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445 commenti su “Il mondo rovesciato

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  6. comprare mi piace facebook

    Lui almeno si era sposato ed aveva anche una figlia e riusciva a mantenerli…visto che lei era casalinga…!

  7. morgan debra

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  8. Maurizo Rossi (m5smilano)

    Sventrolux : Proprio come oggi ottobre 2012 che ti dicono di usare certi alimenti che poi ti faranno ammalare di cancro e loro ti cureranno.

  9. maria nunziante

    VORREI CONTATTARE RICCARDO PETRELLA DITEMI COME. GRAZIE

  10. paolo manzelli

    – The fourth economy: The Cube Economy. The fourth dimensional way.-
    – Soluzioni che non possono prescindere dall’attuale transizione verso la nuova economia della conoscenza -PAOLO MANZELLI
    pmanzelli@gmail.com
    http://www.egocreanet.it

    CReO development in a Rubik’s Cube Strategy bridging in to a complete E.4-Cube of innovation :1) Eco-Economy 2) Education 3) Enterprise, 4) Employment

    “ECO-4” = Economia al Cubo , -STUDIO di FATTIBILITA ECO-ECOLOGICA DI UN POLO COMPETENZE PER LA INNOVAZIONE , co-organizzato a livello Regionale per favorire le “modalita’ operative” delle politiche di sistema di sviluppo, orientate a dare impulso alla complementarieta’ tra settori tradizionali ed innovativi. Lo studio riguarda la sperimentazione di una “piattaforma” del tipo OPEN INNOVATION per la generazione di eventi di aggregazione ( Virtual Enterprises) di Impresa (PMI) e Ricerca, finalizzato alla propagazione di processi generativi di conoscenza condivisa ed orientato al sostegno del trasferimento tecnologico ed alla qualificazione di centri di competenza per lo sviluppo della economia di varieta’ e benessere.

    ElementI STRATEGICI del Progetto di fattibilita “ECO-4” (ECONOMIA-4)
    Studio di Fattibilita’ FINALIZZATO A COSTRUIRE UNA PIATTAFORMA PER LA gestione di modelli di innovazione aperta (Open innovation) sono:

    1)-MODALITA DEL TRASFERIMENTO TECNOLOGICO E REALIZZAZIONE DEL PARTENARIATO TRA IMPRESA MANIFATTURIERA E RICERCA PER IL SOSTEGNO ALLA OCCUPAZIONE

    2) METODOLOGIA DI CREAZIONE NE DI IMPRESA INNOVATIVA NEI SETTORI NANO-E BIO-TECNOLOGICI E DELLE ENERGIE RINNOVABILI FINALIZZATI ALLA CRESCITA DELLA OCCUPAZIONE DI LAUREATI E DIPLOMATI.

    -SOGGETTO CAPOFILA in Collaborazione con EGOCREANET
    Scenario di Foresight :Rethinking the local District’s Economy
    -Action Plan,
    Sviluppo applicazioni High ITC
    Trasferimento delle Conoscenze per la innovazione e valorizzazione esperienze pilota
    Budget Triennale
    Modello di Governance del Polo ECO-4
    PARTENARIATO di centri

  11. BRUNO BLASONE

    Caro Beppe Grillo ho assistito al tuo spettacolo ieri sera a Udine e ti faccio i complimenti solamente una cosa non mi è piaciuta la tua battuta sui commercianti (permetto io ovvio sono un commerciante gestisco assieme a mia moglie una modesta catroleria a Majano in provincia di Udine)sicuramente in parte hai ragione perche tu hai detto che i commercianti invece di lamentarsi del calo di lavoro per il calo del traffico o quant’ altro dovrebbero finirla di fare il ricarico del 200x cento sui prodotti che vendono e in effetti una volta il commercio funzionava così ma ora ci sono altre realtà.
    Tutte le tasse ci stanno soffocando per non parlare dei centri commerciali stanno uccidendo il piccolo commercio vedremo e io parlo del mio articolo quando una persono dovrà farsi 15 km per comperare una matita se sarà contenta si perche io parlo dell matita come esempio io la matita sono obbligato ad avarla nel mio negozio però quando la compero devo sottostare alle regole del grossista che me la vende il prezzo che decide lui le condizioni che decide lui le quantità che decide lui.
    quest cose non succedono nella grossa distribuzione perchè tocca sempre al piccolo pagare vai a vedere le condizioni dei dipendenti di quest aziende come vengono sfruttati vai a vedere come acquistanono la merce questa aziende vai a verdere dove vanno a finire i soldi di queste aziende vai a vedere chi tira i fili di queste aziende penso siano sempre loro.
    Allora per concludere DIFENDIAMO QUESTI PICCOLI COMMERCIANTI IL MONDO E’ CAMBIATO ANCHE PER NOI ANCHE NOI CERCHIAMO DI SOPRAVVIVERE NON FREGANDO LA GENTE CHE TI ENTRA IN NEGOZIO MA CERCANDO DI DARE UN BUON SERVIZIO AL CLIENTE IL COMMERCIO SPECIE QUELLO PICCOLO VA CURATO per noi fuggire dalle tasse è impossibile e non sarebbe neanche giusto ma giusto sarebbe giusto che tutti le paghino anche i grandi che invece usano le nostre tasse per i loro sporchi affari.
    tanti saluti da BB
    (puni e virgole non li ho messi scusate per dire tutto ci vorr….)

  12. matteo pieri

    Caro Beppe , sono contento che vengano segnalati gli sprechi e gli sperperi , io però vorrei indicarti una via d’uscita per me essenziale :
    “Il federalismo” parola che fa paura a molti perchè ahimè finita nelle mani poco adeguate del cialtronismo leghista .
    Federalismo significa “responsabilità” per la res publica ,si può poi discutere se conviene un macro regionalismo o una responsabilità soggettiva delle regioni .
    Poniamo il caso che nella regione o macro regione x entri 10 , bene la macchina pubblica deve vigorosamente essere in grado di gestire queste risorse stando quindi attenta a non Sprecare , cosa che ai nostri politici riesce molto bene , per quelle regioni ” sfortunate ” è bene togliersi questa maschera maleodorante e fetida del cattocomunismo mafioso e dare un bello scossone , ossigeno ossigeno caro Beppe , rinnovare , spero che tu mi capisca anche se il discorso è molto lungo ….

  13. Antonio L.

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    HAI MAI REALIZZATO QUANTO E’ PREZIOSO IL TUO “NAVIGARE”?
    PUBBLICITA’, MOTORI DI RICERCA, NEGOZI ON-LINE, PRODUTTORI DI SOFTWARE STANNO PAGANDO MILIARDI PER CERCARE DI ARRIVARE A TE MENTRE TU NAVIGHI.
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    Ora la domanda è: QUANTI DI QUESTI SOLDI CHE GENERI TU STESSO CON IL TUO “NAVIGARE” RITORNANO A TE?

    TU MERITI UNA PARTE DI QUESTO MERCATO
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    .. La viewbar è una piccola strisciolina nella parte bassa dello schermo come le viewbar di yahoo,google ecc e che
    puoi anche cliccare e togliere. Non modifica il tuo normale navigare o il tuo visualizzare le pagine.
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  14. Mario Piazza

    Aprire gli occhi e’ un dovere, tenerli chiusi e’ un diritto…

    …quindi se non desiderate aumentare le vostre preoccupazioni non visitate questo sito:

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    senza virgole!

  15. alessandro ferasin

    chi mi sa dire perchè dal benzinaio il gasolio lo pago ancora a 1,112 euro al litro oggi che il barile vale 53 dollari, la stesso che quando si pagava il barile a 75 ? ho la sensazione che ci sia qualcuno che frega la povera gente….non ha coscienza questa gente ? ricordate tutti che rubare è peccare…Spero che approffitare della povera gente valga il doppio come peccato. Fate qualcosa al governo, Bersani almeno Lei. Perchè lo Stato permette che la gente venga fregata ? Perchè lo Stato non impone il prezzo dei carburanti per legge ?

  16. Massimo Lotto

    Sempre molto graffiante ed ironico Beppe! E’ proprio vero il mondo ormai è tutto sottosopra e il peggio è che ci stiamo abituando…
    Per fortuna ci sono persone come te che si danno da fare per far saltar fuori la verità…

  17. Simone Gramigni

    Beppe,

    Ieri ho visto un film scioccante.
    Si intitola “ENRON: the smartest guys in the room”. E’ un documentario che spiega in dettaglio cosa esattamente e’ successo negli ultimi dieci anni di vita della Enron.
    Si fara’ qualcosa di simile in Italia per lo scandalo Parmalat?
    Saluti
    Simone

  18. Sergio Parodi

    Ancora una volta i politicanti di Genova ma anche della Liguria si distinguono per una cronica incapacità di decidere a favore della città. E’ vero infatti che i cantieri Mariotti
    sono costretti a far costruire in Friuli le navi che avrebbero potuto (dovuto secondo me)costruire a Genova.
    Ancora una volta ci lasciamo scippare posti di lavoro ( se non sbaglio le ditte che hanno dovuto abbandonare Genova negli ultimi anni sono più di un centinaio) con il beneplacido dei rappresentati dei lavoratori (che sono sempre meno).
    Attenzione che i sindacati servono se ci sono lavoratori e prima o poi se continua così salterà anche la loro poltrona.
    Il fatto è stato rappresentato sui giornali locali ed in televione ,ma secondo me è necessario fare qualcosa di più.
    Per esempio organizzare una o più manifestazioni di cittadini con presidio avanti a tutti gli enti incapaci far qualcosa per la città ma molto efficienti nel mantenere le loro poltrone (sich! lautamente pagate da noi).
    Occorre dare un segnale alla città ; perlomeno facciamo dimettere (parola troppo poco usata in questo paese) chi non fa o non riesce a realizzare le cose per le quali è stato eletto dai cittadini
    Sergio Parodi

  19. angelo belocchi

    ricodatevi che i sacrifici di oggi sono l’avvenire del domani, e non come faceva il milanese che le promesse che faceva oggi, domani non le manteneva.

  20. Vito Palumbo

    “Mantenimento del sistema ordinistico, ma riorganizzato e ammodernato secondo le esigenze della competitività e soprattutto della tutela dell’utenza.”

    Questa la linea di fondo seguita dalla riforma delle professioni dal ministro della Giustizia Clemente Mastella. La dura lotta messa in atto dal ministro per rivendicare a favore del proprio dicastero il progetto lasciava presagire svolte rivoluzionarie. Il nome del ministro di Ceppaloni un po’ meno.

    Il risultato, con tutta probabilità, sarà la consueta mezza riforma all’italiana.

    Eppure, è forse la prima volta che un Presidente del Consiglio dei Ministri esprime disagio nei confronti delle corporazioni. ”Basta con le corporazioni, ora bisogna fare gli interessi del paese”, ha infatti affermato Prodi a SkyTg24.

    Nella nostra vita parlamentare non siamo però stati abituati alle abrogazioni, in un paese che avrebbe molto bisogno di referendum tombali di intere produzioni normative. Nè lasciava molto spazio alle speranze, citiamo, l'”ampio e fattivo lavoro interministeriale, che è stato preceduto da oltre 40 audizioni delle rappresentanze degli Ordini professionali, di associazioni, di esperti del settore, di organismi sindacali e della Confindustria”. Come dire, invitare a cena Hannibal The Cannibal.

    Rispolverare il metodo concertativo ha reso “possibile sentire la voce di tutte le categorie interessate e raccogliere i vari orientamenti in materia”.
    Si tratta per ora solo di un decreto legislativo, ma già dal metodo scelto per tracciare le linee guida si intuisce all’orizzonte una stantia aria di bonaccia.

    Innanzitutto sarebbe utile che venisse chiarito al paese con quale criterio si sono scelti i soggetti auditi nell’atto concertativo, visto che è proprio l’identità e il ruolo di tali soggetti l’oggetto del contendere. Sono stati invitati gli ordini professionali esistenti e le associazioni “queste ultime – citiamo – da riconoscersi…
    Continua su http://www.vitopalumbo.it/display.asp?id=20

  21. Giancarla Zuliani

    Caro Beppe,
    è proprio vero: il mondo si è rovesciato!
    Voglio raccontarti cosa mi è successo ieri.
    Ieri mattina ho pensato di cambiare il mio forno microonde che si è rotto; così, con mio marito abbiamo pensato di andare in un paio di negozi per renderci conti dei prezzi e dei modelli che potevamo acquistare. Abbiamo infine optato per acquistarlo in un negozio (Trony Gruppo Marcato) di Albignasego in provincia di Padova dove, in bella evidenza, era indicato il prezzo di vendita (Euro 199,00) e il prezzo scontato (Euro 169.00). Con altri piccoli acquisti fatti sempre nel negozio, abbiamo pagato con carta di credito e, una volta a casa, mi accorgo che il forno lo abbiamo pagato 199.00 Euro e non i 169.00 indicati nel cartellino. Ho quindi telefonato subito al negozio pensando ad una svista nell’impostazione dei codici alla cassa, ma, invece, …. Il prezzo, per chi paga in contanti è di 199.00 euro. SOLO CHI PAGA TRA SEI MESI APRENDO UNA PRATICA FINANZIARIA (che non ha nessun costo per il cliente) AVRA’ DIRITTO ALLO SCONTO DI 30.00 EURO!!! Dopo sei mesi dall’acquisto avrei quindi potuto pagare 169.00 Euro tenendoli nel mio portafoglio, mentre – pensando di vivere in un paese normale – ho pagato in contanti e quindi non ho avuto diritto allo sconto del 15% …
    Una volta si faceva lo sconto a chi pagava subito e in contanti…. Ora – nel mondo che va al contrario – si fa lo sconto a chi pagherà dopo sei mesi, sempre che apra una pratica finanziaria. C’è qualcosa che non mi torna… Tu che ne dici?

    Giancarla

  22. villa mastron

    vorrei solo chiedere o fare una semplice domanda a qualcuno piu’ esperto di me in materia di economia e finanza.
    visto che il cancro della nostra economia e l’evasione a tutti i livelli senza contare tutti i movimenti di capitali che non lasciano traccia, chiedo eliminando l’uso delle banconote ossia non fare piu’ circolare danaro liquido
    non ne sarebbe una soluzione visto che di conseguenza tutte le operazioni fatte attraverso carta magnetica sarebbero tutte tracciabili e quindi in sede di verifiche sarebbe impossibile dichiarare il falso.
    chiedo gentilmente a qualcuno piu’ esperto in materia consigni in merito. penso che con la moderna tecnologia sarebbe possibile .
    ciao beppe e grazie

  23. villa mastron

    vorrei solo chiedere o fare una semplice domanda a qualcuno piu’ esperto di me in materia di economia e finanza.
    visto che il cancro della nostra economia e l’evasione a tutti i livelli senza contare tutti i movimenti di capitali che non lasciano traccia, chiedo eliminando l’uso delle banconote ossia non fare piu’ circolare danaro liquido
    non ne sarebbe una soluzione visto che di conseguenza tutte le operazioni fatte attraverso carta magnetica sarebbero tutte tracciabili e quindi in sede di verifiche sarebbe impossibile dichiarare il falso.
    chiedo gentilmente a qualcuno piu’ esperto in materia consigni in merito.penso che con la tecnologia moderna sarebbe possilbile fare questo. grazie ancora .

  24. luciano amato

    ECONOMIA E LIBERTA’ – .

    Non capisco come possa distinguersi l’economia dalla libertà, l’economia nasce dalla libertà e con la libertà si sviluppa. Negli ultimi giorni, cercando di analizzare (per lavoro) i mutevoli aspetti della finanziaria 2006 (la più mutevole in assoluto, che io mi ricordi) ho cercato di interpretare l’impatto economico delle varie riforme. Non si parla di trasferimenti, non si parla di incentivi, non si parla di agevolazioni, si parla esclusivamente di tasse. Ogni giorno una nuova, modificata il giorno precedente, poi rielaborata il successivo e modificata quello seguente.
    La tassa, per principio, lede la libertà di poter spendere come si vuole il proprio denaro, in un paese con altissimo prelievo fiscale come si fa a considerare di sviluppo una manovra fiscale che inserisce nuove imposte???
    Siamo il paese delle banane, siamo il paese di chi, per partito preso, non ascolta ma guarda gli occhi o la bandiera di chi parla, un paese che non può avere un futuro.

    Recentemente riflettevo anche sull’ INPS, ma perchè io devo finanziare le pensioni dei pensionati ??? Sarebbe interessante se esistesse ancora un patto sociale tra generazioni, ma questo patto esiste ancora??? Ieri ho incontrato un signore, pensionato a 48 anni dopo 32 anni di servizio, ha una pensione pari all’80% di ciò che guadagna oggi un impiegato statale. Io pagando i contributi per i prossimi 40 anni non arriverei a prendere il 40% del mio ultimo stipendio…….quindi qual’è questo patto tra generazioni ??? si tratta di un patto simile a quello tra sodomizzato e sodomizzatore, dove il sodomizzato non può cambiare ruolo….. ottimo.
    Ebbene datemi la libertà di poter costruire qualcosa per il mio futuro, datemi la libertà di poter realizzare una pensione seria, datemi la libertà di poter decidere cosa fare della mia vita.
    Lo stato torni al suo posto, torni a vigilare sulla sicurezza, gestire scuola e salute, al resto voglio pensarci liberamente io……….

  25. Moreno Maiarelli

    Buonasera, mi chiamo Moreno, abito a Perugia, ieri leggendo il giornale ho letto che il sistema giudiziario Perugino è vicino al collasso perchè nelle casse sono rimasti 10 Centesimi. Si è proprio vero il bilancio fino a dicembre è di 10 Cent.
    Inoltre hanno rottamato alcune auto pattuglia e non ci sono i soldi per acquistarne di nuove.
    Mi sono venuti i coniati di vomito pensando a quante auto blu inutili circolano per Perugia e sfrecciano in città con lampeggianti e sirene accese solo per evitare il traffico.
    Se è vero che ormai siamo sull’orlo del baratro, io avrei un consiglio da dare ai miopi che ci governano; In tutte le città esistono persone che hanno soldi da buttare e che hanno bisogno di farsi notare per vivere…ebbene io credo che se i comuni o le provincie “vendano” le vie, le piazze, i parchi ecc…a queste persone (via mario rossi o piazza luigi bianchi) possano ricavarne dei soldi utili per far quadrare i bilanci, sempre più in rosso, anzichè gravare sempre sul cittadino medio con tasse smisurate.
    Non lo sò se è assurdo ciò che ho detto ma comunque ascoltando e leggendo le cronache e le notizie giornaliere credo che quantomeno sono in linea con queste.
    Ciao e speriamo di farcela. Sei un grande.
    Moreno Maiarelli

  26. Claudia Zuddas

    Caro Beppe Grillo,
    amareggiata e schifata dalle parole e dalle cifre ascoltate durante la puntata di “Report” di Domenica scorsa, scrivo.
    Davanti alla assoluta mancanza di rispetto che le aziende pubbliche (in questo caso tramite i CDA delle grandi aziende pubbliche) dimostrano nei confronti dell’intero paese Italia,
    stanca di guardare i ns amministratori dilapidare (spesso intascare) milioni e milioni di euro che appartengono all’intera comunità,
    chiedo:
    quali strumenti possiamo utilizzare noi cittadini perchè venga finalmente garantito il giusto impiego delle risorse pubbliche?
    Inoltre, relativamente alla puntata in oggetto, mi chiedo se i fatti illustrati costituiscano un reato contro il quale noi comuni cittadini possiamo ricorrere legalmente perchè danneggiati nell’integrità e nell’efficienza di un servizio a noi riservato…

    Grazie dello spazio concessomi.

    Un caro saluto.

  27. Fabrizio Castellana

    LAVORO-LAVORO-LAVORO-LAVORO-LAVORO-LAVORO

    Sono un lavoratore a progetto.
    Quest’anno ho lavorato sei mesi a quattro ore la settimana, ora ne sto facendo 7.

    Ho scoperto due cose:
    1) Che se faccio la dichiarazione dei redditi, non avendo raggiunto il minimo imponibile, lo stato mi restituisce le tasse che mi aveva preventivamente trattenuto in busta. L’ho scoperto io, perchè nessuno me ne aveva informato. Quando ho chiesto alla CGIL lì x lì non lo sapevano!
    Ho scoperto che tantissimi nella mia situazione non lo sanno, e pagano quindi tasse che non dovrebbero.
    PARADOSSO: le classi più deboli pagano tasse non dovute.
    Su questo argomento bisognerebbe informare, ma chi lo fa? Io?

    2) Che se voglio integrare il mio stipendio (ora 215 euro netti, senza ferie e malattie e con poco TFR, che se non ho capito male ora dovrebbe salire, ma, temo, a discapito del netto), trovando un altro lavoro a progetto, avendo a fine anno due CUD sarò soggetto a tassazione anche non avendo raggiunto il minimo. Semplificando, se uno guadagna 400 euro al mese non viene tassato, ma se li guadagna da due diversi lavori sì.
    Di questo non sono però sicuro. E’ vero?
    Paradosso: se hai la sfortuna di guadagnare poco e di aver bisogno di un secondo lavoro per arrivare al minimo di sopravvivenza, sei tassato di più.
    Forse è un incentivo al lavoro nero.

    Volevo aggiungere che “lavoro” sotto un assessore di riferimento che è di Rifondazione Comunista, il partito che io votavo, il quale mi ha dato modo di capire che una volta saliti saldamente al potere si finisce col ragionare tutti allo stesso modo, al di là del colore di provenienza.
    Pare che nessuno si salvi.
    Siamo una società in decadenza.

    1. isabelle ducourant

      da quando è che voti rifondazione comunista, tu ?

    2. Fabrizio Castellana

      Un po’ la voto e un po’ non la voto, a seconda dei momenti, miei e suoi. Non riesco a trovare un partito che mi faccia sentire rappresentato. Ora però che ho visto un paio di amministrazioni di sinistra dall’interno (Sarzana e SP), so che una volta assestati al potere i colori sbiadiscono e perdono forza, fino a trasformarsi in un monocolore grigio, senza più scopi politici, ma solo elettorali. Votarlo spinge in sostanza il tuo partito alla “perdizione”, non votare rafforza chi è già perduto, per cui bisognerà forse inventare qualcosa di nuovo?
      Qualcuno ha delle idee?
      Il partito di Grillo è una idea che mi piace molto ma, mi chiedo, non è che sarà fatto da essere umani? E non sarà quindi destinato fatalmente all’inevitabile?
      Ciao Isa.

    3. Fabrizio Castellana

      Un po’ la voto e un po’ non la voto, a seconda dei momenti, miei e suoi. Non riesco a trovare un partito che mi faccia sentire rappresentato. Ora però che ho visto un paio di amministrazioni di sinistra dall’interno (Sarzana e SP), so che una volta assestati al potere i colori sbiadiscono e perdono forza, fino a trasformarsi in un monocolore grigio, senza più scopi politici, ma solo elettorali. Votarlo spinge in sostanza il tuo partito alla “perdizione”, non votare rafforza chi è già perduto, per cui bisognerà forse inventare qualcosa di nuovo?
      Qualcuno ha delle idee?
      Il partito di Grillo è una idea che mi piace molto ma, mi chiedo, non è che sarà fatto da essere umani? E non sarà quindi destinato fatalmente all’inevitabile?
      Ciao Isa.

  28. andrea mataldi

    Gentile Sig. Beppe Grillo le scrivo dopo aver letto stamattina su un noto quotidiano nazionale, per non fare pubblicità, ma la notizia è presente ovunque, che in Italia, la classe dirigente, quella che ha il potere, quella che fa i soldi, quella che si gode la vita ogni volta che ne ha voglia, quella che puo’ permettersi ogni sfizio ed ogni vizio, quella che di tutto e di più….beh quella classe privilegiata…..sarei io. Saremmo tutti noi impieagati ed operai con redditi dichiarati sotto i 30.000 euro l’anno. Siamo i nuovi ricchi e non lo sapevamo. Adesso sono al lavoro, xchè, io lavoro anche sabato e domenica, fortunatamente, ma appena torno a casa lo dirò a mia moglie, casalinga, e alle mie 2 figlie, piccole e ignare di cotanto benessere…..
    Nella tabella riportata sul quotidiano da me sfogliato i redditi si riferisco al 2004 nel Lazio ed esclusivamente a lavoratori autonomi.
    Pensi che io ho guadagnato + del doppio dei gioiellieri, il doppio dei commercianti d’automobili, e quasi come i dentisti…
    Questa è la mia Italia ?

    Saluti.
    Andrea.

  29. liana torraca

    Voglio parlare del problema pensioni: sono una lavoratrice che a luglio 2008 avrà 57 anni d’età e 35 anni di contributi. Per soli 6 mesi e pochi giorni (forse ci sarà qualcuno con un periodo inferiore) non rientra nella scadenza del 31/12/2007 e quindi costretta a rimanere in servizio fino al compimento del 60° anno d’età, quindi per altri 3 anni, salvo rivisitazioni future. Inoltre, avendo generato 4 figli, non ho alcun beneficio rispetto ad altre donne senza prole come invece era previsto per il passato.
    Per i parlamentari e per tutti coloro che rivestono una carica politica negli enti locali, vale la stessa regola? Non credo. Attendo commenti e chiarimenti grazie.

  30. pasquino mazzini

    Giù le Mani dai Militari!!!!!!!
    Ciao Beppe, sono un dipendente della Difesa, di quelli in divisa, e volevo dire due parole su una legge (642, variante del 24 luglio)) che taglia del 20% la diaria dei militari impiegati all’estero (non missioni di pace); la trovo, come centinaia di colleghi, l’ennesima rapina contro chi non può difendersi con clamore e proteste, il solito colpo in testa a chi non può rispondere; circa 2000 militari di tutte le Forze Armate sono stati sottoposti a questa riduzione che ne riduce gli emolumenti mensili del 20% netto…come se da un giorno all’altro, una persona viene inviata dalla propria azienda all’estero per tre anni con una diaria (stipendio) definita e, senza alcuna spiegazione ma solo in ragione di tagli, gli venisse decurtato improvvisamente lo stipendio di 1/5; consideriamo che gli incarichi all’estero, oltre che di ovvia responsabilità, comportano ovvi disagi per chi ha famiglia dove spesso la coniuge deve rinunciare al proprio impiego (uno stipendio in meno quindi!!!) per la durata del mandato( generalmente triennale); inoltre, per chi non lo sa, la diaria all’estero è omnicomprensiva ed in questa chiaramente va detratto l’affitto e le normali spese che una famiglia sostiene.Naturalmente, data la remunerazione sicuramente più alta del normale, il dipendente inviato e selezionato per l’incarico, sulla base del” contratto” con il quale il suo mandato viene remunerato, prevede magari di estinguere o cominciare il mutuo della casa per se o per i figli e tante altre previsioni che grazie ad un sacrificio di tre anni ci si può permettere… Invece il ladrocinio, furto con destrezza arriva puntuale come già altri in passato, tanto noi non abbiamo rappresentanza ed i nostri “capi” sono incalzati dai nuovi e vecchi politicanti tanto che poco possono replicare per vari motivi…
    Usque Tandem Catilinae Abutere Patientiae Nostrae? diceva un senatore qualche tempo fa…
    Pasquino

  31. leonardo fochi

    ciao mi chiamo Leonardo F. ho 32 anni ,vivo a Parma, sono titolare di un azienda da 10 anni, da un anno a questa parte non ho piu’ molto lavoro ( lavoro nel campo degli stampi ), sono stato costretto a licenziare personale, etc. etc., come se non bastasse, inesorabile , e’ arrivato l’ ordine di rientro della banca…., io lavoro con due istituti, chiaro che anche il secondo ci e’ andato a ruota, mi hanno messo in mora e via e via, insomma, mi si preannuncia un fallimento bello e buono.
    Tutto questo per introdurre un altro problema , piu’ che problema un sospetto, mio ci tengo a precisare, facendo un giro tra i miei clienti e/o fornitori, scopro che almeno il 70% di essi sono non dico nelle mia stessa posizione, ma poco ci manca, rubinetti chiusi per intenderci, non che gli istituti di credito siano obbligati a tenere a galla aziende che guadagnano poco o nulla intendiamoci allora mi chiedo solo se, dopo Parmalat, dopo cirio, ora il tronKetto con questo guazzabuglio telecom, non e’ che le banche stiano tentando di “fare cassa” per prepararsi alla “botta finale?” dove tutti si accorgeranno che non hanno (le banche ) piu’ un soldo?, sinceramente io credo che non abbiano piu’ il becco di un quattrino! gia’ ora, perche? beh’ basta andare in banca e chiedere di avere (chi ce li ha) 25.000,00 €, li subito, solo per visionarli …vi risponderanno che ci vuole del tempo, 2 o 3 giorni per le leggi antimafia, anitriciclaggio etc. etc., guardi l’estratto conto ..beh, se vi intimano di rientrare in 10 gg. di 100.000,00 € e loro non hanno a disposizione 25.000,00 in contanti non vi viene il sospetto?, si,va bene, magari vi va’ di c.lo, ma fidatevi non sempre!! secondo me’ …ci sono + di 40.000.000.000,00 di € che ballano nel manico….

    vorrei fare presente che questo non ha nulla a che fare con la situazione personale in cui mi trovo, ho anche fatto alcuni investimenti sbagliati e non incolpo nessun istituto, e’ solo una mia impressione, giudicate voi.

  32. ANTONELLA ARGENTI

    OK CI STO AD AFFIDARE LE MIE QUOTE A TE MA DOPO CHE HAI LICENZIATO IL CDA COSA FARAI?
    MI PIACE L’IDEA CHE QUALCUNO DIFENDA LE NOSTRE QUOTE MA VORREI SAPERE COSA SUCCEDE DOPO….
    E’ SOLO PER PROVOCARE O ANCHE PER COSTRUIRE?

  33. Giulio Cesare Calcagni

    Le bugie di Tronchetti e de “la Repubblica” :
    Stamattina ho letto su “repubblica” che il “tronchetto della felicità” se ne è inventata un’altra delle sue : scorporare Tim e poi venderla al migliore offerente.
    Tutto questo con la promessa di un dividendo straordinario ai grandi e piccoli azionisti di Telecom Italia.
    Ma quale dividendo ? La veritò è che Tim è la prima azienda italiana nel rapporto Utili/fatturato altro che dividendo straordinario, la veritò è che senza Tim le azione Telecom varranno tra il 50% ed il 70% in meno di quanto valgono adesso. E i debiti restanti a Telecom come si pagherebbero sensa Tim ?
    Insomma la solita fregatura all’italiana….!!!!
    Per favore Beppe fallo sapere !
    Insisti affinchè i politici impediscano a tronchetti di fare l’ennesimo scempio.

  34. Antonio Maggio

    Buffetti da Tronchetti a TOCCHETTI.
    Che fine ha fatto Telecom?
    Chi non è mai entrato in un negozio Buffetti?
    Buffetti da oltre 150 anni è un punto fermo della realtà aziendale italiana.Lo scorso gennaio la proprietà di Buffetti è passata da Telecom Media,alla Pfd Spa le cui quote per il 51% appartengono alla Dylog,software house di Torino.
    Dopo i primi 6 mesi di totale latitanza,in cui nessuno ha dato un orientamento,un piano industriale,il 27 luglio scorso è stata inaspettatamente aperta una procedura di mobilità (licenziamento immediato)per 42 di noi,ben il 25% dell’intera forza lavoro.
    Le motivazioni portate a supporto della procedura sono sommarie,limitandosi a giustificare l’operazione con la riduzione dei costi in un mercato calante;non sono confortate da reali valori negativi di bilancio;manca completamente l’indicazione di una riorganizzazione dell’azienda,di un piano di investimenti ed interventi che le garantisca un futuro certo e che legittimi l’effettiva esistenza di esuberi.
    In un’Italia in cui si è a lungo combattuto, affinché venissero rispettati i sacrosanti diritti dei lavoratori,ci sono ancora imprenditori rimasti all’epoca delle piantagioni di cotone.
    La proprietà infatti ha ripetutamente lasciato senza risposte le molteplici richieste formali fatte durante gli scorsi 6 mesi dalle RSU per essere informati degli effettivi progetti per la nostra Azienda e per ultimo ha volutamente ignorato di preavvisare le proprie intenzioni, alle segreterie sindacali.
    Queste pertanto sono venute a conoscenza della procedura solo al momento in cui è stata aperta, escludendo così a priori la possibilità di accordarsi su soluzioni come la cassa integrazione che pur permettendo all’Azienda il ricercato sgravio dei costi del lavoro,potessero offrire delle garanzie ai dipendenti.
    Falliti due incontri, a giorni ci sarà l’ultimo,presso la regione Lazio, ma se l’imprenditore manterrà le posizioni 42 famiglie si troveranno buttate per strada.
    DOV’E’ TELECOM?

  35. Kov alsky

    Caro Grillo,

    il tuo commento sulla questione delle tasse e` fiacco. Un poco populistico-qualunquistico.

    Certamente si devono pagare le tasse, ma davanti alla proposta dell’incompetente quanto inesauribile Visco di schedare tutti e tutte le transazioni, il contribuente dovrebbe chiedere che prima sia bene documentato come e dove vadano i soldi prelevati. Che sia mostrato come le risorse vengono utilizzate. Invece se ne infischiano e una grande parte va ad alimentare satrapi e spese totalmente inutili, parassitarie e improduttive.
    Se il travaso fosse solo da categorie privilegiate private improduttive a pubbliche altrettanto inutili, il gioco potrebbe essere visto a somma zero.
    Il fatto e` che il travaso tende a essere dai pochi veramente produttivi e competitivi (lavoratori e medie imprese) verso i tanti nullafacenti, parassiti, improduttivi (pubblici ma anche faminti esponenti del grande capitale privato parassitario-che temendo di essere tagliati fuori dal magna magna si agitano sul bollettino del corriere dopo aver fatto furore rivoluzionario contro Berlusconi).

    La mole di enti inutili, di stipendi, di regalie, di trasferimenti, di spese ministeriali, di funzioni e funzionari, altrettanto inutili, ma che nella congiuntura attuale sono perdipiu` dannosi, raggiunge dimensioni astronomiche.

    Siccome il futuro e` abbastanza tetro per l’economia (non solo italiana)(per l’andazzo perseguito) e siccome la barca rischia di affondare, qualcuno pensa bene di levare in alto il vessillo di far pagare a tutti le tasse. (Non di certo di tagliare sprechi e aumentare l’efficienza).
    L’importante e` tassare i produttivi a favore degli improduttivi. Dai super parassiti dannosi di Alleanza Nazionale ai comunisti di varia etichetta, si tengono tutti a braccetto. Fin che la barca va`.

    Kovalsky

  36. claudio bruzzone

    Potere Economico: Il grande parassita

    Dal 1500 ad oggi le istituzioni sociali, economiche e politiche del mondo hanno subito un sovvertimento totale. Le tappe fondamentali di tale sovvertimento sono state: la rivoluzione protestante, la rivoluzione inglese, la rivoluzione americana, la rivoluzione francese, la rivoluzione russa, la 1ª e la 2ª guerra mondiale, e il patto di Yalta.
    Oggi “viviamo in una delle più decisive epoche della storia e nessuno se ne rende conto, nessuno lo comprende… La rivoluzione mondiale avanza inarrestabile verso i suoi ultimi risultati… Chi predica la sua fine o crede addirittura di averla sconfitta non l’ha compresa… La lotta si combatte anche nell’interiorità del singolo uomo, sebbene egli non lo sappia affatto. Per questo così pochi giungono a vedere chiaramente da quale parte essi veramente si trovano”; sono parole di Oswald Spengler(1), l’insigne studioso dei cicli storici. Esse esprimono esattamente la tragedia dell’uomo contemporaneo, convinto di essere libero, ed arbitro del proprio destino, senza avvedersi del grande parassita, che tende reti di sfruttamento e di dominio sull’umanità intera.

    In verità, di questo parassita non si parla in alcun libro. Nessun giornale, nessuna radio, nessuna televisione lo menziona mai. La gente di ogni parte della terra, nella sua compatta generalità, ne ignora l’esistenza. Eppure esiste. E celato nell’ombra, occultamente trae la sua linfa vitale dal sudore, dalle fatiche, e dalle sofferenze dell’umanità intera.
    Fuori di metafora, il grande parassita dell’umanità è il potere economico mondiale. Il potere economico mondiale è il padrone del Mondo.
    “Autorizzato……continua su:

    http://www.disinformazione.it

    consiglio chi ne avesse voglia di leggerlo….
    mi sembra che meriti un approfondimento….più
    “approfondito”.

    saluti a tutti

  37. silvio volan

    salve a tutti,
    e complimenti per il blog

    a proposito di energia:
    il nostro pianeta è una palla di magma ad alta temperatura, ricoperto da un sottilissimo strato di crosta terrestre (come se fosse il guscio di un uovo !)
    Andate sul sito http://www.energoclub.it/doceboCms/page/45/Geotermico.html
    scoprirete quello che i petrolieri ( e con loro i produttori di centrali eoliche di pannelli solari,e altre amenità ) non vogliono che si sappia:
    con una perforazione si ottengono risultatisorprendenti a qualsiasi latitudine.
    Ogni 30 metri perforati la temperatura sale di un grado.
    Bastano 2500 metri per ottenere acqua calda per il teleriscaldamento.
    Con 7000 metri si hanno 250 gradi, sufficenti per la produzione di energia elettrica.
    Nel mondo vi sono già centinaia di installazioni, ma è meglio che il popolo non lo sappia…
    ciao a tutti
    volan

  38. Michele Sinzieri

    Caro Beppe sto per comprare casa i mutui si stanno alzando…kazzo!!! Mi kiedo se potremmo kiedere al nostro dipendente Prodi se per cortesia la NOSTRA Banca D’ITALIA..Potesse elargire direttamente lei i mutui a noi poveri Coglioni ad un vero e reale costo del denaro..Utopia?? Proviamo a kiederlo lo stesso.

  39. Lorenzo Prosperi

    Ciao Beppe,

    mi puoi spiegare perche’ discutendo con un collega che ha la moglie avvocato mi sono trovato a litigare sulle sue assurde teorie? Ma il mestiere dell’avvocato non e’ una libera professione che si deve quindi confrontare tutti i giorni col mercato? Qualcuno mi dice che le tariffe minime servono a malapena a coprire le spese di un avvocato, e allora alla meno peggio il prezzo dei servizi di avvocato sul mercato si stabiliranno sul prezzo gia’ fissato dall’ordine professionale. E’ giusto che esistano ancora coorporazioni di discendenza fascista che difendano gli interessi di categoria? dalle mie parti io le chiamo looby. Cosa devo rispondere a una persona che mi accusa di essere un comunista se mi esprimo a favore della liberalizzazione del mercato degli avvocati? devo forse pensare come sarebbe logico che ognuno a questo mondo pensa solo a difendere il proprio orticello o che peggio mi ritrovo a discutere con l’unica persona onesta tra migliaia di romani che incamera rabbia e frustrazione da tempo perche’ vede la moglie lavorare come avvocato in un ambiete di squali che campano sulla povera gente? E allora lasciamo le tariffe minime cosi’ tutto continuera’ ad andare come e’ sempre andato. Qualcuno mi puo’ ricordare a che serve un avvocato? C’e’ ancora qualcuno in italia che fa la professione per passione?
    Dammi qualche parola di conforto almeno tu.
    Grazie

    Lorenzo

  40. giacomo serra

    Caro Beppe, scusa il tu, vorrei segnalare ai tuoi numerosi lettori che se tu compri una cavolatina da 1400 euro in una catena di elettronica ELDO con un FINANZIAMENTO di 77 euro mensili biennali, e ti capita di non ricevere i primi tre bollettini di cc. postale, LA FINANZIARIA AGOS (Milano, numero clienti 800653042) ti iscrive in un registro elettronico nazionale di “cattivi” pagatori e QUALORA AVESSI BISOGNO DI UN PRESTITO SERIO (es. 5000 euro per la macchina) LA FINANZIARIA A CUI LO RICHIEDI TE-LO-RIFIUTA.
    Data la pubblicità con cui le catene di elettronica ti vendono questi finanziamenti senza avvertirti di nulla e la quantità di gente che ne fa uso non sarebbe il caso di fare un pò di casino? Un saluto. Giacomo Serra

  41. giacomo serra

    Caro Beppe, scusa il tu, vorrei segnalare ai tuoi numerosi lettori che se tu compri una cavolatina da 1400 euro in una catena di elettronica ELDO con un FINANZIAMENTO di 77 euro mensili biennali, e ti capita di non ricevere i primi tre bollettini di cc. postale, LA FINANZIARIA AGOS (Milano, numero clienti 800653042) ti iscrive in un registro elettronico nazionale di “cattivi” pagatori e QUALORA AVESSI BISOGNO DI UN PRESTITO SERIO (es. 5000 euro per la macchina) LA FINANZIARIA A CUI LO RICHIEDI TE-LO-RIFIUTA.
    Data la pubblicità con cui le catene di elettronica ti vendono questi finanziamenti senza avvertirti di nulla e la quantità di gente che ne fa uso non sarebbe il caso di fare un pò di casino? Un saluto. Giacomo Serra

  42. Raffaele Gigeisi

    A proposito di… Potentati Economico-Finanziari ed Attuariali, Banche e Tassi Usurai applicati dalle stesse.., da molti anni esiste – presso il sito dello Studio Ciarambino – il “Remark n°1”.
    Questa non è alcuna forma pubblicitaria..! E’ soltanto una comunicazione di servizio a tutela ed a difesa Economico-Giuridica della… “Povera Gente”! Cordialità.
    GIGEISI

    1. Mario Pasqualini

      Ho letto con interesse questo articolo che ho trovato nel terzo segmento del sito http://www.ciarambino.it E’ un articolo vecchio di molti anni soltanto come data di elaborazione ma – a mio avviso – attualissino e che deve far riflettere i… potentati che ci governano al giorno d’oggi; leggendolo ed analizzandolo a fondo, vi sembra di riconoscere il modo di fare di questo Governo! Poi mi sono deliziato, sia nella lettura di altri articoli presenti – e… pepatissimi, professionalmente – sia nell’ascolto delle stagioni concertistiche di musica classica della web radio on demand incorporata nel sito stesso, gratis per tutti i visitatori.
      E la cosa più importante è quella che ho notato – in chi elabora i testi – la totale estraneità alla Politica dei Partiti e del Mondo Politico.
      C’è solo un piccolo particolare: chi elabora gli articoli si professa “cattolico” ma in verità lo afferma a testa alta e… la vita c’insegna che non si può avere, nello stesso momento, la… botte piena e la moglie ubriaca. Grazie Beppe per l’incontro che mi hai fatto fare con il tuo blog.
      Saluti.

      Mario

  43. Gianfranco Puggioni

    Caro Beppe,
    oggi dopo 4 anni di alterni co.co.pro. ho pagato per la prima volta la compilazione del modello unico: con notevole stupore ho dovuto pagare ben €60 per aver dichiarato quanto percepito nel 2005!Io credo si tratti di un furto in quanto non si viene assolutamente incontro a chi, come me,vive di interminabili co.co.pro. intervallati da lunghi periodi di disoccupazione.Nel mio caso ho guadagnato €900 per 7 mesi! Forse sarà il caso di farmelo da solo per il prossimo anno!!!

  44. giampiero dore

    sono anni che, per varie vicissitudini ho perso il classico lavoro fisso. ho 44 anni. si ce l’avevo…direte:cazzi tuoi, hai sbagliato” già.
    per rientrare nel mondo del lavoro, ho preso partita iva. in pratica non ho nemmeno + la soddisfazione di dire che sono l’unico che paga le tasse. continuo a pagarle, x carità, ma non ce la faccio +. il prossimo mese non ho soldi per le bollette… e l’affitto… e l’iva… e ho pagato le tasse 15gg fa… e sono al limite del fido in banca.. e da un gg all’altro il bancomat non uscirà +… e poi scriveranno sul giornale un sacco di stronzate, ma quest’italia di merda ti uccide. io non ce la faccio +. vaffanculo

    1. gasparini giancarlo

      Anchio ho la partita iva da piu 20 anni ma credimi,devo fare salti mortali per arrivare a fine mese,con 46000 euro mi avanzano esentasse 19000 e dopo ci sono le spese di famiglia con questo fisco quà non si può più.
      Peccato che ho rinunciato a fare lo statale o il politico,avevo anchel’occasione.

  45. Gaspare Fedeli

    Un classico caso di marketing spinto quello del mattone che ti spacca la finestra di casa!Meraviglioso esempio di dove l’economia italiana si sta andando a sfracellare.
    Siamo passati da un economia in cui lo stato ci indirizzava (ci comandava a bacchetta) ad un economia di mercato in cui tutti, al solo fine di fare denaro, sono capaci di vendere anche le chiappe della madre!
    L’Italia però non è gli Stati Uniti d’America e prima che la nosra economia si avvicini al modello americano facciamo prima a fare i bagagli e a trasferirci in un altro stato!
    Le economie di scala dovevano aiutarci a spendere meno e meglio i nostri sudati soldini, ma a me pare che la scala ce l’hanno messa nelle terga e per orizzontale!
    Che dire poi della benzina….questa mattina mi era venuto in mente di prendere la bicicletta e di andare a lavoro con la salopette da ciclista!Poi ho pensato che sudato avrei fatto schifo e che non era carino vestirsi così in ufficio.Vedete come tutto ci condiziona?Basta….domani vado in ufficio con il trattore!Giuro……ma su che giuro?Su Dio?Ma se Dio ha permesso a certa gente di indirizzare i nostri destini…..non è che anche lui faccia parte delle economie di scala?Allora giuro su Beppe Grillo ….non si sa mai che anche lui non abbia un azienda e che non promuova un suo prodotto!

  46. Ignazio D.

    Hai proprio rotto i c……i con queste minacce!
    Se hai qualcosa da dire dilla e falla finita. Ma non sarà che il 2 Giugno sul Britannia il Beppe nazionale era con tua sorella ?

    1. Marta Ciceri

      ignazio devi avere proprio uncervello picccolissimo, non e’ colpa tua… poveri di materia grigia come te’ ce ne sono molti, non ti sentirai mai solo.

      ciao

  47. Riccardo Cortellazzi

    Ho fatto delle ricerche da un mio amico che registra e conserva tutti i telegiornali della rai dal 1978 abbiamo scoperto una cosa eccezionale…. Il 2 giugno 1992 Beppe Grillo era sul panfilo Britannia, lo conferma Emma Bonino in una intervista rilasciata alla troupe del TG1 sul ponte di coperta quel giorno.

    signor Beppe Grillo non crede di doverci delle spiegazioni?

    cliccate sul mio nome per sapere cosa è successo il 2 giugno 1992

    1. tony

      Riusciresti a caricare online il video del tg1?? dimmi di si! posta il link a littletony@gmx.us se riesci sarebbe una bella prova

  48. Fiorangela Giampaolo Gallo

    In questo periodo la classe forense è in agitazione per il contenuto del decreto Bersani. A tal proposito vorrei che tutti sapessero e per questo meditassero sulle condizioni in cui sono costretti a lavorare moltissimi giovani avvocati che già di fatto lavorano di molto sotto i ‘minimi’tariffari, spesso anticipando essi stessi le spese e persino rimettendoci di tasca propria qunando i clienti – quei pochi ancora non attirati dai grandi studi – non pagano…Non credo che il futuro passi attraverso una liberalizzazione selvaggia, questo no, ma c’è bisogno di cambiare qualcosa.

  49. Luciana cognome

    il 2 giongno 1992 Beppe grillo era a bordo del panfilo Britannia, non lo credete? leggetevi i giornali dell’epoca, se ne scoprono di cose con i giornali vecchi.

  50. Rafa Nadal

    Vabbè sì… avrà assistito pure lui come faustinotti alla parata militare di quell’anno…uuuh che paura, ora lo criticherai perché si esprime sempre contro la guerra?
    o no,no, magari stava nel golfo a combattere contro saddam, (ora invece hai visto come lo difende strenuamente, eh? EH??)
    oppure ha combinato qualcosa col consiglio regionale del piemonte?
    si è fatto nominare cavaliere del lavoro col nome di guzzini giuseppe(esattamente un anno dopo gazzoni frascara)? …e a te la cosa non va giù??
    ha fatto una legge nelle marche?
    Ha osservato i neutrini solari e tu rosichi perché non li hai mai visti?
    era con draghi sul britannia? e tu no?
    mah..sai che penso e ti dico? non è che uno deve difendere beppegrillo a tutti i costi…ma:
    1)nella vita nessuno e dio, a parte Ronnie James, quindi magari uno fa un errore ecc ecc..tanto lui è un comico, mica un politico…
    2)MA CHI CAVOLO SE NE STRAFOTTE!!
    tu dov’eri durante qualche attentato delle br o roba del genere?
    senti, a parte il fatto che stai sfruttando (abusando di) uno spazio suo, e perciò mi farebbe piacere se t beccassi una bella denunzia da parte sua, anche se non mi sembra il tipo, ma poi, che cavolo vuoi, ti stai facendo pubblicità a scapito suo e fissi una data lontanuccia solo per fomentare le attese, e poi va a finire che sei pure un berlusconiano, che tanto i dementi se le fanno e se le tirano, di solito… che cacchio, e io perdo tempo con un idiota!
    povero me…

    1. xxxx ccccc

      a cagare!!

      su vai!

    2. Luciana alfa

      Rafa Nadal, scrivi… scrivi… solo cazzate sei ipnotizzato e indirizzato verso il leccaculismo.

      levati il paraocchi ed inizia finalmente ad usare il cervello.

  51. andrea matteo

    Vabbè sì… avrà assistito pure lui come faustinotti alla parata militare di quell’anno…uuuh che paura, ora lo criticherai perché si esprime sempre contro la guerra?
    o no,no, magari stava nel golfo a combattere contro saddam, (ora invece hai visto come lo difende strenuamente, eh? EH??)
    oppure ha combinato qualcosa col consiglio regionale del piemonte?
    si è fatto nominare cavaliere del lavoro col nome di guzzini giuseppe(esattamente un anno dopo gazzoni frascara)? …e a te la cosa non va giù??
    ha fatto una legge nelle marche?
    Ha osservato i neutrini solari e tu rosichi perché non li hai mai visti?
    era con draghi sul britannia? e tu no?
    mah..sai che penso e ti dico? non è che uno deve difendere beppegrillo a tutti i costi…ma:
    1)nella vita nessuno e dio, a parte Ronnie James, quindi magari uno fa un errore ecc ecc..tanto lui è un comico, mica un politico…
    2)MA CHI CAVOLO SE NE STRAFOTTE!!
    tu dov’eri durante qualche attentato delle br o roba del genere?
    senti, a parte il fatto che stai sfruttando (abusando di) uno spazio suo, e perciò mi farebbe piacere se t beccassi una bella denunzia da parte sua, anche se non mi sembra il tipo, ma poi, che cavolo vuoi, ti stai facendo pubblicità a scapito suo e fissi una data lontanuccia solo per fomentare le attese, e poi va a finire che sei pure un berlusconiano, che tanto i dementi se le fanno e se le tirano, di solito… che cacchio, e io perdo tempo con un idiota!
    povero me…

  52. andrea matteo

    Vabbè sì… avrà assistito pure lui come faustinotti alla parata militare di quell’anno…uuuh che paura, ora lo criticherai perché si esprime sempre contro la guerra?
    o no,no, magari stava nel golfo a combattere contro saddam, (ora invece hai visto come lo difende strenuamente, eh? EH??)
    oppure ha combinato qualcosa col consiglio regionale del piemonte?
    si è fatto nominare cavaliere del lavoro col nome di guzzini giuseppe(esattamente un anno dopo gazzoni frascara)? …e a te la cosa non va giù??
    ha fatto una legge nelle marche?
    Ha osservato i neutrini solari e tu rosichi perché non li hai mai visti?
    era con draghi sul britannia? e tu no?
    mah..sai che penso e ti dico? non è che uno deve difendere beppegrillo a tutti i costi…ma:
    1)nella vita nessuno e dio, a parte Ronnie James, quindi magari uno fa un errore ecc ecc..tanto lui è un comico, mica un politico…
    2)MA CHI CAVOLO SE NE STRAFOTTE!!
    tu dov’eri durante qualche attentato delle br o roba del genere?
    senti, a parte il fatto che stai sfruttando (abusando di) uno spazio suo, e perciò mi farebbe piacere se t beccassi una bella denunzia da parte sua, anche se non mi sembra il tipo, ma poi, che cavolo vuoi, ti stai facendo pubblicità a scapito suo e fissi una data lontanuccia solo per fomentare le attese, e poi va a finire che sei pure un berlusconiano, che tanto i dementi se le fanno e se le tirano, di solito… che cacchio, e io perdo tempo con un idiota!
    povero me…

  53. Ugo Salvetti

    Caro Beppe, qui bisogna cominciare ad illustrare la trasparenza delle Banche, ho consultato il mio estratto conto con Internet e c’è da rabbrividire; spese per la custodia titoli che non hanno reso una minchia,marchingegni strani e parole assurde che dovrebbero erudirti, ma sfido un professore di lettere se ci riesce a capire qualcosa. 4 euro di spese per pagare una rata di condominio ad un’altra banca, 5 euro mensili perchè hai il conto corrente, ma non converrebbe ritirare tutto e mettere i soldi dentro un materasso come si faceva una volta? Qui le sòle sono all’ordine del giorno e gli impiegati di banca sono costretti ad assumere qull’atteggiamento colloso e viscido che suscita un senso di ribrezzo! Ugo Salvetti

    1. Luciana Alpagotti

      Prima di chiedere al comico di porsi e fare domande sulle banche, chiediamogli per quale lobby lavora, Beppe Grillo ilò 2 giugno 1992 era a bordo del panfilo Britannia!

  54. Stefano Caco

    Ok aspettiamo il 20 luglio.

    Se Grillo è stato sul Britannia ed è dimostrabile, temo che non potrà più fare spettacoli pubblici per la sua incolumità.

    Mi raccomando però, le fonti devono essere , attendibili e verificabili (quindi menzionate nel tuo post del 20 luglio)

    1. anonimo spero

      chiunque puo’ scoprire dove era Beppe il 2 giugno 1992, io ci sono riuscito e vi garantisco che e’ una cosa scandalosa.

      basta indagare bene…

    2. Rafa Nadal

      Vabbè sì… avrà assistito pure lui come faustinotti alla parata militare di quell’anno…uuuh che paura, ora lo criticherai perché si esprime sempre contro la guerra?
      o no,no, magari stava nel golfo a combattere contro saddam, (ora invece hai visto come lo difende strenuamente, eh? EH??)
      oppure ha combinato qualcosa col consiglio regionale del piemonte?
      si è fatto nominare cavaliere del lavoro col nome di guzzini giuseppe(esattamente un anno dopo gazzoni frascara)? …e a te la cosa non va giù??
      ha fatto una legge nelle marche?
      Ha osservato i neutrini solari e tu rosichi perché non li hai mai visti?
      era con draghi sul britannia? e tu no?
      mah..sai che penso e ti dico? non è che uno deve difendere beppegrillo a tutti i costi…ma:
      1)nella vita nessuno e dio, a parte Ronnie James, quindi magari uno fa un errore ecc ecc..tanto lui è un comico, mica un politico…
      2)MA CHI CAVOLO SE NE STRAFOTTE!!
      tu dov’eri durante qualche attentato delle br o roba del genere?
      senti, a parte il fatto che stai sfruttando (abusando di) uno spazio suo, e perciò mi farebbe piacere se t beccassi una bella denunzia da parte sua, anche se non mi sembra il tipo, ma poi, che cavolo vuoi, ti stai facendo pubblicità a scapito suo e fissi una data lontanuccia solo per fomentare le attese, e poi va a finire che sei pure un berlusconiano, che tanto i dementi se le fanno e se le tirano, di solito… che cacchio, e io perdo tempo con un idiota!
      povero me…

    3. marino chiari

      tutti sono liberi di fottersene infatti agli italiani e piu’ facile metterlo nel culo che nella testa, ti sei mai chiesto chi e’ prodi?

      leggiti il curriculum di quel sorcio, e pensa bene che con il menefreghismo ti rovini

  55. matteo tassinari

    Bepe, non rispondere a quello psicopatico che ti sta “perseguitando” con questa menata del 2 giugno 1992. Anche se fossi con tuo cugino (che non so chi sia) a mangiare du spaghi al “vitellino” di San Pancrazio, non dire nulla. Quello è un esibizionista in cerca di luce altrui, in quanto manca di quella propria. E allora come fare per brillare? Semplice: calunniare, insinuare, spargere meschinità condite a falsità. In pratica uno soggetto che stonerebbe pure fra gli elettori del Cdl. Lascialo andare per la sua strada, che tu ne hai percorsa parecchio. Lascuialo perdere e non ti affolosciare col pensiero per questo tizio neanche di una virgola. Primo perchè non lo meriterebbe, secondo so che non succede perchè tu sei forte di spirito e terzo perchè sono convinto che sono tutte cazzate quelle dice, in quanto appunto esibizionista, un po’ come quel tizio che appare dietro i microfoni dei tele-giornalisti. Come si chiama già? Ah, Paolini.

    matt

    1. * 2 giugno 1992 *

      SI SI… un’altro strisciante leccaculo,
      ah! ah! ah!

      come dovrai ricrederti dopo il 20 luglio!!

      Dov’era Beppe Grillo il 2 giugno 1992?

  56. matteo tassinari

    Bepe, non rispondere a quello psicopatico che ti sta “perseguitando” con questa menata del 2 giugno 1992. Anche se fossi con tuo cugino (che non so chi sia) a mangiare du spaghi al “vitellino” di San Pancrazio, non dire nulla. Quello è un esibizionista in cerca di luce altrui, in quanto manca di quella propria. E allora come fare per brillare? Semplice: calunniare, insinuare, spargere meschinità condite a falsità. In pratica uno soggetto che stonerebbe pure fra gli elettori del Cdl. Lascialo andare per la sua strada, che tu ne hai percorsa parecchio. Lascuialo perdere e non ti affolosciare col pensiero per questo tizio neanche di una virgola. Primo perchè non lo meriterebbe, secondo so che non succede perchè tu sei forte di spirito e terzo perchè sono convinto che sono tutte cazzate quelle dice, in quanto appunto esibizionista, un po’ come quel tizio che appare dietro i microfoni dei tele-giornalisti. Come si chiama già? Ah, Paolini.

    matt

  57. matteo tassinari

    Bepe, non rispondere a quello psicopatico che ti sta “perseguitando” con questa menata del 2 giugno 1992. Anche se fossi con tuo cugino (che non so chi sia) a mangiare du spaghi al “vitellino” di San Pancrazio, non dire nulla. Quello è un esibizionista in cerca di luce altrui, in quanto manca di quella propria. E allora come fare per brillare? Semplice: calunniare, insinuare, spargere meschinità condite a falsità. In pratica uno soggetto che stonerebbe pure fra gli elettori del Cdl. Lascialo andare per la sua strada, che tu ne hai percorsa parecchio. Lascuialo perdere e non ti affolosciare col pensiero per questo tizio neanche di una virgola. Primo perchè non lo meriterebbe, secondo so che non succede perchè tu sei forte di spirito e terzo perchè sono convinto che sono tutte cazzate quelle dice, in quanto appunto esibizionista, un po’ come quel tizio che appare dietro i microfoni dei tele-giornalisti. Come si chiama già? Ah, Paolini.

    matt

    1. Giacomo Gerli

      questo da del psicopatico ad uno che non conosce poi sciorina il discorso dellaminchia in difesa di cosa non lo abbiamo capito!

      ma va a cagher! rimbambit’

  58. Muratore di Bergamo

    Il Beppone sul Britannia? azz e le prove? se fosse vero per bBeppe sarebbe uno sputtanamento colossale, mmmhmm…. cazzarola devo indagare…

    grazie per lo spunto.

  59. Guido Panzeri

    Che cazzo ci facevia bordo del Britannia il 2 giugno 1992?

    Grillo rispondi!!

  60. luca Corderolo di Montezemolo

    Minchia… Beppe dove cazzo eri il 2 giugno 1992? qui stiamo uscendo pazzi, ce lo dici?

  61. luca albano

    Ciao Beppe c’è la possibilità che ora ritorni in tv ? magari facendo un programma economico ambientale? ciao

  62. il contro pedale

    dov’era Beppe Grillo il 2 giugno 1992?

    http://ilcontropedale.blogspot.com/

  63. aurelia pallastrelli

    Caro Grillo,
    Da questo sito

    http://sovranitamonetaria.org/poesie_e_canzoni/dardo_gagliardo_antigattopardo.html

    puoi (potete) ascoltare queste canzoni sveglia gente sul signoraggio, l’anatocismo, le truffe bancarie e tanto altro… Il mio sogno sarebbe quello di poterle ascoltare in un concerto affollatissimo di persone finalmente risvegliatesi dal torpore

    Tanti saluti,
    Aurelia sveglia

  64. Antonio DA FABRIANO

    PETIZIONE CLASS ACTION ON LINE
    http://www.petitiononline.com/cait2006/petition.html
    sottoscrivi e collabora con il passa-parola.
    Abbiamo bisogno di altri volontari per portare avanti la campagna di sensibilizzazione a sostegno della rapida approvazione di una buona legge.

    Ci rivolgiamo a tutti e specialmente alla Tribù, segnalateci i siti sensibili che hanno uno spazio per gli appelli dove ospitare il nostro invito.

    Un grande GRAZIE e un profondo riconoscimento ai siti che permettono alla campagna di sensibilizzazione per la CLASS ACTION di esistere e andare avanti a raccogliere sottoscrizioni.
    Siti che hanno accettato di ospitare il nostro banner:
    -it.groups.yahoo.com/group/mpsclientidelusi/
    -carovanaperlacostituzione.it/testata1/appelli
    -triburibelli.org/sito/modules/MyAnn…onces&lid=18288

    Tutte le informazioni sulla bacheca del costituendo comitato sul: forum.rai.it
    http://www.forum.rai.it/index.php?showtopic=98232&f=141&hl=

  65. Luca Malsano

    Caro signor Grillo
    se non le dispiace le darei del tu
    Allora Beppe, io lavoro per una grande societa’ di telecomunicazioni, ma veramente grande… non quella del “tronchetto”, quello che le volevo chiedere e’ questo:
    a tutti i dipendenti sono state regalate delle azioni della societa’ medesima… prima di tutto vorrei sapere se e’ vero che posso esercitare il mio diritto su tali azioni solo trascorsi 2 anni e se un domani anche lontano potrebbero comportarmi delle spese, visto che non ho la minima visibilita’ di una cosa che e’ mia.
    Ti chiedo scusa da subito se e’ una richiesta banale, ma da comune mortale creato da Dio (forse), ma quello vero e non Dow Jones, non ne capisco nulla. Grazie

  66. Vito Palumbo

    Tra i nuovi eletti al parlamento c’è chi propone l’abolizione dell’ordine dei notai, e i notai corrono ai ripari con una campagna pubblicitaria che ho appena ascoltato su Radio24. “Caro notaio” si intitola, mai titolo era stato più azzeccato, ma per me solo nel senso dei soldi. Ecco il comunicato con il quale viene presentata la campagna:

    «Caro notaio»: cosa c’è dietro la firma

    Inizia il 22 maggio la campagna di comunicazione istituzionale del Consiglio Nazionale del Notariato.

    La campagna è stata realizzata dall’agenzia Armando Testa Milano e prevede spot radio, banner e annunci stampa. Fino a fine luglio si alterneranno quattro soggetti, declinati per i diversi mezzi, che puntano sull’ironia per trasmettere messaggi di vicinanza, fiducia ed efficienza.

    Le immagini dei soggetti creativi, ritraggono volti di persone comuni che si rivolgono idealmente al proprio notaio con una lettera aperta.

    Utilizzando parole semplici e colloquiali la campagna racconta al pubblico, attraverso una vena scherzosa sintetizzata nell’incipit delle lettere (“Caro notaio…”), le principali aree di competenza dei notai, ai quali si invita a rivolgersi con fiducia per un consiglio autorevole ed evitare spiacevoli sorprese.

    Le quattro frasi di attacco : “Caro notaio, la credevo più caro”, “Caro notaio, ci parla lei con mia suocera?”, “Caro notaio, io vorrei un figlio”, “Caro notaio, mettiamo su casa insieme”, fanno riferimento all’attività quotidiana dei notai, che accompagnano cittadini e imprese in alcune fra le tappe più importanti della vita: dall’accensione di un mutuo all’acquisto di una casa, dagli assetti familiari a quelli societari.

    La caratteristica propria del notaio, pubblico ufficiale e professionista, che cura l’interesse delle parti, ma, per sua funzione, in una posizione di imparzialità, è sintetizzato nel motto “Il notaio: dalla tua parte, sopra le parti”.
    ….(continua su NOTARIATO.IT)

  67. gabriele gamberini

    Secondo voi,che razza di tranello nasconde questa mail? Dato x certo che il destinatario nn sono io,chi mii manderebbe delle password e nuovi dati con tanto di scuse,x collegarsi ad un sito porno(più che sicuramente a pagamento)?
    “Gentile Sig. Marinelli ,

    come da conversazione telefonica intercorsa,
    mi pregio di informarla che la sia posizione e’ stata rivista e rivalutata.

    Il problema venutosi a creare per il pagamento a mezzo sua carta di credito (4259-8246-84xx-xxxx) e’ stato ampiamente risolto, e le confermo che nessun altro accredito le verra’ addebitato come da accordi, e la merce da lei ordinata le verra consegnata, come richiesto, in forma anonima, all’indirizzo da lei fornito.

    Abbiamo atresì provveduto a riattivare il suo account prolungando la durata del servizio di mesi 6 (sei) per risarcirla dell’inconveniente occorso.

    E’ gia’ possibile, come potra’ verificare, anche immediatamente, la visualizzazione del servizio esclusivo con il circuito dei nostri siti web ad accesso esclusivo.

    Abbiamo provveduto come da sua richiesta a modificare le password d’accesso e a renderle funzionali da qualsiasi pc, a patto che abbia installato il “plugin di sicurezza e visualizzazione” per la visione sicura e protetta, del materiale per soli adulti, tale plugin e’ da noi fornito nel sito stesso.

    servizo: EVA DOT COM
    login: ivanhoe68
    password: husk4469

    Per qualsiasi comunicazione, richiesta non esiti a contattarci e un nostro incaricato del servizio clienti si mettera’ al suo servizo per qualsiasi sua necessita’ .

    La prego di accettare nuovamente le nostre scuse, per l’increscioso inconveniente.

    Distinti saluti

    Ettore F. Marangoni
    Direzione Web-Marketing
    EVA DOT COM
    Servizi per Adulti

    Se volete usufruire di questo abbonamento al posto mio,fate pure..

    1. stella negro

      pure a me è arrivato lo stesso messaggio e ho risposto al mittente che se non mi contattava al più presto per delucidazioni l’avrei denunciato…la mail è tornata indietro, forse era meglio che non facevo nulla? !

  68. guido molteni

    ma tutti quelli che scrivono contro queste strutture haano in mano l’unica arma per combatterle NON ANDARCI A COMPRARE non lamentarsi inutilmente dando la colpa agli altri
    forse dal negoziante sotto casa spenderanno 10% in piu ma quanto vale la loro qualita di vita ? e quella futura dei loro figli? e la domenica quando vanno a fare i giretti nei centri commerciali invece di un parco non si sentono in colpa !!!!! e non mi dite che è l’unico momento per fare spesa perche sappiamo tutti che è una balla

  69. Fabrizio Treossi

    Oggi hanno scioperato gli autoferrotranvieri. Lo sciopero è stato indetto per il mancato rinnovo del contratto scaduto a fine 2005. Uno sciopero giusto e sacrosanto. Ascoltavo questa notizia stamattina in auto mentre mi recavo a Bologna e il servizio continuava spiegando altre sacrosante ragioni di malessere della categoria. Si diceva, tra le altre cose, che lo stipendio di ingresso è da fame, 850 euro. Ma poi il giornalista continuava dicendo: “solo dopo 20 anni di anzianità si riescono a percepire 1800 euro al mese”. Sono sbalzato dal sedile, come se mi fossi svegliato di botto! Io non ho nulla contro gli autisti e affini, sia chiaro! Ma qui, se ciò che è stato detto è giusto, c’è davvero qualcosa che non quadra. Io lavoro da 22 anni in sala operatoria come ferrista e infermiere di anestesia. Credetemi, è un lavoro delicato, molto delicato. Capisco bene che la collaborazione diretta agli interventi chirurgici (anche di 6-8 ore) sia molto meno stressante del guidare un tram… A parte gli scherzi, non sarebbe il caso di fermarsi un attimo e riflettere sulle incongruenze del sistema retributivo italiano? Io da sempre sono iscritto al Sindacato ma a volte ho la netta sensazione di essere tutelato in maniera “obliqua”. Il discorso potrebbe proseguire a lungo, ma i caratteri concessi non permettono approfondimenti per cui chiudo. Ripeto a scanso di equivoci, fanno benissimo gli autoferrotranvieri a lottare per i loro diritti negati e non voglio certo cercare parallelismi tra due professioni così distanti tra loro; la notizia di questo sciopero è stata semplicemente la molla che mi ha fatto pensare che se è giusto che dopo 20 anni un autista percepisca quello stipendio, allora non è molto giusto che una professione come la mia (ricordo che per diventare infermiere occorre laurearsi) venga retribuita 1400 – 1450 euro al mese. Con 22 anni di anzianità.

  70. Salvatore Agosta

    Se con l’euro si sono arricchiti i commercianti ai danni di noi dipendenti..adesso col governo di sinistra è la volta degli industriali? il materiale elettrico è aumentato gia del 100%.. è solo l’inizio? che qualcuno remasse contro per dimostrare che la sinistra porta male lo sapevo , ma affossarci per avere ragione è diabolico.

  71. Fredi Ricchioni

    Buongiorno beppe!

    Grazie per lo spazio e per il tempo che mi concedi.

    Oggi guardavo le quotazioni del rame….forse tutti non sanno che il prezzo del rame ( a tonnellata a sul mercato londinese ) è aumentato del 35% dall’inizio dell’anno. Altro che petrolio.
    Va bhè detto questo…..mi so detto…chissà quanto valgono i piccoli 5 centesimi …..di Euro…sono di rame no? …..eh no non sono di rame ….ma di acciaio ricoperti di rame…..chissà il restante rame dove sarà andato a finire…..nelle tasche delle banche? mah non lo so….fatto sta che sono di acciaio ricoperto.
    Ora mi viene in mente…..che la storia ci insegna che quando lo stato diventa esoso…..che fa……toglie metallo dalle monete…o toglie proprio le monete……sapete quanto avrebbero incassato le banche trasformando quello in moneta in carta? mah nemmeno ci voglio pensare!
    Fatto sta che le banche con le monetine ci rimettono ma con i pezzi grandi ci guadagnano di moltissimo……stampare un pezzo di carta non costa molto….pensateci bene…poi ci tolgono pure il rame….almeno lasciateci quello! eh no nemmeno quello….insomma sti centesimi non valgono nulla…..sono na rimessa per tutti….pure per la banche ….ecco perchè ne vedremo sempre meno in circolazione piano piano e chi si mette + a coniarli mica sono matti!
    è na rimessa. meglio stampare la carta!
    Costa meno! Per quanto riguarda il PIL…chiedevo al prof…..senti prof….ma se uno fa prodotti scadenti + dell’anno prima e modifica di poco il prezzo….e tutti lo comprano….allora il pil sale giusto? eh giààà ….ma del fatto che siano prodotti scadenti….se ne tiene conto nel pil…..bhè risposta….qualcuno ci sta pensando..ma il Pil non lo misura….ecco come ci siamo ridotti gente!
    Produciamo + immondizia .di prima…..l’importante è che sia a prezzi contenuti e che noi consumantori ce la mangiamo…..
    Svegliatevi……questi ci fregano.!
    Controllate i prodotti.etichette..e chiamate i numeri verdi per info! GRazie

  72. Fabrizio Aureli

    Ciao Beppe,
    a proposito di conflitto d’interessi, vogliamo parlare di Renato Soru (ti ricorda niente eh?) governatore della regione sardegna, la stessa che ha affidato l’appalto di tutti i computer dell’isola ad una certa Tiscali?

  73. CORADO ZUCCHI

    IPER,OCCHIO AL PREZZO..SE LO VEDI.Un Esempio:bocconcini di pollo impanati.Prezzo sulla confezione € 0,01.A lato in microscopico si avverte:prezzo giusto sullo scaffale quindi lo 0,01 è fasullo. Qui in grande leggiamo un €3,90.Non è finita.Nascosto dietro un pieghevole da spostare a mano c’è in piccolissimo il vero prezzo al kilo: €6,80.Carne di pollo e pane secco, a circa 14.000 delle vecchie lire al kg.Altro che €0,01 di partenza.Alla faccia dell’inflazione da euro e della legge Bersani sulla visibilità del prezzo.E chi ha scordato gli occhiali da vista a casa??Ma non ci avevano detto che con gli iper si difende la spesa delle famiglie?Tra musichette e schermi al plasma alle casse con immagini di crash-movies educativi per i bambini c’è gran confusione in testa.Si paga senza battere ciglio, compresi i frequenti errori di prezzo sempre corretti al rialzo,alla cassa.Caso o necessità?Dati i volumi macinati in un iper quanto incidono questi comportamenti disinvolti sui consumi ?Si tratta di un caso oppure esiste un ufficio studi e ricerche nazionale da qualche parte con un robusto organico di esperti strapagati a studiare le tecniche più efficaci per fare il consumatore a polpette facendola franca?Da anni non a caso la merce più economica sugli scaffali è a 10 centimetri da terra e quella più costosa ad altezza di sguardo di massaia.Chi deve controllare e/o sanzionare?C’è qualcuno che indaga tra gli scaffali della grande distribuzione sfidando sterminati uffici legali e agguerriti principi del Foro?Ecco un tema per le associazioni dei consumatori e non solo .Corrado Zucchi
    http://www.riminisud.it

  74. pietro cotellessa

    che Italia è?

    Si può sapere chi ha vinto le elezioni?
    Che cosa stà succedendo?
    Perchè tutto questo silenzio dopo le elezioni)

  75. Daniele Albanese

    Volevo solamente fare un piccolo commento sulle “primarie dei cittadini: economia” per quanto rguarda la proposta di abolire i monopoli di fatto come autostrade, telecom, ferrovie; queste situazioni sono le tipiche situazioni di “monopolio naturale”; ciò significa che per abolire il monopolio sulle ferrovie (prendiamo ad esempio le ferrovie ma può essere esteso a tutti e tre gli esempi) bisognerebbe creare le condizioni di concorrenza, cioè ad esempio fare una linea ferroviaria a fianco di quella già esistente, cosa in Italia impossibile (se anche fosse possibile, trattandosi di concorrenza “dualistica” prima o poi una delle due società fallirebbe creando nuovamente situazioni di monopolio, senza contare i danni ambientali che ciò comporterebbe, pensiamo ad una doppia autostrada!!)….la soluzione potrebbe essere una “saggia e trasparente gestione pubblica”: non potendo altrimenti ovviare al problema del monopolio naturale l’unica via possible per assicurare efficienza e prezzi accessibili sarebbe un controllo statale e (ci tengo a risottolinearlo) trasparente!

  76. Nereo Villa

    Chiedo scusa: per errore ho pubblicato due volte il post “Conflitto di interessi (3)”.
    Ciao a tutti
    Nereo

  77. Nereo Villa

    Conflitto di interessi (3)
    Il “signoraggio” consiste nella differenza tra valore nominale (cifra scritta sulla cartamoneta) e valore intrinseco (costo tipografico) di cartamoneta, creata dal nulla, che la “persona giuridica”, emettendo cartamoneta, pretende: come se si trattasse di restituzione di un prestito. È in tal modo che si crea debito pubblico, altra magia alla Vanna Marchi ma di proporzione planetaria (“corporation” = “persona giuridica”), da usare poi come spauracchio politico per tassare il popolo ignaro. Attraverso l’invenzione della persona giuridica, cioè delle S.p.A con scopo di lucro, la funzione del contratto diventa allora proprio quella di generare conflitto di interessi secondo una contorsione, in cui nessuno osserva che lo scopo (qualsiasi esso sia) è peculiarità assolutamente umana e che, in quanto tale, dovrebbe valere solo se attribuito a persone in carne ed ossa, non a persone “di carta”.

  78. nereo Villa

    Conflitto di interessi (3)
    Il signoraggio consiste nella differenza tra valore nominale (cifra scritta sulla cartamoneta) e valore intrinseco (costo tipografico) di cartamoneta, creata dal nulla, che la “persona giuridica”, emettendo cartamoneta, pretende: come se si trattasse di restituzione di un prestito. È in tal modo che si crea debito pubblico, altra magia alla Vanna Marchi ma di proporzione planetaria (“corporation” = “persona giuridica”), da usare poi come spauracchio politico per tassare il popolo ignaro. Attraverso l’invenzione della persona giuridica, cioè delle S.p.A con scopo di lucro, la funzione del contratto diventa allora proprio quella di generare conflitto di interessi secondo una contorsione, in cui nessuno osserva che lo scopo (qualsiasi esso sia) è peculiarità assolutamente umana e che, in quanto tale, dovrebbe valere solo se attribuito a persone in carne ed ossa, non a persone “di carta”.

  79. Nereo Villa

    Conflitto di interessi (2)
    Ma se un contratto crea uno dei contraenti non è forse questa la magia in cui il dio quattrino, sostituendo il Dio trino presente nell’uomo come pensare, sentire e volere, gli impedisce di percepire, intuire e mutare ciò che è assurdo? Infatti, anche ammettendo che sia il patrimonio a far scaturire il contraente “persona giuridica”, è assurdo ammettere che esso faccia scaturire al contempo pure la quota societaria, cioè l’oggetto della loro reciproca obbligazione contrattuale, perché in tal caso il patrimonio sarebbe elemento secondario (in quanto successivo) – dunque non essenziale o primario – della società. Com’è noto, la funzione del contratto è necessariamente quella di accordare i contrasti, o perlomeno le distinzioni degli interessi, dei contraenti. Ebbene, nelle società “persone giuridiche” avviene proprio l’opposto, in quanto l’interesse economico della “persona giuridica” è in conflitto, o comunque è diverso, da quello delle persone fisiche (“soci”) che la compongono! Di fronte a ciò, i politici, anziché risolvere il problema dell’immane danno prodotto dall’invenzione materialistico giuridica della “persona giuridica”, si riempiono la bocca, accusando gli avversari di “conflitti di interessi”, che in realtà scaturiscono proprio da una forma societaria, che sarebbe, sì, da riformare, ma la cui riforma nessuno vuole: perché così come essa è, permette in definitiva a costoro il loro stipendio “da politici”, trenta o quaranta volta superiore a quello dei cittadini non politici. Questa dinamica perversa, in cui la “persona giuridica”, profittando della propria irresponsabilità o “responsabilità limitata per legge”, domina la persona fisica, manipolandone gli averi è la vera causa del “signoraggio” bancario.

  80. Nereo Villa

    Conflitto di interessi (1)
    La risoluzione del cosiddetto “conflitto di interessi” è il punto chiave dell’attuazione della sovranità reale del cittadino, in quanto “socio” della sua società. A tale risoluzione però non si potrà mai avvenire senza il pensare, il sentire ed il volere del cittadino stesso in merito alla proprie tasche. La “proprietà” spettante al socio di una “società” (“persona giuridica”) consiste nel cosiddetto “credito societario”, scaturente da obbligazione contrattuale secondo l’equazione: come la “società” è proprietaria del patrimonio sociale, così – si dice – il socio è “proprietario” di una quota di tale patrimonio e dei relativi utili, detta “credito societario”, o “credito da obbligazione”, scaturente “legalmente” da contratto. Quando però nella realtà il cittadino – entrando in tale “scaturigine” – vuole davvero farsi socio ha a che fare non con un vero contratto in cui le parti contraenti preesistono al contratto, bensì con una specie di magia, consistente nel cosiddetto “negozio complesso” (che il più delle volte termina con la doppia espropriazione dei sui averi: prima, perché gli si toglie la proprietà, che viene attribuita alla “persona giuridica” all’atto del conferimento della quota; e poi perché si fa dipendere quest’ultima dalle oscillazioni borsistiche, determinate dalle “persone giuridiche” stesse, secondo uno stile di rapina più o meno simile a quello usato da Vanna Marchi: Vanna non è responsabile dei soldi che il credulone versa alla “società a responsabilità limitata”!). Nel negozio complesso infatti il contratto “crea” niente meno che uno dei contraenti! Vale a dire, il contratto si sdoppia, e si contorce progressivamente secondo l’ingrandirsi della “società” , ed è così che entrano in gioco tanto contratti fra persone fisiche costituenti la “persona giuridica”, quanto contratti fra persone fisiche e la già costituita “persona giuridica”.

  81. Alfredo Sada

    Stavo facendo la mia dichiarazione dei redditi, capita di dover fare delle somme…. cerco una calcolatrice, trovo casualmente (peerchè ancora non buttata via) quella inviata agli italiani dal (allora) (spero) Primo ministro: non sono riuscito a fare i calcoli….. sarò maldestro io, ma con una calcolatrice così, made in …..?, lo credo che ha sbagliato tutte le finanziarie. Ti ho visto ieri a Jesolo, sei gramde.

  82. Paolina Carli

    Un mio contributo su un problema sempre attuale… purtroppo

    Vecchi amici (A Marco)

    non mi sono fatto vivo
    non solo con te ma con tutti
    compresi i miei genitori
    che non vedo da due anni
    compresa mia sorella
    che non vedo da un anno
    compresi amici di lunga data
    che non vedo né sento da molto

    la mia vita è un casino
    e non ho voglia di condividere
    il mio malessere con chi amo
    non è pudicizia… forse è l’orgoglio
    che mi porta a mentire e dire
    che sono impegnato su altri campi
    perchè non ho i soldi
    per affittare un furgone
    o per mangiare fuori
    o per pagare il gasolio
    o per stare fuori di casa un paio di giorni

    provo vergogna verso il mondo
    e verso me stesso …
    mi sto indebitando
    per pagare bollette e mangiare
    mi riesce persino difficile uscire
    per comprare le sigarette
    e non ne so la ragione

    faccio qualunque lavoro
    vado a fare il manovale
    e mi arrampico sulle impalcature
    ma anche le ditte per le quali lo faccio
    sono in crisi e non posso far altro
    se non aspettare

    Questo è quanto
    magari ora ti è accettabile
    il fatto che non mi sono fatto vivo
    mentre per me è difficile
    raccontare le mie miserie

    Ti auguro il meglio e ti prometto
    che quando le cose miglioreranno
    riprenderò a scrivere e a parlare con altri.

    così struggenti le tue parole
    che avrei preferito pensarti
    impegnato in gesti più interessanti…

    senza avere nulla da offrirti
    mi restano solo parole a cui non so dare
    risposte… e dentro di me la rabbia
    per la stoltezza in cui siamo costretti…

    sarei lusingata se volessi cedermi
    “Il bevitore” che ho visto sul sito
    anche se questo può apparirti ridicolo
    te lo propongo ugualmente…

    ti raccomando d’esser caparbio…
    affida il dolore alle parole…
    ai colori… alle note…
    e spalanca il tuo cuore
    ai parenti… agli amici
    al tuo amore… a te stesso…

    non vergognarti
    per responsabilità
    che non sono le tue…
    ALTRI DOVREBBERO…

    Paolina Carli 200

  83. giovanni tonarelli

    che strano, non ci sono più giornalisti ma opinionosti vai a destra o a sinistra le informazione sono un dettaglio il resto è opinione….

    non giustifico il governo di centro destra ma dire che tutto fa scifo che non ci sono state legge corrette è sicuramente sbagliato….

    la legge biagi è na uona legge io l’ho letta capita e saputa spiegare a una conferenza ci sono abusi credo ma non nella piccola e media impresa nella grande le più sindacalizzate e cosa fanno ….. nulla.

    le code di persone senza permesso di soggiorno ci sono sempre state ma adesso è scandaloso…. ridicolo.

    forse i programmi dovrebbero essere pensati studiati applicati e a costo di perdere fare alleanze dove ci sia un unità ideoligica …..

    berlusconi a casa condivido …….. ma sicuramente non prodi e allora cosa fare

  84. luca albano

    Creiamo un elenco con le aziende che delocalizzano, in maniera da creare un passaparola e non comprare i loro prodotti.

  85. leonardo vettori

    Ridurre il cuneo fiscale costa una certa quantità di soldi; vorrei sapere, per favore, a quanto ammonta questa quantità e, possibilmente, come sarà gestita; si sa che parte sarà recuperata da tasse su CCT e BOT, ma poi?. Che fine fa la differenza tra i soldi verstai prima e dopo dall’imprenditore?

  86. mirella camagna

    ontinua LETTERA APERTA sulla situazione torinese
    Segnaliamo, inoltre, un caso disdicevole, mai avvenuto prima, nonostante ripetute sollecitazioni, veniva disatteso e smentito l’accordo verbale di una retribuzione stabilita in fase di colloquio sostenendo che il fraintendimento nasceva dall’incapacità dell’altro di aver capito.
    La suddetta vittima del caso, lasciava un lavoro in prova meglio retribuito e con contratto assicurato.
    Vogliamo sottolineare che queste situazioni si verificano maggiormente in settori che rilevano ingenti incassi e addirittura non battono quasi cassa fiscale.
    Dopo quanto esposto, ci chiediamo perché questi settori ricevano finanziamenti (sia da Destra che da Sinistra) per attività culturali varie, senza prima aver constatato se siano in regola e se il personale sia regolarmente ingaggiato.
    Ci chiediamo, inoltre, perché i vari controlli di routine se talora avvengano, avvengono per mezzo di avvisaglie preventive.
    Alcuni esercizi addirittura paiono intoccabili e il lavoratore non riesce in alcun modo ad avere soddisfazione.
    Quindi, a questo punto, per come stanno le cose, ci chiediamo quali siano i reali interessi di tutti gli enti locali preposti, poiché questo settore è diventato, ormai da troppo tempo, un bacino di becero sfruttamento dei lavoratori. Lettera firmata e sosttoscritta. I nominativi dovranno essere resi noti solo agli organi competenti,

  87. mirella camagna

    Sulla base delle nostre esperienze dirette e personali abbiamo potuto riscontrare nel corso degli anni una seie di anomalie nel settore in cui operiamo continuativamente ed ultimamente abbiamo assistito ad una degenerazione generalizzata del sopracitato ambito commerciale.

    In questo settore la maggioranza degli esercizi pubblici, il personale lavora prevalentemente in nero o con contratti fasulli.
    Citando un esempio, vi sono casi di persone che vengono regolarizzate 2 h al di’ per brevi contratti (due o tre mesi) mentre ne lavorano fra le 4 e le 6 al di’. Alla risoluzione dei detti contratti non beneficiano di alcun emolumento come prevederebbe il contratto stesso.
    Inoltre, senza preavviso né consultazione alcuna vengono modificate le disposizioni circa gli orari e i tempi di lavoro.
    Il lavoro notturno, quello festivo e le ore straordinarie, qualora vengano remunerate, sono retribuiti come quello diurno senza alcuna maggiorazione.
    Per citare un esempio, una persona assunta a 6.90 Euro l’ora (da contratto) per le ore straordinarie percepisce 6.50 Euro l’ora, come il personale ingaggiato in nero.
    C’è da dire anche che in alcuni casi per il personale che lavora a “servizi” non è previsto il pagamento del tempo supplementare fornito. a colui che è regolarmente assunto.
    Aggiungiamo che vi sono lavoratori assunti a tempo pieno da più di 4 anni con contratti a termine
    Ci chiediamo, inoltre la ragione per la quale il personale in nero percepisca una paga oraria inferiore d’apprendistato che vengono reiterati a più riprese.
    Riportiamo anche casi in cui il lavoratore in nero percepisca il dovuto solo e soltanto dopo ripetuti solleciti e con notevole ritardo (anche 15 gg).
    Segnaliamo, inoltre, un caso disdicevole, mai avvenuto prima, nonostante ripetute sollecitazioni, veniva disatteso e smentito l’accordo verbale di una retribuzione stabilita in fase di colloquio sostenendo che il fraintendimento nasceva dall’incapacità dell’altro di aver capito.
    La suddetta

  88. mirella camagna

    invio un estratto della situazione torinese:
    LETTERA APERTA AGLI AMMINISTRATORI LOCALI

    Oggetto: Riferimenti oggettivi riguardo al settore commerciale quale:
    Locali, bar, ristoranti del Centro città e dei locali “alla moda”
    Dove sussiste una situazione vessatoria e non regolare del personale

    Sulla base delle nostre esperienze dirette e personali abbiamo potuto riscontrare nel corso degli anni una seie di anomalie nel settore in cui operiamo continuativamente ed ultimamente abbiamo assistito ad una degenerazione generalizzata del sopracitato ambito commerciale.

    In questo settore la maggioranza degli esercizi pubblici, il personale lavora prevalentemente in nero o con contratti fasulli.
    Citando un esempio, vi sono casi di persone che vengono regolarizzate 2 h al di’ per brevi contratti (due o tre mesi) mentre ne lavorano fra le 4 e le 6 al di’. Alla risoluzione dei detti contratti non beneficiano di alcun emolumento come prevederebbe il contratto stesso.
    Inoltre, senza preavviso né consultazione alcuna vengono modificate le disposizioni circa gli orari e i tempi di lavoro.
    Il lavoro notturno, quello festivo e le ore straordinarie, qualora vengano remunerate, sono retribuiti come quello diurno senza alcuna maggiorazione.
    Per citare un esempio, una persona assunta a 6.90 Euro l’ora (da contratto) per le ore straordinarie percepisce 6.50 Euro l’ora, come il personale ingaggiato in nero.
    C’è da dire anche che in alcuni casi per il personale che lavora a “servizi” non è previsto il pagamento del tempo supplementare fornito.
    Ci chiediamo, inoltre la ragione per la quale il personale in nero percepisca una paga oraria inferiore a colui che è regolarmente assunto.
    Aggiungiamo che vi sono lavoratori assunti a tempo pieno da più di 4 anni con contratti a termine d’apprendistato che vengono reiterati a più riprese.
    Riportiamo anche casi in cui il lavoratore in nero percepisca il dovuto solo e soltanto dopo ripetuti so

  89. luca albano

    Creiamo un elenco con le aziende che delocalizzano, in maniera da creare un passaparola e non comprare i loro prodotti.

  90. renato delprete

    caro grillo, ho visto quasi tutti i tuoi spettacoli, ti seguo da anni e penso che molte delle cose che dici dovrebbero stamparcele a caldo in testa( per evitare che nel seggio cadano a terra), a ma una cosa mi lascia perplesso. nel tuo sito non hai trattato ne hai lasciato trattare il tema del signoraggio. hai paura o pensi che siano solo cazzate?
    o pensi che se effetivamente lo stato ha lasciato andare le cose in quel modo , poco ci manca all rivoluzione “italiana”?. dai un risposta se puoi o se vuoi. con simpatia.

  91. donato Simeone

    Carovita
    E’ necessario costruire e controllare la filiera dei costi dei prodotti dalla loro immissione sul mercato alla loro vendita al dettaglio. Il Governo dovrebbe porre un limite (con forti sanzioni per gli indisciplinati) globale massimo all’incremento dei loro prezzi in tutta la fase del consumo così come pone un limite d’incremento massimo agli aumenti stipendiali (quando questi ultimi vengono concessi). Per i prodotti di provenienza estera, all’atto dello sdoganamento, basterebbe apporre il prezzo di acquisto alla fonte e immetterli sul mercato nazionale con il margine massimo consentito per evitare innaturali speculazioni.

  92. Paolo Maffei

    CIAO RAGAZZI….MA COME MAI SU 100 OGGETTI 85 SONO MADE IN CHINA,5 MADE IN TAIWAN,5 MADE IN JAPAN E 5 MADE IN FRANCE?QUESTO VUOLE DIRE CHE I FRANCESI SONO MIGLIORI DI NOI?NOI, COLORO CHE BASANO LA PROPRIA ECONOMIA SUL TESSILE?FACENDO PAGARE 1 MAGLIA 1 PACCO DI SOLDI……MENTRE I CINESI TE LE TIRANO DIETRO…………IO VIVO A BOLOGNA E QUI C’è UNA CATENA DI NEGOZI CHE VENDE DI TUTTO A 99cent. OGGI HO COMPRATO UN QUADERNO A 99cent, MA NON UN QUADERNO QUALUNQUE,UN QUADERNO DI “MARCA”. LO STESSO QUADERNO IN CARTOLERIA LO AVREI PAGATO MINIMO 1.50 EURO….HO COMPRATO ANCHE 1 BEL BAGNOSCHIUMA ALL’ EUCALIPTO….PROFUMATISSIMO.
    X ME, OGGI,X FAR RIPRENDERE L’ECONOMIA DOVREBBE ESSERE TUTTO COSI….E POI AL GOVERNO DOVREBBE ANDARCI UNO UN PO’ PIU’ INTELLIGENTE!!!!!!!!

  93. Paolo Maffei

    CIAO RAGAZZI….MA COME MAI SU 100 OGGETTI 85 SONO MADE IN CHINA,5 MADE IN TAIWAN,5 MADE IN JAPAN E 5 MADE IN FRANCE?QUESTO VUOLE DIRE CHE I FRANCESI SONO MIGLIORI DI NOI?NOI, COLORO CHE BASANO LA PROPRIA ECONOMIA SUL TESSILE?FACENDO PAGARE 1 MAGLIA 1 PACCO DI SOLDI……MENTRE I CINESI TE LE TIRANO DIETRO…………IO VIVO A BOLOGNA E QUI C’è UNA CATENA DI NEGOZI CHE VENDE DI TUTTO A 99cent. OGGI HO COMPRATO UN QUADERNO A 99cent, MA NON UN QUADERNO QUALUNQUE,UN QUADERNO DI “MARCA”. LO STESSO QUADERNO IN CARTOLERIA LO AVREI PAGATO MINIMO 1.50 EURO….HO COMPRATO ANCHE 1 BEL BAGNOSCHIUMA ALL’ EUCALIPTO….PROFUMATISSIMO.
    X ME, OGGI,X FAR RIPRENDERE L’ECONOMIA DOVREBBE ESSERE TUTTO COSI….E POI AL GOVERNO DOVREBBE ANDARCI UNO UN PO’ PIU’ INTELLIGENTE!!!!!!!!

    1. monica m

      caro paolo, mi trovi in disaccordo con cio’ che hai scritto…sottovalutare l’operato e la manodopera non agevola di certo l’economia. andando tu a comprare oggetti made in china o dai cinesi alilmenti lo sfruttamento della monodopera “3rd mondo” e come ahime’ e’ successo si e’ perso il giusto valore da attribuire alla fatica. ti chiedo percio’ di comprare il made in Italy o perlomeno accertarti che cio’ che compri nn sia stato esguito da “sfruttati”.

    2. monica m

      caro paolo, mi trovi in disaccordo con cio’ che hai scritto…sottovalutare l’operato e la manodopera non agevola di certo l’economia. andando tu a comprare oggetti made in china o dai cinesi alilmenti lo sfruttamento della monodopera “3rd mondo” e come ahime’ e’ successo si e’ perso il giusto valore da attribuire alla fatica. ti chiedo percio’ di comprare il made in Italy o perlomeno accertarti che cio’ che compri nn sia stato esguito da “sfruttati”.

  94. gaspare licata

    vorrei solo chiedere un’opinione sulla classe dei notai..? lo stipendio minimo garantito dall’ordine nel caso un povero notaio non raggiunga i 160000 euro annui, il provvedimento europeo di liberalizzare la professione poi bloccato senza apparenti ragioni….mah! invece che bruciare i mcdonald’s bisognerebbe dedicarsi al furto di quei sigilli enormemente kitch che permettono ai notai di fare miliardi senza far nulla. almeno gli imprenditori rischiano, sono stressati e pagano con la caduta dei capelli e con i bypass la loro ricchezza, i notai invece..

  95. Antonio Poddighe

    Salve !! Volevo portare all’attenzione di chi poi leggerà una considerazione che poi è anche una domanda. Visto che si parla di economia di sprechi di soldi spesi molto e male, da un addetto ai lavori quale sono Vorrei parlarvi di sport, ma non nel senso di squadre regole e giocatori, nel senso dei soldi spesi affinche questi eventi vengano svolti. Ogni sacrosanta domenica, ma ormai anche in giorni della settimana, vi sono patite di calcio di tutte le categorie, per svolgere questi incontri ogni volta viene impiegata una mostrusa forza pubblica, che starebbe bene in altre parti, magari a vigilare sulle nostre case e strade, ma invece tutii questi uomini vengono impiegati al servizio di società private, con la dicitura ordine e sicurezza pubblica. Queste società, per tutti questi uomini non sborsano una lira (anzi ormai un euro. forse non sapete che per un solo Poliziotto o Carabiniere che quella domenica è impiegato, oltre alla normale paga percepisce un indennità detta appunto d ordine pubblico di circa 11 euro se il servizio è nella sua sede, se poi si sposta, l’indennità raddoppia, lugicamente bisogna calcoare i pasti le spese di carburante ecc ecc.
    Facendo i conti della serva e stringando al massimo, si calcola che per ogni domenica, lo stato spende circa 4 miliardi delle vecchie lire, fate il calcolo delle giornate di campionato piu’ le varie coppe ecc. e il conto sale.
    Queste spese sono appunto per l’ordine pubblico. Ma perchè le società non patecipano almeno per il 50% ? eppure è semplice evitare gli scontri. Sappiate che le frange Ultras sono foraggiate dalle stesse società, addirittura i capi ultras dialogano con i rappresentanti delle società, all’interno dello stadio vi sono stanze assegnate a queste frangie. Se le società pagasseroper l’ordine pubblico, gli ultras conil tempo sparirebbero, non vi sarebbe posto per queste persone ,pagherebbero una vigilanza privata comè giusto che sia, e il denaro impiegato in maniera Migliore. Saluti Antonio

  96. Engi Bonalumi

    Io vorrei saperne di più su come funzionano le società cooperative!
    E secondo voi… è plausibile che il periodo di prova lavorativo non venga pagato?

  97. Antonella Barbati

    Visto spettacolo a Roma. Di grande effetto. Ma perchè far partire il racconto da metà? Per i non addetti ai “lavori di economia” ( come me) forse sarebbe stato bene cominiciare parlando di Bretton-Woods, del WTO, di Soros e la Lira, dei grandio potentati mondiali che non influenzano la politica, ma la dettano ecc. ecc. In modo che noi tutti potremmo non dico capire meglio, ma tentare di farlo.
    Visto che non la fa nessuno, potrebbe farlo Lei. Magari un trattatello scritto in italiano comprensibile a noi tutti ( sia nei contenuti che nella forma).
    Ci pensi !
    Antonella

  98. Elisabetta Magnoni

    “Come abbiamo detto molte volte ci sono negli ultimi tempi scintille di ripresa, anche se con dati un po’ contraddittori mese dopo mese”. Così il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, a margine del forum economico del Mediterraneo commenta i dati Istat su fatturato e ordinativi industriali del 2005.

    Sono stupita dalla DIPLOMAZIA con la quale, si celano sotto le parole di Montezemolo, illusioni e distorsioni della realtà che tutti possiamo constatare ogni giorno.
    Inutile dire “l’economia è in ripresa” quando tutto lascia chiaramente capire, quale sia la reale situazione economica italiana, nella quale peraltro rientrano, il tenore di vita di ogni famiglia italiana e le possibilità che la nostra “Economia” garantiscono.
    Guardiamoci neglio occhi e chiediamoci: Ma la verità dove sta???

  99. Roberta Castelli

    Caro Beppe Grillo,
    ti scrivo in questo argomento perchè non so in quale collocare il mio pensiero.
    Innanzi tutto ti dico che sei un grande! Il mio mito!
    Ho 30 anni, convivo da poco con il mio ragazzo, in una casa in affitto ammobiliata di 50 mq. circa a €. 800,00 (con 1.600.000 Lit. si affittava una villa) al mese compresa una parte di condominio.
    Sono incazzata nera, xkè tutti parlano degli affitti ma nessuno fa nulla! Come fa una coppia a comprarsi casa a Roma?
    Come fa un single a spiccare il volo dai genitori? E poi dicono che i ragazzi a trent’anni stanno meglio con mamma e papà! Che schifo…
    Perchè non ti candidi presidente del consiglio,così cacciamo via il portatore nano di stronzate?? Roberta

  100. Luca Profeta

    caro Beppe,
    ho vent’anni, qualche mese fa ho accompagnato la mia ragazza a visitare l’università di economia di trento. La cosa che mi fece innervosire furono i discorsi del preside: parlava come se non sapesse cosa stà accadendo in italia, come se tutto andasse bene, anzi esaltava quella facoltà dicendo che ti poteva insegnare come funziona il mondo.. io vedo che l’economia italiana è sempre in leggera controtendenza e mi chiedo: ma gli economisti che la gestiscono, non provengono forse da lì? dalle nostre università? da queste scuole che sono diventate aziende e si inventano di tutto pur di avere un numero di iscritti sempre maggiore?
    grazie beppe, sei il migliore

  101. Demetrio Rodinò

    Fosse ancora al mondo Carlo Emilio Gadda, l’autore del celeberrimo e indimenticato romanzo “Quer pasticciaccio brutto de Via Merulana”, chissà cosa scriverebbe oggi attorno alle vicende che dopo l’espulsione in atto di Gnutti (in concomitanza a quella dei “furbetti del quartiere”) dal Club dei Virtuosi – si fa per dire, naturalmente – stanno ora avvenendo nei dintorni di Hopa, Olimpia, Pirelli, Telecom. Attorno a quel coacervo di intrecci societari e azionari, insomma, che andava benissimo, e veniva financo lodato, sino all’altro ieri, e che oggi suscita stupefatti se non indignati levar di sopracciglia. Di quell’innovativo panorama industriale e finanziario che veniva apprezzato e indicato come esempio di audace fuoruscita dal recinto dei soliti noti delle vecchie e sempiterne famiglie. Prima, però, cioè che sulla scìa dei ruzzoloni di Ricucci (sulla RCS), di Fiorani (Banca Popolare Italiana, ex-Popolare Lodi) e di Consorte (Unipol) arrivassero ad essere messi in discussione i presunti assetti nuovi cui a suo tempo persino un D’Alema aveva a suo tempo impartito l’apostolica benedizione associandone il carattere di novità (“capitani coraggiosi”) al nome di Colannino, quando questi vittoriosamente si mise ad assediare Telecom, per breve tempo conquistando (allora) la “madre di tutte le privatizzazioni”. Di acqua sotto i ponti non ne è poi passata moltissima, da allora, in fondo è storia d’una manciata non smisurata di mesi. Oggi Gadda , lasciando l’ambito del racconto giallo classico per cimentarsi in quello del giallo economico, probabilmente potrebbe sfornare un “Pasticciaccio brutto de l’Olimpia e de Hopa”, con una passerella di protagonisti nuovi ad animarla: aggiungendo a taluni di quelli già citati anche il nome, magari, di Tronchetti Provera, del quale chi ha un poco seguito le ambiguità della finanza italiana degli ultimi anni ancora non ha dimenticato lo straordinario colpo messo a segno “pro domo sua” (leggi: saccoccia sua) in rapporto alla Corning Glas

  102. Salvo Cardillo

    Perchè la Procura della repubblica non ha chiesto, ex art. 2409 c.c., al tribunale la nomina di nuovi amministratori che provvedessero alla convocazione di un’assemblea (appunto per la nomina di un nuovo consiglio di amministrazione?)
    Perchè si è consentito ad un consiglio di amministrazione decaduto e dimissionario di restare in carica e di decidere intanto la cessione di azioni – bnl – per 2,2 miliardi di euro? e di cooptare Divo Gronchi ed i suoi condirettori tutti di provenienza diretta e/o indiretta MPS ?
    di approvare un nuovo bilancio per il 2004 visto che quello in precedenza era stato impugnato dalla Consob?
    Che autonomia decisionale poteva avere un consiglio di amministrazione sulla soglia di san vittore?
    Perchè questo consiglio di amministrazione dimissionario ha abdicato a Gronchi ed ai suoi?
    Chi e perchè ha accreditato Gronchi?
    La cosa migliore che si può dire di questo consiglio, dei sindaci e dei revisori è che non hanno saputo fare il loro mestiere – erano degli incapaci – e la peggiore che si potrebbe dire, laddove fosse accertato, che erano dei collusi…
    In ogni caso non dovevano gestire l’assemblea che avrebbe dovuto nominare il nuovo consiglio e sopratutto il libro soci che solo poteva consentire la partecipazione degli iscritti e l’esclusione di altri soci scomodi come ad esempio è avvenuto per l’adusbef a cui non è stato consetita la partecipazione.
    Etc. etc. etc.
    Qual’è lo scandalo: lo scandalo, nello scandolo è che di questo nessun media – iene, striscia, matrix, il giornale, il corriere della sera etc. vuol sentire parlare… Perch’è?

  103. Andrea St.

    …Secondo me, oltre che incominciare ad odiare il calcio, bisognerebbe iniziare anche ad odiare i buoni pasto…..o per meglio dire le aziende emittrici di buoni pasto….

  104. stefano gorga

    Caro Beppe, leggo questa mattina su Repubblica che, per il Ministero dell’Economia, Prodi pensa a Padoa Schioppa o a Monti. Bene! Mi sembra un evidente segno di discontinuità e, sopratutto, mettere il paese sotto la tutela dei quelle organizzazioni internazionali (Banca Mondiale, WTO, FMI, ecc.) dalla quale l’America latina sta faticosamente cercando di liberarsi! Perchè dovremmo votare per il centro sinistra?

  105. Raffaele Primiceri

    Caro Beppe, hai mai pensato di interrogare le Centrali Rischi dei partiti politici in Italia?
    Scopriresti ad esempio che il partito DS è indissolubilmente legato (leggi “influenzato”) da una sola Banca rispetto alla quale è debitore “storico” di quasi 60 milioni di €uro.

  106. FABIO CETERONI

    Commercio Sano! Commercio sofferente? La mia prima affermazione e la mia second domanda sono non i ordine il capo e la coda del mio concetto.Come si fa a parlare di crisi del commercio quandobasta calpestare i suoli delle vie commerciali per eccellenza e sentirsi dire che per un locale ci vogliono o buonauscita o buonentrata, se non addirittura entrambi. E si parla di cifre per migliaia di euro! Il commercio è in Crisi? Ma quale crisi visto il movimento di prodotti – fabbricati appositamente – per i saldi!Come si fa a parlare di libera concorrenza, se poi la concorrenza “SE PURE ESISTE” è possibile solo a chi “DISPONE” di questi capitali milionari per versare buonaentrata e/o buonuscita?La partita di giro: se mi va male posso sempre rifarmi facendomi pagare la buonuscita! E’ un “concetto” sostenibile per affermare che in Italia esiste un Commercio sano? Il potere di certuni che hanno il controllo, di fatto, delle location nelle maggiori strade commerciali, che per “lobby d’origine” o di stile massonico non permettono che a pochi o di simil origine di avvicinarsi, a meno che non siamno gruppi che forti dei loro introiti derivanti da altre attività imprenditoriali ex-pubbliche, si possono permettere il lusso di pagare e/o indebitarsi – magari posseggono anche pacchetti di controllo azionario di banche – fitti annuali da primo premio del Superenalotto!Questo, secondo, voi è il Commercio in Italia Sano che dovrei salvaguardare?Ma se si pagano certe cifre per “b.u.” o “b.e.”, di migliaia di euro….ma quanto debbo vendere al giorno per ammortizzare in tempi, imprenditorialmente leciti – per una sana, realmente, attività -?…Ma quanto sono ricchi i singoli privati proprietari di queste milionarie attività commerciali di abbigliamento, di scarpe, eccetera eccetera! Chi è più ferrato di me per darmi una spiegazione! Ma quanto è legittimo ed onesto il rapporto con l’utenza, finale, pagante! Questa è una economia del comparto Commercio sana?

  107. Roberto Tantalo

    Capisco che molti di voi si saranno stufati di leggere ancora commenti sugli intrighi dell’affare Telecom, gnutti, colaninno, tronchetti, ds, e compagnia cantante, ma questo “fenomeno” inquadra perfettamente l’immoralità della cosiddetta classe dirigente italiana e pertanto va trattato e sviscerato fino allo sfinimento. Solo così si può “mandare a casa” questa feccia!
    Da quanto ho letto dai vari vostri commenti, razionalizzati dal grande Beppe (candidati, ti prego!!!), la storia la conoscete perfettamente quindi passo direttamente alla mia opinione sul famigerato mtp. Lui fa parte di quella schiera di vittime della scaltrezza di loschi figuri che mescolano sapientemente le “giuste relazioni amicali” ad una dose di pelo sullo stomaco, un’altra di falsità e una ancora di bramosia di ricchezza, del tipo “venga come venga”, di cui l’Italia è piena all’inverosimile (… altro che i nostri avi poeti, scienziati e navigatori…!!!).
    Ebbene, il tronchetto della tragedia pensava di aver fatto l’affare del secolo (per lui soltanto, ovviamente!!!) e invece si è accorto dopo pochissimi giorni di aver preso il… bidone più grosso del secolo. E da lì in avanti le ha tentate tutte, tranne che fare un caz… di piano industriale per quella che era davvero un’azienda florida e che poteva fare da traino verso il ribasso delle tariffe di uno dei servizi primari di un Paese civile.
    La Telecom era comunque destinata allo sfascio dopo la privatizzazione, anzi dopo l’OPA di gnutti, colaninno e i bullonari brianzoli. Ma la tragicommedia è vedere in tv l’intervista di mimun (sì… il cognome di uomini minuscoli si scrive in minuscolo…) ad un grosso pesce che si dimena, ormai privo di ossigeno, insieme a 100mila altri pesci e pesciolini di tutte le specie, finiti nella rete dei “pescatori di frodo”.
    A vederla da due angolazioni, come faccio io, l’opinione che mi sono fatto è che MTP è ormai nelle mani degli usurai “a norma di legge” (ricordiamoci che in cambio di prestiti in denaro si

  108. Donadoni Alessandro

    Caro Beppe mi riferisco alla strampalata affermazione del Berlusca in ordine al cambio £/€
    Se fosse stato lui al governo tramite i sui buoni uffici avrebbe chiuso con un cambio a1500 anzichè 1936,27.
    Come mai quasi nessuno si è fatto sentire in merito a questa enorme baggianata.
    Mi sbaglio forse ad affermare che il nostro debito pubblico pari allora ad oltre 2 milioni di milardi di Lire si tramutò al cambio 1936,27 in oltre 1200 miliardi di euro,ma se fosse stato tramutato al cambio 1500 avrebbe avuto un incremento di oltre 300 miliardi?

  109. Donadoni Alessandro

    Caro Beppe mi riferisco alla strampalata affermazione del Berlusca in ordine al cambio £/€
    Se fosse stato lui al governo tramite i sui buoni uffici avrebbe chiuso con un cambio a1500 anzichè 1936,27.
    Come mai quasi nessuno si è fatto sentire in merito a questa enorme baggianata.
    Mi sbaglio forse ad affermare che il nostro debito pubblico pari allora ad oltre 2 milioni di milardi di Lire si tramutò al cambio 1936,27 in oltre 1200 miliardi di euro,ma se fosse stato tramutato al cambio 1500 avrebbe avuto un incremento di oltre 300 miliardi?

  110. Donadoni Alessandro

    Caro Beppe mi riferisco alla strampalata affermazione del Berlusca in ordine al cambio £/€
    Se fosse stato lui al governo tramite i sui buoni uffici avrebbe chiuso con un cambio a1500 anzichè 1936,27.
    Come mai quasi nessuno si è fatto sentire in merito a questa enorme baggianata.
    Mi sbaglio forse ad affermare che il nostro debito pubblico pari allora ad oltre 2 milioni di milardi di Lire si tramutò al cambio 1936,27 in oltre 1200 miliardi di euro,ma se fosse stato tramutato al cambio 1500 avrebbe avuto un incremento di oltre 300 miliardi?

  111. Donadoni Alessandro

    Caro Beppe mi riferisco alla strampalata affermazione del Berlusca in ordine al cambio £/€
    Se fosse stato lui al governo tramite i sui buoni uffici avrebbe chiuso con un cambio a1500 anzichè 1936,27.
    Come mai quasi nessuno si è fatto sentire in merito a questa enorme baggianata.
    Mi sbaglio forse ad affermare che il nostro debito pubblico pari allora ad oltre 2 milioni di milardi di Lire si tramutò al cambio 1936,27 in oltre 1200 miliardi di euro,ma se fosse stato tramutato al cambio 1500 avrebbe avuto un incremento di oltre 300 miliardi?

  112. fiorella palomba

    Questa è una bella domanda e la faccio mia. Se c’è qualcuno che ci risponde ora siamo in due.

    Vale la pena di vedere (ma questo non c’entra con il prezzo della carne) la storia dei supermercati PEWEX su wikipedia nella traduzione dall’inglese.
    Ciao
    Fiorella

  113. fiorella palomba

    Questa è una bella domanda e la faccio mia. Se c’è qualcuno che ci risponde ora siamo in due.

    Vale la pena di vedere (ma questo non c’entra con il prezzo della carne) la storia dei supermercati PEWEX su wikipedia nella traduzione dall’inglese.
    Ciao

  114. fiorella palomba

    Questa è una bella domanda e la faccio mia. Se c’è qualcuno che ci risponde ora siamo in due.

    Vale la pena di vedere (ma questo non c’entra con il prezzo della carne) la storia dei supermercati PEWEX su wikipedia nella traduzione dall’inglese.
    Ciao

  115. Riccardo Dell'Aversana

    ciao Beppe.
    Ti risparmio i soliti complimenti, prima di tutto xchè ne riceverai a migliaia e poi perchè tanto non leggerai mai quest’email.
    Sei un grande, questo te lo devo.
    Ho tutti i tuoi spettacoli, tutti ovviamente piratati e scaricati… ma questo lo sai già!
    Mi sorprende una cosa del tuo blog: che non ci sia una sezione dedicata al Lavoro…O alla mancanza di lavoro, fa come vuoi…
    Ti risparmio la solita cantilena, ormai ripetitiva e inutile, sul mio deprimente stato di trentaduenne laureato da 7 anni, “master-izzato”, pieno di mille inutili esperienze lavorative che non sono comunque servite a fornirmi un profilo professionale definito…Ultima esperienza: a dicembre, ho lavorato a a Milano in un call center con un contratto di 1 mese, poi calcio in culo e a casa… Dovresti parlare anche delle associazioni a delinquere rappresentate dalle agenzie di lavoro interinale!Una vergogna per il nostro paese!Se posso,vorrei darti un consiglio:non potresti dedicare una sezione del tuo sito ai nuovi profili professionali emergenti?Io sto cercando faticosamente in rete qualche corso come tecnico di sistemi SAP-ERP nell’ambito della contabilità,una specializzazione molto richiesta dalle aziende.Perchè non consigliare dei link, delle società di formazione serie, delle aziende che formano internamente? O dei percorsi di studi finalizzati a munire un povere Cristo di bagaglio di conoscenze e competenze non fini a se stesse ma finalmente spendibili nel mondo del lavoro? Sai che siamo in tanti sull’orlo della disperazione e depressione,eppure, come dici tu,basta conoscere,informarsi…La rete è formidabile in questo, ma non sempre può essere chiara: spesso è un caotico ingorgo di notizie false o non aggiornate!Spero proprio ti inoltrino quest’appello. Ti ringrazio x il tempo che mi avrai dedicato. Continua così e…per favore, tutela anche noi poveri disoccupati/inoccupati che non vediamo una via d’uscita a questo stato di immobilismo e inattività!Un abbraccio!Riccardo

  116. raffaella.castri

    ma come?? adesso l’alitalia può fallire? Ma dopo averci buttato altri 5 o 600 milioni di euro?? Ma allora non poteva fallire lo scorso anno?E perchè scioperano le officine? Non è che prima o poi a prendere un aereo dell’alitalia non si torna più a casa perchè si risparmia sulla manutenzione???

  117. Leinardi Antonio

    Volevo portare all’attenzione dei blogher che bisogna contrattare come al mercatino con le banche, se vuoi ridurre e di molto le spese di gestione conto,da me constatato in questi giorni…con la minaccia di trasferimento conto online a costi ridottissimi, arrivi subito ad un compromesso…divulgate e agite…

  118. Ea Rand

    Contratto dei Metalmeccanici 100 Euro in più. Facciamo due conti.
    Come sempre sono state chieste ore di sciopero, sembra circa 70.
    Per arrivare a 100 Euro alla fine mancavano circa 6 Euro.
    Lo sciopero è costato ai lavoratori
    70 ore x 7 Euro/ora = 150 Euro netti e
    in contanti
    in un periodo durante il quale nelle Aziende poteva
    essere utile risparmiare sugli stipendi causa poco lavoro o comunque ordinativi non in aumento.

    In due anni verranno corrisposti
    6 Euro/mese lordi in più x 2,5 anni = 150 Euro LORDI.

    Domanda: chi ci ha guadagnato da questo show sindacale finale ?
    Sono stati forse “prestati” i soldi alle Aziende per il pagamento
    dei 6 Euro, tasse incluse, IN COMODE RATE IN 30 mesi ?

  119. Silvia L. Massa

    (Parte Terza Ed Ultima)

    E non è poi tanto importante sapere se la povera He Chumei, morta di fatica, era operaia o detenuta. La distinzione ha poco senso in Cina. Fabbriche vere, come la Kingmaker dello Guangdong (che produce scarpe Clarks e Timberland) fa lavorare i suoi operai 81 ore a settimana per salari da fame: sono schiavi anche loro, anche il loro è lavoro forzato. Ecco perché non bastano i dazi. Bisogna stroncare alla radice questo sporco affare. E denunciare le complicità tra i torturatori del “sistema cinese” e grossi interessi occidentali. È di ieri la notizia che la Deutsche Bank, la Ubs svizzera, Ing olandese, le americane Morgan Stanley e Merrill Lynch hanno investito grossi capitali nella Henan Rebecca Hair Product , la più grande fabbrica del mondo che produce parrucche di capelli veri. Ciò, nonostante sia noto che la “Rebecca Hair Products” appalti il lavoro ai detenuti del Campo di Rieducazione n. 3 di Xuchang, e quasi di sicuro usi anche i loro capelli. Maurizio Blondet Approfondimenti e fonti: Articolo su China Daily
    Woman ‘killed by overwork’ Articolo su effedieffe rivista diretta da Maurizio Blondet
    In Italia Harry Wu il Solzenitzyn di Pechino «Oggi in Cina più di mille lager»

  120. Silvia L. Massa

    (Seconda ed Ultima Parte).
    La “ditta” esporta 300 mila capi l’anno per due marchi americani, Banana Republic e French Connection. Il vero nome di questa azienda è Campo di Lavoro Changj, e “occupa” una quantità di prigionieri del gruppo religioso perseguitato Falun Gong. Le condizioni dei cosiddetti operai sono state descritte da Wang Jianping, che vi è stato detenuto e, rilasciato, è riuscito ad emigrare in Canada: quando i lavoratori-carcerati si addormentano sul lavoro (può succedere verso le due di notte, quando si è cominciato alle 5 di mattina) i guardiani li pestano con bastoni e mattoni. Il signor Wang una volta non è riuscito a completare la sua quota di maglie di cachemire: le guardie lo hanno ammanettato nudo a un calorifero, e l’hanno coscienziosamente picchiato con bastoni sulle orecchie e sui genitali. Altri sono stati puniti di più: feriti con le grosse forbici di sartoria.Lo zelo dei carcerieri è spiegabile: se i loro detenuti non completano le commesse, i poliziotti non ricevono la gratifica. I profitti della “ditta” sono notevoli, il che ha permesso investimenti in nuove tecnologie: oggi nel carcere-azienda i carcerieri, abbandonati i bastoni di legno, sono forniti di mazze elettriche, più efficaci per dare la sveglia a quelli che si addormentano sul lavoro. Non sempre le nuove tecnologie sono disponibili. Nella ditta Tuanhe di Pechino (vero nome: Campo di Lavoro Tuanhe) gli operai, chiamiamoli così, incartano stuzzicadenti che vengono esportati nei ristoranti cinesi di tutto il mondo. Sulla carta velina che avvolge ogni stuzzicadenti c’è scritto: “Sterilizzati per la vostra sicurezza”. Peccato che i detenuti-lavoratori non possano lavarsi le mani per settimane; nella “ditta” carceraria manca l’acqua. L’orario di lavoro semplicemente non esiste: i detenuti, finché non hanno incartato ciascuno 10 mila paia di stuzzicadenti, non possono smettere. Solo i più veloci riescono a dormire tre ore per notte. E non è poi tanto importante sapere se la povera

  121. Silvia L. Massa

    La “grande Cina”
    un’operaia muore di fatica

    Un’operaia cinese di trent’anni è morta di sfinimento: dopo aver dovuto lavorare 24 ore di seguito nella fabbrica Huaxin Handicraft nella regione dello Guangzhou, la povera He Chumei (era il suo nome) è entrata in coma e non c’è stato più nulla da fare. È una delle rare notizie sulle condizioni di lavoro in Cina, pubblicata dal giornale ufficiale in inglese China Daily con un particolare: la ditta aveva ricevuto tante commesse dall’Occidente, da obbligare i suoi lavoratori, che paga 100 euro al mese, a straordinari feroci: 24 ore al giorno, senza sosta, senza dormire. Dedichiamo questa notizia al ministro Alemanno. In una recente intervista a Libero, il ministro ha minacciato di mettere dazi dell’80% sulle scarpe di provenienza cinese, sostenendo che la Cina “fa dumping”. No, ci pare che Alemanno non abbia capito il problema. Non è che la Cina vende sotto costo (questo è dumping), ma che sfrutta i suoi operai come schiavi. Il problema è il lavoro forzato; e la risposta giusta non sono superdazi, sempre promessi a parole, ma il blocco delle esportazioni. Il China Daily non dice se la fabbrica dove è morta la povera Hu Chumei, la “Huaxin Handicraft”, sia un lager di Stato. Ma è probabile. La ditta “Mickey Toys” di Pechino, che fabbrica giocattoli per la Nestlè, la McDonald’s e la Mattel, si chiama in realtà “Carcere femminile Xin’an” di Pechino: le prigioni del gulag cinese assumono spesso un nome commerciale per presentarsi nel business delle esportazioni. E anche lì alla Mikey Toys i “lavoratori” (detenuti) fanno orari di lavoro alquanto estesi, specie sotto Natale quando l’Occidente richiede giocattoli e decorazioni natalizie: si comincia alle 5 di mattina e si finisce alle 3 del mattino seguente. Senza salario, e con una zuppa di cavoli come sostentamento. Vogliamo parlare della ditta di maglierie fini Wooltex, situata nella provincia di Xinjang? (Parte Prima)

  122. Silvia L. Massa

    La “grande Cina”
    un’operaia muore di fatica

    Un’operaia cinese di trent’anni è morta di sfinimento: dopo aver dovuto lavorare 24 ore di seguito nella fabbrica Huaxin Handicraft nella regione dello Guangzhou, la povera He Chumei (era il suo nome) è entrata in coma e non c’è stato più nulla da fare. È una delle rare notizie sulle condizioni di lavoro in Cina, pubblicata dal giornale ufficiale in inglese China Daily con un particolare: la ditta aveva ricevuto tante commesse dall’Occidente, da obbligare i suoi lavoratori, che paga 100 euro al mese, a straordinari feroci: 24 ore al giorno, senza sosta, senza dormire. Dedichiamo questa notizia al ministro Alemanno. In una recente intervista a Libero, il ministro ha minacciato di mettere dazi dell’80% sulle scarpe di provenienza cinese, sostenendo che la Cina “fa dumping”. No, ci pare che Alemanno non abbia capito il problema. Non è che la Cina vende sotto costo (questo è dumping), ma che sfrutta i suoi operai come schiavi. Il problema è il lavoro forzato; e la risposta giusta non sono superdazi, sempre promessi a parole, ma il blocco delle esportazioni. Il China Daily non dice se la fabbrica dove è morta la povera Hu Chumei, la “Huaxin Handicraft”, sia un lager di Stato. Ma è probabile. La ditta “Mickey Toys” di Pechino, che fabbrica giocattoli per la Nestlè, la McDonald’s e la Mattel, si chiama in realtà “Carcere femminile Xin’an” di Pechino: le prigioni del gulag cinese assumono spesso un nome commerciale per presentarsi nel business delle esportazioni. E anche lì alla Mikey Toys i “lavoratori” (detenuti) fanno orari di lavoro alquanto estesi, specie sotto Natale quando l’Occidente richiede giocattoli e decorazioni natalizie: si comincia alle 5 di mattina e si finisce alle 3 del mattino seguente. Senza salario, e con una zuppa di cavoli come sostentamento. Vogliamo parlare della ditta di maglierie fini Wooltex, situata nella provincia di Xinjang? La “ditta” esporta 300 mila capi l’anno per due marchi americani, Banana

  123. Silvia L. Massa

    La “grande Cina”
    un’operaia muore di fatica

    Un’operaia cinese di trent’anni è morta di sfinimento: dopo aver dovuto lavorare 24 ore di seguito nella fabbrica Huaxin Handicraft nella regione dello Guangzhou, la povera He Chumei (era il suo nome) è entrata in coma e non c’è stato più nulla da fare. È una delle rare notizie sulle condizioni di lavoro in Cina, pubblicata dal giornale ufficiale in inglese China Daily con un particolare: la ditta aveva ricevuto tante commesse dall’Occidente, da obbligare i suoi lavoratori, che paga 100 euro al mese, a straordinari feroci: 24 ore al giorno, senza sosta, senza dormire. Dedichiamo questa notizia al ministro Alemanno. In una recente intervista a Libero, il ministro ha minacciato di mettere dazi dell’80% sulle scarpe di provenienza cinese, sostenendo che la Cina “fa dumping”. No, ci pare che Alemanno non abbia capito il problema. Non è che la Cina vende sotto costo (questo è dumping), ma che sfrutta i suoi operai come schiavi. Il problema è il lavoro forzato; e la risposta giusta non sono superdazi, sempre promessi a parole, ma il blocco delle esportazioni. Il China Daily non dice se la fabbrica dove è morta la povera Hu Chumei, la “Huaxin Handicraft”, sia un lager di Stato. Ma è probabile. La ditta “Mickey Toys” di Pechino, che fabbrica giocattoli per la Nestlè, la McDonald’s e la Mattel, si chiama in realtà “Carcere femminile Xin’an” di Pechino: le prigioni del gulag cinese assumono spesso un nome commerciale per presentarsi nel business delle esportazioni. E anche lì alla Mikey Toys i “lavoratori” (detenuti) fanno orari di lavoro alquanto estesi, specie sotto Natale quando l’Occidente richiede giocattoli e decorazioni natalizie: si comincia alle 5 di mattina e si finisce alle 3 del mattino seguente. Senza salario, e con una zuppa di cavoli come sostentamento. Vogliamo parlare della ditta di maglierie fini Wooltex, situata nella provincia di Xinjang? (Parte Prima)

  124. Silvia L. Massa

    La “grande Cina”
    un’operaia muore di fatica

    Un’operaia cinese di trent’anni è morta di sfinimento: dopo aver dovuto lavorare 24 ore di seguito nella fabbrica Huaxin Handicraft nella regione dello Guangzhou, la povera He Chumei (era il suo nome) è entrata in coma e non c’è stato più nulla da fare. È una delle rare notizie sulle condizioni di lavoro in Cina, pubblicata dal giornale ufficiale in inglese China Daily con un particolare: la ditta aveva ricevuto tante commesse dall’Occidente, da obbligare i suoi lavoratori, che paga 100 euro al mese, a straordinari feroci: 24 ore al giorno, senza sosta, senza dormire. Dedichiamo questa notizia al ministro Alemanno. In una recente intervista a Libero, il ministro ha minacciato di mettere dazi dell’80% sulle scarpe di provenienza cinese, sostenendo che la Cina “fa dumping”. No, ci pare che Alemanno non abbia capito il problema. Non è che la Cina vende sotto costo (questo è dumping), ma che sfrutta i suoi operai come schiavi. Il problema è il lavoro forzato; e la risposta giusta non sono superdazi, sempre promessi a parole, ma il blocco delle esportazioni. Il China Daily non dice se la fabbrica dove è morta la povera Hu Chumei, la “Huaxin Handicraft”, sia un lager di Stato. Ma è probabile. La ditta “Mickey Toys” di Pechino, che fabbrica giocattoli per la Nestlè, la McDonald’s e la Mattel, si chiama in realtà “Carcere femminile Xin’an” di Pechino: le prigioni del gulag cinese assumono spesso un nome commerciale per presentarsi nel business delle esportazioni. E anche lì alla Mikey Toys i “lavoratori” (detenuti) fanno orari di lavoro alquanto estesi, specie sotto Natale quando l’Occidente richiede giocattoli e decorazioni natalizie: si comincia alle 5 di mattina e si finisce alle 3 del mattino seguente. Senza salario, e con una zuppa di cavoli come sostentamento. Vogliamo parlare della ditta di maglierie fini Wooltex, situata nella provincia di Xinjang? (Parte Prima)

  125. Silvia L. Massa

    La “grande Cina”
    un’operaia muore di fatica

    Un’operaia cinese di trent’anni è morta di sfinimento: dopo aver dovuto lavorare 24 ore di seguito nella fabbrica Huaxin Handicraft nella regione dello Guangzhou, la povera He Chumei (era il suo nome) è entrata in coma e non c’è stato più nulla da fare. È una delle rare notizie sulle condizioni di lavoro in Cina, pubblicata dal giornale ufficiale in inglese China Daily con un particolare: la ditta aveva ricevuto tante commesse dall’Occidente, da obbligare i suoi lavoratori, che paga 100 euro al mese, a straordinari feroci: 24 ore al giorno, senza sosta, senza dormire. Dedichiamo questa notizia al ministro Alemanno. In una recente intervista a Libero, il ministro ha minacciato di mettere dazi dell’80% sulle scarpe di provenienza cinese, sostenendo che la Cina “fa dumping”. No, ci pare che Alemanno non abbia capito il problema. Non è che la Cina vende sotto costo (questo è dumping), ma che sfrutta i suoi operai come schiavi. Il problema è il lavoro forzato; e la risposta giusta non sono superdazi, sempre promessi a parole, ma il blocco delle esportazioni. Il China Daily non dice se la fabbrica dove è morta la povera Hu Chumei, la “Huaxin Handicraft”, sia un lager di Stato. Ma è probabile. La ditta “Mickey Toys” di Pechino, che fabbrica giocattoli per la Nestlè, la McDonald’s e la Mattel, si chiama in realtà “Carcere femminile Xin’an” di Pechino: le prigioni del gulag cinese assumono spesso un nome commerciale per presentarsi nel business delle esportazioni. E anche lì alla Mikey Toys i “lavoratori” (detenuti) fanno orari di lavoro alquanto estesi, specie sotto Natale quando l’Occidente richiede giocattoli e decorazioni natalizie: si comincia alle 5 di mattina e si finisce alle 3 del mattino seguente. Senza salario, e con una zuppa di cavoli come sostentamento. Vogliamo parlare della ditta di maglierie fini Wooltex, situata nella provincia di Xinjang? (Parte Prima)

  126. Silvia L. Massa

    La “grande Cina”
    un’operaia muore di fatica

    Un’operaia cinese di trent’anni è morta di sfinimento: dopo aver dovuto lavorare 24 ore di seguito nella fabbrica Huaxin Handicraft nella regione dello Guangzhou, la povera He Chumei (era il suo nome) è entrata in coma e non c’è stato più nulla da fare. È una delle rare notizie sulle condizioni di lavoro in Cina, pubblicata dal giornale ufficiale in inglese China Daily con un particolare: la ditta aveva ricevuto tante commesse dall’Occidente, da obbligare i suoi lavoratori, che paga 100 euro al mese, a straordinari feroci: 24 ore al giorno, senza sosta, senza dormire. Dedichiamo questa notizia al ministro Alemanno. In una recente intervista a Libero, il ministro ha minacciato di mettere dazi dell’80% sulle scarpe di provenienza cinese, sostenendo che la Cina “fa dumping”. No, ci pare che Alemanno non abbia capito il problema. Non è che la Cina vende sotto costo (questo è dumping), ma che sfrutta i suoi operai come schiavi. Il problema è il lavoro forzato; e la risposta giusta non sono superdazi, sempre promessi a parole, ma il blocco delle esportazioni. Il China Daily non dice se la fabbrica dove è morta la povera Hu Chumei, la “Huaxin Handicraft”, sia un lager di Stato. Ma è probabile. La ditta “Mickey Toys” di Pechino, che fabbrica giocattoli per la Nestlè, la McDonald’s e la Mattel, si chiama in realtà “Carcere femminile Xin’an” di Pechino: le prigioni del gulag cinese assumono spesso un nome commerciale per presentarsi nel business delle esportazioni. E anche lì alla Mikey Toys i “lavoratori” (detenuti) fanno orari di lavoro alquanto estesi, specie sotto Natale quando l’Occidente richiede giocattoli e decorazioni natalizie: si comincia alle 5 di mattina e si finisce alle 3 del mattino seguente. Senza salario, e con una zuppa di cavoli come sostentamento. Vogliamo parlare della ditta di maglierie fini Wooltex, situata nella provincia di Xinjang? (Parte Prima)

  127. Silvia L. Massa

    La “grande Cina”
    un’operaia muore di fatica

    Un’operaia cinese di trent’anni è morta di sfinimento: dopo aver dovuto lavorare 24 ore di seguito nella fabbrica Huaxin Handicraft nella regione dello Guangzhou, la povera He Chumei (era il suo nome) è entrata in coma e non c’è stato più nulla da fare. È una delle rare notizie sulle condizioni di lavoro in Cina, pubblicata dal giornale ufficiale in inglese China Daily con un particolare: la ditta aveva ricevuto tante commesse dall’Occidente, da obbligare i suoi lavoratori, che paga 100 euro al mese, a straordinari feroci: 24 ore al giorno, senza sosta, senza dormire. Dedichiamo questa notizia al ministro Alemanno. In una recente intervista a Libero, il ministro ha minacciato di mettere dazi dell’80% sulle scarpe di provenienza cinese, sostenendo che la Cina “fa dumping”. No, ci pare che Alemanno non abbia capito il problema. Non è che la Cina vende sotto costo (questo è dumping), ma che sfrutta i suoi operai come schiavi. Il problema è il lavoro forzato; e la risposta giusta non sono superdazi, sempre promessi a parole, ma il blocco delle esportazioni. Il China Daily non dice se la fabbrica dove è morta la povera Hu Chumei, la “Huaxin Handicraft”, sia un lager di Stato. Ma è probabile. La ditta “Mickey Toys” di Pechino, che fabbrica giocattoli per la Nestlè, la McDonald’s e la Mattel, si chiama in realtà “Carcere femminile Xin’an” di Pechino: le prigioni del gulag cinese assumono spesso un nome commerciale per presentarsi nel business delle esportazioni. E anche lì alla Mikey Toys i “lavoratori” (detenuti) fanno orari di lavoro alquanto estesi, specie sotto Natale quando l’Occidente richiede giocattoli e decorazioni natalizie: si comincia alle 5 di mattina e si finisce alle 3 del mattino seguente. Senza salario, e con una zuppa di cavoli come sostentamento. Vogliamo parlare della ditta di maglierie fini Wooltex, situata nella provincia di Xinjang? (Parte Prima)

  128. FABIO CETERONI

    + Economia + economia (risparmio) + lavoro= Benessere
    Punto 1° – Lo Stato diventa azionista di ogni Banca esistente in Italia, ed i proventi derivati dla proprio pacchetto azionario destinati ad un nuovo organismo che sostituisca l’Inps.- Questo nuovo Organismo diventerebbe a sua volta un Istituto Bancario a cui iscrivere – perchè lo Poste si l’Inps No – obbligatoriamente tutti i propri “clienti/pensionati”. Ovviament ei clienti Pensionati saranno liberi di lasciare il Servizio Bancario dell’ex Inps ora I.N.C.P.A. Istituto Nazionale di Credito Previdenziale ed Assistenziale. Presidente del nuovo Istituto Creditizio il Governatore della Banca d’Italia, in quanto la Banca d’Italia è nostra, e siccome la foraggiamo noi, questo deve diventare un Organismo dipendente.All’ex Inps dovrebbero confluire tutti i vari isttitui prevdienziali di organismi pubblici – Enpals, Inpdap eccetera -. Nessuna privatizzazione del risparmio previdenziale ma ribaltando la regola, questo nuovo organismo dovrebbe diventare concorrenziale con tutti gli Istituti di Credito esistenti. CHE NE PENSATE?La prossima puntata un’altra idea per i parasubrdinati!

  129. valentina tudisca

    Ciao a tutti,
    vorrei invitarvi a fare attenzione alla merce che comprate, a vedere da dove proviene, e quindi a evitare prodotti che vengono da cina, tahilandia, e in generale da tutti i paesi asiatici, che ci offrono merce a prezzo basso, ma dove questa differenza di prezzo rispetto ai nostri prodotti è dovuta soltanto a una costante violazione dei diritti umani. Tra l’altro non si tratta solo di prodotti che si trovano sulle bancarelle, ma anche di grandi marche come Nike, Reebok, Zara, Disney…
    Insomma, diffidare dei prezzi stracciati ma anche stare attenti a dove sono stati fabbricati pezzi di grandi marche.
    Ad esempio io prima ero cliente di Bottega Verde, che produce cosmetici, ma poi ho visto che i regali che ti fanno se compri molte cose sono prodotti proprio in Cina…Quindi basta.
    Ah, per capirne di più e vedere con i propri occhi cosa accade in oriente è utile e molto interessante la trasmissione di raitre “C’era una volta”, che in genere è il mercoledì verso le 23.30 (in tv le cose interessanti le devono mettere solo tardissimo).
    Grazie,
    Valentina

  130. davide radaelli

    Nuovo aumento di stipendio per i parlamentari
    (estratto da tiscali)

    Pare che i senatori e i deputati si apprestino ad incamerare un aumento di stipendio consistente, che diffonderà i suoi benefici effetti anche su pensioni e liquidazioni. La novità sarebbe tale da lenire ampiamente i dolori causati dal taglio alle indennità introdotto dalla finanziaria 2006.
    L’aumento imminente sarebbe all’incirca del 6%, ovvero pari alla decurtazione reale subita dagli onorevoli dopo la manovra di Tremonti. Infatti la legge finanziaria stabilisce che lo stipendio mensile dei parlamentari debba essere ridotto del 10% rispetto alla misura massima. Occorre però considerare che questo, fino allo scorso dicembre era pari, non al massimo, ma al 96% della retribuzione dei magistrati. Di conseguenza la decurtazione operata dal Senato, e che dovrebbe essere adottata dalla Camera martedì prossimo, finirebbe con l’aggirarsi in realtà sul sei per cento.
    Ma di cosa stiamo parlando? E’ presto detto. La riduzione delle indennità in questione significa un passaggio dai precedenti 5.940 euro a 5.580 euro netti mensili. Senza tralasciare che a ciò si aggiungono 4 mila euro di diaria, 4.678 euro di rimborsi (parte va ai gruppi di appartenenza) oltre agli emolumenti annuali per i viaggi che si aggirano su cifre dai 9 ai 18 mila euro.
    Con lo scatto in arrivo quindi, il sacrificio fatto dai nostri rappresentanti in Parlamento, dovrebbe essere del tutto vanificato.Ovvero la cifra intaccata sarebbe ripristinata.
    Nessuno scoramento anche per gli altri apporti che i parlamentari potrebbero essere chiamati a dare alla causa italiana: stiamo ovviamente alludendo alla decurtazione, di cui si era parlato, dell’assegno di reinserimento (attualmente pari all’80% dell’indennità mensile per ogni anno di mandato) e del vitalizio (variabile tra il 25 e l’80% dell’indennità, anche reversibile, che scatta dopo i 65 anni, o i 60 se il fortunato ha più di una legislatura alle spalle).

  131. emilio creccotti

    ministero dell’istruzione dell’università e della ricerca…..decreto 16 ott 2002 gu266-02….ammissione progetti al finanziamento del fondo….progetto di database…progetto di sottostazione…nuovo sistema di lavorazione…sistema per la misure…sensori optoelettronici…ultimo progetto n7872.. pag 46.. ricerca e sviluppo del savoiardo inzuppabile
    euro 1.706.890—–viva l’italia—

  132. Massimo Casi

    Antica favola cinese…sempre di attualità…giusto per meditare e capirci meglio.

    Il segreto della ricchezza

    Nell’antichità, un letterato povero in canna abitava vicino ad un ricco, invidiandone molto la vita felice.
    Un giorno andò dal ricco per consultarlo indossando abiti puliti e un cappello. Il ricco gli disse: “Non è felice arricchirsi. Potrò comunicartene il segreto solo dopo ti sarai astenuto dalla carne e dal vino.”

    Costui fece come gli aveva seggerito e andò di nuovo dal vicino. Il ricco gli raccomandò di attendere al di là del paravento. Sistemò un alto tavolo, accettò i regali offerti dal discepolo e lo fece entrare con inchini. Poi gli imparti una lezione in questi termini: Chi vuol arricchirsi, deve prima di tutto eliminare cinque mali. Se questi cinque mali non vengono eliminari, è impossibile arricchirsi.” “Vi prego di elencarli uno per uno.” “I cinque mali sono la benevolenza, la giustizia, il rito, l’intelligenza e l’affidabilità diffusi nel mondo.” Dopo aver ascoltato, il letterato se ne andò con aria di decisione.

    Il conscio che arricchirsi ai danni della virtù è una vergogna, il letterato della favola preferisce essere povero con onore che ricco con vergogna

  133. Francesco D'Ugo

    Caro Beppe,
    Le voglio segnalare che è ormai in fase avanzata di smantellamento la tratta costiera della linea ferroviaria adriatica nel territorio abruzzese che va da Ortona a Vasto, poichè è stato realizzato il raddoppio dei binari in posizione più interna.
    Non è ancora dato di sapere che fine faranno le aree di risulta che percorrono la costa per molti chilometri ed attraversano piccole spiagge ed insenature rimaste sin’ora poco accessibili: privatizzazioni? speculazioni pubblico-private? ovvero parchi-museo con riserve marine…di sporcizia abbandonata?
    Speriamo che non si debba ancora una volta registrare l’impotenza dei nostri amministratori e/o la deleteria politica dello sviluppo “di massa” a tutti i costi -che temo verrà verosimilmente praticata non fosse altro che per coprire le enormi spese delle pur indispensabili opere di contenimento periodico dell’erosione marina finora almeno “sopportate” dalle ferrovie…-
    Come cittadini meriteremmo di essere meglio informati e tranquillizzati. Grazie

  134. Francesco D'Ugo

    Caro Beppe,
    Le voglio segnalare che è ormai in fase avanzata di smantellamento la tratta costiera della linea ferroviaria adriatica nel territorio abruzzese che va da Ortona a Vasto, poichè è stato realizzato il raddoppio dei binari in posizione più interna.
    Non è ancora dato di sapere che fine faranno le aree di risulta che percorrono la costa per molti chilometri ed attraversano piccole spiagge ed insenature rimaste sin’ora poco accessibili: privatizzazioni? speculazioni pubblico-private? ovvero parchi-museo con riserve marine…di sporcizia abbandonata?
    Speriamo che non si debba ancora una volta registrare l’impotenza dei nostri amministratori e/o la deleteria politica dello sviluppo “di massa” a tutti i costi -che temo verrà verosimilmente praticata non fosse altro che per coprire le enormi spese delle pur indispensabili opere di contenimento periodico dell’erosione marina finora almeno “sopportate” dalle ferrovie…-
    Come cittadini meriteremmo di essere meglio informati e tranquillizzati. Grazie

  135. donato pasquale

    Ciao Beppe, ho sentito oggi una notizia , che se dovesse essere vera , avrebbe del fanatscientifico, cioè sembra che ai poveri dipendenti del ministero del tesoro , quest’anno sia stato erogato un premio di produzione ( ma che cosa cazzo possano produrre???) di cifre cche variano a seconda del livello dai 6000 Euro fino a 55000 Euro per i dirigenti , quello che ha del marziano , se già non bastasse , è che tali premi siano precisamente corrispondenti ai tagli in finanziaria ad alcuni Enti Locali.

    Ricapitolando , Paghiamo le tasse per NON avere dei servizi , ma per arricchire dei dipendenti pubblici , credo già molto agevolati dal lavoro che svolgono???????

    Ma qui si tratta di fare una rivoluzione , i miei contributi voglio che finiscano in servizi , non in SERVIGI………
    Ps. avevo inviato il commento per errore , sui trasporti.

  136. Giovanni Massa

    Ciao a tutti saro brevissimo qui in Italia per comprare aziende miliardarie non servono garanzie propie vedi autostrade telecom, be io sono un piccolo artigiano e per sopravvivere nel mio lavoro grazie all’ avvento delle tecnologie digitali applicate alla fotografia devo acquistare un macchinario che costa 200000,00 euro iva esclusa o saro costretto a chiudere tra non più di 6 mesi.
    Be il problema è che la cassa artigiani che puo erogarmi il prestito mi ha chiesto un immobile in garanzia almeno del valore di 400000,00 euro
    cosa per me non possibile visto che non ho proprietà.
    Questo è il modo in Italia di aiutare chi cerca di lavorare onestamente creando se possibile anche altri 5 posti di lavoro………..
    Se qualcuno sa qualcosa in merito e puo aiutarmi accetto consigli !!!

  137. paco silvestri

    Salve, porto una piccola testimonianza a proposito del rapporto tra economia e cultura.

    Un mio carissimo amico che lavora in banca ha partecipato ad un corso di aggiornamento.

    Questa volta il tema non verteva su come convincere un bimbo di 4 anni a cedere le caramelle in cambio della percentuale sulle entrate di un luna park che non verrà mai costruito, bensì l’empatia nei confronti del cliente.

    Siccome abbiamo lo schifo solo a passare davanti al bancomat, adesso se superi il ribrezzo ed entri, l’impiegato è caldeggiato a farti piangere sulla sua spalla e ad ascoltare i tuoi problemi inerenti l’operazione di cui necessiti e non solo.

    In pratica l’empatia è diventata un valore.

    In banca.

    E poi che altro? Manderanno i dipendenti a fare corsi di sesso orale per i clienti, come premio a chi varca la soglia?

    Magari!

    Queste sono le soluzioni più raffinate che i geni del marketing tirano fuori dal loro cappello? I cartelli con un tizio che dice:”io ho investito in bond Parmalat e Cirio, e sono tranquillo”
    oppure quell’altro col colletto della camicia fuori posto alla posta che si chiede con aria afflitta “Manterrò il mio tenore di vita?”
    Ragazzi, ma li vedete questi cartelli? Ci stanno mancando sistematicamente di rispetto. Questo è oltraggio, a cosa… pubblico popolano?!

    Paco da quel di Ostia

  138. Marco Bechelli

    Scrivo con qualche giorno di ritardo in merito alle dimissioni dell’ex governatore della Banca d’Italia perche’ vivendo negli Stati Uniti ho potuto leggere gli articoli dei giornali italiani solo dopo qualche giorno (ovvero quando i miei genitori sono venuti a festeggiare il Natale portandomi diversi giornali).

    Il 20 dicembre Il Sole 24 Ore riportava la notizia delle dimissioni di Fazio insieme ad un breve riassunto degli articoli sui quotidiani europei e statunitensi sulla vicenda. E’ stato molto interessante vedere i commenti tutti concordi nel sottolineare l’evento come positivo per l’Italia, accusando in vari modi Fazio di non aver operato correttamente nella sua precedente posizione.

    Sempre Il Sole 24 Ore riportava un miglioramento immediato della borsa italiana. Immagino che nel caso l’ex governatore della Banca d’Italia avesse operato correttamente nel suo importante incarico superpartes, l’effetto immediato sarebbe stato negativo e non positivo come e’ invece avvenuto.

    Ho voluto sottineare questi due eventi, la pubblicazione della notizia a livello mondiale e la reazione della borsa italiana, per evitare di dare commenti personali ed invece riportare fatti accaduti -uno all’interno e uno all’esterno del nostro paese (per una completezza di punti di vista)- che ognuno di noi e’ libero di interpretare come vuole. Consiglio infatti a chiunque di leggere i vari dettagli prendendo una copia del giornale, magari in una delle tante biblioteche pubbliche italiane.

    Buon Natale a tutti, ma soprattutto tanti auguri per un miglior 2006!!!

  139. smone rossi

    Perche in questo paese il mio vicino di 85 anni ex carabiniere, proprietario di vari appartamenti e senza nessuno a carico percepisce 2500 euro di pensione che noi lavoratori di oggi probabilmente mai vedremo???? nessuno organizza una manifestazione di protesta per questo? che schifo di paese

  140. dario comegna

    Ma è mai possibile che un album come quello di ligabue costi 21 euro?21 euro x un cd!
    Quando costavano 21ooo lire era poco etico ma adesso è un vero e proprio furto!
    Credo proprio che in futuro comprerò cd copiati o scaricati da internet..in realtà non vorrei ma non posso andare in rosso x sentire un pò di musica.
    Liga fai qualcosa,cambia casa discografica o produciti da solo…fallo x noi!!!

  141. Claudio Marra

    Tu inviti, caro Grillo, a chiudere il nostro conto corrente per protestare contro le banche. Ma sai che la Banca Popolare di Sondrio mi chiede 100 (dicasi cento) Euro per questa operazione?

    Questa nei fatti é un’arma spuntata o almeno costosa. Praticamente il pagamento di un riscatto.

    Claudio

  142. Raimondo Colagrande

    Ciao Beppe,
    ti seguo sempre, ma mi dispiace che tu non abbia mai parlato (o mi e’ sfuggito) dello scandalo MyWay-4You (ribattezzati da me MyGuei e FottYou). E’ l’ennessima vicenda di risparmio tradito, ma in questo caso in più c’e’ la beffa.
    Anni fa sono stato truffato dalla Banca121, oggi Monte Paschi di Siena, sottoscrivendo un MyGuei.Si tratta di un finanziamento a lungo termine come un mutuo (il testo e’ in inglese): i soldi, che ti danno, vengono investiti da loro e tu restituisci il debito mese x mese. Se vuoi uscire, non solo perdi ciò che hai versato, ma devi pagare una penale MAI CONTROFIRMATA! (calcolata secondo una formula matematica che neanche Zichichi ancora e’ riuscito a risolvere). Peccato che questa bufala ci e’ stata venduta come una pensione integrativa a basso rischio: il mio consulente (all’epoca mia cugina, quando si dice parenti serpenti) mi diceva “Fra 15 anni ti farai una villa!” Morale della favola dopo solo due anni, dopo aver versato appena 5000 E per uscire da questo “investimento” dovevo elargire nelle casse della banca121 altri 10380 E: tutto questo ovviamente scritto su un pezzo di carta straccia. A nulla sono valse le rassicurazioni del nuovo consulente, decido di scrivere al mondo per informarlo. Dopo un po gli organi di stampa e le trasmissioni televisive ne cominciano a parlare addirittura si formò una Commissione Parlamentare per sollecitare la Consob a indagare sulla questione. Fazio, De Bustis e altri funzionari della banca sono stati indagati e prosciolti. La MPS ha continuato a prenderci in giro con conciliazioni solo a suo favore. Andrò in giudizio contro la banca il prossimo anno grazie ai tempi della magistratura, dopo 4 anni di lettere, reclami e umiliazioni e molto probabilmente perderò e dovrò pagare anche le spese processuali. La realtà è che siamo SOLI!
    Per rendere l’idea ad oggi ho versato 13000 E e ne debbo dare altri 5700, cioe’ passano gli anni ma il debito rimane sempre lo stesso!
    Ma che investimento e’?

  143. francesco barnaba

    da poco ho iniziato a comprare su ebay, all’inizio tutto bene poi sono cominciate le fregature. Cioè c’è gente che intasca i soldi e poi non risponde neanche alle mail. Certo che con un negozio vai lì e ci parli, ma se è a 300 km? e non hai neanche un numero di telefono? ebay se ne frega, ha istituito il feedback ma a me non interessa dare un negativo, mi piacerebbe rievere i soldi. L’unico sistema è un intermediario che riceve i soldi, riceve la merce ed effettua lo scambio solo dopo aver verificato che sia tutto in regola. Ma perchè devo prima pagare e poi ricevere la merce, cos’è, l’asimmetria dell’universo? L’ntermediario incassa quello che è, tipo una percentuale, e controlla se il monitor ce l’ha il tubo catodico o se è solo l’involucro esterno, controlla che i soldi non siano fotocopiati e procede allo scambio. Come fa a fregarti il truffaldino se non ha in mano la merce?

    1. Giovanni Massa

      HAI RAGIONE LA TRUFFA SU E-BAY PUO ESSERE DIETRO L’ANGOLO SOPRATUTTO CON OGGETTI DI POCO VALORE DOVE MAGARI NON E’ IL CASO DI ESEGUIRE LA TRANSAZIONE TRAMITE ESCRAW PAGANDO UNA PERCENTUALE SULL’ IMPORTO.
      mA DA COMMERCIANTE TI DICO SOLO CHE NESSUNO REGALA NIENTE O SVENDE UN PRODOTTO DIETRO GLI AFFARI SI NASCONDE SEMPRE L’IMBROGLIO MAGARI ANCHE SE TI ARRIVA LA MERCE ORDINATA NON SEMPRE FUNZIONA O PURTROPPO COSA NON SO SE GIA CONSIDERATA PUO ESSERE MERCE RUBATA !!!!

  144. Armando Rinaldi

    Caro Beppe,
    prima di tutto lasciami dire che, a mio avviso, nelle sezioni del tuo sito ne manca una sul “LAVORO”.
    Vengo al punto. Da anni, ogni 3 mesi, l’Istat ci informa della costante crescita della occupazione. L’Italia, è un caso unico al mondo: alla costante flessione del PIL e dei consumi corrisponde un aumento dei posti di lavoro.
    Una bella bufala che l’Istat costruisce con i seguenti criteri:
    Sono considerati OCCUPATI gli individui con età >15 anni che soddisfano UNA delle seguenti caratteristiche:
    – hanno effettuato 1 o più ore lavorative retribuite nella settimana di riferimento, indipendentemente dalla condizione dichiarata.
    – hanno un’attività lavorativa, anche se durante la settimana di riferimento non hanno effettuato ore di lavoro
    – hanno effettuato 1 o più ore di lavoro non retribuite presso un’attività familiare
    Vi rientra ogni tipo di contratto, purché le ore lavorate abbiano un corrispettivo monetario o in natura.
    Sono considerati DISOCCUPATE le persone che dichiarano CONTEMPORANEAMENTE di
    – Essere alla ricerca di un lavoro
    – Avere effettuato almeno un’azione di ricerca di lavoro “attiva” nelle 4 settimane che precedono la rilevazione
    – Essere immediatamente disponibili (entro 2 settimane) ad accettare un lavoro, qualora venga loro offerto. Viene aggiunto chi dichiara di aver già trovato lavoro che inizierà entro e non oltre 3 mesi.
    Dunque: per essere considerato OCCUPATO basta rientrare in UNA delle ridicole condizioni esposte mentre per rientrare nella categoria dei DISOCCUPATI bisogna rispondere contestualmente a ben 3 condizioni.
    Presiedo una associazione non profit (www.atdal.it) che si occupa di disoccupati in età matura. Nel nostro paese vi sono oggi circa 1,5 milioni di persone over40 senza lavoro. Madri e padri di famiglia troppo giovani per la pensione ma troppo vecchi per lavorare. Una situazione drammatica ignorata da tutti nell’unico paese UE ( con la Grecia) del tutto privo di misure di sostegno al reddito.
    Grazie

  145. Armando Rinaldi

    Caro Beppe, prima di tutto permettimi di dire che nelle varie sezioni del sito a mio avviso manca quella del “Lavoro”.
    Vengo al punto. Ormai da anni ogni tre mesi l’Istat ci dice che cresce l’occupazione. Un caso unico al mondo: siamo il primo paese in cui alla costante discesa del PIL e dei consumi corrisponde un aumento dell’occupazione.
    E’ l’ennesima bufala che l’Istat ci propina applicando i seguenti criteri:
    Sono considerati OCCUPATI gli individui con età >15 anni che soddisfano ad UNA delle seguenti caratteristiche:
    – hanno effettuato 1 o più ore lavorative retribuite nella settimana di riferimento, indipendentemente dalla condizione dichiarata
    – hanno un’attività lavorativa, anche se durante la settimana di riferimento non hanno effettuato ore di lavoro
    – hanno effettuato 1 o più ore di lavoro non retribuite presso un’attività familiare. Vi rientra ogni tipo di contratto, purché le ore lavorate abbiano un corrispettivo monetario o in natura.
    Sono considerate persone in cerca di occupazione (disoccupati) gli individui che dichiarano CONTEMPORANEAMENTE di
    – Essere alla ricerca di un lavoro
    – Avere effettuato almeno un’azione di ricerca di lavoro “attiva” nelle 4 settimane precedenti la rilevazione
    – Essere immediatamente disponibili (entro 2 settimane) ad accettare un lavoro, qualora venga loro offerto. Vengono aggiunti coloro che dichiarano di aver già trovato lavoro che inizierà entro e non oltre 3 mesi.

    In altre parole basta soddisfare UNA condizione (per quanto assurda) per essere considerato OCCUPATO mentre bisogna soddisfarne TRE contemporaneamente per essere definito DISOCCUPATO
    Presiedo un’associazione non profit che si occupa della disoccupazione in età matura (sito: http://www.atdal.it). Nel nostro paese vivono oggi oltre 1,5 milioni di persone, padri e madri di famiglia over40 considerati troppo giovani per la pensione ma troppo vecchi per lavorare.
    Uno scandalo ignorato in un paese privo di qualsiasi strumento di sostegno al reddito.
    Grazie

  146. Roberto Pelliccetti

    Caro Beppe Grillo,
    sono molto contento del tuo impegno sociale.
    Fondamentalmente la pensiamo nello stesso modo.
    Ho visto una copia del tuo spettacolo di Milano e mi dispiace che la gente non possa approfittare del tuo punto di vista vedendo almeno una parte, un clip dei tuoi spettacoli sul tuo Blog: un consiglio disinteressato… una sezione del tuo Blog in cui permetti il libero download delle parti dei tuoi spettacoli che ti stanno più a cuore… sarebbe il modo più efficace di essere più incisivo ed affermato di quanto ancora tu non sia.
    E’ una provocazione naturalmente… ma tra noi provocatori… la vita non è forse una provocazione?!? Le provocazioni costruttive non possono che essere l’anticamera di un miglioramento.
    Un ultimo pensiero: nei tuoi spettacoli sottolinei ma forse non abbastanza l’importanza della Gratuità; senza avvedertene parli della Soluzione a tutti i problemi dell’uomo.
    Solo considerando ogni risorsa come bene condiviso e nell’interesse della collettività si potrà costruire un vero futuro in cui crescere i nostri pensieri senza limiti al nostro pensare.
    Buon Lavoro
    Roberto

  147. Carmen Calabrò

    Grillo…menomale che ci sei tu che illumini noi ragazzi…

  148. Sandro Capuzzo

    Italiani dimenticoni…
    Negli anni del governo di sinistra sono successe cose strane.
    Direttamente in busta paga sono state aggiunte addizionale regionale e comunale.
    Spostamento degli anni della pensione da 35 a 40 anni (io sono un così detto “precoce”) a 15 anni lavoravo ma andrò a 40 anni, la cosa è preoccupante per chi fa un lavoro logorante, che subisce lo stesso trattamento.
    Nessuna azione per salvare la scala mobile e “fiscal drag”.
    Prelievo del 6 x 1000 dai conti correnti ( vergogna )
    Sono nati in quel periodo i Co.Co.Co., i lavori a tempo determinato e interinali vari.
    E stato il primo governo ad incentivare l’acquisto auto private con soldi pubblici.
    Si davano prestiti a tasso 0 ai padroncini per acquisto di camion.
    Per formare il secondo governo D’Alema ci si alleati con un partito che non esisteva al momento delle votazioni, un caso unico … per i numeri andava bene anche “Pro Loco”.
    Sono stati depennati 100 reati tra cui la guida senza patente (cosa gravissima perchè quasi sempre chi guida senza la patente è un balordo) tutti gli altri paesi europei l’hanno inasprita.
    Per ragioni di lavoro mobile mi può capitare di pranzare nello stesso comune di lavoro in mense non convenzionate in questo caso la mia società rimborsa un massimo di €8 lordi. Facendo 2 conti il 53% va in tasse (20% iva il tutto poi va in busta con il 33% di tasse) ma per ultimo stà il fatto che questa cifra va sul mio reddito con cui poi di definiscono le tasse comunali.
    Tutte queste cose sono successe con mobilitazione sindacale praticamente nulla.
    Ultimo ma la più importante “la questione morale” tanto decantata da D’Alema ( in pratica riscrivere le regole comportamentali civili e democratiche) bene, una volta al governo il problema morale non c’è più stato.
    Bene … io ci ho creduto e li ho votati … ma sono molto molto confuso .. se il partito dei lavoratori può fare tutto questo qual è il prossimo passo ? dall’alto della tua saggezza dove mettiamo la prossima croce ?

  149. matteo moscatelli

    L’unica cosa ke vorrei dire è ke ci sono 8 faraoni e 20 miliardi di schiavi in questo mondo!

  150. gianni ferraris

    a proposio di PIL….. se è vero che aumenta con l’aumento di produzione e, quindi di vendita…. se è vero che aumentando il PIL aumenta la felicità di tutti perchè circola più denaro, quindi entriamo (come dice qualcuno) in un “circuito virtuoso” – mi chiedevo se gli sfigati bloccati da pochi cm di neve sulle autostrade piemontesi per inettitudine colpevole e criminale di qualche dirigente, sono felici di aver contribuito ad un aumento del PIL consumando più carburante ed essendo quindi “virtuosi cittadini”…….

  151. prucher luciano

    Privatizzare Si, Privatizzare No.
    Privato e’ bello, Pubblico e’ meglio.
    Se privatizzare vuol dire far si’ che gli stipendi dei burocrati non vengano piu’ sostenuti dalla collettivita’… perche’ no ! va bene.
    In Italia privatizzare ha determinato la alienazione dell’industria e la sua scomparsa.
    Ma chi e’ rimasto a produrre in Italia?
    Una miriade di piccole aziende con un peso socio economico europeo inesistente. Tutte piccole aziende che lavorano per conto terzi. Ma chi sono questi “terzi”?
    Scomparsi eccellenti e razze in estinzione:
    industria chimica, siderurgica, metalmeccanica, tessile. A propostito di tessile, qualcuno credendosi furbo ha spostato all’estero la produzione di tessuti e tele anche di pregiata fattura, pur di risparmiare sul costo della manodopera; ora siamo a contenere i buoni prodotti anzi prodotti di ottima fattura che arrivano appunto dall’estero (Sigh!). A casa mia, quando qualcuno fa un pessimo affare dice:
    bruciare i lenzuoli per vendere la cenere.
    Beh! a qualcuno e’ riuscito molto bene.. complimenti!
    Comunque,se privatizzare, come nel caso dell’acqua,ha voluto significare aumento delle tariffe e il resto immobilizzo totale… beh! forse totale non saprei! sarei curioso di vedere gli stipendi dei dirigenti, quelli forse non sono rimasti immobili.(…comunque sono sempre sulle spalle degli utenti, anche se l’acqua e’ privatizzata), meglio:pubblico
    E la Luce? dove la mettiamo la Luce eh?
    e pensare che qualcuno vuol convertire le centrali da olio combustibile a carbone… certo costa meno… Si! ma con il COSTO inquinamento come la mettiamo? Eh? Non dicono mica di cominciare ad impiantare pannelli solari per le nuove costruzioni, cosi’ come per le ristrutturazioni! Ovviamente agevolando seriamente!
    In Italia esiste ancora una confindustria,… ma di che? Dove sono le “industrie” italiane a livello internazionale che sono in grado di fare la differenza in Italia sulla percentuale di occupazione?
    Ne avrei troppe ancora…. saluti

  152. Renato rossi

    Ciao Beppe, volevo ringraziarti per la pazienza e lo spirito che dimostri nel continuare a proporre instancabilmente un po di informazione critica ma sopratutto reale, in una realtà dominata da tg pagati e quotidiani filtrati dai maggiori grupi di interesse del paese.Essendo un tifoso dell’inter non ho potuto fare a meno di notare il tuo articolo sul bilancio della società neroazzurra e sulle strategie societarie per coprirlo…Ho visto anche la risposta di Massimo Moratti.Sono dell’avviso che quanto si legge desta serie perplessità aldilà della regolarità o meno dell’operzione societaria, ma allo stesso tempo percepisco che quanto letto appartiene alla irrazionalità e meschinità di un sistema che rimane basato solo ed esclusvamente sui soldi, che penetrano come tu ben sai in ogni singolo e piu piccolo aspetto della società… Il problema è alla base, è immanente alla nostra cara società e alla sua struttura capitalistica.Moratti non è nient’altro che un riflesso di tutto questo.( nonostante il suo continuo impegno a livello planetario in campo sociale del quale credo tu sia al corrente) Se così non fosse, dovrei iniziare a chiedermi come mai debbo spendere 10-25 – 40 euro per un po di informazione non filtrata e “spudoratamente” vera come quella che proponi tu caro Beppe .Non me ne volere ma non ti pare scandaloso dover spendere da studente squattrinato tanti soldi per essere informato???? Non è una critica nei tuoi confronti ma solo la dimostrazione che certe cose che noi vediamo non sono altro che il riflesso fisiologico della nostra realtà e che forse anzichè scandalizzarci per i singoli episodi dovremmo iniziare a riflettere a 360 ° Ti ringrazio ancora , continua così e se puoi fai abbassare i prezzi dei tuoi spettacoli cosi ci stà che riusciamo a tenerci informati in tanti… Renato

  153. Renato rossi

    Ciao Beppe, volevo ringraziarti per la pazienza e lo spirito che dimostri nel continuare a proporre instancabilmente un po di informazione critica ma sopratutto reale, in una realtà dominata da tg pagati e quotidiani filtrati dai maggiori grupi di interesse del paese.Essendo un tifoso dell’inter non ho potuto fare a meno di notare il tuo articolo sul bilancio della società neroazzurra e sulle strategie societarie per coprirlo…Ho visto anche la risposta di Massimo Moratti.Sono dell’avviso che quanto si legge desta serie perplessità aldilà della regolarità o meno dell’operzione societaria, ma allo stesso tempo percepisco che quanto letto appartiene alla irrazionalità e meschinità di un sistema che rimane basato solo ed esclusvamente sui soldi, che penetrano come tu ben sai in ogni singolo e piu piccolo aspetto della società… Il problema è alla base, è immanente alla nostra cara società e alla sua struttura capitalistica.Moratti non è nient’altro che un riflesso di tutto questo.( nonostante il suo continuo impegno a livello planetario in campo sociale del quale credo tu sia al corrente) Se così non fosse, dovrei iniziare a chiedermi come mai debbo spendere 10-25 – 40 euro per un po di informazione non filtrata e “spudoratamente” vera come quella che proponi tu caro Beppe .Non me ne volere ma non ti pare scandaloso dover spendere da studente squattrinato tanti soldi per essere informato???? Non è una critica nei tuoi confronti ma solo la dimostrazione che certe cose che noi vediamo non sono altro che il riflesso fisiologico della nostra realtà e che forse anzichè scandalizzarci per i singoli episodi dovremmo iniziare a riflettere a 360 ° Ti ringrazio ancora , continua così e se puoi fai abbassare i prezzi dei tuoi spettacoli cosi ci stà che riusciamo a tenerci informati in tanti… Renato

  154. parolini pierpaolo

    Caro carburanti: all’erario 3 miliardi di Euro in più

    02-12-2005 Bologna – L’erario italiano ha aumentato il gettito fiscale di 2,916 miliardi di Euro per l’aumento dei prezzi dei carburanti negli ultimi 22 mesi, dal gennaio 2004 all’ottobre 2005. La stima è del Centro Studi Promotor, che l’ha svelata ieri nell’incontro di apertura del 30° Motor Show: “La situazione e le prospettive del mercato auto”. In questi 22 mesi, la benzina è aumentata del 18,7 %, il gasolio del 28,5 %. Aumenta sì il prezzo del petrolio, ma anche l’accisa e l’IVA. Quest’ultima viene calcolata sul prezzo industriale più l’accisa, per il CSP una sorta di doppio prelievo fiscale a carico degli automobilisti.

    CARO GRILLO LEGGI UN Pò QUA !! ALLA FACCIA CHE NON CI SONO MAI SOLDI !!

  155. Fabio Gorini

    Ma non si era parlato anche di togliere l’Irap? L’Unione Europea non ci aveva intimato di toglierla in quanto doppione dell’Iva?
    Invece, un kazzo! Il Berlusca ha deciso di delegare le regioni per la rimozione della tassa suddetta… Le regioni non hanno mai i quattrini per rimuovere un’accidente, anzi, al 99% la dovranno aumentare, altrimenti non ci rientrano con i costi. Cosicche’, il cittadino s’inkazza sempre di piu’ e l’Unione Europea s’inkazza sempre di piu’, le regioni fanno la figura delle succhiasangue, e il Berlusca fa la figura dell’eroe nazionale popolare…
    Tremonti, sta’ kazzata potevi dircela vero?

  156. salvatore valente

    per cominciare mi scuso se scrivo nella sezione sbagliata, comunque volevo chiedervi come la pensate sul fatto che oggi sempre più comuni o amministrazioni pubbliche si trovano in condizioni economiche disagiate o di crisi e quindi “costretti” a, per lo sviluppo di nuovi progetti, a chiedere la collaborazione economica del privato. è normale? o qualcosa nel nostro sistema pilitico amministrativo non va?

  157. GIANCARLO MESSORE

    AIUTO!!!
    Spiegatemi perchè il latte che fa 1000 km per arrivare a casa mia costa 0,70 euro al litro ed il latte prodotto a 10 km da casa mia 1,10 euro…….

  158. cato & cato

    ci risiamo…ma non ci caschiamo più.
    come al solito le tv e i loro telegiornali fanno disinformazione.
    questa sera al tg5 ho sentito dire che per gli acquisti di natale gli italiani ricorrono agli acquisti con pagamenti a rate “a interessi zero”.
    gli interessi…le spese di conto e quant’altro sarebbe sopportato dai commercianti per favorire gli acquisti che così sarebbero aumentati di molto.
    e siamo tutti contenti e soddisfatti che qualcuno si accolli gli interessi delle nostre rate.
    che bello.
    MA CHE CAZZO VOGLIONO FARCI CREDERE?????
    MA QUANDO MAI UN BENE ACQUISTATO A RATE COSTA DI MENO DI UNO ACQUISTATO IN CONTANTI?????
    il vero motivo per cui compriamo a rate è che non abbiamo più un soldo nel salvadanaio.
    NON ABBIAMO PIU’ SOLDI.
    e così siamo costretti a comprare a rate. provate a fare una telefonata alla AGOS (è una delle tante “finanziarie”) e vedrete che non vi mollano più.
    ti offrono denaro “gratis”…”senza spese”…”in contanti”.
    MA QUANDO MAI UNO CHE HA I SOLDI TE LI PRESTA SENZA SPESE???????
    adesso per favore…a natale…cerchiamo di comprare cose utili…cose poco costose.
    NON COPRIAMOCI DI DEBITI PER FARE REGALI DI NATALE.
    facciamo invece un versamento di qualche euro a qualche fondazione…associazione…del tipo unicef, per aiutare i bambini poveri.
    o magari qualche altra associazione.
    e poi a natale…a parenti ed amici facciamo vedere il vaglia postale col quale abbiamo fatto il versamento e diciamo loro :”ecco…quest’anno non faccio regali…QUESTO E’ ANCHE IL VOSTRO REGALO di natale per i più bisognosi”.
    ABBASSO CHI C’HA I SOLDI E TE LI VUOLE DARE “SENZA INTERESSI E SENZA SPESE”.

  159. Alessio D'Aniello

    Che cosa bisogna pensare di questo? E’ vero?
    ROMA. I tre maggiori gestori di telefonia mobile
    italiana (wind,omnitel,tim), hanno appena annunciato
    che dalla mezzanotte di oggi, si pagheranno anche
    gli squilli effettuati con terminali radiomobili
    (telefonini), ad un prezzo concordato e unico per
    tutti i gestori, pari a
    0,001 centesimi di euro. L’amministratore di
    Vodafone-Omnitel, ha dichiarato che da tempo i tre
    gestori stavano pensando di disincentivare gli
    squilli, poichè pur non producendo guadagni per i
    gestori, sovraccaricano notevolmente la rete
    radiomobile rallentando le
    comunicazioni wireless. Il costo,per quanto
    irrisorio, va
    valutato sulla base del numero di squilli
    giornalieri che gli utenti oramai si scambiano
    abitualmente, e quindi il suo costo diventa
    sensibile. “Questa iniziativa sarà valutata
    dall’Antitrust, come iniziativa di cartello” – ha
    commentato il ministro delle comunicazioni Gasparri,
    prontamente contattato dal nostro quotidiano – “e
    comunque è un indice del vento di crisi che tira
    sulle aziende, e che le costringe anche a prendere
    iniziative assolutamente antipopolari.” Invitiamo
    pertanto i nostri lettori, d’ora in poi, ed in
    attesa di eventuali azione da parte delle
    associazioni di consumatori, moderare l’uso del
    telefonino, e degli squilli in particolare, per
    evitare di avere brutte sorprese sulle bollette.

  160. francesco guerisoli

    ho appena finito di leggere “confessioni di un sicario dell’economia”-j.perkins-minimum fax.
    credo meriterebbe un posto tra i titoli dei libri consigliati.”I sicari dell’economia”, scrive l’autore, “sono professionisti ben retribuiti che sottraggono migliaia di miliardi di dollari a diversi paesi in tutto il mondo. I loro metodi comprendono il falso in bilancio, elezioni truccate, tangenti, estorsioni, sesso e omicidi”.
    un bel modo per ripensare alla storia mondiale degli ultimi 40 anni e porsi qualche domandina sul futuro….
    saluti
    francesco

  161. Gianni Marini

    Leggendo l’autorevole giornale inglese “The Economist”, c’e’ un articolo del direttore stesso, che parla della situazione economica attuale della nostra Italia e quali saranno i scenari futuri. Beh, confido che per 10 minuti dopo aver letto l’articolo, stavo gia’ progettando di far liquidita’, vendere tutti i miei averi(che sono pochi) e espatriare!!!! La situazione e’ in una fase di stallo, si e’ messo in moto un processo irreversibile di stagnazione economica, di gravi problemi occupazionali, di salari insufficienti e non rapportati al costo della vita, costo del lavoro altissimo, classe politica incapace di far fronte(anche perche’ vengono tutelati interessi di alcune categorie “tutelate”) ai problemi che gli si presentano, insomma questo articolo disegna uno scenario nel quale, gran parte della popolazione italiana, dovra’ suo malgrado cambiare stile di vita, perche’ quello attuale non ce lo potremo piu’ permettere. L’euro, non ci ha ridotto in questo stato, ma ha portato allo scoperto, l’inconsistenza dell’economia italiana(legata ancora a miriadi di regolamenti e pratiche burocratiche infinite e limitanti)rispetto agli altri paesi europei. Certo, l’articolo diceva poi che con i dovuti accorgimenti e con la “famosa” creativita’ di NOI italiani, potremo sicuramente superare questo momento di grave crisi, ma rimane il fatto che questa “spietata” analisi, non ci da’ al momento vie di scampo, e vede questo processo involutivo come inarrestabile, ma anche come necessario per una “rinascita” futura!! Che Dio ce la mandi buona!! Ciao a tutti.

  162. alfredo barbatelli

    spesso vedo i ns politici scaglarsi contro i cinesi a salvaguardia del prodotto Italiano ( giustissimo) mi chiedo :
    ma qunado i sigg FIAT producevano le lora belle automobiline in URSS in POlonia in Brasile in Spagna e vendondo le stesse a prezzi uguali di quelle prodotte in Italia con costi inferiori non si doveva salvaguardare il ns Prodotto? Ed oggi non vi sono INDUSTRIALI che producono in Ex
    paesi sovietici o del terzo mondo e li vendonon con il marchio MADE IN ITALY, la colpa di chi è?

  163. carlo cultrera

    ciao beppe, non puoi non commentare l’andamento di parmalat in borsa! altra sola al mercato. sono un gestore, ci sono brokers ke spingevano il titolo prima dell’ipo anche intorno a 3€. seguo bene il settore, ma siamo sicuri ke i numeri in italia (e yougurt e latticini in particolare) verranno rispettati?? sono state, in fatti abbassate già le stime. c’è problema di redditività?? mi dici come fai a migliorare i margini se vendi gli yogurt a 1€, o meno, e il latte sotto 1.3€? faccio la spese ank’io, e conosco bene i prezzi di danone etc. tutto ciò può passare inosservato? ciao a presto

  164. Damiano toso

    Per favore, ho bisogno di un consiglio !
    Dovendo per forza fare un mutuo, ora come ora è meglio scegliere un tasso variabile (spread 1%) o un tasso fisso (4,45%)?Come andrà la nostra economia? Tu che sei un comico forse mi puoi dare una mano! Grazie

  165. Alviero Celiferi

    Salve avevo pensato di inserire un articolo relativo alle difficoltà che si incontrano ogni giorno per sopravvivere con gli euro della busta paga. Sono un dipendente pubblico,un “impiegato di concetto” si diceva una volta…e credetemi è mortificante ed estenuante vivere con 850 euro al mese,vivendo da single e pagando un monovano a Palermo 300€. al mese.
    Ossia io devo riuscire a sbarcare il lunario con 550 euro al mese…
    Ieri ho messo 40 euro di benzina nella mia auto….significa che per i prossimi due giorni devo privarmi pure dell’acqua del rubinetto….

    Se esco per una pizza ne pago 15 di euro con la birra inclusa…
    Al cinema si arrivano a pagare 7,5 euro…
    Mi chiedo se sono io a guadagnare poco o qualcosa in questo sistema”Italiano” vanto dei nostri dipendenti al parlamento non va così bene come dicono?

    E’ frustrante tutto ciò….l’anelato lavoro si è trasformato in in incubo…in una frustrazione quotidiana…
    Non parliamo di acquistare una casa…quelle che ieri costavano 100 milioni di lire oggi ne valgono 100.000 euro…perchè ciò che conta è la musicalità del cento…cento…cento…..pensateci!
    Non lo so….parliamone,ditemi voi come riuscite?
    Beppe dimmi qualcosa!
    Mi sento peggio di Fantozzi…Lui almeno si era sposato ed aveva anche una figlia e riusciva a mantenerli…visto che lei era casalinga…!

  166. Mauro Govoni

    È stato uno dei suoi cavalli di battaglia, una denuncia senza tregua, sul suo blog e durante gli spettacoli.

    Per Beppe Grillo il condono, quello fiscale della Parmalat o quello di chi vi faceva ricorso dopo aver deturpato l’ambiente, è sempre stato un tabù. Il Grillo imprenditore e immobiliarista la pensa diversamente. Insieme con il fratello Andrea l’articolo 9 della legge sul condono fiscale di Berlusconi e Tremonti, sì, proprio quella norma sul condono tombale, l’ha utilizzata con grande sapienza. Non una, ma due volte.

    Da “il Tempo di mercoledì 16 novembre 2005”

    Tutto quello che è risparmiato è guadagnato!!!

    Non vi vergognate, fate i predicozzi moralisti e vi comportate come tutti gli altri?

  167. Giuliano Quarto

    Carissimo Beppe,
    Sono un grande elettore berlusconiano nonchè tuo grande estimatore. Faccio fatica a non rivotarlo visto che le alternative sono rappresentate dal ragazzo invecchiato della via Gluck, dal Prof. e dalla Sabina.
    Io proprio non ci riesco !!…quindi, pur avendo stima di te e delle tue sacrosante battaglie voterò Silvio Berlusconi nel 2006. Avrà fatto degli errori ma per me resta il migliore in questo gran casino.
    saluti da Giuliano

  168. giuseppe uggenti

    facciamo debiti per permetterci il superfluo
    facciamo il bidone perchè non riusciamo poi a pagare il debito.

    credo che una economia sana possa esistere solo col rispetto dell’impegno assunto a pagare il proprio debito specialmente considerando i settori della produzione e del commercio.

    chi non rispetta i propri impegni toglie a chi lavora con onestà la possibilità di continuare.

    lo stato pretende tasse che sono ben al di sopra del giusto considerando il servizio che in cambio offre.

    sarebbe giusto che il cittadino si comportasse con responsabilità,
    certo una legge non guasterebbe.
    già ma poi come farebbero i politici e i loro amici a rubare???

  169. g moschetti

    Celentano ha parlato nel suo Rockpolitik di ecologia, benvenga, ma facciamo le cose sul serio e non le buffonate. Nel parlare nell’ultima puntata di chi era “rock e chi lento” si scriveva una frase per foglio di carta A4, per dire 20 frasette ( che sarebbero state tutte in un post-it) aveva buttato per terra un pacco di fogli di carta . Bell’esempio. Tutti sanno parlare di ecologia, nessuno sà fare nulla di fatti concreti

  170. Alviero Celiferi

    Leggo quasi ogni giorno il tuo Blog Beppe…è una tra le poche cose che ancora mi allietano la giornata.
    Grazie per seerti cimentato e finora ben riuscito in questa “Impresa”.

  171. fabrizio murella

    Buon giorno Sig. Grillo, prima di tutto devo farle i complimenti per il Suo grande coraggio che ha sempre dimostrato nel combattere le ingiustizie, sfidando grandi poteri istituzionali, industriali, etc….
    Premesso tutto ciò, vorrei chiederLe: perchè in uno dei suoi spettacoli non parla di quella legge che ha penalizzato il mondo del lavoro? (legge 30 o legge Biagi) Questa è una legge che aumenta in modo esagerato i poteri del datore di lavoro, delocalizzando la maggior parte della produzione all’estero, per poi licenziare parte dei propri dipendenti per mancanza di commesse, sfruttando anche gli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità, ristrutturazione aziendale, in pratica denaro che noi contribuenti versiamo) non Le sembra un paradosso?
    Lei nello spettacolo che intelligentemente ha sostenuto a Roma nel 2005, disse che il mercato cinese con investimenti di imprenditori italiani, stà in pratica distruggendo l’economia nostrana, quindi bisognerebbe prima di tutto insegnare a loro (ai cinesi) come ci si comporta per una corretta commercializzazione dei prodotti, senza distruggere una concorrenza a dir poco sleale.
    Io penso che i primi a dover imparare a difendere i posti di lavoro dei propri dipendenti, senza adottare quella legge così ingiusta come la legge 30, debbano essere proprio gli industriali che come al solito mettono al primo posto i loro già stratosferici guadagni.
    La ringrazio anticipatamente per una Sua possibile risposta.
    P.S. Continui sempre così, perchè lei è la voce di tutti noi, grazie.

  172. nicola chiulli

    credo che la soluzione per combattere contro gli affitti elevati, i prezzi degli appartamenti elevati, sia quello di non comperare .Un invito a tutti coloro che vanno in cerca di case in affitto, che vogliono comperare casa; non cedere e aspettare che i prezzi tornino ad essere molto piu’ bassi. grazie

  173. moreno scaccia

    Oggi va di moda parlare delle pessime condizioni dell’economia italiana; però tutte le nostre più grandi aziende fabbricano i loro prodotti all’ estero per guadagnarci di più. Potremo mai fare qualcosa??????????

  174. vanni reverberi

    Oggi, sul TG2 hanno detto che ci sono segni di ripresa perchè i consumi delle famiglie italiane sono aumentati del 3,2% rispetto all’anno scorso.
    Questi “storditi”, parlano di aumento a livello di €uro, ma se si tiene conto dell’inflazione e dei rincari delle merci, compresi la benzina ed il gasolio (+23% dall’inizio dell’anno), si può facilmente evincere come il consumo di merci sia diminuito. Brutti ca..oni, basta balle.

  175. vanni reverberi

    Oggi, sul TG2 hanno detto che ci sono segni di ripresa perchè i consumi delle famiglie italiane sono aumentati del 3,2% rispetto all’anno scorso.
    Questi “storditi”, parlano di aumento a livello di €uro, ma se si tiene conto dell’inflazione e dei rincari delle merci, compresi la benzina ed il gasolio (+23% dall’inizio dell’anno), si può facilmente evincere come il consumo di merci sia diminuito. Brutti ca..oni, basta balle.

  176. luca luzietti

    Leggo,gli italiani dovrebbero lavorare di piu’
    e piu’a lungo,anche oltre i 70 anni.In fondo si vive piu’a lungo la medicina ha fatto passi da giganti(ditelo ai medici siciliani anche se non e’giusto generalizzare)quindi una pasticca un bastone per sorreggerci e a lavorare.
    Quindi perche’parlare male del nostro Silvio;in fondo vuole le stesse cose di Bertinotti,le 35 ore…….ma al giorno!?!
    ciao a BEPPE e atutti i suoi DISCEPOLI.

  177. Pippo Albero

    Per determinare la sconfitta del “nero” (commercio non documentato) in Italia è semplicissimo: esporre nel modello unico tutte le spese sostenute nell’anno (scontrini, fatture, bollette, ecc.) e lo Stato Italiano non dovrà far altro che aggiudicare ad ogni categoria una deducibilità ovvero detraibilità fiscale variabile dal 12 al 15%. Strano che, nella sua estrema semplicità, tale idea non venga presa in considerazione ovvero nessuno dei più astuti “buoni” finanzieri proponga ciò all’attuale “tre cime” di rape……….Ehi tu!Non copiare la battuta……………………..

  178. Massimo Fogo

    Buongiorno a tutti,
    Volevo condividere con voi 2 pensieri che da tempo occupano i miei 2 poveri neuroni:
    1) Volevo ringraziare quei fabbricanti di ARMI che ha prodotto una serie MINE VAGANTI come Beppe Grillo e gli altri “spiriti liberi” che ancora ci invitano a riflettere, informarsi e ad INK…RSI

    2) Per quanto riguarda l’economia italiana e quella Torinese in particolare, il problema NON è che nelle posizioni di comando (OVVIAMENTE con le debite eccezioni, ci mancherebbe!!!) ci sono persone MEDIOCRI… con quelle, si andrebbe comunque avanti. NOOOO!!! Nei posti di “comando” ci sono mediamente dei benemeriti C@##§NI che, se fossero pagati per starsene a casa loro, l’azienda già ci guadagnerebbe. Invece NO! Loro si presentano al lavoro e fanno DANNI!!!! Qualche esempietto??? La mamma FIAT (x Torino è una mamma, anche se degenere) dal 1990, cioè da quando cominciai a lavorare nell’industria, risulta essere in CRISI (non dovrebbe aver chiuso oramai, dopo 16 anni???)… Nei primi anni 90 comprava aziende FLORIDE (con quali soldi???) e le dissanguava per poi sputacchiarne fuori i resti ed i dipendenti disperati: una dittarella di 500 persone che produceva AUTOMAZIONE in vari settori dall’agricoltura all’aerospaziale, aveva circa il 10% delle risorse impegnate in ricerca e sviluppo e faceva un UTILE di 5-7 miliardi di lire all’anno. Produceva sistemi di automazione, li brevettava e poi li commericalizzava nel mondo. E’ una delle poche ditte ad aver venduto il BREVETTO di un sistema di controllo ELETTRONICO ad una ditta GIAPPONESE! Avete presente? Non al 3°-4° mondo, noooo!! Al Giappone! Ebbene, è stata acquisita dalla FIAT, hanno sostituito la dirigenza, hanno cominciato a perdere commesse (persino quelle in cui si era GLI UNICI offerenti), tempo 2 anni è andata in crisi ed al 3° anno ha cominciato la MOBILITA’! Che dire? Congratulazioni alla categoria TrOP Manager (nel senso manager di troppo)

  179. Antonio Greco

    Il Muro del Pianto é interessante.

    C’ é da scegliere fra i lamenti di ogni tipo.

    Vorrei fare un passettino avanti. Gran parte di tali lamenti ha una sola CAUSA come fattore prevalente: la testa dell’ Italiano, con la mentalità acquisita negli ultimi anni e cogli enormi GAPs di capacità operative.

    Conseguenza immediata: l’ enorme aumento degli SPRECHI e INEFFICIENZE…….

    Clu vuole dettagli, analisi, vada al Blog seguente:
    http://angrema.blogspot.com.blog.kataweb.it/progressoangrema/

    che contiene le Lettere dall’ Europa, e spiega, precisa, mostra l’ evidenza.

    Antonio Greco
    (l’ analista delle Cause)

  180. DJ Anna

    Ti scrivo per non impazzire, è uno sfogo dopo ormai un anno in cui non so più dove sbattere la testa.
    Sono saltati tutti i valori che mi ha dato mia madre: correttezza, aiutare gli altri, lavoro onesto, ora salterà anche la famiglia dopo un anno senza lo stipendio di mio marito; pover’uomo è dal 1997 che salta da una crisi aziendale all’altra e così facendo anche la famiglia a furia di scossoni e instabilità, salta!
    Mi chiedo se vale la pena costituire una famiglia in una nazione come questa in cui ci sono politici che prendono 11 stipendi, e che stipendi, e ci sono persone che cercano lavoro chiedendo a tutti (1 solo posto per mantenersi) e vengono tacciati di nepotismo perchè osano chiedere.
    Scusate se esito e scusate se per vivere devo mangiare, (dal 14 gennaio 2005 abbiamo mandato, io e mio marito, 1000 -mille- richieste di lavoro, accettando qualsiasi cosa – autista – necroforo – magazziniere…e qualsiasi stipendio, hanno risposto in 3, negando il secondo colloquio perchè mio marito è troppo vecchio, ha 47 anni !)

    Avete ragione! Se chiedo con insistenza un lavoro, posso disturbare i troppi stipendi di qualcuno, non sia mai che un cattolico accetti di togliersi dalla bocca il troppo, per permettere la sopravvivenza a qualcun’altro.

    Chiediamoci se questa è la società che volevamo, una società dove si mercifica tutto, anche la sopravvivenza.

  181. Luigi Andreoli

    Salute a tutti, ciao caro Beppe…
    Lavoro in Banca dal 1998, ho avuto modo di constatare quanto il sistema bancario lavori in totale assenza di etica e morale di alcun tipo. Premesso questo, arrivo io.
    Ovvero io come pochi altri (purtroppo) cerco di dare alla mia professione una dimensione più umana anche perchè capisco cosa vuol dire sentirsi vessati da paroloni tecnici e clausole talmente piccole da risultare illegibili. Ad un tratto però tutte le mie motivazioni cadono e sinceramente mi sento solo a combattere una battaglia già bella e persa perchè vedo negli occhi delle persone e sento dalle loro parole giudizi che prescindono dal mio operato, mi sento identificare con il sistema,come se fossimo una loggia di privilegiati… Alcuni mi si rivolgono con tali pregiudizi che mi fanno sentire disarmato. Io cerco di combattere questo sistema obsoleto da dentro, di cambiare almeno un po questo dinosauro che è il sistema bancario italiano, ovviamente nel mio piccolo, ma i pochi come me hanno bisogno dell’appoggio delle persone, della collaborazione, perchè se tutti veniamo ridotti ad un luogo comune decadono le motivazioni e ci si sente soli visto che comunque le spinte a migliorare non si riceveranno mai dall’interno del sistema. Io continuo per la mia strada, piano piano sperando di fare sempre un po meglio, ti ringrazio per lo spazio concesso e ti incito a continuare tutte le battaglie con decisione, sarcasmo ed un pizzico di goliardia che non guasta mai. Ciao!

  182. Vittorio Bellintani

    Come volevasi dimostrare, in Italia più non vali niente, più fai debiti, più truffi consumatori e azionisti, più ti premiano, oggi ho visto in coda al servizio del TG della LA7, che il grande imprendidebitore Tronchetti Provera, ha avuto una Laurea ad Honoris causa per non sò che cosa da una Università (forse la stessa che la data a Valentino Rossi) italiana – solo nelle nostre università succede -, vuoi magari che non gli fa’ pagare il Canone?
    Quello che voglio dire è questo: che cavolo vai a studiare e farti un mazzo non indifferente per cinque o più anni per avere un futuro dignitoso, quando vieni scavalcato da un gommista con la 3^ elementare che non ha fatto altro che vendere pneumatici per la panda e cavi usati del telefono! Facciamo come lui, vendiamo fumo, almeno qualcuno smetterà di comprare le sigarette.

  183. Davide Montesanto

    Le più grandi aziende italiane sono in mano alle banche. Ma i soldi delle banche di chi sono? Dei cittadini, del popolo; quindi le più grandi aziende italiane sono di proprietà del popolo! Ma, allora, viviamo forse in un paese comunista?

  184. Angelo De Santis

    Caro Beppe,
    questa mattina mi sono accorto di essere diventato povero di tutto un “botto” come si dice a roma.Sono circa 10 giorni che con la mia compagna stiamo provando a cercare una casa e ci siamo accorti che il mercato immobiliare è totalmente impazzito! Io mi sono accorto di non avere piu potere d’acquisto, non sto scherzando, ma è la realtà purtroppo.Quello che abbiamo risparmiato in 5 6 anni oggi non ha piu valore.Una volta guadagnavamo in 2 circa 3.600.000 non era una gran cifra..ma ci si poteva campare abbastanza bene e si poteva anche risparmiare qualcosa…come dire? avanzavano insomma! Oggi non è così perchè oggi siamo arrivati alla soglia della parità euro lira o almeno è sempre piu evidente!1EURO = 1000 LIRE. Chi guadagnava come noi adesso si ritrova con 2300 euro in tasca ERGO 2.300.000 delle vecchie lire. Per comprare casa ci vogliono, in una città come roma, e anche fuori il raccordo circa 200.000-230.000 (da costruire) non ti dico i prezzi in città…immaginali! Il mutuo? per acquistare una casa occorrono dai 150 ai 170.000 euro che tradotto significa impegnarsi per 20 30 anni con una rata da pagare di circa 900/1100 euro mese che tolti dal reddito mensile rimarrebbero 1200-1300 euro per campare…(1.300.000 delle vecchie lire).
    Sono Amareggiato, molto amareggiato anche perchè ho scoperto…che non ho capacità reddituale per accendere il mutuo…mah…hai un’idea? 🙂 Avete idee da suggerire per i vostri figli?
    Un abbraccio Beppe…Grazie e continua almeno tu così. ps: un piccolo consiglio mi permetto…non entrare mai in politica….rimani così.

  185. gennaro donadio

    Il governo abbassa le tasse ai dipendenti per poi sostituire i dipendenti con gli associati…in partecipazione,gli associati ex dipendenti a partità di reddito(7500€) con gli stessi pagano 1154 € in piu’. e pochi lo sanno

  186. lencioni cristina

    Ciao Beppe Grillo,
    ho sentito nel video che molti ti chiedono consigli sulla borsa anche io avrei qualche consiglio da chiederti, non sulla borsa, ma sulle banche
    io ed il mio ragazzo stiamo cercando casa e dovremmo richiedere un mutuo il problema è che è molto difficile riuscire a capirne qualcosa e poter scegliere con CONOSCENZA come dici tu
    potresti darci dei suggerimenti
    Grazie
    Cristina

  187. lencioni cristina

    Ciao Beppe Grillo,
    ho sentito nel video che molti ti chiedono consigli sulla borsa…..anche io avrei qualche consiglio da chiederti, non sulla borsa, ma sulle banche…
    io ed il mio ragazzo stiamo cercando casa e dovremmo richiedere un mutuo…il problema è che è molto difficile riuscire a capirne qualcosa e poter scegliere con CONOSCENZA come dici tu….
    potresti darci dei suggerimenti…
    Grazie
    Cristina

  188. Andrea Giolito

    Caro Sig.Grillo,

    tanto per ricordarLe quanto la nostra italietta sia per noi sudditi una continua fregatura , Le voglio raccontare quanto segue:
    sono alla ricerca di un piccolo apparecchio fotografico digitale e il mio interesse si posa sulla fotocamera Canon Powershot A410. Sfogliando le varie offerte presenti sul web finisco per prendere in considerazione il sito italiano di Pixmania.com , azienda francese leader nella vendita di prodotti per la fotografia, dove il prezzo , al netto delle spese di spedizione è di € 155.
    Poiché esiste un sito per ogni nazione in cui Pixmania è presente , e poiché, penso, trattandosi di una azienda francese, forse, acquistando sul sito francese si spende di meno! Infatti : il prezzo in Francia è di € 132 ovvero quasi il 15% in meno però, come esplicitamente indicato , è possibile acquistare solo sul sito corrispondente al paese di destinazione della merce cioè , alla faccia dell’Europa , della libera circolazione delle merci e della concorrenza !
    Si allunga quindi la lista dei benefici di cui noi sudditi godiamo nel continuare a vivere in questo bel posticino dove , probabilmente a causa dell’alto costo del lavoro e dell’IVA al 20% , ci tocca di spendere , per lo stesso bene (tutt’altro che di lusso) ben oltre il 23% di quanto potremmo spendere, ad esempio, nella “costosissima” Svizzera dove , se non erro, l’IVA è al 7,6% e dove molti lombardi vanno regolarmente a fare la spesa e il pieno di carburante.

    E poi ci si meraviglia della stagnazione dei consumi ?

    Cordiali Saluti
    Andrea Giolito

  189. COTOI MIREL

    Leggevo questa mattina un commento di Beppe Grillo su industriali che spostano la produzione in Cina o in Romania. Ioso sono un cittadino rumeno e devo informare Beppe Grillo che si sbaglia sulla Romania, in quanto per qualche “imprenditore” sta diventando troppo cara (con uno stipendio medio sull’economia di 150 euro}, quindi stanno gia’ comminciando a spostare la produzione in Moldavia, che e’ ancora piu’ economica. La mia fonte non e’ troppo ufficiale, pero’ implicata in prima persona: una mia zia che lavora per un dita italiana che produce scarpe, e che vuole trasferire la produzione in Moldavia. Ancora un po’ e si arriverra in Siberia…..

    1. Loris Bettiol

      buon giorno:
      sarei interessato conoscere produttori di scarpe ART.SPORTIVI in Mldavia
      LORIS BETTIOL

  190. Erik Carbone

    Ciao Beppe
    Tu hai parlato della ESAOTE…io invece ti voglio parlare della BELOTTI..o meglio FERRARI-BELOTTI da 2 anni:
    Magari la conosci anche….è la famosa ditta che costruisce gru portuali…quella dal passato glorioso ecc ecc…
    Ecco…la belotti è fallita, l’ha acquistata una ditta di piacenza con tutti i buoni propositi del caso: non si toccano le maestranze, qui vogliamo fare le cose in grande….insomma tutte le cose che si dicono appena arrivati no?
    Ecco a distanza di 2 anni dal loro arrivo il 50% se non il 60% del personale è a casa in cassa integrazione a zero ore per un anno senza la minima speranza di poter rientrare in ditta; i progetti sono stati trasferiti alla “casa madre”…insomma….roba di routine no?
    Ma non c’è nessuno che possa intervenire in situazioni del genere??

  191. Marco Romano

    Per chi ancora non avesse letto. Come diventare stato pontificio in due mosse…

    http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/06-Ottobre-2005/art31.html

    La domanda è sempre la stessa dal 1902… “CHE FARE?”

  192. Davide Samà

    L’Italia è proprio in mano ad una generazione di imprenditori debosciati, che fanno i playboys e non i grandi imprenditori.
    Basta fare il paragone con la vecchia generazione degli Agnelli e il nuovo rampollo Lapo. Il giovanotto si è fatto ricoverare per abuso di stupefacenti dopo poco tempo che era nell’azienda FIAT;Gianni invece non ha mai fatto sapere nulla di ufficiale a riguardo, si è sempre pensato che… ma non si è mai saputo con certezza. Da quello che è trapelato si pensa che il piccolo Lapo abbia fatto abuso di Zigulì!!!

  193. pietro saraceni

    ciao Beppe
    in riferimento alla tua “Banche armate del 21.09.05”
    non so se hai visto lo spot del gruppo Capitalia che sta andando in onda da qualche giorno, mi riferiesco al fatto che fa’ vedere la gente che si fa la guerra e poi balla!!!
    secondo te non e’ un modo da parte di capitalia di prenderci per i fondelli???

  194. francesco arena

    MA CHE CAZZO GRILLO!!!
    TI INCAZZI PER LA FINANZIARIA? IO LA TROVO ECCELENTE, MAI FU DECISA COSA PIU GIUSTA E PIU EQUA E POI…
    HANNO TAGLIATO L’ISTRUZIONE, E VA BE CHE VUOI CHE SIA!!! TANTO SIAMO SECONDO IL GOVERNO E SECONDO SIR EGREG CAVALLIER TROMBON OPPS… BERLUSCONI UN POPOLO DI IGNORANTI, SECONDO ME HA FATTO BENISSIMO!!!
    SECONDO, HA TAGLIATO LA SANITA E VA BE QUANTE POLEMICHE USEREMO PIU VACCINI E POI SIAMO UN POPOLO DI VERACI NOI ITALIANI, NN CI SI ATTACCA NIENTE NEANCHE UN PIDOCCHIO FORSE QUALCHE ZECCHINA ALL’INTERNO DEI TRENI… PURE LORO HANNO DIRITTO A VIVE, NO! E PER VIVE Cè DEVONO CIUCCIA UN PO DE SANGUE… NE ABBIAMO 2 LITRI QUALCHE CENTILITRO IN MENO MICA C’è FA MALE!!!
    INFINE CON LA FINANZIARIA FINALMENTE AVREMO NUOVAMENTE AGEVOLAZIONI PER IL DECODER, CAZZO UN DECODER!!!
    LO DESIDERAVO DA TUTTA UNA VITA, MA TI RENDI CONTO O NO, TU BEPPE NN CAPISCI, NN HAI CAPITO MAI NULLA,
    UN DECODER PER VEDERE LE MIE PARTITE DEL CUORE
    COSI QUANDO STARO IN OSPEDALE A MORI PER L’INFEZIONE DI UNA ZECCA, A CAUSA DELLA MANCANZA MEZZI PER CONTRASTARLA ( HANNO TAGLIATO I FONDI ALLA SANITA!!!) ALMENO POTRO GODERMI LA PARTITA O IL REALITY DEL SECOLO SENZA PUBBLICITA!!!
    E VOI CHE VI LAMENTATE DELLA FINANZIARIA, NN CAPITE PROPRIO NIENTE MORIRO CONTENTO

  195. Valeria Lamorgese

    Caro Beppe,

    sono di Napoli e vivo a Napoli. Bella Napoli!….ma sempre più occasioni ti fanno venire il desiderio di lasciarla per andarsene a vivere una vita più “a dimensione d’uomo” in qualche posto più civile. L’inciviltà qui regna sovrana e la vedi nelle piccole cose quotidiane, che non sto qui ad elencare…le conosciamo bene tutti, e nelle grandi. A cominciare dalle istituzioni. Ti sembra civile, infatti, che, tanto per dirne una, quando la Società Risanamento Napoli, ha dismesso il suo capitale immobiliare, si sia permesso che la Pirelli Re (Tronchetti Provera!) acquisisse il tutto? Non era meglio che tutti quei soldi restassero a Napoli? …e siccome ne abbiamo tanti! Qualcuno ha permesso tutto questo evidentemente ed avrà avuto i suoi “buoni motivi”…chiamiamoli così! Quando è salita la sinistra al Comune era sembrato a me e a molti che qualcosa cominciasse a cambiare in meglio…ma poi!…destra….sinistra…è tutta la stessa schifezza.
    Ma che futuro può avere questa città se i suoi cittadini, a partire da quelli che hanno potere, la trattano male e non la amano?!
    Grazie e alla prossima!
    Continua così!

    Valeria

  196. Giovanni Messina

    Caro Beppe, sono un giovane di 30 anni, non ancora sposato che vive ancora con i suoi genitori. A dire la verità mi sentirei pronto per fare il grande passo (matrimonio), ma ogni volta che faccio i conti ci ripenso e mi dico che sarebbe un suicidio. Lavoro e risiedo in Campania: dalle mie parti un appartamento di 50mq costa sui 150mila euro, così nonostante io lavori a tempo pieno e la mia fidanzata sia impiegata part-time, ci siamo resi conto che non sarebbe possibile vivere e poter sostenere un mutuo. Nemmeno a parlare di affitto, per un appartamento delle stesse dimensioni occorrerebbero dalle 400 alle 500 euro mensili da pagare a vita. Eppure un po’ di tempo fa la Regione Campania ci aveva pensato alle giovani coppie: 25000 euro per le coppie il cui reddito non fosse superiore ai 20000 euro lordi l’anno. Ti anticipo già che noi superiamo seppur di poco quell’importo. Ma mi chiedo se io guadagnassi quella cifra (circa mille euro al mese) potrei pagare 125000 euro quell’immobile ottenendo un mutuo trentennale a tasso variabile il cui costo mensile sarebbe di 600 euro. Il che significherebbe che dovrei mantenere la mia famiglia con 400 euro mensili. Quindi diciamoci la verità, quei soldi erano destinati a chi non ne aveva bisogno: cioè chi guadagna molto di più ed evade le tasse. Ma questa e quella fazione politica non dovevano combattere l’evasione fiscale con ogni mezzo invece che favorirla? Secondo la mia opinione non da economista, sarebbe più semplice per un qualsiasi governo attuare una politica che faccia scendere i prezzi degli immobili affinché gli investimenti si dirigano verso le imprese ottenendo un duplice risultato: più soldi per le imprese e maggiori consumi (sarebbe maggiore il numero di nuove famiglie). Ma questo ai miei occhi sarebbe un intervento tanto efficace quanto semplice, questo loro lo sanno ed è per questo che fanno finta di non pensarci: sono troppo occupati a difendere i propri interessi.
    Grazie per l’attenzione
    Gianni

  197. Piero Fiorito

    Ciao Beppe,
    ti scrivo dalla Cina, dove, insieme ad altri partners, abbiamo tentato l’avventura di installare un colorificio che produce per il mercato interno….
    Sono 4 anni… e ti dico che sono 4 anni che viviamo nell’inferno terreno…
    Grandi parole… grandi shows…. luci e brillantini…. slogans ormai consumati…
    Insomma… volevo dirti che tutto quello che appare… che i giornali scrivono in Europa ed in Italia e’ completamente falso… ideologicamente sbagliato….. assurdamente irreale..
    Questo e’ un paese che vuole crescere e diventare la potenza assoluta del mondo… vuole fare per conto proprio… e a mala pena sopporta gli stranieri (che assolutamente non ama e gradisce) perche’ gli permettono di crescere (cosa che da soli non riuscirebbero)… e vivendo fianco a fianco con loro ti rendi conto che appena loro avranno la possibilita’ manderanno fuori tutto quello che non sia made in china (la loro idea di grande cina… del paese di mezzo.. in pratica solo loro hanno diritto di essere grandi)
    Sono bugiardi, ideologicamente falsi (sono una dittatura dura capitalista mascherati da assurda ideologia comunista), ladri, rozzi, arroganti e cafoni, presuntuosi e maliziosi…. dall’ultimo contadino delle farm land al piu’ alto funzionario del governo….
    Hanno costruito un sistema ed un’immagine internazionale che attira tutti…
    se venissi a Shanghai capiresti quello che dico…. tutto lustrini e luci mirabolanti… giri l’angolo e vedi la miseria cupa.. profonda… culturale e materiale…
    Insomma…. VOGLIO DIRE BASTA CON QUESTA STORIA DELLA CINA COME MIRAGGIO PER GLI AFFARI DI TUTTO IL MONDO……. BASTA CON QUESTA MODA CHE DISTRUGGERA’ LE ESILI E MATURE ECONOMIE DEL VECCHIO CONTINENTE…
    BASTA CON LA FALSA IDEOLOGIA DEL MERCATO DA 1.3 MILIARDI DI PERSONE… E CON LA POESEIA DELL’APERTURA DELLA CINA ALLE RIFORME…
    MA QUALI RIFORME????????
    DOVE???
    Che qui ti controllano i telefoni, la posta elettronica… tutto!!!!!!!
    Piero 52/anni Shanghai

  198. Marco Braggion

    Due notizie se vogliamo contrastanti ho trovato sulla rete oggi. La prima è un agenzia Ansa dove si dice che il ddl sulle infrastrutture ha stabilito di abolire l’Ici sugli immobili della Chiesa anche quando questi siano adibiti ad uso commerciale. Dall’altra parte Reuters dice che “sono oltre 2,6 milioni – pari all’11,7% del totale contro il 10,8% del 2003 – le famiglie italiane che nel 2004 risultano sotto la soglia di povertà, secondo un rapporto di Istat”… lascio a Te Beppe e a tutti i voi il commento

    Marco Braggion
    S.Martino B.A. (Verona)

  199. nicola stevanato

    Il mio commento vuole basarsi sul come mettere fine una volta per tutte al problema fiscale italiano in poche semplici mosse che da anni ho in testa e però mio malgrado nessuno ha mai recepito.
    Darei al lavoratore dipendente l’intero lordo dello stipendio spettante come si fa con il lavoratore autonomo, PERO’!!!:
    Tutti e dico tutti avrebbero la possibilità di “scaricare” ogni spesa o acquisto personalmente sostenuta compreso pane e latte di ogni giorno. Fatto tutto al 31 dicembre “congeliamo” l’Italia e vediamo in quale percentuale ognuno dovrà pagare al fisco una unica tassa che comprende INPS IRPEF IRAP etc. etc.. Io proporrei un bel 35-40% che non è di certo poco ok ?
    Succederebbe che l’economia diventerebbe un missile dato da enormi scambi commerciali, che basterebbe un finanziere per provincia che a campione verifica gli scontrini dell’anno prima della nonna che ha comperato il pane ed il latte e sparirebbero sti quattro abusivi di idraulici o imbianchini serali che con il dopo lavoro si costruiscono le ville… (almeno dipingila di nero sta cazzo di villa come i soldi che hai preso dalla povera vecchietta no?)
    Tutti dicono ma se risparmio 15 mila euro piuttosto di pagarli in tasse mi prendo la super punto ! Appunto ma sbrigati perchè se lo fai entro il 31 dicembre le tasse sui 15 mila euro di quest’anno li pagherà il sig. FIAT.Spero di essere stato chiaro.

    ASPETTATIVE (DESIDERO EVENTUALI SMENTITE)

    MAGGIORE SPESA=MAGGIORE PRODUTTIVITA’
    TASSE PAGATE DI SICURO=CONTI PUBBLICI IN RIALZO
    FINE LAVORATORI IN NERO=NUOVI POSTI DI LAVORO

    e vissero in Italia felici e contenti….

    Ovvio che i ladri non ruberanno più soldi ma preferiranno gli scontrini fiscali !!!

    Sarà che sono abituato a ragionare con semplicità ma penso che farlo capire ad un politico sarebbe un’utopia.

    Un saluto
    Nicola

    1. Darko Vittorio

      SCARICO FISCALE
      Non ho avuto il modo di leggere tutti i comment, fino ad oggi, credo che la mia provocatorio, ma neanche tanto, idea di poter utilizzare una semplice legge per risanare il bilancio economico del nostro paese sia stata accettata da parecchie persone….allora mi domando, visto che si potrebbe proporre a livello più…più..più, cerchiamo di fare qualche cosa e vediamo di spingere un’idea, che mam mano che si va avanti sembra la più reale da realizzare.
      Il freno lo avremo da tutti quelli che con l’evasione convivono da una vita….Vi rendete conto che anche la fettina di carne e la pizza potrebbero essere detratte?? Sarebbe meraviglioso….., ma un amico mi ha contestato un punto: come farà la/il pensionato o altro soggetto non proprio capace di gestine un metodo di detrazione, sarebbe complicato, dicono; personalmente credo che anche questo problema potrebbe essere una strada per dare del lavoro a tutti i ragionieri che non hanno un posto di lavoro, con poca spesa, per altro detraibile, potrebbero mandare avanti un vita onesta ed in onestà.
      Io sono per una proposta di legge popolare, forza!! Proponiamo e vediamo che succede.

  200. Carlo Giacchetta

    Cioa Beppe, se non ricordo male anni fa, sei stato “profeta” per quanto riguardava i destini di Parmalat….. e ricordo che avevi accennato qualcosa anche su Telecom?!? ora essendo personalmente molto interessato, soprattutto per l’avvenire dei miei figli ti chiedo, se puoi, se vuoi di parlarne ancora?!?

  201. Giulio Cesare Calcagni

    La Montedison ai francesi, la Ras ai tedeschi, l’Antonveneta agli olandesi…… e questa mattina ho sentito dal tg che Ricucci si ritira dalla scalata a Rizzoli-Corriere Della Sera in favore di un magnante polacco….!!!!!!
    Con tutto il rispetto per i polacchi, perlomeno Ricucci è italiano !

  202. Esterino Montino

    Un saluto a tutti quanti i frequentatori del Blog.
    Mi chiamo Esterino Montino e sono un Senatore della Repubblica. Ultimamente mi sto battendo per far conoscere e tentare di risolvere il problema del Signoraggio ovvero della “sprivatizzazione” della Banca d’Italia.
    Chiunque mi possa aiutare attraverso documenti, pubblicazioni, manifestazioni e quant’altro, lo invito a contattarmi presso la segreteria del Senato a Roma.
    Grazie a tutti quelli che accoglieranno il mio appello.

  203. Vittorio Andriola

    Non capisco perchè nella prossima manovra economica c’è anche il rimborso ai POVERETTI che l’hanno presa nel culo con i BOND argentini o con le azioni della Parmalat………… Se lor signori con queste Azioni o Buoni invece di rimetterci ci avessero guadagnato per caso avrebbero diviso con me? Non credo……… Allora credo che rimborsare queste persone che hanno “GIOCATO” in borsa o investito in BUONI ARGENTINI sia una cosa assolutamente INGIUSTA! Allora il Governo dovrebbe rimborsare anche me che l’altro giorno ho giocato al SUPERENALOTTO e non ho vinto, anzi, ho perso 10 €uri. Che ne pensate? Facciamo tutti una domanda di rimborso……. Anche chi ha giocato al CASINO’ e si è svenato!

  204. veronica gorno

    Ho fatto ieri un prelievo da uno sportello unicredit.
    Attesa….pubblicità sullo schermo (non ci lasciano mai in pace, forse quando uno prende i soldi è più ricettivo..)
    Pubblicità: chiedi il finanziamento per i libri di testo…ovvero: libri a rate
    ovvero: a cosa siamo arrivati
    ovvero: usura sulla cultura.
    Avrei preso un autobus solo per lamentarmi di questo con uno sconosciuto..ma senza busta della spesa e calze elastiche non mi avrebbero preso sul serio…

  205. Luigi Picardi

    Siamo il 3° mondo, anzi il 4°. L’illuminazione l’ho avuta ieri notte. Normalmente non ho mai avuto problemi a trovare parcheggio sotto casa, ma ieri notte ho dovuto girare un’ora a cercarlo!!! Mai successo prima. Poi ho riflettuto….Ma tutte queste macchine da dove sono spuntate fuori??? Risposta: DAI GARAGES!!! La gente non si può più permettere di tenere la macchina nei garages a pagamento, cosa che prima era normalissima a farsi. Stamattina parlo con un gestore del bar che si lamentava del fatto che anche per l’igiene personale i prezzi sono alle stelle: 100 euro per comprare la solita scorta di lamette da barba, schiuma, profumno e saponette. La m…a ci ha ormai sommerso!!! Facciamo fuori (politicamente parlando) il portatore nano di Democarazia!!!!

  206. Giuseppe Caliccia

    Ciao Beppe, sono le 12.56 e sto per andare, come ogni giorno, a consumare il mio lauto pasto dal pizzettaro sotto l’ufficio. Chiaramente, anche oggi tenterà di non darmi lo scontrino fiscale, e io come sempre lo richiederò con sorriso sardonico. Non capisco perchè in Italia se i commercianti non fanno lo scontrino i clienti non si rendono conto della enorme truffa ai loro danni. Non parlo di evasione fiscale (che già di per se è vergognosa) ma del gioco delle tre carte. Mi spiego: i commercianti lamentano di pagare al fisco il 50% del loro fatturato, e quindi assumo che la pizza con le patate che acquisterò costerà il doppio del margine operativo del pizzettaro. Ora se non mi farà lo scontrino il pizzettaro guadagnerà sul 50% del prezzo come da partenza e inoltre si intascherà l’altro 50% destinato alle tasse. Morale: io ho pagato la pizza con le patate più del doppio del prezzo già folle che il pizzettaro propina ai clienti!
    Un saluto e buon pranzo

  207. anonimo incensurato

    Ciao Beppe

    Complimenti i tuoi argomenti sono sempre interessanti e ciò che ancora meglio è il tuo sano umorismo, una boccata d’ossigeno.
    Mi chiedevo se vi era mai capitato di sentir parlare di una famiglia, detta dello scudo rosso, la famiglia dei rothschild, che da quanto ho avuto modo di capire da 200 anni governa il mondo della finanza, e che sembra addirittura aver cambiato a volte il corso della storia, almeno negli ultimi 200 anni.
    Sembra che oltre ad aver acquisito i maggiori gruppi bancari europei siano soci nella fed abbiano l’incarico di deterninare il valore dell’oro e siano sempre presenti ad ogni assemblea del gruppo bilderberg.
    http://www.rothschild.info/home/
    Queste sembrano essere alcune delle piu note società mondiali controllate dal rosso scudo di Amshel Mayer: De Beers, diamanti. Enron, fallita di recente. Telecom, France Telecom, Deutch Telekom, Alcatel, Eircom, Mannesmann, AT&T, BBC. E poi Petro China, Petro Bras, Canal+ , Vivendi, Aventis, Uniliver, Royal Canin, Pfaff, Deutch Post……..e tante altre. In Italia abbiamo Tiscali, Seat Pagine Gialle, Eni, Rai, Banca di Roma, Banco di Napoli, BNL, Banca Intesa, Bipop-Carive, Banca Popolare di Lodi, Monte dei Paschi di Siena, Rolo Banca , Finmeccanica……..e da quello che sembra la lista sembra appena iniziata.
    Sono solo frottole secondo voi? Certo è che la storia di questa famiglia è documentata parecchio,http://www.dse.unive.it/storia/rothschild.htm su molti siti nel web, ma nessuno mai dei media ha osato parlarne come mai ?
    Sono tutte frottole, lo sono in parte, oppure se anche fosse non possono fare la differenza su questo pianeta ?
    Vi saluto e vi informo che al TG di questa sera hanno fatto sapere che Silvio Berlusconi è stato assolto per il reato di falso in bilancio, perchè la nuova legge sul falso in bilancio abrogata dal suo governo dice che il falso in bilancio non è piu un reato penale.

    Forse è proprio il caso di dire GOVERNO LADRO !

    Ciao a tutti.

  208. alessandro Mizzon

    ciao beppe!! Parliamo anche un pò di evasione fiscale e cerchiamo di capire perchè in Italia chi non paga le tasse è un FURBO mentre nel resto d’Europa è un LADRO… un abbraccio e buon lavoro!!!

  209. giovanni tonarelli

    peccato, l’italia è andata io ci credevo nel cambiamento riforma fiscale del lavoro delle abitudini maggiore efficenza nei servizi in molti campi niente in altri poco.
    non si vota il berlusca e va bene ha superato anche i comici di professione troppo facile far ridere prendendolo per il culo cioè ripetendo solo le sue battute discosi all’onu, in belgio in america finlandia ma dall’altra parte non vedo il sole ……
    arrendersi adattarsi imparare a fottere il prossimo a pensare a sopravvivere mentire rubare evadere …..
    no cazzo ci sarà pur una possibilità per avere dei rappresentanti capaci di ascoltare di dialogare e poi realizzare……
    alcune idee….
    premi di produzione esente da tasse aumenti salari oltre al minimi contrattuali imposte al 50% cosi pure sugli straordinari…..
    riduzione delle tasse al 22% sui redditi d’impresa persone fisiche e società di persone dichiarazione on – line banche danno finanziamento ai cliente virtuosi che pagano effettivamente le imposte ………
    controllo fisco per imprese con invio allegati cliente e fonitori abolizione restrizione accesso alle professione avvocati commercialisti notai semplici esami di stato come avviene in medicina biologia non massacro ……..
    si avrebbero riduzione di tariffe….
    posssibilità di detrarre cio che si spende vale per lavoro dipendente e auotonomo tariffe atm vestiti auto senza limitazione anche perchè va dimostrato con dichiarazione quello che si compra …..
    ospedali dove i medici non sono liberi professionisti uno sceglie o libero proff. o ospedale .. 6 mesi per essere operato però se viene nella mie clinica domani la operiamo ……
    scuole dove si insegna il ripsetto per ambiente per gli altri le carte vanno gettate nei cestini si attraversa sulle strisce si spetta il proprio turno in fila senza spingere darsi pugni..
    una informazione coraggiosa non ho più sentito della thailandia indonesia i soldi li hanno ricevuti? alla prossima
    non ci vuole molto un po di coraggio

  210. giovanni tonarelli

    peccato, l’italia è andata io ci credevo nel cambiamento riforma fiscale del lavoro delle abitudini maggiore efficenza nei servizi in molti campi niente in altri poco.
    non si vota il berlusca e va bene ha superato anche i comici di professione troppo facile far ridere prendendolo per il culo cioè ripetendo solo le sue battute discosi all’onu, in belgio in america finlandia ma dall’altra parte non vedo il sole ……
    arrendersi adattarsi imparare a fottere il prossimo a pensare a sopravvivere mentire rubare evadere …..
    no cazzo ci sarà pur una possibilità per avere dei rappresentanti capaci di ascoltare di dialogare e poi realizzare……
    alcune idee….
    premi di produzione esente da tasse aumenti salari oltre al minimi contrattuali imposte al 50% cosi pure sugli straordinari…..
    riduzione delle tasse al 22% sui redditi d’impresa persone fisiche e società di persone dichiarazione on – line banche danno finanziamento ai cliente virtuosi che pagano effettivamente le imposte ………
    controllo fisco per imprese con invio allegati cliente e fonitori abolizione restrizione accesso alle professione avvocati commercialisti notai semplici esami di stato come avviene in medicina biologia non massacro ……..
    si avrebbero riduzione di tariffe….
    posssibilità di detrarre cio che si spende vale per lavoro dipendente e auotonomo tariffe atm vestiti auto senza limitazione anche perchè va dimostrato con dichiarazione quello che si compra …..
    ospedali dove i medici non sono liberi professionisti uno sceglie o libero proff. o ospedale …. 6 mesi per essere operato però se viene nella mie clinica domani la operiamo ……
    scuole dove si insegna il ripsetto per ambiente per gli altri le carte vanno gettate nei cestini si attraversa sulle strisce si spetta il proprio turno in fila senza spingere darsi pugni…..
    una informazione coraggiosa non ho più sentito della thailandia indonesia i soldi li hanno ricevuti? alla prossima
    non ci vuole molto un po di coraggio

  211. giovanni tonarelli

    peccato, l’italia è andata io ci credevo nel cambiamento riforma fiscale del lavoro delle abitudini maggiore efficenza nei servizi in molti campi niente in altri poco.
    non si vota il berlusca e va bene ha superato anche i comici di professione troppo facile far ridere prendendolo per il culo cioè ripetendo solo le sue battute discosi all’onu, in belgio in america finlandia ma dall’altra parte non vedo il sole ……
    arrendersi adattarsi imparare a fottere il prossimo a pensare a sopravvivere mentire rubare evadere …..
    no cazzo ci sarà pur una possibilità per avere dei rappresentanti capaci di ascoltare di dialogare e poi realizzare……
    alcune idee….
    premi di produzione esente da tasse aumenti salari oltre al minimi contrattuali imposte al 50% cosi pure sugli straordinari…..
    riduzione delle tasse al 22% sui redditi d’impresa persone fisiche e società di persone dichiarazione on – line banche danno finanziamento ai cliente virtuosi che pagano effettivamente le imposte ………
    controllo fisco per imprese con invio allegati cliente e fonitori abolizione restrizione accesso alle professione avvocati commercialisti notai semplici esami di stato come avviene in medicina biologia non massacro ……..
    si avrebbero riduzione di tariffe….
    posssibilità di detrarre cio che si spende vale per lavoro dipendente e auotonomo tariffe atm vestiti auto senza limitazione anche perchè va dimostrato con dichiarazione quello che si compra …..
    ospedali dove i medici non sono liberi professionisti uno sceglie o libero proff. o ospedale …. 6 mesi per essere operato però se viene nella mie clinica domani la operiamo ……
    scuole dove si insegna il ripsetto per ambiente per gli altri le carte vanno gettate nei cestini si attraversa sulle strisce si spetta il proprio turno in fila senza spingere darsi pugni…..
    una informazione coraggiosa non ho più sentito della thailandia indonesia i soldi li hanno ricevuti? alla prossima
    non ci vuole molto un po di coraggio

  212. Darko Vittorio Perrone

    Una speranza e una domanda.
    Sono ormai tormentato da un dubbio che per altro credo tormenti anche altri italiani, come è mai possibile che non si riesca a formare, inventare, rendere efficace e soprattuto farsì che le tasse vengano pagate da tutti e che tutti ne abbiano dei benefici.

    Mettiamo per caso, che dal prossimo primo gennaio 2006, tutti gli italiani, e dico tutti gli italiani possano, per legge, detrarre tutte le spese sostenute per sopravvivere.
    Mi direte che sono un pazzo, è irrelizzabile.
    Io non ne sono molto convinto, credo che un politica di detrazione delle spese sostenute dal singolo cittadino, possa determinare un rilancio dell’economia. Forse è utopia, ma se io singolo posso detrarre tutte le spese, dal giornale del mattino fino al biglietto del teatro, alla fine dell’anno posso sicuramente determinare che il mio guadagno, quello che mi resta, è tassabile, e a quel punto posso pensare di pagare la mia quota allo stato. Lo stesso farebbe il macellaio, il salumiere ed il professionista.
    Nessuno avrebbe interesse a rilasciare ricevute che non corrispondano ad un effettivo incasso e il cerchio si chiuderebbe. Il mio dentista, sarebbe costretto a dichiarare ogni ricevuta, poiche tutti i suoi clienti sono interessati ad avere la ricevuta per l’effettivo importo pagato e lui stesso non potrebbe acquistare i materiali che mi mette in bocca a NERO.
    Sono convinto che il nero sparirebbe e alla fine l’unico problema sarebbe il conservare le ricevute delle spese sostenute…..almeno per un anno e poi tutta la carta al riciclo.
    Ormai sono parecchi anni che penso a questa soluzione e mi chiedo quali siano le contoindicazioni; le uniche che mi vengono in mente sono: l’impossibilità di evadere da parte dei soliti ignoti, ma forse questo è quello che si vuole.
    Se mi date una spiegazione mi metto il cuore in pace…cordialmente.

  213. Fabio Del Trecco

    Sono stato tra quei poveri sfortunati che hanno sottoscritto con l’allora Banca 121 (ora Monte dei Paschi) il prodotto “My Way”. Più volte ne ha parlato Rai Tre ma sembra che ancora non sia stato invalidato a differenza del prodotto “For You” della stessa banca. C’è qualcuno che è più aggiornato? Ringrazio per l’attenzione e le eventuali risposte e dico a Beppe “Teniamo duro tutti”!
    Grazie.

  214. ROBERTO DUSE

    Il mio intervento è riguardo il caro libri scolastici.

    Sig.Grillo,
    sono verissime le sue parole sull’alto costo dei testi, ma deve tenere presente che l’aumento che subisce un testo scolastico in percentuale rispetto all’inflazione è nettamente inferiore a tanti altri prodotti o servizi che invece subiscono aumenti altissimi.
    Il testo scolastico poi , se non cambiasse nell’edizione come spesso accade dopo pochissimi anni, potrebbe essere reciclato nell’usato, sgravando almeno della metà la spesa .
    E poi tutte le persone che oggi lavorano nel campo dei testi scolastici e/o nella distribuzione, come il sottoscritto, cosa farebbero se tutto passasse on line? Probabilmente aumenterei la fila dei disoccupati che, mi scusi se è poco, a quaranta o cinquant’ anni diventa una condanna, e invece ingrasserei un manipolo di pochissime persone che farebbe “il business” dei testi in rete. Magari una delle multinazionali del telefono o anche delle poste ??
    Probabilmente sarebbe più giusto che fosse ridistribuita, a seconda delle capacità economiche, la spesa ; ma questo in un paese come l’Italia è impossibile .
    E poi Sig. Grillo a me capita di stare qualche ora davanti al computer per lavoro e alla sera i miei occhi sono stanchi.
    Non è meglio e più umano un bel libro soprattutto per chi deve studiare parecchie ore?

    Comunque le invio un grande abbraccio perchè resta sempre il migliore.

    grazie per l’attenzione

    Roberto Duse

  215. riccardo bordese

    Un collega MI HA INFORMATO SUL caso Eolo. Guy Negre,ingegnere progettista di motori per Formula 1,nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria:la Eolo.Era una vettura con motore ad aria compressa,costruita in alluminio tubolare, fibra di canapa e resina, leggerissima,capace di fare 100 Km con 0,77 €, poteva raggiungere 110 Km/h e funzionare per più di 10 ore consecutive. Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°. Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, in 6 ore il compressore riempiva le bombole di aria compressa, che veniva utilizzata per procedere. Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la manutenzione era praticamente nulla.Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo allestimento più semplice.Qualcuno l’ha mai vista in Tv? Al Motorshow fece un grande scalpore,tanto che il sito http://www.eoloauto.it venne subissato di richieste di prenotazione.Lo stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire nel 2002:si trattava di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina, dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione, da tutto un sistema interamente basato sull’autodistruzione di tutti per il profitto di pochi. Insomma l’attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un certo momento in poi non si hanno più notizie. Il sito scompare, tanto che ancora oggi l’indirizzo http://www.eoloauto.it è in vendita.Questa vettura rivoluzionaria ad un tratto sparisce.Ma una traccia la lascia: scrivete su google la parola “Eolo”, nella prima pagina dei risultati trovate diversi riferimenti a questa storia. I dirigenti di Eolo auto Italia rimandano l’inizio della produzione di anno in anno.
    CHI SA QUALCHE COSA DI questa brutta storia ??

  216. Sergio Pigoli

    E’ notizia di oggi che il Sole 24 ore e le Rcs abbiano ottentuto un pò di cassa integrazione ed è solo l’ultimo caso di aziende che ricorrono a questo importante strumento. Sorge però una considerazione di carattere generale. Ma è mai possibile che nessuno non solo faccia una campagna, ma semplicemente ponga garbatamente il problema del perchè aziende che hanno bilanci più che floridi,o comunque in largo attivo, possano essere ammesse a questo strumento. In altri termini mi sembrerebbe non dico etico, ma almeno un buon uso delle risorse pubbliche, il porre un limite all’uso della cassa integrazione solo quando effettivamente la società dovesse avere i bilanci in perdita. Capisco le risposte che il managment delle varia aziende potrebbero addurre, ma come cittadino girano un pochino le scatole sapere che fondi pubblici vengano destinati a favorire l’utile di società che magari chiudono in Italia e aprono in Cina (caso Luxxottica). Come azionista va non bene ma benone. Come cittadino mi sento, anche per questa via gabbato per l’ennesima volta, con in più la consapevolezza che non facendo notizia , la cosa non interessa a nessuno.

  217. Paolo Stanco

    Il debitore ideale è lo Stato. La banca presta allo stato comprandone i Buoni del Tesori (Bot) che sono cambiali, promesse di pagamento. Nessuno si aspetta ovviamente che lo Stato alla scadenza dei Bot paghi se non con l’emissione di nuovi Bot, di pari ammontare, a scadenza più lontana. Questo è l’eterno debito dello Stato, e non risulta nella storia che nessun Stato sia uscito da questa morsa. Tutto ciò fa felice le banche perché continuano a lucrare gli interessi sui Bot, e possono in ogni momento rivenderli al pubblico. Oggi si è arrivati che gli interessi dei Bot sono talmente bassi che nessuno li compra più. Li comprano solo le banche!!! Accade sempre più spesso che gli Stati, soprattutto nel terzo mondo, non riescano a pagare non solo i debiti ma nemmeno gli interessi sui debiti.
    Quando uno Stato debitore non ce la fa più a pagare gli interessi, la banca li soccorre (ovviamente nel proprio interesse). Se lo stato debitore si dichiara insolvente, la banca dovrà cancellare il prestito dai suoi libri contabili e pagare con i soldi degli azionisti e padroni la perdita. Cosa questa assolutamente inconcepibile per i banchieri. Allora la banca apre al debitore un altro prestito (secondo prestito), creando dal nulla il denaro nuovo necessario a pagare gli interessi del primo debito. Questo sistema si chiama “prestito-ponte” e viene utilizzato sempre più spesso nei paesi poveri. Il nuovo denaro non entra nemmeno nel paese, ma passa da una scrittura ad un’altra della banca creditrice. Il vecchio prestito andato male resta nei libri contabili come attivo, anzi l’attivo è addirittura accresciuto del nuovo prestito e produce ulteriori interessi per la banca. Non allo Stato indebitato! Se lo Stato, ulteriormente indebitato inizia a non pagare più gli interessi, immediatamente i banchieri fanno intervenire il Fondo Monetario Internazionale, il quale emette un ulteriore prestito (e siamo al terzo) che servirà per pagare gli interessi dei due prestiti precedenti.

  218. Paolo Stanco

    “Meno male che la popolazione non capisce il nostro sistema bancario e monetario,
    perché se lo capisse, credo che prima di domani scoppierebbe una rivoluzione”.
    ( Henry Ford )

  219. Antonello Di Nardo

    caro beppe, il 30% di interese su un finanziamento non è un tasso da usurai? questi sono gli interessi di carta attiva agos. una carta che è stata spedita a casa ad un testa di c…o di 21 anni come me, con allegata una letterina, chiama subito! riceverai fino a 2500 euro da spendere come vuoi! però non c’era mica scritto che gli interessi si aggiravano al 30%, bensì a meno della metà.
    mi sai spiegare allora perhè io ogni mese pago 100 euro eme ne vengono scalati solo 71?
    solo poi leggendo con calma le postille scritte in gnomesco ( o berlusconiano ) che parlavano di assicurazioni in caso di morte del debitore.
    ora non so se le p..le devo grattarmele o mangiarmele!
    con questa spero di mettere in allerta soprattutto i più giovani a non fere il mio steso errore, non cadete nelle trappole del consumismo, perche con l’illusione di libertà che può darvi un finanziamento “facile”, si ottiene soltanto la schiavitù di anni di rate ed interessi assurdi.
    ciao beppe non mollare!

  220. pietro cotellessa

    Caro Beppe Grillo,

    Secondo te, perchè la gente crede nella sistema borsa (investimenti
    Il mio dubbio è il seguente:
    Se un’azienda si quota in borsa è perchè ha bisogno di liquidità o perchè intende fare degli investimenti?
    A mio modo di vedere le cose devo dire che sono imprenditore e la mia azienda va bene, non ho bisogno di quotarmi in borsa.
    In attesa di una risposta alla presente ti consiglio di creare un partito politico, un partito senza colore di distinzioni e tendenze particolari, semplicemente per permettere al nostro paese di ripartire alla grande!!!!

  221. Emidio Luzi

    Cari amici,
    stamane, domenica 10 settembre 2005, mi capita di rifettere dulla bontà di un metodo, semplice semplice, poco conosciuto (hainoi italiani, sic!) per cercare di stare un po’ meglio da qui a qualche anno. Non siamo mica bambini, i quali, si sà, tendono ad essere incostanti, non avendo ancora una ferma volontà, sono un work in progress. Noi siamo adulti, dobbiamo riflettere; lo vogliamo fare insieme per pochi minuti?
    Allora, la storia inizia neglia anni venti del secolo scarso negli USA: c’è un giovane tizio che in uno scantinato inventa un nuovo metodo per risparmiare quella parte di soldi che non gli necessita di spendere subito ma dopo alcuni anni, soldi necessari per sposarsi (a quel tempo lo si faceva ancora entro i trent’anni e senza tanti “grilli” – hops – per la testa) ed eventualmente comprare una nuova auto da lì a una decina di anni (quando programmava di ricomprare ragionevolmente un’altra).
    Al metodo, dopo attenta analisi e osservazioni semplici della vita di tutti i giorni, diede il nome di P.A.C. (piano di accumulo del capitale):
    il segreto del metodo: la costanza, tutto quì.

  222. ANTONIO VETTORE

    FAZIO ? Altamente Professionale

    Magari anke l’impiegato della banca dove c’ho il c/c mi desse qualke dritta su come investire i risparmi.

  223. Giulio Calcagni

    Egregio sig. Grillo,
    sono un informatico ex dipendente parabancario. Quando lavoravo in banca ne ho viste di tutti i colori : sindacati che fungevano da portavoce della banca, ingentissimi crediti “persi” con la complicità di tutti : politici, industriali, e dirigenti bancari, eccetera…
    Ma sulla questione Fazio vado controcorrente : Fazio non ha agito da solo ma per conto dell’Italia intera, Gli hanno detto di agire così !
    Dove ci sono i soldi ci sono gli “squali” e, finora, (purtroppo) le banche italiane hanno sempre favorito i politici ed i grandi gruppi industriali italiani.
    Gli olandesi non sono degli stinchi di santo, anzi… sono degli squali peggiori degli italiani : negli ultimi anni hanno licenziato (in nome del profitto) 10.000 dipendenti !!!
    E se vincessero nel controllo della banca Antonveneta non cambierebbe nulla solo che verrebbero favoriti gli industriali olandesi al posto di quelli italiani !
    Lo sa perchè in Olanda sono libere le droghe leggere e la prostituzione ?
    Solo perchè portano soldi !!!
    Insomma se vincono gli olandesi si cade dalla padella alla brace !

  224. achille mizzi

    salve a tutti
    provo a postare per vedere chi condivide le mie paturnie.
    Anni fa sarei stato tacciato dagli amici come qualunquista, ma veramente oggi 8 settembre 2005 siamo arrivati alla frutta.
    Sono stato fra coloro che ancora giovanissimi sono passati attaverso il famigerato demonizzato infangato 68 ; ci ho creduto e questo ha formato il mio modo di essere,
    Nove anni dopo mi sono sposato e ho avuto due figli , ho cercato, mantenendo le mie idee di costruire qualche cosa , ma per una ragione o per l’altra ho sempre fatto cilecca (forse bisognava adeguarsi ad un modo di essere tipico degli anni ottanta a famosa Milano da bere ).Ho sempre seguito un po’ l’onda ho avuto anche una Y10 ( vero Yuppie) stavamo strettissimi in macchina.Ho seguito anche il riflusso della seconda metà dei 90( non ho mai votato però Il cavaliere),
    Adesso dopo una vita (30anni) di lavoro e di diciamolo pure soddisfazioni rimpiango il 68.
    per anni ho cavalcato l’ideale del successo (ovviamente tutto è relativo) ora ci ritroviamo, perlomeno io la penso così, con il giornale che costa un euro (2000 vecchie lire) la benzia a 2500 delle vecchie lire ;fiorani che si fa prestare i soldi da antonveneta per comprarla ricucci che si fa prestare i soldi da antovenata e da unipol per comprare il corriere correntisti di antonveneta costretti a comprare azioni bpi dando in garanzia azioni antoveneta unipol che si fa prestare i soldi da deuscthe bank da prestare a fiorani che poi presta a ricucci , il cavaliere che saccheggia le televisioni sue rai compresa ( tra non molto la tv si potrò vedere solo in abbonamento e questo forse è un bene perchò cosi forse nesuno si abbonerò più solo per vedere bonolis etc).
    Mi chiedo ma che caspita succede Fazio che si inventa controllore dei suoi azionisti. A me le banche i soldi li hannosempre voluti indietro a questi signori tra cui metto anche tanzi e cragnotti chi glieli chiede.

  225. Giorgio Settele

    Per Beppe Grillo.

    A parte i complimenti dovuti .. (ho acquistato 2 copie del DVD dello spettacolo) ….

    Argomento : Economia.
    Hai mai parlato di questo cosa ?

    SIGNORAGGIO MONETARIO.

    Basta scrivere su Google le 2 paroline e si apre un mondo … Merita di essere spiegato nello spettacolo ….

    Intanto invio un paio di link.

    http://www.tuttotrading.it/granditemi/signoraggio/funzionamentodelsistemamonetario.php

    http://www.indicius.it/banche/banche_truffa_signoraggio.htm

    Un saluto.
    Giorgio di Roma

  226. Massimo Di Mauro

    Ci sono in giro due castori OGM, magri, ambigui, in tutine attillate rosso fiamma, un incrocio tra la Carrà e Japino, che fanno la pubblicità a un numero magico:892892. Un servizio che replica il vecchio numero 12 della Telecom Italia (rappresentato da un pensionato in panchina), per le informazioni sugli elenchi telefonici. Per conoscere un numero telefonico si chiama l’892892(www.892892.it) e si paga, ma quanto si paga? Nel caso migliore dal telefono di casa 0,12 euro di scatto alla risposta e
    0,03 euro al secondo. Cinque minuti per ottenere un numero di telefono costano 0,12+(0,03×300 sec.), quindi 9,12€ Per un’ora di conversazione paghi 108€ C…O! Ma chi ha autorizzato queste tariffe? In Italia chiunque può fare i prezzi che vuole? E poi quale società fornisce questo servizio? La casalinga Italiana, dopo aver visto i castoroni e le bande rosse orizzontali sul sito, risponderebbe Telecom Italia. Sbagliato! Il proprietario è la società internazionale InfoNXX, ma il dominio http://www.892892.it è intestato a: “Il Numero Italia srl (società a responsabilità limitata)”. Comunque, se proprio volete delle informazioni sugli elenchi, non telefonate, ma usate i siti gratuiti in Rete. Attenzione: il numero 892892 NON E’ TELECOM ma di un gruppo americano (infoxx) che opera anche in altri Paesi. Le informazioni pervenute NON hanno mai parlato di Telecom, ma NON HANNO mai specificato di NON ESSERE Telecom. Il servizio di Telecom è 892412
    Sarebbe utile informare più persone possibili!

  227. marco guerrini

    Caro beppe,
    come al solito sei geniale!!! complimenti per la pagina su fazio,io sono ormai da 11 anni che vivo e lavoro in Cina ho due lauree,una in economia presa in Italia ed una in Lingua cinese e filosofie orientali conseguita in Cina,ma dato che sono troppo bravo ,cosi’ mi dicono le aziende italiane con cui ho avuto colloqui non riesco a tornare in Italia a lavorare. Penso a ragion veduta che la Cina piano piano si sta comprando le aziende decotte italiane e alla fine saremo colonizzati dai Cinesi. Forse a quel punto ci sara’ un ricambio forzato della classe politica.Se avrai bisogno di un interprete mi offro come volontario.Continua a picchiare come un fabbro!!!!.Con affetto

  228. marco guerrini

    Caro beppe,
    come al solito sei geniale!!! complimenti per la pagina su fazio,io sono ormai da 11 anni che vivo e lavoro in Cina ho due lauree,una in economia presa in Italia ed una in Lingua cinese e filosofie orientali conseguita in Cina,ma dato che sono troppo bravo ,cosi’ mi dicono le aziende italiane con cui ho avuto colloqui non riesco a tornare in Italia a lavorare. Penso a ragion veduta che la Cina piano piano si sta comprando le aziende decotte italiane e alla fine saremo colonizzati dai Cinesi. Forse a quel punto ci sara’ un ricambio forzato della classe politica.Se avrai bisogno di un interprete mi offro come volontario.Continua a picchiare come un fabbro!!!!.Con affetto

  229. Frassini Sabrina

    Stamane un mio collega molto benestante la cui figlia studia medicina mi ha detto che le ha consigliato di sposarsi e fare figli ora che studia, piuttosto che durante la specializzazione che comporterebbe rischi di mantenimento del posto di lavoro. Lui manterrebbe anche i nipoti. E’ sbagliato, ha detto, fare figli dopo i 35 anni, tu hai 70 anni e tuo figlio 30.
    So che non riguarda Fazio, ma anche diventare nonni sarà un privilegio dei ricchi!

  230. Andrea Lucchi

    Ciao a tutti e un particolare saluto a Beppe.

    Sono arrabbiato e sconsolato per la situazione italiana in generale (dalla politica all’economia).

    Sono un piccolo imprenditore,”un artigiano”, lavoro con mio padre ed ho alcuni dipendenti.
    Come ho detto prima, sono profondamente arrabbiato e sconsolato sul modo in cui lo stato tratta noi piccoli lavoratori “autonomi”, ma sono ancor più arrabbiato sul modo in cui questo paese ha “ignorantizzato” le persone.

    Non so se tutte le persone che leggono questo blog conoscono le percentuali con cui lo stato si “arraffa” i soldi che una azienda deve produrre per vivere.
    Diciamo solo che nella mia situazione si portano via “solo” il 36-40% sull’utile della ditta. Non contiamo la dichiarazione dei redditi.
    Ci si sente male a dover incassare delle lamentele dai clienti quando ti dicono “ma lei è troppo caro”, specialmente se ti paragonano a chi fa lo stesso lavoro senza avere le abilitazioni e soprattutto “Senza pagare le tasse”!!!
    Poveri dipendenti che guadagnano “Solo” 1200,00 € al mese lavorando 8 ore al giorno!
    Peccato che io e mio padre ne dobbiamo lavorare 10-12 e guadagnare poco di più.
    I lavoratori dipendenti lo sanno che oltre al loro stipendio le aziende ne pagano un’altro allo stato!
    Forse no!
    Ma va bene così è meglio provare a farsi le cose da soli in casa (L’elettricista, il muratore, l’idraulico, ecc..) così risparmio soldi e mando in fallimento e facco licenziare molte persone che lavorano a stento o troppo per troppo poco!

    DIMENTICAVO

    Il miglior modo per far fallire questo paese e le aziende che lo spingono è PAGARE LE TASSE, perchè chi più è onesto e gioca secondo le regole ci perde sempre soldi.

    Scusate non dovevo dirlo.

    Un saluto a tutti.

  231. Roberto Taglioni

    Digitale terrestre…
    Lavoro in un grande centro commerciale e oggi posso dire: “ho visto cose che voi umani non potete neanche immaginare”…
    Ho visto persone fare ore di fila senza sapere cosa di preciso stessero comprando…
    Ho visto persone adulte insultare commessi/e perchè erano 2 ore che facevano la fila…
    Ho visto un uomo strappare dalle mani di una ragazza un digitale terrestre e poi minacciarla di “pistarla di Botte”…
    Ho visto ragazzi che cercavano di corrompere altre persone per poter utilizzare il loro canone rai per accedere al contributo statale…
    Ho visto un signore TIRARE un videoregistratore ad un collega accusandolo di prestargli poco ascolto…
    Ho visto… Persone attaccate alla serranda del negozio 3 ore prima dell’apertura…
    Ho visto persone Bestemmiare dentro il negozio perche il suo digitale non si aggiorna…
    Sono stato insultato da un ragazzo perchè non era riuscito a vedere la partita… e poi ho scoperto che aveva messo la scheda al contrario…
    Cosa altro aggiungere. Sono triste, sconfortato e deluso da questa Italia che si dispera per cose così futili.
    A proposito il petrolio è quasi a 70 euro al barile, mandare a scuola un bambino costa mediamente 700 euro, e con lo stipendio medio di un italiano si arriva a malapena a fine mese..

  232. marino lentini

    Beppe Grillo: Sei un grande !!!

    Con l’articolo di oggi sui principali quotidiani circa lo scandalo “banca d’Italia”
    ho ripreso ad avere fiducia in quella parte, e sono convinto che è la maggioranza, di Italiani onesti, puliti che vogliono vivere in un “paese normale”.

    Siamo tutti con Te ….!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Vai avanti.

  233. Federico Veneziano

    Visto che si credono tutti geni al mondo, cosa ne dite della bufala paventata dal vostro idolo sull’olio di colza?Leggete l’ultimo 4ruote: la macchina dura circa 7300km..però, che affare!!!

  234. Gadis Argaw

    Egregio signor Grillo,
    sono una ragazzina di 13 anni,nata da padre etiope e madre bergamasca.Le scrivo perché,dopo aver visto il suo ultimo spettacolo,mi sono fatta coraggio e ho deciso di esprimere il mio parere sulla situazione d’oggi in Italia.
    Io sono troppo giovane per dire “ah!ai miei tempi,questo non succedeva”,ma mi rendo conto che dagli anni novanta al duemila,molte cose sono cambiate nella repubblica italiana,e forse anche troppe!Una volta,quando andavo a fare la spesa mensile con mio papà,al massimo si spendevano 100.000 lire;adesso,al minimo 100 euro,e non la si può più definire “mensile”.Una volta si accendeva il televisore e si poteva passare una serata in famiglia guardando un bel film.Ora,non appena sfiori il telecomando…zack!Una presa per i fondelli dietro all’altra nei confronti dell’intera popolazione italiana,tra un vagone di pubblicità,discussioni tra politici che magari non si meritano di occupare la posizione loro assegnata,film e telefilm i cui copioni ormai si sanno a memoria..e c’è ancora gente che dice che l’Italia è un paese all’avanguardia,rispettato dal resto del mondo,provvista di un’ottima economia,di ottimi parlamentari,di un’ottima scuola.Ma se tutto ciò fosse vero,allora non si sentirebbero più casi di famiglie in povertà,di difficoltà nel trovare impiego,di scuole pubbliche che chiedono soldi per andare avanti.
    Io non La voglio obbligare a rispondermi,mi basta sapere che Lei ha letto il mio commento.
    La ringrazio per le informazioni che ci dà,informazioni che nessun altro si degna di diffondere.
    Un caro saluto,
    Gadis Argaw

  235. gianni de ritis

    Vorrei che si riaprisse, tra i tanti temi da trattare, anche quello riguardante le assicurazioni. Non sto qui a elencare “il furto legale” che ognuno di noi subisce nello stipulare una polizza-auto; e gli interventi annunciati e mai rispettati. Ma è fondamentale organizzarsi per regolare a favore dei cittadini il settore. L’ultima è la beffa dei poveri cittadini romani che in questa estate hanno visto la propria auto o-e la propria moto andare in fumo (sapete c’è un nuovo nerone che si diverte a bruciare decine di auto e moto a notte); e l’assicurazione non paga. Sapete perchè? quello non è incendio è atto vandalico. E allora perchè pago furto e incendio? Insomma giudicate voi … Ma teniamo alta l’atenzione su questo settore “legalizzato”.

  236. Emiliano Morani

    La colpa è nostra!

    Lunedì sera sono andato in un pub insieme ad altri amici; premetto che era molto tempo che non ci andavo perchè non amo molto questi locali e comunque non mi aspettavo certo quello che poi ho trovato.
    Sulla porta troviamo un ufficiale nazista (non so come altro chiamarlo) con anfibi, mimetica e capelli rasati che ci chiede se abbiamo prenotato. Risposto di si, tramite radio parla con un altro ufficiale credo, all’interno del locale. Entriamo e ci sediamo. Arriva poco dopo la cameriera e ci porta i menù. Comincio a scorrere con gli occhi le cose e arrivo alle bibite. ‘Coca 30 cl’ € 3.40, ‘Coca 50 cl’ € 5.00, ‘Coca 1L’ € 9. Non sapendo il funzionamento, propongo di prendere la coca da un litro e dividercela in 4, chi c…o si beve un litro di coca cola da solo? Siamo pronti ad ordinare. Appena mi azzardo a dire la mia idea alla cameriera: -No, non si può!- ok.. allora 4 da 3.40 € che è meglio. Finito di prendere le ordinazioni ci guarda, ci conta, conta le ordinazioni e fa: -E no, ne manca una- Una mia amica non voleva nulla ma in questi locali non è permesso; eravamo 12? 12 dovevano essere le ordinazioni (come minimo). Altro episodio divertente all’uscita. Passiamo davanti al soldato e facciamo per andarcene ma subito ci blocca con: -Ricevuta?- L’avevamo lasciata al tavolo. Praticamente siamo stati sequestrati nell’atrio finchè un mio amico non è tornato al tavolo a cercare la ricevuta.

    Detto ciò,
    Visto il trattamento: il regime militare all’entrata e all’uscita;
    Visti i prezzi e le condizioni: il minimo 3.40 € per meno di una lattina di coca, le ordinazioni a testa ecc.
    Penserete che il locale fosse deserto oltre noi…

    E INVECE NO!! era PIENO, di lunedi sera! figuriamoci il sabato o la domenica!

    Quando siamo usciti noi (circa mezzanotte e mezza) fuori c’era la FILA!

    Ora che fare? che dire? di certo io non andrò mai più in un pub questo è sicuro; ma tutti gli altri? è possibile che sia solo io a restare scandalizzato da queste cose? è possibile vedere sui menù prezzi che non stanno nè il cielo, nè in terra? e nessuno dice nulla, fa nulla. Con questo andazzo perchè non mettere 6, 7, 8 euro un bicchiere di qualsiasi cosa? tanto i ragazzi entrano, pagano e se ne vanno felici e contenti.

    Come dice il grande Beppe: ‘Ecco perchè mi INC…O!!!

  237. stefano mascarello

    Buongiorno a tutti e ciao Beppe.
    La mia è una considerazione molto banale e forse infantile. Perchè accumulare ricchezza in patrimoni personali o familiari ? E’ necessario al sistema che ognuno possa pensare e tentare di migliorare la propria condizione economica, ma perchè non porre un limite anche alto all’accumulo e ridistribuire il resto ?

  238. max marzi

    a proposito di economia

    agenzia ansa 22 08 2005
    RIMINI – “I tecnocrati che hanno fallito in Europa non possono che fallire anche in Italia. A casa tutti”, tuona dalla platea di Rimini Giulio Tremonti. Il vicepresidente del Consiglio li invita ad avere “la coerenza, la logica di accettarlo e di tacere. A qualsiasi titolo e in qualsiasi contesto”. Poi, in conferenza stampa, chiarisce che il riferimento era a Prodi

    Ma Tremonti non era l ex ministro dell economia, che poi è stato rimpastato con Fini e sostituito da Siniscalco .in pratica non faceva parte di quel gruppo di tecnici che doveva sistemare i conti dell italia e poi mandato via perché faceva conti falsi hai danni dell italiani? (qualsiasi riferimento è puramente casuale?)poi, siccome sembrava che parlasse con se stesso ha precisato che si riferiva a Prodi.Pazzesco no?..saluti

  239. Gianemilio Rusconi

    Ho appena rinunciato ad acquistare il DVD dello spettacolo 2005. Il pagamento con carta di credito obbliga a concedere l’utilizzo dei dati personali.

  240. roberto pasina

    vorrei sapere come è potuto succedere che nell arco di un estate il gasolio sia aumentato di 0,15 euro considerando che esso è un prodotto di scarto nella raffinazione della benzina.ora mi ritrovo 8,7 litri di gasolio con 10 euro mentre prima,sempre con 10 euro,ne avevo più di 10 litri.

  241. alessio bartolini

    Ciao a tutti.
    Ciao Beppe.
    Documentiamoci tutti sul Signoraggio. L’argomento è sicuramente molto noioso..e per questo non di dominio pubblico (anche perchè, ovviamente, ben poco pubblicizzato…). Su Internet per fortuna si trovano centinaia di documenti in proposito. Quelli più circostanziati sono lunghi e talvolta complessi…ma resistete e leggeteli.
    Pare che nessun politico si ponga il problema (ammesso che per la classe politica questo sia un problema).
    Perchè non ne facciamo il cavallo di battaglia di un nuovo movimento politico?
    FONDIAMO “FORZA BEPPE”!

    Saluti.

  242. Davide Bottero

    Dopo aver saputo dei baci sulla fronte di Fazio a palazzinari e protomafiosi rampanti ci si scandalizza per le intercettazioni telefoniche…
    Ma il problema vero e’ che abbiamo una classe dirigente corrotta e schifosa che deve essere assolutamente cambiata.
    La sterile polemica se intercettare o meno sarebbe come discutere se rompere o meno il termometro che ha rilevato febbre alta ad un bambino…
    Rotto il termometro non risulta piu’ febbre, ma il bimbo non guarisce!!!

  243. Paolo Dessi

    Carissimo Beppe,
    mi son segnato or ora e (per dirla in rima) il cuore mi batte a mille all’ora.
    Ieri sera abbiamo visto il tuo magnifico spettacolo di Milano ripreso da un tv svizzera in dvd con degli amici.
    Di cose interessanti e tremendamente svilenti (per noi cittadini) ne hai tirate fuori molte. Ma per sdrammatizzare un pò ho pensato: semmai dovesse prender piede quella che Rifkin chiama “Economia all’Idrogeno”… questi grandi politici e capitani d’industria che ci ritroviamo … alla fine … son sicuro che sarebbero capaci anche di privarci del sacrosanto diritto di fare il bagno al mare o bere liberamente o annaffiare il giardino. Non farebbero più piovere Beppe… ci chiuderebbero tutti sotto scatole di vetro. Perchè l’acqua diventerebbe fonte di energia così come oggi è il petrolio.
    A ogni modo… nell’arte dello scherzo il saggio trova sempre spunti di riflessione.
    Sei un grande.
    Siamo con Te.
    Paolo

  244. francesco colaiacomo

    -Tony e il Cavaliere-

    Fantasticoù!!! Dopo le intercettazioni telefoniche relative agli inciuci tra il Gov. della Banc. d’Ital. e vari altri “imprenditori” finalmente il Pres. del Cons. decide di mettere fine a questa “vergogna”!!! Basta con le intercettazioni telefoniche facili. Nessuno deve metter il naso negli affari privati dei politici e delle cariche istituzionali, anche se ciò mina la stabilità del Paese. E’ una vergogna che l’intimità di una carica statale venga spiattellata sui giornali, al giorno d’oggi non si è più liberi di fare i favoritismi che si vuole giovandosi della propria carica istituzionale senza essere sputt…ti sui giornali ed esposti al pubblico ludibrio, quindi basta con la sorveglianza elettronica, ogni politico, deputato o simile deve essere libero di abusare dei propri poteri e basta!!!
    Già il Gov. ebbe a che ridire con la stampa ed i media tempo fa quando il mercato senza adeguata sorveglianza da parte degli organi preposti generò scandali come i bond argentini,Cirio e Parmalat, ma tutto si risolse per fortuna in una bolla di sapone, ora si smetta di rompere le scatole a chi lavora per i propri interessi una buona volta. Intanto il Giudice Forleo si becchi l’inchiesta che è stata aperta a suo carico dal sempre vigile Castelli, poi vedremo come soffiare nel sapone per creare la bolla.
    Per fortuna il Cav. pensa sempre a tutto e anche stavolta metterà tutto a posto e vissero tutti felici e contenti ne Paese dei Balocchi.
    Vorrei sapere una cosa: quanti siamo su questo blog? 500 persone? perchè non mettiamo un tot. per uno per comprare una pagina di un quotidiano nazionale per portare allo scoperto tutto ciò che riportiamo qui e che pochi eletti riescono a leggere? Basterebbero 20Euro a testa. Oppure perchè non fondiamo un partito di persone oneste che si sono rotte le p..le di tutto lo schifo che ci circonda? a chi volesse rispondermi : webfrench2@yahoo.com
    Ciao Beppe

  245. David Iannilli

    a chi ancora non fosse giunto:

    Discorso del Cacique Guaicaipuro Cuatémoc a Barcellona alla riunione
    dei capi di stato della comunità europea
    Cosi’ sono qua, io, Guaicaipuro Cuautemoc, sono venuto a incontrare i
    partecipanti a questo incontro.
    Cosi’ sono qua, io, discendente di coloro che popolarono l’America
    quarantamila anni fa, sono venuto a trovare coloro che la trovarono
    cinquecento anni fa.
    Cosi’ ci troviamo tutti: sappiamo chi siamo, ed e’ gia’ abbastanza.
    Non abbiamo bisogno di altro.
    Il fratello doganiere europeo mi chiede carta scritta con visto per
    scoprire coloro che mi scoprirono.
    Il fratello usuraio europeo mi chiede di pagare un debito contratto
    da traditori che non ho mai autorizzato a vendermi.
    Il fratello leguleio europeo mi spiega che ogni debito si paga con
    gli interessi, anche fosse vendendo esseri umani e paesi interi senza
    chiedere il loro consenso.
    Questo è quello che sto scoprendo.

    Anch’io posso pretendere pagamenti.
    Anch’io posso reclamare interessi.
    Fa fede l’Archivio delle Indie.
    Foglio dopo foglio, ricevuta dopo ricevuta, firma dopo firma, risulta
    che solamente tra il 1503 ed il 1660 sono arrivati a San Lucar de
    Barrameda 185mila chili di oro e 16 milioni di chili d’argento
    provenienti dall’America.
    Saccheggio? Non ci penso nemmeno!! Perché pensare che i fratelli
    cristiani disobbediscano al loro settimo comandamento?
    Spoliazione? Tanatzin mi guardi dall’immaginare che gli europei, come
    Caino, uccidano e poi neghino il sangue del fratello!
    Genocidio? Sarebbe dar credito a calunniatori come Bartolomeo della
    Casa che considerarono quella scoperta come la distruzione delle
    Indie, o ad oltraggiosi come il dottor Arturo Pietri che sostiene che
    lo sviluppo del capitalismo e dell’attuale civiltà europea sia dovuto
    all’inondazione di metalli preziosi!

    No! Questi 185mila chili di oro e 16 milioni di chili d’argento
    devono essere considerati come il primo di vari prestiti amichevoli
    dell’America per lo sviluppo dell’Europa.
    Pensare il contrario vorrebbe dire supporre crimini di guerra, il che
    darebbe diritto non solo a chiedere la restituzione immediata ma
    anche l’indennizzo per danni e truffa.

    Io, Guaicaipuro Cuautemoc, preferisco credere alla meno offensiva
    delle ipotesi.
    Una così favolosa esportazione di capitali non fu altro che l’inizio
    del piano Marshalltezuma teso a garantire la ricostruzione della
    barbara Europa, rovinata dalle sue deplorabili guerre contro i culti
    musulmani, difensori dell’algebra, della poligamia, dell’igiene
    quotidiana e di altre superiori conquiste della civiltà.

    Per questo, avvicinandosi il Quinto Centenario del Prestito, possiamo
    chiederci: i fratelli europei hanno fatto un uso razionale,
    responsabile, o perlomeno produttivo delle risorse così generosamente
    anticipate dal Fondo Indoamericano Internazionale?
    Ci rincresce dover dire di no.
    Dal punto di vista strategico le dilapidarono nelle battaglie di
    Lepanto, nelle armate invincibili, nei terzi Reich ed in altre forme
    di reciproco sterminio, per finire poi occupati dalle truppe yankee
    della Nato, come Panama (ma senza canale).
    Dal punto di vista finanziario sono stati incapaci – dopo una
    moratoria di 500 anni – sia di restituire capitale ed interessi che
    di rendersi indipendenti dalle rendite liquide, dalle materie prime e
    dall’energia a basso costo che gli esporta il Terzo Mondo.

    Questo deplorevole quadro conferma l’affermazione di Milton Friedman
    secondo il quale un’economia assistita non potrà mai funzionare e ci
    obbliga a chiedere – per il loro stesso bene – la restituzione del
    capitale e degli interessi che abbiamo così generosamente aspettato a
    richiedere per tutti questi secoli.

    Detto questo, vorremmo precisare che non ci abbasseremo a chiedere ai
    fratelli europei quei vili e sanguinari tassi d’interesse variabile
    del 20 fino al 30% che i fratelli europei chiedono ai paesi del Terzo
    Mondo. Ci limiteremo a esigere la restituzione dei materiali preziosi
    prestati, piu’ il modico interesse fisso del 10% annuale accumulato
    negli ultimi trecento anni, condonando quindi gli altri 200.
    Su questa base, applicando la formula europea dell’interesse
    composto, informiamo gli scopritori che ci devono, come primo
    pagamento del loro debito, soltanto 185mila chili di oro e 16 milioni
    di chili d’argento ambedue elevati alla potenza di trecento.
    Come dire, un numero per la cui espressione sarebbero necessarie piu’
    di trecento cifre, e il cui peso supera ampiamente quello della terra.
    Com’è pesante questa mole d’oro e d’argento! Quanto peserebbe
    calcolata in sangue? Addurre che l’Europa in mezzo millennio non ha
    saputo generare ricchezze sufficienti a cancellare questo modico
    interesse sarebbe come ammettere il suo assoluto disastro finanziario
    e/o la demenziale irrazionalità delle basi del capitalismo.

    Tuttavia queste questioni metafisiche non affliggono noi
    indioamericani. Però chiediamo la firma immediata di una carta
    d’intenti che disciplini i popoli debitori del vecchio continente e
    li obblighi a far fede al loro impegno tramite un’immediata
    privatizzazione o riconversione dell’Europa perché ci venga
    consegnata per intero come primo pagamento di questo debito storico.

    Dicono i pessimisti del Vecchio Mondo che la loro civiltà versa in
    una bancarotta tale che gli impedisce di tener fede ai loro impegni
    finanziari o morali.
    In tal caso ci accontenteremo che ci paghino dandoci la pallottola
    con cui uccisero il poeta.
    Ma non potranno.
    Perché quella pallottola è il cuore dell’Europa.

    Guaicaipuro Cuautemoc

  246. Claudio Borri

    …ma vogliamo proprio eliminare i problemi economici? …e non solo quelli Italiani?
    Ma allora cominciamo ad eliminare il signoraggio!
    Che la banca che emette i soldi(nostri) sia dello Stato(cioé noi)e non in mano a privati!!
    Cercate in rete “signoraggio”… ne leggerete delle belle!
    Mi raccomando, calmi…calmini…
    Saluti a tutti dal Messico

  247. francesco colaiacomo

    Caro Beppe, sono un trentaquattrenne che adora la tua comicità dai tempi di “te la do io l’America”,
    ho ricevuto ieri il DVD dello spettacolo di Roma.
    Innanzitutto grazie per aver tenuto il prezzo così basso in secondo luogo grazie per avermi fatto fare 4 risate sincere(anche se molto amare) come da tempo non facevo.
    Vorrei porre una domanda a te e a chiunque possa rispondermi: Chi è Stefano Ricucci?
    Io abito e vivo a 10Km. da S.Cesareo, paese nel quale fino agli anni ’87-’90 il Ricucci esercitava l’attività di odontotecnico e proprio a S.Cesareo ho dei parenti che non hanno mai sentito parlare di questa persona fino a qualche mese fa. Da dove arriva? Come ha fatto in così poco tempo? Basta l’entrata dell’Euro a giustificare i grossi guadagni immobiliari dei quali si è reso protagonista negli anni passati? Siamo proprio sicuri che non sia l’ennesimo prestanome di lusso, sul quale la stampa ed i media in genere cuciono un abito di patinata rispettabilità?
    Perchè se fosse veramente “uno che si è fatto da se”, allora caro il mio Grillo, vuol dire che i veri imprenditori esistono ancora in italia, che tu dici un sacco di boiate e che noi piccoli imprenditori di provincia abbiamo qualche speranza di migliorare la qualità delle nostre vite pur senza essere mai riusciti a prendere un contributo statale per mancanza di agganci in 20 anni di lavoro!!!! Se poi volessi rispondere anche a domande come:
    -Anna Falchi= “Miss Finanza”: su quali basi?

    Vorrei infine lanciare una provocazione che costituisce da tempo un mio irrealizzabile sogno: fondare un partito politico ONESTO, che si faccia carico di tutto lo schifo che regna in Italia e “TENTI” di risolverei problemi di deficit partendo dalla razionalizzazione delle cariche e degli stipendi politici e sindacali, tanto per dare il buon esempio! Servire il proprio Paese dovrebbe essere un Onore e non un lavoro e non bisognerebbe farsi chiamare onorevoli se si ha uno stipendio statale a sei cifre.
    Grazie ancora per le risate e le lacrime caro Beppe e continua a fare il “Comico”…..

  248. giovanni rossi

    ciao a tutti buone vacanze

  249. Francesco Forgione

    La mia compagna ha un figlio che da Maggio di questo anno ha raggiunto la maggiore età. Controllando la busta paga si è accorda che le sono stati tolti i famosi assegni famigliari, che pur ridicoli almeno sono qualcosa. Ieri 25/07/2005 è andata al CAF della nostra città (Nettuno Prov. ROMA) a chiedere le modalità per riaverli visto che il ragazzo va ancora a scuola e dipende da lei (nb. il padre biologico non da nessun tipo di alimenti). Ci hanno risposto (devo dire in maniera educata e mortirficata) che prima del Nano Berlusconi bastava farsi rilasciare il certificato di frequenza dall’istituto scolastico di appartenenza ma ora è cambiata la legge raggiunta la maggiore età niente più assegni.
    Ti saluto ringraziandoti di dire ancora la verità, forse non riuscirai a cambiare questo sistema ma almeno aumenterai la coscenza di più persone..

    con stima
    Francesco Forgione

  250. Matteo Raggi

    Vedo tante persone al mondo che sorridono, di fronte alla fame, alla disoccupazione, e i ricchi grassi seri e stressati..

    vedo le guerre dove i buoni e ciccioni vincono sempre contro i cattivi e magri e il mondo va “meglio”..

    vedo un mondo dove i poveri sono recintati nelle loro nazioni, non possono uscire, ma la schiavitu non era una cosa del passato?

    è proprio vero, la storia è adesso…
    (non lasciamocela gestire tutta dalla pubblicità però!!)

  251. massimiliano lissi

    il risveglio è un momento delicato, non c’è dubbio, oggi me lo sono rovinato aprendo le pagine del corriere e leggendo di un intervento del tronchetti che alla presentazione del libro “fardelli d’Italia” mette in guardia i cittadini dai pirati della finanza che dal nulla compaiono sui mercati, gente che non si ispira ai principi che informano quelli della vecchia guardia come lui, che sarebbero, pare di capire, moralità, competenza, fiducia e conoscenza del libero mercato.
    Speriamo in un miglior risveglio domani.

  252. Filippo Centinia

    Sull’introduzione al blog e’ scritto:
    “Secondo la teoria economica se da noi è così faticoso e costoso produrre zucchero, dovremmo importarlo dai paesi dove i costi di produzione sono più bassi”
    Sono d’accordo, ma lo stesso dicesi per prodotti tessili, scarpe, accendini ecc.. Insomma, se la Cina o chi altri riescono a produrli a un prezzo piu’ vantaggioso, lasciamoli fare a loro. Noi Italiani/Europei/Occidentali, se non riusciamo a competere, e’ meglio che facciamo qualcos’altro. Non vedo perche’ dovrei pagarli piu’ cari, per salvare il lavoro a qualche operaio Italiano? Gia’ il nostro potere d’ acquisto e’ basso, immaginate se dovreste comprare Computers, Televisori, Frigoriferi, etc. tutti Made In Europe, credo che dovremmo fare a meno di qualcuno di questi comforts.
    Sono per la globalizzazione allo stato piu’ puro, chi fa i prodotti migliori e/o piu’ convenienti vince, gli altri cambino mestiere. Naturalmente questo vale anche per i prodotti agricoli: Zero sovvenzioni agli agricoltori, di nessun tipo e per nessun prodotto, zucchero incluso naturalmente.

  253. marcello de nardi

    Scopro solo ora questo blog. Grande,fantastico,tagliente.Ci stanno facendo a pezzi dopo averci narcotizzati,illusi con immagini di vita di un paese inesistente;famiglie che fanno colazione alle10 del mattino baciate dal sole che entra da finestre grandi come un monolocale, padri che regalano ferrari per il compleanno dei figli, teen ager stesi al sole che videochiamano tutto il giorno; tutti belli ,ricchi,contenti. Ed invece giovani lavoratori precari da 600 euro al mese, intere famiglie con l’acqua alla gola. Dove siete tutti? Perchè tutto questo assordante silenzio? E’ possibile arrendersi così? Se abbiamo ancora un pò di palle mandiamoli a casa tutti questi governanti ipocriti, la cui vera preoccupazione è quella di perpetuare il loro potere. Credete davvero che a loro importi qualcosa se non arrivate alla fine del mese? Non pagano gli aerei,i treni,i ristoranti,il pieno della macchina,la bolletta del telefono,il cinema,e chi più ne ha più ne metta. Possibile che non siate ancora schifati? Non vi sentite offesi nella dignità? Siamo un popolo, non riesco a credere che non si abbia la possibilità di toglier loro la terra da sotto i piedi. Ciao e VIVA BEPPE GRILLO. A proposito proporrei di non pagare più il canone della Rai finchè non gli verrà ridato lo spazio che si merita in un programma di VERA informazione. CIAO

  254. Pasquale Franchini

    Avete mai sentito parlare del parecon ?
    E’ una forma di econimia partecipativa ideata da un economista americano (se apettavamo un italiano stavamo fresci…).
    Il sito:
    http://www.zmag.org/italy/parecon-it.htm

  255. VALERIO SBROLLI

    CARO BEPPE CARI TUTTI!!!SONO UN COMMERCIANTE AMBULANTE DI PRODOTTI PER LA PULIZIA DELLA CASA E DELLA PERSONA,ABITO IN TOSCANA (PROV DI SIENA) E TORNO PROPRIO ADESSO DAL COMMERCIALISTA (QUINDI MI GIRANO!!VADO E MI DICE CHE NON SONO CONGRUO CON LO STUDIO DI SETTORE COME TUTTI I MIE COLLEGHI AMBULANTI.CONGRUO??STUDIO DI SETTORE??SI!!IL NOSTRO BEL GOVERNO A DECISO CHE OGNI ATTIVITA’ E LIBERO PROFESSIONISTA ABBIA DEI PARAMETRI DA RISPETTARE E IL BELLO E’ CHE QUESTI PARAMETRI CE LI DA LO STATO.IN PAROLE POVERE OLTRE AI CONDONI A CUI CI HANNO OBBLIGATO ADESSO SONO LORO A DARE LE PERCENTUALI DI GUADAGNO AD OGNI COMMERCIANTE.PER FARE UN’ESEMPIO,I MIEI PARAMETRI SONO I SOLITI DI UN’AMBULANTE CHE FA I MERCATI A MILANO A NAPOLI FINO AL PAESINO PIU’ SPERSO DELL’ITALIA.A ME PER ESEMPIO ANNO DATO UN RICARICO SULLA MERCE DEL 30% RISPETTO AL 20/25% (IN BASE AL PRODOTTO) ATTUALE.QUINDI SE DOMANI ANDASSI A FARE IL MERCATO, DOVE VADO TUTTE LE SETTIMANE E APPLICASSI LA PERCENTUALE CHE MI IMPONE LO STUDIO DI SETTORE LE MIE CLIENTI MI MANDEREBBERO A CAGARE A ME E ALLO STUDIO DI SETTORE E LA SPESA NON LA FAREBBERO DI CERTO!!PURTROPPO STANNO FACENDO DI TUTTA UN’ERBA UN FASCIO, ANZI DELL’ERBA PIU’ PICCOLA DOVE POSSONO FARE COME LI PARE, COME I COMMERCIANTI,OPERAI,CASILINGHE.QUI BISOGNEREBBE SCENDERE IN PIAZZA OGNI GIORNO!!UNIAMOCI!!!!

  256. michele palmieri

    Io credo che per capire perfettamente perche’ un essere come Marco Tronchetti Provera( e simili)riescano a gestire quello che “possiedono” sia sufficiente STUDIARE un film americano che si intitola THE CORPORATION. NEl ringraziarvi dello spazio concessomi un saluto a te signor Grillo

  257. Emanuela Amendola

    E’ un po’ di tempo che vorrei soddisfare una mia curiosità: chi è Stefano Ricucci? Da dove viene? Hai qualche informazione in merito? Se sì ti ringrazio moltissimo.

  258. marco panna

    Attenti, dal 1/1/2006 partirà la più grande ruberia del secolo.
    13 migliardi di euro all’anno andranno nelle tasche di qualcuno, e i proprietari, ti tali somme, non hanno ancora capito che i soldi sono i loro, che se staranno zitti, se non si informeranno, qualcun’altro, deciderà per loro.
    Deciderà di portare milioni di italiani, a vivere di stenti, a bruciare milioni di euro, a far si che il tempo si porti via la vita.
    Quella vita che che la tecnologia e il progresso ci regalerà; quella vita che avremo il diritto di assaporare, di dedicare finalmente alle cose che ci piace fare.
    Attenti , attenti al vostro TFR, qualcuno c’ha gia fatto un pensierino sopra, e vi stanno tenendo all’oscuro di tutto.

  259. fabrizio dadone

    Pensioni, stipendi e salari: è vergognoso che la nostra classe politica, chieda ed imponga sacrifici diminuendo pensioni, allungando gli anni di lavoro, concedendo aumenti salariali minimi ecc… quando sono loro i primi a non fare nussun scrificio, anzi, si aumentano stipendi e privilegi. Perchè nessuno fa nulla? Siamo solo un popolino di pecore forse? Grazie e scusate lo sfogo

  260. osvaldo mascetti

    Si parla molto dell’Argentina di Parmalat di Cirio e delle fregature che hanno rifilato ai poveri sprovveduti. Cosa ne pensate delle DEuteche Telecom? Dal 2001 hanno perso il 73% ma siccome sono tedesche per definizioni sono cosa seria. Forse non è vero ma la stampa non ne parla mai.
    C’è molta reverenza per i crucchi. Per esempio: hanno mai fatto sapere perché è deragliato il treno ad alta velocità tedesco? Mai, nessuno ne sa nulla. Forse perhé ha perso il bordino di una ruota? No, non è possibile. La tecnolofia tedesca………….

  261. Enzo Cascini

    Volevo sapere,giusto per curiosità, come fate a sapere se nome e cognome sono reali (detto in parole povere: anche un messaggio con nome e cognome finto è ascrivibile alla categoria mess. anonimi) . inoltre volevo avere qualche dritta di tipo economico: mi sono sempre chiesto perchè le banche permettono ai loro clienti di andare in rosso con il bancomat (applicando tassi altissimi denominati interessi passivi) mentre il tasso di interesse riconosciuto è una miseria. inoltre perchè una banca si permette di alzare il tasso con chi garantisce ingenti capitali (forse tanti piccoli risparmiatori non fanno un ingente investitore?)insomma la domanda è: chi controlla le banche? (visti anche gli ultimi recenti episodi giudiziari in tema di anatocismo?)

  262. davide visentin

    spero solo che il fondo lo si tocchi presto…..
    forse è l’unica cosa che puo’ dare a questo paese la spinta x risalire….
    il motore di questa macchina siamo noi,
    incazziamoci gente apriamo gli occhi,armiamoci di calcolatrici e voglia di giustizia,usiamo il potere che abbiamo boicottando tutto ciò che non ci va giù!!!!!tanto oramai si sa che è inutile affidarsi ai politici meno che mai in italia!!!la politica dobbiamo farla noi non comprando + come facciamo ora,sensibilizzando tutti quei poveri ridicoli che comprano il jeans a 100 euro la camicia a 150 e si lamentano dei prezzi che salgono sempre!!!
    cambiare è possibile se noi popolo agissimo come una mente sola che non si abbandona alle lamentele ma ke agisce x non permettere + tutto questo!!!!è vero che ci sono tante negative , ma è anke vero che alla nostra portata ci sono tante piccole cose che potrebbero portarci a grosse vittorie… a partire dal piccolo della nostra individualità come in un concetto di ecologia , di idee e di campagne morali ed etiche , nel quale ogniuno di noi deve capire l’ immensa importanza di dare il suo piccolo contributo , dai 2 centesimi riguadagnati ad un abuso, al peso di una popolazione che ha il potere di far cadere i grandi colossi multinazionali del furto e del raggiro….
    il voto diamolo al popolo ogni volta ke se ne presenti l’occasione….

    grazie beppe
    ti abbraccio
    e auguro algi italiani di guardare meno centovetrine e vivere sul telefonino ma di vivere le cento vetrine della realtà di tutti i giorni!!!! = )

  263. Giacomo Rossi

    Che c’azzecca direte voi l’Austria? C’azzecca, c’azzecca…voglio portare un piccolo contributo preso da un esempio vissuto…

    Già lo scorso anno, in vacanza in Austria mi sorpresi di come mentre in una settimana in Italia la benzina aumentò del 15% (crisi internazionale e aumento del prezzo al barile dissero) in Austria il prezzo rimase lo stesso e la stessa Vienna, dipintaci come città carissima a noi romani si presentò economica rispetto alla nostra…è vero che sotto la cattedrale di Santo Stefano c’è il ristorante da 100 € a persona come a via Veneto ma a differenza di via Veneto c’è pure la Despar che fa gli stessi prezzi di quella di periferia…

    Ma quest’anno la sorpresa è stata ulteriormente forte e gradita. Ho appena prenotato lo stesso albergo in Tirolo dell’anno scorso e non solo NON HA AUMENTATO DI UN CENT la già competitiva tariffa dello scorso anno ma mi sconterà la figlia piccola anche quest’anno nonostante i 15 anni limite li abbia già compiuti…

    Dico, l’Austria non è ricca, vive per lo più di turismo, legname e dazi doganali per il trasporto merci fluviale del Danubio, autostrada d’acqua dell’Europa…è vero, sono pochi abitanti, ma tutto è proporzionato…

    Sarà mica che è un paese la cui economia è CONTROLLATA e non lasciata alle speculazioni degli sciacalli? Com’era quel discorso del cavaliere che i prezzi non si controllano in un’economia di libero mercato? Ah già…non sappiamo fare la spesa…

    Nota di confronto: ho verificato i prezzi degli alberghi del Tirolo italiano che l’anno scorso scartai per i più economici austriaci (a parità di qualità ovviamente)…rispetto all’anno scorso hanno TUTTI AUMENTATO, chi del 5 e chi del 20%…io per me vado a spendere i miei € in Austria…l’Europa è unita dopo tutto no?

  264. Gianmarco Piazza

    Da poche settimane seguo questo blog ma non ho mai postato nulla.
    L’ho scoperto dopo aver visto lo spettacolo di B.G.;da allora ho deciso di fare come consigliato da lui ossia spegnere la tv (che già guardavo poco e con occhio sufficientemente critico) e sedermi davanti al pc per cercarmele da me le notizie, con meno filtri e censure possibili. Ingurgito quindi quotidianamente molti più bocconi amari di prima, che mi irrancidiscono il sangue e turbano il sonno. Mi sono imbattuto quasi subito e assolutamente per caso nell’argomento signoraggio, ignorando non solo il suo significato ma anche tutta la ‘querelle’ che si è innescata in questo blog col signor Pascucci. Fino ad allora anche io mi ero indignato per le varie verità taciute, ho inviato anatemi al ‘tronchetto dell’infelicità’, mail al presidente sulla questione di Selva, vomitato bile per la questione Andreotti e, ieri, persino meditato di fare la prossima spesa con la calcolatrice. Nel frattempo però ho approfondito la questione del signoraggio e mi sono seriamente posto il problema: è vero o è una bufala?
    A questo punto la questione, per quanto mi riguarda, è una sola.

    Se è una stronzata gradirei sentirmelo dire da una fonte che, personalmente e forse anche un po’ convenzionalmente, ritengo attendibile, ovvero dal caro Grillo in persona. Non esprimo giudizi in merito al signor Pascucci, me ne scuserà, in quanto non lo conosco, non ne conosco le competenze e le fonti. Su internet si trova di tutto e di più e non è sempre facile distinguere tra verità e stronzate. Certo è che se me lo dicesse uno come B.G., che ha l’abitudine di fornire le fonti, sarebbe difficile convincermi del contrario. Ma dovrebbe dirmelo, vorrei leggerlo, sapere perchè è una stronzata. Dopodichè l’argomento sarebbe chiuso, smetterei di pensarci in continuazione e maledirei colui che, mettendomi questa pulce nell’orecchio, da un mese a questa parte mi ha spinto a vedere il mondo in maniera diversa, a leggere un quotidiano in maniera diversa e a cambiare canale quando vedo un tg.

    Ma se fosse tutto vero? Allora avrebbe ragione Pascucci a dire che tutti i mali del mondo derivano dal signoraggio. E in tal caso dovrei preoccuparmi di cose che, al confronto, sarebbero solo delle stronzate (le gomme della Ferrari, il lotto, la spesa con la calcolatrice ecc..) ??? In tal caso mi aspetterei come minimo un blog di Grillo SOLO sul signoraggio. Perchè il silenzio? Perchè la censura? In tal caso l’unica risposta che mi spiegherei sarebbe la paura. Ma si può comunque far intendere anche senza dire le cose esplicitamente (anche se non mi pare proprio che sia il tuo stile caro Beppe). Io però mi aspetterei qualche cos’altro, qualcosa più ‘da Grillo’ del tipo: andate tutti in banca nei prossimi giorni e prelevate tutto; dite al direttore che terrete i vostri risparmi sotto il letto per 2 mesi e poi li riporterete, ma che per 2 mesi li volete tutti. Cosa succederebbe?? Dopo 2 mesi la trovereste ancora lì la banca?? Il caos totale ?? Ebbè?? Chissenefrega, non ci siamo forse già nel caos più totale ?? Andrebbe tutto gambe all’aria?? Dovrei ‘far morire’ il tronchetto dell’infelicità facendo qualche telefonata con skype (per il quale mi occorre comunque un collegamento a internet, possibilmente a banda larga, che a qualcuno devo pur pagare) ?? Non credete che, se fosse vero e andassimo tutti a ritirare i nostri soldi in banca, faremmo molto ma molto prima a mandarli a casa e soprattutto avremmo qualche speranza di riuscirci ??

    Concludo rivolgendomi direttamente a te caro Beppe: qualche anno fa vidi un tuo spettacolo dal vivo in cui tu dicesti una cosa che mi colpì molto. Dicesti: ‘volete lasciare un segno nel mondo?? fate dei figli!!’.
    Questa cosa mi colpì talmente e mi fece talmente pensare che, da allora, di figli ne ho fatti due e non avrei intenzione di fermarmi. Adesso io ho una responsabilità nei loro confronti: dirgli sempre la verità e tacere solo quando non conosco le cose, spiegandogli però perchè taccio. Tu hai la stessa responsabilità nei miei confronti e nei confronti dei 50mila che quotidianamente ti leggono sul blog. Non deluderci.
    Grazie.

  265. ANTONIO PALUZZI

    Salve,
    oggi ho bisogno di parlare con qualcuno,di sfogarmi di dire quello che penso, vorrei urlare a tutti BASTA non e’ piu’ possibile andare avanti cosi.
    Ho 45 anni moglie e figli e mutuo da pagare,dopo 28 anni di lavoro molti in nero perche’ pochi ti mettono in regola, sono disoccupato ho perso il lavoro. In questi ultimi 5 anni avevo aperto un piccolo negozio ma purtroppo non c’è l’ho fatta
    ho dovuto abbassare la saracinesca.Sono molto depresso perche’ a 45 anni nessuno ti vuole a lavorare,premetto che abito in sicilia dove soltanto chi conosce qualcuno trova lavoro…
    i politici promettono promettono in cambio….
    io ho sempre rifiutato per un mio ideale perche’ credevo che era questo che non faceva crescere la sicilia.Ma ora ho molti debiti le banche mi sbattono la porta in faccia, e allora anche io ho mi sono arreso “sono andato a cercare loro i politici” ma purtroppo e’ un giro dove bisogna conoscere molto bene le persone giuste!!!
    E allora ho deciso di sfogarmi di parlare un po’
    con il computer,magari mi rilasso un po’.
    d’ALTRONDE I RAGAZZI 16/18/20/22 ECCC…
    stanno peggio di me vanno a lavorare per 15/20 euro al giorno !!!!”non hanno più futuro al sud”
    Grazie per lo sfogo
    Antonio

  266. luca albano

    Aiutiamo le aziende che delocalizzano.
    Creiamo un elenco di tutte le aziende che se ne sono andate e di quelle che stanno per andarsene, ma soprattutto un elenco dei prodotti fabbricati da queste società, e con il passaparola le email, il blog, i forum invitiamo tutti a non comprare più i loro prodotti. Cosa ne pensate ?

  267. Massimo Gardini

    Chi è autonomo come me, credo debba lasciare una traccia del suo stato d’animo del suo essere imprenditore in questo periodo particolare. La reccessione economica è una realtà che già si sentiva all’inizio del 2004 e tranne Grillo o qualche nascosto frate francescano esperto di economia non se ne è avvertita voce da nessuna parte sulle reti nazionali libere o “garbatamente” occupate! La sostanza , la verità, è che non passa giornata senza che una nuova e flagellante batosta si scagli sulla povera gente che lavora…

    e come artigiano ,che si è fatto un cu.. così mettendosi in gioco continuamente a rischio di faccia e nome che non fa che scervellarsi per trovare un rimedio che non sia raddoppiare il fido in banca ( bastardi bancari che ci riempiono di pubblicità del cavolo dicendo stronzate enormi .. chissà perchè si sono buttati tutti adesso!?? Domanda retorica ) per salvare gli stipendi di tutti quelli che lavorano con me compreso quello del sottoscritto e per ultimo ( coglione? Non credo ), devo lasciare traccia del mio malessere che è quello di migliaia di piccoli imprenditori artigiani e che, qualsiasi cosa abbiano votato non me ne frega, devono poter far rendere le proprie idee la propria testa!
    Negli ultimi due anni la nostra azienda ha raccolto tanti elogi sulla qualità del lavoro espresso sul tasso di innovazione e ricerca ma tutti dall’estero o da pari lavoratori europei e indiani. Siamo giovani, siamo bravi e come noi tanti ma cosa dobbiamo fare? Andarcene? Lasciare il paese prima che una seconda Argentina possa essere menzionata tra i flop economici di questo secolo? No. Dobbiamo trovare gli strumenti adatti, non sono un politico , ma dobbiamo puntare sui GIOVANI! Veramente cazzo! Non per finta.

    Mia sorella ad esempio è una ricercatrice biomolecolare e và ad elemosinare tutti i giorni una borsa di studio per ospedali e università quando in america guadagnerebbe all’istante prima di partire quasi 5,6 volte.. 6000 dollari al mese !
    I casi sono due: o la mia famiglia è nata sfigata o politicamente ed economicamente siamo in mano a degli imbecilli!

    Scusatemi
    Massimo

  268. daniele piazza

    No quorun ai ai ai……..ITALIANI non raggiungiamo nemmeno un QI(quorum minimo di intelligenza).
    Abbiamo fatto passare un treno con due importanti vagoni uno destinato a una magiore libertà civile l’altro ad un appaiamneto economico con il resto del mondo.
    Computer e robot sono tecnologie “morte” il futuro era(per noi) nel biotecnologico ma citando qualcuno che ci possiamo fare siamo sempre in leggera controtendenza che ci vuoi fa…..re

  269. Carlo Bongiorno

    Risposta all’interrogativo di Giuseppe Castigliani
    ————————————-
    E’ un problema legato al concetto di quantità consumata in un giorno: di derivati dal greggio ogni giorno se ne consumano 80 milioni di barili che moltiplicato per 159 litri (il volume di un barile appunto)fanno 1,272 miliardi litri, di soluzione fisiologica non saprei ma penso qualche litro in meno… 😉

  270. Carlo Bongiorno

    Inutile menare il can per l’aia…tutto ha una spiegazione logica!
    Oggi ci troviamo nei guai per via del fatto che abbiamo acquisito passivamente, dal dopoguerra ad oggi, un modello socio-economico quale quello americano che ha gravemente adulterato l’identità e le peculiarietà del nostro modello di sviluppo, storicamente e sociologicamente alternativo a quello sviluppatosi negli Usa, forma degenere del modello anglosassone.
    Gli USA hanno infatti puntato tutto sull’egemonia del capitale finanziario sulla dignità umana e gli effetti devastanti di questa logica sono stati fino a ieri silenziati con la complicità dei media a tutti i livelli.
    Ora, con l’avvento della comunicazione sul web tra la gente, si scopre che la realtà è profondamente diversa da quella che ci viene dipinta dalle patinate rappresentazioni mediatiche. Abbiamo scoperto che i films western erano una propaganda politica che aveva come unico scopo quello di giustificare il massacro delle popolazioni indigene, abbiamo scoperto che dietro le belle facce delle signorine che fanno pubblicità alle banche si nascondono dei barracuda senza scrupoli che quando sei in difficoltà ti massacrano fino a toglierti il respiro, abbiamo scoperto che non esiste la politica ma esistono solo le persone, abbiamo scoperto che Andreotti non era peggio di quelli di oggi, abbiamo scoperto che le famiglie presidenziali americane non sono altro che rappresentanti di una lobby di potenti senza scrupoli che va facendo affari qua e la’ per il mondo calpescando i diritti delle genti, abbiamo scoperto che cristiani ed ebrei possono essere amici, abbiamo scoperto che esiste ancora la brava gente quotidianamente umiliata dalla logica dei profitti a tutti i costi esercitata dagli arroganti portatori di capitale, abbiamo scoperto che chi ha poco tende ad avere sempre meno e chi ha tanto tende a avere sempre di più, abbiamo scoperto che la borghesia è stata cancellata e che non esiste piu’ un cuscinetto che bene o male ammortizzava le sperequazioni sociali tra ricci e poveri, abbiamo scoperto che 20 anni fa Beppe Grillo aveva già capito tutto, abbiamo scoperto di essere governati da un ex venditore di aspirapolvere che, nel governare il paese, usa la stessa logica dei venditori di pentole dimenticando che “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, insomma abbiamo scoperto di vivere in un mondo profodamente diverso da quello che credevamo.
    La soluzione? Beh, se si ricominciasse a trovare la forza d’indignarsi già sarebbe un buon passo avanti!

    1. Bill

      I love this site so so so much 🙂 Cool site!!

  271. Carlo Bongiorno

    Inutile menare il can per l’aia…tutto ha una spiegazione logica!
    Oggi ci troviamo nei guai per via del fatto che abbiamo acquisito passivamente, dal dopoguerra ad oggi, un modello socio-economico quale quello americano che ha gravemente adulterato l’identità e le peculiarietà del nostro modello di sviluppo, storicamente e sociologicamente alternativo a quello sviluppatosi negli Usa, forma degenere del modello anglosassone.
    Gli USA hanno infatti puntato tutto sull’egemonia del capitale finanziario sulla dignità umana e gli effetti devastanti di questa logica sono stati fino a ieri silenziati con la complicità dei media a tutti i livelli.
    Ora, con l’avvento della comunicazione sul web tra la gente, si scopre che la realtà è profondamente diversa da quella che ci viene dipinta dalle patinate rappresentazioni mediatiche. Abbiamo scoperto che i films western erano una propaganda politica che aveva come unico scopo quello di giustificare il massacro delle popolazioni indigene, abbiamo scoperto che dietro le belle facce delle signorine che fanno pubblicità alle banche si nascondono dei barracuda senza scrupoli che quando sei in difficoltà ti massacrano fino a toglierti il respiro, abbiamo scoperto che non esiste la politica ma esistono solo le persone, abbiamo scoperto che Andreotti non era peggio di quelli di oggi, abbiamo scoperto che le famiglie presidenziali americane non sono altro che rappresentanti di una lobby di potenti senza scrupoli che va facendo affari qua e la’ per il mondo calpescando i diritti delle genti, abbiamo scoperto che cristiani ed ebrei possono essere amici, abbiamo scoperto che esiste ancora la brava gente quotidianamente umiliata dalla logica dei profitti a tutti i costi esercitata dagli arroganti portatori di capitale, abbiamo scoperto che chi ha poco tende ad avere sempre meno e chi ha tanto tende a avere sempre di più, abbiamo scoperto che la borghesia è stata cancellata e che non esiste piu’ un cuscinetto che bene o male ammortizzava le sperequazioni sociali tra ricci e poveri, abbiamo scoperto che 20 anni fa Beppe Grillo aveva già capito tutto, abbiamo scoperto di essere governati da un ex venditore di aspirapolvere che, nel governare il paese, usa la stessa logica dei venditori di pentole dimenticando che “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi”, insomma abbiamo scoperto di vivere in un mondo profodamente diverso da quello che credevamo.
    La soluzione? Beh, se si ricominciasse a trovare la forza d’indignarsi già sarebbe un buon passo avanti!

  272. Giuseppe Castignani

    LA FAME NEL MONDO (vista da una civiltà obesa)

    Ogni volta che mi reco al supermercato per fare la spesa, sto attento ai grassi e alle calorie contenute negli alimenti. Pertanto riempo il cestello di pane (per me quello integrale), pasta, riso, formaggio (quello fresco leggero: con poche calorie, pochi grassi e ancor meno gusto e pensare che adoroi formaggi di montagna). Frutta in abbondanza, forse in esagerazione, ma non basta mai. Qualche stupidaggine, pochi dolciumi (non dovrei mangiarne, ma c’è il bimbo e la scusa regge). Acqua, per figlio e consorte, perchè io non concepisco di consumare acqua in bottiglia avendone di ottima dal rubinetto di casa. Dimenticavo la carta igienica, i pannolini per la piccolina, le salviettine, eccetera eccetera.

    Ho finito? Macchè: e per la pulizia intima? Cerco

  273. Giuseppe Castignani

    LA FAME NEL MONDO
    vista da una civiltà obesa

    Ogni volta che mi reco al supermercato per fare la spesa, sto attento ai grassi e alle calorie contenute negli alimenti. Pertanto riempo il cestello di pane (per me quello integrale), pasta, riso, formaggio (quello fresco leggero: con poche calorie, pochi grassi e ancor meno gusto e pensare che adoroi formaggi di montagna). Frutta in abbondanza, forse in esagerazione, ma non basta mai. Qualche stupidaggine, pochi dolciumi (non dovrei mangiarne, ma c’è il bimbo e la scusa regge). Acqua, per figlio e consorte, perchè io non concepisco di consumare acqua in bottiglia avendone di ottima dal rubinetto di casa. Dimenticavo la carta igienica, i pannolini per la piccolina, le salviettine, eccetera eccetera.

    Ho finito? Macchè: e per la pulizia intima? Cerco

  274. Massimo Blasiotti

    Spiegatemi per quale motivo:
    -0.5 litri di acqua fisiologica (acqua+sale)…€ 1.05 in farmacia
    -0.75 litri di acqua naturale…€ 1.50 in autogrill
    -COSTO MEDIO 1 LITRO BENZINA SENZA PIOMBO € 1.2 al distributore!?!?!?!?!?!
    Ma il Petrolio non deve essere estratto?????
    Ma il Petrolio non deve essere trasportato????
    Ma il Petrolio non deve essere raffinato????
    Ma il Petrolio non deve essere ritrasportato fino ad una maledetta pompa di benzina?????

    AIUTATEMI…VOGLIO CAPIRE SE VIVIAMO IN UN MONDO DI PAZZI O SONO IO IL PAZZO!!!!!!!!!!

  275. Zeno De Guidi

    Qualcuno mi sa spiegare com’è che per anni i grandi pensatori ed esperti di economia (dirigenti di confindustria, giornalisti ed esperti di economia, governatori della banca d’Italia ecc.)ci hanno spiegato senza dubbio alcuno che servivano riforme strutturali(leggi taglio della spesa per welfare, più precisamente pensioni e sanità) e sacrifici( di chi usufruisce di questi comunque non esaltanti servizi,quindi lavoratori ed ex lavoratori in pensione) ed ora che l’ economia è allo sfascio si accorgono che il sistema produttivo è inadeguato alla competizione internazionale(colpa dei lavoratori?),che non produciamo tecnologia(colpa dei pensionati?), che le imprese sono “nane” (colpa dei malati cronici?), che ne’ lo stato ne’ le imprese investono in ricerca(colpa di Grillo?),che bisogna ridurre il cuneo fiscale che fa costare troppo il lavoro alle imprese e non permette al lavoratore-consumatore di spendere euri(colpa mia?) e nessuno indica nelle suddette spese per welfare la causa vera del disastro.Dove non ho capito?

  276. Massimo Cloralio

    A PROPOSITO DI TELECOM-
    Vorrei raccontare la mi aesperienza cn l’operatore di telefonia mibile TIM. 2 anni fa causa inutilizzo, mio padre mi cede il suo cellulare con annessa scheda TIM. Iniziano ad arrivarmi messaggi di informazione generica (sport, cronaca etc.) telefono al numero verde per chiedere spiegazioni, la risposta è che il servizio è gratuito, non si sa bene chi lo abbia attivato,forse mio padre che avrà schiacciato accidentalmente un tasto, non si può eliminare. Insospettito sul fatto che sia gratuito, controllo la bolletta, non risultano addebiti per tale servizio. Passano sei mesi stessa trafila, stesse risposte. Trascorrono altri 7/8 mesi trovo una operarice del call center TIM la quale mi dice che il servizio è a pagamento (costo modico 0,15 cent a messaggio, ne venivano inviati circa 5/6 al giorno), che si può disattivare immediatamente.
    Ho richiesto l’invio di un fax con la copia del contratto di adesione firmata,non è possibile (non esiste). Ho chiesto come mai non appariva come voce di costo in bolletta e mi è stato spiegato (dopo mie forti pressioni)che era implicito nelle voci di traffico.
    Le conclusioni sono: sono stato derubato di circa 250 Euro da un’azienda che dichiara utili per centinaia di migliaia di euro.Moltiplicata la cifra per migliari di italiani che vengono turlupinati tutti i giorni (come il sottoscritto) sono milioni di Euro che finiscono nelle tasche di questi personaggi. Mi rendo conto sempre di più di come le grosse imprese, aiutate da leggi inesistenti a tutela dei consumatori, facciano soldi a palate a discapito dei cittadini in buona fede.

  277. franco maranzana

    Caro Beppe,
    il PIL? bisogna diminuirlo, altro che ricercare i mezzi forsennati per aumentarlo, quando in una economia gia’ matura, il massimo che si puo’ fare e’ mantenere lo stato in cui siamo, o meglio ancora dimnuirlo. Negli anni 50 il nostro PIL aumentava vertiginosamente, come sta aumentando quello della Cina.
    Il nostro slogan dovrebbe essere quello di mantenere o diminuire, con la collaborazione di stato, sindacati e imprese – non e’ una cosa facile- il PIL attraverso diminuzioni di salari, e del prelievo fiscale, limitazioni delle spese ecc. ecc. Quando il nostro obiettivo e’ quello di avere il 2,5% di aumento e non ce la facciamo, siamo in crisi. Prefiggiamo i nostri obiettivi in maniera piu’ consona ( se devo correre 5 km e mi fermo dopo 2 km, mi autoflagello, ma se mi organizzo per correre 2 km, forse ce la faccio)
    Tutto cio’ richiede un andamento “virtuoso” da parte dello stato, delle imprese e dei sindacati. Sembra invece che tutto sia “virtuale” e si puo’ correre il rischio di trasformare il PIL in un “pil del cul”
    Franco Maranzana

  278. Alessandra Iannicola

    La mia migliore amica, che poverina nel tempo ha avuto problemi seri sul lavoro (ha lavorato per mesi senza percepire lo stipendio… E ha un mutuo da pagare) mi ha inviato questa mail, vorrei sapere se è una di quelle storie fantomaticcha che girano in internet… O dobbiamo preoccuparci!
    Questo messaggio via e-mail arriva dal Ministero del Lavoro, ritengo opportuno portarlo a conoscenza di tutti Voi. Vediamo di ricordarcelo!!!! Prendetevi 1 minuto di tempo per leggerlo, e’ importante.
    SPARGETE LA VOCE
    Il prossimo giugno 2005 verra’ applicato il famoso decreto legge sul TFR (trattamento di fine rapporto=liquidazione) con il silenzio-assenso.
    COSA VUOLE DIRE
    Significa che se non facciamo niente, il nostro TFR verra’ tolto dalla gestione delle nostre aziende ed assorbito in un fondo gestito dall’INPS comune a tutte le categorie.
    Questo significa molte cose:
    1 Non rivedremo mai piu’ il capitale, ma solo un vitalizio a fine carriera di cui non si sa il valore.
    2 Molti dei fondi che aderiscono sono in passivo: ad es. i piloti sono in passivo e percepiscono stipendi lordi annui intorno ai
    250 milioni; questi fondi cosi’ “pesanti” in passivo non fanno altro che abbassare anche i nostri che magari non lo sono.
    3 Se non si esprime volontariamente il diniego a questo trasferimento entro i sei mesi dall’approvazione del decreto, il 100% del TFR verra’ definitivamente perso ed incorporato nel
    fondo comune di cui sopra
    4 Chi lavora, ma anche chi e’ disoccupato, deve spedire la dichiarazione di non assenso: ad es. se 5 anni fa ho lavorato una stagione a raccogliere le pere e da allora non ho piu’ lavorato, se non spedisco la dichiarazione mi verra’ per sempre tolta la possibilita’ di riavere il mio TFR.
    5 Se il mio TFR viene assorbito, non potro’ piu’ riaverlo neppure per motivi di salute o per la ristrutturazione o l’acquisto della casa, come invece avviene adesso.
    6 L’assenso o il diniego andra’ deciso prima di sapere quali saranno le condizioni di tale fondo, ergo: prima dateci tutti i vostri soldi, poi vi diciamo come ve li ridaremo!!
    Fate attenzione perché i titolari delle societa’ per cui lavoriamo non sono obbligati a comunicarci tutte queste cose.
    Il decreto sarà attuato il prossimo giugno 2005, come annunciato il 23 marzo 2005 dal ministro del Welfare Roberto Maroni.
    Pertanto, se i tempi di pubblicazione del decreto sul silenzio/assenso saranno confermati, da giugno scatterà il termine dei sei mesi per esprimere la scelta sulla destinazione del Tfr.
    Dovrete pertanto esprimere il vostro eventuale diniego entro il prossimo dicembre 2005.
    INVIATE A PIU’ PERSONE POSSIBILE QUESTE POCHE RIGHE, SPERANDO CHE CONTRIBUISCANO AD INFORMARE TUTTI QUELLI CHE NE SONO ALL’OSCURO
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  279. michele tuninetti

    IL PIL NON CRESCE?
    Avete notato che da quando si è iniziato a parlare di recessione tanti operatori economici non ti rilasciano più lo scontrino fiscale?
    Così facendo contribuiscono a ridurre la crescita economica …. si, ma solo .. contabilmente.. perchè in questi giorni di “ponte” si è assistito ad uno dei più grandi esodi per le vacanze.
    I fatti smentiscono i dati ISTAT

  280. luigi de benedictis

    Caro Beppe è ora che i mattoni cominciamo a tirarli noi. Ma come cazzo si fa a continuare ad accettare di vivere soffocati , strangolati dalle automobili, massacrati dalle multe per divieto di sosta, con i cazzo di parcheggi che non ci sono. Io vado a piedi, uscendo solo un po’ prima di casa. Ci sto guadagnando alla grande in tutto. Il tempo, provare per credere, si dilata, la giornata diventa lunghissima,con una mattina un mezzodì il pomeriggio la sera la notte, come quando eravamo bambini. Rallentare la propria velocità produce l’incredibile effetto di rallentare il tempo, che non vola più: il tempo vola se prendi il cazzo di aeroplano, o se ti fai lo scooter e voli da una parte all’altra della città. Camminare fa bene anche alla salute nonchè al portafoglio. Camminare smuove le idee. Camminando noti le persone, ci parli, le guardi negli occhi,ci scappa un sorriso un saluto. Camminando ti accorgi che esiste il cielo, che gli alberi hanno un profumo e fanno ombra. Può forse ai più distratti sembrare poco. Ma a me riesce ad appagare a dare un senso di pienezza appagante; del resto se cosi non fosse, se la natura e il rapporto con gli altri non riuscissero più a colmare il mio bisogno di pienezza, cosa mai potrebbe riempirlo?

  281. Roberto Gatto

    A mio parere l’Italia ha peccato di presunzione nel momento in cui, malgrado la sua economia fosse basata principalmente sull’export dato dalla svalutazione della Lira, si e’ sentita all’altezza di entrare immediatamente nell’Europa dei parametri e delle 1000 regole. Non che questo sia ingiusto, ma la nostra economia era totalmente impreparata ed oggi ne stiamo pagando le conseguenze. Avermmo dovuto forse agire come gli Inglesi i quali sono rimasti alla finestra per vedere cosa succedeva, ed oggi si stanno facendo un sacco di risate.
    Ho anche sentito obiezioni del tipo…..senza Europa il caso Parmalat sarebbe stato un disastro ancora maggiore, ma vorrei fare davvero il bilancio dei pro e dei contro e sono certo che ci sarebbe da divertirsi.
    Dico semplicemente che sarebbe stato opportuno attendere e non entrare immediatamente fregandosene di tutti gli effetti collaterali, perche’ oggi, a causa dell’Euro, cittadini comuni, pensionati ecc…, stanno pagando conseguenze terribili.
    Poi se e’ vero che non c’e’ stato controllo sull’incremento dei prezzi, beh….con il senno del poi dico anche che era inevitabile che succedesse ed anche questo doveva essere messo in preventivo da parte di chi si e’ affrettato a farci entrare nell’Euro e poi guarda caso e’ diventato presidente della Commissione UE.

    Antieuropeista?? No semplicemente padre di famiglia un po’ preoccupato.

  282. edgar allan poe

    eh già…è proprio così…siamo arrivati al punto di non ritorno…ormai è come un processo chimico già iniziato e noi esseri umani non possiamo fare nulla per fermarlo…ormai la disoccupazione dei laureati e dei diplomati è devastante…il lavoro non esiste…molti disoccupati tra la scelta di sopravvivere commettendo crimini oppure il suicidio optano per la seconda soluzione….siamo in un oceano di solitudine totale….io, sono solo come tutti voi, senza speranza nè futuro…non importa se passeranno 100, 200, 500 o 1000 anni…o prima o poi il destino ci darà ragione….e non piangeremo più.

  283. Mario Angeli

    …..Se potete visitate questo sito:
    http://www.progettoterra.it
    Vorrei sapere cosa ne pensate soprattutto riguardo al progetto Nesara.
    Ciao a tutti!
    Beppe sei forte!

    Mario.

  284. roberto natalini

    la dichiarazione di Berlusconi sul fatto che sono gli Italiani a dover controllare i prezzi e non il Governo. In realtà bastava che si fosse applicato(e con la volontà si potrebbe ancora fare)l’ISTAT prima dell’avvento dell’Euro +un 10×100 per il cambio valuta. premetto che come te sono uno che non crede più nè a destra nè a sinistra, e sono stato classificato da qualcuno come anarchico o qualunquista.

  285. Matteo Marullo

    carissimi blogger,
    avrei bisogno di una informazione.
    vorrei aprire un conto bancario visto che fino adesso, all’età di 25 anni, ho preferito non averne nessuno dato che le mie entrate erano così basse da andare in passivo ogni anno a causa delle spese di conto.
    vorrei sapere come si fa a conoscere le banche che usano i nostri soldi per finanziare le industrie di armi, le guerre e tutto ciò che non vorrei mai finanziare con i miei soldi,….ci siamo capiti…
    avete dei suggerimenti da darmi o dei siti da consigliare?
    visto che tutte le banche hanno tassi bassissimi e spese alte, tantovale almeno dare i nostri soldi a chi non ne fa un uso delinquenziale….

    grazie a tutti

    ciao

  286. vincenzo buonamico

    Caro Beppe Grillo,
    la mia coscienza mi dice che forse è giusto guardare i problemi da divese angolazioni. Io lavoro in una banca e mi occupo di gestione del risparmio…gia’… proprio quel risparmio “tradito” di cui parli spesso nei tuoi commenti e nei tuoi spettacoli con toni (giustamente) massacranti. Faccio questo lavoro da alcuni anni e non posso fare a meno di pensare che pero’ la gente e’ pazza e votata all’autodistruzione.
    E’ certo che le istituzioni finanziarie godano di questo tendenza al suicidio degli investitori, ma e’ altrettanto vero che al giorno d’oggi l’ignoranza non e’ una scusante (…non so se lo e’ mai stato). Mi spiego meglio:
    Se è fuori discussione che le banche abbiano venduto negli ultimi anni prodotti di “ingegneria finanziaria” a chi appena distingueva un Bot da una Fiat Panda, e’ anche vero che le famiglie italiane si sono avvicinate al mondo della finanza con una superficialita’ inenarrabile. Gli stessi dipendenti delle banche hanno preso le stesse fregature dei clienti: le Parmalat o le Cirio vendute in filiale erano spesso caldeggiate anche perche’ detenute da chi stava di la’ del banco in qualita’ di venditore. Non e’ una giustificazione, dirai tu! Ok, ma io michiedo perche’ se dobbiamo acquistare una casa si fanno prima mille perizie, si ascolta il geometra di turno, si visiona il fabbricato cento volte, si tartta il prezzo, si valuta il vicinato, si tenta di immaginare se in futuro quella zona sarà super-edificabile o meno, mentre per quello che riguarda un investimento si stacca un assegno di 200.000 euro e si dice semplicemente …”fate voi”…??? Il primo punto e’ che secondo me c’e’ stata vera incompetenza da entrambe le parti (sapessi quanto pattume c’e’ ancora dentro qualche istituto).
    La gente non vuol capire la regola più semplice della terra che è la seguente:
    I TITOLI DI STATO PRIVI DI RISCHIO RENDONO OGGI CIRCA IL 2.5%-3.00% NETTO; QUALSIASI STRUMENTO CHE RENDE PIU’ DI TALE LIVELLO HA UN RISCHIO MAGGIORE. E’ cosi’ difficile da capire???
    Ti segnalo, per finire, che dopo tutte le fregature degli ultimi anni, la gente (quella piu’ furba) si e’ strappata di mano le obbligazioni Ford e General Motor perche’ rendevano piu’ del 6%, e questa volta senza che le banche ci mettessero bocca, anzi delle volte anche sconsigliando l’investimento.
    Caro Beppe io credo che ci sia ben poco da fare….la fuori c’e’ un mondo intero pronto a fregarti ad ogni minima distrazione…. e se ci permettiamo di mettere in ferie il cervello sperando che qualcuno si occupi di noi, credo che abbiamo sbagliato di grosso.

  287. Sandro Sestili

    Vorrei porre l’attenzione di Beppe su una domanda che da anni mi frulla nella testa e a cui solo ora, dopo anni di ricerche ed interrogativi, sto cominiando a rispondere.

    La domanda è questa:

    “Se tutti gli stati della terra sono in deficit, noi tutti questi a chi c…o li dobbiamo dare?”

    Al di la dell’apparente banalità di questa considerazione, sarebbe ora di sollevare il velo ipocrita sul signoraggio e trasformare questa conoscenza in un movimento che ci aiuti a riappropriarci del pianeta!

  288. massimo Segato

    In riferiemnto all’articolo dell’economist vorrei dire che purtroppo come diceva un economista su radio 24 l’Italia ha finito il processo di industrializzazione e si sta avviando a diventare un paese di servizi.
    In Italia la scuola e l’università sono state trattate come l’ultima delle risorse economiche non sapendo che senza cultura e ricerca non c’è sviluppo e non si crea economia.
    Vedendo quello che accade nel nostro Paese dove le aspirazioni di una donna sono quelle di essere una velina o la moglie di un calciatore (notizie di studio aperto) piuttosto che una biologa o fisico, beh, c’è proprio poco da sperare.
    Ho conosciuto un ingegnere che per avere una paga ragionevole è stato costretto a fare il manovale e questo per non subire un contratto capestro.
    Ma in che paese viviamo?
    A volte quando vedo queste cose mi vergogno veramente di essere italiano.

  289. alessandro domoni

    vorrei far presente un problema abbastanza attuale : CONTRATTI A PROGETTO
    sono la vera truffa del 21° sec.
    i Co.Co.Co avevano i loro difetti a livello normativo ma si era imparato ad accettarli, ma ora con i nuovi contratti a progetto si è rasentata la follia. Quando un azienda faceva un Co.Co.Co era costretta a mandare copia del contratto al diparimento dell’impiego (a garanzia di un controllo) adesso l’azienda che stipula un contratto a progetto non è obbligata a comunicare niente a nessuno a parte della comunicazione all’INAIL per la copertura infortunistica (mod. DNA). L’unica comunicazione obbligazione è un modello INPS con cui a fine anno si comunica all’ente previdenziale l’importo dei contributi versati. Quindi non c’è niente che tuteli il lavoratore. Il datore di lavoro è autorizzato a proporre contratti al di sotto del minimo salariale, visto che nessuno ne controlla gli importi. Pensate ad un giovane che si affaccia al mondo del lavoro, un extracomunitario, un disoccupato, riuscite ad immaginare un opportunità migliore per trovare forza lavoro a bassimo costo. Oltretutto vista la bassa offerta di lavoro che c’è in alcune zone d’italia… immaginate quanto se ne può approfittare!!!!

  290. maurizio pira

    e ora di finirla con queste richieste di ridurci lo stipendio! noi operai che portiamo a casa 1000euro al mese come cavolo facciamo a sposarci,fare figli(crescita zero),comprare casa, cambiare auto(crisi fiat),muovere i consumi,perchè nessuno propone di ridurre tutti i prezzi?Andate un po a vedere cosa prendono gli operai al mese in francia o germania!Basta parole chi ci governa mostri fatti concreti!

  291. Sirio Cardinale

    Lavoro- Ragazzi ma lo vogliamo dire che il mondo del lavoro è uno schifo o no? Le leggi non ci tutelano col precariato ma sopratutto il collocamento lo avete visto? Sono uffici in cui nn fanno nulla! Negli altri paesi europei TI CERCANO il lavoro, ti fanno fare dei colloqui, qui che fanno? Prendono lo stipendio e ti fanno iscrivere su una lista… ma la riforma? Hoo!! questi prendono i soldi delle tasse, sveglia! Vogliamo fare qualcosa? Io voglio fare una denuncia collettiva, chi si unisce?

  292. Francesco Amato

    Caro Beppe, tra i tanti interrogativi che ci sono in questi momenti, due in particolare, mi assillano:
    1)dopo l’introduzione dell’euro è raddoppiato quasi tutto, quindi ci si sarebbe aspettato per lo stato anche il raddoppio dell’introito dell’IVA e delle tasse? Come mai questo non è apparso nei conti pubblici?. Si è aggiunta evasione fiscale alla già alta evasione precedente?
    2) tra le attività legislative del governo, sempre di più mi sembra stia diventando tra le prioritarie, la legge contro la contraffazione. Non so cosa ne pensi tu, ma chi compra oggetti contraffatti è perchè non si può permettere queli originali perchè costano troppo. Quindi NON ruba spazio alle “grandi firme” in quanto è un mercato parallelo e non concorrenziale. Stesso discorso vale per la musica, i films ed i libri. Se gli ingaggi dei protagonisti fossero meno favolosi certamente si potrebbe ridurre i costi, e tutti compreremmo “originale”. Quindi…perchè questa urgenza?

  293. Dario Romano

    Ore 18.20. Ciao Beppe, mi permetto di darti del tu. Approfitto dell’argomento di oggi per fornirti un’ informazione. Hai mai sentito parlare di “democrazia nell’impresa”? Avrei molte informazioni da fornirti perchè, nel caso tu lo ritenga opportuno, possa diffonderle e comunicarle. In breve ti dico che dal 1958, e dal 1970 in maniera completa, un piccolo gruppo di economisti( che in Italia è rappresentato quasi esclusivamente da un professore dell’Università Federico II di Napoli) ha formulato una teoria economica più efficiente del capitalismo ma realmente democratica, sempre in cui vige il libero mercato e quindi non certo come la pianificazione pseudo-comunista dell’ ex-unione sovietica, ma che per motivi politici( sia della destra che, diversi, anche della sinistra) non viene considerata..semplicemente si evita di parlarne. Se ti interessa potrei sia fornirti il testo che ne parla in maniera semplice, sia farti da tramite col Professore rivoluzionario che tenta di diffonderla nell’Università. Il mio indirizzo è darior.king@libero.it. Penso che se tu la trovassi interessante e convincente( come è) potresti diffonderla nei tuoi spettacoli. Spero di avere tue notizie. Ti saluto,Dario(sono uno studente universitario di giurisprudenza, alievo del Prof. rivoluzionario che ti ho indicato).

  294. Andrea Pilotti - APm Consulting

    Il mercato è sicuramente una cosa strana!

    Ma da un po’ di tempo ci sono dei personaggi
    non troppo rispettabili, che vorrebbero farci credere che il mercato produce una sua
    autoregolamentazione autonoma.

    Noi tutti, con le nostre scelte, abbiamo il
    diritto ma soprattutto il dovere
    di tracciare delle linee guida, per far capire
    a questi signori entro quale carreggiata possono
    muoversi!

    In sintesi, dobbiamo essere consapevoli che i nostri acquisti sono una scelta politica, e ci possono aiutare a cambiare la realtà che ci circonda.

    Andrea Pilotti – APm Consulting
    Comunicazione Etica
    info@apmconsulting.it
    http://www.apmconsulting.it

  295. Alvise Seno

    Buongiorno,
    sabato scorso sono stato in un magazzino Outlet di Milano per comprare un regalo per un matrimonio. Ho acquistato un set di coltelli:

    – Prezzo pieno: 110 euro
    – Prezzo scontato: 45 euro
    – Valore della merce (come da foglio informativo allegato): oltre 600 euro

    La sera, a casa, ho scoperto di avere un volantino di un supermercato STANDA dove era reclamizzato lo stesso, preciso, identico prodotto.
    Prezzo del set di coltelli: 19,90 euro!

    Mi sto tutt’ora domandando con chi o cosa potrei prendermela!

    Alvise

  296. andrea torresi

    Ciao Beppe,
    To ho ascoltato sabato 14 ad Ancona, convenendo con molte delle tue considerazioni e denuncie.
    Tuttavia volevo fare una precisazione circa quanto hai detto (sopratutto ai risparmiatori che hanno i bond argentina) per evitare a molta gente ….facili illusioni. Purtroppo non è sufficente mandare alla propria banca la copia della sentenza del Tribunale di Mantova per avere “automaticamente” in restituzione l’equivalente del denaro perso. E’ una pura illusione in quanto la sentenza, per definizione, fra stato tra le sole parti tra cui è stata emessa e tutte (o quasi) le banche coivolte hanno come strategia di base di resistere ad ogni costo: in I° grado, II° grado e Cassazione……
    Ciò sia per scoraggiare i risparmiatori che dovranno comunque sostenere anticipazioni di spese, sia perchè il tempo gioca a loro favore e sperano che qualche evento (nazionale o internazionale) venga a loro vantaggio.

    Un abbraccio, Andrea.

  297. Paolo Sella

    Salario Sociale
    Prefazione
    Queste pagine susciteranno perplessità. Le ipotesi che propongo per la interpretazione dei fatti economici mettono il lettore di fronte a una interrogazione: i modelli di ragionamento a cui abbiamo obbedito fino ad oggi per conseguire il benessere, sono superati e debbono essere così radicalmente modificati?
    Esiste veramente una crisi del pensiero economico paragonabile alla crisi che ha sconvolto la fisica al principio di questo secolo? La nuova interpretazione della realtà che è sorta da quel travaglio ha schiuso le porte all’era atomica. Oggi noi sappiamo di vivere in una era di “abbondanza”. Ma questa abbondanza è limitata all’energia.
    Il rinnovamento della fisica interessò gruppi limitati di specialisti ed ebbe scarsa influenza sul genere di vita e sulle abitudini degli uomini. La portata della svolta si rivelò improvvisamente solo dopo l’esplosione della prima atomica. Invece le modificazioni dei modelli di ragionamento del pensiero economico hanno influenza immediata sulle istituzioni e sulle consuetudini di cui viviamo; toccano quindi migliaia di persone. Ma è possibile che questo rinnovamento possa creare un altro tipo di “abbondanza”? Un’abbondanza per la totalità degli uomini?
    E’ quindi con un senso di trepidazione che presento queste pagine ai lettori. E non vorrei che il tono, talora ardente, della esposizione velasse questo sentimento di esitazione. Questo manoscritto è restato sul mio tavolo due anni. Non intendo affatto affermare verità, né pronunciare condanne. Voglio solo proporre una ipotesi nuova, che può essere aggiunta alle precedenti, per facilitare la collaborazione dei volenterosi
    Coloro che mi hanno seguito in questi dieci anni, comprenderanno che questo è il punto di arrivo di una esperienza intensamente vissuta; di una istintiva ribellione a un genere di vita che mi è parso talora profondamente ingiusto ed inumano. E’ il tentativo di estrarre da una somma di esperienze dolorose un insegnamento che potesse giovare a me, ed a coloro tra i quali io vivo.
    Sono profondamente convinto che viviamo alla soglia di una era in cui molti degli schemi di ragionamento economico e sociale sui quali abbiamo adeguato le nostre decisioni nel corso degli ultimi secoli dovranno essere riveduti. L’applicazione del principio di interazione alla economia fu il frutto di una intuizione che mi ha investito nel cuore di stanche meditazioni quasi senza che io l’attendessi e la cercassi. Da allora quella idea è diventata il nucleo di attrazione di tutta una serie di altre idee. Il fulcro di un vortice di meditazioni che mi hanno sospinto in direzioni diverse. E più dilatavo lo sguardo e più approfondivo la indagine, più aumentava il senso sconfinato. Tutto veniva rimesso in questione, tutto doveva essere di nuovo vagliato. E mi sono trovato alla fine come sperduto, immensamente piccolo ed impari ad un viaggio che mi si prospetta incommensurabilmente lungo ed inaspettato.
    Tuttavia un ricercatore può venire sedotto dal proprio argomento. E può essere che l’amore della tesi abbia dato ali alla mia speranza. Se questa ipotesi fosse un errore, resti almeno nella storia degli infiniti errori degli uomini, come una generosa e disinteressata illusione.
    Se invece è una ipotesi feconda, suscettibile di offrire un termine su cui orientare i comportamenti e le scelte degli uomini per superare le difficoltà eccezionali dei tempi presenti, la considerino gli specialisti come un semplice contributo.

  298. alberto suzzi

    Ciao Beppe,
    sono Alberto da Bologna, come mai nessuno dice che i bond argentini venivano emessi da quel paese con un interesse che è andato dal 18 al 21 per cento all’anno.
    Sele banche italiane li davano al 5 /6 per cento, dove è finito il 15 di differenza….
    O le banche italiane sono stupide, oppure hanno triangolato gli acquisti con finanziarie residenti in paradisi fiscali…e di chi erano queste società ? Perchè nemmeno le associazioni di consumatori ne hanno mai parlato….

    Ciao, ti ricordo mio tel..339 1828998

  299. Stefano Piazzo

    Ciao Carissimo quasi concittadino(sono di Savona). Ho x te una domanda molto pratica. Sto cercando casa e nel prestarmi a fare uno fra i passi più importanti e impegnativi della mia vita sto valutando anche le varie proposte di mutuo. Hai da darmi qualche consiglio in merito? Ho scartato a priori il Banco di Roma per quel che hai reso noto nello spettacolo ci ho avuto il piacere di assistere a Genova Ciao e grazie 1000 in anticipo Ciao Stefano

  300. Gianpietro Colla

    Carissimo Beppe,

    Questo commento ho deciso di scrivertelo dopo aver letto il sole 24 ore di oggi 13 maggio 2005, perché:
    – ai vertici di Eni ed Enel si stanno prospettando dei cambi “interessanti”: il Sig. Paolo Scaroni, appoggiato da Forza Italia, al posto del Sig. Vittorio Mincato come a.d. di Eni ed il Sig. Fulvio Conti come a.d. di Enel al posto del Sig. Scaroni; il Sig. Mincato, nonostante i suoi buoni risultati all’Eni, ha la sfortuna di non piacere al Sig. Tremonti;
    – il presidente del Consiglio, Sig. Silvio Berlusconi, ha giustificato il Pil negativo del primo trimestre dichiarando che le vacanze di Pasqua hanno influito negativamente sul risultato: “Non si può andare al mare e poi pretendere che il Pil cresca”, quando invece l’Istat, mercoledì scorso, ha dichiarato che le ferie pasquali del 2005 non hanno registrato folle di italiani al mare o ai monti perché le famiglie hanno pochi soldi in tasca e che il dato Istat sul Pil del primo trimestre è destagionalizzato, cioè calcolato a parità di giornate lavorative, ma di questo il Sig. Berlusconi non ne tiene conto, probabilmente perché non vuole ammettere l’evidente situazione di recessione “tecnica” in cui si trova l’Italia, dal momento che, se lo facesse, dovrebbe ammettere il fallimento della sua “politica” ed andarsene a casa, come molti di noi sperano, anche se le alternative non sono delle migliori.
    Nel Sole 24 Ore di ieri (12 maggio ’05) c’è un articolo sulla competitività che evidenzia, con tanto di grafico, la 53esima posizione occupata oggi dall’Italia nella classifica della competitività dei Paesi del Mondo. Nel 2004 il nostro Paese si trovava al 51esimo posto, fra gli ultimi 10 Paesi del Mondo. Abbiamo perso in pochi mesi altre due posizioni ed il futuro prossimo non ci fa sicuramente ben sperare.
    Il Professor Giorgio Brunetti, attualmente professore ordinario fuori ruolo di Strategia e politica aziendale presso l’Università Bocconi di Milano, che io stimo, nella relazione tenuta al Forum distrettuale del Rotary International, il 3 febbraio 2001 a Mezzocorona, sull’Interdipendenza sociale e sviluppo economico. Una riflessione sulla realtà veneta, parlando di competizione, cooperazione, sviluppo economico inteso come mezzo per lo sviluppo sociale, ha citato anche alcune interessanti parole del premio Nobel Amartya Sen che ora riporto: “Se è vero che la crescita economica è un bene per un Paese è anche vero che nessuno si prende cura dei poveri e degli illetterati, a meno che non sia lo Stato a farlo. Con le riforme economiche, bisogna curare l’istruzione, l’informazione, l’assistenza sanitaria, l’indigenza e la povertà…. In Stati con un prodotto interno lordo relativamente basso, i maggiori livelli di educazione hanno fatto sì che i livelli di povertà siano stati di gran lunga più bassi rispetto ad altri stati più ricchi…. Nella teoria contemporanea si è spesso sostenuto che la responsabilità fiduciaria verso gli azionisti giustifichi la massimizzazione del profitto, senza considerare le conseguenze sociali. Tale impostazione è carente perché non considera il danno che provoca alla collettività. Andrebbe invece integrata con la valutazione delle perdite di benessere sociale e delle accresciute disuguaglianze provocate”.
    Credo che queste parole siano significative e che siano sufficienti a far riflettere su quanto stia accadendo in Italia: dal momento che i conti pubblici non tornano ed il debito continua a crescere, che il presidente della Corte dei Conti, Sig. Francesco Staderini, sia preoccupato per la situazione che si prospetta nel 2006, quando le entrate una tantum di 11-12 miliardi (dismissioni immobiliari per 7-8 miliardi sommate agli incassi del condono edilizio) non dovrebbero più esserci, mentre ci saranno oneri di natura corrente (v. il Sole 24 Ore del 13 maggio ’05), a quale soluzione stanno pensando i nostri politici? Stanno pensando di vendere le spiagge e di vendere le strade statali… e quando non ci sarà più niente da vendere cosa si inventeranno? Se queste sono le soluzioni che questi politicanti propongono quale sarà il futuro del nostro “bel Paese”?

  301. Andrea Bernolfi

    Ciao Beppe ciao a tutti. Volevo porre un quesito molto semplice: se si vuole eliminare l’ evasione delle imposte, perchè non si permette a tutti, e quando dico tutti mi riferisco in modo principale a coloro che hanno reddito da lavoro dipendente, di defalcare le proprie spese di famiglia funzionando come una vera e propria impresa? In definitiva, perchè i dipendenti devono essere tassati sempre e comunque alla fonte (con vantaggio del sostituto di imposta cioè l’azienda la quale può investire i soldi dei dipendenti e farli fruttare) mentre le aziende pagano le tasse sull’ utile netto? Non è forse un azienda anche una famiglia che deve tirare avanti per dare da mangiare ai propri figli, deve crescerli in quanto un giorno saranno la linfa della nazione? Allora se ogni volta che vado a comperare il pane lo scontrino me lo posso mettere a costi e così per le spese mediche o di valore primario per la mia famiglia e poi le tasse le pago sull’ utile che realmente mi rimane a fine mese, non eliminiamo l’ evasione? Tutti i commercianti o vendiitori sarebbero obbligati ad emettere fattura o scontrino in quanto l’ acquirente se lo può dedurre dai suoi introiti. Grazie dello spazio saluti a tutti

  302. Patrik Nicotera

    Prima di tutto, un abbraccio forte a voi(te)che avete l’energia di continuare nella giusta direzione. Dico subito che sono piuttosto giovane(29)e senza troppi “veri” problemi. Sono in salute, ho un lavoro, una casa e degli amici(pochi) veri. Nonostante tutto non trovo nessuno stimolo nella mia vita. Il contratto di lavoro che ho, ex co-co-co, è divenuto “a progetto”, con l’unica differenza che se se mi assento dal posto di lavoro, oltre a non essere pagato, devo portare un certificato medico! Questo non ha senso! E non ha senso che, in caso di malattia o problemi di salute della durata superiore ad un mese, il mio contratto scada automaticamente! Ecco, penso che la reale paura della mia generazione sia tutta qui. Oltre a scordare la pensione, siamo ridotti a mangiarci come cani. Il mio posto di lavoro(faccio l’editor, ossia montatore, per TELELOMBARDIA) è sempre a repentaglio. Il contratto scade a Luglio e viene rinnovato a settembre da quattro anni. Vengo sottopagato rispetto a prima ed ho una retribuzione mensile(in molti mi hanno detto che dovrebbe essere annuale) con una finta mensilità concessa dal mio capo nel mese di Agosto. Oltre a rispettare orari di lavoro come un dipendente, vengo anche ricattato di tale mensilità illegale (di Agosto)nel caso in cui arrivi in ritardo di cinque minuti. Spesso, insieme a tutti i colleghi tecnici, ci si ritrova ad accettare retribuzioni allucinanti se paragonate a quelle di qualche anno fa. Nessuno potrebbe impedire di “assumere” collaboratori giovani ed inesperti pagati molto meno. Quindi, dal punto di vista del lavoro, penso al giorno in cui a quarant’anni dovrò accettare altre condizioni assurde pur di non essere sostituito da giovani disoccupati che svendono una professione che nemmeno hanno imparato, ma che ci troviamo obbligati ad insegnare. Per essere più chiaro, o insegno a uno il mio lavoro oppure calci nel C…o!Inoltre, con questo contratto non posso nemmeno acquistare un motorino a rate. Figuriamoci una casa!’ L’altro punto assurdo, è che da che mondo è mondo, il mio ruolo dovrebbe essere affiancato a quello di un giornalista tenuto a curare il contenuto di quel che confeziono. Alla faccia di tutti sono tre anni che il giornalista lo faccio io! Due paghe in una (e nemmeno buona). E non posso nemmeno chiedere l’appartenenza all’albo per appoggiarmi ai servizi offerti(Ho tre carie e non ho i soldi per pagare il dentista). Insomma questo è giocare con la vita della gente, oltre a ridurre in polvere la qualità media offerta dai nostri servizi mediatici. Infatti continuano a diminuire i giorni lavorativi di persone che si sbattono perchè amano il proprio lavoro, ma che come me, finiranno per odiarlo! L’ultimo colpo di fiato lo dedico alla mossa fatta dalla società. Da poco hanno “inglobato” Antenna3, l’unica rivale. Al posto di fare meglio, sono partiti licenziamenti in tronco. Ma la cosa peggiore è che hanno costertto i dipendenti a rinunciare alla quattordicesima(per farsela spalmare nelle 13 mensilità), in modo tale da non concederla ai neoassunti(gente che lavorava nell’altra emittente da anni) una volta integrati a TELELOMBARDIA. Un saluto Patrik

  303. Giusy Gelsomino

    carissimo
    volevo ringraziarti perchè riesci a fare informazione ( e non aggiungo alcun aggettivo)…perchè urli e ci “costringi” a pensare….e a cercare altrove….coem simao ridotti!
    grazie x quello che hai detto di Capitalia.è tutto vero….ero allo spettacolo che hai fatto a Roma..oltre altri due di più di circa 10 anni fa a milano. a presto

  304. Emanuela Zilio

    A proposito di “poche persone” a capo di tutto, guardatevi questo sito: http://www.theyrule.net
    Come potrete notare, 5-6-7 individui controllano 500 tra le più incisive aziende americane…

  305. Stefano Zeggio

    Buona sera e complimenti per il sito e il suo spettacolo cui ho partecipato sabato 30 aprile qui a Roma.
    Questo mio messaggio non è un commento ad altri ma una richiesta che Le faccio, signor Grillo, o meglio un parere che le chiedo su una questione che non ho mai avuto modo di esplicare a nessuno per diversi motivi.
    La questione a cui mi riferisco è quella dell’evasione fiscale in Italia, a riguardo io le volevo chiedere se secondo Lei noi Italiani, avendo la possibilià di scaricare dalle tasse ogni tipo di spesa, e sottolineo ogni tipo di spesa, non arriveremmo a breve ad una totale e dfinitiva fine dell’evasione? Mi spiego, si sa che il cosiddetto “nero” in italia si fa perchè o non si fanno gli scontrini fiscali (almeno fino a poco tempo fa quando erano obbligatori), o non si richiedono le ricevute a vari specialisti (per risparmiare IVA ecc ecc) e così si inizia il ciclo dei soldi che circolano nel cosiddetto “nero”, cosa che secondo me non si avrebbe nel caso in cui ognuno potesse scaricasi dalle tasse qualsiasi spesa. Si avrebbe quindi sicuro interesse a chiedere ogni ricevuta e nessuno nella catena potrebbe avere modo di creare il circolo vizioso dei soldi non dichiarati.
    Spero di poter ricevere un commento a questa mia, chiamiamola curiosità, sia da Lei che anche da altri lettori del suo sito.
    Saluti e buon lavoro
    Stefano

  306. alberto aguzzi

    e molto interessante che venga diffusa anche la informazione che i ministri economici dei paesi europei non hanno nessun potere di controllo sulla economia del proprio stato in quanto chi decide questa e’ la Banca Centrale Europea e il suo Comitato Ristretto che non accetta ne’ consigli e nemmeno puo’ essere eletto o rimosso. Percio’ tutto cio’ che va in direzione della politica della BCE e cioe’ che serve a farci colonizzare dalle multinazionali e a eliminare vincoli di tutela del mercato del lavoro e sanitario nonche’ previdenziale, viene subito ben accettato, il resto no.

  307. alessandro anzaldi

    Ciao caro Beppe Grillo , cosa ne pensi dell’ultima trovata dell’ undicesima ruota del Lotto
    LA RUOTA NAZIONALE … che poi è risaputo che ……la ruota è UN PACCO….

  308. alessandro caruso

    perchè non si parla del signoraggio, e non si approfondisce e si divulga sulla rete questo argomento.
    Saluti

  309. Bruno Carparo

    Egr. Sig. Grillo,
    La seguo da sempre e sono con Lei nelle sue battaglie.
    Tuttavia mi pare di non avere mai sentito suoi commenti pubblici allo scandaloso mondo degli Ordini Professionali, severi custodi del medioevo, che tutelano i propri iscritti a danno dei giovani e dei consumatori.
    Ma non sarebbe l’ora di mandarli a casa.
    Suo ammiratore.
    Bruno Carparo

  310. limberti lolrenzo

    vorrei farti conoscere una situazione paradossale che si sta verificando a Prato per colpa del servizio di riscossione dei tributi della banca san Paolo. Non avevo pagato delle multe arrivate su cartelle esattoriali per un importo di 900 euro , questo istituto mi ha emesso ipoteca sul fondo di mia proprietà intimandomi il pagamento entro 30gg , trascorso questo periodo il mio fondo verra messo all’asta per il rientro della somma che dovevo all’esattoria.Della presenza dell’ipoteca sono venuto a saperlo dalla banca che mi ha sospeso l’erogazione di un finanziamento in attesa di sviluppi su questa situazione. ma il bello di tutto questo è che per legge i concessionari non possono provvedere a mettere all’asta un bene se il loro avere è inferiore ai 3 milioni delle vecchie lire .Sono andati via circa 700 euro a carico mio per l’iscrizione ipotecaria e la sua eliminazione.tutto questo nonostante che la legge dica espressamente che il concessionario è tenuto a rivalersi su un bene fra quelli di minore valore. ho una gioielleria immaginati te!ora ti rendi conto ma il suo scopo unico era quello di creare il maggior danno possibile all’azienda perchè tanto il bene non lo potevano porre in vendita. Tutto documentato , pratica passata al mio legale .

  311. limberti lolrenzo

    vorrei farti conoscere una situazione paradossale che si sta verificando a Prato per colpa del servizio di riscossione dei tributi della banca san Paolo. Non avevo pagato delle multe arrivate su cartelle esattoriali per un importo di 900 euro , questo istituto mi ha emesso ipoteca sul fondo di mia proprietà intimandomi il pagamento entro 30gg , trascorso questo periodo il mio fondo verra messo all’asta per il rientro della somma che dovevo all’esattoria.Della presenza dell’ipoteca sono venuto a saperlo dalla banca che mi ha sospeso l’erogazione di un finanziamento in attesa di sviluppi su questa situazione. ma il bello di tutto questo è che per legge i concessionari non possono provvedere a mettere all’asta un bene se il loro avere è inferiore ai 3000000 milioni delle vecchie lire .Sono andati via circa 700 euro a carico mio per l’iscrizione ipotecaria e la sua eliminazione.tutto questo nonostante che la legge dica espressamente che il concessionario è tenuto a rivalersi su un bene fra quelli di minore valore. ho una gioielleria immaginati te!ora ti rendi conto ma il suo scopo unico era quello di creare il maggior danno possibile all’azienda perchè tanto il bene non lo potevano porre in vendita. Tutto documentato , pratica passata al mio legale .

  312. Giampaolo Molinari

    Danke Italia, merci Italia, arigato’ Italia, ogni volta che compriamo un’auto straniera qualcun’altro ringrazia.

    Cosi’ cita la nuova pubblicita’ del gruppo FIAT, pero’ ogni volta che questi signori aprono una fabbrica in Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Brasile migliaia di cassaintegrati e disoccupati ringraziano.

    Grazie FIAT.

  313. francesco schettino

    ciao a tutti
    sono stato all’ultima serata di Roma e devo dire che lo spettacolo è stato eccezionale. Talvolta, specie su alcune questioni economiche non sono stato molto d’accordo con Beppe, ma nel complesso va benissimo.
    Sono assolutamente d’accordo con lui sull’importanza della CONOSCENZA che sempre i potenti hanno evitato giungesse agli OPPRESSI. In questa società di classe (altrimenti non si può definire) gli oppressi siamo noi, quelli che ogni cavolo di giorno lavorano almeno 8 ore al giorno guadagnando 2 lire, mentre gli altri (tronchetti e nanetti) se ne stanno alle bahamas (nella migliore delle ipotesi, nella peggiore a montecitorio…) a prendere il sole e ad indebitarci. RIPRENDIAMOCI CIO’ CHE è NOSTRO, LA CULTURA è FONDAMENTALE. SENZA LA CULTURA SAREMO SEMPRE INCATENATI AD UN PALO E FLAGELLABILI DA CHI HA IL POTERE per decreto.
    Per questo motivo suggerisco di segnalare siti che fanno VERA informazione, cosicché ognuno possa fare le proprie cosiderazione anche conoscendo un punto di vista diverso da quello che da ANNI ci porpongo i cosiddetti Media Ufficiali.

    Inizio indicandovi 2 links di altrettante riviste (disponibili anche in formato cartaceo):

    http://www.contraddizione.it

    http://www.contropiano.it

    http://WWW.INDIMEDIA.IT

    CREIAMO NUOVE RETI DI INFORMAZIONE, RIPRENDIAMOCI CIò CHE à NOSTRO DI DIRITTO: IL SAPERE!

    ciao a tutti
    fs

  314. Gianfranco Venturi

    “per chi vuole comprendere la natura della moneta a fondo, vi consiglio di leggere un interessante articolo trovato in rete”

    http://www.ascensione.com/Vera_Moneta.htm

  315. Gianfranco Venturi

    “per chi vuole comprendere la natura della moneta a fondo, vi consiglio di leggere un interessante articolo trovato in rete”

    http://www.ascensione.com/Vera_Moneta.htm

  316. paolo de donato

    Buon giorno Grillo, io sono uno di quei “fortunati” italiani che hanno sottoscritto obbligazioni Cirio: vorrei sapere perchè, secondo Lei,visto che è sempre stato detto che tali obbligazioni NON potevano essere vendute a privati, non possano i clienti rivalersi presso le proprie banche e queste (se non erano tra quelle in conflitto di interessi) rivalersi su queste ultime.
    Grazie: io comunque adesso mangio solo pasta in bianco!!

  317. raffaele scrofani

    >Salve a tutti,

    >
    >vi chiedo un paio di minuti di tempo per una questione a mio avviso abbastanza importante. Questo articolo del Sole 24 Ore: http://www.ilsole24ore.com/fc?cmd=art&artId=645308&chId=30&artType=Articolo&
    >
    >spiega tre cose importanti:
    >
    >1 – In Europa non è obbligatorio, per le merci importate da paesi extra-UE, l’indicazione del paese di origine;
    >
    >2 – I politici che sono a capo del Parlamento Europeo hanno il DUBBIO se sia utile o meno istituire l’obbligo di tale indicazione per tutte le merci importate in Europa;
    >
    >3 – Gli stessi hanno istituito un sondaggio via Internet per sapere da imprese e da privati se sia utile istituire questo obbligo. Il problema è che questo sondaggio è sconosciuto probabilmente ai più. Quali effetti pur produrre la mancata indicazione del paese d’origine?
    >
    >Eccone alcuni:
    >
    >- comprare carne che si pensa italiana invece è thailandese e ha il morbo della mucca pazza (è successo, recentemente, a Milano);
    >
    >- comprare medicinali con il marchio CE pensando siano europei invece sono cinesi (come è noto, è stato ‘clonato’ per i prodotti “China Economy” o “China Export”);
    >
    >- comprare frutta e verdura che si pensa coltivata in un agriturismo toscano invece è un prodotto OGM canadese;
    >
    >- comprare vestiti anche di marche famose che si pensano fatti in Italia (pagando per questo uno zero in più) ed invece sono stati prodotti nelle Filippine da bambini di nove anni; Per questi e per tanti altri motivi di morale, etica, politica, economia, è senz’altro interessante conoscere e visitare il link al sondaggio in modo che, se volete, potete dire la vostra opinione in merito al Parlamento Europeo che decidere se istituire l’obbligo di indicare la provenienza delle merci sui beni importati in Europa, anche sulla base di questo sondaggio. http://europa.eu.int/yourvoice/forms/dispatch?form=401&lang=IT
    >
    >Se ritenete che la cosa meriti essere diffusa, sarebbe opportuno farlo entro breve, perchè il sondaggio scade il 30 Aprile.

  318. Luca Pino

    Gentile Grillo, un’inchiesta sul signoraggio applicato dalle banche centrali ed i tassi di riserva delle banche private pari al 2% (percentuale minima di soldi che devono esserci fisicamente nei forzieri su 100 prestati) offre una spiegazione alquanto interessante sulla motivazione per cui il nostro sistema è prigioniero del debito pubblico e dell’inflazione. Come una Matrix del danaro, viviamo un economia che non esiste?
    La cosa è decisamente agghiacciante!

  319. Alessandra Tridenti

    Bello spettacolo ieri a Roma. Grazie per “insegnarci a pensare”. Partendo dal presupposto che la nostra ignoranza è la loro forza ti prego di insistere sempre e comunque nella tua opera di diffusione informativa e di ampliarla se possibile, magari intensificando i tuoi spettacoli.
    Forza e coraggio, rimbocchiamoci le maniche, armiamoci di mouse e mandiamoli affanculo come saggiamente suggerisci.
    Bene, bravo, bis!
    Alessandra.

  320. Patrizia Terrieri

    Ciao Beppe, dopo i complimenti di rito vorrei sapere se risulta anche a te che il governo sta “svendendo” i palazzi dell’INPS per “fare cassa” a una società che poi li affitterà alla stessa INPS (che per contratto dovrà rimanerci per almeno 9 anni) con una rendita annuale del 7,81%; sarebbe interessante anche sapere chi sono i soci di questa società, visto che, tra l’altro, sembra che non sia stata fatta nessuna gara di appalto nazionale o internazionale. Ma l’INPS non aveva investito i NOSTRI soldi in immobili, adesso come ce li restituirà quando chiederemo la pensione? Se li farà anticipare dal presidente del consiglio (non ce la faccio proprio a mettere le maiuscole)? Cari saluti

  321. Mario Maccarini

    Questo è un articolo che (purtroppo) sono riuscito solo a far pubblicare su un giornale locale:

    Signoraggio: una truffa a tutti gli italiani (e nessuno ne sa niente!)

    Questo è un problema molto grave: una truffa perpetrata sulla nostra pelle (o meglio, nei nostri portafogli), a nostra insaputa, da Bankitalia (o meglio, dalle banche che la controllano). So che sarò lungo, ma per spiegare bene il problema, devo per forza esserlo!

    Innanzi tutto: cos’è il signoraggio?
    È la differenza fra il valore legale di una moneta (quello impresso, per intenderci) ed i suoi costi di produzione. L’espressione risale ai secoli scorsi, quando i sovrani facevano coniare monete d’oro o d’argento cui attribuivano un valore nominale superiore a quello del metallo di cui erano fatte. Il signoraggio, dunque, indicava (e in parte indica tutt’ora) il guadagno dello Stato che emette la valuta. Gli Usa, ad esempio, per stampare una banconota da un dollaro spendono poco meno di 5 centesimi: questo significa che il governo, ogni volta che emette un biglietto verde, si appropria di 0,95 dollari, che può impiegare per acquistare beni e servizi. Ma il signoraggio può anche essere negativo, come nel caso delle vecchie monete da 1 lira, la cui coniatura costava quasi 50 volte tanto.
    Quanto costa un euro? Si può immaginare che per produrre una moneta da un euro si spendano circa 15-20 centesimi: ma il dato, in Italia come in molti altri paesi, è riservato. In alcune nazioni europee, dove l’inflazione era particolarmente elevata, il signoraggio è stato in passato una porzione importante del gettito fiscale: in Grecia e Portogallo, ad esempio, negli anni ’76-’85, ha rappresentato il 3,4 del Pil (prodotto interno lordo), in Italia il 2,6. Poi, con il calo dei tassi, dalla seconda metà degli anni ’80, l’importanza del signoraggio è drasticamente diminuita. L’economista Maynard Keynes disse una volta: “Un governo può sopravvivere con il signoraggio quando non può sopravvivere con nessun altro mezzo”.(1)

    Da chi è controllata Bankitalia?
    La Banca d’Italia è una società privata, una spa, che ha per soci solo delle società private, banche ed assicurazioni, a parte l’Inps, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.
    Tre banche da sole “controllano” la Banca d’Italia: Gruppo Intesa 27,2 %, Gruppo San Paolo 17,23, Gruppo Capitalia 11,15. Il resto è preda del Gruppo Unicredito 10,97, Assicurazioni Generali 6,33, Inps 5,0, Banca carige 3,96, Bnl 2,83, Montepaschi di Siena 2,5, Cassa di risparmio di Firenze 1,85, Ras 1,33, La Fondiaria 2,0, Premafin 2,0. Il restante 5 e rotti per cento è poi nelle mani di anonimi.(2)

    Quindi, ricapitolando: noi abbiamo pagato per 1 Euro un qualcosa che ne vale al massimo 20 centesimi, dando così un guadagno di 80 centesimi a Bankitalia. Avete idea di quante monete da 1 Euro ci siano in circolazione? Io no! Avete idea di quale sia stato il guadagno totale di Bankitalia (poi suddiviso ai soci)? Io no, ma penso miliardi di Euro! E questi soldi (guadagni) tutti estratti dalle nostre tasche!
    Il cambio di moneta non è stata una manovra economica, ma qualcosa di pazzesco per le casse di Bankitalia! Ma dove sono finiti questi soldi? In tasca agli azionisti delle banche che controllano Bankitalia, cioè in tasca a miliardari!
    In più, tutto il diritto di signoraggio per la stampa delle banconote è stato ceduto illegalmente (cioè senza l’approvazione del popolo italiano, alla faccia della Repubblica Democratica in cui il popolo è sovrano) alla BCE (Banca Centrale Europea)!
    Quando l’ex Ministro delle Finanze Tremonti aveva avanzato la proposta di stampare banconote da un euro e da due, l’allora Governatore della Banca Centrale Europea Wim Duisemberg inviò questo messaggio: “In linea di principio – recita testualmente la dichiarazione del presidente della BCE – non abbiamo nulla in contrario; mi auguro però che il Ministro Tremonti sia consapevole che così perderebbe i proventi del diritto di signoraggio”.(3)

    Questo è quello che lo Stato Italiano ha fatto per difendere noi onesti cittadini! E tutto a nostra insaputa! Basti pensare che anche molte personalità nell’ambito economico del Governo non erano assolutamente a conoscenza del signoraggio! Laureati in economia e commercio che ignoravano questo argomento! Questa è quindi un’accusa sia al centrodestra che governa attualmente, sia al centrosinistra che ha ratificato questi accordi: entrambi gli schieramenti hanno pensato bene di tacere di ciò.
    Grazie, Stato!

    Ps. curiosando in libreria ci si accorge che la parola “signoraggio” manca dal nuovo dizionario di economia Garzanti. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che il signoraggio non c’entra con l’economia ma solo con la politica economica o economia politica. (3)

    (1) – Tratto da Focus.it

    (2) – Tratto da “Rinascita” Quotidiano di Liberazione Nazionale – 3 novembre 2004

    (3) – Fonte: la citazione ed il Ps.: Nereo Villa (A.F.I.M.O. – Abbaco Filosofico Italiano della Moneta)

    Mario Maccarini

  322. Adalberto Boccacci

    Caro Beppe,voglio segnalarti una cosa incredibile:
    – Un’associane consumatori italiana ha denunciato le compagnie petrolifere perchè la benzina aumenta solo in Italia negli altri paesi europei scende del 15%…. per il cambio dollaro – euro pari a 1,30.
    Non ti pare un’enormità ?

    Inoltre pensavo che l’euro poteva essere una grande occasione di crescita del mercato spingendoci a maggiori consumi( il passaggio da lira a euro “onesto” avrebbe incoraggiato gli acquisti). Entro certi limiti sarebbe stata una cosa positiva ed invece è avvenuto il contrario si sono ridotti i consumi e ridimensionato il mercato.
    Si possono quantificare i danni economici del governo Berlusconi così solo per dilettto?

  323. Vito Kahlun

    Cari lettori e carissimo Beppe Grillo,
    sono un appasionato dei tuoi spettacoli e della tua ironia anche se ho delle vedute politiche per alcuni aspetti differenti.
    Infatti il mio essere più di centro destra che di centro sinistra non implica in alcun modo il problema che ora ti andrò ad esporre.
    Come tu sai la riforma del mercato del lavoro ha apportato al nostro mercato una maggiore dinamicità ma anche un senso di precarietà più forte. Questa rivoluzione ha toccato molti settori economici, ma io tratterò il mio nello specifico. Io infatti opero da diverso tempo nel settore immobiliare e ho notato che oltre alla speculazione fuori da ogni norma che riguarda la città di Roma, si è venuto a creare un altro problema, ossia quello dei lavoratori “precari” o a tempo determinato che vogliono comprare casa. Infatti un giovane che pur lavorando costantemente ma senza un contratto a tempo indeterminato vuole comprare casa si trova in una situazione di estrema difficoltà, sia per i prezzi assurdi che per la difficoltà di ottenere un mutuo. Mi viene spontaneo chiedermi perchè lo stato non istituisce un fondo di garanzia che permetta alle banche di erogare mutui senza paura e ai giovani di accedere a un bene cosi importante. Questa è una domanda in attesa di una risposta. Io ho soli 21 anni eppure nonostante il benessere presente nella mia famiglia sento l’importanza di un problema cosi grande, un problema che riguarda il futuro e l’economia della nostra nazione.
    In secondo luogo mi chiedo e le chiedo: non crede che il governo Berlusconi abbia fatto delle buone riforme, dei tagli alle tasse, e degli aumenti alle pensioni mai proposti dal centro sinistra? Non crede inoltre che la causa di questa crisi economica sia l’incapacità di gestire l’entrata in vigore di una nuova moneta da parte del governo, e una concorrenza straniera(in particolare della Cina e del Bangladesh) che in realtà non è concorrenza?
    Spero in una sua risposta.

    Con Grande stima e simpatia

    Vito Yehiel Kahlun

  324. william richetti

    ciao Beppe,
    cosa dire di quel fiume di gente che si allarga sempre più, classificabili tra i 38 ed i 45 anni che non riescono più a reinserirsi nel contesto lavorativo di questa Repubblica dopo che gli imprendori per i quali hanno lavorato una vita ed hai quali hanno apportato un notevole contributo in termini di visibilità aziendale e fatturato…improvvisamente chiudono i battenti qui sul ns territorio e volano con i loro capitali nell’est europeo o in Asia…ti svegli la mattina defraudato e guardando i tuoi figli mentre sono tutti intorno al tavolo…ti poni un’infinità di domande…esci in cerca di riscatto e non è semplice rientrare la sera con la trafila di umiliazioni e scartoffie burocratiche da riempire in cambio di un lavoro interinale…intanto…il mutuo non si ferma e tutte le altre spese sono da pagare…il salto tra l’essere nel tradizionale e quotidiano contesto civile della ns società ed il down & out…è sempre più labile…ma di questo nessuno vuole parlare…il deterioramento graduale del ns tessuto sociale e credo che ci ritroveremo come cani arrabbiati in un fetido cortile a dividerci gli avanzi (semmai ce ne fossero) di ciò che non saranno riusciti a portare all’estero.. scusate se suona alquanto rabbiosa…ma siamo in tanti. grazie. William

  325. Riki Leon

    aiutooooooooooooo i cinesi ci invadono ma è lecito?

  326. giuseppe fresco

    Caro Beppe, ti seguo da tanti anni e confido in una tua risposta per accertarmi sui problemi legati agli interessi che l’esatri percepisce quando non si paga una cartella esattoriale per mancanza di disponibilità.
    Nel mio caso sono stato licenziato e non ho potuto pagare l’inps, la multa si è raddoppiata e poi triplicata.
    Adesso mi ritrovo ad avere la casa pignorata.
    E’ possibile che gli usurai sono meno cari dello stato, è giusto questo comportamento, nella comunità europea non esiste una legge che vieti uno stato usuraio.
    Se puoi mandarmi una risposta te ne sarò grato per tutta la vita.
    ciao

  327. Juan Manuel GUTIERREZ VELASCO

    Attenzione! i listini prezzi degli scooters sono in salita di euro 250; giusto il contributo dello stato . Scommettiamo??

  328. rossi mario

    Chene pensi delle campagne pubblicitarie sulle auto? Oggi bisogna comprare le auto ecologiche Euro 3 o 4 per inquinare meno.

    Il nostro pianeta deve pur salvarsi

    IL ROVESCIO DELLA MEDAGLIA:le nostre auto date al concessionario continueranno a viaggiare e inquinare nei paesi del terzo mondo, forse li era meglio che continuassero ad viaggiare con i cammelli. (POGGIO E BUCA FAN PARI X L’ECONOMIA)

    RIFLESSIONE SULL’ENERGIA VERDE: tutte le società che producano energia verde, usufruiscono di CERTIFICATI VERDI vendibili ad una società che così può tranquillamente continuare ad inquinare il ns. pianeta

    NON SAREBBE STATO OPPORTUNO, COME SI INCENTIVA LA PRODUZIONE DI ENERGIA VERDE, FAR PAGARE DELLE PENALI A CHI NON LO FA.
    (POGGIO E BUCA FAN PARI X L’ECONOMIA)

    SE TI INTERESSA APPROFONDIRE TI INVIO IL MIO NUMERO DI TELEFONO: 333/9848850

  329. Mattia Coccolo

    Io non capisco molto di economia, non è il mio campo, anche se ormai non si può più dire così in quanto bisogna documentarsi! Solo l’attenzione scrupolosa alle parole che ci vengono propinate può salvarci ed allora un onesto cittadino deve diventare una sorta di “tuttologo” per non farsi gabbare! Io mi chiedo (scusate la mia indignazione) com’è possibile che tutti i Tg parlano di prezzi non aumentati quando ormai tutto costa il doppio, se non di più? MA ci prendono pel naso? Credono davvero che tutti si bevano la storiella che ci viene data,come il miele, per mandar giù la dura realtà? Forse la mia più che una domanda è uno sfogo. Se non ho capito niente e veramente i prezzi sono quelli di sempre e non siamo più poveri di soldi e di idee, fatemi capire dove sbaglio nel fare i calcoli

  330. jacopo musci

    In questi giorni pensavo in quale mondo stiamo vivendo, e su quello che propone la Pubblicita’.

    Credo che la pubblicita’, il marketing e tutte quelle troiate li siano ora un modo per vendere il superfluo o cio’ che non e’ necessario o cio’ che non e’ vero.
    Abbiamo mai visto la pubblicita’ di un panettiere? No, perche’ il pane si vende da solo. Non ha bisogno di incenitivi o di influenzare il cliente finale.
    Vale lo stesso per altri milioni di prodotti/servizi.

  331. Fomasi Maurizio

    Ho visto ieri sera tardi sulla televisione svizzera italiana lo spetacolo.
    Complimenti tutto giusto quello che dici e l’80 per cento di quello che affermi riguarda anche la Svizzera ( con altri nomi ) ma di sicuro con stessi LADRI, FARABUTTI E GENTE DA SBATTERE IN GALERA e saldare le porte dietro di loro !!!!!!
    sono un pericolo per la gente del mondo
    Continua cosi

  332. Maurizio Tosi

    Ciao Beppe, sabato sera stavo zappingango sui vari canali, quando ho visto sul canale della Svizzera, la replica del tuo spettacolo di Milano. Ok è il programma da vedere. Ti ho seguito sino alla fine e naturalmente, io e mia moglie non possiamo che farti i nostri complimenti. Mentre seguivo la trasmissione, mi è venuto in mente un problema, che purtoppo non coinvolge solo me e che sicuramente potrebbe essre utile a molti. Mi spiego, circa nel 1999 ho acquistato delle azioni XXX per un valore intorno ai 20 milioni. Dopo la legnata del 2000 ho abbandonata un po’ le mie azioni nel paniere dalla disperazione. Intorno al 2004 ho saputo che la società prorpietaria delle mie azioni XXX erano fallita, quindi a causa di un mio disinteresse (forse con complicità della mia banca), mi sono ritrovato con delle azioni non più negoziabili. A questo punto si può pensare di cosa mi possa lamentare visto che sapevo di correrre eventuali rischi al momento dell’acquisto. Bene, io mi sono ormai messo il cuore in pace per quei 20 milioni andati in fumo.
    Vengo al punto cruciale di questa mia lamentela. La vendita di azioni in perdita o in utile genera una minus o plus valenza. Ora nel mio caso io non posso vendere queste azioni perchè non sono più presenti sul mercato e quindi non ho dirittoad usufriure di una munus valenza, quindi come si suol dire “cornuto e maziato”. La mia banca non mi ha dato speranze, ma sinceramente io non voglio credere che non esista una legge che mi tuteli. eventualmete sapresti indicarmi a chi potermi rivolgere.
    grazie ed ancora i più vivi complimenti.

  333. alfonso elia

    Consentitemi 1 sfogo da umile insegnante di educazione tecnica alle medie: I GENITORI CI CHIEDONO: CHE STA SUCCEDENDO AI RAGAZZI? PIGRI, SVOGLIATI, APATICI, BISOGNOSI DI BRANCO E POCO AUTONOMI, io rispondo: SEMPLICEMENTE IL RISULTATO DI UN’AZIONE CRIMINOSA, subita e sofferta dagli adolescenti in primis, loro guardano, osservano, subiscono, e non gli si possono raccontare palle, non facciamo come i politici, diciamoci(GLI) la verità, QUESTA VERITA’:
    Monopoli Industriali+bancheStanno Convincendoci Di Esser Felici Mentre Ci Levano AriaSalute Libertà Si Riempiono LeTaske Coi Nostri Soldi Spremendoci Come Limoni Felici Di Acquistare Loro Prodotti PROPONENDO MODELLI Da Deficienti Impernacchiati Intanto IL mondo Si Riempie Di Esaltati Immondizia Guerre Auto Telefonini LE CITTà FANNO SCHIFO, NN si Respira+! E noi A pagare Stàmmerda!
    Riprendiamoci La tecnologia, pretendiamo il solare fotovoltaico e l’auto a pila a idrogeno da idrolisi elettrochimica, procuratevi e guardate il censurato film “1 grillo per la testa: energia pulita”!..Beppe Docet!
    PURTROPPO QUESTE COSE I RAGAZZI NON LE SANNO (e neanche noi dovremmo saperle secondo i nostri politici TUTORI, o meglio SEQUESTRATORI) PERCHè in Italia C’è LA CENSURA, DOBBIAMO VEDERE E CAPIRE E RACCONTARE NOI PER PRIMI..DOBBIAMO FARLO, PER LA NOSTRA DIGNITA’, non siAMO BAMBINI E NON DOBBIAMO FARCI TRATTARE COME SCHIAVI FELICI!

  334. alberto colombo

    Le Poste

    Spendono una barcata di soldi in pubblicita`.

    Dicono che andare in banca da loro costa pochissimo (come una pizza fuori casa).

    Non dicono (ma c`era scritto sull`Espresso di un mese fa con un articolo a firma Malagutti curiosamente non riportato da nessun altro giornale forse perche` senno` non si incassa la pubblicita` di cui sopra) che meta` dei loro ricavi sono pagati dai cittadini italiani in forma di sussidio pubblico.

    Consumatori felici contribuenti infelici?

    E forse oltre ai consumatori vi e` qualcun altro felice vista la forte politicizzazione delle nomine, i rapporti col governo via Mediolanum, etc etc

    E se le privatizzano che succede?

  335. Paolo Polverosi

    Beppe grillo,
    su Adriano Olivetti ha valutato tutte le fonti oltre ai libri dei generi soavi per poter essere anche io sicuro sulla sua figura di imprenditore illuminato?

  336. luca gori

    Ciao Beppe,
    sono stato l’altra sera al tuo spettacolo a Firenze ed ho ascoltato, con vero piacere, il fatto che il tribunale di Mantova ha emesso la sentenza per il risarcimento dei famosi “tango-bond”. Purtroppo non ne sapevo niente di questa storia fino al giorno dello spettacolo (in parte mea culpa che non mi sono interessato adeguatamente prima ma in parte hanno contribuito i mezzi d’informazione che hanno taciuto la notizia o non le hanno dato il rilievo dovuto!). Di conseguenza, non sapendone niente, non ho potuto dare consigli ad i genitori della mia ragazza che purtroppo avevano quei bond e che alla fine si sono fatti convincere a convertirli nel famoso 24% del loro valore iniziale (vista anche la loro età non ritenevano opportuno aspettare oltre 30 anni per avere qualche percento in più!). Tutto ciò premesso ecco la mia domanda: è ancora possibile per loro, attraverso anche il precedente della sentenza di Mantova, poter ricorrere, fare causa, fare qualcosa insomma per avere un risarcimento dovuto alla fregatura dei bond argentini? Oppure devono arrendersi alla fregatura?
    Se qualcuno sa darci delle indicazioni a riguardo sarenno ben gradite, grazie,
    Luca

  337. carlo sanesi

    ciao,
    dato che syo per stipulare una bella polizza assicurativa con Alleanza assicurazioni, mi piacerebbe saperne un po’ di più sulla salute dell’azienda e sulla sua buona efficacia o meno, e magari sull’onestà del suo Presidente, Amato Luigi Molinari…potete aiutarmi?
    un salutone e buon lavoro!
    carlo

  338. Leonardo Failli

    Beppe voglio sapere cosa ne pensi della situazione dei giovani laureati ai nostri giorni. Premetto che mi sono laureato in corso con il massimo dei voti in ingegneria e sono addirittura stato insignito dalle istituzioni di uno speciale premio per i risultati raggiunti. Sono immediatamente stato assunto da una delle più grandi multinazionali americane che mi ha promesso mari e monti e mi trovo adesso a confrontarmi con una realtà ben diversa. Non voglio però star qui a discutere del comportamento speculativo di quella o quell’altra compagnia ma vorrei focalizzarmi sulla codizione del dipendente che è comune in tutta Italia. Come in Tempi moderni di Chaplin c’era l’operaio che impazziva a avvitare continuamente viti per 10 ore al giorno adesso migliaia di impiegati, non meno meccanicamente, fanno copia e incolla su excel tutto il giorno. Mi sembra che Tempi moderni sia più un film stupendo una profezia che per l’italia si è avverata nella sua completezza. Il 99% dei dipendenti giovani vive una situazione di silenziosa disperazione con l’impossibilità di farsi una famiglia per motivi di tempo ( 2 ore di straordinario minimo), non può farsi una casa (200K€ chi ce li ha), non fa un lavoro per il quale ha studiato ed è depresso dalla routine. Questi operai dell’informazione sono oramai corpi a perdere che hanno perso la fiducia nelo futuro e affogano i loro dispiaceri nel caffè che prendono in grandi quantità nelle pause di lavoro ripetute. Sono ignavi in qualsiasi campo, non sanno nulla e non vogliono nulla se non quello che altri dicono loro. Si lobotomizzano durante il lavoro e la sera a forza di Grande Fratello e birre al Pub (a botte di 6€ l’una). Questi trentenni che fanno fatica a reggersi in piedi da soli, senza famiglia nè casa saranno la classe dirigente di un paese che in futuro sarà fatto per il 65% da anziani e i giovani saranno solo figli di immigrati. Beppe, ma come cazzo farà l’Italia ad andare avanti ?

  339. UBALDO MEDAGLIA

    CARO BEPPE GRILLO, CONTINUO A SENTIRE COMMENTI FALLIMENTARI SULLA NOSTRA ECONOMIA DA PARTE DEL DOTTOR MORTADELLA (ROMANO PRODI)E DAI SUOI ALLEATI, FORSE QUESTI DIMENTICANO CHE SONO STATI LORO A VOLER A TUTTI I COSTI L’EURO IN ITALIA MASSACRANDOCI, PERCHE’ CON L’AVVENTO DELLA MONETA EUROPEA IL POTERE DI ACQUISTO DEGLI ITALIANI SI E’ DIMEZZATO E SI FA FATICA AD ARRIVARE A FINE MESE ANCHE CON STIPENDI DI 1.800 – 2.000 EURO AL MESE.
    CHIEDO PERCHE’ QUESTI NON FANNO UN ESAME DI COSCIENZA E CHIEDONO SCUSA AGLI ITALIANI AL POSTO DI DARSI LA COLPA L’UN L’ALTRO.
    MENTRE LA COLPA E’ SOLO LORO.
    NON ERAVAMO ANCORA PRONTI A QUESTO PASSO.
    CIAO BEPPE, A PIACENZA SEI STATO GRANDE

  340. Dario Asplanato

    BREVISSIME DALLA FANTASCIENZA

    Intercettazione numero 1236/52
    Piccola ricerca antropomorfa curata da un giovanissimo abitante del pianeta Harrell

    Sdfgsdfgj dflkjg òalfkgà qqp pogj dklk òòlkaaaagl glakfg lalfkgòaòaàà lkfjgkla jkl dflklklkjlafffffjjg laflgòòafff La domanda è: si possono unire tutte le attività fisiche e filosofiche degli esseri umani (la politica, la religione, la scienza ecc.) in un unico modello d’analisi?
    La risposta implica talmente tante variabili da renderla impraticabile oppure con i dovuti limiti si può realizzare un protocollo d’analisi di qualche interesse?
    Il soggetto al centro della domanda è l’uomo, quindi prima di tutto bisogna conoscere la razza umana e la sua storia evolutiva. Per fare questo si devono studiare migliaia di libri e girare mezzo mondo per verificare di persona se quanto letto è vero o solo un’approssimazione della realtà.
    Quello che sto scrivendo è una ricerca assennata della verità o una proiezione soggettiva di ciò che percepisco come reale?
    Ultimamente ho scoperto un particolare curioso… nel vocabolario d’Italiano Zingarelli edizione minore edito nel 1967 cercando la parola certezza ho trovato il seguente significato: stato mentale di persuasione assoluta della verità.
    Alla parola certo ho trovato: sicuro, indubitabile, vero.
    Nell’edizione del 2001 detta del Terzo Millennio alla parola certezza si trova: condizione di ciò che è certo, sicuro, verità.
    Alla parola certo leggo: che appare sicuro, indubitabile.

    Quello che era certo nel 1967 è diventato apparenza nel 2001 e quella certezza che m’illudevo di avere nel 1967 mi ha tolto ogni dubbio nel 2001.

    Nella ricerca della verità o semplicemente in una ricerca scolastica si danno per scontate troppe cose che si tralascia di evidenziare.
    Se anche la comunicazione scritta ha una sua forma d’evoluzione quella verbale o televisiva vive nella Torre di Babele. Uomini politici di tutto il mondo, pur essendo laureati in lettere o in scienze della comunicazione, dicono una cosa oggi e sono costretti a rettificarla il giorno dopo perché fraintesi.
    Se io dico che ho fame il messaggio è chiaro, se invece dico ho un calo degli zuccheri chi mi ascolta, elaborando la frase, può giungere a conclusioni differenti.
    Sembra proprio che più si è intelligenti e istruiti più la comunicazione con gli altri si faccia difficoltosa (scienziati, politici, geni, filosofi ecc.).
    Più si dicono o scrivono cose banali e stupide, più si è compresi (mass media aggrappati ai dati d’ascolto, comicità spicciola, commedie all’italiana ecc.).
    Ora per legare questo magma di concetti finora esposti e dare una forma comprensibile al mio pensiero, Vi ricordo un momento del film di Stanley Kubrick 2001 Odissea nello Spazio.
    Nella scena dell’apparizione del Monolito nero con proporzioni 1 x 4 x 9 (il quadrato dei numeri 1, 2 e 3) ad un gruppo di scimmie (primati), Kubrick identifica il salto evolutivo di una specie senza coscienza di collettività allo stato di coscienza dell’individuo.
    In quel preciso momento storico sono racchiusi tutti i limiti e le potenzialità della razza umana. Che Voi crediate in Dio o solo nella natura state lo stesso dando credito a quel momento evolutivo.
    Se credete in Dio e quindi al rapporto Creatore/Creato supponete di essere al Suo posto: il tempo, lo spazio, la sapienza, il tutto cosciente…. e Vi rendete conto di essere soli di una solitudine infinita…
    Allora create l’universo con le galassie, le stelle, i pianeti e gli animali…
    Ma questo non Vi basta, sentite il bisogno di colmare un vuoto, una distanza esistenziale con ciò che avete creato e allora pensate ad una creatura che Vi assomigli, con cui poter condividere parte di quella solitudine…
    Create l’Uomo regalandogli la scintilla della sapienza.
    A questo livello di creazione devo collegare ora chi non crede in Dio ma nella Natura nella persistente ostinata ricerca d’evoluzione che vuole risposte a domande che non conosce ma da cui è inconsapevolmente attratta.
    La natura si spinge al salto evolutivo e prende coscienza, ma qual è il prezzo o la ricompensa che ottiene raggiungendo lo stato di essere umano?

    Prima di elevarsi allo stato umano la natura vive di se stessa, si divora e ricicla, si trasforma ma rimane identica nella sostanza anche se cancella e ricrea nuove specie viventi.
    Allo stato umano la natura vive per se stessa, nell’autoconsacrazione, nella superbia del senso di onnipotenza.

    Se Voi foste Dio Vi fidereste a dare ad una creatura le Vostre stesse capacità?
    Anche Dio deve aver avuto qualche dubbio….
    Quindi l’uomo nasce strutturalmente limitato sia per la natura che per Dio, ma quali sono questi limiti?
    Da madre natura eredita limiti fisici. Pur essendo la specie dominante sul pianeta gli esseri umani hanno dei nemici naturali che tendono a limitarne il numero:
    le malattie (virus, epidemie ecc.), le catastrofi naturali (meteoriti, maremoti, terremoti, eruzioni vulcaniche ecc.) e l’uomo stesso (guerre, terrorismo, suicidi, omosessualità ecc.).
    Quali ostacoli incontra invece l’uomo sulla strada dell’evoluzione dello spirito?
    Verso quale forma di salto evolutivo prima o poi andrà incontro?
    Il primo salto evolutivo ha portato alla coscienza di essere individuo perdendo l’incoscienza di essere gruppo o branco. Per spiegare questo concetto meglio immaginare un termitaio alto quattro metri con un milione di individui che vivono divisi in grandi gruppi sociali rigidamente separati fra loro.
    Come le formiche o altri esseri viventi, le termiti non hanno coscienza sociale ma si comportano e vivono come se l’avessero. Gli esseri umani in qualunque organizzazione sociale si formino (democrazia, monarchia, totalitarismo, dittatura ecc.) non riescono a raggiungere lo status di coscienza sociale che potrebbe mantenere stabile il modello aggregativo.
    Il grande limite imposto dal primo salto evolutivo nell’uomo è la mancanza di intelligenza collettiva quindi i grandi progressi raggiunti in tutti i campi (filosofia, scienza, politica) sono dovuti a singoli individui.
    Per avvalorare questa tesi posso azzardare un ragionamento: si pensi di essere in una discoteca o in un cinema pieno di gente, vanno a fuoco dei tendaggi di scena, muoiono il 25% delle persone soffocate dal fumo o morte calpestate dagli altri che riescono a salvarsi.

    Solo nei primi istanti dell’incendio la sala è piena d’individui che possono fare la differenza fra una strage o un piccolo incidente.

    In pochi secondi potrebbero arrivare sul principio d’incendio tutti gli estintori del locale (non succede mai).
    Le intelligenze individuali non riescono a gestire e superare il concetto d’egoismo ed egocentrismo evolutivo. In una sala piena di gente l’intelligenza è inversamente proporzionale al numero di individui che la compone.
    Un individuo: è capace di cogliere i nessi esistenti fra i vari momenti dell’esperienza.
    Due individui: hanno già esperienze diverse e il filtro del linguaggio comunicativo limita l’intelligenza condivisa.
    Quattro individui: sono già un condominio che solitamente prevede altri individui (amministratore, avvocati ecc.), intelligenza sociale molto ridotta.
    Partito politico o organizzazione sociale: intelligenza collettiva nulla quando si instaura negli individui il concetto di culto della personalità (cieca e servile obbedienza nei confronti di un leader politico: Stalin, Hitler ecc.).
    Come si può spiegare il ripetersi di eventi così deprecabili quali la nascita di una dittatura?
    A questa domanda trova risposta anche una famosa candid camera: in una stanza con quattro persone che giocano a carte, di cui tre sono consapevoli del trucco, si simula un incendio con dei fumogeni.

    La persona inconsapevole della candid camera non reagisce al pericolo perché la maggioranza non lo ritiene tale.

    Tornando alla domanda iniziale, se sia o meno utile la visione globale sulle attività umane per realizzare un modello di analisi di qualche interesse, trovo uno spunto di riflessione guardando il grafico seguente che rappresenta il numero di abitanti sul pianeta nel corso degli ultimi secoli.

    Questo ritmo di crescita della popolazione che ha accelerato dal 1800 D.C. e che se mantenuto porterà la popolazione umana a circa 12 miliardi entro il 2100 D.C. è compatibile solo con un salto evolutivo o con un evacuazione del pianeta…
    molto probabilmente Marte.
    Molti politici nel mondo parlano di crescita sostenibile riferendosi all’economia globale ma guardando questa iperbole mi viene in mente solo la legge di gravità che non prevede un lieto fine nell’iperspazio… almeno per ora.
    Che cosa ha favorito la crescita esponenziale degli esseri umani sul pianeta?
    Ciò che viene definito progresso in ogni sua forma.
    Ma prima di affrontare questo tema riduciamo il concetto di uomo anche rischiando di essere semplicistici: l’uomo è un animale, un cervello e l’unione di questi due elementi.
    L’animale che ospita il vostro cervello ha gli stessi bisogni di qualunque altro animale di specie differente: mangiare, bere, dormire, accoppiarsi, vivere con i propri simili. È la parte di voi più vicina all’incoscienza collettiva e quindi la più vicina all’equilibrio con le dinamiche cicliche della natura.
    Il cervello cosciente è il premio del salto evolutivo, vi rende unici ed esclusivi nella vostra stessa specie. Lo scopo unico del cervello è elaborare dati, dai più semplici di gestione dell’animale ai più complessi di autogestione (raziocinio, controllo, discernimento ecc.).
    L’unione cervello+animale=Uomo è un composto di esperienze trascendentali (realtà soggettiva) a cui ognuno risponde in modo diverso (spiritualità, filosofia, immaginazione ecc.)

    Voi vivete in una società di individui che nei secoli ha ottimizzato sempre meglio la gestione dei propri corpi, li ha addomesticati e resi produttivi, li ha curati e gli ha allungato la vita media (culto del corpo, alta moda, alfabetizzazione, galateo, ospedalizzazione ecc.)

    Ho già accennato alle dinamiche cicliche della natura e ora faccio alcuni esempi:
    io lavoro 8 ore al giorno, dormo 8 ore al giorno, scrivo e leggo per 4 ore al giorno, mangio o bevo per 2 ore al giorno, faccio toilette 1 ora al giorno, nell’ultima ora so di fare una vita di merda ( alienante, ripetitiva, ciclica ).

    Battuta a parte resta il fatto che 6 miliardi di esseri umani sul pianeta vivono la propria individuale ciclica vita giornaliera, tutti in modo e spazio e tempo diverso.
    Sul vocabolario il termine ciclo è spiegato con periodo di tempo alla fine del quale un fenomeno si riproduce nella stessa sequenza, però sapete bene che è solo a livello matematico che la teoria di ciclo trova perfezione mentre nella realtà anche il ciclo di rivoluzione terrestre (giorno, 24 ore), per fare un esempio, è in continuo lentissimo rallentamento. Si può comunque affermare che la vita di un uomo è ben rappresentata da una somma di attività cicliche di bisogni naturali.
    Ma la vita ciclica di 6 miliardi di persone si può concepire solo mediata dal fattore di contemporaneità. I cicli perfetti di un individuo si perdono nel rumore di 6 miliardi di cicli che solo in particolari condizioni sociali si sincronizzano (instaurazione di un obbiettivo comune a tutti da parte di pochi individui).
    Il fattore di contemporaneità può essere provocato e creare un picco o onda lunga tanto persistente quanti più individui si persuadono a parteciparvi più o meno consapevolmente. Il picco si esaurisce con la realizzazione dell’idea sociale e il ritorno al pensiero di nuove idee individuali.

    È il progresso che accelera i cicli e i suoi picchi (frequenza).

    Il progresso è figlio della scienza e delle applicazioni economiche realizzate per soddisfare i bisogni dei vostri corpi. Uso questa dialettica per evidenziare ciò che credete di essere da ciò che per la natura siete (animali).
    Negli ultimi secoli di storia è capitato diverse volte ai cicli individuali di formare un picco: dal 1789 al 1815 Rivoluzione industriale, dal 1848 al 1968 Costruzione del mercato mondiale per tutta una serie di merci, dal 1893 al 1915 Società per azioni, Imperialismo, mercati mono e oligopolisti, dal 1945 al 1968 boom economico ecc.
    In tutti questi periodi negli individui sono prevalse idee contrapposte a spiegazione del momento politico, sociale e filosofico fino a sfiorare la dicotomia (separazione assoluta) del manicheismo (il bene tutto da una parte il male tutto dall’altra) non tanto nella sostanza ma nella forma da attribuire all’enorme massa di corpi in fermento.
    I modelli politici (comunismo, fascismo, liberismo ecc.) e le teorie economiche (Marx, Keynes, Schumpeter ecc.) applicate per governare questi enormi movimenti non ne modificano la conclusione.
    Dovet accettare come un dogma di fede (impossibilità di verifica) che la vostra condizione d’origine animale vi impedirà per sempre di affrancarvi da essa?
    Eppure a ben pensarci è stata una crisi (solitudine di Dio?, pericolo di estinzione?) a permettervi il salto evolutivo.
    Osservando il grafico sottostante si capisce come il clima del 45° parallelo abbia permesso lo sviluppo di quello che viene comunemente definito il 1° mondo (mondo industrializzato).
    Le guerre mondiali del 45° parallelo (area verde) hanno definito gli equilibri sociali ed economici dei relativi paesi (Stati Uniti, Europa, Russia, Cina, Giappone).
    L’analogia tra natura e sviluppo può fare prevedere che sarà sempre un paese di questa latitudine ad ospitare la nascita di un nuovo ciclo (economico, politico, scientifico).

    La definizione ministero della pubblica istruzione può riferirsi al concetto di scienza normale. La definizione ministero del pubblico sviluppo intellettivo può riferirsi al concetto di scienza rivoluzionaria.
    Queste due frasi introducono un argomento rilevante: la scienza cosiddetta normale si instaura e sviluppa in periodi di pace sociale e progresso economico apparentemente perpetuo. Più ci si convince che il progresso e i modelli economici di riferimento possono garantire un sostenibile grado di permanente crescita più la scienza normale si occupa di avvalorarne l’ipotesi. In questi periodi la scienza si occupa di se stessa riflessa nel momento storico: cura delle malattie, ottimizzazione dei processi economici (tecnologie e applicazioni), ricerca e sviluppo nei settori del “ciò che si conosce” (esperienza) e del “chi ce lo chiede” (conservazione, status quo).
    Il termine ministro della pubblica istruzione è conservativo perché tende all’amministrazione culturale dello Stato che coordina scientificamente sia la scelta dei modelli di apprendimento sia le nozioni da insegnare.
    Questo concetto è ancora più radicale nell’istruzione privata.
    La scienza rivoluzionaria fa la sua comparsa nei periodi di crisi (cambiamento traumatico) le cui origini sono riconducibili al 1° salto evolutivo umano.
    La cosciente paura primordiale della mancanza di certezze spingono l’intelletto a velocizzare i processi mentali alla ricerca di nuove soluzioni.
    Ciò che siete costretti a vivere è un continuo sforzo di elevare il vostro corpo di natura animale a livello metafisico (raggiungimento di stato reale da uno stato che precede e supera le esperienze acquisite) o, per chi crede in Dio, a livello spirituale.
    In questi periodi la scienza cerca risposte a domande non ancora definite e conosce sperimentazione pura e vera ricchezza filosofica (scuole di pensiero) che saranno le fondamenta su cui reggeranno le innovazioni del nuovo ciclo economico.

    Il 98% della popolazione mondiale crede in Dio (Essere Superiore, Creatore, Onnisciente) o in più Dei (Politeismo).
    Secondo i dati più recenti nel mondo ci sono:
    1165 milioni di Islamici (monoteismo fondato da Maometto che predica la totale rassegnazione a Dio seguendo le Regole del Corano)
    1026 milioni di Cattolici (monoteismo della Chiesa Cristiana di Roma)
    762 milioni di Induisti ( movimento religioso e filosofico)
    374 milioni di Cristiani non Cattolici (complesso dei principi e delle dottrine fondamentali accettate dai menbri di tutte le chiese e confessioni cristiane)
    354 milioni di Buddisti (dottrina etica e filosofica predicata da Budda)
    316 milioni di Protestanti (insieme delle confessioni religiose che derivano dalla riforma luterana)
    214 milioni di Ortodossi (Chiesa greco-scismatica separata da Roma)
    100 milioni di Nuove religioni
    64 milioni di Anglicani (Chiesa nazionale inglese di dottrina calvinista simile alla cattolica)
    22 milioni di Sikh (religione dell’India nata nel 1500)
    14 milioni di Ebrei (religione fondata sulle antiche tradizioni del popolo Semita)
    7 milioni di Confuciani (dottrina morale, politica e religiosa fondata da Confucio)
    3 milioni di Scintoisti (religione nazionale dell’antico Giappone)

    Guardando questa scaletta pare evidente che credere in Dio per l’uomo è una concezione di politica religiosa. È più importante l’affermazione di appartenenza (religione professata) del messaggio stesso (monoteismo, politeismo).
    Se è vero che l’intelligenza sociale è inversamente proporzionale al numero di individui che la compone, questa scaletta va letta al contrario.
    Da questo punto di vista le religioni più forti, con legami sociali accentrati, quasi familiari risultano essere quelle che possono convincere meno individui ma in modo più profondo (metafisica sociale).
    Dal mio punto di vista gli Ebrei rappresentano la punta di diamante dell’evoluzione dell’individuo che tenta di evolversi in simbiosi (associazione fra individui di specie diversa che vivono in stretta relazione con reciproco vantaggio) con il proprio animale (corpo). Gli Ebrei mi ricordano gli homo sapiens comparsi sul pianeta circa 1.5 milioni di anni fa che sopravvissero agli uomini di neanderthal, popolo stanziale che si estinse perché non ebbe la capacità di seguire i mutamenti della natura (approvvigionamento, stagionalità).
    L’Ebreo errante (cacciata dall’Egitto), l’Ebreo mercante (attaccato ai soldi), l’Ebreo che vuole affermare il suo stato sociale (Israele).
    Questo ultimo obbiettivo, raggiunto per decreto O.N.U. nel 1947 e fondazione dello Stato nel 1948, mal si concilia con l’homo sapiens.
    Chi appoggia i Palestinesi viene tacciato di antisemitismo di hitleriana memoria, chi appoggia gli Israeliani di difendere chi ha ucciso Dio (Cristo).
    Gli Ebrei sapiens, invece, sono sparsi in tutto il 1° mondo e si occupano di economia, finanza, politica e scienza della comunicazione.
    Sono i padroni naturali del mondo essendo riusciti, nonostante gli stermini e la continua persecuzione, ad adattarsi al cambiamento delle condizioni ambientali (politiche, sociali, economiche).
    Naturalmente gli Ebrei sono solo un esempio portato per confermare la mia tesi sulla visione globale dei processi evolutivi umani.
    Altro particolare ironico ed inquietante delle politiche religiose sta nel fatto che 1165 milioni di Islamici, 1400 milioni di Cristiani e 14 milioni di Ebrei alimentino il pericolo di conflitto mondiale per affermare il diritto su una sola città (Città Santa, Gerusalemme) confermando che la simbologia, per le organizzazioni religiose, è più importante della sostanza.
    Purtroppo nel mondo le principali religioni sono tutte proiettate verso il passato e quelle nuove che dovrebbero essere proiettate verso il futuro (100 milioni di individui coinvolti) risultano spesso solo delle Sette (scelta di opposizione, in voluto contrasto con la religione dominante).
    Parlando di futuro, guardando di nuovo la cartina del mondo, è evidente che il processo di globalizzazione (nuova forma d’imperialismo fondato sull’imposizione dei modelli socioeconomici del 1° mondo alle società del 2° e 3° mondo con il pretesto della democratizzazione) in atto da molti anni da parte degli individui industrializzati dell’area 45° parallelo, è purtroppo caratterizzato da una predominante matrice cristiana che non favorisce per niente una pacifica simbiosi evolutiva con gli individui a maggioranza islamica che si vorrebbe industrializzare.
    Le guerre di religione sono da sempre le più devastanti tra le guerre intraprese dal genere umano e sono l’arma più collaudata della natura per limitare il numero di individui sul pianeta. Se poteste scegliere, vi consiglierei una democratica pandemia (epidemia di vastissime proporzioni, senza limiti di regione o continente).
    Secondo alcuni di voi correte il rischio che vi possano accadere entrambe le cose.
    I virus sono come i terroristi sai che esistono, come operano, qual è il loro obbiettivo ma non sai quando colpiranno. Gli scienziati tengono d’occhio i polli (salto evolutivo da virus animale a virus umano) e i polli tengono d’occhio i terroristi (purtroppo si fa sempre la figura del pollo quando si fermano aerei, si chiudono quartieri o frontiere e non succede niente, ma è l’unica difesa possibile).
    In conclusione posso affermare che siete ancora lontani dal 2° salto evolutivo e che vi toccherà affrontare ancora molti cicli con picchi sempre più frequenti di sincronizzazione prima di poter immaginare e realizzare un mondo cosciente.

    Una scorciatoia potrebbe essere un’invasione d’extraterrestri sul pianeta Terra che cancellerebbe dalla razza umana buona parte del razzismo e dei motivi di contrasto religioso (e se l’area 51, i dischi volanti, gli avvistamenti fossero solo un disegno politico creato allo scopo di focalizzare altrove la vostra rabbia?)

    Per confermare l’incosciente senso di onnipotenza degli individui accenno ai rischi derivanti dalle modificazioni genetiche degli organismi viventi.
    La natura favorisce l’evoluzione genetica di una pianta o di un animale solo in conseguenza di uno squilibrio tra rapporti di convivenza simbiotica con le altre specie oppure ne decreta l’estinzione perché non è più utile al disegno evolutivo.
    Madre natura ha delegato alla natura umana l’arbitrio sui processi evolutivi del pianeta, ed io come molti di voi, spero non si tratti di un salto nel vuoto ma di un processo evolutivo senziente (dotato di senso, sensibilità), controllato ad arte e progettato per questo scopo.
    Se la natura non bastasse c’è sempre Dio (la Speranza)….

    Il processo di globalizzazione economica e sociale sembra ora impegnato sul fronte cristianoislamico (tra 1° e 2° mondo) ma i pericoli maggiori li corre al suo interno, nell’area 45° parallelo, dove le leggi economiche stanno imponendo agli individui ritmi di adattamento sempre più frenetici tentando uno strappo evolutivo tra bisogno animale (dei corpi umani) e cervello (i controlli economici e sociali sono gestiti da periferiche evolute che emulano le nostre capacità e velocizzano i processi decisionali).
    Contro il progresso della mente il vostro corpo non ha difese, sembra diventare ancora più lento, quasi un peso fastidioso (evoluta economia mentale contro retrograda lotta di classe animale) da cui affrancarsi (liberarsi da una servitù; ribellarsi con la forza da una schiavitù; uso della guerra per fini liberatori).
    Il vostro corpo resta analogico (orologio biologico) e la vostra mente sfrutta le periferiche meccaniche (computers) per evolversi sempre più velocemente (orologio digitale).
    La definizione di strappo e di salto evolutivo semplifica la relazione tra la natura animale (corpo) e la mente (coscienza individuale; essere umano; spirito non cosciente).
    I tentativi di strappo evolutivo portano sempre a conflitti tra mente e corpo e sono anch’essi ciclici come ciclico è in qualche forma il rapporto tra genitori (modello di riferimento) e figli (contestazione a volte distruttiva del modello, ricerca di un proprio modello, ricostruzione inconscia del modello d’origine ma con aggiunta di peculiarità evolutive).
    Ma lo strappo indica anche il basso grado di evoluzione della vostra specie che necessita di forti emozioni solo per trovare il cammino su cui procedere al 2° salto evolutivo iuyqieuyv qkwejfhkqsjhkjhgf qksdfkqjhdfkqjsd werkjqherj wjefhkjhkshdf kq jwhdfkjhkjhkjhasdf kjsdhkfjhwd qkjhdkfjhsd kqjhkdjfhaksj qkjshdkjhfq xz,mxcv.q qkjdqvlc,jahcviouqksd qkjhskdjhkf……

    The Interceptor Dario Asplanato

  341. Gabriele Calligaro

    Buongiorno a tutti.
    Scrivo per raccontarvi la mia esperienza sperando che qualcuno mi indichi il modo per risolvere la faccenda o quantomeno segnalare il trattamento riservatomi.
    Il 25 febbraio 2005 come tanti italiani mi son collegato al sito http://www.ticketone.it per acquistare i biglietti per il concerto del gruppo U2 del 21 luglio 2005.
    Ho comprato biglietti per un totale di 404€ pagati anticipatamente.
    Nei giorni seguenti mi hanno inviato la fattura via mail e la relativa conferma.
    Sul sito veniva segnalata come data di inizio consegne il 15 marzo 2005.
    Ad oggi nessun biglietto mi è stato recapitato.
    Dato che le persone per cui ho comprato i biglietti mi han chiesto se li avevo ricevuti ho scritto al customer services della ticketone per avere informazioni sullo stato delle consegne.
    In totale ho inviato 4 mail e non ho ricevuto risposta a nessuna di queste.
    Son passati 20 giorni dalla data di inizio consegna e non solo non ho ancora i biglietti in mano ma l’ufficio che dovrebbe occuparsi di gestire i contatti con i clienti ignora le mie richieste.
    I biglietti possono consegnarmeli anche il 20 luglio, ciò che mi da fastidio è il modo in cui mi stanno trattando.
    Il customer service ignora le richieste di informazioni da parte di un cliente che ha pagato per tale servizio.

    Grazie anticipatamente
    Gabriele

  342. Anna Carli

    E’ vero, i cappuccini a me non piacciono, però ugualmente ci sono rimasta male quando – dopo tante promesse, ben pubblicizzate – sulla mia busta paga di gennaio non ho visto alcun aumento; e mi sono sentita ancor peggio quando ho constatato la diminuzione della mia entrata mensile.
    Incredula, ho subito recuperato la busta paga di ottobre 2004 (l’ultima senza tredicesima, conguagli IRPEF, indennità di malattia che avrebbero complicato la comparazione) per un confronto diretto con il cedolino di gennaio 2005 e la conferma della DECURTAZIONE è stata aritmeticamente provata!
    Ho analizzato voce per voce per scovare cosa arrecasse il danno. Risultato:
    cedolino OTTOBRE ‘04 cedolino GENNAIO 105
    Retribuzione ordinaria (26 gg.) Euro 1.393,45 – Euro 1.393,45 – invariata
    Addizionale comunale Euro 8,51 -* Euro 8,80 -*
    Addizionale regionale Euro 20,62 -* Euro 21,37 -*
    Totale contributi Euro 123,84 – Euro 123,84 –
    Irpef netta Euro 202,16 )* Euro 203,40 =*
    NETTO in busta Euro 1.038,32 Euro 1.036,04
    Perdita mensile dall’1/1/05 Euro – 2,28

    * (le voci affiancate dall’asterisco hanno subito un aumento con l’inizio del 2005. Sì, l’aumento c’è stato, ma ha interessato solo le poste negative del conteggio)

    E nella busta paga di mio marito, anch’egli impiegato? Identica storia.

    Non auguro il male a nessuno, ma forse Dante, per la regola del contrappasso, infliggerebbe, a chi è colpevole delle minusvalenze del mio bilancio familiare, la pena di sgolare un cappuccino dopo l’altro, scottandosi ogni volta la lingua.

    Ciao e grazie.
    Anna

  343. Massimo Mei

    Caro BEPPE,
    volevo segnalare l’assoluta pericolosità della nomina di Paul Wolfowitz a presidente della Banca Mondiale. Il teorico della guerra a tutti i costi ci porterà a nuovi e deprimenti scenari economici? Non sarebbe opportuno uscire da queste organizzazioni (compreso il Fondo Monetario Internazionale) che strozzano l’economia mondiale spacciandosi per i detentori del sapere economico? L’Europa, dopo le dissociazioni dalla politica belligerante americana, deve decidersi a dissociarsi anche da scelte economiche che fanno altrettanti danni. Utopia? Speriamo di no. Un saluto a tutti.

  344. Carlo Somigliana

    Un giorno ad un corso sul “controllo dei costi” il relatore disse: “qualunque sia la catena del valore (aziendale, cioe’ quello che un’azienda fa per campare) se all’inzio od alla fine non c’e’ un campo di grano od un pezzo di metallo, non e’ valore”.
    Mi viene in mente la new economy…

  345. fabrizio tabacchi

    A partire dal 1 febbraio 2005, l’imposta di bollo trimestrale applicata
    per legge sul conto corrente e passata da 6,39 euro a 8,55 euro. Tale
    addebito e imposto dallo Stato mediante Decreto Legge del  31/01/05 ed
    applicato dalle banche a tutti i conti correnti.
    Considerando almeno 30.000.000 di conti correnti in Italia (1 per ciascun
    lavoratore), ogni mese lo Stato incassa con i bolli EUR 21.600.000 in piu,
    259 milioni di Euro all’anno pari a circa 500 miliardi di vecchie lire.
    Questa cifra va dritta dai nostri conti alle casse statali e il nostro
    Silvio si ciondola in tv parlando di piu soldi nelle tasche degli
    italiani, “grazie finalmente al controllo delle spese dello Stato
    necessarie per far fronte alla riduzione delle Tasse”

  346. Andrea Micio

    Sul prezzo degli pneumatici.
    Ora, sarà sicuramente un discorso futile, tra i più futili, ma ogni volta che devo cambiare gomme alla macchina mi sento preso per il culo e con qualcuno devo pure sfogarmi.
    In italia tra le tante marachellate che si perpetuano nella comune coscienza e indifferenza c’è pure questa: il prezzo di listino di un pneumatico è 100? Benissimo, lo sconto applicato all’utente è variabile dal 40 al 70%
    Bada bene, le stesse gomme, della stessa marca, misura e modello, se hai culo le paghi 40 euro, se sei un signore e prima non chiedi il prezzo, puoi pagarle anche 100 (che poi dovrebbe essere il loro prezzo).
    E’ una regola non scritta, è così e basta.
    Ora, a parte l’incubo di incontrare per le scale il vicino che le avrà pagate sempre meno di te (stò bastardo, gli si foreranno alla prima frenata), mi sembra che i signori Michelin, Pirelli, Dunlop e compagnia bella esagerino a prenderci per il culo.
    Decidano una buona volta un prezzo che consenta ai rivenditori un onesto guadagno e la facciano finita con questa giungla di prezzi.
    Chiedo scusa se ho inviato il messaggio in una sezione che potrà sembrare poco consona, ma mi sembrava calzasse bene.
    Saluti da un Italiano, come te, vessato dai Francesi a Saint Florent;)

  347. vittorio pondrelli

    PREZZI BLOCCATI FINO AL 31 MAGGIO!

    non posso fare a meno di pensare a quello che accade nelle riunioni di vertice delle grandi aziende… immaginate una grande azienda automobilistica, fanno un consiglio d’amministrazione, arriva uno con bilanci e previsioni e dice ” non possiamo più vendere a 15.000 €, per rientrare nei conti dal 31 maggio dobbiamo aumentare a 17.000€, come lo diciamo ai clienti?”.

    PREZZI BLOCCATI FINO AL 31 MAGGIO!

  348. gilberto torresani

    La crisi economica che stiamo vivendo in questo periodo probabilmente da qualche mente acuta era già stata prevista; evitarla non era e non è possibile; i rincari su tutti i generi erano obbligatori per affrontare questa crisi!; non è che hanno escogitato l’EURO per mascherare questi aumenti! In bocca a tutti non si fa altro che sentire “colpa dell’EURO!” Ma non avrebbe fatto più effetto il 01/01/2002 trovarsi un caffè al bar a Lire 1650 quando il giorno prima costava la metà…a quel punto a chi si dava la colpa?

  349. stefano mondini

    Caro Beppe,
    mi faccio continuamente alcune domande a cui non riesco a rispondere, perché gli economisti danno poche informazioni, tra l’altro molto confuse. Per esempio: se l’inflazione è male, perché anche la deflazione è male? Significa che ce la prendiamo in quel posto comunque? Perché quando il dollaro era forte (0,82) eravamo economicamente messi male e adesso che l’euro è forte (1,30) siamo sempre messi male? Scusa se scarico su di te le mie frustrazioni, ma non so più dove sbattere la testa. Non mancherò a una delle tue serate romane il prossimo mese. Cordiali e molto simpatici saluti, Stefano

  350. Enzo Femia

    Meno male che in Italia non abbiamo (ancora) fabbriche che producono cazzi di gomma…
    Altrimenti farebbero una legge che ci obbligherebbe ad acquistarne e a metterceli in culo almeno uno a testa per fare andare avanti l’economia…

  351. Marzia Saglia

    Ciao, Beppe,

    consiglio a te e ai tuoi lettori di leggere “Buongiorno pigrizia” di Corinne Maier.
    Questa gentile signora, lavora alla EDF, ENEL francese, è laureata in economia e ha scelto di lavorare part-time per dedicarsi, nel suo tempo libero, alla psicanalisi e scrittura. Per questo libro ha rischiato di perdere il posto di lavoro perchè le sue idee sono in controtendenza: effettivamente si possono condividere o meno, ma
    la sua vicenda la dice lunga su una società che ci vorrebbe tutti uniformati a dire e fare le stesse cose, come in un immenso “Grande Fratello” (Orwell la sapeva lunga già qualche anno fa).
    Cocludo con un “Viva la libertà di pensiero”!

    Saluti a tutti,
    Marzia

  352. Pierpaolo Gramegna

    Ciao Beppe!
    ho apprezzato molto lo spettacolo tenutosi ad Andria però mi trovi in disaccordo per ciò che riguarda la parentesi sulle società quotate in Borsa, in particolar modo quelle che trasferiscono il loro debito ai piccoli risparmiatori! E’ vero sì che esistono “pseudo” capitalisti in grado di calpestare i cadaveri dei propri familiari, avidi di guadagno e senza scrupoli capaci solo di generare sfiducia a danno di coloro che, magari come me,credono nella finanza. Ma è pur vero che bisognerebbe porsi alcune domande su tutto ciò: perchè le società si quotano in Borsa e soprattutto perchè la gente continua ad investire in quest ultime(vedi tranche Enel)?
    La ratio di quest’ultima decisione andrebbe ricercata nel desiderio di alcuni di vedere crescere il proprio capitale, di credere nel management, di credere nel progetto di una determinata società. Attenzione però, parlo di “ratio”.
    In questi ultimi anni si è assistito ad un modo di ragionare esattamente opposto: attrazione nei facili guadagni…e addossamento dei fallimenti finanziari su bancari e consulenti! Abbiamo si assistito a delle truffe (Parmalat,Cirio…), ma ognuno deve prendersi le sue colpe!! Compreso il legislatore, che non è ancora in grado di elaborare una legge sul Risparmio ad hoc!!
    La mia non vuole essere una polemica ma un invito a prestare più attenzione…
    a presto, pierpaolo

  353. Luca Potenziani

    Ciao ragazzi,

    è di ieri l’altro la notizia che l’industria italiana ha registrato un calo del 2,1 % rispetto al gennaio 2004 e il settore auto ha registrato un crollo del 19,8% rispetto a gennaio 2004.

    Il sistema produttivo del paese è bloccato e il dimezzamento del potere d’acquisto delle famiglie italiane (e il relativo annichilimento del ceto medio, mai stato così vicino a diventare un tutt’uno con il ceto povero) sta portando davvero questa nazione al collasso. Ma la cosa più grave è l’insensata politica di trasformazione del lavoro appoggiata dai due ultimi governi (sinistra e destra) che ha generato un sistema in cui oggi milioni di lavoratori “atipici” lavorano ad ore, senza nessun diritto, prede del precariato dilagante, castrati della possibilità di progettare un futuro, una casa, una famiglia, una vita. Schiavi nei call center a 7-800 euro al mese (“…e ringrazia perché ce l’hai, c’è chi sta peggio di te!!!), quando poi un affitto costa molto di più. Attenzione: qui non si sta facendo una critica spietata e gratuita al lavoro atipico (tipo Legge Biaggi, co.co.pro o affini). Certo, come dice Silvio Berlusconi, queste nuove forme di lavoro premiano chi ha più capacità in quanto, siccome non prevedono l’obbligo di frequenza sul posto di lavoro e tendenzialmente non ha quindi orario, chi sa organizzarsi con professionalità, è bravo, veloce e puntuale, può portare aventi anche 4 o 5 progetti. E fin qui tutto funziona e sembrerebbe mettere in moto un sistema meritocratico in cui va avanti chi veramente se lo guadagna. Poi però si passa alla realtà dei fatti che, come dicevo prima, fotografa una nazione allo sbando in cui la produzione è in panne e il tasso di disoccupazione reale (non il milione di posti di lavoro) non accenna a diminuire. In questo scenario, trovare un posto di lavoro è già molto complicato. Quando poi si trova è sicuramente con un contratto a progetto, e qui entra in gioco l’arcano. Perché la tanto pubblicizzata mobilità non è reale, bensì una forma di lavoro subordinato mascherato da lavoro atipico, in cui gli imprenditori pretendono gli stessi doveri di un dipendente subordinato con contratto a tempo indeterminato, senza però riconoscere nessun tipo di diritto. Questo prevede quindi anche la permanenza sul posto di lavoro, anche con orari impossibili perché tanto l’imprenditore non ha neanche più la noia degli straordinari pagati. E quindi, in base a ciò, dovendo seguire anima e corpo un progetto per tutta la giornata lavorativa (come un impiegato normale) diventa poi impossibile gestire gli altri 3 o 4 che darebbero invece senso a tale forma di lavoro. Quando poi qualcuno fa notare l’assurdità di tale situazione, si sente rispondere dall’imprenditore in questione (l’ho sentito con le mie orecchie): “…Se ti sta bene è così, se no puoi anche andartene che sai quanti altri ne trovo.” Ora, se il nostro paese non versasse nella condizione in cui si trova ma avesse una situazione leggermente più florida in cui trovare un posto di lavoro non fosse un’impresa titanica, all’imprenditore in questione si potrebbe anche rispondere con una bella pernacchia mandandolo poi a quel paese. Però purtroppo la situazione è quella che è e tale potere rimane solo un sogno represso di milioni di persone che vivono ogni giorno frustrate in attesa di una scintilla che possa cambiare le cose.

    Ma a volte le cose possono anche cambiare.

    Lo scorso 24 febbraio un mio amico, invece di cedere alla rassegnazione e allo sconforto che assale un po’ tutti noi, ha buttato su una mail tutta la sua rabbia verso tale sistema e l’ha mandata alla rubrica di Corrado Augias su La Repubblica.

    La lettera, nata per caso durante una cena tra amici mentre si condividevano problematiche comuni, quali la mancanza di prospettive concrete per il futuro, la paura per il lavoro precario e la consapevolezza di “non poter dare ai nostri figli ciò che è stato dato a noi dai nostri genitori”, è stata inaspettatamente pubblicata.

    Il risultato è stato, al di là di ogni più rosea previsione, una valanga di mail di risposta di centinaia di persone che manifestavano il loro assenzo nei confronti di questa mail di denuncia. Tutto ciò ha raccolto anche l’interesse dei media e così in pochi giorni Riccardo Russo, il ragazzo autore della mail, è stato invitato sia alla trasmissione televisiva di Corrado Augias, “Le storie di Rai 3” che al programma mattutino di Maurizio Costanzo “Tutte le mattine” su Canale 5. Colpiti da ciò, insieme ad alcuni amici, abbiamo pensato che questa cosa potesse avere un seguito ed è così che dopo aver creato un Blog (http://www.bloggers.it/PARAINSUBORDINATI/) dove è possibile leggere le moltissime testimonianze di trentenni in lotta contro una realtà che ogni giorno mortifica le loro speranze per il futuro, abbiamo pensato di poter creare un’associazione o un movimento per dar voce a tutto ciò.

    Noi francamente non sappiamo bene dove andremo a parare, ne come farlo. Stiamo solo cercando di dare voce alla rabbia, alla frustrazione e all’orgoglio di molte persone che si sentono e sono sfruttate e prese in giro da uno stato e a un sistema a cui hanno dato tanto senza poi ricevere nulla. Se volete partecipare anche voi a questo progetto intanto vi chiediamo di diffondere questa mail e l’indirizzo del Blog a tutte le persone che conoscete e che possono essere interessate a questo argomento.

    Siamo pronti a muoverci e, credetemi, siamo davvero tanti. Ogni giorno che passa diventiamo sempre di più, già solo attraverso il passaparola su internet. Stiamo cercando tutti i contatti che possano dare credito alla nostra azione pacifica ed equilibrata. Per questo stiamo contattando amici e conoscenti sfruttando la rete che è la nostra unica e più grande arma per diffondere questa voce di dissenso e cercare di fare qualcosa di concreto, finalmente. Se avete conoscenze che possano dar credito alla nostra azione (giornalisti stampa o televisione, scrittori, politici, professori universitari, etc) vi chiediamo di metterci in contatto con loro per metterli a conoscenza del nostro progetto e magari invitarli a partecipare ai nostri incontri o a scrivere sul nostro blog.

    Partecipate, non abbiate paura e non pensate che le cose si sistemino da sole. Il futuro è quello che creiamo. Oggi e domani. E sta a noi, nel nostro piccolo far si che le cose vadano diversamente. Con la speranza di tempi migliori e che chi può e chi deve riesca ad aprire gli occhi. Per evitare che questo paese vada alla deriva insieme ai sogni di milioni di uomini e donne.

    Ciao.

    Luca Potenziani.
    Riccardo Russo

    Per qualsiasi informazione o contatto potete scrivere alla mia mail

    luca@comtact.it

    rr73@tiscali.it

  354. vincenzo cupido

    Caro beppe volevo dirti una mia impressione dopo uno studio nell mercato immobiliare.
    Ascolta ultimamente abbiamo notato tutti che gli unici investimenti che vengono fatti sono nel campo immobiliare.
    Ieri sentendo la radio precisamente RaI PARLAMENTO GRPP, ho sentito una riunione tra industriali che si è svolta non so dove e chiedo susa per l’informazione frammentaria.
    Comunque, mi sono reso conto che si sta creando un meccanismo molto articolato diciamo una lobbi tra addetti di settore(Agenzie immobiliari) Tibunali e privati consensienti.
    Mi spiego meglio
    Esistono gruppi organizzati di Aggenzie immobliari che attraverso il meccanismo dei sequestri degli immobili stanno facendo una fortuna immane.
    Immagina questo esempio.
    Io oggi compro una casa con il valore ipotetico
    70.000 EUR .
    L’aggenzia me la fa prendere, apro un mutuo mostruoso lungo fino a 30 anni per pagare al mese un prezzo che mi fa rasentare la povertà, comincio a pagare ma improvvisamente il mio stipendio che tra il cambio lire / eur con è cambiato di una virgola , non risulta più sufficente ha comprare 1 litro di latte.
    Che faccio mi indebbito , salto il pagamento.
    Ecco che scatta il meccanismo del sequestro.
    Io sono in mezzo a una strada ,
    La mia casa va all’asta con il tribunale ed ecco meraviglia delle meraviglie spunta la mia cara società immobiliare.
    COMPRO!!!!!
    Urla impietosa su di me…
    vendita a 70.000 EUR
    Si presenta un altro e dice alla cara società immobiliare c’hai un’offerta ???
    Si ho una casa all’asta dammi 100.000 ed è tua.
    E così si va avanti fino a quando uno riesce a tenersela .
    Alla fine prezzo finale 300.000 EUR
    Allora signori miei e concludo, eccovi spiegato il meccanismo anche se in modo breve di come le case siano aumentate vertiginosamente.
    Case che al prezzo normale costano 80000 100000 eur.

    VENDESI appartamento di 20 mq di 7 piani!!!!!
    AFFARONE!!!

  355. Bernardo Pizzuto

    Caro Beppe. ti vorrei inoltrare una mia piccola idea economica. Vorrei averne un parere anche da chi scrive nel tuo blog. Ti invio la lettera così come fu inviata all’On. Violante quando era presidente della Camera.
    Sei sempre grande perchè sei vero !

    Carissimo Presidente,
    So di rubarLe prezioso tempo nell’obbligarLa a leggere la mia lettera, ma il mio modesto ed umile suggerimento non potrebbe trovare migliore ascoltatore. Innanzitutto mi presento subito: sono Bernardo Pizzuto, un agente di commercio che opera in Sicilia e vive precisamente a Palermo e il mio settore di attività è quello degli strumenti musicali ed affini.
    Ho quarant’anni anni e faccio questo lavoro dal 1990. Ho studiato in Conservatorio per cinque anni pianoforte per poi continuare privatamente con la composizione, ho frequentato per poco tempo l’Università (fac. di Scienze Statistiche ed Economiche) in quanto a 23 anni, vincendo un concorso, fui assunto in banca da cui però fuggii dopo soli 33 giorni. Iniziai il mio attuale lavoro facendomi nuovamente avvolgere dalla musica che, per entrare in banca, avevo ahimè trascurato pensando che potesse soltanto rimanere un hobby. Adesso mi ritrovo a fare un lavoro che mi piace e mi soddisfa, rappresento per la mia regione dei marchi molto importanti di elettronica musicale ed inoltre trovo grande piacere e soddisfazione nelle mie composizioni che forse un giorno… ma non è questo l’argomento di cui vorrei parlarLe.
    Nella sfera dei miei interessi è rimasto sempre lo studio dell’economia e delle politiche ad essa connesse e visto che mi ritrovo a fare un lavoro di natura prettamente economica pensavo da tempo di trovare un valido interlocutore a cui far conoscere la mia idea. Le dico subito che non ho alcuna intenzione di sostituirmi a nessuno dei Suoi validissimi collaboratori, in quanto il mio potrebbe essere solo un suggerimento per arginare la crisi dei consumi del nostro amato Paese; non ho alcuna pretesa di aver trovato la soluzione, vorrei soltanto confrontarmi verificando la validità (o la non validità) delle mie teorie.
    Veniamo dunque subito al nocciolo della questione. Da quando faccio il mio attuale lavoro, mi sono accorto che per convincere i cittadini ad acquistare beni siano essi di prima o di non strettissima necessità, un valido argomento è sempre quello di creare nel prodotto un valore aggiunto che possa essere sempre “guadagnato” dall’utilizzatore anche svariato tempo dopo l’acquisto. Dal 1991, immediatamente dopo la Guerra del Golfo, gli italiani hanno cominciato a consumare sempre meno ed a risparmiare sempre di più; e la stessa tendenza si è puntualmente verificata a seguito degli eventi bellici nei Balcani.
    Pensi un attimo, caro Presidente, se tutti i cittadini potessero fare le due cose contemporaneamente: cioè se consumando potessero mettere da parte qualcosa. In Italia l’attuale sistema sociale permette ai lavoratori, dipendenti e non, di “mettere da parte” una quantità di denaro il cui importo dipende dall’entità della retribuzione; inoltre il risparmio depositato presso gli istituti di credito crea l’interesse maturato nel tempo per cui se si è in possesso di somme di denaro, anche non utilizzandole con investimenti vari siano essi mobiliari o meno, si viene in possesso col tempo di ulteriori somme di denaro create dalle stesse di nostra proprietà.
    Tutte queste forme di denaro, per così dire “messe da parte”, servono a garantire un futuro di tranquillità per quando non saremo più in grado di lavorare.
    Anche le pensioni integrative, che pure nel nostro Paese stanno cominciando a diffondersi vista la crisi del nostro sistema pensionistico pubblico, non fanno altro che immobilizzare nel tempo dei capitali per poter avere in futuro una rendita o la somma del capitale accumulato più gli interessi. E allora, ecco l’idea, perché non istituire una “pensione sui consumi” ? Mi spiego meglio: noi ogni giorno e per quasi tutti i giorni della nostra vita consumiamo. Acquistiamo il pane, i beni di prima necessità, le scarpe, il vestiario, i dischi, i regali, le automobili… ecc., tutti beni che in qualche modo ci servono per vivere. E se per ogni bene da noi acquistato ci fosse una piccola percentuale del valore del bene che venisse messa da parte ?
    Le chiarisco meglio il concetto facendoLe un esempio: io compro un vestito dal costo di £. 500.000; al momento dell’emissione dello scontrino o della ricevuta o della fattura “automaticamente” si innesca una procedura, che potrebbe essere legata al nostro numero di codice fiscale, che “trasferisce” il 5% (ipoteticamente) del valore del bene acquistato in un fondo di accumulo.
    Alla fine della nostra carriera lavorativa o, se vogliamo anche prima ma non prima di un determinato intervallo di tempo tecnico che serve per l’attivazione di tutte le procedure atte affinché il nostro accumulo produca “denaro” (Le spiegherò più avanti), noi potremo “ritirare” il nostro gruzzolo messo da parte soltanto con i nostri consumi. I cittadini sicuramente consumerebbero un po’ di più, avrebbero meno paura a far girare il denaro perché tanto anche dall’acquisto di un paio di calzini avranno nel futuro la loro piccola “pensioncina”. Con il denaro accumulato si potrebbe creare un istituto di credito di diritto pubblico che provveda ad investire tale denaro in modo da “autopagarsi” nelle proprie spese investendo il denaro, creando nuova forza lavoro e linfa per nuovi investimenti. Credo che la vera difficoltà di tale idea sia nella realizzazione tecnica della procedura di “mettere da parte” in base agli acquisti: la percentuale di CONSUPEN (le ho dato un nome fittizio per abbreviare) potrebbe essere un ulteriore incentivo all’acquisto.
    Pensi ad un rivenditore di automobili che, nonostante il leggero aumento dei prezzi dovuto all’introduzione di CONSUPEN, riesca a mantenere lo stesso prezzo all’utente finale perché in ultima analisi ha venduto più pezzi e la casa madre, fornitrice delle automobili, è riuscita a mantenere un prezzo più basso dato l’aumento delle vendite.
    Non credo di avere formulato un’idea tanto folle: so che forse la mia idea potrebbe avere contro determinate frange politiche che vedrebbero nell’immissione della CONSUPEN una spinta al consumismo, con relativo aumento dell’inflazione; ma io mi domando: non stiamo quasi sfiorando la recessione visto che i consumi continuano a diminuire ? Credo che se vogliamo spingere “dolcemente” i nostri concittadini a far girare di più la ruota dell’economia, dobbiamo dar loro uno zuccherino.
    E’ un po’ sempre la solita storia. Se abbiamo un traguardo da raggiungere che, anche se lontano, riusciamo a vedere, noi Italiani ci battiamo a piene mani. Il problema nasce quando non sappiamo perché facciamo una cosa e soprattutto quando non la facciamo perché spaventati.
    Approfitto di quest’occasione per augurarLe un fine anno pieno di serenità.
    L’Italia e l’Europa hanno bisogno di uomini e non più soltanto di facce apparse alla tivù.
    Da un Suo elettore.-

    Bernardo Pizzuto
    E Mail: bernardo.pizzuto@virgilio.it

  356. marco trono

    Buongiorno Blog di Beppe Grillo,
    seguo da poco il sito, non so quindi se sto dando un’informazione già nota.
    Sto leggendo un saggio molto interessante, che mi sento di consigliare:
    si intitola “Hitler ha vinto la guerra”, di Walter Graziano, Arcana Editrice, euri 13,00.

    Malgrado il titolo estremo acchiappa lettore che vaga per gli scaffali della libreria(le leggi del marketing sono purtroppo universali), si tratta di un’analisi storico/economica abbastanza rigorosa.
    Cerca di spiegare il perchè dell’evoluzione dell’economia moderna (quella sottoposta a presunte regole matematiche)e offre interessanti chiavi di lettura degli ultimi eventi storici.

    Certo nulla di nuovo sotto al sole, ma l’approccio di Graziano (economista argentino) da la possibilità di “sostanziare” tutte quelle ipotesi che ci circolano per la testa leggendo i giornali.

    Grazie per l’attenzione, spero di aver fatto cosa gradita…

  357. Fabrizio Tozzi

    Carissimi, …lavorando oramai da 18 anni come Consulente Finanziario ed assicurativo, … ormai ho la somma dell’equazione finale. Da alcuni anni ormai il solo cliente che ho … sono io, sono un cliente esigente che deve combattere tra varie trappole legali o “furbine” degli istituti bancari /assicurativi. Ma questo non è il problema, …. un’idea in generale me la sono fatta sul mercato finanziario internazionale, o per quelli che vogliono scorraggiarvi nel capire utilizzano il termine “Alta Finanza”.

    L’alta finanza è come un gigantesco gioco del Domino, … riescono ad aggiungere sempre una pedina all’ultimo minuto perché si possa ritardare la fine del gioco.
    Un enorme bolla di sapone che viaggia sopra le Borse internazionali … lo scoppio è ritardato principalmente dall’entrata di nuovi paesi. Un tempo essendo circoscritto in una Nazione, … ogni 2 per 3 esplodevano.

    Nel 1998 tutte le banche all’unisono sconsigliavano di acquistare l’oro; dicevano che non rendeva nulla (meglio nelle obbligazione Argentine … pattumiera), … oppure giù con l’offerta dei “Fondi Pacco”,… dove in un solo messaggio è difficile spiegare la lista delle porcate che ci fanno dentro.

    Oggi l’oro ha raggiunto una quotazione di oltre il 20%, … certo non si muove molto, … però non si perde un centesimo, e non si spendono le seguenti voci di “mantenimento” per i fondi: spese d’entrata ed uscita, revisione annuale, interessi sulla percentuale … ecc ecc.

    Tutta roba scritta sul contratto dicono; … ma chi diavolo ha tempo di fare una ricerca davanti al Consulente? Considerando che per un professionista 1 ora non è sufficiente, per confrontare gli articoli già intrecciati tra loro nelle Condizioni Generali, … devono pure essere confrontati con il Codice Civile !?!

    E anche se domani scoppia il Mercato finanziario … avrai qualcosa che vale più di qualsiasi valuta.

    PS: lo so è un po

  358. gabriella rebughini

    Ho sentito che la telecom emetterà dei BOND a 50 anni!!!!!!! Ma è una notizia reale? io non l’ho letta direttamente, ma se fosse vera è pazzesco.. chi deve comprare? un neonato? Grazie!

  359. Alessandro Penserini

    Deficit da record, debiti colossali, e nessun piano in vista per uscire dal tunnel. Se l’America va a fondo si porterà con sé il Canada

    DI STEVE MAICH

    David Walker è uno che vede il futuro, e ne è spaventato a morte. Non ci dovremmo preoccupare tanto se si trattasse di uno delle migliaia di lobbisti, legislatori, e attivisti che tutti i giorni affollano Washington, perorando l’urgenza delle loro cause preferite. Esiste tutta un’industria incaricata di prescrivere ogni tipo di farmaco politico per ogni malanno vero o presunto. Ma Walker non è un attivista o un lobbista, si tratta di un ragioniere. Riveste l’incarico di controllore generale degli Stati Uniti, si tratta del capo revisore dei conti del governo più importante e potente nel mondo. Egli cerca disperatamente di far conoscere all’esterno, a chiunque lo voglia ascoltare, un messaggio: le finanze pubbliche degli Stati Uniti d’America sono in uno stato disastroso, e stanno peggiorando sempre più. Se non si prendono al più presto i provvedimenti necessari per affrontare i gravi problemi di bilancio del paese, il mondo si troverà di fronte ad uno sconvolgimento senza precedenti.

    Seduto nel suo ufficio dalle pareti in legno nel centro di Washington, Walker misura le parole, cercando di non superare il confine fra l’annuncio di un allarme e quello di scatenare il panico. Si ritira un po’ quanto si parla di eminenti economisti che profetizzano una prossima “Apocalisse” finanziaria, però non ha esitazioni nell’affermare che la situazione è molto ma molto seria. “Non mi piace parlare in termini allarmistici – afferma mentre si avanza sulla poltrona- però allo stesso tempo credo che sia di importanza critica che il popolo americano, come i suoi rappresentati nel governo, comprendano la serietà della situazione.”

    LE CIFRE cambiano continuamente, per adesso parliamo di un buco nelle finanze pubbliche di 43 triliardi di dollari, che aumenta ogni giorno di più. Le conseguenze sono quasi inconcepibili per una generazione di politici e elettori cresciuti in relativa prosperità, senza aver mai conosciuto periodi di grave difficoltà finanziaria. Ma il fastoso stile di vita in cui siamo cresciuti e a cui ci siamo abituati è stato ottenuto a credito, e adesso sta arrivando il momento di pagare il conto. Se gli Stati Uniti non ci riescono le conseguenze si sentiranno oltre le frontiere con ripercussioni economiche negative dappertutto. Il Canada, il cui benessere finanziario è strettamente dipendente dal commercio con gli USA, non avrà un solo settore o regione risparmiato dalle conseguenze provocate dallo shock fiscale avvenuto a sud del confine.

    La visione di questa deprimente prospettiva di una crisi potenziale spinge Walker ad andare in ufficio ogni giorno nella speranza di farsi ascoltare da qualcuno che affronti la sfida prima che sia troppo tardi. Sulla porta dell’ufficio si trova scritto: “Onestà, Responsabilità e Affidabilità”. “Prima cominciamo, meglio è.”- ci dice- “perché in questo momento il miracolo degli interessi composti sta lavorando contro di noi. Fare debiti su debiti non va bene. Anzitutto dobbiamo finire di scavare, e poi cercare di capire come ricoprire il buco.”

    IN CHE MODO SI E’ CREATA QUESTA SITUAZIONE? Quando Gorge Bush , nel gennaio del 2001, iniziò il suo mandato si pose alla guida di una nazione che si trovava in uno dei suoi migliori periodi di prosperità economica degli ultimi decenni, grazie ad anni di crescita economica e al “boom” del mercato azionario. Nello stesso mese il Congressional Budget Office (Ufficio del bilancio del congresso) prevedeva, per i successivi 10 anni, un surplus del bilancio federale di 5,6 triliardi di dollari. Il problema politico del momento era come spendere quest’inattesa fortuna. La squadra di Bush decise di restituirla agli elettori sotto forma di una massiccia ed estesa riduzione delle tasse. Però non si sapeva che si trattava di un surplus in gran parte illusorio, provocato da conteggi errati. Le rosee previsioni del CBO si basavano su presupposti che poi si sono rivelati inesatti. In particolare che le spese del governo si sarebbero mantenute al di sotto del tasso di inflazione, e che l’economia e le entrate fiscali sarebbero cresciute molto più velocemente. Nello stesso anno un professore di economia all’Università di Boston, critico eminente della programmazione del bilancio USA, Laurence Kotlikoff, con una sua pubblicazione volle attirare l’attenzione su quello che egli definì “la fantasia fiscale” del CBO. Si trattava però di una voce isolata e pochi o nessuno lo ascoltarono. Ormai la decisione di tagliare le tasse aveva preso piede e nessuno la poteva fermare.

    Il CBO e altri uffici hanno successivamente rivisto i conti e aggiustato le nuove previsioni su un più realistico surplus di 2,2 triliardi di dollari. Il 60 percento in meno di quanto pensato inizialmente. Però questa riserva sparì immediatamente nel momento in cui Bush cominciò a eliminare una tassa dopo l’altra, dalle tasse sul matrimonio, alle tasse sul reddito ai guadagni in borsa ecc. Un centro di calcolo di Washington (Center for Budget and Policy Priorities) ha calcolato che fra il 2001 e il 2004 le entrate fiscali federali siano diminuite di 600 miliardi di dollari. Quasi tutte le tasse finora introdotte sono temporanee, però i repubblicani sono intenzionati a renderle permanenti entro la corrente legislatura.

    In mezzo a questa pacchia della riduzione delle tasse, e dopo nove mesi dall’inizio del mandato, arriva l’11 settembre. L’atteggiamento del pubblico americano nei confronti della sicurezza e della difesa, di fronte all’orrore dell’attacco terroristico, cambia profondamente nel giro di una notte. Dopo pochi mesi l’esercito americano si trova in Afghanistan ad attaccare i campi terroristi e a rovesciare il regime dei Talebani. Poi le truppe entrano in Irak. Fra il 2001 e il 2004 il bilancio annuale del Pentagono e per la sicurezza interna aumenta di 87 miliardi di dollari, un aumento del 27,5 per cento in quattro anni. In questa situazione, un bilancio in surplus di 128 miliardi di dollari nel 2001 si è trasformato in un deficit di 412 miliardi di dollari nel 2004. Il più grande cambiamento mai avvenuto nella storia degli USA.
    Ma questo è solo un sintomo di un problema fiscale molto più grosso. Fra tre anni gli USA si troveranno di fronte a un massiccio cambiamento demografico causato dal pensionamento della generazione dei “baby boomers”. Man mano che inizieranno i pensionamenti i costi dei programmi sociali e dell’assistenza medica cominceranno a crescere. “Il problema grave non è tanto il deficit di oggi”- ci dice Josh Bivens, un economista dell’istituto non-partisan Economic Policy Institute di Washington—”Quanto il fatto che se la riduzione delle tasse di Bush diventa definitiva, ci troveremo ad avere deficit a perdita d’occhio.”

    Un triliardo è un numero difficile da concepire. Quasi tutti sanno che si tratta di uno con 12 zeri, però è difficile considerarlo in termini di valore. Proviamo a pensare così: un triliardo corrisponde, all’incirca, alle dimensioni dell’intera economia canadese. Le sei maggiori compagnie petrolifere mondiali hanno ricavato, tutte insieme nel 2004, quasi un triliardo di dollari. Se mettiamo dei biglietti da mille dollari uno sopra l’altro si formerà una pila alta 109 km!

    A febbraio 2005 il debito nazionale USA ammontava a 7,7 triliardi. Quest’anno si prevede che si aggiungerà un ulteriore deficit di 427 triliardi, il ritmo di crescita è di 1,2 miliardi di dollari al giorno. Il pagamento degli interessi, grazie al basso costo dei tassi, è relativamente sopportabile e corrisponde all 8,6 per cento del bilancio federale del 2005. Ma se i tassi crescono allora crescono anche le spese degli interessi, e le attuali previsioni della Casa Bianca per l’anno 2010 parlano di una spesa di 314 miliardi.

    Però queste previsioni non danno un’idea adeguata della profondità del buco finanziario americano. Intanto le previsioni di bilancio di quest’anno non comprendono le spese correnti per la guerra in Irak e Afghanistan, che si calcolano sull’ordine degli 80 miliardi per l’anno prossimo. Inoltre non è considerato il piano del presidente di privatizzare la Assistenza Sociale, che consentirà alla gente di stornare i propri fondi dalle tasse alle assicurazioni private della propria pensione. Un tale piano dovrebbe comportare un prestito per il governo fra 1 e 2 triliardi di dollari nei prossimi dieci anni. Bush ha promesso di dimezzare il deficit entro il 2010, però non calcola l’approvazione definitiva del taglio delle tasse effettuate finora o l’introduzione di altri tagli, promessi ma non ancora attuati.

    Comunque nessuna di queste misure prendono in considerazione la sfida più grande di tutte: quella dei costi medici e assistenziali di circa 77 milioni di americani che stanno per andare in pensione. Walker paragona questo evento all’arrivo di “un’onda demografica di alta marea” prossima ad inondare le finanze del paese. Tenendo conto gli impegni dell’Assistenza Sociale, dell’Assistenza Medica – i cui programmi sono il cuore della rete sociale americana, pensioni, cure mediche per gli anziani, gli indigenti, – il fabbisogno a lungo termine sarà di circa 43 triliardi di dollari, circa quattro volte le dimensioni dell’economia nazionale, e 20 volte il totale annuale delle entrate fiscali. Secondo alcuni esperti si tratta di cifre sottostimate.

    A molti osservatori risulta sempre più ovvio che, nei prossimi 10 anni, il governo non sarà in grado di tenere il passo delle sempre maggiori spese ricorrendo all’indebitamento. Le conseguenze saranno gravi su tutti i settori, dal finanziamento dell’apparato militare alla protezione dell’ambiente. Secondo l’Economic Policy Institute, con l’attuale regime fiscale nel 2014 tutte le entrate dello stato saranno impegnate nelle seguenti quattro aree di spesa: assistenza sanitaria per gli anziani e gli indigenti, Sicurezza Sociale per i pensionati, la difesa nazionale e il pagamento degli interessi. Ciò significa che non rimarrà niente per iniziative vitali come l’istruzione, il trasporto o la giustizia, obbligando il governo a ricorrere ancora all’indebitamento per finanziare i programmi di base. Secondo le proiezioni dell’ufficio di Walker, con il sistema fiscale attuale, il costo degli interessi per il debito nazionale già alle stelle, impegnerà la metà di tutte le entrate fiscali del 2031. Dopo dieci anni sarà superiore alle entrate.

    La crisi di oggi è stata descritta quattro anni fa da Laurenc Kotlikoff con una pubblicazione dal titolo “La prossima tempesta generazionale”. L’anno scorso ha delineato un fosco quadro della situazione in un articolo di Fortune. “Il governo degli USA è effettivamente alla bancarotta.”. Quali rimedi sono possibili per salvare la situazione? Un aumento delle tasse del 78 per cento, e il dimezzamento dei benefici della Social Security e della Medicare, oppure eliminare tutte le altre spese discrezionarie. “Questo è il doloroso menu dell’America.”

    QUESTA SITUAZIONE QUANTO PUO’ DURARE? Gli Stati Uniti sono il cliente più grande del mondo. Essi comprano dall’estero molto di più di quanto riescano a vendere, col risultato di un notevole deficit nella bilancia commerciale. Spendono in programmi pubblici più di quanto ricavino dalle entrate fiscali. Per coprire tutti questi debiti gli Stati Uniti devono attirare dall’estero ogni anno montagne di capitale, il che corrisponde essenzialmente a chieder dei prestiti ai governi e agli investitori esteri. La bilancia dei pagamenti dell’anno scorso è ammontata a un deficit di 665 miliardi di dollari.

    I paesi stranieri però non ci prestano il denaro per bontà d’animo, nella maggior parte lo fanno per consentirci di acquistare le loro merci. Secondo David Rosenberg, un canadese capo economista della North American che lavora per la Merrill & Lynch di New York, la prosperità del mondo sviluppato, Canada, Europa e parti dell’Asia è dovuta, in vari modi, alle spese rampanti degli Stati Uniti. Per esempio il Canada quest’anno (2004) ha venduto agli USA 8,8 miliardi di dollari in merci in più di quanto il Canada abbia comprato dagli USA, malgrado la rivalutazione della moneta canadese abbia reso le sue merci più care per gli americani.

    Però gli investitori stranieri non possono sostenere le spese americane all’infinito. La banca con cui avete il mutuo della casa o l’affitto della macchina comincia a diventare un po’ nervosa quando la vostra carta di credito si trova sempre al limite del fido. I mercati internazionali si comportano allo stesso modo. La domanda che si pone è: per quanto tempo ancora gli investitori saranno disposti a concedere i prestiti agli USA, specialmente con i minimi tassi attuali, dal momento che sembra che il paese non abbia nessun piano per affrontare le sue scadenze future? La soluzione è ancora più pressante dal momento che il dollaro USA è in caduta libera da più di un anno, falcidiando i guadagni di tutti coloro che hanno investito nei bond americani.

    Stephen Roach, economista capo alla Morgan Stanley, è un critico aperto della politica fiscale USA da molto tempo ha lanciato l’allarme che affidandosi ai prestiti esteri si mette l’economia americana a un grave rischio. Una improvvisa caduta del dollaro può innescare, fra l’altro, uno dei seguenti fattori: un crollo in borsa, un ribasso del mercato immobiliare, e una grande depressione, oppure tutti quanti assieme. “Non ci può essere stabilità in America, se tutto dipende dal buon cuore degli stranieri” ha scritto ” Ricostituire una sana finanza per l’America è una cosa che deve ancora avvenire.”

    In un recente incontro avvenuto a Boston fra raccoglitori di fondi, Roach ha detto di credere al 90 per cento di probabilità che il continuo indebitarsi dell’America la condurrà al disastro economico. Altri intervenuti, come l’ex segretario del Tesoro Lawrence Summers e l’ex presidente Bill Clinton, hanno utilizzato un linguaggio meno esplosivo ma hanno comunque messo in guardia che le dimensioni dei deficit USA possono compromettere la politica estera e gli obiettivi di sicurezza e del commercio. Per esempio per quanto tempo ancora gli USA potranno onorare gli impegni con Taiwan contro un’aggressione cinese dal momento che la sua economia dipende in modo così importante dai suoi prestiti?

    David Rosenberg non prende sul serio gli allarmisti come Roach, però riconosce che l’attuale condizione fiscale non è sostenibile. In proposito cita una vecchia massima dell’economista Herbert Stein: “Tutto quello che non può durare a lungo, si fermerà.”

    PERCHE’ CI DOBBIAMO PREOCCUPARE? La storia ci fornisce esempi strazianti di che cosa accade quando un’economia crolla sotto il peso di un debito insostenibile. Uno dei più vivi è quello dell’Argentina nel 2001. Quando il Fondo Monetario Internazionale ritirò il suo sostegno a causa del crescente debito del paese, l’effetto fu catastrofico: il valore della valuta nazionale andò a fondo, azzerando i risparmi di milioni di persone. L’inflazione che ne derivò e l’improvvisa frenata ai consumi provocarono il fallimento di migliaia di ditte entro poche settimane. Milioni di lavoratori rimasero senza occupazione e una delle più grandi economie del Sud America fu sprofondata in una recessione.

    Per quanto inimmaginabile, molti economisti pensano che la stessa cosa possa accadere negli Stati Uniti. “Se gli investitori stranieri valutano il bilancio federale sul lungo periodo e si convincono che vi sarà un fallimento, si ottiene il panico finanziario.” Secondo Bivens, “Gli interessi salgono, e provocano una grande recessione. Il dollaro si deprezza velocemente, e contemporaneamente si può scatenare l’inflazione.” Se gli interessi salgono milioni di consumatori USA saranno spremuti come limoni per i prestiti che hanno messo sulle loro case quando le valutazioni erano alte. Un colpo al mercato immobiliare chiuderà ancora di più le tasche dei consumatori, facendo iniziare il ciclo vizioso di pochi consumi, e ancora più recessione. Conclude Bivens.

    Kotlikoff delinea uno scenario simile nel suo libro “La prossima tempesta generazionale”. Nel 2030 l’America si troverà a subire una situazione fiscale “senza precedenti”, una drastica riduzione dei programmi sociali, ricorso al credito non più sostenibile, un inflazione galoppante, e l’esplosione dell’evasione fiscale. Secondo lui fra 25 anni l’America sarà come la Russia al cambio del millennio.

    Se passiamo alle cifre si vede che Bivens non è in disaccordo con le previsioni di Kotlikoff. “Ci sono tutti gli ingredienti per un crash spettacolare che a un paese come gli USA non è mai venuto in mente di immaginare. Ancora sei o sette anni lungo questa strada e credo che veramente ce lo dovremo immaginare. E’ veramente da pazzi.”

    Ma questo comportamento da pazzi è un problema che riguarda tutti a causa dell’importanza dell’economia USA nel mondo. Letteralmente milioni di posti di lavoro, in Canada, Gran Bretagna, Germania, Giappone e altri sono direttamente o indirettamente collegati alla salute dell’economia USA. Secondo Bivens “Se all’improvviso gli americani non potessero più comprare le merci degli altri paesi, questi ultimi dovrebbero trovare al più presto un modo di tenere occupati tutti quei lavoratori.” La maggior parte degli economisti sono d’accordo nel considerare che una grave recessione in America porterebbe il resto del mondo con sé. Secondo Bivens: “Se un grande paese come l’America si ammala, anche tutti gli altri si ammalano.”

    Questa realtà non sembra essere interamente compresa dai canadesi. Un recente sondaggio da parte di Mclean’s/Rogers Media ha mostrato che solo il 41 percento degli intervistati crede che le due economie siano strettamente collegate, l’11 per cento preferisce pensare che non vi siano legami. In realtà quasi ogni regione del paese e tutte le principali attività, foreste, energia, miniere, automobili, agricoltura, tecnologia, dipendono dalla domanda USA per la loro prosperità. Se il consumatore americano dovrà subire: disoccupazione, interessi che salgono, crollo dei prezzi delle case, aumento dell’inflazione, quegli stessi effetti si diffonderanno inevitabilmente anche in Canada.

    Secondo Rosenberg gli USA riusciranno a riformare il sistema fiscale ed evitare un fallimento, ma la necessaria riforma si ripercuoterà negativamente anche sui partners commerciali come il Canada. Per colmare il buco fiscale e ridurre la necessità di indebitarsi con l’estero gli USA devono trovare il modo di aumentare le esportazioni e di diminuire le importazioni. In altre parole devono rendere più difficile l’accesso degli altri paesi al proprio mercato. Questo è quello che viene definito dagli economisti la politica del “rendi povero il tuo vicino.” Secondo Rosenberg “Per l’economia mondiale è finito il giro gratis. Il tempo di andare sulle giostre assieme agli USA è finito. Stop.”

    L’AMERICA COME PUO’ RISOLVERE IL PROBLEMA? Quando, il 1 novembre 2000, G.Bush era in campagna elettorale per la Casa Bianca, aveva avvertito il pubblico di Minneapolis che con i democratici ci sarebbe stato un aumento delle tasse e un rallentamento dell’economica che “potevano causare la fine della prosperità di questa nazione.” Bush vinse le elezioni anche perché si era dipinto come l’opposto dei liberali che tassano e spendono. Però, malgrado questa audace retorica di austerità, le spese discrezionarie sono salite del 23 per cento durante il primo mandato. Quattro anni dopo, il Presidente è sulla strada di rendere reali i pericoli attribuiti ai democratici.
    Praticamente ogni osservatore indipendente che abbia studiato il deficit di bilancio americano concorda sulla inevitabilità delle misure da prendere e cioè un significativo aumento delle tasse e grossi tagli alle spese. Però cercare di attuare le riforme per colmare il buco fiscale richiederà l’attenzione e la cautela necessarie per disinnescare una bomba. Il deprezzamento del dollaro dovrà essere graduale, in modo da aumentare le esportazioni USA, senza però cadute brusche che potrebbero accendere una inflazione devastante. I tassi di interesse dovrebbero salire graduatamente in modo da tenere a bada l’inflazione e incoraggiare i consumatori a mettere da parte i loro risparmi. La spesa dovrà essere sotto controllo ma non in modo così drastico da compromettere la sicurezza e altre priorità pubbliche. Le tasse dovranno essere aumentate ma non in modo così drastico da bloccare l’economia.

    Sotto molti aspetti gli USA devono ripetere quello che il Canada ha già attuato negli anni ’90 per portare sotto controllo la spesa e il debito che ne derivava. Il risultato è stato ottenuto con l’aumento delle tasse, la diminuzione della spesa e una rapida svalutazione della moneta, il tutto accompagnato da una sana crescita economica. Ma negli USA le dimensioni dell’impegno sono molto più grandi, la posta molto maggiore, e ormai risulta chiaro che lo standard di vita a cui si sono abituati milioni di americani dovrà cambiare.

    Walker insiste sulla necessità che vengano prese “decisioni dure” e nessuna appare più dura di quella di intraprendere la strada dei costi necessari per fornire l’assistenza medica per gli anziani e gli indigenti. Si ritiene che la spesa medica aumenterà del 63 per cento entro il 2010, e che continuerà ancor di più dopo. Gli analisti sono d’accordo nel prevedere che, ad un certo punto, il governo dovrà trovare il modo di frenare questi costi, anche se ogni taglio sicuramente provocherà le proteste dei sempre più numerosi pensionati, un blocco di votanti molto influente.

    Gli esperti hanno proposto che le riforme siano finanziate da varie tasse, sugli acquisti al dettaglio, sui beni di lusso e con la reintroduzione di tutte le tasse eliminate dal 2001. Secondo altre opinioni bisogna potenziare la lotta all’evasione fiscale. Altre strade possono essere l’aumento dei contributi per l’assistenza medica, assieme al taglio massiccio di molti programmi sociali. Però chiedere agli elettori di pagare di più per avere di meno non è una cosa facile, e sicuramente nessun politico lo vorrà fare. In febbraio Bush ha proposto un bilancio che dovrebbe eliminare o comunque ridurre 150 programmi del governo, ma anche così, gli USA avranno un deficit di oltre 200 miliardi di dollari nei prossimi anni. Secondo Bivens: ” Sul piano dell’austerità non sono seri, si parla di grandi tagli però su programmi molto piccoli. Per chi è coinvolto si tratta di gravi sacrifici ma rispetto al problema fiscale generale si tratta di una goccia nel mare.”

    James Horney è un analista del Center on Budget and Policy Office Priorities, centro studi non-partisan di Washington, ed ha lavorato per più di sette anni al Congressional Budget Office. Secondo lui la soluzione del problema del debito può essere trovata solo se i due partiti del Congresso e il Presidente si siedono a un tavolo per cercare di trovare “una grande intesa” sulle tasse e sulle spese, ed elaborare una strategia che rassicuri i creditori internazionali. “C’è bisogno di un’intesa alla presenza di tutti i componenti e di tutti i problemi. Sperando che avvenga prima di qualche catastrofe.”

    Walker condivide la stessa speranza, e si affida al suo senso dell’ottimismo. Avrebbe avvertito un cambiamento notevole di atteggiamento proprio negli ultimi mesi, man mano che i legislatori prendono coscienza dell’inevitabile problema finanziario. Però riconosce che, finora, poco è stato fatto malgrado i suoi sforzi. “La cosa frustrante è che anche se parli con la gente e gli fai vedere le cose come stanno, è come se mostri loro la medicina, ma poi devi anche convincerli a prenderla. Però è meglio che si decidano, e presto
    Fonte:www.macleans.ca/

  360. Cristiano Fumagalli

    Ciao mi chiamo cristian e ho 32 anni lunedi 14 marzo sono andato a cantù a vedere lo spettacolo , e quando ho sentito parlare di telecom mi è venuto in mente che ho letto un articolino su una emissione di Bond o meglio “CAMBIALI” della telecom come qui riportato

    TELECOM: STUDIA EMISSIONE BOND DURATA 50 ANNI
    ————————————————-
    7 Marzo 2005 16:30 MILANO (ANSA)

    (ANSA) – MILANO, 7 MAR – Telecom Italia ha incaricato Deutsche Bank di studiare l’emissione di un prestito obbligazionario della durata di 50 anni. Se il bond verrà effettivamente emesso, una volta raccolto l’interesse degli investitori, rappresenterà il prestito obbligazionario di più lunga durata mai emesso da una società europea.(ANSA).

    Dico io se il tutto andrà in porto chi sarà cosi ASTUTO ad accaparrarsi questa ghiotta occasione ???

    Ciao Cristian
    E grazie di illuminare le nostre menti

  361. vincenzo cupido

    DOMANDA MA PERCHE ‘ la PEWEX vende 5 kg di carne a 3 €????

    1. fiorella palomba

      Questa è una bella domanda e la faccio mia. Se c’è qualcuno che ci risponde ora siamo in due.

      Vale la pena di vedere (ma questo non c’entra con il prezzo della carne) la storia dei supermercati PEWEX su wikipedia nella traduzione dall’inglese.
      Ciao

  362. corrado mariani

    GRUPPO RIVA

    Scusate, ho fatto un errore.
    Non è il gruppo RIVA che nel bilancio 2004 avrà utili superiori al 100% ma il gruppo siderurdgico franco-spagnolo ACELOR.
    MA la sostanza non cambia. Aspettiamo di vedere quale sarà l’utile di bilancio del gruppo RIVA per il 2004 . Ai lettori poi decidere se c’è stata o meno una speculazione nel mercato del ferro.

    saluti a tutti e scusate per l’errata informazione.

    corrado

  363. corrado mariani

    RIVA IL PADRONE DEL FERRO

    Buon Giorno Signor Grillo.
    Sono un figlio di papà. Lavoro nell’azienda metalmeccanica che mio padre ha crato 40 anni fa, da solo, partendo da niente senza aiui statali, senza chiedere niente a nessuno.
    Ora abbiamo più di cento dipendenti. MIo padre mi ha insegnato lealtà e correttezza. Lui alla sua azienda e al lavoro si è immolato.Io dopo dieci anni di lavoro sono a pezzi. Sono seriamente intenzionato ad aprire un centro lampade. Troppe amarezze.
    In Italia non è consentito alle persone oneste di fare impresa. Le volevo solo segnalare le meravigliose imprese del Sig.Riva padrone dell’ILVA. Detto signore si è comprato l’ITLALSIDER anni fa e se l’è pagata in un paio d’anni imponendo aumenti paurosi del ferro agli utilizztori come noi. CAzzo rivogliamo L’ITALSIDER PUBBLICA ! L’anno scorso, con la scusa dei maggiori consumi cinesi, ci è stato imposto un aumento del ferro fino al 55 % !
    Bene alcuni gorni orsono leggo sul sole 24 ore con quali utili presumibilmente RIVA chiuderà i suoi bilanci: + 280% (se non vado errato..meglio ricontrollare). Comunque una cifra spaventosa. Io ho gridato per un anno intero, ho scritto a Marzano di fermarlo ! L’ho urlato che la cina era una scusa e che era in atto una speculazione schifosa a danno di chi il ferro lo deve lavorare. Noi siamo in ginocchio perchè non abbiamo potuto ricaricare detti aumenti sui nostri listini perchè troppo onerosi e perchè imposti in tempi brevissimi.
    Lui, RIva chiude con un bel 280% o 180% o che diavolo (comunque sopra il 100%) in più di utili. Aiutateci a fermarlo.

    Un saluto a tutti

  364. Francesco Della Cioppa

    L’unico modo per non diventare schiavi nel giro di dieci anni di cinesi o indiani è convincere i nostri mitici politici che occorre vietare la possibilità di decentrare la produzione in paesi che ottengono costi del lavoro ridicoli calpestando i più elementari diritti civili.
    Non è questo una fora di terorismo? Perchè nessuno la combatte? Se non si agisce in questo senso sarà presto la fine.

  365. Andrea Coffa

    CIAO
    Non sarebbe utile per tutti i dipendenti , avere la possibilità di scaricare l’IVA e le spese sostenute per lavoro dalle tasse?
    E dopo chi le paga le tasse?
    Però forse e ora di riflettere su ciò.
    Penso che la rete, sia il catalizzatore per unire i pensieri e le opinioni di tutti e trasformarle finalmente in qualcosa di reale.
    Forse ho detto delle cazzate, però a volte è proprio da li che nascono grandi cose.

  366. salvatore d'angelo

    scusate se annoio con una semplice domanda.

    Come mai sulle nostre monete (euro ovviamente) non
    c’è scritto: pagabili a vista del portatore?

  367. salvatore d'angelo

    Ciao,

    scusate ma forse il mio precedente post non è andato buon fine. Mi chiedevo (visto che mi sono avvicinato da poco all’argomento), quanto c’è di vero in questo articolo

    http://www.disinformazione.it/fabbricamenzogna2.htm

    grazie

  368. salvatore d'angelo

    Ciao,

    un po di tempo fa ho ascoltato alcuni MP3 di spettacoli di beppe. Purtroppo non ho mai avuto il piacere di vedere un suo spettacolo dal vivo
    (spero di farlo il 27 Aprile al Palalottomatica).
    Ascoltando alcune sue discussioni sul sistema economico mondiale ho iniziato a fare ricerche
    più dettagliate sull’argomento.

    Volevo chiedere se qualcuno su questo blog può darmi la su opinione su questo articolo:

    http://www.disinformazione.it/fabbricamenzogna2.htm.

    quanto c’è di vero? Dove posso approfondire ulteriormente questo argomento.

  369. Matteo Permunian

    Per quanto rigurda i Bond argentini, le Associazioni dei consumatori dovrebbero agire nei confronti delle Banche italiane che continuano a pretendere i Diritti di Custodia e le commissioni in caso di vendita. Anzichè spingerci a protestare contro il governo argentino per ottenere la restituzione dei nostri soldi, primo perchè l’Argentina sta al di là dell’oceano, e in questi casi la distanza conta, e secondo se ne sbatte le balle dell’Italietta!!!!

  370. Fedele Sposato

    Oggi una pagina di economia di Repubblica decanta il successo in termini di profitto della coppia di Banca Intesa Passera e Bazoli, ma nulla si dice dei diecimila pensionati Comit che vedono minacciata la loro pensione integrativa dall’ azione del Consiglio di amministrazione dell’ Intesa.
    Banca Intesa vuole liquidare il consistente patrimonio del Fondo pensioni Comit,che consentirebbe di pagare la pensione integrativa ai pensionati vita natural durante, per favorire quali amici?
    SITI: http://www.anpecomit.it/www.noicomit.it

  371. Fedele Sposato

    Oggi una pagina di economia di Repubblica presenta gli straordinari successi in termini di profitto della coppia di Banca Intesa Passera e Bazoli,ma nulla si dice dei diecimila pensionati
    Comit, che vedono minacciata la loro pensione integrativa dall’ azione del Consiglio di amministrazione dell’Intesa.
    Banca Intesa vuole liquidare il consistente patrimonio immobiliare del Fondo pensioni della Comit,che consentirebbe di pagare la pensione integrativa ai pensionati vita natural durante, per favorire quali amici, che acquisterebbero a prezzi stracciati per giunta?

  372. Andrea Lorenzini

    Mi piacerebbe sapere come mai dal 29.05.01 ad oggi la Telecom Italia è passata da 80.000 circa
    impiegati a circa 46.000 di oggi a spese dello stato e nessuno ha detto niente dai giornali ai sindacati !!!!!
    Quando per un brufolo a Lapo Elkann, si scomoda
    Veronesi e si parla di cassa integrazione per prevenerire i possibili costi di una plastica facciale col beneplacito delle organizzazioni sindacali e del Governo

    Ciao

  373. nuccio gatto

    ciao Beppone
    evito i consueti salamelecchi ruffianeschi, se non ti stimassi come persona non sarei qui a scriverti, passo subito al sodo, faccio parte dei 450.000 italiani truffati dai tango-bonds e dei 325.000 italiani che hanno rifiutato l’elemosina elargina con molta magnanimità dai ladrones argentini (pensa te….ci promettevano il 30% del maltolto…fra 24 anni!!!!) tu presteresti dei soldi a chi ti ha già truffato una volta? ma la cosa che più mi ha fatto male è stato il vedere che chi doveva tutelare il risparmio (così come detta la Costituzione!) se n’è fregato altamente denigrando gli investitori chiamandoli “incauti” (berlusconi) se non addirittura ha appoggiato il defaul con sottoscrizioni di manifesti pro-ladrones (baffino d’alema), altri prestigiosi personaggi del nostro palcoscenico politico propongono anche di dare la pensione italiana agli oriundi argentini (l’esimio on. tremaglia, si proprio lui, quello dei…culattoni!), ma nessuno ha mai fatto cenno ai 200 miliardi di dollari che i ladrones hanno fatto scomparire con la complicità del fmi (dove non arrivano gly yankyes con le bombe….arriva il fmi, il risultato è lo stesso!)impoverendo il popolo argentino e oltre 1.000.000 di persone nel mondo. Ti chiedo, qualora lo ritenessi opportuno, di approfondire questo argomento, considerato che da noi diversi pennivendoli continuano a cospargere falsità a tutto spiano perfino sulla % delle adesioni allo swap (spacciano per successo un’adesione al 76% sul capitale dimenticando di sommare anche gli interessi non pagati che fanno scendere l’adesione sotto il 60%, quindi un fallimento totale!) ora si sta tentando un’altra manovra intimidatoria a scapito degli irriducibili che non hanno aderito diffondendo la FALSA NOTIZIA che i vecchi bond sono carta straccia e non hanno alcun valore giuridico. In usa alcuni investitori hanno già intentato delle class action, che da noi è impossibile al momento fare, capofila dei rivoltosi è un italiano che sarebbe interessante tu sentissi poichè la reputo la persona che meglio di chiunque altro potrà farti capire il marciume che c’è sotto questa manovra, addirittura alcuni amici citano la teoria del dittatore pazzo di j. kleeves! ti do un link di finanzaonline dove potrai leggere molti interventi sull’argomento e farti un’idea su quello che è successo e sta ancora succedendo, dove stanno le responsabilità (oltre i ladrones ci sono coinvolti pure bankitalia, sistema bancario italiano organi di vigilanza ecc.) http://www.finanzaonline.com/forum/showthread.php?t=559173&page=24&pp=15

    se ritieni utile contattarmi in merito alla questione sarò lieto di poterti essere utile.

    cordialmente

    nuccio gatto

  374. Giovanni Carrossa

    vorrei solo segnalarvi un articolo riguardo le multinazionali, lo so che non c’entra molto con l’argomento di cui sto scrivendo il commento ma mi è sembrato doveroso riportarvelo, non aggiungo altro
    http://www.criticamente.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1479

  375. Antonio Azzaretto

    Svolgo attività di commercialista a Milano.
    Circa 3 anni fa ho iniziato una missione per
    migliorare la gestione e l’ amministrazione degli stabili.

    Insieme ad alcuni miei amici pazzi abbiamo inventato la CERTIFICAZIONE DI QUALITA’ PER I CONDOMINI.

    Se qualcuno non mi uccide prima…..ci riuscirò.

    Grazie per l’ attenzione

    T.

  376. Alberto Asperi

    Vorrei chiedere conferma di un mio dubbio a proposito del caro prezzi sui carburanti (grazie Beppe Grillo):
    – abbiamo il petrolio quasi ai massimi storici, grazie alla guerra in Iraq, grazie al fatto che le riserve non sono infinite e gli arabi ci camminano sopra;
    – abbiamo la valuta dell’Euro quasi ai massimi storici sul dollaro (si paga il greggio in dollari, quindi dovrebbe compensare un pò il caro petrolio);
    – vendiamo in Italia il 55% delle automobili con alimentazione a gasolio;
    – lo Stato, vista la situazione aumenta il prezzo del gasolio del 10-11% in più rispetto a quello della benzina.
    Or bene (anzi or male), se non mi sbaglio da un certo quantitativo di greggio si può raffinare al massimo l’ 11% di benzina e il 20% di gasolio con piccole varianti (se mi sbaglio smentitemi), ciò vorrebbe dire che raffinare il gasolio costa il 45-46% in meno della benzina…
    Ci stanno prendendo per il naso non una, ma quattro volte?
    Saluti from Big.albert

  377. andrea zala

    GENOVA TAPPEZZATA DI MANIFESTI DEL GOVERNO DOVE SI ENFATIZZA L’ELEVATO NUMERO DI POSTI DI LAVORO CREATI: FATE UN SALTO ALLA SEZIONE FALLIMENTI DEL TRIBUNALE DI GENOVA, L’ELENCO NON STA PIU’ NEL NUMERO. IN CERTI QUARTIERI IN PROSSIMITA’ DI GRANDI CENTRI COOMERCIALI TUTTE LE PICCOLE ATTIVITA’ STANNO SPARENDO, GIORNO DOPO GIORNO.

  378. meghigno ze peqeno

    io so solo una cosa ke in sardegna cme ne resto sel mondo sta andando tutto a puttane nn e possibile ke se io nn conosco un politiko un sindaco o qualkuno di alto livello monetario ke abbia belle fighe be no nn li conosco e infatti sono un disocupato ma cme cazzo si puo vedo barboni ke muoiono di freddo multi nazionali a scoppio e il popolo sempre in merda ma io ke dvo fa mezza sardegna a il mio curriculum nessuno mi a mai kiamato alla de vizia nn sno acozzato e nn mi fanno entrare xo se andiamo a vedere i parenti dei sindaci cazzo se lavorano ma poi io diko se uno sclera e fa pazzie e ke ce po fa

  379. andrea battantier

    LA CICORIA DEL COPROFILO

    E così il vecchio e tenero cococo non esiste più. Basta retribuzione a ore o a giornata, adesso ci sono gli amanti dei contratti a progetto (coprofili). Ma il coprofilo non è cattivo e non ha una personalita’ necessariamente perversa. Egli ama stabilire con il suo datore di lavoro un progetto e via, finalmente autonomo e non più subordinato. Se per coprofilo qualcuno intende lavoratore precario e magari malpagato, avete a che fare con un pessimista. La coprofilia non è una truffa, è solo che stanno cambiando i tempi, e il senso delle parole, e l’ordine: E tutto torna se a libero professionista sostituite professionista libero…di lavorare o di non lavorare…dipende solo da lui, quindi, in senso lato, il coprofilo è un lavoratore dipendente. Non facciamoci sfuggire il senso delle parole. Il coprofilo non è un atipico, o, almeno, se lo pensate, non siate scortesi, non diteglielo in faccia. Il coprofilo non ha certezze ma il suo lavoro non è precario. Il lavoro è precario solo per chi ha perduto il senso dell’orientamento. Rimbocchiamoci le maniche, svegliamoci da questo torpore globalizzato: il mondo aspetta solo di essere colto, con un sorriso. E se la vita è più cara, è perché a volerlo siamo noi, perché alle volte siamo incontentabili, insaziabili, trascurando che in fondo poi, l’essenziale è un buon panino, una coperta se fa freddo, la finestra aperta se fa caldo. Siete poi così sicuri di non riuscire a fare a meno di una o due stanze? Quattro coprofili in un monolocale ci stanno; anzi: ne guadagna la comunicazione perché, finalmente, si ritorna a parlare. Ricordate che un cane di piccola taglia mangia meno, che in tv qualche filmetto decente ogni tanto lo danno, e se siete agili potete saltare i tornelli della metro, ruotare i vestiti tra gli amici, fare la pizza in casa, leggere libri direttamente in libreria ma, soprattutto, abbiate fede in voi stessi e non lamentatevi ogni santo giorno. Ripetete con me: La vita è bella. La vita è bella. La vita è bella. E ricordate: anche un coprofilo è una persona come me e te. Il coprofilo è giovane ma non troppo e vuole bene alla sua famiglia. Il coprofilo non si sposa perché è un riflessivo e vuole pensarci bene prima del grande passo. Il coprofilo ha fatto del dubbio la sua certezza e del concetto di vecchiaia un pallido ricordo: perché il tempo, per un coprofilo, si conta mese dopo mese e mese dopo mese si annulla. Il coprofilo pensa al presente e vive già nel futuro. E scrive talvolta belle poesie. Quello che bisogna capire è che la stabilità è un concetto relativo per la fisica, figurarsi per il coprofilo. Non sarò io a ricordarvi che l’atomo è stabile solo quando gli gira a lui e che tutti i corpi galleggianti manifestano instabilità più o meno accentuate. La ricerca dell’equilibrio, francamente, è una perdita di tempo, e questo il coprofilo lo sa bene quando si lascia andare nel fiume della vita. Ma mai con indifferenza. E alcuni coprofili hanno capito che si può essere poveri fuori ma ricchi dentro. Soprattutto quelli che hanno scoperto che a villa pamphili c’è la cicoria.

    andrea battantier

  380. napoli emanuela

    ciao beppe mi chiamo emauela ho 30 anni sono di torino(ho lavorato alla fiat 3 anni ehe he),e da cinque mesi vivo a bologna.Vorre solo dire che ho trovato una differenza assurda di prezzi…qua la vita è tremendamente cara.Ho cambiato città ma il mio salario è rimasto sempre quello quindi qua a bologna sto’ avendo non poche difficoltà!Pago 900 euro di affitto,per questo sono costretta a dividere la casa con altra gente,tu dici..perchè non te la compri una casa?certo…come no!!!per un monolocale non bastano 150000euro,per una casa di 50mq non bastano 200000euro.Cosi io e il mio ragazzo che ci sposiamo a settembre,abbiamo deciso di comprare casa a 25km di distanza da bologna perchè cosi ci escono fuori almeno due camere!!!è assurdo!un panino e una coca al bar ti costa 10 euro,vai a bere in due in un pub spendi almeno 20euro…mai vista una cosa cosi,se non a montecarlo,in svizzera,o in alcune piazze cantrali di alcune città come Venezie,Roma o Milano…io vengo da Torino dove ci sono tantissimi extracomunitari,dove è normalissimo vedere coppie miste…qua invece ce ne sono davvero pochi di stranieri a confronto..coppie miste mai vista una!!Mi chiedo perchè proprio Bologna è cosi aristocratica e snob nonostante abbia la nomina di “città di sinistra”per eccellenza!!!Chiamano i meridionali “marocchini” odiano gli stranieri…io non capisco….Non capisco questo modo dei bolognesi di credersi chissà chi,quando poi sono solo dei provincialotti!!!Hanno una città strutturata malissimo,in tante cose sono organizzati veramente male,è una città che vive solo di studenti e trasfertisti e nonostante cio’si prendono anche il lusso imporre un tenore di vita che in italia purtroppo è comune veramente a pochi….chissà se un giorno ci sarà una rivolta!!!grazie ciao…Emanuela

  381. Bianca Barnini

    Ciao Beppe.
    Ho incontrato per caso il tuo blog navigando “del più e del meno”.
    Ora inserisco un paio di argomenti che mi stanno a cuore (fra tantissimi altri). In futuro ci saranno altre “puntate” del serial “La vita di una cittadina borghese piccolissima”. Sono una ex-professoressa (entusiasta della professione svolta), cioè una quasi-morta di fame, figurati!
    Mi piacerebbe essere sicura che se volessi cambiare Banca potrei farlo con semplicità.
    In realtà esiste una vera e propria campagna atta a “stancare” il cliente e quindi dissuaderlo dal fare una cosa tanto avventata.
    Cambio argomento.
    Io vivo a Torino da quando ero bambina e assisto al progressivo degrado di questa bella città che mi è sempre piaciuta molto.
    Sono sconfortata nel rendermi conto che il cittadino medio è praticamente un “ostaggio” in mano alle autorità di vario genere (comune, provincia, regione, stato) perchè non riesce a far mutare praticamente niente.
    Nella varie lettere che ho letto su questo blog tutti si lamentano ma, a parte il “mugugno” più o meno ben espresso, nessuno propone alcuna azione che possa portare a qualche risultato concreto e a breve termine.
    Caro Beppe, ti apprezzo tantissimo proprio perchè dici “pane al pane e vino al vino” e con il tuo carisma riesci anche ad ottenere qualcosa. E questo, attualmente, non è poco ! Credimi !
    Sono sempre una tua estimatrice

    Bianca Barnini

  382. Vincenzo Capodivento

    Io ammetto la mia ignoranza in materia economica ma mi domando continuamente in un paese come il nostro in cui anche le tasse sono tassate quanto e come viene tassata la pubblicità. Se anche vado dal mio amico che ha un bar sotto casa e mi regala un caffè su quegli 0.80€ cmq bisogna versare allo stato alemo l’IVA, se invece ti regalano uno spot o uno spazio pubblicitario niente? Su non solo moda ho visto un’intero servizio di “cultura” su una nota compagnia aerea era solo un regalo? E i minispot durante i tg? E gli inviti nemmeno tanto velati durante i programmi clacistici a passare al digitale terrestre non sono spot?

  383. davide vignoli

    domanda: con lo sviluppo continuo ed esasperato di tecnologie in ogni settore dell’economia, con conseguente
    crollo della richiesta di forza lavoro umana, e con l’emancipazione (giusta) della donna, che reclama anche per
    se posti di lavoro che fino a qualche tempo fa erano esclusiva maschile; fatte queste premesse, ha ancora
    un senso, dopo 60 anni, fondare la nostra repubblica (ma più in generale la vita del mondo) sul LAVORO?
    La domanda è assai pleonastica perché in effetti penso che sia da un pezzo che la norma sarebbe dovuta
    essere corretta in “…fondata sui SOLDI (o, peggio, sulla FINANZA)”!
    Ormai la strada è questa: i posti di lavoro saranno sempre MENO; i poveri, sempre più poveri e con sempre
    meno lavoro, saranno sempre di PIU’; non sarà fra 5 o 10 anni, ma nemmeno molto più in là nel tempo, ma
    mi è facile e logico prevedere un violento conflitto sociale o anche qualcosa di peggio.
    Senza essere demagogico o ingenuamente buonista, credo che sarebbe ormai più matura la definizione
    “…fondata sulla SOLIDARIETA’ SOCIALE”.
    Ma siccome il DIVERTIMENTO preferito di chi avrebbe il POTERE di fare qualcosa è solo e semplicemente
    ACCUMULARE (e chi se ne frega se in un mondo sempre più INQUINATO, INCIVILE e INVIVIBILE)…fine.
    p.s.: cosa c’è dietro le ultime ossessive pubblicità riguardanti prestiti facili facili a chiunque? È passata
    qualche strana legge che legalizza lo strozzinaggio verso la povera gente nullatenente..

  384. Ricky Concetti

    Vorrei sottoporre al MITiCO Beppe un occasione, si spera per smascherare qualcosa forse di “INTERESSANTE”……
    :
    Questo quanto commentato, da parte di un fans che preferirei anonimare,all’interno del fourm sul sito internet http://www.vivereunafavola.com il giorno sabato 19 Feb.alle ore 15:30 circa…..
    saluti …Ricky Concetti
    DOSSIER TICKET ONE

    C’era una volta un ragazzo che voleva andare ad un concerto. Vedeva i manifesti per strada qualche settimana prima, andava nella rivendita autorizzata e riceveva il suo bel biglietto colorato staccato da un bel blocchetto colorato.

    C’era una volta ma ora non c’è più, ora c’è ticketone. Una truffa legalizzata, e qui ne spiegherò il perché.

    Va premesso che è mia intenzione spulciare con attenzione la legge anti-trust e verificare se ci siano gli estremi per un esposto all’authority, fermo restando che in un paese dove il presidente del consiglio ha un conflitto d’interessi più grande della superficie di giove non ho molta fiducia in istituzioni del genere.

    Chiunque sia appassionato di eventi musicali sa che, da qualche anno a questa parte, o fa un patto con il diavolo, avendo la certezza di restare in vita per i prossimi 5-6 mesi, oppure deve rassegnarsi a pagare il biglietto per un concerto di richiamo cifre spropositate (fino a mezzo milione di vecchie lire o anche di più) dal bagarino di turno. E’ colpa del fanatismo? No, il fanatismo esisteva già prima, abbiamo avuto i beatles, madonna, michael jackson, i duran duran, bruce springsteen, baglioni e vasco rossi da decenni e da decenni non c’era bisogno di acquistare un biglietto per un concerto restando svegli di notte a fare “aggiorna” su una pagina internet dopo aver chiesto, magari in ginocchio, al papà la carta di credito, per non correre il rischio al mattino dopo di trovare un bel cartello “sold out” davanti al punto vendita più vicino.

    Perché?

    Facciamo un salto indietro… fino alla seconda metà degli anni 90 non esisteva un circuito di esclusiva della vendita dei biglietti per eventi musicali e non… c’era una società ad organizzare un evento (do you remember david zard?) convenzionata con una serie di negozi o esercizi commerciali che avevano liceità di acquistare quantitativi di biglietti da rivendere ai propri clienti, ferma restando la possibilità di rinviarli indietro ove invenduti.

    Per gli eventi di maggior richiamo era possibile prenotare il biglietto dal negoziante di fiducia, senza sborsare una lira, garantendosi la possibilità di acquistarlo una volta emesso o di recedere una volta cambiato lo scenario o l’intenzione.

    Un primo tentativo di “monopolio” fu effettuato da BoxOffice, circuito di rivendite autorizzate, che adotto però una politica “leale” affiancandosi alle rivendite tradizionali ed adottandone gli stessi criteri, appoggiandosi però a circuiti molto noti come ad esempio i negozi Ricordi. Lo scenario non è cambiato, in tal modo, anche se ha iniziato a portare un certo squilibrio in quanto box office, potendo ripartire i biglietti in modo molto elastico in base alle richieste sulle varie aree geografiche in base alla richiesta, aveva la possibilità di ricevere un numero molto maggiore di biglietti rispetto alle rivendite piccole e localizzate che, dovendo anticipare in proprio somme elevate, si limitavano a quantitativi bassi. Con questo criterio si è creato un primo squilibrio: i piccoli rivenditori acquistavano infatti 100 biglietti per volta, solitamente, riservandosi di acquistarne altri dopo l’esaurimento, mentre Box Office investiva fortissime somme, portando alla conseguenza del facile esaurimento dei biglietti e strozzando i piccoli, costretti a comprarne tanti a loro volta per non restare fuori dal gioco dopo pochi giorni o settimane.

    Nonostante ciò la macchina funzionava ancora discretamente fino all’avvento di un’enorme operazione commerciale, favorita dalla rapida espansione del web: Ticket One.

    Innanzitutto questa società ha portato, con una certa rapidità, una mentalità prima quasi sconosciuta: l’esclusiva sulla vendita. Puntando non già infatti su una vasta rete di distribuzione, che è arrivata solo da poco, ma su accordi commerciali con gli organizzatori di eventi, è riuscita ad ottenere l’enorme vantaggio di essere l’unica azienda a commercializzare i ticket; da un lato la garanzia, da parte dell’organizzatore, di ricevere un’ulteriore somma per l’esclusiva, dall’altro la concessione, da parte dell’organizzazione stessa, di emettere i biglietti molto tempo prima dell’evento in modo da favorire ticket one nel recupero della somma investita.

    Inoltre a quanto mi risulta, la metodologia di pagamento (non più anticipata del tutto ma solo in parte) ha favorito ulteriormente il circuito ticket one, tagliando ulteriormente fuori la logica tradizionale per quelle organizzazioni che preferissero appoggiarsi al circuito tradizionale.

    Per questo motivo alcuni vecchi rivenditori hanno preferito diventare “veicoli” di ticket one che, non paga, ha reputato più facile e vantaggioso appoggiarsi a circuiti diffusi, come i supermercati, già esistenti, cui conferire percentuali minori per il singolo biglietto venduto, in cambio della logica per cui un grosso esercizio commerciale sarebbe stato di per sé avvantaggiato dalla possibilità di offrire un nuovo servizio.. per intenderci “magari vengono a comprare il biglietto e, trovandosi qui, fanno pure la spesa”.

    Tutto questo, per lo meno, avrebbe dovuto portare a un abbassamento dei costi vessatori chiamati “diritti di prevendita”.
    Cosa sono i diritti di prevendita? Nascono come legittimo guadagno del rivenditore sul biglietto venduto; per essere più chiari se nell’85 un biglietto costava 20.000 lire più 2 di prevendita, 20.000 andavano all’organizzazione e 2 al rivenditore.

    Questa logica, legittima, non solo non esiste più ma è soltanto, attualmente, il veicolo per un’ulteriore truffa ai danni del consumatore. Vediamone il perché.

    Nel 1987 acquistare un biglietto per un concerto di vasco rossi costava 26.000 lire, più 2.000 di prevendita.
    Oggi, 17 febbraio 2005, acquistare un biglietto per il concerto di vasco rossi ad imola costa 35 euro, più 5 di prevendita. Tralasciando il fatto che i costi sono lievitati in maniera assolutamente non congrua al tasso d’inflazione esistito in questi 18 anni, deve essere notata una cosa: il costo di un biglietto è triplicato, quello dei “diritti di prevendita” è diventato invece 5 volte maggiore. Perché?

    Qualsiasi persona dotata di buon senso noterà che la logica avrebbe voluto il contrario per i motivi su esposti, ma c’è di più.
    Innanzitutto ticket one, vendendo i biglietti al loro prezzo “dichiarato”, in base agli accordi che stipula, avrebbe già un guadagno sul singolo biglietto, ciò che erano, appunto, i “diritti di prevendita”. Inoltre, è ovvio che il negozio, o più solitamente circuito, che rivende i biglietti per ticketone, ha un suo seppur minimo guadagno su ogni ticket venduto.

    Logica vorrebbe quindi che l’acquisto tramite internet, non avendo un rivenditore “in più”, quello finale, da far guadagnare, dovrebbe essere offerta a prezzi inferiori. Non succede questo, però, ma il contrario, come andremo a vedere.

    Inoltre, la politica di ticket one favorisce in maniera vergognosamente vessatoria la vendita su web, proprio al fine di sfruttare quest’ulteriore margine di guadagno, sfavorendo chi, per qualsiasi motivo, non abbia la possibilità di accedere ad internet o di pagare on-line con una carta di credito.

    L’esempio è fornito dalla messa in vendita dei biglietti per i prossimi concerti degli u2, iniziata all’una di notte, quindi solo tramite web, e che ha portato al rapidissimo esaurimento dei biglietti, con oltre 5 mesi di anticipo sulle date dei concerti. Questa politica è stata ripresa anche in altri casi, come ad esempio importanti partite di calcio o il tour 2004 di vasco rossi.

    Più volte è capitato anche che i biglietti per numerosi eventi sono stati dichiarati esauriti, costringendo gli interessati a rivolgersi a bagarini professionisti o dilettanti, per poi ricomparire magicamente, ma soltanto on-line, a poche settimane dall’evento.

    Questa logica ha imposto agli appassionati l’abitudine di acquistare il pass per la partita o per il cantante preferito molti mesi prima e prevalentemente on-line, dove oltre al maggior margine di guadagno ticket one ha escogitato un’altra forma di guadagno.

    I biglietti acquistati in internet possono essere consegnati in due modi:

    1. allo sportello sul luogo dell’evento il giorno dell’evento stesso
    2. tramite spedizione

    A rendere meno appetibile il primo caso c’è la disorganizzazione, chissà se forzata, di questo “enorme” circuito: gli orari infatti di consegna sono improponibili per chi, appassionato, desideri assistere al concerto dalle prime file. Ho personalmente assistito a casi in cui il personale specializzato di questa società tutta telematica per la consegna dei biglietti prendeva accordi telefonici personali con chi l’aveva regolarmente acquistato per trovarsi in luoghi convenuti.

    Diventa in questo modo preferibile la spedizione, che peraltro in taluni casi, per motivi assolutamente misteriosi (vedi concerti di vasco rossi a san siro l’anno scorso, riguardo gli ultimi blocchi di biglietti messi in vendita) è stata imposta come obbligatoria.

    Per una spedizione tramite corriere espresso la somma supera i 10 euro (20.000 vecchie lire).. il che vuol dire che il biglietto per un concerto più i “diritti di prevendita” più le spese di spedizione viene a costare spesso oltre 100.000 lire. Come detto, per eventi di pari importanza nel 1987 ne bastavano 28.000. quasi 4 volte tanto insomma.

    In compenso sul sito ticket one spesso è pubblicizzata ampiamente la forma di spedizione tramite corriere espresso con la dicitura “per garantirsi la consegna in pochi giorni”.
    Chi scrive ha aspettato la consegna di due biglietti da ticket one oltre un mese e mezzo, avendo pagato la spedizione per corriere espresso e non avendone ovviamente ottenuto rimborso: potere del monopolio.

    A tal proposito è bene sottolineare che un’azienda che, appoggiandosi ad un corriere espresso, invia ogni giorno centinaia di buste, ha prezzi molto più bassi rispetto alla singola persona che invia una lettera al cugino che è dall’altra parte dell’italia.

    Ebbene basta fare un salto in un qualsiasi ufficio postale per scoprire che, al di là della posta prioritaria che non offre garanzie né di tracking della spedizione né sull’effettiva consegna, esistono prodotti come “posta celere” e similari che garantiscono completamente il cliente e che hanno un costo minore, e specificamente dimezzato, rispetto a quelli applicati da ticket one. Con buona approssimazione possiamo calcolare pertanto che il guadagno sul singolo biglietto aumenterà di circa 7 euro, da sommarsi ai 5 di diritti di prevendita, da sommarsi al guadagno sul singolo biglietto già di per sé pattuito.

    Basta dotarsi della calcolatrice di windows per capire che un evento come l’heineken jammin festival, dove sono previsti per la prima serata oltre 150.000 spettatori, porterà a ticket one un ricavo di oltre 2 milioni di euro (4 miliardi di vecchie lire) arrotondati nettamente per difetto. Per un singolo eventi sulle decine che ogni giorno ticket one cura, a scapito di spese di gestione irrisorie, visto che il tutto viene gestito prevalentemente via web, tra l’altro con un servizio particolarmente scadente e che porta all’inaccessibilità del sito per ore in coincidenza della messa in vendita dei biglietti per gli eventi più richiesti.

    A fronte di un tale impero, le spiegazioni ufficiali degli addetti ticket one alla domanda “perché aspetto il mio biglietto da un mese e mezzo quando la spedizione doveva essere garantita entro pochi giorni?” la risposta è “problemi tecnici, troppe richieste”. Mi chiedo cosa direbbe il sig. ticket one se, andando a prelevare soldi in banca, si sentisse rispondere “torni tra un mese e mezzo, troppe richieste”.

    Concludo con due riflessioni che sembreranno irrilevanti sulla base di piccole cifre ma che diventano più che significative quando si parla di miliardi e miliardi.

    I numerosi problemi tecnici (ad esempio prelievi su carta di credito avvenuti prima di un guasto della procedura che comporti la non registrazione dell’acquisto) vengono risolti con il rimborso, che avviene solitamente circa 60 giorni dopo e con valuta nella data di effettivo rimborso.
    Ne ricava che i grassi conti correnti dei sig. ticket one potranno gestire, investire e ricavare su denaro in loro possesso in maniera illecita e che restituiranno dopo 60 giorni.

    Per chi abbia frequentato, o conosciuto, ambienti di grossi investitori, non è per nulla straordinario, anzi è irrisorio, immaginare che una somma di 100 euro, investita in determinati modi, in 2 mesi renderà da un minimo di 2 euro in su; quanto potrà guadagnare al giorno un’azienda che, per un singolo evento di una sera, guadagna oltre 4 miliardi di vecchie lire?

    Altra riflessione:chi o cosa legittima l’elargizione di un bene (il ticket di un concerto) a due mesi dall’acquisto ma con pagamento anticipato, il che comporta sulla somma la perdita di interessi bancari sul singolo a vantaggio invece dell’azienda emittente che, ovviamente, ha tassi di interesse ben più vantaggiosi?

    Scusandomi per la lungaggine e sperando di stimolare riflessioni e reazioni saluto.

    1. Myriam Giubellino

      Sei un GRANDE.
      Stavo per prenotare dei biglietti per una mostra con ticketone come mi è stato consigliato dall’organizzazione della mostra (che abbiano anche loro un tornaconto?!) per evitare code nei giorni festivi.Entusista dell’opportunità non ho subito fatto caso al prezzo maggiorato del biglietto e a tutte le conseguenze.
      Poi cercando il sito ticketone ho trovato il tuo commento. Anche io sono contro queste simpatiche società che si arricchiscono senza fornire un vero e proprio servizio e non solo guadagnano sulla passione di un fan, ma a poco a poco disgregano un sistema che da lavoro a molti e non solo ai loro quattro operatori del callcenter o web che sia(che tra l’altro da come scrivi non garantisce neanche un minimo di funzionamento in caso di grandi affluenze)(e che confermo perchè mi è appena comparsa scritta che sta avvenendo una hot sale e ho 340 persone davanti prima che la mia pagina sia reindirizzata…complimenti per il servizio). Se servizio deve essere per evitare code(parlo più che altro per le mostre) il prezzo del biglietto non deve cambiare, se no lo si chiami in un altro modo.Se posso comprerò i biglietti sul posto e farò sicuramente poca pubblicità al servizio.

  385. raimondo cacciarru

    Caro Beppe,
    vorrei sottopporti una nota intitolata “I consumi ed il consumismo nella società moderna” che ho già letto in alcune conferenze e che ha suscitato un certo interesse ed offerto spunti di riflessione e stimoli per ulteriori approfondimenti.
    Vorrei avere la possibilità di inviartelo per un tuo gradito riscontro, in allegato alla tua mail: puoi inviarmela?
    Grazie.
    Cordialmente con tutta la mia stima.
    Raimondo Cacciarru

  386. raimondo cacciarru

    Caro Beppe,
    vorrei sottopporti una nota intitolata “I consumi ed il consumismo nella società moderna” che ho già letto in alcune conferenze e che ha suscitato un certo interesse ed offerto spunti di riflessione e stimoli per ulteriori approfondimenti.
    Vorrei avere la possibilità di inviartelo per un tuo gradito riscontro, in allegato alla tua mail: puoi inviarmela?
    Grazie.
    Cordialmente con tutta la mia stima.
    Raimondo Cacciarru

  387. Danilo De Benedictis

    Ciao a tutti. Approfitto di questo spazio per riassumere brevemente alcune mie considerazioni sul paniere ISTAT, scaricato da http://www.istat.it/DATI/Prezzi/Aproposito/paniere2004.xls.
    Ho fissato alcuni paletti:
    ho eliminato molte voci che ho ottimisticamente voluto ritenere ‘lussi’ che un cittadino coscienzioso non vuole e non può permettersi (es. il giornale, il cinema, il teatro, piccoli elettrodomestici, automobili nuove, aerei e navi)!
    Perno del calcolo è il prezzo del Canone TV (unico dato oggettivo riportato) a 99,60 €.
    Facendo le dovute proporzioni aritmetiche, se ne vedono delle belle.
    Secondo ISTAT un italiano – con famiglia a carico – spende AL MESE:
    – 28 € abiti uomo
    – 47 € abiti donna
    – 10 € calzature uomo
    – 25 € calzature donna
    – 30 € pane
    – 12 € pasta
    – 68 € carne
    – 12 € acqua potabile
    – 27 € energia elettrica
    – 40 € gas
    – 73 € medicinali
    – 46 € benzina
    – 13 € trasporti urbani
    – 54 € telefonia
    – 5 € libri scolastici
    – 1 € istruzione primaria
    – 1 € istruzione secondaria
    – 30 € assicurazione auto
    – 16 € servizi bancari
    e dulcis in fundo: 77 € AFFITTO REALE (e ci tengono a specificare REALE!!)
    Queste sono solo alcune delle voci che ho ritenuto indispensabili.
    Quindi immaginiamo l’italiano medio, con moglie a carico, un figlio maschio ed una femmina entrambi in età scolastica, che lavora a 25 km da casa, la mattina si alza:
    innanzi tutto deve guadagnare almeno 1320€ al mese (netti), altrimenti non può permettersi questa vita lussuosa che ci concede l’ISTAT!
    Spende 1€ al giorno per l’igiene personale della famiglia (maniaco)!
    Può andare al lavoro in auto solo 9 gg al mese, in quanto con 46 € di benzina farà al + 450 km: gli altri 13 gg lavorativi del mese è costretto a prendere i mezzi pubblici, che quindi gli possono costare al massimo 1 € al giorno!
    Andrà a pranzo alla mensa aziendale, dove gli sarà concesso il privilegio di pranzare con 86 cent.:fortunato!
    Può comprare, con 16 cent., alcune righe al giorno di libri scolastici ai figli, ammesso che trovi dove le vendano sfuse!
    Può inoltre provvedere a saldare la rata della sua assicurazione, che ovviamente non supera i 360€ annui per la vettura che egli può permettersi!
    Senza dimenticare per carità di pagare l’affitto, chè il padrone di casa è pignolo sulle scadenze, in quanto con quei 77 € al mese, lui, ci manda i figli all’Università!
    Ma per fortuna al nostro eroe è concesso qualche svago, cioè portare i figli UNA volta al mese ai parchi di divertimento – a piedi! – dove potrà fargli fare mezzo giro sulla giostra spenta, spendendo ben 1 € ciascuno!
    Insomma: il cittadino deve starsene sempre nella sua città, a casa sua, davanti alla sua televisione (22 € la rata mensile) e non deve mandare i figli all’Università! Vi prego: smentitemi! Io da quando ho fatto questi banali calcoli non ci dormo più la notte! Ditemi che ho sbagliato! Ma ditemi pure dove…
    Se volete, contattatemi e vi manderò il foglio elettronico che mi sono ricavato.
    Grazie.
    DDB

  388. Alessandra Rossi

    Ciao Beppe!
    Sei stato grande a Udine nel primo spettacolo, ero arroccata sugli scalini del Palazzetto, sperando che i carabinieri non facessero sgombrare me e l’altra marea di gente sopra, sotto, a fianco di me, ma quelli del biglietto sono fra i soldi più ben spesi della mia vita!
    Ho letto che qualcuno ha lasciato un post con il tratto dei Cantos di Ezra Pound “Con Usura”. Finalmente!!! E pubblichiamolo ‘sto autore, caspita!!! Io ci ho scritto una tesi di laurea in Economia nel marzo del 2002. La materia è Storia del Pensiero Economico e il mio mitico relatore mi ha chiesto di scrivere su un economista eretico, facendomi il nome di Pound. Non sapevo nemmeno chi fosse, poi leggendolo ho conosciuto meglio lui e taluni dei suoi seguaci. Meravigliosi!!! Le banche ce lo stanno mettendo nel didietro da anni anni e anni e nessuno se ne accorge, nessuno dice nulla. Usurai!!!
    La soddisfazione più grande di leggere questo autore e di scriverne è stata il punteggio della tesi: il buon Ezra mi fece guadagnare ben 10 punti!!!
    Se qualcuno fosse interessato a scambi sulle teorie poundiane e su come esse (elaborate da un poeta!!!) possano aprire gli occhi sul mondo economico attuale, contattatemi.
    Beppe sei mitico!
    Ciao,
    Alessandra

  389. Cristian Santarelli

    L’altro giorno ascoltavo un notiziario economico e si commentava con enfasi il fatto che la Fiat avesse spuntato circa 1.500 milioni di euro alla GM per il rifiuto di quest’ultima di acqiustarla.
    Il mercato prndeva con favore l’operazione facendo salire il titolo Fiat di oltre 5 punti percentuali.
    Adesso io mi chiedo ma che razza di logica ci può essere in un mercato che ti apprezza quando uno è disposto a pagare una cifra esorbitante pur di non averti tra i piedi perchè non sei sicuramente un affare?
    Che cosa deve pensare un azionista retail (ovvero un povero disgraziato che possiede i suoi risparmi sudati in azioni Fiat)dopo una operazione del genere?

  390. giuseppe michelessi

    chi puo’ dirmi se e’ il caso di vendere le azioni enel-grazie

  391. Matteo Ferraresso

    Ciao a tutti gli amici del blog!!
    Non so se è qui che devo porre il mio commento ma ci provo lo stesso.. Stavo cercando informazioni per quanto riguarda le STOCK OPTIONS (se si scrive così!!!). Qualcuno è in grado di darmi qualche dritta??
    Ciao a tutti!
    GRANDE BEPPE!!!

  392. Paolo Guccini

    CON USURA

    Con usura nessuno avrà casa di buona pietra
    a blocchi rasati incisi e ben sistemati
    sulla sua facciata, secondo progetto preciso
    con usura
    non c’è paradiso dipinto su muro di chiesa
    harpes et luthes
    o dove la Vergine riceve l’Annuncio
    e l’aureola sbalzata

    con usura
    nessuno vede eredi e concubine dei Gonzaga
    nessun dipinto è fatto ché duri né per viverci con
    ma per vendere e vendere presto

    con usura, peccato contro natura,
    il pane tuo è sempre più muffo e raffermo
    il pane tuo è arido come carta,
    senza frumento di montagna, né farina di grano duro

    con usura la linea si fa greve
    con usura non c’è netto confine
    e nessun uomo trova riparo al suo riposo.

    Lo scultore è privato della pietra
    il tessitore del telaio

    CON USURA

    lana non giunge al mercato
    e gregge non rende con usura

    Usura è peste, usura
    spezza l’ago in mano di donzella
    e confonde l’esperto tessitore.
    Pietro Lombardo
    non venne da usura
    Duccio non venne da usura
    né Piero della Francesca; non da usura Zuan Bellini
    né il dipinto de “La Calunnia”.
    Da usura non venne Angelico; non venne Ambrogio de Praedis,
    Non venne chiesa di pietra incisa con firma: Adamo me fecit.

    Non da usura St Trophime
    Non da usura Saint Hilaire

    Usura arrugginisce il cesello
    Arrugginisce arte e artigiano
    Tarla la tela nel telaio
    E nessuno sa più ordire oro nella veste;

    Un cancro da usura corrompe l’azzurro; cremisi sfrangia
    Smeraldo non troverà Memling

    Usura soffoca il figlio nel grembo
    Frena la corte del giovine amante
    Causa paralisi a letto, giacendo
    fra giovini sposi

    CONTRA NATURAM

    Hanno portato puttane ad Eleusi
    Carogne sedute a banchetto
    ospiti di usura.

  393. Roberto Ragazzini

    Salve a tutti, ciao Beppe!
    Oggi sono andato a Verona al centro fieristico di Verona, all’esposizione di articoli di lusso, nautica e pesca.
    Io appassionato di pesca e di Nautica, mi sono divertito, anche se la maggior parte delle imbarcazioni esposte non me le posso certo permettere.
    Fin quì tutto normale, fino a quando, passando di fianco ad un “attico del mare”, (diciotto metri di lusso sfrenato), ho avuto lo scrupolo di chiedere ad uno “steward” quanto potesse costare la “baracca”.

    Lui:-Ma, si aggira sui 900.000€ + iva.
    Io:-allora si va a finire a circa 1.100.000€.
    Lui:-non proprio l’iva per questi articoli è dell’8%, sai, è per renderlo un po’ più appetibile sul mercato e per facilitare l’esportazione nei paesi esteri!!

    Io lì per lì non ho replicato, ma per tutta la giornata, fino a adesso, no mi sono dato pace.
    E’ possibile, mi chiedo, che quando compro un bene di prima necessità, io come gli altri risparmiatori dobbiamo pagare l’iva al 20 e un miglionario per comprarsi quella “barca” al 8%???

    Io non sono molto ferrato in materia, ma mi sembra una cagata!!
    E’ possibile tutto questo? Beppe spiegamelo tu,
    mago della finanza, me lo spiega qualcuno!?

    Ciao grazie!!

  394. paolo sbarufatti

    Ciao Beppe, ho visto il tuo spettacolo a Verona come al solito molto “Realistico”, volevo solo dire che chi non ha venduto le Tim a Telecom ha fatto la cosa giusta anche perchè c’è un precedente molto recente. Ti ricordi l’Opa Autostrade Spa? Chi non ha venduto le azioni ha guadagnato ulteriori 3 euro ( mi sembra ) sul presso indicato dalla società che aveva lanciato l’Opa. Quì sarà la stessa storia perchè la Tim non è altro che la “cassaforte” piena di liquidità che serve a Telecom per ridurre le perdite. Ma è possibile che nessuno se ne accorga? Ma come si può permettere che il mondo finanziario, dal ministro delle finanze fino all’ultimo banchiere passando attraverso il governatore della Banca d’Italia, Consob compresa, riescano a chiudere gli occhi davanti a tutto ciò? Forza Beppe siamo tutti con te. Non mollare!!!!

    P.S. Come lavoro faccio il bancario, qualcosa ne capisco, forse!!!

  395. Antonio Totaro

    Salve, il seguente è un invito ufficiale ad un convegno che si terrà al Politecnico di Milano il 21 febbraio. Il titolo, visti i tempi che corrono, è “veramente” tutto un programma:
    “Sviluppo di talenti e ristrutturazioni di impresa”. La domanda sorge spontanea: talento in che che cosa?

    Ecco l’invito:

    Gentile Dottoressa/Egregio Dottore,

    MIP Politecnico di Milano promuove il Convegno “Sviluppo dei talenti e ristrutturazioni di impresa: esperienze di formazione a confronto”, organizzato in occasione dalla consegna dei primi diplomi di Master Universitario Pegaso.

    Il Convegno che si terra’ il prossimo 21 Febbraio a Milano, presso il Politecnico di Milano, Aula Rogers (Via Ampere 2, MM2 Piola), sara’ un’occasione per discutere casi significativi di trasformazioni aziendali in cui “formazione e sviluppo dei talenti” sono state utilizzate come leve strategiche di cambiamento.

    Per l’occasione,oltre a testimonianze da parte del mondo accademico e delle istituzioni, e’ prevista una tavola rotonda.

    Ci siamo permessi di segnalarLe l’iniziativa inviandoLe questo messaggio e l’invito in allegato, in quanto abbiamo ritenuto si potesse trattare di un Evento di Suo interesse.

    La partecipazione al convegno, di cui alleghiamo l’invito con il programma dettagliato, e’ gratuita. La invitiamo a confermare la Sua presenza collegandosi all’indirizzo http://www.mip.polimi.it/pegaso

    Distinti saluti

    Programma:

    14.15 Accoglienza partecipanti

    14.30 Aprono i lavori

    Umberto Bertele’

    Presidente MIP Politecnico di Milano

    Alberto Meomartini

    Presidente Italgas e membro Giunta Assolombarda

    incaricato per Scuola e Formazione

    14.50 “Sviluppo dei talenti e trasformazione organizzativa:

    il ruolo della collaborazione impresa-universita’”

    Mariano Corso

    Direttore Scientifico Pegaso

    15.10 “L’impatto della formazione manageriale

    sullo sviluppo di carriera”

    Mario Vavassori

    Presidente OD&M Consulting

    15.30 Tavola rotonda

    “Esperienze di Formazione a confronto”

    Modera la Tavola rotonda

    Gianluca Spina

    Direttore MIP Politecnico di Milano

    17.40 Consegna dei diplomi

    Segue aperitivo

    … cos’altro si può aggiungere?

  396. Paolo Menegatti

    Ciao beppe,
    non so se questo è il posto giusto per postare. Comunque, ieri quando hai preso gli occhiali al tizio sul palco mi son detto “e se glieli rompe?” così mi sono soffermato a pensare che una montatura da 200 euro viene pagata meno di 14 dal produttore (probabilmente imballaggio e consegna al dettagliante inclusi). Quindi penso: ma quanto ci ricaricano? E mi è venuta in mente la Klein… forse è per questo che l’economia va a ramengo: gli operai(impiegati,ricercatori) lavorano per produrre valore aggiunto reale e tangibile, che viene ricompensata con la busta paga. Le megaditte invece vendono plastica che viene pagata 15 volte tanto, senza aggiunnta di valore. Ma allora il risultato netto, se l’operaio compra gli occhiali è che l’operaio lavora per niente. una volta gli occhiali costavano perchè erano oggetti ad altissimo valore aggiunto (saldature di precisione, rettifiche, laminazione), mentre oggi non dovrebbero costare così.

  397. luca marcon

    TELECOM ITALIA E I 44 MILIARDI DI EURO,

    OVVERO COME VIVERE FELICI SULL’ORLO DEL BARATRO –

    Provate a leggere e pronunciare tra voi la cifra: 44 miliardi. Già parlando di lire è enorme: se passiamo agli euro diventa paurosa. Eppure non c’è stato nessuno, dico nessuno che si sia preso la briga di far sentire una voce contro, che so, una preoccupazione. Niente.
    Dalla borsa, grande entusiasmo: e ci mancherebbe. Dalle banche idem: e ci mancherebbe anche quello. Non solo con i debiti degli altri ci campano, ma li vedono pure crescere. Difficile pretendere che esprimano una preoccupazione che sia una: su CIRIO e PARMALAT non hanno fiatato, i BOND argentini hanno continuato a venderli fino alla vigilia del collasso dello stato omonimo; certamente non si può esigere che ritrovino il lume della ragione dall’oggi al domani.
    Tanto per usare una parola assai cara al nostro “presunto” management, l’unica definizione adatta a definire il debito di Telecom Italia è “escalation”. Passati nel giro di un niente da 0 a 50.000 miliardi di lire all’indomani della scalata di Colannino, siamo saliti nei due anni della gestione del ragionier mantovano e della sua dissennata politica di acquisizioni tout court a circa 75.000 o giù di lì. Ne abbiamo beccati altri 8.000 al cambio di guardia dalla razza padana alla razza padrona e da quel momento in poi il subentrante Tronchetti ha provveduto a vendere tutto il possibile, partecipazione in Telecom Serbia compresa (e si capisce perché) pur di arginare la catastrofe finanziaria che incombeva sul gruppo. Poi un breve sospiro di sollievo: pareva finisse lì e invece gli inderogabili meccanismi della finanza, e della borsa che li rappresenta, hanno obbligato il patron a tutta una serie di manovre societarie per “semplificare la catena di controllo”, con ulteriore contrazione di qualche debituccio, fino al colpo finale. Il ritorno del figliol prodigo TIM, la cui prodigalità ( leggi il cash flow, che sarebbe il flottante di cassa, ma si traduce in “gli schei” o “i danè”) è assai bramata da Telecom e dalle sue casse ormai prosciugate fino all’ultima goccia.
    E finalmente siamo a 44 miliardi di euro: per inciso sarebbero 43 se si fossero evitate certe spesuccie e condotti in porto certuni affari che qui di seguito, con l’aiuto del libro “REGIME” di P.Gomez e M.Travaglio passo ad elencare.
    Prima spesuccia: nell’agosto 2001 la Pirelli acquista a prezzo spropositato (220 milioni di euro) l’Edilnord, la decotta e pluriindagata impresa edile di Paolo Berlusconi. Seconda: nel 2003 rileva dalla Fininvest quell’altro buco nero che sono le Pagine utili (inventate da Dell’Utri per spezzare il monopolio delle Pagine Gialle, col risultato di accumulare 565 miliardi di perdite in cinque anni) per 138 milioni di euro (ma quando l’Antitrust decide di fare le pulci, Telecom, che controlla Pagine Gialle rinuncia all’acquisto versando senza batter ciglio a Fininvest una “penale” da 55 milioni di euro). Terza: nell’estate del 2003 devolve al gruppo Berlusconi altri 24 milioni di euro all’anno per tre anni con una strana “sponsorizzazione” delle Pagine Gialle al Milan: l’ennesimo “balzello” pagato al premier, che fa sorridere tutta Milano, essendo il patron di Telecom Italia il vicepresidente dell’Inter.
    Riguardo agli affari, del tutto emblematico il caso di La7: il nuovo (oggi ex) amministratore delegato di Telecom Italia Enrico Bondi, appena mette mano ai bilanci dell’ex Telemontecarlo afferma che così come è stata concepita, quella televisione rischia di costare 500 milioni di euro in due anni. Troppi. Sicché la più ragionevole delle ipotesi sarebbe quella di venderla, tanto più che un acquirente assai solido e solvibile si è fatto avanti più volte con la richiesta di comprarla: trattasi del gruppo De Agostini, mica di un raider qualsiasi. Tuttavia il patron di vendere proprio non ne vuole sapere, e così tra “cattivi” consigli per gli acquisti e affari mancati, siam tornati ai 44 miliardi di euro dell’inizio.
    Per il lavoratore di Telecom è davvero niente male: è indebitato in qualità di cittadino italiano per la modica cifra di 23.000 euro (a testa, infanti e nonni compresi), in qualità di lavoratore per l’altrettanto modica cifra di 440.000 euro (per fortuna, a differenza dello stato la ditta non è sua, quindi, a parte il posto di lavoro, nessuno gli potrà chiedere di saldare alcunché) e in qualità di persona che magari si è arrischiata ad acquistare la casa dove vive, altri 100.000 euro medi. Fa una strana sensazione vivere su una tale montagna di debiti: per carità, un tetto sulla testa (banche permettendo), un lavoro (Telecom permettendo) e uno stato (governo permettendo) ancora ce li abbiamo. Ma almeno smettiamola di farci raccontare la balla che va tutto bene: come persone non è che ci facciamo una gran figura.

  398. Guido Maselli

    Ho 2000€ di azioni RAS e ho scoperto di essere un po’ proprietario di Bankitalia. Subito mi sono montato la testa, poi ho riflettuto e mi è preso lo sconforto. Spiego perché: Caro Beppe, tu lo saprai senz’altro, ma milioni di italiani ignorano che la Banca d’Italia è posseduta, sottolineo posseduta, dalle principali banche (Intesa,S.Paolo, Capitalia,BNL, Unicredito, MPS, Carige, CariFirenze) e gruppi assicurativi (Generali,RAS, SAI) e pensano sia un organo pubblico, la banca dello stato e dei cittadini insomma. L’autorità che dovrebbe controllare le banche! Non è una barzelletta. Come una prigione con i carcerati di guardia! In realtà siamo in presenza del solito verminaio. Ci sono dei nomi che mi danno i brividi. Esempio, ma non certo l’unico: S.Ligresti(Premafin-SAI) 112 giorni di galera ai tempi di tangentopoli che concorre a dettare le regole del sistema. Come se i 10 comandamenti li avesse scritti Belzebù. Roba che Callisto Tanzi appare un piccolo pacchettaro da strada.
    Qualcuno mi smentisca, vi prego!

  399. gianmaria salvagno

    Ciao Beppe,
    anch’io ero a Verona ad ascoltarti e prendere appunti venerdì sera. ho sentito che hai accennato all'”affare” che Mediolanum ha concluso con le Poste Italiane: quello di fornirgli tutti i prodotti finanziari che poi le poste gireranno ai propri clienti, ma ovviamente depurati dal nome “Mediolanum”. ed ovviamente “l’accordo” è avvenuto per decreto… Su quella faccenda non sono molto aggiornato. io sapevo che circa un anno fa tutte le altre banche avevano cercato di impedire che ciò si potesse realizzare. evidentemente non ce l’hanno fatta. che triste: nemmeno loro riescono più a difendere i loro interessi. hai proprio ragione tu: ormai il conflitto non esiste più. esistono solo gli interessi.
    ciao e pace.

  400. Gianfranco Venturi

    Il bene moneta
    di Gianfranco Venturi
    venturigian@tiscali.it
    20/1/2005

    Il termine “bene” applicato ad oggetti di valore indica chiaramente come essi siano stati storicamente considerati una comodità con esternalità positive (effetti positivi). Tra questi beni, ve ne sono di necessari e di superflui. E tra i necessari, si distinguono quelli necessari al corpo fisico (es.cibo) e quelli necessari al corpo sociale (es. abitazioni, utensili). Ma in una società con frequenti scambi di beni e servizi (come la nostra società moderna) esiste un bene che più di tutti risulta essere necessario non solo al corpo sociale ma anche al corpo fisico: il bene moneta.

    Tale bene infatti è il “mezzo” utilizzato nelle società moderne per raggiungere il “fine” dello scambio. Scambio che, in una società che riconosce la proprietà privata, diviene necessario non solo per il funzionamento del corpo sociale ma anche per la sopravvivenza del corpo fisico stesso (sempre che si rispetti la proprietà privata altrui).

    Si comprende quindi come un mezzo (al fine) dello scambio diventi necessario nelle società moderne.

    Ma, come in ogni situazione umana, si pone il problema del potere: chi decide?

    In questo caso, la decisione riguarda la produzione del bene mezzo di scambio, cioè del bene moneta, e la conseguente proprietà dello stesso bene prodotto.

    Il bene moneta, nato storicamente come bene privato di valore elevato (valore sociale/convenzione “reale”/uso o consuetudine/legge derivante da uso o consuetudine; si pensi ad esempio all’oro) con la sua utilizzazione come unico bene di scambio legale (valore sociale qualsiasi, anche nullo, ma con valore legale/convenzione “astratta”/legge non derivante da uso o consuetudine) è divenuto un bene pubblico.

    La tradizionale divisione sull’origine del valore della moneta tra “monetarism” (secondo cui il valore della moneta deriva dal valore intrinseco del bene) e “chartalism” (secondo cui il valore della moneta deriva dall’imposizione dell’autorità) è quantomeno quindi antistorica: si tratta infatti di due diverse fasi storiche dello sviluppo del concetto di moneta, e non di due teorie in contrasto tra loro. Tali due scuole di pensiero corrispondono rispettivamente ad un considerare l’origine del bene moneta come bene privato (monetarism) o come bene pubblico (chartalism). La realtà storica mostra che, sebbene la moneta sia nata (analisi temporale) come bene privato, l’origine (fonte) del suo valore (analisi atemporale) è multipla: può derivare dal suo valore intrinseco così come da un’imposizione autoritaria.

    Fino al 1971 le banconote (es: il dollaro) erano garantite dalla riserva aurea che ogni banca centrale possedeva. Da allora, con l’abolizione della riserva aurea, le banconote emesse dalle banche centrali non sono più garantite dall’oro.

    Confusione sulla questione monetaria è spesso generata anche dalle funzioni che si attribuiscono solitamente alla stessa: unità di conto, mezzo di scambio e riserva di valore.

    Come visto sopra, la moneta è un bene, un oggetto di valore. E solo una cosa reale, sensoriale può essere oggetto di valore, cioè di misurazione. Misura e valore sono infatti sinonimi: non vi è misura se non per misurare il valore (quantitativo o qualitativo) di qualcosa ed allo stesso modo non vi è valore se esso non può essere misurato, altrimenti non vi sarebbe comparabilità (qualitativa o quantitativa). Valorizzare e misurare significano cioè “creare una comparabilità tra essenze definite”. Non ogni cosa può essere comparata con le altre, e quindi non ogni cosa può fungere da bene moneta. In particolare, solo una cosa sensorialmente reale può essere comparata con tutte le altre, dato che il concetto di comparazione presuppone la reale finitezza degli oggetti comparati: non è possibile comparare ciò che non ha un limite. E la limitatezza è un concetto esclusivamente reale (l’immaginario è invece per definizione immaginato e non corrispondente al reale: esso è non conosciuto sensorialmente, ed essendo non conosciuto(definito) è anche di conseguenza non comparabile).

    Il bene moneta può quindi essere solo un oggetto reale. La funzione di mezzo di scambio presuppone la finitezza reale dell’oggetto, così come la funzione di riserva di valore. Non è così invece per la funzione di unità di conto, cioè di misura del valore.

    L’unità di conto è una costruzione immaginaria, è un semplice nome (che può o meno coincidere con il nome dato al bene moneta) che, in quanto essenza finita, è manipolabile quantitativamente (divisibile, moltiplicabile, sottraibile, addizionabile).
    E tale nome immaginario non è moneta (che è reale), non indica un contare materiale, ma solo uno strumento immaginario applicato al bene moneta (storicamente si creava una “moneta” immaginaria per manipolare quantitativamente beni moneta non facilmente manipolabili quantitativamente nella realtà, es.metalli). Per esempio consideriamo come moneta la banconota e come unità di conto (misura dei beni misurata) la lira, un certo oggetto reale = n lire (costituite da n banconote).

    Da questo esempio si comprende come la moneta sia il soggetto utilizzato per misurare l’unità di conto (misura dei beni), mentre l’unità di conto sia l’oggetto misurato. La confusione riguardo alla definizione di moneta è derivata dall’aver confuso (forse involontariamente) il soggetto che misura (moneta) con l’oggetto della misura (unità di conto) ed, allo stesso modo, l’oggetto della misura (unità di conto) con il complemento di specificazione dell’oggetto della misura (il bene reale).

    La moneta quindi non è misura del valore (concetto immaginario), ma è un mezzo di scambio che, in quanto bene reale, è anche riserva di valore (può cioè essere accumulato).

    Il bene moneta, infatti, di per sé è un bene come un altro. Si tratta fondamentalmente di un bene accettato per il pagamento dei debiti (tra privati o verso la comunità, es.imposte), il cui accumulo costituisce un potenziale credito (potenziale perché non vi è la certezza che continui ad essere accettato per sempre dalla gente).

    E’ l’errata definizione della moneta come unità di conto che ha generato nella mente umana la possibilità della moneta come “essenza immaginaria”, come bene che non ha bisogno di essere scambiato realmente per svolgere la sua funzione.

    In base a questo concetto di moneta (come essenza immaginaria) il sistema bancario, tramite la riserva frazionale, ha creato la moneta virtuale (creata dal nulla e non garantita da alcuna riserva di moneta reale) che rappresenta, insieme al Signoraggio, una colossale truffa ai danni del Popolo.

    La moneta è invece un bene reale, ed un corretto sistema monetario si basa su moneta al 100% reale (ad es. monete metalliche e banconote), senza la possibilità di creazione ex nihilo di moneta attraverso un qualche meccanismo, quale la riserva frazionale bancaria.

    Le banche prestano ai loro clienti moneta che non hanno, creandola dal nulla (moneta virtuale), nella speranza che essi non si presentino in massa agli sportelli per ritirarla. Finché i clienti si limitano a fare movimenti tra conti (es: staccando assegni) il sistema funziona.

    Ma, se solo il 5% dei clienti di una banca si recasse una mattina a ritirare i soldi (moneta reale) dai propri conti, la banca fallirebbe perché non li ha.

    La moneta virtuale, che equivale ad oltre il 90% della massa monetaria in circolazione, è la causa primaria dell’inflazione, la quale nasce da un’aspettativa alimentata dalle stesse banche e dai mass-media che esse controllano.
    Da una parte la Banca Centrale (una SpA controllata dalle banche private suoi azionisti) ufficialmente limita la massa di moneta reale per tenere sotto controllo l’inflazione; in realtà per mantenere indebitata la gente a vantaggio degli interessi delle banche che continuano così a creare moneta dal nulla alimentando di fatto l’inflazione.

    Un corretto sistema monetario (come detto sopra) si basa su moneta al 100% reale (ad es: monete metalliche e banconote), di proprietà del Popolo (Stato) e senza la possibilità di creare moneta virtuale (non garantita da moneta reale).

    Oggi invece la Banca Centrale stampa moneta (banconote) a sua discrezione e la considera di sua proprietà, addebitandola allo Stato che deve restituirla con gli interessi. Questa truffa ha un nome: Signoraggio!!!

    D’altra parte lo Stato conia le monete metalliche, tramite la Zecca di sua proprietà, per le quali non contrae alcun debito. Purtroppo le monete metalliche rappresentano una percentuale trascurabile della massa monetaria reale.
    Non è forse questo un controsenso???

    Inoltre, in passato anche recente, lo Stato ha emesso i cosiddetti “biglietti di Stato a corso legale”senza indebitarsi con il sistema bancario. Perché tale pratica è stata interrotta??? E da chi???

    Il Signoraggio genera il Debito Pubblico che i Cittadini pagano con le tasse che incidono molto sui prezzi dei beni e servizi. La cosa assurda è che i Cittadini si vedono addebitata la moneta di loro proprietà, che devono restituire con gli interessi pagando le tasse, per ingrassare i falsi bilanci delle banche private.

    Questa è la più grande truffa di tutti i tempi !!!

    Il potere di stampare moneta, unito al potere di emettere il prestito molte volte al di là delle riserve di denaro liquido, cioè il potere di emettere anche la moneta virtuale (chiamata anche “moneta bancaria”), determina tutti gli eventi e le vicende mondiali, determina gli enormi debiti degli stati e dei popoli, determina i passivi di bilancio degli stati, anche di quelli più avanzati, determina l’enorme sviluppo e potere delle multinazionali legate al potere finanziario, determina la creazione dei paradisi fiscali, determina le guerre di aggressione ai popoli e le guerre civili, determina il terrorismo internazionale, determina la povertà e la sofferenza dei popoli, determina il pericoloso stato di degrado ambientale, determina le guerre.

    Tornando quindi alla nostra domanda: chi decide riguardo alla produzione ed alla conseguente proprietà del bene moneta? La risposta è: dipende. Dipende dal contesto socio-politico, dal tipo di società cioè esistente in quel momento. Se si vive in una società in cui predomina l’anarchia o l’assenza di principi costituzionali civili in difesa dell’uguaglianza dei cittadini nella e davanti alla legge, allora la produzione e la proprietà della moneta non hanno alcun vincolo legislativo e possono essere svolte ed appartenere a chiunque, privato o autorità. E rimane altresì legale (sebbene non giusta) la libertà monetaria in quelle comunità politiche che vincolano i membri della stessa all’utilizzo di un unico mezzo di scambio ufficiale ma che non prevedono tra i loro principi cardine la difesa ed il rispetto dell’uguaglianza dei cittadini nella e davanti alla legge.

    La contraddizione odierna, almeno in quegli Stati che si proclamano di diritto, civili e democratici, è la presenza nella loro Costituzione del principio della difesa dell’uguaglianza dei cittadini (vedi art.3 Costituzione Italiana) e la contemporanea presenza di un monopolio legale quale quello monetario in mano a privati (attraverso la creazione di moneta sia da parte della banca centrale sia da parte delle banche commerciali). Lo Stato, in quanto organo super partes e rappresentante di tutta la cittadinanza, proprio per rispetto del principio di uguaglianza di cui si fa promotore, non dovrebbe concedere tali privilegi ad alcuni cittadini. E’ solo su questa contraddizione che si può fare appello per una riforma monetaria legale e coerente con i principi dello Stato politico-sociale di cui facciamo parte.

    Una minoranza di individui senza scrupoli sa bene cosa sta facendo e come dirige il mondo secondo le proprie bramosie di potere. Tutti gli altri o sono incoscienti o si fanno corresponsabili, per partecipare alla spartizione della torta del potere e del privilegio, o si sottomettono. Triste realtà, che è tempo di scrollare via dalle spalle dell’umanità.

    Fintantoché il potere di creare denaro è nelle mani di interessi privati, al solo scopo di ottenere potere e profitto, non potremo mai dire di vivere in una vera democrazia.

    In una società civile e democratica che proclama l’uguaglianza dei cittadini nella e davanti alla legge non è coerentemente accettabile un monopolio legale non pubblico, in quanto in contrasto con lo stesso principio di uguaglianza nella e davanti alla legge dei cittadini. E questo vale naturalmente anche per il monopolio del bene moneta.

    In uno Stato di diritto, civile e democratico (in cui il principio di uguaglianza nella e davanti alla legge è incluso), solo la comunità, attraverso suoi rappresentanti democraticamente eletti, può produrre il bene moneta e gestirne l’offerta a seconda della domanda della stessa (domanda intesa come quantità di beni e servizi prodotti e non come semplice “desiderio umano”), al fine di mantenere costante il valore del bene moneta.

    E solo la comunità, nella stessa situazione socio-politica di cui sopra, può ritenersi proprietaria del bene moneta in quanto monopolio pubblico necessario per i motivi di cui sopra.

    Il fine (scambio) non sempre giustifica i mezzi (tipo di moneta). Ed il mezzo odierno ci pare proprio confermare l’errore machiavelliano.

    1. domenico cipri

      sono con voi, so che il 28-04 ci sarà una conferenza a roma, sfortunatamente non ci posso essere , verra eventualmente trasmessa su satellite? o in forma informatica com skype o simili.salve

  401. Michele Battaglioli

    Rispondo a Dario S.
    Scrivimi a questo indirizzo mail (battaglioli@addup.it). La tua idea mi ha incuriosito. Chissà che non possa aiutarti.
    ciao – Michele

  402. omar busatto

    Piccolezze: un articolo dell’ultima finanziaria dispone un contributo di 1 milione di euro per “aggiornamento tecnologico” alle emittenti radiofoniche; possono usufruire del contributo però, solo le emittenti “nazionali a carattere comunitario”, e sapete quante ce ne sono in Italia? 2! E sapete quali sono? RADIO MARIA e RADIO PADANIA!
    Ma non è meraviglioso? Non siete contenti?

  403. luca del negro

    …mi permetto solo di segnalare checchè ne dicano i nostri governanti sul momento di crisi internazionale che il pianeta vive e conseguentemente il nostro Paese…che…
    NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO!!! (BALLE)

    Il 2004 é stato uno degli anni migliori (tra gli ultimi 10) per crescita economica eccetera..é l’Italia che NON va avanti!

    Fonte: qualsiasi giornale economico NON italiano-governativo-berlusconiano…

  404. Franco Marchiori

    Egregio sig. Grillo
    volevo proporle un’anologia storica a proposito di quanto lei diceva sui CONTROLLORI DEI BILANCI che sono poi le stesse persone che redigono i bilanci.
    Quando ci fu il disastro del Vajont successe più o meno lo stesso: i TECNICI chiamati a verificare i calcoli della diga e la tenuta delle montagne circostanti erano per una STRANISSIMA COINCIDENZA gli stessi che avevano eseguito i rilievi e fatto i calcoli. Mi sembra che l’esito sia stato sufficentemente disastroso per poter affermare che forse sarebbe meglio che CONTROLLORI e CONTROLLATI non fossero le stesse persone. (A tal proposito la invito a vedere, se non l’ha già fatto, lo spettacolo di Marco Paolini sul Vajont, in cui troverà le prove di quanto le ho detto.)

    Un’altra cosa prima di congedarmi: l’ho vista ieri sera a Bassano, mi sono molto divertito, è stato tutto molto bello, tranne il fatto che c’erano circa mille persone in più di quante ne può contenere quel palazzetto. Da un lato bene, vuol dire che molta gente è stanca del nostro sistema e comincia a pensare… Dall’altro però le volevo far presente che in caso di un qualsiasi incidente là dentro sarebbe successo il macello. Tutti i gradini e le vie di fuga erano usate come posti a sedere.

    Cordiali saluti
    Franco

  405. Fernando Pilot

    Che che minchia e’ stu URL??? non e’ che stai diventando troppo tecnologico?

    Ti scrivo da Sydney (Aus) dove mi sono trasferito 3 anni fa.
    Tu mi manchi (nel senso delle tue critiche …) la stragrande maggioranza degli altri italiani no.

    Tu sei il politico del futuro. Quello che si occupa dei veri problemi della gente comune.

    Arrivo al dunque.
    Il mondo come dici tu, ormai va alla rovescia. Una volta, quando vendevi ricevevi dei soldi e quando compravi i soldi li pagavi. Hai visto adesso Fiat Auto? La General Motors paga per non comprarla!! E sui giornali (in parte controllati dalla famiglia, in parte interessati alla pubblicita’) nulla…

    Questo e’ uno scandalo vero

    Vorrei parlare con te di economia, di come questo paese abbia perso ogni decennio un’occasione storica di diventare leader (europeo o mondiale) in qualche industria (l’auto negli anni 70/80, la tv 80/90, la telefonia mobile negli ultimi anni) .. e poi si piange miseria …

    un saluto

    Fernando Pilot

    1. giuseppe rasori

      Nando, fatti sentire! Dai, come va dall’altra parte del mondo?

  406. salvatore maiorano

    caro beppe siccome ho sempre avuto dei dubbi su ciò che ci propina l’istat, vorrei avere un tuo parere riguardo le cazzate che ci danno ad intendere. un saluto da un operaio super incazzato, 20 euro di risparmio di tasse elemosinate da questo nano di m…a, che ci stà massacrando grazie anche alla sinistra che non c’è. grazie per una tua eventuale risposta

  407. iacopo Sannazzaro

    Rispondo a Dario S. :
    Ma questa bellissima idea non è simile a quella di SARA assicurazioni ? Link http://www.sara.it/ProdottoPres.asp?idProd=9

    Grazie

  408. Faliero Salati (nickname: Max Stirner)

    Ciao Beppe
    Io credo di avere trovato la soluzione ai gravosi problemi dell’INPS. Come tu sai alcuni enti pensionistici, dopo essere stato depredati, vennnero fatti confluire all’INPS, (ultima operazione la categoria DIRIGENTI).
    IO sono convinto che, se il popolo italiano convincesse, anche con democratici calci in culo, i politici italiani, i magistrati, l’esercito e tutto ciò che conta, a fare confluire i propri contributi pensione nell’INPS. questo ente avrà vita eterna e tranquilla.
    In attesa di potere calzare i miei scarponi con puntale antinfortunistico
    ti saluto con affetto
    Max Stirner

  409. Dario Schiller

    Ho assistito, come sempre, al tuo show a Trieste. Non riesco più a ridere e non è una critica: sono diventate troppe le cose che non vanno e tu le dici – alcune – con sagacia ed un punto do vista molte volte non comune (grazie a Dio.
    Mi preme, fra tanti, raccontarti un fatto che sicuramente non noto, che ti aiuti a capire ulteriormente il mondo del mercato NON libero: mi riferisco al mondo assicurativo dell’RC Auto.

    Premessa : lavoro da 26 anni nel mondo assicurativo e ho avuto un mio ruolo non marginale in quel mondo, essendo stato anche Amministratore Delegato di una compagnia all’estero di un gruppo italo/tedesco. Non sono quindi uno sprovveduto sognatore. Quando sono uscito dal gruppo, ho pensato che per l’RC ci potevano essere soluzioni “intelligenti” o “di buon senso”.

    Abbiamo così costruito, io insieme ad altri due colleghi,un prodotto RCA che si può acquistare a singole giornate. E’ inattacabile tecnicamente(abbiamo fatto rivedere il tutto da due professori universitari di Trieste e Roma) semplice dal punto di vista operativo e gestionale perchè usa tecnologie esistenti, è operativo con scrsi investimenti perchà abbiamo anche provveduto a far visionare il progetto a chi di queste tecnologie è padrone e gestore.Non ha bisogno nemmeno di applicazione sull’auto di tecnologie strane come un GPRS o simili “scatole nere”.

    Quando siamo andati a vendere l’idea alle Compagnie l’hanno rigettata perchè scalfiva o rivoluzionava un mercato molto maturo senza reale concorrenza, cambiando in realtà le regole del gioco . . . .

    Abbiamo infine cercato di trovare i capitali per fondare una Compagnia ex novo, avendo fatto un Business Plan che dimostrava l’alta redditività della nuova idea: non abbiamo cavato un ragno dal buco !!!!!!

    Conclusione: una buona idea, molto ragionevole e utile a tutti gli utenti, ma anche all’investitore, non può essere introdotta perchè i padroni del mercato non vogliono turbare equilibri acquisiti !

    Altro che economia di mercato, altro che A. Smith !!!

  410. Massimiliano Olivo

    ciao,
    più che di problemi economici vorrei parlare di un semplice caso pratico, di cui in uno stato liberale, con un governo liberale ( 🙂 ), nessuno si occupa: mutui e conti correnti.
    Come quasi tutti gli italiani sanno la banche, nel caso tu accenda un mutuo, ti obbiligano ad aprire un conto corrente presso la sede dove accendi il mutuo.
    Lo fanno tutte.
    Ovviamente questo viola le basilari regole della concorrenza: sei obbligato ad acquistare un prodotto
    in base alla convenienza (presunta, sfido chiunque a confrontare due mutui diversi) di un’altro prodotto
    a cui il primo viene agganciato.
    Se accendi un mutuo casa, ed in tanti lo fanno, non puoi scegliere il tuo conto corrente.
    Coi costi bancari che abbiamo per l’italiano medio questo non è un danno da poco.

    Please, gentile Beppe, nel caso tu ritenga io abbia ragione, fai presente sta cosa al popolo italiano,
    probabilmente non cambia nulla ma almeno se ne parla.

    Saluti e ringraziamenti

    Massimiliano

  411. alessandro marion

    Ciao Beppe, ho assistito al tuo spettacolo di Trieste del 29/1/2005.
    Premesso che sei un grande interprete dei sentimenti della gente e che raccogli un ampio e meritatissimo consenso, anche dal sottoscritto, non credo ti interessi più di tanto essere ulteriormente “incensato” per le tue notevoli capacità di “animale dal palco”.
    Per questo, desidero esprimerti alcuni commenti
    su alcuni concetti/battute che ho sentito ieri sera.
    Innanzitutto una gag fatta su Tronchetti Provera, circa una sua presunta “proprietà azionaria” (chiamiamola così) di una lunghissima serie di società.
    Hai citato le Assicurazioni Generali, la RAS, Mediobanca e tante altre. Ritengo tu abbia esagerato in quanto Il “tronchetto”, come lo chiami tu, certamente ha delle quote di partecipazione nelle citate società, ma assieme ad altri soci che stanno nel patto di sindacato.
    Quindi, il “tronchetto” non è libero di fare quello che vuole, ma è condizionato degli obbiettivi degli altri “falchi” (soci).
    Riguardo i lavoratori interinali in forza alla Regione Friuli-Venezia Giulia, che stanno rischiando il posto di lavoro, credo sia doveroso fare ulteriore chiarezza. Tu, giustamente, hai preso una posizione equilibrata, fra i lavoratori interinali e quelle persone che hanno vinto i concorsi e che sono in attesa dell’assunzione. Ritengo andrebbero maggiormente sottolineati i seguenti concetti:
    a) i lavoratori interinali hanno a tutti gli effetti un rapporto di lavoro precario, che risulta fino dalla costituzione del rapporto di lavoro stesso. Cosa vuol dire questo? Vuol dire che chi viene assunto quale lavoratore interinale, sa benissimo che ha un posto precario, non è che viene a saperlo dopo ma, ripeto, lo sa fin dal momento dell’assunzione. Quindi, se non gli viene rinnovato il rapporto di lavoro, non stia lì a brontolare. Da parte del datore di lavoro, la Regione nella fattispecie ma potremmo estendere il concetto a tutti i datori, utilizzano questa formula di acquisizione di lavoratori per molteplici motivi. Ad esempio, per verificare le capacità professionali ed umane delle persone da assumere, ovvero per sopperire a delle temporanee e magari particolari esigenze organizzative del lavoro.
    Quindi, se ipoteticamente volessimo abolire il precariato, basterebbe abolire il contratto di lavoro interinale o piuttosto i co.co.co. (oggi lavoratori a progetto). Ma, non dimentichiamoci, che molte persone proprio grazie ai citati contratti sono stati inseriti nel mondo del lavoro, hanno acquisito professionalità ed esperienze (curriculum) e magari poi sono stati assunti a tempo indeterminato. D’altra parte, in un mondo che corre e corre velocemente, sempre di più, magari proprio in rete, come si fa a competere a livello globale, con un mercato del lavoro ingessato e inchiodato a terra, come quello italiano? E’ meglio essere assunti con una formula precaria oppure è meglio starsene a casa disoccupati? Perchè il lavoratore interinale, visto che fin dalla sua costituzione, sa che quel posto di lavoro non è sicuro, non è certo, e, quindi, non cerca comunque un nuovo lavoro, un lavoro che gli dia le certezze che giustamente chiede per il futuro?
    Cosa può fare, o sarebbe giusto che il governo facesse, per contrastare il fenomeno sempre più marcato della delocalizzazione aziendale, pratica molto in uso nel nostro Paese in considerazione del fatto che, tra gli altri, ci sono mille impedimenti burocratici e mille ostacoli e condizionamenti da affrontare per poter instaurare un rapporto di lavoro?
    In questo senso, è stata bellissima la battuta di mandare in Cina, la CGL, la CISAL, UIL, …
    b) Le persone che hanno vinto un concorso, giustamente, a mio modo di vedere, si ritengono offese dalle pretese degli interinali, in quanto questi ultimi rivendicano un presunto diritto nell’assunzione, laddove non ne sono titolari.
    A parte questo aneddoto, tutte le battute fatte, soprattutto in campo economico-finanziario, sono state precise, dettagliate e particolarmente efficaci.
    Complimenti ancora per uno spettacolo comico, coinvolgente e che ti fa pensare.
    Auguri per un lungo cammino di successo.
    Alessandro

  412. roberto rossi

    Sembra che siamo arrivati alla maturazione: siamo pronti per reggere un sistema saturo (che bello quando esistevano gli artigiani…)

  413. Fabio Pozzi

    Beh direi che come strategia di mercato paradossale potrebbe anche funzionare 🙂
    Penso che poco ci manchi, in altri campi. Penso al campo informatico…credo che, se non è già realtà, non manchi molto al tempo in cui alcuni virus verranno diffusi con uno scopo simile; per esempio un messaggio che appaia da qualche parte, che so al posto dello sfondo e reciti: “Il tuo computer è esposto a un rischio, noi della Svermosoft abbiamo un prodotto che fa per te!”.

    1. matteo tassinari

      Bepe, non rispondere a quello psicopatico che ti sta “perseguitando” con questa menata del 2 giugno 1992. Anche se fossi con tuo cugino (che non so chi sia) a mangiare du spaghi al “vitellino” di San Pancrazio, non dire nulla. Quello è un esibizionista in cerca di luce altrui, in quanto manca di quella propria. E allora come fare per brillare? Semplice: calunniare, insinuare, spargere meschinità condite a falsità. In pratica uno soggetto che stonerebbe pure fra gli elettori del Cdl. Lascialo andare per la sua strada, che tu ne hai percorsa parecchio. Lascuialo perdere e non ti affolosciare col pensiero per questo tizio neanche di una virgola. Primo perchè non lo meriterebbe, secondo so che non succede perchè tu sei forte di spirito e terzo perchè sono convinto che sono tutte cazzate quelle dice, in quanto appunto esibizionista, un po’ come quel tizio che appare dietro i microfoni dei tele-giornalisti. Come si chiama già? Ah, Paolini.

      matt

    2. matteo tassinari

      Bepe, non rispondere a quello psicopatico che ti sta “perseguitando” con questa menata del 2 giugno 1992. Anche se fossi con tuo cugino (che non so chi sia) a mangiare du spaghi al “vitellino” di San Pancrazio, non dire nulla. Quello è un esibizionista in cerca di luce altrui, in quanto manca di quella propria. E allora come fare per brillare? Semplice: calunniare, insinuare, spargere meschinità condite a falsità. In pratica uno soggetto che stonerebbe pure fra gli elettori del Cdl. Lascialo andare per la sua strada, che tu ne hai percorsa parecchio. Lascuialo perdere e non ti affolosciare col pensiero per questo tizio neanche di una virgola. Primo perchè non lo meriterebbe, secondo so che non succede perchè tu sei forte di spirito e terzo perchè sono convinto che sono tutte cazzate quelle dice, in quanto appunto esibizionista, un po’ come quel tizio che appare dietro i microfoni dei tele-giornalisti. Come si chiama già? Ah, Paolini.

      matt

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