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625 commenti su “Studenti geneticamente modificati

  1. comprare mi piace facebook

    Italiano
    Storia
    Geografia
    Matematica
    Scienze
    Educazione (intesa come principi di comportamento)

    Ecco il mio piano di studio per la Scuola Primaria. E se qualcuno si degnasse di insegnarlo effettivamente, senza schede e quadernoni, sono convinto, ne guadagneremo tutti.

  2. Silvio Berlusconi

    Mi Consenta!!

  3. Alessia Arduini

    BIMBI SPENTI

    Sono una mamma di due bambini di 4 e 8 anni che frequentano entrambe la scuola pubblica in un quartiere periferico di Roma.Il ns primogenito ha cominciato a frequentare l’asilo a 2 anni e mezzo e’ stata dura ma grazie alle maestre dell’asilo di montecompatri(dove all’epoca vivevamo)abbiamo superato i pianti e ladisperazione per il distacco.IL problema e’ tornato piu’ rilevante quando e’ arrivato in prima elementare a 5 anni e mezzo.Con la riforma moratti e la ua tenera eta’ ne iamo usciti dopo due anni e lasciando il mio lavoro full-time con il risultato che ora va’ bene a scuola ma sopravviviamo per pagare le bollette dato che l’unico possibilita’ e’ il lavoro interinale che promette piu o meno 200 euro mediamente mensili.Con la piccola e’ andata bene il primo anno di asilo perche’ e’ entrata a scuola a 3 anni e si è inserita in un buon gruppo dove le insegnanti si alternavano tra una senza figli e sindacalista e l’altra dolcisssima ma non di ruolo.Premesso che non hanno l’autorizzazione ad uscire in giardino e che passano tutto il giorno in un aula con dei pezzi di carta sulle finestre per non farli distrarre dai bambini delle elementari che giocano,l’anno scolastico e’ passato comunque bene per le varie attivita’proposte e finanziate da noi genitori.
    E’finito il primo anno scolastico nella speranza che magari andavamo migliorando il programma e questi bambini fossero incentivati ad andare a scuola e magari a giocare come gli altri nel giardino e hissa’a fare di nuovo un corso di teatro o di cucina o di inglese o di canto come l’anno precedente e invece qui casca l’ asino perchè ci vietano di finanziare qualsiasi progetto non proposto dall’insegnante di ruolo e oltre ad essere prese in giro dal direttore giorgio polsinelli che ci aveva promesso di occuparsi dell’aula che e’ monitorata perche’ all’interno c’e’ una fenditura nel muro portante continua a non vedere questi bambini che d’estate sono costretti a dormire in classe perche’non hanno nu

  4. Elena Di Gregorio

    Parliamo di futuro concreto, parliamo del sistema scolastico italiano, sempre se ci si ricorda che in Italia esiste una scuola, perché dai media sembra che l’argomento sia tabù, ah, dimentico forse sono troppo indaffarati a misurare le variazioni di seni e sederi delle bellone, che poi magari si beccano pure la laurea hormonis causa, ops honoris causa.

    Abbasso Croce, Gentile e la Moratti!.

    Scusate qualche sfogo qua e la, ma vi giuro che mi sto trattenendo. In Italia la tortura inizia a tre anni e continua….

    – scuola materna (alcuni pupilli già rodati all’asilo nido).

    Ognuno di noi ha traumi di vario tipo, dall’obbligo a fagocitare minestre dall’odore di pneumatico abbrustolito, alla crisi di nervi causata dall’attività del punteggiare cartoncini colorati sino al compagno da accudire con una costante diarrea o caccola perenne. Vabbè, tutti si resiste all’ameno ambiente pseudo-materno della scuola dell’infanzia, così denominata da qualche anno. Mi permetto di aggiungere un commento personale, avendo lavorato per un anno in una di queste scuole: se sono dell’infanzia, lasciamo un po’ più di libertà, senza naturalmente sottovalutare ordine e disciplina, ma vediamo di non rendere difficile la vita di questi piccoli pulcini spelacchiati (e futuri polli di macello?), lasciamoli un po’ più liberi di esprimersi, rinnoviamo la didattica con maggior attività all’aria aperta, attività motoria ed espressione corporea, insegnanti madre lingua e non sottovalutiamo il riposo, ne avranno di stress da accumulare..

  5. Elena di Gregorio

    – scuola primaria (elementari).

    I piccoli pulcini entusiasti e spesso annoiati (soprattutto le bambine) dalle ripetitive attività della scuola materna continuano il loro cammino sulla catena di montaggio scolastica. Tempo pieno o modulo? Risposta: non cambia molto in sostanza e genitori potete pure scordarvi fine settimana senza compiti, o il sabato o la domenica vi tocca. (Vi risparmio le crisi familiari e problemi vari causati dai compiti del week-end). Mi chiedo ma se passano 6 ore al giorno a scuola il lavoro di casa dovrebbe essere di completamento, revisione e memorizzazione di ciò fatto in classe. Purtroppo nella maggior parte dei casi non è così. Non parliamo poi degli zainetti che questi poveri pollastri trasportano ogni giorno nel tragitto casa -scuola e scuola- casa e dei relativi problemi di postura connessi. Per quanto riguarda la didattica il troppo stroppia! I pollastri dai primi anni di scuola vengono sottoposti ad un marasma di discipline, molte delle quali implicano una facoltà mentale ad astrarre che non tutti hanno acquisita a tale stadio “evolutivo”.

    Matematica, italiano, educazione fisica, musica lingue straniere ed educazione all’immagine, queste dovrebbero essere le discipline insegnate al primo anno di scuola. (Non mi esprimo sull’ insegnamento della religione, che ritengo inutile, ma questa è un’altra faccenda). Sulle modalità didattiche e professionalità degli insegnanti, questa è tutta questione di fortuna. Vorrei soffermarmi sull’insegnamento della storia e delle scienze, non ho molta voce in capitolo se non quella di aver frequentato una scuola elementare e di avere attualmente un fratello in quarta elementare. La storia viene insegnata a scaglioni e con molte ripetizioni nei programmi durante i cicli scolastici, per quanto riguarda le scienze, non vengono suddivise in ambiti ma si fa di tutto un calderone e i programmi, almeno ai miei tempi erano a discrezione del docente (Anche qui vi risparmio il calvario di tre anni di scuole

  6. Elena di Gragorio

    scuola secondaria ( medie e superiori)

    I nostri pulcini sono ormai pollastrelli in carne e in apparenza si sentono già uomini duri e donne vissute (notate l’abbigliamento, il modo di fare e parlare degli odierni scolaretti delle medie e confrontatelo con quello di 10 anni fa, un abisso incolmabile, colpa della TV?…, non mi dilungo ma invito a riflettere sulle quattordicenni col tanga a vista, bullismo and Co. Poi mi chiedo, i nostri genitori hanno lottato per non dover più indossare la divisa scolastica poiché limitante del loro modo di esprimersi, ma date un occhiata ai ragazzi delle medie di oggi, non vi sembrano tutti uguali?!, che non abbiano forse nulla da esprimere se non i centinaia di euro in abbigliamento che indossano?. Poveri Ssissini (i docenti che escono dalle Ssis) freschi freschi che devono insegnare in queste classi di polletti da macello. Meglio la didattica alla Hitler edulcorato o alla Madre Teresa? Io opterei per la prima, ma non ne sono capace nella pratica.

    Per quanto concerne la scuola superiore tornerei a riflettere sulla questione: è meglio la quantità o la qualità?. Concordo sul fatto che a 14 anni è difficile intraprendere una scelta scolastica, ma tuttavia non implica la deviazione definitiva del proprio futuro, l’importante è focalizzare prima di tutto se si prova piacere nello studio, se si ha veramente voglia di studiare e in quali ambiti si è maggiormente portati. Saper scegliere è caratteristica peculiare del raggiungimento di uno stato di maturità, non mi vengano a dire che nemmeno a 16 anni si è in grado di scegliere la via per il proprio futuro, se davvero è così allora ecco che ci saranno sempre i trentenni bambini attaccati al capezzolo materno.

    Prendiamo spunto dal sistema di ripartizione didattica inglese e del Nord Europa. A mio parere il sistema andrebbe rivisto ponendo uno o due anni comuni a tutti gli indirizzi e poi un triennio di specializzazione, ma che sia veramente specializzazione, non 12 materie, alcune

  7. valentina katia

    caro Beppe, siamo tre studentesse fuori sede (ciò implica: affitto a roma in stanza doppia visti i prezzi, lavori sotto sotto sotto pagati, tasse universitarie, testi superaggiornati dai docenti, quindi difficilmente reperibili nelle biblioteche, abbonamento mensile per i trasporti da non residenti – ossia 30euro anzichè 18)… ma veniamo al punto:
    vorremmo lanciare una campagna di sensibilizzazione a tutti i giovani delle periferie romane – PIU’ WIRELESS PER LE FASCE DEBOLI!!!
    Negli ultimi mesi la giunta veltroniana della “sinistra culturale” ha attivato zone wireless gratuite esclusivamente nelle zone del centro storico. forse per i turisti? O per i residenti delle zone?(flaminio, lepanto, colosseo, cavour…tutte aree con un tenore di vita a dir poco di lusso).
    Ci si chiederà perchè non raggiungere quelle zone “libere”; ebbene, noi abitiamo a centocelle, dove non arriva neanche la metropolitana, ciò significa che per arrivare alla zona più prossima impiegheremmo minimo 45 minuti.
    Una soluzione sarebbe recarsi nella biblioteca più vicina (ben distribuite sul territorio) dove troveremmo solo 2 o 3 postazioni internet perennemente occupate.
    Poichè in ogni biblioteca esiste già una connessione adsl, perchè non attivare un wireless?
    ovviamente non possiamo permetterci TELECOM e visto che ancora oggi non ha abbandonato il monopolio in questo municipio, non possiamo rivolgerci ad altri gestori più economici.
    Questa è una piccola testimonianza di una categoria numerosa di studenti fuori sede squattrinati.
    STUDENTI DI TUTTE LE PERIFERIE, UNIAMOCI!!!

  8. renato amico

    SCUSATE LA RIPETIZIONE, MA QUALCUNO DI VOI STUDIOSI DI ECONOMIA,O SOLTANTO INFORMATO SUI FATTI, MI PUO’ SPIEGARE COSA E’ IL DEBITO PUBBLICO
    E A CHI DOBBIAMO QUESTI SOLDI,E SPECIALMENTE
    PERCHE’????……..
    VI RINGRAZIO
    RENATO

  9. daniela trisolini

    come fanno, zii e nonni materni, a tutelare la salute “fisica” e “mentale” di 2 nipoti (2 e 6 anni), quando: la mamma e’ in cura presso il csm (centro sanità mentale del suo paese)e non lavora e il papa’ è un disoccupato che “dice” di non poter lavorare per “problemi di salute” ;
    gli stessi zii e nonni vengono “cacciati” ma “obbligati” moralmente a pagare il fitto della casa dove risiede la famiglia in difficoltà in questione…
    e i dottori del CSM rispondono: “fate come volete” “ci vuole tempo”…”non sono figli vostri”…e l’assistente sociale, interpellata piu’ volte, non fa praticamente nulla….??????!!!!!
    e, per motivi di “privacy” non puoi neanche avvivinarti a scuola del bimbo di 6 anni…per capire se, in tutto questo casino, ha comunque la forza di praticare un suo diritto: “studiare serenamente”…
    ????scusate lo sfogo, ma io e i miei genitori siamo disperati, non sappiamo piu’ che fare!
    Chi puo’ “illuminarci”? daniela

  10. Antonio Miele

    Caro Beppe è la prima volta che scrivo sul tuo blog, volevo sapere cosa ne pensi fei test di ammissione per determinate facoltà.
    Io sn uno di quesi tanti ragazzi che nn ha potuto perseguire la sua passione a causa di questo metodo assurdo. Io sn fortemente contrario a questo metodo di selezione, perchè credo che nn si possa stabilire chi potrà o nn potrà essere un buon medico o odontoiatra in base a domande del tipo “qual è il reale nome di topolino?” (è una domanda realmente uscita e nn inventata). Quindi volevo un tuo parere!
    Sei un mito
    Antonio

  11. Luca Galvan

    Oggi mi sono ritrovato a consultare il programma scolastico del liceo informatico e ho notato un grosso regresso nel suo piano di studi rispetto al passato, soprattutto in campo scientifico. Questo tipo di liceo non è molto diffuso ed è stato considerato come un liceo sperimentale. Per spiegarvi brevemente in cosa consiste, potrei paragonarlo con un liceo scientifico, dove si lascia molto più spazio alle materie ad indirizzo scientifico rispetto a quelle classiche(come il latino). La colonna portante di questo indirizzo è la matematica, che presenta un programma più ampio rispetto ad un più comune liceo scientifico.
    Con la nuova riforma questa colonna portante è stata mutilata. Il programma del biennio è rimasto invariato mentre quello del triennio ha avuto nel complesso delle aggiunte. Il problema è che il programma non segue uno schema logico, in pratica molti argomenti risultano impossibili da essere spiegati se non si sono date le spiegazioni che secondo legge andrebbe date tra un paio di mesi. Per essere più chiaro sarebbe paragonabile a voler spiegare ad un bambino come si fanno le equazioni se nessuno gli ha spiegato a fare la somma.
    Fino a qui una persona potrebbe pensare che basta un buon professore per riordinare il programma e sono d’accordo. Il vero problema è che le ore a disposizione per la matematica sono passate da 6 a 3. Con questo cambiamento risulta inaccettabile riuscire a completare il programma in maniera adeguata.
    Questo problema è molto serio perché dall’istruzione dipende il futuro del nostro paese, che è sempre meno legato ad un lavoro manuale e con il passare del tempo si distanzierà sempre di più da lavori tecnologici. Se non rinnoviamo la nostra cultura scientifica saremo sempre più un paese povero e in declino. Spero che le mie parole non vadano perse in un vecchio blog. Ma che vadano prese come uno tra i problemi più seri che si ripercuoteranno in futuro. Con questa legge si rischia di perdere il passo con il progresso.

    1. romanavalentini

      sono un’insegnante di scuola media e voglio esprime il mio disagio professionale per alla situazione difficile nella quale dobbiamo operare e per le prospettive dei nostri ragazzi.
      Molti problemi sono cronici e se la scuola ha funzionato è sempre stato per merito di coloro che ci hanno messo testa e cuore.
      Nelle classi trovi alunni di differenti età (i bambini possono accedere alla scuola a 5 anni) di differenti nazionalità e con problematiche personali delegate ormai a noi insegnanti. Non puoi dire : che bello ho due cinesi in classe potranno aiutarsi a vicenda. Purtroppo parlano due dialetti differenti e quindi non si capiscono. Il bambino con il “carciofo” in testa (lo dico con rispetto) è un sick e non comunica con il connazionale indiano che viene dalla periferia di Calcutta. naturalmente non ci sono i fondi per i mediatori culturali e poi ce ne vorrebbe uno per ogni regione del mondo. Così ti sbattono in classe questi ragazzi e tu ti riduci spesso a fare il mimo. Delle famose tre I la prima mi è incomprensibile, la seconda alquanto variabile , la terza di difficile realizzazione: impresa(?), inglese (2ore,3ore,5ore???),informatica:12 computer per 300 alunni quando va bene. L’ora di religione è assicurata e gli insegnanti, scelti dalla curia, sono stati assunti dallo Stato. Dal 2006/07 parte la riforma delle superiori: tutti ai licei con accumulo di debiti già a 14 anni e di crediti( e la famosa I di impresa? magari qualcuno vorrebbe fare l’idraulico o l’elettricista). Si arriva alle lauree triennali: un numero sterminato di corsi con rapporto studenti/proff. 1/0 (matematicamente impossibile) o proff/studente 0/1=0 con conseguente anullamento dello studente per irreperibilità docente Alla fine del triennio hai la tua laurea in unghia incarnata, malattia del pino canadese, rapporti con il Mali……( le statistiche vanteranno un aumento dei laureati in Italia ). Ecco che puoi fare il co.co.co (pericoloso in questo periodo visto l’influenza aviaria). Ti salvi dall’infezione anche perchè nel frattempo ti hanno cacciato per non aver venduto ALICE o i vari bond. Apprendi che non puoi partecipare ai pubblici concorsi, sia perchè non ci sono bandi, sia perchè il tuo titolo di studio non lo consente quindi ti iscrivi alla laurea specialistica biennale con costi maggiorati per la tua famiglia e per lo stato Finito questo percorso ti richiederanno i masters, due anni di esperienza lavorativa, ottima conoscenza di almeno due lingue ecc…. Se rimarrai nella sanità sarai fortunato se potrai iscriverti alla scuola di specialità di durata quadriennale. All’ università potrai conseguire il dottorato di ricerca…… Questo il presente dei nostri zagazzi; sarà così anche il loro futuro? ho scritto di getto e mi scuso per le imprecisioni ma sono stanca e preoccupata anche perchè il livello di preparazione culturale , a mio parere, sta calando a picco

  12. Dario Domenici

    Articolo tratto da Italymedia.it Portale dell’Informazione Nazionale diretto da Antonello De Pierro.

    Dati allarmanti sull’edilizia scolastica sono emersi nella conferenza stampa di An a Roma
    La scuola dimenticata del Lazio
    Duro attacco del Presidente della Provincia Moffa al centrosinistra: “Poco creativi nei confronti dell’istruzione”

    di Federica Soldani

    La lotta per il possesso ed il controllo della conoscenza e della scienza, della comunicazione
    e dell’informazione, sono oggi al centro, come mai prima, dell’attenzione dei più grandi gruppi economici. Inoltre, il sapere e l’informazione appaiono strumenti fondamentali per mantenere o trasformare qualsiasi struttura sociale o produttiva. Da qui emerge, più che mai, la centralità che assegniamo all’istruzione.
    Edifici che vengono descritti al limite della fatiscenza da Roberta Angelilli (UEN),
    con cornicioni pericolanti e impianti elettrici non a norma,locali freddi e sporchi,infissi
    in pessimo stato e persino presenza di amianto.
    Ed è così che si è aperta la conferenza stampa tenuta da Alleanza Nazionale nel XV Municipio.
    Dati estremamente preoccupanti sulla sicurezza degli edifici scolastici in particolare nella regione Lazio e segnatamente nel comune di Roma, che sono stati presentati dall’Assessore Marco Clark,
    che ha puntato l’indice contro gli aspetti principali che vengono gettati nel dimenticatoio, quali la manutenzione ordinaria o per meglio dire un aumento dei fondi, una nuova edilizia, un fenomeno molto diffuso quale il pendolarismo ed una manutenzione straordinaria.
    Particolarmente duro l’intervento mirato del Presidente Silvano Moffa nei confronti della sinistra, a cui ha rimproverato la mancanza di creatività nei confronti della scuola, eleggendo ad esempio l’Istituto Machiavelli in Piazza dell’Indipendenza che agli occhi degli studenti appariva come un edificio lugubre ed austero.

  13. Dario Domenici

    Articolo tratto da Italymedia.it Portale dell’Informazione Nazionale diretto da Antonello De Pierro.

    Dati allarmanti sull’edilizia scolastica sono emersi nella conferenza stampa di An a Roma
    La scuola dimenticata del Lazio
    Duro attacco del Presidente della Provincia Moffa al centrosinistra: “Poco creativi nei confronti dell’istruzione”

    di Federica Soldani

    La lotta per il possesso ed il controllo della conoscenza e della scienza, della comunicazione
    e dell’informazione, sono oggi al centro, come mai prima, dell’attenzione dei più grandi gruppi economici. Inoltre, il sapere e l’informazione appaiono strumenti fondamentali per mantenere o trasformare qualsiasi struttura sociale o produttiva. Da qui emerge, più che mai, la centralità che assegniamo all’istruzione.
    Edifici che vengono descritti al limite della fatiscenza da Roberta Angelilli (UEN),
    con cornicioni pericolanti e impianti elettrici non a norma,locali freddi e sporchi,infissi
    in pessimo stato e persino presenza di amianto.
    Ed è così che si è aperta la conferenza stampa tenuta da Alleanza Nazionale nel XV Municipio.
    Dati estremamente preoccupanti sulla sicurezza degli edifici scolastici in particolare nella regione Lazio e segnatamente nel comune di Roma, che sono stati presentati dall’Assessore Marco Clark,
    che ha puntato l’indice contro gli aspetti principali che vengono gettati nel dimenticatoio, quali la manutenzione ordinaria o per meglio dire un aumento dei fondi, una nuova edilizia, un fenomeno molto diffuso quale il pendolarismo ed una manutenzione straordinaria.
    Particolarmente duro l’intervento mirato del Presidente Silvano Moffa nei confronti della sinistra, a cui ha rimproverato la mancanza di creatività nei confronti della scuola, eleggendo ad esempio l’Istituto Machiavelli in Piazza dell’Indipendenza che agli occhi degli studenti appariva come un edificio lugubre ed austero.

  14. paola rapallo

    Faccio parte del 3° consiglio di circolodi una scuola elementare di Chieri -to-, 10 giorni prima di Natale ci siamo trovati assieme al Direttore Didattico a dover risolvere un grave problema, il Governo aveva infatti deciso di tagliare del 45%i fondi destinati e promessi ai laboratori all’inizio dell’anno scolastico, si è dovuti ricorrere quindi ad una scelta o si andavano a penalizzare dei bambini eliminando dei laboratori o si chiedeva un contributo a carico dei genitori pari a Euro 4, la cifra può non sembrare esosa, ma se si va ad aggiungere alla quota assicurativa, al contributo di inizio anno al fatto che i nostri figli si devono portare a scuola scottex, carta igienica, fazzoletti di carta e quant’altro mi sembra che ci sia qualcosa che non va, soprattutto se teniamo conto che con la Legge Moratti si vanno ad aiutare con contributi non indifferenti le scuole private, la cui maggioranza è di origine cattolica, e si vede quindi aiutata non solo nei contributi, ma anche nella quopta di iscrizione e dall’abolizione dell’ici.
    Sarebbe opportuno a questo punto pareggiare un po’ le cose

  15. Annamaria Cascioli

    ANTICIPO SCUOLA MATERNA DA 2 anni e 1/2?????!!!!
    Sono andata questa mattina a consegnare l’iscrizione alla materna per mia figlia per il nuovo anno scolastico…..
    Mi pongo una domanda: Come si può pensare di emanare una legge che prevede l’anticipo a 2 anni e 1/2 per l’entrata nella scuola materna e ci sono liste d’attesa comprendenti bambini di oltre 3 anni e 1/2?
    Mia figlia che di anni ne compie 4 a marzo, risulta ora essere al V^ posto nella lista di attesa (a settembre era VII^)…. Il problema è che per accedere non si fa più riferimento all’età anagrafica, bensì al punteggio ottenuto sommando i punti assegnati ad una serie di condizioni per tutti i bambini che compiono 3 anni nell’anno (da gennaio a dicembre): bambino di 4 anni (15 p.), bambino con un solo genitore (10 p), bambino con entrambi i genitori che lavorano (8p), bambino con un genitore che lavora (6p), per ogni altro figlio minorenne (2p)….. E’ in questo modo che alla scuola materna sono entrati bambini che di anni ne compivano 3 a dicembre e mia figlia che li aveva già compiuti a marzo è rimasta fuori….
    La cosa che ritengo di assoluto interesse è che la designazione dei punteggi viene decisa dal Consiglio di Istituto e quindi non esiste nessuna regolamentazione dei criteri da adottare per l’assegnazione dei punteggi….Vi pare normale????
    Il prossimo anno scolastico mia figlia otterrà 23 punti… Mi auguro che siano sufficienti per poter accedere a 4 anni e 1/2 alla scuola materna… ma se non bastassero?
    Ho anche una domanda per quanti leggeranno: Come accertarsi il rispetto della graduatoria durante l’anno scolastico….

  16. Valeria Tonna

    Vogliamo evidenziare quello che succede nei CONSERVATORI ITALIANI?????
    1:mia esperienza :studiavo composizione e oggi solo pianoforte.Oggi posso studiare solo una disciplina perche’ avevo lasciato composizione essendomi trasferita in un’altra citta’.ho lasciato per solo un anno e non per menefreghismo,ma solo perche’ nel nuovo conservatorio il corso di composizione non era pareggiato.be’ dopo soli 6 anni di studio cosa volete che sia non poter finire?
    2:dopo 10 anni,invece,(durata del corso di pianoforte:vecchio ordinamento)siamo costretti a marcire all’interno dei conservatori per altri 2 anni ancora(la famosa laurea di secondo livello!)
    3:sapete chi fa le lezioni dell'”alta formazione”??ma come???non immaginate??
    ma sempre e solo gli stessi insegnanti che da 60 anni insegnano al conservatorio .e noi altri?
    quando lavoreremo?
    4:il biennio di specializzazione, non si capisce proprio,…e’ abilitante o no???ancora la “signora Letizia”non ce lo ha spiegato…stiamo aspettando ..tanto siam qui…
    e soprattutto …anche se lo e’ o lo diventera’..in un’Italia in cui la burocrazia e’ piu’ contorta della mente dell’Enigmista o di un film trhiller a puntate,noi poveri studiosi di musica di cultura potremmo mai lavorare e scavalcare quell’oscena idea della musica(vedi Saranno famosi…sfide e c….te varie)che vige nell’italietta del nuovo millennio???
    Io personalmente spero di si..
    La musica(quella vera di qualita’ e non per questo per forza “classica”)e’ la vita stessa!!!
    Siete daccordo?
    Valeria Tonna.

  17. Antonia Rossi

    Ciao sono una docente di scuola dell’infanzia di Genova.Come sottolineavi tu l’anticipo a due anni e mezzo si è rivelato un vero disastro!La mia scuola è piccolissima,due sezioni,un salone di circa 4 metri quadrati e una piccola aula che usiamo come laboratorio polivalente.Non abbiamo fasciatoi,abbiamo 2 e sottolineo 2 brandine per far dormire i bambini.Le bidelle oltre ai loro compiti già numerosi devono cambiare i bambini che hanno ancora il pannolino,aiutarli a mensa per farli mangiare.In più le nostre sezioni sono eterogenee e chi ne fa le spese sono gli alunni di 5 anni a cui non si riesce a dedicare il tempo che meriterebbero perchè sei sempre con un piccolino in braccio che dorme o che piange o che deve finire il biberon della colazione! Siamo diventati un parcheggio! E’ una vergogna!Coraggio! Auguro a te e a tutti i maestri un felice 2006!

  18. paola allera

    hai parlato nel tuo spettacolo del farmaco novartis e hai fatto vedere un testo edito da tal casa con la storia del plipetto infelice.per professione e studio sono molto interessata all argomento hai aggiornamenti? è possibile ricevere copia della storia?
    grazie paola allera
    e….buon lavoro!!!

    1. Stefania Agostini

      RITALIN: Vogliamo parlare di come aiutare dei ragazzi a diventare dei Leonardo Da Vinci o dei Bill Gates o di medici poco professionali ed indubbiamente fagocitati dal sistema tanto da non poter aggiornarsi sull’ ADHD,oppure vogliamo parlare delle lobby degli psichiatri che grazie a questo farmaco perderebbero parecchi clienti e quindi parecchi introiti.Sono quasi in procinto di partecipare a 60 minutes negli States su invito del professor Barkley per far loro ridere di noi e del nostro grado di arretratezza su questa malattia che colpisce almeno una poplazione scolastica di circa 300.000 bambini in Italia,non ragazzi bada bene.L’ADHD della fase adolescenziale e della fase adulta è tutta un’altra problematica che spesso mette in pericolo la vita degli altri e dei malati stessi.Quando come associazione di genitori siamo riusciti ad organizzare dei congressi, portando i più grossi nomi a livello mondiale specializzati nello studio di questa patologia in Italia,la partecipazione da parte dei “tecnici” è stata pressochè ridicola.La prossima volta che intendi affontare questo argomento così delicato ti pregherei di contattare il professor Zuddas a Cagliari che lavora,da diversi anni ormai,al policlinico universitario,ad un protocollo di studio proprio sulla somministrazione assistita di questo farmaco.Nota bene che negli stati uniti questo genere di protocollo è stato cominciato nel ’61, se non ricordo male e credo che a questo punto di bibliografia ce ne sia abbastanza così da poter essere acquisita dai nostri “colletti bianchi” dopo essere stata vagliata dai nostri “baroni”.E’chiedere troppo sperare che un argomento del genere possa venir trattato da persone competenti come sicuramente non lo siamo ne io ne te.IO a proposito sono una mamma di 42 anni con tre figli di cui uno con diagnosi certa di questa malattia. Se hai voglia di ascoltare la storia di questo ragazzo e delle peripezie che abbiamo affrontato prima di arrivare a questo farmaco fammi sapere.Con stima Stef

    2. Stefania Agostini

      RITALIN: Vogliamo parlare di come aiutare dei ragazzi a diventare dei Leonardo Da Vinci o dei Bill Gates o di medici poco professionali ed indubbiamente fagocitati dal sistema tanto da non poter aggiornarsi sull’ ADHD,oppure vogliamo parlare delle lobby degli psichiatri che grazie a questo farmaco perderebbero parecchi clienti e quindi parecchi introiti.Sono quasi in procinto di partecipare a 60 minutes negli States su invito del professor Barkley per far loro ridere di noi e del nostro grado di arretratezza su questa malattia che colpisce almeno una poplazione scolastica di circa 300.000 bambini in Italia,non ragazzi bada bene.L’ADHD della fase adolescenziale e della fase adulta è tutta un’altra problematica che spesso mette in pericolo la vita degli altri e dei malati stessi.Quando come associazione di genitori siamo riusciti ad organizzare dei congressi, portando i più grossi nomi a livello mondiale specializzati nello studio di questa patologia in Italia,la partecipazione da parte dei “tecnici” è stata pressochè ridicola.La prossima volta che intendi affontare questo argomento così delicato ti pregherei di contattare il professor Zuddas a Cagliari che lavora,da diversi anni ormai,al policlinico universitario,ad un protocollo di studio proprio sulla somministrazione assistita di questo farmaco.Nota bene che negli stati uniti questo genere di protocollo è stato cominciato nel ’61, se non ricordo male e credo che a questo punto di bibliografia ce ne sia abbastanza così da poter essere acquisita dai nostri “colletti bianchi” dopo essere stata vagliata dai nostri “baroni”.E’chiedere troppo sperare che un argomento del genere possa venir trattato da persone competenti come sicuramente non lo siamo ne io ne te.IO a proposito sono una mamma di 42 anni con tre figli di cui uno con diagnosi certa di questa malattia. Se hai voglia di ascoltare la storia di questo ragazzo e delle peripezie che abbiamo affrontato prima di arrivare a questo farmaco fammi sapere.Con stima Stef

  19. Marco Gilles

    ====================================================================================================

    Il Patto dello Sciacchetrà

    Le ultime dichiarazioni di Fiorani stanno facendo emergere la verità sull’incontro che ha visto il SENATORE LUIGI GRILLO, Gran Maestro dell’operazione di corruzione e appropriazione indebita più sporca dalla fine di Tangentopoli.

    L’incontro ha visto la partecipazione di: Fazio, Fiorani, Berlusconi e Grillo. Le dichiarazioni ufficiali vollero far passare l’idea di una difesa delle banche italiane contro l’assalto dei Barbari europei.

    In realtà, il Senatore Luigi Grillo, eletto in Liguria nelle fila di Forza Italia, aveva bisogno di tanti soldini per costruirsi la VILLA nella Riviera Ligure (costruita abusivamente nel Parco Naturale delle Cinque Terre e poi condonata); quale sistema migliore per fare ciò se non fregare un po’ di soldi ai correntisti della Banca Popolare di Lodi.

    Il sistema a quanto sta dicendo Fiorani era semplice: bastava aprire un conto nella sua Banca, dare l’appoggio politico all’operazione bancaria più sporca della Seconda Repubblica e in cambio ci si ritrovava un bel gruzzoletto sul proprio conto corrente.

    Il Senatore Grillo, una delle figure più losche della Politica italiana, ha fiutato subito l’affare e si è lanciato nella strenua difesa della scalata di Fiorani, ovviamente le sue dichiarazioni pubbliche sono state ripagate a suon di MILIONI di euro.

    Il problema è che i soldi affluiti nelle tasche di LUIGI GRILLO erano dei correntisti della Banca Popolare di Lodi che sono stati truffati, rapinati e beffati; una persona che ha rubato dei soldi agli italiani dovrebbe stare in GALERA e non in Parlamento in una posizione chiave (Presidente della Commissione Trasporti del Senato).

    IL SENATORE LUIGI GRILLO DEVE STARE IN GALERA E NON IN PARLAMENTO !!!!

    ===================================================================================================

  20. Eva Corifeo

    ‘giorno a tutti!sn una studentessa del liceo socio psico pedagogico frequento il secondo anno e devo riconoscere che leggere i post riguardanti la riforma Moratti ma hi charito alcune idee…per questo ringrazio tutti voi.Però ho ancora qualche dubbio…giorni fa ho sentito dire che tra tante menate la riforma Moratti prevede anche l’ esclusione dello studio del DIRITTO dal programma scolastico della maggior parte delle scuole superiori!!!nn volendo credere a tale scempio della cultura(che paroloni)ho cercato di informarmi tramite il web ma nn ho trovato nulla che sodisfasse la mia sete di sapere…così mi rivolgo a tutti voi…ne sapete qualcosa???
    rispondetemi per favore!!

    “contro la scuola dei padroni 10, 100, 1000 occupazioni”
    Eva.

  21. Eva Corifeo

    ‘giorno a tutti!sn una studentessa del liceo socio psico pedagogico frequento il secondo anno e devo riconoscere che leggere i post riguardanti la riforma Moratti ma hi charito alcune idee…per questo ringrazio tutti voi.Però ho ancora qualche dubbio…giorni fa ho sentito dire che tra tante menate la riforma Moratti prevede anche l’ esclusione dello studio del DIRITTO dal programma scolastico della maggior parte delle scuole superiori!!!nn volendo credere a tale scempio della cultura(che paroloni)ho cercato di informarmi tramite il web ma nn ho trovato nulla che sodisfasse la mia sete di sapere…così mi rivolgo a tutti voi…ne sapete qualcosa???
    rispondetemi per favore!!

    “contro la scuola dei padroni 10, 100, 1000 occupazioni”
    Eva.

    1. sabina corifeo

      scusa se ti disturbo non ho commenti sulla moratti, anche se non mi è molto simpatica, però il tuo cognome mi ha fatto pensare che forse siamo parenti alla lontana. Ti dice niente Comiso? Se hai voglia di rispondermi fallo per me è un piacere.

  22. Damiani Riccardo

    No alla riforma Moratti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  23. Damiani Riccardo

    Sapeva gia che la riforma moratti era una ca..ta, ma non pensavo che fosse così tanto una ca..ta! Grazie per avermi aperto gli occhi, ora posso partecipare informato alla manifestazione contro la riforma Moratti della mia città, grazie!

  24. Antonella Magurno

    Signor Catalani,
    credo che Lei debba informarsi prima di sentenziare su ciò che il corpo docente “sa” o “dovrebbe sapere” e “saper fare” in termini di conoscenze e operato.
    La informo che il docente era chiamato a “programmare” ancor prima della bella invenzione della Signora Moratti. Si programmava in termini di UD partendo dai contenuti (che tristezza eh!). Ho imparato a programmare per obiettivi, per mappe concettuali etc…
    La programmazione non è un’illuminazione di questo ministro.
    Attualmente si favoleggia in termini di UDA che predilige l’allievo e le sue esigenze (mah!).
    E non commento…
    Formazione insegnanti?
    E’ vero qualcuno (?) dovrebbe aggiornarsi e soprattutto “imparare ad imparare”, ma il dimemma non riguarda solo noi insegnanti.
    Dopo questo Le dico che sono una maestra precaria e spero di poter cambiare lavoro il prima possibile.
    Le ragioni?
    Sono “stufa” di studiare: due lauree di cui una abilitante all’insegnamento e tanta insoddisfazione per la mancanza di chiarezza.
    Lei cita Gardner o meglio si limita a scrivere il cognome.
    Quanta bella teoria da Piaget a Vygotsky ed alle rinomate intelligenze multiple.
    Ho sperimentato che la teoria è una cosa e la pratica un’altra e che il sistema ti assorbe.

    1. sabina saba

      Sono una studentessa dei corsi serali, volevo solo dire che : se i primi a non conoscere le gli argomenti delle materie da insegnare sono proprio i professori, come possiamo noi alunni apprendere qualcosa? E’ proprio quello che succede nel mio corso di studo, il mio professore di INFORMATICA utilizza libri di testo del 1985,” anche se le basi dell’informatica quelle “, direi che le tecnologie sono un po cambiate da 20 anni a questa parte…..
      E il problema è che se noi adulti facciamo fatica a seguire lezioni antiquate come pensate che un quindicenne consideri un professore che dice di essere un “informatico TEORICO”????
      NON ESISTONO GLI INFORMATICI TEORICI!!!!!
      se devo fare programmazione il minimo è che qualcuno mi insegni come utilizzare un computer…
      Per questo motivo ritengo che i docenti in generale dovrebbero seguire corsi di aggiornamento OBBLIGATORI!!!!

  25. Eva Lacorte

    LAAAA OOOOOOOOOOOOOOODIOOOOOOOOOOOOOOOOOO BRUTTA FACCIA DI M***AAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
    chiedo venia per la schiettezza… ormai mi vengono proprio i conati di vomito quando vedo la sua faccia

  26. niny Di stefano

    Sono un’educatrice precaria e vorrei rendervi partecipi della situzione che ogni giorno noi educatrici dobbiamo far fronte grazie, e non solo, alla Moratti.Partendo dal presupposto che in quasi tutte le scuole d’infanzia( prima scuole materne)c’è una carenza di personale ingente,ogni giorno dobbiam far fronte a sezioni scoperte,bambini divisi nelle sezioni rimanenti e genitori sempre più arrabbiati con il personale presente.Ma tutto ciò è il minimo… Con la legge Moratti,i bambini di due anni e mezzo potranno frequentare anticipatamente la scuola materna…”E’ una bella cosa” dice il ministro “ci sono state migliaia di iscrizioni anticipate…è una risposta al bisogno delle famiglie che non possono pagare le rette dei nidi…”Probabilmente il ministro non ha capito che 1° a quell’ età sei mesi sono davvero importanti per lo sviluppo cognitivo intellettivo e motorio del bambino 2° che sarebbe perlomeno necessario attrezzare ( fasciatoi…)le scuole dell’infanzia per poter accogliere in modo efficiente questi bambini 3°le rette dei nidi vengono stabilite a seconda del reddito e che per le famiglie più disagiate le rette sono GRATUITE… Io mi domando perchè ha voluto applicare una riforma alla scuola d’infanzia senza aver cercato di risolvere i probelemi già esistenti (es. precariato)? perchè anticipare l’ingresso dei bambini senza tener conto delle strutture inappropriate a riceverle?come crede che questi bambini si sentiranno con delle educatrici spesso e purtroppo precarie che non possono garantire la tanto aspirata continuità didattica?come si sentiranno i bambini perdendo il rapporto priviligiato che avevano al nido con le loro educatrici (il rapporto ed/b al nido è1 a 8 mentre alla materna è 1 a 12-13??

    1. Antonia Rossi

      Ciao sono una docente di scuola dell’infanzia di Genova.Come sottolineavi tu l’anticipo a due anni e mezzo si è rivelato un vero disastro!La mia scuola è piccolissima,due sezioni,un salone di circa 4 metri quadrati e una piccola aula che usiamo come laboratorio polivalente.Non abbiamo fasciatoi,abbiamo 2 e sottolineo 2 brandine per far dormire i bambini.Le bidelle oltre ai loro compiti già numerosi devono cambiare i bambini che hanno ancora il pannolino,aiutarli a mensa per farli mangiare.In più le nostre sezioni sono eterogenee e chi ne fa le spese sono gli alunni di 5 anni a cui non si riesce a dedicare il tempo che meriterebbero perchè sei sempre con un piccolino in braccio che dorme o che piange o che deve finire il biberon della colazione! Siamo diventati un parcheggio! E’ una vergogna!Coraggio! Auguro a te e a tutti i maestri un felice 2006!

  27. alessandro rinaldi

    Buongiorno Beppe
    E’ la prima volta che ti scrivo e lo faccio dopo aver letto (e per segnalarti)quello che stamani ho trovato sul sito di Repubblica in merito al rapporto Darwin/oratti: ne sarai sicuramnte a conoscenza. Volevo chiederTi soltanto un tuo commento visto che sei persona attenta e sensibile ai problemi della scuola. Ti ringrazio per la tua grande disponobilità.Un saluto Alessandro Rinaldi

  28. stella isacchini

    la moratti inizia a rovinarli fin da piccoli cosi una volta arrivati all’università nn riusciranno a vedere la distruzione del patrimonio culturale italiano e saranno perfino contenti di “nn sapere”.
    bisogna bloccare la riforma della moratti a qlsiasi livello di istruzione nn possiamo permettere che venga distrutto il primo e principale luogo di formazione per i ragazzifatto qst senza neanche muovere un dito
    NO alla MORATTI e NO a qualsiasi iniziativa volta a distruggere a colpi di decreti la scuola e l’università italiana!
    stella
    facoltà di legge
    univ.”la sapienza”
    roma

    1. Valeria Tonna

      Vogliamo evidenziare quello che succede nei CONSERVATORI ITALIANI?????
      1:mia esperienza :studiavo composizione e oggi solo pianoforte.Oggi posso studiare solo una disciplina perche’ avevo lasciato composizione essendomi trasferita in un’altra citta’.ho lasciato per solo un anno e non per menefreghismo,ma solo perche’ nel nuovo conservatorio il corso di composizione non era pareggiato.be’ dopo soli 6 anni di studio cosa volete che sia non poter finire?
      2:dopo 10 anni,invece,(durata del corso di pianoforte:vecchio ordinamento)siamo costretti a marcire all’interno dei conservatori per altri 2 anni ancora(la famosa laurea di secondo livello!)
      3:sapete chi fa le lezioni dell'”alta formazione”??ma come???non immaginate??
      ma sempre e solo gli stessi insegnanti che da 60 anni insegnano al conservatorio .e noi altri?
      quando lavoreremo?
      4:il biennio di specializzazione, non si capisce proprio,…e’ abilitante o no???ancora la “signora Letizia”non ce lo ha spiegato…stiamo aspettando ..tanto siam qui…
      e soprattutto …anche se lo e’ o lo diventera’..in un’Italia in cui la burocrazia e’ piu’ contorta della mente dell’Enigmista o di un film trhiller a puntate,noi poveri studiosi di musica di cultura potremmo mai lavorare e scavalcare quell’oscena idea della musica(vedi Saranno famosi…sfide e c….te varie)che vige nell’italietta del nuovo millennio???
      Io personalmente spero di si..
      La musica(quella vera di qualita’ e non per questo per forza “classica”)e’ la vita stessa!!!
      Siete daccordo?
      Valeria Tonna.

    2. Valeria Tonna

      Vogliamo evidenziare quello che succede nei CONSERVATORI ITALIANI?????
      1:mia esperienza :studiavo composizione e oggi solo pianoforte.Oggi posso studiare solo una disciplina perche’ avevo lasciato composizione essendomi trasferita in un’altra citta’.ho lasciato per solo un anno e non per menefreghismo,ma solo perche’ nel nuovo conservatorio il corso di composizione non era pareggiato.be’ dopo soli 6 anni di studio cosa volete che sia non poter finire?
      2:dopo 10 anni,invece,(durata del corso di pianoforte:vecchio ordinamento)siamo costretti a marcire all’interno dei conservatori per altri 2 anni ancora(la famosa laurea di secondo livello!)
      3:sapete chi fa le lezioni dell'”alta formazione”??ma come???non immaginate??
      ma sempre e solo gli stessi insegnanti che da 60 anni insegnano al conservatorio .e noi altri?
      quando lavoreremo?
      4:il biennio di specializzazione, non si capisce proprio,…e’ abilitante o no???ancora la “signora Letizia”non ce lo ha spiegato…stiamo aspettando ..tanto siam qui…
      e soprattutto …anche se lo e’ o lo diventera’..in un’Italia in cui la burocrazia e’ piu’ contorta della mente dell’Enigmista o di un film trhiller a puntate,noi poveri studiosi di musica di cultura potremmo mai lavorare e scavalcare quell’oscena idea della musica(vedi Saranno famosi…sfide e c….te varie)che vige nell’italietta del nuovo millennio???
      Io personalmente spero di si..
      La musica(quella vera di qualita’ e non per questo per forza “classica”)e’ la vita stessa!!!
      Siete daccordo?
      Valeria Tonna.

  29. Valeria Facchini

    Volevo aggiungere un’altra perla di saggezza che riguarda la scuola elementare, pardon primaria. Questo è un articolo della finanziaria 2005:
    ART. 16.
    (Disposizioni in materia di organizzazione scolastica).
    3. L’insegnamento della lingua straniera nella scuola primaria e` impartito dai docenti della classe in possesso dei requisiti richiesti o da altro docente facente parte dell’organico di istituto sempre in possesso dei requisiti richiesti. Possono essere attivati posti di lingua straniera da assegnare a docenti specialisti, solo nei casi in cui non sia possibile coprire le ore di insegnamento con i docenti di classe o di istituto. Al fine di realizzare quanto previsto dal presente comma, sono attivati corsi di formazione, nell’ambito delle annuali iniziative di formazione in servizio del personale docente, la cui partecipazione e` obbligatoria per tutti i docenti privi dei requisiti previsti per l’insegnamento della lingua straniera.

    Aggiungo che i corsi per docenti sono già stati attivati e, per il momento, non sono obbligatori. Io, insegnante specialista di inglese, laureata in lingue, suppongo che dovrò riciclarmi…magari insegnerò tedesco, non lo parlo, ma chissenefrega!

    Ciao :0)

  30. rita fedele

    sono le dieci e scrivo x la prima volta. la politica,la scuola(insegno e ho figli all’università)la spesa i soldi la corruzione dei ns uomini e donne della politica mi hanno disgustato. il mio dirigente non fa altro che sorridere da dietro la scrivania senza fare asolutamente nulla per migliorare la situazione scolastica: ragazzi abbandonati a se stessi che fumano vanno i giro e non hanno nessuno interesse x lo studio: certo +ignoranti ci saranno, + ignoranti saremo e + riusciranno a fregarci basterà saper accendere la tv e barrare un simbolo su una scheda elettorale: al resto ci penserà lui:la scuola ci prepara il futuro, ke futuro ci sarà??

  31. cinzia romei

    Caro Beppe e company,
    complimenti per il sito !!!!!!!!!
    Impossibile per me, che ho poco tempo, poter leggere tutte le notizie interessanti che pubblicate.
    Se qualcuno ha voglia e tempo per levarmi una curiosità, dovrei farvi una domanda: siete per caso a conoscenza se il famoso “bonus” promesso dal ministro Moratti due anni fa agli studenti delle scuole paritarie, è stato rimborsato a qualcuno?
    Mio figlio, che ora frequenta la IIIa media, deve ancora ricevere quello della Ia: peccato, perchè in famiglia ci contavamo, ma quello che mi dispiace di più, è di essere stati di nuovo presi in giro.
    Di nuovo chiniamo il capo ai potenti, tanto noi chi ci ascolta……..

    Delusa 2003/2004/2005 e precedenti

  32. Daniele Conca

    Caro Beppe,

    vorrei richiamare l’attenzione anche sulla scuola “non dell’obbligo”: l’universita’.

    Sono laureato di fresco in matematica e vista la PRESTIGIOSA riforma moratti (non ancora approvata credo) che interessera’ i futuri ricercatori avevo deciso, a malincuore, di rinunciare al dottorato di ricerca.

    “Purtroppo” ho tentato ugualmente un concorso alla SISSA di Trieste, una delle migliori universita’ in Italia nel ramo che mi interessa, vincendolo. Ora mi trovo a dover prendere la decisione piu’ difficile della mia vita: faccio cio’ che mi piace, ricerca, guadagnando zero, non potendo accendere un mutuo se non appoggiandomi alla famiglia, tirando la cinghia per almeno 8 anni, se non 13, col rischio di rimanere disuccupato alla scadenza del contratto di ricerca (a 32 anni o peggio a 36), o cerco un lavoro che dia piu’ solidita’ e meno gioia?

    La soluzione dell’estero sembrerebbe la piu’ conveniente ma non e’ facile lasciarsi dietro tutto e tutti, senza un lavoro e senza concrete possibilita’.

    Ciao e complimenti per l’ottimo lavoro che fai,
    Daniele

  33. Monica Serra

    Caro Beppe,
    parliamo di scuola dell’obbligo.
    Cosa vuol dire? Che è obbligo per me genitore mandare i miei figli a scuola al fine di garantire loro un’istruzione di base (parliamo di diritti costituzionali!)
    Qualcuno può allora spiegarmi perchè per mandare i miei figli alla scuola dell’obbligo sono OBBLIGATA a comprare libri scolastici che costano una tombola (senza indagare poi su quali sono le case editrici i cui libri sono imposti dai professori)?
    Quest’anno poi, grazie alla MITICA riforma Moratti (…) non potrò nemmeno riutilizzare i libri degli anni scorsi di mio figlio che fa la terza media per mia figlia che fa la prima media nè comprarli usati, dato che sono cambiati i programmi e che (anche per i testi che sono rimasti uguali) è previsto che il libro abbia allegato un fascicolo chiamato “PORTFOLIO”.
    Ho portato con me i vecchi libri al mercatino dell’usato: mi hanno detto di buttarli! Premesso che non butterei mai un libro (di nessun genere), ma ti rendi conto dello spreco di carta? E del fatto che tanti bambini non possono studiare, mentre io butto nella spazzatura testi che sarebbero tranquillamente utilizzabili (nuovi!!!).
    Non ho avuto il coraggio, ed ho pregato uno dei librai di provvedere in vece mia…
    Ricordo ancora la mia professoressa di storia e filosofia del liceo, che si presentò il primo giorno di scuola dicendo: “Usate i libri di testo che avete in casa, vorrà dire che se sono diversi esamineremo i vari punti di vista”. Fu uno scandalo!!!
    Non pretendo che ciò accada anche alle medie inferiori, ma trattandosi di scuola dell’obbligo non ritieni che sarebbe giusto fornire ai ragazzi i testi da parte del Ministero o perlomeno calmierare i prezzi in modo da consentire a tutti di acquistare il libro nuovo, anzichè gettare fin da ora le basi per un futuro classista (che questa riforma rende inevitabile già dal liceo)?

    Mi piacerebbe sapere cosa ne pensi!
    Ciao (sei sempre grande!!)

    Monica

    1. Gabriele Licitra

      Salve, scrivo per manifestare il mio PROFONDO DISGUSTO per il fenomeno dei libri che non possono essere RIUTILIZZATI, …..ma stiamo scherzando ?? Io sono un amante dei libri, anche antichi, e sapete che vi dico ??? ERANO MIGLIORI QUELLI ANTICHI !! Davano ai ragazzi IL DESIDERIO DI APPRENDERE !!!!Mi è capitato sotto le mani un libro del 1927 per le scuole medie….e dice più cose e meglio di quelle che dice oggi un libro UNIVERSITARIO !!!
      NON BUTTATE I VECCHI LIBRI !! MAI ! SONO UN TESORO IMMENSO !! GRIDATELO ALLA MORATTI !!
      MA SE PROPRIO VOLETE DISFARVENE, ALLORA INVIATEMELI !! IO LI CUSTODIRO’ COME FOSSERO UN TESORO !! Il mio indirizzo di posta elettronica è il seguente: g.licitra2@tin.it
      CONTATTATEMI !! Ci metteremo d’accordo per la spedizione e vi comunicherò il mio indirizzo.
      Oggi la cultura E’ SCHIAVA del VILE DENARO !
      NON VE NE SIETE ANCORA ACCORTI ??
      PURTROPPO LA DESTRA E’ AL POTERE…….COSA VI ASPETTAVATE ??????
      CIAO BEPPE !!

  34. Fabrizio Fischetti

    Beh, ho scoperto oggi questo sito sensazionale dove è possibile fare ciò che al mondo viene sempre meno.. cioè esprimere il proprio parere e di questo ringrazio. Ma dopo ore, ore e ore che leggo tutti i post, Vi dico solo una cosa: Come può (ed è solo uno dei migliaia di esempi..) un’INSEGNANTE di Italiano arrivare in Aula tutti i giorni e dire sempre la solita frase: “OK, USCITE LE ANTOLOGIE DAI ZAINI!”, e vi assicuro che non è una battuta.. In questo momento sto frequentando i corsi di Laurea di 1° livello di Ingegneria Aerospaziale, e dopo aver letto ciò che il grande Beppe ha sopra citato, vi dico.. non darò mai la soddisfazione ad un mio vecchio insegnante di continuare a sostenere che nella vita, secondo loro, non saremo niente. E il giorno che mi rivedrà, dovrà chiamarmi Ingegnere. Non si può valutare una persona senza raccogliere le sue capacità e penso che il compito principale della formazione degli studenti da parte di un professore sia proprio quello di cogliere queste informazioni e trarne vantaggi sulla valutazione dello stesso studente. Quando invece è purtroppo tutto il contrario. Ogni singolo giorno che li guardavo in faccia era come se dicessero solo: “IO SONO QUELLO CHE INSEGNA!”.. ho letto anche commenti qui sopra con scritto Educazione Mentale oltre che Fisica, ma davvero!! Altro che scuola. Infine un’ultima cosa.. c’è chi dice che la scuola da piccoli è leggera.. venite a vedere qui da me, bambini con cartelle da 20Kg sulle spalle perchè la maestrina li obbliga a comprare pigne di libri che non leggerà MAI!!!

    Fabry

  35. fredi ricchioni

    Buongiorno a tutti!
    Grazie per lo spazio che ci dedichi Grillo!
    Hmm… che dire della riforma Moratti bhè nulla voglio essere imparziale.
    Eh già non sono Dio per dire se è buona o cattiva
    sarà il tempo e la gente a giudicarlo.
    Parlare a priori mi sembra inopportuno!
    Però mi era venuta in mente una idea da tempo e
    oggi leggendo un libro di uno che fesso non mi sembra ( il Dalai Lama ) mi so detto ma va guarda te la pensa come me!
    Vi spiego!
    Ai tempi dei latini si diceva : “mens sana in corpore sano”. ( spero di aver scritto bene )
    bhè insomma mente sana in corpo sano !
    Tutti lo sanno no!
    Eppure è così ovvio che ce ne siamo dimenticati!
    Hmmmm strana sta cosa non vi pare?
    Mi chiedo ma come si fa ad avere una mente sana?
    Bhè gli psicologi e lo stesso Daiala Lama ce lo dicono: basta una vita senza stress, dedicata all’amore, alla compassione, ( rendersi conto che c’è gente che soffre e lo sperare e fare in modo che non soffri +).
    Il rendersi conto che siamo collegati ( come i pc in internet ) l’uno con l’altro se ci pensiamo bene! ( senza il contadino la vedura non si mangia etc).
    Che i sentimenti da perseguire e da porre in essere sono l’onestà, il rispetto, la fiducia, l’amicizia, l’aiuto verso gli altri.
    Il non farci prendere in giro dalla Tv ma spegnerla di tanto in tanto, idem per la radio e in generale per gli altri mass media.
    Che l’omicidio che accade qui o la, non avviene in ogni luogo di Italia, e che non accade tutti i giorni.
    Che non tutti, come siano tentati a pensare o come ci fanno pensare, sono Gentaccia ma che ci sta anche la brava gente che lavora sodo, che aiuta le persone in difficoltà, che da l’anima per gli altri.
    Bhè detto ciò mi chiedo: forse abbiamo bisogno di qualcuno che dica ai nostri giovani che la realtà non è quella rappresentata dai media fatta di furti, di malvagità, di crimini, di atti motivati dall’avidità e dall’ odio.
    I media hanno un grande potere informativo, ma non solo, anche di formare le coscienze della gente perchè è ovvio che decidiamo sulla base delle informazioni che abbiamo.
    Ora se informazioni sono distorte, ( hmm si alcuni dicono che siamo capaci di giudicare tra informazione giusta e sbagliata , parziale etc…però guarda caso esiste l’autority sulle telecomunicazioni….chissà come mai ….forse siamo meno intelligenti di quanto crediamo? ), anche le nostre decisioni lo saranno ed è anche ovvio che non abbiamo tempo e denaro per controllare queste informazioni, quindi è molto facile che la nostra mente sia fallace.
    Se è così se possiamo sbagliare ( dicevano i latini :errare è umano ! ” ) allora forse è il caso che qualcuno ci aiuti a farci capire come va il mondo reale quale sono i veri valori ( leggere la costituzione italiana …..è molto interessante) che dovremo tentare di perseguire!
    Forse Abbiamo bisogno di una nuova materia di studio :” L’EDUCAZIONE MENTALE ” oltre che L’EDUCAZIONE FISICA!
    Perchè mi chiedo si cura il corpo a scuola ma non si cura la mente!
    Ci vedo una bella disparità di trattamento ed una violazione dell’art.3 della costituzione!
    Ma non solo: “Dove la mettiamo il diritto inviolabile dell’uomo alla formazione e allo sviluppo della personalità sia come singolo che nelle formazioni sociali?
    Ed il diritto alla salute? ”
    Non hanno forse pari dignità la mente rispetto al corpo?
    Lo dicevano anche i latini mente sana e non solo corpo sano!
    I ragazzi a scuola devono essere seguiti e corretti sin da subito come un albero che tende ad inclinarsi!
    I genitori a casa non hanno gli strumenti adeguati non sono esperti della mente!
    Non percepiscono il minimo disagio del piccolo essere che sono i bimbi e le bambine!
    Non sono tutti psicologi e pensano al lavoro a tenere su la famiglia.
    é compito dello Stato intervenire per aiutarli!
    Se si aiutano i ragazzi quando sono piccoli da grandi probabilmente saranno “alti e dritti” e sani come quercie, altrimenti tenderanno a deviare e forse, forse, avranno una loro realtà diversa dalla vera realtà e potranno perseguire delle strane tendenze criminali a volte.
    Quindi uno/una psicologo/a a scuola non ce lo vedo male!
    Ok anche gli insegnanti studiano psicologia certo!
    Ma uno psicologo che insegna psicologia ai ragazzi è il miglior sistema!
    Sono i ragazzi a dover imparare a regolare se stessi …ma hanno bisognoa di conoscersi, di conoscere la loro mente sin da subito, ed imparare ad esercitarla così come fanno col loro corpo in educazione fisica.
    Non per studiare i ragazzi e rivendere le informazioni a multinazionali ( le persone vanno rispettate ), quindi, ma per capire i campanelli di allarme ed agire per aiutare i ragazzi a formare se stessi e a credere in loro stessi per un futuro migliore.
    Molto dipende dai giovani, se tutti si disinteressano di un futuro migliore, non si attivano, non vengono ispirati a controllarsi e a migliorarsi ed in nostro paese andrà in decadimento come il resto del mondo.
    Grazie di nuovo Grillo.
    Fredi.

    P.s.
    EDUCAZIONE MENTALE OLTRE CHE FISICA A SCUOLA!
    (capire noi stessi vuol dire capire il mondo).

  36. Antonella Tadini

    Rispondo a Fabio Bellantoni:

    – Per quanto riguarda la prima domanda: sì, può capitare che si chieda ai genitori qualche piccolo contributo, ma, almeno nella scuola dove lavoro io, è per progetti di “breve respiro” tipo qualche uscita per andare al cinema. Tutto il resto è coperto dal diritto allo studio e lì dipende dal Comune dove si trova la scuola!!! Se il Comune non dà i soldi ecco che la scuola deve chiedere spesso alle famiglie…
    – Seconda questione: le assicuro che almeno fino alle elementari (dove ho lavorato in passato) non prendiamo alcun contributo per i libri di testo e penso sia così anche dopo!!! Al massimo ci regalano la copia che ci serve per fare lezione. A me è capitato di usarne di orrendi e me li sono dovuti tenere, supplivo con le fotocopie (fatte a scuola, quindi non a carico degli alunni) e in certi plessi erano pure contate). Inoltre se voglio aggiornarmi i libri e le riviste me li devo comprare!!! Forse forse mi danno un piccolo rimborso quest’anno, ma finché non vedo…

  37. Nicola Rauso

    Ho letto questa cosa che allego qui in calce e non nascondo di esserne rimasto quantomeno perplesso..

    I libri scolastici in conflitto d´interessi
    di Gian Antonio Stella

    Non è solo Berlusconi, il quale pattuglia appena può antiquari e gioiellerie, a fare regalini agli amici, come
    il prezioso orologio Longines impacchettato per tutti i deputati l´ultimo Natale. Càpita a volte che siano gli
    amici a fare regalini a lui. Letizia Moratti e le Poste Italiane, ad esempio, per il prossimo compleanno che il
    Cavaliere festeggia in coincidenza con l´apertura delle scuole, hanno deciso di donargli la possibilità di
    sbaragliare anche il mercato dei libri scolastici. Uno dei pochi settori, col commercio dei coleotteri o la
    produzione di mostarda mantovana, nel quale non si era ancora cimentato.

    Cosa rappresentino i libri scolastici è presto detto: con 400 milioni di euro l´anno di fatturato, sono una
    fetta di un terzo circa dell´intero mercato del libro. Ma, ciò che più conta, sono la boccata di ossigeno che
    una volta l´anno permette alle piccole librerie sparse per la provincia italiana, dove si vende il 28% scarso di
    tutti i volumi, di tirare il fiato e non abbassare le saracinesche vinte dalla sciatta indifferenza di un paese
    che legge poco come il nostro. Tanto per capirci: in molti casi, nelle cittadine del Nord come del Mezzogiorno,
    l´incasso per i testi adottati dalle elementari alle medie superiori può superare il 60% degli introiti annuali.

    Il costo di questi libri imposti agli studenti, del resto, è spesso elevato se non, in certi casi,
    stratosferico. Basti dire che la «dote» di un ragazzino di prima media può costare oltre 300 euro, quella di un
    ragazzo delle commerciali intorno ai 350, di un liceale anche 500. Un peso che in questi anni di vacche magre
    può essere, per molte famiglie, esorbitante. Al punto di incidere, nei casi più gravosi, perfino sulla scelta di
    molti studenti di abbandonare la scuola. Per non dire delle code interminabili che ogni genitore si deve
    sobbarcare ogni anno per rastrellare tutto il bagaglio editoriale necessario ai figli.

    Va da sé che ogni iniziativa per alleviare questa soma sulle spalle delle famiglie, magari tenendo conto anche
    delle esigenze delle piccole librerie locali che sono un patrimonio preziosissimo (si pensi alla Calabria, alla
    Basilicata o al Molise dove sono meno di una ogni 100 mila abitanti) è la benvenuta. E così è andata, infatti,
    con l´iniziativa delle Poste Italiane che, tra cori di consensi, hanno distribuito 5 milioni di locandine e
    avvisi vari per segnalare agli istituti scolastici e alle famiglie italiane la possibilità di ordinare i testi,
    via internet o via telefono, per poi comodamente riceverli a casa portati dal postino.
    Con l´optional di poter rateizzare il pagamento in 12 mesi al tasso del 7.5%. Che non sarà basso, visto che il
    tetto massimo sarebbe il 7,77%, ma potrebbe aiutare molte famiglie a sopportare meglio l´impatto della spesa
    supplementare autunnale. Fin qui, tutto ok.

    Ma il bello deve ancora arrivare. A chi hanno deciso di affidare l´operazione, infatti, il ministero della
    Pubblica Istruzione e le Poste Italiane? Voi direte: avranno fatto una gara d´appalto. Macché.
    Avranno sentito gli editori? No, tranne uno: indovinate quale. Avranno consultato i librai? Neppure: «Manco una
    telefonata», spiega furente Rodrigo Diaz, presidente dell´Ali, l´Associazione librai italiani, «abbiamo saputo
    tutto a cose fatte e tutti i telegrammi mandati alla Moratti o a Letta non hanno avuto risposta. E´ stata una
    cosa sporca». Avranno sondato il mercato per vedere chi è il più forte nel commercio di libri on-line?
    «Assolutamente no», risponde Mauro Zerbini, amministratore delegato di Ibs, gruppo Longanesi, «il nostro è il
    sito di questo tipo più visitato d´Italia, a giugno abbiamo avuto 991 mila contatti e nel 2004 abbiamo fatturato
    13,2 milioni di euro. Ma non abbiamo avuto dal ministero o dalle poste neppure una telefonata. Neppure una.
    Abbiamo saputo tutto a cose fatte».
    Ma allora, come è stato scelto il fornitore di tutto quel bendidio di libri? E´ quello che chiede in una
    interrogazione, tra gli altri, il senatore Stefano Passigli. Il quale, oltre ad accusare la Moratti poiché «il
    suddetto servizio postula che Poste Italiane abbiano ottenuto dal ministero la lista delle adozioni dei testi
    con largo anticipo su tutte le librerie», ha anche presentato un esposto ad Antonio Catricalà, l´ex segretario
    generale di Palazzo Chigi nominato presidente dell´Autorità per la concorrenza e il mercato. Il fortunato
    fornitore prescelto per il businness è infatti «Bol». Una società di vendita di libri on-line che fattura meno
    della metà di Ibs (5,5 milioni contro 13,2), ha meno della metà dei contatti internet (a giugno 434 mila contro
    991 mila) ma, per pura coincidenza, appartiene alla Mondadori. Cioè alla casa editrice di proprietà del
    «principale» di Letizia Moratti, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

    Che le Poste Italiane vogliano bene al capo del governo non è un mistero. Prima di questo piacerino, per dire,
    avevano già fatto un accordo per mettere a disposizione di Mediolanum, la banca del premier, i loro 14 mila
    sportelli col risultato di trasformare una banca virtuale, quale era fino ad allora quella presieduta da Ennio
    Doris, nell´istituto di credito con la maggiore copertura territoriale. Non bastasse, Massimo Sarmi,
    l´amministratore delegato etichettato come vicino ad An e in particolare a Gianfranco Fini, era arrivato al
    punto di invitare a Roma il capo del governo, poco prima di Natale, all´inaugurazione del più bello e
    avveniristico ufficio postale d´Italia. Un gioiello che ruotava intorno al Sistema Informatico Livelli Virtuali
    di Integrazione Operativa. Ma che meraviglia di acronimo: S.i.l.v.i.o.!

  38. Fabio Bellantoni

    Sono molto perplesso riguardo alla scuola. Mio figlio all’asilo quest’anno ha dovuto fare diversi corsi alternativi tipo nusica ecc. Ogni volta chiedono soldi, non tanti è vero, ma con una certa regolarità per libri , corsi ecc.
    Sono anche preoccupato per un’altro fatto: i libri di scuola.
    Perchè ogni anno cambiano testo rispetto all’anno prima? Per non farteli mai comprare usati, è chiaro. Non solo, ogni volta succede che nel corso dell’anno(praticamente subito)l’insegnante si dimostra insoddisfatto del libro di testo(scelto anche da lui in teoria) e chiede che ne venga comprato un altro.
    Forse gli insegnanti prendono una percentuale dalle case editrici? Che ne pensate?

  39. Serena Protano

    Caro Beppe,
    sono iscritta al primo anno fuori corso in scienze della comunicazione alla Sapienza di Roma.
    Sto da 4 anni in una facoltà che più va avanti e più mi sorprende…in negativo.
    Sono al primo anno fuori corso e come me migliaia di studenti, perchè sa quanti esami ci tocca fare in tre anni con questa nuova riforma,organizzata malissimo?45, se lo racconto in giro nessuno ci crede.45 esami in tre anni significa dover fare più o meno 6 esami a sessione(sessioni che durano 1 mese), e questo porta alcune di noi cavie a prendere una decisione tra due possibili alternative:
    1- prediligere la qualità degli esami, in questo caso i voti saranno alti ma la laurea ad arrivare ci metterà 30 anni

    2- prediligere la quantità;fare cioè 5 esami o 6 a sessione e laurearsi in tempo o al massimo con un anno fuori corso, e in questo caso le medie e i voti saranno più bassi.

    inoltre noi cavie della nuova riforma, soprattutto in questa facoltà paghiamo le tasse per fare lezione nei cinema, violando le norme di sicurezza, perchè i posti a sedere non bastano;perciò dobbiamo star seduti a terra.paghiamo le tasse per fare una raccolta punti, chi arriva a 180 crediti formativi si laurea…sembra più un’offerta del supermercato, e in questi anni non si ha tempo er fare stage o esperienze lavorative…tutta teoria e niente pratica. Così appena prenderò la mia laurea a febbraio mi dovrò iscrivere ad un master che costa moltissimo e che mi permette di entrare a contatto col mondo del lavoro.Ma chi non se lo può permettere?perchè sono avvantaggiate le scuole e i corsi privati?Perchè la scuola e l’università pubblica stanno andando allo sfascio?E del caso disperato di scienze della comunicazione alla sapienza non se ne sta preoccupando nessuno, abbiamo protestato, abbiamo chiamato anche dei programmi in tv ma dopo 4 anni le cose sono solo peggiorate. Alcuni professori non sono nemmeno al corrente di quanti esami dobbiamo fare, e di conseguenza ci fanno comprare libroni di 400-600 pagine per una media di 3 libri ad esame. So che lei non può farci nulla…ma era per aggiungere la mia esperienza di studentessa universitaria al suo
    blog, che tra l’altro è molto interessante e lei è davvero un grande.

  40. Antonella Tadini

    Rispondo a Paola Maggioni:

    Non è che non le voglia dare ragione, ma io non generalizzerei. Un anno mi è capitato di essere invitata al mare da una mia amica, che mi ha offerto il soggiorno e un piccolo stipendio in cambio di un aiuto con i 3 figli (uno di questi molto piccolo). Non è mai stato “ti mollo i bambini”, ma “ho bisogno di una mano, così anch’io riesco a riposarmi un pò”. Chi le dice che non sia così anche per le madri che vede lei e che queste non siano delle madri bravissime?
    Concludo con un consiglio. Visto che lo stesso Beppe cita Paola Mastrocola… c’è un libro suo che parla proprio di una madre in vacanza con i figli e la tata: “Palline di pane” (Guanda). Magari non sempre si è d’accordo col punto di vista della protagonista (che non è necessariamente quello dell’autrice), ma si può almeno rifletterci su.

  41. paola maggioni

    volevo solo riallacciarmi al discorso dell’educazione dei nostri figli per dire che sono una mamma di due bambini inorridita dalla quantità di altre madri che vengono in vacanza , e sottolineo in vacanza, con un figlio e la baby sitter. Arrivano da Milano (io sono milanese ma vivo in Liguria) già organizzate di sere che trascorreranno al cinema, al ristorante senza il pargolo che rompe le scatole, perchè tranquillamente a casa con la sua tata. Per non parlare dei sonnellini a spiaggia che queste mamme si possono serenamente (?) concedere tanto l’amata tata curerà il piccino e lo farà giocare per tutto il tempo. del resto questa “povera” mamma si dovrà pure rilassare….ma poi ci si lamenta della scuola? E a casa? Cosa possono imparare i nostri piccoli da queste madri? Cosa potranno pensare di loro domani?

  42. fabio de vito

    Per Matteo:

    “Eh si!!
    Parole sante!!
    Si stava meglio quando si stava peggio..
    Non ci sono piu` i giovani di una volta..
    Non ci sono piu` le mezze stagioni.. ”

    Certo, la frase non era delle migliori riuscite, ti chiedo scusa se ho urtato la tua sensibilità. Sicuramente le tue esperienze di docenza nell’università di oggi sono più delle mie e dall’alto di queste potrai con buona ragione rilevare che ho scritto solo una valanga di frasi nostalgiche da regime. Mi dispiace che il mio opinabile punto di vista si scontri con la sua verità assoluta.

  43. Antonella Tadini

    Per Raffaele Romano

    Non penso che sia un dovere della scuola materna insegnare a leggere e a contare ai bambini… ma attività logiche di avvio al calcolo e alla scrittura con i bambini di 5 anni si fanno, certo adeguandole all’età.
    Quindi sarebbe da capire se la proposta non è adeguata all’età o se è tuo nipote a non essere pronto per questo tipo di proposta o magari ancora se con lui potrebbe essere utile un tipo di approccio diverso.
    In ogni caso non aiuta dare delle “maestrine” alle insegnanti, cosa che denota poca fiducia in loro o quantomeno poco dialogo e tanto meno mandare “affa” le sopraddette.

  44. pamela prosperi

    ho ventitrè anni, laureata in comunicazione e dal secondo anno di università un dubbio assillante non mi ha permesso di dormire…la notte mi giravo e rigiravo nel letto e nella testa una domanda rimbalzava da parete a parete del mio cranio, la domanda era:”cosa c**** sto facendo?perchè sto spendendo i soldi per studiare?ma soprattutto…cosa sto studiando?”..al terzo anno ho cominciato a dormire con un cuscino sulla testa per soffocare i pensieri..ora sono laureata in “Culture per la comunicazione” un corso che avrebbe dovuto farmi apprendere molta cultura…ma mentre apprendevo non avevo più nulla da comunicare…io ho sbagliato tutto, ho sbagliato strada, ho sbagliato a sacrificare ogni mio dubbio per il raggiungimento di un traguardo che, in realtà, non m’interessava raggiungere…ma loro stanno sbagliando sulle nostre e vostre teste…attendiamo rivolta o suicidio di massa…

  45. raffaele romano

    mia sorella è leggermente perplessa,il figlioletto di 5 anni l’anno prossimo dovrà fare la prima elementare e le maestrine della materna si sono lamentate del piccolo visto che è troppo vispo e non presta molta attenzione alla disciplina che riguarda la lettura ele prime operazioni matematiche..’signora le raccomandiamo di seguire suo figlio quest’estate altrimenti si troverà indietro con il resto della classe.
    Ma ha solo 5 anni ed ha voglia di giocare,è un sognatore non vuole stare lì a pensare 2*2 quanto fa…ma lasciateli in pace sti poveri bambini,andate a fa****o…

  46. giovanna ribechini

    Caro Torre,grazie accendi la provocazione,”insegnante”,professione privilegiata?Infatti, dipende da come lo fai,come in tutte le professioni.UNICA,PICCOLA,SEMPLICE DIFFERENZA,HAI DAVANTI BAMBINI,RAGAZZI, ADOLESCENTI,BOMBARDATI DA SCHIFEZZE,INTOSSICATI DA DIPENDENZE DI TUTTI I TIPI(FIRME CELL,TV,PUBBLICITA’ OCCULTE ECC,)Vorrei poter inventare un modo per VERIFICARE LA QUALITA’ DEL MIO LAVORO.No di certo con un concorso o con un bello scritto o da una commissione di burocrati ignoranti in materia che mancano dalla scuola da 50 anni,ma non trovo rimedi,forse un prelievo del sangue per vedere in tre anni(durata della s,.dell’infanzia),quanto e cosa ho dato.Boh!Unica alternativa forse è FARSI SPIARE,visto che siamo spiati in ogni campo,propongo VIDEOCAMERA FISSA NELLA SCUOLA,dimenticavo,non posseggo reti televisive,quindi NESSUNO manderebbe in onda il programma.
    Ma oggi Sara 5 anni mi ha fatto fare una risata che vale come un posto da……ministro.
    Cosa vorresti fare da grande,era l’argomento,mentre Sara disegna chiacchiera,racconta,che farà la dottoressa degli animali,dice:-sai Giovi mia sorella(10 anni)ha detto che da grande farà la maestra,ma io le ho detto che è pazza,perchè lei morirà d’un colpo con tutti sti figlioli scalmanati,dopo un giorno sicuro che more d’un colpo,invece io faccio la dottoressa degli animali,tengo lo studio,li visito,do le medicine,quelli se ne vanno a casa loro e guariscono e io non sto in questa confusione,mica voglio morì. Scusate ma sono felice e rido ancora,baci Giovanna.

  47. Antonella Tadini

    Per Michele Borrielli:

    Pur essendo anch’io una precaria storica, è la terza volta che ti scrivo che io non capisco il tuo accanimento contro le assunzioni dai concorsi ordinari. Non è assolutamente vero che da quelle graduatorie vengano assunte solo persone che non hanno esperienza o ne hanno poca (e anche se fosse anche loro hanno dei diritti, mi pare), perché a mio parere più della metà delle persone presenti nelle graduatorie dei concorsi ordinari fa parte del gruppo dei precari. Quest’anno una mia collega, precaria da anni come me, è entrata in ruolo dalla graduatoria del concorso ordinario. Quindi perché vuoi togliere una duplice possibilità di entrare in ruolo? L’importante è che assumano, trovo assurdo accanirsi sulle graduatorie dei concorsi ordinari che, ribadisco, per me rappresentano una seconda possibilità.
    Antonella
    PS) E poi da dove la prendi quella notizia che gli altri li butterebbero tutti fuori? I sindacati starebbero a guardare se fosse vera una cosa simile?

  48. Michele Borrielli

    ANIPS – ASSOCIAZIONE NAZIONALE INSEGNANTI PRECARI STORICI
    http://www.anips.it fax 178 275 8832 tel. 335 6066164 e-mail precario_storico@yahoo.it
    sede legale: via Buonarroti, 66 – 20064 Gorgonzola (MI)

    COMUNICATO

    ASSUNZIONI INSEGNANTI: IL DECRETO LEGGE E’ NECESSARIO ED URGENTE, MA PER GLI INSEGNANTI PRECARI STORICI

    CHIEDIAMO UN DECRETO INTERMINISTERIALE PER LE ASSUNZIONI SULL’ORGANICO DI DIRITTO MA, PER EVITARE CHE TALI ASSUNZIONI PROVOCHINO L’ESPULSIONE DI MIGLIAIA DI PRECARI STORICI, ANCHE UN DECRETO LEGGE PER LE ASSUNZIONI SULL’ORGANICO DI FATTO PER IL 100% DA GRADUATORIA PERMANENTE (CONCORSO PER TITOLI) E LA RICONVERSIONE A DOMANDA PER I PRECARI, A PARTIRE DAI PIU’ STORICI.

    Da qualche giorno la stampa ha diffuso la notizia di un possibile DECRETO LEGGE da parte del Governo per le assunzioni a tempo indeterminato di insegnanti.

    L’ANIPS, rispettando i diritti acquisiti relativi alla normativa precedente, chiede che le assunzioni su organico di diritto VADANO FATTE, e secondo la normativa vigente (L. 143/04 E 124/99) e quindi con ricorso ad un decreto interministeriale.

    Fa però presente che TALI ASSUNZIONI DETERMINERANNO L’ESPULSIONE DI MIGLIAIA DI INSEGNANTI PRECARI STORICI.

    IL DECRETO LEGGE E’ QUINDI NECESSARIO ED URGENTE, MA PER GLI INSEGNANTI PRECARI STORICI.

    CHIEDIAMO A GOVERNO, PARLAMENTARI, ORGANIZZAZIONI SINDACALI, FORZE POLITICHE UN FORTE APPOGGIO IN QUESTO SENSO.

    Infatti su migliaia di cattedre lavoreranno persone che finora non hanno MAI lavorato o hanno lavorato per pochissimo tempo nella scuola, migliaia di posti sui quali gli insegnanti precari storici non potranno più lavorare: in effetti solo il 50% dei posti (rispetto al 100% per il personale ATA, amministrativi) è assegnato tramite concorso per titoli (graduatoria permanente); il restante 50% dei posti va agli abilitati del concorso ordinario del 2000, molti dei quali giovani abilitati, vista anche la inopportuna e colpevole contemporaneità delle procedure abilitanti nel 2000 (ordinario e sessione riservata di esami). Tale situazione ha creato l’acquisizione di diritti da parte di questi giovani, ma che avrà come risultato l’espulsione di migliaia di insegnanti precari storici. E non si può aspettare che il problema che lo Stato ha creato agli insegnanti precari storici prima con il non espletamento di concorsi per oltre 10 anni (con un ricorso al precariato sempre conveniente per tutti tranne che per il precario) e poi con detta contemporaneità di procedure abilitanti, si presenti in tutta la sua drammaticità per persone e famiglie: È UN OBBLIGO MORALE PER LO STATO, IL GOVERNO, IL PARLAMENTO PORVI UN RIMEDIO URGENTE DI TIPO LEGISLATIVO (DECRETO LEGGE (DL) O DISEGNO DI LEGGE (DDL) URGENTISSIMO).

    Riportiamo di seguito una delle proposte di decreto legge dell’ANIPS, rinviando ad approfondimenti e chiarimenti, ed alla proposta di provvedimento legislativo urgente relativo alla riconversione, al sito http://www.anips.it e rimanendo comunque a disposizione per ulteriori eventuali chiarimenti.

    PROPONIAMO CHE LA PROPOSTA RECENTEMENTE PUBBLICATA DALLA GILDA SIA RECEPITA DAL GOVERNO E DAL PARLAMENTO NELLA SEGUENTE FORMA,E COME PROPOSTA DI BOZZA DI DECRETO LEGGE O IN SUBORDINE DI B OZZA DI DISEGNO DI LEGGE URGENTISSIMO, SOLLECITANDO IL GOVERNO, LE ORGANIZZAZIONI SINDACALI, LE FORZE POLITICHE ED I SINGOLI PARLAMENTARI AD INTERVENIRE FATTIVAMENTE ED AL PIU’ PRESTO

    BOZZA DI Decreto Legge ……………
    (in GU ………………….)

    Disposizioni urgenti per assicurare l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2005/2006

    IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

    Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
    Visto il decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297;
    Vista la legge 3 maggio 1999, n. 124;
    Vista la legge del 4 giugno 2004, n. 143, art.1;

    Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza dell’assunzione a tempo indeterminato di insegnanti anche sui posti in organico di fatto al fine di garantire il regolare svolgimento delle attività didattiche in tutte le scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2005/2006 e per i successivi, in aggiunta alle assunzioni dei docenti su organico di diritto, da effettuarsi secondo le procedure stabilite dalla legge n. 124/99 e dall’art. 1 della legge 143/04;

    Ritenuta la straordinaria necessità ed urgenza di adottare specifiche disposizioni per assicurare le predette assunzioni a tempo indeterminato di insegnanti anche sui posti in organico di fatto, e quindi garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2005/2006 e le attività didattiche dei successivi, garantendo nel contempo l’uscita da una situazione di precariato da parte di docenti con anche numerosi anni di servizio, mediante concorso pubblico per titoli (assunzione mediante scorrimento da graduatorie provinciali permanenti);

    Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del ……………..;

    Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la funzione pubblica;

    Emana
    il seguente decreto-legge:

    Disposizioni urgenti in materia di personale scolastico

    Art. 1.
    (Accesso ai ruoli del personale docente)

    1. L’articolo 399 del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado, approvato con decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, e successive modificazioni, di seguito denominato “testo unico”, viene integrato delle seguenti disposizioni:

    2. A partire dal 1° settembre 2005, in ottemperanza a quanto previsto dall’Art 1 bis della legge143/04, si procede ad un piano di assunzione del personale precario secondo le due diverse tipologie:

    – TIPOLOGIA A (assunzione con assegnazione di sede definitiva): Sulla base di tutti i posti disponibili in organico di diritto, fatta salva la quota di posti destinata alla mobilità professionale.

    – TIPOLOGIA B (assunzione senza assegnazione di sede definitiva): Sulla base del 50% dei posti in organico di fatto eventualmente aumentato di un ulteriore 20% qualora la previsione dei pensionamenti superi il 50% dei posti in organico di fatto; i docenti con contratto a tempo indeterminato di cui alla tipologia B vengono inseriti d’ufficio dal CSA in una fascia delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 401 del Testo Unico, denominata fascia B, che precede tutte le altre della graduatoria permanente, con il punteggio che avevano al momento dell’assunzione a tempo indeterminato, che non sarà più suscettibile di variazione.

    3. Le assunzioni a tempo indeterminato attinenti la tipologia A, sono effettuate, secondo lemodalità previste dalla L. 124/99, per il 50 per cento dei posti mediante concorsi per titoli ed esami e, per il restante 50 per cento, sulla base delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 401 del Testo Unico, così come modificate dal precedente comma 2.

    4. Le assunzioni a tempo indeterminato attinenti la tipologia B, sono effettuate attingendo al 100% dalle graduatorie permanenti di cui all’articolo 401 del Testo Unico.

    5. All’art 401 del Testo Unico si aggiungono i comma 6 e 7 dell’art. 1 della presente legge;

    6. Le porzioni delle graduatorie relative ai concorsi per soli titoli del personale docente della scuola materna, elementare e secondaria, ivi compresi i licei artistici e gli istituti d’arte, relative ai docenti assunti a tempo indeterminato senza assegnazione di sede definitiva, fanno partedella fascia B delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 401 del Testo Unico, così come modificate dal precedente comma 2;

    7. Le porzioni di graduatoria di cui alla fascia B di cui delle graduatorie permanenti di cui all’articolo 401 del Testo Unico, così come modificate dal precedente comma 2, sono annualmente integrate con l’inserimento, in coda alle precedenti, di successive porzioni di graduatoria permanente contenenti quei docenti che hanno acquisito il diritto all’assunzione a tempo indeterminato ai sensi della tipologia B di cui al comma 2;

    Art. 2.

    (Norme transitorie relative al personale docente)
    1. Le assunzioni di Tipologia B di cui all’art 1 comma 2 della presente legge, hanno inizialmente valore ai soli fini giuridici; gli assunti, senza titolarità di sede, sono inseriti in una dotazione provinciale e vengono utilizzati di anno in anno su di una sede provvisoria.

    2. L’inserimento nella dotazione provinciale con contratto a tempo indeterminato, con valore ai soli fini giuridici, viene trasformata in contratto con valore a tutti gli effetti compresi quelli economici e di carriera all’atto della firma del contratto con assegnazione di sede definitiva.

    3. Di anno in anno, sulla base del piano di assunzioni pluriennale calibrato in base al numero di pensionamenti previsti, le assunzioni su sedi definitive avvengono secondo le modalità della legge 124/99 e quindi sul 50% dei posti destinati alla bisogna; il resto essendo destinato alle graduatorie per esami e titoli.

    Ovviamente la parte iniziale, nel caso di DDL urgente andrebbe omessa, iniziandosi dall’art.1. L’ANIPS ritiene che tale proposta possa e debba essere fatta propria da tutte le Organizzazioni Sindacali, dal Governo e da tutti i Parlamentari e le forze politiche, in modo che venga posta la parola fine al precariato scolastico storico in maniera diversa e più giusta della semplice espulsione dei precari storici dalla scuola nella disoccupazione senza ritorno.

    N.B.: Una ulteriore proposta di decreto legge, e la proposta di provvedimento legislativo urgente per la riconversione degli insegnanti precari, a partire dai più storici, sono riportate nel sito http://www.anips.it

    Il Presidente dell’ANIPS – Associazione Nazionale Insegnanti Precari Storici
    Michele Borrielli

  49. Anna Goletti

    Sono stufa…22 anni e ben 19 anni di scuola se si conta anche l’asilo…non mi lamento, l’ho scelto io…ma la Moratti mi ha proprio rotto i coglioni…
    Beppe, posso odiare anch’io?
    ODIO LETIZIA MORATTI

  50. Antonella Tadini

    Per Bruno Torre:

    il sospetto che potesse essere una provocazione mi è venuto, ma poi non capivo quella seconda risposta così “provocatoria” (in altro senso) a Valentina.
    Comunque rispondo:
    anche qui capita male, nel senso che io domande di quel tipo me ne pongo, anche adesso che sono alla materna. Però, non per rigirare la frittata, ma dopo 9 anni di esperienza (non saranno i suoi, ma non sono pochi), pochissime volte ho trovato comprensione e aiuto da parte di genitori intelligenti, perché la maggior parte tende a guardare al proprio figlio e a quanto è bravo, bello e buono, anche se è un asino, oppure sanno benissimo com’è, ma cercano di prenderti in giro facendoti credere che sia bravissimo (a me una volta è successo quando ero alle elementari: una mamma ha cercato di farmi credere che suo figlio non aveva mai preso una nota, invece poi ho saputo dalle colleghe che non era assolutamente vero). E questo è solo un esempio…

  51. bruno torre

    Mi spiace per l’equivoco ma… il mio era un tentativo – evidentemente mal riuscito – di provocazione. Mi piacerebbe trovare, per una volta, qualche collega disposto a fare autocritica perché fino ad ora le colpe dei mali della scuola sono sempre state date ai governi e ai relativi ministri. Noi ci tiriamo sempre fuori. Se i ragazzi non imparano è perché non studiano, non sono seguiti dalle famiglie, non capiscono niente; mai una volta che abbia visto un collega piombare, o anche soltanto scivolare temporaneamente, nel dubbio: sarà colpa mia? sto sbagliando qualcosa? il mio modo di propormi e proporre è adeguato? ce la sto mettendo davvero tutta?
    Mai successo. E a voi?

  52. valentina zago

    grazie antonella.condivido il tuo sfogo,ci siamo capite.

  53. Antonella Tadini

    Cara Valentina,
    ti capisco e condivido le tue opinioni, ma forse a persone come il professor Torre non vale la pena di rispodere. Dico “forse”, perché in realtà sono qui a farlo.
    Non posso dire che siano del tutto sbagliate alcune delle sue idee, la nostra per certi versi è davvero una professione privilegiata se pensiamo a chi lavora 40 ore alla settimana ed ha 3 settimane di ferie all’anno. Bisogna però calcolare anche il livello di stess che l’insegnare comporta (e se il signor Torre non ne ha, beato lui), l’impegno (e anche qui devo smentirlo… io in passato ho lavorato alle elementari, avevo un totale di 43 alunni e ogni settimana portavo a casa da correggere alternativamente i quaderni di una classe e dell’altra a seconda delle materie che spiegavo) e lo stipendio (mi dispiace deluderla, ma la informo che alle elementari non si prende quanto prende lei, e ancora meno alla materna dove sto ora… e sgobbo comunque, non creda!!!). Calcoli inoltre che per insegnare sono rischiesti anni e anni di studio, per poi prendere uno stipendio che è simile a quello di un operaio (le assuciro che il mio lo è). Non voglio offendere gli operai, come ho già scritto in un’altra occasione, ma per fare quel lavoro non occorre studiare anni, o sbaglio?

  54. fabiano teodori

    a parte il fatto che di segni ai posteri ne hanno lasciati parecchi e anche di molto tangibili (leggi-garanzia per delinquenti incalliti, un deficit pubblico per cui l’Europa ci punirà e che sarà risanato forse tra 10 anni,…), bisogna dire che la storia di debiti, crediti e port-folio per valutare uno studente era già iniziata con Berlinguer (e faceva già sbellicare), ma ora con l’autovalutazione ad otto anni abbiamo toccato il fondo. ho 25 anni, mi sto laureando e non so cosa potrò fare dopo, come fa un bambino a compilare quella buffonata di uqestionario? tuttavia bisogna riconoscere che dato che questo governo ha già fatto l’impossibile (ha peggiorato la scuola italiana), forse4 possiamo davvero sperare nei miracoli promessi!!

  55. VALENTINA ZAGO

    è chiaro che b.torre non ha capito la causa del mio disagio professionale e della mia preoccupazione per la mia carriera futura.siamo su due piani diversi:è evidente che c’è chi si bea del suo “privilegio” e chi non ci sta bene perchè non lo vive come tale.forse il sentimento che ultimamente accomuna gli insegnanti della scuola ELEMENTARE è diverso dal suo. senza forse.

  56. bruno torre

    Non capisco la meraviglia per l’ammontare dello stipendio che percepisco dopo 35 anni di insegnamento. Perché sarei beato? Dice che mi faranno santo? Ho 56 anni e, chiaramente Valentina Zago è più giovane, altrimenti prenderebbe quanto il sottoscritto. Ma ci arriverà anche lei, abbia fede. E non si preoccupi per le riforme che ancora si succederanno nel tempo. Qualunque sarà il colore dei governi che le partoriranno non modificheranno di un millimetro il nostro status di super privilegiati. Nemmeno se decidessero di fare una verifica seria sulla nostra produttività (ultimi o quasi in Europa) dovremmo preoccuparci: sotto i portici non c’è più posto per gli ambulanti. E poi non ce l’hanno ancora fatto fare un corso di aggiornamento sulla manifattura di ceste e collane.

  57. valentina zago

    ecco come siamo messi nel nostro paese.dopo aver letto B.Torre non ho parole.(1600 euro al mese?beato lui)

  58. bruno torre

    Quella dell’insegnante è la professione ideale. Per chi ama la vita. La propria.
    Dopo trent’anni, se sei nella scuola media inferiore metti in saccoccia 1600.00 € lavorando (non è il termine esatto, ma non ne trovo uno maggiormente adeguato) una media di 19 ore settimanali (contando il consiglio di classe mensile): meno di quattro ore al giorno. Quella delle ore passate al pomeriggio a preparare le lezioni e a correggere i compiti è una delle tante storielle metropolitane sulla scuola. Non credeteci. Dopo una meritata pennichella, se proprio si è masochisti, si possono dare lezioni “provate” (nel senso di fatica: quelle purtroppo richiedono un certo impegno perché al saldo non si rilascia la ricevuta) oppure, alle 15,00 si va in studio (quello di architetto, di ingegnere, di collercialista…) a lavorare duro. Per la pensione niente polizze integrative: è bastato organizzarsi un po’ e, al momento giusto, provvederà lo Stato. Chi preferisce non stancarsi troppo in vista dell’impegno scolastico dell’indomani può leggere, ascoltare musica, fare passeggiate nel parco o andare a funghi – se è stagione -, dedicarsi all’hobby preferito oppure anche solo stravaccarsi al sole e osservare lo spettacolo della natura. L’unica seccatura è che per trent’anni spieghi le stesse cose a una pletora di personaggi che non riescono a capirti e, ogni tanto, ti tocca ripetere la pappardella anche due volte! Purtroppo, nonostante tutto l’impegno profuso, c’è sempre qualcuno che arriva alla fine dell’anno senza avere imparato granché. Fortunatamente controlli o ispezioni in tutti questi anni non ne ha mai visto nessuno e ‘sti poveri ragazzi continuiamo a promuoverli lo stesso. D’altra parte è la scuola dell’obbligo.
    Unico appunto: è vero che farci aspettare da settembre fino a giugno per permetterci di ricaricare un po’ le batterie è, mi permetto di dirlo, poco delicato, ma, fortunatamente, anche quest’anno, tra scioperi, elezioni, feste patronali, malattie vere o presunte sono stati molti i giorni in cui non siamo potuti andare a scuola. Sono sicuro che i nostri alunni non se ne sono nemmeno accorti.
    Ad ogni modo, tra un giorno libero e l’altro, siamo arrivati al termine delle lezioni e bisogna cominciare a pensare a come far passare i 70 giorni che ci dividono dall’agognato ritorno a Scuola. Speriamo che ci venga in mente qualcosa.

  59. Antonella Tadini

    Carissimo Michele Borrielli,

    rispondo nuovamente al tuo articolo dicendoti di nuovo che, pur non essendo sicuramente io una fautrice della riforma Moratti, non concordo con te sul fatto che le assunzioni dal concorso ordinario riguardino soltanto quelli che tu chiami “i giovani”. Io, per esempio, pur insegnando in modo continuativo da 9 anni, ho superato e sono presente nella graduatoria di ben 2 concorsi ordinari e non penso di essere l’unica. ‘E molto probabile che io venga assunta prima dalla graduatoria permanente, ma il concorso ordinario per me rappresenta una doppia possibilità. Non capisco perché tu lo consideri così in negativo.
    L’altra cosa che mi sembra inverosimile è che dopo aver fornito a tutti i precari la possibilità di abilitarsi, adesso questa diventi di punto in bianco carta straccia.
    Perché i sindacati non ne parlano allora?

  60. Stefano Deiana

    Caro beppe puoi scrivere qualcosa sulla Sardegna e la sua “continuità territoriale”?
    Continua così, complimenti…!!!

  61. Martina Fanari

    INSEGNANTI, non scoraggiatevi. Fate il mestiere più bello del mondo e anche se a volte (o spesso) è frustrante, non arrendetevi! Io ho dei bellissimi ricordi di insegnanti che sono stati fondamentali per la mia crescita. Non sono soddisfazioni che arrivano immediatamente, ma se voi lavorate con passione, anche in mezzo alle difficoltà, i vostri studenti vi ricorderanno PER SEMPRE. FORZA E CORAGGIO!!!

  62. giovanna ribechini

    Caro Beppe,cosa dire! Non ho parole.Se ti è capitato di vedere qualche manifestazione in difesa della scuola pubblica,io ero li per:

    DIFENDERE IL BAMBINO,I SUOI DIRITTI I SUOI TEMPI;
    DIFENDERE LE FAMIGLIE, LE LORO NUOVE E DIVERSE ESIGENZE;
    DIFENDERE E VALORIZZARE LE NUOVE CULTURE ;
    DIFENDERE IL RUOLO DELLA SCUOLA PUBBLLICA NEL RISPETTO DELLA COSTITUZIONE,
    -DIFENDERE IL LAVORO SERIO DI TANTI CHE OPERANO NELLA SCUOLA.
    DIFENDERE IL SACROSANTO DIRITTO DI ESSERE ASCOLTATI,PER PRENDERE QUELLO CHE DI BUONO E’ STATO FATTO E BUTTARE VIA QUELLO SBAGLIATO..GRAZIE A TUTTI COLORO CHE CERCANO DI CAPIRE,CHE HANNO DEI DUBBI,CHE NON SI FERMANO DAVANTI ALLE APPARENZE.
    GRAZIE AI GENITORI CHE “PERDONO”TEMPO CON I LORO FIGLI.
    INTANTO IO,MI RIMBOCCO LE MANICHE,DOMANI A SCUOLA PARLEREMO DI EMOZIONI,CON 24 BAMBINI DI 5 ANNI E 4 DI TRE,INOLTRE CI CHIEDEREMO COME ABBIAMO PASSATO INSIEME QUESTI 3 ANNI DI SCUOLA,RICORDI BELLI-BRUTTI DI COME SI IMMAGINANO LA SCUOLA “PRIMARIA”ECC,ECC.
    CONSIGLIO DI LEGGERE “LA SCUOLA CHE HO SEMPRE SOGNATO”DI RUBEM ALVES ED.COLLANA MONDIALITA’
    INTANTO LA RIFORMA MACINA TUTTO E TUTTI,DELUDE E INGANNA,DIVIDE DISGREGA E UMILIA,ALLA BARBA DELLE PARI OPPORTUNITA’.E’ UNA RAPINA FATTA AI BAMBINI CHE PAGHERANNO IL DEBITO MASSIMO CHE UN INDIVIDUO PUO’ PAGARE. LA SUOLA SU MISURA,PERCORSI PERSONALIZZATI,SCELTA DELLE FAMIGLIE,AUTOVALUTAZIONE,QUINDI :
    FATE LE VOSTRE VALUTAZIONI E CHIEDETEMI COME POSSO ROVINARE UN BAMBINO,HO TANTI STRUMENTI A MIA DISPOSIZIONE.CHIEDETEMI COME POSSO AIUTARE UN BAMBINO,STO CERCANDO DI FARLO DA 25 ANNI E GRAZIE A LORO(AI BAMBINI)CHE MI SENTO VIVA E INCA..ATA.BACI A TUTTI.
    P.S.ANCHE A QUEI COLLEGHI MORTI DENTRO CHE INVECE DI DARSI DA FARE PER CAMBIARE IN MEGLIO,CERCANO DI OTTENERE POSIZIONI DI PRIVILEGIO(TUTOR,COMMISSIONI,STAF),MIRANDO AD INCENTIVI DA MISERIA NERA,PUR DI PRENDERE 100/200 EURO NETTI IN UM ANNO.SCUSATE LO SFOGO FINALE.

  63. Michele Borrielli

    ANIPS – ASSOCIAZIONE NAZIONALE INSEGNANTI PRECARI STORICI
    http://www.anips.it fax 178 275 8832 tel. 335 6066164 e-mail precario_storico@yahoo.it
    sede legale: via Buonarroti, 66 – 20064 Gorgonzola (MI)

    COMUNICATO:

    ESPULSIONE SENZA PRECEDENTI PER MIGLIAIA DI INSEGNANTI PRECARI STORICI

    QUATTRO LE MODALITÀ: LE ATTUAZIONI DELLA RIFORMA SU 2° CICLO ED ARTICOLO 5 (SE IMMUTATE), I TAGLI IN FINANZIARIA, LE ASSUNZIONI DI GIOVANI. GIÀ’ DA SETTEMBRE CERTE LE PRIME ESPULSIONI, NONOSTANTE ED IN PARTE A CAUSA DELLE ANNUNCIATE ASSUNZIONI

    L’ANIPS, Associazione Nazionale Insegnanti Precari Storici, denuncia quanto segue:

    · gli schemi di decreto legislativo attuativo della riforma Moratti approvati in prima lettura dal governo, SE CONFERMATI IN TALE FORMA, comporteranno le seguenti conseguenze:

    a) relativamente al 2° ciclo (schema di d.lgs approvato in prima lettura il 27/5/05) autofinanziandosi con il taglio delle ore di lezione e conseguentemente degli organici di fatto, nei prossimi anni tale D.Lgs PORTERÀ ALLA ESPULSIONE DI MIGLIAIA DI INSEGNANTI PRECARI STORICI,

    b) relativamente all’attuazione dell’articolo 5 (schema di d.lgs approvato in prima lettura il 25/2/05) tale D.Lgs tra qualche anno PORTERÀ ALL’ESPULSIONE DEGLI INSEGNANTI PRECARI STORICI in quanto (dice il Ministro) “…a regime sarà possibile insegnare solo con il livello più alto della formazione universitaria…” : gli attuali insegnanti precari abilitati all’insegnamento dal ministero si ritroveranno da un momento all’altro della loro esistenza per volontà dello stesso Ministero come “di fatto disabilitati” e “indesiderati” in favore dei neolaureati specialistici “con il livello più alto della formazione universitaria”

    Ricordiamo inoltre che se si continuerà con la politica del risparmio mediante i tagli diretti o indiretti di organici di fatto e di diritto nelle Leggi Finanziarie, ALTRE MIGLIAIA DI INSEGNANTI PRECARI STORICI SARANNO ESPULSI DALLA SCUOLA, semplicemente non stipulandogli più il contratto che anno per anno li ha impegnati “in esclusiva” anche per oltre 10 anni al servizio della comunità, per una politica del risparmio che nuoce anche ed in primo luogo agli alunni.

    SI SOTTOLINEA INFINE CHE GIÀ DA SETTEMBRE DI QUEST’ANNO SARANNO MIGLIAIA I PRECARI STORICI ESPULSI MEDIANTE LA “SCOMPARSA” DI POSTI PER EFFETTO DELLE ASSUNZIONI DI MOLTISSIMI GIOVANI TRA GLI ABILITATI DELLA GRADUATORIA DEL CONCORSO ORDINARIO (50% DEI POSTI); INFATTI SOLO IL 50% DEI POSTI VIENE ASSEGNATO AL CONCORSO PER TITOLI (GRADUATORIA PERMANENTE) (PER GLI ATA (amministrativi, tecnici, ausiliari) E’ IL 100%).

    CHIEDIAMO L’INTERVENTO (DL o DDL URGENTE) DA PARTE DI GOVERNO E PARLAMENTARI E L’APPOGGIO DELLE FORZE POLITICHE E SINDACALI SU QUESTI OGGETTIVI ATTACCHI ALLA SOPRAVVIVENZA DEGLI INSEGNANTI PRECARI STORICI ED ALLA QUALITÀ DELLA SCUOLA:

    · Per quanto riguarda il punto a) (2°ciclo) innanzitutto chiediamo di riflettere su alcuni aspetti di interesse per la comunità. Tra altri aspetti emerge infatti con estrema chiarezza che:

    1) eliminare Diritto ed Economia in tutti i Licei tranne che in quello economico significa non considerarne l’importanza ai fini della crescita culturale dell’allievo ma, soprattutto, condizionare negativamente o addirittura vanificare il processo di formazione della sua coscienza civica.

    2) la presenza della Chimica come disciplina a sé stante ed insegnata dai docenti con una laurea in discipline chimiche SOLO nel liceo tecnologico e non in tutti gli altri, è indicativa della superficialità ed approssimazione nel predisporre il migliore apprendimento delle discipline scientifiche: ci si chiede come possa essere affidata tale complessa disciplina a docenti che non dispongono di una preparazione adeguata, arbitrariamente incorporandola nelle “scienze naturali”, probabilmente unico caso al mondo, a livello di scuola secondaria! A questo fatto si aggiunga la eccessiva teorizzazione della disciplina, inscindibile dal suo aspetto pratico e laboratoriale, che dovrebbe invece essere fatto applicare applicare agli studenti di ogni liceo ed istituto professionale, non solo del liceo tecnologico!

    3) su tutte le discipline, dalle scientifiche a quelle classiche (lo stesso latino), perfino sulla tanto pubblicizzata lingua inglese, viene calata in maniera irragionevole ed ingiustificabile la scure del taglio del numero di ore di lezione, finalizzato all’autosostenimento del D.Lgs attuativo, diventato praticamente un fine a sé stesso, e: a) con pretese demagogiche (stile ipermercato) per le ore opzionali, lasciate ad una scelta che spesso nè l’alunno nè le famiglie hanno le competenze di saper fare; b) con pretese pseudo europeiste si motivano i tagli, ma in realtà questi regaleranno agli studenti di un prossimo futuro una scuola di serie B, ed al nostro Paese diplomati non all’altezza dei loro coetanei europei e nordamericani, con un conseguente progressivo declino delle attività economiche, tecniche, scientifiche e culturali del nostro Paese. Non possiamo comunque non sottolineare che tale declino generale (c’è già chi ha iniziato lo sciopero della fame contro tale schema di D.Lgs, il Prof. Dott. Chim. Antonio Marraccini dell’ITIS di Borgomanero) ne porterebbe con sé uno particolare ed ulteriore.

    Infatti MEDIANTE IL TAGLIO DELLE ORE DI LEZIONE ed il conseguente impoverimento culturale degli alunni si avrà LA PROGRESSIVA ED INESORABILE ESPULSIONE DI MIGLIAIA DI INSEGNANTI PRECARI STORICI nella disoccupazione senza ritorno: laddove ci sarebbe potuta essere una valorizzazione delle competenze, nei fatti si sceglie la emarginazione nella “morte sociale” per persone e famiglie.

    E’ QUINDI NECESSARIO UN RIPENSAMENTO GLOBALE DI TALE SCHEMA DI DECRETO LEGISLATIVO CHE RIPORTI IL NUMERO DI ORE di lezione non opzionali AD UNA CONGRUITA’ TALE CHE GLI ALUNNI ESCANO DALLA SCUOLA SECONDARIA NON AVENDO GENERICAMENTE “IMPARATO AD IMPARARE”, obiettivo proprio della scuola media inferiore e non di quella superiore, ma con una formazione culturale, giuridica, scientifica, non solo sufficiente, ma PRIVA DI IMBARAZZANTI LACUNE E INADEGUATEZZE QUALITATIVE, che li formi come persone e li ponga in condizioni di poter vittoriosamente competere con i loro coetanei europei e non solo. Un investimento nella scuola, SOPRATTUTTO IN TERMINI DI TEMPO SCUOLA, VISTE LE CRESCENTI SOLLECITAZIONI ESTERNE AL VUOTO TOTALE non è una spesa ma avrebbe un ritorno anche economico positivo potentissimo e tra non molti anni.

    · Per quanto riguarda il punto b) (art.5) secondo lo schema approvato in prima lettura dal Governo, in futuro, di fatto, i precari storici saranno “DISABILITATI” ED ESPULSI IN QUANTO POTRANNO INSEGNARE SOLO I NEOLAUREATI SPECIALISTICI. Questi ultimi giovanissimi crediamo debbano semplicemente mettersi in coda senza corsie preferenziali; il problema di qualche docente universitario ad invogliare all’iscrizione a corsi che portano all’insegnamento a fronte di migliaia di insegnanti già abilitati ed esperti, è semplicemente fuorviante: che senso ha sfornare nuovi abilitati quando ce ne sono già a sufficienza? Se del caso i giovanissimi vengano indirizzati verso altri settori (e qui sorge spontanea la domanda del perchè dell’apertura continua di cicli SSIS).

    · MA A QUESTO PUNTO DOBBIAMO DENUNCIARE CHE UNA MASSICCIA ESPULSIONE DALLA SCUOLA, oltre a quella prevedibile per i prossimi anni da detti schemi di decreto attuativo, PER MOLTI INSEGNANTI PRECARI STORICI SARÀ REALE GIÀ DAL MESE DI SETTEMBRE di quest’anno paradossalmente proprio per effetto dell’imminente decreto di assunzione di insegnanti su oltre 50.000 posti. Infatti su migliaia di cattedre lavoreranno persone che finora non hanno MAI lavorato o hanno lavorato per pochissimo tempo nella scuola, migliaia di posti sui quali gli insegnanti precari storici non potranno più lavorare: in effetti solo il 50% dei posti (rispetto al 100% per il personale ATA, amministrativi) è assegnato tramite concorso per titoli (graduatoria permanente); il restante 50% dei posti va agli abilitati del concorso ordinario del 2000, molti dei quali giovani abilitati, vista anche la inopportuna e colpevole contemporaneità delle procedure abilitanti nel 2000 (ordinario e sessione riservata di esami). Tale situazione ha creato l’acquisizione di diritti da parte di questi giovani, ma che avrà come risultato l’espulsione di migliaia di insegnanti precari storici. E non si può aspettare che il problema che lo Stato ha creato agli insegnanti precari storici prima con il non espletamento di concorsi per oltre 10 anni (con un ricorso al precariato sempre conveniente per tutti tranne che per il precario) e poi con detta contemporaneità di procedure abilitanti, si presenti in tutta la sua drammaticità per persone e famiglie: È UN OBBLIGO MORALE PER LO STATO, IL GOVERNO, IL PARLAMENTO PORVI UN RIMEDIO URGENTE DI TIPO LEGISLATIVO (DECRETO LEGGE (DL) O DISEGNO DI LEGGE (DDL) URGENTISSIMO).

    L’ANIPS HA GIÀ FATTO LE SUE PROPOSTE DI BOZZA DETTAGLIATA di DL, RIPORTATE NEL SITO http://www.anips.it , anche basandosi su quanto elaborato dall’Organizzazione Sindacale GILDA, che ha dimostrato che l’argomento “non ci sono soldi” è destituito di fondamento: L’IMMISSIONE IN RUOLO DA SOLA GRADUATORIA PERMANENTE (CONCORSO PER TITOLI) SULL’ORGANICO DI FATTO È PERFETTAMENTE ATTUABILE E VA ISTITUITA CON DL O DDL URGENTE ed attuata in tempo utile.

    Nel sito http://www.anips.it vi è anche una dettagliata proposta di provvedimento legislativo urgente riguardante la riconversione a domanda per i precari storici non collocati nemmeno con tale nuova procedura di assunzione. Anche questa va presa in seria considerazione.

    E’ INFATTI UN DOVERE MORALE PER LO STATO GARANTIRE AGLI INSEGNANTI PRECARI STORICI ED ALLE LORO FAMIGLIE UN FUTURO DIVERSO DALLA DISOCCUPAZIONE SENZA RITORNO. AI SUOI ERRORI DEL PASSATO LO STATO PONGA RIMEDIO IN TEMPO UTILE; E NON NE AGGIUNGA DI ALTRI E GRAVISSIMI PER IL FUTURO (SCHEMA SUL 2° CICLO E SCHEMA SULL’ARTICOLO 5)

    03/06/2005

    Il Presidente dell’ANIPS – Associazione Nazionale Insegnanti Precari Storici
    Michele Borrielli

  64. Nazario Cruciano

    Ciao, sono uno studente di ingegneria informatica ad ancona, e proprio pochi giorni fà facevo una considerazione molto interessante con i miei amici! PERCHE’ CI SONO SEMPRE PIU’ ISCRITTI ALL’UNIVERSITA’???
    L’istruzione italiana ormai è diventata il fine secondario, oggi si predilige il denaro!!!
    La mia università supera i 5000 iscritti, è inpensabile fare lezione in aule piccole con un solo professore che deve spiegare davanti a 400-500 alunni…
    Facendo un po di calcoli approssimativi 5000 studenti per 600-700 euro di tasse annuali fanno più di 3000000 di euro annuali, che l’università intasca e non investe in tecnologie utili alla stessa università, è inpensabile avere aule di ingegneria senza nemmeno un proiettore digitale, 5000 studenti e solo 2 laboratori con 30 computer a disposizione per la connessione ad internet… O ore di pratica per gli ingegneri informatici…
    DOVE ANDREMO A FINIRE????
    L’università è una macchina economica a tutti gli effetti che fa invidia a le più grandi aziende economiche!!! NON CREDETE???

  65. valentina zago

    sono 12 anni che insegno nella scuola elementare come ins.di ruolo,moduli,tempo prolungato, 4 su 3, tempo pieno,corsi aggiornamento…la mia famiglia mi ha insegnato che l’educazione è fondamentale e lo studio altrettanto.ma in 12 anni ho incontrato la maggior parte dei genitori convinti che per imparare ci sia sempre tempo,per cui l’educazione è un passatempo.trovavo la forza per continuare nelle soddisfazioni che avevo dagli alunni, ma sinceramente è dura basarsi solo su quelle.ed è anche ingiusto.mi sembra troppo facile la critica alla scuola,agli insegnanti,alla riforma: bisognerebbe passare un po’ di tempo DENTRO per rendersi conto della babele in cui siamo. forse sono troppo pessimista per i miei 33 anni,ma più passa il tempo più mi sento presa in giro.e mi chiedo in quale direzione stia andando la professione di un insegnante in un mondo come il nostro:c’è davvero posto per noi? ci viene davvero chiesto di fare il nostro mestiere? o dovremmo tornare indietro?:l’insegnante che ho sostituito 12 anni fa lavorava a ferri durante le lezioni in classe, poi è andata in pensione serena.cosa ho sbagliato nella mia carriera?

  66. Gabriele Licitra

    Caro Beppe !Ti scrivo per parlarti brevemente della mia esperienza in una SQUALLIDA UNIVERSITA’ del SUD !!
    Dopo la laurea (110 e lode) cerco di fare carriera in quella stessa SCHIFOSA UNIVERSITA’.
    Faccio un concorso per un dottorato di ricerca, lo vinco (MA SENZA BORSA chissà perchè ??!!), mi accorgo che lì dentro si fanno trucchi, sotterfugi e porcherie di ogni genere per favorire I FIGLI DEI BARONI, I SOLITI RACCOMANDATI E GLI AMICI DEGLI AMICI e sai che faccio ??? LASCIO PERDERE IL DOTTORATO !!! MI SONO NAUSEATO !!! PIUTTOSTO CERCO DI RIVOLGERMI ALL’ESTERO !!!
    SE QUALCUNO CONOSCE ANCHE UNA SOLA UNIVERSITA’ ONESTA IN ITALIA MI CONTATTI !!!MA SONO CERTO CHE NON ESISTE !!
    Grazie !!

  67. Antonella Tadini

    Rispondo a Michele Borrielli:

    mi trovi d’accordo quasi completamente con la lettera che hai postato, tranne che per due cose:

    – non trovo giusto assumere solo dalla graduatoria permanente in quanto penso che tutti o quasi i precari storici (tra cui anch’io: i miei 10 anni si compiono nel 2006) abbiano fatto anche i concorsi ordinari e ciò rappresenta una doppia possibilità di assunzione. Per quanto mi riguarda io spero di più nella graduatoria permanente, ma c’è anche chi è riuscito ad entrare in ruolo con il concorso ordinario.
    – Non mi piace l’idea di una “riconversione” nella Pubblica Amministrazione. Non penso che chi si trovasse in questa situazione saprebbe svolgere bene e serenamente un lavoro che non avrebbe mai fatto se non… per necessità. In questo caso, però, capisco il problema e non ho altre soluzioni, solo questa non mi sembra certo l’ideale.

  68. TERESA CHESSA

    MA STO PORTFOLIO CHI CAZ LO LEGGERA’?

  69. maria teresa chessa

    MA STO PORFOLIO CHI CAZ LO LEGGERA’?

  70. Michele Borrielli

    dal sito http://www.korazym.org
    pagina web http://www.korazym.org/news1.asp?Id=13178

    (per maggiori informazioni vedi sito http://www.anips.it )

    LETTERA DALLA SCUOLA

    A rischio il lavoro per migliaia di insegnanti precari.

    di Emanuela Massaro/ 30/05/2005

    Nonostante le annunciate assunzioni l’Anips (Associazione Nazionale Insegnanti Precari Storici) denuncia il fondato timore che molti insegnanti precari storici si ritrovino a settembre senza una cattedra.

    E’ questo il grido di allarme che l’Anips ha diffuso nei giorni scorsi tramite un comunicato. Secondo alcuni politici, giornalisti, ed anche qualche sindacalista, le annunciate migliaia di assunzioni di insegnanti sull’organico di diritto risolverebbero l’annoso ‘’problema dei precari storici”. Ma questo, secondo l’Associazione non corrisponde al vero.

    L’Anips, premettendo che gli insegnanti precari storici non vanno visti come un problema, ma come una risorsa umana esperta da valorizzare, segnala infatti che: ‘’Le assunzioni a tempo indeterminato degli insegnanti sul solo organico di diritto non risolvono il problema, anzi ne espellono una parte rilevante, facendo entrare molti giovani abilitati dalla graduatoria del concorso ordinario, a cui sono assegnati il 50% dei posti. Solo il restante 50% va alla graduatoria permanente, in cui rientrano i precari”.

    Ciò vuol dire che, già dal prossimo mese di settembre, la disoccupazione sarà riservata a migliaia di insegnanti precari storici, ‘’mentre – continua il comunicato – sarebbe loro moralmente dovuto che lo Stato si facesse carico dei problemi che gli ha causato con 10 anni di assenza di concorsi e di ricorso sistematico al precariato (economicamente sempre conveniente per tutti, tranne che per il precario)”.

    I provvedimenti da prendere per evitare che questa situazione riproponga lo scontro tra il mondo della scuola e lo stato sarebbero due:
    1) disporre l’assunzione degli insegnanti anche sull’organico di fatto e dalla sola graduatoria permanente.
    2) in caso di non assunzione per gli insegnanti precari storici prevedere la loro riconversione professionale in altre amministrazioni.

    Questi i suggerimenti dell’Anips che ricorda ancora che, se si procederà all’attuazione dell’articolo 5 della tanto contestata riforma scolastica, gli attuali insegnanti precari abilitati all’insegnamento dal Ministero tra qualche anno si ritroveranno di fatto ‘’disabilitati” e ‘’indesiderati” in favore dei neolaureati specialistici ‘’con il livello più alto della formazione universitaria”.

    Le posizioni dell’Associazioni sono chiare. Resta da vedere ora come e se il Ministero della Pubblica Istruzione vorrà rispondere a questi interrogativi che non possono non essere condivisi per il semplice dato di fatto che si deve anche a quei precari se la scuola negli ultimi 10 anni ha potuto contnuare ad offrire il suo servizio alla comunità.

    Certo non saranno d’accordo con l’Anips i neolaureati specialisti, a cui è stato chiesto di proseguire la propria formazione per avere la possibilità di entrare nel mondo scolastico! Ma non si possono dimenticare coloro che nella scuola ci sono già e vedono a rischio il loro lavoro!

    Dispiace ammetterlo ma, ancora una volta, non si sono date giuste risposte a domande lecite e, legiferando, non si sono tenute in giusto conto le situazioni preesistenti. Anche io sono stata allieva di insegnanti precari storici, ed ora sono una laureata che non riesce ad entrare nel mondo della scuola, ma per farlo non sono disposta a rubare il posto ai miei professori!

  71. Michele Borrielli

    dal sito http://www.korazym.org
    pagina web http://www.korazym.org/news1.asp?Id=13178

    (per maggiori informazioni vedi sito http://www.anips.it )

    LETTERA DALLA SCUOLA

    A rischio il lavoro per migliaia di insegnanti precari.

    di Emanuela Massaro/ 30/05/2005

    Nonostante le annunciate assunzioni l’Anips (Associazione Nazionale Insegnanti Precari Storici) denuncia il fondato timore che molti insegnanti precari storici si ritrovino a settembre senza una cattedra.

    E’ questo il grido di allarme che l’Anips ha diffuso nei giorni scorsi tramite un comunicato. Secondo alcuni politici, giornalisti, ed anche qualche sindacalista, le annunciate migliaia di assunzioni di insegnanti sull’organico di diritto risolverebbero l’annoso ‘’problema dei precari storici”. Ma questo, secondo l’Associazione non corrisponde al vero.

    L’Anips, premettendo che gli insegnanti precari storici non vanno visti come un problema, ma come una risorsa umana esperta da valorizzare, segnala infatti che: ‘’Le assunzioni a tempo indeterminato degli insegnanti sul solo organico di diritto non risolvono il problema, anzi ne espellono una parte rilevante, facendo entrare molti giovani abilitati dalla graduatoria del concorso ordinario, a cui sono assegnati il 50% dei posti. Solo il restante 50% va alla graduatoria permanente, in cui rientrano i precari”.

    Ciò vuol dire che, già dal prossimo mese di settembre, la disoccupazione sarà riservata a migliaia di insegnanti precari storici, ‘’mentre – continua il comunicato – sarebbe loro moralmente dovuto che lo Stato si facesse carico dei problemi che gli ha causato con 10 anni di assenza di concorsi e di ricorso sistematico al precariato (economicamente sempre conveniente per tutti, tranne che per il precario)”.

    I provvedimenti da prendere per evitare che questa situazione riproponga lo scontro tra il mondo della scuola e lo stato sarebbero due:
    1) disporre l’assunzione degli insegnanti anche sull’organico di fatto e dalla sola graduatoria permanente.
    2) in caso di non assunzione per gli insegnanti precari storici prevedere la loro riconversione professionale in altre amministrazioni.

    Questi i suggerimenti dell’Anips che ricorda ancora che, se si procederà all’attuazione dell’articolo 5 della tanto contestata riforma scolastica, gli attuali insegnanti precari abilitati all’insegnamento dal Ministero tra qualche anno si ritroveranno di fatto ‘’disabilitati” e ‘’indesiderati” in favore dei neolaureati specialistici ‘’con il livello più alto della formazione universitaria”.

    Le posizioni dell’Associazioni sono chiare. Resta da vedere ora come e se il Ministero della Pubblica Istruzione vorrà rispondere a questi interrogativi che non possono non essere condivisi per il semplice dato di fatto che si deve anche a quei precari se la scuola negli ultimi 10 anni ha potuto contnuare ad offrire il suo servizio alla comunità.

    Certo non saranno d’accordo con l’Anips i neolaureati specialisti, a cui è stato chiesto di proseguire la propria formazione per avere la possibilità di entrare nel mondo scolastico! Ma non si possono dimenticare coloro che nella scuola ci sono già e vedono a rischio il loro lavoro!

    Dispiace ammetterlo ma, ancora una volta, non si sono date giuste risposte a domande lecite e, legiferando, non si sono tenute in giusto conto le situazioni preesistenti. Anche io sono stata allieva di insegnanti precari storici, ed ora sono una laureata che non riesce ad entrare nel mondo della scuola, ma per farlo non sono disposta a rubare il posto ai miei professori!

  72. Maria Talamona

    Rispondo a Fabio Catalani,
    mi pare di aver capito che si tratti di un genitore. Lo sono anch’io, ma sono anche insegnante e devo dire che effettivamente ci sono due facce della madaglia. La propaganda rivolta ai genitori ha presentato una nuova perfetta organizzazione delle scuola, ma non è così. Parli di unità didattiche senza sapere che c’erano prima della riforma e che da questa sono state abolite e sostituite dalle unità d’apprendimento. Che differenza c’è? Che ora è vietato parlare di programmazione nel senso che, per dirla alla buona, si fa quello che si può in base alla risposta che via via la classe dà. Se affermo questo è perché sono reduce da due lunghi corsi di aggiornamento sulla riforma con tanto di compiti ed esercitazioni. Correggo temi e programmo (alla faccia di chi mi dice che non devo più farlo) di notte e mi urta un po’ passare per una sfaticata perché, nonostante tutto credo ancora nella SCUOLA!!!

  73. giusi pitari

    Non sapevo dove postare questo mio commento così mi metto in coda ai commenti sulla riforma Moratti per rilevare un qualcosa di scandaloso che riguarda l’istruzione in generale ed in particolare l’Università, premetto che sono un docente universitario. Siamo divenuti aziende vere e proprie, anche l’Università deve farsi pubblicità per avere un gran numero di iscritti e, quindi sopravvivere. Così aumentiamo l’offerta formativa, per esempio, ed è un bene. Ma se siamo costretti per farci pubblicità ad elargire lauree Honoris causa, bè lo trovo umiliante. Premetto che sono anche una mamma e un figlio come Valentino Rossi, simpatico, intelligente, spontaneo, di successo, grintoso e chi più ne ha più ne metta, renderebbe fiera qualsiasi famiglia. Da qui ad attribuirgli una laurea (penso che Valentino non abbia nemmeno un diploma di scuola secondaria) mi sembra davvero esagerato. Non è proprio un bell’esempio per i giovani di oggi.
    Mi chiedo dove stiamo andando o, più semplicemente, dove siamo finiti!!!
    Giusi Pitari

  74. Fabio Catalani

    Ciao a tutti, mi dispiace ma devo dissociarmi dal coro quasi unanime dei contrari alla riforma.
    La critica che faccio alla Moratti è che la riforma è ottima ma avrebbe dovuto prevedere almeno 2 anni di formazione per gli insegnanti.
    Dico che la riforma è ottima perchè costringe gli insegnanti a lavorare in modo sistematico, a preordinare e preparare le lezioni (unità didattiche) e permetterà a noi genitori di verificare su documenti OGGETTIVI il cammino e l’evoluzione dei ns figli. Purtroppo ad oggi abbiamo una classe insegnante pessima, per nulla aggiornata sull’evoluzione delle teorie pedagogiche e psicologiche (vedi Gardner…)perchè si ritiene che chi è competente in una materia sia in grado di insegnarla. NON E’ COSI’.
    Abbiamo almeno l’80% delle maestre che insegna come si faceva 30 anni fà perchè non si sono aggiornate. E’ VERGOGNOSO.
    E’ ORA CHE GLI INSEGNANTI CHE NON LO HANNO FATTO FINO AD OGGI IMPARINO AD INSEGNARE E LA RIFORMA E’ IN QUESTO SENSO.

  75. matteo martini

    Per Pietro:
    ” Beppe, sei il mio eroe! ho solo 20 anni, ma mi rendo perfettamente conto di come le informazioni che arrivino al popolino siano pilotate da potenti mani “ombra”.. ”

    I famosi MEN IN BLACK?

  76. matteo martini

    Per Teresa Nunnari:
    ” Se lo Stato mettesse da parte tutti i soldi coi quali finanzia i progetti nelle scuole, potrebbe sfamare mezza Africa. ”

    Ma non parlavamo che alla scuola italiana arrivano POCHI soldi?

    Per Teresa Nunnari:
    ” Basterebbe che la scuola tornasse quella di prima. quando si studiavano le poesie a memoria, che ancora oggi ricordiamo: “Eran trecento, eran giovani e forti…..” – “L’albero a cui tendevi la pragoletta mano….” e così via.”

    Quanto hai ragione!!
    Si stava meglio quando si stava peggio..

  77. Lara Costantino

    SCANDALOSO!!!
    … QUESTA è FANTAPOLITICA!
    …POSSIBILE CHE NESSUNO LEGGA I POST-IT? a vedere i commenti!: PER FORZA BEPPE…SONO ANNI CHE a scuola, MI CHIEDO SE CI FANNO…O CI SONO!
    a chi frega se a scuola non si studia: ILLUSI, vi state facendo succhiare l’anima!

  78. Giuseppe Rendina

    Sono un padre di famiglia che per motivi di lavoro viaggia in varie parti d’Europa, in alcuni casi come in Francia ho portato con me i miei bambini. Per 4 anni hanno studiato in Francia e in quel paese c’è il portafolio delle competenze ed i bambini delle elementari hanno un esame ogni trimestre. Per loro fare un esame è diventato normale tant’è vero che all’esame di 5 in Italia non hanno avuto nessuno stress. Il vantaggio per i genitori che si interessano all’andamento scolastico dei loro figli è sapere rapidamente e con precisione in quali materie i loro figli sono più portati ed in quali hanno carenze. Non ho le capacità di dire se la legge proposta dalla Moratti è effettivamente adeguata, ma dobbiamo essere coscienti che la nostra scuola è lontana da essera la migliore e le nostre scuole sono dell’étà della pietra (e quando si costruiscono le nuove, crollano, poichè ci sono altri genitori, i costruttori, che pensano solo ai soldi ed alle proprie comodità). Vogliamo parlare degli insegnanti di prima e di oggi? Per il 40% fanno gli insegnanti per avere un posto fisso anche se mal pagato. Se non c’é rinnovo, non si va avanti.

  79. tatiana bellizzi

    Complimenti, finalmente c’è qualcuno che ha avuto il coraggio di mettere a nudo una tale banalità…la riforma di legge che porta il nome del ministro Letizia Moratti. Che scuola frequenterà un mio ipotetico figlio?..ma soprattutto che grado di istruzione avrà? e sarà in grado di confrontarsi con gli altri suoi coetanei europei?

  80. giusi lucarelli

    Per chi fosse interessato ecco la conferenza stampa del ministro Moratti sulla riforma del II ciclo della scuola…..buona visione

    http://www.governo.it/GovernoInforma/Multimedia/dettaglio.asp?d=25318

  81. Yuri Rossini

    ********A TUTTI I PROTESTANTI********

    IT-ALT.FAN.BEPPE-GRILLO

    FINALMENTE MI E’ STATA APPROVATA LA RICHIESTA PER IL NG.
    E’ GIA’ POSSIBILE SCRIVERCI.
    TUTTI COLORO CHE HANNO QUALCOSA DA DENUNCIARE O DA CHIEDERE E SI ASPETTANO UNA RISPOSTA DA QUALCUNO E’ OPPORTUNO CHE OLTRE A POSTARE QUI’, POSTINO ANCHE DI LA’.
    PER CHI NON SA COS’E’ UN NEWSGROUP O PER CHI NON SA DOVE CERCARLO:
    APRITE OUTLOOK EXPRESS; SOTTO POSTA ELETTRONICA, C’E’ SCRITTO NEWSGROUP; SOTTO C’E’ SCRITTO SOTTOSCRIVI NEWSGROUP; CI CLICCATE SOPRA E VI SCARICATE TUTTI I NEWSGROUP.
    QUESTA OPERAZIONE VA FATTA UNA VOLTA SOLTANTO.
    VI VERRANNO CHIESTE ALCUNE INFORMAZIONI ALLE QUALI DOVETE RISPONDERE. UNA VOLTA TERMINATO DI SCARICARE TUTTI I NG ANDATE A CERCARE
    IT-ALT.FAN.BEPPE-GRILLO E VE LO SCARICATE.
    A QUESTO PUNTO, OGNI VOLTA CHE VOLETE SCRIVERE UN POST QUI’ E SUFFICIENTE CHE CLICCHIATE ANCHE SUL NG E CON UN SEMPLICE COPIA/INCOLLA INVIATE LO STESSO POST ANCHE SUL NG.
    L’UNICA COSA CHE DOVETE AGGIUNGERE E IL TITOLO DEL POST.
    IN QUESTO MODO L’UTENTE CAPISCE SUBITO IL SOGGETTO DEL POST GIA’ DAL TITOLO, SE E’ INTERESSATO A QUELL’ARGOMENTO SE LO VA A LEGGERE, ALTRIMENTI PASSA AD UN ALTRO.
    IN QUESTO MODO CHI INTENDE RISPONDERE AD UN POST CHE HA COME TITOLO “IL REFERENDUM”, CI CLICCA SOPRA E RISPONDE, IL POST SI VA A COLLOCARE SUBITO SOTTO IN MODO CHE TUTTI COLORO CHE SONO INTERESSATI A QUELLA DISCUSSIONE POSSONO SEGURE SOLO QUELLA SENZA LEGGERSI DECINE DI POST SU ALTRE COSE.

    QUI DI SEGUITO VI POSTO LE PASSWORD DI ALCUNI DEI MAGGIORI NEWSREADER; SE IL VOSTRO NON E’ TRA QUESTI, ANDATE SUL VOSTRO SERVER E LA CERCATE LI’

    Tin – news.virgilio.it
    Alice – news.tin.it
    Libero – powernews.libero.it
    Tiscali – news.tiscali.it
    Supereva – news.supereva.it
    Ciaoweb – news.ciaoweb.it
    Infinito – news.albacom.net
    kataweb – news.albacom.net
    mclink – news.mclink.it
    Interfree – news.interfree.it

    PER QUANTO RIGUARDA IL FORUM C’E’ DA ASPETTARE UN PO DI TEMPO IN QUANTO IL FORUM PREVEDE DEI MODERATORI; INTANTO VEDIAMO DI SFRUTTARE AL MEGLIO IL NG. CHE NON E’ MODERATO; IL FORUM VERRA’ DI CONSEGUENZA

    1. JeyZee

      I have loved your site for its useful and funny content and simple design.

  82. Andrea Levorato

    ABOMINEVOLE…viene voglia di non mandarli più a scuola. Sembra quasi un sistema preordinato per rendere i bambini di oggi i perfetti “malati di domani”, assolutamente privi di immaginazione, conformi valutatori di se stessi e del mondo, miopi come gli adulti proprio perchè gli viene stroncata la più grande capacità che hanno, cioè quella di vedere le cose con I PROPRI OCCHI e CON I LORO TEMPI.

    Complimenti al tuo blog, Beppe…ti seguo da molto tempo e questo è veramente un “colpo da maestro”per un comico costretto a fare informazione. Grande rispetto al tuo lavoro

  83. Antonella Tadini

    Rispondo a Katia Galleano e Paola Spadola:

    accumuno i due post perché mi sembra mettano in luce due questioni molto simili. Da un lato c’è chi si lamenta perché la Scuola dell’Infanzia sta diventando a tutti gli effetti una scuola (credo siano ormai anni che ai mezzani si propone la conoscenza di cerchio, quadrato, triangolo e magari anche rettangolo… certo con attività ludiche e giochi di movimento, prima di arrivare ad una verifica di una prima acquisizione del concetto: sarebbe da vedere se la modalità della proposta in sé fatta a suo figlio è valida o meno… ma questo è un altro discorso) dall’altro si chiede un luogo sicuro dove lasciare il proprio figlio prima di andare al lavoro… quindi non importa cosa si propone alla scuola dellì’infanzia, basta che si possa lasciarci tranquillamente i figli. Ok, ma la qualità della scuola che fine farà quando le classi saranno a 28 alunni dai 2 anni e mezzo ai 5 e quindi una parte di essi avrà bisogno di coccole e di cambiargli il pannolino e un’altra avrà bisogno di essere preparata ad andare alla scuola primaria?
    Non mi permetterei mai di discutere il problema di chi deve andare al lavoro e non ha chi gli tenga i figli, ma inserire bambini così piccoli alla scuola materna senza garantire spazi e strumenti (aule, fasciatoio, bagno attrezzato…)e il personale assistente è assolutamente sbagliato. Certo, la Moratti poteva pensarci prima di fare false promesse… come in tante altre occasioni del resto.

  84. Nicoletta Steani

    Dopo 533 commenti sono sicura che nessuno leggerà il mio, ma non posso esimermi. Sono un medico, un medico qualunque. E non mi vergogno ad ammettere che ho delle difficoltà a carpire il significato concreto dei concetti espressi in quel documento. Sono stupefatta, io in terza elementare facevo la raccolta di figurine di Remy, leggevo il Corriere dei Piccoli con la Pimpa e il Signor Bonaventura… E dedicavo UNA PARTE del pomeriggio allo studio. A me la scuola non è mai piaciuta troppo e penso che se avessi avuto quel documento a guidarmi, l’avrei odiata proprio: mette un’ansia pazzesca solo a guardarlo! E fa sentire inadeguati a prescindere. Come se non ci fossero già abbastanza falsi modelli a far sentire inadeguati i nostri figli…

  85. Paola Spadola

    Stanno esagenrando!!!
    Ho un figlio di tre anni e mezzo che ha frequentato il primo anno della “Scuola dell’Infanzia” dove le maestre lo mettono in riflessione… perchè non vuole ripetere le forme geometriche!
    Lui continua a ripetermi che non vuole più andare a scuola perchè non si diverte, posso dargli torto?
    Grazie Moratti.

  86. Stefano zaja

    Mi sembra che stiamo formando i nuovi balilla (se l’ho scritto giusto) comunque dal testo precedente non capisco il senso io che ho 30 anni pensa un bambino di 8

  87. Maria Assunta Pratesi

    Sono una insegnante di scuola elementare, e, a parte lo stupore allucinato che mi prende ogni qualvolta leggo i nuovi Programmi, Vi chiedo: li avete letti? Oltre al pof, al portfolio delle competenze e compagnia bella, date uno sguardo al programma di storia della scuola primaria,che si interrompe all’improvviso, troverete delle chicche interessanti. Un esempio? L’importanza della sola religione cattolica,e (sic) le differenze fondamentali tra bambini e bambine (scienze ed ed.civica). Che dire? Già, dimenticavo, gli alunni diversamente abili sono tali solo se gravissimi!!! Saluti disgustati (non certo da voi e da Beppe)

  88. teresa nunnari

    Se lo Stato mettesse da parte tutti i soldi coi quali finanzia i progetti nelle scuole, potrebbe sfamare mezza Africa. Basterebbe che la scuola tornasse quella di prima. quando si studiavano le poesie a memoria, che ancora oggi ricordiamo: “Eran trecento, eran giovani e forti…..” – “L’albero a cui tendevi la pragoletta mano….” e così via.
    Forse sono una nostalgica, forse perchè ricorda la mia gioventù… Ma perchè ce le ricordiamo ancora quelle poesie? Avranno lasciato qualcosa dentro di noi? Credo proprio di si.
    Oggi io sono un insegnante e più rifletto su questo mio lavoro, più lo sconforto mi pervade, e non riesco a non pensare che, in Italia, oggi, chi non ha le palle fa l’insegnante, perchè non c’è più nulla da insegnare.
    Propongo, quindi, di posare i registri e prendere i rastrelli e cominciare a togliere il superfluo che ci sta sommergendo. E una volta imparato questo… potremo, allora, insegnarlo ai nostri ragazzi.

  89. Sabrina Colangelo

    Sono un’insegnante della scuola elementare…anzi primaria;un’insegnante precaria che ogni anno a giugno viene licenziata x essere assunta nuovamente quando inizia la scuola a metà settembre, giusto per fare risparmiare un pò di soldini allo Stato. Sto leggendo il libro che hai consigliato e vivendo la realtà della scuola non posso dire altro che…”che schifo di scuola” e pensare che questo lavoro mi è sempre piaciuto,ma come dici tu, ormai l’insegnante fa tutto tranne che insegnare….!

  90. teresa nunnari

    Se lo Stato mettesse da parte tutti i soldi coi quali finanzia i progetti nelle scuole, potrebbe sfamare mezza Africa. Basterebbe che la scuola tornasse quella di prima. quando si studiavano le poesie a memoria, che ancora oggi ricordiamo: “Eran trecento, eran giovani e forti…..” – “L’albero a cui tendevi la pragoletta mano….” e così via.
    Forse sono una nostalgica, forse perchè ricorda la mia gioventù… Ma perchè ce le ricordiamo ancora quelle poesie? Avranno lasciato qualcosa dentro di noi? Credo proprio di si.
    Oggi io sono un insegnante e più rifletto su questo mio lavoro, più lo sconforto mi pervade, e non riesco a non pensare che, in Italia, oggi, chi non ha le palle fa l’insegnante, perchè non c’è più nulla da insegnare.
    Propongo, quindi, di posare i registri e prendere i rastrelli e cominciare a togliere il superfluo che ci sta sommergendo. E una volta imparato questo… potremo, allora, insegnarlo ai nostri ragazzi.

  91. katia galleano

    carissimo Beppe, a proposito della riforma Moratti , ovvero mandare i bimbi all’asilo a due anni e mezzo, un piccolo appunto: nella nostra Genova non si può pensare di concepire un figlio e mandarlo al nido, perchè i nidi non sono assolutamente sufficienti (eufemismo!)e le liste di attesa interminabili, allora per motivi di budget familiare ho pensato di appigliarmi alla riforma e mandare all’asilo la mia bimba a quell’età, ma visto che la legge è tutta italiana mi sono sentita rispondere che sì potrà frequentare nell’anno scolastico, ma solo al compimento del 3° anno,ovvero dopo il 29 gennaio,in pratica potrei cercare lavoro verso marzo……!no comment

  92. Antonella Tadini

    Per Sthéphanie Donatantonio:

    Anche io non posso fare altro che ringraziarla per le notizie che mi ha fornito su come funziona la scuola dell’infanzia francese e le chiedo scusa se sono stata un pò “drastica” nella mia risposta. Come ha potuto vedere da noi non è affatto come da voi…
    Riguardo alla programmazione per i bambini di tre anni: per quanto riguarda la mia scuola (e anche per tutte quelle in cui ho lavorato) posso dire che certamente le richieste che si fanno a quell’età non sono sicuramente simili a quelle che si fanno a 4 o 5 anni. Nella mia scuola le sezioni sono eterogenee e 3 o 4 mattine a settimana facciamo dei laboratori per età. Perciò durante le attività ins ezione i bambini di 3 anni seguono la programmazione per tutti e spesso per loro le prososte sono molto impegnative, quindi non si ha la pretesa che le seguano alla perfezione, mentre il lavoro nel laboratorio a tre anni è soprattutto mirato alla conoscenza di sé e dello schema corporeo, ovviamente con la consapevolezza che i tempi di attenzione sono ridotti. Tutto ciò per dire che vi sono sicuramente spazi di gioco libero, ma non siamo al livello di “pascolo” che ha visto nella sua esperienza italiana… Certo, di questo passo e con questa riforma non si può mai dire!!! Se solo, ad esempio, ci tolgono le compresenze (che noi usiamo per suddividere i bambini e fare i laboratori)…

    Per Luca Morini:

    OK. L’esame a settembre non risolveva niente, ma almeno uno d’estate forse un pò studiava. Il debito informativo invece!!!
    Personalmente non mi interessa se quest’ultima sia stata un’invenzione della Moratti o meno, gli ultimi Ministri della Pubblica Istruzione valgono uno quanto l’altro!!!
    Riguardo poi alla questione dell’aumento: mi pare che con la sua affermazione lei individui una stretta correlazione tra “non voglia di lavorare” e “richiesta di uno stipendio più alto”. Io credo invece che le richieste di aumento vengano per la maggior parte, se non per tutti, proprio dagli insegnanti che si impegnano al massimo per fare bene il proprio lavoro. Io terrei presente che lo stipendio non andrebbe misurato in base alle ore che si fanno in classe (tra parentesi, come ho già scritto io non finisco tutti i giorni alle 14, sebbene con questo non voglia assolutamente dire che chi fa questo orario non lavori, avrà ben altro da preparare dopo e magari ha solo un pò più di tempo di me per farlo) ma in base a tutto il lavoro da preparare a casa, al grado elevatissimo di stress che comporta il nostro lavoro e agli studi richiesti per prendere uno stipendio non molto dissimile a quello di un operaio (anche qui: non denigro gli operai, ho fatto loperaia anch’io per un certo periodo della mia vita, ma per fare quel lavoro non ho dovuto prendere una laurea e fare due anni di specializzazione dopo come viene richiesto adesso).

  93. Patrizia Fausti

    Caro Beppe,
    finalmente leggo un commento alla “nuova riforma” della scuola, che pur non essendo di un addetto al settore, coglie l’essenza della riforma Moratti: IL NULLA.
    Il portfolio, che era nato come portfolio europeo delle lingue e che perseguiva obbiettivi prettamente linguistici, è stato fagocitato dalla Moratti che ha provveduto a far perseguire un altro obbiettivo, ben più difficile da comprendere e da attuare: riuscire a distogliere del tutto gli insegnanti dal loro interesse primario cioè la crescita cognitiva, relazionale ed emotivo-affettiva dei loro alunni.
    In che modo?! Ma facendo riempire carte su carte, facendo perdere tempo a disquisire sulle incongruenze e sulle ambiguità di una riforma che nella scuola, nessuno vuole; riducendo il sapere ad un arido contratto, promuovendo la conoscenza come fabbrica di prodotti inscatolati da vendere agli utenti da parte delle scuole per evitare prima o poi, di chiudere.
    Grazie per questo spazio !!!
    Patrizia Fausti

  94. PIETRO ZAMBON

    Beppe, sei il mio eroe! ho solo 20 anni, ma mi rendo perfettamente conto di come le informazioni che arrivino al popolino siano pilotate da potenti mani “ombra”..il tuo blog è il mio telegiornale!auguri e continua così!!

  95. Daniele Casalegno

    Non mi sembra giusto attribuire alla MOratti colpe che non sono sue. L’idea di eliminare gli esami di riparazione è precedente ed è stata partorita dal centrosinistra.
    Calcherei piuttosto la mano sul fatto che la riforma sembra ideata per omologare verso il basso le coscenze degli individui, quasi facesse paura l’essere pensante.
    Con stima
    Daniele Casalegno

  96. barbara alberigo

    qunado letizia va dal parrucchiere io e mio marito tremiamo (lui precario della scuola pubblica) perchè sappiamo già che ha cambiato idea……..e partorisce una nuova LEGGE
    secondo me è il parrucchiere che le suggerisce certe str….ate

    ba

  97. Luca Morini

    Grillo sei un ciarlatano senza scrupoli…

    Tu butti lì tante frasi… ma dici tante cazzate imputandole a chi non ha nessuna colpa…

    Solo perchè ti fa comodo…

    IL DEBITO FORMATIVO NELLE SCUOLE NON L’HA MESSO LA MORATTI…

    Ma è vero, tu la scuola non sai neanche che cos’è… perchè non hai sudato 18 anni sui libri di scuola come ho fatto io!

    Non è con l’esame di riparazione a settembre che si fa imparare una materia ad uno studente, ma con insegnanti che lavorano con criterio e che non chiedono l’aumento lavorando tutti i giorni fino alle 14

  98. nicola cellamare

    L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà:se ce n’è uno,è quello che abitiamo tutti i giorni,che formiamo stando insieme.Due modi ci sono per non soffrirne.

    Il primo riesce facile a molti:accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più.

    Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui:cercare e saper riconoscere chi e cosa,in mezzo all’inferno,non è inferno,e farlo durare,e dargli spazio.

    da “LE CITTA’ INVISIBILI” di Italo Calvino.

  99. Stéphanie Donatantonio

    Per la Sig.ra Tadini:

    la ringrazio molto della sua risposta.

    Io abito in Francia e qui è possibile far entrare i bambini alla materna dietro condizioni, di cui una è che non portino il pannolino di giorno né durante il riposino pomeridiano. Ogni bambino di meno di tre anni viene accettato a discrezione del direttore della scuola, in accordo con l’insegnante. L’ètà legale è tre anni ma per i più piccoli si valuta caso per caso (alcuni sono ammessi in prova e se non abastanza indipendenti per intergrarsi vengono rimandati a casa). Fin’ora il sistema funziona benissimo, ma ammetto di non conoscere le differenze tra i programmi francesi e quelli italiani per la piccola infanzia. Mio figlio ha frequentato il primo anno di materna in Italia ed il secondo in Francia. Praticamente il primo anno lo mettevano a pascolare con altri bimbi, attività quasi inesistenti. Ma il mio giudizio è di parte: sono scappata in Francia per estirparmi dalle sabbie mobili italiane (ok, sono scappata, lo ammetto 😉 ).

  100. Michele Cervini

    X Palazzani
    Sei come una boccetta di peperoncino nel culo!!!
    Sei tu che continui a criticare e non vedi che il Beppe lo dice di sbattersi ognuno nel proprio piccolo per cambiare lo stato delle cose.
    Percui sbattiti e non rompere!!!

  101. Antonella Tadini

    Ringrazio Maria Talamona per la gentilezza con cui mi ha risposto, anche se non posso dire che le noizie che mi ha dato mi abbiano reso felice e vorrei rispondere a
    Stéphanie Donatantonio

    Carissima Stéphanie,
    non so se Beppe riuscirà a trovare il tempo di risponderti, ma intanto posso dirti qualcosa io in base alla mia esperienza.

    Non contesto quello che dici, ma lavorando alla materna (ops!!! scuola dell’infanzia!!!) in modo continuativo da 4 anni posso dirti che i bambini di 2 anni e mezzo avrebbero bisogno più di cure ed assistenza che delle proposte didattiche che negli ultimi anni si stanno proponendo ai bambini dai 3 ai 6 anni.
    La proposta della Moratti mira certamente ad agevolare i genitori che non possono permettersi di mandare i figli al nido, ma non aiuterebbe certo il proseguimento della scuola dell’infanzia sulla strada che la rende, appunto, una SCUOLA. Per farti un esempio: a 3 anni si da per assodato che il bambino abbia raggiunto il controllo sfinterico, ma nonostante questo qualche bambino di 3 anni che porta ancora il pannolino ci arriva lo stesso e, ovviamente, quando è necessario va cambiato. Non sto contestando questo compito, ma tu immagina se su 25 bambini come ne ho adesso anche solo 10 fossero da cambiare più volte al giorno… vuol dire che io smetto di fare laboratori per età o qualsiasi altra attività in sezione(nella mia scuola le classi sono miste con bambini di 3, 4 e 5 anni), vuol dire che vado in bagno con un bambino per volta e gli altri a chi li lascio?
    E questo è solo un esempio…
    Gli inserimenti a gennaio sono un’altra mega cavolata perché quando il lavoro ormai è ben avviato lo devi inrerrompere per permettere ai nuovi arrivati di ambiantarsi… e comunque l’anno dopo ripartono da capo, a meno che non vogliano fare l’anticipo per le elementari, certo!!!

  102. Michela Caldarella

    Come mamma non posso dirmi che preoccupata da quello che nell’insieme questa riforma ci prospetta. Sono moliti i punti su cui mi trovo in disaccordo con la signora Moratti. Personalmente confido in una controriforma in particolare modo per la voluta “regressione” circa il libero accesso alle università… in senso generale sono per aprire più possibilità ai giovani alunni e studenti e non per chiudergli eventuali sbocchi.

  103. matteo anichini

    x beppe
    ciao sono matteo da firenze senti come mai in questo breve articolo non hai spiegato come reagisce un ragazzo di 13 anni dopo la lettura della legge dalla signora moratti,come era stato
    fatto nel tuo spettacolo a firenze!!!!

  104. Stéphanie Donatantonio

    Non sono d’accordo sulla polemica dell’età minima per entrare in scuola materna. Proprio perché a quella età sei mesi sono tanti, ci sono bimbi con grado di sviluppo molto diversi. Alcuni sanno parlare, disegnare e colorare, e postrebbero anche andare a scuola perchè saprebbero raccontare cosa hanno fatto e se sono stati infelici o no. Altri sono degli “impapiti” persino a tre anni e mezzo, e forse proprio per questo potrebbe giovargli cambiare ambiente. Per non parlare della mancanza di asili nido, e dei bimbi che compiono 3 anni a gennaio. Avrei gradito che il Sig. Grillo sviluppasse di più i suoi dubbi in merito alla questione.

  105. Anna Giordano

    Vanità…Vanità.
    In un modo o nell’altro è evoluzione.
    Cambiano le leggi, le regole e le convenzioni…è la natura dell’uomo che, nonostante tutto, rimane identica. E tutto scorre !

  106. Maria Talamona

    Per Antonella Tadini,

    cara Antonella è proprio così: 50 crediti per superare l’anno di prova. Si tratta di lavoro a punti (non ti suona strano detto in questo modo?) e se non raggiungi la quota prevista, non passi l’anno di prova. Ti dirò di più: potendo finalmente frequentare tutti i corsi, mi sono iscritta ai dl 59 e, esagerata come sempre, ho scelto sia quello per tutors da 80 punti che quello di informatica da 48. Ora aggiungerò qualche euro e mi prenderò il servizio di cristallo. Scherzi a parte, ho quasi 200 punti di che? Dovrebbero rappresentare le circa cento ore on line di lavoro. Mi chiedo per esempio perché non si possa fare in modo di avere pacchetti gratuiti di ore di connessione corrispondenti alle ore in rete previste dai corsi? Sarebbe troppo?!
    Cara Antonella, ti capisco perché anch’io ho superato corsi abilitanti e concorsi, sono stata funzione strumentale ed obiettivo in scuole diverse e se il mio contributo è stato utilizzato e apprezzato è solo grazie a Dirigenti Scolastici che hanno saputo guardare oltre il loro naso e la burocrazia scolastica. Ho potuto per esempio frequentare lo scorso anno il corso C2 (per responsabili delle infrastrutture tecnologiche) solo grazie alla loro segnalazione, ma soprattutto grazie al fatto che mancavano iscritti ad un corso tanto impegnativo. Morale: la mia scuola da due anni non spende una lira per la manutenzione dei PC, per la costruzione del sito o per la LAN perché, grazie alle mie conoscenze di base e a quel corso, ora ci penso io. Se i Presidi non mi avessero iscritto e si fossero attenuti rigidamente al regolamento ora non farei nulla di ciò che ho imparato.
    Un caro saluto

  107. mattia andreoli

    Senza contare le tonnellate di carta che vengono sprecate per permettere a questa bestia di Satana di portare avanti la riforma.e poi ci sono i questionari per i genitori nei quali si chiede:il bambino è sonnambulo? parla nel sonno?…domande che fanno pensare a un tentativo di inventare nuove forme di disagio,giusto per rovinare la vita a qualcuno.è un merdaio,caro beppe,e il giorno che la moratti si troverà davanti al nulla,il nulla ci rimarrà malissimo.
    Mattia “Maler” Andreoli

  108. Chiara Gaggero

    prima ancora di riformare la scuola, eliminerei i genitori che raccomandano i figli ai propri insegnanti dalla prima elementare (come la chiamavamo noi) fino alla maturità (grazie ai debiti formativi… all’università arrivano anche gli analfabeti: 38 errori di ortografia e di grammatica fatti da uno studente!).
    impedirei qualsiasi incontro personale, ma solo riunioni generiche con “tutti presenti”.
    è deprimente e poco stimolante vedere avanti persone ignoranti ma con genitori (chissà perché’) potenti pur avendo un cognome qualsiasi.
    comunque non importa se i nomi cambiano, se i bambini sono costretti a fare di più… le scuole private hanno sempre avuto programmi di questo tipo, solo che nessuno lo sapeva. per esempio, io sono cresciuta così… il problema era che i bambini che andavano nelle scuole statali/comunali mi sembravano molto più addormentati e privi di interessi forti e stimolanti.

  109. Pasetto Paola

    insegno anch’io, anche se da pochi anni (6). ho iniziato a 24, ma adesso tra progetti, riunioni, pof, uda e altro, la scuola mi delude…. però non mollo.

    forse entrerò in ruolo all’età della pensione, non mi interessa, è il mio lavoro e stare con i raggazzi è l’esperienza più entusiasmante del mio lavoro…. alla faccia delle cartacce.

  110. Alessandro Ulemba

    Essendo le 3 del mattino non mi sento particolarmente brillante; il mio commento e solo questo:
    Non ho mai visto una str##zata piu pazzesca di quel ridicolo albero del progetto futuro… o come si chiama. Io ho vent`anni e mi considero una persona bbastanza brillante e nonostante cio non ho idea di quali saranno i rami della vita che percorrero e quali siano i sistemi di apprendimento a me piu congeniali. Quella dell`autovalutazione mi sembra poi una cosa inutile e negativa per l`autostima dei bambini meno sicuri di se.
    La cosa che mi ha colpito di piu, pero, e che un bambino di otto anni deve si essere in grado di progettare il suo futruro, ma e allo stesso tempo considerato cosi idiota da doversi sorbire degli schifosi ideogrammi, che tra l`altro non fanno altro che confondere -vedasi il pianoforte-. Infine, perche mai un ragazzino che butta il suo tempo a fare queste idiozzie qui dovrebbe conoscere parole come RAPPRESENTAZIONE ICONOGRAFICA ? E in quale futuro di m##da potra mai sperare dopotutto?
    Questa bella trovata ricorda poi nella sua veste grafica quei libretti vergognosi che davano alle piccole baionette nel ventennio, disegnino della maestra e parole ingigantite in particolare. Bella roba, davvero.
    Una nota positiva: senza dubbio questa riforma mettera finalmente una pezza all`annoso problema della fuga di cervelli all`estero. NOn ce ne saranno piu. In compenso avremo tanti bei rin######niti in piu da sfruttare e abbindolare. That`s the italian style.

  111. sergio pensato

    Scusate l’ingombro… La mia generazione ha studiato con un solo insegnante per l’intero ciclo elementare ed ha completato la propria istruzione al vecchio modo: tra tanti mediocri annovera buona parte dell’attuale classe dirigente del paese, oltre che scienziati, letterati, intellettuali, santi poeti e navigatori. La facciamo un’anagrafe dei ruoli, prima di dichiarare bancarotta e buttarci tra le pezze e gli scampoli? Mi ha istruito la scuola, mi ha persino educato. Eroici insegnanti hanno ancor prima alfabetizzato e ricostruito l’Italia, coronando la loro opera con successo, mi sembra. Dovremmo dedicargli un monumento come al Milite Ignoto. Se nel ’68 abbiamo messo a ferro e fuoco la Pubblica Istruzione è stato per una larga istanza sociale, che non si limitava a voler migliorare gli standard. Volevamo una scuola più popolare, una università che non fosse feudo o area di parcheggio e prospettasse invece lavoro e progresso per tutti. Nessuno oggi dubita che gli insegnanti debbano essere pagati meglio, che si debbano tutelare i loro diritti così come quelli di qualunque altro lavoratore. Ma garantisco che molti come me sono vagamente urtati dalle indicazioni tecniche e dai contenuti sindacali che gli insegnanti sovraespongono in tutti gli spazi dedicati all’Istruzione; nei bei tempi andati il contenuto delle rivendicazioni era molto più politico e partecipativo. Perdonatemi la stronzaggine, ma se un insegnante per capire che i problemi di questa società non sono soltanto suoi deve proprio star male, allora gli auguro di stare peggio. Guardate il disastro che sta combinando la riforma del lavoro in tutto il Paese, le condizioni di miseria fisica e morale in cui minaccia di ripiombare il Mezzogiorno. Avete appreso i primi segnali dalle elezioni a Catania… vi andrebbe una Moratti-bis, professori di buone speranze? Ma perchè nelle vostre rivendicazioni non denunciate l’organizzazione delle gerarchie universitarie in congreghe e massonerie varie, il modo di dividere posti e risorse, le corsie preferenziali e underground… se è da lì che provenite e se queste cose le gridavate nei cortei e durante le occupazioni, da studenti? Perchè non suscitate il problema del degrado nelle periferie, prima ancora di parlare di evasione scolastica? Perchè non invocate a gran voce e insieme agli altri soggetti il ritorno dello Stato nei quartieri a rischio (notevoli, nel Sud) garantendo lavoro e legalità a chi è predestinato alla manovalanza criminale ed al voto di scambio? Chi vuole essere maestro non può esimersi dall’essere, alla lettera, cittadino esemplare.
    Il limite dell’attuale leva di insegnanti è, a parere mio, di volere supplire con la tecnica psicopedagogica a lacune culturali gravi: manca innanzi tutto – se non è così, datemene segnale, vi prego – la capacità della Scuola di riflettere su se stessa, di assumere consapevolmente il proprio ruolo nelle contraddizioni presenti. L’istruzione deve trasmettere cultura, compreso il background tecnologico che permette ad un bambino di orientarsi in Internet meglio che tra gerundi e tabelline. Ma la formazione al lavoro è un problema che non può sobbarcarsi da sola. Educare, egualmente, investe tutto l’ambiente in cui vivono i nostri figli, compresa la famiglia. Porco mondo, se il PRIMO – dico il PRIMO in tutti i sensi – mattone dell’istruzione è la lingua, posso accettare che la scuola italiana non prenda posizione nettamente contro l’ingerenza della pubblicità nei processi di formazione del pensiero? Contro l’assedio televisivo che declassa il linguaggio dei nostri figli? Sono apocalittico, furioso? Molti professori queste cose le riferivano con sussiego ai loro esaminatori, se sfioravano nomi come Chomsky e Neurolinguistica. Oggi un sedicenne possiede la metà del dizionario di un coetaneo della mia generazione: questi sono i fatti. E a scuola gli prospettano uno schema opinabilissimo che simula i processi del pensiero, precostituendo un itinerario critico. Stiamo applicando il Test di Turing agli esseri umani! Ma non avete tutti insieme la forza di dire alle famiglie dei vostri alunni SPEGNETE LA TELEVISIONE.

  112. Paolo della Sala

    Totalmente in disaccordo (come quasi sempre).
    Per capire come la Moratti sia comunque meglio leggere Segmenti e bastoncini (Feltrinelli), vecchio di qualche anno, impietosissima critica della fallita riforma berlinguer (perché si criticano le leggi col nome, se poi il nome viene messo dai giornalisti?)… e non ci sono poi le leggi nominali di sinistra (e la legge Bassanini? e… e… eh?). I pregiudizi implicano metà giudizio (Camus)

  113. vincenzo gitti

    x alessio zini
    ciao alessio, ti rispondo, e lo faccio con rispetto per le tue idee, polemicamente se vuoi, ma pacatemente. ho fatto anche un giro nel tuo sito e , anche se non ho potuto leggere tutto, in generale l’ho trovato simpatico, allegro. Io credo nel sacrificio personale di ognuno x ottenere dei risultati perchè questo, oltre che pervenirmi dalle mie idee, mi arriva anche dalla mia esperienza diretta. Capisci la differenza ?
    tu, mi è sembrato di capire, sei molto giovane e questo non prelude da parte mia alla solita paternale del 40enne che non crede nei più giovanmi di lui (o i meno vecchi, fai tu). Conosco troppo bene i ragazzi per fare questo errore, suono con ragazzi che hanno 20 anni meno di me e quindi penso di conoscervi abbastanza bene, insomma non superficialmente. Voglio solo dire che a me l’esperienza ha insegnato che troppo spesso emergono solo quelli che si sanno vendere meglio, magari non sanno fare/dire una beata fava, ma fanno scendere quel po’ di apparenza direttamente dalla cintura di orione. A me è capitato di essere valorizzato per quel che so fare (poco o tanto è quello che riesco) solo nell’ambito del servizio pubblico e questo x una montagna di motivi che x non annoiarti non ti elenco. Prima nell’impresa privata ho trovato spessissimo lavativi leccaculi che facevano carriera solo x la capacità di fare quel poco al momento giusto, e dovevi pure cercare di non scontrartici altrimenti potevano essere anche cazzi amari. Adesso che la mia azienda è privatizzata e quotata in borsa, ho rivisto riaffiorare i soliti fenomeni. Sarà che chi usa queste pratiche è avvantaggiato nel riaffiorare data una curiosa tendenza al galleggiamento, la spiegazione scientifica la lascio a te, visto che mi hai dato del superficiale !
    Che pèosso dirti ? non credo che sia superficiale Valentina, così come non credo di esserlo io. Non fosse altro perchè anch’io come te ho la passione per la musica e per la lettura, cose che mal si conciliano con la superficialità, non credi ?
    un saluto anche a Valentina, vincenzo.

  114. Antonella Tadini

    Per Maria Talamona:

    ma davvero c’è da compilare un questionario così allcinante?

    Io ne ho sentita un’altra: ho saputo che alcune mie colleghe entrate in ruolo quest’anno devono preparare, oltre alla tesina, un certo numero di elaborati scritti per accumulare 50 punti di crediti. Ora, se questo è vero, mi chiedo cos’altro dovrò dimostrare io, quando toccherà a me (???) con 3 concorsi + 2 corsi abilitanti superati ed una laurea. Di saper fare un tema? (io continuo ad ostinarmi a chiamarlo così!!!)

  115. Lisa Vitolo

    Mia madre è una maestra elementare e quindi sono piuttosto vicina a questo problema.

    Ovviamente l’obiettivo non è riformare l’educazione in quanto servizio ai cittadini, ma di togliere lavoro a molte maestre per dover spendere meno soldi.
    Infatti sarà ripristinata la maestra unica nella classe (come negli anni Cinquanta) e gli altri faranno dei “laboratori” di canto, informatica, disegno. A cosa possano servire nella società di oggi, beato chi lo capisce.

    Se proprio devono effettuare tagli, penso io, lo facciano in settori che siano meno importanti: poi ci lamentiamo della “fuga di cervelli” all’estero e del fatto che nel resto del mondo sono più evoluti di noi. Bè, con l’istruzione che promettono di darci, non mi sorprende.

    Lisa

  116. luisa Pasuto

    Scusate, visto che si parla di bambini: qualcuno mi spiega perchè nei venti (20) minuti di cartoni animati serali la RAI infila ben tre spazi pubblicitari? Ma non c’era una legge che impediva o limitava al massimo la pubblicità durante i programmi per i bimbi?

  117. Marina Nassuato

    Consiglio di leggere anche il libro “Una barca Nel bosco” sempre di Paola Mastrocola. Detto questo, mi trovo in linea con i coleghi insoddisfatti della riforma “Morattti”.Le grandi parole della riforma, sono solo…parole, ideate da chi non ha mai operato nella scuola, soprattutto nelle scuole dove vi sono gravissimi disagi (sociali, culturali, economici)ad esempio nelle scuole situate nelle periferie delle grandi città .Avete presente i Piani di studio Personalizzati? (PSP), e gli OSA, e gli OF, e il PECUP…e così via. Quanti di voi nel corso di questo disastroso anno scolastico sono riusciti a personalizzare i piani di studio, ad esempio insegnando (Matematica, Scienze, Inglese, Informatica) in una classe formata da 25 alunni, di cui uno diversamente abile, senza compresenze, con la riduzione oraria (da 30 a 27 ore),andando in supplenza durante le ore di religione?
    I Piani Nazionali, dovrebbero indicarci, con una certa elesticità nei tempi (tanto per non stressare i nostri alunni), quali obiettivi gli alunni devono raggiungere alla fine della scuola Primaria (beata la scuola elementare), visto che abbiamo l’obbligo di personalizzare i percorsi didattici, ed invece no..sono stracolmi di contenuti: es scienze secondo biennio classi IV e V usare la livella e il filo a piombo; matematica:sempre secondo biennio, ricerca di informazioni desunte da statistiche ufficiali,ISTAT ecc..Inglese: saper esprimere i propri stati d’animo (due ore settimanali di lingua)…….potrei andare avanti così per altre, innumerevoli pagine, quante sono quelle dei Piani Nazionali.Ho anche una classe terza, quindi fine I biennio, e non ho raggiunto tutti gli obiettivi indicati dai Piani Nazionali, ho adottato la “Pedagogia della Lumaca”. Avrò delle conseguenze per questo? Spero di no, intanto invito tutti i colleghi che veramente credono in una scuola che educa, che forma, che offre cultura di rispettare i tempi dei nostri bambini, già in famiglia hanno i loro problemi. Grazie per l’attenzione.
    Chi di voi ha seguito i corsi Indire DL59? Sarebbe interessante qualche commento in proposito

  118. Maria Talamona

    Sono una dei fortunati neoimmessi in ruolo dopo soli 10 anni di precariato. Adoro stare con i miei ragazzi (ex medie) e vederli incantati di fronte ad un Achille infuriato letto sull’antologia o scoprirli entusiasti per un insolito viaggio virtuale alla scoperta di Francia e Regno Unito: è solo questo ciò che mi fa andare avanti!
    Ho sempre creduto nella necessità di approfondire le mie conoscenze e tutti i corsi più interessanti mi sono stati preclusi perché insegnante non di ruolo. Ora ho il DOVERE di formarmi in un solo mese (a maggio) con un una serie di incontri, su cui preferisco non esprimermi, per POTERE imparare a fare lo stesso lavoro che svolgo appunto da un decennio.
    Vorrei soltanto proporre almeno una domanda tra quelle presenti nel questionario che ci è stato chiesto di compilare (13 pagine!!!).

    Ritiene che l’esperienza come docente precario sia soprattutto: (può scegliere fino a due risposte)
    1. Un utile apprendistato, per poter imparare il mestiere
    2. Una fase da sfruttare per orientarsi, prima di decidere se l’insegnamento è davvero la professione da svolgere in futuro Vedi sopra
    3. Un lungo “rituale di iniziazione”, che la scuola utilizza per selezionare solo gli insegnanti più motivati, scoraggiando gli altri
    4. Un iter logorante, che può portare alla perdita di motivazione per l’insegnamento
    5. Una fase umiliante della vita professionale, in cui ci si sente ingiustamente sfruttati
    6. Altro (specificare) …………………………….

    Chiedo io se c’è altro da aggiungere mentre umilmente ringrazio il MIUR per l’utile apprendistato che concede a tutti i docenti, ma soprattutto per la continuità didattica che garantisce ai nostri figli.
    Un caro saluto a Beppe e a tutti voi.

    P.S. manca la scuola nel muro del pianto!!!

  119. giosuele volante

    Scusate tutti (ma non la moratti).
    Io questa moratti, più la guardo e più
    riscontro degli aspetti strani, come dire
    satanici, diabolici. Mah!
    Tante sensazioni può trasmettere ma di sicuro
    non quello di una Signora, di una Donna,
    figuriamoci poi se olistica.

    giosuele.volante@tin.it

  120. Antonella Tadini

    Vorrei rispondere a Valentina Romano, in quanto credo abbia fatto riferimento ad una mia frase, relativa al fatto che alla materna si fanno 25 ore e non 18.
    Prima, però vorrei premettere che concordo pienamente su tutto quello che hai scritto e che il mio commento non era certo mirato a “farci la guerra tra di noi”, ma solo a segnalare che c’è anche chi fa più ore in classe (ed è una realtà, puoi negarlo?). E adesso anche per la materna ci vuole la laurea, ma immagino che non ci aumenteranno lo stipendio…
    Detto questo:
    – è vero che io non ho compiti a casa da correggere, però mi è capitato di avere programmazioni da stendere, schede da preparare, progetti, valutazioni, inventare poesie per i bambini, scrivere verbali di riunioni in quanto a scuola non ho ore per farlo, sono SEMPRE con i bambini. In questo periodo, per esempio, sto facendo i profili dei bambini e le schede di passaggio per le elementari.
    – In passato ho lavorato alle elementari, dove sì avevo quaderni da correggere, ma anche 2 o 3 pomeriggi alla settimana e di ore ne facevo 22.
    – Un’altro punto su cui non concordo è che sembra tu denigri le persone che hanno anni di precariato alle spalle ed entrano in ruolo dalle graduatorie permanenti. Beh, io sono una di queste… alla maturità ho preso 38/60, poi però sono andata all’università e mi sono laureata in Lettere con 110/110, ho superato due concorsi alla materna (adesso i voti a memoria non li ricordo, ma se vuoi li cerco e li scrivo), un concorso alle elementari e un corso abilitante sempre per le elmentari, infine non ho superato l’ordinario per le medie e superiori, ma ho superato con il massimo punteggio l’abilitante per le classi A043 e A050. Mi sembra che proprio proprio ignorante non sono, no? E ti dirò che più di tutti questi concorsi e studi fatti quello che mi è servito di più per insegnare è stata l’esperienza sul campo.
    – Infine: scusami se mi sono lasciata trascinare, ma pochi tra i professori delle medie che ho visto ai collegi docenti in questi anni mi hanno portato a credere quello che scrivi… tuttavia so che è vero perché gli insegnanti validi nella scuola CI SONO, forse sono solo esasperati da tante inutili perdite di tempo dei loro colleghi (non mi sto riferendo a te, ma a quelli che ho conosciuto personalmente).

  121. sergio pensato

    L’assurdo della nostra Italia imbambolata è che spesso conosciamo i mali e sappiamo perfino proporre i rimedi, eppure ci facciamo puntualmente prendere per il naso da chi muove le leve… non voglio divagare, ma credo che il nostro comportamento collettivo sia imputabile per una buona parte alle radici cattoliche della nostra cultura, evidentemente difficili da estirpare: stentiamo a realizzare una società laica, che si esprima al di là dei pregiudizi ideologici e delle tessere di partito. Da parte mia, ho un’educazione cattocomunista e riconosco almeno una debolezza di fondo nel mio catechismo: l’apparato politico, già prima della fine del Bipolarismo, nella nostra società si fondeva per i comuni interessi (considerate la divergenza di trattamento economico tra un parlamentare e i comuni cittadini di serie B) e diventava organico al regime, connotandosi oggi come una tecnocrazia del consenso. Cosa intendevano i dinosauri come me, quando dicevamo che il PCI si imborghesiva senza rimedio? Il problema del monopolio televisivo di Berlusconi è gravissimo, ma a monte c’è la questione di come utilizzare la TV; se deve continuare ad essere un sostrato per i network che spacciano spot, o altrimenti vogliamo tagliare la grande rendita parassitaria della pubblicità ed impedire che si reinvesta in potere occulto. Non voglio vendere la mia mercanzia, dico e concludo che i rapporti di classe( appesantiti ulteriormente dall’attuale modello di sviluppo) costituiscono in ogni epoca il punto cruciale; e quindi dovremmo romperci la testa per trovare un’alternativa reale al mondo in cui ci arrangiamo; sono molto scettico sulla praticabilità di soluzioni parziali, di una democrazia limitata intanto che la globalizzazione ingoia tutte le connotazioni di classe nella semplice opposizione di possidenti e precari. Scusate lo sfogo… e torniamo a sta benedetta istruzione. 1) L’Università deve fare ricerca e promuovere lo sviluppo; 2 gli insegnanti, a tutti i livelli, devono essere preparati e ben motivati; 3 l’istruzione di base dev’essere realmente gratuita; 4 l’orientamento ed il controllo della scuola devono essere saldamente controllati dallo Stato, s’intende nel pieno ripetto della democrazia. Se si gioca pulito, non è particolarmente difficile. Qui invece si cambia tutto e non si cambia niente. Ad ogni riforma aumentano esponenzialmente i disagi e le complicazioni, col risultato di sfinire i cittadini e distrarli fisicamente dai molti concretissimi punti deboli che potremmo invece, se ci fossero tra noi unità e coordinamento, attaccare. Primo tra tutti, lo scandalo dei libri di testo: vi sembra plausibile costringere gli alunni a ricomprare l’edizione di un classico dopo un anno appena, perché hanno modificato i commentari? Eppure ricordo l’insediamento di una commissione parlamentare presieduta da autorevoli esponenti della Sinistra, allo scopo di studiare (?) il problema. Siamo al punto di partenza. Per il poco di politica che faccio, constato che mai uno schieramento è compatto; il torto dei professori è di presentarsi all’opinione pubblica come uno e non denunciare invece divisioni e contraddizioni tra di loro. Aree di potere, favoritismi, negligenti e collusi, orticelli meschini finiscono nello stesso fascio dei virtuosi. No, neppure gli insegnanti sono tutti uguali, e sarebbe bene che la democrazia entrasse di fatto nei processi più intimi della scuola. Se oggi è possibile una mostruosità come la Moratti, non si è fatto abbastanza. Non sindacalizziamo eccessicamente l’istruzione il cui fondamento è politico, perchè appartiene a tutti. Penso modestamente che dovremmo chiedere il conto PRIMA delle elezioni a tutti i partiti politici ed imporre come prassi che i programmi contengano orientamenti e impegni concreti, non promesse vaghe. Invece dei cartelli elettorali, delle telepromozioni e della cattiva informazione. Chiunque affida ad un architetto la realizzazione della propria casa lo licenzia , appena quello gli espone un disegno incompiuto in luogo del progetto; perchè dobbiamo poi essere così irresponsabili nell’affidare le sorti dello Stato?

  122. Valentina Romano

    Non capisco come ciò che dice Alessio sia in contraddizione con le mie affermazioni! Quest’individuo, che forse è un insegnante, forse no, che ne sa di quante volte ho parlato in classe di sacrificio, impegno, dedizione? Di quante volte ho spiegato loro che nella scuola, nello sport, nel lavoro, nulla si ottiene senza fatica? Che la scuola, quindi, non è che una metafora di ciò che li aspetta più avanti? E poi, che significa che noi non siamo danneggiati perchè apparteniamo al vecchio sistema?? E’ il ruolo dell’insegnante che viene svilito da questo progetto di scuola; in ogni caso non mi preoccupo per gli insegnanti di domani, ma per tutti gli adulti di domani se, come dice Alessio, non avranno la cultura dell’impegno. Quella serve anche per fare l’idraulico! (ma è sicuramente un’altra affermazione superficiale!!!)

  123. Alessio Zini

    A questo punto intervengo anche io.

    Trovo le affermazioni di Valentina Romano e di Vincenzo Gitti molto superficiali.

    – Il sacrificio non basta. Ci vuole un sistema che premi il sacrificio.

    – Il sistema “cambiato” non danneggia gli insegnanti di adesso…perchè appartengono al vecchio sistema! Ma gli insegnanti prossimi, quelli avvenire, cresciuti con l’idea del DEBITO FORMATIVO, secondo voi possono avere in testa l’idea del SACRIFICIO? O della DEDIZIONE?

    O CON L’IDEA CHE PER AVERE OCCORRE STUDIARE E AVERE RISULTATI?

    Possono avere l’idea che le aspirazioni non basta desiderarle, non basta volerle, non basta avere una predisposizione, ma occorre COLTIVARLE con serietà?

    Ragazzi miei, mi sa che qui ci dobbiamo dare una bella svegliata.

  124. Adriano Cresto

    Mi sorge un dubbio…sulla copertina della rivista inglese manca qualcosa…la Sardegna.

    Ignoranza anglosassone in fatto di geografia o il nano malefico ha spostato di notte il recinto della villa fino ad occuparsi tutta la regione? 🙂

  125. Valentina Romano

    X Vincenzo
    Hai ragione! Il rispetto (per le idee e per le persone) può essere insegnato solo con l’esempio. Ma quanti sono gli adulti che mettono in pratica questa semplice regola? Ad esempio, il mio Dirigente scolastico, poichè dissentiva dalla mia valutazione (positiva!) su alcune alunne, ha detto ai genitori in mia presenza che io “dico cose senza sostanza”! E’ già un miracolo che loro mi rispettino ancora! Altro esmpio: la collega politicamente orientata (F.I.) che puntualmente a ogni sciopero fa allusioni ai colleghi “che hanno voglia di prendersi una vacanza”… e tocca spiegare che questa “vacanza” ci costa 50€, e ci sarebbero modi meno costosi per riposarsi… Del resto, vivo nella bergamasca, la terra del pregiudizio per eccellenza: verso i milanesi (si danno troppe arie), i meridionali (tutti lavativi), gli extracomunitari (tutti delinquenti), gli insegnanti (si danno troppe arie, sono lavativi e a volte anche delinquenti)…per carità, non tutti la pensano così; non tutti sono muratori ignoranti, non tutti sono leghisti, non tutti parlano male di noi…ma la tentazione di generalizzare è forte, specie quando si è esasperati! Dobbiamo però guardarcene bene, perchè TUTTI i pregiudizi sono scemi, che si avvicinino o meno alla verità, e bisogna ricordare che I BAMBINI CI OSSERVANO!

  126. vincenzo gitti

    x Valentina Romano
    …centro perfetto !!
    mia moglie insegna da 23 anni, prima maestra unica, poi nei moduli (ci ho messo un po’ a capirli poi mi sono reso conto), adesso insegna francese (2^ lingua, scuola elementare dal 1995….che ha inventato la signora moratti??)
    se il pupo è bravo è lui che è un genio, il nuovo Einstein. Se non riesce sono gli insegnanti che non fanno un piffero !!
    a proposito, una domanda :
    mia moglie ha partecipato a un concorso, piazzandosi bene, a 18 anni, subito dopo la maturità, dopo essersi iscritta a psicogia e pedagogia all’università (pensa che speranze aveva di vincere il concorso..) ; le hanno offerto il posto per graduatoria, niente “spinte”, niente tessere nè politiche nè sindacali, e lei ha accettato e dopo 23 anni fa il suo lavoro con passione e entusiasmo come il primo giorno. io ho partecipato a un concorso da saldatore, nel frattempo ho ripreso a studiare da solo per conseguire il diploma, raggiunto dopo 5 anni di tempo libero sacrificato alla causa, (anch’io non pensavo di riuscire).
    34° su 1200, con 90 posti a disposizione, 7 mesi e assunto, (adesso sono 15 anni), anch’io senza spinte o tessere. cos’è ? siamo casi anomali ?
    oppure facciamo parte (credo io ) di una maggioranza di persone che arriva da qualche parte, magari senza grandi cose, ma che ci arriva col sacrificio, con i propri mezzi, senza barare come si fa nel libero mercato per esempio (falso in bilancio, truffe, bancarotte fraudolente… contabilità creativa insomma)?
    perchè ci deve essere sempre qualcuno che offende, denigra attraverso luoghi comuni da sottosviluppeti mentali ??
    non credi che ci sia bisogno, da noi adulti intendo, di un po’ di rispetto per il prossimo ?
    cosa pretendiamo di insegnare a i piccoli, se siamo noi adulti i primi portatori scemi di pregiudizi ? perchè dobbiamo sempre pensare che è solo la nostra fetta di pane che ha anche la crosta oltre la mollica ?
    hai capito che non mi riferisco a te, ma è a te che chiedo un commento .
    grazie, vincenzo

  127. Valentina Romano

    Rispondo a Vincenzo:
    Ho letto tutti gli interventi del sig. Crema, di cui condivido la sostanza ma non la forma. Capisco però l’esasperazione, perchè dopo otto mesi e mezzo siamo tutti un po’ tirati. Molti dei miei allievi sono, e sono stati, dei barbari spalleggiati da genitori ignoranti; altri sono ragazzini “che capiscono poco” e hanno genitori a volte rassegnati, a volte indifferenti; c’è per fortuna una minoranza di ragazzini intelligenti, responsabili, svegli. Quelli che mi ricordano ogni giorno perchè ho scelto questo lavoro. Quelli che, guardacaso, hanno alle spalle genitori che, colti o meno, sanno trasmettere loro dei valori, ritagliano ogni giorno tutto il tempo che possono per coinvolgerli in attività formative, li lodano e li rimproverano quando è giusto farlo. In dieci anni di insegnamento ho capito almeno questo: se scuola e famiglia operano insieme, non c’è cattiva riforma che possa far danno; se la famiglia pensa agli insegnanti come a dei fannulloni con uno stipendio da miserabili ma comunque troppo alto per ciò che fanno, neanche un miracolo potrebbe far funzionare il sistema dell’istruzione…

  128. Giovanni Marucci

    Non sono un insegnante, ma ho sentito che i ministri di questi ultimi governi e coloro che lavorano per loro, non hanno mai insegnato o non lo sono neanche.

    Per me è sconcertante che una riforma della scuola sia fatta da persone che non hanno mai insegnato.

    In questi ultimi anni, inoltre, le varie riforme sono state osteggiate da quasi tutto il corpo insegnante: perché un ministro non ne tiene conto? Così facendo va a farsi benedire il suo specifico ruolo (il ministro) dimostrandosi un despota.

    Cosa c’è che non andava nella nostra scuola?
    Se il risultato sono le magnifiche menti di chi ci ha governato in questi decenni (non è solo Berlusconi & C., ma anche il D’Alema non scherza; senza considerare il Rutelli) è vero! La scuola era scandalosa!

    In Italia, per fortuna, non esistono solo coloro che ho nominato (ce ne sarebbero altri, ma la lista è lunga), ma, penso, ci siano persone uscite con una più che buona istruzione e formazione (sbaglio o nel secolo passato qualche premio nobel lo abbiamo avuto anche noi).

    Circa venticinque anni fa, alla RAI, dissero che un’indagine internazionale collocava l’Italia e la Germania al primo posto come qualità scolastica, mentre la scuola pubblica americana risultava all’ultimo posto.
    Un articolo di circa sette/dieci anni fa, sul “Resto del Carlino”, riportava analoghi risultati.

    Gli italiani, a quanto pare, non erano poi così ignoranti, al contrario.

    Cosa si doveva cambiare nella scuola se i risultati erano molto buoni?

    E’ certo che ora, dopo le varie riforme, siamo veramente caduti in basso (di solito si cambia per migliorare non per peggiorare) e non è che cambiando i nomi la scuola risulterà migliore (la faccenda dei nomi è per caso colpa della ISO 9000?).

    Una riflessione sui questionari di autovalutazione:

    Come può un bambino, ma anche un ragazzo, sapere cosa vuole fare o dove vuole andare, quando, al contrario, cercano figure che indichino loro una traccia?

    Qualcuno di voi, in un viaggio, si farebbe guidare dal ragazzino (o peggio fargli guidare la macchina) in nome del rispetto della sua persona e di quel che egli vuole?
    Se già alle elementari sa cosa vuole dalla vita, può benissimo guidare gli adulti nel cammino, non vi pare?
    Che servono, allora i genitori?
    Perché aspettare di dare il titolo di maggiorenni a 18 anni?

    Chiedete a Don Oreste Benzi e ad altri come lui che operano nel disagio, quanti di questi bambini, una volta diventati grandi vanno a finre nei centri di recupero per tossicodipendenti, per alcolisti, per giocatori d’azzardo, in galera o a condurre vite disagiate.

    Provate a far crescere una pianta senza, nei primi anni (ovvero fino a quando non diventerà sufficientemente matura da affrontare le intemperie), affiancargli un sostegno.

    Questi ministri che hanno dato queste direttive e coloro che li sostengono, sono pronti ad affrontare personalmente le responsabilità del disastro che ci troveremo di fronte?

    Saluti a tutti

  129. Elena Franco

    Sinceramente, se a otto anni mi avessero chiesto il mio profilo culturale, gli avrei chiesto cosa significava e cosa intendevano.
    Inoltre penso che per farsi tali idee sul proprio futuro e sulle proprie inclinazioni serva fare esperienze di vita, costruire e conoscere se stessi.
    E’ un percorso lungo, che necessita di ben piu’ di otto anni per essere compiuto, e soprattutto di piu’ di otto anni di vita di un adulto.
    Un bambino non puo’ e non deve a quell’eta’ avere tali preoccupazioni.
    Dovrebbe pensare a divertirsi, finche’ puo’.

  130. Paolo Manfrin

    Caro Beppe, mi perdoni se ti do del tu? Ti conosco da talmente tanto tempo che mi sento di chiederti cio’.
    Non si dovrebbero fare certi commenti e ne convengo, ma l’hai guardata bene il ministro Moratti nella foto? La chiameresti a far da baby sitter ai tuoi figli (io ne ho due in eta’ idonea)???
    Va pero’ detto che nemmeno Berlinguer come nonno mi dava molte garanzie.
    Questa era solo un’apertura di messaggio, a la “Beppe Grillo”.
    La realta’ che vivo da diversi anni (ne ho 43) e’ di “straniero in terra straniera”. Non mi sento italiano, non mi sento nemmeno essere umano in questo paese.
    Ma ti rendi conto! Siniscalco dice che la situazione e’ grave… dopo che l’ha detto l’OCSE pero’! prima andava abbastanza, va; ma adesso e’ proprio grave, quindi dobbiamo fare tutti dei sacrifici… aiuto!!! ancora tasse, denaro che continuera’ a perdere valore, stipendi congelati, tasse locali che aumentano a dismisura e senza controllo, prezzi che salgono al parossismo… ma loro, i politici, faranno dei sacrifici? o al prossimo stormir di foglie si aumenteranno gli stipendi e le agevolazioni come fanno sistematicamente e senza perdite di tempo ogni pugno di mesi??? da destra a sinistra??? li’ l’accordo c’e’ sempre all’unanimita’ ed e’ trasversale, bipartisan, fraterno. E’ l’occasione in cui destra e sinistra pari sono: quando rubano alla gente!
    Ti ricordi la Svezia 20 e forse piu’ anni fa? attraverso’ una crisi economica allarmante, per loro. I politici si diminuirono lo stipendio e la moglie del primo ministro che faceva la bibliotecaria, torno’ a fare il suo vecchio mestiere: la postina!… ma ti rendi conto!!!
    Sono andato in Austria a suonare a un festival, in una cittadina di 50.000 abitanti; ci fuorono dei ritardi e dei contrattempi, il sindaco della citta’ ci aiuto’, in maniche di camicia, a spostare le nostre attrezzature! in Italia non l’avremmo nepure visto il sindaco: era impegnato a ordire qualche appalto truccato o ad amministrare qualche azienda partecipata.
    E noi dovremmo fare i sacrifici!?
    Io i sacrifici li ho fatti in abbondanza e continuo a farli e anche i miei bimbi li fanno, se continua cosi’, tra i politici che rubano, i commercianti e tutta la filiera che rubano, i manager che rubano e affossano le aziende, i padroni che dislocano in Cina, il sud che continua ad esportare mafia e disoccupati di lusso e di lungo corso (ma tu lo sai che nella scuola al sud c’e’ solo personale del… sud sia docente che non docente, e al nord… quasi uguale? forse non e’ giusto e la scuola e’ allo sfascio da decenni) e truffe a man bassa. Quando vado all’estero mi sento un delinquente peggio di Bin Laden o di Vallanzasca.
    AIUTO!!! che devo fare?

    Beppe, mia moglie e’ gelosa di te. Ti amo trooooppo.

    Ciao, un abbraccio e continua che anch’io sono con te, Paolo

  131. vincenzo gitti

    x Yang Chenping
    cosa dovrebbero insegnare a cantare a scuola secondo te ??
    ” e foorza itaalia ….” oppure ” faccetta nera..” ?
    Cos’hai contro chi ti cerca di spiegare che c’è anche chi fa il proprio dovere con passione e professinalità ?
    ma pensa te !! dopo il dott. Spock, il liberal nostalgico della Tatcher, il puffo ingegnere, ci mancava giusto il pokemon fustrato.
    x Valentina Romano
    sono daccordo con te ! se uno non sa leggere a 18 anni, è impossibile chiederlo alla scuola superiore di insegnarlelo. Però ti posso dire che la professionalità, la passione e il senso di responsabiltà è presente e molto forte anche nelle scuole primarie (ex materne e elementari). Non è che per caso abbia delle ragioni forti per dire quel che dice il sig. Crema ??
    io trovo che abbia ragioni da vendere, tu cosa ne pensi ??
    ciao, vincenzo

  132. Valentina Romano

    Quando parlo di “rudimenti” mi riferisco alle prime classi elementari. Quelle nelle quali, lo sappiamo, si apprendono lettura, scrittura e quattro operazioni. Ma senza i rudimenti che tu disprezzi tanto non si possono affrontare gli approfondimenti!
    La battuta sul razzismo e l’orrendo occidente non mi sembra utile: chi l’ha detto che orientiamo anche politicamente i bambini? E che siamo tutti antioccidentali o filoarabi?
    Perchè un diciottenne non “sa leggere” (immagino in modo scorrevole ed espressivo)? Di certo non possono insegnarglielo i docenti delle superiori, e forse è tardi anche alle medie; purtroppo certe abilità, se non conseguite nei primi anni di scuola, non vengono più interiorizzate. Non lo dico io, lo dicono gli esperti di pedagogia.

  133. Alessio Zini

    Ho 20 anni, sono al primo anno di Università e l’anno scorso mi sono diplomato e mi sento quindi preso in causa.

    Sintetizzo il mio pensiero in poche parole: la scuola è malata.

    Gli adulti non hanno la minima idea del disagio che tutti gli studenti provano andando a scuola che non è in grado [più] di offrire serietà e competenza.

    Ogni bambino o ragazzo per diventare uomo ha bisogno di un punto di riferimento, ha bisogno di qualcuno che gli insegni che cosa sono serietà e rispetto. Tutto questo nella scuola non esiste più.

    Il DEBITO FORMATIVO è la forma scolastica che denigra e sminuisce la figura non solo di qualsiasi studente, ma di ogni insegnante non che di ogni scuola.

    Il NUMERO CHIUSO è una scusa bella e buona, un luogo comune per evitare di dire “Non vogliamo investire nelle Università, non vogliamo pagare insegnanti, non vogliamo migliorare l’offerta formativa, non vogliamo costruire più stabili, preferiamo l’ignoranza, per poter COMANDARE meglio”.

    Ci chiediamo perchè facciamo poca matematica e scienza?

    Fate un salto nelle facoltà scientifiche, venite nella mia facoltà e ne riparliamo:
    – Ricercatori obbligati a insegnare
    – Divergenze esagerate tra OFFERTA SULLA CARTA e OFFERTA PRATICA [Es. sulla carta esistono i laboratori, in verità in un anno di studio e facendo informatica, non ne ho visto neanche uno)

    Mi batterò e sarò sempre dalla parte degli studenti finche la scuola, o meglio, l’ISTITUZIONE SCOLASTICA non sarà in grado di offrire quella serietà e quel rispetto che ogni uomo ha il diritto di pretendere.

  134. Marco Tommasi

    Università e scuola ormai sono un oggetto in demolizione. Sia questo governo, come tuttavia anche quelli precedenti, non hanno mai avuto una seria intenzione di riformare il sistema educativo. E’ un peccato e nello stesso tempo un male, perchè una scuola pubblica aiuta a ridurre le distanze tra le persone nonostante il censo. Fino a qualche tempo fa la scuola pubblica italiana forniva una buona educazione. Adesso, come ho detto prima, è un rottame. Ci sono fattori economici, ma anche ideologici, alla base di questa decadenza: invece di creare “cultura” e dare alle menti capacità di pensare autonomamente, si creano “competenze”, per cui una persona deve imparare poche e molto specifiche abilità. In altri termini, invece di educare si pensa a programmare i cervelli.
    Peccato che i nostri governanti siano anche dei grandi ignoranti (tutto sommato).

  135. fabio moriconi

    perche in italia ,internet costa tre volte di piu che in Francia Germania ECC?E A CONNESSIONI senza paragoni ?come mai nonstante ciò si continua ad accettare tutto ?non sarebbe meglio FARE UNO SCIOPERO GENERALE DI UN TRIMESTRE O PIU ,FINO AL GIORNO CHE CAMBIANO IDEA?ANZI PREZZO?TANTO SIAMO NOI A PAGARE..

  136. Yang Chenping

    > Per un armonioso sviluppo psicofisico ora non si dedicano più, come facevamo noi, solo ai rudimenti della lingua e del calcolo

    Anche perché, a forza di “rudimenti” non vedo dove si possa andare.

    > sport, musica, immegine, lavori di psicomotricità sottraggono fatalmente tempo al tanto odiato “insegnamento frontale curricolare”.

    Dimentichi l’angolino ecologista e mondialista in cui si spiega ai bambini che sono “razzisti” e “cattivi” per il solo fatto di vivere nell’orrendo occidente.

    Domanda semplice: perché la gente a 18 anni non sa ancora leggere? Cosa ha fatto per 18 anni? Ha cantato canzoncine multiculturali e suonato il tamburello?

    🙂

  137. Cristina Bollini

    Ma nel pdf sull’autovalutazione ci sono:
    – errori ortografici (percome invece di per come)
    – acronimi (a un bambino di 8 anni)

    Ho il massimo rispetto per gli educatori, ho una formazione tecnico scientifica e invidio la loro capacità di “lettura” diversa e spesso più profonda. Però ogni tanto mi sembra che perdano il contatto con la realtà o che “valorizzino” l’idea del bambino attribuendogli capacità che deve ancora poter sviluppare. Una capacità critica così “raffinata” per saper valutare cos’è bene e cos’è male per la propria formazione non la si ha pienamente neanche quando fai il piano di studi universitario. Ma non sarebbe più semplice parlare coi bambini invece del questionario e chiedergli cosa ti piace e cosa no?
    Forse è troppo banale, troppo semplice, troppo da bambini.

    Ciao,

    Cri

  138. Valentina Romano

    Per Ale Rossi (e molti altri)
    Come insegnante di scuola media (ops, secondaria di I grado) la prima cosa che insegno ai miei alunni è a NON ragionare per stereotipi, luoghi comuni, generalizzazioni; qualche cosa che evidentemente a te non è stato insegnato. I professori sono tutti laureati con 66? Nessuno dei colleghi che conosco ha meritato meno di 100; alcuni hanno anche due lauree o corsi di specializzazione post laurea. L’hanno presa tutti nel post-68? I miei colleghi di lettere si sono laureati negli anni ’90, quando non esistevano nè il 18 politico nè i crediti formativi, ma esami seri e INDIVIDUALI, con un minimo di 10 e un massimo di 30 testi da portare ogni volta. Senza contare le tesine, i seminari e le esercitazioni IN PRESENZA. Siamo stati assunti tutti per anzianità o scorrimento automatico di graduatorie? Veramente ricordo di aver studiato ulteriori due anni post laurea per superare un concorso a cattedra in cui non sono stati promossi tutti, ma solo il 30% degli iscritti. E solo il 30% di questo 30% è stato assunto a distanza di quattro anni. I professori hanno meno voglia di fare dei loro alunni? Alcuni sicuramente sì (ma anche i medici, gli impiegati, i postini…); ma vedo anche molta gente che realizza progetti aggiuntivi non per il tornaconto a fine mese (a nessun progetto vengono assegnate più di 30 ore, pari a circa 400 euro annui, anche se il docente ne lavora 60, 100 o più) ma per realizzare lavori interessanti, stimolanti, coinvolgenti. Noi abbiamo realizzato il sito della scuola, un blog per i ragazzi, molti film e spot premiati in festival nazionali, un libro che raccoglie le fiabe dei bambini, un giornale con gli articoli dei ragazzi, uno spettacolo teatrale di fine anno…ma non siamo di certo più bravi di tanti altri colleghi appartenenti ad altri Istituti!
    Ci si lamenta dell’ignoranza dei ragazzi in Italiano e Matematica? Di certo il livello medio non è migliorato, ma credo che ciò sia da attribuire al bombardamento eccessivo cui sono sottoposti i bambini e gli adolescenti. Per un armonioso sviluppo psicofisico ora non si dedicano più, come facevamo noi, solo ai rudimenti della lingua e del calcolo: sport, musica, immegine, lavori di psicomotricità sottraggono fatalmente tempo al tanto odiato “insegnamento frontale curricolare”. Anche alle “medie” le famiglie vogliono il nuoto, l’educazione sessuale e stradale, gli interventi sul fumo, sull’alcool, sulla droga, sulla legalità… e poi ci sono le giornate della memoria (due!), gli incontri coi partigiani e i repubblichini, il raccordo con la storia locale, le visite di istruzione, la gita di fine anno, il Consiglio Comunale Ragazzi… tutte lodevoli iniziative, ma spesso ci si guarda in faccia e ci si chiede: “Ma quando si fa lezione di grammatica?”. Ora la Riforma toglierà ulteriore spazio agli insegnamenti di base, perchè prevede di lavorare per “unità di apprendimento” trasversali e non più con l’insegnamento sistematico di una disciplina. Vale a dire che, se in un progetto mi serve che i ragazzi sappiano condurre un’intervista, dovrò spiegarlo per sommi capi perchè “imparino facendo”. Insomma, emerge un concetto utilitaristico della conoscenza… e non del tutto fondato: ve lo dice chi ha tentato di apprendere il tedesco col metodo generativo-trasformazionale (da una frase-tipo si apprendono, con l’uso e le simulazioni, tutte le possibili frasi)ma non è mai riuscita a districarsi fra le declinazioni e i verbi irregolari. L’inglese e lo spagnolo, invece, che ho studiato in modo sistematico, li conosco bene…
    Tutto ciò per dire che è comodo e facile prendersela solo coi docenti (tanto che lo fanno anche i colleghi es. della scuola d’infanzia, che lamentano che noi siamo pagati troppo e non lavoriamo quanto loro. Ma quanto tempo dedicano a casa alle correzioni??); non sarebbe meglio che tutti i soggetti coinvolti (insegnanti sì, ma anche famiglie, alunni, dirigenti scolastici, provveditori, sindacalisti, luminari della pedagogia, ministri) facessero della sana autocritica?

  139. Manlio Saglietti

    Ciao a tutti,

    SE NE AVETE LE PALLE PIENE COME ME……………

    cerco 2 soci tra i 30/40 anni per rilevare locale ai Caraibi.
    30.000 €uro a testa e buona volontà
    P.S.: cuoco o pizzaiolo sarebbe il massimo
    Ciao
    contattami: samor@interfree.it

  140. Manlio Saglietti

    Ciao a tutti,

    SE NE AVETE LE PALLE PIENE COME ME……………
    cerco 2 soci tra i 30/40 anni per rilevare locale ai Caraibi.
    30.000 €uro a testa e buona volontà
    P.S.: cuoco o pizzaiolo sarebbe il massimo
    Ciao
    contattami: samor@interfree.it

  141. Riccardo Tei

    Sono daccordo su una frase in particolare con te Beppe. E’ propio vero il nostro governo fa di tutto, tranne che govenare. Io sono di sinistra e purtroppo devo dirti che se ci troviamo ad essere in questa situazione è propio grazie al mio partito.

  142. Luca Canavese

    Ci sono due soluzioni possibili: o i ministri di cui sopra sono in cattiva fede, oppure hanno tutti quanti una percazione estremamente distorta della realtà.
    Ora, se non basta la semplice considerazione che la seconda possibilità è quantomeno improbabile, basta andarsi a vedere la storia di molti personaggi presiedenti i vari dicasteri e la maggioranza stessa per avere agevole e immediata certezza di scelta in merito alle due opzioni sopra elencate.

  143. chiti serena

    Per quanto riguarda invece l’università, forse è ancora peggio……
    Io sono una studentessa di scenografia al terzo anno, faccio parte del vecchio ordinamento, perchè non mi conviene assolutamente rientrare nel nuovo ordine di studi varato dalla signora moratti.
    L’accademia di belle arti da semplice accademia è passata quest’ultimi anni a istituzione universitaria; cosa cambia?
    Solamente il nome e il fatto che per finirla ci vorranno dei discreti anni fuori corso in quanto:
    sono aumentati i corsi da frequentare obbligatoriamente, anzi il piano di studi è varato obbligatoriamente dalla scuola in relazione alle classi (1° anno, 2° anno…), i corsi nuovi sono tenuti da professori di materie obbligatorie del vecchio ordinamento (il mio assistente di scenografia fa il professore del corso di storia dello spettacolo…) ne consegue che non riescono a stare dietro bene neanche ad una corso…..
    I corsi vecchio ord. sono mischiati con i corsi nuovo ord… io del terzo faccio costume obbligatoriamente con 50 ragazzi del primo anno che non hanno le basi e devono fare tutto da capo, risulato: il professore fa fare delle cose che per il mio grado di apprendimento sono abbastanza inutili.
    Inoltre io del vecchio ord. posso solo scegliere i 9 corsi complementari del vecchio, assolutamente non quelli del nuovo..e quelli del vecchio li devo frequentare con studenti dei primi anni,.. questo solo per elencare alcuni disagi creatisi con la nuova riforma…
    In conclusione, mi ritrovo a dover fare la maggior parte di studio a casa per conto mio, pur dovendo pagare delle tasse di immatricolazione e frequenza, per non contare le tasse per fare un esame!!
    E’ questo è quanto fa di buono la signora Moratti…..

  144. maddalena grillo

    Forse la Sig.ra Moratti non ha figli o, se li ha, vengono “cresciuti” dalla tata: i figli questi sconosciuti!
    Io conosco un Uomo che parla di Pedagogia per il Terzo Millennio ed i bimbi che stanno crescendo con questa direzione sono splendidi bimbi felici, educati, equilibrati, divertenti e casinari, così come si deve essere alla loro età, qualunque essa sia.

  145. Alessandro Panno

    Pochi giorni fa, tornando dal lavoro, mi sono ritrovato seduto a tavola per il pranzo con mia madre. Lei fa l’ insegnante da tempo immemore, fin da quando insegnare era davvero insegnare, e non era un aparola per indicare un lavoro in cui si devono solo attuare delle norme.
    Ebbene, l’ ho ascoltata, ho ascoltato la rabbia e la frustazione di uan persona che crede nell’ insegnamento, crede nella missione di formare le nuove generazioni con un cervello libero da pregiudizi e pensante!!

    Ora si ritrova a dover seguire cosi tante norme che non si ha neppure il tempo per decidere cosa dire o insegnare ai propri alunni.
    I professori possono ancora sceglier i libri di testo, che devono poi essere passatial vaglio del preside..il quale deciderà se sono conformi o meno al volere educazionale ( politico? ) del provveditorato!!

    Mi raccontava che qualche giorno prima aveva interogato un alunno che non veva studiato.
    bene ai miei tempi se non studiavo e facevo scena muta all’ interrogazione, il professore mi metteva un due ( una volta ho preso pure un uno, ebbene si in matematica ) o se era clemente mi diceva, ok vai a posto e ti metto impreparato, ma alla prossima è un due!!!
    Ora non si può più fare…
    se un professore mette un due ad un alunno, secondo il ministero questo alunno viene scoraggiato, non studierà più e ne avrà un trauma che non gli permetterà di inserirsi nelal scietà!!
    Strano perche io cosi come mo,te altre persone ne abaimo presi di due ed impreparati eppure siamo perfetatmente inseriti.
    La cosa bella e che ora un insegnante debba sentirtsi dire dal proprio alunno, >. C’è da apprezzare che quanto meno si sono informati sulalnormativa.
    quando andavo a scuola, pure io con altri rispondevamo a tono all’ insegnante, ma era per parlare di storia e ideologie durante l’ ora di lettere, o di religione durante quella di religione appunto, o al massimo di calcio col prof di educazione fisica!!!

    Se i professori creano dei progetti, engono automaticamente bocciati, soprattutto se prevedono l’utilizz di fondi.

    Un collega di mia madre, insegnate di storia voleva far vedere un filmato sul nazismo ai suoi ragazzi, filmato con delle scene crude, lo stesso filamto che hanno fatto vedere a me a scuola.
    Hanno detot no, potrebbe turbar ei ragazzi.
    Io non ne sono rimasto trbato, ma ho capito a fondo gli orrori del nazismo….

    la scuola oltre a dare cultura, dovrebbe formar epure il cittadino del mondo….
    la nuova generazione…
    ma andando avanti cosi….
    devo davvero far dei figli? per ridurli a degli automi?

    sempre più deluso….

  146. Michela Calderigi

    Vorrei segnalare questo sito, non è schierato politicamente il dibattito, ma si tratta di un documento redatto da storici del dipartimento di discipline storiche dell’Università di Bologna. Lo trovo davvero preoccupante

    http://www.storia.unifi.it/_RM/DocDipStoBO.pdf

  147. luca cordello

    Ma chi se ne frega. Se i bambini si esauriscono gli diamo il Ritalin e tornano tranquilli. Fatta la legge trovato l’inganno.

  148. Virginia Tarozzi

    Tutto vero sul POF… ma indovina, i fondi per attuarlo non ci sono!

    Abito in provincia di Bologna (una delle province più ricche d’italia, e una di quelle che spende di più nei servizi) e le scuole, nonostante ne abbiano la possibilità sulla carta di aggiungere attività extra-curricolari, non hanno le possibilità finanziarie. Cioè, non riescono a recuperare manco 20 centesimi!

    chi lo paga l’insegnante di chitarra? chi compra i materiali per il giardinaggio?
    So che alcune scuole il pomeriggio si occupano di teatro… non a caso è una delle poche attività per la quale si può fare a meno del denaro!

  149. dario ravasi

    con un governo pessimo si ottiene una società pessima.

    la scuola migliorerà quando l’Uomo deciderà di migliorare.

  150. Giacomo Santini

    Quando penso ad un ministro della Repubblica Italiana mi viene in mente una persona seria.
    Quando penso al Ministro dell’istruzione mi immagino una persona un po’ anziana, colta e pacata.
    Quando vedo Letizia Moratti…
    …mi viene solo da ridere.
    Ma c’è veramente poco da ridere…
    Sperare che questa persona sia in grado di dire qualcosa di sensato è come giocare al superenalotto CONVINTI di fare 6 con una schedina da 1 euro. Dargli un ministero e dargli l’onere di portare avanti questa riforma è, a mio avviso, una delle tante caz***te che il governo ha fatto.
    Anche se lei, poverina, figuruamoci quanto ci combina con questa riforma…gliel’han data belleppronta…
    Tra i fautori di questa riforma (tanto per cercare quali menti illuminate l’hanno pensata) vi segnalo l’ associazione treelle: http://www.associazionetreelle.it
    Sarebbe utile capire chi sono, cosa fanno davvero e quali legami hanno coi vari governi.

  151. Solvejg Locurcio

    Caro Beppe Grillo, ti scrivo innanzi tutto per ringraziarti del tuo bellissimo lavoro, che ci restituisce la dignità di esseri pensanti, che vogliono prendere in mano il proprio futuro e quello dei propri figli e non vivere conformandosi e lasciandosi intimidire da qualunque idiozia che la massa ti propone. Io sono una madre e sono profondamente preoccupata, ho un bambino di due anni e cerco a fatica di essere una madre consapevole, è difficile in questo mondo, ti passano per vere delle idee assurde anche sui bambini, si cerca di far diventare i bambini indipendenti il prima possibile, perché abbiano sempre meno bisogno della madre e degli altri, essere indipendenti sta diventando un valore universale anche a pochi mesi… una follia! E la scuola? Sto girando tutta Roma per cercare per mio figlio una scuola che lo sappia accogliere in maniera diversa, che gli parli di arte, di amore, che gli dia sicurezza, e scopri cose tremende, vogliamo togliere l’infanzia ai bambini, perchè la vera infanzia, quella pura, non è produttiva, chiede solo amore e noi abbiamo ben altro da fare…i pof…
    Una madre preoccupata

  152. Lucio Gobbetti

    cara Giada, scusami per questo eccesso di confidenza ma la tua mail mi fa tenerezza.
    Sono del parere che il principio della scuola non dovrebbe essere quello di insegnare un lavoro, per cui non ti affliggere se la tua facoltà non ti soddisfa come vorresti. In relatà la scuola dovrebbe insegnare solo ad aprire la mente; ti insegna a leggere, così puoi studiare quello che vuoi; ti insegna a scrivere, così puoi trasmettere quello che pensi; ti insegna a comunicare, così puoi esprimerti in maniera che i tuoi interlocutori possano capire esattamente quello che intendi dire.
    La cultura nozionistica dei tuoi genitori era sbagliata, perchè si basava sull’uso della memoria anzichè dell’intelligenza (di cui la memoria è solo una piccola parte); studiare le guerre puniche imparando le date non serve, perchè le date si dimenticano, mentre non si dimentica che per saperle basta saper sfogliare un volume che le contenga.
    Ci sono persone che non sanno esprimersi correttamente, che non sanno comunicare correttamente. Non sanno utilizzare i congiuntivi, eppure la scuola, per quanto scadente, li ha istruiti. Non sanno leggere un orario ferroviario, un foglio illustrativo di un medicinale, un manuale di istruzioni di un apparecchio hitech. Tutte banalità, ma la cultura è anche questa.
    Esiste uno studio internazionale denominato P.I.S.A. che valuta il grado di preparazione degli studenti dei vari Paesi. Se ne parla in tutto il mondo. In Germania sono sconvolti, perchè si sono trovati solo due posizioni più avanti dell’Italia (o, meglio, 34 posizioni dietro la prima) e se ne parla su ogni giornale. In Italia sembra che non interessi a nessuno. I questionari sono uguali per tutti, quindi i risultati sono perfettamente confrontabili. E’ desolante. Il fatto è che noi leggiamo meno degli altri, e chi non legge non impara.
    La scuola dovrebbe insegnare solo questo.
    Un cordiale abbraccio.

  153. Lucio Gobbetti

    per Luca Battaglia:
    Darwin ha elaborato una teoria. Si dice Teoria qualcosa che per vari motivi non è ancora possibile dimostrare. Che sia la spiegazione delle nostre origini è un’opinione sua e tua, e di quanti lo credono; ma resta sempre un’opinione. La scienza comunque, quello scibile umano che si contrappone alle “puttanate della chiesa”, non è ancora riuscita a spiegare la questione dell’anello mancante, che da sola invalida tutta la teoria, e dico teoria, dell’evoluzione dell’uomo.

    Per buttarla in burla:
    l’insegnante di religione a scuola sta spiegando la creazione dell’uomo da parte di Dio. Dal fondo dell’aula un bambino si alza e dice: “mio papà dice che noi discendiamo dalle scimmie”. L’insegnante: “devi dire a tuo padre che le origini della vostra famiglia non ci interessano…”

    Buona giornata a tutti.

  154. rancan sara

    All’universita’ poi e’ tutta una corsa nel tentare gli esami perche’ sono tanti.Tutto un calcorare di crediti.Grillo non vedo l’ora di sentirti in radio.

  155. Paul Olden

    Scusate , è un po’ lungo. Però fate uno sforzo, e considerate che queste cose Calamandrei le disse già nel 1950…

    Discorso pronunciato da Piero Calamandrei al III Congresso dell’Associazione a difesa della scuola nazionale (ADSN), Roma 11 febbraio 1950
    ——————————————–

    Roma 11 febbraio 1950
    [Pubblicato in Scuola democratica, periodico di battaglia per una nuova scuola, Roma, iv, suppl. al n. 2 del 20 marzo 1950, pp. 1-5]

    Cari colleghi,
    Noi siamo qui insegnanti di tutti gli ordini di scuole, dalle elementari alle università […]. Siamo qui riuniti in questo convegno che si intitola alla Difesa della scuola. Perché difendiamo la scuola? Forse la scuola è in pericolo? Qual è la scuola che noi difendiamo? Qual è il pericolo che incombe sulla scuola che noi difendiamo? Può venire subito in mente che noi siamo riuniti per difendere la scuola laica. Ed è anche un po’ vero ed è stato detto stamane. Ma non è tutto qui, c’è qualche cosa di più alto. Questa nostra riunione non si deve immiserire in una polemica fra clericali ed anticlericali. Senza dire, poi, che si difende quello che abbiamo. Ora, siete proprio sicuri che in Italia noi abbiamo la scuola laica? Che si possa difendere la scuola laica come se ci fosse, dopo l’art. 7? Ma lasciamo fare, andiamo oltre. Difendiamo la scuola democratica: la scuola che corrisponde a quella Costituzione democratica che ci siamo voluti dare; la scuola che è in funzione di questa Costituzione, che può essere strumento, perché questa Costituzione scritta sui fogli diventi realtà […].

    La scuola, come la vedo io, è un organo “costituzionale”. Ha la sua posizione, la sua importanza al centro di quel complesso di organi che formano la Costituzione. Come voi sapete (tutti voi avrete letto la nostra Costituzione), nella seconda parte della Costituzione, quella che si intitola “l’ordinamento dello Stato”, sono descritti quegli organi attraverso i quali si esprime la volontà del popolo. Quegli organi attraverso i quali la politica si trasforma in diritto, le vitali e sane lotte della politica si trasformano in leggi. Ora, quando vi viene in mente di domandarvi quali sono gli organi costituzionali, a tutti voi verrà naturale la risposta: sono le Camere, la Camera dei deputati, il Senato, il presidente della Repubblica, la Magistratura: ma non vi verrà in mente di considerare fra questi organi anche la scuola, la quale invece è un organo vitale della democrazia come noi la concepiamo. Se si dovesse fare un paragone tra l’organismo costituzionale e l’organismo umano, si dovrebbe dire che la scuola corrisponde a quegli organi che nell’organismo umano hanno la funzione di creare il sangue […].

    La scuola, organo centrale della democrazia, perché serve a risolvere quello che secondo noi è il problema centrale della democrazia: la formazione della classe dirigente. La formazione della classe dirigente, non solo nel senso di classe politica, di quella classe cioè che siede in Parlamento e discute e parla (e magari urla) che è al vertice degli organi più propriamente politici, ma anche classe dirigente nel senso culturale e tecnico: coloro che sono a capo delle officine e delle aziende, che insegnano, che scrivono, artisti, professionisti, poeti. Questo è il problema della democrazia, la creazione di questa classe, la quale non deve essere una casta ereditaria, chiusa, una oligarchia, una chiesa, un clero, un ordine. No. Nel nostro pensiero di democrazia, la classe dirigente deve essere aperta e sempre rinnovata dall’afflusso verso l’alto degli elementi migliori di tutte le classi, di tutte le categorie. Ogni classe, ogni categoria deve avere la possibilità di liberare verso l’alto i suoi elementi migliori, perché ciascuno di essi possa temporaneamente, transitoriamente, per quel breve istante di vita che la sorte concede a ciascuno di noi, contribuire a portare il suo lavoro, le sue migliori qualità personali al progresso della società […].

    A questo deve servire la democrazia, permettere ad ogni uomo degno di avere la sua parte di sole e di dignità (applausi). Ma questo può farlo soltanto la scuola, la quale è il complemento necessario del suffragio universale. La scuola, che ha proprio questo carattere in alto senso politico, perché solo essa può aiutare a scegliere, essa sola può aiutare a creare le persone degne di essere scelte, che affiorino da tutti i ceti sociali.

    Vedete, questa immagine è consacrata in un articolo della Costituzione, sia pure con una formula meno immaginosa. » l’art. 34, in cui è detto: “La scuola è aperta a tutti. I capaci ed i meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi”. Questo è l’articolo più importante della nostra Costituzione. Bisogna rendersi conto del valore politico e sociale di questo articolo. Seminarium rei pubblicae, dicevano i latini del matrimonio. Noi potremmo dirlo della scuola: seminarium rei pubblicae: la scuola elabora i migliori per la rinnovazione continua, quotidiana della classe dirigente. Ora, se questa è la funzione costituzionale della scuola nella nostra Repubblica, domandiamoci: com’è costruito questo strumento? Quali sono i suoi principi fondamentali? Prima di tutto, scuola di Stato. Lo Stato deve costituire le sue scuole. Prima di tutto la scuola pubblica. Prima di esaltare la scuola privata bisogna parlare della scuola pubblica. La scuola pubblica è il prius, quella privata è il posterius. Per aversi una scuola privata buona bisogna che quella dello Stato sia ottima (applausi). Vedete, noi dobbiamo prima di tutto mettere l’accento su quel comma dell’art. 33 della Costituzione che dice cos”: “La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”. Dunque, per questo comma […] lo Stato ha in materia scolastica, prima di tutto una funzione normativa. Lo Stato deve porre la legislazione scolastica nei suoi principi generali. Poi, immediatamente, lo Stato ha una funzione di realizzazione […].

    Lo Stato non deve dire: io faccio una scuola come modello, poi il resto lo facciano gli altri. No, la scuola è aperta a tutti e se tutti vogliono frequentare la scuola di Stato, ci devono essere in tutti gli ordini di scuole, tante scuole ottime, corrispondenti ai principi posti dallo Stato, scuole pubbliche, che permettano di raccogliere tutti coloro che si rivolgono allo Stato per andare nelle sue scuole. La scuola è aperta a tutti. Lo Stato deve quindi costituire scuole ottime per ospitare tutti. Questo è scritto nell’art. 33 della Costituzione. La scuola di Stato, la scuola democratica, è una scuola che ha un carattere unitario, è la scuola di tutti, crea cittadini, non crea né cattolici, né protestanti, né marxisti. La scuola è l’espressione di un altro articolo della Costituzione: dell’art. 3: “Tutti i cittadini hanno parità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinione politica, di condizioni personali e sociali”. E l’art. 151: “Tutti i cittadini possono accedere agli uffici pubblici e alle cariche elettive in condizioni di eguaglianza, secondo i requisiti stabiliti dalla legge”. Di questi due articoli deve essere strumento la scuola di Stato, strumento di questa eguaglianza civica, di questo rispetto per le libertà di tutte le fedi e di tutte le opinioni […].

    Quando la scuola pubblica è cos” forte e sicura, allora, ma allora soltanto, la scuola privata non è pericolosa. Allora, ma allora soltanto, la scuola privata può essere un bene. Può essere un bene che forze private, iniziative pedagogiche di classi, di gruppi religiosi, di gruppi politici, di filosofie, di correnti culturali, cooperino con lo Stato ad allargare, a stimolare, e a rinnovare con varietà di tentativi la cultura. Al diritto della famiglia, che è consacrato in un altro articolo della Costituzione, nell’articolo 30, di istruire e di educare i figli, corrisponde questa opportunità che deve essere data alle famiglie di far frequentare ai loro figlioli scuole di loro gradimento e quindi di permettere la istituzione di scuole che meglio corrispondano con certe garanzie che ora vedremo alle preferenze politiche, religiose, culturali di quella famiglia. Ma rendiamoci ben conto che mentre la scuola pubblica è espressione di unità, di coesione, di uguaglianza civica, la scuola privata è espressione di varietà, che può voler dire eterogeneità di correnti decentratrici, che lo Stato deve impedire che divengano correnti disgregatrici. La scuola privata, in altre parole, non è creata per questo.

    La scuola della Repubblica, la scuola dello Stato, non è la scuola di una filosofia, di una religione, di un partito, di una setta. Quindi, perché le scuole private sorgendo possano essere un bene e non un pericolo, occorre: (1) che lo Stato le sorvegli e le controlli e che sia neutrale, imparziale tra esse. Che non favorisca un gruppo di scuole private a danno di altre. (2) Che le scuole private corrispondano a certi requisiti minimi di serietà di organizzazione. Solamente in questo modo e in altri più precisi, che tra poco dirò, si può avere il vantaggio della coesistenza della scuola pubblica con la scuola privata. La gara cioè tra le scuole statali e le private. Che si stabilisca una gara tra le scuole pubbliche e le scuole private, in modo che lo Stato da queste scuole private che sorgono, e che eventualmente possono portare idee e realizzazioni che finora nelle scuole pubbliche non c’erano, si senta stimolato a far meglio, a rendere, se mi sia permessa l’espressione, “più ottime” le proprie scuole. Stimolo dunque deve essere la scuola privata allo Stato, non motivo di abdicazione.

    Ci siano pure scuole di partito o scuole di chiesa. Ma lo Stato le deve sorvegliare, le deve regolare; le deve tenere nei loro limiti e deve riuscire a far meglio di loro. La scuola di Stato, insomma, deve essere una garanzia, perché non si scivoli in quello che sarebbe la fine della scuola e forse la fine della democrazia e della libertà, cioè nella scuola di partito. Come si fa a istituire in un paese la scuola di partito? Si può fare in due modi. Uno è quello del totalitarismo aperto, confessato. Lo abbiamo esperimentato, ahimè. Credo che tutti qui ve ne ricordiate, quantunque molta gente non se ne ricordi più. Lo abbiamo sperimentato sotto il fascismo. Tutte le scuole diventano scuole di Stato: la scuola privata non è più permessa, ma lo Stato diventa un partito e quindi tutte le scuole sono scuole di Stato, ma per questo sono anche scuole di partito. Ma c’è un’altra forma per arrivare a trasformare la scuola di Stato in scuola di partito o di setta. Il totalitarismo subdolo, indiretto, torpido, come certe polmoniti torpide che vengono senza febbre, ma che sono pericolosissime. Facciamo l’ipotesi, cos” astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza. Non vuol fare la marcia su Roma e trasformare l’aula in alloggiamento per i manipoli; ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura. Allora, che cosa fare per impadronirsi delle scuole e per trasformare le scuole di Stato in scuole di partito? Si accorge che le scuole di Stato hanno il difetto di essere imparziali. C’è una certa resistenza; in quelle scuole c’è sempre, perfino sotto il fascismo c’è stata. Allora, il partito dominante segue un’altra strada (è tutta un’ipotesi teorica, intendiamoci).

    Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Non tutte le scuole private. Le scuole del suo partito, di quel partito. Ed allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi. Si comincia persino a consigliare i ragazzi ad andare a queste scuole, perché in fondo sono migliori si dice di quelle di Stato. E magari si danno dei premi, come ora vi dirò, o si propone di dare dei premi a quei cittadini che saranno disposti a mandare i loro figlioli invece che alle scuole pubbliche alle scuole private. A “quelle” scuole private. Gli esami sono più facili, si studia meno e si riesce meglio. Cos” la scuola privata diventa una scuola privilegiata. Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di Stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di Stato per dare la prevalenza alle sue scuole private.

    Attenzione, amici, in questo convegno questo è il punto che bisogna discutere. Attenzione, questa è la ricetta. Bisogna tener d’occhio i cuochi di questa bassa cucina. L’operazione si fa in tre modi: (1) ve l’ho già detto: rovinare le scuole di Stato. Lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni. (2) Attenuare la sorveglianza e il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette. (3) Dare alle scuole private denaro pubblico. Questo è il punto. Dare alle scuole private denaro pubblico! Quest’ultimo è il metodo più pericoloso. » la fase più pericolosa di tutta l’operazione […]. Questo dunque è il punto, è il punto più pericoloso del metodo. Denaro di tutti i cittadini, di tutti i contribuenti, di tutti i credenti nelle diverse religioni, di tutti gli appartenenti ai diversi partiti, che invece viene destinato ad alimentare le scuole di una sola religione, di una sola setta, di un solo partito […].

    Per prevedere questo pericolo, non ci voleva molta furberia. Durante la Costituente, a prevenirlo nell’art. 33 della Costituzione fu messa questa disposizione: “Enti e privati hanno diritto di istituire scuole ed istituti di educazione senza onere per lo Stato”. Come sapete questa formula nacque da un compromesso; e come tutte le formule nate da compromessi, offre il destro, oggi, ad interpretazioni sofistiche […]. Ma poi c’è un’altra questione che è venuta fuori, che dovrebbe permettere di raggirare la legge. Si tratta di ciò che noi giuristi chiamiamo la “frode alla legge”, che è quel quid che i clienti chiedono ai causidici di pochi scrupoli, ai quali il cliente si rivolge per sapere come può violare la legge figurando di osservarla […]. E venuta cos” fuori l’idea dell’assegno familiare, dell’assegno familiare scolastico.

    Il ministro dell’Istruzione al Congresso Internazionale degli Istituti Familiari, disse: la scuola privata deve servire a “stimolare” al massimo le spese non statali per l’insegnamento, ma non bisogna escludere che anche lo Stato dia sussidi alle scuole private. Però aggiunse: pensate, se un padre vuol mandare il suo figliolo alla scuola privata, bisogna che paghi tasse. E questo padre è un cittadino che ha già pagato come contribuente la sua tassa per partecipare alla spesa che lo Stato eroga per le scuole pubbliche. Dunque questo povero padre deve pagare due volte la tassa. Allora a questo benemerito cittadino che vuole mandare il figlio alla scuola privata, per sollevarlo da questo doppio onere, si dà un assegno familiare. Chi vuol mandare un suo figlio alla scuola privata, si rivolge quindi allo Stato ed ha un sussidio, un assegno […].

    Il mandare il proprio figlio alla scuola privata è un diritto, lo dice la Costituzione, ma è un diritto il farselo pagare? » un diritto che uno, se vuole, lo esercita, ma a proprie spese. Il cittadino che vuole mandare il figlio alla scuola privata, se la paghi, se no lo mandi alla scuola pubblica.
    Per portare un paragone, nel campo della giustizia si potrebbe fare un discorso simile. Voi sapete come per ottenere giustizia ci sono i giudici pubblici; peraltro i cittadini, hanno diritto di fare decidere le loro controversie anche dagli arbitri. Ma l’arbitrato costa caro, spesso costa centinaia di migliaia di lire. Eppure non è mai venuto in mente a un cittadino, che preferisca ai giudici pubblici l’arbitrato, di rivolgersi allo Stato per chiedergli un sussidio allo scopo di pagarsi gli arbitri! […]. Dunque questo giuoco degli assegni familiari sarebbe, se fosse adottato, una specie di incitamento pagato a disertare le scuole dello Stato e quindi un modo indiretto di favorire certe scuole, un premio per chi manda i figli in certe scuole private dove si fabbricano non i cittadini e neanche i credenti in una certa religione, che può essere cosa rispettabile, ma si fabbricano gli elettori di un certo partito […].

    Poi, nella riforma, c’è la questione della parità. L’art. 33 della Costituzione nel comma che si riferisce alla parità, dice: “La legge, nel fissare diritti ed obblighi della scuola non statale, che chiede la parità, deve assicurare ad essa piena libertà, un trattamento equipollente a quello delle scuole statali” […]. Parità, s”, ma bisogna ricordarsi che prima di tutto, prima di concedere la parità, lo Stato, lo dice lo stesso art. 33, deve fissare i diritti e gli obblighi della scuola a cui concede questa parità, e ricordare che per un altro comma dello stesso articolo, lo Stato ha il compito di dettare le norme generali sulla istruzione. Quindi questa parità non può significare rinuncia a garantire, a controllare la serietà degli studi, i programmi, i titoli degli insegnanti, la serietà delle prove. Bisogna insomma evitare questo nauseante sistema, questo ripugnante sistema che è il favorire nelle scuole la concorrenza al ribasso: che lo Stato favorisca non solo la concorrenza della scuola privata con la scuola pubblica ma che lo Stato favorisca questa concorrenza favorendo la scuola dove si insegna peggio, con un vero e proprio incoraggiamento ufficiale alla bestialità […].

    Però questa riforma mi dà l’impressione di quelle figure che erano di moda quando ero ragazzo. In quelle figure si vedevano foreste, alberi, stagni, monti, tutto un groviglio di tralci e di uccelli e di tante altre belle cose e poi sotto c’era scritto: trovate il cacciatore. Allora, a furia di cercare, in un angolino, si trovava il cacciatore con il fucile spianato. Anche nella riforma c’è il cacciatore con il fucile spianato. » la scuola privata che si vuole trasformare in scuola privilegiata. Questo è il punto che conta. Tutto il resto, cifre astronomiche di miliardi, avverrà nell’avvenire lontano, ma la scuola privata, se non state attenti, sarà realtà davvero domani. La scuola privata si trasforma in scuola privilegiata e da qui comincia la scuola totalitaria, la trasformazione da scuola democratica in scuola di partito.

    E poi c’è un altro pericolo forse anche più grave. » il pericolo del disfacimento morale della scuola. Questo senso di sfiducia, di cinismo, più che di scetticismo che si va diffondendo nella scuola, specialmente tra i giovani, è molto significativo. » il tramonto di quelle idee della vecchia scuola di Gaetano Salvemini, di Augusto Monti: la serietà, la precisione, l’onestà, la puntualità. Queste idee semplici. Il fare il proprio dovere, il fare lezione. E che la scuola sia una scuola del carattere, formatrice di coscienze, formatrice di persone oneste e leali. Si va diffondendo l’idea che tutto questo è superato, che non vale più. Oggi valgono appoggi, raccomandazioni, tessere di un partito o di una parrocchia. La religione che è in sé una cosa seria, forse la cosa più seria, perché la cosa più seria della vita è la morte, diventa uno spregevole pretesto per fare i propri affari. Questo è il pericolo: disfacimento morale della scuola. Non è la scuola dei preti che ci spaventa, perché cento anni fa c’erano scuole di preti in cui si sapeva insegnare il latino e l’italiano e da cui uscirono uomini come Giosuè Carducci. Quello che soprattutto spaventa sono i disonesti, gli uomini senza carattere, senza fede, senza opinioni. Questi uomini che dieci anni fa erano fascisti, cinque anni fa erano a parole antifascisti, ed ora son tornati, sotto svariati nomi, fascisti nella sostanza cioè profittatori del regime.

    E c’è un altro pericolo: di lasciarsi vincere dallo scoramento. Ma non bisogna lasciarsi vincere dallo scoramento. Vedete, fu detto giustamente che chi vinse la guerra del 1918 fu la scuola media italiana, perché quei ragazzi, di cui le salme sono ancora sul Carso, uscivano dalle nostre scuole e dai nostri licei e dalle nostre università. Però guardate anche durante la Liberazione e la Resistenza che cosa è accaduto. » accaduto lo stesso. Ci sono stati professori e maestri che hanno dato esempi mirabili, dal carcere al martirio. Una maestra che per lunghi anni affrontò serenamente la galera fascista è qui tra noi. E tutti noi, vecchi insegnanti abbiamo nel cuore qualche nome di nostri studenti che hanno saputo resistere alle torture, che hanno dato il sangue per la libertà d’Italia. Pensiamo a questi ragazzi nostri che uscirono dalle nostre scuole e pensando a loro, non disperiamo dell’avvenire. Siamo fedeli alla Resistenza. Bisogna, amici, continuare a difendere nelle scuole la Resistenza e la continuità della coscienza morale.

  156. matteo martini

    Per Leoneo Moldavio:
    ” Meglio ambientalista che fatalista. Il solare non e’ ancora tutto ma e’ qualcosa di buono da cui cominciare a sperimentare il “nuovo” che avanza!
    L.M. ”

    Giusto, ma non andiamo sul palco dei teatri e raccontiamo cose utopiche sul solare facendole passare per scoperte assodate.

  157. Leoneo Moldavio

    Meglio ambientalista che fatalista. Il solare non e’ ancora tutto ma e’ qualcosa di buono da cui cominciare a sperimentare il “nuovo” che avanza!
    L.M.

  158. Leoneo Moldavio

    Scegliamo l’educazione del buon senso.

  159. matteo martini

    Pisano`:
    ” Matteo Martini se sempre il solito impertinente 🙂 ”

    🙂 🙂

  160. Carlo Beretta

    Sono un italiano in un’università estera e di una cosa andavo fiero: siamo generalmente pochi, ma con cultura generale, senso critico e ottime capacità. I nostri collaboratori ci stimano e ci ammirano (e ci sfruttano ovviamente, ma quello succede dappertutto).
    Eravamo il risultato di una preparazione un po’ lunga, ma molto buona. Eravamo tutto sommato selezionati.
    Mi dispiace vedere come oggi nella nostra economia, un ingegnere guadagni (1200€/mese) meno di un mungitore specializzato (1700€/mese). Per lo meno pero’ puo’ coltivare il sogno di poter fare carriera.
    Ma soprattutto mi dispiace vedere come il nostro sistema di istruzione sia stato progressivamente smantellato (e mi guardo bene dal dare tutta la responsabilità alla Moratti, perchè il tutto era incominciato molto prima, compreso Berlinguer), come livello complessivo degli studi, come selezione degli studenti e degli insegnanti, come livello dell’università.
    Grillo predica la conoscenza, ma … Beppe ti accorgi che ci stanno togliendo anche gli strumenti per elaborare quel minimo di coscienza critica che serve per cercare la conoscenza?
    Non possiamo lasciarla solo al web, dove i download piu’ cliccati e i siti piu’ visitati sono quelli porno.

    Che senso ha produrre un laureato in piu’ se costui vivrà in maniera sfrustante la sua laurea perchè non troverà lavoro? Meglio allora non ingannare le persone, mettere numeri chiusi nelle univerità, alzare i requisiti per accedere e soprattutto poter superare i tests di ammissione, creare un circolo virtuoso e meritocratico.
    Tutto questo purtroppo, mi rendo conto, fa molta paura, perchè i primi ad andare a casa, nel caso in cui si creasse una società meritocratica, sarebbero molti nostri politici.

  161. luca frangella

    O Captain! My Captain…

  162. luca frangella

    x Paola Corti

    bellissimo il testo che hai riportato.
    non lo conoscevo.
    ci sta benissimo in questo blog.
    è la cosa più bella e saggia che sia stata detta su questo sito.

    adesso me lo incornicio per tenerlo sempre davanti agli occhi e non dimenticare mai la profondità delle sue parlole!

    grazie!

  163. Paola Corti

    Questa la conoscerete già…però mi piace tanto e la posto lo stesso, perchè secondo me in questo blog ci sta bene!

    NON INSEGNATE AI BAMBINI

    Non insegnate ai bambini
    non insegnate la vostra morale
    è così stanca e malata
    potrebbe far male
    forse una grave imprudenza
    è lasciarli in balia di una falsa coscienza.

    Non elogiate il pensiero
    che è sempre più raro
    non indicate per loro
    una via conosciuta
    ma se proprio volete
    insegnate soltanto la magia della vita.

    Giro giro tondo cambia il mondo.

    Non insegnate ai bambini
    non divulgate illusioni sociali
    non gli riempite il futuro
    di vecchi ideali
    l’unica cosa sicura è tenerli lontano
    dalla nostra cultura.

    Non esaltate il talento che è sempre più spento
    non li avviate al bel canto, alla danza
    ma se proprio volete
    raccontategli il sogno
    di un’antica speranza.

    Non insegnate ai bambini
    ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
    stategli sempre vicini
    date fiducia all’amore, il resto è niente.

    Giro giro tondo cambia il mondo.
    Giro giro tondo cambia il mondo.

    Giorgio Gaber (24 gennaio 2003)

    E adesso me ne vado a dormire, sempre col mio dilemma……

    Serena notte a tutti!!!

  164. Paola Corti

    Oggi mia figlia (7 anni) è arrivata a casa col seguente questionario.
    Alla prima parte (vi prego di notare attentamente la sequenza delle domande, soprattutto nella parte riservata ai bambini) ha risposto lei, la seconda parte è per i genitori.
    Ve lo riporto tale e quale,con le risposte della bambina:

    RISPONDI ALLE DOMANDE DEL QUESTIONARIO

    3) TI PIACEREBBE IN CLASSE QUINTA SOSTENERE UN
    ESAME DI INGLESE CHE TI DIA UNA CERTIFICAZIONE
    VALIDA IN TUTTA EUROPA?
    SI'[] NON SO [X] NO []

    4) PENSI CHE TI INVOGLIEREBBE A STUDIARE DI PIU’?
    SI’ [] NON SO [X] NO[]

    3) SAI CHE COSA E’ UNA CERTIFICAZIONE?
    SI'[] NON SO[] NO[X]
    **************************************************
    CHIEDO AI GENITORI LA GENTILEZZA DI RISPONDERE A QUESTE TRE DOMANDE. LE VOSTRE RISPOSTE SONO IMPORTANTI PER SAPERE QUALE POSSA ESSERE L’ORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ IN FUTURO. VI RINGRAZIO MOLTO.

    4) SAREBBE FAVOREVOLE CHE SUA FIGLIA SOSTENGA UN
    ESAME DI INGLESE, VALIDO PER LA CERTIFICAZIONE
    EUROPEA?
    SI'[] NON SO[] NO[]

    5) RITIENE POSSA ESSERE UTILE?
    SI'[] NON SO[] NO[]

    6) E’ INFORMATO SU CHE COSA SIANO LE
    CERTIFICAZIONI EUROPEE?

    SI'[] NON SO[] NO[]

    A parte il fatto che prima di sostenere un esame di inglese, preferirei di gran lunga che mia figlia imparasse correttamente l’uso della lingua italiana, cosa che a quanto pare non è riuscita all’insegnante di inglese (non è madrelingua!), non sono riuscita a capire il senso di questo questionario.
    Non so se sia stato stralciato da qualche parte per cui la sequenza 3), 4) 3) possa avere un senso a me sconosciuto.
    Mi chiedo se non sarebbe più logico chiedere ai bambini (seconda elementare o primaria che dir si voglia)INNANZITUTTO se sanno cosa sia una certificazione e poi, a seguire, le altre domande.
    Mi sono chiesta se, invece di spendere tanto tempo con mia figlia a leggere libri che le possano interessare ed arricchire, a seguire documentari che le aprano la mente sul resto del mondo, a farla giocare con bambini anche stranieri affinchè cresca considerandoli come PERSONE e non come extracomunitari ed impari ad apprezzare le differenze ed a godere di tutto ciò che di positivo ci si può scambiare con altre etnie e tante altre cose che mi sono proposta e mi propongo di fare con lei affinchè diventi una persona (perchè questo è innanzitutto un bambino!) indipendente, rispettosa delle idee e delle differenze altrui, ma capace di dire la sua senza subire condizionamenti o pressioni nocive….mi sono chiesta dicevo…se invece non dovrei insegnarle cosa siano le certificazioni…gli ogm…il portfolio delle competenze…
    ODDIO…MI SA CHE HO SBAGLIATO TUTTO!!!!
    Sono ancora qui a rigirarmi il questionario tra le mani…cosa faccio? Faccio la brava e rispondo SI'[X] a tutto o chiedo se per caso mi sono persa qualcosa? (Magari il cervello…)

    P.S.: Se tra di voi c’è qualche insegnante che conosce da dove provenga questo questionario, chiedo cortesemente che mi illumini. Grazie.

    P.S.n.2: Scusate, ma non sono brava ad impostare gli schemi…sigh

  165. rosario pisanò

    Matteo Martini se sempre il solito impertinente 🙂

    cmq complimenti lo stesso per l’azione audace.

    La mia ulcera gastrica è andata peggiorando di pari passo con il peggioramento della qualità dell’informazione e dei programmi della televisione..

    Ma sto notando segni di miglioramento del mio stato di salute da quando non l’accendo più .. 🙂

  166. Mario Scafroglia

    Si può (e si deve) supporre che non esista governo, di qualsiasi colore politico, interessato a tale ignoranza di massa

  167. Mario Colajanni

    La prima cosa che mi viene in mente, ogni volta che penso alle varie riforme sull’istruzione, è che sia nell’interesse di chi sta al potere che il popolo rimanga ignorante. Non ricordo di chi sia questa affermazione, ma purtroppo penso che sia così.

  168. Antonella Tadini

    Concordo in gran parte con quanto scritto da Roberto Crema (incuriosita dalle molte citazioni ho cercato e letto il tuo post), anche se sento di dover fare una precisazione:

    – io insegno in una “scuola dell’infanzia” e il mio orario di servizio prevede 25 ore. Il mio stipendio, però, è ancora inferiore a chi ne fa 18 e, facendo questo lavoro da 9 anni come precaria, non ho neppure quel minimo scatto di anzianità… se ancora esiste.

  169. luca battaglia

    ma cosa si vuole pretendere da una che ha provato a togliere dal programma scolastico la teoria dell’evoluzione di charles darwin???
    il cardine dell’eveoluzione degli esseri umani!!!
    le spiegazioni scientifiche di cosa siamo,da dove arriviamo.
    e tutto questo con la spinta del cardinal ruini!
    che ovviamente vede male la teoria di darwin,che si contrappone frontalmente con le puttanate della chiesa!
    luca

  170. Mario Scafroglia

    In primo luogo segnalo la questione dell’insegnamento del Novecento. Non è il caso di riaccendere la discussione sulla direttiva 682 del 1996 (ministro Berlinguer), con argomenti ampiamente dibattuti e, peraltro,sovradimensionati rispetto al disastro prospettato da questa riforma: ora non si tratta di continuare a ragionare dell’importanza e del ruolo formativo dello studio del Novecento, ma – molto più radicalmente – di intervenire per impedire la sua sparizione.

    Questa riforma, infatti, ci mette di fronte ad un’autentica emergenza. Pochi calcoli bastano a illustrare con evidenza il problema. Al momento attuale, un insegnante di III media ha a disposizione circa 50 ore (al netto di scioperi, gite, neve e così via), alle quali solitamente aggiunge 30 ore di educazione civica. Dovrebbero servire a spiegare bene e diffusamente il Novecento. Secondo la riforma, invece, l’insegnante futuro avrà qualcosa di meno delle 50 ore annuali – a causa delle riduzioni di orario – , né potrà disporre della riserva dell’educazione civica: meno ore e, per giunta, il compito di spiegare non uno, ma ben due secoli (dal 1796 in poi). Grosso modo: 25 ore per l’Ottocento, e altrettante per il secolo successivo. Meno, addirittura, di quello che era previsto dai programmi del ’79, che facevano iniziare la III media con il Trattato di Vienna: un dispositivo che, come sanno tutti gli studiosi della questione, già impediva allora lo studio del Novecento. Tutto ciò è aggravato da un fatto, del quale pochi, anche fra i docenti, si sono resi conto. Fra due anni, i futuri esami di III media (esami di stato come quelli di maturità) avranno, molto presumibilmente, un particolare impatto sull’andamento della scuola, dal momento che costituiranno uno snodo (pressoché) definitivo per gli allievi, e vedranno con ogni probabilità l’esordio delle prove INVALSI, almeno per italiano, scienze e matematica. È facile il paragone con gli esami attuali di maturità, che, pur nel nuovo assetto con la Commissione tutta composta da membri interni, spingono i professori a sospendere la programmazione a maggio (almeno) per preparare adeguatamente gli allievi: e un mese di meno comporta 10 ore di storia in meno.
    Questa è l’emergenza: in 15-25 ore si dovrebbero spiegare le due guerre mondiali, la società di massa, la crisi europea, il secondo dopoguerra, la crisi degli anni ’70 ….

    Si ricordi che la direttiva sul Novecento nacque sull’onda di una scoperta collettiva, innescata da un programma televisivo (Combat Film, 1994: era il tempo del primo governo Berlusconi) nel quale una studentessa confessò candidamente di non sapere chi fosse Badoglio. Fu allora che l’opinione pubblica scoprì che nessuno studiava il Novecento, né nelle medie né nelle elementari. Se ne scandalizzarono tutti, commentatori di destra e di sinistra. Ma con la riforma Moratti, tutti – di destra e di sinistra – torneremo a quelle tristi sorprese. Questo governo, per altri versi, è tanto sensibile alla conoscenza del Novecento, che ha aggiunto alla Giornata della memoria, celebrata in tutto il mondo, una particolare, solo italiana (per la verità prontamente bilanciata da un’analoga istituita in Slovenia), destinata al ricordo dei massacri delle foibe. Saremo un paese con ben due giornate della memoria, dunque, e qualche milione di ragazzi ignari del Novecento?

    Si può (e si deve) supporre che non esista governo, di qualsiasi colore politico, interessato a tale ignoranza di massa. Si deve (e si può) supporre che un curricolo verticale – dalle elementari alle medie – di oltre 300 ore di storia, che ne riservi solo due decine al Novecento, sia materialmente (e non politicamente o ideologicamente) sbagliato. Si può ipotizzare che si tratti di un mero errore tecnico, di una svista, alla quale lo stesso ministro potrebbe porre rimedio, senza essere costretto a rinnegare nessuna sua convinzione, ma senza convocare, nemmeno, commissioni di Nobel (come nella riuscita operazione prendi-tempo su Darwin): semplicemente spostando il discrimine cronologico fra II e III media.
    È sufficiente iniziare la storia della III secondaria inferiore con il 1870, o, in alternativa, lasciare liberi i docenti di stabilire loro la data, così come questo stesso programma prevede nel biennio I-II media.

    Ma guarda un pò…
    E pensareche è il periodo storico che più mi ha interessato…

    http://www.novecento.org/brusa_bo.htm

  171. giosuele volante

    moratti letizia:
    non riesco a capire se sei un clone o un ogm.
    Mah.
    Giosuele Volante

  172. Mario Scafroglia

    13 maggio 2005 da La Sicilia:

    Il segretario dei Popolari-Udeur, Clemente Mastella, «non crede che il voto di Catania in caso di sconfitta della Casa delle libertà porterà alla crisi di governo», ma ritiene che la «maggioranza ha sbagliato a non andare subito al voto» perché, ha spiegato, «è un continuo stillicidio». «Il voto di Catania – sottolinea Mastella a margine di una manifestazione elettorale – legittimerà le grandi opportunità che Bianco e questa città potranno avere. Per vincere bisogna continuare a spiegare alla gente che la Cdl dice bugie sul piano economico. La verità è che non ci sono soldi e la gente non crede più alla Casa delle libertà».

    Esposto di Fiumefreddo
    «Presenterò un esposto all’autorità giudiziaria per accertare i reati di voto di scambio e corruzione elettorale di cui si sarebbero resi protagonisti gli schieramenti di centrosinistra e centrodestra nella campagna elettorale in corso in vista delle elezioni amministrative di domenica e lunedì prossimi». Lo ha annunciato ieri mattina nel corso di una conferenza stampa il candidato sindaco del movimento “EvvivaCatania”, Antonio Fiumefreddo. Questi ha denunciato «la vergogna e l’illegalità che stanno contraddistinguendo questa campagna elettorale», e ha affermato come «le regole di democrazia siano state violate da alcuni candidati». Secondo Fiumefreddo, ci sono troppi indizi che non lascerebbero dubbi sul fatto che si è operato per «comprare voti facendo favori, promesse e assunzioni». Tra gli esempi citati «le troppe assunzioni di trimestrali alla Multiservizi, il concorso dei vigili urbani bandito sotto campagna elettorale che crea lunghe file nelle segreterie politiche, le promozioni dei vigili urbani e i concorsi interni al Comune che lasciano molti dubbi sulle modalità. Mi hanno segnalato gravissime irregolarità nel concorso all’Amt – ha aggiunto Fiumefreddo -. Chiederò alla GdF di fare controlli sulle spese di ogni singolo candidato e sulle regolarità degli spazi elettorali. So anche di strani movimenti nei quartieri popolari della città, dove pare che molti candidati di centrodestra e centrosinistra stiano comprando i voti. La Digos, sono certo, farà un ottimo lavoro». Fiumefreddo ha concluso dicendo di sperare «di essere smentito». «Ma nel caso vi fossero riscontri – ha aggiunto – chiederemo l’intervento del ministro dell’Interno per sottoporre le elezioni al vaglio di validità o invalidità e, se è il caso, di bloccare sul nascere un Consiglio comunale frutto di voto non libero».
    Lista Consumatori «pulisce» i muri
    Alla fine della campagna elettorale, Lista Consumatori Codacons dà appuntamento per oggi alle 16 sotto i portici di via Gabriele D’Annunzio nel tratto compreso tra il viale Vittorio Veneto e la piazza Corsica per staccare dai muri «i numerosissimi manifesti che “a strati” sono stati barbaramente apposti dagli operosissimi addetti assoldati da numerosi candidati e anche di esponenti politici tuttora in carica che ricoprono importanti ruoli istituzionali». saranno presenti il candidato sindaco Alessandra Zappalà e il capolista Carlo Rienzi.
    Zaccà-Forza Italia, botta e risposta
    Il candidato sindaco del Pri, Francesco Zaccà, in una dichiarazione sostiene di «avere subito da parte di Forza Italia il tentativo di “intercettare” la propria candidatura». Zaccà ribadisce che «è e resta candidato sindaco» e auspica «che le pressioni non raggiungano i vertici del Pri. Nel qual caso – aggiunge – si avrebbe l’amara contezza di come la Casa delle Libertà sia degenerata in Casa della sopraffazione». A Zaccà ha risposto seccamente il sen. Guido Ziccone, coordinatore cittadino di Fi: «Posso escludere, con assoluta tranquillità, che Fi abbia fatto o intenda fare pressioni su chicchessia.

    http://www.listaconsumatori.it/articles.asp?id=1223

  173. marco rapino

    Ok, comunque il debito formativo non è stato un errore della moratti ma c’è mi pare dal ministero della pubblica istruzione di Berlinguer oppure De Mauro…no no mi pare fosse Berlinguer

  174. Laura Guarnieri

    Interessante,
    a 8 anni il portfolio di non ricordo neanche cosa… ma una volta i bambini non dovevano giocare, imparare, sognare, divertirsi, imparare un po’ di educazione, e soprattutto FARE I BAMBINI??????

    Laura

  175. Lorenzo Sterani

    Ma la distruzione della scuola arriva fino alle università. Con l’introduzione del nuovo ordinamento universitario la preparazione che viene fornita agli studenti non è paragonabile con quella del vecchio ordinamento.

  176. Giovanni Iannaccio

    Sono un insegnante o quello che resta di lui: ha ragione Grillo, oggi un insegnante a scuola fa di tutto tranne che insegnare e non perchè non vuole:semplicemente non può. Dobbiamo al caro ex-ministro Berlinguer, cui la sig.ra Brichetto succede con pari dignità, il vero inizio dello sfascio della scuola, è lui che ha introdotto il progettificio ed ha introdotto i debiti formativi e/o scolastici…diciamo che ai politici della scuola italiana (cito parafrasando Caparezza) “nonglienefregauncazzo).

  177. vincenzo gitti

    x stefano crema
    sig. stefano o lei è un insegnante o e sposato/fidanzato/figlio/fratello di un insegnante.
    io sono sposato da 23 anni con una maestra elementare ,(ho anche due figli), e faccio un solo commento:
    trovo i suoi commenti gli unici con un po’ di lucidità e competenza.
    non commento altri: non ce la faccio.
    buona sera, vincenzo

  178. lala sala

    Forse sarebbe utili ricordare che molti di quelli che sono oggi insegnano ai nostri figli, andavano a scuola ai tempi del 6 politico e delle lauree “di massa”.
    Non sarà anche per questo che la scuola non fornisce il supporto “culturale” che dovrebbe?
    Il fatto che i laboratori linguistici (il divertinglese) non li fa esprimere come se fossero di madrelingua in 4 elementare non mi stupisce. Magari però (o almeno questa è la mia esperienza) li incuriosisce, e può essere di stimolo. Idem dicasi per l’utilizzo del pc (che tra l’altro spesso non offre grandi conoscitori nemmeno tra gli addetti ai lavori).
    Non riconsegnamole le schede conoscitive del portfolio, se non vogliamo, ma almeno usatiamole noi genitori per farci alcune domande su come sono, cosa fanno, come reagiscono i nostri figli.
    In tanti si spavantano non tanto della scheda in sé e per sé, ma perchè giusta o sbagliata che sia la richiesta, non si sa come rispondere:
    – come passa le giornate il bambino? Bho, io sto al lavoro
    con chi fa i compiti a casa? Non saprei, io sto navigando in internet
    – quanto tempo passa davanti alla tv? Ma non saprei, comunque mi sembra che guardi solo documentari – credo – mi pare…

    Sono pur sempre il futuro, e dei nostri NO (e dei nostri SI) per partito preso non sanno che farsene, e nemmeno delle deleghe sulla loro educazione/cultura/apertura mentale che continuiamo a dare al altri.
    Lala

  179. Moreno Dore

    …quando avrò un figlio dovrò passare un sacco del mio tempo a diseducarlo, per salvarlo dall’educazione scolastica…ma sono sicuro che otterrò un sacco di soddisfazioni !!

  180. Silvio De Peppo

    Mio figlio frequenta la 4° elementare (preferisco chiamarla ancora così), e si trova nel passaggio tra il vecchio sistema ed il nuovo.
    L’orario settimanale è infarcito d’ore di attività che, a mio avviso, disorientano i bambini, lasciandoli, alla fine, con un senso di vuoto e d’ignoranza.
    Si passa da diverse ore di Divertinglese, dove non si impara assolutamente l’Inglese, ma al massimo ci si diverte solo (giudizio unanime di tutti i genitori) , al laboratorio d’informatica, dove con un computer per ogni 7-8 bambini, si passa il tempo a fare disegni col paint o ad impostare un carattere giallo in formato Arial.
    Poi esiste il laboratorio audiovisivo, l’ora di psicomotricità e così via.

    Tutte queste attività tolgono tempo all’insegnamento dell’Italiano e Matematica, che sembrano essere diventate materie meno importanti.
    Non parliamo del Portfolio (che ho rifiutato di compilare) dove, tra l’altro, veniva chiesto una sorta di giudizio di noi genitori sui propri figli, con suggerimenti alle insegnanti sulla metodologia d’insegnamento.
    Purtroppo viviamo nella scuola delle 3 I a cui aggiungerei un’altra : IGNORANZA.
    E’ solo importante farci credere ad una scuola elementare moderna ed al passo con i tempi, ma che invece mi sembra solo riempita di parole vuote ed indebolita nella sua principale funzione: fornire ai bambini le basi del linguaggio (ITALIANO) e della Matematica.
    Forse sbaglio, ma credo non interessi preparare le basi culturali e linguistiche necessarie agli approfondimenti successivi, ma solo presentare un manifesto luccicante con niente dietro.
    Forse è la naturale conseguenza della ns. società delle immagini che sostituiscono la sostanza delle cose.
    Ciò che mi fa più rabbia è che questi sporchi giochi avvengono sulle spalle dei bambini, che formeranno la società del domani.

  181. marco paganella

    >E perche’ Grillo non aveva creato un blog allora? Perche’ e’ un fanfarone…
    Perche’ non ci dice OGGI, maggio 2005, quali ditte italiane stanno per fallire? A prevedere il passato siamo bravi tutti..

    Grillo nel suo spettacolo (2005) registrato a milano dalla TSI parla del debito Fiat e di come sia il doppio di quello che la parmalat aveva poco prima di fallire
    Uno dei processi OGGI in atto riguarda le affermazioni di suoi interventi sulla parmalat 3 anni fa..
    A volte Grillo delle inesattezze le dice; ma arrivare a diere il falso per volerlo sputtanare a tutti i costi, la dice lunga sulle proprie intenzioni..

    Complimenti per la correttezza e la coerenza (come già aveva dimostrato con le frasi incomplete prese da un altro sito a proposito di cure mediche, davvero complimenti..)

    >Grillo non ha mai preso parte in questo blog da quando e’ stato creato, quindi probabilmente continuera’ a non farlo… A quanto pare non risponde nemmeno alle email.

    forse proprio perchè questo è un blog e non un forum, chissà..

    Cordialmente..

  182. bruno panetta

    Matteo Martini:

    Hai ragione, sono stato troppo provocatorio… Mi ero lasciato prendere un po’ la mano, sorry.

  183. Alessandro Fiorillo

    Siamo qui per capire, e nessuno santifica Grillo, lui fornisce degli spunti di discussione, pertanto poi sta a noi sviluppare gli argomenti e cercare le notizie per avvalorare o meno le tesi proposte. L’importante è che la gente cominci a capire questo…e direi che piano piano stiamo imboccando la direzione giusta. Come ha detto qualcun’altro su questo Blog…non bisogna guardare il dito di Grillo che indica la Luna…

  184. Maurizio Romano

    Rilascio in questa che è la sezione “informazione” un pensiero personale che riguarda lo stato dei nostri organi di “informazione”. Ho notato con grandissimo rammarico e incazzatura che, la settimana scorsa (non ricordo il giorno preciso), guardando alcuni tg della fascia di pranzo e della sera (tg1,tg5,studioaperto,tg4,tg3) solo il tg3 ha dato la notizia che il quotidiano “ilsole24ore” ha pubblicato un articolo in cui si parlava di un dossier costituito da relazioni che il nostro ministero per le attività produttive ha chiesto ad esperti riguardo la zona dell’Iraq che avrebbe fatto più comodo agli italiani da “proteggere”. Caso strano, il risultato della ricerca ha individuato la zona di Nassyrya!……….ma va!!!!!!che caso strano!La cosa più strana è che l’incarico è stato dato ben 6 mesi prima dello scoppio del conflitto!!Nessuno (tra quelli che ho visto) a parte il tg3 ha dato questa informazione!!!!…….già perchè forse il culo di una Letterina o l’ultima abbronzatura del finto divo di turno o dell’ultima creatura televisiva per menti obnubilate della premiata ditta Costanzo-DeFilippi erano e sono più importanti!

  185. matteo martini

    Per Alessandro Fiorillo:
    ” è perché a quanto pare è uno dei pochi che già vende energia elettrica all’Enel, quindi avrà stipulato un contratto con la compagnia, quindi chi meglio di lui può delucidarci sul funzionamento della cosa? ”

    Sempre che Grillo stia dalla parte della verita`, cosa che mi sembra tutti danno per scontato.
    Non fidarti di quello che dice Grillo, non fidarti di quello che dico io, vai sui siti seri, fai ricerche con Google e guarda perche` continuiamo a non avere le centrali a pannelli fotovoltaici.
    Una ragione c` e`.

    Riguardo allo stesso discorso, Panetta ha fatto un` osservazione intelligente:
    ” Chi ha i pannelli non e’ deficiente, pero’ e’ gente che per vari motivi (per es. sono ricchi) si puo’ permettere di fare un sacrificio economico per vivere secondo le loro convinzioni di ambientalisti. ”

    Grillo probabilmente e` anche in buona fede quando elogia le qualita` del solare, ma probabilmente non si rende conto che non tutti hanno 30000 euro e piu` da investire in un impianto che magari ti fornisce la meta` dell` energia di cui hai bisogno.

    Solo un consiglio per Panetta, so che e` dura ma per piacere ( te lo chiedo nel TUO interesse ) .. NON PROVOCARE!!

  186. Bruno Panetta

    Alessandro:

    Grillo non ha mai preso parte in questo blog da quando e’ stato creato, quindi probabilmente continuera’ a non farlo… A quanto pare non risponde nemmeno alle email.
    Sul fatto che usi energia solare abbiamo solo la sua parola, cosi’ come su gran parte delle sue sparate. Es. che qualche anno fa Callisto Tanzi gli aveva detto che i bilanci della Parmalat erano truccati… E perche’ Grillo non aveva creato un blog allora? Perche’ e’ un fanfarone…
    Perche’ non ci dice OGGI, maggio 2005, quali ditte italiane stanno per fallire? A prevedere il passato siamo bravi tutti.
    Poi se la prende con l’ENEL perche’ e’ un monopolio, ma e’ contrario alle privatizzazioni e al libero mercato… E’ una contraddizione vivente.

  187. Alessandro Fiorillo

    “Non l’ho scritta io, l’ha scritta l’autore dell’articolo, io ho soltanto riportato il testo dell’articolo”

    Si’ scusa, volevo dire l’articolo che hai citato, non scritto.
    In ogni caso Beppe Grillo non rispondera’ mai.

    Ok, va bene. Perché dici che Grillo non risponderà…può darsi pure che risponda, quando avremo tutti gli elementi forse potremo farci un idea più precisa della cosa.

  188. matteo martini

    ” Nei paesi nordici, Olanda e Germania in testa, ma anche in Giappone, i pannelli solari sono molto diffusi ”

    Sono attualmente in Giappone, che dovrebbe essere la nazione che ha il maggior numero di pannelli solari ( area ) per abitante.
    In due mesi avro` visto quattro o cinque case con pannelli solari.

    Ance dove i pannelli solari sono ” molto diffusi “, l` energia generata dal solare e` sotto l` 1% del totale dell` energia prodotta ( non ricordo esattamente la percentuale esatta, ma siamo li` )

    NON FIDATEVI DI QUELLO CHE VI DICONO< ANDATE A SFOGLIARE I DATI IN SITI SERI !!

  189. Alessandro Fiorillo

    E non aspettarti delucidazioni da Grillo che prende piu` granchi di tanti altri, vai a fondo delle cose tu, se vuoi un consiglio

    Su quest’ultimo passaggio…io già vado a fondo delle cose per conto mio, non preoccuparti, se ho chiamato in causa Beppe Grillo
    è perché a quanto pare è uno dei pochi che già vende energia elettrica all’Enel, quindi avrà stipulato un contratto con la compagnia, quindi chi meglio di lui può delucidarci sul funzionamento della cosa?

  190. Bruno Panetta

    “Non l’ho scritta io, l’ha scritta l’autore dell’articolo, io ho soltanto riportato il testo dell’articolo”

    Si’ scusa, volevo dire l’articolo che hai citato, non scritto.
    In ogni caso Beppe Grillo non rispondera’ mai.

  191. Bruno Panetta

    “Bisognerebbe proprio che Beppe Grillo scriva qualcosa…”

    Non lo fara’ mai! Grillo non ha capito che una caratteristica essenziale di internet e’ il dibattito, non e’ come i suoi spettacoli in cui parla solo lui e tutti applaudono.
    E se partecipasse a un dibattito lo sa benissimo che gli farebbero gli occhi neri, perche’ quello che dice e’ pieno di contraddizioni.

  192. Alessandro Fiorillo

    Alessandro, ma hai letto questa parte di quello che hai scritto?

    Non l’ho scritta io, l’ha scritta l’autore dell’articolo, io ho soltanto riportato il testo dell’articolo, perché vuoi farmi passare per colui che ha scritto ciò che non ho scritto (ma che ho soltanto qui riportato)? Il link all’articolo è evidente.
    Ad ogni modo, come già detto, soltanto Beppe Grillo può chiarire la cosa, spero che scriva qualcosa sull’argomento.

  193. matteo martini

    Alessandro Fiorillo:
    ” Lo dicono persone che hanno già da tempo i pannelli solari che autoproducono energia elettrica…possono anche dire cose non vere…però se in Germania questo sistema è diffusissimo forse lì sono tutti coglioni? Un motivo ci sarà. ”

    Alessandro, il solare in Germania NON e` diffusissimo, la sua incidenza sul totale dell` energia prodotta e` molto bassa ( adesso non ricordo con esattezza ) del totale dell` energia prodotta.
    E` diffusissimo se RAPPORTATO con la situazione italiana, dove praticamente il solare e` nullo.

    Ma non c` e` nessun posto nel mondo dove il solare e` realmente una fonte energetica significativa.

    E non aspettarti delucidazioni da Grillo che prende piu` granchi di tanti altri, vai a fondo delle cose tu, se vuoi un consiglio

  194. Alessandro Fiorillo

    Aspetta, qui vedo qualche contraddizione: se Grillo gia’ vende energia solare all’ENEL, allora vuol dire che la vendita di energia solare non e’ illegale.

    Bisognerebbe proprio che Beppe Grillo scriva qualcosa…in effetti se lui la rivende evidentemenete la cosa non è illegale. Beppe scrivi un articolo che possa chiarire questo interessante argomento.

  195. Bruno Panetta

    Alessandro, ma hai letto questa parte di quello che hai scritto?

    “Oltre a soddisfare i fabbisogni energetici della famiglia di Grillo, l’impianto solare produrrà energia in eccesso che verrà “venduta” alla Rete. Un contatore apposito – a fine anno – permetterà la lettura dei kilowatt ceduti all’Enel, che saranno scalati dalla bolletta.”

    Scalati dalla bolletta… Signfica che nonostante i pannelli solari Grillo paga ugualmente una bolletta elettrica! Ergo i pannelli solari *non bastano* a coprire il suo fabbisogno energetico!

  196. Alessandro Fiorillo

    Ecco un interessante passo trovato in rete (basta cercare, questo è internet), leggete attentamente, si parla anche di Beppe Grillo:

    link: http://web.tiscali.it/zona.nucleare/more_info/pannelli_solari.htm

    Cosa sono i pannelli solari?

    I pannelli solari (pannelli termici o pannelli fotovoltaici a seconda dell’uso) trasformano l’ energia solare in energia termica (pannelli termici: per produrre acqua calda per il bagno, la lavastoviglie e la lavatrice, ma anche per il riscaldamento) oppure trasformano energia solare in energia elettrica (pannelli fotovoltaici: hanno diverse applicazioni come l’ illuminazione o l’ alimentazione di elettrodomestici o anche per il riscaldamento). Il pannello solare è un dispositivo, sistemato spesso anche su un tetto, costituito da una superficie piana che contiene un fluido che, riscaldato dal sole, trasferisce calore all’ acqua contenuta in un serbatoio isolato termicamente.
    I costi del fotovoltaico dipendono dal tipo di applicazione e installazione, e sono in continua evoluzione. Per quanto riguarda il “guadagno” ambientale, un piccolo impianto fotovoltaico sufficiente a soddisfare le esigenze di una famiglia produce mediamente nell’arco di trenta anni 90.000 Kwh, con un risparmio di 22.500 kg di olio combustibile e dell’emissione di 63 tonnellate di Co2. Nei paesi nordici, Olanda e Germania in testa, ma anche in Giappone, i pannelli solari sono molto diffusi. Il Italia la presenza di un monopolio in campo energetico frena notevolmente lo sviluppo delle energie alternative. Un gruppo di privati ha dato il via a un progetto di legge per il “diritto al sole”: mira a dichiarare inalienabile il diritto di ogni cittadino a utilizzare in via fototermica o fotovoltaica la radiazione solare incidente sulla sua proprietà. Tra i sostenitori dei pannelli solari, c’è anche il comico Beppe Grillo, che è molto polemico con l’ Enel. “L’Italia – dice – è il paese dove la corrente elettrica si paga di più”. L’attore genovese ora è anche produttore di energia elettrica ed è titolare di un contratto di fornitura all’ Enel. Nell’abitazione del comico, a Nervi, è stato infatti installato il primo impianto fotovoltaico (un impianto di 25 metri quadri che produce 2 Kw) regolarmente allacciato alla rete Enel. Oltre a soddisfare i fabbisogni energetici della famiglia di Grillo, l’impianto solare produrrà energia in eccesso che verrà “venduta” alla Rete. Un contatore apposito – a fine anno – permetterà la lettura dei kilowatt ceduti all’Enel, che saranno scalati dalla bolletta.
    La direttiva europea sulla “promozione dell’ elettricità generata da fonti rinnovabili di energia nel mercato interno dell’ elettricità” ha fatto crescere l’interesse per la tecnologia termo-solare e le relative applicazioni commerciali, per le quali i pannelli solari a canale continuano a costituire l’elemento chiave. Alla luce di ciò, il progetto “EUROTrough” si e concentrato sullo sviluppo di un collettore a canale, basato sull’ampia gamma di conoscenze e sull’esperienza operativa attualmente disponibili. Questa nuova generazione di collettori solari consente svariate applicazioni a temperature comprese fra i 200 e i 400 °C, per la produzione di elettricità, la desalinizzazione e le applicazioni di produzione di calore, erogando energia da pochi a centinaia di MegaWatt.
    Il progetto “10.000 tetti fotovoltaici”: ogni cittadino può usufruire dell’energia elettrica derivante dall’energia solare con sistemi fotovoltaici. Sembra che installando un sistema fotovoltaico ( con contributo a fondo perduto del 75%), l’energia elettrica prodotta possa essere inserita nella rete Enel con un secondo contatore. Quindi mediante un conguaglio periodico: energia elettrica consumata-energia elettrica prodotta si paga soltanto la differenza all’Enel. Questo progetto è partito nel 1997.

  197. Bruno Panetta

    Alessandro:

    Aspetta, qui vedo qualche contraddizione: se Grillo gia’ vende energia solare all’ENEL, allora vuol dire che la vendita di energia solare non e’ illegale.
    Per il resto ho forti dubbi che l’energia solare sia cosi’ efficiente, altrimenti tutto il mondo andrebbe ad energia solare.
    Chi ha i pannelli non e’ deficiente, pero’ e’ gente che per vari motivi (per es. sono ricchi) si puo’ permettere di fare un sacrificio economico per vivere secondo le loro convinzioni di ambientalisti.

    Bruno
    bpanetta@gmail.com

  198. matteo martini

    Per Alessandro Fiorillo:
    ” Il “Conto Energia” fissa una tariffa di acquisto dell’energia elettrica. Tutti i cittadini interessati o le imprese possono installare pannelli fotovoltaici sulla propria abitazione o sui terreni al fine di produrre energia elettrica da rivendere alle società elettriche in cambio di una tariffa incentivata (cd “Conto Energia”). ”

    Caro, Alessandro, perche` uno dovrebbe produrre energia spendendo 15, quando quella che gli arriva dall` ENEL gli costa 5 ??

    Io vado a produrre energia con i miei pannelli se mi viene a costare MENO di quella disponibile in rete, e non DI PIU`

    Link dal sito pro-solare Solabuzz:

    Guideline electricity generation costs today (cents/kWh)
    Combined cycle gas turbine
    3-5
    Wind
    4-7
    Biomass gasification
    7-9
    Remote diesel generation
    20-40
    Solar PV central station
    20-30
    Solar PV distributed
    20-50

    E` cosi` conveniente il solare?

    Smettetela di bervi tutto quello che vi raccontano, ragazzi, andate a fondo delle cose..

    Se non ci sono pannelli solari dappertutto, una ragione c` e`

  199. Alessandro Fiorillo

    Per Alessandro Fiorillo:
    ” Si i pannelli bisogna pagarli di tasca propria, ma molti assicurano che già dopo circa 1 anno e mezzo dall’installazione i costi rientrano con i benefici dell’energia autoprodotta. ”

    Dove lo hai letto?
    Non ti viene in mente che se le cose stessero cosi` avremmo tutta l` Italia piena di pannelli solari?
    Oppure c` e` il complotto dell` Enel per mantenere il monopolio e boicottare il solare?
    Perche` non inserisci il sito o la fonte da dove l` hai letto?

    Non credete a tutte le cose che vi raccontano ragazzi..

    Lo dicono persone che hanno già da tempo i pannelli solari che autoproducono energia elettrica…possono anche dire cose non vere…però se in Germania questo sistema è diffusissimo forse lì sono tutti coglioni? Un motivo ci sarà…io dico…informiamoci, non dico che quello che ho scritto sia vero in assoluto e neanche l’ho mai affermato…ma informiamoci. Sarebbe importantissimo se Beppe Grillo ci delucidasse in materia…io ricordo di aver letto che lui già rivende energia elettrica autoprodotta al fornitore nazionale.

  200. Francesco Pintus

    La scuola italiana negli ultimi anni sta subendo un rapido declino; non c’è da scandalizzarsi nel dire che gli studenti di oggi che escono dalle scuole superiori siano meno preparati da un punto di vista scolastico, professionale e umano.
    Paradossalmente però voglio dire che i ragazzi di oggi sono più aperti mentalmente a ricevere informazioni forse con maggiori potenzialità.
    Allora qual’è l’anomalia?
    Forse mi si pone il dubbio, che manca quel briciolo di disciplina, quel briciolo di paura che incutevano i professori di una volta….i vecchi esami di riparazione….
    Certo era una mannaia che poteva cadere sul collo, ma è stato un modo anche per crescere e affrontare i primi problemi della vita.

    Ma un altro punto centrale rimane questo:
    va bene il dibattito sulla scuola, ma alla fine tutti i nostri sforzi per un titolo studio a cosa servono se poi diventa titanica l’impresa di trovare un posto lavoro.

    Ai miei figli un giorno consiglierò d’imparare un mestiere….perchè con quello si vive ma con un pezzo di carta non ci fai niente a meno che sia una lettera di raccomandazioni.

  201. matteo martini

    Per Alessandro Fiorillo:
    ” Si i pannelli bisogna pagarli di tasca propria, ma molti assicurano che già dopo circa 1 anno e mezzo dall’installazione i costi rientrano con i benefici dell’energia autoprodotta. ”

    Dove lo hai letto?
    Non ti viene in mente che se le cose stessero cosi` avremmo tutta l` Italia piena di pannelli solari?
    Oppure c` e` il complotto dell` Enel per mantenere il monopolio e boicottare il solare?
    Perche` non inserisci il sito o la fonte da dove l` hai letto?

    Non credete a tutte le cose che vi raccontano ragazzi..

  202. Alessandro Cortigiani

    Io non so se era meglio prima o se sara’ meglio dopo, come non posso giudicare se i ragazzi della mia eta (31) sono cresciuti meglio di quelli che vanno a scuola adesso, quello che penso pero’, e’ che il misnistro dell’istruzione e i maestri e professori (sempre se si chiamano cosi) sono in piccola controtendenza con la logica!e che la scuola non e’ altro che un contenitore per stupidi o presunti tali! Secondo me ci dovrebbe tornare la Moratti a scuola!

  203. Stefania Monsini

    X LALA
    Ci sono i genitori sul blog ed io sono una di questi che legge i commenti di Stefano ed altri che giudicano tutti i ragazzini dei cerebrolesi fin dall’infanzia!
    Cosa vuoi che risponda un genitore sentendosi additare così?
    Come sai non è facile allevare figli (io ne ho due di due anni) ma non è mai stato facile neanche per i nostri genitori, è un mestiere che nessuno insegna e che ognuno si deve “imparare!”. Quello che invece dovrebbero insegnare è il mestiere dell’insegnamento che ai nostri tempi si faceva, con gente competente che andava a scuola per diffondere la cultura, anzichè guardare il tornaconto a fine mese. Sentendo i tg si vedono sempre questi pseudo-insegnati che si lamentano che guadagnano meno di un’idraulico? Bene e allora che vadano a fare gli idraulici, sicuramente è un mestiere che s’impara prima e con meno costi…o NO? Caro il mio Stefano da Crema, se hai contratto i debiti per poter fare un lavoro pulito, non è colpa di quelli che mettono al mondo i figli! Inoltre è facile generalizzare, ma si dice che la madre dei cretini è sempre incinta, mentre chi desidera realmente avere una famiglia perchè crede in alcuni valori deve sottoporsi a delle torture allucinanti! A PROPOSITO: ANDATE A VOTARE I PROSSIMI REFERENDUM SULLA PROCREAZIONE ASSISTITA E CERCATE DI VOTARE PER IL SI SE VI FIDATE ALTRIMENTI INFORMATEVI VOI! Grazie della cortese attenzione.

  204. Michelangelo Sanguineti

    Per Stefano Crema:

    Come volevasi dimostrare: chi è senza argomenti non sa far altro che attaccare le relazioni tra le persone. Ma come sei bravo a spargere giudizi basandoti su quattro righe scritte! complimenti! da un commento hai già capito che dormo e non faccio niente nella vita.
    sono sempre più convinto di quello che ho scritto.. visto che non si fa altro che confermare.
    Ciao

  205. Igor Serra

    Salve sig. Grillo
    leggevo oggi su un quotidiano (la repubblica)che la giornalista Oriana Fallacci e’ stata rinviata a giudizio per vilipendio alla religione islamica e accusata di razzismo.
    Avendo letto i libri della Fallaci in questione, mi sento di dire che pur non condividendo a volte le forme di esposizione dei testi, ritengo la fallacci una dei pochi veri giornalisti ancora in azione. E’ una persona che esprime i propri pensieri e li porta avanti e non come i giornalisti blasonati di oggi (Vespa??)che non fanno mai domande scomode e non danno mai giudizi (forse per non finire come Biagi e Santoro). Inoltre condannare la Fallacci e non procedere contro l’accusatore un certo Smith, il quale esulto’ nelle televisioni italiane al domani della strage dell 11 settembre, mi sembra davvero ridicolo. Permettiamo a questo signore di fare come gli pare ed esprimere giudizi contro l’occidente nel nostro paese e in piu’ denunciare una nostra connazionale, senza che nessuno muova un dito. E sa perche’? perche in Italia se si esprimono giudizi contro una comunita straniera si e’ automaticamente RAzzisti! Il ministro degli interni ha dichiarato che la meta dei crimini in Italia e’ commesso da stranieri…vorra’ dire pur qualcosa.
    Riprendiamoci la nostra nazione e la nostra dignita’…
    La saluto
    Igor Serra

  206. Alessandro Fiorillo

    x Tiziana Furlan

    Chissà…per ora con il Blog abbiamo cominciato a confrontarci, in un certo senso a conoscerci e a misurare i nostri pensieri, la nostra capacità di sviluppare un senso critico, chissà…magari anche la nostra forza (se siamo un pugno di sognatori…ci sono poche speranze di riuscire a fare qualcosa). Può darsi che le cose maturino con il tempo…l’importante è continuare ad utilizzare questi strumenti, quale il Blog di Beppe, che ci permettono di attingere alle fonti reali dell’informazione. Magari, col tempo che corre, un dì neanche troppo lontano (già ora?) saremo costretti ad una vera e propria Resistenza Telematica, intesa quale unico strumento sul quale andare a cercare le informazioni vere, l’unico strumento grazie al quale sottrarci ai tentativi di massificazione delle menti e del pensiero…restiamo in contatto, confrontiamo le idee (chi a proposte le faccia), e magari qualcosa sboccerà…

  207. Bruno Panetta

    Beh, io come liberista sono favorevolissimo a liberalizzare il mercato dell’energia e ad abolire i monopoli. Se i pannelli solari funzionano, ben vengano. Il problema con questo Conto Energia purtroppo e’ che prevede una “tariffa incentivata” di 0,574 euro per kilowatt prodotto. Cioe’ si costringerebbe le societa’ energetiche a comprare energia solare da privati ad un costo prestabilito, non di mercato.
    Se questo prezzo a un certo punto sara’ minore del prezzo di mercato, allora ci perderanno i privati. Se e’ maggiore ci perderanno le societa’ energetiche… E magari per compensare saranno costrette a comprare energia dall’estero, prodotta con metodi tutt’altro che ecologici.
    Io dico che non conviene. Vendere l’energia solare si’, ma non a prezzi fissati dallo Stato.

    Ciao

    Bruno

  208. marco bianchi

    A : Sergio Anzi

    Non vorrei deluderti ma la legge è stata fatta temo e già approvata, ora se fumi un paio di canne puoi decidere se andare in galera o in comunità per tossico dipendenti ^^
    che tristezza

  209. giada greco

    salve a tutti, ho quasi 23 anni e vedo con terrore la situazione del mondo che ci circonda. Sono al quarto anno della prestigiosa facoltà di architettura di firenze, nella quale non e sottolineo non, mi stanno preparando per diventare un capace architetto. Mi ritengo purtroppo una persona di media cultura, dico purtroppo perchè nonostante la mia ignoranza al giorno d’oggi passo per sapientona. Ma arrivando finalmente al nocciolo della questione: io so con certezza di essere uscita dalla scuola sapendo molto meno dei miei genitori, e questo prescindendo dalle carriere scolastiche più o meno brillanti e più o meno impegnative, e nonostante ci si lamentasse dell'”eccessivo nozionismo” del sistema precedente. Il risultato è davanti a tutti noi, giovani anzi praticamente adulti, che non sanno nemmeno quando è caduto il muro di Berlino(figurati se uno gli chiede delle guerre puniche!!!)e il tragico è che i bambini di adesso sono messi ancora peggio, la mia sorellina, sta per terminare le medie, è una delle più brave della classe, sia perchè è molto intelligente, sia perchè studia come una forsennata! Ebbene la povera piccola in molte occasioni si è trovata a dover ammettere delle difficoltà anche sul significato di parole semplici come , non parliamo del fatto che non ricorda nulla di quello che studia. Quello che tento di dire è che si dà la priorità ad aspetti che non la meritano, per lo meno in questo ambito..andiamo chi se ne frega se un bambino parla benissimo l’inglese se poi tutta la vita deve litigare con i congiuntivi italiani? Con questa riforma scolastica si andrà a finire come in tutte le altre cose: i ricchi potranno avere il meglio, gli altri chi se ne frega.

    giada

  210. Sergio Anzi

    mamma mia Beppe, tutto ciò è ALLUCINANTE !!!!!

    D’altronde la Moratti è parente di quel tipo che si sospetta trafficsse cavalli di razza, uno di quelli che prendeva soldi dallo stato per ammazzare i tossicodipendenti o per renderli dipendenti dalla comunità terapeutica invece che dalla droga….
    Uno che non c’è più, ma la cui progenie spera e spinge perchè Fini faccia una legge per mandare in comunità chi si fuma uno spinello (a spese dello stato, ovviamente)

    Come dire: buon sangue non mente !!!!!

  211. Tiziana Furlan

    x Lala e Fiorillo.
    Assolutamente d’accordo con voi. Basta parlarsi addosso: organizziamoci. Un distintivo per contarci? Un incontro? Una qualsiasi cosa, pur di non restare a guardarci toccare il fondo e….scavare….

  212. Alessandro Fiorillo

    Si i pannelli bisogna pagarli di tasca propria, ma molti assicurano che già dopo circa 1 anno e mezzo dall’installazione i costi rientrano con i benefici dell’energia autoprodotta.
    L’energia in surplus dipende dalla quantità dei pannelli installati, e chiaramente dai propri consumi elettrici.
    Perché le compagnie sono contrarie? Trattandosi di transazione dovrebbe convenire sia alle compagnie che a chi installa i pannelli…bisognerebbe chiedere loro perché non incentivano tale metodo.
    Bisognerebbe che Beppe Grillo scriva qualcosa in proposito, anche perché mi sembra che lui stesso sia uno dei pochi che rivende l’energia elettrica all’Ente, già da anni se non sbaglio, quindi sarà informatissimo sulla cosa.
    Ad ogni modo esiste già un concorrente al gestore nazionale (Enel), per il momento soltanto per chi ha la partita iva:

    http://www.la220.it/

  213. Davide Ricci

    Riguardo al fatto che il governo non ha fatto nulla, beh è meglio così.

    Mi spiego: l'”oscuro signore dei Sith” si era presentato come una Tatcher maschile.
    Ella ha fatto una politica talmente di destra che i sindacati (e la stessa confindustria) inglesi devono ancora riprendersi dal mal di testa. Non hanno praticamente più potere, sono stati svuotati e messi in “miande” dalla “Lady di ferro”.
    Da noi invece il governo non ha nemmeno avuto il coraggio di andare fino in fondo con la storia dell’articolo 18, ed ha fatto una mezza riforma delle pensioni.
    Fidatevi, meglio per noi che non abbia fatto quasi nulla, perché se avesse fatto qualcosa di più, sarebbe stato qualcosa di PEGGIO in più.

    Riguardo alla Scuola, la Moratti ha dato il colpo di grazia (di stampo imprenditoriale: “Portfolio!!”) ad un sistema scolastico tenuto per il collo da Berlinguer.
    Tale sistema già prima di Berlinguer faceva acqua.
    In poche parole: lui ha rigirato il coltello nella piaga di un appestato, lei ha sostituito il coltello con una lama MIRACLE BLADE III SERIE PERFETTA.

    Il problema della scuola, purtroppo, sono ANCHE I SUOI INSEGNANTI. In questo caso, forse, saranno anche la sua salvezza. Se non si cambia la ZUCCA (dura!) della classe insegnante nn c’è riforma che funzioni.

    (Ho spedito ad un sacco di gente in àmbiti scolastici la proposta di contribuire come istituti medi e superiori all’ampliamento di Wikipedia. Risposte: vuoto cosmico a 2.875°K
    Il problema sarà forse che non sanno usare l’e-mail?)

  214. Bruno Panetta

    Alessandro:

    Grazie per le informazioni, ma un paio di cose non mi sono chiare:

    1. Chi paga per i pannelli solari? Immagino che chi li installi paghi di tasca sua.

    2. Come fa ad esserci energia in surplus? Se io metto dei pannelli solari sulla mia abitazione e’ molto difficile che riusciranno a coprire il mio fabbisogno elettrico al 100%.

    3. Se fosse possibile una cosa del genere, perche’ le societa’ elettriche dovrebbero essere contrarie a comprare energia solare? In una transazione ci guadagnano entrambe le parti.

    Qualcosa non quadra…

  215. Alessandro Fiorillo

    Il Conto Energia è questo:

    Il “Conto Energia” fissa una tariffa di acquisto dell’energia elettrica. Tutti i cittadini interessati o le imprese possono installare pannelli fotovoltaici sulla propria abitazione o sui terreni al fine di produrre energia elettrica da rivendere alle società elettriche in cambio di una tariffa incentivata (cd “Conto Energia”).

    Oggi chi mette dei pannelli per produrre energia solare sui tetti della propria abitazione può farlo soltanto nella misura sufficiente a coprire i propri consumi i quanto il surplus non viene in nessun modo pagato (o “rimborsato” attraverso una tariffa agevolata) dal fornitore di Energia elettrica…in sostanza il surpluss viene regalato alla stessa…questo limita la diffusione dell’energia solare in Italia, noi che siamo il paese del “sole”. Questo sistema in Germania è diffusissimo, lì chi produce energia con i propri pannelli solari la rivende al fornitore elettrico…questo è quello che si vorrebbe ottenere con la petizione (sintetizzando)

  216. marco bianchi

    Teniamo in mente che dopo 15 anni di referendum inutili per non raggiungimento del forum (50%) a molti viene in mente che il referendum è inutile spesa e inutile mezzo.
    Abrogare una legge è esprimere il proprio parere e opinione, mettere una X su una lista è esprimere la propria preferenza su ‘programmi’ che comunque sono uguali, se non a parole nei fatti.
    Sinistra: federalismo, privatizzazioni, lotta coi sindacati, riforma inutile della scuola, lotte interne per poltrone.
    Destra: federalizmo, privatizzazioni, lotta coi sindacati, riforma scuola ecc.ecc.
    Cosa ha fatto il governo di sinistra degno di essere legge di sinistra? R: NIENTE
    Cosa ha fatto il governo di destra degno di essere legge di destra? R:NIENTE
    Cosa hanno fatto i governi presente e passati? fare in modo che il paese sia spaccato a metà arrangiando le leggi che devono per forza di cosa essere emanate.
    Andiamo a votare tutti 😉

  217. luca frangella

    ue! 🙂 ne dite di cotte e di crude su i nostri ragazzi!! sarà che ho poca esperienza o che ho avuto fortuna, ma non mi ritrovo in quel che dite.

    i ragazzi sono… simpatici… ecco! nel bene e nel male!

    certo poi ci sono delle realtà davvero problematiche e tragiche, ma non è di questo che si parla.

    licenziare i professori in base alla loro prestazione di lavoro?
    e chi dovrebe giudicare il mio lavoro? chi dovrebbe prendere il provvedimento?
    gli studenti? il preside? gli altri colleghi?

    forse una commissione esterna? e come farebbe a giudicare il mio lavoro? con che diritto? in base a quali criteri? fissati da chi?

    guardate che insegnare non è come lavorare in fabbrica. in fabbrica se non lavori non produci e non rendi e la cosa è palese, riscontrabile, oggettiva.
    ma nell’insegnamento cosa riscontri? insegnare è un arte e l’arte non si oggettivizza.

    e poi sono a favore del licenziamento solo in casi estremi, mentre sono a favore della tutela e delle garanzie per i lavoratori dipendenti, soprattutto da privati.

    forse gli impiegati statali godono di eccessive garanzie, ma più che il licenziamento proporrei altri metodi di intervento.

    sicuramente la cosa migliore è prevenire, selezionando opportunamente i propri impiegati, puntando sulla preparazione e sull’affidabilità, facilmente testabili (ma se lo si vuole fare sul serio) durante un periodo di prova o un corso in ingresso o in base ad esperienze precedenti (curriculum).
    se invece si regalano i posti per via clientelare….

    per l’insegnamento vale lo stesso discorso. imposterei un iter di studi molto lungo, articolato e profondo in cui risaltino contenuti pedagogici, studio critico delle discipline, approfondimenti di cultura generale, pratica diretta nelle scuole.
    ad ogni tappa l’aspirante prof. deve esprimere le proprie capacità e la propria preparazione producendo materiale proprio (lezioni, riflessioni pedagogiche, articoli sulla metodologia didattica, approfondimenti disciplinari, dissertazioni sulla scuola, riflessione critica sulla propria esperienza di tirocinio, etc. etc.)
    e solo i migliori dovrebbero andare avanti.
    la feccia , come dite voi, dovrebe ritirarsi con la coda fra le gambe.

    i nostri ragazzi meritano il meglio.

  218. Bruno Panetta

    Barrio:

    Ok, per quale partito seconde te BISOGNEREBBE votare? Non suisciare via, rispondi…

  219. Bruno Panetta

    Stefano Crema:

    Bravo! Ora dimmi, se qualcuno ti svaligia la casa tu chiami la polizia? No perche’ se sei contrario a tutte le leggi tranne a quella sul fumo nei locali, allora devi pure essere contrario alla legge sul furto…

  220. Bruno Panetta

    Fiorillo:

    La petizione che continui a ripeterci dice questo

    “Come cittadino italiano, venuto a conoscenza dell’esistenza del “Conto Energia” (Dlgs 387 del 2003) e del ritardo dei decreti di attuazione, chiedo al Governo di emanare entro il 2005 le tariffe di acquisto incentivate per l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari FV. ”

    Mi puoi spiegare per favore che cos’e’ questo “conto energia” e cosa sono le “tariffe di acquisto incentivate”? Visto che hai firmato la petizione e continui a menarla in continuazione, immagino che tu lo sappia.
    Saluti,

    Bruno Panetta
    bpanetta@gmail.com

  221. stefano crema

    considerando chi ci governa l’unica legge che salverei è quella sul fumo nei locali pubblici, si vede che le lobby del tabacco non hanno foraggiato a sufficienza, tutte le altre sono da abrograre e quindi SI su tutta la linea.

    Stefano

  222. Adamo Barrio

    Sanguinetti

    il paese è allo sfascio totale e tu chiedi di fare analisi tranquille e moderate?
    Contro lo sfacelo totale dello stato si risponde con la stessa aggressività. Altrimenti dormendo diventiamo tutti come te.

    Panetta: vota per chi ti pare, tanto per quelli come te non c’è alcuna speranza.

    Chi ha un po’ di cervello si sa fare 4 conti da solo senza bisogno dei consigli di nessuno. Io so solo che avevano promesso una marea di cose, ma non hanno fatto nemmeno le cose più minime da fare. Non solo!
    Hanno educato il paese alla cultura mafiosa, all delinquenza, all’impunità e via dicendo

  223. Bruno Panetta

    Adamo Barro:

    Ne’ l’una ne’ l’altra. Dimmi tu, per chi dovrei votare?

  224. Michelangelo Sanguineti

    Ciao, intanto trovo molto interessante il blog e ringrazio Beppe Grillo per averlo creato e per l’impegno. Detto questo mi dispiace davvero che i commenti delle persone siano spesso carichi di aggressività nei confronti di governo o delle persone che ne fanno parte e la cosa che mi fa pensare è che le stesse persone sono di quella ideologia politica che si dichiara pacifista ma che nelle persone spesso lo è solo a parole.
    Anche se non si condividono scelte e modalità di un governo … l’insulto resta sempre l’arma di chi non ha nulla da dire.
    Per il resto la la gestione scolastica attuale non la condivido, è un po’ semplicistica e in mano a persone che am io parere l’educazione l’hanno solo studiata e non praticata davvero. Però è vero che ai bambini è importante dare non solo nozioni ma anche esperienze creative, quindi i laboratorio potrebbero essere una buona cosa.
    Qualcuno ha scritto che ” La percentuale di professori decenti nella scuola italiana è davvero infima” e mi piacerebbe su quale base si fanno queste osservazioni. La persona è andata a visitare la maggior parte delle scuole italiane?
    Fare l’insegnante è un lavoro difficlie e appasionante, il problema sta nel fatto che a per fare l’insegnante ,un volta laureato, devi fare altri 3 anni di corsi e alla fine non hai il posto, entri solo in graduatoria. E’ chiaro che anche uno motivato, se trova lavoro prima sceglie la certezza per l’incertezza, mentre i disoccupati provano e magari passano anche se non sono appassionati di educazione.
    Ciao a tutti

  225. Alessandro Fiorillo

    Andate sul sito sottostante e firmate, se lo riterrete opportuno, la petizione a favore dell’energia solare. Da essa può dipendere il futuro energetico del nostro paese. Un futuro più pulito e libero dall’egida delle grandi compagnie petrolifere e dalle bollette ENEL!!!

    http://www.nimer.it/nimer.asp?ar=320

  226. Giorgio Gabel

    X TANU PALMIOTTO
    Certo, ma non sono gli unici responsabili. Ognuno faccia la sua parte, e non sara’ solo la Scuola a migliorare.
    ciao
    GG

  227. Adamo Barrio

    Panetta, tu in quale categoria ti collochi?
    Quella dei rincoglioniti o quella dei mafiosi?

    Sei una vergogna come pure chi ti rappresenta !

  228. Bruno Panetta

    Furio:

    Ti sbagli, il referendum in Italia puo’ essere solo abrogativo, non propositivo, quindi il suo uso per scopi politici e’ necessariamente limitato.

  229. Giovanni Venanzini

    Concordo con quanto detto da Stefano Crema. Come si può convincere un ragazzo ad impegnarsi nello studio se gli idoli che egli ha continuamente davanti agli occhi sono calciatori, veline e “bellocci vari”, che con la cultura non hanno niente a che fare? Su questo dovrebbero lavorare i politici…
    Il vero problema, secondo me, è che chi fa le leggi non ha la minima idea di come funzionano le cose veramente e probabilmente nemmeno di come “funzionano” i bambini…
    Tra le proposte di Offerta Formativa ho visto corsi di scacchi! Ma ve li immaginate 20 bambini in una stanza a giocare a scacchi in silenzio? ^^ e tutto questo quando nelle scuole manca la carta per fare le fotocopie, si chiedono soldi o libri per farsi una biblioteca, e i ragazzi devono portarsi la carta igienica da casa…

  230. furio parodi

    tanto non conta per chi voti (partiti), fanno esattamente le stesse cose, o non te ne sei accorto? il referendum è l’unico modo che abbiamo per esprimere il nostro volere…

  231. Bruno Panetta

    e per chi votiamo?

  232. stefano crema

    Per i referendum la vedo dura, si dice che le liste elettorali non siano state pulite e che siano quindi ancora presenti persone morte e sepolte e credo sarà difficile convincerli ad andare a votare…..
    L’unico paese in cui votano anche i morti…

  233. marco bianchi

    Come ex studente ho fatto tutte le scuole fino all’ università intera finita l’ anno scorsa mi sono reso conto che: I corsi di studi sono un pò arretrati… che il 10% dei docenti insegna bene, il 60 % si impegna ma proprio non è capace, il 30% sta a scaldare la sedia e a badare a lavoro extra scuola invece che lavorare per migliorare il proprio insegnamento.
    Purtroppo non è una legge che può cambiare lo status attuale, questa legge moratti non risolve nessuno dei problemi che ha la scuola: problemi che per altro nenche sono del tutto reali visto che la cultura e preparazione in Italia non è così pessima (almeno parlando del 10% di materie-professori che fanno il loro dovere e insegnano passione e metodo di studio per una materia).

    Ma ripongo un altro quesito, prima dicevo metà dicono bianco metà nero: 75% di votanti, un polo dice di votare e uno no: risultato: dal 1990 affluenza del 35-40 per cento, tutti i referendum inutili.(risultato, potere alla classe politica Prodi-BErluskoni e soci)
    Andiamo a votare sta volta, si o no non conta, ma andiamo a votare tutti !!!

  234. Stefano Collini

    Beppe, sei un mito, ma hai troppo poco ascolto, pultroppo in Italia tochi troppi interessi e non ti fanno parlare.
    Nonostante tutto, se non ci fossi, sarebbe un danno enorme..
    Con affetto..
    Stefano

    PS:Continua così, noi Italiani “comuni” abbiamo bisogno di te.

  235. Giuseppe Virzi

    Non ho molto da dire, l’ipocrisia regna sovrana in questo governo

  236. lala sala

    Bravo Luca,
    sono i genitori da prendere a calci.
    E possibile che su questo blob non ci sono genitori?
    Oppure ci sono e dicono che la colpa è della scuola e della MOratti?
    L’importante continua ad essere solo il poter dare le colpe a qualcun’altro.

    Comodo no?

    Per Stefano:
    non credo che tutti abbiano la fortuna di alzarsi la mattina e andare a fare un lavoro che amano, li soddisfa pienamente, ed è la propria ragione di vita. L’importante è cercare di fare al meglio delle proprie capacità quello che si deve fare. E non dare la colpa agli altri se si è frustrati e incapaci di farsi rispettare. Dice il saggio: l’autorità si impone, l’autorevolezza si conquista. E se non si riesce a conquistarla forse non la si merita.
    Lala

  237. Bruno Panetta

    Ale Rossi:

    Hai perfettamente ragione, la maggior parte degli insegnanti (non tutti) sono degli incapaci. La soluzione e’ ovviamente quella di licenziare gli incapaci e di mettere dei criteri severi all’assunzione.
    Questo pero’ e’ impossibile perche’ per la stragrande maggioranza degli italiani (Grillo compreso!) il Posto di Lavoro e’ sacro, e guai a chi licenzia i lavoratori… Meditate gente, meditate…

    Bruno Panetta
    bpanetta@gmail.com

  238. stefano crema

    Io parlo delle prime due classi delle superiori e della feccia che ci arriva, non dovrebbero essere più tanto bambini e dovrebbero cominciare a prenderersi un po di responsabilità per quanto fanno e dicono, ma poi ci pensano i genitori a deresponsabilizzarli.

  239. Luca Floris

    Stefano, spero che non tu sia un insegnante e che non abbia una pistola in casa…. LOL

    Ti capisco, mia madre ha insegnato tutta la vita e me ne ha raccontato di cotte e di crude.
    Però i bambini sono falsi bersagli…
    I bambini sono delle spugne. Se vivono in un ambiente violento imparano a comunicare con la violenza, se i genitori sono degli stronzi al 99 % si comporteranno come degli stronzi, non che lo siano, e che divengono stronzi…
    Una volta al mare mi ricordo di un bambino che buttava per terra la carta del gelato che stava mangiando, subito ho pensato “ma guarda che maleducato!!”, nel mentre, il pargolo si è avvicinato all’ombrellone dei familiari. Allora ho capito a chi doveva andare tutta la mia disapprovazione. Di colpo ho capito da chi il ragazzino aveva imparato simili abitudini. Quando ho visto andar via la famiglia di maiali di cui sopra, mi è bastato avvicinarmi e dire al capofamiglia “guardi che si è dimenticato di pulire….” E con la faccia rossa (lui sì stronzo, mica il bambino…) ha ripulito l’immondezza lamentandosi col resto della famiglia per le condizioni in cui “LORO” avevano lasciato la spiaggia.

    Povero ragazzo…

    Sono i genitori che devono essere presi a calci nel culo.

  240. angelini tania

    La cosa che mi “disturba” di più è la quasi totale ignoranza che c’è sui contenuti di questa legge, forse perchè in pochi sono riusciti a decodificarla. Io che sono solo una povera madre disinformata, ho constatato che, alle scuole medie inferiori, hanno trovato il modo di sopprimere 1 ora di inglese, 1 di italiano e1 di ed. tecnica, con l’opzione di scelta tra le 27 ore obbligatorie (fortunatamente la scuola di mio figlio ha suggerita caldamente le 30 ore settimanali, reintregando così le ore tolte). Mia figlia in prima elementare a tempo pieno, (e quante battaglie per non farla sopprimere!) ha solo 1 ora di compresenza in una classe di 24 bimbi (alcuni dei quali con notevoli problematiche).
    Insomma le nostre scuole locali, grazie all’autonomia scolastica, hanno trovato degli escamotage per andare avanti, ma queste soluzioni sono molto instabili non si mai quali direttive arriveranno dal ministero, sopratutto in estate, quando tutti sono disattenti al problema.
    In questi giorni mi è arrrivato dalla scuola un foglio che mi chiede eventuali attestati di corsi, attività sportive etc. da poter eventualmente inserire nel portfolio: questo a dimostrare che veramente si sta cercando di selezionare i ragazzi secondo il loro grado di benessere…. possibile che nessuno, a partire dai sindacati dalla politica di sinistra, dai massmedia, riesca a far emergere questo enorme disagio che sta vivendo la scuola?
    Un anno fa, quando facevamo battaglie per salvare il tempo pieno, non c’è stato nessuno che ci ha appoggiato, e sto parlando per lo più dei sindacati.
    Si sono mossi sopratutto i genitori, i quali si sono organizzati in comitati, poi quando i pezzi grossi si sono resi conto che eravamo veramente tanti,solo allora si sono un pò mossi,facendo naturalmente propaganda politica.
    Insomma a nessuno interessa dei nostri figli, perchè non votano e quindi non hanno diritti…
    Forse a scuola dovremmo mandare i pensionati ( non ho niente contro di loro ma lo dico perchè fanno gola ai nostri partiti) forse allora si vedrebbe una vera battaglia su come dovrebbe o non dovrebbe essere la scuola (caspita, sono un sacco di voti!).

  241. Fabrizio Ticozzi

    ma perchè la Moratti invece di fare convegni del c… non gira un po’ le scuole,forse (ma proprio forse…) capirà che le leggi che servono non sono quello col debito formativo o la ridenominazione dei periodi scolastici ma leggi per migliorare le strutture delle scuole e l’aggiornamento degli insegnanti. Ma forse (e mi sa senza forse) il fine di questa “riforma” Moratti è tenere i nostri ragazzi ( e quindi il nostro futuro ) nell’ignoranza e di conseguenza in balia di questi guru-imprenditori riformisti….

  242. Ale Rossi

    In tutto questo assalto alla Moratti mi pare che ci si dimentichi di un paio di cosucce.
    Lasciamo perdere la legge Moratti, perchè se è vero che alcune cose sono agghiccianti, è anche vero che la scuola italiana è da decenni in uno stato di sfacelo totale e la Moratti non c’entra nulla.
    Dagli anni sessanta ad oggi nelle scuola italiane sono stati assunti come insegnanti individui laurati con 66 e tesi di gruppo per corrispondenza, raccomandati veri e fancazzisti ignoranti di ogni genere.
    In tutto il sud Italia, quando uno non aveva voglia di studiare o voleva diplomarsi e trovare subito un lavoro, lo si mandava (e ancora oggi è così) alle magistrali.
    I laureati incapaci in un concorso pubblico hanno la stessa graduatoria di chi ha studiato per tutta la vita e sa cosa fa. Solo che un ignorante non passerebbe mai un colloquio di lavoro in un’azienda privata. Ma se anche lo passasse, in un’azienda privata non trasmetterebbe la propria ignoranza agli studenti.
    Trent’anni fa a scuola si studiava storia, lettere, geografia, matematica, lingue, musica e arte.
    Oggi si studiano queste materie oltre ad altre trenta: com’è possibile ?
    Semplice, provate a parlare con un ragazzo di 15 anni: non sa parlare italiano, se non ha una calcolatrice non sa nemmeno fare le addizioni, il massimo concetto artistico in suo possesso è legato ai manga giapponesi, crede la storia si quella raccontata dalla WB e simili, Pensa che Mozart sia palloso e ascolta solo Hip Hop…
    I ragazzi credono di essere in grado di autodeterminarsi a 15 anni, di essere in grado di decidere cosa sia meglio studiare e questo perchè qualcuno gli ha inculcato che tutto ciò che non ti serve per fare soldi, direttamente o indirettamente, sia inutile, a meno che non sia divertente.
    Poi non sono in grado di leggere un giornale o un libro senza credere a tutto ciò che ci trovano sopra.
    Tutti a lamentarsi della riforma Moratti, ma la scuola non isnegna più nulla ai ragazzi da almeno 20 anni e questo è frutto di scelte politiche fatte trent’anni fa.
    Secondo una certa classe politica un ragazzo deve poter ritardare fino all’ultimo la scelta della direzione da prendere nel modno del lavoro: questo comporta che 25 anni stia ancora studiando cose che non gli serviranno a nulla nel mondo del lavoro;
    secondo un’altra classe politica un ragazzo deve scegliere il più in fretta posssibile, e così a 12 anni, appena è in grado di fare qualcosa, gli insegnano nozioni specialistiche.
    La commistione di queste due correnti, unita al fatto che un ragzzino fino a 10-12 anni non ha voglia di fare nulla e che, sempre più spesso, i suoi insegnanti hanno voglia di fare meno di lui, oppure non ne sono capaci, crea ignoranti acculturati.
    Gli adulti di domani avranno un sacco di nozioni inculcategli nel cervello ma non saranno in grado di analizzarle, di cercare la verità da soli, poichè non avranno le basi del pensiero libero e della cultura.
    Saranno degli ottimi automi in mano al potere di qualsiasi tipo: convinti di essere liberi, intelligenti e colti, quindi incapaci di ammettere di aver sbagliato, mentre in realtà saranno senza libertà, ignoranti e incolti e continueranno a perseverare nei propri errori perchè, oltre a non volerli ammettere, non sapranno come uscirne.

  243. stefano crema

    In una classe nel tempo che gli insegnanti delle diverse materie si avvicendavano alcuni ragazzi hanno pensato bene di prendere un loro compagno di classe e buttarlo fuori dalla finestra, così tanto per giocare, alla riunione fatta con i genitori per comunicare i provvedimenti disciplinari contro i geni che avevano compiuto il gesto, un genitore ha tentato di difendere il figlio bastardo con un: “tanto non si è fatto niente erano a piano terra!!!” , non solo hanno dei figli deficenti ma li difendono pure, e se invece di andare tutto bene fosse andata male, se il ragazzo avesse sbattuto la testa e fosse andato in coma o se fosse addirittura morto chi ci andava nei casini ? I professori e la scuola perchè sono stati disattenti per una manciata di secondi, e uno deve andare in galera solo perchè ha in classe dei cerebrolesi ??

    Stefano

  244. Mark Brio

    Volevo mettere in primo piano qualcosa:

    ma vi siete accorti che questi stronzi che ci hanno governato dal 2001 si sono comportati come se avessero dovuto rimanere lì in eterno?

    Forse hanno fatto i conti senza l’oste!
    No l’oste non sono gli italiani che vanno a votare, che sembrano rincitrulliti (solo un citrullo o un mafioso poteva votare per questi qui).

    L’oste è la matematica:

    quando vai a guardare il bilancio dello stato e nello specifico delle famiglie non c’è santo che tenga. E perfino in una dittatura soft come la nostra.

    1) la Moratti vuole fare una riforma pensando di rimanere lì in eterno. Solo un lungo periodo di suo governo avrebbe infatti garantito a lei di portare a compimento il suo disegno antidarwiniano (che significa cattolico integralista e quindi a favore delle scuole cattoliche private) e pro-classi abbienti.

    2) Berlusconi copre una villa (completamente abusiva) col segreto di stato, pensando di rimanere premier per molti anni ancora e quindi potendola giustificare per motivi di sicurezza

    3) la lega pensa di riformare la costituzione sapendo che ci vuole un lungo iter + un referendum nazionale. Per inculcare la mentalità separazionista, ci sarebbero voluti svariati anni di governo Berlusconi.

    potrei continuare ma mi fermo qui.
    Il disegno criminoso era chiarissimo.
    Ma gli italiani continuavano a guardare i reality show, mentre il grande manovratore portava alla deriva la barca italiana.
    Ora la barca fa acqua da tutte le parti e sta affondando e voi continuate a guardare i reality.

  245. Claudio Guidi

    Personalmente credo che la scuola non si progetti a tavolino nè da sinistra nè da destra ma segua sempre il contesto culturale in cui una società si trova.

    Noi siamo in una società che sta diventando da un lato ultra-tecnicista e dall’altro ultra-consumistica. Nel primo caso si cerca spasmodicamente di imbrigliare i comportamenti umani all’interno di un rigoroso schema formale (si pensi al principio stesso delle norme iso9000 per la qualità aziendale, che nulla hanno a che vedere con la qualità effettiva) mentre nel secondo caso si cerca di avere un bacino di consumatori che NON ragionano così da avere un mercato più facilmente controllabile e prevedibile.

    Risposta: La Moratti è la persona giusta al posto giusto!

  246. Lucio Gobbetti

    non so se Stefano Crema sia un insegnante o meno. Io sono un genitore ma condivido pienamente quanto egli asserisce. La prima cosa che insegno a mio figlio è aver rispetto per gli insegnanti, perchè è la prima forma di autorità extra famigliare con la quale si ha a che fare; sono disposto a tralasciare un teorema non compreso, non non un atteggiamento maleducato. Forse perchè ho rispetto per chi lavora.
    Qualcuno pensa che la scuola sia un surrogato della famiglia a cui è demandata ogni forma di educazione, altri la considerano un male necessario ma non la sopportano, altri ancora ritengono che non serva a nulla. Così ci troviamo ancora una volta a criticare tutto e tutti senza alla fine venire a capo di nulla.
    Ho vissuto la scuola pre e post sessantottina e francamente ora, digerite entrambe, posso dire che la prima era migliore. E’ un mio parere, naturalmente. Non credo che gli insegnati di allora fossero più preparati di quelli di adesso. In realtà eravamo noi molto più ignoranti per cui anche un mediocre ci sembrava un Vate. Ora ci siamo evoluti, ci siamo acculturati anche grazie a coloro che critichiamo. O forse nonostante loro, non lo so. Metteriamo dunque a frutto la nostra cultura, proponendo qualcosa di serio, pacato e argomentato. Per chi non sa far questo, non c’è scuola che glielo possa insegnare.
    Buona giornata a tutti.

  247. stefano crema

    x Simona

    ma allora che si parcheggia a fare in una scuola
    che non gli piace e che non vuole seguire ?
    che vada subito a lavorare e si tolga dalle palle.

    > Insegnare è un compito difficile e delicato. Pochi, anche tra coloro che vogliono e credono di sapere insegnare, lo sanno fare nel modo giusto.

    E anche a saperlo fare bene che soddisfazione ne traggono ? Vengono trattati come pezze da piedi da tutti, dagli studenti, dalle famiglie, dallo stato considerati nulla facenti e mangiasoldi a ufo, prova tu ad alzarti una mattina pensando che il mondo intero ti ritiene una merda e poi dimmi con che motivazione andresti a lavorare.

    > Buona parte degli insegnanti e definibile come “incapace feccia raccomandata”

    Come buona parte degli studenti ormai sono dei cerebrolesi incapaci di intendere ma capaci solo di volere.

    > La percentuale di professori decenti nella scuola italiana è davvero infima.

    Magari anche perchè con uno stipendio da fame
    uno ci pensa due volte prima di intraprendere la
    carriera dell’insegnante, guarda caso in altri paesi l’insegnante è considerato un lavoratore
    a tutti gli effetti e pagato per tutte le ore che spende per fare il proprio lavoro e non solo per le 18 ore passate a domare le belve feroci in classe.

    > I professori “incapaci” NON possono essere allontanati dall’insegnamento.

    Questo certo non per colpa loro, ma daltronde se potessero, anche i pargoli farebbero a meno di tanti genitori che non gli danno la minima attenzione.

    > I lavori su cui venivano indirizzati dalle scuole, solo 20 anni fa, gli studenti dalle scuole superiori (tutti quelli per lavorare nel settore auto nel nord italia) o altri che sembravano essere le “professioni del futuro” (es: programmatore di computer) ora sono carta straccia o lavori inflazionati con stipendi da fame e contratti cococo.

    Allora facciamoli studiare tutti da veline e calciatori, oppure facciamo dei reality show nelle classi così imparano a farsi largo nella vita, certo se la scuola non ti permette di accedere ad un lavoro con stipendi da favola non vale neppure la pena di seguirla, ma con cosa ragioni.
    La scuola , specialmente quella italiana, non ha mai dato accesso diretto ad alcun lavoro, le uniche scuole a prepararti ad un lavoro sono quelle professionali, alberghiere, agrarie o tecniche, quando l’economia tirava non facevi a tempo a finire la scuola che erano le aziende a cercarti, ma se non è più così non credo lo si possa attriuire alla scuola.
    Le altre ti devono dare solo una forma mentale
    che si adatti ad un lavoro, una organizzazione mentale, ma con le teste di cavolo che vanno a scuola oggi non è più possibile nemmeno questo.

  248. luca frangella

    qualcuno guarda ancora all’università come il punto di riferimento per l’istruzione e la cultura.

    gli insegnanti della scuola secondaria dovrebbero fare “carriera” come i docenti universitari?

    no, grazie, io con quel mondo schifoso non voglio avere nulla a che fare e nè tantomeno voglio fare carriera.
    la mia unica ambizione è fare il mio lavoro di insegnante dando tutto me stesso ai ragazzi.

    certo che se gli insegnanti fossero premiati e ricompensati adeguamente per il loro delicato e fondamentale compito sociale, sarebbero più stimolati ad aggiornarsi e ad impegnarsi nel proprio lavoro (in questo senso si può adottare il termine ricerca per la scuola). inoltre c’è bisogno di una selezione maggiore, ma non fondata sulle stesse basi del sistema universitario.

    l’università seleziona “squali” la cui ambizione è fare carriera, accedere ad un posto ben remunerato e di grande considerazione sociale. quando va bene (raramente) e non si fregano i soldi inventandosi le ricerche più fantasiose e sterili, si impegnano nel loro lavoro di ricercatori, scrivono saggi, fanno conferenze, magari si impegnano anche socialmente.

    ma l’insegnamento? cioè, all’università bisogna insegnare ai ragazzi che vi si iscrivono.
    il sistema si regge soprattutto sulle tasse che questi pagano. e invece gli studenti universitari vengono trascurati, sono solo merce di scambio, servi della gleba, subiscono uno squallido insegnamento sterile, nozionistico, tecnico ed accademico e vengono “usati” a vantaggio dei baroni (i professori) che mandano avanti la baracca a colpi di raccomandazioni e scambi di potere e fanno il bello e il cattivo tempo. l’università gira intorno agli interessi dei prof. e invece dovrebbe girare intorno a quelli degli studenti.

    ma dov’è finito l’input pedagogico? secondo me non c’è mai stato nelle università!
    per questo penso che università e scuola dovrebbero essere separati anche a livello di ministero.
    nella scuola di oggi lo studente è posto al centro dell’attenzione. il sistema scolastico è fondato su basi democratiche e non feudatarie!

    ecco perchè giudico inadeguate le famose SSIS (che ho frequentato) che vogliono essere un tentativo per certi versi encomiabile di qualificazione della professione docente, ma che falliscono il loro obiettivo nel momento in cui delegano al mondo universitario (prof e strutture) il compito di gestirle. si decreta implicitamente una inferiorità o quanto meno una dipendenza della scuola( e quindi degli insegnanti) dall’uni (e quindi dai prof. universitari).

    non è così! è l’uni che deve imparare il rispetto per gli studenti dalla scuola. anche in fatto di preparazione l’uni non ha niente da insegnare a alla scuola. il sapere universitario sterile tecnico e nozionistico non è adatto alla scuola e alle sue finalità pedagogiche. bisogna creare un polo pedagogico-culturale, da cui l’uni impari qualcosa con umiltà e da cui la scuola tragga linfa vitale.

  249. Luca Floris

    X Marco Ligas.

    Purtroppo è tutto vero. Se hai visto un pò i giornali regionali e la televisione sarda, avrai notato che nessuno parla di questo quesito referendario. Ti prego copia il post o creane uno tu (come ti pare…) e spediscilo via mail a tutte le persone che conosci. E chiedi loro di fare lo stesso.

    Ci bolinti coddai custa borta puru…

  250. Alessandra Arona

    il 28 maggio ’05 il comitato “Giùlemanidaibambini” presenta il convegno “psicofarmaci e bambini” (Ospedale San Giovanni “Molinette”) ore 8,45

  251. Tanu Palmiotto

    x Giorgio Gabel

    Alla fine, col tuo ragionamento, la colpa è dei politici…

  252. nicola cellamare

    Non bisogna mettere una petroliera a gestire l’educazione dei nostri figli.

    Stanno rovinando la scuola aumentando le differenze fra scuola e tv. Un prof. delle medie non può fumare davanti alla porta d’ingresso perchè può essere un cattivo esempio per gli alunni che lo guardano.Al grande fratello fumano quando vogliono ed è vietato leggere libri nella casa.
    Il problema è molto più grande di quanto sembra perchè il maestro risulta sempre più uno sfigato e nessuno vuole imparare qualcosa da uno sfigato.

    prof.di musica scuola media statale “Parmigianino”

  253. Rita Porrega

    Sono anch’io convinta che non deve essere per niente facile, fare l’insegnante di questi tempi..spesso si trovano a dover “combattere” oltre che con gli studenti, anche con i genitori (quelle poche volte, magari, che vanno ai colloqui…);io non so se adesso è diverso, ma,ai tempi in cui mio figlio faceva le superiori..parliamo di 5 o 6 anni fa..a parlare con i professori ci trovavo sempre le stesse persone, come dire…quelli che effettivamente seguivano i figli erano veramente pochi!!E spesso, molto spesso, si trova qualcuno che quando il professore dice che il figlio non studia, non s’impegna, chiacchera o quel che è peggio, disturba…si sente rispondere che non è vero, che non può essere, perchè SUO FIGLIO è bravissimo…come se in classe ci fosse il genitore e non il prof.!Più di una volta mi sono sentita dire da un prof.che mio figlio era molto educato (al contrario di molti altri, ma l’educazione non si dovrebbe imparare prima di tutto a casa?), ma che lui non ci poteva fare niente se era capitato in una classe di 30 studenti, quasi tutti indisciplinati…le punizioni se le beccava anche lui, anche se tutti (prof. compresi!) sapevano che mio figlio non aveva fatto niente…
    Aveva ad es. un professore di disegno, mio figlio adesso è geometra, che, quando non riusciva a tenere la disciplina in classe (cioè quasi sempre…) sorteggiava il nome di qualche studente al quale STRAPPAVA un certo numero di disegni già fatti, così, per la volta seguente, se li doveva rifare tutti:inutile dire che mio figlio è stato sorteggiato più di una volta ed il commento, alle mie lamentele, era sempre quello:”Lo so che suo figlio non ha fatto niente, ma cosa ci posso fare se è capitato in una classe così?” Questo succedeva, appunto, un po’ di anni fa…adesso invece?Se dovesse succedere una cosa del genere, cosa farebbe un genitore?Io, una cosa l’ho fatta: gli ho fatto cambiare scuola!!!!
    Rita

    1. pagani rachele

      salve a tutti,
      io sono una di quelle mamme che, secondo quanto appreso in queste pagine, non le interessa nulla del proprio figlio che frequenta le superiori. Ebbene, io non sono MAI andata ad un colloquio con i professori, in quanto io ho una attività in proprio dalla quale NON POSSO ASSOLUTAMENTE ASSENTARMI AL MATTINO, in quanto mi occupo di catering. Ho fatto presente il mio problema presso la scuola,chiedendo dei colloqui pomeridiani, ma nessuno mi ha mai risposto. ANZI, due volta all’anno mi arriva una lettera dalla scuola affinchè mi presenti ai colloqui…. ma in che mondo viviamo?
      Rachele

  254. marco ligas

    x luca floris io sono sardo ma non sapevo niente del referendum. Ho chiesto un pò in giro nessuno ne sa niente ce lo mettono in quel posto anche stavolta??Io ho cominciato a spargere la voce non voglio questo genere di rifiuti, bastano già quelli che abbiamo.Grande Beppe ogni giorno appena accendo il pc controllo subito la posta e devo dire che la mia nausea aumenta di giorno in giorno un saluto a tutti fortza paris

  255. Giorgio Gabel

    LA BUONA SCUOLA

    Forse che la buona scuola la fanno i POLITICI con le loro LEGGI?
    A mio avviso, la BUONA SCUOLA non puo’ prescindere da BUONI MAESTRI, buoni maestri non servono a nulla se non ci sono BUONI ALLIEVI, buoni allievi non nascono se non ci sono BUONI GENITORI, buoni genitori richiedono una BUONA SOCIETA’, una buona società richiede l’esistenza di buone/i CULTURA, LAVORO, ECONOMIA,RELAZIONI, SOLIDARIETA’, POLITICA.
    In Italia oggi la SCUOLA NON PUO’ ESSERE BUONA.

    GG

  256. stefano crema

    l’apocalisse imminente, è una sensazione a pelle, l’ignoto che ci si para davanti ghiaccia il seangue nelle vene.
    A volte penso che avrei voluto vivere in un epoca con più ideali e più giustizia, ma giustizia ce ne è stata sempre poca.
    Qualcuno dice che un altro significato di apocalisse è cambiamento, trasformazione, in effetti lo abbiamo innescato e non credo potremmo tornare sui nostri passi.
    E quindi viviamolo, godiamoci in diretta la fine del mondo così come lo conosciamo, chissà che non ne risorga uno migliore dove i portatori nani di democrazia si prendono raffiche di coppini quando sparano le loro cazzate.
    Un mondo in cui le uniche cose importanti siano l’uomo con i suoi bisogni, la famiglia, gli amici..
    Stefano

  257. Paolo Nicolini

    Io voglio che mio figlio a 4 anni sappia fabbricare un ordigno nucleare e scoprire la fusione fredda, altrimenti lo considero un fallito….
    moratti, fa fai del buon sesso ogni tanto, invece di tutte ste seghe mentali!!!

  258. Simona Verdura

    per Stefano Crema:

    Prima di definire testoline di c…o gli studenti non mi sembra una cosa carina prova a tenere in considerazione queste cosucce:

    – Insegnare è un compito difficile e delicato. Pochi, anche tra coloro che vogliono e credono di sapere insegnare, lo sanno fare nel modo giusto.

    – Buona parte degli insegnanti e definibile come “incapace feccia raccomandata”

    – La percentuale di professori decenti nella scuola italiana è davvero infima.

    – I professori “incapaci” NON possono essere allontanati dall’insegnamento.

    – I lavori su cui venivano indirizzati dalle scuole, solo 20 anni fa, gli studenti dalle scuole superiori (tutti quelli per lavorare nel settore auto nel nord italia) o altri che sembravano essere le “professioni del futuro” (es: programmatore di computer) ora sono carta straccia o lavori inflazionati con stipendi da fame e contratti cococo.

    – chiusi rincoglionire in una aula, i ragazzi capiscono quello che vogliono fare nella vita intorno ai 25/30 anni (se va bene), i più fortunati lo sanno (o credono di saperlo) prima della laurea, gli altri mai.

    Quindi, con che spirito, uno studente con un minimo di intelligenza (ma anche uno pressocchè stupido), dovrebbe sopportare di sprecare anni all’interno di una struttura vetusta e muffita come quella della scuola italiana?

  259. Roberto Gentili

    Quando si fa una riforma, l’intelligenza vuole che si parli e si discuta, PRIMA, con gli addetti ai lavori. Ora la Moratti, secondo me, si è circondata di tecnici e burocrati e ha partorito sta ca….ta. Se tutti o quasi ti dicono che così non va, non ti viene il dubbio, a te Moratti, che forse forse hai toppato????
    NO MA CHE! avanti così verso il botto…e che botto! Questa cerebrolesa prima ce la leviamo e meglio stiamo!!

  260. Marcello Macagnano

    Caro Beppe Grillo,

    hai dimenticato di dire che scuola dell’ infanzia, scuola primaria, e scuola secondaria di primo grado costituiscono messe insieme “L’ISTITUTO COMPRENSIVO”, un nome che francamente al primo ascolto mi ha turbato(sembra un centro di recupero per disadattati).
    E dell’ università non ne vogliamo parlare???
    3+2(talmente nuova che è già obsoleta)
    1+2+2(riforma a Y)
    nel giro di 2 anni gli studenti non sanno più dove si trovano, che facoltà frequentano, e a che anno sono iscritti.
    Ma stiamo dando i numeri?????

  261. Giovanni Panzera

    Dalla Svizzera!! La scuola! Con una votazione plebiscitaria l’80% degli elettori ticinesi cinque ani fa ha salvato la scuola pubblica dall’impoverimento a beneficio delle scuole private, per la maggior parte religiose, che voleva ottenere degli aiuti finanziari. Io capisco che si mette alla testa di un Ministero debba forzatamente progettare qualcosa di nuovo. Se no che ci sta li a fare. Ma cent’anni e passa di scuola pubblica e anche privata avranno si prodotto anche dei Totò Riina detto U’ Curtu. ma anche dei premi Nobel e degli illustrissimi scienziati e professoroni e medici e giudici e ministri etc. Lasciamo la scuola com’era nel passato. Con i banchi e le seggiole, la lavagna, il/la maestro/a. Stando a quanto letto nel blog la scuola dovrebbe usare i termini aziendali e preparare le nuove leve al Berlusconismo o la Morattismo sfrenato. La scuola non deve diventare l’anticamera dell’azienda. la Scuola deve insegnare a leggere a scrivere e a far di conto. Poi le lingue… il modo di vivere…. e la Storia,…. la Fisica la letteratura.. la matematica… l’economia etc. etc.

  262. Andrea Ferrari

    Ecco il mio impatto con il “Portfolio” (ho un figlio alla materna e uno alle elementari)

    Tra le varie cose contenute anche il seguente questionario che i genitori sono invitati a compilare:

    NOSTRO FIGLIO A CASA SI INCONTRA PREVALENTEMENTE CON…..

    FA PARTE DI GRUPPI ORGANIZZATI (indicare quali)….

    ATTIVITA’ ALL’APERTO…..

    GIOCHI PREFERITI…

    LETTURE PREFERITE…

    ESPERIENZE/ATTIVITA’ PARTICOLARMENTE IMPORTANTI PER LUI….

    PROGRAMMI TELEVISIVI PREFERITI……

    ALTRO….

    Personalmente sono alquanto perplesso sulla effettiva utilità di una cosa simile, ma soprattutto non mi va affatto di rendere noti – almeno fino al diciottesimo anno di età dei miei figli – a tutto il corpo docente, presente e futuro(e che quindi non conosco) aspetti della vita dei miei figli che potrebbe essere utile tenere riservati.
    Adesso forse non farà molta differenza se comunico che mio figlio preferisce leggere Topolino invece che i Barbapapà, ma fra qualche anno potrebbe fare molta differenza dire che l’autore preferito è l’evangelista Giovanni piuttosto che Carl Marx.
    In altre parole, il sospetto e il timore che queste informazioni possano essere in futuro utilizzate CONTRO i miei figli è alto.

    Credo che non restituirò il questionario.

  263. Simone Maccanti

    Probabilmente sto esagerando, ma siete proprio sicuri che le educative tirate di orecchi dei nostri tempi erano una cattiveria? Oggi se tocchi un bambino Dio solo sa che ti capita… e allora cosa vuoi che te ne freghi se quel mostriciattolo di 10 anni ti prende per il culo, e non gli frega un cavolo di quello che dici! Per carità è solo un bambino…
    Io purtroppo c’ho lavorato con i bambini, non vi nascondo le voglie pazze di fare una strage!!! Mi pare che le nuove generazioni siano troppo “coccolate”! Sbaglio?

  264. ANTONIO CAIAZZO

    NEURONI ALLA RISCOSSA!!!!
    Ma vi siete mai accorti che ormai la societa ha reso tecnico anche il sapere,negli anni passati perche si studiava?per trovare lavoro?nooo ma per trovare
    risposte!!nel epoca moderna il sapere non e piu visto come crescita spirituale-culturale,che forma la persona ma come lo studio di cosa e relativamente “utile”in ambito economico cosi
    abbiamo commercialisti che evadono le tasse manco fossero houdini ma non sanno formulare un cogiuntuivo,calciatori che scambiano il latino per l’inglese(totti),ormai da alcuni miei coetani,colleghi di lavoro sono visto come1 ALIENO “madooo che fa con quel libro in mano invece di imparare la partita doppia,sta male chiamate il manicomio interniamolo”personalmente il piacere di leggere libri lo scoperto da poco sono sincero,pero ora ho capito!se vuoi trovare risposte la scuola non serve piu!puoi farlo meglio da solo leggi solo quello che di volta in volta t’interessa(il qui presente e stato bocciato 2volte alle superiori)senza costrizioni
    non come a scuola che ti costringevano a imparare 5 maggio a memoria,c’e’ pero da dire che il risveglio della mente deve essere indotto da stimoli forti talmente forti da vincere la concorrenza di tv,playstation,bei vestitiecc.
    e qui che dovrebbe intervenire la scuola(la moratti lettera minuscola dovrebbe intervenire sul suo apparato riproduttivo al fine di eliminare le piattole,ma sopratutto di rendersi sterile)indurre gli studenti a imparare da soli!!1cosa quasi immpossibile visto le menti ottenebrate delle nuove generazioni,che credono di essere in1perenne reality show,nascono e hanno gia il cervello “mangiato” perquesto dico”BUTTATE LA TV FUORI DAL BALCONE”,il mio raggionamento vale anche per gli amanti della “disinformazione” veramente credete che ci sia1cospirazione mondiale giudata da1nuovo ordine(americano-ebraico)che ci governa tutti treamite telecamere e microcip neurali(ma k droghe usate le voglio anch’io) e che in realta sono tutti alieni!!!! (a tale proposito leggetevi il Mistero di Maria Rogers di 1 certo E.POE per capire come i giornali rigirino la verita invece di spararvi le sege d’ avanti a Dana Scully in xFILES)la maggir beffa che il diavolo ha fatto all’uomo e di fargli creder che egli non esiste!!(soiliti sospetti vedetevelo)e vi dico di piu in 1prossimo futuro i libri saranno vietati(ma chi so Nostradamus) o usati in mancanza di carta igenica!cocludo con 1frase di SENECA in latino che non tradurro perche a buon itenditor poche parole:
    “NIL SAPIENTIAE ODIOSIUS ACUMINE NIMIO”
    PACE

  265. Paolo Vitali

    Sono un banbino di 9 anni e frecuento la tersa elementare. Non capischo perche criticcate tanto la siniora Morati. La squola di oggi funziona…ecome! Io per esenpio o imparatto tante cose anche grazzie ai labboratori. Non sono stato ameso al labboratorio di citarra, ma in conpenso o imparato a ricamare.
    Grazzie e tanti salutti a tutti e viva la squola!!!

  266. P IERFRANCESCO LUZZI

    Ciao beppe, volevo sapere la tua sui referendum del 12 e 13 giugno, e come mai i politici quanto si tratta di essere votati chiedono a noi poveri elettori di recarci alle urne, invece quanto non c’è un tornaconto economico ci chiedono di astenersi. SEI GRANDE

  267. Andrea Maio

    Caro Beppe, magari questo commento passerà tra le centinaia di commenti che ricevi del tutto inosservato o magari come spero servirà a qualcuno per capire che non è da solo a combattere questa sorda battaglia.Da anni ormai ritengo che il beneamato occidente abbia intrapreso una strada senza ritorno che porterà solo ad un improvviso e drastico burrone dove cadranno tutti coloro che hanno o non hanno aperto gli occhi in questi anni, tranne coloro che questa strada l’hanno scelta. Mi sento un po’ come uno dei tanti che veniva trasportato in mezzo alla massa nel lagher nazisti, incredulo di ciò che stava accadendo, già consapevole di che cosa sarebbe successo senza però avere alcuna informazione su ciò che sarebbe davvero accaduto.La verità è talmente evidente che secondo me non ci sarebbe neanche bisogno di dati o ricerche o pubblicazioni o dichiarazioni, la verità è che non abbiamo più idea di che cosa sia il rispetto per la vita. Ringrazio te che cerchi di far aprire gli occhi alle persone e che semrpe di più ci riesci con chi però è già sulla via alternativa. Forse ci si nasce, forse ci si diventa, forse ci sculacciano diversamente quando si viene alla luce o forse siamo solo pazzi da legare, ma almeno cerchiamo di usare quella massa organica che teniamo in testa e che chiamiamo cervello. Io sento le verità senza che debba ascoltarle dalla voce o vederle dalla TV perché forse ho ancora intatta quella cosa strana che si chiama coscenza. Mi sento però sempre più solo e sconcertato. Non so come muovermi, non riesco a fare progetti per il futuro, non mi piace il futuro e neanche il presente. Guardo i più anziani e li vedo rassegnati e spenti, guardo i più giovani e li vedo privi di autonomia di pensiero e di azione, guardo me stesso e vedo un marziano che un bel giorno si è sveglliato sulla terra con tutto questo puzzo, tutta questa confusione, tutta questa sofferenza e non sa come tornare a casa talmente è frastornato e straziato e confuso che non riesce a mettere in fila due idee. Ti ringrazio per quello che fai, per quello che dici e soprattutto per quello che avrestida dire e che vorresti dire, ma che non puoi divulgare e spargere come polline dei fiori facendo crescere altri fiori, perché anche tu sei un uomo e devi stare attento alle azioni degli uomini. Grazie comunque.Come ho detto prima spero solo che queste righe scorrano un giorno davanti agli occhi di qualcuno che come me ha valanghe di grida da far uscire, ma che rimangono dentro perché fuori c’è troppa confusione…. e scrivere tutto questo a 30 anni non è quello che mi apsettavo dalla vita.

    Andrea

  268. luca frangella

    X GASTALDI

    signor gastaldi, ma lei ha scritto un testamento spirituale! le faccio i più vivi complimenti ma allo stesso tempo le consiglio di non postare più simili commenti chilometrici. il suo intervento è sprecato in questo blog. lo leggeranno pochissimi utenti. avrà pochissimo feedback. parole al vento. fatica vana. e invece meriterebbe di più. ho fatto fatica a leggerlo e non le nego che sono andato a saltarello e di conseguenza non ho capito tutto.
    se ci fossero i FORUM, già sarebbe diverso, ma purtroppo sembra che GRILLO non sia intenzionato ad adottarli.
    meglio post a botta e risposta. più funzionali al blog.

    alcune cose che dice le condivido altre meno, alcune sono encomiabili altre discutibili o da interpretare, ma è impossibile discutere su migliaia di righe di post, ho già dimenticato quel che ha scritto… troppa roba…

    vedo che è preparato in materia scientifica!
    anche io sono un fan della fisica quantistica e cerco di insegnarla ai miei allievi.

    non ho capito cosa è politicanuova!

  269. Gabriele Bernabini

    Volevo dire a Raimondo Collia che DEMOCRAZIA E’ ANCHE E SOPRATTUTTO RISPETTO E TUTELA DELLE MINORANZE.
    IL SUO DISCORSO E’ SENZA SENSO..
    Io parlo di una cosa mi risponde su un’altra..
    Se i catanesi hanno scelto Scapagnini bene (o male) per loro nessuno discute il voto popolare…
    Io ero semplicemente sorpreso (ma in Italia purtroppo è diventata prassi) che ancora una volta chi sta dall’altra parte viene preso a pesci in faccia.
    Lo ripeto ALLA FACCIA DELLA LIBERTA’!
    E non centra un tubo con il numero di voti che ha avuto uno piuttosto che l’altro.

    La domanda (che esige una solo e chiara risposta) è IN ITALIA OGGI SI PUO’ TRANQUILLAMENTE DIRE: “IO NON VOTO PER TIZIO PERCHE’ NON MI PIACE E SE VINCESSE ALLORA PREFERIREI CAMBIARE CITTA'”
    SI PUO’ DIRE O NO?

  270. Alessia Capaccioni

    Caro Beppe…. come hai ragione… ho un figlio di quasi sei anni che a settembre andrà a scuola. Un mese fa ho dovuto prendermi un pomeriggio di permesso (non retribuito) per andare ad una riunione alla scuola materna. Ed era di importanza VITALE, dovevamo andare… per compilare il portfolio! Una cazzata enorme, inutile e che oltretutto abbiamo dovuto pagare, dato che il contenitore ad anelli è costato tre euro e ce li abbiamo dovuti mettere noi. E il bello è che le maestre candidamente hanno detto che non sanno cosa ne sarà di questo portfolio ma che intanto viene fatto… E la cosa ancora più bella è che ad Arma di taggia una scuola ha comprato una CASSAFORTE per contenere tutti i portfolio di tutti gli alunni della scuola. Ora… un contenitore ad anelli alto tre cm che contiene fogli a4. Uno per ciascun alunno delle elementari. Abbiamo delle scuole che hanno i tetti che cadono a pezzi, io devo comprare tutti i mesi i bicchieri di carta, lo scottex, i fazzolettini, i colori e altre cose che ora non ricordo (ed è una scuola PUBBLICA) e questi spendono MILIONI per comprare una cassaforte per contenere la puttanata dell’anno? Che schifo.

  271. Elso Merlo

    La fortuna, per gli studenti, è che i genitori al colloquio con gli insegnati non capiscono più nulla. Una mamma, un paio di mesi fa, di ritorno dal colloquio con l’insegnate elementare di suo figlio, al quale, in mancanza di voti che la potessero orientare, aveva chiesto semplicemente: “come va mio figlio a scuola?”, si è sentita rispondere: “sul piano relazionale si esprime con sufficiente padronanza dei termini, ma l’approccio alle materie è di tipo trasversale, ed è potenzialmente creativo ma abulico”, ed era preoccupata. Mi ha detto: “Non ho capito se va bene o male, ma abulico… non vorrà mica dire che è buliccio?”

  272. Giancarlo Fenu

    Basterebbe leggere Luciano De Crescenzo. “Leggere” che mostruosità per questi politici.
    Forse ci si può ritrovare a riflettere sulla storiella di Socrate che 5 minuti prima di morire studiava musica, “ma, come stai per morire e studi musica”. “certo” rispose Socrate “a me piace imparare”.
    Senza estremizzare, l’unica riforma possibile è quella che prevede e vuole una scuola che insegni qualcosa. Una scuola dove si và per sapere e conoscere, è veramente giusta.

  273. stefano crema

    gli studenti, questi ebeti ambulanti sono vittime e carnefici allo stesso tempo, vittime di famiglie dementi e di una società che li vuole idioti per poterli manovrare meglio e carnefici dei loro insegnanti che usano come zerbini su cui pulirsi le scarpe.
    Cosa pretendete dalla scuola, cosa devono fare gli insegnanti per avere rispetto quando sono le famiglie per prime a negarglielo fottendosene altamente delle convocazioni degli insegnanti tranne poi recriminare quando è troppo tardi o chiedere alla scuola cosa è stato fatto perchè il figlio non è riuscito ad imparare.
    Lo studio non è più un diritto/dovere per i pargoli, è solo una rottura di coglioni dalla quale sottrarsi in qualsiasi modo, deve essere poi la scuola a rincorrere i vermiciattoli e tentare di instillargli qualcosa in tutti i modi.
    Quando andavo a scuola io se non capivo perchè non stavo attento erano cazzi miei, adesso invece si possono permettere il lusso di non essere nemmeno presenti con la testa tanto la scuola continuerà a ripetergli quei 4 concetti fino alla nausea per vedere se in quelle testoline di cazzo ci entra qualcosa, anche perchè se non continui a provarci i genitori poi potrebbero ricorrere al TAR e impugnare le decisioni della scuola perchè non si è tentato a sufficienza di penetrare la mente ottenebrata del pargolo.
    Ma vaf….. cosa cazzo volete dagli insegnanti, che finiscano tutti alla neuro per i vostri figli cerebrolesi che non vogliono imparare un cazzo ?

  274. raimondo collia

    Illiberale Catania per aver negato la laurea a Battiato? e come definire Battiato, se non quantomeno improvvido,per la sua dichiarazione di voto? senza voler dire che la democrazia è il rispetto della volontà degli elettori: Scapagnini chi lo ha votato? Mi spiace ma credo proprio che in questa vicenda chi ne esce meglio forse è proprio Scapagnini, di cui la maggioranza dei catanesi ha voluto la riconferma: negare questo è negare l’essenza della democrazia

  275. Luca Arnese

    Ma non è che bloccando i consumi ci ritroveremmo morti di fame nel solito paese agreste circondati da ricchi e potenti padroni stranieri!?
    Andiamoci cauti con gli appelli in un seguitissimo blog come questo, potrebbero ascoltarvi in troppi.
    L’italietta non può uscire di forza dal mondo che la circonda, non vorremmo fare gli Amish d’europa spero.

  276. Alessandro Fiorillo

    C’è soltanto un modo per sottrarsi agli input che questa società cerca in ogni modo di inculcare ovunque…TV, scuola, informazioni, posto di lavoro…ecc. LIMITARE I CONSUMI. Vogliono a tutti i costi ergere il “consumo” a Dio da idolatrare, perché su questo si regge tutto il sistema. Quando c’è crisi in economia cosa ti dicono? CONSUMA…bisogna stimolare i CONSUMI…ecc. peccato poi che la maggior parte degli stipendi della gente comune non bastino che a pagare bollette e poco altro…però ti dicono che devi CONSUMARE, e già dagli anni della scuola non fanno altro che pianificare un esercito di piccoli consumatori (vedi i cellulari a 6 anni, le play station, le TV, ecc.) che da grandi saranno GRANDI CONSUMATORI (se avranno le risorse per poterselo permettere). Allora io dico…se vogliamo cominciare fin da subito a mettere in opera una sorta di MOVIMENTO DI RESISTENZA AL CONSUMO che potrebbe tradursi in MOVIMENTO DI RESISTENZA AL SISTEMA non dobbiamo far altro che ridurre ai minimi termini i nostri consumi…questo non significa rinunciare a tutto…ma cambiare la nostra concezione del CONSUMO…per prima cosa RICLICHIAMO TUTTO IL POSSIBILE…troppo spesso buttiamo via cose nuove perché dopo pochi mesi sono già superate dal nuovo modello sul mercato (vedi i cellulari, o i PC…), lo stesso vale per le mode (abbigliamento, autovetture, ecc.), create ad arte per creare dei nuovi bisogni nei consumatori…quindi cominciamo a CONSUMARE IL MENO POSSIBILE, ricicliamo, utilizziamo i mezzi pubblici e non le autovetture per spostarci (risparmieremmo assai con la benzina), non consumiamo energia in maniera superflua (vedi luce, gas, ecc.), non sprechiamo l’acqua (risorsa fondamentale e che sarà sempre più preziosa in futuro)…mettiamo in atto degli atteggiamenti virtuosi basati sulla limitazione dei consumi e sul riciclaggio generalizzato…così possiamo tentare una prima azione consapevole di ostruzionismo al sistema…che ci vuole tutti degli ebeti consumatori…a cominciare dagli anni della scuola…

  277. Michele Di Nunno

    Ciao a tutti.

    A prescindere dalle madonne che ti riesce a far tirare giorno dopo giorno l’attuale governo italiano per la miriade di cretinate fatte e dette, mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensa uno psicologo dello stato mentale in cui versa la persona che ha disegnato l’albero formativo (vedi il link in articolo).

  278. Cristiana Battista

    Ho visionato le pagine del “portfolio”…
    Ci vuole molta concentrazione e padronanza della lingua italiana per capire dove volevano arrivare, figuriamoci un bimbo di quell’età!!!
    Mah… A volte penso che dovremmo/dovrebbero fare tutti un bel falò di queste leggi… Pare che qua l’unico che lavori parecchio sia l'”ufficio complicazioni affari semplici”…
    Un saluto a tutti.
    ps. Effettivamente l’idea del forum non è tanto male: si perde davvero il filo prima di arrivare al dunque con tutti questi “becca e ribecca”.

  279. Fabrizio Monaco

    Dopo aver letto il post relativo alla scuola sono rimasto sconvolto… ma davvero la scuola e’ diventata tutto questo? A me sembra che in questo modo i bembini vengano trattati alla stessa stregua di robot da programmare. Ora capisco i miei genitori quando dicono che “si stava meglio quando si stava peggio”

  280. Gabriele Bernabini

    Volevo riportare una notizia non strettamente collegata all’argomento trattato ma comunque che ha a che fare in qualche modo con l’istruzione (una volta il Ministero si chiama della “Pubblica Istruzione” oggi solo “Istruzione”.. come mai?).
    La notizia è che Franco Battiato avrebbe dovuto riceve una laurea honoris causa in Lettere dall’università di Catania (Vasco Rossi ne ha ricevuta una la settimana scorsa).. Ebbene questa Laurea a Franco Battiato nonsarà più assegnata perchè aveva manifestato la sua scelta politica affermando che se vinceva Scapagnini (quello che prescrive le supposte a Berlusconi) se ne sarebbe andato da Catania..
    Alla faccia della libertà di espressione!
    Alla faccia della libertà di pensiero!
    Alla faccia della libertà!
    Ognuno giudichi come meglio crede l’episodio.. Secondo me è sintomatico…

    Riporto un’altra preoccupante notizia che ha una certa importanza per TUTTI:
    “Ocse: l’Italia è in recessione
    nel 2005 Pil -0,6%, deficit 4,4%
    Solo per il 2006 si prevede una lenta risalita, con un prodotto interno lordo all’1,1%. A frenare la nostra economia “la forte perdita di competitività”

    Il ministro dell’Economia Siniscalco con il premier Berlusconi
    PARIGI – Dall’inizio dell’anno l’Italia è in recessione: lo sostiene anche l’Ocse, nel suo Outlook annuale (rapporto di previsione), presentato oggi a Parigi. Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo economico il Pil quest’anno sarà negativo, -0,6%, e il rapporto deficit/Pil si attesterà al 4,4%”

    EVVIVA EVVIVA QUESTI CIALTRONI ILLIBERALI!

  281. pasquale zagaria

    x stefano crema

    il tuo discorso mi è sembrato piuttosto generico,non penso che tutti i ragazzi sono come tu li descrivi,e se una parte dei ragazzi sono dei coglioni è perchè molto probabilmente lo sono anche i genitori. non è che sei anche tu un genitore?

  282. Cristina Salmaso

    Caspiterina!!!
    Non hanno seguito il tuo consiglio, Beppe!
    Quale? Rinchiudersi in una beauty farm per un anno e non fare nulla….E si che vincerebbero le prossime elezioni!
    Mister Cicoria Rutelli (lui almeno ha potuto mangiare pane cicoria, qualcuno nemmeno quella) poteva starsene buono?
    NOOOO…. ha dovuto spararla grossa….
    Se il buongiorno si vede dal mattino mi sa che Berlusca farà i suoi porci comodi per altri 5 anni.
    Beati gli italiani all’estero.
    Un saluto
    Cristina

  283. Marcus Libero

    LA SCUOLA…specchio della società.
    SCOLARI….specchio dell società familiare e culturale.
    POLITICA… specchio della società.
    POLITICI…specchio della società, e già piccoli scolari.
    CITTADINI…specchio della cultura e della società.
    SOCIETA’…specchio dei cittadini…

    ergo: una totale e coinvolgente colpa e schifezza generalizzata, sia la società che i loro componenti.

  284. Roberto Bertini

    Ho 33 anni, e mi ricordo che quando andavo a scuola, non vedevo l’ora di tornarmene a casa per uscire a giocare a pallone con i miei amici sotto casa…..i bambini di oggi, sembrano già vecchi, hanno tutta la giornata già satura di impegni.
    Si vedono sempre meno bambini giocare insieme all’aria aperta, anzi sono sempre più i bambini che giocano da soli (es. a casa con i videogiochi, o a guardare la tv….) e questo è gravissimo. Bisogna assolutamente cercare di invertire la rotta, altrimenti sarà sempre peggio…. GRAZIE

  285. lala sala

    Sarò idelista (o magari retorica?) ma il mondo non è un’entità astratta che sta al di fuori di noi. IL mondo è tanti piccoli Io che lo costituiscono. E se questi piccoli Io cambiano, allora cambia il mondo. Qualcuno ha mai sentito parlare della Teoria della Centesima scimmia?
    Il problema è che lo sforzo va fatto su stessi, ognuno per sè, e non c’è qualcuno che lo può fare per noi.
    I bambini (o teste di cavolo come dice Stefano – ma saranno pure figli e alunni di qualcuno!) seguono l’esempio dei genitori, che magari sono gli stessi che dicono “la tv è uno scempio, il governo fa schifo, no al nucleare”, ma poi non propongono loro alternative, ma aspettano che lo faccia qualcun altro, se poi questo qualcuno “raduna il branco” tanto meglio.
    Lala

  286. Barbara Businaro

    Il discorso è molto più largo della sola scuola.

    La scuola come organizzazione fa schifo, fin qui non ci piove. Se davvero l’intenzione dei governamenti è di portarci a livello degli americani, aiutaci signore!!!
    Gli americani sono grandi specialisti in ciò che studiano, diciamo nella materia di specializzazione che li porta nel mondo del lavoro, ma a cultura generale le statistiche fatte dimostrano che sono abbastanza ignoranti rispetto agli europei.
    Dal punto di vista economico ed organizzativo, ci siamo già avvicinati a loro: il 3+2 universitario è preso dagli Stati Uniti, anche l’idea di un comodo master di 6 mesi a 11.000 euro arriva da loro (master per lo più inutili).
    Dove sta il discriminante? Nel mondo del lavoro.

    I pezzi di carta altisonanti valgono solo a livello statale, ma nel mondo del lavoro vero conta quello che sai fare. Nessun imprenditore può permettersi un anello debole…oh, banche escluse, dimenticavo.
    Lì basta rivendere le azioni Parmalat ai clienti più sprovveduti per coprire le pessime valutazioni dirigenziali.
    Ma non possiamo essere tutti statali o tutti bancari.

    Considerando questo, credo che molto della propria cultura dipenda anche dell’ambiente famigliare.
    Mi vergogno profondamente quando vedo bambini di 8 anni andare a scuola con il cellulare…
    Mi vergogno profondamente quando vedo bambini in visita in casa mia che senza permesso ne mio ne dei genitori saltano a piedi pari sul mio divano con le scarpe sporche, e se ne vanno in giro per la mia casa senza controllo…
    Questa è mala educazione ed i genitori alzano le spalle…sono bambini…giocano…
    E quando saranno più grandi, come si comporteranno a scuola??
    Salteranno sul banco durante la merenda? Risponderanno a parolacce all’insegnante che gli chiede di spegnere il cellulare??

    Ma soprattutto, abituati a sentirsi dire sempre di sì, saranno capaci di fare sacrifici?
    Riusciranno per esempio a spegnere la playstation e leggere almeno il libretto di istruzioni del microonde?

    Pensate solo a quante case sono fornite di TV, videoregistratore, lettore DVD, impianto home theatre…e pensate a quante case di queste hanno una libreria…

  287. Luca Floris

    X Stefano Crema.

    Stefano non ti accorgi che stai parlando di vittime? Di ragazzi disturbati? Secondo te ragazzini simili non hanno bisogno di aiuto?

  288. Luciano Zanoni

    X WEBMASTER !!!

    DA BLOG A FORUM

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    DA BLOG A FORUM

    DA BLOG A FORUM
    Ragazzi così è disorganizzato e illegibile il contributo di chi scrive !!
    Nelle pause di lavoro non si può leggere a caso tra 400 messaggi pubblicati in 2 ore !!

    Organizziamo delle discussioni per ogni tema proposto da grillo con un FORUM, PLEASE !!!

  289. Alessandro Fiorillo

    In una società ove oramai si cerca in ogni modo di utilizzare gli strumenti dell’informazione e della comunicazione per “indirizzare” le menti e per creare una disciplinata società di consumatori…come aspettarsi che la scuola venga messa in condizione per essere quello che dovrebbe essere…un luogo deputato alla crescita interiore, materiale e spirituale dell’uomo…anche la scuola bisogna annichilirla…ridurla a sterile parcheggio, e magari ad ulteriore strumento di pianificazione sistematica delle menti…guai a creare gente capace di pensare! Meglio creare consumatori magari anche un pò dementi (così non si pongono certe domande)…troviamo le risorse interiore per opporci a questo disegno…

  290. stefano crema

    x lala

    se solo sapessi, l’amarezza che gli insegnanti devono ingoiare continuamente, amarezza per il loro impegno che non ha alcuna considerazione da nessuno, i pupi sono delle teste di cavolo pieni di sè e convinti che gli insegnanti siano dei paria ai loro ordini, li trattano come cani, entrano in classe e nemmeno li cagano, continuano a fare casino così testano la resistenza dell’insegnante e il suo umore, tendono sempre la corda al limite.
    Si tengono in testa i preservativi firmati, sono così idioti da andare a spendere 50 euro per un berretto firmato, invece di farsi pagare loro perchè fanno pubblicità ad armani & Co.
    Oppure si tengono le cuffiette del walkman nelle orecchie , tanto quello che è entrato è quel coglione dell’insegnante.
    Poi quando il coglione è riuscito a zittirli e rimetterli in un contegno civile comincia la lezione, menti ottenebrate, completamente chiuse che non ricevono nulla nonostante glielo si spieghi decine , centinaia di volte in tutte le salse, non arrivano a capire le cose più elementari ma questo perchè, perchè elementari e medie non attuano più alcuna selezione e così ti ritrovi nel biennio delle superiori dei perfetti deficenti che non capiscono niente, a volte non sanno nemmeno leggere, un branco di ritardati mentali feroci che pensano solo a cazzeggiare mandarsi sms col cellulare e atteggiarsi a fighi.
    Ragazzi tutta apparenza e nessuna sostanza, non usano termini appropriati per indicare alcunchè, per loro tutti gli oggetti si chiamo, coso e cosa, avete presente la caratterizzazione di guzzanti quando faceva lo studente ebete, non era una caratterizzazione gli studenti di oggi sono proprio così, degli idioti integrali.
    E dopo aver sputato sangue per una giornata intera un insegnante si chiede, perchè devo guadagnare una simile miseria quando un idraulico per cambiarmi un rubinetto guadagna 10 volte quanto guadagno io ?

  291. un insegnante che non fa il professore

    alcune deduzioni:

    – Che ci si può aspettare da un digerente d’impresa? – industrializzare l’insegnamento! è ovvio.

    – Cosa si aspetta un digerente d’impresa dall’insegnamento scolastico? – un individuo privo di cervello che possa impiegare all’occorrenza a tempo determinato senza protestare! ovviamente un demente.

    – Cosa si vuole dagli insegnanti? – burocrazia, carte, certificazioni fotocopia, (devozione al potere), promozioni a catena (qualcuno ha sentito parlare di catena … di montaggio)

    Dalla classe digerente non ci si può aspettare niente di meno che la STANDARDIZZAZIONE di un processo naturale che è l’apprendimento, che lotta contro tutto ciò che è artefatto.

    Ognuno ha modi di apprendimento che sono propri, ogni bravo insegnante lo sa, lo sente e si adatta alla persona che deve apprendere in mille modi diversi.

    Vogliono MILITARIZZARE la comunità in cui viviamo (è una espressione forte che ho già usato in un altro luogo ed è stata fraintesa).

    Quando si distrugge la libertà di apprendimento con la STANDARDIZZAZIONE ci irrigentiamo come un esercito che agisce secondo norme OBBLIGATORIE che non lasciano spazio al pensiero.

    Io da insegnante ogni qualvolta tratto un argomento chiedo a chi mi ascolta di riflettere e di porsi sempre la stessa domanda: PERCHE’?

    Quando vogliamo capire dobbiamo chiedere perchè, l’interlocutore che non spiega il perchè di ciò che dice, con il suo comportamento tende a lasciare l’apprendista nell’ignoranza (per poterlo dominare… altra espressione inaccettabile?)

    Io dopo anni che vado dicendo (non ai colleghi, ma ai miei studenti) che sono un parcheggiatore abusivo (…) e che quindi l’obiettivo della scuola era l’ignoranza, mi sono dovuto ricredere…

    L’obiettivo di questa scuola non è l’ignoranza ma la DEMENZA!

    RIFLESSIONE:

    Se è vero che il futuro di una nazione si fonda sui giovani di oggi che vanno a scuola.

    Se è vero che con tutte queste patenti e certificati si sta STANDARDIZZANDO (industrializzando?) il processo dell’apprendimento e della conoscenza.

    L’UNICA DEDUZIONE E’ CHE IL FUTURO SARA’ IN MANO A PERSONE CHE PRIVE DI UN SISTEMA AUTONOMO DI RIFLESSIONE E RAGIONAMENTO (prima di azionare la bocca bisognerebbe azionare il cervello?) SARANNO TUTTE PREDA DEL SISTEMA CONSUMISTICO CHE TANTO AMIAMO.

    Sistema che ci sta tanto a cuore che al minimo intoppo ci chiedono di consumare di tutto e di più, qualcuno chiede come? basta accendere il tubo catodico!

  292. Pietro Filippi

    TROVATEMENE UNO
    io ho quasi 30 anni e ho fatto la scuola (ed università) col vecchi sistema. Non sono un insegnante ma sono figlio di un’insegnante e sono sempre stato al corrente di ciò che è cambiato “dopo di me”, avendo avuto molti amici e parenti più piccoli di me o coetanei diventati insegnanti…Posso assicurare che non ne ho trovato uno solo che mi ha detto che i corsi di recupero dei debiti sono seri. LI TROVANO TUTTI UNA BUFFONATA. Ma fanno comodo. Chi ha il debito lo recupera e gli altri nel frattempo fanno “vacanza”. Col risultato che si va avanti tutti e a rimetterci sono proprio i più bravi perchè si gioca al ribasso. Per carità, NON BISOGNA ABBONDONARE CHI FA PIU’ FATICA. BISOGNA VALORIZZARLO IN ALTRO MODO. E poi non mi vengano a dire che oggi la scuola è migliore perchè si promuove di più ed i voti sono più alti. Grazie: è cambiato il sistema di valutazione, ma nessuno (cioè la Moratti) lo dice mai. Mi ricordo che col passaggio ai 100esimi per la maturità le medie si sono alzate ovunque di un punto. Per forza, si cominciò a dare i 10 che prima nessuno dava…
    POI BISOGNA VALORIZZARE GLI INSEGNATI SERI E VOLONTEROSI. Loro sì che fanno la differenza, non un corso di informatica o di lingua in più od in meno.
    In bocca al lupo.
    Pietro

  293. angelo romano

    bah, non so quanti anni avete, ma quando andavate a scuola vi ricordate cosa facevate? leggere, scrivere, far di conto. di questi tempi non basta più, credo. questionari di autovalutazione a parte (che mi sembrano ridicoli) qualcosa di nuovo bisognerà pure farlo. mi sarebbe piaciuto fare un corso di chitarra a 8 anni, per esempio. i nostri figli sono tutt’altro che lobotomizzati, intellettualmente valgono il triplo di noi quando avevamo la loro età. potranno sopportare sicuramente una riforma (anche se ci sembra un po’ idiota) che, a quanto mi risulta, è l’unica che sia stata fatta da 30 anni a questa parte. dov’erano quelli che si stracciano le vesti quando avevano al possibilità di farlo loro, qualcosa di nuovo?

    pace a tutti

  294. Francesco Serbassi

    Solo per segnalare che esistono scuole private cattoliche e non cattoliche e che quindi non mi sembra molto corretto attribuire a preti e Clero l’Istruzione Privata.

    Ciao,
    Francesco.

  295. Alessandro Fiorillo

    Per Lala:

    Le tue riflessioni sono interessanti…in effetti tendiamo spesso a delegare gli altri, sperando sempre che qualcuno si erga a paladino delle nostre speranze…nel nostro piccolo possiamo già fare molto, educando i nostri figli, trasmettendo loro dei valori…talvolta però resta una sensazione di impotenza e di delusione nei confronti di un mondo che procede in certe direzioni…e il senso di impotenza cresce di fronte all’impossibilità di “cambiare” in meglio, almeno un pò, questo mondo.
    Mi chiedo…quanto possiamo, da questi spunti di riflessione, arrivare a mettere in atto un azione costruttiva affinché gli stessi non rimangano soltanto degli spunti (per quanto utili…sterili…)?

  296. Marcus Libero

    Lo strumento che non si utilizza a dovere è l’occupazione delle piazze!!!!!!!!!!!!!
    ARRIVATI a uesto punto socio-culturale è vitale riappropriarsi della cosa pubblica e cnhe dell nostra vita privat, scippata giornalemnte da arraffoni e schifezze di tutti i tipi.
    Non si puo’ continuare cosi’.
    Mi stanco anche di parlare..non c’e’ piu’ nulla da dire, se non ripetersi e lamentarsi all’inverosimile, previo poi, praparare le valigie il fine setimana per scappare la mare!!!
    Almeno questo fa la mggior parte di gente sche scrive qui, e che sta li fuori.
    Basta lamentarsi….
    Questo è quello che meritiamo ed è sopratutto quello che vogliamo.
    I POLITICI SONO LO SPECCHIO DELLA SOCIETA’!!!
    una società insana, crea politci INSANI.
    MEA CULPA…prima di tutto.

  297. Luca Rinaldoni

    Come prevede la Teoria Generale dei Sistemi (non quella cabarettistica di Balasso, quella seria di Bateson, Watzlawick et al.) un fenomeno sociale può essere affrontato a vari livelli di complessità sistemica. Il livello minimo coinvolge il contesto domestico della famiglia Moratti, che ha maturato nei decenni un approccio compulsivo, nevrotico e comunque totalmente disfunzionale rispetto ai compiti organizzativi. Un Moratti ci mette sempre e comunque il cuore, non si arrende di fronte agli insuccessi e non viene sfiorato dal dubbio che talora possa essere il tentativo di soluzione a diventare un problema ulteriore se non maggiore di quello originario. Zoomando all’indietro e modificando l’angolo visuale, vediamo che c’è una curiosa interfaccia tra il contesto-Moratti e il contesto-scuola. Anche il mondo della scuola da qualche decennio (dai famosi Decreti Delegati dei primi 70, che si ritenne giusto non chiamare Decreti Malfatti dal nome del ministro propositore, più o meno per gli stessi motivi per cui la Federazione Italiana Consorzi Agricoli venne siglata non con un acronimo ma come Federconsorzi)applica soluzioni che diventano problemi appena si sente odore di operativo: presidi-manager (ma faciteme ‘o piacere…), genitori riciclati in avventurosi comitati di gestione fai da te ecc. ecc. ecc. Infine, ampliando a dismisura il campo visuale ed osservando il sistema di potere globale che caratterizza questo inizio di secolo (ma vorrei essere ottimista e parlare di prima metà del decennio per non portare sfiga) vediamo una politica-spettacolo se non politica-spazzatura che meriterebbe gli strali di un moderno Cecco Angiolieri o Jacopone da Todi (Dante francamente sarebbe troppo). Se l’analisi sociologica passa da un’ottica sistemica ad una freudiana con un avventuroso salto dai surf di Palo Alto ai wurstel con crauti di una trattoria viennese, parrebbe che il sistema di potere genialmente inventato dallo chansonnier prestato prima all’imprenditoria e poi alla politica e ahimè mai ritornato indietro abbia creato un materno utero in cui chiunque non sappia fare un cazzo ma ne sappia parlare bene e forbitamente troverà lodi ed encomii massimi. Chiusura del circolo, un fenomeno simile è stato creato a Milano, Foro Bonaparte, più di quarant’anni fa: chiunque non sappia fare un cazzo col pallone ma ci metta un cuore deamicisiano magari meglio ancora sventagliando criniere da bassista heavy metal (e ti può andare benissimo con Klinsmann ma un po’ meno bene con Centofanti) troverà ospitalità nel cuore e nel libro paga dei Moratti, dei Fraizzoli, dei Pellegrini di volta in volta titolari del progetto.
    Come concludere? Quando tre gravi patologie socioculturali si incontrano e si intrecciano, al cittadino non resta che prenotare il primo volo sola andata per la Terra del Fuoco.
    Ad maiora….

  298. lala sala

    x Stefano Crema

    Io sono madre, la più grande dei miei figli ha 7 anni. Credo di averla educata secondo i valori che ritengo fondamentali: rispetto del prossimo e di se stessi, tolleranza, educazione sempre e comunque, non violenza (o almeno non gratuita, se serve per difendersi, serve e non si discute). Nella sua classe ci sono diversi bambini “turbolenti” (non capita raramente che mia figlia ci becchi un calcio o un morso – e non di quelli “fisiologici” data l’età). La risposta degli insegnanti?
    “E noi che possiamo farci! Insegna a tua figlia a fare altrettanto!”
    No, non è esattamente come dici tu, e magari non è del tutto come dico io.
    Ma lo scarica barile delle responsabilità non risolve i problemi di nessuno. E nessuno vuole farsi carico dei problemi.
    L’Italia va male per colpa del Berlusca (o di Prodi, o comunque di chi c’è al potere), ma non è mai di ognuno di noi, che stiamo lì ad aspettare che qualcuno faccia per noi quello che vogliamo noi!
    Non mi sembra un approccio corretto, ma piuttosto un modo per protrarre l’italica abitudine all’assistenzialismo ad oltranza.
    Ognuno faccia la sua parte, a cominciare da ognuno di noi.
    Tutti a dire “Grillo pensaci tu”. Lui fa (e benissimo) il suo: lancia spunti di riflessione, stimola il cofronto (ebbene sì, anche le polemiche possono essere fatte in maniera costruttiva). E invece di dire: “OK, grazie, a questo non avevo pensato. Che posso fare io?”
    si sta lì a commiserarci, a dire “è la fine”, “siamo alla frutta”, “Grillo aiutaci tu”.

    Basta che ci sia qualcuno che lo faccia per noi?

    Lala

  299. ANTONIO CAIAZZO

    NEURONI ALLA RISCOSSA!!!!
    Ma vi siete mai accorti che ormai la societa ha reso tecnico anche il sapere,negli anni passati perche si studiava?per trovare lavoro?nooo ma per trovare
    risposte!!nel epoca moderna il sapere non e piu visto come crescita spirituale-culturale,che forma la persona ma come lo studio di cosa e relativamente “utile”in ambito economico cosi
    abbiamo commercialisti che evadono le tasse manco fossero houdini ma non sanno formulare un cogiuntuivo,calciatori che scambiano il latino per l’inglese(totti),ormai da alcuni miei coetani,colleghi di lavoro sono visto come1 ALIENO “madooo che fa con quel libro in mano invece di imparare la partita doppia,sta male chiamate il manicomio interniamolo”personalmente il piacere di leggere libri lo scoperto da poco sono sincero,pero ora ho capito!se vuoi trovare risposte la scuola non serve piu!puoi farlo meglio da solo leggi solo quello che di volta in volta t’interessa(il qui presente e stato bocciato 2volte alle superiori)senza costrizioni
    non come a scuola che ti costringevano a imparare 5 maggio a memoria,c’e’ pero da dire che il risveglio della mente deve essere indotto da stimoli forti talmente forti da vincere la concorrenza di tv,playstation,bei vestitiecc.
    e qui che dovrebbe intervenire la scuola(la moratti lettera minuscola dovrebbe intervenire sul suo apparato riproduttivo al fine di eliminare le piattole,ma sopratutto di rendersi sterile)indurre gli studenti a imparare da soli!!1cosa quasi immpossibile visto le menti ottenebrate delle nuove generazioni,che credono di essere in1perenne reality show,nascono e hanno gia il cervello “mangiato” perquesto dico”BUTTATE LA TV FUORI DAL BALCONE”,il mio raggionamento vale anche per gli amanti della “disinformazione” veramente credete che ci sia1cospirazione mondiale giudata da1nuovo ordine(americano-ebraico)che ci governa tutti treamite telecamere e microcip neurali(ma k droghe usate le voglio anch’io) e che in realta sono tutti alieni!!!! (a tale proposito leggetevi il Mistero di Maria Rogers di 1 certo E.POE per capire come i giornali rigirino la verita invece di spararvi le sege d’ avanti a Dana Scully in xFILES)la maggir beffa che il diavolo ha fatto all’uomo e di fargli creder che egli non esiste!!(soiliti sospetti vedetevelo)e vi dico di piu in 1prossimo futuro i libri saranno vietati(ma chi so Nostradamus) o usati in mancanza di carta igenica!cocludo con 1frase di SENECA in latino che non tradurro perche a buon itenditor poche parole:
    “NIL SAPIENTIAE ODIOSIUS ACUMINE NIMIO”
    PACE

  300. Alessandro Fiorillo

    Per Valeria:

    Ah! Ho capito, ma il sito non è il mio 🙂

    Mi sono limitato a riportarne il link, inquanto credo sia importante firmare la petizione.
    Baci. Alessandro

  301. simona contenta

    Ciao, la Moratti dovrebbe andare a fare la venditrice dell’Avon porta a porta….forse sono troppo cattiva e maleducata?…cambio subito tono.
    Cosa può saperne la Moratti di scuola pubblica quando le sue figlie sono state mandate a scuola in istituti privati negli Stati Uniti e in Inghilterra? Ho letto a proposito un’intervisate su un settimanale femminile ad una sua figlia, quindi non scrivo balle.
    La Moratti per prima non manda un suo figlio nella scuola pubblica, quindi perchè fidarci?
    La destra vuole demolire la scuola pubblica per avvantaggiare quella privata. E come mai? Chiedetevi di chi sono la maggior parte dells uole private..fatto?…dei preti, del Clero. Di quel Clero che ha appoggiato il nano malefico nella sua campagna elettorale, quel Clero che ha votato in massa il nano. Qualcosa dovrà pure fare in cambio il Nano…..Si però lo stà facendo sulle nostre spalle e su quelle dei nostri figli, nipoti. CHE SCHIFO!!

    Simo

  302. marco paganella

    ..vero, e quando non sono d’accordo lo scrivo anche io (come per esempio sulla lettera di Mina).

    Ma l’attacco puro e semplice solo perchè Grillo-è-Grillo è una sua costante.
    Noiosa anche (c’è anche chi se li legge tutti i commenti..).
    Altre persone sono in disaccordo con i post per certi argomenti, a volte, ma non hanno il suo atteggiamento.
    E non è neanche l’unico, purtroppo. Comunque ho notato che molti bloggers sanno distinguere la critica sana dall’invidia..

  303. Valeria Pezzotta

    Per Alessandro
    lo trovi dopo che si compila la petizione…..per ritornare alla pagina…clicca quì!!!
    Baci Valeria

  304. Niccolò Petrilli

    Panetta: io da bambino schiacciavo le formiche. Poi una volta mi sono fermato a guardarle e da allora non schiaccio più neanche le zanzare(che tanto non mi pungono ;P)
    Che Grillo in passato avesse le macchinone non è un dato per cui dargli dell’ipocrita al giorno d’oggi.
    Diciamo che se mi porti le prove che ha costruito la sua villa con il condono Berlusconi posso anche provare a dire che ogni tanto fa l’ipocrita, e comunque è una cosa che ripeto sempre: Beppe è come un dito che indichi la Luna. Non stare a guardare il dito. (Per gli Yachts: un bello tsunami che lasci UN PO’ di barche dei pescatori e travolga tutti gli yachts, inquinatori del Mare. Quando arrivano a Cala Violina sembra di essere davanti al plotone d’esecuzione e i loro scarichi arrivano a Riva con la mondezza che buttano in mare. E io nuoto fino alla barca e gliela ributto dentro. Prima o poi mi investono)
    Comunque devi prendertela con i post, non con le persone. Regola 3 della comunicazione intelligente, Gensini.

  305. Alessandro Fiorillo

    Per Alessandro FIORILLO:
    ho visitato il sito, INTERESSANTE MA…non si può scrivere “clicca quì” con l’accento!!!!!
    CORREGGI IMMEDIATAMENTE

    Dov’è che hoi scritto clicca quì??? Non riesco a trovare questo errore.

  306. Valeria Pezzotta

    Per Alessandro FIORILLO:
    ho visitato il sito, INTERESSANTE MA…non si può scrivere “clicca quì” con l’accento!!!!!
    CORREGGI IMMEDIATAMENTE

  307. Luca Pilolli

    Inorridisco!

    Chi ha scritto “IL PORTFOLIO DELLE COMPETENZE” non sa parlare con semplicità e chiarezza nemmeno a se stesso, figuriamoci a dei bambini!

    Caro Beppe Grillo oltre al libro che consigli mi permetto di segnalare anche:

    I ragazzi felici di Summerhill
    Neill Alexander S. ; Red Edizioni

    Dopo aver letto questo libro e su come viene inculcata nell’educazione la coercizione, io non me la sentirei più di mandare un figlio a scuola per come è concepita oggi.

    Luca Pilolli

  308. Bruno Panetta

    Paganello:

    Io non ho mai creato un sito anti grillo, e non vedo perche’ sia ipocrita scrivere qui. Non sta mica scritto che per partecipare bisogna essere d’accordo con lui.

  309. ANTONIO CAIAZZO

    NEURONI ALLA RISCOSSA!!!!
    Ma vi siete mai accorti che ormai la societa ha reso tecnico anche il sapere,negli anni passati perche si studiava?per trovare lavoro?nooo ma per trovare
    risposte!!nel epoca moderna il sapere non e piu visto come crescita spirituale-culturale,che forma la persona ma come lo studio di cosa e relativamente “utile”in ambito economico cosi
    abbiamo commercialisti che evadono le tasse manco fossero houdini ma non sanno formulare un cogiuntuivo,calciatori che scambiano il latino per l’inglese(totti),ormai da alcuni miei coetani,colleghi di lavoro sono visto come1 ALIENO “madooo che fa con quel libro in mano invece di imparare la partita doppia,sta male chiamate il manicomio interniamolo”personalmente il piacere di leggere libri lo scoperto da poco sono sincero,pero ora ho capito!se vuoi trovare risposte la scuola non serve piu!puoi farlo meglio da solo leggi solo quello che di volta in volta t’interessa(il qui presente e stato bocciato 2volte alle superiori)senza costrizioni
    non come a scuola che ti costringevano a imparare 5 maggio a memoria,c’e’ pero da dire che il risveglio della mente deve essere indotto da stimoli forti talmente forti da vincere la concorrenza di tv,playstation,bei vestitiecc.
    e qui che dovrebbe intervenire la scuola(la moratti lettera minuscola dovrebbe intervenire sul suo apparato riproduttivo al fine di eliminare le piattole,ma sopratutto di rendersi sterile)indurre gli studenti a imparare da soli!!1cosa quasi immpossibile visto le menti ottenebrate delle nuove generazioni,che credono di essere in1perenne reality show,nascono e hanno gia il cervello “mangiato” perquesto dico”BUTTATE LA TV FUORI DAL BALCONE”,il mio raggionamento vale anche per gli amanti della “disinformazione” veramente credete che ci sia1cospirazione mondiale giudata da1nuovo ordine(americano-ebraico)che ci governa tutti treamite telecamere e microcip neurali(ma k droghe usate le voglio anch’io) e che in realta sono tutti alieni!!!! (a tale proposito leggetevi il Mistero di Maria Rogers di 1 certo E.POE per capire come i giornali rigirino la verita invece di spararvi le sege d’ avanti a Dana Scully in xFILES)la maggir beffa che il diavolo ha fatto all’uomo e di fargli creder che egli non esiste!!(soiliti sospetti vedetevelo)e vi dico di piu in 1prossimo futuro i libri saranno vietati(ma chi so Nostradamus) o usati in mancanza di carta igenica!cocludo con 1frase di SENECA in latino che non tradurro perche a buon itenditor poche parole:
    “NIL SAPIENTIAE ODIOSIUS ACUMINE NIMIO”
    PACE
    ps.se la pagina parla della scuola non usatela per parlare di argomenti non attinenti cercatevi la pagilna relativa alla vostra argomentazione e sfogatevi

  310. Alessandro Fiorillo

    Per Lorenzo Angelini:

    mi trovo in linea con ciò che hai scritto.

    Tempo fa scrissi questo articolo:

    AMBIENTE, ISTRUZIONI PER L’USO

    Negli ultimi anni pare stia aumentando la sensibilità dell’opinione pubblica nei confronti di un argomento che ormai si impone all’attenzione di tutti, quello relativo al precario equilibrio dell’ecosistema ambientale. Non possiamo più ignorare un dato di fatto dal quale dipendono la salute e la qualità della vita nostra, e di coloro che verranno. Dal 1900 ad oggi il consumo mondiale di energia è aumentato di 1000 volte. I progressi scientifici hanno contribuito a determinare un notevole incremento demografico, grazie ad un aumento esponenziale delle risorse, frutto a loro volta della crescita dei tassi di produttività in tutti i campi delle attività umane. Ma da tempo abbiamo raggiunto un limite oltre il quale l’equilibrio dell’ecosistema rischia di venire compromesso per sempre. Ne sono testimonianza gli sconvolgimenti climatici degli ultimi anni, il susseguirsi delle alluvioni, l’aumento della temperatura globale, ecc. Se non vogliamo forzare quel limite oltre il quale le conseguenze sarebbero funeste, dobbiamo impegnarci tutti. Un economia ecologicamente sostenibile è tale solo se permette all’ecosistema di rigenerarsi prima di venire nuovamente sfruttato. Gli USA consumano più di un quarto delle risorse energetiche del pianeta, e con l’affacciarsi sull’arena della competizione globale di nuove potenze e paesi in via di sviluppo, assistiamo ad un ulteriore incremento rispetto allo sfruttamento di risorse e di energia, il che rende ancor più precario quell’equilibrio a cui poc’anzi accennavo. Quali soluzioni si possono immaginare per evitare al pianeta un collasso ormai prossimo? Quali comportamenti, noi cittadini comuni, possiamo mettere in campo per contribuire ad allontanare la prospettiva di un disastro ambientale? Possiamo cominciare modificando abitudini e adottando comportamenti virtuosi (fermo restando che la responsabilità maggiore resta in mano ai governi e alle multinazionali). Se prestassimo attenzione, tutti i giorni, alla cosiddetta raccolta differenziata, se facessimo un uso più oculato di una delle risorse più importanti, l’acqua, se evitassimo di fare un utilizzo sperequativo delle fonti di energia, avremmo, nel nostro piccolo, contribuito alla diffusione di comportamenti che vanno nella direzione di una maggiore attenzione nei confronti della ricchezza più grande, la salute del pianeta e dell’ambiente in cui viviamo, e in cui vivranno i nostri figli e nipoti, ai quali abbiamo il dovere di consegnare un mondo, non dico migliore, ma almeno vivibile.

  311. stefano crema

    X lala
    c’e’ da essere inferociti con le famiglie, i pupi alla fine sono solo vittime ignare e inconsapevoli, inferociti con famiglie che non vogliono più nemmeno insegnare ai loro pargoli un po di educazione e un pò di rispetto per gli altri e soprattutto per gli insegnanti, che poveretti ce la mettono tutta per cacciare in quelle zuccacce qualcosa di utile, ma tutto il loro impegno e tutta la loro buona volontà viene vanificata dalla mancanza di rispetto dei pargoli.
    Ci vuole tanto ad avere in classe un comportamento
    civile e rispettoso anche verso i compagni, la scuola somiglia sempre più ad un parcheggio di deficenti che ad un posto dove si và per imparare.
    Se siete convinti che la scuola sia inutile teneteveli a casa i pargoli o mandateli a lavorare subito, non mandateli a scuola a rompersi i coglioni e a romperli a chi invece ha voglia di imparare.

    Stefano

  312. fabio grassi

    purtroppo il dramma è che anche le circolari interministeriali hanno i disegnini così li capisce anche Calderoli. Ad esempio di fianco a Berlusconi c’è la foto di Lupin, a Urbani un abecedario…. e via di seguito

  313. Alessandro Fiorillo

    Andate sul sito sottostante e firmate, se lo riterrete opportuno, la petizione a favore dell’energia solare. Da essa può dipendere il futuro energetico del nostro paese. Un futuro più pulito e libero dall’egida delle grandi compagnie petrolifere e dalle bollette ENEL!!!

    http://www.nimer.it/nimer.asp?ar=320

  314. Francesca Marzo

    Ho finito, per mia fortuna, le scuole orma 4 anni fa…
    Ho frequentato il liceo socio-psico pedagogico dove insegnavano a “aspettare, seduti sulla riva del fiume, il cadavere del proprio nemico passare” “se sei tra quei poveri 6 che vengono a scuola a fare lo scritto di matematica sei un coglione e ti beccherai la ramanzina destinata agli altri 15 non presenti” “perchè se raggiungi la vetta della montagna con una spinta altrui, poi sulla cima non ci rimani, cadi” e potrei dirne tanti altri… dagli atti di terrorismo psicologico in vista degli esami di matura quali “NESSUNO DI VOI PASSERA’ L’ESAME” (da notare che io avevo la media dell’8 e 1/2 e non ero tra i migliori!!!”.
    Adesso i bambini si sentono dare degli imbecilli perchè dislessici “è successo a mia cugina; ho dovuto dire io stessa alle maestre che aveva un problema e non era imbecille!!!”… devono portare zaini pieni di libri INUTILI e sentirsi dire che non stanno dritti e che sono dei fannulloni…
    BELL’ITALIA!

  315. marco paganella

    …E’ molto più ipocrita creare un sito anti-grillo però poi rimanere in questo, di sito, perchè si ha una visibilità che altrimenti lui se la sognerebbe soltanto..
    E’ un comico.. e anche di successo, nonostante (come giustamente hanno già fatto notare) la telvisione in Italia gli sia preclusa.

    Quanti comici hanno le palle per fare una satira anche di denuncia?? certo che possono anche sbagliare, (è interessante comunque vedere che in tutto il post qualcuno ha capito solo che Grillo se la prende con i ministri che “battezzano”le leggi… chissà cosa lo avrà messo a fare allora il link con il testo in pdf.. se chi vuole criticare fosse almeno obiettivo e accendesse il cervello..) ma lameno si assume le conseguenze di quello che dice. E’ facile criticarlo per la macchina o la villa (sarà mica invidia???) ma è anche di indubbia “imparzialità” notare solo quello e non menzionare mai le sue battaglie legali..

    E’ proprio vero, non è solo il potere che logora chi non ce l’ha..

  316. luca tubiana

    riscrivo alcuni siti interessanti e già che ci sono rispondo ad alcuni post:

    -ddl ultima versione

    http://www.ricercatoriprecari.org/public/modules/mydownloads/cache/files/14PDL0057480.pdf

    -mappa delle passate proteste(la situazione ora è un po’ stantia in quanto non si sa più nulla dal governo da un pezzo)

    http://protesta.di.uniroma1.it/twiki/view

    -presentazioni in powerpoint sul ddl ed i suoi effetti:

    http://www.mfn.unipmn.it/~lavinia/DDL.html

    il sito dei ricercatori precari
    http://www.ricercatoriprecari.org
    è tra l’altro molto interessante.comprende anche una raccolta di documentazione varia,cosi come quello della protesta.

    Un ultimo appunto: per chi dice che non siamo propositivi:le proposte ci sono state eccome!
    la conferenza dei rettori universitari ne ha fatte varie di alternative,cosi come i ricercatori.sono stati formati 6 tavoli tecnici.inascoltati.Su questo argomento ho tastato con mano la disponibilità all’ascolto di questo governo!!
    per quanto riguarda la scuola in generale:
    1 –NON E’ una questione di destra o sinistra!!!!
    l’obbiettivo è uno:
    fare in modo che il modello italiano raggiunga quello americano dove solo chi ha 20.000 euro minimi da poter spendere ogni anno per mandare il figlio alle scuole private serie(finanziate con le nostre tasse tra l’altro) può garantire alla sua prole un istruzione decente.e gli altri si accontentino della loro ignoranza!
    e su questo destra e sinistra sono d’accordo,lo si è visto con la passata legislatura.
    2 –rivoglio la meritocrazia(almeno un po’)!perchè mai si devono promuovere a tutti i costi degli scansafatiche e degli imbecilli?si rovina il rendimento anche degli altri alunni e se ce n’era qualcuno volenteroso smetterà di studiare visto che tanto passano tutti.
    3 –l’obbligo di istruzione fino a 18 è ridicolo.ci sono persone(e ne conosco) che sono contente al lavoro davanti a una fresa,ma non sui banchi di scuola!non amano lo studio e sono costrette a passare 2 anni in più sui banchi.per nulla visto che le cose che odiano di certo non le imparano.

  317. marco bianchi

    Propogno di inserire la legge dello schiaffone:
    Mettiamo uno a uno i parlamentari da Prodi a Berluska e simili su una sedia e a turno li pigliamo a schiaffoni spiegandogli le nostre motivazioni: potrebbero volerci decenni, ci sarebbe una folla peggio che durante la morte dei Papi, però dopo ci sentiremmo tutti sicuramente MOOOOLTO MEGLIO

  318. Bruno Panetta

    La Moratti non e’ un tecnico… Un tecnico e’ un ministro che si occupa di materie in cui ha esperienza lavorativa. Per es. un professore o un pedagogo che fa il ministro dell’istruzione, un economista ministro delle finanze o un diplomatico ministro degli esteri.

  319. ANTONIO CAIAZZO

    NEURONI ALLA RISCOSSA!!!!
    Ma vi siete mai accorti che ormai la societa ha reso tecnico anche il sapere,negli anni passati perche si studiava?per trovare lavoro?nooo ma per trovare
    risposte!!nel epoca moderna il sapere non e piu visto come crescita spirituale-culturale,che forma la persona ma come lo studio di cosa e relativamente “utile”in ambito economico cosi
    abbiamo commercialisti che evadono le tasse manco fossero houdini ma non sanno formulare un cogiuntuivo,calciatori che scambiano il latino per l’inglese(totti),ormai da alcuni miei coetani,colleghi di lavoro sono visto come1 ALIENO “madooo che fa con quel libro in mano invece di imparare la partita doppia,sta male chiamate il manicomio interniamolo”personalmente il piacere di leggere libri lo scoperto da poco sono sincero,pero ora ho capito!se vuoi trovare risposte la scuola non serve piu!puoi farlo meglio da solo leggi solo quello che di volta in volta t’interessa(il qui presente e stato bocciato 2volte alle superiori)senza costrizioni
    non come a scuola che ti costringevano a imparare 5 maggio a memoria,c’e’ pero da dire che il risveglio della mente deve essere indotto da stimoli forti talmente forti da vincere la concorrenza di tv,playstation,bei vestitiecc.
    e qui che dovrebbe intervenire la scuola(la moratti lettera minuscola dovrebbe intervenire sul suo apparato riproduttivo al fine di eliminare le piattole,ma sopratutto di rendersi sterile)indurre gli studenti a imparare da soli!!1cosa quasi immpossibile visto le menti ottenebrate delle nuove generazioni,che credono di essere in1perenne reality show,nascono e hanno gia il cervello “mangiato” perquesto dico”BUTTATE LA TV FUORI DAL BALCONE”,il mio raggionamento vale anche per gli amanti della “disinformazione” veramente credete che ci sia1cospirazione mondiale giudata da1nuovo ordine(americano-ebraico)che ci governa tutti treamite telecamere e microcip neurali(ma k droghe usate le voglio anch’io) e che in realta sono tutti alieni!!!! (a tale proposito leggetevi il Mistero di Maria Rogers di 1 certo E.POE per capire come i giornali rigirino la verita invece di spararvi le sege d’ avanti a Dana Scully in xFILES)la maggir beffa che il diavolo ha fatto all’uomo e di fargli creder che egli non esiste!!(soiliti sospetti vedetevelo)e vi dico di piu in 1prossimo futuro i libri saranno vietati(ma chi so Nostradamus) o usati in mancanza di carta igenica!cocludo con 1frase di SENECA in latino che non tradurro perche a buon itenditor poche parole:
    “NIL SAPIENTIAE ODIOSIUS ACUMINE NIMIO”
    PACE

  320. Alessandro Onesti

    Il problema non è la Moratti, Berlusconi, il centrosinistra che non si mette d’accordo, la globalizzazione, e via via tutto quello che avete scritto nei messaggi precedenti. Il problema serio è che cercano già da piccoli, di strumentalizzare i bambini, di rincoglionirli con pubblicità x acquistare giocattoli (vedi Italia 1, Jetix su Sky, Braccio di ferro su Rai2): pensano che se li rendano inefficaci di pensare da piccoli, sia più facile addomesticarli in futuro. Ma vi rendete conto di cosa succede? E’ vero che i tempi sono cambiati, che i bambini già vanno su internet quando noi (ho 35 anni) all’epoca ancora dovevamo capire cosa era un computer, parlano con il cellulare quando magari avevamo il duplex, guardano il wrestling quando noi andavamo a dormire con carosello. Sta a noi genitori insegnare che nella vita esiste la libertà di pensiero, di parola e di opinione (sempre nel rispetto del prossimo), e che solo Dio può levare. Con questa riforma, è vero che si invoglia i bambini a maturare prima, ma perchè tutta questa fretta? Cui prodest?
    Ricordatevi che la famiglia è il vero insegnamento che nè scuola, nè televisione, nè amici, nè internet potranno mai eguagliare.
    Ciao a tutti

  321. Francesco Batraci

    Beh .. la Moratti è un ministro tecnico quindi nessuno la ha votata .. di certo era meglio che fosse rimasta a San Patrignano che pare essere il suo pallino visto che sta cercando di trasformare tutta la scuola italiana in un serbatoio di drop out.
    Particolare non irrilevante che nessuno ha sottolineato: prima della cosidetta riforma Moratti la scuola elementare italiana era L’ECCELLENZA in Europa mentre la scuola superiore secondaria era nella media. Con la riforma la troiona perlata e la sua banda (non dimentichiama il sottosegretario Valentina Aprea raro esempio di arroganza , supponenza e pressapochismo condensato in una persona naturalmente di Forza Italia ) riusciranno a far sprofondare le elementari a livello di quei rincoglioniti degli americani
    Saluti a tutti ..se rimane questa banda nel 2006 non ci rimane che emigrare ….

  322. Lorenzo Angelini

    Salve a tutti.
    e’ la prima volta che scrivo e vorrei lanciare una sfida a tutti voi!
    ho vent’anni e come voi vivo questo malessere per il mondo che va a rotoli.Beppe ci da una grossa mano per centrare uno per uno tutti i problemi,imbrogli,malefatte che i media ci filtrano.
    ho letto tante belle lettere e vedo che il movimento va in espansione.E’ per questo motivo che mi piacerebbe concretizzare il tutto.
    Lancio la sfida a chi e’ in grado di scrivere e programmare lo “stile di vita” a cui ognuno di noi dovrebbe in linea di massima attenersi.ad esempio prodotti da acquistare,metodi per consumare minor energia possibile,o tecniche per non sprecare acqua(ridurre lo scarico dei gabinetti introducendo una bottiglia nel contenitore dell’acqua destinata allo scarico),cercare di utilizzare il piu’ possibile mezzi pubblici……
    spero che scriviate in tanti,perche’ io per primo mi sforzo di stare attento nel limitare i consumi o nell’acquistare in modo oculato,ma sono sicuro di non conoscere tanti altri metodi per migliorare il nostro mondo.

  323. lala sala

    Diamine,
    Stefano Crema è veramente inferocito nei confronti dei pupi…
    Ma allora è vero che i comunisti mangiano i bambini!!
    I genitori delegano gli insegnanti e gli insegnanti delegano i genitori. E tutti insieme a delegare la MOratti (così sappiamo a chi dare la colpa se i pupi sono “bastardi”)
    Lala

  324. Simone Sereni

    per Mars e tutti – tra l’altro “apocalisse” vuol dire “rivelazione” … più rivelazione della situazione della nostra politica di così?

  325. Bruno Panetta

    Niccolo’ Petrilli:

    l’energia solare e la macchina a idrogeno sono solo “fluff”, come si dice in America, specchi per le allodole. Intanto Grillo si e’ fatto costruire una megavilla in uno degli ultimi angoli vergini della Liguria, e ha due yacht che certo non vanno a idrogeno, di cui uno in fondo al mare in Sardegna (e in passato i supermacchinoni ce li ha avuti eccome). Ha fatto piu’ lui per aumentare l’inquinamento in Italia che chiunque altro in questo forum. Nessuno glielo vieta, ma io sono libero di dire che e’ un ipocrita.

    Stefano Crema:

    La risposta semplice e’ che il curriculum della Moratti non ha niente a che vedere con la scuola e questo e’ tipico dei governi italiani, sia di destra che di sinistra. In USA per esempio se sei ministro degli esteri in genere continui a fare il ministro degli esteri. Se sei ministro delle finanze sei probabilmente un economista e continuerai a occuparti di economia. In Italia invece i ministeri sono solo delle “poltrone” che vengono dati senza tener conto delle abilita’. Non ha senso prendersela con la destra perche’ la sinistra ha lo stesso identico difetto.
    Proprio per questo secondo me i governi migliori che l’Italia ha avuto sono stati proprio quelli cosiddetti di “tecnici” (Dini, Ciampi).

    Bruno Panetta
    bpanetta@gmail.com

  326. enrico bosco

    COmunque e’ veramente tragicomica la nostra situazione politica.
    Destra che fa di tutto per assecondare i suoi interessi, sinistra che fa di tutto per far vincere la destra.
    Noi che vorremmo votare il meglio, siamo disposti a sacrificarci per rimettere in sesto il nostro paese e ci troviamo a NON poter scegliere niente altro che o il peggio o il meno peggio.
    Scusate il pessimismo ma credo che l’unica sarebbe un bel colpo di spugna, cancellare la lavagna e rifare tutto da zero.
    Cosi’ non vedo vie d’uscita…
    La cosa ancora piu’ tragicomica e’ che avevamo un RE e SE quello era illuminato era un bene per tutti se non lo era era un ginepraio per tutti;adesso siamo nella merda comunque in qualsiasi caso e questo stato di cose lo chiamiamo DEMOCRAZIA.
    Fico…

  327. Luca Floris

    Sono leggi e riforme fatte da persone che vivono di nepotismo, di mezzucci, persone che hanno la possibilità di mandare i propri figli in scuole elitarie dove non è tanto l’educazione quanto il nome e il prestigio (?) della scuola stessa che conta. Chiaramente chi esce da queste scuole ha già una famiglia con posti di lavoro da assegnare e un futuro agiato (i notai vi dicono qualcosa??). Del resto della popolazione non gliene può fregare di meno. Se questo è diritto all’istruzione… di questo passo diventeremo un paese dove la popolazione sarà divisa per casta. In fondo la Moratti è la prova che Darwin aveva ragione. Noi discendiamo dai primati.

  328. Niccolò Petrilli

    @Centurione/Matteo:

    almeno non retoricizziamo^__^

    Panetta è intervenuto
    Ma stavolta è difficile non essere d’accordo, a grandi linee, con Beppe.

    I programmi del 1944 abbiamo. 1944.

  329. stefano crema

    X silvia
    ti sei mai chiesta perchè gli insegnanti sono così demotivati ?
    Hai mai provato a chiederlo ad un insegnante perchè è così ?
    Perchè ne hanno pieni i coglioni di avere a che fare con ragazzini boriosi che li disprezzano,
    i genitori non si chiedono mai che educazione e che messaggi stanno dando ai loro figli, portano delle iene a scuola e pretendono che la scuola li trasformi in agnellini, e non gli passa neanche per l’anticamere del cervello che i danni più grossi ai propri figli li fanno proprio loro, nooo
    la famiglia delega , delega tutto finanche all’insegnamento dell’educazione senza però dare agli insegnanti alcuna autorità, perchè il loro pupo bastardo ha sempre ragione a prescindere e se succede qualcosa di male è solo colpa della scuola e mai del bambino testa di cazzo.

  330. Pasquale LICURSI

    Caro Beppe, saresti disponibile a fare uno spettacolo quasi gratis in un Comune molisano con meno di 5.000 abitanti e per di più, terremotato? Se pensi che l’informazione debba arrivare ovunque vieni anche da chi non può, per motivi evidenti, pagarti il cachet. Ti aspettiamo ad agosto??? (Santa Croce di Magliano (CB))

  331. Federico Vallieri

    Matteo Martini…
    continui a non spiegarmi perchè aumenti i contatti del sito di Grillo se non sei d’accordo in niente con lui, parli di contraddizioni ma più contraddittorio di te non c’è niente.
    Non ma ne frega niente di che macchina ha Beppe a me interessa che continui le battaglie che solo lui affronta, poi se facendolo ci guadagna mi fa solo piacere!

  332. Giorgio Ferrè

    Ciao tutti,
    c’è qualcuno che mis a indicare un posto (sito) in cui è possibile leggere i punti della riforma, schematicamente, soprattutto per quanto riguarda il percorso scolastico finoa ll’università? grazie.

  333. Simone Sereni

    Faccio presente (ad allungare la lista delle genialità di questi fenomeni pedagogici del project management) che un albero degli obiettivi (formativi in questo caso) dovrebbe essere preceduto da un albero dei problemi… qualcuno si è curato di farlo costruire ai bimbi o ai genitori questo albero dei problemi? Chi ha individuato i problemi formativi e poi confezionato gli obiettivi?
    Vabbè … delirio…

  334. Centurione Romano CCXIX

    Ragazzi e ragazze del blog evitate commenti fluviali….. sono una palla da leggere. Strano che Panetta non sia intervenuto in merito… Martini per una volta è d’accordo con Grillo stiamo diventando tutti bravi…

    Allora la Moratti vada a farsi… una giratina e lasci perdere la Pubblica Istruzione che lei con la sua condotta “manageriale” ha fatto diventare “Pubblica Distruzione”. I ministri sono malati di autoprotagonismo, non sono solo attaccati alla poltrona con la Bison ma si occupano di un compito che come giustamente dice Grillo tocca al parlamento ricordiamoci di come sono ordinati i poteri nella nostra Costituzione.

    Che pensassero a fare di più i ministri e meno le prime donne…

    Detto ciò saluto tutti dicendovi:

    “Che DIO ce la mandi buona e senza il vento” solo una rivoluzione di pensiero e di comportamento potrà salvarci ormai siamo nell’anarchia istituzionale pura ognuno si fa le leggi che gli servono alla faccia di noi poveri (stronzi) elettori…

    Centurione Romano CCXIX (alias Matteo de Majo lo dico per Panetta che si lamenta sempre…)

  335. Giuseppe Castorina

    Buongiorno a tutti.
    Purtroppo mi sto accorgendo sempre più che anche se Berlusconi & Co. (e quindi la Moratti) sono sulla via del tramonto, dall’altra parte le cose vanno peggio. Non si mettono d’accordo sul simbolo, su chi sarà il portavoce unico, sul programma,…. e questo mi fa inc…are come una bestia. Ma come ? Abbiamo le palle del governo Berlusconi tra le mani, e non sappiamo sfruttare il momento. Ha ragione N.Moretti: con questi leader, la sinistra non vincerà mai. E ha ragione anche Grillo: dobbiamo sempre scegliere tra il peggio e il meno peggio. Praticamente scegliamo dove prenderlo meglio senza farci troppo male (scusate la volgarità)

  336. stefano crema

    Io mi chiedo, tutto quello che potete leggere qui sotto, cosa c’entra con la scuola, visto poi che per lei la scuola è una voce passiva nei bilanci di uno stato, una voce su cui risparmiare, ma se risparmi sulla scuola, sulla ricerca e sullo sviluppo , per caso non è che stai creando un paese del 4°mondo ?

    Stefano

    Biografia di Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti

    Nata a Milano il 26 novembre 1949. Sposata e ha due figli.

    Tra i più noti noti imprenditori europei, avendo sviluppato negli ultimi 25 anni numerose attività internazionali nel campo finanziario, assicurativo, del “risk management”, dei servizi di comunicazione e nel settore dei nuovi media, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti ha avuto in passato la responsabilità operativa di importanti gruppi italiani e stranieri impegnati in complessi progetti di ristrutturazione e sviluppo.

    Prima di assumere l’attuale incarico ministeriale è stata Presidente di Syntek Capital Group, società d’investimenti europea nel settore della telecomunicazione e media, della quale resta oggi il maggiore azionista e Chairman dell’Advisory Board. In passato, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti, ha realizzato, come Presidente e Amministratore Delegato della News Corp Europe tra il novembre 1998 e il settembre 1999, il piano di espansione in Europa delle attività del gruppo guidato da Rupert Murdoch.

    Tra gli obiettivi conseguiti, il rilancio produttivo e commerciale di Stream, la seconda piattaforma televisiva digitale in Italia, e lo sviluppo di TM3 Gmbh, nuova rete della pay-Tv tedesca. In questa fase è stata membro del Consiglio di Amministrazione della News Corporation Ltd USA e della società televisiva britannica BSkyB. Tra il 1994 e il 1996, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti è stata Presidente della RAI – Radio Televisione Italiana. In quel periodo la RAI ha realizzato un ampio piano di riorganizzazione interna e di rafforzamento produttivo, che ha portato ad eliminare le precedenti perdite ed a conseguire significativi utili di bilancio. Nel corso della sua attività imprenditoriale, iniziata già nel 1974, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti nel 1994 ha acquisito il Gruppo Nikols, portando in breve tempo alla posizione di leader nazionale del mercato del brokeraggio assicurativo.

    Il “turnaround” della società è stato realizzato in soli 12 mesi grazie ad una forte espansione delle attività in Europa e in America Latina. Successivamente, e dopo aver condotto 70 operazioni di fusione e di concentrazione delle proprie attività in 12 paesi, la Nikols ha formato un’alleanza internazionale con il gruppo Sedgwick. Da molti anni è impegnata in attività di analisi e di progettazione di servizi avanzati per l’industria. Tra l’altro ha promosso lo sviluppo della Federazione del Terziario Avanzato, di cui è stata Vice Presidente, che raccoglie oltre 500 mila addetti ai servizi professionali nel campo informatico, della pubblicità e del direct marketing. Ha inoltre guidato l’Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni Riassicurazione. Nello stesso periodo ha lanciato l’iniziativa della Ricerca Sistemi Pubblica Amministrazione alla quale aderiscono i maggiori gruppi industriali italiani e che si occupa di fornire contributi di studio, ricerca, progettazione, assistenza e supporto alla Pubblica Amministrazione.

    Dal 1996 è membro del Consiglio Direttivo dell’UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione, predisposto alla definizione e certificazione degli standard di qualità industriali. Dal 1998 fa parte della commissione consultiva dell’Organizzazione Mondiale della Proprietà Intellettuale, istituzione specializzata dell’ONU. Nel 2001 ha fatto parte dell’Advisory Board di Carlyle Group – Europa. Assistente dal 1972 al 1973 di Diritto Comunitario Europeo all’Università di Milano, Letizia Brichetto Arnaboldi Moratti partecipa a numerose attività umanitarie e di assistenza sociale. Dal 1996 è membro del Comitato Direzionale Rainbow – International Association Against drug e dal marzo del 2000 è Ambasciatore del programma UNDCP dell’ONU.

  337. federico Molara

    Per Matteo Martini:
    scrivi “cerco di mettere in evidenza delle contraddizioni di uno che spara a zero su tutto e su tutti e poi se ne va in giro con la macchinona senza fare niente !!”

    Vorrei farti notare che Beppe Grillo era lanciato in una “comoda” carriera di comico come tutti gli altri. Avrebbe potuto campare con monologhi generici, come Panariello e altri, ma non lo ha fatto. Ha scelto di dire cose scomode e toccare temi che lo hanno portato, tanto per dirne una, fuori dalle televisioni, che per un comico non e’ poco. Molte delle cose che ha dichiarato non le trovavi (nel momento in cui le ha dette lui) su nessun giornale o telegiornale.

    Spinge le persone a vedere le cose da un punto di vista diverso. Si prende la responsabilita’ di quello che dice, affrontando i numerosi processi legati alle sue dichiarazioni. Questo e’ coraggio!

    Quindi, per favore, di’ che non condividi il suo punto di vista, che ha torto su questo o quell’argomento trattato, ma NON “che va in giro con la macchinona senza fare niente”.

  338. Bruno Panetta

    Secondo me la scuola in Italia fa schifo, ma cosa propone Grillo? Che i ministri non diano piu’ i nomi alle leggi? Ma per favore….
    Secondo me sono tre le cose da fare per migliorare le cose nelle scuole:

    1. Aumentare i requisiti per l’insegnamento. Per es. e’ possibile andare a insegnare l’inglese in un liceo se hai fatto un esame di inglese all’universita’.. Se poi l’inglese non lo sai chi se ne frega.

    2. Rendere i professori licenziabili se si mostrano scadenti. Un mio amico, ricercatore universitario, fa corsi di aggiornamento per insegnanti delle superiori e mi racconta che ogni volta questi insegnanti neanche ascoltano quello che lui dice, perche’ sanno benissimo che gli basta “fare la presenza” e nessuno li puo’ licenziare.

    3. Ristabilire il collegamento tra scuola superiore e universita’, come c’era fino a qualche decennio fa. Se un insegnante di liceo sa che se rende bene puo’ aspirare ad una posizione di ricercatore all’universita’, questo lo spingera’ ad aggiornarsi, a fare ricerca. Oggi invece non puo’ aspirare a nulla, puo’ fare l’insegnante per tutta la vita o cercarsi un altro lavoro.

    Una volta che queste tre misure saranno implementate si potra’ discutere di altro, come per esempio modificare i programmi di studi (il sig. Veltroni per esempio sosteneva che bisognasse introdurre il “giardinaggio” come materia scolastica…). Ma per prima cosa bisogna assicurarsi che ci siano insegnanti competenti.
    Ovviamente nessun governo si sognera’ mai di fare questo. Sia la destra che la sinistra hanno una paura fottuta dei sindacati… Chi se ne frega se ci sono tanti disoccupati superqualificati e buona parte degli insegnanti sono degli ignoranti patentati.

    Bruno Panetta
    bpanetta@gmail.com

  339. Omar Nedjari

    Trasformare il bambino in un lobotomizzato è l’assicurazione per le rielezioni future… Il governo vuole lasciare un segno così la sinistra darà la colpa alla destra, quando salirà al potere e la destra dirà: “Adesso vedete che anche voi date la colpa agli altri! Assumetevi le vostre responsabilità una volta tanto!”

  340. Silvia Neri

    Per Stefano Crema:
    Se sei un insegnante, puoi avere pienamente ragione, ma non manderei mai mia figlia dove insegni tu. Si puo’ protestare anche senza volgarità..o no?

    Comunque il fatto del debito, io non riesco a capirlo. Praticamente con quello i ragazzi non sono invogliati a studiare di più, perchè non capiscono bene quando e come influirà sull’andamente scolastico. E tutti quei “punteggi” alternativi, e attestati e cavolate varie, sviano ulteriormente dallo studio.
    Io vorrei una scuola semplice, con insegnanti che abbiano voglia di spiegarti un buon metodo per studiare, che portino a scuola il loro entusiasmo per quello che stanno insegnando, trasmettendolo ai ragazzi. La maggior parte è demotivata, e poco conoscitore della psicologia dei ragazzi. Vorrei sapere perchè. Non penso che sia perchè guadagnano poco, i medici che guadagnano milioni di euro sono pure così. Quattro domandine, quattro paperelle, e zac! 150 euro che se ne vanno per una visita privata…
    Sono stufa di come in tutte le professioni non ci sia nè passione nè motivazione in italia.

  341. Massimo Salvatori

    Il “questionario” allegato in questo post non è del tutto sbagliato… MA:
    – non mi sembra corretto a 8 anni chiedere queste cose, facciamo sviluppare un pò di più la creatività del bambino, non “imponiamola”;
    – spero, comunque, che gli insegnanti siano informati sui vari processi di apprendimento e li abbiano ben spiegati ai bambini.
    Inoltre, sono inorridito di fronte al concetto che hanno i “giovani” (e non solo) della scuola e della sua utilità. Ed è in parte colpa del sistema scolastico, dei metodi di insegnamento.
    La scuola (e l’università) vengono frequentate solo per avere un pezzo di carta (il diploma), non perché consapevoli del ruolo che la cultura e la conoscenza possono avere nel nostro futuro.

  342. Salvatore Perri

    Ma quelli che hanno votato per questo governo figli non ce ne hanno? possibile che siano tutti senza prole o peggio vogliano affidare il futuro dei loro pupi a questa gente?

  343. marco bianchi

    tanto hanno già ottenuto quello che volevano: spaccare il paese in due così che 50 dicono bianco e 50 nero, il bello è senza neanche sapere di cosa si tratta !!!

  344. Sergio Aglio

    E’ inumano …. aberrante …. paradossale ….
    Ma lo sa la Moratti come si allevano i figli ???
    Ha esperienza in questo campo ???? I suoi figli ed i figli di questa legge riusciranno a non farsi le pere ???? riusciranno ad evitare sedute di psicoanalisi ???
    Beppe non abbandonarci ….. ma perchè non fai politica ???? Forse perchè è meglio un comico vivo che un eroe morto !!!

  345. franco cavalli

    Chi é stato il deficiente che ha votato la Moratti?

    Mi piacerebbe sapere, giusto per farmi un’idea, che razza di scuole ha frequentato questa persona e se caso mai avesse raggiunto un titolo di studio quanto lo ha pagato!

    Mi piacerebbe anche sapere se certe cagate come queste le crea per natura oppure prima fuma o ingurgita qualcosa?

    Moratti mavaf….

  346. Gabriele Bernabini

    Io una volta tanto vorrei dire che ci motivi anche per essere ottimisti.
    Anche io sono deluso se non addirittura schifato dai politici, dall’informzione e da tante cose..
    Condivido quasi ogni cosa che Grillo ogni giorno ci comunica e sembrerebbe fuori luogo essere ottimisti..
    Però qui sul Blog leggo veramente tante persone che ragionano come me, ci sono tante persone scrivono cose giuste ed intelligenti e cose che nessun altro mezzo di informazione consente di vedere…
    L’informazione di oggi sembra evidenziare e valorizzare di cose come IL SAPER APPARIRE piuttosto che il SAPER RAGIONARE ma non tutti sono stupidi e questo Blog ne è una testimonianza.
    Leggere il Blog ogni mattina un pò mi rincuora

  347. Robert Dubois

    A proposito di quest’argomento, mi é venuto in mente l’amatissimo (per me) Michel Foulcault secondo il quale il potere é legato al concetto di sapere. In pratica il sapere é il mezzo per sorvegliare la gente e controllarla.
    Invito tutti a leggerlo, lo merita veramente.

  348. stefano crema

    E soprattutto ci provasse la moratti a far entrare tutte le attività di preparazione che servono per fare 18 ore di insegnamento, e tutte le attività di gestione , consigli di classe, tutoraggi etc. etc. che vanno ben oltre le 18 ore dichiarate, ci provasse la moratti a far entrare tutto il tempo che si spreca in burocrazia di merda in quello stipendio da fame che dà agli insegnanti, con quell’altra troia dell’amichetta di fini che dice che la scuola non è produttiva,
    e quindi non merita alcun aumento.
    Perchè si sà la produzione implica la realizzazione di manufatti e la scuola non produce alcun manufatto, verissimo infatti grazie a politiche di questo tipo ormai si riesce a lavorare solo col culo.

  349. Giorgio Antinori

    Io penso che Gianni Raco e tutti quelli che riescono a bersi la bufala che la colpa della crisi è dell’euro, le schede di autovalutazione della Moratti le avevano già quando andavano a scuola loro…

  350. matteo martini

    Per Federico Vallieri:
    inoltre io me la prendevo con la MANCANZA DI EDUCAZIONE verso chi la pensa in maniera differente

  351. lala sala

    Bravo Stefano Crema 😉

    e magari la colpa è del Berlusca!!!! O della Moratti.
    Lo scarico delle responsabilità regna sovrano.

    Lala

  352. matteo martini

    Per Federico Vallieri:
    ” Questo è quanto hai capito, ma mi sembra abbastanza chiaro, visto che il 99% di chi scrive (io compreso) è d’accordo con Beppe è normale che chi dice stronzate come te e Panetta venga discriminato. Proprio non capisco chi volete provare a convincere… Ma perchè continuate a guardare questo sito? ”

    Il 99% di chi scrive ma non il 99% degli italiani..
    🙂

    IUo non rispondo per Panetta, ma io cerco di mettere in evidenza delle contraddizioni di uno che spara a zero su tutto e su tutti e poi se ne va in giro con la macchinona senza fare niente !!
    Chissa` che magari qualcuno di quel 99% non si convinca

  353. Niccolò Petrilli

    Martini:
    Non c’è bisogno di andarsene in Giappone…c’è il telecomando!^___^
    penso che la maggior parte degli utenti del blog non ricordi neppure ormai cos’è la TV.
    Io l’ho accesa per caso ieri sera. Su raiuno fiction su quanto era bravo il padre Mussolini.
    Brividi.

  354. ines zamuner

    X MANUELA GIACOSA,
    SEI STATA FORTUNATA AD ESSERE COSI’ ISTRUITA. MIO FIGLIO HA LA TUA STESSA ETA’E PURTROPPO DEVO DIRE CHE NON’A AVUTO LA TUA STESSA FORTUNA.ALL’EPOCA DELLE ELEMENTATI SUBENTRO’ I TRE MAESTRI IN CONFLITTO TRA DI LORO,ALLE MEDIE I SUOI COMPITI ERANO QUESITI ESPOSTI SU FOTOCOPIE POCHISSIMO ITALIANO,MATEMATICA, PERO’ C’ERA TEATRO, LABORATORIO DOVE SOLO SI RINCCORREVANO TRA DI LORO E I PROFESSORI HA CHIACCHERARE DEI LORO FATTI. I GIUDIZZI ERANO A,B,C,D, NON SI CAPIVA NULLA. MI PERMISI DI FAR OSSERVARE AI PROFESSORI CHE MI SEMBRAVA LA SETTIMANA ENEGMISTICA QUESTA SCUOLA, LA REAZIONE FU CHE MIO FIGLIO LO MASSACRATO PSICOLOGICAMENTE, NON SI ACCORSERO NEPPURE CHE ERA UNA PERSONA PORTATA PER LA MATEMATICA E LA FISICA (OGGI FREQENTA IL POLITECNICO CON IDIRIZZO INGEGNERIA ENERGETICA E CON SUCESSO), I COSI’ DETTI PROFESSORI(E GUAI A NON CHIAMARLI COSI’)NON SONO ALTRO CHE EX SESSANTOTTINI O AL MASSIMO SECCHIONI CHE NON VEDONO AD UN PALMO DAL NASO, PERTANTO NON DETTINO LEGGE,TI POSSO SOLO DIRE CHE LA RIFORMA MORATTI POTRA ‘ AVERE DEGLI ERRORI MA L’INTENZIONE E’ POTER MIGLIORARE LA NOSTRA SOCIETA’ E CREDO CHE INDIVIDURE LA VIA GIUSTA SIA MOLTO DIFFICILE E TORTUOSA, ANCHE PERCHE’ CI SENTIAMO TUTTI INTELETTUALI E CON CIO’ LA NOSTRA OPINIONE E’ SEMPRE LA PIU’ GIUSTA.
    CIAO

  355. matteo martini

    Per Rosario Pisano`:
    ” finalmente qualcuno si conveince ”

    Beh, per la verita` e` qualche ANNO che non guardo piu` la TV, adesso sono anche in Giappone per cui..

    Non e` che ho aspettato che me lo dicessi tu!

    🙂 🙂

  356. stefano crema

    La Moratti non ha mai messo piede in una classe di 1a o 2a superiore di 25 alunni, dove magari ce ne è anche qualcuno con ritardi non dichiarati.
    25 piccoli lupi mannari pronti ad affondarti i loro canini affilati nella giugulare se appena capiscono che non hai un carattere di acciaio.
    La moratti non sa cosa vuol dire gestire 25 belve scatenate che non hanno alcun rispetto per gli insegnanti, che non sono più insegnanti ma badanti di bambini rincoglioniti cresciuti a playstation inizioni di autostima, preservativi in testa firmati valentino o armani che non si tolgono nemmeno quando fanno la doccia.
    La vorrei vedere con 25 bastardi che le danno della puttana o che la minacciano di farla fuori, perchè succede anche questo, con famiglie che sono le prime ad insegnare ai ragazzi il disprezo per gli insegnanti, perchè gli insegnanti sono dei nulla facenti, dei falliti, degli incapaci e dei fancazzisti.
    Ci provasse la moratti a fare entrare qualcosa in 25 teste di cazzo, burine maleducate e completamente intasate di stronzate.

    Stefano

  357. Fabio Polga

    Sinceramente, ho letto le 3 cartelle formato A4 (a questo punto chiedetevi come mai i bambini di adesso non usano più i quaderni ma i QUADERNONI), e sinceramente mi stupisco di come un insegnante possa arrivare a proporle. Ma, dico, non si vergognano? E’ questa la scuola statale? E quelle cartelle le ha scritte la Moratti?…..
    Non penso che un bambino abbia giovamento a capire la rappresentazone iconica, gli obbiettivi formativi ed il piano di studio personalizzato. Sono argomenti da insegnanti sindacalizzati. A quando la piattaforma delle parole?

    Italiano
    Storia
    Geografia
    Matematica
    Scienze
    Educazione (intesa come principi di comportamento)

    Ecco il mio piano di studio per la Scuola Primaria. E se qualcuno si degnasse di insegnarlo effettivamente, senza schede e quadernoni, sono convinto, ne guadagneremo tutti.

  358. Andrea Mereu

    Siamo sicuri che i “questionari di autovalutazione” come quello -demenziale- scaricabile da questo blog siano stati partoriti dall’estro creativo del Ministro, e non da qualche direzione didattica dove circolano funghi allucinogeni? Ho un figlio in 4a elementare (pardon, intendevo dire “primaria”) e non mi risulta che abbia mai compilato simili questionari.
    Ma come fa un bambino che ancora non si rende conto che alle otto di mattina bisogna uscire di casa per andare a scuola, e quindi non ci si può sedere a leggere le storie di zio Paperone, ad “autovalutarsi”?

  359. Niccolò Petrilli

    -Obiettivo ed Obbiettivo non hanno nessuna differenza

    -Non vedo perchè dover insultare i “contestatori” anche se parlano correttamente e portano le loro idee.(Quando delirano perchè vogliono farsi leggere è un’altra cosa…mandarli a cagare si può) La risposta ad un’idea è un’altra idea…cosa che il centrosinistra non ha capito, per esempio, e mi pare anche molti utenti del blog. Le discussioni si alimentano con le conoscenze, non con la rabbia,e ricordare loro che qui non sono graditi perchè sostengono idee diverse da quelle di Beppe o vostre è un’azione degna di una dittatura di pensiero.

    -Buongiorno

  360. Lori Müller

    Secondo me, piu’ che un segno ai posteri, lasceranno un segno ai… posteriori 😉
    Ciao,
    L.

  361. Tiziana Furlan

    Sono d’accordo sul fatto che i ragazzi non possono fare affidamento per la loro educazione su nessuno: famiglia e scuola sono surclassate dai mezzi di comunicazione, soprattutto televisione. A quest’ultima si è ritenuto di affidare la crescita dei figli e l’insegnamento non è proprio quello che mette al centro la persona, bensì falsi valori come la competizione, come la muscolatura o la bellezza e la capacità di farsi strada a gomitate….la cosiddetta “furbizia”. Il mercato, quello sì che conta. Se poi dimentichi di avere dei sentimenti, meglio. Se fossimo più educati ad avere un contatto più profondo con noi stessi, invece di guardare altrove, non occorrerebbero migliardi di leggi leggine e regolamenti. Ci sarebbe il buonsenso, l’intelligenza, la capacità di superare da soli gli inevitabili ostacoli del vivere. Saremmo più forti, non foglie al vento in balia di Simone Ventura o Maria deFilippi qualsiasi. Meditate, gente, meditate

  362. Raffaele Scilanga

    Bello il Blog sulla Moratti, peccato che dica poco.
    La legge Moratti è ancora peggio, gli insegnanti sono dei servi dei genitori, sono obbligati a promuovere gli alunni e se per caso uno di essi pensa di bocciare quel bambino che non conosce il verbo essere o non sa fare le addizioni e frequenta la terza media, deve chiedere il permesso ai genitori.
    Se il bambino si porta i giocattoli a scuola, non si possono sequestrare!
    Mia moglia fa la supplente alle scuole medie e mi racconta, senza mai fare nomi, le cose che gli accadono. Gli insegnanti sono succubi. L’insegnante è colui che intrattiene i bambini durante il giorno, mentre i genitori lavorano.
    Cultura?
    Forse!
    Sig. Grillo, lei dice che una volta si rimandava? Le soluzioni al problema erano due, ovviamente si è scelta quella più stupida. Quando hanno tolto l’opportunità di rimandare la questione era: o si permetteva agli insegnanti di diventare professionisti e quindi pagare le tasse su quanto guadagnato per le lezioni private, oppure fare la modifica così come è attualmente. Hanno preferito eliminare il rimandare poiché hanno giustificato che sarebbe stato un risparmio per le famiglie il non dover mandare i figli a ripetizione. Risultato? Sono aumentati gli ignoranti. E più si è ignoranti, più chi è potente può aumentare il proprio potere.
    Chi è al potere ci guadagna sempre.
    Ai miei tempi con tre materie a giugno si era bocciati! Che bei tempi. Questo accadeva in un altro mondo: la Sicilia, all’ITG di Cefalù.

  363. tiziano gastaldi

    Io sono triste , deluso , depresso ,ma nonostante questo non posso e non devo lasciarmi sconfiggere dal progetto che è in atto per renderci tutti schiavi.Questo progetto si chiama mondializzazione e ha un solo obiettivo , trasformarci in uomini che producono che comprano e che muoiono ; in questo progetto non c’è spazio per la nostra felicità , non c’è spazio per le nostre affettività , non c’è spazio per i nostri valori.Vinceranno solamente quando noi perderemo anche l’ultima speranza e rinunceremo a far valere quelli che sono i nostri innati e insopprimibili valori , vinceranno quando smetteremo di gridare , vinceranno quando perderemo la voglia di combattere , vinceranno quando smetteremo di cercare la nostra libertà ; avevo già deposto le armi, delusione dopo delusione , tradimento dopo tradimento anch’io stavo per trasformarmi in un bieco materialista che , incapace di poter essere felice in questa deformata società con i sentimenti e gli affetti , stavo dedicandomi per ripiego , alle soddisfazioni materiali e puramente emozionali non potendo ottenere qualcosa di superiore , ma sempre la mia coscienza e il mio vero io ritornano a galla impedendomi di morire da vivo , di lasciarmi vivere soggiogato da questo stato di non visibile schiavitù che i poteri forti del mondo stanno imponendoci.Quando hai fame la tua prima necessità è proprio quella di sfamarti , devi rispondere alle esigenze basilari , ma lo stadio successivo è quello di cercare di stare bene , di essere in armonia con te stesso , di essere felice ; chi ci governa , e non parlo delle marionette romane o milanesi , ci ha ridotto in uno stato di perenne dipendenza creandoci problemi di banalissima sopravvivenza a non finire obbligandoci a perdere tutto il nostro tempo per risolvere i nostri problemi materiali per cui saremo sempre soggiogati da uno stato di perenne necessità e non riusciremo mai ad emanciparci per poter soddisfare i bisogni superiori che ci cambierebbero veramente la qualità della vita , noi siamo in questo momento ridotti in schiavitù da chi ci governa solo che questa forma di dipendenza non è visibile , è subdola , ci fa stare male ma non malissimo e le televisioni, i giornali sono lo strumento che ci impedisce di poter capire in che condizioni siamo , schiavi senza averne coscienza.Nessuna ricerca scientifica medica , con la programmazione determinata dalle regole di marketing farà mai guarire da nessuna malattia, anzi ne creerà di nuove obbligandoci tutti allo stato di malato cronico bisognoso per la vita di costosissime cure che dovremo pagare a chi contemporaneamente produce la nostra malattia ; è il gioco perverso dell’ esasperato consumismo spinto alle estreme conseguenze da chi ha un solo dio , il dio profitto.Noi abbiamo una sensazione di vago malessere , siamo insoddisfatti ma non completamente infelici al punto di prendere estreme decisioni e non riusciamo a renderci conto di cosa sia ciò che costituisce questa strana malattia perché siamo troppo impegnati a dover combattere tutti i giorni per risolvere i mille particolari che ci complicano continuamente la vita e sono solo e sempre problemi materiali.Compito della politica è uno solo creare la cosiddetta polis armoniosa , dove le genti , anche le più diverse , possano vivere in armonia le une con le diversità delle altre ; la nostra classe politica , ha miseramente fallito e continuerà in questo fallimento perché non si rende conto o non vuole rendersi conto di quello che vogliono veramente i popoli perché sta solo difendendo gli interessi dei poteri forti e delle multinazionali.I popoli voglio essere felici , i popoli vogliono essere liberi , i popoli vogliono essere rispettati , i popoli vogliono poter dare corpo liberamente ai propri valori , i popoli vogliono esprimersi e questo non avviene perché i popoli non sono riconosciuti come entità capaci di decidere il proprio destino.Se noi siamo qui oggi è perché le invisibili catene che ci legano ci hanno reso la vita impossibile , magari non dal punto di vista fisico ma almeno dal punto di vista affettivo e sociale.Al di la della vita che è bene fondamentale per ognuno di noi , esiste qualcosa di superiore alla vita che se manca puo’ rendere la vita non degna di essere vissuta , la qualità della vita , la libertà di vivere come noi vogliamo e che ci puo’ permettere di rispettare la qualità della vita degli altri.Molti animali in cattività muoiono , altri invece si adattano.Anche l’uomo è così , molti si adattano , ma molti muoiono e non è detto che bisogna perdere la vita per morire , morire significa diventare infelici, significa diventare depressi, significa sentirsi in un ambiente ostile e subirlo e questo è lo stato comune di quasi tutti noi ; certo abbiamo qualche momento di felicità , ma sono sprazzi di luce in un buio quasi totale , sono le briciole che chi ci ha soggiogati ci lancia per farci sopravvivere perché noi siamo necessari affinché il potere possa esprimersi ed appagarsi sfruttandoci e schiavizzandoci.Noi siamo i moderni schiavi dei moderni faraoni a cui stiamo costruendo le moderne piramidi.Il bisogno di libertà , libertà di espressione , libertà di comunicazione, libertà di dar corpo ai nostri valori , libertà di poter esprimere le nostre diversità , ha condizionato da sempre l’uomo, da subito e questo bisogno associato alle diversità ha sempre generato conflitti tra le varie realtà.Nessuno di noi è uguale a nessun altro e anche noi stessi siamo diversi da noi stessi tra un attimo; anche se siamo costituiti da elementi simili , questi elementi sono variamente mescolati in modo da creare esseri unici e variabilmente dinamici.L’errore di fondo da sempre è stato quello di volerci considerare tutti uguali e dato che questa uguaglianza non esiste di fatto se non apparentemente , da sempre al mondo ci sono stati conflitti e tensioni.La massima espressione dei bisogni dell’uomo si potrebbe manifestare nell’anarchia dove ognuno potrebbe fare quello che vuole ,ma dato che ognuno di noi ha il diritto di essere felice , bisogna porre dei limiti alle reciproche libertà impedendo che la libertà di uno sia di fastidio alla libertà dell’altro.Da qui la necessità delle regole.Sul fatto che siano necessarie delle regole nessuno ha nulla da obiettare , ma quando le regole travalicano, aumentano a dismisura, si dilatano e l’arroganza e la presunzione dei governanti o di chi pensa di avere il monopolio della verità condiziona la vita a dismisura bloccando completamente ogni iniziativa del popolo , ogni espressione dei diversi valori , questa è solo schiavitù o regime e non civiltà ed invece del senso di appartenenza, viene amplificato il bisogno di allontanarsi e di difendersi subendo lo stato e sentendolo come una minaccia, come un pericolo, come un tiranno ce dobbiamo mantenere in cambio di nulla che non sia prevaricazione, norme burocrazia tasse e vilipendio; il cittadino trattato come delinquente potenziale a cui deve essere imposto tutto come ad un essere incapace di decidere, immaturo, irresponsabile e potenzialmente assassino.La stessa cosa dicasi per il progresso; non si può invocare il nome del progresso ogni qual volta che si inventa qualche cosa che è ispirata non dalla possibilità di rendere più facile la vita all’uomo ma dalla possibilità di guadagnare di più.Noi siamo schiavi delle multinazionali , noi siamo schiavi delle banche , noi siamo schiavi dei poteri economici che non hanno etica che hanno un solo obiettivo , impadronirsi del potere economico del mondo e in questo stato di cose solo chi ha il potere può mantenere il potere e facendolo soggioga il resto della popolazione.L’arma del potere è la vecchia logica del divite et impera , ci contrappone gli uni contro gli altri dividendoci in categorie sociali , in categorie lavorative , in categorie umane.Per poter completare questa opera di schiavizzazione , il potere ha dovuto creare dei postulati di base su cui fondare tutta la sua opera, creare la verità universale , la verità da sbandierare e su cui creare tutte le regole che ora ci stanno rendendo la vita impossibile.Purtroppo è proprio la malafede , l’ignoranza , l’incapacità , l’arroganza , la presunzione di chi ha cominciato nei secoli questa triste opera che ha costruito questa statua di argilla che noi non condividiamo e che non sopportiamo più ma che però siamo obbligati a mantenere con le nostre risorse.L’ uomo incapace ha bisogno di regole , l’uomo ignorante ha bisogno di certezze, l’uomo imbecille ha bisogno di postulati perché non è capace di reagire propriamente di fronte a nuove situazioni e soprattutto pensa che essendo lui così , tutti debbano essere come lui o ancora peggio a inferiori a lui e li obbliga a sottoporsi alle stesse castranti regole.Il voler codificare tutto e tutto non fa altro che castrare chi ha capacità diverse e soprattutto ha un’altra visione delle cose magari solo perché le vede e le analizza da un altro punto di vista; le regole dappertutto sono la negazione dell’intelligenza e delle capacità. Le grandi scoperte del mondo sono dovute a chi ha messo in discussione le regole e questo concetto è implicito nel fatto stesso della scoperta perché si scopre qualcosa di nuovo che contraddice il vecchio e con questo sistema gerarchico impositivo e deprimente, le scoperte piu’ che per scienza avvengono per caso o per errore e chi viceversa si dedica alla ricerca cercando di scoprire qualcosa di nuovo, mettendosi contro le regole dell’ordine costituito , spesso viene fatto passare par pazzo, eretico o rivoluzionario.Quanti geni sono stati bruciati o considerati pazzi perché dicevano cose diverse? Quanti sono stati considerati eretici perché vedevano le cose diversamente dagli altri e avevano il coraggio di dirlo?Quando qualcuno vede le cose diversamente dagli altri , confrontandosi col mondo esterno può anche arrivare al punto di considerarsi strano stravagante o a volte matto perché osa mettere il discussione i postulati di base della società non trovandocisi a proprio agio.Noi dobbiamo avere questo coraggio e chiedere a gran voce di poter riavere la nostra libertà di poter vivere come vogliamo liberandoci dalle regole assurde che non condividiamo e che ci vediamo imposte da individui che forse ci assomigliano morfologicamente che sono assolutamente diversi da noi e soprattutto che ce le impongono nelle nostre case e nella nostra vita obbligandoci a viverla come vogliono loro.Anche la democrazia , specialmente come attuata ora è superata; la democrazia attuale impone a tutti regole che più impegnano territori vasti , meno sono condivise, quindi allargare il raggio , mondializzare le leggi significa commettere soverchierie sempre più grandi obbligando un numero sempre maggiore di persone ad omologarsi non contro la propria volontà , ma contro la propria natura; questo è uno dei più grandi reati, annullare la altrui personalità e autonomia decisionale , in una frase ridurre in schiavitù.Dato che l’anarchia è utopica la risoluzione , la soluzione meno peggio è cercare di avvicinare la democrazia all’anarchia oppure di togliere l’utopia all’anarchia tanto da renderla una forma di governo possibile.Il compromesso tra le due forme è semplicissimo, ridurre al minimo compatibile con la libertà e la possibilità di autodeterminarsi , le regole gestionali degli stati democratici , ovvero creare confederazioni , quelle si più grandi possibile , ma dove gli stati siano i più piccoli possibile e dove le regole che reggono la confederazione siano il minimo possibile per permettere solamente l’ armoniosa convivenza di stati che magari vivono basandosi su valori intrinseci scritti dentro il dna del suo popolo e non modificabili da nessuna legge e magari differenti dai valori prevalenti nello stato vicino.L’unico reale problema di questo tipo di impostazione politica sarebbe solo quello di identificare l’entità minima col diritto e con la capacità di autodeterminazione, ma anche questo è un falso problema perché saranno proprio i popoli o i cittadini a decidere se e quando autodeterminarsi e con chi vivere e secondo quali regole.Compito dello stato è dare serenità , armonia, felicità ai suoi cittadini e di lasciare vivere gli altri, di creare le condizioni in cui si abbia veramente voglia di vivere , cosa che non vedo in questa società che è capace di misurare la qualità della vita solamente con prodotto interno lordo e con i bilanci finanziari.Cavalcare gli scontenti è facilissimo , più difficile è dare corpo alle aspettative di chi ci ha affidato i propri scontenti per risolvere i problemi che tuttora ci affliggono.
    Con questa situazione politica e con queste norme politiche ed elettorali, dopo vari tentativi ad opera di altre forze non coordinate tatticamente e con chiunque a gridare in maniera convulsa e senza l’opportuna preparazione, ripartire sarà molto più difficile perché troppi delusi hanno abbandonato o hanno trovato riferimento in altri movimenti politici che non portano a termine nulla di realmente utile alla nostra società dirottati verso l’illusione dell’ottenimento di qualche piccolo privilegio personale; ma la nostra coscienza di uomini liberi ci obbliga ad essere qui oggi ed io sono felice che tanti uomini liberi diversi da me e perciò uguali a me siano qui per ripartire sulle ceneri di una situazione geopolitica che sta mostrando a tutti la propria incapacità oppure la propria malafede, per cercare di ridare a tutti i cittadini del mondo la speranza che qualcosa possa cambiare e che si possa vivere in un mondo magari meno tecnologico , magari meno inquinato ma magari più sereno , più calmo, più armonioso e più rispettoso di chi la pensa in maniera diversa senza dover essere costretti ad omologarsi appiattendosi non verso l’alto ma verso il basso, inseguendo le chimere materialiste che mai ci faranno vivere in armonia gli uni con gli altri e che mai ci permetteranno di vivere felici e che stimoleranno solo sentimenti negativi quali egoismo indifferenza arrivismo e intolleranza e voglia di avere sempre di più anche a costo di camminare sui cadaveri dei nostri fratelli spegnendo ogni sentimento affettivo e annullando ogni valore ideale.
    Osservazioni in libertà.
    La necessità di libertà ha sempre condizionato l’uomo da subito.
    Solo in un secondo tempo si è accorto che questa ricerca era indirizzata a qualcosa che non esiste in senso assoluto; c’è sempre qualcosa oltre che limita la libertà di chiunque ma senza andare tanto lontano , a limitare la nostra libertà è proprio la libertà degli altri.
    L’ utopia anarchica è il livello superiore di governo dell’uomo ma appunto perché utopica è irrealizzabile.
    Attualmente il modello più logico a prima vista e più democratico è la cosidetta DEMOCRAZIA che ha, nel corso dei tempi, dimostrato enormi lacune ed ha prodotto danni, non volendo essere pessimista, irrimediabili.
    Cos’è la democrazia se non la dittatura di molti? E che differenza fa rispetto alla dittatura solitaria o di pochi?
    Nel caso di un unico dittatore è facile individuare le sue incapacità e le dirette responsabilità; nel caso di una repubblica democratica nessuno è responsabile anche se io dico lo sono tutti e nelle maglie della democrazia è piu’ facile imporre il potere di una non visibile dittatura senza nemmeno venire identificati.
    La democrazia è ormai superata specialmente se messa in atto da politici che tutto sono fuorchè politici perché il malafarrare ha capito i suoi meccanismi e li sta utilizzando al proprio uso e consumo.
    Ogni medaglia ha almeno due facce e una faccia è opposta all’altra per cui qualsiasi forma di governo se male esercitata o se esercitata senza etica e per fini diversi da quelli idealmente ipotizzati puo’ essere utilizzata dal potere di chi ha il potere che ha rubato nei secoli ai popoli rendendoli schiavi piu’ o meno coscienti dello stato di schiavitu’.
    Per vivere bisogna nutrirsi e bisogna scaldarsi; il potere si è impadronito in un modo o nell’altro delle risorse o ha reso le risorse dipendenti dal denaro e con l’invenzione della banche e con l’obbligo delle assicurazioni è stato facile creare un mondo di tossicodipendenti e la dipendenza si esercita da subito, dal momento della nascita perché quando si nasce si ha già un debito con lo stato per cui subito prima di poter badare a te stesso devi pagare questo debito che tu non hai fatto e da qui inizia il perverso percorso verso questa forma subdola di schiavitu’.
    Devi assoggettarti appena nato alle regole e iniziare a pagare per poter vivere senza ricevere che la piccola dose quotidiana….. continuando a vivere devi pagare sempre di piu’ e sempre di piu’ diventi dipendente : banche gas scuola televisione assicurazioni acqua commercialista mezzo di trasporto e migliaia e migliaia di droghe diverse da cui diventi sempre piu’ dipendente e da cui diventa sempre piu’ difficile emanciparti.
    Siamo giunti nell’anno duemila e purtroppo la situazione dei popoli non è molto diversa da quella in cui altri popoli soggiogavano i più deboli mettendoli in catene; non sono più popoli ben visibili e riconoscibili che riducono in schiavitù loro simili, ma è qualcosa di ben più subdolo che usa armi particolari che entrano nel cervello della gente ed impediscono loro di vedere la realtà, li soggiogano a tal punto che da schiavi non si rendono più nemmeno conto di essere in questa situazione di dipendenza.
    Partiamo dall’inizio ed esaminiano vari punti.
    Partiamo dall’essere umano che è il soggetto attivo al centro della questione.
    L’errore iniziale è considerare l’essere umano come categoria omogenea suddiviso in sottocategorie più o meno simili.
    Nessun essere umano è uguale a nessun altro e neppure lui è uguale a se stesso un attimo dopo.
    Questo concetto è fondamentale per capire su che presupposto è stata costruita una situazione politica e religiosa , pertanto va messo tutto in discussione completamente e tutto va rinnovato ; bisogna avere questo coraggio altrimenti nessuna soluzione potrà rimettere a posto le cose e l’essere umano continuerà a vivere senza speranza di poter avere quello di cui ha diritto….. la propria felicità, perché ci sarà sempre qualcuno che gli insegnerà qualcosa e che gli dirà giusto o sbagliato e in cuor suo sentirà di non condividere queste imposizioni che non fanno parte del suo corredo di valori ma che per forza dovrà rispettare oppure trasgredire ma col malessere di dover compiere qualcosa di proibito.
    L’essere umano è qualcosa in continuo movimento che cambia ogni momento e non solo per meccanismi biochimici che continuano a lavorare, ma anche perché le idee dell’uomo sono condizionate dalle situazioni, dall’emotivita’ dagli affetti e da tantissimi altre componenti non dominabili e prevedibili.
    Stupido è chi non cambia idea o gusti e non viceversa.
    Alcuni esseri umani sono meno diversi di altri, questo è più logico e questa minor diversità è dovuta da molteplici fattori genetici e non, ambientali e non, culturali e non.
    Quando queste diversità entrano in contatto non si comprendono perché la cosa che non si conosce che è diversa, non può essere capita e pertanto genera sospetto e a volte paure a seconda di come si presenta o peggio, viene presentata come potenzialmente pericolosa dai mass media.
    Il voler a tutti i costi mettere insieme , uniformare, omologare civiltà diverse non sarebbe un problema se dietro a queste diversità non ci fosse anche una diversità di valori che restano scolpiti dentro che non puoi modificare e che quando entrano in contatto non possono altro che generare conflitti o incomprensioni e se le cose vengono viste in maniera diversa, le due visioni spesso entrando in conflitto provocano come minimo ansia e come viceversa succede più comunemente scontro dialettico o anche fisico.
    Questo dipende sempre dalla ricerca della libertà che ognuno di noi ha innata e nessuno accetta passivamente; situazioni che non condivide anche se gli sono imposte con la forza, le puo’ condividere ma non accettare, ed appena il soverchiato potrà farlo, a sua volta imporrà alla controparte la propria verità.
    Verità…. Esiste la vera verità?? Esiste una sola verità??
    Anche questa non dipende dal punto di vista?
    Allora quale verità deve avere la meglio sulle altre?
    La verità della maggioranza?
    La verità del potente?
    La verità delle religioni che sono in contrapposizione già tra di loro?
    E’ necessaria questa ricerca di verità?
    Oppure questa ricerca non farà altro che provocare ulteriori squassi da aggiungere a quelli già provocati volendo uniformare i diversi tra loro?
    La verità assoluta non esiste e da più parti tante verità sono state sconfessate. Un esempio l’eresia di Galileo…
    Sintetizzando di molto perché la desanima del problema ha già scomodato scienziati e filosofi, bisogna lasciare perdere le cose più grandi di noi di cui mai avremo certezza…
    Mentre sarebbe più opportuno preoccuparci di problemi molto più contingenti non andando a cercare un perché per tutto perché a furia di cercare questi perché ci ritroviamo ad avere sprecato tutta la vita senza aver risolto nulla se non esserci arrovellati il cervello e corroso l’anima.
    Pochi sono i dati da cui partire ma soprattutto bisogna partire dal dato più importante che è: nella vita di certo non c’è nulla nemmeno la morte…ma almeno prendiamo per buono che ad un certo punto tutti noi abbandoneremo la vita comune da esseri umani e se saremo spiriti ce ne occuperemo da spiriti, inutile occuparcene da vivi..perché magari da spiriti potremmo avere altre esigenze.
    Il tempo a nostra disposizione è limitato e non è neppure questo uguale ma penso che almeno una piccola cosa in comune potremo averla.. tutti penso, vorremmo essere felici, anche se c’è chi per essere felice ama soffrire…. Anche questa è una ricerca di qualcosa che lo appaga…
    Indipendentemente da ciò che costituisce la felicità per ognuno di noi tutti vogliamo essere felici, ma non vogliamo felicità imposte.
    La felicità è qualcosa di personale e che non è una costante immodificabile, anche la felicità è un qualcosa di variabile che va però associata a qualcosa di meno incostante che sono valori legati a determinati tipi di affettività quali l’amicizia la famiglia i luoghi, le tradizioni e quant’altro si possa aggiungere che possa dare emozioni e creare affetti; questo l’effetto dell’arte e dello sport che sono occasioni da godere ma non da possedere; non è piu’ possibile considerare felicità il possesso di cose a scapito di altri perché il possesso è un mezzo semmai per poter godere degi effetti dell’uso del mezzo o della sua contemplazione se riferito ad un bell’oggetto.
    Che differenza c’è vedere un bel quadro in un museo o guardarlo in casa propria?
    Un sentimento negativo; nel museo godi della vista del quadro universalmente; a casa tua godi del fatto che quella cosa è tua, solo tua e quindi alla base c’è egoismo solo bieco banale e volgare egoismo; e l’egoismo si manifesta con la metafora del furto; io lo voglio e se lo prendo e diventa mio non mi interessa se non ne potranno piu’ godere gli altri. Uomo come singolo autonomo monade unica isolato dal contesto … Mors tua vita mea…
    E questo era suffragato ed è ancora suffragato dalla fisica Newtoniana che oramai ha dimostrato i suoi limiti .
    E’ necessario pertanto dare anche una base scientifica a tutto questo discorso politico per cui devo chiedere ausilio alle moderne ricerche nel campo della fisica.
    “Dalle nuove frontiere della scienza stanno emergendo nuove idee che sfidano tutto cio’ che crediamo a proposito di come funziona il nostro mondo e di come definiamo noi stessi. Gli esseri umani sono molto piu’ straordinari di un assemblaggio di organi carne ed ossa.
    Al nostro livello piu’ elementare noi non siamo una reazione chimica , ma una carica energetica.
    Gli esseri umani, e tutte le cose viventi, sono un’unione di energia in un campo di energia connesso ad ogi altra cosa esistente nell’universo.
    Questo campo di energia pulsante è il motore centrale del nostro essere e della nostra consapevolezza.
    Non esiste una dualità “io” e “non io” dei nostri corpi in relazione all’universo, ma un unico campo di energia fondamentale che è responsabile per le funzioni piu’ alte della nostra mente, ed è la fonte di informazioni che guida la crescita dei nostri corpi.
    I nostri cervelli, i nostri cuori, la nostra memoria sono , in verità, un progetto dell’universo per tutte le epoche.
    E’ il campo energetico, piuttosto che i germi o i geni, la forza che determina in maniera definitiva se siamo sani o se siamo malati, ed è la forza che deve essere utilizzata per guarire.
    Noi siamo uniti, connessi e indivisbili dal nostro universo, e la nostra unica verità fondamentale è la nostra relazione con esso anche se di questa con i nostri sensi non ce ne rendiamo conto.
    Il “campo”, come aveva espresso Einstein concisamente, “è l’unica realtà”.
    Fino ad oggi la biologia e la fisica sono state ancelle di prospettive adottate da Isaac Newton , il padre della fisica moderna.
    Tutto cio’ che usiamo attualmente per definire il nostro mondo ha origine da idee formulate nel diciassettesimo secolo, e ancora oggi costituiscono la spina dorsale della scienza moderna anche se ci sono dati accertati che varrebbe la pena soppiantassero questa visione e sarebbe necessaro rifare una tabula rasa, cosa improponibile per chi ha investito capitali e interessi in quella scienza ormai superata.
    Queste vecchie teorie ancora utilizzate come indiscutibili, rappresentano tutti gli elementi dell’universo come isolati l’uno dall’altro, divisibili e completamente autonomi ; alla loro essenza, hanno creato una visione mondiale di separazione.
    Newton rappresento’ un universo materiale nel quale singole particelle di materia obbediscono a determinate leggi che descrivono il moto attraverso lo spazio ed il tempo; L’UNIVERSO DESCRITTO COME UNA MACCHINA.
    Prima che Newtono formulasse le sue leggi del moto, il filosofo francese Renü Descartes, ideo’ un concetto alla sua epoca rivoluzionario, secondo cui noi, rappresentati dalle nostre menti, siamo separati dai nostri corpi di materia inerte e senza vita, corpi che sono solamente un altro tipo particolare di veicolo ben rodato.
    In base a questa visione l’universo è composto da un mucchio di piccoli oggetti discreti che si comportano in maniera prevedibile. Il piu’ separato tra tutti questi oggetti dell’universo è l’essere umano. Noi siamo fuori da questo universo e lo guardiamo nel suo interno.
    Allo stesso modo i nostri corpi in qualche modo sono separati e sono qualcosa di diverso dalla nostra vera essenza: le menti consapevoli che osservano.
    L’universo Newtoniano puo’ si rispettare delle leggi stabilite, ma è fondamentalmente un luogo solitario e desolato.
    L’universo continua, come un vasto meccanismo, a prescindere dalla nostra presenza.
    Con poche ed abili mosse Newton e Descartes hanno strappato Dio e la vita dal mondo della materia, e noi e la nostra consapevolezza dal centro del nostro mondo.
    Hanno estrapolato il cuore e l’anima dell’universo, lasciando sulla sua scia solo una collezione di parti interagenti senza vita.
    E la cosa piu’ sconvolgente di tutte è che la visione di Newton ci separa completamente dalla struttura dell’universo.
    Dopo Newton , Charles Darwin con una immagine umana ancora piu’ tetra. La sua teoria dell’evoluzione ritoccata dai neo darwinisti, considera la vita come casuale, predatrice, senza scopo e solitaria: se non sei il migliore non sopravvivi. Non sei niente di piu’ di un caso prodotto dall’evoluzione.
    La vasta complessità dell’eredità biologica dei tuoi antenati si riduce semplicisticamente ad un unico aspetto centrale: la sopravvivenza. Mangia o vieni mangiato.
    L’essenza della tua umanità è un terrorismo genetico, che si sbarazza in maniera efficiente di qualsiasi anello piu’ debole.
    La vita non riguarda la condivisione e l’interdipendenza, la vita concerne il vincere, l’arrivare prima, la vita come competizione dove chi perde sparisce. E se ce la fai veramente a sopravvivere, allora sei da solo all’apice dell’albero evolutivo.
    Questi paradigmi, l’universo come macchina e l’uomo come una macchina da sopravvivenza, hanno portato ad una padronanza tecnologica dell’universo, ma d’altro canto hanno comportato una scarsissima reale conoscenza che abbia una qualsiasi importanza centrale per noi. Ci siamo persi per secoli a cercare di conoscere piccoli particolari in continua evoluzione del DISEGNO globale che non siamo mai riusciti a vedere distratti da quella miriade di particolari, tra l’altro visti diversamente da ognuno di noi, mentre il grande panorama, enorme incombeva su di noi in attesa di essere solo sfiorato col pensiero per iniziare ad essere finalmente capito… L’uomo è quello che mentre io indico la luna con il dito guarda il dito e non si accorge della luna…….
    Ad un livello spirituale e metafisico queste visioni obsolete ma attuali come utilizzo, hanno portato al piu’ brutale e disperato senso di isolamento, e non ci hanno avvicinato per nulla alla comprensione dei misteri fondamentali della nostra stessa esistenza:come pensiamo, come inizia la vita, perché ci ammaliamo, come una singola cellula diventa una persona completamente formata e anche cosa accade alla consapevolezza umana quando moriamo.
    Anche se cio’ non appartiene alla nostra esperienza ordinaria, continuiamo ad essere apostoli “alieni” verso queste visioni del mondo, che lo rappresentano come meccanizzato e separato.
    Molti di noi cercano rifugio dalla realtà della nostra esistenza che consideriamo dura e nichilista, nella religione, che puo’ offrire qualche soccorso con i suoi ideali di unità, comunione e scopo, ma lo fa attraverso una visione del mondo che contraddice quella abbracciata dalla scienza.
    Chiunque abbia cercato una vita spirituale ha dovuto lottare con queste opposte visioni del mondo, cercando inutilmente di riconciliarle.
    QUESTO MONDO DELLA SEPARAZIONE DOVREBBE ESSERE STATO DISTRUTTO, una volta per tutte, dala scoperta della fisica quantistica nella prima parte del ventesimo secolo.
    Quando i pionieri di questa fisica hanno scrutato proprio nel nucleo della materia, sono rimasti sbalorditi da quello che hanno visto.
    I piu’ minuscoli pezzettini di materia non sono neppure materia, come noi la conosciamo, e neppure un insieme di qualcosa, ma , a volte, una cosa, altre volte qualcosa di molto diverso.
    E cosa ancora piu’ strana, sono spesso molte cose possibili tutte nello stesso istante.
    Il fatto ancora piu’ eclatante è che queste particelle subatomiche non hanno alcun significato isolatamente, ma solamente diventano fondamentali ed importanti se sono in relazione con tutto il resto dell’insieme…….
    Al suo livello piu’ elementare la materia non puo’ essere sminuzzata in unità autonome, ma è completamente indivisibile.
    Si puo’ capire l’universo soltanto considerandolo come una ragnatela dinamica di interconnessioni. Una volta che le varie componenti materiali, le cose, entrano in contatto, rimangono per sempre in contatto attraverso tutto lo spazio e tutto il tempo. Anzi, proprio lo spazio ed il tempo sembrano essere costrutti arbitrari, non piu’ applicabili a questo livello del mondo.
    Il tempo e lo spazio , per come noi li conosciamo, in effetti, non esistono. Tutto cio’ che appare davanti agli occhi è un lungo panorama di presente.
    I pionieri della fisica quantistica, Schrodinger, Heisenberg, Bohr e Pauli, avevano una vaga idea del territorio metafisico nel quale erano sconfinati.
    Se gli elettroni sono connessi in ogni luogo nello stesso momento, cio’ implica qualcosa di profondo sulla natura dell’universo nell’insieme.
    Pauli esamino’ la psicoanalisi e gli archetipi della cabala, Bohr il TAO e la filosofia cinese, Schrodinger la filosofiaindu’, Heisenberg la teoria platonica della greciaantica.
    Cio’ nonostante, una teoria coerente delle implicazioni spirituali della fisica quantistica, rimase al di la delle loro capacità di comprensione.
    Niels Bohr aveva appeso un cartello sulla sua porta con scritto sopra: Vietato l’ingresso ai filosofi. Lavori in corso.
    C’era un altro lavoro piuttosto concreto da completare con la teoria quantistica di Bohr ed i suoi colleghi erano arrivati sino ad un certo punto con i loro esperimenti e la loro comprensione.
    Altri scienziati seguendo la via di questi pionieri ,avevano naturalmente assunto, visto che gli esperimenti precedenti erano stati effettuati in laboratorio con particelle subatomiche di materia inanimata, che questo strano mondo quantistico esistesse soltanto nel mondo della materia morta,
    Qualsiasi cosa viva obbedisce ancora alle leggi di Newton e Descartes. Una visione questa, che ha informato completamente la medicina e la biologia moderne; persino la biochimica basa i suoi studi sulla collisione e sulle forze Newtoniane.
    E cosa dire di Noi??? All’improvviso abbiamo assunto un ruolo centrale in ogni processo fisico, ma nessuno lo ha completamente riconosciuto. I Pionieri del quanto avevano scoperto che il nostro coinvolgimento con la materia è cruciale. Le particelle subatomiche esistono in tutti gli stati possibili finchè non vengono disturbate da noi , con la misurazione o con l’osservazione, e a qul punto finalmente si placano in qualcosa di concreto.
    La nostra osservazione, la nostra consapevolezza umana, è completamente centrale in questo processo di flusso subatomico, flusso che realmente diventa qualcosa di fisso.
    Eppure noi non siamo in nessuna delle equazioni matematiche di Heisenberg o di Schrodinger.
    Avevamo capito che noi siamo in qualche modo la chiave, ma non sapevamo in quale serratura introdurci.
    Per quanto riguardava la scienza noi stavamo ancora guardando dal di fuori come se non ne facessimo ancora parte.
    Tutti gli elementi disgiunti della fisica quantistica non sono mai fusi in una teoria coerente, e la fisica quantistica si è ridotta ad uno strumento tecnologico, estremamente valido e vitale per costruire le bombe e gli apparecchi elettronici moderni. Le implicazioni filosofiche venivano dimenticate, e tutto quelle che rimaneva erano i suoi vantaggi pratici.

    La truppa dei fisici moderni aveva la volontà di accettare la bizzarra natura del mondo quantistico, perché la matematica, come le equazioni di Schrödinger, funziona veramente bene, ma scuoteva il capo in segno di disapprovazione di fronte alla contro-intuività di tutto cio’.
    Come possono gli elettroni essere in contatto con ogni cosa contemporaneamente? Come puo’ un elettrone non essere una singola cosa fissa finchè non viene esaminato o misurato? Come puo’, qualsiasi cosa nel mondo, essere in effetti concreta, se è una illusione quando si inizia a guardarla da vicino?
    La risposta dei fisici era asserire che c’è una realtà per ogni cosa piccola, e un’altra realtà per le cose molto piu’ grandi in cui sono inserite le stesse cose piccole; una realtà per le cose che sono vive, un’altra per le cose che non lo sono, e accettare queste evidenti contraddizioni proprio come si possono accetare gli assiomi basilari di Newton. Queste sono le regole del mondo e devono essere prese alla lettera.
    La matematica funziona, e questo è tutto cio’ che conta.
    Un piccolo gruppo di scienziati sparsi per il globo, non soddisfatto dell’utilizzo meccanico della fisica quantistica, ha richiesto una soluzione migliore a molte delle numerose domande che rimanevano senza risposta.
    Nelle loro indagini e nei loro esperimenti, questi scienziati hanno ricominciato dove i pionieri della fisica quantistica avevano rinunciato, e hanno iniziato ad esplorare piu’ a fondo.
    Alcuni hanno ripensato alle poche equazioni che sono state sempre sottratte nella fisica quantistica. Queste equazioni rappresentano il campo del punto zero, un oceano di vibrazioni microscopiche presenti nello spazio esistente tra le cose.
    Hanno capito che se il campo del punto zero viene incluso nella nostra concezione della natura piu’ fondamentale della materia, allora il vero sostegno del nostro universo è un mare di energia pulsante, un vasto campo quantistico.
    Se cio’ fosse vero, tutto sarebbe connesso a qualsiasi altra cosa attraverso una ragnatela invisibile ai comuni 5 sensi umani.
    Hanno anche scoperto che siamo fatti tutti della stessa sostanza essenziale (percio’ uguali anche se diversi).
    A livello piu’ fondamentale, gli esseri viventi, inclusi gli esseri umani, sono pacchetti di energia quantistica che scambiano costantemente informazioni con questo mare inesauribile di energia.
    Le cose viventi emettono una debole radiazione, e questo è l’aspetto cruciale dei processi biologici. L’informazione riguardante tutti gli aspetti della vita, della comunicazione cellulare alla vasta rete di controlli del DNA, viene comunicata attraverso uno scambio a livello quantistico. Persino le nostre menti, quelle altre cose apparentemente cosi’ al di fuori delle leggi della natura, operano in accordo a processi quantistici. Pensare, sentire, ogni funzione cognitiva superiore, ha a che fare con l’informazione quantistica pulsante simultaneamente attraverso i nostri cervelli ed i nostri corpi. La percezione umana accade grazie all’interazione tra le particelle subatomiche dei nostri cervelli e del mare di energia quantistica. Risuoniamo, letteralmente , con il nostro mondo.
    Queste scoperte comunque sono straordinarie anche se eretiche; in un solo colpo hanno sfidato molte delle leggi basilari della biologia e della fisica.
    Quello che si è riusciti a scoprire sarebbe nientedimeno che la chiave per tutta l’elaborazione e lo scambio di informazione nel nostro mondo con noi inseriti, dalla comunicazione fra le cellule fino alla percezione del mondo nell’insieme.
    Hanno trovato risposte ad alcune delle domande piu’ profonde della biologia a proposito della morfologia umana e della consapevolezza vivente. Qui, nello spazio che viene definito “morto”, è possibile che si trovi la vera e propria chiave della vita stessa.
    In maniera ancora piu’ fondamentale , hanno fornito l’evidenza del fatto che tutti noi siamo collegati gli uni con gli altri, e collegati con l’universo a partire dalla vera essenza del nostro essere.
    Attraverso esperimenti scientifici hanno dimostrato che ci potrebbe essere qualcosa di simile ad una forza vitale che fluisce attraverso l’universo, QUESTO è STATO CHIAMATO , IN TERMINI DIVERSI, come consapevolezza collettiva o, come hanno fatto i teologi, Spirito Santo.
    Hanno fornito una spiegazione plausibile in tutte quelle aree in cui il genere umano ha sempre avuto solo fede, senza nessuna solida evidenza o adeguata spiegazione, a partire dall’efficacia della medicina alternativa, fino alla preghiera di una vita dopo la morte. Ci hanno offerto, in un certo senso, una scienza della religione.
    A differenza della visione del mondo di Newton o di Darwin, la loro è una visione che esalta la vita. Queste sono idee che possono conferirci potere, con le loro implicazioni di ordine e di controllo. Non siamo semplicemente un caso fortuito della natura; c’è uno scopo e una unità nel nostro universo e nel nostro posto nel mondo, e, abbiamo una voce importante in esso.
    Cio’ che facciamo e pensiamo ha importanza e, in verità, è fondamentale per creare il nostro mondo.
    Gli esseri umani non sono piu’ separati gli uni dagli altri. Non esiste piu’ un noi e un loro (non esiste MIO). Non siamo piu’ alla periferia del nostro universo, guardando dentro dal di uori.
    Possiamo occupare il nostro posto di diritto, di nuovo al centro del nostro mondo.
    Queste idee sono state un vero e proprio alto tradimento. In molti casi questi scienziati hanno dovuto combattere con una azione di retroguardia contro un sistema trincerato ed ostile. Le loro indagini sono andate avanti per trenta anni, ampiamente non riconosciute o sppresse, ma non a causa della qualità del lavoro. Gli scienziati, tutti provenienti da istituzioni credibili e di prima grandezza (Università di Princeton, Università di Stanford, altri istituti di prim’ordine di Germania e Francia), hanno prodotto una sperimentazione impeccabile. Nondimeno i loro esperimenti hanno attaccato una quantità di dogmi che sono ritenuti sacri e proprio alla base della scienza moderna, della politica moderna e dell’economia moderna.
    Non si sono adattati alla visione scientifica prevalente del mondo, ovvero a quella dell’universo inteso come una macchina. Riconoscere queste nuove idee richiede una demolizione di molto di cio’ in cui la scienza moderna crede e, in un certo senso, implica un ricominciare da zero, anche dal punto di vista economico e politico e rimette in discussione come deve essere considerato e utilizzato cio’ che viene definito progresso e se veramente questo lo sia, se non un consolidare qualcosa di oramai superato ed obsoleto e come la faccia oscura della scienza stia procurando danni non visibili con la scienza Newtoniana ma evidentissimi con la scienza Quantica e tra questi nel campo medico il CANCRO e l’AIDS.
    La vecchia guardia ha rifiutato decisamente l’offerta. Queste nuove idee non si adattano alla vecchia visione del mondo, quindi devono, secondo la vecchia guardia ,essere sbagliate.
    Ma oramai è troppo tardi. La rivoluzione è inarrestabile. Gli scienziati che sono stati artefici di queste sperimentazioni e scoperte, sono semplicemente pochi dei pionieri, una piccola rappresentanza di un movimento piu’ grande.
    Molti altri sono immediatamente dietro di loro, e stanno sfidando, sperimentando, modificando le loro visioni, impegnati in un lavoro in cui tutti i veri esploratori si impegnano.
    Piuttosto che licenziare queste informazioni in quanto non si adattano alla visione scientifica dell’universo, la scienza ortodossa dovrà inziare ad adattare la sua visione del mondo per aggiornarsi, e lo stesso deve fare la politica.
    E’ arrivato il momento di rimettere Newton e Descartes al loro posto, come i profeti di una viione storica che è stata oramai sorpassata e allo stesso modo devono essere messi sui libri di storia i politici e la politica attuale superati dalla scienza, devono adeguarsi alla scienza nuova con una forma di POLITICANUOVA.
    La scienza puo’ essere solo un processo di comprensione del nostro mondo e di noi stessi, piuttosto che essere un insieme di regole per sempre fissate, e con l’introduzione del nuovo, il vecchio deve spesso essere abbandonato e per l’ottenimento di questo obiettivo è necessario anche l’impegno politico perché la scienza è schiava della politica in questo mondo dove c’è chi detiene il potere e lo esercita con le leggi usando i dogmi: ma se i dogmi sono sfatati e la politica non se ne vuole rendere conto o gli è piu’ utile non rendersene conto, due sono le cose: la politica attuale è inadatta a gestirci e va cambiata, o è gestita per altri fini che non quelli per cui è sorta la politica e quindi va cambiata la politica e anche chi la esercita pertanto è nostro dovere ripartire con nuove regolo politiche e con i nuovi dogmi utilizzabili dalla politica per meglio gestire noi stessi evitando di essere gestiti da chi ha altri interessi considerando ancora il genere umano suddivisi in categorie contrapposte dove solo alcuni hanno il dono della verità e devono quindi per unzione divina imporlo ai “senza luce”.
    Come molte rivoluzioni, perché di rivoluzione si tratta, è iniziata con piccole sacche di ribellione , che si sono raccolte con uan forza ed un impeto individuali; un importante passo avanti in un’area, una scoperta in un’altra, piuttosto che come in come in un unico grande movimento di riforma unificato. Manca adesso la componente politica ed è giunto il momento di aggiungere anche questo anello alla catena.
    Sebbene consapevoli delle attività reciproche, questi sono uomini e donne di laboratorio, a cui spesso non piace avventurarsi oltre la sperimentazione per esaminare tutte le implicazioni delle loro scoperte nel contesto delle altre prove scientifiche che vengono alla luce e tantomeno ipotizzare il loro utilizzo politico nella gestione degli stati e dei territori, oppue sono persone che non hanno sempre il tempo necessario per mettere le loro scoperte nel contesto delle altre prove scientifiche che vengono alla luce .
    Ogni scienziato è in un viaggio di scoperta, e ognuno ha scoperto una zolla di terreno, ma nessuno è stato abbastanza coraggioso da dichiararla come parte di un nuovo continente; chi si disperde nei particolari… a volte non puo’ vedere l’oggetto intero….. se è troppo vicino riesce a cogliere le sfumature, ma è troppo vicino per vederlo nell’intierezza per cui è necessario avvicinarsi, allontanarsi, girarci intorno , solo cosi’ avremo una visione dell’insieme capendo anche come funzionano i particolari e dovremo anche stare pronti all’idea che questi particolari si modifichino modificando anche l’insieme; non si puo’ rimanere fermi sulle proprie posizioni, e qualora lo si facesse , si dovrebbe avere la lungimiranza di fare in modo che quelle posizioni possano essere modificate da chi è andato avanti avendo le capacità che noi abbiamo perso non potendo l’essere umano sapere tutto di tutto, ma puo’ l’essere umano comunicare con gli altri, dare e ricevere.
    PoliticaNuova rappresenta il primo tentativo di sintetizzare questa ricerca disparata in un insieme coeso. Nel farlo fornisce anche una conferma scientifica su aree cje sono state largamente parte del dominio della religione, del misticismo, della medicina alternativa o della speculazione New Age.
    Tutto cio’ che sta alla base di questi discorsi è fondato sulla solida realtà della sperimentazione scientifica, ma i tasselli dispersi nell’universo delle varie scienze ed arti sono paragonabili ad un grande puzzle dinamico ed è fondamentale farli combaciare e continuamente sorvegliarli per le necessari modifiche dovute ai cambiamenti; pertanto è fondamentale sottolineare che questo partito o meglio movimento, è, come il decano emerito di Princeton Robert Jahn ama dire, un lavoro in corso.
    Come tutte le nuove idee questo partito deve essere visto come un primo tentativo di presentare una forma di governo determinata dalle necessitä individuali, obbligatoriamente diverse anche se spesso simili, in un modello coerente, porzioni del quale dovranno essere raffinate nel futuro.
    Un’idea corretta non puo’ mai essere definitivamente dimostrata.
    La cosa migliore che la scienza e la politica possano mai sperare di raggiungere è di smentire idee sbagliate.
    Ci sono stati molti tentativi per screditare le nuove idee che sono state elaborate da scienziati con buone credenziali e buoni metodi di verifica; finora nessuno di questi ha avuto successo.
    Finchè non verranno confutate o raffinate, le scoperte di questi scienziati rimangono valide e la politica ha l’obbligo morale civile sociale ed etico di tenerne conto, ma deve anche averne la capacità.
    E’ giunto il momento che la politica ritorni scienza e non rimanga arte come è attualmente, gestita da artisti, piu’ giullari e animali da spettacolo tendenti a speculare sulle affettività del cittadino a libro paga di chi nell’ombra gestisce realmente il potere nel mondo, quindi è nostro dovere come scienziati, come professionisti, come artigiani come lavoratori, come genitori, come insegnanti, come gente che produce onestamente senza speculare , togliere la politica a chi della politica ne ha fatto un mestiere, la politica per il potere e non per la corretta ed idonea gestione del bene pubblico riconosciuto come ben pubblico dalla scienza che si occupa di quegli argomenti e non devono il commercio per il commercio ed il denaro come bandiera di valore personale, diventare poteri assoluti e dominare il mondo speculando sui bisogni materiali e costringendo a scomparire i bisogni emozionali affettivi basati sul rispetto sulla stima sull’affetto, trasformandoli in odio, competizione, prevalenza, egoismo.
    Questo manifesto di fondo di questo partito POLITICANUOVA è rivolto agli addetti ai lavori e ai profani.
    A volte le nuove idee radicali richiedono pazienza per essere comprese; parecchi concetti e nozioni che sono alla base di questa necessità di cambiamento sono piuttosto difficili e necessitano di noiose e terribili spiegazioni, specie per chi è da sempre condizionato dalla fisica Newtoniana e Cartesiana l’unica che ci è stata insegnata, inoltre cambiare le abitudini in cui siamo sempre vissuti induce a sforzi enormi e a ansie e paure dell’ignoto, ma dobbiamo smetterla do pensare a tutto nel mondo come separato e inviolato.
    In ogni caso è fondamentale ringraziare chi, uomini e donne di laboratorio, in gran parte sconosciuti, ha captato e portato alla luce lo straordinario nel corso della vita quotidiana, spesso senza comprenderlo appieno, il loro lavoro si è trasformato in una ricerca per la fisica dell’impossibile e sta a noi applicare nella gestione del quotidiano queste scoperte che ci renderanno la vita piu’ serena, armoniosa, felice e facile liberandoci dai moderni faraoni eliminando le inutili piramidi che possono dare posto soltanto al padrone della piramide ma che è stata costruita con le risorse di tutti godendone uno solo se godimento si puo’ avere nel possedere una struttura morta.
    Noi siamo alla ricerca di altri valori che tutti abbiamo dentro ma che sono sepolti da anni di oscurantismo e di lavaggio dei cervelli usando le armi piu’ disparate e in primis la stampa e la televisone.
    Questi valori più difficilmente misurabili e descrivibili sono molto più importanti per l’uomo perché costituiscono qualcosa di più affidabile della vaga felicità che si modifica troppo a seconda delle sensazioni dell’umore e di tanti altri valori ingovernabili e dipendenti da cause e mezzi a noi esterni.
    Quello che succede oggi è che ci stanno rubando questi pochi punti di riferimento con la mondializzazione e proponendo la società multietnica.
    Qualcuno o gruppi di qualcuno, ha deciso che tutti si debba sottostare a queste regole che sono innaturali e non provocano la felicità ma l’esatto contrario.
    La felicità non è materiale ma è condizionata da affetti sensazioni ed emozioni.
    Chi ci governa è solamente materialista e quando mette in campo dei valori, sostiene che questi siano universali e legittimi ma non è così.
    Tutti abbiamo lo stesso diritto di avere diritti, ma non è detto che questi diritti siano uguali.
    Un esempio, tutti abbiamo lo stesso diritto di essere felici, ma non è per nulla confermato che tutti siamo felici allo stesso modo.
    Bisogna salire di un gradino…
    Diritto ad essere felici…
    E non voi sarete felici con……
    La democrazia non è democratica perché impone a tutti regole che più comprendono territori vasti e meno sono condivise, quindi allargare il raggio di azione delle leggi significa commettere soverchierie sempre più grandi obbligando un numero maggiore di persone ad omologarsi contro la propria volontà.
    Dal punto di vista libertà però l’anarchia assume maggior valore della democrazia, allora cosa fare? Andare oltre la democrazia attuale cercando di avvicinare la democrazia all’anarchia oppure di togliere quel tanto di utopico all’ anarchia da renderla possibile.
    Il compromesso tra le due forme è semplice.. semplicissimo….
    Ridurre al minimo gli stati democratici ovvero creare una confederazione di stati con il meno possibile di regole comunitarie e dando massima libertà agli stati aderenti di fare a livello sussidiario le proprie regole secondo i propri valori che nessuno potrà cambiare al massimo li potrà reprimere.
    Il problema più grosso dovrebbe essere solo l’identificare quale sia l’entità minima col diritto di autodeterminarsi, ma anche questo è un falso problema perché sranno porprio i popoli o i cittadini a decidere se e quando autodeterminarsi e con chi vivere e secondo quali regole.
    Il problema politica.
    La politica è la scienza che ha un solo scopo….raggiungere la polis armoniosa, non la polis ricca….
    Ovvero dare serenità, felicità e armonia ai suoi cittadini; la ricchezza a volte combacia con l’essere felice, spesso spessissimo invece provoca tensioni sociali e non armonia; uno stato non è una società per azioni che ha per obiettivo il realizzarsi di utili, deve far vivere nella maggior armonia possibile i propri cittadini ed i politici devono semplicemente essere degli scienziati al servizio dei cittadini per ottenere ciò che i cittadini hanno chiesto loro di ottenere e non viceversa.
    La politica come scienza deve basarsi solo su dati certi, attendibili, verificabili e non come succede ora con dati affettivi, empatici, statistici, mal ripetibili, facilmente modificabili e manipolabili; chi svolge la politica con questi sistemi non è uno scienziato ma un artista e diventa quindi un venditore di fumo.
    La relazione che avevo messo in macchina è molto ampia e qui ho cercato di fare un sunto sfiorando alcuni degli argomenti senza approfondirli perché diventerebbero pesanti e incomprensibili ; spero di avere una vostra integrazione di un pensiero su quanto scritto ora memore della riunione di ieri dove molti interrogativi hanno scosso la sicurezza di alcuni e motivato la determinazione di altri..
    La battaglia è durissima, il sistema vive e sopravvive da secoli lasciando alle sue spalle morti e delusi qualcuno però deve pur contrapporsi a questo sistema in cui il grande fratello è addirittura schiavo di se stesso.
    Io avevo elaborato la teoria dei paradossi che vi risparmio, ma il punto di partenza secondo me è semplice…
    Dividere per poter unire… e non unire separando di fatto…
    Essere uniti sotto la stessa bandiera, nello stesso stato centralista aumenta i conflitti e le tensioni.. quindi di fatto separa contrappone mentre invece la separazione in stati confederati autonomi unisce riducendo le tensioni sociali e contribuendo più di questa gestione pseusodemocratica etica, a ridurre l’armonia tra i cittadini.
    Il metodo per mantenerci schiavi è molto semplice…
    Il sistema utrilizza il metodo del divite et impera e mette in pratica ciò dividendoci in categorie e classi sociali, anche in uomo e donna…
    E ci contrappone… così ci divide il sistema che dice di volerci unire…
    Noi che vogliamo dividerci di fatto lo facciamo per voler essere più uniti.. loro unendoci di fatto ci dividono e ci mettono in contrapposizione….
    Passano i secoli, passano gli uomini, si modificano i mezzi…
    Ma i metodi alla fine sono sempre gli stessi… cambiano solo vestito e modo di presentarsi alla gente.
    Tiziano Gastaldi.
    Sicuramente no all’europa e ai privilegi…
    E basterebbe far capire alla gente che solo rinunciando ai privilegi di categoria potremmo risolvere i nostri problemi di esseri umani che forse…. forse…. ma sperare quando le speranze sono disilluse è poco gratificante…l’importante è aver sempre voglia di portare avanti la battaglia…
    Solo quando non hai più voglia di combattere sei realmente morto…anche da vivo…

  364. Raffaella Ravasi

    Mia sorella è insegnante elementare (o non sò come si chiama adesso..) e mi ha raccontato che la cosa più stupefacente è che nessun genitore ha detto nulla o si è informato anche con il personale docente e/o il preside. Nessuna lamentela nulla di nulla….cosa significa questo?

    Altra riflessione: si capisce molto bene che la riforma Moratti è stata impostata come se la scuola fosse un’azienda visto che la signora ha sempre lavorato in grandi aziende.
    Mah!!…

  365. Paolo Torino

    X GIANNI RACO

    Lei mi ricorda tanto quei giapponesi che continuarono a combattere sulle isole non sapendo che la guerra era finita.
    E’ giunta l’ora che qualcuno glielo dica ,signor Raco.
    E’ finita,il circo di Arcore ormai è giunto all’ultima tournee,sta per levare definitivamente le tende.
    Cominci a vergognarsi sin da ora,che almeno si porta avanti col lavoro.
    Perchè quando sarà finita voi altri berluscomici potrete solo vergognarvi di essere stati così ignoranti da credere alle panzane del cialtrone di Arcore per 10 anni.
    Lei crede davvero che il problema sia l’euro e la parità a 1936,27 ?E crede che quella cifra l’abbiano decisa Prodi e Ciampi la mattina mentre facevano colazione al bar??
    Guardi che la parità è stata stabilita sulla base dei valori che intercorrevano tra le monete europee,dopodichè c’è stata una trattativa politica che riguardava i decimali.
    Capisce??A Prodi al massimo può imputare i virgola ventisette!!
    E smettetela di dire che la colpa è di chi governava prima,cha razza di scusa sarebbe??
    In questi 4 anni cosa ha fatto il suo governo,danni a parte??
    E la scuola l’avrebbero rovinata prodi e berlinguer??I professori 68ini?
    Faccia una cosa,spenga la televisione per due mesi,legga un po’ di più e poi magari tornerà a postare con argomenti un po’ più seri di quelli che ha usato.
    Le faccio i complimenti solo per il coraggio,difendere il nano di questi tempi ne richiede in abbondanza.
    Ah,l’eurostat ha scoperto che i conti pubblici del 2003 e del 2004 erano falsi.
    Colpa dei governi precedenti???

  366. Alessandro Onesti

    Ho un figlio di 4 anni e mezzo, ed un altro in arrivo: il mondo che gli si prospetta non è dei migliori, ma siamo noi genitori che dobbiamo dare, insegnare, indicare, aiutare a valutare le scelte, e quant’altro di utile, affinchè i nostri figli possano crescere con un LORO cervello ed una LORO autonomia.
    Ciao a tutti.

  367. Elisabetta Piccerillo

    Ciao a tutti.
    E’ la prima volta che scrivo e devo ammettere che è emozionante vedere quante persone si interessano veramente ai fatti che accadono nel nostro grande Paese. Noi italiani siamo spesso etichettati come superficiali, ma in questo blog si vede bene che invece molte persone vogliono creare un Paese migliore attraverso il potente mezzo del dialogo. Stiamo attraversando un periodo molto difficile e complicato in tanti settori, ma non dobbiamo scoraggiarci. I periodi difficili permettono alle persone di tirare fuori tutte le loro capacità e spesso anche di superare i limiti e le paura che di solito non ci permettono di partecipare attivamento ad un cambiamento. Si cambiamento. Io credo fermamente che l’Italia stia cambiando e che questo momento ci servirà per fare in modo di trasformare tutte le cose che non vogliamo per noi e per i nostri figli.
    Noi italiani abbiamo grandi risorse, ma forse abbiamo dimenticato di crederci, quindi non tutto il male viene per nuocere….abbiamo un’opportunità diventare migliori per migliorare il luogo dove viviamo. La nostra meravigliosa Italia.
    Ciao

  368. Davide Ricci

    Ma cosa vi aspettavate da una che RIFIUTA IL DARWINISMO?

  369. enrico bosco

    Scrivo come padre di 2 creature che ancora non sanno cosa gli aspetta.
    Sono convinto che i politici si muovono solo per migliorare il loro stato e non il NOSTRO stato.
    Se la Moratti spinge per certe cose vuol dire che ne ha dei benefici diretti o,come spesso accade, indiretti o addirittura occulti.
    Le scuole private non danno alcuna sicurezza sulla QUALITA’ dell’insegnamento (come testi e materie) ne sulla qualita’ dei loro insegnanti.
    Volete un esempio?Bene…nella scuola in cui sono stato io, privata e gestita da PRETI giravano i coltelli e si facevano pagare il pizzo per non suonartele.In quella dove andava mio fratello,statale, questo non accadeva.
    Poniamoci la famosa domanda A CHI GIOVA TUTTO CIO’?

  370. Stefano Violin

    …mi ritengo fortunato di esser cresciuto in una scuola in cui studiare a volte era anke un divertimento senza troppi lavaggi di cervello.Personalmente credo che molti figli cresceranno gia’ esauriti, e poi ci chiediamo come mai proliferano depressioni, attacchi di panico eccetera.Mittttici!Cmque obiettivi si puo’ scrivere anke con due “b”.

  371. Giancarlo Abruzzese

    Non so se è stato già scritto, ma a me ha fatto impressione l’uso della prima persona singolare negl’ultimi tre punti. Mi stavo convincendo anch’io.
    Poi devo dire che “la rappresentazione iconica” se la potevano pure risparmiare.

  372. Giovanni Cangiani

    Il piano di autovalutazione sembra proprio uno
    scherzo. E’ un vero delirio. Qualsiasi cosa fumi
    la Moratti, ne voglio un po’ anche io !
    Il massimo sono i disegnini esplicativi tipo il pianoforte per “piano di studio” o i panni stesi
    per “stendere il profilo educativo”.
    Unica speranza e’ che il laboratorio L.A.R.S.A.
    se lo sia inventato per se stessa. Da rinchiudercela
    a vita.

  373. maurizio mariotti

    P.S.
    Sulla scuola leggete il libro di Don Milani “lettera ad una professoressa” è sempre attuale.

  374. maurizio mariotti

    I debiti formativi sono un’invenzione precedente alla Moratti.
    La cosa seria, di cui nessuno parla è il mancato impegno nel lavoro da parte di un buon numero di professori. Costoro si dimenticano molto spesso di essere pagati per insegnare non per dimostrare di essere bravi(foche ammaestrate), che la loro bravura si deve misurare sulla quantità di studenti promossi (per aver capito tutto ciò che deve essere insegnato loro) e non sulla quantità di quelli bocciati. Provate ad andare nelle università italiane e ascoltate questi ex sessantottini in che modo impongono agli studenti i loro percorsi di guerra che tutti devono fare pena il non passaggio dell’esame, controllate con quanta assiduità si fanno sostituire alle lezioni. Sono per caso loro i ricercatori? Forse di soldi. Non dimentichiamoci che ha fallito la Moratti (centrodestra) ma ha fallito anche Berlinguer (centrosinistra) quando ha cercato di elevare il rendimento della “Pubblica Istruzione” italiana e portarla a livelli europei. P.S. Per favore non ci nascondiasmo dietro gli studenti fenomeno che, nonostante questa classe insegnante, si distingue ed ha successo in tutto il mondo, la popolazione è fatta anche di studenti normali che vorrebbe studiare apprendendo dagli “insegnanti” le materie che dovranno essere utili per il loro futuro.

  375. Claudio Bastarolo

    NOTA:
    OBIETTIVI è corretto.

    Ciao.

  376. Claudio Guidi

    i questionari sono in perfetto stile CL!

    Siamo davvero a cavallo!

  377. luigi feraboli

    Salve a tutti,
    avete cliccato sul link del QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE??? AIUTOOOOOO!!!!poveri bimbi!!

    ma “obbiettivi” non si scrive con 2B? Secondo il questionario in questione,NO!!! chi l’ha redatto???
    hanno scritto OBIETTIVI FORMATIVI!!!!

    ASINI

  378. rosario pisanò

    Grazie Matteo Martini,

    finalmente qualcuno si convince:

    Spegniamo la televisione:
    -Televisione Oppio delle Masse-

    http://italy.indymedia.org/news/2002/03/40514.php

    “La televisione e’ piu’ pericolosa all’integrita’ della persona di quanto lo possano essere altri tipi di droghe; questi “altri tipi di droghe” e le implicazioni sociali che affliggono coloro che ne fanno uso, di certo rappresentano una minaccia allo status-quo, all’organizzazione sociale ed all’ordine pubblico. ”

  379. Stefano Pirani

    Ecco lo sapevo il beppe mi mette di fronte alle mie responsabilità di padre…prima o poi sarebbe successo lo sapevo ..in maniera diretta ed esplicità….Perche va bene quando si parla di problemi di grande portata mondiale, me la posso sempre cavare, ma quando la pupa mi chiedera…”papa mi aiuti a far i compiti ???”
    Mi dovrò pure io autovalutare, dovro pure districarmi tra i rami dell’albero, o anneghero i miei pensieri tra le cime essiccate di una pianta di marijunana ???? Il problema sarà dirgli “vedi questo e’ sbagliato…..”Cresceremo una generazione di ribelli!! Non siamo americani che se gli dici che er colosseo l’hanno fatto i Marines durante la seconda guerra mondiale loro ci credono e ci si vengono pure a fare le foto raccontando poi ai nipotini quanto sudore hanno cacciato per edificarlo, noi cor colosseo ce semo cresciuti e non ci puoi prendere i giro fino in fondo. Se gli studenti contestavano la Montessori nel 68, senza averla ne vista ne conosciuta,i nuovi potranno contestare liberamente la Moratti passata dalla RAI alla SQUOLA;e si la parola e’ scritta male….lo so..mi rifiuto di metterci la “C”.
    Saluti a tutti

  380. Gabriele Bernabini

    Gianni Raco volevo dirle che delle cose che ha scritto non ne condivido una.
    Io ho portato dati lei mi viene a dire che la Gran Bretagna ha un Governo di centrosinistra (CHISSENEFREGA!)
    La Gran Bretagna è vero che fa parte dell’Uninone Europea ma in una posizione particolare non ha aderito alla moneta unica ed è notoriamente distaccata e consapevolmente felice di esserlo dagli altri Paesi UE.
    Lei sostiene che Prodi ci ha rovinato?
    La sua ignoranza non le consente di capire che la nostra adesione all’EURO è la cosa che ci sta salvando dalla banca rotta come ha fatto l’Argentina.
    Non voglio difendere Prodi che mi sta pure sulle balle ma quel Governo risanò i conti pubblici consentendo all’Italia di rientrare nei parametri, questo governo sta facendo l’esatto opposto.
    Le missioni militari alle quali ha partecipato l’Italia prima della guerra in Iraq erano tutte decise dall’ONU..
    Se D’Alema e Prodi sono colpevoli di zozzerie nell’affare Telecom Serbia che se ne vadano in galera! Io di sicuro non mi metterò a dire che sono povere vittime di magistrati malati di mente (cose che invece dicono i Berlusconiani)..
    La pessima riforma Moratti è una cosa la pessima riforma Berlinguer era un’altra!
    IO VORREI PARLARE DI COSE, DI ARGOMNETI, DI POLITICA E NON DI POLITICI..
    Eppo parlare del passato e criticare i vecchi governi trovo che non sia un buon argomento per difendere questo governo.
    PERCHE’ E’ DI QUESTO GOVERNO CHE PARLIAMO.
    Il problema vero è che le schifezze fatte da questi cialtroni non vengono scontate solo da quelli che li hanno votati ma da tutti!

  381. lala sala

    E’ demoralizzante vedere quante persone nutrono così poca fiducia nei bambini:
    e bene sì, se ne faccia una ragione chi pensa che debba esserci qualcuno che pensa per qualcun altro (al di là degli slogan: “vogliono lobotomizzarci”), i bambini a otto anni – ma anche a due a tre a cinque se li si educa a farli, possono esprimere dei pareri; possono comunicarci se una cosa è loro gradita o meno.
    Non mi sembra che questi questionari siano vincolanti nella scelta di cosa fare da grandi, sono solo dei momenti di autoanalisi (che prima ci si abitua a fare e meglio è) e di “comunicazione”.
    Non è che se un bambino scrive che da grande vuole fare il capitano Kirk, allora non gli insegna più la letteratura o la matematica. Magari può servire agli insegnanti a capire perchè in alcune materie c’è poco impegno, e ai genitori per cercare un approccio diverso con i figli.
    A già, dimenticavo, non si può chiedere agli insegnanti di fare uno sforzo che vada oltre alle solite lezioni, infondo mica sono “Educatori”. E i genitori sono stanchi dopo una giornata di lavoro…..
    Lala

  382. Amalia Polidori

    Il gioco è sottile: un popolo di ignoranti e insicuri si governa meglio di un popolo istruito. Abolire le scuole sarebbe troppo evidente, meglio renderle gradualmente inutili. Attenzione la manovra è iniziata da molto tempo, perchè questo gioco fa comodo a tutti destra e sinistra.Cambia lo slogan la sostanza rimane!
    Educate i vostri figli al libero pensiero e allo studio serio! E’ l’unico modo di sconfiggerli.

  383. Marco Raffo

    x Gianni Raco

    Invece di fare come il tuo caro presidentuccio del consiglio di dare le colpe agli altri se le cose vanno male( oltretutto colpe nn vere e poi ti ricordo ke sono 5 anni ke governa!!!)
    dicci le bellissime cose ke ha fatto questo governo x noi cittadini!! Dimmele, ke io tutte ste migliorie nn le vedo…..anzi…..

    Grazie e Buona giornata a tutti

  384. Davide Ricci

    Fabrizio, sull’italiano sono d’accorso con te.

    Riguardo alla scuola… mi viene solo da piangere

  385. Glauco Silvestri

    Beh! Credo che il nome del ministro Moratti rimarrà eterno, ma non certo come esempio positivo…

    Ciao
    Glauco

  386. valter foppoli

    Da abitante del profondo nord ancora (ahimè) leghista e da votante di sinistra (non centro-sinistra), avendo moglie insegnante, dico a quei pochi che non lo sanno che molti tentativi (riusciti) di sfasciare la scuola pubblica sono stati attuati dal centro-sinistra. Non diamo tutta la colpa al Tappo. E’ troppo facile, come sparare sulla Croce Rossa. Che il berlusconismo sia nato prima di Berlusconi?

  387. Fabrizio Sanna

    E’ incredibile, tra l’altro, come in un questionario redatto dal ministero dell’istruzione (o da chi per esso) siano presenti tanti errori grammaticali… spazi prima delle virgole, mancanza di accenti, etc.!
    Che si torni ad insegnare l’italiano nelle scuole ed a parlarlo correttamente in TV, vera maestra per i più piccoli!

  388. Raimondo Milia

    Ronf Ronf Ronf (Non sarebbe il caso di dare un termine di “vita” politica ai politici? Ossia far fare al politico una sola legisaltura. Cade il Governo, nuove elezioni, ciao ciao, avanti altri! Altri nomi altre leggi (E SE SI ISTITUISSERO I REATI DI MANCATA PROMESSA ELETTORALE, REATI DI INCOPETENZA, ERRATA VALUTAZIONE ECC. ECC. ECC.) Altro che dare il nome alla Legge. . . . darebbero il nome di un’altro. . .) Ronf Ronf Ronf . . .haaaaaa, (sbadiglio) Buon giorno! è successo qualcosa in Italia?

    L’arroganza, và trattata geneticamente!

    i sogni premonitori degli italiani si avereranno spiegando di nuovo a questi arroganti che sono lì per colpa nostra, ma . . . cadranno per merito nostro. Il nome alla Legge per gli arroganti . . . “Legge Blog degli Italiani D.O.C.P.”

    Cordiali Saluti a Tutti

  389. Paris Robert

    Bisogna fermarli, sul serio. Questa gente va fermata. Bisogna mandarli a casa.

  390. Claudio Bastarolo

    Ciao a tutti,
    mi occupo di informatica (una materia che la Moratti ritiene fondamentale per l’istruzione a quanto dice) ho una bambina alle elementari ed una moglie maestra.
    In questa situazione ho constatato:
    1) NON CI SONO SOLDI, quindi niente Hardware e niente Software.
    2) GLI INSEGNANTI SONO POCO FORMATI.
    3) LE DIREZIONI DIDATTICHE hanno altri pensieri prima.

    Questo per sottolineare il fatto che qualcosa è stato fatto male, non vi pare?
    Si è fatta una riforma senza i soldi…
    …si fanno riforme sui principi senza mettere in bilancio i costi…

    La situazione della scuola elementare di mia figlia e tale che l’infrastruttura informatica è basata sul volontariato.

    Saluti.

  391. Silvia Debenni

    Gianni Raco… non ci sono parole!

  392. Matteo Ferrara

    Mi sono informato e ho scoperto che l’autovalutazione inizia a 3 anni e non a 8!! Un saluto a tutti

  393. Marco Vagnozzi

    Ciao, vi metto a conoscenza di una petizione on line per favorire la crescita dell’energia solare che potete trovare sul sito http://www.nimer.it

    In Germania sono installati oltre 600MW di pannelli solari fotovoltaici (fonte PHOTON Int. marzo 2005), l’equivalente di una centrale nucleare. In Italia soltanto 5 MW. La causa di questo paradosso è di natura normativa. In Germania ogni impresa e cittadino ottiene in cambio dell’energia prodotta dai pannelli solari una tariffa d’acquisto elevata, garantita per 20 anni. Anche in Italia il Dlgs 387 del 2003 ha istituito un sistema simile detto “Conto Energia” cui doveva seguire entro un anno la determinazione delle tariffe tramite decreto di attuazione… mai realizzato.

    Come cittadino italiano, venuto a conoscenza dell’esistenza del “Conto Energia” (Dlgs 387 del 2003) e del ritardo dei decreti di attuazione, chiedo al Governo di emanare entro il 2005 le tariffe di acquisto incentivate per l’energia elettrica prodotta dai pannelli solari FV.

  394. Gianni Raco

    Forse ti e` sfuggito che la Gran Bretagna sta nell UE, ha un governo di centro sinistra e ha veramente fatto la guerra, mentre l’Italia non ha partecipato ai bombardamenti, ma lavora solo per aiutare a instaurare una democrazia.

    I governi precedenti hanno fatto peggio in quasi tutto, la crisi economica e` dovuta in gran parte all’Euro e al modo in cui Prodi ci ha fatto calare la braghe pur di entrarci.
    Il governo D’Alema ha fatto partecipare attivamente l’Italia ad una guerra in cui abbiamo fatto bombardamenti con i nostri aerei. (Forse voleva nascondere le prove dello scandalo Telekom Serbia, e a quanto pare ci e` riuscito !)
    La colpa principale della Moratti e` di aver continuato sulla strada della riforma Berlinguer (ma guarda, anche loro usano i nomi dei ministri !!!), che ha dato il colpo di grazia ad una scuola ormai rovinata da tutti gli insegnanti sesantottini.

  395. Mauro Bevilacqua

    Ma un si fatta personcina cosa potrà fare da sindaco di Milano.
    Quale albero ci farà seguire per decidere cosa fare della nostra città, il rischio sarà sempre il solito….. di sgommare sullo sforzo di qualche bel cane.
    Perchè quelle che dovrebbero essere, a detta loro, idee rivoluzionarie vengono sempre e solamente a metà.
    Giocano a confonderci.
    Il voto di una persona confusa a chi andrà?

  396. Federico Vallieri

    Per Matteo Martini

    “NON SE NE PUO’ PIU’!! ”
    Il blog di Beppe GRillo e` ” libero ” fino ad un certo punto:
    1) Grillo scrive quello che vuole ma non rispone a quello che scriviamo noi;
    2) Se ti azzardi a parlare contro Grillo ci sono una caterva di gente che ti insulta.
    Anche se ti magari non avevi insultato nessuno”

    Questo è quanto hai capito, ma mi sembra abbastanza chiaro, visto che il 99% di chi scrive (io compreso) è d’accordo con Beppe è normale che chi dice stronzate come te e Panetta venga discriminato. Proprio non capisco chi volete provare a convincere… Ma perchè continuate a guardare questo sito?

  397. Saverio Serio

    Se in Italia smettessimo di fare riforme e facessimo un pò di buona e sana “normalizzazione” nel senso letterale del termine staremmo tutti meglio… invece no! siamo italiani e quindi dobbiamo inventare “la riforma” di questo o quello, cadendo spesso nel ridicolo.

    Vabbè… andiamo avanti così…

  398. Gabriele Bernabini

    RICCARDO DP sostiene che una riforma della scuola era l’ora di farla dopo 70 anni..
    MA COME SI FA A RAGIONARE COSI’?
    Lan riforma fa altamente schifo ed è peggiorativa rispetto alla situzione precedente!
    Questo è il punto.
    Una cosa è positiva solo se ne migliora un’altra.

    La stessa tiritera il centrodestra la usa per la modifica Costituzionale dicendo che la Costituzione ha 60 anni… MA L’UNICO MOTIVO VALIDO PER FARE UN RIFORMA E’ QUELLO CHE RIGUARDA UN PROGETTO PER MIGLIORARE LO STATO DELLE COSE E NON PERCHE’ E’ DA TEMPO CHE NON SI FA.
    Una cosa la si modifica per migliorarla mica perchè è vecchia…

  399. Marina Boccatonda

    In Italia tutto và in un’unica direzione:IL PRIVATO!!!!!! Nelle scuole private non si fanno scioperi,c’è il tempo pieno,gli insegnanti hanno classi di massimo 15 alunni a cui poter dedicare tutto il loro tempo,lo scibile è variegato,i laboratori sono super accessoriati,lo Stato regala soldi a chi manda i propri figli alle scuole private,senza limiti di reddito,fin dall’asilo! La futura classe dirigente è così formata!!!!!!! Sveglia!

  400. Cristina Bruzzo

    Il Portfolio delle (sic..)Competenze purtroppo parte già dalla Scuola Materna, pardon dell’Infanzia. Anche qui i bambini di 3/4 anni devono autovalutarsi con disegnini e scemenze simili e le famiglie devono dichiarare le caratteristiche dei loro figli (creativo, perfetto, meraviglioso, tonto, aggressivo e così via). Noi genitori dobbiamo opporci con tutte le nostre forze a questo strumento perverso che dovrebbe accompagnare i nostri figli per l’intero iter scolastico influenzandone l’andamento in modo irrimediabile. Come è possibili identificare le potenziali attitudini a 3/4 anni ? A quell’età si è in continua evoluzione ed i ritmi di crescita intellettiva e di comportamento sono diversi per ogni bambino. Non bisogna poi dimenticare che uno strumento simile non fa che aumentare le discriminazioni fra i bambini che si possono permettere attività extrascolastiche, che comunque arricchiscono il portfolio, e quelli che non possono permettersi nulla! Resistere!Resistere!Resistere!

  401. enrico bosco

    Lo riposto qui perche’ non ho avuto alcuna considerazione nel post precedente:

    “Ci sono novita’ nell’ambito VOIP!
    Oltre a SKYPE adesso si puo’ utilizzare anche QUESTO:http://punto-informatico.it/p.asp?i=52962&r=Telefonia
    Vi consiglio di fare un saltino…
    E sono altresi’ convinto che il Grillo nazionale lo mettera’ come LINK accanto al piu’ famoso SKYPE.”

    E’ interessante comunque notare come certi politici emanino leggi senza sapere un fico della materia in questione.
    E’ come se chiedessero a un calciatore di creare una legge per disciplinare lo smaltimento dei rifiuti.
    C’e’ da chiedersi se farebbe meglio della Moratti…che, a mio avviso eh,deve avere avuto un’infanzia piuttosto difficile mentalmente parlando…e poi proviene da una condizione agiata e dei nostri problemi quindi non ne capisce un C!

  402. Gabriele Bernabini

    COME SI FA A NON ESSER DACCORDO CON GRILLO?!?

    Questo è un Governo che negli ultimi 4 anni ha fatto quanto di peggio non si poteva!
    – Crisi economica evidente.

    – Crisi sociale.

    – Ha partecipato e sta partecipando ad una Guerra (unica nazione dell’UE ancora in Iraq dopo che la Spagna se n’è andata)

    – Conflittualità e deliggitimazione delle Istituzione (un esempio per tutti l’affermazione del Presidente del Consiglio secondo il quale per fare il magistrato bisogna essere “mentalmente deviati”)

    – Censura nell’informazione e definitivo monopolio televisivo.

    – Il Parlamento è stato privato della sua funzione (come dice Grillo le leggi hanno i nomi dei Ministri del Governo ma dovrebbe essere il parlamento a farle!).

    – Stanno per modificare (IN PEGGIO) la Costituzione.

    Eccetera.. Eccetera.. Ecc..
    Veramente un Governo da Guinnes dei primati! Io davvero non so cosa avrebbe potuto fare peggio di così!
    Ero assolutamente pessimasta sin da quando Berlusconi vinse le elezioni ma i fatti sono andati aldilà del mio pessimismo…

  403. Eurasio Mondini

    Dirò di più. Probabilmente qualche furbone starà già pensando di sfruttare a scopi commerciali i disegnini del questionario, per fideizzare i piccoli consumatori in erba…

  404. Eurasio Mondini

    Sembrerebbe quasi si volesse impostare la personalità dei futuri ometti su binari preimpostati e controllati, uniformando modo di pensare e anche imponendo le rappresentazioni mentali delle cose (i disegnini). Come se la fantasia andasse stroncata fin da piccoli per fare posto al pragmatismo di stampo aziendale-industriale-produttivo, unica cultura conosciuta dall’attuale apparato governativo. Sembrerebbe quasi di essere nella Germania di Hitler. Secondo me bisogna stroncare in fretta queste manifestazioni di cialtroneria governativa mascherata da rivoluzione epocale. Con o senza l’Unione…

  405. Giorgio Pozzoli

    Egregio Grillo,
    apprezzo da anni il Suo lavoro.
    Non riesco a trovare un Suo commento in merito ai temi referendari e me ne stupisco.
    Manipolazione di mais no – di embrioni sì?
    Sarei sinceramente interessato a conoscere il Suo pensiero.
    Grazie
    Con stima
    Giorgio

  406. Luigi Cecchi

    Ho letto il libro e lo consiglio a tutti, nonostante sia pervaso da una fastidiosa vena di sentimentalismo e nostalgia dei bei tempi è un ottima testimonianza di cosa significhi vedere distruggere la scuola dall’interno, cioè con gli occhi di una professoressa.

  407. giuseppe panceri

    la moratti sara’antipatica amica del berlusca di destra e piena di soldi ma da qui a sommergerla di critiche per una scuola che la crisi se la porta da lontano e se non erro le mani le ha messe tanto la dc quanto la sinistra o e’riuscita la moratti da sola a ridurla cosi’siamo partiti dal 6 politico per andare ad oggi dove preparazione zero e i risultati sono davanti ai nostri occhi sfascio completo

  408. edmond dantes

    ….. ecco da dove hanno copiato i test di autovalutazione che si usano nelle g r a n d i aziende nostrane, cambia solo il tono della ‘telemetria’, leggermente piu’ hardcore 🙂

    daltronde, caro grillo, il GT ragazzi di rai 3 … e’ o non e’ un TG per pedofili? ovvero perche’ ammorbare ad hoc i minorenni con un Tg mentre questi dovrebbero ricordare dove sono stati nascosti i libri di testo dal proprio walter ego a distanza? 🙂
    e le inchieste dei piccoli di rai3 sui pullman dell’ atac di un vecchio programma, e qui ok!….. ma con tanto di tango argentino e fisarmonica di sottofondo (!)…. ma ne vogliamo parlare?

    …cambiando discorso..( si fa per dire).. come non preferire le ville alle raffinerie di moratti in sardegna?

    e i pecorari? ascaniano! (disse un poeta sardo!)

    benedetta (XVI) comunicazione

    edmond 🙂

    PS. con i quotidiani in classe i ragazzini potrano persino entrare nello splendido mondo degli annunci privati fin dai banchi di scuola e ricevere video chiawate col proprio cellulare direttamente on site!
    e il docente cosa potra’ mai fare a quel punto?
    ma e’ ovvio! creare un nuovo test di pornovalutazione on site!
    (tratto dal punto-visionario) 🙂

  409. Sandro zonfrilli

    Egregio Grillo
    ,ma cosa c’entra la Moratti?
    La meschina ha dovuto seguire l’andazzo per non essere massacrata.
    L’autorità, al maestro e ai professionisti in genere, è stata tolta proprio dai comunisti con le loro riforme..
    Ho pazienti professori distrutti dagli alunni: si ammalano,vanno prima in pensione pur perdendo soldi,sono comandati a bacchetta dagli alunni e dai genitori.Odiano quella burocrazia che tu condanni(parlo sempre dell’ambiente che io conosco personalmente).
    Oggi hanno paura perfino di rimproverare.
    C’è troppa uguaglianza in questa società; e forse anche troppa libertà.A cosa serve studiare quando l’imbianchino guadagna molto più del professionista?E’ più facile avere in breve tempo un colloquio con l’assessore che prendere un appuntamento con l’elettricista.
    In vero viviviamo già in un mondo comunista…e tu difendi le idee di destra.E mi sta bene.
    Saluti
    Sandro

  410. Marco Agate

    nessuno ti obblica a floodare il blog….ti consiglio questo sito: http://www.forza-italia.it lì le tue opinioni saranno condivise..

  411. matteo martini

    Per Michele Antonelli:
    ” Ma la scuola oggi è al passo coi tempi!!!! I nostri ragazzi non sapranno ne leggere e ne scrivere ma……potranno partecipare ad un qualsiasi “Grande Fratello”!!! Piu’ li rendi cretini e più sono stuprabili e quindi vicini al grande progetto del Nano di Arcore. Cribbio!!! ”

    Nessuno ti obbliga a guardarlo ” il grande fratello ”
    Nessuno ha obbligato gli Italiani a votare per Berlusoni

  412. matteo martini

    Per Fabio de Vito:
    ” Lo studente medio di questi corsi è più scarso del peggior studente che c’era ai miei tempi, ”

    Eh si!!
    Parole sante!!
    Si stava meglio quando si stava peggio..
    Non ci sono piu` i giovani di una volta..
    Non ci sono piu` le mezze stagioni..

  413. matteo martini

    Per Chenping:
    ” comodi imbecilli da mungere e ben disposti a veder firmare “trattati europei” ed altre amenità ”

    Perche` i ” trattati europei ” ( = costituzione europea? ) sarebbero amenita`?

  414. matteo martini

    Per Rosario Pisano`:
    ” Dimenticavo. diffondiamo la libera informazione, il blog di beppe, sosteniamoci, aiutiamoci..

    NON SE NE PUO’ PIU’!! ”
    Il blog di Beppe GRillo e` ” libero ” fino ad un certo punto:
    1) Grillo scrive quello che vuole ma non rispone a quello che scriviamo noi;
    2) Se ti azzardi a parlare contro Grillo ci sono una caterva di gente che ti insulta.
    Anche se ti magari non avevi insultato nessuno

    Matteo

  415. matteo martini

    Per G. Ferrari:
    ” Grazie di esserti occupato, finalmente, della scuola. La scuola è ormai alla frutta!! ”

    Questo, a quando ho sentito, lo dicono dal dopoguerra.
    E` stato uno degli slogan del ` 68.
    Perche` tutto questo catastrofismo?
    Crediamo che altrove la scuola sia migliore?

  416. matteo martini

    Silvio Acuti:
    ” Siii, io so dove puoi trovare informazioni: Nell’utero di tua madre, oppure in quello della mamma di palazzani… cerca bene…
    buona fortuna ”

    Federico Vallieri:
    ” perchè continui a scrivere le tue cazzate su questo blog? ”

    Si potrebbe chidere al Ministro della Pubblica Istruzione di indire dei corsi di buona educazione nelle scuole pubbliche.
    Da quanto leggo in questo blog ce n` e` bisogno..

  417. matteo martini

    Per Pisano`:
    ” io sono convinto che bisogna iniziare a spegnerla questa televisione.. all’inizio era uno strumento positivo ma ora mi sa proprio di no ”

    100% d` accordo

  418. rosario pisanò

    E’ agghiacciante,.. sempre dallo stesso articolo.. :

    “…La televisione opera una pratica sistematica di “lavaggio del cervello”, le subdole tecniche di marketing, in concerto con la “disfatta” nella capacita’ critica di chi vi e bersagliato, rende la televisione uno dei piu’ ambiziosi progetti di ingegneria psicologica mai concepiti… “

  419. rosario pisanò

    Per Fabio Gaydou

    io sono convinto che bisogna iniziare a spegnerla questa televisione.. all’inizio era uno strumento positivo ma ora mi sa proprio di no.. anzi a proposito:

    guardate questo articolo:
    “Televisione Oppio delle Masse”

    http://italy.indymedia.org/news/2002/03/40514.php

    “…E’ stato provato che anche un uso casuale dell’apparecchio televisivo puo’ causare sintomi di astinenza quando coloro tra gli abituali spettatori ne venissero privati per lunghi periodi di tempo….”

  420. matteo martini

    Ah! Ah!

    Questa volta sono d` accordo con Grillo !!

    Matteo

  421. Maurizio Di Bona

    …forse con questo di albero, i bambini di 8 anni si divertirebbero di più, meglio se con qualche pennarello a portata di mano!
    http://www.alkemik.com/moratti.gif

  422. Manuela Giacosa

    Ciao a tutti. Secondo me le riforme Moratti sono l’ennesimo calcio alla scuola.Forse sarò idealista o sono stata solo fortunata, ma quando ero alle elementari, ho 23 anni, quindi parlo di 17 anni fa, avevo una maestra sola (più quella di religione)che insegnava tutto, capivamo tutto, non avevamo confusione ma soprattutto SPIEGAVA CON CHIAREZZA. Oggi mio nipote,8 anni, tra le materie di insegnamento ha “antropologia” parola a lui ignota perchè la maestra non ha nemmeno spiegato cosa insegna;inglese, il cui insegnamento è una serie di fotocopie con vocaboli da studiare a memoria; qualche SALTUARIA lezione di informatica.Questa è l’istruzione che devono avere le nuove generazioni?Una serie di nozioni imparate a pappagallo??Ricordiamoci riguardo al futuro che questi sono BAMBINI che alla domanda “cosa vuoi fare da grande?” spesso rispondono “il cowboy, spiderman…”; ma siamo ottimisti in quest’anno la Moratti potrà attivare queste specializzazioni…cosa che non mi stupirebbe affatto.

  423. Vincenzo Rizzo

    Ho i brividi……

  424. Fabio Gaydou

    Caro Beppe,

    Sono seriamente preoccupato da ciò che vedo sento e tocco tutti i giorni, soprattutto per mio figlio che ha 16 mesi … seriamente preoccupato perchè gli unici momenti in cui intravedo uno spiraglio sono quando sto con lui (mio figlio)e durante i tuoi spettacoli..il sistema è autodistruzione c’è una società cannibale e la TV (la Tv??) come demone che ci accompagna in questo 21imo secolo …cosa siamo diventati ….

    Concludo dicendoti come in guerre stellari ..”che la forza sia con te” non lasciarci soli mai . Grazie Beppe, da un ragazzo di 27 anni

  425. Marco Lentini

    qualcuno mi può dire se la riforma universitaria in atto è la berlinguer…????

  426. rosario pisanò

    -Danni ai topi nutriti con gli Ogm-

    Per la Monsanto, che non vuole rendere pubblico il rapporto perché «contiene informazioni commerciali riservate che potrebbero essere utilizzate dalla concorrenza», …

    Ma per favore…

    Che se li mangino loro gli ogm se sono cosi buoni..

    Poi la comunità europea ostacolerebbe l’intromissione degli ogm da parte degli americani sottraendogli un profitto da svariati milioni di dollari.. .. gli piacerebbe a loro..

    fonte: http://www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze_e_Tecnologie/2005/05_Maggio/23/ogm.shtml

    via http://www.disinformazione.it

  427. Giovanni Campagnoli

    Ps. i debiti li ha aggiunti d’onofrio non mi ricordo l’anno.. dovevo entrare ancora alle superiori 9-10 anni fa… ma almeno agli inizi c’erano i corsi di recupero… fatti bene… poi con gli anni si sono persi nel nulla… anzi direi … come lacrime nella pioggia …

    Nella società moderna dove la velocità è la parloa d’ordine dove non si puo piu pensare, perchè non ne hai il tempo, dove la comunicazione orizzontale è annullata dall’individualismo, il pensiero unica differenza che abbiamo con le macchine, beh si sta assottigliando fino a sparire.

    Penso che sia questo il grande motivo, mancano comunicazioni orizzontali, ritrovi punti di ritrovo, io sono di Milano, ho 24 anni, ed è possibile che il problema più riscontrato dalle persone che conosco e che ho conosciuto è essere ascoltati, quindi trovare qualcuno che perda del tempo per te (ammesso che sia perdita di tempo ?!)

    Pur sapendo che :

    Verba volant, scripta manent

    Mi chiedo chi mai può descrivere la profondità di un emozione di una persona, attraverso i mezzi di comunicazione “digitali” di cui siamo a “disposizione”? Penso nessuno, perchè non esiste niente di più profondo del dialogo con una persona in real.

    Ogni scelta va fatta sapendo o almeno sperando di sapere dove si vuole arrivare …

    Se il mondo ha bisogno di macchine non pensanti, beh ci sono le macchine, investite sulla IA può fare molto: non si stanca ,non mangia, non pensa non vive, non si ammala, non si assenta, non ha i suoi fo*#*$i problemi quotidiani, no ha bisogno di comunicare… ma non serve sprecare vite umane…

    La scuola è un argomento complesso e sinceramente ci sono ancora dentro (Poli Milano) e non capisco perchè ci sia cosi poco interesse nelle politiche che lo coinvolgano.

    Non pensate che io sia misogino, non lo sono!
    Ma le cose sono cambiate, gli equilibri sono cambiati e chi ci ha perso di più sono i figli, se entrambe i genitori lavorano, a chi va il ruolo di guida? Alla televisione ? (Andiamo bene!!!) A internet ? (Un bambino non può nascere con il senso critico quindi non può navigare, naufragherebbe!!!)

    Scusatemi lo sfogo ma non ne potevo più…

  428. Alessio Darpin

    Purtroppo la scuola (università, ricerca, ecc.) per decenni è stata lasciata in mano alla sinistra..i danni sono stati moltissimi. Oggi ci ritroviamo una popolazione con un livello culturale prossimo allo zero, con una classe insegnanti formata per gran parte da ex sinistrini e femministe depresse. Certo ci sono pure delle realtà di qualità ma sono molto ma molto poche.

  429. luca frangella

    x MAS

    quel che dici è vero.
    ma attenzione: gli investimenti di cui parli non sono per la scuola pubblica, ma per quella privata!

    la scuola pubblica è ancora “libera”.
    ma bisogna aumentare la spesa pubblica per l’insegnamennto, così come per la sanità.

    e invece gli st..i che ci governano si aumentano lo stipendio…

    cosa possiamo fare?
    qualcuno mi(ci) aiuti!!!

    GRILLOOO! tu hai carisma, un certo seguito…
    perchè non scrivi o pubblicizzi una petizione?
    come l’e-mail che hai spedito durante lo show!

  430. Paul Olden

    Mascherati in mezzo agli inglesismi e ai modernismi, però, come prevedibile, ci sono i furbissimi tagli alle spese.
    Un esempio su tutti: la pagella vuota da compilare l’avevano sempre mandata dal Ministero. Adesso invece ecco il nuovo che avanza: devono stamparsela in proprio le segreterie di circolo, ma non ci sono finanziamenti aggiuntivi per toner, carta ecc. Lo stesso vale per il famigerato “portfolio”, che le scuole devono ingegnarsi a realizzare senza aver ricevuto alcun finanziamento specifico.
    Stesso discorso per i laboratori: fortuna che i dirigenti scolastici alla fine hanno tutti risolto dando il nome “laboratorio” a cose normalissime che si sono sempre fatte…
    Ma la cosa più grave in assoluto è l’arrivo della finanza creativa anche nella scuola. Succede – pensate un pò quale raffinatezza finanziaria – che un buon 30% dei soldi destinati a ogni comprensorio scolastico arrivino con un mostruoso ritardo: arrivano a metà dicembre cioè a 15gg dalla chiusura del bilancio del circolo.
    Cosi’ ogni circolo scriverà a bilancio un bel 30% di soldi non spesi, in apparenza avanzati, in surplus.
    Pure se la scuola s’è puzzata di fame attendendo per tutto l’anno soldi che non arrivavano, alla fine risulterà che è stata finanziata fin troppo generosamente: infatti a bilancio risulta che ha avuto talmente tanti soldi che non è riuscita a spenderli! Ma guardaunpò.
    E io me li vedo già a esporre questi dati in Parlamento, sentenziando che i fondi per l’istruzione possono anche essere ridotti in finanziaria , perchè troppe scuole non riescono a spendere questa manna che giunge da Roma… i bilanci parlano chiaro!
    Diaboliko, eh?

  431. Niccolò Petrilli

    **************
    Referendum:

    Per il NO (o l’astensione):

    http://www.comitatoscienzaevita.it

    Per il Sì:

    http://www.comitatoreferendum.it

    Per il VADO AL MARE:

    http://www.referendumfecondazione.it

    **********************
    Vedete un pò voi…

  432. rosario pisanò

    Grande Luca Frangella 😀 con le tue 200 email, non mollare..

  433. luca tubiana

    ok mi scuso,in effetti sul miur è un casino trovarlo.rimedio con i seguenti siti:

    -ddl ultima versione

    http://www.ricercatoriprecari.org/public/modules/mydownloads/cache/files/14PDL0057480.pdf

    -mappa delle passate proteste(la situazione ora è un po’ stantia in quanto non si sa più nulla dal governo da un pezzo)

    http://protesta.di.uniroma1.it/twiki/view

    -presentazioni in powerpoint sul ddl ed i suoi effetti:

    http://www.mfn.unipmn.it/~lavinia/DDL.html

    il sito dei ricercatori precari
    http://www.ricercatoriprecari.org
    è tra l’altro molto interessante.comprende anche una raccolta di documentazione varia,cosi come quello della protesta.

    Un ultimo appunto: per chi dice che non siamo propositivi:le proposte ci sono state eccome!
    la conferenza dei rettori universitari ne ha fatte varie di alternative,cosi come i ricercatori.sono stati formati 6 tavoli tecnici.inascoltati.Su questo argomento ho tastato con mano la disponibilità all’ascolto di questo governo!!

    postilla: è molto triste però che all’epoca del 3 + 2 non ci fosse la stessa mobilitazione…il nuovo ordinamento è stato un danno serio!a proposito: sapete che il 3+2 non sussiste più già da qualche mese?adesso siamo nel campo della legge 409,la riforma ad Y.E questa è già stata approvata.
    ciao
    luca

  434. luca frangella

    x petrilli

    grazie per il sito sul ritalin.

    manderò le mie solite 200 e-mail per pubblicizzare la petizione! 🙂

  435. rosario pisanò

    A tutto il blog:
    oramai sono un utente forse troppo accanito su questo blog, è da una settimana forse che l’ho trovato e non lo mollero più. Sempre grazie al grande Beppe.

    Andiamo al dunque:

    constatato lo stato degradante del sistema italiano e non, nel quale stiamo vivendo negli ultimi anni, a partire dalla libertà di informazione che come è gia noto siamo caduti al 77 posto in scala mondiale, per continuare alla recessione dichiarata in questi ultimi mesi, e per andare poi verso la triplicazione dei prezzi negli ultimi tre anni e via dicendo di questo governo/dittatore..
    Io insieme ad altri utenti di questo blog abbiamo pensato che per cambiare qualcosa o comunque per far sentire la nostra voce di cittadini oramai stufi di questo sistema/teatro al quale assistiamo tutti i giorni, abbiamo pensato di creare un movimento, un network per tenerci uniti tramite gli indirizzi mail.
    Non si è deciso ancora cosa fare di questo network ma, come si sa: l’unione fa la forza.
    Non serve solo parlare, anche se essenziale, ma bisogna muoversi verso una direzione di azione.. cioè ci dobbiamo dare una mossa per poter modificare davvero questo stato di cose per il quale personalmente nutro una certa intolleranza di fondo. Non so voi..

    Diciamo che hanno dato appoggio a questa unione di forze per cosi dire una decina di persone ancora.. Si pensa ad iniziative simili agli scioperi, tipo boicottaggi o cose del genere. Ma ancora non è chiaro cosa fare.. L’importante è far crescere questo network. Per questo si accettano e si devono tirar fuori anche idee nuove da altri aderenti, le quali saranno ben accette e discusse.. Ovviamente il network sarà paritario, non ci sarà nessuno che comanda e tutti daranno il proprio contributo.

    Per il momento comunque il mio personale obbiettivo (e non quelli demenziali che vuole imporre ai bambini la Moratti) è quello di diffondere sempre più la libera informazione, spostando la nostra sorgente dalla televisione/spazzatura unilaterale ad uno strumento più intelligente e di gran lunga più pluralistico quale è internet. Di siti c’è ne sono a bizzeffe. (esempi: http://www.disinformazione.ithttp://www.unimondo.orghttp://www.comedonchisciotte.org..
    ecc.. )

    Per chi vuole aderire basta che lasci la propria mail.
    La mia è questa: whatthehellsgoinon@yahoo.com

    Questo il mio sito web creato di recente per svegliare un pò le coscienze:
    http://www.geocities.com/whatthehellsgoinon

    Chi ha idee le tiri fuori

    Rosario

    Dimenticavo. diffondiamo la libera informazione, il blog di beppe, sosteniamoci, aiutiamoci..

    NON SE NE PUO’ PIU’!!

  436. Alex Stancato (dai politici)

    Bisognerebbe solamente che a tutti quelli del governo (destra, sinistra, centro che siano), togliessero tutte le ricchezze e le case, e che li facessero vivere con 800-1000 euro al mese e casa in affitto a 500 euro… Vediamo poi se fanno le stesse riforme di prima… non credo proprio.. Ah ! Già dimenticavo.. loro 500 euro li hanno come rimborso spese per gli occhiali.. Piccini.. Se non hanno gli occhiali come possono leggere tutte le c…ate che fanno durante il giorno ? Aveva proprio ragione mio nonno (buonanima)… Le vere carogne sono in giacca e cravatta non “quelli coi capelli lunghi o l’orecchino”… Quanto avevi ragione nonno !!!!

  437. fabio de vito

    Ho paura.
    Sono studente di dottorato attualmente in forza ad uno Stato estero ed ho avuto qualche fugace contatto di insegnamento con le nuove generazioni italiane prima di sistemarmi il fagotto sulle spalle. Sono stato esercitatore di corsi di informatica presso una nota Università, in cui su 100 persone 10 seguivano e gli altri giocavano a carte in aula. Non scherzo, è davvero così. Lo studente medio di questi corsi è più scarso del peggior studente che c’era ai miei tempi, e vi assicuro che non sono poi tanto vecchio… ho 27 anni ma ben portati. Non riesco a capire se l’università è stata riorganizzata in modo da attirare anche chi non ha le capacità necessarie per affrontarla o se dai gradi di istruzione inferiori stia venendo su solo un’armata di gente demotivata e con poche basi. Detto in termini più aulici, non capisco se all’università ci vengono solo i peggiori fra cani e porci o se dalle Superiori pompano in su una mandria uniforme di cretini (con le dovute eccezioni, nessuno se ne risenta). Difficile individuare le colpe, che personalmente individuo nelle statistiche: un tempo la laurea era quella dei 5 anni (o 4 per alcuni,o 6 per Medicina), ora la laurea è quella di 3 anni, che richiede uno sforzo notevolmente minore e delle capacità infinitamente basse… l’effetto immediato è un incremento del numero di laureati, che in poco tempo ci porterà in cima alle graduatorie europee. Che poi la gente non abbia imparato niente, questo dalle statistiche non si evince, quindi poco importa. O sono particolarmente sfigato io ad avere avuto degli studenti in media di bassa qualità, oppure davvero stiamo per affondare. Non mi interessa se i danni sono stati fatti da destra o da sinistra… le riforme andavano fatte ma con un po’ più di accortezza, magari pensando meno alle statistiche e più alla formazione.

    Il risultato e’ davvero demoralizzante. Un tempo si diceva che non era una scelta saggia far decidere ai 14 anni fra liceo o formazione professionale, ora addirittura leggo che si ritengono i ragazzi già sufficientemente maturi agli 8 anni per autovalutarsi. Poi si dice che gli uomini restano a casa con i gentori fino ai 35 anni perchè sono poco maturi, e in fondo è vero: a forza di propinarci solo reality show e quiz con domande semideficienti e ballerine dagli strani nomignoli ci stanno facendo crescere col cellophane nel cervello. Un bambino ad 8 anni sa rispondere a tutte le domande di Amadeus, ma poi resta con quel livello di cultura vita.

    L’unica via d’uscita è la droga, chi ci cade è salvo. Quando avrò dei figli, credo che affiderò la loro educazione a qualche spacciatore. Nella scuola ci sono sempre stati insegnanti di altissimo livello e nelle università i nostri docenti sono molto conosciuti anche all’estero, ma se il sistema va avanti così, anche avere gli uomini migliori non porterà da nessuna parte.
    Concludo solo citando un comico di cui non ricordo il nome. Un giornalista un giorno intervistò uno spacciatore: “scusi, ma lei perchè spaccia fuori dalle scuole?”. E lui: “perchè dentro c’è un’ambiente che non mi piace”. Profetico?

  438. stefania monsini

    X PETRILLI
    Grazie per le delucidazioni su internet (si è capito che sono una novizia, eh! anche alla veneranda età di 35 anni!) e gradirei il tuo aiuto per una pubblicità sull’argomento perchè temo che non si raggiunga il quorum (vista la scarsa pubblicità che ne fanno)anche perchè non è un tema importante come tanti altri!
    Ti auguro ora buona notte e l’eventuale risposta la leggerò domani, CIAO

  439. Fabio Greggio

    A chi può interessare oggi, sul Corriere della sera 23 maggio 2005, l’articolo RUTELLI (R)EVOLUTION pubblicato giorni fa anche qui, è citato a pag 6.

    Copio incollo l’articolo per chi vuole leggerselo.
    La citazione è in fondo.
    Grazie

    Fabio Greggio

    da Corriere della sera 23 maggio 2005

    Email, poesie e vignette La base litiga su Rutelli

    Il duello nei siti: «Addio Margherita». «No, a Romano» Il leader dei Dl attacca l’Unità. Il quotidiano: con Prodi

    ROMA – Rabakb se ne va con un clic, non prima di aver depositato a caldo una mail nel forum online della Margherita: «Dopo lo strappo voluto da Rutelli&Co credo che non ci siano per me ragioni per supportare e votare la Margherita». Lucameni lo saluta senza lacrime: «Buona fortuna. Io da Parisi e dal “partito democratico” non mi sarei mai sentito rappresentato». Luto63 si schiera con Rabakb e confida ai partecipanti del forum la sua preoccupazione per le elezioni politiche del 2006: «Cari signori, a me pare che stiamo ballando tutti quanti sul ponte del Titanic mentre sta affondando». Scrivono, litigano, si sfogano. Centinaia di mail contro (ma qualcuna anche pro) Rutelli su http://www.margheritaonline.it, migliaia di messaggi nei siti prodiani e iperulivisti, da Romanoprodi.it fino alla Fabbrica online. Rabbia, amarezza, paura di perdere le elezioni ma anche il leader, «conquistato» con il plebiscito delle Regionali.
    Lo strappo di Rutelli, il lacerante no alla lista unitaria dei riformisti messo ai voti venerdì in un albergo romano, ha riaperto i giochi. Gli ulivisti (come i prodiani doc si sono ribattezzati nell’ora della battaglia) chiamano a raccolta il popolo dei fax, invitano a riempire le piazze telematiche e sperano che l’onda ulivista si riversi presto su una piazza vera e propria. A Roma, il 17 giugno, Romano Prodi proverà a riprendersi il suo amato Ulivo, simbolo di una leadership vincente. Nell’attesa il centrosinistra si spacca: con il giovane fiore centrista dell’ex sindaco pronto ad accalappiare petali su petali in uscita dalla Casa delle libertà o con l’antico alberello dell’ex premier, primo virgulto di una più robusta pianta riformista? Il signor Guido Parietti, sul sito ufficiale dell’Ulivo, parla deluso di «cupio dissolvi», Fabietto 78 sprona ad andare avanti sulla via dell’Ulivo «anche senza Rutelli», mentre sulla Margherita online non mancano i messaggi in difesa del presidente.

    L’ Unità si schiera col Professore. Sabato Antonio Padellaro affidava la sua incredulità a un fondo dal titolo «La rabbia e i perché» e ieri l’ex direttore Furio Colombo schierava ufficialmente il giornale: «Noi siamo con Prodi… È bene dire agli amici della Margherita che non è stato possibile capire, da fuori, come si è arrivati a questa drammatica resa dei conti». E la rubrica Fronte del video di Maria Novella Oppo sulla prima pagina rincarava la dose: «L’urlo di Francesco Rutelli dopo aver riempito i tg di venerdì ha debordato anche sul sabato. A sminuire il colpo inferto alle speranze degli elettori di centrosinistra è stato il solo Giuliano Ferrara, che ha spiegato come lo strappo di Rutelli riguardi solo la quota proporzionale, il 25% dei voti. E perché diavolo non ce lo hanno detto prima? Ci saremmo risparmiato un 75% di vaffanculo».

    Affettuosità giornalistiche che il diretto interessato non deve aver gradito. « L’Unità ha lanciato una sorta di caccia all’uomo nei miei confronti, che fa riflettere» ha denunciato dalle colonne di Repubblica il leader della Margherita. Il netto colpo d’ascia assestato alla lista unitaria dell’Ulivo ha fatto tornare in auge nomignoli e luoghi comuni che forse Rutelli sperava di essersi scrollato di dosso, er Piacione , Cicciobello , er Clinton de Noantri e ora anche er Cicoria.

    Sì, perché a rimpolpare l’aneddotica ha contribuito il protagonista in persona, quando dal palchetto del Crowne Palace ha rilanciato un’uscita già sperimentata con un certo successo in quel di Monopoli, il lido pugliese da cui Prodi lo aveva assai imprudentemente bollato come nu bello guaglione. «Per consegnare a Prodi un centrosinistra coeso nel 2001 ho tirato la carretta per mille giorni, ho mangiato pane e cicoria». Ecco allora il Manifesto bacchettare Rutelli perché, con la crisi che c’è, tanti italiani pane e cicoria lo mangiano per davvero, ecco il Foglio infierire con una vignetta dallo stile decisamente diretto, «… gli puzzava l’alito per la cicoria e la carretta gli rovinava pure le ascelle».

    Marina Magistrelli prova a dirlo con eleganza: «Lui avrà pure mangiato pane e cicoria ma io la Margherita me la sono costruita col sudore della fronte. Solo io so quante volte sono tornata a casa da sola a notte fonda dopo una giornata passata in strada a far proseliti, con la pioggia o con la neve». E che dire del segretario della Margherita di Jesi letteralmente «investito» per strada da una signora che voleva i numeri di Rutelli per dirgliene quattro? «È successo anche a me – racconta la senatrice -. Esco dalla messa e una donna mi ferma, mi dice: avvocato, ma che fa la Margherita? Si scaglia contro l’Ulivo? Siete i soliti, vecchi democristiani».

    Gad Lerner non commenta, ma per dire la sua ha chiamato nello studio dell’Infedele su La7 il fondatore dell’Ulivo Arturo Parisi e ha lasciato parlare lui. In studio c’era anche Luigi Crespi e il sondaggista che ha inventato il contratto di Berlusconi si è detto scettico sulla strategia di Rutelli: «Rischia di esser visto dagli elettori come uno che lavora per il Cavaliere».

    Dal sito «politikon» è partito un fotomontaggio a colori che va rimbalzando nella rete come una palla da tennis. C’è Rutelli vestito da uomo ragno che agguanta cinque margherite giganti sopra la scritta «Spider- man 3 – L’uomorogna». E al libero laboratorio online Liblab tale Fabio Greggio ha mandato una poesia, una sorta di ode all’inciucio con Follini: «E’ la Rutelli Revolution/anzi (R)Evolution/personalmente potrò dire/nato con Andreotti/morto con Andreotti/Per fortuna non credo nell’aldilà».

    Monica Guerzoni

  440. Samuele Silva

    Sono sinceramente dubbioso su molti dei commenti.
    Io ho finito la scuola da qualche anno (sette) e vi posso assicurare che all’epoca faceva schifo. Non penso le cose sia migliorate. Gli insegnanti erano penosi, l’assenteismo era ai massimi livelli, il menefreghismo anche. Non c’erano le strutture, gli esami erano una pantomima, non veniva insegnato niente. Adesso scopro che appena qualcuno prova a riformare questo schifo (peggio comunque non si può fare) quelli che prima si lamentavano perchè nessuno agiva adesso si lamentano del contrario. Senza ovviamente aver letto nemmeno in minima parte la legge Moratti. Forse siamo un po’ troppo schierati e poco obiettivi? Mah… Poi magari la legge fa schifo, ma almeno la Moratti (con l’aiuto di insegnanti, psicologi ed esperti del settore) sta provando a fare qualcosa… Perchè anzichè criticare non provate a scrivere Voi una legge giusta?

  441. Andrea Bassi

    Ragazzi, a me il portfolio delle competenze ha fatto venire il maldipancia.
    Ma a pensarci bene, se lo avessi avuto anchio in terza elementare ora non spenderei metà delle mie giornate a pensare cosa devo fare della mia vita, perché magari non mi sarei iscritto a scienze della comunicazione…

  442. Niccolò Petrilli

    @Monsini

    (del tu, del tu…su internet non c’è un Lei^__^)
    Personalmente sono ancora indeciso. Non perchè non conosca i pro e i contro…ma perchè non so se sia giusto lasciar scegliere ad una popolazione perlopiù ignorante in questa materia(e in molte altre, visto che commentiamo la sqola)se cancellare una legge che tratta un argomento così delicato. Preferirei piuttosto che vincessero i NO, ma che poi si procedesse ad una riscrittura molto più seria ed oggettiva da parte di scienziati e non di governanti cattolici e a finanziare una ricerca alternativa in grado di dare figli alle famiglie “bisognose”. Però ovviamente siamo in Italia e ciò non accadrebbe mai, quindi credo alla fine opterò per un full di Sì.

  443. Yang Chenping

    > tutti i giorni mi dovevo sentir dire da genitori e, spesso, colleghi che le mie materie erano semplicemente inutili, che “con la poesia non si mangia” & tante altre simpatiche amenità.

    Si faccia coraggio: con l’economia si mangia ma la scuola non ne parla comunque.

    Semplicemente interessa coltivare pecore, ovvero i futuri contribuenti o soldati per le prossime “missioni di pace solidali”, comodi imbecilli da mungere e ben disposti a veder firmare “trattati europei” ed altre amenità. Il bello è che essendo pecore i genitori il lavoro è ancora più facile…

  444. Yang Chenping

    > La scuola è il completamento di quel disegno criminoso di questa destra italiana (e di tutte le destre in generale).

    D’accordo, ma dubito che alla “sinistra” facciano comodo troppi cittadini istruiti e pensanti, altrimenti non potrebbe più spacciare le sue fantaballe solidali.

    > Bisogna spazzare via questa gente, con ogni mezzo e ad ogni costo

    Per un valore molto esteso di “questa gente…”

  445. mario uccella

    La scuola l’ho finita un bel po’ di anni fa, sembrano cento ma son di meno. Ed era già messa male. A guardarla adesso sembra un ammasso di macerie sulle quali si aggirano gli avvoltoi pronti ad infierire sui sopravvissuti spauriti e gli sciacalli pronti a spartirsi quel che resta. I governi del ducetto di arcore sono i peggiori, ma questa non è una novità: chi richiede flessibilità nel lavoro ben sapendo di creare una o più generazioni di precari del lavoro che non avranno nessun futuro neanche a fine carriera se non altro che la povertà assoluta, cosa volete che capisca di educazione? Quali valori pensate che possano trasmettere se non il mors tua vita mea, nel mercato globale, a menti ancora acerbe annichilite dal doversi vedere crescere prima del tempo?
    La scuola pubblica italiana è morta. Lunga vita alla scuola pubblica.

    P.S. Grillation, do you remember il monologo sui bambini e l’erotismo in un “Luna Park” di tantissimi secoli or sono? E se arrivassero a chiedere anche a quelli nella culla di organizzare il loro futuro? Io ho una nipote di otto anni e non voglio lobotimizzarla, per cui il documento non gielo farò leggere…

  446. Paola Corti

    OOOOOOOOOOOOOOOOOOhhhhhhhhh là!!!!
    Finalmente ho capito cosa sono ‘sti cavoli di pof!!!
    Mi era venuto il sospetto che fossero come quelli qui descritti…ma aspettavo di vedere eventuali sviluppi…di capirci qualcosina di più!!!
    Ora mi sento meno sola, GRAZIE BEPPE!!!
    Quanto alle università…non so perchè…ma leggendo qualche post…forse per associazione di idee… mi è venuta in mente la “fuga di cervelli all’estero”…

  447. Giovanni Campagnoli

    x luca tubiana

    Scusa puoi postare il link, sono da un ora dentro a miur.it ma non trovo nulla…

    Cercavo la proposta di dl moratti … tanto per farmi 2 risate e magari organizzare qualche manifestazione… sob 😀

  448. stefania monsini

    X PETRILLI
    La mia come ho detto (solo che le emozioni difficilmente si possono tradurre a parole) non era una polemica, anzi sono molto felice di sentire un uomo parlare come te (scusa Lei?)
    e spero che anche molti altri facciano così. Ho solo una curiositò (si dice femmina, no?) COME VOTERAI?

  449. giovanni peresson

    ok su tutto. Ma non mi sembra che la Mastrocola sia un esempio da citare

  450. Niccolò Petrilli

    Purtroppo ha ragione il mio professore di comunicazione(di Forza Italia): Facciamo gli scioperi di martedì o di venerdì…e sempre un giorno alla volta. Perchè anche a chi non gliene frega niente partecipa per avere un giorno libero. E chi ci considera? Sono soldi risparmiati per lo stato. Se invece cominciassimo a fare scioperi ad oltranza…altro che cambiamenti. Finchè qualcosa non cambia, non si fa lezione. Finchè qualcosa non cambia, non si lavora.
    Anche se PRIMA, soprattutto negli uffici statali, bisognerebbe INIZIARE a lavorare, per poi protestare.

  451. Marco Bazzini

    La Moratti è dotata di una cultura inesistente. Sarebbe come far fare il Ministro della Salute ad uno che non sa riconoscere un canino da una tibia. Opsss….forse è successo anche questo…

  452. Giovanni Torretta

    io non vorrei dire troppo una sciocchezza… ma per come è strutturata la scuola secondo la moratti, mi sembra solo un’ennesima manovra per favorire le aziende. I ragazzi gia da giovanissimi lavorano sottraendo posti lavoro a chi gia cerca lavoro. I finanziamenti sono in base alle regioni. Questo significa inevitabilmente con la situazione di oggi che le persone del sud verrebbero al nord per trovare lavoro vista la mancanza al sud. Questo non fa altro che aumentare in maniera spropositata l’offerta di lavoro e favorire i dirigenti a scegliere chi lavora e chi no… tanto ci sarebbero così tante persone in cerca.. che uno vale l’altro… però questo è un mio pensiero forse assurdo ma che sento di dire sperando che qualcuno mi illumini :d

  453. Alessandro Fiorillo

    Dossier Kancropoli – la mafia del cancro

    http://www.aerrepici.org/Kpdf.zip

  454. luca tubiana

    per Matteo Mescalchin
    e quanti credono che l’università l’abbia rovinata la Moratti:mi dispiace per il momento il 90% dei danni li ha fatti Berlinguer.Infatti la distruzione dell’università e della scuola è un argomento caro sia a destra che a sinistra(i finanziamenti alle scuole private sono stati varati dal governo di sinistra,il 3 + 2 anche etc.etc.).Comunque se lei non la ancora affossata del tutto è stato solo per una serie di imprevisti..Quest’estate è stato infatti proposto il ddl moratti per l’università(si trova in rete e nel sito http://www.miur.it come tutto il resto signor panetta..prima di parlare guardi in giro per favore!)vi consiglio di leggerlo,perchè in caso passasse(da alcuni mesi la situazione è stagnante..)DISTRUGEREBBE senza mezzi termini l’istruzione universitaria e la ricerca italiane!
    vi sono contenute chicche del genere:
    -la possibiltà per i finanziatori privati degli atenei di creare corsi negli stessi e/o inserirvi personale dell’azienda come docenti di prima fascia!!!!
    sarebbe carino un corso di bioetica tenuto dalla monsanto o dalla nestlè..
    -l’equiparazione degli stipendi per i docenti a tempo pieno e quelli a tempo ridotto(e chi glielo fa fare poi ai docenti di restare disponibili in università?)
    -il precariato fino a 39 anni 1000 euro(lordi per i primi 8 anni) al mese per chi desidera lavorare in università,nel migliore dei casi.raggiunta questa soglia se l’università ha i soldi si può essere assunti a tempo indeterminato con più del triplo dello stipendio.
    e se qualcuno viene a dirmi che all’estero si fa già cosi vada a confrontarsi gli stipendi tra italia e resto d’europa.e poi taccia.
    -LA RICERCA VIENE DIVISA DALL’UNIVERSITA’!!!ora a uno che studia lettere magari gliene frega poco,ma io sono un fisico e le scienze senza ricerca sono morte!vogliamo un altro liceo al posto dell’università?
    -e molto altro

    tutto questo per il momento non è passato perchè 35 atenei italiani sono scesi sul piede di guerra,2 di questi hanno chiuso l’anno accademico,i ricercatori hanno rifiutato i corsi e ce stata una settimana di sospensione degli insegnamenti in quasi tutti gli altri.nelle città migliaia di studenti e docenti sono scesi in piazza per protestare,persino le lezioni universitarie sono state tenute sui selciati delle piazze per protesta..
    MA NESSUNO HA DETTO NULLA!!QUESTA E’ L’INFORMAZIONE ITALIANA!!

    GRILLO SE VUOI PUOI STACCARTI DAL RESTO DELL’INFORMAZIONE E CERCARE IN RETE TUTTO QUESTO..SAREBBE BELLO VEDERE UN POST SULL’ARGOMENTO.

    CIAO

  455. Giovanni Torretta

    Bhè io spesso mi chiedevo come mai non avessi letto ancora nulla sulla moratti… però mamma mia… altro che orologio svizzero!! mitico Beppe!!! e comunque resta il fatto che si ci vorrebbe uno come te a capo del WTO!!!!

  456. Marco Di Fronzo

    Vogliono renderci ignoranti cammuffando la realtà con i reality, nascondendo la storia con le bugie.Ho paura che ci sia la tendenza a lobotomizzare la nuova generazione.Se perdono il controllo una società così rischia di rinselvatichire!!!

  457. Paolo Manenti

    Ho tre figli che vanno a scuola e posso dire di essere stato fortunato visto che i miei figli sono riusciti ad imparare a leggere e scrivere alla scuola elementare,che è gia tanto.
    Ho 38 anni e devo dire che quello che ho appreso io non è neanche paragonabile a quello che oggi i nostri figli riescono ad imparare.

  458. Alessandro Fiorillo

    Andate sul sito sottostante e firmate, se lo riterrete opportuno, la petizione a favore dell’energia solare. Da essa può dipendere il futuro energetico del nostro paese. Un futuro più pulito.

    http://www.nimer.it/nimer.asp?ar=320

  459. Viviana Rosati

    Gli insegnanti non c’entrano assolutamente niente con la riforma Moratti, nessuno ci ha interpellato, nessuno ci ha chiamato a esprimere un giudizio su questa riforma, ce la siamo trovata tra capo e collo e se non ci adeguiamo siamo pure minacciati di “sanzioni varie”.
    Ogni circolare applicativa della legge Moratti conteneva numerosi errori o dimenticanze, così che il Ministero era costretto ad emanare ulteriori “note esplicative”. Stiamo andando avanti così da quando c’è la signora Moratti. Quanto tempo ancora dovremo sopportare e intanto cercare di fare l’unica attività veramente importante … insegnare ed educare

  460. Stefania Monsini

    X CUTISPOTO E PETRILLI
    Non voglio fare polemica ma Voi Maschietti difficilmente vi interessate a queste cose (prima di passarci anche mio marito la pensava come Voi, ma è naturale per un maschietto) ora ha capito perchè grazie alle regole in materia di fecondazione assistita precedenti a questo scempio in atto ora, è diventato padre di due splendide figlie che altrimenti sognavamo solo!
    Non sto a raccontare la mia esperienza personale perchè sarebbe troppo lunga e..personale, ma Vi informo tutti e Vi invito caldamente ad andare a Votare per il SI, in modo che tutte le poverine che come me si trovano in situazioni particolari, possano esaudire il loro Sogno di essere madri, senza doversi sottoporre alle TORTURE IMPOSTE DA QUEI BENPENSANTI CHE HANNO PORTATO LE MODIFICHE ALLE LEGGI PRE-ESISTENTI (per altro già di per sè complicate! Ma ora rese impossibili!)
    GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE ASCOLTERANNO IL MIO APPELLO! (Ci vogliono 2 minuti per votare e poi si può andare al mare con la consapevolezza di aver dato una mano a tante famiglie in difficoltà!.
    GRAZIE

  461. Riccardo Raffaelli

    Caro Beppe, e che dire dell’università?
    Ho appena finito di laurearmi durante il lavoro in Scienze dell’Informazione e scopro che la mia laurea non vale più nulla….

    Adesso si chiama “Laurea Magistrale in Informatica” dopo aver cambiato nome 3 volte in 3 anni (prima di questa era laurea in Informatica, poi laurea specialistica in informatica).

    E che dire delle prospettive di professione?
    Prima del 2001 per fare progetti in ambito informatico non era richiesto alcun titolo di studio, ma sicuramente avere una laurea in informatica “aiutava”. Adesso solo chi ha la “nuova” laurea specialistica può firmare progetti informatici dopo essersi iscritto all’albo degli ingegneri e previo esame di stato.

    Io che ho la “vecchia” laurea in Scienze dell’Informazione (equipollente nei concorsi pubblici, ma non per l’esame di stato), posso solo stare a guardare come un ingegnere laureato nel 1970 in edilizia, può tranquillamente firmare un progetto informatico.

    Mi piacerebbe aprire un blog anche su questo argomento.

    Per maggiori riferimenti:
    http://www.alsi.it/?q=node/view/50

    Ciao!

  462. Rosario Vesco

    Una premessa, ma in effetti poi parlerò della scuola e mi scuso ma le cose da dire sono tante. La premessa: come si rovina un’azienda florida, funzionante, di ampio mercato non per colpa dei cinesi?

    Si prende un’azienda florida, le si mettono a capo e nei ruoli chiave amici possibilmente incompetenti nel merito ma

    bravissimi a creare potere e sottopotere, la si spoglia velocemente dall’interno di tutti i tesori.
    Accompagnamolo, con la fantasia, questo processo: nel tempo (anche in poco tempo) la struttura passa dalla qualità e

    dall’attivo a problemi tecnico/gestionali sempre più evidenti, fino al crollo finanziario imminente.
    Come? Ad esempio, si vendorizzano le attività “di maggiore interesse per il mercato”, quelle “non essenziali” (si dice sempre

    così all’inizio). In pratica, le si regalano ad amici e parenti a bassissimo costo. In breve tempo, queste strutture

    continuano a creare ricchezza ma per nuovi padroni, e nel frattempo all’azienda originaria vendono a costi sempre maggiori i

    loro servizi, indebolendo e scontentando nel contempo il personale e la stessa azienda madre. La quale, così, si è liberata

    dei lavoratori più “scomodi” che di solito sono anche quelli di maggiore esperienza, quelli che tengono alta la qualità del

    servizio e il nome dell’azienda. Ma, guarda, caso, lo fanno proprio perchè il management li ha tenuti cari a lungo, malgrado

    siano “i solito rompic…” proprio per lo straordinario contributo al bene aziendale. Ora divendano inutili. E dopo un po’ il

    tutto degrada a precipizio.
    Chi, avendo vissuto nelle aziende, vuole contestare questi meccanismi ovviamente potrà portare esempi di aziende in cui ciò

    non si verifica. Personalmente, comunque, anche io qualcuna penso di conoscerla.

    Ma il blog riguarda la scuola. Bene. Che c’entra allora la mia premessa? Vediamolo.

    Non so a chi potevano andare bene le idee di Berlinguer, il quale credo abbia molto contribuito a fare perdere le politiche

    al centro sinistra la volta scorsa. Ma ora il quadro si completa e la china continua. Ci sarà forse qualuno che ci guadagna?

    A pensare male si fa peccato ma spesso si indovina.

    Con una bella scuola pubblica in difficoltà, se non parcellizata col federalismo, si potranno “vendorizzare” i corsi (o buona

    parte di essi), si potranno affidare a “consulenti” esterni le attività, e quindi i soldi, in misura molto al di la di quanto

    potrebbe (eventualmente) essere forse utile. Si può perdere il controllo democratico della spesa (o quel poco che ci rimane

    di ciò) e arricchire gli “amici degli amici”.

    Può valere per la sanità, per l’energia, per la sicurezza, … per tutto insomma.
    Molto è stato già fatto in tali aree, con risultati sotto lo sguardo di tutti.

    La scuola ha resistito finora, perchè ci sono “i solito rompic…” (gli insegnanti che vogliono insegnare e non fare

    sottogoverno).
    E un ruolo fondamentale nella difesa della scuola pubblica, per fortuna, lo hanno i genitori intelligenti, quelli che

    capiscono che non potrebbero mai permettersi una scuola privata di pari livello, dovendosela pagare di tasca propria, e che

    oggi la pagano già con le tasse. Oggi tutti, dal giovane al pensionato, contribuiscono ai costi scolastici: il sistema dei costi

    scolastici è “spalmato” nell’arco della vita e non concentrato quando si è giovani, non si guadagna tanto, si hanno i figli

    in tenera età e se ne vorrebbero magari altri, farsi la casa etc…); oppure quando si è vicini alla pensione, magari

    indeboliti da malattie o da crisi aziendali e non si guadagna abbastanza da permettersi una scuola privata seria per i

    figli.
    Occhio, parlo di scuole private serie, quelle che effettivamente danno, non di diplomifici che “prendono” e danno solo pezzi

    di carta! A chi vuole solo un diploma truffaldino, la scuola, in quanto tale, non serve, nè quella pubblica nè quella

    privata.

    Ma la scuola pubblica viene messa in grave difficoltà proprio dal dirottamento di risorse e dalla politica “creativa” e,

    ovviamente dall’idea (fissa) del sottogoverno.

    Favolose le idee dell’autonomia e del federalismo, ma solo sulla carta, non alla maniera italiota.
    Hanno, ad esempio, creato una scuola di “progetti”: una ridenominazione per (non) dire: diamo i soldi a chi vuole il

    dirigente scolastico di turno, creando “situazioni” interne, prezzolando (nelle forme consentite, e di margini di manovra ce

    ne sono tantissimi) chiunque dia consenso (inclusi sindacalisti, anzi loro in primis a patto che “non rompano”), tenendo le

    voci di dissenso isolate e, possibilmente immiserendole per metterle in sempre maggiore difficoltà.
    Vale ancora il divide et impera di latina memoria. Altrimenti il gioco sporco non riesce.
    Aveva aperto la strada la “favolosa” idea del “concorsone”. E da lì è stata una bella strada in discesa (in tutti i sensi).
    La conflittualità, si era vista già allora, poteva solo aumentare e da qui il rischio di sbandamenti e instabilità del

    sistema.

    Per i corsi esterni: un esempio su tutti, che altri nel blog citano: ECDL.Propongo al ministero di sottoporre a test

    indipendente (e certificabile) il proprio personale che ne ha ottenuto le certificazione e poi operare di conseguenza, prima

    di attribuire punteggi concorsuali a chi ci ha speso dei soldi. E’ interesse del ministero che a ciò corrisponda una reale

    preparazione finalizzata alla posizione lavorativa. Se no la conflittualità, anche qui, può solamente crescere.

    Beppe: il questionario di cui parli è solo una delle punti di un iceberg. La scuola forse andrebbe commissariata subito, e

    affidata a chi ha un sano, sanissimo, concetto di qualità, di impegno civico e conosca la realtà della scuola pubblica

    dall’interno.

    Io proporrei, dal profondo del cuore, per la salvezza delle istituzioni democratiche e per la salvaguardia del futuro

    tecnologico dell’Italia, che chiunque un domani voglia fare il ministro di un certo settore debba avere fatto non dico

    “carriera interna” nel settore di cui dovranno essere responsabili, ma almeno ci siano entrati una volta nella vita a fare del

    tirocinio, un po’ di gavetta, sapere di cosa stanno parlando, non abbiano interessi (economici o politici è indifferente) con la concorrenza

    (per la scuola, con il mondo delle scuole private) e sappiano di cosa dovranno decidere i futuri destini! Così se vorranno fare degli “errori” nelle loro scelte, almeno

    la coscienza glielo ricordi ogni giorno.

  463. Matteo Mescalchin

    E’ pazzesco che dopo avere rovinato l’Universita Italiana ,che era un’altro dei nostri vanti a livello mondiale e aver tolto la giustissima commisione esterna dalla maturita, adesso questa signora voglia rovinare anche quello che resta della scuola italiana.
    Ma fino a che punto volete arrivare?
    Non vi basta gia’ quello che avete fatto?
    Ne ho le s@#@#@le piene di questo governo a cominciare proprio da queste cose.
    Saluto beppe che ho visto allo spettacolo dell’11 maggio a Jesolo,vai cosi che sei forte,e cerca di fare il possibile affinche la smettano di dire che e’ giusto scaricarci il gas nel naso dalle auto”vetture”.

  464. Umberto Mas

    @ luca frangella
    beh, credo che PURTROPPO stiano investendo nell’istruzione, a modo loro. Il modo industriale, puramente economico. Il modo burocratico, quello dei test e dei quiz. Per ottenere manodopera più qualificata e MENO ISTRUITA (quindi più sfruttabile) e una futura classe più “intellettuale” (ma detto dal punto di vista nozionistico, non culturale). I bambini già divisi in ceti e classi sociali fin dagli 8 anni.
    Avranno degli ottimi operai e dei buoni bancari, più qualche banchiere. Se poi nessuno o quasi conosce Catullo (a meno che non facciano qualche stage)..beh, amen.
    Chi era, Gaber che diceva “mi vergogno di essere italiano”? Beh, ecco, io mi sento spesso così.

  465. Fabrizio Cattivelli

    Credo sempre più fermamente che la Moratti stia lentamente sgretolando una delle cose che rendeva ancora gli italiani superiori alla stragrande maggioranza degli altri paesi (Stati Uniti compresi) : la scuola.
    Rendiamo grazie a Silvio……

  466. Moira Luraschi

    trovo questa riforma semplicememnte deleteria per la mente di bimbi così piccoli.i miei figli non fanno corsi di auto-coscienza a 5 anni!come possono auto-valutarsi?
    MA vorrei mettere in luce un altro aspetto di questa riforma: la riforma dell’università e delle carriere del corpo docente.sono una dottoranda e penso che la mia carriera di ricercatrice in Italia finirà con questo dottorato. Non posso permettermi il precariato dei progetti di ricerca per almeno i prossimi 10 anni, visto che ho due bimbi da crescere, io ho quasi trent’anni e non voglio che siano ancora i miei genitori a pensare a me e a loro.non voglio la posizione baronica in una università italiana qualsiasi, voglio solo avere gli strumenti per fare ricerca senza sentirmi dire dalle bibliotecarie del mio istituto che non ci sono soldi per fare arrivare altri libri.

  467. de giorgi claudio

    semplicemente stanno cercando di risolvere il problema della disoccupazione …a quell’eta’i bambini hanno tanti sogni e aspirazioni ma davanti a un questionario del genere si sentiranno dei falliti gia’ in partenza ….risultato la maggiorparte diventera’ tossicodipendente o malvivente …

    la scuola dovrebbe essere la seconda famiglia con la societa’ cosi’ frenetica nella quale bisogna avere almeno 2 stipendi …i genitori dedicano meno tempo che in passato ai propri figli …ma a scuola curano i programmi ( si fa per dire) e se qualcuno fa casino o rimane indietro non si va a motivare positivamente e quindi a recuperare il ragazzo ma semplicemente lo si abbandona …la mela marcia non deve far marcire le altre sane …

    e gli spacciatori si arricchiscono e tanti che gestiscono sono insospettabili

  468. luca frangella

    che esperienza affascinante la scuola (parlo in particolare dell’istruzione superiore secondaria, cioè i licei e compagnia bella).
    apprendere, conoscere, riflettere, socializzare con i compagni…

    cosa è rimasto oggi di tutto ciò nella scuola?

    quasi nulla purtroppo! la crisi è totale e non risparmia certo l’istruzione.

    cosa si può fare?

    i professori possono fare molto, purchè non vadano a riscaldare una poltrona e a rubare uno stipendio. per mia esperienza personale (sono un giovane prec…, ehm, professore…) il 70% (e sono buono..) dei prof. fa proprio questo!!!
    può un cattivo genitore educare bene il proprio figlio?

    allora appelliamoci alle istituzioni..
    a chi?
    sia destra che sinistra stanno favorendo l’istruzione privata, dunque non libera e manovrata, il peggio del peggio.

    certo la moratti è un caso estremo e altamente negativo, ma non mi pare che i governi precedenti abbiano fatto chissà cosa per l’istruzione.

    gli insegnanti vengono pagati pochissimo e godono di bassa stima sociale, spesso poco preparati; a differenza dei docenti universitari che vengono pagati bene e godono di grande stima sociale, e hanno una preparazione decente (ma accademica attenzione, dunque poco funzionale all’insegnamento, anzi del tutto incompatibile e controproducente in tal senso; dovrebbero fare un ministero a parte per l’università e separarlo da quello per l’istruzione..); ma poi i prof universitari sono dei “baroni” e degli “squali” assetati di soldi, potere e ambizione. lo studente è moneta di scambio, se la piglia nel di dietro, subisce e zitto!!
    l’università, checchè se ne dica, è messa peggio della scuola, ma da almeno 20 anni, non da ora…
    almeno nella scuola si respira aria di democrazia (per quel che oggi vuol dire…) e lo studente gode di grande rispetto e potere di intervento (non è più la scuola di 20 anni fa; in questo senso c’è stato un progresso); nelle università c’è puzza di oligarchia e feudalesimo!!! e io ho insegnato anche all’uni… ma sono scappato… resistendo alla tentazione…

    dovremmo investire nell’istruzione, come investimento per il futuro.
    ma chi pensa ad investire in una società in crisi?
    tutti pensano all’utile più diretto e facile. politici, economisti, lavoratori, etc. etc.
    la crisi che genera decadenza e la decadenza che peggiora la crisi…

    io ho scelto di fare il prof. a scuola perchè ho visto ” l’attimo fuggente”….!!! 🙂
    (non è vero del tutto, ma rende bene l’idea….!!!)

  469. rosario pisanò

    Bravo Michele Antonelli
    sti bambini li vogliono tutti con la sindrome ADHD di deficenza di iperattivita.. o roba del genere non ricordo bene il termine.. altro che la televisione, li vogliono rendere deficienti pure a scuola oltre che con la televisionea a casa..

  470. Alessandro Cremonini

    Credo che questo Governo verrà sì ricordato per le leggi che portano i nomi dei loro “autori”, ma in senso negativo! Quando qualcuno riparerà ai danni provocati da incompetenti come lo sono i Ministri di questo Governo, allora ci ricorderemo di queste leggi pensate da menti sub-normali, magari anche con un sorriso sulla bocca (quasi raccontassimo a qualcuno una barzelletta!)

  471. michele antonelli

    Ma la scuola oggi è al passo coi tempi!!!! I nostri ragazzi non sapranno ne leggere e ne scrivere ma……potranno partecipare ad un qualsiasi “Grande Fratello”!!! Piu’ li rendi cretini e più sono stuprabili e quindi vicini al grande progetto del Nano di Arcore. Cribbio!!!

  472. Umberto Mas

    Che dire? E’ sconcertente il tentativo di trasformare qualunque cosa in un’azienza. Il partito-azienda, l'”azienda-Italia”, la “sanità-azienda”, la “scuola-azienda”. Ovviamente poi i padroni dell’azienda saranno sempre gli stessi miliardari (in euro), e le generazioni educate dai 2 anni in su e con “carriere diversificate” e spezzettate ogni 3 anni NON SAPRANNO NIENTE!! Già adesso lo vediamo, gli universitari di oggi escono dal 3+2 (spesso solo 3) con una laurea inutile e SENZA le nozioni utili. Adesso uno a nove anni deve già iniziare a decidere il proprio futuro, con la non remota possibilità che sia un futuro di m…a.
    La scuola dovrebbe occuparsi di formazione e informazione, e QUESTE COSE NON SONO IN VENDITA. Evidentemente non lo sanno.
    Ma che personaggi..

    ps: il “questionario” in pdf è inquietantissimo…la “rappresentazione iconica dell’albero delle competenze”…
    se questi gagni (=bambini, ndr) sopravvivono e non finiscono tutti a fare i metalmeccanici senza saperlo, mi sa che qualcuno di loro diventerà industriale del cemento e disboscherà completamente l’Italia…l’albero delle competenze…il portfolio…8 anni…

  473. marco ruggiero

    Ho letto il questionario: carino, simpatico…non ho capito una mazza(e probabilmente anke chi lo ha fatto) ma è divertente. Lo darò a mio nipote e vedo di farmelo spiegare:magari lui ci capisce qualcosa!

  474. Giovanni Dufour

    Boh. l’argomento di oggi non mi piace molto…..nella scuola quando si decide di toccare qualcosa si peggiora sempre, si sa. Comunque il debito non è stata un invenzione di questo governo ma di quello precedente…

  475. Andrerto

    Io la scuola (superiore) la frequento ancora, e devo dire che questa nuova riforma non è approvata da molti, o comunque certamente non dalla maggioranza degli studenti e professori, tutt’altro…
    Sono convinto poi che il dividere nettamente i due corsi superiori (che gia sono molto differenti, ma che in futuro diventeranno due cose completamente diverse) siano una barbarie. Perchè un ragazzo che studia elettronica non deve sapere il pensiero di Hume o di Socrate?

    E la scuola elementare?
    E’ di un modello che ci invidiano in tutta europa (e quindi in tutto il mondo, visto che fuori d’istruzione purtroppo non ce n’è molto meglio…), quindi, si cambia tutto, e si unisce alle scuole medie, che ora fanno schifo, ma invece di cambiare solo queste, si rifà tutto, perchè cosi è più semplice, no?

  476. Niccolò Petrilli

    @cutispoto…
    e noi che dovremmo dirti?

    Se sei giunto fin qui potresti andare oltre…ci sono migliaia di persone che lo hanno fatto per te. Gratis, come dice Grillo.

    Oppure posso dirti: vai e vota un sì per ogni domanda che ti faranno. Non saprai mai perchè, ma almeno non farai fatica.
    Turn on the brain…

  477. lino cutispoto

    premetto che non voglio fare un commento sull’articolo trattante l’educazione nelle scuole italiane(anche se ce ne sarebbero di cose da dire!)non so a chi rivolgermi,e sinceramente non seguo molto il blog,ma vorrei avere maggiori informazioni sul referendum che avverà fra pochi giorni.è vero che dovrei ascoltare un pò di tg e leggere degli articoli,ma non ho tempo e per la verità non mi fido(vabbè anche per pigrizia).perciò mi affido a voi nella speranza che possiate darmi maggiori chiarimenti.grazie e buon lavoro

  478. Niccolò Petrilli

    @Acuti

    posta i link, se li sai. altrimenti inutile scrivere volgarità. Non c’è bisogno di essere volgari. Non è con la rabbia che risolvi i problemi, anzi.

    Panetta: a parte il solito guugol…
    http://www.ecn.org/reds/scuola/scuolamainmoratti.html

    Qui.

  479. stefania monsini

    Ciao a tutti. Qualcuno mi sa dire se la “cara” Letizia Moratti ha dei figli?
    Io spero che abbia avuto la brillante idea di non farli, altrimenti poveri loro!
    Ho due gemelle di due anni e mezzo e, giustamente come di Grillo, tra due anni e mezzo e tre c’è un’abisso: ora come ora non le manderei in un asilo (ops, scusi “signora M.”) scuola dell’infanzia, perchè sarebbe troppo traumatizzante. Le ho iscritte per il prossimo hanno: ho visitato la scuola e ne sono rimasta impressionata! Tutte queste educatrici che si credono delle super esperte (e magari non hanno mai avuto figli), che pensano che i nostri figli debbano per forza essere iper-attivi non concedendo un attimo di pausa, tantissime attività da svolgere ad orari precisi come in una caserma (manca solo l’alza bandiera!). Ma siamo veramente sicuri che tutto ciò sia educativo? O lo fanno solo per tenerli impegnati 8 ore al giorno affinchè non rompano loro le palle?
    Ma una volta, l’asilo non era il posto dove s’imparava innanzi tutto a socializzare e giocare con gli altri dopo tre anni vissuti solo a contatto con la mamma? Poi a scuola (a 6 anni) si cominciava ad imparare ciò che servirà nella vita!
    Mi hanno detto che a 4 anni le mie figlie cominceranno ad imparare l’uso del pc: ma che fretta c’è, avranno tutta la vita per rimbambirsi giocando col pc, non sarebbe meglio adesso che le facessero giocare con le costruzioni o all’aria aperta?

  480. Max Mariani

    La scuola è il completamento di quel disegno criminoso di questa destra italiana (e di tutte le destre in generale).
    Bisogna spazzare via questa gente, con ogni mezzo e ad ogni costo

    MAX

  481. luca frangella

    x dino lupo

    grazie per la preziosa informazione.

  482. rosario pisanò

    Ci vogliono scemi e ignoranti Rita per poterci governare ancora di più .. come se non gli bastasse!!

  483. Daniel Rossi

    W la squola w la cultura
    w la moratti e la sua figura
    w la riforma, chi regola e informa
    W i ministri e gli atti sinistri.
    w l`italia e i suoi governanti
    w i bambini sempre piu` ignoranti
    W la legge col suo gregge
    W lo stato che la sorregge
    W il potere W il sapere
    W le cravatte, w la TV
    W chi vuole di piu`
    Annatevene Aff…lo
    a tutti voi che girate con le auto blu

    Daniel

  484. Rita Porrega

    Era da un po’ di tempo che aspettavo un post sulla scuola….non vedevo l’ora di sfogarmi!!!A forza di rendere le cose sempre più facili fin dall’asilo..(che poi non si capisce perchè poverini dovrebbero andare a scuola prima, forse per comodità dei genitori, tanto più che adesso, meno male, non c’è più neanche il servizio militare obbligatorio che faceva perdere un anno ai maschi!!) ci ritroviamo con dei laureati che non sanno l’italiano, non sanno usare i congiuntivi, non conoscono nè storia, nè geografia!! Già le possibilità di lavoro sono poche e se tutti vogliono studiare(intendiamoci la scolarità fino ad una certa età è più che giusta….ma non certo fino alla laurea!),sarà
    sempre più difficile inserirsi nel mondo del lavoro.Perchè,invece di pensare a delle cose assurde (..ma potrà un bambino di otto anni decidere le materie che vuole seguire!!!), non facciamo qualche passo indietro e torniamo ad una scuola non dico tanto, ma un po’ più selettiva in modo che vada avanti chi veramente ha voglia di studiare e non chi vuole solo perdere tempo?
    Io ho fatto per anni la rappresentante di classe (ho un figlio di 25 anni) dalle elementari alle superiori e già alle elementari ricevevo numerose telefonate di MAMME che si lamentavano perchè la maestra aveva dato una poesia da studiare a memoria:eh, poveri bambini per studiare a memoria la poesia, non potevano andare a calcio, palestra, piscina, danza e chi più ne ha, più ne metta!Non parliamo poi quando di trattava di ricordare una data storica, o le province di una regione…puro nozionismo, tutto da buttare!!!E così, adesso, chiedi ad un laurato in Economia e Commercio (giuro, ho provato!), dov’è Matera e ti guarda come se gli avessi chiesto chissà che formula complicata:ma stiamo scherzando veramente!Non li puoi più nè rimandare, nè tantomeno bocciare…perchè subiscono un trauma…addiritura non vanno scritti sui “quadri” di fine anno i voti, ma soltanto se hanno un debito; aboliti, praticamente, tutti gli esami perchè quello di quinta è sparito e quelli di terza media e la maturità sono fatti con gli insegnanti di tutto l’anno…ma dove vogliono arrivare…a dargli la laurea appena nati!!!
    Ciao a tutti e…scusate lo sfogo!
    Rita

  485. Ernesto Mangiarotti

    Leggendo fra i vari messaggi postati sul blog, ho avuto modo di notare su come molti partecipanti chiedano aiuto a Grillo riguardo le fonti su cui documentarsi, o peggio ancora su come votare, ad esempio, ai prossimi referendum. Dai tanti anni dai quali seguo Grillo mi pare di aver interpretato principalmente una cosa del suo pensiero, e spero di non sbagliami: evitiamo di farci dare da qualcuno cosa fare, neanche da lui. Accidenti, sta cercando in tutti i modo di spiegarci che dobbiamo usare la nostra testa. Alzare il sederino e “cercarci” le informazioni, valutare e formarci una “nostra” opinione. E molti chiedono a lui cosa devono pensare? E’ il massimo modo per fraintendere il suo pensiero :o(

    Ciao

    Ernesto

  486. Anna De Rossi

    La funzione educativa degli insegnanti è completamente sparita (forse sono stati scelti dal governo proprio per questo…).
    Ma per capire cosa dovrebbe essere un insegnante,e cosa dovrebbe fare, basterebbe leggere “La psicologia individuale nella scuola” e “La psicologia dell’educazione” di Alfred ADLER. Povero Adler! non pensano neppure che esisti…..

  487. luca frangella

    ah ahahahahah a ahahah

    “che fare?

    il partito unico e basta: destra, sinistra, centro, sopra, sotto. metterli su un capiente space shuttle e via alla scoperta di mondi lontani…”

    ah aha ha ha ha ha ha h

  488. Bianca Fedi

    Sei Grande Grande Grande come… Te siamo pochi. Che cazzo ci facciamo.
    Comunque Grazie

    Bianca Fedi (Prof.ssa)

  489. giosuele volante

    Il ministro (sigh) moratti da qualsiasi parte
    la ( o lo? ) guardi infonde sempre e solo
    una sola sensazione di schifo.
    signor Giosuele Volante

  490. Andrea Silvestri

    ho un amico, un professore , che insegna diritto in un istituto tecnico e grazie alla riforma moratti, che dovrebbe entrare in vigore ormai,rischia il posto(fra 4-5 anni sarà fuori).
    infatti tutti gli istituti tecnici diventeranno dei licei, e come per magia in una scuola come un itis si insegnerà filosofia a scapito delle ore di diritto.
    e per la felicità di chi sta in alto si creeranno dei posti di lavoro a scapito di altri prof.
    e poi ai futuri diplomandi di un liceo ex-itis che gliene frega della filosofia?non devono sapere se la macchina si fa dei turbamenti filosofici, ma anzi dovrebbero conoscere tutte o quasi le normative che servono per la sicurezza della macchina e della persona.
    e per l’università il discorso, almeno per ingegneria, è molto simile…se prima cerano 28-30 esami da fare in 5 anni ora gli stessi esami si fanno in 3 anni…conclusione, domandate una qualsiasi cosa di matematica o di meccanica o altro ad un neo-laureato…sicuramente vi risponderà, ma il giorno dopo.

  491. Esther Fabrizi

    La scuola odierna è un disastro (benchè la sua progressiva distruzione sia iniziata qualche legislatura fa), non solo perchè la preparazione è sempre più scadente, ma soprattutto perchè ai ragazzi non si insegna più a riflettere, la scuola è diventata una fabbica-lavoratori, inutile ripeterlo. Ma proprio perchè la scuola è quello che è, sono dell’opinione che la famiglia debba raddoppiare gli sforzi per spingere i ragazzi ad usare il loro cervello; non mi fraintendete, so benissimo che significa avere genitori che lavorano tutto il giorno, quando andavo a scuola io stavamo tutti insieme solo a cena, e nella situazione che ho vissuto io si trovano migliaia di famiglie, ma riflettiamo: quante famiglie a cena stanno in silenzio a guardare la tv??
    se i ragazzi non fanno altro che parlare di grande fratello e altre s*******e simili forse non è colpa solo della scuola.

  492. Marco Consonni

    MIO DIO! Il questionario di autovalutazione è da panico! Come si è arrivati ad avere il coraggio di proporlo?!?!

    Lo hanno fatto preparare da psicologi o da psichiatri? Perchè la differenza non è da poco…
    in ogni caso è sempre male!

    Poveri bambini…

  493. Silvio Acuti

    x panetta, che ha scritto:
    “A parte la polemica grillesca, qualcuno sa dove posso trovare informazioni sulle riforme della Moratti? Ammesso che di riforme ne abbia fatte davvero e non si tratti di progetti”

    Siii, io so dove puoi trovare informazioni: Nell’utero di tua madre, oppure in quello della mamma di palazzani… cerca bene…
    buona fortuna

  494. Maurizio Di Bona

    “Ho appena risistemato per l’ennesima volta la salma del buon Charles Darwin, colto da raptus centrifugo dopo l’exploit del ministro che vuole reintrodurre nelle scuole il creazionismo a cancellare l’evoluzionismo, le cui tracce mai si palesarono nel proprio cranio!”
    Per fortuna poi ha prevalso il buonsenso… altrui!

  495. Domingo Paola

    Grazie a Max Bazzana per il commento del 23 Maggio delle 19 e 22, che contiene considerazioni molto sensate e importanti, espresse con intelligenza, garbo e profondità inusuali nelle forme di comunicazione tipiche dei blog.
    Non farebbe male rileggerlo con attenzione e magari lasciarlo per qualche giorno in evidenza.

  496. Paolo Guarnerio

    Frequento il 5° anno di un liceo linguistico e posso dire di essere felice finalmente di uscire da questo sistema scolastico italiano che tutto fa tranne che formare il ragazzo per un futuro inserimento nel mondo del lavoro e nel mondo vero e proprio che si nasconde dietro false mura chiamate sQuola italiana.
    Grazie Beppe per esserti occupato anche di questo argomento così importante come quello dell’istruzione, parliamo tanto di economia, politica, società, ma come possiamo pretendere di cambiare questo paese se non partiamo dalle fondamenta, dall’istruzione di un bambino che in futuro farà parte della nostra società?

  497. franco yato

    Non mi interessa particolarmente l’argomento che al solito suscita infervorati interventi,comunque mi farebbe piacere sapere chi e’ quel professore che e’ stato intervistato settimana scorsa e ,confermando la sua adesione ai cortei di sabato,alla domanda su cosa non andasse nel decreto Morandi ,candidamente ha detto(testuali parole)”non l’ho ancora letto,ma e’ giusto che si protesti”Lascio ai vari “certi” Scafroglia ogni feroce commento.
    Comunque sia mi piacerebbe trovare un trentenne che scriva correttamente una lettera e che abbia capito che lavoro tentare nella vita,si vede che fino ad ora non e’ che la scuola sia stata delle delle migliori,ma naturalmente in pochi anni si sarebbe dovuto fare bene e in fretta,cosa che sicuramente capitera’ nel prossimi 5 anni con lo sperato cambiamento in meglio.

  498. Marco Padovani

    In ogni regime, totalitario o democratico che sia, il controllo delle scuole è fondamentale.
    Il perché non è difficile da intuire.

    Non è mia intenzione accusare il ministro Moratti di volontà di repressione delle menti, tuttavia è plateale l’incompetenza da cui è permeata, in materia di istruzione. (Ma questa pare essere una caratteristica peculiare di tutti i ministri dell’attuale formazione di governo.)

    La mia fiducia è riposta negli insegnanti. Quegli stessi sottopagati e frustrati dalla precarietà in cui versa l’intero sistema. Quegli stessi che, nonostante tutto, non hanno altre ambizioni se non la voglia di formare giovani menti, dal punto di vista umano, più che culturale.
    Ho vive speranze che ce ne sia almeno uno per classe, come è successo a me, ma in tutta sincerità, questo pare piuttosto improbabile.
    (Eppure i bravi insegnanti ci sono, eccome!)

    Paura di nessuno, Rispetto per tutti.
    Insegnamo questo ai bimbi.
    Non come costruire un’impresa, che ai bambini non gliene frega un’emerita minchia, e sicuramente non capirebbero la logica del “io mi arricchisco perché un altro si impoverisce”.
    O forse è proprio questo l’obiettivo?

    Temo che il sistema economico (ora più che mai in pericoloso bilico) abbia bisogno di nuove menti senza scrupoli.
    In una scuola media dalle mie parti è stato organizzato un incontro tra studenti e dirigenti bancari. Ogni pargolo ne è uscito con un’incontenibile necessità di conto corrente (con tutte le stregonerie del caso). Questo mi fa orrore: Hanno insegnato ai ragazzi l’amore per i soldi (un sentimento che fino a 150 anni fa era considerato più riprovevole dell’omicidio) e la logica viziosa del capitale. Grazie per questa meravigliosa attività formativa!

    I bimbi finiranno con l’essere strumento di accusa verso i genitori, come Sua Preveggenza George Orwell aveva intuito 50 anni fa.
    Ma forse mi sbaglio. Lo spero.

  499. Max Bazzana

    Io vorrei ricordare che ESISTONO degli esseri che VIVONO con questi bambini, con questi adolescenti e con questi UOMINI(o DONNE) e che riescono nell’immane marasma delle regole e delle tagliole a dedicarsi a loro, sopportando moratti, berlinguer & company e sputando sangue nel darsi per gli altri. Si chiamano insegnanti, si chiamano operatori sociali, si chiamano animatori musicali, si chiamano operatori teatrali; schiere di persone che nonostante i pochi soldi trovano soddisfazione a dare il proprio tempo per crescere ed EDUCARE (vedere mio commento sotto) gli altri.
    NON è vero che tutta la scuola fa schifo.

    E non è vero che un sasso lanciato può andar a cadere solo in testa..il fantastico Gianni Rodari direbbe che dovremmo più spesso lanciarlo in uno stagno e immaginare e fantasticare e creare. Forse capiremmo di più il reale e cominceremmo davvero ad avere una morale diversa..

  500. Giulio Ferrari

    Grazie di esserti occupato, finalmente, della scuola. La scuola è ormai alla frutta!! Oltre ai vari disagi che hai pubblicato sul post ci sono anche una valanga di disagi che investono gli insegnanti precari, quasi la metà degli insegnanti di ruolo. Ci hanno messo gli uni contro gli altri, da una parte i sissini e dall’altra gli ordinaristi. I primi, gli ultimi arrivati, quelli che pagano milioni alle università e vengono abilitati, i secondi, gli insegnanti classici, quelli che superano il concorso ordinario e si abilitano, come è sempre avvenuto.
    Ormai non si sa più chi ha diritto a lavorare nella scuola, ogni anno cambiano sempre leggi, e quello che una volta era garantito, il diritto di anzianità, oggi non esiste più! Se sei un docente precario e lavori da anni, non hai nessuna certezza di lavorare il prossimo anno. Sembra che lo abbiano fatto di proposito! Incertezze per tutti! Ale!
    Mi auguro che ti occuperai di questo fenomeno!
    Grazie

  501. Stefano Nastri

    Ciao a tutti, secondo me si stà perdendo una cosa bellissima e molto preziosa, oggigiorno pochissime sono le persone che fanno davvero quello che un genitore dovrebbe fare.Con questo mi riferisco a tutta la sfera del familiare.Questo per mè è sempre stato un proble ma sentito visto che i miei sono divorziati ma oggi le persone che hanno problemi sono sempre di piu. Non si fà piu niente per i figli..ah a parte rinfacciargli che i loro genitori lavorano tutto il giorno per lui e quindi è giusto che debba rimanersene da solo sistemato davanti alla tv, a scuola, al dopo scuola e a tutta quella gamma di corsi che solo la fantasia umana può limitare. E ai genitori sembra anche normale. Io ho avuto la fortuna di conosere una famiglia in particolare di amici e ho capito cosa voglia dire organizzare tutto solo per il benessere del nucleo famigliare. Del tipo che prima di fare un figlio si sono sistemati con il lavoro permettendosi gli orari che volevano loro, permettendosi di ridurre le ore di lavoro per aumentare quelle in famiglia. Prendendosi veramente la responsabilità di Insegnare senza delegare a nessuno. Chiaramente queste erano persone speciali, non ci si può aspettare che un datore di lavoro ci riservi un trattamento così. Comunque la morale di questo noioso discorso è che molto spesso ci caliamo nella realtà di qualcun altro e non siamo più capaci di vederne una nostra. Per un bambino piccolo, tutto è dovuto. E dovremmo sapere che se non possiamo darglielo lo renderemo infelice mah, tanto ormai tutti oggi fanno così, perchè fare altrimenti tanto esistono gli psicologi 🙂

  502. Fabio Guadagnuolo

    “Quel che è giusto va accolto”, dice ACG. OK, ma come francamente qui di giusto vedo molto poco.

  503. Andrea Claudio Galluzzo

    Caro Beppe, ti voglio bene ma non sono certo su questo argomento di approvare tutto quello che scrivi. Intendo che un bambino di 9 o 10 anni oggi sa quel che gli piace più di quanto lo sapessi io alla stessa età negli anni Sessanta per cui… non demonizziamo l’evoluzione. Quel che è giusto va accolto, da chiunque provenga. Anche dalla Moratti eventualmente.
    Un caro saluto, ACG

  504. Fabio Guadagnuolo

    Quel questionario di autovalutazione offusca i limiti tra serio e faceto, come si può seriamente concepire una cosa simile?

  505. Alfonso Loro

    bravo marcello ros!!!!

  506. Yang Chenping

    > anche se dovremmo chiamarli collaboratori scolastici.

    Dobbiamo modificare la lingua ogni 5 minuti in onore di ciascuna minoranza oppressa, o prima o poi qualcuno dirà “basta?”

  507. sofia rosada

    caro beppe, ti scrivo per dirti che ho visto sulla tv svizzera il tuo spettacolo..che dire?
    è stato bello vederlo, anke divertente..ma anke molto demoralizzante in quanto ho avuto la consapevolezza di che razza di branco di pecoroni siamo noi italiani.Io sono toscana e abito in ticino…amo l’italiala mia terra e stare qui a bellinzona è davvero deprimente per certi aspetti, ma devo constatare che alcune cose qui funzionano nella maniera giusta.è mio desiderio poter ritornare presto in toscana se sara possibile..sperando che nel frattempo un po di cose cambino in meglio…mah!!!!! ti seguiro d’ora in avanti..adesso che so cosa è un blog!!!!!baci e abbracci sofia

  508. Simone Bandaccheri

    Giro qui di seguito una mail che mi è arrivata e che credo interessante……

    ESITO VOTAZIONE OdG SU POSADA CARRILES

    Oggi, 23 maggio 2005, alle ore 16,30 nel Consiglio Comunale di Perugia è stato presentato dal Consigliere del PdCI, Fabio Faina, e posto in votazione l’Ordine del Giorno di cui all’allegato.
    L’OdG è stato approvato con 23 voti a favore e 2 astenuti (Consiglieri di Forza Italia sigg.Gianluigi Rosi e Massimo Monni).

    NOTA – è in corso di presentazione lo stesso OdG presso il Consiglio Comunale di Foligno, la Provincia di Perugia, la Regione Umbria.

    Al Sindaco del Comune di Perugia
    Al Presidente del Consiglio Comunale di Perugia

    ORDINE DEL GIORNO

    Oggetto: bloccare l’asilo politico del terrorista Luis Posada Carriles e richiesta di estradizione

    PREMESSO CHE
    il terrorismo è una delle minacce più gravi che, all’inizio di questo millennio, l’umanità affronta.
    Gli Stati nazionali hanno l’obbligo, in questa fase storica, di ricercare il massimo dell’unità possibile per combattere questo mostro.
    Il mostro -deve da tutti essere condiviso- rappresenta un pericolo sempre, da qualsiasi luogo della terra, da qualsiasi governo, da qualsiasi gruppo, religione o individuo provenga;

    CONSIDERATO CHE
    il 4 di novembre del 1997 una carica di esplosivo C4 pose fine alla giovane vita di Fabio Di Celmo, un imprenditore genovese, un italiano, vittima di un attentato compiuto nell’Hotel Copacabana a L’Avana;.

    APPRESO CHE
    Nel novembre del 2000 il sig. Luis Posada Carriles ed altri tre terroristi vennero arrestati a Panama mentre stavano organizzando un attentato. I quattro vennero detenuti, processati e condannati a vari anni di carcere;

    CONOSCIUTO CHE
    Il sig. Raul Ernesto Cruz, salvadoregno arrestato a L’ Avana in qualità di esecutore materiale dell’attentato all’hotel Copacabana che causò la morte di Fabio Di Celmo, indicò il mandante e finanziatore dell’attentato nella persona di Luis Posada Carriles;

    LETTO CHE
    in una intervista rilasciata al New York Times il 12. 7.1998, lo stesso Luis Posada Carriles si attribuì la responsabilità diretta di questo e di altri attentati ed a proposito della morte dell’impresario italiano dichiarò: “la morte del turista italiano è stata solo un incidente imprevisto che non mi turba affatto i sonni. Anzi io dormo come un bambino: l’italiano si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato”;

    APPRESO INOLTRE CHE
    Anche da documenti della CIA risulta che il sig. Luis Posada Carriles è responsabile dell’attentato dell’ottobre del 1976 contro un aereo della “Cubana de Aviacion” in volo, che provocò la morte di 73 persone e per il quale lo stesso terrorista fu condannato in Venezuela, recluso e poi evaso.
    Come evidenziato in precedenza il Carriles scontava un’ ulteriore pena a Panama, ma il Presidente di questo Paese, Mireya Moscoso, sei giorni prima della fine del suo mandato, ha firmato il decreto n. 317 del 25 agosto 2004, con il quale ha concesso l’indulto presidenziale a Luis Posada Carriles;

    VENUTO A CONOSCERE CHE
    L’avvocato del Carriles, Eduardo Sota, ha presentato domanda di asilo politico agli Stati Uniti con l’argomentazione che Luis Posada Carriles “ha favorito gli interessi degli USA per 40 anni”;

    VISTO CHE
    La morte di un italiano attende giustizia da quasi sette anni e il padre di questo italiano, Giustino Di Celmo, da allora sta combattendo per un diritto che l’onore della nostra Nazione dovrebbe tutelare con ogni mezzo;
    la nostra città deve sostenere con forza che non può esistere una doppia morale sul terrorismo e che chiunque dia asilo o protegga un terrorista è un terrorista,

    SI IMPEGNA IL SINDACO
    – ad attivarsi presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri affinché si segnali al Governo del popolo degli Stati Uniti d’America l’inaccettabilità della concessione dell’asilo politico al terrorista Luis Posada Carriles.
    – ad attivarsi presso il Governo italiano perché vengano attuate le azioni necessarie a richiedere l’immediata estradizione del terrorista Luis Posada Carriles nel caso in cui, come più fonti già confermano, venga individuato a Miami, in Florida, o comunque nel territorio statunitense.

    Il Consigliere Comunale
    Fabio Faina

  509. Maurizio Borri

    Saltuariamente faccio delle lezioni private in matematica a studenti della scuole superiori.
    Di recente le faccio ad un ragazzo che fa la seconda superiore.
    E’ sconcertante il fatto che questo ragazzo (16 annni) non sappia le tabelline.
    Come si può parlare di riforme che esaltano l’inglese , l’informatica ecc. quando non si riesce a garantire nemmeno l’insegnamento delle prime basi?
    Qundo poi cerco di sensibilizzarlo sul fatto che ha gravi lacune e che per esempio le tabelline si usano quasi quotidianamente, lui mi risponde che in fondo matematica nella sua scuola non è fondamentale e poi tanto se arriva alla fine dell’anno con solo quei debiti non rischia niente.

    Contento lui…….

  510. Yang Chenping

    > http://www.liberaassociazioneilpopolo.it/

    Non credete veramente agli orrori che avete espresso in questo sito, vero?

    Buona notizia: Grillo ha nominato il DEBITO! La parola magica… Ora potrebbe accorgersi che la Scuola in mano allo Stato non ha altro scopo che produrre imbecilli e servi, e giungere all’ovvia conclusione che la separazione tra stato e scuola sia indispensabile a non ritrovarsi dei vegetali coltivati al posto di “cittadini” (benché il termine “cittadino” possa risultare offensivo, ma viene usato per brevità…)

  511. Stefano Carocci

    Ragazzi… sono un papa’ separato cioe’ mio figlio sta con la mamma e se gia’ ero preoccupato lo sono ancora di piu’ ora dopo aver visto il modulino da compilare… mi ricordo solo che dopo le mie medie (ancora si chiamavano cosi’) non sapevo che liceo fare…. se mi avessero proposto a 8 anni di scegliere una strada gli avrei detto via del serafico a roma solo perche’ magari c’era il campetto di calcio. Sono veramente amareggiato.
    PS: Beppe devo confessarti che ho scaricato il tuo spettacolo nuovo e me lo sono messo su Dvd (nel menu’ ci ho messo la musica dei mitici pink “Money”) per questo ti chiedo scusa, sopratutto dopo aver visto lo spettacolo spero che mi perdonerai e penso che lo prendero’ originale. Pero’ è grazie a quel file avi che ho rimediato in rete che ho conosciuto questo blog fantastico
    Grazie a presto

  512. walter furlan

    posso in qualità di studente, che la scuola italiana non sia competitiva rispetto alle scuole straniere non è di certo una notizia nuova, forse il problema principale è che una persona che ha delle valide conoscenze (al di la del fatto che sappia trasmetterle o meno agli altri) trova ben di meglio da fare che “l’impiegato statale” con una paga tra le piu basse in auropa sullo stesso settore, e per quanto ne so la riforma moratti punta a selezionare il corpo insegnante (per lo meno quello universitario) con una semplice tecnica:
    se hai cervello ti trovi un lavoro piu remunerativo, se hai un po meno cervello ed i soldi non ti mancano di famiglia ti aghiamo poco per il poco che ti chiediamo.

  513. Marcello Ros

    Ciao Beppe e ciao a tutti, chiedo preventivamente scusa a tutti se in questo mio post farò il nome di un partito, vi assicuro che non è mia intenzione fare campagna visto che tra l’altro non siamo candidati in nessun posto in questo periodo…
    Volveo solo portare l’esempio di un’interessante proposta del Partito Umanista che pochi anni fa raccolse firme per un referendum d’iniziativa popolare chiamato “RESPONSABILITA’ POLITICA” (forse non tutti lo sanno ma qualunque cittadino può proporre al parlamento una legge raccogliendo un tot di firme in un tot di città del nostro paese, questo strumento altamente democratico si chiama appunto Porposta diLegge ad iniziativa popolare).
    Nella succitata proposta di legge (mai discussa in parlamento come troverete ovvio di seguito) si portava come punto centrale, oltre alla incentivata partecipazione dei cittadini alla vita politica della propria città, la possibilità del LICENZIAMENTO DEGLI ONOREVOLI che non mantenevano le promesse fatte nel proprio programma in campagna elettorale, questo implicava ovviamente di specificare nel programma di ognuno tempi e modi per la realizzazione di ciò che prometteva il candidato in questione.
    Il Partito Umanista, tutt’oggi esistente anche se povero e nell’ombra, raccolse più di 50000 firme in tutta Italia (questo era ai tempi il gradiente richiesto per tale procedura refererndaria), con grande fatica perchè si incontravano anche tanti no e tante persone che avevano paura a prendere posizione anche solo mettendo una firma perchè avevano paura di aver acqustato delle enciclopedie o altri timori, magari in tempi non hanno mai avuto nessuno scrupolo a mandare al governo un multi-inquisito…
    Spero che tu legga questo mio post caro Beppe, una tale rivoluzionaria iniziativa dovrebbe essere ripresa e appoggiata da personaggi del tuo calibro…
    Così come l’operaio o l’impiegato va a casa se non lavora o non mantiene i propri obiettivi (e spesso anche se li mentiene) non si capisce perchè posizioni di così ampia serietà e professionalità vengono coperte in modo così oltraggioso e irresponsabile!!!
    Un abbraccio, Marcelllo.

  514. gabriella placci

    questi ci stuprano mentalmente i figli!
    fermiamoli!!!!

  515. Fabrizio Di Donato

    Non che la scuola prima andasse meglio,ma vi siete accorti che,da quando c’è la Moratti,va sempre peggio?
    Inutile negare l’evidenza,il sistema è marcio dall’interno,altrochè!!!

  516. Niccolò Petrilli

    Palazzani, muoviti a fare un figlio, e mandalo alla sqola pubblica. Vediamo poi che dici.

  517. Niccolò Petrilli

    Tranne che sul discorso del debito(io l’ho attraversato e non c’è praticamente nessuna differenza sostanziale con l’essere rimandati)e dell’asilo(altrimenti li mandano al nido…a quel punto c’è davvero poca differenza)
    sono ovviamente d’accordo con te.
    Per quanto i bidelli continuino ad essere chiamati bidelli anche se dovremmo chiamarli collaboratori scolastici.
    La sqola, perchè ormai sqola è, vive una situazione terrificante:
    bambini mandati alle elementari(pardon, scuola primaria) a 5 anni e costretti ad autovalutarsi(caxxo vuol dire? a 8 anni io mi mettevo a piangere se la notina delle maestre dietro la pagella era negativa…devo autovalutarmi?)
    studenti delle medie privi totalmente di qualsiasi cultura.
    studenti di liceo incastrati tra crediti, medie, sottocrediti, POF, Pet ECdl e inutilità varie.
    Università: corsi di 30 ore sufficienti appena per prendere le presenze e salutarsi, università pubbliche senza soldi, senza professori, senza verbali per la verbalizzazione, che aumentano le tasse ogni anno, che aumentano la mensa senza chiederci nulla. Rettori inesistenti e il decreto MORATTI(Salvacalcio, anche quello?) che trasforma ogni possibile professore del futuro in un perenne precario.
    Fancxlo.

  518. Michelangelo Pinto

    Ma come fa un bambino di 8 anni a raccapezzarsi?
    Comunque, a titolo informativo, gli esami di riparazione di settembre mi risulta che siano stati aboliti già nel 1995 con la Legge n. 352/1995(Governo Dini)e che il debito formativo sia stato introdotto dal Ministro Berliguer pochi anni dopo. Mi sembra giusto puntualizzarlo perchè altrimenti sembra che i Ministri di centrodestra siano tutti brutti sporchi e cattivi e quelli dell’altro schieramento, invece, siano stati tutti dei genii incompresi (se nel 2001 sono stati mandati a casa qualche str…ata per far incavolare gli italiani l’avranno fatta pure loro. Vi ricordate i medici come erano entusiasti del Ministro Bindi?).
    Per il resto, mi pare che le obiezioni di Grillo siano abbastanza sensate e spero che in Parlamento se ne discuta, almeno per modificare gli aspetti più cervellotici della riforma.

  519. Alfonso Loro

    occorre protestare…far sentire la propria voce in ogni aspetto e situazione della vita, non accettare tutto come dei pecoroni, anche se a volte sembra inutile…questa piccola voce moltiplicata per 100 10000 10000000 diventera’ un boato!

    PS

    Nessuno mi risponde per la questione da me posta prima di una legge “buona” fatta da questo governo?
    …panetta, dr.spock, mandrake…fatevi sentire per favore! non sto scherzando!

  520. Riccardo Palazzani

    Però che critica “ficcante”!
    Sono sconvolto. Buttiamo tutto a mare e richiamiamo Cossutta?
    E’ bellissimo vedere come son tutti a bravi a lamentarsi prima. Molto pochi quelli che son disposti a provarci a cambiare le cose.

  521. Francesco Maggio

    Caro Beppe, mia madre insegna alle Scuole Elementari (dobbiamo ancora chiamarle così?) ed è “coordinatrice didattica”, mio padre è un professore di lettere alle Scuole Medie, quindi vivono in prima persona tutte le aberrazioni di questa e di tante altre “riforme”. Ormai sono pieni fino al collo (sempre di più) di scartoffie da riempire, POF da programmare, portfolio da progettare…e via così. Tutto ciò naturalmente porta via, tra riunioni e lavoro a casa, tante ore alla settimana quante sono quelle passate in classe, anzi a volte di più.
    E tra l’altro, per fare la “coordinatrice didattica” mia madre si prende tanto di quel lavoro extra e tanto di quell’esaurimento nervoso per la “fantastica” cifra di 200-300 euro (lordi) l’anno.

    La scuola sta finendo a pezzi. Io forse (sono al II anno di Università) riusciro a sarvarmi appena in tempo…

  522. Gabriele Primavera

    Non che voglia sminuire l’importanza della “scuola primaria”, ma avete mai pensato a cosa sono le scuole superiori?
    Invito Beppe stesso a visitare l’istituto tecnico industriale “G.Marconi” di Latina (il mio istituto) o qualunque altro istituto nella città per rendersi conto dello scocertante “buco nero” di cultura di cui sono provvisti i futuri cittadini italiani…

  523. Enrico Talpo

    Ciao Beppe,
    vorrei solo farti notare che la distruzione sistematica del sistema scolastico va avanti da almeno 40 anni, cioè da quando si è scelto di far diventare la scuola un parcheggio e un ricettacolo di immigrati in cerca di lavoro (bidelli) che venivano “sistemati” da qualche onorevole munito di spirito ecumenico, ovviamente in cambio del voto, e dove in nome di una falsa ed effimera uguaglianza si è appiattito tutto, soprattutto gli alunni. Le risorse sono poche con tanti operatori (insegnanti, personale non docente, ecc) da pagare, con stipendi da fame e offensivi per gli insegnanti (gente che “casualmente” ha una laurea). Per quanto riguarda gli studenti, alla fine i poveri rimangono poveri anche di opportunità culturali. I decreti dlegati sono diventati una inutile perdita di tempo, i debiti formativi istituiti da quel genio di Berlinguer e dalla sfilza di pedagoghi che lo circondavano sono inizaitva veramente geniale da guinness dei primati (intesi come scimmie però). La scuola è ormai una palestra per sperimentatori falliti, autoreferenziali e probabilmente poco equilibrati che dovrebbero essere mandati sul campo (in una scuola) per almeno dieci anni prima di aprire nuovamente bocca.

  524. Carlo Valente

    mi chiedo come si può pretendere da un bambino una scelta… non dico che la scuola come era era perfetta, ma ora stiamo esagerando!

    rabbrividisco a pensare che a 8 anni un bambino debba pensare al suo futuro…

  525. Carlo Valente

    che tristezza questa riforma

  526. Mario Forza

    Alla Signora Ministr(a) gli farei vedere almeno 100 volte il film/Documentario “Essere e Avere” di Nicolas Philibert.
    Trama: Un intero anno scolastico nella classe del maestro Lopez, in un villaggio dell’Alvernia, Saint-Etienne sur Usson….

  527. Alfonso Loro

    cribbio!!!

    qualcuno mi dice una [dico una!!!] legge non ad personam e degna di un paese civile [escluso patente a punti e legge sul divieto di fumo]?

    per favore sto dicendo sul serio…voglio ricredermi un po’ su questa gente.

    giuro! sarei stato il primo ad applaudire il governo berlusconi se le cose fossero andate diversamente…anche con tutti i dubbi sulla sua vita da imprenditore (trovate l’intervista di borsellino prima di venir ammazzato dalla mafia…ne parla anche marco travaglio nell’intervista a satyricon di daniele luttazzi…incredibile…degno erede del gobbo della vecchia balena bianca).

    sono oramai allo stremo….

  528. Alessandro Fiorillo

    Figuriamoci…cosa aspettarsi da questo governo…che quando parlano degli insegnanti e della scuola ti dicono che questi sono soltanto dei dipendenti pubblici improduttivi che non meritano neanche un aumento di stipendio di 100 euro al mese. Comunque già la riforma Berlinguer dell’Università fu uno schifo…il vecchio ordinamento era di gran lunga migliore di questo nuovo ordinamento che sta facendo diventare l’Università un luogo privo di valenza culturale…tutto questo per uniformarci all’Europa…dicevano loro.

  529. MARCO RINDORI

    Non ci piace lo specchio che questo governo ci ha messo davanti e che riflette l’immagine della maggior parte di noi; la scuola è uno dei pilastri della socetà assieme al lavoro, la sanità e la giustizia: quale di questi pilastri si può dire robusto e stabile???
    Artigiani che a furia di lavorare in nero hanno sviluppato gli occhi da gatto; impiegati e operai che hanno lavori di scorta manco fossero la dea kalì; imprenditori che riescono a distrarre fette importanti del profitto reinvestendo (bella questa….) in porsche cayenne.
    Il futuro è qui, è oggi, è subito e non finisce il mondo se non abbiamo l’ultimo cellulare che fa anche le s…
    Si chiama miseria morale quella che ci infetta la vita, soprattutto in Italia e ci fa vergogna non credere in noi stessi al punto di cercare sempre capri espiatori che giustifichino quelle stesse bassezze che facciamo e che puntualmente condanniamo nei forum.
    Io credo che fin quando non smetteremo di fregarcene del prossimo avremo solo quello che abbiamo seminato.
    Qualunquismo, il mio, lo so, oggi si bolla così ogni embrione di logica (e non dico saggezza), ma senza regole ci si ritrova così e c’è posto per peggio.
    Abbiamo creato un mondo parallelo dove chi può si regola l’esistenza in base ai propri bisogni e cercando il modo migliore per evitare obblighi che vincolino ad un pensiero sociale, comune, di gruppo.
    Poi la sera tutti ristoranti sono pieni, macchinoni nuovi parcheggiati davanti, viaggi fitti così…. Ma a chi lo raccontiamo che siamo in crisi?????
    Ci sguazziamo in questo liquame, altro che storie .
    O ditemi che la vedo solo io così….

  530. kitterle gnosky

    portfolio delle competenze. autovalutazione.
    beh è giusto.
    io da piccolo sognavo di diventare esclusivamente un cavaliere dello zodiaco.

  531. Paola De Simone

    Tutto questo lo trovo volgare. Per fortuna non ho figli da far rovinare nel periodo delle favole.

  532. Simone Remorgida

    Il bilancio di competenze a bimbi di nove anni??? è questo che vogliono fare??? Ah ah ah , son matti! è un dispositivo di consulenza che si usa per l’assistenza nelle transizioni di lavoro; è nato in Francia, dove la legge che lo sostiene (che sostiene in generale il percorso di formazione continua dei lavoratori) lo indirizza solo verso coloro che hanno lavorato almeno cinque anni (evidentemente richiede un determinato bagaglio di esperienze). In italia è stato mutuato “all’italiana” per chiunque si avvicini al mercato del lavoro… ma non pensavo anche per dei bimbi!!! A saperlo prima lo infilavo nella mia tesi!!!

  533. Valerio Tiranti

    Lasceranno un segno certamente! Il problema è quanto ci vorrà a cancellarlo!!!

  534. giuseppe mazzei

    mi piacerebbe sapere cosa di buono a fatto questo governo. grande Beppe continua cosi’

  535. Mattia Indennimeo

    Caro Beppe.
    mi chiamo Mattia sono anche io di Genova e ho 17 anni.
    Ti scrivo per dirti che tu fai davvero un bel lavoro, e mi dispiace di non poterti vedere sulla tv normale.
    Grazie di esistere.

    P.S. a volte non so di cosa parli però riesci a farmi ridere lo stesso.

  536. angelo romano

    beppe, ‘qual è’ si scrive senza apostrofo.

  537. Max Bazzana

    Penso che bisognerebbe distinguere il campo dell’educazione (da educo:’tirar fuori’) e quello dell’insegnamento (da insignare:’mettere un segno’).
    Spesso si confonde l’educazione con i dettami e le regole del ciò che è giusto e ciò che è sbagliato fare; in realtà chi ‘educa’ mira a tirar fuori dai bimbi, dagli adulti, dagli anziani le capacità, le potenzialità, le emozioni (non solo le positive ma anche le cosìdette negative) in modo tale di riuscire a conoscersi e gestire consapevolmente la propria vita, riuscendo anche a comprendere l’esterno e non ad esserne succube.
    Allora è sbagliato insegnare? Certo che no!
    Il problema è quando i ‘segni’ che vengono posti non tengono in considerazione la persona e impongono un DOVERE che va contro alla possibilità di soddisfare le proprie esigenze.
    Mi sembra che chi guida la scuola queste coordinate di pensiero basilari non le abbia(una che è da sempre nel campo del marketing-industria-casechiuse, che esperienza ha di istruzione/educazione???): il bambino è giusto che acquisisca una capacità critica, ma non certo davanti ad un foglio di carta su cui si deve dare un voto: è invece il CONFRONTO con gli altri, l’osservazione di se stessi, l’attività artistica, etc, che aiutano a formare la consapevolezza di sè e una visione critica della propria vita e di ciò che succede attorno.
    Si percepisce che il bambino deve ‘sapere’ o meglio essere informato di come ‘funzionano’ certe cose perchè da grande sarà un ingranaggio di una macchina enorme che ha bisogno di lui. FOrse è così, è una visione di vita; io ritengo comunque che sia giusto ESSERE CONSAPEVOLI e di SCEGLIERE quale ingranaggio essere e avere la POSSIBILITA’ DI SCEGLIERE se cambiare ‘funzione’ o meno.

    Son certo che probabilmente se a ‘qualcuno’ fosse stato meno insegnato e gli si fosse stata fatta una carezza e lo si fosse ascoltato da piccolo, si sarebbero riparmiate migliaia di vittime oggi e nel futuro.

  538. Dino Lupo

    ——————————————————————

    A T T E N Z I O N E

    ————————————————-

    http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/scienza_e_tecnologia/ogm/topi/topi.html

  539. fausto grassi

    ma non si vergognano? come si fa a pretendere che un bambino di 8 anni possa effettuare delle scelte obbiettive che influenzeranno tutta la sua vita????? ma siamo fuori di testa??? e poi cos’è quella farsa dei disegnini? non ci capisco niente io, dopo è chiaro che i bambini sono messi sempre peggio… e poi perchè abolire scuole e cambiare nomi? è una cosa senza scopo; e poi molti corsi a 8 anni sono inutili, io a 8 anni colpivo il computer con una clava, come kubrick…

  540. Cora Consoli

    caro Beppe Grillo, grazie per il suo impegno e per le informazioni preziose nonchè per i suoi spettacoli che sono sempre da vedere (grazie alla tv svizzera). Spero in futuro, ora che ho scoperto il suo sito, di poter esporre la situazione che stiamo vivendo noi, operatori non docenti, nella scuola pubblica.
    un cordiale saluto

  541. Jimmy Giordanengo

    Carissimo Beppe,
    Tuttu u mundo è paese ! Siamo tutti fratelli .L’Italia , la Francia e quanti altri paesi sono cosi ben governati! Georges Brassens noto cantante francese sprito troppo presto a scritto una canzone ” l’ours ” mi sembra che sia la dimostrazione di suello che succede nei nostri paesi detti civili.Ho sentito ièri in TV che l’organizazzione ” Medecins Sans Frontière ” che prova di sostenere la povera gente in MADAGASCAR ha déciso di lasiare questo paese per mancanza di possibilita di lavoro. E una vergogna! I governanti non hanno altri scoppi che d’intascare il piu possibile d’aiuti in dollari o in Euro per le loro proprie convenienze .
    Domenica 29 jugno il référendum (inutile visto che il parlamento poteva farlo da sé ,sensa andare alle votazione ) per ratificare la “constitution de l’europe ” in Francia sara il NON che dovrebe vincere ma sono cosi diffidente che mi domando se tutta la propaganda fatta per il “OUI” non è in fatto una combinazione per fare vincere il NO ; Matto io ? non è sicuro. Ciao Beppe , continua , io ci sto Jimmy

  542. vito candido

    Le solite italianate…..

  543. Marianna Hruska

    I bambini di oggi sono la società di domani.L’istruzione è alla base di qualsiasi sviluppo socio-culturale.L’Italia investe i suoi soldi male,praticamente ovunque.Anche perchè di soldi ce ne sono.Vuole fare lo stato sociale,ma non ne è capace.Paga 10 guardie del corpo a un parlamentare che non va a lavorare e lascia che una scuola crolli(sia fisicamente sia culturalmente)
    Se una maestra d’asilo viene sottopagata non si può pretendere da questa una formazione che vada aldilà delle superiori.Se invece gli stipendi venissero aumentati si potrebbe pretendere dai docenti una maggiore competenza.
    La riforma Moratti,come sempre,ha creato spese inutili e svantaggi per la maggior parte della popolazione.Ma anche il sistema passato era terrificante.
    Bisogna creare maggiore competenza tra i docenti e stimolare i bambini e i ragazzi all’apprendimento.Per sentirsi cittadini del mondo non bastano l’inglese e l’informatica (che negli altri Paesi sono stati introdotti da anni e anni)!!
    Nella speranza che le nostre tasse comincino a servire a qualcosa–
    grazie a tutti,soprattutto al “grillo parlante”

  544. Alfonso Loro

    per mark brio:

    spero che almeno una punta di vergogna la provino…ma noi sinistrorsi dovremmo vergognarci ancora di piu’ per i nostri rutelli, fassino, e compagnia bella…ricordo bene chi ha cominciato la distruzione dell’universita’negli anni 90: mi pare il nome fosse berlinguer.

    mi vergogno di persone che si riempiono la bocca di ideali di sinistra e poi fanno cose di destra!

    Si fanculizzassero tutti!

  545. Paolo Birocco

    Ma è possibile che non ci sia nessuno che si inc***i?Nessuno?
    Ammutiniamoci! Presentiamo un’ alternativa! Proviamo indiscutibilmente che sono folli!
    – 2 anni e mezzo o 3 ? Sei mesi di differenza non cambia le cose, se non evitare l’ improduttività lavorativa delle madri, se non abbattere i costi dell’ istruzione, etc..
    – A 8/9 anni devono scegliere cosa studieranno? Cosa precludersi di imparare e valutarsi? Ma i parlementari hanno mai visto o avuto a che fare realmente con un bambino?

    Fermate il mondo!Voglio scendere! Vi prego, cara comunità, incontriamoci, smettiamo di parlare e FACCIAMO QUALCOSA, non lasciamoci uccidere dal fumo dell’ apparenza.
    Scusate lo sfogo.

  546. BRUNA LENTI

    Piccolo esmpio di efficienza della legge Moratti:
    nella ValSusa alcune scuole, dato che si devono autofinanziare, non hanno i fondi per pagare insegnati per l’inglese(obbligatorio) allora istutiscono corsi a Torino(ma chi li paga?) per gli insegnati in carica perchè imparino l’inglese (in pochi mesi)per poterlo a loro volta insegnare ai bambini!!
    Evviva, avremo dei bambini bilingui!
    ciao Bruna

  547. coordinamento itp

    La riforma della scuola pare approdare allo spinoso nodo della ristrutturazione della scuola secondaria. Su alcuni aspetti della riforma vogliamo esprimere le nostre riserve e formulare proposte alternative, certi che così come è stata presentata, la riforma della secondaria non vada certo nella direzione di una efficace risposta alle esigenze reali del Paese.

    L’impianto stesso della riforma, con la divisione in due canali (Licei e Formazione professionale) è assolutamente inadatto alle esigenze di una società moderna e di un Paese fortemente industrializzato, per di più con la disperata necessità di competere, anche sul piano dell’istruzione e della ricerca con concorrenti sempre più numerosi e agguerriti. Alle difficoltà derivanti dalle conseguenze della globalizzazione un Paese come il nostro non può che rispondere investendo massicciamente proprio in questi settori. La prima critica alla riforma è proprio su questo aspetto: dove sono i finanziamenti necessari? Non si possono fare riforme senza fondi.

    Negli ultimi 4 anni il nostro Paese è passato dal 19° posto nella classifica della competitività globale al 43°, mentre la nostra quota nel commercio estero è scesa di oltre un terzo; altri Paesi europei, tra essi Germania e Francia, hanno mantenuto le loro posizioni, nonostante le difficoltà esistano per loro come per noi. È noto a tutti che per invertire questa tendenza ormai preoccupante è indispensabile che il nostro sistema produttivo sia in grado di innovarsi, di innalzare il livello tecnologico dei propri prodotti e di ristrutturarsi profondamente, se non vuole soccombere. È altrettanto noto ed evidente che simili processi di innovazione tecnologica e di ricerca non possono essere affidati a filosofi e letterati: ci vogliono tecnici, ingegneri, quadri intermedi altamente specializzati, progettisti di valore. E qui si vede la qualità della riforma. Ci si muove in direzione esattamente opposta! L’Istruzione Tecnica viene ridotta a un ruolo marginale e gli Istituti Tecnici ridotti a qualcosa che assomiglia ad un liceo, il Liceo Tecnologico (senza Tecnologia?) e si vede assegnare un quadro orario in cui le materie tecniche, specialistiche e di indirizzo se non spariscono vengono ridotte al lumicino. Tutto questo mentre altri nostri partner europei prevedono addirittura una formazione specialistica post diploma per formare tecnici specializzati di livello ancora superiore. In Italia si pensa che il latino e la filosofia uniti all’italica immancabile dose di fantasia ci permetteranno di affrontare il nuovo millennio con studenti che frequenteranno un Tecnologico Meccanico senza Meccanica e Tecnologia Meccanica. Questo tanto per fare un esempio.

    Viste le bozze di quadro orario e tralasciando le critiche che si potrebbero fare all’impostazione della riforma stessa, ci limitiamo alle note e agli auspici seguenti:
    – Il quadro orario proposto per i Licei Tecnologici è assolutamente inadeguato a formare dei tecnici preparati per lo scarso rilievo delle materie tecniche, la riduzione del numero totale di ore di lezione, la paventata presenza di materie palesemente inutili in una scuola tecnica, che paradossalmente prendono il posto di quelle indispensabili
    – Le metodologie didattiche più moderne ed efficaci si sono dimostrate quelle basate sull’equilibrio tra lo studio teorico e le attività esperienziali. Chiediamo pertanto che la bozza di riforma venga radicalmente rivista per dare il giusto peso alle attività di laboratorio, incredibilmente “dimenticate” o ridotte a ruoli tanto marginali da renderle inefficaci. Tali attività devono caso mai essere estese a un numero superiore di discipline rispetto al passato e non viceversa
    – Gli Istituti Tecnici non devono essere snaturati e il loro corso di studi deve avere caratteristiche di “terminalità”, ossia deve consentire non solo il passaggio al livello universitario, ma deve anche e soprattutto favorire un ingresso decoroso nel mondo del lavoro, fornendo ai giovani conoscenze e competenze realmente e immediatamente spendibili nell’attività lavorativa. Questi risultati possono essere raggiunti solo dando alle attività esperienziali e di laboratorio pari dignità rispetto alle discipline teoriche. Sull’utilità dell’alternanza scuola – lavoro non ci sono dubbi, tanto è vero che nelle scuole tecniche italiane gli stage nelle aziende sono una prassi comune almeno da un ventennio; il Ministero giunge dunque secondo, ma ben venga

    – Gli Istituti professionali Statali non devono essere abbandonati a se stessi e frammentati in mille attività organizzate localmente senza controllo; in tal modo verranno a perdere la loro identità ed efficacia. Anche chi preferisce un tipo di studio più rapidamente “professionalizzante” ha il diritto e il dovere di formarsi una cultura di base sufficiente a farne un cittadino europeo, non un ignorante istruito a lavorare come se fosse un automa. Il “secondo canale” non va certamente in questa direzione, per cui anche il discorso sulla formazione professionale deve essere profondamente rivisto
    – In tutti i Licei Tecnici deve avere un ruolo centrale l’insegnamento della Tecnologia, con indirizzi specifici nel triennio e generali nel biennio; è una disciplina indispensabile per permettere poi agli allievi di scegliere gli indirizzi specialistici di studio e affrontare le materie di indirizzo con un bagaglio di conoscenze tecnologiche di base sufficiente.
    – Lo stesso discorso vale per il Disegno in tutte le sue forme: il disegno è un linguaggio, quello tecnico addirittura un linguaggio universale, universalmente compreso in tutto il mondo. Come tale rappresenta il vero mezzo di comunicazione per ogni tecnico: deve trovare il giusto spazio e rilievo anche nella scuola riformata
    – Materie come Diritto e Economia sono state dimenticate. Il fatto è gravissimo perchè sull’importanza dell’insegnamento di discipline come queste non ci possono essere dubbi di sorta. Ne chiediamo l’immediato ripristino nelle scuole tecniche: semmai si dimentichi la Filosofia, sulla cui utilità invece i dubbi sono largamente condivisi.
    – Si auspica anche la predisposizione di corsi di studi ad alta specializzazione post diploma (tra i 19 e i 21 anni) come ne esistono in altri Paesi europei, con la possibilità di passaggio da questi ad alcuni indirizzi universitari, eventualmente attraverso percorsi predefiniti
    – Si restituisca prestigio a autonomia alla classe docente, oggi oberata di impegni sostanzialmente burocratici e di certificazione di risultati che non possono esserci semplicemente perché non c’è più il tempo di insegnare! In molte scuole oggi si passa più tempo a valutare e certificare che ad insegnare, il che è decisamente un assurdo spreco di risorse e di tempo a tutto svantaggio degli utenti finali, gli studenti
    – Si facciano investimenti significativi in strutture e attrezzature, ma si ricordi anche che gli insegnanti italiani sono i più mal retribuiti del mondo, il che la dice lunga sulla considerazione di cui la scuola ha goduto da parte dei governi che si sono succeduti negli ultimi lustri. Attendiamo da molto tempo significativi segnali di cambiamento.
    – Si rifletta sul fatto che negli anni passati si è assistito al progressivo espandersi della tendenza alla liceizzazione delle scuole: nei Tecnici e nei Professionali sono aumentate le ore dedicate alle materie umanistiche e teoriche: il livello di preparazione degli allievi nelle materie di base non è aumentato, anzi è deficitario rispetto a quello di altri Pesi (lo afferma lo stesso Ministro), né è diminuita la dispersione scolastica, se non dove si sono progressivamente ridotte le richieste nei confronti degli allievi
    – Si torni a chiedere il rispetto di norme e valori condivisi e si metta da parte il concetto di scuola come “diplomificio di massa”; non è necessario escludere o ghettizzare i meno fortunati per coltivare l’eccellenza e premiare i migliori. Il Paese ne ha bisogno e gli allievi volonterosi giustamente ce lo chiedono.

  548. Davide Suraci

    Il questionario è sconcertante quando propone il “sapere essere” a dei bambini così piccoli..

    La consapevolezza dell'”essere”, a volte, non si raggiunge mai perché viene a mancare quella fondamentale libertà che spetta ad ogni essere umano fin dal primo momento in cui viene concepito: la libertà di scegliere, di decidere, di pensare..

    Il questionario sembra destinato a un target di imbecilli…

  549. Mark Brio

    Quando quest’associazione a delinquere se ne sarà andata a casa le cose torneranno come prima. Se il sistema Italia non funziona, non produce posti di lavoro, non è colpa della scuola ma colpa della ragnatela mafiosa che va da milano a trapani.
    Tale ragnatela è diventata più fitta dal 2001 in poi perché ha trovato le condizioni favorevoli per prosperare.

    Guardate alla Cina nel prossimo futuro come un’opportunità. L’Italia è bollita !
    E poi il riso è più sano degli hamburger (confrontate il fisico dei cinesi con quello degli americani e vedete chi scola dal grasso tanto da fare schifo)

  550. Caterina Patti

    L’elenco delle efferatezze, per non dire delle schifezze, che la scuola e tutti coloro che la vivono (insegno in una scuola elementare di borgata da 13 anni) sono costretti ad ingoiare è veramente lunghissima. Un esempio: quest’anno il ministero non ha stampato le pagelle (chiamiamole così per brevità).Ha mandato una graziosa circolare in cui diceva alle scuole : “fatevela da soli!”. Così è stato. Ogni scuola se l’è studiata, impaginata, fatta stampare dalla tipografia più economica (i più ricchi) o fotocopiata (i poveri). Cento scuole cento pagelle diverse! Mi fa piacere che Grillo parli della scuola, anche perchè c’è la spiacevole tendenza a considerare la scuola una roba dei docenti e degli studenti. La scuola è uno dei cardini della nostra società civile e la nostra costituzione dice come deve essere. Riguarda tutti noi. E se volete veramente vomitare andate sul sito del ministero dell'(EX PUBBLICA) istruzione e vedete quanti soldi vengono destinate alle scuole private! P.S. La legge di parità tra scuole pubbliche e private l’ha fatta il centro sinistra… Altro che pane e cicoria, li mortacci….

  551. roberto ferraro

    si insegneranno ancora ma il tempo loro dedicato sarà minore…………..se tu fossi nella scuola come ci sono io capiresti che danno ha fatto e sta facendo la moratti o chi per lei

  552. massimiliano ciofini

    bah perche’ nn parlare dell’universita’ beppe vai a vedere i programmi della mia universita’ “universita’ degli studi di siena facolta’ di lettere e filosofia sede di arezzo corso di laurea in conservazioni dei beni culturali (vecchio ordinamento) e scenze x i beni culturali (nuovo ordinamente e poi perche’ scenze?)” sito http://www.unisi.it/letterefilosofiaarezzo (la secondaparte nn so se e’ coretta dell’indirizzo internet) del vecchio ordinamento con quelli del nuovo poi mi dice se ho fatto meglio a rimanere al vecchio e se vuoi ti diro’ anche piano di studi ho per farti capire le numerose differenze tra la mia preparazione e quella ke avranno i miei futuri colleghi… grazie ciao

    1. Antonio Miele

      Colgo l’occasione per parlare anche io di università…
      Caro Beppe è la prima volta che scrivo sul tuo blog, volevo sapere cosa ne pensi fei test di ammissione per determinate facoltà.
      Io sn uno di quesi tanti ragazzi che nn ha potuto perseguire la sua passione a causa di questo metodo assurdo. Io sn fortemente contrario a questo metodo di selezione, perchè credo che nn si possa stabilire chi potrà o nn potrà essere un buon medico o odontoiatra in base a domande del tipo “qual è il reale nome di topolino?” (è una domanda realmente uscita e nn inventata). Quindi volevo un tuo parere!
      Sei un mito
      Antonio

  553. Giuliano Turello

    Prima di tutto vorrei ringraziare beppe per il suo lavoro di controinformazione.

    Secondo il mio modesto parere, una delle cose peggiori in questo questionario sono i disegnini, messi lí per spiegare concetti cardine quali casa, alunno, rami, piano e stendere (da notare il gustosissimo gioco di parole). Mi meraviglia soltanto che non abbiano messo uno specchio vicino a “rifletto”.

    Vorrei inoltre chiedere ad un bambino di otto anni cosa ne pensa di “rappresentazione iconica”, “profilo educativo, culturale”, “obiettivi formativi”, ecc.

  554. Marcus Libero

    il tempo viene sottratto alle seguenti materie rispetto al tempo scuola premorattiano : italiano , storia, geografia, inglese, ed. tecnica.
    (se questo ancora non è avvenuto in tutte le scuole è è per la buona volontà e per la saggezza dei genitori)
    di conseguenza saranno questi gli insegnanti che nel tempo “passeranno più tempo a casa ”
    ti sembrano materie inutili?

    Postato da: roberto ferraro il 23.05.05 18:51

    ————————————————-

    gli insegnanti definiti inutili, sono quelli che lavorano pochino e replicano il lavoro fatto da altri.
    Il bagaglio formativo di un insegnate moderno deve racchiudere tutte o quasi le materie scolastiche….
    Non sono d’accordo con l’interpeetazione che non si insegneranno piu’ quelle materie da te evidenziate.

  555. borla valerio

    la cosa che + mi fa inc….re è che lavoro 9 ore al giorno,sabato 5 ore… prendo lo stesso stipendio se non meno di un insegnante che lavora meno di me
    com’è sta storia ?

  556. roberto ferraro

    X Marcus Libero
    il tempo viene sottratto alle seguenti materie rispetto al tempo scuola premorattiano : italiano , storia, geografia, inglese, ed. tecnica.
    (se questo ancora non è avvenuto in tutte le scuole è è per la buona volontà e per la saggezza dei genitori)
    di conseguenza saranno questi gli insegnanti che nel tempo “passeranno più tempo a casa ”
    ti sembrano materie inutili?

  557. gianluca pellegrinoq

    mandiamoli a casa…

    prima che sia troppo tardi!

    gluca

  558. Dante Tettamanti

    Molte delle cose che dici le avevo gia’
    sentite in un tuo spettacolo,
    pero’ resta il fatto che cosi’ i bambini
    diventano stressati

    mi viene in mente un anedoto capitatomi a casa di un amico,
    suo figlio di 4 anni
    dice sono stufo, non so’ cosa fare…..

    ma zio fa’ ma quando mai ai nostri tempi si sentiva dire cose del genere da un bambino di 4 anni ?
    MAI

  559. Claudio Dentice

    Concordo pienamente con Luigi Marcon, ma aldilà dei vari Moratti, Berlinguer, ecc., la scuola serve tantissimo ed è giusto che insegni : Dante, Boccaccio, Manzoni, gli Integrali, i principi della termodinamica, ecc.
    La scuola non deve essere trasformata nella scuola-azienda.
    Posso accettare qualche aggiustamento, ma non gli stravolgimenti per creare stupidi consumatori alla merce di poche multinazionali.

  560. Alfonso Loro

    moratti?

    una vergogna anche per chi vota centro-destra!

    rutelli?

    una vergogna anche per il centro-sinistra!

    che fare?

    il partito unico e basta: destra, sinistra, centro, sopra, sotto. metterli su un capiente space shuttle e via alla scoperta di mondi lontani…

  561. Marcus Libero

    MA DICIAMOCELOOO!!
    cosa serve la scuola in Italia?
    a trovare lavoro? NOOOOOOOOO
    a imparare cose? NOOOOOOOOO
    a imparare le lingue tre almeno?nooooooooo
    a cosa serve la scuola??
    A PARCHEGGIARE I FIGLI!!!!!!!!!!!!!

  562. carla motta

    Per Panetta:

    se vuoi informazioni sulla riforma Moratti potresti guardare qui
    http://www.comitatigenitori.it
    oppure qui:
    http://www.retescuole.it

  563. Mark Brio

    Questo governo ha prodotto solo sfacelo, materiale, spirituale e culturale. La riforma moratti è la ciliegina sulla torta. Ricordatevi che la signorona vuole bandire Darwin dalle scuole, collegandosi direttamente a quello che fanno i neocon americani.
    Stanno distruggendo le scuole pubbliche così da dover mandare i figli alle private e pagare fior di quattrini.
    Chi ha votato quest’associazione a delinquere si vergogni !

  564. Mauro Ghilardini

    Allegato assolutamente illeggibile con quei disegni in mezzo alle parole!
    Ho sempre più paura a pensare d’avere un figlio. Vi sembra normale?

  565. Riccardo&Lorenzo

    A volte è difficile riflettere a 30 anni figuriamoci a 8… saranno tutto lavoro per psicologi

  566. Marco Biagiotti

    In un paese governato dall’ignoranza e dall’incompetenza, chiunque abbia un minimo di cultura o una sua idea di come dovrebbe essere la vita diventa immediatamente un pericoloso sovversivo.
    Loro hanno deciso di eliminare tutti i sovversivi.

  567. Alfredo Betti

    La mia impressione è che la riforma Moratti abbia fatto una cosa importante: rimettere al centro del sistema scolastico lo STUDENTE dopo decenni in cui tutto il sistema girava attorno al puro interesse di insegnanti e dirigenti… che a volte ne sono stati la rovina.

    Forse una riforma incompleta… ma la strada è quella giusta.

    grazie A.

    P.s.: i “debiti” non li ha introdotti la riforma Moratti!!

  568. Fabio Basilico

    la riforma non piace ai docenti, non piace agli studenti e non piace ai genitori.
    Non piace agli assistenti ma neppure ai baroni universitari.
    Scusate, ma a parte la Moratti, a chi piace sta riforma?
    e soprattutto, a chi giova?

  569. Erwin Pina

    AAAAh io ho ricordi pessimi della scuola gia da prima della riforma Moratti.
    La scuola italiana come l’ho vissuta io è decisamente un’esperienza che ti fa passare la voglia di conoscere.
    Se escludiamo le elementari che ho avuto la fortuna di avere un’ottima maestra che è stata per 5 anni insegnante singola ,e quindi riuscivi a comprendere in maniera efficace quello che insegnava collegando le varie materie,quello che ho visto poi m’è parso il tentativo di dar da mangiare al numero più alto possibile di pseudo-professori (sebbene con alcune eccezioni)e dico pseudo perchè del professore/essa avevano ben poco a parte la suddetta nomina.
    E’ vero ,molte materie risultano praticamente inutili,non riuscirai mai a capire a che diamine ti potranno servire nella vita e quindi inevitabilmente le scorderai,se a ciò aggiungi che non c’è quasi mai un piano di studi efficace per giungere ad intraprendere una professione senza dover fare 389743897437489 corsi al di fuori della scuola pare chiaro perchè ad una persona passa la voglia di studiare ed imparare.
    Secondo il mio modesto parere la prima cosa che qualsiasi scuola dovrebbe essere in grado di fare è di stimolare all’amore verso la conoscenza,forse in un epoca di enorme consumismo è come chiedere l’impossibile ,forse non è tutta colpa dei professori,però è davvero avvilente vedere come delle riforme della scuola (che sono certamente necessarie) riescano non solo a non migliorare una situazione chiaramente critica ma addirittura a peggiorarla.
    Inoltre è interessante vedere come nel corso degli anni le materie aumentino sempre di più, le ore delle stesse diminuiscano e ci sia un frammentazione massiccia del programma di studi,si vede lontano un miglio che devono dar da mangiare ad un popolo di professori sempre più ampio,popolo che nella maggior parte dei casi dovrebbe andare a coltivare nei campi perchè assolutamente inadatto all’insegnamento.
    Secondo voi è possibile inoltre che un professore che insegna una materia di stampo professionale non abbia mai visto nemmeno da lontano il mondo del lavoro quello vero ?
    Ce ne sono a quintali di insegnanti cosi che ti fan perdere anni di vita in studi obsoleti.
    Senza contare poi gli ultraraccomandati o quelli che si sono comprati le lauree,alla mia scuola ne avevamo uno che insegnava di tutto,quando si ritrovò ad insegnare fotografia questo simpatico genio mischiò lo sviluppo ed il fissaggio generando una nube tossica e l’aula fu chiusa per 3 giorni per eliminarla.
    Invito la gente che abbia avuto esperienze analoghe alle mie di non arrendersi e di coltivare lo stesso il sapere,giunti ad un certo punto ci si rende conto di poter far anche da soli che di professori il mondo è pieno.

  570. Franco Bacco

    ciao a tutti
    non so se ridere o piangere. E’ parente del minimo moratti dell’Inter? Allora si capisce tutto, che famiglia di poveri cristi con i miliardi…

  571. giorgio gabrielli

    era il nostro fiore all’occhiello, sono riusciti a sputtanare anche quella…..(mi riferisco alla scuola materna) Non ho + voglia di sentire queste cose. BASTAAAAAAAAAAAAAA
    A chi dobbiamo chiedere aiuto, x salvarci da questo fragello. Dio ricolpisci un’altra volta prima che sia troppo tardi……..

  572. Marcus Libero

    la scuola materna è un altra cosa….
    su quella bisognerebbe investire, e sulle altre che è esistito lo spreco perenne e la tencica di 3 maestre per classe.
    Non piu’ mantenibile allo stato attuale.

  573. Federico Vallieri

    Bruno Panetta
    perchè continui a scrivere le tue cazzate su questo blog? Chi vuoi convincere? Se non sei d’accordo con niente e sei contro tutto ciò che dice Beppe perchè guardi questo sito? Visto che tu sai sempre tutto puoi darci anche qualche delucidazione su questa tua incoerenza… Anche se visto che ritieni la Moratti attraente un po’ comincio a capire i tuoi limiti.

  574. Michele Quaglio

    Ma sono diventati deficenti??? Ma quanto pericoloso e’ associare un simbolo ad una parola a quell’eta’??? Non vi sembra un lavaggio del cervello??? Sto impazzendo io, forse ho delle idee sbagliate, non sono aggiornato… boh… spiegatemi!!!

  575. Luca Gianantoni

    x Alfonso Balducci

    Appoggio in pieno il tuo pensiero!!!

    Un saluto

  576. Renata Serracchioli

    Rispondo a chi dice che vanno a casa gli insegnanti inutili: ho 2 bambini alla scuola materna (io la chiamo ancora cosi’!) e
    1) non possono piu’ fare la nanna (nemmeno i piu’ piccini) perche’ non c’e’ il personale per custodirli nel mentre;
    2) non hanno piu’ ore di compresenza e sono classi di 28 bambini con una sola insegnante. Ci siete mai stati con 28 bambini di 3-4-5 anni? Vi porta al suicidio! e non possono fare attivita’ perche’ le aule sono minuscole!
    3) la scuola chiude alle 16:30 perche’ non c’e’ personale che tenga i bambini piu’ a lungo e viviamo alle porte di Milano per lavorare dalla parte opposta della citta’: se non si usufruisce del part-time, sfido chiunque ad essere a casa per quell’ora. E cosi’ dobbiamo pagare e tanto una baby-sitter …
    ma stiamo impazzendo???

  577. Marcus Libero

    voglio emigrare!

    Postato da: Andrea Sforazzini il 23.05.05 18:32

    ————————————————-

    la Cina offre opportunità inimmaginabili….
    LA CINA HO DETTO.

  578. Andrea Sforazzini

    voglio emigrare!

  579. Bruno Panetta

    A parte la polemica grillesca, qualcuno sa dove posso trovare informazioni sulle riforme della Moratti? Ammesso che di riforme ne abbia fatte davvero e non si tratti di progetti.

  580. Marcus Libero

    Io trovo la Moratti una donna incredibilmente attraente.

    Postato da: Bruno Panetta il 23.05.05 18:26

    ———————————————-

    ahahahahhahahahahahahahahhah….forse hai ragione!

  581. Marcus Libero

    quando Gentile nel 1922 o giu di li , fece la riforma della scuola gli dissero peste e corna per anni….alla fine l’bbiamo tenuta per 80 anni.
    A parte le modalità di insegnamento e le giuste o sbagliate lamentele della gente, Grillo compreso, resta il fatto che la riforma Moratti infastidisce di piu’ solo per una ragione: ” VANNO A CASA GLI INSEGNANTI INUTILI.”
    O sbaglio?

  582. Stefania Pironi

    insegnante precaria…eccomi qua!
    la scuola va a rotoli e facciamo di tutto per non accorgercene.
    i primi a svalutare la scuola pubblica sono proprio gli insegnanti che pur di non avere grane con le famiglie mandano avanti ragazzi che della scuola conoscono solo la collocazione fisica sul territorio. i genitori si nascondono dietro un dito e affermano che se i loro figli non vanno bene a scuola la colpa è unicamente degli insegnanti, che a casa studiano ‘sti figlioli e che forse noi non sappiamo farli rendere…poi la differenza tra un verbo, un nome, un aggettivo….cose della vecchia scuola che in questa non servono più!
    i dirigenti scolastici sono ormai degli imprenditori, elargiscono fondi per il progetto natale e ti costringono a portare i fogli da casa se devi fare delle fotocopie per delle verifiche.
    i ragazzi sono troppo impegnati a controllare gli sms sui telefonini e vengono poco stimolati…o meglio si lasciano stimolare poco…e se fai leggere un quotidiano in classe sei un prof che fa politica.
    quello che vogliono è un mondo senza persone capaci di pensare, un mondo di superfluo, niente sostanza.
    abbattono la scuola pubblica dando incentivi a chi manda i figli nelle scuole private…ma ci vogliamo svegliare???????????
    ci costringono a lavorare alla costruzione di un’Italia di ignoranti….ma veramente ci piace questa cosa????

  583. Bruno Panetta

    Io trovo la Moratti una donna incredibilmente attraente.

  584. Silvio Boscolo

    Sentito in consiglio di classe :

    Qui non possiamo più portare aventi i programmi. Se volete che i vostri figli abbiano una educazione decente, mandateli in un istituto privato.

    (uno degli insegnanti di scuola media di mio figlio)
    senza virgolette perchè non ricordo parola per parola

  585. Barbara Businaro

    E’ il caso di dire: sapevamo di più quando ci insegnavano di meno??

    Mi chiedo se questa riforma non sia una maniera di mantenere sempre vivo e attivo l’interesse ed il fabbisogno di istituti e associazioni esterne, per il completamento della formazione (CEPU e affini per intenderci)…Se la scuola a tutti i livelli fosse più operativa, più valida, più solida, non ci sarebbe motivo di cercare un tutor esterno.

    Come informatico, vorrei anche sollevare l’attenzione anche sulla famosa Patente Europea per il Computer (ECDL).
    Gli studenti fortunatamente hanno infatti degli ottimi sconti sia sull’acquisto della Skills Card (tesserina stile bancomat che permette l’accesso agli esami) che del costo di ogni esame, ma chi oramai è uscito dalla scuola, ma abbisogna di certificare le competenze deve pagarsi una media di 200 euro (fonte AICA stessa) se riesce a studiare da privatista.

    Sarebbe anche un costo sostenibile, se l’esame certificasse davvero le competenze.
    Ahimè, come selezione del personale, mi sono capitati davanti una bella fetta di candidati cone patentino ECDL che non sapevano accendere il computer, aprire un programma di scrittura e scrivere una banalissima lettera.
    E vengono scartati, ovvio.

    Esami troppo semplici? Materia di studio differente da quanto richiesto dal mercato?
    Non lo so, certo che quei 200 euro mi sembrano davvero buttati via…

    Dopo aver spillato agli italiani soldi con questo sistema, l’AICA punta più in alto ed arriva l’EUCIP, ovvero la Patente Europea di Informatica ma a livello avanzato, diciamo degli operatori di settore.

    Che senso ha?
    Nel settore esistono già una marea di corsi altamente specialistici, organizzati dalle case produttrici di software e hardware, e molto spesso vengono pagati direttamente dall’azienda.
    A chi è rivolto questo patentino quindi?
    Chi lavora nel settore non ha bisogno di certificare le proprie conoscenze, l’esperienza a curriculum è già garanzia.
    Non sarà mica un’altra maniera per spillare altri soldi a chi li ha già buttati nell’ECDL??

    (…costo del percorso EUCIP IT Administrator circa 900 euro, fonte AICA)

  586. costantino montalto

    geneticamente modificati?restiamo in tema Monsanto quindi…è pietoso…
    X tutti.
    chi di voi sa togliermi un dubbio assillante…ma la riforma Moratti nn centra niente con le lauree di primo e secondo livello?vero?
    giusto perchè sto a rosicare un pochino per il fatto che fra un pò dovrei laurearmi ma di cosa poi nn l’ho capito. Un primo livello che nn avrà lo stesso valore della laurea del vecchio ordinamento anche se ,e sottolineo anche se, gli esami sono persino di più!!!!!potrei dimostrarlo!
    Forse in quest’ultima cosa centra Berlinguer comunque nn lo so.ringrazio già per eventuali chiarimenti.
    Caro Beppe nei tuoi spettacoli hai già detto tutto in merito.E’solo un modo per avviare i bambini ad essere dei meravigliosi clienti del sistema mentre nelle scuole private stanno già crescendo coloro i quali saranno un domani i nostri padroni…
    …maporcdiquellputchecadischifdi…mer…
    traduco: acciderbolina!!!!
    costantino(nn è uno pseudonimo)

  587. Alberto Prandini

    nn capisco proprio questo voler perseverare a tutti i costi, nelle 3 “i” di berlusconi (industria-inglese-internet) manca la “i” di italiano….

    …a 18 anni le generazioni future usciranno dalle superiori (o scuole di non so che c…o di grado) all’avanguardia con la tecnologia ma ignoranti come scimmie…

    saluti a tutti i compagni

  588. emanuele patrone

    ma non è che stanno estendendo il programma di Maria De Filippi “Amici” alla scuola pubblica…? magari tra qualche hanno faranno i reality a scuola…

  589. Alberto Zanini

    Ciao a tutti,
    sono un ragazzo di 17 anni di Brescia. Frequento un liceo scientifico, e sento che nell’ambiente dove sto, nell’ambiente che sta per nascere grazie a leggi assurde, c’è bisogno di un informazione chiara che non ci arrivi da qualche opuscolo del governo (ricordo i fascicoletti che Sirchia mandò qualche anno fa nelle scuole superiori, parlavano di sesso e baci con la lingua e AIDS, allucinantemente ridicoli), ma che giunga da qualche via seria ed efficace com’è senza dubbio quella dei discorsi di Beppe.
    Leggendo i commenti mi è saltato subito all’occhio il post di Antonio Balsamo, che chiedeva una tourneè nelle scuole d’italia.
    Capisco che al liceo si sta già facendo un discorso diverso dai “ramoscelli degli alberi” della scheda, ma nello stesso tempo mi rendo conto che l’ultima possibilità che abbiamo di ricevere una svegliata contro l’oscenità e assurdità dei metodi scolastici per poterci guardare bene dalla fine che vuole farci fare questo governo è quella proprio delle scuole superiori (o secondarie, o intermedie? Boh…).
    Quindi volevo chiedere a Beppe Grillo se si sarebbe mai potuto organizzare un giro delle scuole d’Italia a darci qualche VERA lezione di vita (o se preferite, PORTFOLIO DELLE COMPETENZE).
    Grazie Mille dell’attenzione.
    Alberto

  590. Alessandro Marci

    Io comunque, alle mie piccole bambine, sto cercando di insegnargli tutto fin da piccole,sopratutto a ragionare…..spero non mi becchino!

  591. emanuele patrone

    da quanto ho capito di questa riforma se un bambino sceglie per conto suo le materie in cui gli è più congeniale apprendere, e di conseguenza scegliere il suo percorso formativo, avremo un futuro di abili disegnatori, maghi della playstation, bravi calciatori ed ottime veline… 🙂

  592. Stefano Mosconi

    Sembra un lavaggio del cervello… è allucinante…

  593. Giorgio Petrozzi

    ANDATEVI A FARE DUE RISATE…
    http://www.palazzochigi.it/Governo/Biografie/moratti_letizia.html
    HA FATTO TUTTO TRANNE CHE ALLEVARE I PROPRI FIGLI!

    se non avesse tutti quei nomi sarebbe una precaria anche lei!!!

  594. Luca Gianantoni

    Caro Beppe ma i bambini con l’esaurimento nervoso gli fanno comodo…gli fanno comodo…GLI FANNOOO COMODOOOOOOOOOOOO!!! 🙂

  595. Mauro Ragnoli

    Forse la Moratti vuole vendicarsi sulle generazioni future del fatto che lei non sia in grado di:

    OSSERVARE : se osservasse le cazzate che fa magari non le farebbe.(si,magari…!!)

    RIFLETTERE : se fosse una persona che riflette probabilmente non arriverebbe nemmeno a concepirle certe leggi.O forse le arriva prima l’aria alla bocca che il sangue al cervello?Oppure crede che il “riflettere” sia solo una dote che hanno gli specchi?

    ESPRIMERE : a giudicare da come si esprimono tutti i nostri politicanti forse il test bisognerebbe farlo a loro,magari evitando di inserirvi concetti complicati tipo Albero – Casa – Palla…..

  596. Mauro Arcamone

    Amici di beppegrillo.it, ignoriamo questo idiota, provocatore da quattro soldi che risponde al nome di BRUNO PANETTA: rischiamo di riempire il blog di stupidaggini dando notorietà e sfogo ad un poveraccio… Non se ne può più di leggere risposte a sto’ tizio che non ha altro da fare che infangare (o meglio: tentare di infagare) gratis e godere delle vostre stizzite risposte! Adesso sappiamo che il coglione gioca pure a scacchi, capito? IGNORIAMOLO!!!

  597. Robert Dubosquet

    Che bello essere le cavie di questi apprendisti stregoni. Chissà in che cosa vorrebbero trasformarci? Mha!

  598. Cesare Campra

    Benissimo, questo si che è progresso!!..chissà dove andremo a finire…Beppe, ricordo ancora il tuo spettacolo alla Rai…ricordo che proponevi di scrivere una lettera alla Telecom con scritto “VERGONGNA!”…Bene, ora ci sono le e-mail, perchè non usare quelle..magari potremmo metterci tutti d’accordo e spedire tutti quanti una e-mail a qualche ministero…se non riusciamo a far sentire la nostra voce almeno possiamo intasargli il server..

  599. mario riganello

    il problema è che non si sa più dove stiamo arrivando ciao a tutti

  600. Luigi Marcon

    E vi scandalizzate? Scusate, sono stato nella scuola alcuni anni come superprecario (dal 1996 al 2000 ho girato 29 scuole, tra medie & superiori) e “ho visto cose che voi umani non potete neanche imaginare” [altro che Blade runner…]
    E non è nemmeno un discorso di destra e/o sinistra: i debiti formativi li ha inventati Berlinguer per mettere una pezza all’abolizione degli esami di riparazione (una geniale pensata di D’Onofrio; c’è stato poco, ma i suoi bei danni li ha fatti anche lui…).
    Ormai per tanta, troppa gente, la scuola non deve insegnare, ma deve insegnare a fare. Il modello della scuola-azienda non l’ha certo inventato la Moratti, che pure di danni ne ha fatti, e tanti!
    Ed io che insegnavo italiano, storia, latino e filosofia tutti i giorni mi dovevo sentir dire da genitori e, spesso, colleghi che le mie materie erano semplicemente inutili, che “con la poesia non si mangia” & tante altre simpatiche amenità.
    E poi ci lamentiamo che i modelli delle nuove generazioni sono veline, calciatori e reduci del grande fratello…
    Non sarà anche una semplice e banale conseguienza di questa mentalità?

    1. Andrea Marconi

      Tu almeno ci hai lavorato, per noi nuovi insegnanti di musica non insegneremo mai. Sono un orchestrale che lavorando non stabile in un ente, tento di poter insegnare, ma è un’otopia poterlo fare. Parlo per quanto riguarda la musica, e denuncio che lo stato fa di tutto per poterla degradare, così come ogni altra forma d’arte e non solo. La musica viene vista come solo un hobby e dopo lavoro da tutti, per colpa dello stato che non fà niente per valorizzarla. Prendo spunto per dire come si fà vivere senza musica, per lo stato dobbiamo diventare dei robot che lavorano, centri commerciali e palestre. Io credo che fra un pò me ne andrò dall’Italia, ci sono molti miei colleghi che stanno cambiando lavoro pur di rimanere in Italia, questo è ciò che vuole lo stato. Non ho più parole per descrivere come viene trattata la cultura Italiana in ogni suo aspetto.

  601. Paolo Valteroni

    Il messaggio è chiaro, ad un popolo ignorante si può far credere quello che si vuole.

  602. Antonio Balsamo

    Ci vorrebbe una bella tournee anche nelle scuole…

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