivazioni sono fornite di irrigazione, anzi fertirrigazione in maniera di produrre frutta standardizzata e perfetta. Inoltre le coltivazioni che si effettuano non sono quelle che potrebbero crescere meglio nel nostro clima ecc. ma quelle che fanno guadagnare di più a seconda della richiesta di mercato. Che cosa piantano i nostri cari imprenditori agricoli: il Kiwi una pianta che viene da un altro continente e che fra le varie cose ha bisogno di una quantità di acqua impressionante.
Così tutti gli anni in estate lunghi tratti di fiume vengono messi a secco compiendo stragi di pesci e di tutto un sistema ecologico legato al fiume. Il problema è stato segnalato varie volte alla provincia perchè vi è una legge che prevede che durante il periodo di secca al fiume debba essere sempre conservato il minimo vitale di acqua, ma chi è che controlla? Nessuno.
La regione ha stanziato fondi pubblici per la costruzione di bacini che molti nostri Imprenditori agricoli hanno costruito ma che anche d’estate risultano sempre pieni in quanto vengono utilizzati solo in ultima istanza, in quanto se si svuotano il fondo essendo costituito da argilla crepa al sole e il bacino non tiene più ed inoltre si spende energia per riempirlo dal fiume d’inverno e per svuotarlo d’estate.
Ora la cosa che mi da più fastidio di tutto questo non è il fatto che in estate io non posso pescare e se voglio prendere un pesce devo andare in un laghetto a pagamento ma è la male educazione imperante e cioè in Italia si può fare tutto non ci sono regole da rispettare, e se ci sono sono ingiuste e quindi si possono eludere.
Ciao
…in tema di rifiuti… inquinamento termico volevo solo dare una dritta…provate ad informavi sulle case prefabbricate ecologiche in legno e vi si aprirà davvero un mondo!si utilizzano materiali rinnovabili e biologici…si risparmia fino al 60% sulla bolletta del metano e si vive in una casa da sogno che costa molto meno di una casa tradizionale in muratura!…c’è davvero molto da imparare…e sopratutto c’è da entrare in una nuova mentalità!ciao a tutti!nadia.
chiedo aiuto!mi devo fidare di installare un addolcitore dell’acqua a casa mia o è una bufala? una grande ditta mi permetterebbe di avere 0°F di durezza ma so che a MI MANDA RAITRE la stessa ditta è stata ripresa per l’osmosi inversa che dicono faccia più danni che altro. dove posso avere informazioni chiare? grazie.
Giusto Nadia
Vi è mai capitato di vedere nei supermercati banconi di animali morti o peggio ancora boccheggianti perchè gli manca l’a cqua, si parlo proprio dei pesci che non sono a quanto pare riconosciuti a pieno diritto nella categoria degli animali come il fagiano, non hanno il diritto sacrosanto alla vita come la lepre, non li degniamo di uno sguardo di compassione perchè non cantano come il merlo o il tordo eppure sono od erano vivi anche loro, qualcuno li ha generati, nuotavano liberamente nel loro ambiente prima che qualcuno li prendesse per noi, perchè diventassero le prelibatezze che noi amiamo gustare ai cenoni, pero non siamo noi a procurarceli, deleghiamo a qualcun’altro questo compito, lo deleghiamo ai PESCATORI!!!!!!
E cosa sono i pescatori se non cacciatori di animali che non vivono nel nostro ambiente, che non ci deliziano col loro canto, che non ci meravigliano con i loro colori, che non ci fanno nessuna compagnia, non sono insomma come la rondine il passero, il capriolo, come insomma tutti i mammiferi e gli uccelli che vivono nel nostro ambiente, non siamo abituati a conviverci in alcun modo insomma e proprio perchè cosi alieni al nostro mondo. Nessuna compassione per i crostacei che per avere un gusto “migliore” devono essere bolliti vivi, nessuna pietà per i molluschi che rimangono vivi per ore o giorni magari immersi nel ghiaccio, non sono degni di nessuna considerazione i prelibati tonni nelle cruente mattanze, i milioni di aringhe, sarde, merluzzi, spigole, cernie,
e pazienza per questi sventurati animali che quantomeno ci serviranno come cibo, ma quando nelle rete che non fa distinzione alcuna ci finiscono animali di nessun pregio che vengono salpati con il pesce buono, con esso muoiono per nessun motivo e vengono ributtati a mare…ma è tardi perchè sono morti ormai; e le migliaia di delfini e testuggini che muoiono soffocati in reti di migliaia di metri che servono a pescare i pescespada, capodogli e balene che finiscono intrappolati in queste reti a volte abbandonate ma non per questo smettono di svolgere il compito cui sono destinate: trappole perenni in giro per gli oceani!.
Sono stato anche pescatore e come fanno tanti pescatori, dopo averlo pescato liberavo quasi tutto il pescato salvo qualche esemplare se avevo voglia di mangiarlo,ma con la pesca questo è possibile, con la caccia no!
Paradossalmente la legge come strumenti per la caccia consente l’arco, il falco ed il fucile e sono tutti strumenti che non lasciano altro fine se non la morte dell’animale, strano vero?Si obbietta che gli animali che noi cacciamo non sono solo nostri, non ci appartengono, non abbiamo l’esclusiva di goderceli con la caccia, ed i pesci dei pescatori, i funghi, i tartufi,i fiori, i frutti di bosco che vengono raccolti nelle scampagnate sono forse proprietà esclusiva di chi li raccoglie o sono anche miei?
E cosa dire delle coste cementificate dapprima abitate da stuoli di uccelli, della riviera ferrarese che solo meno di mezzo secolo addietro era tutta palude ed era un ambiente eccezionale abitato da migliaia di uccelli d’acqua, allora vi si praticava la caccia e gli uccelli erano presenti ora la caccia non la si pratica piu ma non ci sono piu nemmeno gli uccelli; ora questo territorio ci serve solo tre mesi l’anno per le vacanze; le piste da sci non erano forse una volta boschi secolari abitati da caprioli, cervi, cedroni, orsi, tutti animali che rifuggono la rumorosa presenza dell’uomo; i campi da golf, ettari ed ettari di prati monoculturali che non tollerano la presenza di nessun animale per non rovinare prati, che richiedono enormi sprechi di acqua.
Fonti ufficiali dichiarano che ogni giorno scompaiono sulla terra migliaia di specie animali e vegetali, ma la caccia in Italia è consentita ad una cinquantina di specie ed anche se così non fosse chi si sognerebbe di sparare ad un pioppo piuttosto che ad una quercia, ad un grillo, una farfalla, una lumaca, un fiore; quando tutto sarà cemento sarà ancora nostra la colpa?
Molte specie stanno scomparendo a causa della caccia anche questo è vero, ma si tratta di una caccia su commissione che nulla ha a vedere con la caccia da noi praticata; gli elefanti, le tigri,gli orsi, e molti animali che hanno la sfortuna di possedere organi o parti del loro corpo che per noi rivestono un certo interesse, sono uccisi da persone che noi chiamiamo bracconieri, ma sono persone anche spinte dalla fame e da queste morti ricavano a malapena da nutrire le famiglie, mentre alle loro spalle trafficanti di avorio o quant’altro si arricchiscono fornendoci palle da bigliardo, statuine, pelli e trofei per i nostri salotti, corni di rinoceronti per farcelo tirare,ecc. ecc.; ci forniscono insomma per una legge di mercato, di domanda ed offerta, ciò che noi gli richiediamo. Senza le nostre richieste queste morti non ci sarebbero, di chi la colpa???????
L’uomo sfrutta gli animali in tutti i modi egli ritiene possibile gli offrano una qualsiasi pur piccola utilità; si diletta vederli ammaestrati nei circhi, porta i bambini a vederle animali esotici negli zoo mentre non conoscono una mucca o una gallina, tiene canarini nelle gabbie, pesci negli acquari, ragni e rettili nei terrari (non soffrono perchè sono nati in gabbia dice per sentirsi apposto con la coscienza, ammesso ne sia dotato)cani e gatti per le mostre: li avete mai osservati stì poveri simulacri di animali, pettinati, profumati, vestiti come bimbi, zimbelli della cupidigia o della vanità umana, privati della loro pur ridotta selvatici, non hanno piu, specialmente i gatti, la dignità di essere considerati una cosa viva, con bisogni che non hanno niente a vedere con le cure che gli sono fornite e che sono certo eviterebbe volentieri. I cani ci servono, oltre che per la caccia, che è e rimane la piu normale delle cose che farebbe anche in natura, per la ricerca di dispersi, per il salvataggio in acqua, per fare la guardia alle nostre case, per la difesa personale, o nella peggiore delle ipotesi nei combattimenti per farci sopra delle scommesse, per denaro insomma; Abbiamo polli da carne o da uova,pecore da lana, maiali e conigli da carne, colombi viaggiatori, mucche da latte; se non sono “da” non sono nulla, se non hanno qualcosa da dare, non hanno motivo di esistere, sono inutili e vengono nelle migliore delle ipotesi tollerati. Se hanno, invece la sventura di finire nelle liste dei dannosi si fa di tutto e con tutti i mezzi sono buoni per distruggerli.
Usiamo gli animali per sacrificarli a un qualsiasi Dio, perché Egli sia con noi misericordioso, perché ci conceda ogni nostra richiesta; alla vittima sacrificale non chiediamo certo il consenso, non potremmo tagliarci il c o per fare un sacrificio invece di uccidere un animale cui la cosa non interessa affatto.
Siamo giudici che emettono sentenze inappellabili su tutto il mondo animale e vegetale.
Una decina di anni fa, in un caldo pomeriggio d’estate presi con me il binocolo ed in bicicletta mi recai lungo una strada di campagna per osservare i fagiani che erano stati rilasciati il mattino stesso a scopo di ripopolamento; la strada costeggia un fosso di scolo delle acque piovane; dopo un po’ di tempo incontrai un mio conoscente il quale, dopo avere scambiato qualche parola, visto il binocolo a tracolla richiese cosa stessi facendo: “Vado ad osservare i fagiani che hanno rilasciato stamattina” gli dissi, al ché lui replicò “Ma lasciateli
Vivere questi poveri fagiani, che cosa vi hanno fatto di male?”
Volete sapere cosa stava facendo mentre mi redarguiva? Stava catturando dei ranocchi con una canna da pesca munita di ancorino: non gli risposi e me ne andai sconsolato da tanta ipocrisia.
Vi siete mai visti in faccia amici cari, che dopo avermi rimproverato per la mia passione, allargate la bocca da un orecchi all’altro quando vi regalo un fagiano o vi invito a mangiare una lepre in salmì o del cinghiale in umido?
Proprio oggi mi è arrivata la rivista della mia associazione venatoria e un articolo titolava: Cara licenza quanto mi costi. L’articolo in questione riguarda l’addizionale che le regioni possono applicare ai cacciatori per potere esercitare la caccia e va da un minimo del cinquanta ad un massimo del cento per cento.
Ebbene non sarebbe un gran male se come prescrive la legge, questi soldi venissero utilizzati per cose inerenti la caccia stessa (lanci di selvaggina, compensi all’ agricoltura, stipendi alla vigila Vi è mai capitato di vedere nei supermercati banconi di animali morti o peggio ancora boccheggianti perchè gli manca l’a cqua, si parlo proprio dei pesci che non sono a quanto pare riconosciuti a pieno diritto nella categoria degli animali come il fagiano, non hanno il diritto sacrosanto alla vita come la lepre, non li degniamo di uno sguardo di compassione perchè non cantano come il merlo o il tordo eppure sono od erano vivi anche loro, qualcuno li ha generati, nuotavano liberamente nel loro ambiente prima che qualcuno li prendesse per noi, perchè diventassero le prelibatezze che noi amiamo gustare ai cenoni, pero non siamo noi a procurarceli, deleghiamo a qualcun’altro questo compito, lo deleghiamo ai PESCATORI!!!!!!
E cosa sono i pescatori se non cacciatori di animali che non vivono nel nostro ambiente, che non ci deliziano col loro canto, che non ci meravigliano con i loro colori, che non ci fanno nessuna compagnia, non sono insomma come la rondine il passero, il capriolo, come insomma tutti i mammiferi e gli uccelli che vivono nel nostro ambiente, non siamo abituati a conviverci in alcun modo insomma e proprio perchè cosi alieni al nostro mondo. Nessuna compassione per i crostacei che per avere un gusto “migliore” devono essere bolliti vivi, nessuna pietà per i molluschi che rimangono vivi per ore o giorni magari immersi nel ghiaccio, non sono degni di nessuna considerazione i prelibati tonni nelle cruente mattanze, i milioni di aringhe, sarde, merluzzi, spigole, cernie,
e pazienza per questi sventurati animali che quantomeno ci serviranno come cibo, ma quando nelle rete che non fa distinzione alcuna ci finiscono animali di nessun pregio che vengono salpati con il pesce buono, con esso muoiono per nessun motivo e vengono ributtati a mare…ma è tardi perchè sono morti ormai; e le migliaia di delfini e testuggini che muoiono soffocati in reti di migliaia di metri che servono a pescare i pescespada, capodogli e balene che finiscono intrappolati in queste reti a volte abbandonate ma non per questo smettono di svolgere il compito cui sono destinate: trappole perenni in giro per gli oceani!.
Sono stato anche pescatore e come fanno tanti pescatori, dopo averlo pescato liberavo quasi tutto il pescato salvo qualche esemplare se avevo voglia di mangiarlo,ma con la pesca questo è possibile, con la caccia no!
Paradossalmente la legge come strumenti per la caccia consente l’arco, il falco ed il fucile e sono tutti strumenti che non lasciano altro fine se non la morte dell’animale, strano vero?Si obbietta che gli animali che noi cacciamo non sono solo nostri, non ci appartengono, non abbiamo l’esclusiva di goderceli con la caccia, ed i pesci dei pescatori, i funghi, i tartufi,i fiori, i frutti di bosco che vengono raccolti nelle scampagnate sono forse proprietà esclusiva di chi li raccoglie o sono anche miei?
E cosa dire delle coste cementificate dapprima abitate da stuoli di uccelli, della riviera ferrarese che solo meno di mezzo secolo addietro era tutta palude ed era un ambiente eccezionale abitato da migliaia di uccelli d’acqua, allora vi si praticava la caccia e gli uccelli erano presenti ora la caccia non la si pratica piu ma non ci sono piu nemmeno gli uccelli; ora questo territorio ci serve solo tre mesi l’anno per le vacanze; le piste da sci non erano forse una volta boschi secolari abitati da caprioli, cervi, cedroni, orsi, tutti animali che rifuggono la rumorosa presenza dell’uomo; i campi da golf, ettari ed ettari di prati monoculturali che non tollerano la presenza di nessun animale per non rovinare prati, che richiedono enormi sprechi di acqua.
Fonti ufficiali dichiarano che ogni giorno scompaiono sulla terra migliaia di specie animali e vegetali, ma la caccia in Italia è consentita ad una cinquantina di specie ed anche se così non fosse chi si sognerebbe di sparare ad un pioppo piuttosto che ad una quercia, ad un grillo, una farfalla, una lumaca, un fiore; quando tutto sarà cemento sarà ancora nostra la colpa?
Molte specie stanno scomparendo a causa della caccia anche questo è vero, ma si tratta di una caccia su commissione che nulla ha a vedere con la caccia da noi praticata; gli elefanti, le tigri,gli orsi, e molti animali che hanno la sfortuna di possedere organi o parti del loro corpo che per noi rivestono un certo interesse, sono uccisi da persone che noi chiamiamo bracconieri, ma sono persone anche spinte dalla fame e da queste morti ricavano a malapena da nutrire le famiglie, mentre alle loro spalle trafficanti di avorio o quant’altro si arricchiscono fornendoci palle da bigliardo, statuine, pelli e trofei per i nostri salotti, corni di rinoceronti per farcelo tirare,ecc. ecc.; ci forniscono insomma per una legge di mercato, di domanda ed offerta, ciò che noi gli richiediamo. Senza le nostre richieste queste morti non ci sarebbero, di chi la colpa???????
L’uomo sfrutta gli animali in tutti i modi egli ritiene possibile gli offrano una qualsiasi pur piccola utilità; si diletta vederli ammaestrati nei circhi, porta i bambini a vederle animali esotici negli zoo mentre non conoscono una mucca o una gallina, tiene canarini nelle gabbie, pesci negli acquari, ragni e rettili nei terrari (non soffrono perchè sono nati in gabbia dice per sentirsi apposto con la coscienza, ammesso ne sia dotato)cani e gatti per le mostre: li avete mai osservati stì poveri simulacri di animali, pettinati, profumati, vestiti come bimbi, zimbelli della cupidigia o della vanità umana, privati della loro pur ridotta selvatici, non hanno piu, specialmente i gatti, la dignità di essere considerati una cosa viva, con bisogni che non hanno niente a vedere con le cure che gli sono fornite e che sono certo eviterebbe volentieri. I cani ci servono, oltre che per la caccia, che è e rimane la piu normale delle cose che farebbe anche in natura, per la ricerca di dispersi, per il salvataggio in acqua, per fare la guardia alle nostre case, per la difesa personale, o nella peggiore delle ipotesi nei combattimenti per farci sopra delle scommesse, per denaro insomma; Abbiamo polli da carne o da uova,pecore da lana, maiali e conigli da carne, colombi viaggiatori, mucche da latte; se non sono “da” non sono nulla, se non hanno qualcosa da dare, non hanno motivo di esistere, sono inutili e vengono nelle migliore delle ipotesi tollerati. Se hanno, invece la sventura di finire nelle liste dei dannosi si fa di tutto e con tutti i mezzi sono buoni per distruggerli.
Usiamo gli animali per sacrificarli a un qualsiasi Dio, perché Egli sia con noi misericordioso, perché ci conceda ogni nostra richiesta; alla vittima sacrificale non chiediamo certo il consenso, non potremmo tagliarci il c o per fare un sacrificio invece di uccidere un animale cui la cosa non interessa affatto.
Siamo giudici che emettono sentenze inappellabili su tutto il mondo animale e vegetale.
Una decina di anni fa, in un caldo pomeriggio d’estate presi con me il binocolo ed in bicicletta mi recai lungo una strada di campagna per osservare i fagiani che erano stati rilasciati il mattino stesso a scopo di ripopolamento; la strada costeggia un fosso di scolo delle acque piovane; dopo un po’ di tempo incontrai un mio conoscente il quale, dopo avere scambiato qualche parola, visto il binocolo a tracolla richiese cosa stessi facendo: “Vado ad osservare i fagiani che hanno rilasciato stamattina” gli dissi, al ché lui replicò “Ma lasciateli
Vivere questi poveri fagiani, che cosa vi hanno fatto di male?”
Volete sapere cosa stava facendo mentre mi redarguiva? Stava catturando dei ranocchi con una canna da pesca munita di ancorino: non gli risposi e me ne andai sconsolato da tanta ipocrisia.
Vi siete mai visti in faccia amici cari, che dopo avermi rimproverato per la mia passione, allargate la bocca da un orecchi all’altro quando vi regalo un fagiano o vi invito a mangiare una lepre in salmì o del cinghiale in umido?
Proprio oggi mi è arrivata la rivista della mia associazione venatoria e un articolo titolava: Cara licenza quanto mi costi. L’articolo in questione riguarda l’addizionale che le regioni possono applicare ai cacciatori per potere esercitare la caccia e va da un minimo del cinquanta ad un massimo del cento per cento.
Ebbene non sarebbe un gran male se come prescrive la legge, questi soldi venissero utilizzati per cose inerenti la caccia stessa (lanci di selvaggina, compensi all’ agricoltura, stipendi alla vigilanza); la legge stessa pero non obbliga le regioni o le province a giustificare le spese motivo per il quale queste tasse vengono stornate per sanare bilanci costantemente in rosso e non mi risulta che qualche anticaccia abbia mai rispedito al mittente
quei soldi sporchi del sangue di lepri e fagiani.
Voglio concludere questa lunga lettera che voleva essere una risposta di poche righe con un pensiero: mio figlio ha 26 anni e per sua e nostra fortuna non si droga non beve alcolici e ha persino smesso di fumare; ebbene piuttosto che usi la siringa o il bicchiere o la sigaretta, preferisco regalargli una doppietta!!!!!
P.S. leggendo certi commenti non mi meraviglio che abbiamo messo il nano di Arcore a capo del governo
ciao,
volevo segnalare questo sito nel quale mi sono
imbattuta casualmente… penso sia giusto dare una voce in più, per permettere alle persone di conoscere e di conseguenza di poter scegliere, quello che mangiano in special modo.
un saluto
http://www.l-d-x.com/dhmo/milk.html
ciao Beppe
sei una delle poche voci libere,complimenti.
Ti voglio raccontare una storiella accaduta al mio paese Civitanova marche.1992 la città si sveglia con le autobotti d’acqua potabile in ogni angolo.Che era successo? la falda idrica da doive attiungeva l’acquedotto comunale era stata avvelenata da Tricloroetano.Si tratta di una solvente chimico in uso presso le industrie della gomma per calzature.Una sostanza cancerogena e mutagena.Come è finita nell’acqua che per anni prima del 1992 i civitanovesi hanno bevuto? semplice alcuni “capitani” d’industria invece di smaltire i solventi in discariche speciali li sversavano attraverso pozzi nel sottosuolo.Risultato.Gli industriale spendevano quasi niente per smaltire,il PIL cresceva e i cittadini si avvelenavano.Ora beviamo acqua potabile solo perchè depurata con un costo miliadario.Un costo che pagano i soliti cittadini attraverso la tariffa dell’acqua. perchè depurata con un costo miliardario.Chi paga? i cittadini sulla bolletta.Chi non ha mai pagato i “capitani” d’industria che oggi delocalizzano e avvelenano popolazioni senza diritti e fano i mecenati nella provincia di macerata.E la politica? tace anzi in alcuni casi brinda assieme al nuovo mecenatismo.
sul caso Fazio e sullo scandalo che ha colpito anche la banca d’Italia vorrei dire solo che trovo vergognoso che Fazio riscaldi ancora la poltrona di presidente si dovrebbe vergognare,poi che razza di ministri abbiamo!emerge un caso del genere e invece di silurarlo e di rassicurare i cittadini che la legge non fa sconti a nessuno…che fanno!difendono (per il momento)Fazio e si scagliano contro la magistratura per via delle intercettazioni telefoniche!siamo proprio messi male.
Questo paese ormai non è più credibile io personalmente non ho più interesse nel finire gli studi in legge,tanto in Italia la legge è un optional.
Riciclo del vetro. Oggi mentre siamo arrivati molto felicemente alla raccolta differenziata del vetro, vorrei segnalare un piccolo disagio che questo comporta, almeno a Milano dove io risiedo. Fino a qualche anno fa, il vetro doveva essere gettato nelle grosse campane presenti più o meno ovunque sulle strade;poi sono state introdotti i contenitori verdi condominiali e da quel momento, eliminato il disagio di dover portare il vetro fino alle campane in strada, abbiamo avuto in cambio un bel po’ di inquinamento acustico, dato che sia nel momento in cui il vetro viene inserito nei contenitori condominiali (evidentemente da persone poco educate che non si preoccupano di quanto rumore producono e a quale ora, anche della notte), sia quando gli addetti alla movimentazione degli stessi (dal cortile ai marciapiedi nei giorni di raccolta) che involontariamente muovendoli producono un movimento all’interno dei contenitori che è molto rumoroso, se poi si considera che questo avviene appena dopo le sette del mattino, rispettando comunque le regole comunali relative al rispetto della quiete pubblica, chi per svariati motivi potrebbe o avrebbe bisogno di dormire qualche ora in più al mattino, ormai può scordarselo. Siamo sicuri a questo punto di aver migliorato la qualità della nostra vita? Robero Muti
vogliono coprire di merda la sardegna e i sardi, pur avendo avuto la possibilità , con il referendum ,di dire no alle scorie ,non recandosi a votare hanno dato il consenso ……..tu che sei un comico parla loro di questa sporca faccenda e illuminali ciao da cagliari
vogliono coprire di merda la sardegna e i sardi, pur avendo avuto la possibilità , con il referendum ,di dire no alle scorie ,non recandosi a votare hanno dato il consenso ……..tu che sei un comico parla loro di questa sporca faccenda e illuminali ciao da cagliari
Oggi ho visto un’altra notizia raccapricciante: si vuole introdurre (o forse è già stata introdotta) una norma per impedire la vendita di mele di dimensioni troppo piccole! E’ sottoposto a studio quale sia il giusto livello di maturazione delle mele, per regolamentare per legge la vendita (non potranno essere vendute altro che mele che rispettino certi parametri! A me piacciono le mele acerbe: sono forse un criminale? La mela piccola, croccante, biologica non è certamente di qualità inferiore. Certo, a mio parere è una truffa raccogliere frutti acerbi e farli maturare “sulla paglia”, ma la normativa dovrebbe obbligare a vendere il frutto entro un certo termine dalla raccolta, non ad un dato punto di maturazione. E esistono varietà piccole che finitanno per scomparire, come sono scomparse molte qualità di pomodori, che non rientrano nelle tabelle ddelle qualità che possono essere commercializzate. E soprattutto scompare la bio-diversità, e il gusto personale…solo alcuni frutti sono “buoni” e possono essere commercializzati, e se io no preferisco altri, se non mi adeguo, sono evidentemente stupido. Con questa logica spariscono anche le vecchie trattorie, quelle che magari facevano una sola, buonissima ed esclusiva pietanza, con una tradizione familiare di lustri, e sorgono fast-food dove mangiare sempre la stessa cosa, in locali di plastica e acciaio tutti uguali.
Paolo
Mi chiedo quale sia il motivo per cui si continuano a produrre e soprattutto a reclamizzare le batterie usa e getta(avete mai visto una pubblicità delle batterie ricaricabili?) anche se, a mio parere, sono ormai da qualche tempo superate dalle loro cugine riutilizzabili sia in senso economico, di prestazioni e naturalmente di inquinamento.
Per quanto mi ricordo una decina di anni fà hanno smesso di scrivere sulle batterie alcaline la capacità che per tutte le marche si aggirava sui 1500-1600 mA/h come mai? Forse avevano paura che la gente capisse che le varie versioni “plus” o “ultra” della stessa batteria non fossero così migliori della versione “normale” o che la marca più costosa non avesse niente in più da offrire rispetto a quella più economica? Comunque sia con questo accorgimento le batterie non sono direttamente confrontabili soprattutto con le ricaricabili di nuova generazione che rispetto alle vecchie NiCd da 700mA/h ora con la tecnologia
NiMH o altro raggiungono capacità di 2100,2600 fino a 3200mA/h!
E’ vero che le ricaricabili erogano una tensione massima di 1,2v rispetto alle alcaline 1,5v e che
la corrente massima erogata può variare a seconda del modello ma la capacità di una batteria intesa come lavoro che può generare di ottiene dalla formula v * mA/h = mW*h (milliwattora)cioè lavoro:
normale alcalina 1,5v * 1600mA/h = 2400 mW*h, normale NiMH 1,2v * 2100mA/h = 2520 mW*h,
alta capacità NiMH 1,2v * 3200mA/h = 3840 mW*h.
In questo confronto (non molto rigoroso) ho sottointeso che la capacità delle alcaline non
sia molto variata negli ultimi anni (forse un errore ma a occhio la durata mi sembra più o meno uguale).Comunque anche ammettendo un imporbabile raddoppio della capacità bisogna ricordare che se le normali NiMH costano 4/5 volte di più delle alcaline si possono ricaricare fino a 500 volte!
Anche tenedo conto che se ricaricate in modo errato la vita delle NiMH si accorcia il risparmio economico è evidente.
Per quanto riguarda i materiali e i processi di produzione non ho mai trovato informazioni pro o contro le ricaricabili che se anche contenessero materiali dannosi comunque sarebbero prodotte in minor quantità e spero verrebbero riciclate o smaltite con processi poco dannosi.
Invito chiunque possa ottenere dati più precisi soprattutto rispetto alla capacità delle alcaline e all’impatto ambientale delle ricaricabili a scrivere su queso forum.
VI prego Aiutatemi!
Non so come fare ,per risvegliarmi e risvegliare una citta’ morta dentro.
Vivo a Caserta da 25 anni e mai come in questi ultimi tempi ,vedo persone che sono indifferenti a tutto cio’ che gli capita .
Il problema piu’ grande ultimamente e’ lo smaltimento dei rifiuti ,non li raccolgono piu’ per i motivi che ,di tanto in tanto ,i tg regionali e non, raccontano.Chiudono questa o quella discarica, EcoMafia, non ci sono ne’ volonta ne’ fondi per costruire inceneritori, o altri dispositivi.Intanto la gente che vede i rifiuti puzzolenti e accatastati vicino ai cassonetti per giorni e giorni..decide di bruciarli e farsi cosi’ giustizia..(non pensando ai propri polmoni e a quelli degli altri).
Basta! la situazione e’ insostenibile.
Se qualcuno mi legge , mi dica se c’e’ un modo per fare una petizione o in qualke modo cercare di risolvere questa situazione che sembra irrisolvibile…Grazie per l’attenzione e per l’eventuale aiuto..
Ripeto Aiutateci Per Favore!!!
Pongo un problema che a livello nazionale non se ne sente più parlare,ma che qui in Campania è ancora rimasto irrisolto.Il problema dei rifiuti.Credo,caro nostro ultimo vate,che tu ne sia a conoscenza,ma a molti è ignaro.Io sono di Salerno,e qui la situazione rifiuti è allarmante.Adesso vorrebbero costruire una centrale termoelettrica,il chè non sarebbe sbagliato,ma è solo che l’ubicazione è sbagliata,in quanto vicina alla popolazione,e non solo,ma con una specie di tubo,che non so come venga chiamato in termini tecnici,si andrebbe a rovinare il parco naturale dei picentini.Dico io ,possibile mai che non si riescano a trovare soluzioni politiche che non portino altri danni?e nessuna che porti ad una soluzione giusta?Qui si parla di rifiuti,che si accumolano quasi ogni settimana davanti a scuole,per strada,e certe volte non si può camminare sui marciapiedi,per non parlare del tanfo.Invece di trovare una soluzione seria,si propone una cosa che non si conoscono le conseguenze.Solo come un tappo momentaneo.Senza investire su altre soluzioni,come sul riciclaggio,anche su una centrale termo elettrica,ma che la si faccia bene senza ulteriormente danneggiare la salute dei cittadini.Intanto la camorra campa,grazie a queste inadempienze…e il mondo così andrà a finire in una discarica ABUSIVA
Salve,volevo chiedere che fine hanno fatto i “tetti fotovoltaici” e la legge del 93(credo)che obbligava a montare pannelli solari su tutti gli edifici di nuova costruzione aventi determinate altezze con contributo statale.Legge fra l’altro che risulta essere adottata da altri paesi europei
vogliono costruire ad aragona in sicilia una discarica grande quasi 300.000 mq….con vicino un inceneritore ….anche chi dice che non sarà nociva non dice PERCHè ….nè che si farà la raccolta differenziata ma solo che incenerire i rifiuti non fà male….io mi chiedo MORIREMO TUTTI perchè poi si scopra che faceva male???
A proposito di scorie, soprattutto quelle nucleari e il loro smaltimento, mai sentito parlare del Gas di Brown?? Pare che faccia miracoli per lo smaltimento, oltre a servire per innumerevoli altri usi, dalla semplice saldatura tipo ossiacetilene al taglio di metalli. Produce una fiamma ottenuta bruciando una combinazione di idrogeno e ossigeno in proporzione 2 a 1(la stessa dell’acqua). Pare che la utilizzino quasi esclusivamente in Cina, ma su internet si vende l’apparecchiatura per produrlo. Ha un’unico grandissimo inconveniente (commercialmente!): una volta comprata l’apparecchiatura non costa praticamente niente.
Proprio a proposito di rifiuti domestici, vorrei attirare l’attenzione su un particolare aspetto della questione che molto spesso viene del tutto taciuto: quello dei pannolini usa e getta per neonati. Sto per diventare mamma ed è per questo che mi sono interessata dell’argomento, altrimenti devo confessare che, con tutta probabilità, avrei continuato a restare immersa nella mia ignorante cecità che non vedeva altra soluzione per la raccolta delle cacche e delle pipì della propria creatura se non nei pannolini usa e getta.
In realtà esistono anche in commercio i pannolini lavabili in materiali assolutamente naturali (cotone sopratutto), che sono ugualmente pratici, igienici e, sorpresa delle sorprese, più economici!
Non lavoro per alcuna ditta che produca simili prodotti (la mia quindi non vuole essere pubblicità commerciale), ma guardando i dati relativi al tasso di inquinamento che i pannolini usa e getta contribuiscono ogni anno a creare (per questo invito a visitare il sito di greenpeace e a leggere i numerosi articoli di associazioni, soprattuto inglesi, sensibili al problema…è sufficiente digitare pannolini naturali in un qualsiasi motore di ricerca) mi sento obbligata a cercare di far circolare un po’ di più una simile informazione…tanto più che nemmeno ai corsi di preparazione al parto si sente mai affrontare questo argomento.
Insomma, chi come me sta per diventare genitore, che possa cominciare da subito a fare in modo che questo mondo sia per i propri figli un bel posto in cui vivere e non una discarica!
Grazie e buona lettura.
Nadia
Oggetto: RICHIESTA DI AIUTO
Siamo disperatamente alla ricerca di qualcuno che ci aiuti a portare avanti la nostra battaglia contro l’ampliamento della discarica su cui abitiamo!!!!!!
Praticamente,ormai,abitiamo dentro ad una discarica e gli amministratori locali (che non sembrano essere interessati ad aiutarci), vogliono ancora aumentare sia la superficie che la qualità dei rifiuti che vengono portati in casa nostra!!!!! La discarica in questione è del CIRSU (un consorzio di alcuni comuni teramani di cui fa parte anche Notaresco,il nostro comune di residenza) e si trova in località Grasciano,del comune di Notaresco appunto, in provincia di Teramo,Abruzzo.E’ situata proprio sugli argini del fiume Tordino che scarica in Adriatico(a pochi km in linea d’aria),tra Giulianova e Roseto (BANDIERE BLU 2005!!!!!!) e dove scaricano tutte le industrie del lungofiume. Ogni giorno viviamo dentro ad un olezzo nauseabondo e questo AROMA si incanala e si propaga per tutta la valle Tordino. Parecchie abitazioni sono a 200 mt da essa. Ma il problema è anche che non sappiamo quanto di regolare abbia questa discarica,chi vive a ridosso vede giorno e notte camion sospetti,molto profumati,di provenienza sconosciuta, dirigersi lì e scaricare il loro PREZIOSO carico. Noi abitanti del posto vorremmo solo una mano a capire se tutto è in regola e non vogliamo altri ampliamenti ed altri rifiuti che ci sommergano e si impadroniscano dei nostri averi ambientali e dell’aria che respiriamo!!!! VENITE AD AIUTARCI . Certi di avere al più presto un Vs risposta (anche perchè abbiamo tempi molto stretti prima che sia commesso l’irreparabile!!!) porgiamo distinti saluti.
COMITATO TUTELA VAL TORDINO
Fax e segreteria: 178 276 3488 (solo da tel fisso )
ultimamente gira una mail già riportata su questo blog sui pericoli di dispersione di fibre di amianto a seguito degli scavi per il TAV , treni alta velocità, in Piemonte. IL PERICOLO E’ REALE. sono stupita di quanto poco si parli di questo problema. Io stessa facendo una breve ricerca in internet ho trovato alcune documentazioni a cura di associazioni ambientali o comitati spontanei.
(es: http://www.legambientevalsusa.it/uranio_amianto.htm; http://www.diario-prevenzione.net/diarioprevenzione/html/modules.php?name=News&file=article&sid=288; http://www.failacosagiusta.it/ambiente_notavsusaele2.aspx, ….) Pure la paura delle persone che vivono in queste valli è reale. A proposito non c’è solo il problema dell’amianto. pare (ecchilavrebbemaidetto) che qui ci sia pure l’uranio…
riporto qui di seguito un esame sui rischi di esposizione ad amianto e uranio causati dai lavori di costruzione della linea ad alta velocità, effettuato dai Medici di base Val di Susa, dal 30-05-2004, pubblicato da http://www.diario-prevenzione.net/diarioprevenzione/html/modules.php?name=News&file=article&sid=288. e’ un po’ lungo ma vale la pena leggerlo.
TAV/TAC: I PROGETTI
La RFI (Rete Ferroviaria Italiana) ha presentato, nel mese di dicembre 2003, il progetto preliminare della linea TAV/TAC per la tratta nazionale della Torino-Lione.
La tratta, da Settimo Torinese a Bruzolo, ha una lunghezza complessiva di circa 44 km, e prevede, rispetto al precedente progetto, una galleria unica da Grange di Brione a Borgone (galleria Musinè-Gravio) di quasi 23 km con il passaggio in galleria anche nella zona di Caprie.
Allo scavo principale andrebbero inoltre ad aggiungersi almeno tre “finestre di sicurezza”, ovvero gallerie secondarie in località Rivera, Caprie e Grangetta.
Per quanto riguarda invece la tratta internazionale, il progetto prevede il cosiddetto tunnel “di base” di 53 km, da Venaus a St. Jean-de-Maurienne.
L’AMIANTO
Nel gennaio 2003 un’equipe di geologi del centro di Geotecnologie dell’Università di Siena ha svolto, per conto di RFI, un’indagine finalizzata alla ricerca di amianto nelle rocce della bassa valle, con prelevamento di 39 campioni in 29 punti di osservazione, ubicati nel territorio compreso fra Grange di Brione e Condove. In circa la metà dei campioni esaminati è stata riscontrata la presenza di amianto in diverse forme.
Sulla base di questo studio RFI ha valutato l’estrazione di materiale roccioso contentente amianto: il volume previsto è di 1.150.000 metri cubi (per avere un’idea si pensi ad un grattacielo di base 50 per 50 alto 460 metri); è previsto che circa la metà (500.000 mc) di questo materiale venga stoccato in località Tetti S. Mauro (Almese); dal progetto non risulta previsto un piano di sicurezza che possa impedire la dispersione di fibre d’amianto durante le fasi di lavorazione e di stoccaggio.
IL MESOTELIOMA
Tra le malattie causate dall’amianto, il mesotelioma, tumore maligno della pleura, è sicuramente la più grave. Si manifesta dopo 15-20 anni dall’inalazione di particelle di amianto, ma ha una mortalità del cento per cento e conduce a morte in media entro nove mesi dalla diagnosi. Non esiste esposizione sicura, cioè non esiste una soglia di esposizione al di sotto della quale l’amianto sia innocuo. Nella nostra provincia si verificano ogni anno 5 decessi per mesotelioma ogni 200.000 abitanti: è una percentuale molto più alta rispetto a quella nazionale. Nel caso di una prolungata esposizione ambientale, come quella che dovrebbe derivare dalla movimentazione di più di un milione di tonnellate di rocce contenti amianto, i casi di questa malattia potrebbero aumentare di molto.
L’URANIO
Nel massiccio d’Ambin attraversato dal traforo sono presenti numerosi giacimenti di uranio, come documentato dal CNR fin dal 1965; per maggior precisione il materiale presente è pechblenda, forma notevolmente radioattiva; non è conosciuta per il momento una previsione di LTF (la società che gestirà la costruzione della tratta internazionale) sulla quantità di uranio che potrà essere contenuto nel materiale estratto (cosiddetto smarino): ben 15 milioni di metri cubi, pari a sei volte il volume della piramide di Cheope.
L’uranio si disperde nell’aria e può essere inalato, ma soprattutto contamina le falde acquifere e va ad inquinare i corsi d’acqua che possono essere utilizzati per l’irrigazione.
I LINFOMI
L’uranio, se inalato o ingerito, provoca contaminazione interna e può essere causa di linfomi. Un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato un incremento di linfomi di Hodgkin nei militari impiegati in missione di pace nei Balcani ed esposti all’uranio impoverito: ben il 236% in più rispetto alla popolazione non esposta.
L’uranio che potrebbe essere estratto nelle nostre zone è notevolmente più radioattivo di quello impoverito a fini bellici.
CONCLUSIONI
La situazione che si prospetta per il nostro territorio è, a nostro avviso, estremamente preoccupante, tale da configurare la concreta possibilità di severi danni alla salute pubblica.
Come medici operanti in Val di Susa crediamo sia nostro dovere pretendere che siano attivate misure di sicurezza tali da impedire la contaminazione del nostro territorio.
Fonte: medici di base in Val di Susa.
Pubblicato da Promiseland .it TAV: amianto e uranio”
Come vedete l’ingresso sul mercato globale delle nuove auto low-cost? Va bene che costano poco e questo è cosa buona, ma l’impatto ambientale? Consumano poco? Inquinano poco?
Si sa qualcosa di più?
Ogni tanto per farmi del male (psicologico)o quando mi sento troppo ottimista, onde ritornare nei ranghi entro nel sito di Beppe Grillo il famoso comico del “Chi più ne ha” e mi metto a leggere tutte le amare realtà contro le quali possiamo solo incavolarci o piangere!?!?
Sono uscito di casa per andare a votare nella tua Genova (abito a Begato paese) ed ho rischiato di morire per ben tre volte…non c’è bisogno di una rapina o di uno scippatore che ti spinga (come nella mia degradata Napoli)…basta una cacatella di cane al posto giusto. La strada in discesa, leggermente stretta, un autobus che sale, un’automobile che scende e tu che scendi a piedi e per camminare e non pestare cacchette devi essere un pò più decentrato rispetto all’inesistente marciapiede.
Ora, nulla contro i cani, ma se con il DNA si riesce a risalire all’essere fautore del deposito (suo malgrado)perchè non istituire un’anagrafica degli animali mediante DNA???
Un bel campione delle feci lasciate in strada o nei giardini dagli animale ed i proprietari multati senza remissione e/o costretti a ripulire dove le loro bestie, inconsapevoli, hanno sporcato……è così assurda la cosa???
Ogni tanto per farmi del male (psicologico)o quando mi sento troppo ottimista, onde ritornare nei ranghi entro nel sito di Beppe Grillo il famoso comico del “Chi più ne ha” e mi metto a leggere tutte le amare realtà contro le quali possiamo solo incavolarci o piangere!?!?
Sono uscito di casa per andare a votare nella tua Genova (abito a Begato paese) ed ho rischiato di morire per ben tre volte…non c’è bisogno di una rapina o di uno scippatore che ti spinga (come nella mia degradata Napoli)…basta una cacatella di cane al posto giusto. La strada in discesa, leggermente stretta, un autobus che sale, un’automobile che scende e tu che scendi a piedi e per camminare e non pestare cacchette devi essere un pò più decentrato rispetto all’inesistente marciapiede.
Ora, nulla contro i cani, ma se con il DNA si riesce a risalire all’essere fautore del deposito (suo malgrado)perchè non istituire un’anagrafica degli animali mediante DNA???
Un bel campione delle feci lasciate in strada o nei giardini dagli animale ed i proprietari multati senza remissione e/o costretti a ripulire dove le loro bestie, inconsapevoli, hanno sporcato……è così assurda la cosa???
Ogni tanto per farmi del male (psicologico)o quando mi sento troppo ottimista, onde ritornare nei ranghi entro nel sito di Beppe Grillo il famoso comico del “Chi più ne ha” e mi metto a leggere tutte le amare realtà contro le quali possiamo solo incavolarci o piangere!?!?
Sono uscito di casa per andare a votare nella tua Genova (abito a Begato paese) ed ho rischiato di morire per ben tre volte…non c’è bisogno di una rapina o di uno scippatore che ti spinga (come nella mia degradata Napoli)…basta una cacatella di cane al posto giusto. La strada in discesa, leggermente stretta, un autobus che sale, un’automobile che scende e tu che scendi a piedi e per camminare e non pestare cacchette devi essere un pò più decentrato rispetto all’inesistente marciapiede.
Ora, nulla contro i cani, ma se con il DNA si riesce a risalire all’essere fautore del deposito (suo malgrado)perchè non istituire un’anagrafica degli animali mediante DNA???
Un bel campione delle feci lasciate in strada o nei giardini dagli animale ed i proprietari multati senza remissione e/o costretti a ripulire dove le loro bestie, inconsapevoli, hanno sporcato……è così assurda la cosa???
E’ vero, …è l’ennesima mail informativa sui disastri ambientali ed economici annunciati, che la realizzazione dell’alta velocità (TAV-TAC) Torino-Lione produrra’ nel nostro territorio e nelle nostre tasche….però è importante, molto importante essere pienamente al corrente e consapevoli e soprattutto non dimenticare ciò che stà per succedere nel nostro territorio piemontese, dal momento che i nostri mezzi d’informazione,volutamente, non ne parlano!!!
E’ IMMINENTE (SE NON CI SI MOBILITA) UN ALTRO “DISASTRO ANNUNCIATO”, STILE “VAJONT”, …..QUESTA VOLTA A TORINO!
………………………………………..
…e’ scontato dire che, come al solito, la cosa farà “ingrassare” le tasche di qualcuno, ma questa volta il bottino e’ piu grosso.
…e dire che è ben noto agli interessati l’esistenza accertata,studiata e ben esaminata, di una VIA ALTERNATIVA, oltre che meno pericolosa e meno onerosa, e cioè quella di utilizzare la linea già esistente, naturalmente migliorandola.
Sarà forse che fà muovere molti meno soldi???
Questa “opera” costa quanto una intera finanziaria,…se tutto procederà per il meglio, ma si sà,…siamo in Italia e i costi, saranno inevitabilmente destinati a salire.
Nonostante tutto ciò, i “nostri” governanti continuano imperterriti nelle loro decisioni assurde…..e la nostra “cara” Mercedes Bresso (attuale presidente della regione Piemonte) tanto “sensibile” ai problemi dell’ambiente (cosi’, almeno, diceva in campagna elettorale),…appoggia e persegue, la linea politica del governo per la realizzazione di questa INUTILE opera. Lei stessa ha ammesso: “è una questione tutta politica!”
E’ una vergogna!!! Perche’ di fronte alla questione politica c’è l’ormai certezza del PERICOLO URANIO E AMIANTO a TORINO documentata da numerosi docenti e studi universitari.
Se il treno ad alta velocita (TAV), si farà, si dovranno perforare le nostre montagne, dal confine francese fino al monte Musinè (ai piedi di Torino): agli uni il “Ponte sullo Stretto di Messina”; agli altri “la mega galleria” più lunga al mondo (con le varianti proposte in alta val di susa si parla di circa 70 Km).
E’ praticamente certo che realizzando le due gallerie previste, si libereranno nell’aria, durante l’esecuzione dei lavori, inevitabilmente, enormi quantità di polveri di AMIANTO e URANIO.
Di amianto si muore. E’ sufficiente respirarne pochissime, infinitesimali fibre, per morire dopo qualche anno di MESOTELIOMA (tumore maligno della Pleura polmonare).
Come dimostra il rapporto di un gruppo di geologi dell’Universtita di Siena, Il monte Musinè è ricco di rocce amiantifere (1 milione e 151mila metri cubi di macerie contenenti rocce amiantifere verranno estratte per realizzare i 23 km di galleria del Musiné e verranno stoccate qui in valle ed ai confini della cintura torinese, esposte così ai costanti venti verso Torino.)
Un rapporto meteorologico sulla zona, spiega chiaramente che per 21 ore al giorno una brezza leggera spira dai versanti in ombra della valle a quelli soleggiati, mentre correnti piu forti spirano dalla Francia verso la citta.
Inoltre per piu di 30 giorni all’anno tira il phoen, il proverbiale vento con raffiche fino a 100 km sempre verso Torino.
Le fibre di amianto che e un materiale estremamente leggero e per questo molto volatile prendera il volo verso la citta.
E pensare che a causa della sua estrema pericolosità, una legge del 1992 ne vieta l’estrazione, l’importazione e la commercializzazione !!!!!!: come mai i progettisti ed gli amministratori preposti che pagano questi “progetti” ignorano così il problema ? I progetti preliminare Li paghiamo tutti a quanto sembra, non sono Gratis !
Per quanto poi riguarda l’uranio, forse la situazione e ancora piu grave. Dai siti di stoccaggio delle macerie, non solo voleranno le polveri d’uranio (per capirci quelle di Cernobyl), ma rischierebbero anche di contaminare le acque della Dora, che si sà, vengono usate per irrigare. Se i nostri soldati nei balcani muoiono a causa dell’uranio impoverito, che ne sarà di noi a contatto con quest’uranio che impoverito non e?
Da oltre 10 anni Legambiente e la comunità montana della Valle Susa, le associazioni ed i comitati di cittadini sia della Val di susa che della Cintura Nord di Torino lottano per difendere anche la tua salute: ma ora serve la collaborazione di tutti !!!.
Prendiamo esempio da Scanzano Jonico, dove la gente è scesa in strada a protestare pubblicamente contro lo stoccaggio delle scorie radioattive nel loro territorio.
E’ solo manifestando apertamente la volontà popolare che verremo ascoltati.
Una direttiva europea stabilisce che per la realizzazione delle grandi infrastrutture ci deve essere il consenso del territorio.
Contattaci, ti spiegheremo come collaborare, anche solo inviando una semplice e-mail di dissenso.
http://www.legambientevalsusa.it – info@legambientevalsusa.it
Aiutaci a salvaguardare la salute dei nostri figli.
………………………………………
Vieni a manifestare pacificamente nei luoghi dove cercheranno di fare i sondaggi dei terreni
Le associazioni ed i comitati NO-TAV hanno indetto in questi luoghi, dopo i CONSIGLI COMUNALI APERTI, una manifestazione di protesta PACIFICA.
I consigli comunali inizieranno alle ore 8,30-9.00.
I cittadini si ritroveranno alle ore 7.30-8.00
Lunedì 20 Borgone di Susa zona Maometto
Lunedì 27 Bruzolo SS25 davanti al parcheggio dei Tir
Mercoledì 29 Venaus area cantiere Aem.
Grazie a tutte le persone di Buona Volontà
E’ vero, …è l’ennesima mail informativa sui disastri ambientali ed economici annunciati, che la realizzazione dell’alta velocità (TAV-TAC) Torino-Lione produrra’ nel nostro territorio e nelle nostre tasche….però è importante, molto importante essere pienamente al corrente e consapevoli e soprattutto non dimenticare ciò che stà per succedere nel nostro territorio piemontese, dal momento che i nostri mezzi d’informazione,volutamente, non ne parlano!!!
E’ IMMINENTE (SE NON CI SI MOBILITA) UN ALTRO “DISASTRO ANNUNCIATO”, STILE “VAJONT”, …..QUESTA VOLTA A TORINO!
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…e’ scontato dire che, come al solito, la cosa farà “ingrassare” le tasche di qualcuno, ma questa volta il bottino e’ piu grosso.
…e dire che è ben noto agli interessati l’esistenza accertata,studiata e ben esaminata, di una VIA ALTERNATIVA, oltre che meno pericolosa e meno onerosa, e cioè quella di utilizzare la linea già esistente, naturalmente migliorandola.
Sarà forse che fà muovere molti meno soldi???
Questa “opera” costa quanto una intera finanziaria,…se tutto procederà per il meglio, ma si sà,…siamo in Italia e i costi, saranno inevitabilmente destinati a salire.
Nonostante tutto ciò, i “nostri” governanti continuano imperterriti nelle loro decisioni assurde…..e la nostra “cara” Mercedes Bresso (attuale presidente della regione Piemonte) tanto “sensibile” ai problemi dell’ambiente (cosi’, almeno, diceva in campagna elettorale),…appoggia e persegue, la linea politica del governo per la realizzazione di questa INUTILE opera. Lei stessa ha ammesso: “è una questione tutta politica!”
E’ una vergogna!!! Perche’ di fronte alla questione politica c’è l’ormai certezza del PERICOLO URANIO E AMIANTO a TORINO documentata da numerosi docenti e studi universitari.
Se il treno ad alta velocita (TAV), si farà, si dovranno perforare le nostre montagne, dal confine francese fino al monte Musinè (ai piedi di Torino): agli uni il “Ponte sullo Stretto di Messina”; agli altri “la mega galleria” più lunga al mondo (con le varianti proposte in alta val di susa si parla di circa 70 Km).
E’ praticamente certo che realizzando le due gallerie previste, si libereranno nell’aria, durante l’esecuzione dei lavori, inevitabilmente, enormi quantità di polveri di AMIANTO e URANIO.
Di amianto si muore. E’ sufficiente respirarne pochissime, infinitesimali fibre, per morire dopo qualche anno di MESOTELIOMA (tumore maligno della Pleura polmonare).
Come dimostra il rapporto di un gruppo di geologi dell’Universtita di Siena, Il monte Musinè è ricco di rocce amiantifere (1 milione e 151mila metri cubi di macerie contenenti rocce amiantifere verranno estratte per realizzare i 23 km di galleria del Musiné e verranno stoccate qui in valle ed ai confini della cintura torinese, esposte così ai costanti venti verso Torino.)
Un rapporto meteorologico sulla zona, spiega chiaramente che per 21 ore al giorno una brezza leggera spira dai versanti in ombra della valle a quelli soleggiati, mentre correnti piu forti spirano dalla Francia verso la citta.
Inoltre per piu di 30 giorni all’anno tira il phoen, il proverbiale vento con raffiche fino a 100 km sempre verso Torino.
Le fibre di amianto che e un materiale estremamente leggero e per questo molto volatile prendera il volo verso la citta.
E pensare che a causa della sua estrema pericolosità, una legge del 1992 ne vieta l’estrazione, l’importazione e la commercializzazione !!!!!!: come mai i progettisti ed gli amministratori preposti che pagano questi “progetti” ignorano così il problema ? I progetti preliminare Li paghiamo tutti a quanto sembra, non sono Gratis !
Per quanto poi riguarda l’uranio, forse la situazione e ancora piu grave. Dai siti di stoccaggio delle macerie, non solo voleranno le polveri d’uranio (per capirci quelle di Cernobyl), ma rischierebbero anche di contaminare le acque della Dora, che si sà, vengono usate per irrigare. Se i nostri soldati nei balcani muoiono a causa dell’uranio impoverito, che ne sarà di noi a contatto con quest’uranio che impoverito non e?
Da oltre 10 anni Legambiente e la comunità montana della Valle Susa, le associazioni ed i comitati di cittadini sia della Val di susa che della Cintura Nord di Torino lottano per difendere anche la tua salute: ma ora serve la collaborazione di tutti !!!.
Prendiamo esempio da Scanzano Jonico, dove la gente è scesa in strada a protestare pubblicamente contro lo stoccaggio delle scorie radioattive nel loro territorio.
E’ solo manifestando apertamente la volontà popolare che verremo ascoltati.
Una direttiva europea stabilisce che per la realizzazione delle grandi infrastrutture ci deve essere il consenso del territorio.
Contattaci, ti spiegheremo come collaborare, anche solo inviando una semplice e-mail di dissenso.
http://www.legambientevalsusa.it – info@legambientevalsusa.it
Aiutaci a salvaguardare la salute dei nostri figli.
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Vieni a manifestare pacificamente nei luoghi dove cercheranno di fare i sondaggi dei terreni
Le associazioni ed i comitati NO-TAV hanno indetto in questi luoghi, dopo i CONSIGLI COMUNALI APERTI, una manifestazione di protesta PACIFICA.
I consigli comunali inizieranno alle ore 8,30-9.00.
I cittadini si ritroveranno alle ore 7.30-8.00
Lunedì 20 Borgone di Susa zona Maometto
Lunedì 27 Bruzolo SS25 davanti al parcheggio dei Tir
Mercoledì 29 Venaus area cantiere Aem.
Grazie a tutte le persone di Buona Volontà
Hey Ragazzi volevo solo informarvi di un prodotto che ho appena scoperto si chiama solatube ed è proprio uno spettacolo.Avevo un soggiorno tenebroso da quanto buio era,ora ho risolto il mio problema utilizzando questo prodotto. E’ una specie di lampada solare che è ingrado di raccogliere dal tetto la luce naturale e trasportala quasi dove vogliamo tramite dei condotti ad altissima riflettenza. Il risultato e che ora in soggiorno devo andare con gli occhiali da sole, ed ho un soggiorno illuminato a giorno. Dategli un occhiata http://www.solatube.com o il rivenditore italiano http://www.infinitymotion.com. Alla faccia della bolletta della luce e del mio soggiorno extenebroso ciao in bocca al lupo
Si reciclano e si dividono i rifiuti. Ma la plastica rimane il nemico numero uno, la più difficile da riciclare (e sicuramente una tra le più inquinanti in ambito domestico)ma allora COM’E’ CHE ME LA RIFILANO TUTTI??? .
Al supermercato formaggi e ortaggi preconfezionati sono su vaschetta di polistirolo ( o tipo) avvolti in film. Le confezioni sono i tetra-pack (non tanto lontano dalla plastica). Ma la cosa incredibile sono i banchi della verdura: non solo ci sono i sacchetti per riporla, ti chiedono di usare il guanto per toccarla….e mi è pure capitato che mi riprendessero perchè toccavo le arance con le mani nude…. MA LA GENTE NON LA LAVA LA VERDURA A CASA SUA ????? inoltre, COME CAVOLO PENSANO CI SIA FINITA LA VERDURA LI? CON UN CONTADINO VESTITO TIPO E.R.??? io ricordo un tempo in cui la verdura era nei sacchetti di carta, o arrotolata nela giornale. Da quel tempo arrivo io, e mi ricordo ampi sorrisi, e pochi bacilli.
NB: impazza la mania dell’igene, ma mai come adesso ci sono problemi (bottiglie d’acqua, latte, OGM) nel campo alimentare….
Da qualche tempo ho un piccolo dubbio… il riciclaggio è una sana e civilissima abitudine o l’ennesimo abuso verso i cittadini?.
Dividere i rifiuti permette di riciclare plastica, vetro, carta, metallo: e questo già lo sappiamo è buono. Dividere i rifiuti è un piccolo sforzo che ogni persona civile può fare per contribuire ad aiutare l’ambiente:e questo è buono. Se si sbaglia il sacchetto, è giusto farlo notare, in modo da non rifare lo stesso errore: e questo è buono. Se nel contenitore dell’umido c’è un pezzo di plastica, il contenitore non viene svuotato e il condominio si prende fino a 600 di multa (http://www.chiamaroma.it/public/forum/index.php?showtopic=2282) e questo non è bene… I sacchetti sono diversi di diverso colore, e per l’umido è in materiale differente, e lo pago IO 0,13 (http://www.esselungaacasa.it/ecommerce/loadBaseCatalog.do): e questo non è bene.
Dal riciclaggio si ottiene humus, carta, metallo, vetro, pvc e plastiche varie, mi viene da pensare che dietro a questo ci debba essere un (pur minimo) guadagno, ma la tassa sui rifiuti non cala mai: e questo non è bene….
Ma sopratutto non si può scegliere se si vuole aderire o no… lo sceglie il comune. Ma a me non ha chiesto niente nessuno (Non sarà importante come la costituzione europea…ma il problema di fondo sembra lo stesso, non chiedono niente)… e questo magari non è bene .
Solo un minuto per sensibilizzare il blog su un argomento: le balene. Il loro numero totale si sta dimezzando in questi anni ed il Giappone ed altri paesi, amministrati sicuramente da qualche satanasso, hanno chiesto di aumentare la pesca per scopi scientifici del tipo vogliono sapere che tipo di pesci sono abituate a mangiare (ero piccolo e già sapevo che le balene non mangiano pesci)ed altre cazzate del genere. Ci prendono anche per il c…lo. Hanno delle navi che catturano la balena a prua e fanno scappare le scatolette di conserva a poppa. Sul sito di Greenpeace c’è la possibilità di inviare e-mail ai capi di questi governi per cercare di impedirne la caccia. Per ulteriori informazioni a riguardo: http://www.greenpeace.org. Ho una bimba di due anni che probabilmente rischia di conoscere determinati animali solo sull’enciclopedia perchè ormai estinti. Stiamo perdendo tutti i valori dell’uomo solamente per correre dietro ai soldi. Ma è meglio che mi fermi qui. Per ora.
Girando per il web alla ricerca di foto di animali (li adoro) ho trovato questa notizia sconvolgente. Possibile che nessuno sia a conoscenza di questi crimini? Mi chiedo se sarà mai possibile fare realmente qualcosa contro la violenza gratuita sugli animali visto che in tempi di “guerra preventiva” nessuno si preoccupa più dei diritti umani , non tanto alla pace, ma alla vita.
Spero lo pubblicherai…non so se servirà a qualcosa ma almeno ci provo.
La Tragedia degli Orsi.
La Cina mantiene oggi 10.000 (diecimila)
orsi prigionieri, per l’estrazione della
bile dalla cistifellea di questi animali.
Gli orsi sono collocati orizzontalmente in
gabbie che sembrano piuttosto delle bare;
viene messo loro un collare di ferro e
sono trattenuti da sbarre a pressione; nel
corpo di questi animali viene introdotto
un catetere, che assorbe continuamente il
liquido dalla cistifellea.
Gli orsi non possono cambiare minimamente
la loro posizione e rimangono in questa
condizione di sofferenze interminabili dai
15 ai 20 anni!
Non possiamo accettare che questa
crudeltà, tortura e barbarie, continui
formando parte della vita di questi poveri
orsi, nemmeno per un minuto.
Ogni istante che passa è decisivo per loro
tra Soffrire e Vivere
Con la zampa attirano il cibo attraverso
una piccola apertura della gabbia.
Per placare la sete, devono allungare la
lingua per leccare le sbarre della loro
prigione.
Soffrono dolori allucinanti per rimanere
una media di 15 anni nella stessa posizione
che deforma loro le ossa.
Stiamo parlando di 15 anni, o 180 mesi, o
5.475 giorni, o 131.400 ore o 78.844.000
minuti di continuo dolore.
Per ottenere la bile, si sta promovendo
un commercio terribile: la bile viene
usata per confezionare shampoo,
afrodisiaci e rimedi “miracolosi”.
Durante l’estrazione del liquido, si
impianta un tubo nella cistifellea;
l’altro estremo resta fuori della pancia
dell’orso, collegato ad un apparecchio che
estrae la bile.
I dolori dell’orso sorpassano ogni limite
dell’immaginazione: brama di dolore, si
mutila e cerca di suicidarsi.
Per maggiori informazioni, visitate:
http://www.geocities.com/Baja/2324/index.html
Se volete firmare contro questo scempio andate in: http://www.progettogaia.org/menu2.htm
Lo sporco liquido nero
Le lobby del petrolio non sanno più cosa inventarsi! Quando avevamo la Lira , dicevano che il petrolio costava tanto perchè dovevamo comprarlo in dollari. Adesso che avremmo uno scambio favorevole, la benzina continua ad aumentare: PAZZESCO! In Brasile la nostra cara azienda Fiat è uscita con la Palio ( sì quell’aborto di Macchina) con un motore che è molto meglio della carrozeria : si chiama Flex Fuel e con che cosa và? Con ETANOLo o miscele di ALcool e benzina, CAPITE? Noi che con la nostra agricoltura non è più redditizio neanche più raccogliere i pomodori, perchè non tassare la Benzina e detassare l’alcool etilico per renderlo competitivo? Non sarà certo la tecnologia del Futuro, ma almeno inquineremo molto meno! Infatti l’etanolo ( io studio Farmacia all’università di Padova e capisco “qualcosa di Chimica”!) nella combustione produce molta più acqua dei combustibili ortodossi, quindi è una combustione molto più fredda non creando così il monossido di Carbonio e Azoto. PErchè vedete il problema è che questi ossidi si formano in presenza di Alte temperature, quindi si formerebbero andando male neanche un decimo della combustione del combustibile fossile. LE potenze raggiunte magari saranno inferiori, ma scusate, dovete fare il Gran Premio di montecarlo o dovete solo andare a fare la spesa? Dicono che poi si formerebbe formaldeide, un prodotto TOSSICO ( E il BENZENE cos’è?), ma le normali marmitte catalitiche lo eliminerebbero subito, ancora meglio di quanto fanno con le benzine normali!Quindi è chiara una cosa: Le tecnologie esistono ma qualcuno non vuole fargli prendere piede….Vogliamo trovare questo qualcuno? I nostri figli ce ne saranno grati..
Un piccolo contributo sul riciclaggio dei rifiuti……..Tempo addietro, ho frequentato un corso sul riciclaggio dei rifiuti, dove si teorizzava parecchio circa tariffe a “peso”, raccolte differenziate molto spinte etc.
Quando ho espresso la mia opinione circa la possibilità di introdurre il vuoto a rendere per il recupero del vetro, mi è stato risposto che “le multinazionali si oppongono perchè sarebbe troppo oneroso per le loro tasche”!!!!!!!! Ora, dopo aver verificato che in Germania non solo il vetro ma anche certi tipi di plastica hanno il vuoto a rendere (8 cent a bottiglia)ed i supermercati, anche i più modesti, hanno un sistema per la raccolta automatica (tu metti la bottiglia o addirittura la cassetta di bottiglie intera in una macchinetta tipo macchina del caffe’ e questa ti rilascia un buono da spendere nell’esercizio stesso)non posso fare a meno di chiedermi: ma le multinazionali in Germania sono più deboli o forse è solo che i tedeschi sono più furbi di noi? Oppure, molto più semplicemente, quello dei rifiuti è un business che fa gola a troppa gente?
Beppe continua così che sei sempre il migliore.
Lettera di protesta all’ambasciata Canadese contro la caccia alle foche!
Vai su questo sito: http://hope.lav.it/
Clicca sul cerchio con scritto “YOU CAN STOP IT” e, se sei d’accordo, come spero, invia la tua protesta.
CIAO, SONO GIUSEPPE ED HO BISOGNO ASSOLUTO DI VERITA’….. SUL TEMA DEGLI INCENERITORI.
AD IVREA IL SINDACO DI “SINISTRA” CON LA COLLABORAZIONE DEI “VERDI” CHE TACCIONO PER NON INQUINARE L’AMBIENTE, QUELLO ACUSTICO OVVIAMENTE… STANNO PER APPROVARE L’INSTALLAZIONE DELL’INCENERITORE INSIEME AD UN SITO DI SCORIE RADIO ATTIVE PER UN AZIENDINA CHE SI CHIAMA ABC FARMACEUTICA CHE HA BISOGNO DI STOCCARE SCORIE………..
PENSATE ALLA CITTA’ CHE AI TEMPI DELL’OLIVETTI ERA IL CENTRO DELL’INFORMATICA….. OGGI DIVENTEREBBE IL CENTRO DELLA SPAZZATURA..
I GRANDI POLITICI DEL LUOGO SPONSOR DI TUTTO QUESTO AFFERMANO CHE L’INCENERITORE AD ALTA TECNOLOGIA…..AD IVREA… PRODURRA’ ENERGIA PULITA!!!INCREDIBILE…. E LE SCORIE NON DARANNO PROBLEMI… DORMIRANNO SOLO AD IVREA…
TUTTO QUESTO PER RISANARE I DEBITI DEL CANAVESE E QUELLI DELLO STATO OVVIAMENTE, SI PERCHE MOLTI CITTADINI MORIRANNO IN ANTICIPO RISPETTA ALLA MATURAZIONE DEI DIRITTI PENSIONISTICI…
IL 17 GIUGNO 2005 ALLE ORE 21.OO IN IVREA NELLA SALA ” SANTA MARTA ” IN PIAZZA SANTA MARTA CI SARA’ UN INCONTRO CON I CITTADINI CHE SONO ASSOLUTAMENTE DI QUALUNQUE INFORMAZIONE, LA STAMPA LOCALE è ASSENTE E I VERDI SONO A CONCIMARE I PRATI……GRILLO!!! ILLUMINACI!!!
ABBIAMO BISOGNO DI INFORMAZIONI SULL’ABC FARMACEUTICA E DI TUTTO QUELLO CHE SERVE …..GRAZIE .. NOI TI VOGLIAMO UN MONDO DI BENE..
E’ semplice. Io e il professor Veronesi ci mettiamo in un garage senza finestre e a porta chiusa, come mio costume in un oretta mi fumo un bel pò di sigarette (mineros cubane per l’esattezza) dopo un ora e qualche colpo di tosse io e Veronesi usciamo dal garage.
Rientriamo e questa volta il professor Veronesi, sempre a porta chiusa accende il mortore della sua auto che è nel garage. Entro cinque secondi me la do a gambe dopo averlo tramortito con una legnata alla testa e chiudo la porta, la riapro dopo un ora.
Il fumo fa male eh…………………..
Antonio Silberio CHITI
Buongiorno a tutti; vorrei brevemente parlare del gas metano per autotrazione. Da oltre 50 anni l’Italia è al primo posto in quanto a capacità tecnologica nello sviluppare motori di autovetture capaci di funzionare solo ed esclusivamente a metano (proprio quello che si usa in cucina). Il metano non è totalmente “pulito” come l’idrogeno (ma anche per produrre l’idrogeno dovranno sviluppare tanta di quella CO2 che la metà basterebbe!)ma è attualmente , credo, il carburante per auto più ecologico. Ridotte emissioni di anidride carbonica, assenza di benzene e particolati (quindi addio alle odiate polveri sottili) ed un sacco di punti a favore rispetto alla benzina, diesel e GPL (costa anche meno!). Ebbene, nessuno ne parla. Io capisco che l’idrogeno appaia una grande speranza per il futuro ma mi pare davvero che sia l’ennesimo pensare in là per non affrontare i problemi di oggi. Perchè parlare dell’idrogeno che , forse, verrà quando potremmo aumentare la circolazione di auto a metano con la conseguente riduzione dell’inquinamneto? Perchè non tutti i taxi ed i mezzi pubblici di tutte le città del Bel Paese non possono funzionare a metano?
Io ci vado da 3 anni (la mia macchina era normalmente a benzina e ci ho spesso 2 milioni “del vecchio conio” per fare il nuovo impianto) e mi devo adeguare alla distribuzione che abbiamo in Italia (ottima in Lombardia, eccellente in Emilia e via discorrendo). Anche se con un minimo di sacrifici (volume bagagliaio ridotto, autonomia 350 Km) credo di fare bene all’ambiente e se mi sbaglio sono pronto ad ascoltare opinioni contrarie altrui.
A presto
Scopro l’acqua calda se dico che spesso per le aziende l’impegno ecologico è solo un’altra maniera di farsi pubblicità, ma il caso di Ikea mi sembra macroscopico.
Ho acquistato un blocco cucina ATTITYD MINICUCINA e vi ho trovato:
Istruzioni per l’uso: 284 pagine, di cui sui solo 15 in italiano.
Informazioni sulla garanzia: 164 pagine, di cui solo 16 in italiano (ma fornivano due volte le stesse informazioni, quindi 8 pagine sarebbero state più che sufficienti).
Inserire in ogni imballaggio le istruzioni nelle lingue di tutti i paesi in cui si esporta è senza dubbio un caso di ottimizzazione delle strategie commerciali, ma non mi sembra che possa conciliarsi con tanto decantanta attenzione di Ikea ai problemi ambientali e di contenimento degli sprechi.
VIVISIMETO
Dal 2 al 5 giugno 2005 Ex Allevamento di Cavalli
contrada Pietralunga Paternò (CT)
Una festa sulle sponde del fiume più grande della Sicilia per dire NO al termovalorizzatore (inceneritore da 500.000 Tonnellate/anno + discarica da 6.000.000 di metri cubi) nella Valle del Simeto a 100 metri dal più grande e importante Fiume della Sicilia.
Crediamo che il futuro della Valle del Simeto, in un’ottica di sviluppo sostenibile, sia legato ad un’agricoltura di qualità (produzioni biologiche, arancia rossa igp, ficodindia dell’etna dop, oliva nocellara dell’etna dop, olio monte etna dop, allevamenti zootecnici per la produzione di formaggi tipici, ecc.) ed ad un turismo attento e sensibile alla valorizzazione delle risorse ambientali, culturali, storiche, architettoniche, archeologiche ed agroalimentari.
Per questi motivi, diciamo con grande determinazione e motivazione che non è possibile e non ha nessun senso la realizzazione del termovalorizzatore e delle trivellazioni in quest’area di così grande pregio.
Desideriamo, in maniera propositiva e nonviolenta, dimostrare concretamente gli usi alternativi e sostenibili da un punto di vista sociale, economico ed ambientale di questo territorio, per sensibilizzare i nostri uomini politici, gli imprenditori del territorio, i professionisti e le famiglie dei paesi che si affacciano sul Simeto, sul fatto che le risorse naturali del pianeta non sono infinite e quindi dobbiamo tutelarle e consegnarle alle generazioni future nelle stesse condizioni in cui sono state consegnate a noi.
Sogniamo, proponiamo, lavoriamo affinché si realizzi nella Valle del Simeto un sistema integrato di Parchi tematici (agricolo, archeologico, naturalistico e ricreativo) collegato da itinerari percorribili a piedi, in bicicletta, a cavallo, .. per poter godere tutti dei saperi, dei sapori, dei colori e dei profumi di quest’area unica nel suo genere.
Rispetto e amore per il fiume più grande della Sicilia. Non dimentichiamoci che un tempo era venerato come un dio!
Per quanto riguarda il problema dei rifiuti, riteniamo che la strada maestra da percorrere sia, innanzitutto la riduzione del consumo di imballaggi a perdere, il loro riutilizzo tutte le volte che è possibile, la diffusione dei sistemi di raccolta differenziata (come sta avvenendo in tutti gli altri Paesi europei), il riciclaggio, il compostaggio della frazione organica e la sua restituzione ai terreni agricoli.
Infine, per la distruzione di quella parte dei rifiuti non riciclabile, la costruzione di termovalorizzatori nelle aree industriali e non certo in quelle agricole, per ovvi motivi di impatto ambientale e di logistica dei trasporti.
*******PROGRAMMA********
Giovedì 2 giugno 2005
“Pedala con noi” a cura di Etna free bike e Critical Mass
“A cavallo lungo le rive del Simeto” a cura del Centro Equituristico San Marco
ore 09,00: Raduno presso lo stadio “Falcone-Borsellino” di Paternò
“Gara amatoriale di pesca sportiva” a cura dell’Associazione “Lenza del Simeto”
“Risalita del fiume a piedi” a cura della Comunità Capi AGESCI
“Gara di corsa campestre” a cura dell’Associazione Athletic Club Futura
“Raduno di canoa fluviale” a cura dello Sport Club Ognuna (Federazione Italiana Canoa e Kayak)
ore 09,00: Raduno presso il Ponte di Pietralunga sul fiume Simeto
Ex Allevamento di Cavalli, contrada Cannizzola-Pietralunga
ore 13,00: Degustazione di prodotti biologici e tipici (possibilità di pic nic sul fiume) a cura di AIAB Sicilia
ore 18,00: Tavola rotonda con le associazioni ambientaliste e culturali, i produttori agricoli e l’Amministrazione comunale
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Venerdì 3 giugno 2005
“Operazione Simeto Pulito” a cura di Angelo Caruso
ore 09,00: Raduno presso il Ponte di Pietralunga sul fiume Simeto
Ex Allevamento di Cavalli, contrada Cannizzola-Pietralunga
ore 13,00: Degustazione di prodotti biologici e tipici (possibilità di pic nic sul fiume) a cura di AIAB – Sicilia
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Sabato 4 giugno 2005
“Visita guidata” ai siti di interesse ambientale, archeologico ed architettonico nella Valle del Simeto a cura di Archeoclub d’Italia e SiciliAntica
ore 09,00: raduno presso il parcheggio di Corso Italia di fronte Parco Giovanni XXIII
Ex Allevamento di Cavalli
ore 13,00: Degustazione di prodotti biologici e tipici (possibilità di pic nic sul fiume) a cura di AIAB – Sicilia
ore 17,00: Inaugurazione della mostre tematiche e della personale di pittura di Ignazio Vitale
ore 17,30: Premiazione dei partecipanti alle attività sportive
ore 18,30: Convegno – La Valle del Simeto: un sistema integrato di parchi per lo sviluppo sostenibile del territorio a cura della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta)
ore 19,00: “No Dimension”: meditazione nello spazio “Fiume Interiore” a cura di ” Casa delle Acque”
ore 20,00: Proiezioni di immagini e documentari a cura dell’Associazione FAQ
ore 21,00: “Crimini di pace”, documentario sul polo industriale Melilli-Priolo-Augusta a cura di ARCI Ibla Major
ore 22,00: Musica dal vivo a cura del Gruppo Batarnù
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Domenica 5 giugno 2005
“Visita guidata” ai siti di interesse ambientale, architettonico ed archeologico nella Valle del Simeto a cura del Circolo Professionisti “G.A. Rizzo”, Paternò
ore 09,00: raduno presso il parcheggio di Corso Italia di fronte Parco Giovanni XXIII
ore 11,00: visita del Museo Civico di Centuripe
“Gara provinciale di pesca sportiva” a cura dell’Associazione “Lenza del Simeto”, Paternò
ore 8,00: raduno presso il Ponte Barca sul fiume Simeto
“BiciinFiume” Prima Giornata Nazionale della Mobilità Ciclistica lungo i Fiumi Italiani a cura della FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta): itinerario in bici lungo le strade della Valle del Simeto, organizzato dall’Associazione Montainbike Sicilia
ore 9,00: raduno presso l’Azienda Agricola Costantina
“A cavallo lungo le rive del Simeto” a cura del Centro Equituristico San Marco
ore 09,00 raduno presso lo stadio “Falcone-Borsellino” di Paternò
Ex Allevamento di Cavalli
ore 7,00: “Nadabrama”: meditazione nello spazio “Fiume interiore” a cura di “Casa delle Acque”
ore 12,00: Santa Messa celebrata sulle rive del fiume Simeto
ore 13,00: Degustazione di prodotti biologici e tipici (possibilità di pic nic sul fiume) a cura di AIAB – Sicilia
ore 17,30: Premiazione dei partecipanti alle attività sportive
ore 18,30: Convegno Il Simeto tra ambiente, sviluppo e rifiuti: proposte alternative all’inceneritore
ore 19,00: “Kundalini”: meditazione nello spazio “Fiume Interiore” a cura di “Casa delle Acque”
ore 20,00: Proiezioni di immagini e documentari a cura dell’Associazione FAQ
ore 21,00: “Crimini di pace”, documentario sul polo industriale Melilli-Priolo-Augusta a cura di ARCI Ibla Major
ore 22,00: Musica dal vivo a cura del Gruppo Batarnù
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Contatti
Per l’operazione “Simeto Pulito”: Angelo Caruso (348 5282612)
Per le gare di pesca sportiva: Enzo Longo (347 8667221)
Per la discesa del fiume in canoa: Edoardo Finocchiaro (347 0847585)
Per la gara di corsa campestre: Luigi Puglisi (340 5976236)
Per la risalita del fiume a piedi: Orazio Caruso (336 924083)
Per gli itinerari a cavallo: Maurilio Vaccaro (328 8265351)
Per gli itinerari in mountain bike: Giuseppe Juvara (333 1624449) e Giampaolo Schillaci (320 4328344)
Per le visite guidate: Franco Uccellatore (3471454239) e Domenico Arcoria 3287047340
Per le mostre espositive: Franco Scandura (328 9486653)
Per la musica dal vivo: Alfredo Marino (340 2457569) e Alessandro Nicolosi (340 5981560)
Per l’organizzazione logistica: Salvo Pappalardo (338 7467048)
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Aderiscono
Legambiente, WWF, LIPU, Archeoclub, Sicilia Antica, ARCI Ibla Major, ARCI Sicilia, Confagricoltura, CIA, Coldiretti, CGIL, CISL, UIL, Gruppo Batarnù, UISP, Manitese, Associazione Italiana per l’Agricoltura Biologica (AIAB Sicilia), Consorzio Euroagrumi, Consorzio Terre di Sicilia, Azienda agricola biologica Masseria San Marco, Agriturismo Busetta, Comunità Capi AGESCI, Coop. Agricola Valle Etnea, Circolo Professionisti “G.A. Rizzo” Paternò; Amici della Terra – Club dell’Etna; ARSECAO (Associazione dei commercianti di agrumi Paternò); Ditta artigiana produzione gesso Fichera Sebastiano; Associazione Ailantos, Associazione Sportiva MontaInbike Sicilia, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Associazione Faq, ALPA CGIL, Oleificio Natale Cuscunà Biancavilla, APOC (Associazione Produttori Olivicoli Catanesi), ANPAS Paternò, Cooperativa Sociale Eurofamiglia, Cooperativa Sociale Noi Giovani, Cooperativa Sociale San Marco, Cooperativa Sociale Solaria, Centro Equituristico San Marco, Associazione Etna Free Bike, Critical Mass, Azienda Bio-agrituristica Corte Aragonese, Azienda Agricola Biologica SciaraViva, Associazione Ornitologica Paternese, Amatori Avifauna Autoctona Paternò, Ente Fauna Siciliana, ALPA CGIL, UGC CISL, Cooperativa Costantina Paternò, Aziende Agricole Santangelo, Studio Agronomico Borzì Calluso Nicolosi, AITNA MED (Escursioni guidate sull’Etna e sul Simeto), Ristorante CUTILISCI Catania, Sport Club Ognuna, Polisportiva Nautica Katana, FICK (Federazione Italiana Canoa e Kayak), Agriturismo Gianferrante Paternò, DEA (Difesa Ecologica Ambientale), Cooperativa Sociale VERDEGEL – Acireale.
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Organizzazione
Centro Studi e Cultura “Valle del Simeto” (095 842819) – Comitato per il referendum (348 5282612) – Comitato per lo sviluppo sostenibile (349 0698467)
http://www.paternonuova.com
APPELLO PER CHI ABITA IN SARDEGNA: IL 12 GIUGNO I SARDI DOVRANNO ESPRIMERE IL LORO PARERE ANCHE SUL FATTO SE LA SARDEGNA DEBBA ESSERE DEPOSITO DI SCORIE O MENO. PER FAVORE NON ASTENETEVI ALMENO DA QUESTA SCHEDA… FACCIAMOLO PER LA SALUTE DELLE GENERAZIONI FUTURE. GRAZIE
Paese Ë un Comune a ridosso di Treviso, il suo territorio Ë caratterizzato dalla presenza di cave di ghiaia che ha superato di gran lunga il limite massimo fissato al 3%. Ma essendo gi rovinato la Regione continua a rilasciare permessi spesso impugnati dalla nuova giunta, non pi˘ leghista, ma senza successo. Le cave dismesse poi diventano discariche. Di tutto. Ora Ë stato autorizzato, sempre dalla Regione, la discarica dell’amianto cominciata di notte poco fa. Nel frattempo l’acqua della falda viene venduta alla San Benedetto che qui ha costruito un megaimpianto e poi la vende in bottiglia…Per questi e altri misfatti, la vecchia giunta leghista Ë appena stata cacciata.
Una parte del territorio agricolo si Ë salvata, si trova nella centuriazione romana, Ë attraversata da magnifici troi (sentieri) fra i campi di grano e mais circondati da antiche siepi di robinie e gelsi abitate da quaglie, picchi. gufi. upupe, falchi…al centro una borgatella di 5,6 vecchie casette che si chiama Troian. E’ vicina alla citt e la gente di Treviso ci viene in bici o a raccogliere erbe curatrici.I troi sono percorsi a tutte le ore da bimbi in bici, cercatori di bruscandoli ed erbe curative, persone a spasso col cane, comitive di culone allegre col passo celere, sportivi in footing. Paese, territorio prostrato da infiniti stupri di cave e discariche e capannoni qui si concedeva il lusso di una pausa allíingordigia dei ìschËiî.
Ma ora arrivano le ruspe e dietro a queste i capannoni della “Padana”. Quella che negli anni settanta era nata come una piccola serra per la coltivazione della piantine da orto Ë oggi una multinazionale: il capitale olandese ne fa una testa di ponte per fare tutto quello che non puÚ in una patria senza terra. Compra tutta la campagna che puÚ, ora i capannoni occupano uno spazio pi˘ ampio dellíintera borgata, sono stati gi coperti 80.000 mq (dove lavorano un centinaio di cinesi) ma si sta spianando ancora. E’ drammatico vedere come sta operando questa “azienda agricola” nel cuore di una splendida zona di campagna. Le ruspe raschiano via la buccia dei campi, siepi, piante e il buon humus prodotto dalle stagioni di millenni. Poi sulla spianata viva scavano profonde buche per estrarvi la ghiaia sottostante che stendono sulla superficie come il sale: un alto zoccolo di crosta che per giorni i rulli compressori rendono duro e consistente. Grandi pale scavano solchi lunghi e profondi che pronte betoniere riempiono di cemento sul quale si alzeranno le pareti dei capannoni di ferro e di vetro (le serre). Il suolo Ë irrorato di diserbante che non lascia crescere neanche un filo d’erba naturale. LÏ dentro ai capannoni di vetro imbiancato di calce, si stende poi un mare di bancali su cui posano miriadi di contenitori di un compost assai elaborato, venuto dall’Olanda opportunamente sterilizzato e ormonizzato in cui presto compare una piantina artificiale che crescer senza nessun contatto con la terra o con l’aria o con la luce naturali. L’aria infatti Ë riscaldata d’inverno e condizionata d’estate da potenti motori che bruciano carburante (per il nuovo ampliamento Ë gi pronto il progetto di un inceneritore) una serie impressionante di immense ventole, con un rumore sordo e continuo come quello di un’autostrada allineate lungo il sentiero investono i malcapitati passanti dei miasmi dei capannoni.
Il nuovo sindaco ai cittadini esasperati risponde sui giornali di Treviso che si trova con le mani legate da una legge regionale varata da Galan nel 1999, la N∞ 19 che autorizza i coltivatori di piantine a costruire le loro serre senza nessun vincolo. Ha solo potuto bloccare, per ora, la richiesta della Padana di allargare il sentiero principale della borgatella per agevolare il passaggio dei tir che ritirano il prodotto soffocando nel polverume la gente e le case. Ma lui stesso si chiede se possa considerarsi “agricola” un’attivit che per impiantarsi deve prima annientare completamente “l’ager” e la sua storia millenaria.
Noi trevigiani, amici del Troian (dovreste vedere le immagini della bellezza e dello scempio) vogliamo che la Regione Veneto annulli l’ imbroglio di questa legge e fermi la residua distruzione di un’area verde di particolare rilievo ambientale e sociale.
Distruggere tanta buona terra per far piantine di ciclamini Ë come uccidere la pecora per farsi un calzino.
Chiediamo una mano, un consiglio, un aiuto perchÈ questo non diventi l’ ennesimo episodio della nostra decadenza.
Mario Martinelli
Paese Ë un Comune a ridosso di Treviso, il suo territorio Ë caratterizzato dalla presenza di cave di ghiaia che ha superato di gran lunga il limite massimo fissato al 3%. Ma essendo gi rovinato la Regione continua a rilasciare permessi spesso impugnati dalla nuova giunta, non pi˘ leghista, ma senza successo. Le cave dismesse poi diventano discariche. Di tutto. Ora Ë stato autorizzato, sempre dalla Regione, la discarica dell’amianto cominciata di notte poco fa. Nel frattempo l’acqua della falda viene venduta alla San Benedetto che qui ha costruito un megaimpianto e poi la vende in bottiglia…Per questi e altri misfatti, la vecchia giunta leghista Ë appena stata cacciata.
Una parte del territorio agricolo si Ë salvata, si trova nella centuriazione romana, Ë attraversata da magnifici troi (sentieri) fra i campi di grano e mais circondati da antiche siepi di robinie e gelsi abitate da quaglie, picchi. gufi. upupe, falchi…al centro una borgatella di 5,6 vecchie casette che si chiama Troian. E’ vicina alla citt e la gente di Treviso ci viene in bici o a raccogliere erbe curatrici.I troi sono percorsi a tutte le ore da bimbi in bici, cercatori di bruscandoli ed erbe curative, persone a spasso col cane, comitive di culone allegre col passo celere, sportivi in footing. Paese, territorio prostrato da infiniti stupri di cave e discariche e capannoni qui si concedeva il lusso di una pausa allíingordigia dei ìschËiî.
Ma ora arrivano le ruspe e dietro a queste i capannoni della “Padana”. Quella che negli anni settanta era nata come una piccola serra per la coltivazione della piantine da orto Ë oggi una multinazionale: il capitale olandese ne fa una testa di ponte per fare tutto quello che non puÚ in una patria senza terra. Compra tutta la campagna che puÚ, ora i capannoni occupano uno spazio pi˘ ampio dellíintera borgata, sono stati gi coperti 80.000 mq (dove lavorano un centinaio di cinesi) ma si sta spianando ancora. E’ drammatico vedere come sta operando questa “azienda agricola” nel cuore di una splendida zona di campagna. Le ruspe raschiano via la buccia dei campi, siepi, piante e il buon humus prodotto dalle stagioni di millenni. Poi sulla spianata viva scavano profonde buche per estrarvi la ghiaia sottostante che stendono sulla superficie come il sale: un alto zoccolo di crosta che per giorni i rulli compressori rendono duro e consistente. Grandi pale scavano solchi lunghi e profondi che pronte betoniere riempiono di cemento sul quale si alzeranno le pareti dei capannoni di ferro e di vetro (le serre). Il suolo Ë irrorato di diserbante che non lascia crescere neanche un filo d’erba naturale. LÏ dentro ai capannoni di vetro imbiancato di calce, si stende poi un mare di bancali su cui posano miriadi di contenitori di un compost assai elaborato, venuto dall’Olanda opportunamente sterilizzato e ormonizzato in cui presto compare una piantina artificiale che crescer senza nessun contatto con la terra o con l’aria o con la luce naturali. L’aria infatti Ë riscaldata d’inverno e condizionata d’estate da potenti motori che bruciano carburante (per il nuovo ampliamento Ë gi pronto il progetto di un inceneritore) una serie impressionante di immense ventole, con un rumore sordo e continuo come quello di un’autostrada allineate lungo il sentiero investono i malcapitati passanti dei miasmi dei capannoni.
Il nuovo sindaco ai cittadini esasperati risponde sui giornali di Treviso che si trova con le mani legate da una legge regionale varata da Galan nel 1999, la N∞ 19 che autorizza i coltivatori di piantine a costruire le loro serre senza nessun vincolo. Ha solo potuto bloccare, per ora, la richiesta della Padana di allargare il sentiero principale della borgatella per agevolare il passaggio dei tir che ritirano il prodotto soffocando nel polverume la gente e le case. Ma lui stesso si chiede se possa considerarsi “agricola” un’attivit che per impiantarsi deve prima annientare completamente “l’ager” e la sua storia millenaria.
Noi trevigiani, amici del Troian (dovreste vedere le immagini della bellezza e dello scempio) vogliamo che la Regione Veneto annulli l’ imbroglio di questa legge e fermi la residua distruzione di un’area verde di particolare rilievo ambientale e sociale.
Distruggere tanta buona terra per far piantine di ciclamini Ë come uccidere la pecora per farsi un calzino.
Chiediamo una mano, un consiglio, un aiuto perchÈ questo non diventi l’ ennesimo episodio della nostra decadenza.
Mario Martinelli
Fin dai tempi delle superori e poi dell’università sono stato un fervido sostenitore del metano per autotrazione. Quando ero studente ero più attento all’aspetto economico ed ora a quello ambientale. Mi chiedo: quanto sarebbe semplice se tutte le auto fossero alimentate a metano. Quanto risparmierebbero i cittadini italiani?! Magari potrebbero andare in vacanza gratis con i risparmi e così alimentare le zone turistiche, che investirebbero di più in attrezzature e via dicendo….
In fondo il metano produce nella combustione solo quantità minime di CO2 (peraltro non nociva) ed acqua e non benzene (accertato cancerogeno) ed altri gas non combusti come invece produce la benzina, per non parlare di chi viaggia ancora senza marmitta catalitica…Criminali!
E poi è l’unico gas naturale che abbiamo!
Invece no! Importiamo petrolio, lo raffiniamo noi in bellissime raffinerie tipo Falconara Marittima dove il treno ci passa attraverso e via dicendo.
Perchè non andiamo tutti a metano?
Boh!
Ciao Beppe
Cari amici,
un paio di giorni fa mi capitato di sentire per radio il fatto che era successo un incidente nucleare in Inghilterra. Subito dopo, nonostante l’estrema attenzione che il problema mi aveva suscitato, non si è saputo più (dico su nessuna testata) nulla. Ho pensato di essere rincoglionito (cosa indubbiamente vera), poi oggi (per scherzo, perché immaginavo che almeno di un incidente nucleare si sarebbe parlato…) ho fatto un giro sulla rete ed ecco cosa ho trovato:
Gb: fuga materiale radioattivo, chiude centrale nucleare. Perdita ammonta a 20 tonnellate di uranio e plutonio
LONDRA – La fuga di un’enorme quantità di combustibile radioattivo ha portato alla chiusura temporanea della centrale nucleare di Sellafield (nord-ovest Inghilterra). Secondo il Guardian la perdita, che ammonta ad oltre 20 tonnellate di combustibile all’uranio altamente arricchito e plutonio, sciolto in acido citrico, sarebbe avvenuta per colpa della rottura di una tubatura. Il liquido radioattivo è quindi confluito in una cella di acciaio inossidabile, ora inaccessibile a causa delle radiazioni.
Saranno dunque necessari mesi di riparazioni, e la costruzione di particolari robot per la bonifica dell’impianto, dal valore di circa tre miliardi di euro, prima che la centrale possa riprendere il suo regolare funzionamento.
I responsabili di Sellafield si sono affrettati a tranquillizzare gli abitanti delle zone limitrofe, sottolineando che non c’è alcun pericolo di contaminazione ambientale, ma resta comunque il problema dei costi di riparazione del guasto, che si prevedono altissimi.
fonte: http://www.tio.ch/common_includes/pagine_comuni/articolo_interna.asp?idarticolo=206045&idtipo=2
Voi ne sapevate qualcosa?
volevo segnalare un’idea che mi è venuta da un pò di tempo e che vorrei sottoporre al vostro blog , per applicarla se possibile ;
l’idea riguarda l’acqua scaricata in varie occasioni nei nostri bagni ; noi utilizziamo acqua pulita sia per lavarci che per l’uso del water ; perchè non si raccoglie l’acqua utilizzata nella doccia , nel bagno , nei lavaggi vari che facciamo , utilizzandola poi negli scarichi del water ?
la cosa sarebbe molto furba nei condomini , nei quali l’acqua raccolta in un appartamento ad un piano potrebbe essere utilizzata nell’appartamento al piano inferiore per semplice caduta ; in tal modo risparmieremmo tanta acqua buona e anche soldi , a meno che … la nostra … merda non meriti solo acqua di prima qualità , nel qual caso suggerisco di passare all’acqua minerale FIUGGI.
cordiali saluti
guglielmo bussulini.
Tra le tante scorie domestiche ci sono anche le tanto utili, ed altrettanto dannose per l’ambiente, pile! A gesto proposito volevo mettervi a conoscenza di una torcia ecologica, funziona senza pile, é sufficente scuoterla per 30 secondi per avere 5 minuti circa di luce. Mio padre ce l’ha e vi assicuro che di luce ne fa veramente tanta! Anche perché non utilizza le normali lampadine, ma un LED ad alta luminosità. Controllate su internet, basta inserise su un motore di ricerca “eternity flashlight”.
Ciao a tutti!
ho spesso sentito parlare di “Ottimo Inquinamento”.Si riferisce a quel livello di inquinamento che permette ai produttori di inquinare fino ad un livello tale in cui l’attività di disinquinamento è costosa quanto inquinare. Premetto che per molti settori inquinare non rappresenta un costo per l’azienda ma solo un costo per chi viene danneggiato.
Questi concetti di economia ambientale sono stati introdotti proprio per studiare questo livello di ottimo inquinamento. Ciò perchè disinquinare costa e rallenta il progresso tecnologico.
Il mio croccio però è questo: ma se tutti quanti, di comune accordo ci imponessimo di non inquinare o perlomeno di ridurre al minimo le immissioni, che svantaggi ne avremmo?
1- Meno lavoro dovuto ai minori guadagni, ma ci pensate a quanti settori nuovi nascerebbero nel campo della produzione pulita? (settori che oggi sono ben nascosti da i nobili interessi dei petrolieri)
2- Meno soldi da spendere. Sarà un bel guaio per case farmaceutiche ma se ci pensate a quanti malati dovuti all’inquinamento ci sono, provate ad immaginarvi se uscissero dagli ospedali, i costi della sanità scenderebbero e di molto. Ma ai governi i costi bassi non piacciono, il rapporto deficit/PIL deve rimanere un problema, sennò che gusto c’è?!
3- Si rallenta il progresso tecnologico di tutti i paesi del mondo……..ma siamo in concorrenza con Saturno o Mercurio????
Alla luce di pochi aspetti qui citati, mi viene da chiedere se davvero il benessere di 5 miliardi e mezzo di persone e il destino del nostro clima valgono davvero meno del portafoglio di una manciata di scorie umane
Caro Beppe,
Recentemente sono stato in Turchia, ad Istanbul.
Come sempre, quando visito un posto, sono andato a curiosare nei centri commerciali.
Ho notato subito una cosa: i flaconi di shampoo, balsamo, bagno schiuma, delle stesse note marche presenti sugli scaffali dei nostri supermenrcati, sono disponibili in formati molto più grandi di quelli disponibili in Italia. Ovviamente i prezzi per litro sono sensibilmente più bassi.
A parte il prezzo lievitato, viene subito in mente quanto spreco di materie plastiche e trasporto comportino queste assurde politiche di marketing.
Sembra che i “marchettari” delle grandi industrie abbiano perfettamente calcolato sul modello del “pollo medio italiano” la capacità dei flaconi, in modo da ottenere il massimo profitto.
E i polli comprano……
– Quotidianamente sono sempre a disquisire sul trattamento dell’olio esausto di cucina che, se non sbaglio deve essere anche lui opportunamente trattato e/o raccolto.
Invece come al solito tante, tantissime massaie buttano l’olio nel lavandino…
Esiste una legge che imponga il recupero di questo olio e/o simile anche per le massaie ???
mi potete aiutare così almeno finisco una volta per sempre la discussione con mia moglie e vicini.
Attendo cortese risposta
grazie.
Agrienergie, la mostra convegno ad Arezzo delle energie rinnovabili
In tema ambientale si apre domani (26 maggio) al Centro Affari di Arezzo (fino a venerdì 27) la mostra-convegno Agrienergie. Dall’India una tecnologia che grazie alla combustione di piccoli pezzetti di legno produce energia elettrica per un intero quartiere. Mentre in estate per produrre aria fresca per le case e gli uffici basterebbe installare uno speciale assorbitore ad un impianto a “cippato”, collegato ad una rete di teleriscaldamento di media potenza, che abbiamo usato per riscaldarci in inverno. Sono soltanto due delle novità di energia rinnovabile provenienti dal settore agricolo e forestale al centro di Agrienergie, organizzato dall’Arsia (Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione nel settore Agricolo-forestale), con il supporto tecnico di Aiel (Associazione Italiana Energia dal Legno).
«La manifestazione – spiega Maria Grazia Mammuccini, amministratrice dell’Arsia – sarà caratterizzata da tre appuntamenti convegnistici in cui verranno affrontati i temi delle diverse fonti energetiche rinnovabili provenienti dall’agricoltura: i combustibili solidi (legno), i combustibili liquidi (biocarburanti) e i combustibili gassosi (biogas). Nell’ambito dell’iniziativa è inoltre prevista una sezione espositiva che metterà in evidenza i progetti, le attività più significative e le innovazioni tecniche e tecnologiche che sono già disponibili per gli utenti». La manifestazione è rivolta agli operatori del settore con particolare riferimento al mondo scientifico, ai tecnici che operano nella pubblica amministrazione e nelle organizzazioni professionali agricole, ai liberi professionisti, alle imprese del settore agro-forestale e al mondo cooperativo.
La partecipazione ai convegni e l’ingresso alla mostra è gratuita (www.arsia.toscana.it).
http://www.ecotrasporti.it/art_cod195.htm
Su questo link, che segnalo a tutta la comunità del blog, vi è un interessante progetto di realizzazione di un’auto alimentata ad aria compressa.
Se ne era parlato uno due anni addietro come qualcosa di pronto per l’uso con tanto di immagini e prove su strada, ma poi misteriosamente caduto nell’obblio al punto da far pensare a molti di interventi di poteri economici e servizi segreti volti a bloccare lo sviluppo di una tale tecnologia capace di rivoluzionare l’intera economia legata al mondo dell’auto (che un tale intervento sia possibile non ci sarebbe certo da meravigliarsi quando si toccano degli interessi di persone cosidette importanti).
Ora sembra che l’auto ad aria compressa stia uscendo dall’obblio anche se una certo freno agli entusiasmi è consigliabile ma sembra che qualcosa di vero c’è.
Vi rimando al link sperando di aver fatto una cosa gradita. saluto cordialmente.
Ruzzante interroga il Governo sulle “chemtrails”
Ruzzante: “è innegabile che queste scie non siano fenomeni naturali e non siano normali scie di condensazione…”
Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della salute, al Ministro della difesa,
premesso che:
– sono rilevabili a quote diverse nel nostro spazio aereo scie persistenti di natura non determinata, denominate dagli organi di stampa e da associazioni specializzate con il termine di chemtrails;
– sulla base di osservazioni dirette riportate anche dagli organi di stampa l’evoluzione di tali scie determinerebbe anche cambiamenti nelle condizioni del cielo con la formazione di strati nuvolosi o di piccoli nembi;
– non appare univocamente definita la natura e l’origine di tali scie dove comunque sono rivelabili tracce di silicio e metalli di altra natura con la possibilità di produrre effetti sui sistemi di comunicazione e controllo a fini militari e di difesa;
– secondo ricerche condotte da vari soggetti privati non sono da escludere pericoli per l’ambiente e conseguenze sulla stessa salute delle persone;
– la presenza delle scie chimiche e la loro concentrazione appare inoltre significatamene correlata all’intensificazione del traffico aereo con valori più elevati in prossimità dei grandi aeroporti -:
per sapere:
se il fenomeno sia oggetto di rilevazione o di studio, per la parte di competenza di ciascun dicastero direttamente o attraverso ricerche affidate a soggetti specializzati;
se siano già in possesso dei dicasteri interessati, ciascuno per la parte di competenza, dati o ipotesi che possono in qualche modo far luce sul fenomeno;
se in particolare il Ministro della difesa sia in possesso di elementi raccolti direttamente o indirettamente sul fenomeno sopra descritto.
Le tracce degli aerei sono tutti i giorni nel cielo, sopra le nostre teste. E se nuocessero alla salute
(articolo tratto da Avvenimenti – n.44, novembre 2003)
“Era una domenica limpida. Verso le 12.30 tanti aerei iniziano a passare; ci affacciamo alla finestra di casa. Verso nord-est notiamo una croce nel cielo, tipo una croce di Sant’Andrea. Probabilmente chi si trovava più a nord-est di noi avrebbe visto una griglia. Non sono l’unica persona ad aver notato la cosa; a Perugia c’era la manifestazione di Eurochocolate e tanti avranno visto il cambiamento repentino delle condizioni atmosferiche”. La lettera firma S.G. risale al 28 ottobre 2001ed è solo una delle numerose segnalazioni di scie chimiche pubblicate dalla rivista Nexus sul proprio sito (www.nexusitalia.com).
Le scie chimiche, conosciute all’estero con il termine Chemtrails, somigliano alle tradizionali scie rilasciate dagli aerei: molto simili ma non uguali. Se le seconde si formano solo in determinate condizioni quota elevata (8 mila/9 mila metri), temperature molto basse, particolari percentuali di umidità e al massimo durano per qualche minuto, le Chemtrails vengono prodotte anche a bassa quota (4 mila metri) e sono visibili da orizzonte ad orizzonte con una persistenza temporale oltremodo superiore. Le testimonianze nel nostro Paese coprono un periodo che dal 2000 giunge fino ad oggi e provengono soprattutto da centri urbani e dintorni del centronord Milano, Monza, Torino, Vicenza, Cagliari, Como, Bologna, Perugia, Urbino, Reggio Emilia con una particolare incidenza nel Veneto e nella zona di Padova. Nelle fotografie le scie, invece di disperdersi nell’aria, acquistano colori tenui, si espandono e si allargano centralmente, a volte unendosi tra loro o mescolandosi con corpi nuvolosi. Le formazioni nei cieli seguono percorsi non rettilinei e non giustificabili da un traffico aereo di routine, assumendo alcune disposizioni ricorrenti: parallele, curve con più evoluzioni, a ics, a “cancelletto”, a griglia, a croce. Molti testimoni descrivono rapidi cambiamenti climatici successivi alla comparsa delle scie, addensamenti nuvolosi a strati e, in qualche caso, precipitazioni piovose. Le Chemitrails non nascono in Italia, da anni gli avvistamenti riguardano anche Stati Uniti, Nuova Zelanda, Olanda, Svezia, Australia, Messico, Porto Rico, Bahamas, Sud Africa, Francia, Inghilterra, Scozia, Croazia. Le prime foto documentate ritraggono le striature del cielo di Las Vegas il 10 gennaio 1996 e negli USA i media indipendenti ne parlano da tempo, in quanto l’attività è più intensa che altrove. I ricercatori nordamericani che hanno avuto la costanza di perseguire nelle osservazioni e nelle ricerche si sono scontrati con il muro di gomma degli organi competenti e sono stati etichettati dalla stampa filogovernativa “teorici della cospirazione”. Tuttavia, le spiegazioni ufficiali della Environmental Protection Agency, della Nasa, della Federal Aviation Administration e della National Oceanic And Atmospheric Administration secondo cui le scie sarebbero normali, dovute allo scarico di carburante delle aviocisterne KC135 e KC10 oppure a irrorazioni di pesticidi sono state smentite dal rapporto del ricercatore Mark Steadham, pubblicato sul sito http://www.chemtralcentral.com. Steadham ha osservato per tre mesi i cieli di Houston, Texas, basandosi sul Flight Explorer Personal Editino, servizio on-line di controllo del traffico aereo che rilascia informazioni su tutti i voli commerciali passeggeri e privati, con l’esclusione dei piccoli aerei (che non interessano le linee aeroportuali) e delle rotte riservate (aerei militari, governativi ecc.). La misurazione delle scie degli aerei presenti sul Flight Explorer in una media giornaliera di 53 casi ha raggiunto in un caso la persistenza massima di 25 minuti, in 5 casi i 2 minuti circa, nei restanti casi non ha superato i 20 secondi; questo schema con leggere variazioni si è ripetuto costantemente. Le scie dei voli non identificati, non presenti sul Flight Explorer, hanno manifestato comportamenti del tutto imprevedibili con persistenze oscillanto tra i 20 secondi e le 5 ore. Scie di 5 ore rilasciate da voli non identificati (cioè non di uso civile) non si spiegano né con gli scarichi di carburante né con i pesticidi, tanto meno con la normale condensazione.
“Tra il 1998 e il 1999 ci occupammo delle Chemtrails, che in quel momento interessavano solo gli USA e più limitatamente il Canada. Poi, una mattina di maggio 99, mi trovavo nelle campagne di Rovigo e vidi arrivare 2 aerei che volavano tra i 4 mila e 5 mila metri: finalmente constatavo di persona il fenomeno. Ho il brevetto di volo e quello di pilota commerciale americano, quindi non dovrei ingannarmi facilmente. Sono sicuro che gli aerei erano troppo bassi per formare in quella giornata una scia di condensazione. Da allora l’attività nei cieli italiani è impressionante, nella zona di Padova quasi quotidiane. Sono stato quest’estate in Sardegna a cavallo tra agosto e settembre e sono rimasto a bocca aperta: sulla costa nord la presenza delle scie era intensissima. In realtà, siamo sommersi da documentazioni fotografiche provenienti da quasi tutta al penisola. So che molti cittadini hanno cercato di richiamare l’attenzione dei giornali, invano”. Il giornalista Tom Bosco lavora per l’edizione italiana della rivista australiana Nexus, organo di informazione alternativa e di divulgazione scientifica e tecnologica (fu la prima a parlare in Italia delle free energy). Da poco ha ricevuto una prova scientifica: “è un filmato girato il 6 ottobre scorso a Torino. Mostra diverse scie appena prodotte, ma soprattutto inquadra un aereo a una quota di circa 3 mila metri. Zoomando sull’apparecchio, ecco che lo spettacolo diventa interessante: si vede chiaramente come la scia rilasciata abbia una larghezza pari all’apertura alare, si notano delle sostanze emesse a distanze intervallate lungo i bordi di uscita delle ali, come se ci fossero degli augelli”. Se Bosco constata un’attività intensa nella zona di Padova non dovremmo stupirci dell’interrogazione parlamenta del 2 aprile 2003, nella quale l’On. Italo Sandi chiede al Ministro della salute di: “chiarire se vi è stato un aumento del traffico aereo che sorvola la Regione del Veneto in particolare sulla Val Belluna” e “se sia a conoscenza che siano stati mai effettuati esperimenti per variazioni microclimatiche con sostanze chimiche”.
Più recentemente in un’altra interrogazione, Sandi e Piero Ruzzante, entrambi diessini e veneti, hanno allargato l’inchiesta anche ai ministeri della Difesa, dell’Ambiente e delle Infrastrutture. “E’ innegabile che queste scie non siano fenomeni naturali e non siano normali scie di condensazione” dichiara Ruzzante “a questo punto va chiarita l’origine. Non ho nessuna tesi anche se ne esistono diverse, per questo abbiamo coinvolto vari ministeri. Le mie domande sono precise e rispondono al bisogno di chiarezza dei cittadini. Finora nessuno ha dato le dovute risposte: prima di rivolgermi al Governo ho interpellato soggetti civili e militari, ma nessuno ha saputo fornire una spiegazione esauriente. Senza dimenticare che il senso della mia interrogazione comprende soprattutto la valutazione di una probabile pericolosità nei confronti della popolazione”.
Per Ruzzante trovare risposte chiare sembra impossibile. E in effetti la comunità scientifica tende a minimizzare e bollare le scie come una leggenda metropolitana. All’istituto di scienze dell’atmosfera e del Clima del CNRArea della Ricerca di Bologna non sanno risponderci nulla. Ma se la massima autorità scientifica italiana che studia l’atmosfera non sa cosa accade sulle nostre teste, chi può fornire delle ipotesi di spiegazione?
“Un altro tassello del puzzle” racconta il giornalista Bosco “è che in Croazia le scie sono comparse per la prima volta il giorno successivo alla domanda formale di adesione alla Nato. Coincidenza? Le segnalazioni di scie riguardano Paesi che appartengono alla NATO o vi orbitano attorno. In Cina e in Russia, ad esempio, le Chemtrail non sono mai comparse. Sembra che le scie contengano solfati di alluminio o sali di bario, forse utili per aumentare la conducivibilità elettromagnetica. Di sicuro, influenzano il clima. Probabilmente, aumentano l’efficacia del sistema globale di controllo del clima Haarp”. Haarp? Congiuntamente amministrato da Aviazione e Marina e sotto il controllo dell’Iniziativa di Difesa Strategica degli Stati Uniti, l’High Frequency Active Auroral Research Program (Programma di ricerca attiva aurorale con alta frequenza) ha sede dall’ottobre 1993 presso Gakona in Alaska, circa 200 chilometri a nordest del Golfo del Principe Guglielmo, in un terreno di proprietà del Dipartimento della Difesa. Nelle foto del sito ufficiale (www.haarp.alaska.edu) svettano oltre 170 piloni di alluminio alti 22 metri; ogni pilone ha doppie antenne a dipoli incrociati, una coppia per la banda bassa (da 2.8 a 7 megahertz) e l’altra per la banda alta (da 7 a 10 megahertz); le antenne sono capaci di trasmettere onde fino a quote di 350 chilometri. Lo scopo ufficiale è lo studio delle proprietà e del comportamento dell’atmosfera tramite lanci di onde elettromagnetiche in grado ricreare “modificazioni locali controllate dalla ionosfera”. Inutile aggiungere che sul progetto manca la trasparenza. Nel 1996 il rapporto “Air Force 2025” sui futuri scenari di difesa dell’aereonautica militare americana indica la necessità di “possedere il clima capitalizzando le emergenti tecnologie e concentrandosi sullo sviluppo di quelle tecnologie per le applicazioni di guerra” ed assicura che “negli Stati Uniti, la modificazione del clima diventerà verosimilmente una parte della politica di sicurezza nazionale con applicazioni sia interne che internazionali. Il nostro governo persegue questa politica, a seconda dei suoi interessi, a vri livelli”. Nel febbraio 1998 il comitato per gli Affari Esteri, la Sicurezza e la Difesa del Parlamento europeo ha denunciato il “rammarico per il reiterato rifiuto dell’Amministrazione degli Stati Uniti di fornire pubblicamente informazioni sui rischi pubblici ed ambientali del programma Haarp”. Nell’agosto 2002 anche 90 parlamentari della Duma di Mosca hanno firmato un appello rivolto all’ONU in cui si esortava la fine degli esperimenti elettromagnetici. I Deputati esprimono qualcosa di più di un sospetto: “Sotto il programma Haarp, gli Usa stanno creando nuove armi geofisiche integrali, che possono influenzare gli elementi naturali con onde radio ad alta frequenza. Il significato di questo salto qualitativo è comparabile al passaggio dall’arma bianca alle armi da fuoco, o dalle armi convenzionali a quelle nucleari”.
Vuoi vedere che dietro gli ultimi cambiamenti climatici, le inondazioni nel Centro Europa di un anno fa e le siccità dell’ultima estate, si nascondono gli esperimenti di qualche mago della pioggia?
Beppe vogliamo che tutti conoscano…..
E’ ora di finirla di mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi!!!
Salve a tutti,
Vi vorrei mettere al corrente di un breve articolo pubblicato sulla recessione e sul signoraggio in Italia e in Europa: il signoraggio e le banche sono le vere fonti di tutti i mali!
http://www.disinformazione.it/recessione.htm
Arrivederci a tutti,
Fabrizio.
PS: il sito (www.disinformazione.it) visitatelo spesso, è geniale! 😉
Ciao Beppe, questo mio breve intervento vuole portare alla tua attenzione un bellissimo ed emozionante spettacolo di Ulderico Pesce, grande attore di teatro nato alla corte di Anatoli Vassilev, riguardante proprio le scorie nucleari. In due ore di spettacolo riesce ad emozionarti sul drammatico problema delle scorie e sul disastro sfiorato di Scanzano Ionico. Ma non basta! Lo sapevi che a pochi Kilometri da Roma si sta tentando il più sconvolgente esperimento sulle scorie mai concepito prima? Bruciare le scorie, è possibile? Ci sono i livelli di sicurezza? L’Italia non ha rifiutato il nucleare, e quindi tutte le possibili dinamiche legate ad esso? Il sito di Pesce, se tu avrai la pazienza di andarlo a visitare, ti sarà molto utile per qualsiasi intervento che vorrai mettere in campo. A tua disposizione e a presto. Alex
Un saluto a tutta la comunità, è la prima volta che scrivo ma di Beppe mi fido, come tanti sto cercando di fare il possibile per almeno non peggiorare le cose dal punto di vista ecologico a questo mondo. Voglio ristrutturare degli alloggi ricevuti in eredità ma ho notato che, ristrutturare in modo ecologico, oltre a non trovare professionisti capaci costa decisamente di più.
Io vorrei ma vi assicuro che costa molto di più attuare questi miei propositi. Esiste una soluzione praticabile? Grazie Ivan
Belìn Beppe!
Sono stato ancora una volta vittima di disinformazione!!
Io ero un grande sostenitore dei termovalorizzatori perché avevo sentito dire che potevano essere la soluzione ideale allo smaltimento dei rifiuti per ottenere anche energia (v.teleriscaldamento). Dico “ero” perchè dopo aver letto un articolo sulla rivista Regioni & Ambiente di marzo mi sono ricreduto.
In pratica viene fuori che i laboratori che fanno le analisi dei fumi delle discariche utilizzano dei sistemi che rilevano picogrammi di diossina solo a partire da una certa quantità. Ciò porta a dire numerose persone che queste centrali spesso non inquinano! Ma non è vero, anche se rimangono nei limiti di legge (comunque troppo alti per la nostra salute e mai ritoccati anche dopo nuovi test per non perdere i soldi spesi per queste centrali) queste spargono diossina eccome! E va ancora bene se sul territorio nazionale ce ne sono due o tre, ma sempre in questo illuminante articolo c’è scritto che ne vogliono costruire 103:uno per ogni provincia italiana!!
E il problema è che continueranno a dire che non inquinano!!!!!!!
Da circa 12 anni sono titolare di un brevetto per la separazioni e riduzione di volume dei rifiuti prodotti nell’ambito domestico, la maggiore quantità di rifiuti urbani prodotti, dove mantenendoli separati non andranno più in discarica ma sarà un prodotto da rivendere per prodotti primari o sotto prodotti. Per avere un’idea del mio brevetto vedi il mio sito http://www.c-servizi.it (novità). Buon lavoro e congratulazioni. nazzareno 3355776258.
sono un produttore di agricoltura biologica perche’ credevo che biologico volesse significare maggior attenzione e maggior rispetto anche per l’ambiente,visto che da queste parti di concimi per aumentare le produzioni e di diserbanti per facilitare i raccolti se ne usano molti.devo confessare pero’che dopo aver aperto l’ultima balletta di fertilizzante “rigorosamente certificato biologico” dal nauseabondo odore petrolifero e dal colore scuro come la morte,ho avuto la sensazione che anche questo fosse un sistema per raccogliere i peggiori scarti di qualsiasi tipo di produzione e disseminarli sui nostri amati terreni.E’verissimo che pensavo di spargere cacca;pero’ intendevo una cosa diversa,sempre di produzione animale,ma a 4 non a 2 zampe.
Cara Lezi Emanuela (e ovviamente tutti i simpatici adepti di Nexus),
in tv purtroppo da tempo hanno smesso di occuparsi di informare la gente; al contrario chi dirige i telegiornali sembra sempre più interessato a “distrarre” la mente degli spettatori dai temi che più infastidiscono chi alla fine paga gli stipendi o gestisce le nomine del CdA. E così non si parla di processi giudiziari scomodi, delle guerre in Africa, o delle rivendicazioni del popolo argentino dopo il crollo economico dovuto ad una politica improntata al liberismo… magari se ne avete l’occasione andate a vedervi The Take di Naomi Klein. E ripensateci bene se qualcuno vi dirà che per migliorare l’economia di un paese bisogna innanzitutto favorire gli imprenditori.
Uff… e io che volevo parlare d’altro. Insomma, cara Emanuela, gli aerei non vanno a petrolio, ma a cherosene (ok, un derivato del petrolio, ma so che gli amici di Nexus ci tengono alla precisione, e mai debordano nella pseudo-cultura scientifica), ed è normale che si formino delle scie bianche di acqua condensata (non vapore) quando l’acqua che si genera nei reattori (e non fare quella faccia: ebbene sì, so che è scioccante, ma si forma anche un po’ d’acqua quando si ossida un idrocarburo) fuoriesce a quell’altitidine, dove la temperatura è di molto inferiore allo zero.
e queste striscie possono anche essere lunghe alcuni chilometri, altro che dieci metri… mi chiedevo se tu l’hai davvero mai visto un’aereo volare.
e poi non so lì a Rimini, ma qui (Padova) non smette di piovere da mesi: come mai queste forze misteriose ce l’hanno tanto con la riviera romagnola? non sarà mica che se la sono presa per i prezzi troppo alti delle vostre strutture alberghiere?
Consiglio caldamente a tutte le persone intelligenti di dare un’occhiata prima alla pagina segnalara da Emanuela, e poi al sito della Nexus. Se avete sempre sospettato che il vostro vicino sia un alieno mutante o che la CIA sia interessata a spiarvi mentre andate al bagno, è il sito che fa per voi.
Ciao a tutti,
Marco Di Marino.
L’acqua dei nostri acquedotti è potabile. Altrimenti a quest’ora saremmo tutti infettati dai coliformi fecali.
Caro Beppe,
vorrei sottoporre alla tua cortese attenzione il fenomeno dei jet commerciali in alta quota che scaricano i loro gas di combustione a 12.000 metri di altezza. Di conseguenza non mi si venga poi a dire che la vecchina che usa la bombola di lacca sia responsabile del buco nell’ozono. I 150.000 litri di kerosene dei serbatoi dei jet commerciali produrranno o no dei gas di scarico in atmosfera di per se povera d’ossigeno? Oppure è pribito parlare e toccare gli interessi delle grandi compagnie.
Grazie. Ciao
fonte legambiente
con inserita una petizione
Appello
Ponte sullo stretto: No alla tassa sulle Ferrovie
Rilanciare gli investimenti che servono al Mezzogiorno
Saranno le Ferrovie dello Stato a finanziare il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, e questo sottrarrà risorse ingentissime all’opera di ammodernamento e potenziamento del sistema ferroviario, quanto mai urgente soprattutto nel Mezzogiorno.
In base alla Convenzione stipulata con la Società Stretto di Messina, le FS pagheranno un canone annuo per far passare i treni sul Ponte: la tariffa sarà di 100 milioni di Euro il primo anno e poi andrà ulteriormente crescendo. Complessivamente, in trent’anni le FS dovrebbero pagare circa 4 miliardi di Euro, 8mila miliardi delle vecchie Lire. Ma non basta: nella Convenzione è previsto che le FS finanzino tutte le opere di collegamento, e che le risorse che attualmente le Ferrovie ricevono dal Ministero delle Infrastrutture per il servizio di traghettamento dei treni (38 milioni di Euro l’anno) vengano trasferite alla Società Stretto di Messina.
Saranno interamente risorse “pubbliche” a consentire la realizzazione dell’opera, mentre nessun privato rischierà un solo Euro.
Lo Stato oltre a investire direttamente 2,5 miliardi a fondo perduto attraverso Società che controlla direttamente (Fintecna, Anas, FS) e a “girare” un canone annuo di oltre 150 milioni di Euro (attraverso il Ministero delle Infrastrutture e le FS), si impegna a coprire l’eventuale differenza tra quanto previsto dal piano finanziario e il ritorno di cassa dai flussi. Questo a riprova dell’infondatezza delle proiezioni sulla domanda di traffico sul Ponte e della conseguente necessità di garantire in via preliminare il rimborso del prestito ottenuto sul mercato.
Una sola grande opera, dal pesante impatto ambientale e dalla scarsissima utilità per le concrete esigenze della mobilità, concentrerà su di sé molti miliardi di denaro pubblico, che verranno così sottratti ai veri deficit infrastrutturali del Sud.
In Sicilia metà della rete ferroviaria non è ancora elettrificata;in tutto il Mezzogiorno la rete sia stradale che ferroviaria versa in un degrado penoso, con velocità commerciali che non hanno paragoni nel resto d’Europa. Questi sono i problemi prioritari del Sud, la realizzazione del Ponte sullo Stretto impedirebbe per altri decenni di affrontarli
Mi incuriosisce molto il fenomeno delle cosidette CHEMTRAILS o SCIE CHIMICHE e desidero postare questo link per chi ancora non conoscesse l’argomento.
http://www.nexusitalia.com/Scie%20chimiche.pdf
Da molto tempo cerco di reperire informazioni ma sembra che cio’ che sta accadendo sulle nostre teste non interessi a nessuno, eppure da quello che leggo dalle poche informazioni sui giornali o su internet e su siti americani,dove il fenomeno e assai diffuso e conosciuto oltrechè, anche se in maniera soft
politicalmente dibattuto,qui in italia sembra che, nonostante ci siano state piu di una interrogazione parlamentare “Interrogazione sulle Scie Chimiche rilasciate dagli aerei nr. 405922″ non ci viene fatto sapere praticamente nulla, se non che alcuni esperimenti per la modifica del clima siano in atto.
Nulla a che vedere a mio parere sul fenomeno che ricopre oramai parecchie zone del cielo visibili a tutti in diverse aree geografiche.
Mi chiedevo sabato scorso mentre osservavo dalla finestra e in seguito nella mattinata dalla spiaggia ” daccordo che il traffico aereo sopra Genova è aumentato negli ultimi anni, ma quasi tutte quelle striscie bianche che da semplici striscioline col passare delle ore si traformano in coperte per il cielo e formano reticolati che si allargano sino alla scomparsa?! .. ecco, mi chiedevo:prima o poi quella robina li scenderà e allora me la dovrò un p’ò “assimilare” diciamo, anche io.. quindi visto che con i carburanti da trasporto aereo e non, ormai ho e abbiamo fatto tutti un patto al momento del nostro arrivo al mondo e ne conosciamo gli aromi e tutti i pregi salutari che ne derivano dalle loro scorie, non conosco invece nulla delle componenti di questi ” modificatori del clima”ne sò in cosa si trasformano, anzi no! sò! ..Leggo.. sembrerebbe ci sia bario,alluminio e altri materiali con nomi da incubo… ma anche questi li conoscevo già ..erano nel patto assieme ai carburanti e moltre altre…. eddai! chi non si sarà mai aspirato un po di alluminio o di bario senza manco saperlo nell’aria magari passando vicino a qualche “fabrichètta” e sta benissimo!
Ad agni modo rimane il dubbio che ciò che respiriamo possa in qualche maniera provocare allergie e magari patologie diverse nel tempo senza che nessuno ne sia a conoscenza se non superficialmente.
Possibile che in una mattinata di sole bellissima si debba “modificare il clima “?!? e se si, perchè???…
Sarà mica che testavano su chi si crogiolava al sol di maggio,una nuova formula di protettivo solare spray da vendere tra qualche anno quando lo strato protettivo della terra dal sole sarà troppo sottile per poterci proteggere da raggi nocivi?!? …ciao e grazie.
Ciao, vorrei esporre alcuni temi di riflessione.
Abito a Nichelino, paesone di 47.000 abitanti alla periferia di Torino. Nel mese di luglio 2005 partirà anche qui la raccolta differenziata dei rifiuti domestici. Contemporaneamente l’amministrazione comunale ha preannunciato un aumento del 30% delle tariffe per tale servizio. I cassonetti, quasi tutti nuovi, spariranno dalle strade per far posto a piccoli contenitori condominiali collocati nei cortili e negli androni dei palazzi privi di cortile.
Prima considerazione: vorrebbero farci credere che l’aumento ingiustificato delle tariffe sarebbe dovuto ai maggiori costi derivanti dalla raccolta “porta a porta”. Ma come?? Siamo noi cittadini i primi “operatori ecologici” che trasformeranno i balconi in immondezzai privati permanenti visto che altri da destinare allo scopo sono assenti. E saremo sempre noi cittadini a differenziare la raccolta, lasciando al buon senso del singolo la discrezione di separare i vari rifiuti. E tutto questo pagando di più!!
Inoltre i singoli condomini dovranno incaricare e pagare una persona che di volta in volta esporrà in strada il contenitore pieno da svuotare
Seconda considerazione: per chi effettua materialmente la raccolta i costi diminuiranno poichè il prodotto sarà già suddiviso per materiale, per cui facilmente rivendibile a terze parti che già ora processano e riciclano (pagando)carta, ferro, vetro, tessuti.
Ecco ora una proposta, soggettiva magari ma sicuramente concreta: perchè non creare per legge dei centri appositi di smistamento dei rifiuti? si creerebbero in questo modi posti di lavoro veri, la cernita dei rifiuti sarebbe certificata e non più soggetta al singolo buon senso e si risparmierebbe denaro. Certo, perchè si industrializzerebbe un processo, quello del lavaggio dei contenitori e delle scorie, che effettuato in ambito domestico comporta uno spreco enorme di acqua potabile. Riflettiamoci e pensiamoci quando sarà ora di andare alle urne
Ciao Beppe!Perchè non cerchi un pò di informazioni per quanto riguarda le SCIE CHIMICHE? In pochi ormai hanno l’accortezza di alzare gli occhi al cielo, quando c’è il sole a Rimini corrono tutti al mare!
Io invece ho la pelle d’oca, mi chiedo cosa cavolo combinano, dove fanno le scie chimiche le nuvole si dissolvono..Neanche a dirlo in tv non se ne sente parlare, e la gente crede che siano le scie di vapore che lasciano gli aerei….MA QUALE VAPORE????
Gli aerei non usano il petrolio per volare come ogni altra cosa che si muove su questo pianeta?VAPORE??Osservate bene un aereo che vola, lascia una scia dietro di se, che si dissolve subito e sarà lunga una decina di metri. Una scia chimica persiste nel cielo molto a lungo,e lo stesso l’aereo passa avanti e indietro “pennellando” scie di continuo che si intrecciano andando a formare dei reticolati.
Ho voglia di urlare!APRITE GLI OCCHIIII!!!
Nell’estate del 2003 abbiamo avuto una siccità in Italia come non si vedeva da tempo, quest’anno è maggio e gli agricoltori già piangono.
Se possono in qualche modo, e chissà con quali sostanze (state tranquilli ci respiriamo tutto noi e i nostri figli…)far sparire le nuvole… QUESTI CONTROLLANO IL CLIMA DEL PIANETA
Ma chi c’è dietro?Cosa ci nascondono?Perchè non ce lo chiedono se ci sta bene di andare al mare tutti i giorni da maggio ad ottobre senza più una nuvola?Cosa spruzzano sopra casa vostra?
Ti segnalo questo sito per approfondire l’argomento
http://www.nexusitalia.com/Scie%20chimiche.pdf
Questo lo scrissi qualche anno fa su un forum; nonostante alcune ingenuità (La Natura idealizzata e benigna) penso che sia ancora valido ed in linea con questo blog….
Cari ragazzi, dovete sapere che l’ecosistema terrestre è come un immenso organismo vivente, con tutte le sue esigenze e i suoi bisogni. E si, anche la Terra, come tutti i suoi abitanti, deve soddisfare alcune impellenti necessità…..
Insomma, diciamolo pure, anche Lei deve “cacare”…!!!!
Ma mentre noi lo facciamo più volte al giorno, nel giro di qualche minuto, Lei se la prende comoda, e “caca” lentamente, negli anni, nei secoli, nei millenni…..
Ma è una Signora!
Lo fa con discrezione, celando la Sua “merda” lontano dalla vista e dall’olfatto degli altri esseri viventi, giù nelle Sue viscere, nelle più remote profondità del Suo corpo, sotto cumuli e cumuli di terra e rocce, come un tenero gattino che ligio sotterra i suoi bisognini….
Ma ecco che arriva “l’homo occidentalis”, una delle creature che la Terra benignamente ospita, dividendo con lui le Sue risorse e le Sue meraviglie.
E cosa fa questa creatura dotata di grande acume, inteligenza, responsabilità, sensibilità, tatto, etc. etc., il tutto frutto di migliaia e migliaia di anni di evoluzione? Cosa fa? Lo volete proprio sapere?
Va a scavare nelle viscere del Pianeta per estrarne la “merda”, un pastone nero, oleoso e puzzolente; dopodiche la brucia, oscurando con i suoi fumi l’azzurro del cielo e la versa nelle incantate acque del mare, riducendole ad una fogna a cielo aperto.
Geniale!!!!
E sapete perché la brucia? Ragazzi tenetevi, questa è proprio forte!
Per alimentare orrendi agglomerati di grigio cemento e contorto metallo chiamati fabbriche, nelle cui catene di montaggio lavorano come automi migliaia di poveri “homini operandi” alle dipendenze di alcuni ricchi “homini cavalieri”…..
Poi in un sublime slancio poetico “l’homo occidentalis” redige carte costituzionali in cui afferma che “il lavoro è un diritto di tutti” e si profonde in sagaci motti del tipo “il lavoro nobilita l’uomo”! ALLUCINANTE!!!!!!
Non contento, in nome della solita “merda” perpetra guerre (come quella attuale), distruzione, violenze e terrorismo.
Ebbene si! E’ il caso di dirlo! Siamo letteralmente nella “merda”! Ma cosa pretendevate da una società che si basa e si regge davvero sulla “merda” ?!
Cosa ci rimane da fare? Tapparci il naso?!
Sapete che vi dico? Aprite bene le orecchie! (A nanna i bambini!)
COL CAZZO CHE ME LO TAPPO IO IL NASO!!!!!!!!!!
Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è puramente “causale” e volutamente provocatorio. Esprimete le vostre rimostranze o il vostro disprezzo scrivendo su questo forum.
Ciao a tutti.
Volevo portare una mia idea sull’argomento aria pulita nelle città. Vivendo e lavorando a Milano non ne posso più del traffico.
Basterebbe decentrare il lavoro su tutto il territorio italiano, perchè un calabrese deve lasciare la sua famiglia i suoi ricordi la sua vita e venire al nord a lavorare quando invece potrebbe lavorare al suo paese vicino ai sui cari e vivere più sereno?
Decentrare il lavoro significa meno città affollate meno macchine meno scarichi da riscaldamento, migliora la viabilità treni e dei mezzi di trasporto pubblico ,meno mezzi pesanti che portano materiali sulle autostarade. Ma è possibile che questi ricconi industriali e politici che fanno piani regolatori non ci arrivano a queste piccole conclusioni?Viviamo uno attaccato all’altro in palazzoni di periferia che sono una vergogna un insulto alla dignità umana. Ciao Grillo grazie per questo spazio libero
caro Grillo, solo una flebile considerazione sulla situazione energetica/inquinamento. E’ semplicemente ridicolo e oltremodo offensivo per l’intelligenza comune che dopo un TG( RAI) in cui viene strombazzato il caro benzina, le polveri, le bronchiti e non ultima la chiusura di un’altra fabbrica, segua a ruota candidamente il servizio della rubrica motori che ti propina che cosa: una auto a idrogeno, a gas, a legna ??? NOOO… una belva Cherokee da 5,7 litri BENZINA oppure una AUDI da 6. Tutte auto che consumano come delle alcolizzate irlandesi e costano dai 50 mila in su. Se già prima non si parlava quasi di propulsioni alternative, da qualche anno (CASO STRANO!!) il silenzio più assoluto. Per non parlare dell’olio di colza di cui tu ti sei occupato. FANTASTICO!! se lo usi per friggere e distruggi il fegato della gente va bene e lo paghi poco, mentre se lo usi per farci andare il motore e inquinare meno allora è tassato come combustibile. COME FACCIAMO AD USCIRNE GRILLO?? raccogliamo delle firme ….
Questo post non ha diretta attinenza con il problema dei rifiuti ma vorrei attirare l’attenzione sull’utilizzo indiscriminato degli alberi per la produzione di carta.
Il problema sarebbe facilmente risolvibile adoperando la canapa indiana per produrre il prezioso ed indispensabile materiale.
Dalla canapa si ottiene una carta pregiata in piu’ e’ una pianta stagionale,questo fatto permetterebbe di avere ogni circa 4 o 5 mesi grandi quantita di carta senza abbattere alberi e a costi relativamente bassi.
Percio’ spero che questa opportunita’ venga considerata al piu’ presto con serieta’e non ci si faccia fuorviare da pregiudizi stupidi verso questa pianta che ha veramente infiniti utilizzi in numerosi campi.
Percio’ confido in te Beppe e spero che porterai all’attenzione al piu’ presto questa opportunita’
…dimenticavo il sito….
http://www.ecoage.com/petizione-energia-solare-1600-firme.htm
Sarete sicuramente a conoscenza dell’esistenza del “Conto Energia” (Dlgs 387 del 2003) e del ritardo dei decreti di attuazione da parte del Governo.
Esiste,per dovere d’informazione, una petizione online indetta dall’associazione ecologista NIM – Pisticci (MT),per chiedere al Governo di emanare entro il 2005 le tariffe di acquisto incentivate per l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari FV.
Dal 27 Aprile sono state raccolte 2060 firme circa…non male direi…ma col vostro ausilio, non oso immaginare!
Un abbraccio
Roberto
è cosa buona insistere per la raccolta differenziata, però esiste una macchina U.S.A. che recupera il 90% dai rifiuti indifferenziati,
però gli amministatori pubblici fanno finta di non sapere e continuano con le discariche…..
la macchina è prodotta dalla LUNDELL.
Abito a Reggio Calabria e penso che dal punto di vista climatico di essere uno dei dei più fortunati di questo paese. Per questo mi fa rabbia vedere come gli svizzeri possano sfruttare in modo intelligente e consapevole quello che invece hanno in misura molto più limitata. Parlo dell’energia solare.
Ti mando un articolo di un sito svizzero che credo che meglio delle mie parole ti possano dare un altro spunto per le tue proposte.
” http://www.bkw-fmb.ch/it/unternehmen/medien/2005/mai/einweihung_des_weltgroessten.html ”
un saluto e un grazie per il tuo spettacolo.
ciao, ho una peugeot 206 hdi ed ho già fatto 4000 km con 20% di diesel e 80% di colza.
non ho avuto nessun problema,ho fatto il tagliando ed era tutto a posto.Per scrupolo gli ho chiesto se mi faceva la prova inquinamento e abbiamo notato che gli inquinanti gassosi(biossido d’azoto-NO2- e monossido di carbonio-CO-erano praticamente nulli!!!
Il commento del meccanico è stato:inquini come la mia padella di patatine fritte.
Perchè non poni,caro beppe,… all attenzione di quanti è in tuo potere raggiungere,…il problema del mondo animale ? Spero tu possa trovare il tempo di guardare anche solo per pocjhi minuti i video presenti nella apposita sezione di metà pagina.
Ciao
http://www.animalliberationfront.com/
Perchè non poni,caro beppe,… all attenzione di quanti è in tuo potere raggiungere,…il problema del mondo animale ? Spero tu possa trovare il tempo di guardare anche solo per pocjhi minuti questi video.
Ciao
http://www.AnimalFreedom.org)
Caro Beppe;
Gestisco insieme a mio padre e a mio fratello un’aziendina di commercio per ricambi per auto.
Da otto anni circa abbiamo allestito (c’è comunque una legge che lo obbliga) il nostro centro di raccota di rifiuti speciali e tossici la nostra decisione è comunque nata spontaneamente (prima dell’obbligo) dall’esigenza di far qualcosa per inquinare il meno che sia possibile, quindi noi ritiriamo tutto cio’ che i ns clienti acquistano Filtri olio, filtri aria, contenitori metallici e di plastica, accumulatori e olio esausto. Sapresti dirmi perche iper e super mercati non hanno questo obbligo? La tenuta dei registri ei trasporto alle discariche come puoi immaginare costituiscono (giustamemte) un costo, allora come faccio io ad offrire (oltre al servizio) un prezzo che sia in concorrenza col i grandi centri di distribuzione se i medesimi non hanno i costi di smaltimento? Come posso far conoscere agli organi competenti questa mancanza di rispetto delle regole, senza considerare che il consumatore che acquista un filtro dell’olio al supermercato poi per imbarazzo probabilmente non consegna il filtro ad una struttura autorizzata come la nostra (saremmo comunque obbligati al ritiro) gettando il filtro stesso chissa’ dove. Ne potresti parlare qualche volta ti ringrazio sin da ora.
Ciao Maurizio
ACQUA; ACQUA;ACQUA.
Ciao a tutti,
noto con entusiasmo che aumentano le prese di coscenza nei confronti dell acqua minerale. Però su questo tema anche se affrontato dai media, con tutte le cautele del caso (visti gli introiti pubblicitari) molti non conoscono chi sono i veri antagonisti di questa lobby.
Bene si chiamano Depuratori D’ Acqua.
L’ acqua amici, è l’ unica sostanza che il nostro corpo necessita (siamo fatti 70% di H2O) ma che non si rigenera, non si crea, è sempre la stessa, a meno che, non partiamo e andiamo a sciogliere i due poli.
Bene precisato questo: quella che arriva nelle nostre case è acqua controllata dall Usl locale quotidianalmente, visto che ci sono dei valori massimi a cui ci si deve attenere. Purtroppo però, l’ unico sistema di debatterizazzione si chiama Cloro. Piu’ cancerogeno del tabacco se assimilato abitualmente. Ragazzi, quando facciamo la pasta il thè il caffè ecc, in ebollizione il cloro non scompare, si cristallizza, quindi se non lo beviamo lo mangiamo. Senza dimenticare che attraversando la rete distributiva idrica, l’ acqua è costretta a passare in tubazioni fatiscenti, alcune in piombo, ferro, e addirittura nei centri piu’ evoluti eternit.
I depuratori quindi ci preservano da tutta una serie di sostanze nocive, ma allo stesso tempo rompono i coglioni alle industrie di acque minerali. Di li la battaglia. Non si vuole consegnare al paese la verità. Puo suonare come il solito ritornello che tutti conosciamo, anzi si fà pubblicità ingannevole.
Qui di seguito vi voglio stilizzare le sostanze considerate idonee nei valori consentiti per poter dire che abbiamo l’ acqua potabile. Non ci vuole un genio per capire che basta innalzare i valori per accedere ad una potabilità nazionale
DPR n. 236/1988 e decreti leg. n.31/2001 e n. 27/2002
Valore massimo (microgrammi/litro)
Arsenico 10
Benzene 1
Benzo (a) pirene 0,01
Boro 1
Cadmio 10
Clorito 200
Cromo 50
Cianuro 50
Fluoruro 1,5
Mercurio 1
Nichel 20
Nitrati 50
Nitriti 0,5
Piombo 10
Selenio 10
Vanadio 50
PAURA???? Non è nulla, qualcuno mi spiega perchè le acque minerali non riportano questa tabella????
Perchè l’ acqua pubblica è controllata ogni giorno in base a questi valori, mentre quella in bottiglia un esamino da farsi privatamente una volta all anno???
ciao a tutti.
Caro Signor Grillo,
mi trovo a Madrid per lavoro e sono rimasto fulminato nel vedere che effettivamente esistono in questa città bus ad idrogeno…
Allora non ho sognato!Chissà se ne nascerà uno anche un Italia
Vincenzo
questo è l’indirizzo del sito di una azienda agricola messicana che fa agriturismo responsabile, alimenti organici biologici, riciclaggio, biodiesel ed una economia di totale sostentabilità (campano di quello che producono). Se vi interessa dateci un’occhiata
http://www.bosquedeniebla.com.mx
Ps. chiaramente se vai a lavorare lì ti danno vitto e alloggio gratuito
Salve,
Sono un CalatabianeseMi chiamo Pietro Murganti e vi scrivo in veste di membro del comitato cittadino nato contro un abominio ecologico. E’ stata approvata la costruzione di un centro di trasferenza rifiuti In Sicilia in provincia di Catania tra 3 comuni a crescente sviluppo turistico a 8 km (via aria) da Taormina alle falde dell’Etna sulla costa Jonica. Questo centro di trasferenza sorgerà nel parco dell’Alkantara, ad una decina di km dal parco dell’Etna, dalla riserva Naturale Fiumefreddo ed il Parco Tematico di marina di Cottone (fraz Fiumefreddo di Sicilia). 47 comuni saranno autorizzati a scaricare i loro rifiuti giornalmente in quetso centro percorrendo strade che non possono contenere il traffico di 150 camion al giorno contenenti i rifiuti. Il centro inoltre sorgerà a 20 meetri da due torrenti che alimentano i pozzi per l’irrigazione delle campagne e che tralaltro sfociano a mare in zona balneare. Le prime case sorgono a 120 mt dalle vasche IMOF, vasche previste per la raccolta dei percolati. E’ un vero disastro!!! Dacci un sostegno Beppe anche solo con uno dei tuoi grandiosi consigli. Andremo avanti nella lotta contro questa indegna speculazione incontrollata.
Grazie per l’ascolto
Pietro
La telecom sta pubblicizzando Alice 4 MEGa dicendo che “sara’ piu’ veloce scaricare i film
e le canzoni…..” ma non era illegale?
Bizzarro!!!
Luca
VENDESI SPIAGGIA IN CAGLIARI…
Caro Beppe Grillo,
a proposito di vendere le spiagge Italiane, Ti segnalo che in Sardegna proprio oggi (28/04) vedi unionesarda.it, si scopre che la giunta SORU(centrosinistra), attraverso un bando nascosto tra gli annunci legali dei quotidiani nazionali ha ceduto in concessione pluriennale parte del “Poetto” la spiaggia per eccellenza dei Cagliaritani.
Cosa ne pensi?
Saluti.
Luca
Forse non tutti sanno che a TREVISO nel comune di paese si concentrano il piu’ alto numero di discariche di ogni tipo….. di recente, la provincia ha autorizzato la piu’ grande discarica d’europa (500.000mc)di amianto….. per la cronaca in mezzo ad un centro abitato di 20.000 persone!!!
Considerando che il controllore per la corretta gestione della discarica e’ lo stesso organo che l’ha approvata e che ne trae profitto…….. chi garantisce la salute dei cittadini ed il rispetto delle norme in vigore?
Concludo aggiungendo che l’iter della provincia per l’autorizzazione e’ stato lacunoso sotto diversi punti…. autorizzazione asl, piano VIA, studio dei venti… e potrei continuare……
Dulcis in fundo gli stessi politici che l’hanno approvata, hanno sbandierato in campagna elettorale la loro predilizione per la salute dei cittadini e per la qualita della vita.
Alcuni dei residenti in zona “discarica” stanno combattendo lecitamente quanto sopra e continueranno a farlo fino a che sara’ necessario!!!
Il Bosco di Gioia a Milano anche se non sono di Milano mi sta troppo a cuore per la salute del futuro che qui sta andando a farsi friggere se non andrete a firmare la petizione in una roulotte bianca allestita da Rocco Tanica (noto pianista di Elio e le Storie Tese) che oltre a prendere l’iniziativa sta facendo anche lo sciopero della fame da quasi un mese.
Altrimenti se non potete recarvi a Milano mandate raccomandate con ricevuta di ritorno altrimenti vengono distrutte con le petizioni firmate che si possono scaricare qui
http://www.boscodigioia.it/
E’ IMPORTANTE NON FARE TAGLIARE IN UNA CITTA’ GIA’ INQUINATA COME MILANO CA. 200 ALBERI SECONDO VOI????
Antonella S.
GE
mi piacerebbe tanto che tu ti interessassi ad un aspetto trascurato sul problema OGM: il rapporto tra paesi che forniscono i semi e i paesi dove gli OGM vengono coltivati. non mi permetto di aggiungere nulla alla tua cultura e alla tua intelligenza.personalmente credo che questo aspetto del problema sia molto serio e potrebbe da solo convincere le persone a non usare gli OGM emandare a quel paese chiunque li propone. Grazie, ti stimo ti sono amico anche se non mi conosci.
Caro Beppe,
vorrei avere informazini sul cromo esavalente. Per ora so solo che è una sostanza altamante nociva e che, nonostante la sua pericolosità, continua ad essere riversata nei nostri fiumi.
Io abito vicino a Perugia e sembra che alcune tracce di cromo esavalente siano state rinvenute nei nostri fiumi. Ma non una denuncia! Tutto tace!!!!
Visto che vai a follonica puoi far sapere a chi abita nella provincia di grosseto che sono vittime inconsapevoli di una grande truffa che riguarda le case.Li si vendono le case a prezzi stratosferici ma costruite peggio che in romania non ce ne una costruita a norma dal punto di vista termico ne acustico.Potresti esordire dicendo:FATEVI RESTITUIRE I SOLDI!
se vuoi saperne di più 392 / 0582167
Caro blog ovvero caro beppe grillo concordo su tutte le tue inc****ture ma aldilà del constatare che la potenza del denaro possa comprare tutte le istituzioni, e oltre al tentativo di aprire gli occhi alla massa delle persone , che tra l’altro ti è tutta favorevole, come pensi che si potrebbero cambiare lo stato delle cose se il primo è lo stato stesso che le tutela e ne vara leggi a sua protezione????????? resto in attesa di una tua risposta……………………
Basta sprecare acqua!
..questo è un argomento,che almeno un paio di volte a settimana,viene fuori parlando con amici,fidanzata,genitori ecc.. già dalle piccole cose quotidiane come lavarsi i denti facendo scorrere l’acqua,oppure quando tre volte la settimana vado a fare allenamento un paio di amici,anche se ci sono solo loro sotto la doccia, le tengono aperte tutte perchè dicono che altrimenti “è troppo calda”!!…(basta regolare la temperatura!)…un’altro spreco di cui non ho ancora trovato soluzione è lo sciaqquone del bagno,è un peccato buttare nel cesso acqua potabile,quando per esempio quest’anno anche qui in provincia di Modena è nevicato un casino e quella era tutta acqua,come quella piovana,utilizzabilissima!
Viva l’acqua..fin che ce nè
saluti Yuri
Mi sembra che nella città di Parma ormai ci sia l’invasione di cartelloni 6*3 e che il limite massimo si sia già superato da tempo. Addirittura li illuminiamo con fari potentissimi per essere sicuri che li vediamo.
Ora chiedo: se cominciassimo a capire come è e cosa dice la legge sulle affissioni, si potrebbe chiedere al comune di applicarla… qualcuno può illustrarmi se anche in altre parti d’Italia succede lo stesso.
Il grande Beppe accennò di quest problema quando venne a Parma in febbraio.
SALERNO: un solo nome su tutti: FONDERIE PISANO.
Il 60% della città è satura da decenni, di polveri sottili e gas scaricati dalla fonderia, oltre che piena di rifiuti tossici scaricati nel fiume Irno e di conseguenza a mare. Spesso in alcune ore e in alcuni quartieri, le esalazioni sono tali da non permettere il respiro…..e nessuno ha mai fatto niente…
Speriamo che i cardinali in Conclave eleggano subito il nuovo Papa : qualche irriducibile ecologista potrebbe insorgere contro tutte ‘ste fumate nere che “inquinano” il cielo di Roma.
Sono un giovane laureato ed emigrato ormai da anni dalla mia citta’. Ciononostante sono molto attaccato al mio territorio ed alle suer condizioni pietose e disastrate dovute alla presenza di industrie inquinanti come l’ ILVA! Parlo di Taranto, città che potrebbe essere un gioiello coricato sul mare ma che invece è+ dilaniata dall’inquinamento e dall’ignoranza. queste due ultime componenti sono così determinanti che hanno permesso al Comune di Taranto ed alla Provincia di ritirarsi dal ruolo di parte civile nel processo contro i morti causati dall’inquinamento prodotto dall’azienda in cambio di circa 600000 euro presto donati alla società Taranto Calcio per permetterle di riordinare le finanze del club!!!
Per i tarantini il problema num.1 si chiama Nocerina, quello num.2 retrocessione! e L’Ilva???
So che lei, sig.Grillo, è stato a Taranto ultimamente ed ha aperto il suo spettacolo con il tema. purtroppo non ho potuto esserci ma ci sarò il 30 a Roma! sarebbe molto gentile se mi rispondesse o facesse un suo commento sull’argomento.
Ricevo e inoltro,
Olio di Colza:
COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE
00143 Roma, Via M.Carucci 71 – Telefono +39 065024/6562 Fax +39 0650957312 – e-mail: dogane.comunicazione@agenziadogane.it
Prot. 1148
Roma, 12 aprile 2005
COMUNICATO STAMPA
UTILIZZO DELL’OLIO DI COLZA IN SOSTITUZIONE DEL
GASOLIO DA AUTOTRAZIONE
L’Agenzia delle Dogane informa che l’utilizzo di oli vegetali come
quello di colza in autotrazione è sottoposto a pagamento dell’accisa.
Per cui, in base all’art. 21 del Decreto legislativo n. 504 del 26/10/1995, è
tassato come carburante qualsiasi altro prodotto destinato ad essere
utilizzato, messo in vendita o utilizzato come carburante o come additivo
per accrescere il volume finale dei carburanti.
In base all’art. 40 del decreto sopra citato è punito con la reclusione da
sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta
evasa, non inferiore in ogni caso a 7.500,00, chiunque destina ad usi
soggetti ad imposta o ad a maggiore imposta, prodotti esenti o ammessi ad
aliquota agevolata. Ne consegue che l’utilizzo di oli vegetali come l’olio di
colza senza l’assolvimento dell’imposta è punito ai sensi dell’articolo di cui
sopra.
Ricevo e inoltro,
Olio di Colza:
COMUNICAZIONE E RELAZIONI ESTERNE
00143 Roma, Via M.Carucci 71 – Telefono +39 065024/6562 Fax +39 0650957312 – e-mail: dogane.comunicazione@agenziadogane.it
Prot. 1148
Roma, 12 aprile 2005
COMUNICATO STAMPA
UTILIZZO DELL’OLIO DI COLZA IN SOSTITUZIONE DEL
GASOLIO DA AUTOTRAZIONE
L’Agenzia delle Dogane informa che l’utilizzo di oli vegetali come
quello di colza in autotrazione è sottoposto a pagamento dell’accisa.
Per cui, in base all’art. 21 del Decreto legislativo n. 504 del 26/10/1995, è
tassato come carburante qualsiasi altro prodotto destinato ad essere
utilizzato, messo in vendita o utilizzato come carburante o come additivo
per accrescere il volume finale dei carburanti.
In base all’art. 40 del decreto sopra citato è punito con la reclusione da
sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta
evasa, non inferiore in ogni caso a 7.500,00, chiunque destina ad usi
soggetti ad imposta o ad a maggiore imposta, prodotti esenti o ammessi ad
aliquota agevolata. Ne consegue che l’utilizzo di oli vegetali come l’olio di
colza senza l’assolvimento dell’imposta è punito ai sensi dell’articolo di cui
sopra.
Non so se ci avete mai pensato!Con la scusa della spazzatura differenziata,mandandoti messaggi che se non la fai oltre che fuorilegge sei anche un incivile,loro si ritrovano tutti i prodotti belli differenziati pronti per il riciclaggio,(businnes da miliardi di euro, e non ti riconoscono neppure 1 euro sulla bolletta come incentivo,ricompensa per il servizio svolto.Non è una questione di soldi, ma di rispetto,il mio tempo ha senz’altro almeno il valore di quello degl’altri.Perchè devo perdere almeno 5 minuti per dividere plastica,vetro,carta,lattine,alimenti ecc.ecc quando dall’altra parte neppure una minima considerazione dell’attenzione che noi tutti mostriamo??? In qualità di titolare di una società di prodotti per l’edilizia, voglio rendervi consoni che ci sono aziende che percepiscono a fondo perso il 50% dei costi di impianti per il riciclaggio del pvc, con il quale realizzano scale,ringhiere,sedie,tavoli ecc.ecc. immessi sul mercato con una redditività del 70%….cazzo!!!! me li vuoi dare 1 euro per il servizio che ti offro???
ciao Mercurio
Ciao Beppe, ciao a Tutti, ieri sera ero tra i 6000 spettatori di Palermo.
Ho appena scritto un commento su altri argomenti ma non riesco a trattenermi..
IL TERMOVALORIZZATORE e il riciclaggio dei rifiuti a Palermo.
In merito al primo tema, Domenica mattina, durante una delle mie escursioni in montagna mi ritrovo nei pressi di Bellolampo ( beautiful flash simpaticamente detto).
Per i non Palermitani, a Bellolampo c’è la discarica comunale di Palermo. Innanzitutto descrivo i luoghi: la discarica occupa una ampia porzione di una gola naturale e di un altipiano retrostante, adibito a parco giochi per l’esercito e le forze dell’Ordine (poligono di tiro).
Tale gola, che incombe sul quartiere palermitano di Cruillas (con rischio di frana a valle), è stata colmata di rifiuti tanto da essere visibile dalla città. Essa è stata oggetto d’arte tanto che per circa un anno abbiamo visto una installazione di.. (non mi ricordo) che consisteva in un traliccio di 20 metri con scritto “HOLLYWOOD”.
Questa ” vasca” , così le chiamano, è stata bonificata mediante rinterro e piantumazione di conifere (inutile dire che sono tutte morte entro sei mesi). Inoltre è permesso alle vacche di pascolarvi sopra (ho personalmente oltrepassato tre carcasse di animale putrescenti).
Alle spalle di questa diga di ” munnizza”, come la chiamiamo in dialetto, la festa continua con svariate vasche ormai divenute montagne di oltre 50 metri per un chilometro. Dietro ancora, verso quel che resta di ” Campo Onorato” cioè l’altipiano, si sta realizzando una gabbia di calcestruzzo di cemento armato, sembra il guscio di un qualcosa…forse il “termovalorizzatore” spero di no, ma mi hanno detto di sì, delle vocine…
Beh, ho ascoltato e condiviso le parole di Beppe sul riuso, sul riciclaggio e sui posti di lavoro, sull’ambiente…..(la mia tesi di laurea trattava di un “riserva orientata a San Martino Delle Scale” a 15 km dalla città) e sono sconsolato e indignato più di lui.
Ho visto svuotare le campane con il vetro e la plastica , dentro i camion. Bene, peccato che erano piene di immondizia indifferenziata.
Ho visto campane bruciate per divertimento.
NON ho visto contenitori per raccolta differenzata per chilometri, quando li ho cercati e, lo confesso, ho buttato tutto nel cassonetto, sfinito dalla ricerca.
Ho visto ripulire un’area davanti la mia casa. La mia casa si trova davanti al mare, bello, sotto le grotte Neolitiche dell’Addaura, con pitture rupestri dell ‘8000 a.c. (e del 2000 d.c.). Bene, quando sono arrivate le ruspe davanti casa ho detto: ” finalmente qualcosa canbia” E INVECE NO!!! MENTRE LE RUSPE DELL’AMIA(azienda municipalizzata igiene ambientale-credo- ovvero nettezza urbana) LAVORANO, ARRIVANO 5 PICCOLI FURGONCINI DELL’AMIA STESSA E SCARICANO AI PIEDI DELLE RUSPE DECINE DI ELETTRODOMESTICI RITIRATI PRESSO LE ABITAZIONI DI CITTADINI RISPETTOSI DELL’AMBIENTE, ignari della fine dei propri rifiuti ingombranti.
Per chi non lo sapesse, c’è per legge un diverso trattamento degli inerti naturali, degli sfabbricidi, etc. e tutti quei camion dovevano essere colmi di inerti da bonifica, riempimenti e quant’altro,ma se scavi sotto sotto.. trovi la sorpresina. Ma tanto chi vuoi che scavi se siamo sommersi di rifiuti fino al collo.
Che dire, da dove cominciare, è un problema culturale, tutti noi siciliani non vediamo oltre il nostro naso, vedo ancora oggi gente che svuota per terra la sporcizia dell’auto al semaforo in pieno centro. Come fare?
Se non ricordo male a Copenaghen (si scrive così?) c’è l’inceneritore, però:
in esso si conferiscono esclusivamente rifiuti organici. Essi producono biogas che viene fornito alla città e vengono bruciati tali rifiuti organici producendo il 20 % dell’acqua calda e da riscaldamento dell’intera città.
Si potrebbe riproporre da noi, se proprio si deve costruire l’inceneritore…
Da noi si dice ” U pisci fete da tiesta” (il pesce puzza dalla testa, per i padani), quindi…..
Un saluto nuovamente e grazie per l’opportunità concessa,
Fulvio Lo Piccolo, Palermo
Ciao Beppe, ti scrivo dalla valtellina,in merito al rapporto conflittuale che esiste tra Ecologia e Energia. Riporto qui sotto il comunicato rilasciato dal Comitato spontaneo per la difesa della Val Masino e della Val di Mello. Non voglio aggiungere nulla, se non grazie per quello che fai.
Un nuovo incubo…
La Direzione Generale Territorio e Urbanistica della Regione Lombardia ha dato parere favorevole alla costruzione di due centrali idroelettriche: nella straordinaria Foresta dei Bagni Masino e nei pressi della suggestiva piana ai piedi del ghiacciaio del Disgrazia.
Sono state inoltre presentate altre due domande di captazione dei torrenti che scendono dal Pizzo Badile e dal monte dell’Oro.
Sembra di assistere alla più spudorata, forsennata ed indegna rapina del territorio di Val Masino. Oltre all’aspetto ambientale, storico e turistico: è stata dimostrata, da parte degli organi predisposti alla tutela, l’assoluta mancanza di buon senso.
Probabilmente in Regione Lombardia non conoscono la foresta dei Bagni, uno dei biotopi lombardi più integri e decantati della Lombardia. Probabilmente non sanno che questa piccola foresta è il centro di 4 laboratori di monitoraggio ambientale e con la cascata del Porcellizzo è un punto di meta per decine di migliaia turisti l’anno.
L’ottanta percento di tutte le acque superficiali della Val Masino sono già state captate dall’Enel; alle quali si sono aggiunte le centrali private della Valle Spluga, del basso Masino e di Sasso Bisolo.
Queste nuove domande vanno ad invadere le uniche aree che fino ad oggi si sono salvate: la testata dell’alta Val Masino e del Disgrazia che tra l’altro sono zona SIC (Sito di Interesse Comunitario) e fanno parte del nascente Parco del Bernina Disgrazia.
La Val Masino è una valle povera con mezzi limitati che ha nell’integrità del territorio l’unica sua risorsa.
Il Sindaco e la nuova Amministrazione Comunale si stanno battendo con eroica determinazione. Ma c’è un netto squilibrio di forze: siamo alle mazze e lance contro i carri armati: un poverissimo Comune di montagna contro imponenti studi di avvocati, di ingegneria, di politici; tutti compatti a spartirsi il business delle acque.
Ciao, sembra che l’attenzione sull’olio di colza sia sempre maggiore… e ti credo!
In questi giorni ho sentito sia pareri favorevoli, che contrari (scarsi vantaggi a fronte di possibili guasti alla pompa e agli iniettori delle auto). Volevo sapere dove stava la verità…
Questo articolo forse mi ha dato la risposta:
http://www.cunegonda.info/31colza.htm
…sembra impossibile che quando si parla di carburante, ambiente, soldi, non ci sia una multinazionale “sensibile” all’argomento…
mavvvaaaff…
Ciao Morris. morris@charliecinelli.com
PS: Beppe anche noi in Italia abbiamo un piccolo Shönau!!!! Prendiamo l’esempio e portiamolo a tutti!
Ciao Beppe, ho ricevuto questa e-mail che riporta un appello che ti viene attribuito.
Il testo della mail è quello preceduto dalle freccette.
Parla dell’olio di colza e del suo possibile utilizzo con i motori diesel.
Allego anche un link che esprime un parere contrastante.
http://www.zeusnews.it/index.php3?ar=stampa&cod=4031
Ho visto che nel blog l’argomento è abbastanza gettonato.
Buonanotte.
Complimenti per il tuo lavoro.
Fabio.
> >> > > Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa.
> >> > >
> >> > > Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze,
> >> > > inoltre e’ considerato “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere
> >>in atto
> >> > > quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili
> >> > > e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e
> >>nel
> >> > > dettaglio cosa NON fare.
> >> > >
> >> > > La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori
> >> > > diesel vennero ideati,
> >> > > non esisteva ancora il carburante che oggi noi
> >> > > definiamo “diesel”. Non
> >> > > esisteva perche’ non esistendo i motori diesel,
> >> > > nessuno (escluso il buon
> >> > > Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
> >> > >
> >> > > Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo
> >> > > come combustibile
> >> > > degli olii vegetali, come l’olio di semi, l’olio di
> >> > > soia, l’olio di
> >> > > girasole, l’olio di semi vari, e cosi’ via. Si’,
> >> > > proprio cosi’, quelli che
> >> > > usate in casa per friggere.
> >> > >
> >> > > La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’ :
> >> > > idem. La stragrande
> >> > > maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere
> >> > > dei problemi con quelli
> >> > > turbocompressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi
> >> > > degli olii che si usano
> >> > > in cucina, con l’eccezione dell’olio di oliva
> >> > > (dovreste prima
> >> > > surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e
> >> > > poi ossidare alcune
> >> > > sostanze facendoci gorgogliare dell’aria mentre bolle.
> >> > > Far passare
> >> > > dell’ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle
> >> > > non e’ mai saggio,
> >> > > quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di
> >> > > cognome. Perdipiu’ il
> >> > > numero di esano e’ alto, quindi il botto lo
> >> > > sentirebbero molto lontano).
> >> > >
> >> > > Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava
> >> > > oggi e’ la seguente. La
> >> > > gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire
> >> > > l’olio di colza. L’olio di
> >> > > colza e’ un oliaccio di merda che le industrie usano
> >> > > per friggere su larga
> >> > > scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che rovina il
> >> > > fegato molto lentamente
> >> > > , il secondo e’ che costa poco. Costa poco nel senso
> >> > > che all’ingrosso e nei
> >> > > discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65
> >> > > euri/litro.
> >> > >
> >> > > E quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il
> >> > > tam tam su internet”
> >> > > inizia a prendere d’assalto i discount per comprare
> >> > > questo olio. Dopodiche’
> >> > > lo si ficca nel motore.
> >> > >
> >> > > Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che
> >> > > l’olio vegetale e’
> >> > > leggermente piu’ denso degli altri, e quindi potrebbe
> >> > > dare dei problemi
> >> > > all’accensione. L’ideale sarebbe partire con il diesel
> >> > > petrolifero, e poi
> >> > > iniziare con l’olio di semi vari, o l’olio di colza.
> >> > > Questo significa che la
> >> > > cosa migliore da fare e’ testare sul vostro motore
> >> > > quale sia la percentuale
> >> > > massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne
> >> > > aggiungete il 10% e
> >> > > edete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40%
> >> > > e vedete come va,
> >> > > eccetera.
> >> > >
> >> > > LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in
> >> > > accensione. I vecchi
> >> > > motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le
> >> > > candelette di
> >> > > preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun
> >> > > problema e ci potrete
> >> > > cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli
> >> > > common rail invece vanno
> >> > > verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente
> >> > > percentuali sempre piu’
> >> > > alte di olio vegetale.
> >> > >
> >> > > Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come
> >> > > la maggior parte, ad
> >> > > aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di
> >> > > colza, possono costare
> >> > > anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel…
> >> > >
> >> > > Tutto qui, direte voi?
> >> > > No, non e’ tutto qui. Perche’ lo stato considera
> >> > > questa cosa una truffa,
> >> > > cioe’ un reato. Se voi, cioe’, comprate
> >> > > legalissimamente un litro di olio di
> >> > > colza e anziche’ friggerci i calamari lo infilate nel
> >> > > serbatoio del vostro
> >> > > diesel per lo stato state compiendo un reato che e’
> >> > > truffa, perche’ state
> >> > > evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.
> >> > >
> >> > > Non importa il fatto che l’automobile sia VOSTRA e
> >> > > anche l’ olio sia VOSTRO
> >> > > e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che
> >> > > nel momento in cui
> >> > > diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle
> >> > > accise. Quindi nel
> >> > > momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino
> >> > > nella stufa, sto
> >> > > compiendo una truffa perche’ il resto del carlino NON
> >> > > paga l’accisa sui
> >> > > carburanti ad uso domestico.
> >> > >
> >> > > Allora, qual e’ il problema? Il problema e’ che il
> >> > > carlino vorrebbe dare la
> >> > > notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che
> >> > > teme che la gente
> >> > > sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi’, i
> >> > > giornalisti sono minacciati
> >> > > di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora
> >> > > dicessero che tale
> >> > > operazione sia possibile, e che tale operazione sia
> >> > > vantaggiosa.
> >> > >
> >> > > Quindi, mi adeguo.
> >> > >
> >> > > Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai
> >> > > 0.45 ai 0.65 euri al
> >> > > litro. Siccome il diesel petrolifero , come e’ noto,
> >> > > costa MENO di cosi’,
> >> > > allora l’operazione e’ svantaggiosa.
> >> > >
> >> > > Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero.
> >> > > Inquina zero perche’
> >> > > siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il
> >> > > CO2 che buttate
> >> > > nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha assorbito
> >> > > per crescere, e il
> >> > > bilancio per il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi
> >> > > mostrano come il tasso
> >> > > di zolfo sia pressoche’ nullo, e le polveri sottili
> >> > > siano la meta’ del
> >> > > diesel petrolifero. Siccome inquinare e’ BELLO, allora
> >> > > ovviamente (in
> >> > > ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare
> >> > > l’olio di colza e’
> >> > > SBAGLIATO perche’ rispetta l’ambiente, cosa che , come
> >> > > sappiamo tutti, non
> >> > > e’ giusto fare.
> >> > >
> >> > > Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero di
> >> > > esano leggermente (il
> >> > > 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il
> >> > > vostro motore non
> >> > > solo durera’ di piu’, ma avra’ una resa migliore e
> >> > > brucera’ meno
> >> > > combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti
> >> > > leggi, e’ MALE, perche’
> >> > > dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
> >> > >
> >> > > La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’
> >> > > ancora migliore rispetto ai
> >> > > precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa
> >> > > contro lo stato, e’
> >> > > ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti
> >> > > sappiamo che inquinare e’
> >> > > BELLO, rende di piu’, e non c’e’ bisogno che vi
> >> > > elenchi le insidie del
> >> > > risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non
> >> > > bastasse, e’ una
> >> > > sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona
> >> > > in italia le cui gonadi
> >> > > stanno piu’ a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi
> >> > > occhioni profondi,
> >> > > quello sguardo languido e sensuale, l’espressione viva
> >> > > e intelligente: come
> >> > > pensate di dare un dispiacere ad un “piezz’e’core” del
> >> > > genere?
> >> > >
> >> > > Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche
> >> > > pratiche consistenti
> >> > > nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo
> >> > > (coprite gli occhi alle
> >> > > vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della
> >> > > vostra automobile diesel
> >> > > (che Siniscalco mi perdoni, l’ho detto!), risparmiando
> >> > > per di piu’ di
> >> > > inquinare il pianeta (che come sappiamo invece
> >> > > necessita di dosi crescenti
> >> > > di inquinamento.
> >> > >
> >> > > La colza danneggia gravemente Siniscalco.
> >> > > Aut min conc.
> >> > > Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color
> >> > > nero “annuncio
> >> > > funerario” attorno, come nelle sigarette.
> >> > >
> >> > > Come mai dico questo? Dico questo non perche’ sia una
> >> > > novita’, ma perche’ e’
> >> > > una di quelle notizie che non si dovrebbero far
> >> > > circolare, e che sui
> >> > > giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate
> >> > > il numero di
> >> > > pubblicita’ di aziende che fanno carburanti, e il
> >> > > numero di pubblicita’ di
> >> > > aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il
> >> > > perche’.
> >> > >
> >> > > Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei blog,
> >> > > mi piacerebbe fare un
> >> > > test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene
> >> > > gia’ nota a molti) in
> >> > > barba alla censura industriale che vige sui giornali,
> >> > > e che usa il ricatto
> >> > > “non faccio piu’ pubblicita’ sul tuo giornale se non
> >> > > dici cosa voglio io”.
> >> > >
> >> > > Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate
> >> > > questo articolo, o
> >> > > dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche’,
> >> > > ma a me Siniscalco
> >> > > non fa tanto sesso.
> >> > >
> >> > > In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a
> >> > > quello di canapa che sono
> >> > > gli ideali, vanno bene anche l’olio di semi di
> >> > > girasole, quello di semi
> >> > > vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il
> >> > > costo al litro, il che
> >> > > esclude l’olio di oliva, oltre ai problemi legati alla
> >> > > densita’.
> >> > >
> >> > > Beppe Grillo
Questa sera alle 23.30 su TSI 1 seconda parte
di beppegrillo.it.
metto il timer del video e quando torno verso le
00.15 che vedo? nero. OSCURATO.In Svizzera? sto delirando? e che sfaccimma, quindi mi sento come il personale di quell`albergo di castagnola quando sentivano i NOSTRI?Ministri cantare a squarciagola. forse è un caso ma mi preoccupo per te.
Avrà tagliato i cavi che produce?
Spero che produrrai lo spettacolo su video, ci terrei tanto a vederlo tutto, grazie di cuore per le informazioni che ci dai.
Antimo Russo da Berna
1.ho visto il tuo show ieri sera su ts1 e ringrazio loro e te.
2.non ho potuto fare a meno di cercere il tuo blog stamattina e l’ho trovato (ne ignoravo l’esistenza!): eccomi.
3. ho letto sul blog: “i rifiuti di una azienda sono materia prima per un’altra” qualcuno sa spiegarmi (mi interessa davvero!)come questo può avvenire senza infrangere alcuna legge, ammesso che la definizione di rifiuto sia stata correttamente attribuita (se è equivalente ad una materia prima e te la pagano è rifiuto?)?
grazie grazie grazie
franz
Per Vincenzo e il suo post del 14.04.2005 delle ore 02.22
Quello che descrive lei nel punto 1 e che si chiama solare a concentrazione, rientra nel discorso più ampio della produzione distribuita di energia. In Andalusia (Spagna), sono state costruite diverse centrali di questo tipo che hanno potenze anche di 50 MW e stanno valorizzando quella zona della Spagna che è tra le più arretrate di quel paese, proprio come la Sicilia in Italia. E questo a dimostrazione che il solare, se sfruttato come si deve insieme ad altre fonti di energia alternativa pulita, può permettere di produrre l’energia necessaria alla nostra società. Il problema non è che il solare non conviene rispetto al petrolio, è che se viene delegato solo alle istituzioni italiane, allora il solare e le altre fonti alternative pulite, ce le possiamo scordare del tutto. Inoltre per usare le fonti alternative pulite, come condizione necessaria, la gente si DEVE mettere in testa che DEVE evitare gli sprechi, DEVE usare tecnologia più evoluta (esempio micro-cogeneratori, caldaie a condensazione, etc), CHE ESISTE, che permetta di risparmiare permettendo sempre gli stessi usi necessari e non gli sprechi. Rispettando queste semplici cose, già si immette una quantità molto inferiore di gas serra. Poi se si usano le fonti alternative pulite in un ambito di produzione distribuita di energia, allora saremmo a cavallo!
Gli ostacoli maggiori sono nella testa di chi è convinto che non ci sono alternative al petrolio e nelle istituzioni che parlano di nucleare, carbone e schifezze simili.
Saluti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
Vorrei che si parlasse di scie chimiche. I nostri cieli ne sono infestati e da recenti studi è risultato che dal cielo ci piovono in testa alluminio, bario, argento e tracce di amianto. Quello che non ci respiriamo ce lo mangiamo poi con la frutta e la verdura che ne vengono abbondantemente irrorate. C’è un libro con DVD di Gambino che illustra quali sono i pericoli per la nostra salute. Allargando la ricerca, scopriremo che queste scie fanno parte del Progetto HAARP che è cosa tutt’altro che rassicurante…
Ho letto molte lettere dove si parla di installare i pannelli solari sulle case dei motori disel alternativi ecc.
due piccole considerazioni :
1) il problema dell’energia elettrica (con relativi problemi di inquinamento)non DEVE essere delegato ai privati. Sarebbe meglio convertire – o stabilire che da una data in poi- invece di installare nuove centrali convenzionali si debba installare delle centrali meno inquinanti
Esempio : esiste gia in sicilia una centrale che per muovere le turbine usa degli specchi che concentrano i raggi solari su di un tubo posto al loro centro. All’interno del tubo scorre un liquido che espandendosi va in pressione.La pressione è tale da far girare le turbine.
Esiste e funziona ma per adesso non è interessante almeno non quanto il petrolio!!!
2) le nostre comuni macchine con motore diesel possono gia camminare con oli vegetali !!!
Ed adesso il mio pensiero tra 50/70 anni gli emirati vari finiranno il petrolio (forse anche le guerre come diretta conseguenza.
L’america che sta stipando petrolio da 20 anni diverrà l’unica fonte di petrolio praticamente un monopolio (controllo mondiale delle borse.
I tedeschi (che non sono fessi)ed altri paesi sono gia pronti per passare a fonti alternative e noi?……..ditemelo voi!!!!
URGENTE!
Incredibile ma vero! Hanno fatto un bando di gara per illuminare il Monviso in modo che sia visibile da Torino nelle notti durante le olimpiadi invernali del prossimo anno. E’ tutto vero (vedete su:
http://www.lastampa.it//_web/_rubriche/cielo/default_cielo.asp oppure:
http://www.vallipo.cn.it/appalti.htm)
Il bando di gara scade il 20 aprile, quindi per una settimana dobbiamo (x favore aiutateci) sommergere di lettere e mail e fax la comunità montana del comune di paesana. Indirizzi:
Comune Paesana, v. Barge 6 12034 Paesana info@paesana.it
Comunità Montana Valli Po Bronda Infernotto v. S. Croce 412034 Paesana tel. 0175.94273 fax 0175.987082 segreteria@vallipo.cn.it (att. responsabile area tecnica Cristano Savoretto)
Sul sito delle valli po si trovano poi altri indirizzi utili.
Se volete far prima, ecco li testo della lettera/mail/fax da mandare:
“Consultando il vostro sito internet ho appreso con amaro sconcerto l’intenzione della comunità montana della valle Po di indire una gara d’appalto per l’illuminazione del Monviso nelle ore notturne durante il periodo delle olimpiadi del 2006.
Tale provvedimento, anche se limitato a una decina di giorni, comporterebbe:
-un elevato consumo energetico
-l’installazione e trasporto di strutture semi permanenti con inevitabile sconvolgimento del territorio circostante
-alterazione di cicli biologici naturali importanti per flora e fauna che proprio in tale periodo, l’inverno, vivono i loro momenti più difficili
-un cattivo esempio per altre comunità montane
-uno schiaffo a tutti gli amanti della montagna che proprio nel suo silenzio e nella sua oscurità trovano pace interiore.
In considerazione anche del fatto che la valle Po è sempre stata attenta a osservare una politica ambientale defilata rispetto ad altre comunità montane, che con la costruzione di grandi opere e l’organizzazione di grandi eventi hanno compromesso per sempre l’integrità naturale e la bellezza del territorio -subordinandole al vantaggio economico e a una forma di turismo insostenibile- VI CHIEDO DI ABBANDONARE E NON CONSIDERARE NUOVAMENTE QUESTA INIZIATIVA.
I miei più cordiali saluti.”
Possibile che nessuno si accorga che c’é gente nel mondo disposta a pagare per vedere (e farci vacanza) la natura intatta e paesaggi incontaminati? Che tristezza…
Per Rita Cervellati. Anch’io sono interessato a sapere queste informazioni. Questo è il mio indirizzo: domenico.barranca@tiscali.it
Saluti
Domenico Barranca
x Rita Cervellati:
…veramente? Mi sembra una cosa interessantissima! Dove si puo’ acquistare l’essenza profumata ed il filtro anti-calcare?
Grazie Morris. morris@charliecinelli.com
I nostri “commenti” sul tema del diritto all’acqua sono tutti contenuti nel progetto editoriale de “La Profezia di Arcadueò” primo titolo della collana di narrativa per educare alla cittadinanza attiva: “IL COLORE DEI DIRITTI”. Con questo kit didattico non solo abbiamo co-finanziato un progetto di approvvigionamento idrico in Honduras ma il libro è stato anche adottato da da circa 4.000 ragazzi delle scuole medie di Napoli. Anche noi ce la mettiamo tutta.
salve, avete mai provato a fare la lavatrice senza usare detersivo? Io si e vi devo dire che funziona!! Utilizzo una essenza profumata ed ecologica ed un filtro anticalcare posto nel tubo di entrata dell’acqua. Senza calcare gli indumenti restano morbidi e la sola acqua elimina il sudore e lo sporco!!
Mentre il mondo intero va in rovina grazie alle “disattenzioni” a scopo di lucro della nostra benedetta economia:
1) Gli uccelli non sanno più se rimanere o migrare, nei loro piccoli corpicini si annidano forme di diossina sufficienti a compromettere il loro DNA.
2) Il governo ha reso obbligatorio l’uso delle bottiglie, bottigliette, mini involucri di diossina (plastica) per divulgare il più semplice dei beni di largo consumo: l’acqua. Evidentemente al nostro governo sta a cuore il nostro futuro, ma ahimè gli sta a cuore ancor di più il beneplacido dei commercianti di acqua che dalla plastica traggono “profitto”, ricordatevi questa parola quando dovrete spiegare ai vostri nipotini il PERCHE’ state sottoterra, nel vostro bunker del futuro…
La logica dell’inquinare per risollevare l’economia, è sempre stato di grande effetto sulla popolazione, vedi voce tumori, capitolo estinzione degli uccelli e degli umani.
3) Il centro-sinistra non vuole elezioni anticipate!
Mau
Ciao Beppe,
ti scrivo nel reparto “Ecologia”, ma avrei potuto scriverti anche in quello “Energia” o “Viabilità”. Vorrei renderti partecipe di un’idea che, da tempo, si fa viva nel mio cervello. E un’idea che, secondo me, se realizzata, porterebbe alla soluzione, se non totale almeno maggioritaria, del problema dell’inquinamento ad un costo bassissimo per la collettività. E’ chiaro che per renderla operativa ci vorrebbe soprattutto “volontà politica” e so bene che, soprattutto in questi tempi bui, proprio questa è quella che manca, in ossequio ai padroni del petrolio. Spiego ciò che da tempo ho in testa: “Una legge, regionale o nazionale, che obblighi i comuni con più di 30.000 o 20.000 o 50.000 (insomma il numero ha un’importanza relativa e lo lascio decidere a chi ne sa più di me di queste cose)abitanti, ad aprire e gestire in proprio almeno un distributore di Gas metano, uno appunto ogni 20.00/30.000/50.000 abitanti”. In questo modo molta gente potrà constatare con mano, direttamente nel proprio comune, l’utilità di acquistare una vettura a metano e tu sai bene come il passaparola e il “toccar con mano”, possano essere le armi che smuovono popoli interi. L’impianto, gestito direttamente dal comune, potrebbe anche sopportare un primo momento di perdita (un dipendente ed u po’ di corrente non dovrebbero incidere in modo eclatante sul bilancio di un comune con più di 20/30.000 abitanti) ma col tempo sono sicuro che gli incassi non mancheranno e che verrebbe affiancato da altre iniziative similari, magari anche private, dando così il via ad una nuova era di carburanti per la viabilità. So che forse è un’utopia ma, visto che sei un comico…perchè non ne parli tu?
Ciao e grazie per tutto quello che dici e che fai. Daniele
Trasformare la merda (scarto industriale) in energia è un concetto che mi ha sempre affascinato, tuttavia sono combattuto dal fatto che ogni tipo di combustione genera inquinanti, e in questo caso avviente tramite i tanto celebri termo-valorizzatori(inceneritori). Sarei curioso di sapere cosa ne pensa Beppe, visto che ogni cittadino non ne vorrebbe uno vicino casa.
Pier
Ho visto un programma su rai 3 (Alle falde del Kilimangiaro) condotto da Licia Colò.
Parlavano di un viaggio fatto in Scozia alla guida di un furgonne con motore disel.
La cosa strana e che come carburante veniva usato olio di semi comprato al super mercato… Qualcuno ne sà qualcosa di più?
Mi chiamo Moreno e vivo da 15 anni in Svizzera sono sardo.Alcuni mesi fa la TSI ha trasmesso un importante documento suî test di bombe all`uranio che si tengono in Sardegna in vari poligoni militari,il filmato si chiama-OLTRE IL GIARDINO-è veramente molto interessante,la TSI sarà contenta di potertelo fornire.
Grazie a Claudio Santucci x la segnalazione:
sono andato a leggere per cercare di capire quali potessero essere le motivazioni che spingessero a questa INDISPENSABILE miglioria igenica…
“IGIENE E SICUREZZA – Lo scopo principale della normativa, spiegano dal Ministero, è quello di garantire agli esercenti l’assunzione di minori responsabilitá in fatto di sicurezza, grazie all’entrata in vigore del Regolamento Europeo 178/2002 sulla «rintracciabilitá dei prodotti»”
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Che gentili, vogliono tutelare gli esercenti che se sbagliassero a versare un bicchiere di acqua con uno di detersivo incorrerebbero in gravi sanzioni…
“In caso di acqua adulterata, ad esempio, sará infatti possibile risalire con facilitá ai produttori, consentendo il recupero delle partite a rischio ed evitando che le responsabilitá ricadano sui pubblici esercizi”.
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Che paladini della giustizia! In questo modo riusciranno a colpire il male direttamente “alla fonte” e a punirli severamente… Saranno intransigenti e inflessibili: se le analisi sui campioni incriminati dovessero riscontrare dei valori fuori limite, immediatamente verranno alzati in modo che il valore rientri nella norma!
http://www.disinformazione.it/acqua2.htm
http://www.greenplanet.net/Articolo7149.html
http://www.centroacqua.org/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&topic=25&forum=13
“«L’acqua è in assoluto la bevanda più diffusa in Italia – spiega la Federazione – ed è giusto che ai consumatori venga garantita massima igiene ed elevata sicurezza anche nei consumi fuori casa.”
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L’acqua è acqua, non è “una bevanda”, e se volete garantire l’igiene ai consumatori dovete spiegarci perchè nessuno (o quasi) ci informa del fatto che l’acqua proveniente dagli acquedotti è sottoposta a controlli multipli quotidiani, e quando ci viene somministrata non ha subito nessun tipo di “stoccaggio”, mentre per quanto riguarda l’acqua in bottiglie di plasitca basta un’analisi chimico-fisica certificata ogni 4 anni e non si sa praticamente nulla sul suo “stoccaggio” prima di essere consumata.
“Gli esercenti trarranno vantaggio da questa norma: guadagneranno infatti maggior prestigio nell’offrire prodotti sicuri, in confezioni eleganti e piacevoli»”
————-
Ho come l’impressione che non siano solo gli esercenti a trarne vantaggio… ma forse mi sbaglio…
Per quanto riguarda la confezione “elegante e piacevole” sapete dove potete mettervela?!?
“…Le nuove confezioni – assicura il ministero – saranno più igieniche ed eleganti del classico bicchiere d’acqua stillato dal rubinetto o versato da bottiglie già aperte. In più, saranno facilmente smaltibili ed eliminabili negli appositi cassonetti di recupero”
Mavvaff…….
Vi prego, cerco qualcuno che mi contraddica…
Morris. morris@charliecinelli.com
ACQUA MONODOSE
Ciao Beppe, leggo or ora che Dal 19 luglio in tutti i locali pubblici italiani l’acqua minerale o di sorgente non potrà più essere servita in bicchiere ma solo in contenitori ad hoc monodose .
Ecco , ora quanto inquineremo in piu’ con questa nuova intelligente trovata??
Mi ricordo che nel tuo spettacolo del ’94 dicevi che quando ognuno di noi butta lo spazzolino ,che sono pochi grammi, è come se in italia buttassimo una petroliera piccola,dato che siamo milioni.
Ecco , lo spazzolino lo buttiamo una volta al mese, queste bottiglie una volta al giorno.
Buttiamo ogni giorno la flotta navale americana :-))
Sotto l’articolo
ciao CLaudio
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2005/04_Aprile/08/acqua.shtml
Amici,
questo contenitore è focalizzato su argomenti di ecologia estremamente importanti, tuttavia ciò su cui mi preme dire la mia è il brutale massacro di migliaia di cuccioli di foca davanti alle loro madri.
Se volete fare qualcosa contro questo scempio , la petizione LAV la trovate all’indirizzo
http://www.infolav.org/allegati/3/4505_Petizione_Foche.pdf
potete stamparla e inoltrare il più possibile a vostri amici o mailing list, il cartaceo con tutte le firme va poi inviato alla LAV, indirizzo in calce. La petizione serve per rendere effettivo e non solo ‘intenzionale’ il bando all’importazione di prodotti derivanti dalle foche.
In particolare, DOLCE E GABBANA e PRADA acquistano in maniera consistente le pelli dalla Società BIRGER CHRISTENSEN, danese, che non nasconde nemmeno di commercializzare queste pelli
( vedi http://www.birger-christensen.com/sites/furs_eng.htm) , dopo averle comprate dai diretti carnefici e trattate.
Facciamo sapere la nostra indignazione all’ambasciata del Canada:
AMBASCIATA DEL CANADA
Ambasciatore Robert Fowler
Via G.B. De Rossi 27 – 00161 Roma
Ufficio stampa: elisabetta.cugia@dfaitmaeci.gc.ca.
All’indirizzo seguente :
http://www.infolav.org/allegati/2/3764_LAV_a_amb._canada_6.04.rtf
c’è la lettera dove la LAV e tutti noi possiamo contestare le istanze dell’ambasciatore sulla positività di questa caccia, e questa stessa lettera possiamo inviarla a tutti i programmi più dinamici e sensibili, per promuovere inchieste , sensibilizzazione, visite mirate. Io personalmente l’ho già fatto presso le Iene, Report, Striscia.
Due siti interessanti , sono coloro che vanno sul ghiaccio e rischiano la propria pelle per salvare le foche nella baia si San Lorenzo, e dal 12 aprile davanti alla costa di Terranova, da soli contro centinaia di cacciatori
http://www.ifaw.org
http://www.seashepherd.org
Hanno bisogno di tutto, soldi, viveri , collaborazione se qualcuno vuole.
Grazie
Paolo Bravin
Ciao Beppe, vorrei sollevare un problema “nell’aria” ormai da mesi e reso ufficialmente noto da due quotidiani locali in questi giorni.
A Manerbio (BS) verrà collocato un “brucia-rifiuti” dove saranno sterilizzati gli scarti ospedalieri di tutta la Lombardia!!!
L’impianto sarà una sorta di centrale termica a vapore e nella fase di sterilizzazione e trattamento dei rifiuti produrrà emissioni aeree e scorie da smaltire in notevole quantità. Pensate all’impatto ambientale di questa macchina!!!!
Nella bassa bresciana da due anni si sta conducendo la lotta contro la centrale elettrica di Offlaga e le cave ed ora si pone il problema del collocamento di questo nuovo impianto. Da non sottovalutarsi la collocazione: lo sterilizzatore andrà a finire in un’area già gravata da un’azienda ad alto rischio ambientale come la Finchimica.
Beppe… aiutaci tu!!!
Diego
RELAZIONE SU RIFIUTI/ENERGIA
(se volete reinoltratela a chi volete, è adattabile a tutti i territori)
Per i tecnici di Ato/Provincia di Ravenna
CC, per tutti i politici ravennati
Hera Ravenna
Tutti i portatori di interesse possibili
media locali e nazionali
(alla Commissione ambiente giorno 11 marzo ero presente, e pur invitato a parlare nel finale dal Presidente Casadio, non avrei avuto il tempo di esporre questa relazione.
Lo faccio con la presente nota)
I rifiuti sono un tema multidisciplinare che merita ogni approfondimento, e
mai come in questo ambito, le P.A. locali possono scegliere autonomamente quale strada seguire, anche di tipo diversissimo fra loro.
L’ autonomia gestionale dei territori è richiamata nel decreto Ronchi, ma sarebbe limitativo riferirci al solo ambito territoriale ottimale, quello che desideriamo per Ravenna, è maturo per tutta Italia, e Parma ha già deciso di passare alla raccolta domiciliare, prima in Regione. E, appreso per voce del Consigliere Comunale sig. Mignola, anche Riccione… città turistica anch’essa…..
(l’alibi della città turistica non regge più se lo fa anche Venezia…)
Io spero che la prossima stagione turistica vedrà l’immediato e tempestivononchè urgente impegno di Ato, il tempo stringe, e non è pensabile di sprecare tonnellate di alluminio, vetro, umido come nella stagione 2004.
Gli Assessori Pezzi e Mengozzi lo sanno già, la scorsa estate ho testato personalmente
il comportamento di un ristorante pub del viale principale di Marina, lavorandoci come extra per tre sabati.
I rifiuti finivano INDISTINTAMENTE nei sacchi neri, Non si riciclava assolutamente NIENTE, mentre si potrebbe intervenire ad intercettare la gran parte delle frazioni, e avviarle al riciclaggio.
(Vedasi filmato Comune di Venezia, e a Marina non abbiamo i loro problemi di spazio)
Negli stabilimenti balneari si può intercettare il 90% del vetro e alluminio, molte delle bevande per motivi di ordine pubblico sono servite in bicchieri di plastica alle feste.
Basta assegnare un valore di 50cent al bicchiere perchè si implementi il vuoto a rendere.
Si può fare moltissimo, basta volerlo fare.
Chi dice il contrario implicitamente afferma che Marina è frequentata solo da incivili.
Tematiche così complesse non possono essere a carico dei cittadini più informati, nè soltanto dei gestori del servizio di raccolta, ma necessitano di conoscenze approfondite da parte di chi deve perseguire gli interessi della collettività, così da ottenere performance sempre migliori.
Chi si adopera adesso per la raccolta differenziata lo fa per puro senso civico, ma il suo impegno non viene minimamente riconosciuto.
Le attività commerciali, la grande distribuzione, scaricano molti dei loro costi di smaltimento sulla collettività, semplicemente perché gli conviene: non sono messe nelle condizioni di smaltire correttamente ed equamente i propri rifiuti, avviandoli al riciclaggio. I cassonetti di Ravenna sono fuori da ogni controllo, ci finisce veramente di tutto, dentro e accanto, nuocendo financo al decoro cittadino.
Il ritardo della politica italiana tutta su questi temi è davvero imperdonabile. Poi se guardiamo alle problematiche locali, a Rimini, a Forlì… notiamo che la consapevolezza raggiunta nella nostra città non è poca cosa in confronto.
Quello che pare inspiegabile, visto che il gestore è il medesimo… è: per quale motivo in quelle province a pochi km da noi il piano industriale di Hera non ha trovato le critiche costruttive che invece abbiamo a Ravenna?
La situazione italiana è davvero inspiegabile. C’è un politico come l’On Paolo Russo della commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti, che con obiettività sta cercando di risolvere i nodi a livello legislativo che ci pongono in contrasto con le normative europee e finiscono con l’agevolare le ecomafie
e, nella stessa maggioranza
Raffaele Vanoli, vicecommissario all’emergenza (perenne) dei rifiuti in Campania, di cui ignoro l’appartenenza partitica…..
che gira di conferenza in conferenza a raccontare che l’impianto proposto ad Acerra, produce diossina come 15 automobili/gg. Un valore che non ha alcun riscontro scientifico, che è lontano anni luce da quanto denuncia la comunità europea.
Leggenda metropolitana, quella delle “15 auto”, che circola anche a Ravenna.
I CERTIFICATI VERDI ALL’INCENERIMENTO, OLTRE AD ESSERE ILLEGALI NELLA UE, AGGRAVANO LE SANZIONI DEL PROTOCOLLO DI KYOTO. PAGHIAMO 2-3-4-5 VOLTE, SENZA ESSERNE CONSAPEVOLI.
Mille volte se pensiamo a tutti gli investimenti in energie pulite che abbiamo perso in 15 anni, a causa della mala applicazione della legge 9 del 91 / Cip 6 e seguenti.
Come questo non sia comprensibile a chi parla di competitività, primi gli industriali, è sconcertante. Lo status quo, conviene solo e soltanto ad alcuni colossi senza concorrenza, ma chi ci rimette è tutta la collettività e l’intero sistema-Paese; prime fra tutte le piccole imprese che sono la maggioranza, in Italia, i cui prodotti costano sempre di più anche a causa dei costi energetici.
Una precisa richiesta di Greenpeace Italia AGLI ENTI LOCALI è di non applicare la legge delega sui rifiuti.
Il Ministro Matteoli è il primo ed entusiasta sponsor all’incenerimento, mentre tutta l’Unione Europea e gli USA etc, perseguono altre strade, consci dell’inutilità e dei danni che questa tecnologia obsoleta e pericolosa porta con se.
L’entusiasmo con cui L’On. Matteoli annuncia (Corriere della sera 26 novembre 2004)
che sceglierà, sue esatte parole, i “24 saggi per la delega ambientale” innanzitutto fra membri di CONFINDUSTRIA, commercio, artigiani, professori universitari, INFINE
(grazie tante…) ambientalisti (non OSO immaginare QUALI) chiarisce le sue intenzioni.
è come se il WWF o GreenpeaceItalia dovessero scegliere il nuovo direttore esecutivo, e la scelta, la PRIMA scelta, fosse Montezemolo. Vi pare un discorso serio?
Ma il Ministro dell’ambiente non è un monarca assoluto, nella stessa maggioranza non tutti la pensano come lui, ed è smentito continuamente dalle indicazioni UE, e dalle procedure di infrazione accumulate in materia ambientale: ben 14 (quattordici!), anche se i giornali queste cose non le scrivono e allora non le sa nessuno.
E’ lo stesso codice civile!: fra 2 norme in contrasto, prevale quella che pone sullo stesso piano tutti i cittadini, e utilizzando la lungimiranza del buon padre di famiglia.
Il caro vecchio buon senso
A parità di tariffa Priula – Hera, SE avessimo un bilancio energetico provinciale, vedremmo che le due realtà non sono minimamente paragonabili neppure come costi complessivi per i cittadini, lasciando un attimo da parte i costi ambientali (vedasi in seguito).
E mentre a Treviso la Tarsu può calare nel tempo, col sistema attuale di Hera, a Ravenna, non può far altro che aumentare.
Ricordo ai tecnici di Ato che erano presenti ai lavori della commissione ambiente che
il decreto legge 36 del 2003 accoglie la direttiva comunitaria 1999/31. L’articolo 5 pone i limiti di utilizzo delle discariche per i prossimi anni. In particolare si legge: “ciascuna Regione elabora ed approva un apposito programma per la riduzione dei rifiuti biodegradabili da collocare in discarica”. I rifiuti biodegradabili in discarica dovranno seguire questo andamento:
Anno Kg/abitante
2008 173
2011 115
2018 81
Saranno permessi i conferimenti del rifiuto solo se trattato con digestione aerobica/anaerobica. Questo in pratica innalzerà il costo di smaltimento, per la necessità di utilizzare impianti di trattamento del rifiuto tal quale, o di adottare raccolte differenziate che lo separeranno dal rifiuto indifferenziato.
Come si vuole raggiungere questo risultato che la legge imporrà?…
(I costi esterni di discarica secondo studi UE del 2000 variano da 13 a 20 /tonn a seconda se con recupero di gas o senza)
*******************************************
X Fabrizio Alvis
Ciao, io so che l’olio di colza si può trovare nei grandi magazzini tipo “C+C” Cash & Carry (anche se qui dalle mie parti si fa fatica a trovare perchè pare che vada a ruba!)
http://www.novaol.it/retedivendita.asp
Su questo sito invece puoi trovare dei distributori che commerciano il biodiesel, sperando che ce ne sia uno anche vicino a casa tua…
Ciao Morris. morris@charliecinelli.com
qualcuno per piacere mi dica dove si acquista sto benedetto olio di colza. altra domanda: l’olio che usa gente come mcdonald per friggere dopo si puo utilizzare come carburante?
L’ italietta è un paese culturalmente arretrato il cui sviluppo civile è indietro di ca 100 anni rispetto alla media europea. Grazie a Bossi e Berlusconi stiamo perdendo ancora contatto con in ns vicini. Basta vedere la penosa situazione della raccolata differenziata dei rifuti.Mentre p. es. in Germania il cittadino è chiamato a differenziare tra 4 o 5 diverse tipologie e lo fa con coscienza, nelle ns citta del sud sopratutto la stragrande maggioranza butta tutto insieme: esattamente come sua nonna gettava la cacca dalla finestra 50 anni fa.
concordo con te beppe, su quanto dici di legambiente. ho personalmente inviato varie denucie alla mail di legambiente abruzzo per denunciare il perdurare di annuali inquinamenti del fiume sagittario nella valle peligna. nessuno ha mai indagato, e perentoriamente il patrimonio fluviale viene decimato, soprattutto la microfauna e la bellissima trota del sagittario, specie autoctona e unica in italia.
altra cosa molto, molto strana è che il telefono di legambiente abruzzo o era perennemente occupato, o non rispondeva nessuno. mistero o si fanno solo i c…. loro?
ci vediamo il 27/04 a roma
sei il migliore
Ormai non mi sorprende purtroppo più niente.
Poco tempo fà ho potuto constatare a mie spese(100euro non rimborsabili di iscrizione ) la poca qualità offerta da legambiente per un servizio che offrono: il car sharing.Questa idea di noleggiare auto è idealmente geniale.Purtroppo la qualità del servizio è bassissima paragonata al costo e allo scarso numero di auto messe a disposizione(2 per garage!).Considerando che le gli svantaggi del servizio non vengono dette mi chiedo questo: se non ci si può fidare più neanche di una ONLUS come legambiente di chi ci si può fidare?
ecologia e economia, a ceccano (fr) questo binomio sembra poter permettere uno dei più scellerati atti degli ultimi decenni, in controtendenza con tutto il mondo e anche con quanto di buono era stato fatto negli ultimi anni in quella stessa zona.
In nome del progresso e di fantomatici “posti di lavoro” stiamo per perdere in modo irreversibile un bosco di 300 ettari, il Bosco Faito, situato in pianura (quindi un vero sopravvissuto-miracolato!) tra ceccano e frosinone.
Questo perchè è caduto in mano a dei privati che vogliono utilizzare dei vecchi capannoni di una fabbrica di armi ormai in disuso dal 1986, situati all’interno del bosco per motivi strategico-mimetici, e creare villini a schiera, centro commerciale e altre belle cosette in cemento armato.
Tutto stupendo, peccato che però l’area in questione non è una normale zona industriale da convertire a commerciale o abitativa ma… un Bosco! e di querce secolari!
Un bosco che è stato oggetto di studi da 4 Università negli ultimissimi anni, che è patrimonio della collettività per via delle risorse che regala, che è un agente fondamentale per regolare il microclima dell’area e soprattutto per contrastare l’inquinamento acustico, idrico, atmosferico che generato dalle industrie della Valle del Sacco.
A frosinone quest’anno si è registrato un notevole peggioramento della qualità dell’aria, tanto da arrivare ad imporre ai cittadini la circolazione a targhe alterne e alle domeniche senz’auto, più o meno come milano nonostante ci si trovi in ciociaria!
Bene, il polmone verde di frosinone è questo “Bosco Faito” che dista dal capoluogo meno di 4 km, e cosa si vuole fare visti i peggioramenti dell’aria? tagliarlo per costruire ancora cemento!!!
I proprietari dicono di utilizzare principalmente le strutture esistenti, che hanno una cubatura di 125.000 metri, mentre il progetto prevede qualcosa come 1.333.350 metri cubi di cemento!! quasi 11 volte tanto!
Siamo tutti pronti a deplorare lo sfruttamento delle foreste nel mondo, e alle nostre chi ci pensa? Se siamo i primi noi a consentire uno sfruttamento del genere, come potremo mai condannare chi non rispetta il protocollo di Kyoto o adotta politiche economiche del tutto in spregio alle principali norme di rispetto ambientale?
Per favore chi voglia o possa… faccia qualcosa!
Abbiamo istituito un comitato a ceccano, per sensibilizzare la popolazione ma nonbasta, ci occorre l’aiuto, il sostegno di chiunque di voi.
Beppe aiutaci anche tu!
vi lascio il sito del comitato http://www.boscofaito.net
fatevi sentire perchè la partita è ancora da giocare e non è detto che la debbano vincere gli speculatori …
Ho visto nel mio comune una cosa curiosa riguardo alla raccolta differenziata:
passa un furgone e butta tutto insieme,mi domando io cosa li divido a fare?
Ti dò ragione, Mario, infatti anche io e mio marito spegniamo sempre qualsiasi led e stacchiamo i trasformatori. Mio marito ha anche messo due interruttori per interrompere l’elettricità in due punti specifici: uno che utilizziamo per la tv (per vederla una o due ore al giorno, perchè tenere sempre accesi tutti quei led di tv, videoregistratore e robe varie? e così abbiamo l’interruttore a parete che isola tutti i fili che vanno in tal senso). Il secondo è all’entrata della camera, così alla sera quando andiamo a dormire non c’è presenza di elettricità in camera da letto. Esiste il disgiuntore, che serve a questo scopo, ma è piuttosto costoso. Se lo preferite, ne abbiamo visto uno “intelligiente”, nel senso che si accorge di quando spegni l’ultima lampadina della zona a cui lo dedichi e automaticamente interrompe la corrente; appena fai il gesto di riaccendere una delle lampadine lui automaticamente riattiva la corrente.
Ieri sono andata allo spettacolo di Beppe a Bologna, c’erano un sacco di persone e lo spettacolo è stato meraviglioso. Però ho una domanda che mi frulla ancora in testa: quante di quelle persone metteranno in atto i più semplici gesti di risparmio energetico e di principi ecologici o ancora di lotta al consumismo e alla politica che stiamo subendo? Alla fermata dell’autobus, di 4000 circa che eravamo dentro il palazzetto, c’erano una ventina di persone…
Le parole sono come macigni, dice Beppe, perchè possono avere un notevole peso.
Non facciamo uscire da noi quelle che ha pronunciato, mettiamo in pratica quello che ci sembra così fantastico che lui dica.
Siamo noi che possiamo cambiare le cose, ma dobbiamo impegnarci in prima persona!
concordo pienamente col sig. Domenico Barranca che per salvaguardare l’ambiente sia fondamentale limitare i consumi e soprattutto evitare gli sprechi di energia. per quanto possano infatti apparire promettenti (e per ora purtroppo lo sono in misura piuttosto limitata) le fonti di energia alternativa, servono davvero a poco se poi continuiamo ad incrementare di anno in anno il consumo energetico pro-capite. Senza contare che la fonte energetica “ad impatto ambientale nullo” non esiste: riempire una vallata di turbine eoliche non è certo un bello spettacolo, e soprattutto avete idea del rumore che fanno? Per quanto riguarda la mia critica ad un certo uso che si fa di questi blog, intendevo dire che l’ecologista-sapiens non dovrebbe mai rifugiarsi dietro al confortevole sospetto di un complotto internazionale volto ad impedire la diffusione di sistemi “puliti”: fintanto che non si inventa il “motore ad acqua”, il modo migliore per combattere l’inquinamento è quello di staccare le spine dei trasformatori (radio, caricabatterie, et al.) dalle prese di corrente quando non sono utilizzati: consumano energia anche a circuito aperto (infatti si scaldano).
Si è già discusso delle automobili ad aria compressa?
Io credo che possa rappresentare una vera rivoluzione ambientale, voi cosa ne pensate?
http://www.mdi.lu/
Caro Beppe, che ne pensi di un Comune come Riccione, in cui l’Amministrazione ha deciso di eliminare il “troppo” verde per fare palazzine, mostri di cemento? Ora si chiama “project financing”: lo sapevi? In realtà è speculazione edilizia. Vogliono costruire su una collina di terreno argilloso, a rischio frane, per pagare la piscina olimpionica! Per piacere, vieni a leggere su questo blog:
http://www.ciaoriccione.splinder.com
Ci daresti una mano? Se puoi e se vuoi, ovviamente… Grazie. Ciao.
Mi piacerebbe sapere che ne pensa Beppe Grillo delle centrali nucleari ; ci sarebbe effettivamente meno inquinamento atmosferico e più risparmio per gli Italiani?
Poi vorrei farti una domanda : Senigallia (AN) a
che posto è in Italia per il consumo di cemento procapite?
Ciao a tutti
In Canada si RiApre la Caccia ai CUCCIOLI DI FOCA………………….PERCHE!?!?
Per Francesco Di Marco e il suo post del 29/03/2005 22:50
L’unica cosa sensata da fare è di contribuire nel proprio piccolo, che non è poco, assumendo uno stile di vita tale che, come primo passo, permetta di evitare gli sprechi in senso lato. Esempi banali: le lampade a basso consumo anche se costano di più delle lampadine classiche, però quando le usi non solo recuperi i soldi in più spesi, ma poi risparmi i soldi della bolletta; stesso discorso per gli elettrodomestici di classe energetica A o superiore, caldaie a condensazione, mezzi di trasporto non inquinanti; acquistare tovaglioli di carta riciclata o fazzoletti di carta riciclata; spegnere le luci degli stand-by dei vari televisori, videoregistratori; etc. In questa maniera io non mi sento ne coinvolto ne travolto per niente dal consumismo più sfrenato. Anzi, con il mio comportamento sono riuscito a convincere con i fatti diverse persone tra amici, parenti e colleghi di lavoro ad assumere abitudini diverse e più responsabili. Perché che ci piaccia o no, viviamo in una società (per me è un’unica società estesa a livello mondiale) e ogni nostro piccolo comportamento ha conseguenze dirette e/o indirette su tutti gli altri esseri viventi (umani e non). Se tutti incominciassero ad evitare gli sprechi, di qualunque tipo essi siano, già si contribuirebbe ad immettere meno gas serra nell’atmosfera, ad evitare di far abbattere altri alberi anche per soffiarci il naso tra le altre cose, se la smettessimo di comprare oggetti costruiti con pelli di animale, si contribuirebbe a non far uccidere le foche e altri animali in generale. E’ ovvio che siamo noi con i nostri comportamenti quotidiani che facciamo il bello e il cattivo tempo a casa nostra alias pianeta terra. Se non ci credete, allora ditemi di chi è la colpa di tutti i disastri elencati dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) nella ricerca (www.repubblica.it/2005/c/sezioni/cronaca/faoamb/faoamb/faoamb.html) durata 4 anni, se non nostra????? Dove sta la presunta superiorità dell’uomo quando stiamo mandando il nostro ambiente e quindi noi stessi in malora? Bisogna fare un’autocritica il più obiettiva possibile e poi informarci e agire basando i nostri comportamenti su un consumo critico!!!
Io suggerisco, tanto per cominciare:
http://www.wwf.it (eco consigli)
http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm (consigli vari su come evitare sprechi)
http://www.finanza-etica.org
http://www.equo.it
http://www.ilportaledelsole.it
http://www.assobiodiesel.it
http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/colza1/colza1.html
http://tecnologia.tiscali.it/articoli/2005/marzo/17/colza_al_posto_del_diesel.html
Inoltre nelle librerie ci sono diversi libri che permettono di informarsi e di capire come muoversi. Ne potrei suggerire qualcuno, ma non vorrei essere accusato di fare pubblicità.
Così come la somma di tutti i nostri iniqui comportamenti hanno creato inquinamento e schifezze simili, così la somma di tutti i nostri comportamenti responsabili possono cambiare in meglio le cose. Evitando di essere qualunquisti e apatici.
Nonostante tutto, continuo ad essere ottimista perché la consapevolezza della gente aumenta sempre più, anche se l’attuale sistema ( evidentemente in declino grazie all’aumentata consapevolezza della gente) è imperniato sul consumismo ad ogni costo. Sarà anche per il fatto che lo scorso febbraio è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto, sarà perché vedo sempre più spesso pubblicità di prodotti che hanno un impatto ambientale nullo o quasi (tipo l’auto con motore ibrido elettrico-benzina e i pannelli solari prodotti da un’azienda che è lo sponsor di una nota trasmissione di raitre che viene trasmessa il fine settimana), ma io credo che ce la faremo, e l’ostacolo più grosso è solo nella nostra testa.
Inoltre vorrei chiedere a chi dice che le informazioni vanno filtrate, chi deve filtrare le informazioni e in base a cosa se non vengono prima di tutto verificate (ma da chi poi)? Se scegliamo il signor Tizio che verifica le informazioni e quindi le filtra, chiedo se Tizio può essere “convinto” a far passare certe informazioni mentre cestinare le altre
Infine, per estrarre l’idrogeno ci vuole energia, ma tale energia può essere ottenuta da fonti rinnovabili con impatto ambientale nullo come l’energia eolica. Questa cosa succede già. Infatti un’azienda italiana (di cui non faccio il nome anche se la notizia è apparsa sui giornali) produce idrogeno sfruttando il vento. Tale idrogeno lo userà per gli automezzi che hanno intenzione di costruire. Automezzi che appunto useranno l’idrogeno per muoversi.
Saluti a tutti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
Sul sito della LAV http://www.lav.it c’è la possibilità di firmare una petizione per fermare l’importazione delle pelli di foca in Italia,sinceramente sono rimasto stupito, cosa ne facciamo delle pelli di foca? La cosa incredibile è che a perpetrare la mattanza, per di più in modo disumano/umano, siano stati ricchi come il Canada o come il Giappone nel caso delle balene.
Ciao Davide
ciao a tutti. è davvero bello vedere tanta gente preoccupata per l’ambiente, e vogliosa di far qualcosa per migliorare (o almeno per non peggiorare) la situazione del nostro pianeta. mi ritengo anch’io un ecologista, nel senso che prediligo i mezzi di trasporto pubblici, cerco di evitare gli sprechi, e sto attento a cosa consumo. però leggendo qualche post presente in questo blog noto che si fa spesso confusione sul tema dell’energia cosiddetta pulita. ad esempio, per quanto riguarda il cosidetto motore ad idrogeno, è vero sì che le emissioni di questo propulsore avrebbero un basso impatto ambientale, ma spesso ci si dimentica che l’idrogeno non si trova facilmente in natura, e che produrlo costa energia, quindi il problema di trovare una fonte di energia rimane. così come i motori ad aria compressa: certamente una bella idea per immagazzinare energia, ma comprimere l’aria implica consumare un’energia che prima dev’essere prodotta. per non parlare di quell’incredibile motore ad acqua… ho dato un occhio al progetto, ed è davvero sorprendente pensare che qualcuno possa credere che un sistema di quel tipo possa funzionare. e comunque dovrebbe bastare scorrere il sito-fonte di quell’articolo per farsi un’idea di chi abbiamo di fronte: un sito che -oltre ad ingegnosi motori ad acqua- offre inedite rivelazioni su alieni, poltergeist, e tutto il meglio della moderna dietrologia… apprezzo il lavoro del sig. Beppe Grillo e del suo staff, e comprendo lo spirito democratico di quest’iniziativa, però forse sarebbe il caso di filtrare un po’ questi messaggi, per evitare di perdere gli appelli e le informazioni importanti (che indubbiamente ci sono!) in mezzo a notizie false che alimentano solo inutili sospetti.
Spero che non me ne vogliano gli autori dei succitati post, e mi auguro piuttosot di promuovere un dibattito sull’argomento.
Saluti, marco.
Caro Beppe,
ammiro molto quello che fai e cerchi di fare per noi.
volevo segnalare la dubbia politica ecologista della mia città (BARI)quando si parla dell’ormai famoso Pane e Pomodoro. Una spiaggia sorta sulle ceneri (è proprio il caso di dirlo) della discarica abusiva della vecchia fabbrica Fibronit che produceva amianto. con l’arrivo del nuovo sindaco scoppia lo scandalo (in realtà si è sempre saputo ma all’altro sindaco faceva comodo “insabbiare”) e all’improvviso km e km di costa vengono rese inaccessibile da delle reti “zona contaminata da amianto” si legge a lettere cubitali. dopo nemmeno un anno vengono tolte affermando che la bonifica è stata fatta.
sarò ignorante ma so che decontaminare una zona di tali proporzioni dall’amianto richiede tempo e denaro. non ho mai visto nemmeno un operaio con il retino quando mi è capitato di passare. mi sorge un dubbio.
non è che conviene anche all’attuale amministrazione “reinsabbiare”?
per inciso, sarò ignorante e anche lo ammetto purtroppo poco informata e magari il mio dubbio è illegittimo.
certo è che da un po’ di anni ho notato nella cerchia degli amici, conoscenti nonchè parenti un incremento di malattie legate al cancro e alla tiroide oltre a malattie della pelle più o meno gravi (ricordo che la spiaggia più frequentata di Bari sorge anche accanto all scolo delle fogne).
Cittadini masochisti o poco informati certo ma la colpa è di chi è al governo che intasca miliardi grazie a parcheggi, appalti e subappalti vari.
Bari è una città che vuole crescere ma è tenuta a freno da persone che pensano solo a riempire le proprie tasche e a sistemare la propria famiglia. Tutto il resto è …noia.
Caro Beppe,
in Canada hanno riaperto la caccia alle foche. Sul web ho trovato delle immagini atroci delle sofferenze a cui queste inoffensive creature, che non sanno nemmeno difendersi, vengono sottoposte. Bastonate, e scuoiate ancora vive in mezzo al loro stesso sangue, mentre con gli occhi grandi implorano solo pieta’.
Sono immagini che mi danno i brividi e mi fanno stare male, non solo psicologicamente.
Mi chiedo, dove puo’ arrivare la “natura” umana, che di naturale ha ben poco? Possibile che l’essere “senza scrupoli” si spinga a tanto? Quegli “uomini” non sentono di fare male anche a se stessi?
Si puo’ fare qualcosa per fermare questa ennesima atrocita’ che l’uomo infligge alla (anche propria) “natura”?
Sei sempre il migliore,
Massimo
Lo avevano già annunciato. Più o meno tutti i vari TG radio/tv hanno inserito oggi, tra un gossip e un altro, la notizia della riapertura in Canada della stagione di caccia alle foche bianche.Chissà se tutti sanno che le foche, curiose di natura, non fuggono ma ti vengono incontro. Chissà se tutti sanno come avviene la caccia. Lo hanno definito un eccidio, un massacro di massa. Uccideranno 300.000 esemplari solo quest’anno. Tanta indignazione però dura solo un giorno… il tempo di leggere o sentire la notizia e poi tutto passa… Tanto come al solito è meglio non pensarci, tanto non possiamo farci nulla. Eh già il giro di affari è di 16 milioni di euro.. chi può fermare una macchina tanto potente ? E l’Italia è il secondo importatore al mondo di pelli di foca…
vorrei chiedere un tuo parere sulle condizioni in cui versano alcune piccole tartarughe che “vivono” nella fontana sita a sesto san giovanni(mi) in largo lamarmora. secondo te il comune di sesto,che si eleva a strenuo difensore dell’ambiente,come gestisce la vita di queste tartarughe se la fontana viene sistematicamente riempita di schifezze senza che nessuno intervenga a pulirla? e poi mi pongo una domanda:il comune si preoccupa di dare nutrimento alle suddette tartarughe,visto lo stato di degrado della fontana?(la cui realizzazione fu commissionata dal comune ad un fantomatico architetto giapponese ed è costata migliaia di euro)
motore ad ACQUA (conversione di un motore a benzina)
…forse Beppe Grillo è buon amico dei petrolieri oppure se ne frega di quanti scrivono in questo sito.
in ogni modo, il link x il progetto di conversione di un propulsore a benzina in h2o è
http://www.boorp.com/altro/Progetto.zip
addio
Fà
stanno cercando di bloccare un’invenzione incredibile, l’auto ad aria “EOLO”
date un’occhiata sul sito M.D.I.
http://www.mdi.lu/
SALUTONI DARIO
La cosa che mi far star male e’ limpotenza che ho nel trovarmi coinvolto e travolto nel consumismo piu’ sfrenato e avere poche ancore di salvataggio nonostante io non vogli , e quidi x gioco forza essere anche io partecipe dello sfascio piu totale dei paesi del sud del mondo , della natura e degli animali !
Caro Beppe, volevo sapere la tua su un principio che recentemente sta prendendo piede nel diritto internazionale e comunitario: il principio di precauzione. E´quello che sposta lònere di provare che una determinata condotta e´ potenzialmente dannosa a carico di chi quella attivitá intende intraprendere, mentre prima era richiesto a chi voleva impedirla. Ti sarei per altro grato se mi dicessi la fonte dalla quale affermi che il farmaco piu´venduto al mondo é la eroina. Scusami se gli accenti sono tutti sballati ma ti scrivo con una trastiera tedesca e non ci sto capendo nulla!!!! Per inciso ti informo che sto recuperando materiale per la mia tesi di laurea in giurisprudenza che e´come avrai capito sul principio di precuazione. Un saluto, Gio.
Dimenticavo: chi volesse saperne di più sulla situazione ambientale in Valbasento ( Lucania) visiti il sito: http://www.pisticci.org/noallacentrale
Paradosso: sono arrivato su questo sito attraverso un link del sito di Bubbico, Presidente uscente della mia Regione, la Basilicata. Lo stesso Bubbico che, ostinatamente, ignora che migliaia di cittadini si oppongono alla realizzazione di una mega-centrale a turbogas a Pisticci ( Lui vorrebbe una 400 Mwe l’intero fabbisogno energetico della Lucania!!),in una zona già fortemente degradata dal punto di vista ambientale, a due passi da popolosi centri abitati.
Lo stesso Bubbico che ha strenuamente difeso e attuato un progetto di cementificazone e devastazione di una delle ultime coste quasi incontaminate d’Italia, quella jonica lucana, per realizzare ( sic!) un turismo di qualità, realmente sostenibile ;e vai coi due porti turistici a 15 km di distanza l’uno dll’altro ( ma ne sono in arrivo altri due), vai con decine di mega-villaggi a sommergere ( caro Grillo) di cemento Sic e Zps; il tutto nello spregio delle norme Comunitarie e degli strumenti di pianificazione ( vedi Piano Paesistico del metapontino, all’uopo modificato per consentire la costruzione dei Porti, altrimenti vietati: lo stesso Bubbico che negli ultimi due giorni di legislatura ha concesso all’Ecoil ( si veda anche articolo sul’Espresso della penultima settimana di marzo 2005), lautorizzazione a smaltire e stoccare 65.000 tonnellate all’anno di oli esausti ( altro che la colza!): dove? Ma tra Pisticci ( ricordate la mega-centrale a turbogas?) e Ferrandina dove, sempre grazie ad uno degli ultimi atti amministrativi di Bubbico, la Società Tecnoparco, ubicata a Pisticci ( ancora!! ma è proprio una fissazione) ha ottenuto una nuova deroga alla legge regionale per importare e smaltire 1000 tonnellate al giorno di reflui industriali che finiscono nel fiume Basento, il terzo più inquinato d’Italia.
Per decenza, evito di parlare degli accordi sul petrolio firmati, orgogliosamente, da Bubbico, il paladino dell’ambiente lucano.
E l’ho pure votato nel 2000.
Alla faccia dello sviluppo sostenibile!!
E pensare che ho trovato il link di questo sito sul suo blog elettorale.
Ciao.
Max
vorrei prestare all’attenzione di tutti i partecipanti al blog una petizione (con video annesso) contro le pellicce, perfavore abbiamo bisogno di firme!
ps se siete deboli di stomaco vi consiglio di non guardare il video
grazie per l’attenzione
http://my.so-net.net.tw/sirwang/fur.wmv
http://www.petitiononline.com/pcfpnfcm/petition.html
Il mio commento riguarda il nucleare in Italia.Ultimamente dalle mie parti piu precisamente a Rondissone –TO– si è venuti a scoprire che ci potrebbe essere la costruzione di un nuovo sito per le ricerche di fusione.
Questo nuovo progetto è stato intitolato IGNITOR.Dalle informazioni che o trovato sembrerebbe uno scarto di progetto da parte degli Stati Uniti,ma perchè dobbiamo provare noi ad accendere questa lampadina? Sarà mica perchè il progettista è un italiano spedito a casa e magari prossimo presidente dell’ Enea.
Tra l’altro sembra che tra i finanziatori ci sia un certo Sella …… si .. si .. quello della Banca.Comunque dalle nostre parti si cominciano a fare delle riunioni nei comuni grazie a lega ambiente per informarci, ma poi stiamo scherzando ,il nucleare in Piemonte era stato bandito con un referendum.Inoltre il Piemonte mi sembra che abbia già pagato dazio per gli anni precedenti e ne portiamo ancora le conseguenze ora con Centrali di Saluggia e Trino – VC- . Speriamo che questo nuovo tentativo venga abbandonato al piu presto,in caso contrario li aspetteremo agguerriti piu che mai. Distinti saluti da Paolo.
Beppe ti 6 mai domandato dove finisca l’olio che il privato compra nei centri commerciali?non è ora che incominciamo a domandarcelo?xchè non si obbliga come soluzione ai centri commerciali di smaltirlo e prendere i nomi di chi lo acquista visto che è un rifiuto classificato PERICOLOSO.Lavorando nel campo automobilistico è una domanda che mi sono sempre fatto vista la ferrea legge che vige sulle concessionari di auto in materia rufiuti
rispondo a lucio gambirasio.
non è facile,ma bisogna averne voglia,tanto per cominciare col gas non solo ci suicida ma si riducono del 75% le emissioni;uno spettacolo di grillo mostrava un bedfor* che andava ad acqua,pericoloso? si sta pensando di andare su marte e la tecnologia non permette di fare un motore sicuro,anchesì ad idrogeno? una conversione da nafta a gas di tutti gli stabili della provincia? produzione di energia con la risacca del mare? difficile ma i nippo già lo fanno
siamo seduti su un bidone di monnezza ok , va bene l’inquinamento ci devasta fisicamente e psicologicamente?(anche biologicamente intendo)ma se i grandi del mondo hanno il petrolio da vendere è colpa loro? se le multinazionali chimiche per riuscire ad avere un’attivo sono costrette a buttare sostanze tossiche nel terreno del demanio o della mafia è colpa loro? adesso non possono neanche più esportarle,poveracci dopo il casino con la Alpi,bisogna stare in cesta. parlando con un mio amico,della questione NIKE,cosa mi ha detto
Interessante spunto di riflessione sull’utilizzo di carburanti biologici. Andate su
http://www.google.ch/search?hl=it&q=olio+di+colza+nel+motore&btnG=Cerca&meta=cr%3DcountryCH
cliccate tenendo premuto tasto il SHIFT sul link di google
Sfamare le macchine, non le persone – edo.swisse.ch – Domenica …
appena si apre la pagina parte in automatico la stampa, ma è sufficiente annullare! Buona lettura!
Suggerisco una visita a questo indirizzo:
http://www.progettomeg.it
Buona Pasqua.
Gli olii vegetali non sono una soluzione ecologica.
Perchè?
Semplice, mettiamo che tutte le auto diesel ora funzionino ad olio vegetale, per produrre una tale quantità di carburante servirebbero milioni di km2 di culture intensive, quindi: 1)desertificazione dei terreni e disboscamento
2 necessaria enorme produzione di fertilizzanti e pesticidi.
Ho notato che nei blog di Grillo quasi tutti pensano che per salvare il mondo basti un nulla.
Come nulla è la soluzione degli olii vegetali.
La soluzione va cercata altrove.
Ciao a tutti.
Scrivo da Taranto, una città in cui il tasso di inquinamento è secondo solo a quello di disoccupazione. Una città deturpata dagli stabilimenti ILVA da un lato e dall’arsenale della Marina Militare dall’altro.
Ho un’automobile a benzina, quindi per ora sono “condannato” ad inquinare anche io. Però, siccome sono un progressita, la prossima la comprerò col motore diesel, così potrò usare l’olio vegetale, che fa meno male all’aria ed al portafogli.
Quindi per fare il pieno andrò al discount per comperarne almeno 10 taniche, che nella migliore delle ipotesi saranno di latta. Spero di trovare il parcheggio vicino al supermercato perchè, nonostante sia un progressista, non so se sarei capace di andare in giro con 50 litri d’olio nella sporta. Con un imbuto riempirò il serbatoio, e con questo gesto darò pubblicamente un esempio di progressismo e, diciamocelo, di ottimismo. Spero solo che vicino al supermercato ci sia uno dei cassonetti per il riciclo del metallo, altrimenti mi toccherà caricarle nel portabagagli per andarle a smaltire nel modo più giusto. E spero anche che il cassonetto sia molto capiente e che venga svuotato ogni giorno… si sa, l’ottimismo e contagioso…
Poi un giorno le istituzioni ascolteranno la tacita preghiera di tutti noi progressisti ottimisti e pianificheranno l’impianto di pompe di distribuzione di olio vegetale. Questo significherà acquisirne il monopolio. E siccome loro (le isituzioni) saranno più ottimiste di noi, applicheranno una tassa tale che l’olio, pur continuando a non danneggiare -troppo- l’ambiente, comicerà a nuocere al nostro portafogli. Contemporaneamente depenalizzeranno i carburanti tradizionali, così i meno progressisti torneranno al “buon” vecchio gasolio, a beneficio dell’ottimismo delle istituzioni. Alcuni di noi, i più progressisti, lasceranno l’auto in garage e prenderanno la bicicletta. Quel giorno pioverà. W l’ottimismo!
Oggetto: TARGHE ALTERNE
Riporto quanto arrivatomi via email: che ne pensate? La solita Bufala o verità? C’è di che esserne inquietati o è meglio farci una scorta di olio vegetale? “La colza danneggia gravemente Siniscalco. Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e’ considerato “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori diesel vennero ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo “diesel”. Non esisteva perche’ non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli olii vegetali, come l’olio di semi, l’olio di soia, l’olio di girasole, l’olio di semi vari, e cosi’ via. Si’, proprio cosi’, quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’ : idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l’eccezione dell’olio di oliva (dovreste prima
surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell’aria mentre bolle. Far passare dell’ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e’ mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu’ il numero di esano e’ alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano). Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e’ la seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l’olio di colza. L’olio di colza e’ un oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su
larga scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che rovina il fegato molto lentamente , il secondo e’ che costa poco. Costa poco nel senso che all’ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro. E quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il tam tam su internet” inizia a prendere d’assalto i discount per comprare questo olio.
Dopodiche’ lo si ficca nel motore. Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che l’olio vegetale e’ leggermente piu’ denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all’accensione.
L’ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l’olio di semi vari, o l’olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e’ testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va,
poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu’ alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel… Tutto qui, direte voi? No, non e’ tutto qui. Perche’ lo stato considera questa cosa una truffa, cioe’ un reato. Se voi, cioe’, comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziche’ friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e’ truffa, perche’ state evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti. Non importa il fatto che l’automobile sia VOSTRA e anche l’ olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui
diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perche’ il resto del carlino NON paga l’accisa sui carburanti ad uso domestico. Allora, qual’e’ il problema? Il problema e’ che il parlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente
sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi’, i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo. Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e’ noto, costa MENO di cosi’, allora l’operazione e’ vantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche’ siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che buttate nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche’ nullo, e le polveri sottili siano la meta’ del diesel petrolifero.
Siccome inquinare e’ BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l’olio di colza e’ SBAGLIATO perche’ rispetta l’ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e’ giusto fare. Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero di esano leggermente
(il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durera’ di piu’, ma avra’ una resa migliore e brucera’ meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e’ MALE, perche’ dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’ ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e’ ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e’ BELLO, rende di piu’, e non c’e’ bisogno che vi elenchi le insidie del
risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e’ una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona in italia le cui gonadi stanno piu’ a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l’espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un “piezz’e’core” del genere? Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l’ho detto!), risparmiando per di piu’ di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento. La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero “annuncio funerario” attorno, come nelle aigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche’ sia una novita’, ma perche’ e’ una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicita’ di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita’ di aziende
che fanno olio vegetale, e scoprirete il perche’.
Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia’ nota a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto “non faccio piu’ pubblicita’ sul tuo giornale se non dici cosa voglio
io”.
Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche’, ma a me Siniscalco non fa tanto sesso. In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l’olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il costo al litro, il che esclude l’olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita’.”
Ecologia, forse non si dovrebbe pensare alle foreste tagliate e massacrate nel brasile e vicinato, alle centrali nucleari che illuminano le città e i terreni che ospitano le loro scorie, alle montagne di eco- balle che nel sud italia richiedono interventi prima del cartografo delle truppe del genio (ma come, prima questa collina non c’era…) e poi del magistrato e poi del capo mafia che l’ha fatta erigere a suo mausoleo e poi del proprietario del terreno che tanto disturba poco…
Cominciamo da piccolo, dal nostro ufficetto, dalla nostra attività, mettiamocela un po’ di buona voglia, e se proprio non sappiamo dove mettere qualcosa, che quel qualcosa sia l’ipocrisia di noi stessi che scassiamo i maroni per i motivi sopracitati e poi sputiamo la cicca di sigaretta in piazza, aspettando che un povero piccione ci si strozzi, vadi a crepare in un angolo e marcendo e putriscendosi crei un bel focolare di qualche malattia antipatica che te la consiglio proprio…
L’ipocrisia di buttare rifiuti secchi e umidi nel medesimo cestino… no, qui é idiozia, lo sanno anche i sassi che poi il cestino inizia a tanfare…
Lasciamo il vetro per le bottiglie di vino e champagne, e acquistiamo le bibite in PET, basta che poi ci ricordiamo di buttarle nell’apposito contenitore…
L’ipocrisia di chi ammucchia le monnezza durante gli scioperi dei netturbini… Bestie, comprate meno, razionalizzate gli acquisti, premiate coloro che non vi nascondono un biscottino fra otto strati di carta e plastica, che oltre a scassarvi i maroni per recuperare l’acquistato inquinerete pure meno.
Basta con questa Ipocrisia che ci fa scaricare i problemi di Gaia (la terra) sui grandi del pianeta, un uomo a cui spari via un braccio con un colpo di obice può sopravvivere, ma un piccolissimo virus lo può ammazzare, quindi anche se é criptico e poco azzeccato come esempio, fregatevene, passate oltre e cercate di cominciare nel piccolo quotidiano a salvare prima il tinello di casa, poi due o tre stanze, l’intero appartamento/casa/magione/villa, il quartiere e via via che piano pianino arriveremo assieme ad una Gaia lucente e felice.
Certo, se poi noi ci smazziamo a fare la raccolta separata, e poi il pistola del comune mischia tutto nello stesso secchio, allora armatevi di mochetto e baionetta e reclamate il riciclo!
Caro Grillo,
come professionista ne vedo troppe di “cazzate” ambientali.
Dal Bosco di Olmè alle autostrade che passano in mezzo ad aree SIC o ZPS ai vari piani urbanistici che costruiscono TORRI (mega palazzi) su aree umide come la laguna di bibione ecc ecc…
Comun denominatore: lo SVILUPPO SOSTENIBILE…!!!
Pongo il seguente quesito: un paese che si ritiene EVOLUTO può permettersi certe azioni?
VIVA IL REGRESSO SOSTENIBILE!!!!
Marco
Artifoni prende il tram.
Non l’ Enrico, l’ Almidano.
Perchè ignoro se al bravissimo giornalista bergamasco del mondo dell’ auto sia mai capitato di salire su di uno sferragliante mezzo pubblico a corrente.
So invece che Almidano Artifoni il tram lo prende, nella finzione letteraria dell’ Ulisse di Joyce.
Molti anni sono passati dal geniale parto di James, e molto scappamento ha nugolosamente borbottato sotto i ponti & non.
Da cognome/cognome a nome/nome.
Leggo su mensile dell’ auto, lettera al direttore di un Duccio lodigiano (erede semantico e natalico del Duccio asso del volante):
se non erro, il giorno della punta/2005 del PM10, nella mia città era un giorno di targhe alterne.
Come dire: meglio emettere che non emettere.
Come non dire: se le targhe fossero state piene, lo sforamento sarebbe stato ancora maggiore.
Come ignorare: l’ euro 4 è un’ottima cosa, ma son sempre stufe parzialmente depurate.
Che poi: c’è euro 4 ed euro 4, se il Co2 al grammo per chilometro non è solo una minuscola strisciolina nelle pubblicità dei costruttori.
Che poi: questa strisciolina – al pari di tutte le altre informazioni significative per il consumatore – non la mettessero più eterea e di sghimbescio.
Non amo l’auto?
L’ amo, eccome, visceralmente.
Ma prendo a prestito le parole di Kevin Roberts, n.1 Saatchi & Saatchi.
Uno che dice che la Ferrari è sexy.
Ma che avverte:
se l’ impegno contro le emissioni inquinanti non sarà profondo e coordinato, si profila messa sotto accusa sulla falsariga di quanto occorso all’industria del tabacco.
Ed allora salire sul tram non sarà più esercizio letterario.
Cordialmente
Claudio Trezzani
Certo che se “Giacomo Leopardi” non ha usato linguaggio offensivo (come da avvertenze) c’è da dubitare di questo blog.
Salve
Si! Gli imbrattamenti sui muri possono considerarsi una offesa all’ecologia, nella maggior parte dei casi rovinano l’estetica degli edifici quindi peggiorano l’ambiente e favoriscono il degrado.
Saluti
Paolo Ramella invece potrebbe considerarsi benissimo un’ offesa alla subcultura urbana, nel caso specifico quella dell’ hip hop, per cui ignoranti come lui non sanno distinguere manco se gli fai il disegnino uno scarabbocchio del tipo “luca ama laura” da un hall of fame fatto da veri writers. Le persone come Paolo ramella sono fuori luogo in fatto di proposte sull’ ambiente e l’energia, dal mio canto ho fatto installare i pannelli solari sul tetto e faccio la raccolta differenziata. saluti cordiali a beppe grillo, sto gia’ prenotandomi per il suo spettacolo del 16 maggio!!
Gli imbrattamenti sui muri possono considerarsi una offesa all’ecologia (vernice-spray-ripulitura con agenti chimici – il tutto nell’aria)?
Scusate, ma non riesco a capire una cosa. L’olio di colza funziona veramente come carburante sostitutivo del diesel? E nel caso in cui funzioni, pienamente o parzialmente, perchè nessun politico ne parla mai come possibile rimendio all’inquinamento così gravoso per tutte le nostre città?
Sono molto preoccupato per quello che sta succedendo. Il capitalismo distruttivo sta portando l’uomo a riconsiderare i valori tipici ( o così credevo ) della natura umana.
Stiamo trattando la Terra in modo disgustoso. Sfruttare è l’unico motto con cui ci si confronta con il pianeta. Non credo possa durare ancora molto.
👇
ELEZIONI E INQUINAMENTO……..
Grande Beppe,
e ciao a tutti,
Ma vi sembra possibile che, in tempi di targhe alterne, blocchi del traffico, inquinamenti vari (che tu stesso hai ampiamente descritto nei tuoi spettacoli), traffico congestionato, ecc. ecc.
Insomma, in un momento del genere, vi sembra plausibile che si vedano, in giro per Milano, i “camion elettorali”, cioè quei camioncini (ma nemmeno troppo piccoli) con un enorme cartello elettorale?????????
Insomma, questi inquinano, contribuiscono a peggiorare il traffico (ma è una cosa intelligente farli viaggiare in pieno orario di punta alla mattina???????) e spesso sono ABUSIVI: stamattino ho assistito a un blocco di uno di questi camion da parte della polizia, con conseguente affissione, sul cartellone portato, di cartello “MANIFESTO ABUSIVO”………
Ci vuole tanta pazienza eh?
Marco
Volevo rendere noto a tutti (per chi non lo sapesse già) il massacro dei cuccioli di foca perpetrato sistematicamente in modo barbaro (con le mazze!) da Paesi civili e all’avanguardia sulle tematiche ecologiche come Canada e soprattutto Norvegia.
Il Canada ha programmato per i prossimi tre anni l’uccisione di UN MILIONE DI CUCCIOLI DI FOCA.
Per fare qualcosa si può firmare la petizione della LAV in modo da invitare il governo italiano a proibire l’importazione delle pellicce (settore dove guarda caso siamo leader mondiali)e a fare pressioni sui governi interessati affinchè pongano fine a questa mattanza.
Il sito è: http://www.infolav.org/lenostrecampagne/altrecampagne/pelliccedifoca/petizionecacciaallefoche/
Fate qualcosa…
Ecologia della vita quotidiana: come smettere di farsi “rompere” dalla pubblicità.
Sei stanco di vedere i programmi televisivi interrotti da una pubblicità che ritieni invadente e a volte anche di cattivo gusto o idiota?
Ti irrita sentirti “offrire” il segnale orario, “invitare all’ascolto” delle previsioni del tempo o la “partecipazione” di qualcuno ai bollettini del traffico?
Sei stufo di non poter posare occhio su un qualcosa di diverso da un cartellone pubblicitario, ormai anche in autostrada?
Ti disturba sempre di più svuotare la cassetta delle lettere da tutti quei volantini pubblicitari che ti promettono incredibili sconti o mirabolanti offerte speciali?
Ti si consumano le dita a forza di girare le pagine pubblicitarie delle riviste o dei giornali?
ALLORA ROMPI LA PUBBLICITA’ !
– USA il telecomando come arma: salta gli spot con il telecomando cambiando canale o azzerando il volume della radio o della TV (cancellare uno spot con la pressione di un dito significa bruciare in una frazione di secondo centinaia di milioni: quelli pagati da te con l’acquisto dei prodotti reclamizzati!!!);
– NON leggere più le pagine pubblicitarie (di norma sulle riviste si trovano spesso sul lato destro: abituati a riconoscerle con un colpo d’occhio e a saltarle);
– SE ritieni che il paesaggio, sia urbano che extraurbano, sia rovinato dalla pubblicità, non comprare il prodotto pubblicizzato e invita chi conosci a non comprarlo. Costringiamo i Comuni, i pubblicitari e gli enti gestori delle strade a ridurre la quantità di pubblicità in città e lungo le strade!
– NON andare più nel negozio o nell’ipermercato che “bombarda” con insistenza la tua cassetta delle lettere, o almeno mettili a conoscenza della tua irritazione.
E soprattutto:
– NON comprare più i prodotti di quelle pubblicità che ti sembrano più invadenti.
Ricorda che se è vero che ognuno di noi è l’oggetto di tutte la campagne pubblicitarie, è anche vero che ognuno può “spegnere” nel suo piccolo la pubblicità con una formidabile arma dalla quale dipendono tutte le aziende che fanno pubblicità, e cioè l’atto di spendere. Cambiare la direzione delle nostre spese può convincere le aziende e i pubblicitari a cambiare rotta sulla pubblicità.
Dalla sito del giornale…
http://www.repubblica.it/copertine/motori/copertina.htm
Così la Opel Zafira HydroGen3 correrà la corsa…
E’ qui vicina la Germania..:-(
chi legge questo se vuole premere sui media è ben accetto…
basta reinoltrare ai media!
Ciao a tutti, Roberto
INTERVISTA IMMAGINARIA
Intervista immaginaria fra un giornalista indipendente e i decisori politici (dagli Assessorati ambiente e attività produttive del più piccolo Comune italiano fino al Ministro dell’ambiente Matteoli e al Ministro attività produttive Marzano, con i diversi gradi di responsabilità e potere decisionale)
Giornalista immaginario:
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Questo accadrebbe, in un Paese normale.
Il giornalista è immaginario nel senso che probabilmente non esiste, non nel senso di “qualunque giornalista”. Sono mesi che di queste cose si parla solo “in rete”, e nessun media si azzarda ad accennare questo fatto pur avendo tutte le informazioni e i documenti ufficiali a riprova…
Qualunque altro tipo di “risposta immaginaria”, imporrebbe ulteriori domande, sempre più incisive e documentate. Giustificherebbe polemiche, e, in caso di risposte elusive, anche le dimissioni…
In altri Paesi, ricordo, i politici si dimettono per non aver versato i contributi alla colf!…, o per aver subaffittato un appartamento le cui spese erano coperte dello Stato. Cose ridicole in confronto.
Nel nostro Paese, quello vero, non immaginario, ci sono ancora politici che insistono a voler costruire altri inceneritori, che dicono ai cittadini che così si risolve il problema dei rifiuti e si risparmia energia. (errate, pietoso eufemismo, entrambe le affermazioni) Primo fra tutti il Ministro dell’ambiente (?) Matteoli.
Ce lo dimentichiamo, ma gli inceneritori sono un incentivo formidabile (e indecente)
alle guerre per le risorse, causano svariate volte lo spreco di energia di una buona raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale, vedi Treviso – Consorzio Priula ed altri.
gli Inceneritori in Italia, Senza i “certificati verdi” (il pagamento dell’energia a tariffa incentivata al triplo del prezzo di mercato) , chiuderebbero DOMANI MATTINA, mentre per anni ci hanno raccontato a media unificati che servono a produrre energia.
Non deve ingannare la cifra di rendimento del 18.5% diffusa da chi installa gli impianti: quella è la resa termoelettrica dell’impianto, ma per il cittadino, che pagherà per tutto il petrolio necessario a riprodurre gli oggetti che vengono bruciati, la resa è 1/3 del già basso rendimento dichiarato.
OGNI GIORNO, in Italia, inceneritori e grandi gruppi tipo Moratti si spartiscono proprio quei fondi in teoria raccolti per sviluppare energie pulite:
5.479.452 euro/gg!!!
Ogni giorno che passa, questa cifra per energie pulite si trasferisce a fossile e spreco irreversibile di rifiuti.
Diretta correlazione.
La UE dice: A. L’Italia risponde: Z Vedasi le NOTE A SEGUIRE
Cordiali saluti
Roberto Pirani
aderente a Rete nazionale rifiuti zero
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DETTAGLI SU QUESTO MECCANISMO INSENSATO
Leggasi qualunque bolletta dell’Enel, alla voce:
Comparto A3 COSTRUZIONE IMPIANTI FONTI RINNOVABILI
che si traduce in:
Comparto A3, QUESTI SOLDI LI DIAMO A CHI CI PARE A NOI… (il 7% di ogni bolletta Enel!)
per sapere come è potuto succedere: Atti ufficiali (sono pubblici!) della X Commissione del ministero attività produttive, Presidente l’On. Tabacci, novembre 2003
AGGRAVANTI…. (se mai ve ne fosse bisogno…):
direttiva 2001/77/CE, (L’Italia deve adeguarsi, le chiacchiere stanno a zero)
dispositivo sanzionatorio del Protocollo di Kyoto per gli sforamenti,
Convenzione di Stoccolma, che impegna i Paesi firmatari…
LIBRI: di Massimo Mucchetti “Licenziare i padroni?”
di M. Ruzzanenti “L’Italia sotto i rifiuti”
Trasmissione di Report sulle privatizzazioni, ultima settimana di ottobre 2004
tra i vari intervistati proprio l’On. Tabacci…
Su internet si trova questo e altro, basta volerlo cercare…
Il problema principale è che la gente non si rende conto dell’enorme potere che noi comuni cittadini abbiamo. Se ci rendessimo conto che siamo noi cittadini, e anche elettori, a fare il bello e il cattivo tempo nella nostra società, allora le cose andrebbero molto ma molto meglio. Ciò che manca è la consapevolezza che noi, nel nostro piccolo che non è poco, possiamo fare moltissimo e senza aspettare che siano i politici e le multinazionali a darsi da fare per migliorare le cose, perché loro non lo faranno. Siamo noi a dare il potere sia ai politici che alle multinazionali con le crocette che mettiamo sulle schede elettorali quando andiamo a votare e i prodotti che compriamo, siano essi indumenti che prodotti alimentari che mezzi di trasporto etc Noi possiamo mettere in moto una rivoluzione pacifica, civile e potente perché viene da noi cittadini. Quello che importa è informarsi per poi agire. E non c’è niente di male se si cerca di convincere gli amici, i parenti, i colleghi di lavoro, magari con i fatti, che noi possiamo cambiare in meglio la nostra società creando la domanda di tecnologia utile che non inquina che ci permetta di avere veramente un certo benessere. Perché il benessere non è la possibilità di comprarmi il digitale terrestre quando non mi si dà la possibilità di usare auto non inquinanti. E questo solo per fare dei favori alle multinazionali. Roba da medioevo, altro che ventunesimo secolo. La cosa buffa è che gli italiani si credono dei “furbacchioni” quando, ad esempio, vanno a fare le code e cercano di passare avanti agli altri comuni cittadini. Quando in realtà questi stessi presunti “furbacchioni” si fanno fregare quando si fanno convincere dalla pubblicità a comprare cose inutili e dai politici a votarli quando si sa che pensano a ben altro e non al bene dei cittadini e quindi del paese.
Io consiglio:
http://www.wwf.it (eco consigli)
http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm (consigli su come inquinare meno e quindi come risparmiare soldi cosa che sarebbe anche stupido non fare)
http://www.ilportaledelsole.it (per capirci di più sui pannelli solari e altro )
http://www.assobiodiesel.it
http://www.equo.it
http://www.finanza-etica.org
esiste una catena di negozi sparsa per tutta Italia che vende pannelli solari a rate a tasso 0%. Per chi è interessato, mi scriva a domenico.barranca@tiscali.it, per evitare di fare pubblicità.
Infine alcune notizie sul biodiesel:
http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/colza1/colza1.html
http://tecnologia.tiscali.it/articoli/2005/marzo/17/colza_al_posto_del_diesel.html
e alcune notizie sui mezzi di trasporto ad idrogeno:
http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/idrogenomontecarlo/idrogenomontecarlo.html
http://motori.virgilio.it/Moto/Magazine/MotoIdrogeno.html?pmk=hpstr1_2
Saluti a tutti
Domenico Barranca
Per Fabio Lombardi:
ciao, ho letto che hai mandato il materiale per la conversione dell’auto da benzina ad H2O a Beppe. Ti dispiacerebbe mandarlo anche a me quando puoi? (In attesa che lo pubblichi lui…)
Grazie infinite, Morris.
morris@charliecinelli.com
Egregio Signor Grillo,
mi scusi, ma io insisto e continuerò ad insistere, ho fiducia in lei;
sono un 35enne di Taranto e faccio parte di un’associazione di Tarantini (Associazione TarantoViva http://www.tarantoviva.it – una cinquantina di iscritti ufficiali, di cui il 70% non residenti) che da un paio di anni si sono incontrati ed hanno deciso di fare qualcosa (può verificare le nostre iniziative sul nostro sito) per il nostro adorabile territorio che così tanto amiamo e che così tanto, purtroppo, è stato usurpato e maltrattato da decenni di incuria, sfruttamento fine a se stesso e medievale conduzione politico/amministrativa che hanno fatto in modo che non solo da un punto di vista ambientale, ma ancor più grave culturale, oggi la nostra situazione in generale sia a dir poco drammatica! Non creda che stia esagerando con le mie affermazioni, anzi le garantisco che, a causa del dover esser conciso in questa sede, drammatica è un termine fin troppo soft per chi giornalmente convive con le problematiche (anzi la principale causa del problema) che qui andiamo ad esporle.
Proprio a nome della nostra associazione (apartitica e senza fini di lucro) mi accingo a farle questo appello;lei, essendo genovese, sicuramente conoscerà almeno in parte (mi scusi la presunzione, ma essendo del Nord, penso che almeno in parte dalle sue parti il problema sia stato risolto) l’argomento di cui vogliamo parlarle.
L’ILVA, EX ITALSIDER, DEL SIGNOR RIVA!
Taranto è uno dei siti a rischio ambientale di interesse nazionale. Ciò significa che ospita complessi industriali il cui impatto inquinante è forte. Tra essi l’Ilva, le cui acciaierie, estese su un’area più che doppia della città e situate a ridosso delle abitazioni, condizionano la vita e la salute dei cittadini. Taranto è una città di 240.000 abitanti; il numero dei residenti è sceso fino a tornare al livello degli anni 60; una città da cui si è ripreso ad emigrare in maniera massiccia. Questo perché la presenza industriale non basta ad assicurare il lavoro ed anche perché molti preferiscono spostarsi in paesi più vicini dove l’aria è più respirabile. Allergie, intolleranze alimentari, disturbi gastrointestinali, insonnia, mal di testa, orticarie, tosse, congiuntivite, asma, cattivo umore hanno lo stesso responsabile a Taranto: l’inquinamento. L’enorme aumento nel nostro territorio di persone colpite da questi fenomeni non sembra lasciare dubbi.Negli ultimi due anni consecutivi la classifica del Sole24ore sulla qualità della vita ha assegnato a Taranto il penultimo posto cioè il centoduesimo. Quest’anno andiamo un po’ meglio, 83^ evviva!
La OMS ha indicato Taranto come la città con maggior incidenza di neoplasie polmonari oltre ad affermare che da sola l’Ilva immette nell’aria quantità di PM10 pari al 10% di tutta Europa!
La città di Taranto convive con questa azienda, la ingloba. Interi quartieri adiacenti hanno una esposizione alle polveri minerali sconcertante: 250 grammi ad anno per metro quadro (dati estratti dal processo sui parchi minerari dell’Ilva).E per il resto, Ingiunzioni di chiusura del Sindaco, sentenze emesse dalla procura della repubblica nel senso della chiusura di alcune cokerie altamente inquinanti, sentenze di condanna per il mobbing, continui incidenti sul lavoro spesso mortali (4.200 solo nel 2004), un patto d’intesa tra Regione, Comune ed azienda, che prevede 56m di euro per interventi vari; patto siglato nel 2002 ed ancora non concretizzatosi è questo il quadro della situazione a Taranto.
Purtroppo noi con questa azienda ci dobbiamo convivere, vorremmo farlo al meglio. In questo stabilimento lavorano persone che sacrificano la propria salute per guadagnare e vivere onestamente. Le generazioni che sono cresciute in questo territorio stanno pagando per le scelte sbagliate prese a livello nazionale e locale 40 anni fa senza ascoltare i cittadini, senza valutare i danni all’ambiente.Ed allora è importante che il patto d’intesa trovi immediata esecuzione, che le leggi siano sempre fatte rispettare anche di fronte al ricatto occupazionale perpetrato nei confronti di una città senza alternative alla monocultura industriale, occorre che i parchi minerari siano ricoperti o spostati e che i nastri trasportatori di minerale siano coperti. Le persone di questa città hanno scritto, denunciato ma non hanno avuto risposta, hanno pregato ma non sono stati ascoltati, hanno pianto invano.
Ci pare un argomento di sicuro interesse collettivo e che può essere approfondito.
Quale la situazione attuale, cosa migliorerà con gli interventi previsti dal patto d’intesa e poi, saranno questi interventi in grado di far fronte alla stringente normativa sulle BAT che presto saranno recepite dal nostro ordinamento? LA DIRETTIVA COMUNITARIA 61/96/CE ha stabilito le regole per identificare le cosiddette BAT e cioè le migliori tecnologie disponibili.
Ora, ma l’Ilva di Taranto può realmente rispettare questi parametri e può abbattere del 40% le sue emissioni inquinanti? In tempi brevi? Con questa mentalità? Con queste persone ed in questo scenario locale?
Premesso che, è terribile pensare che come massimo risultato si voglia raggiungere una riduzione di solo il 40% di polveri, noi riteniamo che mai sarà possibile raggiungere un risultato che sia solo una piccola parte di questa percentuale.
La sensazione è che questo sia un virus difficile da debellare.
Non ne usciamo più se non si fa riferimento a normative rigide a livello nazionale, ad una consapevolezza dello stato reale delle cose.
Questa azienda va monitorata, controllata a vista, nessuna fiducia verso chi non ha rispettato il prossimo.
Occorre parlarne!
Ci piacerebbe parlare di questo, vorremmo che lei ci desse una mano ad informare la gente, con le sue modalità.
Crediamo che si debba riprendere in mano un vecchio progetto intrapreso un po’ di tempo fa e cioè portare questo problema all’attenzione nazionale.
Uscire dai confini tarantini per dare visibilità a questa situazione di degrado ambientale, economico, imprenditoriale e pure istituzionale è quello che vorremmo fare, è quello che le chiediamo. Sono solo degli spunti di riflessione; ci rimettiamo ovviamente ad una sua valutazione di merito sulla fattibilità e sulle tematiche da trattare.Per noi è una importante occasione per continuare nella nostra opera di sensibilizzazione, una occasione per portare il problema della nostra città all’attenzione del grande pubblico. Purtroppo abbiamo capito che non basta più muoversi solo a livello locale, sono troppi anni ormai che si segue questa strada e nulla solo fiumi straripanti di parole cariche di buone intenzioni pre-elettorali e poi .è da quando ero un piccino che sento parlare di inquinamento a Taranto, di turismo ed altro e oggi ancora sento persone diverse dire le stesse cose di trent’anni fa ci siamo stufati, ma soprattutto serve educare, far capire ai giovani di oggi che sono loro che decidono il loro futuro, che non è vero che devono per forza andare altrove per realizzarlo, ma bisogna volerlo e noi lo vogliamo. Abbiamo una storia che da sola basterebbe a portare turismo in città, non si può fare un buco per terra che affiora qualche segno di antiche e gloriose civiltà che abitavano il nostro territorio; avevamo un anfiteatro e lo abbiamo coperto per farci abitazioni, tutto è grigio e cupo e così si tende a far diventare anche il nostro cervello, inerte ed insensibile ai soprusi da idioti! e che dire del folklore, del cibo, delle condizioni climatiche; ha mai fatto un bagno nel nostro mare???? Fantastico, certe giornate sembrano da cartolina caraibica. Il Sole ed il Vento da soli basterebbero a darci energia senza ricorrere a nient’altro, e cosa più importante, sarebbe energia pulita, tutto a nostro vantaggio. E di contro ecco le affermazioni del sig. Riva in un’intervista cosa dice? Testuali parole “A Taranto quando sei stato due giorni ed hai visto gli Ori e la città vecchia, cos’altro c’è più? Beh, prima diano lavoro a tutti i disoccupati e poi propongano magari di fare i bagnini ai 13.000 che sono qui e vediamo se accettano”. Ma si rende conto signor Grillo? Le dico che sarebbe il sogno della mia vita vedere 13.000 bagnini in costume e zoccoletti andare in giro per la città sotto il nostro sole. E’ a dir poco intollerabile la strafottenza con cui Riva gestisce la sua fabbrica; ho sempre pensato che se mai e quando l’Ilva dovesse essere costretta a cambiare strategia a Taranto, vorrà dire che abbiamo deciso di non essere più da terzo mondo (con tutto il rispetto per il terzo mondo).
E qui entrerebbe in causa lei! Sig. Grillo ho avuto la possibilità di seguire i suoi spettacoli, anche se non è mai venuto nella città dei due mari, e altro che ridere ma come dice lei, c’è ben poco da ridere, piano piano ce la stanno mettendo in quel posto con la sabbia, e noi non ce ne accorgiamo nemmeno, tanto stiamo diventando insensibili ed egoisti. Pensiamo che sarebbe cosa importantissima per il nostro territorio che lei ci degni di un piccolo spazio nei suoi spettacoli in giro per il Paese. Questo problema non riguarda solo noi Tarantini ma è una questione di civiltà e rispetto per i più importanti valori umani, tra cui spicca la Salute come diritto acquisito e garantito dalla nostra Costituzione. Sarebbe bellissimo averla qui a Taranto con un suo spettacolo, sarebbe un segnale forte per tutti, cittadini compresi, che smetterebbero di sentirsi soli e dimenticati!
Qualora interessato abbiamo la possibilità di fornirvi tutto il materiale e la collaborazione possibile per il buon esito dell’iniziativa.
Ritengo che il suo spettacolo tenutosi a Taranto lunedì scorso sia un punto di partenza…non ci dimentichi e torni a trovarci più spesso. La saluto calorosamente .
Piero Battista
(socio Associazione TarantoViva http://www.tarantoviva.it)
Il discorso sui mezzi tecnici da utilizzare per giungere alla risoluzione del problema (che è quello di un migliore utilizzo delle risorse e di un miglioramento della qualità della vita) è molto lungo e in questa sede non serve granchè puntualizzare i modi che sono innnumerevoli, alcuni dei quali impiegano tecnologie anche vecchie di alcuni decenni e mai utilizzate.Servirebbe invece, a mio avviso, una presa di coscienza della popolazione sulla situazione sopratutto italiana.Se è vero che le grandi corporazioni influenzano gravemente la politica dei paesi un pò in tutto il mondo, in Italia ciò è ancora più evidente in quanto le decisioni prese dal nostro paese riguardanti la medicina,l’energia,l’edilizia etc. sono sempre state tese a favorire le grosse compagnie, le “solite sospette”.Chi ha tentato di proporre vie nuove e nuovi modi di raggiungere l’indipendenza energetica (e quindi economica) non ha certo avuto vita facile.
L’unico modo per cambiare è che la spinta venga dal basso, smettendo di aspettare che le innovazioni (positive e negative) vengano somministrate, bensì incoraggiando le innovazioni positive (investendoci se vi è la possibilità) e scoraggiando prodotti o servizi che danneggiano l’ambiente e le persone.
Siamo noi che li paghiamo e incrementiamo così il loro potere, quando compriamo i loro prodotti e aderiamo ai loro servizi.Basterebbe solo smettere..
E’ la concezione che abbiamo della società e dell’economia che è distorta.
Il nostro capitale dovrebbe essere il pianeta Terra con tutte le sue risorse, l’aria che respiriamo,etc. non i nostri soldi nè il valore della nostra casa, il nostro capitale dovrebbe essere la qualità della nostra vita e quella dei nostri figli.
Mi farebbe davvero piacere che passasse qualcosa in più dall’informazione.. ma purtroppo i monopoli non lo permettono quindi .. mi si consenta 😉 di consigliare un libro su questi temi.. davvero una buona lettura per chi tenta di trovare delle “alternative” : “Capitalismo naturale” (Hawken/Lovins) http://www.capnat.org
: DIESEL o OLIO DI COLZA??? A CHI CONVIENE?!?!?!?
La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto
per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre è
considerato “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in atto
quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e
io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel
dettaglio cosa NON fare.
La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori diesel vennero
ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo
“diesel”. Non esisteva perché non esistendo i motori diesel, nessuno
(escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come
combustibile degli olii vegetali, come l’olio di semi, l’olio di soia,
l’olio di girasole, l’olio di semi vari, e così via. Sì, proprio
cosi’, quelli che usate in casa per friggere.
La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’ : idem. La
stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei
problemi con quelli turbo compressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi
degli olii che si usano in cucina, con l’eccezione dell’olio di oliva (dovreste
prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare
alcune sostanze facendoci gorgogliare dell’aria mentre bolle. Far
passare dell’ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e’
mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome.
Per di più il numero di esano e’ alto, quindi il botto lo sentirebbero
molto lontano).
Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e’ la
seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l’olio
di colza. L’olio di colza e’ un oliaccio di merda che le industrie
usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che
rovina il fegato molto lentamente , il secondo e’ che costa poco.
Costa poco nel senso che all’ingrosso e nei discount il suo prezzo
oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.
E quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il tam tam su
internet” inizia a prendere d’assalto i discount per comprare questo olio.
Dopodiche’ lo si ficca nel motore.
Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che l’olio vegetale e’
leggermente piu’ denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei
problemi all’accensione. L’ideale sarebbe partire con il diesel
petrolifero, e poi iniziare con l’olio di semi vari, o l’olio di
colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e’ testare sul
vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che
potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e vedete come va, poi
il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
La cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in accensione. I
vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette
di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci
potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common
rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente
percentuali sempre piu’ alte di olio vegetale.
Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte,
ad aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di colza, possono
costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel…
Tutto qui, direte voi?
No, non e’ tutto qui. Perché lo stato considera questa cosa una
truffa, cioè un reato. Se voi, cioè, comprate legalissimamente un
litro di olio di colza e anziché friggerci i calamari lo infilate nel
serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che
e’ truffa, perché state evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.
Non importa il fatto che l’automobile sia VOSTRA e anche l’ olio sia
VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento
in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise.
Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella
stufa, sto compiendo una truffa perche’ il resto del carlino NON paga
l’accisa sui carburanti ad uso domestico.
Allora, qual’è il problema? Il problema e’ che il carlino vorrebbe
dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che
La gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi’, i giornalisti sono
minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero
che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.
Quindi, mi adeguo.
Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65
euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e’ noto, costa
MENO di così, allora l’operazione e’ svantaggiosa.
Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero
perché
siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che buttate
nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e
il bilancio per il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi mostrano come il
tasso di zolfo sia pressoché nullo, e le polveri sottili siano la metà del
diesel petrolifero. Siccome inquinare e’ BELLO, allora ovviamente (in
ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l’olio di colza
e’ SBAGLIATO perche’ rispetta l’ambiente, cosa che , come sappiamo
tutti, non e’ giusto fare.
Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero di esano
leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro
motore non solo durerà di più, ma avrà una resa migliore e brucerà meno
combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e’ MALE,
perché dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’ ancora migliore
rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa
contro lo stato, e’ ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti
sappiamo che inquinare e’ BELLO, rende di piu’, e non c’e’ bisogno che
vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come
se non bastasse, e’ una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona
in italia le cui gonadi stanno piu’ a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi
occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l’espressione
viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un
“piezz’e’core” del genere?
Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche
consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo
(coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio
della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l’ho
detto!), risparmiando per di piu’ di inquinare il pianeta (che come
sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.
La colza danneggia gravemente Siniscalco.
Aut min conc.
Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero “annuncio
funerario” attorno, come nelle sigarette.
Come mai dico questo? Dico questo non perche’ sia una novita’, ma
perché e’ una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare,
e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il
numero di pubblicità di aziende che fanno carburanti, e il numero di
pubblicità di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perché.
Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe
fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene già nota
a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che
usa il ricatto “non faccio più pubblicità sul tuo giornale se non
dici cosa voglio io”.
Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo
articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perché, ma
a me Siniscalco non fa tanto sesso.
In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a quello di canapa
che sono gli ideali, vanno bene anche l’olio di semi di girasole,
quello di semi vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il costo
al litro, il che esclude l’olio di oliva, oltre ai problemi legati
alla densità.
Se a qualcuno interessa la moto ad idrogeno:
http://motori.virgilio.it/Moto/Magazine/MotoIdrogeno.html?pmk=hpstr1_2
mi sembra di avere capito che il propulsore della moto può essere utilizzato anche per altri usi…
Saluti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
E’ possibile avere informazioni più dettagliate sull’utilizzo dell’olio di colza o di girasole al posto del diesel. Tu cosa ne pensi?
Il ministro Matteoli in occasione della presentazione degli autobus funzionanti ad idrogeno avvenuta lo scorso gennaio, ha sostenuto che per vedere circolanti nelle nostre città tali veicoli bisognerà aspettare almeno 10 anni, perchè non è ancora disponibile una rete sufficente di distributori per idrogeno lungo le nostre strade. Allora mi è sorta una domanda molto logica a mio avviso, perchè se è soltanto un problema di rifornimenti non possiamo sin da ora alimentare le centrali elettriche (siti permaneti che non devono spostarsi)con tale combustibile? Oppure è soltanto la solita scusa per non dire che finche c’è il petrolio non bisogna guardare altrove? grazie
ti/vi invio il link di un articolo su alcuni aspetti del biologico che ritengo non siano da sottovalutare:
http://www.ecplanet.com/canale/scienza-1/archeologia-39/1/0/16915/it/ecplanet.rxdf
ciao a tutti. ho inviato a Grillo il progetto di conversione (semplice e geniale) di un’auto a benzina in H2o, spero lo pubblichi quanto prima.
saluti
fabio
Sono una signora di 40 anni. Per il mio daffare quoticiano non ho partecipato a nessuno spettacolo di Beppe Grillo, ed ho ricordi degli spettacoli televisivi che non rivedo più. Sono legata a qualsiasi tema che riguardi la salute morale, mia e altrui, la salute fisica, mia e altrui, il consumo consapevole…e sono consapevole di tutti i miei euro che ho nel portafoglio. (Ho tre figli studenti) Vivo in campagna e utilizzo la legna per riscaldamento (è altamente inquinante?9
Più va avanti e più credo che l’unico modo per combattere guerre e inquinamento è quello di tornare ai cavalli…purosangue. comprare al supermercato di casa propria, quello dell’orto. Perchè? I cittadini sono nulla, in milioni sono una piccola voce… Scoprire oggi che già nel 2000 si parlava di olio di colza, e a distanza di cinque anni non c’è stata altro che…il nulla. Dove la sperimentazione, dove la regolamentazione fiscale…dove tutto il resto. Ecco, vai avanti tu Beppe, perchè io non posso fare nulla.
Salve,
perchè non incentivare da parte del governo la dismissione delle colture di tabacco lasciando il posto alla colza per autotrazione.
Caro Beppe,
sono una naturalista (nel senso di laureata in scienze naturali) che, tanto per cambiare, per vivere fa un altra cosa. Abito in Mugello, splendida conca intermontana alle spalle di Firenze, una meravigliosa piccola valle in cui tante specie selvatiche vivono ancora relativamente indisturbate. Non passa sera che quando torno a casa non incontri una volpe, una coppia di istrici, un rapace notturno, una donnola…
Una conca intermontana è, per definizione, ciò che resta di un lago dell’epoca glaciale, si suppone quindi che l’area sia ricchissima d’acqua, tant’è vero che in Mugello si trovano varie sorgenti tra cui la sorgente Panna. E’ quindi facilmente riconoscibile, ma se non fosse sufficiente ci sono altri indizi: il suolo è prevalentemente calcareo (marne e arearia), gli alberi e le piante autoctoni sono quelli tipici di un tale ambiente, è una zona molto umida, c’è spesso la nebbia e non c’è mugellano che non debba combattere con la muffa in casa… Altri indizi??
A questo punto pare chiaro a chiunque che scavare una galleria in Mugello significa:
1- scavare in un terreno friabile
2- rischiare di forare una vena d’acqua.
E’quello che è successo grazie ai famosi lavori per l’alta velocità. Risultato: le gallerie si sono riempite d’acqua e da esse continuano a fuoriuscire centinaia e centinaia di litri d’acqua sorgiva al minuto.
A Luco di Mugello sono rimasti senz’acqua, la falda acquifera si è inquinata, le sorgenti si stanno seccando.
Chi riparerà questo enorme danno ambientale?
Chi è stato l’incompetente che ha permesso tutto questo?
Chi pagherà i danni?
E soprattutto: tutto questo era davvero necessario?
Per ulteriori commenti ti rimando all’articolo “L’acqua dell’Appennino e i lavori TAV” sul sito di Radio Mugello http://www.radiomugello.it, unica voce di noi mugellani inascoltati.
Un bacio,
Francesca
l’ essere umano nasce cattivo!!!!!!!
è senza una buona educazione fa presto a divenire sadico.
beppe potrebbe educare almeno gli italiani!!!!
come?????
con la sua notorietà!!!?? dandosi alla politica e non nascondendosi dietro a un comico!!!!!!!
beppe esciti le palle se ce l’hai…….
io come tanti ragazzi non aspettiamo altro. facci sperare e non deluderci!!!!
Caro Beppe,
sono Laura di Rapallo, dal lontano ’79 sei il mio beniamino, da anni contribuisco alla diffusione dei tuoi spettacoli e interventi video e, finalmente, ti vedrò dal vivo il 5 maggio al palasport in prima platea ( sì, x il mio idolo mi voglio rovinare!!!!). Ti scrivo x attirare la tua attenzione sulla discussione, prossima alla Camera ,sulla proposta di modifica della legge 157 sulla caccia. Se hai un pò di tempo potrai leggere i dettagli sul sito del wwf [spero non ti stia sulle scatole come greenpeace :o)]. Ti ringrazio per quello che fai quotidianamente per cercare di farci vivere con un pò + di buon senso.
Saluti da laura
PER CASO C’è UN INGEGNERE TRA VOI ?
SE C’è VORREI PORGLI UN QUESITO .
COSTRUENDO UNA CALDAIA A MICROONDE ( COME
QUELLE DEI FORNI A MICROONDE )SI RISPARMIEREBBE
DENARO ED ENERGIA RISPETTO QUELLE A GAS ?
E SE ATTACCASSI IL TUTTO AL FOTOVOLTAICO ?
Io credo che il cercare di inquinare meno dipenda anche e soprattutto da uno stile di vita improntato ad evitare gli sprechi. Se qualcuno pensa di non voler usare un’auto ad impatto ambientale nullo o quasi, che sia ad idrogeno o a pannelli solari o ad altro, solo perché magari non ha le stesse prestazioni di una 5800 CC di cilindrata, sinceramente credo che sia fuori dalla realtà, ma anni luce fuori dalla realtà! Qui si parla si salvaguardare la nostra salute e quella di casa nostra che è il pianeta terra. Quindi, i capricci vengono molto ma molto dopo, sempre che ci sia la possibilità di soddisfarli questi capricci
Se i politici non danno l’esempio, è un motivo in più affinchè il buon esempio venga da noi cittadini. Se altri sporcano, non è certo un motivo per continuare a sporcare anche noi comuni cittadini. Anzi, dato che siamo noi cittadini alias elettori a dare il potere ai politici, incominciamo a far capire loro cosa vogliamo con i nostri comportamenti di vita quotidiana, evitando gli sprechi e laddove possibile, usare tecnologia ad impatto ambientale nullo o quasi. Facendo così capire cosa vogliamo, non solo in quei pochi minuti che ci vengono concessi quando si vota, ma tutti i santi giorni della nostra vita! Senza mai abbassare la guardia. Tra l’altro risparmiare ha come effetto collaterale avere soldi in più in tasca.
Questo nostro comportamento equivale a una maggiore “domanda” dei cittadini di un mondo non inquinato, e attraverso i nostri acquisti si modificano anche i prodotti forniti dalle aziende che dipenderanno sempre dalle nostre scelte (è sempre stato così). Anche se loro vogliono far credere il contrario bombardandoci con la pubblicità.
Già il fatto che si parla in maniera sempre più diffusa di ecologia, di inquinare sempre meno e così via, mi fa ben sperare. La settimana scorsa, ad una nota trasmissione di raitre, lo sponsor era una ditta che vende pannelli solari termici! Sinceramente una cosa del genere non l’avevo mai vista. Ieri sera guardando un telefilm su italia1 ho visto la pubblicità dell’auto di una nota marca giapponese che ha il motore ibrido elettrico-benzina. Anche questa cosa non l’avevo mai vista. Sarà che quest’anno è entrato in vigore il Protocollo di Kyoto, sarà perché l’inquinamento nelle città fa sempre più parlare di sé, ma io sono sempre più ottimista sul fatto che la consapevolezza di noi comuni cittadini sta aumentando e porterà solo benefici. Ovviamente, non sarà dall’oggi al domani avere un mondo migliore, vista la disinformazione, gli scienziati di parte e “simpaticoni” simili.
Saluti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
ALtro link da cui credo è possibile approfondire l’argomento sull’olio di colza e simili:
http://tecnologia.tiscali.it/articoli/2005/marzo/17/colza_al_posto_del_diesel.html
Saluti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
E’ vero che l’idrogeno può essere ricavato da un sistema eolico, il problema è sempre quello:
Quanto idrogeno si produce con tale sistema?
Per far funzionare l’auto di FORMIGONI (BMW 5800 CC ad idrogeno) ci vogliono pannelli solari grandi come un campo di calcio!!!
L’energia non si crea e non si distrugge, ma si trasforma. Pertanto tanta energia consuma la nostra auto tanta ne devono fornire i generatori eolici, o pannelli solari, o centrali nucleari.
Così come si parla dell’idrogeno, si potrebbe parlare del carbone, ricavato però dalla CO2 dell’aria!!! Il CO2 è crbone bruciato, e l’acqua è idrogeno BRIUCUATO.
Caro Beppe, oltre che sperimentare olio di colza nel nostro motore diesel, come possiamo far capire a chi conta che applicare pochi accorgimenti risolleverebbero le condizioni degli individui e le sorti economiche di questo nostro paese.
Ciao con tantissimo affetto…Amedeo
Caro Beppe,
ho assistito al tuo spettacolo di ieri sera e sono felice del fatto che almeno tu non demorda nel pubblicizzare, se così si puo dire, una coscienza più ecologica… io stò frequentando un corso di tecnico per l’ambiente e purtroppo mi sono resa conto che noi tutti non facciamo abbastanza, anzi niente in alcuni casi, per salvaguardare noi e soprattutto le generazioni che verranno… pensavo che fare la raccolta differenziata fosse sufficiente ma non è proprio così…. quella che dovrebbe cambiare, oltre alla mentalità, è l’educazione che si ha davanti a certi problemi… forse la gente non conosce(e questo fa molto comodo) tutti gli aspetti legati alla spazzatura… in fondo si creerebbero anche posti di lavoro e comunque da qualche parte dovremmo metterla.. non è facile cambiare la testa della gente soprattutto quando questa è convinta che tutto ciò che ne può derivare è puzza e non si sa bene che altre diavolerie….. tu continua sempre così che vai forte…. un bacione.
Qualcuno, giustamente, si è lamentato della eccessiva vicinanza delle antenne per la telefonia mobile alle abitazioni. Consiglio di leggere il documento “effetti biologici e sanitari RF.pdf” che si trova sul sito http://www.applelettrosmog.it. In questo documento sono stati raccolti, da uno scienziato italiano, gli studi fatti sugli effetti dei campi elettromagnetici a cui siamo sottoposti 24 ore su 24 tutti noi generati dalle antenne per la telefonia mobile. Gli effetti non sono per niente salutari!!!
A chi è interessato c’è un interessantissimo convegno il 19 marzo 2005 dalle 9.15 alle 13.30 nell’Auditorium del Centro di Solidarietà di Firenze in via dell’Anconella n. 3. Verranno spiegati gli effetti dell’esposizione alle antenne per la telefonia mobile, come si può agire secondo la legge per difendere se stessi contro queste installazioni e infine come dovrebbero fare le amministrazioni comunali per tutelare la salute dei cittadini e permettere ai cellulari di funzionare lo stesso (visto che la gente si è convinta, sbagliando, che non si può vivere senza mah!).
Saluti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
A proposito della proposta di legge sulla caccia ora in discussione in parlamento vorrei segnalare a tutti il sito http://www.cacciailcacciatore.org soprattutto nella sezione della associazione vittime (testimonianze): questa è la caccia oggi!
Ancora non riesco a rassegnarmi al fatto che una lobby che rappresenta una minoranza di invasati debba avere tanto potere…
Questo era un Americano… però l’hanno fatto fuori… ciao a tutti * * *
A proposito di Sviluppo Sostenibile: un brano di Bob Kennedy
“Siamo chiari fin dall’inizio: non troveremo né un fine per la nazione né la nostra personale soddisfazione nella mera continuazione del progresso economico, nell’ammassare senza fine beni terreni. Non possiamo misurare lo spirito nazionale sulla base dell’indice Dow-Jones, né i successi nazionali sulla base del prodotto interno lordo. Perché il prodotto nazionale lordo comprende l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine. Mette nel conto le serrature speciali con cui chiudiamo le nostre porte, e le prigioni per coloro che le scardinano. Il prodotto nazionale lordo comprende la distruzione delle sequoie e la morte del lago Superiore. Cresce con la produzione di napalm e missili e testate nucleari, e comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica. Il prodotto nazionale lordo si gonfia con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte nelle nostre città; e benché non diminuisca a causa dei danni che le rivolte provocano, aumenta però quando si ricostruiscono i bassifondi sulle loro ceneri. Comprende il fucile di Whitman e il coltello di Speck e la trasmissione di programmi televisivi che celebrano la violenza per vendere merci ai nostri bambini. E se il prodotto nazionale lordo comprende tutto questo, molte cose non sono state calcolate. Non tiene conto dello stato di salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro giochi. E’ indifferente alla decenza delle nostre fabbriche e insieme alla sicurezza delle nostre strade. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei nostri matrimoni, l’intelligenza delle nostre discussioni o l’onestà dei nostri dipendenti pubblici. Non tiene conto né della giustizia dei nostri tribunali, né della giustezza dei rapporti tra noi. Il prodotto nazionale lordo non misura né la nostra arguzia né il nostro coraggio, né la nostra saggezza, né le nostre conoscenze, né la nostra compassione, né la devozione al nostro Paese. Misura tutto, in breve, eccetto ciò che rende la vita meritevole di essere vissuta; e può dirci tutto sull’America, eccetto se siamo orgogliosi di essere americani”.
Ciao Beppe,
appena puoi rendici disponibili il file postato da Fabio Fo il 15.03.05 alle 15:36 su come trasformare la propria auto da benzina ad acqua. Non ne possiamo piu’ dei petrolieri (e dei loro amici). A proposito di amici: lo sai che una multinazionale petrolifera legata a Dick Cheney (quel signore che a tempo perso fa il vice di GeorgeW, laggiu’ in America)ha ottenuto 27.000.000$ (venti-sette-milioni-di-dollari) per trasportare dall’Iraq al Kuwait un carico di combustibile del valore di 80.000 $ (ottanta-mila-dollari). Poi noi ci lamentiamo dei costi dei trasporti! PS: la notizia è stata diffusa dal GR1 RAI del 16-3-05 alle 19.
Giovanni
Ciao a tutti,
sto guardando un programma “primo piano” su rai 3, si parla di eco-diesel e olio di colza. Contrariamente a quanto letto in alcuni commenti uno degli esperti intervistati dice “l’olio di colza va bene su motori diesel di vecchia generazione, l’utilizzo dell’ o.c. su motori di nuova generazione e sconsigliato poichè il motore (iniettori in particolar modo) è sensibile a carburanti diversi etc etc”.
L’unico distributore di o.c si trova nei dintorni di Perugia,pare che possa vendere solo grandi quantità di prodotto!
Non c’è verso di respirare aria pulita!!!
Voglio rispondere a chi dice che per avere l’idrogeno è necessario usare energia ottenuta da combustibili fossili. Ciò non è vero e nemmeno necessario. Infatti un’azienda (di cui non faccio il nome per non essere accusato di fare pubblicità) di Pontedera (Pisa) ha intenzione di produrre in serie autoveicoli che usano l’idrogeno come carburante. Tale idrogeno viene e verrà prodotto da un sistema eolico!!! Quindi impatto nullo o quasi sull’ambiente! Inoltre la sostituzione della propria auto con una meno inquinante o per niente inquinante è sempre un vantaggio, in quanto l’inquinamento sarà sempre, prima o poi inferiore, a quello che si avrebbe se si butta letteralmente l’auto vecchia.
Io credo che non esisterà un unico combustibile per i mezzi di trasporto (idrogeno, motori elettrici-benzina, biodiesel, ) specialmente nei prossimi anni quando la domanda di auto meno inquinanti, che sta aumentando, inizierà ad essere soddisfatta. A tale domanda dobbiamo contribuire tutti noi nel nostro piccolo. E solo così potremmo cambiare i comportamenti sia delle aziende e in particolare delle case automobilistiche sia dei politici che vorrebbero metterci i bastoni tra le ruote impedendoci di usare combustibili con un impatto ambientale nullo o quasi. Come cittadini, ad esempio, potremmo evitare di comprare auto fino a quando le case automobilistiche non iniziano a produrre in serie le auto così come le vogliamo noi o male che vada comprare solo auto usate. E come elettori potremmo “dare una lezione elettorale” a chi vorrebbe riproporre il nucleare e/o il carbone, a chi ci prende per i fondelli dicendo semplicemente che gli autobus di tutta Italia verranno sostituiti da autobus che usano sempre combustibili fossili anche se inquinano meno. Ma così non solo non si risolve il problema dell’inquinamento in città, ma ci prendono pure in giro pensando forse che noi siamo così stupidi da crederci e di accontentarci con così poco. Noi, con il nostro stile di vita, dobbiamo far vedere innanzitutto che vogliamo un mondo molto ma molto meno inquinato. Cominciando dalle nostre piccole abitudini che se prese singolarmente forse sono innocue, ma se sommate alle brutte abitudini di tutti gli altri sono devastanti! Noi con i nostri consumi siamo riusciti nella non lodevole impresa a modificare il clima di casa nostra e cioè del pianeta terra. Il caldo asfissiante di due estati fa ci ha “costretto” ad usare i climatizzatori che ovviamente consumano energia prodotta da combustibili fossili che quindi peggiorano ancora di più il clima un bel circolo vizioso direi. Ma possiamo rompere questo circolo vizioso incominciando a modificare le nostre piccole abitudini quotidiane per avere un mondo migliore senza aspettare che i politici diano l’esempio. Evitando gli sprechi, saremmo già a metà dell’opera verso un mondo meno inquinato. Così non daremo la scusa a chicchessia di introdurre il nucleare, il carbone e altri veleni.
Se non agiamo in questa maniera, allora continueremo ad essere presi per i fondelli giustamente perché ce la siamo andati a cercare!
Quanti di voi si sono resi conto che noi siamo già riusciti a creare la domanda per avere, ad esempio, sempre una maggiore varietà di prodotti ecologici e biologici? La quantità di questi prodotti è aumentata perché siamo stati noi ad aver aumentato la richiesta!
Per chi è interessato a sapere qualche eco consiglio, consiglio i siti
http://www.wwf.it
http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm
inoltre per chi vuole approfondire la propria cultura sul solare:
http://www.ilportaledelsole.it
esiste inoltre una catena di negozi sparsa per tutta Italia che vende pannelli solari anche a rate con tasso 0%. Non dico il nome di tale catena di negozi per evitare di essere accusato di fare pubblicità. Per chi lo vuole sapere può scrivermi a domenico.barranca@tiscali.it
Infine, oltre a questa interessante notizia sull’olio di colza e simili:
http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/colza1/colza1.html
consiglio anche http://www.assobiodiesel.it
Saluti a tutti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
Sul sito internet della Repubblica leggo quest’articolo…..un buono spunto x le multinazionali del petrolio.
http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/colza1/colza1.html
Ciao a tutti
Io amo il mare di Sardegna e sono preoccupata per l’ “incidente” del famoso sottomarino che ha disperso il TORIO nell’arcipelago della Maddalena (e mi viene da ridere quando si circoscrive solo all’arcipelago il danno….come se l’acqua fosse ferma….)
Mi piacerebbe che qualcuno mi dicesse: “tranquilla…non c’è pericolo nè per la natura sottomarina, nè per i bagnanti”…qualcuno è in grado di fare una simile affermazione ??????Provata, avviamente!!!!!!!!!!!!!
Recentemente ho letto che il ministero della sanità ha dato parere favorevole alla commerciaizzazione del mais transgenico Monsanto NK601 per alimentazione umana (http://www.newmediaexplorer.org/ivaningrilli/2004/05/03/il_mais_transgenico_monsanto_nk60l_sulle_nostre_tavole_grazie_alla_politica.htm).
Secondo voi sono il solto che pensa male a mettere in relazione il fatto che qualche giorno fa Veronesi ha dichiarato che alcune farine per polenta tradizionali sono cancerogene mentre le farine ottenute da OGM no??
Una grande catena di supermercati (SMA) ha iniziato a sostituire i prezzi dei prodotti sugli scaffali con display a batteria(uno per ogni prodotto, che vuol dire migliaia per un solo punto vendita!). Vorrei sapere se era proprio necessario aumentare di così tanto e così stupidamente la massa di batterie scariche che inquinano il nostro pianeta.
Giammarco da Montecarotto(AN)
ogni tanto riusciamo anche a spuntarla….
Tratto dalla Redazione Valdimello 28 giugno 2004
ABBIAMO VINTO !
Con un comunicato ufficiale del Pirellone, il Consiglio Ufficiale dei Lavori Pubblici presieduto da Carlo Lio ha dato parere negativo alla realizzazione della centrale idroelettrica (proposta da una grossa società) di captazione di tutte le acque della sponda meridionale della Val di Mello: in particolare dei torrenti Ferro, Qualido, Zocca, Torrone, Cameraccio.
Abbiamo vinto una battaglia sacrosanta contro una speculazione idiota e distruttiva di una delle valli più straordinarie, amate e protette delle Alpi.
Abbiamo vinto grazie alla straordinaria bellezza della Val di Mello e delle sue cascate che non possono finire dentro i tubi di una condotta forzata.
Abbiamo vinto grazie al coinvolgimento di tutta la popolazione indignata di come questi gravissimi tentativi di speculazione sul territorio passino sopra le teste dei cittadini.
Abbiamo vinto grazie ai giornalisti che ci hanno dato voce.
Abbiamo vinto su un’amministrazione locale che ha sempre sostenuto la non esistenza di progetti di sfruttamento delle acque in Val di Mello e che ci ha accusato di diffondere notizie false per interesse personale e politico.
Il Comitato spontaneo in difesa della Val di Mello non è mai stato un soggetto politico e come tale avendo terminato il suo scopo torna silente, passando la mano alla nuova Amministrazione Comunale di Val Masino perché abbia la forza di presentare la candidatura della Val di Mello all’UNESCO.
La Val di Mello bene di tutta l’umanità perché rappresenta un ambiente assolutamente unico ed irripetibile non solo nelle Alpi ma in tutto il mondo. Un ecosistema delicato, di enorme valore ecologico e paesaggistico, arricchito dalla secolare presenza dell’uomo che ha saputo viverlo in perfetto equilibrio con la natura.
Vorrei infine ringraziare le migliaia di amici che hanno firmato il nostro appello, le associazioni che ci hanno appoggiato e i formidabili ……..(qui dovrebbero esserci i nomi di chi si è prodigato per il successo)
Per chi come mè ama la montagna questo è un grande successo e spero che ci siano altre iniziavive di questo genere (anche sugli impianti di risalita che deturpano l’ ambiente vedi mondiali pista nuova creata a santa caterina)
ciao a tutti Cristian
Caro gestore del blog , mi piacerebbe sentire un tuo commento riguardante l’iquinamento elettromagnetico ed in particolar modo le antenne di telefonia mobile ,visto che adesso è l’unica cosa che vedo quando mi affaccio dal balcone di casa
..dimenticavo, il progetto te lo mando con piacere, ma rendilo pubblicamente scaricabile.
ciao
fabio
«Bombe atomiche alla Maddalena piazzate dai sovietici negli anni ’70»
Sconvolgente “rivelazione” del senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti Il presidente del Parco: «Sono sconcertato, fosse vero bisognerebbe tacere»
Di STEFANO LENZA Altro che inquinamento radioattivo provocato da sommergibili americani a propulsione atomica. Da circa trent’anni, nelle acque intorno a Santo Stefano ci sarebbero bombe nucleari sparse qua e là dai sovietici. Più che un’ipotesi, è quasi una certezza, almeno per il senatore di Forza Italia Paolo Guzzanti. «Non ho ancora in mano i documenti che provino tutto questo, ma conto di venirne in possesso al più presto. Gli elementi che ho raccolto sono comunque sufficienti per parlarne», ha detto ieri a La Spezia, rivelando in un convegno, l’esistenza di questa sorta di arsenale rosso sommerso. «Negli anni Settanta l’Unione Sovietica posò bombe nucleari sui fondali di fronte alle coste italiane, per usarle come mine in caso di guerra e per provocare inquinamenti radioattivi, dei quali incolpare la flotta Usa e questi ordigni sarebbero ancora in fondo al mare», ha spiegato Guzzanti, presidente della commissione d’inchiesta sul dossier Mitrokhin. «Queste bombe – ha precisato – oggi non sono più una minaccia militare, ma un pericolo per l’ ambiente, in caso di perdite di materiale radioattivo». Ha quindi ipotizzato che alcuni di questi ordigni si trovino di fronte alle basi navali americane in Sardegna. «In caso di inquinamento radioattivo – ha denunciato – sarebbe stato possibile accusare la flotta statunitense». L’idea che tra i coralli dell’arcipelago possano celarsi ordigni atomici non è proprio il massimo per l’immagine di La Maddalena e di tutto il nord est della Sardegna. Il presidente del Parco Marino, l’avvocato Gianfranco Cualbu (An) lo sa bene e commenta con insolita durezza le affermazioni di Guzzanti. «Sono sconcertato. Se una notizia simile fosse vera, bisognerebbe tacere per non creare allarme e, in gran segreto, intervenire immediatamente per rimuovere gli ordigni. In ogni caso non ho mai sentito niente del genere», dice Cualbu. «Se affermazioni di questo tipo le facesse un senatore dell’opposizione – osserva – non le giustificherei ma potrei capirle. Mi cascano invece le braccia a sentirle da un rappresentante della maggioranza: avrebbe fatto meglio ad andare dal ministro della Difesa, tra l’altro uomo del suo stesso partito, informarlo e chiedergli di verificare con la dovuta cautela. Per quanto mi riguarda non posso che smentire e stigmatizzare un comportamento assolutamente irresponsabile». L’avvocato Cualbu e un aficionado dell’Arcipelago. «Ci vado da ben prima del 1972, anno in cui venne concessa la base agli Usa, e ricordo che una volta fu avvistato un sommergibile russo. Venne inseguito e andò via per sempre. Stessa sorte toccò a una nave da crociera stracciona: era dei servizi segreti bulgari e dovette prendere rapidamente il largo. Se in fondo al mare ci fossero delle bombe, credo che sarebbero state notate dalla Marina americana. Quando a fughe radioattive, con tutti i controlli che si fanno nel nostro mare sarebbero state sicuramente rilevate. Il problema è che troppi stanno portando il cervello all’ammasso e parlano senza rendersi conto del danno che provocano. L’ho detto anche di recente nell’audizione alla commissione Ambiente del Senato denunciando la pubblicità negativa di troppe voci in libertà, e in malafede, che insistono sull’inquinamento nucleare senza alcun dato certo». Salvatore Sanna, esperto di problemi militari, la prende con un pizzico di ironia: «Guzzanti parla di basi Usa in Sardegna. Se su questo dettaglio dovessimo basare la veridicità delle sue affermazioni ci sarebbe solo da ridere: in Sardegna, l’unica base americana è quella di Santo Stefano». Ciò detto, diventa fin troppo serio: «È un’ipotesi folle e di estrema gravità perché mette in allarme la popolazione. Un atto irresponsabile che danneggia la nostra economia turistica e non solo. Poi lamentano che facciamo male al nord est sardo noi che ci battiamo contro le basi. Questo del senatore di Forza Italia è un atto di terrorismo mediatico, tanto più grave visto che lui è un giornalista ed è quindi perfettamente consapevole degli effetti. Indigna, poi, la leggerezza nel dire cose tanto gravi precisando di non poterle ancora provare». Sanna guarda alla vicenda anche dal punto di vista degli Stati Uniti: «E vi leggo un antiamericanismo scandaloso. Trovo volgare pensare che siano così insicuri mentre è fuor di dubbio che sappiano tutelarsi molto bene. Ricordo che negli anni ’70 i loro impianti d’allarme scattarono per delle testuggini: i sensori avvertirono la loro presenza e a Santo Stefano si sospettò che potessero essere sommergibili russi. I controlli scattarono immediatamente. Figuriamoci se si son fatti piazzare le bombe atomiche davanti alla base senza accorgersene». Un altro esperto di vicende militari, l’onorevole Falco Accame, ex presidente della commissione Difesa della Camera, parla di «notizia superesplosiva, se fosse vera. È la prima volta che sento qualcosa del genere. Non la trovo folle e inattendibile. Su queste vicende è difficile dare valutazioni certe. Posso dire, però, che le mine marine sono incontrollabili e quindi vengono usate con molta cautela, più che mai se atomiche. Sul loro impiego tutto è stato sempre coperto da assoluto segreto. Può darsi che Guzzzanti sia venuto a conoscenza di particolari indagando sul caso Mitrokhin. La base di La Maddalena è un grande mistero fin dalla nascita. Ancora oggi non si sa perfino chi ha firmato il decreto di cessione agli Usa, se il Governo oppure si è trattato di una accordo tra alti comandi».
Unionesarda.it del 15/03/2005
Caro Beppe (scusa il “TU” ma mi viene spontaneo), naviga e rinaviga mi sono imbattuto nella scoperta di un semplice progetto per convertire ad acqua qualsiasi auto a benzina esistente.il progetto sembra alquanto semplice (come tutte le cose geniali) al punto da poter ipotizzare la costruzione nel garage di casa….
Il file che ho scaricato contenente l’intero progetto, non è più disponibile in rete e quindi vorrei inviartelo in modo che tu possa metterlo a disposizione di tutti e magari pubblicizzare e sensibilizzare il tuo grande pubblico.
…se il potere sta nell’informazione, tu hai un buon potere e potresti utilizzarlo a fin di bene con dei suggerimenti diretti.
Grazie
Fabio
Finalmente il governo ha trovato la soluzione al problema dell’inquinamento urbano…
Leggete qui:
“Con un decreto il Governo ha aumentato il costo delle accise sulla benzina ( 0,05 centesimi) e sul gasolio (0,1 centesimi). L’operazione, illustrata dal titolare dell’Ambiente, Altero Matteoli, Si pone l’obiettivo di recuperare 350 milioni di euro, che andrebbero ad aggiungersi ai 110 milioni di euro già disponibili per il trasporto pubblico locale. Questi soldi, ha spiegato, Matteoli, saranno subito disponibili per consentire ai Comuni di acquistare bus più nuovi da immettere in circolazione atti a ridurre la condizione di forte inquinamento delle città. Il Governo si è preso una settimana di tempo per presentare ai sindaci una proposta “organica” per risolvere il problema dello smog. Si è concluso così, l’incontro tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, e i ministri dell’Ambiente, Altero Matteoli, e delle Infrastrutture, Pietro Lunardi.”
Questo e il resto dell’articolo è su…
http://money.msn.it/mylife/ultimo_due/
P.S. Ma quando mai…
Allego un articolo di oggi sul corriere.it (spero il corriere non me ne voglia). Mi piace l’ultima battuta …
Michael
L’inquinamento Usa? Colpa degli stranieri Secondo Harvard e altri atenei, gli States sarebbero contaminati dallo smog messicano, dal mercurio cinese e dalla sabbia africana
Smog a Los Angeles (Ap)
NEW YORK – Gli americani importano di tutto automobili, vestiti, birra ma ultimamente gli scienziati hanno scoperto che esiste un altro tipo d’importazione, assai meno gradito: l’inquinamento. Secondo una mezza dozzina di studi realizzati da alcune autorevoli università americane (tra cui Harvard e l’Università di Washington), l’aria respirata da milioni di americani è contaminata dallo smog messicano, dal mercurio cinese e dalla polvere africana.
«Il vento trasporta questi elementi inquinanti oltre i confini degli Stati Uniti», scrive Usa Today, che dà ampio spazio a queste ricerche. Gli effetti della contaminazione sono tangibili. A partire dal mercurio emesso da fattorie e centrali elettriche in Cina, Corea ed altri paesi asiatici, che si deposita nei laghi e nei fiumi Usa, rendendo i pesci non commestibili. La sabbia dal deserto del Sahara è trasportata dal vento, oltre l’Atlantico, alzando il livello di particelle nell’aria oltre le norme federali a Miami e in altre città del sud.
Ad inquinare l’aria nei parchi nazionali in California e Texas ci pensano le nubi e l’ozono provenienti da fattorie, centrali elettriche e falò di Messico e Asia. «Il 30% dell’inquinamento americano è d’importazione – afferma David Parrish dell’Amministrazione Nazionale Oceanica ed Atmosferica. Secondo Daniel Jacob, della Harvard University -, nel 2020 l’inquinamento che viene dall’estero sarà il fattore primario di degrado ambientale nei nostri parchi nazionali e nel resto del paese».
L’articolo d’Usa Today cerca di giustificare e persino scagionare l’amministrazione Bush, nel mirino per aver abbandonato il protocollo di Kyoto. Mentre gli Stati Uniti negli ultimi tempi hanno cercato di diminuire le proprie emissioni di gas pericolosi, – teorizza l’autorevole quotidiano, – alcune nazioni, specialmente la Cina, emettono sempre più aria contaminata”. “L’inquinamento di altri paesi, – conclude il quotidiano – potrebbe annullare, di conseguenza, il miglioramento della qualità dell’aria in Usa, che è costata miliardi di dollari”. La colpa, in altre parole, è solo degli altri.
Alessandra Farkas
15 marzo 2005
Non posso crederci…usare l’olio di colza significa evadere le tasse sui carburanti? Possibile che non ci sia mai scampo? Ogni volta che scopriamo qualche cosa che possa portare un po’ di giovamento, deve sempre essere ostacolato? Perchè io sulla mia macchina non posso usare il carburante che voglio? Cosa vuol dire evadere le tasse sui carburanti? Se non usufruisco più del gasolio per autotrazione perchè devo pagare dei tributi relativi ad un bene smetto di utilizzare? É come pagare il canone anche se non hai la tv! Se rimango senza carburante all’estero sono un evasore perchè non faccio gasolio in Italia? Qualcuno riesce a spiegarmelo?
a me sta troppo a cuore l’ecologia, al punto di “incazzarmi” veremente nel caso di sprechi di acqua, riscaldamento, carta, etc…
esiste una cura?
in fin dei conti non posso prendermela per ogni volta che il prossimo fa qualcosa d’ingiusto…
anche se in effetti inquinando fa un torto (indirettamente ovviamente) anche a me essendo la natura un bene comune… o no? o_O
ciao, sei una persona senza la quale le tenebre sarebbero profondissime come la puzza che avvolge questa prigione-camera a gas (milano)…non farti eliminare dagli agenti del male (ci siamo capiti), nonostante tutto noi schiavi abbiamo ancora un cuore ed un cervello…
Caro Beppe, l’inquinamento ambientale ha ormai raggiunto livelli catastrofici. Abito, anzi, abitavo in una località tranquilla e con molto verde, ma attualmente hanno sacrificato il terrirtorio per costruire un’infinità di capannoni e cave di estrazione della ghiaia in nome di chissà quale progresso e benessere. Le aziende orami si trasferiscono tutte (o quasi tutte) all’estero, i capannoni rimangono sfitti, eppure continuano a costruirne ancora a scapito dell’agricoltura locale e dei cittadini che si vedono sempre più assediati dal cemento. Per non parlare delle cave, un giro di affari di milioni di euro per l’interesse di pochi che gestiscono il giro di estrazioni di ghiaia. La tanto acclamata bellissima provincia di Treviso è diventata una zona a rischio per le continue cementificazioni, estrazioni, tutto in nome del benessere per la comunità. Questo benessere non so dove sia, visto che abbiamo strade pericolose,con un alto tasso di inquinqmento cittadino e sempre meno zone agricole e boschive.
Tanti saluti, spero che continui nella tua lotta per tutti i problemi che ci riguardano, e non sono solo l’inquinamento.Ciao.
Io sto cercando qualcuno che possa darmi delle informazioni riguardo allo smaltimento di eternit e amianto, vorrei sapere a chi devo rivolgermi senza dover spendere delle cifre allucinanti per lo smaltimento di questo materiale che mi sono ritrovata in casa senza saperlo.
Spero che qualcuno sappia darmi delle dritte.
Il mio indirizzo per scrivermi è: elyluna@yahoo.it
Grazie mille per avermi dato questa opportunità di chiedere informazioni.
Elisa
Mi è stato detto che le cittadine italiane stanno metendo rotatorie come se nulla fosse solo perchè la UE li finanzia per la diminuzione dell’inquinamento. Me lo puoi confermare? E si può sapere a quanto ammonta la cifra, ad ogni rotatoria che viene aggiunta? E si può anche sapere perchè nessun sindaco dice: “Questa rotatoria porterà nelle casse del nostro comune 10 in più nel prossimo bilancio!”?
Signore e signori…
L’olio di colza…
Tg5 del 14/03/2005.
Qualcuno ha provato a mettere questo olio nel motore diesel della propria auto…funziona!
Sensibili riduzioni di inquinamento e costo irrisorio, certo non vai in pista con le altre formula uno ma in compenso risparmi e hai la coscienza un tantino più pulita.
Finalmente si smuove qualcosa nel mondo dei motori diesel.
Tempo fa guardando in un programma di diskovery scienze vidi un tizio che aveva convertito una datsun,auto storica giapponese a benzina in una ad olio fritto, ovviamente montando un motore diesel.
Questo ottenne il carburante con una reazione chimica a base di soda caustica, creando il biodiesel dall’olio dei fast food, ora si scopre che nei supermercati si vende e lo si può usare.
A voi il folle!
http://www.veggiecar.com/
Ovviamente i vecchi diesel non digeriscono bene la conversione a patto di farne delle modifiche, i nuovi d’estate filano via lisci,(grazie alle nuove tecnologie di iniezione a pressioni elevate) mentre d’inverno causa gelo hanno bisogno di essere miscelati con i diesel del distributore.
E’già qualcuno parla di evasione delle accise!
Ma saremmo liberi di vivere?
Sta crescendo, promosso da Legambiente, il “car sharing” in Italia.Contento per la novità mi iscivo fiducioso.Scopro con delusione disorganizzazione,macchine NON ECOLOGICHE,alte spese che non consentono ai più giovani di avvicinarsi all’iniziativa,bassa qualità del servizio,contratti che cambiano deventanto più restrittivi….CHE DELUSIONE!chiedo consiglio e lancio l’allarme.. se non ci si può fidare più neanche di Legambiente….meno male che c’è il muro del pianto…
Simone
D’accordo beppe ma accetta anche questa critica.
Sbaglio o tu giravi sempre con un grosso fuoristrada a benzina?
Non pensi che dovresti tu per primo un esempio?
facciamo causa alle case produttrici di sigarette perchè ci ammazzano quando fumiamo. non possiamo fare causa alle case costruttrici di auto che vanno oltre i 130 km/h? non è lo stesso discorso? un genitore può far causa ad una casa costruttrice se suo figlio si ammazza a 200 km/h? quella macchina non dovrebbe andare così veloce, instighi chi guida a farlo. se vincessimo su questo campo sarebbero costretti a fare le macchine che vanno meno e che inquinano meno…
Caro Grillo,
sono stato a Praga la scorsa settimana e nel corso di una visita alla Sinagoga Spagnola nel quartiere ebraico sono andato in bagno.
Sono rimasto colpito dall’insolita posizione dello scaldacqua per il lavabo che era al di sotto del lavabo stesso. Allora ho verificato e ho immaginato che si tratta di uno scaldacqua da sifone con recupero del calore dall’acqua di scarico. Poichè se ne è parlato molto di recente come esempio di risparmio energetico ho potuto constatare che funziona benissimo e che, ancora una volta, le cose più intelligenti mi capita di vederle applicate all’estero.
saluti a tutti
Oggetto:citta a misura d’uomo
Caro Beppe Grillo
nell’estate 2002 ,ero a Lecce come turista e ne sono rimasto incantato,non solo dalla bellezza della città ,ma per l’ordine,la pulizia e la sua organizzazione.In particolare ho potuto costatare che una citta del sud-Italia si e’dotata di lampioni ad energia solare e cosa strabiliante di macchine Piaggio(se non ricordo male ,con 5 posti + l’autista) a energia elettrica con autista ,per il trasporto di turisti e non,per attraversare il centro della citta’.(centro pedonale)
Ora mi domando,se questa è un’idea geniale ,o solo un’idea prodotta da un cervello dotato di buon senso.(questo si che e’eccezionale)
E’chiaro il concetto?
PS.
Sabato 12/03/05 ero al forum di Assago e nonostante le risate Amare ti dico “GRAZIE DI ESISTERE”1-2-100 -1000-1.000.000 DI VOLTE E TIENI DURO
UN’ABBRACCIO
Massimo
Lo so, sono ripetitivo, c’è qualcuno che mi può
dire dove finisce la “bufala” e inizia la verità
sull’agomento auto ad aria compressa??
Andate a vedere questo sito… http://www.ecotrasporti.it/eolo.html ha dell’incredibile
che questa notizia sia passata solo alle 16,30 di pomeriggio su Rai Tre (Geo&Geo) per 3 minuti, seguita forse da 500 persone….
Sono sconfortato
Caro Beppe,
ieri mattina facevo colazione a Prato (in Toscana). Sulla prima pagina del giornale locale troneggiava l’annuncio della giunta di aver ritoccato verso l’alto le tariffe per i rifiuti. Un bel salasso per tutti. Mi è andata la brioche di traverso ripensando alla manovra che questi figli di buona donna stanno facendo. Nei programmi del Comune già da anni c’è un impianto di combustione rifiuti (con cogeneratore) ma non lo hanno mai sbandierato un granchè (elezioni provinciali e comunali troppo ravvicinate e tra poco le regionali) temendo di perdere fondamentali bacini di voti, dal momento che il sito è già deciso da tempo. Come fare allora a rendere più dolce la pillola??? Si aumentano a dismisura le tariffe, così quando troveranno la soluzione geniale, ovvero bruciare i rifiuti per produrre anche un po’ di corrente e abbassare le tariffe (lo faranno mai?) la gente sarà felice, e riusciranno anche a chiudere la bocca ai cosiddetti ambientalisti (in zona sono contrari a priori a tutto) ed a far digerire ai residenti la presenza di un impianto di rilevanza interprovinciale con tutto ciò che comporta in termini di infrastrutture.
Proprio vero che la fame aguzza l’ingegno…
Ho assistito allo spettacolo di Beppe Grillo dell’8 marzo a Treviglio.
Nell’occasione è stato citata la problematica relativa all’uso di acqua in bottiglia e nello specifico è stato fatto cenno alla possibilità di filtrare l’acqua in ingresso ed addizionarla anche con anidride carbonica.
La mia esperienza è che il sistema è valido ed efficiente, ma ad oggi quasi tutti i sistemi in oggetto prevedono l’utilizzo di una bombola usa e getta in ferro (quanto più anti igenico..), e quindi in perfetta antitesi con una logica di “riutilizzo” dei materiali!!!!
Alcune brevi note sull’anti-ecologismo delle giunte comunale e regionale a Milano:
– abbiamo il parco autobus più vecchio e più inquinante d’Italia e tra i peggiori in Europa, eppure l’ultima finanziaria non prevede nulla in termini di “svecchiamento” del parco mezzi pubblici.
– E’ stato riaperto già dalla giunta Formentini il centro a tutte le auto, nonstante il 70% dei milanesi con un apposito referendum si fossero espressi in maniera contraria. Ora il centro di Milano è una camera a gas e Albertini dice che chiuderlo “sarebbe un’assurdità”.
– Nei giorni di targhe alterne (che come abbiamo visto non portano alcun risultato) siamo l’unica città in cui non possono circolare nemmeno le auto Euro 4 se non hanno la targa corrispondente al giorno, mentre i TIR e i camion di 30 anni ultrainquinanti hanno mano libera sempre.
– A che serve far circolare le auto a targhe alterne se la maggior parte dei condomini di Milano è ancora riscaladata a gasolio e qualcuno addirittura a carbone?
– Il trasporto ferroviario è uno sfacelo. Basta guardare qualsiasi TG Regionale ogni sera. Ritardi, guasti, cancellazioni. CORSARO (Ass. regionale ai trasporti) VATTENE!!!!!!
– Il nostro “governatore”, intanto, gira per Milano con una BMW serie 7 ad idrogeno che costa 400.000 Euro, pagata con i soldi dell’ICI.
10 anni di Formigonismo hanno distrutto la Lombardia.
Nel nord Italia si sono superati i livelli massimi di inquinanti consentiti per 35 giorni consecutivi (per molti piu’ giorni a mio parere!).La reazione dei politici a Roma e’ stata cambiamo i valori dei livelli massimi allora! I politici locali invece hanno detto che ci vogliono piu’ soldi per finanziare l’ammodernamento dei mezzi pubblici (non sapevo che i soldi filtrassero l’aria!).Non e’ stata applicata la normativa europea dello stop ad oltranza perche’ senno’ gli Italiani si spaventano e non sono piu’ comodi! Ma siamo cosi’ stupidi? Quanto denaro ci vuole per fare un regolamento sul riscaldamento delle case nei centri urbani, in modo da non avere 30 gradi in casa perche’ il vecchiettino dell ultimo piano non riesce a stare in maniche corte?…E non far pagare il biglietto dell’ autobus nei giorni di limitazione del traffico(come succede a Torino)? Non risolvono la situazione questi provvedimenti ma dimostrebbero che i politici possono usare il cervello.La gente si dimentica che questa aria malsana e’ respirata da tutti..ma soprattutto la gente dimentica…
Giusto una citazione di origine personale:
sono un uomo che ama il mare….
…se fossi il mare , odierei gli uomini.
ciao
fà
Petrolio: l’impennata dei costi rilancia il “biodiesel”: dati motoristici, statistiche, produzione e prospettive in Italia del carburante alternativo
di Stefano Mortara
L’aumento del costo del petrolio (35$ il barile nell’ultima settimana) ha rappresentato, al rientro dalle vacanze, uno degli argomenti più dibattuti sia sugli organi d’informazione sia nelle chiacchiere di tutti i giorni, in quanto questa situazione ha implicazioni notevoli sul costo della vita a causa dell’aumento di tutti i derivati diretti ed indiretti dell’oro nero: benzina, elettricità, gas, trasporti ..
Queste ed altre considerazioni economiche, a volte in accordo anche con considerazioni ambientali, hanno fatto sì che negli ultimi anni si intensificasse in tutto il mondo la ricerca nei confronti di forme alternative d’energia.
Infatti, il principale responsabile della recente crescita nelle emissioni globali di carbonio – 6,2 miliardi di tonnellate nel 1996, ben circa quattro volte superiore rispetto al valore del 1950 – è il settore dei trasporti, che ha rappresentato, tra l’altro, la fonte di inquinamento con il più rapido accrescimento negli ultimi vent’anni.
Ciò è dovuto in massima parte all’aumento del parco di autovetture, che è passato da 50 milioni di unità nel 1950 a 500 milioni di unità nel 1996.
Come conseguenza, se si vorrà diminuire l’emissione globale di carbonio dovuta al settore dei trasporti, si dovrà adottare una politica mista fatta di sistemi di tassazione sui combustibili da trasporto – un ritocco sia pur minimo delle tasse sulla benzina potrebbe portare entro il 2020 a una riduzione delle emissioni di carbonio del 12% – e di ricerca e uso di combustibili da trazione alternativi ai derivati dal petrolio.
In anni recenti, i ricercatori hanno dedicato larga parte delle loro attenzioni all’esplorazione dei biocombustibili sorgenti di energia a base di piante in particolare per l’utilizzo in motori diesel.
I biocombustibili sono rinnovabili, e i motori che funzionano con questi combustibili emettono meno fumo e monossido di carbonio di quelli che viaggiano a diesel, e non producono anidride solforosa (SO2).
I biocombustibili possono essere prodotti da oli vegetali e grassi animali, mediante la conversione a esteri metilici od etilici. Gli esteri di oli vegetali e grassi sono usati perché hanno una minore viscosità e migliori proprietà combustibili rispetto agli oli ed ai grassi puri.
Gli oli vegetali, quali quelli di soia, di colza, di girasole, di palma, di noce di cocco e di ricino sono stati studiati e riportati quali potenziali materie prime per la produzione di biodiesel. Grassi animali, ad esempio sego, ed oli alimentari esausti sono stati considerati anch’essi per gli stessi propositi.
Sono state scoperte svariate tecnologie per la produzione di biodiesel da oli vegetali contenenti una quantità variabile di acidi grassi liberi. Molti studi dimostrano che i motori diesel standard possono funzionare con il biodiesel, sia puro sia miscelato con diesel petrolifero, e gli sviluppi in questo settore sono ben documentati in tutto il mondo.
Produzione di biodiesel
L’olio di colza è la principale materia prima utilizzata nella produzione di biodiesel, la seconda è l’olio di girasole, seguito dall’olio di semi di soia. Altre materie prime sono l’olio di palma, l’olio di semi di lino, il grasso animale e l’olio da cucina esausto.
Il biodiesel è prodotto commercialmente mediante transesterificazione di oli vegetali, o grassi, con alcool. Lo scambio di esteri sostituzione dei componenti alcolici (gliceroli) con metanolo avviene abbastanza facilmente a basse temperature (50-70°C), a pressione atmosferica, in eccesso di metanolo e in presenza di catalizzatori alcalini, ad esempio idrossido di sodio (NaOH).
Comunque, queste condizioni blande richiedono un olio che sia stato neutralizzato mediante raffinazione alcalina o distillazione in corrente di vapore. E’ anche possibile convertire l’olio di palma vergine con varie quantità di acidi grassi liberi in un processo continuo, combinando i processi di esterificazione e transesterificazione.
Caratteristiche del combustibile
Le proprietà del biodiesel sono comparabili a quelle del diesel petrolifero. Il peso specifico di tutti i biodiesel è leggermente superiore a quello dei diesel, la fluidità dipende dalla composizione degli acidi grassi o dalla insaturazione degli oli vegetali.
Le caratteristiche combustibili dei carburanti diesel sono espresse in termini di numero di cetano, una misura del ritardo di accensione il tempo compreso tra l’iniezione del combustibile nella camera di combustione e la sua accensione.
Tutti i biodiesel presentano un numero di cetano più elevato ed un più alto punto di infiammabilità (flash point). L’elevato numero di cetano significa un più basso ritardo nell’accensione, che è desiderabile per motori a basso numero di giri. L’elevato flash point rappresenta una maggior sicurezza nello stoccaggio e nel trasporto.
L’efficienza termica del biodiesel dipende dalla struttura delle molecole alchiliche e gliceroliche. Per esempio, l’introduzione di un doppio legame comporta un aumento nell’efficienza.
La scelta dell’olio vegetale da utilizzare dipende dal costo di produzione e dalla disponibilità. L’olio di palma è il migliore dal punto di vista della resa nella coltivazione, ma gli esteri degli oli vegetali liquidi hanno punti di fusione inferiori e quindi sono più vantaggiosi per l’uso del biodiesel in climi rigidi.
Test motoristici
L’utilizzo di biodiesel come sostituente del diesel è stato riportato estensivamente e molti ricercatori hanno effettuato test di durata al banco con biodiesel di vari oli vegetali.
In generale, il biodiesel produce emissioni con una minor opacità dei fumi, idrocarburi incombusti e monossido di carbonio che il diesel. In più, non si è rivelata l’emissione di anidride solforosa, ad eccezione che nel combustibile prodotto da olio di palma, che è di qualità inferiore rispetto agli altri oli (tranne forse dell’olio di colza poco raffinato) e contiene un trascurabile quantità di zolfo.
Sono stati ottenuti risultati contrastanti per quanto riguarda gli ossidi di azoto (NOx) nelle emissioni, ma la maggior parte dei test hanno evidenziato un incremento nell’emissione di questi ossidi nel biodiesel.
Tutte le prove dimostrano una riduzione nella potenza del motore ed un aumento nei consumi, ma questa discrepanza è considerata trascurabile considerando che il contenuto energetico del biodiesel è solo circa il 10% inferiore rispetto a quello del diesel.
La maggior parte delle differenze riportate, specialmente nel processo di combustione, sono state attribuite principalmente a differenze nel ritardo dell’accensione tra le due benzine.
Sono stati osservati problemi di compatibilità del biodiesel con alcuni materiali: vernici, alcune plastiche di basso valore e materiali di gomma vanno incontro a degradazione attraverso indurimento e/o deterioramento. Queste osservazioni suggeriscono che i componenti che vanno a contatto con il biodiesel debbano essere costruiti in altri e più appropriati materiali.
Prove su strada
Esistono un numero limitato di pubblicazioni su test effettuati sul biodiesel. In Francia, il biodiesel ottenuto da olio di colza e miscele di biodiesel/diesel viene utilizzato sperimentalmente in bus e camion in trenta città.
In Italia, si riporta l’utilizzo in 19 città (tra le quali Ravenna, Milano, Cremona, Genova e Roma) di 72 bus funzionanti a biodiesel. Il test è cominciato nel 1991 e fino ad ora ha portato a percorrere 520000 Km.
I risultati finora raccolti indicano che la potenza espressa e i costi sono comparabili con quelli del diesel. Si osserva una marcata riduzione nelle emissioni di fumi, idrocarburi incombusti e particolato, ed una leggera diluizione dell’olio lubrificante del motore.
In Germania, in seguito ai favorevoli risultati ottenuti sia con motori mono che multicilibndri, la Mercedes-Benz ha condotto una serie di test sul campo sul biodiesel da olio di colza in camion, bus e taxi dal gennaio 1991 a ottobre 1992.
I consumi di combustibili e oli lubrificanti sono comparabili con quelli del diesel e i guidatori intervistati si sono dichiarati soddisfatti delle prestazioni dei veicoli. Negli Stati Uniti miscele di biodiesel da olio di semi di soia e diesel in rapporto 20:80 o 30:70 sono stati utilizzati per far funzionare 1200 veicoli in 400 città, per un chilometraggio totale di cinque milioni di chilometri tra il 1992 e il 1993.
Le osservazioni sono state simili a quelle ottenute nei test europei. Si è infatti osservato che il biodiesel non presenta problemi tecnici e offre vantaggi ambientali, particolarmente nelle aree urbane, quali la riduzione dell’anidride solforosa. I risultati delle prove su strada hanno confermato che il biodiesel ed il gasolio si comportano nella stessa maniera, e che l’uso del primo non comporta la necessità di modificazioni nella struttura dei motori.
Quale futuro per il biodiesel?
Tutti gli studi effettuati, da quello al banco di prova ai test su strada, hanno dimostrato che non esiste una significativa differenza in prestazioni motoristiche e consumo di carburante sostituendo il biodiesel al gasolio.
Oltretutto, le emissioni sono più pulite; negli ultimo 15 anni, 28 nazioni si sono cimentate nel progetto biodiesel e la produzione di questo combustibile vegetale è passata dagli impianti pilota alla produzione su larga scala. Ad oggi esistono in totale 85 siti produttivi per il biodiesel, dislocati tra l’altro in Austria (10000t/a), a Livorno (80000t/a) ed in Francia (120000t/a).
Il biodiesel può essere utilizzato in motori che siano stati costruiti prevedendo l’utilizzo di elastomeri ad esso resistenti. Un numero crescente di costruttori hanno previsto la possibilità dell’uso di biodiesel nei loro motori, incluse Mercedes-Benz, Volkswagen, Massey Ferguson e John Deere.
Il biodiesel è correntemente in commercio in Francia, Germania, Italia, Austria, Svizzera, Repubblica Ceca, Slovenia e Stati Uniti. In Austria e Germania viene utilizzato biodiesel puro, in Francia e USA miscele rispettivamente al 5 e 29%.
A pesare negativamente sulla diffusione di questo carburante ”verde” in Italia sono i limitati incentivi fiscali, finora limitati a 125 mila tonnellate l’anno. Il biodiesel comunque potrebbe essere rilanciato a breve. Il piano di riconversione dei carburanti, che è al vaglio del Governo, prevede infatti l’utilizzo, entro il 2002, 320.000 tonnellate di biodiesel, che raggiungeranno nel 2006 le 640.000 tonnellate.
E’ stato infine riconosciuto che il biodiesel è:
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una fonte di energia rinnovabile che potrebbe diventare la più importante tra i progetti non-food, a causa delle costose eccedenze agricole dell’Europa e del surplus di olio di soia negli Stati Uniti
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ecologico, poiché contribuisce alla riduzione dei gas serra di almeno 3,2 kg di CO2 equivalente per 1 kg di biodiesel
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un composto con una bassissima tossicità, dato che ha una biodegradabilità di oltre il 90% in tre settimane.
Un altro vantaggio del biodiesel è che esso porterebbe alla creazione di nuovi posti di lavoro attraverso la produzione locale di bioenergia sotto forma di combustibile liquido. Sotto questo aspetto, il Programma Etanolo Brasiliano è stato un successo, anche se non è ancora economicamente conveniente. Questo programma ha altresì consentito di abbassare del 20% le emissioni di carbonio in Brasile negli ultimi vent’anni.
Il Biodiesel ha, in conclusione, da giocare un ruolo strategico nel prossimo futuro, soprattutto se, come già detto, il costo del petrolio continuerà a salire così impetuosamente come negli ultimi tempi.
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Nostra singolare prova con un nuovo carburante vegetale
400 KM. CON L’OLIO DI COLZA NEL SERBATOIO AL POSTO DEL GASOLIO
Non è stato un ponderoso “test tecnico”. Bensì, un imprevisto, casuale “viaggio di prova” con un nuovo carburante vegetale che propone inusitati traguardi per le auto Diesel. La vicenda è partita durante le “4 Ore di Vallelunga” dove la nuova “Bora” Diesel “Common rail” della Volkswagen ha vinto (in versione “Superturismo”) a mani basse la gara infliggendo ben otto giri di distacco a tutte le rivali a benzina. Mentre i dominatori, “Dindo” Capello e Walter Sanduz, effettuavano l’unico rifornimento (contro i tre degli altri concorrenti) mi ero reso conto che nel loro serbatoio non veniva versato gasolio ma un oleoso liquido vegetale. Che poi apprendevo esser estratto dalla colza: una ‘crocifera’ largamente diffusa in agricoltura e detta anche “cavolo oleaginoso”. Un prodotto di chiara origine “agreste” che nulla ha a che vedere con quelli che si ottengono dalla raffinazione degli idrocarburi che fino ad oggi hanno fatto marciare i nostri motori. Una novità non da poco di questi tempi, dove l’invenzione della “Carbon Tax” con la benzina ad oltre 2.000 lire al litro, e con i continui provvedimenti restrittivi (sempre più severi e spesso sopra le righe) si tenta di limitare l’inquinamento dei grandi centri urbani. Questo carburante definito “Biodisel” viene prodotto da una nostra mezza dozzina di specifiche “mini raffinerie” tra cui quella della “Estereco” di Umbertide.
E quando un tecnico di quest’ultima, che sponsorizza le competizioni in pista della Bora Diesel, mi ha offerto di provarlo sulla mia Diesel personale (per la cronaca una Citroen ZX turbodiesel intercooler), ho accettato al volo di comprare, come si dice “sul tamburo”, questa innovativa prova. Così la “Biodisel” (che non richiede alcun accorgimento per esser usato in sostituzione oppure miscelato al gasolio) ha fatto il pieno del mio serbatoio che era quasi “in riserva”. Occorre precisare che il “Biodisel” (inodore e poco infiammabile) ha un rendimento energetico eguale a quello del gasolio ma la sua arma vincente è costituita dal fatto che non aggiunge anidride carbonica in atmosfera (una corresponsabile del temuto “effetto serra” per il nostro pianeta, non contiene zolfone, componenti aromatici e riduce del 50% i residui incombusti emessi dai motori Diesel. E’ quindi un carburante altamente ecologico che non richiede costosi e poco durevoli “catalizzatori”, ma solo il consueto impianto EGR di riciclo dei gas di scarico. Usando per oltre una settimana questo carburante sia su strada che in città non ho mai avvertito la minima differenza sia negli avviamenti a freddo, sia nelle prestazioni velocistiche e di ripresa che solitamente fornisce la mia “ZX turbo D”. Forse, ad esser pignolo, qualche chilometro in meno nella velocità di punta che viene dichiarata dalla Citroen in 185 Km/h . Quando ho rifatto il “pieno ” con il gasolio riportando perfettamente a livello il serbatoio il parzializzatore kilometrico azzerato in precedenza, segnava 460 Km per percorrere i quali avevo consumato 30 litri di Biodisel. Pari a 15,300 km con un litro. Un risultato straordinariamente probante che è confermato dall’esito delle competizioni e dal fatto che in Francia, l’olio di colza (oppure quello di girasoli che ha un costo di raffinazione più alto) viene miscelato in percentuale del 5% in tutto il gasolio posto in vendita nella rete stradale. Il costo del Biodisel dovrebbe aggirarsi sulle 1000 lire al litro (più IVA ed oneri accessori) in quanto è stato esentato dal pagamento delle accise di fabbricazione. Ma il problema è ora quello della sua distribuzione e dello specifico utilizzo che per caratteristiche e disponibilità produttiva dovrebbe esser soprattutto urbano. Non è, infatti, pensabile con 125.000 tonn. di Biodisel esentate dalle accise per il trimestre 99/2001 (Legge 22-5-98 M° Finanze) si possa fare molto per sopperire ad oltre 10 milioni di tonnellate di gasolio per autotrazione distribuite annualmente dalla rete italiana.
Preferenziale sarà certamente il suo uso per i trasporti pubblici, per i taxi ed “auto blu” nell’intricato e velenoso traffico delle grandi. città. Ma è già in marcia un altro progetto ancor più avanzato. La “Estereco” sta realizzando un nuovo sistema di ripulitura e raffinazione degli olii alimentari “esausti” che friggitorie ristoranti e cucine domestiche, gettano via, inquinando cloache, tubazioni e fiumi. Raccolti da “Consorzio Olii vegetali usati” potranno servire al pari dell’attuale Biodisel a far marciare ecologicamente i propulsori a gasolio. Così dopo aver usato, durante le sanzioni e la guerra, motori a “ciclo Otto” (benzina) alimentati dal gasogeno e “carbone vegetale” e dopo aver provato a lungo il Biodisel, potrò forse, col tempo, immettere nel serbatoio i risiduati delle fritture di patatine, di pesce e di altre nostre raffinatezze alimentari.
Sergio Ferraguti
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Ieri ero al Forum di Assago ……
Tu non sei solo un comico ma soprattutto sei un divulgatore e questo è importantitissimio.
BRAVO BRAVISSIMO !!!!!!!!
Io sono convinto che ci vuole più verde, più alberi per affrontare il problema dell’inquinamento.Solo gli alberi ci regalano l’ossigeno che ci è indispensabile e purificano l’aria. Ok ai blocchi del traffico, ma ci vogliono anche più alberi.
Solo una breve precisazione al mio commento: 60 sigarette pare equivalgano a 30 min di passeggiata a Milano !
Nello spettacolo si parla del divieto di fumo… solo qualche dato in piu’ sulla situazione milanese:
mi hanno detto che camminare a piedi, a passo sostenuto, a Milano equivale a fumare 60 sigarette … !
Ora, i dati riportati dal portale “www.chiamamilano.it”, il sito di Milly e Massimo Moratti, che ha effettuato rilevamenti autonomi in merito all’inquinamento a Milano, riporta i seguenti dati:
“Negli ultimi venti giorni la media dei valori del PM 10 si è attestata ad oltre 86 microgrammi per metrocubo con punte di oltre 146 microgrammi.
Dall’1 gennaio al 6 marzo ovvero in 65 giorni la nuova soglia stabilita dall’Unione Europea in 50 microgrammi per metrocubo da non superare più di 35 volte in un anno, è stata superata, secondo quanto rilevato da Chiamamilano, per 41 giorni.
Per ben 14 volte il valore del PM 10 ha superato i 100 microgrammi, cioè il doppio della soglia limite e il quintuplo della soglia di 20 microgrammi indicata come limite di pericolo dall’Organizzazione Mondiale della Sanità; limite che verrà adottato dalla normativa a partire dall’1 gennaio 2010” !
E noi passiamo il tempo ad occuparci di sigarette ?
Caro Beppe
Grazie alla associazione la Boscaglia – Viaggi a Piedi nella natura (www.boscaglia.it) ho scoperto un grande poeta e una versione profonda dell’ecologia.
Il poeta si chiama Gary Snyder, una americano di 75, ultimo erede della Beat Generation, eccone un breve ritratto a cura di Barbara Frequenti.
Nel suo libro “Ri-abitare nel grande flusso”, l’autore chiarisce come l’Ecologia profonda si fondi su una soluzione fortemente etica e spirituale della crisi ambientale (e umana) prodotta dal sistema di sviluppo industriale. Non si tratta, come vorrebbe l’ambientalismo superficiale ed incapace di uscire dalle logiche progressiste, di risanare “semplicemente” l’ambiente, magari utilizzando per fare ciò la stessa tecnologia di cui si avvale la civilizzazione moderna, bensì di una vera e propria conversione spirituale dell’uomo che ristabilisca la consapevolezza delle intime connessioni con la Natura, di cui l’umanità stessa è parte. I valori dell’Ecologia profonda e la visione del mondo di Snyder ci esortano, in sostanza, a considerare come la contrapposizione mortifera fra civilizzazione e selvaticità possa essere positivamente superata solo comprendendo come il senso dell’essere uomini sia da ricercare nella relazione che unisce tutte le cose viventi nella totalità della Natura. In altre parole: l’uomo che ha la forza di preservare la propria identità è colui che sa di “abitare” i cicli eterni della Natura.
Ma poiché la Natura cantata nelle stupende poesie di Snyder non è affatto un’astrazione – come non lo è l’immagine, a noi tanto cara, dell’Uomo Selvatico (a differenza del concetto di “cittadino del mondo”, mera invenzione razionalistica della modernità borghese) – abitare la Terra non può che significare soprattutto appartenere ad un luogo, essere radicati in un posto. La Natura è infatti il regno della biodiversità, dei diversi ecosistemi, che rimandano all’eterogeneità delle comunità umane. Di qui l’idea del bioregionalismo, ampiamente approfondita da Snyder negli scritti raccolti in questo libro, che va intesa anche come un’opzione capace di sfidare la globalizzazione economica e politica, la quale minaccia la sopravvivenza stessa delle diversità biologiche e culturali. La bioregione spiega Snyder è uno spazio, un ecosistema che «possiede una propria coerenza funzionale e strutturale», per esempio un bacino fluviale. E’ lo spazio locale, il posto vivo in cui oggi può rinascere e vivere il senso di appartenenza alla Comunità composta dagli uomini vivi, da quelli morti e da quelli che verranno, ma anche da tutti gli altri esseri che partecipano della Natura meravigliosa. Secondo il bioregionalismo, solo su scala ridotta può rinascere una coscienza ecologica profonda: non esiste dunque una soluzione universale alla crisi della modernità, così come sono inservibili le organizzazioni statali moderne costruite artificialmente senza badare all’importanza della relazione fra l’uomo e l’ambiente in cui l’uomo vive.
Ma le riflessioni di Snyder ci invitano anche ad una profonda trasformazione interiore, la quale non può che essere il frutto di una pratica quotidiana, dello studio dei miti, delle leggende, dell’habitat naturale del proprio posto. Si tratta come ricorda Snyder – soprattutto di onorare il selvatico che è in noi: «Il nostro corpo è selvatico. L’istantaneo, involontario volgere la testa quando udiamo un grido; la vertigine, che ci coglie guardando giù in un precipizio; il cuore, che batte in gola nei momenti di pericolo; il riprendere fiato; i momenti di riposo, di contemplazione e di riflessione sono tutte risposte universali di questo corpo di mammifero».
Molti dei suoi ultimi lavori si concentrano su alternative alla vita nelle città e mostrano una riverenza per la natura e un profondo interesse nei confronti delle filosofie orientali.
Caro Beppe tra le tante cose vere che dici durante le tue splendide serate aggiungi anche questo…..io ho visto le immagini e mi è venuto mal di stomaco!!!!
Fate qualcosa anche voi….è un avera crudeltà!!!
Oggetto: I: Foche. Leggete e perpiacere sottoscrivete È un sito sicuro
da qui ai prossimi 3 anni almeno un milione di cuccioli di foca (dai 12
giorni ai 3 mesi di età!!!!!) verrano
sterminati barbaramente sulle coste del Canada per rifornire i Paesi
“CIVILI” di pelli ed altre materie prime.
Ho visto le foto ed i filmati di questa orrenda mattanza e Vi assicuro
che non sono affatto piacevoli, soprattutto se pensiamo che le vittime
sono poveri cuccioli innocenti. Per questo motivo Vi invito
calorosamente a firmare, come ho fatto io, la petizione on-line che la
LAV sta portando avanti per convincere il nostro governo a vietare
l’importazione ed il commercio di materie prime (pellami, carne, ecc)
che provengono da quella barbarie. Vi chiedo di collegarVi al sito della
LAV, http://www.infolav.org, di guardare, magari, le foto ed il video e poi di
FIRMARE ANCHE VOI PER RIUSCIRE A SALVARE QUESTI POVERI CUCCIOLI! :qui
trovate il link per accedere direttamente alla petizione on line
http://www.infolav.org/nn-home-page-ie.htm
VI PREGO, AIUTATELI!!! E fate girare il messaggio!
Grazie di cuore.
A CHI SERVE L’INCENERIMENTO?
Come non considerarla (anche) una notizia locale?
Ci hanno raccontato per anni che l’incenerimento serve a produrre energia…
abbiamo letto sui giornali locali, che lo smaltimento “ottimale” sarebbe
50% riciclaggio e 50% incenerimento.
Io semplice cittadino, queste cose le ho lette sui giornali, locali e nazionali.
Ora si scopre che non è vero, che senza gli incentivi pubblici gli inceneritori
non potrebbero stare sul mercato. Chiuderebbero.
Come si fa a non considerarla (anche) una notizia locale, con tutte le prese di posizione che si sono succedute negli ultimi mesi a Ravenna?
OGNI GIORNO, da più di 15 anni in Italia, inceneritori e grandi gruppi
come Moratti, Falck, Garrone etc si sono spartiti questa cifra:
5.479.452 euro/giorno! (La fonte è la XCommissione Ministero attività produttive, novembre 2003!, mica una associazione ambientalista… Si può scrivere su un giornale con il dovuto rispetto per la fonte istituzionale?!)
Questo accade ogni giorno, in contrasto alla precisa normativa 2001/77/CE, al rispetto del Prot. di Kyoto, financo al minimo buonsenso: abbiamo 2 miliardi di euro all’anno per le energie pulite. Che facciamo di questi fondi? Li diamo a inceneritori e petrolieri.
Incredibile.
Chi ha permesso tutto questo deve avere un senso dell’umorismo tutto suo.
Non si sapeva? Bene, ORA si sa. Che facciamo?
Quanto ancora dovremo attendere perchè i politici del nostro territorio
si schierino dalla parte dei cittadini, e non delle lobby che da 15 anni si
sono impadronite di fondi pubblici per 32 miliardi di euro senza nemmeno renderlo noto?… (facendo business a rischio zero sulle tasche dei contribuenti, e questo è spiegato con dovizia da Massimo Mucchetti, giornalista del Corriere della sera nel suo libro “Licenziare i padroni?”),
Come potete permettere tutto questo e ritenervi al servizio dei cittadini?
Ai tempi della proposta in commissione ambiente di Hera
di costruire un altro inceneritore, ormai un anno fa, chi sosteneva quel progetto
chiese a chi si opponeva “l’alternativa”.
Bene, dopo la conferenza stampa della Rete nazionale rifiuti zero
del 9 marzo a Roma, in cui si è finalmente
detto con chiarezza come si sostengano
gli inceneritori (tramite aggravio bolletta Enel del 7%), ricordo a tutti
che l’alternativa già esiste e funziona e nel tempo migliora le sue performance:
riduce la produzione dei rifiuti,
consuma meno risorse (che non sono illimitate!),
risparmia energia ed emissioni inquinanti,
riduce quantità e pericolosità delle discariche,
insegna a rispettare l’ambiente e ad avere più senso civico,
responsabilizza i cittadini (che pagano in base a quanto rifiuto producono!),
crea molti posti di lavoro e nuove imprese! etc etc.
Si chiama raccolta domiciliare con tariffa puntuale, il Direttore del Consorzio
Priula (TV) sarà ricevuto in commissione ambiente a Ravenna venerdì 11 marzo.
Forse sarebbe il caso di andarlo ad ascoltare, e fargli domande.
Ci hanno raccontato per anni a media unificati che l’incenerimento serve a produrre energia: è vero l’esatto contrario!
Incenerendo i rifiuti si spreca molto più petrolio del necessario, dovendo ricreare continuamente prodotti e imballaggi a perdere, da zero, in un circolo vizioso e antieconomico.
Chi si ostina, da oggi in poi, (DX,SX, Centro, Partito dei consumatori e Partito dei pensionati, tutti, senza distinzione) a sostenere tecnologie obsolete
come l’incenerimento dei rifiuti urbani, è tenuto a darne motivazione.
Un rappresentante dei cittadini risponde del suo operato nei fatti.
Nel mio piccolo lo informo che si pone in contrasto con le direttive comunitarie in materia, ed è fuori da ogni semplice logica: ETICA, economica, sociale e ambientale.
Ce lo dimentichiamo, ma gli inceneritori sono un incentivo formidabile
(e indecente) alle guerre per le risorse, ed ora che ne siamo consapevoli
aspettiamo che finalmente il ritardo della politica (italiana) su questo
tema di strategica importanza sia colmato.
Le scelte che facciamo oggi a Ravenna e in Italia, sui rifiuti e l’energia, hanno dirette conseguenze sulle nostre vite, non soltanto nostre, ma di ogni altro individuo e specie sul pianeta, anche delle prossime generazioni.
Fin dal 2000 la UE riconosce in 44euro/tonnellata i costi ambientali
degli inceneritori, che vanno quindi TASSATI, così come fanno in Danimarca, mentre in Svezia, Olanda e Inghilterra si sta discutendo la stessa misura.
Al contrario, in Italia sono stati e vengono tuttora sovvenzionati contravvenendo alla direttiva 2001/77/CE.
È necessaria una presa di posizione non equivocabile, dei rappresentanti dei cittadini.
Prima, delle prossime elezioni possibilmente, vista l’esiziale importanza di questo fatto.
Cordiali saluti, Roberto Pirani – dagonet@libero.it
Uno dei tanti cittadini della Rete Nazionale Rifiuti zero
PS
In Germania un cittadino può scegliere la fornitura di energia, se pulita o no.
In Italia siamo obbligati tramite Enel a sovvenzionare energia fossile, quando sappiamo di dover rispettare il Protocollo di Kyoto e non sarà facile, visto l’andazzo.
Non so, a me sembra semplicemente di una gravità inaudita, non so che altro dire.
Come questi fatti, a distanza di mesi dalle prime conferme ufficiali,
non finiscano in prima pagina, non smette, sinceramente, di sbalordirmi.
Visto che qui si segnalano siti, vorrei segnalarne uno anch’io, utile soprattutto a chi ama la montagna: http://www.mountwild.it
cioé il sito dell’associazione Mountain Wilderness. Tra Bormio e Torino olimpica per la montagna questo è un periodaccio…
Salve a tutti.
Per chi fosse interessato a capire cosa è il biodiesel, esiste il sito http://www.assobiodiesel.it (non sto facendo pubblicità a nessuna azienda) dove spiega molto. Il biodiesel a quanto ho capito può essere già usato sia nelle auto a gasolio (anche se non per tutti i modelli credo) sia per il riscaldamento. Infatti converrebbe chiedere a un meccanico di fiducia o alla casa produttrice(?), forse, se è possibile usarlo per la propria auto. Ad ogni modo l’impatto ambientale del biodiesel è molto basso e questo potrebbe anche essere usato nei mezzi di trasporto pubblico di ogni città. Per chi è veramente interesato ad avere un comportamento responsabile, potrebbe incominciare ad usare il biodiesel per l’auto e per il riscaldamento, dove possibile.
Anzi, visto che siamo in periodo di elezioni, chi è veramente interessato ad avere meno inquinamento possibile, attraverso eventuali comitati di cittadini, potrebbe fare pressione sulle proprie amministrazioni comunali ad assumere tale combustibile nei mezzi di trasporto pubblico, altrimenti alle prossime elezioni si potrebbero cambiare le proprie idee…
Inoltre credo che ci siano anche dei finanziamenti da parte di alcune regioni (controllate su http://www.fonti-rinnovabili.it) nel caso si volesse comprare caldaie a biodiesel o biomassa.
Sono fermamente convinto che un mondo meno inquinato si possa avere agendo su almeno due fronti: con il nostro comportamento e il comportamento delle istituzioni. Però il nostro comportamento può influenzare le istituzioni se noi ci comportiamo in maniera responsabile creando “la domanda” di un mondo migliore. E con lo stesso comportamento influenziamo anche le aziende piccole o grandi che siano. Anni fa non c’erano tutti questi prodotti senza conservanti e prodotti biologici ed ecologici, che tra l’altro sono spesso abbordabili economicamente. Ora ci sono perchè la domanda dei cittadini alias consumatori, riguardo a questi prodotti, è aumentata! E quindi le aziende si sono adeguate!!! Se nel nostro piccolo, che non è poco in quanto se sommato al comportamento di tutti gli altri può avere effetti devastanti, ci comportiamo in maniera più responsabile, cercando di inquinare molto meno (si può, basta volerlo) attraverso un consumo sensato, allora il risultato della somma di tutti questi comportamenti responsabili è che le aziende si adeguaranno alla nostra domanda e i partiti, se non vogliono perdere voti, devono abbassarsi ai nostri desideri. Sono le aziende e i partiti che dipendono dai nostri desideri, anche se loro fanno di tutto per farci credere il contrario cercando in tutti i modi di inculcarci le abitudini e i comportamenti che vogliono loro!!! basta informarsi e agire di conseguenza!!! internet è la risorsa migliore per informarsi in quanto è libera da certi controlli 😉
io posso consigliare, tanto per cominciare:
http://www.wwf.it (ecoconsigli per i quotidiani comportamenti)
http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm
http://www.greenpeace.it
http://www.ilportaledelsole.it
c’è anche una catena di negozi sparsi per tutta Italia che vende pannelli solari a rate con tasso 0%. L’indirizzo non lo dico per evitare di essere accusato di fare pubblicità. Chi lo vuole sapere mi scriva a domenico.barranca@tiscali.it
Cambiare abitudini non è possibile dall’oggi al domani, però se c’è una vera convinzione in ciò, allora le difficoltà diventano ostacoli presenti solo nella propria testa o quasi. Poi se c’è da fare un sacrificio economico, pazienza, per un anno non farò viaggi ai tropici e non andrò in settimana bianca, ma in compenso si fa qualcosa per un mondo più pulito, per noi stessi, per le nostre famiglie e per le generazioni future! Inoltre consumando in maniera sensata, significa anche risparmiare e quindi avere più soldini in tasca. Perchè se uso lampadine a basso consumo, se uso un impianto solare termico e/o fotovoltaico, se spengo anche le lucine di stand-by, etc.., di sicuro non dovrò più pagare certi enti che si preoccupano solo di prenderci per i fondelli. Se invece di usare la macchina ma prendo la bicicletta, di sicuro inquino meno e quindi dovrò spendere meno soldi per il carburante, qualunque esso sia.
Se invece ce ne freghiamo di tutto ciò, allora non lamentiamoci se ricominciano a costruire centrali nucleari o se continuano a costruire centrali a carbone e schifezze simili. Perchè la colpa principale è nostra, siamo stati noi a volerlo per non avere assunto un comportamento responsabile!!!
Saluti a tutti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
Ciao Beppe,
ieri sera c’ero anch’io al Forum a Miilano… sei un fenomeno!
Ecologia…
Esiste il modo per escludere completamente l’utilizzo dei derivati del petrolio: la Canapa.
Il mio non vuole essere un incitamento a fumare Marijuana, assolutamente.
Ma ci sono cose che gli italiani non conoscono e che invece dovrebbero sapere.
Grazie a questa pianta è possibile sviluppare carbiranti ecologici, medicinali, tessuti, cibo..
Per quale motivo non è legale?
Potrebbe salvare il nostro paese, anzi il mondo, dal virus dell’inquinamento!!!
Ma forse ho una risposta.
Chiaramente per permettere a “certe persone” di arricchirsi con il rincaro della benzina.
Una cosa curiosa è come lo Stato abbia deciso di aumentare il costo di questi carburanti per finanziare mezzi pubblici elettrici (non soffermiamoci sui detentori delle aziende che forniscono i mezzi pubblici.. 🙁 , vedi ATM di Milano).
Perchè?
Perchè non rendere legale la coltivazione della canapa?
Forse perchè i soldi finirebbero nelle tasche dei contadini, nelle tasche del popolo???
A tal proposito vorrei segnalare l’articolo apparso in prima pagina sul Corriere della Sera ieri, e il documentario “L’erba Proibita”.
Ciao beppe,
sono un ragazzo di finale ligure trapiantato a milano (che culo!!!) per motivi di lavoro….vorrei segnalarti lifegate, un portale bio-etico che ha lanciato un’iniziativa davvero interessante che si chiama impatto zero…ovvero ad una data un’azienda che possiede tot auto, tot computer, tot dipendenti ecc…viene conteggiata la quantita’ di anidride carbonica prodotta e il num. di alberi necessari a compensarla. A questo punto l’azienda che aderisce al progetto compra alberi e li rimpianta (ad es. nel parco del ticino)….cosa ne pensi?
ciao
che fine ha fatto la produzione della auto ad
aria compressa ?
Lo stabilimento era stato già insediato in provincia di Frosinone, ma dalle voci gli operai
si trovano già in mobilità senza aver lavorato
nenche un giorno
Salve a tutti.. vorrei porre all’ attenzione una questione riguardo uno dei principi fondamentali dell’ economia.. non ho scoperto l’acqua calda, ma secondo me è giusto riflettere su una contraddizione!!Il famigerato P.I.L.(prodotto interno lordo, che aggiungerei tra le parole terribili lassù in alto..) è il pricipio da cui si può, secondo l’economia, quantificare il benessere.. così paradossalmente, una fabbrica inquinante, producendo un certo Pil, produce benessere.. ma cosa succede se andiamo a considerare un parco urbano, un bosco o le tante aree destinate a verde pubblico?? Esse non producono Pil e quindi non concorrono alla quantificazione del benessere di una società.. come dire: se vuoi andare a vivere in mezzo al benessere ti consigliano di comprarti una casa vicino ad una ferriera o ad una centrale nucleare, mentre è meglio evitare quei parchi urbani residenziali dove troppo verde rischia di limitare la tua qualità della vita!!Ma se poi andate a chiedere ad un’agenzia immobiliare (che a sua volta produce Pil) ti fanno pagare di più le abitazioni circondate dal verde rispetto a quelle site nelle ormai diffusissime zone industriali!?!?!Perchè?? Beh, a tutti consiglio di dare un’occhiata al significato di Pil ‘verde’ che in futuro, forse, ci salverà dalle ‘scovazere’.. (Kyoto, aiutaci tu!)
Non si può credere all’ecologia.
E’ impossibile dare una ragione assoluta per azioni ecologiche, perche ogni pensiero è inquinato e inquina.
Perchè scegliere la macchina elettrica o quella
a gas o quella ad olio di colza.
E’ poetico perchè noi abbiamo inventato tutto
quello che ci serve per vivere.
Possiamo limitare le nostre scorie ma non potremo mai eliminare la cosa più naturale perchè sarà sempre la più impossibile da eliminare e la più utile da conservare:
IL PENSIERO.
Ciao Il Domatore di squali
vegetariani
P.S. Il nostro sito ecologico è :
http://www.spavaldi.it
Ciao ragazzi, fatevi un giro su questo sito, penso ne valga la pena!www.greasecar.com/product_detail.cfm?prodID=1
Esiste un argomento di estrema attualità e di un importanza sconcertante per cui non è possibile chiudere gli occhi e tapparsi le orecchie…..
Le persone muoiono di cancro alle vie respiratorie, tutto quello che mangiamo ci fa male perchè inquinato, l’acqua che beviamo non è pulita (spesso); sembra che ogni semplice gesto naturale ci si ritorca contro per qualche strano motivo. E’ possibile tutto questo? E’ possibile che nessuno parli veramente di ciò che alla gente sta a cuore? Tu si, Beppe, tu l’hai già fatto, ma sei uno dei pochi! Tutto il resto del mondo dell’informazioe, o quasi, sembra ignorare il seguente argomento:
ESISTE GIA’ LA TECNOLOGIA PER FAR MUOVERE I VEICOLI A MOTORE SENZA INQUINARE!
E’ incredibile; quando si guarda la pubblicità di un’automobile alla televisione, si sente sempre parlare di estetica, prestazione, rumorosità, optional, sicurezza (e questo è giusto….. una ogni tanto), ma mai di ecologia, perchè? Non ho mai sentito nessuno spot affermare:”Questa è la macchina che consuma di meno al mondo”, perchè???
Vorrei farti questa segnalazione: http://www.cacaonline.it/auto/, ovviamente non è l’unica fonte di informazione sull argomento, ce ne sono a bizzeffe ma la tanto amata TV non ce lo dice….
Allora se le automobili possono andare a metano, metanolo, GPL, elettricità, idrogeno, OLIO DI COLZA (questa è veramente incredibile), eliminando quasi totlamente le emissioni (ed in alcuni casi TOTALMENTE) mi sembra il caso che la gente lo sappia! Credo che la maggior parte delle persone siano ignoranti (a volte per colpa loro, a volte no – OMERTA’ da chi dovrebbe renderci meno ignoranti) e questo è il vero motivo dell’inquinamento!
Proporrei l’unica legge antinquinamento che sia veramente utile: Che lo smaltimento differenziato diventi obbligatorio in tutta Italia, sono pronto a pagare una giusta tassa perchè il mio piatto, il mio bicchiere, o la mia bottiglia di plastica sia veramente smaltito in maniera corretta, e all’occorrenza diventi altro materiale. Grazie. Francesco
CARISSIMO,
SCUSA NON SEI UN DENTISTA…
MI RIVOLGO A TUTTI COLORO CHE COME ME SONO A CONOSCENZA DEL BIODIESEL.NON QUELLO CHE TROVATE NEI VARI ESSO ERG TAMOIL.
MA QUELLA SPECIE DI MISCELA DI OLI DI COLZA ECC DI CUI NESSUNO PARLA COME ALTERNATIVA REALE E ATTUALISSIMA AI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE E PER RISCALDAMENTO IL CUI IMPATTO AMBIENTALE E’ MOLTO VICINO ALLO ZERO!!!!!!!!!!!!!!!
INTANTO CHE ASPETTIAMO L’IDROGENO ????
PERCHE’ NON UTILIZZARE SUBITO,ANZI DA IERI,QUESTO BIODIESEL NELLE NOSTRE AUTO,FURGONI,TIR,CASE,INDUSTRIE!!!!!!!!!!!!
INVECE CHE VENDERE I LORO TERRENI ALLE AGENZIE IMMOBILIARI PER CONDOMINI PERCHE’ NON INCENTIVARE L’AGRICOLTURA SEMPRE PIU’ IN CRISI?????????????
PER FARLA BREVE VORREI FARE UN APPELLO A TUTTI COLORO I QUALI COME ME VORREBBERO METTERE NEL SERBATOIO DELLA LORO AUTO FURGONE ECC STO CRISTO DI BIODIESEL!!!!!
HELP ME !
GRAZIE CIAO
Vorrei sottoporre a chi legge un quesito che potrà sembrare banale: perchè nelle fontanelle pubbliche (i famosi “draghi verdi”) l’acqua (potabile) scorre sempre, anche senza che nessuno la beva? Non sarebbe più logico metterci un rubinetto, invece che sprecare questa risorsa? Chi le progetta? E perchè le progetta così? Succede solo a Milano o anche in altre città?
buongiorno sono un privato che scrive queste sue idee riguardo l’ecologia in particolare le automobili perchè le case automobilistiche sono cosi in ritardo nel progettare auto ecologiche che funzionano a idrogeno?
E perchè il comune di milano ha ancora in s ervizio autobus inquinanti 3 4 volte di piu di un auto normale?
cordiali saluti
fabio beretta
Gentili signori,
sono una Azienda Agricola, che coltiva ed alleva secondo il metodo della agricoltura biologica; mi trovo in una splendida valle, quella del fiume Agri, in terra Lucana.
Questa regione d’Italia per molti è difficile da localizzare con immediatezza, ma da poco abbiamo dato prova di carattere e chi non ci conosceva ancora ci ha conosciuto per una particolare “intolleranza ” alle scoria nucleari.
La responsabile dell’ Azienda IL QUERCETO, Francesca Leggeri, ha deciso da qualche anno di dedicarsi anima e corpo alla mia conduzione. Sono perciò una giovane azienda, sebbene già da dieci e più anni, qui in Lucania ho messo le prime radici per quell’ attività collaterale che è l’ospitalità agrituristica. Nessuno sapeva bene cosa fosse un agriturismo, nemmeno le amministrazioni locali erano pronte alle “stravaganze” della intrepida signora Nancy Musacchio, la mia fondatrice; per cui è stato tutto un cammino in salita, con grande impiego di coraggio, pazienza, risorse e olio di gomiti.
Finalmente oggi sono ormai a regime, Francesca, la figlia di Nancy, è davvero in gamba, una di quelle giovani imprenditrici donne che tanto piacciono all’ UE. Ho un posto in tutte le guide del settore, ed un articolo nelle più diverse riviste. Sono un riferimento per molti che cercano una vacanza per lo spirito. Oltre a offrire ospitalità agrituristica, diamo lavoro a manodopera extracomunitaria e non, coltiviamo dei terreni che ormai solo pochi anziani del luogo riconoscono degni delle proprie fatiche, ed alleviamo il bestiame sotto il cielo, curiamo il bosco, in modo da donare ai nostri ospiti un’ esperienza forte come un abbraccio ricco di energia della natura.
Da qualche tempo uno strano animale a sei zampe, mai visto prima nei dintorni, dagli orribili colori giallo nero e rosso, giusto a sottolineare il pericolo, ha invaso il territorio lucano con il terribile obiettivo di far passare un oleodotto che mi attraverserà. Accade il disastro.
Con lettera del 20/11/03 e del 17/12/03 l’ENI S.p.A. nell’ambito di coltivazione di idrocarburi così come concesso dal Ministero dell’Industria del Commercio e dell’Artigianato, mi comunica di aver deciso che una striscia di terreno larga m 33,9 circa, lunga m 719 e profonda per tutta la lunghezza m 1,5 sarà interessata per i lavori di stesura di un oleodotto che collega i pozzi di estrazione all’area innesto del Centro Olio. Una superficie di circa 2,5 ettari rasa al suolo, e circa 36.500 metri cubi di terreno totalmente sconvolto.
Saranno sacrificati per il passaggio dell’oleodotto una parte di bosco, un oliveto, un vigneto, i prati e i pascoli permanenti, i campi coltivati a cereali e a fagioli di Sarconi (IGP), e saranno interrotte le recinzioni per il bestiame e il paddock per cavalli, verrà inoltre sconvolta ed alterata la struttura e la tessitura del terreno, il profilo e le pendenze, e sarà deviato il corso naturale delle sorgenti superficiali e sottterranee.
Ho le idee chiare su cosa è una Azienda Agricola Biologica, ho una lunga esperienza sul campo, ma a volte dopo le visite dell’ENI S.p.A. mi viene una gran confusione.
Mi è stato detto che Francesca per poter tagliare a regola d’arte un po’ di legna da ardere dal suo bosco deve richiedere l’autorizzazione dietro presentazione di un gran bel mucchio di documenti, e non è sempre facile averla. Invece l’ ENI S.p.A. taglierà completamente interi boschi che non potranno più essere ripiantati finchè ENI vorrà. C’ è qualcosa che non mi è chiaro, come Azienda Agricola ho la funzione ed il compito di salvaguardare il territorio e l’ ambiente, e per farlo devo perdermi nei labirinti delle norme, ed invece l’ENI che distrugge il bosco in nome di chissà quale utilità, va giù tranquilla con l’aiuto delle norme? L’azienda agricola a fatica oggi mantiene un’economia da pochi riconosciuta e quindi aiutata.
L’ Agricoltura Biologica ha tra i suoi sacrosanti punti fermi quello di mantenere la fertilità del terreno anche con l’apporto di sostanza organica agli strati superficiali che sono esplorati dagli apparati radicali delle piante coltivate e spontanee. Un fascio di condotte all’ interno delle quali scorre petrolio è la stessa sostanza organica di cui parla il Reg. CE 2092/91 sul metodo dell’agricoltura biologica? Come verrà giustificato agli occhi dei miei ospiti, che sono fuggiti dal caos delle città europee, l’ impatto ambientale che avrà la striscia di terreno spoglia di alberi e da qualsiasi altro abbia un carattere di permanenza, che attraverserà il mio ed i nostri boschi di querce?
L’Associazione Italiana Agricoltura Biologica ha steso un disciplinare su gli agriturismi ecocompatibili premiando con una margherita le attività e i servizi offerti in un criterio di ecosostenibilità. Un oleodotto in azienda fa guadagnare una margherita agli Agriturismi bioecologici?
Ed ancora non mi è chiaro se questa striscia di terra, interessata dalla servitù di oleodotto, mantenuta libera, sgombra e debitamente segnalata deve essere protetta per tutta la sua lunghezza e la sua larghezza per i pericoli che gli agricoltori biologici possano procurare alle tubazioni; o gli agricoltori biologici devono dormire sonni agitati perché sotto, a pochi metri corre una condotta forzata che può e continua a dare un danno all’ambiente?
Alcuni esperti assicurano che per quanto le condotte siano date per affidabili e stagne, trasudano comunque sostanze che poco hanno a che fare con gli strati superficiali del terreno, dove pascolerà il bestiame, dove scorrono le sorgenti, e dove gli ospiti dell’Azienda faranno le escursioni?
La Lucania un tempo era famosa per le sorgenti di acqua, per la bellezza delle montagne e dei boschi, da domani grazie all’ ENI S.p.A. la Valle dell’Agri sarà famosa per il petrolio. E l’Azienda Agricola Biologica Il Querceto spenderà la misera indennità di servitù ricevuta dall’ENI S.p.A. per chiudere l’attività e abbandonare la montagna.
Permettete che adesso sia io, Francesca Leggeri, titolare dell’Azienda, a prendere la parola, aprire un agriturismo in Lucania è stata opera da pionieri. Allora non si conosceva nemmeno la parola e i visitatori erano piuttosto diffidenti. Il Querceto, con gli anni, è diventata un’azienda modello e la sua esperienza germogliò in altre parti del Val d’Agri e dell’intera regione. Così avvenne con l’agricoltura biologica: la strada aperta da pochi è stata via via seguita da tanti altri. Per questo “Il Querceto” non è solo un agriturismo, ma è il simbolo positivo di un’esperienza di successo che propone un rapporto innovativo con il territorio.
Pertanto, l’ipotesi di chiudere, perché ciò sarò costretta a fare, è per conto mio inaccettabile. Avendo riposto una enorme fiducia nell’ Agricoltura Biologica, sia per passione che per scelta d’impresa, chiede a chi si fa garante dei principi e del metodo biologico tramite il controllo e la certificazione ad ICEA, quale Organismo di Controllo e ad AIAB, quale associazione dei produttori agricoli biologici, e a voi chiede una risposta che soddisfi un quesito tecnico ed etico: come è possibile conciliare l’ecosostenibilità di un territorio con la sua devastazione certa? Come conciliare l’esistenza di una Azienda Agricola Biologica con la costruzione di un oleodotto?
Cordiali Saluti.
Azienda Agricola IL QUERCETO & Francesca Leggeri
AZIENDA BIOECOLOGICA IL QUERCETO *La Terra di Nancy *
Podere Querceto, 85050 Marsicovetere (Potenza)
Ilquerceto@tiscali.it * http://www.ilquerceto.it *
tel +39 0975 69339 * Fax +39 0975 69907
secondo una stima di nn ricordo quale ente mondiale per la salvaguardia delle risorse umane la nostra civiltà, se nn si attueranno dei cambiamenti decisi e radicali alle politiche di sfruttamento delle risorsa mondiali, ha una periodo di vita staimabile in circa……50 anni…!
vedremo se io che ho venti anni appena riuscirò almeno a morire di morte naturale… checco
..ho scoperto da poco che nella bolletta Enel è prevista una percenutale di non so bene quanto e non ricordo da quanti anni viene pagata destinata alla ricerca di fonti energetiche alternative .. ma quanti di questi soldi hanno effivamente preso quella direzione? e nel caso (e qui cado nell’utopia) che fossero effettivamente stati utilizzati allo scopo per il quale ci sono stati richiesti, dove sono i riusltati?? insomma, sono soldini nostri, sudati, risparmiati .. non dovremmo avere il diritto di sapere .. non dovrebbe esserci maggiore chiarezza?
un saluto
A proposito dei temi cari a Beppe Grillo e tutti noi, volevamo segnalarvi “Terra Futura”, mostra-convegno sulle buone pratiche di sostenibilità che si terrà a Firenze il prossimo aprile (dall’8 al 10) presso la Fortezza da Basso. L’ingresso è gratuito. La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, vuole far conoscere, far sperimentare e diffondere le “buone pratiche” di sostenibilità sul fronte economico, sociale e ambientale. Oltre all’intenso calendario culturale sarà allestita una vasta area espositiva per far conoscere da vicino le esperienze di finanza etica, consumo critico, responsabilità sociale e di impresa, parteciapzione democratica, diritti delle persone e dei popoli, turismo sostenibile, tutela dell’ambiente, utilizzo intelligente di fonti naturali, costruzione di relazioni, di reti e di polticihe che consentano di ridurre le disparità economiche e sociali.
x Michele..
Hai ragione però bisogna stare molto attenti perché non sempre ciò che in apparenza sembra più efficace lo è veramente.. il rendimento di quella caldaia risulta così alto perché l’ammoniaca ha un potere frigorigeno molto alto.. però se dispersa nell’ambiente è molto nociva e questo è il motivo per cui è stata sostituita nei processi industriali.. non sempre ciò che viene fatto risulta essere un passo indietro per fortuna!!
Marco
L’ecologia è un problema politico e sociale di enorme importanza. Ma anche personale, individuale. Quando saranno fatte delle scelte concrete per l’ecologia a discapito dell’attuale economia e per un progetto economico innovativo e per una vita presente e futura migliore. Auto a gas o idrogeno. Inceneritori validi… ecc. ecc.
Questo è il nostro futuro, sociale, economico, politico e individuale.
Navigando in internet ho trovato sul sito robur http://www.robur.it/pag_scelta_gahp.jsp
Una caldaia che, sfruttando il ciclo frigorifero dell’ammoniaca ed il princippio della pompa di calore, ottiene rendimenti del 160%.
Tale caldaia funziona a gas, non ha parti in movimento (come le pompe di calore tradizionali), ed oltre il caldo in inverno funziona da condizionatore in estate.
Se poi si considera che sfrutta una tecnologia dei primi del 1900…. Capperi che progresso!!!
X maurizio ficuccio.
Buttate i telefonini, no telefonini no antenne!!!
x Mario Lipparini 09/03/05
Mi hai strappato le parole di bocca!!
Daccordo al 10%
Ciao Beppe. Grazie innanzitutto per la bellissima serata passsata ad ascorlarti a Bellinzona in Ticino. Mi hai lasciato con molte riflessioni e timore per l’ignoranza che abbiamo su molti argomenti. L’essere umano è paragonabile ad un virus. Si moltiplica per distruggere tutto ciò che gli sta attorno. Nella nostra confederazione lo stato si prende 86 centesimi al litro di benzina (attualmente la benzina costa 1.45 franchi). Ho fatto un rapido calcolo e mi sono reso conto che lo stato incassa circa 4 miliardi di franchi svizzeri all’anno. Trattasi di entrate per stazioni di servizio e quindi sono escluse le entrate riguardanti le economie domestiche (in Svizzera la maggior parte delle case è riscaldata dalla nafta). Prova ad immaginare tutti gli altri stati! E’ una cifra terribile. Se un giorno il nostro petrolio finisse davvero (spero succeda al più presto), l’economia mondiale andrebbe a rotoli!! Nel frattempo, gli stati governati da deficienti al cubo, se ne fregano dell’inquinamento che questo provoca! Ho una Peugeot 807 diesel che ha un filtro anti particolato. Mi chiedo se le case automobilistiche debbano aspettare ancora molto prima di introdurlo su ogni auto diesel. Che società allucinante. A quando una rivoluzione?
Domanda forse ingenua, spero che qualcuno mi risponda:
Il problema dei rifiuti mi sembra sempre di più quello della coperta troppo corta o troppo lunga
Se incentivo e se miglioro la raccolta differenziata ma a che cavolo mi serviranno tutti gli inceneritori, i termodistruttori o termovalorizzatori o chiamateli come volete che già ci sono e tutti quelli che le nostre (miopi) Amministrazioni stanno costruendo sul nostro povero territorio?
Già ora mi sembra che gli inceneritori non vengano utilizzati al massimo della loro capacità e in futuro, migliorando la raccolta differenziata, non ce ne sarà forse sempre meno bisogno?
Ciao Beppe ci vediamo venerdì al Forum.
IL BIODIESEL E’ MEGLIO DEL DIESEL!
a chi interessa saperne di più, nel sito http://www.oder.tk c’è la mia tesi di laurea al riguardo. x altre informazioni contattatemi.
Per Mauro Agliardi e il suo post del 09/03/2005 12:59.
Ti capisco. Io quest’anno dovrei comprare una auto. Se la compro nuova allora la compro solo se posso usare il biodiesel (www.assobiodiesel.it), altrimenti la compro usata. Perché mi sono ripromesso che comprerò una macchina nuova solo se ha un impatto ambientale nullo o quasi, proprio come il biodiesel o quella con motore ibrido (elettrico e benzina). Dato quello che hai detto sulla finanziaria, allora l’unica speranza è che creando una maggiore domanda di biodiesel, allora i produttori di questo carburante abbassino i prezzi. Così facendo in parte, forse, si aggira l’ostacolo. Se poi il governo ha deciso così, noi cittadini abbiamo due poteri: quello di voto e quello come consumatori. Quello di voto lo possiamo mettere in pratica il mese prossimo o sbaglio???? Quello come consumatori tutti i giorni e quindi tutti i giorni possiamo dimostrare che vogliamo un mondo pulito, senza inquinamento. Poi se dobbiamo spendere di più, pazienza, cerchiamo di risparmiare in altri modi. Tipo evitando gli sprechi, perché consumando di più è ovvio che si inquina di più. Per questo consiglio anche http://www.wwf.it e http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm
Attraverso la creazione della domanda oggi ci sono un maggior numero di alimenti senza conservanti e prodotti biologici a prezzi abbordabili da tutti. Noi, comuni cittadini possiamo far tendere l’ago della bilancia verso il vero benessere basato su un mondo pulito, attraverso i nostri comportamenti responsabili e critici nei confronti di chi ci prende per i fondelli.
Saluti
Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)
volevo solo segnalare un articolo pubblicato circa dieci giorni fa sul sole24ore nel quale viene segnalato che con la finanaziaria 2005 comma 527 (mi pare) sono stati drasticamente ridotti gli sgravi fiscali per la produzione di carburante ottenuto dall’ olio di semi…la produzione dello stesso costa meno del gasolio e chiaramente non inquina . Può essere utilizzato sia per riscaldamento che per autotrazione.Ai produttori nostrani non rimane che esportarlo in germania od in francia dove l’ utilizzo non è tassato ma incentivato.Mi sento impotente di fronte a questa ennesima presa per i fondelli ….cosa si può fare?
Ciao a tutti
volevo chiedere il vostro aiuto per sensibilizzare produttori e consumatori sul tema del riciclo dei rifiuti
si tratta di mandare una mail alle ditte produttrici per chiedergli di usare solo materiali riciclabili e scrivere chiaramente sulle confezioni dei prodotti come queste devono essere riciclate
attualmente non viene indicato come riciclare le confezioni e molte persone, per ignoranza o pigrizia, non fanno la raccolta differenziata. Se le ditte produttrici scrivessero sulle confezioni come smaltirle avremmo delle informazioni chiare e tutti i consumatori verrebbero invogliati a fare la raccolta differenziata (che, per me, è l’unico modo serio per risolvere il problema dei rifiuti. Se la maggior parte dei rifiuti che produciamo venisse riciclata non sarebbe necessario aprire nuove discariche o costruire nuovi bruciatori e ridurremmo notevolmente lo sfruttamento delle risorse ambientali, l’inquinamento e le spese che ne conseguono)
SE VI SEMBRA UNA COSA UTILE potete:
1) mandare il testo che trovate sotto (o uno scritto da voi) agli indirizzi che trovate in fondo a questa mail (che non costa nulla)
2) mandare questa mail a tutte le persone che conoscete (che non costa nulla, mal che vada vi mandano a stendere)
e ovviamente
3) FARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA (questo richiede un piccolo sforzo oraganizzativo ma, per una volta, soldi zero)
se le ditte riceveranno molte mail è possibile che adottino questo piccolo accorgimento e che, lentamente, il mondo cambi in meglio
grazie
Roberta
*************** testo mail ***************
Carissime ditte
vi scrivo per chiedervi di adottare una piccola iniziativa che non richiederà costi elevati ma potrebbe avere importanti risvolti sulla nostra società
si tratta semplicemente di scrivere (in modo sufficientemente visibile) sulle confezioni dei vostri prodotti in quale contenitore della raccolta differenziata possono essere buttate per venire riciclate
vi faccio degli esempi: “RICICLAMI NEL VETRO” oppure “CONFEZIONE DA SMALTIRE NELLA PLASTICA” oppure “BUTTAMI NELLA CARTA”
nel caso in cui l’oggetto da riciclare fosse composto da materiali diversi sarebbe opportuno indicare che vanno smaltiti separamente
questa iniziativa parte dal presupposto che voi utilizziate materiale riciclabile per le confezioni dei vostri prodotti e ha due scopi:
1) indicare chiaramente in quale cassonetto la confezione può essere smaltita, togliendo ogni possibile dubbio al consumatore (non sempre è evidente la categoria di riciclo a cui una certa confezione può appartere)
2) sensibilizzare i consumatori alla raccolta differenziata (che, secondo me, è l’unica soluzione seria al problema dei rifiuti)
nel caso utiliziate delle confezioni non riciclabili vi chiedo di cambiare tipo di confezione (immagino che questa sia una scelta costosa ma si potrebbe considerare come un investimento sul lungo periodo)
spero vorrete prendere in considerazione queste mie proposte dimostrando così la vostra attenzione verso l’ambiente in cui viviamo e contribuendo a migliorare la gestione della nostra società
grazie
************** indirizzi mail *************
info@crai-supermercati.it ; info@dimeglio.it ; info@sisaspa.com ; servizioclienti@carrefour.com ; sclienti@auchan.it ; info@euronics.it ; info@compar.it ; info@pennymarket.it ; pr.consumatori@parmalat.net ; info@norda.it ; infoweb@sanbenedetto.it ; info@spumador.com ; infoitalia@campari.com ; info@ferrero.it ; web.cirio@cirio.it ; relations-italy.corporate@unilever.com ; info@risoscotti.it ; info@loacker.it ; bauli@bauli.it ; info@doria.it ; info@galbusera.it ; divella@divella.it ; paluani@paluani.it ; info@plasmon.it ; melegatti@melegatti.it ; servizioclienti@averna.it ; info@leaf.it ; info@transfair.it ; info@lavazza.it ; info@illy.com ; info@kimbo.it ; info@segafredo.it ; contact@staralimentare.it ; info@montanaalimentari.it ; info@amadori.it ; annalisa.desanctis@arenaholding.com ; info@fratelliberetta.com ; informazioni@fioruccifood.it ; info@rovagnati.it ; palmera@palmera.it ; mailbox@tonnonostromo.it ; posta@artsana.it ; info@decoindustrie.it ; servizioclienti@dececco.it ; ladoria.capaccio@libero.it ; infoponti@acetoponti.it ; sammontana@sammontana.it ; welcome@granarolo.it ; info@mediterrabio.com ; info.ambrosoli@ambrosoli.it ; info@eridania.it ; Info@milupa.it ; info@galbusera.it ; pubblicherelazioni@wella.it ; infasil@it.pgconsumers.com ; info@ciccarelli.it
ATTENZIONE: alcune ditte non hanno un indirizzo mail ma chiedono di compilare un form sul loro sito. Se avete tempo e voglia potete inviare la segnalazione a uno dei siti che vi riporto sotto
http://www.conad.it http://www.edespar.it http://www.esselunga.it http://www.ikea.com http://www.e-pam.it http://www.bennet.com http://www.rocchetta.it http://www.nestle.it http://www.valsoia.it it.primopiatto.barilla.com http://www.cameo.it http://www.lindt.com http://www.manzotin.com http://www.aia-spa.it http://www.vallespluga.it http://www.citterio.com http://www.riomare.it http://www.tronchetti.com http://www.tenderly.it http://www.pampers.it http://www.henkel.it http://www.colgate.it http://www.e-coop.it http://www.sacla.com http://www.orogel.it http://www.assaggi.it http://www.yomo.it http://www.agnesi.it http://www.rana.it http://www.neutroroberts.it
**************** fase 2 *******************
pensandoci bene… sarebbe più semplice se ci fosse una legge che obbligasse le ditte a fare quanto richiesto. Se ce la fate ancora potete inviare una mail al partito che preferite. Vi scrivo un esempio
Carissimi
vi scrivo per chiedervi di presentare una legge che obblighi tutte le ditte che producono qualsiasi cosa da vendere in Italia a scrivere sulle confezioni dei loro prodotti a quale categoria della raccolta differenziata la confezione stessa appartiene (carta, vetro, plastica, indifferenziato, ecc.) e, entro una data stabilita, ad utilizzare solamente confezioni riciclabili
questo per incrementare la raccolta differenziata dando una corretta informazione ai cittadini che già la fanno e invogliando tutti gli altri a questa pratica di civiltà (che mi sembra l’unico modo per risolvere il problema dei rifiuti)
grazie
E’ quasi un anno che medito su un argomento che mi pare non si senta spesso né nei discorsi tra conoscenti ed amici, né sui media, ma che ritengo di vitale importanza.
Le mie considerazioni partono dal disagio che provo nei confronti dell’ambiente in cui vivo, sia geografico che sociale, per estendersi alle situazioni di disagio ben più gravi che posso osservare sui media, o con qualche viaggio fuori dalle rotte turistiche.
Ho deciso ora di esporvi, se vi interessa, quello che è scaturito da molte letture e un atteggiamento critico verso ciò che passa dai media, e soprattutto verso ciò che il filtro così commerciale dei media non lascia passare.
Voglio provare qui a raccogliere i fattori che hanno determinato le mie osservazioni, e che più incidono sul mio disagio:
– i disastri ecologici locali e mondiali
– l’abissale squilibrio tra i paesi ricchi ed i poveri
– il sistema economico e sociale in cui siamo inseriti
– i bisogni reali ed immaginari dell’uomo
– le proposte dei pensatori globali per la risoluzione degli squilibri
– le proposte per la soluzione al problema ambientale
– la reale esistenza di una coscienza comune a tutti i paesi del mondo
– le proposte rivolte ai singoli da sociologi, ecologisti, religiosi, politici ed economisti
Questi fattori, posti a confronto con la classica domanda “ed io cosa posso farci ?” hanno dato origine a molteplici riflessioni, alcune delle quali ora vi esporrò.
Chi di noi non ha mai avuto una storta ad una caviglia, o male a un dente ?
Bene, e chi di noi nel momento in cui non poteva camminare, o masticare, non si è detto :
“come mi gusterò il camminare, il correre, il mangiare, quando sarò guarito !” ?
Bene, e chi di noi adesso che legge queste righe, e non ha una storta, né un dente dolorante, si gusta il fatto di camminare, correre, mangiare, esattamente tanto quanto aveva pensato che avrebbe fatto quando era indisposto ?
La risposta è probabilmente nessuno. Dopo qualche giorno dalla guarigione, ci sembra addirittura ovvio, scontato che le nostre membra funzionino.
Non siamo più abituati a provare più nessuna gioia nel camminare, correre, mangiare, perché sono diventate appunto azioni ovvie e scontate, e condizionate dalla nostra fretta sempiterna.
Ma cosa c’entra con lo squilibrio ambientale e della ricchezza mondiale ?
C’entra in questa maniera:
Occorre che noi ci rendiamo conto di quanto siamo ricchi, ricchissimi, anche solo potendo soddisfare i nostri più comuni ed elementari bisogni.
Non solo, occorre che ci gustiamo a fondo la soddisfazione che viene data ai nostri bisogni.
Non è difficile, ma non vi siamo proprio stati educati
Soggiacendo incoscienti al condizionamento della fretta, mangiamo correndo, ingozzandoci come nessun altro animale fa, gustandoci pochissimo quanto mangiamo, e quindi mangiando il doppio di quanto ci è necessario (“altrimenti che pasto è?”).
Soddisfiamo il bisogno di spostarci comprando una macchina, ma non ce la gustiamo e non appena l’abbiamo desideriamo il modello successivo o con l’accessorio in più.
Comperiamo il computer o il cellulare, ed operiamo la scelta non commisurandoli alle nostre reali necessità (essere reperibili, fare calcoli o giocare), ma scegliendo quello con più funzioni, quello più bello, e appena usciamo dal negozio esso è superato e vale la metà di quello che l’abbiamo pagato.
E quando arriviamo a casa con il nuovo acquisto, e leggiamo le istruzioni, scopriamo che se avessimo atteso dal concessionario il modello con la X nel codice, avrebbe avuto quella funzionalità in più che ora ci fa immalinconire.
Se vogliamo liberarci da questi meccanismi, dobbiamo osservare sempre bene quali sono i nostri veri bisogni, senza lasciarceli creare da altri.
Ad esempio, il messaggio recondito di ogni pubblicità è:
“tu non puoi essere felice senza questo prodotto o servizio”
Il vero scopo di un creativo pubblicitario non è far vendere il prodotto, è farci sentire infelici senza di esso.
Ma noi abbiamo pochi veri bisogni
I bisogni primari dell’uomo sono sempre gli stessi sin da quando viveva nelle caverne:
mangiare, bere, dormire al coperto ed all’asciutto, il bisogno di sicurezza.
Anche i secondari:
socialità, amore, relazioni.
Con la “modernità”, se ne sono aggiunti altri, tra i quali è difficile discernere i bisogni dai capricci.
Per oltre cento anni l’uomo ricco occidentale si è procurato, accanto alla soddisfazione dei bisogni, anche quella dei capricci.
Inutile misurare quanto lo abbia fatto a discapito di altri, perché le emergenze di adesso non lo permettono.
Ma ora è arrivato il momento che anche l’uomo “occidentale” diventi adulto, e che nel momento in cui mette in pericolo le sue stesse risorse apra gli occhi e cominci a comportarsi da adulto.
Il suo storico egoismo gli permette forse di adoperarsi in tal senso solo quando viene minacciato su un piano personale, non dalla sua coscienza (ché non si pretende tanto) quanto dalla scarsezza di risorse.
A livello globale sembra impossibile sovvertire un sistema che per sua stessa natura è ermeticamente chiuso, soprattutto dati gli incommensurabili interessi di pochi che la natura stessa del sistema protegge.
Ma a livello del singolo permane un grande potere.
Un immenso potere se indirizzato da una comune coscienza civile.
Possiamo liberarci dai falsi bisogni.
La parola che riassume tutto questo è: sobrietà.
La maniera più semplice di raggiungerla non è sottoporsi a sacrifici che sembrano alla nostra portata ma non lo sono di fatto, perché a lungo andare cediamo alle lusinghe del desiderio
La maniera più semplice è rieducarci a ciò di cui si diceva prima, il gustarsi le cose.
Non è difficile, lo può aver già provato chi si sia accorto che mangiava troppo velocemente ed abbia deciso di rallentare un pochino, ed ha ricominciato invariabilmente a gustarsi i cibi.
Costoro si saranno accorti anche che ulteriore conseguenza del gustarsi i cibi è il mangiare meno.
Questo piccolo trucco funziona anche in altri campi.
Gli esempi sono molteplici.
Ho un elettrodomestico in casa, o una parte della casa malfunzionante.
Il messaggio dei media è: “cambialo, cambialo butta il vecchio e comprati una nuova lavastoviglie, la nuova porta blindata, il nuovo bidet che fanno questa e quest’altra funzione in più.”
In moltissimi casi si risolve il problema smontando quattro viti, leggendo le istruzioni, e praticando una MANUTENZIONE che dalle istruzioni, scritte in piccolissimo, è sempre consigliata periodicamente.
In altrettanti casi, se non si è capaci, si chiama un amico che se ne intende, e si risolve in ogni caso avendo imparato una cosa in più, magari, e risparmiato molto denaro.
Ma il messaggio dal quale siamo oppressi è di buttare l’elettrodomestico e comprarne uno nuovo, o la porta vecchia e metterne una nuova.
Per questo non passa giorno che non si trovino grandi rifiuti a fianco del bidone della normale spazzatura.
Dobbiamo resuscitare la cultura della qualità, perché la cultura della quantità illimitata non è supportata dalle risorse del pianeta
Un esempio calzantissimo ci proviene dall’Isola di Pasqua.
Sembra accertato che la civiltà ivi insediata si sia estinta anche a causa del taglio di tutti gli alberi.
Noi, sulla terra, siamo quasi allo stesso punto in cui si trovò quella civiltà in decadenza.
L’uomo ha raggiunto quello stesso punto di incisività sull’ambiente, vicino al non ritorno, vicino all’estinzione di qualche risorsa vitale.
Ma mentre l’uomo dell’Isola di Pasqua poteva pensare a lasciare l’isola per ricominciare, noi non abbiamo alternative.
Abbiamo soltanto questa terra, quindi è questa terra dobbiamo salvare.
Che ripercussioni può avere il consumare meno ?
Se si guarda alla catena di azione reazione del consumismo, è evidente che l’ultimo anello di questa azione siamo noi.
Tutta la catena si regge sul consumo.
Se un anello di questa catena smettesse di reggersi sul consumo e si orientasse, per dire, sulla qualità, sull’azzerare l’impatto ambientale, la catena si spezzerebbe.
Ma anche noi siamo un anello, e pertanto abbiamo il grande potere di sovvertire il sistema.
Una risposta alla domanda “ed io cosa posso farci ?” è:
– posso consumare solo quello di cui ho bisogno;
– posso essere critico con chi cerca di inculcarmi un nuovo bisogno;
– posso gustarmi a fondo ogni cosa che ho, senza desiderarne la versione successiva;
“che risultati posso ottenere ?”
– arriverò alla fine del mese qualche volta in più con lo stipendio;
– se guadagnavo bene, può darsi che abbandoni la corsa alla carriera e possa permettermi addirittura un part-time (quanti dopo 12 ore di lavoro giornaliere non hanno il tempo di gustarsi il benessere conquistato ?);
– mi sentirò molto più libero dai condizionamenti e attivo sul piano della consapevolezza;
“ma a livello globale cosa avrò fatto ?”
Il mio intervento sommato a quello di molti altri può fare tanto.
Sappiamo tutti che nel mondo intero è ormai l’economia che regola la politica nazionale ed internazionale.
Tutti i sistemi economici mondiali, le borse, le monete e gli scambi si basano sulla crescita.
La crescita in un sistema consumistico si basa su una crescita dei consumi.
Le risorse del pianeta però sono limitate, anzi sono assai scarse perché attualmente quattro quinti delle persone hanno bisogni primari insoddisfatti.
Ne deriva che il modello economico attuale è inadatto a questo pianeta e per questo numero di persone, e va quindi cambiato.
Il cambiamento potrà avvenire prima o dopo la mancanza di qualche risorsa di primaria importanza.
Tutti sono capaci di immaginare cosa succederebbe se il cambiamento avvenisse dopo.
Perciò è meglio cambiare qualcosa prima.
Noi possiamo contribuire a frenare la corsa di questo mondo occidentale, invertendo la tendenza e facendo sì (a lungo andare) che l’economia si basi sul soddisfare i bisogni primari (possibilmente di tutti) con il minimo consumo possibile, con un tetto massimo di consumi entro la completa rinnovabilità delle risorse del pianeta.
Mario Lipparini
Carissimo Beppe Grillo
sto cercando in giro per il web “i numeri di tutte le guerre” tuttora in corso nel mondo … bombe sganciate, morti, sfollati, … pian pianino sto recuperando questi numeri… nella ricerca mi sono imbattuta nel tuo blog e allora ho pensato di lasciare un mio messaggio qui, nell’angolo dedicato all’ecologia.
Non so se sai che la mia terra sta per essere martoriata dal CTM, Corridoio Tirrenico Meridionale. Un’opera faraonica, voluta dal signor Storace, tanto faraonica quanto inutile. Si vorrebbe collegare Roma-Fiumicino a Formia. 200 km o forse qualcosa in più di asfalto che taglierà di netto la pianura pontina, un bel pò di aziende agricole, alcune falde acquifere, e soprattutto passerà a meno di 50 metri dal Lago di Fondi, zona protetta, denominata SIC.
A questi signori non importa nulla di tutto questo e vanno avanti …
Vorrei invitarti a venire al mio paese per farti vedere la bellezza della natura di cui godo, la veduta spettacolare che mi fa guardare tutta la piana, il lago, e il mare … e vorrei lasciare alla tua immaginazione quel che potrà accadere da qui a poco … un enorme serpentone nero, sopraelevato, trancerà di netto tutto ciò!
Ma forse non potremo vederci, o magari si, ma in incognito, sai la mia amministrazione ora è di centrodestra, ed è d’accordo con questo scempio!
Vabbè il mio è stato solo uno sfogo … scusa.
Comunque informati sulla cosa, cerca materiale, se vuoi io ne ho molto, e da solo, anche senza venire qui, capirai l’assurdità della cosa e lo scempio ecologico che si andarà a perpretare.
Buona serata.
Caro Sig.Grillo le mando questa mail per avere il suo aiuto su una materia che desta la sua attenzione da anni. Recentemente una nota compagnia di telecomunicazioni mobili ha deciso di installare una antenna nel mio paese,tralasciando il fatto che l’ubicazione è nei pressi di un asilo e di una più “nota” struttura per le cure di bambini “LA NOSTRA…..” (fisca lei il nome della struttura ), cosa potremmo fare per evitare la posa di questa antenna.
Mi rivolgo a lei perchè sono certo di un suo più “VERO” iteressamento.
La ringrazzio e la saluto Maurizio da Rogeno(LC)
Caro Beppe, ti mando una mia idea per risolvere il problema delle polveri sottili.
Fammi sapere!
Nella società moderna c’è un tema che perennemente è citato dalla cronaca: l’inquinamento dell’aria dalle polveri sottili. Attanaglia piccole e grandi città, che aspettano vento o pioggia per ritornare in un ambiente perlomeno vivibile.
Per molto tempo ho pensato ad un modo per migliorare l’aria nelle città e sono arrivato un’unica conclusione: un modo pulito economico e invisibile per salvare definitivamente la questione!
Il primo problema era il modo di poter trasportare fuori delle città gli inquinanti dell’aria, senza creare strutture che potessero deturpare o creare intralci nelle vie e la scelta è caduta sulla nostra rete fognaria.
Come noi ben sappiamo le nostre fogne sono collegate ad ogni parte delle città da una serie infinita di tombini; in questo modo abbiamo una rete sicura e invisibile per sfruttarla come condotto d’aria.
Le fognature a valle finiscono nei nostri depuratori, che con economiche modifiche possono funzionare da aspiratori, (fuori della città) ma correlati a lei da una rete capillare d’aspirazione, è il principio dell’aspirapolvere.
Un altro problema è lo smaltimento di questi inquinanti e qui ci viene in aiuto la natura per comportarsi come lei, lavando l’aria con il sistema dell’idromassaggio, in altre parole immettendo l’aria aspirata nel fondo di una di queste vasche per portare a liquido i vari agenti inquinanti come avrebbe fatto la pioggia normalmente.
Per lo smaltimento di queste sostanze, il depuratore d’acque nere farà il resto.
Un altro problema è il poter decidere dove e quando aspirare e la cosa è ancora più semplice; ogni tombino ha il suo sifone, (per non permettere il ritorno degli odori) noi riempiendolo o togliendogli l’acqua dallo scarico possiamo decidere se quel tombino funzionerà da aspiratore o no, salvaguardando le aree che non necessitano d’eliminazione d’inquinanti e dando la priorità alle zone più trafficate.
La costruzione di questa mia idea è economicissima e non sarebbe più un tamponare i problemi ma risolverli.
Ciao a tutti.
P.S. Se ritenete il caso telefonatemi 3282174325
Approposito di sviluppo e rifiuti
Area Pero-Rho. Nuovo Polo Fiera. Otto megapadiglioni per la “Fiera più grossa d’Europa”.
L’area fu venduta dall’AGIP (prima c’era una raffineria) all’Ente Fiera (Ente di diritto pubblico, e quindi con tutti i favori e le intermediazioni istituzionali del caso). Ente Fiera di lì a poco diventa Fondazione Fiera e si quota in Borsa.
Il costo dell’operazione (fonte http://www.nuovopolofieramilano.it) 750.000.000 di euro da parte di Fiera.
Per i collegamenti (metropolitana, ferrovie, strade, autostrade e nuova tangenziale) 800.000.000 di euro pubblici.
Grandi promesse per l’occupazione, “risarcimento ambientale”, nuovi collegamenti e mezzi pubblici per ora abbiamo potuto constatare l’enorme crescita del valore d’immobili e terreni tanto da far chiudere e/o migrare diverse aziende oltrechè l’enorme sacrificio delle famiglie nel comprare o affittare casa.
Inoltre su 2.000.000 di mq di superficie fondiaria, di cui espositivi 530.000 (con 200.000 mq di vetrate), non c’è un pannello solare ! E pur passando la ferrovia lungo il perimetro le merci accedono solo coi TIR !
Ah dimenticavo, la Fiera si inaugurerà il 31 Marzo, due giorni prima delle elezioni regionali, alla presenza del “governatore” Formigoni, dell”unto” Berlusconi e da tutti quei portatori d’acqua (con le orecchie) degli amministratori locali del centrosinistra. Continuiamo a farci del male !
I collegamenti viabilistici sono pronti? Andate a farvi un giro da quelle parti, sarete presi da una sensazione che va dallo sconforto all’indignazione, dal “rido per non piangere” al “ora non mi fregano più”. Un po’ come nei tuoi spettacoli.
Se la cosa vi interessa scaricatevi la brochure “La trasformazione di Fiera Milano”dal sito sopra.
Sempre su questo territorio
A Milano-Figino, sul confine con Pero, è stato costruito un “termovalorizzatore” (occhio alle parole!) al posto di un inceneritore puzzolente. Può “termovalorizzare” 1450 ton/giorno (!), circa 450.000 ton/anno di rifiuti. I cittadini vista l’esperienza precedente (nel vecchio si bruciò il terreno di Seveso, do you remember?) si opposero con tenacia. Inutile dire che non si è mai fatta una Valutazione d’Impatto d’Area (necessaria per tener conto della congestione di fonti d’inquinamento già presenti nel territorio) ma lo sfruttamento dell’incenerimento dei rifiuti per la produzione di teleriscaldamento, anche per i comuni limitrofi, ed elettricità (definite “energie pulite”) ha fatto sì che le amministrazioni pubbliche titubanti (i comuni vicini, tutti del centrosinistra) mettessero da parte i loro maldipancia e scendessero a patti.
Risultato: l’inceneritore viaggia quasi al massimo della sua potenzialità, i filtri contro i peggiori inquinanti saranno installati entro il 2007, il teleriscaldamento funziona solo per una parte di un quartiere di Milano (la Nuova Fiera è rimasta a piedi)
E se domani (e sottolineo se) Milano facesse veramente una seria raccolta differenziata dove reperiremmo 1450 ton/giorno per far funzionare tutto l’ambaradan ? Milano diverrebbe importatore di rifiuti per la “termovalorizzazione”, per far funzionare il teleriscaldamento ?
Dove ci porterà il business sui rifiuti ?
Massimo Rana
caro Beppe, so che ad aprile sarai a Livorno e volevo sollecitarti questo tema: la Toscana è una regione polivalente, un po’ America, se vai a La California, un po’ Paperopoli se vai a Paperino ed un po’ caraibi se vai alle SpIagge BIanche di Rosignano Solvay…ecco appunto, le spiagge bianche:
non so se ti è mai capitato di andarci, sono incredibili, nel senso che non ci credi che la natura sia stata l’arteficie di tutto ciò, poi basta che alzi un po’ lo sguardo, vedi le ciminiere della Solvay e capisci che la natura è stata violentata.
C’è anche un bel fiumiciattolo bianco lattiginoso che si riversa in mare.
Ed uno dice: “vabbè ma è solo carbonato”, no, è anche mercurio, ed altre sostanze cancerogene e mutagene che si riversano nel mare e nell’aria.
E’ anche la morte di un fiume, il Cecina.
Ti invio un sito, ma basta cercare su internet per trovare molti altri siti di controinformazione, rispetto a quelli che spacciano Rosignano per un luogo di villeggiatura.Ti dico solo che la Posidonia,un indicatore biologico importante, non abita più lì e non riesce neanche più a reinsediarsi.
Il bianco non è sempre sinonimo di pulito.
http://www.radio.rai.it/radio1/beha/archivio_2000/eventi/agosto/2908_a.htm
http://www.ecn.org/uenne/archivio/archivio2003/un04/art2543.html
Ciao Beppe,
ti scrivo riguardo al “progetto Archimede” (mi sembra si chiami così), cioé all’impiego della tecnologia definita “termodinamica solare”. Ne ho sentito parlare una volta sui Rai3 per caso e poi più nulla. A capo del progetto c’è Rubbia.
Ero rimasto affascinato da una sua frase, secondo cui se un millesimo dell’Arabia Saudita fosse coperto di specchi (necessari per ricavare energia secondo questto sistema, penso tu sappia come funzioni), l’energia prodotta ogni anno in questo modo, sarebbe equivalente a quella che, sempre ogni anno, si ricava da tutto il petrolio dall’Arabia. Un millesimo di Arabia è un territorio enorme, ma in ogni caso Rubbia affermava che questo modo di produrre energia era davvero in grado, almeno potenzialmente, di sostituire completamente il petrolio.
Spero tu non ne stia già parlando nello spettacolo, altrimenti ti sto solo occupando spazio sulla pagina. Sono uno studente e ancora per un po’ sarò all’estero a studiare (mi sarebbe facile anche parlare dei due mondi universitari, italiano e non, ma non finirei più), e non ho modo di venire a vederti dal vivo.
Ho visto comunque che sul tuo “muro del pianto” non si parla di questo progetto e allora ho pensato di aggiungere un post, che credo possa interessare a chi legge sul tuo sito.
Hai avuto una grande idea con questo blog. Spero sopravviverà e che partirà qualcosa di buono da qui. Ormai leggo i giornali “normali” per sapere come le cose non sono. Ciao.
Stefano
sig.grillo condivido ampiamente il 99% di tutto quello che dice anche se trovo che a tralasciato “eolo” un macchina ad aria ed non sento mai che lei nomini il “biodiesel” olio vegetale con agiunta di 10% alcol per far camminare le auto diesel gia da subito cambiando solo l’anticipo spero che in futuro nomini anche queste 2 cose. grazie emiliano pecci
È ORA DI CAMBIARE !
GLI ULTIMI AVVENIMENTI MERITANO UNA RIFLESSIONE!
ABBIAMO IL CORAGGIO DI ESSERE CONSAPEVOLI DELLE CONSEGUENZE, SE CONTINUIAMO L’AGRESSIONE A MADRE TERRA ? RICONQUISTIAMO LA NOSTRA UMILTÁ!!!
DOBBIAMO UNIRE LE NOSTRE FORZE E TROVARE SOLUZIONI EFFICACI ED APPLICABILI, CON DELLE SCELTE COERENTI.
COLLABORIAMO PER UN FUTURO SOSTENIBILE PER LE PROSSIME GENERAZIONI !
TUTTI MERITIAMO UN ARIA PURA E RESPIRABILE SENZA POLVERI CANCEROGENE !
BASTA CON IL COMODISMO, NON FACCIAMO GLI STRUZZI, AFFRONTIAMO CON SPERANZA E POSITIVITÁ OGNI NUOVO GIORNO ! TOGLIAMO LA MASCHERA E RISCOPRIAMO FINALMENTE NOI STESSI ED IL VALORE DELLA VERITÁ !
LA SITUAZIONE ODIERNA È INSOPPORTABILE ! DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE APPLICARE ALTERNATIVE SOSTENIBILI, INCENTIVARE ED AGEVOLARE L’USO DI ENERGIE RINNOVABILI. PER DIMINUIRE SETTORIALMENTE ED IN MODO CRESCENTE, TUTTE LE FORME DI INQUINAMENTO, FINO ALL’ELIMINAZIONE TOTALE DELL’ARROGANTE STUPIDITÀ UMANA.
SIAMO CONVINTI CHE L’IMPEGNO DI TUTTI È NECESSARIO E CON VOLONTÀ PROPIZIA AVREMO RISULTATI IMMEDIATI.
R. Migliarini
Ciao Beppe, ma che fine ha fatto il mio amico dott. Morosini? segnalami qualche convegno o evento per andare a sentire le sue lezioni….come vorrei vederlo qualche volta in tv in Italia a parlare di tutte le sue idee sulla tutela ambientale, in germania potrebbe elaborare le lezioni e poi venire a fare qualche convegno in Italia, a parte che non si sa esattamente di dove sia visto che parla 5 lingue perfettamente, se non si trova a prelevare qualche campione d’acqua al polo nord…..aspetto notize del grande Morosini , un mio mito,ciao Paolo.
Ciao Beppe,
per dar seguito a quello che penso e che pensi anche tu, leggo da tempo libri sull’idrogeno (quello di Rifkin è una palla ma merit!!!)
cosa ne pensi di cominciare a dare indirizzi utili di aziende che hanno prodotti validi?
Del tipo se volete avere un’imèpianto ad idrogeno andate a vedere http://www.autoidrogeno.it e sevolete farvi un impiantino ad idrogeno sulla vostra macchina andate dalla società XXX. Magari cominciamo anche a spendere i nostri soldini in modo utile e ci arricchiamo di cultura.
Attendo un tuo commento!magari!
non so se ho fatto bene a mettere l’indirizzo di una società, ma parto da quello che conosco e se un gruppo di 10 famiglie si unisce chiede anche degli sconti. Sai che bello?
Non son genovese, ma sui soldi non mi toccate!
in questi giorni di blocco del traffico mi sono tornate tra le mani le video cassette di Emivideo ” un grillo per la testa ” e ” un futuro sostenibile ” che parlavano delle esperienze di un falegname svizzero che si costrui’ un furgone funzionante con motore ad idrogeno prodotto dall’impianto elettrolitico di casa sua e del paesino tedesco di schonau che si produce autonomamente l’energia elettrica senza bisogno di sottostare al ricatto delle centrali nucleari o turbogas che oggi i ns politici vorrebbero imporrre.
qualcuno sa che fine hanno fatto questi progetti e come mai nessuno ne parla in una pianura padana che sta morendo, dove non si puo’ piu’ respirare l’aria, bere l’acqua e mangiare i frutti della terra.
ciao, il tono non è dei più allegri, sono appena uscito fuori dall’ennesima ssociaciazione bioedile. è uno sconforto continuano a parlare di come far denaro. oggi io socio fondatore ho esordito parlando dei prezzi che propongono per materiali in fondo poveri e s’era detto che tutti dovevvvano poter accedere a questo modo di fare case e poi si incazzano perchè fanno fatica a tenere le spese bla bla bla. correggimi : ha senso far spendere il 50 -70 % in più ad un povero sprovveduto coi soldi per fargli fare una casa ecologica, quando per costruire tutte le altre che ha attorno sono stati utilizzati prodotti poco “controllati” che per essere realizzati hanno a loro volta inquinato. perchè prendere per il cuolo la gente?
Ho deciso di strambare e faccio quest’anno la fiera della termoidraulica a padova con un’idea che farà piangere tutti i biocazzoni italiani, ho pensato di offrire un sistema di riscaldamento a pavimento che nell’industria permette di abbattere di oltre il 15% il consumo dei combustibili, con la possibilità di avere un mutuo per pagare a rate,con il denaro risparmiato sul consumo di combustibile, l’aquisto della tecnologia. vuoi risparmiare da me gratis per chi non vuole inquinare. credo che la coscenza umana sia molto più attento all’ecologia se questa gli pemette di guadagnare. io ci provo ti farò sapere come reagiscono alla possibilità di vere il pavimento gratis che inquina meno. è l’ultimo tentativo che faccio poi cambio lavoro.
(ho 40 anni faccio ricerca ed applicazioni bioedili da oltre vent’anni, da quando l’anab era quasi una cosa bella da creare, cioè quando anche lei non si prostituiva per la fama ed il denaro. l’ultima associazione da cui sono fuori uscito si chiama GENIULOCI pensa gli ho offerto un sito gratuito e invece prova a cercare e poi dimmi cosa. il mio ultimo progetto è un portale che stò progettando che si chiamerà BASTABIO)
A PRESTO SE POSSO FARE QUALCOSA PER AIUTARE LA TUA OPERA DI INFO DIMMI HO UN SITO MOLTO FREQUENTATO DA USARE PER FAR GIRARE INFO. A PRESTO MATTEO
ciao beppe, sono una laureanda in scienze dell’educazione presso il peggior ateneo di tutta la nazione (o forse e’ l’impressione che hanno tutti i laureandi della propria universita’). comunque volevo chiederti una opinione rispetto alla politica dei parchi regionali. dal tuo punto di vista SONO EFFICACI? POTREBBERO ESSERLO SE EFFETTIVAMENTE FINANZIATI E SONSTENUTI? sto facendo la tesi sul parco dell’alto garda e mi sto rendendo conto che i parchi sono SOLO SULLA CARTA MA NON NELLA TESTA DEGLI AMMINISTRATORI … tu che ne pensi mi piacerebbe leggere un tuo parere…so che hai tante cose per la testa ma anch’io ho tante aspettative e speranze deluse. un abbraccio giovanna la mia mail…giolandi@hotmail.com
Sostenibilità è una parola meravigliosa, ah che splendido pianetino potrebbe essere la Terra… la scienza non è un’opinione e i numeri per farlo ci sono. Purtroppo è un discorso troppo lungo, non credo troverò mai la forza di scrivere un post esaustivo sull’argomento sopratutto perchè nessuno vuole capire, vuole sentire. Fiato sprecato, i TG hanno la salute del Papa come prima notizia, altro che esaustivo.
Un saluto
Doc
Volevo solo segnalare questa notizia, alla quale oggi il TG5 delle 13 ha dedicato un servizio.
Mi sembra piuttosto importante perché venga insabbiata fra le mille altre inutili notizie con le quali i mass media ogni giorno infarciscono i nostri (sclerotizzati) cervelli:
“Il maremoto che il 26 dicembre scorso ha sconvolto il sud est asiatico ha scaricato sulle spiagge della Somalia, anch’essa colpita dall’onda lunga dello tsunami, i rifiuti tossici che da anni giacevano sui fondali dell’Oceano Indiano a largo delle sue coste. Lo riferisce un rapporto delle Nazioni Unite, nel quale si sottolinea anche che “nelle aree interessate dallo ‘spiaggiamento’ di barili e rifiuti tossici si stanno registrando insoliti problemi di salute: infezioni acute alle vie respiratorie, alla bocca e alla pelle”.
“La costa della Somalia è stata usata per anni come una grande discarica da altri Paesi che dovevano sbarazzarsi di scorie tossiche, radioattive o nucleari e che hanno approfittato della lunga guerra civile (dal 1991, anno della caduta del dittatore Siad Barre, il Paese è privo di una qualsiasi autorità statale e versa in un vero Stato di anarchia, ndr) e dell’assenza di controlli che impedissero queste attività” si legge nel documento stilato dal Programma per l’ambiente delle Nazioni Unite (Unep).
Secondo gli esperti lo smaltimento illegale di rifiuti tossici a largo coste africane costerebbe 2,50 dollari a tonnellata, contro i 250 dollari necessari per smaltire le stesse scorie in Europa. Sono almeno 300 le vittime causate dal maremoto in Somalia.”
Fonte: Misna
Articolo trovato su: http://www.megachip.info/modules.php?name=News&file=article&sid=731
Esistono in commercio impianti per il riciclaggio dei RSU “chiavi in mano” del costo di circa 10 milioni di per una linea che tratta 64.000 tonnellate all’anno, senza raccolta differenziata, con una efficacia pari al 90% (resta solo un 10% di inerte, non pericoloso, non trattabile). Il resto é tutto materiale commerciabile. Perché in Italia non si puo’? Domanda retorica.
Mi piacerebbe che portassi all’attenzione di tutti anche il problema del dissesto idrogeologico. Mi sono laureato 8 anni fa in una materia di pianificazione paesaggistica e dopo le alluvioni che si ripetono costantemente continuo a sentire parlare di contromisure che non hanno un senso, anzi vanno contro ogni criterio logico (si parla di rinforzare gli argini, pulire gli alvei dei fiumi, briglie e dighe….) basterebbero pochi semplici accorgimenti urbanistici e ambientali. Ma è possibile che nessuno spieghi il perchè le alluvioni sono in costante aumento? (avete provato a contare quanti mq di nuove superfici impermeabili -aree industriali, nuovi centri commerciali, nuove aree residenziali, ecc… – si costruiscono ogni anno nei vostri paesi?)
Forza e coraggio
M. Varetto
Ho conosciuto un contadino che raccontava di come fossere morte trenta vacche a causa di alcune batterie gettate nel campo dove pascolavano. Mi sembra sia stata risarcita in parte dall’associazione agricoltori, anche se un danno tipo questo non è quantificabile. Anche perchè l’ acqua nei dintorni resterà inquinata per decenni.
…mettete un depuratore
Raccolta differenziata al 90%
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RDR SYSTEM
L’Amministrazione Comunale intende andare ben oltre gli attuali risultati della raccolta differenziata dei rifiuti, pensando all’adozione di sistemi alternativi di tipo obbligatorio .
Gli attuali sistemi attuati a livello nazionale sono:
– Sistema con contenitori personalizzati più l’uso di campane vetro-ferro, carta, plastica più bidoni per l’organico ( come avviene nel Comune di Gonzaga) ;
– sistema porta a porta per le frazioni secche;
– sistema porta a porta spinto.
Questi metodi richiedono un certo impegno da parte delle famiglie senza ottenere vantaggi economici sull’intero servizio.
Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale ha deciso di sperimentare l’avvio di un sistema innovativo che dovrebbe consentire una alta raccolta differenziata pari al 90% circa, senza l’aggravio dell’attuale tariffa, anzi con riduzioni significative della stessa.
Il nuovo sistema, unico nel suo genere, prevede la dotazione di un elettrodomestico ad uso famigliare e di un unico cassonetto stradale accessibile con chiave, per gruppi di famiglie.
R.D.R. SYSTEM ha conseguito il brevetto d’invenzione EUROPEO e AMERICANO, inoltre, ha ottenuto il 1° premio al concorso europeo ” Inno Tender”.
Attualmente è oggetto di studio per una tesi presso l’Università di Parma.
Pegognaga è il primo Comune d’Europa ad adottare questa sperimentazione.
Elettrodomestico RDR – modello per esterno
Con R.D.R. System i rifiuti secchi saranno tutti in un unico cassetto, divisi e compattati.
L’organico, invece, verrà immediatamente eliminato tramite la rete fognaria, evitando la formazione di cattivi odori e di insetti fastidiosi.
Elettrodomestico RDR – modello ad incasso
Il cassonetto contiene nove frazioni di rifiuto completamente separate tra di loro: vetro, metalli, plastica eterogenea, P.E.T., carta e cartone, indifferenziato, pile, medicinali scaduti, olio vegetale, ( la decima frazione, l’organico, viene eliminata tramite la rete fognaria).
I cassonetti vengono svuotati in collaborazione con TEA s.p.a.
Il cassonetto
Con l’acquisto di venti elettrodomestici R.D.R. e tre cassonetti stradali R.D.R. il Comune di Pegognaga , in collaborazione con lo studio R.D.R. di Pegognaga, ha dato avvio, a partire dal giorno 19 luglio 2004, al progetto pilota sperimentale coinvolgendo venti famiglie che per la durata di un anno utilizzeranno il nuovo sistema per la raccolta differenziata dei rifiuti.
I nuclei famigliari sono stati individuati in tre gruppi appartenenti a quartieri diversi, essi hanno una composizione di membri che varia per numero e per età. Il totale delle persone coinvolte è 80.
Una commissione nominata dall’amministrazione comunale svolge il compito di seguire l’andamento dell’anno sperimentale, sia per quanto riguarda la qualità e l’entità della raccolta differenziata, sia come i cittadini dediti alla sperimentazione recepiranno questa innovazione.
L’andamento della sperimentazione per la raccolta differenziata dei rifiuti che si sta attuando nel Comune di Pegognaga è in atto da sei mesi, i risultati fin qui ottenuti sono molto positivi:
*
lo svuotamento dei cassonetti è avvenuto ogni 15 giorni
*
la divisione delle singole frazioni è risultata ottima
*
la raccolta differenziata ha raggiunto il 92%
*
le famiglie stanno utilizzando l’elettrodomestico con diligenza e giudicano il nuovo sistema semplice e molto utile allo scopo
Parlare di RDR SYSTEM e limitarsi alla sola percentuale di raccolta differenziata è molto riduttivo in quanto siamo di fronte ad una innovazione che consente il raggiungimento di notevoli risultati positivi per l’ambiente, per l’economia energetica e per le famiglie.
I dati in nostro possesso ci consentono di stimare una proiezione attendibile su base annua per l’intero comune:
*
tutti i materiali post consumo, riciclabili, il 65% circa del totale dei RSU, vanno all’industria in ottimo stato pronti per la loro trasformazione in nuova materia quindi in nuovi prodotti
*
l’organico di cucina, che rappresenta poco meno del 30% del totale dei RSU, viene eliminato attraverso la rete fognaria, arricchendo l’apporto organico al depuratore e migliorandone il funzionamento.
*
dal 6 al 9% sono rifiuti non riciclabili (residuo) con destinazione termovalorizzazione.
La drastica riduzione del numero degli svuotamenti dei cassonetti, 24 annui contro gli attuali 160, campane incluse, consente un risparmio del 70% circa di carburanti con relativa riduzione delle immissioni in atmosfera.
Le entrate che derivano dalla vendita dei materiali riciclabili rappresentano il 12% delle attuali entrate del servizio.
Il costo di conferimento e smaltimento sarà ridotto di oltre il 90% rispetto al costo attuale.
Il costo del solo servizio sarà inferiore dell’80% circa rispetto al costo attuale.
Il costo per l’investimento delle nuove tecnologie viene stimato nel 45% circa dell’intero costo dell’attuale sistema.
Il risparmio energetico, che si ottiene dalla produzione di nuovi prodotti utilizzando materiali riciclabili per circa 1800 tonnellate annue, è stimabile in alcune decine di migliaia di Mw.
Le famiglie, oltre ai vantaggi in termini di gestione in ambito abitativo, a quelli di tipo igienico sanitario, avranno anche un minor costo del servizio (con possibile riduzione della tariffa) che oscilla dal 25 al 35% rispetto alla tariffa attuale.
Per informazioni: Comune di Pegognaga Ufficio Ecologia
P.I. Massimo Truzzi sede municipale (piano terra) p.za Matteotti 1 tel. 0376/5546220 fax 0376/5546229 mtruzzi@comune.pegognaga.mn.it orario ricevimento: Lunedì-Mercoledì-Sabato dalle ore 9.30 alle ore 13.00
Pagina aggiornata in data: venerdì 5 novembre 2004 Copyright © 2003 Progetti di Impresa Srl – via C.Zucchi 31, 41100 Modena – Italy Portale aggiornato in data: martedì 1 marzo 2005
In risposta al post di Francesco Bianchi del 02.03.05 12:48.
Purtroppo il problema dell’elettrosmog in Italia è molto sottovalutato e la gente non è abbastanza informata. L’elettrosmog fa tanti danni e in particolare le antenne per la telefonia mobile sono incredibilmente pericolose! A te e agli interessati consiglio di leggere il documento “effetti biologici e sanitari RF.pdf”, presente sul sito http://www.applelettrosmog.it, scritto da uno scienziato italiano che ha partecipato ad un convegno svoltosi nella città in cui vivo. In questo documento ci sono notizie a dir poco preoccupanti sull’elettrosmog che sono i risultati di studi effettuati da diversi scienziati in tutto il mondo. E non solo. C’è anche riferita una notizia di due o tre anni fa in cui si riportava come i valori dei campi elettromagnetici all’interno DEL PARLAMENTO ITALIANO debbano essere molto più bassidi quelli imposti ai cittadini perchè i deputati hanno avuto dei malesseri a causa di campi elettromagnetici. Mentre noi dobbiamo subire, perché siamo quasi abilmente disinformati ma anche qualunquisti e apatici!!!
La telefonia mobile è uno degli ultimi affari delle multinazionali (il cui unico interesse è il profitto e non il nostro benessere) che avendo tanti soldi, attraverso la pubblicità, hanno convinto moltissimi italiani a non poter più vivere senza cellulare. Quando il suo uso è spesso inutile, secondo la mia opinione.
Comunque, per rispetto a chi si è fatto convincere che senza i cellulari non si possa vivere, le antenne possono essere installate lontane da abitazioni, scuole, ospedali e luoghi di lavoro senza con ciò compromettere il funzionamento dei cellulari. L’Italia è il terzo o quarto paese al mondo per numero di cellulari per abitante e questo aumenta l’interesse delle multinazionali ovviamente e lo si vede con la continua pubblicità sulle nuove offerte da parte dei gestori con gente che è sempre felice…e pensare che certi genitori hanno comprato i cellulari ai propri figli senza sapere le conseguenze che possono avere sulla loro salute.
CI SONO DIVERSI COMUNI ITALIANI CHE HANNO EFFETTUATO LA COSIDETTA PIANIFICAZIONE DELLE ANTENNE CHE PERMETTE LA MINIMIZZAZIONE DELL’ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI DA PARTE DELLE PERSONE PUR PERMETTENDO L’USO DEI CELLULARI SENZA PROBLEMI. Questo per applicare il Principio di Precauzione che è LEGGE ITALIANA!!!
Io e la mia famiglia viviamo benissimo senza cellulare e vi assicuro, oltre a guadagnarci in salute (e soldi), ci sentiamo più liberi senza nevrosi come quella di camminare a piedi tenendo sempre in mano il cellulare come se fosse il prolungamento degli arti.
Ma come ha fatto la civiltà umana ad arrivare fino al ventesimo secolo senza cellulare???? Cercate la parola progresso su un qualunque vocabolario della lingua italiana e noterete che progresso è sinonimo di miglioramento. Con l’introduzione della tecnologia dei cellulari (telefono e antenne), che è una tecnologia militare introdotta per uso commerciale, la nostra salute non ci ha guadagnato e quindi non c’è stato nessun miglioramento! L’articolo 32 della Costituzione Italiana sancisce il diritto alla salute. Ma in Italia è garantito il “diritto” (se è tale) alle aziende di vendere qualunque cosa e solo POI di preoccuparsi se fa male o no e solo molto ma molto tempo dopo si provvede a risolvere seriamente (ma solo a chiacchere) il problema. L’esempio più lampante di ciò è l’amianto che è tuttora molto ma molto presente nel nostro vivere quotidiano!
Saluti a tutti.
Domenico Barranca
Mi sono rotto i gioielli con sta storia dei SUV in centro: non passa settimana che qualche testa di pseudo ecologista non proponga di vietare l’accesso ai “gipponi” nelle città. Mia moglie ed io abitiamo in campagna, abbiamo solo una macchina, un fuoristrada, turbodiesel, con il “bollino blu” regolamentare: ma cosa volete? che compri un’altra macchina solo per venire in centro? Che carichi due cani grandi su una berlina di quattro metri? poi faccio guidare direttamente loro, nel baule ci vado io! Ma cosa centra se una macchina ha le ruote grandi o piccole, se è alta o bassa? Dicono, i saputi, i SUV sono troppo ingombranti! Ah sì? perchè le BMW e le Mercedes (per es.) berlina sono forse più corte? la Multipla è forse più stretta? I tremila turbodiesel non sono forse ormai normali sulle berline di lusso? Beh io ho 101 cv da far girare in città, e 150 km/h di velocità massima, in 4.33 metri di lunghezza, una 530d ha 218 cv e 245 km/h in 4,84 metri di lunghezza…
Eppure nessuno si sogna di dire basta alle Multipla in città (e ci mancherebbe!) o alle auto più lunghe di 4 metri e mezzo (almeno accorcieremmo le code…).
A proposito di TARGHE ALTERNE.
Pare che l’usanza delle targhe alterne non serva molto e, secondo me, è anche anti costituzionale.
Allora, se proprio dobbiamo rinunciare ad usare l’auto, perché non facciamo anche le AZIENDE ALTERNE? Un giorno rimangono aperte quelle dalla A alla L, il giorno successivo quelle dalla M alla Z.
Si sa che le industrie inquinano molto di più delle auto e inoltre, restando chiuse, comunque un bel numero di persone non la userebbero.
Partirei ovviamente dalle industrie ad alto inquinamento.
caro Beppe, sapevi che già dagli anni 40 èstato depositato un brevetto di un motore a scoppio, a benzina, che reisce a percorrere 48 km a litro?
ti segnalo il sito di Marcello Creti geniale epigono di Leonardo da Vinci. Intuizioni, studi, invenzioni geniali e stupefacenti. Nel passato c’è la soluzione per il futuro.
salve a tutti io avrei un idea x la sardegna ma nn ho ne fondi nn godo di simpatia fra i politici l’idea qmnque e di fare una raccolta differenziata in ogni casa cn delle buste colorate x ogni cosa vetro,batterie,plasica,ecc.e magari dare lavoro alle persone facendoli ritirare le buste x riciclare il tutto lo so lo so eun sogno e io ci spero e ki lo sa mai.A vorrei sapere ripeto sono ignorante se ce un motore ecologiko x le makine quale conviene e sopratutto x i miei fondi quale costa meno e ki lo sa magari rottamo la mia e mi danno una makina a idrogeno ehhhhh magari hihihih insomma una fonte alternativa di carburante ke nn sia il petrolio grazie
Ciao a tutti e grazie a beppe grillo per la possibilità di confronto…
Volevo solo dire che un mio amico, laureato in scienze dei materiali, mi ha parlato dello sviluppo di questa benedetta energia legata all’idrogeno…
E purtroppo si va avanti col piede sbagliato: a quanto ho saputo, infatti, gli esperti vogliono ottenere l’idrogeno, indovinate da dove?
DAL PETROLIO…
Ho la vaga impressione che le sette sorelle (o quante cavolo sono…) avranno sempre e comunque da guadagnarci…
Sapevate che in Norvegia vi è un sistema di incentivazione della raccolta differenziata?
All’interno dei negozi di generi alimentari vi sono delle macchinette al cui interno inserire i rifiuti riciclabili : latte, lattine bottiglie di vetro e di plastica. La macchinetta riconosce il tipo di rifiuto e la sua grandezza, finito di inserire l’immondizia si schiaccia un tasto e la macchinetta emette uno scontrino, con il quale si può ritirare il relativo importo alla cassa. Ovviamente non sono cifre esorbitanti, si tratta di monetine, ma vi assicuro che i senza tetto e non solo loro, facevano da ausiliari alla nettezza urbana cercando tali rifiuti anche all’interno dei cestini, la notte si incrociavano persone, in abiti civili , in bicicletta che , sacco in spalla, raccoglievano ai bordi delle strade bottiglie abbandonate, che già erano poche.
Non so sé è una spesa che la nostra nazione può permettersi, ma sicuramente vi sono anche dei guadagni, strade più pulite, un minimo di appoggio economico per chi è volenteroso e ne ha bisogno (sicuramente poca cosa ma sempre meglio che niente), minore spreco e quantità di rifiuti da smaltire, guadagno diretto dal riciclo (visto che l’alluminio delle lattine vale parecchio) e poi potrebbero ridurre le spese dando al posto di soldi la possibilità di spenderli in determinati negozi per generi di necessità, accordandosi con i negozi convenzionati per dividersi con essi gli oneri e gli onori?! Ma come mai al nostro governo non è mai venuta l’idea di copiare un po’ da paesi più avanzati del nostro?
Non sò se era il punto più adatto dove scrivere ma ..ci provo
Problema passato di moda l’elettrosmog !
Ricevendo a casa le riviste dell’ Airc e della Lega Italiana Ricerca Contro il Cancro, mi sono chiesto come mai si accanissero tanto ad informare i loro sostenitori che le onde elettromagnetiche sono poco dannose “ELETTROSMOG: NESSUNA CERTEZZA, USARE SOLDI PER ALTRO”, articolo di U.Veronesi su una rivista, faccia di U. Veronesi e articolo sullo stesso argomento di un suo subordinato nell’altra L’ effetto che hanno ottenuto su di mè, con la loro insistenza è stato esattamente l’opposto! Mi sono chiesto: – Perché anziché cercare cure per il cancro (motivo per cui sono o almeno dovrebbero essere finanziati) perdono il loro tempo a dirci questo? Io i tralicci li ho proprio accanto a casa e i malati di tumore, e di depressione nel condominio si sprecano! proviamo ad informarci !- Ho cercato in internet su Google: “Enel Veronesi” ed il primo risultato è stato la pubblicizzazione sul portale dell’ENEL del concerto di Alberto Veronesi a Palermo (figlio del famoso Dott.) ma evidentemente poco centrava! Ho riprovato: “Enel Airc” è qui la ricerca mi ha chiarito molte cose: ho notato in basso a destra sull’immagine di un volantino dell’Airc il logo dell’Enel e continuando la ricerca ho scoperto sul sito dell’ENEL la seguente frase : Energia per la Ricerca. Uno slogan che è un impegno. Per il terzo anno consecutivo Enel collabora alla realizzazione della Giornata Nazionale per la Ricerca sul Cancro, in programma per domenica 10 novembre. Una scelta che nasce dalla presa di coscienza della “responsabilità sociale” quale fondamentale indicatore di performance e dal riconoscimento dell’utilità collettiva – sociale ed economica – delle attività culturali. (dal sito http://www.enel.it/eventi/ricercaSulCancro/speciale.asp) Alla lettura di tale comunicato l’espressione Luttazziana è uscita spontanea : – Hanno la faccia come il Culo – Quindi mi sono letto un po di legislazione riguardante il problema dell’Elettrosmog ed ho visto che il Governo in pratica ha abolito norme del ’92 (sulle distanze dei tralicci elettrici da abitazioni e luoghi a lunga permanenza di persone) per la tutela dai campi elettromagnetici ma solo dopo avere dato incarico di studiare i pericoli a scienziati di fama internazionale al di sopra delle parti ed averli ascoltati. Non soddisfatto ho voluto constatare quali erano le posizioni di questi studiosi e chi erano questi prestigiosi consulenti! (da http://www.elettrosmog.org/html/home.asp?Page=4) Nella relazione di questi esperti si parla in tema di elettrosmog di parola inventata dagli italiani, psicosi collettiva e peste Manzoniana (ed all’indirizzo sopra indicato potete leggere parti di questo interessante dialogo). Ma non essendo un esperto fisico ho preferito cercare qualche informazione su questi scienziati e l’esito di tale ricerca è stato davvero interessante.Ho “scoperto” interessanti legami tra il Dott.Gandolfo, il Dott.Vecchia ed alcune delle maggiori aziende di telefonia mobile : “Come già accennato, è oramai ben noto il legame esistente tra il dott. Grandolfo (e altri componenti dell’Istituto Superiore di Sanità) e le società che operano nel mondo della telefonia, infatti: – lo stesso dott. Grandolfo ha organizzato il Convegno promosso e finanziato dalla TIM e della OMNITEL il 20 ottobre 1997 a Milano; il suo diretto collaboratore dott. Paolo Vecchia, ha accettato milioni dalla Motorola nel 1995 per finanziare la propria associazione privata AIRP; – dopo questo finanziamento i ricercatori dell’I.S.S. hanno scritto e diffuso il documento ISTISAN 96/2 con il quale hanno diffuso notizie assolutamente tranquillanti circa i rischi connessi alla telefonia cellulare, tant’è che molte Regioni hanno emesso circolari autorizzative a tali impianti basate proprio su quel documento;” (dal sito” http://www.codacons.it/comunicati.asp?id=2638“) in cui la faccenda è descritta con precisione) Mentre il terzo scienziato il Dott.Greco era già stato impegnato in consulenze a fini pubblici riguardanti la cura Di Bella (come del resto da lui stesso vantato nella relazione sopra citata) dimostrando tutta la sua “affidabilità”venendo per quel frangente indagato per “somministrazione di medicinali guasti o imperfetti” insieme ad altri tre dirigenti dell’ Istituto Superiore di Sanità! (Che è possibile visionare al sito http://www.assoprodibellamentana.org/archivio16.htm articolo apparso sul” la Repubblica” ma tenendo presente che ho letto in rete un articolo di “panorama” che descriveva fatti riguardanti quella vicenda con toni simili) Sono rimasto, a questo punto senza parole, i conti tornano tutti! Io non sò se voi eravate a conoscienza di questi fatti, spero di divulgare la notizia, del resto non saprei proprio cosa fare per contrastare un azienda potente come l’Enel! Tra l’altro destinata ad essere data in mano privata per la sua totalità
Ciao Beppe ciao a tutti..
Volevo far sapere che l’amministrazione comunale di Grosseto, dove vivo e che per la precisione è di centroDESTRA ha fatto una cosa scandalosa (e presumo che la stessa cosa possa esser stata fatta anche in altri comuni)…
A Grosseto sono stati tagliati (non potati ma proprio eliminati) moltissimi alberi ed i circa 5.000 quintali di legna tagliata sono serviti per far risultare aumentata la raccolta differenziata dei rifiuti del Comune ed avere così la possibilità di percepire i contributi legati proprio all’aumento di questa rccolta.
Mi spiego meglio..
La legna degli alberi è stata considerata un RIFIUTO ed essendo ben 5.000 quintali, il Comune di Grosseto risulta esser stato così bravo da aver raccolto (fra l’altro) 5.000 quintali di rifiuti differenziati (legna).
Questo scandaloso giochino è stato fatto lo scorso anno ed è ripetuto proprio in questi giorni (la notizia si può trovare anche su alcuni giornali locali ad esempio “IL TIRRENO”).
Ricordo, solo per la precisione, che la giunta di Grosseto è di centroDESTRA.. (ovviamente la tesi della giunta è diversa e cioè che gli alberi sono stati tagliati perchè rovinavano i marciapiedi.. GLI ALBERI ERANO LI DA DECINE DI ANNI)
Segnalo a Beppe e a chi sta leggendo, la bellissima storia di Benki, un giovane indios Ashaninka del Brasile (uno stregone 33/enne, figlio di un capo tribù e di una donna bianca) che si sta dando da fare concretamente per difendere la foresta amazzonica.
Ciao a tutti
fabio
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LA LOTTA DEGLI INDIOS ASHANINKA IN AMAZZONIA
INTERNET NEI VILLAGGI PER SALVARE LA GIUNGLA
SAN PAOLO – Stanno mostrando nella pratica la strada per salvare l’Amazzonia i 500 ultimi indios Ashaninka del Brasile, la tribù indigena più “ecologista” del pianeta che difende con arco e frecce l’impareggiabile selva dell’Acre dalle motoseghe dei “madeireiros” e dalle prospezioni di petrolio internazionali. Sono arrivati persino a ripiantare alberi nella foresta già distrutta dai bianchi.
A guidarli è Benki, uno stregone 33/enne, figlio di un capo tribù e di una donna bianca. A lui il cantante brasiliano Milton Nascimento ha addirittura dedicato una canzone. Vive in una delle foreste più belle del mondo, diversa dal resto dell’Amazzonia perchè collinosa e a meno di 400 chilometri dalla costa peruviana sul Pacifico lungo il fiume Amonia.
Da sei anni Benki guida la resistenza degli Ashaninka contro i madeireiros (trafficanti di legname pregiato) che invadono dal Perù la loro riserva di 85 mila ettari per rubare l”‘aguano”, come chiamano nella loro lingua il sempre più prezioso mogano. Si oppongono con imboscate nella giungla, frecce contro fucili a ripetizione, anche ai narcotrafficanti che percorrono la zona a bordo di veloci cabinati, o tracciano piste nascoste per far atterrare gli aerei della cocaina.
“Per noi se la foresta non esiste più, la nostra cultura non esiste più – ha affermato Benki in un suo recente viaggio di denuncia a Brasilia – La foresta è il vestito del pianeta e l’Amazzonia è la sua gonna. Ci siamo resi conto che da soli non riusciamo a difenderla. Abbiamo bisogno del mondo esterno perchè è da lì che vengono le invasioni”.
Secondo gli usi della sua gente di origine Incas, Benki ha dovuto vivere alla fine dell’adolescenza un anno intero di isolamento dentro la foresta per sviluppare in solitudine la sua sensibilità sciamanica. Nonostante questo, negli ultimi mesi ha installato internet satellitare nei villaggi “perchè il mondo deve sapere quello che ci sta succedendo”.
È considerato uno dei maggiori “curandeiros” amazzonici, capace di utilizzare piante medicinali per ogni tipo di malattia. La prima vittoria della sua straordinaria gente è stata alla fine degli anni ottanta quando sono riusciti a cacciare la Madeireira Cameli, una delle maggiori imprese di legname brasiliana. Ma adesso, ad una nuova ondata di invasioni si unisce anche il rischio che prospezioni alla ricerca di petrolio inquinino il paradisiaco fiume Amonia.
“Il governo di Lula trova difficoltà a difenderli – spiega l’anziano missionario italiano Ettore Turrini che vive nella stessa zona – È arrivata una commissione governativa per esaminare la loro situazione, ma se non si fa presto faranno la fine dei loro predecessori che sono stati decimati all’80 per cento durante l’epoca del boom del caucciu”‘ (184-1913).
È così che nel maggio dell’anno scorso Benki e un gruppo di suoi Ashaninka hanno intrapreso un lungo viaggio-inchiesta, inedito per ogni tribù indigena che si conosca, attraverso tutta la remotissima estremità occidentale dell’Amazzonia.
“Abbiamo voluto capire cosa stia succedendo”, ha spiegato. Dopo mesi di vagabondaggi nella selva, sono tornati con le idee chiarissime. Senza l’aiuto di nessuna ong o di enti pubblici hanno creato posti di controllo dentro la giungla, hanno avviato progetti di piscicultura con allevamenti di tartarughe acquatiche, piantato alberi fruttiferi della regione come cupuacù e taperebà, e stanno recuperando la foresta con tecnologie che fanno invidia all’analogo esperimento che il fotografo brasiliano Sebastiao Salgado sta mandando avanti nella Mata Atlantica,lungo la costa oceanica brasiliana.
“I ministri di Brasilia mi hanno detto che stavo mostrando senza saperlo il futuro del Brasile e dell’Amazzonia”, racconta Benki che nella capitale brasiliana è riuscito ad organizzare poche settimane fa una festa Ashaninka, con diritto a registrazione su cd delle loro canzoni, che ha lasciato a bocca aperta la stessa ministro brasiliano dell’ambiente, Marina Silva, figlia di “seringueiros” (raccoglitori di caucciù) dello stesso Acre. “Ma io sto facendo solo quello che i mie nonni e i miei bisnonni avrebbero fatto per salvare la foresta”.
“Gli Ashaninka ci stanno indicando il cammino – tira le somme Romulo Mello dell’Ibama, istituto governativo brasiliano per l’ambiente – Non ci stanno solamente invitando ad aiutarli, ma a partecipare direttamente alle loro idee, condividendo la lezione che ci sta dando la vera cultura indigena”.
SDA-ATS
22 febbraio 2005 12:51
(fonte: http://www.swissinfo.org/sit/Swissinfo.html?siteSect=143&sid=5554885)
salute a tutti
vorrei sapere se può essere interessante approfondire l’argomento piste ciclabili
grazie
CONFERENZA SUL CLIMA: CONTESTATO BLAIR
John Denway, un attivista dell’associazione “Amici per la terra”, si è mascherato da Tony Blair, ieri, durante la conferenza sui cambiamenti climatici di Exeter (Regno Unito), per protestare contro l’inattivismo del premier britannico. Ma un gruppetto di facinorosi attivisti ecologici, scambiando John per il ministro (“una maschera di gomma ben fatta, con un sorriso impeccabile” ha commentato un bobby) l’ha isolato e malmenato. Il povero John Denway ne avrà per almeno 20 giorni. Il ministro Blair, prima di iniziare la sua relazione, ci ha riso su, sottolineando come “ effettivamente non posso negare…la maschera mi assomigliava”. Poco prima, d’altra parte, sua moglie Cherie aveva baciato in bocca John Denwey, scambiandolo per il marito.
L’Artico, comunque, sta perdendo il suo strato di ozono. Così, ecco, mi piaceva chiudere in bellezza l’articolo.
andrea battantier
Sai cosa mi ha fatto cadere le braccia??? Sentire un professore 80enne di ecologia, una persona che la cultura se la mangia a colazione, pranzo e cena, esprimersi a braccia aperte e affermare sconsolato “siamo in decadenza”!!! Lui sostiene che il protocollo di Kyoto sia una bufala… Buoni intenti e scarsissime applicazioni. Come funziona? Il sistema è a carbon credits, ci sono nazioni “debitrici” all’ambiente di ossigeno e nazioni “creditrici”… La Russia, ad esempio, in rapporto alla superficie quadrata del suo territorio, produce una quantità di CO2 minore del tetto fissato dal protocollo… così accumula carbon credits che può vendere… A chi? A nazioni come l’Italia debitrici, le quali si preoccupano ben poco di ridurre le emissioni di CO2, comprando crediti dalla Russia e portando a zero il loro eco-bilancio. Ma è un sistema che si riversa solo ed esclusivamente sull’ambiente. Perchè (non ricordo i numeri precisi)negli ultimi anni l’Italia non solo non ha rispettato il tetto massimo di emissione reale, ma lo ha addirittura superato, cioè… produceva ad esempio 500, gli era imposto di scendere a 450 ed invece grazie all’acquisto dei crediti si è arrivati a 600!!! Cioè s’è comprata 150 crediti tali da far quadrare i conti a 450 virtuali… ma in realtà emettiamo più di prima… TUTTO CIO’ E’ ASSURDO!!!
perchè uno scooter elettrico , ottimo per la mobilità urbana deve costare così tanto ?
come per esempio il malagutti ciak e.p. più di 3000 euro ?
Ti segnalo un sito apparentemente molto interessante http://www.mdi.lu
cosa pensi dei motori “a scoppio” eolici?
Caro Beppe, vorrei proporti un tema che nessuno ha mai citato in nessun programma televisivo,radio e quotidiano, se non in qualche trafiletto sfigato.
Io da circa dieci anni lavoro nel settore meravigliso della progettazione e cura di giardini e sono veramente stufo di vedere piante mutilate da idioti vestiti di verde che si fanno chiamare giardinieri!
E’possibile che in Italia l’idraulico e l’elettricista ti rilasciano la conformità sul lavoro svolto e chiunque abbia 10.000/15.000 euro da spendere in attrezzatura si trasforma magicamente in giardiniere, solo perchè suo nonno era contadino e quindi la professione è trasferita geneticamente?
Ho provato di tutto per fare emergere questo problema, pensa che ho mandato messaggi fino alla moglie di Maria de filippi, ma niente!
Sono stufo di dover viaggiare in auto con il paraocchi perchè le piante vengono trasformate in attaccapanni!
Ricordiamoci che specialmente in una città, il paesaggio è la somma di tanti piccoli giardini che se maltrattati degradano l’ambiente in cui viviamo.
Sai che male che fa quando vedi un cedro di 50/80 anni capitozzato perchè il proprietario ha paura che cada sulla casa! Al proprietario bisognerebbe spiegare che una pianta come quella ha un’apparato radicale fittonante e che una volta fatta selezione delle ramificazioni secondarie e ripulito dal secco interno, è più stabile della sua villetta! Invece lo si monca orribilmente facendo svariati quintali di legna che motivano la grande spesa per il lavoro svolto.
TUTTO QUELLO CHE POSSO FARE E’ SVELARVI COME FARE PER CERTIFICARE IL GIARDINIRE PROFESSIONISTA:
Partiamo dal non professionista: se dovete far potare le vostre piante in giardino e fortuna vuole avete un esemplare alto dai 10/15 mt in su; imponetegli di ridurla della metà, se accetta, accompagnatelo alla porta e ditegli di cambiare mestiere!
Il professionista: deve farvi ragionare consigliandovi una potatura contenitiva da effettuare magari ogni anno ma paragonata al vostro taglio delle unghie e non all’amputazione degli arti.Piuttosto di massacrare un’esemplare, se da fastidio è meglio per tutti abbatterlo!
Per maggiori informazioni consultate il sito della scuola del parco di Monza, una delle prime scuole nella formazione di giardinieri. http://www.monzaflora.net
Carissimo Beppe,
Ti vorrei parlare delle Aree Marine Protette (AMP)che stanno proliferando in Italia e che chiaramente sono fatte “all’italiana”; la prima differenza con le AMP “vere” (cioè quelle francesi, croate etc) è la suddivisione in zone, cioè in Italia ci sono la zona A (riserva integrale, limitatissima), la zona B dove possono pescare i professionisti (!!!!), e la zona C dove possono pescare sia i professionisti che i pescasportivi (tranne i subacquei in apnea): il solito clientelismo italiano. In Corsica, dove sono stato quest’estate, ci sono 7 riserve marine dove non si pesca punto e basta ! Invece qui dobbiamo accontentare la categoria dei pescatori professionisti che già stanno devastando il mare con lo strascico e le turbosoffianti, in particolare dalle mie parti (Ancona) i “vongolari” con le turbosoffianti fanno dei veri e propri disastri: pensa che (mi dicono) la legge impone una potenza nella pompa turbosoffiante di 1 atmosfera mentre praticamente tutti hanno 5 atmosfere (la turbosoffiante praticamente “spara” l’acqua sul fondale sollevando di tutto, e poi il deposito viene filtrato da una specie di gabbia che trattiene le vongole ma viene distrutto tutto!): beh questi “signori” in Italia possono pescare nelle AMP, se poi li osservi dalla riva (infatti pescano sempre a 50 max. 100 metri dalla riva) hanno sempre i numeri di matricola coperti (chissà perchè). I pescherecci poi dovrebbero pescare ad almeno 3 miglia dalla costa… pensa che qualche anno fa quando finì il fermopesca (ovviamente finanziato dallo Stato)nella notte un peschereccio pescò un altro …peschereccio a 1 miglio e mezzo dalla costa (rilevato dalla capitaneria di porto di Ancona): forse per questo hanno rifiutato il rilevatore satellitare della loro posizione (oltreutto utilissimo in caso di difficoltà). Questa categoria poi (ricchissima oltretutto) non ha rischio d’impresa, infatti per ogni pippa (mucillaggini etc.) hanno dei finanziamenti, è come se io, consulente finanziario, chiedessi dei contributi perchè il mercato azionario è andato male
Il massimo del minimo viene raggiunto in Sardegna nell’arcipelago della Maddalena: e cioè nel parco possono pescare i Maddalenini e… udite udite ! i turisti che vanno alla Maddalena ! chi và a Palau o Cannigione NO ! Sul sito di lega ambiente c’è chi addirittura propone di usare come guardiani… i PESCATORI !!! Siamo messi male perchè chi gestisce queste cose non ha proprio idea…
Caro Grillo, vorrei parlare di rifiuti.
Ho letto di riciclaggi vari fra i quali alcuni sono addirittura vantaggiosi nel senso che quest’attività produrrebbe utili. Visto che nessuno vuole la monnezza alle porte di casa, sarebbe opportuno che in mancanza di un accordo fra più soggetti politici( Regioni, province e comuni), anche i comuni più piccoli si dovrebbero dotare di una discarica legale. Così si otterrebbe
l’eliminazione del trasporto dei rifiuti all’estero che è semplicente scandalosa per i costi ma anche per l’incapacità di governare in casa propria. Se invece ogni comunità provvedesse a smaltire i propri rifiuti dove vive, la preservazione del territorio sarebbe automatica.
Si stimolerebbe la ricerca per trovare forme di smaltimento durature e finanziariamente sostenibili. Sarebbe anche una dimostrazione di vivere civile in democrazia. Forse si riuscirebbe anche ad elimina l’intrusione della delinquenza organizzata che senza meno sguazza nei rifiuti succhiando soldi agli italiani.
Rifiuti – Punto dolente (molto)
Quanto il signor Rossi va all’estero, Austria, Svizzera, Germania, il povero rimane sempre
stupefatto dalla pulizia. Sembra tutto perfetto. Loro si, sono popoli puliti, organizzati. Da loro
la raccolta differenziata funziona dappertutto, ahh che meraviglia .
Il signor Rossi mi e’ venuto in mente, perché nella mia zona (Nord-Sardegna) sta per arrivare
la raccolta differenziata con tanto di battimano dei politici e loro giornalisti.
Io sono un sardo “acquistato” e provengo proprio dalla “zona pulita” d’europa, e vedo tante cose
osannate dal signor Rossi, da una angolazione diversa.
Vediamo un po’ come funziona la raccolta differenziata in Germania:
Esiste un’associazione “der grüne Punkt = Duales system”. (il marchio e’ visibile a tutte confezioni di provenienza tedesca). L’industria paga un obolo l’anno per aderire al “grünen Punkt” per la certificazione dell’imballaggio nel senso della sua riciclabilita’ . Una volta ottenuta quella certificazione, l’industria può emettere a piacere sempre nuovi e lussuosi imballaggi che nessuno (suppongo) di noi consumatori ha richiesto.
( Vi siete gia’ chiesto perché le sigarette sono confezionati cosi complicati, basterebbe una
semplice scatola e via, come una volta. Tanto per citare un esempio. Per i non fumatori:
Perché quanto compro una confezione di CD-RW, devo prima levare il fastidioso involucro di
plastica, pio trovarmi con il stesso rivestimento per ogni singola CD ? )
Chi non ha fatto la spesa (per esempio) per una settimana e si trova alla fine con un altro carrello
pieno solo di imballo?
Non fa niente, adesso c’e’ la raccolta differenziata!
Vediamo allora:
Io devo pagare non solo il prodotto, ma anche l’imballaggio.
Io devo dividere ( nel esempio delle sigarette sono: cellofan, scatola di carta, foglio
di carta con alluminio, in fine il filtro)
D’avanti casa mia devo ospitare una pila di cassonetti puzzolenti e di conseguenza.
il rumore delle mezzi di raccolta (per ogni tipo di cassonetto un mezzo) o vivendo
in citta’, devo recarmi nei vari cassonetti e smaltire i miei rifiuti oramai divisi.
Io devo pagare la nettezza urbana.
Infine, se sbaglio la divisione, scatta una multa (ci sono vigilantes che frugano nei cassonetti, roba da matti!!) se mi peccano.
Con i miei rifiuti poi si fabbricano nuovi prodotti. Va bene.
Domanda:
Non devono pagare a me, visto io fornisco la materia prima, selezionata, pulita?
Ritorniamo in Germania:
Tanti Comuni e Länder si staccano gia’ dal sistema della raccolta differenziata (costoso non solo
a causa della per la logistica complicata e del problema della materia plastica) e sostituiscono
con la vecchia raccolta non differenziata.
La divisione avviene poi centralizzato, perché le nuove tecnologie permettono una divisione,
per esempio, della materie plastica in ben sette categorie, fatto impossibile per la casalinga.
(intanto, la Germania trasporta la “sua” plastica in Cina o nelle Fillipine, dove non esistono
leggi in merito )
Poi dalla materie plastica si fabbricano cosiddetti “pellets”, materia prima per il metanolo.
Il recyling e garantita con massima efficacia e il resto s’ingenera. Il calore ottenuto riscalda
le case o produce energia elettrica.
(Questi inceneritori sono cosi evoluti, che le aziende acquistano volentieri i rifiuti dall’estero)
Nella comune di Dresda costava una tonnellata di raccolta differenziata 1000 , mentre la raccolta non differenziata, come prima con un container solo, solo 200 !
Perché il comune risparmia i costi sempre maggiori per la raccolta differenziata
(meno cassonetti, meno mezzi, meno gasolio, meno traffico dei mezzi, meno mano d’opera ecc.).
Gia’ si parla dalla fine della raccolta differenziata.
Perché allora il signor Rossi e famiglia desidera ad ogni costo una tecnologia superata?
Alla fine un’altra domanda:
Perché devono essere sempre i consumatori a “tirare fuori il carro dalla merda”. ???
Cosa ne dite?
Renato
ciao beppe, e ciao a tutti.
come ho già scritto sul muretto della politica, penso che tu sia l’unico vero leader progressista che può risollevare la vecchia e snaturata sinistra italiana!!!
ma non è di questo che voglio parlarvi.
sto completando un corso online in economia dello sviluppo e come tesina finale devo parlare del Digital divide.
intendo mettere in rilievo, quello che secondo me è uno dei vincoli maggiori per la diffusione e corretto utilizzo dell’IT nei paesi in via di sviluppo: l’energia.
insomma il tuo vecchio caro ritornello dei due cavi fondamentali per la democrazia e lo sviluppo: ENERGIA e INFORMAZIONE.
premetto che io sono una persona assolutamente al di fuori dei movimenti ong e di cooperazione internazionale, che ha deciso di partecipare da vero profano e incasinato con il mio lavoro ufficiale (commerciale servizi IT). Ho affrontato il corso con lo spirito del “free lance”, con l’obiettivo di prendere coscienza e conoscenza dell’economia dello sviluppo un passo imprescindibile per poter sperare un giorno di poter essere utile a chi al suo equilibrio dedica la sua vita professionale e personale.
Il motivo di questo obiettivo era la presa di coscienza che OCCORRE dedicarsi a qualcosa che abbia un senso più vasto del semplice profitto. ma avendo abbandonato da tempo le utopie .volevo cercare una strada concreta per realizzare “piccole utopie”.
concludo:
approfitto di questo blog per sapere se mi potete segnalare notizie/documenti/link a progetti legati al Digital divide in medio oriente e soprattutto se ci sono esperimenti che leghino in questi contesti:
Energia pulita (idrogeno ricavato dal riciclaggio dei rifiuti) + Informatica (con dotazione Open Source).
(l’idea non è male: se non c’è energia non posso accendere un pc. Se ognuno può procurarsi energia sufficiente, pulita, in modo autonomo e a basso costo allora posso usare un pc in modo relativamente più libero e più economico (open source) .
Grazie
Cesare
Grazie mille per il tuo intervento Domenico.
In effetti auspico anch’io che la nostra dipendenza dalla distribuzione centralizzata di energia sarà ridotta in un futuro prossimo a favore di celle di produzione indipendenti.
L’unica perplessità che ho sulla diffusione, nella fattispecie, dei pannelli solari è la loro interazione col microclima locale. Difatti i pannelli sono responsabili della creazione di correnti ascensionali sulla loro verticale che danno luogo all’innalzamento di masse d’aria calda negli strati inferiori dell’atmosfera e conseguente variazione locale delle condizioni fisiche naturali (lo stesso effetto è indotto anche dai palazzi pannellati esternamente con cristalli riflettenti) con possibili formazioni di corpi nuvolosi altrimenti assenti. Purtroppo non sono ancora abbastanza informato sulla portata quantitativa del fenomeno, ma mi chiedo cosa potrebbe succedere alla stabilità atmosferica di una regione integrando l’effetto di centinaia di migliaia di pannelli solari cercherò di informarmi in merito.
Riguardo al discorso delle “chem trails” personalmente finora ho notato solo passaggi di aeromobili ad alta quota ai quali segue la formazione delle innocue “con trails”, le quali sono caratterizzate da periodi di persistenza di pochissimi minuti, difatti iniziano a dissolversi subito dopo la loro produzione, appena la diminuzione di pressione indotta dall’ala dell’aeroplano in transito si attenua. Le “chem trails” dovrebbero avere dei periodi di persistenza maggiori e quindi dovrebbero essere riconoscibili senza ombra di dubbio sarà paranoia, oppure ci stanno realmente innaffiando con sostanze pericolose? In effetti guardare più spesso in alto potrebbe aiutarci a scoprire la verità, ma occhio ai tombini aperti!
Saluti a tutti.
Saluti a tutti.
Perfavore datevi una calmata con questa storia delle scie “chimiche” degli aerei.
A me sembrano solo delle fisse (ossia paranoie) comunque dato che questa storia mi ha incuriosito ora vorrei saperene qualcosa di piu’.
Per esempio quanto deve durare la persistenza di una scia? Come varia la persistenza al variare dei parametri atmosferici (temperatura, pressione, umimidita ecc.)?
Sarei curioso a questo punto di sapere da cosa dipende la durata della persistenza delle scie.
Saluti
PM10, polveri sottili, io faccio una proposta molto stupida a chi potesse esaudirla; analizziamo queste famigerate polveri sottili e scopriremo grosse percentuali di bario, cadmio e alluminio, che sono prodotti solo in minima parte da riscaldamento e auto, responsabili invece di tutte le restanti porcate che respiriamo; dopodiche alziamo gli occhi al cielo e osserviamo la quantità MOSTRUOSA di scie degli aerei che in questo periodo della storia affollano i cieli…belle vero? Bene, anche se non ce ne accorgiamo ci piovono in testa e sono tutte ad alto contenuto..indovina un po’? Di Bario, cadmio e alluminio…che, lo dico en passant, sono sostanze altamente cancerogene…
Aprite gli occhi!Nulla nella società di oggi è informazione..se dicono di guardare a terra (gli scarichi delle auto) è perchè non vogliono che guardiamo in aria (gli scarichi degli aerei o “chemtrails” o scie chimiche)
A tutti coloro che mi hanno chiesto notizie sulla Firepower, ovvero la pillola che riduce le emissioni e i consumi.
Parte di documentazione la ho pubblicata ed è scaricabile dalla sezione Aria Pulita che ho creato sul mio sito http://www.iepartners.it
Cercherò di incrementarla il più presto possibile.
Abbiamo scelto questa soluzione (in collaborazione con l’azienda importatrice) per evitare di far chiudere la stessa per mano di qualche politico di cui non faccio nome.
Questo stesso ha avuto modo di testare il prodotto, ha asserito che funziona ma ha detto anche che ha una controindicazione: fa risparmiare.
C Loro.
Vorrei rispondere ad Antonio D’Angelantonio e il suo post 23.02.05 10:58.
La tua domanda mi sembra di avere capito che parta dal presupposto che quando ci saranno queste automobili ecologiche, i nostri appartamenti saranno sempre riforniti da centrali elettriche e che quindi sarà dura dover
soddisfare il fabbisogno energetico sia delle case, specialmente nei periodi particolari di alcune stagioni (estate), sia le nuove automobili. Io preferisco pensare che col passare del tempo, sempre più spesso, a livello di singolo appartamento o di condominio saremo autosufficienti nel fabbisogno energetico almeno a livello di energia elettrica senza considerare il riscaldamento. Anche perchè questo già accade, anche se ancora deve esserci questo
boom negli acquisti di pannelli solari. O comunque, se non attraverso i pannelli solari, attraverso mini centrali casalinghe all’idrogeno come ha ipotizzato qualcuno, che è anche autore di un interessantissimo libro sull’economia
basata sull’idrogeno. Ad ogni modo, io credo che oltre ad essere possibile staccarci da una fornitura centrale dell’energia elettrica, sia anche la cosa migliore da fare in quanto NON mi sembra che sia una cosa sensata dal punto di vista della sicurezza come abbiamo tutti notato con il blackout accaduto in estate. Se un blackout del genere durasse una settimana o più invece di una giornata scarsa? la nostra società sarebbe in ginocchio e vulnerabile a tutto e a tutti!!! Inoltre chi dice che le future (o già esistenti?) auto ecologiche avranno la necessità di rifornirsi in un qualche modo così come fanno le attuali automobili inquinanti? non può essere che le future auto ecologiche possano muoversi con dei speciali pannelli solari (che forse possiede solo la NASA) più forse altra tecnologia, che permetta loro di essere autosufficienti? Oppure ancora potrebbero essere rifornite a casa nostra dal nostro sistema di fornitura di energia? Non sò se ci facciamo prendere in giro da chi propone false soluzioni. Però sò che alcune di queste soluzioni
esistono concretamente. Ad esempio i pannelli solari che se usati insieme ad un oculato uso degli elettrodomestici e di altri oggetti casalinghi, potrebbero risolvere già qualche problema, a cominciare dal trasferimento delle
centrali nucleari nel dimenticatoio!
Se qualcuno è interessato a inquinare meno, consiglio i seguenti due link:
http://www.wwf.it (gli ecoconsigli)
http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm
Concludo dicendo che ho trovato il sito di una catena di negozi (31 punti vendita sparsi per tutta Italia) che vendono pannelli solari. Sottolineo il fatto che è una catena di negozi e quindi mi viene da pensare che ci sia già
una spesa più abbordabile per molte famiglie in quanto i costi generalmente si abbassano quando un prodotto è venduto da una catena di negozi. Per evitare di essere accusato di fare pubblicità (sia dell’autore del libro che
della catena di negozi), chi li vuole sapere mi scriva a domenico.barranca@tiscali.it
Saluti a tutti
Ciao Beppe.
Ti scrivo perchè mi è venuto in mente un tuo spettacolo RAI dove chiedevi alle ditte di dentifricio di fare i tubetti ricaricabili,o qualcosa del genere.
Sono un parrucchiere e da tempo mi preoccupo di avere sempre più rispetto dell’ambiente e quindi dei miei clienti. Per questo spesso vado alle presentazioni di nuovi prodotti del settore,ma nessuno finora mi ha dato una concreta novità.Tutt’altro.O meglio le grandi aziende multinazionali (che potrebbero avere i soldi per le ricerche)non danno nulla di valido,ma solo “IMMAGINE”, ovvero fumo negli occhi.Propinano prodotti innovativi semplicemente cambiando il “packaging”.
L’altro giorno invece, una azienda mi ha presentato una nuova linea di prodotti che,a parte le caratteristiche veramente innovative, fa in modo che con pochi prodotti ci mette in grado di operare risolvendoci molti problemi.Primo con questo sistema ci porta a fare poco magazzino.Secondo, e cosa non da poco,i prodotti da rivendita saranno ricaricabili.Per esempio se compri uno shampoo, la seconda volta anzichè ricomprarlo,ti verrà ricaricato il flacone(pagando anche meno). Ritengo sia un piccolo passo verso una civiltà migliore.
Grazie di esistere sei un mito:::
Ciao Beppe, ho scoperto da poco il tuo Blog, ma meglio tardi che mai!
Voglio ringraziarti anch’io per il fatto che ogni giorno ci apri gli occhi sulle nefandezze del mondo e che ci fai prendere delle belle e sane incazzature per questo.
Ora vorrei riferirvi una questione che mi attanaglia da parecchio tempo, nella speranza che mi aiutiate a dipanare dubbi & perplessità.
Riguardo alle automobili elettriche, o ad aria fritta, o a quel cavolo che vi pare, mi sono sempre posto una domanda, soprattutto alla luce dei recenti problemi correlati all’erogazione di energia elettrica nel nostro “bel paese”(mi riferisco ai “black out” della scorsa estate):
Se questo tipo di veicoli “alternativi” saranno prodotti in serie raggiungendo una diffusione capillare & saranno adottati dalla popolazione & magari anche dalle imprese, quale potrà essere il nuovo fabbisogno energetico necessario a muovere tutti i veicoli?
Le attuali centrali energetiche saranno in grado di soddisfare la nuova richiesta quando i fatti ci dimostrano che è impossibile alimentare simultaneamente i condizionatori d’aria di una città (solo per citare un esempio)?
In caso di necessità di ulteriori centrali di produzione energetica dove potranno essere costruite sul nostro territorio, & soprattutto quali ostacoli politico/sociali & di impatto ambientale dovranno essere superati?
Ci dovremo rassegnare ad un incremento dell’importazione energetica dai nostri cugini d’oltralpe?
La termodinamica ci insegna che se la movimentazione dell’attuale parco macchine richiede un dato quantitativo di energia, si presume che questo quantitativo energetico, se non è più prodotto dai motori a combustione interna, debba comunque essere fornito dalle centrali energetiche (supponiamo anche di avere un miglioramento dell’efficienza dei motori elettrici, degli accumulatori & di ridurne la potenza media in modo da aver bisogno di meno energia rispetto ad oggi ma io ci credo poco), ora questa considerazione mi fa pensare che il nostro temutissimo inquinamento sia stato invitato ad uscire gentilmente dalla porta, ma si stia apprestando a rientrare con un balzo dalla finestra ancor prima che la porta sia chiusa…
Insomma la soluzione dei motori elettrici in realtà non mi pare affatto una soluzione.
Forse la produzione dei nuovi veicoli “ecologici” potrà far girare l’economia, ma pensando a ciò che ho appena scritto, a me fa girare anche qualcos’altro
Vi prego di illustrarmi dove il mio ragionamento pecca, o perché ci ostiniamo a farci prendere per il culo da gente che propone false soluzioni.
Cordiali saluti a tutti & buon proseguimento!
TELEFONINI USA E GETTA E PRUGNE UNA A UNA
Caro Beppe Grillo
a volte mi chiedo se la società è impazzita
Ho sentito parlare di telefonini usa e getta e visto la pubblicità delle prugne (SunSweet) confezionate una ad una.
Non ho parole
A proposito di rifiuti…navigando su Internet sono capitato per caso con grande piacere su http://www.quibio.it, un negozio che vende prodotti a perdere come piatti, bicchieri etc.. rigorosamente biodegradabili e compostabili al 100% di uso e consumo quotidiano che sicuramente faranno tirare un sospiro di sollievo a tutti coloro che rispettano l’ambiente e l’uomo.
Cosa ne pensate?
Auto ecologiche
Per chi non lo sapesse la Fiat produce già un auto “abbastanza ecologica” ad un prezzo abbordabile. Infatti senza escogitare soluzioni avveniristiche tipo l’idrogeno in serbatoi a 300 atmosfere e a -270 °c (che tralaltro andrebbe comunque ricavato dal petrolio e non dall’acqua!!!), o veicoli con 800kg di batterie al piombo, o come fanno i giapponesi autovetture ibride con motori tradizionali integrati con motori elettrici e batterie tampone, hanno semplicemente messo un impianto a metano sulla Punto. Le auto a metano nella mia zona sono almeno 50 anni che esistono, anche se in passato la leva principale che spingeva verso questa soluzione era quella del risparmio sul carburante.
Oggi con 10.600 si può comprare la punto natural power ma nessuno lo sa. infatti la fiat non la reclamizza, nelle concessionarie FIAT hanno solo gipponi tedeschi e giapponesi (grazie alla liberalizzazione del settore), e i venditori la sconsigliano.
Io l’ho presa comunque e devo dire che sono contentissimo della mia scelta.
Dimenticavo con 6 si fanno 200 kM.
Sarò breve e conciso anche perchè sembra che proprio nessuno ne vuole parlare pubblicamente, ma basterebbe gurdarsi sopra la testa per capire che qual’cosa non và! Le scie chimiche sono una realtà e la vogliono far passare come una legenda metropolitana, unico modo forse per levar risalto a un caso che se uscisse in TV o su qualche rivista seria farebbe venir a tutti la pelle d’oca. Per approfondire la questione i siti su internet sono tanti, questo forum ne è solo un esempio:http://www.tempozero.net/Forum/viewtopic.php?t=9 .
GRILLO almeno te di qual’cosa anche se credi sia una sciocchezza ma almeno dacci un cenno che la parola:”chemtrails” non sia censurata dalla bocca di tutti.
Ciao Beppe,
come promesso ti invio le informazioni relative ad Aksai Kazakhstan dove ci sono dei pozzi di estrazione del petrolio e del gas dove un tempo si facevano esperimenti nucleari nel sottosuolo.
Tale petrolio viene estratto ad Aksai, raffinato ad Atyrau (Kazakhstan) poi attraverso le pipline arriva in Europa, naturalmente anche in Italia.
Non sara’ che ci facciamo un pieno di benzina o gasolio radioattivo e noi non lo sappiamo?
Prova ad indagare a fondo se ci riesci.
In bocca al lupo.
alcuni riferimenti:
http://www.nnc.kz/e_index.php?id=160
http://www.wecf.de/cms/articles/2004/11/ecosit_kazah.php
“Through ISTC project #K-053, we have been researching and monitoring the radioactive environment in the former Semipalatinsk nuclear test site for over two years. Radio-ecological work in such a unique, natural laboratory permitted the Institute to establish a modern, instrumented base for conducting any form of radio-ecological research. Executing our ISTC project allowed us to regroup our scientific efforts and quickly respond to market requests.
The Institute settled a unique problem set before the Republic of Kazakstan by a strategic alliance of the oil companies Agip, British Gas,Texaco, and Lukoil. For the first time, it was necessary to evaluate and monitor the safe storage of oil products in underground caverns where six nuclear explosions had been detonated. Following earlier refusals by investors to use these caverns, the Government of Kazakstan and the oil alliance recognized our Institute’s scientific skill and experience to responsibly manage their safety.
The radio-ecological monitoring work plan developed by our Institute was approved by a joint committee of Kazakstan and alliance representatives. Based on the approved work plan, a 40 year, $80 million contract was concluded which provides for ecological research and constant monitoring of the caverns to limit their influence on the surrounding environment. At the present time, we have successfully completed the first steps in this work: a new project office, 1,200 square meter laboratory, and a new branch of our Institute in the city of Aksai with 25 staff members.”
Excerpts of letter from Dr. Kairat Kadyrzhanov,
Director, Institute of Nuclear Physics in Kazakstan,
to the ISTC Executive Director
Ciao a tutti e ciao Beppe Grillo..
Io ho sempre più domande e sempre meno risposte.
Come mai l’ecologia è un argomento sempre molto marginale nei programmi e nelle campagne politiche?..
Perchè mai nessun candidato ha mai detto cose del tipo “se mi votate mi impegnerò a far mettere in commercio un’auto ad idrogeno”?
Perchè il governo ha messo una vera e propria tassa sul carburante (sbandierando giustificazioni alquanto fantasiose legate all’acquisto di autobus ecologichi) senza che nessuno l’abbia chiamata “TASSA”?
Perchè quando ultimamente Berlusconi ha parlato di una sua apertura al nucleare nessuno gli ha chiseto “Sarebbe disposto costruire una centrale a pochi km da Arcore”? (il nucleare non è a mio modo di vedere un’idea cattiva dipersè.. ma non so come mai mi sento più tranquillo se una centrale si trova in Germania gestita da tedeschi piuttosto che in Italia gestita da italiani)
Vabè..
Ciao Beppe
potrei sbagliarmi, ma è possibile che nei tuoi spettacoli non hai mai fatto cenno del fiume + sporco d’Europa (nel mondo lo supera solo il gange in India se non vado errato)che sfocia quasi nel bel mezzo del bellissimo lungomare della mia città?!?!?!(CASTELLAMMARE DI STABIA)(NA).
Il fiume è lindo fino a Solofra dove si congiunge con la SOLOFRANA, nella quale vengono espulsi tutti i residui della lavorazione delle concerie. Sono stati installati depuratori in tutta la città e, per quanto è dato sapere, anche le fabbriche di pelli ne sono state dotate. Ma la situazione non migliora.
Saluti e complimenti per tutta la tua carriera.
nb quando 6 a napoli???
noi paghiamo la UE per farci dire quali politiche ambientali dobbiamo attuare per ridurre i danni all’ambiente.
sul punto di vista teorico, noi Italiani quasi quasi ci crediamo a questa “nuova Europa più verde”,dove potremmo respirare e vivere più a lungo, andare in bibicletta nel centro delle città, fare la raccoltà differenziata….bello cosi bello che rimane un miracolo.
noi abbiamo una politica ambientale pessima che si riduce a bloccare le auto pari e dispari e dà la possibilità alle solo vetture del quartiere “Eur 4” di roma a circolare. io lascerò la mia auto in garage solo quando avrò a Roma un servizio di trasporti pubblici decente assicurato ogni 5 minuti, dove non deve fare Fantozzi per riuscirci a salire. andrei in giro con la bici salvo che le piste ciclabili finiscono sulle autostrade, nei campi nomadi o sulla tangenziale….
acoltate l’ultima canzone di Veltroni: “verdi per caso”
Al fine di eliminare lo sperequato e improprio utilizzo del metro quadrato come unità di misura per il calcolo della tassa sulla produzione dei rifiuti urbani, indico di seguito un metodo pratico, efficace e giusto per la riduzione dei rifiuti ed il calcolo della relativa tassa.
filosofia della proposta
Sulla totalità dei beni in commercio venga applicata un’imposta “smaltimento rifiuti”.
Al momento dell’acquisto, dunque, nelle casse dei supermercati, mercati, attività al dettaglio e all’ingrosso, saranno riscossi denari che verranno poi versati all’Amministrazione Comunale di competenza. Le A. C. così disporranno dei denari per affrontare la spesa di smaltimento che i suddetti beni richiedono.
qualità e durabilità dei beni
Ogni bene entrato in commercio “pesa” di un valore di smaltimento.
Ciò vuol dire che alla fine del suo “servizio”, il bene impegnerà l’attività di smaltimento in base al componente , alla struttura e alla durabilità. Si preveda dunque di distinguere i beni in varie categorie: ai beni biologici sarà applicata l’aliquota smaltimento più bassa, ai beni di plastica o di dispendioso smaltimento sarà applicata l’aliquota più alta. I beni dovranno essere classificati anche in base alla durabilità d’uso.
costi – benefici
Il cittadino acquisterà beni con confezioni “più intelligenti” per lo smaltimento perchè li pagherà meno o risparmierà sulle confezioni razionali.
Il cittadino pagherà cifre equilibrate ai consumi e non in base alle superfici calpestate di dove abita o di dove lavora, ma pagherà un canone base di servizio poiché il Servizio Nettezza Urbana ispezionerà anche i cassonetti se pur vuoti (pensiamo alle località turistiche nei mesi di bassa stagionei).
L’amministrazione riscuoterà denari di smaltimento anche dalle utenze di passaggio (turisti) che consumando e producendo immodizia nei luoghi visitati non sono soggetti a tasse smaltimento.
Il beneficio tratto dalla comunità a livello ecologico ci sarà semplicemente perché si eviteranno i comportamenti perversi che l’attuale unità di misura (il Mq) comporta: “tanto devo pagare quindi getto senza criteri”.
FUSIONE FREDDA : esperimento a RAVENNA.
Il 28 feb. si terrà un esperimento di fusione fredda in sala Gramsci a Ravenna, divertente no?
Vi terrò informati di questa creazione del Sole. In attesa, riscopriamo non solo il Sole nell’Acqua, ma riscopriamo anche con la meditazione il Sole che è dentro di noi: http://www.atmanyoga.it
SCIE CHIMICHE: guardo molto spesso il cielo.
E anche io mi sono documentato su internet.
E anche io e miei conoscienti le vediamo molto spesso sopra Torino. Cosa possiamo fare? Giosuele Volante
TEMA RIGUARDANTE L’ECOLOGIA.
20/02/2005
Egregio signor Beppe Grillo, le scrivo questa lettera per chiedere la divulgazione riguardo ad un progetto ecologico di nostra proprietà, poiché presentandolo alle case automobilistiche sembra dare fastidio, quando tutti parlano di ecologia quando cercano di speronare i soldi come sui finanziamenti dello stato per sostituire i mezzi pubblici perché in questo modo loro risolvono l’inquinamento.
Facciamo anche presente che abbiamo fatto anche una lettera alla Mediaset riguardo questo problema ma non si sono nemmeno degnati di risponderci.
Chiediamo la sua collaborazione riguardo questo brevetto ecologico, per rendersi conto di ciò che stiamo parlando la invitiamo a visitare il sito internet http://www.generative.it, per ulteriori informazioni: informazioni@generative.it.
Prendo pertanto l’occasione per augurarle Distinti Saluti.
Bozzo Alberto
3487715546
Ciao Beppe , ieri sera ero a Piacenza al tuo spettacolo.
Devo ringraziarti perche’ mi hai risveglata da un torpore che mi faceva rimanere con gli occhi chiusi davanti ad un grave problema che interessa il luogo dove vivo cioè il delta del Po.
Hai parlato del delta e della provincia di Rovigo come della provincia con maggior casi di cancro in Italia ed è vero.Questo non certo per strani virus che si diffondono nella zona ma per l’inquinamento ambientale in cui siamo costretti a vivere.Ora io voglio fare qualcosa nel mio piccolo ma con un grande mezzo come la rete che , come hai detto , scavalca tutti i potenti e quelli che ti vogliono far tacere. La mia battaglia personale la faro’ cosi.Ho due parenti che si sono ammalati di cancro giovani, molte amiche che hanno il cancro.
Da oggi cominciero’ad informarmi in maniera approfondita sui danni causati dagli insediamenti industriali nel mio luogo e poi qui faro’ conoscere a piu’ persone possibili la realta’.
Grazie Maria Tersa Guarnieri
Caro Beppe, a parte il fatto che a Porto San Giorgio ero seduto proprio davanti a Della Valle con i suoi tre gorilla (fila 17)che non ha fatto neanche mezza risatina (e ci credo bene!) volevo informarti che sul sito http://www.trigallia.com esiste una petizione on line per evitare la deturpazione di “MONTEFRORTINO” dalla costruzione di una cava!!
A Marzo ci sarà anche una manifestazione! Di la tua a riguardo, il tuo blog è molto importante per chi non ha neanche un megafono per farsi sentire!! Grazie, Michele Lelli.
Inneschiamo le energie pulite!
Forse quest’idea è già uscita nel blog, non ricordo. Comunque perché non chiediamo tutti insieme per esempio a Banca Etica (o a chi preferite) di attivare – come in Germania – prestiti agevolati per l’installazione di impianti fotovoltaici? Il prestito si potrebbe restituire negli anni con la vendita all’Enel dell’energia elettrica prodotta in eccesso, e chi contrae il prestito non dovrebbe mai sborsare un euro! Questo meccanismo credo sia già attivo in Germania, ditemi se sbaglio.
Pensiamoci, non aspettiamo ancora.
Ciao a tutti
Stefania Ging
Caro Beppe,
sono estremamente felice di riferirti alcune scoperte che negli ultimi mesi ho fatto.
Tu per me sei stato come un padre, mi ricordo da bambino che le tue sporadiche apparizioni televisive venivano seguite in casa mia come se fossero le finali dei mondiali di calcio, e ricordo anche lo sgomento e l’indignazione dei miei genitori quando meschinamente ti hanno fatto fuori. Dicevi e dici tuttora le cose come stanno realmente, ma purtroppo se una cosa non appare in televisione è come se non esistesse per cui le tue voci rimangono un pò strozzate. So per certo che qualcuno già 14 anni fà si è iniziato a rompere le scatole di un mondo alla rovescia ed ha comniciato a portare avanti un discorso di cambio radicale in campo economico, tecnologico, sociale, morale, e culturale ed ora è in procinto di dare un svolta. L’energia pulita esiste, esiste la possibilità di portare il benessere anche a quelle popolazioni “volutamente” lasciate nella miseria, esiste la possibilità di fare vero sviluppo sostenibile, esiste la possibilità di eliminare il problema dei rifiuti, esiste la possibilità di eliminare il problema del nucleare, esiste la possibilità di portare l’acqua nei luoghi dove scarseggia, esiste la possibilità di dare le giuste cure e i giusti medicinali alle persone malate e tanto altro ancora…….. Tutto questo si può ottenere senza l’ausilio della politica, delle multinazionali, degli oligopoli e così via, tutto ciò si ottiene mettendo a disposizione del popolo le tecnologie sviluppate nell’arco di 50 anni che mai sono state rese pubbliche perchè troppo economiche e poco remunerative per le multinazionali!
C’è qualcuno che per portare avanti queste possibilità ha pagato con la propria vita (vedi Eugene Mallove.
Caro Beppe, vedrai che le tue speranze e le tue prediche a breve troveranno soddisfazione!
Ti saluto con infinito affetto!
Omar Antuzzi
OGGETTO;la vera AUTO ECOLOGICA:
Nel 2002 su Internet c’era un sito in cui si annunciava la imminente produzione di un’auto ECO; La famosa EOLO . Ti posso inviare le foto scaricate a suo tempo e pubblicate anche da qualche giornale, con tutte le catratteristiche tecniche del motore ad ARIA COMPRESSA.
Parlei anche con l’allora a.d. volendo acquistarne una, ma non erano ancora pronti.
Nel 2003 in sito INT. sparì e così pure l’auto EOLO,
Cosa è successo??? Sono intervenute le “7 SORELLE”??? o gli ARABI???
Una produzione su larga scala di quell’Auto fatta dalla FIAT avrebbe risollevato le sue sorti e risolto i gravi problemi da inquinamento delle ns. città.
Se Vuoi far scoppiare un bel casino Ti posso inviare le foto.
In attesa cordialissimi saluti Luigi Cirone
tel.0873 365055 328 8867099
OGGETTO;la vera AUTO ECOLOGICA:
Nel 2002 su Internet c’era un sito in cui si annunciava la imminente produzione di un’auto ECO; La famosa EOLO . Ti posso inviare le foto scaricate a suo tempo e pubblicate anche da qualche giornale, con tutte le catratteristiche tecniche del motore ad ARIA COMPRESSA.
Parlei anche con l’allora a.d. volendo acquistarne una, ma non erano ancora pronti.
Nel 2003 in sito INT. sparì e così pure l’auto EOLO,
Cosa è successo??? Sono intervenute le “7 SORELLE”??? o gli ARABI???
Una produzione su larga scala di quell’Auto fatta dalla FIAT avrebbe risollevato le sue sorti e risolto i gravi problemi da inquinamento delle ns. città.
Se Vuoi far scoppiare un bel casino Ti posso inviare le foto.
In attesa cordialissimi saluti Luigi Cirone
tel.0873 365055 328 8867099
Ciao Beppe! Sai che l’ ineffabile Regione Siciliana ha dato in pasto la Sicilia sud-orientale (e in particolare la Riserva naturale di Vendicari che ospiterà una piattaforma petrolifera) alle multinazionali americane del petrolio Sarcis, Panther Oil e Edison? I petrolieri si sono già messi all’ opera per stuprare questa terra (che, come la Regione Sicilia dimentica, è stata dichiarata Patrimonio dell’ Umanità dall’ Unesco) per farne un’ altra desolata landa industriale come è avvenuto per Gela, per la zona di Siracusa nord/Augusta, per Milazzo ecc.. Tu che conosci un po’ di gente lì in Italia, perchè non spargi un po’ la voce e ci aiuti a cacciare questi signori petrolieri a calci in culo? Sai, qui la stampa locale ha messo il silenziatore e di tutto questo la gente qui non sa una benemerita ceppa…! Tanti cari saluti,
Pierpaolo Marescalco.
Ciao Beppe,son Marika.Ieri sera ho assistito al tuo fantastico monologo al palazzetto di Urbino. Tra le prime cose che hai fatto notare c’era la notizia che la giunta di Pesaro ha deciso che NON SI POTRA’ + bruciare legna nel proprio camino perchè INQUINA!!!! Mio padre “vive ” praticamente dentro il camino perchè è un pò freddoloso e perchè le salsicce cotte alla brace nel camino non le batte nessuno!!!Cosa dici provo a farle assaggiare al sindaco? Chissà che non si convinca che noi abbiamo “bisogno” del camino (specie per risparmiare un pò sul calorifero!) e chissà che non si offra per venirci a girare le salsicce sul fuocone!!! Saluti e complimenti. Ciao, ciao, M.!!
Caro Beppe Grillo, ritengo che l’arte tua è quella di evidenziare il paradosso, ne vuoi uno preconfezionato per la tua data di Catania? Eccolo, leggi un po’…
Hai mai sentito parlare di una area marina protetta dove perfettamente al suo interno, si, proprio al centro scarica una condotta fogniaria senza depuratore? Si, hai sentito bene, un’area marina dove tutto dovrebbe essere bello e tutelato, proprio li scarica la “merda” di migliaia di cittadini, questa è l’AMP Isole Ciclopi di Acitrezza, e dopo oltre 20 anni di chiacchiere le amministrazioni comunali non sono riuscite a costruire una condotta o un depuratore ed inoltre, altro paradosso, ci fanno pagare pure la depurazione, si hai ancora sentito bene, ci fanno pagare una depurazione che non esiste. Se vuoi saperne di più collegati sul mio sito e se hai bisogno di info o testimonial al tuo spettacolo mi offro senza problemi. Basta contattarmi via e-mail.
Ci vediamo ad aprile.
In bocca al lupo
Anche a Padova si agita la Critical Mass!
Sabato pomeriggio una biciclettata per dire no allo smog e al cemento.
SABATO 19 FEBBRAIO ORE 15.00
TROVIAMOCI TUTTI – CON LA BICICLETTA – IN PIAZZALE AZZURRI D’ITALIA, SEDE DEL MERCATO SETTIMANALE (DI FRONTE ALLA CHIESA DI SAN CARLO).
Anche a Padova si agita la Critical Mass!
Sabato pomeriggio una biciclettata per dire no allo smog e al cemento.
SABATO 19 FEBBRAIO ORE 15.00
TROVIAMOCI TUTTI – CON LA BICICLETTA – IN PIAZZALE AZZURRI D’ITALIA, SEDE DEL MERCATO SETTIMANALE (DI FRONTE ALLA CHIESA DI SAN CARLO).
Hiroshima, Chernobyl, Seveso, Bhopal: sono i nomi di alcune città tragicamente venute alla ribalta nella storia dell’umanità.
I nomi di queste città si sono ormai stampati nella nostra memoria per i tragici avvenimenti di cui sono state vittime.
Ma esiste anche un altro luogo della Terra, dell’Italia in particolare, di cui nessuno parla od osa parlare, di cui nessuno si interessa; un luogo che potrebbe aggiungersi ai quattro sopra ricordati: Augusta.
Una pesante coltre di silenzio grava su vicende che, tutti, invece, dovremmo conoscere.
Qualche volta, ma sempre in seguito a gravi disastri accaduti o solo sfiorati, abbiamo sentito pronunciare le parole Augusta – Priolo – Melilli al Ministro dell’Ambiente Ruffolo, ai Ministri per la Protezione Civile, all’annunciatrice del telegionale.
La maggior parte degli italiani non sa neanche cosa siano o dove si trovino.
Non sono in molti in Italia a sapere che tra le province di Catania e Siracusa esiste una zona che in fatto di rischi veri non è seconda a nessun altra su tutto il territorio nazionale: rischio sismico, rischio chimico-industriale, rischio militare.
Oltre duecentomila persone che vivono a diretto contatto con una polveriera pericolosamente innescata.
Attorno al porto di Augusta troviamo la più alta concentrazione di raffinerie di petrolio dell’intera Europa, dove viene raffinata la quasi totalità del greggio importato in Italia; due basi militari di grande importanza strategica al centro del Mediterraneo: l ‘una della Marina Militare italiana e l’altra della Nato (su quest’ultima il silenzio è impenetrabile per via degli arsenali ivi custoditi).
Un grande deposito di carburante in pieno centro abitato a diretto contatto con le abitazioni civili; tredici industrie chimiche e petrolchimiche di cui ben sette “ad alto rischio di incidente rilevante” in appena 15 chilometri di costa, su un territorio già soggetto più volte a catastrofici terremoti, definito dal Ministero della Protezione Civile ad “alto rischio sismico” e che appena tredici giorni prima del terremoto del 13 dicembre 1990 era stato ufficialmente definito ad “elevato rischio di crisi ambientale” dal Ministero dell’Ambiente. Un territorio che, oggi, vede Priolo con i suoi 15.000 abitanti come epicentro, ma che abbraccia città come Augusta (42.000 ab.), Siracusa Nord (70.000), Melilli (10.000), Belvedere (5.000), e Città Giardino (1.000).
Una testimonianza della grave situazione di degrado ambientale fu data nel 1979, quando Marina di Melilli (1.000 ab.) fu evacuata e rasa al suolo perché circondata e soffocata dalle ciminiere degli stabilimenti del progresso che incredibilmente vi erano stati installati a sole poche decine di metri di distanza!
Tutto cominciò con la militarizzazione del porto di Augusta agli inizi del secolo per continuare poi nel 1949, quando l’industriale Moratti, approfittando della particolare posizione geografica del porto di Augusta vi installò la prima raffineria.
Oggi Augusta ed il territorio circostante pagano pesantemente il prezzo degli errori commessi quarant’anni fa da alcuni politici sprovveduti di allora che, con il miraggio del facile benessere, applaudendo alle ciminiere, pensavano di far uscire dal sottosviluppo la provincia di Siracusa sfruttando il porto di Augusta, dando così inizio ad un insensato processo di industrializzazione.
Su un’area ristrettissima, ad immediato ridosso di centri urbani densamente abitati, sorse quell’agglomerato industriale che, contravvenendo a tutte le leggi, con i suoi scarichi inquinanti durati quarant’anni, ha devastato forse irrimediabilmente tutto l’ecosistema della fascia costiera tra Augusta e Siracusa. L’avvento dell’industria segnò pure la fine dell’agricoltura, della pesca, dell’estrazione del sale che costituivano le attività portanti dell’economia lavorativa locale.
Va ricordato pure che gran parte della zona industriale sorge su una vasta area archeologica e su una stupenda costiera che, opportunamente valorizzate, avrebbero potuto fare di questo territorio un polo d’attrazione turistica senza rivali in tutto il Meridione.
Ma agli errori del passato oggi se ne sono aggiunti altri: nonostante la situazione di grave degrado, che ha fatto dichiarare la zona ad elevato rischio di crisi ambientale, nonostante la vibrata protesta della Città di Augusta, espressa sempre con metodi di concretezza esemplari e nel pieno rispetto della legalità, il Governo della Regione Sicilia ha permesso il sorgere di un grande impianto di incenerimento per i rifiuti speciali ospedalieri dell’intera Regione a pochissima distanza dal centro abitato di Augusta; ha dato parere favorevole al sorgere di una piattaforma polifunzionale che dovrebbe smaltire i rifiuti tossici e nocivi prodotti non solo dalle industrie di Siracusa, ma anche da quelle di Catania e Ragusa e, quasi come una cinica beffa, alcuni giorni dopo il terremoto del 13 dicembre 1990, ha finanziato la realizzazione di altri quattro impianti nella zona industriale di Augusta; vale adire è stato aggiunto altro “esplosivo” su una “polveriera” che per miracolo nella notte del terremoto non è esplosa.
Cosa rappresenta per l’economia nazionale l’area industriale di Augusta-Priolo-Melilli?
Da queste industrie l’intera Italia preleva il 60% del suo fabbisogno di carburanti; il 100% dei lubrificanti senza contare i detergenti, le paraffine, zolfo, ecc. per le lavorazioni di altre raffinerie come Manfredonia, Marghera, Gela, ecc.; vale a dire che la fermata di questo polo petrolchimico coinvolgerebbe a catena il sistema produttivo industriale italiano.
A livello tributario basti ricordare che tramite il porto di Augusta, lo Stato italiano incassa, mediamente, oltre 1.100 miliardi ogni anno di soli diritti doganali a cui vanno aggiunti i circa 20.000 miliardi l’anno di imposte di fabbricazione e gli utili delle industrie e delle altre ditte ad esse collegate. Ma il dramma di Augusta e del territorio circostante è dato dalle cifre che la maggior parte degli italiani non conoscono: nella sola città di Augusta si muore per neoplasie (specie dell ‘apparato respiratorio) più che in ogni altra parte d’Italia: secondo le statistiche ufficiali le morti per cancro sono oltre il 30% delle morti complessive!
Ogni anno si registra la nascita di bambini malformati in misura notevolmente superiore alla media nazionale; gli aborti spontanei sono aumentati; i medici del locale ospedale hanno accertato un forte e progressivo aumento delle malattie allergiche delle vie respiratorie e l’aumento delle dermatiti atopiche; la durata media della vita nella zona è di cinque/sei anni inferiore a quella nazionale.
Le varie morie di pesci degli anni passati succedutesi nel porto di Augusta, a partire dal 1976, non hanno avuto la stessa eco delle mucillagini dell’Adriatico, ma di queste morie non se ne è mai saputo nulla per colpa di una informazione volutamente carente: il sud serve per il benessere del Nord per cui non ha diritto a far sentire la propria voce!
Anche l’informazione sul terremoto del 13 dicembre 1990 che ha avuto come epicentro proprio Augusta è stata “pilotata”: prima hanno fornito un epicentro di comodo spostandolo a 55 km più a sud, attirando l’attenzione sul barocco di Noto; poi hanno mentito sull’entità della scossa (che è stata superiore all ‘ottavo grado e non del settimo); poi, hanno, prudentemente, dirottato stampa, tv e l’attenzione dell ‘opinione pubblica a Carlentini, perché in essa si erano avuti i morti, poi hanno taciuto l’entità dei danni della zona industriale e fatto silenzio sui danni della base Nato nelle viscere della terra proprio sotto l’abitato di Melilli, altro centro gravemente danneggiato dal terremoto.
È proprio contro questa omertà di Stato che ci stiamo battendo: è proprio questa voce che finora abbiamo cercato di far sentire! La notte del 19 maggio 1985 in seguito al grave disastro dell’Icam (diventato poi Enichem Anic) cinque esplosioni distrussero i serbatoi di etilene con fiamme alte più di 600 metri che illuminarono a giorno l’intera zona provocando il panico.
La gente di Augusta tentò invano di evacuare la città, ma non fu possibile per la mancanza di un secondo ponte già richiesto da tempo e riconosciuto necessario perfino dallo stesso Zamberletti allora Ministro per la Protezione Civile! In caso di nube tossica quella notte molte migliaia di persone avrebbero potuto perdervi la vita, ma le autorità, che già da diverse ore sapevano della situazione di emergenza dell’Icam, non fecero nulla per avvisare la popolazione né prima né dopo.
La richiesta di sicurezza per Augusta si canalizzò verso una grande petizione popolare che fu sottoscritta da undicimila cittadini; fu inviata a tutti i parlamentari siciliani una ampia documentazione sui rischi di Augusta, ma solo uno di essi, l’on. Rallo senatore MSI, di sua iniziativa fece un’interpellanza parlamentare a risposta scritta, che non ha avuto alcun esito.
Ricevemmo anche la solidarietà di un altro senatore on. Pietro Ferrara (Psi), appartenente ad un’altra circoscrizione, ma la Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Siracusa bloccò il progetto del secondo ponte vedendovi la “pagliuzza dell’impatto ambientale” mentre non sempre riuscì a vedere “la trave della devastazione ambientale selvaggia dei 15 chilometri di costa intasati dagli stabilimenti industriali, del mare irrimediabilmente inquinato, dalle oltre seicento tonnellate di veleni scaricati ogni ventiquattro ore dalle ciminiere, dei fiumi assorbiti dalle industrie, della falda acquifera ormai irrangiungibile dalle trivelle dei contadini che non possono più irrigare i loro campi se non con l’acqua salata che si è infiltrata nel sottosuolo”. Ciò vuol dire che la nostra vita e la nostra salute valgono meno del paesaggio, che il profitto deve sempre prevalere “ad ogni costo e a qualunque costo” e che non importa a nessuno se oltre duecentomila persone rischiano ogni giorno la loro vita per mantenere l’opulenza di tanti altri. Ma quello che più ci fa rabbia è la congiura delle menzogne e del silenzio sulla nostra questione ambientale ordita dalla stampa, dalla televisione, dai mezzi di comunicazione che ci ignorano.
Le undicimila firme raccolte in poche settimane inviate a tutti gli ordini “competenti” non hanno scosso nessuna coscienza: le quattromila raccomandate al capo dello Stato, alle massime Autorità nazionali e regionali, ai Sindacati sono rimaste senza risposte; così pure le settemila firme contro l’inceneritore; per tutto ciò numerosi sono stati gli esposti alla Magistratura mentre qui la gente continua ad ammalarsi e a morire di cancro.
E come se ciò non bastasse dopo il terremoto altri quattro impianti industriali nella zona già definita a rischio. Abbiamo corso il rischio di veder sbarcare qui anche i rifiuti tossici e nocivi delle famose «navi dei veleni», ma nessuno sa spiegarsi quale fine abbiano fatto e facciano le sessantamila tonnellate di rifiuti tossici e nocivi prodotte ogni anno dalla zona industriale di Augusta, né esiste una vera Autorità che controlli.
Evidentemtnte siamo troppo lontani dai centri di potere, di informazione, siamo troppo al Sud per far sentire la nostra voce. Ma del nostro Sud si accetta volentieri ciò che giova al benessere di tutti: i prodotti petroliferi.
Ma quanti sono a sapere su quale prezzo (di sangue) si fonda il loro “benessere”?
L’operazione Cloverleaf (scie chimiche) e’ un progetto mondiale a scopi militari e per riduzione della popolazione (aumento della mortalita’).
Il governo incolpa la popolazione per le polveri sottili che in realta’ sono spruzzate da aerei NATO
24 ore al giorno. Vogliono fare rottamare automobili perfettamente funzionanti per venderne di nuove. I criminali incolpano le vittime dei propri crimini.
http://www.sciechimiche.com
Sono proprio contento, verrà finalmente attuato il famoso PROTOCOLLO DI KYOTO, bene ……
Peccato che non serva assolutamente a niente visto che già qualche hanno fa’ molti scienziati avevano affermato che quello che fu deciso a Kyoto era già inutile poco dopo la sua pubblicazione, le misure da prendere dovrebbero essere molto più drastiche e sembra che ormai sia tardi per qualsiasi cosa che dipenda da noi, infatti gli oceani, grandi accumulatori di calore hanno assorbito negli scorsi decenni molto del calore che si é accumulato grazie all’effetto serra percui si é ormai creato un automatismo per il quale indipendentemente dalle nostre future azioni gli oceani accumulano ma rilasciano nello stesso tempo il calore, insomma si comportano come un volano che ci tornerà indietro il calore in eccesso nei prossimi 500 anni!!!
Come é stato affermato in un film di fantascienza di qualche anno fa’ la specie umana mi ricorda tantissimo il virus…..
Perchè ogni cosa che tocchiamo la roviniamo??, pensate a qualsiasi cosa che abbiamo fatto su questo pianeta da quando siamo usciti dalla logica di vita della natura, e rispondete con sincerità se c’é stato mai un momento che abbiamo migliorato l’ambiente nel quale abbiamo vissuto, io ci ho pensato spesso e non ne ho mai trovato uno!
PER DOMENICO BARRANCA e il suo post 15.02.05 12:07
Dimenticavo, non faccio pubblicamente il nome dell’azienda italiana, che comunque avuto il nome di quella australiana potreste facilmente rintracciare, solo perchè abbiamo saputo che se ci muoviamo con poco rumore ci lasciano fare altrimenti ci stroncano.
Ci stronca chi?
Indovinate.
PER DOMENICO BARRANCA e il suo post 15.02.05 12:07
Il nome dell’azienda Australiana è FIREPOWER, il nome di quella italiana e tutta la documentazione che attesta il funzionamento del prodotto posso darla a chiunque me ne faccia richiesta telefonica o via e-mail all’indirizzo el_chino20@yahoo.it
Beppe , ma tu hai sentito nominare il progetto “Haarp”?La base militare che gli Stati Uniti hanno in Alaska e con cui sembra facciano esperimenti per utilizzare il clima come arma offensiva mondiale(sotto le sembianze di tranquilli studi dell’ atmosfera terrestre)?Sai qualcosa in più? Succede veramente una cosa del genere?
Ciao Beppe,
una nota positiva (almeno penso):
ho visto poco fa al tg1 una ditta di Viadana (Mn) che produce pannelli in legno completamente riciclato. C’era il proprietario, un simpatico signore dallo spiccato accento emilio-mantovano che diceva che non viene impiegato nemmeno un chilo di legno “vergine”, che cosi’ facendo si risparmiano dall’abbattimento 10.000 ALBERI AL GIORNO!!! e che tra 30 anni gli stessi pannelli si possono riutilizzare per farne altri…
Mi pare una bella cosa
ciao, volevo rispondere al post di Anna Ergi del 13/02 sulle scie chimiche. anna, non sei sola, anch’io, come te e pochissimi altri, mi sono accorta da qualche mese di questo strano fenomeno, che si è via via intensificato ed ora sui cielo di milano è quasi quotidiano. qualche giorno fa, dal mio terrazzo nel giro di due ore ho contato 35 passaggi aerei a bassa quota proprio sopra la mia testa, con relativi enormi rilasci di scie di roba bianca un pò opalescente che hanno reso velato e lattigginoso il cielo che prima era limpido e azzurro.Hanno fatto voli insensati, formando croci, cerchi, griglie di linee rette.In centro poi, specialmente sul castello e parco sempione era una cosa pazzesca, e la gente non ci faceva minimamente caso, continuando tranquillamente lo shopping senza neppure alzare gli occhi. Poichè nessuno sapeva darmi la minima spiegazione, ho provato a digitare “scie chimiche” su google, scoprendo così che c’è stata persino un interrogazione parlamentare su questo strano “fenomeno”, alla quale però, nessuno ha mai dato una risposta. Ora, mi chiedo a cosa serva un’attività tanto dispendiosa e quotidiana, e soprattutto che cos’è questa tonnellata di roba bianca che ogni giorno ci versano in testa e sulle città. una spesa immensa… qual’è lo scopo? qual’è la contropartita?
Parlando di ecologia, sapevi che esiste una lavatrice per uso domestico che lava senza detersivo ?
E’ stata brevettata dalla Sanyo il sistema si chiama Denkaisui System, pulisce i tessuti da qualsiasi macchia con una combinazione di elettrolisi e ultrasuoni.
Io non sono riuscito ad importarne nemmeno una per me. Provaci tu e se ci riesci comprane due una è già venduta
Questa è una innovazione incredibile.
qui la documentazione
http://www.s-line.de/homepages/keppler/ultraschall.htm
Riporto una notizia trovata su slashdot.org oggi (16-2-2005):
“”California has a new excuse for more taxes. Claiming losses due to fuel-efficient cars, such as Gasoline/Electric Hybrids, California is cooking-up a new system to punish people who aren’t using enough gasoline. They want to tax commuters by the mile. How would this be accomplished? By requiring everyone to install a GPS device in their vehicle, and charge them their “taxes” every time they fuel-up. From the article: ‘Drivers will get charged for how many miles they use the roads, and it’s as simple as that.. [a] team at Oregon State University equipped a test car with a global positioning device to keep track of its mileage. Eventually, every car would need one.'”
Invece di premiare chi cerca di limitare le emissioni utilizzando veicoli ibridi, li si punisce!!!
COSE DA PAZZI o meglio… COSE DA AMERICANI 🙂
Questo è il link: http://yro.slashdot.org/yro/05/02/15/201217.shtml?tid=158&tid=219
HO SENTITO ULTIMAMENTE UNA PUBBLICITA’ AD UNA RADIO MOLTO NOTA CHE VENDONO UN’ AUTO DI UNA MARCA MOLTO NOTA E IL RICAVATO DELLA VENDITA SARA’ DATO IN BENEFICENZA ALLA RICERCA CONTRO I TUMORI. SECONDO ME E’ COME SE UN PRODUTTORE DI SIGARETTE DICESSE ” VENDIAMO 5.000 PACCHETTI DI SIGARETTE E IL RICAVATO LO DIAMO IN BENEFICENZA ALLA RICERCA CONTRO I TUMORI AI POLMONI “
Grillo sei fortissimo!! Grazie di esistere e grazie per avere aperto questo bellissimo blog! Veniamo al dunque: MANUTENZIONE CALDAIE RISCALDAMENTO ED AUTOCERTIFICAZIONE…
Giustamente lo Stato ci obbliga a fare manutenzione preventiva agli impianti ed a mantenere un libretto di impianto, tutto a spese nostre… giustamente. Del resto paghiamo anche per i tagliandi dell’auto ecc. ecc. Domanda: l’autocerificazione come la dobbiamo considerare?! Dobbiamo pagare 5 per cosa?! In pratica lo Stato ci dice:
1) dovete mantenere in regola gli impianti a spese vostre;
2) potrei mandare i miei tecnici a controllare che tutto sia in regola (a spese vostre);
3) se volete evitare di pagare salato il mio tecnico allora datemi il pizzo… mi accontento di soli 5.
Di questo passo dove arriveremo?
Se ci dovesse fermare un vigile urbano per un normale controllo e se la nostra auto fosse in regola? Dovremmo pagare anche il tempo impiegato dal vigile per effettuare il controllo?!
Ritengo assurda questa cosa!
Un conto è obbligare a mantenere in efficienza un impianto; un’altro è chiedere il pizzo sulle autocertificazioni!
PS: ovviamente io mi sono ben guardato dal pagare i 5 e spero che tantissimi altri come me facciano la stessa cosa!!
Complimenti di nuovo e cordiali saluti!
In questi giorni si sta parlando di un progetto di legge sulla caccia, che permetterebbe ai cacciatori, categoria già privileggiatissima, di caciare pressoché ovunque (anche nelle aree protette), per periodi più lunghi e più specie.
Vi invito tutti a visitare il sito http://www.cacciailcacciatore.org soprattutto la parte dedicata alla associazione vittime: leggete le testimonianze!
In generale trovo spregevole che una lobby che tutto sommato rappresenta solo una minoranza debba avere tutto questo potere.
Banana Republic (Italia)… che tristezza.
Per Mario Greco e il suo post del 14.02.05 18:54
Potresti dirci il nome dell’azienda italiana che importa questa cosa e il nome di quella australiana? Credo che così forse si potrebbe diffondere l’uso di questa cosa se è effettivamente come affermi, no?
Grazie.
Inoltre, sul sito del wwf (www.wwf.it) ci sono i cosidetti ecoconsigli che credo possano tornare utili a tutti. E sulla pagina http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm , che qualcuna aveva postato qui tempo fa, ci sono altri interessanti consigli.
Saluti e muoviamoci 🙂
– ECODECALOGO –
1. DIMINUISCI l’uso della televisione. Scegli solo i programmi che ti interessano veramente, e mantieni un alto livello critico nei loro confronti. Il tempo che risparmierai non guardando programmi insulsi, dedicalo a te stesso! (leggendo, incontrando persone o facendo quel che più ti piace e hai sempre rimandato).
2. RIDUCI il tempo che dedichi ad assistere alle partite o a vedere film ed impiegalo nel praticare un’attività fisica o manuale. Dedica metà del tempo che impieghi ad ascoltare musica ad imparare a suonare uno strumento: la pratica musicale è parte integrante dell’equilibrio psichico.
3. NON leggere più le pagine pubblicitarie. Salta gli spot con il telecomando. Non dare mai il consenso per la diffusione dei tuoi dati personali. Sabota sistematicamente le telefonate degli istituti di ricerca o delle vendite dirette. Scegli da solo i prodotti che ti servono e compra solo quelli che non sono pubblicizzati: meritano di essere premiati per il solo fatto che non ti hanno importunato. Non comprare prodotti con regali, non partecipare ai concorsi a premio e non partecipare alle raccolte di punti: ciò che pensi di vincere o che ti venga regalato, finisci per pagarlo lo stesso come maggior costo del prodotto.
4. BOICOTTA le marche, a maggior ragione se la loro pubblicità offende la tua intelligenza, se il prodotto non corrisponde a quello che la pubblicità ti fa credere, se la promessa non basta a compensare altri svantaggi, e soprattutto se non ti senti rispettato come consumatore. Ti rovinano il paesaggio con un cartellone? Invita chi conosci a non comprare il prodotto. Ti riempiono la cassetta postale di volantini? Non andare più nel negozio che te li manda. Ti “offrono” il segnale orario o le previsioni del tempo? Non comprare i prodotti di chi te li “offre”. Costringi i pubblicitari ad escogitare qualche cosa di più intelligente di quello che hanno fatto finora. Costringi le marche a cambiare idea sulla pubblicità.
5. USA il telecomando come arma. Manda all’aria le pianificazioni dei pubblicitari. Durante gli spot pubblicitari, cambia canale o azzera il volume del televisore. Cancellare uno spot con la semplice pressione di un dito su un tasto, significa bruciare in una frazione di secondo centinaia di milioni: quelli pagati da te con l’acquisto dei prodotti reclamizzati.
6. CONSUMA il minimo indispensabile. Non aver paura di apparire “povero”. Non è affatto detto che i nuovi prodotti siano migliori dei vecchi. Rivaluta la tua auto, il tuo computer, la tua macchina fotografica, i tuoi elettrodomestici. Non cambiarli finché fanno bene il loro lavoro.
7. SCEGLI preferibilmente prodotti della tua regione: contribuirai a ridurre l’ormai enorme movimentazione di merci su strade e autostrade e di conseguenza il traffico, il rumore e l’inquinamento atmosferico. Paga quando possibile in contanti. Se proprio non puoi farne a meno usa solo la tua carta di credito bancaria. Ricorda che i dati relativi ai movimenti di denaro e agli acquisti effettuati con la carta di credito sono utilizzati dalle società che le gestiscono per aggiornare i loro dati e indirizzare meglio le loro strategie di marketing verso di te.
8. EDUCA i tuoi figli al consumo critico cercando di spiegare loro cosa si cela dietro la pubblicità, che spinge gli individui all’omologazione mediante la diffusione di stili di vita uniformi. Favorisci in loro la formazione di una mente che ragiona e non si ferma alla superficie di uno slogan pubblicitario.
9. RIFIUTA le mode e tutto ciò che ti omologa in “riti collettivi”. Questi riti sono qualcosa di abilmente modificato o appositamente inventato per creare un “business”.
10. CONTRIBUISCI, se sei d’accordo, alla diffusione di questo messaggio. Lavoriamo oggi per la costruzione di una società più umana, non dipendente dalle cose.
Ciao Beppe,
io da due anni ordino, via internet, un prodotto che un’azienda australiana produce in collaborazione con la Shell in Australia. E’ una pillola dal basso costo che mi permette di abbassare gli agenti inquinanti fino a portarli a valori impensabili neanchè dall’euro4. Con una azienda italiana che ora lo importa (di Genova)abbiamo fatto diverse prove facendo i test dei fumi prima e dopo l’uso di questo prodotto. La documentazione che abbiamo è notevole e soddisfacente.
Il problema è che nessuno ci ascolta perchè il prodotto ha una controindicazione.
Quale?
Riduce le emissioni nocive perchè migliora la combustione e di conseguenza permette di risparmiare sul carburante.
Ma non dirlo in giro vorrei vivere ancora a lungo.
Allora invece delle targhe alterne se inserissero il prodotto in tutte le cisterne il carburante costerebbe 3 cent. in più ma consumeremmo e inquineremmo meno.
A presto.
Caro Beppe,
Bellissimo spettacolo, ho portato anche la mia morosa olandese, che mi fa andare a lavorare tutti i giorni in cicclo… (cicclo con due elle fa molto di modena)… sei piaciuto anche a lei..
però all’uscita a constatato che gli unici in bici eravamo noi…
a buon intenditor
Caro Beppe,
ergo anche l’Opposizione e’ costretta a vedersela con “la cacca”.
True? Ciao, Frank.
Dal Ministro Matteoli:-( oggi:-(
http://www.repubblica.it/2005/b/sezioni/cronaca/smog1/mattsmog/mattsmog.html
Sulle scie chimiche.
Possibile che nessuno ne sappia di più?
Vorrei solo capire cosa sono.
Anche oggi ci sono e coprono quasi tutto il cielo. Me ne sono accorta un mese fa durante un viaggio in auto tra Belluno e il Passo San Pellegrino. Il cielo era azzurrissimo, il paesaggio da cartolina; poi sono arrivati due aerei bianchi che hanno cominciato a disegnare il cielo. Ho trovato strani i ripetuti passaggi di questi aerei e soprattutto le lunghe scie bianche che si lasciavano dietro, che poi si allargavano e venivano intersecate da altre scie lasciate da altri aerei (ne ho contati almeno 6 in tutto). Mi sono chiesta che scopo poteva avere l’emissione volontaria di “qualcosa” che poi si espandeva tanto da trasformare un cielo terso in un cielo completamente velato. Ho documentato con delle foto (digitali) i passaggi incrociati, l’espandersi delle nuvole, il confronto di uno di questi aerei con un aereo di linea che passava, ma quando ho guardato le foto le ho trovate finte: se non le avessi fatte io stessa direi che sono ritoccate perchè le scie bianche sembrano eccessive.
Quando esco di casa ora guardo sempre in alto. Gli aerei bianchi li ho visti anche di notte con la luna piena.
Vorrei che un vero esperto mi spiegasse il perchè di quest’insolito traffico aereo… chi è l’organo competente per il traffico aereo nei nostri cieli? Se non c’è niente da nascondere, come vivamente spero, perchè nessuna autorità dà risposte?
volevo solo parlare dello scioxo delle macchine, organizzato per domenica 13 marzo dalla mia associazione.
non serve solo come debole tentativo di affrontare il problema delle polveri sottili, ma anche per criticare chi ha in mano il commercio e la produzione automobilistica, è arrivato il tempo dell’idrogeno (da un sondaggio risulta che è una risorsa che conoscono bene anche i bambini delle scuole elementari) e di mesterla di combattere x il petrolio!!!!!
se potete il 13 03 2005 non usate la macchina, ci aiuterete a mandare e a rafforzare questo messaggio!
sono sicuro che il grande Beppe aderirà!
per qualunque informazione al riguardo sono disponibile alla mia mail o a quella di Francesca (altra socia) francesca_magnani@libero.it
basta con le fantasie come le macchine volanti, il futuro sono le macchine ad idrogeno, ci sono già……il futuro è oggi!!!!!!!!!!!!!!
Laghi sporchi?!?
Fiumi Zozzi!?!?
Mari maialini? (?)
un robot a energia solare che galleggia e intanto pulisce l’acqua lo hanno inventato!!
http://www.treehugger.com/files/2005/01/sauvs_solar_pow.php
…non ci credo… 🙂
Riguardo alle chemtrails, premetto che bazzico poco Internet, anch’io non mi fido delle foto digitali, però guardo in cielo e mi chiedo: se quelle che vedo sono semplici scie di condensazione, come mai ci sono a bassa quota ? tipo 2000 o addirittura 1000 metri ? A quella quota la temperatura e la densità dell’aria non sono tali da generare condensa con i gas di scarico dei jet, e se c’è una traccia, questa ha una persistenza che dopo 1 minuto è sparita.
E sparisce anche a 10000 metri, basta osservare gli aerei di linea.
Invece ho visto aerei che, volando veramente bassi, lasciano in coda strisce bianche che non solo non se ne vanno ma persistono per ore espandendosi: gli stessi velivoli, effettuavano il passaggio di ritorno, dopo una virata, alla medesima quota senza poi emettere alcuna scia.
Allora condensa in un senso e non-condensa nell’altro a parità di quota e di condizioni atmosferiche?
Traffico aereo intenso? Da quando in qua gli aerei di linea hanno aerovie a 2000 3000 metri?
Si tratta di aerei militari mi si dirà.
Benissimo, ma allora perché a Gioia del Colle, dove c’è la base aeronautica sede del 36° stormo caccia, dove c’è un traffico aereo militare intensissimo, e dove dovrei vedere un cielo pieno di scie in realtà non vedo scie?
Si tratta di nuvole non di scie mi si dirà.
Si ma le nuvole possono disporsi a strisce si, ma mai a scacchiera, a maglia romboidale o quadrata!
Un’idea su questi fenomeni me la sono fatta riflettendo su una frase di un amico: “c’è gente convinta di poter andare a funghi col GPS: illusi! Nel sottobosco il GPS non funziona!”
Secondo me, si tratta esperimenti militari che attraverso svariati passaggi di aerei mirano a creare una barriera fisica ed elettromagnetica, contro i satelliti spia ed ogni altro tipo di strumento di rilevazione. Per ottenere ciò è necessario irrorare una determinata zona con sostanze chimiche che reagiscono (espandendosi)con l’atmosfera.
Il problema è che queste sostanze poi cadono a terra, i vertici militari italiani se ne strafregano della salute persino dei loro soldati, (ved. uranio impoverito, e chissa quali altre cover-up) figuriamoci se si fanno scrupoli per i civili!
Non so se facciano male, ma nel dubbio se vedo scie in cielo non esco a respirare a pieni polmoni. Voi fate come vi pare.
Luca
scusate la mia ignoranza in ingegneria.
uno dei problemi del’idrogeno è quello della
reperibilità e del trasporto ?
Allora perchè non produrlo direttamente dentro le automobili attaccando la spina ?
con una normale spina da 220 si produce l’elettrolisi direttamente dentro un serbatoio dell’automobile appositamente studiato.
a livello nazionale aumenterebbe il consumo di energia elettrica ma se ogni tetto avesse il fotovoltaico il problema sarebbe ammortizzato.
chiedo scusa per la semplicità ma alla fine forse qualcosa di buono nella mia idea c’è.o no ?
Caro Beppe Grillo, ieri sera (10/02/05)siamo stati al tuo spettacolo al Palasport di Ferrara e ci siamo veramente divertiti. Mi piacerebbe sapere se sei interessato a scendere nelle piazze e venire a trovarci da aprile a luglio prossimi per sostenere insieme la causa dell’edilizia a basso consumo energetico (un pò come le auto ad idrogeno); spesso si ignora che il settore dell’edilizia è il maggiore responsabile dell’inquinamento delle nostre città, ancor più dell’industria e del settore trasporti. Per questo nel 2006 entrerà in vigore una nuova Direttiva (2002/91) per il risparmio energetico degli edifici; a Bolzano e nel resto d’Europa questi criteri vengono già adottati; con il sistema CASAKLIMA le case vengono classificate in categorie (A, B, C) come le lavatrici innescando un sistema efficace per una migliore qualità costruttiva dell’edificio.
Giacomo, sono io che sostengo che le scie chimiche sono problemi inesistenti. Almeno in questo specifico forum.
Sai, e` vero che abbiamo le stesse fonti di informazione ma, come tu saprai benissimo, tutte le fonti di informazione vanno esaminate attentamente e non accettate acriticamente. Se tu lo facessi e se tu magari avessi qualche conoscenza di dinamica dei fluidi (mica tanto, roba semplice) ti accorgeresti che alcune delle foto (quelle piu` eclatanti) pubblicate sui siti che parlano di questo cosiddetto problema sono 1) normali fenomeni atmosferici e 2) immagini “photoshoppate” a morte e fisicamente impossibili.
Non voglio neppure commentare la notizia che i “sylph”, dopo aver abbandonato il loro “corpo cometario” su Giove, sono venuti sulla Terra a ripulirla dalle scie chimiche. Penso che non sia necessario. Vai a cercare la storia se vuoi farti due risate. (Almeno, spero di cuore che ti faccia ridare.)
Tra parentesi, informati su quanto e` aumentato in anni recenti e sta ancora aumentando il traffico aereo e capirai come mai da 4-5 anni si vedono cosi` tante scie in cielo (e come mai non si riesce mai a partire e arrivare in orario). Tra l’altro la differenza tra queste “scie chimiche” e i normali “contrail” sembra essere chiara solo ai teorici delle “chemtrails”. A me francamente e per quanto mi sforzi sembrano solo e semplicemente contrails.
Per fare una citazione colta, un invito: “Meditate gente, meditate!” 🙂
A chi sostiene che le scie chimiche sono tutte baggianate e che parlandone si fa scadere il tono del Blog rispondo solo che sarebbe per me e per tutti di gran sollievo sapere che si tratta di bluff. Non ho mai detto che ci credo, sostengo solo che i jet hanno iniziato a solcare i cieli d’Italia da più di 40 anni, ma scie di quel tipo le si vedono solo da 4-5 anni…e solo al centro nord. Posso essere quantomeno incuriosito da ciò, posso avere quantomeno un dubbio sulla natura di queste scie o devo per forza essere tacciato di creduloneria da chi disponendo delle mie stesse fonti (internet) crede di avere la verità in tasca?
Visto che si parla di ecologia, vorrei fare una piccola segnalazione. Se andate sul sito della associazione Mountain Wilderness (www.mountwild.it) potrete leggere dell’ultima incredibile (per chi come me ama la montagna, ma l’ambiente è tutto a rischio con certi ministri…) proposta di legge di questo governo, che prevede per fuoristrada, motocross e chissà che altro la possibilità di scorrazzare liberamente su sentieri e mulattiere d’alta quota! Pazzia che in realtà è solo una cornice delle cementificazioni e devastazioni varie già perpetrate e di quelle a venire.
Che tristezza.
Gentile Signor Grillo,
ho partecipato alla serata “Cambieresti?” all’ormai mitico palasport Taliercio di Mestre.
Manifestando apprezzamenti per l’abile risvolto ludico-educativo della serata e sperando di essere nella sede corretta (ho conosciuto ora il blog e devo ancora stringere amicizia), amerei apprendere maggiori dettagli sul funzionamento ecologico del frigorifero, da Lei descritto durante la serata.
RingraziandoLa, La saluto cordialmente,
Sabina Rizzardi
Scie chimiche
Per favore, non facciamo scadere il tono di questo blog: quella delle scie chimiche e` tutta una baggianata. Cercate informazioni con Google (chemtrails) e troverete tutta una serie di pagine una piu` balorda dell’altra. Alcuni sostengono che degli extraterrestri buoni stanno combattendo queste cosiddette “scie chimiche”. Robe da pazzi. Letteralmente.
Per non parlare poi del fatto che diverse foto di queste “scie chimiche” non sono altro che normali contrails (condensation trails: vapore acqueo prodotto dai motori degli aerei che condensa in quota lasciando le note scie bianche) o semplicemente nuvole! In specifiche condizioni le nuvole possono formare strutture parallele molto regolari che, a chi vuole farsi illudere, possono sembrare artificiali. Sono fenomeni assolutamente naturali.
Altre foto di aerei “modificati” per scaricare queste sostanze chimiche nell’aria sono palesemente ritoccate. Ne ho viste alcune che sono fisicamente impossibili (ad esempio, i vortici delle scie, originate da parti opposte dell’aereo, rotanti nello stesso senso, invece che controrotanti).
Signori, non lasciatevi prendere per il naso da mitomani, imbecilli o creduloni. Non fidatevi, controllate le informazioni prima di propagarle per buone.
Diffondere informazioni false e gridare al lupo per nulla non aiuta nessuno. Tantomeno l’ambiente. Di problemi VERI ce ne sono abbastanza senza che ce ne andiamo a inventare di falsi e, oltretutto, palesemente ridicoli.
Scusate lo sfogo, ma sono impegnato in una crociata contro la stupidita`. Penso che ne avro` per un po’ di millenni.
Ciao Ciao
Ieri sera ero a padova per lo spettacolo.
Sinceramente ho riso poco.
Scrivo qui perchè cerco una informazione.
Ho comprato un appartamento, che sta per essere costruito, e desideravo chiedere che fossero utilizzate alcune tecnologie. Per migliorare “il mondo” e per FARE qualcosa.
Beppe, mi permetto di dare del tu, parlava di un materiale utilizzato in giappone per la costruzione di palazzi che aiuta ad abbattere le polveri sottili presenti nell’aria.
Qualcuno sa dirmi di che materiali si parla?
Lascio un link per avere altre info sulla questione casa/ecologia/risparmio
http://www.jacopofo.it/jacopofo/ecologia/ecologiasubito.html
spero che possa essere utile.
Andrea
Sono preoccupato: 44 messaggi relativi all’ambiente e nessuno di questi che riguarda le scie chimiche.
Che cosa sono le scie chimiche?
andate su http://www.nexusitalia.com/sciechimiche.htm
oppure
http://www.usac.it/anomali/scie_chimiche.htm
e capirete il perchè della mia preoccupazione.
Guardate il cielo e riflettete…
Se qualcuno pensa ancora che il Protocollo di Kyoto, o qualunque altro accordo che trasforma un problema globale (come è la sopravvivenza di questa palla di fango lanciata nel cosmo) in una serie di transazioni economiche, vorrei ricordare quanto sia semplice per una multinazionale, che di fatto possiede vasti territori nel sud del mondo, quando non interi Paesi, “scambiarsi le quote” un pò come in nuovo gioco di società, quando non gli convenga pagare la multa, un pò come fanno e hanno sempre fatto in presenza di illeciti di tutti i tipi (Bophal insegna). So che sembra pessimista, ma non lo è: è “ottimismo apocalittico”.
Il mio commento è solo un pensiero sulla Commissione Agricoltura della Camera dei deputati, e avevo proprio voglia di esprimerlo in qualche modo. Eccolo:
LA SEDICENTE COMMISSIONE-AGRICOLTURA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI
Che cos’è una Commissione-Agricoltura e perché si occupa di caccia e non di agricoltura? Le “teste pensanti” che si sono riunite per fare proposte di legge pro-bracconieri, ed esempio, quale pubblica utilità possono mai avere? Bracconieri, vale a dire cacciatori di frodo. Quindi, sciacalli.
Il problema è naturalmente sempre quello della competenza. Metti degli incompetenti in una commissione qualsiasi, e il risultato darà vita ad una serie di decisioni a dir poco raccapriccianti. Sì, perché i bracconieri sono la parte più bieca e molesta della nostra società, ed aiutarli non fa che rendere altrettanto biechi e molesti coloro che li fanno passare per degli individui con una qualche dignità. Pericolosi piccoli terroristi il cui passo successivo è facile da intuire.
L’Italia costituisce un patetico esempio a livello europeo in fatto di civiltà nei confronti dell’ambiente. Mi stupisce che a dirigere lo specifico ministero, ad esempio, ci sia un ragioniere, che non ha competenze specifiche in materia ambientale e che non è neppure dotato di una dialettica adeguata. In pubblico, egli si esprime in un pessimo italiano, sgrammaticato e incerto, il più delle volte.
Competenza! Conoscenza! Cultura!
Quale Commissione-Agricoltura? Perché?
Leggo che tale Francesco Onnis è un cacciatore, nonché relatore della proposta di legge in questione. Davvero straordinario! Che cosa potrebbe mai capire un cacciatore di problemi ambientali, di fauna, di conservazione del territorio, di specifiche competenze relative al delicato eco-sistema nel quale egli si muove goffamente? Niente, non capisce assolutamente niente. Lo so con certezza, entrambi i miei genitori sono stati cacciatori, parlo perciò con cognizione di causa. Naturalmente, la differenza tra questi ultimi e i cretini che si armano ancora al giorno d’oggi (il che di per sé è un comportamento da malati di mente) – per sopperire all’assenza di personalità e riempire il tempo che altrimenti si dovrebbe dedicare al miglioramento di sé, – sta nel fatto che i miei erano persone intelligenti, capaci di comprendere l’errore di fondo e decisi a non passare più per dei mentecatti. Essi hanno cominciato così ad imparare, un verbo meraviglioso, purtroppo usato poco e male, ma che vale la pena adoperare più spesso. Mettere in atto un processo di apprendimento, fondamentale passo in avanti verso l’evoluzione, il progresso, la conoscenza. Socrate diceva “l’unico bene è la conoscenza, il male assoluto è l’ignoranza”.
Un relatore-cacciatore nella Commissione-Agricoltura è perciò un’assurdità, un ridicolo paradosso. Questi possiede la stessa credibilità che avrebbe un pesce in un nido di passeri. Per piacere, abbiate almeno un po’ di buon senso. Ah ma per quello occorre dedicare del tempo al miglioramento di sé (di cui sopra), e quando il sé è mediocre, insulso, superficiale, è più facile armarsi (così ci si sente onnipotenti, per mascherare la propria stupidità) e mirare a distruggere ciò che non si conosce.
Chi sono i componenti di questa Commissione? Mi rappresentano? Annichilisco al pensiero di aver (inconsapevolmente) delegato qualcuno tanto impreparato a sostenere un compito così delicato. Qualcuno che non ha mai lavorato per l’ambiente o speso anche un solo minuto della propria esistenza per sostenere e valorizzare ciò che non è un oggetto da manipolare come si vuole, bensì un elemento vitale, del quale siamo tutti equamente linfa e supporto.
L’ignoranza, appunto, la nemica di tutto, il male assoluto, come affermava Socrate. Un male da estirpare, poiché ne genera di nuovo e in continuazione.
Ma quale Commissione? Quale legge?
Mi viene in mente una battuta di Fred Allen. “Una commissione è un gruppo di uomini che individualmente non sa fare nulla, ma che come gruppo decide che nulla può essere fatto.”
A volte quel nulla, il nulla delle “teste pensanti”, dei cacciatori obsoleti, dei professionisti della mediocrità, avvolge e sgretola anche il più perfetto, il più divino dei sistemi. E questo, ahimé, è un male semplicemente irreparabile.
Credo proprio che questa idea del muro del pianto sia azzeccata caro Beppe. Probabilmente il rischio più grosso per l’equilibrio del nostro ecosistema è, ed è stato, rappresentato dall’ignoranza in materia. Sono convinto che nella stragrande maggioranza dei casi si sia giunti alla fabbricazione di prodotti altamenti inquinanti senza avere presente quali fossero le conseguenze alle quali si andava incontro. Vivo l’ambiente industriale da diversi anni oramai e trovo difficile incolpare un giovane ingegnere gestionale “bocconiano” del fatto di analizzare il miglioramento di un processo esclusivamente sotto l’aspetto funzionale ed economico, anziché dal punto di vista del rapporto energetico derivato. Leggi, decreti, normative, ecc. piovono su di noi senza che nessuno ci spieghi nulla (i maligni potrebbero pensare che forse qualcuno le dovrebbe prima spiegare a chi le dovrebbe spiegare a noi). Sono convinto della necessità di diffondere il principio del valore energetico ed ecologico affinché esso venga a far parte del sentire comune, solo allora si potrà seriamente pensare ad una politica tesa al miglioramento del sistema ambiente. Si c’è molta ignoranza, c’è anche tra noi che ambiamo ad un mondo migliore, bisogna prenderne atto ed il modo migliore per evolvere è quello di confrontare le proprie idee. Il livello tecnologico c’entra poco con la possibilità di rispettare o meno l’ambiente. E’ l’indirizzo d’innovazione tecnologica che è importante. 50 anni fa quando la tecnologia era inferiore a quella di oggi si inquinava meno, il problema è nato nel momento in cui ricercatori e sviluppatori hanno perso di vista il valore energetico quale parametro fondamentale di sviluppo per privilegiare il risparmio di tempi e costi. Io sono però piuttosto fiducioso che le cose migliorino nei prossimi anni. L’ultima leva di ingegneri (soprattutto chi di loro ha scelto come indirizzo di specializzazione “energia”) ha spesso a cuore il rispetto dell’ambiente e questo è il primo passo……
Marco
Ciao a tutti, il mio post solo per dire anche io la mia:
Altro che blocco del traffico!
Che facciano chiudere i vecchi riscaldamenti condominiali a gasolio e incentivino l’installazione di riscaldamenti “ecologici” con l’ausilio di pannelli solari! Dopo allora potrei anche accettare la “buona fede” dei consigli comunali che chiudono il traffico per ridurre l’inquinamento. Allora potrei lasciare anche la macchina a casa.
Possibile che ancora oggi non ci sia nessun sindaco con le palle che proponga una legge che obbligha i costruttori edili a rendere totalmente autonomo un condominio?
Parlo di autonomia elettrica con pannelli fotovoltaici e perché no, magari anche i pannelli solari per scaldare l’acqua; il recupero di acqua piovana per gli scarichi dei bagno dovrebbe essere un must nelle nuove costruzioni.
Probabilmente si verrebbero a creare anche nuovi posti di lavoro perché chi si occupa di questo avrà bisogno di personale per l’installazione e la manutenzione.
Invece cosa facciamo noi? ci facciamo dare il “contributo statale” per il decoder digitale terrestre…..
Ma siamo davvero sicuri di volere questo?
Altro che blocco del traffico!
Che facciano chiudere i riscaldamenti condominiali a gasolio e incentivino l’installazione di riscaldamenti “ecologici” con l’ausilio di pannelli solari
Grande Bebbe !!!!!
Io e la mia signora siamo in procinto di chiedere un mutuo per la nuova casa visto che da poco siamo diventati genitori.
Siamo alla ricerca di un riscaldamento alternativo per la casa nuova ( pannelli solari etc) e anche di una banca che non sia immischiata con traffici loschi .
Attendo notizie e per ora grazie, Andrea Gatti.
Per Alessandro Gatto. Ho letto il tuo/suo post del 08.02.05 09:35. Due cose. Non hai tutti i torti a incavolarti. Però è anche vero che l’inquinamento è dovuto da varie fonti e quindi bisognerebbe agire su tutte queste fonti, anche se forse il blocco del traffico non è la soluzione ottimale. C’è una città dell’Emilia Romagna, di cui non ricordo il nome, in cui in centro l’inquinamento è molto basso anche perché i mezzi pubblici e quelli del comune sono tutti elettrici. Se non ricordo male il servizio televisivo, la gente lì ha deciso di usare i mezzi pubblici, così sono tutti contenti. Siccome sono interessato anche alla faccenda dell’inquinamento domestico, potresti scrivermi all’indirizzo domenico.barranca@tiscali.it
Se poi la fonte di questa informazione è pubblica, forse è meglio dirla a tutti così sarà utile al maggior numero possibile di persone, no?
Grazie assai.
Saluti
La signora/signorina Gabriella Canova con il post del 07.02.05 17:35, conferma che i modi, se uno li cerca, per fare di meglio nel nostro piccolo, ci sono. L’unica cosa che resta da fare è AGIRE! Perchè agendo facciamo qualcosa per noi stessi, per i nostri cari e per tutto il pianeta che come abbiamo visto le conseguenze dell’inquinamento avvengono anche sopra la nostra testa!
Per chi fosse interessato, ho letto questa notizia:
Greenpeace Italia, Legambiente e WWF Italia hanno deciso di sottolineare l’importanza del 16 febbraio 2005, una data storica dal momento che proprio in questa occasione entra in vigore il Protocollo di Kyoto, sottoscritto da 136 nazioni. E’ questo un passo in avanti sostanziale nella politica e nella legislazione ambientale internazionale, un’importante vittoria per i cittadini e per la Natura sulla strada dello sviluppo sostenibile. Il trattato e’ il primo passo per la riduzione delle emissioni dei gas serra e si basa su meccanismi economici, dando alla riduzione dell’anidride carbonica immessa nell’atmosfera un valore monetario. I paesi che hanno ratificato il protocollo, e le loro industrie, dovranno considerare l’inquinamento tra i costi e il disinquinamento tra i benefici, e questo sara’ un formidabile volano perche’ si scelgano le fonti energetiche pulite e rinnovabili e l’efficienza energetica. Con il protocollo di Kyoto, i Paesi che non rispetteranno i propri target si troveranno di fronte a sanzioni. Finalmente il mondo inizia ad affrontare l’enorme e urgente minaccia dei mutamenti climatici. Per questo le tre associazioni ambientali invitano la societa’ civile, le associazioni ambientaliste e non, i sindacati, le categorie, i cittadini, a festeggiare questo evento con un party alla Galleria Colonna a Roma, proprio mercoledi’ 16 febbraio, dalle ore 12 alle 14.
Saluti a tutti (domenico.barranca@tiscali.it)
Con 50 Euro l’energia di un milione di litri di benzina
Scusa Iacopo, mi dispiace continuare a fare l’avvocato del diavolo, ma chi ha scritto questo articolo (http://www.nexusitalia.com/50euro.html) e` molto male informato. Il fenomeno descritto e` ancora oggetto di seri studi, ma il fatto che si possa produrre energia facendo implodere delle bolle in acetone deuterato non e` per nulla provato. Anzi, altri scienziati hanno cercato di replicare l’esperimento senza riuscirci.
Ci sono, e` vero, dei segni che qualcosa di inusuale capiti in questi esperimenti, ma cosa esattamente sia non lo si e` ancora capito.
Prima di illuderci troppo (ricordo la sbronza epica che io e Alberto, un mio caro amico, ci siamo presi all’annuncio di Fleischmann e Pons, tanti annetti fa) aspettiamo… Se son rose fioriranno.
Environ Energy
Mi spiace deludere Jacopo ma il generatore descritto dalla “Environ Energy” (http://www.environenergy.co.uk/) non puo` funzionare. Molto banalmente, non si puo` creare energia dal nulla ed e` quello che, alla fine, loro affermano di poter fare.
Molto probabilmente sono semplicemente venditori di aria fritta che cercano di raccogliere fondi da ingenui investitori e poi fallire o scomparire. Ci sono purtroppo parecchi di questi furboni in giro che promettono “vaporware” solo per trovare partner commerciali e fare due soldi rapidi. Il problema e` che trovano quasi sempre chi glieli da`, i soldi.
Manipolazione del linguaggio, quindi dei cervelli: alla voce ecologico, vedi pelliccia. Pelliccia ecologica è definita quella fatta con i sottoprodotti della lavorazione del petrolio. Cosa non si fa per vendere! E quella di animale (peraltro orrendo esempio di umana nonché crudele sciocchezza)che diavolo è?
Ciao,
volevo fare un commento sul blocco totale delle auto effettuato a Vicenza (4 giorni senza auto). VAFFAN…..O.
Che senso ha?
Se è vero che le auto sono i maggiori produttori delle famose PM 10 (polveri sottili) è anche vero che le PM 10 non si disperdono perchè tutto il resto dell’aria è inquinato. In pratica è come voler sciogliere un iceberg con un phon partendo dalla parte emersa.
Il vero problema e lo dico anche perchè sono parte in causa è il riscaldamento domestico.
Pensate a quanti inquinanti vengono quotidianamente immessi nell’aria dalla vostra caldaia.
Quindi nonostante nessuno ne parli sappiate che una delle soluzioni è il solare termico. Attenzione non quello fotovoltaico (che produce energia elettrica) che è ancora troppo costoso e poco efficiente.
Perchè nessuno ne parla?
E’ pazzesco, oggi un impianto solare per la produzione di acqua sanitaria te lo ripaghi in 5/7 anni, quindi è anche economico.
Ma nessuno ne parla.
Tra le altre cose se qualcuno vuole posso mandargli la relazione sullo stato dell’energia solare in europa dove persone più colte ed intelligenti di me dicono la stessa cosa (oltre a dire che l’italia è il fanalino di coda).
Ciao,
Alessandro Gatto
Carissimi,
da poche settimane è stato edito da Nuovi Mondi Media un libro importante sull’ambiente. Si intitola “Salva la terra… o tutti giù per terra”. Piccolo ma esaurientissimo parla di tutti i guai del pianeta ma anche a come si potrebbe risolverli. In alcuni casi le soluzioni sono geniali.
Non si parla solo di inquinamento ma anche di commercio di armi, di economia ed è semplice, comprensibile anche per chi come me di economia ne ha sempre capito poco.
L’ho trovato illuminante e un’ottima partenza per iniziare a capirne un po’ di più.
Grazie per questo blog e buon tutto
Gabriella Canova
Personalmente preferisco una enorme distesa di generatori eolici e/o di pannelli solari che una centrale nulceare a 500 metri da casa mia. E nemmeno a migliaia di chilometri da casa mia se per questo. Preoccuparsi del punto di vista estetico di un tipo di generazione o di un altro tipo è senza senso dato che la cosa seria è la salvezza del nostro ambiente, del nostro pianeta e non certo l’estetica (roba da matti). Come se vedere delle ciminiere di una centrale a carbone e/o nucleare sia una bella opera d’arte. E non capisco perché si debbano per forza avere delle produzioni di energia centralizzate quando è già possibile provvedere al proprio fabbisogno con pannelli solari. Se si consumasse meno (e di conseguenza se si inquinasse meno) con i fatti, sono sicuro che “l’esigenza” di qualche politico di costruire centrali nucleari e/o al carbone sparisce come neve al sole. Perché se la gente invece di chiaccherare e sperare in un qualche politico coraggioso che faccia una qualche rivoluzione o che un qualche centro di ricerca (finanziato da multinazionali) tiri fuori l’invenzione che permetterà all’umanità di produrre energia senza inquinare (cosa a cui non crederò mai) o nella Divina Provvidenza, allora siamo fritti. Io continuo ad essere convinto che se la gente alias elettori alias consumatori alias ciascuno di noi, praticamente, consumasse meno con i fatti, allora finalmente imboccheremmo la strada giusta! Per sconfiggere i nostri incubi, più che di nuovi incantesimi e profeti, abbiamo bisogno di precise scelte sociali: di batterci subito contro i nostri modelli di vita e di consumo, di impostare seri programmi per il controllo dell’energia, in breve di coinvolgerci in quanto cittadini e consumatori nella riflessione e nell’azione collettiva.
Non c’è da meravigliarsi se, specialmente all’inizio di un cambiamento di uno stile di vita che ci permetta di consumare meno, c’è da fare qualche sacrificio economico. Non possiamo pretendere che dopo aver consumato come dei forsennati, dall’oggi al domani si risolvano i problemi ambientali di tutto il pianeta senza un minimo di sacrificio. Il fatto che noi occidentali che siamo il 20% della popolazione mondiale, consumiamo ben l’80% delle risorse di tutto il pianeta, la dice lunga sul fatto che sicuramente ci sono molte cose che non vanno nel nostro stile di vita occidentale. Se i pannelli solari costano tanto, sarà perché siamo ancora agli inizi? Nel senso, che se fossero prodotti in serie, come i tanto amati cellulari (si fa per dire), costerebbero di meno ma anche di molto. Anche i cellulari all’inizio costavano tantissimo, però non abbiamo avuto nessun problema a comprarli!!! Quindi non cerchiamo ostacoli’ che esistono a volte solo nalla nostra testa e non sempre nella realtà.
Poi, se qualcuno vuol farsi prendere in giro da chi dice che dobbiamo ripensare al carbone, nucleare e roba simile, allora buona notte. Mi dispiacerebbe solo per chi si dà da fare, nel proprio piccolo, che non è poco, per migliore questo mondo.
Se ciascuno di noi, nel nostor piccolo, si desse veramente da fare per rendere più vivbile la nostra casa alias il pianeta terra, allora la somma di tutti questi piccoli miglioramenti sarebbe una vera e propria rivoluzione pacifica, civile e potente perché fatta dai cittadini e cioè da chi con il proprio consenso, consapevole o meno, dà il proprio piccolo potere ai politici (tutt’altro che interessati a noi e a un mondo migliore) e alle multinazionali che non fanno altro che pensare solo ed esclusivamente al profitto! Il punto è se vogliamo barattare la nostra dignità e coscienza per un mondo migliore’ che esiste solo nella pubblicità e nella testa di chi si fa prendere per i fondelli, oppure concretamente nel nostro piccolo fare di tutto per migliorare casa nostra alias pianeta terra.
Già molti di noi comuni cittadini si danno da fare. Questo perché si informano e poi agiscono di conseguenza. Internet, forse perché non assoggettata al potere di nessun tipo, è una ottima fonte di informazione.
Tanto per cominciare suggerisco http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm che qualcuno/a aveva già dato, forse nella tematica ENERGIA’. Ma anche sul sito http://www.wwf.it ci sono dei consigli che sicuramente torneranno utili per chi è veramente interessato a fare qualcosa.
Saluti
GIA’
Già al mattino quando mi sveglio e vedo la spazzatura che sto producendo capisco che qualcosa nel mondo non funziona.
Ho letto molti commenti interessanti in questo BLOG… e con molti interventi mi trovo daccordo… La Terra è una sola e dobbiamo rispettarla e proteggerla per noi stessi e per le generazioni future! Non sopporto però gli ambientalisti radicali che predicano “non inquinare” ma che non accettano i generatori eolici (perchè deturpano l’ambiente) i generatori solari (sono brutti da vedersi in mezzo ad 1 vallata) le centrali nucleari (le scorie radioattive dove le mettiamo) ecc ecc. Non capiscono questi signori che se vogliono fare delle radiografie in un ospedale producono loro stessi dei rifiuti nucleari??? Non capiscono i cari cittadini di scanzano che chi vuole i pregi della tecnologia (TAC, radioterapia ecc) deve anceh accettarne i difetti? Personalmente se mi dicessero “ti costruiamo una centrale nucleare a 500 m da casa tua” io accetterei senza particolari problemi… per il semplice motivo che preferisco 1 centrale nucleare che una a carbone che inquina centinaia di volte di più…. ci sarebbe molto altro da dire, ma nel frattempo attendo risposte!!! ciao a tutti!!! GRANDE BEPPE, ti aspetto a Torino!!!
Caro Beppe,
Poche settimane fa è saltato un oleodotto della shell vicino a Milano: 150.000 litri di benzina sparsi in giro. A causa del freddo invece di evaporare come doveva ha cominciato a infiltrarsi nel terreno e si è pure sversato in un canale.
Tutto sotto controllo: il rifiuto (terreno inquinato e materali di assorbimento usati nel canale) viene raccolto in big bags impermeabili.
Verrà però portato ad incenerimento in Germania dato che nel nsotro paese di inceneritori per rifiuti speciali non ne esistono.
Quando è che i verdi del nostro paese accetteranno che vera ecologia vuol dire sopratutto gestire e smaltire i rifiuti che creiamo invece di urlare che non si deve inquinare.
Vi prego! meno massimalismo e più senso pratico.
Grazie
A tutti quelli che sono contrari alle fonti di energia alternative perchè “tanto di petrolio ce n’è ancora per anni” bisognerebbe ricordare che l’età della pietra non è finita perchè sono finite le pietre…
qualcosa da fare subito.
quando chiudono i centri cittadini al traffico
le automobili a metano o a gpl possono circolare
perchè inquinano molto poco.
allora basta fare una legge che dal 2006 in italia
siano vendute solo auto a metano o gpl.
In questo modo le lobby del petrolio ( g.p.l. significa gas di petrolio liquefatto ) e del metano non subiscono grosse perdite e quindi non dovrebbero fare ostruzionismo e i gestori della distribuzione avrebbero tempo di adattare gli impianti con gradualità.
questo è solo un cerottino sulle numerose ferite
dell’ecologia però è fattibile e non dovrebbe subire grossi ostacoli dalle lobby………..
…….in attesa dell’idrogeno
Mi spieghi come mai non si vuole che il cittadino produca immondizie e poi ti obbligano a comperare una bistecca avvolta da polistirene e polipropilene grandi il doppio della tua bistecca?
Quando arrivi alla cassa puoi scegliere tra il sacchetto in plastica e quello in carta riciclata: peccato quest’ultimo costi più del doppio del primo! Cosa vuol dire, che riciclare costerebbe di più che produrre ex novo? o che siamo tutti fessi, e quindi se vogliamo essere più ecologici dobbiamo anche sobbarcarcene gli oneri, oltre a non avere scelta quanto a confezionamento dei beni…?
Infine, una volta gettate le immondizie, nessuno ne vuol più sapere nulla, neppure a volerle incenerire ricavandoci per esempio energia e dopo aver separato la parte riciclabile o riutilizzabile.
Succede a Trento… ciao, ci vediamo stasera a Rovereto!
Heeeeeeeeelp…….
finalmente ho deciso di cominciare l’avventura del “costruire casa” e nei prossimi anni butterò energie, soldi, incazzature, insonnie….. nella costruzione di una splendida mansarda in un ridente paesino alto atesino.
Memore di un illuminante spettacolo di Beppe, vorrei utilizzare nella mia casa tecnologie ecologiche come i classici pannelli solari che, grazie a Dio, godono di contributi provinciali ma anche come il famoso, e da me mai dimenticato, frigo ecologico… quello che evita quello strano giro vizioso del “raffredda l’aria che scaldiamo con il riscaldamento per riportarla al freddo originale”!!!
Ma questo benedetto frigo dove cappero è???
Aiuuuuuuutooooo
CiaoGrazieMike
Ciao Beppe! Non vedo l’ora di vederti:
Sarò allo spettacolo del 16/2 a Porto San Giorgio (AP).
Un mio amico frequenta un master universitario in ingegneria promosso dall’ENI. Oltre ad avere il problema di dover giungere a compromessi con la propria coscienza (cosa che, mi ha confessato, non sa se riuscirà mai a fare…), si sente dire cose (parole testuali) “che gridano vendetta”: secondo loro il problema attualmente più importante delle raffinerie è il troppo rumore… a te ogni commento…
Ciao, Matteo.
ho appena finito un corso su ADBLUE (urea sintetizzata liquida da inserire negli scarichi dei camion per abbattere gli Nox). L’aziendas è scandinava e la sicurezza del business traspare proprio dalla fermezza quasi vichinga con la quale mi hanno fatto capire che questo è il futuro entro ottobre 2009 e che solo loro hanno l’egemonia del prodotto avendo anche acquisito uno stabilimento (più di uno per la verità) montedison a Ferrara. Credo sia da controllare tutto sto artifizio che stanno mettendo in piedi. Se vi interessa vi invio brochure e nome dell’Azienda
Caro Beppe,
ti è piaciuta Belluno, aria fresca di montagna ai piedi del Parco delle Dolomiti Bellunesi.
Aria pulita, così tutti pensano. Record italiano di tumori a Feltre e Belluno che hanno a suo tempo fatto aprire un’inchiesta dalla locale procura. Articoli del Corriere delle Alpi e dottoroni che da anni, come nel 2004, girano e rigirano attorno al problema che serve una spiegazione scientifica secondo i canoni della scienza per giungere ad affermare che la causa di un aumento dell’incidenza dei tumori è esattamente una piuttosto che un’altra.
Sono stati eseguiti importanti studi che dimostrano come una valle come la nostra non avendo un sufficiente ricircolo d’aria viene ad accumulare alcuni tipi di sostanze inquinanti in modo più rilevante che in città con grossi centri industriali. La stessa ARPAV di Provincia(a detta di una loro guardia ambientale di mia conoscenza)ha rilevato come ci siano nell’aria sostanze inquinanti “a sorpresa” che non rientrano tra quelle tipicamente monitorate nei centri abitati.
E veniamo al punto: in località Cadola nel comune di Ponte nelle Alpi ad est di Belluno esiste un impianto industriale (a cui vertici c’è anche la FIAT) visibile all’uscita dall’autostrada per il grande ed alto comignolo fumoso.
Questi signori sono autorizzati ad usare una gamma di sostanza chimiche residue di altre industrie fino ad un 40% del totale come carburante per la combustione che creano per le loro lavorazioni. Ho letto personalmente la delibera(mi pare dicembre 2003) che aumentava queste quantità e tra le sostanze si parlava anche di peci e molte altre micidiali che non ricordo(per questi dati devi chiedere all’assessore all’ambiente del comune di Ponte nelle Alpi).
Spero davvero di averti dato utili informazioni e che tu possa toccare un problema che da queste parti in termini di lutti famigliari è molto sentito ma che il tenace lavoratore bellunese temo non affronterà di petto da solo nè ora nè mai!
Un caro saluto!
Jacopo
ERRATA CORRIGE: ho dimenticato alla fine dell’ultimo post di aggiungere la parola NO. Scusatemi.
Rispondete. Se aumentassero le persone che producono da soli l’energia di cui hanno bisogno, chi ci perde? Noi di sicuro NO, perché ci guadagniamo in salute e portafoglio dato che non diamo più soldi a chi ci fornisce l’energia
Inutile!? direi proprio di no! Se i vostri vicini di casa sporcano, allora vi mettete a sporcare anche voi? Se qualcuno con la sua macchina si mette sotto casa vostra col motore acceso e i gas di scarico entrano a casa vostra, lo farete anche voi sotto casa sua? E’ evidente che se succede un casino nucleare in francia, quasi sicuramente, il casino succede anche da noi. Ma se qualcuno non comincia a produrre una volta per tutte, smettendola di chiaccherare e passando ai fatti, energia pulita, come si fa a smettere di rischiare di mettere a repentaglio la salute propria e quella degli altri? L’unico ostacolo secondo me sono gli interessi economici di aziende che “convincono” i politici a prenderci per il culo.
Intanto si potrebbe, noi cittadini, incominciare a risparmiare nel nostro piccolo evitando gli sprechi. Usando lampadine che consumano meno, usare solo il necessario gli elettrodomestici, provare ad installare pannelli solari sui condomini, anche se costano tanto, ne vale la pena perché di mezzo c’è la nostra salute (vorrà dire che per un anno invece di andare in vacanza ai tropici, vado a fare una vacanza a dua passi da casa mia risparmiando e guadagnandoci in salute), etc. Perché chi consuma tanta energia siamo principalmente noi cittadini. Se giustamente non vogliamo le centrali nucleari, non vogliamo quelle al carbone o altre che inquinano, allora incominciamo a modificare, nel nostro piccolo, il nostro stile di vita per evitare il peggio! Altrimenti, se continuiamo a inquinare e consumare come forsennati, allora non lamentiamoci se i poltici fanno quello che vogliono prendendoci per i fondelli e mandando a puttane la salute nostra e dei nostri cari, perché vuol dire che ce lo siamo meritati!!! Se in Italia i cittadini incominciano a far vedere ai paesi confinanti che noi riusciamo ad andare avanti senza bisogno del nucleare, del carbone e di altri combustibili inquinanti, secondo voi, loro non sarebbero tentati di imitarci???? Secondo me si, perché non siamo solo noi a lamentarci dell’inquinamento. Intanto diamoci una mossa nel nostro piccolo dando l’esempio anche ai vicini di casa, agli amici, ai parenti. E non scoraggiamoci se non abbiamo seguito, perché altrimenti le cose possono solo peggiorare. Se invece il seguito ci sarà, come io credo, dato che a lamentarsi siamo in milioni in Italia, i cambiamenti saranno visibili e allora i politici si cacheranno sotto se non vogliono perdere i voti di chi si è sentito preso in giro! Dal punto di vista tecnico, credo che le produzioni di energia centralizzate finiranno di esistere. Cioè credo che saremo noi a produrre energia a livello di condominio o di piccole comunità senza usare combustibili inquinanti. Altrimenti perché le aziende e politici ci mettono i bastoni tra le ruote facendoci credere che dobbiamo ricorrere al nucleare???? SVEGLIAMOCI!!!
Altra idea. Supponiamo che il signor Tizio abbia abbastanza soldi, da mettere su una fabbrica per costruire automobili che non inquinano ma che possono essere usati solo nella città in cui lui vive creando anche i punti di distribuzione del carburante NON inquinante usato da questa automobile. Dando l’esempio e facendo in modo che l’inquinamento in città, e nel centro storico in particolare SPARISCA! Sarebbero contenti tutti i cittadini, compresi i commercianti. Molti di voi hanno saputo, informandosi, che diversi scienziati, ingegneri e tecnici hanno creato in passato auto che non inquinano. Che ci vuole a coinvolgere anche loro in un progetto del genere? L’unico ostacolo a fare ciò è solo la volontà di chi ha i soldi e basta perché le idee ci sono! E non diamo la colpa a chi ci governa e a chi detiene il potere economico perché questo binomio (potere politico-economico) ha l’interesse principale di prenderci per i fondelli e di aumentare i propri profitti. La storia ci insegna che l’unica modo per volere dei miglioramenti è scuotere la volontà della gente. Il vantaggio del binomio suddetto è che ci hanno rincoglioniti con il “benessere” che ci hanno rifilato. In questo “benessere” c’è compreso l’inquinamento di ogni tipo (smog, elettrosmog, indoor, ) servizi sanitari non sempre all’altezza di una società che si arroga di essere civile, etc fate voi i conti e decidete cosa sia meglio fare. Se aspettare che venga qualcuno a migliorare il mondo o se è meglio darci una mossa nel nostro piccolo che sommato tra tutti diventa una vera e propria rivoluzione, pacifica, civile, e così potente da impaurire chi ci vuole succubi e idioti! Rispondete. Se aumentassero le persone che producono da soli l’energia di cui hanno bisogno, chi ci perde? Noi di sicuro, perché ci guadagniamo in salute e portafoglio dato che non diamo più soldi a chi ci fornisce l’energia
Ciao a tutti e soprattutto a Beppe Grillo che ieri sera ho potuto vedere finalmente dal vivo.io avevo un quesito che vorrei proporre a tutti a proposito delle centrali nucleari.il quesito è il seguente:io sono contrario alle centrali nucleari in Italia e all’estero, ma mi sembra inutile fare una guerra contro il nucleare in Italia quando ce lo abbiamo fuori dalla porta di casa grazie ai nostri “cugini” francesi non vi sembra una guerra inutile?
Dimenticavo. Io e la mia famiglia non abbiamo cellulari e viviamo benissimo senza. Se vogliamo telefonare lo possiamo fare senza problemi ovunque ci troviamo e non abbiamo la classica nevrosi di chi guarda continuamente il cellulare per vedere se qualcuno l’ha cercato o meno. Sapeste che libertà stare senza cellulare.
Alla prossima.
Continuo il discorso lasciato in sospeso nel post del 2 febbraio alle ore 16:03
Quando parlo di informarsi, il modo migliore per farlo è utilizzare internet che è forse l’unico modo per essere informati senza che le informazioni vengano manipolate a favore di qualcuno. Ad esempio per chi dice che dagli ogm non bisogna preoccuparsi, andate a leggere ciò che c’è scritto sul sito di GreenPeace (www.greenpeace.it) e vedrete che se gli ogm non fossero pericolosi allora perché le multinazionali che lo commerciano fanno pressioni sui governi affinchè lo coltivino? Semplice, così saranno le multinazionali che decideranno cosa dobbaimo mangiare. Così come fanno alcune multinazionali che vendono indumenti per i bambini e che contengono alcune sostanze chimiche potenzialmente cancerogene o che provocano seri danni al sistema riproduttivo. MA CAZZO STIAMO PARLANDO DEI BAMBINI CHE SONO IL NOSTRO FUTURO!!! E ci vogliono ficcare in gola pure alimenti che in natura non esistono e che possono provocare problemi alla salute!!! Ma secondo voi da dove cazzarola li prendono i soldi, che gli permettono di aprire tante “porte”, se non dalle nostre tasche???? Quanti di voi sanno da dove arriva la tecnologia dei cellulari? È una tecnologia militare introdotta per l’uso civile senza che qualcuno dicesse ATTENZIONE E’ UNA TECNOLOGIA DANNOSA PER I DANNI CHE PUO’ PROVOCARE ALLA SALUTE DEI CITTADINI. Andate a leggere il documento “effetti biologici e sanitari RF.pdf” presente nel sito http://www.applelettrosmog.it Il documento in questione, di 120 pagine, è una raccolta di studi fatti da diversi scienziati sugli effetti dei campi elettromagnetici dei ripetitori per la telefonia mobile. Si, perché si parla solo ed esclusivamente del fatto se i cellulari fanno male o meno, mentre delle antenne usate per farli funzionare mai. Chi ha raccolto questi studi è uno scienziato italiano che ha partecipato ad un convegno svoltosi nella mia città lo scorso anno. Poco prima di Natale, venne furoi che uno studio italiano aveva assolto i cellulari dicendo che non facevano male o quasi. Andate a leggere la notizia (http://tecnologia.tiscali.it/telefonia/articoli/2004/ottobre/cellulari_assolti_problemi_salute.html) e fate caso alla frase “Per ora, infatti, la ricerca è stata condotta a livello di semplice simulazione.” SIMULAZIONE!?!?!?
Ma se anche non facessero male, prima immettono nel mercato i cellulari e le relative antenne e POI fanno gli studi!?!?!? Tenete conto che di studi che parlano della pericolosità dei cellulari ce ne sono tanti! Chissà perché il ministro gasparri ha fatto spostare un’antenna della telefonia mobile allontanandola dalla sua casa al mare (notizia apparsa sul supplemento “Il Venerdì” de “La Repubblica” il 5 marzo 2004 a pagina 40 se non ricordo male)! Lo stesso ministro che ha dato il via all’installazione delle antenne ovunque. Guarda caso la pubblicità ci vuole far credere che senza cellulari non si possa più vivere. Mi chiedo come abbiamo fatto ad arrivare al ventesimo secolo senza di loro??? Questo è semplicemente l’ennesimo lavaggio del cervello fatto non solo dalle multinazionali E i comuni cittadini che ci sono cascati come niente.
Ripeto, quello che dovremmo fare per migliorare il nostro mondo è informarci e agire di conseguenza. Altrimenti non lamentiamoci se ci prendono per il culo i padroni delle multinazionali e i politici a loro asserviti!!!
I motivi per cui nascondono le tecnologie che ci permetterebbero di vivere meglio, secondo me, possono essere vari. Uno potrebbe essere che certa tecnologia rivoluzionaria causerebbe il fallimento di alcune multinazionali che con tutta la valanga di soldi che hanno possono “convincere” qualunque ente istituzionale nazionale o internazionale a non introdurre ciò. Un altro motivo può essere che i politici stessi spesso e volentieri non sono persone che si preoccupano di risolvere i problemi dei cittadini ma semplicemente sono specializzati nel prenderci in giro e si limitano solo a fare favori agli amici, parenti e a quelli che magari cacciano fuori i soldi per avere dei favoritismi. Altri invece hanno paura di fare “rivoluzioni” anche banali per tutelare la salute dei cittadini. Basta che un sindaco di una piccola città ordini che i veicoli non possono circolare nel centro storico a causa dell’elevato inquinamento per qualche giorno che allora i commercianti (che poverini non hanno tutti i torti) protestano e cosa possono fare se non votare più per quel sindaco e per i partiti che l’appoggiano?
La mia idea è che non dovremmo limitarci a scaricare le colpe sui politici a cui diamo i nostri voti, ma dobbiamo pensare che in realtà anche e soprattutto con i nostri comportamenti di vita quotidiana possiamo cambiare tante cose in meglio. Come? Semplice, basta informarsi e agire di conseguenza. Se l’azienda “tizio” vende il prodotto alimentare x che contiene ogm mentre l’azienda “caio” per lo stesso prodotto non contiene ogm, allora io e per la mia famiglia preferisco il prodotto dell’azienda “ciao”. Le case automobilistiche, e chi facilita loro la vendita, continuano a produrre macchine che inquinano, anzi, ci prendono in giro con la benzina verde (che di verde ha solo il nome), allora perché non smettiamo di comprare macchine nuove per, facciamo dieci anni almeno? E non mi venite a dire che così verrebbero licenziati gli operai perché tanto li licenziano lo stesso e se la produzione di una casa automobilistica viene spostata in paesi dove gli operai non hanno certe pretese sindacali e salariali, allora questo è un motivo in più per boicottare i modelli prodotti da questa casa automobilistica. Secondo voi, se la maggior parte degli italiani la smettesse di comprare auto nuove per almeno dieci anni, le case automobilistiche lo capirebbero che devono cambiare rotta e finalmente costruire in serie macchine che NON INQUINANO PIU’???? secondo me si, dato che alcuni di voi stessi hanno letto che le macchine che non inquinano possono essere costruite e se le hanno inventate dei comuni cittadini, di sicuro lo possono fare anche le case automobilistiche con i loro ingegneri, tecnici e tutti i soldi che hanno (che provengono dalle nostre tasche)! Perché sta sempre di più aumentando il numero di prodotti provenienti dall’agricoltura biologica? Semplice, perché le richieste della gente (leggi consumatori) aumentano. E per farle aumentare sempre più è necessario che noi ci informiamo e agiamo di conseguenza perché in realtà, anche se qualcuno non l’ha ancora capito, sono le aziende che dipendono dai nostri desideri!
io penso in verità che se non cerchiamo produzioni alternative, come la merda in energia, qui ci lasciamo un mondo infestato di gas e asfalto.. oppure un giorno ci costringeranno a trasferirci sulla lune di Giove.
la fantomatica sostenibilità, ci deve divenire d’ obbligo se non vogliamo rovinare tutto. il fatto è che non mi sembra carino che se la scienza ogni tanto fa delle belle scoperte, se riesce davvero a far funzionare l’auto con l’idrogeno invece della banzina, non dovrebbe esserci qualche politicante egoista che ci mette i bastoni tra le ruote. Perchè noscondere l’esistenza dei pannelli solari, o renderne difficile la diffusione? perchè ci vogliono far pagare così cara la possibilità di preservarci il pianeta???
salve..
non sò se si tratta di materia ecologica…sicuramente stà nella categoria”buon senso”
chi vi scrive vive in sardegna,amore e odio per una terra che per secoli è stata via vai di arraffoni…ora nn meno di ieri!
il buon presidente della regione soru ha fatto 1legge che vieta di costruire 2km dal mare in poi…questo perchè molti hanno il vizzietto di farsi la casa”al mare”…a 3metri dall’acqua(soru compreso intendiamoci)!
dove stà il problema?che se buchi le scogliere e le riempi di cemento..quelle rimangono così x l’eternità…e siccome è 1regione che cerca nel turismo la sua fonte di sostentamento,sarebbe quanto meno sciocco che 1turista venga qui a vedere le villette dei milanesi sul mare(o il teatro greco del premier)tanto più che il bello della sardegna molti non la conoscono e stà all’interno!
cmq senza divagare…questa legge è fatta per avere 1piano turistico che tocchi tutta la sardenga…interno e coste…poi magari qualcuno con il tempo si accorgerà che australiani e tedeschi stan studiando i nuraghi e tra poco se li comprano e noi sardi,come al solito, a lamentarci come successe x l’attuale porto cervo regalata agl’impreditori del nord italia…
ho divagato..
volevo solo far sapere che i problemi della sardegna arrivano per la maggior parte dallitalia…il governo impedisce l’attuazione di questa legge(e di molte altre cose)perchè mosso da interessi personali(chi sà di chi sarebbero le ville da costruire)impedendoci di fatto di dare un turismo realmente alternativo all’europa…non grattacieli e metropolitane…ma verde e archeologia dellla popolazione più antica e più misteriosa d’europa..atlantide
Gentile signor Grillo,
sono un giovane studente (universitario, di Fisica), che la segue da anni, con interesse e piacere. Le sue critiche e denuncie contro certi meccanismi economici, e più in generale contro lo stesso sistema a economia di mercato in cui viviamo mi han fatto sempre pensare. E vorrei ringraziarla per questo.
Nei suoi spettacoli, però, come nelle sue varie apparizioni pubbliche, spesso lei parla della questione OGM. Sottolineando l’importanza dell’etichettatura obbligatoria, ma facendolo sullo sfondo di una più o meno marcata e sicura preoccupazione per la loro pericolosità.
Vede, io non sono un esperto della materia (cerco di studiare un po’ di fisica e matematica, ma non di più), ma se sono d’accordo, e trovo ragionevole applicare un’etichettatura ai prodotti OGM, cosa che tra l’altro l’Unione Europea ha ratificato, seppur non in formula piena, la mia conoscenza e lettura di varie fonti autorevoli e indipendenti di divulgazione scientifica sull’argomento, prime fra tutte la rivista “Le Scienze” (di cui tra l’altro ho la fortuna di conoscere personalmente il direttore, prof. Bellone, in quanto mio docente), mi fa pensare che questa grande e terribile pericolosità degli OGM, di fronte a cui da parte di tanti movimenti ambientalisti e di consumatori si erigono barricate, è semplicemente antiscientifica.
Quello che gli ambientalisti fanno, e anche lei fa mi sembra, è prendere un caso particolare e sporadico in cui un certo cibo OGM abbia nuociuto ad una o un certo numero di persone, e assurgerlo a generalità: la noce brasiliana OGM anni fa ha fatto venire il mal di pancia a Tizio e Caio, allora tutti gli OGM fanno male alla pancia.
Se è vero che un controesempio basta per dimostrare la falsità di un teorema matematico, non basta più però dimostrare quella di una legge fisica, e men che meno per una teoria biologica. Non è così che funziona la scienza.
Il mio invito, e concludo, è di andarci un po’ più piano su quest’argomento, e più in generale di stare più attento al come parlare di “scienza” al suo pubblico (me compreso). Vede, se ne renderà conto, ma lei ha più potere divulgativo di tutte le riviste scientifiche messe insieme: in Italia infatti è risaputo ci sia un grande e diffuso “analfabetismo scientifico”, che affonda le sue radici anche in precise scelte dei decenni passati, etc. etc.
E, spero di sbagliarmi, ma la mia paura è proprio che lei possa contribuire in maniera purtroppo significativa su questo analfabetismo scientifico tutto italiano.
Grazie per l’attenzione, buon lavoro, e cordiali saluti.
Per rispondere ad Alessandro,
Nel 2001 per la prima volta scrivevamo così dell’auto ad aria compressa:
E SE PER MUOVERCI IN CITTA’ BASTASSE SOLO UN POCO D’ARIA?
L’idea nasce in Francia e potrebbe rivoluzionare il mondo dell’automobile.EOLO è una macchina che al di fuori sembra una delle tante monovolume che girano nelle nostre città, ma all’interno nasconde una grande innovazione.
L’automobile cammina grazie a delle bombole di aria compressa che alimentano un motore MDi ( Motor Development International ) di 567cc da 25 CV. Il motore non funziona a combustione ma semplicemente grazie alla espansione dell’aria compressa.
La ricarica dell’aria avviene in 4 ore tramite un compressore elettrico montato a bordo del veicolo; la stessa operazione potrà eseguirsi in stazioni di servizio dove avverrà in soli 3 minuti. L’unico consumo sarà quello di energia elettrica (corrente a 220 V).
Il costo del pieno si aggirerà intorno alle 3000 lire. La velocità massima è di 110 km/h più che sufficiente per il circuito urbano.
L’autonomia è di circa 200 km o 10 ore di funzionamento ininterrotto.
Le dimensioni della vettura sono :
– lunghezza : 3,84 m;
– larghezza : 1,72 m;
– altezza : 1,75 m.
Molti saranno i modelli e tutti avranno l’aria condizionata di serie sfruttando quella che fuoriuscirà dal tubo di scappamento a -30°. L’unica emissione allo scarico sarà infatti aria.
La vettura entrerà in produzione verso la fine del 2001 inizi 2002 presso lo stabilimento francese di Nizza.
In Italia dovrebbe essere realizzata una fabbrica nella provincia di Rieti.
La commercializzazione inizierà nel giugno 2002 con prezzi dai 18 ai 20 milioni e con probabili incentivi, se i test ambientali daranno esito positivo, da parte dei governi europei.
Non avendo provato la vettura non possiamo essere sicuri del suo perfetto funzionamento e della sua affidabilità nel tempo. Aspettiamo che la vettura entri finalmente in produzione, sia testata anche a “fatica” e sia commercializzata per dare un giudizio definitivo.
ED EOLO SI TINGE DI GIALLO: CHE FINE HA FATTO?
Nel febbraio 2003 al Salone di Parigi, incontrammo colui che ha progettato questo veicolo: il francese Guy Negre. Era anche l’unico che ci potesse dare qualche informazione utile sul progetto.
Niente non c’è stato modo di saperne di più. Gentilmente riusciva ad evitare le nostre domande. Dopo tanta fatica siamo riusciti solo a farci dire che la sperimentazione stava continuando ad avere risultati positivi, che avevano delle difficoltà economiche per aprire gli stabilimenti di produzione ma che comunque tutto si sarebbe risolto entro la fine del 2003.
Siamo ad aprile 2004 e non ci sono novità se non quella che i dipendenti della Eolo Italia ( hanno mai lavorato alla produzione della vettura ??? ) sono in cassa integrazione e che il sito internet italiano non esista più.
Vi terremo comunque aggiornati su questa straordinaria invenzione, che si sta trasformando giorno dopo giorno in un grande giallo automobilistico.
BEPPE CONTINUA COSI’
Personalmente credo che sia possibilissimo avere un mondo meno inquinato e in generale migliore. Sembrerà forse banale, ma secondo me dobbiamo fare il possibile, nel nostro piccolo (che NON è poco!) per contribuire a creare “domanda”. Esempio. Come può essere che l’Italia sia il quarto (se non ricordo male) paese al mondo per numero di cellulari per abitante???? Semplice, perché gli italiani vogliono il cellulare anche se in maniera esagerata (per me troppo esagerata). Di esempi simili se ne possono fare tanti. E’ ovvio che gli interessi economici delle aziende e delle multinazionali a non inquinare meno siano elevati, ma questi interessi economici pendono dai nostri desideri!!! Tenete a mente che le aziende e le multinazionali fanno di tutto per convincerci a fare quello che vogliono loro, cercano di farci il lavaggio del cervello con la pubblicità che è più appunto un lavaggio del cervello che una semplice informazione sull’esistenza di certi prodotti. Quindi secondo me intanto cominciamo nel nostro piccolo, dove possibile e se necessario con qualche sacrificio, a inquinare meno, a usare prodotti riciclabili a utilizzare mezzi di trasporto non inquinanti, a sprecare meno e così via. Perché è evidente che non basta scegliere una particolare coalizione di partiti a cui demandare la responsabilità per avere un mondo migliore. Ma dobbiamo contribuire in maniera decisiva noi con i nostri piccoli, ma potenti, comportamenti! E non solo. “Rompiamo le scatole” ai nostri amici, parenti, colleghi di lavoro parlando con loro che se si cambiano nel nostro piccolo i comportamenti e le abitudini consolidate, apparentemente innocui, ma nell’insieme devastanti, allora c’è più di una semplice speranza di avere un mondo migliore per noi e per i nostri cari. Un altro esempio. Io dieci anni fa non trovavo tanti prodotti al supermercato che NON contengono conservanti. Oggi invece si. E perché questo? Ovviamente perché la gente ha sempre più chiesto, attraverso gli acquisti, i prodotti che non contengono conservanti. E così via.
Per concludere, non cerchiamo scuse dicendo che gli interessi delle aziende e anche di una parte della politica che facilita l’operato delle aziende, sono così grossi che non possiamo farci niente. Perché noi comuni cittadini abbiamo almeno due poteri: la possibilità di comprare un determinato prodotto o no e il diritto di voto. Usiamoli in maniera più efficace.
Caro Beppe,
tempo addietro lessi un articolo, non ricordo dove, in merito ad un’automobile ad aria compressa. Ai tempi era solo un progetto sulla carta, ma le interessanti prospettive di impatto ambientale zero (almeno in termini di emissioni) ed costi di esercizio pressoché nulli avevano solleticato la mia curiosità.
Sai nulla di questa meraviglia? Che fine ha fatto? Chi l’ha inventata o finanziata?
In gamba!
Alessandro
Caro Beppe, a proposito di Ecologia e Energia.
Ho appena visto la tua “Prima” a Pordenone, e vedo che la tua (mi permetti il “Tu”?) sensibilità nei confronti dell’Ecologia e sempre molto forte, per nostra fortuna. Ti voglio passare una informazione. Ricordo, diversi anni fa, di aver visto nel programma di Enzo Tortora “Portobello”, due ricercatori del C.N.R. che presentavano una sorta di trasformatore che permetteva di far funzionare vari elettrodomestici con un terzo dell’energia necessaria (immagina il risparmio). Inoltre abbassava notevolmente gli ampere ad un livello tale (esperimento fatto in studio)che si poteva mettere un fon acceso in un secchio pieno di acqua senza che l’utente rimanesse fulminato, ed una volta estratto dall’acqua il fon riprendeva a funzionare tranquillamente. Se ti può servire, per screditare una volta di più il “nano” ne sono ben felice.
SOLO ALCUNE RIGHE PER FARE I COMPLIMENTI A QUESTO SITO E ALLO SPETTACOLO DELL’ ULTIMO TOUR DI BEPPE GRILLO. SAPERE CHE CI SONO PERSONE CHE COSI’ LUCIDAMENTE, MA ANCHE CON IRONIA AFFRONTANO PROBLEMI CHE RIGUARDANO TUTTI NOI, DA UN SENSO DI INQUIETUDINE PRIMA PERCHE’ FANNO RIFLETTERE, MA ANCHE DI SICUREZZA POI PERCHE’ PERSONE DEL GENERE FANNO RITORNARE LA VOGLIA DI CREDERE DI NUOVO CHE TUTTE LE VERE INGIUSTIZIOE DI QUESTO PIANETA POSSANO ESSERE VINTE. CIAO A TUTTI E CONTINUATE COSI’!
Sono un tuo carissimo sostenitore già dai tempi del “Drive in” e sei sempre mitico! Di temi che mi stanno a cuore ce ne sono tanti. Non ho nulla da dire in particolare, ma volevo far sapere che ci sono anch’io fra quelli che provano a pensare con la sua testa e comunque, essendo um soggwoetto allergico sono molto sensibile ai temi ambientali. Tra l’aktro penso che non si faccia ancora nulla di soddisfacente e ci vuole una svolta coraggiosa………perciò…..diamoci dafare!!!!!!!
…mi sarò sempre comportato in modo “ecologico”?..Avrò sempre smaltito i miei rifiuto secondo norma?…A pensarci bene una volta….. Ma chi se ne frega! Tanto lo dicono anche in TV,”…Fai girare l’economia!..”, …..(e inieme ad essa, tutta la merda che c’è dentro!)
E’ proprio vero: l’Ecologia è l’altra faccia dell’Economia!! Girano insieme! (pietà di me per il termine “merda”).
Parlare di ecologia oggi è sempre più inquietante e risibile…
Quel che intendo dire, è che fino ad un certo numero di anni fa, non c’erano alternative valide alle fonti di energia utilizzate, ragion per cui si sapeva di fare male, ma non si poteva fare altrimenti.
Ma le cose sono enormemente cambiate, e non grazie al wto (assocciazione di tutte le multinazionali, banche e poteri economici forti), ma grazie allo studio di migliaia e migliaia di cervelli, che hanno fornito delle risposte a molte delle domande.
Ciò nonostante, e cioè che oggi ci siano le conoscenze tecnologiche ed i mezzi, non si pone rimedio ai danni causati, ma anzi se ne creano di nuovi.
Un breve esempio.
Da quando sentite parlare di polveri sottili ?
Da un paio di mesi dopo la scomparsa della benzina rossa.
Perchè milioni di veicoli non adatti all’utilizzo della benzina verde (che contiene il cancerogeno benzene al posto dell’inquinante piombo come antiesplosivo), usano la benzina verde, liberando queste sostanze cancerogene in atmosfera invece che trattenerle nella “catalitica” (che comunque costituisce un grave problema di stoccaggio).
O si obbligava tutti a dotarsi di marmitte catalitiche, o si permetteva la coesistenza della benzina rossa…
Per risolvere il problema causato, l’unica soluzione è incolpare le sigarette dei tumori mentre un bambino dopo 20 minuti di passeggiata presenta i sintomi di intossicazione…
La stupidità e la grettezza non lasciano il posto alla scienza e allo sviluppo sostenibile di un umanità schiava di se stessa e delle proprie debolezze egoistiche.
Eppure si potrebbero installare pannelli solari sui tetti di tutti gli edifici (acqua calda gratis e anche una certa quantità di energia elettrica), ripristinare i mulini e costruire turbine nei mari e sui maggiori fiumi, cercare di immagazzinare l’energia dei fulmini…
Oggi tutto questo è possibile.
Ma ancora di più…
sostituire il diesel con il biodiesel di origine vegetale (sopratutto per alimentare le vecchie caldaie a gasolio), estrarre ed utilizzare l’enorme quantità di metano disponibile, cominciare a sostituire la benzina con il metanolo.
Ma anche solo seguire l’esempio della california -auto poco spinte e rigidi limiti di velocità- che con metodi convenzionali ha ridotto il proprio inquinamento drasticamente.
Invece mi si parla dell’unica fonte di energia verso la quale ancora non abbiamo conoscenze sufficienti per il salto di qualità…quella nucleare.
Se potessimo costruire reattori di fusione a freddo (anche se temo che in realtà potremmo) allora sarei acceso sostenitore di questa fonte energetica, ma di incidenti nucleari il nostro pianeta non può sopportarne ancora molti…e i reattori a fissione sono delle piccole stelle che bruciano…e le loro scorie finiscono in fondo al mare per essere poi recuperate magari da uno tsunami che te le risbatte sulla terraferma !!!
Vogliamo fare come in una nota serie di telefilm degli anni 70 e portare la nostra spazzatura atomica e/o cancerogena sulla luna o nello spazio ?
E badate bene che non parlo dell’idrogeno (che si produce con un po’ di corrente che viene da un pannello solare) per fare elettrolisi dell’acqua che viene scomposta in ossigeno ed igrogeno.
Proprio un articolo di Grillo di alcuni anni fa pubblicato se non erro su Panorama (veramente sono almeno più di dieci anni fa) parlava di un signore svizzero che con questo sistema aveva delle trote enormi nel suo laghetto sovraccarico di ossigeno e con l’idrogeno alimentava la casa e il suo furgone.
Fantascienza ? no roba di dieci anni fa signori…
Eppure nessuna grossa azienda si è creata nel settore, e non mi pare che nessuna grossa compagnia stia trasformando la sua produzione, ne di carburanti ne di motori ne di veicoli ne quant’altro.
Qualcuno ha cercato di inserire il biodiesel in italia, ma di tre distributori sul terrirorio nazionale non ne è rimasto neanche uno, perchè siccome deve essere venduto in miscela con il diesel tradizionale i produttori di biodiesel (che sono italiani e lo esportano in Francia e Germania dove è d’obbligo), non essendo anche produttori di diesel non possono aprire pompe per la distribuzione….che altro aggiungere ?
Concludo come ho iniziato, finchè non c’erano le tecnologie si poteva sperare nel futuro, ma ora che le tecnologie ci sono e comunque non si fa niente…ditemi…quale speranza rimane ???
Potremmo fare, modulo politica ed interessi economici, delle cose abbastanza radicali e migliorare tantissimo: per esempio potremmo ricoprire i tetti di tutte le case, almeno nelle zone urbane, di pannelli solari, e ritrovarci con una superficie enorme dedicata al rifornimento energetico pulito senza occupare lo spazio “inutilmente”; potremmo cominciare a riciclare gli escrementi come rifiuti organici e trasformare le fogne in fonti di metano; combinato magari con un’iniziativa per obbligare tutte le aziende di confezioni ad utilizzare solo le “plastiche” ed i materiali compatibili con il riciclaggio dei rifiuti organici in modo da neutralizzare la massa dei rifiuti non riciclabili destinati alla combustione e trasformare il flusso consumistico in un riciclaggio totale, almeno per la competenza familiare. Per quanto riguarda le aziende e le industrie che producono rifiuti totalmente incompatibili con l’ambiente c’è poco da fare: o la clientela rifiuta di acquistare prodotti COLPEVOLI di inquinare o si sviluppano tecnologie pulite :molte già ne esistono, il vero problema sarebbe introdurle: la carta potrebbe essere prodotta da una lavorazione assolutamente ecobiologica della canapa, ma la canapa ha subito negli anni 30 una campagna di diffamazione sponsorizzata dal più grosso colosso statunitense della carta che lavorava gli alberi inquinando… ed oggi ancora ne paga le conseguenze, eppure non si tratta della stessa canapa da cui si ricava la maria; le plasiche si riciclano già, in molte zone d’italia, completamente (credo anche il carone di latte); potremmo proibire l’utilizzo delle pile non ricaricabili ed usare solo quelle al nichel-cadmio o nichel-metal-idruro, che invece lo sono, e ridurre la produzione di sostanze inquinanti (povere aziende)…
Poi non so, ma mi pare già molto…
Nonostante siamo entrati in europa, i “fratelli grandi” ci provino ad istruirci e qualche nostro politico dica: ” vedete come siamo bravi?” credo che insegnare il senso civico agli italiani “è come insegnare ad un orso di ca…re nel cesso” (per usare una frase di un celebre film). Senza speranza…
purtroppo viene da dire Del senno di poi…. Sarebbe già un bene se usassimo davvero le nostre scorie e rifiuti per qualcosa di utile o le trasformassimo quantomeno in qualcosa di non dannoso…ma la vedo dura, gli interessi econonmici sono troppi!!!
Paola