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813 commenti su “I piromani dell’energia

  1. Marcotonin

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  5. qualificazione energetica

    Ottimo! in tale direzione deve muoversi il futuro governo italiano a 5 stelle: efficientamento energetico delle abitazioni e dei sistemi di mobilità.

  6. Marco Giovanniello

    “Ciao
    ho trovato il sistema per
    “MOLTIPLICARE LA CORRENTE”
    Possibile che non trovo un interessato
    che prende in considerazione il mio sistema.
    Da un KW il mio sistema ne genera 5/6.
    Ciao Marco Giovanniello.”

  7. Marco Giovanniello

    Ciao
    ho trovato il sistema per
    “MOLTIPLICARE LA CORRENTE”
    Possibile che non trovo un interessato
    che prende in considerazione il mio sistema.
    Da un KW il mio sistema ne genera 5/6.
    Ciao Marco Giovanniello.

  8. comprare mi piace facebook

    Ho letto e sentito parlare di un’iniziativa, a mio avviso degna di interesse, di un generatore di energia pulita.

    1. Roberto Stasi

      Veramente lo hanno progettato da tempo ma i militari stregoni, quelli che fanno le guerre si sono infiltrati per bloccarlo. Si chiama SlowPoke ed è stato progettato per il popolo e non per i giganti dell’energia.

    1. roberto bertazzo

      salve,è posibile acquistare un generatore di questo tipo x uso casalingo?

  9. david pierini

    The Lutec Electricity Amplifier (LEA)
    Salve, sono da tempo affascinato da quelli che vengono chiamati “motori magnetici”, ho cercato e trovato su internetle prove, i video e le dimostrazioni che è possibile ma anche del contrario e mi trovo un pò in confusione. A nulla è valso anche andare a cercare tra i vari brevetti, visto che ho scoperto che questi vengono rilasciati anche se ciò che brevetti non funziona, comunque, l unica certezza sembra essere questo L.E.A (Lutec Electricity Amplifier) e cioè, uno strumento che, grazie ad elettromagneti, riesce ad amplificare l elettricità che gli viene immessa, di circa 5 volte. Ora, io non sono riuscito a trovare notizie che smentissero il funzionamento dell apparecchio e penso che se fosse vero sarebbe un gran bel salto di qualità, basterebbe produrre il 20% del fabbisogno nazionale da fondi rinnovabili, fatto poi passare da questo amplificatore e siamo a posto. Se voleste approfondire vi dico che l apparecchio è stato inventato in Australia ma sembra che ancora non sia stato messo in produzione. Grazie dell attenzione e a presto

  10. salvatore forzisi

    Procedure of loading batteries of an electrical vehicle by Aeolic system
    The recharges of batteries, which supplies energy to the electric motor of a vehicle, will be carried out through an Aeolic System composed by the following elements:

    -rotor

    -generator,

    -controller with load

    -rectifier

    The vehicle, being left over, will always have some air amount whose speed will be directly propertional to the same speed of the vehicle.

    The air will enter in the autobody by the embrasures placed in the frontal part of the vehicle, and it will canalized towards the rotores.

    The rotores could be one or more and they will be placed inside the auto body in a way not to hinder the advance of the vehicle creating friction.

    The Permanent Magnet Generator (PMG) concurs of extracting the maximum

    power by the rotor.

    The controller with loads serves to prevent the damaging of the batteries.

    The generated current will be “alternating current trifase” (AC) and will be converted from the rectifier in “direct current” (DC).

    The generator, the controllers electronics, the rectifier and the batteries will be placed into the vehicle.

    The direct current, finally, will be canalized, by a power cable , towards the batteries and it will recharge to them.

    It will be also possible to load the batteries when the vehicle is stopped.

    This is possible because the wind, investing the car from several points, will be put towards a rotor that will create described energy.

    Purposes of the plan and advantages:

    * to produce energy to cost 0 and 0 emissions, bringing a remarkable

    economic, ecological and social advantage.

    * the energy produced in march feeds the same march of the vehicle and there is no need to stop for the refueling.

    * development of an innovative system based on rotators and generators placed into the autobody.

    We are looking for patnership

  11. Antonio A.

    (1) OUTLET LUCANIA O TERRA DELLA LUCE DEL SOLE NASCENTE?
    Prima in Basilicata, già Lucania, c’era, a causa della povertà di questa terra, l’emigrazione delle braccia al ritmo di un noto adagio che recitava: “Se sei brutto ti tirano le pietre”. Ora, a causa dell’attuale “ricchezza” (Petrolio, Fiat, Fondi UE – per quest’ultimi si può affermare, senza tema di smentita, che non è vero che la Basilicata è l’unica regione a sfruttarli tutti se si considera che alcuni di questi, ad esempio, sono scomparsi con un colpo di bacchetta magica dopo che è stata pronunciata la famosa formula, qui riveduta e corretta: “Bibbidi-Bibbibo-Bubbico” per finanziare un’impresa di bachi da seta mai apparsi in terra lucana) c’è l’emigrazione dei cervelli al ritmo incalzante dello stesso adagio che rincarava la dose con: “Se sei bello ti tirano le pietre”. Se nel primo caso le pietre erano “meritate”, nel secondo la colpa va cercata in colui che le scaglia. Ad ogni modo la verità, che nasce da questo paradosso, è che noi lucani, comprese le future generazioni, siamo stati venduti ai poteri occulti (lobby, massoneria, servizi deviati dello Stato, malavita organizzata, ecc.) al prezzo di una scodella di lenticchie. Questa terra è diventata crocevia di traffici illeciti: sparizione di rifiuti altamente tossici e di esseri umani, nonché di delitti inspiegati che hanno addentellati sparsi per il mondo (l’inchiesta di Ilaria Alpi in Somalia ne è un esempio emblematico). Il Parco Nazionale della Val d’Agri è solo il fumo gettato negli occhi dei lucani. Dopo il danno, la beffa. Su questo suolo sorge il più grosso giacimento petrolifero d’Europa. La crosta terrestre di questa valle sta crepando (lesionandosi oggi e … chissà! Sprofondando domani) sotto i colpi inferti dalle trivelle e a causa dello svuotamento da estrazione. Per via di quest’ultimo le falde acquifere soprastanti i giacimenti si stanno abbassando, con la conseguente sparizione delle sorgenti, e mescolandosi con il petrolio.
    (continua)

  12. Antonio A.

    (2) segue dal punto (1)
    Prima che quest’ultimo tornerà a sedimentarsi, liberando l’acqua dalle impurità, ci vorranno tempi biblici. Maledette sanguisughe! Che voi possiate annegare nel petrolio che “succhiate”, così come chi affoga nel proprio sangue. Estrarre, oltreché innaturale, è immorale. Continuando di questo passo andremo allegramente sull’orlo del baratro per precipitarvi dentro. Ma una soluzione c’è. Se solo noi tutti iniziassimo una volta per tutte ad avere la consapevolezza che il futuro dobbiamo tenercelo ben stretto nelle nostre mani e non affidarlo in quelle incoscienti dei politici che, già prima di essere eletti, sono stati “sequestrati” dalle lobby (sostenute da scienziati prezzolati) di cui innanzi, solo allora potremmo dirci ospiti degni del suolo che calpestiamo. Procederemo, altrimenti, sempre come quel bambino che inizia a muovere i primi passi e le cui gambe vanno nella direzione opposta all’obiettivo che vuole raggiungere, perché non sono ancora ben coordinate con gli occhi. Saremo degli eterni schizofrenici. Infatti la logica comune suggerisce talune soluzioni ai problemi. La “politica” delle altre è in tutt’altra direzione. Dobbiamo trasformarci da consumatori a datori di lavoro. Protagonisti delle nostre scelte. E’ giunto il momento di usare l’intelligenza. Del suo buon uso, prima o poi, ci verrà chiesto conto. Ricordate la parabola evangelica dei talenti? No! Non sto delirando libertà contro il servile buon senso da più parti, pappagallescamente, invocato. Occorre avere il coraggio di rivedere l’attuale modello di vita, senza poi troppi sconvolgimenti. E come? Noi lucani siamo favoriti dalla natura (una volta tanto), ma dobbiamo spostare l’attenzione dal sottosuolo al cielo. (continua)

  13. Antonio A.

    (3) segue dal punto (3)
    Possiamo permetterci il lusso di snobbare il petrolio, rivolgendoci ad una fonte energetica alternativa che ha dato origine al nome Lucania: terra della luce del sole nascente (da qui le ore ante-lucane), che deriva da una radice indo-europea luc o dal nome di un antico popolo proveniente dall’Anatolia-Turchia, i Liky. Una luce adamantina che, oltre alla grande capacità di assorbire e condurre il calore, ha in comune con il diamante la limpidezza e ancor più il candore, trasmettendo una luminosità speciale, capace di far brillare della natura anche il più sottile filo d’erba. Ciò che gli antichi avevano scoperto empiricamente viene, oggi, confermato dagli scienziati (non quelli prezzolati). Secondo i dati UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) la Lucania, assieme alla Turchia (a volte ritornano e tutto torna), è una delle zone che ha la più grande quantità di irraggiamento solare del bacino del Mediterraneo. Una vera pacchia per gli impianti fotovoltaici e solari termici (quest’ultimi si possono facilmente autocostruire). Interessante è il rapporto: 1 mq di pannello solare = 1 barile di petrolio. Se in occasione della volontà manifestata, illo tempore, dal Governo di costruire qui in Basilicata il deposito nazionale delle scorie radioattive protestai: “Anche le formiche nel loro piccolo si … Scanzano”, ora suggerirei di seguire l’esempio de “i ribelli dell’energia”, gli abitanti di Schönau, un piccolo centro della Foresta Nera – Germania i quali, dopo Chernobyl, acquistarono la rete elettrica locale e cominciarono a produrre energia per proprio conto (pur avendo una quantità di irraggiamento solare di gran lunga inferiore alla nostra), sganciandosi dalle centrali atomiche per dimostrare che era possibile rinunciare al nucleare. Per ulteriori informazioni visitate il sito: http://www.tecnosolarpz.it
    Antonio Adobbato, poeta e novelliere lucano

  14. dario fiorenza

    nn so so otterrò risposta da sta mail scrivo sl perchè sn un ragazzo di 21 anni e voglio lavorare, mi do da fare da poco perdipiù mi sn infortunato e nn posso fare lavori pesanti ma ultimamente ho ricevuto una lettera da una “certa azienda” che sta facendo corsi di formazione per istallatori di pannelli solari il che mi piace, l’unica cosa che mi puzza è che vogliono esser pagati 1960.00 euri l’azienda è CEFAH che organizza anche corsi per hostess di terra nn vedo il nesso.. ( Via Cifrondi, 9 – 24128 Bergamo (BG) – P.IVA: 05116300483) questo è quqalke dato dell’ azienda

    1. Terzo Mattia

      Anche a me è arrivata questa lettera ma è un corso a pagamento allora?ne sai qualcosa di piu?grazie

  15. Pasquale .

    Ciao Beppe volevo sapere che fine ha fatto EOLO l’auto ad aria compressa che doveva uscire sul mercato nel 2004. I signori del petrolio hanno colpito ancora? x notizie più dettagliate sull’auto http://www.ecotrasporti.it/eolo.html Ciao e complimenti per il blog da Paquale BluRay

  16. Stefano Frosini

    Ciao a tutti,
    Sono disperato, vivo a Firenze dal 2000 in una splendida zona vicino al verde ma purtroppo in un condominio di pazzi!!!
    Abbiamo il riscaldamento a GASOLIO…..centralizzato e a pannelli radianti nel pavimento, un inferno.
    La caldaia si accende al mattino alle 5:00 e va avanti ININTERROTTAMENTE sino alle 23:30!!!!
    Io vivo costantemente con le finestre aperte e ho comunque una temperatura in casa di oltre 23 gradi, sempre, anche la notte.
    Ora ho mia figlia Bianca di 6 anni che soffre di asma ed il pediatra mi dice che dovrei fa stare la bambina a non più di 21 gradi….come faccio????
    Non possiamo portare la caldaia a metano per problemi di sicurezza, gli condomini non vogliono il riscaldamento singolo o altre fonti alternative, dicono che hanno freddo se non hanno almeno 22 gradi in casa, ed in più inquiniamo in modo incredibile.
    Vi prego aiutatemi, cosa posso fare?

    Scusate lo sfogo….

    Stefano

  17. Paolo Cecinati

    Salve Grillo, mi chiamo Paolo Cecinati e abito a Modugno in provincia di Bari. Mi chiedo se è possibile costruire una centrale turbogas nelle vicinanza di paesi, città, ospedali ecc. perchè è quello che sta accadendo. Mi risulta che la Puglia vende energia a che serve questa centrale??? e perchè non si capisce chi ha dato il benestare????. Mi sono realizzato una casa facendo predisporre tutto per il posizionamento di pannelli fotovoltaici, non ancora realizzato per penuria di fondi, lo farò, ma poi senti che costruiscono centrali turbogas e tutto ti passa. La puglia è una regione che vive anche di turismo ma se costruiscono la centrale voglio proprio vedere se i turisti vorranno riempirsi i polmoni di pulviscolo.
    Spero in un tuo interessamento.
    Cordiali saluti.

  18. alfonso mazze

    novembre 2007 , la centrale nucleare iraniana , se la Russia non ne rallentera’ la progressione dei lavori consegnando con ritardo i materiali tecnici per la cotruzione, sara’ rifornita di materiale fissile, . . .
    quindi se vi sara’ un attacco preventivo Israelo-americano, avremo il probabile blocco dello stretto di Ormuz e petrolio a 200 usd .
    continuiamo cosi’ a fare come gli struzzi

  19. Mirko Gazzoni

    Perchè il mio amministratore condominiale mi dice che i pannelli solari che io vorrei mettere
    sul tetto del mio app. (abitando ultimo piano)
    “con la tecnologia di adesso riscalderesti si e no acqua per un piccolo bagno e solo d’estate”.
    Con questa frase detta davanti a tutti condomini
    mi ha mandato in …. tutto il progetto.
    Si tenga presente che sarebbero,vista la posizione del palazzo al sole pieno dal matt, sino alle ore 16. Ovviamente con una piccola rotazione.

  20. RENATO G.

    E rieccoci a parlare di carburanti alternativi, generatori eolici,solare e quant’altro.
    Tutti questi sistemi sappiamo benissimo che funzionano, quindi non ci sono ne se ne ma!, ma allora perché i nostri governati, non fanno nulla??
    Semplice perché l’interesse non è rivolto verso la salute di tutti i cittadini?!!! Bensì esso é rivolto verso i produttori di Energia o meglio la lobby massonica dei petrolieri,e badate non solo quelli Italiani.. qualcuno ricorda Enrico Mattei? Appena disse di volere rendere autonoma l’Italia dai petrolieri Americani, gli misero una bomba nell’aereo in partenza da Catania (chiedo perdono da buon Catanese per qugli ottusi mafiosi che allora non capirono che uccidendo Mattei distrussero anche il futuro dei propri figli e nipoti.)Allora per concludere direi che anzichè continuare a blaterare sui perché e percome, dobbiamo iniziare ad attaccare in ordine: Ministro dell’ambiente, Ministro dell’energia, petrolieri Italiani, infine chiediamo a quelli che si chiamano “Verdi” e che sono in parlamento con i soldi nostri, di prendere posizioni “chiare ed inequivocabili”contro quest’ammasso di assassini dei nostri e futuri figli, Il Ministro della Sanità, Perché non va in televisione a dire chiaramente che il PM 10 sta facendo aumentare i cancri in misura vortiginosa,? Perchè non accusare apertamente il ministro dell’energia di fare orecchio da mercante??
    ALLORA CAMBIAMO ATTEGGIAMENTO ED ATTACCHIAMO QUELLI CHE OSTACOLANO UN NOSTRO FUTURO PULITO.

  21. Aysegul Sarac

    Carissimo Beppe;
    Sei grande!!!Meno male che ci sei tu cosi possiamo dire quello che pensiamo attraverso te.Speriamo che i politici ci ascoltano e si danno da fare(Sarà un può dura!!!)
    Ma perchè dobbiamo aspettare che finisce maledetto PETROLIO!!Finiamo prima noi ma non petrolio!!!Ma che oro nero per me è una disgrazia nera!!!!Siamo ammazzando dentro un pozzo nero!!!Ogni volta che vedo un automobile vedo tutto negatività!!Vedo svantaggi,tubo di scapamento,e sento puzzolento smog!!!
    Tante persone invece guardano bellezza,cilindrata,velocità,grandezza!!!Ma che me ne prega di avere la macchina!!!L’importante quello che sono non quello che ho!!!
    Puntate su automobile ecologice,cercate di camminare o prendere bici!!!Non è giusto per colpa di tante persone si devono subire anche altre persone!!!
    Ogni volta che esco vedo migliaie di macchine,povera noi poveri bambini!!!Siamo invasi ormai!!!Se la gente potesse porterebbe anche a letto proprio auto!!!!

  22. Luciano Zanotti

    Ciao Beppe
    Mi chiamo Zanotti Luciano, sono un extra comunitario della “vecchia” (avrei potuto dire antica) Repubblica di San Marino, posto piu’ conosciuto per le salite ed i francobolli che per la sua storia di libertà lunga 1700 anni. Innanzi tutto ti ringrazio personalmente per averci onorato delle tue attenzioni in merito alla libertà di cui godiamo e che spesso non riusciamo ad apprezzare pienamente, se poi vorrai visitare la nostra Repubblica le frontiere sono sempre aperte, comunque veniamo al motivo del mio intervento:
    Nel 2005 mi sono trovato ad occuparmi di Energia Rinnovabile a San Marino.
    è stato come scoprire una pagina bianca tutta da scrivere.
    Sconfortante e stimolante allo stesso tempo .
    Ho iniziato a pungolare come potevo l’oppinione pubblica con interventi, articoli, dibattiti e presto abbiamo scoperto di essere in tanti coloro che hanno a cuore questi temi, sono nate Istanze d’arengo (sarebe interpellanze dirette al nostro parlamento) che hanno invitato la politica ad occuparsi di questi argomenti. la politica ha risposto con dinamismo ed oggi a distamza di 18 mesi abbiamo creato le condizioni per sviluppare un piano organico e generale che porti la nostra Repubblica ad intraprendere un cammino a medio lungo termine per una piccola comunità eco sostenibile entro il 2020.
    8 febbraio cè una conferenza pubbblica dove tutte le segreteria di stato discuteranno per una legge a tutto tondo che possa essere applicata entro quest’anno andando a crerae le condizioni per Applicare il Conto Energia, incentivare Minieolico, Geotermia, Fotovoltaico, Solare termico, cogenerazione a gas, risparmio energetico sull’edilizia.. sperando che anche per San marino possa iniziare un nuovo percorso su questi temi ,per ora è un’intenzione , fra 4 mesi sarà legge e spero che fra 5 anni possa essere realtà . obiettivo SAN MARINO piccolo esempio ?? lo spero per noi tutti che viviamo assieme su questo antichissimo paese chiamato TERRA. ciao e complimenti Luciano

  23. silvio canargiu

    ho trovato questo video su you tube dopo aver guardato la pillola rossa e…sono rimasto shoccato!
    persino in america c’è qualcuno che si incazza e allora?
    cosa stiamo aspettando?
    porca miseria, diamoci da fare….mandiamo al diavolo questo stramaledetto petrolio una volta per tutte.
    ci sono i progetti per le vetture alternative, per i riscaldamenti alternativi, per un sacco di cose alternativi e allora?
    via, via questa merda di petrolio dal nostro pianeta.
    RESET

    date un’occhiata (e’ in inglese ma..e’ comprensibile)
    http://www.youtube.com/watch?v=SHPu1kzvgVA

  24. Matteo Piolatto

    ma ci rendiamo conto che con pannelli fotovoltaici obbligatori per almeno alcune categorie (aziende) si compirebbe un passo avanti incredibile? energia pulita retribuzione..

  25. Giovanni Scarnati

    A proposito di energie alternative

    In Sila una piccola srl sta proponendo ai comuni la realizzazione di impianti eolici. A Spezzano Sila hanno proposto la realizzazione di questo impianto con 33 “mulini” aerogeneratori alti 80 m E’stata data ampia assicurazione circa l’impatto ambientale e al comune perennemente in deficit saranno dati dei soldi.Il punto è questo : è davvero cosi tutto roseo? Oppure anche l’eolico ha controindicazioni ?

    1. roberto zadra

      io ho visto il loro sito, ho telefonato e assicurano un alto rendimento e risparmio energetico, tu ne sai qualcosa di più ? la prossima settimana o quella dopo ancora vado in azienda a desenzano e cerco di capire meglio , ti farò sapere.

  26. mauro melzi

    Caro Beppe volevo dirti solo questo grazie di esistere sei rimasto la nostra ultima ancora di salvezza in questo mondo di ……. sei magnifico spero di rivederti in teatro il piu presto possibile……..

  27. mauro melzi

    volevo solo dire questo, nel mese di settembre l’ENEL mi ha mandato un assegno di rimborso di 72 euro e fino qui niente di strano, il bello inizia adesso dal 10 di agosto mi sono trasferito in francia e l’assegno l’ho versato sul conto della mia nuova banca francese. Oggi é’ gennaio non solo l’enel non mi ha rimborsato l’assegno ma inoltre mi ha mandato a mio carico le spese di invio dell’assegno cosi da 70 euro che dovevo prendere mi sono ritrovato a pagare la bellezza di 100 euro di spese GRAZIE ENEL

  28. Massimiliano Ciccocioppo

    La notizia che il nostro governo si stà muovendo verso dei buoni contributi per l’energia alternativa è davvero una buona notizia,non mi sarei mai aspettare di dire bravo al nostro governo.Parlo a tutti quei pazzi come me che stanno per convolare a nozze,visto che molto probabilmente proprio come me,sarete costretti a fare un mutuo a 2000 anni,calcolateci anche i soldi per un bel impianto fotovoltaico ed una bella macchinina elettrica,anche perchè visto i limiti di velocità,che cazzo me ne faccio di un BMW che va 300 all’ora se al massimo posso andare a 130? ammesso che possa permettermelo.Non paghi più la corrente elettrica,anzi dopo 9 anni circa ti pagano per rivenderla,fai il pieno direttamente a casa e non ci pensi più,se poi devi viaggiare prendi RyanAir,Roma Milano ad un euro,e poi cerchiamo di salvare Alitalia o al massimo il treno,ma solo se non hai trovato posto sull’aereo tanto i soldi per il biglietto ce l’hai e se poi vuoi esagerare e ti avanzano un po’ di soldi,un bell’impianto DOMOTICO sicuramente non guasta.
    A proposito BEPPE appena sei in grado di parlare con il nostro CARO dipendente Pecoraro Scanio,puoi chederli quando ci saranno o cominceranno a prendere in considerazione gli incentivi sugli impianti Domotici ai privati? Visto che aiutano nella sicurezza della casa e soprattutto sul risparmio energetico e sulla sua gestione deve essere visto come un sistema a risparmio quindi che potrebbe aiutare il cittadino e lo stato sugli sprechi di ogni abitazione che comunque creano inquinamento e quindi incentivarli con delle piccole sovvenzioni,visto che costano ancora un pochino,tipo convezionarne il 50% del costo se viene fatto in concomitanza di un impianto fotovoltaico per poi ridare indietro questo contributo con la distribuzione gratuita di energia elettricità,per un costo pari alla convenzione,creato dal proprio impianto,allo stato che poi la riutilizza come meglio crede,magari facendo l’elettrochoc a qualche politico.

  29. alessandro franchini

    caro Beppe, vorresti spiegarmi perchè noi tartassati dobbiamo pagare il 20% di iva sul gas e il 10% sull’acqua ?
    Non sarebbe ora che ci inc…assimo?

  30. gioacchino galati

    egreg. sign. grillo spero che questa emeil vada buon fine per quello che le sto per dire, da 15 anni lavoro ad un progetto riguardo all’energia elettrica anche se da dell’impossibile ho inventato il 1)motoperpetuo di seconda parte cioè apparte funzionando da se(autoalimentato) produce anche energia elettrica ecologico al 100% NON USO carburanti,aria,sole,ecc..
    2) moltiplicatore di corrente es. prendo 1 kwh dall enel e tramite il mio macchinario ne realizzo 6 kwh con questi metodi potrei aprire una centrale elettrica ecologica ma tutto questo mi spaventa perche sono solo contro personen che pensano di sfruttare ancora i carburanti ecc. MI SONO RIVOLTO A LEI PER UN CONSIGLIO O PER PORTARE AVANTI QUESTO PROGETTO (in fase di brevetto “se! lo brevettano)CHE A MIO AVVISO CANBIERA BUONA PARTE DI QUESTO MONDO INQUINATO. CORDIALI SALUTI

    G.G.

    1. alessandro cestaro

      Questa si è una notizia interessante.Ti metteresti in contatto con me?
      E molto importante.
      La mia mail è alessandrocestaro@hotmail.it

    2. Andrea Michielin

      Sarebbe interessante parlarne in questo forum:
      http://energierinnovabili.forumcommunity.net/?f=4248
      (sezione Free Energy)
      In esso, appunto, vengono trattati diversi argomenti, inerenti alle fonti d’energia rinnovabili e sono certo che i consigli (anche le eventuali critiche) non si faranno attendere.
      L’intento di queste persone è il medesimo: migliorare la situazione presente che viviamo e che, nel prossimo futuro, saranno costrette a vivere – anche per i nostri errori – le prossime generazioni.

      Ciao.

  31. Silvano Schiochet

    VIVAMO IN UN MONDO DOVE CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E’ IMPORTANTE QUANTO L’ACQUA
    QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO!

    Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la “Eolo” (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente.

    Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano.
    Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
    Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il compressore presente all’interno dell’auto riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
    Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.

    Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.

    Qualcuno l’ha mai vista in Tv?
    Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d’attesa, lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull’autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.

    1. federico bini

      auto elettrica (dagli inventori di google):
      http://www.teslamotors.com

      altra auto prototipale con tanto di vedeo:
      http://www.autoblog.it/post/3683/video-della-wrightspeed-x1-la-super-macchina-elettrica

      apace di stracciare Ferrari 360 Modena e Porsche GT in gare di accelerazione, si tratta di una vera e propria macchinina elettrica per adulti! (ne ha appena parlato anche l’autorevole CNN).

    2. federico bini

      auto ellettrica (finanziata dagli inventori di google):
      http://www.teslamotors.com

      e ancora

      auto elettrica prototipale:
      http://www.autoblog.it/post/3683/video-della-wrightspeed-x1-la-super-macchina-elettrica

      Capace di stracciare Ferrari 360 Modena e Porsche GT in gare di accelerazione, si tratta di una vera e propria macchinina elettrica per adulti! (ne ha appena parlato anche l’autorevole CNN).

    3. andrea fiumanò

      Purtroppo, in quanto ho fatto in tempo anch’io
      ad affezionarmici, la eolo presentava notevoli
      stress termici allo scarico, facendo registrare temperature largamente sotto lo zero.
      Lascio immaginare come possano reagire i metalli!
      Interessante è una nuova soluzione a trazione
      elettrica, con batterie litio polimeri.
      Modificata dalla ASVuno, è una smart capace
      di percorrere 480 km con un pieno.
      La speranza rimane unanime, che finisca presto questa era “nera” !

  32. Massimo Lotto

    Prima o poi l’uomo sarà costretto a sostituire il petrolio con qualcos’altro… è un’energia limitata, e ormai si tratta di pochi anni… staremo a vedere…

  33. Mario Laganà

    ENERGIA: FUSIONE FREDDA.
    Ma perchè non ne parlate?

    mi permetto di inviarvi un indirizzo: http://www.progettomeg.it/ffreddadelgiudice.htm

    Grazie

  34. Marco Fovi

    Ciao, dico solo che settimana scorsa ho letto sul corriere della sera che una decina di usl del sud non pagano l’energia da anni riuscendo ad avere in totale debiti con lo stato pari a circa 310 miloni di euro..310.000.000…Che facciamo ?

    ciao

  35. Giuseppe Orlando

    Vorrei poter spedire qualche informazione privata a Beppe Grillo riguardo alle energie rinnovabili e qualche informazione anche sul risparmio energetico che ritengo molto interessanti e che potrebbe analizzare ma non sono riuscito a contattarlo! o a spedire un pacchetto. Come posso fare? se qualcuno ha un idea mandatemi un email per favore. Grazie .

  36. giorgio rossin

    grazie Prodi
    L’energia prodotta dagli inceneritori continuerà ad essere sovvenzionata
    Non va in porto l’emendamento che escludeva dagli incentivi l’energia prodotta dalla frazione non biodegradabile dei rifiuti
    L’Italia continua ad essere l’unica in Europa a finanziare l’energia prodotta dall’incenerimento dei rifiuti. La direttiva comunitaria infatti prevede incentivi pubblici da destinare esclusivamente alla promozione di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili. Tale disposizione, a cui il nostro Paese dovrebbe adeguarsi anche per superare la procedura di infrazione a suo carico, era stata inserita dalla commissione Affari Europei della Camera all’interno del disegno di legge Comunitaria 2006. Durante la discussione in Aula però, su richiesta del Governo, non è stato accolto l’inserimento nel Ddl dell’articolo 15 bis, che escludeva dagli incentivi la parte di energia prodotta da rifiuti non biodegradabili, di fatto una quota importante di ciò che va agli inceneritori. Il testo, una volta approdato al Senato, è stato oggetto di un emendamento presentato da tutti i capogruppo dell’Unione della Commissione Ambiente, in cui si chiedeva che l’articolo 15 bis venisse reintrodotto. Il Governo, però, ha fatto nuovamente ritirare l’emendamento.

    Abbiamo contattato a tal proposito Tommaso Sodano, Presidente della Commissione Ambiente del Senato, che ha dichiarato : “abbiamo tentato di far approvare dal Governo la modifica al disegno di legge Comunitaria, ottenendo un impegno ad inserire questo provvedimento all’interno del disegno di legge sull’energia che sarà discusso nei prossimi giorni dall’Assemblea”. “E’ dal 1992 – continua Sodano – che l’Italia non rispetta le direttive comunitarie in ambito energetico; speriamo che si possa invertire finalmente la rotta con questo Governo”.

    23 novembre 2006

  37. rocco covella

    Caro beppe guarda un pò qua http://www.kitewindgenerator.com/. Penso che tu ne sia a conoscenza ma se non lo sei ecco questo mi sembra una scoperta meravigliosa, insieme a quella che tempo fà ti dissi :invenzione alla trasmissione di magalli per ottenere energia dall’acqua + olii residui miscelati ecc.

    Fanne buon uso come hai sempre fatto. Ciao

  38. ermanno la terza

    eolo, la prima autovettura ad aria compressa, un pieno 200 km ad una velocità di 110 km/h (tanto non si può correre più per le nostre strade) dovevano metterla in vendita già da qualche anno…… sono venuti in italia, dovevano aprire uno stabilimento a rieti potevamo finalmente iniziare a …………. tirare un sospiro di sollievo .. ed abbbbbandonare le LOBBY del petrolio , inquinamento zero risparmio assicurato per centinaia di famiglie un aria più respirabile per le città………. invece?????? ci vogliono per l’ennesima volta tarpare le ali, fino a quando l’ultima goccia di petrolio non sarà terminata ci saranno guerre, ci si deve staccare dell’oro nero almeno in parte. sicuramente non la vogliono perche non possono ………..TASSARE L’ARIA.
    beppe sono anni che ti seguo sei uno dei pochi che riesce a dire e pensare con la propria testa ma………. EOLO CHE FINE HA FATTO

  39. ermanno la terza

    che fine ha fatto eolo?
    10/12/2004 – N°1
    Evento Presentazione nuovo Generatore
    Il 19/01/2005 Presso il prestigioso Palazzo Marini,è stato presentato,con il patrocinio del Comune di Roma, alle autorità ed agli esperti del settore il nuovo generatore di elettricità ad aria compressa “EOLO”
    27/02/2005 – N°2
    Evento 20 Aprile
    Il giorno 20 Aprile 2005 sarà presentato a L’Aquila il nuovo modello di trattore industriale ad aria compressa
    sono anni che sto aspettando che esca

  40. Martina Crepaz

    Ciao Beppe,
    mi chiamo Martina… scusa,mi verrà naturale darti del “tu”, spero non ti offenderai…ma per tutti gli italiani sei ormai uno di famiglia! I caratteri a disposizione non sono tanti quindi vado subito al dunque: faccio parte di un’associazione di studenti di economia all’interno dell’università Cà Foscari di Venezia. L’associazione si chiama AIESEC ed è presente in 97 paesi al mondo quindi magari l’hai già sentita nominare…fare parte di questa è fantastico, mi ha cambiato la vita…in meglio ovviamente! Ci occupiamo di tanti progetti (se ti incuriosisce dai un’occhiata a http://www.aiesec.it o a http://www.aiesec.net)… ma prossimamente abbiamo in cantiere un seminario sull’energia sostenibile… spunti ne abbiamo parecchi… ma quale migliore della tua autorevole voce 🙂 ?!vorrei spedirti il piano di fattibilità per dei feedback e per eventuali consigli ma vedo che non si possono aggiungere allegati! Ti confesso, scrivendoti queste poche righe nasce la voglia di invitarti a questo nostro piccolo evento di impatto locale… ma questo lo so che è troppo… degli spunti sarebbero già qualcosa! Si, c’è l’idea di questo seminario, ma vorremmo costruire qualcosa che possa essere poi sviluppato e portato avanti anche nei prossimi anni da chi continuerà la nostra attività.
    Secondo te, cosa può interessare i giovani studenti?… come si possono coinvolgere giovani sempre di corsa a rincorrere un treno, giovani che purtroppo non riescono a cogliere quelle bellissime opportunità che ogni tanto la società ci da. Il tema è interessante… ma vorremmo renderlo ancora più interessante, far nascere la voglia di partecipare a un dibattito su un tema che ci tocca così da vicino!
    Spero di aver fatto nascere in te un po’ di curiosità su ciò che facciamo e in ciò che crediamo!
    Se hai voglia di rispondermi: martina.cre@libero.it

    Grazie
    Martina

  41. federico brogi

    ciao beppe, probabilmente scopro l’acqua calda però ti volevo segnalare una iniziativa nobile di un paese che forse non ha solo l’ikea…
    Il sindacato U.S.I.-Ricerca ha intervistato il ministro per lo sviluppo svedese: dichiara con profonda conoscenza e coscienza che nel 2010 la svezia si sarà sganciata completamente dal petrolio.
    la prima parte dell’intervista è qui
    http://www.usirdbricerca.it/foglietto/foglietto_2006/Foglietto_20_06.pdf
    forse merita più risalto perchè non ne avevo mai sentito parlare prima.
    grazie di esistere!!!

    federico brogi 30 anni statistico (ahimè) con partita iva

  42. Vincenzo Dagosta

    Buongiorno a tutti, di tutte le fonti di energia “pulita” si continua a dimenticare quella che potrebbe essere la soluzione, ossia la “fusione fredda”.
    Capisco che i passi fatti non sono stati molti, ma ci sono tantissimi blog che ne parlano, compresi gli esperimenti effettuati. Chiedo a tutti se è possibile approfondire tale tematica per dimostrare se questo argomento rimane comunque una utopia oppure è la vera strada da proseguire.
    Ho visto che l’anno scorso la Comunità Europea ha stanziato 10 Miliardi di euro per la ricerca sulla fusione alle alte temperature; probabilmente basterebbe una piccola fetta di questo finanziamento per continuare a ricercare anche sui fenomeni definiti di “fusione fredda”.
    Non è il caso di disquisire del perchè tale ricerca è abbandonata dalla scienza ufficiale e costosa ma invito tutti a cercare sul web riferimenti sulla questione e vi accorgerete che sono tanti.
    Ciao a tutti

  43. Paolo Rossi

    Ciao Beppe, e ciao a tutti.
    Volevo invirtarti (vi) a visitare questo forum sulle energie rinnovabili. Sono trattati molti argomenti che forse interesseranno.

    Saluti.

    http://energierinnovabili.forumcommunity.net/

  44. domenico raia

    siamo proprio in un mondo di M.. dove i pochi contano di più dei tanti. ma è possibile che sti cazzo di petrolieri fanno il bello e il brutto tempo come pare e piace a loro. si fanno un sacco di bei discorsi sulle energie alternative ma nessuno le incentiva e le usa come si dovrebbe.Manca il coraggio e i soldi per poter intraprendere una determinata scelta dei vari governi.Noi singoli cittadini che tanto vorremmo fare siamo senza mezzi (€) purtoppo.

  45. Tommaso Franco

    Parlare di energia e’ assai arduo! Io mi limito a dire che con immenso piacere sto preparando il progetto della mia casa con tetto a pannelli solari coibentati, orticello formato famiglia per assicurare una produzione sufficente alle esigenze, alberi di frutta attorno alla casa e bicicletta elettrica per gli spostamenti locali. Sfortunatamente sono costretto a fare tutto cio’ in un paese fuori dall’Italia, vicino all’equatore dove il sole e’ costantemente intenso. Come dice Grillo, essere produttori di se stessi, conviene ed e’ piu’ genuino.

  46. giovanni battaglieri

    caro beppe ho gia’ mandato una mia opinione ed ho accennato adf una soluzione sul futuro energetico de e’ idrogeno e’ nella nostra vita presente in tutto ed e’ all’origene della vita stessa non posso dire altro contattami il mio indirizzo e’ l’i’

  47. mauro bosisio

    ciao Beppe
    io vorrei che tutti sapessero che in merito all’inquinamento al cambio climatico del pianeta
    al quale come dato certo che ci hanno propinato e dato a bere fino a oggi
    colpevole le emissioni in atmosfera dei vari gas derivati dalla combustione del petrolio e derivati facendoci sentire tutti colpevoli e spostando di fatto l’attenzione al consumatore finale il quale pensa e risponde io purtroppo inquino perchè mi serve l’auto ponendolo in una condizione di non avere la forza di reagire perche lui stesso si sente colpevole .MA DIAMO ALLA GENTE LA TRISTE NOTIZIA CHE I PETROLIERI SANNO E Cioè che il petrolio estratto e bruciato negli ultimi 50 anni ha alleggerito il pianeta terra e di conseguenza il sole con la sua forza attrattiva ci ha portato la nostra orbita qualche centinaio di metri piu vicino a lui e i cambi climatici sono la conseguenza piu ti avvicini al fuoco piu fa caldo altro che le cazzate che i geni, scienziati foraggiati come si deve raccontano e imboniscono il popolo credulone
    diamo bastonate a chi le merita e premi a chi vanno ,beppe io non sono la persona che sa comunicare molto bene ma penso che tu possa informare trecentomila trenta milioni o piu di persone che ci stanno prendendo per il c..o due volte prima fanno gli affari loro guadagnano sulla nostra pelle (vedi la quantita di tumori generati dal benzene) e in piu satiricamente ci danno la colpa ” e colpa dll’inquinamento” generalizzando ma sottilmente facendoti sentire in colpa che bestie!! piu bruceremo petrolio piu ci avvicineremo al sole allora si che ci sarà da sudare
    ciao beppe fammi sapere
    io spero che tu ti informi di quanti milioni di quintali abbiamo alleggerito il pianeta terra bruciando il petrolio i dati certi non li potrai mai avere perchè sarebbe il crollo della texaco mobil agip q8 fina esso etc etc .
    ma possiamo fare in modo che in poco tempo abbandoniamo questa fonte di energia che ci ucciderà tutti e passiamo in breve a un sistema pulitovegetale k

    1. Lorella Lago

      Beh la cosa che mi lascia più triste è che in tutta la faccenda è solo che un inutile scaricabarile. La gente dice che sono i potenti gli scienziati e chissa cosa ancora, si inventano storie assurde di cui questa della terra che si avvicina al sole è la più comica di tutte. Ma non sarebbe più degno se ognuno di noi iniziasse a buttare meno roba nella spazzatura, evitasse di usare l’auto per cose inutili e iniziasse ad abbassare i gradi dell’abitazione?
      P.S. se la terra fosse più leggera non si allontanerebbe ne si avvicinerebbe, la distanza è data dalla velocità del pianeta non dal suo peso. Tra l’altro il petrolio che brucia non svanisce ma resta con tutto il suo peso trasformato in anidride carbonica e altre mille cosuccie. E’ possibile che l’unica risposta a dei problemi reali sia l’invenzione di fandonie assurde ed inutili?! Mettete un pannello solare e se potete fate del biodiesel come me, altro che chiacchere.
      Un saluto alla gente costruttiva e di buona volontà di cui il mondo ha tanto bisogno

  48. Calogero Paci

    Che cosa mi dite dell’olio di colza?

  49. Gabriele De Salvia

    L’ITALIA ORMAI è DIVENTATO UN PAESE DEPRIMENTE…….SOLO IL 3 O 4 %DELLA POPOLAZIONE SI RENDE CONTO A COSA STIAMO ANDANDO INCONTRO, CI SI LAMENTA DEL COSTO DELLA BENZINA MA IO AL CONTRARIO SONO MERAVIGLIATO CHE COSTI ANCORA COSì POCO. NON SI INVESTE SULL’EOLICO E SOPRATUTTO SUL SOLARE, IO SONO GEOLOGO E SO CHE SUL SOLARE SI PUò E SI DEVE ANCORA FARE MOLTO, ANZI TUTTO(QUI IN ITALIA). UN ULTIMA CONSIDERAZIONE SU QUESTO ARGOMENTO è A PARER MIO LA COSA PIù DRAMMATICA, NON C’è RISPETTO ORMAI PIù PER NULLA, NEANCHE PER L’ENERGIA, LA SI SPRECA IN MANIERA VERGOGNOSA E SI EDUCANO LE GENERAZIONI PROSSIME ALLO SPRECO TOTALE……..BASTA ACCENDERE LA TV PER RENDERSENE CONTO

  50. GIAN LUCA ORLANDI

    caro beppe, il mio commento esula un po’ dall’argomento in questione ma fondamentalmente vi e’ strettamente connesso.Riguarda qualcosa che mi e’ capitato di leggere poco tempo fa in un libro riguardo al cosidetto “gas di brown”,e della sua proprieta’ di poter essere usato praticamente in tutti i settori della vita moderna e specificamente nella produzione di energia pulita.ho fatto una mia ricerca su internet e sembra che “del gas di brown” pochi e soprattutto la comunita’ scentifica non voglia parlare o sia reticente in proposito.io non so, visto che da poco ho conosciuto il tuo blog,se questo argomento e’ gia’ stato affrontato o sia nuovo,pero’ mi piacerebbe approfondire la cosa anche con il commento e la partecipazione di altri interessati,ti saluto,gian luca.

  51. Michele Bertolino

    Aiuto!!!!!!!!!!!!!!!
    è la prima volta che uso un “Blog” spero di stare facendo le cose giuste.
    Ho bisogno di Aiuto, mi serve qualcuno che conosca una ditta svizzera la RRT power che sta proponendo un inceneritore a Ceva in provincia di Cuneo, formalmente per biomasse ma in realtà la legna non c’è, se qualcuno sa indicarmi referenze o altre esperienze con questi “signori” vi ringrazio.
    Ciao a tutti
    Michele

    1. Monica Penna

      Michele Bertolino, sono di Ceva e navigando su Internet ho scoperto che non deve cerca la RRT POWER, ma la RRT PROJECT.
      Vorrei contattarla per darle le info che ho trovato.
      mokaos@libero.it

  52. alessandro barlesi

    Salve al signor Grillo e a tutti i lettori sono venuto a conoscenza del blog tramite un amico che ha assistito allo spettacolo da lei tenuto a catania sabato 18 marzo… ho visitato la pagina inerente le energie alternative e mi è tornata alla mente una ricerca fatta casualmente su internet riguardante il fisico nikola tesla e dei sui esperimenti sull’ utilizzo della frequenza emessa dalla terra come addirittura propulsore per un mezzo a 4 ruote… ho letto che costrui addirittura partendo da una macchina presente in commercio un motore capace di sfruttare questa tecnologia, pare che questa macchina fosse silenziosissima senza alcun tipo di emissione e spinta al massimo raggiungeva i 150 km/h.. non si sa quasi nulla di tutto cio.. volevo quindi suscitare in voi interesse in questo senso anche per capire quanto è vero e quanto no. saluti da alessandro catania

    1. maurizio stranieri

      Allora, la macchina che ha fatto Tesla esiste, ma lui la doveva alimentare con dei trasmettitori di onde elettromagnetiche posti su dei tralicci.il fatto di usare le onde terrestri era una cosa in là da venire.
      Tesla ha fatto varie cose che funzionavano con la trasmissione a distanza dell’energia…Ma, anche se x me, lui è stato un grande genio, credo che nn sapesse minimamente di quanto potessero far male al nostro corpo certe onde elettromagnetiche.
      Comunque dopo soli cento anni dalla costruzione del motore elettrico di tesla, sta x essere commercializzato, montato su una macchina, appunto la “Tesla rodstar”, da 0-100 in 4s ed autonomia di 400Km.
      Ciao maurizio.

  53. Massimiliano D'Ambra

    Caro Beppe , volevo chiedere il tuo aiuto per capire dove finiscono i soldi della mia bolletta del metano.
    Leggendo attentamente le varie voci mi ritrovo a pagare circa il 40% di tasse ma non so a chi ne tantomeno chi decide questa percentuale sul consumo.
    Un ‘ altro dubbio che mi sono posto è sull’ ammontare degli aumenti , in gennaio i media davano la stangata sul metano intorno al 3-4% invece dal mio portafogli è uscito un bel 13%!!!
    Ultima cosa , volevo una tua opinione a riguardo del decreto della regione Lombardia per impedire l’ utilizzo dei camini e delle stufe fino al 31 Marzo , hanno forse paura di perdere troppe entrate??

    Grazie mille , continua cosi’

    Max

  54. MARCO GHIRARDI

    sto ristrutturando una vecchia baita di montagna in valsusa (torino) , e’ mia intenzione installare per l’energia elettrica pannelli fotovoltaici… e pannelli solari per la produzione di acqua calda…esiste qulacuno che gia’ li possiede o che puo’ darmi notizie in merito? la mia unita’ abitativa e’ di circa 140 mq. e’ mi e’ stato preventivato un costo di impianto-fotovoltaico di circa 20.000,00€ Un po’ caro se si considera che forse non potro’ rivendere l’energia in eccesso come mi e’ parso di sentire in questi giorni. chi e’ in grado di fornirmi qualche indicazione e’ molto gentile. marco

    1. Mario Martinelli

      Informazioni abbastanza dettagliate le puoi trovare sul sito legambiente.com nell’area dedicata alle energie rinnovabili.
      Ciao Mario

    2. massimiliano mori

      guarda sul sito
      http://www.ilportaledelsole.it
      Credo che i prezzi non siano molto inferiori..
      Io sto’ facendo la stessa cosa, ma l’immobile è molto più piccolo

  55. Mario Martinelli

    Ciao Beppe.
    Complimenti, sei l’unica fonte di informazione libera che conosco in Italia, BEL PAESE.
    E’ molto tempo che ti seguo ma solo adesso mi sono convinto a scriverti per proporre a te e ai lettori una notizia di cui sono venuto a conoscenza solo adesso.

    Si tratta di un’auto chiamata EOLO presentata nel 2001 al Motor Show di Bologna.
    E’ una vettura con motore ad aria compressa che con una carica di 6 ore ha un’autonomia di 10 ore di utilizzo nel ciclo urbano. Dallo scarico esce aria ad una temperatura di -20°C (utilizzata per il condizionatore nel periodo estivo). Costo di esercizio di 0,77€ ogni 100Km, e costo dell’auto stimato intorno ai 9-10mila €.
    La notizia è che dal 2001 non se ne hanno più notizie. E’ sparito pure il sito della casa costruttrice e sono in cassa integrazione i 90 operai assunti per la costruzione dei primi esemplari.
    Voglio precisare che la notizia mi è giunta via mail e scrivendo sul blog chiedo informazioni più dettagliate a chi ne sa più di me.

    Sono convinto che un altro mondo è possibile. Non è vero che dobbiamo essere schiavi del petrolio.
    Io ad esempio ho ripensato ai mezzi di trasporto, e ho riscoperto la bicicletta che è perfetta per molti degli spostamenti che facciamo quotidianamente. Ricordiamoci che sono mezzi di trasporto anche i piedi, CAMMINIAMO, che fa anche bene alla salute.

    Grazie e ciao a tutti Mario.

  56. matteo fagni

    ciao Beppe

    Complimenti per quello che fai e per la tua quotidiana lotta contro la disinformazione,vengo al punto.
    E’ mai possibile che in questo liberissimo mercato,in questa splendida società capitalistica soluzione a tutti i mali del mondo dove tutti (o quasi)i servizi pubblici cioè di pubblica necessità(luce,gas,telefono,acqua..ecc)sono privatizzati un utente(non piu’ persona) non possa decidere l’azienda dalla quale farsi fornire l’energia elettrica?
    Viva il libero mercato viva la CONCORRENZA.

  57. Antonio Esposito

    Caro Beppe,
    oggi mi è capitato di leggere, come è già avvenuto svariate volte in passato, una notizia su una scoperta che potenzialmente potrebbe cambiare il corso della storia: si tratta, in questo caso, della z-machine (link La Repubblica http://www.repubblica.it/interstitial/interstitial506924.html), una macchina capace di riprodurre la fusione nucleare. Mi aspetto, però, che, come al solito, una notizia del genere finirà nel dimenticatoio e gli scienziati ‘colpevoli’ di aver minacciato gli interessi di qualche parassita al potere, vengano messi in pensione anticipata. Sarebbe auspicabile che i governi mettessero in piedi una procedura di tracciabilità delle scoperte scientifiche a tutela del diritto, di tutti i cittadini, di sapere che fine fanno scoperte e scienziati (così come fatto per la tracciabilità alimentare, che ci ha ‘difeso’ dalla tanto temuta mucca pazza; in questo caso avremmo a che fare con la compagnia petrolifera pazza, molto più temibile).

  58. Franco Rossini

    visto che il motore a scoppio e’ ,alla fine una stufa, mi ricordo che anni fa la fiat avwva sviluppato un progetto di riscaldamento e produzione di energia per i rifugi alpini, utilizzando un motore collegato ad un generatore elettrico, funzionante a gas.
    non si potrebbe sostituire le nostre caldaie a gas e riscaldarci producendo anche energia elettrica?non sono un ingeniere e non so se e’ energeticamente conveniente, percui lascio ai piu competenti il compito di valutarne l efficacia o meglio la rendita energetica, ma utilizzare l energia di un combustibile per generare elettricita’ ed utilizzare il calore residuo per il riscaldamento, non mi sembra una cattiva idea.

    1. maurizio stranieri

      generatori a turbogas, così mi sembra che si chiamino, vengono usati come generatori elettrici x grossi impianti, ma c’era un progetto per l’uso residenziale sembra che il rendimento sia molto alto.
      maurizio

  59. Walter Greco

    Chi pensa che Tesla sia morto?

    A quanto pare esiste la International Tesla Electric Society (ITEC) che propone generatori di corrente ad energia geomagnetica.
    Provate e cercare su internet!!!

    Il futuro è in mano nostra. Ciao gente, ciao Beppo!!!

  60. Emanuele Diadema

    Riporto una frase letta su internet da uno di nome Enrico e mi piacerebbe fosse usata nel suo prossimo spettacolo:
    “la quantità di intelligenza presente sulla terra è costante; la popolazione è in aumento …”

  61. Lucia Marconi

    conosci il “Gas di Brown”?
    fatevi un giro su questi link:
    http://www.edicolaweb.net/edic038a.htm
    da EdicolaWeb, IL GAS DI BROWN
    di Mauro Paoletti
    Una nuova tecnologia, pulita, conosciuta in passato, volutamente disconosciuta oggi.
    Usata tranquillamente in Cina e anche nella Silicon Valley per produrre microchips
    per chi sa l’inglese
    http://www.brownsgas.com/
    come diceva quel tale:
    “Vi sono più cose in cielo e il terra, Orazio, di quante se ne sognano nella vostra filosofia” (Amleto, atto 1, scena V)
    Grazie e ciao
    Lucy

  62. Edi Fregolent

    Ieri sera mi sono messo a fare due conti, per capire quanto avrei risparmiato aderendo a una delle tariffe ENEL proposte. Innanzitutto mi sarei aspettato molta piu’ semplicità. Ovvero ,come in altri paesi europei, mi sarebbe bastata una proposta del tipo: “se consumi di giorno paghi un tot, quello che invece consumi dopo le 20 fino alle 07 di mattina ti costa il tot% in meno”. Un discorso di questo tipo ti porta automaticamente a spostare i consumi di sera o notte, quando di energia elettrica non c’e’ penuria! Invece…
    non è cosi. Tralasciamo pure il fatto che si pagano poco i KWh solo se consumi pochissimo o moltissimo (e su questo tanto si potrebbe dire). Tralasciamo le convinzioni piu’ o meno “ecologiche” che ognuno può avere (o meno). Ragioniamo solo di vile denaro. Innanzitutto devo pagare un canone per avere la tariffa “convenientissima”. Vabbè siamo in Italia, un canone non lo si nega a nessuno… Vado sul sito e consulto la tariffa che più sarebbe conveniente per me: la bioraria “sera”. Faccio 4 conti con le mie bollette precedenti alla mano (consumo circa 3000KWh all’anno) ed ecco che scopro che dovrei rompere le balle a tutta la famiglia per spostare almeno il 25-35% dei consumi nelle ore dalle 19.00 alle 01.00. Se non raggiungo tale percentuale, nessuna paura! Ti verrà applicata la tariffa normale (ma il canone lo paghi lo stesso, eh..che credevi?!) Bene facciamo un conteggio e, udite udite, scopro che raggiungerei un risparmio ANNUALE di ben 14,27 euro! Ah beh, allora… MA SCHERZIAMO? Cara ENEL, dopo aver letto queste cose, che lasciano chiaramente capire in che lungimirante modalità in Italia si voglia spingere la gente al risparmio energetico e all’uso consapevole delle energie, ti comunico che ho comunicato a mia moglie di fare lavatrici e lavastoviglie quando le pare e possibilmente nella fascia oraria dalle 10.00 alle 17.00 dal lunedi al venerdi. A proposito: bello lo spot nel quale ci dici come usare meglio l’energia, a tuo solo vantaggio!!

  63. Franca Tassinari

    sapevo che le multinazionali dei petrolieri,per tutelare i loro interessi, hanno sempre ostacolato la ricerca di fonti di energia alternative al petrolio, ma non sapevo (lo ho letto oggi su Consumatori in un articolo di Mario Tozzi) che i 10.000 miliardi di dollari che hanno investito in infrastrutture per la vendita dei derivati del petrolio non sono ancora stati ammortizzati.Questo, secondo me, la dice lunga sulle difficoltà che continuerà ad incontrare la ricerca di fonti di energia rinnovabile e, soprattutto l’utilizzo su larga scala di quelle che sono già disponibili. Se è vero che l’età della pietra è finita non per mancanza di pietre, temo che l’età del petrolio finirà solo quando non ci sarà più petrolio, o quasi. Spero di essere un po’ troppo pessimista…

  64. Salvo Criffò

    La Liquidità dell’Enel.
    Se ho capito bene quanto riportato dai principali TG nei giorni scorsi, l’Enel si troverebbe in “difficoltà” perché ha troppa liquidità: non sa come investire la somma di €15.000.000.000 (i “suoi” risparmi).
    Mi domando: è forse ipotizzabile il fatto che le tariffe applicate dall’Enel, in tanti anni di regime di monopolio, non corrispondessero al reale prezzo di mercato ma fossero “lievemente” gonfiate?
    In tal caso, non si potrebbe togliere l’Enel da questa situazione di imbarazzo, costringendola a restituirci ciò che per tanti anni ha indebitamente prelevato dalle nostre tasche?
    Speriamo che qualcuno faccia LUCE sulla vicenda.

  65. Marco Vigna

    Ciao Beppe e ciao a tutti,
    ieri sono stato al tuo spettacolo di Milano e inutile dire quanto si rimanga folgorati dai tuoi discorsi. Parli di scandali, di uomini corrotti e politici ignoranti. Ma non dimentichiamoci che in alcune cose il destino del pianeta è già in mano a noi. Se parliamo di energia, di sprechi e di inquinamento perchè non citare chi usa la macchina anche per fare due metri? Dove è finita la capacità di camminare? E il fatto che non ci si riesce ad organizzare per il proprio vicino per andare al lavoro con un’auto sola? Ogni giorno prendo i mezzi pubblici: non esistono auto con due passeggeri! Ma la macchina è un mezzo così fondamentale? Le gambe non sappiamo più a cosa servono. Ormai siamo un optional delle auto insieme all’impianto stereo con cd, fendinebbia e climatizzatore. E poi ci lamentiamo perchè la benzina costa e c’è traffico. Possiamo farne a meno. Sembriamo così tremendamente ottusi.
    Ciao a tutti.
    Marco “pigna”

  66. lucio matteucci

    salve: Ho contattato una azienda ItaloArgentina che opera in italia (in tutto il territorio) sul settore del ….Fotovoltaico……
    Se vi interessano preventivi o ulteriori dati in materia info: l.matteucci@activenetwork.it

    1. TOTO GIANFRANCO

      sono molto interessato mi dai per favore tutte le informazioni per mettermi in comunicazione con l’azienda italo-argentina del fotovoltaico?
      grazie
      G.TOTO

  67. cabu frode

    si secondo me hai perfettamente ragione su questo argomento. in quale liceo hai studiato?

  68. Corrado Dindo

    Usando una caldaietta a gas (solo per acqua e non per riscaldamento), ho notato una diminuzione notevole della temperatura. La doccia riesco a farla con acqua tiepida, mentre qualche settimama fa era calda. Puo essere dovuto al problema esposto dal sig.Giuseppe Favatà ?? Cosa posso fare ?? Perchè non ho alcuna intenzione di lasciare correre….
    Complimeti e grazie per l’aiuto che ci stai dando
    Saluti

  69. Enrico Gozzo

    Abito in un palazzo, quattro piani,120 appartamenti, lunghissimo!
    La terrazza non utilizzata, consentirebbe una centrale fotovoltaica.
    Dovessimo in italia sfruttare questi spazi, esporteremmo energia!
    Ma, ho fatto quattro conti, interrogato qualche condomino…
    Costa troppo!
    Mi chiedo; quanto costa una centrale nucleare? e
    le scorie? quanto costa smaltirle? e chi se le piglia?
    Ciao a tutti. Enrico

    1. Gianni Caro

      Caro amico , se il fotovoltaico è ancora (per noi persone normali )molto costoso , un impianto solare per la sola produzione di acqua calda ad uso sanitario costa decisamente meno.
      Noi ci occupiamo di queste cose da trent’anni e funzionano.
      Se solo lo stato ci appoggiasse (è successo alla fine degli anni settanta inizio anni ottanta)sarebbe tutto più facile .

      Non sono in grado di quantificare il costo relativo a tutta l’impiantitistica per casa tua , un conto è fare una villetta un altro condo un condominio.

      Ma ci sono molte aziende italiane in grado di farlo , sicuramente anche vicino a casa tua.
      Il prezzo dovrebbe essere più basso di un fotovolatico, anche se non ti fai l’energia elettrica ma l’acqua calda .

      Da noi , in Piemonte ,questi impianti ti permettono di non usare la caldaia per sei / otto mesi l’anno ( periodo primavera,estate e inizio autunno)sarebbe già una soluzione.

      Ti saluto .

      Gianni Caro – Gattinara (VC)

  70. De Santis Giorgio

    Guardate quanto consuma la fiaccola delle Olimpiadi e pensare che stiamo in emergenza Gas e ci dicono di abbassare le temperature Vergognoso!

    E’ stato svelato il braciere olimpico di Torino 2006, curato da Pininfarina, che custodira’ cinque fiamme, una per ogni cerchio olimpico. Si tratta di una torre di 57 metri, alta quanto un edificio di 20 piani, formata da 5 tubi lanciati verso l’alto. Il fuoco brucera’ 8 mila metri cubi di gas all’ora,(io li ho consumati in 9 anni nella mia abitazione) per un totale di 2,8 milioni di metri cubi.

  71. marzia marzoli

    Sono mesi che il comitato no coke di Tarquinia tenta di raggiungerti…
    Noi vorremmo solidarietà perchè stiamo combattendo contro la riconversione a carbone di civitavecchia da soli perchè tutti i mezzi di informazione ci hanno censurati ripeto tutti.
    Noi abbiamo un dvd realizzato da un professionista che raccoglie tutte le notizie tecnico e mediche del no al carbone.
    E’un documento efficace e sopratutto tutti i dati provengono da fonti inconfutabili.
    Vorremmo fartelo vedere.
    Se tu ci darai la tua solidarietà ci sentiremo meno soli.
    Marzia “lo zoccolo duro” del comitato no coke di Tarquinia.

    1. maurizio stranieri

      nn volete il carbone?E xké?
      le polveri liberate dalla centrale fanno venire giusto un po’ di tumori alla popolazione…dai, nn fate i difficili!
      Nn appena ci fù il black out in italia dovuto ad un problema di linee di trasporto elettrico e nn di produzione di energia, subito vidi dei bei e bravi politici cominciare a promuovere le centrali a carbone!
      E xké proprio il carbone?
      Xké cn la fine del petrolio usciranno sistemi di produzione alternativi che escludono la combustione!
      Allora questo è il momento giusto x vendere il carbone, che domani nn servirà + a nulla.
      Mi spiace veramente, maurizio.

  72. BONUCCHI MASSIMO

    CIAO BEPPE SEI GRANDE, IN QUESTO PERIDO SI DICE CHE CI STIANO CHIUDENDO IL RUBINETTO DEL GAS DALLA RUSSIA OPPURE CHE TRA LA RUSSIA E L’EUROPA CI SIA QUALCHE FURBETTO CHE ATTINGE ALLE FORNITURE………………………………..
    COME AL SOLITO ESISTONO TECNOLOGIE CHE SE OPPORTUNAMENTE “POMPATE” O SEMPLICEMENTE AIUTATE POTREBBERO FARE SORRIDERE COME QUANDO SULLA NEVE TUTTI SLITTANO E TU SULLA TUA 4X4 TE LA RIDI PASSANDO OLTRE…
    LA O MEGLIO LE TECNOLOGIE SI CHIAMA BIOGAS E COGENERAZIONE, IL BIOGAS E’ “METANO” CHE DERIVA DALLA FERMETAZIONE DI MATRERIALI ORGANI DI SCARTO, E VISTO CHE QUESTI MATERIALI DI SCARTO VENGONO PRODOTTI PERCHE’ BISOGNA PROPRIO BUTTARLI VIA SENZA FARNE BIOGAS… E ALLO STESSO MODO PERCHE’ NON POSSO FARE DELLA CORRENTE ELETTRICA E SCALDARMI ALLO STESSO TEMPO PORTANDO IL RENDIMENTO DI UN MOTORE A SCOPPIO DAL 30/40 % AL 80/90 %.

    CIAO CIAO

  73. Andrea Gabrielli

    Molti zuccherifici in italia stanno chiudendo. Specialmente nella mia regione, l’Emilia Romagna.
    Ho sentito che con qualche modifica algli impianti si può produrre alcool etilico invece di zucchero. Sì, proprio quello che utilizzano in Brasile per fare funzionare le automobili. Con un apposito dispositivo le auto possono andare a benzina o ad alcool.
    Ma è proprio vero?
    Se sì è mai possibile che questa idea non venga in mente ai nostri governanti? O a qualcuno che abbia voce in capitolo?
    Sarebbe un bel risparmio energetico, no?

  74. Stefano Muntoni

    ciao Beppe, volevo chiederti se puoi informarci meglio sull’energia di tipo sperimentale ( pulita ) che da alcuni anni si cerca di produrre con l’elio e lidrogeno, ossia mediante la fusione a freddo, non se ne parla mai, e quando se ne parla sembra che stiano a spiegare cose che possono che noi comuni mortali non possiamo capire, alcuni nazioni che posseggono questa tecnologia, non sembra vogliano condividerla con altre nazioni.

    Ti chiedo gentilmente se almeno tu potresti riuscire ad indagare meglio su questo argomento, visto che io oltre a trovare informazioni di tipo tecnico su qualche enciclopedia, non riescoa trovare molto.

    Ps. In italia con il carbone siamo tornati indietro di 150 anni

    Saluti dalla Provincia di NUORO
    Adiosu

  75. Fernando Corengia

    Caro Beppe,
    Tra le proposte per l’Energia metterei anche la riduzione delle confezioni dei beni alimentari e non. Quanta energia ci vuole a produrli, trasportarli ed infine eliminarli?
    Chi non ha mai avuto la sensazione che il sacco della spazzatura sia sempre più grande della spesa fatta al supermercato?
    Saluti

  76. Fernando Corengia

    Caro Beppe,
    Tra le proposte per l’Energia metterei anche la riduzione delle confezioni dei beni alimentari e non. Quanta energia ci vuole a produrli, trasportarli ed infine eliminarli?
    Chi non ha mai avuto la sensazione che il sacco della spazzatura sia sempre più grande della spesa fatta al supermercato?
    Saluti

  77. francesco palmizio

    Premesso che, la terra l’abbiano in prestito e pertanto dobbiano restituirla ai nostri figli nelle condizioni migliori possibili e senza per questo rinunciare al progresso che ha reso piacevole e confortevole la vita. Sono del parere che esistono ancora spazi notevoli per produrre, tutto ciò che é necessrio all’uomo, nel rispetto dell’ambiente e delle regole di mercato. Ad esempio, l’istituzione internazionale che regola lo scambio delle merci, può e deve fare di più perché sul mercato siano immesse merci prodotte secondo regole universali che rispettano l’uomo e il suo ambiente che lo circonda.Inltre, perché non si privilegia l’uso del trasporto collettivo (ferrovia, nave e aereo)anche perché é bello, risparmioso, facilita gli incontri,aumenta la sicurezza e produce meno danni all’ambiente, nonché crea ulteriori oportunità di crescita dei posti di lavoro stabili.Ancora, perché il gruppo FIAT non produce automobili che utilizzano sia il metano che la benzina? Infine, perché questo gruppo industriale, che tanto influenza i governi italiani (escluso il governo presieduto da De Gasperi) nelle scelte strategiche, in particolare nel trasporto pubblico e privato, non propone di far funzionare i mezzi pubblici e/o ad uso pubblico, con il citato metano, oppure con l’idrogeno. quest’ultimo carburante viene prodotto dallo smaltimento dei rifiuti solidi urbani, mediante una tecnologia, tutta italiana, che va sotto il nome di gassificazione dei rifiuti. Produrre idrogeno o energia elettrica mediante questa tecnologia ha il vantaggio che é molto più redditizia dei cosidetti termovalorizzatori ed hanno il grande vantaggio di non produrre polveri inquinanti.Infatti,il gassificatore non ha bisogno di camini per disperdere nell’aria i fumi e quant’altro non dichiarato; ha un rendimento termico doppio e funziona, mediamente,8.000 ore all’anno contro le 4.000/5.000 degli impianti attualmente in funzione nel ns territorio.Per finire investire nella ricerca anche sul nucleare é indispen

  78. gianni poletto

    Negli anni dal 1995 al 2001 ho preparato uno studio per realizzare un sistema di car sharing/car pooling in grado di generare un utile per il gestore, adatto alle nostre congestionate città.
    La città di Torino lo ha accettato ed ha potuto accedere ai finanziamenti previsti dalla “legge Ronchi” (ottenendo circa tre miliardi di lire).
    Adesso il Car sharing è realtà.
    Anche se dopo tanto lavoro non sono mai stato pagato (non è l’obbiettivo che intendo raggiungere scrivendo qui), sono sempre convinto che, se si individuano strade percorribili si debba proporre di percorrerle.
    Così ne propongo ancora una che emergeva come praticabile dagli studi collaterali al car sharing.
    Il modello di riferimento è internet: l’informazione messa in rete ne garantisce la continuità. Credo assolutamente che per la produzione d’energia valga lo stesso concetto. Il suolo italiano è coperto da centinaia di km quadrati di capannoni industriali. Ricopriamoli di pannelli fotovoltaici e mettiamoli in rete. Facciamo una legge che lo renda obbligatorio e finanziamo gli interventi: prendiamo il valore dell’investimento necessario per una centrale nucleare e invece di fer ingrassare le mafie che ruotano intorno ai grandi appalti, spalmiamolo sui tetti dei capannoni esistenti.
    Impatto ambientale uguale a zero!
    Poi per ogni metro quadrato di nuova costruzione la legge obblighi ad installare una superficie “x” di fotovoltaico. Diamo a questa “x” un valore ragionevole.
    Qualche comune illuminato lo ha già fatto. Facciamolo su scala nazionale: l’Italia è o non è il paese del sole? A Catania c’è un embrione di Sylicon Valley italiana. Diamogli lavoro, facciamola crescere. Sarà nuova occupazione, sarà la fine del monopolio e la democratizzazione dell’energia, un passo in avanti per dipendere meno dall’estero senza costruire nuovi mostri ambientali, un modo per distribuire su tutto il territorio nazionale opportunità di lavoro duraturo, ecologico e tecnologicamente avanzato.
    un saluto a tutti.

    1. enrico gozzo

      Tu sei una persona saggia, però non penso, che nessuno abbia avuto la tua stessa idea.
      Purtroppo credo che l’abbiano sotterrata e ricoperta di euro!
      Dobbiamo sconfiggere queste persone, che antepongono i loro interessi a quelli della collettività.
      Liberiamoci dell’ideologia, votiamo i programmi e facciamoli rispettare!
      Ciao

  79. gianni poletto

    Negli anni dal 1995 al 2001 ho preparato uno studio per realizzare un sistema di car sharing/car pooling in grado di generare un utile per il gestore, adatto alle nostre congestionate città.
    La città di Torino lo ha accettato ed ha potuto accedere ai finanziamenti previsti dalla “legge Ronchi” (ottenendo circa tre miliardi di lire).
    Adesso il Car sharing è realtà.
    Anche se dopo tanto lavoro non sono mai stato pagato non è il mio obbiettivo che intendo raggiungere scrivendo qui) sono sempre convinto che, se si individuano strade percorribili si debba proporre di percorrerle.
    Così ne propongo ancora una che emergeva come praticabile dagli studi collaterali al car sharing.
    Il modello di riferimento è internet: l’informazione messa in rete ne garantisce la continuità. Credo assolutamente che per la produzione d’energia valga lo stesso concetto. Il suolo italiano è coperto da centinaia di km quadrati di capannoni industriali. Ricopriamoli di pannelli fotovoltaici e mettiamoli in rete. Facciamo una legge che lo renda obbligatorio e finanziamo gli interventi: prendiamo il valore dell’investimento necessario per una centrale nucleare e invece di fer ingrassare le mafie che ruotano intorno ai grandi appalti, spalmiamolo sui tetti dei capannoni esistenti.
    Impatto ambientale uguale a zero!
    Poi per ogni metro quadrato di nuova costruzione la legge obblighi ad installare una superficie “x” di fotovoltaico. Diamo a questa “x” un valore ragionevole.
    Qualche comune illuminato lo ha già fatto. Facciamolo su scala nazionale: l’Italia è o non è il paese del sole? A Catania c’è un embrione di Sylicon Valley italiana. Diamogli lavoro. Sarà nuova occupazione, sarà la fine del monopolio e la democratizzazione dell’energia, un passo in avanti per dipendere meno dall’estero senza costruire nuovi mostri ambientali un modo per distribuire su tutto il territorio nazionale opportunità di lavoro duraturo, ecologico e tecnologicamente avanzato.

  80. Alessio Fantini

    Voglio portarvi per una volta un esempio positivo,di gente che va controtendenza,di un sindaco che una volta presa la poltrona non si è solo seduto sopra come fanno in tanti ma sta cercando di fare cose importanti.Il sidaco del paese di Roncobello in provincia di Bg ha fatto una cosa semplice che tutti i sindaci doverebbero fare,ha fatto installare delle turbine dentro l’impianto idrico del proprio paese producendo così parecchia elettricità.Vendendo questa all’ENEL fa guadagnare e farà guadagnare parecchi soldi al suo comune per la sua comunità alla sua gente…..Forse se tutti sindaci agissero gurdando l’interesse del proprio comune e della natura e non solo per arricchire le loro tasche le potrebbero iniziare a girare in un altra maniera grazie a tutti per la vostra attenzione.

  81. massimiliano dufour

    Mi potete dare una mano?
    OGGETTO : Pannelli solari – Divieto del comune di Sesto Fiorentino (FI)

    Il comune dove abito sembrano voler “ostacolare” le energie rinnovabili. Ha infatti espresso “parere sospeso” alla mia domanda di collocare circa 15 mq di pannelli solari fotovoltaici su una superficie di tetto di 80 mq. Ma per comodità le allego la lettera che ho scritto al sindaco.

    Al Signor Sindaco
    Comune di Sesto Fiorentino (FI)
    Piazza Vittorio Veneto, 1
    50019 SESTO FIORENTINO (FI)

    Egregio Signor Gianassi,

    ho da poco ricevuto la comunicazione della commissione edilizia del Comune di Sesto Fiorentino che ha respinto la mia richiesta di installare dei pannelli fotovoltaici sul mio tetto.
    La cosa mi ha stupito sotto diversi punti di vista:
    In primo luogo i pannelli solari in generale (che da vedere sono solo dei vetri scuri) creano un impatto visivo davvero basso, come delle finestre. Non si può davvero affermare che il panorama paesaggistico ne risenta.
    In particolare i miei pannelli sarebbero appoggiati su una falda di tetto che ne nasconderebbe quasi per intero la vista da chiunque.
    Abbiamo infatti studiato bene la collocazione dei pannelli per nasconderli il meglio possibile.
    Oltretutto ho allegato anche delle fotografie per dimostrare che i pannelli quasi non si vedono dalla pubblica via. Essendo poi una casa nascosta da cipressi e con una sola strada nelle vicinanze, bisognerebbe proprio venire a cercarli per vederli.
    Oltretutto nelle immediate vicinanze c’è una grossa discarica (credo di rifiuti ospedalieri).
    Quindi non si capisce come pochi metri quadrati di pannelli solari (visibili solo da chi li cerca) non siano ammessi mentre centinaia di metri quadri di discarica siano compatibili col paesaggio.
    Infine, sono convinto che anche il Comune di Sesto Fiorentino, di fronte alla attuale crisi energetica, debba pre

  82. lucio matteucci

    salve sono riuscito a trovare una azienda argentina che stà operando in italia nel settore del fotovoltaico… se avete richieste o domande scrivetemi che li contatterò x voi e vi richiameranno. l.matteucci@activenetwork.it
    lucio matteucci

  83. Maurizio Sattolo

    Grande Beppe!
    Ti scrivo dalla provincia di Trieste,sto valutando la sostituzione del mio impianto di risaldamento a gasolio (nella mia zona non esiste il metano!), con un impianto termico policombustibile a mais! In quanto sembra che sia il sistema più economico e tra i meno inquinqnti reperibili in giro, risparmio garantito tra il 40 e 60%.
    Esistono già produttori di sistemi,(Tatano e Kondor) composti da bruciatori e caldaie ad altissimo rendimento che consentono di utilizzare circa un centinaio di tipi di granaglie anche avariate per utilizzarle a scopo combustibile. Il criterio non appare scevro di emissioni in atmosfera, ma almeno le particolari tecnologie applicate consentono mediante una doppia circolazione dei fumi, una completa combustione dell’ossido di carbonio.
    Una interessante caratteristica è la rinnovabilità della fonte energetica e la facilità di reperimento.
    Questi sistemi sono dotati di una cisterna interrata per le granaglie e sono alimentati con sistemi pneumatici o meccanici (vite senza fine)e possiedono sistemi automatici di aspirazione delle ceneri.
    Un’ altro interessante vantaggio è quella di non aver a che fare con uno Stato che si arricchisce sul freddo degli altri con accise e balzelli che si commentano da se.
    Ti informo che il prezzo del gasolio da riscaldamento nella vicina Slovenia si aggira sui 130 Talleri al litro (0,546 €) mentre nel nostro paese il prezzo supera 1,15€.
    Ho fatto molta fatica a mantenere un linguaggio moderato!
    In gamba!
    Maurizio Sattolo

    1. gianni guerrini

      anch’io cercavo una caldaia a mais ….. ma non capisco quale sia il modello più adatto a me… però lo farò tanto più che lavoro in campagna e il combustibile lo faccio da me………

  84. Raimondo Mantovani

    Cari tutti, ma prima di pensare a nuove centrali nucleari dobbiamo chiederci quanta ” energia si spreca ” per scaldarci e molto di più per raffrescarci. Allora? cosa ne dite di evitare questi sprechi? come ? progettando meglio ed isolare di più gli edicici che, come è noto, consumano il 40% di energia utilizzata in Europa. Stiamo inserendo nelle abitazioni pannelli isolanti di origine petrolifera (polistireni) ed a basso spessore anzichè fibra di legno, energia che ci rinnova la natura ed ad alto spessore. a cosa ci servono le centrali nucleari? per disperdere l’energia dalle pareti e dai tetti?….bella prospettiva davvero. l’alternativa è isolare per risparmiare e sfruttare il sole, la terra e gli elementi naturali con un buon progetto. Le fonti non rinnovabili teniemole come scorta di emergenza. basterebbe togliere gli investimenti agli armamenti per…….o no?

  85. Fabio Minici

    Comunicato ANSA dei Verdi con i dati REALI circa il problema di fornitura del gas (fonte:controradio/radio popolare Milano)
    VERDI:’EMERGENZA GAS? UNA TRUFFA A VANTAGGIO DEGLI INQUINATORI’
    Il decreto ora c’è:un grado in meno nella temperatura del riscaldamento delle abitazioni e degli uffici (ma chi controlla?),un’ora in meno nella durata del riscaldamento stesso (ma chi controlla?) con l’esclusione di ospedali,case di cura,centri di assistenza per anziani,scuole,asili e asili nido; e la riapertura di centrali,chiuse un paio di anni fa,che lavorano con combustibili senza zolfo o a basso tenore di zolfo. Senza escludere ‘qualche ritocco alle bollette dell’energia’. Ci mancherebbe… Giusto? ‘Una truffa, se avessimo tempo e soldi per denunciare il governo lo citeremmo in giudizio per procurato allarme’ dice Fabio Roggiolani dei Verdi Toscana.
    ‘Dalla Russia ci arriva solo un quarto del gas che importiamo-prosegue Roggiolani-e la riduzione di cui si parla, su quel quarto, è dell’8 o del 12 per cento. Quindi in totale si tratta di un calo di poco superiore al 2% sule forniture complessive. Insomma ne potremmmo tranquillamente venire a capo, attraverso gli altri nostri fornitori’.
    E allora?
    ‘Allora ci stanno raccontando una frottola per costringere le regioni refrattarie,tra cui la Toscana,a tornare alla logica del carbone e, appunto, del’olio combustibile, che, come dimostra il caso di Piombino e della centrale di Tor del Sale, dannenggiano in maniera irreversibile l’ambiente e provocano morie di annimali a causa delle diossine che emettono’.
    Tor del Sale è una centrale dell’Enel che, nonostante le sollecitazioni della regione datate oramai cinque anni cinque, continua a far orecchie da mercante sulla possibile riconversione, pur avendo accettato di tenere al minimo regime la produzione, fino a 1.200 mega watt.
    ‘L’Enel-chiosa ancora Roggiolani–è un monopolista e come tale si comporta, gurdando ai profitti e godendo in questo della compiacenza del governo’

  86. Fabio Minici

    Comunicato ANSA dei Verdi con i dati REALI circa il problema di fornitura del gas (fonte:controradio/radio popolare Milano)
    VERDI:’EMERGENZA GAS? UNA TRUFFA A VANTAGGIO DEGLI INQUINATORI’
    Il decreto ora c’è:un grado in meno nella temperatura del riscaldamento delle abitazioni e degli uffici (ma chi controlla?),un’ora in meno nella durata del riscaldamento stesso (ma chi controlla?) con l’esclusione di ospedali,case di cura,centri di assistenza per anziani,scuole,asili e asili nido; e la riapertura di centrali,chiuse un paio di anni fa,che lavorano con combustibili senza zolfo o a basso tenore di zolfo. Senza escludere ‘qualche ritocco alle bollette dell’energia’. Ci mancherebbe… Giusto? ‘Una truffa, se avessimo tempo e soldi per denunciare il governo lo citeremmo in giudizio per procurato allarme’ dice Fabio Roggiolani dei Verdi Toscana.
    ‘Dalla Russia ci arriva solo un quarto del gas che importiamo-prosegue Roggiolani-e la riduzione di cui si parla, su quel quarto, è dell’8 o del 12 per cento. Quindi in totale si tratta di un calo di poco superiore al 2% sule forniture complessive. Insomma ne potremmmo tranquillamente venire a capo, attraverso gli altri nostri fornitori’.
    E allora?
    ‘Allora ci stanno raccontando una frottola per costringere le regioni refrattarie,tra cui la Toscana,a tornare alla logica del carbone e, appunto, del’olio combustibile, che, come dimostra il caso di Piombino e della centrale di Tor del Sale, dannenggiano in maniera irreversibile l’ambiente e provocano morie di annimali a causa delle diossine che emettono’.
    Tor del Sale è una centrale dell’Enel che, nonostante le sollecitazioni della regione datate oramai cinque anni cinque, continua a far orecchie da mercante sulla possibile riconversione, pur avendo accettato di tenere al minimo regime la produzione, fino a 1.200 mega watt.
    ‘L’Enel-chiosa ancora Roggiolani–è un monopolista e come tale si comporta, gurdando ai profitti e godendo in questo della compiacenza del governo’

  87. massimo rinaldi

    Attenzione: Riguardo alla crisi energetica del gas metano,caro
    beppe guarda un pò cosa si stanno inventando per poter aumentare il prezzo;ogni giorno i vari tg continuano ad alimentare lo spettro del gelo causato dalla carenza di metano importato dalla Russia ,provvedimenti per ridurre le temperature dei locali da 20 a 18 gradi per far fronte alla grave carestia a cui andremo inesorabilmente incontro,fanno ridere quando fanno vedere che in Russia sono a -30 condomini ibernati ecc ..come se là fosse una novità idraulici che col cannello tentano di disgelare le tubazioni armai perdute ,ma facessero una buona volta un’opera di umiltà .diteci chiaro non abbiamo più una lira dateci ancora un pò dei vostri soldi senza scomodare i Russi ciao.

  88. Michele Quaini

    Ciao Beppe,
    voglio segnalarti che ieri sera a Ballarò,
    Bertinotti ha spiegato che in questi anni hai lavorato più tu nel campo dell’energia alternativa che tutto il governo messo assieme.
    Spero che a questo intervento si aggiunga una serie di fatti da parte del prossimo governo e non dei soliti “sputi da campagna elettorale”.
    Magari potranno fare uno strappo alla regola e ripresentarti perfino in televisione a discutere l’argomento,ma mi rendo conto che siamo in italia e non sò se allora sarà legale.
    Con ammirazione:
    Quaini Michele (Mantova)

  89. Enrica Tarquini

    Complimenti per il Blog…..ho sentito Tremonti favorevole al nucleare così come la Francia a livello europeo….come ci difendiamo? come allontanare l’ulteriore spauracchio? sembra che i governanti del mondo non vogliono prendere coscienza che il rispetto dell’ambiente coincide con il rispetto della vita e degli esseri viventi! come far sì che questa folle idea prenda corpo?buon lavoro a tutti

  90. paolo razzi

    Alla fine tutti i conti tornano .. nell’estate ho seguito vari articoli su Repubblica sulle vicende del cambio di dirigenze all’ENI per favorire la sottoscrizione di un famoso contratto fra GAZPROM e una società la CEI per commercializzare gas russo al posto dell’ENI che non scordiamo è proprietà dello stato (e quindi se quadagna fa profitti per noi..) Ora siamo al ‘redde rationem’ ..GAZPROM sta stringendo la presa… e ne usciranno fuori dei bei soldi..che finiranno nelle tasche dei soliti noti… prendetevi la briga di leggere questo bell’articolo dal sole 24…..

    *********

    LA PARTITA ENERGETICA / IL CASO GAZPROM**********

    Quella garanzia sul gas russo

    La Sace e il metanodotto voluto da Putin – I bond della società moscovita «coperti» dalla Spa italiana – Central Energy Italia punta a un business tra i 4 e i 6 miliardi di euro

    +++++
    DI JACOPO GILIBERTO
    +++++
    Nella partita del business del metano russo è entrata anche la Sace, la Spa che assicura le aziende italiane all’estero. Una partita importante, con il potenziamento programmato per il gasdotto che dalla Siberia fa arrivare il metano fino al confine italiano del Tarvisio.
    In luglio la Sace ha controgarantito un bond della Gazprom per 1,2 miliardi di dollari. È stata la prima operazione di questo tipo condotta dalla società assicuratrice pubblica. Lo ha fatto per un’azienda non italiana dalla quale l’Italia importa circa 21 miliardi di metri cubi di metano l’anno. Perché? …

    andate sul sito del sole24ore e scopritelo!!!!

  91. paolo razzi

    Alla fine tutti i conti tornano .. nell’estate ho seguito vari articoli su Repubblica sulle vicende del cambio di dirigenze all’ENI per favorire la sottoscrizione di un famoso contratto fra GAZPROM e una società la CEI per commercializzare gas russo al posto dell’ENI che non scordiamo è proprietà dello stato (e quindi se quadagna fa profitti per noi..) Ora siamo al ‘redde rationem’ ..GAZPROM sta stringendo la presa… e ne usciranno fuori dei bei soldi..che finiranno nelle tasche dei soliti noti… prendetevi la briga di leggere questo bell’articolo dal sole 24…..

    *********

    LA PARTITA ENERGETICA / IL CASO GAZPROM**********

    Quella garanzia sul gas russo

    La Sace e il metanodotto voluto da Putin – I bond della società moscovita «coperti» dalla Spa italiana – Central Energy Italia punta a un business tra i 4 e i 6 miliardi di euro

    +++++
    DI JACOPO GILIBERTO
    +++++
    Nella partita del business del metano russo è entrata anche la Sace, la Spa che assicura le aziende italiane all’estero. Una partita importante, con il potenziamento programmato per il gasdotto che dalla Siberia fa arrivare il metano fino al confine italiano del Tarvisio.
    In luglio la Sace ha controgarantito un bond della Gazprom per 1,2 miliardi di dollari. È stata la prima operazione di questo tipo condotta dalla società assicuratrice pubblica. Lo ha fatto per un’azienda non italiana dalla quale l’Italia importa circa 21 miliardi di metri cubi di metano l’anno. Perché? …

    andate sul sito del sole24ore e scopritelo!!!!

  92. alessandro lunetta

    Complimenti a Beppe Grillo ed a chi partecipa al blog.Sono rimasto esterrefatto.Allora c’è ancora qualcuno che cerca di far funzionare le cellule cerebrali senza partecipare alla fiera dei luoghi comuni che si svolge quotidianamente nei media italiani!
    Credo che ci siano due problemi di fondo che fanno sì che i politici abbiano sempre trascurato o trattato in maniera sbagliata il problema dell’energia(oltre l’immensa forza della lobby del petrolio): 1) il fatto che politicamente è più utile a loro,in fatto di voti,far costruire un megaimpianto,che sia a gas,a petrolio o a carbone,piuttosto che fare una politica di decentralizzazione della produzione di energia con piccole centrali ad energia rinnovabile accoppiata con una seria azione di taglio sugli sprechi energetici. 2)il fatto che i politici, italiani in particolare,non sono abituati a guardare al di là del proprio naso.Figuriamoci come possono fare programmi pluriennali investendo risorse oggi per la ricerca che un domani o dopodomani permetterà ai nostri figli di migliorare notevolmente la qualità della vita.Ho sentito un’intervista ad uno scenziato italiano che stà portando avanti una ricerca su una specie di pellicola luminosa che emana luce senza necessità di essere alimentata elettricamente e può cambiare di aspetto, come uno schermo, solo che è una pellicola e potrebbe essere applicata su qualsiasi oggetto.Pensate cosa potrebbe fare un prodotto del genere! Ebbene il gruppo di scienzati che stà portando avanti la ricerca ha quasi finito il suo budget e non riuscirà a portarla a termine,almeno in italia, visto che nessun ente privato o pubblico è interessato a finanziarla.Così andranno in qualche altro paese più evoluto del nostro a sviluppare questi interessantissimi studi.Sul piano della ricerca si potrebbero veramente aprire nuovi mondi.E così per 1000 altre ricerche possibili.Che rimarranno solo nella carta.Fin quando non saranno scoperte a fini militari,come successo con pc,internet,gps,nucleare,ecc

  93. stefano periani

    Guardando la Tv, ma specialmente parlando con chi ha installato pannelli foto-voltaici e tempo-solari ma sopprattutto facendo 2 conti alla mano (che è quello più importante), posso dire che:
    – i pannelli TEMPO-SOLARI ogni giorno mi possono dare 600 LITRI di acqua alla temperetura di 30-35°C (un normale impianto per un appartamento) anche d’inverno – per cui anche adesso – anche se fuori di casa ci sono -8°C
    – i pannelli foto-voltaici montarli costano circa 7 milioni delle vecchie Lire per ogni Kilowatt. considerando 8 ore di luce al giorno, l’enel mi paga oggigiorno 0,45 €/Kilowattora alla fine dell’anno mi paga 5600 €, anzi a dirla tutta 5000 visto che 600 € li uso in casa (normale bolletta)… in neanche 5 anni ho ammortizzati l’impianto energetico…

    Concludendo: se tutti mettessimo pannelli termo-solari e foto-voltaici, potremmo quasi chiudere le linee di corrente che ci arrivano dalla Francia e il Gas della Russia.

    Non trovate?

  94. edoardo pellegrini

    Egregio sig. ministro, Onorevole Scaiola,

    Ieri sera, con grande piacere, ho ascoltato i suoi preziosi consigli per risparmiare energia:
    -Abbassare il termostato;
    -Spegnere lo stand by;
    -Non coprire i termosifoni;
    – ecc, ecc.

    Visto il freddo che fa non potrebbe per cortesia consigliarci di spegnere il frigorifero e di mettere la roba fuori dalla finestra.

    Attendo fiducioso il suo benestare prima di procedere.

    Grazie e cordiali saluti,

    Edoardo Pellegrini

    1. Andrea Mantovani

      Sono perfettamente d’accordo! Ma è possibile continuare a sentire assurdità in tv per risparmiare energia? Ci consigliano di mettere i coperchi alle pentole in cucina? Ma ci prendono per stupidi? Sappiate che quasi il 60% dell’energia consumata nel settore residenziale è per il riscaldamento, mentre solo piccole percentuali riguardano l’energia elettrica, quindi prima di pensare alle lampadine a basso consumo, sarebbe bene costruire meglio le nostre casa, con i corretti materiali isolanti, ridurre l’incidenza degli impianti che spesso servono a sopperire alle carenze costruttive e utilizzare CONCRETAMENTE le energie alternative, prima quella del sole. Venite a trovaci, vieni anche tu BEPPE GRILLO, a Milano in questi giorni fino al 29 gennaio alla SETTIMANA DELL’AMBIENTE presso la LOggia dei Mercanti.
      ARCHinNOVA Associazione Culturale – 393/0897930 – 393/0898125
      info su : http://www.archinnova.it

  95. massimiliano musaro'

    in cui i rapporti di compressione possono raggiungere valori particolarmente elevati. I risultati parlano da soli: alimentata a etanolo corretto, la 9-5 Aero vede la potenza massima salire da 260 a 310 cv e la coppia massima passare da 350 a 440 Nm. L’effetto sulle prestazioni è degno della pozione di Asterix, con il tempo nello scatto da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) che scende da 6,9 a 6 secondi spaccati.

    ALLA SALUTE! I benefici maggiori l’E85 li offre però sul fronte dell’ambiente. L’etanolo viene ricavato da fonti energetiche rinnovabili, come raccolti agricoli (canna da zucchero in primis) e residui boschivi. Le auto alimentate a E85 hanno inoltre emissioni ridotte di anidride carbonica. Anzi, a ben vedere l’emissione si potrebbe quasi considerare nulla, visto che la quantità di CO2 emessa nella guida corrisponde a quella assorbita dall’atmosfera nel corso della loro vita dagli organismi utilizzati poi per produrre il carburante. Pensando all’effetto serra si può tirare (e non solo metaforicamente) un bel sospiro di sollievo.

    ONNIVORA L’impiego dell’E85 non ha in pratica controindicazioni. Le uniche modifiche necessarie alla meccanica riguardano le valvole e le loro sedi, che devono essere realizzate con materiale più resistente. Allo stesso modo anche serbatoio, pompa del carburante e relativi collegamenti devono essere di tipo specifico, compatibile con l’etanolo. A tutto il resto pensa la centralina Trionic. Dopo ogni rifornimento controlla la qualità del carburante e regola di conseguenza la miscela con l’aria e la fasatura dell’accensione. Se strada facendo non ci s’imbatte in un distributore di etanolo, poco male. Si può tranquillamente fare il pieno di benzina senza che la Saab faccia una piega.

    http://www.motorbox.com/Auto/Magazine/Prossimamente/saabbiopower.html

  96. massimiliano musaro'

    CI CREDONO Chi ha detto che l’alcool fa male? Alla Saab sono sempre più convinti dell’esatto contrario. E non c’entra affatto la proverbiale propensione degli scandinavi ad alzare il gomito. Qui si parla di auto alimentate a etanolo, un argomento che alla Casa svedese e all’intero Gruppo General Motors pare stare molto a cuore. Si tratta di un progetto che ha portato grosse soddisfazioni già nel corso del 2005. Al suo debutto sul mercato domestico, la versione 2.0t BioPower ha raggiunto una quota del 70% delle vendite dell’intera gamma 9-5, aggiudicandosi anche il premio “Best of What’s New” assegnato dalla rivista Popular Science ai nuovi prodotti e alle nuove tecnologie. Ci sarebbe di che brindare davvero…
    BENE, BIS! Sull’onda del successo riscosso, la stessa soluzione viene ora riproposta sulla 9-5 Aero che, forse in un eccesso di modestia, alla Saab scelgono di chiamare ancora prototipo. L’auto pare infatti bell’e pronta a calcare le strade e, in particolare, le highway americane. La missione che le verrà assegnata sarà infatti proprio quella di far breccia nel cuore degli yankee.

    COCKTAIL La tecnologia BioPower è stata sviluppata dagli ingegneri svedesi a braccetto con i tecnici General Motors impegnati in Brasile, dove l’etanolo è il carburante più utilizzato in assoluto. A differenza di quanto accade in America Latina, dove viene impiegato allo stato puro, in Saab l’etanolo è miscelato alla benzina per favorire le partenze a freddo. Il cocktail viene battezzato non a caso E85 e prevede che gli ingredienti siano mescolati secondo la proporzione 85% etanolo e 15% benzina.

    CARTA CANTA I vantaggi che assicura questo carburante sono molteplici. L’E85 ha un elevato numero d’ottano (104 RON). E’ un valore ben superiore a quello della benzina, che permette di anticipare l’accensione senza incorrere nel rischio di battiti in testa. Un simile vantaggio viene comodo soprattutto con i motori turbo come quello da 2,3 litri della Aero, in cui i rapporti di compres

  97. Giuseppe Favatà

    Sono un manutentore di cabine preriscaldo gas metano, in questi giorni, dopo che la Russia ha chiuso il rubinetto del gas riducendo del 30% l’esportazione, nella mia zona si è verificato un fatto straordinario è arrivato dall’alto l’ordine di aumentare il calore del 25%.
    Di norma il gas metano ha una sigla che lo distingue ed è G20, oggi noi scaldiamo il gas a 25° e ciò agli occhi di un profano non ha nessun significato, invece aumentando il calore significa gonfiare il gas che al contatore segna un metro cubo, ma non segnala che non ha il potere calorifico del G20, scaldando il gas ad una temperatura superiore a 20° altero il potere calorifico per scaldare un ambiente dove in un giorno consumavo 10 metri cubi per sviluppare 82.500 calorie, oggi per scaldare lo stesso ambiente con il G25 (nome improprio) mi occorrono 12 metri cubi.
    Con questa operazione i grandi capi hanno risolto due problemi contemporaneamente.
    1) Sopperito alla mancanza del gas a monte, così le famose scorte non vengono toccate.
    2) Approfittare del momento per guadagnare un pò.

    1. Corrado Dindo

      Usando una caldaietta a gas (solo per acqua e non per riscaldamento), ho notato una diminuzione notevole della temperatura. La doccia riesco a farla con acqua tiepida, mentre qualche settimama fa era calda. Puo essere dovuto al problema esposto dal sig.Giuseppe Favatà ?? Cosa posso fare ?? Perchè non ho alcuna intenzione di lasciare correre….
      Complimeti e grazie per l’aiuto che ci stai dando
      Saluti

  98. paolo gnani

    ciao beppe sono paolo,visto che parli di cellule di energia,volevo chiederti:ma se si facessero delle centrali a cllule di energia,non sarebbe meglio?

  99. paolo gnani

    ciao beppe sono paolo,visto che parli di cellule di energia,volevo chiederti:ma se si facessero delle centrali a cllule di energia,non sarebbe meglio?

  100. marco frasson

    Sono molto molto deluso da questa smania di produrre auto sempre piu potenti, senza pensare alle conseguenze. Negli ultimi tempi le case costruttrici hanno pensato di raddoppiare le cilindrate, invece di diminuirle mantenendo le stesse prestazioni, questa è vero sviluppo, vera tecnologia, non cercare di inventarsi auto che funzioni con carburanti alternativi. Carburanti??? alla fine non sarà petrolio ma sempre al distributore dobbiamo andare e sempre in balia dei loro aumenti dobbiamo restare. Pensare ad una auto a energia elettrica era troppo difficile?? e pensare che la prima automobile elettrica era stata prodotta nel 1837 e ad oggi………..

  101. pinchieri luigi

    1) oggi sappiamo (sembrava un segreto)che il gas costa 250 dollari 1000 metri cubi..fatti i conti costa 0,1 euro a metro cubo arriva a casa e ci costa oltre 0,5 euro metro cubo ..chi ci guadagna cosi’ tanto.
    2) in brasile si va con il prodotti della canna da zucchero o barbabietola su macchine fiat con scatoletta prodotta dalla marelli..l’europa ci chiede di tagliare il 50 % della barbabietola non si potrbbe camminare anche in italia con i prodotti della barbabietola…
    3)quanto costa la produzione di un metro cubo di idrogeno quanto costerebbe alla pompa e quanti chilometri ci si fanno…
    SIAMO PROPRIO UN POPOLO DI FURBI ..o di gonzi

  102. Jean-Marc Bollo

    Per Daniela Manenti. I pannelli Solahart funzionano benissimo. Mio padre li ha installati già 15 anni fa sul terrazzo di casa nostra e abbiamo risparmiato un sacco. Per 4 persone effettivamente basta un sistema a 2 pannelli (almeno per quanto riguarda i sistemi della Solahart!).
    Ciao.

  103. Jean-Marc Bollo

    Per Daniela Manenti. I pannelli Solahart funzionano benissimo. Mio padre li ha installati già 15 anni fa sul terrazzo di casa nostra e abbiamo risparmiato un sacco. Per 4 persone effettivamente basta un sistema a 2 pannelli (almeno per quanto riguarda i sistemi della Solahart!).
    Ciao.

  104. Cecilia Maria Corradini

    Caro Beppe Grillo,
    sono contenta che le energie alternative vengano trattate nel tuo blog. Ho letto le “promesse” di alcuni nostri politici. Spero siano realizzabili. Dal canto mio da anni inserisco nel mio programma di insegnamento un modulo concernente le energie altenative (insegno inglese) documentandomi su internet per i testi in lingua. Spero serva a sensibilizzare i miei alunni (delle superiori) su questo tema.
    (Publicizzo anche il tuo blog. Non posso parlare di politca ma posso riferire cosa scrivono i giornali all’estero della situazione italiana!)
    Un abbraccio affettuoso
    Maria C.

  105. Domenico Verdelli

    io ho appena iniziato a studiare le fonti alternative di energia all’Università ma me ne sono sempre interessato attraverso libri, riviste, programmi televisivi(troppo pochi)e non riesco ancora a capire perchè in Italia ancora ci si ostini a usare il petrolio come fonte primaria di energia quando, mettendo a punto dei sistemi di produzione di energia eolica e soprattutto solare, potremmo addirittura esportare energia visto che da noi il sole, soprattutto al sud, è sempre presente, cosa impedisce ai nostri politici ad investire in questo senso? Dipendenza forzata verso qualche produttore di petrolio? la paura ad investire in fonti alternative di energia? scarsa conoscenza del potenziale di queste fonti energetiche?

  106. Carlo Artioli

    Non c’è bisogno d’aspettare che ogni cinese abbia un’auto. A parte il calcolo (l’ho fatto ora mentre sto scrivendo e temo che il tuo amico abbia preso una cantonata o una Ferrari…siamo intorno ai 350 litri al minuto se non mi sbaglio), il problema non interviene quando comincia a scarseggiare l’ossigeno (come con una stufa in un ambiente chiuso), ma quando l’aumento del tenore di CO2 innalzerà la temperatura della terra e porterà a variazioni climatiche non facilmente prevedibili, per non parlare della qualità dell’aria. Insomma moriamo prima di bronchite e di desertificazione/alluvione che di soffocamento. E ora siamo già all’anticamera del momento critico. Se ti può consolare qualcuno ci pensa (ma non sono quelli che parlano e che hanno sempre le soluzioni mirabolanti in tasca…), ma per tornarti a deprimere ti dirò che le soluzioni politiche sono prese da chi, orgoglioso della sua ignoranza, fa i sondaggi e si regola sui voti che può prendere o meno. La gente vuol sentirsi dire solare e idrogeno? Allora basta dirglielo e raggranellare voti. Giusto per fare un esempio ho letto su un settimanale, qualche tempo fa, che nientemeno che un ministro della nostra povera Repubblica affermava che riteneva saggio, piuttosto che mettere soldi nella ricerca per le fonti energetiche, investirli sulla tecnologia dell’idrogeno: che sarebbe come dire che per sconfiggere la fame nel mondo anziché investire in agricolture e allevamento nel terzo mondo sarebbe meglio investire nell’editoria dei libri di ricette. Un conto è PORTARE IN GIRO l’energia, eventualmente con l’idrogeno anzichè con serbatoi di benzina, e un conto è trovare le fonti energetiche con cui fare, se si vuole, l’idrogeno o altre cose che possono venire in mente. Certo è che non possiamo più sostenere un sistema energetico basato sul fossile (carbone, petrolio, gas); bisogna buttarsi anima e corpo su fonti carbon-free, investendo in ricerca scientifica, piuttosto che foraggere i soliti furbetti del quartierino mondiale. Ciao

  107. Salvatore Lamendola

    Anni fa un mio compagno di università mi raggelò con una affermazione che ogni tanto mi torna in mente e continua a preoccuparmi.
    Sosteneva che se tutte le famiglie cinesi avessero avuto un’automobile di cilindrata pari a 1000 cc non sarebbe bastato l’ossigeno di tutto il pianeta per alimentarle. Mi faceva pure i conti!
    Giri al minuto del motore significano litri al minuto ( diciamo 1000cc = 1 litro) 3000 giri al minuto = 3000 litri di ossigeno bruciati in un minuto.

    In compenso le fonti di ossigeno sul nostro pianeta ( le piante) continuano a diminuire a causa dei disboscamenti, dell’inquinamento e della progressiva desertificazione di vaste aree del globo.

    Allora la Cina _ parlo ormai di trent’anni fa_ non era certo in fase di crescita economica paragonabile alla attuale ( 10% di incremento del PIL annuo) e le piante erano sicuramente più numerose( penso all’amazzonia ) di oggi.

    Mi prende il panico. Quando raggiungeremo il punto di equilibrio superato il quale cominceremo a non poter respirare più?
    E quali interventi sarebbero necesari per evitare il verificarsi di questo cataclisma?

    Certo non possiamo impedire che i cinesi continuino ad accrescere produzione e consumi nè è pensabile che con atto volontaristico lo facciano gli altri grandi e piccoli paesi industrializzati.

    Se qualcuno sa dirmi chi ( privati o istituzioni)ci sta pensando e cosa sta pensando mi conforterebbe informandomene

  108. Mauro Mauro

    OSSERVATE I CARTELLI

    su una centrale NUCLEARE: PERICOLO RADIAZIONI

    su un impianto eolico: ATTENZIONE ARIA FRESCA

  109. Frigerio Cristina

    Beppe caro (ormai sei come un amico, uno di famiglia!)
    ti scrivo per la prima volta, di getto, dopo aver parlato proprio ieri sera con mio fratello che fa l’idraulico e s’intende un po’ di tutto ciò che riguarda l’impiantistica di un’abitazione.
    Mentre con la coda dell’occhio e dell’orecchio seguivo Ballarò (incazzandomi come sempre), discutevamo se demolire o meno il camino e mettere una stufa a pellets e sull’eventuale installazione di un impianto fotovoltaico.
    Non ti dico il senso di frustrazione nel sentirmi dire che sono ancora “cose per ricchi”.
    Non sai quanto mi sta a cuore l’ecologia e quanto desidererei essere il più possibile libera dalla dipendenza dal petrolio e da tutte le fonti di energia su cui si specula e ci si arricchisce a spese degli altri.
    Io sto per diventare (se non lo sono già) un “nuova povera”.
    Ecco il mio identikit: 40 anni,diplomata, impiegata (950 Euro al mese), convivente con diplomato, giardiniere 40 anni(1200 Euro al mese).
    Abitazione di proprietà 50 mq. con mutuo.
    Apparteniamo ad una generazione vivace e veniamo da un humus sociale per cui ci è impossibile rinunciare ad una vita piena e non intendo piena di shopping del sabato pomeriggio o di discutibili serate in locali notturni.
    Credo che questo identikit sia ormai molto diffuso, insieme a quello con la variante “figli a carico”.
    Nell’imbarazzante hit parade delle categorie sociali stiamo scendendo in classifica!
    Secondo te, come si fa ad investire soldi in una stufa a pellets, un impianto fotovoltaico e magari un bel GPL per l’auto?
    I costi non li cito perchè credo che tu li conosca bene.
    Non aggiungo altro.
    Mi sento impotente e incazzata e i caratteri stanno per finire insieme alla mia carica positiva.
    Cristina F.

    1. FERRO PAOLA

      Gentile signora Le scrivo solo perchè appartengo a quella categoria di persone che ha provato la stufa a pellet e ne è rimasta entusiasta. Mi permetto di suggerirLe che nelle sue valutazioni in merito ai costi di installazione Lei forse non ha tenuto conto di quanto Le possa fare risparmiare un tipo di riscaldamento simile. E’ pur vero che c’è un esborso iniziale considerevole, ma ciò è a fronte di notevoli risparmi monetari negli anni a venire. Con una stufa a pellet Lei spende 3 euro al giorno per riscaldare fino a 90mq e non conosco sistemi alternativi meno cari. Inoltre è in atto un’iniziativa (non saprei dirLe se si tratta di una iniziativa Europea oppure Italiana) che prevede il rimborso di una parte della spesa da Lei sostenuta all’atto dell’acquisto di tali stufe perchè ciò rientra in un progetto che vuole sensibilizzare e stimolare la gente sul fronte delle energie alternative. Buona fortuna e…ci pensi. Paola

  110. gio losio

    Ho seri dubbi sulla convenienza del fotovoltaico ad uso domestico, almeno finche i coste dei pannelli saranno questi.
    E credo inoltre che i pannelli siano piuttosto inquinanti da smaltire alla fine della loro vita.
    Non ho visto commenti sulle macchine ad idrogeno, peso potrebbero essere il futuro.
    Ma forse ancor di più dell’idrogeno potrebbe essere il mare, con la sua forza enorme a darci energia.
    Qualcuno conosce impianti che sfruttano le onde o le maree?
    Se riuscissimo a produrre energia a costi bassissimi tutto potrebbe diventare ad energia elettrica,dalle macchine al riscaldamento etc. senza produrre altra spazzatura installando pannelli solari difficili da smaltire.
    Sono stato in varie parti del mondo dove la marea è molto marcata, o in altre (Isole Lofoten) dove ci sono correnti sottomarine potentissime.
    Da profano non basterebbe installare delle ruote, tipo mulino, in fondo al mare per produrre enormi quantità di energia?
    Chi sa’ rispondermi?
    Ciao a tutti Gio da Genova

    1. alessandro lenzi

      esistono già brevetti per la generazione elettrica da correnti oceniche e ti posso dire che un “piccolo” imprenditore italiano sta per metterci le mani sopra e per fondare una grande compagnia di produzione elettrica non posso farti il nome, ma è una potenza…
      bye bye

  111. massimo magnani

    Mi sembra che il costo di un impianto fotovoltaico sia oggettivamente molto alto. Ho il sospetto che questo derivi anche da una mancata produzione di massa e da poca concorrenza nel settore. Non è che per caso in Cina i pannelli e i relativi impianti costano meno?
    Massimo Magnani

  112. Massimo Dicembre

    Caro Beppe,non stiamo aspettando che il petrolio finisca ma che i petrolieri possano mettere su le strutture delle energie rinnovabili per non perdere il business.Infatti il primo gruppo petrolifero italiano e genovese così come la Shell o la Exxon-Mobbil stanno investendo soldi per costuire centrali eoliche o acquistarle (vedi il caso dell’amico della Calabria)o ancora in joint-venture con gruppi come Endesa per cui finchè non avranno realizzato tutto il necessario per non perdere i soldi ci diranno che il petrolio è la fonte principale anche perchè stanno costruendo impianti da milioni di euro( nella sola Sicilia ERG ha investito 2000 miliardi di euro)perchè la normativa europea sui carburanti vuole 10ppm di zolfo per il 2006 e 5ppm per il 2009.Come farebbero a pagare gli investimenti?A Priolo G.(SR) il premio nobel Rubia voleva mettere panneli solari alla centrale ENEL “Archimede” e sai cosa hanno fatto….l’hanno spedito all’estero!E i politici?Stanno a guardare perchè investimenti=assunzioni=consenso=elezione.Che schifo!Ciao Beppe

  113. marco pulicati

    Ciao beppe,
    ho due domande da farti…se volessi erogarmi l’energia elettrica come fai tu,cosa dovrei fare?a chi mi devo rivolgere?…. per l’auto come la tua,se vado all toyota me la danno,coì su due piedi????grazie mille.

  114. Carlo Artioli

    Per RIVA ROBERTO.
    Stavo girando per il blog per cercare due miei mail postati ieri e oggi già scomparsi quando sono incappato nel mail del sig. Riva che mi sembra annaspi in problemi tecnici. Forse dunque gli fa comodo avere la risposta, per altro tecnicamente banale.
    Il consumo annuo dei due appartamenti è 3200 kWh (immagino che questo voglia dire con kw); non so dove abiti, ma assumendo un valor medio italiano di circa 1600 ore equivalenti max, si calcola (3200kWh / 1600 h eqmax) una potenza da installare di 2kWp (ma chi è quel pazzoide che gli ha fatto pensare a 3000?)per soddisfare i consumi dichiarati. Dopodiché siccome col conto energia a chi installa questi pannelli vengono elargiti benevolmente dei soldi degli altri contribuenti, più ne installa e più spilla soldi (soldi che però deve anticipare e devolvere all’installatore, il quale ne devolve al produttore di pannelli..). Per i costi non sono pratico (sono un ricercatore scientifico, non un commerciale…) ma sento parlare di roba da 8000 Eu/kWp, quindi sarebbero 16’000 Euro in tutto. Per eventuali chiarimenti può scrivermi a artioli@bologna.enea.it.
    Un dubbio: perchè mai chiede al simpaticissimo Beppe la verifica di un conto tecnico, per quanto banale? Saluti

  115. Carlo Artioli

    Per RIVA ROBERTO.
    Stavo girando per il blog per cercare due miei mail postati ieri e oggi già scomparsi quando sono incappato nel mail del sig. Riva che mi sembra annaspi in problemi tecnici. Forse dunque gli fa comodo avere la risposta, per altro tecnicamente banale.
    Il consumo annuo dei due appartamenti è 3200 kWh (immagino che questo voglia dire con kw); non so dove abiti, ma assumendo un valor medio italiano di circa 1600 ore equivalenti max, si calcola (3200kWh / 1600 h eqmax) una potenza da installare di 2kWp (ma chi è quel pazzoide che gli ha fatto pensare a 3000?)per soddisfare i consumi dichiarati. Dopodiché siccome col conto energia a chi installa questi pannelli vengono elargiti benevolmente dei soldi degli altri contribuenti, più ne installa e più spilla soldi (soldi che però deve anticipare e devolvere all’installatore, il quale ne devolve al produttore di pannelli..). Per i costi non sono pratico (sono un ricercatore scientifico, non un commerciale…) ma sento parlare di roba da 8000 Eu/kWp, quindi sarebbero 16’000 Euro in tutto. Per eventuali chiarimenti può scrivermi a artioli@bologna.enea.it.
    Un dubbio: perchè mai chiede al simpaticissimo Beppe la verifica di un conto tecnico, per quanto banale? Saluti

  116. Carlo Artioli

    Per RIVA ROBERTO.
    Stavo girando per il blog per cercare due miei mail postati ieri e oggi già scomparsi quando sono incappato nel mail del sig. Riva che mi sembra annaspi in problemi tecnici. Forse dunque gli fa comodo avere la risposta, per altro tecnicamente banale.
    Il consumo annuo dei due appartamenti è 3200 kWh (immagino che questo voglia dire con kw); non so dove abiti, ma assumendo un valor medio italiano di circa 1600 ore equivalenti max, si calcola (3200kWh / 1600 h eqmax) una potenza da installare di 2kWp (ma chi è quel pazzoide che gli ha fatto pensare a 3000?)per soddisfare i consumi dichiarati. Dopodiché siccome col conto energia a chi installa questi pannelli vengono elargiti benevolmente dei soldi degli altri contribuenti, più ne installa e più spilla soldi (soldi che però deve anticipare e devolvere all’installatore, il quale ne devolve al produttore di pannelli..). Per i costi non sono pratico (sono un ricercatore scientifico, non un commerciale…) ma sento parlare di roba da 8000 Eu/kWp, quindi sarebbero 16’000 Euro in tutto. Per eventuali chiarimenti può scrivermi a artioli@bologna.enea.it.
    Un dubbio: perchè mai chiede al simpaticissimo Beppe la verifica di un conto tecnico, per quanto banale? Saluti

  117. Damiano Baroncelli

    Gentili amici,
    vorrei sapere cosa ne pensate, e cosa ne pensa Beppe Grillo, del fatto che, non in Islanda, Buthan o Tasmania, ma nella “civilissima” Toscana l’amministrazione regionale e quelle provinciali decideranno a fine mese di costruire due o tre inceneritori di rifiuti nella piana Firenze, Prato, Pistoia. Un’aria già fortemente congestionata, chiusa al ricircolo dell’aria, ed abitata da un milione di persone. Altri inceneritori sono in programma nelle altre province toscane.
    Questi impianti non dovrebbero essere costruiti e sono i maggiori responsabili della produzione di diossina, e producono Nanopolveri che sfuggono ai più piccoli filtri esistenti. Negli Stati Uniti non se ne costruiscono dal 1995. Sono ormai superati come dimostrano le esperienze in molte parti del mondo. Ma è un business da un miliardo di euro per il governatore “Nerone” Martini e per l’industria pesante. E’ questo il modo di risollevare le sorti di una regione attualmente in depressione economica come la Toscana, ma dalla fede politica incrollabile? Facendone un polo incenitorista per i prossimi 25/30 anni?

    I Comitati di Cittadini organizzeranno a Firenze, il 28 gennaio, una grande manifestazione di protesta. “NON BRUCIAMOCI IL FUTURO”. o no Beppe?

    Damiano Baroncelli

    Coordinamento dei Comitati per la Salute della Piana – Prato

  118. Ugo Mari

    Buongiorno a tutti

    Volevo avere informazioni sull’auto (renault twingo) che Grillo presentò un paio di anni fa in Fiat modificata da alcuni ingegneri meccanici
    che consumava se non erro, 2 litri per 100Km.

    Grazie a chiunque mi fornisca informazioni.

    Ugo Mari

  119. giovanni arrichiello

    Molti anni fa la FIAT produsse in Brasile auoveicoli ad alcool (ottenuto dalla fermentazione delle patate),poi l’egemonia dei petrolieri ha completamente soffocato tale esperienza relegandola nel dimenticatoio.
    Tuttora ritengo che sia possibile l’uso di veicoli ad alcool (prodotti di scarico : acqua e anidride carbonica).In Italia potremmo ottenere zucchero da colture di barbabietole oltreché di patate e quant’altro.Ovviamente non in contrasto con la promozione,lo sviluppo e l’utilizzo di altre fonti di energia alternative al petrolio.

  120. Daniela Manenti

    Ciao. Avrei una domanda e una proposta.
    La domanda: quanto costano e dove si possono trovano le automobili ibride come quella di Beppe?
    Proposta: affittiamo un autobus e andiamo con Beppe a vedere la casa a idrogeno di quei due signori svizzeri (molto carini tra parentesi) di cui lui parla nell’ultimo dvd…
    Anch’io ho intenzione di mettere i pannelli solari per l’acqua calda la prox primavera.
    Costo 1.500 euro a pannello
    Ditta Solahart
    Per 4 persone sono necessari almeno due pannelli
    Qualcuno che li ha mi sa dire se funzionano bene??? Vabbé ho fatto due domande anziché una…auguri a tutti!!! Ah, dimenticavo:
    a Beppe: TI VOGLIAMO BENE!!!

  121. Roberto Piana

    Chissà quanta energia avete sprecato a tavola a Natale!
    Caro Grillo ci fai per favore sapere se sei vegan
    e in caso contrario come giustifichi l’assurda assurda incoerenza del mangiare animali?
    Mi piacerebbe conoscere le abitudini alimentari di tutti coloro che ti hanno scritto sull’energia.
    Roberto Piana

  122. Roberto Piana

    Come è possibile parlare di energia pulita, energia rinnovabile, risparmio energetico e dimenticarsi che il primo risparmio energetico avviene a tavola! L’alimentazione vegetariana garantisce consumi energetici immensamente inferiori dell’alimentazione di origine animale. E in più si eviterebbero sofferenze per gli animali. Prima di parlare di carbone, petrolio, uranio, vento, solare o quant’altro sediamoci a tavola con riso,lenticchie, verdura, frutta… senza cadaveri.
    Vivremmo tutti meglio.
    Roberto Piana

    1. Alessandra Regalzi

      Condivido quanto scritto da chi mi ha preceduto.
      “Al mondo c’é abbastanza per i bisogni di tutti, ma non per l’ingordigia di tutti” disse Gandhi.
      Diventare vegan è la via più facile, più giusta, più efficace per risparmiare energia.
      Alessandra Regalzi

  123. Roberto Piana

    Come è possibile parlare di energia pulita, energia rinnovabile, risparmio energetico e dimenticarsi che il primo risparmio energetico avviene a tavola! L’alimentazione vegetariana garantisce consumi energetici immensamente inferiori dell’alimentazione di origine animale. E in più si eviterebbero sofferenze per gli animali. Prima di parlare di carbone, petrolio, uranio, vento, solare o quant’altro sediamoci a tavola con riso,lenticchie, verdura, frutta… senza cadaveri.
    Vivremmo tutti meglio.
    Roberto Piana

  124. FEDERICO SARDO

    L’altro ieri il TG3 del Piemonte, parlando della fiaccola olimpica che sarà accesa a Torino e resterà accesa x 15 giorni, ha detto che consumerà OTTOMILA METRI CUBI ALL’ORA DI GAS.
    I casi sono due: o il giornalista ha detto un’enormità, o i signori del Comitato Olimpico sono andati fuori di testa. Qualcuno di voi riesce a saperne di più?

    1. Gian Franco Grinzato

      La notizia l’ho letta sul sito di Repubblica (http://www.repubblica.it/2004/j/sezioni/sport/torino2006/braciere/braciere.html).

      E’ una mostruosità “olimpica”!
      un vero inno allo spreco e all’inquinamento gratuito!

      1 milione e mezzo di euro per 170 tonnellate di acciaio che, finite le Olimpiadi, finirà per arrugginire finché fra dieci o vent’anni qualcuno deciderà di demolirlo.

      8 mila metri cubi di gas l’ora per 2,8 milioni di metri cubi di gas bruciati, citati con enfasi nell’articolo per fare impressione al lettore, che si tradurranno soltanto in migliaia di tonnellate di CO2 (nota: il dato è nell’articolo, ma se contiamo 17 giorni di Olimpiadi per 24 ore x 8000 metri cubi fa 3.264.000 metri cubi, cioé ben di più).

      Un enorme fallo di fuoco e acciaio, che sarebbe piaciuto tanto al Duce e a Marinetti, e che piace sicuramente tanto ai nostri dipendenti Chiamparino, Bresso e Saitta, per non dire a quelli del Toroc.

      Mi son preso la briga di fare due conti: 1 metro cubo di metano produce nella combustione 2 kg di CO2 (fonte: http://www.ilmanifesto.it/g8/dopogenova/42136e7c83c1e.html), quindi bruciando 3,2 milioni di metri cubi per la fiamma olimpica, si immetteranno in atmosfera 6,4 milioni di kg di CO2 (cioè 6,400 tonnellate).
      Per confronto (stessa fonte) un’auto di media cilindrata produce 300g di CO2 al km, quindi la nostra fiamma olimpica equivale alla C02 prodotta da un’auto che percorre 21,3 milioni di km, come cioé quasi 500 volte il giro dell’equatore… oppure come 1420 auto che percorrono 15000 km in un anno.
      E poi a Torino ci fanno circolare a targhe alterne il mercoledi e il giovedi…
      Mi pare che l’unica Olimpiade che stiamo per vincere è quella della stupidità!

  125. Virginia Conte

    Ultima bolletta Enel Gas:consumo 20 mc, importo da pagare: euro 43,75. Perchè? All’importo del consumo si aggiungono 28,17 euro di “adeguamento deposito cauzionale” che dalla già consistente cifra di 48,83 viene portato a 77 euro! Vorrei sottoporre un compitino facile facile a qualche appassionato di cifre. Paghiamo all’Enel Luce da decenni(non so quanti), ad ogni bolletta, delle quote relative a varie “componenti”. Una di queste è per la “costruzione impianti fonti rinnovabili” e nel 2005 io ho contribuito con la somma di 10 euro. Moltiplichiamo per ogni utente e per gli anni di contribuzione: a quanto ammontano questi contributi? L’Enel ha mai chiarito come sono stati spesi? Io credo che se fossero stati utilizzati davvero per la costruzione di fonti rinnovabili dovremmo essere quasi autosufficienti da un punto di vista energetico, soprattutto chi come me vive nel Sud (Brindisi)e ha il sole per la maggior parte dell’anno. Credo che potremmo persino permetterci dei cappellini a pannelli solari per chi ama i pattini a motore! E’possibile fare questi conti? Aspetto notizie. Grazie.

  126. Preve Davide

    Secondo me, il migliore combustibile è l’alcool, che è molto usato in Brasile. Infatti, oltre a costare la metà della benzina, inquina molto meno e offre rendimenti maggiori(+4%)dei motori a benzina convenzionali. Cosa aspetta il governo ad incentivare la progressiva sostituzione della benzina, che permetterebbe al nostro paese di rispettare ampiamente l’accordo di kyoto?? Germania e Francia lo stanno già progettando! Tra l’altro,si darebbe tanto lavoro all settore primario per la produzione di zucchero e, il poco inquinamento prodotto, verrebbe totalmente assorbito dalle piantagioni di canne da zucchero! Un saluto a Beppe

    Davide88

  127. Andrea Mirandola

    Ciao a tutti! Lavoro ormai da una decina di anni per una societa che produce ed installa cogeneratori in italia. Ogni anno istalliamo circa 40 impianti nuovi su tutto il territorio nazionale e sono per lo piu’ privati che si autofinanziano per diminuire i costi dell’energia. Per chi non sapesse, un cogeneratore non è altro che un motore a ciclo 8 (benzina) alimentato a metano o a qualsiasi altro tipo di gas che produce energia elettrica e acqua calda o vapore. Il rendimento globale si aggira intorno al 90% circa (41% elettrico 49% termico)molto spesso in impianti di natura farmaceutica viene installato un assorbitore di calore per la produzione di aria condizionata in estate. Premesso l’asorbitore di calore è una macchina strana ma allo stesso tempo eccezionale in quanto paradossalmente facendo passare l’accqua calda all’interno di questo ” scambiatore” si ottiene acqua refrigerata in uscita alla temperatura di 3-4C° senza l’ausilio di compressori e gas!!! L’assorbitore necessita di pochissima energia per funzionare circa 2-3 Kw per far funzionare le pompe dell’acqua; non è un impianto del futuro in via di sperimentazione esiste gia’ da una decina d’anni o forse di piu’ e funziona molto bene!!!

  128. Valentina Brusati

    Ciao edoardo credo che la tua considerazione possa valere per qualsiasi fonte di eneregia compresa quella da noi tratta dagli alimenti di cui ci nutriamo: la vita sulla terra è basta sul ciclo di trasformazione dell’energia senza energia non c’è vita, allora il problema è scegliere la fonte energetica rinnovabile che consumi il minor numero possibile di risorse.
    Gli impianti fotovoltaici di grande estensione sono stati finora installati in zone desertiche, che è errato affermare che siano prie di vita, ma certo se rimangono un pò ombreggiate a livello suolo non ne risentiranno… e poi si potrebbe provare a pensare di sfruttare l’ombra creata dal pannello ( che non è mai orizzontale rispetto al suolo) per coltivazioni alternative come si fa sotto le palme in Africa…

  129. valentina brusati

    sono una laureata in architettura da 1 anno, ho studiato per 5 anni sostanzialmente per mia volontà i principidello sviluppo sostenibile e dei suoi possibili modi tecnici e politici di attuiazione, purtroppo però non sono mai riuscita nell’ambito della facoltà ad andare oltr eun certo livello di apporfondimento… roba da scienziati non da architetti… eppure gli edifici e le costruzioni umane sono il motore primo del cambiamento e della modificazione del mondo… o no? non è una affermazione arxhitetto centrica è una semplice constatazione. L’abusivismo edilizio, lo spreco energetico, la TAV, i ponti (maledizione a loro), lo spreco di suolo (perchè diciamocelo invillettare il mondo non è proprio una cosa ecologica..) sono tutte questioni architettonico ingegneristiche oltre che civili e politiche… ovvero se le proposte di chi dovrebbe saperne, vanno nella sola direzione dei soldi, che è vero che oggigiorno muovono il mondo, andremo tutti a farci friggere ( questa è l’ipotesi migliore) ma le idee potrebbero come sapete tutti essere catalizzate da noi professionisti ( presenti e futuri) a fare si i soldi ma in modo sostenibile cioè facendo la scelta giusta, non la scelta sbagliata….
    Ho lavorato per uno studio che si occupa di progettare i siti per le antenne dei telefonini bè arrivavo a casa con la testa in pappa, perchè ogni cosa cozzava conto i miei principi, deturpazioni e brutture nel pieno di uno dei tanti bellissimi boschi sulle alpi, senza contare poi gli effetti successivi…ovvero reiterazione infinita della scelta sbagliata..
    Bè amici con tutto ciò volevo dirvi che l’età della pietra c’è ancora le grotte sono certi luoghi che dovrebbero essere il motore del futuro, spinto da menti preparate e valide nella direzione giusta non nella direzione sbagliata….

  130. lorenzo tonello

    A proposito di energia alternativa, voglio segnalare i seguenti link, sicuramente spunto per interessanti riflessioni:

    -per chi non avesse avuto modo di seguire alcune puntate di “Report” (rai3):

    http://www.report.rai.it/2liv.asp?c=n&q=69 L’AUTO VEGETALE (tecnologia flex fuel in Brasile; interessante vedere quanto presa sia la FIAT, come anche altre Case europee in questo progetto…..! e… in Italia???)

    http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=33 80 KM CON 3 LITRI. PERCHE’ IN ITALIA NO?

    -questo un articolo apparso su “repubblica.it” lo scorso 8 settembre:
    http://www.repubblica.it/2005/i/sezioni/scienza_e_tecnologia/erbamisca/erbamisca/erbamisca.html

    Lorenzo
    (www.tonellophotography.it)

  131. marisa bonsanti

    errore !! intendevo scrivere turbocamino.

  132. marisa bonsanti

    un’idea folle……. si può far diventare il vulcano Etna un…… tubocamino?

  133. davide ansaldi

    Buongiorno
    mi chiamo Davide Ansaldi, vi scrivo per chiedervi delle informazioni anche se so che non è il vostro lavoro, ma spero possiate aiutarmi. Al momento sto progettando di aprire un resort in Sud Africa, luogo pieno di contraddizioni sociali come ben sappiamo, ma potenzialmente in grado di crescere sotto l’aspetto umano ed economico. Vorrei ” costruire” un resort improntato sulla salute a tutto tondo, quindi usare energie alternative applicate in questa scala, architetture che tengano conto dell’impatto ambientale, uso delle acque consapevole, smaltimento e riciclo dei rifiuti, aiutare le popolazioni locali coinvongendole nel progetto (Ben&Jerry ice cream come idea) in modo da non separare profitto e missione sociale, anzi. Sono stato fuori dall’Italia per molto tempo, cio di cui avrei bisogno sono link, possibilità di contattare associazioni e privati che si occupano di energia alternativa, architettura eco-compatibile, etc. Ho fatto il sommozzatore negli ultimi 10 anni e su alcune cose non sono proprio ferrato…!
    Grazie Dvd

  134. riva roberto

    scusa beppe se ti disturbo e se ti chiamo cosi per me sei come un fratello maggiore quello dei buoni consigli( a tra l’altro grazie per quello che fai)e a proposito di questi io voglio realizzare un impianto fotovoltaico a casa mia ho gia sentito un paio di aziende del settore ma non capisco uno mi dice una cosa l’altro un’altra opposta io ho due alloggi che all’anno gia sommati consumano 3200kw e secondo me si poteva realizzare un impianto da 3000kwp secondo te e giusto???e soprattutto quanto mi costa grazie ciao

  135. riva roberto

    scusa beppe se ti disturbo e se ti chiamo cosi per me sei come un fratello maggiore quello dei buoni consigli( a tra l’altro grazie per quello che fai)e a proposito di questi io voglio realizzare un impianto fotovoltaico a casa mia ho gia sentito un paio di aziende del settore ma non capisco uno mi dice una cosa l’altro un’altra opposta io ho due alloggi che all’anno gia sommati consumano 3200kw e secondo me si poteva realizzare un impianto da 3000kwp secondo te e giusto???e soprattutto quanto mi costa grazie ciao

  136. Filippo Porro

    Ciao Marco,sono perfettamente daccordo con te sul fatto che grillo racconta solo quello che gli fa comodo lanciando slogan di grande effetto come fossero verità incontrovertibili. Non mi stupisce inoltre che trovi un seguito così forte da parte dell’opinione pubblica ormai stufa del modo demagogico con cui la politica affronta i problemi. Insomma in un clima di grande insoddisfazione non è difficile trovare chi cerca disperatamente una verità fuori dal coro….Il modo volutamente superficiale con cui Grillo affronta le tematiche di grande interesse(ambiente, energia ecc) è sicuramente discutibile e populista, ma forse l’unico in grado di scatenare interesse su queste tematiche nell’uomo della strada, “allevato” fin troppo bene per consumare e non farsi troppe domande. Tirando le somme credo che il saldo nel complesso sia comunque positivo. Dunque ben vengano forum in cui si parli(meglio si sogni) di auto ad aria compressa (mi viene da ridere)o si discuta delle ragioni di una linea ad alta velocità(rido già di meno). Saluti Filippo

  137. Filippo Porro

    Ciao Marco,sono perfettamente daccordo con te sul fatto che grillo racconta solo quello che gli fa comodo lanciando slogan di grande effetto come fossero verità incontrovertibili. Non mi stupisce inoltre che trovi un seguito così forte da parte dell’opinione pubblica ormai stufa del modo demagogico con cui la politica affronta i problemi. Insomma in un clima di grande insoddisfazione non è difficile trovare chi cerca disperatamente una verità fuori dal coro….Il modo volutamente superficiale con cui Grillo affronta le tematiche di grande interesse(ambiente, energia ecc) è sicuramente discutibile e populista, ma forse l’unico in grado di scatenare interesse su queste tematiche nell’uomo della strada, “allevato” fin troppo bene per consumare e non farsi troppe domande. Tirando le somme credo che il saldo nel complesso sia comunque positivo. Dunque ben vengano forum in cui si parli(meglio si sogni) di auto ad aria compressa (mi viene da ridere)o si discuta delle ragioni di una linea ad alta velocità(rido già di meno). Saluti Filippo

  138. Giuseppe Spazi

    In Brasile ormai c’è un motore per auto o camion che al posto della benzina o del gasolio usa alcool distillato da canna da zucchero o dai datteri di palma amazzonica.
    E’ una rivoluzione ‘flex’: un boom di carburanti alternativi che permettono a un’auto di alternarsi alla benzina come a qualsiasi altra miscela alcolica, rhum compreso.
    Una Palio della FIAT qui va indifferentemente ad alcool di canna da zucchero o a benzina con qualunque numero di ottani: è anche nel “bagaglio” che il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva si è portato dietro nel suo storico viaggio cinese con la speranza di farla adottare in quel Paese. Il Brasile però dagli anni’70 è all’avanguardia nello studio e applicazione di carburanti alternativi… La Fiat brasiliana poi, assieme alla Magneti Marelli, è stata la pioniera nel 1978 con la prima auto ad alcool di canna.
    Nel giro di pochi anni la maggior parte dei mezzi circolanti nel gigante sudamericano emettevano dallo scappamento un gas dall’odore zuccherino, caratteristico del carburante distillato, naturalmente senza piombo, molto meno inquinante e più economico dei derivati del petrolio. Ma una crisi di produzione della canna che alla fine degli anni ottanta ha lasciato a secco milioni di autisti brasiliani, ha sancito la fine di questa prima epoca d’oro. Adesso però, anche grazie all’iniezione elettronica che ha risolto tutti i problemi di messa in moto a freddo del biocarburante, la macchina ad alcool è tornata sulla cresta dell’onda. I biocarburanti hanno spazzato via ogni residuo timore di restare nuovamente a secco per le incerte produzioni locali di ‘rhum’: e ci si ubriaca di meno…
    FIAT e General Motor, che a Belo Horizonte hanno una fabbrica di motori fifty-fifty, guidano la crociata ‘flex’ che sta cercando di conquistare il colosso cinese.
    Insomma i Brasiliani hanno le FIAT più moderne e i biocarburanti più economici/puliti.
    E invece in Italia, a casa nostra, perchè no?

    P.S: Perchè… Si sniffa!!!

  139. Antonio Notaris

    Ciao Beppe,
    Mi chiamo Antonio e sono uno dei tanti ragazzi poco più che vent’enne che dal bellissimo Sud (dalla Calabria) si è trasferito a Milano per studiare.Sono uno studente di biologia che si sta per laureare con una tesi in indirizzo ecologico.
    Ti scrivo per metterti al corrente di una situazione che per me è paradossale e che ti è già stata segnalata qualche giorno fa (da mio padre).
    C’è un grosso progetto che stanno per realizzare nel cuore della calabria,in una zona bellissima e soprattutto con un grosso valore naturalistico perchè snodo importante di diverse rotte migratorie, che prevede la costruzione di un grosso parco eolico per la produzione di energia. Nulla in contrario. Anzi.Si tratterebbe di energia pulita. L’unico “piccolo” inconveniente però è che, poichè il progetto interessa una area vastissima che comprende le cime di tre piccoli monti, per realizzarlo non solo “ripuliranno” l’area interessata dalle torri da istallare (torri di 60m con pale del diametro di 40m capaci di spazzare una superficie d’aria di 5000 m quadri) ma anche tutto il resto dei boschi per costruirvi strade e cavidotti che serirebbero a rendere possibile il trasporto delle torri! A me la cosa non piace. Se poi penso che questo progetto,portato avanti dalla “Gamesa Energia Spa” azienda leader nel settore, è stato fatto passare sotto gli occhi di tutti come un progettino piccolo piccolo che avrebbe interessato solo qualche piccola area, mi sento male. Ma qui ci si mette di mezzo la politica e purtroppo mai per risolvere qualcosa, solo per guadagnare. L’area interessata è quella di 4 piccoli comuni del catanzarese (Jacurso,Maida,Cortale e Polia).Fra l’altro i giornali locali sono per qualche ragione restii a pubblicare articoli a riguardo.Di solito del Sud si occupano in pochi,perciò ti chiedo un grosso aiuto e un consiglio su come posso muovermi.
    Grazie dell’attenzione.Spero che almeno tu possa interessarti alla cosa, in qualsiasi modo, basta poco per smuovere le acque.
    Saluti

  140. Antonio Notaris

    Ciao Beppe,
    Mi chiamo Antonio e sono uno dei tanti ragazzi poco più che vent’enne che dal bellissimo Sud (dalla Calabria) si è trasferito a Milano per studiare.Sono uno studente di biologia che si sta per laureare con una tesi in indirizzo ecologico.
    Ti scrivo per metterti al corrente di una situazione che per me è paradossale e che ti è già stata segnalata qualche giorno fa (da mio padre).
    C’è un grosso progetto che stanno per realizzare nel cuore della calabria,in una zona bellissima e soprattutto con un grosso valore naturalistico perchè snodo importante di diverse rotte migratorie, che prevede la costruzione di un grosso parco eolico per la produzione di energia. Nulla in contrario. Anzi.Si tratterebbe di energia pulita. L’unico “piccolo” inconveniente però è che, poichè il progetto interessa una area vastissima che comprende le cime di tre piccoli monti, per realizzarlo non solo “ripuliranno” l’area interessata dalle torri da istallare (torri di 60m con pale del diametro di 40m capaci di spazzare una superficie d’aria di 5000 m quadri) ma anche tutto il resto dei boschi per costruirvi strade e cavidotti che serirebbero a rendere possibile il trasporto delle torri! A me la cosa non piace. Se poi penso che questo progetto,portato avanti dalla “Gamesa Energia Spa” azienda leader nel settore, è stato fatto passare sotto gli occhi di tutti come un progettino piccolo piccolo che avrebbe interessato solo qualche piccola area, mi sento male. Ma qui ci si mette di mezzo la politica e purtroppo mai per risolvere qualcosa, solo per guadagnare. L’area interessata è quella di 4 piccoli comuni del catanzarese (Jacurso,Maida,Cortale e Polia).Fra l’altro i giornali locali sono per qualche ragione restii a pubblicare articoli a riguardo.Di solito del Sud si occupano in pochi,perciò ti chiedo un grosso aiuto e un consiglio su come posso muovermi.
    Grazie dell’attenzione.Spero che almeno tu possa interessarti alla cosa, in qualsiasi modo, basta poco per smuovere le acque.
    Saluti

  141. piero addis

    tutti i commenti su come produrre energia a basso impatto sono giusti se visti dal proprio punto di vista. ma la verità è che anche il più incallito ecologista consuma e sporca come tutti gli altri. vedo ad esempio che a cossato, comune da sempre (e controlla pure se mento ), amministrato dai ds e a parole con forti connotati ecologisti, antinucleare ecc ecc ,negli ultimi 4-5 anni sono partiti ad illuminare a giorno tutto il territorio. dove basterebbe un lampione ne mettono due ecc ecc . ora non bastasse l’aumento vergognoso del petrolio,aggiungiamo pure allo spreco di denaro dei cttadini, anche l’inquinamento visivo . complimenti.

  142. Mattia Siccinio

    Sfido chiunque a dimostrarmi che una centrale ad aria compressa è fattibile dal punto di vista termodinamico!

    Da dove prendo l’energia per comprimerla, considerando che essa sarà maggiore o uguale a quella che ottengo dall’espansione?

    Potrei scaldare. Ma a questo punto mi diventa una NORMALISSIMA centrale a ciclo Joule da alimentarsi con combustibili esterni.

    O no?

  143. Michele Prencipe

    L’energia pulita esiste da almeno venti anni.Avete sentito parlare del BIODISEL, si produce con gli escrementi e con la spazzatura. Dalla frutta, dalle barbabietole che buttiamo per eccedenza possiamo disttillarla e produrre alcool etilico. I brasiliani produttori di petrolio fanno funzionare le auto con una miscela di alcol e benzina.

  144. Francesco Porcu

    INDIPENDENZA ENERGETICA ??

    LEGGETE COSA SI PUò FARE CON LA TECNOLOGIA DEL SOLARE A CONCENTRAZIONE CAPIRETE CHE SE L’ITALIA VOLESSE L’INDIPENDENZA ENERGETICA POTREBBE RAGGIUNGERLA IN POCHI ANNI A COSTI EQUIVALENTI A QUELLI DEL PETROLIO, MA DANDO UN PO DI LAVORO AGLI ITALIANI:

    FONTE ENEA:

    · Specchi parabolici lineari – Denominati con il termine SEGS, essi sono usati per focalizzare su un singolo asse i raggi solari su un lungo tubo ricevente posizionato lungo la linea focale dei concentratori. Un mezzo portatore di calore, ad esempio olio, pompato attraverso i tubi ricettori, alimenta una stazione di potenza localizzata centralmente. Il calore solare è trasformato in vapore allo scopo di far funzionare un turbogeneratore elettrico. La temperatura tipica di operazione è di 390 °C. Tali impianti oggi hanno potenze tipiche dell’ordine di 30-80 MW elettrici e bruciano anche una certa quantità di combustibile fossile (gas naturale) per produrre energia quando l’energia solare è deficitaria. · Accumulo dell’energia termica: il calore prodotto viene usato per riscaldare un mezzo dal quale, al momento opportuno, si estrae il calore per produrre l’energia elettrica. Questi dispositivi sono di basso costo, alta efficienza e permettono di mantenere l’impianto operativo durante i picchi della domanda e durante le ore notturne. Essi hanno anche il vantaggio di eliminare le fluttuazioni dovute ai transienti (nubi).
    COSA STIAMO ASPETTANDO !!
    FACCIAMO IL PARTITO DELL’ENERGIA ? I NOSTRI DIPENDENTI NON SONO INTERESSATI A RENDERE L’ITALIA UN PAESE LIBERO DALLA DIPENDENZA ENERGETICA DAI PAESI PETROLIFERI !
    CHI VUOLE SOTTOSCRIVERE L’IDEA DEL PARTITO DELL’ENERGIA PUò SCRIVERMI ALL’INDIRIZZO : geom.porcu@inwind.it

    1. Giuseppe Spazi

      Caro Francesco, l’esperimento che tu riporti l’ho visto personalmente crescere (e poi arruginire) alla sede ENEA di Casaccia (Lago di Bracciano), ma l’idea era già stata applicata da gente come Archimede o Erone qualche annetto prima…
      Ad ogni modo, come ho potuto vedere, il sistema degli “specchi ustori” sebbene apparentemente più semplice di quello fotovoltaico richiede grandi spazi per poter essere applicato ad uso domestico.
      A meno che uno non abbia casa in un condominio ultramoderno e predisposto per questa infrastruttura, è preferibile adottare soluzioni architettoniche di tipo fotovoltaico (tettoie, finestre fatte di pannelli o piramide di pannelli in giardino, ecc.)
      Per quanto riguarda il partito, credo che non basterà una minoranza a cambiar faccia all’energia italiana oggigiorno, visto come stiamo messi culturalmente…

    2. Daniela Manenti

      Ehm, sugli specchi parabolici non dico niente perché non ne so niente, ma sul partito sono pienamente daccordo!!! E’ un nostro diritto poter produrre energia PULITA e dal momento che SI PUO’ (altri lo fanno senza fare tante storie) io mi iscrivo! E’ un idea intelligente…che deve avere un seguito…per tutti…
      una minoranza OGGI può cambiare il mondo, con la tecnologia come dice Beppe, non abbiamo più bisogno di LORO…a presto.

  145. Antonio Secchi

    Mi preoccupano alquanto le sporadiche opinioni di “esperti”, inneggianti al ritorno del nucleare. Il metodo mi ricorda la campagnia marcata “Fozza Italia” che ha preceduto la scesa in campo di un tale.
    Che si voglia usare la medesima strategia per tentare di cancellare dalle memorie la verità sul nucleare?

  146. Antonio Secchi

    Mi preoccupano alquanto le sporadiche opinioni di “esperti”, inneggianti al ritorno del nucleare. Il metodo mi ricorda la campagnia marcata “Fozza Italia” che ha preceduto la scesa in campo di un tale.
    Che si voglia usare la medesima strategia per tentare di cancellare dalle memorie la verità sul nucleare?

  147. Gioachino Bartolotta

    Gentilmente ho letto con attenzione, questo articolo.. e vorrei segnalare che uno dei links, postati da: Lino Acero il 29.04.05 23:08

    è cambiato da:
    http://www.ladysilvia.net/magaView/news/5082/cronaca

    a : http://www.ladysilvia.it/magaView/news/5082/cronaca

    1. Arnie

      It is healthy, I shall come on your site more often, thank.

    2. WebMan

      Keep a good work man!

  148. Stefano Cassoni

    …CONTINUA…

    Le risposte che mi vengono in mente sono quasi ovvie, ma purtroppo maledettamente plausibili (visti i precedenti della macchina a idrogeno): o a questo Ing. Guy Negrè i petrolieri hanno fatto bloccare i finanziamenti dalle banche, oppure si è fatto comprare dalle altre case automobilistiche e dagli stessi petrolieri, che l’ hanno pagato chissà quanto per non commercializzare l’auto.
    Voi che ne dite?
    Sinceramente spero che il futuro in cui potremo fare le inalazioni dal tubo di scappamento della macchina (come dice Beppe), o veder prodotta energia da centrali elettriche ad aria compressa o solari, o vedere l’Agip costruire e ricaricare bombole, sia prossimo…lo spero xchè, tra le altre cose, le correnti marine (specie la corrente del golfo) continuano a diminuire..e quando si arresteranno del tutto saranno cavoli amari x tutti!!!
    Un caro saluto a tutti
    Stefano

    P.S. Scusate l’uso di due post x un’unico msg, ma non sono riuscito ad essere più sintetico.

  149. Stefano Cassoni

    Carissimo Beppe..e ciao anche a tutti Voi del Blog..
    da sempre, nei tuoi spettacoli, ti sei battuto(giustamente) x le fonti di energia rinnovabili, e in particolare ti ho sentito spesso parlare della Macchina a Idrogeno. Vorrei però, un’attimo, portare (o ri-portare) l’attenzione sulla “Macchina ad Aria Compressa” o “Progetto Eolo”. Sicuramente dico una cosa che già sapete tutti, ma forse non è così..e non potendo continuare a vivere con questo scrupolo, x sicurezza la posto comunque.
    Ecco i siti dove si possono trovare notizie su questa macchina:
    …quelli ufficiali francesi

    http://www.motordeaire.com/
    http://www.mdi.lu/

    …e quelli dei vari articoli e commenti:

    http://www.ecplanet.com/canale/tecnologia-2/veicoli-78/0/0/7330/it/ecplanet.rxdf
    http://www.ecotrasporti.it/eolo.html
    http://www.ciao.it/EOLO_MONOVOLUME_FAMILIARE__174142
    http://www.ciao.it/EOLO_MONOVOLUME_FAMILIARE__Opinione_642779
    http://www.kensan.it/articoli/Eolo.php

    Leggendo la pubblicazione dell’Università “La Sapienza” di Roma :

    http://www.eoloenergie.it/html/ita.html
    http://www.eoloenergie.it/html/presentazione.html

    pare confermato che la tecnologia del “generatore ad aria compressa” è veramente possibile, e anzi, sta già per essere messa in commercio (ma si diceva la stessa cosa 3 anni fa per la macchina ad aria compressa: staremo a vedere), il che va a confutare quanto si può leggere in quest’articolo,

    http://www.aspoitalia.net/documenti/bardi/eolo.html

    circa le difficoltà di realizzazione di un “motore ad aria compressa”, a causa della bassa efficienza dovuta al “ciclo di lavoro” effettuato da tale motore.
    La domanda sorge allora spontanea: se è già tutto pronto, xchè cavolo questa macchina non viene prodotta?
    …CONTINUA…

  150. Fabio Matta

    Finalmente qualcosa di buono questo governo lo combina…il solare non può che premiare uno sforzo economico che l’utente deve sostenere per l’acquisto di un impianto fotovoltaico od anche solo un piccolo impianto solare termico.
    Sono un giovane tecnico appassionato per piacere e per lavoro di queste nuove tecnologie…conosciute ahi noi da tanti anni e screditate dalla lobby del petrolio perchè mettevano a rischio la tenuta del prezzo dell’oro nero….quei 50 anni di autonomia passeranno in fretta…ed il nostro pianeta riuscirà a sopportarci per altri 50 anni a questi ritmi?
    Il futuro è adesso e rimandare il problema vorrà dire solo acuirne la difficoltà di soluzione.
    Fotovoltaico è una vittoria della ragione sull’interesse e renderà ognuno di noi coscenza di cosa voglia dire produrre gestire e razionalizzare l’energia in qualunque forma essa si presenti.

  151. renzo losi

    Complimenti per il sito anche se mi sembra che la lista dei post sia un po lunga.questione di gusti.
    Sono tutti belli questi discorsi sulle energie alternative e anche sostanzialmente giusti.
    fosse per me ricoprirei l’italia di pannelli solari,coinvolgendo i cittadini con pubblicità sui mass media e non facendo le leggi e buttandole li aspettando che qualcuno in gamba come Beppe cerchi di divulgarle.
    Abbiamo una terra ricchissima di sole e perfino di vento,un vero peccato nn sfruttarla.
    bello anche se piuttosto sterile il discorso sui combustibili alternativi tipo olio di colza.
    Cercherò di spiegarvi il mio punto di vista.
    A mio modo di vedere,l’energia che possiamo sfruttare sulla terra è esclusivamente quella che ci porta il nostro padre Sole.
    Ora stiamo usando con la scoperta dei combustibili fossili l’energia irradiata dal sole durante i milioni di anni di vita del pianeta Terra,conservata nei giacimenti sotterranei.
    Ovviamente prima o poi finirà,e altrettanto probabilmente ci saranno altre scoperte in grado di garantire energia per tutti.
    I problemi sono però essenzialmente due:A che costi di inquinamento succederà questo e a quali sacrifici dovranno sopportare le popolazioni.
    Ammettendo che tutti questi sforzi in un lontano futuro siano premiati vedo comunque avvicinarsi sempre di piu lo spettro del nucleare.
    Ritengo che in un futuro nn molto lontano questa fonte di energia sarà assolutamente irrinunciabile.
    il perchè è facile da dire:siamo in troppi su questo piccolo pianeta.
    Ora,ammetto la mia mancanza,nn conosco gli ultimi dati ma sono rimasto a 6 miliardi di persone.
    probabilmente ci avviamo verso i 7.
    Ora la domanda da farsi è una sola:il nostro padre Sole,irradia abbastanza energia sul nostro pianeta per dare da mangiare a tutta quanta la popolazione?
    Io nn conosco la risposta,ma mi sembra di avere letto da qualche parte che sia no,siamo gia in troppi e se venisse a mancare il petrolio saremmo già ora nella m…

  152. Antonio Chiabrando

    Oggi ero in autostrada e ho visto una Twingo (si`, proprio il buondi` 🙂 )con su delle scritte strane passare a 100 km/h. Qualcosa non mi tornava, poi ho capito: non faceva alcun rumore! Andate a vedere questo sito: http://www.archimede-energia.com/presentazione.html
    non sara` la soluzione per l’umanita` ma mi sembra un bel passo avanti!

    Ps: non vorrei fare pubblicita`, spero sia solo informazione…

  153. antonio barbagallo

    A chiunque fosse interessato, segnalo il seguente blog sull’energia
    http://rampi.vam.kataweb.it/

  154. sebastiano vio

    Bella l’idea dei pannelli solari ma mi è stato detto da una ditta installatrice che la durata di tali pannelli si aggirerebbe intorno ai 10 anni dopodichè “in teoria” il rendimento elettrico dovrebbe scendere sotto al 45 % almeno così mi è stato detto . Migliore sarebbe a mio avviso che ci concentrassimo di più verso forme di energia quali motori ad alcool , la trasmissione reporter di rai3 del 14 nov spiega benela situazione ma vorrei una conferma della veridicità di tali informazioni mandi

  155. energia pulita

    ciao a tutti,
    da qualche giorno comincio ad interessarmi di quella che, secondo me, sarà la nuova fonte di energia elettrica mondiale, le celle fotovoltaiche.
    La faccenda si fa pericolosa, in rete si trovano parecchi indirizzi di aziende che gia istallano pannelli fotovoltaici per la generazione di energia elettrica, ma nessuno mi dice che cosa devo fare per poter istallare da me uno o più pannelli, quali sono i costi per queste istallazioni e quali certificazioni/permessi si devono richiedere/ottenere per cominciare questa nuova attività.
    Le informazioni che ho reperito sono sempre le solite: “sei un utente residenziale? vuoi risparmiare investendo XXXX euro nella nuova fonte di energia? i costi sono questi, questi e questi altri…”, ma a me non frega assolutamente niente di questa possibilità, vorrei sapere invece, avendo un’area discretamente ampia da utilizzare per creare un’impianto fotovoltaico, quanto grande posso fare l’impianto, quanti kwh di potenza posso erogare, quanto mi costa in termini di esborso euro questo impianto (poter calcolare in base alla grandezza dell’impianto)…e tutte quelle informazioni che possono essere utili per creare una nuova imprenditorialità, visto che oltre all’energia elettrica, in italia manca anche il lavoro!!!
    L’informazione più importante è comunque legata alle eventuali agevolazioni che esistono (ma esistono?)in base regionale o nazionale per chi imprende nel fotovoltaico…
    Chiedo a Voi, e indirettamente a te Beppe, come posso reperire informazioni su questo argomento.
    grazie a tutti, siete fantastici…

  156. Greg Pulcher

    Mi farebbe molto piacere che qualche persona competente desse un parere su un’idea di sviluppo che a me sembra perfettamente realizzabile, previa investimento internazionale.

    Sembra che il problema della sterilita’ del deserto sia la troppo forte esposizione ai raggi solari (ultravioletti) che sterilizzano il suolo uccidendo tutto.
    Nei Paesi di area desertica e vicini al mare/oceano (mediterraneo meridionale, ovest-africa, penisola araba e coste del Mar Rosso etc.)
    possiamo pensare di:

    . installare pannelli solari fotovoltaici montati su strutture metalliche sollevate di circa 3 metri dal suolo, onde permettere di passare sotto con macchinari agricoli e non restare coperti dalla sabbia in caso di bufere di vento;
    . utilizzare la corrente elettrica generata per scindere l’idrogeno dall’ossigene e dal sale prelevando acqua di mare;
    . “stoccare” l’idrogeno (e forse l’ossigeno) per venderlo e utilizzarlo come combustibile pulito;
    . utilizzare l’acqua dolce per irrigare il terreno in parte ombreggiato, sotto i pannelli fotovoltaici;
    . vendere la corrente elettrica in eccesso per uso domestico e industriale;
    . utilizzare i frutti delle coltivazioni per dare reddito a tutta la zona e non fare fuggire i profitti nelle tasche delle multinazionali dell’energia.

    Mi pare sia un sistema auto-implementante.
    Naturalmente non e’ semplice, ma non e’ affatto piu’ complicato o piu’ caro di qualunque scavo petrolifero con annessa pipeline.

    Credo che la chiave del possibile successo di questa idea sia qualche persona che sappia mettere insieme i responsabili di piu’ Paesi e
    indirizzare li’ un po’ del denaro (moltissimo) che viene speso per i progetti di sviluppo internazionale e per i Paesi in via di sviluppo.
    Greg

  157. Muscas Marco

    Ciao Beppe non sapevamo su quale argomento porti questa domanda ed allora abbiamo pensato che uno vale l’altro.Volevamo chiederti che cosa ne pensavi di Roberto Benigni.Ti prego di risponderci.Ti seguiamo sempre un abbraccio Marco e Francesca da Brescia.

  158. Lorenzo Bassi

    Ciao Beppe,

    ti invio una segnalazione interessante ed un dubbio (un’altro?????)

    Geni o cialtroni???

    http://www.progettomeg.it

    Lorenzo

  159. Davide Cavallon

    http://www.blacklightpower.com/process.shtml
    ———————————————

    Non so se è una bufala. Sono laureato in fisica e anch’io stento un po’ a crederlo. Sono vecchierello e faccio fatica a staccarmi da idee ormai acquisite. Dateci un’occhiata. Sarebbe davvero bello se fosse vero.

    davide

  160. Dario De Luca

    Caro Beppe,
    Leggevo pochi giorni fà un articolo su “Le Scienze” (edizione italiana di Scientific American)riguardo l’utilizzo di energie alternative attuali e in previsione futura.
    L’autore dell’articolo il Dott. Gianni Silvestrini riporta delle valutazioni sull’Italia riguardo tale argomento e cita:
    PICCOLA ITALIA, IN RITARDO SU TUTTO
    L’Italia arriva in affanno all’appuntamentodi Kyoto, con unlivello di emissione superiore dell’11,6% rispetto al 1990 e con il rischio, in assenza di una sterzata nelle strtegie diintervento, di dover acquistare crediti di carbonio all’estero per qualche miliardo di euro per soddisfare gli impegni climatici (più 15%tendenziale al 2010 contro una riduzione prevista del 6,5%rispetto al 1990). A lungo termine la situazione è destinata ad aggravarsi. Secondo fonti governative nel 2020, le emissioni di anidride carbonica, crescerebbero diun altro 10%.
    Dal 2000 al 2004 l’incremento di fonti rinnovabili come il fotovoltaico non è cresciuto affatto e sensibili ritardi per le biomasse e il geotermico.
    Parlano di ritornare utilizzare maggiormente il carbone, forse non sanno che bisogna rivolgersi verso una maggiore efficienza energetica, come aumentare la quota di metano(nel breve periodo),che ha un minor contenuto di carbonio, nel consumo di combustibile fossile, a scapito di petrolio e carbone.
    CHE VERGOGNA NON CREDI!!!!!!!!!
    Salutoni

  161. antonio barbagallo

    Vogliamo capire o no che solo se il popolo gestirà direttamente l’energia potremo uscire dal casino universale in cui ci siamo cacciati? Fondiamo il partito dell’energia e dell’acqua (PDEA), nazionalizziamo le risorse e gestiamole con comitati elettivi di cittadini. Che ne pensate? Intanto, facciamo sviluppare le tecnologie che abbattono i costi energetici: guardate il sito http://www.capsu.org/library/documents/0044.html

  162. Katia Polidori

    Vorrei portare alla vostra attenzione (e in particolare alla tua, Beppe) l’argomento trattato nella scorsa puntata di Report sui sistemi di misurazione “Due pesi e due misure”.

    Per me è stato avvilente e sconfortante scoprire che in effetti gli unici punti fermi della mia vita (ed erano già pochi) sono stati cancellati in pochi minuti.
    Non avevo idea di quante cose si basassero sui sistemi di misurazione e invece:

    – i contatori dell’energia elttrica non sono tarati né controllati periodicamente se non dal fornitore stesso (e quindi venditore) del servizio, che appone dei sigilli propri che sono stati addirittura definiti “illegali”

    – i distributori di carburante vengono controllati solo se il gestore chiama l’ufficio preposto ai controlli (per via dei sigilli aperti ad esempio a causa di una riparazione)

    – gli scatti telefonici si basano su un “secondo” fittizio determinato dal gestore e non verificabile in alcun modo

    – le bilance dei mercati e dei supermercati in pratica non vengono controllate mai da nessuno…

    Vi consiglio di vedere il servizio per rendervi conto di che cosa sto parlando.
    Le leggi relative all’obbligo di taratura e controllo degli strumenti di misurazione sono state emanate prima della prima guerra mondiale e quindi si possono applicare solo a pochi tipi di strumenti di misurazione, in quanto ad esempio l’elettricità e il telefono non erano ancora stati inventati.

    Che cosa si può fare come singolo indifeso cittadino?

    Disperata fan di Beppe

  163. Ivan Dellabianca

    Ma lo sapete che il 5% dell’energia elettrica negli SStati Uniti va sprecata per far funzionare elettrodomestici “spenti”? Lucine, aggeggi in stand by, alimentatori mal progettati che assorbono corrente anche se spenti…
    Questo 5% corrisponde al funzionamento di 10 centrali da 1000 MW!!! Non ci credete? Tutto su “Le Scienze”, numero di novembre 2005, articolo “Piu’ profitto, meno carbonio”.
    Ciao a tutti

  164. Marco Grattieri

    Signor Grillo vorrei tanto sapere dove trova la faccia tosta per raccontare balle dalla mattina alla sera, io non ne posso più dei suoi discorsi urlati, nei quali mescola pizzichi di verità con una marea di balle, lei parla a sproposito dove dovrebbe stare zitto, illude la gente di avere di fronte uno che dice le cose come stanno, ma chi la ascolta non sa che lei racconta più balle di Bush e la Bayern messi assieme(il che come ben saprà è tutto dire). Sia ben chiaro che io parlo a titolo personale e in maniera del tutto indipendente.
    Prendiamo per esempio la questione energetica, in un suo show di alcuni anni fa lei publicizza la biomassa come fonte energetica abbondante pulita ed economica, quando in realtà basta cercare qualche dato per venire a sapere che questo tipo di fonte energetica non è in realtà nessuna di queste tre cose.
    Altro esempio è il nucleare, mio padre è ingegnere elettrotecnico e io sia da lui che dai suoi colleghi ho sempre sentito dire un gran bene riguardo questa fonte di energia che non inquina l’atmosfera ed è abbondantemente disponibile, mentre le scorie(sono sì pericolose, ma rispetto ai rifiuti biologici sono un quantitativo minimo) vengono trattate in centri specializzati dove si smaltiscono anche i rifiuti proveninti dalle macchine per le radiografie degli ospedali ugualmente pericolosi.
    Signor Grillo ma lei lo sa che un reattore a fissione nucleare fa con 1 kg di uranio la stessa quantità di energia che una centrale termoelettrica fa con 2000 tonnellate di carbone? Lo sa?
    Il carbone è un altra fonte di energia demonizzata ingiustamente, il carbone è vero inquina, ma ciò che non si fa col carbone si fa col petrolio e a conti fatti gli inquinanti prodotti da questi 2 tipi di conbustibile si equivalgono; col vantaggio che il carbone costa molto meno, non finirà prima di 2-3000 anni e c’è anche in Italia.
    Ora concludo rivolgendomi a coloro che leggeranno questo messaggio: non prendete per oro colato ciò che sentite da Grillo!

    1. italo pittorru

      Dimentica l?energia nucleare.Tuo padre non ti ha detto che è impossivile smaltirla.
      Ciao Italo.

  165. Andrea Rampado

    Gentile Massimigliano,
    se la fonte di energia “in eccesso” della pompa idrosonica (in questo caso caldaia idrosonica) fosse di origine “solo nucleare”, penso che ci sarebbero molti problemi per una sua commercializzazione, cosa che a quanto pare non è visto che viene commercializzata in tutta l’Europa dell’est….oltre che in Italia e USA!!!

    Prima di arrivare a ipotizzare la fonte di questa energia in eccesso come una fonte di origine nucleare, bisogna analizzare attentamente quali processi avvengono in una pompa di cavitazione e soprattutto capire cos’è la cavitazione acustica e a seguito il fenomeno chiamato appunto “sonoluminescenza”.

    In verità bisognerebbe fare parecchi passi indietro e capire cosa avviene in un tubo di “Ranque-Hilsch”….

    L’esempio del fiammifero calza, ma non completamente, ti riporto un mio esempio; è possibile riscaldare l’acqua utilizzando come energia la quantitàdi moto in caduta dell’acqua, è possibile riscaldare fino a 95°C e raffreddare fino a -30°C senza utilizzare energia elettrica ma la sola forza dell’acqua, per i fiumi esistono sistemi molto efficienti a partire da portate d’acqua di 12 litri/secondo, non solo nel contempo è possibile generare energia elettrica fino a circa 5 kWh.
    Pompa KOPIOR!!!

    Il principio è sempre lo stesso della “caldaia idrosonica” solo che non viene prodotta cavitazione e sonoluminescenza….

    Oggi possiamo fare una distinzione dei fenomeni “naturali” che fino ad oggi non abbiamo mai sfruttato; è possibile creare dei sistemi innovativi per la produzione di energia utilizzando dei semplici tubi con delle conformazioni geometriche particolari fino ad ottenere reazioni di tipo nucleare (ma quest’ultime si possono evitare visto che non producono una grande energia e neppure neutroni).

    Servirebbero solo per le trasmutazioni!!!

    Fantascienza???
    Forse….
    Cordiali saluti
    Andrea

    1. Nino Pinna

      Egregio Andrea
      ho letto il tuo articolo sulla pompa
      idrosonica, in cui fai riferimento ad una
      azienda del trevigiano che la produce,
      faccendo appello alla tua gentilezza
      potresti fornire il suo indirizzo.
      Infine una domanda. E’ pericoloso
      usare la suddetta pompa per il
      riscaldamento dela casa?

      Grazie in anticipo
      Nino Pinna
      (Sassari)

  166. Scuro Massimiliano

    Ho letto attentamente l’articolo sulla pompa idrosonica.
    Credo che i termini con cui è stato posto l’articolo riguardante la “pompa idrosonica” siano erronei.
    Infatti l’efficienza di tale dispositivo non può essere calcolata in quanto, se è vero che si produce calore in eccesso da fonte non nota, non si può valutare quanto calore sia possibile estrarre da tale fonte. E’ possibile infatti che la fonte ignota dissipi energia e quindi fornisca calore in quantità minore (anche molto se si ipotizza che la fonte fosse nucleare)rispetto all’energia che potenzialmente potrebbe produrre. Riportando l’esempio del fiammifero che libera l’energia chimica presente in un combustibile, sarebbe come dire che che tale modalità di produzione di energia abbia un efficenza elevatissima, molto superiore ad 1, se si ignorasse l’esistenza dell’enegia chimica presente nel carburante.

  167. Massimo Apeddu

    Conosci bià la “pompa idrosonica”? Interessante!! Viene definita “over-unity” cioè produce energia in uscita in quantità maggiore rispetto a quella in entrata. Sembra bizzarro…
    Leggi la spiegazione del suo funzionamento… http://www.xmx.it/pompaidrosonica.htm

  168. Stefano Lodolini

    EOLO.
    Vi ricordate del progetto Eolo: EOLO è una macchina che al di fuori sembra una delle tante monovolume che girano nelle nostre città, ma all’interno nasconde una grande innovazione.
    L’automobile cammina grazie a delle bombole di aria compressa che alimentano un motore MDi ( Motor Development International ) di 567cc da 25 CV.

    Il motore non funziona a combustione ma semplicemente grazie alla espansione dell’aria compressa.

    La ricarica dell’aria avviene in 4 ore tramite un compressore elettrico montato a bordo del veicolo; la stessa operazione potrà eseguirsi in stazioni di servizio dove avverrà in soli 3 minuti. L’unico consumo sarà quello di energia elettrica (corrente a 220 V).

    Il costo del pieno si aggirerà intorno alle 3000 lire.

    ED EOLO SI TINGE DI GIALLO: CHE FINE HA FATTO?

    Nel febbraio 2003 al Salone di Parigi, incontrammo colui che ha progettato questo veicolo: il francese Guy Negre. Era anche l’unico che ci potesse dare qualche informazione utile sul progetto.

    Niente non c’è stato modo di saperne di più. Gentilmente riusciva ad evitare le nostre domande. Dopo tanta fatica siamo riusciti solo a farci dire che la sperimentazione stava continuando ad avere risultati positivi, che avevano delle difficoltà economiche per aprire gli stabilimenti di produzione ma che comunque tutto si sarebbe risolto entro la fine del 2003.

    Siamo ad aprile 2004 e non ci sono novità se non quella che i dipendenti della Eolo Italia ( hanno mai lavorato alla produzione della vettura ??? ) sono in cassa integrazione e che il sito internet italiano non esista più.

    …….Io vidi la trasmissione sulla rai che parlava di questo progetto a poi è scomparso tutto !?

  169. marco melloni

    scrivo sull’energia preche e’ il solo vero problema.
    infatti la guerra in iraq e’ fatta per il petrolio e quindi per assicuraeci sorgenti di energia e la produzione di enrgia attraverso il petrolio e’ una causa (scatenente a cusa della produzione di CO2?) dei cambiamneti climatici e quindi di problemi sulla nostra stessa esistenza.
    secondo me soltanto le energie alternative sono insufficienti e quidi insisto perche’si studi la fusione nucleare .

  170. Scuro Massimiliano

    Mi spaventa come l’energia fotovoltaica venga spacciata come energia pulita o addirittura ad impatto zero. In realtà non esiste energia ad impatto zero in quanto in ogni caso trasformiamo sempre un’energia presente in natura, e come tale con i suoi ben precesi scopi, in una’energia utile all’uomo, scaricando calore a temperatura più bassa di quella di origine.
    Mi chiedo se si sia mai simulato l’andamento del clima terreste nel caso in cui un’enorme quantità di energia ad alta temperatura venga sostituita da energia a bassa temperatura (ciò che fà una cella fotovoltaica).
    A mio avviso la riflessione sull’energia dovrebbe volgere su un tema diverso: come risprmiare…come educarci a consumare di meno perchè “non esiste energia pulita”, anche se può esistere una energia “più” pulita di quelle attualmente trasformate.

  171. Federico Alongi

    Caro Beppe,

    sono uno studente di Ingegneria Gestionale vecchio ordinamento dell’ Alma Mater Studiorum, in breve l’ università di Bologna. Ho avuto la fortuna di avere come professore del corso di macchine l’ ing. Cantore che ha cercato di seminare nel poco tempo un po’ di quella cultura energetica di cui tutti avremmo e avremo un enorme bisogno.
    Adoro il tuo ruolo di sensibilizzatore, squotitore, stimolatore di cervelli intorpiditi, ignari e ignoranti (principalmente come voce del verbo ignorare).
    Non capisco però perchè non fai il piccolo “step” di spiegare il vero ruolo che ha l’ Idrogeno.
    Scusa la critica, ma così non vai molto oltre il ruolo della BMW.
    Capisco che rischieresti di annoiare i comodi neuroni dei più,però ci tengo.
    Scriverò il più brevemente possibile ciò che ho imparato, intuito, scoperto.
    Innanzitutto l’ idrogeno è un “Vettore di Energia”.
    Serve a TRASPORTARE non a CREARE, ma è anche qui la sua importanza dato che il più grande difetto delle Energie Pulite e Rinnovabili è la difficile immagazzinazione dell’ energia elettrica prodotta.
    Le batterie sono costose, inquinantissime, ingombranti.
    (c’ è da dire che il Nostro Nobel Rubbia lavora molto in questa direzione ma non trova sovvenzioni in patria, ma questa è un’ altra vergogna)
    L’ altro difetto dell’ idrogeno è la difficoltà e la pericolosità del suo trasporto, e qua intervieniamo noi, infatti è solo una questione di sviluppo della tecnologia, niente di più.
    Basta un pochino di volontà, o creare (noi consumatori) dell’ interesse economico.

    Non so se son stato noioso, spero di no.

    Federico Alongi

  172. sergio rufinelli

    sono venuti a sapere da miei amici, che abitano in un piccolo paesinodel circondario, che il comune di foligno, dove abito, non impedisce direttamente l’impianto di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia, ma di fatto proibisce l’istallazione di questi sistemi con la scusa del vincolo paesaggistico e architettonico: non è che magari dovremo ringraziare i verdi, presenti nelle liste di governo comunale, che si sono tanto battuti per vietare l’istallazione delle centrali idroelettriche lungo un piccolo fiume del territorio, il Menotre, il cui equilibrio risulta compromesso, ma che non prendono posizione perchè i pannelli “potrebbero danneggiare l’aspetto paesaggistico dei centri abitati e delle contrade storiche del comprensorio…”
    Speriamo bene, perchè ci farebbe proprio comodo poter gestire le bollette dei nostri consumi energetici.

  173. PIERLUIGI FELLI

    Beppe e amici del blog guardate questo sito http://www.ECORETE.IT

    Beppe pochi giorni fà è stata pubblicata su repubblica la notizia di uno scenziato che ha scoperto il materiale per costruite panneli fotovoltaici con un costo che abbatte dell’80% il prezo degli attuli, è vero? Se è così facciamo qualcosa x aiutarlo.

  174. Alessandro Galimberti

    Approposito di energia pulita. Sono un neo lettore del Blog di Grillo e non so se questo tema è già stato trattato, se si me ne scuso, altrimenti vorrei richiamare l’attenzione del pubblico su un articolo apparso il giorno 8 Settembre su LIBERO dal titolo “Una pianta ci darà energia pulita”. L’articolo tratta della coltivazione, in Illinois (USA), dell’erba MISCANTHUS un tipo di vegetale, coltivabile anche in Europa, che pare abbia la particolarità di poter generare forti quantità di energia totalmente pulita ed a bassissimo costo.Pare che sia sufficiente coltivare l’8% della superficie di questo stato con questo vegetale per poter soddisfare il fabbisogno energetico dell’intero stato (Chicago inclusa). Nello stesso articolo si parla di altri vegetali che potrebbero tranquillamente sostituire il petrolio nella produzione di energia quali: udite udite il Mais!!!! la canna da zucchero (produzione di etanolo), la Colza, il girasole (produzione di bio-diesel) ed altre, tutte coltivazioni semplici e sviluppate in Europa. Quello che ho pensato e vorrei chiedere la vostra opinione in merito è: ma se è vero che dal mais e dal girasole possiamo estrarre benzina e diesel per le autovetture, per il riscaldamento e per la produzione di energia elettrica, fino a adesso ci hanno preso per il c…? o cosa?
    Spero di avere vostri commenti in merito.
    Alessandro (Monza)

  175. Gabriele Ferrentino

    Innanzi tutto vorrei iniziare a fare i complimenti a Beppe per il lavoro che svolge, infatti con le sue battute oltre a mostrarci la realtà nascosta ci fa anche morire dal ridere. Rigurado all’argomento sull’energia vorrei dire una sola cosa: visto che ormai i pannelli solari sono efficientissimi e molte persone ormai si sono convinte ad installarne uno nella prorpia abitazione, perchè questi non vengono sfruttati a livelli industriali? Mi spiego meglio: se un cittadino sfrutta una parte assolutamente inutilizzata della sua casa (di solito il tetto) per costruire un pannello, perchè una grande azienda non usa posti inuttilizzati come i deserti dove i pannelli solari non potrebbero essere più efficienti e gli stessi deserti di notte potrebbero essere sfruttati per l’energia eolica?(un impianto del genere una grande azienda può permetterselo benissimo) Tutta l’energia ricavata in questo modo sarebbe pulita e si risolverebbe anche il problema delle fonti energetiche rinnovabili; invece si vuole tornare al carbone…beh è vero che esiste il detto “non lasciare mai la strada vecchia per la nuova”, ma qui si cade nella demenzialità! Mah, infondo cosa può saperne un diciannovenne di un argomento vasto come l’energia. Concludo facendo di nuovo i complimenti a Beppe, sperando che tra un processo e l’altro riesca a leggere questo commento 🙂 Non ti arrendere Beppe siamo tutti con te!!!

  176. maurizio pira

    Che fine ha fatto Eolo , l’auto ad aria compressa presentata anni fà, con emissioni zero, e costi irrisori,ideale per la mobilità in centri urbani? Beppe se non indaghi tu chi puo farlo! Siamo stufi che ogni volta che qualcuno scopre un idea geniale,qualcunaltro fa insabbiare tutto, E sappiamo il perche!!!

  177. giovanni muraglia

    Caro Beppe, sicuramente nella quantità delle idee che sostieni non sono d’accordo proprio con TUTTE, ma con gran parte si, e siccome la prima di quelle che condivido è la strordinaria utilità della RETE per comunicare notizie e concetti, incomincio a trasmetterne una (magari la conoscerai già, magari è una bufala, però..però….)
    esiste un prototipo funzionante di auto con MOTORE AD ARIA COMPRESSA (compressore elettrico con accumulatore a batteria) con prestazioni discrete (forse migliori delle “normali” auto elettriche) ma a costi economici ed ecologici pazzescamente bassi o nulli. si chiama EOLO ed i dati salienti sono leggibili sul sito http://www.ecotrasporti.it In italia però non se ne sa più nulla e pare anzi che ci siano operai assunti e messi in cassa integrazione cioè pagati da noi e non come parrebbe più equo dal Sig. Fiat o dal Sig. Esso. che ne pensi?

  178. Silvano Tomasetto

    Caro Beppe, propongo a te e a tutti coloro che ci stanno, di promuovere una petizione da presentare ai nostri dipendenti al governo per l’eliminazione e la proibizione dell’uso del carbone sia nelle centerali attuali da riconvertire che in quelle prossime future, vedi quelle dell’ENEL in riconversione.. e di passare al gas ed alle fonti rinnovabili in modo tassativo partendo dall’incentivazione statale…
    Ps. se ci diamo da fare, forse, si accorgono che abbiamo una mente pensante e non siamo solo dei gioppini che con una partita di calcio e due peli ci tengono buoni
    grazie a tutti Silvano

  179. Paolo Menchetti

    Salve, vorrei chiedere a Beppe Grillo se sà qualcosa di quella automobile ad aria compressa di cui si favoleggiava alcuni anni fà. Non ricordo come si doveva chiamare,ma ricordo perfettamente di aver letto diversi articoli su Repubblica ed uno su Quattroruote, che ne descrivevano tecnologia e caratteristiche. Aveva anche un sito internet con fotografie e descrizioni tecniche dei vari modelli. Addirittura telefonai personalmente ad un ufficio dove potetti parlare con una dipendente che mi informò che la produzione sarebbe partita presto. Poi più nulla…il silenzio. Successivamente ho ritrovato una particolare disegno della carrozzeria di questa automobile,(che ricordo mi aveva molto colpito per la singolarità) in un….furgone Renault, che viene prodotto ancora oggi! Strano eh?
    Potete farci sapere qualcosa?

    Grazie!

  180. Luca Mancardi

    Lavoro nel campo dell’energia, mi è capitato di presentare domande alla GRTN per richiedere le tariffe agevolate per il fotovoltaico, vorrei segnalare che la ENEL, ente pubblico, rimanda per le informazioni relative al conto energia al numero telefonico di ENEL.SI, ente privatizzato, che ovviamente non fornisce notizie ma solo preventivi…in questo modo si sbaraglia la concorrenza ma in modo illegale…l’autorità per l’energia dovrbbe essere informata di questo e prendere dei provvedimenti… buona giornata.

  181. sergio arena

    pensiero semplice : cosa importa se l’energia pulita costa di più sono comunque soldi che rimangono da noi invece che prendere la via dell’arabia saudita

  182. Pierpaolo Giordano

    A proposito del conto energia:

    1) Le informazioni sono scomparse dal sito ENEL.
    2) Il numero verde un tempo pubblicato (800.90.15.15) non sa dare nessun tipo di
    informazione sul conto energia.
    3) Il numero verde ufficiale ENEL (800.900.800) a domanda risponde: ” Il conto cosa ? “.(sic !!, provate …)
    4) Per avere informazioni su quanto costa attivare il conto energia (installazione
    di due contatori) e quanto costa tenerlo in vita bisogna andare di persona
    presso un “Punto ENEL”. (Se e’ a 100 Km sono affari vostri, siamo nell’era
    della telematica …).
    5) Pare (dico pare, questa e’ l’informazione piu’ precisa che ho avuto) che il contributo
    di 0,44 Euro/kWh sia concesso solo per l’energia prodotta e consumata, non
    per quella versata in rete, a differenza di quanto largamente strombazzato dalla stampa e dall’ENEL stessa. Questo significa che un impianto non si paghera’ nemmeno nei 10-15 anni previsti, non si paghera’ forse mai.

    La mia personale conclusione:
    1) L’ENEL dopo aver incassato per anni contributi sul fotovoltaico (pagati da noi utenti) continua a boicottarlo ed a trattare gli utenti/clienti con l’incompetenza ed l’arroganza tipica dei monopolisti (o ex tali), nascondendo le informazioni commerciali essenziali ed evitando sempre accuratamente un rapporto chiaro e corretto.
    2) Come si puo’ pensare di investire 10.000 – 20.000 Euro senza nemmeno poter fare
    un conto sensato di convenienza su dati certi ? Se gia’ nella migliore delle ipotesi
    l’ impianto si paga in 10-15 anni (senza contare il costo del capitale, che nessuno
    mette mai, la manutenzione, la probabile sostituzione dell’inverter dopo 10 anni o
    meno, la perdita di efficienza delle celle, etc…) ma chi ce lo fa fare ?

    Auguri a chi ci vuol provare.

  183. paolo ruggiero

    la liguria e’spazzata dal vento 364 giorni e mezzo da venti piu’o meno forti ho preso una ventola da autocarro l’ho collegata ad un alternatore,il quale e’ collegato ad una batteria…caspita ho illuminato la cantina.
    Sono un ignorante di 45 anni ci sono arrivato con poca spesa ora mi ingrandisco e mi produco l’energia a costo zero e senza inquinare.E i nostri eletti che c….o fanno??? chiacchiere sono stanco di chiacchiere e di prese per i fondelli sono ignorante ma non stupido se io non riuscissi a risparmiare,a cercare con ogni mezzo di migliorare le cose…x prima cosa ogni sera prima di andare a letto mi sputerei in faccia….amministratori,eletti benpensanti meditate.Dubito che possiate farlo giacche’i vostri interessi sono molto diversi da quelli della gente ignorante.MI consolo col pensiero che tutti dobbiamo morire…forse un giorno anche io

  184. ALDO MICELI

    Caro Beppe, nel comune del mio paese (Battipaglia-SA) sono in atto delle lottizzazioni e relative assegnazioni di terreni da utilizzare ad uso industriale contro presentazione di domanda di assegnaz. con relativo progetto. La mia “utopia” è quella di presentare un progetto.per un imp.fotovoltaico.
    Allo stato attuale non ho ben compreso se la legge sul conto enrg. permette di produrre energia elettrica come attività imprenditoriale.
    Inoltre ho fatto dei conti sulla base delle info raccolte sul blog e la spesa x 1000 mq di cellule fotovoltaiche non è da poco conto.
    Ho inviato anche una amail a segnalazioni@beppegrillo.it in cui esprimo alcune perplessità.
    Nel proseguire in uno effetivo studio di fattibilità di questa idea utopica,mi darebbe un grande slancio emotivo ricevere un tuo commento e magari qualche consiglio, vista la tua esperienza in merito.
    Ti auguro il meglio sempre.
    P.s. Spaccali tutti.

  185. Mauro Panetta

    Ciao a Beppe e a Tutti. Vendo gasolio per un importante azienda petrolifera. Nonostante campi di questo lavoro, sono allibito come le compagnie petrolifere abbiano fatto “cartello” sui prezzi al consumo. Altro che liberalizzazione dei prezzi. Non parlo solo di impianti stradali ma anche delle forniture a chi consuma gasolio per lavoro (trasportatori, condomini ecc.) E’ un argomento sul quale i commenti sono stati infiniti ed il mio è solo uno in piu’. Tra un pò, se chiunque al governo non metterà freno alle accise, il gasolio diventerà un prodotto d’elite. Trasportatori che hanno siglato contratti a lungo termine sono stati costretti ad assorbire l’aumento del 30% dal 2004 senza avere recuperi di costi. Per questo molti hanno chiuso, altri lo stanno facendo e altri ancora mettono toppe alle falle che si aprono nella gestione finanziaria delle proprie aziende. Ma quanti danni provoca tutto questo??? Licenziamenti, riduzioni ore di lavoro e malcontento generale degli automobilisti in genere. Per chiudere: prezzo benzina verde rilevato a giugno 2005 su impianto in Spagna (Fuerteventura) € 0,670/lt. E là hanno poco o niente. E noi????? MA SCHERZIAMOOOOO!!!!!!!!
    Ciao a tutti

  186. Paoo Bottazzi

    Insomma l’attesa era grande, tutto
    sembrava essere pronto, eppure
    stranamente da un certo momento in
    poi non si hanno più notizie.

    Il sito scompare, tanto che ancora
    oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it
    risulta essere in vendita. Questa
    vettura rivoluzionaria, che, senza
    aspettare 20 anni per l’idrogeno
    (che costerà alla fine quanto la benzina e
    ce lo venderanno sempre le
    stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco
    di
    problemi,
    scompare senza lasciare traccia.
    A dire il vero una traccia la
    lascia, e nemmeno tanto piccola: la
    traccia è nella testa di tutte le
    persone che hanno visto, hanno passato
    parola, hanno usato Internet per
    far circolare informazioni. Tant’è¨ che
    anche oggi, se scrivete su
    Google la parola “Eolo”, nella prima pagina dei
    risultati trovate
    diversi riferimenti a questa strana storia. Come stanno
    oggi le

    cose, previsioni ed approfondimenti: Il progettista di questo motore
    rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il
    perché di questi ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia
    dallo
    stabilimento produttivo sono attualmente in cassa integrazione
    senza aver
    mai costruito neanche un’auto.

    I dirigenti di Eolo
    Auto Italia rimandano l’inizio della produzione a
    data da destinarsi,
    di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà
    del 2006…
    Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente
    vicenda?
    Certamente viene da pensare che le gigantesche
    corporazioni del
    petrolio non vogliano un mezzo che renda gli uomini
    indipendenti. La benzina
    oggi, l’idrogeno domani, sono comunque
    entrambi guinzagli molto ben
    progettati.
    Una macchina che non
    abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi
    olio,che sia semplice e
    fatta per durare e che consumi soltanto energia
    elettrica,non fa
    guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata,
    nascosta insieme a
    chissà cos’altro in quei cassetti di cui parlava Beppe
    Grillo tan

  187. Paolo Bottazzi

    Guy Negre, ingegnere
    progettista di motori per Formula 1, che ha
    lavorato alla Williams per
    diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di
    Bologna una macchina
    rivoluzionaria: la “Eolo” (questo il nome originario
    dato al modello),
    era una vettura con motore ad aria compressa, costruita
    interamente in
    alluminio tubolare, fibra di canapa e resina,leggerissima ed

    ultraresistente.
    Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva
    raggiungere una velocità
    di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore
    consecutive nell’uso urbano.
    Allo scarico usciva solo aria, ad
    una temperatura di circa -20°, che
    veniva utilizzata d’estate per
    l’impianto di condizionamento.
    Collegando Eolo ad una normale
    presa di corrente, nel giro di circa 6
    ore il compressore presente
    all’interno dell’auto riempiva le bombole di
    aria compressa, che veniva
    utilizzata poi per il suo funzionamento.
    Non essendoci camera di
    scoppio né sollecitazioni termiche o
    meccaniche la manutenzione era
    praticamente nulla, paragonabile a quella di
    una bicicletta.
    Il
    prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie
    lire, nel suo allestimento più semplice.
    Qualcuno l’ha mai vista
    in Tv?
    Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito
    http://www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione: chi vi
    scrive
    fu uno dei tanti a mettersi in lista d’attesa, lo stabilimento
    era in
    costruzione, la produzione doveva partire all’inizio del 2002:
    si trattava
    di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente
    liberi dalla schiavitù
    della benzina, dai rincari continui, dalla puzza
    insopportabile, dalla
    sporcizia,
    dai costi di manutenzione, da
    tutto un sistema interamente basato
    sull’autodistruzione di tutti per
    il profitto di pochi.

    Insomma l’attesa era grande, tutto
    sembrava essere pronto, eppure
    stranamente da un certo momento in
    poi non si hanno più notizie.

    Il sito scompare, tan

  188. Mattia Siccinio

    Per Edoardo:

    E’ chiaro che se costruisci un pannello solare non può crescere erba sotto, ma questo succede qualunque cosa tu costruisca, centrale casa o fabbrica!! E’ impensabile un dispositivo per la produzione di energia che non occupi spazio.

    Peraltro, siccome il rendimento dei pannelli solari è ben inferiore al 100% (circa il 15% per i fotovoltaici più ben fatti), la restante energia resta sulla casa sotto forma di calore. Anzi (ma questa è una mia ipotesi), il calore che arriva al tetto potrebbe persino aumentare, perchè il pannello solare assorbe praticamente tutta la radiazione incidente (è nero!), mentre il tetto della casa tipicamente ne riflette una significativa quota parte.

    Un bacio a tutti.

    MS

  189. Armando Scarpetta

    Ciao Beppe, sono riuscito dopo molte ricerche a trovare una registrazione del tuo spettacolo a Milano nel 2005.Ho seguito con attenzione tutto quello che hai detto e mi trovo completamente daccordo.Gradirei dire la mia su alcuni punti.Mi sono appena laureato in ingegneria ed ho discusso una tesi sulle celle a combustibile per uso stazionario (centrale elettrica ad idrogeno); durante le mie ricerche bibliografiche ho appurato che gli studi in tale ambito sono moltissimi e che i livelli di potenza generata, con le attuali tecnologie, si attestano intorno ai 3/5 MW, potenza questa sufficiente ad alimentare le utenze di un paese di qualche migliaio di abitanti.Mi sono concesso questa piccola parentesi “tecnica” per dare un’idea dell’attuale livello tecnologico e per lodare le Università che compiono studi sui nuovi sistemi di generazione.Beppe uno degli aspetti che dovrebbe essere migliorato e l’utilizzo dell’energia; attualmente in un’abitazione ci sono un paio di televisioni un pc un condizionatore o una pompa di calore, svariati elettrodomestici e molto spesso non vengono utilizzati in modo razionale, la nostra società sta perdendo la concezione del risparmio a favore dello sperpero e tutto ciò è a vantaggio di chi ci vende energia. Il discorso vale anche per i carburanti, i prezzi aumentano ma negli ultimi anni si è avuto un incremento della vendita di SUV e di macchine con motori diesel con molti cavalli che tutto sono meno che parsimoniose. Beppe si deve incrementare il risparmio energetico e tu che puoi, visto che i tuoi spettacoli sono seguiti da un numero altissimo di persone, continua a premere sempre di più su questo tasto.Riguardo al problema “classe politica che ci rappresenta” secondo me c’è una semplice soluzione, alle prossime elezioni invece della croce basta scrivere ” E MO’ BASTA!!! “…ti ringrazio per lo spazio che mi hai concesso…UN ABBRACCIO…Armando

  190. Massimo Marra

    scusa ho scritto 60 invece di 06 hahaha

  191. Massimo Marra

    Ciao Beppe
    Ho letto la tua intervista su “repubblica di oggi” (60/10/05). Bravo! fai bene a non andare in TV
    Ho letto anche un articolo sul “Mattino” di Napoli di oggi (06/10/05) dove apprendo che Carlo Rubbia è stato licenziato dall’Enea perché hanno ritenuto il suo progetto sull’energia solare impossibile da realizzare. Così il governo spagnolo lo ha assunto per il suo ente di ricerca,il corrispondente italiano,per lo stesso progetto. Al suo posto, al direttivo, ci sono tre persone rispettivamente sponsorizzate da FI, AN e Lega. MA siamo o non siamo la repubblica delle banane??

  192. Edoardo Di Maro

    Ciao Beppe.
    Leggendo tutto il tuo articolo sul fotovoltaico,mi sono tornate alla mente le parole del mio porfessore di elettrotecnica.
    Non so quale sia la definizione esatta di inquinamento,cio che so è che un pannello fotovoltaico,NELLA MIGLIORE DELLE IPOTESI (cioé nel caso di rendimento pari al 100%) assorbe tutta l’energia solare per trasformarla in elettrica.
    Se sotto la cella c’è della terra, sarà morta perche non riceverà calore ne’luce,stesso discorso per qualasiasi forma di vita.
    Se sotto c’è una casa, dovrà essere riscaldata anche del calore che non riceverà direttamente dal sole.
    Non dico che l’energia solare possa essere inquinante..ci mancherebbe, però questa è una piccola aporia, o semplicemente un piccolo dubbio che vorrei mi fosse fugato..che volevo condividere con te.
    Saluti.
    Edoardo

  193. roberto bartolini

    caro beppe grillo
    ho inventato un sistema ecologico e che potrebbe risolvere tanti problemi ma è difficile entrare sul mercato come mai queste avversità nei confronti di nuove tecnologie?
    visita il mio sito magic-panel.com e poi quando puoi fammi sapere.
    a preso

  194. Gilberto Sella

    Ciao a tutti e un saluto particolare al grande Grillo. Non sono un tecnico e credo a quanto viene affermato in tema di energia solare. faccio solo notare che una tecnologia estremamente consolidata, ormai totalmente sicura e a basso impatto ambientale come l’idroelettrico viene un poco trascurata. Non parliamo per carità di dighe o opere folli, ma di “mini-hidro” opere di presa su fiumi e torrenti delle valli delle Alpi, studiate per conservare il flusso vitale del fiume e restituire acqua pulita poco più a valle. La resa di questi macchinari pare ottima, i costi sostenibili ed economicamente vantaggiosi. Inoltre è un buon modo per i piccoli comuni di montagna di avere incassi che permettano di evitare lo spopolamento. Mi pare un processo da incentivare e non da bloccare a tutti i costi. I contrari: pescatori e ambientalisti fondamentalisti. Beh, è un peccato, le Alpi spopolate sono un pericolo per la pianura. Le ultime alluvioni stanno a dimostrarlo.
    Cosa ne pensi Beppe

  195. roberto bartolini

    caro beppe grillo immagino che non riceverai mai questo messaggio ma ci provo ugualmente vista la mia stima personale nei tui confronti.
    ho inventato un sistema elettrico che permette un risparmio energetico notevole e non emette nessun gas nocivo in atmosfera visita il mio sito magic-panel.com e capirai di cosa parlo.
    ma come mai lo stato italiano non agevola l’utilizzo di queste tecnologie innovative.
    a presto

  196. Giulia Pinna

    Salve! A proposito di energia pulita, quando potranno essere fatti degli apporfondimenti sull’ENERGIA EOLICA? Io vengo dalla Sardegna, dove il forte vento di Maestrale batte quasi 365 giorni l’anno, ma sono pochissimi i parchi eolici presenti. I pochi parchi tra l’altro sono quasi tutti fermi, perchè come al solito le imprese che si sono occupate degli impianti sono tutte straniere e hanno lasciato molte zone al più completo degrado. Ora il presidente della regione è Renato Soru, un uomo della sinistra e che io stessa ho votato, ma che ha bloccato tutti gli studi e tutti i progetti in materia di Eolico. La scusa è per l’impatto ambientale che quese pale danno (mi chiedo se sia mai stato a vedere il magnifico spettacolo al porto di Copenaghen). Ma non parla di impatto ambientale quando si reca sul Monte Ortobene a Nuoro e parlando al cellulare fa finta di non vedere tutte quelle schifosissime antenne che danneggiano noi e il nostro ambiente!!!!
    Pensate che bello se ci fossero aziende italiane che producessero le turbine e delle società sarde che si occupassero dell’installazione e della manutenzione..
    Che bello, ma rimane un’utopia…

  197. dario losavio

    RUBBIA SE NE VA IN SPAGNA

    Il premio Nobel Carlo Rubbia andrà in Spagna a realizzare la centrale solare termodinamica che l’Italia gli ha negato.Il nobel italiano, presidente ENEA fino a pochi mesi fa, ha deciso di partecipare alla realizzazione della prima centrale termodinamica solare in Spagna. Il progetto è conosciuto con il nome di “Progetto Archimede” e, negli ultimi anni, è stato portato avanti da Rubbia in Italia senza alcun successo.

    La prima centrale solare termodinamica doveva essere costruita a Priolo, in Sicilia. L’idea riprende il famoso principio degli specchi ustori di Archimede e, non a caso, sarebbe dovuto essere realizzato in Sicilia tramite un progetto Enel-Enea. Non parliamo di fotovoltaico. Nel progetto di Rubbia gli specchi concentrano la luce solare in un unico punto-caldaia producendo calore e quindi energia.

    Il progetto Archimede era il frutto di tre anni di studio e non avrebbe richiesto fondi pubblici. La realizzazione della centrale avrebbe beneficiato del finanziamento bancario.

    Purtroppo il progetto Archimede è rimasto sospeso nel nulla per un anno e mezzo, bloccato dall’immobilismo governativo. E’ questo quello che si apprende in un’intervista rilasciata da Carlo Rubbia al quotidiano LaRepubblica:

    “Abbiamo chiesto un anno e mezzo fa di avere una risposta semplice. Ci voleva qualcuno nel ministero delle Attività produttive e dell’Ambiente che dicesse ‘il solare termodinamico che voi avete progettato è verde, pulito, come l’energia eolica o il solare fotovoltaico’. Ma essendo una cosa nuova nessuno ha voluto esprimersi.” ha dichiarato Carlo Rubbia (fonte Ansa 23 settembre 2005).

    Nel frattempo la Spagna ha equiparato per legge il solare termodinamico alle fonti rinnovabili pulite ed ha avviato la realizzazione industriale della centrale solare.

    Risultato: Rubbia, recentemente licenziato dalla guida dell’ENEA per aver rilasciato dichiarazioni critiche sullo stato della ricerca in Italia, farà i bagagli per andare

  198. ROBERTO FONTANA

    Carissimo Beppe, complimenti per il tuo blog!!

    Una domanda mi frulla in continuazione nel cervello: dove stanno investendo i petrolieri il ricavato della vendita del petrolio che pochi anni fa era a 13 dollari al barile e oggi a 70. un enorme massa di denaro aumentata del 400%!!!!!
    é come se oggi vendessi le mele a 1 euro al kg e domani a 4 euro…. e tutti me le comprano ugualmente!

    fammi sapere ciao

  199. antonello tancedi

    Invito tutti a fare un viaggio nella rete nella conoscenza delle nanotecnologie, ad esempio sarà possibile creare pannelli solari fotovoltaici all’interno di una semplice pellicola. Riuscite ad immaginare una “tenda” che funge da pannello solare con un minimo costo…

  200. Antonello Pepe

    Caro Beppe
    Ho letto un articolo su “la Repubblica” (qui ti invio il link http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/scienza_e_tecnologia/archicentrale/archicentrale/archicentrale.html) inerente a una nuova generazione di impianti solari.
    E’ possibile avere più informazioni su questa nuova generazione e sul caso Sicilia?
    Grazie

  201. Antonio Martini PD

    Purtroppo temo che tecnologie innovative ed alternative al petrolio, quale ad esempio l’Idrogeno, si diffonderanno solo dopo un loro utilizzo improvviso su larga scala. Per capirci, il giorno che un presidente americano dirà: “da domani tutti i mezzi dell’esercito u.s.a. (o cinese)dovranno camminare ad idrogeno”, allora, anche il resto del mondo andrà allo stesso modo.
    Fino ad allora, molte energie alternative potrebbero rimanere semplici speculazioni filosofiche. Materiale per articoli e riviste. E, forse, solo argomenti validi per alimentare quell’allucinante mercato di certificati verdi e bianchi … azzera CO2 … etc.
    Sia chiaro: spero di sbagliarmi!
    ciao a tutti

  202. alberto rossi

    AVETE SENTITO ? A NEWE YORK ALLA SERA
    I GRATTACIELI SPEGNERANNO
    LE LUCI per ben due mesi , motivo? pare che il sindaco lo abbia imposto in accordo alle società per permettere
    agli uccelli migratori di viaggiare di notte
    senza confondersi con le luci dei grattacieli che causavno lo schianto dei volatili sulle pareti vetrate…

    hum… siamo sicuri che sia il motivo reale?
    non è che è per risparmiare energia visto i recendi disastri?
    NAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

  203. franco chersi

    Caro Grillo, è in atto una vasta campagna per l’uso dell’idrogeno come combustibile. Ma l’idrogeno non si trova libero! Per produrlo occorrono grandi quantità di energia: dove la prenderanno? forse da centrali nucleari? Che cosa c’è dietro questa propaganda per l’idrogeno?
    Grazie.

  204. franco chersi

    Caro Grillo, è in atto una vasta campagna per l’uso dell’idrogeno come combustibile. Ma l’idrogeno non si trova libero! Per produrlo occorrono grandi quantità di energia: dove la prenderanno? forse da centrali nucleari? Che cosa c’è dietro questa propaganda per l’idrogeno?
    Grazie.

  205. stefano abbate

    Tempo fa si sentiva parlare della EOLO, un’auto che funzionava con un motore ad aria compressa.
    Non se ne è saputo più nulla.
    Ho trovato di nuovo qualcosa in questo sito:
    http://www.mdi.lu

  206. Luca Berton

    Salve a tutti! Sono uno studente di chimica industriale presso l’università di Padova, leggendo tutti i commenti nella pagina mi è sorto un dubbio, derivante anche dal tipo di studi che svolgo…
    Si parla molto di auto ad idrogeno e celle a comustibile, però forse molti non sanno che la vera grande fonte di idrogeno è il petrolio stesso, cioè l’idrogeno deriva come prodotto di scarto dal cracking del greggio. Come altra fonte ci sarebbe l’acqua stessa, solo che il problema in questo senso è che si consumerebbe molta più energia di quanta se ne produca.
    Ma allora l’idrogeno è veramente la soluzione o solo un altro buon motivo per far felici i petrolieri??? Grazie

  207. ester lange

    YAHOO! NOTIZIE
    Mercoledì 14 Settembre 2005, 15:37

    Bio-Diesel, In Germania Usati Gatti Morti

    (AGI) – Berlino, 14 set. – Spazzatura e gatti morti. Questa la ricetta del carburante biologico sperimentato dall’inventore tedesco German Koch, che in un’intervista al “Bild” ha presentato tale mistura come una valida alternativa al gasolio per i motori diesel. “Ho guidato per 170.000 km con questo carburante, e non ho avuto nessun problema”, ha raccontato Koch al quotidiano tedesco. L’inventore ha presentato il suo “bio-diesel” come un rivoluzionario stratagemma per superare l’impatto del caro petrolio. Un litro di “bio-diesel” costerebbe infatti 23 cent al litro, circa il 20% del prezzo di un litro di gasolio. Per ottenere 50 litri di carburante, attraverso la macchina “Kdv 500” approntata dallo stesso Koch, sarebbero necessari circa 20 gatti morti. La notizia ha scatenato, come prevedibile, le ire degli animalisti tedeschi, che hanno ribadito l’illegalita’ della pratica a norma delle leggi locali.

  208. MIRO CORSI

    Sono convinto della necessità di passare a una produzione di energia pulita se vogliamo migliorare la qualità della vita nostra e dei nostri figli ma non son so dove rivolgermi a Roma ,dove vivo,per valutare l’acquisto di un pannello fotovoltaico in quanto essendo questo un mercato nascente non ho alcun elemento per valutare l’offerta e la bontà delle ditte. Qualcuno mi può aiutare segnalandomi ditte affidabili a Roma?
    grazie

  209. MIRO CORSI

    Sono convinto della necessità di passare a una produzione di energia pulita se vogliamo migliorare la qualità della vita nostra e dei nostri figli ma non son so dove rivolgermi a Roma ,dove vivo,per valutare l’acquisto di un pannello fotovoltaico in quanto essendo questo un mercato nascente non ho alcun elemento per valutare l’offerta e la bontà delle ditte. Qualcuno mi può aiutare segnalandomi ditte affidabili a Roma?
    grazie

  210. Mauro Laurenzi

    A proposito di ambiente ed energia ho appena saputo da un amico tedesco di sistemi di riscaldamento e produzione acqua calda che utilizzano il salto termico esistente tra aria esterna e terreno (- 2 mt) come fonte di energia.
    Inutile dire che sono rimasto incuriosito e così ho visitato il sito dell’azienda che produce questi sistemi (STIEBEL-ELKON – è in tedesco ma hanno brochure anche in inglese). Veramente interessante!
    Complimenti e saluti
    Mauro Laurenzi

  211. Francesco Giolo

    Ciao Beppe/bloggettari
    torno da un lungo viaggio in nord europa e repubbliche baltiche compresa la DANIMARCA non sto a spiegare quanto le fonti energetiche alternative e sopratutto l’eolico siano largamente sfruttate da quelle parti…ma qualcuno sta cominciando a dire che le pale dei motori eolici generino basse frequenze (infrasuoni) che provocano alla lunga danni agli abitanti delle zone limitrofe all’impianto (cefalee, nausea) e inoltre e’ stato appurato che gli uccelli marini attirati non so da cosa vadano a schiantarsi sulle pale mentre queste ruotano.
    E’ tutto vero o sono solo dicerie dei detrattori, voglio dire esiste uno studio in merito?
    Un abbraccio
    Fra

  212. enrico squillario

    Volevo informazioni sulla cavitazione.
    Vivo in Provincia di Biella ,ai piedi delle montagne e le spese relative al riscaldamneto nei mesi invernali si fanno sentire.
    Ho sentito parlare della cavitazione applicata alle caldaie e alimentata da energia elettrica ,fotovoltaica per lo più, in modo da “chiudere il cerchio” e tagliare fuori i mafiosi del petrolio.
    Sapete qualcosa in merito,ci sono leggi che la considerano??
    Ultima domanda riguardante il riscaldamento solare per abitazioni e/o condomini: mi risulta che in Austria, che penso abbia meno insolazione di noi, ci siano delle forme di renting solare sul modello delle ns. aziende che ,per es. con il gasolio o la nafta, stipulano contratti decennali fornendo il combustibile,la caldaia e la manutenzione.
    Vi risulta??
    grazie e a presto
    enrico

  213. Antonio Gallozzi

    L’energia? la si potrebbe avere a costi molto più bassi, lo stato per esempio potrebbe incentivare i proprietari di immobili ad installare pannelli solari, oppure ad esempio dal riciclaggio dei rifiuti facendo capire magari alla gente delle mie zone che è meglio tenersi vicino casa un impianto di riciclaggio che tonnellate di cumuli di immondizia, oppure magari qualche invenzione geniale (la butto lì, che ne dite di un tipo di asfalto fatto di materiale capace di convertire il calore assorbito dai raggi del sole in energia, pensate a quante migliaia di kilometri di centrali gratis invisibili e non inquinanti potremmo avere).

  214. Silvio Mortara

    L’unica fonte energetica nazionale veramente abbondante, gratuita, ben ripartita lungo la penisola sarebbe quella geotermica; di questa soluzione però nessuno parla, io credo perché sarebbe l’unica percorribile e quindi risulterebbe a consuntivo pericolosamente concorrenziale ai prodotti petroliferi
    La penisola è percorsa in senso longitudinale da una linea di faglia con fenomeni vulcanici “superficiali” che va dai Monti Metalliferi (Toscana) all’Etna (Sicilia) scorrendo parallelamente agli Appennini.
    In effetti con Islanda e Giappone siamo dei pochi paesi in cui esistono centrali geotermiche e mi risulta che funzionino da parecchie decine di anni senza soverchi problemi ( Piancastagnaio e Larderello). Ciononostante attualmente l’energia prodotta da questo comparto rappresenta meno del 2% del fabbisogno nazionale.
    Credo anche che le tecnologia che utilizzano queste centrali siano abbastanza superate, in effetti gli scarichi dei cosiddetti “gas incondensabili” in atmosfera “puzzano” e non poco, ma a detta degli stessi abitanti locali ci si fa l’abitudine e pare che le emissioni non danneggino la salute. .
    Ho vissuto alcuni anni a fianco di una di queste centrali e posso assicurarvi che l’odore di acido solfidrico era veramente insopportabile solo quando le maestranze (fra le più sindacalizzate del mondo) per imperscrutabili motivi non mettevano in atto le procedure necessarie per ridurre le emissioni, era come se la centrale scoreggiasse a comando.
    Nessuno però parla di potenziare ed ampliarne il numero di queste centrali anche se i siti geo – attivi più o meno facilmente sfruttabili in Italia non mancano di certo.
    Probabilmente le occasioni di mazzette sono poche atroché gas serra!!!

  215. maurilio pezzatti

    Argomento petrolio: è vero che le scorte assicurano l’approvvigionamento per una ventina d’anni al massimo? se si dopo che si farà? e le energie alternative da te ampiamente portate a conoscenza anni fa? come c…o funziona il prezzo dei carburanti: quando e perché aumenta e perché non diminuisce mai’
    Argomanto guerre/usa: cosa commentare circa la possibilità che l’abbattimento delle torri gemelle non sia opera di bin laden ma “forse” delle lobbyes del petrolio?
    grazie per tutto ciò che fai:
    Maurilio

  216. Mauro Marcassoli

    Ciao Beppe,sono due anni ormai che mi sono trasferito da Sori ad una frazione di Rapallo,S.Andrea di Foggia,a causa degli affitti pazzeschi e dei mutui improponibili esaminati da me e da mia moglie poco prima di sposarci.Ci siamo confrontati con l’esigenza di risparmiare un po’ su tutto ma in modo intelligente,cosi’ ho apprezzato il fatto di scegliere elettrodomestici classe “a”,un impianto elettrico fatto a norma ,piu’ sicuro e con meno dispersioni,il riscaldamento a legna con un caminetto dalla resa ottimale(la legna non ci manca,mio suocero ha dei boschi da tener puliti proprio intorno a casa)e dei pannelli solari per l’acqua calda,che utilizziamo il piu’ possibile grazie ad una elettrovalvola che commuta il passaggio da questi alla calderina con un solo pulsante.A parte il fatto che per i pannelli ho scoperto della fattibilità di un impianto simile(tra l’altro incentivato in parte dalla regione)solo da te e da poche altre voci fuori dal coro,perche’sono pochissime le persone che li utilizzano da noi? E’ come penso io per la scarsa informazione?In Trentino ad esempio ne ho visti un sacco sui tetti delle case e non credo proprio che sia perche’ c’e’ piu’ sole che in Liguria!Scusa la mia ignoranza,non sono certo il piu'”ecologicamente corretto”presente in questo blog,ma con questa crisi energetica del nuovo millennio,che tutti i politici quasi snobbano,presi come sono dalla lotta per “il careghino”,non sarebbe piu’ giusto informare correttamente come fai tu la gente?
    Il risparmio di gas per acqua calda a casa mia e’ tangibilissimo,tanto piu’ che non ho una strada abbastanza larga per il rifornimento di un “bombolone” e quindi utilizzo ancora le bombole classiche,care come il sangue!
    Concludo dicendo che dall’inizio dell’anno con venti euro di carburante nel serbatoio della mia utilitaria (euro 4: ma servira’ davvero?)ci sono ben tre litri in meno rispetto a prima.
    Sono anche appassionato di moto,ma penso che restera’ piu’ a lungo ferma quest’anno!Grazie.

  217. Alessandro Giustini

    Salve sono nuovo e saluto tutti quelli che leggeranno la mia email. Ieri ho visto lo spettacolo a Foligno e non ho perso l’occasione di iscrivermi al blog.
    Faccio una domanda direttissima, io sono di Cascia piccolo centro vicino a Foligno, cuore dell’Umbria e situata tra due parchi naturali, quello dei Sibillini e quello del Coscerno Aspra.
    Il nostro sindaco ha deciso di far costruire un parco eolico con circa 80 pale da 80 metri l’una, dicendo a tutti che ci saranno forti guadagni per il comune e per i privati che hanno le proprietà in quel sito, ed in ultimo cercando di convincere tutti che questo è l’unico tipo di energia che fa al caso nostro.
    Mi sono informato e non mi sembra esattamente così, mi piacerebbe però avere qualche informazione un po’ più dettagliata, visto che il parco eolico deturperà irrimediabilmente una delle zone più belle della nostra regione.
    Inoltre noi non abbiamo neanche bisogno di questa energia, perchè dobbiamo subire una scelta di pochi non condivisa neanche dagli elettori dello stesso sindaco?
    Non so se la mia domanda potrà essere chiarita, e miscuso se questo non è il modo corretto di usare il blog, eventualmente ditemelo.
    Aspetto notizie e aiutatemi a non far distruggere la mia terra!!!!!!!!!!

  218. Stefano Fabris

    Scusate per il testo in Inglese ma mi sembra una buona notizia….

    ciao,
    Stefano.

    Hydrogen Stored in Safe High Density Pellets.

    sunbeam60 writes “A group of scientists are going to present their breakthrough in hydrogen storage this Wednesday. In contrast to previous storage mechanisms, this method binds hydrogen to a pellet which is completely safe to handle at room temperature. While bound in this medium no hydrogen loss occurs, enabling hydrogen to be stored cheaply for indefinite periods. When needed, the extraction of hydrogen is relatively simple. The pellets exceed all criteria set by the US Department of Energy for 2015, enabling a car to drive more than 500 km on a 50 L tank (13 MJ/l)”

    [Slashdot:]

  219. Andrea Valdambrini

    I passi che cambiano la vita li fanno di nascosto….

    Il giorno prima del DM sull’incentivazione all’installazione dei pannelli fotovoltaici, il nostro Ministro ha decretato la seguente legge:
    Pubblicata sulla gazzetta ufficiale n.178 del 2 agosto 2005 come attuativo dell’art. 4 comma 1 della legge 10/91.
    Il Decreto, firmato dal viceministro Martinat, è atteso da 14 anni ma viene incredibilmente promulgato il 27 luglio, pochi giorni prima della pubblicazione del recepimento della direttiva CE 02/91. Non si capisce cosa accadrà ora dei due documenti, come potranno convivere e cosa dovranno fare i professionisti e gli addetti ai lavori.
    In sintesi il documento riprende alcuni concetti cari ai produttori di materiali da costruzione pesanti ed è straordinariamente timido invece per quanto riguarda il risparmio energetico.
    Tutto con l’obbiettivo (scritto per esteso sul DM all’articolo 1) di alzare il PIL!!!

    il DM lo potete scaricare anche qui: http://www.ambiente.it/impresa/legislazione/leggi/2005/decreto27-07-05.htm

    PS Ci sono dubbi di legittimità: infatti si deve osservare che il decreto doveva essere un DPR e non un DM, doveva ottenere il concerto con MICA , parere CNR ENEA, Regioni.( vedi art. 4 comma 1 e 2legge 10/91). Resta comunque inopportuna l’emanazione del decreto in concomitanza con il recepimento della Direttiva europea.

    saluti a tutti

  220. Cesare Girelli

    Caro Beppe,
    grazie per tutte le battaglie che porti avanti ma…….io ti scrivo per chiederti di essere più coerente con le tue idee, nelle quali io credo fermamente tanto da non reputarti più un comico, ma una persona geniale che riesce a far riflettere pensando (un umorista nell’accezione più Pirandelliana possibile insomma!!!)
    Insomma, non pensi che per una persona come te sia un pò un controsenso collezzionare auto di lusso tipo ferrari da 1000000 cavalli che inquinano cone Boing???? Insomma, a me sembra che strida col tuo ruolo, tanto che (io sono ligure come te) quanto ti ho visto sulla tua auto ci sono rimasto un pò male e ho pensato: ma quello non si indigna perchè ci rubano i soldi col petrolio e tengono macchine geniali dai consumi modestissimi al museo dell’auto di Parigi???? Magari è una ferrari a pannelli solari!!!!!!!

    Con grande stima.

    Cesare

  221. mario casadio

    Tutti i miei amici che lavorano nel settore delle nuove tecnologie per l’energia alternativa sostengono che il problema del ritardo italiano è dovuto al costo e ai soliti legacci burocratici che però questa legge sembra ridurre.
    A questo punto se il problema rimane ancorato ai costi del materiali, perchè non organizzare un gruppo di acquisto dei pannelli fotovoltaici direttamente dai produttori in modo da saltare tutti i passaggi intermedi?

  222. Giuliano Liberati

    Ciao Beppe.
    Ho letto il tuo articolo riguardante le nuove incentivazioni nel settore del solare.
    Devo ammettere che, finalmente, si è realizzata una iniziativa seria che porterà importanti risultati, anche se percentualmente insignificanti, per contrastare la continua impennata nei consumi petroliferi.

    Volevo però darti una informazione che forse non conosci….

    Sappiamo tutti che da tempo hai affrontato il problema del Biodiesel….
    ma lo sai che io conosco una Società che vorrebbe importare sostanzione quantità di questo diesel ecologico in Italia e non ci riesce?

    Un prodotto garantito statalmente, presentato, in prima trattativa, a Euro 700 a tonnellata.
    Il che vuole dire, considerando che alla pompa paghiamo al litro e non al chilo, che il prodotto viene proposto ai distributori a ca. 58 centesimi/litro.

    Ovviamente tale prodotto assolutamente ecologico, vendibile a prezzi concorrenziali, dovrebbe essere sostenuto dal Governo con ampia disponibilità!

    Considerando, inoltre, che le quantità di produzione del prodotto, (1/2 milioni di ton/anno) non possono certo impensierire le multinazionali petrolifere, non si capisce come mai il Bio-diesel sia così osteggiato da risultare, persino, contingentato!

    Capisco la necessità, da parte di uno stato indebitato ed avido, di incassare le accise sui carburanti, ma c’è un limite a tutto!

    Inoltre, esistono delle valide alternative di utilizzo di elevata importanza!

    Considerando la possibilità, a breve, da parte di gruppi privati, di realizzare piccole centrali elettriche, si potrebbero risolvere i noti problemi ambientalisti legati all’inquinamento da loro prodotto!

    Lo stato potrebbe incentivare la realizzazione di piccole centrali, così alimentate, contenendo i costi ed evitando l’eccessivo approvvigionamento energetico dall’estero.

    Forse sono un sognatore, ma gradirei conoscere il tuo pensiero in merito!

    Un saluto cordialissimo da Giuliano

  223. Luca Zaggia

    A Marco Tait che si lamenta dello spreco di luce nelle ore notturne per l’illuminazione pubblica di cose che non serve illuminare:
    Visita il sito:
    http://www.cielobuio.org
    o se sei Veneto:
    http://www.venetostellato.
    Troverai, molto probabilmente, il modo di renderti conto dell’importanza del problema e contribuire anche tu.

  224. Luca Vignali

    Qualcuno conosce perendev motor o similari?
    Questo nuovo modo di sfruttare il magnetismo può davvero dare questi risultati?. Sarebbe interessante visto le novità sulla possibilità di vendere l’energia prodotta non travate.
    Tu mitico Beppe ne sai qualcosa in più visto i tuoi agganci????

  225. Diego Metta

    Perchè aspetta che finisca il petrolio perchè, è proprio chi lo usa anzi chi lo vende che ci sta sviluppando e si “IMBERTA” (nasconde) dietro mille brevetti il modo per utilizzare le’energia pulita , di modo che quando finisce ci presenterà su un piato d’argento l’energia pulita e ci dirà (Tu piccolo dolce consumatore non ti occupare di niente noi siamo i buoni e te la diamo noi l’energia pulita, Fa niente che prima il sole era anche un po tu adesso la tua parte è nostra e te la devi comprare.
    Ciriciao
    Diego

  226. maurizio citti

    carissimo beppe,, ho passato parte della mia vita e tra centrali elettriche e nucleari, gasdotti, e piattaforme. Ancora paghiamo nella bolletta dell’enel i soldi spesi nella costruzione della centrale di montalto di Castro, mai ultimata, e costruita con molta fretta visto che gia,,sapevano del referendum, che avrebbe dato vita alla riconversione ,, delle palle,,,,, in quanto è stata costruita una centrale di quattro gruppi al carbone.Non so poi perche” mani pulite” ha solo affacciato la testolina su quel ben di Dio di diecimila miliardi e oltre. Ma in fondo noi italiani meritiamo solo carbone,,,, e qualche caramella prima delle elezioni. Ovunque ho visto i pannelli solari ma in italia ,,,, terra di O ‘ sole mio,, pare non funzionano. Sarei molto curioso di sapere cosa ne penseresti di una centrale francese, crollata al 70% sotto il peso della neve. Sembrava ci fosse caduta sopra una bomba, ma,, invece era stato il troppo carico della neve.. Comunque con i tempi che corrono nella nostra Italia, il problema sembra risolto dal “buco” non quello dell’ozono ma delle casse dello stato. Sicuramente si tornerà a romantiche serate di al lume di candela vicino alla stufa a legna sperando … ne sia rimasta un pochino.

  227. prof. aldo ferrara

    LE SCELTE PRIMARIE DI PRODI
    Dalle indiscrezioni della stampa abbiamo appreso che Romano Prodi partirà con un Tir per affrontare le primarie. Verosimilmente a gasolio. E deve far presto perché secondo le pessimistiche previsioni dell’ASPO, Associazione di studio del picco del petrolio, le scorte di greggio potrebbero essere agli sgoccioli già entro il 2010. Secondo la Cibc/wm la domanda di greggio a scopi industriali ed urbani appare in netto aumento rispetto la complessiva offerta a livello mondiale. Questo significa che, in assenza di energia alternativa, potremmo trovarci entro dieci anni senza fonti energetiche. I 12 milioni di barili che si prevedono in estrazione supplementare da nuovi giacimenti serviranno a colmare eventuali perdite da altri giacimenti esauriti. I più ottimisti, come Chris Skreboswski, indicano che la dotazione mondiale di greggio si assesta sui 2 mila miliardi di barili, di cui metà già consumata. Siamo dunque comunque in fase di calo produttivo, anche se non si è d’accordo su quando la cessazione definitiva avrà luogo.
    Il mondo capitalistico, basato sulla produzione incontrollata di energia da fonti fossili non rinnovabili, paga così il peccato di presunzione e la mancanza di proiezione al futuro, non avendo esperito altre possibilità di fonti rinnovabili. Questo ci dà lo spunto per alcune considerazioni.
    1) L’Unione dovrà fare i conti, in caso di vittoria elettorale, con il gravissimo oil deficit, lo squilibrio della bilancia dei pagamenti per aumento del costo del barile che si prevede possa salire dagli attuali 66 dollari ai 100 entro quattro anni (2009). A ciò si aggiunga che l’aumento del costo del greggio e soprattutto la sua costanza nell’ascesa, comporta un processo inflazionistico medio dell’1-1,5% annuo per questa sola causa. Il Governo non potrà mantenere a lungo le accise a titolo elevato e pertanto dovrà ripianare ricorrendo ad altre fonti di incetta fiscale. Quindi, bene o male, si dovrà ricorrere ad un aumento della tassazione, diretta od indiretta, accelerando così la spirale inflazionistica, sia pure attraverso il giogo della recessione (stagflation) per riduzione dei consumi.
    2) a questo punto Prodi dovrà spiegare a noi tutti che non bastano più gli slogan che spaziano dallo sviluppo sostenibile alla cura del ferro perché le parole non costano ma questa volta in campagna elettorale vogliamo i fatti, ecologicamente corretti. Lo richiedono le migliaia di morti all’anno per smog ed i 10 miliardi di euro spesi in cure per malattie da inquinamento. Prodi dovrà anche spiegarci se indica come prioritarie le scelte in tema di energia rinnovabile, di energia fotovoltaica e, perché no, eolica che tanto disgusta alcuni Verdi doc ma che, pur deturpando il paesaggio, comporta la risorsa di quei 8-10 mila MegaWatt che risolverebbero il nostro costante deficit energetico:
    3) Prodi dovrà spiegare anche cosa intende fare, in caso diventasse Premier, per sviluppare quella ricerca scientifica che è essenziale per rimuovere il gap del nostro Paese in tema sanitario, energetico e di sviluppo territoriale. La drammatica incapacità di prevedere il trend delle scelte future ha fatto sì che si navigasse a vista per troppi anni e che l’ultimo governo navigasse a svista continua, incoraggiando spese pubbliche impossibili ed in contrasto con quanto sopra esposto. Continuare ad investire nelle opere stradali, nelle bretelle, nelle autostrade, in assenza di alternative energetiche, risulta essere un tragica contraddizione in termini.
    4) Nel caso malaugurato che tali tematiche non venissero ritenute prioritarie per il futuro del Paese, ma francamente non lo crediamo, una politica, priva di tali connotazioni, non potrà essere ancora considerata di avanguardia. Da esperto economista, di certo Prodi finalmente chiarirà l’apparente contraddizione tra sviluppo industriale e del territorio urbano con la salvaguardia ambientale. Come noto, i due termini sono sempre stati considerati antitetici fin tanto che non si è apprezzato che investire nell’ambiente è molto meno oneroso che perseguire uno sviluppo ecologicamente scorretto. La vicenda del Protocollo di Kyoto lo dimostra senza ombra di dubbio: i Paesi che hanno riconvertito in senso ambientalista la produzione industriale sono quelli che oggi vendono le quote d’aria e che risparmiano in termini di risorse e di penalità che non versano più.
    5) Il Governo pro-tempore ci lascia in eredità una servitù ecologica caratterizzata dalla conversione di alcune Centrali da ciclo misto a carbone, come Civitavecchia; dalla riduzione del finanziamento per le infrastrutture urbane ( corsie preferenziali e nuovi tracciati di metropolitana: basti pensare che il Governo D’Alema aveva lasciato in eredità 125 milioni di euro, per nuovi percorsi metro); dall’incremento sensibile delle polveri sottili ad ogni inverno per mancanza di provvedimenti sui carburanti etc. E soprattutto ci lascia il seme del nucleare come ipotesi di lavoro buttata lì quasi per caso. La sinistra non deve cedere a queste tentazioni e deve far proprio lo slogan “no nuke-no coke” per sgombrare il campo da possibili equivoci antiecologici.
    6) Dunque siamo vicini ad una condizione di Primary Oil Deficit che ridurrà progressivamente la capacità di offerta mentre la domanda è in crescita per lo sforzo produttivo di molte nazioni asiatiche, come la Cina, l’India e la Corea e che, bene o male, sono al riparo dalle limitazioni del Protocollo di Kyoto proprio per incrementare lo sforzo produttivo. Tale considerazione indica che a medio termine dovrà salire ulteriormente il prezzo del greggio proprio per riduzione dell’offerta ed aumento della domanda. Allora ci si chiede come mai il prezzo del greggio è già nell’agosto 2005 salito a quota 66 dollari al barile anticipando di qualche anno l’oil deficit primario. La risposta è complessa e non obbedisce ai canoni classici delle leggi economiche. Siamo in presenza di una drammatica lotta tra dollaro ed altre divise, tra Stati Uniti ed altri paesi che cercano di divilupparsi dalla morsa americana che da due anni sta coinvolgendo il globo in una guerra, quella iraquena, che tutto prevede tranne che l’esportazione della democrazia. Bloccare il mercato del petrolio, limitare le esportazioni irachene, condizionare il modello di approvvigionamento, con un aggiotaggio statunitense che si aggira sul 9% delle riserve mondiali, in pratica avere in mano i rubinetti dell’oro nero sono stati i veri obiettivi di un’America spinta alla riconquista dei mercati finanziari per una forte ripresa del dollaro attraverso la crescita del prezzo del greggio. Ed in tutto questo le holding russe (Nafta, Gruppo Abramovich et altri) hanno cooperato perché il mercato dell’oro nero entrasse nella spirale del duopolio delle Compagnie texane e quelle russe.
    Le ripercussioni sul nostro mercato sono immediate: ne deriva un costo aggiuntivo per le nostre famiglie, sin da subito, dal prossimo ottobre, costituito da un aggravio di circa 80 euro/anno per famiglia, in termini di energia elettrica + gas, e di circa 270 (+/- 100) euro/anno per i carburanti. Un impegno collettivo stimato su 5,5-6 miliardi di euro, verosimilmente destinato ad ascendere fino ai 20 mld di euro. A cui si devono aggiungere circa 25-30 euro/anno/per famiglia da imputare al Protocollo di Kyoto per surplus di quote di anidride carbonica e quindi da debito contratto nell’emission trading. Quanto basta per creare ulteriore perdita di acquisto dell’euro, nuove povertà e maggiore indigenza. Quanto basta per chiudere finalmente la partita perdente con il petrolio ed aprire, se possibile, un varco con le energie alternative. Anche di questo Prodi dovrà tener conto se vorrà tracciare un moderno piano di sviluppo del paese.
    7) Occorre dunque che Prodi, con il suo corredo di nozioni di economia industriale, sia pure aggiornata ed arricchita dei nuovi capitoli di riconversione ambientale, dia al Paese un’immagine nuova e proiettata nel futuro pulito, ricorrendo ai fatti senza cedere all’ecologismo di maniera ormai demodé.
    8) Ancora una volta: spostiamo la discussione politica su temi concreti che la gente comune, il salariato, l’operaio sentono sulla propria pelle come vitali. Altrimenti qualcun’altro ne approfitterà.

  228. Erika Lotti

    ciao sono nuova e mi chiamo Erika, seguo il mitico Beppe da tempo ormai .. ed eccomi qua, volevo presentarmi e far notare una piccola cosa..

    Tanto x rimanere in tema d’energia argomento caro al Beppe.. credo che a molti di voi come me, da poco tempo sono stati montati i nuovi contatori.. ora.. con questo bellissimo aggeggino la cara Enel mi ha rifilato una bolletta di SOLO 926 €!!! Il perchè?
    OH semplice.. perchè le letture non sono state fatte dal 2003 ( anno in cui ho cambiato l’inetstazione della bolletta) e qui sorge un dilmemma.. Ma x Legge l’enel nn dovrebbe effetture almeno una lettura all’anno come la nostra cara Hera??( società del gas di ravenna) oltetutto le letture segnalate da me nn sono state ” prese in considerazione” .. ovviament enon ho ancora pagato, voglio prima informarmi con le associazioni di consumatori.. ma vi sembra giusto????

    Avete suggerimenti da darmi???
    Siceramente nn vorrei devolvere la mia liquidazione ( sono stata appena licenziata) alla Sig.ra Enel

  229. Erika Lotti

    ciao sono nuova e mi chiamo Erika, seguo il mitico Beppe da tempo ormai .. ed eccomi qua, volevo presentarmi e far notare una piccola cosa..

    Tanto x rimanere in tema d’energia argomento caro al Beppe.. credo che a molti di voi come me, da poco tempo sono stati montati i nuovi contatori.. ora.. con questo bellissimo aggeggino la cara Enel mi ha rifilato una bolletta di SOLO 926 €!!! Il perchè?
    OH semplice.. perchè le letture non sono state fatte dal 2003 ( anno in cui ho cambiato l’inetstazione della bolletta) e qui sorge un dilmemma.. Ma x Legge l’enel nn dovrebbe effetture almeno una lettura all’anno come la nostra cara Hera??( società del gas di ravenna) oltetutto le letture segnalate da me nn sono state ” prese in considerazione” .. ovviament enon ho ancora pagato, voglio prima informarmi con le associazioni di consumatori.. ma vi sembra giusto????

    Avete suggerimenti da darmi???
    Siceramente nn vorrei devolvere la mia liquidazione ( sono stata appena licenziata) alla Sig.ra Enel

  230. gianluca venneri

    CARO BENZINA…NO AUMENTO OCCULTO DELLE TASSE!!
    IL PETROLIO E’ ARRIVATO A 67 $ AL BARILE ENTRO LA FINE DELL’ANNO SI PRESUME CHE SFIORERA’ I 100.
    MI DOMANDO..
    IL PETROLIO IERI 12/08 ERA QUOTATO IN BORSA
    A 67 $/barile
    DIVERRA’ BENZINA PER IL MIO SERBATOIO NELLA PIU’ VELOCE DELLE IPOTESI FRA SEI MESI…
    PERCHE’ L’AUMENTO DELLA BENZINA AVVIENE NEI TRE GIORNI SUCCESSIVI??
    SAPETE PERCHE’ IL GOVERNO…NON FA NULLA PERCHE’ LE ACCISE SONO DELE PERCENTUALI SUL PREZZOP DELLA BENZINA, E SE AUMENTA.. AUMENTA ANCHE L’INTROITO NELLE FINANZE…E’ COME AUMENTARE LE TASSE IN MANIERA OCCULTA..TE LA BUTTANO DIETRO NEL C..O..MA CON DELICATEZZA SENZA FARSENE ACCORGERE..
    NOI TANTO CONTINUEREMO SEMPRE A FARE BENZINA..SEMPRE PIU’ CARE PAGANDO TASSE PIU’ TASSE.
    PS. MI SA CHE UN’ACCISA SULLA BENZINA FU ISTITUITA PER FINANZIARE UNA MISSIONE MILITARE IN ERITRE NEL 1930 O GIU’ DI LI’..E NON FU’ PIU’ TOLTA

  231. tommaso lella

    Splendida soluzione………
    Peccato per la grande spesa iniziale non alla portata di tutti!
    Ci vorrebbe un progetto di incentivi più a larga veduta, con l’iserimento degli enti con finanziamenti,sgravi fiscali e per un più veloce abbattimento magari con parte del risparmio che paga l’investimento… UTOPIA?
    Nel giro di pochi mesi decolellerebbe il tutto…… ma le lobby energetiche lo permetterebbero?
    Poi arriverebbe una nuova tassa sul sole, :))))
    visto che sulle fonti energetiche ci sono tasse locali,provinciali,regionali e nazionali :))))
    Trent’anni fa circa un insegante mi spiegava che in emilia aziende agricole e di allevamento recuperavano gas metano dal letame animale o da vare macerazioni, bastarono le tasse per affondare le realtà nascenti, anche allora c’era crisi petrolifera.(1974/77)
    Nel giugno di del 2002 o qualche anno precedente,
    fui entusiasmato da un’articolo da l’Espresso:
    “Autovetture con motori ad aria compressa”
    caricati elettricamente da un compressore a bordo con dinamo e da una qualsiasi presa di corrente domenstica.
    Autonomia circa 200km. Emissioni? Solo Aria fresca. Distributori per il rifornimento che sostituivano i serbatoi e localmente caricavano con energia del sole ed eolico. Carrozzeria tutta riciclabile in fibra di palme di cocco o similari.
    I due ingegneri franco/tedesco vendevano le fabbriche chiavi in mano (poco + di un’officina dove fare manutenzione e costruzione) costo 10milioni di euro circa.
    Singola vettura 10/15 mila Euro.
    Una bufala?
    O una soluzione troppo semplice.
    Non mi preoccuperei di una sicura tassa sull’aria :)))) , visto che i 200km si facevano con meno di 1 Euro.
    Qualcun’altro ha notizie in merito?
    Meglio del petrolio e del nucleare sicuramente :)))
    Tommaso

  232. Antonio Tanzillo

    Salve a tutti, sono Antonio tanzillo da Cimitile (NA) 38 anni. Si fa tanto baccano su nuove tecnologie, ma la maggior parte di noi probabilmente non ha neanche il boiler solare ! , (spero di sbagliarmi). Io vorrei iniziare a dare l’esempio. Per il boiler invece di spendere 1200 € minimo metterò un serbatorio di plastica nero sul tetto e avrò l’acqua calda con 40 € (in inverno ci aggiungo un pannello e tiro avanti …)

    Ma veniamo alle cose serie.
    Dovrei comperare una macchina a mia moglie. Dovendo fare non + di 20 km al giorno vi chiedo cortesemente … che fare ? si parla tanto di idrogeno e credo sia la soluzione giusta ma dove comprare sta roba , pannelli , macchina ?

    Io non ne ho la più pallida idea.
    Intanto ho pensato, se allestisco un tandem 4 ruore e ci piazzo su due pannelli fotovoltaici potrei avere autonomia illimitata ! ci sarebbe spazio per un passeggero e un po di spesa.

    Saluti
    Antonio Tanzillo

  233. Lucio Varotto

    L’istallazione dei pannelli solari è sottoposta a tassa governativa?

  234. matteo bosi

    per maurizio fioravanti:
    quello che dici sulla lente si fa già.
    i “concentratori solari” (solar concentrators) sono oggetto di studio da anni, e ve ne sono varie tipologie.

    in poche parole, hai una cella solare ad altissima efficienza (quelle usate nelle missioni spaziali, che arrivano al 30%) di ridotte dimensioni (pochi cm^2) , sulla quale arriva la luce del sole concentrata anche di 1000 volte (da specchi parabolici o lenti di fresnel)

    inoltre il sistema è sempre rivolto verso il sole per massimizzarne l’efficienza.

    qual è il tallone di achille di questo sistema? la cella in sè, che è diversa da quelle comunemente utilizzate sui tetti, che sono di silicio, e che per ora ha costi troppo alti dovuti soprattutto all tecnologia necessaria per la sua realizzazione.

    ma questa della concentrazione è una buona strada da percorrere, secondo me, e ci sono anche gruppi che stanno elaborando i loro prototipi qui in italia.

    1. luca fornari

      sia in italia che negli stati uniti si sta studiando nelle univerisita’ una tecnologia che utilizzi i tecnopolimeri (leggere plastica a costo molto basso) anziche’ il silicio (costi altissimi). oggi funziona solo in laboratorio in quanto ha rendimenti troppo bassi. se si potesse risolvere questo problema penso che potremmo rivivere una nuova rivoluzione industriale al pari della jenny della fine1800
      luca fornari

  235. Marco Tait

    ciao sono Marco di Verona, volevo chiedervi se vi capita mai alle 4 del mattino di andare a far shopping in centro o a guardare le vetrine o a cercare un ristorante o.. no credo.. bene allora a cosa serve sprecare megawatt di energia pr illuminare palazzi botteghe parcheggi sassi pietre fiori catene bagni publici.. basta sprechi! mi ricordo in svizzera a mezzanotte si spegnevano anche i lampioni nelle rotonde. non dico di arrivare a tanto ma insomma non si puo continuare cosi.

    grazie ciao

  236. Sergio Ricci

    Caro Beppe,
    non so se hai letto l’articolo di G.A. Stella sul Corriere del 2 agosto scorso ove si narra di certo Claudio Regis, soprannominato “er valvola” per le sue qualità di perito elettrotecnico. Il sig. o meglio “ingegnere” Regis (anche se consultando l’elenco di tutte le sedi dell’Ordine degli ingegneri non risulta alcun ingegnere Regis) è famoso per essere vice presidente, in quota Lega, dell’ Enea, piccolo Ente di stato che si occupa notoriamente di candele steariche e non di energia nucleare.Ora sembra anche che il suddetto “ingegnere” abbia anche qualche procedimento giudiziario in corso nei suoi confronti. Ma tu ti dirai: ” Dove è la novità, Questi sono i normali curriculum necessari per essere manager, no?” Se non si hanno queste caratteristiche, nisba!” Hai ragione, non è questa la notizia: la notizia è che il sig., ops scusate, ingegner fantasma Regis, nel dimissionare il dott. Carlo Rubbia, premio Nobel per la fisica nel 1984, presidente dell’Enea ora ex, abbia accompagnato la sua decisione con parole tipo: “Il nobel Rubbia? Un somaro!(lui invece, ti avvita le lampadine in una maniera..)Il dott. Rubbia quando parla di ingegneria è un sonoro incompetente!”. Questa è l’Italia, Questo lo stato della nostra ricerca scientifica. Ah, diciamo tutto: the ghost engineer Regis interpellato sulla sua laurea fantasma sembra che abbia così risposto: ” Non ho studiato in Italia, ma all’Ecole Polytechnique di Friburgo” Però aggiunge “che si considera un ingegnere a tutti gli effetti” con targa e bigliettino….(anche sul decreto di nomina del governo risulta “ingegnere”) E aggiungo io,il nobel Rubbia invece un ragliante somaro…Ma non è che la scuola di Friburgo è la succursale di Scuola radio Elettra?

  237. sergio mammi

    Altra brutta figura del governo sul risparmio energetico
    Immaginiamo che la nostra casa sia un recipiente pieno di buchi e contenente del liquido, il cui livello rappresenta la temperatura interna . Per mantenere tale livello disponiamo di due sistemi: il sole e il rubinetto dell’impianto. L’impianto e il sole servono solo a compensare le perdite di liquido dai buchi che rappresentano le dispersioni da pareti e vetrate, quelle per riscaldare l’aria di rinnovo ecc. Se chiudiamo il rubinetto o limitiamo la sua portata, il livello del liquido e cioè la temperatura della casa, diminuisce. Per riportarla al livello desiderato , che rappresenta il comfort, è meglio aprire il rubinetto o chiudere i buchi? La risposta è ovvia , ma nella pratica noi facciamo esattamente l’opposto. L’isolamento termico degli edifici è invece il modo giusto per tappare i buchi delle nostre case-colabrodo. Isolando bene ci si può convincere che ‘energia pulita e gratuita del sole può bastare per mantenere al livello soddisfacente la temperatura interna, senza bisogno di combustibili fossili. In Italia però si isola poco, molto meno che nel resto d’Europa e addirittura meno che in Grecia e in Turchia. L’isolamento termico delle case sarebbe anche una risposta adeguata alla necessità della riduzione delle emissioni inquinanti prevista dal protocollo di Kyoto, infatti abbiamo la possibilità di intervenire dimezzando i consumi , su un patrimonio di ben 26 milioni di alloggi e 2 milioni di edifici non residenziali poco efficienti .
    Il beneficio dell’isolamento non è solo ambientale, ma anche economico: ad esempio isolando un tetto di 100 m2 a Milano si possono risparmiare 1,5 tep/anno pari a quasi 2000 m3 di gas .Sono circa 1000 euro all’anno con un investimento di 1500 euro , e quindi con un ritorno d’investimento di meno di due anni . Poi per almeno 50 anni si potrà godere del risparmio monetario conseguente.
    Purtroppo e sorprendentemente il Governo si appresta a varare un provvedimento legislativo che dovrebbe recepire la direttiva 02/91/CE , ma che la disattende in gran parte. In particolare le nuove norme che sostituiranno la legge 10/91 non si applicano agli edifici esistenti , neppure nel caso di ristrutturazione e neppure per quanto riguarda la certificazione energetica. Inoltre i livelli d’isolamento previsti sono molto bassi , inferiori a quelli di molti paesi mediterranei. A Nizza ad esempio si impongono livelli d’isolamento almeno doppi rispetto a San Remo .
    In Turchia e in Grecia per limitare i problemi estivi si impongono livelli d’isolamento delle coperture almeno pari a cinque volte di quelli previsti a Palermo .
    D’estate per la verità non basta isolare termicamente, e questo non è neppure il primo provvedimento necessario . Infatti occorre intervenire nell’ordine : sulla schermatura dal soleggiamento, sulla ventilazione, sull’isolamento, sulla risposta inerziale delle strutture interne dell’edificio, cioè sulla sua inerzia complessiva e infine sullo sfasamento e attenuazione delle coperture. Quest’ultimo requisito è invece incredibilmente l’unico considerato nel decreto .
    E’ anche molto discutibile la decisione di limitare la certificazione energetica ai soli edifici nuovi. Si tratta di un passo avanti perché introduce un meccanismo di controllo effettivo sull’attività dei costruttori, ma si tratta anche di una occasione mancata per conferire valore agli interventi di risparmio energetico negli edifici esistenti.
    Non si può neanche sostenere , come è stato detto, che la certificazione sia un inutile balzello a carico dei piccoli proprietari immobiliari .
    Infatti se la certificazione è vista come un inutile balzello vuol dire che qualcosa non ha funzionato nell’informazione al grande pubblico dei proprietari.
    Oppure vi sono ragioni che ci sfuggono sull’avversione di questi soggetti ad un provvedimento che è unanimemente ritenuto importante nel mondo professionale.
    Prima ipotesi: la certificazione è un atto formale, viene redatta al solo scopo di aumentare gli adempimenti burocratici. A nessuno serve o interessa conoscere la classe di efficienza del proprio edificio in queste condizioni e prevale l’attività delle fotocopiatrici.
    Seconda ipotesi: la certificazione è uno strumento di controllo. Hanno ragione i costruttori a temere questo strumento. Del resto in questi anni non sempre i costruttori si sono contraddistinti per i loro comportamenti virtuosi ad esempio in tema di rispetto della legge 10 . I proprietari però dovrebbero invece apprezzare la certificazione perché sarebbe una assicurazione di qualità dell’alloggio acquistato. A non essere contenti gli avvocati, diminuirebbe infatti il contenzioso su muffe, condense, e quant’altro.
    Terza ipotesi : la certificazione è attribuire una classe di merito all’edificio. Il costo della certificazione allora è un investimento e un riconoscimento . Un investimento perché guida le scelte del proprietario verso una gestione più attenta o meglio ancora verso un piano di investimenti per migliorare la classe. La certificazione diventa cioè il primo passo, quello conoscitivo , in un percorso virtuoso che porterà il proprietario a effettuare investimenti con un ritorno altissimo. Un isolamento termico ad esempio ha un rendimento del 10-12% anno: interesse che nessuna banca o bond gli riconoscerà mai. E’ anche un riconoscimento del valore intrinseco dell’immobile e non è poco.
    Quarta ipotesi: la certificazione è uno strumento di mercato. L’edificio efficiente con una buona classificazione può valere di più sul mercato . Vale per gli edifici nuovi come per gli esistenti e mette d’accordo tutti perché conviene a Costruttori e proprietari, a venditori e acquirenti .
    Non dobbiamo naturalmente dimenticare che il primo e più importante risultato che la certificazione energetica si propone è quello di ottenere un significativo risparmio energetico nell’edilizia, responsabile dei maggiori consumi di energia primaria , e con esso una riduzione sostanziale delle emissioni di gas climalterante, quello che causa il cambiamento del clima e l’insopportabile inquinamento delle nostre città.
    Sono argomenti su cui i proprietari dovrebbero riflettere e convincersi che la certificazione non è un balzello, ma un investimento . Devono convincersi che non basta lasciare ai figli una casa , bisogna lasciargli una casa sostenibile in un clima e un ambiente vivibile.

  238. manuel marchese

    Ciao a tutti,
    a mio modesto parere, il discorso su come affrontare la transizione alle fonti di energia pulite, è secondario rispetto all’attenzione che hanno le classi dirigenti verso questo problema.
    Il discorso al momento non è come farlo.. ma SE e QUANDO farlo..
    Non sembra essere chiaro alle classi dirigenti (o se lo è non deve essere di loro convenienza) il fatto che le tecnologie ci sono, e una graduale migrazione sarebbe possibile già DA ORA.
    Ma evidentemente le speculazioni sul poco petrolio rimasto non consentono spazi al progresso (quello vero).l’economista Rikfin colloca il picco della produzione petrolifera (l’esatta metà della parabola di produzione) tra il 2010 e il 2037.
    Sarebbe opportuno e conveniente che l’umanità migri alle nuove fonti di energia in vista del raggiungimento di questa fatidica metà, in modo da
    affrontare il passaggio in maniera quasi indolore.
    E se Albertini invece di fermare il traffico al paventarsi di un allarme ecologico, proibisse ai vicoli a benzina di circolare per sempre incentivando l’uso (e l’istallazione) di impianti alternativi (gas,elettricità,idrogeno..etc,etc)?
    E se si obbligassero (o incentivassero) le aziende
    a usare fonti alternative?
    E se si proibisse l’uso delle caldaie a kerosene?
    Le soluzioni ci sono.. Manca solo la volontà di farlo..
    Ritengo interessantissime le iniziative di alcuni piccoli comuni nell’estremo nord italia volte ad ottimizzare la gestione energetica (centrali a bio-massa e redistribuzione dell’energia).
    Scelte di questo tipo possono segnare il passo.. il coraggio e l’intraprendenza di pochi cittadini possono dare l’esempio. Se aspettassimo che siano LORO a cambiare le cose saremmo già perduti.
    Il darci da fare fa la differenza: chi ha un minimo di potere lo usi, chi non ne ha cerchi di arrivare alla coscienza di chi può fare qualcosa (oltre che esprimere le proprie opinioni).
    In quanto al caso particolare dell’italia potremmo
    vivere milioni di anni (fino a quando il sole regge) producendo idrogeno attraverso l’elettrolisi con energia prodotta dalle centrali solari, e contornare il tutto con riserve energetiche che sul nostro territorio sono presenti e , in alcuni casi, abbondano (vento,sole,maree,bio-massa,etc).
    Il nostro debito pubblico verrebbe praticamente annullato (ricordiamoci quanto pesano le spese per l’acquisto di energia all’estero: il nucleare dalla Francia e il petrolio dagli Stati Uniti), e saremmo ,forse , finalmente politicamente indipendenti.
    Manuel Marchese.

  239. Massimo Sattegrana

    Caro Beppe, faccio a te e a chiunque voglia rispondere una domanda riguardante energie alternative; se si potesse/volesse staccarsi dal cordone “petrolio” quali sarebbero gli scenari internazionali che ne deriverebbero? grazie a tutti.

  240. maurizio fioravanti

    Non sono uno scienziato ma mi vengono strane idee che puntualmente qualcun’altro mette in pratica . come lo sfruttamento del calore prodotto dal sistema frenante dell’autovetture. Ora mi è venuto in mente se invece di usare molti metri quadrati di pannelli fotovoltaici usiamo una lente che concentra i raggi solari in un solo punto e la facciamo lavorare con un temporizzatore che la tiene a fuoco tutte le ore del giorno solare per tutti i giorni dell’anno? per me funziona! Ho visto anche sul sito dell’ENEA hanno già fatto qualcosa di simile con specchi che convogliano la luce in tubi che fanno da accumulatori. PRIMA DI ARRIVARE AL PUNTO DI NON RITORNO DEL PIANETA QUALCOSA BISOGNA INVENTARE NO!!!

  241. matteo bosi

    ciao a tutti.
    l’energia va sfruttata meglio, e per farlo bisogna iniziare ad usare le tecnologie già esistenti e già utilizzate all’estero.

    ho scritto una relazione su una nuova tipologie di lampade per semafori a LED a basso consumo energetico, che consumano fino all’80% in meno, richiedono meno manutenzione e garantiscono più sicurezza sulle strade.
    sono stato recentemente negli stati uniti, ho girato tre stati differenti, e ovunque ho visto queste lampade.

    spero che l’informazione sia recepita al più presto dalle nostre istituzioni.

    http://www.alchemystudio.it/docs/LampadeSemaforiche.pdf

    il documento è di pubblico dominio

  242. giovanni rossi

    ciao beppe sono entisiasta dei tuo spettacoli continua cosi

  243. max prina

    avevo sentito un’intervista su questo sistema x creare energia.. e non sembrava un gruppo di pazzi..chi volesse approfondire…
    ..piccole cose che se funzionano potrebbero ..che so..cambiare molto!

    http://www.kitewindgenerator.com/

  244. Gianfranco Serafin

    Finalmente mi sento in buona compagnia : è da tempo che sto studiando la possibilità di non dare piu’ un euro all’ENEL con i pannelli fotovoltaici sulla mia casa . Non che l’Enel mi sia antipatica , anzi ne sono piccolo azionista, ma sono FORTEMENTE preoccupato dal consumo crescente di petrolio che ha almeno tre grossi svantaggi : incrementa l’effetto serra , impoverisce il mio portafoglio e pasce e nutre potenziali terroristi : il Nucleare poi è un buco nero e potrebbe alimentare terroristi ancora peggiori !
    Gianfranco Serafin

  245. gianpaolo porru

    inutile dire che ti conosco (tv) da tanto tempo ed ho il rammarico di non poterti vedere in TV, sei troppo forte. Volevo sapere alcune cose. Dici che esiste ed e’ pronta un’auto che consuma un litro di benzina ogni 100 Km, dove si troverebbe? Chi l’ha inventata, chi l’ha costruita, ma sopratutto, tu come hai fatto ad avere questa notizia, non ho mai sentito o letto una conferma in nessun giornale, col petrolio a 60 dollari al barile, penso l’avrebbero tirata fuori(se esiste) perdonami ma sono come S. Tomaso, in ogni caso, sono e resto un tuo ammiratore, ciao

  246. alessandra manfroni

    A chi mi posso rivolgere per avere ulteriori informazioni sull’installazione di un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica? Sto ristrutturando casa e sono interessata a questi tipi di energia alternativa, per il riscaldamento installerò una caldaia a sansa il cui costo è la metà di una caldaia tradizionale e il risparmio è notevole!!! Perchè queste informazioni non vengono divulgate dai media? Mi sembra di essere una “carbonara”!!!!

  247. Daniele Donno

    Vi invio un articolo che mi è stato inviato via email. Penso che possiate approfondire l’egomento.
    Ciao
    Daniele

    La macchina ad aria compressa… finisce in una nuvola di fumo il caso Eolo

    Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato
    alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna
    una macchina rivoluzionaria: la Eolo (questo il nome originario dato al
    modello), era una vettura con motore ad aria compressa, costruita
    interamente in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima
    ed ultraresistente. Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere
    una velocità di 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive
    nell’uso urbano. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa
    -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di condizionamento.
    Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore
    il compressore presente all’interno dell’auto riempiva le bombole di aria
    compressa, che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento. La stessa
    operazione poteva essere effettuato in stazioni di servizio dove avveniva
    in soli 3 minuti. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni
    termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla, paragonabile
    a quella di una bicicletta.
    Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire,
    nel suo allestimento più semplice. Qualcuno l’ha mai vista in Tv? Al
    Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne
    subissato di richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a
    mettersi in lista d’attesa, lo stabilimento era in costruzione, la
    produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di pazientare
    ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della
    benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia,
    dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato
    sull’autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
    Insomma l’attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure
    stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie. Il sito
    scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it risulta essere
    in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che senza aspettare 20 anni per
    l’idrogeno (che costerà alla fine quanto la benzina e ce lo venderanno
    sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi,
    scompare senza lasciare traccia.
    A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è
    nella testa di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,
    hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant’è che anche oggi,
    se scrivete su Google la parola “Eolo”, nella prima pagina dei risultati
    trovate diversi riferimenti a questa strana storia.

    Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti:
    Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente la bocca
    cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi continui. I 90
    dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono attualmente
    in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un’auto.
    I dirigenti di Eolo auto Italia rimandano l’inizio della produzione a data
    da destinarsi, di anno in anno. Oggi si parla, forse della prima metà del
    2006… Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda
    Certamente viene da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio
    non vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La benzina oggi,
    l’idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben progettati.
    Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi olio, che
    sia semplice e fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica,
    non fa guadagnare abbastanza. Quindi deve essere eliminata, nascosta
    insieme a chissà cos’altro in quei cassetti di cui parlava Beppe Grillo
    tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della
    Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa
    grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici,
    senza che l'”informazione” ufficiale dica mai nulla, presa com’è a
    scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo…

    Articolo uscito nel 2004 sul sito Ecotrasporti.it:
    http://www.ecotrasporti.it/eolo.html

    ROMA, 18 aprile 2004
    EOLO, AUTO AD ARIA COMPRESSA

    Nel 2001 per la prima volta scrivevamo così di quest’auto:

    E SE PER MUOVERCI IN CITTA’ BASTASSE SOLO UN POCO D’ARIA?
    L’idea nasce in Francia e potrebbe rivoluzionare il mondo dell’automobile.

    EOLO è una macchina che al di fuori sembra una delle tante monovolume che
    girano nelle nostre città, ma all’interno nasconde una grande innovazione.
    L’automobile cammina grazie a delle bombole di aria compressa che
    alimentano un motore MDi ( Motor Development International ) di 567cc da 25
    CV.
    Il motore non funziona a combustione ma semplicemente grazie alla
    espansione dell’aria compressa.
    La ricarica dell’aria avviene in 4 ore tramite un compressore elettrico
    montato a bordo del veicolo; la stessa operazione potrà eseguirsi in
    stazioni di servizio dove avverrà in soli 3 minuti. L’unico consumo sarà
    quello di energia elettrica (corrente a 220 V).
    Il costo del pieno si aggirerà intorno alle 3000 lire.
    La velocità massima è di 110 km/h più che sufficiente per il circuito
    urbano.
    L’autonomia è di circa 200 km o 10 ore di funzionamento ininterrotto.
    Le dimensioni della vettura sono :
    – lunghezza : 3,84 m;
    – larghezza : 1,72 m;
    – altezza : 1,75 m.
    Molti saranno i modelli e tutti avranno l’aria condizionata di serie
    sfruttando quella che fuoriuscirà dal tubo di scappamento a -30°. L’unica
    emissione allo scarico sarà infatti aria.
    La vettura entrerà in produzione verso la fine del 2001 inizi 2002 presso
    lo stabilimento francese di Nizza.
    In Italia dovrebbe essere realizzata una fabbrica nella provincia di Rieti.

    La commercializzazione inizierà nel giugno 2002 con prezzi dai 18 ai 20
    milioni e con probabili incentivi, se i test ambientali daranno esito
    positivo, da parte dei governi europei.
    Non avendo provato la vettura non possiamo essere sicuri del suo perfetto
    funzionamento e della sua affidabilità nel tempo. Aspettiamo che la vettura
    entri finalmente in produzione, sia testata anche a “fatica” e sia
    commercializzata per dare un giudizio definitivo.

    ————————

    ED EOLO SI TINGE DI GIALLO: CHE FINE HA FATTO?

    Nel febbraio 2003 al Salone di Parigi, incontrammo colui che ha progettato
    questo veicolo: il francese Guy Negre. Era anche l’unico che ci potesse
    dare qualche informazione utile sul progetto.
    Niente non c’è stato modo di saperne di più. Gentilmente riusciva ad
    evitare le nostre domande. Dopo tanta fatica siamo riusciti solo a farci
    dire che la sperimentazione stava continuando ad avere risultati positivi,
    che avevano delle difficoltà economiche per aprire gli stabilimenti di
    produzione ma che comunque tutto si sarebbe risolto entro la fine del 2003.
    Siamo ad aprile 2004 e non ci sono novità se non quella che i dipendenti
    della Eolo Italia ( hanno mai lavorato alla produzione della vettura ??? )
    sono in cassa integrazione e che il sito internet italiano non esista più.
    Vi terremo comunque aggiornati su questa straordinaria invenzione, che si
    sta trasformando giorno dopo giorno in un grande giallo automobilistico.

    Cercando su Google ho trovato questo sito interessante:
    http://www.eoloenergie.it/

    1. orfeo nitrebla

      SONO PASSATI 10 ANNI CHE FINE A FATTO?
      FORSE NON PIACEVA AI PETROLIERI?

  248. Giancarlo Fiorito

    http://www.enn.com/today.html?id=8260

    L’etanolo non conviene (energeticamente) – Lo afferma uno studio Berkeley

    Agricoltori, imprenditori e politici stanno investendo milioni di dollari per la produzione di etanolo e biocombustibili, ma un nuovo studio prova che consumano più energia di quanta ne producano.

    I partigiani dell’etanolo e dei biocombustibili rivendicano i vantaggi del bruciare combustibili puliti, ridurre la dipendenza da petrolio e la creazione di mercati per gli agricoltori. Tuttavia i ricercatori alla Cornell University e all’Università della California – Berkley affermano che il processo di produzione dell’etanolo necessita il 29 per cento di energia fossile in più di quanto l’etanolo poi ne produca.

    La “switch grass”, un’erba perenne delle grandi pianure dell’America del Nord, siamo al 45 per cento più di energia e per il legno al 57 per cento.

    Lo studio calcola che la soia richiede il 27 per cento in più di energia per essere trasformata in biodiesel mentre più del doppio dell’energia prodotta è necessaria nel processo dei semi di girasole.

    “La produzione dell’etanolo non avvantaggia la sicurezza energetica della nazione, la relativa agricoltura, l’economia, o l’ambiente,” dichiarano i responsabili dello sudio David Pimentel della Cornell e Tad Patzek della Berkeley; “il paese – aggiungono – farebbe meglio a investire nell’energia solare, del vento e dell’idrogeno”.

    I ricercatori hanno incluso fattori come l’energia usata nel produrre il raccolto, costi che non sono stati usati in altri studi che hanno sostenuto la produzione dell’etanolo, escludendo invece i 3 miliardi di dollari di sovvenzioni del governo federale per la produzione dell’etanolo negli Stati Uniti ogni anno, “pagamenti che mascherano i costi reali”, dice Pimentel.

    L’etanolo è un additivo mescolato con benzina per ridurre le emissioni auto e per aumentare i livelli dell’ottano dei gas. Il relativo uso si è sviluppato velocemente dal 2004, quando il governo federale ha vietato l’uso dell’additivo MTBE migliorare la combustione pulita del combustibile. Circa 3.6 miliardi di galloni di etanolo sono stati prodotti l’anno scorso negli Stati Uniti, secondo l’Associazione Rinnovabile dei Combustibili, un gruppo per la commercializzazione dell’etanolo. L’industria dell’etanolo rivendica che l’uso di 8 miliardi di galloni di etanolo all’anno permette un risparmio di 2 miliardi di barili di petrolio ai raffinatori.

    L’industria petrolifera contesta il dato, affermando che l’obbligo dell’uso dell’etanolo avrà un effetto trascurabile sulle importazioni di petrolio.

    I produttori dell’etanolo contestano i risultati di Patzek e Pimentel: i dati sono antiquati e non considerano i profitti che superano i costi. Michael Brower, Direttore dei Rapporti con Comunità e Governo all’Università dello SUNY di scienza e silvicoltura ambientali, cita i rapporti dei Ministeri dell’Agricoltura e dell’Energia che indicano come l’etanolo prodotto contenga almeno il 60 per cento in più dell’energia usata nella produzione. L’università ha lavorato a lungo sui processi di produzione dell’etanolo dagli alberi a legno duro. Il biodiesel può essere usato in tutti motori diesel con poche o nessuna modifica. È mescolato spesso con il diesel del petrolio per ridurre la tendenza a gelarsi.

  249. Sergio Gerotto

    Ciao Beppe e ciao a chi legge,

    sono laureato in Scienze politiche ed insegno Diritto ambientale all’Università di Padova. Come tutti coloro che leggono questa sezione ed hanno pubblicato un qualche commento sono interessato al problema delle risorse energetiche. Vorrei sensibilizzare i miei studenti ma ho un grosso problema: ma cosa cavolo dico loro su tale problema, visto che da tutto quello che leggo traggo la conclusione che gli strumenti di cui disponiamo sono largamente insufficienti? Si, in effetti sarà questo che dirò loro, il diritto è uno strumento insufficiente rispetto a problemi come quello delle risorse energetiche. Ho letto una bella definizione del protocollo di Kyoto. “E’ come”, diceva tale definizione, “se si stesse andando a 100 km/h contro un muro e si chiedesse di abbassare la velocita’ a 95 km/h”. Io non credo tanto alla teoria del complotto, ma mi chiedo perche’ di fronte all’evidenza delle risorse non rinnovabili che si stanno esaurendo (in 150 anni abbiamo bruciato cio’ che la natura ha creato in milioni di anni!), e del danno ambientale che il loro utilizzo provoca, non si investa nella ricerca sulle celle a combustibile, o su qualche altra energia alternativa. Che lo si stia facendo in segreto per non destabilizzare i mercati? … ma questa è teoria del complotto …

  250. Igor Girolami

    Assassinato Eugene Mallove pioniere della Fusione Fredda

    Eugene F. Mallove, 56 anni, scienziato conosciuto in tutto il mondo per la sua attività di informazione sulle fonti energetiche non convenzionali, in particolare della Fusione Fredda, è stato trovato assassinato la notte dello scorso venerdì 14 maggio dalla polizia di Salem Turnpike.
    Il suo corpo bastonato a morte è stato trovato sulla soglia della casa dei suoi genitori.
    La polizia ritiene che possa trattarsi di una presunta rapina anche se, da una prima indagine, dall’abitazione non risulta asportato niente.
    L’automobile con cui era arrivato in visita all’anziana madre è stata trovata in un parcheggio a Preston, evidentemente qualcuno c’è l’aveva portata.
    Nel 1995 Mallove aveva promosso la New Energy Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla diffusione di informazioni sulla Free Energy.
    Si era laureato in Scienze al Massachusetts Institute of Technology specializzandosi, sempre all’MIT, in ingegneria aeronautica e astronautica. Nel 1975 aveva ottenuto un dottorato in scienze ambientali all’università di Harvard.
    Era stato docente di giornalismo scientifico all’MIT e alla Boston University, e caporedattore scientifico all’ufficio informazioni dell’MIT.
    Eugene Mallove aveva visitato l’Italia molto spesso nel corso di convegni e conferenze dedicate alla Fusione Fredda. Nel nostro paese aveva molti amici e seguiva sempre con interesse le attività di ricerca di numerosi scienziati.
    Prolifico autore di articoli e libri aveva anche ricevuto la nomination per il Premio Pulitzer per il suo libro “Fire and Ice: Searching for the Truth Behind the Cold Fusion Furor” (Fuoco e Ghiaccio: Cercando la Verità Dietro il Furore della Fusione Fredda).
    Dal 1995 pubblicava il bimestrale Infinite Energy, una pubblicazione estremamente curata che cercava di scendere nei dettagli di quelle ricerche che la scienza ufficiale fa finta di non vedere.
    L’energia e la passione che Eugene metteva nelle sue attività di promozione e informazione sulle energie non convenzionali potrebbero essere all’origine della sua tragica fine.

    Vogliamo ricordare Gene con una frase che diceva spesso:

    “Non c’è praticamente nessuna area dell’attività umana che non sarà interamente influenzata dalla comparsa di tecnologie basate sulle nuove energie – in particolare nel campo della guerra o della pace, della salute e dell’ambiente.”
    Dr. Eugene F. Mallove

    http://www.disinformazione.it

  251. Vincenzo Greco

    Per avere un’idea della taglia dei nostri guerreschi approvvigionatori di energia fossile, guardate un po’ qua:

    http://www.halliburtonwatch.org/

    buona lettura
    vin

  252. Giovanni Mercurio

    IL DISASTRO ENEA
    Cari amici, sono un ricercatore dell’ENEA…vi allego un comunicato sindacale sulla attuale situazione dell’ente che dovrebbe spingere il paese verso il suo futuro energetico.
    Ogni commento è superfluo ma vi garantisco che noi ricercatori ci troviamo di fronte ad una farsa raccapricciante che ci fa vergognare davanti ai colleghi stranieri…
    Non so cosa ci capirete ma vi assicuro che è quasi impossibile capirci qualcosa anche per i dipendenti ENEA!

    Il PAPA DI ROMA E IL PAPA D’AVIGNONE

    Attoniti, sbigottiti, perplessi, sorpresi, indignati, costernati ma soprattutto stanchi.

    Con questi stati d’animo i lavoratori dell’ENEA, hanno accolto il coup de théatre, di quest’ENEIDE nostrana, materializzatosi nel comunicato del Presidente (Carlo Rubbia)del 30 Giugno u.s.

    Con poche righe sono efficacemente espressi alcuni concetti:

    – La delibera del C.d.A. del 24 giugno 2004, per il Presidente non esiste
    – Francesco Troiani viene (da Lui) confermato nell’incarico di D.G. f.f. , con mandato di procedere “all’attribuzione degli incarichi di responsabilità di secondo livello e degli altri incarichi ritenuti necessari”
    – Giovanni Lelli , resta (per Lui), vice Direttore Generale

    In sostanza è come se, considerato che ormai tutto il mondo ENEA, chiede il commissariamento, il Presidente avesse deciso, di agire da commissario unico e straordinario dell’Ente.

    La considerazione viene dal fatto che in sedici mesi di vita di questo C.d.A., non una sola volta, ci risulta, sia stata adottata una delibera d’urgenza del Presidente, prima delle ultime due settimane, durante le quali, invece questo tipo di provvedimento pare sia diventato routine.

    In data odierna, si delineano ancor meglio i contorni della farsa, viene, infatti, comunicato ai lavoratori, dal vice Presidente, “in nome e per conto di tutti i consiglieri”, che la delibera del 24 u.s. del C.d.A. non solo è valida, ma che “gli eventuali atti posti in essere, dopo la data del 24 giugno dal dott. Francesco Troiani devono considerarsi privi di efficacia.”

    Constatiamo che al momento, l’Ente langue sul fronte programmatico, i lavoratori sono senza contratto da 42 mesi, gli impianti nucleari non sono ancora stati consegnati a Sogin, il regolamento d’organizzazione e funzionamento dell’ENEA non “rientra” dai Ministeri co-vigilanti, la riorganizzazione è in alto mare, il conflitto in seno al C.d.A., viene risolto a “botte” di delibere d’urgenza, e i “magnifici sette” consiglieri hanno firmato una lettera di dimissioni che non si è mai materializzata .

    Però abbiamo due Direttori Generali!

    Se questi motivi, aggiunti agli ultimi sei anni di storia dell’Ente non sono sufficienti a questo Governo per una decisione coraggiosa e indispensabile, allora può significare solo che nelle prossime “dolorose” finanziarie, qualcuno ha già previsto lo scioglimento dell’ENEA.

  253. Davide Tramma

    Rispondo al Sig Matteo Zanusso
    “esistono gia i motori rotativi per esempio, ma cio vorrebbe dire mandare a casa un sacco di operai che lavorano nell’industria della costruzione di motori tradizionali….e via discorrendo!”

    Io nn ho nulla contro di lei, o almeno a titolo personale intendo.
    Però ritengo che prima di scriverle le cose bisogna sapere di che si discute.
    A parte che, gli operai lavorerebbero lo stesso, basterebbe fargli fare un po di aggiornamento ed in ogni caso, allo stato attuale di cose gli operai della fiat comunque nn possono lavorare e sono quasi mantenuti da sussidi (l’ultimo è stato il sotterfugio strappato alla general motors).
    Quindi, anche se si sviluppasse un nuovo motore tutti quegli operai magari li si potrebbe mantenere per un po.
    Suggerisco un motto : Prima di parlare assicurarsi di aver collegato il cervello

  254. Paolo Petracchi

    Beppe,

    un articolo interessante circa l’inquinamento da scorie radioattive in Tibet…
    http://www.nexusitalia.com/nexus_new/index.php?option=com_content&task=view&sectionid=16&Itemid=79&id=391
    … Sarebbe interessate sapere se i prodotti esportati dalla Cina e provenineti da quella regione non siano a loro volta contaminati. Mi sembra che siamo invasi da prodotti cinesi e controlli piu’ accurati non guasterebbero. Approposito, ma ci sono controlli relativi alla radioattivita’ effettuati sulle farine che importiamo e provengono dall’Ukraina (Chernobyl) o da paesi in cui sono successi incidenti nucleari? Non ne parla mai nessuno ma a causa della globalizzazione e dell’acquisto di tali prodotti in paesi a basso costo produttivo, potremmo assumere sostanze radioattive senza nemmeno saperlo e almeno da diversi anni…

  255. nicola scamarcio

    Tratto da http://www.disinformazione.it
    Ci sono forme di energie migliori del nucleare ecco:

    1) E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
    Dall’allegato “fasce orarie.xls” appare evidente il fatto che la potenza elettrica del sistema italiano è messa in crisi soprattutto dal condizionamento estivo.
    Incentivando la produzione distribuita di energia elettrica a ridosso degli utilizzatori (da pochi kW in su), oltre alle grandissime opportunità di recupero del calore, avremmo la possibilità di produrre la potenza frigorifera necessaria mediante banalissimi ed affidabilissimi gruppi ad assorbimento al bromuro di litio, che farebbero diminuire notevolmente, nel contempo, il fabbisogno di potenza elettrica. (per i non addetti ai lavori, i gruppi ad assorbimento producono acqua fredda, utile per il condizionamento, a partire da acqua calda a circa 80- 90°C , senza usare quindi i compressori elettrici, che mettono in crisi la rete elettrica italiana – la fiera di Rimini, ad esempio, sta facendo il freddo con gruppi ad assorbimento e non con compressori).
    A questo punto non sarebbe certamente necessario un aumento della potenza elettrica generata. Addirittura, in funzione del successo dell’operazione, si potrebbe ridurre drasticamente il flusso dell’energia elettrica trasportata, ottenendo un’altro risparmio.

    Verrebbero sfruttate al massimo le biomasse secondo il modello svizzero, anche con turbine a fluido organico, per sfruttare meglio i fluidi a basso contenuto entalpico.
    I micro produttori dovrebbero essere obbligati a mettere sul web in tempo reale i parametri delle emissioni.
    In pochissimi mesi i produttori italiani di gruppi frigoriferi dovrebbero convertire la loro produzione per costruire i gruppi frigoriferi ad assorbimento, oggi sostanzialmente far est. Con la crisi che c’è nel settore credo proprio che ce la potrebbero fare. Domande: perchè gli orientali fanno piccoli gruppi ad assorbimento e noi no? si fa peccato a pensare che l’ENEL ed EDF si sono impegnate per non farli partire?
    Perchè la Toyota , che ha pronto da anni un piccolissimo, banalissimo e silenziosissimo gruppo a gas che produce energia elettrica (3kW) ed acqua calda, non riesce ad entrare in Europa?
    Perchè i nostri Industriali non sono capaci a farli, oppure perchè ENEL ed EDF fanno con convinzione ed efficacia i loro interessi?

    Tempi stimati per vedere i primi effetti della produzione distribuita dell’energia elettrica: DUE ANNI, perchè sono tecnologie semplici e già disponibili sul mercato.
    Tempi stimati per vedere i primi effetti dopo la decisione di ripartire con il nucleare? Bastano 10 anni?
    Disponibilità di Uranio del nostro paese? non ne conosco.
    Disponibilità di biomassa del nostro paese? TANTA.
    Questa scelta ha come unica pecca quella di far ridurre i profitti alle aziende che operano nel mercato dell’energia elettrica. Però si aprirebbero tante altre chances.

    CONCLUSIONE
    E’ INDISPENSABILE IL RICORSO ALLA FISSIONE NUCLEARE?
    PER IL PAESE ASSOLUTAMENTE NO!
    PER L’ENEL E COMPAGNI SICURAMENTE SI; PER LORO E’ UNA QUESTIONE DI VITA O DI MORTE!

    2) FUSIONE NUCLEARE FREDDA
    Allego un estratto de Il sole 24 ore dove si parla disinvoltamente di TRASMUTAZIONI per “risolvere” il problema delle scorie radioattive. Ne parla Roberto Germano nel libro sotto riportato. Il più efficace autore di documenti relativi alle trasmutazioni è stato il Prof. Louis Kervran, insignito nel 1993, parecchi anni dopo la sua morte, del prestigioso premio denominato IGNOBEL (a proposito di onestà intellettuale). Le trasmutazioni di tipo biologico si manifestano in numerosissimi processi; il più noto è quello relativo alla formazione del guscio delle uova degli uccelli. Quelle “tecnologiche” si fanno, fra altri metodi, con le celle elettrolitiche, con le quali si possono fare fusioni e fissioni nucleari di vario genere.
    Poche settimane fa La Nazione ha fatto un bell’articolo sulla fusione nucleare calda (quella che avviene nel sole – l’unica che gli “addetti ai lavori” ritengono realizzabile), con tanto di previsione sulla possibile applicazione industriale per la produzione di energia elettrica. Un banalissimo copia incolla degli articoli che si scrivevano 30 anni fa. Con la differenza che 30 anni fa si diceva che si liberavano raggi gamma; ora si sono dimenticati. Con la fusione fredda, invece, i raggi gamma non si liberano, perchè a bassa temperatura non hanno nessuna “convenienza energetica” a farlo. E’ per questo motivo che Fleischmann e Pons non si sono “contaminati”. Queste “banalità” le potreste leggere nel testo di Giuliano Preparata sotto riportato.
    La fusione fredda non è più un problema di fisica teorica; è solo un problema tecnologico che, con 6 milioni di euro complessivi in 3 anni, lo Stato italiano potrebbe mettere a disposizione delle aziende italiane e dei cittadini tutti.
    Quanti miliardi di euro invece lo Stato italiano verrà chiamato a sborsare per riavviare il piano nucleare a fissione, OBSOLETO?
    Mi sia consentita una battuta: Kyoto sta alla fissione come i prodotti biologici stanno agli OGM.

    Cordiali saluti
    Lino Rossi

    bibliografia:
    1) Roberto Germano, Fusione fredda – Moderna storia d’inquisizione e d’alchimia, seconda edizione. Postfazione di E. Del Giudice pp. 224, 2003 – Ed. Bibliopolis;
    2) Giuliano Preparata, Dai quark ai cristalli – Ed. Boringhieri;
    3) Antony C. Sutton, Cold Fusion: Secret Energy Revolution – Ed. FTIR Publications, P.O. Box 2903 , Sacramento CA 95812 .
    http://www.progettomeg.it/FFlibrofreeIT.htm.

    Germano è un fisico dell’INFN;
    Preparata era un fisico professore di fisica teorica dell’università di Milano, purtroppo scomparso nel 2000;
    Sutton è uno storico con il vizietto di documentare quello che asserisce, purtroppo scomparso nel 2002.

    note: nella fascia F1 l’energia elettrica è molto costosa; nelle fasce F2, F3 ed F4 il costo cala progressivamente.

    altri spunti di riflessione:
    1) quando è stata creata l’Enel, quanti anni mancavano allo scadere delle concessioni per lo sfruttamento delle centrali idroelettriche poste su siti demaniali? Come sono state pagate dallo Stato le società private “nazionalizzate” in vicinanza dello scadere delle concessioni?
    2) la privatissima Società Idroelettrica Piemontese (SIP) con tutti i soldi che ha percepito dall’operazione ENEL ha comprato tutte le società telefoniche d’Italia realizzando uno dei più grandi monopoli privati di tutti i tempi. Visto che uno scatto telefonico costava come un kWh di energia elettrica, ma con costi infimi rispetto a quelli dell’energia elettrica stessa, dove sono andate a finire le montagne di soldi che noi italiani gli abbiamo regalato? quante tasse ha pagato la SIP in quegli anni? quanti condoni tombali ha fatto la SIP ?
    3) come mai queste infami operazioni non sono partite quando c’era in giro il Sig. Enrico Mattei? I topi per ballare aspettavano che il gatto andasse via?

  256. Michele Reginali

    Oggi ero al mare, e ho visto un bambino che, seduto all’ombra del suo ombrellone, giocava con il suo piccolo videogame portatile di ultima generazione, e fin quì nulla di strano, quello che mi ha lascitato piacevolmente meravigliato è che nel suo piccolo telo da mare c’era anche due piccoli pannelli solari con i quali il fanciullo ci alimentava il suo giochino…. Ero tentato di avvicinarmi a chiedergli come mai non aveva optato per il carbone o per il nucleare???

  257. Paolo Ruffatti

    Per Max Modena,

    caro Max,
    capisco che bisogna ricercare a tutti i costi l’energia pulita, ma ho appena scorso il sito che hai indicato (voce energia termica dall’oceano), in cui, bontà loro, alla fine dicono che gli impianti sono “grossi” e quindi per adesso è meglio lasciar perdere, ma hanno mai studiato un po’ di fisica questi signori? (con un delta di 30-40°c, seppure con interposto un circuito di evaporazione dell’ammoniaca, dove credono di andare?).
    I dissalatori di acqua di mare con un sistema di flash boiling li hanno già inventati e funzionano da un pezzo, ma per produrre energia….lasciamo perdere!.

    Hai idea, poi, di che cosa costi fabbricare, mettere giù e tenerlo lì, fermo, un tubo di, diciamo, un diametro almeno di 1-2 metri (per quelle enormi portate che loro prevedono), che arrivi a 1000 m?
    E le “pompette” che servirebbero per far circolare il tutto, credi che costino poco?
    E’ meglio che chiacchierino un po’ meno e illudano meno le persone come te che sperano di fare energia pulita!
    Per le macchine mosse dalle onde, guarda che esistono già, non tanto per le onde ma per le maree (nei siti in cui l’escursione tra bassa e alta marea è significativa, come nelle coste oceaniche), nel mediterraneo te lo scordi.
    cordiali saluti

    Paolo Ruffatti

  258. igor novelli

    matteo non sono daccordo con te

    i bio carburanti sono un valido sistema per emanciparsi dai combustibili fossili

    evito di spiegare la questione bilancio zero co2 che certamente già sai, ne che un terzo delle auto in brasile va ad alcool in sostituzione della benzina o che da grassi e olii bioligici (vegetali e animali) si può ottenere biodiesel un carburante con qualita pari alla nafta

    l’olio vegetale in paesi caldi può essere utilizzato tranquillamente senza rischi e danni al motore, inoltre esistono sistemi che permettono di utilizzare l’olio vegetale come tale anche in paesi freddi

    sono cose che certamente conosci

    il problema è che negli studi che espongono l’inadeguatezza dei bio carburanti non tengono conto di molti fattori ambientali e economici come l’impatto ambientale degli scavi di ricerca dei pozzi di pertrolio, il trasporto e rischi annessi

    poi non si considera che esistono sistemi di coltura che permettono una maggiore resa dei terreni senza l’uso di pesticidi e concimi chimici

    che esistono piante come la canapa che oltre a produrre molto olio produce anche cibo, fibra, e biomassa e bonifica i terreni

    questi studi demenzialmente nel bilancio ecologico contano che i mezzi agricoli impiegati vengano alimentati a combustibili fossili invece che con biocarburanti

    motori alternativi sono necessari e non credo proprio che cambiare profilo ingenieristico possa in qualche maniera peggiorare la situazione di chi lavora nella produzione di motori tradizionali(nel senso che l’andazzo è tale che..), anzi magari motori più semplici con meno elementi mobili permetteranno il nascere di stabilimenti più piccoli e magari indipendenti

    P.S.
    io sai poi che ogni anno spendiamo molti soldi per smaltire tonellate di oli vegetali alimentari esausti? tutto materiale che potrebbe essere convertito in biodiesel, facilmente e in maniera economica e remunerativa

    ti posto qualche link

    farsi il biodiesel in casa
    http://www.progettomeg.it/biodiesel_faidate.htm

    canapa
    http://www.usidellacanapa.it/

    nuovi motori
    http://www.ecofantascienza.it/ox2/
    http://www.quasiturbine.com/

  259. Matteo Zanusso

    in risposta principalmente ad andrea d’angelo: Bruciare l’olio di colza sul tuo motore inquina di piu e rovina il motore!

    i combustibili fossili vongono ancora impegnati (“bruciati”) direttamente nelle nostre automobili per motivi principalmente di rendimento.
    poi è anche vero che veniamo spesso privati della possibilità di usufruire delle nuove tecnologie…ma qui si apre un discorso ben piu vasto: al posto dei motori a pistoni(concettualmente delle ex pompe dell’acqua) esistono gia i motori rotativi per esempio, ma cio vorrebbe dire mandare a casa un sacco di operai che lavorano nell’industria della costruzione di motori tradizionali….e via discorrendo!

    tornando al discorso dei rendimenti, rende molto di piu (per quanto sia solo un 25%!)bruciare la benzina o il gasolio all’interno del nostro motore, che non nella centrale elettrica, per poi caricare le battrie di una macchina elettrica, o per produrre l’idrogeno: tanto naturale quanto difficile da “estrarre” in termini energetici!!

    quindi un parco auto che si muove ad energia alternativa è conveniente solo utilizzando completamente fonti di energia alternativa: l’Ing. Pignone nel suo libro “motori ad alta potenza specifica” dedica un po di pagine a questo argomento, trattandolo in modo veramente esauriente!
    una sua idea sarebbe, con finalità di puro esempio, di utilizzare i pannelli solari, installati in zone come i deserti africani: energia gratuita, pulita, che fornirebbe grosse opportunità lavorative alla popolazione locale.

    alcuni numeri:
    rendimento di una centrale elettrica,portata l’energia da quest’ultima fino alla prorpia auto: 0,076 circa. rendimento del combustibile bruciato nel motore: 0,15

    per un parco macchine ad idrogeno servirebbero 81 centrali da 1000MW

    oppure 2200000000 kmquadrati di pannelli fotovoltaici (comunque poco rispetto alle dimensioni del deserto)
    non si fa perchè è ancora conveniente il combustibile fossile

    resterebbe l’opportunità del metano..leggermente piu conveniente, cioè ha rendimenti maggiori e costo minore.

    mezzi di trazione alternativi sono possibili in zone ristrette, nei grandi centri dunque, altrimenti per produrre l’energia necessaria sposteremmo solo il luogo in cui viene prodotto l’inquinamento: dalla macchina, ai dintroni della centrale!

    in conclusione, non si puo pensare a certe macchina, quando il vero problema è la provenineza dell’energia che in ogni caso doremmo utilizzare..anke per produrre l’aria compressa per la Eolo!!!

    si fa strada l’ipotesi delle macchine grandi amotore piccolo: comode quanto si vuole, ma con motori ridottissimi: per andare a 130km\h in autostrada sono sufficenti 30cv…la potenza di un piccolo motore benzina…nonostante per la misurazione si sia preso in considerazione un peso della macchina abbastanza elevato!!

  260. max modena

    L’energia pulita esiste! basta prenderla, questo é un esempio magari non troppo conosciuto; e se navigate un po’ in questo sito trovate altri modi interessanti.

    http://www.na.iac.cnr.it/settimana/enenv/environment/alternative/ocean/
    thermal/index.html

  261. Andrea Properzi

    Seguo da poco ma con molto interesse questo sito , molto interessante e alternativo.
    Volevo segnalare un articolo di Quattroruote del mese di maggio dove vengono contestati a Beppe 4 punti su 7 riguardo a delle dichiarazioni sull’olio di colza.
    Le contestazioni sono a quanto pare ben motivate credo da gente esperta , e quindi mi ritrovo con dei dubbi al riguardo.
    Volevo chiedere a questo punto a Beppe se le fonti delle sue informazioni sono di pari cognizione tecnica per eventualmente contestare le dichiarazioni del giornale.
    Grazie.

  262. Daniele De Zucco

    Proposta che potrebbe risultare oscena….
    Ricordo le lezioni di chimica, in una della quali veniva svolta in una esperienza di laboratorio la distillazione dell’acqua salata nei due componenti principali Idrogeno H2 ed Ossigeno O2.
    Io mi chiedo, fermo restando tutto cio’ scritto in questo blog, e confermati da autorevoli studi di settori non potremmo utilizzare l’acqua marina, quindi salata che circonda la nostra bella penisola per alimentare delle centrali ad Idrogeno? Anche non utlizzando tale sistema non e’ costoso produrlo l’Idrogeno; ed inoltre distillando l’acqua con l’elettricita’ data dai pannelli solare, belli ma con una bassa resa, ed usando i gas prodotti e rimettendoli assieme otterremmo un gas di scarto di H2O acqua pura allo stato di vapore che potrebbe essere nuovamente distillata od anche dispersa in atmosfera…. Inquinano le nuvole?????

  263. Sergio Brunetti

    Ciao, è la prima volta che entro nel blog e non so se questa domanda sia già stata fatta. Ho letto su un sito web americano che nel 1968 una Fiat 600 del 1959 fece 244,35 miglia con un gallone di benzina.
    E’ vero?

  264. Paolo Bonato

    Questo Articolo l’ho trovato in internet, non so se sia vero ma almeno parla di calcoli…

    Eolo,l’automobile che usa l’aria compressa per muoversi è un realtà possibile o una utopia? Dai calcoli che il dott Bardi fa in un suo articolo è una utopia. Mi permetto di rifare i calcoli.

    Quello che segue sono i risultati dei calcoli eseguiti seguendo la logica, i dati e le supposizioni dell’articolo di Bardi.

    Teoricamente con le bombole ad aria compressa in carbonio si possono raggiungere prestazioni notevoli, in un sito dei VVF si parla di 450 bar e di almeno 5000 cicli che sono almeno dieci anni a una ricarica la settimana della nostra Eolo.

    Per la scarica o la carica della bombola a temperatura costante e per gas perfetti l’energia è:

    Energia = P1V1 * Ln (V1/V2) con V1/V2=P2/P1
    (10^5 Pa = 1 bar , 1 m3 = 1000 litri , 1 j = 36 * 10^5 Kwh)

    Rifacendo i conti del dott Bardi con i dati dei vigili del fuoco viene fuori prendendo come riferimento una loro bombola in carbonio:

    V2 = 6.8 litri
    P2 = 450 bar
    P1 = 1 bar
    V1 = 3060 litri
    Peso = 3.5 Kg

    Energia = 0.519 Kwh
    Energia specifica = 148 wh/Kg
    Energia specifica = 76 Kwh/m3

    148 Wh di energia per ogni singolo kg delle bombole riempite d’aria, se poi si sfrutta la pressione delle bombole fino ai 10 bar come nel motore della Eolo si dovrà ridurre la densità di energia di un 2.2%, che moltiplicati per l’efficienza del motore ad aria compressa (70%) danno una densità di energia pari a 101 Wh/kg.

    Bardi faceva presente di avere letto che la pressione limite del motore fosse di 40 bar e non di 10 come da me ipotizzato.

    In pratica per ogni singolo kg di bombole in carbonio si scarica a terra da parte della Eolo una energia pari a 101 Wh.

    Una batteria al litio (130 Wh/Kg) invece da in abbinamento al motore elettrico (90% efficienza) una densità di energia pari a circa 120 Wh/kg che è circa il doppio di quella ottenibile con le batterie al piombo. Da uno scambio di email con il dott Bardi risulta che 450 bar sono pressioni esasperate e non omologate per gli autoveicoli.

    Esiste il problema della scarica dell’aria compressa che se non è una trasformazione isotermica risulta poco efficiente. Bardi mi diceva di avere sentito in passato che il progetto eolo supponeva di risolvere il problema mediante riscaldamento della camera di espansione con degli idrocarburi (metano).

    Attualmente sembra che con un sistema alternativo a più stadi di espansione, quindi più pistoni, si possa risolvere la difficoltà. In pratica si approssima l’isoterma con una politropica che dovrebbe essere una sequenza di adiabatiche e isobare in quanto ogni pistone esegue una decompressione parziale e viene poi portato a temperatura ambiente con uno scambiatore di calore.

    Bardi è pessimista che si riesca a stare vicino a una isoterma con una politropica, quindi secondo lui un 70% di efficienza di un motore ad aria compressa è una ipotesi ottimistica. Se la decompressione è adiabatica si arriva a efficienze del 10% senza contare il rendimento delle parti meccaniche.

    Sul sito della eolo si parla di usare bombole in carbonio da 300 bar che vengono definite sicure, si arriva in questo caso a densità di energia pari a:

    Energia specifica = 92 wh/Kg (*)
    Energia specifica = 47 Kwh/m3
    * non ho il peso delle bombole e dell’aria a 300 bar

    Credo poi che la ricarica di una bombola richieda un tempo breve o almeno possa essere breve se fatto da una stazione di servizio, sul sito della Eolo si parla di pochissimi minuti.

    Si tenga presente che le densità di energia sono all’incirca pari a:

    Aria compressa (300 bar) 100 wh/Kg
    Batteria al piombo 50 wh/Kg
    Batteria al litio 130 wh/Kg
    Benzina 10000 wh/Kg
    Fonte per le batterie: batteryuniversity

    A parte la possibilità di ricaricare le bombole molto velocemente rispetto alle batterie e a parte l’ecologicità dell’aria compressa rispetto a molte batterie, l’aria compressa non ha futuro nel campo automobilistico.

    Bardi faceva notare come le bombole in carbonio sono estremamente costose e che farebbero lievitare il prezzo della Eolo di parecchio rispetto alle bombole in acciaio. Faceva anche notare come 300 bar fosse una ipotesi ottimistica da parte del team della Eolo e che più ragionevolmente si potrebbero utilizzare pressioni di 200-250 bar.

    Una bombola da sub in acciaio di 15 litri pesa circa 16 kg e contiene circa 4 kg di gas compresso a 200 bar. Sostituendo questi valori troviamo un’energia di 1.6 MJ, ovvero circa 440 Wh. Il rapporto energia/peso è circa 22 Wh/kg.

    In un articolo si parla di Negré (l’ingegnere che ha brevettato la eolo) che si interessa di un generatore di elettricità ad aria compressa. Forse nel campo dei generatori l’aria compressa può essere una scelta economica in cui gli ingombri e i pesi delle bombole sono meno importanti.

    Bardi si chiede come mai l’industria non abbia pensato di sfruttare un tale sistema se è veramente valido, la risposta si può trovare facendo pochi calcoli.

    Ci vogliono grosso modo 80 Kwh scaricati a terra per fare muovere una macchina a benzina con un pieno (40 litri, densità 10 Kwh/litro, efficienza 20%).

    In termini di peso per una Eolo (100 Wh/kg) servono all’incirca 800 kg di bombole in carbonio e quindi molto costose per avere la stessa autonomia di una macchina a benzina ma a parte il peso eccessivo questo non è realizzabile in quanto:

    80 Kwh costano molto in termini di denaro
    nessuno ha disponibile un contatore dell’enel che eroghi più di 3 Kwh
    caricare le bombole con un normale contatore comporta uno o due giorni di tempo alla massima potenza.
    Quindi non sono realizzabili Eolo con prestazioni pari a una panda per i suddetti problemi, d’altronde il mercato si sta orientando verso i SUV, sport utility wagon, i fuoristrada dai consumi da carrarmato.

    La seconda domanda del dott Bardi era come mai le auto elettriche si ma le auto ad aria no? Secondo me le eolo sono ancora da sviluppare, il motore è da sviluppare, le bombole sono da sviluppare e tutto questo costa.

    Sappiamo che le auto elettriche sono di nicchia e che non usano tecnologia nuova ma è tutto sperimentato, anche le batterie al litio non sono sviluppate dalle case automobilistiche ma provengono da industrie che hanno un mercato già avviato. Per la eolo si dovrebbe investire in un nuovo sviluppo e ci si ritroverebbe con una automobile di nicchia e con le prestazioni di una elettrica con batterie al piombo, non conviene alle case automobilistiche.

  265. Gabriele Silvestrini

    Ciao a tutti. Questa è la prima volta che scrivo ad un blog, ma penso che valga proprio la pena far girare l’e-mail che mi è arrivata oggi. Ve la copio di seguito. Probabilmente, molti di voi ne avranno già sentito parlare, ma è sempre bene rinfrescare la memoria 😉

    Subject: Una riflessione molto importante…..

    > >
    > >
    > > La macchina ad aria compressa…finisce in una nuvola di fumo.
    > > Il caso Eolo auto di Marco Pagani.
    > >
    > > Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha
    > > lavorato alla Williams per diversi anni, nel 2001 presentava
    > > al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la Eolo
    > > (questo il
    > > nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria
    > > compressa, costruita interamente in alluminio tubolare, fibra
    > > di canapa e resina, leggerissima ed ultraresistente. Capace
    > > di fare 100
    > > Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di 110 Km/h
    > > e funzionare per più di 10 ore consecutive nell’uso urbano.
    > > Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa
    > > -20°, che veniva utilizzata d’estate per l’impianto di
    > > condizionamento.
    > > Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di
    > > circa 6 ore il compressore presente all’interno dell’auto
    > > riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata
    > > poi per il suo funzionamento. Non essendoci camera di scoppio
    > > né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era
    > > praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
    > > Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle
    > > vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.
    > > Qualcuno l’ha mai vista in Tv? Al Motorshow fece un grande
    > > scalpore, tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato
    > > di richieste di
    > > prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in
    > > lista d’attesa, lo stabilimento era in costruzione, la
    > > produzione doveva partire all’inizio del 2002: si trattava di
    > > pazientare ancora pochi
    > > mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della
    > > benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile,
    > > dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un
    > > sistema interamente basato sull’autodistruzione di tutti per
    > > il profitto di pochi. Insomma
    > > l’attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente
    > > da un certo momento in poi non si hanno più notizie. Il sito
    > > scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it
    > > risulta essere in vendita. Questa vettura rivoluzionaria, che
    > > senza aspettare 20 anni per l’idrogeno (che costerà alla fine
    > > quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse
    > > compagnie) avrebbe risolto OGGI un sacco di problemi,
    > > scompare senza lasciare traccia. A dire il vero una traccia
    > > la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa
    > > di tutte le persone che hanno visto, hanno passato parola,
    > > hanno usato Internet per far circolare informazioni. Tant’è
    > > che anche oggi, se scrivete su Google la parola “Eolo”, nella
    > > prima pagina dei
    > > risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.
    > >
    > > Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti:
    > > Il progettista di questo motore rivoluzionario ha stranamente
    > > la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi
    > > ritardi continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo
    > > stabilimento produttivo sono attualmente in cassa
    > > integrazione senza aver mai costruito neanche un’auto. I
    > > dirigenti di Eolo auto Italia rimandano l’inizio della
    > > produzione a data da destinarsi, di anno in anno. Oggi si
    > > parla, forse della prima metà del 2006… Quali considerazioni si
    > > possono fare su questa deprimente vicenda?> Certamente viene
    > > da pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non
    > > vogliano un mezzo che renda gli uomini indipendenti. La
    > > benzina oggi, l’idrogeno domani, sono comunque entrambi
    > > guinzagli molto ben progettati. Una
    > > macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi né di cambi
    > > olio, che sia semplice e fatta per durare e che consumi
    > > soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.
    > > Quindi deve essere
    > > eliminata, nascosta insieme a chissà cos’altro in quei
    > > cassetti di cui parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle
    > > scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della Esso, dove
    > > non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa
    > > grufolare di gioia le grandi compagnie del petrolio e le case
    > > costruttrici, senza che l'”informazione” ufficiale dica mai
    > > nulla, presa com’è a scodinzolare mentre divora le briciole
    > > sotto al tavolo…
    > >
    > > … fatele girare certe informazioni!!! La gente deve SAPERE!!!!!!!
    > >

    ——————————————————————–
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  266. Lucio Ciarimboli

    Ciao Beppe,
    Sono Lucio di Roma

    Ti volevo chiedere cosa ne pensi dell’installazione delle pompe di calore per il riscaldamento degli ambienti.
    E sempre restando in tema di energia e specialmente di energia solare cosa ne pensi dell’installazione dei pannelli solari, se è così vero che fanno risparmiare e se nopn provocano danni eccessivi all’ambiente o comunque all’uomo.
    Grazie e scusami se ho postato qui dove si parla di energie combustibili ma non sono molto esperto della “navigazione” su internet.

    Io sono particolarmente ignorante sull’argomento e cerco delucidazioni in merito.

  267. Rolando Chioda

    Ciao Beppe

    Vorrei installare (con la mia prossima casa – la mia prima casa) i pannelli solari per produrre energia elettrica. Mi puoi dare indicazioni in merito? Agevolazioni, finanziamenti, contributi… aziende…

    Credo che possano essere informazioni utilia anche ad altri che leggono il tuo blog.

    Grazie e complimenti!

  268. Marco Raisi

    Trovare questo “qualcuno” ?!?! Beh… niente di più facile…
    Questi “qualcuno” sono quelli che hai votato tu nelle ultime politiche, che tu abbia votato destra o sinistra, davanti o dietro, sopra o sotto… chi comanda queste cose sono solamente i politici…

    Noi non sappiamo niente di quello che decide chi ci comanda… gli accordi tra Stati non ce li fanno neanche passare davanti agli occhi ai 350 all’ora… tengono tutto nascosto… chissà perchè… forse perchè ci sarebbero 12 insurrezioni popolari all’anno?

    Signori… dico una cosa ovvia… la politica è sporca…
    E’ sporca nei piccoli Comuni (con meno di 3000 abitanti), figuriamoci nelle grandi città e figuriamoci tra Stati… e tutto si riduce ad un semplice discorso di soldi (e di tornaconto personale… dei politici…)

    Quindi…

    Pulire le città dall’inquinamento porta soldi alle tasche dei politici?
    – Evidentemente NO… lasciamo pure diventare le città dei cessi…

    Varare qualche decreto per lo sviluppo di Energia Pulita porta soldi alle tasche dei politici?
    – Evidentemente NO… o meglio… per i politici è molto più redditizio il rapporto con qualche Arabo…

    Finanziare la ricerca per realizzare la Fusione Nucleare porta soldi alle tasche dei politici?
    – Cazzarola… se l’Italia producesse energia da Fusione Nucleare i nostri buoni Arabi s’incazzano…

    Ma sapete perchè gli Extracomunitari in Italia sono presuntuosi e pieni di pretese?
    Sembra che siano stati fatti accordi commerciali con paesi Islamici per la fornitura di chissà cosa (… petrolio… sempre lui…) e a fronte di questi accordi i nostri bravi politici hanno garantito l’ospitalità a tutti coloro che da paesi Islamici si fossero trasferiti in Italia… Non ci credete? Ma allora come mai quando un Marocchino arriva in Italia non sa parlare italiano ma conosce a memoria tutti i diritti che ha? Peccato che conosce solo i diritti e non i doveri… Peccato che i diritti che ha lui sono migliori dei diritti di alcuni italiani che si trovano in difficoltà…

    Continuate voi a farvi domande… scoprirete che le risposte arrivano da sole…

    Certo che intorno all’energia gira tutto… pensate solo se ognuno avesse a disposizione un mini-reattore nucleare per prodursi energia pulita… L’ENEL non esisterebbe più, le auto sarebbero elettriche, il riscaldamento sarebbe elettrico (e sarebbe utile anche per la produzione di vegetali… riscaldamento e luce… cose che adesso sarebbero fattibili, ma antieconomiche…).

    Viva l’Italia…
    Beppe… porta in piazza altri scandali… è bello scerzare su cose serie 🙁

    Ci tengo a precisare una cosa: questo non è un commento politico (a me di destra, sinistra, centro e tutte le diverse “traiettorie politiche” non interessa niente) e non ho niente contro gli immigrati, che siano cristiani, musulmani, induisti e di qualsiasi altra religione…

  269. Paolo Bonato

    Lo sporco liquido nero

    Le lobby del petrolio non sanno più cosa inventarsi! Quando avevamo la Lira , dicevano che il petrolio costava tanto perchè dovevamo comprarlo in dollari. Adesso che avremmo uno scambio favorevole, la benzina continua ad aumentare: PAZZESCO! In Brasile la nostra cara azienda Fiat è uscita con la Palio ( sì quell’aborto di Macchina) con un motore che è molto meglio della carrozeria : si chiama Flex Fuel ( provate a vedere ulteriori informazioni nel sito http://www.progettomeg.it) e con che cosa và? Con ETANOLo o miscele di ALcool e benzina, CAPITE? Noi che con la nostra agricoltura non è più redditizio neanche più raccogliere i pomodori, perchè non tassare la Benzina e detassare l’alcool etilico per renderlo competitivo? Non sarà certo la tecnologia del Futuro, ma almeno inquineremo molto meno! Infatti l’etanolo ( io studio Farmacia all’università di Padova e capisco “qualcosa di Chimica”!) nella combustione produce molta più acqua dei combustibili ortodossi, quindi è una combustione molto più fredda non creando così il monossido di Carbonio e Azoto. PErchè vedete il problema è che questi ossidi si formano in presenza di Alte temperature, quindi si formerebbero (andando male )neanche un decimo della combustione del combustibile fossile. LE potenze raggiunte magari saranno inferiori, ma scusate, dovete fare il Gran Premio di montecarlo o dovete solo andare a fare la spesa? Dicono che poi si formerebbe formaldeide, un prodotto TOSSICO ( E il BENZENE cos’è?), ma le normali marmitte catalitiche lo eliminerebbero subito, ancora meglio di quanto fanno con le benzine normali! E poi c’è il discorso anidride carbonica! La benzina che bruciamo è come risvegliare nell’atmosfera tonnellate di anidride carbonica sopite da milioni di anni, se usassimo l’etanolo questo non accadrebbe perchè il bilancio di anidride carbonica sarebbe pari! Mi spiego: la pianta per crescere ha bisogno di Anidride Carbonica, la pianta assume anidride carbonica convertendola in ossigeno, noi creiamo etanolo dalle piante e bruciandolo rilasciamo la stessa anidride Carbonica che c’era presente prima!é come spostare una cosa di 1 metro ed avere energia pulita, senza riportare l’Anidride Carbonica imprigionata di milioni di Anni fa nell’Aria. LAsciamo dormire ‘sti dinosauri in pace! Ogni volta che vado in macchina mi sento in colpa: è come se stessi bruciando il rimanente di un mio vecchio antenato nel motore! Per certi miei parenti di oggi potrebbe andare bene, ma dovrei aspettare un bel pò prima di metterli nel serbatoio, e allora sarò già petrolio anch’io! A parte gli scherzi,è chiara una cosa: Le tecnologie esistono ma qualcuno non vuole fargli prendere piede….Vogliamo trovare questo qualcuno? I nostri figli ce ne saranno grati..

  270. Gianfranco Pinzagli

    PERCHE’ L’ENEL PAGA PER FARSI PUBBLICITA’?
    Che forse ha concorrenti per la fornitura di energia alle famiglie?
    Non riesco a capire perchè!

  271. franzon aldo

    tutti conoscono il detto:la vita e´appesa a un filo?credo di si…io credo sia sbagliato…e´appesa a due fili..elettrici!la fase e il neutro (per capirci quello nero e quello blu).Senza energia la nostra civilta´cosi come la conosciamo non esisterebbe.chi controlla l’energia controlla la ricchezza del mondo.se tutti noi potessimo avere energia a basso costo e potessimo produrla in autarchia non avremmo dipendenze!la storia del uomo e costellata di guerre per l’energia,dal frumento al petrolio passando per il carbone e per finire all’acqua!scusate ma da dove credete di ricavare l’idrogeno a basso costo?noi ci preoccupiamo tanto per il petrolio ma non pensiamo a un elemento idispensabile per la vita umana:L’ACQUA!multinazionali come pepsi e coca cola stanno assetando il mondo e controllando 1/10 dell’acqua dolce del pianeta ma non ci accorgiamo di cio e continuiamo a parlare di idrogeno!cosa cambierebbe se anziche fare un pieno di petrolio dovessimo fare un pieno di acqua?consumi razzionali ed energie rinnovabili sono la soluzione.il ciclo dell’acqua si rinnova continuamente in un ecosistema sano me dubito che questo possa accadere utilizzando l’acqua come combustibile.sfatiamo anche il nucleare…se tutti dovessimo utilizzare il nucleare avremmo energia per poco piu di venti anni!(leggete il libro”la fine del petrolio”)scusate il mio italiano ma abito da troppo tempo in spagna…p.s. il centro di ricerca e sviluppo europeo per l’energia eolica e solare si trova nel medano(tenerife) a circa 15 km da casa mia..noi usiamo energia eolica e solare per circa 1/5 del nostro fabisogno.

  272. igor novelli

    caro beppe

    non ti ho mai sentito parlare della mafia della ricerca nella fisica delle alte energie

    spese di milioni di miliardi per enormi acelleratori di particelle che poi non ci serviranno a un piffero

    mentre la ricerca sulla fusione fredda è stata prontamente denigrata e messa da parte senza aver minimamente spiegato il fenomeno

    ci sono ricercatori che con esperimenti da poche miliaia di euro sono riusciti a ottenere overunity (“sovra-unità” energia emessa superiore ell’energia immessa)
    mentre sul fronte della termofusione, l’enorme spesa per gli enormi reattori toroidali tokamak non ha portato a nulla, e c’è il ragionevole dubbio che non funzioneranno MAI, personalmente sono molto scettico sul sucesso dell’ITER (con quel nome poi)

    cissà cosa potrebbero fare della fusione fredda se venisse speso un millesimo del denaro impiegato per edificare cattedrali nel deserto

    ma come noto i grandi nomi i rubbia i zichichi sono contemporaneamente giudice e imputato, sono coloro che decidono che cosa deve entrare nel tempio e cosa resta fuori, ovviamente LORO restano nel tempio e TUTTI GLI ALTRI FUORI $$$$

    quello della fusione fredda è solo un esempio ma molto indicativo di un clima da inquisizione nel mondo scientifico

    -link-
    http://www.progettomeg.it/
    http://www.forumcommunity.net/index.php?f=37494
    http://www.xmx.it/fusionefredda01.htm

    vi consiglio di procurarvi un interessante testo pubblicato dal mai abbastanza rimpianto frigidaire nell’ 88 “eppur si fonde” di Boscoli e Monti protagonisti della via italiana alla fusione fredda

    http://www.frigomag.it/catalogo/main.html

  273. gianguido magnani

    Se quello che l’uomo sta perpetrando ai danni del pianeta in cui vive si chiama progresso vorrei tanto regredire da homo sapiens sapiens a qualcos’altro.
    Se qualche tempo fa invece di considerare primitive e inferiori, pure uno sfigato prosatore ottocentesco lo fa, (Berchet in “lettera di Grisostomo al figlio”, se no ricordo male) le popolazioni San e Khoi-Khoin( boscimani e ottentotti) avessimo imparato qualcosa da loro oggi non ci troveremo certo in questo stato.
    Sono demoralizzato e disgustato.
    L’uomo, l’animale dotato di un’intelligenza di gran lunga superiore a quella di qualunque altro essere terrestre (mi riferisco agli extraterrestri non certo a qualche presunta divinità) sta spingendo la sua curva evolutiva verso oscillazioni non gestibili sperando che i futuro l’energia venga prodotta come per magia magari violando il 2o Principio della termodinamica…

    E’ ora di darsi una mossa!!!!
    E’ ora di indire lo sciopero dell’energia!!!
    E’ ora di ridurre il nostro impatto sul mondo, di vivere integrati con esso non di succhiarne tutto il contenuto…

  274. Stefano Farella

    Ho letto e sentito parlare di un’iniziativa, a mio avviso degna di interesse, di un generatore di energia pulita. Per informazioni circa il progetto visitare il sito http://www.kitewindgenerator.com/
    L’ideatore (un ingegnere italiano) sta cercando di farsi finanziare l’opera ma lo stanno ostacolando in ponendo questioni prive di fondamento.

  275. Lorenzo Di alessandro

    Ma e’ possibile che se io ho la residenza a casa di mia mamma , e il domicilio da un ‘altra parte devo pagare di piu’ di bolletta?
    Non e’ un po’ una contraddizione, soprattutto perche’ se sono in affitto e non voglio cambiare la residenza , considerano la casa in affitto come seconda casa !!!!!!!!!!!!!!!
    Se qualcuno ne sapesse di piu’ sarei felice che mi scrivesse, anche perche’ ho telefonato all ‘enel e l’unica cosa che sapevano e’ che AVREI PAGATO DI PIU’.
    Roba da circo togni.
    VIVA L’ ITALIA

  276. Paolo Ruffatti

    Per Francesco Prossen
    ho letto il suo intervento del 21/5 us.
    interessante.
    Solo la conclusione mi sembra un tantino sbagliata: se uno monta su un’ auto carretta senza freni, che perde olio e combustibile dappertutto e, magari ubriaco, va a sbattere contro un asilo e brucia tanti bambini, allora….eliminiamo le automobili!!!
    Se lei avesse davvero la voglia di sapere cos’era (e cos’è davvero chernobil, tuttora), e che cosa è davvero successo, cerchi altre fonti, che le chiariscano la natura di carretta vagante che era il reattore letteralmente scoppiato.
    Lei stesso dice solamente:
    “Il reattore del tipo RBMK presenta numerosi difetti progettuali, che lo rendono pericolosamente instabile in alcune situazioni specifiche, oltre a non avere alcun sistema di contenimento”, mnanon specifica che cosa: glielo specifico io.
    Non dimentichi, inoltre, il regime totalitario (che per sua natura è gestito da ignorantoni che se ne strafregano di tutto e di tutti, basta fare soldi= veda l’Italia odierna!!) che vigeva allora in quel paese.
    Lo sa che il reattore RBMK è moderato a grafite, per intenderci quella utilizzata da Fermi per i suoi primi esperimenti sulla sua “pila atomica” , che a contatto dell’acqua surriscaldata (a circa 500°C) ha una reazione esotermica violentissima (scoppio).

    Per questo i poveretti disinformati continuano a dire che una centrale nucleare è una bomba atomica che può scoppiare.

    Sappia che tutte le centrali (quelle vere, non le carrette) sono tutte sub critiche e al massimo fondono il “core”, come è successo a three miles island (altra terribile disinformazione!)
    A proposito della carretta Chernobil le dirò anche che avevano i tubi di generazione di vapore in acciaio al carbonio (lo stesso Fermi si era accorto che l’acciaio al carbonio, dopo qualche anno di irragiamento nucleare, fragilizza fino a rompersi).
    Nessun pazzo ubriaco utilizzerebbe se non acciaio inossidabile (aisi 304 low carbon con lo 0,08 di carbonio)per la costruzione nel nucleare, ma la Russia allora, in guerra fredda con gli USA, maggior produttore di inox del genere, ne aveva poco e conosceva poco le tecnologie per costriurie centrali vere.

    Certo, poi è successo tutto il patatrac, mica da poco, ma da quà al condannare il nucleare quello vero), mi permetta, ma ce ne corre!

    Se ha pazienza vada a leggersi, invece, cosa fanno le centrali a petroli e/o a carbone (ho scritto in un altro blog i dati certi dell’ENEL), tutti i giorni che il Signore manda in terra, con decine di migliaia di morti all’anno e milioni di persone che contraggono malattie polmonari (basta viver sotto l’ombrello o sotto vento di una ciminiera di una centrale tradizionale) ….certo, questi morti non sono sotto la lente di ingrandimento dei giornali (era solo un medico di Turbigo, MI, che diceva che tra i suoi pazienti aveva bambini di 6 anni con l’enfisema polmonare, ma nessun giornale pubblicava i suoi dati!.

    Moriamo tutti in silenzio!
    certamente!
    tutti i giorni!

    cordiali saluti
    Paolo Ruffatti

  277. Davide Bevilacqua

    A proposito delle fonti di energia rinnovabili volevo segnalare un progetto frutto di una collaborazione tra Enel ed Enea per la produzione di energia elettrica dal Sole in maniera costante. Un campo di 360 specchi basta a garantire un risparmio di 12.500 tonnellate di petrolio e, soprattutto, minori emissioni di anidride carbonica per 401mila tonnellate all’anno. Il premio nobel Carlo Rubbia,che si occupa di questi progetti, ha induviduato come scenari futuri la produzione di idrogeno dal sole per utilizzarlo poi come combustibile per centrali che ora vengono alimentate a gas. Ora io mi chiedo se questa tecnologia consente un evidente risparmio di combustibili fossili e inoltre inquina di meno di una centrale a gas perchè lo stato non provvedere a realizzare altri impianti nel sud Italia??? Ma che stupido che sono una tecnologia che non inquina e soprattutto che non ha costi di gestione elevati è assolutamente da evitare altrimenti i signori del petrolio si arrabbiano, inoltre l’aria che diventa più pulita fa malissimo ai nostri bambini….

    per eventuali approfondimenti vi rimando al sito dell’Enel dove il progetto è illustrato in modo più approfondito:
    http://www.enel.it/eventi/priolo/speciale.asp?m=1

  278. GIANNI PILATI

    Ciao, Beppe.
    Sono lieto di poter dare un contributo di esperienza.
    Anche nel libro di Pallante “Un futuro senza luce”, cui ho dato un piccolo input sull’argomento, si segnala una vergogna inaudita sul fronte del Protocollo di Kyoto.
    Da una parte si impone (?)all’Italia di ridurre le emissioni di anidride carbonica in atmosfera, e dall’altra si obbligano i conducenti di autoveicoli a tenere accesi i fari di giorno, producendo annualmente in più 3 milioni di tonnellate di anidride carbonica, che verranno poi tassati negli anni futuri (in Svizzera la tassa è già di 23 €/tonnellata CO2).
    La conseguenza apocalittica di questo provvedimento si traduce inoltre in milioni di litri di carburante consumati inutilmente (vedi articolo su TuttoScienze de LA STAMPA: 6.000.000 di litri in più il giorno di Ferragosto, ed
    UN INCASSO IN ACCISE (= TASSE SUI CARBURANTI) DI OLTRE 500 MILIONI DI EURO IN PIU’ OGNI ANNO A SPESE DEL CONTRIBUENTE.
    In pratica questo provvedimento, oltre a far spendere di più per mille motivi, ha generato una tassa occulta di oltre 10 euro/anno per cittadino !!
    Facciamo qualcosa, subito!!!

  279. Gabriele Toso

    Caro Beppe,

    invito te ed il tuo staff di dare un’occhiata al a questa pagina web: http://www.nimer.it/nimer.asp?ar=320
    L’inziativa non è male, si potrebbe dare una “scossa” a questo benedetto “CONTO ENERGIA”.
    Potresti linkarlo sul tuo blog e dare un grande impulso alla petizione.
    Se vuoi metterti in contatto con me avrei altre indicazioni da darti in merito alla ricerca sulle fonti alternative di energia: indirizzi web – forum di studiosi, ricercatori ed appassionati – documenti cartacei, brevetti – foto e filmati.
    So che il mio messaggio e uno tra i tanti, ma ti prego mettiti in contatto, sarai tu stesso a giudicare.

    I miei rispetti –

    Gabriele –

    info.tci@virgilio.it

  280. Gabriele Toso

    Caro Beppe,

    invito te ed il tuo staff di dare un’occhiata al a questa pagina web: http://www.nimer.it/nimer.asp?ar=320
    L’inziativa non è male, si potrebbe dare una “scossa” a questo benedetto “CONTO ENERGIA”.
    Potresti linkarlo sul tuo blog e dare un grande impulso alla petizione.
    Se vuoi metterti in contatto con me avrei altre indicazioni da darti in merito alla ricerca sulle fonti alternative di energia: indirizzi web – forum di studiosi, ricercatori ed appassionati – documenti cartacei, brevetti – foto e filmati.
    So che il mio messaggio e uno tra i tanti, ma ti prego mettiti in contatto, sarai tu stesso a giudicare.

    I miei rispetti –

    Gabriele –

    info.tci@virgilio.it

  281. fredi ricchioni

    buongiorno Grillo! grazie per lo spazio che mi concedi spero di poter dare un contributo e che sopratutto serva a qualcosa: magari a fare pensare!
    Allora si parla spesso di corrente elettrica che ce ne serve sempre di + etc etc!
    ma che possiamo fare per risolvere questo problema? è la domanda che si pongono un pò tutti!
    allora ci pensavo un pò! oggi abbiamo i nuovi contatori e mi chiedevo come possiamo ultilizzarli al meglio?
    bhè questi contatori ci diranno con esattezza quando consumiamo e quanto!
    su questo penso che siamo tutti d’accordo!
    così con questo sistema verranno calibrati meglio anche le tariffe energetiche.
    Io avevo una idea! un pò strana però una idea visto che ho lo spazio qui per dirla ve la racconto, tanto non costa nulla!
    bhè mi chiedevo ma il mio vicino mi può vendere la corrente?
    perchè questa domanda? bhè semplice! mica il mio vicino usa sempre la correte che gli forniscono! ci sarà un momento che non ci sta dentro casa o che magari dorme o che fa altro senza usare la corrente!
    assodato questo se ci fosse una rete che collega casa mia a quella del vicino ( mi pare che già ci sia se non erroro) e se il vicino potesse e volesse vendermi un pò di corrente tutto il sistema funzionerebbe come una rete distribuita come internet insomma ed allora forse diventerebbe efficentissimo con perdite prossime allo zero ed idem per i distacchi!
    il tutto perchè sarebbe una rete capillare e si potrebbero bypassare i punti morti etc evitare distacchi in tutta una zona enorme per lavori etc etc!
    che ne pensate? non è una idea?
    ah dimenticavo! ma il mio vicino mi può vendere la correte? è lecito? si può fare per contratto?
    ciao a tutti e buona giornata!

  282. monica cesareni

    ciao beppe vorrei sapere da qualcuno sicuramente più informato di me se esistono dei finanziamenti statali o dell’unione europea per l’acquisto di pannelli solari .
    il costo è proibitivo, lo so che poi negli anni uno ammortizza il costo o anzi recupera e magari ci guadagna anche, ma una coppia giovane che riesce acomprarsi uno straccio di casa è un difficile che riesca a trovare i soldi anche per quelli.
    grazie a chiunque sappia darmi delle indicazioni
    monica

  283. Leonardo Avincola

    Da tempo non sento più parlare di auto all’idrogeno in maniera estesa. Il fatto è forse che questo argomento è diventato tabù per l’asservito mondo giornalistico italiano ?
    Ogni tanto arriva qualche notizia poi………niente più. Il limbo informativo a cui ci ha condannato il giornalismo è terribile. Ma lo stesso vale per la nostra pigrizia nel richiedere una informazione corretta e libera. Nel 2002 esisteva una automobile Bi-Power (la Fiat Multipla) che era stata modificata da una azienda Toscana in grado di usare un motore endotermico convertito all’idrogeno che veniva ottenuto attraverso l’idrolisi (era stata presentata su una rivista dedicata all’automobile)
    Ci hanno detto che le “celle a combustibile” sono ancora lontane a venire, ma mica ci hanno detto che è possibile usare un normale motore a scoppio alimentandolo con l’idrogeno! Il nostro governo dorme, troppo preoccupato a non governare, i giornalisti tacciono, e l’utente ? Anestetizzato! Siamo pigri e svogliati e meritiamo quello che abbiamo. Cioè NIENTE. Allora, per quello che mi concerne posso dirvi che l’auto in questione è possibile produrla a poco prezzo, l’azienda si chiama PIEL, divisione della ILT Tecnology (www.piel.it) ; Sono pronti i distributori, le automobili e quant’altro. Dobbiamo aspettare il previsto 2015 oppure possiamo promuovere una rivoluzione Italiana ? Il governo invece di incentivare cazzate come il digitale terrestre, incentivi l’acquisto di questa automobile, promuova questa azienda, la nazionalizzi, insomma possibile che dobbiamo respirare ancora questo schifo di aria e rinunciare a soluzioni possibili per avvantaggiare qualcuno ? Sono triste e anche un pò incazzato.

  284. giampiero raganelli

    Vorrei segnalare uno studio molto interessante, pubblicato negli USA. Si tratta di “Winning the oil end-game” di Amory Lovins. Lo potete acquistare on-line dal sito:
    http://www.oilendgame.com/
    ma potete anche scaricarvelo gratutamente (è gradita un’offerta libera) in PDF dallo stesso sito.
    Cosa dice questo libro? Che è possibile per gli Stati Uniti ridurre drasticamente il consumo di petrolio applicando un mix di strategie che vanno da un aumento dell’efficienza energetica alla sostituzione con fonti alternative. Il tutto facendo uso di tecnologie ad oggi abbondamente disponibili.
    Gli autori sostengono che sarebbe possibile dimezzare il consumo di petrolio entro il 2025. Ma la cosa impressionante sono le previsioni economiche, perchè a fronte di un investimento di 180 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni, si potrebbero cominciare a risparmiare 130 miliardi nel solo 2025! I costi energetici sarebbero più bassi e si ridurrebbero molti costi esterni, dalle spese sanitarie per le malattie provocate dall’inquinamento alle spese militari che servirebbero per invadere qualche altro paese ricco di petrolio. Quando esponenti della lobby petrolifera che compone l’amministrazione Bush dicono che il protocollo di Kyoto ha costi altissimi, stesso concetto più volte ribadito dal nostro governo, compiono una colossale mistificazione. Mentono sapendo di mentire!

  285. marcello iaconelli

    Caro Beppe e amici del forum,
    resto sempre più indignato nel constatare come venga affrontato il problema energetico nel nostro paese e per come viene gestita l’informazione a riguardo. Da anni ormai non compro più quotidiani e l’informazione me la vado a pescare dalla rete come tu giustamente suggerisci. A tal proposito vorrei segnalarvi un link (http://www.aspoitalia.net/documenti/libero/memoriale.html) in cui si denunciano l’ostruzionismo da parte di ENEL e l’insensibilità politica verso lo sviluppo del fotovoltaico nel nostro paese. Perchè in questo paese non viene permesso di vendere l’elettricità come avviene in Germania? Perchè, semmai venga concessa la possibilità di allacciarsi alla rete, bisogna pagare un canone annuo per immettere corrente nella rete? Perchè non viene promossa una politica di incentivazione in tal senso? Io abito in campagna e avrei intenzione di dotarmi di un impianto ma ho timore che gli ostacoli siano tali da scoraggiare qualsiasi iniziativa in tal senso.

  286. Vincenzo Rossi

    x Massimo Di Matteo

    A quale articolo ti riferisci?

    {{ dal ’96 al ’02 erano uscite normative molto piu’ stringenti in materia
    di inquinamento da autoveicoli, al punto che una euro 3 era meno inquinante del prototipo. }}

    Chi te l’ha detto?

    Hai misurato tu il fumo di scarico del prototipo ed hai stabilito che non e’ euro 3? (tieni presente che questo prototipo dovrebbe ridurre del 50% il CO2 prodotto)

    Credi che il prototipo sia meno sicuro di una nuova 600?
    Forse perche non hai visto il servizio (TV tedesca) sullo scontro tra una 600 ed una Smart.

    Saluti.

  287. Francesco Selis

    errata corrige al post precedente:
    il nome del sito è http://www.kitewindgenerator.com
    e non .org

  288. Francesco Selis

    Dal Piemonte un’idea geniale per l’energia eolica.

    Ne sono venuto a conoscenza nella puntata di ieri
    di Caterpillar, su Radio2.

    Scrivo questo breve post nella speranza che
    il tam-tam telematico di notizie di questo
    genere possa sconfiggere gli interessi a mantenere
    fino alle estreme conseguenze gli attuali modelli
    di “sviluppo”.

    La documentazione del progetto è su:
    http://www.kitewindgenerator.org

    accedibile anche tramite:
    http://www.sequoiaonline.com.

    Credo che valga la pena approfondire e diffondere.

    Ciao

  289. Mirko Cella

    Egregi tutti,
    ma perchè al posto di tornare al nucleare non si generano leggi che “obbligano” l’uso di impianti solari (fotovoltaici e termici) nei nuovi edifici/case che vengono man mano costruiti ? Ed inoltre incentivi sugli edifici/case esistenti ?

    Con queste leggi si andrebbero in contro ai seguenti vantaggi:
    1) Abbattimento dei costi dei dispositivi solari (più produzione = meno costi)
    2) Salvaguardia ambiente e salute (energia pulita)
    3) Abbattimento dei costi energetici sia per l’utenza che per Enel
    4) Meno importazione dell’energia dall’estero
    5) Meno rischi di black-out

    Svantaggi:
    1) Svantaggi economici per Enel ?

    Perchè ai nostri cari politici non saltano in mente idee come queste ?

    A voi le considerazioni.

    Saluti.

    Mirko Cella

  290. fausto del pin

    Ciao Beppe
    È ormai assodato che l’Italia si trova in un periodo nero della propria economia. Quotidianamente si parla di taglio non solo agli sprechi, ma purtroppo anche a risorse basilari, con il conseguente peggioramento della qualità dei servizi resi ai cittadini, a meno di aumenti delle tasse.
    Da qui il problema per le varie amministrazioni di scegliere quali servizi possano venir meno o come creare nuove risorse. Io che sono un artigiano ho sempre cercato nella manualita con ragionamento pratico le risposte ai miei problemi . La cosa che mi stupisce è il muro di gomma che ci si trova contro, quando non tutte le soluzioni, ma qualche soluzione la si trova per risolvere parte dei problemi . faccio un esempio per meglio capire. Per un caso fortuito ci è capitato di analizzare vari tipi di lavorazione nel settore elettrico, per proporre delle soluzioni di consumo e tecnologia che ci permettessero di essere più concorrenziali. dalla conoscenza di varie tecnologie abbiamo sperimentato per il settore cimiteriale un sistema che ci permette attraverso delle guide di luce “sembra fibra ottica ma non lo è”, di illuminare con un led 40 votive, e ad una lampada multi led 352 votive. Che cosa significa significa che con 0.082W a lumino sostituiamo quelli che oggi sono dai 5 ai 15 W per ogni votiva.la proporzione è di 60-182 volte in meno di quello che si consumerebbe attualmente in italia. facciamo “i conti della serva”

    – consideriamo un comune di medio-piccole dimensione con un sito cimiteriale di 10.000 tombe che adotti il sistema attuale di illuminazione votiva;

    – il cittadino paga un minimo di € 10 di tassa annua per le luci votive che vano a coprire le spese di fornitura di energia elettrica ed i costi di gestione e manutenzione. Il costo annuale totale per i cittadini è di € 100.000;

    – consideriamo di utilizzare il sistema 3Elighting: ogni votiva 3Elighting consuma a regime 0,082W (invece di una media di 5-15W) ed ha un costo annuo elettrico di €0,14 e €0,7 di manutenzione annui per un totale di €0,84;

    – in questo caso i cittadini potrebbero pagare solo € 8.400 oppure l’amministrazione comunale potrebbe avere ben € 91.600 di cui disporre per continuare a fruire i servizi correnti, oppure per migliorare o fornire dei nuovi, mantenendo o addirittura migliorando la qualità della vita della propria comunità.

    – qualche suggerimento?:

    o Aumento salariale dei dipendenti dell’amministrazione;
    o Ripristino del manto stradale;
    o Creazione di parcheggi liberi ed a pagamento;
    o Ristrutturazione delle scuole o fornitura di infrastrutture per una migliore efficienza delle stesse;
    o Recupero di aree urbane.
    o riduzione del canone ai cittadini.
    in italia ci sono più di 100.000.000 di votive e i canoni variano da 10€ a 25€ ho sentito parlare di 50€ a gorizia ma non mi sbilancio nel confermarlo. giro d’affari tra i 1.000.000.000 e i 1.500.000.000 di €uro l’anno .Si calcola un consumo annuo di 4.380.000 Giga W a regime e dipende dalla manutenzione e sostituzione delle lampade . Noi questo sistema lo abbiamo brevettato e sperimentato. Il dubbio sulla sua efficacia non esiste . sembra invece esistere il dubbio su come gestire le competenze di tale bambagia . Chi gestirà questi soldi ? Tendenzialmente i comuni sembrano prendere sottogamba le nostre segnalazioni , forse sono talmente abbituati a sentir panzane che le cose serie non le prendono in considerazione.
    un saluto Fausto

  291. Nino D'Eugenio

    Cari Lettori del Blog,
    ogni tanto sono preso da una vena di ottimismo sul futuro dell’umanita’ e allora immagino che ci trovera’ il modo di sopravvire tutti, piante animali e uomini in un mondo ecocompatibile senza guerre e distruzioni.
    Ecco che leggo che finalmente Carlo Rubbia ha convinto l’Enea e l’ENEL a costruire una centrale termosolare in Sicilia, (www.enea.it) sara’ la strada giusta?
    Caro Beppe, cari lettori, ho letto quanto scritto sul sito dell’Enea ma per mia fortuna non ho inteso nulla, sapreste dirmi se questo e’ il progetto del secolo e tutti dovremmo dedicarci alla diffusione e al lobbying del Termosolare? O si tratta del solito buco nell’acqua?
    Io sono convinto che il sole ci salvera’
    ciao a tutti
    Nino

  292. Massimo Di Matteo

    RICORDATE LA TWINGO DI GRILLO DAVANTI ALLA FIAT???

    Ho ripescato la vicenda: Grillo aveva tirato fuori questo prototipo, a
    parer suo la soluzione di tutto, nel 2002. Si trattava di un prototipo
    di Twingo alleggerita di tutto il superfluo e con un motore bicilindrico
    di bassa cilindratura approntato nel 1996. I problemi erano di questo
    ordine:

    – dal ’96 al ’02 erano uscite normative molto piu’ stringenti in materia
    di inquinamento da autoveicoli, al punto che una euro 3 era meno
    inquinante del prototipo. Oggi le auto devono essere euro 4. Comunque
    c’e’ ormai poco da tartassere le auto se non si controllano gli altri
    agenti inquinanti.

    – “alleggerita di tutto il superfluo” include anche i dispositivi di
    sicurezza. Una bara su quattro ruote, praticamente.

    – dopo il lancio televisivo la vicenda e’ finita nel nulla in quanto il
    veicolo non e’ stato sottoposto al vaglio di nessuno. Molto in stile
    lancio il sasso e nascondo la mano.

    Ora io sono pro-Grillo, ma mi piacerebbe che Beppe mi desse qualche spiegazione in merito (se l’ha già fatto me ne scuso ma mi dite dove posso recuperare il suo pensiero???

  293. Alex Andreolli

    Il petrolio come il carbone sono “tecnologie” superate, ma la politica e il dollaro no. Mi sono informato per ottenere dei contributi per installare pannelli solari… vi lascio immagginare i risultati. AA

  294. Marco De vit

    Con tutte le immondizie che si producono ogni giorno, non capisco perchè non si sfruttino come fonte energetica. Inquineremmo meno i terreni, le falde acqifere ed eviteremmo (forse !!!) infiltrazioni malavitose nella gestione dei rifiuti. Si produrrebbe energia elettrica e riscaldamento utile x la comunità.
    Essere verdi e ambientalisti serve, ma nel modo giusto. Coerenza con quello che siamo e facciamo, senza ipocrisie di comodo. Grazie e in bocca al lupo per lo staff. Fate veramente un ottimo lavoro!

  295. Marcello Colao

    BIOGAS COME FONTE DI ENERGIA ALTERNATIVA

    Una discarica controllata può essere vista come un giacimento artificiale di gas metano.
    La maggior parte dei rifiuti smaltiti nelle discariche di prima categoria contiene un’apprezzabile quantita di materiale organico.
    Il biogas si genera all’interno della massa dei rifiuti come un prodotto della decomposizione chimica e batteriologica della frazione organica dei rifiuti.
    Da valutazioni teoriche e dati rilevati sperimentalmente, è lecito ritenere che circa la metà delle sostanze organiche degradabili anaerobicamente, depositate in una discarica controllata, si converte in gas.
    La velocità con cui avviene la trasformazione dipende dalle condizioni che si instaurano localmente all’interno della discarica (umidità, temperatura, composizione dei rifiuti, grado di compattazione, ecc).
    Le emissioni gassose che si liberano dalle discariche sono una miscela di metano, anidride carbonica, azoto ed eventualmente idrogeno, contaminata da sostanze in traccia organiche ed inorganiche.
    Il metano ed alcuni composti visti come impurità sono gas combustibili, ricchi di energia.
    La qualità del gas derivante dalle discariche viene spesso paragonata a quella del metano puro.

    ESEMPIO: per una popolazione di 600.000 abitanti, corrispondente a circa 500 tonnellate/giorno di RSU (rifiuti solidi urbani) smaltiti, la produzione teorica di metano è pari a 48.000 m3/giorno, di cui approssimativamente 24.000 m3/giorno recuperabili, equivalenti a 24 tonnellate/giorno di gasolio!

    Vale senz’altro la pena considerare e valutare seriamente la possibilità di recupero energetico da discariche di rifiuti.

    La possibilità di utilizzazione energetica del biogas recuperabile da una discarica sono molteplici:
    – combustione diretta per riscaldamento e produzione di acqua calda;
    – produzione di energia meccanica mediante un motore a gas;
    – trasformazione in energia elettrica, con o senza recupero del calore residuo;
    – come propellente in veicoli o macchinari.

    Grazie per l’attenzione

  296. Vincenzo Rossi

    Il problema e’ che il motore a scoppio ha un rendimento troppo basso per questo si sta tentando di utilizzare le fuel cell con l’idrogeno.

    Se poi vogliamo utilizzare l’idrogeno con il motore a scoppio (come il prototipo BWM) e’ chiaro che non ha senso!

    Saluti.

  297. Samuele Gambadori

    Complimenti per la trasmissione, grande Beppe! Sono venuto allo spettacolo al Palarossini di Ancona e devo dire che l’ho trovato molto interessante, come sempre.
    Se non ci fossero personaggi come te, Sabina Guzzanti, Paolo Rossi e altri, quest’italia sarebbe veramente immersa nel buio più totale. Certo il vostro e’ un lumicino, non un faro da 8000 watt ma mi sono accorto che per leggere un libro, ragionarci sopra con la propria testa, trarre delle conclusione basta tranquillamente una candela!

    Ora però vorrei muovere una critica COSTRUTTIVA su uno dei problemi che ti sta a cuore: l’Energia. Già, Energia con la “E” maiuscola, in quanto rispetto al suo fratello maggiore (minore?!), il Denaro, possiede la caratteristica di essere realmente un bisogno oggettivo dell’umanità, comparabile con una mucca che produce latte o un campo che produce grano. Eppure quando parliamo di Energia tendiamo sempre ad associarla alla parola “Alternativa” perché ci sembra la direzione più ovvia, più umana per toglierci dai guai. Ora il mio presupposto e’ quello di evidenziare alcuni aspetti che pochi fin’ora hanno mai considerato (scusate, pecco un po’ di presunzione!). Certo le forme di energia alternative sembrano essere utilizzate da chi ne vuol fare un semplice business, altri come scappatoia all’inquinamento…. ma….

    Visto che tu credi profondamente all’utilizzo della macchina a idrogeno, parliamone. Secondo me non e’ stato detto tutto. Chi “pubblicizza” questo marchingegno ti ha mai sottolineato che questo famoso carburante, l’idrogeno NON SI TROVA LIBERO IN NATURA? Ah, si’, dicono che e’ presente nell’acqua… bene. Chi conosce un po’ di chimica ci direbbe subito che per separarlo c’e’ bisogno di Energia, ma chi e’ ancora piu’ ferrato affermerebbe che l’energia necessaria per separarlo dall’acqua è pari a quella che ci viene restituita, dopo, nella combustione. Andiamo ancora oltre. Per separare l’idrogeno c’e’ un processo chiamato elettrolisi. Di che cosa ha bisogno? Di energia elettrica, Già. La forma di energia cosiddetta “nobile” perchè per produrla abbiamo bisogno di farci un “culo” (scusa il termine) così. Ma il peggio deve ancora venire. Spendiamo 100 per produrre idrogeno dall’acqua, poi otteniamo meno di 30 sottoforma di energia meccanica (quella che fa muovere le ruote della macchina, tanto per itenderci). Perche’? Beh, ce lo dice un signore chiamato “Secondo principio della termodinamica”. E’ scritto su tutto i libri di fisica. A questo punto mi viene un dubbio. Non e’ che questo cavolo di motore sporca molto di più di uno tradizionale? Non parliamo poi della pericolosità di questo gioiello della tecnologia. Per contenere quantità sufficienti di idrogeno in un serbatoio a bordo dell’autovettura, dobbiamo comprimerlo e liquefarlo (l’idrogeno, a temperatura e pressione ambiente e’ un gas). Ma non e’ facile liquefarlo. Bisogna portarlo a bassisima temperatura (oltre i -100 gradi) e TENERCELO. Se comprate il pesce surgelato e lo lasciate a temperatura ambiente (anche d’inverno), cosa fa? Si scongela. Allora bisogna fare un serbatoio isolato termicamente con l’ambiente… infatti il serbatoio della macchina a idrogeno e’ una specie di thermos che mantiene la bibita (l’idrogeno) fresca anche d’estate. Cosa succede se la capacità di isolare si guasta? L’idrogeno inizia a salire di temperatura dai sui rispettabili -100 gradi, aumenta la pressione e….. visto che e’ 20 volte piu’ ESPLOSIVO del metano…. boom! Veramente una tranquillità girare per la città con questo coso che però, allo scarico produce solo vapore d’acqua!

    Bene per ora vi ho rotto abbastanza le balle….. Sarei molto felice di sentire la vostra opinione. Un saluto a tutti, soprattutto a te, Beppe che comunque resti sempre una artista veramente in gamba. Tra l’altro se scrivo queste cose proprio qui e’ perche’ mi sembra il luogo più adatto, dove la libertà di espressione non e’ un concetto astratto come in tanti altri luoghi!

    Aspetto le vostre opinioni…..

  298. francesco prossen

    Chernobyl dieci anni dopo:
    cause, conseguenze, alternative

    Scheda sintetica a cura di Giuseppe Onufrio – Greenpeace aprile 1996

    Il disastro di Chernobyl è stato descritto come “la peggiore catastrofe tecnologica della storia umana”. Lo shock causato dall’incidente ha provocato la cancellazione di programmi nucleari ed è stato un vero punto di svolta nell’evoluzione dell’industria nucleare nel mondo.

    Dieci anni dopo, si comincia a vedere quanto possa essere grave l’impatto di un incidente nucleare. Circa 9 milioni di persone sono state colpite, centinaia di migliaia gli evacuati che non torneranno più nelle loro case, migliaia i bambini che stanno tuttora vivendo in aree fortemente contaminate.

    “Prima, quando gli amici di mia madre venivano a trovarla, ridevano e parlavano per lo più di politica e di arte. Dopo, le loro conversazioni si concentravano sempre di più sulle malattie dei loro bambini e deli guai delle famiglie dei loro amici e conoscenti” (Alexsandr Sirota, bambino di 9 anni al tempo dell’incidente).

    1. Le cause

    Solo nel 1993, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA), riconosceva i difetti progettuali del reattore tipo RBMK, e le carenze nella sua gestione, cancellando l’ipotesi dell'”errore umano” come causa dell’incendio.

    L’incidente è stato causato durante un test effettuato per dimostrare che in caso di emergenza, nei tre minuti richiesti per azionare il generatore diesel, l’energia immagazzinata in un generatore turbo era sufficiente ad azionare il sistema di raffreddamento d’emergenza.

    Il reattore del tipo RBMK presenta numerosi difetti progettuali, che lo rendono pericolosamente instabile in alcune situazioni specifiche, oltre a non avere alcun sistema di contenimento.

    2. Le conseguenze

    La contaminazione

    E’ stato stimato che il rilascio di radioattività dal reattore n.4 di Chernobyl sia stato circa 200 volte superiore alle esplosioni di Hiroshima e Nagasaki messe insieme. Ma sulla quantità effettiva di radioattività vi sono stime molto incerte. La maggior parte delle fonti ufficiali la stimava in 50 MegaCurie (gas nobili esclusi); recentemente l’agenzia nucleare dell’OCSE ha valutato una emissione pari a 4 volte questa quantità.

    In tutto, sono state seriamente contaminate aree in cui vivono 9 milioni di persone: 3 in Russia, 3,5 in Ucraina e 2,5 in Bielorussia, per un totale di 160.000 kmq. In Bielorussia, il 30% del territorio nazionale è contaminato dal Cesio-137. Il Governo dell’Ucraina stima che 42.000 kmq sono state rese inservibili e che il 40% delle foreste risulta fortemente contaminato; in Russia l’area contaminata è di 57.650 kmq.

    In Gran Bretagna, a causa dell’incidente, ancora lo scorso gennaio vi erano restrizioni e controlli in 219 fattorie che coinvolgono 1097 kmq e 317.400 pecore.

    In Ucraina, Russia e Bielorussia, circa 400.000 persone sono state evacuate, mentre altre 270.000 vivono in aree la cui contaminazione richiede restrizioni nell’uso del cibo prodotto localmente.

    I danni economici

    In Gran Bretagna il costo della compensazione agli allevatori e agricoltori è di circa 30 miliardi di lire; in Germania, di circa 500 miliardi e in Austria di 150 miliardi di lire.

    L’Unione Europea non è stata in grado di calcolare il costo economico totale dovuto alle conseguenze dell’incidente di Chernobyl, includendo le restrizioni alimentari, la perdita di prodotti alimentari, le campagne di misura e controllo della radioattività, i programmi d’emergenza.

    Il Governo della Bielorussia valuta che i costi economici totali che dovrà sopportare fino al 2015 ammontano a 370.000 miliardi, 21 volte l’intero PIL del 1991; nel 1995 la spesa dovuta alle conseguenze di Chernobyl è stata di 4043 miliardi di rubli, il 13,5% del bilancio statale. Questa cifra è solo un terzo di quello che sarebbe necessario.

    I fondi richiesti nel 1995 dal Ministero per Chernobyl in Ucraina erano di 2,3 miliardi di dollari; ne sono stati reperiti circa un terzo.

    L’analisi più dettagliata dei costi economici di Chernobyl è stata condotta dal prof. Yuri Koryakin, economista che dirigeva a suo tempo l’Istituto di Ricerca e Sviluppo di Ingegneria Energetica dell’URSS, e riportata dal Wall Street Journal nel 1990. Tra il 1986 e il 2000 i costi totali sarebbero di 170-215 miliardi di rubli dell’epoca, pari a 20 volte le valutazioni fino ad allora circolate.

    I danni sanitari

    Il rapporto presentato dall’AIEA nel 1991 stabiliva che molto difficilmente le conseguenze sanitarie dell’incidente saranno osservabili in futuro, le ricerche concluse pochi anni dopo, mostrano un incremento estremamente preoccupante, specie tra i bambini.

    Nella regione Gomel della Bielorussia l’incidenza del cancro alla tiroide nei bambini è letteralmente esplosa: un aumento di 100 volte tra il 1991 e il 1994. Nello stesso periodo, in Russia si registra un aumento di 10 volte e in Ucraina di 7 volte.

    Secondo il Presidente della European Thyroid Cancer Association, Dilwyn Williams sostiene che nei prossimi 30 anni saranno migliaia i casi di cancro contratti: il 40% di quelli che avevano 1 anno all’epoca dell’incidente.

    In Ucraina 2 milioni di bambini vivono in zone contaminate e 900.000 dei quali in zone ad alto rischio. Sia in Russia che in Bielorussia vivono circa mezzo milione di bambini in aree ad alto rischio.

    Secondo l’Unicef in Bielorussia nel 1990-94 vi è stato un forte aumento di varie patologie tra i bambini: del 43% del sistema nervoso e sensoriale, del 28% al sistema digerente, mentre i problemi al tessuto connettivo, alle ossa e ai muscoli sono aumentati del 62%.

    Un altro aspetto riguarda i cosiddetti “liquidatori”: 800.000 persone che furono impiegate, ognuna per poche decine di secondi, per spegnere l’incendio. Non vi è nessuno studio internazionale completo sullo stato di salute di queste persone, nonostante le elevate dosi di radiazione a cui sono state sottoposte.

    Secondo le stime di una organizzazione non governativa – la Chernobyl Union – circa il 10% sono invalidi al lavoro, mentre il Ministero per la Difesa Civile della Russai sostiene che il 38% dei liquidatori presenta problemi sanitari.

    Il Ministero della Sanità dell’Ucraina, nel 1993 il 60% delle morti tra i liquidatori erano dovute alle dosi di radiazione assorbite a Chernobyl; questa quota è salita al 77% nel 1994. In Bielorussia si registra tra i liquidatori un aumento delle malattie di 2,7 volte.

    Un sarcofago che si va sbriciolando

    Il reattore 4 fu coperto da una struttura di contenimento chiamata “sarcofago”, che fu ultimata nel novembre del 1986, in condizioni estremamente pericolose. Dentro il reattore ci sono ancora 400 kg di Plutonio, oltre 100 tonnellate di combustibile nucleare e centinaia di migliaia di metri cubi di detriti che rimarranno radioattivi per 10.000 anni.

    Progettato per resistere 30 anni, il sarcofago presenta fratture, buchi e crepe per 250 m2. Lo scorso marzo il Ministero ucraino dell’Ambiente dichiarava che “vi è un reale pericolo che una migrazione termochimica del combustibile nucleare dall’interno delle scorie contenute nel reattore numero 4, possa portare a concentrazioni critiche provocando un repentino aumento della temperatura e a una esplosione termica”.

    Uno studio concluso nel 1995, nell’ambito del programma della Comunità Europeo TACIS, stabiliva che a causa delle condizioni del sarcofago e per la forte contaminazione radioattiva, un rafforzamento della struttura per resistere a lungo termine è impossibile. L’unica possibilità proposta è quella di costruire un secondo contenitore arcuato o cubico, con una preferenza per il primo. Il costo è stimato in 1,6 miliardi di dollari e la sua durata nel tempo non supera i 100 anni.

    Chiudere Chernobyl senza finanziare ancora il nucleare

    Lo scorso dicembre i governi del G7 e la Commissione dell’Unione Europea hanno firmato un “memorandum d’intesa” con il Governo dell’Ucraina, in vista di un accordo per la chiusura di Chernobyl entro l’anno 2000 in cambio di un aiuto finanziario per rendere quel Paese energeticamente indipendente.

    Come parte dell’accordo, la Commissione Europea ha messo a disposizione del Governo ucraino 400 milioni di ECU (circa 800 miliardi di lire) per finire la costruzione di due reattori nucleari, rimasti a metà dopo il crollo dell’ex URSS: Khmelnitsky II e Rovno IV. Per il loro completamento si stima necessario un ulteriore investimento di altri 920 milioni di ECU (oltre 1800 miliardi di lire).

    Analisi sbagliate alla base dei finanziamenti

    Si tratta di due reattori del tipo VVER-1000 della potenza complessiva di 2.860 MW. Il guscio di contenimento del nocciolo di questi reattori non contiene rinforzi in acciaio ed è progettato per reggere, in caso di incidenti, a una pressione considerata non adeguata secondo l’AIEA.

    La Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS) ha condotto un’analisi del fabbisogno energetico dell’Ucraina che è stata ampiamente criticata dal Battelle Laboratories degli USA su due piani: si sovrastima il bisogno di energia e si sottostima il potenziale di risparmio energetico.

    Secondo il Battelle, l’Ucraina usa da 2 a 3 volte più energia per produrre beni e servizi rispetto ai Paesi occidentali e le perdite della distribuzione di gas ammontano al 45% (rispetto all’1-3% della media europea). Scrive il Battelle: “il rischio è che il G7 finanzi per miliardi di dollari l’Ucraina per coprire una domanda energetica che non si materializzerà mai. Non abbiamo alcuna remora nel dire che l’analisi della BERS è sbagliata e che non può esser presa come base né per la politica energetica dell’Ucraina, né per sviluppare programmi internazionali di assistenza”.

    In Ucraina, nel periodo 1990-94, c’è stato un decremento della produzione industriale del 43,3% e una diminuzione dei consumi energetici del 30,8%.

    Finanziare l’efficienza energetica e le altre fonti

    Un recente rapporto sul potenziale di risparmio energetico nell’industria ucraina, elaborato congiuntamente dal Ministero ucraino per l’Energia e l’Elettricità, dal Centro per l’Efficienza Energetica Nazionale dell’Ucraina, e dalla società di consulenza Hagler Bailly ha mostrato che:

    * ad un costo di 3 cents/kWh – il costo considerato accettabile dal rapporto di Lahmeyer International – è possibile risparmiare 14 miliardi di kWh all’anno. Ciò equivale circa al doppio del potenziale di risparmio economicamente conveniente stimato dal rapporto Lahmeyer, su cui si basa l’analisi della BERS;

    * con un Programma di gestione della domanda energetica e del carico elettrico di soli cinque anni, si può ridurre di 2000 MW la potenza elettrica richiesta sulla rete a un costo di 905 milioni di dollari, con interventi tecnologici in sette impianti industriali. Ciò da solo eliminerebbe la necessità del completamento dei due reattori Khmelnitsky II e Rovno IV.

    Greenpeace, in un suo recente rapporto – “Ukraine: the potential for energy saving” – mostra come non sia affatto necessario continuare a finanziare il nucleare in Ucraina e che gli investimenti dovrebbero essere orientati invece sulle misure di miglioramento dell’efficienza energetica e su tecnologie che possono rendere energeticamente indipendente quel Paese, a fronte di una chiusura del nucleare.

    Le conclusioni principali del rapporto di Greenpeace – elaborato insieme a esperti ucraini – sono:

    * in Ucraina l’uso di energia per unità di PIL è superiore da 8 a 10 volte quello della media europea, il che dà una misura del potenziale di risparmio energetico;

    * il miglioramento dell’efficienza energetica consentirebbe una riduzione del 65% dei consumi energetici attuali; la massima parte di questo potenziale di risparmio è nel settore industriale;

    * l’energia geotermica può sostituire dal 7 al 10% della produzione di elettricità da fonti fossili;

    * il potenziale eolico tecnicamente sfruttabile nelle regioni della Carpazia, Crimea e del Mar Nero, è di circa 2-3 volte la potenza elettrica totale odierna;

    * l’idroelettrico di piccola scala può raggiungere 4 volte la potenza totale oggi installata.

    Infine, contributi rilevanti si possono ottenere dalla modernizzazione degli impianti a gas naturale e dallo sviluppo della cogenerazione industriale.

    Conclusione

    Nonostante la crescente gravità degli effetti sanitari e gli aiuti finanziari pervenuti nell’ex URSS, non vi è stato alcun miglioramento della sicurezza nucleare e nessuno dei reattori ad alto rischio è stato finora chiuso.

    Anziché finanziare programmi di efficienza energetica e di sviluppo delle fonti alternative al nucleare, la maggior parte delle risorse sono ancora dirette verso il nucleare. Se non vi sarà un rapido cambiamento della politica dei Paesi occidentali e si avvierà al più presto un serio programma di chiusura dei reattori ancora funzionanti, il rischio di un altro incidente continuerà ad incombere su tutti noi.

    conclusione? solo un idiota vorrebbe il nucleare.

    ma si sa che l’idiotismo va di moda

  299. maurizio marazzi

    Sono un termotecnico di “professione” e vorrei sfatare il mito dei pannelli solari fotovoltaii..
    1) sono costosi circa 10 volte maggiore eil costo per produrre una unità di energia (tenendo presente il costo dell’attuale KWh)!!!! Solo un pazzo paga una cosa 10 volte di piu’!!
    2) A parte l’idroelettrico le altre energie rinnovabili sono molto costose e perciò a ragione Berlusconi a voler il nucleare magari di quarta generazione.. Questa checche se ne dica è una delle poche cose giuste che ha detto… Abbiamo ben 52 centrali nucleari in Francia e basta vedere un meteo per capire la velocità del vento!!!!!!!
    3) L’energia sarà il problema più grande!!! Dopo chiaramente la mentalità italiana mafiosa e sindacalista che l’Italia ha sempre avuto
    4) L’Italia è andata bene solo ed esclusivamente grazie al genio italiano.. Noi siamo i figli di Michelangelo, Dante, Galileo… Ma la società attuale chiede per superare gli altri capacità di cooperare senza invidie, supprusi, mafia, violenza, prepotenza, arroganza!!!! comunque e sempre W L’Italia e soprattutto W gli Italiani

  300. Andrea Poloni

    NOOOOOOOO !!!
    Cosa sta succedendo !?!
    Nel 1995 ricordo che qualcuno tenendo in
    mano incazzato due cavi una fibra ottica (informazione)
    ed un cavo elettrico (energia)
    diceva che chi controllerà queste due cose …..
    Siamo al secondo passo !!! ENERGIA
    Tenendo conto che già tutti vogliono il nucleare
    (lo hanno detto al TG ) è come gia fatto !!!
    Si è già visto per altre cose , ed eccoci qua !!!
    Credo sia giunto il momento veramente di fare qualcosa
    per evitare tutto ciò, ma cosa ?
    I mass media abilmente parlano solo di grossi impianti ad energie
    rinnovabili, come se non fosse possibile imboccare un’altra strada.
    La generazione energetica capillare da piccoli impianti “privati”
    adeguatamente retribuita, tenendo conto dell’impatto zero ambientale
    e sociale.

    Idea : tecnologia e “preistoria”
    in Cina chi voleva esprimere dissenso appendeva dei volantini
    scritti a mano (Dazibao) , così manifestava in pubblico la propria contrarietà.
    Questa usanza era talmente diffusa che venne istituito il muro
    della democrazia : perfino Mao utilizzo questa comunicazione …
    Se dicutiamo nel blog un volantino e poi ognuno di noi ne piazza qualche
    copia nella propria città possiamo contagiare altre persone con
    con le nostre idee cosicche il nostro messaggio non potrà
    essere ignorato.

    W BEPPE DIRETTORE GENERALE WTO

  301. Igor Sturam

    Salve ragazzi non siate pessimisti perche nel mondo esistono delle persone(ed il loro numero cresce di giorno in giorno)che con il loro lavoro stanno trasformando l’utopica idea della Free Energy in realta.Visitatevi progettomeg.it e quello e solo l’inizio.Diamoci da fare.One Love

  302. Alessandro Filisetti

    Per chi vuol farsi una cultura sul metano per autotrazione, sulle sue qualità fisico-chimiche, sulla convenienza rispetto agli idrocarburi liquidi e sull’inquinamento irrisorio rispetto agli altri carburanti e non meno importante per sfatare scientificamente la bagianata delle “bombe viaggianti”,(auto a metano nds) visitate il sito:
    http://www.ngvsystem.it/Docs/PDF_45_133.PDF

    LEGGETE E’ IMPORTANTISSIMO!!!!!!!!!!!

  303. Alessio Crisantemi

    riguardo al biodiesel, pubblicato articolo informativo su Futurando, con tanto di citazione doverosa a Beppe Grillo (edizione di Terni), disponibile anche per la consultazione on line al seguente indirizzo:
    http://www.futurando.it/aprile_05/ftr_0405g/ftr_0405_07g.jpg

    http://www.futurando.it/aprile_05/ftr_0405g/ftr_0405_08g.jpg

  304. Fabio Di Niro

    Per Andrea Benedetti e tutte le persone interessate,
    riguardo il tuo post “Sto pensando di mettere giu’ un progettino decente e farci un sito web con una richiesta di donazione….”
    sono assolutamente d’accordo. Creiamo un sito web in creative commons dove a botte di forum, post e contributi vari andiamo a definire specifiche e progetto di un prototipo di vettura ecocompatibile almeno nella propulsione. Ci sarà pure qualche altro ingegnere in Italia disposto a dare anche un piccolo contributo! Il massimo sarebbe tirar su un sito in italiano ed inglese che, alla stregua dei progetti opensource, raccolga piccoli contributi quotidiani da ogni parte del mondo.
    Se la cosa può interessare direi di partire con uno spazio web gratuito dove iniziare a scomporre il progetto in fasi, informazioni e task e vediamo come va. Alle brutte avremo perso un pò di tempo ma in un modo bellissimo!

  305. sergio bottazzi

    Se qualcuno si ricorda ancora della fusione fredda di Fleischmann e Pons, sappia che è ancora viva e dimostrata anche da un punto di vista scientifico.

    Si sappia anche che anche in italia all’Enea venivano fatti esperimenti con esito positivo fino al 2003.

    Si veda http://www.fusione.enea.it/LABS/fusfredda/

    ecco quanto riportato nel sito dell’Enea

    “I risultati (positivi) delle attività relative al progetto “Nuova Energia da Idrogeno” , svolte nell’ambito dell’Unità Tecnico Scientifica FUSIONE, sono stati raccolti nel rapporto tecnico ENEA RT2002/41/FUS.

    Per l’anno 2003 non sono stati assegnati finanziamenti ulteriori per cui non sono previsti ulteriori sviluppi.”

    http://www.frascati.enea.it/nhe/

  306. Elp Tique

    Andrea Benedetti,

    Mi sa che di boiate sui pannelli solari te ne sono scappate due.

    Vai sul sito http://www.rweschottsolar.us (non lavoro per loro) o ancora megli Sharp Solar e smanetta un po’ e vedrai che i pannelli solari vanno da pochi Watts fino a 300 watts.

    I piu’ popolari sono da 165 Watts. Sono lunghi 1.5 metri per 80 cm circa. Per rendere una casa USA indipendente ce ne voglion circa 30. La meta’ piu’ o meno per una casa europea.

    Funzionano perfettamente e negli US quasi ogni stato paga per l’installazione al 50%. Se poi te lo fai te (come ho fatto io) te la cavi con $5000. Vita proabile: 75 anni. Mio figlio li ereditera’.

    La soluzione piu’ mitica e’ ovviamente una macchina elettrica che usi una fuel cell, dove l’idrogeno te lo fai con i pannelli.

    Piccolo problema: la Ballard Industries (visita il sito) fa businees solo con i tre grandi (GM, FORD, Chrisler). In altri termini non ti vendono le fuel cells neanche a peso d’oro.

    Ciao.
    Elp

    1. Luca Marchiol

      Vorrei chiederti dell’aiuto per potermi autoprodurre un sistema di pannelli solari. Penso che anche altri in questo forum sarebbero interessati. Mi puoi dare più informazioni? 5000euro sono una cifra che sono en disposto ad investire. Spero di ricevere tue notizie,
      Luca Marchiol.

      mailto: diodo@libero.it

  307. Elp Tique

    Beppe,

    Sfatiamo i miti sul solare:

    1. E’ caro
    2. Non produce abbastanza energia
    3. Non ci sono spazi dove metterlo

    Ready?

    1. Vita garantita dei pannelli: 25 anni. Vita prevista: 50 anni. Vita probabile: 75-80.
    Paghi una volta e te ne dimentichi…. e i tuoi figli li ereditano.
    2. A 300W a pannello una casa media USA ne ha bisogno di 15 e diventa totalmente indipendente. Una europea la meta’.
    3.Se OGNI tetto li avesse? Ogni casa, ogni ufficio, ogni supermercato, ogni mega parcheggio, ogni porcheria che noi umani abbaino costruito.

    Statistica: se un terzo delle autostrade USA avessero un tetto di pannelli solari tutto il fabisogno USA sarebbe coperto, e non dovrebbero piu’ spalare la neve!

    Statistica: se un’area di 6 miglia per 6 miglia fosse dedicata a pannelli solari in Long Island (NY) tutto il fabisogno di Long Island sarebbe soddisfatto.

    Statistica: se il tetto di casa mia fosse coperto con 30 pannelli (a 165w l’uno) produrrei il 120% del mio fabisgno.

    Fatto.

    If there’s a will, there’s a way.

    Take it easy.

  308. Anna Stuani

    URGENTE!!!! Ho sentito a Radio Popolare la pubblicità della 220.it. Qualcuno la conosce? è vero che accquisterei energia PULITA? Mi devo fidare????
    Grazie in anticipo, vi saluto con affetto e un grazie
    Anna

  309. Alessandro Filisetti

    Scrivo di nuovo per indirizzare una dritta ad Andrea Benedetti…
    Ho visto la tua proposta sulla versione della 500 elettrica..
    Visto che l’autonomia è di 150 Km e la velocità massima è di 80 Km/h e che probabilmente non sarebbe molto adatta per andare lontano, potresti “ricalcolare” la conversione elettrica per esempio su una Aixam o una Liger, sono piccoli veicoli targati come ciclomotori ma con un motore benzina o diesel da 500cc con limitatore di velocità a 45 Km/h, (come impone la legge), oltretutto nuove costano come le autovetture di media categoria.
    Penso siano abbastanza grandi per montarvi sul tetto un piccolo pannello solare, inoltre se riceverai qualche seppur misero finanziamento sappi che l’usato, (per un’eventuale prototipo), è molto abbordabile, si parla di 3-7 mila Euro..
    Magari il magnanimo beppe è disponibile…..
    Imbocca al lupo, spero di vedere presto un sito internet con la novità..

  310. Alessandro Filisetti

    Caro Beppe
    vorrei sapere se parlerai nel blog di metano e Gpl per atotrazione. Ho saputo che “implementando”l’alimentazione a metano o Gpl entro 3 anni dall’immatricolazione di un’auto si ha diritto ha un’incentivo statale di 650 Euro sottoforma di sconto dall’installatore; se invece si acquista un auto direttamente con a bordo l’impianto a “gas” l’incentivo sale a 1500 Euro..dovrebbe essere un bel stimolo all’acquisto, peccato che le auto già dotate di impianto in listino sono poche e inoltre costano sensibilmente di più rispetto alle loro pari cilindrata, sommando poi che i distribubutori di Metano e Gpl sono pochi e sparpagliati sul territorio in modo disomogeno mi chiedo perchè le case automobilistiche e petrolifere non implementano la presenza di modelli e stazioni per Gpl ma ancora di più Metano visto che il costo è bassisimo e inquina 1/5 rispetto alla benzina..vedi polveri sottili e gas tossici.. omissis……

  311. lorenzo freschi

    grazie per lo spettacolo di ieri a Rimini
    vorrei segnalare il lavoro del dott. ruggero santilli fisico italo americano che ha inventato il magnegas il reattore adronico che lo produce e lafisica adronica su cui si basa
    lui produce gas da oli incombusti e rifiuti industriali derivanti dal petrolio e dalla merda liquami urbani
    solo che c’è un problema il magnegas bruciando produce ossigeno invece di consumarlo…. ah si dimenticavo non produce particolato o almeno così si dice. meditate gente meditate

  312. andrea benedetti

    Attenzione a non farci abbindolare da imprenditori ignoranti e pubblicitaà ingannevole.
    Eolo, questo il nome della vettura ad aria compressa, e’ forse il frutto di una iniziativa imprenditoriale assurda senza basi tecniche solide, su internet ancora gira la favola.
    Questo e’ il pregio ed il difetto di internet:_ l’informazione non può essere controllata e verficata nel bene e nel male, ma del resto ci propinano tante balle attraverso altri canali che questa della macchina ad aria compressa e’ nulla.
    Non dico che non funziona, , e’ stato costruito anche un prototipo, ma da qui a dire che si può produrre, vendere ed usare ….
    Vi invito a fare una semplice riflessione: la bombola ad aria compressa che fa da serbatioio alla macchina muovendo il pistone del motore è come un palloncino bello gonfio che teniamo tappato con le dita. Se molliamo la presa il palloncino se ne svolazza veloce spernacchiando ma pian piano esaurisce l’aria contenuta al suo interno e cade.
    Lo stesso accade per la famigerata Eolo.
    Autonomia, funzionamento e prestazioni del prototipo sono stati deludenti quindi non è piu’ stata prodotta.Oltretutto l’energia spesa per comprimere l’aria nel serbatoio viene restituita con un rendimento molto basso, per cui solo una piccola parte si trasforma in energia meccanica che muove l’auto.
    Meglio ragionare sull’elettrico: una macchina di 500Kg con un motore elettrico da 20KW potrebbe andare a 80 all’ora per 150 KM e venitemi a dire che non vi basta per la mobilità quotidiana.

  313. maurizio vecci

    Scrivo per capire come mai si continua a parlare di macchine ad idrigeno, troppo costose e ancora lontane, mentre ho reperito su internet informazioni su automobili ad aria compressa molto più evulute e meno costose…
    dovremmo trovare il modo di diffondere queste notizie..sarebbe una svolta epocale ed approvata sicuramente dal tutto il popolo schiacciato da questa situazione…

  314. Andrea Benedetti

    L’idrogeno si puo’ fare dall’acqua con con l’energia di centrali elettriche a pannelli solari.
    I pannelli solari (insieme ai generatori eolici) danno la possibilita’ di produrre energia ad impatto ambientale nullo solo che in Italia non ci sono finanziamenti: il programma tetti fotovoltaici e’ stato l’ultima iniziativa per favorire la diffusione di questi impianti.
    Noi siamo una nazione privilegiata per questo tipo di impianti eppure siamo ultimi per diffusione: ai primi posti c’e’ la Germania!
    I pannelli solari funzionano anche con la pioggia anche se non rendono al massimo: ci vuole la luce non necessariamente il sole.
    Ci sono pannelli semitrasparenti, sovrapponibili ad altri materiali deformabili pieghevoli e anche a forma di tegole !!!!
    A proposito in un mio precedente commento su una ipotetica vettura elettrica mi e’ scappata una boiata per errore di battitura: i pannelli da 1KWh non esistono, i modulio sono da max 25 WATTh per circa un 1,5 MQ, ma su un tetto ce ne vanno tanti.
    Ma le nuove case perche’ non le fanno con i tetti fotovoltaici? RIsposta perche’ l’ENEL non gli attacca la corrente, perche’ dovrebbe farlo con un contatore a doppio senso che gira al contrario quando si consuma meno di quanto si produce con l’impianto solare. Chiedete a chi ha un tetto fotovoltaico quanto ci ha messo a farsi cambiare il contatore per poter attivare l’impianto.
    Sapete quanto risparmierebbe un comune installando lampioni a pannello solare invece di quelli tradizionali? Circa il 50%.
    Non ci sono scuse.Ah se qualcuno pensa che i pannelli solari sono ad uno stadio ancora di sviluppo e si rompono rispondo solo che sono GARANTITI DAI 20 AI 30 ANNI.

    Per qualche malfidato: non ho una ditta di impianti ne’ li vendo o li produco, ho solo l’hobby di farmi 2 calcoli da bravo ingegnere , ma tanto degli ingegneri a questo paese non gliene importa piu’ niente. Di calcoli interessano solo quelli finanziari a breve termine.

  315. Andrea Benedetti

    La Rover sta per chiudere, la SMART anche e la FIAT e’ in crisi. Le macchine ormai te le consegnano e le puoi pagare dall’anno dopo, Renault ha fatto la macchina da 5000 euro.Ormai si raschia il fondo del barile…
    Nel 1969 (se non erro) la Giannini presento’ una 500 (si quella che i giapponesi oggi si comprano a cifre assurde) con il motore elettrico e 6 batterie: faceva 50 Km/h con una autonomia di 100 Km. Sono un ingegnere elettronico e mi sono divertito a fare qualche ipotesi e qualche calcolo, il risultato e’ che se trovassi chi mi da’ i soldi mi metterei a produrre un kit di “elettrofit” per la vecchia 500 e ci finanzierei la costruzione di un nuovo veicolo con telaio tubolare e carrozzeria in vetroresina per 150 Km di autonomia e 80Km/h di velocita’ max (pannello solare da 1KWh sul tetto per ricaricare durante l’uso) a un prezzo decente.
    Poi venitemi a dire che per andare in giro e fuori porta non andrebbe bene…..la verita’ e’ che non lo vogliono fare e ci propinano la 600 elettrica a prezzi da Mercedes per non farcela comprare.
    Sono INC.. ehm arrabbiatissimo che mondo stiamo lasciando ai nostri figli ??? Che padri sono gli industriali di oggi ????
    Sto pensando di mettere giu’ un progettino decente e farci un sito web con una richiesta di donazione….

  316. Bruno Gnelli

    Ciao Beppe ,
    Inultile dire che condivido gran parte di ciò che dici e sarò tra quelli che verrà ad ascoltarti a Rieti pur avendo già avuto il piacere di assistere al tuo ritorno in TV sebbene su TSI.
    Voglio rubare un po’ del tuo tempo parlando di un tuo “cavallo di battaglia” oramai decennale : l’auto a idrogeno.
    Pur condividendo le finalità nonchè lo spirito che anima questo argomento nutro qualche perplessità : l’idrogeno è senz’altro un gas ecologico , senza emissioni dannose e dall’alto potere comburente ma ha un piccolo difetto : non è disponibile in grandi quantità in natura.
    Per ottenerlo pertanto è necessario utilizzare metodi elettrochimici ( scomposizione dell’acqua ) che però necessitano di energia.
    Ciò che voglio dire , sebbene non sia un tecnico , è che per poter ottenere idrogeno per i nostri nobili scopi è necessario impiegare del combustibile che , dato il uso massivo che se ne farebbe , non potrebbe essere che fossile ( petrolio , gas , carbone ecc. )
    L’unico risultato pertanto che si otterrebbe sarebbe quello di “spostare” il problema dell’inquinamento delle grandi città ad altre aree.
    In un ipotetico scenario nel quale l’idrogeno diventi il nostro propellente di riferimento rischiamo di aumentare involontariamente le differenze tra ricchi e poveri , tra paesi ricchi e poveri , tra nord e sud del mondo : avremmo , infatti , le nostre città “pulite” a scapito di una periferia non meglio identificata , ma sicuramente povera , distrutta da un inquinamento aberrante.
    E’ come se noi si volesse pulire una stanza di appartamento cercando di mettere la polvere raccolta sotto il tappeto.
    Spero di essere stato sintetico ed , allo stesso tempo esaustivo e spero che qualcuno delle persone che collaborano con te su questi temi possano fornire una risposta valida a riguardo.
    Grazie per lo spazio

  317. Alessandro Boscarino

    Gentile Sig. Grillo (scusami la formalità ma è la prima volta che scrivo su questo blog).
    Spero di nn dilungarmi e di nn essere frainteso, cmq comincio dicendo che vivo in una grande realtà industriale del sud ed esattamente nel triangolo Priolo Gargallo, Melilli ed Augusta in provincia di Siracusa, ove viene raffinato oltre un terzo del petrolio da destinare a combustibile per trazione con le relative conseguenze sul territorio ke lascio all’immaginazione del colletivo.
    Io vorrei anzi desisdererei portare a conoscenza di tutta la comunità dei danni e delle beffe ke ogni giorno riceviamo da parte, sia dalle nostre amministrazioni ke dalle stesse industrie inviterei se avete tempo ed interesse a seguire le nostre vicende sul piccolo sito ke è la unica nostra voce (vi prego di leggere solo i problemi e non le varie prese di posizione di questo o l’altro movimento politico) e vi pregherei di darmi dei suggerimenti, delle idee in modo ke io possa fare qualkosa di più concreto per me ed i miei figli.
    Il sito é http://www.maccarrone.da.ru! beppe o gli altri amici ke hanno a cuore i problemi della ns società, datemi qualke idea!!!
    ringrazio di cuore

  318. Michele Caoduro

    Solo poche cose…
    1) Chi scrive “Italia” volutamente con la “i” piccola può togliersi dai piedi quando vuole, che fa un piacere sia a lui stesso che a tutti noi: di Nazioni ce ne sono tante a questo mondo;
    2) Mi spiace che tutti i messaggi che ho letto (gli ultimi 15 circa) parlino sempre e solo di nuovi modi di produrre energia ma mai di modi per ridurre gli sprechi…come se la soluzione del problema debbano trovarla gli altri e nessuno di noi possa farci nulla nel proprio piccolo;
    3)il mondo è governato dalle multi-nazionali, e questo è estremamente male, ma il pc che usi ha pezzi costruiti da multi-naz, il sistema operativo che usi probabilm è microsoft, domani andrai sicuramente a lavorare in bici perchè non usi la benzina dei petrolieri…è inutile tirar sempre fuori la solita minestra riscaldata! Non lamentiamoci più, inutili le manifestazioni in piazza: capiscono solo i bilanci a fine anno, e allora non compriamo più i loro prodotti e basta, le parole sono solo fiato sprecato.

  319. Valerio Colombo

    A VOLTA LA PAROLA AMBIENTALISTA E CITATA IN MANIERA DISPREGIATIVA…
    UN’ AMBIENTALISTA NON E’ COLUI CHE VUOL TORNARE A VIVERE COME UN SELVAGGIO E NON E’ CONTRO LE TECNOLOGIE…
    E’ CONTRO LE TECNOLOGIE DI QUESTA SOCIETA’…TECNOLOGIE INVENTATE NON PER IL MASSIMO BENESSERE DELL’UOMO MA PER IL MASSIMO PROFITTO…
    OGGI L’UOMO USA TECNOLOGIE INQUINANTI NON PERCHE’ NON NE CONOSCA ALTRE…MA PERCHE’ QUELLE INQUINANTI HAN SEMPRE PORTATO PIU’ PROFITTO…
    IL SIGNOR DIESEL,PROGETTO IL SUO MOTORE NON PER ANDARE A GASOLIO MA PER ANDARE CON OLI VEGETALI AD ESEMPIO….
    OGGI FINALMENTE CON L’AVVENTO DELLA NUOVA CULTURA STANNO TORNANDO ALLA LUCE LE VERE TECNOLOGIE NON INQUINANTI…COME IL SOLARE,L’EOLICO ,L’IDROGENO ECC…INFATTI LE INVENZIONE VERAMENTE INNOVATIVE(VEDI TESLA) SONO STATE SEMPRE INSABBIATE DAL SISTEMA….PERCHE’ ANDAVANO TROPPO BENE,NON INQUINAVANO E PORTAVANO MAGARI POCO PROFITTO…MA UNA SOCIETA’ EVOLUTA HA IL DOVERE DI CREARE TECNOLOGIE VERE(PER UN AMBIENTALISTA TECNOLOGIE AD ALTE PRESTAZIONI NON INQUINANTI)
    LA SOCIETA’ MODERNA ATTUALE NON MI SENTEREI DI DEFINIRLA EVOLUTA…QUANDO SI RECIDE IL LEGAME CON MADRE TERRA E NON LA SI RISPETTA,L’UOMO SECONDO ME
    DIVENTE IL PPIU’ INFIMO ESSERE VIVENTE…LA SFIDA DEL SECOLO E’ REINTEGRARE L’UOMO NELL’AMBIENTE MANTENENDO UN ELEVATO LIVELLO TECNOLOGICO NON INQUINANTE CHE NON DISTRUGGE LA NATURA…CONOSCENDO I SEGRETI E NEL RISPETTO DELLA NATURA L’UOMO RIUSCIRA’ A FARE COSE OGGE RITENUTE IMPENSABILI…

  320. Giuseppe Rega

    Si parla tanto del petrolio e dei suoi effetti sull’ambiente… perchè non discutere sull’etanolo di canapa? Henry Ford nel 1903 costruì un auto il cui combustibile era un valido sostituto del diesel estratto dalla canapa, ma da allora ad oggi le compagnie petrolifere hanno fatto di tutto per sopprimere la coltivazione di canapa nel mondo. Pensate a quanti contadini avrebbero mangiato finora, quanti problemi legati alla desertificazione e all’inquinamento avremo evitato da allora. Peccato che cent’anni fà si è deciso di lasciare le sorti del mondo in mano a petrolieri e industrie farmaceutiche..

  321. Cesare Licheri

    Bunasera a tutti. Se è vero che la maggior parte delle nostre centrali per la produzione di elttricità vanno a gasolio, se è vero che possono andare anche a olio di colza, se è vero che l’enel paga fior di quattrini in gasolio e accise, perchè non si trova il modo di far funzionare le centrali a olio di colza, si sviluppa l’agricoltura, si pagano i contadini con salari umani, si mantengono le accise, si risparmia e si crea lavoro. Troppo semplice? Saluti cordiali a tutti.

  322. Daniele Angeli

    Domani (7 maggio 2005) a Chianciano Terme si terrà il convegno IL FUTURO C’E’ E COSTA MENO ALTERNATIVE ENERGETICHE POSSIBILI PER ENTI PUBBLICI, IMPRESE E CITTADINI.
    Dedicato alla fine dell’era petrolifera, il convegno ha lo scopo di illustrare i vantaggi delle fonti rinnovabili di energia e delle diverse tecnologie per il risparmio energetico.
    Il nostro circolo di Legambiente (Chianciano – Montepulciano) cerca in tal modo di dare un contributo reale affinchè quante più persone possibile si rendano conto che la transizione dal petrolio non è soltanto necessaria per la salvaguardia dell’ambiente, ma conveniente per il benessere di tutti.
    Saranno presenti al convegno intellettuali, politici, esperti del settore (eolico, biomasse, bio-edilizia ecc.).
    Annunciata anche la presenza di due vetture alimentate ad idrogeno.
    Il futuro è già iniziato.
    Dobbiamo soltanto rendercene conto.
    Un caro saluto all’amico Beppe Grillo e a tutti gli utenti di questo splendido blog.
    Daniele

  323. andrea pantano

    L’estate scorsa sono andato in ferie in sardegna più precisamente a Pula.
    un giorno andando a fare un giro per visitare il più grosso nuraghe esistente mi sono inbattuto nella distesa più grande di denaro buttato al “vento” infatti si trattava di una distesa sconfinata di generatori eolici nuovissimi e soprattutto fermissimi.
    Era una giornata con molto vento e la cosa che mi ha sorpreso che fossero tutti fermi.
    Ora mi domando come sia permesso investire migliardi per poi lasciare tutto questo fermo.

  324. Matteo Cialdai

    Salve a tutti,
    vorrei sapere se qualcuno è a conoscenza di questa specie di motore ad acqua che produce energia pulita.
    Questi tizi sono riusciti a far produrre elettricità ad un gruppo elettrogeno senza carburante.

    http://jlnlabs.imars.com/bingofuel/html/bfr5hpgen.htm

    Potrebbe essere applicato ad un’auto?

  325. Matteo Cialdai

    Ciao Beppe, ricordando quando tu fuori dallo stabilimento della FIAT portasti un auto che emetteva vapore acqueo invece dei soliti gas di scarico nocivi, mi sono imbattuto, in rete, su questo veicolo:
    Eolo: la macchina ad aria compressa (http://www.nexusitalia.com/eolo.htm)

    – Inquinamento zero.
    – Raggiunge i 110 chilometri all’ora.
    – Ha un’autonomia di 200 km alla media di 60 km orari, oppure 10 ore di utilizzo in città.
    – Percorre 100 chilometri con 1500 lire 0,77 Euro circa di elettricità e costa quanto un’utilitaria.
    – Dal tubo di scappamento esce solo aria pulita

    Ebbene dopo diversi anni dalla presentazione ad oggi non mi risulta essere stato prodotto niente. L’azienda in questione ha un sito http://www.eoloauto.it inattivo. Che fine hanno fatto?
    Perchè dobbiamo continuare ad essere schiavi dei petrolieri quando il modo di produrre energia pulita c’è?

    Un altro esempio: Nikola Tesla nella sua carriera aveva sviluppato un veicolo elettrico. Nel 1931 Tesla trasformo una Pierce Arrow, un’automobile di lusso dell’epoca, in una macchina elettrica che utilizzava le onde elettromagnetiche della Terra. Quindi il veicolo si alimentava di una fonte gratuita, disponibile per tutti ed illimitata.
    Peccato che questi progetti non siano mai portati avanti e sviluppati.

    Grande Beppe! Grazie di esistere.

  326. Paolo D.

    Credo sarebbe opportuno provare a produrre energia non in grandi centrali (private) ma a livello individuale.
    penso che se ci fossero pannelli solari e impianti eolici su ogni tetto d’italia si protrebbe riuscire a smettere di comprare energia dai francesi.
    i soldi così risparmiati sarebbero da investire per finanziare questa iniziativa, ottenendo così il risultato di far restare in italia una considerevole quantità di denaro, si genererebbe lavoro (reale) per produttori, installatori e manutentori di questi microimpioanti e non ultimo una diminuzione dell’inquinamento.
    magari se riuscisse a creare una specie di effetto corsa all’oro, si potrebbero avere progressi tecnologici importanti nello sfruttamento di queste risorse rinnovabili e pulite.

  327. nicola cellamare

    ciao, ho una peugeot 206 hdi ed ho già fatto 4000 km con 20% di diesel e 80% di colza.
    non ho avuto nessun problema,ho fatto il tagliando ed era tutto a posto.Per scrupolo gli ho chiesto se mi faceva la prova inquinamento e abbiamo notato che gli inquinanti gassosi(biossido d’azoto-NO2- e monossido di carbonio-CO-erano praticamente nulli!!!
    Il commento del meccanico è stato:inquini come la mia padella di patatine fritte.

  328. Anna Marzolla

    Buon giorno a tutti!!

    Ho una domanda per me importante..c’è qualcuno che sa la risposta e gentilmente mi aiuta? basta mandarla come commento…Grazie!

    sono stata a uno spettacolo di Beppe il carissimo, stupendo, e ha parlato delle FATTURE per il riscaldamento (o luce?) CON L’IVA sempre AL 20% invece che in estate al 10%!!!

    dove posso trovare i dettagli? Purtroppo sul sito non li trovo..

    mi servono perché mi stanno dissanguando con le loro fatture!! Per il riscaldamento mi fanno pagare 201 euro ogni due mesi!!! E mai visto un cent di rimborso! Ma per che cosa?? consumo poco, non uso neanche il forno, eppure…

    GRAZIE MILLE!!

  329. Luca Zanetti

    Ciao a tutti,ho 25 anni e non posso pensare di essere io a dare la soluzione per i problemi energetici, am di una cosa sono quasi sicuro, l’eolico e il fotovoltaico non sono pubblicizzati e sponsorizzati perchè ci guadagnerebbe solo la natura e l’uomo in generale, in poche parole non hanno ancora trovato il modo di privatizzare e quindi FARCI PAGARE ANCHE IL SOLE IL VENTO e qualsiasi altra fonte di energia a costo 0.

    Cosa ne pensate???

  330. Sergio Cavalleri

    buongiorno a tutti,
    sono stato attratto da una notizia apparsa sull’internazionale n°588 pag 32 dove si commenta l’innovativo atteggiamento del presidente argentino Kirchner che, dovendo cercare di risollevare le sorti di un paese distrutto dalle banche e dal fondo monetario intenazionale, ha fatto un accordo per il controllo dei prezzi del carburante alla pompa con le principali compagnie presenti sul territorio.
    Di fronte ad un aumento non giustificato del 4% del prezzo della benzina da parte della compagnia shell, il pres. argentino è andato di fronte alle telecamere chiedendo il boicottaggio dei distributori di quella compagnia!!! le vendite dei 939 distibutori shell sono così cadute del 70 %!!
    molti ovviamente contestano l’atteggiamento di K. xchè nazionalista e/o populista, ma mi chiedo se forse potessimo applicare la stesso atteggiamento con le compagnie presenti sul territorio nazionale che di fronte ad aumenti del prezzo del petrolio sono subito pronte a seguire il trend aumentando il prezzo dei propri prodotti ma non sono così celeri nel cambiarlo quando il prezzo del brent diminuisce. ah, non è possibile; qsta secondo le regole sarebbe competizione sleale.
    La competizione tra le varie compagnie non può certo che avvantaggiare il consumatore cosa che in italia(minuscolo) non succede e non succederà mai!..che tristezza!
    firmato
    giovane ing disocc

  331. luigi gallo

    vorrei informare coloro che hanno stipulato contratti per l acquisto di auto a metano con contributo statale….sono fregati i soldi sono FINITI Grazie

  332. marco michelucci

    caro Beppe,
    ho quasi 18 anni e tramite ricerche scolastiche si è irrobustita in me l’idea che bisogna puntare tutto sul nucleare.
    Così si risparmierebbe molto nel comprare le risorse(petrolio e carbone), non si emetterebbe co2 nell’atmosfera (per la lotta contro l’effetto serra)e saremo indipendenti dall’estero per l’energia elettrica.
    é altresì vero che c’è il problema dello stoccaggio delle scorie radioattive.
    Come abbiamo visto recentemente nessuno vuole nel suo territorio le tanto odiate scorie che hanno anche il problema del loro tempo di dimezzamento troppo alto( = sono radioattivime per migliaia di anni), a questo si può rimediare tramite un bombardamento con dei neutroni che ne riduce il tempo di dimezzamento e comunque diversi laboratori ci stanno lavorando sù.
    Però il futuro è dato dalla fusione nucleare che non produce scorie e di cui è in costruzione un primo reattore (progetto iter) probabilmente finito per il 2015.
    Sono convinto che non possiamo permetterci di rimanere l’ultima nazione del nord del mondo a non avere neanche una centrale nucleare, anche perchè se accadesse come a cernobyl (spero di averlo scritto bene!) saremo comunque colpiti dalle radiazioni, e in futuro avremo sempre più bisogno di energia.
    Ti ringrazio di avermi ascoltato e spero che tu mi possa esprimere il tuo parere. ciao

  333. marco raisi

    Parole, parole, parole…
    Il petrolio di pochi e il disagio degli altri…
    Siamo messi veramente male…

    Qualche post indietro ho visto che qualcuno suggeriva di modificare il motore della propria auto affinchè potesse andare ad idrogeno, ricavato da semplicissima acqua: bene… qualcuno ha provato? Io non ho i mezzi e le capacità per farlo (ma mi sto attrezzando…)… possibile che nessuno abbia avuto voglia di sviluppare una cosa del genere, anche solo per il gusto di dire “NO… NON FUNZIONA” ? Beh, io proverò a fare la parte della camera di generazione dell’idrogeno… se da questa camera effettivamente dovesse uscire idrogeno sarebbe già una buona cosa…

    E poi se funziona… non ve lo dico… (ovviamente scherzo…).

    Forza Beppe… Fallo tu questo esperimento e fagliela vedere ai petrolieri…

    Come dice un altro comico: “Fatti… non pugnette…”

  334. franco tezzele

    buongiorno a tutti e in particolar modo a te Beppe, scrivo da Bolzano, città strana dove convivono animi molto ecologisti e allo stesso modo ipocriti. E’ sempre e solo una questione di soldi, chi se lo puo’ permettere costruisce una casa “clima” molto all’avanguardia con tutti gli ultimi ritrovati tecnologici ma gira in BMW X5 anche in città (che vuole vendersi come la più ciclabile d’Italia).Abbiamo acqua potabile buonissima ma viene pubblicizzata solo quella di alcune marche e nei discount per motivi x si trova acqua che viene da posti incredibili.
    Hai ragione quando parli di senso civico negli acquisti dei prodotti per fare ecologia, ma di certo non veniamo aiutati in questo!!Abbiamo il migliore biologico in montagna nelle malghe, ma per motivi turistici ci vuole un mutuo per mangiare i prodotti tipici.
    faccio l’agente di commercio e ho una macchina a metano altrimenti mio figlio mi criticherebbe giustamente;come hobby faccio subacquea e collaboro da anni per salvaguardare l’acqua, ma la lobby è troppo potente e ammanicata, bisogna darsi da fare! CONSIGLI??? CIAO A TUTTI

  335. FABIO MAGRINI

    Ciao a tutti, spero di dare una indicazione utile (già riportata in altra sezione): esistono impianti eolici di dimensioni ridottissime , con potenze che vanno da 1 Kw in su , per uso prettamente domestico. Completamente automatizzate per ottimizzare la resa in funzione di direzione e forza del vento, di facile manutenzione , integrabili alla rete come un fotovoltaico classico.
    Esistono parecchie ditte che lo costruiscono. Impatto estetico ed ambientale nullo.
    Il costo è di circa 8.000 € per un impanto da 3 Kw se non ricordo male.
    Sull’olio di colza (biodiesel)confermo che vanno pagate le accise al fisco, al pari di tutti i prodotti utilizzati come carburanti per auto. Le aziende di raffinazione petrolifera lo additivano già ora nel gasolio da petrolio, poichè sono esenti da tali accise ottenendo un grosso guadagno (loro) ed incentiva anche se in parte modesta l’uso di carburanti a minor impatto (riduzione di incombusti, polveri , etc.)
    Alla prossima
    Fabio

  336. FABIO MAGRINI

    Ciao a tutti, spero di dare una indicazione utile (già riportata in altra sezione): esistono impianti eolici di dimensioni ridottissime , con potenze che vanno da 1 Kw in su , per uso prettamente domestico. Completamente automatizzate per ottimizzare la resa in funzione di direzione e forza del vento, di facile manutenzione , integrabili alla rete come un fotovoltaico classico.
    Esistono parecchie ditte che lo costruiscono. Impatto estetico ed ambientale nullo.
    Il costo è di circa 8.000 € per un impanto da 3 Kw se non ricordo male.
    Sull’olio di colza (biodiesel)confermo che vanno pagate le accise al fisco, al pari di tutti i prodotti utilizzati come carburanti per auto. Le aziende di raffinazione petrolifera lo additivano già ora nel gasolio da petrolio, poichè sono esenti da tali accise ottenendo un grosso guadagno (loro) ed incentiva anche se in parte modesta l’uso di carburanti a minor impatto (riduzione di incombusti, polveri , etc.)
    Alla prossima
    Fabio

  337. graziano grasso

    Caro Beppe,
    Le tue(nostre) battaglie èer il risparmio energetico sono puntuali e realizzabili;ti ascolto ma sto alla finestra come tanti(troppi)!
    Rimanendo al balcone vorrei suggerire un’idea sull’eolico, non si potrebbe installare delle pale con rottore sulla diga foranea? Non penso deturberebbero l’ambiente, in più sarebbero vicini alla città, alle centralline elettriche di distribuzione in rete. Sarebbe un bel risparmio….che ne pensi(ate)?
    Graziano
    ps)la diga foranea di Genova, e anche altre

  338. lorenzo tantussi

    Parlando sempre di energia buttata al vento, avete mai pensato a quanta ne buttiamo via con i milioni di lampade votive (5 w ognuna) che ci sono nei cimiteri e che stanno accese 24 ore al giorno per anni ed anni?

  339. Paolo Baldassarre

    La rete è un formidabile mezzo di divulgazione delle verità non ufficiali,quelle che i nostri media(giornali e TV) si guardano bene dall’informarci,perchè più o meno schierati,o più o meno in conflitto di interessi(gli sponsor).
    Eppure si continua sempre e solo a parlare,a confrontarsi,anche se sicuramente la gente è ora meno all’oscuro di come realmente funzioni la nostra società.
    Questa continua ad essere manipolata dalle solite logiche del profitto che,come si sa,non tengono in alcun conto dei fattori umano e ambientale.
    Ciò che è intollerabile,è che il potere economico mondiale sia concentrato nelle mani di pochissimi super ricchi a capo delle multinazionali,con la complicità dei Governi occidentali,che anzi hanno permesso la creazione di un’associazione a delinquere come il WTO,l’organizzazione del commercio mondiale,che ora potrebbe ulteriormente aumentare il suo potere sulla società con la direttiva Bolkestein,attualmente all’esame della Commissione Europea.
    Si parla di economia sostenibile da tanto tempo,ma purtroppo se ne parla soltanto; ci si incontra a livello mondiale per discutere e approvare dei protocolli ambientali,come quello di Kioto,senza concludere niente di utile davvero.
    Finchè si seguiranno solo le logiche del profitto,il nostro destino finale come specie animale sul pianeta,e non solo la nostra,sarà fatalmente segnato da una catastrofe ecologica e sociale finale inimmaginabile.
    Forse allora, e solo allora, i superstiti dell’Homo sapiens sapiens,se ce ne saranno ancora,si convertiranno finalmente all’economia sostenibile.
    Sono in numero sempre maggiore gli scienziati che sostengono questa tesi…il problema è che il tempo per porvi riparo è agli sgoccioli!
    E si continua solo a parlarne…

  340. Luca Cappelletti

    Bisogna affrontare massimvamente alcuni cambiamenti.
    Li dove e’ possibile bisognerebbe utilizzare i mezzi pubblici.
    Scordatevi per ora Olio di Colza ed affini.
    E’ totalmente illegale ed ancora non sufficientemente testato, se non viene pagata la famosa tassa sui carburanti che lo rendono immediatamente antieconomico.
    Vendetevi l’auto Diesel la quale, nonostante il concetto motoristico estremamente avanzato vi rifila un carburante perisolosissimo.
    Prendetevi un’auto a benzina ed installate immediatamente un impianto GPL o Metano.
    Gli impianti GPL moderni hanno praticamente gli stessi consumi del benzina.
    Possono essere parcheggiati nei sotterranei in quanto provvisti di valvole di sfogo (non esplodono al contrario del serbatoio benzina).
    Possono essere imbarcati nei traghetti.
    Con le sovvenzioni statali e’ possibile pagare circa 400 Euro ad impianto.
    Fanno perdere quasi 10 cavalli di potenza e quindi sarebbe meglio usare cilindrate dal 1400 in su.
    Le auto GPL e Metano girano anche nei giorni di blocco traffico.
    Per il lato Benzina invece potete affidarvi all’utilizzo dell’Alcool.
    Questo non e’ una novita ma un carburante gia ambiamente testato ed usato ad oggi con successo ovunque (Brasile Docet).
    Fate le prove nel vostro serbatoio con Alcool etilico al 99% puro (non denaturato ovvero Rosa) riempite con una miscela di Benzina ed Alcool al 10% fino a salire dove sostituite la Benzina all’Alcool.
    Se non incontrate problemi di carburazione (cosa rarissima), siete pronti al passaggio al piu economico Alcool da supermercato Rosa che costa circa da i 60 centesimi ad un Euro.
    L’Alcool Rosa contiene acqua e quindi non va miscelato con la benzina che sputerebbe fuori l’Alcool.
    Prima di usarlo dovete togliere il colorante.
    Comprate dei banalissimi carboni attivi.
    Inseriteli in un tubo di un metro fino a saturare il tubo.
    Fate scorrere l’Alcool rosa nel tubo e come per magia il colorante, che puo aggredire alcune parti dell’auto, sparisce.
    Attualmente il GPL abbinato ad un serbatoio benzina cone Alcool Etilico (NO METILICO) e’ la migliore risposta economica/ecologica al problema dei trasporti.
    Non perdete tempo, bisogna agire.
    Le chiacchiere ora stanno a zero.
    Diffondete ed evangelizzate.

  341. Enna Gabriele

    Caro Beppe, sono un tecnico d’officina in un cantiere nautico in quel di Olbia, una moderna cittadina della Sardegna in provincia di Sassari.Innanzi tutto volevo salutarti e congratularmi con te per gli argomenti tratti nei tuoi spettacoli, che sono veramente di attualità e di interesse comune per tutti gli abitanti della nostra nazione e non.
    Ti scrivo perchè anche io volevo esternare un mio pensiero che riguarda soprattutto l’energia e l’inquinamento, a riguardo di una certa legge del codice della strada che obbliga tutti gli automobilisti Italiani (e quando dico tutti siamo veramente tutti..!!) a inqunare e a sprecare energia inutilmente, e oltre tutto questa energia dobbiamo pagarcela noi, e se non rispettiamo questa normativa ci vengono somministrate sanzioni pecunarie e sottrazione di punti alle nostri patenti tutto nel nome (così dicono)della sicurezza di noi automobilisti. Quello che mi chiedo io è questo:
    perchè dobbiamo obbligatoriamente andare in giro in auto con una stufetta elettrica accesa anche di giorno (per stufetta intendo i fari dell’auto) nel nome della sicurezza, quando basta non dare la patente a chi non riesce a vedere un auto che incrocia ad almeno 150 metri di distanza con i fari spenti, di giorno. Probabilmente a chi ha stilato questo articolo del codice stradale, è sfuggito di mente che ogni auto che circola di giorno con i fari accesi consuma più carburante, inquina di più, e poi non è che la sicurezza ne tragga così tanto vantaggio. E adesso mano alla calcolatrice che facciamo un pò di conti.
    Un auto che circola con i fari accesi spreca nella migliore delle ipotesi circa 126 W.hora, così distribuiti:
    90 W. (solo per i fari anbbaglianti).(lampade non alogene)
    20 W. (per le luci di posizione).
    8 W. (per le lampade che illuminano la targa).
    8 W. (per le lampade che illuminano il quadro interno degli strumenti).
    E questo una sola auto che circola con i fari accesi per un periodo di un ora.
    Considerando quante auto circolano in italia, di giorno in un ora, che sono la bella cifra di…. Bò questo effettivamente non lo so…! va bè, facciamo che siano 100.000..??? OK, facciamo i conti per centomila anche se sono almeno sei volte di più, e moltiplichiamo 100.000 per 126 W. e otteniamo 12.600.000 W. ovvero 12,6 Giga Watt che buttiamo letteralmente nella spazzatura, e che noi paghiamo di tasca nostra per poi avere in cambio un aumento dell’inquinamento atmosferico, sempre in nome della sicurezza e delle tasche dei petrolieri e quanti altri ci mangiano dietro (al petrolio s’intende.!!).
    Qualcuno naturalmente si chiederà: ma che c’entrano i petrolieri con i fari accesi?
    Semplice, in un auto l’energia per far funzionare tutto ciò che è elettrico, viene presa da un accumulatore (la così detta Batteria)installato su tutte le automobili, la cui energia consumata dai fari, e da altri servizi vari, viene ripristinata da un componente del mtore dell’auto che si chiama “Alternatore” il quale altro non è che un apparecchio che sfrutta una parte di energia del motore e la trsforma in energia elettrica. E siccome tutti sappiamo che per far girare il motore ci vuole la benzina, (“BENZINA = sorta di carburante noto in tutto il mondo e specialmente in Italia per il suo prezzo altissimo, e anche per essere l’unico prodotto dove gli oneri fiscali superano abbondantemente il prezzo del prodotto stesso)
    tutto questo si traduce in un aumento ingiustificato del consumodell’auto stessa e dell’inqunamento atmosferico.
    E allora io mi chiedo è proprio necessario sprecare 12,6 GigaWatt di energia, in un ora, da centomila auto che circolano in un ora in Italia..???
    (sinceramente questa energia l’avrei sfruttata diversamente, magari lascio la scelta a chi legge questo mio pensiero)
    Distinti saluti Beppe, un abbraccione forte…e Buona Fortuna a Te e chi ti segue.

    Gabriele.

  342. Mario Agus

    Ho comprato un impianto per riscaldare l’acqua di casa, 300 litri … ovviamente l’impianto di cui parlo e’ solare. Ciao

  343. Mario Agus

    Ho comprato un impianto per riscaldare l’acqua di casa, 300 litri che d’estate sono ad 80 gradiperche’ ne limito la temperatura. L’ho pagato con i miei soldi perche’ non c’erano fondi disponibili dello stato. vivo in sardegna dove il sole c’e 360 giorni all’anno e solo pochi come me si mettono sul tetto un impianto simile con il duplice piacere di pagare poca corrente elettrica e di non dipendere dal petrolio. In germania e in alto adige sono diffusissimi grazie alle sovvenzioni statali …. ma in questo modo ci si puo’ risparmiare la costruzione di centrali elettriche. E l’indotto? concessionari, installatori, riparatori ecc … Mah, siamo alla frutta … anzi al mirtino. Saluti

  344. Luigi Nappi

    Probabilmente puoi staccarti dall’impianto centralizzato, ma e’ molto difficile dirlo senza sapere come stanno esattamentele cose. Probabilmente la cosa migliore da fare per te e’ contattare la compagnia che produce pannelli solari piu’ vicina a te e chiedere loro di fare un sopralluogo e di consigliarti come fare senza spendere troppo. Prova anche a parlarne con i proprietari che sono sopra di te, se lo fate assieme la cosa potebbe essere meno costosa ed anche piu’ facilmente realizzabile.

  345. Lino Acero

    Allego, per chi volesse farsi un’idea dell’argomento “olio di colza al posto del gasolio”, un po’ di siti.
    A parte che è illegale, ma se fosse legale mi piacere capire se davvero è tecnicamente utilizzabile, soprattutto sui nuovi diesel ad inezione diretta.
    Purtroppo devo notare che, con tutto il rispetto per te ed i tuoi colleghi, siamo un paese meno che incivile, direi barbaro se le uniche risposte credibili le posso ricevere solo da un comico !

    http://www.quattroruote.it/auto/club/forum/read.cfm?forum=196&id=913741&thread=197915&data=22_12_2004_15_19_32

    INFO:
    http://www.progettomeg.it (ha addirittura una sezione fai da te !)
    http://www.ladysilvia.net/magaView/news/5082/cronaca
    http://www.liberazione.it/giornale/050324/LB12D6EC.asp
    http://www.giornaletecnologico.it/hitech/200503/18/42399e6a05f7e/

    PRO:
    http://www.ecoage.com/biodiesel-olio-colza.htm
    http://www.combustibile.it/biodiesel/index.html
    http://www.informagiovani-italia.com/olio_di_colza.htm

    CONTRO:
    http://www.omniauto.it/a884.html
    http://www.novaol.it/files/olio_di_colza.pdf

  346. Diego D'agostino

    I risultati della provincia di Milano, quelle regionali e il resto, ci dicono chiaramente che una parte consistente dell’elettorato, intende cambiare goverrno.
    Io da piccolo ambientalista, mi aspetterei per esempio in campo energetico, che gente che si dice pronta a governare già da domani, dicesse:
    Appena al governo, liberalizzeremo la produzione di energia. Chi produce più di quanto consuma verrà retribuito.
    Mi immagino già una migrazione di Tedeschi verso Calabria Sicilia Sardegna, non per andare al mare ma, per istallare impianti fotovoltaici.
    Se a 2000 Km più a nord già producono non so quante decine di volte più degli italioti, figuriamoci cosa potrebbero fare sul versante calabro che guarda verso l’Africa o quello siciliano.
    Potrebbe venirgli in mente persino di istallare delle centrali solari/eoliche su delle piattaforme marine, che so sullo stretto di Messina, dove non manca ne il sole ne il vento.
    A qualche buntempone un po’ abbirrato potrebbe passargli per la testa di “acquistare” una spiaggia, mettere invece di ombrelloni normali, tettoie a pannelli e produrre energia tutto l’anno e d’estate fare il bagnino.
    Tetti. facciate, parcheggi, serre, strade autostrade, ponti (non quelli della fata Morgana).
    Quanti panneli si potrebbero istallare con un quarto dei soldi necessari per il PONTE?
    Quanti generatori eolici?
    O già, fanno brutto il paesaggio e le pecore potrebbero non gradire.
    E i mulini a vento? non cambiavano il paesaggio ai loro tempi? E le belle antenne nelle città?
    Radio, televisioni, cellulari ripetitori eccetera eccetera.
    Quelle non rovinano il paesaggio e nemmeno la salute dei bambini, vedi Buzzi a Milano.
    Davanti all’ospedale dei bambini (Signor Grillo ci metta lei una foto Lei per favore)o a Roma le antenne del vaticano? difendiamo l’embrione, ha tutto il diritto di beccarsi la leucemia.
    Sempre che resista al carbone??
    Saluti

  347. carlo.lavezzari

    Sarebbe triste scoprire che Francesco Prossen
    sta a Giuseppe Grillo come Emilio Fede sta a Sivio Berlusconi.
    Speriamo che non sia questo il caso.

  348. francesco prossen

    caro beppe
    molta gente pense che tu faccia il paladino di ideali o tecnologie o chissà cosa. ma non ha capito che tu poni questioni senza la pretesa di risolvere.
    1) è vero che si possono razionalizzare le energie? si
    2) è vero che esistono tecnologie più evolute? si
    esistono tante cose ma non si fanno e non si vogliono fare per ragioni di mercato!!

    la coltura egoistica dell’afferrare e pensare che il mondo sia così perchè deve essere così.

    la vita è sempre stata vita e sarà sempre vita anche senza la spider sotto il sedere o anche senza il petrolio o anche senza telefonino.

    l’uomo ha la possibilità di cambiare ma chissà perchè è portato a fare sempre peggio.

    I bla bla bla di coloro che attaccano beppe grillo sono solo dei bla di gente che vive come dei quaqquaraqua e non qui quo quo, magari lo fossero.

    buon week end

  349. carlo lavezzari

    Il clamore suscitato dalle esternazioni di Grillo e’ perfettamente in linea con l’attitudine dei contemporanei a sciamare dietro a chi invoca e promette miracoli. Grillo l’ho inquadrato quando chiese a gran voce computers che funzionassero senza creare problemi all’utente. Naturalmente suscito l’entusiasmo delle masse. E naturalmente si appello al vuoto. Chi e’ che dovrebbe costruire computers assolutamente deterministici? Loro sono convinti che politica e ideologia siano le realta fondamentali e che le eventuali difficolta materiali dipendano da negligenza o malafede di poteri rispettivamente stupidi o ostili. Se Grillo vuole il computer deterministico se lo costruisse lui, no? La stessa logica bacata sta alla base delle proposte energetiche. Lui e gli accoliti si aspettano che alcuni tecnici, capitati sulla Terra chissa da dove, costruiscano le macchine perfette, scoprano il moto perpetuo, inventino il motore a resa energetica del 100%. Tutto questo perche non conoscono la realta che si nasconde dietro il desktop. Le statue piangenti sono ben poca cosa rispetto ai miracoli che servirebbero per farli contenti.

  350. francesco prossen

    c’era un libro molto bello di fantascienza che trattava di un fatto molto importante. L’impero non voleva mettere a disposizione la scoperta di un motore che avrebbe permesso alle genti di emigrare su altri mondi e altri sistemi. è come se nel periodo delle scoperte marinare si fosse taciuto tutto e non si fosse permesso di emigrare nelle americhe. Secondo voi uno che emigra su un altro pianeta le paga le tasse? questo è il problema l’ignorante non sa e non pretende perchè pensa sia tutto li.

    E invece? cucù!!!!

    lo sanno tutti che il petrolio non serve più, il motore a scoppio è vecchio e i signori della macro economia ci marciano alla grande!!!!!

    ciao

  351. Paola Revelant

    Carissimo Beppe, volevo sapere quale era il tuo pensiero rispetto alle centrali che bruciano i rifiuti per creare energia, naturalmente con le dovute precauzioni riguardo all’ambiente.Un grosso abbraccio, ti seguo sempre e continua cosi’.
    Paola

  352. Giuseppe Gagliardi

    Non sono in linea con la politica dei verdi, ma qualche mese fa ho visto un servizio interessante sull’eolico, cioè a detta degli esperti sembra che il gioco non valga la candela nel senso che l’energia prodotta è poca rispetto ai danni ambientali e i costi degli impianti molto alti. e’ vero che in germania e in alcuni paesi del nord, stanno smantellando gli impianti esistenti? se qualcuno è informato mi farebbe piacere saperne di più. So per certo e per conoscenza diretta che in calabria alcuni imprenditori che stavano progettando di alzare centinaia di torri (a spese dello stato) non e4rano persone molto raccomandabili…un caro saluto a tutti. Beppe sei un genio.

  353. bruno boasso

    L’energia parte dalle fonti, la maggiore è in natura e a costo zero ( vento, sole, acqua ) se non si trasforma è solo per un mancato profitto di poche persone.
    Le politiche per favorire l’impiego di queste fonti sono soltanto di facciata ( provate ad acquistare pannelli solari, fotovoltaici o generatori eolici con le !?!?! agevolazioni, detrazioni fiscali, crediti agevolati ??!!?? ) il piccolo privato volenteroso è costretto a sborsare e subire.
    Il bio-diesel è ( di fatto ) una chimera per l’utilizzatore finale ( cioè noi , anche se funziona e aiuta anche l’ambiente.
    MORALE??
    Vuolsi così colà dove si puote e di più non dimandare.
    Mi scuso per la citazione Dantesca, in un paese che si lamenta per la mancata ” elezione”dell’italiano nell’elenco delle lingue ufficiali Europee e poi chiama un suo Ministero ” Welfare “, valorizza i propri marchi parlando di ” brand “,ecc. ecc.
    Scusatemi per lo sfogo polemico, sono uno dei tanti che subiscono, ma come si dice da noi: in francu menu, ma u mugugnu liberu!!!
    FORZA BEPPE!!!

  354. duilio polidori

    ciao Beppe sono duilio da Monteporziocatone.
    come vedi dall e-mail sono dipendente enel(drammatico è ?!).
    sono più di tre anni che ho chiesto di avere sul tetto della “mia casa” un impianto di energia fotovoltaica.
    Come dici tu ci sarebbero delle detrazioni fiscali oppure il Governo dovrebbe partecipare fino al 70% per l’acquisto&istallazione di tale impianto.
    Perkè non si fa sentire nessuno???????
    Perke il comuine la provincia non promuovono specialmente nel nostro caso , è un residence di circa 10 familie distribuite in villette bifamiliari ,tale fonte?????
    e perke vista la presenza di verde , piante e giardini, non si promuove l’istallazione di una minicentrale per il compost…… insomma se io ho degli avanzi da potature di piante secondo la legge devo metterle in una busta di plastica , e poi buttarla in un cassonetto , quando potrei tranquillamente reimmettere tale prodotto di potatura nella catena biolika , nel bosko, o nel generatore di compost?????
    grazie
    ciao
    duilio

  355. Franco Carrubba

    ISES ITALIA organizza la 5a edizione dell’evento “I Giorni delle Rinnovabili – Impianti Aperti ai Cittadini 2005”.
    Sabato 7 e Domenica 8 Maggio
    ———————————————
    INCREDIBILE!!!
    GRANDE ASSENTE: LA SICILIA. Terra del sole!!!
    PERCHE?
    IL PROGRAMMA TETTI FOTOVOLTAICI E’ STATO BLOCCATO!!!
    L’IMPIANTO PIU’ VICINO ALLA SICILIA:
    IN CAMPANIA!!!
    ———————————————
    ———————————————

    Saranno aperti al pubblico in tutte le regioni [tranne che in Sicilia per il fotovoltaico] oltre 100 impianti a fonti energetiche rinnovabili: tutti potranno visitare gratuitamente centrali eoliche, idroelettriche, geotermiche, impianti solari termici e fotovoltaici, sistemi di teleriscaldamento geotermici o alimentati a biomasse.

    ——————————————————————————–

  356. casanova

    prima di cercare energie difficili usiamo quelle facili :
    1 produrre h2o calda con dei pannelli sul tetto dovrebbe essere obbigatorio in italia .
    2 Lasciate utilizzare liberamente le fonti di energia possibile , esempio io abito vicino ad un torrente che ha una buona pendenza e una buona portata , riuscirei a produrre con 1000 euro di spesa, senza nessun contributo e regalando l’energia in eccesso alla rete pubblica , 15 kw senza problemi e senza modificare niente , utilizzando per un breve tratto di torrente una piccola quantità di h2o , non è possibile , lo stato non lo permette , ci vuole una concessione (io pensavo fosse neccessario una turbina , mi sbagliavo serve una concessione ) .
    ALLORA PERCHE’ PARLARE DI RISPARMIO ENERGETICO ?

  357. Paolo Buzzi

    Ho il contatore elettronico(Enel)con il vecchio
    leggevo a scadenza i dati e comunicavo telefon.
    Il risultato che ottenevo era quello di pagare cio’ che effettivamente consumavo.Ora loro dicono
    sulla bolletta che la lettura e’ inserita nel sistema di telegestione e l’autolettura non e’ piu’ operante.Percio’ ora leggono il 3.04(ultima)
    con la penultima letta il 3.10.04.Risultato:bolletta astronomica:Altro furto
    a mano disarmata…

  358. paolino Paperino

    Ci siamo conosciuti lo scorso anno a Santa Margherita , una mattina. Sono di Savona e abbiamo parlato alcuni minuti, parlammo della sua auto, la prius, e del fatto che Wall Mart sta costruendo una specie di città in cui si vive solo per comprare; questo solo per dimostrare che non sono un mitomane.. Avevamo anche deciso di darci del tu.
    Sto seguendo da parecchio tempo la faccenda dell’olio di colza e dei combustibili alternativi in genere e ci sono cose di cui volevo far presente, le ho scoperte qualche mese fa in rete, ho stampato i fogli, ma non ho salvato i link.
    Comunque: in francia il 5% del gasolio alla pompa è già olio, in germania ci sono distributori che vendono eco_diesel. Di preciso non so quali percentuali di olio ci siano, ma le ho viste a Berlino e un litro a Gennaio costava 0.87.
    La cosa importante è soprattutto questa: la finanziaria già da qualche anno stabilisce la produzione di combustibili ecologici esenti dalla tassazione “standard”; questa percentuale attualmente è di circa il 2/3_%, circa 300.000 tonnellate del fabbisogno nazionale di carburante, nulla quindi. E’ qui che sta il bello: lo Stato permette la produzione, lo stoccaggio e la vendita, ma di fatto non lo rende reperibile; quindi utilizzare l’olio del supermercato rappresenta da parte dell’utente finale il tentativo di sopperrire all’oggettiva mancanza del Legislatore, senza venire meno alle leggi che ne regolano la libera distribuzione.
    In più le più note marche tedesche sui loro manuali di manutenzione e utilizzo permettono l’utilizzo di olii vegetali. Purtroppo questo è scritto soltanto per le auto vendute in Germania.
    Una precisazione di tipo tecnico: sono moltissimi i tipi di olio utilizzabili nei motori diesel, ma è sugl’olii esausti che si potrebbe lavorare: gli olii fritti, una volta depurati sono utilizzabili esattamente come gli altri. Non si tratta solo di una ottima riconversione di molti territori, ma di un possibile risparmio sullo spreco e sull’inquinamento. Il costo di un litro di olio oggi è circa di 0,85€, ma non dimentichiamo la totale mancanza di concorrenza.
    Questo processo mi ricorda molto l’avvento degli MP3, dei DVX contrapposto agli standard decisi anni prima dalle multinazionali: i primi sono movimenti cresciuti dal basso, quindi poveri nella pubblicità, ma geniali, i secondi assolutamente il contrario. Il risultato è che oggi SONY da i soldi a Michael Jackson, ma contemporaneamente vende lettori Mp3 e lettori dvx, ma non piazza più un Minidisc o un dat neanche se li regala. Secondo il mio modo di vedere il mondo questo processo una volta lanciato non sarà più in grado di tornare indietro e dove troverà uno sbarramento, riuscirà ad aggirarlo diventando più forte.
    Lo stato italiano incassa ogni giorno circa 26 miliardi di lire dalle accise sui carburanti e non credo ci rinuncerà tanto presto, ma questo tipo di colture sono possibili dall’Olanda ad Israele, quindi in pratica sopra ogni prato di questa Terra. Ho fatto un po’ di conti e con due ettari coltivati a colza un’auto percorre circa 25.000 km in un anno, restando nei più mediocri dei conteggi.
    Una ditta di autobus potrebbe mettersi d’accordo con una comunità di agricoltori della valle in cui fa servizio. Se la Haven avesse trasportato olio di palma invece che greggio i pesci sarebbero ingrassati, ma non sarebbero morti… Gli scenari sono molteplici.
    Va be, chiedo scusa, non sono io quello che deve far ridere, volevo solo far capire quanto tengo a questo argomento, al di là del semplice fatto di mettere un po’ di olio in un motore e vedere che va lo stesso.
    La cosa va oltre e secondo me siamo vicini al punto di rottura.
    Non credo riuscirò a venire ad Alassio il prossimo Maggio, mi dispiace.
    Se ti interessano altre informazioni non esitare
    Carlo

  359. Andrew Cutri

    Caro Beppe, ho avuto modo di vedere tutti (o penso che fossero tutti) i tuoi spettacoli ma sopratutto i tuoi documentari sull’ energia, sull’ ecologia e via discorrendo, e veramente ti ringrazio perchè mi hai aperto gli occhi su questo tipo di problema.
    Sono un ragazzo di 21 anni e sto studiando per diventare un Ingegnere Navale, nella vita vorrei diventare “famoso” per qualche scoperta eccezionale e non essere un ingegnere fra tanti. Fondamentalmente i miei interessi di ricerca sono quelli di trovare un’alternativa sicura alle petroliere e sopratutto un motore non inquinante da mettere sulle navi. Il problema è uno solo, che se invento una cosa del genere mi piantano 3 pallottole nella tempia!!! E allora non è meglio essere un ingegnere fra tanti?

    Andrew Cutri (Genova)

  360. stefano scatola

    Ciao a tutti,
    sono un piccolo imprenditore che, disperatamente, aspetta che venga emesso il decreto legislativo della legge 387. In poche parole questa legge, comunitaria e già recepita in Germania come in Spagna, consentirebbe di produrre energia fotovoltaica renumerandola con una tariffa incentivante (incentivo che noi tutti abbiamo già pagato in bolletta energetica – CIP6). Perchè nessuno chiede ad alta voce che venga emesso il Decreto Attuativo. Il Decreto Legislativo porta data 29 dicembre 2003 (in teoria entro 6 mesi il Governo avrebbe dovuto emettere il D.A.). Evidentemente il Governo non si è reso conto di problemi quali l’inquinamento, il costo del petrolio, la crisi occupazionale (si tratta anche di creare nuove figure professionali), … Diamoci da fare per combattere l’ignoranza W il fotovoltaico (siamo il Paese del Sole!)

  361. carmen palomba

    Ciao,
    finalmente un posto dove dire quello che si pensa…
    avete mai letto attentamente la bolletta dell’enel? ebbene l’ho fatto io! paghiamo una quota indecente per: nucleare (?), ricerca (??), fonti energetiche alternative (ben 70 euro circa su una bolletta di 156 euro!!! energia alternativa che dovrebbe farci risparmiare….sic!), voci incomprensibili che nemmeno due operatori dell’enel hanno saputo spiegarmi, per un totale di quasi 100 euro… considerando il canone di circa 30 euro… HO CONSUMATO 20 EURO DI ENERGIA ELETTRICA!!!! ovvero quanto pagavo effettivamente ogni due mesi quando vivevo a ginevra…sigh!
    saluti a tutti

  362. Luigi Scerbo

    Ciao a tutti,
    rispondo al signore dalla puglia, sull’energia eolica, il solare fotovoltaico al momento non ha ancora la maturità tecnologica (quindi economica) per competere con l’eolico, che è già vantaggioso rispetto alle fonti tradizionali, inoltre, attualmente ha una produzione di 100W/mq, per fare un esempio, servirebbero 10000mq di pannelli solari per produrre l’energia che produce un aerogeneratore medio.
    Quanto all’eolica, si tenga conto che, l’impatto visivo, è sì importante, ma viene prodotta energia completamente pulita senza aggiungere altro calore all’atmosfera.
    Inoltre sotto una centrale eolica ci possono pascolare le pecore e può crescere il grano, e quando viene dismessa non resta alcuna traccia.
    Ciao
    Luigi

  363. LUTZ BERNHARDT

    ciao,

    sono tedesco e vivo da 15 anni in italia e potrei raccontare parecchie cose per quanto concerne il problema “l’italiano e l’ambiente” ma in fondo ho capito che se nessuno insegna alla gente come comportarsi (questo sarebbe il compito dello stato…) e’ normale che tutti se ne fregano…
    comunque non capisco che in olanda esiste un paese che prende quasi tutta l’energia dal sole, e qui in italia si conosce il termine “energia solare” solo in teoria…

    voglio farti i complementi e gli auguri per quello che stai facendo.

    ciao
    lutz

  364. leonardo montesanto

    Caro Beppe
    Henri Ford aveva ragione quando sosteneva che era meglio l’olio di canapa del petrolio.
    Almeno oggi avremo piu contadini ricchi

  365. Andrea Mantovani

    Caro Beppe, sono un rappresentante dell’associazione culturale ARCHinNOVA che sta organizzando un tour per varie piazze italiane dal titolo “VIVO IN CLASSE A. ARCHITETTURE AD ELEVATE PRESTAZIONI ENERGETICHE”. Attualmente siamo in piazza municipale a Ferrara, ma prossimamente ci trasferiremo in varie località della Romagna, del Veneto e della Lombardia. Nelle piazze sosterà, per una settimana, un modulo espositivo, un info box aperto a tutti con informazioni sulle tecnologie legate al basso consumo; parallelamente verranno organizzate conferenze con docenti universitari e tecnici sul tema della normativa sulla certificazione energetica degli edifici.
    Mi piacerebbe avere un confronto con te sull’argomento e magari vederti di persona in una di queste tappe.. a presto

  366. Marina Figuccia

    Il prezzo del petrolio aumenta sempre di più e il governo cosa fa? Taglia i finanziamenti per l’acquisto di auto a gas/metano e elettriche. Noi l’abbiamo ordinata 1 mese fa, e se non si sbrigano a consegnarcela…ci toccherà pagare 1500 euro in più per il contributo che non c’è più.
    Un saluto
    Marina

  367. Stefano Dell'Accio

    Eppure questa storia dell’olio di colza continua a non convincermi.

    Mi ricollego al messaggio Postato da: Mario Bioletti il 22.04.05 17:05:

    “Questo è lo stralcio di un articolo di Tuttoscienze del 13/4 su un progetto europeo relativo alle energie alternative:
    Chiamato “Bio-electricity”, il progetto punta a produrre elettricità a partire dalle biomasse, quindi anche da residui agricoli o scarti dell’industria agro-alimentare, o da “biomasse coltivate a crescita rapida” o biomasse da pulizie boschive. Portando questi residui ad alta temperatura (400 gradi), si ottiene un cosiddetto olio di pirolisi o bio-olio. …”
    eccetera.

    Tutto ciò sembra molto bello, ma io penso all’impianto di riscaldamento centralizzato del mio palazzo, e di migliaia di altri come il mio. Funziona a gas.
    Non sarebbe più facile, invece di mettere su tutti questi procedimenti per utilizzare le biomasse per produrre energia (elettrica, o idrogeno), utilizzare le stesse biomasse DIRETTAMENTE per produrre calore, al posto del gas ?

    Se a scuola ho imparato qualcosa, è che in qualsiasi processo chimico una parte dell’energia si tramuta in calore e viene sprecata: il rendimento non è mai pari a 1, ma sempre inferiore.

    Allora io dico: bruciamo le biomasse al posto del gas per scaldare le case, e usiamo il gas risparmiato per alimentare i motori delle automobili. Se c’è convenienza ad utilizzare l’energia delle biomasse, pur attraversando tutte quelle trasformazioni, ci sarà una convenienza ben maggiore ad utilizzarla direttamente per scaldarci !

    Un’altra cosa che si dovrebbe fare, ma mai ho visto proporre, sarebbe di utilizzare i combustibili (e parlo in particolare del gas) che usiamo per scaldare le nostre case, invece che all’interno di semplici bruciatori, all’interno di impianti di co-generazione, che producano energia elettrica.
    In questo caso, il calore “di scarto” di cui parlavo prima, che inevitabilmente si produce in qualsiasi processo, non sarebbe buttato ma utilizzato per il riscaldamento della casa. E in più si produrrebbe energia.

    Quello di cui si parla, e in qualche caso è stato realizzato, è il contrario: trasportare il calore di scarto di una piccola centrale elettrica, vicina ad un centro abitato, alle case ed utilizzarlo per il riscaldamento.
    Anche questo va bene, ma non sempre è possibile. Invece modificare gli impianti di riscaldamento per produrre anche energia dovrebbe essere relativamente più semplice.

  368. tiziana giuli

    Ti verrò a vedere venerdì prossimo e non vedo l’ora! navigando su questo sito ho scoperto che l’ENEA ti ha attribuito un premio nel 1999 per quanto hai affermato sullo sviluppo sostenibile. A questo proposito ti chiedo di ricordare nel tuo spettacolo di Roma che esiste l’ENEA, che tra mille difficoltà (lottizzazione dei poteri che si manifestano al meglio in una lotta intestina di veti incrociati, finanziamenti pubblici sempre più vicini alla logica dell’assoluta mancanza di sostegno alla ricerca, disinformazione nazionale, sconforto dei ricercatori e di tutto il resto del personale compresa me che lavoro in questo ente ormai da 22 anni, dilagare del precariato, fuga di cervelli ecc. ecc.) vuole recuperare identità nelle sue funzioni istituzionali e vuole poter dire ancora la sua nelle scelte di politica energetica di questo paese ormai al collasso.
    Grazie per quello che potrai dire su questo argomento, speriamo che l’ENEA risorga con tutte le sue competenze e gli entusiasmi di un tempo.
    Aspetto con emozione di assistere al tuo spettacolo il 29 aprile a Roma.
    Continua così!!!

  369. Fortunato De Santis

    Carissimo Beppe, nella mia provincia e soprattutto nell’agro del mio paese (Troia-Fg) negli ultimi due anni c’è stata una massificata e direi insensata installazione di pale eoliche (energia pulita???).
    L’impatto ambientale è stato del tutto ignorato visto che non si è assolutamente cercato di considerare la morfologia della zona ove sono state installate le pale e quindi ahimè (spero si scriva così) quello che fino a due anni fà era un panorama eccellente oggi è un ammasso di pale per di più elevato al titolo di Parchi Eolici.
    Sarà energia pulita ma non mi sembra poi altrettanto rispettosa.
    Inoltre e concludo, a differenza di paesi limitrofi ove i sindaci pur investendo sui terreni comunali centrali eoliche, hanno però cercato di far beneficiare dell’investimento a tutta la comunità civile affrancando spese di Ici e di energia elettrica, a Troia il sindaco uscente e l’attuale non hanno pensato.
    Per dire: al danno la beffa.
    Come uniformarsi allo stile attualmente in voga a ppalazzo Chigi.
    Chiedo in coda alla mia prima riflessione notizie sulle fonti di energia fotovoltaiche. Vantaggi e svantaggi.

  370. Renato Brambilla

    Ciao Beppe, a proposito di restare al palo siamo proprio fermi, nel settore della telefonia, ponti radio GSM, UMTS antenne ecc, le grandi che lavorano sul nostro territorio tutti quelli legati al settore tempo cinque anni e spostano TUTTA la produzione all’estero lasciando in Italia solo la progettazione…. così noi omologhiamo gli articoli e all’estero producono. Questo cosa significa tanti bei posti di lavoro in fumo, migliaia, tra aziende produttrici e indotto. Personalmente sono molto preoccupato anche perchè proprio nessuno ne parla.io lavoro nel settore e di certezze ve ne sono poche; fra un po saremo noi ad andare negli altri paesi a lavare i vetri alle automobili……………
    Saluti. Renato.

  371. Francesco Buccheri

    Caro Beppe,
    Ho seguito il tuo spettacolo a Firenze (sinceri complimenti!). Strano, nonostante l’attuale crisi del caro-benzina, non hai fatto nessun commento sulle “accise” che paghiamo comprando la benzina e dei “piccoli” ricarichi che aggiunge il nostro governino (il diminuitivo è d’obbligo!). Forse però hai ragione tu: le cose da dire erano davvero troppe!
    Le “accise”, tanto per parlarne, coprono 1/4 del prezzo del carburante e sono relative (udite, udite!):
    * 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
    * 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
    * 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
    * 10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966;
    * 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
    * 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
    * 75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980;
    * 205 lire per la missione in Libano del 1983;
    * 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
    * 39 lire (0.020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004.
    Il tutto per 486 lire, cioe’ 0.25 euro

    Suggerimento: prova a guardare cosa ti dice internet riguardo all’Olio di Colza… basta digitare il nome su Google!

    Ciao e complimenti per il tuo spettacolo. Spero di rivederti in televisione… almeno il giorno prima della fine del mondo!

    Francesco

  372. Lucia Sartoni

    ciao Beppe, ho appena consultato il sito internet http://www.la220.it e vorrei sapere da te, che sei tanto informato, se sono affidabili o no.Propongono energia alternativa e risparmi per le aziende, sono molto interessata ma allo stesso tempo non vorrei che fosse l’ennesima bufala….

  373. Stefano Bossotto

    Si ma chi glielo va a dire ai proprietari delle compagnie petrolifere che il petrolio non è infinito? Forse contano di non esserci più quando finirà e di lavarsene le mani di quel che succederà dopo…mi sembra lo scenario più probabile.

  374. Rosa Fini

    Volevo solo dire che c’è parecchia gente che utilizza l’olio di colza già da parecchi anni, che ha percorso più di 100000 chilometri con la propria vettura in questo modo e non ha mai avuto problemi tecnici!! L’unica accortezza è di usare una bassa quantità di olio d’inverno max 20%, mentre nelle stagioni calde si può arrivare anche all’80%.

  375. Donato Carlucci

    Salve Beppe,
    questo dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 24/04/2005: —————

    Taranto – Da Ilva l’8,8% di diossina in Ue

    TARANTO – Lo stabilimento siderurgico Ilva di Taranto immetterebbe nell’atmosfera un quantitativo di diossina pari all’8,8% del totale europeo, ma in città non esiste un sistema di monitoraggio dell’inquinamento da diossina. I dati sono stati resi noti nel corso di un convegno organizzato dall’associazione ambientalista «Tarantoviva», cui hanno partecipato esperti in materia ambientale, docenti universitari e rappresentanti della Ausl Taranto 1 e della magistratura.
    Rispetto al totale delle emissioni nocive europee – è stato detto – l’Ilva di Taranto inciderebbe anche per il 6,2% per gli Ipa (idrocarburi policiclici aromatici); nel quadriennio 1998-2001, inoltre, secondo dati della Ausl, si sono registrati circa 1200 decessi all’anno per neoplasie.

    Gli organizzatori hanno sottolineato l’assenza alla tavola rotonda di rappresentanti dell’Ilva e criticato l’atto di intesa sul risanamento ambientale dell’area siderurgica sottoscritto nel dicembre scorso fra l’azienda, la Regione Puglia, gli enti locali e i sindacati.
    «Il patto non è piaciuto agli ambientalisti tarantini – si legge in una nota dell’associazione – che hanno visto in esso una sorta di tradimento della Provincia e del Comune, enti che in origine si erano costituiti parte civile e che si sono ritirati dal processo proprio ora che si attende la sentenza della Cassazione».

    23/4/2005

    A te il commento.
    Saluti

  376. giovane agricoltore

    Perchè non sostituire tutte le centrali eletriche che fannouso del petrolio con centrali a energia solare ed eolica?

    Perchè non attivare degli studi che favoriscalo l’utilizzo dell’olio derivato dalla colza nei motori delle autovetture?

  377. raffaele messina

    Ho visto che l’enel, bonta’ sua, si e’ attivata a far vedere nel suo portale che e’ sensibile al risparmio energetico e all’ecologia.
    Si sono messi a vendere biciclette elettriche, impianti a pannelli solari ecc.ecc.
    Cosa succede????? A me piacerebbe avere nella mia casa,(abito in Sicilia) un impianto almeno per l’acqua calda..ma i prezzi ………….

  378. Giorgio Brasa

    Bhe! Certo che s’è alzato un bel polverone a seguito dell’intervento sull’olio di colza!
    Fior fiore di riviste d’auto stanno, in alcuni casi (v. Auto oggi), smentendo tale possibilità e dichiarano che l’utilizzo di tale olio non sia possibile anzi è per loro dannosissimo per la vettura, mentre Quattroruote ha annunciato che farà delle prove con percentuale variabile in aggiunta al carburante diesel!
    OK, ma poi ci diranno la verità???
    Sarà per caso che quel puzzo di olio fritto che si sente uscire dagli scappamenti di alcune macchine di extra comunitari sia dovuto a ciò! Forse loro, che guardano al risparmio, lo sapevano da anni che ciò è possibile!!!

  379. Andrizzi Humberto

    Roma, 4 marzo 2005

    Confartigianato contro il ‘monopolio’ Eni nella manutenzione caldaie:
    “E’ illegale l’attività di ItalgasPiù nel mercato post-contatore”

    Il ‘monopolio’ dell’Eni si estende fino alle caldaie degli italiani, tramite la rete degli operatori in franchising ‘ItalgasPiù’ (società di recente incorporata in Eni) nel mercato del cosiddetto post-contatore, vale a dire la sostituzione di caldaie e scaldabagni con formule di pagamento rateizzate nella bolletta di fornitura del gas.
    Ma – denuncia Confartigianato – quella dell’Eni e di ItalgasPiù rappresenta un”invasione’ illegale, in quanto è espressamente vietata sia dalla Legge di riforma del settore energetico del 2004 sia dalle norme per la tutela della concorrenza e del mercato del 1990.
    Confartigianato, attraverso le proprie Associazioni territoriali, ha promosso azioni legali a livello provinciale, denunciando alla magistratura l’illecito comportamento sia di ItalgasPiù che di altri venditori e distributori di energia.
    L’iniziativa di Confartigianato ha già ottenuto un risultato positivo ad Imperia dove la magistratura ha dichiarato illegittima la campagna promozionale riguardante i servizi post- contatore di Italgas Più e ne ha imposto la cessazione.
    Il Presidente di Confartigianato Giorgio Guerrini ha inoltre diffidato l’Eni dal proseguire in tutto il Paese attività commerciali nel settore ‘post contatore’. “E’ inaccettabile – sottolinea Guerrini – che l’Eni, già titolare di una posizione dominante nel mercato del gas, voglia estendere il proprio intervento a tutta la filiera dell’installazione e manutenzione degli impianti domestici”.

  380. Andrizzi Humberto

    Tutela della libera concorrenza e verifiche post-contatore
    Ne parliamo col Presidente di Confartigianato Impianti Bruno Venditti
    Come anticipato sopra, nell’ambito degli emendamenti al D.L. Energia approvati a metà maggio dalla X Commissione della Camera (il n. 3297, noto come “decreto Marzano”) sono ricompresi quelli fortemente voluti da Confartigianato in relazione al tema del cosiddetto “post-contatore”: com’è noto, a causa d’alcune evidenti storture legislative, le imprese d’installazione artigiane e di piccola dimensione si trovano, di fatto, sempre più alla mercé delle imprese ex monopoliste, che sfruttano i vantaggi offerti dalla loro posizione economica dominante. E a nulla serve la (puramente) formale distinzione fra soggetto controllante e soggetto controllato, operata da tali soggetti per aggirare l’accusa d’alterazione della libera concorrenza: il patrimonio informativo accumulato sugli impianti (in virtù dell’erogazione energetica) ed anni di consolidati rapporti con la clientela, costituiscono, infatti, una barriera invalicabile per le imprese dell’installazione e manutenzione d’impianti, che porterà alla lunga, qualora non vi sia un segnale forte da parte del potere legislativo, ad una progressiva emorragia d’imprese e di dipendenti, con costi sociali altissimi per tutti.
    Presidente Venditti, come commenta il lavoro svolto della X Commissione?
    “Indubbiamente è un segnale positivo ed incoraggiante, che testimonia come l’azione svolta da Confartigianato abbia prodotto finalmente frutti: è stato recepito il segnale che abbiamo trasmesso negli ultimi mesi, che, cioè, le imprese artigiane sono un patrimonio, anche occupazionale, per il Paese e che, quindi, esse debbono essere messe in condizione d’operare in regime d’effettiva libera concorrenza.”
    Che opinione ha del prosieguo dell’iter parlamentare sul tema del post-contatore?
    “Abbiamo vinto una battaglia, importantissima, è certo, ma non la guerra: se comunque alla Camera ed al Senato si confermerà, come auspica Confartigianato, il lavoro fatto in Commissione, e ci lascia ben sperare lo schieramento trasversale che si è creato, a destra come a sinistra, in favore di questi provvedimenti, finalmente avremo liberato le imprese da un nodo che sta rischiando di soffocarle e ripristinato la libera concorrenza.”
    Insomma, si tratta di proseguire, ed intensificare, l’azione già intrapresa.
    “Esattamente: e l’impegno del Sistema Confartigianato sarà ancora maggiore che in passato. Desidero, infine, ringraziare tutti i deputati della maggioranza e dell’opposizione che hanno mostrato sensibilità ed intelligenza sul tema del post-contatore, il relatore Onorevole Saglia ed il Ministro delle Attività Produttive Marzano.”

  381. Andrizzi Humberto

    Tutela della libera concorrenza e verifiche post-contatore
    Ne parliamo col Presidente di Confartigianato Impianti Bruno Venditti
    Come anticipato sopra, nell’ambito degli emendamenti al D.L. Energia approvati a metà maggio dalla X Commissione della Camera (il n. 3297, noto come “decreto Marzano”) sono ricompresi quelli fortemente voluti da Confartigianato in relazione al tema del cosiddetto “post-contatore”: com’è noto, a causa d’alcune evidenti storture legislative, le imprese d’installazione artigiane e di piccola dimensione si trovano, di fatto, sempre più alla mercé delle imprese ex monopoliste, che sfruttano i vantaggi offerti dalla loro posizione economica dominante. E a nulla serve la (puramente) formale distinzione fra soggetto controllante e soggetto controllato, operata da tali soggetti per aggirare l’accusa d’alterazione della libera concorrenza: il patrimonio informativo accumulato sugli impianti (in virtù dell’erogazione energetica) ed anni di consolidati rapporti con la clientela, costituiscono, infatti, una barriera invalicabile per le imprese dell’installazione e manutenzione d’impianti, che porterà alla lunga, qualora non vi sia un segnale forte da parte del potere legislativo, ad una progressiva emorragia d’imprese e di dipendenti, con costi sociali altissimi per tutti.
    Presidente Venditti, come commenta il lavoro svolto della X Commissione?
    “Indubbiamente è un segnale positivo ed incoraggiante, che testimonia come l’azione svolta da Confartigianato abbia prodotto finalmente frutti: è stato recepito il segnale che abbiamo trasmesso negli ultimi mesi, che, cioè, le imprese artigiane sono un patrimonio, anche occupazionale, per il Paese e che, quindi, esse debbono essere messe in condizione d’operare in regime d’effettiva libera concorrenza.”
    Che opinione ha del prosieguo dell’iter parlamentare sul tema del post-contatore?
    “Abbiamo vinto una battaglia, importantissima, è certo, ma non la guerra: se comunque alla Camera ed al Senato si confermerà, come auspica Confartigianato, il lavoro fatto in Commissione, e ci lascia ben sperare lo schieramento trasversale che si è creato, a destra come a sinistra, in favore di questi provvedimenti, finalmente avremo liberato le imprese da un nodo che sta rischiando di soffocarle e ripristinato la libera concorrenza.”
    Insomma, si tratta di proseguire, ed intensificare, l’azione già intrapresa.
    “Esattamente: e l’impegno del Sistema Confartigianato sarà ancora maggiore che in passato. Desidero, infine, ringraziare tutti i deputati della maggioranza e dell’opposizione che hanno mostrato sensibilità ed intelligenza sul tema del post-contatore, il relatore Onorevole Saglia ed il Ministro delle Attività Produttive Marzano.”

  382. Mario Bioletti

    Questo è lo stralcio di un articolo di Tuttoscienze del 13/4 su un progetto europeo relativo alle energie alternative:
    Chiamato “Bio-electricity”, il progetto punta a produrre elettricità a partire dalle biomasse, quindi anche da residui agricoli o scarti dell’industria agro-alimentare, o da “biomasse coltivate a crescita rapida” o biomasse da pulizie boschive. Portando questi residui ad alta temperatura (400 gradi), si ottiene un cosiddetto olio di pirolisi o bio-olio. «Quest’olio – dice Francesco Repetto, del settore Processi innovativi di Ansaldo ricerche – viene già prodotto ed è potenzialmente disponibile sul mercato. Il nostro lavoro sperimentale riguarda il suo utilizzo. In poche parole, lo scenario su cui lavoriamo è questo: il bio-olio, facilmente trasportabile, raggiunge dei piccoli impianti dove viene processato per ottenere un gas ricco in idrogeno da immettere in sistemi di celle a combustibile generando energia elettrica». Un sistema del genere risolve il grosso problema di trasportare l’idrogeno dalla sede di produzione a quella di utilizzo. Qui viene invece fatto tutto sul posto, e l’unica cosa che viene agevolmente trasportata è un olio, sistemato in classici contenitori. «Dopo i test di laboratorio fatti in Olanda – dice Cinzia Cirigliano, responsabile del progetto per Ansaldo ricerche – ora stiamo realizzando in Italia un impianto pilota che sarà completato a giugno. Per la fine dell’anno pensiamo di completare tutti i test». Gli impianti a cui pensano i ricercatori del progetto Bio-electricity sono relativamente piccoli. Ideali per la produzione di energia distribuita a livello di qualche MW di potenza. «E’ un sistema di produzione di energia pulito e decentrato – dice ancora Repetto – concepito per determinate situazioni, nelle quali questo combustibile potrebbe essere usato al meglio, visti anche gli aspetti di sicurezza nel trasporto, efficienza nella trasformazione energetica e basso impatto ambientale». Ancora le biomasse sono al centro di un altro progetto presentato a Uppsala, con il quale si vuole ottenere etanolo a partire dalla cellulosa di alberi e piante. In questo caso l’applicazione è tipicamente rivolta al settore dei trasporti, visto che l’etanolo è un ottimo sostituto della benzina, come dimostrano i dati del Brasile, che grazie alla canna da zucchero ne produce 150 milioni di ettolitri a fronte degli attuali 4,5 europei.
    Quindi è solo una questione politica: le nostre auto potrebbero benissimo andare ad alcol di barbabietola o altri vegetali ed olio di colza, il problema è che così i petrolieri si arricchirebebro di meno.

  383. Mario Bioletti

    Consumo un litro di petrolio per fare un litro di olio di colza perchè il trattore va a gasolio. Se il trattore andasse a olio di colza e gli antiparassitari ecc. li facessimo partendo dai vegetali coltivati invece che dal petrolio ecco che il cerchio si chiuderebbe. Qui il problema è uno solo: sono i petrolieri quelli che comandano. Un’apposita commissione parlamentare ha scoperto che i soldi che tutti noi paghiamo nella bolletta enel per sostenere le fonti alternative sono in realtà finiti nelle tasche dei petrolieri che hanno venduto i loro scarti di lavorazione. Con molti meno soldi la Germania ha finanziato il suo programma fotovoltaico creando occupazione e risparmiando sulla bolletta energetica. E adesso che si è scoperto tutto? Niente, tutto come prima.Tanto le conclusioni delle commissioni parlamentari chi le ascolta? Quando il petrolio sarà finito si decideranno a convertire impianti e motori ad altri combustibili e se nel frattempo scoppia qualche guerra qua e là meglio, l’importante è mettersi in tasca più soldi possibile.

  384. Stefano Dell'Accio

    Ciao Beppe,
    avevo già inviato questo commento qualche giorno or sono, ma è stato cancellato. Forse perché avevo indicato solo il nome e non il cognome ? Probabile. Vabbè, stavolta credo di essere “in regola”, e lo ripropongo (e mi piacerebbe avere un tuo parere) :

    Il problema è che la nostra attuale agricoltura non è altro che un mezzo per convertire petrolio in alimenti: l’impiego di derivati del petrolio, come fertilizzanti, come antiparassitari, oltreché come carburanti per le macchine agricole, è quasi pari, in termini energetici, all’energia contenuta negli alimenti prodotti (vedi il libro di Jeremy Rifkin: economia all’idrogeno).

    Cioè, per avere prodotti vegetali contenenti la stessa energia di un litro di petrolio, si consuma un litro di petrolio (più o meno).

    E quindi che senso ha l’olio di colza ? Può essere conveniente solo perché non ci sono tasse, ma non è ENERGETICAMENTE conveniente.

    Consiglio anche io la lettura dell’articolo di George Monbiot “Sfamare le macchine, non le persone” postato su questo stesso blog da Vincenzo Rossi, o disponibile su:
    http://italy.peacelink.org/ecologia/articles/art_8548.html

  385. nicola cellamare

    ciao, ho una peugeot 206 hdi ed ho già fatto 2500 km con 20% di diesel e 80% di colza.
    non ho avuto nessun problema,fra un mese faccio il tagliando e vi darò notizie.
    tra i miei amici tutti riescono ad andare all’70% di colza ed anche un amico/meccanico con la sua punto. ciao a presto.

  386. Mario Sirna

    Salve a tutti,
    la risposta al problema energetico C’E’ GIA’ (o quasi) ed è scandaloso che nessuno ne parli.

    L’unione europea (www.efda.org) ha già pronto sulla carta un reattore a FUSIONE nucleare, frutto di una ricerca durata 30 anni.
    Il progetto si chiama ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor)

    Eccovi una breve cronistoria :
    1) fino al 2002 è stato affinato il progetto e raggiunta la conclusione che il reattore è fattibile. Il plasma generato puo’ produrre piu’ energia elettrica di quella utilizzata per tenerlo in “sospensione”.Il plasma è caldissimo, fonderebbe qualsiasi cosa con cui entrerebbe in contatto.L’unico modo è farlo “circolare” in sospensione magnetica dentro il tokamak (o come si scrive).
    2) UE, Russia, Cina, Giappone e Sud-Korea, sempre nel 2002. Si incontrano per discutere la costruzione del reattore.
    UE, Russia e Cina scelgono come sito per la costruzione la località di Cadarache, in Francia.
    Sud-Korea e Giappone si impuntano perchè il reattore venga costruito in Giappone. Ad ogni modo 3-2 … passa la mozione europea.
    3) A sorpresa nel consorzio entrano gli Stati Uniti, che fino a quel momento avevano mostrato scarso o nullo interesse per il reattore.
    Prendendosi carico del 10% delle spese del consorzio, riescono a bloccare la costruzione del reattore in Francia. Motivazione : “non ha supportato la guerra al terrore in Iraq” (Ve lo giuro!!! Non sto raccontando balle!!! alla fine metto tutti i link!), e votano per il Giappone. 3 a 3. Non c’è piu’ la maggioranza.
    4) La situazione è in stallo. I negoziati sono ad un punto morto da 2 anni. L’unione europea, che inizia a mostrare segni di irritazione (incredibile), ha comunicato che se entro Luglio 2005 non si arriva ad un accordo, procederà unilateralmente alla costruzione del reattore.

    Per maggiori informazioni :

    http://www.efda.org
    http://www.iter.org

    http://fire.pppl.gov/ (raccolta di articoli che hanno segnato la storia di ITER).

    http://press.jrc.it/NewsBrief/alertedition/en/ITER.html (Europe Media Monitor)… tutti gli articoli pubblicati su questo reattore a fusione… compresi quelli sul veto posto dagli stati uniti alla francia per la questione irachena (che tristezza).

    Chiedo a voi tutti di parlare di questo reattore per sbloccare le cose e di mandare email alle istituzioni europee (non perdete tempo con quelle italiane… tempo perso).

    Per chi è scettico o fobico del nucleare, vi informo che la fusione a freddo è completamente diversa da quella fusione. Genera molte meno scorie e decadono in 5/10. inoltre i materiali necessari per la fusione hanno riserve sufficienti per migliaia di anni.

  387. Emanuele Landini

    Ciao Grillo e Bloggisti del Blog 😉
    Avrei bisogno gentilmente di un paio di link giusti riguardo all’energia solare (pannelli solari ed affini)…
    Io ho girato un po in rete, ma quando chiedo a questa gente di poter alimentare casa mia, totalmente con pannelli solari, sembra che parli “Arabo”…

    Mi sono rotto di regalare soldi a persone che se ne approfittano…
    Qualche pannello solare, un accumulatore ed elimini per sempre Enel e Gas (fornelli e boiler elettrici ci sono da un pezzo).

    Se qualcuno gentilmente (specialmente tu Beppe che ne sai…molto in materia) riesce a darmi una mano, ne sarei veramente grato…

    Emanuele

  388. Marco Perrone

    La dipendenza dell’umanità dal petrolio di per se non è grave (ci sono epoche storiche migliori della nostra e di quella della pietra…) ma è inaccettabile l’oligarchia dei petrolieri.
    Il nucleare forse può disintossicarci!
    Non avete quache dubbio sull’utilizzo del’olio di colza, idrogeno, energia solare su larga scala ?
    Come mai quei “rinc0gli0niti” della comunità scientifica internazionale stano lavorando da più di 50 anni alla fusione a freddo e dicono che sono ancora a metà strada ?

    Se utilizzate le tariffe enel agevolate state utilizzando energia nucleare Francese.

  389. g.paolo-P.

    volevo porre un quesito a beppe grillo!!!????

    sono un gestore di un impianto di carburanti e mi risulta che le istituzioni pubbliche sono obbligati ad usare buoni carburanti (per avere i carburanti gratuiti) di una nota compagnia petrolifera d’oltreoceano, come mai non possono usare quelli di marca italiana visto che lo stato ne è propietario??????????

    poi ho letto precedentemente di una persona che diceva di boicottare le compagnie non andando a fare benzina nella area di servizio di propietà della stessa, purtroppo così facendo non danneggi minimamente la compagnia ma soltanto il gestore che cerca di portare a casa lo stipendio come ogni altro lavoratore. saluto tutti.

  390. g.paolo-P.

    saluti a tutti, volevo intervenire sull’olio di colza a mio parere non conviene in quanto a lungo andare rovina il motore perche lo stesso non è stato progettato per andare con altri prodotti, ( il motore diesel non è un motore delicato quindi se si taglia il gasolio con qualsiasi prodotto purchè infiammabile questo funzionerà sicuramente ma si danneggerà a lungoandare.)pertanto a mio parere non conviene risparmiare cento euro adesso e doverne spendere mille poi per il meccanico non vedo convenienza!!!!!!!!!.

  391. Daniele da Bologna.

    Scusate, la frase completa era: con una spesa irrisoria di 400 mila lire ogni famiglia avrebbe potuto avere 5 kilowatt per 400 anni!!!

  392. Daniele da Bologna.

    E della “FUSIONE FREDDA” ne avete sentito parlare? questa si che sarebbe una alternativa concreta, dai costi irrisori e dalle potenzialità pressochè illimitate! Ne fece un accenno anche il nostro Beppe nel 1997, dicendo che con una spesa irrisoria di 400 mila lire ogni famiglia avrebbe potuto avere 5 kilowatt per >
    Una scoperta oramai risalente all’89! scoperta da 2 scenziati, Fleishman e Pons e qualche anno dopo ripresa e perfezionata da Emilio del Giudice e Giuliano Preparata, quest’ultimo morto di tumore, perse pure il Nobel per la fisica in elettrodinamica quantistica, a causa di questo suo interesse.
    Comunque come sempre i potenti stanno cercando, o ci sono già riusciti, in tutti i modi di insabbiare questa scoperta, ma cavolo perchè questa gente non pensa un pochino al futuro dell’umanità invece di pensare solo a far soldi devastando tutto, e sopratutto quando cominceremo noi a prenderli a calci nel c…? è pazzesco vedere gente che si massacra per una partita di calcio e non per il proprio futuro o quello dei propri figli!
    Ciao.

  393. Luigi Benelli

    Ciao Beppe,
    Mi interessa molto il tema dell’energia dall’idrogeno e, come lettore di Rifkin, sono entusiasta all’idea che un giorno ci libereremo dalla dittatura del petrolio (e dei petrolieri!).
    Tutti dicono però che è una bufala, che la scissione dell’idrogeno da H2O è inefficiente e sempre basata sugl’idrocarburi. Punto e a capo? Non lo so, ma bisogna continuare a cercare ed allora ti segnalo un sito interessante: http://www.blacklightpower.com.
    In breve, questa Black Light Power (BLP, società USA) afferma di aver brevettato un efficiente processo di estrazione di energia pulita tramite particolari celle a combustibile dove gli elettroni dell’idrogeno, dopo che questo è stato scaldato fino a divenire plasma, cadrebbero ad un livello quantico inferiore liberando energia chimica. Si produrrebbero anche, tramite dei reagenti, dei nuovi materiali d’interesse per la chimica.
    Ora, a parte le dispute scientifiche che hanno visto il Prof. Randell Mills, inventore di questo processo, difendersi dagli attacchi dei puristi della teoria quantistica nel corso di un convegno a Milano il 31 Marzo 2003, io mi chiedo: perché non c’è qualcuno che scende dal suo piedistallo e va a controllare? Se fosse una cosa vera? Se funzionasse?
    Razzolando nel sito da profano ignorante ma con un’esperienza commerciale, la mia sensazione è che BLP stia puntando a brevettare una vasta gamma di nuovi composti chimici per l’industria e che il processo, se è veramente efficiente per produrre energia, lo industrializzeranno dopo.
    Ma a noi serve adesso. Non tra dieci o venti anni.
    Beppe, tu che sei un comico “serio” (ma anche qualcosa di più), potresti dare una controllata per tutti noi, magari insieme all’Ing. Vacca? Ti sarei grato se poi ci facessi avere un commento.
    Ciao
    Luigi

  394. Giancarlo M

    sembra che qualcuno si stia muovendo cosa ne dite di questi??
    http://www.la220.it
    saluti a tutti

  395. angelo gianfilippo geli

    ENERGIA > Solare

    Vi sembra una cosa sensata che in Germania le fonti energetiche alternative come i pannelli solari sono una realtà concreta e una realtà come l’italia che veniva/viene definito “Chistu è u paisi ro suli…” non ha una politica concreta al fine di INCENTIVARE il diffondersi di tale Fonte energetica gratuita è pulità?
    Ho provato a chiedere all’assessore preposto della regione sicilia informazioni di eventuali futuri/attuali incentivi per chi decide di scegliere Fonti alternative di Energia nel bene dell’ambiente e della collettività tutta, ma non ho mai avuto risposta.

  396. Vincenzo Rossi

    IMPORTANTE!

    E dai ancora con sto nucleare…

    Ma chi l’ha detto che se ci facciamo l’energia elettrica col nucleare da noi ci costa meno che comprarla in Fracia?

    Ma lo sapete che loro hanno molte centrali uguali e riescono a fare delle economie di scala (e ci vogliono decenni di know-how).

    Altra panzanata che si vorrebe far passare:
    Il nucleare e’ super economico quasi gratis.

    Ma non ci arrivate da soli che se il nucleare fosse cosi economico avrebbe gia’ sostituito tutte le altre centrali gia’ da un pezzo?

    Saluti

    PS: Sapete cos’e’ e come funziona il referendum in Italia?
    Conoscete la battuta di Grillo sui referendum?

    (Riguardo al nucleare il ref. relativo non poteva bloccare il nucleare se i politici volevano continuarlo lo potevano fare)

  397. Lorenzo Veneri

    Ciao Beppe, mi dispiace se non ho potuto seguire finora i tuoi spettacoli, ma vorrei un consiglio secondo te farei bene a passare a GPL? rispetto alla benzina o c’è qualcosa di meglio in giro?

  398. francesco Cuvato

    ciao ragazzi
    possibile ke non ci sia nessuno ke gia utilizza olio di colza per la sua auto diesel?
    almeno da poter dare notizie vissute dal vivo,eppure si dice ke nel nord est non si trovi più olio di colza negli scaffali dei super mercati.
    Beppe penso ke su questo argomento devi dirci qualcosa tu

  399. Massimo Marchetti

    Beppe,
    non so se hai mai ricevuto le famose mail che dicono: “quel petroliere si comporta così e cosà, ci frega colì e colà, allora tutti d’accordo: per il giorno tal dei tali nessuno faccia benzina di quella marca così gliela mettiamo noi in c..o questa volta. gliela facciamo vedere noi gliela facciamo!!!”
    Non ho ancora sentito di un petroliere che è andato dal c..o a causa dei clienti!!
    Siamo noi che non possiamo più fare a meno delle cose, perchè facciamo una vita casa e lavoro e le soddisfazioni “dobbiamo” togliercele, sennò ne va dell’equilibrio psicologico. E le soddisfazioni sono ormai solo le pure gratificazioni personali, altro che picnic in mezzo ai prati! Ma se ci si scanna coi vicini di casa! Sono anni che ho la sindrome della spesa al supermercato: vado alla sera in settimana in supermercati decentrati per non incontrare nessuno, altro che uscire per socializzare!!
    E’ risaputo che si può benissimo vivere senza tutte ste cose, compreso internet, ma non vogliamo più farne a meno, perchè per la nostra generazione il “è così e basta” è questo. E se finisce il petrolio pace amen! ci attaccheremo a qualcos’altro……Quasi non sembra vero che i nostri nonni abbiano lavorato tre volte più di noi e vissuto tre quarti della loro vita senza televisione, telefono, lavatrice…..
    Max

  400. Salvatore Alessi

    Non sarebe meglio passare al nucleare (sicuro) visto che abbiamo tutti i rischi (dato la vicinanza con paesi che la usano) è nessun vantaggio. Ciao ti saluto

  401. SALVATORE Tafuri

    Perchè in passato si è strumentalizzata l’informazione per l’energia nucleare alterando di conseguenza l’esito del referendum? Quando tutti sappiamo degli impianti nucleari posti dalla Francia vicino al nostro confine i quali producono posti di lavoro, quidi una risorsa per il paese, a energia eletrica cle viene venduta a fior di quattrini a noi italiani?

  402. Gianluca Scardazza

    Pregiatissimo Beppe
    Mi chiamo Gianluca ho 33 anni e ti seguo sin da quando ero piccolo, figurati che all’età di otto anni ti imitavo talmente bene, che diventai l’attrazione di amici e parenti.
    Senti, approposito d’energia… sono di professione “fuochista”…. tu sai cosa significa; lavoro nel settore energetico…purtroppo!!!
    Condivido pienamente il tuo pensiero, anche in materia d’energia…. ma purtroppo non credo d’essere nella condizione di poter contrastare le attuali politiche in materia di fonti d’energia alternativa…. e quindi non mi rimane altro che continuare a fare il mio lavoro.
    Con stima Gianluca.

  403. Valter Mura

    Uno dei problemi principali è che siamo legati (purtroppo) a filo doppio alla società in cui viviamo.
    Vogliamo il telefonino? Becchiamoci un aumento di energia!
    Vogliamo la TV + DVD + Home Theater? Aspettiamoci la bolletta più salata!
    E’ vero che si sono fonti alternative: è anche vero che i nostri governanti non favoriscono il loro sviluppo. Chi è disposto a spendere 3-4.000 € oggi per un sistema solare, quando con quei soldi si paga corrente per diversi anni?
    Allora il Governo si deve svegliare veramente, e non fare gli incentivi solo per le macchine nuove e per *non* andare in pensione (togliendo il poco lavoro che c’è a chi non ce l’ha, per inciso, ma questo è un altro argomento), ma se gli incentivi li dessero sul serio e non solo sulla carta, se la politica ambientale fosse importante quanto l’uscita dell’ultimo modello di auto o di sfilata di moda, forse le cose cambierebbero.
    Però il cambiamento deve iniziare da noi, dobbiamo imparare a rinunciare a qualcosa, a spendere di meno in fesserie, a guardare meno TV ed a uscire di più all’aria aperta, anziché chiuderci a tappo in angusti appartamenti.
    Meno comodità, meno consumi, meno energia sprecata, meno inquinamento.
    Poi, ottimizzando sprechi e la produzione di energie alternative, forse qualche malato di cancro in meno ce l’avremmo.

  404. Alberto Guadagno

    Ce chi inserisce olio di semi, al posto di diesel.
    Un tizio in Germani ritira l’olio vecchio presso i MC-Donalds e a casa si filtra l’olio. Dopodiché lo usa come carburante: Co2 neutro, non costa niente.
    Pensate, ora MC Donald vuole produre il Biodiesel da se (vedi link sotto).

    Ma perché abbiamo paura di usare queste cose?

    Links (in tedesco):
    http://www.biodrive.ch/
    http://www.umweltjournal.de/fp/archiv/AfA_technik/oekosprit.php

  405. GIANLUCA CIRILLI

    Penso che la “truffa carburanti” vada oltre all’aumento indiscriminato dei prezzi, ma ho bisogno che qualcuno di voi confermi o contraddica quello che sto penso e che scrivo.

    I nostri petrolieri ci vogliono far credere che la benzina che noi immettiamo nell’auto arrivi direttamente dal pozzo petrolifero arabo e non dai loro magazzini di stoccaggio. Appena aumenta il barile di petrolio, nel giro di poche ore, aumentano di conseguenza i carburanti per autotrasporti, ed io mi domando: ma il greggio in stoccaggio pagato meno di quello attuale? I petrolieri non solo speculano perchè hanno tra le mani quella che attualmente è l’energia primaria nel mondo, ma ci truffano arricchendosi sulla differenza tra il prezzo pagato mesi prima del greggio ora in stoccaggio ed il prezzo attuale dei loro nuovi ordini. SECONDO VOI SBAGLIO?

  406. massimiliano del fiandra

    a proposito di combustibile, si è fatto un gran parlare dell’ olio di colza in sostituzione del gasolio. Ma fornisce davvero gli stessi standards di qualità (anche in relazione alla vita del motore stesso)? e se si perchè è vietato?

  407. Anna Stuani

    Volevo sapere qulcosa sulla “220.it”

  408. walter barbara

    Non è che alle volte si esagera e si creano miti fasulli ?…

    Colza e biodiesel – L’OPINIONE DI “QUATTRORUOTE” (15/03/2005)

    Troppi sedicenti esperti, tanta confusione e faciloneria in merito all’olio di colza da utilizzare al posto del gasolio nei motori diesel richiedono di fare chiarezza.

    Il vero biodiesel non è un olio di semi per uso alimentare e, comunque, anche il vero biodiesel può essere impiegato senza danni soltanto nei motori predisposti per l’utilizzo!

    Chi pensa di essere furbo risparmiando poche centinaia di euro all’anno andando a comperare l’olio di semi alimentare al supermercato per fare il pieno all’auto diesel dell’ultima generazione rischia di spendere poi migliaia di euro in riparazioni. Oppure di passare la patata bollente (o meglio… fritta) al successivo, inconsapevole acquirente di quella diesel usata. Per questo, forniamo alcuni consigli in materia:

    Non confondete il biodiesel con l’olio di semi per uso alimentare. Anche se utilizzano la stessa materia prima (sono estratti da semi di colza o girasole) si tratta, però, di prodotti con caratteristiche completamente differenti fra loro. Adatto ai motori il primo, adatto alla cucina il secondo.

    Il biodiesel è un vero e proprio combustibile per motori diesel, che rispetta criteri molto severi descritti dalla norma europea EN 14214. L’olio di semi di colza o di girasole, invece, no.

    Se si usa l’olio di semi in un moderno diesel si provocano, presto o tardi, danni molto costosi da riparare all’impianto iniezione (pompa e iniettori) e al motore: per risparmiare un centinaio di euro si provocano danni per migliaia di euro. Magari nei semplici, lenti e pesanti motori diesel di trent’anni o quarant’anni fa non succede nulla di grave utilizzando tali oli; nei moderni motori, invece, non è così: sarebbe come mettere nel motore un olio pensato per i motori degli anni Cinquanta.

    L’olio di semi alimentare lascia dannosi depositi carboniosi, morchie e gomme negli iniettori e nella camera di combustione. Non è un olio pensato per resistere alle temperature che si trovano all’interno del motore (basta lasciare troppo tempo una padella con olio di semi sul fornello della cucina per rendersi conto dei depositi che si creano).

    Per utilizzare il vero biodiesel al posto del gasolio, occorre disporre di modelli di autovetture in grado di funzionare senza problemi con tale combustibile. Sono pochissimi quelli già predisposti dalle Case per funzionare con il biodiesel puro, mentre molti accettano una miscela costituita dal 30% di biodiesel e il 70% di gasolio.

    Utilizzando biodiesel puro in una vettura che non lo prevede comporta immediatamente il decadere della garanzia.

    Una consistente quota del gasolio realizzato in raffineria contiene già una parte di biodiesel (sino al 5%) perché così diluito è un ottimo additivo lubrificante per il gasolio senza zolfo.

    Dal momento che il costo di produzione del biodiesel non è competitivo con il gasolio ricavato dal petrolio, ogni anno il Governo stabilisce un tetto massimo per la produzione di biodiesel esente da accise. Per questo motivo, oltre che per altri, la produzione di biodiesel è limitata.

    Nella foto, lo sportello del serbatoio di una moderna Skoda “Octavia”: un caso interessante, visto che, in passato, il gruppo Volkswagen è sempre stato fra i sostenitori del biodiesel…

  409. sergio mantovani

    mi e capitato di vedere un filmato (erba lbera)
    che parla di liberalizzazione della canapa indiana,in questo filmato si parla di etanolo di canapa. un combustibile naturale e non inquinante.Inoltre il video dichiara che nel 1937 Henry Ford avrebbe realizzato un auto, la ford T alimentata ad etanolo di canapa spingendo cosi i governi a vietare la coltivazione di questa pianta che fino ad allora era largamente usata in molti settori favorendo cosi il consumo di quel maledetto petrolio.saluti da sergio
    GRILLO SEI GRANDE

  410. Roberto Orsi

    Qui si dice che l’Olio di Colza nel Diesel è una Bufala..

    http://www.attivissimo.net/antibufala/colza/diesel.htm

    In pratica rovinerebbe, ab reve termine, il motore.

    C’è qualcuno che usa questo carburante alternativo da parecchio tempo ?
    Che ne pensate del fatto che rovina il motore.. uan bufala per scoraggiare gli intrepidi ?

  411. stefania festuccia

    Vorrei sapere se risponde al vero che le accise da noi pagate sono le imposte sui carburanti, e se corrisponde al vero ciò che ho trovato su un sito che pubblica un articolo del 10 MARZO 2004 della ADUC ( associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori ) secondo il quale le accise corrisponderebbero:

    * 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
    * 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
    * 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
    * 10 lire per l’alluvione di Firenze del 1966;
    * 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
    * 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
    * 75 lire per il terremoto dell’Irpinia del 1980;
    * 205 lire per la missione in Libano del 1983;
    * 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
    * 39 lire (0.020 euro) per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari del 2004.

  412. Filippo Prati

    Salve a tutti ho trovato questo articolo e vorrei sapere se è vero prima di diffonderlo ulteriormente grazie:
    Beppe Grillo e la colza/diesel
    La colza danneggia gravemente Siniscalco.

    Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto
    per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e’
    considerato “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in atto
    quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e
    io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel
    dettaglio cosa NON fare.

    La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori diesel vennero
    ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo
    ” diesel”. Non esisteva perche’ non esistendo i motori diesel, nessuno
    (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.

    Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come
    combustibile degli olii vegetali, come l’olio di semi, l’olio di soia,
    l’olio di girasole, l’olio di semi vari, e cosi’ via. Si’, proprio
    cosi’, quelli che usate in casa per friggere.

    La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’ : idem. La
    stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei
    problemi con quelli turbocompressi) e’ capace di bruciare uno
    qualsiasi degli olii che si usano in cucina, con l’eccezione dell’olio
    di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il
    residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare
    dell’aria mentre bolle. Far passare dell’ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e’ mai saggio, quindi non lo fate
    se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu’ il numero di esano e’
    alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).

    Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e’ la
    seguente. La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l’olio
    di colza. L’olio di colza e’ un oliaccio di merda che le industrie
    usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che
    rovina il fegato molto lentamente , il secondo e’ che costa poco.
    Costa poco nel senso che all’ingrosso e nei discount il suo prezzo
    oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.

    E quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il tam tam su
    internet” inizia a prendere d’assalto i discount per comprare questo
    olio. Dopodiche’ lo si ficca nel motore.

    Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che l’olio vegetale e’
    leggermente piu’ denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei
    problemi all’accensione. L’ideale sarebbe partire con il diesel
    petrolifero, e poi iniziare con l’olio di semi vari, o l’olio di
    colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e’ testare sul
    vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che
    potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va, poi il 20%
    e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.

    LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in accensione. I
    vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette
    di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci
    potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common
    rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente
    percentuali sempre piu’ alte di olio vegetale.

    Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte,
    ad aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di colza, possono
    costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel…

    Tutto qui, direte voi?
    No, non e’ tutto qui. Perche’ lo stato considera questa cosa una
    truffa, cioe’ un reato. Se voi, cioe’, comprate legalissimamente un
    litro di olio di colza e anziche’ friggerci i calamari lo infilate nel
    serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che
    e’ truffa, perche’ state evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.

    Non importa il fatto che l’automobile sia VOSTRA e anche l’ olio sia
    VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento
    in cui diventa carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise.
    Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino
    nella stufa, sto compiendo una truffa perche’ il resto del carlino NON
    paga l’accisa sui carburanti ad uso domestico.

    Allora, qual e’ il problema? Il problema e’ che il carlino vorrebbe
    dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che
    la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi’, i giornalisti
    sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora
    dicessero che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia
    vantaggiosa.

    Quindi, mi adeguo.

    Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65
    euri al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e’ noto, costa
    MENO di cosi’, allora l’operazione e’ svantaggiosa.

    Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero
    perche’ siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che
    buttate nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha assorbito per
    crescere, e il bilancio per il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi
    mostrano come il tasso di zolfo sia pressoche’ nullo, e le polveri
    sottili siano la meta’ del diesel petrolifero. Siccome inquinare e’
    BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo
    dirvi che usare l’olio di colza e’ SBAGLIATO perche’ rispetta
    l’ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e’ giusto fare.

    Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero di esano
    leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il
    vostro motore non solo durera’ di piu’, ma avra’ una resa migliore e
    brucera’ meno combustibile. E questo, come ci insegnano le vigenti
    leggi, e’ MALE, perche’ dire il contrario sarebbe istigare alla
    truffa.

    La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’ ancora migliore
    rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa
    contro lo stato, e’ ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti
    sappiamo che inquinare e’ BELLO, rende di piu’, e non c’e’ bisogno che
    vi elenchi le insidie del risparmo (pratica immonda e scellerata) e,
    come se non bastasse, e’ una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco,
    la persona in italia le cui gonadi stanno piu’ a cuore a tutti noi.
    Guardatelo: i suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e
    sensuale, l’espressione viva e intelligente: come pensate di dare un
    dispiacere ad un “piezz’e’core” del genere?

    Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche
    consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo
    (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio
    della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l’ho
    detto!), risparmiando per di piu’ di inquinare il pianeta (che come
    sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.

    La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    Aut min conc.
    Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero “annuncio
    funerario” attorno, come nelle sigarette.

    Come mai dico questo? Dico questo non perche’ sia una novita’, ma
    perche’ e’ una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare,
    e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il
    numero di pubblicita’ di aziende che fanno carburanti, e il numero di
    pubblicita’ di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il
    perche’.

    Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe
    fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia’ nota
    a molti) in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e
    che usa il ricatto “non faccio piu’ pubblicita’ sul tuo giornale se
    non dici cosa voglio io”.

    Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo
    articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche’, ma
    a me Siniscalco non fa tanto sesso.

    In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a quello di canapa
    che sono gli ideali, vanno bene anche l’olio di semi di girasole,
    quello di semi vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il costo
    al litro, il che esclude l’olio di oliva, oltre ai problemi legati
    alla densita’.

    Beppe Grillo

  413. stefano cozzi

    perche’ esistono barriere alla microgenerazione… perche’ esistono incentivi per le automibili, per internet, la televisione via cavo… e non per il fotovoltaico, la cogenerazione da condominio!!! solo finanziamenti risicati… perche’ poi il 40% dei finanziamenti per il fotovoltaico sono andati non spesi? perche’ vi hanno partecipato solo interessati a fini elettorali!!!

  414. Federico Boldrini

    Un saluto a tutti coloro che esprimono le loro idee sul blog, estremo palcoscenico di democrazia e un grazie a Beppe Grillo che lo mette a disposizione.

    Ho iniziato a preparare una tesi di laurea in ingegneria ambientale che riguarda la progettazione di un mini impianto che produca energia idroelettrica. Abito a Colle val d’Elsa, un paese della provincia di Siena, dove 800 anni fa alcune persone evidentemente perspicaci costruirono dei canali, chiamate le Gore, derivati dal fiume Elsa, tramite i quali trasformavano l’energia potenziale dell’acqua in caduta in energia meccanica. Oggi il Comune di Colle sta pensando di sfruttare i canali in disuso per produrre energia elettrica e io ho deciso di farci la mia tesi.
    La produzione di energia elettrica tramite piccole turbine, il cosiddetto minihydro, è una delle frontiere energetiche alternative al petrolio.

    L’Italia è il paese europeo a maggior potenziale di sviluppo dei microimpianti e non sono pochi gli enti che decidono di investirvi; in rete ci sono molte informazioni a riguardo.

    L’acqua va dall’alto verso il basso: è un regalo che ci ha fatto la forza di gravità. L’energia si trasforma da potenziale a cinetica, senza costi aggiuntivi da parte nostra.
    Certo non basterà a mandare avanti il nostro sistema, ma tutto fa brodo, basta avere la volontà di spenderci qualche euro in ricerca e sviluppo.

    Forse chiedo troppo

    Ciao a tutti

    federico

    P.S. C’è qualche ragazza della provincia di Siena che vorrebbe conoscermi? Mentre preparo la tesi…

  415. francesco Cuvato

    ciao a tutti.
    volevo chiedere alcune informazioni a coloro che sanno qualcosa sull’olio di colza per i diesel, sapete se funziona veramente come carburante ed effettivamente dopo una vostra prova pratica non danneggia il motore, penso che questo tipo di informazioni possiamo solo passarcele fra di noi.
    sarebbe utile sapere la marca dell’auto sulla quale avete provato, oppure qualunque informazione siete in grado di darmi.
    grazie per qualunque risposta e grazie a Beppe per lo spazio a disposizione

  416. francesco Cuvato

    ciao a tutti.
    volevo chiedere alcune informazioni a coloro che sanno qualcosa sull’olio di colza per i diesel, sapete se funziona veramente come carburante ed effettivamente dopo una vostra prova pratica non danneggia il motore, penso che questo tipo di informazioni possiamo solo passarcele fra di noi.
    sarebbe utile sapere la marca dell’auto sulla quale avete provato, oppure qualunque informazione siete in grado di darmi.
    grazie per qualunque risposta e grazie a Beppe per lo spazio a disposizione

  417. Domenico Falbo

    Il petrolio inquina.
    Il petrolio è causa di guerre.
    Il petrolio è tra le energie forse quella che ‘RENDE’ meno (pensiamo al rendimento) del motore endotermico rispetto all’ elettrico.
    Il petrolio ‘PUZZA’.
    Il petrolio è diventato comunque la nostra droga (come faremo a vivere senza).
    E quant’ altro …………..
    Eppure il potere economico, il potere politico sono gestiti direttamente o indirettamente tramite il petrolio.
    Bisognerebbe studiarne l’ effetto per eliminarne la causa.
    Trovare un degno sostitutito del petrolio (ecologicamente accettabile) che dia a chi ha il potere, il modo di continuare ad esercitarlo.

  418. gori maria elena

    Preparando un esame di storia economica, mi sono accorta di una grande contraddizione: dall’antichità al 1750 circa il progresso ha sempre cercato di sfruttare le fonti energetiche più abbondanti e diverse tra zona e zona, pur con strumenti “arretrati”. oggi, che l’energia solare potrebbe risolvere alcuni problemi, sembra del tutto o quasi ignorata.
    meg.

  419. Arcangelo Ponticiello

    Con riferimento all’energia, nello spettacolo trasmesso in parte su striscia, trovo giusto, soffermarsi, “sull’ignoranza” dei nostri politici, in materia di fonti alternative e, a questo proposito, mi sento offeso nella mia inteligenza, quando parlano di fonti alternative personaggi come pecoraro scanio (in lettera minuscola per evidenziare la piccolezza che rappresenta)che si eregge a palaldino in difesa del mondo, contro chi inquina, ma se gli chiedessero: “che differenza esiste tra un pannello solare ed un pannello fotovoltaico”?Direbbe: “che sono la stessa cosa”. Come possono aiutarci questi politici, i verdi in particolare, se non sanno nulla o quasi di fonti alternative?
    Aggiungo, in ultimo, che in campania il bando per il fotovoltaico e solare, risale a qualche anno fa.
    Grazie.

  420. daniele bartolacci

    ciao beppe, è la prima volta che visito il tuo blog e lo trovo molto interessante in quanto è fonte di notizie non filtrate dal classico giornalismo odierno.

    L’energia è uno dei problemi principali del nostro tempo e diventerà sempre più grave nel futuro.
    Quello che mi chiedo è se sia sufficiente cercare alternative al petrolio…
    Mi spiego meglio: la nostra società è fatta di persone che usano automobili, televisori, telefonini(che necessitano di antenne con le quali comunicare che consumano potenze elevate), PC( chi ha l’ADSL flat spesso tiene acceso il computer 24 ore..) e quant’altro.
    Queste sono tutte cose che consumano energia mica chiacchiere!?!!
    A queste cose nessuno vuole rinunciare, probabilmente neanche gli stessi che si lamentano dell’attuale condotta energetica mondiale ci rinuncerebbero.
    Senza dubbio le fonti alternative ci sono:idrogeno, energia solare, eolica…
    Quello che penso però è che se vogliamo mantenere gli standard attuali di consumi (e spesso ignoranza: come ad esempio non spegnere la lucina rossa del televisore…) risorse come l’energia eolica o solare non sono proponibili se non affiancate da quelle tradizionali.
    Inoltre a volte gli stessi che sostengono l’energia eolica, non sono favorevoli alla costruzione degli impianti perchè deturperebbero il paesaggio(la centrale eolica va fatta dove c’è vento e se il vento sta in una zona di montagna molto carina…).

    Quello che dico è che oltre a lamentarsi bisogna avere una buona educazione “energetica” e purtroppo, nell’occidente del mondo, tale cultura non c’è! (nell’est del modo non c’è l’energia…)

    Con tutto questo, in Italia, parlare di nucleare è quasi reato, si riswchierebbe il linciaggio da parte dei concittadini.
    Concittadini che molto allegramente e pagando, usano energia prodotta dalle centrali nucleari svizzere e francesi che sono a due passi da noi.

    In conclusione, vorrei sapere il tuo parere sul nucleare.
    Sappi che io sono un 24enne che ha solo voglia di farsi un’idea delle varie posizioni sull’argomento e che non ha alcun pregiudizio in nessun campo.
    Spero di non aver annoiato te e i lettori del blog!!
    Alla prossima
    Daniele

  421. Vahid Baharvand

    hai ragione in pieno GIANLUCA! il petrolio sale e la benzian sale… il petrolio scende e la benzina resta uguale! che presa x il culo! ci pigliano tuti x il culo! la pubblicità… gli imprenditori, IL TRONCHETTO DELL’INFELICITà, il berlusca! ma che vadano a dare via il culo

  422. daniele carro

    Ciao Beppe sei rimasta l’ultima persona ad impressionarmi ogni volta che ci fai scoprire qualcosa. Il pensiero che volevo sottoporti è il seguente. Ormai sessant’anni fa una nazione l’america investi miliardi di dollari, assoldò i migliori scienziati del mondo nel progetto manhattan. Sembrava una cosa impossibile e ci vollero anni lavoro duro per ottenere quell0orrpilanaza che fu l’atomica. Tu credi che se ci fosse volontà oggi si potrebbe fare un progetto manhattan per eliminare il petrolio dalle nostre vite?????????’ IO penso di si, ma non so come reagirebbe il mondo e gli equilibri tra nazioni produttrici e il nostro occidente. Resta comunque per me un sogno pensare che gli scienziati riuniti in un grande laboratorio un giorno riuscissero a ridarci la nostra aria.
    Un saluto e l’augurio di andare avanti sempre noi ti sosterremo con affetto.

  423. Carlo Bono

    Caro Beppe,

    ci siamo conosciuti in montagna con Alex e Gino nel 2000…, ero quello delle macchinette elettriche (missione fallita)!
    Purtroppo, come sai, l’ipocrisia è direttamente proporzionale al denaro (o potere), e l’energia alternativa che promuovi da anni non è business paragonabile al petrolio! Nel 1990, lavoravo per Mazda Automobili, presentammo al salone di torino una vettura ad idrogeno perfettamente funzionante…, poi la Ford si è comprata la Mazda e…! Siamo in mano ad una massa di irresponsabili , ma la cosa preoccupante è che li votiamo noi!!!
    Continua le tue battaglie, voce “oscurata” ma credibile e seria, se ad ogni serata anche solo un ragazzo esce con un minimo di consapevolezza forse i miei nipoti hanno quanche speranza!

    Grazie per il lavoro che fai,

    Carlo

  424. Mauro Percivalli

    Bellissimo l’articolo riportato dall’espesso sulle considerazioni di Beppe.
    Peccato che gli diano sempre meno spazi per parlare ma meritava un giusto approfondimento.
    Grande scopera degli olii alimentari che se bevuti tutto bene ma se infilati in un serbatoio si compie un reato.
    La notizia di questi giorni sembra avere avuto un grande successo come se si fosse scoperta l’acqua calda.
    In realtà in alcuni paesi del sud america, le macchine vanno ad alcool di barbaietola o di canna da zucchero ( non ricordo di preciso ) da anni , da quando l’america fa incetta di petrolio e impedisce ai sud americani ( ma che sono COMUNISTI????) di approviggionarvisi.
    Combustibile molto più ecologico, infinito e facile da avere.
    Riflettendo mi è venuta in mente un’altra fonte inesauribile di combustibile natuare e non inquinante, le famose vasche di decantazione degli escrementi di animali, se non sbaglio producono metano!!!
    Questi sono due di molti esempi di produzione naturale di combustibili ma non si intensificano gli sforzi per costruire motori che possano andare con quasti cobustibili naturali, forse perchè farebbe schifo una macchina che vada a gas di M……!!!!
    Un risentirci al prossimo commento by Percy

  425. Gianluca Gherardi

    Ma vi sembra accettabile che una inqualificabile comunità europea si possa permettere di pensare che i forni a legna per pane e pizza siano inquinanti, mentre le auto blu, gli aerei blu e tutti i veicoli blu che loro usano e che noi paghiamo, invece, siano ecologici?
    Vorrei essere all’età della pietra, sì! così potrei lapidare chi se lo merita (metaforicamente parlando, s’intende)

  426. Gianluca Gherardi

    avete visto la stranezza?
    aumenta il petrolio, aumenta il carburante alla pompa. SUBITO!
    Diminuisce il greggio e i petrolieri dichiarano che prima che il petrolio diminuito diventi benzina alla pompa ci vogliono tre mesi. Il tempo giusto perchè la gente dimentichi!!
    STRANO VERO?
    E come mai il cambio Euro Dollaro così diverso da due anni fa non ha contribuito a livellare l’innalzamento del greggio?
    ANCORA PIù STRANO, VERO?

  427. Vahid Baharvand

    ma dico???? io li denuncio! la macchina ad acqua!!!!!!!!!
    grillo… dillo tu… se bollisco un acquario ottengo una zuppa di pesce, ma da una zuppa di pesce non si ottiene un acquario!

  428. ramona monighetti

    Io non vedo l’ora che il petrolio finisca!!! spero non sia come le pietre altrimenti poveri noi moriremo prorio in mezzo alle polveri fini! esauriti i pozzi conosciuti spero non ne trovino altri…il giro d’affari che ruota attorno al petrolio tiene in piedi l’economia mondiale ma con quali conseguenze???!!
    Inquinamento, guerre e miseria per molti.
    È sempre lo stesso discorso: per il benessere di pochi si manda a puttana il pianeta!!!

  429. maurizio ciotola

    Dovrebbero essere quantitativamente più numerose le inaugurazioni di significative interconnessioni tra la nostra rete elettrica nazionale e quella dei Paesi confinanti, o comunque raggiungibili.
    La moltiplicazione di interconnessioni permette di incrementare l’interscambio energetico “liberando” di fatto un sistema chiuso ove la liberalizzazione rimane, nella migliore delle ipotesi, un argomento accademico, oppure, più verosimilmente, una simulazione orchestrata secondo logiche di cartello.
    È indubbio che la Borsa dell’Energia, dove quotidianamente vengono fissati i costi energetici di produzione, ha contribuito a rendere trasparente questo dato, ma di fatto nel sistema elettrico Italiano il suo avvio ha portato ad un sostanzioso incremento del costo dello stesso, indipendentemente dalle oscillazioni dei costi delle fonti primarie (petrolio, gas, carbone).
    Non ho mai compreso se le Società e l’Authority chiamate a governare questo nuovo delicato meccanismo, il Mercato dell’Energia, siano riuscite con regole puntuali, unitamente a deliberazioni sintetiche ed efficaci, a rendere cogenti l’operatività tecnica con le esigenze commerciali.
    Probabilmente oggi esistono dei costi per realizzare questa necessaria coerenza, e questi non sono costi di gestione, ma oneri derivanti dalle incoerenze commerciali, che renderebbero inattuabile l’operatività tecnica.
    Non la liberalizzazione elettrica mai avvenuta, ma la privatizzazione e lo smembramento societario, determinato da una assenza di progettualità di ampio respiro, e soprattutto condotto dentro un quadro giuridico incerto, di cui ancora attendiamo sostanziali integrazioni, ha reso il sistema elettrico, già solido, un ircocervo dalla visibile fragilità.
    E questa fragilità trova una forte origine nell’ulteriore iato creato da pretese economiche, commerciali, e quelle risposte tecniche che la fisicità di un sistema, nato e pianificato per adempiere agli scopi strategici della fornitura elettrica agli utenti, non poteva e non può dare senza opportuni e non gratuiti adeguamenti.
    Adeguamenti, interconnessioni, sviluppi da una condizione esistente non al passo con le attuali esigenze presume una progettualità che non può essere determinata solo da aspetti tecnici specifici, ma necessariamente integrata e legata agli obiettivi strategici della politica energetica nazionale ed europea, ovviamente non sussidiariamente predisposta da una Società per Azioni in cui è assente il Ministero del Tesoro quale azionista di riferimento.
    Lo sviluppo necessario della rete elettrica nazionale, delle sue interconnessioni con l’estero, e marcatamente con le due Isole, unitamente ad una rigenerazione dell’esistente parco di produzione elettrica, risulterebbe già sufficiente a determinare una parvenza di liberalizzazione del mercato elettrico, che diverrebbe realtà con il decremento del parco di generazione di alcuni produttori che, allo stato attuale, costituiscono un potere dominante.
    Una reale liberalizzazione, che conduce ad una effettiva competitività, accompagnata ad un più cristallino quadro normativo, porterebbe ad una inevitabile riduzione dei prezzi offerti nel Mercato dell’Energia; diversamente un intervento legislativo dello Stato volto a sobbarcarsi una parte del costo energetico, per renderlo appetibile e compatibile con le esigenze alle industrie energivore, introduce una “turbativa” che nel tempo determinerà una naturale lievitazione del prezzo offerto dai produttori; una turbativa che i contribuenti pagheranno due volte, prima attraverso la contribuzione medesima e dopo a causa del maggior costo del kWh nella propria “bolletta” di utente elettrico.
    maurizio ciotola
    cagliari, 18.04.05

  430. pietro pinolini

    Perchè molti paesi europei stanno investendo molto su fonti energetiche rinnovabili (penso all’eolica) e noi ancora così poco?
    Io credo che in zone notoriamente ventose come quella di Trieste o le coste della Sardegna, dovrebbero sorgere centinaia di mulini.

  431. enrico tramezzani

    ciao Beppe ,
    sei un grande e continua..

    chicco

    so che sei , se non sbaglio, un erogatore di
    energia in concorrenza ad enel.
    mi dici cosa devo fare per utilizzare la TUA e staccarmi definitivamente da enel ??

    grazie

    chicco

  432. Daniele Walser

    I manager? I manager di oggi sono dei contabili! Per loro un cacciavite corrisponde a 3 Euro. Non si rendono conto che la vite puoi stringerla e allentarla solo col cacciavite. Se ti manca quello, puoi avere i 3 Euro ma la vite non la stringi o la allenti!

  433. Angelo Bonariva

    “Chernobyl non fa testo.Non si può rinunciare ai viaggi aerei solo perchè ne è caduto uno”.Parola di Vittorio Mincato amministratore delegato di Eni.Cosa ne pensate di uno che paragona un incidente aereo a un incidente nucleare(scorie a parte)?Questo signore è un esempio della lungimiranza(o altro) di certi cosiddetti “manager”.Che tristezza!

  434. gabriele motteran

    per quello che riguarda il petrolio, che fine ha fatto il girasole ? dal girasole si puo ricavare un combustibile simile al petrolio , e i campi di girasole restituiscono l’ossigeno e catturano l’anidride carbonica nell’aria completando il ciclo.

  435. Federico Molteni

    Salve a tutti
    Vorrei segnalare questi siti , mi sembrano un buono spunto per quanto riguarda l’energia alternativa

    http://jnaudin.free.fr/
    http://www.forumcommunity.net/?c=627
    http://www.flytrap.it/public/collections/top.htm#mot

  436. Omar Antuzzi

    salve a tutti,

    provate a vedere l’articolo e i relatvi collegamenti riportati nel link seguente,

    http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=853

    ha poco a che fare con il discorso dell’energia, anche se quella nucleare un pò c’entra.

    Saluti
    Omar

  437. marelli valerio

    vorrei installare dei pannelli fotovoltaici sulla mia abitazione,visto i costi abbastanza alti,vorrei dei consigli,sui costi ed eventuali istallatori.grazie.

  438. Alan Ricci

    ENERGIA GRATIS A VITA

    Ciao a tutti,

    al giorno d’oggi ci sono solo 2 alternative per produrre energia Gratis e ILLIMITATA
    1 i sistemi fotovoltaici e derivati
    2 la propulsione magnetica
    la prima ormai tutti o quasi sanno come funziona e le sue grandi potenzialita
    quindi mi fermo sualla 2 che è la mia preferita 😀
    la propulsione magnetica è il futuro, è l’unico sistema che una volta lanciato avrete energia per quasi un miglione di anni;
    e gia avete capito bene ed è pura verita.

    la propulsione magnetica fu inventata da Howard Johnson nel 78 credo
    quest’uomo aveva trovato la soluzione ma purtroppo come per il motore ad acqua creato da Garret nel 32 nessuno gli ando dietro
    d’altronde che volete all’epoca non c’erano i materiali di adesso, e quindi quelle invenzioni fantastique non giravano come dovevano.

    Premetto che qui si parla di agnentare la seconda legge della termodinamica, overo il moto perpetuo.
    Questo sistema è molto semplice,ma anche molto complesso;si tratta semplicemete di un rotore sul quale si piazzano dei magneti tutti girati dallo stesso polo (Nord/SuD) e sullo statore uno o piu magneti a forma di U appiattita con da una parte il polo nord e dall’altra il sud
    in questo modo si esercita una trazione e una propulsione facendo girare l’asse.
    Fin qui tutto semplice, anzi una stupidata;
    infatti se i magneti non sono disposti in una certa maniera con un certo angolo la cosa non funziona, e la difficolta sta proprio qui.
    pero grazie a dei super programmi oggi posissiamo fare delle simulizioni che hanno permesso di trovare il buon angolo e distanze.
    Per far si che si abbia molta potenza e che Funzioni bisogna usare dei magneti al Neodymium chiamati anche magneti in terra rara
    infatti questi magneti sono da usare con Molta cautela data la loro potenza; un pezzo di 60X60X25mm(quasi un pacchetto di sigarette) solleva senza problemi un peso di 300 Kg di ferro.

    Molte persone oggi stanno creando questo tipo di motore e certi sono riusciti a farlo,ma sempre prototipi; bisogna dire che costruire questo sistema è costoso;
    1 i magneti ve li fanno su misura es: per il mio prototipo 20 magneti piccolini(cilindri da 10X25mm) mi son costati 170 euro quindi immaginate per pezzi molto piu grossi

    2 visto che nessuno o quasi ha un tornio e una fresa nel garage bisogna andare in officine apposite che vi faran pagare oro per farvi i pezzi

    se a qualcuno interessa aiutarmi nella creazione di questo prototipo chiamatemi su ICQ: 56583390 o via mail: Stryker@skynet.be

  439. Daniel Walser

    Energia. Come aumentarne la produzione. E se diminuissimo gli sprechi? Perché dobbiamo illuminare a giorno monumenti, piazze, città intere? Qualcuno ha calcolato quanta elettricità occore per illuminare a giorno un campo di calcio? E se le partite venissero disputate di giorno, come un tempo?
    Reti di trasporto, carbone, nucleare, petrolio. In realtà siamo delle bestie! Usiamo l’energia per estrarre il petrolio, altra energia per trasportarlo, altra ancora per raffinarlo. Poi lo bruciamo in motori con un rendimento massimo del 25%(Il resto é calore e ci lamentiamo del riscaldamento globale), trasportiamo elettricità prodotta col carbone e il nucleare con una rete dalle perdite non trascurabili e la usiamo per illuminare le chiese (quanto consumano quei “faretti”?), i campi da calcio, i supermercati, l’aria condizionata (per compensare il riscaldamento globale) e le insegne pubblicitarie. Dopo aver passato la giornata con l’aria condizionata, andiamo a farci una sauna per farci passare il torcicollo…
    Invece dei pozzi petroliferi nei paesi arabi con il sole che hanno potrebbero costruire centrali fotovoltaiche e produrre elettricità. Il terreno finalmente avrebbe ombra. Si potrebbe produrre idrogeno usando l’elettricità e utilizzarlo come vettore di trasporto. É vero, l’idrogeno é pericoloso, ma se saltasse in aria una nave che trasporta idrogeno avremo al massimo l’alta marea ma almeno non nera (inquinamento da acqua distillata?).
    Ma poi, non bruciamo l’idrogeno in motori che hanno un rendimento del 25%. Usiamo motori elettrici e celle a idrogeno. Gli aeromodellisti lo sanno, un buon motore arriva a un rendimento dell 85% e passa. A questo punto il bilancio energetico potrebbe tornare a favore dell’idrogeno.

    Beppe, possibile che quelle teste che dovrebbero saperle queste cose, non ci arrivano?

  440. Mario Sirna

    Salve a tutti,

    a chiunque possa interessare una esaustiva panoramica sull’attuale economia energetica e le sue implicazioni ambientali, vorrei consigliare un buon libro :

    “Dopo il petrolio – sull’orlo di un mondo pericoloso”, di Paul Roberts, 17 Euro.

    (non cancellatemi il post… non è un messaggio pubblicitario e non percepisco provvigioni! 🙂 … ho solo voluto segnalare un libro che aiuta a focalizzare la nostra realtà attuale, cosa ci ha portato qui e quali sono gli scenari futuribili da qui a 20-30 anni.
    Vorrei veramente farne una sintesi, ma sarebbe estremamente riduttivo. Ad ogni modo, per cosi com’è è impostato il sistema, continueremo ad usare il petrolio perchè è molto economico.
    All’età della pietra non esisteva economico ancora un sistema cosi complesso, cosi intrecciato e interessato a difendersi.

    Nel libro pero’ c’è una grave lacuna : non viene menzionato l’ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor).

    La risposta al problema energetico potrebbe arrivare entro 30 anni.
    Unione Europea, Stati Uniti, Russia,Cina, Giappone e Sud Korea da alcuni anni si stanno scornando per stabilire un sito per la costruzione del primo reattore a FUSIONE nucleare.
    Dei prototipi sono già stati costruiti in passato, ma l’energia elettrica prodotta era INFERIORE a quella necessaria per i campi elettromagnetici del plasma… questi reattori erano utilissimi per esperimenti scientifici, ma di valore commerciale nullo.

    Quello che devono costruire (maggiori informazioni su http://www.iter.org), invece, sarà il primo di una nuova generazione. Il tipo di scorie che produrra saranno radiattive per 5/10 anni e il funzionamento è totalmente diverso da quello delle centrali a fissione (non facciamoci prendere dal panico demonizzando una tecnologia in fase embrionale!!).

    Link collegati :
    http://www.iter.org (sito ufficiale)
    http://www.efda.org (European Fusion Development Agreement)
    http://www.itercad.org (sito del “candidato europeo” per la costruzione del reattore).

    Attualmente questo consorzio di 6 paesi si è bloccato sui negoziati : Stati uniti, Sud Korea e Giappone vogliono che il reattore venga costruito a Rokkasho-Mura (Giappone). Gli altri (EU, Russia e Cina), hanno votato per la Francia.

    I negoziati sono in fase di stallo, e se entro Luglio non sarà presa nessuna soluzione, l’Unione Europea costruirà da sola il reattore. Costo previsto : 10 miliardi di Euro… paragonabile al ponte sullo stretto di Messina, a cui non frega una mazza a nessuno!!

    http://www.google.com/search?hl=en&q=what+is+ITER

    Per notizie fresche-fresche su questo ITER, consultare lo Europe Media Monitor :

    http://press.jrc.it/NewsBrief/alertedition/en/ITER.html

    ok, basta, credo di aver scritto abbastanza.
    Sperando di avervi allietato col mio post vi saluto.

    Mario

    PS per Beppe Grillo : l’ho vista sulla TSI1 … fenomenale, complimenti.

  441. saverio aiolfi

    per roberto paris: ho letto in un tuo post che hai 12 giga di documentari in dvx, potresti mandarmi una lista? sono molto interessato. la mia mail è gothicdream99@hotmail.com
    grazie

  442. Carlo Giangregorio

    In risposta al messaggio di Andrea Crescini a proposito dei rimborsi ENEL per il black out del settembre 2003: purtroppo temo che non sia più possibile….questa opportunità si ha solo entro i trenta giorni successivi all’evento…..quindi credo saranno rimborsati solo coloro che hanno fatto la richiesta entro il 30 Ottobre 2003…chiedo comunque conferma a chi ne sappia di più per esperienza diretta. Beppe ti ho visto a Livorno…sei grandissimo…

  443. Paolo Razzini

    Vorrei Replicare a Ugo Frigerio:
    Quello che hai detto sulle discariche è vero il tuo ragionamento dal punto di vista tecnico/ambientale è perfetto!, sono abominevoli, però alcuni le considerano come centri di raccolta dei rifiuti “da essere riciclati”.
    Non sò fino a che punto si possano spingere per definirle in questo modo, io personalmente le considero piuttosto un “Rimandare il problema” ossia: il problema sappiamo che esiste, c’è, ma per il momento visto che la gente nn vuole nè fare la raccolta differenziata, nè le città vogliono fare piccole cose, come installare “cestini tematici” al posto del singolo enorme cestino urbano, allora prendiamo tutti questi “effetti collaterali” del consumismo e lì mettiamo lì in attesa di “Tempi migliori”…
    E’ vero, sono una mostruosità dal punto di vista umano, ma tuttavia costruire gli inceneritori ben fatti (senza poi parlare del teleriscaldamento, ottimo, ma per portarlo bisogna squarciare le strade o costruire megatubi superficiali) costa un mare di soldi…una discarica è un posto dove vengono accumulati i rifiuti in maniera economica!, dove però vengono spesi anche dei soldi per eliminarli! L’ idea mia ,a monte, sarebbe di fare come nei paesi della Scandinavia, dove vi è un uso “INTELLIGENTE” dei rifiuti, se ognuno effettua la sua parte siamo a cavallo.
    Se la norma è semplicemente “detta” e imposta ad una persona, sta sicuro che ci sarà una percentuale alta della popolazione che non la eseguirà, e che magari trascinerà l’ altra parte della popolazione!! (che magari fa le cose bene!) Quindi una norma deve essere “assimilata” e assorbita dall’ individuo, allora si che le cose cambiano!!! Una persona non si disfa la casa solo per divertimento o negligenza, perchè poi sà che si taglia le paxxe!! Allo stesso modo, se una persona assimila la norma e la esegue sempre (o quasi, dopo diventa come lavarsi i denti la sera, lo fai sempre) allora si che le cose cambiano!!
    Per cambiare non bisogna costruire nuovi inceneritori nè nuove discariche, ma partire dal singolo e si può fare! tuttavia la theoria degli inceneritori non la boccio assolutamente…

    P.s.
    Asp,forse al sud ci servirebbero un pò di inceneritori, ma non li vogliono!
    Però alla fine hanno ragione, nelle loro discariche non ci vanno nemmeno i topi dal tanto che sono inquinate, figurarsi i controlli sugli inceneritori!!! Secondo me tolgono i filtri e li rivendono al mercato nero per farci i filtri delle sigarette!!! Scherzi a parte, è irrazionale spedire i rifiuti ad essere smaltiti in Germania pagandoli, quando loro fanno delle manifestazioni perchè non voglio avere troppe discariche e inceneritori, ma prima di dire che ne hanno troppi…quanti ne hanno e come sono gestiti??

    E’ certo che la luce arriva prima del suono, alcune persone le vedi brillare prima di averle sentite parlare. O.Wilde

  444. gilda prato

    Salve,
    qualcuno mi può dare informazioni sulle ditte commercializzano macchinari che trasformano l’acqua distillata in idrogeno e ossigeno.

    Saluti Gilda

  445. Andrea Crescini

    Vi ricordate il black out di un anno e mezzo fa (28 settembre 2003)? (Io si perche’ era la sera del mio matrimonio….)
    Beh, l’Enel e’ stata costretta a risarcire i consumatori, e ha stabilito una cifra forfettaria di Euro 25,82 , per ogni utenza. Ma la gente non lo sa percio’ chi vuole il rimborso puo’ scrivere una richiesta di rimborso diretto sulla prossima fattura , appellandosi alle delibere 201/1999 e 220/2002 dell’Autorita’ per l’energia ed il gas che stabiliscono le misure dell’indennizzo per eventi che abbiano prodotto disagio e danni ai clienti.
    Andrea Crescini
    P.S. il fax dell’ENEL e’ 800900150

  446. Edy Rossi

    Ciao a tutti
    e soprattutto GRAZIE Beppe x quello che fai x noi…
    volevo aggiungere qualcosa sull’energia e discariche, parto da qui:
    “L’inceneritore è l’unica alternativa alla discarica!!!..”
    Non è così, c’è un altra alternativa ed è la riduzione dei rifiuti! Probabilmente non sarà possibile portarli a ZERO ma ridurli si…
    Signori fate la spesa??? Ma vi accorgete che il “sacco viola” lo si riempie proprio dopo aver fatto la spesa???? La soluzione c’era già abbiamo girato la faccia dall’altra parte facendo finta di non vederla! ES: il Latte in bottiglia di vetro o policarbonato invece che nel tetrapak (Beppe l’avevi detto nello spettacolo che hai fatto sulla RAI) e si potrebbero trovare migliaia di cose con la stessa filosofia.
    In tema di energia c’era anche un tizio qui in italia negli anni 80 che aveva inventato un processo x convertire spazzatura in petrolio, ovvio non di prima qualità, ma se mischiato col petrolio “originale”, poteva essere raffinato e riutilizzato.. che fine ha fatto??? l’han cacciato e mi pare che sia finito in svizzera!
    Il carbone… ma per l’amor di Dio evitiamo di usarlo… il carbone bruciato genera fumo radioattivo!!!! Due conti molto spannometrici fatti alle superiori con un professore di tecnologie (Beppe con le tue conoscenze verifica questa cosa x noi). Per avere l’energia prodotta da 1Kg di uranio ci vogliono 20 tonnellate di carbone e ogni kg di carbone bruciato genera appunto fumo nocivo… Se non ricordo male questo era a spanne il risultato del calcolo fatto (parlo di 15 anni fa circa… e chi si ricorda di preciso).
    Sono profondamente convinto che le soluzioni ci siano ma il business la fa da padrone è questo quello che ci sta portando allo sfascio…
    Sono anche MOLTO preoccupato non tanto per l’economia ma per il nostro pianeta che si sta deteriorando, se si aprono programmi di carattere scentifico si parla di surriscaldamento del globo, foreste abbattute, del clima impazzito, ozono e tante altre cose che sinceramente fanno accapponare la pelle e penso che mondo consegno a mio figlio/a che nascerà a Luglio???

    Ciao a tutti un grosso abbraccio e un Grazie al mitico Beppe Grillo

    Edy

  447. luca frediani

    io “vado a colza”

    non aggiungo altro

  448. vahid baharvand

    Vorrei rispondere a Paolo Razzini:
    L’inceneritore è l’unica alternativa alla discarica!!! Vorrei fare notare che la domanda di energia elettrica è sempre la stessa: se possiamo in parte soddisfarla bruciando rifiuti, non vedo xchè dovremmo invece lasciare lì i rifiuti e comprare petrolio (xchè l’Italia va ancora a petrolio, a differenza degli altri che vanno a carbone).
    La discarica è la cosa più abominevole che società evoluta possa tollerare! Abbiamo combustibile che non usiamo ma… chi dice che le discariche non inquinano?? la discarica, dopo anni, inizia inevitabilmente a trasudare sostanze non certo benefiche, e queste sostanze finiscono nel suolo, nelle falde acquifere ecc ecc.
    Vorrei ricordare che, essendo gli inceneritori visti di mal’occhio dall’opinione pubblica, la legge è estremamente severa riguardo ale emissioni di questo tipo di impianti.
    A Brescia esiste un inceneritore che oltre a produrre energia elettrica produce CALORE che tramite il teleriscaldamento viene portato a un intero quartiere: risultato: nessuno ha più la caldaia! e solo Dio sa quanto inquinano le caldaie domestiche.
    Molto a spanne: a Bologna (dove studio Ingegneria energetica) gli inceneritori ci sono e i camion che trasportano i rifiuti dopo averli prelevati dai cassonetti INQUINANO 10 VOLTE PIù CHE L’INCENERITORE CHE BRUCIA GLI STESSI RIFIUTI.
    Se si vedesse un moderno inceneritore (anzi… termovalorizzatore) si vedrebbe che circa il 75% del volume della struttura ingloba gli impianti di abbattimento inquinanti dai fumi, mentre solo il resto è caldaia pura e semplice….

  449. Paolo Razzini

    Ciao a tutti, concordo pienamente con quello che ha detto Ugo Frigerio, riguardo al nucleare e riguardo al carbon fossile…
    Per quanto riguarda l’ Acqua e gli Inceneritori non sono molto d’ accordo…
    L’acqua, sì è un bene di tutti e va un minimo razionata, ma io credo che farla pagare sia un modo meschino per accaparrarsi del Denaro, facendo perno sul fatto che ad ogni persona serve l’acqua per vivere, essi ci guadagnano e guadagneranno sempre un mucchio e un mare di soldi!!

    Più andremo avanti più sarà così! L’ideale non sarebbe porre dei costi all’ acqua, ma porre dei limiti a NOI, bisogna porre dei freni al nostro sviluppo demografico, ora! uno dei tanti rischi rischio è che tra qualche decennio si faranno delle guerre improntate sulla conquista delle acque “Dolci” rimaste…E’ estremamente irrazionale!
    A meno che, non si sviluppino e si moltiplichino le centrali di desalinizzazione sul mare…Non ce ne rendiamo conto ma, l’acqua sta sparendo abbastanza velocemente, direi in maniera esponenziale…Ma che cosa si fa? la si cerca di renderla disponibile solo a pochi?
    Signori il 70% della sup. terrestre è ricoperto d’ acqua! Bisogna solo cercare di “Raffinarla”…Ecco il Punto!!! Diminuire la gente sulla terra, e cercare di gestire in maniera “RAZIONALE” non “SPECULAZIONALE” l’ acqua per ogni persona sulla sup. terrestre!il problema non è porre dei prezzi all’ acqua,ma porci delle regole noi!Il primo passo lo dobbiamo fare noi!, non ho detto che è semplice, ma è possibile! la terra è nostra!

    Per quanto riguarda gli inceneritori, lo stato può anche intervenire, ma se le restrizioni di emissione stabilite dallo stato sono permissive? Non nego il fatto che producano energia e che riducano i rifiuti, fisicamente (cosa a mio avviso abbastanza sentita nel Sud della Penisola, dove per installare delle discariche sono piuttosto problematici!!!) ma inquinano pur sempre parecchio, e poi riguardo ai sistemi di riciclaggio..costano parecchio! Bisogna costruire e spendere un mare di soldi perchè noi non abbiamo più l’ educazione!!
    Siamo dei Barbari! cosa ci costerebbe in casa nostra porre un sacchetto con l’ alluminio, uno con la plastica e uno per la carta? Senza parlare dei residui delle Verdure e Frutta!(

  450. Irene La Rovere

    **********ATTENZIONE ALLE BUFALE**********

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    Olimpo Flash Rimborsi blackout, inutili quei fax all’Enel
    Un appello invita a inviare all’Enel una richiesta di rimborso per lo storico blackout del 28 settembre 2003. L’Autorità per l’Energia smentisce

    [ZEUS News – http://www.zeusnews.it – 17-03-2005]

    L’utente non avrà rimborsi per il blackout del 28 settembre 2003
    Un appello in forte circolazione in questi giorni invita tutti i consumatori italiani a mandare un fax all’Enel chiedendo un rimborso di 25,82 euro per il ben noto blackout nazionale del 28 settembre 2003. Secondo il testo dell’appello, “l’Enel è stata costretta a risarcire i consumatori, e ha stabilito una cifra forfettaria di 25 euro, per ogni utenza. Ma la gente non lo sa !!!”. Per facilitare gli utenti, l’appello viaggia accompagnato da un allegato PDF, costituito da un modulo preimpostato di richiesta.

    Il modulo “chiede la corresponsione dell’indennizzo automatico ai sensi delle delibere dell’Autorità per l’Energia elettrica ed il gas n. 201/1999 e n. 220/2002 nella misura forfettaria di € 25.82… Il rimborso potrà essere effettuato con conguaglio nella prossima bolletta.”

    Purtroppo secondo l’Autorità in questione le cose non stanno come le presenta l’appello. Nonostante le iniziative promosse inizialmente anche da alcune associazioni di consumatori, la strada per un rimborso non sembra essere quella indicata dall’appello e dalle associazioni stesse.

    Infatti l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha pubblicato, il 2/10/2003, un comunicato stampa nel quale segnala di aver inviato “una lettera ai Presidenti delle associazioni dei consumatori che illustra i provvedimenti dell’Autorità in materia di rimborsi agli utenti del servizio elettrico e chiarisce la loro non applicabilità nel caso del blackout del 28 settembre.”

    “La lettera” prosegue il comunicato “intende fare chiarezza a fronte del diffondersi di informazioni incomplete o errate sulla possibilità per l’utenza di ottenere indennizzi automatici in base a disposizioni dell’Autorità.” Secondo l’Autorità, le delibere citate nell’appello non riguardano il caso di un blackout generale, come dettagliato nel comunicato: “La delibera 220/02 relativa agli standard di qualità commerciale prevede indennizzi automatici per i clienti esclusivamente in caso di mancato rispetto dei tempi massimi previsti dall’Autorità per alcune prestazioni richieste dai clienti” fra le quali non c’è l’interruzione da blackout.

    Inoltre “…. La deliberazione dell’Autorità n. 202/99 (oggi delibera 155/02), relativa alle interruzioni del servizio elettrico, non prevede indennizzi automatici per gli utenti a fronte di singoli eventi di interruzione… dalla regolazione della deliberazione n. 202/99 sono escluse le interruzioni aventi origine sulla rete di trasmissione nazionale (come il blackout del 28 settembre), oltre alle interruzioni attribuibili a forza maggiore o a responsabilità di terzi.”

    Insomma, quelle indicate dall’appello non sono le norme sulle quali far leva per richiedere un rimborso: per cui mandare un fax all’Enel con una richiesta formulata come nell’appello è inutile. Tuttavia, prosegue il comunicato, rimane aperta la strada della richiesta individuale di danni: “Il cliente finale che ha subito un danno a seguito del blackout del 28 settembre scorso può sempre rivolgersi alla magistratura ordinaria che ha la competenza a pronunciarsi in merito all’accertamento delle eventuali responsabilità e alla quantificazione dei danni subiti.”. Dovrebbe essere possibile ricorrere al giudice di pace.

    L’ADUC ha comunque avviato una causa “pilota” il 2 agosto 2004, depositando presso l’ufficio del giudice di pace di Firenze una citazione in giudizio contro l’Enel, chiedendo che “il gestore elettrico sia condannato a pagare la somma di euro 25,82 quale risarcimento del danno subito in seguito all’interruzione dell’erogazione della fornitura dell’energia elettrica per un periodo ininterrotto superiore a 90 minuti il giorno 28 settembre 2003.”

    L’ADUC nota inoltre che “L’Enel ha più volte pubblicamente sostenuto di non avere responsabilità per quei fatti”, atteggiamento condiviso con altri gestori, ma “il Rapporto della Commissione di Indagine, istituita dal ministero delle Attività Produttive il 29 settembre 2003, ha concluso attribuendo al gestore la responsabilità del fatto”.

    In attesa di sviluppi di questo caso, anche l’ADUC conferma che è ormai inutile inviare il fax suggerito dall’appello, perché sono scaduti i termini per la presentazione della richiesta di rimborso.

    Su un versante meno elettrico e più informatico, è interessante notare che anche i documenti Acrobat, come quelli di Word, possono contenere alcuni dati riservati distribuiti involontariamente: è infatti sufficiente usare l’apposita funzione di Acrobat Reader per scoprire che il documento è “firmato” da una certa Giuliana ed è stato creato il 28 febbraio 2005, usando Microsoft Word e partendo da un documento di nome indennizzo.doc su un computer che usa PDFWriter 5.0 per Windows NT. Non sono informazioni top secret, ma è comunque sicuramente più di quanto Giuliana volesse probabilmente far sapere.

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    Paolo Attivissimo – Quelli di Zeus

  451. Corrado Lenzo

    ULTIMISSIME SULL’OLIO DI COLZA!

    UTILIZZO DELL’OLIO DI COLZA IN SOSTITUZIONE DEL
    GASOLIO DA AUTOTRAZIONE
    L’Agenzia delle Dogane informa che l’utilizzo di oli vegetali come
    quello di colza in autotrazione è sottoposto a pagamento dell’accisa.
    Per cui, in base all’art. 21 del Decreto legislativo n. 504 del 26/10/1995, è
    tassato come carburante qualsiasi altro prodotto destinato ad essere
    utilizzato, messo in vendita o utilizzato come carburante o come additivo
    per accrescere il volume finale dei carburanti.
    In base all’art. 40 del decreto sopra citato è punito con la reclusione da
    sei mesi a tre anni e con la multa dal doppio al decuplo dell’imposta
    evasa, non inferiore in ogni caso a € 7.500,00, chiunque destina ad us i
    soggetti ad imposta o ad a maggiore imposta, prodotti esenti o ammessi ad
    aliquota agevolata. Ne consegue che l’utilizzo di oli vegetali come l’olio di
    colza senza l’assolvimento dell’imposta è punito ai sensi dell’articolo di cui
    sopra.
    COMUNICATO STAMPA – AGENZIA DOGANE – 12 APRILE 2005

  452. Fabrizio Barabba

    Ciao,
    vi mando il modulo per chiedere il rimborso all’Enel per il black-out del 2003.Usatelo!!

    BLACK-OUT DEL 28 SETTEMBRE 2003 – RICHIESTA DI INDENNIZZO

    Con delibere dell’Autorità per l’energia ed il gas n. 201/1999 e n. 220/2002 sono state stabilite le misure dell’indennizzo per eventi che abbiano prodotto disagio e danni ai cittadini.

    La misura forfettaria è stabilita in Euro 25,82

    Spett.le ENEL
    Fax n. 800900150

    Il sottoscritto ____________________ nato a ________________________ il ____________ residente in ______________________ alla Via _________________ n. _____, numero cliente _________________________

    CHIEDE

    La corresponsione dell’indennizzo automatico ai sensi delle delibere dell’Autorità per l’Energia elettrica ed il gas n. 201/1999 e n. 220/2002, nella misura forfettaria di Euro 25,82 (venticinque/82) a causa del black-out verificatosi il 28 settembre 2003.

    Il rimborso potrà essere effettuato con conguaglio nella prossima bolletta.

    Distinti saluti

  453. Ugo Frigerio

    Caro Beppe,
    chiedo scusa se gli argomenti che voglio trattare fossero già stati trattati in precedenza, ma purtroppo leggere la montagna di messaggi postati in precedenza è davvero stancante.

    Per quanto rispetti i pareri delle persone capaci di ragionare non posso fare a meno di dissentire su alcuni tuoi discorsi
    Tanto è stato detto a proposito del carbonfossile e tanto ci sarebbe ancora da dire. Il risultato in ogni caso è che è una fonte energetica da sostituire nel più breve tempo possibile. storicamente necessitano circa 100 anni per un effettivo cambio della fonte enrgetica predominante a livello planetario dalla scoperta della nuova fonte[forza animale – carbone – petrolio]. l’impellente necessità della società moderna di trovare una nuova “energia” implica tempi brevissimi e dunque l’intensificazione dello sfruttamento di un’energia che già conosciamo. benchè relativamente “pulite” le fonti di energia alternativa e rinnovabile, quali la solare, l’idroelettrica, l’eolica, oggettivamente risulterebbero insufficienti ai fabbisogni crescenti mondiali anche se avessero un’impennata nell’applicazione [oggettivamente sono sistemi che produrrebbero un’esigua quantità di energia con le conoscenze attuali]. Ancora una volta, durante i tuoi spettacoli ti sei scagliato, anche se stavolta moderatamente, contro il nucleare. PERCHè? fai ancora riferimento alle votazioni avvenute in Italia 20 anni fa portandole come esempio di cività da ammirare… ma i tempi cambiano, le conoscenze tecniche migliorano di molto gli standard di sicurezza. Non sarebbe, forse, il caso di riconsiderare, almeno in parte, le tue posizioni verso questo tipo di energia, a mio parere, oggi, unica reale alternativa al monopolio del carbonfossile e a quelle “sette” che lo custodiscono gelosamente?

    Altro problema: spesso l’informazione parziale è capace di essere più dannosa della disinformazione. Da quanto ne so [e spero vivamente di trovare qualcuno in grado di smentirmi validamente] l’energia elettrica che tu usi per la tua macchina che porti ad esempio viene prodotto da carbonfossile… secondo il II prioncipio della termodinamica ogni trasformazione dell’energia comporta una dispersione dell’energia per cui se in una macchina normale dal carbonfossile produci energia meccanica hai una certa dispersione in 1 solo passaggio. ma se da carbonfossile produci energia elettrica e da questa produci energia meccanica… non aumenta l’energia dispersa?

    Inoltre, ce l’hai a morte con gli inceneritori. ma che ti hanno fatto? Oggi, laddove risulta impossibile una valida differenziazione dei rifiuti e successivo riciclaggio, potrebbero essere utilizzati come fonte energetica a bassissimo costo e, se opportunamente monitorati i filtri per l’abbattimento dei fumi e i siti di stoccaggio e depurazione dei fanghi risultanti, a basso impatto ambientale. Perchè battersi contro certe idee e non battersi affinchè vengano effettivamente rispettati i parametri di sicurezza adeguati?

    In ultimo l’acqua: bene di tutti, essenziale per tutti! non sarebbe giusto farla pagare neanche 1 centesimo perchè fondamentale alla vita di ogni individuo… ma sai quanto costa l’acqua??? è una risorsa rinnavabile in tempi lunghissimi: i tempi di permanenza dell’acqua nel sottosuolo possono essere anche di millenni. inquinare o sovrasfruttare le falde per una domanda crescente legata al basso costo dell’acqua o per un mancato controllo mina alla base il futuro di questa risorsa per l’immediato futuro. ok, è un’onta per il buonsenso far pagare l’acqua o metterla in mano a privati e trattarla come se fosse la coca cola, ma è un abominio maggiore sprecarla e continuare a “mungere” le falde con il terribile alibi che abbia un basso costo. per quanto è necessaria e per quanto effettivamente costa ripristinarla (in tempi geologici e tramite l’intervento dell’uomo[estrazione-depurazione…]) l’acqua oggi è svenduta. è mantenuta artatamente a costi infimi e non viene investito pressocchè nulla per garantirla nel futuro. Ancora una volta ciò che sembra ottimo superficialmente potrebbe non esserlo ad un’analisi più approfondita

    In ogni caso ti ammiro e ti ringrazio, caro Beppe, per offrire tanti spunti di riflessione e di discussione

  454. Ivano Cusumano

    Ciao Beppe,
    ti scrivo per avere un chiarimento riguardo a un commento che ho sentito fare al direttore di 4ruote in un intervento a rai 3. In breve sosteneva che l’olio di semi per friggere andava bene per i vecchi motori diesel, mentre con i motori diesel di ultima generazione bisogna andarci cauti, nel senso che bisogna utilizare l’olio di semi trattato opportunamente per essere usato come combustibile, sia perchè, il normale olio di semi, inquinerebbe di più sia perché a lungo andare danneggerebbe i sofisticati iniettori dei nuovi motori diesel. Puoi chiarmi meglio la cosa?
    Poi avevo un altro quesito. La mia famiglia possiede un po’ di terra comprata con un’intera vita di sacrifici da parte dei miei genitori e coltivata soprattutto a viti. E’ da un pò di anni che vorrei convertire parte di essi alla coltivazione di piante per la produzione di ecodiesel. Quello che ti chiedo è se sai quali sono le aziende disposte a comprare, almeno inizialmente, il raccolto per la produzione di olio, dato che mettere su un frantoio (non so se si chiama così anche per la produzione di olii diversi dall’olio d’oliva) costa parecchie migliaia di euro.
    Tu che dici? Conviene buttarsi in questo “campo”? Considerando che siamo solo dei piccoli proprietari terrieri, anzi in realtà lo è solo mio padre, dato che io mi sono trasferito a Milano per cercare un lavoro.

  455. Fabrizio Barabba

    Ciao a tutti,
    in riferimento all’articolo di Beppe sull’utilizzo dell’olio di colza volevo mettere a disposizione di tutti il link dell’agenzia delle dogane uscito il 12 Aprile dove tramite comunicato stampa si comunica che l’olio di colza ed affini sono soggetti ad accisa:
    http://www.agenziadogane.it/italiano/cs/2005/04/12e.pdf

  456. Carlo F. Gnecchi

    Un benzinaio mi ha detto che le compagnie petrolifere hanno imposto ai benzinai l’uso di guanti di gomma quando fanno benzina ai clienti. Ciò per limitare i rischi di malattie (?) date dal contatto con la benzina ecc. In effetti se leggete sulle colonnine dei distributori c’è un minuscolo cartellino che ci dice che la benzina provoca il cancro (non è una novità). Immagino che lo provochino anche i vapori di questa che hanno quel buon odore che sento sempre quando faccio il pieno da me x risparmiare (senza guanti) Negli Stati Uniti ho notato che quando faccio benzina nn si sente odore. Forse perchè le “pistole” sono dotate di una “proboscide” a fisarmonica che si adatta al buco del serbatoio in pratica sigillandolo e non facendo disperdere i vapori. Perchè da noi non è così?

  457. Vahid Baharvand

    vorrei dire una cosa sulla macchina ad aria compressa: è una puttanata mostruosa!!!!!!!!!
    non tanto l’auto in se, ma il fatto che x comprimere l’aria inquino quanto far funzionare un’auto convenzionale!

  458. Alessandro Giandoso

    GRANDE BEPPE
    nel nostro ben amato stivalone c’è un buco tecnologico.
    O forse il buco c’era ma qualcuno l’ha nascosto.
    Mi riferisco ai motori STIRLING. Non vorrei fare pubblicità ma se andate a vedere il sito della sunpower…
    in italia chi li usa? chi li fabbrica o commercia?
    Propongo uno stirling sul muro del pianto.
    E non mi dite del solito modellino che sta nel palmo della mano; parlo di motori che producono anche 30 Kw con la legna con generatore elettico lineare (come quello di alcune torce elettriche).
    Sappiatemi dire. Saluti

  459. mirco federici

    Qualche precisazione che mi sento di dare sul Biodiesel e sugli oli vegetali:
    premetto che sono un ricercatore dell’Università di Siena, sono un chimico,
    e mi occupo di sviluppo di filiere di energia rinnovabile.

    Fatta questa premessa vorrei fare qualche precisazione rispetto ad alcuni posts che ho letto, e alle tante voci che girano:
    l’olio di colza, e l’olio di girasole (a differenza del biodiesel che è un
    prodotto raffinato) contengono glicerina ed altre sostanze cerose, che si
    depositano sugli iniettori causando un “imbrattamento precoce”. Parlo per
    esperienza, perchè abbiamo fatto esperimenti sulla mia Fiesta diesel del
    1998.
    Questo vuol dire che non rompete il motore, ma semplicemente che lo sporcate
    velocemente ed ogni due tre pieni al massimo, dovete usare dei prodotti che
    puliscono tutto il sistema di alimentazione al costo di 15 euro in più (gli
    additivi più economici non fanno niente). Se la vostra auto è vecchia (5
    anni in su), considerate che al primo pieno di olio di colza, tutti i
    depositi del serbatoio si scioglieranno per andare a lordare
    irrimediabilmente flitri ed iniettori.
    Per evitare tutto questo si può usare l’olio in miscela con il gasolio ma
    fino ad un massimo del 5% in inverno, e del 10% d’estate. La differenza è
    dovuta ovviamente alla temperatura.
    Sulle moderne common rail non consiglierei di utilizzarlo invece, perchè la
    glicerina che si deposita molto velocemente potrebbe provocare l’intasamento
    degli iniettori, e vista la pressione di 200 bar, si potrebbe rompere la
    pompa d’iniezione, che non vi costa meno di 1000 euro.
    Altra piccola precisazione: l’olio di colza ha un potere calorifico
    inferiore (ovvero, in soldoni, il contenuto di energia ) pari a circa 37
    MJ/kg contro i 44 MJ/kg del diesel. Cosa vuol dire? Vuol dire che c’è
    bisogno di più olio di colza a parità di km percorsi.

    Ma il dramma è questo: seppure l’olio ed il biodiesel non provochino aumento
    della CO2 ne di altre sostanze, NON è POSSIBILE IL LORO UTILIZZO SU LARGA
    SCALA: per produrre una tonnellata di olio ci vuole infatti in media un
    ettaro all’anno coltivato a colza o a girasole.
    Se considerassimo il consumo di gasolio italiano del 2000, allora per
    passare all’olio di colza, dovremmo pensare di coltivare circa il 60%
    dell’intera superficie italiana a colza. Immagginatevi quindi le alpi
    coperte di colza, gli appenni coperti di colza, le città coperte di colza,
    le foreste abbattute per coltivare la colza.
    Insomma la colza va bene per mercati di nicchia, o per farsi un pieno una
    volta tanto….

    Chiaramente Siniscalco tutto questo non lo sa: la carbon tax sul biodiesel è
    una assurdità ed una menzogna in ogni caso, dato che la CO2 in questo caso
    non c’è.
    Saluti

  460. Giovanni e Sandra Brambilla

    beppe, guarda questo ariticolo sulle lampade LED – http://www.rolexawards.com/laureates/laureate-67-irvine_halliday.html

    hai ragione tu, siamo dei tonti, abbiamo tutto a portata di web e neanche lo sappiamo

  461. Marco Cavallo

    Informazioni aggiornate sulla tecnologia ad aria compressa le trovate sul sito ufficiale di MDI http://www.mdi.lu (in francese) e sul sito di Eolo Energie http://www.eoloenergie.it (in italiano). A detta dei progettisti lo sviluppo dell’auto è in fase avanzata ma per l’effettiva commercializzazione bisognerà attendere almeno fino al 2006.
    Nel frattempo a gennaio è stato presentato il gruppo elettrogeno e il 20 aprile prossimo a L’Aquila verrà presentato un trattore industriale ad aria compressa.

  462. gianni brozzi

    Scusate se rompo (o meglio gonfio) i marroni con sta’ macchina ad
    aria compressa ma perchè nessuno ne parla ???
    Sarà una bufala?? Non lo so ma varrebbe la pena di approfodire
    Per informazioni guardate su questo sito
    http://www.ecplanet.com/canale/tecnologia-2/veicoli-78/0/0/7330/it/ecplanet.rxdf Sarei felice se si aprisse una discussione in merito.
    Ciao a tutti

  463. massimo bracchetti

    Che cosa ne è del biodiesel? Sò che l’unica ditta esistente nel centro è o meglio era in Umbria ma ha chiuso x problemi economici ????
    Un amico che ho in Germania (a Monaco) mi ddice che lì c’è il biodiesel.Ce la farò a farlo da solo? Ho sentito in tv un esperto di 4ruote che affermava l’esistenza di problemi a lungo andare x le auto in caso di solo utilizzo di olio di colza e che sarebbe opportuno fare 80% di olio di colza e 20%di gasolio.Che dobbiamo fare insomma????? Massimo Bracchetti

  464. Paolo Razzini

    Pensieri Razionali di un Irrazionale Pt. I

    …uno sfogo iniziale

    Ragazziiiiii, io vi invito alla realtà, per non stravolgere il sistema energetico e passare ad una “Internet Energetica” la strada è piuttosto lontanuccia, ma ci si può arrivare tranquillamente., tramite cambiamenti…ma li vogliamo davvero questi cambiamenti….?
    A mio Avviso riattiverei la questione oramai assopita nella testa degli italiani del Nucleare…Il 30% della nostra energia utilizzata per i nostri scopi deriva dal Nucleare…ESTERO!!! Ma vi rendete conto? E poi ci lamentiamo delle bollette!!! Ma è ovvio!!! Se al posto di governanti abbiamo dei ciarlatani che pensano a farsi le leggi per salvaguardarsi e basta vi pare una cosa giusta?
    la cosa non mi piace a Priori, ma ci sono anche altre cose che vorrei parlare…

    1) Sinceramente non capisco perché nel meridione siano cosi restii a fare installare impianti come discariche “regolari” mentre aumentano quelle “irregolari” o in nero…I rifiuti vengono poi magari trasportati in Germania o in altre parti d’
    Italia dove vengono CON ENORMI COSTI STATALI stivate ( o bruciate magari, così fanno anche un pò di soldi ) La cosa a mio avviso non è poi così malvagia, visto che con gli appalti mafiosi nel meridione sono tanti, e quindi potrebbero essere gestiti molto male…ma allora non facciamo opere pubbliche nel Sud Italia?

    2) La questione nucleare..Io dico che il referendum italiano sul nucleare ha fatto il suo tempo oramai, ed è tempo di cambiare..So che tutti gli ambientalisti si accaniranno contro di me, ma credetemi il nucleare non è sbagliato a priori…non è lo spauracchio del mondo..la energia che porta al mondo corrisponde circa al 16% di tutto il fabbisogno energetico mondiale.. che non è poco, considerando poi che gli incidenti su 433 centrali attive sono di numero esiguo, ( però stiamo attenti quando ci sono dei problemi sono caxx amarissimi, peggio di amaro Montenegro ) però richiede dono una sicurezza quasi paranoica(robotica, oserei dire,il rischio terrorismo/tecnici sbadati è alto), se possiamo definirla non umana… e poi ci sono i problemi di stoccaggio delle scorie…
    I problemi non sono pochi..ma a mio avviso sono sormontabili, per esempio, in Francia (che usa nucleare a go-go) gli incidenti sono stati esigui..Non cadiamo nel considerare solo i reattori delle ex-repubbliche sovietiche, quelli si che sono delle bombe a orologeria!!!
    perchè il nucleare è sbagliato? Non sono forse stati inventati i Trattori dai carri armati della I guerra mondiale? o forse i razzi Stellari per la Luna dalle micidiali bombe volanti V1/V2 di Von Braun? Gli Aerei a reazione moderni non sono un’ eredità dei nazisti? La stessa bomba atomica non è stata “generata” dalla mente di fermi e Einstein? Allora tutte queste invenzioni sono sbagliate??? Tutte? Una Tecnologia non è buona o cattiva in sè, dipende dall’ uso che se ne fa!
    Io credo che il nucleare (per il passaggio a energie rinnovabili) possa essere utilizzabile, se ci sono riusciti Francesi,Tedeschi, Inglesi e Americani, perché non di dovremmo riuscire noi?? Visto che ci servono qualche decennio (ehh Ottimismo!!)per passare a fonti rinnovabili per il passaggio potrebbe essere un’ idea ( ribadisco non è esente da difetti, ma possono essere presi in considerazione )

    P.s.
    Anche io ho poca fiducia degli italiani, se devo dire la verità….

    3)Il BioDisel, gli oli vari di Colze, Metanolo? Che fine hanno fatto? non penso che ci vogliano Leonardo Da Vinci per produrre biodisel in casa propria!!>>>http://www.progettomeg.it/ (lo sò..lo avrete stra detto ma lo ribadisco…)
    Teoricamente non si potrebbe fare causa tasse da pagare…ma come ha detto il nostro amicone…> del sig. on. S. Berlu….
    Insomma è illegale prodursi da soli il carburante e inquinare poco? boh!! sarà..
    Signori Pecunia non olet, questa è la verità..ai tempi dei romani come nei tempi moderni!!!
    Io rimango per l’ idea che gli interessi dal punto di vista del petrolio ancora oggi sono altissimi, ma mi preoccuperò ancora di più quando la Cina o l’ India si motorizzeranno con il petrolio…Signori, altro che guerra del golfo, ne vedremo di fumi neri per il pianeta!!!
    li penso che di trattati di Kyoto ne faranno 15 o 16 per provare a fermarli…lì se si utilizzeranno fonti meno inquinanti allora sarà un bene per tutti…

    beh per oggi credo di avere detto un pò di concetti…forse troppi, scusatemi!!
    spero di non essere stato pesante!!!se avete da replicare e siete totalmente di idee diverse dalle mie, fatelo immediatamente!!! le idee contrastanti credo che siano le più sane!!!

    Non sono d’accordo con le tue opinioni, ma mi batterò fino alla morte per mantenere il tuo diritto ad
    esprimerle. VOLTAIRE

    ci vorrebbe oggi un bel Voltaire

    Volty dove seiiiiii????????

    un saluto a tutti…

  465. Alberto Sasso

    Ciao, sono Alberto,lavoro con l’Ass PAEA (progetti alternativi per l’energia e l’ambiente), che porta una mostra itinerante “la casa ecologica” che ha seguito Beppe qualche anno fa in tour italiano, Promuoviamo il basso cosumo energetico, la sostenibilità in qualsiasi forma e le rinnovabili.Sono un architetto e lavoro in campo ambientale ed energetico.
    Per quanto possibile intervengo dove posso, anche in trasmissioni radiofoniche, tipo zapping di radio rai uno, quando proprio vedo che le informazini in campo ambientale sono davvero carenti: sono almeno tre anni che lavoro nel campo del’edilizia a basso consumo e sembra che sia una grande balla che non interessa a nessuno.
    Vorrei che fosse evidenziato quanto sia importante una casa che consumi meno piuttosto che una casa che ha i pannelli fotovoltaici.
    Questa storia delle rinnovabili in antagonismo al petrolio trova troppi avversari che con l’ignoranza tacitano decine di presone che ci investono il loro impegno.
    Ci sono case che consumao il 15-30% dell’energia tremica ed elettrica di una casa normale semplicemente con u n ottimo isolamento e degli impianti che tengono in considerazione le sorgenti naurali tipo sole e vento x il raffrescamento.
    E’ fondamnetale che si sappia.
    Se volete contattatemi anche per creare una rete e diffondere anche alle amministrazioni.
    Beppe dillo!!!!

    Alberto

  466. fausto forzatti

    A PROPOSITO DI OLIO DI COLZA.
    2 PROBLEMI COLLEGATI AL SUO USO INTENSIVO PER AUTOTRAZIONE:
    1 PER COLTIVARE LA PIANTA SARA’ NECESSARIO DISCOSCARE ALTRE FORESTE O C’E’ UN’ ALTRA SOLUZIONE??
    2 USANDO I FUSTI O LE LATTINE DA UN LITRO NON E’ CHE INQUINIAMO DI PIU’ CHE A FARE IL PIENO DI GASOLIO?

  467. Giovanni Bertocchini

    Giusto. Ma come si fa? Mi sono intererssato, per alcuni mesi, a ricercare aziende che producessero pannelli fotovoltaici, pannelli solari, mini-generatori eolici… per non parlare della possibilità di produrre e utilizzare l’idrogeno. Sono andato anche a Bologna a una fiera per parlare con i rappresentanti delle varie aziende… presentavano tutti solo dei “prototipi”, come a dire: per ora non ce n’è!
    I costi sono altissimi, dell’idrogeno neanche a parlare. Le sovvenzioni sono poche e solo per i tetti fotovoltaici che rimangono allacciati alla rete.
    Ma per chi non vuole più saperne di Enel, Ages, Fiorentinagas o aziende simili?
    E’ possibile oggi in Italia fare come quel tuo amico svizzero, che già 10 anni fa produceva in casa l’idrogeno e lo utilizzava per il riscaldamento e il furgoncino?
    Soprattutto, è possibile farlo a costi “accettabili” per il “disgraziato medio”?
    Se uno vuole rendersi energeticamente autonomo, la legge lo consente? Ci si riesce spendendo una cifra intorno ai 15.000 euro? Hai dei consigli pratici da darmi?
    Grazie.

  468. domingo matalone

    ciao, sono interessato al discorso dell’olio di colza.
    In particolare vorrei sapere da TIZIANO MIANI a quali motori è riferito il suo discorso?
    A tutti i motori diesel turbocompressi?
    Solo agli ultimi modelli ?
    Fai conto che io ho un’opel astra 1.7td non common rail.
    ciao, grazie

  469. Nico Grasso

    Caro Beppe, ho ricevuto un’ulteriore conferma della follia e della ottusità che alberga nelle menti dei grandi progettisti ed industriali italiani… ti fornisco un esempio di come tirare su il Made in Italy… tanto caro a Sua Eminenza Luca C. DI M…
    Dopo sette anni di onorato servizio la mia vecchia automobile ha deciso di piantarmi in asso… e quindi si è presentata la necessità di acquistarne una nuova… basando la mia scelta sul mero fattore estetico-pubblicitario ho pensato subito alla Nuova Alfa 147… macchina appena lanciata sul mercato… ridisegnata, con tutte i più innovativi accorgimenti…
    …ma, andando a leggere i dati tecnici… si scopre una cosa che ha dell’incredibile… l’auto di cui sopra è Euro3!!! e non Euro4!!!…
    ma come… è stata presentata alla fine del 2004… le nuove Audi, BMW, Opel, Toyota, sono tutte Euro 4… mentre all’italico industriale dell’ambiente non gliene frega niente… e forse anche del consumatore non gliene importa nulla… posto che ormai i blocchi del traffico imperversano ovunque…
    Soluzione: sto acquistando una Toyota Corolla… tutte le versioni sono Euro 4… la garanzia è di 5 anni… e costa davvero poco… forse esteticamente non è eccezionale… ma a guardarla bene… non è poi così male…
    Conclusione: il Made in Italy ha perso un sicuro acquirente… e credo ne perderà ancora tanti altri… se poi tutto fallirà… credo che non ci sarà da disperarsi più di tanto… meglio una giapponese o una tedesca pulita… che un’italiana sporca…. e c’è chi parla ancora di dazi doganali per difendere il Made in Italy…
    Proposta: lanciamo un boicottaggio per tutte le auto che non siano conformi alle direttive UE sull’emissione di gas di scarico.. non compriamo piu’ auto che non siano euro 4… circoleremo sempre e soprattutto.. inquineremo meno….
    Nico Grasso

  470. Leonardo Colombo

    desidererei avere maggiori informazioni sulla possibilità di utilizzare l’olio di colza come carburante per la mia automobile, senza che ciò possa provocare danni ovviamente.
    grazie
    LC

  471. Francesco Raffaele

    Ero presente ieri sera allo spettacolo di Livorno.Grandioso come sempre.Essendo studioso di architettura sostenibile e energie alternative vorrei consigliarti,se non lo conosci già,un ottimo libro che sto leggendo. “Il solare e l’economia globale” di Hermann Scheer,un “tizio” con le palle ottogonali.Buona lettura!Ciao F.

  472. mauro merluzzi

    PICCOLO COMMENTO SULL’USO DELLA COLZA NEI MOTO RI DIESEL:
    X EVITARE PROBLEMI FISCALI A CHI POTREBBE CONTESTARVI L’USO ILLEGALE DEL CARBURANTE VEGETALE, PRESENTATE UNA BELLA STAMPA DELLE LUNGIMIRANTI DICHIARAZIONI DEL CAV. BERLUSCONI, E SULL’IDEA CHE IL CAPO DEL GOVERNO HA DELLE TASSE.

    CI SIAMO SOLO ADEGUATI AI SUOI SUGGERIMENTI

    http://www.mclink.it/personal/MC3363/appunti/la_repubblica_2002_12_08/index.htm

    Ecco un paio di dichiarazione di Silvio Berlusconi, Presidente del Consiglio della XIV Legislatura:

    “Con le tasse alte non è immorale evadere”
    (vedi La Repubblica, 17 febbraio 2004)

    “Gli operai che resteranno fuori dagli stabilimenti per alcuni mesi, ma che poi rientreranno, resteranno dipendenti Fiat e riceveranno dallo Stato un assegno pari all’80% del normale stipendio fino al giorno del rientro. Nel frattempo, i più volenterosi troveranno certamente un secondo lavoro, magari non ufficiale, dal quale deriverebbero entrate in più in famiglia”.
    (si rifersce agli operai della Fiat finiti in cassa integrazione nel dicembre 2002)

    Il “secondo lavoro, magari non ufficiale” che viene suggerito dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è lavoro nero. Dato da aziende che evadono il fisco (solo una azienda che evade il fisco ha la liquidità occulta che le consente di pagare in nero).

    Silvio Berlusconi non è tuttavia un italiano diverso da tanti altri. Sono purtroppo molti quelli che “lasciano fare” quando si imbattono in un dentista, un meccanico, un ristoratore che deruba il fisco, cioè lo Stato, cioè noi. Ma una Nazione imbelle nei confronti dei disonesti si taglia le gambe.

  473. Tiziano Miani

    Si parla tanto di “reattori che producono scorie”, scorie che presentano problemi di stoccaggio, data la loro radioattività residua. E, come è noto, i tempi di decadimento sono più o meno lunghi.
    Purtroppo il fabbisogno energetico è sempre maggiore, e checché se ne dica, parte di questa energia serve a produrre anche quelle parti e/o apparecchiature necessarie agli impianti che utilizzano le fonti rinnovabili.

    L’utilizzo del nucleare si può riconsiderare con l’impiego dei cosiddetti reattori veloci. Nei reattori veloci di moderna concezione, la reazione di fissione avviene più velocemente rispetto ai “reattori tradizionali”, ed ecco il perché del nome.

    Chiamati anche reattori a metalli pesanti, presentano il vantaggio di utilizzare come combustibile le scorie prodotte dai reattori di tipo convenzionale. Nucleare no, o nucleare si?

    ——

    Ed ora un piccolo sfogo personale.

    Sappiamo che nel nostro Paese l’energia elettrica viene ricavata mediante combustibili fossili, con le relative immissioni nell’atmosfera di anidride carbonica, solforosa, ed ossidi di azoto.
    Com’è possibile permettere il commercio di lampadine in classe energetica “F”?
    Le lampade a basso consumo energetico dovrebbero essere fiscalmente deducibili. Come pure lo dovrebbero essere, ma anche parzialmente, i nuovi elettrodomestici di classe energetica pari o superiore alla A. Esistono frigoriferi in classe A++ : quanti lo sanno?

  474. Lorenz Seppi

    Caro Beppe Grillo,

    complimenti per l’articolo sul olio di colza che ha riscontrato molto interesse attraverso tutta la rete.
    Io sto studiando ingegneria meccanica in Germania e di olio di colza ne so un po perché da questa parte l’olio di colza come carburante é una realtà. Io come italiano sto aspettando che l’uso di questo carburante rinnovabile sia ammesso anche in Italia. In Germania come in altri paesi europei i carburanti biologici sono stati esonerati dalle tasse almeno fino al 2008.
    Anche io mi sono buttato in questo settore e con miei compagni di studio stiamo progettando una stazione di rifornimento di olio di colza. (Vedi sito.)

    Comunque devo sottolineare che l’uso di olio di colza non é cosi facile come lo dici tu. Ogni motore Diesel in teoria funziona anche con l’olio di colza, questo é vero. In realtà però i motori di oggi sono molto sofisticati e ottimizzati (in termini di risparmio ed ecologia) per l’uso con carburante Diesel. Questo implica che per usarlo con olio di colza, il motore deve essere leggermente modificato. Come hai spiegato l’olio è meno fluido a temperatura ambiente, perciò deve essere riscaldato prima di essere inietto nella camera. Oltretutto l’olio di colza a lungo termine ottura gli iniettori di carburante perché si formano dei residui. Tutto questo però non sono problemi irrisolvibili. In effetti ci sono già un bel po di ditte specializzate nella modifica dei motori. Un modifica costa da 500 a 3000 Euro, dipende dalla quantità e la qualità delle modifiche che si fanno.

    Comunque ora non solo in Italia non é legale rifornirsi di olio di colza ma é anche illegale modificare la propria macchina perché funzioni col (anche se fosse legale) olio di colza.

    Ora mi serve il tuo aiuto: Di fronte alla direttiva CE 2003/30 (http://www.finanze.it/dossier_tematici/legge_comunitaria_2003/dir_30_2003.pdf) che dice esplicitamente che i biocarburanti come l’olio di colza devono essere promossi dal governo il nostro governo cosa penso di fare? La politica dell nostro PM amico del texano non sembra andare questa via.

    Forse hai avuto delle risposte da parte di officiali. Sarebbe interessante saperlo.

    Per andare avanti: Il bello del olio vegetale é anche che non é solamente un carburante biologico ma in gran parte é anche un prodotto locale. Cioé lo stato ne approfitterebbe perché potenzialmente potrebbe diminuire il suo debito esterno, perché invece di importare petrolio dal Iraq produce l’olio di colza sui campi italiani che altrimenti rimarrebbero incoltivati a forza di quote del latte.

    Il cerchio si chiude. Ma perché non voliamo lasciarlo chiudere?

    Una domanda a tutti.

    Cordiali saluti

    Lorenz

  475. Carlo Colomba

    Olio di colza e falsi miti!
    non per essere per forza controcorrente, ma sull’olio di colza (e l’uso dei vari olii come carburante) va specificata una cosa: la benzina ed il diesel costano meno!
    questa è la semplice ragione per cui non esistono distributori di olio di colza.
    Qualcuno infatti dimentica che lo Stato sui carburanti ci lucra in maniera sensibile; se si applicassero le stesse tasse del gasolio sull’olio di colza, il prezzo al litro sarebbe attorno ai 2,50 euro.
    Insistere sui benefici economici dell’olio di colza è quindi una bufala!
    Sono innegabili, inveve i benefici ambientali.
    A questo punto la vera domanda è: siamo veramente disposti -come collettività- a pagare il doppio i nostri carburanti?

  476. Gabriele Bernabini

    Ho letto questa cosa e la riporto come mi è stata riferita:

    “Salve a tutti
    Vi ricordate il black out di un anno e mezzo fa? Beh, l’Enel è stata
    costretta a risarcire i consumatori con una cifra convenzionale di euro
    25,82 per ogni utenza.
    Ma molte persone non lo sanno!!! Perciò eccovi in allegato il modulo
    da inviare via fax, con il quale otterrete un risarcimento di euro 25,82
    sulla prossima bolletta.
    Per favore diffondete quanto possibile

    Ps: Modulo allegato

    BLACK-OUT DEL 28 SETTEMBRE 2003 – RICHIESTA DI INDENNIZZO

    Spett. le ENEL S.p.A.

    Fax n.

    Il/la sottoscritto/a ..…………………………………………………………………………………….……………………………………… ……………..

    nato/a a ……………………………………………………………………………………………………………………… il …………………………………

    e residente in ………………………………………………………………. alla via …………………………………………………… n. ……………

    codice cliente ENEL ………………………………………………………………

    CHIEDE:

    la corresponsione dell’indennizzo automatico ai sensi delle delibere dell’Autorità per l’Energia elettrica ed il gas n. 201/1999 e n. 220/2002, nella misura forfettaria di euro 25,82 (euro venticinque/82) a causa del black-out verificatosi il 28 settembre 2003.

    Il rimborso potrà essere effettuato con conguaglio nella prossima bolletta.

    Distinti saluti.
    ……………………………………………………………..
    (luogo e data)

    ………………………………………………………………………………………………..
    (firma)

  477. Giovanni Nifosì

    > La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    > Prima di fare questo discorso occorre una piccola
    > premessa. Quanto sto per dire danneggia gravemente
    > il ministero delle finanze, inoltre e’ considerato
    > “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in
    > atto quanto NON vi consiglio affatto di fare,
    > quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi
    > consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel
    > dettaglio cosa NON fare.
    >
    > La premessa criminosa e’ la seguente: quando i
    > motori diesel furono ideati, non esisteva ancora il
    > carburante che oggi noi definiamo “diesel”. Non
    > esisteva perché non esistendo i motori diesel,
    > nessuno (escluso il buon
    > Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
    >
    >
    > Quindi, i primi motori diesel furono concepiti
    > avendo come combustibile degli oli vegetali, come
    > l’olio di semi, l’olio di soia, l’olio di girasole,
    > l’olio di semi vari, e così via. Si, proprio così,
    > quelli che usate in casa per friggere.
    >
    >
    > La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’:
    > idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel
    > (credo potreste avere dei problemi con quelli
    > turbocompressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi
    > degli oli che si usano in cucina, con l’eccezione
    > dell’olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo,
    > aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare
    > alcune sostanze facendoci gorgogliare dell’aria
    > mentre bolle. Far passare dell’ossigeno dentro un
    > combustibile liquido che bolle non e’ mai saggio,
    > quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di
    > cognome. Perdipiu’ il numero di esano e’ alto,
    > quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).
    >
    >
    > In ogni caso, la notizia che il Resto del Carlino
    > dava oggi e’ la
    > seguente: la gente, a quanto sembra, sta iniziando a
    > scoprire l’olio di colza. L’olio di colza e’ un
    > oliaccio di merd* che le industrie usano per
    > friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo
    > e’ che rovina il fegato molto lentamente, il secondo
    > e’ che costa poco. Costa poco nel senso che
    > all’ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla
    > tra il 0.45 e i 0.65 euro/litro.
    >
    >
    > Quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il
    > tam tam su internet” inizia a prendere d’assalto i
    > discount per comprare quest’olio. Dopodiché lo si
    > ficca nel motore.
    >
    >
    > Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che
    > l’olio vegetale e’ leggermente più denso degli
    > altri, e quindi potrebbe dare dei problemi
    > all’accensione. L’ideale sarebbe partire con il
    > diesel petrolifero, e poi iniziare con l’olio di
    > semi vari, o l’olio di colza. Questo significa che
    > la cosa migliore da fare e’ testare sul vostro
    > motore quale sia la percentuale massima di olio
    > vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il
    > 10% e vedete come va, poi il 20% e vedete come va,
    > poi il 40% e vedete come va, eccetera.
    >
    >
    > LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta
    > in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non
    > common-rail, quelli con le candelette di
    > preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun
    > problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio
    > vegetale volete. Quelli common-rail invece vanno
    > verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente
    > percentuali sempre più alte di olio vegetale.
    >
    >
    > Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come
    > la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio
    > di semi, l’olio di colza, possono costare anche
    > 0.45-0.50 al litro. Il diesel…
    >
    >
    > Tutto qui, direte voi?
    > No, non e’ tutto qui. Perché lo stato considera
    > questa cosa una truffa, cioè un reato. Se voi, cioè,
    > comprate legalissimamente un litro di olio di colza
    > e anziché friggerci i calamari lo infilate nel
    > serbatoio del vostro diesel per lo stato state
    > compiendo un reato che e’ truffa, perché state
    > evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.
    >
    >
    > Non importa che l’automobile sia VOSTRA e anche
    > l’olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete.
    > Lo stato dice che nel momento in cui diventa
    > carburante, qualsiasi cosa debba pagare delle
    > accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so,
    > il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una
    > truffa perché il resto del carlino NON paga l’accisa
    > sui carburanti ad uso domestico.
    >
    >
    > Allora, qual è il problema? Il problema e’ che il
    > carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio
    > dare io, mentre lo stato (che teme che la gente
    > sappia come truffarlo) non vorrebbe. Così, i
    > giornalisti sono minacciati di denuncia, per
    > istigazione a delinquere, qualora dicano che tale
    > operazione sia possibile, e che tale operazione sia
    > vantaggiosa.
    >
    >
    > Quindi, mi adeguo.
    >
    > Allora, con questa operazione il diesel lo pagate
    > dai 0.45 ai 0.65 euro al litro. Siccome il diesel
    > petrolifero, com’e’ noto, costa MENO di così, allora
    > l’operazione e’ svantaggiosa.
    >
    >
    > Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina
    > zero. Inquina zero perché siccome il bilancio
    > chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che buttate
    > nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha
    > assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta
    > e’ nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso
    > di zolfo è pressoché nullo, e le polveri sottili
    > sono la metà del diesel petrolifero. Siccome
    > inquinare e’ BELLO, allora ovviamente (in
    > ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che
    > usare l’olio di colza e’ SBAGLIATO perché rispetta
    > l’ambiente, cosa che, come sappiamo tutti, non e’
    > giusto fare.
    >
    >
    > Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero
    > di esano leggermente (il
    > 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero
    > il vostro motore non solo durerà di più, ma avrà una
    > resa migliore e brucerà meno combustibile. Questo,
    > come ci insegnano le vigenti leggi, e’ MALE, perché
    > dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
    >
    >
    > La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’
    > ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata
    > corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e’
    > ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti
    > sappiamo che inquinare e’ BELLO, rende di più, e non
    > c’e’ bisogno che vi elenchi le insidie del risparmio
    > (pratica immonda e scellerata) e, come se non
    > bastasse, e’ una sonora mazzata nei c*gli*ni a
    > Siniscalco, la persona in Italia le cui gonadi
    > stanno più a cuore a tutti noi. Guardatelo! I suoi
    > occhioni profondi, quello sguardo languido e
    > sensuale, l’espressione viva e
    > intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad
    > un “piezz’e’core” del genere?
    >
    >
    > Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche
    > pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro,
    > satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle
    > vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della
    > vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni,
    > l’ho detto!), risparmiando per di più di inquinare
    > il pianeta (che come sappiamo invece necessita di
    > dosi crescenti di inquinamento.
    >
    >
    > La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    > Aut min conc.
    > Fate finta che ci sia anche un bel rettangolo color
    > nero “annuncio funerario” attorno, come nelle
    > sigarette.
    >
    > Come mai dico questo? Dico questo non perché sia una
    > novità, ma perché e’ una di quelle notizie che non
    > si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non
    > trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero
    > di pubblicità di aziende che fanno carburanti, e il
    > numero di pubblicità di aziende che fanno olio
    > vegetale, e scoprirete il perché.
    >
    >
    > Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei
    > blog, mi piacerebbe fare un
    > test: vedere quanto si diffonde una notizia, sebbene
    > già nota a molti, in barba alla censura industriale
    > che vige sui giornali, e che usa il ricatto “non
    > faccio più pubblicità sul tuo giornale se non dici
    > cosa voglio io”.
    >
    >
    > Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o
    > linkate questo articolo, o dite le stesse cose con
    > parole vostre. Non so perché, ma a me Siniscalco non
    > fa tanto sesso.
    >
    >
    > In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a
    > quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene
    > anche l’olio di semi di girasole, quello di semi
    > vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il
    > costo al litro, il che esclude l’olio di oliva,
    > oltre ai problemi legati alla densità.

  478. Giovanni Nifosì

    > La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    > Prima di fare questo discorso occorre una piccola
    > premessa. Quanto sto per dire danneggia gravemente
    > il ministero delle finanze, inoltre e’ considerato
    > “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in
    > atto quanto NON vi consiglio affatto di fare,
    > quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi
    > consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel
    > dettaglio cosa NON fare.
    >
    > La premessa criminosa e’ la seguente: quando i
    > motori diesel furono ideati, non esisteva ancora il
    > carburante che oggi noi definiamo “diesel”. Non
    > esisteva perché non esistendo i motori diesel,
    > nessuno (escluso il buon
    > Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.
    >
    >
    > Quindi, i primi motori diesel furono concepiti
    > avendo come combustibile degli oli vegetali, come
    > l’olio di semi, l’olio di soia, l’olio di girasole,
    > l’olio di semi vari, e così via. Si, proprio così,
    > quelli che usate in casa per friggere.
    >
    >
    > La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’:
    > idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel
    > (credo potreste avere dei problemi con quelli
    > turbocompressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi
    > degli oli che si usano in cucina, con l’eccezione
    > dell’olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo,
    > aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare
    > alcune sostanze facendoci gorgogliare dell’aria
    > mentre bolle. Far passare dell’ossigeno dentro un
    > combustibile liquido che bolle non e’ mai saggio,
    > quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di
    > cognome. Perdipiu’ il numero di esano e’ alto,
    > quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).
    >
    >
    > In ogni caso, la notizia che il Resto del Carlino
    > dava oggi e’ la
    > seguente: la gente, a quanto sembra, sta iniziando a
    > scoprire l’olio di colza. L’olio di colza e’ un
    > oliaccio di merd* che le industrie usano per
    > friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo
    > e’ che rovina il fegato molto lentamente, il secondo
    > e’ che costa poco. Costa poco nel senso che
    > all’ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla
    > tra il 0.45 e i 0.65 euro/litro.
    >
    >
    > Quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il
    > tam tam su internet” inizia a prendere d’assalto i
    > discount per comprare quest’olio. Dopodiché lo si
    > ficca nel motore.
    >
    >
    > Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che
    > l’olio vegetale e’ leggermente più denso degli
    > altri, e quindi potrebbe dare dei problemi
    > all’accensione. L’ideale sarebbe partire con il
    > diesel petrolifero, e poi iniziare con l’olio di
    > semi vari, o l’olio di colza. Questo significa che
    > la cosa migliore da fare e’ testare sul vostro
    > motore quale sia la percentuale massima di olio
    > vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il
    > 10% e vedete come va, poi il 20% e vedete come va,
    > poi il 40% e vedete come va, eccetera.
    >
    >
    > LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta
    > in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non
    > common-rail, quelli con le candelette di
    > preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun
    > problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio
    > vegetale volete. Quelli common-rail invece vanno
    > verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente
    > percentuali sempre più alte di olio vegetale.
    >
    >
    > Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come
    > la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio
    > di semi, l’olio di colza, possono costare anche
    > 0.45-0.50 al litro. Il diesel…
    >
    >
    > Tutto qui, direte voi?
    > No, non e’ tutto qui. Perché lo stato considera
    > questa cosa una truffa, cioè un reato. Se voi, cioè,
    > comprate legalissimamente un litro di olio di colza
    > e anziché friggerci i calamari lo infilate nel
    > serbatoio del vostro diesel per lo stato state
    > compiendo un reato che e’ truffa, perché state
    > evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.
    >
    >
    > Non importa che l’automobile sia VOSTRA e anche
    > l’olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete.
    > Lo stato dice che nel momento in cui diventa
    > carburante, qualsiasi cosa debba pagare delle
    > accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so,
    > il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una
    > truffa perché il resto del carlino NON paga l’accisa
    > sui carburanti ad uso domestico.
    >
    >
    > Allora, qual è il problema? Il problema e’ che il
    > carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio
    > dare io, mentre lo stato (che teme che la gente
    > sappia come truffarlo) non vorrebbe. Così, i
    > giornalisti sono minacciati di denuncia, per
    > istigazione a delinquere, qualora dicano che tale
    > operazione sia possibile, e che tale operazione sia
    > vantaggiosa.
    >
    >
    > Quindi, mi adeguo.
    >
    > Allora, con questa operazione il diesel lo pagate
    > dai 0.45 ai 0.65 euro al litro. Siccome il diesel
    > petrolifero, com’e’ noto, costa MENO di così, allora
    > l’operazione e’ svantaggiosa.
    >
    >
    > Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina
    > zero. Inquina zero perché siccome il bilancio
    > chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che buttate
    > nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha
    > assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta
    > e’ nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso
    > di zolfo è pressoché nullo, e le polveri sottili
    > sono la metà del diesel petrolifero. Siccome
    > inquinare e’ BELLO, allora ovviamente (in
    > ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che
    > usare l’olio di colza e’ SBAGLIATO perché rispetta
    > l’ambiente, cosa che, come sappiamo tutti, non e’
    > giusto fare.
    >
    >
    > Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero
    > di esano leggermente (il
    > 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero
    > il vostro motore non solo durerà di più, ma avrà una
    > resa migliore e brucerà meno combustibile. Questo,
    > come ci insegnano le vigenti leggi, e’ MALE, perché
    > dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.
    >
    >
    > La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’
    > ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata
    > corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e’
    > ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti
    > sappiamo che inquinare e’ BELLO, rende di più, e non
    > c’e’ bisogno che vi elenchi le insidie del risparmio
    > (pratica immonda e scellerata) e, come se non
    > bastasse, e’ una sonora mazzata nei c*gli*ni a
    > Siniscalco, la persona in Italia le cui gonadi
    > stanno più a cuore a tutti noi. Guardatelo! I suoi
    > occhioni profondi, quello sguardo languido e
    > sensuale, l’espressione viva e
    > intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad
    > un “piezz’e’core” del genere?
    >
    >
    > Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche
    > pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro,
    > satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle
    > vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della
    > vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni,
    > l’ho detto!), risparmiando per di più di inquinare
    > il pianeta (che come sappiamo invece necessita di
    > dosi crescenti di inquinamento.
    >
    >
    > La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    > Aut min conc.
    > Fate finta che ci sia anche un bel rettangolo color
    > nero “annuncio funerario” attorno, come nelle
    > sigarette.
    >
    > Come mai dico questo? Dico questo non perché sia una
    > novità, ma perché e’ una di quelle notizie che non
    > si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non
    > trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero
    > di pubblicità di aziende che fanno carburanti, e il
    > numero di pubblicità di aziende che fanno olio
    > vegetale, e scoprirete il perché.
    >
    >
    > Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei
    > blog, mi piacerebbe fare un
    > test: vedere quanto si diffonde una notizia, sebbene
    > già nota a molti, in barba alla censura industriale
    > che vige sui giornali, e che usa il ricatto “non
    > faccio più pubblicità sul tuo giornale se non dici
    > cosa voglio io”.
    >
    >
    > Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o
    > linkate questo articolo, o dite le stesse cose con
    > parole vostre. Non so perché, ma a me Siniscalco non
    > fa tanto sesso.
    >
    >
    > In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a
    > quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene
    > anche l’olio di semi di girasole, quello di semi
    > vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il
    > costo al litro, il che esclude l’olio di oliva,
    > oltre ai problemi legati alla densità.

  479. claudio ieropoli

    Mi spiegate qualcosa in più sul generatore eolico di cui parla Omar Antuzzi? Grazie.

  480. Andrea Mantovani

    Caro Beppe Grillo, la sensibilizzazione sull’architettura ad elevate prestazioni energetiche è diventata una realtà. L’associazione culturale ARCHinNOVA si è fatta promotrice di una mostra itinerante sulla sostenibilità edilizia e sarà in diverse piazze italiane a partire dal 22 aprile 2005 fino a luglio con un modulo “espositivo/esplicativo” per illustrare alla gente i temi legati alla nuova Direttiva Europea 2002/91 sulla certificazione energetica dgli edifici, sulle case a basso consumo, sulle case passive e sull’edilizia in legno. Se tu volessi partecipare contattata l’associazione ARCHinNOVA all’indirizzo mail.
    Ciao.

  481. Vahid Baharvand

    Per Omar Antuzzi: scusa ma 150kW è la potenza per 50 abitazioni! 6 sicuro??? le abitazioni normali hanno contratto da 3kW… bho mi pare strano….

  482. Vahid Baharvand

    Per marco Pavone:
    sono d’accordissimo! quello che hai detto sull’idrogeno è verissimo!
    Per quanto riguarda il fotovoltaico hai ragione! Secondo me dovrebbe essere obbligatorio sui tetti delle nuove case! come è obbligatoria la coibentazione per trattenere il calore durante inverno dovrebbe essere obbligatorio il pannello fotovoltaico!

  483. Vahid Baharvand

    Per Omar Antuzzi:
    per la continuità non ho dubbi! la cosa che mi sembra strana sono le dimenzioni! la potenza di un fluido è la sua energia cinetica nel tempo: sarà quindi proporzionale al quadrato della velocità e alla portata in massa del flido che investe la macchina! la portata in massa a sua volta è proporzionale alla densità del fluido e alla portata in volume che è la velocità del fluido per l’area della sezione attraverso cui passa il fluido stesso! Comunque, se non ti da fastidio mi potresti dire qualcosa di più su questo??? vahid@libero.it

  484. verardo giuseppe

    Meno male che in Calabria si sono decisi a cambiare rotta.
    Adesso il ponte sullo stretto possono appoggiarlo solo da una parte.
    Che i siciliani si sbrigassero a mandare a casa i loro governatori perchè, visto che sono ormai alle strette, pur di impiegare risorse con il pretesto di costruire qualcosa, arriverebbero a costruire uno scivolo al posto di un ponte.

  485. Michele Morich

    Nessuno ha sentito parlare della centrale solare di Rubbia?
    http://www.enea.it/com/solar/index.htm
    I problemi sono risolti!!!
    E sotto enormi estensioni di specchi nel deserto, protetti dal sole, mi sa che si possono anche coltivare i cavoli!!!!

  486. Clara Pollini

    Buongiorno, con riferimento al modulo per la richiesta di risarcimento all’Enel per il blackout volevo comunicare che a quanto pare l’Enel non risarcirà nulla. E’ stato pubblicato infatti un articolo in materia sulla Gazzetta del Mezzogiorno in cui i dirigenti Enel affermano che non sono tenuti al riborso perchè il black out non rientra tra i casi di possibile risarcimento.
    Insomma, se ne escono belli puliti anche da questa faccenda.
    saluti clara

  487. Omar Antuzzi

    Per il sig. Vahi Baharvand,

    ho scordato un particolare importantissimo,

    NON HA PALE!

    Saluti.

  488. Omar Antuzzi

    Per il sig. Vahi Baharvan,

    aggiungo, 150 Kw ogni ora di funzionamento, tradotto in cifre: con vento costante di 2 mt/s ha una resa economica di circa 81.658,53 euro
    all’anno (150 kwh x 0,062145€ x 24h x 365gg).

    Saluti

  489. Omar Antuzzi

    Per il sig. Vahi Baharvand,

    Si fidi, la continuità di conferimento è garantita per 365 giorni, di più non posso dire, ma stia sicuro che vedrà con i suoi occhi.

    saluti.

  490. marco pavone

    buongiorno,
    dopo aver letto l’articolo di beppe grillo su focus vorrei avanzare alcune perplessità riguardo l’utilizzo dell’idrogeno, chissà che lo stesso beppe grillo o qualcuno di voi non riesca a risolvere i miei dubbi.
    innanzi tutto le mie perplessità sull’idrogeno derivano dl fatto che non è una risorsa. non si può fare un buco per terra e trovare un giacimento o usare altre strategie tipiche di risorse come metano, carbone, petrolio etc.
    l’idrogeno lo si può ottenere o da alcune alghe, la cui produzione è piuttosto esigua rispetto alle quantità necessarie anche solo per i mezzi di trasporto. oppure possiamo ottenere l’idrogeno tramite l’idrolisi. l’idrolisi è una trasformazione che però richiede energia, una energia che solo a livello ideale (per il secondo principio della termodinamica) potrebbe essere pari a quella che se ne ricaverebbe dalla quantità prodotta di idrogeno, altrimenti la energia necessaria potrebbe essere anche maggiore.
    ma pur considerando una situazione ideale, l’energie necessaria a questa idrolisi dovrà provenire da qualche parte, ovvero da centrali elettriche che non potranno funzionare a idrogeno, ma dovranno usare metano, scarti della raffinazione del petrolio e solo quando siamo proprio fortunati, una bella centrale idroelettrica.
    di conseguenza, produrre idrogeno inquina lo stesso..e forse anche di più se consideriamo l’italia..la quale utilizza largamente gli scarti della raffinazione del petrolio.
    ma al di là di questo aspetto, le altre due questioni fondamentali riguardano la stoccabilità dell’idrogeno. perchè innanzi tutto l’idrogeno è un atomo così piccolo che i metalli non riescono a trattenerlo, perchè capace di insinuarsi e attraversare i loro reticoli cristallini. ma altrettutto il peso specifico dell’idrogeno che verrebbe stoccato in auto normale, considerando un peso di 100 Kg (comprensivo di serbatoio adeguato a limitare le dispersioni di idrogeno,e idrogeno contenibile) garantirebbe un autonomia dell’auto di circa 50 km. cioè sarebbe come dover portare una persona in più a bordo per fare molta meno strada.
    vorrei soffermarmi anche a considerare l’ipotesi dei pannelli solari e altre forme di energia pulita. io non sono molto convinto del fatto che una utenza media sarebbe disposta a pagare un impianto che per la sua realizzazione, installazione e manutenzione costa di più rispetto a quello che risparmieresti considerando il ciclo di vita massimo ideale dell’impianto. io sarei il primo a essere contento di un impianto “pulito”..ma sono il primo a non aver la possibilità economia di garantirmelo.
    sarò lieto di poter avere una vostra opinione a riguardo

    saluti

  491. Fabio Ferrario

    Sto leggendo “Un futuro senza luce?” di Maurizio Pallante (vedi letture consigliate) e ve lo consiglio caldamente a tutti!!! Non è per tecnici ma è comprensibile a tutti.
    Scoprirete moltissime cose interressanti e poco conosciute, tra cui la grande bufala dell’idrogeno, ma soprattutto di come ci hanno e CI STANNO PRENDENDO IN GIRO i nostri politici!!!!!

  492. vahi baharvand

    Per Omar Antuzzi!
    150 kW/h…. in quanto tempo scusa??? la potenza che si può prelevare dal vento è proporzionale all’area spazzata dai palettamenti!!!! il kWh (kilowattora, senza il diviso, con il per) è un’unità di energia! se mi dici 150kwh non mi dici nulla…. mi devi dire in quanto tempo mi danno 150kWh. 😉

  493. domenco de leva

    per il sig matalone:
    c’è un sito: http://www.progettomeg.it ove si trovano tra l’altro consigli studi e ricerche su biocarburanti fusione fredda energia e quant’altro; per quel che riguarda il petrolio: secondo voi chi ha in mano il mercato e ne governa i prezzi (e ci guadagna)? secondo la mia modesta opinione il fatto di avere buttato giù il valore del dollaro per tirare su le esportazioni quindi l’economia poteva essere reso inutile da una eventuale svalutazione dell’euro da parte della BCE; come impedire questa eventualità? come si poteva rendere antieconomica la svalutazione dell’euro? il petrolio in che valuta si paga?………
    sappiate che quando si tratta di interessi economici certa gente non guarda in faccia a nessuno
    saluti
    domenico

  494. Omar Antuzzi

    Non vorrei fare il profeta ma sono fermamente convinto che la produzione dell’energia non è un problema. Esistono, per esempio, dei piccoli aerogeneratori “mascherati” da lampioni per illuminazione pubblica che producono circa 150Kw/h di energia elettrica ed in più sono ricoperti da fogli solari che si occupano dell’approvvigionamento dell’energia solare per fare illuminazione nelle ore notturne, il loro montaggio standard è come quello dei classici lampioni, ogni 20mt, immaginate quindi quanta energia pulita si può produrre. Il loro funzionamento è garantito per 365 giorni all’anno. So per certo che la fusione fredda esiste e non è un’utopia, una piccola batteria può produrre 5Kw/h di energia per 400 anni. Passerà molto poco tempo e queste ed altre tecnologie verranno messe in campo a diposizione di tutti con enorme beneficio non solo in termini ecologici ma anche economici, perchè gli introiti che ne derivano vengono distribuiti alla popolazione per la creazione di opere utili per il sociale. Sappiamo benissimo che la tecnologia militare e di almeno 20 anni più avanti rispetto a quella civile e sappiano inoltre che finita la guerra fredda solo una superpotenza è rimasta, l’altra ha smesso (o ridimensionato) le ricerche per l’approviggionamento bellico, ma le conoscenze fino ad allora acquisite erano e sono paragonabili a quelle della controparte. La Russia ha in se la soluzione del problema energetico mondiale mettendo a disposizione le enormi conoscenze acquisite nella seconda metà del XX secolo. Tutti potranno produrre energia autonomamente e la pazza logica delle multinazionali petrolifere e delle loro guerre (mascherate come antiterroristiche)verrà finalmente annullata.

    Un saluto con speranza ed affetto.

    Omar.

  495. vahid baharvand

    Ciao! rispondo a fabrizio ferrari!
    La tua è sicuramente una nobile idea, però la realizzazione è, ora come ora impossibile!
    lo sfruttamento del sole è, sì, una cosa bella e pulita…. però il sole serve! Il sole serve alle piante e all’ecosistema! se tappezziamo ettari di pannelli solari la terra le piante ecc non riceveranno più il sole con le conseguenze che non riesco a quantificare ma che possono essere gravi! secondo punto: l’energia elettrica mica la carichi su una petroliera e la porti qui! va prodotta e consumata xchè non si immagazzina! le batterie non funzionano se non con picole potenze!l’ideale sarebbe che ognuno avesse il suo pannellino piccino sul tetto di casa!

  496. domingo matalone

    Ciao,
    innanzitutto devo dire che non conoscevo l’esistenza di questo blog e devo dire che e magnifico .
    Detto questo volevo dire a tutti che ho provato l’olio di mais sulla mia macchina diesel e funziona.
    Ma andiamo per gradi, un giorno ho ricevuto una e-mail sull’olio di colza e mi ci sono interessato, cosi il sabato seguente non trovando “la colza” ho inserito nel mio motore l’olio di mais (ho un’opel astra 1.7 td), anche con un po’ di paura (no non e vero tanto sono un incosciente), il risultato e bellissimo , la macchina funziona normalmente (tranne la puzza di fritto).
    Ora a parte gli scherzi, siccome non sono un chimico mi piacverebbe sapere alcune cose:
    1)A lungo andare produce danni al motore?
    Ho letto che può far grippare gli iniettori nei motori turbocompressi.
    2)Olio di colza è molto diverso dal biodiesel?
    3)E’ vero che le macchine diesel in italia non possono andare a biodiesel?
    A chiunque mi risponda chiedo solo una cosa, non mi citi i vari “quattroruote” , “autoggi” a cui non credo più.
    Grazie ciao

  497. fabrizio ferrari

    Ciao a tutti e a te Beppe che sei efficace.
    Ho appena scoperto il tuo sito c’ho dato un’occhiata e avuto subito questa illuminazione e spero che non sia troppo una stronzata. Ascoltate:
    siamo tutti daccordo che bisogna smetterla col petrolio e magari anche col nucleare; la mia proposta, da affidare ad associazioni umanitarie e/o del commercio equo e solidale, é di sfruttare l’energia solare dove ce n’é di più quindi tra i due tropici. Bisognerebbe provare a creare una specie di cooperativa dell’energia solare, nella quale gli abitanti di queste zone più aride (spesso non adatte all’agricoltura) possano istallare dei pannelli solari, produrre energia e rivenderla a chiunque ne abbia bisogno. Ad occhio su tutto il pianeta ci sono senz’altro dei milioni di metri quadrati di queste superfici che non servono a niente, e comunque l’impatto ambientale di tantissimi pannelli solari sarà sempre minore di quello causato dai pozzi di petrolio o dalle centrali nucleari.
    Insomma in un colpo solo daremmo del lavoro, e quindi dei soldi, e quindi aiuteremmo a svilupparsi tantissime popolazioni povere del pianeta e allo stesso tempo avremmo moltissima energia pulita.
    Sono consapevole che questa mia idea é buttata un pò lì a cazzo, però se qualcuno di competente in materia la giudicasse realizzabile o quasi me lo dica, Grazie.

  498. Ivan Vernillo

    Perche’i media continuano a rompere con l’aumento del prezzo del petrolio in dollari quando se si raffronta con il tasso di cambio degli scorsi anni anche quando ha raggiunto il record occorrono meno euro del 2004 o credo del 2002 ? A chi fa comodo questo stato di cose?

  499. Luca Strazzi

    Ho letto l’articolo pubblicato su “Internazionale” del 24 giugno 2004, riguardante la privatizzazione di Terna e l’Enel più in generale. Volevo segnalare in proposito l’organizzazione di una CONFERENZA NAZIONALE SULLA POLITICA ENERGETICA IN ITALIA,che si svolgerà il 18 e 19 aprile 2005 a Bologna.
    Questo è il sito dell’evento: http://www.adriacongrex.it/conferenzaenergia2005/index.htm#

  500. Fabio Cossettini

    A proposito di energia: ricordate il black-out del 28 settembre 2003? E’n vero che si può chiedere il rimborso forfetario di 25,82 € all’Enel?
    Ciao a tutti
    …e complimenti a Beppe: grazie per la tua esistenza!

  501. Fabio Cossettini

    Il petrolio è in mano alle Sette Sorelle, ovvero alla famiglia Rockefeller…Come si fa a detronizzarli? Rockefeller=padrone del mondo.

  502. stefano suzzi

    sono un impiantista elettrico che ha svolto dei corsi di specializzazione nel settore fotovoltaico.sino ad oggi gli incentivi per l’installazione di impianti fotovoltaici sono stati i contributi del programma “10000 tetti fotovoltaici”dove le regioni elargivano un contributo in conto capitale sino al 75% della spesa sotenuta. ora finiti questi bandi regionali(mi sembra siano ancora aperti solo in poche regioni)si attende l’introduzione del conto energia cioè la possibilità di vendere l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico all’enel ad “una tariffa incentivante ,di importo decrescente e di durata tali da garantire una equa remunerazione dei costi di investimento e di esercizio” così come recita all’art. 7 il decreto del presidente della repubblica 387 del 29/12/2003 diventato legge nel febbraio 2004.Il d.p.r. dava tempo 6 mesi da febbraio 2004 per emanare i decreti attuativi ,fate un pò di conti siamo ad aprile 2005 e non si sa ancora nulla.Se qulcuno ha qualche notizia in merito la scriva grazie.Con il futuro avvento del conto energia può decollare questa tecnologia come è avvenuto in germania dove il kwh prodotto dai moduli fotovoltaici è pagato al propritario circa 0’57 euro.per venti anni.Questo meccanismo ha fatto si che in germania si sono installati circa 400MW di fotovoltaico con 6000 nuovi occupati nel settore , consideriano poi che per ogni Kwh elettrico prodotto dal solare si risparmia di immettere in atmosfera Kg 0,53 di CO2 con vantaggi enormi per l’ambiente.Aspettiamo fiduciosi questi benedetti decreti e dire che siamo il paese del sole, un saluto a tutti.

  503. Manuela Barbieri

    Ciao, mi fa molto piacere leggere che avete la possibilità di mandare avanti un progetto di questo genere!
    Probabilmente la mia informazione è un po’ tardiva e magari ne siete già a conoscenza, comunque vorrei dirvi di un intervento geotermico molto interessante che ho visto al Sunweek all’interno del Saie a Bologna.
    Ci sono due tipi di intervento: quello verticale e quello orizzontale.
    Quello verticale, più efficiente ma più complesso, consiste in tubazioni che vanno a circa 100 mt di profondità e sfruttano il calore sprigionato dalla terra stessa e soddisfa le esigenze domestiche in fatto di calore. Quello orizzontale consiste in sottili tubi da interrare abbastanza superficialmente e che contengono un gas apposta (di cui ora non ricordo il nome) e proprio tramite la reazione di questo gas si produce calore che viene trasportato all’interno della casa.
    Se vi interessa, guardo a casa se ho l’opuscolo per darvi qualche info in più.

  504. Mario Visini

    Io e mio fratello stiamo costruendo due abitazioni a basso consumo di energia, ci stiamo attivando per posizionare, dei pannelli solari per il riscaldamento dell’acqua, e pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, il riscaldamento delle abitazioni è previsto con stufe a legna dell’alto adige.
    Vi diamo queste notizie perchè ci si possa scambiare informazioni su questi sistemi per migliorarli e farli conoscere.
    Siamo della provincia di Bergamo ed abitiamo in una zona di montagna (vicino a Clusone) a 550 mt s.l.m. Ciao da Mario

  505. Massimiliano Paladini

    Et voilà i riferimenti per il solare
    1)Vi do l’indirizzo di una ditta che vende impianti fotovoltaici(è l’unica che conosco dalle mie parti quindi non prendetela come pubblicità! non me ne frega proprio nulla da chi comprate, anzi cercate e confrontate i prezzi con altri fornitori, magari questi qui non sono convenienti):
    http://www.accomandita.com/index.htm
    2)Di seguito l’indirizzo di un portale di coordinamento per le energie rinnovabili:
    http://www.ilsolea360gradi.it/index.htm
    3)In esso i link alle varie agenzie regionali:
    http://www.ilsolea360gradi.it/siti_regioni.htm
    [……..] Detto questo riassumo brevemente i termini del problema: 1) con i prezzi attuali per produrre l’equivalente di 2-3 kW si spende una cifra iniziale troppo alta, ovvero con il risparmio sulle bollette ENEL si copre la spesa in un numero di anni troppo elevato.2) Ci sono però i finanziamenti erogati dalle varie regioni che possono coprire fino al 75% della spesa. Allora bisogna tenere d’occhio quando escono i bandi per parteciparvi. Però i budget sono limitati, quindi non è detto che il vostro impianto “vinca il finanziamento” e anche se lo ottiene i rimborsi vengono dati molto dopo che l’impianto è stato realizzato. Attingendo ai finanziamenti del 75% si ottiene la copertura della spesa in circa 7 anni, trascorsi i quali si comicia a guadagnare! 3)Per attingere ai finanziamenti l’impianto deve obbligatoriamente avere alcuni requisiti, ad esempio da noi in Emilia Romagna è previsto l’allacciamento alla rete ENEL ma con impianti PRIVI di accumulo (niente batterie) non chiedetemi perchè, anche a me sembra stupido. 4)Il tutto conviene quindi se l’impianto “vive” per molti anni.C’è da tenere presente che con il tempo le celle degradano (perdono max il 10% in 25 anni) e sono soggette alle intemperie. Anche se il vetro è garantito contro l’urto di una sferetta campione di tot grammi da noi vengono delle grandinate che hanno bellamente sfracellato cupolini e coperture con analoga resistenza meccanica.Resta poi da valutare l’affidabilità a lungo termine degli inverter.
    Detto questo: il prezzo dei pannelli è ancora troppo “gonfio” ovvero non corrisponde ai costi di produzione, la convenienza economica si valuta sui lunghi periodi, però le cose possono mutare e anche alla svelta. Resta comunque un gesto di civiltà e moralità cercare di diffonderli e installarli.
    Cordialmente
    mxpld@tiscali.it

  506. Alfredo Migliavacca

    Ho scritto questo messaggio anche in un post di Piacenza. Scusa, ma non avevo capito bene il funzionamento di ‘sto blog…
    Qui spero di avere presto risposta.
    Se potete cancellate il post dell’altra sezione.

    Vorrei saperne di più sui pannelli fotovoltaici.
    Sarei interessato ad installarli, ma vorrei sapere se c’è un documento, una pagina web, qualcosa di veramente chiaro che mi dica: spendi tot per comprarli, paghi tot agli strozzini monopolisti dell’energia elettrica, incentivi se ci sono, ostacoli se ci sono.

    Grazie mille!!!

  507. carlo arizzi

    Per Furio Favretto.
    Sono pure io molto interessato, contattami.
    biobio@inwind.it

    Carlo Arizzi

  508. Giuseppe Bassora

    Già da qualche anno sono a conoscenza della tecnologia in mano ad ENEL per l’ utilizzo delle reti di distribuzione dell’ energia elettrica (Cavi, tralicci e qunt’ altro…) per rendere possibile la trasmissione dati (Quindi telefonia, Internet e persino la Tv via cavo) attraverso una rete cablataq già per altri scopi ( la distribuzione dell’ energia elettrica appunto…)
    Dopo aver assistito allo spettacolo di ieri sera (Treviglio 30/03/2005) mi sono ricordato di tutto ciò ed ho cercato qualche notizia a proposito… Ecco la sorpresa !!!!
    Entro pochi giorni sarà disponibile in via sperimentale a Brescia !!!!
    Non ci credete?
    GUARDATE QUI !!!
    http://www.quibrescia.it/cronaca15.htm
    La cosa sbalorditiva è che questa tecnologia potrà “uccidere” la TV DIGITALE TERRESTRE nonchè il grande magnate Murdock (già battezzato MERDOCK da Beppe in precedenti spettacoli).

  509. luigi antonelli

    perchè lo stato investe enormemente sul ponte dello stretto di messina (opera di dubbia utilità) e non fornisce investimenti ai comuni per combattere lo smog ?

  510. Furio Favretto

    Chiunque voglia acquistare dei pannelli fotovoltaici ad un buon prezzo,regolatori e inverter, mi scriva una email. Sto allestendo anche un generatore eolico di costruzione tutta italiana.
    Sono un ex(spero)disoccupato lasciato a casa dalla propria azienda che ha intrapreso una nuova attività rivolta alle energie rinnovabili.

    Saluti
    Furio

  511. gattus giorgio

    cosa ne pensi dell’olio di colza?????

    girando un po in internet ho trovato interessanti questi dati riguardanti l’olio summenzionato ed ho trovato anche una petizione da inviare via email alle varie istituzioni visto che con un decreto legge è stata proibita la vendita – forse perché non inquina troppo e magari perché costa di meno del gasolio, non so se ne sei già al corrente ma se ciò non fosse sarebbe carino parlarne un po di più.

    saluti

    Ottenuto interamente da olio vegetale (colza e girasole)
    Prodotto dagli inizi degli anni ‘90
    Produzione 2002: oltre il milione di tonnellate
    Germania, Francia e Italia sono i maggiori produttori

    Le caratteristiche del biodiesel
    Caratteristiche chimico-fisiche equiparabili a quelle del gasolio di origine minerale
    Alto punto di infiammabilità: 155-180°C contro i 72°C del gasolio, quindi maggiore sicurezza nella manipolazione, nei processi industriali e nello stoccaggio
    Contenuto in zolfo: 10 mg/kg contro i 350 mg/kg del gasolio
    Biodegradabilità molto maggiore rispetto al gasolio, quindi minore pericolosità per l’ambiente.

    Come viene utilizzato il biodiesel
    Può essere utilizzato da subito come sostituto del gasolio da autotrazione e per il riscaldamento senza modificare motori o caldaie
    Si utilizza puro o miscelato al gasolio di origine minerale. Può essere miscelato anche all’interno del serbatoio del veicolo.
    Utilizzato come additivo al 5% del gasolio a basso contenuto di zolfo ne aumenta le proprietà lubrificanti.
    Potere calorifico: caratteristiche analoghe a quelle del gasolio

    Impatto del biodiesel sull’ambiente
    Migliora la combustione grazie all’11% di ossigeno nella molecola
    Il monossido di carbonio è ridotto del 58%
    Non contiene zolfo, causa principale delle piogge acide
    Non contiene componenti aromatici
    Per le miscele: riduzione degli idrocarburi incombusti dal 30 all’80%
    Riduzione della fumosità

    L’impatto del biodiesel sull’ambiente
    Non aggiunge CO2 in atmosfera: la CO2 emessa in fase di combustione viene riutilizzata dalle piante di colza (contenimento dei gas serra)
    Bilancio energetico positivo: consente di ottenere 2,5 unità di energia a fronte di 1 unità di spesa, con un guadagno netto di circa 1,5 unità
    E’ un’energia rinnovabìle: non si intaccano le riserve del pianeta e le generazioni future avranno a disposizione le stesse opportunità

    I dati
    Il monitoraggio dei gas di scarico dei mezzi alimentati a biodiesel ha evidenziato la seguente situazione:

    Idrocarburi incombusti -80/90%
    Ossido di carbonio -40%
    Particolato solido -30/50%
    Particolato solido con marmitta catalitica -50/60%
    Ossido di azoto +4/12%

    I risultati migliori sono riferiti alla fumosità:
    Automezzo Fumosità di riferimento* fumosità media

    Alfa 156 1,14 0,53
    Fiat Scudo 1,80 0,80
    Fiat Ducato 1,85 0,42
    Fiat Punto 1,80 0,80
    Renault Clio 1,44 0.70

    *Dati forniti dalla casa costruttrice

    Abbiamo calcolato che sulla base del consumo medio mensile di 5900 litri di biodiesel, ogni mese si ottengono i seguenti risultati in termini di risparmio di emissioni nell’aria:

    Idrocarburi incombusti -342 gr
    Monossido di carbonio -5258 gr
    Particolato -4115 gr
    Ossido di azoto circa uguale-

    Fonte: Formula servizi – Regione Emilia Romagna

  512. Alessandro Gasparini

    Io sono dell’idea che aspettare dal Governo un interessamento sul risparmio di energia e sull’inquinamento sia un’utopia. La speranza che ho in cuor mio è quella semplificare le cose può aiutare; le regioni italiane che inquinano di più sono quelle a più alta densità di popolazione perchè ci sono molte attività produttive, giusto? Se queste regioni utilizzassero, che ne so, il 5% dell’introito fiscale per investire nelle bio tecnologie e fonti rinnovabili non sarebbe proficuo oltre che per loro anche per le regioni meno interessate dal problema? Naturalmente questo è possibile solo con un federalismo fiscale. Come per i privati e le aziende, anche le regioni potrebbero passare allo Stato massimo il 40% del loro introito in modo da investire nel loro territorio il restante 60%. Penso che in questo modo lo “Stato” potrebbe fare lo Stato ossia pensare a tutto quello che riguarda la Nazione. Può sembrare egoistico per alcuni ma sfido chiunque ad accollarsi problemi che non sono i suoi, chi te lo fa fare! Se una cosa ci tocca direttamente o peggio ci danneggia siamo molto più bravi a reagire per contrastarla. Non vorrei buttarla nella politica ma dipende da tutti noi; chi di voi voterebbe per un candidato che propone il federalismo? pochi penso! Certo che avendo certi esempi alla televisioni non li posso biasimare, ma una buona idea non è detto che debba venire per forza a una persona intelligente o piena di carisma! Per questo dicevo che ci vuole semplicità, non puoi cambiare il mondo partendo dal mondo, partiamo dalle regioni per poi arrivare ai comuni. E’ + facile tirare le orecchie al presidente di una provincia (che magari hai la fortuna di trovare al bar o sotto casa) se ha fatto una c…..a piuttosto che a qualcuno a Roma che non vedrò mai in vita mia. Se ho messo in qualche lettore la voglia di aggiungere qualcosa in proposito ne sarò lieto; ciao a tutti da un giovane italiano (non leghista).

  513. domenico de leva

    non credo esista una soluzione unica definitiva, i difetti del petrolio li conosciamo tutti, così quelli del nucleare; l’idrogeno non è una fonte di energia ma un veicolo di essa, così come l’aria compressa. La soluzione potrebbe essere un mix di varie cose, energia solare, idroelettrica, eolica, biomasse, diesel da colza e chi più ne ha più ne metta, oltre che continuare la ricerca in altri campi tipo fusione fredda (www.progettomeg.it); ma soprattutto dobbiamo renderci conto che sarà necessario fare delle rinunce: quante macchine avete in famiglia? avete utilitarie o super macchinoni 3000V6turbointercooler4X4etc.etc.etc.?
    i vostri figli hanno tutti il motorino?
    quanti di voi, avendone la possibilità non prendono i mezzi per andare al lavoro?
    quanti di voi rispettano i limiti di velocità?
    quanti di voi hanno a casa il condizionatore?
    questi sono piccoli esempi, se ci pensiamo bene i nostri genitori (parlo per me che ho una certa età) non avevano niente di tutto questo, il riscaldamento era il braciere o il focolare, per lavarsi sana acqua fresca, una bella bicicletta e il bus per andare a lavorare, eppure sono sopravvissuti lo stesso, anzi, sono pure stati in grado di insegnarci qualcosa… non pretendo di dire che dobbiamo tornare a quella vita, dico solo che tante cose che attualmente sono irrinunciabili in realtà tanto indispensabili non sono…
    ciao
    domenico

  514. Domenico Barranca

    Innanzitutto vorrei rispondere a Massimiliano Paladini.
    Io, nemico del nucleare, credo che noi italiani abbiamo l’occasione per dimostrare che possiamo produrre energia senza ricorrere al nucleare. Se poi il resto dell’Europa è piena di centrali nucleari, non significa che dobbiamo fare lo stesso. Se una persona sporca e inquina, non significa che dobbiamo fare lo stesso anche noi come dei pecoroni che vanno dietro alla massa. Anzi, noi possiamo dimostrare che si può fare meglio e cioè avere un sistema energetico ad impatto ambientale inferiore rispetto al nucleare, carbone, etc. semplicemente usando fonti di energia rinnovabile come sole, vento e altro e incominciare (anche se è già iniziato a dir la verità) a creare un sistema energetico distribuito e non centralizzato come quello attuale.
    Per gli altri tre punti, sono perfettamente d’accordo con te!

    Per Vahid Baharvand.
    Se compri le lampadine tradizionali a 60 cent di sicuro risparmi solo al momento dell’acquisto perché poi con le bollette ci si perde di sicuro. Stesso ragionamento con gli elettrodomestici di classe energetica A o superiore, caldaia a condensazione, panelli solari etc. Per la legge del mercato è normale che all’inizio una nuova tecnologia messa in vendita abbia dei prezzi proibitivi per molti. Proprio come i cellulari che all’inizio costavano un sacco di soldi, però la gente non ha avuto grossi problemi a comprarli e usarli fino a far diventare il cellulare parte integrante del proprio corpo! E ora li troviamo pure nelle patatine o quasi…
    Come ho detto nel mio post precedente, pensare come primo passo ad evitare gli sprechi, già si contribuisce ad immettere nell’atmosfera meno CO2 e altri gas serra! Evitando gli sprechi già si contribuisce notevolmente alla diminuzione dell’inquinamento anche senza comprare i pannelli solari. Dalle mie parti le lampade a basso consumo costano 3 euro (secondo me grazie alla concorrenza tra diversi ipermercati vicini a casa mia) e anche se è molto di più di 60 cent, le compro lo stesso perché ci guadagno risparmiando in bolletta. A tal proposito, noi (famiglia di tre persone) paghiamo sempre meno di 20 euro ogni due mesi di bolletta enel. Penso che l’acquisto di lampade a basso consumo, elettrodomestici di classe energetica A o superiore etc debba essere visto anche come un investimento, e che quindi permette nel tempo di risparmiare. Anche se, bisognerebbe includere in questo investimento, il fatto che si inquina meno e quindi vantaggi, per la salute personale, per le altre persone e per le generazioni future.
    I pannelli non li ho, per ora, in quanto quest’anno dovremmo cambiare la caldaia e l’auto che cade a pezzi e siccome stiamo valutando di comprare una caldaia a condensazione e/o un’auto che possa usare almeno il biodiesel e/o pannelli solari termici, prima di acquistare qualcosa, stiamo valutando da dove cominciare…
    Il fotovoltaico, anche se costa milioni, esiste una catena di negozi sparsa per tutta Italia, e tra l’altro è lì che ci rivolgeremo per i pannelli solari termici, che vende i pannelli a rate a tasso 0%. Se lo vuoi sapere, scrivimi a domenico.barranca@tiscali.it (per evitare di fare pubblicità).
    Nonostante le difficoltà economiche, che abbiamo anche noi, capisco che non è facile comportarsi in maniera più responsabile. Però credo che se si rinuncia a qualche capriccio, tipo per un anno non andrò ai paesi tropicali o viaggi simili e mi accontento di andare in un agriturismo, sono sicuro che qualcosa si possa fare.
    Personalmente non credo proprio che abbiamo bisogno di altre centrali (nucleare, carbone o simili) ma innanzitutto dobbiamo evitare gli sprechi che quotidianamente noi stessi mettiamo in atto. E questo come primo passo e come precondizione all’uso di fonti di energia rinnovabile. Così facendo, limitandoci solo ad evitare gli sprechi, non si dà la possibilità a nessun politico, di qualunque partito esso sia, di parlare di tutto tranne che di fonti di energia rinnovabile ad impatto ambientale nullo o quasi. Perché sarebbe come tornare indietro, invece che andare avanti. Chissà quanti di noi hanno sempre considerato la popolazione cinese come arretrata. Intanto loro hanno varato una legge che li impegna a produrre almeno il 10% di energia da fonti rinnovabili entro il 2010 (tra cinque anni)! Se i nostri politici si limitano alla demagogia, allora facciamogli capire, con i nostri comportamenti quotidiani e apparentemente inncoui, cosa vogliamo e cioè un mondo meno inquinato! Perché se ci facciamo abbindolare dai contentini come il digitale terrestre (ma ne abbiamo proprio bisogno? Il nostro benessere è aumentato da quando esiste il digitale terrestre?), se ci facciamo convincere (dai gestori e non solo da loro) che senza la tecnologia cellulare non si può vivere (stesse domande fatte sul digitale terrestre), allora ci meritiamo di essere presi per i fondelli anche da politici e amministratori delegati di quart’ordine! E noi saremmo una società civile, evoluta???? Si si, nel capire quale formazione doveva scendere in campo agli ultimi mondiali di calcio persi in Corea…

    Cordialmente

    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  515. Massimiliano Paladini

    P.S. agli amici del nucleare:
    1)I giacimenti di combustibile nucleare non sono mica tanto abbondanti.
    2)Gli impianti hanno un tempo di vita (relativamente) breve e costi di smantellamento molto alti, anzi si sappia che un impianto nucleare non te lo togli praticamente mai più dai coglioni anche se dismesso (vedi Caorso), che aumentano i costi rispetto agli altri sitemi.Non dimentichiamo poi il costo di smaltimento delle scorie.
    3)Un incidente sia in centrale sia in tutta la filiera dall’estrazione del combustibile all’utilizzo e allo smaltimento scorie può diventare un problema per mezzo continente, basta un cazzone di terrorista ( o un cazzone di tecnico ubriaco) per fare un disastro enorme, è un rischio che ci sentiamo di correre?
    P.S.P.S. ai nemici del nucleare:
    1)Comunque in europa è pieno di centrali, noi non avendole non godiamo dei benefici in compenso corriamo i rischi di tutti gli altri, bella fregatura!
    Cordialmente.

  516. Massimiliano Paladini

    Rispondo a Mauro Soldera, innanzi tutto beato te che hai un podere in toscana!! che invidia! Ti dico cosa farei io: Per quanto riguarda il fotovoltaico purtroppo i costi di installazione sono molto alti, però puoi accedere ai finanziamenti regionali (fino al 75% dell’importo) e così facendo ammortizzi i costi in circa 7 anni, ti consiglio in questo caso di disporre protezioni antigrandine (ultimamente vengono giù delle pigne!). Un po’ meglio funziona per i pannelli per il riscaldamento dell’acqua (acqua calda gratis quasi tutto l’anno col sole della toscana) tra l’altro è possibile integrare questi pannelli con il sistema di riscaldamento/condizionamento in sostanza si tratta di sistemi integrati che ottimizzano i cilcli termodinamici (gli scarti caldo o freddo di un ciclo sono usati dall’altro). Se comunque vuoi un sistema di riscaldamento indipendente ti consiglio le caldaie a condensazione, hanno un rendimento più alto. Se vuoi il raffrescamento autonomo confronta tra loro le marche: sembra incredibile ma a parità di potenza frigorifera la potenza elettrica assorbita varia tantissimo da marca a marca, valuta anche di utilizzare la funzione pompa di calore specialmente da voi dove gli inverni non sono rigidi (quando fuori fa troppo freddo la pompa di calore non può funzionare).
    In generale considera questo, la tua casa ha un consumo fisiologico dovuto a tre fattori: 1)L’isolamento termico 2)la capacità termica 3)L’esposizione. Se aumenti l’isolamento diminuisci il flusso di calore (energia) tra esterno e interno sia per riscaldare che per raffrescare di conseguenza consumi molto meno sia per tenere la casa calda che per tenerla fresca. La capacità termica detto semplicemente è l’attitudine a conservare la temperatura assunta, questo permette di uniformare la temperatura nell’arco della giornata aumenta il comfort e ottimizza i consumi. L’esposizione rigurda lo sfruttamento dell’esposizione solare per l’illuminazione e il riscaldamento naturale.
    Se hai un impegno di potenza elettrica molto elevato (superiore ai 100kW) puoi pensare ai nuovi piccoli sistemi di COGENERAZIONE, in pratica metti insieme riscaldamento (oggi anche raffrescamento)e generazione di energia elettrica a partire da un combustibile tradizionale, sono eccezionali.
    Poi devi valutare un po’ le risorse di cui disponi, se hai un bosco lo puoi curare (per bene) e ricavare legna da ardere per riscaldarti. Se (per caso)hai un torrentello nella tua proprietà puoi mettere una microturbina con alternatore (impatto ambientale quasi nullo) e hai energia elettrica gratis per sempre (ho un amico in montagna che ce l’ha, fa il fornaio, con quello ci alimenta i forni e gli ne avanza da vendere all’enel).
    Personalmente poi credo molto nell’eolico: esistono generatori di tutte le dimensioni (da quello per la barca a vela a quello per un paese intero) i sistemi sono ultra-collaudati, l’energia è assolutamente pulita, l’impatto ambientale è ridicolo si tratta di un basamento in cls raso suolo, se lo smantelli non rimane niente, il basamento si interra e ci cresce su l’erba (come su un pietrone), l’impatto estetico fa discutere, personalmente ritengo ridicole le critiche, se potessi ne metterei subito uno davanti a casa mia al posto di una centrale termoelettrica anche lontanissima. Però per usare l’eolico devi essere in posizione favorevole (ovviamente).
    Non so se ho centrato la domanda, ma se ti interessa approfondire qualcuno di questi temi scrivimi pure.
    Ciao.

  517. Vahid Baharvand

    Ciao! vorreichiedere a Domenico Barranca 2 cosette!
    tu hai il tetto fotovoltaico?? io NO! costa milioni! ho a fatica i soldi x pagarmi l’università…
    io le lampade e basso consumo le ho… ma costano 7 euro… confronta con i 60 cent di una lampada tradizionale e capirai xchè le “ecologiche” non sono diffuse.
    Tu la moto a idrogeno ce l’hai??? lo sai che inquineresti più con una moto a idrogeno che con una moto normale a benzina?
    E il nucleare…. ok, lasciare scorie ai posterni non va bene…. però quello che produci con un kilo di uranio lo produci con un milione di chili di petrolio! lo dice la chimica! non è carino lasciare ai posteri delle scorie, ma nemmeno tonnellate di CO2 in atmosfera! vorrei chiedera a tutti: ANDATE GIRONZOLANDO X I SITI E VEDETE QUANTA CO2 EMETTE UNA CENTRALE TERMOELETTRICA! se non lo trovate contattatemi che facciamo un breve calcolino assieme! ciao a tutti!

  518. mauro soldera

    innanzitutto un doveroso saluto a tutti i “partecipanti”.
    Mi intrometto nella discussione a dire il vero per cercare di carpire la conoscenza altrui circa un progetto che vorrei valutare e sviluppare.
    In breve: la mia famiglia è proprietaria di un’azienda agricola in Toscana e l’idea sarebbe di valutare come sia possibile (e con quali impatti) convertire le attuali fonti energetiche (Enel, petrolio, metano e compagnia bella…), in energia rinnovabile (il pensiero + diretto va all’energia solare).
    Il fatto, chiaramente, è che non di semplice (o sola) energia a scopo domestico si tratta, quanto piuttosto di energia utile a “far girare” l’azienda.
    qualcuno ha esperienze o suggerimenti a riguardo.
    Grazie!!

  519. Domenico Barranca

    E’ incredibile come ancora qualcuno continui a pensare al nucleare. A parte il fatto che il problema non è la quantità di energia, che ce ne sarà per diversi decenni anche se si usano solo i combustibili fossili, ma, semmai, il problema sono gli effetti sull’ambiente dovuti agli usi che se ne fa dei combustibili fossili.
    Il combustibile nucleare è pericoloso in ogni passaggio della filiera, da quando viene estratto fino allo smantellamento della centrale nucleare e al mantenimento in sicurezza del combustibile, che continua ad essere radioattivo anche per migliaia di anni! E poi che senso ha lasciare in eredità alle generazioni future del materiale del genere? Quanti incidenti nucleari vengono tenuti nascosti? Basta informarsi e si capisce che tutta questa sicurezza non esiste.
    La vera ed unica soluzione è l’uso delle fonti di energia rinnovabili (e quindi produzione distribuita di energia) associato ad uno stile di vita per evitare gli sprechi di energia. Le fonti di energia rinnovabile sono e saranno diverse: sole, vento, geotermia, idroelettrico (in casi multi-purpose e di piccolissima potenza), idrogeno, poi altre che con la ricerca possono essere rese utilizzabili e abbordabili economicamente.
    Invece di parlare di nucleare, incominciamo a evitare gli sprechi che quotidianamente mettiamo in atto. Sostituiamo le lampadine con quelle a basso consumo; usiamo elettrodomestici di classe energetica A o superiore; invece di comprare una caldaia qualunque, preferiamo quelle a condensazione; andiamo il più possibile a piedi o con mezzi non inquinanti o usiamo i mezzi di trasporto pubblico; non lasciamo in stand-by i televisori, i lettori dvd, i videoregistratori, etc; io e i miei colleghi di lavoro spegniamo i monitor dei pc durante la pausa pranzo e quando finiamo la giornata lavorativa; usiamo fazzoletti e tovaglioli fatti con carta riciclata (altrimenti a che serve far riciclare la carta) se vogliamo evitare che vengano abbattuti altri alberi (l’Italia è il secondo importatore mondiale di legno del Bacino del Congo dove il taglio illegale di alberi è ampiamente diffuso e spesso avviene nella più totale impunità (fonte: http://www.greenpeace.it)); più altri comportamenti simili di noi comuni cittadini. Se invece sommiamo tutti quei “innocui” comportamenti che sono le brutte abitudini di molti cittadini, che sono il contrario di quelli esposti sopra, ecco cosa succede: cambiamento del clima a livello mondiale; aumento della percentuale di contrarre malattie; modifiche negative varie alla biosfera terrestre e tante altre cose. E’ questa la nostra “civiltà superiore”?
    Se qualcuno è interessato alla fusione nucleare, consiglio di leggere i pro (credo che non ne abbia) e i contro (tantissimi) sul progetto denominato ITER (International Thermonuclear Experimental Reactor) a cui inizialmente partecipavano Francia, USA e Giappone, ma questi ultimi due si sono ritirati…
    Poi se ad evitare gli sprechi, aggiungiamo, tanto per fare un esempio, i pannelli solari (termici e/o fotovoltaici) ancora meglio. Per chi è interessato, esiste una catena di negozi sparsi per tutta Italia, più o meno, che vende pannelli solari anche a rate a tasso 0%.
    Se noi nel nostro piccolo, che non è poco, ci comportiamo in maniera responsabile, di sicuro rendiamo il nostro pianeta, che è casa nostra, molto ma molto più vivibile, così non diamo a nessuno la possibilità di parlare ancora di nucleare o di costruire altre centrali a carbone!!! Se però ci limitiamo alle lamentele sperando che siano gli altri a darsi una mossa, comportandoci da qualunquisti e apatici, allora ci meritiamo di essere presi in giro da chi detiene il potere economico e politico.
    Noi possiamo e l’abbiamo già iniziato a farlo, e cioè creare la “domanda” di un mondo meno inquinato. Dieci anni fa non c’erano tutti questi prodotti ecologici. Oggi la possibilità di inquinare molto meno esiste e gli unici ostacoli sono nella mente di chi si fa infinocchiare da chi detiene il potere economico e politico.
    Immaginate la produzione di energia (da fonti non inquinanti) distribuita a livello di singolo appartamento e/o condominio. Inoltre auto che non inquinano. E ora fate due conti e pensate chi ci perderebbe se tutto ciò accadesse…multinazionali e i politici da loro sponsorizzati!
    Intanto l’auto e la moto ad idrogeno esistono e almeno la moto si può comprare:

    http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/idrogenomontecarlo
    /idrogenomontecarlo.html

    http://motori.virgilio.it/Moto/Magazine/MotoIdrogeno.html?pmk=hpstr1_2

    esiste l’auto con motore ibrido elettrico-benzina.

    Si può usare il biodiesel e addirittura in alcuni paesi europei (mica in Italia) è incentivato:

    http://www.assobiodiesel.it/
    http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/colza1/colza1.html
    http://tecnologia.tiscali.it/articoli/2005/marzo/17/colza_al_posto_del_diesel.html

    Consiglio anche:

    http://www.wwf.it

    http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm

    per chi si volesse fare una cultura nel campo della tecnologia solare:

    http://www.ilportaledelsole.it

    Saluti

    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  520. Claudio Trezzani

    The size of a shoebox.

    Ottimista – lo deve aziendalmente essere – Harry Brabury CEO dell’ Intelligent Energy.

    Le postazioni di ricarica – dice – per le celle ad idrogeno saranno non più grandi di una scatola di scarpe.

    E le celle saranno spostabili da una motocicletta a, diciamo, un fuoribordo.

    Questo accadrà in a no too distant future, secondo lui.

    Su di una moto intanto ci hanno provato a metterla, la cella.

    L’ hanno chiamata CORE e muove una due ruote “silenziosa come un PC e facile da guidare come una mountain bike”.

    Va a 80, ha una autonomia di 80, fa gli 0/80 in un tempo ragionevole.

    Cose da verificare, e soprattutto da generalizzare, in accordo al sensato motto che vede il progresso come estensione dei vantaggi.

    Certo da loro l’entusiasmo non manca.

    Non manca a Caroline Collett, PR che prima ti manda il materiale e poi ti chiede a cosa ti serve.

    Non manca a Nick Talbot, coordinatore del team che ha avuto commissionato dalla I.E. il prodotto.

    Parla di engage public imagination e create interest as an enigmatic object.

    Succedeva anche in Toyota, quando la sua ibrida muoveva le prime ruote.

    Chiedevi informazioni e t’arrivavano ponderosi plichi, e filosofeggianti.

    E adesso quelle ruote hanno macinato milioni di chilometri, fatte girare da decine di migliaia di automobilisti in tutto il mondo.

    Certo la Visionarietà può essere confezionata in sedicesimo da pianificanti ragionieri del marketing.

    Ma è di Visionarietà che abbiamo bisogno, se vogliamo realmente progredire.

    E the size of a shoebox suona quasi monito.

    In un momento in cui ti dicono che grande è bello per vendere le Inutilmente Alte e Velleitariamente Artigliate.

    Cordialmente

    Claudio Trezzani

  521. ezio abbondanti

    La scelta suicida di rinunciare al nucleare l’Italia l’ha gia’ fatta.Ed i motivi che spinsero i partiti politici ad appoggiare un simile referendum furono tutt’altro che nobili.In attesa
    della fusione nel presente occorrerebbe almeno
    ricreare un centro di ricerche quale era l’Ansaldo
    Nucleare.E poi ripensare al progetto di Gardini
    di sintetizzare idrocarburi dalla soia e dal mais.

  522. Roberto Saba

    Vorrei avere notizie sulla possibilità , ed i costi , di mettere sul mio tetto di casa delle cellule fotovoltaiche per staccarmi dall’Enel.
    Grazie e saluti .
    Roberto Saba

  523. Roberto Paris

    Ho circa 12 Giga di documentari in Divx, anche tu Beppe potresti farci almeno una decina di spettacoli…

    Siamo veramente allo sbando…

  524. Roberto Paris

    Ogni giorno, scambiando materiale tramite siti P2P, scopro cose allucinanti riguardanti l’attuale situazione mondiale in ogni settore.

    Oggi ho scoperto due cose:

    – Da almeno 10 anni, privati hanno sviluppato una tecnologia in grado di PRODURRE ENERGIA DALL’ACQUA, anche dall’acqua marina.
    Non stiamo parlando di idrogeno, che per creare il quale necessitiamo di un’altra fonte di energia.
    L’umanita’ potrebbe usufruire di un’infinita energia pulita, peccato che all’umanita’ che conta, questo progetto non interessa perche’ secondo loro LA NOSTRA ECONOMIA NON E’ PRONTA A UN TALE PASSO!?

    – Gli americani (ma guarda un po’…) stanno tappezzando il pianeta di immense “piantagioni” di trasmettitori giganti, questo progetto si chiama H.A.A.R.P. e ufficialmente dovrebbe sfruttare le onde elettromagnetiche per migliorare le comunicazioni e per ricercare materie prime nel sottosuolo (oltre a modificare il tempo atmosferico e causare terremoti).
    Peccato che questo tecnologia, secondo i maggiori esperti puo’, ha seconda della frequenza/potenza che i bastardi decidono di usare, avere pesanti effetti sull’uomo tali come creare malattie mortali (il solito cancro) e, udite udite, controllare la mente modificando il nostro umore, la nostra capacita’ di concenrazione, ecc.
    Quando gli viene fatta questa osservazione, stranamente cadono dalle nuvole dicendo che loro “non ne sanno molto riguardo gli effetti sull’uomo”.

    Come vi ripeto alla fine di ogni mio intervento significativo: La realta’ supera decisamente la fantasia (peccato che si tratti sempre di sfighe disumane!).

  525. Moreno Pirovano

    Olio di colza.
    Sicuramente ne avete già parlato.
    Ma se tu immagini, sterminate coltivazioni di colza lungo la Salerno-Reggiocalabria. Coltivatori di colza napoletani arricchiti che pagano le tasse per la lombardia e lottano per togliere la tassa del Nord per il recupero delle regioni minori. Milanesi con la valigia di Pollini che si trasferiscono al sud per diventare contadini della colza… l’Italia, paese del sole, che diventa la nuova Arabia… no?
    La fiat che fabbrica motori Bio.diesel apposta fatti per usare il nuovo rivoluzionario combustibile siciliano.
    Un bello spot con Beppe Grillo che cucina le patatine fritte e con l’olio della friggitrice fa il pieno alla nuova Multipla JTC (dove la C è la C di Colza)…
    Fantascienza?

    Saluti.
    Moreno.

  526. Massimiliano Paladini

    Mi fa molto piacere vedere che in tanti abbiamo a cuore questi problemi. In ogni caso ho paura che il petrolio ce lo faranno consumare fino all’ultima goccia prima di permettere lo sfruttamento di qualunque altra forma di energia. Non solo lo consumeremo tutto ma ci spingono a consumarne subito il più possibile! Ad esempio:
    1) senza scomodare archimede pitagorico, con l’attuale tecnica è possibile realizzare automobili (con normalissimo motore a combustione interna) con consumi molto bassi, non è niente di trascendente ridurre i consumi attuali del 50% (o più). Non è una soluzione definitiva ma volete mettere da oggi ridurre il fabbisogno nazionale di petrolio per autotrazione del 40-50%?
    2) ancora, senza cambiare nulla nei veicoli diesel, oggi sono disponibili emulsioni (miscele gasolio-acqua) rese finalmente stabili (nelle prime gasolio e acqua tendevano a separarsi) anche in questo caso i consumi si riducono! però chissà perchè è stato fissato un tetto massimo di produzione nazionale gravato perdipiù di sovratassa! Se poi parliamo di biodiesel apriti cielo… è tabù.

    Malgrado questo si continuano a produrre e vendere auto sempre più grandi e pesanti con motori via via più potenti e i carburanti in vendita restano quelli. Si apre la strada all’idrogeno, ma si è già stabilito di ottenerlo dal reforming del petrolio.

    Ci fanno fare… eh già gira gira si arriva al nocciolo del problema: tutte le forze politiche di ogni colore in definitiva continuano a promuovere l’uso del petrolio, in tutta europa è la stessa cosa, degli stati uniti poi non ne parliamo neanche… ma allora chi cacchio è che tira i fili del tatro internazionale dei burattini? Chi è che decide cosa il mondo deve fare? Non ho manìe di persecuzione ma diamine! la cosa è troppo evidente…non vi pare?

    Un saluto a Beppe Grillo,
    grazie per questo spazio

  527. Breda Luca

    Perchè molti dei nostri elettrodomestici consumano anche quando sono spenti?!!
    Me ne sono accorto e nel giro di pochi giorni ho ridotto la bolletta del 40%.

    1. orfeo nitrebla

      Dovresti dirmi quali sono.FORSE IL FRIGORIFERO?

  528. domenico de leva

    Vi ricordate la fusione fredda?
    osservate qui:http://www.frascati.enea.it/nhe/
    come vedete i big dell’energia sono in grado di fermare anche l’ENEA, ciò che mi consola è che anche qui in Italia c’è chi non ci sta e porta avanti la lotta: http://www.progettomeg.it
    qui ricerche ed esperimenti.
    ciao
    domenico

  529. vincenzo ricchiuto

    Caro Beppe,

    tu davvero pensi che l’età della pietra sia finita?? Davvero?? Guardati in giro…finchè saremo nelle mani delle Multinazionali della Fede, che imbottiscono il pianeta con la droga sintetica più antica ma più efficace mai esistita, le famose pillole di Extasy Mistica, saremo sempre più intontini in mezzo ai nostri bei sassolini…

    Pace e Bene e Figa

    Vinx

  530. mario ferrazzo

    Mai sentito parlare del MEG?

    ingresso 100Watt …..> uscita 15 kWatt

    non sono un fisico, sembra una bufala, ma ci sono siti italiani che lo stanno costruendo.. e sembra che si arrivi a qualcosa

    ciao mario

  531. Corrado Corda

    Signor Grillo buondì,

    approfitto di questo spazio per una richiesta a lei ed a chi ci legge.
    In questi giorni mi sto scornando sulla rete ( per capire che fine ha fatto il decreto legislativo 387 del 29/12/03, “Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità”.

    Buio, silenzio.

    Non son capace di cercare su internet?

    C’è qualcuno che ha notizie e voglia di condividerle?

    Grazie a tutti

    Corrado

  532. Sergio Codutti

    Caro Beppe Grillo,
    e’ da ormai diverse settimane che in un piccolo comune dell’appennino calabro-lucano, la riapertura, a biomassa, di una centrale di proprieta’ dell’Enel sta suscitando diverse polemiche. Anche perche’ la stessa Centrale del Mercure, dismessa nel 1997, e’ al centro di uno dei territori piu’ affascinanti di tutta Italia, il “Parco Nazionale del Pollino”. Vi aggiungo alcuni link di riferimento.

    Fatevi sentire in massa…

    http://www.ilbrigantelucano.com/lucania.asp?ar=127
    http://www.lucanianet.it/home/showmcat.asp?catid=7

  533. Renato Bacciarelli

    Sante parole ma perchè le dici solo tu?
    Perchè abbiamo ministri che parlano di centrali nucleari? perchè abbiamo ministri che continuano a farci comprare derivati del petrolio come gli americani che non li pagano come noi? perchè continuiamo a far arricchire paesi islamici che vendono petrolio per comprare armi?
    perchè a mille altre domande alle quali una mente sana saprebbe rispondere?

    Forse la natura ce la farà pagare cara e spero che non tocchi ai miei figli subire la vendetta sulle malefatte dei nostri antenati

  534. Vincenzo Rossi

    Salve

    Gia’ sarebbe molto interessante l’esito di questa operazione (fallimentare) perche’ l’acqua non contiene energia “latente” come vogliono far credere perlomeno a livello chimico (l’acqua e’ gia’ “bruciata” H2+ 0=> H2O).

    Saluti

  535. Corrado Fertonani

    Caro Beppe,

    All’indirizzo

    http://www.flytrap.it/public/collections/top.htm

    è possibile scaricare un file contenente le istruzioni per la trasformazione di un normale motore a benzina in un motore ad acqua.
    Sarebbe interessante sapere l’esito di questa operazione.
    Un saluto
    Corrado

  536. Giuseppe Vella

    Ciao Beppe Grillo,

    sono felice di scriverti benché il mio è il solito amaro in bocca lasciato dall’egoismo dei nostri amministratori.
    Qualche anno fà alcuni operatori dei servizi sociali volevamo concretizzare un piccolo ma bel progetto solare: ammodernare un asilo nido ampliandolo con costruzioni modulari a basso impatto ambientale. Avremmo inoltre utilizzanto prevalentemente fonti di energie alternative.
    Cosa è successo: i soldi la Regione Lazio per la ristrutturazione c’e li ha dati con la variante che il bel progetto verde ce l’hanno cambiato in prossime colate di nuovo cemento (poveri piccoli).
    Chissà se penserai un po a Vetralla (Viterbo), bel paese della bellissima TUSCIA che sta morendo (abbattono alberi e boschi peggio che nel signore degli anelli). Noi crediamo nello sviluppo locale sociale coorelato con lo sviluppo della cultura solare contro quella petrolifera.

    Ciao e Grazie

  537. Raffaello Pochettino

    Gentile Beppe Grillo,
    un appunto tecnico sull’energia solare:
    7 mq. di pannelli danno circa 1 kilowatt
    di potenza in pieno sole, in una giornata
    piovosa vengono prodotti circa 200-250 watt:
    l’impianto produce sempre quantita’ signi-
    ficative di energia (di giorno).
    L’impianto da 1 kilowatt può costare circa
    8-9mila euro, da 2 kilowatt 12-13mila euro
    e cosi’ via.
    Se un gruppo numeroso di famiglie italiane decidesse di installarsi a casa l’impianto
    da 1 kilowatt, questo avrebbe un impatto
    notevole sulla politica energetica italiana.
    Impatto positivo. Un esempio: 10 milioni di famiglie x 1 kilowatt = 10mila megawatt, cioe’
    circa il 20% della potenza massima di picco
    richiesta dall’Italia.
    Il discorso sarebbe complesso, ma costerebbe
    meno di costosissime guerre per il petrolio.
    Un esempio: 10 milioni di famiglie x
    8mila euro = 80 miliardi di euro, cioè
    il 6% del nostro prodotto interno lordo.
    Gli Stati Uniti spendono in Iraq circa
    5 miliardi di dollari al mese, senza la
    guerra avrebbero dotato l’Italia e la
    Svizzera degli impianti sopra calcolati.
    Tralascio gli aspetti morali (pro pace) ed
    ecologici (pro ambiente), forse piu’ impor-
    tanti. Perche’ questi dati non vengono
    presentati in modo semplice agli elettori?
    Alla scelta “solare forzato” o “guerra”
    quanti popoli sceglierebbero la guerra?
    Saluti. Raffaello P.

  538. Alessandro Di Giusto

    I cittadini delle Marche se la passano meglio di quelli del Friuli Venezia Giulia, dove da almeno 5 anni si chiede, inutilmente, di approvare una legge per favorire il risparmio energetico e limitare l’inquinamento luminoso, sempre più grave. Le luci disperse dalla nostra regione si vedono addirittura dalle vette delle alpi austriache (che risparmia e vende a noi la sua energia), mentre fioccano i progetti di nuovi elettrodotti, di nuove centrali termoelettriche e di nuove derivazioni ad uso idroelettrico. E pensare che non soltanto l’80% dei fiumi montani è ridotto a un deserto di ghiaia a causa delle captazioni, ma che la regione sarebbe autosufficiente se soltanto si usassero meglio gli impianti a disposizione e la si smettesse di sprecare energia in maniera tanto scandalosa. Qualeche mese fa ho visitato una classe elemntare per spiegare ai bambini la bellezza del cielo stellato. Su 40 di loro soltanto 4 avevano visto la via lattea. E pensare che da un breve studio condotto dal sottoscritto ogni cittadinio di questa regione spende ogni anno, in media, circa 25 euro delle sue tasse per pagare la costruzione, manutenzione e la bolletta di migliaia di lampioni superpotenti che illuminano spesso strade deserte per tutta la notte. Ho fotografato addirittura il caso di una strada, non ancora aperta al traffico (l’ennesima) dove i lampioni, naturalmente di quelli non schermati e super potenti, sono accesi da oltre un mese.
    E’ davvero questo il progresso e lo sviluppo economico che vogliamo?

  539. giovanni sestini

    Invio questa notizia rilevata dal sito http://www.gomarche.it

    INVENZIONE MARCHIGIANA FA RISPARMIARE ENERGIA

    Gruppo Energia e Legambiente si sono uniti per promuovere l’innovativo sistema di risparmio energetico, creato da un gruppo di tecnici di San Benedetto del Tronto.

    SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un piccolo gruppo di tecnici marchigiani con pochi mezzi ma con grandi capacità ha inventato il dibawatt, una piccola scatoletta poco più grande di un pacchetto di sigarette che, se installato sui lampioni, permette alle amministrazioni comunali di risparmiare almeno il 30% dei consumi elettrici per l’illuminazione pubblica.
    Dopo una prima fase di sperimentazione, in cui il dibawatt è stato collaudato con successo per le vie di San Benedetto del Tronto, le sue potenzialità hanno convinto il gruppo Energia Spa, l’operatore elettrico del gruppo Cir, che ha deciso di rilevare il 70% della Eligent, la società produttrice del dibawatt, lasciando il 30% delle quote azionarie ai fondatori.
    Anche tra le fila di Legambiente il dispositivo ha raccolto consensi tanto che “Legambiente ha deciso d’investire in questo progetto – ha dichiarato il direttore generale dell’associazione Francesco Ferrante – perché crede fortemente nelle sue potenzialità alivello ambientale”.
    Ferrante ha tenuto a ribadire che le misure imposte dal protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni insieme all’esigenza di contenimento dei consumi visti anche come leva per ottimizzare i costi aziendali, rafforzano sempre più la relazione tra risparmio energetico, competitività e impatto ambientale.
    Dopo l’iniziale “scetticismo” per una piccola azienda in grado di realizzare uno strumento che neppure Siemens e Philips sono stati in grado di mettere a punto, ora il dibawatt ha conquistato anche la fiducia della Schreder, una delle maggiori aziende mondiali per la produzione di lampioni stradali.

  540. Marco Brambilla

    Ciao Beppe,
    sono andato a visitare Schonau come da te suggerito sul palco.
    Se vuoi vedere come ci sono andato:
    http://www.laborraccia.it/20040605%20schonau.htm

    ciao,
    marco

  541. conti arduino

    caro beppe
    volevo solo dire per quanto riguarda il rimorso enel ,circa un anno fa ho mandato il fax per il rimborso senza nessuna risposta,poi un giorno chiamando per una bolleta che per loro non risultava pagata,chiesi informazioni per il famoso rimborso ,e l’operatore mi disse che non vi era alcun rimboroso .

    Conti A

  542. Isgrò Vincenzo

    Ho ricevuto questa mail e volevo sapere se era vera e se qualcuno ha già chiesto e ottenuto il rimborso.
    “Vi ricordate il black out di un anno e mezzo fa?
    Beh, l’Enel e’ stata costretta a risarcire i consumatori, e ha stabilito
    una cifra forfettaria di 25 E, per ogni utenza. Ma la gente non lo sa
    !!! percio’ eccovi il modulo da inviare via fax, e vi scaleranno 25 EUR,
    sulla prossima bolletta. Diffondete!”

    P.S.: il modulo è come segue:

    BLACK-OUT DEL 28 SETTEMBRE 2003 – RICHIESTA DI INDENNIZZO

    Con delibere dell’Autorità per l’energia ed il gas n. 201/1999 e n. 220/2002 sono state stabilite le misure dell’indennizzo per eventi che abbiano prodotto disagio e danni ai cittadini.
    La misura forfettaria è stabilita in € 25,82

    Spett.le ENEL S.p.A.
    fax n. 800900150

    Il sottoscritto ___________ nato a __________ il _________ e residente in __________ via ________ n. ____ numero cliente ___________

    CHIEDE

    la corresponsione dell’indennizzo automatico ai sensi delle delibere dell’Autorità per l’energia elettrica ed il gas n. 201/1999 e n. 220/2002, nella misura forfettaria di € 25,82 (venticinque/82) a causa del black-out verificatosi il 28 settembre 2003.

    Il rimborso potrà essere effettuato con conguaglio nella prossima bolletta.

    Distinti Saluti

  543. mario alberto francescon

    Carissimo Sig.Grillo le scrivo questo mio disappunto per evidenziare ancora una volta un disservizio pubblico/privato:riguardo alla ditta a delinquere ENEL S.P.A
    oggi ho ricevuto mio malgrado la visita nella mia attività di lavoro due tecnici della suddetta
    per una bolletta insoluta di gennaio del valore di 523.00 € con la prepotenza che si addice a una persona poco educata sono stato aggredito verbalmente da uno dei due addetti.Che a tutti i costi voleva accedere al contatore per staccare il servizio,io con calma assoluta ho chiesto 5 minuti per andare in posta a pagare la menzionata bolletta mi ha risposto che erano gia’passati troppi giorni e allora come dice lei che cosa è il tempo se non siamo piu’ padroni di ottenere nemmeno 5 minuti davanti a personaggi cosi arroganti da non concederti tale tempo per una cosa così banale.Non voglio tediarla con il seguito della vicenda,o perso una ora solo per riuscire a parlare con una persona responsabile
    a cui seguira’ sicuramente una denuncia dell’accaduto ma ho poche speranze che avro’ soddisfazione morale in quanto mi sono sentito
    molto amareggiato dell’accaduto.
    la ringrazio se leggerà questo mio piccolo sfogo
    ho usato un tono pacato ma non lo ero altrettanto oggi pomeriggio come dice lei(c’è sempre qualcuno piu’figlio di puttana di loro e allora va bene andiamo avanti.
    Distintissimi saluti a un grande con amicizia
    FRANCESCON MARIO ALBERTO
    338-4263210

  544. nazzaro bolognesi

    aspetta,,, aspetta ,, olio di ricino o olio di colza,, BA!!!

  545. fulvio zoanelli

    La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto per dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e’ considerato “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON vi consiglio affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi consiglio di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
    La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori diesel furono ideati, non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo “diesel”. Non esisteva perché non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel) si era mai chiesto con cosa farli camminare.

    Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile degli oli vegetali, come l’olio di semi, l’olio di soia, l’olio di girasole, l’olio di semi vari, e così via. Si, proprio così, quelli che usate in casa per friggere.

    La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’: idem. La stragrande maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli turbocompressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi degli oli che si usano in cucina, con l’eccezione dell’olio di oliva (dovreste prima surriscaldarlo, aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci gorgogliare dell’aria mentre bolle. Far passare dell’ossigeno dentro un combustibile liquido che bolle non e’ mai saggio, quindi non lo fate se non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu’ il numero di esano e’ alto, quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).

    In ogni caso, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e’ la seguente: la gente, a quanto sembra, sta iniziando a scoprire l’olio di colza. L’olio di colza e’ un oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su larga scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che rovina il fegato molto lentamente, il secondo e’ che costa poco. Costa poco nel senso che all’ingrosso e nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euro/litro.

    Quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il tam tam su internet” inizia a prendere d’assalto i discount per comprare quest’olio. Dopodiché lo si ficca nel motore.

    Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che l’olio vegetale e’ leggermente più denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all’accensione. L’ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con l’olio di semi vari, o l’olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da fare e’ testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e vedete come va, poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.

    LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in accensione. I vecchi motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di preriscaldamento per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro quanto olio vegetale volete. Quelli common-rail invece vanno verificati come dicevo prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre più alte di olio vegetale.

    Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di colza, possono costare anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel…

    Tutto qui, direte voi?
    No, non e’ tutto qui. Perché lo stato considera questa cosa una truffa, cioè un reato. Se voi, cioè, comprate legalissimamente un litro di olio di colza e anziché friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del vostro diesel per lo stato state compiendo un reato che e’ truffa, perché state evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.

    Non importa che l’automobile sia VOSTRA e anche l’olio sia VOSTRO e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui diventa carburante, qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo una truffa perché il resto del carlino NON paga l’accisa sui carburanti ad uso domestico.

    Allora, qual è il problema? Il problema e’ che il carlino vorrebbe dare la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente sappia come truffarlo) non vorrebbe. Così, i giornalisti sono minacciati di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicano che tale operazione sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.

    Quindi, mi adeguo.

    Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euro al litro. Siccome il diesel petrolifero, com’e’ noto, costa MENO di così, allora l’operazione e’ svantaggiosa.

    Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perché siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che buttate nell’atmosfera e’ lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo è pressoché nullo, e le polveri sottili sono la metà del diesel petrolifero. Siccome inquinare e’ BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi vigenti) devo dirvi che usare l’olio di colza e’ SBAGLIATO perché rispetta l’ambiente, cosa che, come sappiamo tutti, non e’ giusto fare.

    Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero di esano leggermente (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore non solo durerà di più, ma avrà una resa migliore e brucerà meno combustibile. Questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e’ MALE, perché dire il contrario sarebbe istigare alla truffa.

    La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’ ancora migliore rispetto ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato, e’ ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare e’ BELLO, rende di più, e non c’e’ bisogno che vi elenchi le insidie del risparmio (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e’ una sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona in Italia le cui gonadi stanno più a cuore a tutti noi. Guardatelo! I suoi occhioni profondi, quello sguardo languido e sensuale, l’espressione viva e intelligente: come pensate di dare un dispiacere ad un “piezz’e’core” del genere?

    Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile diesel (che Siniscalco mi perdoni, l’ho detto!), risparmiando per di più di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi crescenti di inquinamento.

    La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    Aut min conc.
    Fate finta che ci sia anche un bel rettangolo color nero “annuncio funerario” attorno, come nelle sigarette.

    Come mai dico questo? Dico questo non perché sia una novità, ma perché e’ una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di pubblicità di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicità di aziende che fanno olio vegetale, e scoprirete il perché.

    Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare un test: vedere quanto si diffonde una notizia, sebbene già nota a molti, in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il ricatto “non faccio più pubblicità sul tuo giornale se non dici cosa voglio io”.

    Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo, o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perché, ma a me Siniscalco non fa tanto sesso.

    In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a quello di canapa che sono gli ideali, vanno bene anche l’olio di semi di girasole, quello di semi vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il costo al litro, il che esclude l’olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densità

  546. lorenzo inglese

    Ciao, è veritiero il rimborso di 25 euro che l’ENEL deve a tutti i clienti che inviano il fax stilato dall’unione consumatori?

    Grazie.

  547. Tommaso Bino

    La mancanza di energia è dovuta agli egoisti come africani, indiani, i “terroni” del tempo che fu (e sto ballista di un Beppe Grillo 😉 che fanno molti più figli di quelli che si possono permettere e che il mondo può sopportare. Il bello è che poi cercano di appiopparli a quelli che credono a uno sviluppo sostenibile e a una buona qualità di vita.

    Dai Beppe, dicci (a noi poveretti costretti nelle lugubri metropoli) quante belle villette nel verde possiedi. Si, ma certo, tu te le sei guadagnate! A noi invece ci aspetta un misero futuro da schiavetti cinesi!

  548. Vahid Baharvand

    Volevo rispondere a chi chiedeva delle auto ibride: sì, l’unica sul mercato per ora è la Toyota Prius: funziona così: durante la frenata non si usano freni convenzionali ma “dinamo” che frenano la macchina ricaricando delle batterie! l’energia delle batterie è poi utilizzata x affiancare il motore a scoppio durante la trazione! è un inizio…. se avessi i soldi la comprerei sicuramente….

  549. vincenzo cupido

    Riporto una notizia letta su un sito

    VAL DI NOTO VENDUTA AI PETROLIERI AMERICANI
    LA REGIONE SICILIANA HA AUTORIZZATO TRE COMPAGNIE PETROLIFERE A RICERCARE E COLTIVARE IDROCARBURI LIQUIDI E GASSOSI NELLA VAL DI NOTO, FAMOSA IN TUTTO IL MONDO PER LA RICCHEZZA DEL SUO PATRIMONIO AMBIENTE A CULTURALE
    Pierpaolo Marescalco. 0931573389 3475530609 Email pierpaolomarescalco@yahoo.it
    La Regione Siciliana ha dato il via alla ricerca e a alla coltivazione di idrocarburi sia liquidi che gassosi nella Val di Noto, FAMOSA NEL MONDO PER LA RICCHEZZA DEL SUO PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE.
    Buongiorno, sono Pierpaolo Marescalco un agricoltore di Noto (SR) rappresento il COMITATO CONTRO LA RICERCA E LA COLTIVAZIONE DI IDROCARBURI NELLA VAL DI NOTO. Vorrei portare alla vostra attenzione e all’ attenzione dell’ opinione pubblica nazionale un fatto gravissimo avvenuto in Sicilia che rischiava di passare sotto silenzio.
    L’ ASSESSORE ALL’ INDUSTRIA DELLA REGIONE SICILIANA MARINA NOE’ HA FIRMATO I DECRETI CHE DANNO IL VIA LIBERA ALLA RICERCA E ALL’ ESTRAZIONE DI IDROCARBURI LIUQUIDI ( QUINDI ANCHE PETROLIO) E GASSOSI NELLA SICILIA ORIENTALE, FAMOSA IN TUTTO IL MONDO PER LA RICCHEZZA DEL SUO PATRIMONIO AMBIENTALE E CULTURALE. L’ Assessore ha presentato con i rappresentanti della Sarcis e della texana PANTHER OIL il disciplinare ( Gazzetta Ufficiale Regione Siciliana http://gurs.pa.cnr.it/gurs/Gazzette/g03-49/g03-49-p10.htm) che permette le prime quattro concessioni per le compagnie petrolifere ( le altre due compagnie petrolifere coinvolte nella vicenda sono la SARCIS e la EDISON). “…LA CONCESSIONE PER LA COLTIVAZIONE DEGLI IDROCARBURI COMPRENDE ANCHE IL DIRITTO A COSTRUIRE, ESERCIRE E MANTENERE UN SISTEMA, PARZIALE O COMPLETO DI SERBATOI E DI CONDOTTE…” “…TALE SISTEMA DI CONDOTTE PUO’ COMPRENDERE, FRA L’ ALTRO,LE STAZIONI DI SPINTA INIZIALE O INTERMEDIE E I RELATIVI SERBATOI, MACCHINARI ANNESSI, LE CONDOTTE PRINCIPALI E SECONDARIE…” (premessa del disciplinare).
    PERTANTO LA SARCIS PUO’ ESTRARRE PETROLIO NELLA ZONA SAMPIERI ( FRA CESARO’, SAN TEODORO E TROINA) E DI CASE SCHILLACI ( FRA BRONTE, RANDAZZO, TROINA E REGALBUTO). LA PANTHER OIL AVVIERA’ LA RICERCA LUNGO IL FIUME TELLARO (FRA CHIARAMONTE GULFI, GIARRATANA, MODICA, RAGUSA, MONTEROSSO, AVOLA, BUSCEMI, NOTO, ROSOLINI, CALTAGIRONE, GRAMMICHELE, VIZZINI); MENTRE LA EDISONO FARA’ LO STESSO A PATERNO’ ( CHE INCLUDE NUMEROSI COMUNI DEL CATANESE). La notizia di un così grave atto della Regione è stata è stata fatta passare dalla stampa locale in sordina, in articoli e trafiletti seppelliti nelle pagine riservate alle cronache locali. La gran parte della comunità colpita da questo sciagurato provvedimento è totalmente ignara, colpa delle amministrazioni locali che non hanno organizzato una adeguata campagna di informazione. DOBBIAMO RIMANDARE A CASA I PETROLIERI AMERICANI E LE CONCESSIONI CHE IL DISSENNATO ASSESSORE ALL’ INDUSTRIA MARINA NOE’ HA TANTO GENEROSAMENTE ELARGITO DEVONO ESSERE REVOCATE. DI IDROCARBURI IL VAL DI NOTO NON VUOLE SENTIRE PIU’ PARLARE! E’ GIA’ BASTATA L’ ESPERIENZA DELLA INDUSTRIALIZZAZIONE SELVAGGIA DEL TRIANGOLO MELILLI-PRIOLO- AUGUSTA. Il Val di Noto ha scelto altro tipo di sviluppo ecosostenibile fondato sull’ agricoltura di qualità sulla tutela dell’ ambiente e sulla promozione del turismo. OGGI AUGUSTA E IL TERRITORIO CIRCOSTANTE PAGANO PESANTEMENTE IL PREZZO DEGLI ERRORI COMMESSI QUARANT’ANNI FA DA ALCUNI POLITICI SPROVVEDUTI DI ALLORA CHE, CON IL MIRAGGIO DEL FACILE BENESSERE, APPLAUDENDO ALLE CIMINIERE, PENSAVANO DI FARE USCIRE DAL SOTTOSVILUPPO LA PROVINCIA DI SIRACUSA DANDO COSI’ INIZIO AD UN FOLLE PROCESSO DI INDUSTRIALIZZAZIONE. LA STORIA, A QUANTO PARE SI RIPETE, MA QUESTA VOLTA LE COSE ANDRANNO DIVERSAMENTE. Cordiali saluti,

  550. Lorenzo Carboni

    in merito al rimborso ENEL mi è stato inoltrato un link che annulla a zero le possibilità di ottenerlo.

    Andate a vedere qui.

    http://www.zeusnews.com/stampaarticoloprn.php3?cod=3965

    Ciao

  551. Rudy Bressan

    In relazione all’energia solare , con la produzione di energia fotovoltaica, da lei effettuata tramite il girasole solare, le chiedo dei dati in merito a tale girasole( costi, ditte, benefici) e come è riuscito ad ottenere che l’enel paghi la sua energia prodotta in eccesso e quindi se pure io che non sono Beppe Grillo posso ottenere un simile contratto, visto che finora ai privati è concesso solo lo scambio energetico e non il pagamento del di più prodotto.Inoltre volevo segnalare l’elevato costo dei pannelli fotovoltaici qui in italia, dove in america il costo è notevolmente inferiore.

    Grazie
    Bressan Rudy

  552. Lorenzo Carboni

    Scusate,

    per il file sul rimborso enel
    lorenzo@lamarzocco.com

  553. Lorenzo Carboni

    Ciao a tutti,

    ENEL rimborsa 25 euro forfettarie a tutti gli utenti per il blackout del 2004 e nessun mezzo d’informazione ne fa cenno? Ma che democrazia è questa? INCREDIBILE. Se mi scrivete vi invio il file da compilare e faxare.

  554. Domenico Barranca

    Buongiorno a tutti.
    Per chi è interessato all’installazione di pannelli solari, consiglio, tanto per farsi una cultura e capire anche come funzionano, di guardare il sito http://www.ilportaledelsole.it
    Inoltre, per chi abita in Toscana, ci sono incentivi per l’installazione dei pannelli solari. Per informazioni http://www.rete.toscana.it/sett/pta/energia/fonti_rinnovabili/politiche_solare.htm
    Inoltre, esiste una catena di negozi, sparsa per tutta Italia, che vende pannelli solari anche a rate a tasso 0%. Per chi vuole sapere quale è, mi scriva (per evitare di essere accusato di fare pubblicità).

    Invece per chi è interessato al biodiesel, olio di colza e simili, consiglio:

    http://www.assobiodiesel.it

    http://tecnologia.tiscali.it/articoli/2005/marzo/17/colza_al_posto_del_diesel.html

    http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/colza1/colza1.html

    Saluti

    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  555. Luis a Di Paola

    Piccole incongruenze nella soluzione italiana al problema energia.

    Salve a tutti. Volevo raccontarvi una piccola storia, che serve a rendere l’idea delle prospettive di sviluppo in campo energetico dell’Italia.
    Sono una ricercatrice (precaria) nel campo dell’ingegneria chimica, settore storicamente dedicato al trattamento dei prodotti petroliferi.
    In assoluta controtendenza, ho seguito un iter formativo rivolto allo studio dei sistemi biochimici, che ritengo abbiano molto più futuro e positività dell’oro nero. Una volta laureatami ho continuato a studiare, conseguendo il dottorato e da 4 anni svolgendo attività di post dottorato, occupandomi di biotecnologia.
    Da un anno, tutti nel nostro settore sono impazziti per una nuova moda, forse il nuovo vessillo da portare per almeno 40 anni, come è successo per il petrolio: l’idrogeno.
    Entusiasmante, avvincente, direte voi; la realtà è stata molto differente. Il progetto sul quale iamo stati “indirizzati” (leggete: l’unico su cui sono arrivati tanti tanti soldini) prevede lo studio per l’estrazione dell’idrogeno….dal petrolio!
    Accidenti, l’incubo cacciato a calci nei fondelli dalla porta ha fatto il suo ritorno trionfale dal portone principale….
    I motivi di tale scelta programmatica sono presto detti: la nostra cara ministra, donna Letizia Brichetto Arnaboldi in Moratti, degna rappresentante di una stirpe di italici petrolieri, ha giustamente indirizzato la ricerca nel settore energetico verso i dorati campi di famiglia.
    Ho cercato una scorciatoia, varchi per poter studiare anche altro, ma le direttive sono precise e i tempi sono stretti per consentire anche la libera ricerca…
    Se resterò a prestare la mia opera in territorio italico (la voglia, per 3000 motivi, sta scemando di giorno in giorno), dovrò abbandonare i sogni di gloria e di energia pulita (ad esempio, dalle biomasse, vera fonte alternativa e rinnovabile).
    Questo è l’indirizzo italiano, idrogeno da petrolio e centrali a carbone… mentre anche la Cina ha deciso per decreto governativo, di ridurre la percentuale di produzione energetica da fonti non rinnovabili ed inquinanti, noi stiamo regredendo di decenni, se non di secoli.
    Ci vuole molta positività per credere ancora in un futuro italiano pulito nell’aria, nell’acqua, nello spirito e nel cuore….

  556. Fabio Caironi

    Io credo che l’energia solare non sia una bolla di sapone. Ovviamente non è pubblicizzata perchè non c’è l’interesse di farlo.
    Vorrei sapere cosa ne pensate dell’auto ibrida, mi pare la Toyota. Mi pare un palliativo, ma per ora sembra il meglio sul mercato.

  557. mario rossi

    Volevo per favore sapere sal signor Beppe Grillo se conviene approfondire la tecnologia verso la tecnologia all’ idrogeno o é solo una delle tante illusioni come lo é stata quella dei pannelli solari.Grazie

  558. Tommaso Mascarello

    mi sono informato sulla possibilità di chniedere un risarcimento per il black-out del 28 settembre; e temo non sia possibile in quanto la stessa Autorità per l’energia elettrica ha dichiarato illegittima tale pretesa. Essa infatti stabilisce indennizzi automatici(25,82€ nel caso di interruzione dei servizi specifici da rimborsarsi entro 90 giorni altrimenti la cifra può anche quintuplicare) in caso non ci siano in ballo motivi di forza maggiore. Siccome l’indagine conoscitiva sulle cause non è ancora finita non si può escludere tale ipotesi…
    vi ricordate che beppe aveva a suo tempo già trovato il colpevole del black-out: un autentico pino svizzero…

  559. Tommaso Mascarello

    ciao, volevo chiedere se qualcuno conosce bene la storia dell’iva al 10% anzichè al 20% sulle forniture di gas nel periodo estivo? da quando si deve calcolare? rispondete pure a masca.tom@tiscali.it

  560. carla raimondi

    ricordate il black out di un anno e mezzo fa? beh, l’Enel e gli altri gestori dell’energia
    è stata costretta a risarcire i consumatori, e ha stabilito una cifra forfettaria di € 25,82 per ogni utenza mA LA GENTE NON LO SA!
    OCCORRE INVIARE AL GESTORE UNA RICHIESTA VIA FAX
    AL NUMERO 800900150 INDICANDO NOME COGNOME INDIRIZZO E NUMERO UTENTE, CITANDO LA DELIBERA DALL’AUTORITA’ PER L’ENERGIA n: 201/99 e n. 220/2002.
    vi scaleranno l’importo dalla bolletta:
    fatelo tutti!!!

    ciao

  561. Nicola Fusco

    Salve a tutti,

    volevo tornare sull’argomento “peak oil”, ovvero “picco del petrolio”.

    Ho visto che è già stato trattato in 4 o 5 post (pochi!), di cui un paio
    davvero ben scritti ed argomentati.

    Secondo me questo è l’argomento più importante di questo millennio, e meriterebbe
    che il buon Beppe vi dedicasse un intero “show”, per delinearlo in modo chiaro ed esauriente.

    Per ora mi limito a darvi un po’ di link interessanti, suggerendovi
    caldamente di darci un’occhiata.

    http://www.aspoitalia.net/

    http://www.oilcrash.com/italia.htm

    http://dieoff.org/

    http://www.hubbertpeak.com/

    http://www.2020energy.net/fuelcontinuumjune10_files/frame.htm

    http://www.lifeaftertheoilcrash.net/

    http://www.peakoil.net/

    http://peakoil.com/

    http://www.depletion-scotland.org.uk/

    http://www.iags.org/

    http://www.localenergy.org/

  562. Carbone Mallio

    Ciao Beppe, ho visto il tuo spettacolo a Benevento, sei stato grande.
    Quando hai parlato di energia pulita hai citato i pannelli solari, per cortesia mi puoi dare indicazioni sugli stessi (produttori, tecnica etc.) visto che sto costruendo la mia casetta vorrei installarli.

  563. Davide Tramma

    Io sto cercando di promuovere in tutti i modi il fotovoltaico, sempre che non se ne escano fuori con la fusione fredda.
    Attualmente sto pensando ai comuni pannelli al silicio.

    Se qualcuno volesse contattarmi : dtramma@yahoo.com

  564. massimo ferraro

    Salve a tutti, mi chiamo massimo e mi occupo di efficienza energetica. Non sò se l’argomento è stato gia trattato, ma in italia è partito dal 1 gennaio 2005 il mercato dei certificati bianchi. Il meccanismo è molto simile a quello dei certificati verdi e dell’emission trading. Forse non tutti lo sanno ma per ogni tep (tonnellata equivalente di petrolio) che i distributori di energia elettrica e gas riusciranno a risparmiare (..solo perchè una legge li obbliga e farlo ovviamente!) riceveranno 100€ dallo stato a copertura parziale dei costi connessi al progetto di risparmio.

  565. salvatore capasso

    Ciao Beppe sono sempre io salvo….a proposito di carburanti vorrei segnalare che dalle mie parti il diesel costa…la modica cifra di Euro 1,10…mentre nei vari notiziari dove si informa la gente del prezzo dei carburanti si par del diesel ad Euro 0,90/0,95…mi sa che non sono mai passati dalle mie parti a fare le rilevazoni…oppure vivo in un’altra nazione e non lo sapevo…P.S…vivo in provincia di Caserta.

  566. salvatore capasso

    Caro Bebbe mi dai qualche info sui biodiesel e sull’olio di colza…come usarlo e dove comprarlo?…grazie

  567. Sveva Fioretti

    Ciao Beppe,
    in questi tempi dove si rende urgente utilizzare altre forme di energie, diciamo naturali, io nel mio piccolo vorrei proprio fare qualcosa a cominciare con la casa in cui presto andrò a vivere. Vorrei staccarmi completamente da Enel, gas e Telecom. Quello che io conosco e non bene sono forme di energia quali, pannelli solari fotovoltaici per il riscaldamento, pannelli per l’acqua calda, tubi all’interno delle mura per il riscaldamento che mi dicono sono efficaci e non disperdono, o convogliare il calore del camino in tubi che corrono lungo la casa………
    Ti chiedo dei suggerimenti perchè penso che tu conosca molte fonti alternative e non hai interessi a vendermi niente. Oh! senza spendere troppi soldi!
    E poi, ma è vero che la regione non da più finanziamenti per i pannelli solari?

    Ci vediamo giovedì a Livorno! E’ un pò che ti inseguo senza riuscire a vederti, ma stavolta…!
    Un bacio, sei grandeee!!

  568. caterina sottile

    Vorrei soltanto segnalare a Beppe Grillo che in Molise sono previsti: tre
    centrali turbogas, (ne erano sei, sette, chissà, ma abbiamo pattegiato!), un
    mega inceneritore sul territorio di Montagano, uno di sostegno per la zona
    industriale, altrettanto capiente. Su un territorio altamente sismico,
    alluvionale, con trentamila frane in attività. Due anni fa per evitare che
    la diga del Liscione, altra bella pensata dei tempi andati, tracimasse,
    hanno aperto i rubinetti e si è allagata la valle, che corrisponde mica ad
    una zonetta da nulla; parliamo di Termoli-zona industriale, detta appunto
    Pantano Basso; industriale nel senso di Fiat, e la Chimica, quella indiana
    di Bombay. Ed è lì che sorgerà la grande turbogas. Ci citi nel tuo
    spettacolo? Ci piacerebbe tanto fare “le veline”: I Molisani in mezzo al
    guado..oleee, ollelele,alalalaa.
    In cambio però ci tolgono gli ospedali; li “accorpano” per razionalizzare le spese a favore della qualità!! Cioè: fra due ospedali, la qualità può essere A>,

  569. Maurizio Luciani

    Chi sa darmi informazioni sull’olio di colza, e’ vero quello che si sente in giro in questi giorni?
    Funziona davvero sui motori diesel? Ci sono controindicazioni?

    Saluti

    Maurizio

  570. umberto palmieri

    A proposito di combustibili alternativi… qualcuno si ricorda che per percorsi brevi (diciamo 10 – 15 km) la bicicletta non nuoce gravemente alla salute?? Non tirate fuori la storia delle piste ciclabili che non ci sono…
    A Milano si potrebbbero realizzare biste ciclabili ovunque: 1) Qualcuno crede davvero che poi apparirebbe un’armata di ciclisti??? 2)e se poi tutti decidessero di usare la bici, siamo sicuri che le piste ciclabili li conterrebbero? La realtà, mi pare, è che tutti ESIGONO che altri (Stato, multinazionali, Comuni, ecc. ecc.) facciano qualcosa, ma NESSUNO nel suo piccolo è disposto a fare un sacrificio!!!

  571. Fabrizio Valaperta

    Vorrei essere sintetico e se questo poi potrà essere realizzato mi dilungherò.
    Sono un piccolo imprenditore (ma vero), la maggiorparte delle mie merci fimiscono all’ estrero e non ho mai ricevuto sovvenzioni governative e non ne voglio.
    Vorrei invece investire in fonti di energia alternative (produzione vera) cosa mi suggerisci?
    Se la cosa ti ineressa ci sono altri miei amici che sono ineressati (piccoli imprenditori come me)
    che non vogliono sovvenzioni e non vogliono vendere ai vampiri dell’ ENEL.
    Se hai personaggi seri da presentarmi contattami.
    Per informazione solamente le mie due sedi in ITALIA consumano più di 2500 KWH ed 2.000.000 di mq di gas metano all anno.
    CIAO
    Non voglio adularti quindi non ti faccio i complementi ma rispetto molto le voci fuori dal coro come la tua.

  572. paolo semeraro

    Si sono finalmente accorti che il petrolio sta per finire…
    Speriamo che costituisca un impulso alla diffusione delle energie pulite e rinnovabili..
    che gli arabi se lo bevano e si facciano il bagno in quel che ne rimane!
    EOLICO E SOLARE X TUTTI A PREZZO OK !!!!!

  573. Vahid Baharvand

    Salve a tutti! mi sto laureando in Ingegneria Energetica…. conosco alcuni aspetti tecnici che magari non tutti conoscono e x questo mi INCAZZO DI BRUTTO quando vedo il FORNO elettrico nelle case delle massaie! io, in casa mia ho il forno a GAS! non è assolutamente pericoloso perchè ha le termocoppie che comandano l’intercettazione del gas se non c’è fiamma! Per cucinare un arrosto, col forno elettrico, da qualche parte, in una centrale elettrica si brucia IL TRIPLO del gas che brucio io nel mio forno a gas!
    Bisogna sapere, infatti, che per produrre energia elettrica bisogna bruciare combustibili (l’Italia va solo col termico): di questa combustione circa il 60% dell’energia VA VIA!!!! sembra assurdo ma più del 60% scalda i fiumi e i mari!!!!!!!!

    Un’altra cosa: nel supermercato c’è la lampada a risparmio energetico: prezzo: 7euro; lampada a filamento meno di 1 euro…. ho detto tutto!!!!
    sembra da ridere una lampada…. ma mettiamo insieme le lampade… le strade sono 2: o tassi le lampade a filamento o imponi un tetto di prezzo alle lampade a risparmio.

    Altra bella cosa è il fotovoltaico: CHE CI VUOLE A RENDERLO OBBLIGATORIO???

  574. Vahid Baharvand

    ho letto ora qualche commento! a) l’olio è di colza non di cozza! b) COSA FA LA CO2???????????????????????????
    il bilancio è in pari??????? in pratica mi si sta dicendo: ho una pianta: questa nella sua vita assorbe CO2 (di giorno… xchè la notte produce co2), quando la brucio produco la stessa CO2 che essa ha assorbito nella sua vita. e se la brucio il giorno dopo??? mi produce più Co2, nella combustione, xchè le ho lasciato un giorno in più x assorbire! se mi produce più Co2 vuol dire che produce più energia…. WOW…!!!! prendiamo 2 quercie…. una di 1000 anni e una di 2000 anni! una ha assorbito il doppio della Co2 dell’altra…. quindi bruciare una quercia di 2000 anni mi da il doppio della combustione di una quercia di 1000 anni!!!! MOSTRUOSO! Il fatto è questo: l’olio di colza va PRODOTTO, come il petrolio va raffinato!!!! e poi…. bhe… BEN VENGANO I PREZZI ALTI X I CARBURANTI!!!!! così prima di comprare dei 2000 a benzina o dei 3000 diesel ci penseremmo su 2 volte!!! ragazzi…. la soluzione è il SOLARE!!!! chi di noi ha il pannello sul tetto di casa???? se qualcuno lo rendesse obbligatorio, x le nuove case, ci sarebbe, non dico l’autosufficienza energetica…. ma quasi!

  575. Roberto Fiorini

    Riporto a voi un trafiletto trovato navigano su tuttogratis….beh che dire? bufala? trsite verita’ nascosta?…Ai posteri l’ardua sentenza….

    ————————————————
    Il tuo diesel va a olio di colza
    Parte dal Veneto un nuovo fenomeno: utilizzare l’olio di colza per alimentare i veicoli diesel
    Negli scaffali degli hard discount del Veneto, ma il fenomeno si sta ampliando a tutta l’Italia, spariscono le latte di olio di colza, utilizzate sempre più spesso come combustibile alternativo al gasolio. Il fenomeno è facilmente giustificabile dal differente costo dell’olio di colza (dai 50 ai 70 centesimi rispetto ai 85/90 centesimi del diesel e dalle quasi invariate capacità energetiche. I motori diesel recenti possono essere alimentati con olio di colza senza alcun sensibile effetto negativo sulle prestazioni e durata del motore, e inoltre i livelli di sostanze inquinanti prodotti dalla combustione sono decisamente inferiori al diesel tradizionale.

    Solo vantaggi? Ma l’utilizzo dell’olio di colza non comporta solo vantaggi: chi lo preferisce al diesel viola le normative sulle tasse sul carburante, infrazione che prevede, a seconda dei casi, reclusione e pene pecuniarie non indifferenti. Inoltre, l’olio ha una viscosità maggiore del gasolio e gela a temperature più alte del gasolio, e va quindi spesso miscelato con quest’ultimo. Infine, non esistono studi a lungo termine sui motori diesel, che per loro definizione sono creati per una lungo chilometraggio di utilizzo, per vedere gli effetti deleteri dell’utilizzo dell’olio al posto del diesel
    ————————————————–

  576. Francesco Vichi

    Riporto quanto arrivatomi via email: che ne pensate? La solita Bufala o verità? C’è di che esserne inquietati o è meglio farci una scorta di olio vegetale?
    “La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    Prima di fare questo discorso occorre una piccola premessa. Quanto sto per
    dire danneggia gravemente il ministero delle finanze, inoltre e’
    considerato
    “truffa” dallo stato. Se deciderete di mettere in atto quanto NON vi
    consiglio
    affatto di fare, quindi, sarete perseguibili e io ovviamente NON vi
    consiglio
    di farlo. VI spiego semplicemente e nel dettaglio cosa NON fare.
    La premessa criminosa e’ la seguente: quando i motori diesel vennero
    ideati,
    non esisteva ancora il carburante che oggi noi definiamo “diesel”. Non
    esisteva
    perche’ non esistendo i motori diesel, nessuno (escluso il buon Diesel)
    si era mai chiesto con cosa farli camminare.
    Quindi, i primi motori diesel furono concepiti avendo come combustibile
    degli olii vegetali, come l’olio di semi, l’olio di soia, l’olio di
    girasole,
    l’olio di semi vari, e cosi’ via. Si’, proprio cosi’, quelli che usate in
    casa per friggere.
    La domanda e’: e i motori di oggi? La risposta e’ : idem. La stragrande
    maggioranza dei motori diesel (credo potreste avere dei problemi con quelli
    turbocompressi) e’ capace di bruciare uno qualsiasi degli olii che si usano
    in cucina, con l’eccezione dell’olio di oliva (dovreste prima
    surriscaldarlo,
    aspettare che decanti il residuo, e poi ossidare alcune sostanze facendoci
    gorgogliare dell’aria mentre bolle. Far passare dell’ossigeno dentro un
    combustibile liquido che bolle non e’ mai saggio, quindi non lo fate se
    non vi chiamate Enichem di cognome. Perdipiu’ il numero di esano e’ alto,
    quindi il botto lo sentirebbero molto lontano).
    Comunque, la notizia che il Resto del Carlino dava oggi e’ la seguente.
    La gente, a quanto sembra , sta iniziando a scoprire l’olio di colza.
    L’olio
    di colza e’ un oliaccio di merda che le industrie usano per friggere su
    larga scala, e ha due vantaggi: il primo e’ che rovina il fegato molto
    lentamente
    , il secondo e’ che costa poco. Costa poco nel senso che all’ingrosso e
    nei discount il suo prezzo oscilla tra il 0.45 e i 0.65 euri/litro.
    E quindi il Carlino dice che molta gente, “complice il tam tam su internet”
    inizia a prendere d’assalto i discount per comprare questo olio. Dopodiche’
    lo si ficca nel motore.
    Problemi tecnici? L’unico problema tecnico e’ che l’olio vegetale e’
    leggermente
    piu’ denso degli altri, e quindi potrebbe dare dei problemi all’accensione.
    L’ideale sarebbe partire con il diesel petrolifero, e poi iniziare con
    l’olio
    di semi vari, o l’olio di colza. Questo significa che la cosa migliore da
    fare e’ testare sul vostro motore quale sia la percentuale massima di olio
    vegetale che potrete usare. Prima ne aggiungete il 10% e edete come va,
    poi il 20% e vedete come va, poi il 40% e vedete come va, eccetera.
    LA cosa che dovrete verificare e’ come si comporta in accensione. I vecchi
    motori diesel, quelli non common-rail, quelli con le candelette di
    preriscaldamento
    per intenderci, NON hanno alcun problema e ci potrete cacciare dentro
    quanto
    olio vegetale volete. Quelli common rail invece vanno verificati come
    dicevo
    prima, aggiungendo lentamente percentuali sempre piu’ alte di olio
    vegetale.
    Non sarebbe stranissimo se riusciste anche voi, come la maggior parte, ad
    aggirarvi sul 75% – 80%. L’olio di semi, l’olio di colza, possono costare
    anche 0.45-0.50 al litro. Il diesel…
    Tutto qui, direte voi?
    No, non e’ tutto qui. Perche’ lo stato considera questa cosa una truffa,
    cioe’ un reato. Se voi, cioe’, comprate legalissimamente un litro di olio
    di colza e anziche’ friggerci i calamari lo infilate nel serbatoio del
    vostro
    diesel per lo stato state compiendo un reato che e’ truffa, perche’ state
    evadendo la tassa che c’e’ sui carburanti.
    Non importa il fatto che l’automobile sia VOSTRA e anche l’ olio sia VOSTRO
    e quindi ci fate quel che volete. Lo stato dice che nel momento in cui
    diventa
    carburante , qualsiasi cosa debba pagare delle accise. Quindi nel momento
    in cui io sbatto, che so, il resto del carlino nella stufa, sto compiendo
    una truffa perche’ il resto del carlino NON paga l’accisa sui carburanti
    ad uso domestico.
    Allora, qual’e’ il problema? Il problema e’ che il carlino vorrebbe dare
    la notizia, come la voglio dare io, mentre lo stato (che teme che la gente
    sappia come truffarlo) non vorrebbe. E cosi’, i giornalisti sono minacciati
    di denuncia, per istigazione a delinquere, qualora dicessero che tale
    operazione
    sia possibile, e che tale operazione sia vantaggiosa.
    Quindi, mi adeguo.
    Allora, con questa operazione il diesel lo pagate dai 0.45 ai 0.65 euri
    al litro. Siccome il diesel petrolifero , come e’ noto, costa MENO di
    cosi’,
    allora l’operazione e’ svantaggiosa.
    Allo stesso modo, bruciare olio di colza inquina zero. Inquina zero perche’
    siccome il bilancio chimico di una pianta e’ nullo, il CO2 che buttate
    nell’atmosfera
    e’ lo stesso che la pianta ha assorbito per crescere, e il bilancio per
    il pianeta e’ nullo. Le misurazioni poi mostrano come il tasso di zolfo
    sia pressoche’ nullo, e le polveri sottili siano la meta’ del diesel
    petrolifero.
    Siccome inquinare e’ BELLO, allora ovviamente (in ottemperanza alle leggi
    vigenti) devo dirvi che usare l’olio di colza e’ SBAGLIATO perche’ rispetta
    l’ambiente, cosa che , come sappiamo tutti, non e’ giusto fare.
    Come se non bastasse, l’olio di colza ha un numero di esano leggermente
    (il 3%) migliore rispetto al diesel petrolifero, ovvero il vostro motore
    non solo durera’ di piu’, ma avra’ una resa migliore e brucera’ meno
    combustibile.
    E questo, come ci insegnano le vigenti leggi, e’ MALE, perche’ dire il
    contrario
    sarebbe istigare alla truffa.
    La stessa cosa vale per l’olio di canapa, che e’ ancora migliore rispetto
    ai precedenti due. Errata corrige: trattandosi di truffa contro lo stato,
    e’ ancora PEGGIORE. Sporca di meno, mentre noi tutti sappiamo che inquinare
    e’ BELLO, rende di piu’, e non c’e’ bisogno che vi elenchi le insidie del
    risparmo (pratica immonda e scellerata) e, come se non bastasse, e’ una
    sonora mazzata nei coglioni a Siniscalco, la persona in italia le cui
    gonadi
    stanno piu’ a cuore a tutti noi. Guardatelo: i suoi occhioni profondi,
    quello
    sguardo languido e sensuale, l’espressione viva e intelligente: come
    pensate
    di dare un dispiacere ad un “piezz’e’core” del genere?
    Quindi, vi esorto a NON piegarvi a queste diaboliche pratiche consistenti
    nel risparmiare (vade retro, satana!) soldi mettendo (coprite gli occhi
    alle vostre figlie) olio di colza nel serbatoio della vostra automobile
    diesel (che Siniscalco mi perdoni, l’ho detto!), risparmiando per di piu’
    di inquinare il pianeta (che come sappiamo invece necessita di dosi
    crescenti
    di inquinamento.
    La colza danneggia gravemente Siniscalco.
    Aut min conc.
    Fate finta che ci sia anche un bell rettangolo color nero “annuncio
    funerario”
    attorno, come nelle sigarette.
    Come mai dico questo? Dico questo non perche’ sia una novita’, ma perche’
    e’ una di quelle notizie che non si dovrebbero far circolare, e che sui
    giornali non trovano spazio. Motivo evidente: contate il numero di
    pubblicita’
    di aziende che fanno carburanti, e il numero di pubblicita’ di aziende che
    fanno olio vegetale, e scoprirete il perche’.
    Siccome in USA c’e’ un dibattito sul potere dei blog, mi piacerebbe fare
    un test: vedere quanto si diffonde una notizia (sebbene gia’ nota a molti)
    in barba alla censura industriale che vige sui giornali, e che usa il
    ricatto
    “non faccio piu’ pubblicita’ sul tuo giornale se non dici cosa voglio io”.
    Quindi, se vi va, e avete un blog, replicate o linkate questo articolo,
    o dite le stesse cose con parole vostre. Non so perche’, ma a me Siniscalco
    non fa tanto sesso.
    In generale, comunque, oltre all’olio di colza e a quello di canapa che
    sono gli ideali, vanno bene anche l’olio di semi di girasole, quello di
    semi vari, quello di mais. L’unica discriminante e’ il costo al litro, il
    che esclude l’olio di oliva, oltre ai problemi legati alla densita’.”

  577. alessandro enormi

    tutto sommato 1500kg per ettaro non sono pochi.
    e non serve far girare trattori per raccoglierli,
    si puo usare un mulo, una vacca,
    un cavallo, e’energia rinnovabile anche quella.
    Per l’esterificazione si puo usare il calore
    solare concentrato con una parabola

  578. Pampurio Blog

    http://www.repubblica.it/2005/c/motori/marzo05/colza1/colza1.html

    Viaggiare senza inquinare e senza ingrassare multinazionali guerrafondaie.
    Un sogno!

  579. alfonso elia

    Un sito per cultori e sperimentatori della libera energia pulita: http://www.progettomeg.it

    Cito dalla home page: (…troverete progetti e informazioni sul mondo delle energie di derivazione solare e i metodi per sfruttare tale energia con economici sistemi Fai Da Te.

    Il fine ultimo è quello di fare anche piccole cose per liberarsi dal monopolio energetico vigente e pesare meno sullo stato del pianeta potendo utilizzare un’energia libera e pulita.)

  580. Matteo Contardo

    ma ci rendiamo conto che, come ha detto qualcun altro, con 0,85 tonnellate di olio di colza per ettaro dovremmo ricoprire l’italia di coltivazioni di colza per fare andare neanche tutti i diesel nel nostro paese??
    (x vincenzo rossi, mi riferisco soprattutto al fatto che per raccogliere la colza si utilizzerebbe tutto il biodiesel prodotto, giusto per far circolare i trattori;
    penso invece che, partendo da composti vegetali, sia perseguibile la via della gassificazione della biomassa x produrre diesel attraverso il processo Fischer-Tropsch).
    Poi, anche l’idea di utilizzare metano o gpl nelle auto non mi sembra affatto una soluzione (soprattutto se si vuole rispettare il protocollo di Kyoto), visto che emettono cmq anidride carbonica ed il loro costo è inferiore solo perchè la tassazione su questi combustibili è inferiore. Nel momento in cui si userebbero su larga scala il loro costo supererà quello delle attuali benzine..
    L’unico modo x battere i petrolieri sono l’energie alternative x produrre idrogeno!!

  581. melis Fabrizio

    vorrei farti capire molto di più delle tue certezze, in fatto di energia.

  582. Giuseppe Stura

    Temo che “Quattroruote” spenga l’entusiasmo sull’olio vegetale come carburante!

    http://www.quattroruote.it/auto/avvio.cfm

    Purtroppo nell’articolo si dice che l’utilizzo di oli vegetali nella combustione rovini il motore a lungo andare!

    Peccato! (o forse quattroruote è d’accordo con “i potenti”)

  583. Alberto Verzini

    Ma qualche associazione consumatori, o semplicemente un tam tam della rete, può pruomevere l’astensione del rifornimento della propria vettura in una delle compagnie petrolifere che ci schiavizzano in combutta con le tasse governative?
    Esempio: nessuno o quasi rifornisce più alla shell. cazzo succede? Tanto per non rimanere nella teoria sterile

  584. Federico Corna

    Caro Beppe sono stato al tuo spettacolo tenutosi il 03/03/2005, grazie.
    Cosa ne pensi del fatto che l’unione europea vieti la distribuzione dell’olio di colza come combustibile per auto trazione?
    Perche se ne parla tanto solamente in questi ultimi giorni quando Dario Fò lo utilizzava già cinque anni fà?
    E’ vero che si rischia una multa di 8000 € se lo si usa per autotrazione?

    Scusami se ti pongo cosi tante domande ma nonostante i miei sforzi non sono ancora riuscito a trovare delle risposte concrete, soprattutto all’ultima domanda.
    Sembra che ci credano tutti dei pirla, e forse non hanno neanche torto.

    Ciao Federico

  585. ornella sogna

    Ieri ho comprato 20 bottiglie di olio di colza al super. Li ho versati nel serbatoio della mia Renault Scenic diesel quando era in riserva.
    Ho già fatto circa 70 km (Milano-Como e ritorno)e non ho nessun problema.
    Miracolo?
    Non so, non sono credente. Eppur si muove !Funziona e non inquina (speriamo!).

  586. Ancinelli Marco

    Per Francesco Pietroni.
    Anche io ho letto qualcosa , ma se non erro uno o due anni fa su un prodotto miscelabile con impasti cementizi con cui fare addirittura intonaci, o con asfalto per fare in modo che anche il manto stradale assorba le particelle delle polveri. Purtroppo non ricordo dove l’ho letto e come lavora.

  587. marco mameli

    sto guardando e riguardando il tuo programma sull risparmio di energia..ti chiedo se e’ possibile organizzare un incontro per quanto riguarda l’argomento della produzione propria di energia , per approffondirlo di piu’ , posso dire che qua in sardegna c’e’ un forte interesse sull’ argomento.
    cosa puoi fare per noi?

  588. flavio giordana

    Caro Beppe
    Mi chiamo Flavio Giordana e sono proprietario ad Entracque (CN) di una vecchia centrale elettrica in disuso e di una sorgente d’acqua che sorge nella mia proprietà e che al momento é utilizzata solo per il mio allevamento di trote.
    Purtroppo l’allevamento di trote é sempre meno redditizio e contribuisce sempre di meno al reddito della mia famiglia. Mi trovo quindi nella condizione di dover abbandonare il paese che purtroppo non offre possibilità di lavoro.
    Al fine di cercare di integrare il reddito della famiglia, al momento sto esaminando la possibilità di utilizzare l’acqua disponibile della sorgente anche per la produzione di energia idroelettrica da rivendere all’Enel e abbiamo già verificato la fattibilità di installare una piccola centralina adatta alla portata d’acqua disponibile.
    Purtroppo i macchinari della vecchia centrale sono di dimensione eccessiva perché sfruttavano anche l’acqua di un torrente ora non più disponibile e non sono quindi utilizzabili.
    Mi interesserebbe sapere se il programma in oggetto prevede interventi di aiuto in un caso come il mio ed a chi dovrei rivolgermi per presentare il mio caso.
    Nel caso il programma in oggetto non possa essere di aiuto ti domanderei gentilmente se conosci altri programmi applicabili alla mia situazione di operatore in un paese disagiato di montagna.
    Grazie
    Cordiali saluti
    Flavio Giordana

  589. luca colaninno

    Illustre Signor Beppe Grillo, la frase dell’ex ministro del petrolio saudita la dice lunga sulla sua lungimiranza.
    Ricordo una sua trasmissione, in cui mostrava un kit per la produzione domestica di idrogeno per automobili, sfruttando l’energia solare, made in Swiss.
    In quell’occasione terminava il suo intervento, mostrando il vapore acqueo che fuoriusciva dalla marmitta, … quasi fosse utilizzabile per gli aerosol.
    Sfortunamente presso la camera di commercio italo svizzera, a suo tempo nulla sapevano.
    Potrebbe darmi maggiori informazioni commerciali più attuali?
    Grazie.
    Un cordiale saluto
    Luca Colaninno

  590. mauro zedda

    Un saluto a tutti coloro che leggerenna queste righe che sto per scrivere, detto cio
    volevo chiedere se c’è qualcuno che sa come si prepara l’olio di colza (o come lo si chiama ora BIO-DIESEL) per fare come l’ambile personaggio intervistato in tv pochi giorni orsono, produrmi il carburante per la mia auto diesel da solo e inquinare poco. Se il carburante poco inquinante non me lo vogliono proprio dare cercherò col vostro aiuto almeno di farmelo.
    So che cè un distributore eco-diesel a gubbio ma per quanto ne so è l’unico che faccia servizio ai privati.
    aspetto con ansia una risposta o anche un dibattito per approvondire questo argomento.
    ciao a tutti.

  591. Vincenzo Rossi

    (x Matteo Contardo)

    Questo e’ vero per l’etanolo (bisogna degradare i carboidrati fino ad ottenere etanolo), ma non credo sia vero per gli oli.

    A quali informazioni ti riferisci?

    Saluti

  592. Matteo Contardo

    Riguardo all’olio di colza, mi spiace spegnere l’entusiasmo che si sta creando su questo blog, ma la sua produzione comporta un dispendio di energia quasi pari al valore energetico del carburante!! Il margine è piccolissimo, è come dire che il carburante prodotto dall’olio di colza dovrei riutilizzarlo quasi interamente per far girare i trattori per raccoglierlo, i macchinari per trattarlo e le cisterne per distribuirlo.. Secondo me non è sicuramente questa la soluzione.
    Piuttosto ha moltissime prospettive l’idrogeno per eliminare la dipendenza dal petrolio. Pultroppo, se escludiamo di produrlo partendo da combustibili fossili come il carbone od il metano, i costi dell’idrogeno sono fortemente legati a quelli delle energie altrenative!!(quindi molto alti tuttora).
    Penso comunque che anche nel settore della trazione, bisogna puntare sulle energie altrenative, rendendole competitive.

  593. Beppe De Laurentiis

    Il tema è l’olio di colza.
    Ieri sera, durante il Tg5, sono stato spettatore dell’ennesimo atto di terrorismo mediatico.

    Prima hanno detto che questo può funzionare al posto del gasolio con tutti i pro/contro del caso… poi intervistano un personaggio della Guardia di Finanza il quale dichiara che è ILLEGALE usare quest’olio perchè così facendo si EVADONO LE ACCISE poste sui carburanti!!!

    MA STIAMO SCHERZANDO?!?
    Abbiamo la possibilità, nell’ordine, di:
    1) Usare una fonte di energia alternativa meno inquinante;
    2) Spendere decisamente meno
    3) e, non ultimo, staccarci un pò da questa politica energetica pseudo-schiavizzata della quale ormai siamo assolutamente succubi!

    Io, una cosa che farei subito, sarebbe quella di controllare subito se quello che hanno detto è vero… cioè se è effettivamente reato mettere nella MIA auto il carburante che voglio IO… considerando che lo comprerei al supermercato, e non al mercato nero!!!!

    AIUTATEMI A DENUNCIARE QUESTO ENNESIMO ABUSO!!!!

  594. Giuseppe Stura

    Beppe, apri un topic sull’argomento “olio di colza come carburante”

    Non riesco a capire se siamo davanti alla prima importante svolta verso l’energia pulita oppure alla solita bufala, fattostà che se il mio meccanico mi dicesse che la mia auto non si romperebbe, lo userei di corsa!!

    Che soddisfazione poter finalmente passare davanti ad un benzinaio sapendo che mai piu avro bisogno di lui! Pensando anche ad una redistribuzione del reddito nettamente piu equa!! finalmente i soldi torneranno a i piccoli (o grandi)coltivatori e non nelle casse sempre piu grasse dei petrolieri!!

    Inoltre non sono neanche troppo convinto della legittimità delle multe che minacciano per l’uso dell’olio di colza come carburante!!! mi sa tanto di proibizionismo… protezionismo…. un po come dire che la biada che do al mio cavallo è illegale perche non è gravata da accise…..!!! Apparte gli scherzi, allora se io l’olio di colza lo uso per friggere non è gravato da accise se invece lo metto nell’auto si….. mi sembra una pesante limitazione della libertà personale…. e se mi ci voglio fare il bagno??? è gravato da accise o no??

    Pensate quante multinazionali in ginocchio da un giorno all’altro…. POVERI PETROLIERI!! finchè si “accordano” con commissioni energetiche e quantaltro per mantenere il loro monopolio sull’energia possono fare i loro comodi ma il giorno che si diffonde su scala mondiale una notizia come questa…….! non è che possono “accordarsi” con tutti!!!! .

    Se è vera potrebbe essere la notizia della svolta… Pensate i giornali “da 2 mesi l’olio di colza come carburante: PACE IN TUTTO IL MEDIO ORIENTE!!!” ci sarebbe da ridere!!

    Ciao a tutti

  595. Mauro Brunetti

    alve signor Grillo…sono uno quasi laureato in ingegneria meccanica per l’energia. Il problema dell’energia parte proprio da noi futuri ingegneri. Ciò che ci fanno scegliere d’avanti a problemi progettuali devono tenere conto in maniera smisurata del concetto economico. Se l’eolico e il solare (come molte altre fonti di energia rinnovabili) non vanno è solo perchè “non sono economicamente realizzabili”. Il famoso coefficiente di sicurezza per la progettazione di una qualsiasi cosa, se dovrebbe essere 7 è invece 5, altrimenti “non è economicamente realizzabile”. Il problema è che intorno a me vede la maggior parte dei “colleghi” eccitati dall’idea economica del progetto e non dalla sua vera efficacia. E’ come dire che ha fatto più soldi l’inventore dello schiaccianoci che non colui che ha realizzato la fusione fredda (di cui non si sa nulla). Avrei tanto altro da dirle ma spero di incontrarla a Taranto quando verrà!! Arrivederci

  596. Fabio Ferrario

    Oggi ho sentito che l’olio di Colza è introvabile perchè costa 0.60€ al litro e, le macchine Disel attualmente in circolazione, funzionano perfettamnte con questo combustibile.
    Quindi, mi chiedo, non è questa una soluzione per eliminare il petrolio, almeno dalle auto???
    Ciao

  597. vincenzo cupido

    Aiuto beppe.
    Ieri sera ho saputo che a Roma scattano le multe per chi gira in circolazione con l’olio di Colza.
    Fino a 5000 € e in più una sanzione pari alle tasse per ogni litro di carburante che si è introdotto nel veicolo.
    Pur di far soldi lo stato e regalarli ai petrolieri….
    Ditemi che non è vero…….

  598. Pasquale Facchino

    VOLEVO SAPERE SE QUESTA NOTIZIA E’ VERA… OPPURE ABBIAMO SPERANZA DI POTERLA METTERE NEL XXXX AI SIGNORI DEL PETROLIO. “L’olio di colza utilizzato come carburante per le automobili può produrre anche dieci volte più emissioni cancerogene rispetto al diesel. Questo il risultato di un’indagine condotta dai ricercatori dell’università Chalmers di Goeteborg. Il carburante “verde” genera, secondo lo studio, una quantità di composti, come benzene o butadiene, dieci volte superiore. Finora l’olio di colza è adoperato soprattutto in Germania.”

  599. gennaro montuori

    Pulita & Rinnovabile: una proposta per far partire le energie rinnovabili

    Considerazione preliminare.
    La diffusione delle cosiddette “energie rinnovabili” dipende da una decisione precisa che deve essere presa dalla classe politica. L’esperienza dei paesi del nord Europa ( Danimarca, Germania ecc) dimostra che, seppure in presenza di minore irraggiamento solare, sono stati installati proficuamente un gran numero di collettori solari a beneficio dei singoli e della collettività .Anche in Italia, nel solo Trentino Alto Adige la
    quantità dei pannelli solari messi in opera è maggiore di quanti non siano quelli funzionanti in tutto il resto
    della nazione.
    Purtroppo, la politica di sviluppo delle energie rinnovabili attuata in Italia negli ultimi 10 anni ha invece prodotto un risultato vicino allo zero, ( e infatti l’Italia è il fanalino di coda dell’ Europa, in questo settore! ) indicendo per lo più “bandi” che, anche se fatti in buona fede, hanno ottenuto l’effetto paradossale di ritardarne la introduzione, anziché promuoverla.

    E’ perciò divenuto di prioritaria importanza fornire un’ informazione corretta a tutti i cittadini !

    Cosa possiamo fare per far partire seriamente le energie rinnovabili.
    1) Organizzare una vasta campagna di informazione su tutti i media (giornali, affissioni murali, radio e televisioni, creazione di un ufficio stampa ecc.) rivolta all’utilizzatore finale, tale da far nascere prima l’interesse e poi il “desiderio”di queste tecnologie, come si fa per nuovo prodotto che viene lanciato sul mercato..
    2) Sinergicamente, creare in ogni Provincia , presso gli istituti di formazione professionale, il “C.E.R.”* (*CENTRO ENERGIE RINNOVABILI) che si occupi di formare gli installatori (prevalentemente idraulici o elettricisti) rendendoli idonei a fornire consulenza, consigliare , installare e gestire la manutenzione degli impianti solari termici e fotovoltaici , dando così risposte professionali e concrete al “desiderio” che abbiamo fatto nascere con la campagna pubblicitaria di cui sopra. Per la realizzazione di questo progetto saranno contattate le aziende che fabbricano o commercializzano pannelli solari termici e fotovoltaici che presenteranno i loro prodotti ai tecnici
    dei “C.E.R.”per sottoporli al loro vaglio, comunque indipendente. Per tutte le aziende del settore, naturalmente, la campagna pubblicitaria offrirà l’opportunità di una concreta promozione.
    IL C.E.R.* (*centro energie rinnovabili) , oltre ad essere in grado di offrire una valida consulenza su solare termico, fotovoltaico, eolico, idrogeno, biomasse, ecc., deve occuparsi anche di mettere a punto piani coordinati per il risparmio energetico e l’uso razionale dell’energia.

    3) Abolire tutti i bandi regionali che periodicamente vengono proposti . I bandi , infatti, sono per lo più conosciuti dai soli operatori, per parteciparvi è necessario sapersi districare in una immane e scoraggiante moltitudine di documentazione richiesta, ed inoltre si risolvono spesso in un deterrente anche perché, terminati gli stanziamenti, chi è interessato ma non riesce ad accedere agli incentivi tende ad aspettare il bando successivo, procrastinando gli acquisti…In definitiva si spendono soldi pubblici per mantenere una struttura burocratica che non soddisfa l’esigenza di lanciare il mercato su larga scala. In sostituzione ai bandi creare invece una finanziaria ad hoc per le energie rinnovabili, con tassi molto agevolati che permettano di finanziare l’acquisto di apparecchiature che verrebbero pagate a rate, e se la rateizzazione è molto lunga in certi casi il costo può essere interamente finanziato dal risparmio delle bollette.
    4) L’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili e riversata nella rete deve essere pagata 10 volte di più di quella generata con i sistemi tradizionali.

    In conclusione, si tratta di costituire una lobby che riesca ad unire gli interessi di tecnici, installatori, produttori, commercianti del settore e stampa specializzata, nonché quelli di tutti i cittadini sensibili ai problemi ecologici.

    Si accettano critiche, commenti e completamenti del progetto.

    Gennaro Montuori
    http://www.salvalacqua.it info@salvalacqua.it 02-39241414 338-7352544

  600. Marco Schiattareggia

    PS Beppe e tutti scusate per la lunghezza ma ci tenevo!

    Qualcuno si ricorda della “fusione fredda”?… Fleischmann e Pons… bè nonostante il boicottaggio dei media, la ricerca è andata avanti, ci sono scenziati che continuano a perfezionare (sisì, “perfezionare”, non “tentare”) l’esperimento, convegni annuali sull’argomento. Il governo giapponese, insieme a importanti aziende del sol levante, sta investendo per la realizzazione di una centrale elettrica di questo tipo, in collaborazione con quello americano. L’ENEA di Frascati avviò un filone di ricerca, poi interrotto per “mancanza di fondi” (….). L’anno scorso a uno di questi convegni è stata effettuata una dimostrazione dal vivo di un rudimentale “reattore nucleare” sul palco! Questi i vantaggi:
    1 – Pur necessitando di energia in entrata (in forma di elettricità per avviare una reazione di elettrolisi) l’energia in uscita è maggiore, con rendimenti variabili da una serie di fattori;
    2 – Il livello di radioattività è bassissimo, paragonabile a quello delle macchine per raggi X dell’ospedale, ed è fatto da particelle fisiche, non da radiazioni ionizzanti, per cui basta una buona schermatura (cemento armato) e soprattutto, è solo il reattore ad essere radioattivo, non i materiali necessari, e smette di essere radioattivo quando viene spento.
    3 – Non esistono scorie radioattive risultanti in quantità apprezzabile.
    4 – L’attrezzatura necessaria per realizzare un apparecchio di questo tipo è ridicolmente semplice, tutte le parti necessarie sono già in commercio per usi comunissimi, e il prezzo complessivo bassissimo. Tanto che diverse persone hanno già realizzato l’esperimento in casa propria, magari anche solo per constatare che funziona. Io stesso prima o poi lo farò, e sogno di tirarci fuori, quando sarà perfezionato, energia elettrica, riscaldamento e acqua calda praticamente quasi gratis! Se poi utilizzassi anche un’auto ad aria compressa (http://www.ecotrasporti.it/eolo.html) farei il poker!
    L’unico rischio è di natura chimica perchè la reazione libera sia idrogeno che ossigeno in forma gassosa, ma basta prendere le opportune cautele. Questo è il link a un sito di italiani che stanno facendo ricerche in collaborazione con l’università di Napoli, con risultati estremamente interessanti:
    http://www.progettomeg.it/FFredda.htm (ma visitate anche la home!)

    altro sito di un ricercatore francese, molto completo:
    http://jlnlabs.online.fr/cfr/html/cfrdatas.htm

    Faccio notare che un sistema del genere, quando sarà maturo, permetterà – tra l’altro – di avere la propria fonte di energia personale e totalmente autonoma, e non legata a materiali particolari o concentrati solo in certe zone, per cui sarebbe la fine delle centralizzazione della produzione di energia, e dei conseguenti monopòli. Lascio immaginare le conseguenze, e l’ovvia avversione del mondo petrolifero/uranifero.

  601. Matteo Gusberti

    Per chi fosse interessato posso fornirgli una LCA del pannello solare. LCA è il life cycle analisys e fa parte dello studio di cicla di vita di un prodotto. Questo può dare un’idea di quanta energia sia necessaria.
    Il sole rimane cmq una ottima risorsa. Si può utilizzare per otenere acqua calda. Inoltre ‘investimento richiesto è minore.
    La mia mail è killergus2004@yahoo.it

  602. Matteo Gusberti

    Per chi fosse interessato posso fornirgli una LCA del pannello solare. LCA è il life cycle analisys e fa parte dello studio di cicla di vita di un prodotto. Questo può dare un’idea di quanta energia sia necessaria.
    Il sole rimane cmq una ottima risorsa. Si può utilizzare per otenere acqua calda. Inoltre ‘investimento richiesto è minore.

  603. Matteo Contardo

    Ciao a tutti.
    Volevo fare qualche precisazione riguardo l’utilizzo dell’olio di colza nei motori diesel:
    – un ettaro coltivato per produrre olio di colza ha una produttività di 1500 kg di combustibile utile all’anno (ottimistico), quindi servirebbero immensi spazi per una effettiva penetrazione nel mercato;
    – il consumo di energia per la raccolta e il trattamento dell’olio (non può essere utilizzato direttamente nel motore, ma va trattato chimicamente perchè la sua viscosità e di un ordine di grandezza superiore a quella dei normali carburanti) spesso è di una entità pari all’energia del combustibile utile prodotto.

    Spesso la produzione di olio per la trazione ha solo il fine di sovvenzionare economicamente agricoltori che altrimenti non riuscirebbero a ‘sopravvivere’. Ad es in America molti contadini delle regioni interne (per farci capire quelli che votano per Bush), vivono grazie allo stato che si impegna ad acquistare l’olio da loro prodotto, che altrimenti non avrebbe mercato.

  604. Giuseppe Valerio Grillo

    A quanto parrebbe, l’olio di colza si potrebbe utilizzare come buon carburante sostituivo del gasolio nelle auto a diesel, con risparmio economico e soprattutto notevole riduzione dell’inquinamento atmosferico e di consegueza riduzione danni e all’ambiente e alla stessa salute umana.
    Saluti Giuseppe (tuo affezionato omonimo siciliano)

  605. tiziano vecellio

    Oggi ho scoperto che navigare in rete serve a qualcosa, infatti ho trovato un sito molto interessante che si chiama: http://www.progettomeg.it
    Questo sito si propone di diffondere l’utilizzo di energie alternative ma anche di promuovere il consumo di combustibili di origine vegetale per far circolare il nostro parco auto senza inquinare ed a un costo relativamente basso rispetto ai combustibili tradizionali,
    Spero che possa intertessare quelli a cui l’ambiente sta particolarmente a cuore.
    Ciao a tutti.

  606. Alessandro Mazzanti

    Ciao Beppe,
    sono stato al tuo spettacolo di Casale Monferrato e ti faccio i miei complimenti.
    Volevo essere anch’io una voce che ricalca il susseguirsi di notizie sulla possibilità di utilizzare l’olio di colza sui motori diesel.
    La notizia gira nel web ormai da anni, a disposizione di tutti ma passata del tutto inosservata sino a quando il tg3 non ci ha fatto il classico servizio.
    Economico (sino ad ora), ecologico e finalmente non dipendente dal petriolio, questa potrebbe essere la risposta immediata per l’ecologia e l’economia degli italiani.
    In attesa delle macchine ad energia alternativa, fai luce su questa notizia e diffondila come solo tu sai fare.

    Ancora grazie e fammi sapere quando decidi di entrare in politica, almeno avremo un comico che dice cose sensate in mezzo a tanti comici che dicono solo sciocchezze.

    Ciao Alessandro

  607. Miguel Hechos

    Buongiorno a tutti.avrei bisogno dei dati relativi al costo per ogni Kwh prodotto dalle diverse fonti..idroelettrico,carbone,metano ecc ecc ed i rispettivi valori di emissione di CO2 per Kwh.Qualcuno mi può aiutare fornendomi un indirizzo internet?è molto importante!!grazie per l’aiuto.

  608. Francesco Petroni

    Caro Beppe,
    son venuto a conoscenza che è possibile sostituire il diesel con l’olio di colza. Il risultato: risparmio, eliminazione quasi totale dei gas di scarico nocivi e la gran soddisfazione di vedere le facce di c… dei petrolieri soffrire. Attenzione, perché la notizia non è passata solo sul tg3 ma è andata anche sul tg1 di domenica 03/03/05 ad ora di pranzo.

    Ciao!

  609. Emiliano Rizzo

    Sono stato ad Assago allo spettacolo del 12 Marzo 2005. Interessantissimo. Bravo Beppe Grillo.
    Tra le varie cose dette ce ne’ una in particolare che mi ha colpito. Grillo ha detto che in Giappone hanno inventato una struttura in “tungsteno”(?!) che assorbe il PM10 inquinante e tramite fotosintesi lo trasforma in cloro.
    Possibile? E’ una notizia confermata?

    Saluti a tutti

  610. Davide Tramma

    Innanzitutto mi scuso con Beppe Grillo per avergli imputato un commento che non era suo, purtroppo ho letto male la struttura del post.

    Già che ci sono, vi vorrei segnalare un ottima lettura proprio riguardo al tema dell’impiego di energia fotovoltaica.

    Autore : Hermann Scheer (parlamentare verde tedesco)
    Titolo : Il solare e l’economia globale
    Editore : Edizioni Ambiente
    Collana : Saggistica ambientale n°28
    Anno : Settembre 2004

    Buona serata a tutti !

  611. Vincenzo Rossi

    (in riferimento a post di Davide Trama)

    (Per le celle FV producono tanta energia quanta e’ necessaria alla loro produzione)
    Comunque questo non era un commento di Beppe Grillo…

    Tratto da aspo (www.asponet.it) per il Fotovoltaico:

    – Esiste un criterio più robusto che possiamo utilizzare per prendere delle decisioni in termini energetici? Si, esiste, e lo chiamiamo “Ritorno Energetico sull’Investimento Energetico,” ovvero “Energy Return On Energy Investment” (EROEI). L’EROEI è il rapporto fra l’energia investita per costruire un impianto e l’energia che questo impianto produrrà durante la sua vita attiva.

    Facciamo un esempio con il caso dell’energia prodotta dalle celle fotovoltaiche; un caso dove esistono moltissimi studi dettagliati sulla questione. Secondo questi studi, l’EROEI della tecnologia fotovoltaica può avere un valore di 9 per pannelli di recente produzione. Questo vuol dire che un pannello fotovoltaico dell’ultima generazione produrrà nel corso della sua vita utile (circa 25 anni) 9 volte più energia di quella che è stata necessaria per produrlo. In altre parole, se investissimo tutta l’energia prodotta da un pannello fotovoltaico nella costruzione di altri pannelli fotovoltaici, troveremmo che dopo 25 anni un pannello di, diciamo, 100 metri quadri ha prodotto pannelli per 900 metri quadri. Questa di ri-investire gli interessi di qualcosa è una tipica situazione che in campo finanziario chiamiamo “interesse composto”. In questo caso lo possiamo calcolare come una resa del 9.2% all’anno. –

    Dati forse un po’ ottimistici.

    Saluti

  612. Vincenzo Rossi

    (in riferimento a post di Davide Trama)

    (Per le celle FV producono tanta energia quanta e’ necessaria alla loro produzione)
    Comunque questo non era un commento di Beppe Grillo…

    Tratto da aspo (www.asponet.it) per il Fotovoltaico:

  613. Sergio Lorenzi

    Sfamare le macchine, non le persone
    di George Monbiot

    Quanti stanno promuovendo l’adozione di biocarburanti di origine vegetale sono ben intenzionati, ma sbagliano. Sbagliano perchè il mondo è limitato. Se i biocarburanti decollano (decolleranno o decolassero), saranno (o diverrebbero) la causa di un disastro umanitario e ambientale. Abbiamo bisogno di una soluzione per il surriscaldamento del pianeta causato dalle auto, ma di certo questa non è quella giusta.

    Anche se gli esseri umani fossero senza peccato, continueremmo a vivere in un mondo imperfetto. L’idea di Adam Smith – secondo cui promuovendo il suo proprio interesse un uomo “spesso promuove la società più di quanto voglia veramente fare”- e il quadro di Karl Marx – di una società nella quale “lo sviluppo individuale libero è la condizione per lo sviluppo libero di tutti” – sono entrambi ridicolizzati da un ovvio limite. Il mondo è circoscritto. Ciò significa che quando un gruppo di persone persegue il proprio interesse, automaticamente danneggia l’interesse di altri.
    L’esempio migliore che viene in mente è l’odierno entusiasmo per i biocarburanti. I biocarburanti derivano da oli di piante, da scarti di raccolti o da legno e possono essere usati per far andare auto, bus e camion. Bruciando ritornano nell’atmosfera sotto forma di carbone, lo stesso carbone che le piante hanno estratto durante la loro crescita. In tal senso, modificandosi da fossile a biodiesel o bioalcool, vengono proposti come la soluzione al cambiamento climatico.

    Il prossimo mese il governo britannico dovrà stabilire un budget per il carburante che deriverà dai raccolti, destinato ai mezzi di trasporto. L’Unione Europea vuole che il 2% del petrolio che useremo come biodiesel entro la fine del prossimo anno salga al 6% entro il 2010 e al 20% entro il 2020. Per cercare di raggiungere tali obiettivi il governo ha ridotto le tasse sul biocarburante di 20 pence a litro, mentre l’Unione Europea paga ai contadini un extra di 45 euro a ettaro per i loro prodotti.

    Sembrano tutti contenti. I contadini e le industrie chimiche possono sviluppare nuovi mercati, il governo può prestare fede ai suoi impegni nel tagliare le emissioni di carbone e gli ambientalisti possono festeggiare il fatto che il carburante derivante da piante riduca l’inquinamento locale tanto quanto riduce il surriscaldamento globale. Diversamente dalle cellule di idrogeno, il biocarburante può essere distribuito immediatamente. Questo era il modo in cui Rudolg Diesel si aspettava venisse usata la sua invenzione. Quando mostrò il suo motore al World Show nel 1900, lo fece andare con olio di arachidi. Predisse che “l’uso di oli vegetali come carburante per motori può sembrare insignificante al giorno d’oggi ma, nel corso degli anni, questo tipo di combustibile potrebbe diventare importante quanto il petrolio “(2). Alcune persone favorevoli al progetto sostengono che se il prezzo del combustibile fossile continua a salire, questo proverà che la scelta del biocombustibile era quella giusta.
    Spero di no. Quanti stanno promuovendo tale biocombustibile sono ben intenzionati, ma sbagliano. Sbagliano perchè il mondo è limitato. Se i biocarburanti decollano, saranno la causa di un disastro umanitario globale.

    Usati come vengono usati ora, in scala molto ridotta, non danneggiano. Poche migliaia di agricoltori nel Regno Unito fanno andare le loro auto con il grasso per le patatine fritte. Ma riciclare oli da cucina in questo paese potrebbe rifornire solo 100.000 tonnellate di diesel all’anno, (3) l’equivalente di 1/380 del nostro carburante per trasporto su strada.
    Sarebbe anche possibile utilizzare gli scarti dei raccolti, come le stoppie del grano che possono essere convertite in alcool per l’uso delle auto – The Observer ha pubblicato sabato un articolo a riguardo (4). Mi piacerebbe vedere questi dati, ma trovo difficile credere che saremmo in grado di estrarre più energia di quanta ne usiamo per trasportare e trattare le stoppie. I piani dell’Unione Europea, come quelli di tutti i sostenitori del biomovimento, dipendono dall’andamento del raccolto destinato all’uso di carburante. Non appena si esaminano le implicazioni si scopre che la cura è cattiva tanto quanto la malattia.
    I consumi di petrolio per anno per i trasporti su strada in Gran Bretagna sono di 37.6 milioni di tonnellate. L’olio vegetale più produttivo, che può essere coltivato in questo paese, è quello della pianta di colza. La media del rendimento è tra 3 e 3,5 tonnellate per ettaro (6). Una tonnellata di semi di colza produce 415 kg di biodiesel.(7). In tal caso ogni ettaro di terra arata può fornire 1.45 tonnellate di carburante per il trasporto.

    Per far andare auto, bus e camion con il biodiesel verrebbero richiesti, in altre parole, 25.900 ettari di terra per la coltivazione. In Gran Bretagna ce ne sono 5.700(8). Dando via libera al carburante verde si richiederebbe un volume di campi arati pari a 4 volte e mezzo quello attuale. Il target europeo del 20% entro il 2020 consumerebbe quasi tutta la nostra campagna.
    Se la stessa cosa accadesse in tutta l’Europa, l’impatto sulla produzione globale di cibo sarebbe catastrofico: a tal punto da inclinare la bilancia globale da un netto surplus a un netto deficit. Se, come alcuni ambientalisti richiedono, questa coltivazione “pro-carburante” si verificasse in tutto il mondo, la maggior parte delle aree coltivabili del pianeta verrebbe utilizzata per produrre cibo per auto e non per noi esseri umani!

    Questo prospetto suona, di primo acchito, ridicolo. Ma siamo sicuri che se ci fosse una richiesta di cibo mai vista prima, il mercato garantirebbe l’utilizzo dei raccolti per sfamare la gente piuttosto che le macchine? Non c’è nessuna garanzia per questa ipotesi. Il mercato risponde al denaro e non alle necessità. La gente che possiede delle auto ha più soldi di coloro che sono a rischio di fame. In una gara tra la richiesta di “cibo per auto” e “cibo per persone povere”, i proprietari di auto vincerebbero sempre. Qualcosa del genere è già successo. Sebbene 800 milioni di persone siano permanentemente malnutrite, l’aumento globale nella produzione dei raccolti foraggieri viene usata per alimentare gli animali: il numero di capi di bestiame sulla terra è quintuplicato dal 1950.(9) La ragione risiede nel fatto che coloro che acquistano carne e latticini hanno più potere d’acquisto di coloro che comprano solo foraggi di sussistenza.

    Il carburante verde non è solo un disastro umano ma anche ambientale. Quanti sono preoccupati circa la scala e il volume dell’attuale attività agricola, dovrebbero considerare ciò che accadrà quando verrà utilizzata dall’industria per estrapolarne combustibile. Inoltre, se cerchiamo di sviluppare un mercato per i semi di colza da destinare ai biocombustili in Europa, si svilupperà immediatamente un mercato per la produzione di olio di palma e di soia. L’olio di palma può produrre 4 volte tanto l’olio di colza per il biodiesel e, inoltre, viene coltivato in luoghi dove la manovalanza è più economica. Le piantagioni sono già una delle principali cause mondiali della deforestazione tropicale. La soia ha un minor rendimento rispetto alla colza, ma l’olio è un sottoprodotto della lavorazione di alimenti per animali. Un nuovo mercato stimolerebbe un’industria che ha già distrutto la maggior parte del cerrado brasiliano (uno degli ambienti ‘biodiversi’ più conosciuti al mondo) e la maggior parte delle sue foreste tropicali.

    È scioccante vedere come l’attenzione di alcuni ambientalisti possa essere tanto ristretta. Lo scorso mese al meeting di Parigi, un gruppo di scienziati e di verdi, studiando il repentino cambiamento climatico, decise che le idee di Tony Blair (ossia affrontare il surriscaldamento del pianeta e gli aiuti all’Africa) potevano entrambe essere risolte trasformando l’Africa in una zona di produzione del biocarburante. Questa strategia, secondo il suo ideatore, fornisce uno sviluppo sostenibile per molti paesi africani che potrebbero produrre biocarburante a prezzi competitivi.(10) So benissimo che la definizione di sviluppo sostenibile si è modificata, ma non sono al corrente del fatto che ora includa anche affamare il mondo e sradicare le foreste tropicali. Lo scorso anno la Commissione Parlamentare britannica sull’ambiente, sull’agricoltura e sull’alimentazione, che si suppone sia specializzata nell’esaminare ogni proposta, esaminò ogni possibile conseguenza della produzione del bio-carburante (dal rendimento agricolo ai numeri delle allodole) ma non si preoccupò di analizzare l’impatto sul rifornimento alimentare. (11)

    Abbiamo bisogno di una soluzione per il surriscaldamento del pianeta causato dalle auto, ma di certo questa non è quella giusta. Se la produzione di bio-carburante sarà sufficiente a modificare il cambiamento climatico, allora sarà anche tale da affamare il mondo.

    Note:
    1. The European Union, 8 maggio 2003. Direttiva 2003/30/EC: On the Promotion of the Use of Biofuels or Other Renewable Fuels for Transport. Official Journal L 123 , 17/05/2003 P. 0042 – 0046.
    2. Eg Monsanto, senza data. The Biodiesel Revolution. http://www.monsanto.co.uk/biofuels/071202.html.
    3. British Association for Biofuels and Oils, senza data. Memorandum delRoyal Commission on Environmental Pollution. http://www.biodiesel.co.uk/press_release/royal_commission_on_environmenta.htm
    4. Robin McKie, 21 novembre 2004. Forget the tiger. Put some mushrooms in your tank . The Observer.
    5. Dipartimento dei trasporti , 2004. Petroleum Consumption: by Transport Mode and Fuel Type. http://www.dft.gov.uk/stellent/groups/dft_transstats/documents/page/dft_transstats_031767.pdf
    6. Dipartimento dell’ambiente, cibo e politiche agricole, Crops for Energy Branch, 17 novembre 2004.
    7. ibid.
    8. Dipartimento dell’ambiente, cibo e politiche agricole, 2004. Agriculture in the UK 2003. http://statistics.defra.gov.uk/esg/publications/auk/2003/chapter3.pdf
    9. Lester R. Brown, 1997. The Agricultural Link: How Environmental Deterioration Could Disrupt Economic Progress. Worldwatch Paper 136. The Worldwatch Institute, Washington DC.
    10. Dr Peter Read, 20 ottobre 2004. Good news on climate change. Abrupt Climate Change Strategy Workshop. Press Release. http://www.accstrategy.org/goodnews.html
    11. House of Commons Committee on Environment, Food and Rural Affairs, 29 ottobre 2003. Seventeenth Report. http://www.publications.parliament.uk/ pa/cm200203/cmselect/cmenvfru/929/92902.htm

    Fonte: http://www.monbiot.com/archives/2004/11/23/feeding-cars-not-people/
    Traduzione di Marta Cerpelloni per Nuovi Mondi Media

    | Martedì, 07 Dicembre 2004 – 06:08

  614. Manuel Ordanini

    Sono completamente d’accordo sul fatto che l’era del petrolio sia giunte al termine e che l’agonia con cui si protrae è esclusivamente frutto del fatto che le nuove tecnologie vengono nascoste o boicottate. Detto ciò però mi domando questo: nel caso in cui il consumo del petrolio venga sensibilmente ridimensionato, quegli stati del terzo mondo che hanno come fonte di ricchezza l’oro nero, come potrebbero reagire a questo tipo di cambiamento?
    So benissimo che la popolazione di quegli stati riceve solo le briciole delle ricchezze prodotte con l’estrazione del petrolio, è sicuro che non arrivando nemmeno quelle la situazione precipiterebbe.

  615. Davide Tramma

    Leggendo il commento inserito da Beppe Grillo leggo che per produrre le celle a combustibile, con cui si fabbricano i pannelli fotovoltaici, occorerebbe in pratica la stessa energia che il pannello potrebbe erogare nell’arco della sua vita.
    Ho interpretato male oppure no ?

  616. Matteo Gusberti

    Il problema dell’energia in italia è veramente spinoso. Per esmpio una cosa che non sanno in molti è che il 90% di produzione dell’idrogeno avviene per steam reforming, un processo che anch’esso deriva dalla combusione parziale di idrocarburo in presenza di acqua. Come prodotti abbiamo idrogeno e anidride carbonica. Come potete immaginare non è molto conveniente utilizzare idrogeno.
    Per quanto riguarda le fonti fossili esiste un sistema per utilizzare facilmente il carbone. Si chiama sintesi di Fisher-tropsch. Consiste nel bruciare il cabone in presenza di ossigeno puro a dare CO+H2. DA questi due gas in presenza di un catalizzatore al ferro di ottengo gas leggeri e idrocarburi. La cosa che è molto interessante è che il carbone così ottenuto eè esente da S e metalli (eliminati con trattamenti a monte). Questo sistema era utilizzato dai tedeschi durante la guerra e dal sudafrica durante l’apartide. I gas leggeri sono mandati a una turbogas a ciclo combinato. Per fare un esempio un ciclo nortmale a carbone ha un rendimento che si aggira intorno al 30%. Un ciclo combinato ha un rendimento che supera il 50%. Unico problema è la produzione di ossigeno.
    non sono molto d’accordo per l’utilizzo delle celle solari,almeno dal punto di vista ambientale. Infati per creare un pannello solare servono 10/15 anni di produzione di energia attraverso il pannello per recuperare l’energia per fabbricarlo.Senza contare che la vita max di un pannello solare è di 20 anni. Molto interessante invece l’utilizzo di panneli per la produzione di acqua calda.

  617. Francesca Luccarini

    Ciao Beppe
    ho appena visto un servizio molto interessante sul TG3. Non so se sia vera la questione, scrivo su questo blog per avere conferme.
    Dicono che al posto del gasolio io posso utilizzare un qualsiasi olio vegetale con un risparmio notevole in denaro e il calo dell’inquinamento del 90%, è vero?
    Hanno anche segnalato un sito interessante (http://www.progettomeg.it) in cui si trovano queste informazioni, se questo fosse vero ci sarebbe da riflettere attentamente su questa cosa iniziando a divulgarla seriamente….speriamo bene. Ciao Francesca

  618. Cono Nait

    Beppe, sono stato ieri sera ad Assago. Sei stato grande. Voglio segnalarti una notizia del tg3 di questa mattina (12 marzo 2005)
    Un signore ha scoperto da Internet (progetto MEG) che per la sua Mercedes Diesel può utilizzare tranquillamente l’olio di colza. Il giornalista l’ha guidata e va benissimo. Il bello è che l’lio di colza costa la metà del carburante e in Trentino sembra che il consumo di olio di colza negli ultimi tempi sia aumentato notevolmente. Quando ho visto questo servizio mi se sembrava di essere ancora al tuo spettacolo!!!!
    Ciao e continua così!!

  619. Paolo Casartelli

    Caro Beppe, ero al tuo spettacolo ieri sera al Forum.
    Bravo come sempre! Devo dirti che le cose che hai detto circa il culto dell’automobile no mi é purtroppo nuovo: sei sicuramente informatissimo ma se mi consenti ti invierò a breve un riferimento interessante: su un numero de”Le Scienze” di qualche tempo fa c’era un interessante articolo sui limiti energetici dei motori a scoppio. Il succo dell’articolo era: i motori attuali, pur se tecnologicamente evoluti sono dal punto di vista energetico tali e quali al primo motore costruito circa un secolo fa, cioé, la dispersione energetica equivale a circa l’80% del carburante utilizzato. L’elettronica, l’aereodinamica,e i nuovi materiali compensano in parte questa deficenza di utilizzo. A paragone i motori a reazione dell’ultima generazione impiegati sui moderni aerei di linea sono estremamente più parchi a paragone di dimensioni e pesi. Ti invierò quanto prima il numero di “Le Scienze” in questione. Per il momento tanti complimenti. P.S. però: cerca di dire meno parolacce! Grazie, Paolo

  620. Marco Marocco

    In autunno comprerò una casetta e vorei dotarla di un impianto fotovoltaico.
    Il Bando regionale di agevolazione nella mia regione (Friuli Venezia Giulia) è cessato.
    Vorrei un consiglio: l’installazione può essere conveninente anche senza godere delle detrazioni ?
    Qualcuno mi saprebbe dare dei consigli generali in materia ?
    Ringrazio anticipatamente.

  621. Stefano Zanola

    Ho trovato questo sito che penso possa essere molto utile:
    http://www.ilportaledelsole.it

  622. cristina marsigli

    Caro Beppe complimenti per tutto (fo prima cosi’).
    Ma me lo permetti un appunto?
    nel tuo spettacolo di anno scorso (c’ero) hai detto una cazzata (forse voluta?).Parlando del famoso black-out hai fatto scompisciare la platea con l’immagine della signora che guarda lo stronzolino nel w-c ed è da esso riguardata,causa la mancanza di elettircita’ non ha potuto tirare l’acqua.Ebbene lo strumento da te menzionato non va a corrente ma ad aria compressa e funziona anche senza enel.
    Con simpatia ed amicizia.
    Cristina

  623. Francesco Ruotolo

    Vorrei sapere dal governo perchè non investono su energie rinnovabili e combustibili come l’idrogeno invece che sulla guerra? anche se questi investimenti costano tanto, lo dovrebbero fare per farci stare bene come ci hanno sempre promesso i nostri ministri

  624. Domenico Barranca

    Per Michele ????? della provicnia di Cuneo che mi ha chiesto, via mail (per evitare di fare publicità), l’indidirzzo web della catena di negozi che vendono pannelli solari a rate a tasso 0%, ho risposto due volte alla tua mail, ma mi torna sempre indietro. Se puoi scrivimi da un’altro account di posta.
    ciao

    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  625. Riccardo De Ficchy

    L’Autorità per l’energia ed il gas uccide il fotovoltaico ed ogni futura possibilità di un suo sviluppo in Italia.

    Con delibera 35/05 del 23.02.2005 l’autorità per l’energia ed il gas ha stabilito le modalità e le condizioni economiche per il ritiro dell’energia elettrica prodotta dagli impianti alimentati da fonti rinnovabili come richiestogli dall’ art. 13 comma 3 e 4 del D.L. 387/03.
    Facendo unicamente e miopemente riferimento alle condizioni del mercato odierno il garante con il proprio provvedimento ha fissato modalità e prezzi unici per tutte le tipologie di impianti senza alcuna differenziazione prendendo quale unico distinguo la quantità di Kilowatt prodotti senza considerare in alcun modo le fonti utilizzate in barba alla direttiva comunitaria 2001/77 e al D.L. di recepimento 387/03 (promozione delle energie rinnovabili).
    Come si può infatti solamente pensare di prendere a riferimento il prezzo di produzione dell’energia elettrica nel mercato italiano (prodotta con enormi economie di scala e con tecnologie e fonti a buon mercato) per remunerare l’energia prodotta utilizzando fonti rinnovabili?
    Ebbene il garante ritiene che con un prezzo inferiore a 10 euro cent. sia possibile remunerare l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici, lo stesso prezzo che ottengono gli impianti che producono energia utilizzando C.D.R. (combustibile da rifiuti) e che producono enormi quantità di CO2 (anidride carbonica) e che ci allontanano inesorabilmente dagli obiettivi del protocollo di Kioto insieme alla scelta di utilizzare il carbone fossile che produce più CO2 per Kilowatt di qualunque altra fonte.
    Per produrre energia con le fonti tradizionali occorrono oggi circa 8 centesimi di Euro (ricorrendo anche all’idroelettrico) sfruttando enormi economie di scala.
    Come si può allora, visti gli alti costi di impianto in rapporto alla produzione ricavabile, remunerare equamente l’elettricità prodotta attraverso lo sfruttamento del sole permettendo l’ammortamento dell’investimento in tempi ragionevoli?

    Con questa delibera e con questa applicazione delle leggi vigenti è impossibile!!!

    Ed allora come rispondere a queste domande:

    1-Come pensano a questo punto il Governo, le Regioni e le Comunità locali di raggiungere gli obiettivi del Piano Energetico Nazionale che prevedono una lusinghiera percentuale di energia prodotta dalle fonti rinnovabili senza aggravi per i bilanci ridotti ormai all’osso??

    2-Come è possibile abbattere la produzione di CO2 nel nostro Paese e rispettare gli impegni di Kioto senza passare per le energie rinnovabili e ad emissione zero ??

    3-Chi pagherà gli altissimi costi degli sforamenti di emissione di CO2 ??

    Una politica basata sull’emergenza dell’oggi, senza attuazione concreta di una programmazione anche virtuosa nei principi e negli obiettivi finali, ma miope e adulata da lobby potenti che nemmeno un Governo stabile e con maggioranze lusinghiere (che mai il nostro Paese ha avuto la fortuna di avere), sembra poter contrastare, non può sperare di evitare i disastri e le difficoltà del domani semplicemente affidando tutto al mercato, senza apportare quei correttivi minimi e indispensabili che consentano di attenuare quelle storture dovute alla presenza distorsiva di un monopolista che lotta per sopravvivere a se stesso.

    Per porre rimedio a tutto ciò bastano pochi semplici accorgimenti ed interventi a correzione, senza intervento nel mercato della mano pubblica, di tali storture.

    Nel nostro Paese ci sono infatti migliaia di ettari di terreni agricoli che non sono coltivati o che lo sono scarsamente perché non sufficientemente remunerativi i quali potrebbero essere sfruttati da parte dei loro utilizzatori, non in competizione, ma in armonia con la buona tecnica agricola, semplicemente dandogli la possibilità di sfruttare la più democratica e socialista delle fonti energetiche, che viene concessa a tutti e soprattutto a coloro che sono più svantaggiati (sud del Paese e del mondo).

    Come rendere possibile ciò?

    Sarebbe bastato prevedere una differenziazione del prezzo remunerato agli impianti in base alla fonte sfruttata ed alle emissioni prodotte per generare energia e quindi:

    1-Molto di più a chi utilizza il sole, il vento, il movimento naturale delle acque ecc. . ad emissione zero (almeno 15 centesimi di Euro se non di più);

    2-Meno a chi produce energia emettendo gas ad effetto serra ed inquinanti;

    Tutto ciò, ed è molto molto molto poco e semplice da fare oltre a non costare nulla, (ricordo che l’energia elettrica venduta ai privati supera ampiamente i 23 centesimi al Kwh) basterebbe a spingere il sano e indispensabile spirito di iniziativa economica degli Italiani (Io per primo che ho già elaborato un business plan reso purtroppo vano dalla scarsa remunerazione concessa dal Garante e suggerita dal MONOPOLISTA) rendendo vantaggioso produrre energia senza produrre emissioni.

    Se si ritiene che il prezzo sopra suggerito sia troppo superiore a quello di mercato, faccio notare che nella formazione di questa tariffa viene anche conteggiato il risparmio ottenuto grazie all’abbattimento degli inquinanti e dei gas serra in termini di:

    – minori spese sanitarie per la collettività;
    – minori multe a causa degli sforamenti del trattato di Kioto;

    Inoltre vengono anche conteggiati i benefici economici derivanti da:

    – minore dipendenza ed esposizione del costo dei combustibili fossili;
    – minori spese per la tutela del territorio grazie al maggiore e migliore sfruttamento terreni;
    – maggiori e migliori investimenti privati e quindi maggiori introiti per le casse dello Stato a costo 0 (potrebbe tradursi in un piccolo volano economico in un settore strategico di cui l’Italia ha un disperato bisogno);

    Infine questa provvisoria distorsione del mercato, che come evidenziato sopra distorsione non è, verrebbe velocemente eliminata grazie alla diffusione sempre più estesa delle tecnologie impiegate che produrranno un notevole abbattimento dei costi di costruzione degli impianti rendendo sempre più economiche e vantaggiose le fonti rinnovabili.

    Da: Avv. Riccardo De Ficchy
    (aspirante produttore di energia elettrica da fonti rinnovabili)

  626. Valerio Tirri

    Ciao Beppe,
    sarò breve… anche perchè gli articoli corti si leggono meglio. Visitate questo link:

    http://www.repubblica.it/2004/e/sezioni/
    scienza_e_tecnologia/archicentrale/archicentrale/archicentrale.html

    Ma perchè l’Italia non l’adotta?? Sono veramente incazzato! Abbiamo scoperto come trasformare l’energia solare in quella nucleare! Pulita, economica… infinita!! Forse perchè sono in ballo “leggeri” interessi economici… ebreo-americani( anche francesi… visto che compriamo l’energia elettrica da loro)? Forse hanno paura di una possibile diffusione nei paesi del terzo mondo? o cosa?? Che ne pensi? Cosa ne pensate? Per chiunque volesse approfondire ho della documentazione interessate riguardante questo nuovo tipo di centrale.
    Saluti

  627. Ufficio Stampa Terra Futura

    A proposito dei temi cari a Beppe Grillo e tutti noi, volevamo segnalarvi “Terra Futura”, mostra-convegno sulle buone pratiche di sostenibilità che si terrà a Firenze il prossimo aprile (dall’8 al 10) presso la Fortezza da Basso. L’ingresso è gratuito. La manifestazione, giunta alla sua seconda edizione, vuole far conoscere, far sperimentare e diffondere le “buone pratiche” di sostenibilità sul fronte economico, sociale e ambientale. Oltre all’intenso calendario culturale sarà allestita una vasta area espositiva per far conoscere da vicino le esperienze di finanza etica, consumo critico, responsabilità sociale e di impresa, parteciapzione democratica, diritti delle persone e dei popoli, turismo sostenibile, tutela dell’ambiente, utilizzo intelligente di fonti naturali, costruzione di relazioni, di reti e di polticihe che consentano di ridurre le disparità economiche e sociali.

  628. Francesco Bezzola

    Sempre più persone si interessano di risorse energetiche alternative. Sempre più persone edificano abitazioni curando gli aspetti energetici, sia da un punto di vista economico sia da quello ecologico. Grande è il desiderio di molti di riuscire a catturare l’energia radiante del Sole e trasformarla in altre forma di energia.
    Tutto questo mi rende felice ma …. inizio avere un grande timore. Non sarà che tra qualche anno una grande multinazionale americana acquisti il Sole e monopolizzi luce ed energia?

  629. Dario Lumiella

    Ciao a tutti. Risiedo in Svizzera e ho recentemente costruito casa e come riscaldamento ho fatto installare una termopompa (aria-acqua) a funzionamento elettrico. Non ho idea del consumo di elettricità. Il boiler dell’acqua calda da 500 litri funziona per 2/3 con pannelli solari e 1/3 elettricamente. Data tutta la richiesta di elettricità in casa, mi chiedevo se esistessero sul mercato dei pannelli fotovoltaici per sopportare tutta questa richiesta. Certo che se la spesa fosse inferiore e l’informazione adeguata, sono certo che sui tetti delle case non ci sarebbero più tegole, ma solo pannelli! A tal proposito ho già notato in Svizzera centrale delle case in questo senso! FANTASTICO! Ciao a tutti. Dario

  630. Silvio Maniezzo

    Abbiamo trovato una notizia stranissima/ sai quanto può fare un’auto con 1 litro di benzina? Il record è di 3794 KM.
    Per informazioni:http://www.fondazionepolitecnico.it/sem/ecomarathon.html

  631. vincenzo cupido

    Ciao Beppe menomale che ti ho trovato , smbri quasi il messia , infatti mi chiedevo se Gesu all’allora era un comico???
    Mah cmq volevo sottoporti allattenzione un problema energetico.
    In questi giorno sto scrutando la rete perchè cerco con affanno di trovare qualcuno che mi scrive come si produce il BIODIESEL.
    Non ce la faccio più come penso tanti altri , ad andare avanti con questi costi.
    Quindi mi sono detto me lo faccio da me.
    Girando girando ho visto che ci sono molte società prodruttrici di questo carburante ecologico.
    Ma il mio dubbio è
    Perchè la Fiat prodruttrice di automobili in tutto il mondo , produce un veicolo in Brasile che è alimentato senza probblemi con qualsiasi carburante sia fossile che organico,non la immette sul mercato in italia visto che, italbioil
    azienda leader del centro sud , produce carburante bio diesel a tonnellate.
    Secondo dubbio perchè le società produttrici di bioiesel sono solo le compagnie petrolifere.
    Visto che è un carburante che può essere riprodotto anche in casa senza ulteriori aggravi fiscali , non capisco perchè non si possa produrre un apparecchio o qualcosa di dimensioni ridotte per produrre questo combustibile.
    Lancio la sfida a qualunque universitario
    Ti ringrazio ancora per quel magnifico video girato davanti ai cancelli della FIAT AUTO SPA di TORINO, in cui presentavi un’ auto rivoluzionaria.

    ITALIANI SVEGLIATEVI LE PROSSIME GUERRE SARANNO PER L’ACQUA!!!!!!!

  632. Domenico Barranca

    Ciao Mattia e a tutti.
    Effettivamente sono stato pretenzioso nel dire che avevo già detto certe cose nei miei precedenti interventi e che quindi bastava andarli a leggere.
    Innanzitutto le auto e in generale gli automezzi, in particolare gli autobus, che vanno a biomassa e precisamente con biodiesel, esistono già. Dai un’occhiata al sito http://www.assobiodiesel.it e fammi, ma anche facci, sapere cosa ne pensi.
    A parte il fatto che l’idroelettrico è una fonte rinnovabile (cioè non si esaurisce durante il suo utilizzo), comunque non sono d’accordo con l’uso che ne è stato fatto in diversi parti del mondo, Italia compresa, in cui certi impianti giganteschi hanno danneggiato l’ecosistema locale, ridotto la biodiversità e costretto tantissime persone a lasciare le zone in cui vivevano (delle vere e proprie migrazioni di massa).
    Per quanto riguarda la Cina, sapevo del disastroso impianto Three Gorges Dam per una centrale di 20.000 MW. Però so anche che ormai, almeno in Europa e credo anche nel resto del mondo, gli unici nuovi impianti idroelettrici che verranno costruiti sono di piccola potenza (al più 10 MW), per un uso multiplo dell’acqua (oltre che per l’energia anche per uso industriale e per l’irrigazione) permettendo così sia una riduzione ai minimi termini dell’impatto ambientale sia di sfruttare il più possibile l’acqua. Ciò non significa che sono molto d’accordo con lo tale sfruttamento. Io l’idroelettrico lo userei solo se l’impatto ambientale fosse nullo, però mi sa che è difficile che accada.
    Per il nucleare, evidentemente la Cina la pensa come te riguardo al nucleare. Io preferirei abbandonarlo del tutto per i motivi che ho scritto ieri.
    Ricapitolando, ciò che secondo me è meglio fare per un mondo pulito e che si può fare in quanto la tecnologia c’è:
    – uso di centrali solari che producono calore (nel sud della Spagna ne esistono di 50 MW se non erro e penso
    che l’energia prodotta da queste centrali possa essere usata anche per le industrie)
    – uso di centrali eoliche a terra e off-shore
    – uso di pannelli solari fotovoltaici e termici
    – uso delle attuali centrali idroelettriche

    mentre per il trasporto:
    – carburante biodiesel (che viene già usato!), auto con motore ibrido (elettrico-benzina), auto ad aria compressa (che non ho capito se la produzione della fabbrica a Rieti sia sparita per l’impossibilità tecnica o per motivi di interesse a non produrla), auto ad idrogeno
    – gli scooter elettrici esistono già così come le biciclette elettriche o come le chiamano a pedelata facilitata o qualcosa del genere

    per il riscaldamento possono essere usati i pannelli solari termici oppure può essere usato anche il biodiesel che se ne può produrre di più di quello che c’è ora.
    Probabilmente mi sfugge qualcosa da aggiungere a questo elenco. Però se a questa tecnologia consideriamo che la creazione di energia non sia centralizzata ma distribuita o a livello di singolo appartamento o a livello di condominio. Se consideriamo anche delle piccole centrali (con fonti rinnovabili) che servono più nei luoghi in cui vengono costruite (tipo per usi industriali). Se ci mettiamo anche la grossa “fornitura” di energia data dal risparmio evitando gli sprechi di tutti noi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    solo qualche esempio di come evitare gli sprechi:
    lampadine a risparmio a tappeto in tutta la casa (ora tale lampadine costano poco)
    elettrodomestici di classe A o superiore
    spegnere le luci (qualunque esse siano, anche le lucine degli stand-by) quando non servono
    evitare perdite di calore prodotto dal riscaldamento
    …

    Per un mondo in cui il nostro benessere (ma anche quello delle generazioni future) è veramente garantito, noi comuni cittadini dobbiamo creare “la domanda” di tale benessere, mettendo in pratica il risparmio di energia, acquistando (se necessario con qualche sacrificio economico e se è necessario per un pò non andrò nei paradisi tropicali e nemmeno alla settimana bianca, ma in compenso avrò contribuito, con un comportamento responsabile, a un mondo migliore) la tecnologia che contribuisce a questo benessere. Noi cittadini abbiamo già creato la domanda per una maggior numero di alimenti senza conservanti e di prodotti biologici rispetto a 10 anni fa! Non vi pare?
    Le cose elencate sono fattibilissime e basta volerlo prima come stile di vita personale, creando domanda, poi come imposizione a chi ci governa ora e nel futuro. Le aziende si adegueranno ai nostri desideri se vogliono vendere. Ovviamente, come tutte le cose nuove, all’inizio ogni tecnologia costa un bel po’.

    Consiglio:

    http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm (consigli su come evitare sprechi e altro)
    http://www.wwf.it (eco consigli)
    http://www.greenpeace.it
    http://www.ilportaledelsole.it
    www…..il sito di una catena di negozi (che non dico pubblicamente per non essere accusato di fare pubblicità, quindi se lo volete sapere scrivetemi) che vende pannelli solari anche a rate a tasso 0%…
    http://www.assobiodiesel.it il biodiesel
    http://www.fonti-rinnovabili.it (questo ancora non l’ho guardato per bene)

    più sicuramente altri siti che non conosco.

    Saluti

    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  633. marco stocco

    Caro beppe, cosa ne pensi della politica energetica/ecologica di una città come Milano?
    Dopo più di 30(?) gg. oltre i limiti di polveri,e di tutti gli inquinanti possibili, cosa ha fatto il comune..niente.L’azienda energetica municipale ha pubblicizzato il teleriscaldamento con le pompe di calore,nel giorno dell’entrata in vigore del trattato di Khioto (si scrive così?).Mi sembra tutta una trovata pubblicitaria,la NS. salute da chi deve essere tutelata? P.S. Il teleriscaldamento esiste già a Sesto S. Giovanni(comune a ridosso di Milano) da più di dieci anni,e si sta sempre più sviluppando…

  634. Mattia Siccinio

    Errata Corrige: La Cina ha ordinato solo 4 reattori (più due a Taiwan), non 25 come ho scritto.

    Mattia Siccinio

  635. alberto donati

    ciao Beppe, sono Alberto dalla provincia di Ravenna; tra l’altro ero presente al tuo spettacolo; sono interessato alla produzione di energia elettrica da pannelli solari fotovoltaici e su un sito c’era scritto che sei stato il primo in Italia ad avere pannelli e a produrre energia elettrica per autoconsumo e l’eccedenza venduta all’Enel. ecco volevo chiederti dato che sei un utilizzatore, e quindi non di parte dei venditori, di questa tecnologia come funziona la cosa. grazie mille Alberto

  636. Mattia Siccinio

    Ciao a Domenico, mio principale interlocutore e a tutti

    Mi scuso per non aver letto i tuoi precedenti interventi ma sono venuto a conoscenza da poco del blog e non ho letto tutti i circa 120 commenti precedenti al mio primo. Me ne dispiaccio…
    Comunque sono sostanzialmente d’accordo con te su numerosi punti, in primis sul fatto che le fonti di energia vadano il più possibile differenziate per avere un ampio ventaglio di risorse su cui andare a parare.
    Ma proprio per questo il nucleare è una realtà che secondo me va considerata. Le utenze industriali con alti fabbisogni di potenza necessitano comunque produzioni centralizzate. Non è pensabile una FIAT che vada a biomassa…
    Peggio che mai se si pensa in ottica di sviluppo industriale. Un nuovo ipotetico stabilimento deve avere potenza su cui contare.
    Ti do ragione sul fatto che le utenze domestiche possono rendersi più autonome con beneficio per tutti.
    Ma gli impianti di potenza restano necessari.
    Il nucleare può davvero fare la sua parte, specialmente considerando le nuove tecnologie che in pochi anni dovrebbero diventare commerciali, in primis ADS, reattori autofertilizzanti, e con un pò più di buona volontà e pazieza anche reattori a fusione (mangia-scorie i primi, senza scorie questi ultimi).
    Sulle risorse di fissile ti garantisco che c’è da stare tranquilli, specie se gli auto-fertilizzanti non tardano (anche perchè non credo al nucleare come unica fonte di energia ma una fra le tante che dovremo utilizzare…).
    PS. La Cina ha ordinato 25 reattori nuovi. E comunque non è cosa citare la Cina come esempio di amore per l’ambiente, visto che ha appena allagato un’area grande quanto il Piemonte per costruire una centrale idroelettrica da 16 GW facendo traslocare 2 milioni di persone, facendo molti più danni di qualunque impianto nucleare…

    Cordialmente

    Mattia Siccinio (apertevirgolette@tin.it)

  637. michele tirelli

    Dimenticavo che si può trasformare a metano qualsiasi auto a benzina con una cifra di 1500/2000€, e se l’auto ha meno di 6 mesi c’è un incentivo statale di 600€

  638. michele tirelli

    Avete mai pensato ad un auto a metano?
    -Funzionano da 50 anni
    -si risparmia il 60% rispetto la benzina
    -inquinano molto meno delle auto tradizionali
    -La Punto np la si compra con 10600 €
    -Zaffira Multipla e Doblo Punto e alcune Citrolen
    escono di serie.

    La soluzione tampone è sotto il nostro naso, ma siamo troppo pigri per aprire gli occhi!!!!

  639. michele tirelli

    Ma veramente pensate che 50 dollari al barile (cira 25 centesimi al litro) il petrolio sia da considerarsi caro?
    L’acqua levissima costa 50 centesimi la bottiglia!! (e molti pensano sia il prezzo corretto)

  640. michele tirelli

    Il risparmio energetico è l’unica strada e la più percorribile.
    Provate a pensare quanta energia buttiamo:
    Gli scaldabagni accesi in estate quando non si sa come fare per ripararsi dal caldo !!!!
    Quelli che, sempre in estate, stanno con le piantane alogene da 500 W accese (sono delle stufe!!) e i condizionatori al massimo per buttar fuori casa il calore della lampada.
    Tutte le nuove elettroniche senza interruttore per cui sono sempre in stend-bay (un computer che in stend-bay consuma 10W in un anno consuma 100 Kwh)
    Poi dato che sono un dipendente telecom vi descrivo come funziona nella mia azienda.
    Computer sempre accesi (monitor compreso) Così quando arrivi al mattino non devi pigiare l’iterruttore.
    Riscaldamento o aria condizionata sempre acceso 24 ore su 24 ore 7 giorni su sette e finestre sempre aperte per cambiare l’aria.

    E poi sento dire che l’energia è cara!!!!!

    Non parliamo poi delle auto o dei trasporti in genere.

  641. Domenico Barranca

    Per Mattia Siccinio e per tutti quelli che la pensano allo stesso modo.
    Innanzitutto grazie per avermi risposto. Lo scambio di idee è il modo migliore per arrivare a una soluzione e alla verità.
    Basterebbe leggere i miei precedenti interventi, ma forse è meglio dirlo di nuovo e aggiungo qualcos’altro.
    Non mi sembra di avere mai parlato solo ed esclusivamente di solare, ma sempre di fonti rinnovabili e quindi più fonti diverse. Innanzitutto è sbagliato considerare di avere ancora forme centralizzate per la fornitura di energia elettrica. Lo dimostra il blackout accaduto. Se la produzione fosse stata distribuita e attraverso fonti di energia rinnovabile (pannelli solari, mini centrali ad idrogeno, centrali eoliche off-shore e a terra, etc…), sia a livello di singolo appartamento che di condominio, allora il blackout sarebbe solo una parola inglese presente solo nel vocabolario. Se il blackout fosse durato anche una settimana, anche se le centrali fossero nucleari, la sicurezza dell’intero paese sarebbe andata a farsi friggere. Mentre con la produzione di energia a livello di singolo condominio, o comunque distribuita, e l’uso di fonti rinnovabili, ciò non sarebbe accaduto.
    Nell’ipotesi di produzione ancora centralizzata, innanzitutto la produzione di energia elettrica col nucleare comporta anche emissione di gas serra, anche se in misura inferiore a quella dei classici combustibili fossili. I francesi preferiscono cucine elettriche probabilmente come conseguenza forse di un surplus di energia dato dal nucleare. E tale surplus in parte lo vendono a noi. Inoltre, perchè, dato che la Francia ha tante centrali nucleari, noi li dobbiamo seguire a ruota? Se il mio vicino di casa inquinua, sporca, per quale motivo devo fare lo stesso anche io? Io preferisco dimostrare, al mio vicino di casa, che si può vivere meglio cambiando il proprio stile di vita. Io credo in una produzione di energia, in maniera autosufficiente, da fonti rinnovabili ma anche evitando gli sprechi che ciascun cittadino è abituato a fare grazie anche agli stili di vita che le stesse istituzioni e multinazionali ti permettono e ti costringono quasi a perpetrare, proprio come avere le cucine elettriche come in Francia. Ma poi, è proprio sicuro il nucleare? Gli incidenti nucleari, che a volte vengono insabbiati, avvengono anche nella vicina Francia. Sul sito di GreenPeace c’è riportata una notizia del 17 febbraio 2005 in cui si parla della sparizione di sette ordigni nucleari (reale o amministrativa) da una centrale atomica inglese e non è la prima volta che accade. Basta andare a guardare. Inoltre non capisco perchè lasciare alle generazioni future l’enorme responsabilità di gestire del materiale radioattivo che è già pericoloso solo spostarlo, come avviene oggi dall’Italia all’estero. Inoltre la Francia, non usa le centrali nucleari solo per usi, diciamo civili, … non per niente ha un suo personale armamento nucleare. Secondo te da dove viene il materiale nucleare usato per le armi nucleari????
    Il fatto che il petrolio costi sempre più è solo un motivo in più affinchè noi, nel nostro piccolo, che non è poco, si incominci, anche con qualche sacrificio, a inquinare meno, incominciando magari dai pannelli solari (fotovoltaici e/o termici), a preoccuparsi di diminuire il più possibile le perdite di calore del proprio appartamento, o usare il biodiesel come carburante delle auto e tante altre ‘piccoli’ accorgimenti della nostra vita quotidiana che se sommati con tutti i comportamenti di tutti gli altri cittadini, dimostriamo alle istituzioni cosa vogliamo, e cioè un mondo pulito e sicuro, costringedole a modificare la politica adottata finora dal nostro governo che continua a fregarsene di tutelare la salute di tutti noi. La somma di tutti questi comportamenti (uso di fonti rinnovabili o il meno inquinanti possibili ed evitare gli sprechi) di sicuro renderà l’aria già più respirabile, anche senza nucleare. E anche se il nucleare costa meno del petrolio, sinceramente non ci investirei nemmeno un centesimo per avere le centrali nucleari. E’ di pochi giorni fa la notizia che la Cina ha intrapreso la strada delle fonti rinnovabili e vuole raggiungere, se non ricordo male, il 10% del proprio fabbisogno entro il 2010, cioè fra cinque anni!!! E questo senza ricorrere al nucleare come fa la Francia. La Cina ha dimostrato di avere buon senso e coraggio!
    L’Italia se avesse un programma di produzione di energia dalle fonti rinnovabili come si deve, si renderebbero tutti conto che potremmo produrre molta più energia e per conto nostro senza chiederne altra a nessuno. Noi ce la facciamo dare dalla Francia, non perché non ne possiamo produrre in più, ma perché chi ci governa se ne frega di attuare una politica basata sul risparmio evitando gli sprechi e sulle fonti rinnovabili. Nel sud della Spagna esistono centrali che sfruttano il calore del sole e che hanno potenze di diverse decine di MW! Sbaglio o l’Italia è anche chiamata il paese del sole?????
    E poi, se la memoria non mi inganna, sui quotidiani c’era scritto che chi ci governa ha delle conoscenze con chi può costruire le centrali nucleari…

    Saluti a tutti
    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  642. Luca Trabattoni

    Francamente trovo antistorica e decisamente pericolosa l’ipotesi “nucleare”. Intanto permane una grossa incertezza sui costi reali della produzione di energia da questa fonte (costi di realizzazione delle centrali, costi di dismissione delle centrali e soprattuto costi per lo smaltimento delle scorie radioattive), c’è indeterminatezza per quanto riguarda la disponibiltà di materiale fissile e vi sono tempi eccessivamente lunghi nella realizzazione di centrali operative: si ragiona su archi temporali nell’ordine di 10-15 anni.
    Non da ultimo,poi, si porrebbe un problema legato al rischio di attentati terroristici.
    Molto meglio, quindi, pensare a piccole centrali distribuite pulviscolarmente sul territorio e che sfruttino le biomasse.
    Producendo biogas (ed oggi le tecnologie sono molto migliorate)si potrebbero risolvere molti problemi legati all’agricoltura (settore decisamente in crisi)e allo smaltimento dei reflui da allevamento: l’agricoltore potrebbe tranquillamente coltivare biomasse dedicate esclusivamente alla produzione di biogas. Questo gli darebbe certezze di reddito ben più alte rispetto alla sua classica produzione “food”.

  643. Domenico Barranca

    Ho scoperto proprio stamattina il sito http://www.assobiodiesel.it in cui è spiegato cosa è il biodiesel.
    Il Biodiesel è l’unica fonte di energia rinnovabile in forma liquida effettivamente disponibile sul mercato. Ottenuto da oli vegetali di colza, soia o girasole è un carburante particolarmente versatile e di impiego immediato. Può essere utilizzato da subito come sostituto del gasolio, puro o in miscela con quest’ultimo, come carburante nel settore dei trasporti e come combustibile per il riscaldamento senza modificare motori o caldaie.
    Sicuro da stoccare e da maneggiare, il Biodiesel e’ biodegradabile, non è tossico ed è il primo ed unico carburante alternativo, riconosciuto dall’Agenzia per la protezione dell’Ambiente Statunitense (EPA). Il BBiodiesel è uno degli strumenti della Comunità Europea per l’approvvigionamento energetico e per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dal protocolla di Kyoto. Questo e altro nel sito suddetto.

    Saluti a tutti
    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  644. Mattia Siccinio

    Rispondo a Domenico a proposito del nucleare.

    1)Le fonti rinnovabili di energia sono assolutamente da perseguire ma da sole non saranno mai sufficienti per coprire i fabbisogni di potenza di un qualunque paese industrializzato.
    Per di più l’Italia è anche poco ventosa.Pensare ad un’Italia che va a solare è semplicemente folle.
    Più promettenti sono le biomasse.
    2)Le scorie nucleari sono sì molto pericolose, ma a differenza di ceneri da petrolio o da qualunque altro tipo di combustibile non vengono disperse in atmosfera o nell’ambiente ma stoccate in forma solida e chimicamente inattaccabile. Se stoccate correttamente hanno un impatto nullo sulla popolazione, con zero emissioni serra.
    2bis) Il volume di scorie di una centrale PWR da 1000 MW è di pochi metri cubi l’anno. Come stima potrei darti un camper l’anno. Confinate, inattaccabili. Contro le decine di tonnellate di anidride carbonica, ossidi di azoto e di zolfo che una centrale termoelettrica tradizionale produce ed immette in atmosfera nello stesso periodo di tempo.
    3)Costruire ex novo impianti nucleari in Italia sarebbe forse antieconomico, ma ti ricordo che noi importiamo un’incredibile quantità di energia elettrica dalla Francia (80% circa prodotta tramite fonte nucleare) perchè ci costa molto meno che farcela da noi (ricordi il black out di un anno e mezzo fa circa? E’ successo perchè importiamo quasi tutto…). Se ti capita di andare in Francia osserva che quasi tutti hanno una cucina elettrica, cosa relativamente rara da noi.Come sarebbe possibile se l’energia nucleare costasse tanto come dici?
    4)A proposito di economia, la poca elettricità che l’Italia produce da se deriva da petrolio e affini. Il prezzo del petrolio sta smodatamente crescendo, te ne sarai accorto. Il prezzo dell’Uranio è stabile da anni…

    Cordialmente

    Mattia Siccinio (apertevirgolette@tin.it)

  645. Giorgio Zanoni

    PERCHè LA RICERCA SULL’ENERGIA (E LA RICERCA IN GENERALE) è PRIVATA?!
    Se c’è vero progresso solo quando la tecnologia diventa alla portata di tutti perchè non dovrebbero essere degli istituti pubblici a capitale maggioritario pubblico a gestire la ricerca?!
    Sarà una stupidata ma penso a Nicola Tesla e sorrido… chi lo conosce sa perchè no?!

  646. Sabrina Cocco

    Segnalo una questione molto interessante ma che è stata assolutamente “trascurata” dai media. Mi riferisco alla questione del gasolio vegetale – ovvero il biodiesel.Il biodiesel si ottiene con un procedimento chimico abbastanza semplice che trasforma l’olio di semi (in genere di colza o di girasole) in ottimo gasolio e in glicerina pura. Il prezzo all’ingrosso del biodiesel per riscaldamento, Iva inclusa, è circa 600-700 euro al metro cubo (circa 60-70 centesimi al litro), contro i 700-800 euro al metro cubo del gasolio più diffuso da riscaldamento (all’ingrosso, comprese le accise petrolifere).
    All’estero vengono promossi incentivi di ogni tipo e genere per questa risorsa “verde” nel senso più completo del termine, e qui la Finanziaria ha tagliato da 300mila a 200mila tonnellate la quantità massima di biodiesel senza tasse con inevitabile ricaduto sulla produzione e quindi sul mercato e distribuzione.
    La tecnologia esiste…la volontà politica no.

  647. Massimo Rana

    In sogni son desideri…?

    Targhe alterne, PM 10, energia nucleare sicura…e balle varie…c’è di sicuro solo il fatto che lo stile di vita che ci hanno imposto ha uno scotto da pagare !
    Il bisogno di energia è sempre in aumento. Così come in aumento sono i rischi per la nostra salute, e addirittura per la sopravvivenza della vita sulla terra per le prossime generazioni.
    Catastrofista ? No, “solo”genitore; e, in quanto genitore, sento fortissimamente la responsabilità verso le generazioni future inquantochè il mondo che gli “lasceremo” non è altro che il mondo che abbiamo preso in prestito dalle generazioni precedenti la nostra.
    Mi sento quasi un coglione a fare questi ragionamenti sui massimi sistemi ma, pensando a ciò che ci circonda non so chi sia il coglione veramente. Intendo dire che non aspettandomi molto (nessuno ti regala nulla) dal sistema “istituzioni/imprenditoria”tanto vale tentare di fare le cose da soli, o meglio, in compagnia di coloro che condividono uno straccio di idea con te. Cerchiamo ognuno di fare qualcosa che non ci faccia vergognare di essere sulla faccia della terra.
    Un esempio? Dopo esperienze varie (l’ultima come Co.Co.Co. “licenziato per essersi dovuto operare a una spalla) e dopo avere appreso in diversi colloqui di lavoro di essere “vecchio” (42 anni! Sic!) voglio provare a inventarmi una attività che abbia a che fare con l’energia dal sole. Non sto a dilungarmi spiegando di cosa si tratta, anche perchè sono ospite di Beppe Grillo e spero che chi frequenta il blog sia più o meno al corrente dell’argomento. Scopro che non esistono corsi FSE (quelli gratuiti) e che quelli a pagamento sono rari e, quasi tutti, per “addetti ai lavori”. Le associazioni e i gruppi ai quali si fa riferimento in materia non sono in grado di dare informazioni valide per coloro che vorrebbero inventarsi una attività simile. Nonostante tutto ho frequentato un corso per l’autocostruzione (con un kit) di pannelli solari. Esperienza interessante soprattutto perché ho toccato con mano (sono uno scettico per natura) e… funziona!
    Chi può darmi informazioni su come poter iniziare una attività in questo ambito?
    Oppure chi vorrebbe (magari solo, per ora, parlandone) mettersi in gioco?
    Conosco la problematica sugli incentivi regionali per il fotovoltaico e l’inerzia, in generale, dell’imprenditoria sul tema, ma penso sia comunque ora di svegliarsi. Anche perché ricavare energia dalla più grande centrale nucleare pulita (il sole, per chi non l’avesse capito) si può, e si deve (anche perché se Shell e British Petroleum sono entrati alla grande nel mercato dei sistemi fotovoltaici un motivo ci sarà pure…).

    Massimo Rana : ornella.t@tin.it

  648. FRANCA BOVENTI

    ieri ho ricevuto il conguaglio dell’energia elettrica consumata dal 31/08/04 al 23/02/05, e scopro con mia grande frustrazione che il nostro consumo medio rispetto al periodo precedente è passato da 30,00 € al mese a 59,00 € al mese. Ma come, ho cambiato tutti gli elettrodomestici in classe A e A+, e il mio consumo è raddoppiato! Ho chiamato l’azienda che gestisce le bollette e la loro risposta è stata che non è secondo loro un consumo al di fuori della norma. Allora per sfogare la mia frustazione arrivata al culmine, senza infiumare l’addetto, gli chiedo se ci sono incentivi o convenzioni per acquistare i pannelli solari. risposta: nessuna

  649. Domenico Barranca

    Il vero problema energetico attualmente, non è la quantità di energia disponibile, perchè di energia, grazie al petrolio e altri combustibili fossili, ne abbiamo per decenni. Il vero problema è di produrre energia senza conseguenze sull’ambiente in cui viviamo. Il risparmio serve come tampone temporaneo per inquinare meno ma se ci limitassimo solo al risparmio, semplicemente rinvieremmo la soluzione del problema inquinamento alle generazioni future e continuremmo a farci prendere per i fondelli da chi ci impedisce a tutti noi comuni cittadini di avere un mondo più pulito.
    L’aumento a 5 euro al litro della benzina e dell’energia elettrica a 1 euro al kwh porterebbe solo all’aumento dell’inflazione e di conseguenza anche degli stipendi e quindi saremmo punto e a capo e cioè la gente continuerebbe a consumare come dei forsennati.
    Il risparmio deve essere assunto come stile di vita e non come costrizione. Inoltre l’uso di tecnologia che ci permetta di inquinare poco o niente esiste, come i pannelli solari che ci permetterebbero di non preoccuparci più di tanto se il kwh costa 1 centesimo o 1 euro.
    Esistono anche auto poco inquinanti, come i modelli con motore ibrido e l’uso di questi modelli non preoccuperebbero le persone se la benzina andasse alle stelle.
    Secondo la mia opinione l’unica soluzione è l’uso di tecnologia che non ha impatto sull’ambiente o perlomeno che inquini il
    meno possibile e non solo il risparmio che va effettuato indipendentemente dalla tecnologia usata.
    Poi se vogliamo continuare a fregarcene di cercare di fare il possibile sia di risparmiare sia di utilizzare fonti di energia
    rinnovabile, allora non lamentiamoci se qualcuno continua a parlare di introdurre il nucleare e di costruire altre centrali a carbone. Perchè significa che siamo stati così stupidi da andarcela a cercare la situazione peggiore. E badate bene che le conseguenze ricadranno su tutti quelli che abitano su questo pianeta. Inoltre più tardi si incomincia a risolvere il problema dell’inquinamento e del fornirci di energia rinnovabile, più drastiche saranno le soluzioni da prendere in futuro per tutti!

    Saluti a tutti
    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  650. Domenico Barranca

    Vorrei rispondere a chi dice che il nucleare è sicuro.
    La pericolosità del nucleare inizia dall’estrazione del combustibile e finisce solo dopo migliaia e migliaia di anni, indipendentemente dall’uso che ne viene fatto. Ma nell’ipotesi che sia sicuro, il costo
    dell’energia elettrica ottenibile dal nucleare non è concorrenziale. Infatti in genere quando si calcola il costo del Kwh prodotto col nucleare non si tengono conto i costi dell’estrazione, della logistica per
    movimentare tale combustibile, del mantenimento in sicurezza dentro la centrale, il costo di stoccaggio di tale materiale radioattivo quando la centrale viene dismessa. Avete la più pallida idea dei fondi, cioè soldi, ancora spesi per il mantenimento in sicurezza delle centrali nucleari dismesse in Italia???? lo sapete che in Italia non esistendo un luogo di stoccaggio, tutto il materiale radioattivo viene mandato
    all’estero (www.greenpeace.it)? da tutto ciò ne consegue che il NUCLEARE NON E’ CONVENIENTE
    ECONOMICAMENTE. Allora mi chiedo, perchè qualcuno parla di riprendere il nucleare quando non è conveniente, mentre ci sono ostacoli insormontabili (ma solo nella testa di qualcuno) quando si parla di fonti rinnovabili e che spesso sono più convenienti economicamente?????
    Di sicuro col nucleare si lascia, alle generazioni future, un eredità tutta’altro che gradevole. Dove starebbe tutta questa grande civiltà nel riprendere l’uso del nucleare?
    Anzi, propongo a tutti e in particolar modo a Beppe Grillo, se si apre un conto corrente in cui far convogliare i soldi di comuni cittadini per poterli dare a una qualunque ONG che si impegni a creare la possibilità di energia pulita a quelle popolazioni povere che non sanno nemmeno cosa è un interruttore per accendere una lampadina!!! Se ci mettiamo 10 euro a testa e se siamo in tanti, come immagino a volere un mondo migliore, diciamo almeno 1.000.000 di persone, di sicuro si contribuisce ad avere un mondo migliore:

    1) perchè aiutiamo delle popolazioni povere a migliorare il loro tenore di vita
    2) perchè permettiamo a loro di non inquinare il loro paese e quindi anche noi (perchè abitiamo tutti nella stessa casa chè è la terra)
    3) perchè noi stessi diamo una dimostrazione di quanto siamo civili e non limitiamoci ad andare in quei “paradisi tropicali” che vengono sfruttati dalle multinazionali che creano lì fabbriche in cui ci lavorano non solo adulti in condizioni pietose ma anche i bambini!!!

    Di ONG che possono fare cose del genere, secondo me ce ne sono tante.

    Saluti a tutti
    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  651. michele tirelli

    Energia: basta non buttarla

    La soluzione al problema energetico più percorribile al momento, è il risparmio. Basta con macchine da 25 quintali con oltre 200 cavalli, basta con palazzi vetrati nei quali si muore dal caldo in estate e di freddo in inverno, basta con vetrine e bar illuminati con potenze di 3 kW in pieno giorno in agosto !!
    La strada è quella di aumentare e di molto il costo dell’energia!! 5 euro al litro la benzina
    1 euro al kwH l’energia elettrica!!!
    Se così fosse chi comprerebbe un auto che fa i 10 Km/l?
    Invece ci lamentiamo che la benzina è cara, e fantastichiamo sulle auto ad acqua; Ma se le automobili funzionassero a “LEVISSIMA” non è che si risparmierebbe poi così tanto!!

  652. Mattia Siccinio

    Beppe!! Io ti voglio bene e seguo sempre con piacere i tuoi spettacoli, ma guarda che il nucleare è sicuro per davvero. A livello mondiale non se ne potrà fare a meno nei prossimi anni. Cordialmente,

    Siccinio Mattia

  653. Domenico Barranca

    Per Carla e il suo post del 04.03.2005 13:59 e per chiunque ovviamente.
    Grazie per avermi letto innanzitutto e grazie per l’informazione relativa alle noci di sapone 🙂
    Il consumo critico, che secondo me va di pari passo con il boicottaggio, è e dovrebbe essere la base per ogni acquisto se una persona pensa al proprio benessere e al benessere del mondo in cui vive. E questo dovrebbe diventare lo stile di vita di base di qualunque cittadino responsabile. Perchè ci piaccia o no, il nostro “indice di civiltà” dipende anche e soprattutto dal rispetto degli altri, sia che abitano nello stesso pianerottolo sia che abitano nei “paesi tropicali”. Il nostro stile di vita è ciò che veramente modifica i comportamenti sia delle multinazionali sia dei partiti di qualunque colore essi siano!
    Per questo io suggerisco, per chi ancora non ne conosce l’esistenza i due seguenti link:

    http://www.finanza-etica.org
    http://www.equo.it

    Inoltre altri link, che ho già dato in precedenza ma che rivoglio dare:

    http://www.ilportaledelsole.it (che ovviamente parla di pannelli solari etc…)
    http://www.wwf.it (ecoconsigli su come consumare meno e quindi come inquinare meno o per niente)
    http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm (consigli vari su come inquinare meno e risparmiare)
    http://www.greenpeace.it (notizie su quello che succede nel mondo)

    Inoltre, per chi ha dei problemi a comprare i pannelli solari, esiste una catena di negozi con punti vendita in tutta Italia che permette l’acquisto anche a rate con finanziamento a tasso 0%! per evitare di essere accusato di fare pubblicità, chi vuole sapere il nome e il link della catena di negozi, mi scriva a domenico.barranca@tiscali.it

    Non credo che cercare su internet sia così dispersivo in quanto esistono i motori di ricerca e inoltre spesso i siti che parlano degli stessi argomenti, sono collegati tra di loro anche se non sempre. Però si potrebbe aggiungere la lista di link utili a tutti che possono aiutarci a migliorare i nostri stili di vita, in questo sito di Beppe Grillo, se lui ce lo permette. Penso che questo sito potrebbe diventare il punto d’ingresso principale per informare in tal senso. Magari aggiungere anche gli indirizzi di quelle aziende che vendono prodotti ecologici. Ma questo qui si può fare? Altro dubbio è come e chi deve verificare le informazioni nei casi dubbi?

    Sono d’accordo con chi boicotta l’acquisto di auto nuove e sempre inquinanti (io è da 10 anni che non ne compro). Al più auto usate. Così si costringono le case automobilistiche a produrre in serie auto non inquinanti che esistono ma che sono boicottate.
    Siccome mi sembra di avere capito che il carburante biodiesel inquinui poco o niente, qualcuno mi saprebbe dire i modelli di
    auto che usano questo carburante, scrivendomi all’indirizzo suddetto?
    Inoltre, può essere che l’auto ibrida (motore elettrico e benzina) della…ma si può dire il nome senza essere accusato di fare pubblicità, costa 25000 euro cazzarola???
    Siccome mi sembra di avere capito che Beppe Grillo fà, giustamente, la pubblicità a quest’auto con motore ibrido, allora attraverso
    Beppe Grillo, se ci mettiamo tutti e tanti d’accordo, se ne potrebbero comprare diverse e di conseguenza avere uno sconto considerevole????
    Proposta per modificare l’andamento del mercato. Infatti, quanti potremmo essere a comprare un’auto del genere? tra tutti i visitatori del sito, gli spettatori degli spettacoli di Grillo, ci possiamo arrivare a 1.000.000 di cittadini che comprerebbero un’auto del genere? secondo me si, e se ci impegniamo a comprarne un modello entro la fine del 2005, di sicuro abbassiamo il prezzo dell’auto e soprattutto CREIAMO LA DOMANDA DI AUTO PIU’ PULITE. Così si crea anche la concorrenza fra case automobilistiche e vedrete come i modelli non inquinanti o poco inquinanti fioccano ai concessionari. Se parte una iniziativa del genere, prometto che la compro, che sia con motore ibrido o con biodiesel. Poi, se ne creano una con motore
    ibrido (ELETTRICO e BIODIESEL) ancora meglio!!!! Basta che però il prezzo sia abbordabile dalla maggior parte dei cittadini!

    Infine, quando inizia la vendita dei biglietti del tuo spettacolo, caro Beppe, a Livorno, che è la città più vicina a quella dove abito io?

    Saluti a tutti
    Domenico Barranca (domenico.barranca@tiscali.it)

  654. cristina iori

    Beppe, se puoi, aiutami a capire perchè il costo d’acquisto del gas metano è un segreto di Stato al quale neanche l’Autority giudiziaria può avere accesso!! ..notizia data da servizio del TG2 della scorsa settimana.

  655. anna bulfon

    Purtroppo non posso ancora permettermi i pannelli solari, così mi devo accontentare del nuovo contatore elettronico dell’ENEL che con la sua nuova taratura mi ha addebitato 1400 kw scatti in più in due anni da quando lo ha installato.
    A tutti state attenti e se qualcuno ha risolto un caso simile al mio PREGO LORO di scrivere, grazie.

  656. Lorenzo Piccinini

    Vorrei fare una riflessione sulle nuove tariffe ENEL pubblicizzate come un’opportunità di risparmio per le famiglie razionalizzando il consumo di energia. Di fatto, secondo me, non consentiranno risparmi. Per chi consuma poco, come nel mio caso, fino a 2620 KWH l’anno, non convengono, lo afferma la stessa ENEL, quindi le famiglie di 1-2 persone che magari hanno investito sugli elettrodomestici o illuminazione “a basso consumo”, nella maggior parte dei casi non ne potranno fruire. Se l’interesse dell’ENEL fosse stato razionalizzare i consumi di energia perchè non estendere gli sconti a tutti gli utenti indipendentemente dalla quantità annua di energia consumata? E perchè, per esempio sulla tariffa sera la tariffa ridotta termina alle 01:00 se i consumi dell’energia rimangono bassi per tutta la notte? Secondo me non c’è volontà di razionalizzare l’energia ma soltanto di cercare qualche sprovveduto che: consumando molta energia, attratto dalla pubblicità, attivi le nuove tariffe che si, riducono il prezzo dell’energia in alcune fasce orarie, ma lo aumentano nelle altre. Attenzione quindi. Non facciamoci fregare. Ciao, Lorenzo

  657. monica testa

    se parliamo di energia a me viene in mente quella forza magica e vibrazionale che è dentro di noi,so che non è a tema ma volevo dirvelo!ciao continua cosi’

  658. Michele Facci

    Sono uno studente di ingegneria e mi sto occupando delle tematiche riguardanti l’energia rinnovabile. Volevo rispondere all’Ing. Musella che si scaglia, a quanto pare, contro la disinformazione portata avanti da alcuni non bene identificati ambientalisti.
    In particolare, ciò che viene detto sul solare fotovoltaico mi pare impreciso per alcuni motivi:
    1- è vero che per la produzione di pannelli solari si consuma energia e si producono scarti di lavorazione. Attualmente non esiste NESSUNA tecnologia che sia totalmente ad impatto zero sull’ambiente, se si considerano, com’è giusto, tutti i passaggi di traformazione dalla materia prima al prodotto finito. Tuttavia, le celle fotovoltaiche sono in prevalenza costituite da silicio, ossia l’elemento chimico più diffuso sul nostro pianeta,quindi la sua estrazioneè senz0’altro meno complessa di quella, per esempio,del petrolio..inoltre spesso l’industria del fotovoltaico utilizza scarti di produzione dell’industria elettronica( visto che necessita di materiale meno puro ). Infine,un impianto fotovoltaico, una volta costruito e messo in funzione non è fonte di alcuna scoria, emissione o quant’altro. Fornisce energia, PULITA.
    2-Non è vero che bisognerebbe tappezzare l’Italia per ottenere risultati apprezzabili; secondo uno studio della IEA ( International Energy Agency ), in Italia ci sono a disposizione 763 Kmq e rotti di tetti su cui installare pannelli fotovoltaici e 286 kmq di facciate di edifici che potrebbero essere adibite allo stesso scopo. Con 18 mq pro-capite di pannelli FV si otterrebbero 126 TWh/anno da fonte pulita, pari al 45 % degli attuali consumi elettrici. E’ evidente che i problemi sono di tipo economico più che tecnico o di spazio.
    Se volete approfondire un paio di siti tra i tanti: http://www.energoclub.it
    http://www.ilsolea360gradi.it ( se funziona )
    Segnalo anche un altro sito http://www.fis.unipr.it/sustain/, dove trovare interessanti consigli sulla sostenibilità, non solo in senso energetico ( per esempio la ricetta per fare in casa detersivi per piatti e pavimenti che funzionano bene e non inquinano ).
    Cordiali saluti a tutti, Michele.

  659. andrea zala

    A PROPOSITO DI ENERGIA, UN AUTOBUS DI GENOVA, VECCHIO E FUMANTE, ERA TAPPEZZATO CON UNA PUBBLICITA’ DELL’ENEL: SE NON CI FOSSE L’ENERGIA QUESTO AUTOBUS NON CI SAREBBE……BELIN PECCATO, SE L’ENERGIA VUOL DIRE INQUINAMETO TENETEVELA

  660. Francesco Mottola

    Carla con me sfondi non una porta, ma uno “stargate”.Sai per favore dirmi dove si può acquistare il “noci del sapone”?
    Grazie:-)

  661. Stefania Ging

    Raccolta differenziata al 90%

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    HOME > Info Utili > Ecologia > rdr system

    RDR SYSTEM
    L’Amministrazione Comunale intende andare ben oltre gli attuali risultati della raccolta differenziata dei rifiuti, pensando all’adozione di sistemi alternativi di tipo obbligatorio .
    Gli attuali sistemi attuati a livello nazionale sono:
    – Sistema con contenitori personalizzati più l’uso di campane vetro-ferro, carta, plastica più bidoni per l’organico ( come avviene nel Comune di Gonzaga) ;
    – sistema porta a porta per le frazioni secche;
    – sistema porta a porta spinto.
    Questi metodi richiedono un certo impegno da parte delle famiglie senza ottenere vantaggi economici sull’intero servizio.
    Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale ha deciso di sperimentare l’avvio di un sistema innovativo che dovrebbe consentire una alta raccolta differenziata pari al 90% circa, senza l’aggravio dell’attuale tariffa, anzi con riduzioni significative della stessa.
    Il nuovo sistema, unico nel suo genere, prevede la dotazione di un elettrodomestico ad uso famigliare e di un unico cassonetto stradale accessibile con chiave, per gruppi di famiglie.
    R.D.R. SYSTEM ha conseguito il brevetto d’invenzione EUROPEO e AMERICANO, inoltre, ha ottenuto il 1° premio al concorso europeo ” Inno Tender”.
    Attualmente è oggetto di studio per una tesi presso l’Università di Parma.
    Pegognaga è il primo Comune d’Europa ad adottare questa sperimentazione.
    Elettrodomestico RDR – modello per esterno

    Con R.D.R. System i rifiuti secchi saranno tutti in un unico cassetto, divisi e compattati.
    L’organico, invece, verrà immediatamente eliminato tramite la rete fognaria, evitando la formazione di cattivi odori e di insetti fastidiosi.

    Elettrodomestico RDR – modello ad incasso
    Il cassonetto contiene nove frazioni di rifiuto completamente separate tra di loro: vetro, metalli, plastica eterogenea, P.E.T., carta e cartone, indifferenziato, pile, medicinali scaduti, olio vegetale, ( la decima frazione, l’organico, viene eliminata tramite la rete fognaria).
    I cassonetti vengono svuotati in collaborazione con TEA s.p.a.
    Il cassonetto
    Con l’acquisto di venti elettrodomestici R.D.R. e tre cassonetti stradali R.D.R. il Comune di Pegognaga , in collaborazione con lo studio R.D.R. di Pegognaga, ha dato avvio, a partire dal giorno 19 luglio 2004, al progetto pilota sperimentale coinvolgendo venti famiglie che per la durata di un anno utilizzeranno il nuovo sistema per la raccolta differenziata dei rifiuti.
    I nuclei famigliari sono stati individuati in tre gruppi appartenenti a quartieri diversi, essi hanno una composizione di membri che varia per numero e per età. Il totale delle persone coinvolte è 80.
    Una commissione nominata dall’amministrazione comunale svolge il compito di seguire l’andamento dell’anno sperimentale, sia per quanto riguarda la qualità e l’entità della raccolta differenziata, sia come i cittadini dediti alla sperimentazione recepiranno questa innovazione.
    L’andamento della sperimentazione per la raccolta differenziata dei rifiuti che si sta attuando nel Comune di Pegognaga è in atto da sei mesi, i risultati fin qui ottenuti sono molto positivi:
    *
    lo svuotamento dei cassonetti è avvenuto ogni 15 giorni
    *
    la divisione delle singole frazioni è risultata ottima
    *
    la raccolta differenziata ha raggiunto il 92%
    *
    le famiglie stanno utilizzando l’elettrodomestico con diligenza e giudicano il nuovo sistema semplice e molto utile allo scopo
    Parlare di RDR SYSTEM e limitarsi alla sola percentuale di raccolta differenziata è molto riduttivo in quanto siamo di fronte ad una innovazione che consente il raggiungimento di notevoli risultati positivi per l’ambiente, per l’economia energetica e per le famiglie.

    I dati in nostro possesso ci consentono di stimare una proiezione attendibile su base annua per l’intero comune:
    *
    tutti i materiali post consumo, riciclabili, il 65% circa del totale dei RSU, vanno all’industria in ottimo stato pronti per la loro trasformazione in nuova materia quindi in nuovi prodotti
    *
    l’organico di cucina, che rappresenta poco meno del 30% del totale dei RSU, viene eliminato attraverso la rete fognaria, arricchendo l’apporto organico al depuratore e migliorandone il funzionamento.
    *
    dal 6 al 9% sono rifiuti non riciclabili (residuo) con destinazione termovalorizzazione.
    La drastica riduzione del numero degli svuotamenti dei cassonetti, 24 annui contro gli attuali 160, campane incluse, consente un risparmio del 70% circa di carburanti con relativa riduzione delle immissioni in atmosfera.
    Le entrate che derivano dalla vendita dei materiali riciclabili rappresentano il 12% delle attuali entrate del servizio.
    Il costo di conferimento e smaltimento sarà ridotto di oltre il 90% rispetto al costo attuale.
    Il costo del solo servizio sarà inferiore dell’80% circa rispetto al costo attuale.
    Il costo per l’investimento delle nuove tecnologie viene stimato nel 45% circa dell’intero costo dell’attuale sistema.
    Il risparmio energetico, che si ottiene dalla produzione di nuovi prodotti utilizzando materiali riciclabili per circa 1800 tonnellate annue, è stimabile in alcune decine di migliaia di Mw.
    Le famiglie, oltre ai vantaggi in termini di gestione in ambito abitativo, a quelli di tipo igienico sanitario, avranno anche un minor costo del servizio (con possibile riduzione della tariffa) che oscilla dal 25 al 35% rispetto alla tariffa attuale.

    Per informazioni: Comune di Pegognaga – Ufficio Ecologia
    P.I. Massimo Truzzi sede municipale (piano terra) p.za Matteotti 1 tel. 0376/5546220 fax 0376/5546229 mtruzzi@comune.pegognaga.mn.it orario ricevimento: Lunedì-Mercoledì-Sabato dalle ore 9.30 alle ore 13.00
    Pagina aggiornata in data: venerdì 5 novembre 2004 Copyright © 2003 Progetti di Impresa Srl – via C.Zucchi 31, 41100 Modena – Italy Portale aggiornato in data: martedì 1 marzo 2005
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    Gli attuali sistemi attuati a livello nazionale sono:
    – Sistema con contenitori personalizzati più l’uso di campane vetro-ferro, carta, plastica più bidoni per l’organico ( come avviene nel Comune di Gonzaga) ;
    – sistema porta a porta per le frazioni secche;
    – sistema porta a porta spinto.
    Questi metodi richiedono un certo impegno da parte delle famiglie senza ottenere vantaggi economici sull’intero servizio.
    Per queste ragioni l’Amministrazione Comunale ha deciso di sperimentare l’avvio di un sistema innovativo che dovrebbe consentire una alta raccolta differenziata pari al 90% circa, senza l’aggravio dell’attuale tariffa, anzi con riduzioni significative della stessa.
    Il nuovo sistema, unico nel suo genere, prevede la dotazione di un elettrodomestico ad uso famigliare e di un unico cassonetto stradale accessibile con chiave, per gruppi di famiglie.
    R.D.R. SYSTEM ha conseguito il brevetto d’invenzione EUROPEO e AMERICANO, inoltre, ha ottenuto il 1° premio al concorso europeo ” Inno Tender”.
    Attualmente è oggetto di studio per una tesi presso l’Università di Parma.
    Pegognaga è il primo Comune d’Europa ad adottare questa sperimentazione.
    Elettrodomestico RDR – modello per esterno

    Con R.D.R. System i rifiuti secchi saranno tutti in un unico cassetto, divisi e compattati.
    L’organico, invece, verrà immediatamente eliminato tramite la rete fognaria, evitando la formazione di cattivi odori e di insetti fastidiosi.

    Elettrodomestico RDR – modello ad incasso
    Il cassonetto contiene nove frazioni di rifiuto completamente separate tra di loro: vetro, metalli, plastica eterogenea, P.E.T., carta e cartone, indifferenziato, pile, medicinali scaduti, olio vegetale, ( la decima frazione, l’organico, viene eliminata tramite la rete fognaria).
    I cassonetti vengono svuotati in collaborazione con TEA s.p.a.
    Il cassonetto
    Con l’acquisto di venti elettrodomestici R.D.R. e tre cassonetti stradali R.D.R. il Comune di Pegognaga , in collaborazione con lo studio R.D.R. di Pegognaga, ha dato avvio, a partire dal giorno 19 luglio 2004, al progetto pilota sperimentale coinvolgendo venti famiglie che per la durata di un anno utilizzeranno il nuovo sistema per la raccolta differenziata dei rifiuti.
    I nuclei famigliari sono stati individuati in tre gruppi appartenenti a quartieri diversi, essi hanno una composizione di membri che varia per numero e per età. Il totale delle persone coinvolte è 80.
    Una commissione nominata dall’amministrazione comunale svolge il compito di seguire l’andamento dell’anno sperimentale, sia per quanto riguarda la qualità e l’entità della raccolta differenziata, sia come i cittadini dediti alla sperimentazione recepiranno questa innovazione.
    L’andamento della sperimentazione per la raccolta differenziata dei rifiuti che si sta attuando nel Comune di Pegognaga è in atto da sei mesi, i risultati fin qui ottenuti sono molto positivi:
    *
    lo svuotamento dei cassonetti è avvenuto ogni 15 giorni
    *
    la divisione delle singole frazioni è risultata ottima
    *
    la raccolta differenziata ha raggiunto il 92%
    *
    le famiglie stanno utilizzando l’elettrodomestico con diligenza e giudicano il nuovo sistema semplice e molto utile allo scopo
    Parlare di RDR SYSTEM e limitarsi alla sola percentuale di raccolta differenziata è molto riduttivo in quanto siamo di fronte ad una innovazione che consente il raggiungimento di notevoli risultati positivi per l’ambiente, per l’economia energetica e per le famiglie.

    I dati in nostro possesso ci consentono di stimare una proiezione attendibile su base annua per l’intero comune:
    *
    tutti i materiali post consumo, riciclabili, il 65% circa del totale dei RSU, vanno all’industria in ottimo stato pronti per la loro trasformazione in nuova materia quindi in nuovi prodotti
    *
    l’organico di cucina, che rappresenta poco meno del 30% del totale dei RSU, viene eliminato attraverso la rete fognaria, arricchendo l’apporto organico al depuratore e migliorandone il funzionamento.
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    dal 6 al 9% sono rifiuti non riciclabili (residuo) con destinazione termovalorizzazione.
    La drastica riduzione del numero degli svuotamenti dei cassonetti, 24 annui contro gli attuali 160, campane incluse, consente un risparmio del 70% circa di carburanti con relativa riduzione delle immissioni in atmosfera.
    Le entrate che derivano dalla vendita dei materiali riciclabili rappresentano il 12% delle attuali entrate del servizio.
    Il costo di conferimento e smaltimento sarà ridotto di oltre il 90% rispetto al costo attuale.
    Il costo del solo servizio sarà inferiore dell’80% circa rispetto al costo attuale.
    Il costo per l’investimento delle nuove tecnologie viene stimato nel 45% circa dell’intero costo dell’attuale sistema.
    Il risparmio energetico, che si ottiene dalla produzione di nuovi prodotti utilizzando materiali riciclabili per circa 1800 tonnellate annue, è stimabile in alcune decine di migliaia di Mw.
    Le famiglie, oltre ai vantaggi in termini di gestione in ambito abitativo, a quelli di tipo igienico sanitario, avranno anche un minor costo del servizio (con possibile riduzione della tariffa) che oscilla dal 25 al 35% rispetto alla tariffa attuale.

    Per informazioni: Comune di Pegognaga – Ufficio Ecologia
    P.I. Massimo Truzzi sede municipale (piano terra) p.za Matteotti 1 tel. 0376/5546220 fax 0376/5546229 mtruzzi@comune.pegognaga.mn.it orario ricevimento: Lunedì-Mercoledì-Sabato dalle ore 9.30 alle ore 13.00
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  662. fabio morosin

    PECHINO – Più sole, vento e geotermico per fare fronte all’insaziabile sete cinese di energia. Pechino ha approvato in questi giorni una legge per far decollare in tutto il Paese l’uso delle fonti rinnovabili. Il provvedimento si pone un ambizioso obiettivo: entro il 2010 il dieci per cento di tutta l’energia prodotta in Cina dovrà avere un’origine pulita.

    Per raggiungere lo scopo, il provvedimento licenziato dal Comitato permanente del Congresso del Popolo e che entrerà in vigore il prossimo anno, prevede un mix di bastone e carota per le aziende elettriche che fanno girare l’immensa economia cinese. Da un lato sono infatti obbligate ad acquistare crescenti quote di energia prodotta da fonti rinnovabili a prezzi fissati dal governo, ma dall’altro le incentiva a farlo grazie ad un vasto pacchetto di sgravi fiscali e varie agevolazioni che si propongono di rendere più facile e conveniente produrre, distribuire e vendere corrente generata in maniera sostenibile.

    La legge sulle rinnovabili non si preoccupa però solo dell’energia necessaria a mandare avanti fabbriche e città, ma anche di quella consumata nei motori delle sempre più diffuse automobili. Per questo fissa una serie di dispositivi che dovrebbero spingere le compagnie che distribuiscono il carburante a dotare le loro pompe anche di biodiesel e altre “benzine ecologiche”.

    “Lo sviluppo delle rinnovabili – ha spiegato il deputato Li Congjun parlando davanti al Comitato permanente – ha un’importanza fondamentale, è un nostro obiettivo strategico, perché la Cina è un paese in via di sviluppo con gravi problemi di approvvigionamento energetico”.

    La legge cinese sulle rinnovabili ha un forte sapore di scommessa estrema. Attualmente la Cina, dove secondo alcune stime circa 30 milioni di persone non sono ancora collegati alla rete elettrica, produce solo l’1 per cento della sua energia da fonti pulite contro il 6% scarso dell’Italia e il 18,2% (compreso però circa un 16% di idroelettrico) su base mondiale.

    Ma si tratta di una scommessa vitale, sia per il mondo, che potrebbe avvantaggiarsi del crollo nei prezzi delle tecnologie pulite che il boom cinese produrrebbe, sia per la stessa Cina. Un fatto di cui a Pechino sembrano essere ben consapevoli: la legge è stata licenziata in tempi record, con soli due passaggi parlamentari anziché i canonici tre.

    “Il passo compiuto dalla Cina verso le fonti rinnovabili – commentano con una certa soddisfazione da Greenpeace Italia – promette di essere uno straordinario volano per lo sviluppo dell’energia pulita su scala mondiale”. “Ma paradossalmente – aggiunge Roberto Ferrigno direttore delle campagne dell’associazione ecologista – l’Europa rischia di perdere la leadership tecnologica ed industriale in questo campo. Bisogna decidere immediatamente un ulteriore balzo in avanti nell’uso delle rinnovabili nel nostro continente”.

    da repubblica.it (3 marzo 2005)

  663. Andrea Cosentino

    Ciao Beppe volevo solo ribadire che un’altro tipo di produzione di energia è possibile partendo dall’autoproduzione casalinga o la creazione di piccole centrali di quartiere che sfruttano le piu disparate fonti rinnovabili …
    Con questo volevo solo dirti che sono vicino al tuo pensiero e alle tue esternazioni
    Ciao a presto Andrea uno dei tanti ingegneri elettrici italiani inoccupati …. e dopo dicono che in italia non ci sono tecnici … NON E’ VERO CI SIAMO E MOLTI DI NOI SONO PER L’UTILIZZO DI FONTI NON INQUINANTI… ma ci tarpano le ali in partenza …

  664. Domenico Barranca

    Fa bene Andrea Merloni con il suo post del 03.03.05 13:21 a mettere in evidenza ciò che fa la Cina. Comunque tale notizia era già nota da qualche giorno sul sito di GreenPeace (www.greenpeace.it). Gli italiani invece si credono facente parte di una società così evoluta che si fanno infinocchiare dai politici che pensano ancora al nucleare o al carbone. Noi dobbiamo fare il possibile per creare la “domanda”, sia come consumatori che come elettori, di un mondo senza inquinamento! E anche se l’ho già detto in un post precedente, lo ridico! Esempi. Anni fa non c’erano tutti questi prodotti biologici, ma la domanda dei consumatori è aumentata e di conseguenza è aumentata anche l’offerta. Anni fa non c’erano tutti questi prodotti alimentari senza conservanti, eppure la domanda è aumentata e di conseguenza anche l’offerta! Se ci informiamo allora possiamo agire di conseguenza per avere un mondo migliore che dipende soprattutto da noi e non solo da chi ci “governa”! e il modo migliore per informarci è internet che è l’unico mezzo d’informazione non soggetto a nessun tipo di potere! Nel nostro piccolo (che non è poco) dobbiamo modificare le nostre abitudini che se prese singolarmente sono innocue (forse) ma se sommate a tutte quelle degli altri sono devastanti! l’inquinamento esiste perchè tutti bene o male, chi più chi meno, inquiniamo. Se incominciassimo a usare lampade che consumano pochissimo, se incominciasismo ad andare di più a piedi o in bici o con qualunque altro mezzo che non inquina, se incominciassimo a comprare elettrodomestici di classe A o superiore, se ci preoccupassimo di diminuire il più possibile le perdite di calore dei nostri appartamenti, se la smettessimo di lasciare accesi i motori quando siamo davanti a un passaggio a livello o quando ci mettiamo di lato a una strada perchè parliamo al cellulare e se tante altre cose, allora è come se dicessimo tutti a voce alta che vogliamo un mondo migliore e i politici ci seguiranno a ruota se non vogliono perdere i voti. Le aziende allora farebbero a gara per creare prodotti, tipo le automobili, che non inquinano. Esiste l’auto ibrida motore elettrico e a benzina, il cui unico problema, ma non per tutti, è il prezzo un pò alto. Di recente ho scoperto che esiste un’azienda vicino alla città in cui abito che sembra si accinga a produrre in serie auto ad idrogeno…l’idrogeno lo producono con un sistema eolico! Però questa è una notizia apparsa su un quotidiano locale e sul sito di questa azienda per ora non si parla di auto ad idrogeno. Però producono generatori di idrogeno e ossigeno a gas separati per impianti industriali.
    Inoltre ho scoperto di recente che esiste una catena di negozi sparsa per tutta Italia (più o meno) che vendono pannelli solari anche con pagamento a rate con tasso 0!!! Poi se ci mettete anche l’eventuale finanziamento di qualche ente (comune, regione) allora la cosa è abbordabile (il nome di questa catena di negozi e dell’azienda che produrrà auto ad idrogeno non lo dico pubblicamente altrimenti sarei accusato di fare pubblicità. Chi lo vuole sapere mi scriva all’indirizzo domenico.barranca@tiscali.it).
    Se la gente preferisce limitarsi alle chiacchere per un mondo migliore e fare i qualunquisti e gli apatici, allora non si lamenti perché se non agisce chi avrà la meglio saranno quelli che vogliono ancora il carbone e il nucleare (roba da medio evo)!
    Per chi è interessato ad assumere dei comportamenti più responsabili, meno inquinanti etc, consiglio i seguenti siti:
    http://www.wwf.it (dove ci sono gli eco-consigli)
    http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm (consigli vari)

    consiglio anche http://www.ilportaledelsole.it per chi vuole approfondire la tematica dei pannelli solari.

    Saluti a tutti

    Domenico Barranca

  665. Andrea Merloni

    “Energia pulita: La Cina insegna”
    Approvata una legge quadro per far decollare solare ed eolico
    Obblighi e sconti fiscali per aziende e compagnie petrolifere
    La Cina punta sulle rinnovabili
    Entro il 2010 energia pulita al 10%
    Pechino decisa ad andare avanti: “E’ un obiettivo strategico”
    Le ripercussioni positive potrebbero essere su scala mondiale
    La Repubblica – 03.03.2005

  666. monica cattania

    più che un commento la mia è una piccola denuncia:

    in seguito al decreto Bersani ed a tutta la legislazione che favorisce (certificati verdi) la produzione di energia rinnovabile (idroelettrica, eolica, da biomasse) ho investito nella costruzione di una micro centrale idroelettrica, insieme ad altri soci, opera che la legislazione definisce “di pubblica utilità ed indifferibile”, per cui si potrebbero espropiare i terreni necessari anche da parte di un privato. Ho fatto il contratto il sabato del grande black out, settembre 2003 .
    Ebbene dopo 18 mesi, stiamo ancora aspettando le necessarie autorizzazioni !
    La regione Piemonte è d’accordo, il comune è d’accordo, è tutto bloccato (o meglio ritardato perchè tutto la pratica è ok) a causa della responsabile locale di Legambiente di Verbania che per raccogliere qualche simpatia da parte dei pescatori usa tutte le sue amicizie nella giunta provinciale di sinistra e dichiara sui giornali che le micro centrali idroelettriche non contano niente e che l’energia si disperde in rete ! Naturalmente in aperto contrasto con i vertici della sua stessa organizzazione !
    Il nostro progetto naturalmente rispetta tutti i parametri ambientali, come il deflusso minimo vitale, etc. etc. .

    Beppe aiutami tu !

  667. alberto dallari

    Sto cercando un gruppo di persone disposte ad usare il gasolio vegetale (o biodiesel ) tra Modena e Reggio Emilia : con il gasolio vegetale si riducono dell’80 % le polveri fini !!!!, il motore va meglio. Nell’indirizzo che riporto si può acquistare il gasolio vegetale ( o biodiesel) : perchè tra Reggio e Modena non esiste un distributore di gasolio vegetale ???? quando questo è reperibile senza problemi a Spilamberto ???? Visitate il sito – http://www.bertellicarburanti.it – e troverete conferma di ciò che dico e anche il gasolio vegetale !!!
    BEPPE AIUTACI TU …. !!!

    BERTELLI WALTER&ROLANDO CARBURANTI S.r.l. http://www.bertellicarburanti.it
    SS. PASSO BRASA n.1965 41057 SPILAMBERTO
    Tel. 059 784129 – Fax 059 784373

    Vende per: Riscaldamento e Trazione

  668. rosario lettera

    Volendo si potrebbero creare energie alternative al petrolio, ma ciò non eviterebbe il problema che l’uomo continuerebbe ad uccidere anche a colpi di pietra, come tentò di profetare a suo tempo Albert Einstein sulla terza guerra mondiale, o ancora non si eviterebbe di lapidare qualcuno per una ragione semplice di avere una pietra tra le mani. Il concetto dell’energia sia nel primo postulato della termodinamica che nel secondo spiega chiaramente che il suo principio è dato da un innesco dato per un sistema instabile, che nulla può se non trasformarsi in materia, polvere di stelle per alcuni, cenere alla cenere per altri, per tanto il petrolio finirà e l’uomo dovrà trovare risposta in virtù della sua conoscenza, che sarà sempre gestita dai signori che si diranno Storia. Se si vuole cambiare il mondo si dovrà tener conto che le pietre saranno l’unica certezza, come gli scarafaggi nelpost-atomico, per cui dobbiamo solo sperare che avvenga un’evoluzione della specie umana, svegliarsi una mattina con un cervello pieno di cuore.

  669. pino ruta

    Raccogliendo la proposta da te formulata nel corso dello spettacolo a campobasso del 27/03/2003, ti comunico che la centrale turbogas è in corso di costruzione, e che il ricorso finalizzato ad impedire l’attuazione della stessa, si discuterà in Roma, palazzo Spada, vicino P.zza Farnese (Campo de’ Fiori) il giorno 8/3/2005. La questione giudiziaria si concentra su due profili: 1) l’inesistenza dell’intesa Stato Regione (intesa che tutti dicono che esista, ma che nessuno ha mai visto e che non si comprende all’interno di quale atto sia contenuta; 2) la scelta del sito soggetto a rischio di esondazione e prossimo a 2 industrie chimiche (una delle quali ex Union Carbide): anche in questo caso, l’alluvione c’è stata e nessuno afferma di averla vista (benchè trasmessa dalle principali testate giornalistiche nazionali ed accertata da studi di settore).
    Siamo al paradosso ed alla realtà virtuale!!
    Ti invito, pertanto, a voler perorare la nostra causa!

  670. giuseppe mario gc

    doveva finire nel 2030, forse finirà nel 2080….ma petrolio significa soldi e potere, e quando finirà, molti popoli torneranno nel medioevo, se non verrà(per miracolo)partorita una nuova energia, differente dal nucleare, che ci causa tanti danni.E l’idrogeno, per produrlo, sembra necessiti di carbone o nucleare. Quindi per ora è controproducente.Certo che se usa o urss, invece che concepire il nucleare(E SPENDERE SOLDI E RISORSE)per questioni belliche,lo avessero studiato e indirizzato da subito a scopi civili, oggi forse delle sorelle di san petrolio e delle guerre, non avremmo motivo(o paura di parlarne)….però Dio esiste….E MAGARI PER IL FUTURO, CI RIVELERA’ IL MIRACOLO DI QUALCHE ENERGIA NUOVA….E NON DANNOSA….E GLI AVIDI(come grillo,che chiede una cifra per i suoi spettacoli, e sfrutta pure quello che scriviamo,per fare lo sborone nelle città dove fa la mignotta)….gli avidi, come predicava GesùCristo, si ravvederanno….è una speranza!!!!Io penso le stesse cose di grillo, ma tra berlusconi e grillo,alla fin fine, machiavellicamente parlando, dove sta la differenza????….uno ti piglia per il culo in un palco, l’altro con giornali e tv!…..
    berlusconi è un venditore di minestre(secondo chirac) e menzogne(secondo altri)….grillo ci propina delle verità che possiamo conoscere tutti(quello che dice grillo,io lo so da anni,anche se ho la terza media e 8 anni di eroina)….
    niente differenza….NOI PAGHIAMO TUTTI PER I LORO SPETTACOLI…..
    grillo,senza offesa,ti ammiro,però le cose che dici tu e ti fai pagare per dirle,io le so da anni….e ci ho speso pure anni di tossicodipendenza…..

  671. Luca Giordano-Bisogno

    Il futuro dell’energia e l`energia grigia
    Il petrolio scarseggia. La sua fine è decretata entro il 2030, dicono gli scienziati. Cosa succederà dopo?

    Una crisi energetica, anzi una crisi di potenza, va prevista a causa della fine del petrolio a basso prezzo.
    Gli studiosi prevedono che, ai ritmi d’estrazione e di consumo attuali (circa 27 miliardi di barili l’anno), intorno al 2005 verrà raggiunto “il picco di produzione geofisica del petrolio”, ovvero la massima capacità produttiva, tenuto conto anche dei possibili giacimenti ancora da esplorare o da sfruttare. Dopo di che inizierà il declino e, verso il 2030, si arriverà al punto in cui per estrarre un barile di petrolio occorrerà impiegare un altro barile di petrolio, ovvero la convenienza energetica ed economica attuale sarà nulla. La nostra economia è quasi totalmente petrolio-dipendente: non c’è nessuna “new economy” che non si basi sulla “old economy” del petrolio, come insegna la crisi energetica della California, avvisaglia di altri black-out energetici prossimi venturi.

    Cosa succederà nei prossimi due o tre decenni? Ovviamente nessuno lo sa con precisione, ma si possono delineare tre principali ipotetici scenari .

    Il primo, il più ottimista, è quello dell’atterraggio morbido: la graduale e progressiva uscita dall’economia del petrolio, dall’ uso delle energie fossili, con una filosofia attiva del “ritorno al solare”, a fonti energetiche rinnovabili (legno, geotermia, idrogeno).

    Il secondo scenario è quello dell’assestamento che, attraverso il susseguirsi di crisi più o meno gravi, di fibrillazioni del sistema, giunge a stabilizzarsi nell’arco di qualche decennio, migliorando ulteriormente la cultura del risparmio energetico e della tecnologia.

    Il terzo, quello della grande implosione, una visione apocalittica di conflitti armati, gravi cataclismi ambientali e lotta per la sopravvivenza.
    Alcune avvisaglie di questi ultimi due scenari le abbiamo avute nel corso degli anni ’90: sono aumentati i “rifugiati ambientali” provocati da fenomeni climatici estremi (come l’uragano Mitch in Centro America), si sono scatenate lotte furibonde come conseguenza delle crisi economiche (Sud Est asiatico) e anche le guerre del Golfo, della regione transcaucasica e di quella balcanica, contengono elementi che possono ricondurre a valutazioni di ipotesi di controllo delle risorse energetiche (petrolio e gas).

    Per la prima ipotesi proviamo a delineare una transizione dolce. Innanzitutto, chiariamo alcuni termini, a cominciare da quello di “crisi energetica”, che in realtà è improprio. Si dovrebbe piuttosto parlare di crisi di potenza.
    Infatti l’attuale sistema energetico ed economico è centrato sull’impiego di energia ad alta potenza in grandi insediamenti urbani e produttivi per mezzo del petrolio, le energie fossili, in generale, e il nucleare, in particolare.
    Il solare, invece, è abbondante e diffuso su tutto il pianeta, in forma decentrata, ma poco si presta a produrre elevate potenze.
    In molti casi è però possibile sostituire l’utilizzo di energia ad alta con quella a bassa potenza. Un esempio classico: se confrontiamo lo scaldabagno elettrico con un collettore solare ci accorgiamo, che, nel primo caso, partiamo da energia pregiata elettrica, prodotta a partire da un’altra forma anch’essa pregiata, come il petrolio, nucleare o idroelettrica, per farla poi degradare rapidamente in calore a bassa temperatura. Nel caso del solare termico utilizziamo invece una fonte di energia diffusa e meno pregiata con una minore degradazione di potenza calorica.
    In più, però, si deve prendere in considerazione la quantità di energia incorporata nell’impianto e, in generale, nell’intero ciclo di vita di un prodotto. Per esempio, ogni tecnologia che utilizza fonti rinnovabili (dal fotovoltaico ai collettori solari alla biomassa); richiede a sua volta energia per costruire l’impianto. Perché il tutto sia vantaggioso, è necessario che l’intero ciclo di vita dell’impianto produca più energia di quanta ne è stata assorbita per costruirlo e metterlo a disposizione del consumatore, o meglio, utente finale.
    Una valutazione di questo tipo è più complessa e controversa, perché non ci sono strumenti di misura per verificare direttamente i risultati, e ci si basa su stime che comportano un’elevata incertezza.
    Comunque sia, gli esempi e gli strumenti tecnici per il passaggio a “energie dolci” non mancano e lo rendono attuabile.
    L’attuale modello economico e di sviluppo è intrinsecamente insostenibile inquanto basato sull’idea di crescita continua e illimitata, con un’esasperazione dei consumi e dei bisogni indotti individuali. Fonte di stress, non solo ambientale, ma anche per le persone. D’altro canto è bene intendersi: un modello energetico basato su fonti rinnovabili è possibile, ma mette a disposizione una potenza complessiva assai inferiore a quella attualmente richiesta, probabilmente di circa un terzo, che non può essere compatibile con l’idea della crescita illimitata di oggi.
    Ciò non significa, non riflettere sull’uso concreto delle fonti energetiche rinnovabili.

    Per approvare il passaggio al loro uso convenzionale, cioè tradizionale e non alternativa come viene oggi dichiarata, va anche compreso dal largo pubblico un elemento un pò nascosto che sta nella produzione, cioè quello del l’ energia incorporata, altrimenti detta energia grigia, e quali conseguenze può avere su di noi tutti, sia per le decisioni che siamo chiamati a prendere sia per quelle che subiamo perché prese da altri.
    Per far ciò occorre premettere cos’è l’energia, in particolare quella fossile, ma soprattutto gli aspetti a lei collegata ed intrinsechi.
    Ho quindi incluso –e mi potete far sapere se in modo sufficientemente comprensibile- altri aspetti più informativi, che mi auguro esaustivi, per renderlo meglio comprensibile ai più.

    Biomassa
    La biomassa è l’insieme degli organismi che vivono su una data superficie e viene misurata in base al loro peso o al loro contenuto di energia. Da sempre questa fonte energetica viene utilizzata nelle società tradizionali come combustibile: legna da ardere, carbone vegetale, paglia, ecc. Ancora oggi la legna è uno dei combustibili eco-sostenibili più importanti nelle società.
    Dalla biomassa è possibile ricavare biogas (una miscela di gas con prevalenza di metano) attraverso appositi impianti digestori, come avviene da tempo nelle società contadine in India e in Cina. Il biogas a sua volta può essere utilizzato direttamente come combustibile oppure per alimentare piccole turbine al fine di produrre elettricità o, meglio ancora, in piccoli impianti di cogenerazione, che producono sia calore sia elettricità. Oggi l’interesse è rivolto anche a particolari coltivazioni vegetali ad alto contenuto zuccherino (barbabietola, canna da zucchero) che permettono di estrarre biocarburanti in sostituzione di quelli fossili, come già avviene su larga scala in Brasile, dove il 25% del carburante proviene dalla biomassa (alcool di canna da zucchero). Questa soluzione può entrare tuttavia in competizione con l’esigenza alimentare, soprattutto nei paesi poveri.

    Bioarchitettura
    Un insieme di tecnologie edili consentono oggi di realizzare abitazioni a basso consumo di energia, ecologiche e più sane. In linea di principio, è possibile progettare case a costo zero di energia, ovvero tali da consentire di produrre tutta l’energia di cui hanno bisogno, utilizzando esclusivamente l’energia solare in forma attiva e passiva. Già in passato si conoscevano tecniche e accorgimenti costruttivi che consentivano di realizzare abitazioni, calde d’inverno e fresche d’estate, in maniera naturale, con un apposito orientamento della casa e una scelta attenta delle finestre e dei materiali impiegati (ad esempio i famosi “muri spessi” delle nostre vecchie case). Queste tecniche vengono definite “passive”, perché non utilizzano direttamente impianti di trasformazione. Tra le tecniche “attive” spiccano i collettori solari per produrre calore a bassa temperatura, sia per il riscaldamento sia per i servizi igienici, e i pannelli fotovoltaici da posare sui tetti o facciate, che consentono di far fronte all’intero fabbisogno di elettricità, magari rivendendo, grazie alla sua immissione in rete, l’energia in eccedenza.
    Trasporti
    Razionalizzare il sistema dei trasporti è ormai un imperativo categorico per diminuire l’impatto dell’uomo sul pianeta. Le tre principali direttrici da seguire sono la drastica riduzione del trasporto privato e il potenziamento di quello pubblico, la valorizzazione della bicicletta e l’introduzione di automobili elettriche, gas naturale o alimentate con celle a combustibile. Queste ultime sono dispositivi elettrochimici che consentono di combinare l’idrogeno (un combustibile tradizionale come la benzina) con l’ossigeno presente nell’aria per produrre acqua calda ed energia elettrica. L’idrogeno deve essere a sua volta prodotto a partire da una fonte primaria, per esempio quella solare. Al momento attuale, queste auto non sono ancora entrate in produzione, ma ne esistono vari prototipi e si prevede che nei prossimi anni sostituiranno man mano quelle in circolazione.

    Come usiamo oggi l’energia?

    Un punto importante da chiarire è: come usiamo oggi l’energia? Schematicamente, si può dire che circa un terzo va in calore a bassa temperatura, prevalentemente nel settore domestico (riscaldamento e servizi igienici), un terzo nei trasporti per il solo carburante (senza considerare l’energia incorporata nei mezzi di trasporto) e un terzo nell’industria. Il settore agricolo assorbe una quota molto bassa, ma in realtà quella per l’alimentazione è ben maggiore, perché i cibi che arrivano nel nostro piatto sono “carichi di energia”, detta appunto incorporata, per il loro trasporto e la loro confezione. L’agroindustria assorbe una quota che può variare, tenendo conto delle diverse voci, dal 10 al 25% del totale degli usi energetici finali.

    Il sole è da sempre la fonte energetica che alimenta la vita sulla terra, dà vita alle piante che diventano cibo per gli animali, attraverso le differenze di temperatura origina il vento, la pioggia, le onde e le maree.
    L’uomo ha adattato il suo stile di vita alla disponibilità del sole.
    Per ovviare alla discontinuità dell’irraggiamento solare nel passato si migrava alla ricerca di climi più caldi.
    L’invenzione più importante nella storia dell’umanità è stata la scoperta del fuoco, attraverso la combustione del legno.
    Il fuoco fornisce la luce se è buio, riscalda se fa freddo, protegge dagli animali predatori, permette di cuocere i cibi.
    Nel corso dell’evoluzione l’uomo ha continuato a sviluppare le tecniche della combustione, imparando a cuocere l’argilla e fondere i metalli, producendo utensili sempre più sofisticati.
    Il legno rimaneva comunque la materia prima più utilizzata.
    Le deforestazioni più importanti sono avvenute nei secoli a cavallo del primo millennio d.c. e hanno prodotto un danno ecologico permanente su intere regioni della terra.
    Fino al diciottesimo secolo le uniche forme di energia meccanica usate erano il vento e l’acqua grazie ai mulini.
    Con l’invenzione della macchina a vapore divenne possibile ottenere questo tipo di energia, bruciando legno.
    L’esigenza di sempre maggiori quantità di energia, quindi di combustibile, spinse l’uomo ad utilizzare le risorse non rinnovabili della terra (carbone, petrolio ecc.), immagazzinate per milioni di anni nel sottosuolo e ritenute infinite.
    Sull’utilizzo di queste fonti di energia si è costruita la rivoluzione industriale.
    Il progressivo miglioramento delle tecniche di combustione ha permesso di ottenere grandi quantità di energia in modo costante.
    Ciò ha reso possibile creare negli edifici un comfort artificiale senza dipendere dal ciclo discontinuo del sole.
    In questo modo l’uomo e l’architettura hanno cominciato ad allontanarsi dalla natura senza accorgersene.
    La combustione delle risorse energetiche non rinnovabili ha introdotto inoltre un nuovo problema: l’inquinamento.
    La combustione del legno o delle biomasse, al contrario, causa un inquinamento ambientale ridotto (essenzialmente anidride carbonica, CO2 ) che può essere neutralizzato attraverso nuove piantumazioni o forestazioni.
    Il legno venne sostituito anche come materiale da costruzione, soppiantato da calcestruzzo, acciaio, alluminio, plastica, ecc., materiali apparentemente più efficienti ed inesauribili.
    Si ipotizzò che il non utilizzo del legno avrebbe contribuito a proteggere l’ambiente naturale, mentre invece si cominciò a danneggiarlo più gravemente.
    La produzione e lavorazione dei nuovi materiali da costruzione richiedono un consumo di energia detta energia di produzione, considerevolmente piu` elevata.
    Le fonti energetiche non rinnovabili, poi, richiedono maggior energia nel processo di produzione, trasporto, distribuzione e la somma di queste perdite nella loro trasformazione viene chiamata energia grigia.

    L`energia grigia

    In pratica, qualsiasi macchina o materiale, prima di costruirli e lavorarli, rispettivamente prima di usarli, cioè di giungere allo stadio che ne permetta la loro applicazione in un uso specifico, ha subito, a dipendenza della loro elaborazione, una quantità di processi che hanno richiesto l’uso di energia. Questa quantità di energia, servita per la trasformazione, è definita appunto energia grigia.

    La produzione di questa energia, ha reso necessario lo sfruttamento di risorse non più rinnovabili, producendo di conseguenza carichi ambientali che gravano sull’aspetto sociale dell’intero sistema.
    Inoltre per ottenere dei metalli o delle plastiche vieppiù particolari, si è reso necessario pure l’utilizzo di energia ad alto potenziale, recuperata da sostanze fossili, di cui ci accorgiamo sempre più, non essere inesauribili.

    Per energia grigia si intende, quindi, il totale dell’energia utilizzata per la fabbricazione, il trasporto, la manutenzione di un prodotto durante il suo periodo di vita e l’eliminazione dello stesso alla fine del suo utilizzo. I dati relativi all’energia grigia dipendono dal processo di fabbricazione che deve permettere la sua calcolazione.
    Qui vengono citati due tra i metodi più importanti per calcolare l’energia grigia:
    ll primo si basa sulla statistica input/output (eventualmente in futuro si potrà redarre un articolo specifico), dove il fabbisogno energetico complessivo dell’economia viene ripartito fra settori. In funzione dei quantitativi d’energia impiegati in ogni settore si può determinare quanta energia viene utilizzata per franco del prezzo finale di vendita di un dato prodotto. Moltiplicando questo fattore per il prezzo finale del prodotto si arriva a calcolare il relativo contenuto di energia grigia. Questo metodo di calcolo ha, a suo vantaggio, che tutti i consumi indiretti vengono considerati. Come svantaggi, però, si può considerare la poca precisione nei dettagli, visto che si basa su prodotti/prezzi medi. Viene applicato nei paesi dove si tiene regolarmente una statistica input/output; ad esempio come viene allestito negli Stati Uniti ogni 4 anni per 370 settori.
    Il secondo risale fino all’estrazione delle materie prime impiegate nella fabbricazione di un prodotto. Ad ogni passo del processo produttivo viene determinato il consumo energetico sulla base dei dati d’esercizio per poi sommarlo allo stadio successivo. Vengono inclusi nel calcolo anche gli input importanti che non sono sotto forma di energia. Questo metodo calcola il fabbisogno complessivo d’energia che dovrebbe risultare pari a quello calcolato con il metodo input/output.

    Conclusioni

    L’organizzazione della nostra economia oggi copre il proprio fabbisogno energetico grazie alla dipendenza da fonti di origine fossile ad alto potere energetico.
    Davanti agli scenari illustrati sopra è palese la necessità e la reale possibilità di diminuirne l’utilizzo, a favore di energie rinnovabili a ridotto potenziale, che provocano un impatto ambientale più basso o addirittura, in certi casi, quasi nullo.

    Non è affatto fuori luogo organizzare la nostra vita personale e collettiva, pubblica e privata, con lungimiranza per i prossimi 30 anni attraverso l’uso di fonti e tecnologie a basso impatto ambientale, quindi non fossili.
    Se poi questo processo può essere accelerato, perchè, presumibilmente dal 2007, il costo del petrolio comincerà inesorabilmente a salire, ne trarremo tutti un beneficio generale con ricadute economiche e sociali non trascurabili.

    Per il comitato di ALRA

    Luca Giordano-Bisogno

    Bibliografia (non completa)

    .Parte di una relazione di Ambiente Italia (ECIP) da Lillemor Lewan,
    Centro Studi Ambientali, Università di Lund, Svezia
    e Craig Simmons, Best Foot Forward, The Future Centre, Oxford, United Kingdom

    .”Complessità, risoluzione dei problemi e società sostenibili”, di Joseph A. Tainter, 1996; in “Getting Down To Earth
    . “Paradigma post-petrolifero e popolazione”, di Walter Youngquist; Population and Environment: A Journal of Interdisciplinary Studies Volume 20, Number 4, March 1999; http://www.oilcrash.com/italia/petrolm.htm

  672. Cesare Colella

    … altre info su Produzione fotobiologica di idrogeno.

    Le ricerche in questo settore sono rivolte allo studio dei batteri fotosintetici rossi non sulfurei, gruppo di microrganismi comunemente indicati in letteratura tra i più promettenti per quanto riguarda la produzione fotobiologica di idrogeno. Il loro impiego nella produzione di questo gas presenta infatti alcuni significativi vantaggi rispetto all’utilizzazione di altri gruppi microbici, dal momento che i batteri fotosintetici anossigenici sono caratterizzati da un’alta resa teorica di conversione substrato-idrogeno e, a causa della loro grande versatilità metabolica, sono in grado di produrre idrogeno a partire da molti tipi diversi di substrati organici, ivi incluse acque reflue di origine industriale. Inoltre, l’utilizzo di questi batteri consente di ottenere, insieme all’idrogeno, altri prodotti di interesse applicativo, quali i poliidrossialcanoati, che possono essere utilizzati come materiale termoplastico biodegradabile, pigmenti carotenoidi di origine naturale, biofertilizzanti etc.

  673. Cesare Colella

    Ing .Matteo Musella, (ma il mio commento è rivolto anche a tutti gli interessati),
    so perfettamente di essere ignorante in materia ed è per questo che chiedevo a gente esperta come Lei un pò di informazioni utili.
    In ogni caso la mai affermazione “Energia pulita (idrogeno ricavato dal riciclaggio dei rifiuti)” era il frutto di un vago ricordo di una notizia captata un giorno di sfuggita alla radio in cui si parlava di decomposizione dei rifiuti-batteri-produzione dell’idrogeno che mi sembrava … una bella idea!!
    comunque ora ho trovato in rete alcuni stralci di info sul sito http://www.ilrasoiodioccam.it/articoli/idrogeno.html e di cui qui riporto il pezzo interessante:

    “…. Anche l’Escherichia coli, il comune costituente della nostra flora batterica intestinale, si è dimostrato un candidato promettente. Essendo di bocca buona, grazie alla capacità di far andare in decomposizione la materia organica, è stato alimentato a torsoli di mela, bucce di banana e rifiuti di cucina in genere, per produrre idrogeno. Con questo vivace microbo basterebbe una fornitura di soli 50 grammi di zucchero per tenere accesa una lampadina da 40 watt per un tempo leggermente inferiore alle 8 ore!”.

    Le vorrei confermare di non voler polemizzare con Lei .. anzi vorrei approfittare delle sue competenze chiedendole la sua opinione in merito.

    Grazie
    Cesare

  674. romano zaggia

    Questo commento lo mando alla sezione energia, ma starebbe bene anche in quello dell’ecologia.
    Per prevenire black-out, anzichè spendere milioni di euro per nuove centrali, sia a carbone che a petrolio, comunque pesantemente inquinanti, non sarebbe meglio utilizzare queste cifre per sovvenzionare impianti fotovoltaici da installare sui tetti delle case? In questo modo si avrebbe elettricità pulita, l’eventuale surplus sarebbe venduto all’enel, con un ulteriore risparmio per le tasche della gente ed inoltre non si aggraverebbe la bilancia commerciale. Ovviamente il discorso ecologico supera gli altri, ma quello economico fa molta più presa.

  675. Sergio Lorenzi

    Se il biodiesel si diffonde troppo potremmo avere distese di terra coltivate per alimentare automobili anziche persone.
    http://www.nuovimondimedia.com/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=921

    L’automobile ad aria compressa qui: http://www.mdi.lu/

  676. Fulvio Faraci

    Leggo su alcatraz.it (http://www.alcatraz.it/redazione/news/show_news_p.php3?NewsID=2324) che “Ingegneri dell’Universita’ di Toronto hanno messo a punto un materiale plastico che, sfruttando le nanotecnologie, riesce a convertire i raggi solari e l’invisibile radiazione infrarossa in energia elettrica, anche se il cielo e’ coperto da nuvole.[..]I futuri pannelli solari costruiti con questo nuovo materiale plastico saranno almeno cinque volte piu’ potenti di quelli attuali, sostengono i promotori della scoperta. Inoltre, un’altra particolarita’ di questo materiale plastico e’ che puo’ essere impiegato come generatore portatile e quindi spruzzato su superfici composte da altri materiali. Ad esempio, si potrebbe spruzzarlo su un abito che fungerebbe cosi’ a sua volta da alimentatore di un dispositivo wireless; la batteria di un’auto a idrogeno verniciata con questa particolare plastica potrebbe essere alimentata di continuo senza bisogno di soste per la ricarica energetica.[..]”, e così via. Poi spengo il computer, vado in cucina e trovo la tv accesa (io non l’accendo più, abbiamo litigato, mi dice troppe fesserie) che trasmette una pubblicità dell’Enel: vuole soldi vendendo obbligazioni. Qualche giorno fa c’è stata la notizia che sempre l’Enel ha acquistato le centrali atomiche slovacche.
    Ora dico io: è possibile che a credere ancora nell’energia alternativa e nelle fonti rinnovabili siamo sempre i soliti stupidi?

  677. Gabriele Londero

    Salve a tutti,
    sono Gabriele Londero un progettista meccanico
    di 35 anni con la “passion” per le energie rinnovabili!! In particolare la produzione di energia idroelettrica.

    UNA DOMANDA A TUTTI: CHE FINE HA FATTO IL PROGETTO
    EOLO??? la microautomobile ad aria compressa??
    Se funziona sarebbe la svolta !!!
    Grazie e…

    Dai Beppe non mollare mai
    Gabriele

  678. giuseppe civaschi

    Desidero sottolineare l´estrema pericolosita´dell´idrogeno facendo un confronto con il metano. Il metano brucia/scoppia solo se e´in proporzione con aria nell´ordine di 10:1.
    Se cioe´ci fossero 100 parti di aria e una di metano o viceversa sarebbe impossibile innescare alcunche´.L´idrogeno e´ in grado di esplodere (vedi space shuttle) in qualunque (o quasi) proporzione.
    Il secondo punto a sfavore dell´idrogeno e´l´energia necessaria per per innescare una reazione chimica nettamente inferiore ad quella del metano. In soldoni basta uno sputo per terra per far esplodere l´idrogeno (a proposito viaggeresti in un´auto con nitroglicerina sotto il culo).
    Ultimo aspetto l´idrogeno si ottiene dal metano.

  679. Ing .Matteo Musella

    Nella vita faccio l’ingegnere elettrico.
    Ovviamente come tecnico e come persona ke vive in questo Paese e su questo pianeta sono molto interessato alle questioni energetiche e considero un libero dibattito sempre positivo.

    Però qui e altrove si leggono una gran maggioranza di commenti improntati alla + totale disinformazione.
    Cito a caso qualche esempio:

    “E’ stato creato un impianto pilota operante in Spagna che con successo ha prodotto 50KW di energia verde”
    L’energia NON si misura in kW e 50kW di potenza sono meno di un milionesimo della potenza attualmente installata in Italia. Quanto poi fosse “verde” quest’energia non è dato sapere.

    “Energia pulita (idrogeno ricavato dal riciclaggio dei rifiuti)”
    Casomai dall’incenerimento dei rifiuti si ricava energia. Stoccarla producendo e poi bruciando idrogeno NON varia la modalità di produzione ma solo quella di immagazzinamento. Sull’idrogeno davvero pochi hanno le idee chiare.

    “Il petrolio stà già finendo” Basta dare un’occhiata alle risorse già rilevate per rendersi conto ke l’affermazione è ben lungi dall’essere vera. Lo dimostra del resto il prezzo non poi così alto del greggio, che comunque va trovato, estratto, raffinato e trasportato.

    “pannelli fotovoltaici e motore a idrogeno rimpiazzerebbero una bella porzione del petrolio che consumiamo oggi” Ancora confusione sull’idrogeno. Quanto poi al fotovoltaico, calcoli alla mano bisognerebbe tappezzare l’Italia di pannelli per combinare qualcosa. Inoltre quando tutti sti pannelli si rompono che ne facciamo? e quanto si inquina per produrli? nessuno se lo chiede. C’è da aggiungere che la produzione distribuita pone serissimi (forse insormontabili) problemi di sicurezza in fase di ditribuzione. Nessun ecologista mai ne fa menzione.

    Potrei andare avanti ma mi pare basti. Non è per fare il bastiancontrario ma a forza di disinformazione aggiunta a disinformazione non si cava un ragno dal buco e niente cambia.
    Cordialmente

    Matteo

  680. peter edward

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  681. peter edward

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  682. Luca Della Martera

    Articolo completo su: http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idpa=&idc=10&ida=&idt=&idart=658

    Nigeria – Lagos – 11.12.2004
    Luoghi perduti
    Uno storico campo sportivo popolare e’ stato smantellato. Al suo posto un distributore di benzina

    Scritto per noi da
    Pablo Trincia.

    Lagos. Fino a pochi giorni fa, il Roundabout Football Place era uno dei luoghi storici di Lagos: una gigantesca rotonda nel cuore del sobborgo di Gbagada, dove enormi cavalcavia di cemento si incrociano tra lo strombazzare delle macchine e dei camion, e dove un’intera umanità tira avanti con lavori di giornata e piccole attività commerciali.
    Lo spiazzo di questa rotonda è stato per anni teatro dei più grandi avvenimenti sportivi popolari della metropoli nigeriana. Da qui sono usciti giocatori di fama internazionale come Obafemi Martins e Jay Jay Okocha, veri idoli locali e nazionali.
    Seguendo il loro esempio, migliaia di ragazzi hanno imparato – giorno e notte, sette giorni su sette – a correre dietro a un pallone, a tirare a canestro, a tirare di boxe, persino a pregare e a guidare la macchina. Un punto di ritrovo dove tutta una comunità ha imparato a conoscersi, a rispettarsi, a sognare.
    Ma da martedì pomeriggio il Roundabout non è che uno dei centinaia di luoghi vuoti e desolati che Lagos offre ai suoi abitanti. La polizia ha dato ordine ai caterpillar di smantellare l’area: dove le mama vendevano cibo e bibite a sportivi e abitanti la compagnia Conoil costruirà un distributore di benzina. Via il campo da calcio dove sarebbe nata la prossima stella delle aquile nigeriane, dove generazioni di musulmani hanno invocato Allah. Via le centinaia di migliaia di tifosi che si arrampicavano sui pali della luce e sui guard-rail del cavalcavia, riempiendo, elettrizzando l’aria con le loro urla.

    L’orgoglio della comunità. Eppure caterpillar e autorità, tutto hanno potuto tranne che spazzare via l’orgoglio della comunità della zona e dei sobborghi circostanti. Così, nella serata dell’otto dicembre, centinaia di persone di ogni età, sesso e religione hanno occupato la rotonda, si sono uniti in un unico coro, chiaramente udibile nell’assordante chiasso metropolitano: “No!”
    “Non è possibile, non possono farci questo” si lamenta Kemal Emina, presidente della Gbagada Grassroot Sport Association e tra i personaggi storici del Roundabout. “Questo posto è esistito per oltre trent’anni. Lo abbiamo creato noi cittadini, con le nostre mani, per dare a tutti la possibilità di partecipare ad un bene comune. Questo luogo è di tutti, ma non appartiene a nessuno. Tantomeno a una compagnia petrolifera.” Un gruppo di giovani fa scudo attorno a lui. Facce sudate, stanche, arrabbiate, esasperate. E pronte a tutto. Anche ad affrontare a muso duro la polizia e gli operai addetti allo smantellamento.
    Un poliziotto si avvicina ad un ragazzo con un paio di manette. Immediatamente, almeno una decina di ragazzi gli si avventa contro, imprecando qualcosa in Yoruba. L’uomo si allontana e torna tra i suoi colleghi.

    Era una speranza. “E’ stato il governo federale a vendere quest’area pubblica alla compagnia – si fa avanti Ademuywa Adedeji, leader della comunità di Kosofe – non puo’ farlo. E’ illegale. Qui siamo in Africa, questo luogo è diventato la nostra casa. Non è in vendita. Guardi là – indica un enorme tombino al centro del campo da calcio – da quel punto partono i rifornimenti idrici a centinaia di migliaia di case. Cosa accadrà, quando ci metteranno i distributori di benzina? Cosa faranno le migliaia di lavoratori, nullatenenti, ragazzi di strada che aspettano la sera per venire qui a giocare o a vedere in campo i propri amici e beniamini?”
    Mike Akin, ventinove anni, il viso solcato da profondi marchi tribali, è talmente scosso che gli occhi sono gonfi di lacrime e rabbia. “Da quando ero piccolo sono venuto qui tutti i giorni della mia vita. Sono l’allenatore della squadra di basket. Ora guarda questi mostri gialli e neri che spazzano via i nostri spogliatoi, i nostri sogni. Migliaia di ragazzi venivano qui uniti dalla voglia di stare insieme, lontano dalla violenza, dalle gang, dalle pistole. Ma ora che questo posto non esisterà più c’è il rischio che la criminalità li assorba. Almeno finchè stavano qui correvano dietro a un pallone. Ora correranno dietro ai soldi e alla droga. Obafemi Martins era uno di noi, ha giocato proprio qui – continua, prendendo in mano un pugno di terra – chissà cosa direbbe, se lo sapesse”.

  683. Massimo Lai

    pillole di censura…
    All’epoca di Superclassifica Show di Canale 5, già si respirava aria di censura… la sigla cantava… “Come tutti i gatti, vivo sopra i tetti, appoggiato all’antenna centrale, io CONTROLLO LA TV LOCALE!!”….
    divertente ora… Nastradamus… hihihih
    Grande Beppe, continua così… ottimo il libro “regime”, digerito in una settimana…
    Saluti a tutti!

  684. Giancarlo Bos

    Piccola considerazione iniziale : mi piace questo Blog perchè non è per nulla restrittivo e mi da l’impressione di poter dire cio’che penso.
    Oggi ho letto che abbiamo toccato un altro record 52.600 megawatt ,superando di 100 mw il record precedente.
    In Europa siamo circondati da centrali nucleari,paghiamo tantissimo l’energia (piu’ degli altri in Europa).
    La tecnologia attuale permette di fare centrali altamente sicure, ha senso ancora accanirsi contro il nucleare?
    Non sarebbe il caso di aprire un dibattito serio ?

  685. Cesare Colella

    ciao beppe, e ciao a tutti.

    come ho già scritto sul muretto della politica, penso che tu sia l’unico vero leader progressista che può risollevare la vecchia e snaturata sinistra italiana!!!

    ma non è di questo che voglio parlarvi.
    sto completando un corso online in economia dello sviluppo e come tesina finale devo parlare del Digital divide.

    intendo mettere in rilievo, quello che secondo me è uno dei vincoli maggiori per la diffusione e corretto utilizzo dell’IT nei paesi in via di sviluppo: l’energia.

    insomma il tuo vecchio caro ritornello dei due cavi fondamentali per la democrazia e lo sviluppo: ENERGIA e INFORMAZIONE.

    premetto che io sono una persona assolutamente al di fuori dei movimenti ong e di cooperazione internazionale, che ha deciso di partecipare da vero profano e incasinato con il mio lavoro ufficiale (commerciale servizi IT). Ho affrontato il corso con lo spirito del “free lance”, con l’obiettivo di prendere coscienza e conoscenza dell’economia dello sviluppo … un passo imprescindibile per poter sperare un giorno di poter essere utile a chi al suo equilibrio dedica la sua vita professionale e personale.
    Il motivo di questo obiettivo era la presa di coscienza che OCCORRE dedicarsi a qualcosa che abbia un senso più vasto del semplice profitto. … ma avendo abbandonato da tempo le utopie….volevo cercare una strada concreta per realizzare “piccole utopie”.

    concludo:

    approfitto di questo blog per sapere se mi potete segnalare notizie/documenti/link a progetti legati al Digital divide in medio oriente e soprattutto se ci sono esperimenti che leghino in questi contesti:

    Energia pulita (idrogeno ricavato dal riciclaggio dei rifiuti) + Informatica (con dotazione Open Source).

    (l’idea non è male: se non c’è energia non posso accendere un pc. Se ognuno può procurarsi energia sufficiente, pulita, in modo autonomo e a basso costo allora posso usare un pc in modo relativamente più libero e più economico (open source)….

    Grazie
    Cesare

  686. Mario Rossi

    Appunto su tecnologie e loro applicazione.

    In prima istanza vorrei potermi pregiare di avanzare i miei complimenti nei confronti di Beppe Grillo, davvero grande personaggio con molte doti che trovo quanto meno interessanti: Ilarità, intelligenza, coraggio (sì, ci vuole anche quello!).
    In secundis, vorrei ringraziare anticipatamente coloro che avranno l’IMMENSA pazienza di leggere il mio post, poichè è mia caratteristica fruire di un metodo di scrittura non molto leggero ed un tantino contorto (così come il mio mentis forma).

    Sono convinto fermamente che l’innovazione sia la forma più evoluta di applicazione del genio umano.
    Da sempre, infatti, l’individuo in quanto entità intelligente ha cercato le soluzioni alle problematiche che, in un determinato contesto, gli si presentano di volta in volta.
    Soluzioni che, comunque, richiedono un’opera di rivalutazione e adattamento al fine di far coincidere il risultato ottenuto con le necessità estrinseche, rispetto all’individuo stesso, che il contesto d’inserimento richiede.
    E’ anche vero, però, che NON TUTTI gli individui dispongono di un quoziente intellettivo tale da poter intelleggere quanto il problema richieda al fine della propria soluzione, e perciò plasma delle metodiche solutive viziate da necessità che esulano da quelle legate alla propria soppravvivenza/evoluzione/garanzia di futuro che ,per altro, dovrebbero essere per esso primarie rispetto a qualunque altra necessità.
    Indi, ho avuto modo di notare che coloro che avrebbero potuto essere in grado di proporre delle valide soluzioni (o quantomeno delle “abbordabili alternetive” se così vogliamo definirle tali) a problemi che sono fondamentalmente caratteristici della società odierna (mi si passi il termine “odierna”, anche perchè sono ben lungi dall’utilizzare il termine “moderna”, poichè quest’ultimo comporterebbe delle interazioni che non intendo affrontare in questo post) quali l’esubero di prodotti di scarto dovuti a lavorazioni non idonee al contesto di esistenza, l’abuso (anzi, l’uso in quanto tale) di forme di energia non rinnovabili ed incompatibili con l’ecosistema attuale, i processi produttivi non preventivamente verificati, la generazione di entità delle quali l’essere umano e la propria scienza non conosce sostanzialmente nulla, e tutto il resto delle azioni umane che, se analizzate individualmente ed inserite entro un contesto ordinario, produrrebbero non altro che un’allegra sequenza di barzellette (ma, purtroppo, inserite nella società odierna e dentro all’odierno contesto sociale, particolarmente macabre), sono stati abbandonati all’onta dell’ignoranza sociale ed al disprezzo deglio “ometti” (scusami Beppe per il furto di termine…) che del degrado di questa povera società rappresentano la pejus causa.
    Il denaro è solo un concetto matematico (Badare bene: non ECONOMICO) al quale il cervello umano, in quanto elemento finito (quindi limitato dalle proprie dimensioni fisiche), da un’importanza favolosa e terribilmente strategica.
    L’economia NON ESISTE salvo che nelle menti perverse di alcuni individui e di queste è la proiezione entro il contesto reale. Non vi è alcuna logica di mercato, salvo quella indotta da manovre economiche e sociali (Il c.d. “Social Engineering”) che hanno come unico scopo il volgere la “popolazione” (preferisco anch’io dire Le Persone, Beppe…..) verso scelte e di conseguenza azioni che mantengono in vita il Castello di Carte dell’economia.
    Energia….. mah! non saprei attualizare quanto ho in mente.
    Forse perchè, anche in questo caso, l’essere Umano possiede una quasi totale ignoranza in merito alle anche minime regole che sorreggono l’elemento energia.
    Come in quasi tutte le sfere della conoscenza.
    Quali sono le cariche componenti il neutrino? E quelle subito inferiori? E di inferiore cosa c’è?
    Ovviamente lo stesso discorso si può trasportare verso l’opposto del piano: che cosa formano tutte le galassie conosciute?
    Fortunatamente per l’odierna umanità, le conoscenze di Edward Leedskalnin sono rimaste in buone mani…..
    Povero mondo.

    Grazie a tutti, ed in particolar modo al Mensa Italia.
    Non risponderò.

  687. Francesco Canesi Lissoni

    caro Beppe,
    a proposito di energie, sono anni che sento parlare di biodiesel (quello fatto con l’olio di semi) e (almeno in teoria) so che esiste e viene utilizzato dal comune di milano grazie alle scritte sui mezzi della N.U.. Perchè allora se esiste e funziona nn c’è un distributore pubblico in tutt’italia?
    stesso discorso x i distributori di gas metano x auto di cui in italia ne esistono pochissimi (mi pare nn + di 50)…

    spero si possa arrivare il piu presto possibile in una situazione dove i carburanti (e le energie) alternativi siano sfruttabili i modo reale e non come ennesima sperimentazione ecologica statale che fa tanto “siamo un paese ecologista” ma in realta nn serve assolutamente a nulla.

  688. Francesco Mottola

    Nuovi Contatori Enel…fornitura da 3,3Kw.
    Che bello arrivava la telegestione, il digitale….wow…
    Poi..:-(… il costo della bolletta è lo stesso,ma l’energia è di meno???????… Non riesce più a mantenere gli stessi elettrodomestici di prima!
    E’ queste sono le nuove tecnologie???
    Al numero 800900800 (dopo circa 15 minuti di “premute” = premi il tasto 1, premi il tasto 2…), sai cosa dicono? Il vecchio contatore permetteva di prelevare più energia… (capite il vecchio???? La teconoglia vecchia), questo è telegestito “riesce” a farlo solo per circa due ore ????…Unica alternativa : passare alla potenza superiore 4,5KW = 220,00 €, con costi ovviamente superiori:-(???!!!???
    Caro Beppe se questa non è una presa per il c……?? Facciamo qualche moltiplicazione …..

  689. Carlo Abbiati

    Si parla tanto di inquinamento da Automobili ma molto meno di quello da riscaldamento, per non parlare dei consumi sia per riscaldare che per raffreddare.
    Pensate che esiste un materiale isolante, il quale serve per ereggere muri perimetrali. questo materiale ha delle caratteristiche di isolamento straordinarie (per i tecnici il coeff. termico K 0,26) e in più costa meno dei mattoni. Viene prodotto in germania dove lo usano da anni e permette di coibentare le abitazioni al punto che si risparmia oltre il 60% del costo di riscaldamento e isola anche dal caldo estivo.

    Permette inoltre di far risparmiare le imprese edili perchè consente di impiegare un sesto di mano d’opera nella realizzazione delle stutture, con conseguente diminuzione dei costi generali. (le case costerebbero meno).

    Ma in Italia si continua a costruire con i mattoni che hanno un coefficente termico altissimo, quindi non isolano affatto e noi ci troviamo bollette da paura.
    Abbinato poi ad un impianto Geotermico basato su una semplice tubazione dove circola ARIA (che sfrutta la temperatura del terreno a 4 mt di profondità si porta la temperatura esterna che può essere sotto ZERO o a 40 gradi ad una temperatura costante di 10 gradi senza aver consumato energia.
    Pensate che in Svizzera le agenzie immobiliari che vendono case costruite con questi criteri sul contratto di compravendita si possono permettere di scrivere quanto si spenderà per il riscaldamento e lo usano come argomentazione commerciale, coi miei occhi ho visto un contratto di compravendita dove una casa da 120 m2 veniva garantito un consumo annuo di 700 franchi svizzeri all anno (circa 460 euro) per il riscaldamento, in svizzera fa freddo !!

    Questi Impianti pensate che costano meno di quelli tradizionali, ma non vengono usati per vera ignoranza, in Italia a livello edilizio siamo all’ età della PIETRA (infatti usano le pietre per ereggere muri).

    Aiutare a diffondere questa info farà si che i committenti chiedano soluzioni innovative e i progettisti saranno costretti ad usare queste innovazioni, altrimenti saranno tagliati fuori dal mercato, e nel nostro piccolo potremo finalmente ridurre consumo e inquinamento.
    Carlo

  690. Carlo Abbiati

    Si parla tanto di inquinamento da Automobili ma molto meno di quello da riscaldamento, per non parlare dei consumi sia per riscaldare che per raffreddare.
    Pensate che esiste un materiale isolante, il quale serve per ereggere muri perimetrali. questo materiale ha delle caratteristiche di isolamento straordinarie (per i tecnici il coeff. termico K 0,26) e in più costa meno dei mattoni. Viene prodotto in germania dove lo usano da anni e permette di coibentare le abitazioni al punto che si risparmia oltre il 60% del costo di riscaldamento e isola anche dal caldo estivo.

    Permette inoltre di far risparmiare le imprese edili perchè consente di impiegare un sesto di mano d’opera nella realizzazione delle stutture, con conseguente diminuzione dei costi generali. (le case costerebbero meno).

    Ma in Italia si continua a costruire con i mattoni che hanno un coefficente termico altissimo, quindi non isolano affatto e noi ci troviamo bollette da paura.
    Abbinato poi ad un impianto Geotermico basato su una semplice tubazione dove circola ARIA (che sfrutta la temperatura del terreno a 4 mt di profondità si porta la temperatura esterna che può essere sotto ZERO o a 40 gradi ad una temperatura costante di 10 gradi senza aver consumato energia.
    Pensate che in Svizzera le agenzie immobiliari che vendono case costruite con questi criteri sul contratto di compravendita si possono permettere di scrivere quanto si spenderà per il riscaldamento e lo usano come argomentazione commerciale, coi miei occhi ho visto un contratto di compravendita dove una casa da 120 m2 veniva garantito un consumo annuo di 700 franchi svizzeri all anno (circa 460 euro) per il riscaldamento, in svizzera fa freddo !!

    Questi Impianti pensate che costano meno di quelli tradizionali, ma non vengono usati per vera ignoranza, in Italia a livello edilizio siamo all’ età della PIETRA (infatti usano le pietre per ereggere muri).

    Aiutare a diffondere questa info farà si che i committenti chiedano soluzioni innovative e i progettisti saranno costretti ad usare queste innovazioni, altrimenti saranno tagliati fuori dal mercato, e nel nostro piccolo potremo finalmente ridurre consumo e inquinamento.
    Carlo

  691. Barbara Bucci

    Beppeeeeeeeeee
    ti prego, almeno tu: racconta alla gente che siamo arrivati al picco petrolifero. Siamo al massimo della capacità produttiva e la domanda continua ad aumentare.
    In questo modo il prezzo del petrolio continuerà a crescere ad oltranza… e col petrolio non si va solo in macchina, ma si produce e distribuisce cibo, medicinali e qualsiasi altro bene!
    I politici fanno finta di niente, anzi no, fanno inutili guerre per le risorse. Abbiamo pochissimo tempo per correre ai ripari! Energie alternative, ridimensionamento dei consumi, riprogettazione della catena produttiva e distributiva, altrimenti finiamo malissimo!

    Per saperne di più, se sapete l’inglese, cercate con Google “peak oil” oppure “hubbert’s peak”.

    E’ la minaccia più urgente che dobbiamo affrontare. E per i nuclearisti: con il nucleare non si fanno fertilizzanti né medicine. E soprattutto, il picco produttivo dell’uranio è appena nel 2020.

  692. Paolo Carnevale

    Due sono le fonti realmente necessarie per la sopravvivenza di ogni essere vivente su questo pianeta.
    Tutto deriva in qualche modo dalla combinazione di esse, ed inoltre sono reperibili in grande quantità. ACQUA e SOLE.
    La verità putroppo è che senza la loro esistenza non ci saremmo più!!!!!! e noi stiamo facendo di tutto per alterare tutti gli equilibri naturali che governano indirettamente anche la nostra vita.
    Si può ottenere energia da tanti processi naturali di fermentazione come per esempio il biogas e l’alcool, certo anche l’energia fotovoltaica è un’alternativa efficace,ma ancora non alla portata della buona parte delle famiglie italiane.Molte delle sostanze che vengono raffinate dal Petrolio si possono ottenere dalla natura, es. la gomma dal Cauciù, che è stato accantonato per il costo di produzione, si possono ottenere piatti-bicchieri e quant’altro biodegradabili al 100% dal mais e fibre naturali di tutti i tipi per usi di vario genere.Ci accaniamo tanto a costruire centrali a combustibili fossili o metano, nucleari ecc, ma qualcuno si è mai reso conto che la nostra vera riserva energetica rinnovabile é la FOTOSINTESI.Se continuiamo a decimare accuratamente ogni fibra di questa natura possiamo parlare e cercare quanto vogliamo, ma non arriveremo da nessuna parte.
    Si sa che la volontà di pochi non cambierà nulla,e tanto meno gridare ad alta voce senza avere delle vere alternative e proposte vincenti.
    Tornando al discorso delle auto esiste una informazione carente sulle reali possibilità in questo momento, di usufruire di nuovi sistemi di locomozione che utilizzano carburanti diversi dai carburanti fossili tradizionali e quindi si dovrebbe in qualche modo istituire un sito ( per chi ne avessa la possibilità e la capacità ) dove riportare tutte le nuove tecnologie disponibili e realmente utilizzabili.
    E’ inutile accanirsi contro il sistema se non si hanno alternative, purtroppo e ripeto putroppo non possiamo fare a meno della corrente elettrica e dei trasporti, ma con il tempo, oltre a conoscienza, tecnologia e disponobilità economiche riusciremo a cambiare qualcosa.

  693. Mattia Donato

    Ciao Beppe,
    ho scoperto putroppo solo ieri questo interessante muro aperto a tutti, e volevo farti leggere ciò che ho spedito a Legambiente circa il probleme dell’energia e dell’inquinamento ma che non so come mai non mi hanno mai risposto!
    –qui inizia email che ho spedito a Legambiente–
    Mi presento: sono uno studente di 5° superiore e frequento lo Scientifico Tecnlogico presso l’ITIS “G. Capellini” della Spezia.

    Parlando a scuola di inquinamento con i miei compagni di classe e insegnanti ci siamo posti alcuni quesiti:

    1) Come mai si continua ad utilizzare cobustibili inquinanti?

    Le risposte che sono venute fuori tra di noi sono state i classici luoghi comuni:
    perchè “i petroliferi comandano il mondo”
    perchè “costa di meno”
    perchè “conviene”

    2) Esiste qualche combustibile non inquinante?

    Dopo qualche ricerca sul Web e confrontandolo con quello che ci insegnavano di chimica (stiamo facendo chimica organica) ci siamo risposti l’ALCOOL ETILICO!!

    3)come mai non viene utilizzato l’ALCOOL ETILICO facilmente ricavabile da quasi qualunque cosa in fermentazione?

    (ecco un altro luogo comune)
    Perchè, lo sanno tutti, il motore a scoppio va solo a benzina!
    QUESTA è UNA S..ATA: NON é VERO, i motori a scoppio possono andare tranquillamente ad alcool, tanto è vero che “il motore ad alcool” è una tecnologia che possiede da tantissimo tempo anche la FIAT:

    andando sul sito della FIAT brasiliana – http://www.fiat.br – si può trovare un’automobile, la Fiat Palio (che viene venduta anche in italia) nella versione Fiat Palio FLEX.
    Il motore FLEX è un motore, che chissà come mai viene venduto solo in brasile, che va sia ad alcool etilico che a benzina, o con una miscela delle due.

    La prof. di Biologia che l’ALCOL ETILICO è facilmente ricavabili dalla fermentazione (da quella “dell’amato vino” a quella degli escrementi!)
    Per di più il ciclo del Carbonio rimane inalterato:
    supponiamo di produrre Alcool tramite la fermentazione del grano;
    ecco una volta trasformato il grano in alcool e bruciato viene prodotto:
    CH3COH+O2—>H20+CO2
    SI solo semplice acqua e anidride carbonica.
    Questa acqua e anidride carbonica dispersa nell’atmosfera NON INQUINA E NON SCONVOLGE L’EFFETTO SERRA POICHE’ LA STESSA QUANTITA DI ANIDRIDE CARBONICA VIENE RI-ASSORBITA DALLE PIANTE (CHE VENGONO UTILIZZATE PER LA PRODUZIONE DELL’ALCOOL) TRAMITE LA FOTOSINTESI.

    CONCLUDENDO,
    la domanda che io vi pongo è:
    Perchè si continuano a spendere migliardi per un’ipotetica conversione ad idrogeno (tecnologia che a mio avviso non risolve l’inquinamento!*) quando esiste una tecnologia pulita a basso costo (quella dell’ALCOOL) che esiste gia’ da anni e che non viene utilizzata?
    Perchè non rompete un po’ questo tabu’ che va avanti ormai da anni!?
    Perchè non fate una campagna pubblicitaria seria a favore di questo sviluppo?!

    Ma se a tutto questo ragionamento lo capiamo arrivati noi di 5° superiore perchè non lo spiegate meglio con l’aiuto di “testoni, ingegneri, fisici, chimici e scienziati” ai GOVERNATORI, ai POLITICI sia di MAGGIORANZA che di OPPOSIZIONE!!!!

    La scienza e il progresso (quello “buono”) si basano sulla conoscenza!!

    GRAZIE ANTICIPATAMENTE PER LA RISPOSTA
    (se mai ci sarà)

    by MATTIA DONATO

    * l’idrogeno non risolve il problema perchè per la produzione dell’idrogeno sono neccessarie grandi quantità di energia elettrica che per ora arriva quasi tutta da centrali elettriche inquinanti (termoelettriche o nucleari (a fissione))
    ———————————————

  694. Mario Masserizzi

    ciao di nuovo

    nel mio precedente commento mi sono dimenticato d’inserire la mia e-mail che è la seguente:
    pierterigi@libero.it

  695. Mario Masserizzi

    COMMENTI

    Ciao Beppe ed a tutti i lettori di blog

    Come qualcuno ha già segnalato sarebbe bello poter scambiare opinioni fra noi interessati al problema dell’energia.

    Esclusa l’energia nucleare in partenza da scartare subito a causa le scorie radioattive nocive alla vita, la maggior parte delle altre forme di energia (a parte la geotermica) derivano dal sole e sono da preferirsi al nucleare.
    Nella scelta della forma di energia da utilizzare
    oltre al prezzo bisogna tener conto anche del fattore pericolosità.
    L’idrogeno andrebbe bene per il costo ma per ora non ci siamo con le garanzie di sicurezza ammenochè non venga scoperto qualcosa di nuovo.

    A mio avviso la forma in cui l’energia solare è agevolmente utilizzabile dall’uomo senza recar danni ne a se stesso ne all’ecosistema è il LEGNO.
    i BISCHI TAGLIATI A NORMA DI LEGGE ARRICCHISCONO IL PATRIMONIO FORESTALE.
    E’ un pò come tagliarsi i capelli per renderli più forti.
    Con la lavorazione del legno si offre lavoro a tante persone, si ottiene energia termica ed elettrica a basso costo, non si inquina.
    Per gli autoveicoli l’energia elettrica, magari ottenuta con “celle a combustibile” (e qui torna in ballo l’idrogeno) è da preferirsi.

    Gradirei avere contatti con chi ritiene corrette le mie affermazioni. Grazie.

  696. emiliano spinozzi

    ciao a tutti

    ma che state dicendo energia solare,eolica, idrogeno ma che idee stupide.
    l’avete sentia l’ultima idea veramente brillante
    PERCHE NON TORNARE AL NUCLEARE? no ci avevate pensato GENIACCI dei miei stivali.
    a proposito ci cercano volontari che mettano a diposizione giardini,fondaci,garege, ecc. per seppelirci le scorie radioattive, le potete mettere anche sotto il letto tanto è uno spazioche spesso rimane inutilizzato.
    o che stupido non ci avevo pensato le si possono accumulare tutte a cernobil tanto loro ci sono abituati radiazione piu radiazione meno.

  697. GianPaolo Repetti

    Ciao Beppe.
    Premesso che i cambiamenti avvengono dalla spinta dal basso verso l’alto,se aspettiamo che ci migliorino le cose i nostri uomini di potere stiamo freschi.A tal proposito avrei una proposta da far girare come passa parola sfruttando il tuo blog.Sospendiamo l’acquisto di auto,camion e moto nuove,costringiamo le case costruttrici a proporci mezzi ecologici.In caso di estrema necessità rivolgiamoci all’usato.
    Sara’una cazzata? Forse,ma…
    Tu che hai grande forza comunicativa puoi provare a convincerli.
    Ti ho visto a Piacenza,fantastica la battuta (realtà) della Cina con i sindacati.
    Non sono molto convinto delle tue affermazioni sulla ricerca,ma avrai comunque i tui motivi per dirle (molto gravi e pericolose).
    Ciao e avanti cosi.

  698. Aldo Vincent

    MAL DI TESTA
    Sergio Rizzo del Corriere della Sera ha intervistato Chicco Testa sul nucleare.
    Chicco Testa: “Oggi un mondo senza energia nucleare è impensabile”
    Chiaro e preciso: Chicco Testa è a favore.
    Rizzo: “E il referendum di cui come Lega Ambiente fosti promotore?”
    Chicco Testa: “Il referendum fu interpretato come consultazione contro il nucleare ma era un’altra cosa. Era un referendum contro la politica energetica italiana. Ma adesso la situazione è diversa”.
    Chiarissimo. Testa e’ proprio favorevole al nucleare.
    Rizzo: “Non era meglio a questo punto tenersi la centrale italiana?”
    Chicco Testa: “Spassionatamente no. Non mi sentirei di puntare sulle centrali nucleari”, “.
    Chiaro: Chicco Testa è contro il nucleare. Continua:
    Chicco Testa: “Però… Oggi mi sembra difficile pensare a un mondo senza nucleare”.
    Non c’e’ dubbio: e’ a favore.
    Rizzo: “Bisogna tornare al nucleare anche in Italia?! ”
    Chicco Testa::”Io non consiglio di farlo”. E si dichiara favorevole al carbone.
    Ma allora è contro il nucleare!
    Rizzo: “Non bisogna tornare al nucleare, vero?”.
    Chicco Testa: “Trovo che comunque non si dovrebbe impedire all’Enel di comprare società in cui ci sono centrali nucleari. Non bisogna perdere il contatto con la tecnologia nucleare”.
    Adesso sembra favorevole…
    (Su segnalazione di http://www.sabellifioretti.com/ )

    Aldo Vincent
    Il Gelataio di Corfu’

  699. salvatore forzisi

    E’stato da me’ inventato un veicolo ad energia eolica che potrebbe risolvere tanti problemi di salute ed economia;A questo proposito specifico di seguito alcuni aspetti del trovato.

    Salvatore Forzisi
    tel.(+39) 051 6233600
    mobile(+39) 335 341557

    Procedimento di carica batterie veicolo elettrico mediante
    sistema eolico

    Il procedimento di carica batterie, le quali forniscono energia

    al motore elettrico di un veicolo, sara’effettuato mediante un

    sistema eolico che si compone dei seguenti elementi:

    1)Rotore

    2)Generatore

    3)Controller di carica

    4)Raddrizzatore

    Il veicolo, avanzando, avra’ sempre a disposizione dell’aria

    con una velocita’ proporzionale alla sua velocita’ stessa;La

    suddetta aria entera’all’interno della carrozzeria attraverso

    delle feritoie poste nella parte frontale del veicolo appositamente studiate e verra’ convogliata e canalizzata

    verso i rotori

    I rotori potranno essere piu’ di uno e verranno sistemati nella

    parte interna della carrozzeria del veicolo in modo da non

    costituire attrito e non opporre quindi resistenza all’avanzare

    dello stesso.

    Il generatore a magnete permanente(PMG)consente di estrarre la massima potenza dal rotore

    Il controller di carica serve a prevenire il danneggiamento

    delle batterie.

    La corrente generata sara’alternata trifase(AC) e sara’

    convertita dal raddrizzatore in corrente continua(DC).

    Il generatore ,i controllers elettronici,il raddrizzatore e le

    batterie saranno anch’essi collocati nella parte interna del

    veicolo.

    La corrente continua(DC) infine sara’ convogliata, mediante

    un cavo elettrico,verso le batterie al fine di caricarle.

    Sara’ possibile inoltre caricare le batterie anche a veicolo

    fermo grazie al vento che lo investira’ da vari lati e sempre

    avvalendosi di feritoie poste in varie posizioni ,convogliando

    lo stesso vento, internamente al veicolo,verso un rotore che

    generera’ corrente con lo stesso sistema sopra descritto.
    Attualmente lo “stato dello stato della tecnica”non contempla

    il procedimento sopra descritto.

    Le finalita’ sono quelle di produrre energia a costo 0 e con

    emissioni 0,accompagnato da un chiaro risvolto positivo sia

    economico che ecologico. Fra l’altro in marcia il procedimento instaurera’

    un circolo virtuoso perche’sara’prodotta energia a costo 0 dal

    veicolo che adopera per la marcia la stessa energia da se’pro-

    dotta sempre a costo 0

    continuando il suo viaggio finche’ il guidatore lo

    desidera,sempre accompagnata da 0 emissioni e senza soste

    per il rifornimento.

  700. Antonio Totaro

    Siamo prossimi alla fine di un’era. Di una “breve” era. Siamo al canto del cigno di questa civiltà del “progresso”.

    Negli anni settanta, durante la prima crisi petrolifera, a scuola la maestra ci insegnò che il petrolio si sarebbe esaurito entro venti o al massimo trent’anni. Direi che il ragionamento non faceva una grinza.

    Che il petrolio sia una fonte in via di esaurimento è un fatto! Di questo i mass media non ne parlano, cominciano solo ora ad accennarlo… Ogni tanto, raramente, sento per radio o per TV l’opinione di questo o quell’esperto petrolifero… il petrolio finirà entro 10 anni… il petrolio finirà non prima di cento anni… e con ciò dormiamo sonni tranquilli…

    SVEGLIA!!! Il petrolio stà già finendo! Ogni giorno c’è l’aumento del prezzo del greggio! Ci sono guerre e conflitti più o meno “reclamizzati” in tutto il mondo per lo sfruttamento di questo oro nero! Cecenia, Irak, destabilizzazione in Venezuela etc. etc.

    Poi mi guardo attorno… in Italia, in occidente. Bruciamo nei motori dei nostri automezzi e nei prodotti plastici più superflui milioni di litri di petrolio ogni minuto! BRUCIAMO, ripeto, non sfruttiamo… BRUCIAMO!

    Il petrolio è un bene meraviglioso, permette di costruire materiali utilissimi e noi… lo bruciamo nei motori!!!

    TUTTO IL NOSTRO SISTEMA ECONOMICO, SOCIALE E CULTURALE RUOTA INTORNO AL PETROLIO (che sta finendo…).
    TUTTO CIO’ CHE E’ “VILLAGGIO GLOBALE”, GIRA GRAZIE A CIO’ CHE VIENE MESSO NEI SERBATOI DEGLI AEREI, DEI CAMION, DELLE NAVI. TUTTO IL CONSUMISMO SI BASA IN DEFINITIVA SUL “CONSUMO” DI UN SOLO BENE… IL PETROLIO!

    Un solo “BENE”, il petrolio. Un bene, non un prodotto. Un bene che troviamo bello e pronto prodotto dalla natura in milioni di anni. Un bene che deriva dalla trasformazione in petrolio dell’enorme sur plus di anidride carbonica che c’era durante la preistoria. A quei tempi si che c’era “L’EFFETTO SERRA”. Tutto quel carbonio è finito sotto terra e grazie a ciò l’aria ora è un “pò” più respirabile. Tutta quella anidride carbonica è diventata petrolio, un prodotto tutto sommato pulito! Ed ora noi lo bruciamo in massa e lo riconvertiamo in anidride carbonica! Questo si che è evolversi…

    Ma torniamo a noi:
    E’ inutile discutere e cercare fonti di energia alternative al petrolio… non esistono!!!

    Non esiste al mondo un’altra fonte di energia gratis e pronta all’uso in grado di far girare “TUTTI I MOTORI, TUTTI GLI AEREI, TUTTE LE FABBRICHE, TUTTE LE NAVI DEL MONDO! Non esiste un’altra FONTE ENERGETICA che possa sostituirsi al petrolio per la “PRODUZIONE ODIERNA DI MATERIE PLASTICHE A LIVELLO MONDIALE!

    Il petrolio stà finendo e con lui finisce un’epoca… Finisce l’epoca del consumismo sfrenato, dello spreco generalizzato, del viaggiare a sbafo, del tutto subito, del just in time!

    SIAMO ALLE SOGLIE DI UN NUOVO MEDIO EVO, che come il precedente, non verrà del tutto inutilmente ed indesiderato.
    Nuovo Medio Evo, ti attendo impaziente!
    BASTA CEMENTO! BASTA AUTOMOBILI E CAMION! BASTA CORRERE DI QUA E DI LA’ ISTERICAMENTE!

    Domanda: visto che il petrolio stà finendo, perchè l’umanità continua in questo moto perpetuo autolesionista?
    Perchè i “grandi” del mondo non fanno nulla in merito per cambiare per tempo e senza traumi le cose e le abitudini?
    Perchè tutti noi continuiamo a proseguire in questa caduta libera?

    La causa di ciò non va ricercata qui da noi, nella piccola, povera ed ininfluente Italia, ma nelle patrie delle multinazionali del petrolio.

    Ci sono persone che si arricchiscono bruciando il petrolio. Ribadisco: “persone”, non entità semi illuminate e toccate dallo spirito santo, ma “persone” come tu e io… “persone” nate “bene” o diventate potenti grazie ad abissi insondabili di avidità! Queste “persone” solitamene sono molto ignoranti ed egoiste… miopi come talpe! Queste “persone elette”, di noi esseri umani se ne fanno un baffo! Noi siamo la massa ignorante e pecorona e loro devono pensare a noi, devono manipolarci, darci la pappa e non farci arrabbiare, devono lasciarci dormire sonni tranquilli! Questi “padroni” di multinazionali del petrolio, di multinazionali delle armi, di multinazionali dell’alimentazione, di multinazionali della salute, ci stanno facedo bruciare fino all’ultima goccia del prezioso petrolio, e quando sarà finito… si vedrà! Loro e le loro famiglie sono talmente ricche e potenti che non vengono minimamente toccate dal problema. Loro non toccano nulla che tocchi i paria, noi esseri umani.

    Ebbene si sbagliano e la storia ne sarà testimone.

    Signori, se siete arrivati fino a qui complimenti e grazie per la pazienza… un piccolo ultimo consiglio: se avete un pò di risparmi, investiteli in terra agricola… almeno quella vi sfamerà sul serio!

    Un salutone a tutti ed un enorme grazie a Beppe Grillo che dà voce al buon senso di tutti noi!

  701. Stefania Ging

    Inneschiamo le energie pulite!
    Forse quest’idea è già uscita nel blog, non ricordo. Comunque perché non chiediamo tutti insieme per esempio a Banca Etica (o a chi preferite) di attivare – come in Germania – prestiti agevolati per l’installazione di impianti fotovoltaici? Il prestito si potrebbe restituire negli anni con la vendita all’Enel dell’energia elettrica prodotta in eccesso, e chi contrae il prestito non dovrebbe mai sborsare un euro! Questo meccanismo credo sia già attivo in Germania, ditemi se sbaglio.
    Pensiamoci, non aspettiamo ancora.
    Ciao a tutti
    Stefania Ging

  702. Gabriele Bandini

    Sono solo un soggetto con una certa attitudine tecnica, probabilmente + inuitivo che intelligente infatti questa e’ la mia domanda: l’energia, in qualunque forma, non va solo prodotta e consumata ma anche “trasportata”, relativamente all’energia elettrica, perche’ non pensare a un sistema di produzione, distribuzione e consumo micro-distribuito per le utenze domestiche?
    Non sono in grado di avere un’opinione fondata sul nucleare ma resto perplesso di fronte a qualsiasi soluzione “centralizzante”, per le piccole utenze (i classici 3Kwh domestici) temo che si perda troppa energia nella distribuzione, con un sistema inefficace e vulnerabile quando si potrebbero avere fin da subito celle fotovoltaiche su tutti i tetti, applicando sostanzialmente lo stesso concetto della rete informatica, ereditandone tutti i vantaggi (TCP/IP docet).

  703. fredi ricchioni

    ciao beppe! complimenti per il blog! anche se avevi detto no ai pc ed internet! o sbaglio? comunque l ‘energia col tempo è destinata a cambiare: ce lo insegna la storia! dall’ uomo, al cavallo, al vapore, alla elettricità! dove arriveremo mah non si sà! forse studiando il presente si capirà il futuro! energia eolica? energia nucleare fredda? l’idrogeno? se conviene si farà! il problema non è mi pare solo il tipo di energia! ma l’uso e chi ne fa uso! pochi o molti? forse sarebbe bene fare come internet! una bella rete di distribuzione che va da molti verso molti e non da uno o (pochi) verso molti! ma mi chiedo quando avverà tutto ciò? sarò ancora vivo?
    mah speriamo bene! grazie di questo spazio! fredi

  704. Gaetano Piazza

    Parte il protocollo di Kioto, e in Sicilia si blocca l’eolico!!!!!

    Ciao Beppe, sono Gaetano Piazza, scrivo dalla provincia di Siracusa e vorrei
    sottoporTi questa notizia da Adnkronos

    http://www.adnkronos.com/IGNDispacci/20050215/ADN20050215191048.htm
    e
    da Virgilio Notizie http://economia.virgilio.it/news/foglia.html?t=2
    &id=2&codNotizia=11597262

    In pratica una delegazione di ecologisti (varie associazioni) capeggiata da Carlo Ripa di
    Meana, ha incontrato l’Assessore Regionale all’Ambiente della Sicilia
    Cascio, e si sono trovati concordi nella necessità di fermare il pericoloso aumento di centrali eoliche nell’Isola.

    La motivazione è che le pale eoliche sono brutte… mentre desumo che le
    centrali tradizionali, anche se inquinanti, sono più belle….

    Credo che alla luce del buon senso, del protocollo di Kioto e
    dell’intelligenza dell’uomo della strada, ci sia qualcosa che non và…

    Non pare tra l’altro che si parli di alternative proposte dagli ambientalisti (?).
    Sarei lieto di leggere un Tuo commento.

    Io ho dovuto riavviare il mio unico neurone rimasto attivo per ben 3 volte…. prima di riprendermi 🙁

    Ah, sembra che le pale eoliche oltre a deturpare pesantemente l’ambiente, taglino la testa agli uccellini di passaggio con crudele precisione….

    Un altro titolo alla mia piccola notizia poteva essere… Don CASCIO-tte e Sancho Ripa-nza contro i mulini a vento….

    CIAO, ci vediamo a Catania

  705. Alessio Gambato

    E’ bello parlare di energia ed è giusto coinvolgere le gente in questo dibattito, perchè riguarda la salute di tutti noi ed il futuro di questo pianeta. Ma serabbe davvero ingenuo pensare di affidare all’opinione pubblica il futuro in questo campo… non fosse altro perchè c’è necessità di un approccio organico e sistemico al problema energetico e perchè, per intenderci, è ridicolo preoccuparsi di risparmiare sul gas di casa in modo estemporaneo quando poi più dell’80% dei gas serra sono emessi dalla grande industria, dalle centrali termiche e dai termivalorizzatori. Noi italiani abbiamo scelto di dire no al nucleare, con un referendum bulgaro fatto dopo Cernobil… ma probabilmente anche oggi prevarrebbe il no, dunque escudiamo questa soluzione, anche se poi i francesi e gli sloveni piazzano i loro giocattoli nucleari a poche decine di km dalle nostre città!!! Sarebbe il caso di adottare una politica comunitaria sul tema energia, anzi planetaria…. invece siamo ancora a sti livelli. Chi invoca il solare poi, illudendosi che sia La soluzione è davvero da ricovero… si tratta di palliativi, ammirevoli palliativi, ma il discorso è piu grande di noi e dobbiamo capire che certe decisioni si prendono a certi livelli e andrebbero delegate a tecnici e non a politici… sensibilizzare l’opinione pubblica sul fatto che risparmio energetico significa salvaguardia della sulute e dell’ambiente, questa è la strada, fino a che chi sta nelle stanze dei bottoni non venga travolto da questa marea e si decida a mettere in condizione chi ne ha le competenze (ingegneri, tecnici, etc..) di approntare un piano energetico sostenibile a livello nazionale. Una chosa sui rifiuti: tanta proteste contro i termovalorizzatori… oggi come oggi inquinano molto mano che in passato, sono una fonte inesauribile di energia a basso costo e risolvono il problema della discariche stracolme… lasciate fare…

  706. Domenico Barranca

    Concordo pienamente con quanto detto da Manuela Barbieri. E aggiungo che essendo noi i principali consumatori di energia, dobbiamo invece creare la “domanda” di un mondo meno inquinato. E questo si può avere soltanto cambiando le nostre piccole abitudini che se prese singolarmente sono innocue, ma se sommate tutte, ebbene, cambiano in peggio il clima del pianeta terra che è anche casa nostra! Dieci anni fa non c’erano tanti prodotti dell’agricoltura biologica come oggi. Ma la domanda dei cittadini, di prodotti biologici, negli anni è aumentata e di conseguenza è aumentata anche l’offerta. Tanti anni fa non c’erano molti alimenti senza conservanti, ma anche in questo caso aumentando la domanda dei cittadini è aumentata anche l’offerta! Oltre ai modi suggeriti da Manuela Barbieri, ce ne sono tanti altri che ciascuno di noi, se veramente interessato, potrà mettere in atto per consumare meno e quindi inquinare meno. Comunque nel sito del wwf (www.wwf.it) ci sono i cosidetti ecoconsigli che basta leggerli per farci capire come a volte senza accorgersene, si inquina in maniera forsennata. Suggerisco anche la pagina http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm per capire su cosa dobbiamo agire per un mondo non inquinato.
    I soliti qualunquisti e apatici che non fanno altro che lamentarsi senza darsi una mossa, hanno ben poco da recriminare perché se non agiscono significa che hanno barattato la loro dignità e coscienza con chi detiene il potere economico e politico per un “mondo migliore” che esiste solo nella pubblicità e nella testa di chi ci crede a questa pubblicità!
    E’ ovvio che per cambiare abitudini ci vorrà del tempo (mica tanto poi), però se una persona si rende conto che qui c’è in gioco la nostra stessa esistenza, allora non sarà un sacrificio cambiare queste abitudini.
    Se creiamo questa “domanda” di un mondo migliore, sono sicuro che sia i politci che le multinazionali avranno grosse difficoltà a fare i loro comodi per mantenere il loro potere. Svegliamoci e usiamo al meglio i due poteri che ciascun cittadino ha: quello del voto e quello di scegliere un prodotto migliore rispetto a un altro scadente!
    Saluti

  707. Manuela Barbieri

    Scusate, volevo aggiungere un pensiero al mio precedente messaggio:
    mi sembra orribile che Enel incentivi il nucleare, una scelta retrograda deprecabile dai più.

    Però questa scelta è dettata dal loro interesse ad aumentare l’energia elettrica disponibile in Italia.
    Questo perchè la domanda di energia elettrica in Italia è aumentata. Ed ha causato il famoso black out lo scorso anno.

    E se noi finalmente iniziassimo REALMENTE a limitare i consumi?
    Perchè ci si lamenta sempre dell’inquinamento e di come stanno andando le cose, se poi sono pochi quelli che rinunciano all’aria condizionata e alla lavastoviglie?

    Enel è un’azienda, quindi guarda al profitto.
    Certo potrebbe farlo percorrendo sentieri più verdi, ma iniziamo noi a prestare attenzione a quante lampadine teniamo accese contemporaneamente in casa, ad evitare di tenere il televisore acceso senza prestarvi attenzione, a non tenere il riscaldamento in casa come se dovessimo fare la sauna (magari anche quando non siamo in casa…). Lavare due piatti a mano è così fuori moda o faticoso?

    Attiviamoci per primi, ognuno di noi può fare tanto, nel suo piccolo.
    Questa cosa è tanto ripetuta, ma tanti ancora non la recepiscono.
    Quelli per esempio parcheggiati al lato della strada, parlando al telefonino o attendendo qualcuno, perchè non spengono il motore? Per l’aria condizionata? E se escono e si mettono all’ombra di un albero o di un muro? Difficilmente in Italia si raggiungono i 48°C da non poter resistere….
    Pensiamoci, la prossima volta che siamo fermi al passaggio a livello e non possiamo aprire il finestrino perchè siamo immersi in una nube di combustione inutile…

    Energia elettrica, benzina o gasolio, acqua: tante volte sprecati inutilmente.
    Prestiamo innanzitutto attenzione ai nostri gesti quotidiani. Non sono scontati, possiamo migliorarci e tanto.

    Grazie. Manuela

  708. Manuela Barbieri

    Stamattina hanno detto alla radio che Enel importerà energia elettrica derivata dal nucleare prodotto in Slovenia. Ma non è ancora tempo, secondo loro, di sviluppare l’energia solare in Italia? Fortuna che siamo tra i paesi con più sole in tutta Europa…

  709. Luca Zaggia

    A Matteo Bosi e agli altri pazzi che scrivono su questo blog.
    Le lampadine a led da installare al posto delle lampadine tradizionali esistono già e sono in vendita all’estero. Date uno sguardo a questo sito:
    http://www.ledtronics.com
    Però come vi renderete conto costano una follia.
    Ho trovato in un noto negozio di elettronica le lampade dicroiche a led (consumo 1W) da sostituire alle corrispondenti alogene nei faretti. Costano 20 euro l’una!!
    Se tentate di comprare i led in un negozio di elettronica italiano per costruirvele pagherete i led da 1 a 2 euro ciascuno e ancora il gioco non vale la “candela”.
    Io ho comprato da un tizio di Hong Kong dei led superluminosi a un ottimo prezzo e mi sono costruito un kit di retrofit per i lampioncini del giardino. Eccone uno in funzione (inaugurato la sera del “M’ilumino di meno”):
    http://www.geocities.com/lucazaggia/Lampioncino.jpg
    vanno ch è una meraviglia ma alla fine non si risparmia molto sull’acquisto (anche se si risparmia comunque sull’energia). Le vecchie lampade a basso consumo le ho messe in pensione.
    Nell’altra immagine i miei collettori solari autocostruiti (ieri 16 Febbraio mi hanno dato 200 litri di acqua a 40 gradi):
    http://www.geocities.com/lucazaggia/Pannelli.jpg
    Saluti Luca

  710. gianpaolo berta

    ciao b. grillo
    intanto ti passo apprezzamenti per l’entità che di te si impossessò quando sfondasti le acque e naufragasti in codesto emisfero.
    Sei un grande, scomodo, simpatico ricciolino.

    In realtà vorrei sapere se con i pannelli fotovolt. (girasole) che hai installato riesci effettivamente a produrre energia, insomma se conviene; io voglio crederci ma sentire un esperienza diretta è gran cosa e poi è affidabile il sistema GIRASOLE, non da problemi?

    Se trovi un attimo……..

    grazie e saluti

  711. Oliviero Ossani

    Bravo Robbin Von Gole mi piace quello che hai scritto. Approvo anche io l’isola felice dove testare ed applicare tutte queste nuove tecnologie … ma la mia domanda è come facciamo aspettiamo un riccone che legga i nostri messaggi e che decida di mettere a disposizione le sue ricchezze per realizzare tutto questo ? L e ricchezze di questo riccone sono i nostri soldini quelli che tutti noi teniamo accuratamente nei conti corrente e cerchiamo di risparmiare per arrivare alla fine del mese. Sai io credo che in un momento di restrizione economica come adesso sono aumentate le medie dei depositi bancari!!! è su queste basi le banche elargiscono denaro a chi di danni ne ha già fatti e continuerà a farne.
    Bella idea quella del campionato di formula 1. Secondo me a Ecclestone non piace, guadagnerebbe troppo poco
    ciao

  712. Livio Zerbini

    Le energie alternative sono una grande cosa,
    pannelli fotovoltaici e motore a idrogeno rimpiazzerebbero una bella porzione del petrolio che consumiamo oggi. La mqaniera migliore per stipare grandi quantità di idrogeno (che io sappia, correggetemi se sbaglio) è l’elettrolisi, la scissione dell’ossigeno e l’idrogeno dall’acqua per mezzo dell’elettricità. Il Futuro è quindi il Sole e l’Acqua.
    Ora io mi chiedo…continuamo ad usare il petrolio con tutte le conseguenze che ciò comporta, perchè ovviamente il petrolio si può privatizzare…il sole è impossibile privatizzarlo (o forse ne sarebbero in grado, mah…)…
    Che la prossima grande guerra non scoppi per il petrolio ma per l’acqua?

    ORRORE.

  713. Oliviero Ossani

    Grazie Domenico Barranca (la prossima volta ti chiamerò solo per nome) ma dimmi allora che serve solo lamentarci? chiediamo a Grillo se lui offre un personaggio disposto a seguire un qualsiasi progetto, in modo che noi con le nostre attività oppure solo con il nostro impegno ed il nostro denaro possiamo dare una alternativa al mercato. Io tutte le mattine quando faccio gasolio mi sento stupido ma non ho alternative … E magari ho investito i mie rispoarmi in un comunissimo fondo comune che a sua volta investe indirettamente in una qualche compagni petrolifera che fa di tutto per farmi aumentare il mio fabbisogno. Non ne posso più siamo in tanti a pensarla così non è giusto che rimaniamo con le mani in mano.
    Faccio un’altra promessa ” nei prossimi 6 mesi tolgo tutti gli investimenti anche di poco conto ” e tengo questo denaro a disposizione per una qualsiasi idea.
    Sabato scorso eravamo 4500 a Ravenna Beppe lo sa e credo tutti, quando sono usciti si sono sentiti un po stupidi come me; Allora ????? quando è ritonato il lunedì tutto normale ????? No porca miseria…. non dobbiamo continuare ad accettare sperando che salti fuori qualcuno prima o poi.
    Grazie comunque Domenico della tua risposta
    ciao

  714. Matteo Torreggiani

    Caro Beppe, tu che sei un comico, sapresti dirmi come potremmo fare noi cittadini a fare casino per l’aumento del diesel? Dato che l’aumento del 30% e più in poco tempo è del tutto spropositato rispetto al costo di produzione che è aumentato solo del 5. Porca vacca!!

  715. Robbin Von Gole

    L’energia è la civiltà. Lasciarla in mano ai piromani/petrolieri è criminale. Perché aspettare che finisca il petrolio?
    L’età della pietra non è mica finita per mancanza di pietre.

    Mi pare proprio bendetto, benedetto Beppe e mi consento di esporre il mio parere in riferirmento alla risposta di CUMA del 14.02.05 08:56 e più precisamanete
    all’ affermazione ” E’ prevista un alternativa ? L’idrogeno ? No perchè un vettore di energia e per ricavarlo serve il petrolio,
    il carbone o l’energia elettrica, quindi si inquina all’inizio. …Un buon paio di scarpe e una bicicletta”

    Caro Cuma, il sole a quanto pare ha fornito allo spazio che lo circonda energia gratuita per 5 milliardi di anni e pare sia intenzionato a continuare a
    farlo per uno spazio di tempo altrettanto lungo prima di passare dalla combustione di idrogeno a quella di elio per poi spegnersi. Probabilmente, molto prima
    che ciò accadrà, la terra sarà tornata ad essere un piccolo granello di roccia nel immensità dello spazio. Il trionfale progresso dell’ economia di sistema
    capitalistico avrà senz altro generato richezze di proporzioni astronomiche nel fratempo, ma a poco ci servira se blocciamo il progresso scientifico
    in favore della speculazione economica. In pratica creaiamo le basi non solo per tornare all eta della pietra, ma a tempi ben più remoti. Forse il senso della
    nostra presenza su questo sassolino che gira intorno al sole è quello di vivere, il miglior sistema di viviere come hanno dimostrato gli ultimi 500.000 anni e quello
    di accoppiarsi, tramandare le proprie conoscenze e levare il disturbo per poi lasciar fare ai successori la stessa cosa. Ciò ha portato ad un
    accellerazione spaventosa in tutti gli ambiti della nostra esistenza, almeno se paragonata alla relativa stabilita di quasi tutte le altre speci, come ad esempio
    che so io, il leone o il coccodrillo.
    Si pensi che solo 50.000 anni fa eravamo noi a dover temere loro, ora sono loro a dipendere dalla nostra benevolenza ed intelligenza, sperando che quest ultima
    sia presente in quantità sufficente… Tutto questo quando apparentemente eravamo quasi sull’ orlo dell’ estinzione prima di iniziare il nostro cammino.
    Nel giro di 5.000 anni siamo riusciti ad appropriarci il sapere per privare la maggior parte delle speci viventi di 5 milliardi di anni di possibile futura evoluzione
    nel giro di poche ore e di bloccare la nostra stessa in favore di richezze obsolete per coloro che lasciamo ci comandino.
    Dopo tutto è evidente che in un modo o nell altro se vogliamo che tutto lo sconvogimento che abbiomo creato da quando ci siamo eretti sia servito a qualcosa dobbiamo
    preparci a seminare. Per essere più chairi per quanto possa sembrare utopico dobbimao preparaci a creare delle piccole copie del pianeta che ci ospita che
    consentano ad una nostra rappresentaza di viaggiare a tempo indeterminato e contiuare ad evolversi su di esse sperando che eventualmente cadino su del terreno fertile.
    Un sistema che su questo pianeta ha funzionato e funziona ancora discretamente. Mi pare evidente che a risolvere il problema non sarà ne un JTD common rail con
    filtro FPA, tantomeno un buon paio di scarpe e una bicicletta.

    Dopo questa premessa è evidente che il business sta proprio nella prossima scarsità del petrolio e del conseguente impennamento del prezzo, è ovvio che si tenti dunque
    di conservare un sistema tecnologico, pur superato per sfruttarlo economicamente a pieno un ultima volta, anche se ad alcuni può non sebrare una cosa molto sensata.
    Di energia gratuita il sole ne fornisce più che in sufficenza tramite luce e conseguenti fenomeni atmosferici e marini, inoltre crea il campo magnetico terrestre e forse ci
    sono altri fenomeni dei quali ancora non siamo ancora a conoscenza. Poi c’è la Luna che causa le maree, mantiene la crosta terrestre in movimento… Basta applicare la
    tecnologia a disposizione in modo ecologicamente responsabile per immagazinare piccole parti di questa sovrabbondanza energetica in un vettore meno problematico del
    petrolio. Li il favore c’el’aveva già fatto qualcun altro e c’è servito a non poco, ma pare sia arrivato il momento dello svezzamento.

    Sicuramente il petrolio non è l’ unico dono offertoci sul quale alcuni ritengono di possedere dei diritti patrimoniali. Ma il prezzo di questi doni non mi pare
    venga calcolato in modo ragionevole, le scorie radioattive ad esempio dov’ è che affiorano nella bolletta della corrente importata dalla Francia?

    Per dare una spinta allo sviluppo di sistemi basati su cicli energetici da fonti rinnovabili forse bisognerebbe partire da una piccola isola e bandirvi ogni altra
    forma di sfruttamento energetico,magari anche un isola di valore turistico in modo da avere un contatto col pubblico. Poi una volta che la gente comune ci si sarà
    abituata, avrà perso parte della vulnerabiltà alla propaganda dei “piromani/petrolieri” ed una volta che che si sarà trovato un sistema affidabile si potrebbe iniziare ad
    esportarlo ed applicarlo a delle realtà via via maggiori. Sempre sperando non si creino tante piccole isole del dottor Moreau.

    Una altra cosa a parer mio allo stesso tempo fattibilissima ed utopica sarebbe ad esempio un campionato formula uno con motori ad idrogeno o meglio ancora cellule combustibili
    magari con un regolamento che consenta di usare solo idrogeno ricavato durante i finesettimana del granpremio in una struttura trasportabile da pannelli solari o cose simili nel arco di una stagione.
    Spero qualcuno si sia almeno divertito leggendo, Saluti

  716. Domenico Barranca

    Per Oliviero Ossani approvo l’idea, ma fino a quando saremo in pochi e non si passa ai fatti (c/c e gruppo tecnico disposto a iniziare questa avventura e altro) allora rimarranno solo sogni. Mi sembra di avere capito, leggendo in vari articoli, che i tecnici li conosca Beppe Grillo. Quindi se ci sarà una simile iniziativa, allora, caccio i soldi.
    Saluti

  717. Domenico Barranca

    Per carlo e il suo post del 16.02.05 15:42.
    Io vivo a Pisa mentre quel signore lavora a Cremona. Se tu mi paghi le spese di viaggio di quel signore, allora io mi limito a pagare i pannelli e l’installazione. Ci stai? Ma hai guardato il sito di quel signore a cui ci si accede semplicemente facendo click sul suo nome????
    Saluti

  718. Oliviero Ossani

    Carissimi signori
    ho letto quasi tutte le vostre risposte e per ognuna di queste sono disposto a farmi socio con tutti. SE ci facciamo noi promotori delle nostre idee non rimangono sogni.
    E’ Inutile dire la gente non vede non sente non parla, è normale qui siamo tutti d’accordo ma quando c’è da fidarsi di qualcuno cade tutto. I furbi (chi ci governa per intenderci) ha la sfacciattaggine di chiedere e noi diamo… ecco il meccanismo come funziona.
    Sono un lavoratore indipendente e questo è un momento difficile ….. ma sono disposto ad offrire il mio lavoro ed il mio denaro per far partire un’idea.
    Caro Grillo ti ho visto a Ravenna sei un grande, ti prego fai da garante istituisi un conto corrente io metto 1000 euro e ne metterò altri per fermare questo scempio.
    con affetto
    oliviero

  719. Oliviero Ossani

    risposta a Domenico Barranca
    io sono disponibile ad investire con te qualche soldino per realizzare un po i nostri di sogni e non solo quelli delle lobbi
    335 5351054

  720. Domenico Barranca

    Qualcuno invece sa di un qualche rivenditore di pannelli solari nella zona di Pisa? Dato che la regione toscana sembra che finanzi il 62% della spesa, io ne vorrei approfittare. Ho cercato sulle pagine gialle ma sembra che sia più facile trovare dell’acqua nel sahara…
    Saluti

  721. Simone Bazzani

    Ciao Beppe. son disperato, ho una ditta di impianti elettrici e mi sono specializzato in pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica ma purtroppo la gente non ci sente e non sono mai riuscito a installarne uno…dammi una mano tu…. vieni in piazza con me a fare casino???ciao mito

  722. Mirko Paglia

    Ciao Beppe,
    è un immenso piacere scriverti!… la speranza però è quella che tu legga il mio messaggio!
    Sono uno studente in ingegneria edile che vorrebbe fare una tesi sulla casa autonoma (energeticamente), una casa ingrado di “pensare” autogestirsi ma risparmiando energia attraverso l’utilizzo di sistemi integrati. Poi ci sarebbe il vantaggio di poterla costruire realmente(grazie all’impresa edile di mio padre). So già di un architetto (Markus Friedli) che si è autocostruito, nella zona della svizzera tedesca, un impiato d’idrolisi per l’estrazione dall’acqua di idrogeno che viene utilizzato per uso rifornimenti del suo furgone e se non sbaglio lo utilizza anche come “gas da cucina” (1995), … Saresti così gentile da aiutarmi? Dimostrare con una tesi di Laurea la possibilità di realizzare un progetto di “domotica” gestita da fonti energetiche quali l’idrogeno, è un passo verso il futuro!(Diavolo la NASA utilizza l’idrogeno da anni! per non parlare di pannelli fotovoltaici che producono 3Kw in 4cmq!!!).
    Aspetto tue notizie

  723. matteo bosi

    Caro Beppe Grillo, anni fa nei miei studi del dottorato di fisica mi sono occupato dei nuovi materiali (nitruro di gallio – GaN – e nitruro di indio gallio – InGaN) con i quali si realizzano i LED blu e bianchi (che ormai stanno invadendo telefonini e portatili).
    insomma, si ottiene “luce fredda” ormai analoga a quella delle lampade a filamento tradizionale.

    ebbene, in un futuro molto potranno essere utilizzati al posto delle comuni lampadine ad incadescenza per illuminare le nostre case.

    i vantaggi? consumano MOLTO meno, non scaldano (quindi non sprecano energia per scaldare invece che per illuminare), durano 100 volte di più, li cambi ogni 15 anni e non ogni mese perchè il filamento della lampada si è rotto…
    certo, sono ancora un po cari perchè la tecnologia è recente…

    all’estero stanno già sostituendo le lampade dei semafori con queste lampade a LED, ottenendo un notevole risparmio energetico, e stanno già proponendo di usarli anche come fari delle automobili (google può aiutare a trovare qualche informazione in più, ad esempio cercando “LED traffic light” “white LED”, “GaN LED”, etc..

    salutoni,
    matteo bosi

  724. Moira Luraschi

    Caro sig. Grillo e cari visitatori del blog,
    avete telefonato al numero verde ENEL per informarvi sulle nuove tariffe agevolate? Nobile proprosito quello di farci risparmiare con queste nuove tariffe, specie di questi tempi… ma in verità le nuove tariffe possono essere effettuate solo se si supera un certo tetto di KW mensili. Il mio problema nasce puramente da una questione di principio: perchè chi consuma poco non viene premiato e invece chi consuma molto non viene penalizzato? Le logiche delle nuove tariffe agiscono secondo il principio inverso.
    L’unico modo per risparmiare e inquinare di meno è davvero consumare il meno possibile.

  725. Alessandro Giannini

    invito tutti ad aderire a m’illuminodimeno (risparmio energetico nel giorno di domani) pensata dalla trasmissione caterpillar (radio2) per dimostrare al mondo politico che risparmio energetico è possibile…

  726. Vincenzo Rossi

    Un cortese saluto a te Beppe e a voi lettori.

    Sembra che la Eolo Italia (auto aria compressa) abbia fatto una brutta fine. Speriamo che qualche giornalista (della presentazione se ne occupo’ anche il quotidiano La Repubblica) ci dica come sia andata a finire.

  727. Silavano Trolese

    Ciao Beppe,
    ancora complimenti per lo spettacolo di Bolzano
    una domanda:
    non si potrebbe utilizzare il denaro destinato al sussidio “dell’indispensabile” decoder digitale ( il governo ha stanziato ben 105 milioni di euro) per l’acquisto e l’installazione, da parte di ogni condominio, di un pannello solare?
    A chi si potrebbe fare questa proposta?
    grazie
    Silvano

  728. Domenico Barranca

    Ho letto l’intervista al ministro dell’ambiente apparsa oggi su repubblica.it. Sembra che vogliono intraprendere la strada di far comprare ancora nuove auto inquinanti, facendo pagare meno l’iva e, sentite l’assurdità, spostare le centraline che rilevano i livelli delle sostanze inquinanti, in un qualche posto che misuri valori inferiori. E qui c’è da incazzarsi assai. Ma dico, perchè non smettiamo di comprare auto che inquinano, facciamo per almeno dieci anni, anche se ci sono incentivi del piffero? così voglio proprio vedere se le case automobilistiche invece di fallire non incominciano a produrre in serie auto NON INQUINANTI (a idrogeno, aria compressa, acqua,…). Inoltre perchè non ci mettiamo tutti insieme, coinvolgendo i tecnici che hanno inventato i prototipi di auto non inquinanti e mettiamo qualche soldino noi per creare una prima fabbrica e produrre in serie queste auto non inquinanti???? Ma cazzarola siamo così in tanti a lamentarci che di sicuro i soldi si possono trovare. E credo che Beppe Grillo sia una ottima garanzia per convincere la gente a imbarcarsi in questa cosa. Finora la gente, giustamente, si è lamentata. Ma allora passiamo dalle chiacchere ai fatti. Dobbiamo creare la “domanda” di auto non inquinanti e dato che le case automobilistiche ci vogliono far credere che sono necessari ancora diversi anni prima di avere un auto che non inquina, allora perchè non agiamo semplicemente non comprando più le auto che vogliono LORO e non noi? perchè dobbiamo farci prendere per i fondelli per l’ennesima volta quando si sa che hanno insabbiato le invenzioni di auto non inquinanti? possibile che dobbiamo sempre farci prendere per i fondelli dai politici con i loro proclami basati su delle “preoccupazioni” inesistenti per fare favori a chi possiede aziende che anche attraverso la pubblicità ci rincoglioniscono dicendoci che si starebbe meglio se si comprano i loro prodotti????? ma possibile che si baratta la nostra dignità e coscienza per un “mondo migliore” che esiste solo ed esclusivamente nella pubblicità e nella testa di chi ci crede???
    Saluti

  729. Nicolò Delugan

    Io non sono un tecnico (sono un ex poligrafico) però ho girato un po’ l’Europa e una cosa che mi ha colpito è la seguente.
    In Austria (un paese che rispetta l’ambiente più di noi e dove l’energia non manca di certo) da qualche anno sta sviluppando l’installazione di impianti eolici. Nella zona di Vienna (sia per chi viene da Salisburgo che andando verso il confine con l’Ungheria) stanno sorgendo come i funghi tali impianti che funzionano anche con un “pelo d’aria”.
    Vedendo questo io mi domando perché in Italia questi casi sono molto limitati (li ho visti in Sicilia qualcuno nella zona di Siracusa) pur essendovi delle zone molto adatte all’installazione di questi “mulini a vento” perché non hanno né impatto ambientale da deturpare e sono molto ventilate. Un esempio: la zona lungo l’autostrada fra Frosinone e Napoli specificatamente fra S. Vittore e Caianello (una zona denominata dalla gente locale: “fabbrica del vento”) zona dove non crescono nemmeno le piante da quanto vento c’è e che potrebbe produrre l’energia per tutto il Lazio e la Campania penso.
    Qui in Alto Adige la Laitner (produttrice di impianti di risalita) sta sperimentando un nuovo tipo di “mulino” nella zona vicino a Merano che ha bisogno di pochissima manutenzione e produce da solo l’energia per circa 300 famiglie.
    Cosa ne pensi?
    Ciao da un trentino (Predazzo – val di Fiemme) di 58 anni che è circondato da dighe che ricorda i bei tempi degli anni 65-69 in quel di Genova (per lavoro e che ricorda ancora la fontana di piazza Martinez dove l’acqua non era certo minerale.
    Nicolò

  730. davide rosa

    ti risulta che la ditta eolo italia di Frosinone produce una macchina che consuma aria compressa con carica elettrica? La produzione è iniziata?

  731. davide marchiani

    Mi e’ giunto all’orecchio di alcuni “tuboni” di cemento di 800 metri di altezza che gli australiani stanno costruendo per produrre corrente elettrica. Telefona a Jacopo Fo e parlatevi. Sembra interessante. A padova non ne hai parlato. Con 40 “tuboni”, e qualche “tornado” che li circonda si produce corrente elettrica per tutti…. ma poi, che ne facciamo di tutta questa corrente?

  732. Claudio Maselli

    Caro Beppe, sono un tuo ammiratore da sempre. Oggi mi è capitato di leggere sul sito http://www.mednat.org/new_scienza/carburante_acquabrucia.htm

    (basta fare una ricerca con la frase “carburatore ad acqua che brucia”)

    tradotto dal sito http://www.keelynet.com/energy/waterfuel.htm

    un articolone tecnico su un progetto di una macchina ad acqua.

    Io ricordo bene che in un tuo spettacolo denunciasti l’esistenza di progetti di motore “ad acqua” prontamente affossati dall’industria.
    Credi che quanto ti segnalo sia la stessa cosa ? é una fandonia ?
    Pensa che l’articolo, completo di dati tecnici e disegni, termina con questa frase:
    BREVETTO #285714: Tutti i diritti per l’uso e la duplicazione di questi piani vengono con !a pre­sente riservati al Popolo e ai suoi sforzi per guari­re e ripristinare l’ambiente. Abbiate l’ardire di esprimere la vostra unicità e i vostri ideali ambientalisti. Questa tecnologia è un esercizio di autodeterminazione responsabile.

    (Fonte: The Freedom Reclama tion Project, via KeelyNet, 9 gennaio 2002, http://www.keely­net.com/energy/waterfuel.htm

    Ti sarei grato di una cortese risposta.

    Speriamo che passi questo triste periodo, e con un nuovo Governo, ti si possa rivedere in TV. Auguri !

    Cordiali saluti. Claudio

    P.s.: se non è una cosa già risaputa dimmelo, farò in modo di divulgarla con ogni mezzo.

  733. elena scaratti

    … mi pare una osservazione interessante signor Grillo! Ha il mio pieno accordo.
    Ma il problema resta … la gente non si schioda e si fa solo un gran parlare senza agire!
    Io ci provo, cosa succederà glielo racconterò alla fine del tour dei BMS sulla sostenibilità edilizia… dimenticavo… la cosa buffa… esiste una direttiva cee la 2002/91 certificazione energetica degli edifici… dovrà essere recepita nel 2006… crede che qualcuno sappia qualcosa… pochi, molto molto pochi!
    auguri italia!

  734. Domenico Barranca

    Salve a tutti.
    Per caso Beppe Grillo conosce o è in contatto con tecnici e/o esperti in grado di costruire, almeno come prototipo, automobili non inquinanti o perlomeno che inquinano poco? Se è così, per me, comune cittadino, forse non è fantascienza pensare di riunire tutti questi esperti per creare la possibilità di una produzione in serie di automobili non inquinanti. I soldi li potremmo, almeno in parte, metterli noi comuni cittadini. E per convincere la gente, sicuramente chi meglio di Beppe Grillo può dare sicurezza che tutto questo non è un imbroglio? Io qualche soldino sono pronto a darlo…e gli altri?
    Saluti

  735. mario rossi

    La fusione fredda esiste, non inquina ed è praticamente gratuita!

    Il Prof. Giuliano Preparata dell’università di Milano, c’ha rimesso un nobel per averci creduto.

    3 link per chi ha voglia di approfondire l’argomento:

    http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=54
    http://www.informiamo.com/altreverita/fusione.htm
    http://www.disinformazione.it/fusionefredda4.htm

  736. Luca Gazzetta

    Ad un corso sull’utilizzo del LASER il docente ha riportato il seguente esempio:
    “è stato dimostrato che le linee ad alta tensione provocano 3 casi su 1000 di leucemia infantile, però i soldi necessari a spostare le linee oppure a interrarle provocherebbero dei tagli anche alla sanità con conseguenze ben peggiori che 3 casi su 1000 di leucemia infantile, a voi la scelta”.
    Siamo arrivati a questo punto? La vita va calcolata economicamente come un mediatore di melanzane?

  737. Domenico Barranca

    Salve a tutti.
    Propongo a chi gestisce il sito (non credo che sia solo Beppe Grillo) di creare una lista degli indirizzi di siti o informazioni utili a tutti e forniti da tutti, che permettano, accedendovi, di velocizzare la risoluzione di alcuni problemi personali e non, legati appunto alla tematica ‘energia’. Ovviamente queste fonti di informazioni dovranno essere prima veirificate (da chi?) e se non hanno niente a che vedere con falsità o stupidaggini, potrebbero essere messe in questa lista. Un qualcosa di simile alle f.a.q.
    Così si potrebbe evitare di perderci qualche indirizzo interessante e rendere pubbliche tutte le informazioni potenzialmente utili.
    Saluti

  738. Luca Zaggia

    A Marco Gugelmo che scriveva:

    Chiedo inoltre se qualcuno è informato sulla presenza nel mercato italiano di micro cogeneratori a metano di taglia dai 3 ai 5 kW.

    Honda ha disponibile, ma per ora solo nel mercato giapponese dove ne vende circa 5000 unità all’anno (in collaborazione con le aziende del gas locali), un cogeneratore di potenza pari ad un kW che produce corrente e scalda l’acqua. E’ adatto ad un’utenza domestica. Un vero gioiello, grande come un pinguino de longhi.

    Il problema è che in Italia non daranno mai la possibilità di scambiare corrente prodotta da cogeneratori di piccola taglia con la rete. Se non mi sbaglio questa è prevista solo per le
    utenze medio-grandi al di sopra di una certa potenza(ospedali etc.). Non si può rendere la gente completamente libera…

    Per Beppe:
    una cosa che non dici mai riguardo al fotovoltaico in Germania e al cosiddetto “conto energia” è che chi paga l’impianto non è necessariamente il proprietario che vuole “investire” (DOOVE LI TROVEREBBE LA FAMIGLIA MEDIA 20000 EURO IN PIU’?).
    Chi finanzia l’impianto in Germania è il Sole stesso. Certo, tu vai in banca e dici voglio soldi per fare un impianto solare, ottieni un mutuo a tasso agevolato e paghi l’impianto con quello che esso stesso produce. Quindi l’utente deve solo mettere a disposizione il proprio tetto, il resto lo fa il solo e dopo un tot di anni l’impianto è tuo.

    Concludo con un appello:
    quando passegiate all’aperto di sera o siete alla guida di un’auto lungo la strada, cominciate a chiedervi se tutte le luci che vedete accese servono davvero, e cominciate a fare questa domanda ai vostri amministratori. Questo è un vero spreco! Qualcuno ci restituisca la notte, e con i soldi che avanzano si potranno comprare lampade a basso consumo da distribuire ratis a tutti!!

  739. marco gugelmo

    ciao beppe e ciao a tutti coloro che sono nel blog!!
    E’ da giorni che mi pongo un quesito e non trovo soluzione. Se qualcuno riesce a risolverlo lo ringrazio.
    Il quesito è molto semplice: perchè pago sulla bolletta dell'”energia” (elettrica e gas) il costo di produzione della materia prima,gli oneri fiscali e le imposte comunali sulla materia prima e per finire pago l’IVA sulla somma degli importi precedenti??. Perchè devo pagare l’IVA (imposta) sul totale e non solo sulla materia prima????? Pago l’imposta sull’imposta. Non mi pare corretto e chiedo se qualcuno mi può delucidare sulla questione.
    Chiedo inoltre se qualcuno è informato sulla presenza nel mercato italiano di micro cogeneratori a metano di taglia dai 3 ai 5 kW.
    la mia e-mail è: maguge@libero.it

    Grazie.

  740. Domenico Barranca

    E’ ovvio che dall’oggi al domani non verrà resa disponibile una fonte di energia pulita aggratis che tra le altre cose porterebbe al fallimento di certe aziende a cui interessa non solo il profitto, ma non mi stupirei se in qualche maniera si dessero da fare per impedire la produzione in serie di tecnologia che permette di non inquinare, come i pannelli solari o celle di combustibile alimentate ad idrogeno, etc. Secondo me se ci limitassimo al risparmio possiamo fare molto nel campo dell’inquinamento. Però il risparmio dovrebbe andare di pari passo con l’uso di piccole “centrali” di energia pulita a livello di condominio o di singolo appartamento. Uno perché secondo me è, almeno per ora, l’unica strada percorribile, due perché impedirebbe eventuali blackout, non esistendo delle produzioni centralizzate, e quindi scuse per qualche politico di tirar fuori la questione nucleare o del carbone e altre bestie simili. Tra l’altro se si continua a produrre in maniera centralizzata l’energia, in caso di blackout, chi mi dice che il blackout dura 1 ora o diversi giorni mettendo in ginocchio l’intero sistema e la nostra stessa sicurezza? Mi sembra questo un motivo in più per decentralizzare la produzione di energia. Inoltre, seguendo l’idea sia di risparmiare sia di utilizzare dove possibile fonti pulite, secondo me è da appoggiare l’idea fatta da qualcuno qualche giorno fa in questa tematica (ENERGIA) di creare un conto corrente per finanziare l’uso di fonti di energia pulita per quelle popolazioni che vivono al di sotto della soglia di povertà che non sanno nemmeno cosa è un interruttore. Ciò contribuirebbe a non peggiorare la situazione climatica dell’intero pianeta alias casa nostra. L’unica persona di cui ci si possa fidare per intestare il conto corrente, almeno per me e non solo, è Beppe Grillo.
    Saluti

  741. Guido Maselli

    Caro Beppe e cari frequentatori di questo blog, vogliamo accantonare, per il momento, la ricerca di fonti energetiche alternative e concentrarci sulla questione della razionalizzazione e del risparmio di energia? Lo hai scritto anche tu Beppe, sulla prefazione di “Un futuro senza luce” di M.Pallante- Ed.Riuniti. Vogliamo o no capire che, allo stato dei fatti, focalizzare gli sforzi sull’energia alternativa è, come dice l’autore del libro, cercare in qualche modo di riempire un secchio bucato? Fonti energetiche “pulite” in assoluto non esistono, tutte hanno qualche controindicazione. Io non sono un tecnico, ma la testa cerco di usarla non solo per metterci su il cappello. E’ sbagliato, al momento, disperdersi alla ricerca di un’utopia. Non serve più energia, lo sanno tutti, almeno quelli che lo vogliono sapere. L’attuale sistema di produzione di energia presenta un rendimento ridicolo e una dispersione assurda. Ricordiamoci che i 2/3 delle fonti fossili serve per produrre energia elettrica e climatizzazioni, e 1/3 nell’autotrasporto, questo individua già una priorità. Non voglio annoiare nessuno e mi limito ad un invito ad informarvi, esistono pubblicazioni a iosa. Serve investire nel risparmio energetico, succesivamente nelle fonti alternative. Succederà? Magari! Ma ne dubito sino a quando chi decide (lo stato) è il maggior azionista di ENI e ENEL e altro. Più queste vendono e più introita in termini di dividendi e plusvalenze. Serve comunque un po’ di ottimismo (della volontà) accanto al pessimismo (della ragione).

  742. Mauro Brunetti

    Salve signor Grillo…sono uno quasi laureato in ingegneria meccanica per l’energia. Il problema dell’energia parte proprio da noi futuri ingegneri. Ciò che ci fanno scegliere d’avanti a problemi progettuali devono tenere conto in maniera smisurata del concetto economico. Se l’eolico e il solare (come molte altre fonti di energia rinnovabili) non vanno è solo perchè “non sono economicamente realizzabili”. Il famoso coefficiente di sicurezza per la progettazione di una qualsiasi cosa, se dovrebbe essere 7 è invece 5, altrimenti “non è economicamente realizzabile”. Il problema è che intorno a me vede la maggior parte dei “colleghi” eccitati dall’idea economica del progetto e non dalla sua vera efficacia. E’ come dire che ha fatto più soldi l’inventore dello schiaccianoci che non colui che ha realizzato la fusione fredda (di cui non si sa nulla). Avrei tanto altro da dirle ma spero di incontrarla a Taranto quando verrà!! Arrivederci

  743. pino nero

    Ciao,
    stasera ti ho visto a Bolzano, GRANDE!!!
    Hai detto che noi di Bolzano siamo avanti di dieci anni, ebbene anche nel costruire le case a basso consumo energetico. Invio il link
    http://www.provinz.bz.it/umweltagentur/2902/klimahaus/index_i.htm
    Cosa ne diresti di “esportare” questa cosa nel resto d’Italia?
    Come si potrebbe promuovere una legge per degli incentivi veri per l’energia pulita?
    Grazie a tutti voi del BLOG.

  744. franzoni luca

    io sono interessato ad installare sul tetto della mia futura casa i pannelli fotovoltaici! Come me, sicuramente, c’è molta altra gente interessata e mi chiedevo se non fosse possibile mettere in contatto tutte queste persone in modo tale da poter rivolgersi ad un unico eventuale fornitore/installatore in modo tale da avere un maggior peso economico e quindi spuntare uno sconto più alto! Scrivetemi lucafranzonix@tiscali.it. Ma sopratutto tu Beppe che sei paladino di tutti noi pubblicizza la mia iniziativa.
    SE UNA COSA FA MALE LA CONSUMI?
    NO!
    L’ENERGIA NUCLEARE FA MALE?
    SI!
    ALLORA VOGLIAMO PROPRIO ESSERE MASOCHISTI!
    MEDITATE GENTE…. MEDITATE!

  745. Paride Salpanti

    Per Angelo e Roberto:

    ho diverso materiale tra cui un paio di documentari su tesla.

    Se mi contattate a questa mail: parides@libero.it, posso vedere di inviarvi solo ciò che vi interessa.

    ParideS.

  746. Francesco Selis

    Caro Beppe, cari amici,
    mi permetto di propagandare un’iniziativa che
    mi risulta di assoluto gradimento da parte del
    nostro paladino e proprietario del blog.
    Si tratta della “Prima giornata del risparmio
    energetico”, proposta per il 16-2 (anniversario protocollo di Kioto) dalla trasmissione
    Caterpillar (Radio2 RAI) in onda dal lunedì al venerdì dalle 18 alle 19.30.

    L’obiettivo della giornata è realizzare un
    sensibile risparmio nei consumi di energia
    elettrica, e più in generale catturare attenzione
    sulle logiche dei consumi e dei risparmi.
    Mi sono fatto parte attiva nel tam-tam di questa
    iniziativa scaricando dal sito (www.caterueb.rai.it) una delle locandine stampabili ed inviandola a tutti i miei corrispondenti di posta elettronica.
    A mia volta ne ho stampate alcune che sto esponendo in punti strategici della mia città.

    Vi invito a fare altrettanto, oltre a visitare il sito ed ascoltare l’intelligente trasmissione.
    Spero superfluo ribadire che il mio unico interesse è di natura ecologista.

    Grazie dell’attenzione.

  747. Stefano Grizzo

    Caro Beppe,
    ti ho visto allo spettacolo di Pordenone, mi chiedevo a proposito dei benedetti pannelli fotovoltaici come si può fare per trovarli a prezzi modici, visto che teoricamente sono prodotti semplici …., grazie e …. non mollare

  748. Angelo Cargnello

    Per Paride Salpanti:

    In una recente missione dello shuttle (qualche annetto fa) si è effettivamente sperimentato un generatore di corrente tutto di progetto italiano che sfruttava appunto il campo magnetico terrestre.

    Il bello e che ci hanno pure boicottato. Una matassa di cavo che doveva essere svolta per centinaia di metri si è ingarbugliata a causa di un bullone troppo lungo nel ceppo :ç) ma nonostante ciò l’esperimento ha avuto esito positivo poichè il generatore pur calato per sole poche decine di metri qualcosa in uscita riusciva a darlo.

    mandi mandi

  749. Federica Ghetti

    il 16 febbraio Caterpillar ha lanciato la 1° giornata nazionale del Risparmio energetico, in occasione dell’entrata in vigore del protocollo di kyoto. L’evento ha il titolo “Mi illumino di meno” e vuole sensibilizzare tutti verso la riduzioni degli sprechi.
    La prima festa del Risparmio Energetico!!
    Forse lo stai già facendo.. ma vista la concomitanza si potrebbe fare da eco a questa iniziativa nei tuoi spettacoli.

    Noi nel nostro piccolo cerchiamo di rilanciarlo verso le imprese: studi uffici aziende

    http://www.managerzen.it/Eventi/2005_02_16.htm

    Spero di vedere lo spettacolo in una delle tante date! baci

    federica

  750. Domenico Barranca

    Secondo me, l’idea del signor Alberto Sumbo è ottima. Pensate che certe popolazioni dei cosidetti “paradisi tropicali” che vivono al di sotto della soglia di povertà (anche con i messaggini), non sanno nemmeno cosa è un interruttore per accendere una lampadina! E non mi venite a dire che esistono le multinazionali che hanno messo su delle fabbriche in questi paesi e che quindi il “benessere” arriva o arriverà anche lì. Se così fosse perché allora quelle popolazioni continuano a vivere al di sotto della soglia di povertà????? Forse lo sapete già, ma in quei paesi le multinazionali fanno delle pressioni sui rispettivi governi per “uccidere” la democrazia a loro vantaggio, facendo in modo che vengano emanate delle leggi che permettano a loro di sfruttare il lavoro anche dei bambini!!! Quindi per me l’idea è senza dubbio costruttiva. Però mi permetto di allargare, ma di poco, il discorso sugli aiuti. Quanti di voi sanno che le popolazioni, non solo quelle colpite dallo tsunami, possono essere aiutate attraverso gli strumenti della finanza etica e del microcredito (www.finanza-etica.org) e del commercio equo e solidale (www.equo.it)? Informatevi e vedrete quanto è possibile fare per avere un mondo migliore. E cioè tanto! Anche boicottando le multinazionali che hanno fabbriche in questi “paradisi tropicali”. Come al solito, basta informarsi per capire chi sono queste multinazionali…
    Mi chiedo quanti di quelli che hanno mandato i messaggini, che è un modo velocissimo per mettere a tacere la propria coscienza, sono disposti a rinunciare all’uso del cellulare per un mese, dando i soldi risparmiati a quelle popolazioni? Anche attraverso l’idea proposta dal signor Alberto Sumbo. Ci guadagnereste per diversi motivi, anche per la vostra stessa salute, perché non crediate che i cellulari non facciano male. Sia chiaro.
    Ritornando all’idea del signor Sumbo, io direi che gli eventuali soldi raccolti potrebbero essere usati non solo per avere delle auto che non inquinano, ma anche per produrre energia pulita per le quotidiane attività della vita, non vi pare?
    Saluti

  751. alberto sumbo

    ciao a tutti,
    invece dei messaggini solidali ‘dopo’ le catastrofi,
    perché non si può aprire un conto corrente che finanzi il progetto delle auto ecologiche, insomma inviare i messaggini ‘prima’ di una catastrofe dovuta all’effetto serra? a chi intestarlo? penso che beppe grillo o chi di sua fiducia sarebbe un ottimo garante (credo.., per me lo sarebbe!).
    spero in un qualche commento,
    ciao a tutti

  752. Domenico Barranca

    Sarebbe bello poter sfruttare la produzione di energia in uno dei modi che qualcuno di voi è venuto a sapere, per far muovere le automobili, tanto per fare un esempio. Credo che se qualcuno, che ha abbastanza soldi, si cimentasse nel realizzare un’automobile del genere, oltre ad essere santificato da tutta l’umanità, si farebbe un bel po’ di soldi alla faccia dei petrolieri e di tutti quelli loro complici. Se esistesse questa persona, chiamiamola il signor Tizio,
    potrebbe mettere su una piccola fabbrica in una piccola città e applicare questa creazione di energia in maniera NON inquinante ad automobili che girino solo in una città (inizialmente) dove contemporaneamente potrebbero essere creati anche dei punti di distribuzione di “carburante” se necessario. Credo che sarebbe un ottimo esempio di come far sparire l’inquinamento da una città e dal suo centro storico. In fin dei conti molti di voi hanno saputo, informandosi, che diversi scienziati, ingegneri e tecnici hanno creato in passato auto che non inquinano. Che ci vuole a coinvolgere anche loro in un progetto del genere? L’unico ostacolo a fare ciò è solo la volontà di chi ha i soldi e basta perché le idee ci sono! E questo sarebbe solo un esempio per le possibili applicazioni.
    Però nel frattempo, noi comuni cittadini potremmo incominciare a inquinare meno semplicemente risparmiando, cambiando il nostro stile di vita. Magari cercando di installare dei pannelli solari sul tetto. Se poi costano tanto, allora per un anno non mi farò le solite vacanze costose e in compenso non inquino, ci guadagno in salute ma anche in portafoglio dato che non darò più soldi agli attuali fornitori di energia… a cui darebbe tanto fastidio se noi fossimo autosufficienti nel fabbisogno di energia…
    E’ ovvio che non è facile, ma nemmeno tanto difficile, iniziare a cambiare stile di vita, anche perché si devono cambiare piccole abitudini che prese singolarmente possono essere considerate innocue, ma sommate a tutte quelle di ciascuna persona, sono devastanti, come tutti voi avrete notato dalle modifiche che ha avuto il clima.
    Se non cambiano queste nostre devastanti abitudini, allora non lamentiamoci se i governi e le multinazionali non fanno niente per avere un mondo migliore. Perché noi come consumatori possiamo mettere in difficoltà le aziende che non commercializzano quelle innovazioni tecnologiche che permetterebbero di inquinare meno se non addirittura niente. Ma perché siamo anche elettori e come tali possiamo mandare a casa una volta per tutte quei politici che invece di pensare al bene della comunità, si fanno “convincere” dai gruppi di aziende. Sta a noi la scelta se vivere da società civile ed evoluta che pretende di indirizzare il corso della storia per fare trionfare la pace e la giustizia o se preferiamo viverla e barattare la nostra dignità e coscienza per un “mondo migliore” che esiste solo nella pubblicità e nella testa di chi non vuol rendersi conto della realtà. La realtà è che 2 miliardi di persone (www.worldwatch.org), a oggi, soffrono la fame.
    Saluti e scusate se sono uscito fuori tema, ma credo che molti argomenti siano interconnessi tra loro.

  753. roberto cadeddu

    PER PARIDE SALPANTI

    sono molto interessato alla tua documentazione..potresti farmi avere qualcosina?
    sono molto curioso!
    anch’io avevo avuto 1contatto cn il m.e.g. via internet e ne ero incuriosito…
    tuttavia non capendo gran chè di queste cose mi affido a chi le studia…

    fammi sapere grazie

  754. Marco Ferraris

    Mi ricordo quando tempo addietro parlasti dello spazzolino a testina intercambiabile. Gli Svizzeri. Ancora una volta gli Svizzeri ci dimostrano che risparmiare energia si può. Loro costruiscono già case che abbattono i consumi energetici fino all’80%. E noi? Così come una recente legge obbliga a costruire oltre all’appartamento i relativi box, non sarebbe difficile imporre l’installazione di qualche pannello solare ogni tot metri quadri. In fase costruttiva l’investimento avrebbe una bassisima rilevanza sul prezzo finale dell’immobile. Soluzioni semplici a portata di mano. Risparmiare si può. E magari adesso spengo il pc e vado a dormire… che è meglio 😉

  755. Paride Salpanti

    Ciao Beppe, è da diverso tempo che mi interesso alle possibili energie alternative.
    e sono sempre alla ricerca continua di nuove informazioni, infatti il tuo blog mi è stato consigliato da una persona a cui avevo accennato questo mio interesse, e non ti nascondo che prima di scriverti mi sono letto gli altri commenti e mi sono fatto un taglia e incolla di tutti i link che ho trovato e che andrò a spulciare su internet.

    il mio interesse principale è per quelle macchine che vengono definite free-energy, cioè che producono, come si dice erroneamente, energia dal nulla, tipo il M.E.G. che estrae corrente dai campi magnetici della terra, o il testatika (altro tipo di generatore di corrente) oppure ancora della macchina di Bruce de Palma, fratello di Brian il famoso regista, che inizialmente fu arrestato negli states e poi poco dopo morì, non so bene come, ma sta di fatto che della sua macchina non se n’è più sentito parlare se non su qualche sito.

    Ma parlare solo di queste macchine per descrivere il mio interesse per quelle tecnologie che porterebbero ad una nuova era energetica è molto riduttivo.

    Tutto il mio interesse è iniziato dalla scoperta di un illuminato uomo degli inizi del 900 di nome Nikola Tesla, colui che lavorò con thomas Edison (inventore della lampadina e di altre invenzioni famose) e che detiene la parternità dell’invenzione della radio, anche se la massa ancora la crede un’invenzione del nostro Guglielmo Marconi e che mise le basi per la produzione di corrente alternata, quella che ancora oggi arriva nelle nostre case.
    Alcune informazioni da me raccolte dicono che in diverse occasioni affermò che si poteva ottenere energia dai campi magnetici della terra, e che per questo venne sempre denigrato e deriso.

    Questo straordinario personaggio fece molte altre scoperte, come la possibilità di trasmettere oltre impulsi radio, anche energia elettrica, via etere, ma questo già ai suoi tempi pestava i piedi a troppa gente che vedevano tale fatto come un pericolo per i loro affari, e pian piano fu messo a tacere, ma stranamente al momento della sua morte l’FBI sequestro il suo laboratorio e tutti i suoi progetti classificandoli come top-secret.

    Queste e molte altre sono le informazioni in mio possesso, scaricate da quel grande contenitore di informazioni che è internet;.., c’è ne sarebbe per fare un film documentario d’impatto.

    Sono a disposizione di chiunque ne voglia sapere di più, fatemi sapere.
    Ho tanto materiale che mi piacerebbe condividere.

    Ciao.

    ParideS.

  756. Massimo Cocuzza

    Ciao Beppe,
    volevo dire questo: era tempo che aspettavamo, in famiglia, che l’Enel attivasse la possibilità di pagare meno l’elettricità utilizzata di sera, naturalmente solo per chi già aveva il nuovo modello di contatore. Noi l’avevamo; così qualche mese fa abbiamo chiamato l’Enel e ci hanno detto che questa opzione valeva solo per i contratti con più di 3 Kw. In pratica stavano escludendo quasi tutti i contratti casalinghi. Bene, cioè male. Adesso L’Enel pubblicizza l’attivazione tanto aspettata di questo nuovo servizio. Sono andato nel sito. E cosa ho scoperto? Che se io volessi pagare meno la sera dovrei scegliere una tariffazione che invece mi farebbe pagare di più durante il giorno. Ma che senso ha? L’Enel non dovrebbe comunque incentivare il consumo serale visto che sembra che non abbia mai sufficiente energia per tutti e che la dobbiamo importare dall’estero? Non so, magari sbaglio, perchè non ho sentito nessuno lamentarsi,ma mi sembra veramente illogico. In pratica si sono equiparati ad una compagnia telefonica che mi fa scegliere il tipo di tariffa a seconda dell’ora in cui chiamo. Ma la situazione mi sembra ben diversa. Se durante il giorno sto a casa, quello che posso fare è cercare di fare la lavatrice di sera ma un tot di elettricità lo consumerò comunque e lo pagherò di più. E’ chiaro che così loro si garantiscono di non diminuire i profitti ma è anche chiaro che a questo punto non so se a me conviene aderire e così forse per molti altri, quindi non so bene, alla fine, che cosa avranno ottenuto con questa filosofia.
    E comunque, se tutti usasessero di più lavatrici e lavastoviglie la sera, L’enel non avrebbe comunque un risparmio visto che non dovrebbe coprire i picchi giornalieri importando dall’estero e potrebbe coprire il consumo serale senza necessità di questi aiuti?
    Saluti,
    Massimo Cocuzza

  757. Renzo Cau

    Non lo so Beppe… molte cose che dici sono giuste e drammaticamente logiche.
    Però io dico anche che oggi viviamo fino ad ottanta anni, 60 anni fa fino a 62 e si moriva, eccome, di cancro anche allora.
    Negli anni settanta hippy allucinati e scienziati di grido sventolavano dati sull’esaurimento del petrolio: nel 1990 dicevano, sarà completamente esaurito… Negli anni ottanta altre cassandre laureate dicevano che nel 2000 metà della popolazione mondiale sarebbe stata contagiata dal virus dell’AIDS… Le foreste dovrebbero essere scomparse dalla faccia della terra dal 1990…
    E così via.
    La colpa degli sprechi non è solo di chi ci governa: avete mai visto come la maggior parte dei cittadini (non) fa la raccolta differenziata, di come vorrebbe arrivare fin dentro il negozio con l’auto per non parcheggiare ad un km, a come si passa le sere davanti alla tv invece di passeggiare con moglie e figli, di come usa la lavastoviglie, la lavatrice ……mi fermo qua.
    Questi sono gli uomini.
    E i nostri padri che hanno fatto guerre e massacri ci parlano del “tempi che furono” come du un paradiso perduto, come se lo spirito di “Patria” fosse stato sufficiente a giustificare e a legittimare moralmente atrocità inaudite.
    Questo è l’uomo, Beppe!
    Nei secoli dei secoli, amen.
    Sbagliamo tutti. Anche il Papa.
    Forse anche il signore Iddio qualche cazzata l’ha fatta…
    Ciao a tutti.
    Renzo

  758. francesca de giovanni

    C’ero anch’io a Trieste, complimenti inutili, gli applausi erano anche troppi, perchè ti coprivano… ma meritati sicuramente. Piuttosto, perchè non hai finito il tuo commento sul nucleare? Ti sei perso di proposito o è stato un caso? Mi piacerebbe tanto conoscere il tuo parere su questo scottante argomento… e poi tu che puoi, fa’ pubblicità, apri gli occhi alla gente, altrimenti, se dovesse realmente esserci un altro referendum, vincerebbe nuovamente l’ignoranza… lo so, la mia è sfiducia negli italiani, ma se QUALCUNO ci tratta da deficienti è perchè in molti casi abbiamo dimostrato di esserlo… d’altronde come biasimarli? continuiamo a tenerci un governo che tra le figure di m…. internazionali annovera il ritiro dal protocollo di Kyoto… francesca PS perchè il tuo tour prevede pochissime tappe al sud? secondo me sarebbe molto importante che il tuo messaggio arrivasse a tutti, proprio tutti

  759. iacopo Sannazzaro

    Bellissimo questo blog. Per tutti gli interessati nella materia vi scrivo questi link,andate a leggerli e dopo avrete piena conoscenza di come poter risolvere il problema energetico oggi.
    Grazie.—>Link :
    Finalmente sembra che il generatore di elettricità del futuro è arrivato leggete qui.——–> http://www.nexusitalia.com/Ilfuturo%E8arrivato.html. In inglese :
    http://www.environenergy.co.uk/

    ALTRO: –>Arte energy–>http://www.artenergy.it …..
    Salone sul solare : http://www.sunweek.it/……
    portale su eolica : http://www.energiaeolica.it/index.php …………………………. :
    pompe geo : http://www.geotherm.it/ …..

    club energia
    http://www.energoclub.it ……..

    http://www.magnegas.com/europe/italiano/ir333.htm …… : Ighina http://www.geocities.com/mangiasmog/ighina/index.html

    ………..altro: http://www.n-gine.ag/frames.php?sprache=2 ….

    motore di Ohsako
    http://www.keelynet.com/ohsako/ohsako.htm :
    ….MEG http://www.progettomeg.it/ …..
    Motore orgonico
    http://energy21.freeservers.com/orgone.html : ….
    …Mangia smog
    http://geocities.com/mangiasmog/solution_for_smog.html : ………
    Fusione nucleare fredda
    http://jlnlabs.online.fr/bingofuel/html/bfr10.htm
    http://jlnlabs.imars.com/cfr/index.htm
    ………………………………………….
    ENERGIE ALTERNATIVE
    http://www.disinformazione.it/paginaenergiealternative.htm : ………….Perchè il nucleare non va bene: http://www.disinformazione.it/nucleare.htm

  760. Antonio Di Filippo

    Caro Beppe sei grande!!!
    Vorrei chiederti come fai a vendere l’energia che produci con i tuoi pannelli solari a quei vampiri dell’ENEL?
    Grazie e spero di vederti con il tuo tour in Campania.
    Ciao

  761. stefano pedemonte

    in attesa di scriverti qualcosa di piu voglio farti i miei piu grandi complimenti per quello che fai.
    Continua anche se penso che di questi tempi sia difficile per un uomo di spettacolo portare avanti quello che stai facendo
    COMPLIMENTI

  762. stefano pedemonte

    in attesa di scriverti qualcosa di piu voglio farti i miei piu grandi complimenti per quello che fai.
    Continua anche se penso che di questi tempi sia difficile per un uomo di spettacolo portare avanti quello che stai facendo
    COMPLIMENTI

  763. Fabrizio De Santis

    Una curiosità e un suggerimento.

    La curiosità è circa l’impianto fotovoltaico che hai installato a casa, primo privato in Liguria e spero non sia rimasto l’unico, nell’ambito del programma di contributi UE, erogati tramite le Regioni, che se non sbaglio in Italia si chiamava qualcosa come “10.000 tetti fotovoltaici”. Funziona tuttora? Il contatore gira, non dico al contrario affermato nell’articolo, ma perlomeno poco o niente?

    In Sardegna il bando è stato fatto in Agosto, pubblicato sulla G.U. senza alcuna pubblicità e anzi sotto colpevole silenzio da parte di tutti i media locali, con scadenza a Novembre, tanto che quasi nessun privato ha potuto presentare un progetto, e quei pochi enti pubblici che l’han fatto (scuole, impianti sportivi e simili) non l’hanno, a distanza di due anni, ancora realizzato. Soprattutto l’ENEL che avrebbe dovuto farsi promotore dell’iniziativa, su precisa richiesta, ha in alcuni casi perfino nascosto informazioni in suo possesso (ovvero il fatto che il bando era già stato pubblicato) e frapposto ostacoli burocratici di varia natura.

    Il suggerimento riguarda invece un progetto avviato in Italia e credo ostacolato dalle industrie automobilistiche: la Eolo, un’auto elettrica ad aria compressa, progettata dall’ingegnere francese Guy Negre e al momento prodotta solo nello stabilimento di Nizza, credo l’unico funzionante, e davvero rivoluzionaria come caratteristiche. Ho potuto vederne una al MotorShow di Bologna dell’anno scorso, e ne sono rimasto davvero colpito. Era stato annunciato l’avvio della produzione in Italia addirittura nel 2002, nello stabilimento di Rieti, che avrebbe dovuto essere il primo di una serie di stabilimenti “ecologici” in tutta Italia, poi fu rimandato al 2003, ormai non esiste nemmeno più il sito, e della Eolo sono rimaste tracce solo negli articoli di riviste on-line dell’epoca. Io ho conservato tutto, inclusi gli schemi di progetto che furono resi pubblici ( a grandi linee ), comunque il sito francese c’è ancora. Sarebbe interessante indagare su cosa è realmente accaduto, e su che possibilità ci siano di recuperare l’iniziativa.

    Gilgamesh

  764. Alessandro Calderan

    Il problema penso sia quello “solito” della disponibilità a spendere di più per avere la stessa energia, almeno finchè non sarà competitiva. Le cose sono sempre andate così. L’economia non è mai stata indirizzata da scelte consapevoli degli uomini ma solo dalla “convenienza”. Se molti consumatori domani decidessero di installare pannelli solari o di consumare solo prodotti biologici anche se costano di più, sicuramente l’orientamento dell’economia cambierebbe. Siamo tutti bravi a parlare ma poi non rinunciamo a niente! Ovvero, molti non hanno neanche la possibilità di farlo.

  765. Franco Griziotti Basevi

    Carissimo Beppe,
    grazie, ancora una volta, di esistere!
    A proposito d’energia, ho le idee molto confuse e anche leggendo i messaggi non mi si sono chiarite più di tanto. Petrolio (inquina e prima o poi finirà, questo lo so), nucleare (non riesco a farmi un’idea dei rischi), eolica (chi ne blocca lo sviluppo? costa troppo?), solare (quello che mi sembra d’aver capito è che in Italia siamo rimasti al … palo: perché?). Ho voglia (lasciamo pur perdere il diritto) di capire, di sapere, di conoscere in modo semplice e chiaro: esiste un sito dove potersi informare? e se non c’è perché non farlo? Non politico, semplice e comprensibile a tutti con anche una parte pratica, ovvero cosa fare e dove trovare ciò che serve per smettere d’inquinare e magari risparmiare?

  766. Fulvio Pozzar

    Oltre alle speculazioni attuali sul petrolio, la più grande speculazione ci sarù quando il petrolio comincierà veramente a scarseggiare ed i prezzi andranno alle stelle. Ma volete che i grandi affaristi della terra si perdano una simile occasione di guadagno lasciando libero spazio alle fonti di energia alternative?

  767. Raffaele Bulfoni

    Ciao Beppe,

    Non so se hai mai parlato del filtro FAP (Filtro Anti Particolato) per i motori diesel. E’ chiaro che con questo oggetto non ti puoi mettere lo scarico in bocca e fare areosol… però penso che in attesa dei prossimi 20 anni (tempo tecnico per distribuire idrogeno come benzina) qualche cosa di utile ci sia da pubblicizzare.
    In pratica il FAP riduce dell’80% le emissioni di derivati dalla combustione di un motore diesel. Se lo fa anche solo il 50% e l’altro 30% è marketing, a me va bene lo stesso.

    Non tutti sanno che in presenza di targhe alterne si puo’ girare con auto con filtro FAP. Senza limiti come l’auto elettrica. In Piemonte si sono incazzati (ci sono diversi forum in rete) perche’ questa è una netta discriminante verso il prodotto FIAT.

    Per la cronaca 1- Il FAP è montato di serie su diversi modelli Peugeot e Citroen. Anche su BMW per chi puo’ permettersela.

    Per la cronaca 2- Il Alto Adige chi acquista auto FAP non paga il bollo!!!

    Chiedi per cortesia a Illy se loro sono piu’ indipendenti di noi friulani, soprattutto per la salute dei cittadini!!!!!!!

    Risposte tipo loro hanno i soldi al posto delle mele, in questo caso non sono ammesse.

    Saluti

    Raffaele.

  768. Pocaterra Fabbri Andrea

    Ciao sono Andrea da Trieste, com’é possibile che fino a circa vent’anni fa l’Italia era tra le prime nazioni a investire e a fare ricerca sul solare mentre ora siamo praticamente ultimi in Europa, come abbiamo potuto perdere questo treno, noi in paese del sole!!!
    In compenso la non certo solare Germania ha fatto incetta dei compomenti necessari alla produzione di pannelli solari ed è la prima in invesimenti sull’energia solare!!
    Quando comprerò l’agognata casa cercherò di fare come Beppe che nella sua casa a Nervi ha installato dei pannelli solari e ha fatto un contratto addirittura con l’ENEL per la compravendita di energia elettrica.
    Giusto Beppe correggimi se ho scritto cose inesatte?!!!

  769. Guido Maselli

    Problema:
    1° Le fonti energetiche attuali sono a termine. E’ banale dirlo, ma sembra che nessuno se ne abbia piena coscienza.
    2° La richiesta di energia cresce a ritmo esponenziale (vedi Cina)
    3° E’ in atto una guerra per il controllo delle fonti, iniziata con l’Iraq e con rischi serissimi di estendersi a livello planetario.
    Ergo stiamo correndo verso una vera e propria catastrofe. La “gente” se ne frega perché è in atto la guerra combattuta con le armi che Sabina Guzzanti chiama di “distrazione di massa”. Vive in una sorta di bulimia permanente di cose spesso inutili o addirittura dannose. Certe riflessioni sono fastidiose, distolgono dai riti sacri del consumo e, orrore! costringono a pensare. Coloro che hanno il potere di influenzare, o meglio determinare, gli orientamenti generali (politici, media…) sono succubi dei potentati economici, che non devono neppure sforzarsi per comprarli, si offrono gratis in soccorso al più forte. Nella migliore delle ipotesi tacciono per non passare da menagrami. La (il)logica del profitto è miope per natura. Gli ecologisti certo sono da ammirare: risparmio, razionalizzazione, fonti alternative, per carità vanno bene. Però è come tappare i buchi in una diga con le dita: rallentano il processo, rimandano il “redde rationem”, quando questo mondo che è già una mezza latrina, lo sarà per intero. Siamo sull’orlo dell’abisso, putroppo stiamo facendo passi avanti.
    La soluzione ? Averla! Bisognerebbe arrestare la crescita, ogni tipo di crescita, demografica, dei consumi, del cosiddetto benessere, dei PIL, redistribuire le risorse. Utopia? Senz’altro, però lasciatemela vi prego. Un po’ meno utopica è la speranza che la scienza faccia qualcosa e che l’uomo non la distrugga. Io non credo in Dio, perché dovrei credere anche al diavolo, che, se esiste veramente, è un presuntuoso che crede di poter rendere l’uomo peggiore.

  770. andrea d'angelo

    Salve Beppe.
    Come avrai visto mi chiamo Andrea.
    Sono laureato in Ingegneria per l’ambiente ed il territorio ed ho sempre avuto enormemente a cuore la questione dell’energia alternativa.
    Tanto è vero che per laurearmi ha sviluppato una tesi in cui si parla dell’energia solare utilizzata (a costo zero) per ridurre di oltre il 60% il consumo di combustibili per il riscadamento nelle case.
    ciò, in termini di CO2 prodotta, significherebbe rispettare il protocollo di Kyoto senza sforzi e provvedimenti stratosferici, come (vogliono farci credere tutti) pare necessario.
    Io vengo da una città nella quale l’inquinamento e l’ignoranza per le questioni ambientali sono enormi e mi rendo perfetttamente conto che ciò che è più difficile è proprio infondere nelle menti della gente una cultura che pensi al futuro.
    Vorrei farti partecipe di una “piccolezza” di cui sono stato protagonista nel mio contesto.
    Nel 2000, quando il prezzo dei carburanti subì una fiammata, cominciai a pensare seriamente a come far camminare le macchine senza benzina.
    Con la mia piccola esperienza di perito chimico scoprii che i normali olii per frittura hanno una compoosizione chimica simile a quella della nafta che si usa nei motori diesel.
    Per farla breve senza spendere un soldo trovai il modo di far camminare la mia macchina (un vecchio fuoristrada diesel) con l’olio di semi!!!
    Se l’idea che ho avuto non ha preso piede è solo perchè la gente non mi credeva nonostante sentisse odore di frittura quando passavo.
    La stessa cosa si può fare con il normale alcool puro (non quello rosa) nelle macchine a benzina, ma chissà perchè costa 15 euro la bottiglia!
    Inoltre penso che le compagnie petrolifere lo sapessero già dato che, se oggi vai al supermercato, ti accorgi che anche un litro d’olio di semi costa praticamente quanto un litro di nafta o forse di più, mentre prima del 2000 potevo risparmiare anche 500 delle vecchie lire al litro usandolo al posto della nafta.
    Con ciò voglio dire che sono d’accordissimo con te quando dici che noi non fruiamo di tecnologie veramente nuove e utili da almeno 70 anni e la colpa è l’ignoranza della quale noi siamo beatamente protagonisti a causa dei pochi che vogliono fotterci i soldi e la salute col nostro consenso!
    Spero che renderai pubblico quest’articolo, poichè sono convinto che la battaglia per un futuro e un ambiente migliore comincia da noi.
    Magari se tutti cominciassero a usare l’olio di semi i petrolieri la smetterebbero di rompere i ….. a tutti i paesi che hanno la disgrazia di avere il petrolio sotto i loro piedi.
    Ciao!
    Ing. Andrea D’Angelo (SR)

  771. Manuel Pennisi

    Ciao beppe,
    anche secondo me uno dei problemi di maggiore rilevanza riguarda l’approvigionamento energetico, ovvero di come produrre energia senza utilizzare il petrolio e suoi derivati!!
    Nonostante sia un ragazzo di 18 anni e quindi molto giovane, a differenza di come può sembrare, sono molto preoccupato della disastrosa situazione nella quale si trova l’Italia.
    Bisogna assolutamente fare qualche cosa!!Visto che non abbiamo più voluto il nucleare con un referendum e compriamo l’energia dalla Francia quando questa è piena di centrali nucleari, dove se si verificasse una esplosione di qualche reattore subiremo noi stessi delle conseguenze castrastrofiche (basti ricordare quando nel 86’ci fu l’esplosione della centrale nucleare di Chernobyl che nonostante la distanza che ci separa dall’Ucraina, anche noi siamo stati colpiti…)perchè non prodursi l’energia da soli?!!perchè non sfruttare il sole!?il vento!?

  772. roberto rossi

    Non so qual’è il miglior combustibile, ma forse cambiare l’utilizzatore che consuma energia elettrica, aiuterebbe (ricordate la rottamazione delle auto a benzina super?). Il combustibile perfetto non so se esiste, ma perchè non vietare l’uso, che so, delle vecchie lampadine elettriche che consumano 10 volte quelle nuove, o di tutto ciò che è ormai obsoleto e consuma molto di piu?

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